SIMPOSIO ALAMMU
POLITICHE REGIONALI A
CONFRONTO
Pasquale Polito
Centro di Riferimento regionale per
la nefrologia e la Dialisi-Tivoli-ASL
RM G
Norme per l’esercizio
dell’emodialisi nel Lazio
Legge 30/04/1979: norme per l’esercizio dell’emodialisi con particolare
riguardo per l’emodialisi domiciliare ed a quella ad assistenza limitata
• I servizi di emodialisi operanti nella Regione devono possedere i seguenti requisiti:
laboratorio analisi, locali separati per il trattamento di uremici cronici AU positivi,
personale adeguato (un sanitario per 5 pazienti e due infermieri fino a 10 letti),
apparecchiature per il trattamento dell’acqua destinata alla dialisi. E’ vietato il
riuso dei filtri e di ogni materiale monouso
• Commissione regionale di vigilanza composta da due medici esperti e due
rappresentanti dell’ANED
Circolare 06/08/2012
•
La presa in carico del paziente del paziente dialitico che deve effettuare la
dialisi domiciliare è di pertinenza del centro di riferimento della asl di
)
residenza del paziente stesso ( rif. DGR 1614/2001
Criteri/requisiti per l’esercizio della terapia
dialitica in regime ambulatoriale
DGR 1650/95:
• Caratteristiche strutturali ed igienico
sanitarie
• Requisiti tecnici del centro dialisi
• Caratteristiche del rapporto di lavoro del
personale addetto
• Caratteristiche relative all’attività di
assistenza
Piano regionale in materia di
nefrologia e dialisi
• DGR 619/1998: individua come obiettivi prioritari
la prevenzione e la diagnosi precoce delle nefropatie,
la diffusione delle consulenze nefrologiche e degli
ambulatori di nefrologia nel territorio, la diffusione
delle unità operative di nefrologia, l’organizzazione
della rete regionale dei servizi per il trattamento
dialitico, il collegamento funzionale delle strutture
ambulatoriali di dialisi alle unità ospedaliere di
nefrologia, il potenziamento dell’attività di trapianto
renale.
DGR 619/1998
• Attivazione di una rete di unità operative e di ambulatori di
nefrologia che tenga della domanda dell’utenza residente e
che sia distribuita in modo diffuso ed equilibrato sul territorio
regionale
• Coinvolgimento dei servizi di base per il controllo della
popolazione a rischio
• Sviluppo dell’attività di emodialisi domiciliare
• Sviluppo dell’attività di dialisi peritoneale
• Potenziamento delle attività di prelievo d’organo e di
trapianto renale (istituzione della figura del nefrologo
referente per il trapianto)
• Istituzione dei centri di riferimento di nefrologia e dialisi
• Istituzione di unità decentrate di dialisi (UDD, UDDA e CAL)
• Definisce i compiti della Commissione regionale di vigilanza
(ai sensi della legge regionale 39 del 1979)
Decreto 73 del 2010: Rete
assistenziale per l’emergenza
Nei requisiti dei DEA di I livello per
l'emergenza non sono previste le UOC di
Nefrologia e dialisi, considerate solo nei
DEA di II livello. Così come già previsto
dalla DGR 424/2006
Decreto 80 del 2010
• Riorganizzazione della
Rete Ospedaliera
Regionale
• Interventi di
riconversione/riqualificazio
ne di strutture pubbliche
Decreto 90 del 2010: Presa d’atto dell’accordo
Stato regioni del 2007. Piano di Rientro
Requisiti minimi organizzativi per l’esercizio delle attività
sanitarie e socio sanitarie. Sistema informativo per autorizzazioni
e gli accreditamenti delle strutture sanitarie
• Definizione dei requisiti per l’autorizzazione, ridimensionamento di
reparti con bassa performance organizzativa, riorganizzazione della
rete ospedaliera e separazione dei percorsi tra l’emergenza,
l’urgenza e l’elezione.
I centri di riferimento di nefrologia sono collocati:
- Nelle Aziende Ospedaliere, nei policlinici Universitari sedi di DEA
di II livello
- Nelle strutture ospedaliere sedi di DEA di I livello, ove siano già
attivati ed operanti centri di riferimento
- Nelle strutture ospedaliere non sede di DEA che già svolgono per
ubicazione o casistica un ruolo di centro di riferimento
Criticità: il decreto balduzzi
«Nel Decreto non c'è menzione della
"Disciplina Nefrologia" nei diversi livelli
dei Presidi Ospedalieri (Base, I livello e II
livello), né viene ricordata la Insufficienza
Renale Acuta tra le patologie da trattare
nella rete delle emergenze. »
V. Discussione su SIN-SPACE: Presidente e CD SIN
Le richieste della SIN
1. Il riconoscimento della esistenza e del valore della Rete
Nefrologica nazionale che, ancor più integrata col territorio,
preveda l'affidamento esclusivo al Nefrologo della gestione di
tutte le tecniche depurative extracorporee, incluse quelle
dislocate nella rete Emergenza-Urgenza degli Ospedali dotati di
Terapie Intensive e Subintensive
2. previsione di Strutture Complesse di Nefrologia e Dialisi per un
bacino di utenza di 300.000-600.000 abitanti;
3. previsione di Strutture di Nefrologia-Dialisi, con posti letto
dipartimentalizzati, per un bacino di utenza di 80.000-300.000
abitanti.
4. Unità di Dialisi con posti letto di appoggio in area medica , nei
centri più piccoli;
5. Strutture Complesse di Nefrologia con Trapianto previste per
un bacino di utenza di 2.000.000 di abitanti.
Qualche proposta e conclusioni
• Molti documenti della Regione Lazio
richiamano l’attenzione sugli interventi
nel territorio nell’ambito della
prevenzione.
• Altri aspetti dell’intervento riguardano le
forme di collaborazione con la medicina di
base (v. anche il modello PIRP in Emilia).
UOC di Tivoli - Bacino d’utenza
Il Bacino d’utenza dell’ASL RMG
• 394.086 residenti ufficiali dei quali 298.295 gravitano
sull’ospedale di Tivoli
• 27.307 abitanti delle borgate di Finocchio, Lunghezza,
Corcolle, Settecamini, appartenenti ad altre ASL, ma
frequenti utilizzatori di RMG
• Stranieri?
• Tre ospedali dotati di UO di Nefrologia: Tivoli, Palestrina,
Colleferro
Stranieri?
Dati CARITAS Lazio:
• 8% della popolazione
• 26.048 persone solo nel territorio di ASL RMG, tra
clandestini e soggetti in possesso di regolare permesso di
soggiorno
• Il dato è sottostimato (in realtà questa zona ha una densità
di stranieri superiore alla media)
Totale
• 298.295 residenti ufficiali
• 27.307 abitanti delle borgate
• 26.048 stranieri
• Totale 351.650
Popolazione residente
Borgate
Stranieri
Prevalenza stimata dell’IRC nel nostro
bacino
• Un qualsiasi stadio di IRC
(16,1%) : 56.615
• IRC in stadio 1 (4,2%) :
14.769
• IRC in stadio 2 (5,8%) :
20.395
• IRC in stadio 3 (5,8%) :
20.395
• IRC in stadio 4 e 5 (0,3%) :
1.054
400000
350000
300000
250000
200000
150000
100000
50000
0
Popolazione globale
NKF 1
NKF 3
IRC
NKF 2
NKF 4 e 5
Prevalenza stimata dell’IRC nel nostro
bacino
60000
56615
50000
IRC
NKF 1
NKF 2
NKF 3
NKF 4 e 5
40000
30000
20395 20395
20000
10000
0
14769
1054
Rapporto Nefrologo/paziente
• 1/35.165 abitanti
• 1/6290 pazienti affetti da un qualunque stadio di
insufficienza renale
• 1/2500 pazienti affetti da una IRC>III NKF
Rapporto Posto letto di Nefrologia/paziente
• 1/43956 abitanti
• 1/7076 pazienti affetti da un qualunque stadio di IRC
• 1/2813 pazienti affetti da IRC>III grado NKF
Offerta ambulatoriale
della UOC Nefrologia di Tivoli
• Potenziale massimo di 1800÷2200 visite/anno
• Pari ad una visita quadrimestrale per 600÷733 pazienti
• Insufficiente a gestire i soli pazienti in stadio 4-5
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