TI Dbro
n
(B* so TaK*
Per
la
delle
Società BiMio^anca
''
Ufficiale aella
BHlMtìKO
la Stampa
e
fifiMrio-TfMfiio
1
Bibliografia
"«
de'secoli
CI
i nostri
ome
I
quanto
soci
lei, la
apparsa
alla
tengansi fedeli ad
dunque
forma
sempre
la
concisa,
ma
occorrenti
scrizi"xii
a
in
noti
pari tempo
per
poter
entrare
a
di
i confini
della
fornire
far
che
tutti
man-
qui
quali offrano
concreta,
nostra
ritocchi ulteriorie
«
di
bili
regole immuta-
le
norme
della
attendere
Di
particolari.
alla Società
parte
lavoro,
perchè Topera
necessario
e
vasta
sin dal
del
parecchi cooperatori di
limpida
chiedere
ri-
la competenza
per
larga suddivisione
delle
concretare
blea
assem-
preoccupata
prestabilito,
seguano
le quali,senza
bibliografiche,
possano
tutto
persino nei più minuti
di
una
popolari italiane,»
giungere ad effettuarla. Ora
per
metodo
identiche
necessità
di
scientifica,toma
un
pubblicare
gigantesca intrapresa.Ma
veramente
effetto,
per
nelKultima
suffragi
determinare
indispensabile
una
contemporaneamente
di
sti-
giungere fino al XVIII,
consigliodi studiosi
guisa da permettere
riesca
per
prima
è
materia, all'intento di ben
fatta in cotal
e
XV
unanimità
tanta
con
intrapresae le vie da battere
costoro
di
proposta
partire dal
secolo
Presidenza,
tradurre ad
a
il
principio,è
di
Bibliografia
ragionatadelle stampe
generale,si
in
brama
la
bene,
4(
accolta
loro
assai
sanno
in
stesse
italiane
XV-XVII
dalla doverosa
molata
ifot
ragionata**
popolari
stampe
''
Itaiiaia
tutte
le
delle
senza
"^
Bibliografia
in
dicazion
in-
de-
berciatur
rabva-
Le
ghfiggiata.
studio
di
anni
dalla Presidenza
nonne
additate dietro Fesame
uscite alla luce
pregevolipubblicazioni
congeneri»già
al
quindisottoposte
trascorsi,
vennero
del
giudizio
Frati,si h
assunto,
chiaro Direttore,il dott.
suo
secondochè
di illustrareil
già abbiamo
arricchisce la librerìa veneziana.
in parte
daborò
infine
la Presidenza
a
in
mantenne,
crede
Norme
«
ed
difatti quasi
E
nel lavoro
la
possibile
metter
cui
insieme
la Società
muraglie.Paghi di
ha
se
osservanza
mano.
soltanto
Abbraviasioni
a
Sagni
quale ben
terreno
ad
certo
vessillo indice
o
I.
impiegando
sarà
prestabilite
norme
Edificio del
un
deltà.
fe-
tutta
innalzare il grandiosoedificio
invidieremmo
non
poscia il fastigiocon
coronarne
le
vatamen
già pri-
di collaborare
intenzione
potessimo vedere uscire dal
tanto,
ora
unitamente
nostri hanno
che
verso
materiali atti ad
posto
la stampa,
guida da seguirecon
una
superfluoTawertire
maggiore
avventurati
di
rinvengano
che
»,
veneziane, compilatidallo
la loro lodevolissima
significata
vi
ed
presentatogli
abbreviazioni
studioso,affinchè quanti fra i consoci
all'opera
comune,
deroso
pon-
popdarì che
stampe
lo schema
quattro saggi di descrizione di stampe
stesso
di
divulgareper
opportuno
uff. Carlo
cav.
Segarizzidopo diligenteesame
modificò
parte
elenco di
un
Il
volo
bene-
annunziato, il carico
preziosissimofondo
gli
ne-
dottor Arnaldo
valoroso ufficialedella Marciana» il quale col
Segarizzi,
favore ed aiuto dd
lo
e
LA
ci
remmo
ter-
le robuste
altri il
vanto
di vittoria!
PRESIDENZA
oonvensionali
io
=
fogho di stampa)
a
cor,
jci/.
5.
t
n.
Up.
(5.)segn.
=
carattere
=
xilografia
=
senza
=.
-tipografico
tipografia
t.;
s.
1.)
s.
(senza) segnatura
=
{fi.)
{con)neh.
tipografiche
(s. a.;
note
(senza)(con)
=
richiami
marg.sap.{btf.)=^margine superiore(inferiore)
=
vohune
=
capitolo(-i)
de.
=
destra
sin.
=
sinistra.
00/.
{capp.)
cap.
Il n."* delle
L*anno
delle
o
Nella
o
son
precedono
Uincipit e
•
•
sinistra^ intendesi di chi
la
larghezzadella
;
mentre
per
alla pagina,
mezzo
!•
parola
(semi)gotico:sottolineato con
corsivo
)^
anche
stampatello
: stampatello
^
grandezze)
(tondo):senza
romano
^
spazieggiato:
"?
:
la
Par
I solitisegni
con
sono
--
caratteri
una
la
;
senza
•
•
legge.
~-
==
e
la
per
I
prosa
Tultimo
^
e
•
-
—
tasto
lapisrosso
»
bleu
»
nel manoscritto
(di due
indicazioni nel manoscritto
dascritti'va
parta
...
tip.
comp.
poesia il
dal
riportata
»
con
il n.^ dei
( )
tra
Xexplieitdei vari componimenti divisi da
P«r
Carattere
•
mette
Inc., Fin.) divisi da
Xexplieit(=
scrittiin
e
l'altezza e
mm.
si
[ ].
tra
[ ].
componimenti.
descrizione: destra
Ubìcipit e
verso
parola Fin.
dei
o
tra
indicato nel libro è chiuso
la
dopo
chiuso
è
numerate
non
non
stanze
Si indica in
seguono
pp.
o
di stampa
le poesie
Per
versi
ce.
per
da
la parte descrittiva,
pare
stam-
più fiiccoh.Questa parte nel manoscritto
linea verbcale nel
coli chiuse |
margine
sinistro eppure
è
dicata
in-
le parole
|.
a
3
a
Saggi
II.
I
Bibl. Mardua.
U
diicMaratiM
ritit
e
iiiefliir
ciptioi Mli
Siti
nONiMCile
Corefo
di
piedi della
ai
e.
1*. col.
La
fece
l ipiriMilis cm
| esietdo
mo
AicMim
cipl-
Mli
cot-
ciplMo
m
liCircerito
i
Morie.
santa
Inc. il dialogo
Aue
3*. col. I.
e.
al
regina del
Fin. (terzine 10)
tra
e
genti
pianil peccatore,
(e. 4^
v.
—
e.
3^, col. 1,
39:
v.
27:
siam
uiui
col. 1,
4%
e
| Amen.
v.
28:
solo idio
v.
IO:
redempta col
col. 2
e.
choro
che
un
col. 2,
4%
e.
il peccatore,
mentre
gente
padre. | Amen.
dolce
il Benedicite,
sopra
hai
Qual
capoversi
dialogo
Cristo
38:
v.
superno
adesso
BElnedicite
e
col. 1.
4%
e.
Capitulo
della
Inc. il
nullo impara
o
figlioo
tuo
la Vergine
tra
Soccorri
Seguono
pochi
croce
Fin. (terzine60)
Inc. il
(e. 1*^,col. I).
croce
crocefisso colle donne
Gesù
I:
Miserere
i cui
SeieNi
iMeite
m
pn»
IRirii
lite
l"
li mmu.
xil. rappresentante
una
Fin. (terzine 130)
Sonetto
e
M
I ritlM
il peccitor. e
l IRìtIì
MMBr
in.]
$tÌM|NMO.
il tit. (e. I ^)
Dopo
XVI
ttscMi
li
co
li mglNe
lodMi
[tee
il pecciMr.
oerghie IRiriit BwtìKfà
mirti
b.
13.
croce
I etrMo
fi
I iwti de
i
1631.
saiti
li riiffMti elle fi
tolo di
«e
Mia
€ li ìH9^9tà die
wM»t
Mìk.
tuo
p[ro]sangue.
4^, col. 1): Sonetto
sopra
Conception della Virgine Maria,
ad
cenam
Sonetti
sono:
1. Ad
uite
cenam
la
turba
doue
alciam
le
ciglia
linsolente ritto
2.
Tempri
3.
Hor
lassa
alma
infelice il
4.
Pon
freno
alma
infelice
a
nano
quel
errore
che
speri
uite.
spirituali,
Ultima
col. i,
De
Santa
Maria
sospiriio
gemiti e
(terzine25)
domine
182 X
Iran.
4*»,col. 2,
e.
Peccaui
Mis.
de
de
Loreto,
che
ine.
e.
4^,
21:
y.
Fin.
Oration
La
è
135,
nutrico
me
50:
v.
miserere
[4],w.
ce.
mei.
| FINIS.
per
col., segn.
50
A
i-ij,$. rick.
II
BiU.
IL
DIL
SOGNO
Marciana. Mise.
CARAVIA.
1690.7
gratta, e Priutlegio\
Con
—
MDXLI.
il tit. una
Dopo
alla sinistra
xil.
Altre
sii. rappresentante
dinanzi
e
sono
a
«
Zuanpolo, il demonio,
ascolta
bianca; la
nel
Inc.
2"^ è
e.
Alessandro
ha
Zuampolo,
si
non
Fin. il proemio
E
Incomincia
aita
a
2K
e.
fin
ne
(ottave409)
Segue
gnore
a
e.
Iddio
O
Fm.
29»»
a
29*, col. 2.
a
Dio
l*ȏ
in corsivo, di
la lettera H
iniriale
v.
Vhore
estreme.
a
32:
col. 1:
3^
e.
saperrìo
12:
v.
la seguente Oratione
|il
FECE
CHE
IL
\\
FINE
Carauia
al Si-
\dopai risoegliato.
Donator
(terzine10)
FINE.
presente
col. 2,
ORATIONE.
e.
Memento
IL
e
di Orlando
padre
e.
Facendo
stampata
di Mendoza:
dil Carauia
INcomprensihil Dio
Fin.
ravia
nell'ultima: in quellaCa-
e
in prosa,
le guerre
tratta
il sogno
miente,
dor-
il Guravia
Lettori
(ottave8)
la mia
(e. 1^).
uomo.
col. I: Allt
QfÀ
Urtado
Diego
la figurad*un
2K
e.
don
a
"
dinanzi al crocefisso. La
prega
occiq["ata dalla dedicatoria
Caravia
mezzo
Caravia
appoggiato
capo
di Leopardi
rappresentano
e
toltone nella prima
in questa
col
seduto
facetissimo Zuanpolo
3^, 7^, 27^, 29^~^
ce.
a
lui il
il Caravia
opera
IlCon
in
le gratie Diurne
de
30*,
mei
v.
16:
ormipotente
che
priuìlegio:
termitìe
di ormi
Iddio.
||
ardisca stampare
riessano
dkci,
ne
al-
\ troue
la
stampata
j
uendere
\\In Vinegia. Nelle
contiene.
Sabbio.
lini da
dì
\\auttore.
dello
licenza
senza
Ne
pena
in
come
GiouannAnUmo
di
case
si
esso
\Nico-
dì
Signore.\ MDXLL
del
gli anni
Con
Dil
mese
Maggio.
Mis.
128,
185 X
mm.
[30],w.
ce
32
per
p.,
A-Fìj, G-Giii,
segn.
neh.
con
Ili
Bibl. Marc.
TRE
|DI RUZANTE.
IORATIONI
Ragionamento^
airAluarottOt
di
"
Domenico
e
marg.
il dt.
e.
2-:
2^
Al
||
12M.
e.
19-20:
uegnire
a
Fate
A
Fin.
Cardinal
don
cazzarse
a
Corno
\ el spataffio.
tuore
a
asse
\scamhìzene
se
Segue
-
dato, el se pò
Naie
qua
IBEOL-
ANGELO
scoczare...;
una.
Segue
-
e
gruòlia
ivi:
7
18*. I. 29:
e.
Inc.
e.
a
-
Marco
e.
20*, I.28:
Segue
a
e.
e.
|
2Ì\
...
che
BonsegTìore apresA....;
Segue
-
ande
...
per
| DI
Marco
mio
e.
I8*":
el mondo
j!El
el megior
RVZANTE.
caro
a
el snaturale.
per
RVZANTE.
I. 28-29:
||Messer
utr.
||Orbentena,
5(
DI
a
mL
sempre
22*: LETTERA
Aluarotto.
lo
RVZANTE.
20»": SPROLICO
Fin.
sempre
Messìer
13i":
bonanno
| DI
fra gì huomeni...;
sìppìe.
7
e
e.
saròm
...
Fin.
valso...;
tutto
eh' a
sauer,
RASONAMENTO
Segue:
in
vost/hanorCf
Seguela 3'^Oiazione:
è
1^ bianca; nel
13*^:
e.
Penne
Fin.
M.
Reverendissimo
natura
a
...
canzone:
una
Qjuod
8^:
e.
18-19:
Inc.
jjAppresso
VICENZA
el cancabaro
Ve
...
Fin.
|DI
RUZANTE
Inc.
ingeniose,argute,
opere
(e. 1*^);e.
tipografica)
IORATIONE
jvecchio. {{Perque
la 2^ Orazione:
scritta
fregio.
un
PRIMA
de...;Fin. C.8M.
\ Lettera
||Con
goffo Ercole, colla destra sullo scudo
un
nella sinistra (insegna
iDETTO
CHO,
Pisani.
MDCXVII.
xìl. rappresentante
e.
IN
—
lingua Ru^
in
"
una
con
\\Tutte
|viglioso(»acere.
una
della
sup.
Inc.
l'istesso\Ruzante.
per
mara-
la clava
Sprolico.insieme
un
Amadio,
Dopo
naro
|Recitate
SignoriCardinali |Comari,
\\A glililustrissiini
sUca.
un
144.15
Mite
—
snaturale
ballo
|A
lo spasso...;
\ que
Mi$Fin.
e.
28i", L 6:
IL
Ili
1535.
Mis.
|Di Padana,
cercata.
tanto
...
il ghmo
idVEptfama
FINE
130X75,
mm.
(28],11.30
ce.
per
l-D
A
segn.
p.,
Z
neh.
con
!V
BibL
DESCRIZION
DEL
ilIN ||OTTAVA
||DELLA
TESORO
il tit. un
Dopo
16
e
|!in Lingua
||DE ||S.
RIMA
DUCAL
CHIESA
jj
Veneziana
MARCO.
MDCCXXXVI.
VENETIA.
IN
-
134. 17
MiK.
Mkfc.
fregioraj^resentante
un
2
di fiori(p. I); p.
vaso
bianca.
il tit. già dato,
Dopo
Inc.
3:
p.
Za
che
stupisce*1 Mondo
Fin. (Ottave 37)
che
Mis.
p.
12:
preval poca
120X60,
mm.
parte
12,
i^.
Descrizione^ col medesimo
stessa
ha
un
p.,
segn.
1-3,
rich.,car.
con
32
w.
per
1),mis.
p.,
mm.
IL
|;|
el Mondo.
tutto
a
trovasi in
tit.,
trofeo sul frontespizio(p.
A
quel,ch*ho ditto
a
una
1-3,
A
segn.
rich. La
con
di Venezia, 1776:
stampa
118X67,
FINE.
pp.
12,
28
vv.
per
romano.
pure
"
SEGARIZZI
ARNALDO
i
f^
Di
al
già appartenuti
i codici
d'Ore
d'Antonio
Francesco
da
Fra
Libro
bellissimo
un
del
marchese
perla ddla
codicetto
la grata
avuto
miniatura
contenente
sorpresa
Officiolo della
di minii in molte delle
sue
da
carte
rico, artista quasi dimenticato al di d*oggi,ma
dovette
0
eoo
Cod.
godere di
meabr.
di
e
meritata
217, ma.
e
C.
d'Antonio
che
di
vera
una
Accenniamo
Vergine Maria
Francesco
mente
recente-
e
Marinis
di rinvilire
fiorentina del secolo XV.
un
Cberico
G. d*Adda,
dalla Libreria antiquariaDe
acquistati
Firenze,abbiamo
miniato
un
a
'),adomo
del Che-
ai suoi
tempi
fama.
mm.
100
X
136, legMava nodcrna
in
cuoio
impreMo,
fennagli.
o
7
a
Infattiinnanzi
al sorgere
che teneva
d*Antonio
Cesco
E
della scuola Attavantesca,
il campo
della miniatura
quando» ad esempio, gliOperai di S. Maria
circa il 1470
alFarte sua,
di
La
e
riconoscersi in
limitiamo
Ficino
Libri d'Ore
dicetto
qui
guisse
esecondo
se-
Wolfen-
granducaledi
notano
a
e
mentre
turchini fra
Terminiamo
190
e
miriade
una
di
fregi maggiori
ornati
sono
e
piccole
a
fiorami
puntoliniaurei. Puttini
notano
figuredi
mezze
santi
e
profeti,
cioè
ricordando
IV
altro
codice
che
forma
uno
nella
gliAlessandri
pure
qualche
rinis:
Madell'artistacol codicetto De
produttività
rOfficiolo del British Museum
(Add. 1 5528), eseguito
gruppo
del
e
i Taddei
British
di Baviera
ultimo, il
per
cittadineschi. I
a
brevi
^).
atteggiate
variamente
Alberto
Le
C.
e
co-
piccoliquadrupedi rallegranola composizione,
e
medaglionisi
entro
132
100, 126,
scherzosi,uccelli
Marinis
della vita di Cristo, espresse
scene
ce.
specialmentenei piccoli
fornisce esempio il
cui
posseduto dalla Libreria De
ora
rossi, verdi
e
pel primo
come
e
(plut.84, t); pel
della Biblioteca
figurinevestite di eleganticostumi
num,
giori
mag-
de*Medici
di Cosimo
ricordare
a
negliOfficioli,di
e
iniziali contengono
per
più di
arricchire le biblioteche dei
la festività dell'artistasi rivela
tutta
stesso
io
che
an-
(73 Aug. fol).
Ma
si
correre
ri-
a
può
esame,
codici, per
splendidoAristotele Laurenziano
il Marsilio
buttel
di
quali Piero
tempo,
Mattia Corvino. Ci
lo
esitarono
attento
un
serie
numerosa
una
del
mecenati
antifonari,non
sfugge a
non
destinati ad
letterario,
carattere
del Fiore pensarono
ancor
maniera, che
sua
in Firenze.
oggi nella Biblioteca Laurenziana è dato
qual modo Kartistadisimpegnasseil suo ufficio').
in
constatare
fare i nuovi
a
Fran-
era
di Firenze; il Breviarìum
(Add. 25697);
di
il Libro
della Biblioteca di Monaco
Libro
maraviglioso
d'Ore
preghieredi
(lat.23639);
di Lorenzo
fra i
nel 1 485 ed oggi conservato
eseguito
(Ashb. 1874), nel quale l'artistamostrò
Roma"
il
fico,
Magni-
renziana
cimeli della Laututte
le
dinarie
straor-
qualitàdell'arte sua.
C3
*) Vedi
^)
o
8
Del
o
G.
MILANESI.
Storia
della
miniatura
bel codice, graziealla liberalitàdel poMenore,
PAOLO
italiana, Firenze. 1850.
rechiam
qui
un
D'ANCONA
pag.
cd
248
seg.
facsimile riuscitissimo.
«4b\"^
Ninne
Vecchie
Ddla
voL
Ninna
"
I,
neDa
più vecchia
Targioni Tozzetti
dal
da
graziosa raccolta intitolata iJrica
sua
redazione
'), una
molto
di
lo
figliobello
core
del mio
fa
la
andiamo
Levi
curioso
di
Roma,
da
codici
di
i) Fiicue.
la
n.
la
dolce
e
caro
dolce
e
bello amorosino.
Obcki.
ninna,
nanna
nanna,
mio
bambino,
e.
16
in
b.
non
1905.
c*è
pag.
un
Pur
che
è
Ninna
di
codice
troppo
della Vittorio
del
conservata
che
del
Ejnanuele
cato
musi-
componimento
la
tro
al-
un
musicale
nanna
de* Chiarissimi, secondo
qui
il dott. Ezio
della c"Hnunicazione
specie di
Tramazzolo
musica,
belio,
e
ricercatore
queirinstancabile
563,
frate
ninna,
ninna
dolce
caro,
Ini rinvenuta
fronti:
con-
figliolinol
naima,
nanna
nanna,
poi debitori adesso
da
secolo XV,
fa
una
sivo;
succes-
i
amasse
sta
sco-
fiamma,
e
frammento;
si
non
mamma,
dolce
di
chi
nozze,
opuscolo,che
un
nel secolo
per
che
cioè
di
Quatlrocento
note
tica
an-
piccinino,
nanna,
la
italiana
occasione
in
aveva
figlio,
dolce
bambino
Levi
quella
nel
noi
vermiglio,
mio
petto
Nimia
cortesia
dormi
della
caro
mio
del
testo
riproduciamo qui
Figlio,dormi,
Alla
per
hi rivestito di
quello che
da
ogni modo
ad
Il
vedere.
potuto
avevamo
non
secolo:
ricavata,
stata
era
d*un
magliabechiano e stampata
manoscritto
un
pubblicata da
dnquece"tesca
la signiKa Eugenia
giornale,
75, di questo
pag.
già dato
*'
Nanna
Nanne
il
dei
vezzo
prima strofa:
104.
o
9
o
Wrmtmr
Sta
(?)
tal
non
echo
ed
tanto
che
gè
pe*
a
di
tìntmar
mi
soave
belle
e
più dolce malte
Qe) copeDe (se)
le
de
T agurava:
me
che
—
che
pensava
canpanelle
m*apixolava
dormisse
nina, fa fa ben
Nina,
Clmrissiais
d*AmoT
possando dormire
non
e
nel mardr
nocte
d*
Tranàa^oltis
mai.
ben
stu
sai
tin, tin r arlogioangeligava.
I
XVIII
secolo
nel
N.
Italia
in
libro
del
Lr'ornamentazioiie
F.
I
Caratteri
ad
fine del Seicento
italiano tuUa
bbro
libro nella
Il soggetto che
articoli,
non
fino
mai
è
a
prendiamo
resto, la
e
di
immune
una
che
la sicurezza
aver
per
conosciuto:
oggi si può
dubbio
trattazione,senza
storia del libro in Italia,gettando i
a
rigogliosain
maturare
L*arte del libro,che
la
prima
secolo
E
era
nel Seicento
IO
metà
scesa
dalle
aveva
del
un
un
vantato
campo
a
la decadenza
di
non
noi
può
del
abbiamo,
tanto
vasto
le prime
segnare
di
una
la
stinata
de-
messe
lontano avvenire.
così
rante
gloriosetradizioni,du-
Cinquecento,nella seconda
presso
sta
sentieri. Ba-
importante e curiosa, per
primi s^ni
non
cor
an-
quali non
non
paghi
star
terreno
nostri lettori vorranno
alle deficenze
esaurire
è
tracciato
primo tentativo. Noi
un
cuno
al-
sappia, da
si
dunque
i
brevi
serie di
una
noi
per
ha
esploratore
pretensionedi riuscire ad
così mal
Knee
nessun
ai difetti ed
indulgenti
mai
illustrare in
qui. Quello in cui ci mettiamo
dir questo
andare
ad
del
L'ornamentazione
—
XVIII
secolo
trattato, che
stato
vergine,sul quale
essere
dd
metà
prima
Influssi stranieri
—
ad
fa che
un
parte
livello molto
accentuarsi
sempre
di
desto
co-
basso.
più.
Il volume
del Seicento ci si presenta
sgradevoleper
sempre
trc^po
larghied
L*occhio
vuoi
una
due
poi
e
stanco
sempre
si è
più delle volte assorbente, ha
talché difficilmoate si riesce ad
sottile,
L'armonia
modo
dai
e
il
di una
l'equilibrio
di qui
tipografo;
im(»egatosolo
secentisti
un
elemento
al libro. Le
/e5/a/e
ornamentale
dei
sproporzionate,
sono
che
E
ad
le fa sempre
del
spandendo. La
il difetto di
isolare
pagina non
carta
troppo
essere
fogliodall'altro.
un
in
preoccupano
il
che
sun
nes-
fregiovenga
non
già
del Socento
che
a
coopera
dar
concepiteed eseguitecon
apparirecome
vita
mal
carattere
e
abitualmente
capitoliassumono
l'effettosgradevole,
ha buona
accrescere
chiamente
sover-
quellepagine vuoi ad
caratteri fitti,
giallastre
rese
omaggio alla tradizione,e
in
sono
da
la conseguenza
Tertata
come
gli in-8^ divengono
lentamente
andato
quasi
quasi quadrati.
colonne, impresse con
dall'inchiostro che
stessa, il
volte
alcune
si ritrae
a
gli in— 4^
formato
un
gli in-folio
gli occhi nostri,mentre
lunghi,e
stretti e
difattiin
me
delle for-
grandiosità
gerata,
esa-
loro.
adatte all'ufficio
parte anche
la grossolanità
taglio.
In ;*'quanto
ai finalU essi vengono
piacimento accoppiati,opa
pure,
di
tri;
uni
gli
aglialse
sovrapposti
troppo piccoleproporzioni,
se
menoma
La
troppo
stretti poi, posti gli uni
d'ottenere
cura
scelta dei
freginon
un
di fianco
la
aglialtri senza
risultato estetico per la vista.
nariamente
molto grande nel Seicento. Ordiera
preferivanodue motivi, goffiper la sproporzionata
ed il vaso
di fiori.Il primo serviva
grandezza,il canestro
si
loro
esclusivamente per
il secondo
i finali,
lunghezza,più ad
una
nella
rassomigliante
pianta che ad
un
vaso,
terminab
in-
sua
serviva
a
11
a
per
costituire i
più
spesso
poi
fregilateraliinquadrantipoesie ed iscrizioni;
ma
elemento
preziosoper riempirele pagine dove
vaneggiavano ampie lacune ^).
La
era
vignetta
zia//,quasi
che
tanza
esiste
non
tutte
trascurate
vale
non
nel
ineleganti,
son
e
fwntbpizio, dove
alla tromba
o
di
simbolici
a
si rivela
strati vinti
un
unicamente
che
vola
in
in
un
mezzo
a
deità
picano,
s'arram-
recanti simboli,
puttini,geni, angeletti,
s'aggruppanoi Vizi
le Virtù, la
o
Fede
ovvero
la Gloria, dominate
o
personificazioni
mitologiche.
Questo tipo di
che consiste essenzialmente nella riproduzione
di un
mille
di trionfo,così
nei nostri libri del secolo XVII,
comune
d'origine
prettamente
A
si possa,
esso
1) Gli Epigrammata
a
Bologna
qua'^iun
«
nel
costantemente
Petri
sacra
dei
»
vuoU
una
non
quindi meno
sono
gigli,rose,
frecce,
o
12
ecc.
°
piante in
di
terra
tutti i
e
in
metà
vaso,
D.
arcò
desso
di
voga,
Quantunque infatti
que' frontispizi
ve-
Dwninico
Qusmano
pagine 163,
perchè, lasciando
ciascima
pagina, il
cuk- de~lampe,
fregi,
le
centottanta
Vrsini
con
B. Ferroni, in-d^, di
fregi allora in
buona
riempire i vuoti, introducendovi
riannodare
Franciad
pe* tipidi G.
1669.
campionario
diritto dubitarne.
buon
a
si debba
anzi
è
tispizio,
fron-
italiana?
lecito
noi pare
lesti,
ce-
piedigiaccionoprò-
ai fusti delle colonne
intomo
cartello
zione
scolpitoa mo* d'iscri-
invece
trionfaleai cui
arco
quasi
o
centesca.
Tampollositisei-
tutta
legge difattiora
personaggi,
ora
mentie
guerrieri,
svolazzano
dall'alto da
Fama
una
nello sfondo di
M-
prive d*impor-
tanto
parlarne.
si concentra
tipografica,
Il titolo dell'opera
vi si
appeso
le
e
di
la pena
L*omamentazione
unicamente
ornamentale,
motivo
come
che
si
trovava
avere
di
pati
stam-
considerarsi
gliepigrammi
tipografoti è
qui impiegate: canestre
silografie
mascheroni,
possono
JicatOt
sino
dell'Or-
sbizzarrito
sotto
a
mano;
fiori,fiori isolati,
leoni, cuori,
medaglioni,sirene, puttini,
nuti alla moda
fin dalla seconda
del
m^
dell'antichitàclassica risorgente
hanno
artistiinnamorati
quali
n^
Quattroc^ito,
prima nelle
pagine candide da manoscritti membranacei, poi nelle carte nitide
maestosi portalidi classici edifizi;
degliincunabuli raffigurati
pure
Fimmediata
derivazione del modello,
Seicento, è da
incisori nostri dd
ricercar
congenere
considerarsi
ben
E
d'altronde
di
maggior centro
è
in
come
quel
decorazione
essi
che
del
frontispizio
senza
tornerebbe
incisi dai
ed
tenda
intemazionale,
merce
sue
posto in circolazione dal
secolo
verun
XVII
i volumi
si presenta
forme
ed
pre
sem-
esteriori
più
mercato
creditato
ac-
dove
Mellan
un
come
motivo
di
rapporto colle restanti parti del libro;e
facile riunirne
menichino, Federico
grande
un
invano
tempo,
figurano,una
incideva,ad
Greuter
e
es.,
disegnatied
numero,
si cercherebbe
tra
di
tiva.
proporzionedecoradal Dodisegnati
frontispizi
relativa
Francesco
Spierrealtri da Guido
immaginatie dal cavalier Bernini;ma
artistinon
dei
è
fosse il
Europa;
esistesse in
nelle
meglio è possibile
artisti dd
migliori
Claudio
Reni
che debbono
principale.
e
mentre
duzione
pro-
frontispizi
l'Olanda
momento
produzionelibraria che
riprodurre
come
il tipo in voga,
Il
son
di Amsterdam,
e
risaputoaltresìche il libro,come
a
difattii
i fonti diretti d'ispirazione
degli artisti italiani.
come
noto
probabilmentenella
straniera contemporanea;
dei libri usciti dai torchi di Leida
riprodottodagli
cessa
senza
l'operadi questigrandi
s'estendeva al di là del semplicetitolo.A
fianco però
sulla fine del secolo, sorgeva
maggiori artisti,
decoratori dal
nome
più modesto, che,
tradizione del libro,prq"arava
Tutte le città nostre
contano,
ad
esso
pur
una
mantenendo
in Italia tempi
nella seconda
metà
scuola di
la nobile
migliori.
del secolo XVII,
13
un
rilevante di
numero
Federico
così vediamo
questiillustratori;
Agnelli,i Bianchi, il Cotta, Cesare
rello,il Laurentio;
Tinti; a
Torino:
Tasniére, B. Laurenti
Piccini, Giacomo
G.
e
Nessuno
Grispoldi.
saputo imprimere
il
U
in
Piola; a
schiere,
a
Isabella
suor
dir
così,
municipali,ha
specialeche
ferenzi
dif-
regione da quellodi un*aitra.
una
difficilmente se
vanni
Fiore, Gio-
lerio
Rufono, Francesco Va-
carattere
invece, si presenta
romano,
Venezia,
e
che mi
però di tutti questiincisori,
all'operapropriaun
tipo proprio di
libro
che
tanto
D.
e
nardo
Ber-
e
Salmincio
Boetto, Cesare
Pecini,il Duino, Cesare
piaciutoraggruppare
son
Mattioli,Andrea
Giovenale
lano
Mi-
Bassano, il Du-
Bologna: G. B. Coriolano, Francesco
a
Curti, il Francia, Francesco
Lorenzo
fiorira
ne
sotto
coglierele
possono
multiformi,
apparenze
caratteristi-
note
FuMle
La
che.
sua
ornamentazione
che
artistico,
tanto
considerarsi
ad
ispirata
sempre
prodottidella tipografia
romana
alla luce
usciti
migliori
i
come
i
tuttavia è
un
cetto
con-
possono
in Italia,
in
quel tomo
di tempo.
11
del
vario
carattere
affluito nella
essere
libro
città
etema
i quali creavano
d*oltr*alpe,
ai
decoratori
deriva in
romano
un
i francesi
romano
Collignon(1633); i fiamminghiP.
(1650); A.
Clowet
(1692); Benedetto
Roma,
si
nel
°
(1672); B.
Faijat e
immutata
d'Italia erano
dell'ornamentazione
motivi
ai
conserva
resto
gusticontemporanei.
14
°
a
de
per
sorte
E
cosi
Audran
Laer
Thiboust
molti
altrettante scuole
se
gusti personalidei fondatori.
del libro
grandissimod'artisti
numero
intomo
dall*
parte
gran
vediamo
prontate
im-
fra
i
(1632); Francesco
(1636);C.
Bloemaert
(1680); M.
Desbois
altri.L'ispirazione
classica,a
tutto
il secolo XVUI;
diverse scuole, che
pur
do
quan-
attingevanoi
ai
aglistilipiù rispondenti
costumi
ed
la Serenissiiiiaconcedeva
d*Itaba; e
che
hni, calcografi
tipografi,
e
nella città piuttostoche
già in
sono
ne
fonnis "?;
sulla terraferma. Le
rilevantissimodurante
numero
botteghe proprio
ne
veneziacalcografie
il secolo XVII,
e
qui
le proprie pubblicazioni:
Dionisii Valeri
«
insignivano
Frandscus Valegius formis »; « Vettor R.™ a S. Fc-
«
lipo e Ciac.
»;
^
Franco
Formis
Frepodel
Venetia
S.
a
Zulian
della
All'insegna
al Ponte
Paulini
Campen,
Ora
si
dei
o
Paulini
forma
in Venccia
sul ponte di Rialto
di Rialto "^; ed
questinomi
a
i
artisti stranieri,
come
"?;
Ruffoni
e
dei
aggiungeremo
Sadeler, J. Van
perchè
in
di
Bertelli.
queste
e
»;
lo
Pau-
«
officine calcografiche
Padovane
importantissime
Remondini,
in
Seioenlo
della Pace
da
Scolari forma
Stefano
che il
crebbero, man
mano
calcografie
svolse, per opera
degli artisti usciti dallo studio
tutte
XVIII
«
^;
Jacomo
«
Cadorin, di Giacomo
Matteo
16
le
e
"?;
B. V.
quellidi negozi tenuti
o
le loro
tenessero
tutti i li-
ricorderò alcune,riportandotestualmente le indicazioni tipografiche
onde
^
speciaH privilegi
a
seguito a
secolo
grafico
calco-
grandissimoincre-
dato
menlo
venuti
gH stranieri,
erano
Questi nomi
Stampa*
che
À
coii
mente
prestare
di
Dogi,
?cggonsi comparire alla luce
le
e
rafforzare
ebbe
cause
dà
che
librario;le
anch*essa
comuni
poi al grande
parte,
Camerale
per
Venezia,
nel
su
la fondazione
ben
numero
devesi
nel
della
1738
giù,le
per
Settecento
la
stesse
decorazione
importante centro
delle
date
quali,fon-
conosciuti,qualiElnrico Van
Salvioni, Jacomo
Vaccario, Luigi Neri, Orazio
ogni
dei foglivolanti.
leggiadra
Van
Westerhout, Jacopo Billy,
Maria
iignon,Giovanni
zione
reie-
componimenti illustrati
già cent'anni innanzi, era un
vi abbondavano, moke
calcografie
Van
o
discorrendo,
via
e
pure,
Schoel, Arnoldo
da
Marco
sono
con
lagune
da artisti stranieri dai nomi
Oltre
di
centinaia
siderav
cui si dePe* matrimoni
comparsa.
ambascerie
loro volta la schiera
a
richiesta
essere
quanto di più ricco abbia
del libro italiano sino ad oggi, non
dano
tar-
favorirono sulle
libro.Essa
di
raccolte », che
"«
prodottoromamentazione
Roma
la
agH studiosi del-
de* Procuratori di San
occasione
in
noi.
a
di
pubbficazìóni
privatee pubblichela
de* Patrizi,
la nomina
a
troppo noti
sono
quellesontuose
cerimonie
sontuosamente,
mezzo
Topera loro, ogni qualvoltapotesse
Tomamentazione
dei
aprir negozio in
dispensodal ricordarli.Si capisce che* esnumero
degli incisori,essi dovessero facil-
mi
grande il
n^
ad
noi vicini
a
come
sendo
per
stesti industrialiBassanesi moki
quest'industria
dagK
a
De
Aelst,F. ColRossi, Andrea
Pacifici.
di incisori che
ricordare
dei
a
Roma
fatto
l'acquisto
rami
vano
accorre-
dalla Congregazione
Rossi
appartenutiai De
Romana,
calcografia
altro istituto che,
o
spe-
17
o
ebbe
ai suoi inizi,
cialmente
degliincisori nella
Qui
ricche
a
che
cause
Bologna
trovano
durante
G"lle{^Romano,
fecero sorgere
invece la loro
il secolo XVII,
d'incisoriitaliani.Erano
alcuni
la nomina
anche
davano
religiosa
a
fondendo
difle solennità ecclesiastiche,
fregied
ragioneneD*essere
la sede
lavorato in
avevano
Gatti
1667); Lorenzo
(t
LoH
Torre
(t 1670);
tutti discesi dalle scuole dei Caraccl
Da
Erano
Canuti
M.
(f 1699), incisori
vivi, all'inizio
ancor
codesta scuola; e fra sti
queil Viani, lo Stringa,il Rolli, il Mitelli,Giovanni
del Settecento, tutti
ricordiamo
Triva
A.
sabetta
figliaEli-
la
e
1661); D.
(t
patria,
sandro
(f 1630), Ales-
Algardì (t 1654); il Sirani (f 1670)
1665); Flaminio
tà,
questa cit-
stata
più importante scuola
ddla
bolognesied
ornati.
del libro in
la scuola decorativa
illustrando dei Kbri, Oliviero
(t
go
luo-
le discus^
cardinale,
più Fuso d*arrìcchire i libri con
sempre
il numero
eterna.
pubblicazioni,
come
sioni delle tesi al
Le
città
le manifestazioni della vita
tutte
pure
rinfluenza d*accrescere
certo
gli artisti educati
a
il Legnanino, il Mattioli,il Giovannini,
Sole, lo Spagnoletto,
la cui opera
si riattacca
quali:Lodovico
Foschi
sq"pe
bri
I
tanto
Mattioli
tecento,
decoratori del libro del Set-
(1730); L. Capponi (1740); Giu-
arrivare
a
Francesco
e
Fa-
Rosaspina,sugliultimi
che
Tinfluenza delle rictipografi
bolognesirisentirono certamente
che uscivano dai torchi veneziani,e dagli incisori
pubblicazioni
chiari delle
laguneessi
ebbero
aiuto
larghissimo
libro. L'influenza veneziana, sul libro
per
razione
la deco-
bolognese,non
ché
però altro effetto che di far sbocciare il genio locale, poinella
praticagli artisti bolognesiseguironoindirizzo del
differente da
tutto
quellode* loro isfHratori.
o
(Confinila)
18
Giovanni
del secolo.
del
ebbe
quelladei
(1750); Pio Panfily(1770); Ferri
(1780); sino ad
anni
a
A.
BERTARELU
ca
f5^
Maria
Domenico
il
e
Ball
T.
ordine di tempo,
in
delle Favole
Morelli
Jacopo
Farsetti
G.
1778» coi tipidi Giuseppe Vanni,
Nel
che,
Manni»
in Firenze
uscì
quella
zamento
prima edizione delFantico volgarizd'Esopo^ (atta secondo la lezione di un
è
la
'):codice,che n"Mì fu già « Magliabechiano
)^,
bensì un
atfrettatamente affermò lo Zambrini^),ma
codice
come
Marciano ^).Editore, o illustratore,
del testo
Farsetti,ora
appare
detenninato
codice
Maria
Domenico
Manni
Manni
(«
)^),il quale
chi
A
legge Feditore Domenico
mancò
non
ria
Ma-
nell*ampiaed
certo,
erudita
di tributare « la dovuta lode al degno
premessavi,
Morelli,Sacerdote Veneto "^,
soggetto Sig.D. Giacomo
Prefazione
la trascrizione del
comunicato
gliaveva
dall'esame
Senonchè
Marciana,
tissima
copia
del Manni;
che
e
anzi
testo
quell'antico
di lui al bali
[ed
XUV-204.
S)
^
cart..
in
ooL
Cod.
tee
MANNI].
XV.
solo della
diligen-
vi si
trova
al
stato
antico
Fiienze.nelU ttamperia
di
di
carte
di
ài
nome
pubblicare
la trascrizione
dichiara
la
implicitamente
di Eaopo. Tetto
col
premessa
Mor^,
fra le
anche
ma
lo
stesso
lettera
seguente
Morelliane
linguatotcana
non
^):
più
palo
stam-
Gi«neppe Vanni, MDCCLXXVIIi.
Ì29,
Le
Open
volgari a
é.
Miampa
XIII
tee
e
XIV.
4»
ediz.. Bolo-
993.
già Fanelli
volg. CXDC,
in foL Cottbeae:
b); h) Volgarìzzamemo
di Tulio
Fa¥oU
In
nella
propria Che
conservataci
Farsetti,
ZAMBRINI,
F.
1684.
gna.
e
M.
D.
non
conservate
la stampa,
per
nome
conferma
e
JelU
^) Volgartxxatnenio
Morelli,
primo pensieroera
suo
volgare in
(p. XLII),
Manni
21
Manni
volgarizzamentofosse dovuta
del
pp.
al
trasmessa
parte della Prefazione, che
buona
del
carte
che
testo.
il Morelli fu autore,
che
appare
delle
terato
let-
(1 tT^L-n
di
ora
Marc
11
a) Volguiizameite
Etopo,
ed. Mann
MoMlBano,
del De
(1 25
b). Cfr. MORELU.
*) BiUiolescn Maidann.* Ardi.
U. 25
Bel.
n.
a
attuale,n.
(collocazione
Amkilia
-
na.
66
di Cicerone
b); e) Amàortéà
FarmtU,
I. 305
4936).
(ff.I
a-
di Seneca
e
teg.
19.
a
19
o
EccellenzA, ^
Ho
di lingua,e
mio
dove
ha
ne
E ben
simiglianti.
e
bisogno.Alla
la favola 34, dove
Di
o
poi
a
bizzicaie,conviene
Quanto alla
siwero
Virginis,
o
V.
E.
nella medesima
Le
se
vegga
Mi
Del
antichi:
ben
so
non
i sei
grosso
di
Marie
derà
man-
sia questo, si
si fidano di me,
Ho
reconsulti
consulti legalidi Giuricevuto
di prima.
mano
le deboli forze aie.
secondo
contenente
—
si porrà
e
da
P.
Rrospcro
I consulenti di quest'altro
—
Nello
Piombino.
da
da
Angiolo
da
Perugia.
S.
Stefano
Gimignano.
Buonaccorsi
Baldo
di
Fiorentino.
Agugiione,
Pistoia.
da
da
Bartolommeo
Lodovico
Saliceto.
Albergotti.
Torello
Torelli
Ubaldi
Francesco
Alessandro
da
Prato.
da
Perugia.
Bencivenni
Roselli
Antonio
da
Buonaccorso
Di V.
Offidum Beate
I.
che
Lei.
ms.
Silvio,
carattere
un
Sassoferrato.
Benedetto
mi
con
degli Ubaldi.
Baldo
Non
paolidel
Indi
pone
com-
dei 1400
sia per
dire,
si può
noa
sono:
Bartolo
Cino
se
focaccia.
per
antico, qual sarebbe quelloche
servita in tutto
manoscritto
Buttarì deirOratorìo
ms.
Elia sarà
capitato un
è
e.
a
Fermato
pagina Quest'Uffizio.
resto
Focchio
sotto
vesiimenii.
piace più
compone
ai Superiori,
i quali molto
Toriginale
alla stampa.
de' loro
Set-
bezzicate.
chiamato
carattere
un
foccacda
loro vestimenia; questo
quelloche nella Sua Biblioteca
cioè
cicogna,
vesiimerìia, oppure
testo
l'ortografia,
rassettare
ha dato
e
bel
sarebbe
come
del libro mi
per
cangiarloin
stampa,
delia Crusca,
che converrà
aperta
dt
Mpongliaronla
traduzione. Farà
buona
una
vero
scritto agogna
è
65
pag.
prima
bisogna dire, delle loro
molte
è
aggiugneràvoci al Vocabolario
Sdmia,
per
manoscritto,ed
il suo
ricevuto
da
Firenze.
d'Arezzo.
ed
Montemagno,
scordo del Boccaccio,
e
di
essere
altri assai. *)
ossequiosamente
sempre
E.
Firenze, 21
Giugno
iiail.Bo
1777.
DOMENICO
^) Autografa.Nell'angolosuperioredeilro
il MoralK
fcriiK
(fi
ferv.re
M.«
propria
mano:
MANNl
«
AI N. U.
Bali Panetti.»
^
parte
o
20
Pare
che
codesto cocL
della Marciana,
a
la
non
(osse
poi acquistatodal FaraeUi:
quale possiedesoltanto un
ahio cod. di
certo
eao
non
Gmelglf /cf«If, die
(a
ne
ora
eoo-
il Manni
facesse propriain buona prtea
poi come
la Prefazione inviatagli
dal Morelli»facendovi solo qua e là qual*
dimostrare
A
produrròqui un tratto della minuta morelliana
aggiunta,
col tratto corrispondente
della Prefazione del Manni:
che
PreCssioiie
Favole,
tme
pubMira.
li
ora
il
frane
"k
Le-
quale
Volgariframmlr».che
nel
ToKaoo
buon
un
di
a
voffOp
che
udlilà
buono
e
del bello
•e
conotccre,
i
fallo la-
d'aver
appagò
del
piacere agli amatori
e
(oa-
Ch'egliuomo
recane.
lo fanno
d'una qualche Regola» ce
getturare
con-
le
le spiegazionimorali che alle favoRipose;
fratoche
soveniemenle,
tahroha
e
voglia soltanto*si fa
tua
nella
di
manranya
ragkmtfe;e
a
se
cenni, a' dubbiosi
chiari
appoggiar ci volessimo. Francescano
che
pei
ancora
slalor
avremmo
mi
pare
vola
tenerlo;perdoochè nella fa-
a
re
all'occasione di nominaquattordicesima
il Francescano
regolari,
Ordini
primo posto, né fadl
ahr*
ad
è che
cosa
d
suo,
Bemro^ìenli
vero,
Jfffennil JaUe
Greco, che
mìo
poco
Quanto
Per
altro il
nostro
curando
cfidarri
a
fatto
h peooia
costretta
cie.
si fa
e
ad
vada
Slare
a
da
pani
poi
suo
un
a
che
per
venda
vicino di
uomo
ne
MazoDa;
dò
un
si
d
voglia,
pure
Piombino.
di
di
Bartolo
si fa innanzi
Angiolo
da
Perugia,
JuriMconmdionanConsilia
XV).
che proviene
ma
«
ex
ei
apportasse.
tuto
qualcheRegolare Istilo
le spiegazioni
nrrfnnnno
andò
ponendo,
ap-
spirituali
e
materie
tahroha
bìso-
senza
oe
a
mancanza
ad
pure
sKurez-
ogm
potrebbe,che nominando
gK
egli,come
ri
higi;»
il Francescano
posto nel primo luogo,onde
vìen
fosse il
non
e
Ma
(sic).
sno
sa
conviene
da
cosa
deDa
se
sua
della patria.
E
^liribizzare
a
Baldo
Antonio
Retpoma:
BiUiolfaeca Patovina.
degli Ubaldi.
Rosselli,
cod. Marc
d
rebbe
da-
studio,poiché
nella trentesimaseconda Favola
di timore,
qooto
professione
forse questa
farvi
Ordine
akrcttaatodv
alcuna di ecftOb
mei-
Sassoferrato,
et alionan
piacere
(sofiparole doU'Afioek) « E fmti Um-
qualora su* somiglienti
la favola quarantesimaquinto,che
tiene
ne
brovandott posti,ne
l'autore si fosse. Ma
mcfi^t m
certi
dir ri
za
chi, e neri,
questi tre Caslelii
e
utilitàe
E
ragioimre.
a
di
sero
valesquel Istitutoegli professasse
iscoprire
le
qualchesospetto che di quel-
indiz)fondare
fa
è
rizia
masse-
e
Berì|^ione.
se
te-
ddl'
appagò
ri
del buono
nelle quali di
dare
hipo d'an-
ogni sua
dei
e
morali,ch'eglialle Favole
di Ripomeran-
mercato
oon
Volgarizzatorenulla
e
di
avventura
dare
accor-
favola
k
moUo
rimniono
conoscere,
agliamatori del bello
patria, d
seconda
promettere al
di Voltane
nel Contado
nasce
a
far denari al
a
nulla
lavoro^ che
un
Ch'eglifosse
all'oscuro. Vera
nella trentesima
che
è
cosa
l'erudUi»'
IjoUne,
e
simihnente rimaner
conviene
J'Eaopo
o
nei
etò
originaie*
antico
aver
m
Jhe, eom'
con
traJaxhni
voleisa
alU
poi s'appartiene
Ji
ftndlar
a
che le Favole
tal preferenza
una
al
Ordine, che
dedmoquarto, 0J
fine, il purissimo Tra-
Entm
Uberto
séno
nel
metto
pubblica in buon
ri
Dialogo walla ifolgarLingua
eoo
da
il Volgnina-
trame
or
al
non
nostro.
XXUl
p.
il secolo
entro
giuJkh
nUo
Favole
preseoto, che
Toscano,
fronto
con-
originale
adunque, che
altro
Latine
queste
iscoprire
quel istitutoegliprofessasi,
ad
pure
•pirituali
e
nelle quali di malerie
MasBi,
da
Non
mento
lo
«co-
il quale,nulla curando
«luattordicesiino;
dani
PrefauòoM
crìtU
die
akr'ongmale,
da
Non
Morelli,
a
a
è
costretto
prometteie
ecc.
LaL
V,
al
da
Benedetto
{Barioli de
la
Sajoifetrdto
2, cart., in foL,
»
o
21
sec
le
U
fra gH iiooeDi
battagllia
ydnipcdi
nel pian di GroMcto;
che
di
caricalo
e
bicchieri
kani, eh' è caitello del lemiorio
a
Fiorentino
ilrelto
Toscano
per
ad
sospetto
tutto
Ji
manifeita, che
oonoecerla
non
«
ci è
che
ed
di
e
«
la
Boccheggiano »
quel
sé
testo, è
dimostrato dal
II Codice
buona
per
fu caricato
Trequanda
»,
Accademico
ciascuno
lettere a
gli.portasse
delle Formiche,
tratto
Sagro Ordine
ad
me
Dalla
come
s
accorga
meravigliaadomo,
della Prefazione
in cui è
riprodottoanch'esso
(cfr.p. XXXIX):
sono
prevalso,
G[iuseppe]
Geros.^, Nobile Veneziano, ed
nome,
chè
per-
si
parla d*un Cavaliere delle più belle
e
degliottimi studi favoreggiatore
stante;
co-
lettera surriferitadel Manni
il celebre erudito
codici
testi
22
volgari,e
in
genere
al Fars^
si rileva
fiorentino debba
e
gentiluomoveneziano, la quale,come
-
tarli
por-
suddetto....
»
per
principaliincettatori di
di
Asciano
«
della Crusca, di cui basta qui dirsene il
che
legge m
ma.
superflua,
e
poi mal
questo appunto che la è cosa
converrebbesi, dal dire sue lodi astenommi
"^.
e
a
del
be-
di bicchieri
affinchè
Michele
poi (scrivevail Morelli),di cui mi
ventura
possedeloSua Ecc. il Sig. Tom.
Bali
F[arsetti].
Sahfiaii;
Castel del Senese, per
ricordato il possessore
del codice, e che fu
quasi alla lettera nella Prefazione del Manni
M
la
Codice
de' nostri
da
prima in aniino di pubblicare
da
avesse
nel pian
Siena
rentino
Castrilo del territorio Fio-
ch'è
GambaMÌ,
al mercato
il Morelli
w
vola
Fa-
fra
battaglia
Castello del distretto Pisano, tal
poi
a
nella cinquantesimasettima,
in cui d'un
nella Vaideka,
Che
pone
la
ove
tumUnato
ora
alla fiera di San
«
da
Maxzolla
«
Cori
di
stiuolo ri parla,che
a
luogo
in
gli animali quadrupedi come
e
di Grosseto, tf pur
pone
ÒSI
la
cosa
».
segi^ta nella Maremma
in
un
distante
»,
la
invece
Montepiddano
gV uccelli
che
membranaceo
Atdano
migfia dodici, e
«
par
Magli^echiana porta
«
kx)ghi
tre
quei contorni TAutoie
di
mette
quarantesimaquinta
ncorrere.
Berignone.
MazzoUa,
a
CoJice
d
Cortignano»•
tcrioe
•
nuopo
stare
TìJpomaraitce
Siena
vicino di
tuo
Voltana; di qui
nasca,
della noiira
tore
l'Au-
un
a
di
ri fosse. Ma
rilerare;cosa
a
d
mamen
altri argomenti per
jt
tutto
ri terrebbe
lo «ile di tal
che
in
ne
del contado
Gam-
delle Formiche, eh' è catlellodel di-
pisano: ricche in
ae
vada
al
poi ch'ella
ri fa
ad
e
nella Valdeba. per portaigli
alla fiera di San
Michele
far danari
a
Ripomaranoe» e
in cui d'i
ancora,
fu
di andare
lupo
teguka nelh
come
tettinia
g|i
e
di
stampe
è
annoverarsi
per
noto,
codici di
mente
agevol-
la
tra
raccolta
abbonda
del
appunto
provenienza
i
tosca-
Tra
gli
autografi
d*UM
le debite
CluedeMlo
calamo
scritto amtnii
Italiani e
maestri
m'inganno,
non
talvolta le
da
avevo
di persone,
lunghi anni
Carissimo
Non
andare
per
ri^xmde
si
andar
spettare per
vessi ricevuto
Torino
-
scriverò
scena
gli avrei
scritto
prima
nel
Lei
farle vedere» che
più
tanto
Pure
più perfezionatain quest'opera.
la
andata
cosa
sapeva
amico,
caro
a-
in
aveva
(^ Capolettimi
se
che
ora
se
giorni che
apena
non
a-
di talento.
vari
sono
certamente
ma
sa,
mezzi,
stava
rispostoal sig.G"nsul
giustamente perchè
adattati a* miei
Per
gli dirò che
domani,
opera,
che
momento
lei,gentilissimo
maestro
pure
lettere,anzi
sue
dicendo:
stanno
nel-
è
piacere,scesi dal legno,feci
a
avrei
vado
divisato. Per
dei poeti. Il biglietto
come
alla prova.
con
scrivere
a
tant*enfasi,
ma
con
ma
nell'ani-
rono
studio, perchè fu-
maggiore
lettera
gentilissima
sua
legno
sig.Romani
al
si vede
Se
del Municipio di Torino.
ora
Romani
Febee
cui
copiato daH*antografo che
carte,
simi
mas-
Romani
gitmse la
in
meriterebbero
da
la MaUbran.
e
spiraglioper
nuovo
le mie
tra
Pasta
XIX
periodo dei
nel
vissero
collaboratrici cori dei maestri
vere
A
montando
un
che
Kaotof^foteca Cossilla,proprietà
Mi
che
conio
quali giganteggiano la
bigliettoè
quello
di quel genere
le
tra
biglietto,
un
melodrainiiiatico del tecolo
al maggior poeta
del bd
pubbKco
Granunatica,
moniia
a
di quelle grandi eroine
una
Io
tcoie
vìrtiioM
mi
Norma
molto
sono
vi
non
è
fronto.
con-
.
Quel
quest'opera.Ma
seconda
una
il mio
mi
carattere
che
ora
Norma
non
oltremodo
c'è
voglia far giudizio.Pare
col
vole
suo
scrivere
Bolena.
avrò
non
o
24
o
cento
A
nessuna
opere
costo
che
più da
lei
mi
un
anno,
mandi
di
fare
felice. Contento,
parlarne:basta
al diavolo
in
perciò desiderava
s'impegna
talento
inìpossibild
un
mandare
sapere
perfezione,e
che
sento
sono
Romani
alla
va
cento
e
doe
che
Donizetti
che
così
sinora
parere
non
lui
so,
persua-
be
potreb-
Bellini,non
al diavolo,
difficoltà di dirci il mio
per
signore,
c'è che
na
l'An-
lo
vedrò
quando
che
è
quello di
la gente che
tutta
desidererebbe
vederlo
ai
deve dirci qualche cosa,
lei pure
e
che se farà due opere a Tanno
persuaderlo,
più che
proprio più sodisfatto.Sabato
Addio
tanti saluti la
dunque
dirle ch'io
ho
non
dico di lei
ricevuto
um.ma
Brascia. 27
Pel
ed
serva
quelle
lettera da
na
sce-
la
»
che
Quando
«
si
ed
creatura,
lue sorelle Crisi
lei scriveva
1834:
poi
e
il
tissimo
mol-
amo
giovinetta
una
come
il 26 dicembre
Ciulietta Crisi
Norma,
era
lo
«
*) Quando
fece fiasco alla Scala, la Pasta
della faccia
i lineamenti
novembre
Parigi,FU
entusiasmo
un
bellissime.
entrambe
erano
moltissimo,piena di merito straordinario».
la Norma
mi
e
versi del Romani
cantano
sino di sentirsi belli ^.
par
buonissima
come
di
CRISI
tutte
avevano
espressivi,la bocca
al Florimo, da
la Crisi, prima
e
senza
stima
sua
la più giovine,Giulietta,carissima al Bellini. Di
catanese
sa
sig.Consul
lui, che
conservi
di cartello
virtuose
«
in modo
famosa
maestro
fare al
GIUDITTA
bisogno di ciò, perchè
avevano
1831
in
va
amica
il detto della Pasta:
noto
si compongono
Più
di
prego
nessuna
fluidi,così scorrevoli,così
che
si
entrante
dagnerà
gua-
l'amor
fatica, e
meno
luglio1835.
Romani
indicibile.E
non
quest'uomo,
grande effetto
di
mese
dissi,gli avrei risposto.Mi
come
così
del
P
mani»
Ro-
la Norma.
con
ciò,
scuoterlo
dieci, oltre la
scriverne
celi. Caro
sette
Adalgisa.
1835, dopo il gran
Nel
a
Londra
trionfo di Bergamo
la parte
nella Norma
della protagonista e
scrive, nelV Anna
ì Puritani,
giurareche
ti posso
capisce
né
Balena, ed
perchè
ha
non
né
Norma
al
A
suo
carattere.
ma
Tistinto né
è mio
Dunque
che
nella
potrebbe
tare
adat-
sentimento
si
non
^)
sebbene
di
scuola di
avesse
canto
pò* dura
un
modularla
e
si
la
voce
Giuditta
Romani,
F.
FLORIMO,
Vedi
mezzo
SCHERILLO,
Crisi
ebbe
segnalava per
Bellini, memorie
Vincenzo
gran
e
parte:
essa
di
e
Nell'affrettata
Moniecchi,
fu Romeo,
libretto del
su
mentre
1862.
Morelli. 1882.
giunta
era
dizione, buona
sulla scena.
lettere,Firenze. Barbèra,
Bellini,Ancona.
soprano,
chiarezza
ed elegantedisinvoltura nel muoversi
composizione dell'operabelliniana dei Capuleii
2)
Fistruzione, per
e
li
sostenerli
che,
specialmentele parti drammati-
l'esercizio a
0
che,
an-
Giuditta Crisi, invece, si confacevano
e
con
»
vista
i caratteri elevati
di Adalgisa è la sola che
farà nulla;la parte
non
L*ho
«
semplice e innocente,
genere
nessuna;
a
quella nobiltà di stileche richiedono.
con
di
opere
seconda
sarà
non
li sente,
cantante:
insuperabile,
specialmentenel tragico.
ivi è
mille
e
riusci. Il Bellini, in
non
Florimo questa
questa occasione, caratterizzò alFamico
Dalle la Gazza,
la Crisi tentò
di altri teatri,
e
pag.
pag.
Ciulietta
456.
94.
o
25
o
ni
dice
nella Norma
la Crisi
nella lettera sopra
riferita,
di (are ancor
meglÌQ che nei Capuleii,e
andare
per
in
della
predilezioni
cantatrìce
nostra
pronunciare sul [X"nizetti. Questi
a
quel
tempo;
Romani
ma
del
dicembre
1830
*).Pare
»
il Donizetti
deliziosa
Gli
XElixir
che
è
il primo maggio
del
1841 ^), non
del Bellini,non
deve
fra il melodrammista
che
e
il dissenso s*era composto
anche
dopo, il 13
mesi
si pensi che
settembre
metodico
1835, Vincenzo
cantante
Bellini
tempo,
letterina di
dei numerosi
BRANCA,
Torino.
Loeschcr.
Ricordi. 1683.
pag.
^)
Sebbene
matici,
Torino,
non
Vedi
Romani,
o
26
o
1882.
pag,
vero
i
aveva
suoi
ed
Pochi
più.
era
RENIER
RODOLFO
bibliofiloingleseil conte
i
dere,
ca-
possono
a
Foscolo
Ugo
noto
153-155.
la desume
almeiko
in questo
op.
fatta morire
RIGHI,
1860.
BRANCA,
ben
nella
autografiitalianicustoditi,
Romani
Donizetti, in Nuoìw
1841. poiché FR.
dovrebbe,
*)
Fdice
generalmentesia
del
quellianni
ma
di Craw-
mi ha
sodalizio),
nostro
di
f»" riputati maestri
Cfr.
sua
SCHERILLO.
del
musica
Belliniana,
suo
Milano.
27.
2) VALLETTA.
la data
òsr
sito
propo-
a
di cartello^.
«
non
ford, primo pari di Scozia (recentemente ascritto al
EMILIA
in
forse
la Grisi
ma
le bizze d*una
gnificabiblioteca di Haigh Hall, dal
0
potè
rudezza
tanta
equivoci in cui i contemporanei
e
II. Una
esame
come
sic-
della Favorita.
a
Un
iamente
ga-
giovanissima
alquantafreddezza *). E
1 834,
E
drammatico.
riuscita simpatica,né
e
stata
già nel
i nervi
avere
senza
rato
collabo-
quellaparte della esuberante
vedere
le sarebbe
v*era
quello del Bellini. Sono
a
del
nizetti
criterio alquantopessimista,
superiore l'ingegnodel Do-
giudicare,
con
motivi per
fama
di Lodi, morì
Bami
conte
meravigliare,se
il maestro
nel
maggio 1833, la più
Giuditta si p^mettesse
molto
alla Scala
avean
pure
ove
temperamento
di Lammermoor
scrivendo al Romani,
scena
della
piedestallo
il 12
scena
suo
potè
produzione donizettiana che meglio
Che
in
al
al
sposa
sistere ai triodfi della Lucia
in
l'Italiavedesse dopo il Barbiere di Siviglia,
si confaceva
non
Grisi,andata
Giuditta
andato
buffa che
opera
Balena^ scritta di getto dal
dell*£/ùr£r d'Amore,
il Romani,
e
parecchie opere
già composto
aveva
si scrisse, «il reale
s'avveda
non
ne
nel giudizioche vie-
pure
Donizetti,che andò
dal
fu, come
e
appaiono
che VArma
riconosce
non
essa
di getto musicata
e
maestro
nella tradizionale stagione estiva
scena
meiggiore di Brescia.
teatro
Le
di Venezia,
0- Tuttavia
si sentiva
infatti stava
essa
del
del 1830
marzo
che
con
a
alla Fenice
Carradori, nella prima rappresentazioiie
la Rosalbina
era
Antologia, serie IV,
la Giuditta
nel Dizionario
nel
voi.
1 840,
dei
biografico
che
dall'iscrizionesepolcrale
a
71.
1897.
pag.
146.
trentacinqueanni, tengo
poeti
riferisce
e
e
ariisti mdodram-
che, giova credere,
mentire.
particolare,
cit..pag.
Torino, Loescher. 1907,
176-184
pag.
105
ed
seg.
andie
CELESTE
PASCHETTO.
lice
Fe-
rivelato l'esistenzadi questo
inedito del Foscolo %
biglietto
curioso
anch'esso, della lingua francese
soggiorno oltre la Manica,
Il
deiringlese.
quando il Nostro
s*era
non
della caratteristica scrittura foscoliana. Sarebbe
assunto
Mon
Je
de
homme
un
de
toute
je m*étoime
et
—
impratichito
ancora
Lorenzo
«
loix
dopteraitous,
alors adieu
ricordo dello
un
donimo
pseu-
Alderani »?
de
tout
tout
mon
de
ame,
envie de
avec
(5/0)!Je
dans
et
mon
nous
cor-
la bornie foi,surtout
observerai
cas
patiencea
votre
parlerons
ce
en
pour
j*a-
changements que
vos
soir.
Jusque
—
coeur.
Tout
k
VOIM
FOSCOLO
L.
Samcdi
rissimo,
chia-
L
cher ami»
remercie
vous
riger
prima in Isvizzera di
poco
primi tempi del
ho letto un
alterato,poiché nell'originale
è
i»'enome
lo fa attribuire ai
me
sicuro
L*uso. mal-
*)
verso:
Sinclair Cullen
esq.
III. Lettere
La
prima,
dalla preziosa collezione di Haigh Hall "),ci riporta
tratta
pure
italiane
di celebri dame
agli ultimi fastosi tempi dell'antico regime francese, ove
primeggiava anche
gradinidel
sui
per
la Comtesse
Versailles,et qui n*a
Paris, voudrait
')
qu
da
professatale
Bil"lioteca Lindesiana
de Balbi qui
pas
la
on
le lieutenant
M.
chez
la
bi^)
di Bal-
contessa
principe
un
posto
trono.
Mad[am]e
a
la devozione
dispensaide
elle,quand elle
di Crawford
conti
à
est
présenterpersonneilement
se
rarrangementde
civil,pour
dei
obligéed*étre beaucoup
à
moment
un
(ilcognome
est
la tutelle de
Linduy). Autografi,N.
è:
1582.
A
3)
Biblioteca
*)
La
principessadi Monaco,
della
XVIII.
il
riebbe
QUAN.
ed
che.
Lo
Francesco
come
come
fìrignoie,
cugina
era
favorite» Je
Louis
1613
».
suo
de
dei BalbL
e
la Force,
Caumont
nel celebre
al
aveva
salotto della
11 gentiluomoitaHaiio fu presto
colta contessa,
assai
dama
«mtntriitfl
«
d'atours
stabilimento in Livonia, quando
principio della Restaurazione.
»
dal futuro Luigi
Ritornata in Francia, dopo il 18
sovrano.
XVIIL
June
lei conosciuto
la beila
sino al
nelFesilio.
favorito del
che
qualche fugace infliieny politica
Lts
mademoiselle
Balbi, da
(Maria Giuseppina di Savoia),fu
segui fedelmente
d'Avaray
Maria
«
erronea,
75.
alloolanato dalla Corte, dove
di Provenza
contessa
data, evidentemenle
[De] Balbi (1753-1836). nata
patriziogenovese
dichiarato pazzo
la
Lindesiana, Auioffqfi,N.
Gmtessa
il
ipocato
d'altra mano
matita
^
le
brumaio,
Cfr.
cesse
suc-
non
j. TUR-
Paris.
o
27
o
M.
61$,et qu*ellepùt donner
son
procuratìona quelqu*iin
pour
sa
objet:eUe prie Monsieur Boudot
faire sur
cela, et qu*elle{sic)est
cet
se
Au
Di
Lundi
petitLuxemboitrg') ce
più tardo può
poco
la Teotochi
8bre
17
di
il
Albrizzi
signorReina
ch*egliloro
che
lo
Città.
col
il
ci richiama
di codeste
la fama
la bellissima
Reina.
di
il bene
avere
Biblioteca. Si
sua
gine
re-
nale
alla Biblioteca nazio-
stati per
permetterà domani
mento
nell'atteggia-
appare
proviene dal fondo
e
figlio
sono
e
suiyre.
bigliettod*un*altra gentildonna,
nella collezione Custodi
Italiani 1545)
parigina (Manoscritti
Isabella
doit
qu*elle
la Balbi, ci
al quale poco
famiglia,
dei salotti.L'autografosta
qui peut
ce
1 765.
il seguente
essere
lui mander
la marche
Albrìzzi,che, anch'essa, come
di madre
vedere
de
all*ora di minor
lusingano
disturbo,
suo
della
di voler loro incficare. AlloggianoaU*albergo
pregano
')
Ecco
ora
Trivulzio al
due
graziose lettere della principessa Cristina
di Montalembert
conte
letteraridella prima
esercitò amabile
del
metà
la visione
^);evocano
secolo XIX,
Belgiojoso
dei
attraente
la
ove
di
coli
cena-
concittadina
nostra
ziata
impero, giovandosene a procacciare simpatie alla patria stra-
dall'austriaco.
Monsieur
credi
de
drame
prochain son
sais Monsieur
^) aura
Rémusat
vous
que
de
la bonté de
Je
mande
beaucoup
regretterait
a
mercredis
parmi
jour là,
ce
semaine
amis, si
que
mais
et
pourrez
qu*une
vos
Mer-
moi
Domingue. Je
vous
voyage,
je sais d*autre part
plus
de-
ma
M.*^ de Rémusat
absence.
votre
*) II piccoloLunemburgo,
votre
des ennemis
Mais
était connue.
St.
habituellement
recevez
ferais bien
me
révolte de
la
de
j'espère
qu'à peine de retour
voudrez
bien ne reprendrevos
vous
tard.
lire chez
destra del
palazzo omoDÌmo,
proprietàdei principidi
era
Condé.
^
Credo
Giuseppe
un
aMcgnare
Teoiochl
neiraichivio
Sono
la viscontessa
^)
11
re
o
11
suo
conte
nome
questo
lungo viaggio,che
iiabella
MANNI.
^
di poter
Carlo
è
di
unito
al
biglietto
la condusse
Albrixxi, i mot
o
sino
a
il
amici,
quando
1*Albrizzi
de
fece
con
Parigi;ved. V. VITTORIO
ino
tempo,
Torino.
d'Ecotay,liberalmente custodite dalla figliadel
1883,
grande
suo
glio
fi-
MALApag.
92-93.
oratore
lamentare,
par-
Meauz.
Rémusat
( i 797-
1873) fu,
alla storia della Francia
Thiers.
Luigi Filippoe del presidente
26
161 1,
più che
dal
1830
letterato,uomo
alla
sua
molte.
politicoassai
Fu
ministro
to.
no-
del
Quant
Monsieur
moi
a
je souhaite
je crois inutile de
fassiez
vous
que
il est
faveur
ma
en
dire combien
vous
infidélitéa
une
vos
mercredis.
Recevez
Monsieur
Dimanche
compliments les plus distingués.
mes
C.
mabn.
de
BELGIOJOSO
Monsieur,
N'ayant plus eu
le
de
[Jaisir
voir
vous
paried*une partie à Montmorenci, je ne
dans
Taimable intention d*y verni
avec
sirons
moi
et
qui ai
surtout
à
depuis que
sais si
le de-
nous
faire (aire connaissance
vous
avec
famille.
ma
C*est demain
general est
M."*
de
Mignet
M.*"
et
Veuillez
Mi
^) et
c*est
crois que
recevoir
et
tout
compliments
empressés.
mes
questa
della principessa,il Mignet, là dove
società. Ritrovai
letterina di
una
cher
venir
diner
renger
que
Fauriei» vous
après demain
qu*ildinerait
nonce
avec
vu
n*etes
portant, faites
libre
pas
chez
de
si
dégagez-vous
et
sur
Ne
si
vous
aussi
la
dìtes pas
me
vous
et
Be-
an*
qui j*ai
a
trouverez
amis.
vos
voulez
vous
trouverez
y
depuis longtemps et
effort. Je compte
un
aimable
y
(M. 293).
Fanrid
moi. Vous
Vous
vous.
quelques personnes
et
vous
mardi
n'avez pas
vous
bien
serez
nata
raffi-
del Fauriei,conservate
le carte
alla biblioteca privata dell'Istitutodi Francia, Fonds
Mon
voto
de-
amico
un
riunita la medesima
ci mostra
quest'ultimobiglietto,
tra
BELGIOJOSO
de
C.
di far seguire a
et
M.** Fauriel»M.'
avons
nous
M.
Outre
moi.
roatin,
opportuno
pare
mot
préciseschez
rendez
projet.Le
anci^i
notre
toutes,
nous
Ampère. Je
répondreun
Olmanche
heures
dix
à
Corcelles
effectuons
nous
que
vous
si
toujours
étes
vous
Tous
nous.
avons
nous
etes
n
suis
pas
votre
cesse
prinnon;
bien
dévoué
mille amitiès.
avec
MIGNET.
Termino
con
dei francesi.Maria
principessanapoletana,che fu poi la regina
lettera deUa
una
Amelia.
Vi
è
Feco
di
sollecitudine della giovine duchessa
giorni fortunosi
d'Orléans
per
e
vi appare
la
sua
fettuosa
l'af-
antica
e
fedele governante^).
1) Fone
^
La
il
Tircuy
vedova
del
de
Corcelles
(1802-1892), deputato sotto
tre
regùni
e
diplomatico.
giureconsulto
napoletanod'Ambrosio.
o
29
o
Palenne.
et
regu
de
ignoranton
il
m*avés
vous
Vienne
M.*'^ d'Ambrosio;
indus
les
réglesde
la
sujet de
au
EJle
plus
stricte
à
ser
frére le
son
Agréez de
quelleje
generalde
la manière
(sic)je vous
ne
pas
la compro-
b"timens de
m*indiquès(sic).
vous
la sincère estime
la
avec
suis
di Lord
L'originale
sta fra le carte
ora
Welbeck
a
li aperse
me
guerre
la faire pas-
de
atfectionoée
A:/*ÉLIE
MARIE
che
dans
tenue
votre
custodite
que
suis
de
que
Texpressionde
nouveau
ce
me
prie donc
vous
vous
nouvelles,dont je sais
mes
pluseu
a
tout
donnés
me
quelleje
prudence, pour
qu*elleest privéedepuisqu*iln y
anglaisqui ait été à Naples. Je
en
correspondanceavec
la
dans
*)
Tour
Tenvoi
vous
ma
vous
que
La
reroercie de
vous
désire lui faire savoir de
mais
mettre,
Je
d*aprèsles avis
lettre pour
une
présent,je
a
remettre.
(sic) écrit
le C.** de
lettre pour
une
retrouve
se
la lui faire
priant de
1814
LordL
My
Ayant
avHl
28
ce
William
(Boundle 26
Bendinck
Abbey, negliarchivi di
S.
Portland,
di
il duca
G.
1303)
n.
ogni liberalità.
con
C3
GALLAVRESI
GIUSEPPE
a
BIBLIOGRAFIA
Prof.
dott. GUIDO
Seconda
BUSnCO.
edizione
1908.
aumentata
soltanto in forma
ora
preannunziata l'imminente
*)
nell'eiercitoinglesee doveva
inoltre cavaliere
di Stato.
Alberto
dar
a
98
pag.
^
e
La
o
30
DES
o
un
Berlana.
prof.E.
indice. Salò, G.
poi
U
occupare
per
ministro
carriera
sua
dello
DE
la Tour, che
Sallier de
Vittorio
AMBROIS
Devoti
editore,
Tultimo
Vittorio
serviva
l'alta carica
di
Alfieri,a
allora
dei
chiamati
dignitari
Statuto, la coMÌgliècon
Noie»
NEVACHE,
ei
re
ono-
con
maresciallo
del
degliaffari esteri,presidente
quando, primo
stata
era
franca
ed
di
voia.
Sa-
Consiglio
da
Carlo
autorevole
Bologne. 1901,
souì^in,
segg.
prima edizione,di
Cik
un
cento
esemplari,anteriore
di
saggio di bibliogmfìaalfieriana
il compianto G.
1903
di
di
apparizione, la Bibliografia
sulla conifinne
parere
LOUIS
in oonoiercio.
nel
lettera del
Alfieri,con
appendicie
dell'Annunziata,
nobilmenle
Coronò
paroU. Cfr.
V.
definitiva,
dopoché da quattr'anni
ne
il conte
ogni prol"abilità
Con
Fu
di due
pagine 149.
in-4^
Esce
^,
di
Bibltogrqfia
Mazzatinti.
pochi mesi,
aveva
dato,
non
come
pare
aia
stata
mcfsa
gli studiosi sanno,
dalle recensioni
acri
dalle satire ringhiosed'avversari personali,
quali furono
e
qoeOe dello Zacchiroli
del Pepoli,cui si contrappongono
e
d'amici,forse troppo
Poscia
parziali.
discussionifra valentuomini,come
le calde esaltazioni
però
le più calme
cominciarono
sapienti
e
il CanniilCalzabigi,
ilCesarotti,il Bettinelli,
ilGaleani Napione, il Ginguené, lo ScMegel....
Ma
gnani,ilMenegjielli,
dopo il 1860, quando
Fopera della
poeta,
viva. Dal
1860
E
settecento.
critica intomo
al 1903
questa
continua
d'odi
genio nazionale, oggetto
sublime seggio,ora
troppo
di
egliè,
maniaco,
un
noi:
tra
del
più efficace e
più
facendo
i manoscritti
il Bustico passa
in rassegna,
e
rappresentativadel
d'amorì,
esagerati,ora
stoltamente abbassato
rimane
rimarrà
e
troppo,
che
possono
sembra
farsi sempre
il
rivolgergli
finché vivrà nel
sempre,
Secoli
Sublimi
A
*) Eccone
il primo
gH
e
fopera tragicadelFAlfieri
della
100,
n.
di Vittorio.
giovanile
Dorma
cui dell'Alfieri si
32); il dabbene
TAIfieril (cfr.Ghm,
di stampa;
Benedetti,in
Per
(e
32
quanto
«
nozze
stor.
così
o
trattare
esau-
pagina 3 elencata
a
letter.
I, 1883,
ital.,
A.
D. stampò
correggere
gii pubblicatada
bando,
in
pag.
di Felice Tribolati
in luce
doveva
scambiare
146). Qua
e
chi
an-
(Pisa,Nistri,1873,
lettera della
certa
zone
can-
127, sgg.).
di contemporanei, non
giudizi
innanzi
«
rita
inse-
inedita la
come
Ricolta, Bergamo, 1907,
pag.
al chiarissimo
Alfieri,ed
Alfieri,inserito nel Capitan Fra-
V,
Agostinì-DellaSeta-Marcello,
della
V,
Anche
(Milano,Vallardi).
il 1642
pei
Lettera
«
di
là
Eleuterio Pentisolite
non
»,
d*A!-
contessa
un
cane
mancano
colrori
er-
pseudonimo
di
El. Pekipolite».
d
è
noto,
difatti il Bustico
d'una
TrageJk
ragione
A
ragiona, recando
pagina 16 sari da
a
dimenticata la
è
certo
cui
(ved.ora
me
di
erudito, che, più tardi, dando
bany al Boutourlin,per
Milano
a
in cui
gentil,per
Ceaanne
"//
inedite
dimenticati i Diporti letterari sul Decamerone
"iavano
^
scordar
U
aprile1887,
IO
scrive nell'articoloL'Alfieri
gliscrittiin
A/on
strenna
articolo intitolatoRune
un
Vili,
anno
oggi
vediamo
Tragedie non
assai opportuna,
dell'
dell'iconografia
e
soggetto si possono
le edizioni delle
avviso
mio
a
manoscrìtti
Giuseppe Barbierì, intitolata Sulle
di
»
sgg.,
sfuggi•! Bustico
coMMa,
stata,
1842.
Bellotti
pagina 4
a
il secondo
come
scrìtti concementi
Febee
o
queste
i critici0. sarebbe
tuttavia alcune. Fra
la fiorentina del
Fr.
loro si aspettava:
profetandoandavi.
età che
ragguagliassedei
che
sezione
Alfieri *).Così
Tra
additare
potranno
una
pag.
hai
create
eppur
futuro che,
un
pravi
in
noatro,
delle
completare il diligentelavoro del Bustico, nel quale ben poche lacune,
io penso,
Fra
nato,
vate
petto
gli italianid'oggi
certo
sono
saluto ch'eglida
O
a
al livellod'un degenerato e
più lontano. Non
commosso
nostro
innalzato
genti latinequalche favilladell'amore di patria,ilvaticinatore di
pur
che l'Astigiano
figuraveramente
spesso
il
toccano
eloquente dell'interesse vivissimo
prova
destare
a
lui si vien
a
gli scrìtti che
una
autografied
in luce gli
si rimettono
soltanto
non
non
ne
fu mai
fa
scgmilMa prima d*ora
cenno) l'esistenza presso
diosi
fugMsemenleaglistu-
se
non
la
Biblioteca Ambrosiana
delle Tragedie dell'Alfieri,
eseguitasotto
copia originale
i suoi
occhi
a
di
Roma
poiché le ricerdie dei Mazzutìiitì e del Pélissìer,per
nentonenle,
qnefledel Teza
alle
simo
alfieriane.Ma
carte
dare
del Fabrìs, hanno
e
potrà,
voto
nostro
il dottor Bustico in
appagamento
lavoro, ch*io gE
suo
questo
a
amplitama luce sulla
recato
tabile,
accet-
prossima.
auguro
Gli ex-Mrh
BERTARELU.
cata
toc-
ristampa delFutilis-
Ualiani
NOVATl
FRANCESOO
a
Dott. ACHILLE
torte
lo creda
ove
nuova
una
dir di
non
al
(LetUra aperta
a
Ulrico
comm.
Hoeplt),Milano. Tip. Bertien-Vanzelli. 1906, iii-8^ pagine 28.
Il
D.
chiaro collaboratore,che pubblicò,or
nostro
tL
aspre
Prior
forti,perchè di quel
e
il suo
per
volume
intitohifto
3500
fatto
stato
da
di più soorrettissìnio,
cosi
tolto,quasi per
lihtis Ualiani
Ex
sua
a
del
parte
intiero,il materiale
pubblicatodi
e
a
parole
con
per
e
avrebbe
J. Celli,il quale ne
comm.
esaurito,sia
libro,oramai
suo
saccheggiosistematico
insaputa un
iJhris it^iani,si duole
lavoro egregio sngK Ex
un
sei anni, in unione
sono
recente
nella serie dei Nlanuali Hoepli.
Uaccusa
m
è
gravissima;
ma
opuscolo,appare
questo
delle innumere
volume
il peggio si è ché" di fronte alle prove
recate
che
tutt*altro
infondata. A che, dopo questo, parlare
che
d'altro genere,
tipografiche
e....
mende
fiorettano il
gellianoe deQe qualiil Bertarelli riportalaidissimiesempi?
Meglio
consiliareai lettoriche
è
brillanteschermaglia
del
ancor
l'avessero fatto di leggerela
non
valoroso consocio.
nostro
^
nel 1782-^»
Cod.
Tediima
dia tervl par
185
Y.
di Siena.
190X270.
11 primo
Umm
Sono
copie, ma
fanócolo
ha
Fiim/K ed é di
pag.
11 volume
Novembre
1782
7a
In fine: «Roma,
Tragedia IH,
«
icritla 280i
la dedica,
P«at"
189-278.
roModo
VoL
conricne;
e
II I 1783
Il volume
In fine: « Roma.
Le
mi
27
1-84^
nota:
«
di
Gerì
GandelKni.
1782».
».
t
Secane,
\ Votame
Oreste» Tragedia VI.
1783
».
nel PtJazzo di Spagpa il (£
Le tragedie
7, 8^ 9,
Gemimo
dono
A,
da
1882
di
carte
86-168;
pagg.
negliahri
saranno
Qoerto volume, legatoin
mano
dell*
Autoie:
d. A.
\ Volume
«
yo-
toncino
car-
Alfieri\ Tragedie \
».
ili è intitolatoTragedie \ di V. A.
Tragedia | A/// | pagg.
Precede
pagg.
F.
16 Maggio
VA.
7 Mano
In fine: « Roma,
8a
\ Va-
AaU
1782».
FeU".
autografa,
a
non
«Roau,
v*ha hi
giallogpiolo,
reca
Ottottia. Tragedia Xh
«
Agamemoim
| Tragedia [X.](E qui
Romumda
lm"
Eaio
\ ViUarto Alfierida
Rappieientalain Roma
il titolo: Tragedie \ di
li ha
15
mingano
dell*antafe.
amno
TAaide, tragedia,di pag.
IVeoede
».
di
antografosTragedie | di
Il quarto la Virginia.Tragedia IV.
U vokme
di
degliiamaioh
comodo
a
che
quattro faicicoletti,
di
primo. Omsta
coneziom
om
il tìtolo
contiene: La
Il Icflzo VAnUgme:
20
qui
anpw
Tohnne
Tragedie di ViUorie Alfieri^
un.
diamo
Ne
^
al
teno
pagg.
1-87:
166-245.
vohune
Tlbnoleone
Alla
fine: «
Terxo. Emo
| Tragedia | XII | pagg.
Roma.
Febbraio
88-165:
comprende:
Afer^pe |
1783».
in foglioTolante,dovuta al padre Raffaele Toquert'awcrlenza
dieci Tragedie manoearitte,com'io credo, dal Polidori,hanno
presenti
il titoloesterno
o
33
o
Dott. GIULIO
ttprtamo Jl
COGGICXj\.
Làpn^
lUastrando
che eglipubblica,d'un registro
molto interessante,
(rammento
un
relativo ad alcuni prestiti
di libri,fattidalla biblioteca Marciana,
il 1494; frammento
e
studioso ci fornisce accurate
al 1527; l'egregio
informazioni intomo
Eustachio, Suida, Pausania, Simplicio,Euclide,
I^ocopio, Origene),ed anche
Galeno, Appiano, Filone Giudeo, Amano,
alle qualiquestilibrierano
persone,
gjialtrii più bei
nomi
Gradenigo, Leonardo
del ToL
I ed i
rOiesle. Inoltre
fatte e
191
fera
tono
Mocenigo, Domenico
di Giovanni
ddl'A..
come
tutto
Tebaide
nella
separato
udì'Agamennone, due
gbtia, due
de'fof^ietti
ove
uno
di
nella TehaiJe,
due
neU'Oresfe, uno
Caluao)ha
ha apposto
propriamano
le
fatto
delitale
tono
al principio
convienà
madre,
wa
a
i ramhiamfiìti
per
neU*^ntf^ne,
uno
nella RotamnJa,
di pi"
nelI'Olfoo/a);
uno
la critica che
ha creduto dover
delTAlfieri
Amico
un
tragicodi
che
fare. Egli è singolare
l'Agamennone, l'Autore ordina al
desidera col
che e^
in
nella K/r-
tre
questa tragediaed al quale TAuioce
a
che e^
risposte
le correzioni
sono
fare nel manoscritto
a
V
querto manotcrillo
la dedicatoria della Mempe
doppi, concernenti
quattro foglietti
tonovi
aia l'Abate
(io credo
die
I fof^ietti
die riguardanole correzioni, sono
foglietto.
autografi,
quattoidid(due nel FìUppo,
n.
del
aulopafo è il Froolìipìzìo
pive
àtuati riipettÌTamenle
foglietti
come
della Tragedia cui appartengono, ed autografa
è pure
un
di Pietro
192. corretti in fondo deD'uhiiiia pagina ddTAtto
e
in tanti
ipane
di studio,confidati.
scopo
tolomeo
ci sfilano dinanzi: Bar-
egualmenteautografele corroioni
die IroTanà
che leggeà in
stati,
a
torno
in-
dell'aristocraziaveneta
dì GÌMCiin libro tcrìtlQdi ptoprìo pugno
1 bK.
ziose
pre-
e
di parecchi codici greci bessarionei
alle vicende
(Aristofane,Sofocle,Omero,
Tra
il 1474
tra
mente
regolarcompletato da altre notizie singole di prestiti,
dal 1524
registrati
alle
f527,
dal f474al
detta Marciana
manoMerUti
1907, 9* gr.f pagine 24.
Hamaowiisz,
in
di
segretario
suo
della cartolinala
al principio
mettere
parola difca.
«
queste died
Ora
deDa
1^
che
hamio
nd
Vincenzo
1783 dal tipografo
Pazzini Carb.
tragediemanoscritte
Alla stampa
GandrlBni. Gli altridue
egH
nella
dice
Viia,
sua
dd
volume
P
Questi manoscritti
sig.*^Teresa
Uni. Essa
Mooenni,
del
1788
e
anche
vaio
e
in
parte
1843
o
la
per
stessa
conto
G.
nell'Ambrosiana
serie II,voi. XXXII.
lettere,
Custodi, tra
34
o
edizione Senese
e
a
i cui
ddla
quanto
noscritti».
questima-
Siena
dal signor Enrico
dell'Alfierie
nd
tempo
Mooenni,
della
figlio
dd
Gandd-
stesso
Cori
suoi amid».
fìrai manoscritti
e
l'edizione
senese
e
quellaparigina
via
per
cui
giunseall'Ambrosiana questo dmelio
alfierianovi
di Siena,
la Corrispondenzaautografadella Contessa d'Aibany coi suoi amia
quale ha dato
deUa
dire che
propriocchi dell'Autore. Ecco
continua:
quindi il postillatore
comperatim
amica
sviscerato defl*
Alfieri,il Covi
amico
circa queste
ometto;
da questi due
per
i
servito per
di forma.
diversità grandissime
corrono
Probabilmente
pervenne
io li ho
la quale era
note
una
presiedette
un
che egU pensa
dò
li ricevette in dono
Aggiunge poi
sono
Tolumi furono pubblicati
sotto
Segue qui il brano della Vita, che
«
la stampa
quelleslesse
edizione delle Tragediedell'Alfieri,
seguitein Siena
libri le
sua
Calligaris
(Di
di Milano
a
dire per
dtete
d'Aibany
carteggio della contessa
in Rendiconti
1900); vale
Tragedie sono
un
del R,
cessione
IsHtato Lombardo
fattane dal Tosoni
nella descrizione fatte
eredità letterario-artistica.
a
Galbiate
eonaer-
di sckrae
al barone
il 5
tembre
set-
Taddeo
Risalii,
e
in
un
di Niccolò di Andrea
questi (sebbenelo proibissela
con
l'attodi donazione
del cardinal Niceno
umanisti,qualiNicolo
Marcello
Vemia
del
quelladella
le quali,se
conto,
gran
ai
tenersi in
tor
perciò l'egregiodot-
lode sincera.
nostra
GMa
PA5QUINELLI.
ed
nccogUlon
deU'amahn
e
(con XII
anikhep Lucca, Tip. A. Marchi, 1907, ia-BP, pagine 124
Mtampe
parte
rie,
indaginilettera-
minuziose
queste
a
avvantaggiatain
trova
debbono
quasi superflue,
apparse
possono
FERDINANDO
AvT.
tista
Bat-
di Belluno, Giovan
dai severi studiosi. S'abbia
utilissime,
come
CoggioU, la
Gnr.
più
illustridiplomatici,
e
mantovano.
coltura,emazie
nostra
ricordatichiari
Giovan
segretarioapostolico,
e
l'istoriadella Marciana, si
con
Tomeo,
d*ln|^iiiterra,
e
poscia vescovo
re
accompagnava
Marco), vediamo
Niccolò Leonico
con
Battista de' Malatesti,oratore
Cosi, insieme
clausola che
nota
S.
a
Rustici, patrizioromano
Casali, oratore
anche
Alvise Friuli,Cario Cappello;
G"iitariiii,
di
tavole fuori
teHo).
h"lhgnfid mJl'arte JeU'hnMme
Appmii
(stampe).Lucca, Tip. Giusti.1906. in-d^.
47.
Pochissimi
in Italiasono
certo
gareggiare nell'amore
frutto di questo
di stampe,
che
stata
questo
solo tutto,
collezione
prima la pregevolissima
che
e
ed
l'artista,
amatori
detto: dopo
e
alle nozioni
accennato
analiTTa le diverse maniere
ad
cui
si sente
in
avere,
stampa
tutto
acceso
per
specie di proemio
una
cosi
per
l'erudito come
elementari, indispensabili
per
d'incisioni,
eglipassa
raccoglitori
di
parla prima dell'origine
reca
volumetti,
scrittiall'intentodi diffondere
egliha
l'impcMtanzadella
generale,esposta l'utilità
e
e
Pasquinelli;
cav.
nobilissimo d'arte.
ramo
D piano dell'operaè presto
per
il
giustamente orgoglioso;poi questi due
va
un
è
giovani,i qualistudiano,la passione da
i
tra
insieme
antiche, i qualipossano
stampe
Tarte dell'incisione,
con
per
mirabile sentimento
di cui il N.
formano
di
raccoglitori
i
questa,
di stampe;
ne
dà
le diverse specie di collezioni,
esamina
esempio la propria,mostrando
chiarisce la definizione;
ne
e
pianti
princi-
dell'artedell'incisione:
trattare
a
i
i metodi
minutamente
seguitiper
formarla. Qui finisce la prima parte che costituisce il primo volume.
La
seconda
pubblicataor
parte, già
fa
un
anno,
il titolo di Ap^
sotto
indica quegliscrittori,
salVartt dell'incisione,
che più
biblhgrqfid
punti
ragionarono di questa materia, come
il Gori Gandeilini, il De Angelis, con
il Baldinucci,il Bottari,il Milizia,
dahnente
deglialtri scrittori,
a
Vittorio I%a,
tarelli,
Concezione
cominciar
Alfredo
spe-
di
l'aggiunta
dal Vasari
un
elenco
gico
cronolo-
fino ai viventi Achille
Ber-
Comandini.
eccellente che, saputa
ben colorire
a
dovere, sarebbe
più
stata
che utile ai giovani studiosi italiani.
Ma
pur
troppo^
d
più impoftante,più che
è
forza confessarlo,essa
una
nella prima parte^ che
trattazioneoriginale,
ci appare
come
è
la
un'antologia,
o
35
o
in coi Taotore siasipìadulo ?f^MHiniare àumnieri
quando
a
molto invecchiate,contentandosi
oramai
sì, ma
più
accennato
quellide* quaK
come
sopra,
il Vagaro, il Lomazzo,
Boni, fanno quasi
cosi
sapore
leggere,e
a
si dà
arcaico
per
come
la fatica compiuta dal compilatore,come
marsi, di questo
lavoro, non
sarà questo
cara
e
il cav.
per
eglistesso
che
Pasquinelli,
servirà
degno di
(osse akro
non
trattato,
essere
e
certo
volontà ha dimostrilo,una
buona
tanta
che
giustamente chiar
ama
essa
vana;
argomento,
un
dò, noi crediamo
nonostante
sìa intieramente
richiamare l'attenzione,
sopra
a
volume,
Il lavoro acquista
intiero le wpett dell'opera.
le stampe
di cui tratta, ma
che poco
invoglia
insegna davvero. Eppure,
poco
notizia nel secondo
TOriandi, il Mengs, il Lanzi, l'Huard, il Ticozzi,
Onofrio
un
abbiamo
Oltre agliscrittoliche
quando qualche periodettosuo.
a
tntti da opere classiche
di cucirli insieme inserendoci
bnmi
graditasoddisfazione.
NOTIZIE
9 Nuoci
furono
soci della
ammessi
B"lhgrcfica.NeU'ultima
i signori:(621) dott
soci
a
Emilio
Ungarelli;(823) prof. cav.
Gavazza; (825) Fulvio
cav.
Gino
riunione del C"nsiglioDirettivo
Lino
Sighinolfi;
(822) Gaspare
Costa; (824) conte
Cantoni; (826) dott
dott
comm.
Guido
Sanguinetti;
(827) piof.
Rocchi: (828) dott. Luigi Nardi; (829) prof.Fedele
(831) prof. Francesco Vatieli;(832) dott
Giulio Monari;
Francesco
cav.
Romani; "830)
Giuseppe Ra-
vaglia.
9 Oliava
15 dello
Riunione
della
logna; Presidente
Con
Frati
Gaspare, Vatielli
I Comitati
si
ed
futuri ospiti,
sicura di
successo
conte
sono
i nomi
per
cav.
dott
messi
aw.
dott
dott
per
36
p
come
Francesco
Olindo
segue:
Gavazza;
di Bo»
Vice Prc
dott.
Guerrini; Segretari:
le mostre
Raimondo,
dott. Emilio OriolL
ed artistiche^
scientifiche
Lovarini
Alfonso^ Corbelli dott.
cav.
prof. Emilio, Rossi
Albano, Ungaretti
Francesco.
tosto
all'operaper
pr^Murare
degna accoglienzaai
egregi dei valentuomini che li con^pongono
la futura Riunione, che d figuriamo porga
detta vigoria del Sodalizio,a
p
la prima volta in Bologna il Co-
jEconomo:
Sighinolfi;
il Comitato
dai signori:
Ambrosini
prof. Giorgio, Rubbiani
e
Bologna. Il giorno
Giuseppe Tanari, Pro-Sindaco
conun.
dott. Lino
e
si riunì pure
esso
formato
conte
effetiivoi
per
in
Riunione, composto
marchese
on.
Giuseppe Cavalieri
comm.
Lodovico
cav.
Vili
nostra
Onorario:
Presidente
sidentt
lialiana
B"liogrqfioa
febbraio si è radunato
scorso
Ordinatore
miiaio
della Soddà
cui
son
rivolte tutte le
sono
arra
novella
nostre
stimonianz
te-
cure.
Bhgrqfioa Milanese. Pubblìcliìamo voicnberì questa lettera
dott. EL Verga, direttore dell'Archivio Civico milaiiese»
dell'egregio
Raccolta
4 Una
càroolsre
nella quale fi amnnzia
l'intenzioiiedi
ag^ itndiofi die, speriamo, vorranno
che
si va
formando,
di
questo
presso
alio studioso il modo
manca
essersi
m
acquistatauna
dono,
minuta
con
analisi,a
fa magi^m^mente
Li uhJìfujto
umana.
»,
tesi
cor-
notizie biografiche
si trattidi persone
questa
studi
degn
onde
mancanza;
che.
svolto un'azione efficace
odierm
che
ten»
la storia critica generale,
solkE materiali per
preparar
sentire
con
di consultazione,
opere
quando
meno
universale,hanno
nomea
oeil attività
qualche campo
le buone
di procurarsiprontamente
di penonaggi illastri,
ogni susndio vien
senza
milanese
biografica
Raccolta
«
l'incremento.
in Italiapiuttosto
scarse
essendo
pur
una
nella fiducia ch'Ella vorrà
Istituto,
contributi favorirne ed aArettame
non
utile
raudrà
contrìbnirvi:
permetto esporleil programma
Se,
che
progetto
un
IBostrissiniongnore.
«
Mi
attnare
bene
e
die
gh btiluti
dvtd, B3"lioteche od Archivi, destinatia sussidio dec^ studi locaK,cooperino,
di cui posscmo
disporre,alla formazione di un repertorio
biografico
italiano che porterà indiscutibilivantaggiaglistudiosi di ogni genere.
coi mezzi
della Commistione
Pertanto, confortata didl'autorilà e dal consiglio
direzioBe ha cominciato
questa
a
di vigilanza,
dalla raccolta di opuscoli
separue
possedutidafla Biblioteca dell'Archivio,tutti quellicontenenti
di dibiografie
ladini milattesi,
redigendone un
i nomi
quellidd
sotto
e
«
doppio catalogo^"eciale,
sotto
faiograÌAti
».
Queste collezione ha di mira
anche
ma
nd
sDo
quelledie
Dncato
antico
e
si
o
fatticon
appena
spiratele
vari Istitutie
tanta
fa-
brevi* usati alia luce,menr
letterari,
avranno
in gran
potranno
noi minor
per
parte
importanastL
fornitidai
essere
città
e
dd
territorio.
coil'inviarmiquegliscritticonsacrati
utile,iniziativa,
cui potesse,
senza
troppo
doni inviati
a
diretto,che
per
dia Giunta, che
massimo
a
membri
ma
della
possedessee di
avventura
sacrificio,
privarsi.
questa,
come
vico,
aDe dire colleziom ddl' Archivio storico ci-
nella rehiàone annuale
prima del 28 febbraio 1908, U Direzione farà cenno
Col
con
di
di cui trattano; glistudi biografici
stumi,
po-
dalle famiglienotabili deUa
da Ld
famigliao dall'istituto
Dd
anche
preghiamo perdo la S. V. affinchè vogliafavorire questa modesta,
certamente
sua
natura
ed
Sodalizi politid,amministrativi,
sdenlifid,industriali,
artistici,
o
di beneficenza,e
Noi
persone
intenti scicntifid o
Materiali biografiadi tal
particolarmente
quotidianie
pubblicano in giornali
massima
scita,
na-
in Milano,
operato
commemoraziom',
memoriam»,
di scritti,
adunque, in
disparse:
vive
eran
hiagamente
vissuto ed
nell'odierna FVovincia. Si comporrà
quellebrevi necrologieche
tre
notevoli milanesi di
solo le persone
non
hanno
di dogi funebri, necrologi,
«In
cflitàvanno
dei biografi
viene impressafra gliattidd
Comune
e
distribuitad
donatori.
ossequio,
'^
u
ETTORE
Direttore
VERGA»,
o
37
o
Petrarchesca. È dì immmente
4 Bibliografia
ed anche
annunziata
intomo
Cooperativa, in
del poeta
a
Bibliografia,
stampata
a
mano,
spese
di solida eleganza e
volume
riuscire un
a
da che
Gerolamo
FrescobaldL
del
Comune
di
mcontrastata
Raccolta
una
Nel
i
tipidi quella
di Trieste, promette
di
utilitàper glistudiosi
corrente
Frescobaldi, il quale fu,
Gerolamo
principedei musicisti del seicento
opera,
Perugia,per
a
gentile.
9 Onoranze
«
carta
Rosset-
compilata dall'operosoe valente studioso
1495-1904,
Luigi Suttina. La
volte
stampa
a
esistenti nella Biblioteca Petrarchesca
Petrarca
tiana di Trieste, anni
triestino
delle opere
Bibliografia
impazientementeattesa
Francesco
a
la già molte
pubblicazione
di
compiono due
anno
buon
a
diritto,chiamato
madrigali a
che
vod,
dnque
il
la prima
sua
preludiavaalla
sua
pubblicava in Anversa
»
coli
se-
tende
futura. Ferrara, patriadel grande, auspice la Società del Quartetto,in-
fama
festeggiaredegnamente la memorabile
Frescobaldiano
Album
data pubblicando, tra
altro,un
colla collaborazione de' più insigniscrittoried
artisti
italiani.
9 Un
terzo
di G,
testamento
G. Rousseau.
della città di Ginevra, ha di
di Neufchatel
fatto nel
già noti, ma
quale con
tutti i parentie
il suo
che
di
la minuta
era
curiosa
gliamici, per
diminuire la
non
sia sottoposto
e
unisce al
alFautc^sia,
e
illustrati
che
è accaduto che
ultima volontà.
sua
dal Gabinetto delle
acquistata
su
la
sua
si trasformasse
essa
man
ciò che fu, in
un
tratta
della serie quasi
l'amministrazione della Biblioteca
non
le vie di Parigi
dovette
raccolta per
in
mano
pleta
com-
una
essere
ozio,
serie
un
per
dei pubbliciavvenimenti.
e
ha esitato
a
pagare
strarsi.
di-
tante
impor-
la
secolo, la vita parigina,
mezzo
viva, quasi, del piccolo commercio
alquante
testamento
furono distribuitiper
cominciata
aveva
impenitenteperipatetico,
di documenti
erano
successione;inoltre ordina
duranti gliultimi cinquant'anni.
che
collezionista,
L'originale
Ma
del 1758,
Levasseur, diseredando
scarsa
collezione è quellarecentemente
di tutti gliannunzi
1737
universale Teresa
legataria
della Biblioteca nazionale di Parigi.Si
stampe
blioteca
manoscritto della bi-
un
fin qai ignorato del Rousseau,
testamenti,del
istruzioniai chirurghichiamati ad eseguire la
9 Una
rito
eme-
del grande scrittore,il
affatto sconosciuto ai biografi
istituisce
sua
corpo
in
scoperto
testamento
un
febbraio 1763. Due
questo
esso
recente
Dufour, biUiotecario
T.
naca
cro-
Perciò
la raccolta diecimila
lire.
9 Autografisovrani.
Furono
venduti, or
è molto,
non
a
Lipsia,alcuni
grafi
auto-
di Guglielmo IL I prezzi non
una
scrìtta in francese
lettera,
e
furono per nulla eccezionali: per esempio,
indirizzata al re Umberto
tesimo
per invitarloal bat-
del Principe ereditano, non
38
o
salìche
a
sessantacinquemarchi
e
un
li
bi-
R«vi«i«
de
Pidml» Notìdas
j.
de
accrca
LoM
dea
Revue
'poluUon du
la
mdidat
de
la
y
Ordta
Manatierio
l/L^ EL libro de la bodega dd
guetm,
de
Bibli"»t«eas
ArdiÌTO«t
Miumm»
mdUar
de
N.
de
1.
1907:
lepleiiibro-octiibre
Santa
Marta
5. de Caadtdape
de
Espma;
1520;
en
Mle-
A.
P.
D. Her-
Seoilla.
t907:
Bibliothèques, juillet-aeptembre
portratt enlamine
Franee
en
da
XIII*
au
Schiff, Editions
BihltetKèqae nathnale; M.
P.
XVII*
et
A.
Notes
Lemoina,
sikde è ptopoa
sur
Vi-
VExpotttion
de
traductlons Haliennes dei
oeupm
de
J.~J.Roaateao.
Rmvuù
L.
Les
das
Steiner,
Ldttre»
Stampato
gank
du
Ms,
n.
in
MUano,
de
ArckiotUes
de$
246
bitéreuani
spiritaellet
de
Belgiqoe, teplembiaHiéoembre 1907:
et
la MI.
le Cotwent
de
dee BiUhthteairu;
de
Mmtegaxza,
VUnhtniU
de
J.
Tea
Gtmd:
Gkegn^
Cm,
Dkpeniteen.
iieD*OffidiiagraficaBeftierì e
Amot
40
ArdiÌTet
et
Cangia Intemaikmci
feuilletsde
Meres,
Bibliotlièqiies
Vanzetti, via TadÌBD
gerente-responaahde
n.
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|)cpcH^
ofibiitl
libFi
Vfit. Ut
hi cokiqp^^
3%0
X
Leone
a
indbcidivenì
con
di biblioleeke italiane dei secali XV-XVI,
del card. Domenico
Griniani
rUibinate, la Medicea.
Ne
quali,alla ditferoite
le
ad
principia,
(:")Qtfiiuto, L*ÌPfÌip^tto
senza
della
Bnea
nella settima
le due
e
66b, lasciando
congiunte67
ce.
risultadal manoscritto,
afieimato
né
e,
non
tahrolta qualchel^eni
del ^^lo
stati
sono
resto
e
tendina
di questa
in
1
principio*
dd
65
e
fine, per quanto
nulla;f^ò che non
può
mancherebbe
negato
ne
dice
d*ui|in-
ci^e
il
vuoto
68: onde
e
sì
ivi
ogni ahrp iiidice
titolo,
a
verun
che
della descrizione
maniera
della scrittura,
appaiono estranee
essere
riservo la descrizione
preparando,e pubblicosenz'altro due
va
e
1 323), la Vaticana,
(f
indii^itmbibUothecae gfiost VqUc^qe
air/nJex
carta
breria
quali la li-
degli autori
nomi
forse dopo,
sottolineati,
Tale distinzionesignifico
dfiqualcuiK).
sp^^de^ando le letteresottfdinMte* Ad
fibretto
un
agevolare i rinvìi do
rubro
I. Ora
a
V.
VoMzia
anche
oopertm
nella
nd
Lmv.
1513
SBARALEA.
e
margine ad
0911
Ubro
o
progressivo.
numero
Trombette
1. Aatonii
in
(JU". detcieiitia «^
epUcc^
in membranis
gocL 6. coGo
Plut K
rloHirata
^
a
Leone,
SufipUmtnkam
e
ad
impremiM
stemma
uri^Mt
iriam
rico
se-
^
dì Leone
il titolo gpinto è
libellut ex
principii
«
X.
C(r.
de eflìceoba
Qmìkutm
s.
Gito-
BANDINl.
pràni pnadpìL.. ».
Ffanckd,
94.
41
Benedicti
2. loannìs
decimi
pont
libellostectus
m.
aduersus Turchas
lum
rubro in papiro impressus «"
cono
de
X
epistolaad Leonem
Flamminii
Antonii
3. loannis
successibus L^onìi
de
fratrìsordìnìs heremitarum
*^
beltuscipiendo
panegirico in quintemione papiraceo libellui
cum
impressus *)
rio rubro
serico rubro
impressus libeilustectus
Meleagrìdos liber in membranis
Parmensis
6. Bassinii
de electione L^o. X.
ludunense'') somnium
Vicentini
Fereri
in membranis
co-
impressus ^"
in papiro
5. Zaccharie
iibellustectus
libeilusin Christi vitam
Bigi epigrammatum
4. Lodouici
scriptustectus
manu
corio uiridi-^)
et
papiro impressus libeiluscorio rubro
«) in
pape
^
impressa corio rubro
ecclesie ^ in membranis
et
potestate pape
9. Bernardi
Lauignete^)
epistolade
vasconis
mag."»
questionum
septem
libeilusserico rubro
prepositarum ^
Laurentio
in
corio rubro
scriptustectus
in librum
Saluiati
Benigni
(e.65b) Georgii
tecta
questionibusquibusdam
philosopkiaet theologiain papiro liber manu
10.
tectus
generalisordinis predicatorumapologiade comparata
^) Caietani
8. Thome
stica
ecclesia-
aragonensis ordinis predicatorum de potestate
Cipriani Beneti
7.
tectus
f
scriptus
manu
in membranis
tectus
'^
Augurelii
11. loannis
membranis
libeilus in
xP^oonoCia.
coperimento pulcherrimisminiaturis
aureo
12. Baptiste Fier^ hymni ") diuini ad
X
"^
Leo
scriptus
manu
exornatus
scriptiin membranis
manu
tecti serico nigro
Dove?
2-3.
4. Ora
a
35. 33. dedicalo
Uur.
nel 1513.
Milano
33. 29. al 2'
Uur.
5. Ora
RegistratomóX Index
6. Ora
principiodel
presentato
e
7. Ora
1512
a
Leone
a
Laur.
dedicato
e
Nel
1513.
a
BANDINI.
Sul
Calendario
durante
XV
i secoli
fu
ritrovato da
11 libro fu
NuoU
XVI
e
15.
(Firenze.1882). pag.
studi
stampato
Atti
in
rìcerche
e
del
Caio
La
copie,
Congresso
alla
intemaz.
segg.
Barber.
come
intomo
e
nel dicembre
Roma
a
nico
Germa-
Silvano
II, 117
BANDINI,
nel frontispizio
di alcune
MARZI,
II. 122.
BANDINI.
30.
e
1334
1513.
maggio
II. 43.
almeno
Beneti cfr. D.
F. Ili,78.
Il poemetto
33. 29.
6
con
al
fu stampato
ferrattal.II, 38.
di Utterati
legg.lugudense.
letteradel 23
con
Leone,
anteriore
titolo nostro
Laur.
29. 26.
uioriehe
luogo,legatoinsieme
11 Ubretto
li. 210.
BANDINI.
Memorie
mediceae
h"bothecat
del
Lionese
è
stampa
X.
Leone
a
BAROTTl.
Cfr. anche
di
stamp.
questione del
scienze
riche.
sto-
Ili, 1906. 645-M9.
8. Ora
nel
Roma
n.
10. Ora
42
16. colle armi
1513.
nel titolo
....
BANDINI.
papae
ci
Leone
a
Leone.
BANDINI.
X.
BANDINI.
Ora
o
in 6ne
al Uur.
34. 54. BANDINI.
II. 197.
I. 114
III. 214
a
praedicatorum, II. 19.
condlii,
a
83, 18. dedicato
Il libro fu stampalo
I. 767.
Scriptoresordinis
QUETIF-ECHARD.
Laur. 14. 13. dedicato
Uur.
di Leone.
Dove?
IM3.
12.
26.
gennaio del
34. danno
9. Ora
o
Laur.
segg.
sgg.
scrìptutin membraiiis
27. Idannis
albo
senco
adidatore
ab amico
AuUÉ
tcttw
in
fiorentini prefillio
Benìiniigiiie
discendendo
ybeHw
qvmdragesMinìJflN»*" tUteuiMif
de
Gusatri
26. Hieremie
""
nnturdii
orabonetti
scrij^ in nienJMais^"
manÉ
de
corio
teda
mbra
26. Naidi
Naidi
ad
Carmina
Leo.
X
membranii
in
tcrìpla tecta
mann
?iridi coloce
29. Alex.^'i
Ruinagie
piacentinioratìo ad Leo
oratoris
X.
'^
eorio
teda
rabro
Fuloii
30.
Andree
31.
(68b) loanhis
32. Ioannis
Polii
in laurom
a) GmII
/ooniMt
In
Francisei
Pici
htntJieUu,
XVI.
Mc.
mtmhranU
In
cIk
ha
un
ahri
A)
g
—
ngmmo
/) In
—
libellik
caneell.
Grf
pnAa
«lena
maM.
uh'AlM
h Cbtt. Al
—
èSla iMà
MM
eodke. Bmhtm
k) comperata
—
filiaeoauerlà
tectnm
marvaù
Ael
catalbdii coataiHli
e
lUlb
èà^
tcrtphu.
manu
udw
potlillittD
caaeelUto.
e) AMmbIó
—
X
*"
Leo
Fluentia njrmpha Ami
corio rubro
scripfaihi
et Itàpreu.
carneo
m
«) SopcMcrillo md
—
ad
diuino
amore
de
mann
eorio nbiù
«cripta tecta
manu
in membranis
carinen
in membranis
h)
—
aretini
X.
de
scriptosserico viridi tectni
manu
del
egloga '" ad Leo.
^èrmaà$U,
eoal.
tèSide
Ò
—
ne*
fi
—
««tfe
coàì
—
n
y) lauigntU
Fone
coA.
Vm
fu
laitti
di
Mpr»
peftkè
buovo.
riiacit» dMlft. La
h
«n
mo
tu
"M
leltiva
vm
-
nooodo
eodiee
BukIìdì
o) In rasDBÌBe Talta
—
quèlto
US.
p)
—
Lauftilltt*
dà
Jfc««
/àtfo.
«"
—
Je
Id ppaaUarum
—
deWato
hn
nuao
eoff.
ma
iey"». catoel.
LauigntU.
è
una
ci eaneéll.
iéktie
"oim.
wmmo
cod.
f) Mgue
—
n^ crvdftaa
—
In
odll.
canoeU.
Hlm
•licL Un
oxi. Vat
Nel
—
fone
die
poema,
lodare da Antimttco
ed. 16%,
omnia,
Lai. 2833.
comprendeva
LIL.
GR.
I, 575d):
tacrìficulut,qui mira
106-1 10:
carte
le
e
Dt
GYRALDU
Fuit
«
Hieremiat
facilitate,
prope
ferta
«
quod
tdam
edita,et
lunt
27.
Ora
Uur.
28.
Ora
nel Uor.
35. 43
29.
Ora
nel Laur.
13. 14» al 2»
P^pUt, IV. I.
Ora
31.
13. ded.
47,
32. Ora
n) GmM
—
ii
nano
0)
—
di
^bai#Éè
wgtne
inter
465
al card.
et
àuL
[ooaè]Maotiiaiiut
2 in. (0|»m«
ipte poSte*
et
€t
Fa$hnim
poiimata idiqttit
tua
complexut ett: huiut pdCtae
car-
poiterit,ut audit, «ippiimuntur».
eiut
de' Medici.
Giovanni
luogo,dopo
33. 29.
€k
tulle ttazioai, fa
il Kbro
e
iempomm,
caetara
nottrat
Manaiani
CuiàlH
Cirdiììalem »: |)òettielto(à di-
«fonun
al 2"" luogo;legatocoi
in fine del Laur.
30. Ora
eod.
s) L^aAn
—
Hieremiae
«
paliin»
Cutaùirui
Ovidiana,
ab
t.
poeiU
Kbrot, in quibua et antiquat gentium cerimoniat
nondum
m) vmirf
—
u) quàiràgtaàtMAu».
—
fetta aacrì palatii
apdttò^ ad Sigìimuiidiuii
GoAtagaM
Crema
ooé.
rirliiamarel'attenaokie miI oomeinito
per
è) CoAX
—
26. Dove?
miaa
0 ovicttf
—
ooO'iadìoa leao
mano
U
n.
nn.
23.
16
II. 396
BANDINI.
e
1. 52-54.
BANDINI.
Ctichlehle
II. 123. Cfr. PASTOR.
BANDINI.
ti«g.
il. 226.
BANDINI»
21.
der
igg.
Laor. 83.
nel Uur.
19. colle armi
35.
35. al 2'"
di Leone
X.
BANDINI.
III.218.
luogo.Ded. al card. GiovMni
de* MedicL
BANDINI»
11, 215.
Osservando
un
due
stampati,
^)
Ai
fl primo
°
44
ttomeri
e
•
poco
trattano
19-24-29
l'ultùno
erano
questa listasi vede: T
di Leone X (2, 5); uno
ndu
diceti che
tali,metto
tiam»
f^à i éu,
o
anche
ttò
che
^) libri
nove
su
(3), anzi cinque al-
manOteriMi»
il 24» benché
ma
io
làcedHfte è
non
ne
cefto
dw
t*ppia MÉà.
èlledttdichftdelk itftni^ «Mie
rteomàind
m
moM^»
(20)« il qttak mm
direttia hii;uno
«Mo
'mpttÈÈe^fe i^oitaTa
il rimanente (6)
e
princqMOk
neiia
medicee
o
in
usd
ha
(I» 3| 4» 7» 14^
le
reMùiMbt
ihnegiié
legatiuao dipintea
mano
prima dell*dezÌMe
in luce poco
del papa, tratta d*aigomenti"
importantiisimo
per 3 papa ed è opem
di cln sótto Leone X
dbbe influsso e missioni gratissime,
tano.
il CheSi irede inoltie che
(8)
e
e
limenri*che
e
impressiin
erano
dei Caie'
precisamentef^ esemplarideiropefetta
di due opere consecrate
al papa (1, 3). 2^ Si tede pa-
pergamena,
tano
esemplariabneno
tte
in leahà
medesimo
Leone
^ riguafdano
sedici
dièci nrila listastessa,
manoscritti,abneno
tentitrè
su
(12, 17, Ì8, 21,
23, 23, 28, 29, 30, 31; aggiungasi
6, 9, 1 1,16, 27, 32),due(IO»22)
il
padre e
un
consanguineosuo»
temporand: si tede
hanno
rubro "; 18
(11)
lusfeo% in
s.
croceo
*'tectus
era
"; 31
"
**
"
"
s.
(lo si
miniaturis
Tesemplareddla CAl^iO-
credersi fosse
presentato al papa
podat
serico
(3,IO, 17, 21, 22, 23
ed uno
viride "; 12
s. nigro**),
seta
cooperimento pulcherrimis
aureo
**,quale può ben
exomatus
con-
specialmentedi quellidedicati,
parecchi,
che
di
legatura
una
tutti d'autori
glialtri sono
e
altronde)dal poeta alchimista
sa
AugurellL
Da
e|^ temerario
ciò sarà
tutto
listadi libri di Leon
La
certa
dei
nove
stampati e la
de*
quaU
forse unici, si
Bandini. I
Tanto
")
F.
parte dei manoscritti,parecchi
massima
nella Laurenziana
trovano
pochi rimanenti
o
d'Europaper sorte toccata a
al nostro
23, o
probabihnente
*)
rìaulta dai
ALBERTINI.
X,
De
iidrMtéa$
testimonianza
a
in
giacerannodispersi
come
periti,
saranno
ricordo nelle
nèh
ito^oe
in qua
oodioet
font
BRE,
Lo
)
Lli
ahri tace,
HI
Kdfeone
(|ne4i
ma
non
dw
auro
quo
et
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argento
loco
SMt
nònna
m
JDandm.
vidi
MUange»
pcfdis
che li ritrovino
è improbabile
«) Cfr. E. MONTZ,
La
varie biblioteche
*) e molto
EH
«
a
nHerii
et
nianiacniit
rérebiol.
Iurmio
aneel:*
Ubàètkè^iuédm Végcùn
ei
riatcuno
t
ficchi
etdrnati.
odtaacnptA
ott
XKT
eoi
nttft.
Ckry"
d*eMÌ.
adtananow
lertia Ubifeiecn
i^hiti,,XV.
uieiculÉn
fcm
della
temo
•erictnift")ttetegAlnibnt
veigiliiopera
iV
n
dell*eccellente
(a. 1510). ed. A.
Rmme
(1866). pagina 34, parlando della biblioleca Vaticana:
SyjLlo ciMiMi'iicla,
noie
gli
portano
e
diversi altricodici di Leone
•upendli, come
dm.
una
cinque ^
che almeno
osserviamo
se
altro indizio di Leone
o
è
nostra
X?
congettura diventa
stemmi
che la
aigomentare
^«
pnlclkerriMiv
pmedieM
i
\Jt,t P
r/V.
1095. 47S.
LasrenBain*
Uopi
della LaorennlUL
iHitnpali
jAefe. pagine 54
e
tgg.
o
45
»
sopoda,
meraviglia(a quanto pare)di codice miniato, che dif-
una
sarebbe
cilmente
L*indicetto
rimasta
fino ad
ascosa
lui stesso,
^) presentati
(e credo probabilmente
tutti)
a
parte
anziché alla Vaticana, alla
(lo si spiega)ascritti,
ond
I libri,
de*
nalato
sarebbe
(cfr.n. 14
d*aver dato nelle
23)
e
si
non
questo io
non
di molto
al 1515.
o
librariaillustrare
tento, pago
non
posso,
le indicazioni sufficienti
al mio
note
del cardi*
erra
la storia letterariae
interesse per
senza
pochino Tindice,ma
un
Firenze colla Medicea.
primi due anni del papato di Leone,
assegnandola listaal 1314
Non
a
perciò
e
biblioteca privata,
sua
al tempo
la data,appartenendo
qualiconosciamo
ai
e
così poi
tenerissimo,e passati
era
ancora.
X; di libriper la maggior
è di libridi Leon
adunque
esistesse
oggi, se
Qui
assunto.
aggiungeròsolo,che meriterebbero d*essere rintracciate alcune stampe,
al titoloalmeno, interessanti e tuttavia poco o punto conosdute, come
de successibus Leonis
TopuscolodelFeremitano Giovanni Benedicti
**
**
decimi
e
la guerra contro
i Turchi,
Flaminio (3),e simihnente i mss.
(2), e la lettera a Leon
il panegìricodi Gian
ai
registrati
X
Antonio
per
13, 22, 24, 26.
nn.
P.
S. Ultimamente, in
Vaticana
1485
dal
quattro confessioni
al 1550
circa
^
essendomi
autografedi Guarrino
indipendentementeTuno
delle ricevute che
terza
Thanno
e
riconosciuto
e
Mgr. Vat-
scritture.
le congetture proposte,
il bibliotecario privatodi Leone
X
la
sott*occhio
Favorino,ho riconosciuto
Il fatto conferma
appunto
cadute
il P. Ehrle
dall'altro,
pregatidi confrontare le due
tasso,
a
di codici prestati
fuori della
registro
un
subito in lui lo scrittore deD'indicetto nostro,
pure,
MERCATI
a
a
così:
suona
fu
poiché Guarrino
'),e
tale
Item
«
lo presenta
ce
recepidictio-
papiro scriptumquod cepi ut prò bibliotheca
privata exscribatur die 4 septembris1514 )^. Gli errori deUmdi-
narium
antiquum
*) Forte ancbe
può anche
cner
qualche premito
^
Cod.
a«ditato
Vat
in
il 19. preparalo
panato
per
GiiiHo
ridomandato, dalla Vaticana
non
lat. 3%6,
ce.
36B.37A,
3) Cfr. E.
o
46
D
a
tuo
MESTICA,
tempo
da
lo lAemina.
quelladi
U
libro tuttavia
Giulio II
in
poi t'andò
FcPorino
per
ha
ac-
PASTOR,
op.
wempn
dt., 49d,
la
più leitringendo
Ma
quetto
è
di propoòto.
Varino
o,
ttetia.
Topinioneche dal principiodel aecolo XVI
lo ti dliAottrerà
X
al Mttntz, il quale coincguentenente
•fuggito
Kberalità dei pretdti
dei manotcritti Vaticani. Or.
e
II,del quale porta
nella biblioteca pri/atadi Leon
Camerie, 35
ic«.:
PASTOR,
ib.,479.
fabo,
cetto
sorprendono,avendolo
non
mano
anche
egliscritto
di descrivere concordano, per
la diversità dei documenti. ^ Ego Guarrinus
ma
permette
accepi mutuo
il modo
Custodibus
a
membranis
in
Salustium
bibliothece
librum
palatine
qui inscribitur tiiXcooa
i.
apis
solo la
phauorinus
ptum
scri-
grecum
dedi
et
lo
quanto
prò
eo
quedam alia opusculalibrum atiquum *) in membranis
Ego Guarrinus phauorinus
junii 1314. Ego Guarrinus.
et
die XXIII
—
accepi
^
Dioscoridem
mutuo
Custodibus
dominis
a
bibliothece
palatine
scriptumin papiro coopertum corio nigro prò
reliqui
pulcherrimumet uetustissimum codicem Salusdi in membranis
quo
manu
die II julii1514.
scriptum,
benché
italiano,e
dalle altre: «
^) ho
nucera
in
in fretta. Né
carta
Adì
Coà
de
IO
serva,
Guarrinus
non
ci pare
buono
chiamato
ì.
fiéXiaaa
^) propriamanu
in
è
disgiungerla
de
episcopus')
Io Guarino
1516.
magio
Uultima
».
in presto dalli bibliothecarìiuno
receuto
pecora
auctoribus
ci
meno
Ego
^)libro greco
T
apis.s. collectanea
variis
ex
».
autografod*uno dei
nelFindicetto un
dunque abbiamo
nostri
bibliotecariiprivati.
pomi lessicografi
e
G.
C3
Per
la
storia
di
codice
un
perUnentes,
nel secondo
contenute
sul qualecadde
Teodosiano^),
mano
in
di
Theodosianum
ad
deU*edizione del codice
volume
la stanca
a
prezioso
Prolegomena del Meyer alle Novellae
Nei
M.
di Teodoro
Mommsen,
*} Sic.
^ Proprio nel ghigno 1514
cbe
Iravato
volerà
corretto
non
ricorrere al
83-84.
La
^
Di
ms.
uno
«
*)
^) Cod,
^
2
a
come
Hippocrate
de
mot^
de* Medici,
Lorenzo
epidimicU
».
Avendo
fatto
Cb» le lettereed. dal MESTICA*
ricopiare.
perchèVarino
tempo,
reititaitdie XII
«
op.
cìt.,
leptembrii1514
»t
della Vaticana.
Ved.
cfr. K.
ignoro affatto la
torte.
Serfes epbooporum,
GAM3,
Foiae
KRUMBACHER.
Varino
Stobeo, il che fece nel 1517.
"0 PagMM XXV
«
Dioscorìde per
un
710.
acrive In.
Sulla MeliMaa
ed., (1697),600.
un
coca
Monsignor ScipioDe» (Carteromacoo Fordgueni),dovette
SaHuslio di Vazino
Dall'ottobre 1514.
en
di
e
avrà
Cu finita in poco
dei cwiodi
questo
e«o
el Dioicoride di
Vaticano,che
copia
notò
come
provvedern di
Varino
GetcA/cAle
volle esaminarla prima di
Vedi
MESTICA,
op.
Jer
B^xanUniachm
pubblicare
ffiApohe^pù
dt.
65
UUetalm,
o
Fxìt^fit.
sc«.
sce.
o
47
o
brevcpienteesposte k vieende éA fwL Val- 7277
ifum
k cqQenon^ ^e
fimàA rì ^wmvn
ìmpoitiiAte
«64ar?ktlima"
di VulMtipiam
II (f.23a-^X
di T€i64ii9Ìo
Mwmma
(lec.IX);
Naì^lh
(«nn id f. )16a)
di
e
((.U6a-I2^).
Questo codice,dopo
Cristina,
per U
Appuitenuto allfitegm
w^
qmle fu proba^ilmeate«cquwMilo in Fiaacintdqpo il1650, da Istceci
V«|B,
idlFeiededi queiliu
il "wdinale Deoiq Azzolini,p^
e
Ywm
1699
bibjiolocadfJ cardimilePietro OttolnMi Qm^
mIU
è noto, detto papa
cwie
qd-
sotto
di Aleitandio Vili, m| 1690
il nome
di bì-
la dmomna^ope
feee trarferire
n^l VatieanQ, d^^ve assunse
bBoteea Alewmdiipa, la propriaraeeolu di manoscritti,
tiiittenende
poiàiofpto
codioi n^
bibliotecaprivatici
che si continuò
sua
sì
duamaro Ottobeniaaa; in quello centinaio dì frodici
il nosbo, che il fìrenemann potè ewninaie nel 1711.
Adami»
nel 1719.
morte
avvenuta
esatte:
ilraeeonto
Meyer che nel 174li
da Braedetto XIV
acquistata
venne
più
ragioniignote,
per
qui le
Leonardo
poco
delle vicende ulteriori
abbimgna inytuo di quache
correzione. Scrive il
niana
Fin
e
puro
pràna della sua
notaio date dfJ Meyer sono
dell'Arcadia,collazionò
lo «tonoo
trovnva
a
non
vi si
la Vaticana, il
per
trovava
in cui TOttabo^
anno
%
mentre
dice,
co-
in seguito
che i
lo si rintraccia presso G"stantino Ruggeri.Rilevo anzitutto
codici Qttoboniani furono acquieti e consofnati
«IlaVaticana alla
fine del
1748,
non
ehe, secondo
codice, è in
gran
nel 1741,
come
stero,
ritiene il Meyer, inoltre il mi-
del
lo studioso tedesco, avvolga la scomparsa
parte svdato, quando si ricordi che Gistantino
Buggeri(morto nel 1766,
non
nel 1763,
come
trovo
nel Meyer) fu
Tultimo bibliotecario dell*Ottoboniana;
quando questa trasmigrònella
le
Vaticana, il codiee piezioso rimase nelle sue mani
Oscure sono
ragionidi questo modo
di
che
procedere,
fin svariate
legi^mo {mto-
si presta alle
induzioni:
certo è che il Ruggeriri conrideiav4coinè
del Codice, tanto che lo prestòal Zinirdini,
prietario
e
poco
prima di
regalòalFAmaduzzi: da questo passò nella bibUoteca del
cardinal GiuseppeGarampi,che,n^ofendo,lo legò^
certo
Vaticana. Inrimase peraltro
quando il codice fosse stato com^poato, e il
lo
morire
0
U
nobù
pagine XVHI.
p
4»
p
è
denvrt»MAìAAWffm,
XXVI.
i««N MMI^
K «mfcfp*.
Rmn».
1767.
M^er, seguendo
il 1815
Una
il 1824.
e
%
il Blume
ciò (osse avYemito
lettera,
scoperta da
dell*Arc}iivìodella Vaticana,
poco
I84a, permette
b-
^
nd
tra
33
tomo
di rettificaree
di
precisionela data della consegna.
fissare con
Casa. 24
La
ehe
ammise
eh.
Luglio 1792.
del Cardinal
me.
avendo
Garampi
nelle
ultime di-
sue
lasciato alla Biblioteca Vaticana il Codice delle Novelle
sposizi"Mii
di Teodosio
duciari
Majoiiano ch*Eglipossedeva;
e
Calej^i^X Erede FiEsecutore Testamentario
ed
di
trasmettere
piicandoladi
un
S. IlLma
il Codice
riscontro
cortese
suo
R.ma
e
Sua, si dà
suddetto. E
sup*
dell*adempi-
memoria
per
Tonore
datosi alla volontà dell*E.mo defunto,colla più distinta stima
mento
ed
V.
a
deU*Em.za
ossequiosi
protesta
Suo
Divot."^ ed
Obi."* Servitore
Mwìsig^* Reggi Prefeito
Bhl^
ddla
Non
codice
Vaiicana.
dunque
e
il 1824,
nella Vaticana
entrato
era
il 1815
tra
cooqMigni,dai quali era
stato
raggiungerei
a
per
già nel 1792
ma
molti anni
Presento
modesto
un
Bracco, che
maestro
suo
del 1417
e
fu
Bracco
comparisce più di
imprigionato
come
allora signoredi Brescia
0 Iter iiaikttm. II, pagiiu
^
lettela mi
La
tcrìttoK deOa
*)
Fone
0 P.
es.
in
è
state
e
suoi novantanove
P. E.
DE
FRANOSCI
ca
Cremonese
scolaro di Guarino, il
talvolta anche
nostro
diviso.
a
Francesco
il
volta
una
sco
France-
cremonese
del
neirepistolarìo
quellodi Poggio ^).Nel maggio
da
mestatore
di Rimini;
non
Pandolfo
è chiaro in
Malatesta,
quale delle
34.
dalla aqunite corteàa
comunicate
di
Moot.
GicHraoiii Mercati,
Vaticana.
il futoro cardinaie l^yenro
nelTepiitoUpubblicateda
Caleppc.
A.
C.
CUrk
m
OmA»/
Aevtatf, Xill, 1099, 125.
del 1418.
°
49
a
due
equivoco o di
falsa
una
Franco
e
Il Bracco
ufficidi due
dire che
sin da
alla scuola di Guarino.
1417-18,
gli scolari di Guarino
zizza
allora
quel tempo
Padova, poiché i due
a
formarono
nel
qumquennio
cerazione.
scar-
timi;
rapportimolto incondiscepolo
suo
e
stato
era
la
neiranno
lastico
sco-
poi strinse amichevoli legami
in
Venezia
a
nocua;
in-
persona
ottamero
ne
frequentòa ogni modo
La
da
e
era
di
o
veneziani» Francesco
patrizi
il Malatesta,
Gxrco, presso
trattare
ceito
Bracco
già in rapporticol Barbaro,
era
ciò vonà
con
perchè il
accusa,
infatti i buoni
e
Barbaro
nella seconda. Si dovette
sembra
città,ma
insigniumanisti
1415-19
come
del
gli scolari
con
e
le loro scuole
e
sola
una
Bar-
famiglia.
I
Magnifico^) et potentidomino
Brixie
domino
etc
diebus
in
multis in
quom
de
rebus
viderimquequantam
verentiam
mandato
ex
non
calumniam
vite
omnes
partes
liberari facere
est
tempore
oro
a
semper
animum,
dominationis
iram
et
vestra:
dominatione
habuerim
eum
Cod.
^)
exellaoerii
^ quod
50
o
Ambrot.
omeao
il cod.
P.
256
nip..
L
94.
in lacuna dal codice.
re-
aliquid
excitaverit
de
homine
^
vehementer
ut
isto,qui per
pure
obsecro
vixerit
quod
puto, ipsum absolvi et
nihil enim
gratiusnihil
vestra
impetrare possum.
Quid ^ preter aliud egregium et magnificoprincipedignum
")
ac
quandam confinxerit forfidelitertam
culpa caret,
digneturdominatio
hoc
acceptabilius
in
ilio nuncius
vestram
et
coniectus
vestre
dilectionem
vestram
integretam
tam
Quapropter dominationem
si Franciscus insons
perspectam
criminationem
vanamque
sue
et
possum
vestre
quo
de
merito, nisi sinister aliquis
tasse
dominationis
dominationem
inducere
gesserit,
Francischus
meus
diligendam probitatem
integritatem
cognitam
erga
delieti commisisse
Malatestis
Proximis
singularissime.
mi
precipuus amicus
fidem
Cuius
carcerem.
domine
modum
Cremonensis
Bracchus
est
ad
sensi quem
de
singularissimo.
meo
potens domine
Magnificeac
Pandulfo
domino
quam
tuine; hac
ex
tolum |»etob tuite, aedi ebam
noo
re
modum
daiis vìiis in maiorem
Quod
gesseris.
morem
ad
unas
pondus habitura sit;eas
des. Vale; si
Venedis
in tempore
prudentiaredsingulari
tua
prò
causis magnum
ex
saluvalere cufxes, nihil omittes diligentiae
quae
Vale.
dignitatemFrancisd nostri atferre possit.
me
libertatem
Ex
(icilius
ut
te
poteste ut eius conunendationis accessio iusbs
tem
mukii
et
litterasmitto commendaticias, quas egreFranchus
ordinis vìr necessarius meus
spectatus patricii
luni
ad d. P[andulphum]
scrìbit»
apud ilqui gratiatantum
assequiposses,
gius et
Caucus^
ivhi
ac
HI
kal. iunii 1417.
lergo: Praestandssimo
A
Turcho
Petro
disertissimo viro
atque
lectissimo
amico
do-
canzelario singulari.
Malatestarum
minorum
ac
Arimini.
HI
Frandscus ') Bracckus ')doctissimo Hieronymo Gualdo ^) s.
Etsi supericMÌ
tempore
tum
amicitia qua
humanissimo
ea
ceptorimeo
disertissimis
quidem
viitute
cum
buie doctissimo
Guarino
et
devinctus
et
magnis de
praecipuam
te
benivolentiam
te
divino viro pra^
(quod et tuis multis
paese
es
laudibus diu
tadtus
singulari
nio,
inge-
ac
bercule immortaKtate
et ipsius
q"istolis
me
Guarini vcrbis
m
eximia
tua
p. d.
peispectum
conflassem,tamen
digni
babeo)
bestenio
semel sed iterum
epistolamtuam ad Guarinum ^) non
vederi cum
ut
et teitio cupide vidissem,in illa me
tantopere oblectatus sum
^) Cauhu
il cocL
S) Quett'epiiioklu da
co«
VmtQ$fA
(di BeDuDo) 49.
*) Bmèam»
^) Un
Gyaldo
B
52
il ood. Lollin.,ma
con
rì^xMe
a
m
GnMranla
da
La lipuliblìoo
un
é
htém
kmm
fr. Badam
^
il LolHittaiio
«ferocodice aiig|ÌQie.
f. 26.
on
in data VeneUiM
o
puUJmte
in
ranva.
Vicentino, alunno del Barzizza
^) Gnarìno
859)
me
«ttiiUBiQiie «1 Barbwo.
a
Padova
faiglielliiio
(pubUicatoda A.
Hit
e
Wiknanm
i^/. ociohrii (1418), avera
del
Guaiino, ringraziandolo
nuovo
inlimo
amico
in
CSiièig.gd. Anxdg.» 1664.
raccoaundato
amico
di Guarina
il Bracco
acqnirfalo.
al Gnaldo; il
iitterìseffectum
Guarnii
ex
aìunt, meliofe ìspSìo*) connumerein.
illum,ut
dìem
circa
ab ilio iactis
DOS
equideratanti (acio
^
arcta
Hoc
sis familiaritatecomplexus.
me
nihil iocundius
nihil
denique
mihi
potuissehaud iniuria dixerim. Quid
mihi magis expetundum fuit quam
in viri optimi lectissimi
emm
cuius virtus sit maxima
doctiiiinii,
ingens.amicitiam
habeo
mat
benivolentiam
et
demum
facilitate
tanta
sìs.
ob
Quam
optìme meiitum
in
dilexisse,
nunc
post haec
potest, Francisco
parvitasesse
donat
si qua
dedicat
et
futura est, modo
Nulla
tibihonoris
et
in
amore
tibi usui
et
imperarequi se
ardua
tam
res
esse
de
se
me
iudices,
vir-
tua
nexus
incensum
esse,
Tuae
itaque
sentiam.
me
re
tuo
nanque
reformidandam
usquam
in
tam
sic velim
me
arctiores baaivolentiae
denique amare
partes erunt,
de
tu
tanta
complexus
mihi
nuOam
adeoque tui ^
suavitate pertractum
antea
tfO
adeo
comitate
tanta
rem
studia
me
in dies vehementius
laetetur.Ceterum
esse
bisce tuis litteris
me
et
vita
ipse Guarinus
ut
in
summa
in familiaritatem
tuam
statui in omni
rem
pioposìtam,quam
tule
incidisse sed venisse? Sura-
non
komuncionem
kumanitate
multis expectatio
concitata
et
et ipsiGuarino, qui omnia
gratias
confert;et tibi,qui
officiaque
ut
quibusdam
catenis
tanquam
nihil carius
ut
honorificcntius obvenire
rt
ul
esse
Scribis enim
iocunditati
mea
tibi
con-
totum
tamque
humilis
utiKtatisaliquidatferre queat, quam
aut
aspemandam duxerim. Haec in
praesentiasatis.
Vale
et
me
quando quidem
ama,
me
Barbaro ^) et
et doctissimis Francisco
spectalissimis
Gaspaiino Peigamensime commendabis. PhiUi^ au-
tem
Gprìo ^
esse
cupio,nomine
ceteiis
et
contubemaKbus, quibus gratus
Kbrì le
dalla bocca
traile
9)
«
^
too
II. I. N«
coB
SABBADINI
o
le «lire allumii cianche, poiché U Bracco, pia che dai
mw»
di Guarino.
il cod.
un.
^) L*«crr«Kovo Oalot
0 Ub
REMIGIO
il cod. Loll.
mela
^) fkw%
acceptus
octofaris(1418).
a
Sol
et
salutem dices.
meo
Venetiis prìdie
nonas
0 PERS.
observaris.
amaris
diligeris
*)ac
archiqpiscopo
R."^ donino
Ex
a
a
P«dova
«krao
ia
Pietro DomId^
dorane
filiuMpaHin
del Bmm
FilippaPodocalaro,
wI quale bo dato
pwt
•
Ptedm.
le Me
«oIm» Mmo
wmam
uoém
MlTopaieolo /
co-
icolaibclii.
i
Gwmo.
Fona
è
da
idamificatt
di Gpro.
a
53
o
la
Per
delle
storia
Scrivere
due
la mole
por
non
di sceltissimo materiale
quelladata
% che
potrebbe
fatiche di
la storia delle
acerba
andrebbe
non
dirsi pronto
ad
del
onta
dal
titolo di
propria storia delle
alle
francese
s'era
quali
i Naibi
contrarie
più che
dove
e
che
Pam,
9oro
non
a
o
Libro
«
catalogo de
de
la
k»
54
o
una
di
proposto
da
tutti
da
lo
scrutare
giuoco nel
legge comunemente
suo
secentista
e
si
Um
di
que
reprovadot»;
t.
amcetloM
te
lee
SEB.
v.
DE
Naipei.
del
à
taluni
di
Jouer
co
non
pesta
tem-
du
pi^me
todot
XV
au
come
carte
XX'
un
^;
sMt.
640.
olidot,
que
crede
pudiera aàm
HOROZCO.
ha
il Gcopiara, die
e
rispetti
qualsiasistato,
Y
capÌKe
faticabi
in-
libro squadernato,
«
bizzarral II A4erla
ed
lewìcografo;
figurapeggìoce;quella di clu
trade,
con-
natale; e
paese
sotto
CX)VARRUBIAS
Com
le
svilu[^, di
bizzarro
IL
tomo
comumnente
scruti
e
L'erudito
piacque definire le
I. pagine XVl-504;
tomo
todo,
me-
gli sforzi d'un'attività
persone
CarU»
si
tanta
registratonell'Indice de* proibiti
»,
essere
capir nulla della definirione
tradurla, ha
suscitare
a
e
nome
tutte
umanità.
all'agitata
seno
concentrato
lingua caslettana, 1674,
fatto
secoli,in
tutti i
riguardo alle originidd
dettDqiiaderaadoen
el
severità
DALLEMAGNE.
HM:hette. MCMVI.
^
con
conseguire de' risultati
a
spagnuolo
HENRY-RENÉ
0
«en
si
potrebbe
grammatico
libro, che
carte
qui singolarmenteegli ha
quasi definitivi.Ma
vera
siffatto
un
me
novità,
una
con
attraverso
altro
del
{mù di
costituisce
non
masse,
affer-
monumentale
pregi singolarie la molta
misteriosi,destinati
delle
riuscendo
tuttavia,chi questo
ripeterlo,
nessuno
caro
fare;
le stimabili
contro
giuoco, quando
passioni in
seguire le vicende
da
precisa diligenzaindaghi le vicende
e
passarono
di
da
di Parigi
ancora
L'opera
pompa,
Tuso, additare
le trasformazioni
sentenza
vero.
i
fa
cui
carte
costante
con
è
riconoscere
per
bondanza
prolusaviab-
per
giuoco rimane
ricercatore; ma,
lontano
a
voglia,secondo
da
irriverente
D*Allemagne, della quale, mi
può
soltanto,ma
bibliotecario dell'Arsenale
carte
ed
benemerito
un
Italia
iconografico,notevolissima, qual*è
alla luce dalFerudito
suonare
in
giuoco
dopo la pubblicazione d*un*opera,
quasi,
anni
mole, gigantesca,
e
da
carte
di
Te-
dicfaìaialo di
li è armcliiato
capire.
alle tramutazi"Hii cui (u sottoposto presso altre nazioni;egliè restato
riassumere
brevità,a volte persino soverchia,quanto
con
a
pago
da
altri era
già
andiamo
(se non
quasi mai
doversi preoccupare
di discutere le ccmclusioni alle
errati)
ha
asserito;né
stato
suoi
qualii {predecessori
stimato
Sicché, senza
pervenuti.
erano
che rimane
si può ripetere
chicchessia,
dente
di studio,dove
soglionotanto
solo
non
e
spesso
vasto
torto
intraproi-
curioso
e
a
campo
volontieri fare delle incursioni
quanti indagano i progressidella stampa
altresìi cultori del dirittoe
cisione,ma
aperto alla
tuttora
alacrità di novelli ricercatori questo
far
qudli della
dell*in-
e
storia del
stume.
co-
1
de*
Uno
problemi che
delle
illustratori
affacciati agli
piiifrequentemente
bene si capisce,quello
da giuoco, è, come
carte
della loro derivazione
si
sono
ddla
e
data
fusione
più probabiledella loio dif-
neIl*Occidente cristiano. Che
padrinostri
ai
di
mezzo
a
opposizionedi R.
^);ed
designatein
in dubbio
mettere
le vediamo
che
que* navigli
il
e
taluni
grado
sembra, mal-
non
rare,
di
Ndbù
si possa
oggi
il
quale
sotto
paesi romanzi, al
è
come
R.
aiuifc. V
non
una
Origine dee Carie»
in arabo
lebbe, la voce
nà%
W9rt, 2 ed.,n.
designarele
igg.,
de
non
è Jouer,
quali letteraleristampa
^ Che
per
lui difatti le
pare
degK
è cato;
E
carte
da
proprioda
cfr. DIEZ.
che
da
essa
Vmigine
carte
E
dello
Hjeoae
nacquero
in KcMie
Cortes è Joaer
Eiym. IVSri.,pagine47
sia scaturita la
dubitwe. Ved.
citato ha,
vedi
Umo
sua
1 i«g.:
parola sempre
il MERLIN.
arzigcgoli
difatti EGUILAZ
origen orientai,Granada.
Y
1666,
YANGUAS.
pag.
nel
R.
è
non
et
prima.
ci si altends-
Lai.-Rom.
KOERTING,
viva
Afchéo-
il libro imi-
parte,
dieci anni
differente da quelloche
significato
giuoco (naipé),checché
lai palchra» espahola» de
da
articoli inseriti neOa
con
e
manda,
questa do-
ora
eie, Parìa, 1669. che. nella prima
esista,quantunque
6439.
tur
pi^iiie 193. 28d» 747.
pvtie, 1659.
or
quando
rispostache distruggevaogni ipotesi
una
/Voime/Zef nchenhcM
MERLIN.
k§ìqa€, XVI^
tolato
voluto dare
noto,
il Merlin
rivolta,
conclusione anteriore;secondo
e
0
tanti eruditi s*erano
della
momento
loro comparsa,
offre un*indistnittibileprova ^).Ma
ne
dove s*è incominciato a giuocarea carte
Europa? A
m
che
dagli
tornavano
Merlin, che
stesso
nome
difatti pervenute
siano
carte
esotiche
scalidi Levante, onusti di merci
la tenacissima
le
territorio iberico
A,,
pagine 201
Glosario elimoL
463.
o
55
o
la fine del trecento;
in Italia verso
ne*
paesi vicini,difibndendovisi
dalla
é
penisolapassarono
straordinaria
con
che pareva
viso autorevole del colto libraio francese,
confortato da
trovò
argomenti,
ottimi
stato
critica le fantastiche costruzioni di
dendo
per
definitivamenteallltaliaildubbio
giuoco delle
quale
carte,
era
anche
spietatama
con
equa
scrittore catalano, e
uno
di
vanto
di
prefisse
«
avere
ripren*-
rivmditare
il vero
)^
creato
divulgòquindi celeremente
si
parte)
in
sostenuto
la tesi del Merlin, si
conto
suo
(ed
largaadesione; ed
primo ordine in
nel 1687
Zdekauer, il quale, demolendo
autorità di
un
L'av*;'
rapidità.
vigorosamentedà
materia, dal professorLodovico
ai nostri vicinissimi è
in temjM
tosto
in
TEluropa^).A
suo
modo
daII*Oriente;
ma
quei
sottili
membranacei, artisticamente
foglietti
ridussero poscia le
che
di vedere, i Naibi
carte
vere
trastullo infantile.In
un
il documento
si faccia menzione
de* bimbi
volato
data
per
in
da
erano
principio
Firenze, dove
in
di
un
corre
ri-
carattere; dalle mani
quelledegliadulti;ed il trapasso fu
sostituzione
dall'ingegnosa
rati
figu-
oggi conosciuto, nel quale
de* Naibi, questimutarono
passarono
benii venuti
sono
proprie,non
e
Toscana, anzi
più antico
tutta
maggiori di quellealle qualisi
di proporzioni
ben
dipinti,
e
poi
materiale,la
nuovo
ag^
carta,
alla pergamena;
di qui il nome
di carte, che cacciò prontamente
di seggioil primitivo,
peri più. L'invenzione delle carte, a
e
non
giudiziodello Zdekauer, sarebbe
aveva
per
quindi
che
non
primo affermato il Merlin, toscana,
italiana,come
rentina
addirittura fio-
anzi
/.
1!
Il
le
D*AUemagne
condivide
non
le
condivide, perchè ha ragione di
opinionidello Zdekauer.
in
pensare
contrario
o,
Non
plicemente,
sem-
perchè le ignora?Mistero. Il Bibliotecario pariginoappartiene
sembra,
un
tempo
0 Cfr. d£»o
Lo
Joch Jt
ancora,
in
Zdekauer
naibs, nalpt, 6
a
56
o
cii„ 88
i«g.
di studiosi,numerosissima
Francia,oggi però fortunatamente ivi
U
recensione
cariai,
Barcellona. 1886. ioaerita nella
") Op.
quellaschiera
a
del libro di JOSEPH
pataatemps
Sior.
RloisÌ4^
en
CalJeia»
Ita!.,IV. 1887.
BRUNET
duroni
pag.
77
lo
pure
Y
BELLET.
colèra de
tgg.
quasi
f685,
che
scomparsa»
il
di R.
nome
talché
sore»
alla tesi da
Merlin
non
Ad
il Kbro del
D*Allemagne»
ogni modo,
suo
favorevole
no
o
succes*
leggendo attentamente
fatto di formarsi
vien
del
questi sia
se
neppure
quellosostenuta.
dalla peima
mai
esce
sappiamo
non
Anche
ai propri.
precedenti
i lavori
mai
citano
non
su
giù un*idea
per
di quello ch'eglipensi sulForigine
da
delle carte
approssimativa
sul suolo francese
giuoco.Sembra dunque che per lui siano comparse
ben
in tonpo
più antico che altrinon
*);vecchia opinione,che il Merlin s*era sforzato,con
del Trecento
pieno
di
di
successo,
nel vocabolo
infondata. Inclina
mostrare
in
ma
origine;
pari tempo
Naibi
che
tiepidoglottologo,
suppone
Fiandre, da
le avrebbe
istruttivo
d'azzardo
di
e
detto
ciò è
de*
contraddizione
Ispagna!^
evidente
constatarlo)
di
non
Spagna
cemente
sempli-
era
nel giuoco
trasformato
*). Tutto
il Tarocco
là dall'erudito francese,che
più d*una volta
stesso,
seco
dà
e
cade
in
(ci duole
prova
meditato sul
abbastanza
avere
nelle
carte
La
dapprima
combinazione, che divenne
e
su
poi (ecco il Merlin,
Naibi, che
si sarebbe
fanciullesco,
e
spizzicoqua
a
in
passate
E
carta.
=
d*indignazione
ogni più
fremere
all'Italia
^).Qui
puoco
col Cuesta
delle
prima apparizione
poi
quindi trasmesse
capoHnol) il
fa
che
fiammingo knaep
farà
una
sarebbero
cui
ritenerle orientali
a
dispostoa vedere
pare
derivato del
un
bel fondamento,
questo
nella prima metà
supponga:
problema
di quellecarte, all'illustrazione
delle quali ha
deirorigine
gravissimo
rivolto
tante
Sicché
cure.
d'affermazioni
cammino,
^) Op,
il
dL,
prodottodal DU
di
14
pag.
può
Il
sgg.
GANGE,
v.
t.
Maniglia,del 1337,
ed
plausibili,
assai poco
tutte
quale non
oggi di fronte ad
ci troviamo
guidarcialla
certo
D'AUemagne
Pagina,
in cui si
e
in
dei tuoi
prova
avviati per
proibiscedi giuocare,tra
atterti
altri
de cark»
«
cooe
paginae
la famosa
invece
il Merlin (Ao.
«) Op,
^
Op.
«) Op.
ipotasi;mai
senaplicc
una
che qui
Ordotmance
autentico, di
lesto
è
in testi medievali,
»
di siq"porTe
mortralo
Ma
».
carte
di,,
I, pag.
dL,
h
pag.
di.. 1, pag.
«
VI
poi mai
e
equivalgaa
non
dilattile
carte
(1369)
contro
«
tabulae
11
».
ad
m
8)
che
in
pasto
già
di S. Salvatore
ad
paginas».
paginas, nostrit
desigpwlB
travano
vien fatto
noi
D'Allemagne allegapure
il giuoco delle carte;
Areh., pagina 21 1; Orig,, pag.
si
un
riflettendoall'uso classico della parola,a
paginae »
di Carlo
e
reca
giuochi,«
Liidus
il dotto Lessicografo).
«Pagpnae. Folia lutoria,ni fallor (postillava
/w
un
desiderata.
meta
dagli Statuti delle monache
cavato
plesso
com-
un
ma,
o
non
ha già di-
quel documento, secondo
il
parla atfatto?
20.
21.
21
sgg.
Cfr.
MERLIN.
Orig.,pag.
34
sgg.
o
57
«
Ili
La
grande, per
scarsezza
di testimonianze
delle
lacciarsi
giuoco,quale fra noi si diffuse,viene a rialche gli spianò il passaggio,
qu^o, orientale d*origine,
il
onde
congiunzione,
con
gli ostacoli più gravi,che
ecco
incerto lo studioso. Ad
di
come
ogni modo,
in
pur
le affermazioni contrarie
D*Allemagne
mettersi
oggimai
stesso,
esitante ed
ancora
mezzo
quest*innega-
a
sia il
Saracinia
certa,
come
d'Orléans, compilatinel
queglianni, accanto
)^,
a
«
dice
carte
ci
parolaè araba;
questa
attestano
luogo documenti
de* Duchi
delle
"?,
Francia
in
usate
di Lombardia
nuto
ve-
lunque
Qua-
il Covelluzzo.
In secondo
tutto
sia
non
gliInventari dei b^
1408,
carte
innanzi
possa
giuoco delle
come
sono
in
Saracene:
carte
jeu de quartes Sarrasines "^ ^.
sugliinizi del Quattrocento si giuocava ne' paesidi lingua
quartes de Lombardie
Dunque
francese
il
non
della parola NaibU
significato
di data
autentici,
Unes
del Merlin, dello Zdekauer,
più oggetto di discussione %
fa
non
«
che
vire
ser-
ulteriori conquiste.
sembra
noi
a
in dubbio
d'Oriente, di
«
oggi
caposaldoper procedere ad
Malgrado
ciò
rendono
^è lecito additare alquantifatti i quali possono
perplessità,
bile
del
di
Tan^o
difficoltàdi rinvenire
somma
tale,
to-
alla prima comparsa
sicure, intomo
esplicite
e
Eur(^"a,la
in
carte
dire addirittura la deficienza
non
carte
con
vuoi
«
^;
ung
di provenienza
orientale "? vuoi
«
di derivazione
italiana.
siffattecarte,
Che
a
far de'
quali
giuochi della
la
cioè
e
E
oggigiorno.
negare
alto la mia
o
natura
assoluta
della
s'occuparonodel medesimo
0
Cfr.
^
V.
1, pag.
tomo
o
U
58
o
nota
GAY,
286.
2
a
pag.
CUuaairt
non
quellituttora
a
me
formassero
cosa
che
nessuno
manifestare ben
i
che
mamente
pri-
quasi coloro che
tutti o
che
ne'
uso,
la tesi,sostenuta
accettare
argomento,
è
preme
quindi da
in
nell'ingegnosa
mescolanza
consisteva
così dicendo
fossero,servissero
che
combinazione,
ripugnanza ad
Occidente,
di
stessa
dal Merlin, ed accolta
in
lombarde
attrattiva
principale
dell'azzardo
può
saracene
l'Orient
Naibi, portatidal-
giuoco istruttivo,
un
55.
arcbéoiogiquedu
moifen
age
et
de
la
rmaiu..
Pam,
1667,
del Trecento
considerato
il giuoco di
primi del Quattrocento,
nei
o
occhio
con
alquantodiverso
giuoco di dadi: questo
il
%
Taltro si
tedesco
come
s*era creduto
di
e
or
per
innocente
to
tan-
e
frate
un
spiegarnel'ingegnoso
mento
organa-
regoleche
dalle
cavare
di
civo
no-
e
diletto,
non
vedremo, fin dal 1377
ora
dovere
in
condannabile
eseguitoper
se
era
cui si guardava
con
dire morale. Tanto
starei per
morale, anzi, che,
queUo
apparivasempre
giudicavainvece,
lucro, innocente, e
da
carte
lo reggevano
de* precettivalevoli
ad erudire ne* loro reciprocidoveri le varie classi sociali!
Del
quand'anche per dannata
resto,
legali)si concedesse
ai
passo
ipotesi(rubiamo le parole
Giovanni
che
Morelli
allegatoindicare l'esistenzad*un giuoco di
or
che
mai
cosa
potrebbeda
si
ciò ricavare
de* Naibi? Si rammenti
originaria
die principio
a
il
virtù d*una
chi
legge promulgatadal
vi si abbandonasse
di
giuocatori
Io
il
dal
conoscere
che
Jea de Dez
e
di Satana
')
solo
il
la
suo
della
fiorentino,i
«
randolo
3
»
«
et
itimi il
o
60
o
nel
quali ancora
de* naibi
giuoco
carte
era
istesse che
a
pivano
col-
dovrà
cronologia
rato
gene-
i
creatori
pro-
«
testo
la fede
citata
Ma
».
dice:
non
«
Ora
in nota,
Chi
reca
».
si
ancora
sono
vous
zione
un'inven-
conforto
conferma
trova
non
contado
permisero il giuoco dei naibi,dichiadella
asserzione, egliadduce
sua
giuochode* naibi
giuochi4(
»,
deglistatuti del
mezzo
per
alla tesi
senza
evidentemente
o
a
le
lo
tuto
sta-
[saràpunito
coma
sostiene!);
ch'egli
poi quellodi
giuocodelle tavole
Verano
i dadi
giuoco di bambini
un
conforto
salvo che al
ne
l'autoie del detto
del Merlin
(pagina 80) asserisce che l'ipotesi
giuocheràa
davvero
tollerare che
innocuo
perfettamente
a
sembra
stesso
sua.
più
ma
fatto
coae,
lettori: « Sembler
mystere de la Passhn,
principiodel secolo XV
è scritto:
».
Le
Greban,
e
L'autore
sgg.
dei
il favore
di riabilitale,
ralizzandolo,
mo-
tentato
proprietà delle
sulle
(n. XII, pagina 468). Secondo
»
del Morelli, «
del 1 409, che
giuoco
Firenze, in
a
questi siano
1685, pagina 442
originariamentefurono
cronaca
(e questo
moralizzato
incontri
nella recensione
naibi
Lajatico,del 1416, dove
al
Marie
Arnoul
innocuo
perfettamente
di Cecina
alla
in cui siasi
letterario,
XIV,
tentativo
Cristo
vilipendere
quale i
«
Romania,
audace
secondo
per
nel passo
di] soldi
in
lo Zdekauer
Anche
tolo documento
un
de je compete
moquerie S*au
secondo
dopo
non
Naibi, giuoco d'azzardo, abbiano
giuoco dei dadi, ed è il Poema
Raynaud
persuaso
Le
che
conosco
non
le pene
già che
non
scandaloso,ed
e
dunque
tura
na-
quello^).
di
poco
i
badi
Naibi, giuoco fanciullesco,non
i
^)
zaral Chi
se
giuoco delle
immorale
comminate
lesco,
fanciul-
Morelli
memorie
il
nel
chiarire la
a
didassett'anni
comune,
venivano
piuttostoche
ammettere
doit
dire, quando già da
a
voluto
carte
Giovanni
che
domestiche
sue
colpitoda riprovazione,
come
i
«
le
raccogliere
1393; vale
stato
abbia
si possa
«
pena
»,
non
giuocaresenza
è dare
de* motivi che
segno
a
volte
pena,
che
i
si
Sradicata dalla
deglieruditi
mente
dal Merlin, essi s*accorderanno
il
giuoco delle
di
ben
carte,
la fallace opinioneinstillatavi
lungi dalFessere
radicale modificazione,donde
una
m'illudo,nel ritenere che
forse, o
uscì trasformato, vi sia
importato d*C"ri«ite,già belFe costituito in
organismo,non
prima
il
tutto
dopo di quanto
ne
Italia oggetto
in
stato
stato
stico
caratteri-
suo
avvenne
gK
per
altri paesi cristiani ^).
documentare
A
codest*asserto
quale, sebbene
la
così al Merlin
a
soltanto teste,
e
in luce, ma
rÌYano
di
legitUtorì
ai
veduto
la
i naibi, gli aliossi.Or
quale solevansi
scrìvere
presi di
«
di
Anche
quest'ultimo
poteva dunque
parecchitrovati
relh lo pone
Ira
gli
^) Scrìvendo co^,
delle Minchiate,
Hmgue;
è
questo
iatorao
a
cui
problema
un
mi
non
sento
carte,
fovestiera.Quant'ai Tarocchi, essi
Che
il
cosa
de
da
gbtoco, stampato
^ Vedi
M.
voi. 1, parte
DENIS,
Codices
11, Vindobonae,
finché si
ei
ora
essi,
noto,
n^
Ashburnahm.
1896)1
il Mo"
punito:eppure
e
più particolarmente
quello
un
riesumate
in
riconosceva
come
un
manuterìpU
MDCCXCIV,
in
a.
un
LXII,
1 Naibi
sono
della loro orìgine
fino dalla loro prima
non
d
pana.
com-
aspettati
mai
saremmo
libro di
geroglifici,
comprendente
a
articolo,
Ori^e
n.
7,
pag.
1234,
dove
tutta
quest'inatteso
spettacoloci
delie
significaxhne
e
634
e
iheologidBihL Palaiinae
e.
che sia
credere
a
rivislaf»T^f»*f^ le decrepiteteorie dd
una
dagli zingarìl Eppure
Labor,
penistD
lo di-
la soluzione,ed
cerchiamo
il ricordo
nome
certo
che
carattere
fa il Merlin.
mantenne
codesto
altro atfare;ma
LURAGHI
JACCHINI
in An
i Tarocchi,
designati
con
son
Gebelin» il quale ne* Tarocchi
convitati il signor F.
carie
tra
pone
in Firenze, contiene
Italia,
e
magari in Firenze, quel
la sapienza egiziana,
portato in Europa
ha
quel giuoco. S*i
o
»
tale
come
giuoco di Tarocchi
cosi chiamate,
di rivedere nell'anno di grazia 1907
Cour
il
ne' Naibi
é
significhi
none
e
condizione di discutere. Ma
in
ancora
le srmpKci serie aumerali di
per
Ladus
registroassai
divieto
d'aliossi(G"d. Laur.
diverso daU'albro, di cui
tutto
arbitrano il voler rìconoscere
tutto
questo
del 1 396-97,
giuocho e
o
messa
ri-
stata
^).Intendo padare del
Chiodo
per
zara
che
in
assunto
avere
possa
è
sue
»!
voglionegare
non
suUe
appresso
l'indulgenza
verto
del
ignota
l'eccezionale interesse
tutto
giuoco d'azzardo
essere
interamente
pupilloa fare giuochi innocui,
suo
notte
giuocareo di
a
innocui
«
il Libro
bene
tucti
i nomi
del
volte
aeverìtA, a
die il Morelli, consigliando
il
sopra
oltreché
trattando
all'attenzione
D'Allemagne,
rilevarne forse
stiamo
usare
del
opera
per
senza
l'argomentoche
per
1784
giuoco^),rimase
si posero
in
quant*altri
storia del
tracce;
monianza,
preziosissimatesti-
una
segnalatafin dal
della
degliindagatori
come
soccorre
sgg.
VindohonentiM
si illustrail
latini,
del cod.
contenuto
Tool. 312.
^ Del
Hbro
che
nel codice
essere
sono
uniti
ne
Fondo
tra
di Fra
Giovanni
rinvenne
un
il
da
ha
avuto
notizia da
esemplare,digerente dal Viennese,
Egerton laL 2419
loro
D'AUemagne
del Brìtiih Muieum.
vincoli abbastanza
dunque probabifanente
provenuti da
un
stretti,perché
unico
I due
recano
H.
Stein, il
ch'egli
non
pare
manoscrìtti
entrambi
archetiposcrìtto in
bliografo,
bi-
noto
conoscesse,
debbono
però
la data del 1472;
quell'anno.
o
61
o
cartularum
humane
moraUzatus
Tanno
stesso
monaco,
le
Gemiania.
ludo
^
lo
che die
cioè
carte
nel
quale,per
da
giuoco fecero la loro pùna
ammirazione
apparizionein
il nuovissimo
per
ingegnoso
compiutamente ritratto
giornisuoi,ilfrate dabbene concepì il disegno,
e
ai
tosto
ad effettuare,
di scrivere
mano
disciplina
et
dichiarazione del buon
esplicita
nel
del mondo
avrebbe
morlbas
frate domenicano, per nascita
di RkeinfddenO, nell'anno 1377,
quale eglivedeva felicemente
descritto il
giuocoed
nuovo
da questa trattazione
libro nel
un
i vari modi
le
cavate
quale,dopo
s'eseguiva,
cui
con
ad erudire così i nobili
norme
plebeisull'osservanzade* loro doveri sociali^).Orbene, dal
i
come
de
un
Giovanni
nome
G"mpreso di
)^,
stato
avere
scritto da
ccnvtnattomSt
tedesco,ch*ebbe
Traciatm
ovvero
rapidoe
riassunto troppo
non
che il D'AUemagne
esatto
sempre
reca
della
prima parte del libro,risulta evidentissimo che il giuoco di
carte
descritto dal frate di Rhdnfelden
di
dieci
un
valletti(Giovanni li dice
due
re,
carta
combinavano
diversam«ite
i
*) E
cinquantaduea
Baulea-Cottanza.
dell'ordine domenicano;
Primo:
ludum
Cfr. NEUMANN,
Il
e
«
«
popularetinttruere
iptum
op.
il Denis, Fra
nome
come
I,
Giovanni
i
tacciono
ne
o
te
atte-
informare
teu
de
il
anche
deve
tenuto
aver
ad
quo
nobiUbut
modo
26. che rilieritceil
pag.
ap.
€»„
per
ignotoagiittoriog^
tutto
patto
il
1. pag. 29. Si
31
ta
igg.
coti
i
muti
tono
più
solito informatiitimo Hurter.
op.
maleriam
dare
virtuote
pietente
Orlg,,pag.
del
Rekhs,
Dtuiach.
de*
padri Qiiétifed Ediard,
detcribere
trahere
moret
eot
detto Dolognete;ved. MERLIN,
62
rimasto
è
il giuoco deglitcacchi. conteguendo un
D'ALLEMAGNE
viene
questo
Geograph, Lexikon
dt.»
e.
1234,
modum
et
l'A. ti
pone:
pro-
hidendL
Se-
vivendi. Tcrtio: iptot
normam
operandi». Cfr. anche
tradotto in francete. Secondo
D*ALLE-
già vide
di quel
libro,ai di tuoi divulgilitiimoi
fra Jacopo da Cottole, il quale,una
confralello,
*'
^
dL,
ad
teu
Giovanni
*"4noralizzalo
o
di Fra
cartulanun in
kidum
cundo:
totcano
tutto
ritoltadal proemio, in parte tratcrìttodal DENIS,
Come
MAGNE.
delle carte, portandole
numero
^).Ora
sessanta
la
doppiava
regine,rad-
'introducevano le
il
il Fabridut, il Chevalier ed
bio-liìUiograii.
«
v
culiare
pe-
punti che
i
erano
^
segno
chilometri da Batilet, tiilk linea
del Badeie, dnlaiite quindici
paetello
un
Leipoàg,1664, li, 1015.
tuo
le carte,
«
più
aggiunge poi che altri
Giovanni
valletti,
aumentavano
Rheinfclden
fenoviarìa
volte quanti
valere. Fra
doveva
stessa
da
marschalli ^\
«
ciascuna delle qualidistinta col
ordinarie,
carte
alla serie,ripetuto
tante
")
appare
vano
di cinquantaduecarte; che queste si dividecostituito,
ancora
in quattro serie di tredici carte ciascuna; che ogni serie constava
oggi
noti
formato, come
era
rinqnanfinad*anni mnami.
tuocetM
che
non
meno
icttantadue
carte
aveva
che duraturo.
ttiepitoio
ha
il Tarocchino
r^anno
stato
capolinoin Germanial
fece
raggiuntoun
vesse
la prima volta il
in cui per
stesso
Come
giuoco delle carte
dunque che esso a-
ammettere
quello che
come
perfetto
tanto
organamento
soltanto dopo i radicali rimaneggiam«ti sop*
qui si vede possedere,
in Italia,
si vogliain pari tempo concedere che
quando non
portati
già da lunghianni conosciuto? Ma chi,d*altra parte,
acconsentirà
ciò, quand'abbiapresentigliirrefutabilidocu*
a
in Italiafosse
introdotto
dicono
che
menti
tempo
stesso
novità
in
in
nel 1377,
taU in Firenze! O
nelle mani
da
anno
è questa
non
bea
un
per
dopo
la
dette
sono
che
una
chiarat
di-
vengono
che
migliorprova
più
passo
solide dichiarare che
esse
sulla fede di
là, e
in
l'introduzione ddle
carte
più regionidi Europa, do«
effettuarsindl'ultimo quarto del secolo quattordicesimo,
anzi,
il 1370 ed il 1380.
tra
meglio precisare,
giuoco,seguitasimultaneamente
vette
carte
deglioccidentali già perfettamente
organate,
quindi adesso fare
testinuHuanze
un
l'appuntonel
per
si conservano?
qualioggi ancor
Si può
giuoco
poetrò oltremonte? Le
cui
Germania
passarono
il
noi
tra
in
codeste testimonianze? si domanderà.
Quali sono
Eccole»
Per i
paesidi lìnguatedesca non c'è da esitare;il fatto,
per tante
ragionimemorabile, si produsse nel 1377. "^ Quidum ludus, qui
«
ludus
4(
anno
af^llatur,hoc
cartarum
domini
felden
%
MCCCLXXVII
fatta la loro
23
1376
marzo
«
quidam ludus, qui
"^
levit )^, i
«
quo
«
sit vel deberet de ludo
Signoristabilironoche
eadem
omnia
perchè se nel 1377
0 DENIS,
pano
del
op.
wo
") Il dtKammÈQ
aecoU
Xlli
e
XIV
Sior, lialiano,tomo
i
seu
et
modo
noviter
partibus
et
^%
La
si
ino-
omnia
per
imponatur....
que
rapidadi quanto
meno
Provvigione
audito quo
in omnibus
ludo zardi
prò
D'ALLEMAGNE,
libro fra Giovuni
fa riB?enulo
e
«
istis
«
la
imponi
et
pos-
diffusionedd
supporrebbe,
de* Fiorentini,
Senesi,imitando l'esempio
sen-
loc. dt:
e
sit
pena
giuoco da noi fu però forse
altro
asserisce che:
naibbe, m
vocatur
di Rhein-
dovevano, naturalmente,aver
carte
paio d'anni prima, se
apparizioneun
fiorentina del
ad
le
pervenit,sdlicet
nos
scrive fra Giovanni
^:
In Italia invece
ad
anno
tpedalmmU
e
toma
op.
a
dt.
I. pagina 27
ripetan ch'eglitcrivera
pubblicalDda L. ZDEfCAUER.
In
Rmuo,
Fuenze,
1686.
Anche
tgg.
cociendo
il giuoco
pagina 47
in
in
un
il 1377.
lidia
ne/
(ertr.óJ^Areh.
XVUl).
o
63
o
tenziavano:
Viterbo
invece
a
attesta
nella
el
«
Naib
sua
le
carte
Cronaca,
gioco delle
^).Per
^
spazzò via
è rimasto
che
carte
1379
fu
de Sorasinia
venne
documenti
d*apocrìfi
lemagne) ^),la menzione
in Viterbo
recato
chiamasi
e
dopoché la crìtica sagace
ingannato,e
ancora
Anno
"^
s*arrìva a
non
più antica delle
come
vanni
famosa, Gio-
accenno
quest'unico
per
la Francia,
stormo
uno
nel 1379,
che
penetrarono
non
Juzzo di G"velluzzo:
di
«
ad naibos puniatur,sicut luderet ad zardum )^;
Ludens
«
loro
tra
del Merlin
(da taluno de* quali
capirecome,
carte
il D*A1-
fuorì dal
esce
cu-
che si recava
in
da un
mercante
rìpso patto stipulato
marsigliese,
dinanzi
Alessandria nd
certi suoi amici; eglis'obbligava
1381, con
a
notaro
a
di combinazione:
ne
'*
**
scaqui ^).Segue
unordinanza
Fiandre
per
"
ne
a
**
taxilli
zardo
giuoco d'aznahibi
"
a
ne
**
ne
a
del territorio
la parte più settentrionale
gallico
della città di Lilla del 1382
primi ricordi del novello giuoco
i
alcun
giocaredurante il viaggioad
non
^).Anche
per
le
fuori,in quel
escono
dai libri di spese della corte ducale di Brabante; i
di mazzi di carte
tesorieri nel 1379 e nel 1380 registrano
l'acquisto
di tempo,
tomo
Bruxelles per ordine della duchessa Giovanna ^).Infine per
la Spagna non
sapreiqualedocumento citare,perchè il librettodel
fatti
a
Brunet
Bellet m'è
y
che
all'usoddle
rimasto
inaccessibile,
ma
viamo
rile-
intomo
quell'erudito
risalirebbeappunto al 1 378 ^).
in Catalogna,
l'accenno più antico, rinvenuto
carte
dallo Zdekauer
da
IV
Ma
ciò, soltanto più tardi,quando cioè
sia di
comunque
diffuse l'invenzione della stampa,
singolare
per
tanto
le
e
FEUCIANO
2)
Cfr.
nota
a
pag.
o
XIU.
«) D'ALLEMAGNE.
op.
») D'ALLEMAGNE.
"^.
64
o
di,,
op.
in Italia nel secolo
C) ZDEKAUER,
di
op.
l'impor
quel-
dell'arte
svolgimento
riconosciuto.
Viterbo, Roma.
di., I. pag.
1742,
pagina 213;
12.
57.
3) D'ALLEMAGNE.
anche
assumere
unanimemente
5; D*ALL£MAGNE.
Orig., pag.
cfr. MERLIN.
viene
Istoria della ciUà
BUSSI.
poterono
lo studio dello
che loro
silografica
calcografica,
e
0 Vedi
carte
si
reccns.
I, pag.
12 igg. Per
òlatti accordi,già abbastanza frequenti
Tedi Studi medipoali. 11. 1907.
dt,
I. pag.
14.
d/..
1.
9
cit.
pag.
sgg.
del Brunel.
all'op.
pag.
80.
pag.
368
sgg.
Fu
bisogno di
tra
porre
mano
i quali
giuocatori,
a
lungidal potersiprocurare de* mazzi di carte
di minimo
di minii e lumeggiati
d*oro, de' foglietti
ben
erano
adomi
che
va
il
appunto
fecero
oggi
que* primi
nascere
di
possibile
riesce
Giacche
scovare.
la finezza della materia
per
che
difficilmente
tanto
di carte, celebri
di mazzi
se
dell'esecuzione,pasquisitezza
recchi
la
e
prezzo,
de* quali si
saggi d'incisione,
rozzi
avidità alla ricerca,e
tanta
con
costosi,
giuntisino a noi, documenti mirabili di un'età sorrisa
dal genio dell'artein qualsivoglia
manifestazione *),i popolareschi
sua
sono
fruttid'umili officine
destinati a
erano
rozzezza
lasciare di
spariresenza
traccia. Solo la bontà di
minima
la loro
fragilità
e
la loro
tipografiche,
per
la benché
se
quel grandeprotettore degliamatori
di curiosità di ogni genere, che è S. M. il Caso,
ha voluto qualchevolta sottrarre al fataleeccidio,loro ineluttabilmente
di
d'arte
cose
taluni frammenti
sovrastante,
facendole
e
di serie di vecchie
di
come
e
alla luce rarissimi cimelii,
quali sono
steDer
e
Un
da
più
in Milano.
strano
Mentre
di
Sebbene
da
carte
rebquie furono studiosamente
chi
seconda
di ben
giuoeo
m
///wItmAmm
Or.
la
noma
op,
/teltena,a.
op.
di.
miazioiie
molto
età
quando,
or
i
pochi
sono
corrosi
foglietti
e
di,,
XXII.
he.
forse anche
e
l
22, 2
igg-:
«
più
là
in
mutilati,
serie
una
^.
1895,
pag.
346
gono
giunChe
in
Carie
«oche FUMAGALU,
gragno
une
da
igg.
di.
inblolala Carie
nel
Caafetfo S/orzeeeo m
dd
ConsiglioDirettivo,Milano. MCMVUI.
Ekdhmno
162
|»g.
n.
le
e
costituire
verse.
di-
curiose
queste
dalla fine del kecolo XV
di carte, che
D*ALLEMAGNE.
f) FUMAGALLI,
^
dal tempo,
della loro derivazione,in guisa da
venti mazzi
gli avanzi di
anche
sceverandole
scrive, di riordinarle,
allo scorcio del XVII,
0 Or.
e
raccolte;e
riesci possibile
dall'altre,
raggruppare
a
stecco,
a
giuoco, spettantiad
sciupatedall'umidità
mesi, si tentò da
il ristauro del
i vecchi pozzi ed a purripulirne
garne
menti
framfuori,insieme a pregevoli
lavorate
ceramiche
più mazzi
e
Kri-
P.
ficato
però testé veri-
è
si attendeva, durante
qui
le antiche cisterne, vennero
più
ricomparsi
son
quelliillustratida
più bizzarro si
e
Castello Visconteo-Sforzesco,a
di vecchie
nel XVI,
toni
car-
studiosi^.
altri recenti
accidente
giuoco,
E difattidai
rilegature.
materiali per
libri,legatinel secolo XV
servire
da
carte
dd
Chld
a.
Ja
giuoeo ed
Maad
111. num.
Ari.
3,
Meeoli
ed
pag.
XVI
XV,
Areh.
17
e
XVII
di MAano,
rino.
per
cura
tgg.
o
65
o
mezzo
di poco
farà
frammenti
a
preziose,non
che
meravigliaper fermo
compiaceranno di rinvenirne qui
si
costituiscono
senza
dubbio
verun
degli«
di
Merita
di cui
carte,
ogni altro segnalatoun
eseguitea
carte
bene
assai
si fabbricavano
dai
la
dei
*).Al
figuredel
occhi
propridella
che
nostro
lionesi di
da
carte
Jehan de
que* giuochi,
di
di
Lione,
d^
uno
quel tempo
a
poi, al
«
patron
si
ha da
non
^
far altro
riprodottenella tavola I
noi
o
tipo
volesse certificare cogli
(1485-1513), di
Dale
del quattrocento
giuocoche
verità di cosiffatto asserto,
confrontare le
sciano
la-
ne
difattiimperiosamenteil
chi
e
mazzo;
ce
la provenienza.
e
si disse
come
Lionesi ci richiama
delle
carte
da
carte
o,
natura
imitazione
di
produttori
^
portrait
«
Cartiers ^
«
di
mazzo
che
stato
sulla fme
mano,
più floridie famosi mercati di
esistessero
tale
in
invece
guasti;tre
sugli inizi del secolo successivo, ad
che
inarrivabile
d*una
^
rimangono che cinque franamenti: due de* quali
non
riconoscere
di
tratta
ad
innanzi
irrimediabilmente
Si
unica
deiristitutoItalianod*Arti Grafiche.
e
essere
ancora
descrizione,
debitori alla liberalitàdel G"*
di cui andiamo
rarità;riproduzione
di Milano
lettori,
nostri
ai
minuziosa
una
tamente
assolu-
cose
che
dei pezzi più ragguardevoli,
riproduzione
dalla fedele
avvivata
mune
rilievo vi siano
punto
o
il
cui
le
con
D*Allemagne
saggi^.
copiosissimi
Si vedrà tosto come
nel colorito,
sia
nella tecnica,nel disegno,
tutto
francese.IlRe di Quadri (tav.I)indossa un
d^'impronta
spiccatamaite
sua
nell'opera
robone
rosso,
già
colore,su
cui
ed
colla destra
corona
rosso,
In capo
berrettone d'uguale
un
d*oro. II volto,sbarbato, incorniciato
bionde, spioventi,ha
lo
scettro
0 D'ALLEMAGNE,
carte*
*)
volume
jouer
à
Le
au
Tavole
II; ed
op.
da
ancbe
secondo
colla sinistra,
e
di,,
de Lyon
patron
a
quale non
è in realtà
i frammenti
te
non
un
vedi anche
66
a
I,
pag.
74.
239
igg.
«
abituale
des
Fabncakkm
quelleinferite rùpetthramentea pagine 242. 246
392
del I. Fone
più apparitcenle ancora,
a
giuoco di
carte
C(r.
pubblicatoa
D*ALL£MAGN£.
Uone
da
op.
un
eii^
del
primo colpo
ilcotiddetto « Jeo de Piquetde Chades
nottri ed
ignoto,sul principiodel secolo XVI.
maito
IV. pagiu
il gesto
».
pagina 68,
tra
parentela
li, cap.
tomo
ratfrontare sono
d*ocdiio,è la
a
rosse.
il giustacuore,
pure
sotto
la caratteristica magrezza
delle figure
delle carte
lionesi.Il Re impugna
il tipicopallore
di chiome
e
la
posa
innanzi
recato
d*ermellmo,e
ornato
risvoltiazzurri,ha calze
con
il
citata ha
VII
»,
"cartier** ri-
II, pag. 250
dei
tenato
addi
cartolai milanesi, a
novembre
8
1308,
Gaspare da Besana, di
habet
quas
et
M.
stampando
cartas
de
iUis formis
ludendo
prò
in società
metteva
Bartolomeo
con
titatem
cartarum
illiscartis »,
ludendo,
prò
la
per
cartonos
di lire censessantadue
somma
Birago,tuttora
stesso
lione neirArchivio
Numerosi
giuoco di
ricco
notarile di Milano
difattiè
il
del
a
è
carta
^).
poi riuscito d'accozzare d'un
che
silografie
Codesto
mazzo,
Mazzo
«
e
dee
della
(settecarte
Saturno, di Mercurio
di Eicole
delle
più
carte
III il rovescio
Non
meno
il
^) Ved.
di
rovesci
sui
colla
carte
sono
figura
altre (una) di
franunentarie);
e
da riescire indecifrabile.Quale
(un Otto di Spade)
d'un'altra colla
le
sono
II il diritto
nella Tavola
rechiamo
gio
sag-
e
nella Tavola
figuradi Giove.
di
reliquie
quale appartieneal secolo XVI
un
bel
rocchi
giuoco di TaPur
avanzato.
in Archivio Storico Lombardo,
integralmente
pubblicati
troppo
a.
XXXV,
fase. Il, aprile-giugno.
spade »,
si ritrova tale
collezione
68
colo
pic-
incollato sul lembo
è
rimangono
visibilissimo nella riproduzione
da
^) Questo fregio,
o
il
pure
(due); di Proserpina(due);
(una); della Verità (Veritas,tre);poi
conservate
interessanti
i due documenti
di
il rovescio
(una),di Diana
cimelio
quest'importante
una
1908,
intere
malconcio
tanto
Veneziano
lagune ci riconduce
Ci
mitologia.
tra
adomano
dell'Olimpo», perchè
(tre);di Venere
frammento
di
misura
delle deità
ritratti dd
di Giove
che
parecchiepeculiarità
congiuntiil diritto ed il rovescio ^).
re
si potrebbe chiama69x102,
mm.
mantenere
per
soldi
imperiali
e
di codesto tabelprotocolli
di puntini,che
fregiopicchiettato
ciascuna
quan-
fatiendis
prò
ritenere di fabbrica veneziana.
alla città delle
propria
quel giorno appunto dallo
Cinquecento,che da
delle
carattere
carta, ed
ciascuna
(ventuno)ci
carte
indotti
saremmo
fra i
conservato
frammenti
papiros
et
dieci. G"sì dice Fatto notarile,rogato in
di
ad
Pozzobonelli,abitante al pari
di lui presso Santa Tecla, per dare impulso maggiore alla
azienda: Bartolomeo
difatti s'impegnava a dargli« omnem
un
a
compenso
tot
mutuare
seu
Birago
dicti Gasparis)^; ed il IO gennaio del 1513
requisitionem
omnem
si
dare
«
notaio G.
dietro congruo
prometteva
habebit... prò
et
del
mezzo
a
Leber
presso
e
quale nelle
carte
di Tarocco
la biblioteca di Rouen
noi data
nella Tavola
del secolo XVI,
(cfr.D*ALL£MAGN£,
II dell'« Otto
che formano
op.
cit„ 1.
di
parte della
pag.
166).
e
c
o
u
o
u
o
z^sè.^-^'^^^^s^^^^^^fm^k^m
e
ti
"
O
u
a
o
u
o
ti
h
Tra
gli
lettera ioediu
I. Uu
le indagini intomo
Oggi che
e
che
persino le
giudici certo
qui
severi, ma
gli bastò la
vita. La
di V.
inedita
i
presso
vo* dire
Faltro
edite in vari volumi
la Benelli
ed
il Ferale.
a
all'estero
fondare
banditore
lettera.Nelle
Né
Malta,
a
alle
come
note
Carissimo
ho
di
o
rispostoprima alla vostra
ZULIA
BENELLI,
1896; GUIDO
hai,
Uiier.
detta
s) Or.
Danle$ca
detà
")
pagine 695-701;
170,
pe§.
ipetta al
*) Il
•odo
^) Il
marzo
poMeMore
D.
H.
La
n.
18
RoMetti, di ed
.
70
o
Funa
ove
indotti
o
tacerne,
a
alla dimora
intomo
così
d'Italia si facesse
più
senza
ci parranno
il 15
Londra,
alla
veniamo
*):
opportune
del
di teHembre
1837.
E
del Ferale ved.
1906.
TORRE,
LeMeie
voi. XIII,
S.. voi. XIV,
inedite
pag.
di G.
A,
462-472;
1907.
pag.
in RjbiMia
253
Sfor.
in Ghm,
Ferale in BuBeitino
dal
Baffi
noi
traicritlo
o
5o-
d^a
igg.
Europea, N. S., a. X,
pagine 649-659:
prima delle lettere date fuori
dite.
appendice di lettere ine-
igg.
del libro di G.
r^centione
con
sembra
mi
renze,
Fibibliografiche.
Spigolature Ronettiane
pure
298
pag.
RotteUi,
caso
vi scriverà,
perchè
biografichee
Notizie
G€Ar.
di
M.
veduto
ho
nel
mettermi
Pepoli,che
veduto
ecc.
Ch.
1870. voL XII.
FERALE,
dal Ricciardi, che
di.,
op.
dir
n
voglia,
1848.
roiaettiano. da
dell'autografo
Frior, al quale i lettori dovranno
conte
setti,
dell'arte del Ros-
speranze
lettera,per
Rouetti,
L'opera
voi. XLVIl
Haliana, N.
BAFFI,
V.
1906.
DELLA
A.
Gabr.
FERALE,
di CaHeOo,
Gttà
e
tiamo
repu-
di rinvenirne
Amico,
risponderepiù pienamente. Ho
forse vi ha già scritto ^).Non
«) Vedi
delle
e
hiogo le illustrazioniche
troveranno
^, noi
e
aspirazionidel Ricciardi
vane
agli increduli ed agli indifferenti Ma
Di
Non
vita
recate
essa
stesso
avvenuto
lettera,si sarebbero
giornale,che dei dolori
un
c*è
suo
fin che
la fama
credibile che,
pare
le particolarità
in
curiose
e
del profugo italiano
e
Europea
cenno
della
espositori
codesta
scorrere
discaro leggerne
Ricciardi, amico
la memoria
niim
de*
rinvengono
tornerà
della Rivista
perchè
accurati
potuto
dantesche
non
in fiore 0«
sono
fra quelle scrìtte al Ricciardi
è
non
ed
parecchie
del Vasto
Giuseppe
conte
recenti
più
^»
ammirazione
sconosciuta, anche
avessero
essendo
lettera,che
Ba£B
e
RoMetti
bardo
benevoli
sempre
pur
prosegui di devota
ne
cura
al vulcanico
lettera diretta al
fedele, che
per
di Gabriele
stravagantissimeelucubrazioni
sue
interessante
una
autografi
Carlo
onere
FcpoG, patriottanotÌMÌmo,
frequentava atwdiiamente
la
caia;
è il
diligentemente,
gratial pari di
noi, detta
andi'cgli esiliato a Londra
ved.
BENELLI,
op.
cH.,
ed
pag.
nottro
coa-
liberale
intino
50.
co»
dd
altri(accia
che
impossibile
esser
persuaso
egli^).In quanto
credo
me
a
fuoco
quel che
meglioandar
esser
ha
non
fatto
soffiando di
tratto
che
che lasciarlo
vogUam tmere
piuttosto
acceso»
Non
stesso.
se
a
disapprovoperciò il progetto del nuovo
solo vo
bilanciando i mezzi da mangiornale
politico-letterario»
e
darlo
ad effetto,
il luogo dove debba
stabilirsi.
E qui mi sore
gono
innanzi tante
di tal tempra, che se non
difficoltà,
e
valgono
b
a
in
tratto
un
il giovinRicciardi,non
scoraggire
ilvecchio Rossetti ^. Malta
progetto vostro; ed
di là il
giornale,
quantunque
la
contro
numero
un
ItaKa
'1
e
editore. Io
suo
non
allora: non
era
dobbiamo
Inglese,
io
essi
libera la stampa
sia pur
potessero
non
nella condizione
ora
il governo
i gomigliorati
verni
minimamente
son
e
la Giovine
però ch*è cambiato
questo
dire che
Italiani.Quando
^: ma
sia
voi
contro
contro
praticato
Malta
se
era
per
postiin sospetto
ma
d*Italia userebbero
so
quando vi
in cui trovavasi
ivi, che
non
due;
o
ciò che han
impresatutto
vostra
luogoopportuno pd
pare
molto difficile
lo sparger
sia alle porte della nostra
penisola.
i governitirannici
vigilanza,
in
mi
non
nimire
per ina-
certamente
perchè.Trovereste
ecco
Forse vi riuscirebbe farlo di
e
fatte
son
modo
aver
di snidarvi
di là per vie di diplomazia,
si appiglierebbero
scrupoloa quelle
senza
dell*assassinio.Allora vi era
cario
(sic)che serviva di siCastelreagh
tuttii
a
governi assoluti del continente ^):per
vessati ed
erano
espulsitutti
Mediterraneo; ed
Là
potenti.
di
filiuno
I) M.
ne
perdutacosci»za),il quale dà
Era
poteva dirri
^
il 26
nato
€
lui il RoMelti, come
la condotta
disapprovasempre
^
vecchio»;
per
dell'isolaed al
Londra.
governo
*) Allude, com'è
visconte
Napoli il 20
voi. UV.
La
Roberto
London.
12
1896,
agosto
pag.
lo
cbe
inglese,
op,
Stewart,
ad andaie
d'accordo
176
sgg.;
e
sgg.
anni
tre
da
a
soffriledi gotta.
Rock fori,
ammiragliainglese
nave
22
e
solo sui
allora di
sgg.,
primidel 1624
dà intomo
quello die qui
marchese
di
uomo
di stato
che
inglese,
1622:
dir. S.
LEE.
346
le barche
tutte
pag.
Io
per
Malta, piena
a
trasportò
ciL, pag.
inglesegiudizioassai diverso
chiaro, a
incominciato
sulla
aprile1621
BENELLI,
di,,
op,
mette
169
più
non
se
soltanto, né
dunque cinquantaquattr'anni
Malta eglirimase dica
il reazionario
Casrlgreagh.
Cray Place (Kent), U
contava
leggea
riuscì mai
non
ta,
dall'anno precedenteaveva
ma
di ogni parte d'Italia.A
rifugiali
portairia
1763;
altro navigliopure
sopra
ri
la
cfr. FERALE,
politicai
febbraio del
da
Il Rosselli,(uggito
da questa passÀ
parQ
sicarjpiù numerosi
Napoletano (e vi si
G"nsole
un
Mazzini. Con
è
scogliodel
in quel nudo
rifuggiti
vi sarebbero
ora
risiede
i
di colui
mezzo
il Rossetti
Londonderry, più
ri uccise di
sua
se
ne
alle condirioni
ne
noto
mano
Dhtìonary o/ National
a
reca.
quale
Nordi
Bhgraphif,
sgg.
o
71
o
che derivano dalla SiciKa;onde
dal
il toglier
via dal mondo
governo
al
alla sua
Intanto di
barca
più modo
tornato
per
la seconda
lo attmdeva
al lido,o
Queste ed altre considerazioni
luogo opportuno
dovrebbe
non
riuscir difficilelo
La
giornale!
vostro
stacolo;
ma
assai
così la
associati. E
chi vorrà
Bruxelles lo dico anche
anche
più Tenorme
Quella
^) N"m
sorge
della stampa: io lo
pagina del mìo Canto
unica
promulgò. È
Londra
del
*2 1
e
del
barone
Michele
il Carrascosa
tra
era
lo
pruova:
mi
dereste?
cre-
costa,
pochi
ben
innumorevoli,
e
i
ganerale borbonico,
dal decreto d'indulto che
iarolto
il govcmo
favorevolmeote dal RosKtti, quando si pensi
costanti della
frequentatori
sua
casa:
ved.
BENELLI,
16» 50.
riesco
a
D0tÌ2Ìe di
rinvenire
Rossetti,esso
G.
Calducci, Firenze. 1861), e
non
questo
componimento;
figuranella raccolta fiorentinadel
non
lo
trovo
citato dal
1861
Fratelli,
all'armi,airarmil
La
Ccm
d
psilria
chiamò:
gliccctlanti
Anch'io
carmi
fra voi verrò,
sotto
ecc.
il titolo qui muniiato
(fucsie di G, R
Ferale. Che
238)"
o
scoraggianni
marziale
Carrascosa,
al pari del Rossetti esdiMO
dal
cit.,pag.
a
*1 Belgio,
troveremmo
Flnghilterra
e
vederlo qui giudicatopoco
strano
€ii., pagine
*) Non
per
so
spesa
trattarli che
può
anch'esso nei moti
72
agli
consegna
missione? Se lo
pericolosa
sì perchè simili pubblicazioni
sottoscrittori;
sono
o
di
operazionesempre
più di Londra, dove
che ne' liberipaesi,come
op.
quanto
due tiresterline^)!Vi è anche da riflettere
copie soltanto,
300
a
è
non
sognere
domani; e pure nel progetto vostro bioggi,noi troverete
fare spedizicHii
settimanali. Quel che dico di
regolari
e
trovate
per
e
segno.
di-
suo
Malta
«
così la
spedizionedel giornale,
incaricarsi di tal
una
là per Fltalia i numeri
del trasporto è grandV
è Taltro di far tal
maggiore
e
soppiatto,
della stampa
spesa
venuto:
panebbe tale;ma
spanderdi
alla
perchè?
riuscisse il
mi fan dire:
Bruxelles piuttosto
mi
».
traccia. £
non
o
corse
ri-
^)
»
gagliardo!
lo assaltò fin dentro
potè trovar
riuscisse
Quindi
frustròle mire,
colpo,fuggi in Sicilia dond*era
il
mancato
si
non
volta.
ilCar.... ne
se
sicario che
ov'orasi nascosto,
di far bandir da Malta
così fedel com*è
Fosse
«
gagliardia:
quel mascherato
propriacasa,
Perchè,
trovava
efficace del sicario;
e
mezzo
lo debbe
che
gli(osse
designatogliriuscirebbe tanto agevolequanto ilvolerlo.
io. Morto Caslelreagh
Spauracchi direte voi: fattirispondo
{sicX
suo
il governo
napoletanonon
il Carrascosa che vi era
del
chi
sia XAWAwd
oidìnale da
{JPò9$i€
fatte ed
che
suol
vostro
buon
a
prendere;
e
progettato
più;e d'altronde nulla di
lo
ritalia è
che
di
che
quelli
foglio^
son
pochissimi
direte
comprarlo gli emigrati,
Potrebbero
per
ed ognuno
si tiaie per abitudine a qudle
sì anche perchè,essendo in linguaitalianail
mercato,
voi: oimèi
ci
nuovo
verreste
pessimamente governata,
In somma,
polìtica
rigenerazione.
e
siam
dire
a
poveri
con
varci
pro-
sogno
bi-
perciò ha
che
mio
intenderlo.
possono
Ricciardi,
carissimo
panni poter conchiudere che il vostro
progetto oAre qualcheutilità,
difficoltànell'esecuzione.La Propùsta,che me
ne
daste
man-
immensa
ma
la
e vorrei che
stampata, è bene scritta,
desse opera a A proficuo
lavoro,ma quanto
la quasi impossibilità.
ne
veggo
Vi
dirmi, quando mi
prego
100
con
di
mezzo
corriere che
Tutti stiamo
di rivedervi. Vi
stima
e
tutti
dir
prego
che
aglialtrinostri compatriotti
al
penso
vi ho
della
qualche titolo appo
meglio che
santa
ho
non
ota,
volto
in-
un
speditoper
tremodo
salutiamo,bramosi ol-
vi
coro
cento
tutte
e
cose,
ferventi di
Tommasis, al generalPepe, e
dimenticate di
Né
nostri amicL
son
della
causa
coloro che vi
più
tanto
recava.
e
se
li credeste
signorUgoni ^);il titolodi fratellodi
immacolato
Taltrui
e
ricevuto
avete
Mamiani,
ossequjall'egregio
presentare i miei
martire
a
alla signoraDe
d'amicizia,
discarianche
più vi
Canto, che
si
costà
benissimo,e
penna
scriverete,
se
copie di quel mio
un
vostra
patriami
E nel
somigliano.
fatto vi prego
di
non
sventura
e
di
sarà forse di
desiderio di
virvi
ser-
amare
Dvxoaon»
ROSSETTI
A
tergo
A
bianco:
del 2° fo^o
Mansieur
M.
Joseph Ricciardi
Paris
TV.' 8
Rat
a
^) Son
talli»ad
eoceiioiie
*) Il timbfo di Londn
15
1637; quellodi arrivo
detta
è: Londra
a
pertonani
allora,
Parigiin
15
ro«o
tep.
1837;
e
è dilBcile a
noli
v'è
mo
DA
troppo,
aocanlo
^
Rocker
du
uno
rilerare;
pare:
VENECONE
perchè
a
di-
oonrenga
pie piccolo:S. SE
17 lepl. 1837.
o
73
o
Ora
le
nostre
nonne
abbiamo
che costituiscono
lunghe ricerche
e
Cominciamo
de
la Blache
società
breuil ')•iida
tempo,
Morgan *), autrice di drammi
L'autografo fu da
rintracciato
me
m*affigeant
par
Je
à
souvenir.
vous
d*un
rAccademia
11
^
che
conte
de
dopo
COMTE
^) Lady Sydney
pondence,
o
La
2*
era
stato
uomo
postuma,
Owenson
casa
a
à
mes
espoir
d*unt
habituée
peu
vie, je
en
yeux
le calme
et
vous;
la
aimable
mon
joindre un
prix
d'HaiutonviUe
ne
veux
di
(1809-1684),
dell'assemblea costituente
a
pas
Napoleone I.
del-
membro
per
de
58-59.
in forza dell'elezione
agliStati generali.
rappresentarla
lAcadémie
Il viscomte
Fran^aise,Ma
de
Sombreuil.
MORGAN'S
moglie del medico
Memoin,
auhbhgraphy,
ituntue,
ucdso
fratello della giovinettaimmortalata
Morgan (1786-1859),
LADY
ediz.,London,
bella
pagine
de
au
politico
inngne.
membro
(Juiberon,era
retour»
(1770-1846), dambelbuio
Giuseppe
conte
letterato ed
dai
Paris.
nari
rivoluzio-
dalla poesia.
Sir Charles
"Uark»
and
Moigwi
eorrtM-
Alien, 1863.
di camps^pu
celebre finanziare che
74
tinente.
con-
m^or
voulez
le votre,
de
d'HauMonvilIe
D'HAUSSONVILLE
il disastro di
(1783-1843). Vedasi:
ney,
del
de
près de
ainsi
heureuses
Clairoa
la Blache
Levy, 1885, Opera
^)
e
doubler
(atto di lui la nobiltà del Delfinato
Cfr.
sul
Dixon:
vous
douz
est
voisinagetei que
madre
di Francia,
aveva
3)
de
conte
poi pari di Francia,
il
car
^) va
Plaisance
les chances
sur
Moglie del
0
un
altri assai pregevoliin Londra
con
pémble adieu»
un
irieillessepassée
compter
Som-
Haussonville
chiari amici
e
Morgan, gli Hepworth
remercie,
en
m*offrant Fidée
heureuse
de
Monsieur
a
di racconti,ammiratissimi
e
perdre,Ticlée consolante d*un
vous
amie.
un
della
lundi 21
Ce
regret de
conte
delle maggiori dame
una
molti
acquistarsi
seppe
nell'archivio degli eredi di Lady
Ejì
d*Haussonville ^),figlia
del
contessa
fidanzata giovanissima
che
grande viaggiatrice,
e
monono.
del secolo deci-
delle vittime dell'orrida tragediadi Quiberon. La
Lady
a
I buongustai,
dei lettoridi questo
alla vita nella prima metà
intomo
stata
essere
di riceverne.
ventura
femminile, frutto di
saggiod*epistolografia
nuovo
'),e già celebre prima di divenire
parigina per
scrive
quasi più la
lettera della
una
con
rispettosedeirortografia,
sapevano
poco
la grandissima maggioranza
certo
periodico,gradirannoquindi un
amorose
ilramere
ragione, la graziae la spontaneitàcolla quale
a
bisavole, talvolta
e
lettere quali non
scrivere
ed
rimpiange spesso,
si
ilaliaiiee
lettere di dame
II. Nuore
in isliledelia
l'Mrera laadaU
al
reggenza,
conte
de
cortraila
la Blache.
a
Nogeat da Paris-Duver-
soulever le vofle
soatez
allez doiic
fasse oublier
vous
tous
lui
sastres
vous
enaxe
elle
Vous
plaiialoTsque rendus
allez donc
ce
trouvions
ensemble»
pas
aimables»
chateau
un
qudques
une
parcourir,
perdre,aimant
)our,
qui jouiraplus que
de
comme
MiDe
M/
à
dans
leur succès,
de
choses aimables
d'Haussonville
qui
mieuz
première
y
nous
de
les lieux que
avoir
de
plaisir
maison
allez
vous
triste de
connue,
retrouver
vous
de
d*un
assure
Cha-
n*oubliez
possible,
le gout
vous
vous
de
vos
un
ouvrages
souvenir.
Constant
Sir Charles.
à
veut
ne
de*
nos
ne
mailres
des charmes
personne
ce
des
tous
flatterdu
se
voir
vous
M.^
chez
aller aussi» nous
y
tout
heureuse
vous
de
urbanité
notre
allez voir
vous
comme
personne,
à
moments
devant
arrangé avec
milieu d'eux
au
que
étions autrefois.
nous
que
passer
qu*elle
j*aime,malgré
pa$
ciaiiis
jusqu'aumilieu de
que
pre^
quelques chaimes: combien
^)?Je regretterai
que
banois
pas
penser
encore
redevmus
ne
France
cette
me
croire.
y
maUieurs, il m*est doux
ses
de
trouvez
vous
serons
veux
France»
notre
lui rendre jusdce» et
nous
Tavenir»el lorsquevous
TADemagiie?Je
parcourir
malgré tous
torts,
ses
cache
me
riante,je
pcrspective
mie
Vous
qui
auprès de
oublié
étre
pas
tous
deux.
D'HAUSSONVIULE
LABLACHE
Verso:
Lady
Morgan
Hotel
d'Orléans
Rue
des peUis augustins
Fbg. 5.' Germain
Paris
TmAMo:
Al
JinBet 1816.
24
medesimo
duchessa
Albertina
lei Famicizia per
eone
di Broglie»la figlia
della baronessa di Stael,che ereditò da
ilhistrìnostri concìttadiiii,
qualiilMonti
^) Gli HauHOimDe
qoe
abiterano
del levo
inqdliiii
*) NfltiMiBH
è
(1797-1030),che
deDa
presamìbilmeDteriferinidue biglietti
1816 devono
anno
na
oob
aoùco
le
peiioDe
tkU
il
in
appoalo
quel
il naichete
cohe
feoio di
pnna
madre,
celebre tlalìrta fiamete, pubblica una
morali. Il figlio,
in»
Jk
la dmJieite
db Brogbe, publiéeipas
al
n.
1 della
me
*).
de la Ville l*£vé-
di Chahaiiiiaii.
quella
tua
tempo
ed il Gmfalonieri
ton
ma
dnoieaa
di
mi^gior
leelladella
fik Pam»
kom
tua
oivffit
da
di lei «
nuovi
tesupi
pia alte firtè
ooniipoadefliain: Lti'
Levy. 1896.
o
75
o
del pari indirizzatia
Sono
data:
SUÌ8 bien reconnaissante,
Mylady, de
bien
prendreà
J*aiété foit
Cest
ce
soir»parce
de
mes
de
vous
depuìsquelque tems.
empéché cl*alIorvous voìr plus souvent
pouiraiavoir Thonneur
je
que
voir demain
pour
dans
profiter
encore
de
la soirée
passer
Agréez, Mylady,
Lady Morgan
i libridi
Voulez
je
M.^
Randall
chez
vous
ne
vous
hier
bonne, Mylady,
assez
votre
ouvrage
renvoye
pas
qui
che
successo
Agréez Fassurance de
nous
pour
ebbero
envoyer
interesse bien vi-
nous
les deux
soir,mais les personnes
au
BROGUE
notevole testimonianza:
*) les lit.J*aibiai r^etté
trop tard.
restées
è
ne
de
volumes
si
vement,
étre
vous
les autres
e
une
sendments
al grande, straordinario
biglietto
accenna
avec
hyver.
cet
st[a£L]
Il secondo
vous
la campagne,
mais serait-il possible
la matinée avant
je
quatre heures,car
de votre
court
sejour ici et réparar
m*a
sante
tous
lendre chez
me
fait manquer
l'assurance de tout mes
mauvaise
ma
que
obligéede
suìs
qui pait
désirerois bi»
voulei:
vous
souArante
ne
amies
Imtéiét que
sante.
ma
qui m'a
ce
jouTs.Je
ce
sul primo in matita la
annotò
16»:
«
Je
V08
Lady Morgan, che
autres,
e
est
parce
que
de
n*avoir pas pu aller
qui dinaient chez moi, sont
mes
distingués
sentiments
STAÉL
BROGUE
DE
Jeudi soir.
n soggiornodi Lady
per
Morgan
in Italia,
non
meno
fecondo
la propaganda delle idee liberalidi quello precedente in Francia, ci
la Princesse
Madame
Borghese sera
cueillirles personnes
qui lui viennent
Denon %
M.
le Chev.
G"mte
mais
très biai
vaient
se
passer
de
se
toujoursempressée d*ac*
recommandées
et
dlucAeue
aMMleUe
Je
nella sua
Milady Morgan
faire recommander
S) Denon
76
a
e
toprattutlo: Soavenin
de feu le due
le
pou-
Madame
et
a
de
la
Madame
di lei,vedanai le àtate LtUttM
ed alla figlia
ultima malattia,
Bnglie, pagina 39
Levy, 1866, voi. I, pag.
M.
par
Randall, ioglew itabilitaa Ginevra, devotÌMÌma
^) Intorno alla signoriiia
StaEL che
de
Je
fu dal 1604
al 1815
direttole generaledei Musei
la
Bmglie, Pani,
360.
(1747-1829)
chiama
ri-
bellissima Paolina, sorella dell'imperatore
Napoleone;
delU
biglietto
un
o
le letteree
per
in
ParigL
Ili
EA
Tarchivio degli Hepworth
lasdamo
ora
indirizzata al
vdeggiato. E
Ricevo
dice
compera
e
pazienza.
che
fa
ci
non
dal
suo
Carlo
al titolo dì
d'Auveigne
Londra,
La
la
in
a
lo prego
di
tempo
di più in
via
e
Milano
prevenirmidella
le
scrivergli
come
e
Camillo
partenza
di fare, da
del dove
si
saluto
e
contenuto
^). Il
')
per
•
Credo
delega àé
76
o
posso
Latour
duca
che
avete
più ingolfato
e
Leri
a
rivare
ar-
a
non
chiuso.
congrès.Ecco
assai
prima
quanto
Corti che
a
per
avere
portarmi. Frattanto
mie
queste
cose
ho
il
fattevi
che
rete
sa-
semestre.
sono
della lettera,questa
Viffbùi Vcram
d
neve
da Parigi
(Villamarina)
V.
appare
scritta
a
^) CoDtcna
questo
graziadi
V.
Dal
da
nuovo
la
sempre
trovano
poi pregato di procurarmi ogni
Vi
di
intéressants. Dite
molns
ou
il sistema
sepoltinella
avuta
più che
bientot le
sua
cose
calmare
il Malaret
verrà
il bravo
va
tempo
difendendosi dal Commendatore
qui dicesi
dove
bliograf
Bi-
nostra
Voi»
per
Nulla
paese.
e
Papà
(a-
tanto
più nojosi.Beati quelli
Segretarioaccompagnatore
grulladi Zurigo. A
istruire del
io
siamo
finalmente ha
che
de plus
raccogliere
potuto
Qui
questo
pdliccierusse.
offitessa
e
ladro!
la talpa Reiset. Canofari
o
fra le
certo
va
dirò
siete là lontano
alm«o
resistenti
sempre
seguace
che
con
sorprende.
Piglia tempo
pajo di pillole
per
si diventa
rimasti
son
della
sodo
vegeto
mi
non
im
freddo
un
ginocchio e
dirvi. I toscani
e
occasione
Felice voi
paradisodove
tuttora
Così
proverbio.
mio
un
Alla
nervoso.
fino al
lettera che
la Vostra
e
Londra,
a
la serie
Greppi» allora primo Segretario
Giuseppe
conte
della Legazi(»e di Sardegna
chiudere
per
di Castiglione')•della quale si è
lettera della bellissima contessa
una
Dixon
di
OwtjglKiiifnata
voglia alludere alla nomina
principedi Cangnano,
poco
del
verso
GIUSEPPE
VERASIS.
la fine del 1859.
GALLAVRESI
a
OldomL
Boocomp^pi
graditaal barone
•
govenMioffe
Ricaaoli.
detta Toscana,
BIBLIOGRAFIA
Early Woodetti
MUaU
cmUdning
Sbdea^
o/the Flfleenih and
M.
of the
member
D.
thMeen
Q}ftr
CeniarieM, ielected «id
and
Bibliograpbical
Society,Methuea
ragioiie 3 Jennings nella breve
dagli studiosi della
siasi data
che
iniziali,
invece
più recenti sbxK,
FVef azìmie
by
OSCAR
Co., 36
materiale
un
otferva
JENNINGS.
Street. Louiom,
E«ez
Teccelleiiza del lavoro ed
per
di prim*ordine.A
cui hanno
riunita in
e
se
più
solo volume
un
di questa
ricca
non
U
in
una
rimasta
si
distinguono
il fior fiore delle lettere imziali che
pregevoli opere
alU
tutta
TEluropa duranti
quanta
per
Schónsperger ci
accanto
decine
a
i
primi due
dai
e
composizioni studiate,ove
nel
le graziose figurine;poscia ad
d*una
vano
Uhn
presenta
Paiaoiense
al raccoglitore
colie
messe
di J. Gutnecht
con
Segue Basilea
Salterio di Furter
Valentino
maiuscola
Zainer
stesso
di Bebelius
lettere di Van
e
Calcar.
inizialidel Missale
si raggruppano
ancora,
Frisner
inizialia
Holbein
puttini di Urs
con
Poscia
a
ecco
Olutnuceme
e
Macabrea
sersperg;
tutte
e
da
animate
Ginevra
ci dà
il Minale
cui degnamente
e
Schott, da
da
un
pure
ahre
di
e
villani del
a
Bamberga,
le lettere istoriate
a
colle
soffio di artistico slancio neUa
loro
rosse
pie leggende
a
J. F^usz, da Gruninger, da Geiler
le mutazioni
il
s'accoppiano le grandiose
Zurigo, Lubecca,
(1469)
(1475),
di Lutzelberger,dell'Alfabet
di J. Pfeyl (1506); le capricciosesilografie
di vari libri ùnpressi
da Knoblochtzer
con
Sensenschmidt
Graf, di Holbein
(riprodotte
a Strasburgo);le
Cratander,
a
HoU,
gustosiintaglid*una vivacità quasi moderna.
Curio; quellea scheletri della Danza
dello
Galeno
(1501), le
comincia
Si in-
geometriche,
e
le floreali incisioni della Bibbia di Richel
con
le più
incunaboli
grandi lettere storiate,ed
sue
piccolima
reca
venerandi
floreaU
Roger; quindi a Norimberga, dove U Bibbia tedesca di
ricca
abbelliscono
loro
21ainer,Sorg, Keller, Hohenwang,
saggi mirabili di omamentazioni
offrono
U
per
secoli dell'arte della slampa.
ad Augsburg, dove
passare
varia
torchi delle più in^;x"rtanti
tipo^rsfiedi
dalle incisioni rudi dei primi tempi,
così
di Magonza,
dai
luce
sentare
pre-
lungo dimenticata,
a
nitidezza,egli presenta
uscite
del
(are di più;
voluto
tanto
di tavole che
serie
del
dare aHe
a
più bella,più interessante, più
parte
produzione minore,
disdegnata. Ed
ha
annunziamo,
i
come
il bibliografoinglese,il nome
diritto. Ora
in fronte al libro che
rito
me-
del Haebler,
del Kristeilcr s*è comindato
Claudin, dello Schorbach, dello Spirgatis,
legge
il
negligenza però
questa
in quelle del Butsch, del Reiber, del Heitz, del Redgrave,
si
delle
valore all'esame
riparando, e nelle pubblicazionidell'Ongania
vengono
inizialil'importanzaa
tcnpo
gran
per
come
storia dell'incisione poco
nq^esentano
spesso
di chi le esegui,
quale
LsUen
of QmamenUd
fepvùducUom
anoolated
pagiDe X-286.
in^^
A
hindrtd
Strasburgo
von
attraente
Kaiginalità.
ori-
delle inizialicalligrafiche
svolazzi,
a
o
79
o
d'uomiiii
grotteschi
ghirigori,
profili
in Tarie
tempo,
di A.
di mostri,graditeagliscrittorifrancesi del
e
edizioni del secolo XV
sue
Durer
piccoleinizialidi Ratdolt (1476), da
Matteo
Capcasa, a Tacuino
Gregoriis.Roma
delle VUet
è
non
del 1471;
Cesarum
di Tridino, a
del Viiruoio ài Gottardo
da
è
da
dite
gracoppiano
ac-
(qualiilMissalt
Padri),de* Sessa,
esempi: un'iniziale
tre
libridi M.
a
nero,
e
Locatelli,cui si
di SS.
che
altre tolte
due
e
bel contributo. Como
un
fondo
su
Bonetto
( VHe
rappresentata
Per Siena la esibizione è
Mazzocchi
danno
prodottidi Giorgio Arrivabene
vari
da Pavia de la Luna
yallisumbrosaelA Otino
da
rappresentata
saggi toltia libriimpressidal Giunta
altri numerosi
del De
è
di Giunta; dalle caratteristichefigurebianche
Lucantonio
a
beto
all'Alfapettini
i^"irati
e
di G"lonia. Venezia
le stampe
recano
ezeunte;
Silber
di Giac.
e
pò*più ricca;le Opera L, Daihi (1503)
un
innanzi
messo
Pimte; Pavia
le inizialielegantissime
con
di
quelle,addirittura squisite,
con
uno
de* più delicati tipografi
del primo Cinquecento:Jacopo da Borgofranco;Ferrara
altre pregevolissime
del boccaccesco
con
del MissaU
tipografo,
e
Lettres
**
da
il Pachel, Gerardo
roto,
della stessa
le
officina;
da
i
curiose
"
Vérard;
Blanchard, Moylin;
logus Sandorum
di W.
in Francia:
poi
Lettres rustiques
altre
di Mathieu
meno
non
tazioni
Husz, le imi-
prodotti notevoli di P. Hongre, Poullet,Wolff, Fradin,
addirittura più di
e
di Saccon
centinaiodi esempi trattidal Caia-
un
(pp. 214-221). Da
di tipografica
produzione siamo
questo
rilevantissimo centro
quindi portatia Parigi,dove
le fini incisioni delle Vies dea
andens
ci si fanno
mirare
am-
pères di Dupré; XAlftf
sainda
di Vérard, le inizialidi Trepperel
calligrafico
hdo
Lione colle
ecco
Leroy (1479), ed
**
*'
lo Sdnzenzeler, il Za-
chiamati
sono
Ponte. Passiamo
fleuronnées
toumeures
claris mulieribus,d'ignoto
faticadi Certosini divenuti tipoChartusierise,
grafi
Foccasione. Quant'a Milano
per
libro De
Bocard, Rembolt
e
e
Ge-
ring,Wolfgango Hopyl, FilippoLenoir, G. Tory, JosseBade, Chevallon, Vade Colines,ecc.
Simon
scosan,
Troyes
restier,Hostingue; e bei saggi danno
francesL La
Spagna
de
de
per
ressante
lei»troppo
alcuni ben
rassegna
ri4"idoriassunto
italiano qualcosa sente
d'esser
né
invece
o
80
cosi
stato
Roma
tanto
o
ne
parco
e
la vittoria
arride
non
Finte-
scelti saggi di edizioni fiamminghe (Delft,
Gouda,
(s"^)rattuttodi Hagenan) ed
qualisiano Tinteresse
ma
di cosi opulenterivali.Chiudono
Schiedam, Leida, Anversa, Louvain) non
Codesto
Zamora; quelledel Comenio
Salamanca;
a
in cospetto
povera
inizialidella Canr
di Coimbra, le curiosissime
Gyffer
altre città
Castilla di Valencia, Juan
G.
con
e
Morin, di J. Fo^
Avignone, Poitiers,ed
da ignotoartefice a
Le^fes,stampata
Euad"io, impresso da H.
certo
pure
in lizza
entra
de Varila di Sevilla,J. Alvera
piladon
gloriadelle letterine de' Lerouges
di quelledi Pierre de Harentals, di Martin
di Lecoq, Rouen
minori
si
avrà
un
altridi posteriori
stampe
che
sche
tede-
di silografie
inglesi.
mazzetto
meglio di ogni discorso giovato a chiarire
la novità del volume
dello Jennings.Se
uno
studioso
di dover rimproverareal valoroso bibliografo
britanno è
di saggi di stampe
Milano
luminosamente
ne
Venezia
rappresentate
non
sorte
in
mezzo
fanno buona
a
noi; certo
ne
figuraqui,dove
renze
Fisono
Ausburgo, Basilea,Lione, Parigi.Ma
in fondo è forse meglio cotL
Chi
che
sa
ad
in animo
venga
non
italiano
un
di r^Munre
alle omissioni dello scrittorestraniero. E se da noi uscisse allaluce
dell'arte nazionale un
in onor
libro come
questo, ci sarebbe da rallegrarsene
davvero
Tonore
per
italiani.
degli studi bibliografici
della patriae
I. "k
M.
C
BRIQUET»
?ppuitmi
Lu
det Marquet
Flligrmes.DictioiuMiie hifloriqiie
1282
vcn
de Filvanes. Tom.
1600,
juK|tt*eii
figuct "kai
39
avec
le
èu
Papier dèt
16,
et
teUe
V.
1-IV. Genite. Julien,1907. iii-4^. fMgiiieXXlV-836.
che dal 1687
n Briquet,discendente d'una famiglia
di solertilavoratori,
ad oggi
Chàlons-sur-Mame, dapprima, quindi
a
alle filigrane
di
si è
essa
conseguilouna
diEgentissime
indaginim
colla più viva compiacenza
Qie
aq;"ettazione.
carta
tutto
soprat-
e
v*ha
specialità
e
una
stava
ch'egli
sono,
turalmente
na-
per
adunare
i fruttidelle
accolta
grande lavoro storico-illustrativo,
venne
la più lusinghiera
bibliografico
suscitò nel campo
e
alle industrie
attesero
compiacenza
fossero bene giustificate
quest*aH"ettazione
e
oggi abbiamo
addirib
sott'occhi,
opera
insigne,anzi monumentale.
tura
Riunendo
un
questa
un
or
fino
ed un'autoritàda tuttiriconosciute. Perciò
il Dizionario storico, che
mostra
le
fatta da lunghi anni
competenza
la notizia,diffusasialcuni anni
in Ginevra
allafabbricazione della
del libro,delle ricerche intomo
sue
leor
facnniléi
112
difattisotto
una
classificazionecomoda, facilmente consultabile,
tutte
ha
il B.
FìEgraneanteriorial milleseicento,
preziosodi indagine e di controllo
istrumento
l'autenticitàdi
l'origine,
monumenti
scrittiper
U
una
moltitudine di monumenti
storia,per
enorme
XV
degliesemplari di decorazione
copiosisu
civiltàe
incerti
delineati dalla
la letteratura,
degliarnesi,delle armi ne' secoli XIV,
e
oggi
dubbi;
e
degli
mano
offerto eziandio un aiuto
e^vimeva il Valet de Viriville,ma
altre discipline.
Difatti s^ antiquari
gliarcheologitroveranno
e
di disegniutiliindicazioni sopra la forma degliutensili,
massa
insperatoad
motivi
chiarire l'età,la patria,
per
si
artisti,
come
in questa
soltanto offerto aglistudiosi
non
deDa
deDe
una
e
gliartistie gliarteficidei
XVI;
di stilizzazione;
cumenti
gli storici dei do-
e
industrie che più contribuirono allo sviluppodella
cultura generalenell'Occidente cristiano.
1. d» V.
CARLO
FRATI,
AneJdoU
da
coMd
lorineM
Marckmi.
e
Torino, Ckiiwii, 1908, 8».
29.
Da
autore
di due
alcune
ha saputo
archivio Morelliano,il chiaro
autografedell'importantissimo
cavare
copie estratte
acquistanoun
malconcio
di queste
o
carte
e
fuori notizie curiose
da codici torinesi
e
mano
per
importanti;
con
egH ci parla
del Vemazza,
copie,che
andarono
valore considerevole,perchè de' codici originali
il secondo
distruttonelllnfanstissimo mcendio
trascrizionicontiene
una
Grammatica
Zygomala, tradottain latinoda Giovanni
greca
ilprimo
del 1904. La prima
di Giovanni
Foresto bresciano,
e da
SagomaU
esso
o
man-
81
o
data
di Alvise»
Federigo Badoer, figlio
al patrizioveneto
dono
m
gnata
accompa-
la seda un'epistola
latina,che per la prima volta viene pubblicata:
e
conda,
scrìtta « Di villa,li 28 ottobre 1591 *
lettera di Paolo Loredano
una
ad
un
Poi, dopo di
innominato.
amico
ad altre notizie
accennato
aver
sunti
tran-
e
da codici torinesi essi pure,
il N. pubblica sei lettere del
distrutti,
ora
di
due
del Morelli al Monti» scrìtte
la
minuta
Monti al Morelli, e
rìq[x"ste
al DUtamondo
intomo
tutte
Torìnesi
Marciano;
e
al
e
dei poema
ciò in servizio della edizione, che
e
ne* codici
del Capello, contenuti
comenlo
uber-
il Perticarì.
tiano preparava
Queste lettere,le quali integrano degnamente le altre scrìtte e rìcevute
Notizia deglistudi di
dal Monti, che il Pelaez pubblicò nella sua
«
succosa
G. P. sul DiiiamonJo
tra
allora,
assunto
aveva
»,
studioso pesarese;
e
chiosatore del poema
gettano
che
all'interessealtissimo,
luce intomo
nuova
l'edizione
i letteratiitaliani,
anche
ci danno
intomo
cui
a
Guglielmo Capello,Temdito
a
di Fazio, ragguagliimportanti,
i quali furono rintracciati
altre vie dagli studiosi dell'umanesimo, soltanto in tempo
per
adesso conosciuti
neppure
sono
al chiarissimo dott
di questa
nota
recente
non
e
si dovrebbe.
come
Noi, che del Ditiamondo, da lunghi anni, ci occupiamo
manifestiamo
lavorando lo
stava
Frati la
lo studio del
preziosaper
veramente
amore,
la pubblicazio
gratitudine
per
viva
nostra
tutto
con
dottrì-
poema
nale di Fazio.
Prof. ANGELO
Can.
della
hUcaxUme
Per Gerolamo
BERENZI,
prima
ma
Fretcohaldl nel III cenienarh
musicale, 1608-1908,
opera
Ciemona,
dalla /tub'
monese,
Tipogr. Cre-
Umone
1908, pagine 35, in-8^.
«
anni
Tornate
di
all'anticoe sarà
progresso!» ammoniva
on
vita,Giuseppe Verdi, che sentiva ed
sua
valore la dolcezza
e
la potenza
secolo. Ammonimento
glorìemusicali
prezioso;l'amore
tornarono
loro tempo.
ierì ^ano
italiana del XVI
il culto, senqpre
e
in tutto
i4"prezzava
e
dovute
il
vivere
a
le
tutti i maggiorì centrì musicali
in
onoranze
mezzo
a
a
noi della vita
alle
rissime
pu-
più
del
rigogliosa
Palestrina,che si celebravano
d'Italia;
oggi
è
all'illustre
suo
suo
XVU
del passato, s'accrebbe,
le opere
s'estese;
e
nostre
celebrate d'allora
Così
dell'arte musicale
sdegnoso,negliultimi
per
Gerolamo
figlio,
Frescobaldi, il principe dei musicisti del Seicento, l'instauratoredella musica
sacra,
a
il
prodigiososuonatore
sciogliere,
con
feste solenni,il debito d'onore
delle città sorelle. E noi siamo
renzi,il quale,da Cremona,
opere
che Ferrara
d'organo e di violoncello,
di Claudio
meravigliose
cercato
dove
si
vagheggia di dar
certo
82
0
lode al
mano
a
queste
pubblicarele
dono
ren-
nelle quali
pagine affettuose,
alla vita dell'illustr
pagine piene di vita,ridondanti d'ammirazione,che
col piacerepiù vivo.
Be-
can.
Monteverde, ha voluto unirsi a coloro,che
di rìunire le poche notizie,
che si possiedono,intomo
maestro;
o
d'anunirazione,tra il plauso
ben lietidi tributare la nostra
omaggio al genio frescobaldiano,con
ha
e
si appresta
tutti
geranno
leg-
Una
BERENZI,
Prof. ANGELO
Cu.
Cariota dtUa
Vetcoco.
di
dia
tua
kttera
H
Cimiamo
Marco
Vida
pagina
una
e
Tipogr. Cremonae,
Umone
Gemaiuw
1908,
iii-6^,
15.
lettera è quellascritta dal grande
La
nel 1533
alla
Magnifica Communità
«
Pompeia; ed
di Alba
La
dal
sostenuta
serve
ne
se
Virgiliocristiano,attende
e
occuparsida pari suo
in
elevazione
sna
lodevole, non
quanto
per
ancora
luci
porta
parolainfiammata,che M
con
scovo
ve-
a
Vida, il
ad
ebbe
Novati, che già del Vida
affinchè egli,
studio magistrale,
cremonese,
uno
ma
nuove;
G.
biografo,il critico,Tillustratoreabile
il suo
Francesco
si rivolgea
coscenzioso, e
la
»
dalla relazione del Cerioli sulla difesa
anche
ricordare
per
di Cremona
partecipare
per
eroico nel 1542.
vescovo
dunque,
pubblicazione
Fautore
cremonese,
zione
seguita,oltre che dalla risposa di congratula-
è
dei Deputati di Cremona,
d*Alba,
umamsta
voglia
attendere da
ildesiderio di tutti coloro, che, ben a ragione,possono
far pago
delU
hii U storia completa, monumento
aere
perennias, dell'immortale autore
Elneide.
nuova
E
noi di gran
accoderà;
ci associamo
cuore
più degno, più
nessuno
a
questo
suo
di lui
atto
a
voto,
che speriamo il Novati
la gloria del
celebrare
suo
concittadino illustre.
/.
E. MADDALENA,
La /ottima della Locandina,
Eilratto dalla BMaia
•.
Rcmia, 1907.
d'Italia,
0^, pagine 42.
Quante,
«
con
secolo
un
e
MirandcJina
locandiere soltanto,
invidiano quest'allegra
non
e
di vita sulle H"alle,
è più giovane che
mezzo
mail
che,
ridotta,rifatta in maniera
Maddalena; ed ha ragioni da vendere; tagliata,
decente,
questo
tradita »
«
che U
scempio, ecco
raccolta,ci
lingueuna
sei in
molte volte piuttostoche tradotta;eppure,
mostra
che U
quarantina
Ubliografiaqui
Locandiera
«
»
di volte circa: dodici vobe
inglese,altrettantein francese,tre
ungherese,una
in
accuratamente
fu voltata
ruineno,
una
in
in
e
polacco,in
nonostante
opportunamente
in tedesco,otto
greco,
in*
tutto
in
imitata)
(ridotta
o
porto^ese, due
il
Così
»
in
altre
spagnolo,
due
in russo,
in
in danese, in croato,
e
in czeco!
Di
tutte
queste
versioni,rifacimenti,imitazioni,e
le analizza in modo
arguto
e
il Maddalena
spigliato,
dei
loro autori,paHa
adonuonlo
il testo
adatte riproduzioni
che incarnarono
di ritratti delle maggiori attrici,
e
con
il perso*
naggio di Mirandolina,e d'avvisi teatralidi tempi diversi.
E
uno
scrittoche
contributo aDo
si fa
studio deDa
leggere tutto d*un fiato,e che
fortuna del
teatro
Goldoniano
apporta
in
un
notevole
Europa.
/.
o.
1C?
o
63
o
NOTIZIE
4
della Società
Riunione
Vili
zìato, rVIII
Riunione
giorni 1"-20
dello
che
successo
stata
era
importanza, ed
del
contenuto.
ammirarono
udirono
superba sede
e
con
che
loro
si svolsero
artistiche
mostre
ne'
storiche
e
comunicazioni, piene d'attrattiva per
Riunione
della elezione
e
Consiglio di Presidenza
nuovo
annim-
consoci
Archiginnasio, le sedute
storico
Della
di
singolare concorso
con
stato
luogo in Bologna
avuto
dire pienissimo.Nella
veramente
le sale dello
di
valore
ha
nostra
interesse dei presenti,che
di eccezionale
e
Società
maggio,
scono
si può
concessa,
il vivo
tra
della
BibliogrqficaItaliana. G"m*era
renderemo
che
nel fasci'
esatto
conto
vità
no-
fu proclamata
vi
colo doppio estivo.
Per
paghi
stiamo
ora
alla Ripista di Roma,
ed
a
XII, fase. X,
a.
bramosi
i consoci
solerzia dal consocio
tanta
con
1906,
genn.-apr.
Nuoci
di maggiori ragguagli
di maggio
25
prof. cav.
1908, pagine 302
Dal
Bibliogrqfica,
Civica, Lucca;
del
Ministro
Pelandi, Bergamo;
di
Bologna,
Sorbelli (a. Ili,n.
A.
Consiglio direttivo furono
"asile, Roma;
Cav.
(839)
(834) Otto
(836) S. E.
D.
Harrassovitz, Lipsia;
José Augusto
Ferreira
Sgubbi, Bologna; (840) Cav.
B.
G.
Domenico
Elnrico Dall'Orto, Genova;
(846) Don
Giulio Belvederi, Bologna;
Lumbroso,
Erik
(847) Carlo
Adolfo
Adolfo
Conte
IVof.
Martinelli,Milano;
seppe
Schmia, Trieste; (848) Giu-
Genova;
Armanino,
(850) Rag.
Luigi Coletti, Treviso; (852) Aw.
(853) Dott.
Roma;
ElmiUo
Cav.
(854)
(851) Dott.
cesco
Fran-
Comelli, Bologna; (844) Dott.
(845) Dott. Guido
Belluzzi, Bologna; (849) Comm.
Milano;
da
(837) Biagio Doria, Napoli; (838) Luigi
Augusto
Franchini, Bologna; (843) Dott.
Darù,
1-2,
ammessi
Giorgi, Bologna; (841) Elmilio Ravaglio, Bologna; (842) Cav.
Cesare
sgg.,
sgg.).
(833) Biblioteca Angelica, Roma;
(804) Biblioteca
Costa,
62
pag.
della
Soci
i soci:
tra
rimandare
L'Archiginnasio,il pregevole Bullettino della Comunale
diretto
Q
a
Jahn Rusconi,
Arturo
Silvestri,Milano; (855) Nob.
Barone
Guido
Roma;
Gagnola, Milano;
(856) Jacques Boulenger, Archiviste-paléographe, Chantilly; (857) Museo
Etnografico Italiano,Firenze.
4 L'opera monumentale
de
tiens
la fin du
1907)
mesi
or
è
sono,
compiuta. La
recensione
del
o
testo
84
°
XV*
già in parte
dicesi debba
viva
di questo
vuoi
del
per
speranza
Les
Principe di Elssling,
siede
et
uscita
du
l'ammirabile
seguire il secondo,
di poter
prezioso vuoi
finezza
e
figures
pubblicatopochi
con
cui
subito stampare
per
véni-
dere,
(Paris,Le-
XVb
alla luce; al primo volume,
nudrivamo
libro,veramente
du
commencement
sollecitamente
che
lipres à
la novità
e
essa
sarà
un'ampia
l'interesse
fedeltà delle illustrazionigrafiche,ci
d'un periodicoappetito,
Nogira* Onenigo, bcaricaU dì avviare la pubbEcazioiie
die lia di
Foiiga^ouffidak
essa
giovi in pari tempo
e
alla degna ricorrenza,illustrandocon
acconci scrittala
i tempi in cui vìsse. Il periodicointitolatoSan
della CanonixMazhne
tenario
nel
venturo
(1610-1910)^
di novembre
mese
sarà
e
Cado
Bonameo
le
fascicolo di sedici pagine in formato in quarto, riccamente
di arricchire il nuovo
promette
preziosiper
^
Onoranze
del novello
lettera che
questa
intende
più illustriBibliog^» di
e
Nel
1909
di Francesco
li
amid
meritate
promuovere
nativa
né
liana in Triette;ma
noi
ci
HORTIS
Topera
del
neUapiile
a
il voto»
1906.
fu
vero
RegioneGiulia, che insegnòa
rivolgiamoa
tutti
nelle disdpiineda
MiseeUaaea
queita
coloro, che
gli
ricorrenza
volle abbandonare
affermato,di
n
conoscere
dkono
ad
e
nel
lui professate,
che lo
o
che giisarà offerto in omaggio
e
ila-
le
nell'inda^fare
amare.
ideale discepoli
di ATTILIO
senso
amano
e
in sepio
e
la città
Univenità
una
nelI*iUurtrii«
gH albori deirumanenmo
maeitro
opere
col quale ATTILIO
Miscellanea di itiidi.
lui tolennemente
da
»,
bibliotocario. In
di
di letterato e
tua
insegnòdalla cattedra,poichénon
non
collaborare al volume
La
de'
uno
Catalogo delle
«
di Trieile
Rowettiana
di offrirgli
una
eMudilD
ancora
vicende ttoriche della
Epperò
nella PetrarcbcKa
li propongono
HORTIS
vide
ad
oggi gii studi italiani.
cui si vantin
emirati
ìmziaTa
ATTILIO
vìva compiacenza
onoranze
«imi dalla pubMìcaaone del
comiiioiiotreBtadnqiie
ammiratori
e
siderio
de-
vivo
con
Signore
Petrarca
HORTIS
ben
ne»
e
pubblichiamocon
Triole.
Uluitrìmino
missione
Com-
periodico.
Attilio Hortis. Riceviamo
ad
La
illustrato.
attendiamo
promesse,
sue
elegante
un
la storia del pensiero,della vita,del costume,
convinti ch'essa terrà piena fede aUe
la comparsa
pubblicazioni
sue
ressanti,
di materiali nuovi, inte-
organo
suo
ed
III Cenr
nd
mensile,fonnando
ora
per
del Santo
persona
comincerà
gli aninii
preparar
a
lo
doli
invitan-
onorano,
di alhtio.
delle letteree del diritto,e monograBe
studi di storia generale,
acffogKfià
11 soctosciitto
bibliografiche.
Comitato
si (a lecito di raccomandare
k
colkboratori di dar
ai
dell'Hortis.
pwfawpia ad «lyomentiche abbiano rebaione colla peculiareattivitàscieotifira
Speriamo che la S. V. IUma
d*ora
cortese
oon
Con
aderirà
soUrritudiwf l'adesione
a
e
questo invilo
k
e
fin
di comunicaici
prcjghìsiDo
il titolodelk mono^afia.
possibibnente
perfetta
osservanza
//
pmiJenie
onorario:
dott. Scipione de
aw.
San-
Podestà di Trieste;// pnaUenie ^eiHvo:
drinelli.
prof,dott Bernardo
Benussi; //
Wos
pndJmh:
prof.Alberto Puschi.
Prof.
Guido
Costantini
prof,dott
Piero
-
prof. Attilio Gentile
Sticotti
-
-
prof.dolt. Giuseppe
Vìdossich.
Q Riconendo
nel 1913
loizi,il ceUbenimo
Ferdinando
da
o
86
o
una
il primo centenario dalla UKNTte
indsore
ha
PasquinellI
ben
messo
il
fiorentino,
in luce
un
nostro
di Francesco Barto^
egregio cotMocio
graziosoed
cav.
aw.
eleganteopuscolo,
ornato
riuscita riproduzionedel ritrattodell'insigne
artista,
per
far
noti i suoi
voti **.E^
"
cfJoro che reggono
la
desidera dunque che
assai mteressante
9 Archivi
una
molta
impegniamo fin d*ora
e
l'inventario degli Archivi
riflessione e
Fruin Th.
R.
da
aggiuntee postille
con
italianaper
veste
i dottori G.
Ordinamento
giudicareil valore
abbiano
buona
spesa
si
olandese),
testo
soliticonsiderare
Solo
diremo
da potere
anche
a
intonare
Q
molto
Come
que'
«
il sempre
cose
speciali
d'Archivio
non
»,
ai
ci riconoscia
non
U
dicato
de-
comparsa,
d'archivistica,
come
IppolitoMalagnzzi-
compianto conte
interessante
che
ci arrischieremo
non
tale che
a
noi
l'opera,garbatamente tradotta,ci
che
é
di tale
parsa
solo ai puri archivisti,
ma
quali i traduttori sembrano
procul esie, profani.
degliImpiegatidelle Biblioteche
all'Associazione Nazionale
pubbliche e all'VIII*^Riunione
Bibliografica,
uno
proposte in
tema
zeUnte
zionale
ufficialedella Na-
Picozzi,ha dato alla luce
di Brera, il sig.Demetrio
Nuove
essi. Siccome
al volume, di cui annunziamo
seppe,
dilettantidi
omaggio
gine,
pa-
incapaci
come
filzevoluminose
le
in siffattamateria, così
riuscire utile ed
il Proatl, o
di 129
della propria esistenza nel placido ma
gentilimpulsod'affetto riconoscente
di tant'altrecose,
natura
e
inesauribilidinanzi ad
giudiziintomo
recare
il libro
presenta
l'importanzadelle loro mansioni
parte
competenza
veruna
Valeri
desco
te-
Kaiser, oggi
nitido volume
un
agevole ufficiodi nordiuare
sempre
non
con
Fz., di Utrecht,
Torinese.
Tipografico-Editrice
s'elevano minaccevoli ed
a
pochi
sono
e
Irtì^entariodegliArchilei,edito in
e
d'apprezzaree
certo
Mufler
non
d'Archivi di Stato nostri,
di due valenti ufficiali
cura
solerte Unione
e
blema
pro-
Alsazia in Strasburgo,compaia
archivistichesono
Gli studiosidelle discipline
faticoso
è
studio,sicché
hmgo
archivista tedesco, ildott. H.
un
di volgere dal tedesco in italiano il
quanti non
far quanto
a
collettivadi sei studiosi,
G. Vittani. Cosi, quale opera
accontentati del semplice ufficio
i traduttori nostrali non
si sono
Bonelli
(giacchéanche
dalU
asso^
Az., di Middelburg, tradotta in
direttore dell'Archivio Distrettuale della Bassa
adesso in
noi ci
e
ci
direttorid'archivi olandesi, i signoriS.
tre
Roma)
a
specialemonografia,pubblicata,or
una
Feith,di Groninga, e
A.
e
Bil"Iioteche,L'ordinamento
e
può fare meravigliache
J.
voto
qualche anno,
una
sa,
vederlo effettuato.
che esige indubbiamente
anni, da
è
a
provveggano
Bartolozziana (come si
mostra
nuova
nobile
questo
a
in noi per
stara
con
fu già fatta,or
ne
ciaroo interamente
dell'istruzionepubblicafra noi
somma
celebrarlo degnam^ite
di quel Centenario
in occasione
di ordinamento
intemo
e
titolata
in-
memoria
una
d*uso pubblicodelle
maggiori Biblioteche Italiane (Milano,Tip. la Stampa Commerciale» 1906,
pagine IO), dove
che
si
intomo
già seguitinell'ordinare i libried a quelli
rendere più comodo
blico
e
più agevole al pub-
ai criteri
potrebbero adottare
per
l'uso della suppellettile
conservata
emesse
idee interessanti e degne di venir esaminate
9 RMampa
tìnimM
nelle nostre
p.
delle opere
di G. C. Vanini.
53) asseriva che le opere
maggiori biblioteche,sono
e
discusse dai competenti,
Fin dal secolo XVII
del Vanini
erano
assai
rare
ilPalin (Poe
che, quando
o
87
o
ì libraiolamiesi vollero
divieto. Nel
che, quanto
Hsarpanint
ràtamiMu n'ebbero
una
FOleari (De
170B
VmM
Della
stessa
magis
ore
famoti aihei I, C
Vanirti,1 709, p.
affermava:
aiheismi,Altdorf, 1730) taceva
3). Pochi
testimonianze
(De
»
in manibns
W/a
ei saiptU
dopo il Thomasìus, (fftsf
.
queste parole: Bber
«
Potrebbersi aggiungere altre
».
sissime
numero-
sterà
ba-
ma
quelladel Cousin, il quale,nelPaccingersi
fvonunziargiudizio
a
tutte
per
est
non
manibos
et
la rarità delle scritture del Leccese,
provar
a
«
dei dialoghi
con
menzione
bisce temporibus et pancisvisus
anni
12) scriveva
oculis
quam
sed in scriniis latet selectarum bibliothecarum
omnium,
rarus
«
lo Schramm
opera
dai magittratiespresso
tcript. et opinianibus,
p.
dialoghidel Vanini« i dotti
ai
».
tenlarne
sul Vanini, premetteva:
«
Je
devrais
ne
j*avoue n*avoir jamais hi les deux
(Oeuores, Introdudion
me
pas
de Vanini
ouvrages
qui
Vhisi. de la philosaphie,
tom.
à
égard,puisque
cet
a
prononcer
sont
rares
assez
»
les,
207, Bruxel-
I, pag.
1840).
Buon
pensieroè
G.
a
le due
Chi
saranno
C.
dunque quello del
stato
Vanini, da
esecutivo
del filosofomeridionale,Y Anfiteatroed
superstiti
opere
neirarchivio
compiere
da
Spinelli-Rasponi
un
suo
preziosascoperta
uno
lavoro scolastico.
—
dirette al Vasari,
Si
che vi
di circa settanta
tratta
dal proprietario
affidate al prof.Q. Tomasetti,perchè
ve
ne
che
siano
al Vasari
servirono
stato
era
Dialoghi.
Elssi
per
ammesso
letteredal Buonarroti
le
esse,
qualivennero
curi U
ne
tino
la-
fatta di recente
stata
è improbabileche fra di
non
e
studente
è
i
ranze
ono-
testo
in Lecce.
volesse sottoscriversi per averli,può dirigersi
al Comitato
messi in vendita a dieci lire il volume.
Una
9 Lettere di Michelangiolo.
le
per
nel
in Lecce, di ripubblicare
sorto
poco
Comitato
cune
stanqMi, al-
la biografiadel grandissimo
per
artista.
9 La Sodeté irUemationale de la
di artistie
gruppo
della stampa
di raccoglitori,
si propone
moderna.
La
vuole anche
Saheuve,
città straniera,come
di
esposizioni
di suscitare
organizzareogni
anno
Venezia, Londra, New-
incisioni moderne
e,
è
del comitato
Picabia;segretario
casa
o
88
Berlino, delle
Zjom.
Schwarz.
è il signorR.
sta
Lepère, Anders
e
preparandoun
e
i
accuratissimo albo
disegnidel
veneziano
Giulio
prenotazionisi ricevono dal librario B. Cassirer di Berlino.
editrice Berthaud
Mattonale, sotto
o
una
m
presiedutodallo scultore Augusto Rodin
Frères, di Parigi,che ha
collezione Reproductions de
dell'importante
la BibL
un
Famore
mantenere
York, Amsterdam,
riproducentile incisioni
d*eliografie
fototipie
e
Le
Parigida
di storia deloccasionahnente,retrospettive
Graphiicbe Gesdlschafi di Berlino
CampagnoU.
e
a
Parigi e ogni biennio
a
dai signori
Alberto Bernard, E. Andrée, A.
composto
Q La
recentemente
ha sede in Parigi,
Società,che, provvisoriamente
me
Tarte della stanqMi. Il comitato
9 La
fondata
grapure^
U
direzione di H.
assunto
manuacrita
Omont,
ha
ora
U
zione
pubblica-
et miniatures
messo
de
in vendita
del oxL
la rìproduzioiie
greci coi duecento
Ut
di quellabiblioteca,
la Collezione di Chirurghi
6866
disegni attribuitial Primaticcio. Oltremodo
l'altrapubblicazioneartistica che
pure
data fuori: Album
la
importanteè
solertissima casa
stessa
ha
de poriraiU d'après les colleciións du
des Manuscriis de la Bihl, Naiionale, per
latina. La
4 Paleogrtrfia
del dott. Franz
pregiataopera
tanto
punto
ap-
Dèpartement
del signorCamillo
cura
ora
Couderc.
Steffens»professore
all'universitàdi Friburgo (Svizzera)sulla Paleografialatina,viene
tradotta in
H.
francese
del P.
cura
a
di Parigi.La
Champion
Coulon
Remi
pubblicatadalla
e
ora
casa
edizione,condotta sull'ultimatedesca, conterrà
nuova
fac-simili in fototipia,
centoventicinque
accompagnati da trascrizioni e da
illustrazionicon
un'esposizionesistematica della storia della scrittura latina.
Uapexa. divisa
9
in tre
partiverrà
Cataloghinotevoli.
importantedi librì e
e
(cat
e
Lang
di manoscritti
di Vienna,
355), illustrantidue
documenti
del XV
di Roma
(cat.3), contenente
antichi di materia
di molte belle
ornata
quellidei libraiOlschki di Firenze (cat 56)
insieme
d'arte
lire.
ottanta
crediamo degni di
inviatici,
gliultimi cataloghi
Tra
quello della libreria C.
della vendita Lachnit
in complesso
costare
a
diverse
e
e
una
scientifica:quello
riproduzioni;
curiose
di
Hiersemann
Lipsia
ugualmente importantiraccolte di scrìtti
ma
d'archeologiamusicale. Copioso di buoni
e
zione
men-
zione
colle-
e
rarì librì
XVI
secolo è pure il Catalogo 59 della Libreria Luigi Lubrano
di Napoli, illustrato,
oltreché da sette tavole fuorì testo, da 26 fac-simili.
e
4 Congressie Riunioni
di
tenuta
per
l'estate
Ne' giorni
Bibliografia.
a
Bruxelles
Documentation
»,
10 ed
organizzata per
alla
Questa Conferenza,
di Bibliografia.
quale
tissime
già assicurata l'adesione d'importan-
è
di Parigi,l'Imperialedi Berlino,
Y International
Catalogne of
e
Sden-
essere
l'altroCongresso mondiale
è
Blbliographieet de
quasila preparazionedel Congresso Intemazionale
Bruxelles, sarà inaugurato
1910, quando in parì tempo,
a
ttfic
Literatureyvuol
nel
di lugliosarà
dell'IstitutoIntemazionale
d'IstitutibibBografici
ragguardevoli,
come
si terrà
del prossimo mese
11
cura
Biblioteche, quali la Nazionale
che
nale
1. Conferenza Intemazio-
Internationale de
Conférence
«
una
l'autunno.
e
delle Biblioteche
e
degli Archivi. La
Conferenza
adesso riservata ai rappresentanti
dei diversi organismi(associazioni,
istituti,
biblioteche,
ecc.),che
murano
a
studiare
Due
o
a
in
tutti i
in
stato
per
potendo
attiva alla Conf
occuperanno
i Congressisti:la
della Documentazi
della Bibliografia
dell'organizzazione
e
la seconda
ogni singolo paese;
Bibliografica,
non
d'ogni branca di scienza,
tazione.
di documentradurre in effetto lavorì di bibliografia
e
documentaria
bibliografica
e
parte
servizio
grandi categorìe di argomenti
prima comprenderà lo
La
paesi,in
erenza«
la felice riuscitadi questa
le condizioni dell'organizzazione
nelle varìe scienze.
per
ora,
prendere
alla quale fu
come
cortesemente
sarebbe
suo
derio,
desi-
invitata,fa voti
importanteRiunione.
o
89
o
2. Società Italiana per
delle Scienze, che,
il progresso
per
stitiiitalo
scorso
nelle riunioni
anno,
in
ottobre. La
scelta della
un
nacque
e
Il
a
Parma, ha deliberato di riunirsi
a
festeggiail terzo
si
Faenza, visse
Firenze,
a
qui svolse la
e
Matematiche, Fisiche
Chimiche,
e
Tomcelh,
attivitàdi
sua
La
Paleontologia).
logia
Metereologia,Geo-
terrestre,
sarà
CategoriaB, destinata alle Scienze Biologiche,
Patologia,Agronomia,
(Zoologia,Botanica, Fisiologia,
sei sezioni
sezioni: Scienze
Giuridiche, Scienze
Morali,
le Scienze
per
Economiche
e
avrà
un
in Toscana
senator
nd
secolo XVII
assistere alla solenne
per
La quota
per
3. Internationale
poi che anche
sulle «Condizioni
»,
un
nella
ottava
lire,ridotta
mentale
speriFaenza
gitaa
una
visitare l'Esposizione.
e
cinque
a
historische
Kongress for
coloro
per
Va
IVissenschaften,
per
prossimo,diviso
i cultori di
ricordato
storiche,il quale
il grande Congresso Intemazionale di scienze
sezione
delle scienze
con
aprirà
Congresso di Parma.
lato interessante
pure
si
della scienza
Torricelliana
Commemorazione
in Beriino dal 6 al 12 agosto
si terrà
e
si chiuderà
è di dieci
i Congressisti
aderirono al passato
che
Blasema
sei
cheologia
Storia, ArStatistiche,
Scienze Filosofiche. Il Congresso
Glottologiae Filologia,
discorso del
sezioni
otto
nica
Geodesia, Fisica,Chimica, Mineralogia, Mecca-
e
Antropologia, ecc.);infine la Categoria C,
con
tematico
ma-
comprenderà
Categoria A
si suddividerà in
e
Geogra6a, Fisica
applicatae Elettrotecnica,
in
ripartita
del
centenario
diviso in varie Categorie.La
sarà
(Matematica,Astronomia
e
oo-
di sperimentatore.
Congresso
le Scienze
tenute
si è
sanno,
dal
sede del Congresso fu soprattutto suggerita
nuova
fatto che quest'anno appunto
se
i lettorinostri
come
Congresso generale in Firenze dal 18 al 25 del prossimo
nuovamente
che
liana
la Società Ita-
Anche
delle adenze.
il progresso
sezioni,offrirà
in otto
studi bibliografici,
come
abbraccia
(Historische
Hilfowissenschaften)
quello che
Io studio
pure
ed archivistiche.
bibliografiche
Pubblicazioni
ricevute
in
dono
in
o
cambio
Lribri
Gutonberr^jatellscliaft:
dmtUcb.
G.
A.
pag.
Miigii€der0€r9ammlungenmu
Walter, I906"1907
233.
con
Annaies
W.
Stuttgart,
90
MahiE
o
am
24
JttfmdtertchU, EniatM,
Juni 1906
e
u.
23
dh
In
Or-
Jini 1907, Mainz,
43).
Guieréerg-GeteiUchrfi, V,
la SocUié
d'Émulathn
des
VI,
VII, Mainz,
1906,
4,
Votges, LXXXIII
Ck.
année» 1907, Epiiial,
(due volumi).
Kmpp'scbe BUcherhalle, 1904-1907,
Heyd-Schòiu,
o
Sechiier
tavole.
quattoidici
de
Huguenin, 1907
Die
a.
(due faxicoli di pagine 36
der
VerìSffaitUchangen
—
FÙnfier
E«en
1907.
GesehiehU,
Bihlhgraphie der IVUrtienAergitchen
Koklhammer,
1908.
IV
Band, Eni
Hsifte;
periodici
n
C.
canonko
tolli. Per
la
eeeoU
XVI
XV,
P.). IX
V.
aaaée.
gerie popaUdre
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47. 46) A.
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(CooL
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LùieHe; V.
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Milano,
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La
def Enoeloppe»; J. PeUiMon,
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(1700-1786);
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R.
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ricerca
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d*Assas),per
inediti di Cesare
una
pubblicazione che
Beccaria
o
il
concementi
rapporticoi filosofiFrancesi,ed all*infuori di
amministrativo;
e
sarebbe
gratissimo
a
chi
Vga
92
e
Vanzelti, via Tadino
Vigano, gerente-napomahlU
sta
desimo,
me-
tutti
lo aiutasse
tale ricerca.
Stampato in Milano, nell'Officina graficaBertieri
dirizzo
(in-
n.
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Ufficiale
Italiaiia
Società
BINIografica
DALLA
SEDE
DELLA
BIBLIOTECA
SOCIETÀ
MILANO
DI
BRERA
BIBLIOGRAFICA
::
ITALIANA
MCMVIII
Anno
II (N.S.)Fascicolo 4-5
del
Indice
BARTOLOMEO
a
[
FRANCESCO
E.
MOTTA.
dati
Orsini
proprietà
1397
Un
secolo
cimeKo
rarissimo
tipografico
rentino
fio-
XVI
Libri
%
biblioteca
della
Soranzo
in
Trivulziana
99
.
ROSSI.
GIORGIO
Un
andato
eroicomico
smarrito:
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derna
Qua-
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poema
soggiogata**
EMIUO
A.
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ORIOLI.
93
Pag.
NOVATL
del
di
Codici
NOGARA.
nelFanno
prestito
fascicolo
presente
BERTARELLI.
da
carte
Bologna
giuoco
nel
secolo
XV
109
a
L*omamentazione
del
libro
Italia
in
nel
colo
se-
XVIII
GIORGIO
(con
tavole
quattro
ROSSI
BIAGIO
illustrative)
DORIA.
Tra
e
Frugoni,
BIBLIOGRAFIA.
L.
A.
(Si
Rizzoli,
C.
parla
Frati,
C.
di
H.
te
(Aba126
Hoskier,
C.
Vecchioni,
autografi
Giordani)
Pietro
Monti,
Vincenzo
119
gli
G.
Ambrosini.
R.
G.
Grasso,
Bologna,
Manzoni)
133
NOTIZIE
140
PUBBUCAZIONI
RICEVUTE
QUESTIONARIO
ATTI
IN
DONO
O
IN
CAMBIO
144
146
DELLA
SOCIETÀ
147
n Cibro e la Stampa
''
Ufficiale della
BNnettMo
umo
n
dà. $•) T«K*
a
Eigno-OtMMt
4-f
Codici
dati
Società BiNiografica Italiana''
di
nell'anno
ell*esainmare il codice
del
secolo
staccato,
Ravamatis
un
pezzo
di custodia
ad
Vat.
che
XIV,
Pomerium
Orsini
proprietà
prestito
412),
I9M
1397
lat
1%1,
contiene
Ecclesiae
i
membranaceo»
primi
libri del
tre
di Ricobaldo, vi trovai,
di pergamena
il qualedoveva
(ora incollato al foglio
in
origineappartoiere
alla copertura di legno
fogliomaggiore applicato
di qualche codice, donde
fu ritagliato
in modo
che
salva la parte scrìtta. Il tagliodifatti non
rimanesse
è
regolare,ma
rinizio
la fine delle linee, le
e
cm.,
le
Che
il
di
lo
accuratamente
segue
differenti:le
4
un
legno
prìme
tre
misurano
le
Il
dopo da
fogliointero
11
a
1 2,
e
le ultime sei da
dalle scabrosità
nel rovescio
del pezzo
rìmasto, e si riconferma
dei fori che il tarlo vi ha praticato;
ma
lunghezze
seguentida
sette
ad
orìgineapplicato
fosse in
dal colore
e
rasentare
di quattro
,
tre
si deduce
quali sono
cm.
da
scrìtto,così
una
che
4
si
a
7.
a
copertura
si vedono
dalla forma
non
3
ristica
caratte-
può asserire
fosse quelladel codice presente, perchè
originaria
di Urbano
Vili e del cardinale
questa (che porta impressif^ stemmi
alcuna traccia
bibliotecario ScipioneC"beDuzzi) ncm
mostra
che
la copertura
di tarlo,e
copertura
perchè la
pergamena
applicataalla
superioreè molto diversa di colore
deDa
parte intema
e
di
spessore
o
dal
93
o
brano.
Una
certa
di pergamena
non
accenna,
come
nostro
brano
pergamena
qiialparentela
però fra il
si può negare,
perchè lo
si vedrà, ad
codice
scrìtto ddla
Giacomo
un
fl
e
Orsini
conte
di
sul margine estemo
del f. 154 del codice si
Tagliacozzo,
e
molto somigliante
di mano
«
legge,
quelladella pergamena,
a
comes
Se ne deduce perciò che questo codice ed un altro,
^.
Talliacocij
cui spetta il brano di pergamena
mente
a
ritagliato,
appartennero certaagb Orsini conti di Ta^iacozzo,e da essi,non
siq^amo
far parte del vecchio (ondo
nò come
nò quando, passarono
a
Vaticano^).Elcco intanto il testo del brano.
Librì comodAti
dommo
liacodj.
die settimo
Magnificu dominu
per
Franciaco detanite de
Jacobum
Tai-
| Conùtem
de_Uraiius
dni MCCCLXXXXVIJ
Anno
CellisJ
vìcobarimn.
Apiit quinta Jnd(ictione)
9p
mas
Digestnm
vetus.
Digestum
nonmn.
Jnfortiatiim.
Gxkx.
demtine.
Suma
a^^oois.
__
libricomodati
dni
Aimo
de aninu
_
Magnifica domina
^'edictom
per
Bertoldo
| taOiacotij
G"mitem
die | Septimo mentis
MCCCLXXXXVIJ
Jalijquinta
Jndictio(ne).
Ap^yicobarium.
de
Seneca
Bnficijs
Terrentius
Liber
beati Ambrosij de
Abbatis
liber beati Bemardi
kugcmem
Omnes
La
Militem
a
Non
a
non
È
pieelìlo.
noto
un
prevalevanolibridi
EHRLE.
o
una
conte
vera
può quindinascer
nel nome
proprio
non
punto, cioè
un
propria da
e
famiglxafioca
di
e
e
TagUacozzo
Onim;
principi
in
o
poi, avevano
un
nrrrlWi
mimf"t*i^liPi
in
loro
carattere
mentre
ma
ne
quei tempi,e non può
poieedewe alcuni e li polene
andarono
proprioaaai
in queels
?
diveno
da
raooodievaiio
di astrologie,
di
linguevolgari,
Romanomm
caccia, di
Pòntficttm,Roma.
1890,
mandosi
for-
quellodelle
quari eeclu*
di teologia,
di dkitlo,di filosofia,
palrirtica,
eoc^
BAllothecae
certo
un
poleale di
dei rignori,
come
e
poi che le biblioteche dei principi
romanzi
Huioria
in
Orrini
libri di S. Saittnra, di
«r«nanle
94
mai
mancava
che
meratislia
faiblielacheecderiastiche
•
ben conservata,
e
bibboteo
"li una
ha notim
dal secolo XIII
FR
nolamine.
sulla lezione,fuorché in
quindi rocar
dare
ano
scrittura è chiara
di codici
namtn
ad
de lande militie
conincti in
dubbio
*)
Offidjset
in
quelle
poesìe,ecc.
voi. I. pag.
Vedi
745
di persona
detalute, nel quale la
della lin. 2:
rappresentala da
astiane verticali,
per
tre
—uhleggersi
-ni-:
oppaie
(Dio t'aiuti?),
quanto detauUt
di
rimangono
trebbe
po-
dttaìnlt
nomi
sempre
personaggisconosdutL
Abbastanza
a
-«f-
però, tanto
uà
dekantt
o
di
cui invece
comunque
sillaba i
terza
deDa
quel ramo
la
invece
noto
(amig^
signoriae il titolo di
sedeva
il Ceudo
datale le
la
e
Orsini,il qualeiqppartieiiB
ebbe
cbe nel 1294
di
conte
da Cario II d'Angiò
Ta^cozzo,
Ivi ebbero
prestito.
di
già prima
e
Vicovaro, donde
di
rocca
note
nostre
Giacomo
i
^"punto
sede
e
pos*
sono
sepoltura
zio omonimo
tra
parecchipersonaggideDa fauniglia,
fjkaltri uno
dd nostro, cardinale del titolodi S. Giorgioin Velabro, mescolato
ai torbidi che
nel 1379.
Da
seguironoTelezione di
lui,che
fu
Urbano
papa
studii neU*Università di
a;^
laureato,e colla
apostolico
e
protonotario
venuti
al nipote i
ogni probabilità
con
VI,
morto
e
Perugia,
biblioteca,saranno
sua
codici indicati neUe
sette
di
dd carattere
giudicare
la biblioteca dei conti di Taf^cozzo, si dovrebbe conchidere
tutta
fra
col classificarlatra le biblioteche ecclesiastiche e q)ecialmentc
le biblioteche capitdUri
nelle quaE prevalevano
i libridi diritto%
due
note.
Se
infattida
Dei due
«
oxnodatarii
queste si deve
Francesco
^
Detaiute
Orsini, figura
neglialberi
il secondo, invece. Bertoldo
sconosciuto:
della famiglia
come
genealogici
(?) de Cellis sembra
al
appartenente
difiore,collateraledei conti di TagHacozzo, e
quarto
grado del
Dei
codici
com'i
quali,
correre
per
«
comodante
prestatiformano
le mani
ecdesiasticL Vi
in
ripartizione
tes: dal
0 Vedi
Ó
P.
a
gruppo
facilevedere dai loro titoli,
erano
^, e
glossatori
dei
nella biblioteca di chi
ed
un
uso
nel Medio
Evo
m
libro I al tit 2
del XXIV.
FR.
pi«.
LITTA,
o^
FanOgUe
dt,
ceUbri
parte i
747
e
in
primi sei, i
che dovevano
quelli
care
potevano quindimanatfari peptici
trattare
la
infattile Pandette, divise secondo
troviamo
EHRLE.
non
dovuto
avesse
quindicugino
%
Giacomo
»
Campo-
di
ramo
tre
volumi:
1) Digestum
2) Digestam
ne-
dal
naùum:
tea.
iialiane, tomo
V, Ortiiii
di
Roma,
taT.
XDC
•
XX
") SAVIGNY.
ptg.
420
e
Guehkhi»
du
R»m.
lUeht»
àm
MHitiaUtf, Heidelbaii.1634. foL
UI.
tegg.
o
95
o
tit I del libro XXXIX
libro XXIV
dd
sino aUa
alla fine del XXXVIII.
sino
Clementis
le Comtiiutiones
Azonis^ celebre romanista
del Codice
dà
guito
se-
si indicavano
ultimo la Summa
la quale conteneva
bolognese,
contemporaneie posterida
zione
l'esposiebbe
tanta
dispensa
ritenuta in-
esser
riuniti in
solo volume, dove
un
secondo
i quattro codici del
più letterario sono
carattere
gruppo
in
^.
ogni giureconsulto
per
Di
^) e
V
delle Istituzionidi Giustiniano,ed
e
autorità fra
ed
Venivano
Giustinianeo; le Clementinae^col qual nome
il Codice
fama
fine. 3) Ii}forHatum:dal tit 3
accanto
a
due
opere
di
le commedie
di Terenzio e i sette libri de
profani,come
due di autori sacri,il de officUs
di Seneca, ne
beneficlis
segu"mo
autori
Il
'A
Ambrogio
di S.
laude
militiae di S. Bernardo.
novae
la
e
per
dei codici
del secolo XIV
in
dame
opportuno
de
qualitàdeUe opere indicate in queste note non
nell'insieme e nell'apsé una
partenenz
grande importanza;ma
loro sono
documento
di qualchevalore come
esempio
più consultatie degliscambii librariiin uso sullo scorcio
numero
hanno
e
valle della Sabina;
una
della
colleghi
notizia ai
per questo ho
e
Società
Un
rarÌ88Ìino
cimelio
del
La
liberalitàdi
cortese
un
NOGARA
a
ftorentino
tipografico
secolo
Bibliografica.
BARTOLOMEO
a
stimato
XVI
nostro
consocio, il dottore Tammaro
De
Marinis, così esperto conoscitore della storia della tipografia
in Italia,
ci consente
di comunicare
ai lettoriun
preziosocim^o,
alle mani, il
venutoglirecentemente
Si
i cultori dell'antica poesia popolare.
per
di stampa
0
FR.
di
V.
") Di qui
Die
toI.
49.
ha Azzo
o
%
o
11. pag.
il nolÌMmo
non
vada
GenJiichie
Jer
Qudlen
u.
proverbiocitalo dal SAVIGNY,
a
tratta
della bozza
destinati,
senza
componimenti poetici,
due
SCHULTE,
1877.
Stuttgart,
non
resse
intequale offre singolarissimo
Palazzo
».
Intorno alla Somma
op.
o
UiUtatur
di., voi.
alle Smnmae
Jes
V,
dubbio,
Con,
pag.
Recht9,
11: «CU
vedi ibiJ.,pag. 27
ad
venditori girovaghi
cantastorie,in
e
diffusi da
essere
mezzo
fiorentina e presentata
plebitoscane; uscita da una tipografia
colle correzioni deglierrori tipografici
eseguitedal proto, per la
alle
approvazioneal cancelliere del S. Uffizio, che vi appose in calce
facsimile
Xìmprbnatur.Il curioso documento, di cui rechiamo un
riuscito nella
ottimamente
538X480),
costituito da
è
(millimetri
dell*origuiale
grandezza stessa
fogliodoppio,
un
evidentemente, nella tiratura i due
alFestemo;
bianco
poi
componimenti potevano
venduti. Può ben darsi però
separatie separatamente essere
che si vendessero anche congiunti:
gli esempi non
mancano.
venire
Chi
esamini
com*esso debba
fiorentine che
uscito dai torchi di
essere
lavoravano
libraiettiannidati
Importantecimelio
attenzione
con
alle scale di Badia
«
i Tosi ^). Le
Calassi,i Pagolini,
i
ai
invece
componimenti, sono
come
sempre
nulla
che
a
due
succede
fare coi testi stessi Elsse
più antica,e
neUe
Baleni,
i
in
testa
hanno,
non
popolaresche,
stampe
dalle mani
uscite
sono
de*
conto
per
gU Anichini,
messe
silografie,
di data assai
quasi sempre
o
»,
tosto
delle molte stamperie
una
il secolo XVI
mezzo
a
si avvedrà
di
incisorifiorentiniche
qualchedunotra quegliignotie leggiadrissimi
hanno
meravigliedi fine,ingenua,inspirazione
tante
la delizia dei nostri occhi
per
In quanto
essi
ai due
dubbio
senza
errati,ad
età
un
poco
Tuno
caso
diversa. Le
sappiamo dire.Anche
all*altro,
mentre
anche,
assai
ottave,
gono
appartenandiamo
non
se
titolat
inagilie sciolte,
(e meglio avrebbero
Allegrezze d'Amore
dette Le
ne
differentiautori,ed
a
creare
^.
componimenti poco
stati riaccostati per
sono
saputo
dovuto
essere
allegrezzed'Amore) spettano a quellaclasse di
liricheerotiche della fine del Quattrocentoin cui, forse per un certo
di novità
amor
E
noto
pago
di
lopogrqfico
e
stampe
*)
Finflusso
parodiadi
una
ancora,
^) Cfr. il mio
sotto
Storia
e
la
KRISTELLER.
o
per
lo
luogoalla più
ascetiche.
meno
d*amore,
Duefias, leggiadrocantore
Stampa
Calcografiitaliani che
popolari, Bergamo. MDCCXXVII,
Cfr.
sacre
diede
e
poi,
lunga parodiade* sette salmi penitenziali;
Missa
erotico in una
travolti anche a significato
icrìtto La
Tipografie
si
spagnuolo,
scritture
già Juan de
come
scritto
avesse
non
e
aperta
meno
o
sette
Early
pag.
nella
dal
proJuz, popel. italiana
tecolo
XV
al XVIII
con
elenco
un
impreatero
storie
37.
Florentin. fVoodcuie, London.
1997.
o
97
o
1
de Amores
lui
s erano
i
qualiil primo scrisse una
LamentacUmes
stessa
sui
Mhsa
nuova
DE
0 Cfr. J. AMADOR
cfr. i miei Studi criUd
^
tur-no
«
LOS
/ diece ComandamenH
Neapoli-4aiio
»;
probabilmenle
stampato
202
e
di quattro carte, lepialD
a,
Bologna.GiroL de Benedetti.1519
in dieci ottave
una
preceduteda
che
ad
nel
che
mar
Comandamenii
Dhe
intrate
non
Qui
mostra
Ma
soeptro immenso
hauete
suo
mar
ftimo
Il primierodamor
E
che
eomendmnenio
subito nato
Temendo
conforto.
senza
Comandamento
entri in
Se hai saper tanto
Segui laltouesil suo
Suo
d'Amore
isperateil porto
gliquei non
morir rotti in
che
e
fino
corte
sua
ardito e
a
contento
morte
in gaudioe
amando sempre
impero omnipotentee forte
il qua] resleria guasto e conquiso
e
sacro
Senza
11 seculo lo inferno
e
il Paradisa
Decimo
Il dedmo
Guerra
è chel mal
la pace
e
ti
pagK
bene
dilettoil tormento:
U pianto riso soauitii le pene
11 suspirar
conforto e gaudioil stento;
Libero in seruitu scioltoin catfaene
D.uiuer tristo et il morir
Che
o
98
0
contento
piikche godi opdior fra
Più sei felicee
-
VI.
compoid
pene
pag.
160;
tante
stento
per
Not-
tipopaiìche,
bm
una
I conandamenti
gustale il senso
dal
come
tomo
noie
circa. Precede
Amore.
percheperirete
Diece gentil
comandamenti
Senza
wnEa
intrar uolele
gouemo
de esti uersi non
Se
ataorott
oi,
d*amor profondoe denso
di
Spogliati
blicò
pub-
e
legg.
Tultimo dei
e
Los
e
de Amo*
rozza
silografia
sono
compresi
d*inlroduzioae.Riferiamo qui.per chi
serve
di raironli,
l'ottavaintroduttivae il primo
/ Died
la Uter. €Mp.,
akuni sonetti
dinanzi
inginocchiati
le
dico,
incognito,
parliamo;
erti, de
Con
-
rappresentante cinqueuomini
Voi
de Amor
Napolitanoscrisse
cui
Hm.
RIOS.
de Amore
oputc.
in
Amor^
in Italiavi hi chi si pose
Uiter,,Torino, 1889, pag.
e
Ribera,
il secondo
Cinquecento/ diece comandamenti
di
versificatore
re^, così l'incognito
e
de
Badajoz,de*
de
siete Gozos
il Notturno
come
primidel
Las
de
^).Anche
de Amor
via; e
Sanchez
Garda
de Job, il terzo
diez Mandamentos
la
Suero
messi altriconnazionali suoi, come
Juan Rodriguezdel Padron,
per
sacrificioeucaristico.Dietro di
del
episodi
principali
avesse
ghezza
va-
s^bene
siasi vcJulo ricoooscere
il
celebiò
ne
Magnifico,
Dolori').
In quanto
che
sebbene
al seccmdo
richiama
camuffato
quale una
TAutore
il
vanaglorioso,
il ricco
alla seconda
ci richiama
che
Lorenzo
/ sette
componimento, di tipospiccatamente
sicale,
mu-
quellodelle
lo
saccente,
dd
metà
ridotta
ci si presenta
modeste
a
zioni,
propor-
deridervi la civetta,il damerino,
a
pago
%
così dette Ercolane
nulla dice, esso
titolo che
un
sta
dimeno
altri ancora
Allegrezze:
deglistati del mondo,
satira
che
le Sette
dawicino
di
in lui dente
con
smaigiasso,
uno
stileche
alla
che
Cinquecentopiuttosto
prima.
o
Lfibri
biblioteca
della
in
letto con
Ho
a
Soranzo
Trivulxiana
interesse nei
vero
MOVATI
FRANCESCO
ganti
ele-
fascicoli,
precedenti
sempre
// Ubro
la Stampa^ la memoria del
giornale
e
Vittorio Rossi intòmo alla biblioteca manoscritta
amico prof.
comune
del senatore
veneziano
Jacopo Soranzo ').Dei tanti manoscritti di
andata dispersa,
sventuratamente
uno
queD*insignecollezione,
venne
per-
variati,del
e
anche
dd
in
chetti,
Trìvuiziana;ed è il codice di NiKPelle del Sac-
secolo XVII,
segnato col
di Teodoro
Carrer
in prq;"rìetà
970), donde,
stesso
avverte
«
sul
per
opera
192
n.
%
Era
tra
quellipassati
(ne porta il vecchio
di Bartol(»neo Gamba
".
ro
nume-
e^
come
teca
del codice, entrò nella bibliofogHo di riguardo
Trivulzio.
Aggiungeròche
acquistodd
*) CoA
tono
itale
«
E
march.
Mpie
biUioteca
nella medesima
G.
dolori che
riftampalrpiù Tolte
G. Trivulzio
dà
mneme
I
a
amove
»«
S) Vedi
L. BIADENE
1904. pef. 444
") Anno
L'EnoUmi
(f 1831), molte
€
oonie
Le
poeàe del TdiaUeo
del prinM"Onqneoenlo. Cfr. KRISTELLER.
trovarono
op.
in MUcdlanea
opere
teple allefreoe dello
e
dL,
ricetto per
pagine
NwdcU
amove
di Serafino in rnccohine
a
»
polari
po-
168-^.
Schertìb-NegH, Milano.
tea.
I. pagine 3, 122.
0 Cfr. G. PORRO,
Catalogo JH
Ms$,
deBa
THcaldana,
pag.
197.
o
99
o
della collezione Soranzo.
stampa
dall*antico possessore,
la data apposta
secondo
ordine
Registroin
aon"dogico,
codesti volumi.
1723
IOANNIS,
ARGENTERII
duae
tinentur
tractatione$
de
de
et
somno
calido nativo
libri duo.
vigilia
et
de
quibus
in
con-
4^, Florendae,
spiritibus.
1556.
// Tempio
della Dipina
Colonna
Geronima
Signora Dorma
d'Aragona.
Pasquali.1568.
4«, Padova.
1727
Guerre
de Italia. Tutte
horrende
dalla
Italia.Comenzando
fin al M.
quattro
D.
di
venuta
XXIIII.
le guerre
Carlo
Re
Novamente
4^, Venezia, Bindoni
ligentia
corrette.
fatti d*araie seguitinella
et
del
mìllequattrocentonovantain octava
stampate
Pasini, 1524
"
rima et
di-
con
novembre.
1728
SANMARTINO
CONTE
(MATTEO
6°, Venezia, Giolito, t.
DA)
PeacatoHa
et
Ecloghe.
a.
1729
SIMONE.
PORTIO
quale
visse
fiorentina da
due
Disputa
anni
Gio.
piti senza
o
Battista Gelli, 8^ p.^, Firenze,
Prodigio mirabile ossia
fanciulla senza
una
Spira a
cK 9 martio
//
Dialogo
toscana
M.
per
TASSO
quella fanciulladella Magna, la
bere, tradotta in lingua
mangiare et senza
sopra
1549, 8^
et
s.
loc. typ., 4
Cardaneto.
come
vipe, data dal G"nsiglio di
carte.
8^, Firenze, Torrentino, 1 559
Risposte alla lettera di Bastian
TORQUATO.
medico
intitolato il Lelio, Tradotto
di Cicerone ddVamidtia
Oratio
ancbor
bere
a.
di Ger. Bacoldiano
brieoe narratione
mangiare
s.
in
lingua
0*
rara,
Rossi,8^ Fer-
1585.
GUALTEROTTI
RAFFAEL.
Lmiverso.
ovvero
il Polemidoro.
ma
Poe-
eroico. 4^, Firenze, Giunti, 1600.
DA
TRICASSO
tutte
le
opere
in
CERASARl.
questa
sdentia
EpHoma
compone.
chiromantico, in
cui si contiene
8^, Venetia, Agostino Bindoni,
1635, fig.
1730
GRILLO
Cornino
100
ANGELO.
Nuova
scelta delle
Ventura, 1592.
^) Quetd
o
DON
o
tre
opuscolitono
in un
rilegati
«olo volumetto,
sue
Rime.
Bergamo.
1732
TASSO
TORQUATO.
Le
giornate del mondo
sette
bo.
8°, Viter-
crealo.
1607 ')•
EKicepoli.
1736
MILTON
C
dra,
perduto, traduzione di Paolo Rolli fol. Lon-
// Paradiso
1735 *).
Bcmct,
1739
GIOVANNI.
BOCCACCIO
Grammatica
nntiana,
a
iq"ese di Andrea
Legato
de
orlhographia
di Zugno
volgare.
in
Ciancio. 8°, Milano, nella officina Mi-
sta:
CENTO
DA
le osservaboni
Con
Cabro, 1520.
volume
questo
con
ACHARISIO
mese
di Hieronimo
esso
sopra
Ameio.
ALBERTO.
Vocabolarìo,grammatica,
in
la lingua volgare,4^, Cento, stampato
et
de Tauttore del
casa
1543.
L'illustre et famosa Hisioria di Lancillotto dal
Lago. 8^, 2 voi.,Venezia,
Tramezzino, 1558-59.
BELLISARIO.
BULGARINI
Alcune
Giacopo Mazzoni, fatto in difesadella Commedia
di M.
in Cesena
1573. 4^, Siena, Luca
Tanno
CHIABRERA
G.
CHIABRERA
G.
Amedeida,
Firenze,
di Dante,
pato
stam-
Bonetti, 1583.
4^
poema.
Genova,
Pavoni,
s.
a.
Firenze, Kgnoni, 1615.
4^
poema.
il Discorso
considerazioni sopra
1740
Le
2
voi. Venezia, Tramezzino,
BOCCACCIO
G.
Venezia, Paolo
TERMINIO
Tristani ccnmlieri della taoola rotonda, 8^,
dei due
Opere magnanime
1 555.
// Decamerone
Gerardo,
4P,
1557.
CONTORSI.
DA
ANTONIO
M.
dell'Alunno.
le Ricchezze
con
gi illustri.8^ Venetia, Fan,
1581
"
8^
Apologia
di
tre
sag^
Napoli, Scorìggio,1633.
1743
dell'aniisatira della
Censura
alla Satta
Scherzo
Menippea
contro
genialedi Lucido
Sig.""Angelica
il lusso donnesco
Tarahotti
Di
Ciò.
di Fantino
Trivulzio Milanew
Giacomo
*) Edizione
«
Or
in
carta
in
risposta
Buoninsegni,
Ossìteo. 8P, Siena, B"»etti, 1556.
^) n Tolume porta la indicazioiie€ 1732 Dì Giaco: Soranzo
aggbmte le tegnatiife:
fatta
del sig.Francesco
Sartori
»;
«
»,
alk quale?amerò
di Francesco
man
Tetta Vicentino
»;
mano
«
1621
».
turchina.
o
101
o
TASSO
a
La
T.
Emanuele
Gurio
TASSO
Gerusalemme
Liberata
Egunta da
di Savoja. fol. ili.Genova,
T.
La
Germalemme
Bernardo
Caslelio
Pavoni, 1617.
liberata. foL
ilL Parigi,Stanqperiareale,
1644.
1744
NICOLÒ.
FRANCO
I^alogi piacevoli.8^ Venezia. Giolito. 1559.
1747
FRANCOLINI
moenia
lOANMS.
elapso mense
striae,excndebat
domini
Junii, anni
Raphael Hoffaalter,s.
intra
et
extra
pedestriet equestri proelio,terra
MDLV
in landem
etc.
electi Rom.
Ferdinandi
simi FVincq)Ì8domini
praeclare gestarum
Viennensis
doHaiis
munitissimae
aqua,
Rerum
etc.
et
Serenit-
(ol.,Viennae
Imperatorìs.
Au-
a.
1782
SALLUSTII
CRISPI
C.
de
Jugurthino.Orationes quaedam
miario 1521 0*
A
questivolumi
assai
di
prima
è
del
di
Vi
di
quale non
spoglio,
porta
Bergamo, ed
un
Venezia
opuscoli,
stampatitutti a
volume
nel 1 571
del
e
una
sessantina
1 572. per
ilTurco.
celebrare
Il volume
scellane
mi-
spaziodare
della Kblioleca dei Caf^uccini
possiamo qui
nome
Ja*
mense
due miscellanee
di oltre
Lepanto contro
Yex-libris inciso
il
bello
al Soranzo.
pure
raccolta in
una
8^, Venetiis,in aedibus Aldi,
aggiunteseparatamente
vanno
la vittoria memoranda
lo
etc.
preziose.
if"partenute
La
Catilinae: ejusdem de
coniuratione
tirannia di
per
fra Alessandro
raccoglitore,
Maria.
aggiuntivjìOrazione di Luigi Grato per la creazione
del Principe Mocenigo (1571). il Lamento
degliEbrei (s.a*, ma
di
sono
egualtempo) e
due
sonetti ed
un
Pater noster in terzine
e
letto
dia-
veneziane, manoscritti.
Il
preziosovolume
seconda
La
per
entrò
Miscellanea
ì caratteri estemi
e
nella collezione Soranzo
acquistatadal Soranzo
Imdice
libris,
supponiamo ai^rtenesse
1) Porta
a
o
nel 1744. che
manoscritto, tuttoché manchi
ancor
essa
1739.
Xex-
alla libreriaclaustraledi
la
prima,è ben più importantedi quella
rarità di opuscoli,
figurati.
pochi di numero,
ma
e
preziosissimi
Bergamo
per
donde
Tanno
102
riacrizioiie:
Librerìa Soranzo, Padova
«
Padora.
o
provenne
1 782
»,
ed è (fi quelli
veDdali alla cucciolata
periodo di
mandata
il 29
Roma
da
Francesco
lettera del marchese
una
Eugenio Guasco,
del 1757
al dotto
amico, ha
radunato
novembre
lissimo
genti-
e
amico:
Il
^
Ondedd,
conte
di
«
buon
«
Terminato
«
d*udire
«
mai
si è
conchiuso
"^
tra
breve
manderò
numero
poeti a
di canti del mio
par
ottimo
un
il manifesto
^.
poeta?) quasi quasi
un
anno
valore
un
Non
«
«
«
«
«
ho
parlando di
che
le dita
una
leggera
una
latino: tot capita^
distanza,in
si reputava
non
tot
poemata.
lettera da
Roma
che dà alla ricordata
poscritto
è
che risveglia
(almeno a me
e
speciale
tutto
tizia
no-
un
caduto
ac-
curiosità del lettore:
così)la
«
di
1758, v*è
dell*8 novembre
tra
penna
motto
appena
poemi, composti se
con
potrebberipetere,
si
notissimo
i
tanto
falange;
stampati,nel Settecento sono
una
poeti (e chi sapendo tenere
ad
Tultimo.
era
fu approvato, ed oradi stampa: laonde
trattato
me
per
non
modificazione,un
un
poema:
notevole:
qui nulla di singolarmente
Fin
Ma
tra*quali io
seco,
pranzo
ieri
[sic]
d*Appolline
piacquea qud figli
poetico,
il convito
un
antico
mio
mai
Che
rispostadalla Signora Laura.
avuta
mai
sospenderela
le avesse
(dellaqual
recato
dispiacere
stampa del mio poana
cacciarmi
mi lusingo)sono
sotto
dispostissimo
a
cosa
però non
sacrificare qualunquecosa
i piediogni riguardopolitico,
e
per
che ad essa
^
%
eseguireun progetto più onorevole a me
sarà?
Un
che
la necessità in cui
Quando
del
poema
quale fu
cui fosse richiesto
trovai
la stampa
sospesa
essere? Che
potrà mai
mi
di
per
politici,
rispetti
diavolol,doveva
cosa,
contenere,
per
provvedimento cos) radicale,in tempi
un
nà
anche avancert*aura di libertàper opinioni
zate
filosofiche e sociali? E la mia cuin fatto di speculazioni
riosità
qualipure
spiravauna
piemontese,
vieppiùstimolata dal fatto che quest'erudito
era
allora sulla
studioso delKantichità
come
il
di
nome
«
Alcisto
^) La
del 23
avuta
poi
rìspotta
dicembre
o
^
con
ma,
per
poi illustrarsispecialmente
aveva
romana,
dato
licenza de*
un
tolamenle: convien
due
anni
prima, sotto
fuori in Venezia
^
Superiori
un
«
dire che
bramava
appresso
curioso
in ritardo. Di fattiin
dùgindb postale,
leggiamo:« Intorno alla riipoitache
l'ordinario tcorto
104
Tenne,
doveva
Solajdio
»,
Giuseppe Bettinelli)^,
o
che
quarantinae
ima
li-
lettera
dalla Signora Laura, l*ho
gliUffiziafidella Poita fonerò ubbrìachi
».
bro
intitolato:Epicuro
lui
difeso:Osservazioni
filosofia.
non
Quest'opera,
di fede, le
professioni
le
Che
religiosi.
di toUeranza
il Guasco
dubbio
molto
il coraggio,o
nel
suo
sarei
d*altra parte, si
e
nell'uomo;e
quel
sa,
meno
di
Nello
stesso
fra
il limite
varcato
vano
si affacciain vetituml
nitìmur
che, accolto dagliunanimi
poema
Ondedei,
conte
candidamente, di identificare e
confesso
curato,
voltura,
meglio la disin-
avesse
poema
applausidegliApollind coomiensali del
mi
ardita,quantunque
dall*£p/curoP
Questi pensierimi
segnato
instintivo
è
tutte
e
opinionifilosofichefosse grandissimaanche
insistenti alla mente,
Ciò
XIV,
cantonio
Mar-
zioni
attenuanti,le ambigue dichiara-
accorte
Taccompagnano,è senza
Targomentofosse di moda e
i
la di
S. EL D.
a
Benedetto
papa
che
in fatto di
la dedica
ostante
Colonna, maggiordomo di
critiche sopra
non
molto
attirò invece la mia attenzione quando lo seppi
leggere,
le ricerche. Furono, l'avverto subito,fortunate.
proibito,
e
seguitai
si rileva dal contesto,
come
anteriore al 2
agosto, contiene
data,ma
senza
il
c'interessano,
notizie che
numerose
così
Exxo
desiderio di sapere
nostro
repentinamentesospeso,
Ricevei
ritornato
della
cortese
di vedere
compitissimaa Napoli
vostra
che
memoria
il mio
Poema.
di parola? Dirowi
compito, a
m*abbia
donarne
gandcmù,
una
prega
si
segno
me
conservate
Ma, oh
Diol
pronto per la stampa.
vi
per
curiosità,
parte
per
rispondoda Roma, dove
serve
della gentile
premura
e
Con
che
alla signora Laura
che il Poema
che
esemplaria
non
me.
letterada Torino
di
perdono
esso
di già stampati.Dirowi
che la
a
propriespese
il caso
di personaggio grande
del mio
sarebbe
le
se
mente
intera-
No:
dirò dunque? Eccovi
pugno
qoal
con
egli è
terminato?
è
espressione:« Per
Poema; la pubblicazionedi
domandarle
il Paglierini
lo stanq;)ava
di rinunziare alla stampa
di questa
per
alcuni foglisono
Che
avete
quali parole poss'ioesprimervi
nel dovervi dire che noi vedrete mai? E
spaventato? Nemmeno:
cento
ricevuto
fl quale mi
di
provo
(accia comparire davanti
suo
poema
della vigilia
di S. Pietro. Incomincio dal ringraziarvi
l'antivigilia
il dolore infinitoche
Ho
parte
ove
portaisino da' 12 di maggio [1758],e
sono
con
era
piiidel
che
an-
carissimo.
la
interessi mi
9peȈ.
tutto
di
acuisce
intanto la lettera:
Amico
manco
qualchecosa
quando
tamente,
cer-
al 27 giugno 1758
posteriore
ma
spiega fra l'altrola ragione della sospensione,
d
«
lettera del Guasco,
carteggiouna
dolente.
potente,
e
infelice Poema;
e
pre-
carità faccia il sacrifiziodel
Timico, ma
insuperabile
osta-
o
105
o
fortuna: S. M
colo alla
«
ignora che
«
perdere il credito;si figuranoche
sua
chi ha composto
sano
che
«
care
ad
«
le ha disapprovate;ma
«
S. A.
«
ch'ella fosse
«
veduto
«
lesco,ancorché
«
rota. Vegga
«
ella
calcio solenne alla
della mia
fortuna, io
desideri
avviso
un
alla stampa
si o];^;)one
contento
con
sono
mio
che direbbero di
che
si
se
degna
vedessero
mi
me
senza
passionie
parentie gliamici
alle
nate
panni, esami-
ne' miei
Entrate
i
serei
pen-
non
rinunziare cosi alla balorda
me?
a
pensare
i
prio.
pro-
della perdita
le mie
stato,
la
stx»pia e
stan^"are
possa
solamente
si trattasse
del
pa-
e
dell'amor
consiglio
per
quello,io
come
narmi:
ragionied assolvetemi;anzi preparate la signora Laura a perdoElla non
vi sarà difficile:
perde nulla;io perdo infinitamente più
di lei,perché perdo l'immortalità del mio
(non
che
di
mancar
un
bur-
poema
».
ecc.
accarezzo
prudenza? Se
proteggono,
graziedi S. M.
non
ed
amo
rinunziarvi. Ma
a
quelliche mi
le mie
un
che
(graziealla morale d'Epicuro)cosi limitati,
sono
momento
un
e
mia,
cosa
che
ch*eg|iavea
costringe al saoifizb d'nn'opera,la quale, benché
egliche dopo
par
conto,
a
né
ancora
sa
adesso
sarebbe
promessa,
pen-
omgedarle: anzi s*è
stampar
stimatissimo,l'ostacolo che
perché é
pure
Vi
ciò le toma
se
mio
conte
prima deUa
composto
per
e
operette,
il dubbio
Roma
la consigliòa
che
e
non
d*appli-
tempo
avuto
glielopasserebbe.Si
non
il congedo in versi ch'ella gli mandò:
deforme,
miei
Poema
delle Muse,
amante
ragione che mi
un
abbia mai
non
ch*ella ha date alla luce ahre
sa
un
sia altro che Poeta,
non
le disse prima ch'ella partisseper
R.
Ecco,
dar
Poema,
un
altro studio. 0 Re
il Poeta
lei: Ella
a
penia
coltivatore delle Muse
basta Tesser creduto
G"rte
questa
a
parlatodi lei,e
mi ha
«
per
del
mezzo
fosse nato),ma
per
sarebbe
che
Poema
che
nome,
della Dedica
mezzo
avrei
nello
morto
persona
a
certamente
sicurata
as-
no
gior-
stesso
cosi
celebre
ed
illustre.
I rami
terminati
erano
raccolti per
tutto
questo
altro
principali,
poi
e
e
poi
vi manderò
fatto la spia a Torino
nomi
mi
Per
con
tutto
finti.Scriverò alla sig.»Laura:
crederà ella
un
incostante,un
^) In
una
letteradel 2 ««oilo 1758
o
un
caro,
incominciar la lettera? Ncm
incivile,
un
il mio
Tamico:
awote
per
Rami
tre
la precauzione d'empirlodi
avuto
d'onde
ma
de'
copia del Manifesto che ha
una
un
«
animo
Ho
di parola?
mancator
apologistaappresso
perde nulla;io all'incontro perdo
amariMma
Signora Laura, pillola
106
avessi
pazzo,
carità assistetemi;
siate voi, amico
Ella, ho già detto,non
o
vi mando
che
prova
una
manoscritto,acciocché lo leggiate
il Poema
tutto
rabbia
e
di profano. Per consolarmi
in conto
colla prima occasione
consegni al fuoco. Intanto
si
spese
compita, e già, come
perduto:
gettate, tutto tempo
confusione, rincrescimento
che
mi rimane
non
tutte
stampato:
vi manderò
giustificarmi
per
gliassodati
erano
vano
già molti manifesti gira-
la stampa:
terminata
il secolo ingiustoche ha il Poeta
contro
e
quando fosse
detto,qualche foglioera
di
riuscitibellissimi:moltissimi
erano
l'Italia,
già la Dedicatoria in versi scioltiera
per
ho
ed
Kritto
onoralo
».
tutto
e
di lei;
*).
domandato
KiMa
alla
Da
voi
dal marchese
e
Algarottisono
Malaspina ho
al pubblico ecc.
uscite
che
saputo
*).
del sig.'conte
le opere
-.
^
FRANCESCO
^^.^
GUASCO
EUGENIO
Tinsistere sulla grandeimportanzadel
superfluo
il quale conferma
documento ora riferito,
molto espHdtamentela
simpatia,anzi la diffidenza che il re di Sardegna Carlo
poca
Credo
del
Emanuele
HI
avvertirò
più
tanto
andato
avevano
aggiungeròche fra
e
fosse letto dall'amico
da
aveva
fintiin
la celebrità
e
voli;
piace-
Casali
senatore
non
spedire
perchè
di
promesso
fosse
Bassi,
dalle letture
e
poeti:
posciaconsegnato alle fiamme; richiamando
e
ultimo l'attenzione sul fatto che
di
si trattava
già, dice TAutore, da
annunciato
severi
i manoscritti del
il Guasco
che
Toriginale
trova
male, è la celebre Laura
a
che gli studi
quarantasett*anni
e
dai lieticonversari
disgustato
allora sui
si
nutriva per i letteratie specialmenteper i
che la « Signora Laura ^^ cui appare
to^
il poema
caro
non
tutto
un
Manifesto
un
lesco,
bur-
poema
riempitodi
coloro che
ritengonoil poeta inetto ai
quindi il rintracciare ilmanifesto
pubbliciuffici Era indìspoisabile
nomi
in
questioneper
ho
e
omaggio
certo
pochissimi
in due
tutta
docum»to
come
attenzione
nostra
dei
esemplare,uno
volante
piccolofoglietto
un
un
Roma,
«
e
riuscito a sapere,
ancora
ero
noi. E
a
la data di
la
non
di ritrovarne
sorte
giuntismo
pagine con
di
quanto
conoscere
la buona
avuto
a
30
rarità
come
di storia letteraria,
contenendo
rimane, cioi titoloe argomento
AGU
1758
marzo
del poana
del
esso
»,
tevole
meri-
e
bibliografica
tutto
quanto ci
qualeci occupiamo:
AMATORI
DELLA
EROICOMICA
POESIA
GIULIANO
EGUEINDO
s
con
il dare
per
EROICOMICO
*) Nella
del presente
mezzo
d'un Poema
iettante
di manifestare al Pubblico
Tiuo, a' nostri giorniconnine,
precedente fogliole Opere che si
di Niccolò,
MA
FABIONETTI
e
Marco
con
D'EUGENIO
non
sarà
invito,notizia a' medesimit siccome
si
Pagliarini
questo
stanq;"ano,
è dato
parte della lettera
parla deDe
nella stamperia
principioin Roma
zione
alla edi-
SOGQOGATA
POE-
titolo QUADERNA
MARCELUNI
inopportuno
CON
LE
NOTE
DELL'AUTO-
della difFimoiie delliete accoglieiize
e
TEitieuroa Napoli.
P
107
o
Caj
RE.
ARGOMENTI
DEODATA
DI
DONNA
PUBBLICA
BOLOGNA.
L'Argomento
I
RLOSOFIA
NELLA
a* Quademati
guerra
chiesero, ed
all'una
Basso,
all'altraarmata
or
di mandar
al Console
in mano,
a
andò
Messer
per
al Campo
Antonio
Basso
Basso
entrò
e
d'episodi,che
che
si
Vi
gU occhi
bianche
altro delle voci
un
rarono
nemica, delibed'una
mezzo
vesti, e
guisa soggiogataQuaderna,
il Poema,
sei abbiano
non
ove
fu
fina,in caratteri nuovi
a
male
Vi
sarà
o
oscure,
di I IO
la spiegazione de'
Indice de' nomi,
men
Piroverbj,della
uno
delle
cose
inoltretre
in
4" in
finalmente, alla quale
correzione
che
s'avrà necessità di miedicarla col solito erratacorrige.
interessate in questa
Edizione,
sarà
tale,
si pagheranno
del libro è fissatoa paoli dodici sciolto,e non
II prezzo
nell'attoche si consegneranno
gliesemplariagliAssociati che avranno
non
dato il loro
nome.
Roma.
30
Non
rileverò lo spunto
mano
i fautori del
o
hanno
che
stampato
diverse
se
in circa.
stanze
Si daranno
comunL
Bassi. Il libro sarà
la
bellissimi;
e
erudite ed
i novatori; quelli
Io screditar la rima),
sciolto,
con
un
pare
i Metacronismi
molti di quellieziandio
e
rivestito
voglia (siccome
assistono
non
Padre
come
il quale è
si
de' quali è composto
rami, col ritratto della Signora Laura
persone
stre,
illu-
rami d'ulivo
con
gli Anacroismi, ed
sopra
molti
fatto studio di linguaToscana.
carta
tutto
d'accreditare il verso
quale,abbisognano perawentura
ed
notabili,
per
tali
a
consegnando le chiavi di Quaderna
Storiche,e Mitologiche,e
note
sono
nio
Bolognese Anto-
ridusse gliAssediati
trionfante in Bologna,
(e
rima
dieci canti,ciaschedun
Contiene
e
gradevoli ogni qual volta
è in ottava
tentano
varie sorti guerresche,
amato.
debba) chiuder
vo'dire, che
l'Armata
riesciranno
Egli
frequenti.
e
sole
(dal Senato dapprima)poi dal suddetto Con-
fatto storico è fondato
questo
boli,
de-
troppo
o
Zenobia, la quale in fattiaccompagnata
nome
nemico,
ottenne
con
della patriariverito ed
Sopra
questo.
dersi
dagli Imolesi per difen-
resistere alla forza
il perdono pe'suoi Concittadini. In questa
Antonio
troppo,
favorevoli, il Console
tutti m
fra fanciullie fanciulle,
300
sen
timorosi
o
le chiavi della lor Città
bella,eloquente Matrona
da
Alberti)è
de' Forlinesi. Dopo
e
che questi disperando di poter
strettezze,
F. Leandro
Tassedio alla Città di Quaderna,
pose
DI
dal valore de*
fatti vieppiù poderosi dall'assistenza,
e
Reggiani,de' Parmigiani,de* Modenesi,
or
UNIVERSITÀ
INSIGNE
da* Ravennati,
soccorso
VERATI.
sero
angusticonfini dello Stato, mos-
troppo
loro vicini. Questi
ottennero
da' lor nemici
TA.
DOT-
BASSI
dai secondo Libro della
(ricavato
storico del Poema
Bolognesi,bramosi d'ampliarei
DI
NOTE
ALLA
MARIA
LAURA
delle Storie Bolognesi scritte da
Deca
prima
DI
SIGNORA
ALLE
DEDICATO
LETTERATA;
LA
LETTRICE
ADDIZIONI
LE
E
DONZELLA
ACQUESE
VIRTUOSA
E
GLORASCO.
106
o
1758.
verso
scioltoe
polemicocontenuto
nemmeno
né, manifesto
ricercherò
quale(ondo
contro
storico
TI
nella
esseie
pcMsa
l^igendaalquantotardnra (poichéne
tacciono
le cronache
piiiantiche ed autorevdi)della fortunata guenra com*
battuta nei 385 dopo Cristo contro
Quaderna, l'antica Qatema
sulla via Flaminia
che
lo
stesso
migliada
otto
a
tentò
argomento
ben
bolognese,
quale fra le
noto
letterarieha
produzioni
sue
epico,intitolatoGuerra
essere
fondato
sulla
un
tardi il Guasco:
un
genialio più urgentilavori,lasciò
dei
ispirarepiù
distrattoforse da jA
canto,
cora
l'operache giace anUniversitaria ^).
intenotu
inedita fra i manoscritti di questa
da
carte
giuoco
nel
argomento, che a tutta
che invece, come
frìvolo,
ma
bene
si
molti
a
ha
sa,
stampa
reazione colla
stretta
secondo
ricollega,
si
e
potrebbesembrare
alla storia deO mdvilimento
dotto scrittore,
un
osserva
XV
prima ed
e
quindicoll*artedella
xilografia
c3
Rologna
a
eecolo
Questo
R068I
GIORGIO
a
Sulle
Quadernari,
doveva
che
giunto al quarto
ma
che vorrebbe
poema,
Bolognesi e
del
contesa
leggendaria
stessa
Croce, il
gU studiosi,Giulio Cesare
tutti
a
Bologna: aTrertìrò più tosto
fecondissimo poeta popolare
dcJIo
e
fu principalmente
dei popoli,
intellettuale
gioni
sviliq;"po
per queste rastudi da parte di
ricerche e di geniali
oggetto di accurate
erudite e
elettiingegniche non
isdegnarcmodi occuparsene
con
scotissime pubblicazioni.
Agi^ungasiche le famiglieprincipesche
le carte da giuoco da esperti
solevano far dipingere
a
pittori,
lori
covivacissimi
') Ecco
il naanmlo
per
Tkpuiaz. H
danno
dei ncini
\m^
éani
G.
ne
C
Shrla
dik Alberto
Fabia,
sor.
più deboli; e Bologna
nmà
eà abbaMen
la
con
discordia
torta
ftfta da
i
plebeied
i
UL
mi
nwgo
egmao
di
^oL
XXIII):
FaiutD di Modena,
ineteiMif
dei RaTenaati
di Clatema
patrìzi
una
«
eilr.
AOa
deb
ad
e
w
MemoHe
la loro potenza
RafeoM
e
e
Scorpione. Il tano
a
Forlì,dopo
da Invia. Eioe
giunge ad
canto
awcdieti, volendo i pomi la pace
oltramra. Il quarto rimane
feritadi BracoM
"
di CoHaaliiio
dipartila
Reggio, Pvma
da
menoria
watt
di^ Jim
ad eiteiideioil loro leirìtono
ai Bolognea, i lecondi la guerra
la ?ottomiiMone
cura
tra
pagÌBe 86-87
a
livala,che fu
«a
da pirte dei Clateraali fu Biafione»duce
una
Tnmza
(Bologna.Zanichelfi,19Q5:
Goce
che
ncJIe miniature dei libri,
tanto
come
pia forti cominriamno
le dita
Binimo
oro
che
di
Bologna netto opere
ietta %.
ad
e
e
interrotto coOa
».
o
109
o
di
esemplari
alcuni
che
esse,
cosi che le notizie,anche
"l*arte,
raccogliendo,
acquistanoanche
veri
rimangono,sono
ancora
hammentarie, che si
questo lato
per
vori
capola-
un
nuovo
e
vanno
sempre
maggi(»e interesse.
Pertanto,
ddle
venzione
che
dati
in
la pretesa di
avere
senza
da
carte
giuoco debba
altro,mi
un
limito
notizie raccolti sulFuso
e
entrare
a
discutere
ricercarsi in
qui ad
sulla ditfusicnìe
delle
e
luogo piuttosto
un
alcuni
brevemente
esporre
Tin-
se
carte
da
giuoco
il secolo XV,
in
Bologna,durante
tributo
portandocosì un modesto conaDo studio di questo argomento e seguendola massima
del
4( CoUigite
fragmentane pereant », raccomandata da qudl*illustr
che è Cario Lozzi.
ed autorevole bibliografo
di questo Ballettino il prof.Novati,
Già nd precedente
numero
il modesto titolo di « appunti» ha trattato con
sotto
petenza
queDa comdelle carte da giuoco,dimoche gliè propria,dell'origine
strando
dottrina che tutti
raro
con
con
e
queDa particolare
acume,
di « Saracinia »,
siano venute dall'Oriente,
esse
gliriconoscono,come
ed
alla loro comparsa
neQ*ultimo quarto dd secolo XIV, in Eula parolaaraba « Naibi ».
designate
af^unto con
siano state
rqpa,
E
questo vocabolo
con
menzionate
in
una
carte
da
giuoco si
provvisionefiorentinadel 23
giuoco,al quale si applicanole
nuovo
della
ed
zara;
zardum
recato
»;
e
collo
nella
in Viterbo
el
tra
ricordata sul
«
Ludens
stesso
CoveDuzzo
chiamasi
stesse
infattigià
trovano
1 376,
marzo
che
pene
al
come
giuoco
i Senesi nell'anno successivo,seguendol'esempio
dei
sentenziavano:
Fiorentini,
ad
le
ad naibos
di
nome
sua
».
principiodd
dove si descrivono le
carte
E
carte
questa
secolo
naibi
»
che
stessa
XV
dette da Giovanni
sono
di Viterbo
cronaca
gioco delle
loro Naib
«
puniatursicut ludeiet
nel 1379:
de
venne
Fu
Serasinia
parolasi
in
""
trova
atti notarili
in pergamena
qualifoglietti
e
spesso
fiorentini,
mente
artistica-
figurati
e
dipinti.
E
qualchecosa
deDo
stesso
di
analogosi
secolo XV.
InfattineD'anno
del cardinale Baldassar
sui dazi
da
una
no
a
aDe
applicarsi
merci
tariffadaziaria,la
a
zio
Bologna sull'ini-
gazione
1405, durante la le-
che
G"ssa, legazione
assoluto,ai 5 d'agostofurono
governo
a
riscontra pure
che
emanate
era
alcune
piuttosto
disposizioni
s'introducevano in città,stabilendo
quale comprendevaelencati
tutti i
da
pabblioodii desistere
atto
siinfleatto
carta,
nellabitazione
8tq)ulato
fu
da
Nioolb
maestro
Accanto
Zohane
^
manesco
tedesco
Giovanni
ludendum
noto
^^
cbe
assunta
ed
Bologna"^
il
un
carteseilas
^
operava
correlazione
per
connazk"*
suo
vendendo
Federico, i quale andava
nome
si (osse
da
e
(abbricante di
akio
im
esso;
giuoco tedesco^).
questo
a
depictasad
naie, per
da
carte
di
di
coolro
Fabriano, che sembra
Topera di paciere fra il
pittoredi
ogni procedura
per
Bologna,
imaet pietasad
guisa di mereiaio ambulante ^ cartas figuratas
sanctorum
e
gineset figuras
^^ che fu accusalo
processato "fiq"en-
a
dita di
false,della quale accusa
HKMiete
false in cambio
riscosse le monete
aver
"£scolpò,
provando di
sonesti
vendute a did'immagini
si
clienti^.
Ed
ancora
ed
carta
da
carte
ma
dipingereo forse
a
di
in pergamena
giuoco e molto
" in
pitture
queste
carta
certe
a
die
figure,
quellostesso
far dipingere
foglìeltì
veramente
siccome
«
capretma
in
"
non
erano
immagini di santi,
rappresentavano
meno
di tutt*altrogenere;
cose
di Varme, in
altro tedesco, Mich^
Ì427, si dilettava
armo
in
un
la descrizione che si fa di
un
processo
a
cui dettero
hiogo per la bro esposizionein pi^bbhcoed a disdoro di una
è crudamente
così passo sopra al sarealistica,
lace
giovane bolognese,
fatto di cronaca
ho detto queste
tanto
giudiziaria,
più che, come
hanno relazione col nostro
cart^seHe^ dipinte
«
non
argomento.
E le cronache giudiziarie
di que*tempi continuano
fornirci
a
dati
notìzie intomo
e
1459
da
Bindo
certo
da
alle carte
giuoco.Così nel giorno8
Prato, denunciando
furto sofferto,
un
dichiara di sospettarne colpevole
donzello del podestà e
un
Floriano barbiere. Avendo
però quest'ultimo
negato di avere
autore.
solo
non
denari ed
altre
cartarum
di
O.DOC
a
gli oggettirubati
Guru
a
da
di
messo
com-
suo
e
riconobbe
del Podeiti
Acatte
e
docummH
1459,
giudiziari,
anno
e
21
«22.
anche
Prato, ma
fra queste
Giovaimi
come
I.
voi dd
3) Ivi,Vaccheiiini gfudiziarì,
il2
Bindo
a
provoiienzafurtiva e
trìumphis^, che certo maestro
cose
Alraiagna dichiarò
B.
*) Ivi
o
ceito
il furto,sottoposto perciò alla tortura, finì per confessarsene
vi furono
Ordinata quindi una
in casa
perquisizione
sua,
rinvenuti
par
sto
ago-
1395.
«
di
umffli
dolfo
Ro-
rubatogli').
potrebbeforse dedurre
Si
dì
cante
da
calte
leggea
lui data
abbiam
sicuima.
Le
di processo
a
ad un
altro «
Ma
pn^xMÌtodi
aDe
un
era
il committente»
le
Roberto
carte
dal
BianchdU
s
Li questo
come
le
preparato
e
carte
da
fossero identiche
non
detto
maestro
che
a
aiutasse
che
lo
spazio di diciotto
quale a
per
nute
«
meno
diete
doveva
carte
anche
dovevano
pezzi che
iochi de
sto
li
passo,
0 M.
o
fornire la
se
sul dorM"
noi dobbiamo
alcuno
che
altri,
eccetto
dd
ed. i
carte
a
invece
cartoni
necessari
1473,
conve*
le
carte
un
dd
mazzo,
)?•
titolo
a
altrettantidi mazzi
per
conto
Ora
maggior numero
poiché«
per
ha
pia
q»egarcique*
presente la distinzioneche si fa
e
a
Blanchelli;il
aggiungeresoldi diciotto
o
per
detto
si sardi"be dedicato
conto
per
formarne
tener
dà
od
figlio
triumphi)?. Oltre la mercede
vero
per
^
avere
suo
per
continui
mesi
da quelli
de
triumphi
dL,
dello
mo-
che
persona;
insegnassead altri;prometteva
il Blanchelli
occonevano
VaechtiOnl
un
altri intorno
consij^asse
di 4"ese, ogni centoventi mazzi di carte
di trionficorrispondenti,
tenendo però
di
terza
una
carte
trionfi unicamente
volta,doveva
sua
fare
e
lo
o
molto
carte
secondo
lavorate,
presso
vendesse
o
né
preparare
provvedeigH
a
si stabiliva anche
pattuito,
permettere che
non
mestiere
per
osservare
bianche. Si obbligavapure
perfettamente
altro de* suoi lavorasse
il Blanchelli,
né
il Blandielli
farle rifare;
non
era
Pietro
de
el mestieio
^
riuscisseroeseguitemalamente, Pietro Bo-
o
alcun
che
e
giuoco di due speciedigerenti
conservarsi
a
obbligato
disegnoma essere
nozzi
Bologna
a
pattisopra
cdtre il prezzo
dovessero essere
contratto,
Alberto
qualipattidovevansi
»; i
da
carte
%
degno di
Argellata
^
Bonozzi, mazziere deglian«
Retro
zugare
è
mano,
a
non
giuocaìoie
un
cartularum
riminese, dimorante
Impegnava verso
quantitàdi
hidum
dal notaio
certi
di ciò
si
altro verbale
un
dato da
naso
giuoco dipmte
maestro
con
di lui,cbe
figlio
il modo
da
carte
triun^"hida
e
sul
pugno
quale si obbligavacon
certa
una
un
in
menzionate
trovano
fabbcì-
un
magister», cbe
«
ma
deposizione,
sua
nel 1477
stipulato
fra
ziani,il
di
qualifica
ludeient in simul ad
cum
amtratto
un
la
per
giuoco si
tornando
nota
gnioco
tedesco fosse
quest'altro
nel verbale delia
da
carte
cbe
sem-
20$.
o
113
D
in questo atto, fra
pre
si intende il
mazzo
parola"(
la
co^
dette
per
formare
conto
vece
usuali,formato di quaranta pezzi;in-
^
e
il
anche
menzionata
dal documento
i « tarocchi bolognesi
significare
»,
a
qualisappiamo che occorrono
Per le spese quindidovevasi
delle
mazzo.
del
ma
ossia le
deDe
numero
carte,
santa
ses-
tener
mente
effettiva-
che
formarli; i diciotto soldi che il Kanchelli
per
obbligavaa pagare in più, a titolodi spese, dovevano poi
di ^ verzino, verderamo, agiuro,
colla,alume
per l'acquisto
che
l'uso
E
ed
vire
ser-
de
inchiostro per fare colori e generabnenteper ogni altra spexa
»
^).
podesse andare in fare diete carte o triumplu
roza,
il
la diffusione di tali carte
e
quantità.Né
zoni-Toselli^
d
stando
essi
di
casa
cosi si
gaizone
del
figlio
mentre
porticodi
carte
»,
pravvenne
so-
il Grassi
quale percosse
non
all'artedi fabbricare
e
a
atto
un
era
carte
da
il solo che
e
costui
cordo
ri-
artefice^
noto
reggiano,di
un
logna
Bo-
a
giuoco;si ha
lui quasicontemporaneo
questigeneridi lavori. Era
Salandi, che in
il
sotto
giocavanoaDe
^
Pietro Bonozzi
altro almeno
un
ma
fra di loro.
mazziere
si dedicasse
di
in città aDe carte,
del 1480
del Manzoli, il
alle mani
venne
in
prepararne
le campagna
infattiil MazAndrea
Grossi di Budrio ed un
marzo
FilippoManzoli,
un
estesa
per
un
giomata di
una
molto
essere
mangione », abitante nella villa di S. Martino,
tale detto il « Bel
11
giuocava solo
si
che
racconta
doveva
pittoresi obbligavaa
giuocosi estendeva anche
questo
certa
il
grande,se
consumo
così notevole
per
carte
sta
occorrevano
si
di
dei mazzi,
non
»
)?
lunghe»,
«
carte
carte
trionfi», che vedemmo
del 1459,
calte
trionfi». G"lla. parola«
«
sandro
Ales-
nome
notarile è identificatom
mini
questiter-
ad ludendum
»; così infatti
[Hctor seu
stampator cartarum
si leggeneD'istrumento dotale stipulato
il 13 maggio 1488, quando
4(
si univa
in matrimonio
Il Salandi
abitava
sotto
con
la
una
Maddalena
di
parrocchia
nella via già di S. Mamolo,
Celestini,
anche
bottegheper
Infatti accanto
0 Doc
n.
o
Archivio
114
a
carte
ove
da
Battista dei
S. Giovamii
verso
la
piazza erano
giuoco.
di
questifabbricantie pittori
carte,
compaiono
2.
^ MAZZONI-TOSELU.
^
a
vendita di
^.
lasoni di Mantova
Mu.
pre«o
b
BibL
Notarile di Bologna, Rogiti di Ani.
Commiale
di Bologna, capt.
Boccacani, filza n.
L
4. alla date.
e
37.
durante
e
botteghedi
le
da
carte
», in uno
dei
proprietàdella G"mmenda
dei Notari, e
Tordine di Malta,
Mezzovillani,come
sotto
Argellata,
si
"c
o
del Gv
casa
una
di
qualecasa
affittatanel 1488
di Andrea
Giovanni
a
leggenei rogitidel già citato notaio Alberto
4(
Malvitius precq)tor domus
4(
mitani
«
utendum
«
mensis
«
Andree
4(
apotecam
ad
piazzamaggiore»,
«
la data de, 20 novembre
Bononie
questi
confinava col lazzo
paaDora
delcommendatario
Mahrezzi,
Enea
aveva
di
uno
che fosse situato in detta strada»
di Malta, la
die
ad
più centralidella città,in
puntidoè
tori
i rivendi-
anche
giuoca Accenno
che allora dicevasi
quel tratto
mune
nei documenti
carte, di cui è menzione
spaccidi
in
secolo XV
stesso
questo
sponte
concessit
ten^Mis unius anni,
^
anno.
locavit ad
et
D. Eneas
Ioannis leiosoli-
sancti
hospitalis
seu
etc
di detto
affictum ad
inceptiin festo sancti Michadis
lohanni
et finiendìut sequitur,
septembris
proxime preteriti
ad ludendum,
de Mezovillanis carthario cartharum
unam
diete
«
precq)toriepositam in contrata plateemaioris,
vìdeEcet secundam
versus
ex
quatuor apothecisnovis incipiendo
«
plateam et
Una
eundo
etc.
super
»
%
botteghe,contiguaa quellaaffittataal
di queste
era
de
condotta
in
affittoda
certo
dai
Giovanni
villani,
Mezzo-
Lenti, così
perchè fabbricava e vendeva liutie mandole. A pochi
date aglisvaghi ed ai diletti,
passida queste due botteghe,
di fianco al
ri aprivapiù tardi nella contiguavia dei Pignattarì,
fede degli
mini
uosevero
tempio di S. Petronio, innalzato dalla rigida
del Trecento, la così detta Braveria,che accoglieva
chiassose
cui erano
brigatedi nobili e festevoli cavalieri,
speciale
occupazione
lieticanti e giuochisvariati.
denominato
Doo*
dì Stato
Ardùvio
di Bolopia
—
n*
Sezkxie
ORIOU
EMIUO
a
a
1
del Conume
—
Cum
del Polettà
deU*aiiiKÌ1427
In Christi noinine
anno
amen,
natìvitatiseìiisdem millesimo quadringentesimo
rigesimo septimo, ìndictione quinta,die
sanctissimi in
ponlificatus
providentiapape
0 AitUno
tertio decimo
Christo patriset domini
mensis
inmi, tempore
nostri domini
Martini dirina
quinti.
NoCuile, Rogiii di Alberto
A,
Argdiaia, protocollo
e
52».
o
115
o
lohanaìs de Q"lQgii" de AkiDania
quondam
Uumnes
depictasad ludendum
sponte
et
Zoane
da
ibidem
ambobns
persone
pd magistrì lohannis
renùssìonem
nem
omnibus
cartarium
et
et
sam
de
et
in
super
rumorem
illataper
quem
et
rectores
a
dieta de
et
et
causa
quod
Alamania, in
de
eius curiam
et
contra
ci
processun
alia qualibet.
Quam
vice et nomine
posset, perpetuo
firma
in nullo
Adum
dkti
in
lohannes
uno
per
et
rata
habere
capdU
seu
de Alamania
quoscunque
de
Bononia
de
annuBans
ani
sequefcntur
nomen
quod
per
alios officiales
bau-
omnc
seqni poasenl
et
prenomen
celerò
cognomen
repperirenturpredictaoccasione
aut
singulasuprascrìpta
et infrascrìpta
prò-
et
heredes
et suos
se
lohaimis de
facto in iudido
Bononie
eo
ris-
quibuscumque librìscondemnationìbus
notano
«fido Antonio
publice persone
ut
Bononia
tenere
contrafacere,
dicere,opponere
de iure vel de
de
eo,
pcrcouione cum
una
irrìtans ci
Bononia
dicti sui patris
et nubi
etiam
et
omnia
de Alamania
nomine
et
et
pacem
miait dictus lohannes
in
rissa dktni
qua
lohannem
exinde
que
in quibus esse
inquisitionibus
et scripturis
vice
et
preuictuiu
tollantur et cancellentur de
agnomen
maxime
Bononia
dictus lohannes
consentiens
predictilohannis de
omne
et
Bologna pervenissead
da
nullalenus procedatnr.Gusans
condcmiMilioaem
nnm
et
Bonome
comunis
de
et
de Alamania
lohannes
Bononie
potestatem
ooocordìaBS
bonam
habebaft in roanihus super
latere sinistro dicti IcJiannis de Alamania
sancum
guiniseffusione.Volens
dominum
de
lohamem
didus
sive tempio
mpatMoir'
interesse posaet, fi-
ci
Alamania,
lohannem
dicto lohanne
didnm
pcrcussil
publice
ut
nomine
et
quonmicuBque
perpctuam
dicti lohannis de
cum
aqua
tempore,
et
notano
diceotfensionibns que
de Bononia
suprascrìptummagistrum lohannem
quod diceretur dictum
Bononia
urceo
absentis
et
quietationcm pacem
seu
michi
et
vice
et stqndantibus
presentibus
carlarii
personam
eo
ab
maioris,
obbrobrìis
singuliscontumeliis,iniurìis,
et
facta
rentur
filio magistrìlohannis caitarìifocati
Marie
Bologna, capellesancte
carteiellM
capellasancii Georgii de Pozale
in
scientia fecit Antonio
certa
ex
habitator Booonie
qui Uck
et
interesse
quorumcunque
observare attendere
vel venire
per
se
lanti
stipu-
stipulanti
adimplere
et
vel alium
seu
alios
sive extra
sancii Georgii de Pozale
habitationis
in domo
magistrìNicolai Antonii de Fabriano carlarii,presentibusipso magistro Nicolao
qui dixit
Nicohu
diclas parles
se
cognoscere,
de Arborìbus,magistro Retro
gnaminis,dicto Schivanoglia,capeDe
de
Pane
Thoma
quondam
Blasii Chaichiolo
magistrìDominici
sancti Blasii,
Antonio
hec
116
Bononie
rogalus
apposui.
a
vocatis
et
lacobos filiusser
comunis
eaque
Nicohu
capeDe sancti Georgiipredicti,
et Antonio
magistrolignaminis,
stibns ad
ac
magistroU-
quondam
lacobi Albertini de Rotis, capellesancti Thome
nukgistrì
Ego
capellesancti
a
de
dam
quon-
Mercato, te-
rogatis.
Mdchioais
de Montechitis notarii,publicusimperiali
auctorìtate nolarìus
bononiensis predictis
f^'^»^!* interfui
scrìbere publice scrìpsisubscrìpsi,
signumque
meum
usitatum
Doo«
Archivio
Notarile di B0I09»
In nomine
Dommi
Quitti sonno
di Arìmnio
certi
hanno
facto insieme
esso
con
sia
oUigato fare
termine de
finendo
de
para
e
farà al prefato ser
tutte
esser
voka
el tempo
e
zascnno
almanco
mese
gingare doxento
Piero
fuora
o
debiano
dame
omne
segondo la volontà di
arme
facte le debia
cosi
parte
e
terzo
sia tenuto
para
le
con
a
d*uno
apresso
de fuora. E
insieme
tutte
o
alcune
e
bianche
tutte
Roberto
esso
a
debia observare
se
stenchite de
50
para
gnare
Piero
maestro
dal di soprascrìpto
e
per
simiKtndine di quella,de le quale 250
a
maestro
esso
Roberto
zngare,
perte
cinquanta ben lavorate ben nette ben cocustodite ad arbitriode bono homo, segondo che sera
la prima mostra
carte
hn gliedarà la quale
che
dicto
fi^olo dorante
el prefato suo
logna
Bo-
Piero Bonozo
maestro
primo, Chel
e
de
triumphida
e
proximi che viranno. incomenzando
segue,
da
che
operare
sei misi
comò
infrascrqpte;
zoe
maestro
e
conservadori
carte
del dicto
fa fare al figliolo
licapituli
conventione
e
e
de le
el mestiero
sopra
Roberto
ser
del Tempio
de li nostri magnificiSignori e
maziero
di Blanchdfi
Roberto
le quali ser
conventione
pacti e
1 13
n.
xxj iunii 1477.
habitador in Bologna in la capellas. Maria
Pietro Bonozo
le quale
Rogitidi Alberto Argellala.Filza 4^.
—
Die
amen.
8
n.
segondo la volontà
parte
a
consi-
tutte
di Roberto.
Item che
qualche volta
se
Roberto
esso
lui glie fesse fare di
volesse che
triumphi che aDiora el prefato maestro
Piero sia obligatofarglienefare nel
modo
ma
proprio che le obligatoa
pagato
essere
Item
bene
e
de le
come
prefato suo
figliolo
ne
raranno
faranno
dicto mestiere de
e
sia
alcuno di suoi
carte
insigneranno el mestieri ad altri sotto
quale
volte
obligatode
sia
e
fessero
tante
Roberto
altri con
ad
li sera obligatoper
debia
carta
per
tutte
a
stessero
non
sue
spese.
si che
operare
consentimento
suo
altri ne
adiuto
el
ne
lavo-
non
consigliode
ne
faranno vendere
o
ne
di L. cinque de bolognini,
ne
pena
Roberto
ser
esso
che
lui gliepodesse provare
alcuna de
e
le venderanno
sia licitoad
e
volte quante
consentessero
o
rato
carta
triumphiche
o
obligatofare
o
triumphi ne
o
carte
o
daranno
ne
de
rasone
refare
obligatofarglieli
Piero
lavorare
a
più.
non
facti chel sia
Item chel prefato maestro
ne
carte
lui glie fesse fare
che quando
fussero mal
carte
le
le predictecose
li lavori li farà
de
retenergliele
omne
lui
o
alcuno di suoi
li salariiche
figliuolo,
commo
suo
le
esso
ser
di
sotto
appare.
Item che
in forma che mai
carte
de più
se
prefato ser
non
li manchi
scripteper
sopra
tante
sia
de
el prefato figliolo
sei misi numtenere
de le
Roberto
el prefato ser
ne
Roberto
potrà
o
Piero
maestro
de fare, mazimamente
zascuno
vorà
obligatodurante el
mese
fare, con
e
anco
pacto
in continuo
per
de
che
se
di prefati
tempo
insino
volesse desistere de simile imprese che
la
somma
vintidnque para
cento
de
a
lavoriero
co
di sei misi el
lui la
possa
117
las-
che
e
«are
sia in
ognuno
allora il prefato Piero
scriptase
insino al spatiode
che hii la
sia in
misi ognuno
l'altraparte
sotto
quale
U
che
tuti li retagli
facto incorra chi
colui che
stara
e
con-
perseverante
Item che
diete
obligatodare al prefato maestro
le
carte
tutte
ccntovioticinque
para de
ticinquepara*
el
suo
getto el
quanto
triumphi da quillide le
segondo quelloche
e
obligatodare
tutte
sue
de
le
tanto
che
carte
manco
le farm
se
proprieq"ese.
de
de centovinr
sonno
vergine,
per
inchiostro per fare coluri
roze,
ogni
più li iochì de U
ha
quistisoldi diexedotto
alnme
fare diete
al prefatomaestro
pagare
e
triumphi para
numero
E
per
Piero
soldi diexedotto de quattrini
per
nome
carte.
verderamo, agiurro,
colla,ove,
sia
vero
o
andaranno
cartnni che
de simile misterio a
Roberto
carte«
e
berto
Ro-
ser
carte.
consueto
maestro
in
figliolo
suo
a
obligatoconsignareal dicto
de
el prefato ser
o
sia
sia
dira quahmche altro
Piero
Piero
trìumphi fecondo
vero
o
overo
Tuna
Roberto
prediao
figliolo
suo
carte
sia de
pena
tale impresa
passatili diesedotlo
e
la quale de
sei
omne
sia obligatoservare
pacto
ne
de
co
vi siranno
Item chel prefato ser
a
de
se
di sopra.
Ilem che el prefato maestro
o
che
volontà
soa
questo
ducati dieze
de
pena
Roberto
figliolo
suo
che in questa
misi volesse lassare stare
segondo la
arbitrio: e
suo
li pacti medesimi
a
dexedotto
fare perseverare
e
con
tempre
stare
le predictecose
a
quanto
a
lassare
possa
misi
reservato
contengono,
misi per
trafarà
obligatoperseverare
sia
altri dodexe
prefato mestiere
nel
che
quando lui volesse andare |drieto
arbitrio,
ma
suo
ralmente
gene-
e
phi,
ahre spese che podesse andare in fare diete carte o triumli quali decedotto soldi pagati al prefato maestro
Piero sia obligatofarle
per
poi lui fare
Piero
e
de
carte
che
le
carte
cemmo
carte
e
te
vero
a
co
fare
de
mistiere che
resone
con
icripti,
e
vero
conventione
francate
lui
a
durare
dicto
esse
in
ser
mano
a
la
Roberto
rate
monete
del
para
de
numero
corente
e
quisti
in farli fare diete
figliole
suo
Piero
de
non
sempre
maestro
ser
ne
possa
debia
de
gato
sia obli-
Roberto
"fi seguenti in
ecto
tutto
pacti e
rasone
L. cinque de
lavorare el dicto figliole
de
vintidnque
cento
del figliolo
al prefatoser Roberto
la mercede
francato
ser
al prefate maestro
pagare
per
bologninide
finito pagarlo interamente
sia licitoa
retenerse
triumi^ii,
a rate
debia infra termine
e
figliolo
glie haveva
suo
e
El quale finitoalbera dicto
mese.
mese
sia obligatodare
vere
esso
di sopra«
che el prefato maestro
pacto
omne
certuni infuore le quale
e
commo
L. cinque de
alcune dinaro de
depoi dicto
fato
pagare
e
carte
figliolo,
piacendoa lui,per ogni
suo
triumphi;cum
de
non
e
le
Roberto
di sopra
fatica
sua
de
spese
lui glie farà fare«e
domandare
mai
sue
chel prefato ser
Item
la
tutte
a
glie debim dare
Roberto
per
ogne
quelle che al
conventione
durante el ìitmpo
de qudle
quattrini
Piero
e
de
se
diate
me-
pre*
aoprar
di ste
quebavera
le altreche hù
te
francare sia obligatopagarlo sempre
de volta in volta, segondo che hii glie
consignarael lavoriero e sia licitoal dicto Boaestro Piero de quistidui ultimi
partioli
pigliarequale gliepiace.
o
ne
o
il secolo dì
fonnato tendente al
un
bentosto si comincia
175 X
(circamm.
a
far strada
110), messo
abbia
dubbio
francese. Niun
molto
particolarmente
poi
e
la metà
verso
a
formato
nuovo
produrrecodesta
cui
con
che
a
accanto
in
sti
queottavo
del secolo,
la letteraturaromanzesca
per
che
influitoil favore
le nitide edizioni dzeviriane
un
in voga,
dai tipografi
veneziani
specialmente
o
quadrato.Ma
pubblico
imitazioni ebbero
tante
forma
nuova
accolte dal
erano
liana
ita-
in
Italia
Venezia.
a
in~12** già nd Seicento furono riprodotti
su
Quei graziosissimi
largascala da Bernardo Giunti, dal Ciotti,da Francesco Bariletti;
poi, nella seconda
e
metà
del secolo medesimo, dai
Bah, dal Valvasense, dai G"mbi
e
La
NoOe,
e
dal
Guerrigli,
nei
primi anni
colò
del tutto speciale
dal Hertz e da Nipredilezione
Pezzana. Questipiccoli
volumi, i più contenenti autori classici,
il formato
che delle celebrate edizioncine olandesi riproducevano
nelle precisemisure, imitavano i caratteri ed il frontespizio,
e
sino
pervolte
il
goffamente) graziosoantiporto
ricopiavano(ilpiù delle
ed apprezzare
inciso, fecero conoscere
quel formato leggennente
che divenne poi presso di noi per tutto il secolo veste
allungato
dd
XVIII
con
caratteristica,
quasi esclusiva,dell'almanacco.
Non
**
Elefante
**
**
o
Elxtra
rappresentano delle
tentò di ridare vita
ebbe
non
libri di
però anche
mancano
papalone**,come
imitatori,o
questimassimi formati,ma
se
ne
di
allora dicevasi;ma
eccezioni. Sulla fine dd
rare
a
grandimisure,
ebbe, furon hea
formato
questi
secolo il Bodonì
il
suo
esempio
pochi.
II
Accennato
così alle vicende
queUe dell*omamentazione
Il
fr^o
del formato, passiamo a
di
silografica.
legnosettecentesco, ove si paragoni a quelloin uso
nd
secolo precedente,
sensibili.
offre delle differenze abbastanza
La
molto più accuè sempre
nd disegno,
testata
più conetta
rata
minuziosa
così da giungere spesso
e
nell*intaglio,
(soprattutto
in quasi tutti i fr^ silografia
Cominiani)ad una eleganzache
dir si potrebbecinquecentesca.
Dei
finali due sono
i tipicaratteristici
cioè la conchiglia
due rami di palma
in mezzo
e
a
in
**
"
"
,
toccare
o
120
a
*'
ordinariamente
quali seggono
sui
fiori,
già in
racchiuso in
e
al
s'impronta
deve
dai
seconda
sensibilmente di
mutano
fr^
tempo
legno che
con
però
ora
tilito
raggen-
col
triangolare,
del Settecento i
cB
canestro
vertice
fregiin legno
arieggianteil barocco
forma
Dd
mento
cambiaLuigi XV.
all'influenzaesercitata
parte Torigine
che in quel
tutti i libri francesi,
ornavano
veduta
mai
non
il
dello stile
ascriversi in
certo
in
metà
stile,la
gusto francese
XVII;
di forma
contomo
un
vdlto in basso. Nella
amorini, ed
si vide) nel secolo
(come
uso
due
abbondanza
invadevano
la
nostra
patria.
Le
mai
**
^
ed
testate
**
finali
"'
i
siffatticaratteri da
con
ad
tradizione
poterli
con
si presentano
modificati
venivano
glistessi motivi, scnq"re riprodotti,
e
buire
attri-
sicurezza
certa
una
quasi
che ad un*altra. Si seguivaTantica
piuttosto
scuola
una
sflografici
non
omaggio al gusto del tempo.
Altrimenti seguì per lomamentazione
solo in
La
sione
decorazione
in
Tetà, sembra
che
degno
ponga
a
si
sia
vana
si
di considerazione. Io credo
esso
pur
è iltrionfo dell mei-
parladi libri illustratidi qudtessere
Telogiose non del libro
possa
tro,
ogni speranza d'additarne qualcheal-
volta che
non
francese,quasi che
rame.
libro del secolo XVIII
dd
Ogni
rame.
in
invece
che,
si
ove
raffronto il libro italiano col francese d'allora,
si avvertiranno
subito differenze cosi
sostanziali da
rendere
il giudizio
comparativo.Il primo è essenzialmente
il secondo
che
è
^
decorato
fra i due
illustrato
tre
)?, men-
ferenza
dunque Tugualedif-
passa
quadro ed un motivo decorativo.
L mdole di quest'articolo
mi permette di studiare le due
non
manifestazioni,poiché
poi nelle migliori
opposte tendenze,tanto meno
ho deciso di limitarmi neQe citazioni solo a quelleche rappresentano
un
tipo medio. Ho creduto però utiledar luogoa questo
accenno,
intercede
»;
^
difficile
molto
tra
un
perchè la giustaammirazione
che
noi
tutti risentiamo
le opere tanto
armoniche e quasi perfette
lasciatecidai « petìts
d'oltre alpe,potrebbecondurci a recare
satto
ine^
màitres
un
giudizio
per
e
sulle opere
degliartisti nostri,ove,
in
quelli,
non
si
calcolo dei
due
tenesse
di qua e di là dalle Alpi.
L'iDustrazione dd libro italiano è dovuta
un
confronto
tra
diversi sistemi
ad
un
numero
sti
que-
seguhi
gran-
o
121
•
dissimo d'incisori,
talunidei qualimi piace qui in
Fra
questinomi, pochi
si cercherebbero
del
conosciuti;degliakri
quelli
sono
notizie ne* repertori
pur
Nagler,del Gandellinito del De
nulla alle stampe
che li
ccmcema,
lissimo lavoro del
nostro
consocio
sme^.
di vista artistico,
essere
punto
dello sforzo collettivo per
acconcio
toma
La
Ditta
periodo del
Pio
—
—
^
figli
e
in
Fifippode Craziani,
L.
Ghitalbcfti,DooMoico
B. Galli, Andrea
Giovanni, Pompeo
Nerici, G.
B.
Domenico
—
Capponi,
Emilio
P. A.
Lapi,
F.
Cattaneo, Giuseppe Cereda,
de Re, Gajani.
Filippode
—
Grado, Giovanni
SelMstiano Zamboni,
—
P.
—
ned* Tofanelli,R
L.
G.
Morghen, Alessandro
Stagon, G.
—
Venezia,
—
2^lta,
M.
Gio.
Giuseppe Lante,
—
Torino
a
Piattoli,
Gio.
Agnelli, Marco
L*Poer, Gaetano
B.
Senego, G.
Cesare
Ravenet, Benigno BossL
Bombelli, Francesco
Moocfaetti.Ottavani, Frey, Francesco
Fiori, Frase.
Barbazza, Gerolamo
Gattini,Francesco
Bartolozzi,Francesco
Baratti,Giacomo
D.
Antonio
Morghen, CimarellL
Halien, Milan, Hoepli, 1906.
Rossi, M. Cartoni.
Visca, GizzardL
Novelli, Sebartiano GiampsoooK,
Leonardis.
LorenzonL
Pira-
similiano
Vitali,Mas-
Zucchi, Giuseppe Daniotto,
Jackson. P. Sratti^ia,IgMzio Colombo.
Filoò, Antonio
e
Giulio
Ribeldi.
Tasniére, Valperga, Porporati,Tela, Amati,
Volpalo^ Frane
Domenico
P^Um-Gramir
o
a
Campiglia. A.
Patrìni,Simone
Pitterì,Pasquali,Gio.
Crirtoforo Dall'Acqua, G.
122
ancke
Domeaico
Ghezzi, Carlo Antonini, Silvio Pomarede,
Limpac, Giuseppe Peroni, A.
•
Rosaipina.
Latinio,
Gaetano
F. Moaaldi* Natale
—
Napoli,
Le
tioli.
Mat-
Colombini, C.
Cagnoni, Federico
Atpari, Domenico
MoJena,
*)
i por-
Gregorì,C
Pazzi, Gio.
Mantelli, Gaetano
Verona.
Francesco
Cagnoni (che lavorò
Mercoli, Gerolamo
Giacomo
unico
Fabrì, Lodovico
Mazzi, Giovanni
Bianchi, Giacomo
Torino,
sotto
botleguccia
una
nel
si chiamò
come
Bulzoni.
ed
Betti,Canocchi.
Re, Gerolamo
Roma,
lo
seco-
Vatcellini,Vorìco.
Faiicd, G.
Parma.
seguitasulla fine dtk
in Bassano.
Ferri. Vincenzo
A.
Panfili,
Maria
G.
"-
—
Milano,
Dal
si disse nell'articolo
già
Savanni, ScaKrim.
Firenze,
R
Già
—
Ferrara,
Bait
alla istituzione
Giuseppe Remondini
Giui. Benedetti, Gio.
Fr.
espressione
fenomeno
costituisce un
maggior splendore,
del commercio
lilxario calcografico
ìtaKano.
^) Bologna,
Milano^
si consideri come
assumerà
al libro italiano la forma che
mantenere
cominciata
piccolaindustria,
Brescia.
de Ve^
suo
nella storia
La
Bandi
essa
giudicata,
variamente
Remondini
tipografia
ddla
«
pregevo^
questiumili gregaripotrà,dal
richiamare quanto
precedente,accennando
XVII
recente
quasi
acquistare.
saputo
Qui
essoidovi
non
Alessandro
singolare
quando la
importanza,
tuttavia
aveva
Ang^s,
conte
invano
copiosidel Bartsch,
cosi
all*infuoridel
in alcuni casi,l'opera
di
Se
ricordare %
nota
Anioaio
Lmàmt,
della
tid
dallmcisore
piazza di Bastano, coi pochi rami acquistati
Menarola,
in
era
secolo pervenuta
un
due
d'Europa nei
i mercati
a
tanta
col
principali,
centri
da insidiare
potenza
cioè
pone
degli
agentianche ad Augusta ed a Parigi*G"lla potentissimaUntper^
i Ronondini
dtas Calcographomm d'Augusta,
sostennero
una
cauta
decennale, per
da
documenti
che
ricavare
Remondini
il
come
Tutta
'*
bastasse
non
tanti
**
Parigi,l'agentedei
propriatede propriodove questo genere
S* Jacquet.
mattimo:
nella rue
centro
dar
a
sfogo alla loro attività,
popolarianche
produzione è
questa
un'orma
profonda
storia della
facevano
galeoniche
i
diferenti
doveva
ne
irremittibifanentetcomparsa;
ora
rimanere
n'è difattirimasta
e
italiana.Quando
calcografia
soggettibeiti
ti
nella
di
pensi alle migliaia
Battano, de' qualisi facevano
a
ma
edizioni
con
rami
in latino,in italiano,
in
leggendein tutte le lingue:
in tedesco,in slavo,ti comprenderàqtianti
spagnuolo,
con
e
francese,in
tta
di
tuo
sia facile
possesso,
l'America.
per
fossero
il
TEuropa
essi caricavano
vda
la
posto
aveva
se
lunga lotta uscirono vittoriosi,
tunque
quan-
in mio
venuti per caso
dalla parte loro. A
era
torto
aveva
di commercio
E
dalla
e
plagio,
gliincisori che dovevano
attendere
da
schiera, germogliata
numerosa
a
siffatti
lavori.Fu
unico
un
que-
buendoti
che, distri-
ceppo,
nella teconda metà del secolo,
penitola
ilrifiorimentocalcografico
nazionale. Sarebbe fuori di luogo
promosse
t*b entrasti a trattare
di queste derivazioni,^qui in particolare
poi
diandone
tutte
tterà per
ora;
tutta
per
la
le tvariate influenze;
quanto
ddl'aigomentotornerò
a
ne
abbiamo
discorrere in
detto ba^
speciale
uno
lavoro sui Remondini.
Non
ti deve
questo la loro
pre
vita
una
credere però che
impronta caratteristica.Tutt'ahro;esse
propria,e quando
(orza di modificare
Un
paragonare
non
Le
ebbero
valte in
due
nettun
a
fu il caso,
venezianL
quelli
nellornamentazione
modo
a
criteri ben
perdessero
per
ebbero
distintidi
ti
gliano
vo-
inditcutuperiorità
ddl libro le
tipografie
venete,
modificare l'indirizzo
delle
ancora
la
elementi.
bologned,quando
Difatti la
ttti-
anche
rinvennero
artistico dei nuovi
ciò offrono i libri
fiorivano
produzioni
dell'altra,
con
ne
il temperamento
etempio tipicodi
tibileche
le scuole locali
bolognetl
nel Settecento,l'una
procedimentoe
a
fianco
di forma.
0
123
o
Venezia
A
^
indson
A
dirò coi,
sono,
awMliiiiiiiidel pacK
laccolgonoside
sdueia d'aitistì,
ai qoaK altri se ne ymooo
o
Tra
stanze;
quinto dmitazìoiie
per
tmba
tanta
pocU
o
sono
delTaite,sìansi dedicati aBa
senso
pasaggìo. Le spedali
lagone ma
iiamen»a
aggungendo,o
per
fona
di
^
die.
eletti,
paifimbm
poi finigfafio
quasi tutti,i^mdiando
scuola plesso la quale fecero le loro prime
ild
Volpato,ddlo
Baitolozzi,dd
Vissero invece
ancora.
podù
Coa
m
poma
è
avvenuto
Folo, Jahri
Sduavenotti, dd
morirono
e
dico-
^)ecifiddelia
i caratteri
aimL
teressi
in-
in?iodbìle
per
inrisiniir;
qod
e
o
per
patriai Novelli,lo Zucchi,
fl Piazzetta.
Bologna,al contrario,j^
A
iiicis"HÌche
decorarono
il libro nd
discendevano tutti direttamente da qudla scuola che diede
Settecento,
fl
maggior
dd
numero
vale
intagliatori,
pittori
a
dire dai
migliori
italiani
acquafortisti
Continuando
i loro rami
esa
quellatradizicMie,
pr^Murano
pure
ritoccandoli poi di bulino oppure
alFacquaforte,
quando inddono a
bulino direttamente,
cercano
Jawicìnarri
sempre
qud tipod*ÌD-
a
drione, coi tratti sottilLQuesta differenza di tecnica ha
diverse
due
A
Roma
riconosdbilL
invece, durante fl secolo XVIII, k decorazione
alle forme
sempre
fadlmente
produzioni
dell'antichitàdasrica. Mentre
rimangono immuni
esteriore,Roma
neOa
tutto
per
seconda
dd
Venezia
s'ispira
e
logna
Bo-
influenza
qualsiari
fl secolo da
metà
seguenza
con-
per
secolo
inizia
mento
rifiori-
un
di clasricismo greco che prdudia al futuro stfle impero **.
Allora rAntonini, fl Piroli,fl Mocchetti ed altri fllustrano i libri
'"
con
sotto
le
figurine
i peplied
forme
cui
i veli ri
non
se
ne
gred moddli, dove
nude.
disegnano le membra
L'ultimo quarto di secolo ri presenta
diverse che
dai
imitate
sono
possono
a
Roma
con
forme
così
le caratteristiche.Degli
più cogliere
la
parte segue
scuola dd
Morghen ed una parte qudla in gran voga allora a
Londra: da un
lato TAntonini, fl Carattoni ed fl Fontana portano
incisori veneti, che
ivi
nel libro le forme
che
fl Piraneri
crea
un
124
a
preso
fl Canova
nuovo
nel Prcmti,nd
a
avevano
stanza,
scolpivain
una
marmo,
e
dall'altra
trovando qualchemodesto
indirizzo,
Morelli
e
nd
Barbazza,
mentre
ancora
guace
se-
un
Tavola
Iniziali Araldiche
Iniziali
con
Veduta
—
—
Scuola
Scuola
Iniziali di Scuola
Lombarda.
Bolognese e
Romana.
Veneta.
I.
-^"«Jl
Tavola
Vignette di Scuola
Veneta.
III.
Tavola
Iniziali in
Iniziali
a
legno
lettera mobile.
Finale
di Scuola
Bolognese.
Fregio
tipico
—
Incisione
d'influenza
in
legno.
francese.
IV.
certo
d mdaori
numero
del secolo da
Falda
le tradìziom
segue
dal Vasi.
e
la Lombardia, per
e
locale nell'artedell'incidere»
non
libro iDustrato,
in modo
artisticidi
debbo
Torino»
a
che
silenzio Domenico
sotto
passare
tendime
stampatirispecchiano
gliin-
che quelli
di
piuttosto
perscma
Toscana
ed
Milano
a
possediamoin
noi
La
però
ebbe
una
illustraredd
alla 4( Società
Lasinio»dd
scuola.
una
Cagnoni» il principe
Brescia» a
a
e
Firenze continuarono
libri.Sulla fine dd
^
e
Calcografica
Chiari si accatrò
gamo»
Ber-
Parma» ci lasciò i più bei saggi
a
questo genere.
scuola di bravissimi incisoriche
di Siena» Livorno
ad
tradizione
una
di
tipo speciale
un
creare
seppero
che i volumi ivi
una
di
mancanza
il quale»lavorando
italiani,
vignettisti
dei
principio
'dal piemontese
continuate poi
jBartolì
e
Pietro Sante
Il Piemonte
Noa
sul
consaciale
secolo
Firenze
a
colo
se-
tomo
in-
officine del Bardi» del
ndle
attività grandissima;
ma
un
il
tutto
per
poi
ndle tipograf
qui m*è
forza dichiarare che» pur
scuola toscana»
non
esso
è»
dermi
d mdole generale.
quelladei giudizi
di
Prima
intomo
recare
di terminare
avendo
a
questo
"£zi(MU ddl*arte del libro nd
Tutti
Parma.
cui
un
per
le
quelladi Parigi»
fatte in Frauda;
donL
I
e
solo
VersagUa»
piccola
Ferdinando
Petitot,(fi Simone
quafi,al pari di
dice il Carducd»
».
riprodune i
Parma
e
e
per
cazione
l'edu-
bone
Bor-
un
il disegno
maturò
cE
a
tipografia»
somiglianza
una
per
avere
un
di Aveline
Cagnoni
direttorefurono
scelto Giambattista
venne
caratteri
naturalmente» illustrati
con
Ravenet
motivi
italiana.
riuscire «
il Du-TiDot
Quando
più tardi
Domenico
sotto
ossequio alla dinastia illustreda
primi librifurono quindistampaticoi
e»
avuto
aveva
certo
prime ricerche
sue
Parigidal Foumier»
i
a
Il Borbone
il duca
foggiatoalla francese
anche
fiorente
corte
come
proveniva»dovesse» cc»ne
di fondare
"(
con-
ricordare anche
primo ministro il Du-TiUot;
divenuta la
era
comprenderàfacilmente
e
Frauda.
omce-
delle
sommario
secolo XVIII, dAho
precettore il Condillac»per
ricevuta
più che
esame
quelladi
con
questiauspid Parma
Si
avviso» sufficienleper
mio
a
materiale sulla
le relazioni strettissimeche la
conoscono
in questa dttà ebbe
per
raccolto molto
e
d*omamentazione
di
o
Bo-
acquistato
a
incisioni dd
(fi incisori itafiani
tero
Benigno Bossi» dovet-
allora di moda
in Fran-
o
125
o
eia. Al
Bodoni»
dd
come
leito
di
grandi gettatori
tutti i
a
teri»
carat-
che un
egliatfennava
solo dai caratteri tipografici,
libro doveva essere
ornato
e
seguendo
abband"Miò qualsiasi
creò il tipo
(regiofigurato;
questo principio
le
vignetteed i fregiincisi8i»acevano;
Bodoniano.
Io aedo
Ma
questa aeazione
che
il Bodoni
si doveva
visione di quanto
alla
altri tempi
in
dignità
questo ideale,arrivò
d*artistaAhe
anima
sua
la chiara
risdlevare Tarte tipografica
fare per
perseguendopertinacemente
raggiunta,
e
nitide cod
pagine perfètte
e
ddle
comporre
a
difficilmentepotranno
che
ndla
fu vitale?
mai
essere
superate.
in volume
raccogliendo
queste pagine di
s*accorse che dall*unioneIcao non
meravi|^osaeleganza,
non
di vita e di gioccwdità
che deve emanare
qud senso
libro. Il volume bodoniano h perfetto,
freddo: è un
ma
pezzo
il Bodoni,
Ma
una
turiva
sca-
dal
di
cristallosfaccettato.
forse condividerarmo,neDa
Pochi
giudizioma
mio
ebbe
pò*recisa,questo
il grandeTipografonon
forma
sua
rifletterannoche
se
durante il
imitatori,neppure
trionfo,finirannoper
breve tempo
non
riconoscere ch*esso
o
Tra
L
Che
II
«
Alpi contendilaper
le poesie più
Gueniero
«
è
guidato per
presente
credo
a
tutto
ha«
è
per
possa
mano
nd
si
trova
dal Genio
jegno.
a
sembiante
un
e
cono,
«
dall'altocUle
brutto sonetto,
non
in quasi tutte le Antologieche
si può ripetereche
fra
è
Timagine dell'« AArican
discesa in Italia,
con
sua
l'ireultrid e le minacce
anche
esso
»
«
la
nel volto,
elementare»di studi
adunque, pel grido che ebbe in compenso
stessa
l'importanza
del pregioche
dell'argomento,
la conointeressare i ricercatori delle curiosità letterarieq;"icciole
scenza
allora composto,
o
gran
on
neDa
lettere inedite dell'abate Frugoni al
0" nella prima delle quali,(ira l'ahre
126
giore
mag-
BERTARELU
ACHILLE
la notorietà dell'autore,
per
di due
a
cogliend
vincitore,mentre
eguale certezza
(atto
quanti hanno
questo
che
vero
con
»
suo
Fragoni
della letteratura italiana,
che
e
vittricemiKtar fortuna
Per
non
»,
note
Annibale
sa
la prima vcJta l'Italia,
sia
le scuole. Ma
per
vanno
(UT Akwte
Sonetto Cartagine^»
v'ha dubbio alcuno, tanto
del
gli autografi
del Fnigom
il sonetto
un
al dotto
e
cose,
è
senatore
Gisali di Bologna
l'invio del
compitissimoamico; nella seconda
è
sonetto,
pur
l'espressione
Non
è
deUa
parte
fl teatro
e
ceftameiite
novità
una
lettera;poiché
(orse le due
erano
società,di quanti erano
il mio
maggiori occupazionidella
affermazione sul merito del proprio sonetto, che
la vecchiezza
sente
non
usd
lezione
non
Segno in
allora dalla penna
trascurabilicol
credo
presenta
varietà di
lode del
a
a
prima vista che
vero,
un
tutte
notevcJe miglioramento
LA
VINCITORE
PRIMA
VOLTA
DALL'ALPI
Ferocemente
GUARDA
L'ITALIA
visiera bruna
U
Alzò
FAtfrican Guerriero»
sull'Alpe
Cui la superbamilitar fortuna
Splendea vittrice sul sembiante altero.
5
Rimirò
Italia;
e, qual chi in petto aduna
Tutto
il promesso
aIl*Ara odio
Maligno rise,non
IO
Parte
Alle
Seguoido
15
e
memorande
2-3
gHtmh
126
Jdk
Alpi
mi//' Op.
a
HnM
12 £
in suoi
tutto
il Genio, che
CoU'ire ultrid
Terror
6
pò/ Op.
imprese.
imp
pensierraccolto,
man
per
le minacce
e
d'Ausonia
Op.
Impero;
immaginar rivolto
venture,
Tacito,
primiero,
alcuna
credendo
del nemico
secura
Indi col forte
a
tolta
primitiva*
PER
CHE
fone », eglidice, «
più che
il lettore potrà scorgere
ANNIBALE
I
è notevole la schie^
come
quale si legge nella edizione delle Qpere.
testo
le modificazioni introdotte rajyresenlano,
sulla redazione
i letteratiche
fuori di propositoil riportare
il sonetto
del Frugoni, tanto
taE varianti,e
nota
«
invece, secondo
mia».
Trattandosi di curiosità,
non
quale
detta buona
l'ariadi inteDettnalL E
del Settecento,
così
prima
raocademia
con
assai importante il giudiziosuUe lettere e
parere,
fiorivano in Brescia intorno la metà
ta
darn
volevano
o
secolo XVIII
tattiche nd
risaputoda
è
ndk
è conleniito
quanto
netnmo
per
e
e
In
mio
volto,
Tarpeo, discese.
7
Op.
Wtfrfoe
14
del
in
Io prese,
7ì4dea mtpeiha nel Op.
pemiv
tutto
Op.
9
//
Ma
nemmmo
più interessante
le notizie che
già per
non
e
dubbio
senza
coronazioni, si bene
sonetto
»,
commdava
il Frugoni vi dà sulla sua
nettamente
gliaccenni alla opposizioneche
per
a
D Frugoni
firugoniana.
silenzio il nome
del
tatto
trascurabile per
seconda
mentre
«
giovane
poeta
»
credo
questo
hi
e
relative
«
Cartagir
vie diverse
per
designarnettamente
esita a
non
che
che
«
furioso
»,
la
sotto
di fronte. Chi
rizzarglisi
osava
tale lettera possa
riuscireun
niera
ma-
i suoi
tra
invece
passa
e
sarà
omtribnlo
non
dei diversi indirizzidella poesia italiana nella
conoscenza
del secolo XVIIL
metà
immortale»
Amico
Panna.
Troppo
si è
onore
fatto da
Monti, da
al mio
Ddbbo
Cartagmese sonetto.
egregi maestri e giudicise
quando
si
tuttavia
oggi una
diversamente
Avvi
screditar le
che
qudla dotta
contento,
esseme
Avvi
contentati.
son
(a
seguaci non
dire che
che
scuola, che
nuova
trovar
per
altamente
mie, ed
cose
una
ancora
giovane pretendeaprire e
ne
tutta
Fran-
del furioso Scannabue
partigiani
schiera di
sentono.
17 febbraio 1767
voi, dall'immortale Sig*Dott
ceschin Zanotti, dal celdbre Cancmico
assemblea
abitazione
designarsindla letteraturaitaliana contro
avversari Ginsei^ie Baretti, qualificato
come
costuD
modesta
pel giudizioportato dai letteratibolognesi sul
soprattutto
e
già
Per
delle due letterericordate;
qndie sui concorsi poeticibanditi dalle accademie
per
nese
la seconda
è
la
un
che
poesia si
vera
vuol da lui
Italia insegnare.
revoli
Io,contentissimo dei favoall'ingannata
giudicjdi Bologna e d'altre erudite e veggenticittà,niun
tranquillamente
pensiermi prendo di dò, e sieguoil mio cammino
Eccovi i fogliddla nostra
R. Accademia, che parevami avervi
già mandati Procurate che Bologna ci dia qualche conomente
di merito, che possiam coronarlo. Io vi attendo qui, giacchépromettete
in una
in questa settimana venirvi. Mi troverete
alloggiato
assai dimessa
s^bene
io mi
seguente
ciò che
nostro
capanna,
le mie
son
ne
poi invecchiato,vi
dovessi
Ma
tenui forze mi
venite
e
cC
mai
curato,
^pendere in mobili;e
stato
come
se
attendo per servirvi in
consentono,
per farvi conoscere
tutto
sono
sempre,
Vi
partire.
incomparabOeMinistro
conosciuto.
essendomi
non
di alloggiar
forestiero,
meglio e
come
il A
disadorna
e
non
e
tutto
mancate
ciò che
il
qui i degno d'essere
di promessa.
Qui parleremodel suggetto degno,per cui mi domandate
gregazionealla nostra R. Accademia. Ciò sarà, ma non può
o
Tagessere
129
o
subito. Le
sempre
le dirò di presenza.
ragionive
vostro
ammiratore
Sua
Eccellenza
credetemi
e
ed
ossequentissimo
servitore
e
Amatemi
amico
FRUGONI
A
Sig. Ccnle
Il
Senatore
Casali
Bologna
Un
a
grande
s'andava ormai
rinnovamento
malincuore, anche
il Frugoni dovette
maturando
nell'arte,
e, quantonqna
grande riputazionedie s*era acquistatanon
durata
sarebbe
a
La
dì Vincenzo
di bella fama
il 14 maggio 1744, da
Nato
Meati
inclinazione alle lettere e
sua
si fece presto notare
innanzi
le
per
Giuseppe II ed
a
a* suoi tempi, oggi quasi dimenticato.
impiegato delle dogane regie,dimostrò subito
un
si dette
lo cacciò di
padre (casostrano!)
sue
casa.
primo estimatore il Genovesi,
attitudinialla poesiaestemporanea.
rare
Ferdinando
a
Ebbe
oJonna
che
IV
che
la Repubblica Partenopea inviò
Per
la capitale.
verso
battuti ed
il Serio cadde
lo nominò
1799
Recitò
cesareo
fece parte deUa
i Calabresi che
contro
insipienzadel generale Wirtz
si
zavano
avan-
furono
i patriotti
Porta Gipuana. La
i suoi manoscritti,fra cui
G"fso
un
e
di
sua
eloquenza
dal Monti, è Pietro Napoli SignorelE(1731-1816),
nominato
Signorelli,
notissimo
che
meno
non
la Storia dei teatri
per
(1777),per la monumentale
Sicilie (1810).
litorìa delle vicende della coltura delle due
Farei
torto
alla erudizione dei lettori se
sullo Sparziani,
meglio conosciuto col
La
marchesa
titubante;vi
Lepri, a
erano
ÌA Candida, h
a
0 L. VICCHI,
Italia dal
1750
iaa5. pag. 226.
130
o
Mfooo
al
cui si
Roma
Vittoria
Fidentità della marchesa
o
poeta
e
di poeiia italiana^distrutti.
n
in
Nel
trucidato il 13 giugno presso
saccheggiataed
venne
allo studio che il
ardore
tanto
con
di eloquenza nell'Università degli StudL
professore
e
o
il cui autografoè presso di me, non
ha, quasi,
limiterò a rinfrescare pei non napoletani
la memoria
Mi
commento.
di Luigi Serio, poeta
casa
ROSSI
lettera che pubblico,ed
bisogno di
la
lettera mediu
la
lungo,
CJORGIO
o
II. Una
che
accorgersiprima di morire
in
nominata
Maggh
ISSO
neUa
queglianni
Girolama
h
e
nome
accenna
id
dessi particolari
sul Biamonti
arcadico di
«
Epimenide Gretente
lettera,mi ha
la bellezza di
SerpierLSarebbe
dal Monti,
se
non
ì"ro intitolato:Vincenzo
(decennio 1781-1790),
tre
stato
bsciato
un
marchese
e
».
pò*
L^pri:
difficilestabilire
avessi lettonel Vicchi 0
Mtmti, le letteree la poliHea
Faenza, ttaUBmenlo
P.
Conti,
che
Girolama
«
era
taccata
"fi foverdua
Ruffo
appunto
tenerezza
Moni.
per
Fabrizio
Ruffo».
Ola,
chiaro che
Del
Mom.
come
colei che
il
«
Mons.
dovesse
corte,
sua
tesoriere
ho potuto
non
rintracciare notizie.
17
che
vero
i sommi
arrivato in
appena
dimenticarvene
Napoli vi
così cortesi,che
io
non
siete
uscito di
appena
pieni di gentilezza.
ricordato di me
vate
(e dove-
ingegnisono
col
di scrivermi,distinguendomi
Roma), Poi vi
di
nome
abbastanza
so
vostro
degnato
siete
amico
in termini
ni e^ri*
ringraziarvi,
né
compiacenza.Di più, e questo vuoisi valutare prima
la mia
menri
1709
FeL
Amico
caro
Senqpieè
Voi
la Serpicri.
essere
Roma
Mio
del Monti, è
»
la lettera.
ora
ecco
assidua alla
era
di viaggiodel Serio
compagno
Ed
è
le mie
d*ognialtra cosa, mi promettete le vostre riflessi"Mii
sopra
Tragedie.Non le reputo degne sicuramente di quest*onore:
ma
nel crederle meritevoli di qualchevostro
voi vi siete ingannato
se
il disingannarvi,
mente
toma
conto
a
non
e
perciò istanteme
pennero,
vi prego di giudicarmi,
illuminarmi Per que*
e
correggermi,
mi convincerete della vostra amicizia,bcensta via prindpahnente
ed escludendo affatto i riguardi,
dcxnene sentire il profitto,
die
tutto
guastano.
obbligatose farete gradirei miei complimenti
lo assicurerete della stinaa altissima,
che gli
al Sìg/Sìgnorelli,
e
dico amiaTia, perchò il mio ardire non
precesso:non
giunge a
che tutti siano meco
nò io debbo
tanto,
pretendere,
generosi
Vi
sarò
molto
voi
come
al
Anche
vostro
io altrettantia
pagniadi
e
e
voi di
Mons/
cominciando
Tes[orier]e,
Lepri.Tutti
vostra
Psiche
tutti i
(intendiamoci)
e
e
subito
ne
viaggiocento
Biamonti
Sparziani,
e
dalla Marchesa
gioiala
con
di
compagno
e
da
e
e
vi
tutta
come
resterete
la Com*
simo,
Monsignore mede-
piacere
con
Socratici
i vostri amori
bei versi co* qualici
però sparitodairanimo mio,
di
noi ricordiamo
metafisica
occhi
spariste
dagli
saluti,
portandone
una
di
ricompiste
meteora.
finché in
esso
glia,
meravi-
Non
siete
durerà
o
131
la
•
ed
stima
mia
amicizia
di voi» vale
verso
diie per
a
Soao
sempre.
duique immutabilmente
n
TCMiro
teiv.* ed A.*»
Vero
MONTI
VINCENZO
Colino
Sig* Sig. Prone
Airilbno
Sig.*Luigi Serio Poeta
Il
il Re
S. M.
di
di Sicilia
Napoli
letteraioedila di Pietro GiocdMÌ
III. Uu
AlVIllJ^
ParoUni
SignoreFrancesco
*)
in
-
DORU
BIAGIO
a
o
0
faccia
S. Rocco
a
Piacenza
27
ringraziomolto, mio
Ti
dioembR»)
Cecchino» del favor fattomi
carissimo
lina.
Paodell*angioletta
migliori
lerati:
Gaetanino ^) sia tolto di mano
quegliscela
chi lo dai? Come
si chiama
cotesto
prete?Forse il
ma
a
fa paura
di Fabri? A me
bestialnràite i figli
Maffi ^),che trattava
la paroladi prete,
^.
di Storchi ^: della
Io starei semfxe
per metterio tra gli alunni qui
Desidero
plico.
Respiroche
del
quale educazione
buoni. E
E
detto
^
inviata
HaU
di novelle
^) Paolina
^)
Il
can.
di mohi
autore
hanno
Si
^
e
ginreconwltoe
di molti buoni
Cartanino
e
D.
dnta
opUKoli di
Maffi
vario
che
fu all'occasione amico
ho
o
132
o
da
di Piacenza
governatole
e
Ciinnano
fratellodel
di
cav.
tano,
Gae-
(1764-1841).
vein
Parma
e
mobi
con
neH'anno 1836.
feririmiipanra
(1804-1891), bibliotecariodella Landiana
fu nella
argomento,
tua
«
e
se
esse
fl propuptetoie
il Giordani
della famosa
fu odiatore
e
notizia di questo istilutuce
parmigiano.
«
come
la pnaente
te
Causa
persecutore dei
difensore di quellisaggie virtuosi »,
di Piacenza
e
rigidoeducatore.
gioventù un
qui parole troppo fortiin verità ed alle qualisi deve fono
peri rammentare
"O Non
del R.
Fermi
or-
furono figli
del Paiolini.
Giovanni
rimaie finora inedita.Traspare da
Convien
dici della
quelloche
poHiOata dal dottor Stefano
e
sai
as-
paese.
verissimo
i
belli e
D.].
letterafa certamente
La
esempliassai
raccontare
miracolosa in questo
*) Patente ddl'omooimo
autore
nuove
spesso
ed
egregiamente,
[N. deUa
Oemona.
sento
cosa
lettera è
0 Le
ansiosamente
lettera
dei Ragazzi ».
ranti,
pretitristie igno-
ben
disse il Chiarini.
in quasi tutte le
poesia,e die*saoi pessnnì effetti,
dmaria
straorcEnarie*Pur
sono
non
Hai
%
il
al
NMU
mai
né
dove
la
veduto
vero.
Archiciarlatano
nuovo
di licenza
la Chiesa
popolo, menfate
cos)" Costui
padò
riconobbe
non
non
Nobiltà
mai
3
neppure
sa
ai
messale,
suo
la
chiamata
tutta
p/e"s,
congregazionecristiana è sempre
familìa.Che latino poii che scempiagginistupendissime!
grext
Mille saluti ai tuoi
ai
se
esenq"iofin qui inaudito parla al Qero»
quale con
vescovo
del
eresia
nuova
è
troppo
teste,
ragaaai al
Confc^
ottimo
nostro
aDa
padre e madre,
buona
e
ti abbraccio
e
Sofia,
cara
il
tutto
eoa
cuore.
Che
dicono
i Gesuiti
difesa deUe
in
bestialità de' loro
tante
eroi? le
negano? o hanno coraggiodi lodarle? che dice la città?
Addio, carissimo, addio.
")
aORDANl]
[PIETRO
BIBLIOORAPIA
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VakmbU
af He
partìm
Jtnéif. U. 5L A., eoBkùÙB^
Nm
fine
a
ù
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ManMciipli
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imwd
Telkn.
Fnacb
M
Sotfaeby»WiUdnmi
McMs.
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Ubrao
dmictt cottedMi
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Monday
29tli
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%inilbe mU
nd
saBa tipografia
greca
di
non
?) Mom.
Nel
rìesdre
dol 1836, in
secolo XV,
del
by
con
tuo
di PiMXoza
mcofo
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17
dine
bl-
tavoie.
studio
suo
possederealconi rarissimi libri a
oocanone
Soecmon»
disegnodi pobbKcareimo
perchèprecedutoda R. Proctor,
Sanfitale,pvmigìaBO^ che (o
Lnv
dìcenlm
a
km
o( June 1906^ and
Utwk^ Day». London. Diyden Fra», 1906. in"d^. pigine XVl-123.
n signor H. C. Hoslder, visto fallito0
Omnge,
Eadj pdntod Boob,.^ ma
MuMìm
Whiak
de
Etq, of SoaA
e
tento
scon-
cui aspirava,aveva
ne^
ing^eiioin Piacenza, dirane
I636-1648l
ama
ai fodeb
la lettera
criticata "ial Giordani.
pastorale
^ La
lettera non
che le
conoecenza
come
una
me
merce
è
finnata,ma
lettere erano
è
lenza
dubbio
del Giordani. Queeli»tenuto
antofraCa
ricercale dagli amatori
quahinqne,adegnaio,ti éetke
ouliari.Ecco, io credo, perebè qoeita al PMolini
non
a
reca
e
non
raccogbori d*aulo^aiie
firmare piflle
ine
a
trattale
con-
leBere fa-
alcuna firma.
133
deciso di disfarsidella
già da tempo
insieme
messa
in gran
intelligenza
e
tanta
con
in
parte
I prezziraggiuntifurono in massima
per
la ragione
dubbio
va
senza
tanto
di
le armi
cercata
Sweynheym
Pannartz
etc,
le (bine di Dubois,
soltanto L. 98751
ottenne
ci interessano:
1550; Plinius
gnamine, 1470, L. 750; la prima edizione di VitntPius,senza
(Proctor,3951) L. 475; Ptolomaeua, De
de
Vindelino
L.
436;
tipografiche
note
Petrus
data di Strabone^ Venezia,
con
Spira, 1472, L. 575; YEusebius
Toriellius,Venezia,
Fil. de Li-
Geographia librì Vili, Roma,
de Turre, 1490, L. 875; la prima edizione
se-
1250; QiMilianus, Sweynheim
1470, L.
data, (Hain, 13645),L. 900; SvetonUis, Roma,
senza
brari
li-
al 1883, rilegatoin marocchino
Pannartz, 1468, L.
e
Historia Naturalis, Roma,
amdus
e
Roma,
quellid'acquisto:
a
in cent'ottantaseivolumi deil'^/maserie preziosissima
che più
giialtri prezzi di libriscelti tra quelli,
Ladantius^
ciò che
a
nelle condizioni eccezionali dei mercati
Dusneil,Dubuisson, Padeloup, Derome, Douceur,
Ecco
formarla.
a
cimtrariamente
e,
regine, principie bibliofilifamosi, con
re,
nando
dispersa,ritor-
contribuito
avevano
piuttostobassi
Rogai, National, Imperialadal 1694
con
collezione,
ima
andata
i bei libri,inferiori quasi sempre
di quest'anno.La
nach
è
amore,
dei librai che
mano
abitualmente accade
preziosaraccolta:con
sua
di N.
Jenson, 1471, L.
Jenson, Venezia, 1470,
Venezia,
500; Macnhìm,
tonio
Jenson, 1472, prima edizione, L. 325; Hieronymus Epistolae^Venezia, An-
Miscomini, 1476, L. 673; Euclides, Venezia, Ratdok, 1482, esemplare
intonso, L. 513; Chj^loras, Erotemata. Venezia, Peregrino Pasquale, 1^184,
prima edizione
a
data, L. 275; Lucretius, Venezia, 1495, esemplare
con
Girolamo
Avanzio, L. 212; Galenus,
Therapeuikorum
1 500, L. 1 275; magnificolibrointeramente
Venezia, Zakharias Kallierges,
in greco;
(AsU Tran, L. 1050) e
1905
De
assai bello,era
l'esemplare,
lo
allo Hoslder
costò
stesso
già venduto
partenuto
ap-
lA. XIV,
pato
stam-
Vienna
a
L. 2000; Jacopus
nel
Bergomenab
plurimisclarb acelesibque mulleribus, Ferrara, L. Rossi, 1497, L. 1250;
Crastonus, Lexicon gntco-laiinum,
Milano, Bonus
della prima
mancante
1481, L. 390; Isocrates,Milano, U.
re
cursius,
Ac-
Firenze, Nicolaus Laurentii,
aedtficatoria,
Firenze, Miscomini, 1489, esemplare appartenuto
a
Claude
(1487-1577),L. 606; Homerus, Opera
centuria
prima,
de Bellièvre «Chan-
Firenze,Bar-
omnia,
di Libri, 1488, prima edizione,L. 8250; Orpheus,
tolommeo
Bonus
zione,
Scinzenzeler, 1493, prima edi-
1485, prima edizione, L. 300; Poliiianus, Miscellaneortun
cclicrde France»
data, esemplare
senza
L. 256; Psalterium, Milano,
carta,
L. 782; L. B. Alberii, De
Accursius,
Argonautica et
ravo,
Hynrni, Firenze, 1500, prima edizione, L. 475; Seneca, Napoli, Mattia Mo-
1475, prima edizione, L.
Andrea
con
de
Portilia,1481, esemplare appartenuto
la
raptu
1000; Plinius, Historia
sua
firma
Helenae,
e
numerose
Reggio
note
Elmilia,D.
Bury, Philobiblon,tradatus
de
a
Giorgio Antonio
autografe,L. 350; Moschus,
Bertocchi, senza
amore
data, L.
Vespucd,
Carmen
de
500; Richard
librorum,Paris,Gaspard Hiilippe,
1500, L. 158; Lascaris, Eroiemata, Venezia, Aldo, 1494-95
134
naturalis,Parma,
(Renouard
n."
I);
Dott. LUIGI
RIZZOLI
B"boUca
BottecÌB di Padcva, ManoMrtftf
del Museo
/csl* comonralon
di Fadooa
Ottica
rtguardanH la
nMUat
ttorta
iialiana. Rana,
della
Collegio
Araldioo, 1907, m-6^, jMfine 125.
Il dott. Luigi Rizzoli Jun., valente numisinatico
sttRe monete
sd
e
del Museo
sigilli
dai cultori delle due
Jkl
CollegioAraldico
die glistadi
sfragistico,
e
lui affidato haimo
a
scienze, s'è accinto
del 1907, Telenco
bel Tolume
un
L'Elenco
in tre
(fi125
dei manoscritti concementi
smgolannente
lUustr. Font.
Carrar.
prindp.
dom.
Fertati, Ubertino
La
terza
de
Con
(secoloXV)f
148, Uber
"£ Francesco
stemma
de
etmerknm
il vecchio da Carrara.
famigEe non
le
i manoscritti riguardanti
nobfltà.
veneta
afla bibliografia
padovana
cosi
141, de
cioè N.
il B. Giordano
rappresentanti
rispettivamente
pregevole catidogoil dott. RìzzoK
questo
pubblica
147, Vergerii, Liber
(secolo XIV);
tonxm
da Carrara, lo
padovane, quasi tutte
N.
(secoloXIV",
gestb
della
questa parte I A.
m
dai codici di'efi^descrive, e
tratte
(N."238-305) include
parte
ed è diviso
genealogiepadovane;nella seconda
e
famigne padovane, ed
CapHhlMae
et
de Carrarla
uscito
storie,documenti, genealogie,blasonari spettanti
contengono
di unniature
fototipie
vM$
poi
è
le storie generalidefla
comprese
sono
blasonari
famiglie,
sessantasctte
a
la storia
completo.
pagine ed è lavico diligente
e
parti: nela prima (N.* I-Ili)
(N.^ 1 12-237) si
Ire
UEIenco
descrive trecentocinque codici dei secoli XIV-XDC,
città di Padova, deDe
prezzare
ap-
pubblicarenella RJbMa
a
defla nobiltà italiana della biblioteca cirica di Padora.
in
fatto ahamente
come
a
ha dato
ecceflente contributo
un
quelladefla scienza araldica
in
gcDcraie.
CARU)
FRATI,
NwmI
ocguM
Gnfidie. 1900. m-^.
Tutti
«foni èia
e
il suo
valore
ultimi acquisti:
ecco
M.
la
e
tra
è
"£ Venezia
la Marciana
bene
perciò che si sappia come,
ilhistreDirettore,essa
sua
importanza.Si dia un'occhiata aU elenco de^
un
vada
graziosooodicetto delle Rime
famigliaMooen«o
storia deUe
possedutodal Museo
contenente
dal 1575
più
sentire
l'altro codice, che
Boiardo, il solo esistente in Italia,
in paipMuena
grazie
suo
i manoscritti
zicHie dei Solerti essendo
k
tenga
di cdlerioni bibliograle biblioteche d*ltalia:ricca di codici preziosi,
fiche
aU*instancabile attività del
e
d'Aiti
10.
peyne
rarissime,di innumeri volumi;
delU
InìtalD Veneto
Venezia,
quale posto altamente onorevole
conoscono
tra
di M.
Mordano.
Britaamoo;
e
scendo
accre-
volgari
servì all'ediginale
Registroori-
un
le copie autenticlie di tutti gii atti noteriii
al 1674; importaniisaoo per
Firn le opere
In ibe BriMi
famiglie nobili veneziane*
a
k
stampa,
«euealQgìa
notevoli:
Mmeum
(435 parti,
Caialùgue of prMed Books
compresi i supplementi)
posseduto fin qui da alcuna biUioteea in IteKa;
non
Les Ftìignmei dei firiquet;
Les Ifores à figureoerdUem
de» XV^
ei XVh
del Boehmer,
Sindkn
dèdet del principeJEasiing;le serie de* Romanimie
defle Ausgaben und Abbandbmgerì aa»
Gekieie de$ romanbcben
Phh
dem
a Genero/
o
136
o
lologiedello Stengel;la collezione del Jahrbuch der Kunsihistofhchen
mltmgen dea Allerbócksien Kaborbauses di Vienna; e moltissime ahre
importanti
tolte
preziose.Anche
e
il patrimcHiio della Marciana:
l'Accademia
così
l'invio gratuito di quelle che
à promesso
opere,
accrescere
uigherese delle scienze di
inviati ben centodiciassettevolumi delle sue
Budapest ha
ed
contribuito ad
hanno
i doni
Sam'
storiche,
pubblicazioni
pubblicheranno in hituro; e
si
ha
ellenistadell'Università di Pietroburgo,
Kerameus, l'insigne
Papadopub
gratuitamente le
pubUicazicMii.
numerose
sue
davvero
Il dottor Frati merita
pletato
com-
degli studiosi
la riconoscenza
l'affettoe
italiani
CESARE
L'ArU
VECCHIONI,
fidi,1908, in^o.
«
È
p,^
diligentissima
compiuta
e
una
delle opere
che
scorcio del secolo XV
Riete^
e
la fine del
verso
de latino in
de
la Cronicha
storica dei
rassegna
tqxigrafi
aquilanie più
Rotwil, tedesco, il quale
Adamo
ad Aquila l'arte sua
tradude
Vecdùoni
Aquila, Aquila. Benumibo
dall'ultimo
il XVIII.
tutto
a
primo conosciamo
PlvAarcho
in
dalle loro officine,
cominciare
a
uscirono
ancora
Per
della Miampa
102.
che
e
correda
menore
Le
stampò
vite
di
laconello de
bulgareper BaptiaiaAlexandro
ysidoro
sondo
1461,
ad esercitare
venne
reoida
ei
lo
per
di
letterato reatino;(glisi attribuisconoanche le edizioni delle opere
da Bagno);poi Eugenio de Stdla, in società con
Giovanni Picardi
Giacomo
stesso
de Mameli,
Ijuigide Masson
de
nel secolo XVI,
Frandgna ed altri;
d'Alessandri
Cacchi, Giorgio Dagano, Marino
Testa, Isidoro
Giacomo
Gian
Marcantonio
e
Vanchini, Secondino
Faci), Luciano
Gregorio Gobbi, Tommaso
Paolo
Castrati,Giuseppe Ramelli
dopo
dencate
sono
brevemente
aver
Lavoro
tqpografie.
e
che
e
sarebbe
dobbiamo
osservare
per
un
autore
Giuseppe Maria
Fado
Facij,
Salvioni
Pietro
figlio,
Castrati, Eustachio
Matteo
Grossi
e
ciascuno di questi
Di
e
lodevole che riempie una
vera
e
kcuna;
prq;nria
sola
ogni singolacittà d'Italia.Una
che
rincrescimento:
propri e
delle
il libro del Vecchioni
opere
a
stampa,
Uchitò
solo
parola
anche
di quello dei capitoli
in cui si suddivide* E questo
della
dawerol
che
sull'Arte
scrive
editore,
è poco
stampa, non
GRASSO.
e
nd
cosa
non
di cui è
/
GABRIELE
rini,
Ma-
descritte le opere
che ci sono
giimte,
accennati i pregi ed i difetti più notevoli delle singole
difetta dell'Indice dei nomi
nella trattazione,
ma
Franceschi, Girolamo
fosse fatto per
con
secolo XVII,
Cacchi;
minutamente
accurato
bene
e
Bernardino
Roncagliolo,Francesco
finalmente nel secolo XVIII,
Castrati;e
editori
Lepido Facij;nel
e
seppe
Giu-
"
Nosfra
maria
medieoo),M«Mna.
Il valentissimo
autore
i^
indaga, con
riconoscono, la storia onomastica
{per la
Tip. D'Amico,
dei
Mhria
del
nome
dei mari
1908. m-òo, pepae
la profonda competenza
tre
neebi
•.
nell'an-
37.
che
tatti gli
grandi bacini marittimi,dai quali è
o
137
o
circondata Fltalia. Dopo
avere
libri e
aisegnato
tulle carte,
che questi nomi
così
si
di Mare
qoei mari, e^
a
Fun
muovevano
vediamo
n"H
stica forma
hanno
l'altro,
per
ilTiireno
cercare,
più
e
confratelli:M.
legittimi
meno
ultimo, e Tirreno
e
Jonio
e
che costituiscono,
infine,un
giorno
aUSEPPE
Dottor
BOLOGNA,
Un
quel
mare,
letto
in
siculo
stretto
risultada codesto
magnificibacini marittimi,
tre
dovremmo
che
mare
dire: Afare
forse
e
NaUro.
/.
in
un
volgan MkOlano
del
»ecoh
•.
XIV,
Gìumotta. 1906, iii-8o.pMÌiie 17.
N.
Il testo, che
l'autore à diligentementetrascritto di sul cod. I, 66, 5 della
biblioteca Benedettina
di Catania, non
è inedito;esso
molti anni dal Castorina prima, dal Di
sono
gli errori di lezione
giche
non
dati
dopo; nondimeno
bene
volgare siciliano,
la
lativa
re-
à fatto il
più che, occupandosene con
coiredaria di buone
ha potuto
intenti filologici,
or
incorsi,ed anche
erano
ristampa,tanto
questa
curare
a
tramandatici in
fu già stampato
Giovanni
in cui questi primi editori
scarsità dei documenti
dottor Bologna
annotazioni fonetiche morfolo^
lessicali.
e
Buone,
e
Siculo;fintanto che,
quel che più vivamente
potremo
—
dei
questi confini naturali rendere omaggio,
a
ma
unico
ci arridano i fatil
—
della Sardegna;
ovest
all'invadenza dello Jonio,
M.
e
l'italianità
completa di questi
è
ad
e
sione:
esten-
Fonoma-
sedi, affermandosi erede
sue
Antonio
dovuto
nell'affermazione del pr"^rionome;
accurato
maggiore
Adriatico, distintinaturalmente dallo
e
dal canale idruntino,
hanno
studio
geografi,sui
di riversarsi,
con
vitt«HÌosamente
vani sforzi,di «cacciarlo dalle
con
acquistareuna
invano
tentare
i
la lotta incessante
mostra
inferum^al di là del Peloro
TAdriatico, dopo essersi opposto
e
cke
i diversi nomi
oHiminato
poche;
ma
perciò più che di
latinismL E
si capisce: il testo
suoni
serve
le costituzioni benedettine,
espone
popolari,è infarcito di modi letterarie di
forme
e
offre
la materia
nemmeno
oltre quello che
e
interesse: i dieci
grande
un
dell'obbedienza
d'introduzione,trattano
e
ciq;ntoli,
dei
reverenza
II);di coloro che senza
(capitolo
I);dell'ora del silenzio(capitolo
messo
perdi
fra
danaro
dei
riconciliarsi
del
dovere
monaci
(capitolo
UI);
tengon
loro (capitolo
mente
IV); di coloro che dicessero insolenze ed operassero disonestaVI);
confessione,comunione.... (capitolo
V): della disciplina:
(capitolo
della cura del cellerario(capitolo
del sagrestano (capitolo
VID; dell'ufficio
VIIQ:
monaci
del Priore (capitoloDC);
X);
e
pure
anche
vi
notizie
sono
sul modo
e
le dette costituzioni(capitolo
osservare
alcuni particolari
che lumeggiano antiche consuetudini,
di amministrazione
incuriose
non
di
domestica.
.
^
/
Pnmeui
Spoti, StoHa
ctm
(M
256
a
deUa
cura
138
Belleoa.
•
solerte Gua
note
con
toaperia
e
rtfaUù da ALESSANMO
ilhutraàooi slorìcke e
dìcbiaiitiYe,
nel
senza
totto
e
39
colpi di
fuori del
gran
dÌKono
un
1908. in-8^,
Milano, Tq". Editr. L. F. Cogliatì.
ilhistnziom mtercakle
di tromba,
squilli
Senza
per
dott. P.
XVII
del tecoh
edizioiie aitica
MANZONI,
con
mUanete
pi^vie
•
739
tetto.
cassa,
è
uscita teste
affidata
Editrice L. F. G"gliati,
a
mani
alla hice
giovani
ristampa "lell*immortale Yolunie manzoniano,
vigorose, questa
e
siffattache
presenta
bene
che
il nostro
generale
discorreme
pure
di affidare ad
hvece
si merita,
giornaledeve
de* viventi
uno
completamente digiuni(ne abbiamo
con
avuti
giorno manifestissimi segni) d*ogni cognizione storica
della loro
ignoranza,grazie alla quale
stessa
frutto
originali,
nuove,
idee che
il mondo,
corrano
del
spontaneo
dacché
un'altezza sublime
di
Cogliatiha
che
lo scrittore lombardo
che
sempre;
felice. Scorrendo
altri ne
bene.
cosi
(e le pagine
sardbbe
messi
la scelta sia riesdta
la
lievi,ma
(d
essi
mano
occhieggiano
a
uomini
rievocare
consigliolasciare in
tentata
Nelle future ristanq"e,che
geniali.
dichiararlo)
non
a
complessivo di
e
la prima volta
per
si succederanno
certo
con
questa
criteri
rapidamente,
(illibro ha già ricevute accoglienzefestosissime nelle scuole milanesi),si
agevolmente espelleretutto
fatto introdurre
presto
darà
quanto
con
in alcune
l'opera di
e
Anche
e
a
diverrà
possiamo esprimerci, il materiale figurativo
l'edizione G"-
divenire classica nelle scuole italiane.
il testo
del
ha
romanzo
avuto
in
ristampa
questa
cure
dal dott. P. Bellezza. Questo fervente manzoniano,
pazientissime
opera
scolastica,
non
Promessi
mezza
veramente
biblioteca,e
seguir costantemente
dimenticare
ha potuto
Sposi, l'operasua,
corretta,
tocco
ri-
più raffinato,
parti,reso
in4"areggiabile
complemento alle pagine del libro imperituroe
^iati si awierà
trà
po-
superfluo,inefficace, inopportuno;
è
vignette in hiogo di altre
nuove
risultatieccellenti. Rinnovato
più aristocratico,se
e
sparte,
di-
perfino
insignificanti,
e
aibettiamo
quasi nulla al valore reale
illustrazionedel capolavoro man/miiano,
sarà
peccabile
im-
più che settecento!)
sono
innanzi
mio^
stato
Ueve. Lo
non
dire, fanciulleschL
per
o
anzi,che
copiosi,
in ogni circostanza
avuto
piere
com-
la luce costituiva difatti
vuoi perchè troppo
perchè anacronistici,
staremmo
I materiali per
eccezionale abbondanza
con
vohmie
che
questi difetti non
e
desunti da quel fecondo
grafici,
asserire che
vorremmo
felicemente
figurati,
detraggono però nulla
nuovi
trice
Edi-
un'illustrazione dei
tentare
degno di veder
era
grosso
rinveniamo
cotal poco,
Sono
letteraria,
orgogliosi
e
divenire cagione d'imbarazzo
le illustrazioniche
documenti
vuoi
un
ogni
ficio
pennelli;l'arduissimo uf-
e
voluto
abbia
il raccoglitore
quasi da ogni pagina del
cose,
abbiamo
ne
e
dirlol,
tanto
copiosissimi;
a
poteva
delicata intrapresa.
Non
a
artisti nostrani,in
d*un libro meravigliosamenteassurto
conobbe
manco
abbondanza
stessa
accanto
tele
di documenti
sceglieregiudiziosamentequanto
una
il
darsi il lusso di credere
possono
esistono
divisamente
tutta
siffattaimpresa erano,
la loro
tutto
dime
d'ideale rappresentazione,sul solido fondamento
tanto
ottimo
con
Spasi intessuta
Seicento
si
di ricerca erudita;la Casa
minuziosissimo lavoro prqiaratorio
un
Promessi
quale
proprio genio, le più scipitee volgari
di raffigurare
i personaggi,TamlHente
ad
e
la
le edizioni che
s'è proposto
conforme
e
che
di
ne
quindi di dare
ai principi che
talvolta eglistesso
scritto sopra
avere
pur
l'autore dei
ristampa del
una
il Manzoni
a
facendo
fatte,via, via, una
vennero
ebbe
intelligenti
aveva
romanzo
stabilito di
dimenticare. E
corretta
139
assai l'ediaone
è nasata;
quantunque
D quale de* criteri seguitidà
po'
delI*atteggiamento
un
in
conto
donchisciottesco che
schermagliedell'Editore col Petrocchi
da
furore grammaticale,in
minuta,
una
le
interessanti,
giuste e
quanto
ristan^Misia sostituitauna
nuova
vestibolo a
misero
quest'arida
polemica,pervasa
a
pedantesca,più garbata e più
meno
stima sempre
discorrere col pubblico,
col Cerquetti sono
e
tacere
per
quel valentoomo
per
classico edifizio;
e noi 4"eriamo che
cosi
discorso proemiale,dove,
un
giuste ed interessanti.Ma
cose
l'Editore s*era piefisso.
come
ogni qualvoltasi presentia
indispensabile
assumere
si dicono
tanto
non
spesso
scrittura meno
serena.
I. ik V.
a
a
NOTIZIE
di Laudi
Repertorio h"liùgrafico
4
Olschki
di Firenze
ha
in vendita
posto
molto piacere dagli studiosi deUa
con
di aniiche poesie italiane
contengono
la
abbia
da Todi, semba
pone
eglidà fuori
adesso
per
«
o
capoversidi Laudi
«
e
delle vicende
ma
anche
un
«
nostra
Una
di Annibale
spirituali^
stesse
quelloanteriore alle
Tenneroni.
le
L'au«
di Fra
certo
intrapresa;
per
Jacoche
è
più migliaiadi inizi
Non
».
que,
ilmateriale Jacoponico,dun-
dei Tndertino
rime
avrà
sok
ed
a
costui posteriore,
liete accoglienzedagli studiosi
certo
antica letteratura.
iraduzione francese della
singolaresfano
«
Vita
ed
nuooa
e
».
preziosivohnni
accuratezza
condotta
Sodété
da
Lhre
con-
tirati a
limitato
della Vita Nopa
numero
di D. Aligeri,
lungo studio ed intellettod*aniore da quel genialestudioso
con
G"chin, nostr'otdmo consocio.
artistaeccellente;Maurice
sono
opera
un
mo' d'acquarelli,
d'una
Denis, le cui illustrazioni,
a
state
vaporositàpreraffaellesca,
sono
non
meditata
L'elegantissima
e
fascino specialedalla collaborazione di
del letterato fatmcese acquistaun
splendido volume
La
bibliofili
francesi,solita pubblicare
di esemplari,ha testé dato alla luce la versione
che è Heniy
che
un*introduzione dichiarativa delle origini
spirituali,
con
iemporabi^ aristocratica accolta di amatori
con
a
edizione critica delle Laudi
Repertorio alfabetico
delle Laudi
sarà
dire gliInizi
ricordano»annunziava
rinunziato alla gravosa
trovasi raccolto in quest'operache
della
con
S.
acoolim
prospetto dei codid
i lettori certamente
come
intenrione di pubblicareuna
sua
un'opera,che
liricaantica,vale
nostra
introduzione alle Laudi
e
Libreria antiquaria Leo
ora
pur
morali
e
religiose
il quale da molti anni,
toro,
4
aniidie. La
stati
incise in
legno dai signori Behrand.
stamfMitiche
centotrenta
Dello
de'quaK
esemplari;
al prezzo
di lire quattrocento cadauno. Se la
grande maggioranza dei lettoriitalianie francesi rimarrà quindi priva del piacere
quattro
soli posti in commercio
di contemplare il
140
commento
che
il penndlo del pittoreha
saputo
fare
alle doid
doiorote vinom
e
di vedere
dantesche,
i! QkJiìii ha
come
bella prosa
Televato
divino. Della versione difattiè uscita uneJiih
minor, che
poeta
fortonatamente
è alla portata di tutte
critiqaepreparò
il titolo:« D«
avec
la
pour
htroducfion
one
potrà procararii3 diletto
meno
*'
volgere nella
saputo
linguaggiodel
Champion. Eccone
lo
per
le borse, a
des
del solerte editore parigino
cura
ALIGHIERI
VUa
notes
Italiana
Suivant le
M.
par
teste
Barbi, tradnite
Cochin« Paris, 1906, in-8^, pagine
H.
par
Noiki
**
Società Dantesca
et
sna
246».
4 Lte
da
carie
iialiane incominciano
tMia
anzi ad
certo
le più curiose,e
Citftio Mazzi
n.
gli altri articoli ci piace
inserito nelh Rhrìda
5, pagine 75
che le
tra
ove
sgg.;
Mflano-Sempione
dell*Elsposizione
dei Trasportine
esse
occasione di
avuto
scorso
i pregi
(a. X
1908.
Vieux
n.
115,
130
pag.
Papier, dove
stessL Nell'ottobre dello
e
Ed
Sezione
una
sgg.)d^
stesso
la loro rarità
poi
anno
Mestieri d'Amburgo, del barone
nella Mostra, indetta a
Reale
Figdor di Vienna,
di Carlhausen
tre
e
amatore
quasi
ceUxe
del Museo
d'Arti
d'altriprivatiraccoglitori.
e
nello
Londra
si
di Stuttgart
da visita ilhistrate,
formata
Mestieri di Berlino
Sodeiy LxMidinese,e durata
società
gareggiarecoi francesi
nel Museo
si è tenuta
carte
e
Decorati/
Flobert, ddla
Iodi ai vecchi incisori italianie
questi seppero
cast
di Arti
d'arte,del Museo
Ex'LibrU
per
ha
E di ciò
degliintelligenti.
signor Paul
fatte molte
sono
tità
quan-
la Stampa
e
101); attirando
pag.
intero dalle collezionidel dott.Alberto
anche
Retrospettiva
carriaggi,barche. In maggior
L
a.
un'altra esposizione specialedi
cose
fu al tempo
l'articolopubblicatonella rivista parigina L'Ari
prova
finiscecoi concludere che in certi
di
prima volta poi
cinquantinale qualirafignrar
d'esecuzione,Tammirazione
comuni
non
diede belU
per
neUa
voi. XVI,
del LibrOt tenutasi
(1907) all*£^posÌjr/one
anno
(N. S.
toccare
XVL
a.
Parigi al Grand-Palais; esposizionedi cui già // IJbro
a
Le
in vista
messe
riapparvero poi lo
1905,
pubblica mostra
una
(1906), dove
vecchie diligenze,
corriere,carrozze,
vano
ed
state
crino
quello del dottor
fnrono iUustrate parecchie*La
ne
hanno
le più pregevolio
rammentare
delle BUhieche,
da visita italiane figuraronoin
carte
in hce
teressar
in-
Parecdiie
straniere,in questi ultimi anni, ne
come
sforzandosi di mettere
nomerò,
ad
qua
m
nostri(fipiccolestampe,
appassionarei raccoglitori
riviste artistiche,
cosi nazionali
riprodottoun
da qualche tempo
scorso
giorni,le
mese
carte
di giugno dalla
da visita italiane
riscossero caldissimisufiragi.
Dinanzi
E^opa
società
a
questo
interessamento
si viene
nel cerchio degli amatori di stampe
elegante(pur ora
da visita
per
a
Lipsia si è aperto
incoraggiare gli artisti e
da visita illustrata,
collocato
di Prussia
U
che
Cecilia
e
delU
direzione del prof. Max
sotto
ed
un
promuovere
l'altopatronato
Giovanni
principessina
facendo più vivo in
anche in quellopiù vasto
concorso
un
di progettidi
rifiorimento della
tutta
della
carte
carta
della principessaerecfitaria
Giorgio di Sassonia, e
Seliger,direttore della R, Accademia
sotto
d'Arti Gra-
141
Industrie del libro di Liptia; cfr. Kùnstlerische
ed
6che
giornaleZ/fe H^ocAe, Berlin, Heft 30, 25 jnli1906.
che
accolta
essere
grande soddisfazione la
con
delle piccolestampe,
che
di bei saggi dei rami
adoma
diramata
manifestazioni d'arte quanto
dalla moda
opportuni aggmppamenti,
sul titolare o
le ricorrenze
Se da
tori
ama-
è stata
nelle
tanto
caratteristiche,
imposte
che tomi
di modo
politici,
facile,
con
da
assunte
figuratoaggiungeremo qualche notizia
delle feste pubbliche o
per
tutte
solevano pubblicarsi
le cerimonie
la diligenza
degli autori ci
e
lavwo
un
l'incisionedecorativa di
risguardanti
storici
lato,la dottrina
un
e
che in Italia,
durante il secolo XVIII,
quellepiccolestampe
per
documento
dei commenti
da visita
carte
le infinitevarietà di forme,
apprezzare
graziose vignette.Al
queste
«
quelle forme curiose
in
di Bergamo,
il futuro volume, che
Editrice) le
derivate dagliavvenimenti
o
può
valorosi
(scrivondessi nella circokre,
»
adomeranno
questigiornidalla Gua
in
igg.);
non
e
due
tutti noti per antecedenti pregevolissime
pub*
a
Achille Bertarelli ed il dott. Enrico FVìor, stanno
da Visita Italiane. « Noi studieremo
suQe Carte
notizia che
Italianod'Arti Grafiche
l'Istituto
pubblicare
presso
121
pag.
già
blicazioni artistiche,
il dott
per
Besuchskarlen nel
imvate
».
garantiche
stanno
il lavoro riuscirà bibliograficamente
dall'altrola perfezioneche
inappuntabile,
l'Istituto
bergamasco ha saputo
luce, ci
è
sicura ch^
arra
raggiungere in
una
nuova
insieme
recare
noi
un
alla scienza
4 Ex-Librb.
La libreriaKarl W.
di A.
Hiersemann
a
ha
una
da Giorgio Hantz, Incisore
Ginevra, magnificovolume
Il secondo
è
la
seconda
di Budan,
trentaquattro
due
e
formato
m
a
ora
di Ex-LibHs
riproduzioni
colori,in
carta
a
e
gli amatori
tra
soli
cento
conte
plari.
esem-
arricchitadi
aumentata,
mano,
pagine, è anche
di
Emilio
di collezionisticelebri. Il volume,
di 68
rame
Decorative
des Ex-Librb, compilatadal
Bibliographie
edizione di quest'operariveduta
in
messo
incisi in
delle Arti
tirato
Portafoglio,
in edizione
riunito sessanta-
scelta di venticinque
Ex-Libris
Direttore del Museo
ad
come,
Riquer, Ex-Libri$^ uscito nel 1903,
moderno; ha
e
gusto originale
quattro ex-libris,frutto del suo
vendita due altrivolumi destinati ad avere
molto successo
pure
Il primo è
a
di Lipsia,la quale ha già dato
di pochi esemplari,nel quale l'insigne
artista catalano
del genere.
ed
alla genealogica.
araldica ed
de
spargere
quelladella vita»
parecchie artistiche pubblicazionirelative agli Ex-Librb;
esempio, il volume
a
a
ante-
nel secolo XVIII,
contributo rilevantissimo di nuovi dati
del costume,
in luce
Noi
squisita.
del preziosovolume, destinato
la storia dell'incisionetra
sopra
le pubblicazioni
che dà alla
illustrativariuscirà pure
la parte
ciptamo quindi coi voti la comparsa
luce
tutte
pato
stam-
tipograficamente
un'opera pregevole.
4 Per
il
tenuto
tema
o
catalogodegliIncunabuli
dalla Società
nostra
delle Biblioteche d'Italia. Nel
in Bologna, il prof. Albano
della più grande importanza per
142
a
Congresso
Sorbelli riferìsu
la storia della coltura
e
un
dell'arte della
il fratto delle
bee
volumi
yisa in due
circa
aediamila
retie
per
alle tavole, tre
parti:La
nerale». La seconda
alla luce
è divisa in 14
Belgio» Olanda, Italia,Germania
Storia gè*
«
che
capitoli
Austria-4Jn-
ed
Brettagnaed blanda, Polonia, Russia, Spagna,
gaDo, Stati^delNord, Balcani, Stati Uniti. La
Guerre", 1796-1615,
uscirà nel 1909, è
la
capitoli»
concerne
tre
stati ed
riguardaquellidei singoli
gheria.Svizzera, Gran
ed
è
il
parti, cosi intitolate:IV
Parte:
terza
Porto-
si riferisce alle
parte
capitoliDel secondo volume, che
divisa in 20
annunziato
pure
nevra,
Gi-
contiene, oltre all'Introduzione ed
e
prima divisa in
si riferiscono alla Francia,
T
di maggior inte-
gli itudiosi dell'epopeaNapoleonica. De* due volumi, impresiia
il primo è già comparto
«
la quale sarà dì'
di articolidi riviite,
ecc.,
e
du
pagine,die compreDdcnuuio
di 475
grandi iii-6^,datcuno
titolidi opere
Étais UnU^
de$
VhMcèrt
Napoléon comprenanl
de
temps
BAlhgraphie
rioorchet pnbblicanclooda
patieiiti
sue
I
Napoleone
altre sei
Elsso abbraccerà
contenuto.
la
e
famiglia(r Opere,
sua
poleone
4^ Particolari della vita di Napoleone, 5^ NaG"rrispondenza,IP Biografie,
intimo, 6^ Famiglia di Napoleone, T
Memorie, Corrispondenze,Biografie;VI
Vili
Parte: Periodici;IX
dei nomi
di
e
persone
Parte:
8^ Varia);V
Iconografia,
Parte:
Libelli;VII
Parte:
Parte: Appendice. Seguiranno le Tavole
Viaggi;
alfabetiche
d'autori.
Ptibblicazioni
ricevute
dono
in
cambio
in
o
Iribri
Ch.
BergW^gw
licU
W«,
BihUoihek, Frankfurt
Carbonelli
Codice
a.
dk
Jacobu»
Gìot., MagMer
1907-1908,
duttk
M.. Gcbrllda
inedito del lecolo XIV.
Cari
FnOmrrìkh
Kjiaiier.1906, i»-6^
AlhlnuM
Torino, C
de
RolhaMi'teU
mi
Montecalerio, De
B. Paravia. 1905,
Vffmi'
pagiiie46.
cuatodia.
SanitaHM
11.
gr.. pagine
in-8^
Rtport of ibe Truslees o/ the Public Ubran^ of ihe Qtif of Bo-
FiffySixth Annual
»hn,
Fahnr
Boston, 1906, in-8^
pagine 116.
Sahfect List of ÌVoth of Reference, Blography, BMographtf, the AuttUaryHtstorkal
Schneee, eie.
LArary of
the
In
the Patent
Darling Ac Son. 1909^ ÌD-8^,
Qfioe. London,
PHÌM336.
reno
Cmknariù
di a
di Firenze.
groMO
ddla
Galilei
e
Naedia
di E. TorHeeUi. hiDCVlH^MCMVìIL
di E. Torricelli.Fncnnile
Omaggio della Biblioteca al Secondo
delle Scienze.
TraTerso
G.
CongreMo della
Firenze, nell'ottobredel MCMVIII.
B., BuUeitino
Dws
ÌMÌgn
dalla Bibl. Naaonale
di«lioriginali
in-4^
BlbUogrqfico della Botanica
Società
12
gr.,
tografi
au-
Cenlr.
Italiana per H Pirocarte.
Italiana,a.
V, pigine 293-
333, in-8°, Firenze. 1908.
P^riodioi
Bollettino
A.
un
Massi,
ritratto
Tra
—
•
144
//
africa
canonico
del Maschefoni
carte
•
ddU
e
Cam.
BibliotMa
A^ardi
di Bergamo,
ed
l tuoi
manoacrUU;
attribuito all'Appiani:A
documenti. Lettere inedile
di G.
a.
Massi,
Donizetti
e
1, ganaio-«aizo 1908:
II, a.
C
CaTaraaasi,
Nola
di A.
Ancora
di
genealogicafri Barzizza
Bazzini.
C.
2, aprìle-ghigBOì
N.
Hmluzhne
del
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tnano
Tra
*"?
Bibliografica
[tipaila di C
Nota
Notizie. Nola
e
Nùzzari
mozione
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doctunotU.
e
atta
Bergamo
e
XJixà
vigiliadella
medxtft
Kttsra
di
G.
Tofti.
Captato, Il f^gaminas].
Tra carte
3. hi^io-^etliembre:
N.
La
Ca|»asso,
docamenH.
e
XIV.
lettera di Benedetto
Una
punti
Ap-
--"
Bibliografica
[siparla di F. Fr. Marenzi, / Capitani di Sooere
la
e
wmcatnontcoj»
Bollettiiio
della
1908.
naio-giHgpio
I. F.
B., Una
•ertiti;A.
detta collezione
III. Ricerche
—
ViecK
La
Formule
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(tuitedant le
IX
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50, 51); A.
B.
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la
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H.
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Comteaae,
A.
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perdut, tgnorét
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et
N.^ 51. I
—
Suitte; J. PeUiaaoa»
en
naittance
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Lettret mdliairet;
origbìalitét.
tet
Leipiiff, Jahrgug 1, Nommer
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Ein
MfiUer-Guttenbrunn,
A.
FlUgranet de la
La
Brami,
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Saane»
Verlagea
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Friuli, ecc.
in
1,
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ecc«
Reviata
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1906:
Fate
A.
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Bibliothecaa
ArcbÌToa,
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M.
P.
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M.,
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A.
Època,
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Pelayo,
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geograficodel tigloXIII;
documento
del
Le
artbUque
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Fortuaatua,
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L'Afflcbe
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1906:
de nouoette année; Le
antiche.
di rime
50, I teptembie.J. Pelliaaon, Four-
N.^
^
Afano^
e
detcrilHvù
parchemint tbrhrét de France
et
Regime; L» Redon,
Vanden
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Laure
M*
Cour
ale. edizioni
Eac-llhrlt manutcritt;
tpéelak
héltographie
Ettai d'une
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Su
50, 51); R.
Papiert
d'ezemplaire unique (tuite;
n. 50, 51).
1-2. gea-
n.
ali. Catalogo analitico
del Campadego
(ante;n.
nographie de l'qfficheiButtrée; A. DcTaux,
II.
a.
J. Cochon,
49» I juillet.
N.^
Comteaae,
50); A.
Normandie
en
Braf
Fabria.
Caaai* ancora
G.
année. Fate
Udine,
di
Friulani (A. LirutO.11. Codici
aquileìete.G.
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Papier.
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Bibliografica Italiana
maggio
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poteva
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della
Riumooe
accoglierecoloro
Società, in
noilra
modo
che
miglioree
più degno.
affidamento
dato
aveva
Ordinatore» eletto dai nostri consoci
il Comitato
Già
al
possibile
Settico
Ma
le
tutte
Bellissime ed
previsioni
le
dei lavori di
disegnie fotografie
la droostanza:
disposteper
mostre
cavallereschi italiani;
di
di romanzi
comm.
Olindo. Vice-preddenH
Orioli dotL
—
lennità
so-
seppe,
Giu-
nomo.
Emilio. Eco-
furono superale.
nostre
ammirevoli
gennaio,
dotL Francesco.
comm.
dotL
Lodovico, Segretari
caT.
march,
on.
conte
cav.
18
conierire la maggiore
per
Givazza
—
Giasq)pe^ Guerrìni
comm.
dotL Lino, Frati dotL
Sighinolfi
—
trascurato
bologneseil
formato: Tenari
cosi
era
Bologna. Prtaldente Onorario
Cavalierì
—
si sard"be
pensi che
si
Gmvegno;
Pro-siiidaco di
Pmidmie
completo che nulla
della sezione
stampe
e
compiutidaUa
restauro
di cimeli rarissimi in fatto
disegnimileUiani;di almanardii
Società
di
bolognesi;
Bologna storioo-anistica:
per
di
le pubblicazioni
musicale; splendidissime
distribuite
carducciana;di bibliografia
bibliografia
in
oraaggioetra le molte due
ddla
preziosemonografiebolognesidel
olfcrto dal
Biblioteca Ambrosini.
Comunale, omaggio del dott. Albano
la storica sak
le adunanze:
poi qua!
E
l'indice degliincunabuli deDa Biblioteca
e
proprietario,
Sorbelli;magnificapoi oltre ogni dire la sede sceha
del Teatro
festoso
ricevimento
Gavazza, il Catalogo
conte
e
gentileda
per
dell'Archiginnasio.
Anatomico
parte
di tuttil quanto
affettuoso in
mtiisiaimo
né potranno scordarlo giammai.
non
sapranno
luogo la sedute inaugurale:
parlòprimo, efficacemente
ognuno! I nostri soci intervenuti
di
Il 18
il
maggio
ebbe
del Comitato,
presidente
sensi di
tutti coloro che
graziea
Rhmione,
salutare i convenuti
Il
come
per
in
nome
Masi, spentosiil giorno innanzi
presidente
comm.
annunziando
a
a
quale dopo
il passato,
Gavazza, dopo
che sarebbero
e
e
ai
decoro
e
degni del
dotto discono,
Congressisti,
con
sempre,
più
vivi
alla solenne
l'amore del libro,apriva
per
sempre
come
rivolto i
aver
lustro
crescere
del Ministro della P. I.» on.
Roversi. il quale,dopo il benvenuto
avY.
Emesto
qualiaugurava,
gliapplaus, che salutarono l'elevato
Terminati
per
contribuito
avevano
il
Gavazza,
alle glorie
bolognesinell'artedella stempa
inneggiato
e
l'ordine dei lavori,i
cav.
Francesco
comm.
prese
italiano.
nome
la
fetto
parola il Pre-
Rava; ultimo l'assessore
patriacarità, commemorò
Firenze.
a
essern
assodato
alle parole dette in memoria
condoglianzealla
del Masi,
il
dott. Sighinolfi
state
segretario
leggerele adeàoni: prima fu lette quelladel Ministro della P. 1.:
Francesco
«Conte
inviate
Gavazza,
mvitò
famiglia,
Presidente della Riunione
Bibliografica
Bologna
«
Aderisco
e
lavori nella nostra
mi
interesso vivamente
Bologna. Mi
è
sempre
alla dotte riunione
pmto
che inaugurai
bibliografica
il ricordo delTeletto
convegno
di
suoi
Venezia, di
o
147
o
ToDero
BÙ
cui
Prendente, e confido che
saluto,riuicirà utile agH itudioB
Il Praetto
€
Topen di
n^^pretaitefà.
mi
RAVA
modmu
di Stato
altri non
15
ore
i
Congresdsttsi
proposta
su
del
Indi il dott.
Cavezza
cav.
Si^iinolfi
segretariLa
altre
pubblicazioni;
aver
potuto
causa
del
non
sodaKzb
le sotti,nel
doveva
stesso
parve
"Torniamo
sue
il
essere
varie di
d*una
centro
studiosi,
non
del libro,in
amatori
legami nuovi
tn
conservazione
voto
appiana.Il presidente
ringraziò
avrebbe
avuto
e
a
menare
ri desre open
fine;e
Bihlhgrafta delle atampe
148
o
ha destato
significato
di
presidenie
abbandonate,
a
ma
fusione di spirito
tra
d*una
aspirazioni
della parola,in
però
tutte
concorrono
in
motto:
un
cose
e
forza di
ai suoi stessi statuti,
di clasri
rappresentanti
i
sola di
la qualeil
mente
riprenderedecisiva-
stessa
necessità di
per
titudine
gra-
anni battuta. Il
si riassumeva
in omaggio
Bibliografica,
Società
intima
e
ria, per
una
tanta
sieme
ponderoso in-
uldmi
negli
di rivedere la Società
certo
esw,
un
ad
deve
patto
un
stringeregli
creare
comune;
fine mederimo:
della vita
antiche manifestazioni deiranima, del pensiero,
opportuno
dunque che
a
le
tutte
tentarne
assu
sue
varietà di
difattila proposta
popolari italiana dal secolo XV
questa precedentee,
modeste
presentata da chi
come
ben
organo
proprio,in
indirizzi;
parve
lodevoli,ma
qualche altra,di piò
la
tutta
rendere possibile
il raggiungimento
primitivoproporito di possedereun
di alcune imprese
a
che
ammonimento
un
ri riflettesse
con
nostra
grande nella Riunione
relazione
la tegnente
con
relazione letta dal
accogliernTindicazione
la più largaespressone
tutta
lo studio deOe
a
volere insediani
a
Preridenza airulficioonorevole
farri mterprete delle
che, dopo Tabbandono
fadle
di cui il benevolo
nuova
più
sempre
di siffatti
ideali ri ritornasre al
forze nostre,
accogliere
per
fé omaggio di alcune
hitto domestico;
recente
categoriesodali divene, che
vita della Sodata
in animo
subito questa incominciò
parve
suonare
—
del popolo latino. Sembrò
quanta
la
pò* dbnenticate. La
un
dott
e
vivisami
nel biennio 1907-1906,
primitivetradizioni,
non
forse
circostanze
vice-pre'
Pkenardi
tra
alTantico**;nel desiderio doè
le
Francesco
conte
Soibdli
Sommi
metteni, alquantodiverm da quellache si era
m'inganno
o
—
il
Albano
cav.
Francesco
di
uno
in favore della
interessamento
acclamazione
per
ed
illustre consorte,
suo
benevolo
gramma
tele-
un
fare quanto
suo
voto,
con
chiamare
nostro,
di reneme
suo
in seduta
Novati:
la Sóftetà volle
neO'animo
del
morte
Frova, nob. dott. Gian
della Società
prof.FranccKo
deve
Firenze, e di
da
anatomico
promise; infine invitò la Presidenza della Società
ne
all'andamento
Quando
il
di nominare
lo svolgimentodella seduta privata.
E
intorno
la
per
I. per
proposta fu accolta
più degnamente gli ospiti,in
voto
di
l'
Dallari del-
ordinatore,d'inviare
Comitato
Giuseppe Fumagallie il dott.
Arturo
sentitamente, dolendosi di
o
Masi
Salveraglio
propose
preàdente;il comm.
dott.
sidenti;i signori
«
Obchld
sala del Teatro
stessa
presidentedel
riny»TÌamentoal Ministro della P.
Riunione.
nella
riunirono
di condoglianzaalla vedova
comm.
mia
di NvpoH
di Umberto
di Reggio Emilia, del librario antiquario
comm.
privata.Si delibera
Lino
neUi
conto
pochL
Alle
vivo
deputato,
pale
della Biblioteca munici-
di Venezia;
della Mareiana
Frali
»
come
e
dovuto
promettendotenerne
e
di Firenze, di VirginioMazzeDi
di Reggio Emilia, di Carlo
Archivio
socio
d'EmiBo Maitim. Inbliolaowio dalla Nanootle
parlamiotain
»:
opera
Angelo fìnttcki della MaxuceOiana
per
Rondi, che telegrafò:
« Come
miglioresaluto augurando utilelavoro
il
flmio eoniìale
agliitudL
e
Seguirono poi qudle: deD'on. Gioranni
mando
rìiinioBe.cui mando
quota
pure
cui la
tuno
oppor-
alle
troppo superiori
proporzionie quindipiò
fono
parla di
al XVIII,
metter
mano
incontrò
ad
una
favore assai
ricorderete,vi fu approvata
all'una-
Fort» di qjuaHo
«
irato
biove
aUn
tivù»
RMMa
per
come
pHUOcU
dmttn
BAÌMtekB»
valora «itislioo,un
aiinmo
cQià in parta
pia
prova
di
dal Bonchot, dal Roosa^
pssnak
tooossto
è
Àas
non
pNHo
Anche
Né
alla Società
Uhgnfia
JéHm
Anche
€
la
rato
altra
feconda
Segano»
è
Certo
€
buone
noelre
La
«
VII
Sodata
ri
non
di
mr
feesa
non
dello finame
lìuniene
hanno
Pw saliliI a
fatto quanto
ortintL La
wwva
stova
sotto
da
trova
un
sna
m
leche
l'aumento
k
notevok
tracce
fuori di dubbio
fadetemi
pia
sod
straniai
per
hi fil-
per
di ainto
di
e
pronto
qunn
e
Berlaidfi ha
amico
e
ad
già prepache k
sua
prà d*ona nobile
in
quellaBto-BéUogrqfia Jefb ScrittoH
di
amstaro
poi.
dveaao
una
questionamolto mnlssta, di
e
ancne^
in florida condòdoni; le
alle
le
pairività;
stato
le
mortincaro
a
mi è Iona
e»
k
gsirionecon
im
a
a
dovuto
mtrat«
amere
^pontàt» Noi
qualche ritocco aDo
nostro,
dopo
noi
tutto
non
emer
state
d
approvate
ammettere
asmi
a
moka
scopo.
(orma
die
anclie
la
oltre
caute.
E
crin
torre
a
Ora
è
quindi con-
potrebberoeiMr
che nefla Società possano
non
sono
Anche
rapidità.
di nferenJum
altri aderenti strsnieri che
ha
hnprem,
gntve
augurio.Ma
alk
Il
1905-1906.
querta
penmero
da voi approvale,
sotto
per
tutti i debili
di sradicarne k
cercar
tiano
oggi
con
di buono
gkvurebbe
sostenere
di fronte. Esm
fandatamente
assn
asmtto
m
è
prudenza
converrebbe
avevamo
ed
Sicché
speriamo
limettme
Statuto
glianni
per
naitfaimcnte,m
Ma,
cenmntea
agevol"
non
fragik edificiodel bikndo.
ipettro del dimvanio
nesnno.
quesd ultimi tempi
in
il
condizioni cosi penose,
soldo
entrate
sue
dovute
ragguardevoli
tpmt
seriamonto
finanziario,
quak risulta
pasmti è elementare
Finora
vwnmo
se
peno
tMnno
quanti i nostri colkghi*Iimanzi
anche
sperarlo.
l'operad'un valentis-
più,
pÉbMicaiiona dd
Statuto
favole
mvenga
premesie
msMè
gjlà,
aysgio
noi,
«fi affwìnaivi alcune modificazioni che, ove
introdotto neHo
poito che
un
gfistudi
proseguiti
su
stro
no-
la tendenza
oaseain
riproe le trattative anche
da
k finanza sodali ri powano
de' sod
ha
tener
lo
aocogfienxe,
corten
sono
nulla conclndeM
rinwdmre
mossa
dri maK
che
k
amunto
deva
non
OBiie
i
tAftalii
Ih par
m
Società
parto
ddllndnonek di cui
rappresento
esso
il lavofot
finito eoi oomprometten
ha
popolare^
giuntofanone
tutto^
nostro
son
sono
seana
solerte tesoriere vi esporrà k
nostro
via
potuto
ri
anni
sopperirono neglianni deconi
mente
La
sambon
intwiTinm'
qneOa
tsnervi:
k
ri
non
carattan
ilhutnzione di queOa splendidamostra
diligento
dinoiso
ri è
tanto
U
penmto.
intmprem gpà deriderato ed avviato
iiaÙmi, di ari
tm
conusnato
E
apparecchiato.
ha
attività d
accanto
lolo delle i
primo saggio.
impresa ri
MlkUima,
BAUognfiu
prima
de» fi»-
Prineipod*EssEag.Questo
dallo
l'attività
propria.Si
Mardana,
J\,
oottof
qui pubblicatoun
per
dia
giudiduamo
ne
di
pro-
gionalefl quale,
ed
bibliofili;
amatori
oggi,aipirarea
certo,
popolari; da parecchioporti sono
BiUioleca
11
vedrete
sa
di mawfctiwe
ttmnp»
La
ne
il Bu//eMi
riguardale improe icientifichosodaK, nulla ha
dar wuaéù
Voi
pnsuntttoso,
pam
f^phr,
dal
vohnni
1 nKiiriBo
o^ra
nugnoniUb
tiampa
è
?
VituM
InogoagK
Guido
comm.
un
rwxogStorie òm
«imi
del D*Allanufna^
gliscritti dal KiistBller,
pu^
non
h
e
due
che ci le*
vita ad
rieeidie mila storia
afla boa:
inodasti,e
comodo
e
// iAm
qnaOe pia aodette
soprattutto» i sentuori
e
potrà
un
quanto
per
e
A
Mcite
naoanto
da inra
sorto
i GmaoCT.
anche
i vineoG
di dar
U
rari dane
A
quel laagiiifinn
rinrcglio
pMl opera
e
TinlaiBone
agii svariali fuHi dn
appunto
amieo
Mano
eon£ritellid'Oknlpe, il Bùehmffeimé,
di lifari
agliinvidiabiliarfywiitnri
pnrieà
^mda
titolo
So-
—
^-
ddTccresio
delU
la PnmàmuL
isiiiatiTo tdenlificlie
dopoché furono taohi
ano
fótta»ilrinÉucando
nuova
hUofihin, liyrwdMM
di
tfaHi A
n
Mciale, il qnale col
otguM
k
dTaiaincaia
quando
i deaderi
didla ?wciiìIiÌm di Milano
tmcono
attiiarL Si è creato,
JéÌU
poito
ìniapntara etteacemente
potar
loBfto
topmiliitto
poteva
Biafitfl HWuUo
A
pwiuMn
penodo di
la
lia (atto quanto
e
da
tutti
entrare
fosrero membri
»
149
o
la oeidiia
onorari. AUoifHido
la BiUnpafica»
nota
"L'ah»inndiftraTÌnne
biennali,e
«Mere
Ma
die le inaiioni
desinare
danno
qneete
la ipem,
note
vallo
timllali
?
ad
peganHn
Tona
tra
tenni,
non
un
tWMfUono
ri
quanti
e
dafetonde
pevchè
metcè
ptomomo,
tra
ri chiute.dopo
tera,
U
to
avu-
Ma
èva
ncotoo»
mamlertaim
poma
decideme
?
di
che
di tegnente,
n
che conte
con
gpà
tanti
un
anni
oonrigliche
tol voto» in
voi
venete
telo de-
un
di vite leoonda,
e
che ha
che ha dettato Tamora
campi diverti,
in
a
in
i
pratmoera
con
protperaie,
a
degna di tè,
(ar open
italiano».
nome
meginmMnta
21,
ore
le
tolto
votira
aooo^neremo
noi
tunetimenli,tutti
Voi
atta
ed
taurrra
ad eéetto quelle
cott'incarioodato alla Pftmrfaifa di mandare
ampie tpfaftrinnì,
alle
icndeee
liaecnrafane
non
m
utiliper
rioevimento
tontuoto
un
il decoro
e
Tincremento
offerto dal Pko
hiogo la prima tedute
19, ebbe
del todafirioi
tindaco
daUa
e
Cimila, in
della prima laboiiota
lo tvolgimentodei lavori potlialTor-
per
del giorno.
le
11 dott. Frali
ì
e
»,
legge per
ctponendo
con
priotola
in
Udite
«
Per
la propotte
e
compiuta dal dott Luigi Frari.
ptetentano
del dott.
cav.
cav.
Lodovico
Frati per
150
o
con
e
toci
di metodo
e
comune
datcuno
per
ad
di un'appendice
la pubblicazione
Sorbetti,approva
nccordo
Rotri,Lo-
è approvato
Luigi Frati, udita l'elevata diicutriniiecui ha
fa voli perehè di
unità
Il Fketidtnte
—
il tegnente online del giorno,che
toprattulto le dirhiarazioni del Bibliotecario prof.cav.
ette
detta Bibliografia
i
date dal dolL Sorbetti,
propotito;
e, dopo tpiegazioni
alla Bibliografia
bologoeredel
propotte continuazione
la mntinimrioiiB
tede argomentazioniTutilitàdella pubbhcaziene toprattultoin ag-
varini, Ungarettied Ambrerini
«
propoeta:
tua
della parte gpà edita
r^wipimrato
la ditcunione
apra
B
votira
nwito
nelle datri popolari,
continui
del
eon^
hanno
feniali.
patìmano
Società
dei Congw trilli,
nelle tale del Municipio,hi il gentile
coronamento
onore
e
em
tulli i
aooeltate
un
utiliiuziadve
inrii^ direttori,
propotte che reputata
La
ad
anche
e
Okm
tacciog|if.
cna
tette
Se
di
yerania
pò* pia hmso Fintar*
un
vanta^^
un
atta
totlomettare
il Sodalizio notiro,
detta tdenza
deona
manipoli.
i tuoi
noi
delia
fione
petfettamcntealTunimono
darci, perehè ci tmtiamo
del libro
§pott
otteneobe
intomo
pronti ad
riamo
riderio: quello che
nnin
ìnoonliate
qoello tcicnlmco*
tolto
evirimele
piaocia
VI
Noi
di
tonte
tempie
anche
ifthano
ne
dei soci
patte
ri fai in tulli i
(oome
rtate
eon
perehè I aiione
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quadriennali,
ed
patte,
piew
«Querti problemi noi derideriamo
p
cane
fendere
neoenarìo
qnerte liunioni
hanno
vi
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weto
finanziano
wpetto
Certo
dawioiMH
troppo
pò
ri elalìilÌTache
ove
Inolile «tebbe
lana.
ona
da
dette wpmt
dimniuite le proptie entrate,
può tediar via
Tallra inaione.
e
di alcnna qnola
delle ptedpoe
ona
a
petiodico
e le i
inltapieieoonlbtnii alTindole pteptia i denari cbe
Beve
non
Hate
vede
mm
Ufiopafi
diwhiiiilcni la via
lo StaiBk^
il femmento
ocoone
tono
file (lottie
potremo
fl nortie
le riimioaieociaLSeeondo
concerne
fin qui dalla Società,la quale da
poter mai
noi
dÌTnlgMe magpnnnfiilB
a
parteaperrinon
per
Tlia dnbbìo
non
kvofi
Jnkliiiniì partecipaleai Mrtri
defl'olaro. i qmJà
rendete pia
aflupettendo Bette aortn
dri cobmxì
origine,
detta
la maitima
procedano a dare
il materiale che ri
dato
etccuzione
trova
nd
atta
ri^wt-
"Ule
SIIA
BB
RìbKntwlM»
tUttPUOt
italiaM^dnMMliaadk»
d0l
OQMMWBSOttB
LVIII
€
per
della Socielà
RinmoiK
ita
iMirf
e
Falto npiificato
per
die ilMiflolero ddla
tod
DI,
«
ad on'aperadfitinata
topafo di Pietro de Grewena;
giorno20
la
tenne
«
paenhilp,ad
fai
e
di alliie
eeempto
far lifulgeie
di vivida gloriala tradi*
a
».
i
11
Tiiigeale
la proporla,
0 pcniieroitaliano,
TÌTamenle
per
e
II tB*
del datt SaiUfi
delle BiHioteiche dltalia, riconoecendone
P. I. protnredaalfincbè il pie pmlo
dia conàdamento
apparta-
svBMBBft
la piopoiU
Itiliuiu udilm
Biblìocnfiea
Faite
KSlHBOb
CnHClOO
«ITwnniBiità'
CatalofogeneraledeglimnmahuK
un
DMtBHDiQBIO
DVBSIOtO
aldine del giono, che è affmmìo
prorvadMebbo mmì
mm
com
quindi la eedula
e
edoglia.
«
la prendenza del dott
tediita ordinaria,rotto
terza
Albano
ca¥.
Soibelli.
D
dott. Orioli fa iin*inlereiiantÌMÌmacomunicazione
Bolo^ia nel secolo XV,
Prendono
doM
Fumagdli svolgeil
poeda il conun.
il prertilo
delle Bihiioleche ?
rulla itoria delle
Italia». pmlando
lui«o e
a
mi
tema
mio
da giuoco in
carte
Regolamento per
«
deU'inlMee-
«mide fMH|ìaleMi
con
parte alla diKuanoiie: Paletta,Novali, Pw^fimL Cavi^Hi, 1
alla piooolebiblialacbe,e
yì^gaaioni.Paieltn dimpprova il lifeilo oppoelo al prertito
vonebbe
etabilitoun
Sorbelli appoggia vivamente
gli opportuni eduariamnlL
djnwrioaai un
lianL E
dalla
sembrano
di
osnia
stesse
Fabielti |ineiiiliBii
Emo
meginranta
idee manileslela Mila
col luialoea per
djscusrioae
e
studiara
e
voti emessi
d
ooncratare
allW
di pieetularle
alcune modificazioni da portarsi
allo schema
dove
accolti con
moka
eocio
dd
gentilezza
d
sod
di recarsi
direttore cav.
G.
e
a
delle fatobolecfae
popolan;
e
prfjifjita m
cba
casioni
oc-
annunrielp,
U
ineaiìdi
IVesile
voti
come
per
».
BertanUi. FakUlL
visitare rArchivio
di Stato,
Livi
dd
delTaltività assunta
Nella seduta pomeridianail Fabielti parladdl*importanza
e
eorzto
comnL
in varie
sono
come
della P. I.
MmisUo
regolamento
propoeto
di
seduta si scioglie
aQe 1 1, per dar modo
essison
la
praposrto deieiminiAo
m
Fumati:
La
dd
preditinelle Biblioleche Nazionali, cooitala
che altre diyoeiyioni
invece,
Bibliografica;
daooofdo
cbindma
per
è dd
della odlma,
linìoiaUnidie presentiesigieiie
egnehmma
metteHi
mende
e
riipondonod desiderio deglistudiosi e
emo
Società
tatti, dmido
al qnele padano Sorbetti,Palalta,Cavana,
regolamentodd
nuovo
di
diipoeÌ7Ìoni
non
giorno intono
a
BertafeUi
punto
queMo
della Società Bibliopafica
udita recata nUzione
italiana,
Riunione
prof.Fumagelli sul
moke
A
ordine dd
sul ytwtùlttk
cbe ti propone
tava
la propoeta Pnielta. FumagilK, relalonb lirpondea
finilmenle è approvato
La
«
della
rapplicaTÌone
criterio fiieo drca
propoerto il seguente ordiae
dd
Con-
g^oritoi che
e
dl*tt
«
L'otUva
Riunione
che ri compia in Italia
dd
«me
ddla
per
indillerentea
di questi modani
suo
oigui di cahura
appoggio morde
qnd Cmmmm
».
con
eod-
abbia deciso di indire proedommento in Roosa
fra le Rihiiotocbapopobri ed affini,
intaso prindpdmente
Milanem
tentativo
nessun
classe popolerò,prende atto
il Comoszìo
a
•
neOa
fatto dm
la diwlguÌMm
152
Kbro
Nazionale
confortare riniziativadd
•
Società Bibliografica
Italiana,
non
la dilhisionedd
e
popolere,e
prega
a
ptaesas
ìm fSedrlimre
di provvodaw a che
possibilmente
di
la BUso-
li Piendente
eoooede
SfgwiiTi,svolge il
poi la parola al
nUe
tema
stampe
coDezioiii raccolte nelle divene
ddle
Novali, il quale,aneha
comm.
popolariitaliane. Nota
biblioledie dltaKa
infosmare il lavoro. Propone di (are tanti vohmi
la raccoha
che in tal modo
vuoi cronologici,
ma
ndle
le stampe
angole bibliotecbe.Vero
introducendo
di
degliIndici
potrà
non
dovranno
rare
assai ricchi per
un
nelle Riunione
del XVIII.
dei secoli XVI
Presenta infine
il Gmgresso
prega
ddk
dapprima s*era
si è poi dovuto, in
opera
di restiiugew
pensalo
omaggio
e
ai voti
espresri
daO*altro quelle
opuscolocontenente
Marciana, predi^xMledal dott A. Se-
volere manifestare il suo
a
lezione
intera col-
lievi che sorgono
che si vuol compiere un
popolariddla
dato loro
posciarimedio
quindila
del secolo XV
lato le stampe
qualesaggiodeDa
le descrizioni di alquanli»
stampe
garìzzie
XVII,
e
di Milano, includervi dalTun
dotando
e
verte
av-
topografici
Fordinamento
facile portare
altie^ le difficoltànon
del piano vagheggiato,
poichà,mentre
la ricerca alle stampe
dovrebbero
criteri vum
rigorosi
sarà
091Ì singolovolume
dovizioro Indice generale.
Egli esamina
stessa
dalTamiMezza
sono
descritte secondo
essere
e
le diverse collezioni,
ma
di^xxta con
disordine
all'apparente
che
è
quante
essere
la importama
ai ciìleri che
accenna
e
del dottor
nome
a
la ricchezza
intorno al metodo
avviso
aOe particolarità
e
impresa.
Sorfaelfirileva Tallo valore
hKcazioiiepresentata ed
di
il Novali
FimportanzadelFopcra,ringrazia
la discussionesul
apre
Fumagalliappoggia
e
tutto
dotta
puh-
tema.
la proposta dd
cuore
ddla
Novali
fa molti
e
e
particolari
elogi
del saggio.
Sorbelfi propone
dagB studiosi e
n
plauso al Novali,
un
voto
un
e
al pia presto condotta al fine;e
prof. Lovarini
naochi bolognesi,
e
dottrina
particolare
con
sintesilucidissima
con
e
che l'operada lui intrapresa
sia seguita
la proposta è approvata.
al Concesso i suoi studi sugliahna-
comunica
i risultatidelle ricerche spedal-
brillanle espone
del secolo XVII.
sui discorsidefl^astrologhi
menle
A
questo
punto
ripresapoi
viene
prossimaRiunione
n
il presidente
deDe
ringrazia
sotto
la
«CoMidafMMio
Roasa
proposta è approvata
VIII
proposta
i cultori di
fra
091Ì
sua
Capitala
il sottoacritto propone
di disdplins^
in Roasa
Riunione
».
grandi acclamazioni ed ^iplausL
di darne
anniversario
inrarico dei i^|w4iì
seguente proposta:
dnquantanariaprodamazieoe ddU
maniam
l'amunzio
al Sindaco
ddla
e
pfftfnto
plaudendo
lavori approva
suoi
zione
nel 1911, quando la Na-
ossequL
Presidente: Canina
Poco
dopo il conte
Cavezza
prodama Ferito ddla
votazione
il
cantaled'Italia.Compio
proclamazionedi Roma
i^^ifi^i^M'fiwj^^
nwifiift voto
col seguente Irlrgrammat
di Roma
Martini che riunione prossima tengarinell'Eterna Gttà
il 30^
feslKggperà
grato
soq^ende la seduta; la quale
lettura ddk
Italiano oggi terminando
Gmgresso Bibliografico
on.
e
(fisculereintorno aUa sede deOa
per
delFon. Martini dà
nome
la S. B. Isnga in queD'anno la
Il Preridenle propone
«
a
che nel 1911, celebrandosi k
d'Italia si riuniranno in
che anche
conte
comunicazioni
Gavazza
sodale.
Fumagdli anche
eomm.
La
del
presidenza
per
la Presidenza
e
».
siglio
il Con-
Direttivo.
Riescono
detti: pnsidenie. Noveri; vlce-pruiJenti,
Berlardli
Mohnenli, Manno,
re^ifoW Jei
Brugnaldlie Martinelli;Irserfers, Pupilli.
Questi nomi
sono
aooolti da
una
F. Martini; eonUgUeri,
SorbeUi, Fumagalli,Fumi, Buzzati, Gafiuri,GaHavrea»
Frati, D'Ancona,
conti:
e
ynande ovazione.
Allora prende la paiola il prof.Francesco
Novali, il quale pronunzinil tegusnie diseonoi
•
153
•
GK
«
ghìoo
dà
«Si^Mii
e
appiana
coi
qmJi
Voi
ncH'unanìmità
Temnenle
ancora
CoQtoci,
Toka
una
vobto
avete
che
nia,
FtiAcio onorevole
a
ed agliamid
me
non
meno
manifeitarvi
paroleadegoate a
Ben
•*è potuto fare
appunto
ad
che
carica
una
conforto
e
ben
glistudi che
per
di fendere
msnrama,
buon
fine tafano di
ci
sodahno
u
nostro
Permettetemi
talida
mani
poche
state
sono
non
dirla
perdere,per
lievi;ma.
né
fsiteTJnni la via
con
dunque
dinanzi
serenamente
la
verso
dw
mete
hanno
filologiche
e
Accanto
rarvore.
rigoglioso^
dSwttuti in
non
esre
provocato
fattied
sti«
possono
L'e^wsizione
».
in Voi
tutti
un
teressamen
in-
utiH conseguenze
avrà
lontano. Ninno
maestn
alto il vesnllo per cui combatterono
fedele de*
interprete
vivono
ne
non
inviando
(cosivivano
Mannob
saluto
un
io
lungol)che
a
d'essere anche
sento
memore
e
Diomede
Giuseppe Pìtrè, a
a
rallentare fl [loro
a
purtroppo, i
quan,
ancore
senza
noi; ^ledàdplme
tre
anrcnnano
iqglorioMhattagKr.Ed
non
vostri sfntimcBh,
d'Ancona, ad Antonio
de
talum
venerati,
soosamcnlo
e
vinca. Checché
d
in decadiwTa
e
compiuti nmabili progressi,
a
incertezze
noi, e proseguiamo senza
a
sorride da
d
il generalecompianto,altri
parsi tra
voka
sperania
breve nd
tre
bile
piena, incrolla-
deO'altezza
imhara77Ì,ha
nostri
competenti
le quali ci siamo
tm
oonchnione^
F^irronismo,la scuola storica è tutt'altroche
stracco
uno
a
^).
«Guardiamo
storiche
sforzi,
si
oondnoendo
nome,
ps"i^ino
ficace
più ef-
e
tentate^
peranco
fede gp;pnde,
fede
in
Duite, «la
che si esplicherà
certo
vivo, confiale,
in futuro
sempre
non
riipor-
non
maggiore
autorevole di uomini
le diflìcokà
Certo
nostra.
che si è fatte qui de* momentand
?noera
Prràdrnra
nuova
addirittum il diMgpo definitivo.
fermato
o
dichiarazione forre superflua:
io ho
ima
fard
del
degno
pin
sempre
prime linee
ne'fnturi destini della Società
questiultimi tempi
direzioni
nuove
quarte rioooferma
accetto
Confortata dalorgoglioto.
misure
qualila parolaeloquenteed
in queste sedute segpute le
«
svolga in
ù
che
poco
Favvenire. Ed
meglio per
e
lei,la
con
gratitodine.
snoera
ed isprntia
alle letterariediscipline
que* bei diregnidi lavori prolitlevoli
nofailisBmi ideali sriwitifiri,
de*
ha
fare più
a
mprei propriotrovare
approvazionedel
tanto
mona
(perchè nasconderlo?)
la mia
compiacenza e
non
rempre
PftwidfiiTa
veodua
aoeM
non
elevata, e della quale vado
cari, si avvìi in
son
db*io
aumo»
nella via intraprem,io
fatiche perchè Fattività sodale
né
cure
mio
rtimolo
e
di avervi
certa
le iniziative,
tono
intima
continuare
a
oltremodo
reputo
Fincoraggiamento
vortro,
mierà
incitamento
quanto
snora,
invilo
come
la mia
tutta
codeit'aiettiioiadìmoftrazioBe
infatti che
10
Raditi nel pia profondodel
e
deDa
eg^
Inn-
ambito di rappreientane la Società Bi-
che
bBafniìca Italiana,dingeme le ricerche,amecondame
ooii dolci
del toIo.
la promnlyiTÌoiie
accompa^iaie
fnwmosso
a
tVwamiri,
ste«-
sandro
Ales-
veterain
signi
in-
delle scienza bibBogrefica
itafiana.
E
«
d'ottimo
fÌMfta, modesta
aqgurio,o Signori,mi
fenice,dalle
volte accade di vedere
coteste
ceneri, proprioqui,proprioin Bolopia.A
sue
son
in
o
Achille Bertarelli,
che
hi storia di
Venezia,
presente,
difattigenerod amid
mancati
doni in denaro
picziod dmdi.
il dottor
cav.
dd
154
•
vadano
un
e
dd
passato
me
«
nostre
sia
difattiquante
ékpmà.
ood
mi-
le antiche toni, i palagi maestosi, i porticati
che
beneficio ddla
a
ed
un
innanzi
manoscritto
uif. Carlo Frati, che
ha
tutto,
dd
BeMtialre d'amour
schietto ed
ringraziamento
un
vohito offrire
Società hanno
a
titolo d'onore, il dott.
secolo XVII,
risguardante
vohito regalareuna
Bolognere attribuite al Della PUgGola ed
secolo XIII, che racchiude Le
coMod
grandezza austere
Ricorderemo
ha dato lire duecento
ed
copia quattrocentesca della Cronaca
fnmoeM
la
dttà, dove
rebilmente alla florida gaiezzadd
0 Non
^la Plresidenza della Società
che
semfan
di Riccardo
plauso sentito.
importante
un
codioetto
di FouraivaL
Ai
neQa
le ookmne
tra
nuia
e
cospaige
fl piede neQa
mettere
Rmasrimento, dove
sacre
ideali pagani;sa
ed il Medb
in
per
Evo
deO'arte toscana
contegnosa
ne' monumenti
par contimiare
fiero vi ribalza in armi
fermezza
e
sul
la patria:
chimere;
idre,non
non
fl calamaio, la
gloriosi,
che
dino del libero
s*atferma inlere neOa
comune
il polente
nella
trattener
chi
trova
quasi
scudo
Profetiche parole!Ben
donne
Accnnio
che
sovrana,
semplicitàdella
cane
non
nawide
re
mflizie cedettero "gomcnte
«
primi del Trecento
neOa
matricoU
BonQnh
fl agpor
fl padre del biondo
nello
dfligenza
o
i
sotto
Enrico
scrutare
due
autori, che siano mai
Dante, da
n
i testi
giuridici
coopererà
di nomi
e
Cecco
ricordare
compilab
ima
maggior predflezione
Ma
a
che
che o|^
di Giovanni
svariata
andrei io più
a
in
a
tra
che più
qnest*aula,
aUe scuole: Vioat
e
le imperiali
intatta. Ancore
sostanza
PtpuììM noioftos,
de
RomeoM
suo
dopo l'altro gTfl-
Tun
passrrinnn
cita
qui la solle-
d'Ascoli al Petrarca. E
pure
a
prima
promuovere
altrove
che
del Digesto,
vate
gra-
e
che
indici,apprestar repertori
dal compilaretavole
tpofi
e
altri volumi, preriesi
agii studiosi ed
per
bolognereche
di quel
mette
inrieme
di Stridona
santo
ai
forre i primi indici di
ci ofnno
Andrea, che
noi; Giovanni
opere
la
tadina,
suggello
o|^ manifestazioiie cit-
riscontri. E
a
tavola
una
cui
dicato
de-
aveva
Calderini,che d'un poderoso r^ertoriobibliografico
arde* Ebri
di Salisbuiy,
uno
a
cui fl medio
attinre
evo
con
pregevolecopia di dottrimi.
e
hmgo rievocando
neQa
Italiano porta scolpiti
che
repifwra latinaarrida la gloria
bocca
vale
fl veltro bolognere«-
come
»;
urgente apporre
fune
in servizio deUe
fl culto più fervente;Giovanni
riochisoe fl PoUaaUcOM
«
che
Cesare
a
piccioloveltro spesso
alle pagine del Codice
prontii
del Trecento
glossatori
memorabfli
core
rapidie
insmsihihnenle
stati
notaio
del
Viyia
agevolinole ricerche,permettano
pe* libri legalisi pasre
«
alti nel sole
portici
di glosse,
di scolii,
di r4miinmri, appar
son
Sigiasi,
de* Pcpoli, si compiace d'esser inscritto
la produzionedi veri lavori bibliopafici:
qui dove
dottL Cosi
formargli
a
aper.
fonna, per
Bolopia,Romeo
di
s'intitola
ne* pubbliciatti
e
Pier deUa
da
lustri d*Italia,
neQa
La scieroa cosi impronteràsempre
impunemmle
non
con
Timpeto delle schiere comunali!
sotto
de* Notai
domina».
che
resre
quaU la virtù del ótu-
bolognew ore
tenUur
Moepe
magn»
la tradoDone perdura ne* secoli,mutala
E
Ro-
mcroUafaile saldezza. SoKio
sua
pumrlo quando trremodì, poiché un
re
su
spiccano,emblemi.mnsilari
eppur
piantari denti nella carni del dpialedi Svevìa, fl di che alla Fossaba
pesM
qui trionfa
italiana.Qui
il feroce ringhiale.
corre
A
sui
vicari di Cristo
bizzarri mostri si contorcono
ddlo
al pensieRH il notaio
ai testi antichi ispiraTÌone
attingere
anche
ad
de* rinnovati
de* glossatori,
sepolcri
i marmoici
accanto
sempre
si dibattè nelle
quellede*
Federigorispondevabrevi parole ndle
del secondo
alle minncce
nel campo
dico, par
me,
lo scartafacdo del tabellioDe.Egli è quel RoUndìno
penna,
m-
s
Firenze è la sede del
della gente
autorità
sarcofagonon
suo
ma
Qui
salito ad
il notaio
de* Passeggeri,
senno
con
lo slemma,
a
la Classicità soccombente;
contro
de* restauratori dal gpnre, della sapienza di Roma.
landino, Robndino
sole che
tempere rìmienza
contro
ancore
simulacri di venturieri;ma
o
del
suoi la lotta che
fresco vigore il genio della stirpenuova,
arche di tìnuui
le piazze non
si riflette
semplioee viva;
nell'Altisdel peuiero italiano.Se
de* Cesari vi combattano
e
aspro
il suo
tutto
il caldo bado
sotto
polveriole pitturescolorate delle pareti,raTTÌva
òeifiavi
ingenna e
Roma
severi
meno
anno
rocca,
la gnu
sicché le memorie
rosrifnrif,
invece
d*im
cui la fede
gfiantichi anittlacriin
di
diYcnire
lonlMianri, panno
ne
memoria
la
irraggiò
con
e
parola una
serie di fasti gloriosi
nel cuore? Sempre alla nobile cuUa della
vita trascorsa;
più volta lo udirono
Bononla, ertaeat, fiweatl
povere
prorompere
risuoni
dunque anche
nel passalo» fl
mollo
mia
per
palo
».
•
155
•
gliappiana che mcctimo
Cernii
breire ed
proomiciàun
U
R^
per
al Minìitro
un
itìnata
a
mhilo
al Premiente
aoooke. £
«bito
con
una
ed
d'inviare
per
m
ooalo
UHiàA
i nnovi
limitati del
problemida
«n
calovom
Attilio Hortii. Le
procedente,
ovazioiw
chime
«
U
il pie
propoilo Cu*
wmpatira Imta Bologurm, da*
rimaner lungameiilft
imprena nella mcnaoria di quantivi partBeipafom"per
vi furono
in-
«no
relaTinnedei lavori.
matta
e
U
mm
comune
elevntnnn
de^
la
f^
Stampato
in
Milano, nell'OfficinagraficaBertiaì
Ugo
156
"
e
Vanzetti, via Tadino
Vigano, geitnte-mpomabiU
n.
oor^
aijomcnti
trattati.
1^
o
vana
Ca-
ooma.
dn
triegramma al Riionamirw (ondatora della
della Riunione
dialità,la ^ooondità.che vi mpi^ rottaniwniiitf,
che
di chiuMra:
Martini, aMÌcurò i convenuti che anebbeb
minuta
ima
Fumagalli pfopom
Infine il comnk
reo»
agiittndi,prol.caT.
Piovreditoie
e
diicono
quelligià rìaoltL
peeeto poenbilemviato
Sodata,
magnificheparole del Morali, il
in lilieTO Talta importanza,tanto
Congveno^ del quale pota
dicati, quanto
k
indovinatÌMÌmo
51
OFFICINA
GRAFICA
S
VANZETTI
MUDANO
B£RTIERI
del
Indice
ElZIO
LEVI,
codice
n
fascicolo
presente
Chinassi
di
antiche
rime
Pag.
.
FRANC.
NOVATL
LOD.
FRATI.
Una
ille
Ineptissimus
"
raccolta
di
Ciones..."
offerta
rime
157
.
.
169
II
Giovanni
a
Ben-
tivoglio
CLAUDE
176
COCHIN.
Un
frangais
jansenistc
Milan
à
180
1651
en
.
C.
CALLA
VRESI.
vicende
Le
Biblioteca
della
.182
Cousin
.
.
BIBLIOCRAFIA.
parla
(Si
di
I.
Morgan,
Pierpont
Cennaro
Lacava)
186
CORRISPONDENZA
Londra)
(Da
191
NOTIZIE
194
PUBBUCAZIONI
RICEVUTE
INDICE
VOLUME
DEL
DONO
IN
IN
O
CAMBIO
197
SECONDO
199
AVVISO
Col
a)
dei
tutto
per
//
Libro
la
e
alla
manoscritti,
per
pagamento
Bibliografica
tutto
del
Redazione
delle
(Via
quote
Lazzaro
dei
sociali,
del
periodico
dei
25,
Tesoreria
Spallanzani,
26,
libri,
la
presso
R.
Milano);
Tamministrazione
alla
di
dirigere:
cambi,
giornale,
(Borgonuovo,
concerne
Sede
Biblioteca
R.
volersi
direzione
Tinvio
la
determinazione
a
la
concerne
Stampa,
quanto
nella
pubblico
Scientifico-Letteraria
Accademia
b)
quanto
la
presso
venuta
il
ed
stabile
sempre
Italiana
è
Soci
signori
i
pregare
sociale
Presidenza
la
Brera,
rimanendo
pur
Bibliografica
Società
della
di
anno,
nuovo
della
Milano).
ed
Società
il
n Cibro e la Stampa
''
Billettiio Ufficiale ma
(R. S.) fmc
n
Il
J\
é
Gbinassi
codice
tutti
Società BiNlogranca imàu
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glistudiosi di
liricaantica è
cerche
di Flaminio
cetto,
contenente
il Sirventese
frammento
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storico ddle
sia
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1
Nelle
«
colla
«
Naldì
^
seguitenel gennaio del
«
di
sua
«
di
messer
«del
dì Faenza
1856,
Il
GoL
F.
789
itortco
la
1 856,
OnaUue
per
detto guerre
e
GhibdGhisuo
ghiottomiefilologiche
Francesco
conte
Cattarti di
Zauli-
Brisighella^
Gessi
famiglia
20
pag.
dd
Le
di
Guelfie
dei Gertmd
e
S. 111.toL IX.
Romagna,
Cb"ettìni
al segpio
alk
ìbl Am
di
Bologna
^
Munurk
22
pag.
nel Ì264
e
e
tegg.
1280;
ilelTABCora. 1841.
biogra^
«
cfr. F. LANZONI.
Alctm
1876.
UUid^afia lierila dal Lauam.
ZAMBRINI.
")•
»
LtméerUuxi
le firodnde
tra
Firenze,lìpogr.suDe logge
-
1608. «ori nel 1870s iaiomo
iscrizioni. Faenza.
«) NeDa
aKhe
alcune
del
nozze
aecolp Xlll, Boiopa. Tipogr. Gndi,
3) Nacque wà
e
quel
nozze
Guelfi
tra
SigJ^ marchesa
in-8^
Defila, di Storia Patria
Frammento
fioeda ed
proto
di
occasione
faentino *). Dal
filologo
e
Petrarca.
Francesco
0 F. PELLEGRINI,
*)
dei
e
volle far segno
viva esultanza coll'offertadella presente frottola
inedita
grano,
della R,
Lambertazzi
ripresenei seguentiopuscolinuziali:
faustisàme
.
ri-
preziosocodi-
proprietàdi Giovanni
in
trasse
proprietario
fuori in due
le diede
e
le bdle
bologneseUlisse Guidi»
guene
poi passato
nassi, valoroso letterato
il fortunato
in
primo
il
dei
del libraio
il
pubblicòper
dopo
noto
^) come
Pdlegrini
Geremet^ dalle mani
che
anticbe
rime
Oliere
volgaria
op,
dampm
di.,
pagpM
dd
eeeoù
146-148.
Xllie
ha
XIV*,
0
n.
37; cfr.
Bolovia. 1884»
e
157
2.
AI
«
«
(per nozze
«
a
Francesco
c€tP.
Zambrìni
merìtìssimo
21ambrini-CarIo
Pellegrina
di antico
testimonio
presidenteecc.
-
Giovarmi Chinassi
Lx"reta)
affettoqueste
inedite del
rime
buon
se-
Faenza, Tipogr.P. G"nti, 1864, in-fi®
offerisce^
gratulando
«
grande,pag. 8 "? *).
Nel primo di questidue opuscoli,
proemiandoalla frottola Io
ho tanto taciuto attribuita al Petrarca, il Chinassi cosi parladel
«
colo
codice:
suo
Da
«
cod. membranaceo
un
di poco
che
meno
cinquantafacce, da tempo venuto
Elsso è di buona
poesia...
lettera,
scritto,
a
e
quanto
sul finire del secolo XIV
menante
da
alle mie
mani, è
cen-
la
tratta
guente
se-
pare,
Che questi
bolognese.
fosse infattida Bolognalo dicono chiaramente non
liane
poche vod itadi queldialetto,
ridotte in parte alla foggia
comecché, se dò
la lezione il più appaia abbastanza conetta:
ch*eglilo
togli,
ne
stendesse in quel tomo
puossi agevolmenteargomentare dalla qualità
che
delle abbreviature;senza
si abbia
che
in
che
vero,
volesse,e
di
intese
tempi anteriori,
quanto
a
più memorabile
più parte
età
amanuense,
mano
sembrando
a
quei di
degno. Hawi
disparate,
pertanto cose
italianae latina;
sì in prosa
medite,composte in lingua
conto,
verso;
priano,una
vendo
scri-
e
fra cui, per passarmi di quelledi minor
di S. Bernardo
leggono nel detto antico idioma Epistole
in
come
tiene,
con-
quel volume, raccoglier
fuori di poche cose
venivasi
mano
a
vi si
entro
remota:
meno
formar
a
di
mezzo
per
dettato
in niun
ascrivere ad
che
quegli,
conservare
di
la
ad
un
lungaleggendadi
selda tolta dal Decamerone
Petrarca...;
ma
e
che forse
dò
S. Albano
S. G-
e
martire,la storia di Cri-
novellammte
nanata
da
Francesco
assai letteredd
primi
di questo secolo,oltre due dell*antecedente,
le quali tutte
potentati
di tale rilevanza che il farle di pubblicaragioneesser
ncm
sono
utilitàdeglistudi storid.... Quanto agliscrittiin
potrebbesenza
linguavolgare,dirò
prosa
che
per
tratta
troppo
o
158
o
per
commendarsi
a
conservare
gran
la sanità,né
fatto la
aver
vono
de-
qud versi che sotto il titolodi Frammento
tra' Guelfi e Ghibellini,
furono,secondo
ecc,
op.
di,,
n.
col. 699, Topiacolo avrebbe
fatta
per
è
sono
felid
0 Cfr. LANZONI.
morale
non
se
de* Rimedi
Storico delle guerre
aUunpa,
che
più monta
si
uno
che
opea
XLVII.
mveoe
a
Secondo
qveUo
lo Zambrìni.
titolo:FRANCO
partire dalla
sua
dama.
Le
opere
SACXrHETTl,
volgari a
none
Can-
impressiin Bologna nel
questo codice medesmio,
da
taiersi in
agricoltura,
più
e
frottole di M.
di antichi filosofimesse
soitenze
da
Antonio
Vannozzo
Ferrara, e
Francesco
m*è
date fin qui alla luce. A
e
Parma,
mai,
de*
quanto
per
maggior pregio al
crescere
con^rendcHio
poche
vi si
da
in
di Taddeo
rime
d*alcun altro,
non
di
Pepoli,
noto,
precettidi
riscontro di altrettantilatinida Giovanni
versi italiania
varie
molte
ancora
però
sono
,
si danno
poche strofe»ove
pregio non
1 84 1
lodatissime
noscritto
ma-
poesiedel Petrarca
edite tutte, salvo questa... ^.
G"nfr"Hitando
il Guidi
che
dubbi
»
il
e
fi^uolodi
del sirventese
il codice
una
fosse
non
costituisse
Bisognadunque
^,
estense
^.
"
sessanta
dai Guidi
anche
del volume
»,
carte
il
ne
ilChinassi,esin
avuto
pari tenqx"
partifurcHio di
Campori della
otto
soltanto di
carte,
l'Ulisse Guidi.
cano
Man-
cendnquanta faccie "
Questi, evidentemente, poiché ebbe
piccoloframmento
di
dd
poeH
holùgned
leUer., disp.165). Bolognt. 1861.
otto
carte,
pi«.
XXIV:
raccolte
cfr. F.
a
cacciarsi
pro-
pezzi
le diverse
Il fram-
separatam»te.
decolo XIII
perato
com-
i varii
del Chinassi
morte
ed
riusci
insieme
raccostò
partie
vendute
disgiunte
e
nuovo
rime
codice
un
arrivare alle 4(
Alla
farli rilegare.
U
il codice del
diceva
come
per
le rimanenri
senza
0 T. CASINI.
0 codice
Senonchè
costituito di
davvero
è
descritte dal Chinassi.
cttrìoM
che
ponenti
scopriree di acquistarele molte altre pagine com-
origme l'anticomanoscritto
più di
che
ammettere
Guidi, abbia
il frammento
pochi foglimembranacei
di
4(
»
*). Il
pochi fogli
« che
l'ipotesi
Sirventese,identificatodal Pellegrini
con
«
di
membranaceo
fogli
membranacei
al Casini
confermare
a
sola parte; è naturale
una
la fortuna di
biblioteca
alcuni
precisam»te identico al codice Chinassi, ma
soidog^pervenuto
m
«
parla«
ci
discreto volume.
un
parladi
ci
guagli,
rag-
parecchi
manoscritto,sorgono
suo
lui ebbe
era
coi
di cendnquanta faccie ^
di poco
meno
mare
settantina di foglidi membrana, i qualidovevano for-
Chinassi invece
Guidi
del
ci dava
incertezze;infattiilGuidi
e
cioè di
ampia descrizione del Chinassi
questa
ordinate
e
(Scelia
PELLEGRINI,
op.
pagine 23-25.
cH.,
PELLEGRINI,
«)
F.
^
Ctmporì. MttceO.
eodid
fl cod.
e
manoecrUH
ha
op.
di.,
pouediiii dal
la numenzione:
pi«.
25.
36. docrìtto da
y. N.
march.
R.
VANDINI.
Gius.
Appendice
Campori, Modena.
prima
1866.
Coiai,
al
pag.
21.
—
dd
Ora
6. 7. 9.
•
159
o
Guidi
mento
cadde
lascilD passòpoi alla biblioteca
nessuna
partipiù ingenti
dal Casku né dal PeOegruì
del Sifìwdese
Tra
notizia (u
le rime che
al codice
Vannozzo; siccome
dovere
no9CfM
dopo
mesi
Catalogo di
^,
fomiti dal Chinassi n^
Per
Frati
di
ddla
prefazione
piiiil Narducd
in
qudle
ma-
mento
fram-
da
una
contenuto
Boncompagni nel
ai guagli
ragfrottolaIo ho tanto
avvertiva
stesso
già riconosciuto
aveva
Il
gialla.
tutta
un
insieme
tenuto
^, corriqxxide
con
1862-1892
tientennio
tunate.
for-
il
Pdlegrini.
biblioteca
che entrò ndla
codicetfco,
il
interezza
sua
lavoro del
carta
rozza
parve
facilie
di membrana,
una
rando
prepa-
abbastanza
edizione dd
nella seconda
carte
ventiquattro
questo
Carlo
tracce
dd
pubblicazicme
la
ne
ve
delle parti mancanti
possedutida D. Baldassare Boncompagm
ora
tadato.
si occuparono
qualche anno
padovano,mi
restituire nella
e
speciedi legatura
coperta da
cK
da
ricerche furono
mie
descriveva
di
rintracdaie
manoscritto
suo
rimatore
sulle
con^^eie
per
codice Chinassi. Le
Naiducci
quanti akri
sto
dd
il mettermi
Campori
Pochi
invece deUe
ma
più potuta
additava nd
ilChinassi
l'edizione del canzoniere
subito mio
da
ni
per
0-
alcune dd
sono
di Modena;
estense
rimanenti
ni
Campori, donde
del marcheae
nelle mani
esattezza
in
carte
una
nota
che
parte dd
una
codice faentino %
vendita
Alla
Vittorio Emanuele
di RonUt
563, che mantiene
num.
teca
dalla biblioacquistato
odia quale fu contrassegnato col
Boncompagni fl codice
Le
tuttora.
Vittorio Emamide
(che
prima occhiata,badando
alla
fu
carte
ventiquattro
si trattidi
rozza
coperta di
modernamente), aggiuntealle
pori,danno
bibBolaca Ghinaaii fu potto dagliaedi
0 La
la ttada
dnoM
totale di sessutaquattro
un
dai
peitona
dalla biUiotoca Comunale
S) Roma,
1892.
pag.
*) Infattiil codice
pafia deHe
^) Le
160
Q
tett.
otto
carta
dd
facce. Per
nccbè
ill^afla,
scorge
alla
di stracci piccicata
apcodicetto Camarrivare
è difficileitabilirecon
codici. Quanto ai libd,ani furono in gran
mn
alle
pie-
parte aoquiitati
di Fanza.
306
e
M«g.
nel primo catalogoedito
matematicbe
notizie che
(Roma. 25
•
Scienae
manca
si
lacerto,
un
del frammento
e
con
Io ite«o
titolo a
Roma,
Tìpo-
fiadie,1662,
ci focniice il Naidncci
tono
infintiricavale da
ona
lattea di C
1890), incollata tul primo fogliodi i^uaido del cod. V. £. 563.
Frali
«
pezzetto.
terzo
frammento
dal
Si
prof.Giulio
tratta
(r-F.
1),di
zibaldone
dell*ampio
Bertoni
di
appunto
5. 1
frammoiti
Chinassi. Sicché
ci
non
ricomposto dal
può
di
essere
fortunato
il
neOa
terzo
dei varii
1 44
pezzi sembra
vantate
vicende
del povero
che
concessione
possa
la
da
originario,
non
per
formano
facciate;abbiamo
—
sono
è
d^
bi-
La
sizione
dispo-
la seguente:
Campori,
r-
F. 5. 11
(mm.
Campori,
7. 9
(mm.
t"
N.
563, già Boncompa-
24.
e.
totale di settantadue carte, cioè di
un
dunque raggiuntele
Ciovanni
«
Messe
Chmassi.
quasi cendnquanta
in
perfettaluce le
manoscritto, ricompostele pagine nel loro
ci rimane
ora
Tauguriodi
se
non
compagni di studio
tutti i
essere
frammento
nelle
ricongiunto
sue
insieme
ex-Bonconq"agni
manoscritto
compierà,Timportante
Chinassi vena
luce sulla storia della coltura in
or-
fervido
esprimereil nostro
Biblioteca Nazionale di Roma,
finalmente
del
rilegatura
poca
nuovo
conservati n^*Estense
Campori nella biblioteca Elstensedi Modena.
si
di
8.
e.
frammenti
augurio
niva
ve-
p(x
40.
e.
faccie »
dme
ora
Biblioteca Vittorio Emanuele, cod.
tre
che
e
Vittorio Ejnanuele di Roma.
gni 537, (mm. 250X190),
I
risponde,
cor-
ddia
seguì allo scioglimento
Biblioleca Estense, Fondo
C:
re--
dubbio; il codice che
del libraio Cuidi
Biblioteca Estense, Fondo
250X179),
codicetto
quest*ultimo
nessun
bboteca del Chinassi;due frammenti
B.:
identica la di-
filologofaentino, andò
nell'asta pubblicache
250X179),
azzurri. Identico è
250X197),
contenuto
giungeva franmientario nelle mani
A.:
no
ma-
qudlo degli altri frammenti, alla descrizione del
come
(£ Modena,
stessa
le solite iniziali
e coi
rossi ed
(mm.
Campori
nelle pagine, in trentacinquerighidi
materia
golarescrittura. Inoltre il
smembrato
i codici Estensi.
del fondo
del Sirventese^
con
paragrafoahematamente
della
sposizicHie
tra
di membrana, scritte dalla
carte
quaranta
dei.due
il formato
io rovistava
mentre
corre
fu additato
mi
trecentesco
piccolo manoscritto
un
che vergò il frammento
solitisegnidi
dal Chinassi»ci
»
annoverate
cencinqnaufta
un
ancora
n
che
meno
poco
che,
—
nassi
il codice Chi-
partimediante
menti
coi due framSe questo
a
recare
voto
non
Bolognanegrdtimidecenni
o
161
o
del Trecento
ddie fonti più notevoli per
costituirà una
e
studiosi della letteratura trecentesca
tutti gli
latinaddlltaba
vcJgaree
s^-
tentrionale.
EZIO
o
Tavola
o
0
OKlnaaai
Codice
del
LEVI
A
T. F.
fCod. Camporì.
RemeJia
1.
e
libri»maximorum
meJicorum,
de rumano
la condicione
ebbe
dal
da
nasemento
2
e
Galienum.
tns»
Tomo
la sdenr
si conservi
».
—
Inc.:
Frons
«
mbea,
aeamium
modem
signfficant
oculus sinister minn*
declinata,
siqpterdlia
ecc.
hana
Salerno
de
conservatianem
Inc.:
—
epulas,sonum
post
Babillononun
Regis filitts.
soldanus
EpisiolaSondi
Bernardi
3 B.
e
Inc.
Generoso
«
5.
e
elepeni
non
capiivum.
tranamiaaa
se
Inc.:
—
compilata
Inc.:
LUera
5 a
e.
nalem
Sondi
xione
rderttiania
dumo
*) Si
delle opere
in
più
caretlere
per
w.
162
o
depiineni
istisrespezerit
».
ad
supradidam.
PasaagerU»de Bononipa.
eius penitusdiscó"entur
»
^),
d
papaia Bononie
cantra
Inc.:
—
«
de d.no Zandia
prò
de
quadam
cardi-
daminum
per
ecdesiam
d
eum
Laboravi
Florentie comuni
comune
I titoliliMti
coBotctiHe.
rotondo
e
U
in
ooraro
nei cod. in inchioetio
tono
romaruxm
in gemitu
popula Bon,
d
Neappali
tradaiu,
tunc
».
oocar
auis
cum
quad
t'intendono quelH deHe
gerir
oigebat
citar
qui GHISELLI.
(cod. Univ. 770).
nibricbe;le
role
pa-
nero.
toitta da Rolandino
riipoita
bolognen; baiti
l pag. 436
ai
brevità lolo le irofiflioni bìUiopifiGlie
pìftneceHarìe, ometleiido quelle
*) Queela qMtola
codiò
de
».
Imperaiarem
Imperatori Federica
Mccclxxvf,
in Bon.
vos
—
filliquem
»ui
didwu
familiari»,
Ambrozij
G^tri
H.
Regi»
rei
regimen
Federkum
per
Ralandinam
capa. d.ni Caroli de la Pace
tAua
mohi
per
Dani
Baldessar illustrissinu
«
Raymondo
reheliane fada
martij anni
fade
nimici
sit tibi
ne
cave,
».
ei
curam
Bononie
Comuni
Angelli prò
Litera miaaa
7 B.
et
tran»mi»»a
die xviiflmenai»
e
ad
occaxione
daminum
Exurgat Deus
«
Inc.:
—
medico»
per
».
Bononienaes
per
cenare
mero,
fuge merìdianum
Etsi fortuna serenior
«
dittata per
d
comarti
»uperbiam
in
Re»pon»io fada
—
Farce
«
militiet felicidomino
Luterà
carparistrammiasa
sanHati»
Titulua magni Samacuraniis.
3 A.
e.
ad
Regi Anglico.
Surgere
vanum
o
de
signa inferni[aieI. b\firmi\tiue
—
Regala
iim.
l'arte de
troyare
B.
Mala
3.
e
del corpo
natura
sIm
la fermerà la quale Tomo
mistiero foe de
servandola,
non
de
sumpla
nmlabite
Tè possibile
e
Perchè
«
hamtih
carpare
la complessionee
corpo,
la quale in sanitate la
per
fin.:
Inc.:
—
ti
sanUatis
ctmseroaiionem
drca
5. 11]
PaMoeri
Memoria
nel 1239
anUehe
?
manotetHk
rinvengonoin
d!f Bo/o-
te
EpiUola Sandi
25.
e
adversos
et
Litera
B.
30
e.
Deum
Demeirianum.
Ciprìani ad
qui
et
unus
iransmissa
est
venis
Manfiedis de FopenHa.
Asicfgio de
Vichlaum
d.rmm
Regcm
Inc.:
—
Oblatnuitem
«
sacrìlego».
ore
serenhsìmum
per
Inc.:
—
quidem
Lkeranim
«
eie,
tnnini
tu».
quas
e.
Hoc
34.
loharmU
de Ripadsa, tempore
captum.
eum
e.
34
gMidet
e.
e.
Inc.:
—
hta
B.
3urtt
Sopnia Danìelis prophéte.
35.
—
36
abatis Sancii
Prophida
B.
Inc.:
—
Inc.:
De
«
sunt,
—
Arimino
domina
O
«
de
Urania
postquam
xiii mensis
Lutero
Bernabovi
taKter
me
mordi
tata
comple-
d
Inc.:
Ab
«
»
terribilem dicentem: mieti scribe
ifocem
eictremis montibus
Prophida
^).
—
tronsmissa
Mediolani,
per
Inc.:
—
«
esdbit deo
Germanie
biBe-
astrologi
magistri
summi
fada tempore d.ni Tadei de Pepolis djii Bonon.
dominium
»
padfice possidebit
').
B.
».
qui fileraiprior
nintendi
39
perito viro
et
didi millesimi.
fwrcatus cauda, levis incessu
e.
».
bono
Nabnchadonoaor
In diebus illis
«
BeneditH
Prophida Merlini qui oudipH
verdura
Inc.:
—
Romam
supra
Incepta Arimini Afcodxxviii die
—
die xxiiif augudi
39.
est
letatur ».
civitas et
doctrìnasti».
que
dulntanduin
Salamonh,
verbo
didi ordinis in Brdenorio.
e.
quo
Valde
«
propbetianim factarum tempore firaMs
d.nus Papa
et cardìnales depttmenmt
omnium
sumarium
es/
Inc.:
—
decem
offldolesBailie Comunis
Sicud
magnificidommi
nostri
«
Tadens
Floren.
8
[data:
»
d.
ott.
13841.
e.
predidam
d. Bemobooem.
per
recepimus litterasde gentibusmilitantibus»
stras
d.ni Bemabovis
Litera
Inc.:
—
responsiva ad
Luterà
40.
Recepimus
«
e/c
[sic]
vicecomitem
vestre
[18
fratemitatis literas»
dominis
[18
«
Ve-
I384p).
ott.
misso
Inc.:
—
ott.
Bon.
Andanis
1384].
B
[Cod. Camporì,
1.
e.
magistri Antonii
Frotula
Bon.
Olegiod,nus
de
^) Quota
profeiìaè
{Regala Singolare»,ep.
libio Anìùnh
mio
')
e.
e
Il),nel cod.
da
Niccolò
die XXVin
voi.
II,pag.
ch'io mi
propongo
") Arch.
164
205.
o
Di
nel TraUah
Marc,
maestro
127
cfr.
fada
Chiesa
e.
Ferrara
ducorre
dei Trecento, cap.
temporiM domimi
codd.
TahuU
BihL
breve.
e
ù
nel
IV.
della biblioteca Palalioa di Vienu,
Beniniendi ci rimangono anche do^
Firenze, MEm., Reg. 20,
eiia
Berna-
da
(£ Nkofò
113; di
di corte
uomini
e
d.nus lohannes
dum
obsessus per d.num
la
contro
lat. 3121
di pubblicaleed ilhiitraveIra
di Stato di
quamfedt
lat XIV.
Ferrara, poeti
augusU:
9]
persecutus d
95, col titolo: ProfheUa magiatri Beniniendi
MCCUCXXXVn
°
multum
anche
alata
8. 7..
de Ferorio
profeziati legge nel cod.
medesima
La
essd
Y- N.
21
e
segg.
Tadei
Palai.
de Pepolk
in
VindohoneaUe,
inlegrwinlÌOTÌini veni
volgari
booem; pdtbai consUium
I B.
e
Frotula
3.
Si forte
unius
mam
Set
tu
')•
»
Inc.:
—
l'ò
«
llito
ta-
tanto
pocius Zaffarini, Inc.:
—
apud capellam Palacìf d,norum
5.
Copia
Tbor
didtur fare fahricataper
que
male
cui
Anciano-
dieta
successit
causa.
Inc.:
—
PovoI
«
»
litere iransmisse
untus
decretorum
recomendationem
Hoc
5 B.
e
laureatus.
de Feraria ymo
aprilisMccclxxxv
Pigolide Pellacanis
èi oxelado
^).
Caldatinis
tam
Qà fo chi disse
«
[Frottola].
»
poeta
scripte posUe
reperto die viU
e
Inc.:
—
Bon.
dvitate
^.
»
rum,
mio,
Petrarca
magiari Antoni
Jole
me
Copia
4.
e
si trombi
relaxanda
et
[Frottola]
").
»
e
Frandsais
habenda
Ecclesie Romane»
an
Yol trombar
Chi
«
Dmus
2.
e
«
Benabovi
iftiidomino
an
de concordia
de
etc,
[18 In^o
»
Inc.:
—
Pape
n.ro
debi-
Santissime Pater, post
«
de
d. Guasparum
per
1388].
destrudionis
prindpium
est
Dio, padre
doctorem
d.no
«
simo
Altis-
d
oites.
lo insidire non
vale
Bonon.
dcitatis
Inc.:
—
gloria» %
C
[GMJke Boncompagm,
I.
e
Z"e modo
Inc.:
—
Lo
«
pingucndi terras
da ceda
terem
»
fin.:
—
a
3 A.
e.
«
figo» ^).
ui
frottola nrà
^) QiioU
dà
Màcoli del!*i4rctol9 5^co
eorUemporanea,
*) È
Sior. Lomh.,
21atfarino cfr. il mio
a
di
crUko
cauMa). Dai
iota
questo
Casini -T.
Atti
pag.
volumi
e
Culltm',ott
il Sinenie$e
Memorie
196
e
1905,
X
pag.
^ £ quellostesso
veno
le terre
da
s.
1365
rittmi
1..pag.
Depot,
Volpe,
nozxt
Monna
con
Pooerià
inquisizione
(ef et
pubblicaU da
e
a
la
dei
del codice
scorta
ANTONIO
Tommaao
dicia
meceaiU
MAZZONI-TOSELLI.
O.
segg. Con
e
maU
Ffoi'
MONTI.
Pelacani,
per
nocze
L.
14.
e
dei Geremei
di Si. Patria
per
ed. da
U
proo.
F.
di
PELLEGRINI,
Romagna,
S.
op.
ctf..
III.voi. IX.
95.
frammento
del Tesoro
cke de
soiia
-TORELLI.
1832. bscìoolo UI, pag.
e
dei RomUcì
47
[Qti/de
II
de$crtre].
se
quellodel codice della Comunale
MAZZONI
jue
criminali dell'archivio di Bologpia,
essendo
registrì
attréoHa
della Palatina di Vienna,
in
1360; cfr. O.
deDa
a.
tratta
dei Lamheriaxxi
della R.
segg.;
cod. lat. 3121
Mare
/e
e
Ili,fase. 1-4.
da
poeticofu ripubblicato
dell'anno
proinnii(anella poeiia
I.
nefl'op.
trascritta ancbe nei
dncimìento
curioao
dei
uno
735.
pag.
lavoro Zaffarìno
d'archivio fu
in
/ VUconti
MEDIN.
Storici,Bolopia,Chierici.1888. voi. II. pag. 443
poliUeaBolognete
^) È
oia
1,
la mgaente
eoo
A.
dice la didaKilia, sottoposto ad
rautone, come
Campori
XVII
/raneeacane,
am
*) Questa frottola fu
Raccontì
cfr. per
la (rottola pubbL dal Gbinaia
*) Intorno
stalo
pubblicatainàeiiie
me
Lombardo;
Areh.
m
nel BnìkOino
de
563]
d
piantando arhores
[ser]endo
et
hmga
Vittorio Eman.
ora
223
di
testo
toHa
[Iltesoro
ddla
se
descrive
offerto dai
Bologna, che
Orfffne
Paganin Bonafè
di
si ritiene
due
che
leggesinel
el modo
de
con-
codici è assai di-
autografoe ha la data
lingua iialiana, Bologna Tipogr.
dei rustia,
poesiadi Paganino Bonafede
o
165
o
CoruUeniia
3 A.
e
de Feraria.
tanium
3 B.
e
«
guende.
Compotum
est
»
—
tempontm:
mona.
De
De
De
De
—
solsiido d
—
De
De
Domini,
De
—
lentia embosolimb.
10
e.
Il A.
Sequitur de
Lune.
tUmem
cunda
salta Lune.
tonitruis
Inc.:
—
Hore
—
(e.e)
De
De
emobolidmis.
A
—
e
B
9
un
bone
d
De
celi
B.)
De
anno
—
De
ad-
paschali.
temano
—
—
De
—
duplid
inso-
grande cerchio simbolico.
[quartine]
*).
secundum
sign^katinnibus
eorum
sepU-
anno
futivOatum.
terminis
di penna
d*oro
falcon gentilepelegrìno
Medicina
la peste ').
optima cantra
B.
e
De
De
Bìxestus
lunari («.6
epathorum.
anno
—
numero
—
De
—
anno
ergo
ieunifsquaiuor
—
De
—
«
—
sepiuagesime (e.7 B.)
—
De
(e 4 a)
(e 5 B.) De
Uno
A.
10
(e.7)
dcn^bus
aureo
(e 6 a.)
—
Ecclesìe.
uzum
mensibus
cancureniibus
Epatha.
doirina epatarum
SequUur de
disposi"
Si in kallendis mensit januarij...
».
«
dieram
septimane.
Inc.:
—
Die
«
dominico,
hora
—
s«-
».
Alia
B.
11
e.
luna
crescente
sine
pluoia.
De
Inc.:
De
«
de
ratio
».
—
c\2.
«
indidione
».
salari: « Anm
armo
—
—
De
eie
necnndtmi
temporibus:
De
dMnr
carpare
Sequitur de hixedai
—
equinoiio.
5 A*)
regolaribus{jt.
—
o
eie
morluva],
eroi
exire
SequUur de
—
lunarìs.»
regularibus
(e 6 B.)
veniu
Aff
nugjntm
human»
carcerem
sdentia certificanditempns
est
—
—
—
quidem gandnim
kfiJlcndis. De
lunafj.
dolores in
sunt
Ratio.... sequitur de quatuor
—
—
per
predidam quia nundum
temporis huic sdentìe,ecc
vero
aiitem
—
Prìmum
«
ad
guinque
d
duplessiliceisolarìs et
est
fmàa
«
Petrarcham
Idide
Inc.:
—
4 A.
e.
Partes
—
Frandacum
Qfìinque sunt
—
Inc.:
P^trmce
Io ko fa Iettoel punito cK Troyani p, canzone
*).
Quelle predoté rime in ck*io m'acorn », aoneito [Responsio
fada
dMum
per
d.tU Fnmekd
martìs
tonitruis d
Inc.:
Luna
«
qui
d
secundum
signfficationibus
dm
Si kallende mensis januarijfuerint in die dominica
nasdftur
in
».
—
in diebus
qui nascuntur
12
e
B.
—
De
erit
fionna intMìrionft di diicorrara diftnamante
in
all'amoie
nùo
un
dies iprius.
».
Inc.:
infiasaiptis
».
nascentium
significatione
italiano Taniio 1 360]. Intono
rozzo
Si
«
qui oritur ».
d. Januarii
d
kflll.
hologneae,tcritto
retta ho
Inc.:
signfficationibus.
erit pluvialis
d
quando
—
Luna
quando
Significatio
—
signffieatione
puerorum
I^er
eorum
e
sucessibas
d
ai «Svanì lariidelTopo-
proMÌmo lavoio ifadicalo ad
alcuni codici volgaridefla Palatina di Vienna.
^) NeU'Indice dei capoveni deDe
Nkxolò
e
da
Ferrara
*)
ÓL,
(pele^ino)di
8«lii(e)
£
C.
dei mohi
UBO
CARDUCa.
1871.
n.
XXV.
*) Ricetta di
a
166
e
lo dociio
canti mi
Cantiiena
pag.
mano
quel
ni
un(o) (e) fuggito,
Io lo alelai:De'
dora
Feirara die chiude il voL
da
di Antonio
Anhnh
n.^ LXIL
falcon
Uno
ad
rime
in bracie mie
[afe]topro
uioIìto dello
e
haUak,
monte
penna
d*oro
tenne.
rìvene,
ogni tesoro.
iparrieroo del falcone fuggitodalla gabbia;cfr.
tiranAom
47.
alU aolila.
poetariora
e
madrigali nei eeeoU XIII
e
XIK
Pi».
seamdam
aonnfi
annis
temporibus a
ei
Ltttìe.
Inc.:
—
13
e
ai
Inc.:
—
13
Ad
a
ei omnAus
secundum
SeguHur
-^
de
creatioiieAdam
A
«
prophelam
».
eiaiem
p.
ab
maxime
nodPas
eorum
In quibus
videlicet:
Infrascriplis
Iter.
recerieiur
naois
—
debemus
cacere
de
vlneas
Q^i ntJlp\cias
fecerU,
—
qui nalusJuerU^ rum
que
quibus
a
planiate
-—
—
non
casus
^\
»
quolibeimense.
in
ad mubos
eiaiem
dies egipliacos ei horas
duo
suni
eius
sangulnem -y assumere
oómalesei
qui egroialur,non
—
bello ioerU
in
qui
Lune
minuere
—
gaudebH
rnm
Inc.:
—
Dapnielem
prima Adam
IrtPeniendum
operibus ei
arbores.
dira.
seamdum
(oerrt».
natas
qat
prima quid quid ».
Luna
«
debemus^ qui
caoere
od
Luna
«
«
mundi
creaihne
dierum
Significaiiones
B.
Infra.
e
Inc.:
—
Disposino sopniorum
13.
e.
éits Lane.
duei-^
poriu salubrHer exiverU,
peHbUOl
«
Et
e.
16 A.
e
16
hii
flont
Or
—
—
da
da
e
pò,
vola
tempo
corno
[teriia
pars
Sta
nel matin
nocte
de
de
mbìorum.
[Verba
coperto
vero
quid dt
Inc.:
—
«
nobilis Andree
fin.: Amore
^) Finàace
Or.
cantilene
a
1 5 B:
e
amor,
Utm
BACaNL
C
Felicem
Vanoc^\ *).
ClarMmi^ ^).
FrancM
Mfoda
ordinis
pagine professoris
saae
quisquis studti vuk
yectityr
mettam
tangare
»
'')
Gambacurie.
Peti
».
di 99gr9ll
raeeoba
eurto$a
tentio nodum.
amores
nec
celsi domini
rudi
multa
«
Aprilis.MoccljonUi.]*).
mense
le capelle[FraterTramagolusde
Nesdo
amore:
Planorti de
Opus magistri lobarmis de Parma
frairum
cuiusdam
piace [Verba d.ni Tadei d.ni lohan-
voi
a
in casto
eroi
colore el
po[....]so
17.
^
d
corno
Non
Oradus
e
—
Pe/rorce]
').
che
de Pepolis dum
nis
Arìes, Taurus.
XII, silicet:
sunt
Signurimirati
d.rd Frandsd
—
—
Signa ceK
B.
lannarins die....» *).
videlicet:
—
prmUebe $upfMÌlikm
A
«
dd
[Biblioleai
dampoi»lmH"fiareniÌnùMMe.XiKCkASCaikik^]e9e
fatim
N. 2].
Bibliofili.
102-106.
*) È
firuamento della
un
*) Madritak
1864. per
poi da
CARDUCCI,
G.
de* PepoB
TaddM
Braidenee, doao
mdà
Contffaie
aKha
coaono
ddooe.
XIV,
roidiiie alfabelico dei cap.,
0 QueMo
N.
pag.
9.
non
maoalro
faiMiotoca di
Qmmmi
3II"3I2.
pa^
Di
Ippolito
Bcmivod^o (Bibi.
a
7. 80).
Vannau»
1908^
CCCXXVIU,
e
pag.
e
la lirica neUe
corti
darank
Ione,
aecondo
bibliop. TaoMOziaiia
338; neUa
la
Vocthio Ninno
famigliade* Ghiarìmimi
tara dìfidle tro?are
ben
è
Nanno
a^
nota
notizie acme
in questo
gponiale.
ihidion del Trecento
del poeta
glialti del-
lia
Bolopm.
^ Proverbi rimati,tradotti da
deOa
a.
data, dvetta
col. 764),
atampa\
a
CXIII.
La
—
bologneie;perciòCene
di
XV.
G.
Fncaze.
a.
di.,
VII.
iL
SaeebeiU, Faeaa,CoiMÌ,
di F.
Opp. ^.
letteraeenza
di
parlar tia indarno,
moraU
madiigalefu edito da F. NOVATI,
S., II. 1908^
r Archivio
haUal^
e
una
Franceaeo
volume
il
be$iM
Cansont
(cfr.ZAMBRINL
Pttioelli-Ciierni,
A,
B) C£r. il mio
toconda
CHINASSI,
LaKla-Zamb«
nozze
lialia mia,
canz.:
adito da G.
Fabriano
da
Parma
e
tcntenze
latine,che Icggomi oltra in quatto in
nel cod. Magiiab.II. IL 15
doU'ordlno
(»c
do' Frati Minori
XIV),
compiaH
e.
di
38 B
un
eodioe
[Awerft/ di
ocriimo
a
a
dk 2S
167
o
22
e.
B.
Si Utteras
«
denotabant
que
Ihesu Xpi
Bemardus
—
no.
«
Ine
—
Lignaeneus
e
I ne:
«
fada
Qum
ibi cemerent,
etc.
Fin.:
d'oUolfre 1382
Bihlioi, Naxion.
modo
bi
aii: Talem
habeamus
marUdì
deicrìtii da
aodelà
uba
testo
eeacana.
111, 1668,
del
cod.
latini
e
e
R.
de'
le Provincie di
Romagna,
Hiaior., pag. XXIIl.
in Frane,
di
e
vita
nostra
fetidis
invectivam
valet
esce-
die repeta-
| onmi
canne
S„
Varmozzo
nuovo
e
sotto
mi.
Ha!,
di A.
Zooghi diede fuori un
della
Bar-
5agffo
Opp. volg. a aiampa^
[cfr.ZAMBRINl,
Senienu
veneggiatorebolognesedel Trecento
Gritfoni,noto
e
Memorie
XIX,
pag.
Hisior. de
documento
della R.
417
e
di Matteo
rebus Bononleneium
Depuiajs.di
P.
di L.
II],e poi
tioria
di
in
patria per
segg.
fu pubblicatodal Sorbelli,Introd. al Memor.
ho
biografico
la lirica cit, pag.
diffusamente
Vita
SORBELLl,
ed. Fiorini-Caiduod, XVIll,
nuova
AUi
AiiaeelL Fran'
m
segg.
sfugi^al biografoA.
S. Ili,voi
Quakbe
cfr. /
la dmzioiie
fra Ciaifanni Cineaio da Parma
latino del Grifoni
beccari del quale si disoone
168
L.
Griffonincgb
/Vcs/e di Maiho
stesso
brevis
prodest nec
5. Taiw]:
di itudioti
nell'Introduzione al Memoriale
de' Grifoni
altro breve
pag.
1
di Matteo
HiMtoricum,
del Memoriale
[MURATORI,
Un
orabilem figuram
Boncompagni hi pubblicatoda E. NARDUCX:!,
italiani da
fascic. V,
^) Questa epistolametrica
FRATI
.:
Ligna(e 24 A.)
volgare da Fr. Giefponni di Ginetio di Quaglia da
poaia
Minori, Fabriano, 1879
de'
lidotie in veni
Guiduccio
est
frequentem memorìam.
il dì di S. Simone
mattina
latine tratportaie in
morali
autore
—
fedt
superbianon
sic ait: Hic
Sodus
Ut
sic dixit: Quantum
Sodus
Secundus
—
di Ftrtme
App., col. 141]. II
e
de
fin
ystoriam».
dell'ordine
Parma
mihi
Cam
«
lohamds
fletibiis
aer.
toli, Firenze, 1679, 1, 271. Di sul codice fabrìanew AuguMo
di untenzt
Fin.:
—
lohannes».
gesta
Sodus
Primus
—
«
presentem
mus
».
sepulturamviri tres aspicerent.| Hanc
apertam
corporibus.Terdus
-
de
scmt
Moriis.
Significationis
cito transitoria,
etc.
ptio».
Septem
«
epistole
Peregrinide Zam-
epitqfiosepulcridomini
super
conti laudent tua
Versus
E.
44
Inc.:
—
%
»
Niuic dulces plorentMuse
«
.:
daudor
marmore
Carmina
B.
mvemes
d.ni nostri
drcumdskmh
Si mìlìi sufficetnt sufficitetas
«
sufficiatparvoque
23
Ducentas
—
».
Inc.:
beccariis.
e.
dixisse de esserdia bomtnis.
Responsio Matiei de Grijfonihuscuidam
23.
e
legenda ei fesHoHate
in
alegaivasic
etsentia homìnis
hic proxime.
siint
que
scripta[on^.].
canniiia
Beatus
—
numcras
60.
nel Memoriale.
Assai
in luce
messo
noto
è
pure
recentemenle
io
PellegrinoZam*
Inepti88iinu8
^
ille
Ciones../*
I
Nel
fascicolo
Dantesca
deiranno
terzo
Italiana, pur
di
che
ha
inserito
al
quattrocentistaStefano
una
alla D.
nel campo
e
e
Lagnasco
il commento,
come
debba
attribuito,
1375
Di questa
nucleo
dattorno
al
commento
redazione
veruna
presenta
ne
poema
d'uno
scolaro che
tenuto
dall'Imolese in
del manoscritto
di loro, ad
da
Talht
ddla
S) Cfr. Oam.
di
m
jfor.
Ai, Bemenuio
*) Ved.
pag.
Leeiura
«
Ricaldane
137,
L.
D.:
e
op.
da
BARBI,
»
se
Di
semplice
fatta
il
come
primo
mensa
l'im-
più tardi l'operapoderosa
^,
noi
non
839
Ahsbumh.
la cantica
nella
1375
al
''
la
di
recollecta
fionpenu/o
Ja
il
rinviene
cosi
del
Imola
tra
mento
com-
di Ben-
corso
nel
sto
te-
fondo
pro-
che il preteso
"
"
dantesco
il Barbi, raffrontando
concludere
del
recollecta
discrepanzeformali, un
"'
ce
seconda
corso
quellodi Talice,
poter
diamo
posse-
Sitfano
codidUlo
pagiiie213-236.
Imola, 1893,
alcuni
op.
considerare
fedele
Ora
Iettar. Ual., XVII,
Imola,
il preteso
assai arbitrariamente
è
il cod.
ma
con
non
hohgnae
eit,
deUa
ROCXIA,
cfr.
è
non
e
^).
concerne
Bologna ^.
Ahsbumham
non
mento
com-
della Lettura dantésca
assistere nel
sostanziale,da
del Talice
Utio
ad
di moltissime
onta
accordo
^) n
quel che
ebbe
un
dal Lacaita
un'immagine abbastanza
sacro,
altro che
fuori
usd
autentica;
tuttavia,per
il
tutta
seguitoagglomerandosi
in
in luce
messo
come
mai
ormai
fanaginedi materiali,onde
del
provare
a
da Imola
devesi
qualeandò
acume
glisi
il tèsto
Benvenuto
Lettura, che
intomo
cui
moltissimo
adesso
che
identificarsicon
Bologna da
a
Barbi,
sioni
Negroni,suscitò parecchiediscus-
C.
sia stato
non
dioso
stu-
molt*apparato,
ventidue
con
della critica storica. G"n
dantista di
menante,
Ricaldone, di
da
posto alle stampe
Promis
di Michele
nome
importante comunicazione
dottrina il Barbi s'è accinto
minore
nel
ed
Talice
Commedia,
fa, da V.
anni
rispondeal
curiosa
sua
alla luce, quel valentissimo
uscito
ora
dantesche
cose
quintodel Ballettino della Società
pag.
della
commanH
di., pag.
1891.
pag.
94. E
ved
ROSSl-CASÈ.
cora
An-
13.
D.
Commedia,
acc..
Faenze,
1891.
213.
o
169
•
fatta da
venuto»
mise
i
passidd
i
tempi
%
preteso Talice,i
qualimegliogiovanoa
rivelare
del Commento
dèi vero
autore
^, uno
perscmalità
quale già il Renier prima e quindiil prof.D. Luigi
la
e
n*ha» sul
ve
sccJaro,diverso cioè da qudlo che
suo
gb appunti serbatici dal codice Ahsbumhamiano
insieme
Tra
altro
un
richiamato Tattenzione de* loro lettoriper il sevèro
^ avevano
che vi si reca intomo ad un notissimo commentatore
sco»
dantegiudizio
il
Jacopo Della Lana. 4( Aragne (vi dice ilTaUce, postillando
43 del XII Purgai.) significat
scit,sed
v.
què parum
personam
Rocca
multum
confiditin scientia sua;
scerat
et
se
telam
fadt
directe facit sicut aragne, qui evised si vadat unus
capit muscas;
pas-
et
et
sicut fuit illePetrus
rumpit telam. Ita faciunt multi ignorantes,
ser,
Dèlia Lana
Servius Zonus, qui multas
fecerunt opus
et
commenta;
vigilias
ponendo
expenderuntin comaranei, quod non
capit nisi
Questo non piccolo
^.
sfogo
sed scientes sicut Pallas»non
muscas»
il Della Lana
ed altricommentatori, anteriori per tempo
rimolese, è sparitonella redazicme definitivadel G"mmento
contro
dove la frecciata va
invece
a
**
logici
anglici^);ma
nel
si conserva
ed
mvece,
^);ed ha, com'è
Ahsburhnamiano
testo
ferire la scuola dell^Occam,
interesse soltanto per
la
"
alsuo,
isti moderni
almeno
parzialmente,
facile comprenderlo,
pore
sa-
ragioneche
dalla
esd
penna
del
Rambaldi.
Ma
le
paroledi costui,così
mai, intanto,Benvenuto
chiare. G"me
tutt*altroche
il Talice le ha
come
trascritte,
sono
non
il
conosce
del dabben
bolognese,
oggetto dei suoi sarcasmi, e lo
dice Pietro invece di Jacopo?E quel Sèrvius Zonus
che cosa
è?
Il Barbi, dinanzi al problemuccio,
La lezione
è rimasto sospeso:
Petrus, il trovar poi,dopo altre parolepiù appropriate
a
Jacopo di
Zone
Della Lana (ma Ser\"ius?\
il plurale
(quiexpenderunt)
adoperato
il e vedere che il Talice cita altra volta l'opinione
del filìus
Dantis (Purg.f I, 28 e segg.)
la respingecome
frivola", fanno
e
vero
nome
**
"
*'
"
i) Cfr. BARBI
^
Un
eommento
Hai, IV. 1884.
») Op,
o
a
pag.
ctt., pag.
Comentum,
ROCCA,
170
Tiene
0
id
228.
XV
tee.
inedih
e
sconosehih,
in Ghm.
thr.
Mia
lelier.
M«g.
137.
") Ved.
Lana
pi«.
Dante
66
«) VecL
delU
dL,
op,
ed. l^acaita,?.
ap.
paragonato
cU.,
pag.
al ragno.
IH,
peg,
137; BARBI,
332;
ap.
e
cfr. BARBI,
eff.. pag.
226.
ap.
Qui
dt,
pag.
il solo
216.
Jacopo
II
Zone
Maestro
da
di Romeo
i lettorich*io
G"nsentano
il
sotto
XI, è
la seguente
narrata
grazioso
un
d*un valoroso
cura
a
ferrarese. Quivi,
Carbone, umanista
suscitandovi Filarità generale,
verso
certo,
costui?
era
intenzicme
(a in Livorno
di Lodovico
numero
loro
a
apra
volumetto, edito qualche anno
erudito: le Facezie
chi
Magnale....
che
storiella,
il 1470,
correva
le scuole di
per
Ferrara.
Maestro
«
Bonfrancesco
quando fece
prete,
ancor
stato
almanco
peccato
Benzo
fiera
una
scliolaro,
perchè
haver
perchè
già
la buona
poi el Benzo
e
diavolo
chi
medesima
la sophistariaha
novdletta
pag.
o
172
Mgg.
a
11
Carbone
metà
ne
medicinale,
opere
Allora M.^
Don
prestarla:
Bonfrancescho
vi datti
tutti dui
io
ma
io ilva*
siamo
non
tholo
Bar-
cominciò
pensiero,che
guardando più oltra,che
non
di Za/ut
di
manca
Tè il nuaar
vinta la medicina
la
una
desima
me-
pur
sapeva
rarità
con
boriche
volta*.E
homo
mostra
»
A.
dunque
Sdza,
letterarie diretta da
»,
che
chiude
certo
fu
^).
decimoquintov*era
neU*« Indice dei nomi
cossa.
questa
da
prafazioiie
e
medesima
stro
mae-
ch*i' habbia, disse
ferrarese ci
del secolo
Il
promessa.
inimico
ingannasse il buon
il vero,
ferrarese, edite
della Raceolia
nome
se
tazza servitio.
lui da
tira anche
hii l'à dimandato:
bdl*umore
del
seconda
di L,
(toI. IV
10
Benzo.
cossa" Che
il sophista,dicendo
1900
subito
gl'abbiaservata
bello che
^) Facezie
Benzo
volitivu ch*io facesse;ildice che vui settiuna
su
Bartfaoio
lamentassi di lui,che
una
ndla
bisognoso di
glifacea
se
Don
Francescho
libro gie
sopra
sophistaria,
gliedette el libro.Torna
or
ancora
non
Zone
risponde:volontiera vel
dicendo: Non
sophistaria,
il Benzo;
La
anche
Bonfrancesco
maestro
per
gran
l'havesse,salvo che
gli
beneficio.
scholaro
so
uno
bisogna che
chiamato
d'essere
bavere
il medico, gie Fofscoriato,per obbligarsi
e
Francesco
Francesco
vogliodire che mtendesse
Che
si scusa:
il
Bartholo,
Don
grammatica, non
0"me
M.^
a
cossa.
guasto
a
il Zone;
quel medesimo,
glio per
che
servitiale e
requisitione.M.°
sua
promesso
de
usare
un
padre de la pedantaria.M.^
crevato
bavere
per
Vò
tutto
ogni
a
e
avere
ninno
M.°
e
qualche
per
o
libro
separatamente
era
non
di natura
homo,
era
e
lui
tra
era
non
[nrete seria pur
uno
di loro desiderava
Bartholo, pregandolo che di questo
Don
da
va
ferse
Zone;
dinari
per
voglia di
in
basta la scientia,ma
non
o
cadauno
a
di schuola
*l buon
E
a
promesse
questo
maestro
ne
non
tempo
Questo scholaro,havendo
Vergilio,
mortale: essendo
concuirentia,cadauno
questo
a
piacevoleza,perdiè
veniale,te
comprino |glischolari
doctori
philosopkoe archidiacoiio,ma
Rezo,
questa
aspera
e
da
che
chi po-
Livonio, Giufli,
G.
L.
Paaerìn).
il libietlo.
denderare
teva
da
poiiedereil commentario
Zone; sicché Tappagame k brama
uno
di
«
con
guizzid*una
un
beneficio ".
gran
che
rinomanza
manza,
naturalmente
trattato
davvero,
da
par
esemplaredel
tuoso
dello
decorato
di rino"
delle scuole, si fosse
si consultino i
più importantiraccolte di codici
Italia,
e
esistano in
che
in forse,ove
mettere
le
di parecchie
tra
cataloghi
che
Tambito
ristretta dentro
non
dubbio, gE ultimi
ma
spegnersi;
per
garselo
obbli-
valeva quanto
Elrano,senza
stava
Virgibo,dettato
sopra
Italia soltanto. Un
in
non
di Zone
cmnmentario
noscritti
ma-
de* Visconti, si
sun-
miniato
Virgilio,
a
e
oggi tra i mss.
di Vienna^); un'altra copia,più tarda (del 1463),
deirimperiale
Venezia^;
di
ibeum
paf«
B.
ig.,
Coda
Bwmbfanaoeiit
mt.
FoL
niam
t. Pkoemium
mUttm
XII,
l"ri
Gmnanatìoa
labitur in
huroHcam,
Enejrdam,per
et
etc,
»
amnea
que
dabilit
et
ni
icmm
cauiBS»
cogìoaccre
indagate»
etc.
f. 1
Xpo
inquam ìllum
«
?.:
v:
patiem,
Geoigìca:« Rura
mihi
Amen
varianun
tciendum
Et
«
quod
tria
open
rigui plaoeantin Tallibut
auteoi,
deua y%
Eaeydam,
aeu
ego
mihi gratiam cspo*
dbeoedidus, lau-
ipv
».
ViigiHuain Geoigica,felÌK qui potuit
teitatur
ut
babet in principio
pierentit
operiicaumi
ae
«
et
di^Mxieie,
quam
tublimui dominus
atque
Quo-
preter-
quo
acriptum Xl^
FiniL:
eie
».
et geoigicani,per
contemplativaintelligitur,
vita
quam
in
Quoniam
bene
f. 307
Subecriplio
ert
vatet
wadpit fundamentum,
omnimn
venun
Mpicntia aapit»
vera
cannine
principenon
datnr inteHigi
vita activa. Hanc
quam
iddioo
{éU^ de Magnali» in
Lione
Coanmenlnm
Mper
eim
primit»
Mbrba Eoeydoa Viigilii,
editum
a
pultianogrammatire cxoellenti«imo profeitoae,
EspUcit per
monle
Amen».
totUBi.
S)
Ut.
CI. XIII. 93. 94 (MonlH
è di varie
auni, acritlo patte
(faWi eh
20
temi
per
in lecula teculorum.
comnmtariua
Incipit
360
.
contenpiarivam,voluptuoaam et activam,
fc.
clrmun tia fjanam
veneram^ui
a
divino mrmUravit
ad pietent
parente, diipowii
Lione (tic),
florentinuautioque
nendi coiKadat
f
donde
(tic)Je Magnali Fio-
Uonia
Iddico iilud Cairiodori,qnod
vita voluptuoia,
unde
inteOigitur
quam
ConunattarH»
cum
nnnam,
vitam,
Virgiliuacooriderana tariplicem
tolemnia, k.
cenacriprit
foL 5 pictuiii
Prùfeuarh,
qui de
inilniit,
inquit,
noa,
«
Mfidiolaiieittiumfamilia,qiue
€ Onana
incipit.
rile fundatur esonluni.
dicatun
nunc
MDCXCXXXVI.
initiaKUit niniatii et
litlcrìt
oeundb.
ideo in opcrit hniut principio
invocandum
n«no
Cataloga Co-
Vbtdohon., VmdoboBae,
Vioecomitum
Commentalorit
itnidiirn
renna
XIV
e
Atnddoa
Monie-Pòbiiano
onnia
KENDUCHER.
foL 309, in fofio.
omiriitiii
Verg. Mar,
èi
rmUM
cod. dà
eao
PalaHnae
taec.
nmindum
anna
oraatnt;
npetuntur,
PahlH
di
finire col rimanente
a
CXIXe
vuiit, inter qnat
?.
Ubi
phOologìe,laHn.
fiiM.
56
andata
è
terza
una
qui l'enkta deKiizioDe che
Rifcnramo
conserva
ciana
grossitomi, è passata col fondo Morelli alla Mar-
divisa in due
0
stemma
attgma
del volume.
tànt$io mmuL
a
pagina inlera,parte
1463), ed
è
di
di Gone
Il oonMalo
ritnln di aorta
127). U primo
e
mmu
tmemiot
Ai
mmc
ce
133
la data ri kgge
da quellacbe aerine
ilfaMUa i libri UV!
"
di
membr.-cart.
due rcJnnnf
divena
mano
cbe
a
tomo,
^*
e.
I33A
gli ultimi qnin-
Eneide,
horrentki marti$.
a
in-lolio.
comincia
ex
In parte irta autor
o
173
o
della
manoscritta tesoreggiata
da Fernando
G"loinbo,
suppellettile
nelle onnai vietate aule della Capitolare
"£ Siviglia
^).Ne soltanto
dettato da Zone, godettedi m(Jta auil G"mmento
Virgilio,
a
torità
ne* secoli XIV
XV,
quello altresì ch*eglicompilò
e
ma
intorno
si
Lucano, giacché d*una esposizione
sua
a
^,
di Firenze
renziana
nella Nazionale
ndla
notizia,quattro manoscritti,due
mia
rinvengono, a
della Pharsalia
nella Marciana
uno
Lau-*
^,
di Venezia
uno
Parigi%
di
III
Zone? ^) Sulla sua
quando è fioritomaestro
patria
abbiamo
alKombra del bel San
dubbi; egliebbe a nascere
non
i qualierano
scesi ad abitare in città dal
Giovanni, da progenitori
contado, e precisamenteda quel castmm
Magnalis, castello con
dove
Or
posto nel Valdarno
rocca,
VirgìKuidbd de
E^
diàt:
propooitet
precedutoa
aver
ghe
primo
queito
della Georglca, Più
e
del quale
del volume.
Il secondo
Non
260X210),
620
CI.
aver
comune
ha
non
fu
Topera
con
iciitta
di
una
11
Zone.
wl cartellinoincollato sul dono
non
libiideir£ne/Je, è di
i sei rimanenti
Anch'esso
titolo di sorta;
sHfiium (sic)tuper Entyda
la segnatura:
che
ma
formalo
163 A
carte
a
comptlatum
ma^dro
a
29:
e
fiorenHnuSt Commentam
CaL
cfr. BANDINI,
XII. 74. ZONl
8045:
Lat.
Pharsalia
commentario
cum
ezaratus
saper
Aeneidem
codJ.
hihl, Med,
m$3.
II.
Laur,, tomo
Inc.:
Zolfo da Solfo
malologicbem
174
o
Exortam
«
FLORENTINI
cfr. Catalogus codi,
Codez
«
et
in
e$t
tenebrit lumen,
mas,
bibùoihecae
membranaoens.
Zoni
eipositione
quo
in Lucanum:
Commenhim
etc.
».
HI
regiae Pan
continetur
Is codez
fiorentini.
M.
decimo
IV,
tomo
Annaei
Lucani
quatto saeculo vi-
».
^) Meglio che
0) Ved.
MAGNALE
DE
422, Parisiis,MDCCXLIV:
detur
Zonus
«
».
cod. 26
secolo XIV.
membr..
*) Cod.
a
di
luogodel codice, te
comprende
ce.
Te^MazioiiedeOe Edo-
fogliodi guardia membnnaceo,
un
nulla deve
163.
evideataoienle
»;
sg.
3) Ut.
cod.
4. 21
PI. UH,
^
dame
posso
VirgUii,5.
e.
di
racchiudeva
fiorentino.Amen.
')
e.
che
tomo,
^).Quando poi
vallombrosano
altro che
un
però Xtxpliciiseguente: ExpUdt
presenta
Chne
ricorre in alcun
non
(mis.m.
minore
die
derivò il titolodi
paitorabsive contempUtnra eie
vita
tomo
tanfi,lopra
specie d*introduzione al commento,
nome
Firenze,donde
sopra
agliabbati generalidelKordine
conti
deve
e
e
Cione
il nome
suo
dovrebbe
scrìversi 2^one: Z^one per 5ofie da
Z^ppe da Seppe (Quseppe): vedi
Stadi di FilologiaRomanza,
REPETTl.
Dizion.
geogr.
v.
IX
C
FLECHIA,
1903.
pag.
No§e
5(lm)one;cfr.
lessicalied
ano-
704.
della Toscana, Firenze,1836,
tomo
HI,
pi«.
20
ig.
-\
ZxjiDevenisse aDa luce non
dire con
sapremmo
ilp.
sicurezza;
Negri,
che Tabbia mai menzionato,sullafede
glistoricifiorentini
del Magliabechi
s*è piaciuto
^ ^).
« scrittoreantichissimo
qualificarlo
In realtà,
fiorito
ei deve essere
sugliultimidel secolodecimoterzo
null*altro
ci è
Delle vicende sue
o
su(^ inizi del decimoquarto.
hiorchè questo: che insegnògrammaticaa Montepulciano:
noto
unico
tra
del codice viennese,dove si
che esce
fuori dairejrp/ic/f
ragguagho
sullavita di lui
Altri particolari
virgiliana.
leggela sua esposizione
abbiamo saputo rinvenire,
quantunque ci siamo sobbarcati
gilio;
Virfaticadi scorrere
tutto il commentario
a
all'ingrata
pressoché
noi
non
dico,non senza
fatica,
giaccheci
ragimie,
ingrata
d'uscirnecogliocchi stanchi e le mani vuote ^.
è
nuto
avve-
IV
ad Andreolo d'Arcevia in cui discorre
epistola
ov*è menzionato CamiQo, Coluccio Salutati
di un luogovirgiliano
di ricordareuna glossa
del vecchio Zone; e ne reha opportunità
spinge
violenza che fa quasimeraviglia
in lui,
con
una
Topinione
^ Non
tamen
giudizi:
quod ipsum
sempre così misurato ne* propri
ab aratro tractum ad tot honorum fastigia,
defidat,
auctor
cum
somIn
certa
sua
niemus, sicut ineptissimusille Ciones, cui faciliuspoetarum
intelleclumabstuleris,
quam
noticiam
hystoriarum
c'è che dire;il « buon
Non
messer
concesseris^.
Coluccio
picchiasodo,
^
altrettanto
sodo quanto Benvenuto,sullespalle
del povero Zone.
Ma costui non
merita trattamento diverso;
glispettano,non
legnate
altro!E
la letturade' suoi
d'affrontare
chi abbia il coraggio
Ferran, 1722, pag.
0 Ishria degù scrtUori fiorentini,
*) Id fronte al
da
commeoto
a
Lucano, oltreché un
cui risultache 2jODe icriite il tuo
123.
breve proemio,a
libro per
com-
un
^ftfgt
compiacere ad
un
metrico
mio
gramma
epi-
compare,
Berto da Reggio,ed al propriofiglio
Giovanni:
Gmfer
Zonum
Pandere
opem
Romei
nunc
famulo,tancta
genuitquem
Maria, tuo.
Florcatia,
motum
Lncanns quid tonai
acriplo,
iilo.
Hoc
Bertus,reginosanguinecretui,
quoque
dilectioiuMÌft
Compaler iniumót precibut;
Id quoque, Johannes,
michi o dulawma
proles.
o
175
o
mentali
di
consentirà
nel
certo
Bartolo da
maestro
al pari
giu"lizio.
Egliè proprio^
nostro
Fenrara* ultimo de* suoi fedeli,il
padre
«
-della
pedanteria
", il tipo più compiuto dd, grammatico medievale
che, non
sapendo nulla di nulla,insegnatutto; che affrontale maggiori
difficoltàsenza
più viete
di
quella a
guastamestieri
lungo dominò
le scuole
difese ad
che
rotta
in cielo
scuola
se
cui
non
occorser
che
meno
di Elrasmo, dd
(^
a
sche,
tede-
e
dell'Umanesimo
il sole della Rinascita
già raggiungevail meriggio.Per
e
tanto
francesi
gliattacchi
contro
che
appartenuto,
della tradizione medievale; sicché
quando
non
egliha
italiane soltanto,
ma
non
oltranza
smantellata bicocca
in
ripetele
esistano,e
Taria di fare delle scoperte...Schiera innumera
con
cose
avvedersi che
nemmen
la
si volse
non
splendeva alto
cacciar
i Zoni
sforziomgiunti d*Andrea
dalla
Guama,
Bebel, del RabelaisI
FRANCESCO
a
NOVATI
«
f^
Una
offerta
piacemidi
ritornare
Timportanzache
tutta
pare
Vorìa, Zohanne
col
di offrire a
Topre
però
ttor.
hlhgr. Hai, I, t898,
dìiecta
o
In
tetta
haee
est
176
0
deUa
d.
alla lettera
1-2, pugioe
cpittola».
Di
ciò fa
m*ha
concesso
inclinato amare,
loro la sincerità de
verso
che
Fanimo
alchun forsia sia, ei quale habia in
lettor,UaL
leggni di
sorte
stato
XXV.
1895, 461,
e
colto
rac-
BentivogEocome
XV.
e
fosse
me
qualila mia
che dove
certo
son
0 Cfr.: Chm.
*)
i
I!
Giovanni
stato
essere
per
precedeTindice delle rime
stata
^)
ancora
pubblicata:
dal cielo
gli effecti potesse
cum
e
ch'io
sia
non
generoso,
prosieguo coloro
core
Bologna^);
perchè si conosca
meglio
canzoniere
questo
fede la lettera dedicatoria che
mi
voglio
la storia del codice Isol-
per
rimatori dei secoli XIV
dei
un'antologia
che
Benti
tale argomento,
su
ha
coirintendimento
e
II
rime
Biblioteca Universitaria di
della R.
1 739
diano, n.
Giovanni
già raccolto notizie
volte ho
Altre
ma
a
di
raccolta
BoUdUno
certa
nd
dice,
co-
si
come
con
cum
mostrare:
se
gene-
della SocMè
bi-
15*17.
mano
più
recente:
«
Ad
Joaniem Bealivoliim,ni fallor,
qualche bona
rato
radice
producetie fructo
non
tedi la pobor
parte,
sellarsi gli ^ecti
amo
et
non
dote
fautore;ma
esser
narrarò
non
tkema; dove
producto de qud
etiandio,et
nel
el
scere
gloria.Inde
cum
valore
tuo
de la
nome
modo
toa
che
excellente cognosuto
non
in premio de
e
le
^^etno offitio nei cori humanL
havuto
tione, m*è
se
de questo
tutto
fragmentario,o
indegno del
tuo
ver
cum
esso
habbia
in
dono
qual
qualche
eifetto,a dò
colta
per
che
mostri
caesareo
la
A
non
ampia
più lieta fronte
de
lante
gratu-
e
la fideltà dei
veri eifecti,
se
la
fin'hora é
penna
per
si conoscono
è
racomando.
raccolta? Certo
fatta
con
essa
obbligationecum
delle rime
conoscenza
e
me
son
core
el primo
sia stato
questo
se
perpetue
corde
questa
la sceha
Quattrocento;poicl)^
non
mancho
potrà in qualche particella
certo
Che
le mie
e
alcune rime
d*opre
cum
intendendo
quale ex
di
compilatore
aveva
ogni parte si*al
per
ciascuna de le diete parte manchasse
pur
faviUa de
che alchuna
fu il
e
che
hai
gnanimità,
la toa Ma-
apresso
ti, l'ingegnoda inde innanzi parturiràcum
Nobilita estinguerpossa.
Chi
referto,son
per-
cum
actìone
facto partedpe, munificarte
essendo
forsi casone
sera
excre-
capadtà che delecta-
il qual,benché
nondimeno
conspecto,
compensaria. Non
action
funda-
giornol'habij
degne
toe
manco
fortuna m*ha
l'ultimo durante el vital corso.
esser
mancho
non
presente
fare altro ricordo
ora
canzonerò,
che tu, il quale d'animo
certo
soi
in Italia
facto mancho
è
non
perchè oltra Faltre
la mia
Tacoeptani; e dove
animo
veramente
esser
absentia che presentia sei apresso
celebrato. E questo non
memoria
teva
po-
clarissimiche d'excellentissimihomini
satisfarte.La
più commodo
singnlarvirtute,le quali vivano
tue
potendo per
non
tuo
per
cum
E
de quanto
non
mostrato
sparsii rami
in questi studii d*eloqnentia
non
paruto,
e
ilhistrecita solamente; ma
che
nasce
mancho
ogni
sempre
hai
che fin nel
famiglia,
prestante
m
manchare
veduti. IIche
te
ogni appetitoaduktivo)che habij ad
(tollendo
conservato,
animo
sdentia de
celsitudinedel
instituitoreservarle a
in questa
non
tuo
le opportuni-
vera
più da
animo
obligatis-
havuto. Benché
da* quali hai
mai
pos-
la integritate,
constantia,liberalitate,
e
altre finitime regione ha
apresso
trìun4"hoche
mento
luoco
del
tal
sinhora stati
ne
de figlol
sempre
siano ordite; onde
qual
germe
nascosto,
ma
munidpal virtute,bevendo
seriosamente
essendo
d'amore, havendome
sia la dementia
in questo
cbe
quale (parlando el vero) sono
etiandio,e
gliincogniti
a
mancharìa
di quali,benché
numero
coloro solamente
a
quanta
cognoscere
Io
lui,non
veno
esser
in loco d*amico;
naturale,non
oontinentia,loe
cum
Al
te.
verso
occorre"tìe
à facto
core.
miei
debia
te
indissolubile catena
sia toa
fede
certo
son
fede
ciascuno. Nel
m
ligalocum
e
tate
de la mia
opmkme
stata
miglior
la
toa
diu*
Vive
persona
assai
del Trecento
volgari
molto
altri codici che
discernimento,
le contengano.
sia stato Sabadino
che il comi»latore
già alla possibilità
si muti quasi in certezza,
degliAlienti;ora mi pare che la ipotesi
Accennai
o
177
o
osservando
la raccolta di rime
che
membranaceo, che doveva
da
preceduta
è
essendo
dì dieci carte,
essere
fascicoletto
un
stata
gliata
ta-
prima,e che contiene Y Istoriadì Pìramo e Tisht. Com*è
Sabadino
degliArienti scrisse e dedicò ad Ejrcole I d*E.ste
la
noto,
(1471-1505)
in
Hystoria di Piramo
una
Tisbe^ che
e
trovasi
ora
codice della biblioteca del
un
[MA.
rutfaldi e
d] 0,
L d b
3353
ed
il Fantuzzi
che
Prìncipesecondogmto di Dresda
lo stesso che fu posseduto
dal Bar-
è
credeva
smarrito.
della fine del secolo XV,
E
volume
un
branaceo,
mem-
di
legantemente scritto,
carte
be*
linee diciotto per pagina. Le
hanno
prime carte
miniati; e nella parte inferiore della prima pagina
fregimarginali
trenta
e
vedesi lo
superioredella medesima
si sottoscrive: Martinus
eoa
Tautore
^.
stessa
corrispondacol
nel modo
il
di
morto
ogni
parmi
prima
non
ambedue
ma
(Cod«
e
ad abraciare
là dove
lasciò
misera
do-
subito,
lassò
corpo,
cum
fiera
misera
questa
e
morte
dolente
vita.
più verosimile che eglisia
raccolta,tanto
più
che
e
a
0
V.
Serapeum, l 1840,
")
Fu
pubblicatada
181
e
tcg.
C.
nel codice
Tisbe, che
pure
n.
opere
dello
stato
stesso
diano
Isol-
degliArienti,sembra
il
compilatoredella
lo stile della lettera dedicatoria è
quellodelle altre
simo
o
gli fu possibile
ad abrazzare el
perduto, strengendo et
Fangosse de
dunque Visiona di Piramo
178
parole
stesse
la dove
amante;
precede il canzoniere, è di Sabadino
a
di Dresda
Isoldiano)
pervenne
senso
morto
lente vita.
voi. 1, pag.
colle
quellaquanto
morto
suo
ogni
morte
et
sopra
premendose
subito,
fiera
con
le angossie di questa
sempre
sia
non
bolognesenon
manoscritto
terminano
dd-
nome
quellache
con
nel codice
carta
lusiva
al-
miniatore,
dubitarsi che
possa
dt\YIstoria nel
principio
perduto, stngnendolo il
corpo,
Se
feciL II
me
Dresda)
amante;
senso
morto
la
nostro;
di quellapervenne
il suo
minìator
gli fu possibilepremendosi
quanto
sopra
di Martino
opera
parte
miniatura
seguente.
(Cod.
et
Isoldiano
Mancando
poteiverificare se
d*una
fine air/storta,
raffrontandola
e
in
leggesi
trovasi nel codice
la
Tisbe,
e
La
angeli.
tre
adoma
è
poi
carta
alla storia di Piramo
che
da
sostenuto
degliElstensi,
stemma
similis-
autore.
3. pagine 39-41.
CAVARA.
ColUxhne
Ji opere
ineJiU
o
rare,
Torino, 1861,
Janseniste
Un
(D'après
(rangaishostiles
Mai
en
Elle
bonne
docteur de Sor-
Paris, joua
de
la condamnation
à
de
Milan, dont
à
des
ròle important
un
79
les évdques
par
Cinq Pn^XMÌtions.Repre-
la France, 0
il (ait la
la page
à
trouve
se
dlsparu)
(1619-1687),
rUniversìté
1 65 1 le chemin
en
Amour
1651
en
Il fut député à Rome
querelles
jansénistes.
les
nant
Saint
de
recteur
et
dans
de
Gorin
Louis
llvre
iMk
Milan
à
f!ran9ais
Toccaflon
eut
de
s*arréter
description
reproduiteci-dessous.
du volume
||def
intitulé:JOURNAL
docteur de SorbonnefJe ce qui se$t
II
dans
VAffaire \\des Cinq Proposìthns.| Non enim
foA a Rome
vidimus et audivimus non
20.
4^ vena
loqui| AcL
possumus
quac
IlImprimé par les soins du dit sieur de Saint Amour | en la présente
primé
année
(in-^ de 870 pages). Ce livre,im||M.DC.LXII
la main
dandestinement, fut brulé en place de Grève
par
devenus si raies
du bourreau: les ezemplaires
sont
qu*ila presque
en
AMOUR
SAINT
DE
M'
de
Imtérét
Imédit.
CLAUDE
o
partismes de Venise
Nous
Milan:
qui
donne
y
haut
au
est
le
nom
Citadelle
Nous
passasmes
les choses
entre
de
«
Stella
et
•
aprèi
Pkefed
180
le
nom
da
da
o
tant
celle
de
ne
nous
"
de
Sellala
peut
ae
»,
fit voir
car
que
tool
lapporter
ce
son
Mr.
A.
St
FUtd.
nous
si
qui
la
muniS.
de
digne d*estre
les curieuses
pour
Amovr
chanoine
sont
de
Chanome
a
cImi^
m
malbéinalidea,
Sellala, le célèbre
k
ville
carrée
si bien
Stdla
cabinet
qu'ildil du
qtt*iManfredi
d*élie ncowtiliié
le Dr.
M.
da
bdle
les bastions
tous
seulement
non
mimaat
vicitnludei, TÌent
BibUothèque, Mr.
Forteresse
ranciemie
de
qui
couvertes
beDe, si reguEère et
y
et
On
possibles.
Galeries
absolument
plus rares,
cmnr
grande
cette
apres-disnéechez
les
pur
ooMectionneur.
le Muiée,
du
»
grandes
si
est
une
0 Cflrt ériiUnramf
àden
qui
0" qui
la CathedraDe
des
tour
et
M
le duché
par
les (adHtés
toutes
avec
qui domine
et
nouvdle
y
état là
cet
les murailles de
sur
milieu
au
mis
tout
(aire le
fit mesme
tout
vismes
nous
Gemies
pour
QOGHM
rAmbroiaenne
amateur,
par
let
eJbà
an*
doni
qui
inai$
trouvent,
%y
mam»
tant
menu
de
des
Muàque
qui
de
grand nombre
si
en
de
revestu
nonobstant
si bien conserve
les
que
Fon voit de
ticulièrede
Chanoine,
M.
Pontificaux,
et qui s'est
injuresdu
qui
temps
commencé
a
marbré
dont
nombre
des
droits. Il
donna
si
la
et
est
conduisit
divers
en
fort
autres
grand poisson,il nous
qui entrèrent dans
dehors
que
tout
autour
lieuz de
par
en
nostre
«itre
mvita
à
autres
plusiairs
entretien,d*une
le
grand
mille
en-
la ville.Il nous
venir
en
le
par
y
fusmes
luyaiant
le
manger
choses agréa-
demande
qu*ilme
la
peine d'estre mise icy, pour faire v"»r à pluExxlesiastiques
qui pourront la lire quelque jour, les justes
(itiqui
si^irs
a
compagna
ac-
nous
magnifiquetant
luy un jour ou deux après que nous
jeud^;et M. le marquis de Caracene
lendemain,mais il Tassaisonna
Ues
au
ezquisesqu*ily
statuSs
arivés: c*est(Ht un
un
qu*on
TEglise Cathedrale, dont
si
structure
bastie
toute
à
diher chez
à
envoié
coste
core
en-
quelque air des portraits
menton
Chanoine
mesme
vaste
elle
nous
le
sembla
fìt beaucoup d*autres civiHtés. Il
nous
ce
est
et
corps
luy.Mais je ne sgaurcHs ouUier la courtmsie pardonna la connoissance de ce
Rinucdni ^),qui nous
qui
et
avec
le dessein
les levres
sur
bastis,et
laquelle
son
paupièreset le bout du nés, qu*ilme
la joQe gauche qui est celle qui parcHst du
le voit, avoir
a
faits lui-
a
d*en ruiner les
à
en
fìt aussi voir le
nous
cristaldans
omemens
ses
sa
instru-
qu*ily
S. Charles
que
la belle chàsse de
entier
encore
les seminaires
et
fit monstrer
des
TOptique,et
qu*ila
dnquante espèces ditférentes,
de
grand hostel-Dieu
est
sont
y
travaiUées "le
qu*ila
qu*ilsgait fort bien toucher. Il
et
nous
ceDes
pour
Matkematìques que
jusqu*àenviron
mesme
auss
bim
vaut
rqDrochesque
dit
Il me
monde.
méritons
nous
qudquefois de
qu*ils*étonnoit de
ce
que
recev(Hr
presque
des gens du
les Ecritous
à deux choses;Tune
s*occupaie"t
d*au}ourd*hir^
principalement
de plus en
amplifier
plus la puissancedu Pape et à étendre
vains
à
tous
les
sdgneur lir^a
tout
le
autorité
jours son
données:
0 Réddeot
Dieu
de Towne
et
par
à
au
de là des bomes
la seconde à faire
plusqu*ils
peuvent
les IcHX de
bien
nostre
approcher les hommes
des actions criminelles et
celles de
que
TEglise,et
à
defendues
par
les exciter de les
Miln.
a
181
o
commettre
de
usant
toutes
les noircit et
de
sortes
aucun
sans
rmord
subtìlitéspour
de rhoirrar. Il
inspire
qui «
de
coiiBcience,en
en
s^parer le peché qui
me
demanda
d*où
fut pas mal satisfaitde la réponse que je
ausa
lir^disant que s*ils*en étonnoit je m*en étonnis [sic]
cela? Et
en
impuniteel
aree
il
ne
la
m*en
demandoìl
et
et
lir^,
puisqu'il
que
signe qu*ilne Tignoroit
plus que moy.
pas non
que
Le
vicende
Biblioteca
della
Quest*è
bibliofili
hanno, dal Niccoli
Quanti appassionati
durante
rimangono espostialle
.
adunata
aveva
generazione,
la vita ad
.
una
vwxkìa
U
Moria:
.
**
rìfire....
adunare
e
Tintrinsichezza cxA Santa
affratellaronocosì
bien
dal duca d'Urbino
e
di eredi immemori
minacce
filosofoVictor G"usm, che
col Manzoni
tutta
fis
raison, c*e8toit
(ar,Sdut,
atteso
luy
Couein
"
in p"M,
venait
tesori che
Il
negligenti?
Rosa e quella
agH italianidella
strettamente
sua
biblioteca di antiche
meravigliosa
di scritticonedizioni di classici,
di opere ed opuscolidi filosofia,
cernenti
cato.
rievoquel secolo decimosettimo da lui coA amorosamente
Alcuni
anni
Mérimée, si intese
prima di morire, il Cousin, per il tramite del
coll*imperatore
Napoleone III per lasciare alla
che
Sorbona, la secolare università parigina,
aveva
avuto
gran
parte
le sue
di lui, oltre la ricca e specialebiblioteca,
dell'operosità
ed attraenti della sua
collezioni d'autografi
le serie numerose
e
La liberalitàs'accrebbe ddla donazione
corrispondenza
personale.
d'un
spese
reddito di
alquantemigliaiadi Hre
di manutenzione,
e
fu
pUnareilfunzionamento
a
182
a
sopperirealle
ai veri eruditi
e
particolari
vietando formalmente
prestito,
imprimevano alla fondazione un'improntadi
ben pensato mecenatismo.
come
per
vincolata all'osservanza di
che, riservando l'accesso
discipline,
il
annue
Il Cousin, felicemente
della sua
nel disdinspirato
lo fu assai
biblioteca,
meno
nel designare
primo direttore il BarthélémySaint-Hilaire,segretario
dà
il
Thien
nella sua
domestico
suo
Un
Morin.
rapporto
incaricato di
contoiuto
la biblioteca Cousin,
riorganizzare
ironia,le melanconiche
temperata
e
E
qudla duplicedesignazione.
avrà
non
la poca
certo
Il
odtà
storia della
una
brevemente
in questo
al Rettore
da
esanpkri
dell*'*Académie
unici
membro
ddl*Istitutodi Francia; ma
del
BarthélémySaint-Hilaire
qudla specie di
santuario... dalla
che fini per
bibliotecario--ciqpo,
periodico.
(o provveditoreagli
per
durante
il favore
stessa, che
rappresentante
ne
incaricò invece
un
lunga serie di
una
dell'ammissione
moglie del "gar^on
de
de
in
salle**!
sotto-bibliotecario un
nominare
dell**'Académie
dovea
oNididq"lorevole
si oppose
"gar^on de la InbUothéquede Tlnstitut**,
e
cataloghi
tornerà
non
fosse riservata
rarissimi,
o
Paris**
de
anni, quasi tutti gE studiosi ebbero
un
di
conseguenze
che
della fondazione
studi)ed al bibUotecario-trapo
Il
dore
ar-
(ottobre1863) ingiungevache la fatuita
costibiblioteca,
gli studiosia frequentare
una
largaparte
in così
scendenza
con
del Cousin
testamento
di autorizzare
essere
narra,
quale la Francia
invidiabile privativa,
e
utilitàil riassumere
senza
custode
Terudito e goiialeeditore
^ del Chambon,
del Mérimée» bibliotecariodella Sorbona,
corriqx"ndenza
recente
della
ed
della repubblica,
prestdenza
e
come
aD*intervento di
Paris** nella redazione dei
signorGaleni, jche
non
fabeta,
anal-
era
cese*
ignarodi ogni altra linguache non fosse la franNel comiùlareun catalogo
dà
sistematico,di cui il Chambon
certo
ma
saggio abbastanza
un
ampio
per
far morire
stizza,il Galeni distinse sempre
pure
recentissime
quali storpiavail titolo,da
un
poco
meno
ostici. Nel
alfabetico si inscrissero lavori toltida riviste tedesche
**
Sonderabruck
5, tenendo
lì Cousin
le
(s/c)**,
e
conto
solo dd
Saint
0 FELIX
ihèqm
Piene.
CHAMBON.
Victor Cou$in, Puu,
di Sir
certo
sotto
alla lettera
Una
di manoscritti
numero
olografadel Paul
et
da
preziosi,
din
Virginie,di Bernar-
quarantina,scambiati
bibliothécure k YVmftnàé
1906.
John Lubbock
talogo
ca-
titoloSiri
lasciato un
aveva
fra Taltro la minuta
de
opere
cesse
fa-
non
i libriscrittiin latino,fossero
tesi filosofichedelle
quelliin francese che gli riesdvano
dal ridere,se
per
libridalla
Paris. Rafiparitur
la
b"lh'
pi^iiie86.
ù
183
o
furono dispersi
nove
legatura,
per gliscaffali;
del Seicento andarono
religiosi
smarriti. Gli
lettera di Madame
vati, giacchéuna
del
per
i mani
far
fuoco, devono
biografo,fu
suo
mal
autografi
conser*-
Longuevìlle,
senza
ritrovata fra
{Metà
destinate
cartacce
infatti negH
saccheggiati;
stati
essere
de
gliaffari
concementi
a
incarti
i segni visibilidi lettere scollate ed asportate. D
frequenti
Chambon
ha redatto una
lista accurata
degliautografisuperstiti,
sono
mutilati.Le
ma
e
la
del G"usin, propriamente dette,i suoi
carte
"Aiie cinquemila
documoiti, non
corrispondenza,
sua
dal Barthélémy Saint-Hilaire,
che sembrava
rispettati
di
norma
una
non
il
porre
fiduciari.Un
piede nella biblioteca,
e
essersi fatta
dai suoi indegni
di lettere importanti
erano
numero
gran
appunti
furon meglio
sviate
gel
composticoi più bizzarri criteri. Le lettere di Hedi Schelling
al filosofofurono amalgamate con
del
autografi
in incartamenti
e
cardinal Mazzarino,
da
altri che
del
biografico
riguardanoLeibnitz
che
stare
sé, fu quellache
a
lette affatto,andando
dichiarate anonime
ad
od
firme
è intercalato
di lettere
classificazioneddla
buona
si poteva
Le
d'incapacità.
prove
la
avuto
aveva
G)usin
Cartesio. Franamenti
e
disseminati in diverse cartdle. La
erano
sue
dossier
un
rispondenza,
cor-
d*esser lasciata
ventura
attendere dal Galeni
dopo
furono lette alla diavcJa
o
le
non
il fascio negletto
delle lettere
ingrossare
alcune di queste
illeggibili.
Eppure
stale
eran
colla loro firma, dal Barthélémy Saint-HiUire
già pubblicate
Non
si saprebbe credere a
priori a qual punto
desimo!
me-
siano
dei nomi. 11 conte Capo d*Istria fu trasfigurato
giuntele storpiature
in
Aperdy ", Isidore GeoffroySaint-Hilaire in
Gec^oy Ne**
"
l(Hi*', Stuard
Mill in
'*
Mile
vivente, Ernest Naville, vide il
tuttora
quellodel barone
in
tramutato
nel buffo
lettera ad
per
**
Hyde
de
**,che
suo
scambiato
nome
stava
indicare di voltare il
Stan
''
**
e
P.
in fondo alla prima
L.
pagina d*una
eruditi potè far così invidia alle bozze
numero
come
di
di
o
teca
biblio-
stampa
documenti
più
portanti
im-
rono
già accennai, si salva-
dal fuoco per miracolo,e certo
troppo tardi per
di
mutilazioni; documenti scartati insensatamente
e
184
Courièr
foglio.Il catalogod*una
Si aggiunga che un
spropositate.
gran
all'inventario;
sfuggiti
eran
e
o
con
Neuville;Villmeuve-Bargemontfu
quellod*un immaginario
Toumez
filosofogmevrino
**. Il venerando
non
frire
sof-
primaria
importanza;fra Taltro
Questa
conscJarsene
di Miss
è in parte soHnparsa,
e
le
restanti^).In
Clarke, erede ddle
1901, che il Chambon
ha
in
chiara
ndla
intdKgenzadd
Luisa
Colet
sìeno
Cousin.
fra
state
Fauriel
reverenti
cure
glio
rapporto del 3 1 lu-
un
largamisura
inserito in questo
avrebbe
giovatoaDa
le evidenti lacune
poi segnalate
È verosimile che le lettere di
lavoro;sono
del
corrìsp(Hidenza
di Claudio
carte
ultimo;ed il rifonderlo più armonicamente
suo
teca.
biblio-
(^ italianipotranno
e
ricevettero le
non
e
la contabilitàddla
come,
deglialtri,quelletra
meno
legate al Cousin
furono
che
rarchivio
tutto
dannate al
quelleinconsapevolmente
fuoco.
dove
Ma
Augusta di
dd
finirono le lettere di
Napoleone III, d^
regina
Prussia (la futura imperatrice
di Germania), di Pio IX,
d*Aumale?
duca
in
od
tutto
Il
BarthélémySamt-Hilaire
le ha
blicate
pub-
pur
in parte.
mosa
quattrocento lettere furono distrutte o vendute dalla famoglie deO*ex-xlomestico del Cousin, in cui balia erano
Oltre
Barthélémy Saint-Hilaire,dimentico in
ddla missione affidatagli,
farsi prerestituiva senza
gare
dai discendenti degliautori; così
lettere richiestegli
stati lasciatiquei tesori. II
modo
singoiar
le
tutte
dalla biblioteca,
ove
scomparvero
tutte
posto d*onore, pressoché
Ho
cavato
in
giustamenteimplacalnle
del mal
esemt»
governo
una
che
loio assegnato
avea
le lettere dd
dal
piene mani
a
il Cousin
Santa
rapporto
succoso
un
Rosa.
del Chambon,
di forma
requisitoria
co^
corretta,
fu fatto della biblioteca Cousm;
ma
la fortuna d*esser salvata in tempo, quando al
ilJanet,ilGréard ed il Perrot,
BarthélémySaint-Hilaire successero
questa ebbe
almeno
che fu il
bibliofilo,
sc^rattutto allorché quel colto ed appassionato
in cui
ebbe Fincarico d^
riorganizzazione
compiantode Chantepie,
e
fu coadiuvato
dal Chambon
medesimo.
Questi, dopo
alla storia dolorosa,trascorre
intomo
riserbo,sui nuovi
e
assai
dugiato
essersi in-
più, con
desto
mo-
cui fu pure
più Ueti destini,di
puo
preci-
artefice.
La
0
biblioteca
Mìm
CUrkc
dJriililBIu ed
alla
ripresequindiad
wpoA
iMMlim
poi il fa^uirtaGiaKo
AjabvoMM,
esercitare il
MoU
?mmIìiiihIiiK,
p. et.
e
suo
benefico mini-
(eoe le donaiioBi
per
U
bieyi£e
del
elk
bibliotoce
ManooL
o
|«5
o
di
stero
fu
giovareai cultori speciaKd^li studi filosofici,
pei quali
al
tenuta
offre
conente
agliamatori
di libricon
ed ex-Ubris,e
dediche, postille
del G"usin,
carte
al tempo slesso in cui
giudiziosi
acquisti,
di delizioselegature,
esemplarimagnificidi incunaboli,
con
di documenti
miniera
una
letteraria.Per
e
s"^rattutto filosofica
fatta alFItalia in
parte
estratti dalle
colle
custodisce,
la storia
per
più recente,
dare un*idea della
larga
di volo
quella collezione,accennerò
a^
vastata
biblioteche,
per esempio dalla Torinese, cosi de-
nostre
dall'ultimo inc»dio, alle letteredel Manzoni,
Visconti,del duca
degliArconati,
Rignano,del Ghiaia, dello Sclc^,
della principessa
Cristina Belgiojoso,
dell'abate Rosmini, ddl Galuppi,
ddl Mustoxidi, del Vera, ecc.
Fra le poche carte
ddl
sv^ìerstiti
d*£rmes
Fauriel
le
sono
fra i libri con
di storia fiorentina. Non
note
sue
ve
prezioselegature,
biblioteca della
schiude
quale si
traversie
ne
scordiamo
che
di provenientidalla
sono
ben
di Vemia,
contessa
ai biblica
nota
italiani.
vieppiùla strada della biblioteca G"usìn,
miglioreavvenire, dopo le tante
sempre
Questi prenderannocerto
alla
di
un
dal Chambon.
nanate
ì
GIUSEPPE
CALLAVRESI
"
BIBLIOGRAFIA
CaUUogue ùf MamueHpl»
Richard
and
Bertram
BenneU,
fourth Earl of Aaféumham,
of the Library of L
porthn
phlca, Germany
and
in-folio; 251, 275
Yolumi
tre
di 175
e
277
pagine, eoo
Magnifico catalogo,compilato da
e
tirati ni
sono
o
6) ed
186
-
un
moltiadme
Urole
e
Pirett,1907.
(Edi-^
loc-maùH.
W.
Pollard, E.
Gordon
alcune
una
Duff,
breve
osservazioni sul formato
dei
meravigliosacollezione: molti libri italiani,
specialmente
e
i monumenti
dalla raccolta del signor William
xilografici,
quasi
Bennett, fra questi la Biblia
pag.
I: X^logra-
portanti
le indicazioni della provenienza delle parti più im-
quellifiorentini,
provengono
Undici
VoL
part of France; ool. III: Franse
dal compianto R. Proctor. Il Pollard vi premette
librinel Quattrocento e
McrrU,
Neu" forming
soarces.
pergamena).
Alfred
prefazione,interessante specialmenteper
di questa
ather
En^and. London, printedat die Clwwick
"
dei qualicinque
esemplari,
Stephan Aldrìch
and
o/ W(Ulam
Pierpont Morgan, Earl}f printed Booki,
Stoilzerland;vo/. //: Italy and
(End), the Neiherland$, Spatn
zione
the Ubrarka
early prìnitd hook$ fnm
franunento di
nove
pauperam,
tutti
Mitchell.
ta
provenientidalla raccol-
di quaranta
carte
IV,
(SckreilMr,
foglidi un'edizione deil'y^rs Moriendi^
ri-
del Peirarca, Venezia, Vmdeiia
la prima edizione
Siinderìand);
Spira, 1470, esemplare
tirato
dalla collezioiie
(provcnieiite
data di VtrgdioM,Venezia, Vinddìn
de
de Spira» 1470
con
tu
con
pergamena
Venezia, Jenton, 1470; MoFiialis, Vindelin
esemplari,uno,
colla
proveniente dal
nota
Antonii
«
bel fregiomimato;
un
Spira, 1470-71;
de
Nfaggiore in
di S. Domenico
convento
lani Panbasii
Seripandiex
Nepos, Venezia, Jenion, 1471: due esemplari,uno,
testamento
».
cero,
Cidue
poli,
Na-
Comelius
cinque lettere iniziali
con
incise in legno,sfuggito
alle ricerche del principe
di Essiing;
Appianus^ Venezia.
Vindelin
de Spira,1472; esemplare
sappiamo
non
sia identico
se
descritto da EMliag,
seum,
i due
a) Questo prcMente
Zuane
Saloon:
de
SaiHonI
| Milaneae
M.
ecce.
IXXXl
Bartholomeo
nella
in-
| chilia
open:
citta
per
da
Fonombrono
Ve
|
| della
anni
Anionlù
per
"
\ Marcha.
\ aino
Questo libro,che
nota) sulla fede del
carte
segnate
in fine
in- 16^,
stampato
a-u,
(ce. I59^139b)
Operette, I, 124,
incamatio
nos
Brma-
pergamena;
V.,
mano.
di
si compone
centosessanta
bei caratteri gotici,quindicilinee per
si legge:Officiti
beate marie \ virginis:
vna
I tuoR:
explidt,Impreffum \ Venetf/sper Zoannem
(sic)I Pridie
su
con
officio
fepiépfalmis \penitefialibus;
mo:
Hertzog,Anno
\
.
potè vedere, citato soltanto (I, 403, in
TEssIing non
Molini,
| delia
di Saaioni Atilaneae
| Ai. CCCCLXXXL
incamatìone,
sei figurecolorite a
con
\
incamaUane.
quattordici
figure;
Qffldum B, M,
Venezia, M. Codeca, 1490, con
Venezia, Hertzog, 1490,
\ detta
MarchoMino
de AHexandria
Antardo
Marche
"
deHa
nefft àid
Gratiadei de Asculo, Venezia, Liechtenstein,1484,
ventura,
Allexandrta
Je
Ma
nexia:
\ preua
della Mardia,
ne^
simi
bellis-
trascriviamo:
di
iw
aialm
e
| aombrone
Venexia:
di
dita
ìnehlHa
\ preua
bn-
Bartholomeo
"
Foe
da
Mtaia
e
con
pergamena,
su
1473,
Hittaria di Troia, Venezia, 1481,
diversi expIicU,che
opera:
nella
b) Queafa preMenh
pa^
I,216. Petrarca, Venezia, Gabriel Petri,1473, già
miniati;Guido de ColumnU,
esemplari,con
paglia."
legno, che
Tesemplare del Britisk Mu-
orna
Augusiinus*N. Jenson, 1475,
pergamena;
ornamenti
i due
quello che
a
in
al libraioMolini di Firenze;Leonkenus, Venezia, J. Rubeus,
appartenuto
tirato su
fregiomarginaleinciso
am
fande
crucis:
ha \ manum
zfd
gina;
pacu
fpi \ rituM
de Landoia.
diciu \
Milleaimoqua \drigetejhnononagur^mo
\nis chrijli:
(sic)DecenAris.
| Laus
dea |
Le
sei
.
figurerappresentano
nella mangiatoia, David, FUfficio dei defunti, la Crocifissione,
TAnnunciazione, Gesù
la discesa dello Spiritosanto.
Tra
maone,
i monumenti
veneziana: Boccaccio,Decapiù insignidella xilografia
Venezia, FratelliDe
Fatciculo de Mediana,
figurastampata
in quattro
Gregoriis,1492,
Venezia, Fratelli De
colori,rosso,
nero,
con
centoquattro
Gregoriis,1493, colla magnifica
giallo
e verde (cfr.
Essiing, II,56);
Legendario de Sandi, Venezia, B. de 21anis, 1499,
de SS.
Padri, Venezia, Christoforo de
il Poliphilo,Aldo, 1499. La
figure;
chiude
o
168
col
o
Ketham,
figure;
con
Pensis, 1499,
con
molte
figure;Vite
censessantacinque
serie meravigliosadei libriveneziani si
Vir^ius di Aldo, 1501, esemplare di Syston Padu
Ardbto^
De
hello Italico^Fofigno, 1470; Dante, Foligno, 1472;
BergoAfusice,
Ferrara, 1497; Hierow^mas^ Ferrara, 1497; Gajori, Theùrica
mense,
Musice, Milano, 14%;
Milano, 1492; Gafori,Pradka
con
diciotto figure(copia del Duca
due
esemplari,uno
1491; Cessole, Giuoco
del Savonarola
di Hamilton); Homerus,
le armi di Luigi XIV;
con
Dante, Firenze, 1481,
Calandri, Aritmetica, Firenze,
degli scacchi,Firenze, 1493;
figure,
tra le quali VArte
con
Firenze, 1468:
bella serie di edizioni
una
del ben
morire,
la figuradel trionfo della morte,
(Krisieller,
375^) contenente
nel Petrarca, Firenze, 16
dicembre
adoperataanche
esemplareconosciuto
(l'unico
1499
biblioteca Vittorio Emanuele); il magnifico Benil^ieni,
Firenze,
Piero Paoni, 14%
Morgiani
Gesù,
Petri, 1493,
e
di
è nella
istanza di
a
lingua,Firenze
la bellissima incisione in legno rappresentante
con
già nel Monte
comparsa
il Cavalca, Prudi
(KrUt«ll«r,52) ed
note
senza
Santo
Afesae, Napoli, Guldenmund,
di Dio, di A.
Bettini,Firenze, 1^1.
Af. V.,
1478; Offidum B,
Napoli,Preller,
sole due delle cinque figuree
1487, stampato su pergamena,
incompleto,con
colorite;Offidum B. M.
V., Ni^li, Mattia Moravo, «5 marzo
1490», su
pergamena
colorite: libro che incontriamo
cinque figure,
con
volta; manca
a
de Cantono,
AycKo
Padova.
22
«
forse lo stesso
(cfr.De
Marinis
Burger, De
Tra
14%
marzo
Marini»,
Aggiunte
a
Reichiing.Qffldum B. Af. V., Napoli
»,
su
cinque figure,
lorite:
co-
con
pergamena,
Burger, pag.
sciuto
cono-
me
12).Boccaccio,Fiammdta,
"
1472; Catullus, Parma, Goral. 1473; Did^
una
la prima
per
esemplare della vendita Maglione, l'unico da
Belli Troiani,Messina. W.
in
e
qui
Dares, De
Historia
Schonberger, 1498);/Esopus,Aquila, 1493;
plare
esem-
di Grolier!
rilegatura
degliakiì paesi ilsignorPierpontMorgan s*è dato
prodottitipografici
di raccogliere
l'arte francese,
specialmentecura
quelliornati di figure:con
i
fianuninga,
spagnolae ingleseha qui
Ne
NouOelles
la
e
la destrudion
la ruine
de
Dieux,
Genealogie des
(MacCurUiM, 56);Boccacdo, De
Huss
preziosirappresentanti.
Freiburger. 1471
e
Nouoelles, Paris, Levet, 1486
4); Afilld, Histoire de
1498; Boccaccio, De
Math.
e
Sallusiius,Paris, Gering, Kranz
pochissimi.
citerò
(Clandm. 3); Coi/
Vérard,
i suoi più nobili
Paris, Vcrard,
des nobles hommes
d
J. Schabler, 1483; Pierahras, Lyon, Guillaume
Quatre Pils Aymon,
Lion, 1493; Lime
du
1485; Augustinus,Abbeville. J. Dupré
(Macfarlan*,
Troye, Paris, J. Driard,
1498-99
femmes, Lyon,
le
Roy, I486;
Roi Modus, Chambéry, A.
e
P. Gerard,
Neyret,
1486; Triomphe des
ricca serie di
neuf Preux, Abbeville, Bertrand du Gueschin, 1487; oltre una
splendidilibri d*ore; Boccaccio, De praeclarismulierihus,Louvab, Eld. van
der Heerstraten, 1487
(Campbell, 294): Boccaccio, De
Saragozza,Paul Hurus, 1494,
Fiameta, Salamanca,
senza
a-4i,a due colonne,
di tipografo,14%,
una
quarantaquattro
doze
carte
gnate
se-
bellissima figura
(0.209X0.141: Parafilo e
Fiammetta): esemplare unico, proveniente dalle collezioni Salva
{HmMmr, 55). Villena,Los
illustres,
muyeres
settantadue figure(Haabler,52);Boccaccio,
con
nome
con
las
Heredia
e
traba^ de Hercules,Burgos, J. de Burgot,
o
189
a
1499,
figureincue
con
Westminster, W.
niam,
metaUo
tu
gennaio 1494»;
de MacMinia,
of Princes, London,
Fall
Lyttleton,Tenore» NùPelli, London,
R.
molto
accorgimento; soltanto sarebbe
ed
gusto
quelle delle comici
GENNARO
La
LACAVA.
Tip. Gimnmi,
R,
B"lhkeu
BrancacdamL
1906, pagine 31,
Saa
opuscolo,che
questo
vorrebbe
e
darci
una
parecchiealtre di
fennar qui la
attenzione
nostra
dimostrare che
Questa
storiche
Maria
quale suo
(1392-1673).
risultachiaramente
Ciò
volle che, dopo la morte
di S. Angelo
Chiesa
di
tre
Nido
a
la Chiesa,
e
afferma
v'avrebbe
accennato,
dovrebbero
dal
E
di costui il quale
testamento
tale disposizi"Nìe
fu consacrata
v'ha dubbio che
anche
se
nel
segno
suo
sala per
a
stampa,
fa l'Autore.
come
che il Lacava
vantare
tanta
antichità: nel
testimonianze,che
e
opuscolo abbiamo
provano
Altro grave
chi
«
anacronismo
prende
fuhninata
»
da Paolo
del secolo XVIII
n
190
•
un
pure
cumenti
riferitodostruiti
co-
Maria.
l'A. dice inoMTere
trovasi là dove
solo volume, sia
resto
barocco, non
i localidella biblioteca fossero
come
dopo il lascito del card. Francesco
del
sima
mas-
più grande di
simmetrica; ma
biblioteca,
nostro
coglie
non
«ebbe
quellaspedaliera...
»; giacché la sala,improntataal più meschino
può
testamento
della biblioteca
fondo
quando dice che il card. Rinaldo
nemmeno
di istituireuna
cura
fosse preesistita
naldo;
contemporanei del card. Ri-
notare
ancora
in tre iscrizioni
realmente
nel vecchio
codici almeno
bastasse,facciamo
non
cerca
e
Brancaccio,
il cardinale Francesco
fondatore
parliamo noi, naturabnente, di volumi
ciò
davvero
non
conservati
esser
non
se
e
basti
la Biblioteca.
non
libreria del card. Rinaldo, 'il card. Francesco, nel
una
un
dine
l'or-
il soggetto che illustra.
Ma
esistenti nei localidella Biblioteca: che
tuttora
cambiò
nipoti,la propriabiblioteca pervenisse alla
suoi
».
tica
all'an-
alcune importanti,aggiungendone
errori di fatto. L'A.,
primo ed unico
puerilità,
raccolte in
me
proprio vantaggio: ne
l'Ospedale
e
intomo
della Biblioteca fu il cardinale Rinaldo
fondatore
riconosce
due
su
nel 1427, il quale fondò
morto
a
interesse per
nessun
irtcmJt. Napoli,
mtc
monografia
nuova
talento le date, tacendone
suo
a
a
1 UiToln.
con
pubblicato,le volse
poco
modificò
MARIhOS
T. DE
origlnt e
Biblioteca napoletana.L'A., valendosi delle notizie da
opuscolo da
dare qualche
e
di Napoli.
delle Horcs
e
Guazzabuglio di grossolanierrori,pieno d'incoerenze
Che
Pynaon [14%].
veneziani
o
«
Pynson,
assai utile aggiungere
stato
dei primi incunaboli
xilografiche
saggio delle illustrazionidell'Esopodi Aquila
è
R.
[1485],
scelta delie riproduzioni,
assai bella ed in grandezzaoriginale,
fu fatta
La
con
Quaestiones,London,
[1482];Ant. Andreae
of Englmi, London, W.
copie imperfette;Boccaccio^ The
«27
689). Higden, Pol^chro^
e
Caxton
J. Lettoli,1460; Chnmicles
tre
369
(HMbUr,
a
III...
la Brancacciana
e
scomunica
prestito,
si aperse
nella
nica
scomu-
che afferma
al pubblico sul finire
La scomunica, di cui parla l'A., si riferisceunicamente
agli
arredi della Chiesa
ristituto di
cbe
S. Angelo
Nilo
a
colla Biblioteca ed
tempo
un
Ospedale, ("»inava
Nido, così detto dalla località ove
o
venne
eretto
R.
a
GATTINONI
o
CORRISPONDENZA
=
LONDRA,
Dicembre,
librario,
intendo,com'è naturale,quelloche specialmenterisguarda
Il mercato
il commercio
a
1908.
de* libriantichi
determinate
stagioniche
dei codici manoscritti,si chiude
e
loro distinte dal
tra
sono
intercorre dalla fine del luglioalla seconda
che la mia
lettera del maggio
sommario
vicende
1907
mi
quanto
per
avvenne
Mi
fatto,le lacune
venga
quindi ora
sia
che
stanza
abba-
conto
incompleto delle ultime vendite
delle
lettera precedente,approfittando
mia
di ottobre. Cosi
metà
caratteristichedella stagione 1906-1907.
di colmare,
periodo di quiete che
(A. I, fascic. 3) desse, un
necessariamente
e
qui dentro
delle
e
concesso
sapessi scovrire nella
pubblicateda J. H. Slater,
note
il diligente
compilatoredi Book-Prices CurrenL
Codici
celle di
libri,passati d*una
e
da mercenari
intenti al
in oscuri
finché
non
ogni
di
anno;
trovar
a
perchè
conseguenza,
di
antichi
e
»
di quiete,e illoro
difficilelo
ormai
volumi
ancora
vagare
a
p"iùo
meno
sul mercato,
nelle pubbliche collezioni,in verità,
stato
è
soste
menticat
di-
spesso
si
numero
qualche
scovare
sfuggitialla caccia
accresce
tregua
senza
tacolo
ricet-
degli
moderni, dei bibliofili
e dei bibliomani,il valore commerciale
generaleil vero
ch'egliama
per
a
salire in ragione della continua
sé
bibliofilorifuggedal commisurare
stesso, ad
un
sordido
concetto
il pregio di
monetano,
libro,
un
altrettantoquanto
pareggiab
questi imrifuggedal considerare questipreziosisussidi scientifici,
lo studioso
conservatori
e
dal fuoco, più
piti
ra-
dell'offerta.
diminuzione
di questa
minacciati
di volumi tende
classe privilegiata
cotesta
In
pace
conseguito questo
in cui si annidino
umanisti
spesso
ritornano
rifugi,
tranquilli
meno
o
«
vengano
moltissimi hanno
sacco,
danneggiatidall'umidità,
dopo
ripostigli
e
in questi più
lunghe
secoli,sbalestrati dalle
alle sfarzose biblioteche di principiumanisti,a volte
convento
un
in altra per
mano
delle idee di pensatm
quasi volgare legge economica.
riluttanza puritana per
antichi,soggetti ad
Eppure
considerare
che
conviene
alla stregua
ci
una
mentare
ele-
spogliamo
della realtà il
vimento
mo-
librario.
Se
poniamo
negliultimi
tre
mente
al
prezzo
riscontriamo
lustri,
medio
un
dei librivenduti all'incantoin Londra
progressivoaumento
al 1901:
dal 1893
"L. 33,20 nel 1893; L. 39,15 nel 1895; L. 77,15 nel 1897
e
L. 84.75 nel
o
191
o
1903), seguito da
ditceta
una
un
otdUante
poco
vando
neglianni susseguenti,arri-
L. 64.03 nel 1906').
a
Non
è difficile
spiegare il movimento
seguito dal
queste
cifre. SuDo
campo
le energie acquisitriddegli Stati Uniti, accentrate
miliardari americani, più
della
ardore
del secolo passato
scorcio
o
provocarono
di prezzi.Poi, saziate le brame
medio
più attivamente
in
essenzialmente
nei
considerevole
un
ad approfittare
contenti
produsse
bruto dei
peso
il 1907
per
nel primo
e,
accrescimento
sulla bilancia il
gettar sempre
Toscillazione che
loro dollari. D*altra parte
entrarono
più rabbiose,stettero
favorevoli,senza
delle occasioni
da
e
infetti da spurio mecenatismo,
meno
febbre, essi
nuova
segnato
mercato
prezzo
un
di L. 106,25, fu dovuta principalmenteal fatto,probabilmentedel
fortuito,che venissero
sul
in maggior
mercato
quei
numero
«
lotti»
che
tutto
sono
desiderati principalmentedagliacquirentiindigeni.I codici medioevali
sempre
cioè, che, anche
se
miniati,hanno
non
le
loro peculiarepregio artistico;
un
prime edizioni dei classiciingleside* secoli XVI
di autori inglesi
in qualunque modo
XVII; autografie
e
noti;gli
Americana
«
»,
scritti
mano-
per
Tin-
flusso esercitato dai compratori di oltremare;e, finalmente,le edizioni principi
dei classicidi fama
che
opere
cadano
mondiale.
avventura
per
Benché
io
abbia intenzione
non
vendite della stagione passata
nel
(1623)
della
1907
marzo
soltanto L. 60,000;
L.
a
mentre
superate, visto che
ottenuto
marzo
1907.
E
nel
venute
dicembre
toccò
sul mercato
di questa
stessa
sorta.
1906
L. 7923. Altre
ben
Nel
1664
ne
L. 3073; nel 1898, L. 3730.
^) RicSuin le liresteiliiie
e ^
192
«
a
L.
edizione
e
mesi
che
(1663)
1,25.
salì nel
dopo, da un'altra
difficilmente verranno
toccò
soltanto L. 3323
il Comus
del
notare
Milton
tuttavia
erano
la differenza dei prezzi può
nel valore delle rarità
avevano
nel
zione
nell'edi-
e^sai ricercata
copie di quest'edizione
L. 900
ce
inizio,mi è
dello Shakspeare (1640), che
L. 6230,
incremento
le
tutte
buono, toccò
meno
poco
alte
durante l'ultimo quarantennio,e
edizione; nel 1881
i tecondi
un
terza
copia dei Poerm
una
servire di indice dell'enorme
o
tutte
nella vendita Willoughby (luglio1906)
1637
e
Cifre
di
più significative.
lunga superata, due
gran
avuto
poco
altre cifre paragonabili
a
queste. Si potrà
difficile
recare
passare
di L. 90,000, un'altra copia
somma
copia della
una
16,250, cifra di
aveva
possono
non
folio delle Tragedie shakespeariane
la prima edizione in
copia che raggiunse L. 38,730.
che
ha da
sembrare
possono
raggiunto l'enorme
aveva
per
menzionato,
ragguagliominuto
un
edizione, in istato di conservazione
stessa
marzo
di dare
di quellache
o
forza riferireparecchie cifre che
Se
ho
mercato,
italiani,
se
noi
soltanto prezzi relativamente bassi.
ottenere
e
primario
le categorie che
entro
specialedel
orientamento
questo
alla lor volta di interesse
sono
inosservate
Dato
acquistato un
bibliografiche
esemplare della
vollero 1700; nel 1891, L. 2123; nel 1894,
G"8Ì
iceiliiit
in
nella vendita Amherst
moneta
(avvenuta di questi
ilBKana,congMagliandole prime
a
L. 25
gionii»e
mtomo
all'incanto un
L. 7875,
cui dovremo
a
dei
resoconto
la
mentre
febbraio dd
1907
Per
Viaggi di
copia era
stessa
la seconda
raggiunte L. 25,000,
i tre
e
nel 1806
costata
del
edizione
dei Duchi
viaggio
toccò
nel
mentre
e
da
aveva
sola
L. 67,000.
più direttamente eccitare la
possono
le cose
stessero
come
dare qualche cifra,dei libri provenientidalla biblioteca
per
d*Akemps, venduti nel higlio1907, l'edizione principe delle
ebbe
1498)
L. 550, superata,
in
pure
medie
com-
questo
filosoficotempo,
dall'edizione prìncipe delle opere
di Aristotele con
1025; l'edizione prìncipedi Omero
(Firenze 1488) raggiunse L. 9000,
nel lugliodi quest'annofu pagata
mentre
Lignamine 1470) fu venduta
L.
a
1490
su
1550; il Viaggio in Terra
Durante
dei iibrìdella famosa
collezione che
poche
e
Barzizza fu aggiudicatoper
L.
costò
125;
131,25;
L.
Virgilianodel
L. 75,
Ovidio
un
e
L. 6,25;
rìcco
un
L. 312,25;
fu pagato
L. 46,25,
le Epistoledi Pietro della Vigna ed
sguardantii
XIII
sec.
e
XIV,
delle biblioteche italiane era
Da
questa
non
breve
da cui trassi già qualche nota,
di Tullia d'Aragona
tografe,
au-
nistico
uma-
giunse
rag-
il commentarìo
e
renzio
Te-
un
rìcco manoscrìtto
un
scrìtti politici
rì-
e
Pur
525.
troppo
nessuna
alla vendita!
appariràchiaro
L. 4125
(1560),e
un
per
di Genova
può dirsiiniziata
stagione1908-1909
L. 2150
occorsero
la famigliaFomarì
rìsguardanti
con
per
l'età dei codici
come
Hackney,
che
ora,
in
ad alienare
vita.La
una
causa
di
raccolta va
di
note
(secoloXV).
la parzialevendita di
stesso
Lord
disgraziatissima
avventura
una
collezione
acquistareil Meschino
codice
biblioteche d'Inghilterra,
raccolta dallo
omogenee
ed operosa
miscellaneo
L. 437,25;
a
finalmente
sole L.
rappresentata
serìe di note
supposte
del
le epistole
con
162,50,
altrìdocumenti
fu pagato
ma-
Catilinaria del secolo XIII,
una
e
un
crìterì di valutazione. Nel luglio
ad un'asta,
notorietà siano i principali
U.loro
costretto
L.
portuno
op-
Un
nel secolo XV,
Cremona
del secolo XII
Seneca
un
L. 60;
{}\
manoscritto
a
L. 25;
codice
un
stato
Eutropio,Plinio Ma^
Mazarineides
sua
del secolo XII
(secoloXV)
del secolo XV
la
Phil-
di volumL
Bruni, fu pagato
Pbarsalia, scrìtta
una
Pairasio
fu aggiudicataa
fu pagato
dozzina
contenente
scrìtti di Leonardo
passò inosservato
da Sir Thomas
mezza
una
del secolo XV
ottavo
letteredel Filicaia e
noscrìtto contenente
di Firenze
sarebbe
direttamente l'Italia,
toccassero
opere
adespotie
giore, carmi
il Poliziano
adunata
stata
era
di far rìvalicare le alpi ad almeno
codice miscellaneo in
e
luogo la tredicesima vendita
di giugno di quest'annoebbe
il mese
lipps,e, benché
L. 500;
di Ga-*
Santa
L. 2500.
ottenne
pergamena
L. 4105; Svetonio (P. de
solamente
brìeie Capodilista(Perugia 1474) toccò
e
posto
(1578),che
L. 1,25,
secondo
viaggi assieme
aristofanesche (Aldo,
con
Frobisher
il desiderio dei compratoriitaliani,
vedemmo
in generale, ma,
L.
Sir Martin
ciò che risguardagli oggetti che
curiosità e
poco
spendere qualche parola)venne
ancori
a
famosa
cui
per
aveva
un
dedicate le
bel gruppo
cure
e
di miniature
Finalmente
la
delle più
una
Amherst
of
è
finanziaria,
di
lunga
una
di papirìe
o
una
193
do-
•
vìzìe di incunabuli
prezioa.Sfortonatamente,
edizioni del Caxton
allavendita acquistatoda J. Pier'
antecedente
notte
Olanda,
1433,
di questa
quarto
di Giovanni
30,000,
L.
ottenne
che
Balbi da Genova,
con
L. 13.230,
Un
Graduale
appartenuta
che Lord
L. 38,730,
a
Carlo
a
e
Amherst
I dlnghilterra,
stette
L. 23,000. Il guaio è che
apprende
si
ai Caxtons, mentre
insieme
aveva
che
ora
or
anche dal Caiholicon
Gutenberg (1460)
acquistato per
tempo
un
che
legata,
ad
contenta
sei mesi
ai^pena
Mazarina, 1463, L. 31,230.
Bibbia, riccamente
una
raggiunto
da
stampato
della Bibbia
dal primo volume
e
Romanum,
L. 1 300, salì
si crede
laneo,
miscel-
tilografici.
caratteri
aveva
fu qui superata
che
Somma
somma.
nel 1887
mentre
volume
un
un
a
di quindici
grappo
Pure
alto prezzo,
noto.
non
ancora
di cui la perla era
Y Apocalisse di S. Giovanni
a
Morgan
pont
un
fu la
mirabile
un
anche
si dice
cifra tonda
una
di
valicherà l'Atlantico
questa
all*incircaavevamo
sono
esser
avuto
il piacere di assistere qui all'incantodella biblioteca americana
di Mr.
Un
allora L. 1330,
Lattanzio (Roma
e
Tolomeo
un
1468, Sweinheim
Sammartz) fu
e
pagato
Hosker.
(Petrus de Turre, 1490), L. 873.
e./.
NOTIZIE
Un
^
benemerito. L'egregioconsocio
sodo
ha
(Egitto),
«
gli stessi
«
tasi
a.
lire cinquanta da
inviato
degli altridoni fatti in
L'Isidoro
di Leida
Sijthoff
W.
A.
i manoscritti
e
ha da
«
per
tenu-
Presidenza.,grata di questo
oblatore.
turisti, Com'è
non
sociale
cassa
della Vili riunione
occasione
fiducia,ringraziail generoso
Toledano
alla
versare
Bologna nel maggio di quest'anno». La
di benevola
attestato
Q
intenti
Attilio Gaietti,residente in Alessandria
qualche anno
la
noto,
casa
trice
edi-
collezione
inaugurata una
i madi facsimili,
destinata a riprodurreintegralmente
coll'aiutodella fotografia
noscritti
latini «
greci e
pregio
conservati.
La
mandare
si possono
non
collezione
Sarraviano-Colbertino
ora
turisti», vale
non
del Vecchio
in
delY Iliade d'Omero;
delle Commedie
Ambrosiano
il codice Viennese
Leidense
di Lucrezio.
Ora
194
presso
a
delle
opere
di Terenzio; il codice
la
e
stessa
del celebre codice delle
tempo
delle Commedie
il Laurenziano
di Dioscoride
sono
sta
per
39
porre
di Tacito; il codice
d'Aristofane;
di T.
Livio; il codice
in vendita
Etymologiae di Isidoro,che,
la Cattedrale di Toledo, trovasi
ora
de' Dialoghi
di Plauto; il codice
Ravennate
l'altropur viennese
Casa
del secolo V,
linguagreca,
nella biblioteca di Berna; il codice Oxfordiano-Clarkiano
Marciano
illoro singolarissimo
per
in prestitodalle biblioteche dove
Testamento
il codice di Heidelberg 1613
platonici;
a
dire quelliche
dieci volumi, che riproducono il codice
oramai
conta
a
la riproduzione
conservato
nella Nazionale
un
di Madrid.
probabflmentei pruni « hisliioiietìteEd
Moho
Scozia nel 1521
.
ini,e
con
questi è
in
Contribuiions
recueillis aux
de
ad aggiungersiuna
ora
pam
Henninger di
titolata
raccolta,in-
nuova
derivare dalla medesima
oralea, che ci sembra
sources
nuova
può
non
tornare
non
eie,
sorgente.
utile agli studiosi della vita
lìcendeux
già usciti in luce tre vohmii: Contes
copia in
carta
Mr
a
La
Magnin de Rougemont;
da
insieme
Galiot
Libreria
sta
collezione di canti
perlieder,
una
E. K. Blùmml;
riunitida
lungen
erotici,interessanti la vita
dove
popolari,
si
conterrà
critica
circolare
a
stampa,
si è testé
costituita
a
Bologna
della storia
e
la
sotto
società la
una
mercio
editi in
un
ristretto
aglistudiosi,cosi residenti
di talune pubblicazioni
tirate
o
Gubbio
per
la erezione di
un
procurare
a
Mazzatinti.
ricordo
di
piccolo numero
marmoreo
è
qua
coprirela
spesa
del progettato
il fondo
avverrà
qualila
i
Il G"mitato
esecutivo,sorto
cerca
ri-
in
al compianto bibliografo
bro,
omvoluto contribuire
1058.74,
non
è
sufficientia
stata
fiducia di giungere
affidata al
a
formare
del ricordo
ed annunzia che l'inaugurazione
all'uopo,
occorrente
stesso
improrogabilmentenel settembre di quest'anno,nell'occasione che si
riunirà in Gubbio
196
tuttavia nutre
utili servigi
Borgo 46, Bologna.
ricordo, di cui l'esecuzione
prof. U. Pizzichelli.Il Comitato
ottimo;e
è
tura
diviene addiritdall'Alpi,
via del
raccolte finora L.
sono
com-
fuori
esen^"lari,
o
ha dato in luce testé l'elenco di coloro i quali hanno
alla pietosa iniziativa.Si
agli studiosi
potrà rendere
stabilitiall'estero,
per
L'indirizzo della Biblioteca
impossibile.
G.
«
una
Gandolfi,
difficili
trovarsi in
a
prezzo,
di conunercio, già difficileper chi si trovi al di
a
M.
signor G.
propone
attuarlo,essa
in Italiacome
marrrwreo
ci annunzia
d'esemplari». Il pensiero
numero
Biblioteca riuscirà ad
del
gerenza
quale si
«
^ Per il ricordo
di novelle
numero
letteraria. Come
libri,opuscolied estratti,a modicissimo
nuova
Bauemerzdh-
und
di J. Polsterer,buon
cura
«
la
al XDC,
popolari erotici dal secolo XVI
rinvengono motivi già molto diffusinetta novellisticaeuropea.
Q Biblioteca della
o
il titolo di Schanh'
sotto
il secondo, intitolato:Schwànk^
Niederósterreicb,
a
aus
zale
indiriz-
essere
il titolo: Futilitates,Beitrdge
Volksk^nde, un'altra raccoltina di documenti
popolare antica tedesca. Il (nrimovolume
copie;ogni
(VI).
pubblicare,sotto
per
devon
Tour
Altri volumi
ristrettaa 230
commissioni
de Savoie, 4, Paris
Ficker, me
stessa
bre. Le
venti
costa
comune
lic, de
i Contes
Cercamons.
et
preparazione.L'edizione di ciascun'operaè
in
sono
di Le
cura
per
d'Aquiiaine, messi
louse et
o
documents
folkloreérotique: Contes, Chtmsons, Usages,
au
biblioteca,che
lic,d'AUace,
se
tra
e
Constaniinopleet de l'Asie Mineure, riunitida Jean Nicolaidés; i Corties
de
zur
poi, viene
de' costumi del popolo, sono
e
trattennero
l'étude dea traditiom populaires,divulgatadalla Gisa
Heiibronn, dal 1883
Della
Recueil
conosciuta collezione RPtUTAAIA,
ben
à
servir
Toniti
«fan
Giorgio Forrett.
un
Alla
Q
anni dopo. Altri ti
due
lui taluni ripartirono
con
»
a
a
congresso
la R. Deputazione di Storia Patria per l'Umbria.
di Francotorte
di
il mese
Gilhofer
e
L. Schreiber, che contiene
XVI;
aggiunta di incunaboli delFarte
un
singolarmenteinteressante
riuscirà
dentro
collezione di incisioni
dei secoli XV,
silografiche
stampe
delFincisione. Quest'annunzio
gli amatori, a cui
per
Co.
"
che
annunziano
alfasta la rinomata
del prof. W.
più
librarie Jos. Baer
Case
Ransckburg di Vienna
"
venderanno
1909
marzo
due
in vendita. Le
di stampe
Collezione
Q
noti
già ben
son
i
pezzi rari possedutidallo Schreiber.
Q L'indice generale del
Ecco
notizia che
una
Giornale
"
accolta
sarà
maggior parte dei lettorilLa
del Giornale
Storico
o
hanno
dice
circoWe
una
dalla
si è determinata
mente
final-
dando
alla luce gli Indici
periodico.Da
ordine alfabetico verranno
per
registrati
anche gliarticoli
nelle quattro rubriche del Giornale, ma
solo i libri menzionati
in
annunciate
indicatinegli spoglidei periodici
e le pubblicazioni
Gli
23-30
che
indici usciranno
fogli di
D
tre
prima del 31
di centesimi
Il
corrente.
ottanta
salirà ad
prezzo
cronaca.
di
consteranno
e
coloro
per
lira per
una
foglio,a pubblicazionecompiuta.
a
D
Per
assoluta
primo del
di spazio siamo
mancanza
nuovo
anno
Catalogue
Ferrara,
des
costretti
di alcuni
le recensioni
a
rimandare
a
D
al fascicolo
importanti volumi,
usciti
testé
del principe d*Essling sui libriveneziani,
alla luce,qualiil lavoro monumentale
il
1909
l'anno
dispense entro
al prezzo
complessivi,
stampa
sottoscriveranno
cadaun
D
in
ci
quanto
quello degli scritti
due: Tuno
saranno
la collezione
posseggono
uso,
famoso
delFormai
in cui
firmati;Faltro della Bibliografia,
non
sospiro di soddisfazione
Loescher
di farne
necessità
gli Indici
stampa,
a
editrice E.
casa
volumi
dei primi cinquanta
gran
desiderio di tutti quanti
il vivo
ad appagare
un
con
Italiana '\
Letteratura
della
storico
Bihliothèque de
la
livrea composant
Mr.
G.
Cavalieri à
ecc.
Pubblicazioni
ricevute
in
dono
in
o
cambio
Lribri
Agnelli
G., Rdazhnt
alla
di
commbsione
Ferrara. Ferrala, Tip. Taddei, 1908,
m-8^,
P*9i"e
vigilanza della
Comunale
BihlMeca
Benvenoti
di Rof^ereh descritti. Parte
Ed., / manoscritti della B"lioUca
dolca
400, 500, 600). Roipeieto.Tip. Roverelana. 1908, m-8^. pagine 39.
Fiammuao
A.,
Un
codice dantesco
in
di
54.
Savona,
Feltre, Sub.
1
(500,
CartaMi, 1908. ia-8^,
pagine 7.
—
Lettere inedile di Frane
Mengotti (dallaBibl. Nazionak
Simom-Fabrìs).
Stab.
di PaiigO Febe,
Ca-
itaidì,1908, in-8^, pagine 21. (None
Giiiliiii
Alesa., Una grazia ottenuta nel 1620
intercessione
per
Milano, Sub.
A. BerUreUi, 1908. in-16^ pagine 11.
Guicciardini
Fnenze, L. Obcki,
G.,
La
traduzione
ptò antica
1908, m-8^
gr., pagine 18.
In
volgare ddla
di
5.
Carlo
meo,
Borro-
^'Batracomiomachia
o
197
".
o
P«rtodlot
Le
XII aimée. janvier-fuia1908: G. Senreie,
idUhm
Lu
La
de la
Bruyhe: L. G. Pelissier, Le
Bmyère
comfesM
d'Albany; G. Gattkherot, ArchiCea de la Tour de» Prìaom
è Berne; L. Selemda Cardinal Pierre d'Atlly, èoétiae de Camhrai; L. Morin,
bier, Biblhgraphie dea oeuoreM
Un imprlmeur troyen apocryphe; H. Omoat,
Ancieiu
casiulahe» franfoU réeetnmeni enlpée
è la BAlMkèque
Nathnale
de Paria; Cbronique det Aickives, des Bibliothèques,
de
BibUograplM
heigesdt»
moderne,
Caraciéret
"
RevUta
de
de
1906: N.
Sentenmcb,
J.
L.
"
Je
ArchÌTOt,
La
"
"
Bibliothecat
Miueos.
Tercen
Epoca, A. XII, julio-agotto
orfehreriaeapanUa (cooL nel nuin. teg.];
J. M.e
nel n. s.|; E.
Cotarelo
Hidalgo, Cultura inieleciaal y artisiica [coot.
y Mori,
Noliciaa bhgrqfcoM de Amerio
del
Fr.
XVI;
Canata, cemicù
Rodrigues
siglo
famoeo
Mann,
CirKO poesia» aulobiogrqfica»
de Lui»
A.
VUeM
BftMUita
de
le
de Gmaarm;
de la anUgua
Rira, Hiaioria j^ organizacion del Arcbivo
Cbancilleria de Valladolld; A.
del Arco,
de algunoa poeiaa granadinoa de
loa aidoa XVI
ApunUa
béo-hAHbgraficoa
jy
XVll
ecc.
Boaqaeh
Aotolia.
P. G.
Opéaeaìoa deaconoddoa de San Jeronhno;
de m
provàtcialde Cédix; notlda
fundadSn y oieiaUudea: L.
Una
ohra inedita de Tirao de MoUna,
Jimhtez de Cianeroa;Documento*:
de Cer)pelon;Notas bibliogrificat,
varìedades,bibliografia,
ecc.
de
Septiembre-octiibre
Estelrìcb,
Pérez«Rubin,
Vida
Reroe
1906:
Biblioteca
Loa
de Sor
y
hhiaiìco aobre la
Maria
dea
dea
de
rbìatoìre
curioaitéa
et
eutographea,
334. janvier 1909. Auiographea ò prbc marxfuéa en
Gabriel Charaoay (153, Faubourg S^. Hoooré. Pam.
Vili).
XLiy
année. N.
RoTue
dea
Bibllolk^uea,
la Bibliothèque de
de
acrita
année, n.~ 4-6, avfil-iwn1906e
XVIII
air
Tbomaa
Phillippa récemmeni
dea
Honale; A. Boinet, Catalogue dea miniaturea
Cenepièoe; Michel, Camille et Lucile Deamoultna,
Chrcnique det Bibliodièques,
eie.
1^08: G.
Bertoni.
7-9, iuillet-septembie
akdea; P. Eagin, Dominicain»
et XIII*
N.o«
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choralis
"Uber
Imentaire
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N.
de
aommaire
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manuscrita
la
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du
182
eollection AmouL
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notea
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M.*
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la
la
Ludwig Rommthal;
à
la
bibliothhquede Vabhaye
l*ancienne
H.
biograpUe
chex
b"lioibhqme d'Hauterip»
Teutontquea,Conflit d'attribution du
hi,
conaeroée
la
^enfè
BiblMh^que Nade la Bibliothèqae Saintedocumenta
inèdita;Bibliographie,
Notice
de
de
R.
Latovche,
Bibliotkèque naUtmale; E. De»
de Bonport (Suite);
phie,
Bibliogra-
etc.
Chroniquea det bibliothèques,
RoTue
dea
Bibliothèqnea
et
ArchÌTea
de
Belgiqne,
Amera;
1906:
juillet-october
J. Van-
l'Éiat è
O., Le aaàt^agme
Grejean
nerut.
de la. BMotbhtfue
Royale; B. Lefebrre, Lea archipea de Vartcienne Abbaye de CenAloux
Zule» originea de Vimprimerie è Lierre; A. Tan
Th.
1793;
Goffin, Recherchea
en
aur
Ex-libria
Vincent,
de l'État è Bruges: A.
ylen ran
Nyerelt, Le depoi dea Arcbioea
Ècheobn»de Nammr, eie
Lea archloea dea Anden»
d'un bumaniate; D. D. Bronvera,
Le
noupeau
locai
dea
ArchiPea
de
1906: W.
voi. 33, N. Il, november
Lane, A eeniral
Coolidge
Library Joamal.
S. Mckee,
and loan eollection /or Collegelibrairie»;
Librari^i0or^; ita
of irtformation
l"rary boildkgai Radopportunitie» and depelopment in the Filippine»;C. Farley, The new
other
C.
»ide
ChiT^ry, The
of the Cool^dingcontroirersy; X Thenaaenp
diffe College;
Ltbrariana; etc.
The meeting of German
J.
Weitenkampf,
Book stealingin Philadelphia;
Waite
Leon
M. Soha-Coben,
Decemben
Unary
woik in the Brocklyn Ghetto; Manila
Cutter
Fairchild»
Tbe
relation of the L"rary to the outaide World; Salome
Freeman,
The
bureau
A
in
Sandt
C. Hagar, Le
RoT
auccearfulUbrarian; Mia
Strohm, Tbefirat European
book purchaaing;Adam
Stampalo
in Milano,
nell'Oleina
Ugo
•
196
»
fot economa,
J""fcrt, Suggeationa
chool in l"rary adence; de
Summer
graficaBcrtieri e VaMDeUi»
Vigano, gerenle-reaponaeéde
via Tadin»
n.
51
INDICE
DEL
VOLUME
SECONDO
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Lettere
DE
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(Giorgio Rossi. Bi^
GUIDO
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BUSTlCa
di V.
Bibliografia
BERTARELU:
COGGIOLA:
Gli
II
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Stefano
PIETRO
GICM^ANI:
Lettera
dite
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126
FcrmO
blbliogvmfloi
Alfieri
30
(Francesco NoTatO
oc-libris italiani {Lo.)
di manoscritti deOa
prestito
Marciana
35
dal 1474
al 1527
(Lo.)
o
199
34
«
FERD.
M.
della
prima
tua
Una
lettera di
vescovo
(f.o.)
E.
MADDALENA:
H.
C.
repro-
Ceotiuies (1.da V.)
Gerolamo
Marco
61
nel III centenario dalla pubblicazione
62
Vida
della
pagina gloriosa
una
e
vita di
sua
63
fortuna
Catalogne
of
poition
a
63
(f. o.)
della LocanJien
of
the
ValuaUe
Ubruy
(T.
De
Ma-
133
rinij)
LUIGI
Raccolu
AMBROSINI:
RAIMONDO
79
81
musicale (f.o.)
opera
U
HOSKIER:
Siztenth
Maidani
e
Fievobaldi
Gerolamo
Per
BERENZl:
ANGELO
thirteen hundred
Hligranet(I.da V.)
Let
BRIQUET:
initialscontainii^
over
da codici Toiìnefl
Aneddoti
35
35
Letteti of the Fifleeath and
of ornamentai
FRATI:
CARLO
C.
Early Woodcut
JENNINGS:
ductions
anticlie(f.o.)
niiraite dell'incisione(f.o.)
bibHograficì
Appunti
OSCAR
di itampe
raccoglitore
e (jleU*aii]Atore
del
GukJU
PASQUINELLI:
RIZZOLI:
Manoscritti
riguardanti
Bologna nella
di opere
di Padova
della Biblioteoi Gvica
bibBoteca
sua
la
riguardanti
135
storia
136
nobiliare italiana (B.)
,
FKATI:
CARLO
CESARE
Nuovi
acquistie
L*Arte
VECCHIONI:
GABRIELE
GRASSO:
GIUSEPPE
BOLOGNA:
e
rifatta da
Nostra
Un
Alessandro
maria
testo
in
137
del secolo
(I. da
XIV
(f.o.)
del secolo XVII
Sposi, Storia Milanese
Manzoni
137
(f.o.)
(f.o.)
»
volgaresiciliano
in
136
(f.o.).
AquiU
138
.
.
scopata
136
V.)
,
Caiaiogue of MantucHpi»
MORGAN:
I. PIERPONT
della stampa
/ Prometsi
BELLEZZA:
PAOLO
«
alla Marciana
doni
and
.
early priniedl"ooh (T. de
166
Marinis)
GENNARO
LACAVA:
La
a
Biblioteca
Brancacdana
(R. Gattinoni)
190
....
Qta«stlonairio
della Vergane in alto tedesco ricercata (LuigiSuttina)
Vita
Documenti
inediti di C.
Beocarii^o
concernenti
Descrizione bibliografica
dell'opera:
Capiteliti
il medesimo
eotiUitUoni
Da
CorrUpondenmt
Londra, dicembre
1906.
(C
Mia
dUò
(E. Landry)
di Nmco
92
.
.
(Bii«b
F.)
191
36, 64. 140, 194
Noti»«
Pubblicmnoni
o
ricercati
146
Doria)
Atti
39
deUsi
200
o
rìcemte
Soctotà
in
dono
o
in
cambio
39, 90, 144, 197
147
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