TI Dbro n (B* so TaK* Per la delle Società BiMio^anca '' Ufficiale aella BHlMtìKO la Stampa e fifiMrio-TfMfiio 1 Bibliografia "« de'secoli CI i nostri ome I quanto soci lei, la apparsa alla tengansi fedeli ad dunque forma sempre la concisa, ma occorrenti scrizi"xii a in noti pari tempo per poter entrare a di i confini della fornire far che tutti man- qui quali offrano concreta, nostra ritocchi ulteriorie « di bili regole immuta- le norme della attendere Di particolari. alla Società parte lavoro, perchè Topera necessario e vasta sin dal del parecchi cooperatori di limpida chiedere ri- la competenza per larga suddivisione delle concretare blea assem- preoccupata prestabilito, seguano le quali,senza bibliografiche, possano tutto persino nei più minuti di una popolari italiane,» giungere ad effettuarla. Ora per metodo identiche necessità di scientifica,toma un pubblicare gigantesca intrapresa.Ma veramente effetto, per nelKultima suffragi determinare indispensabile una contemporaneamente di sti- giungere fino al XVIII, consigliodi studiosi guisa da permettere riesca per prima è materia, all'intento di ben fatta in cotal e XV unanimità tanta con intrapresae le vie da battere costoro di proposta partire dal secolo Presidenza, tradurre ad a il principio,è di Bibliografia ragionatadelle stampe generale,si in brama la bene, 4( accolta loro assai sanno in stesse italiane XV-XVII dalla doverosa molata ifot ragionata** popolari stampe '' Itaiiaia tutte le delle senza "^ Bibliografia in dicazion in- de- berciatur rabva- Le ghfiggiata. studio di anni dalla Presidenza nonne additate dietro Fesame uscite alla luce pregevolipubblicazioni congeneri»già al quindisottoposte trascorsi, vennero del giudizio Frati,si h assunto, chiaro Direttore,il dott. suo secondochè di illustrareil già abbiamo arricchisce la librerìa veneziana. in parte daborò infine la Presidenza a in mantenne, crede Norme « ed difatti quasi E nel lavoro la possibile metter cui insieme la Società muraglie.Paghi di ha se osservanza mano. soltanto Abbraviasioni a Sagni quale ben terreno ad certo vessillo indice o I. impiegando sarà prestabilite norme Edificio del un deltà. fe- tutta innalzare il grandiosoedificio invidieremmo non poscia il fastigiocon coronarne le vatamen già pri- di collaborare intenzione potessimo vedere uscire dal tanto, ora unitamente nostri hanno che verso materiali atti ad posto la stampa, guida da seguirecon una superfluoTawertire maggiore avventurati di rinvengano che », veneziane, compilatidallo la loro lodevolissima significata vi ed presentatogli abbreviazioni studioso,affinchè quanti fra i consoci all'opera comune, deroso pon- popdarì che stampe lo schema quattro saggi di descrizione di stampe stesso di divulgareper opportuno uff. Carlo cav. Segarizzidopo diligenteesame modificò parte elenco di un Il volo bene- annunziato, il carico preziosissimofondo gli ne- dottor Arnaldo valoroso ufficialedella Marciana» il quale col Segarizzi, favore ed aiuto dd lo e LA ci remmo ter- le robuste altri il vanto di vittoria! PRESIDENZA oonvensionali io = fogho di stampa) a cor, jci/. 5. t n. Up. (5.)segn. = carattere = xilografia = senza =. -tipografico tipografia t.; s. 1.) s. (senza) segnatura = {fi.) {con)neh. tipografiche (s. a.; note (senza)(con) = richiami marg.sap.{btf.)=^margine superiore(inferiore) = vohune = capitolo(-i) de. = destra sin. = sinistra. 00/. {capp.) cap. Il n."* delle L*anno delle o Nella o son precedono Uincipit e • • sinistra^ intendesi di chi la larghezzadella ; mentre per alla pagina, mezzo !• parola (semi)gotico:sottolineato con corsivo )^ anche stampatello : stampatello ^ grandezze) (tondo):senza romano ^ spazieggiato: "? : la Par I solitisegni con sono -- caratteri una la ; senza • • legge. ~- == e la per I prosa Tultimo ^ e • - — tasto lapisrosso » bleu » nel manoscritto (di due indicazioni nel manoscritto dascritti'va parta ... tip. comp. poesia il dal riportata » con il n.^ dei ( ) tra Xexplieitdei vari componimenti divisi da P«r Carattere • mette Inc., Fin.) divisi da Xexplieit(= scrittiin e l'altezza e mm. si [ ]. tra [ ]. componimenti. descrizione: destra Ubìcipit e verso parola Fin. dei o tra indicato nel libro è chiuso la dopo chiuso è numerate non non stanze Si indica in seguono pp. o di stampa le poesie Per versi ce. per da la parte descrittiva, pare stam- più fiiccoh.Questa parte nel manoscritto linea verbcale nel coli chiuse | margine sinistro eppure è dicata in- le parole |. a 3 a Saggi II. I Bibl. Mardua. U diicMaratiM ritit e iiiefliir ciptioi Mli Siti nONiMCile Corefo di piedi della ai e. 1*. col. La fece l ipiriMilis cm | esietdo mo AicMim cipl- Mli cot- ciplMo m liCircerito i Morie. santa Inc. il dialogo Aue 3*. col. I. e. al regina del Fin. (terzine 10) tra e genti pianil peccatore, (e. 4^ v. — e. 3^, col. 1, 39: v. 27: siam uiui col. 1, 4% e | Amen. v. 28: solo idio v. IO: redempta col col. 2 e. choro che un col. 2, 4% e. il peccatore, mentre gente padre. | Amen. dolce il Benedicite, sopra hai Qual capoversi dialogo Cristo 38: v. superno adesso BElnedicite e col. 1. 4% e. Capitulo della Inc. il nullo impara o figlioo tuo la Vergine tra Soccorri Seguono pochi croce Fin. (terzine60) Inc. il (e. 1*^,col. I). croce crocefisso colle donne Gesù I: Miserere i cui SeieNi iMeite m pn» IRirii lite l" li mmu. xil. rappresentante una Fin. (terzine 130) Sonetto e M I ritlM il peccitor. e l IRìtIì MMBr in.] $tÌM|NMO. il tit. (e. I ^) Dopo XVI ttscMi li co li mglNe lodMi [tee il pecciMr. oerghie IRiriit BwtìKfà mirti b. 13. croce I etrMo fi I iwti de i 1631. saiti li riiffMti elle fi tolo di «e Mia € li ìH9^9tà die wM»t Mìk. tuo p[ro]sangue. 4^, col. 1): Sonetto sopra Conception della Virgine Maria, ad cenam Sonetti sono: 1. Ad uite cenam la turba doue alciam le ciglia linsolente ritto 2. Tempri 3. Hor lassa alma infelice il 4. Pon freno alma infelice a nano quel errore che speri uite. spirituali, Ultima col. i, De Santa Maria sospiriio gemiti e (terzine25) domine 182 X Iran. 4*»,col. 2, e. Peccaui Mis. de de Loreto, che ine. e. 4^, 21: y. Fin. Oration La è 135, nutrico me 50: v. miserere [4],w. ce. mei. | FINIS. per col., segn. 50 A i-ij,$. rick. II BiU. IL DIL SOGNO Marciana. Mise. CARAVIA. 1690.7 gratta, e Priutlegio\ Con — MDXLI. il tit. una Dopo alla sinistra xil. Altre sii. rappresentante dinanzi e sono a « Zuanpolo, il demonio, ascolta bianca; la nel Inc. 2"^ è e. Alessandro ha Zuampolo, si non Fin. il proemio E Incomincia aita a 2K e. fin ne (ottave409) Segue gnore a e. Iddio O Fm. 29»» a 29*, col. 2. a Dio l*»è in corsivo, di la lettera H iniriale v. Vhore estreme. a 32: col. 1: 3^ e. saperrìo 12: v. la seguente Oratione |il FECE CHE IL \\ FINE Carauia al Si- \dopai risoegliato. Donator (terzine10) FINE. presente col. 2, ORATIONE. e. Memento IL e di Orlando padre e. Facendo stampata di Mendoza: dil Carauia INcomprensihil Dio Fin. ravia nell'ultima: in quellaCa- e in prosa, le guerre tratta il sogno miente, dor- il Guravia Lettori (ottave8) la mia (e. 1^). uomo. col. I: Allt QfÀ Urtado Diego la figurad*un 2K e. don a " dinanzi al crocefisso. La prega occiq["ata dalla dedicatoria Caravia mezzo Caravia appoggiato capo di Leopardi rappresentano e toltone nella prima in questa col seduto facetissimo Zuanpolo 3^, 7^, 27^, 29^~^ ce. a lui il il Caravia opera IlCon in le gratie Diurne de 30*, mei v. 16: ormipotente che priuìlegio: termitìe di ormi Iddio. || ardisca stampare riessano dkci, ne al- \ troue la stampata j uendere \\In Vinegia. Nelle contiene. Sabbio. lini da dì \\auttore. dello licenza senza Ne pena in come GiouannAnUmo di case si esso \Nico- dì Signore.\ MDXLL del gli anni Con Dil mese Maggio. Mis. 128, 185 X mm. [30],w. ce 32 per p., A-Fìj, G-Giii, segn. neh. con Ili Bibl. Marc. TRE |DI RUZANTE. IORATIONI Ragionamento^ airAluarottOt di " Domenico e marg. il dt. e. 2-: 2^ Al || 12M. e. 19-20: uegnire a Fate A Fin. Cardinal don cazzarse a Corno \ el spataffio. tuore a asse \scamhìzene se Segue - dato, el se pò Naie qua IBEOL- ANGELO scoczare...; una. Segue - e gruòlia ivi: 7 18*. I. 29: e. Inc. e. a - Marco e. 20*, I.28: Segue a e. e. | 2Ì\ ... che BonsegTìore apresA....; Segue - ande ... per | DI Marco mio e. I8*": el mondo j!El el megior RVZANTE. caro a el snaturale. per RVZANTE. I. 28-29: ||Messer utr. ||Orbentena, 5( DI a mL sempre 22*: LETTERA Aluarotto. lo RVZANTE. 20»": SPROLICO Fin. sempre Messìer 13i": bonanno | DI fra gì huomeni...; sìppìe. 7 e e. saròm ... Fin. valso...; tutto eh' a sauer, RASONAMENTO Segue: in vost/hanorCf Seguela 3'^Oiazione: è 1^ bianca; nel 13*^: e. Penne Fin. M. Reverendissimo natura a ... canzone: una Qjuod 8^: e. 18-19: Inc. jjAppresso VICENZA el cancabaro Ve ... Fin. |DI RUZANTE Inc. ingeniose,argute, opere (e. 1*^);e. tipografica) IORATIONE jvecchio. {{Perque la 2^ Orazione: scritta fregio. un PRIMA de...;Fin. C.8M. \ Lettera ||Con goffo Ercole, colla destra sullo scudo un nella sinistra (insegna iDETTO CHO, Pisani. MDCXVII. xìl. rappresentante e. IN — lingua Ru^ in " una con \\Tutte |viglioso(»acere. una della sup. Inc. l'istesso\Ruzante. per mara- la clava Sprolico.insieme un Amadio, Dopo naro |Recitate SignoriCardinali |Comari, \\A glililustrissiini sUca. un 144.15 Mite — snaturale ballo |A lo spasso...; \ que Mi$Fin. e. 28i", L 6: IL Ili 1535. Mis. |Di Padana, cercata. tanto ... il ghmo idVEptfama FINE 130X75, mm. (28],11.30 ce. per l-D A segn. p., Z neh. con !V BibL DESCRIZION DEL ilIN ||OTTAVA ||DELLA TESORO il tit. un Dopo 16 e |!in Lingua ||DE ||S. RIMA DUCAL CHIESA jj Veneziana MARCO. MDCCXXXVI. VENETIA. IN - 134. 17 MiK. Mkfc. fregioraj^resentante un 2 di fiori(p. I); p. vaso bianca. il tit. già dato, Dopo Inc. 3: p. Za che stupisce*1 Mondo Fin. (Ottave 37) che Mis. p. 12: preval poca 120X60, mm. parte 12, i^. Descrizione^ col medesimo stessa ha un p., segn. 1-3, rich.,car. con 32 w. per 1),mis. p., mm. IL |;| el Mondo. tutto a trovasi in tit., trofeo sul frontespizio(p. A quel,ch*ho ditto a una 1-3, A segn. rich. La con di Venezia, 1776: stampa 118X67, FINE. pp. 12, 28 vv. per romano. pure " SEGARIZZI ARNALDO i f^ Di al già appartenuti i codici d'Ore d'Antonio Francesco da Fra Libro bellissimo un del marchese perla ddla codicetto la grata avuto miniatura contenente sorpresa Officiolo della di minii in molte delle sue da carte rico, artista quasi dimenticato al di d*oggi,ma dovette 0 eoo Cod. godere di meabr. di e meritata 217, ma. e C. d'Antonio che di vera una Accenniamo Vergine Maria Francesco mente recente- e Marinis di rinvilire fiorentina del secolo XV. un Cberico G. d*Adda, dalla Libreria antiquariaDe acquistati Firenze,abbiamo miniato un a '),adomo del Che- ai suoi tempi fama. mm. 100 X 136, legMava nodcrna in cuoio impreMo, fennagli. o 7 a Infattiinnanzi al sorgere che teneva d*Antonio Cesco E della scuola Attavantesca, il campo della miniatura quando» ad esempio, gliOperai di S. Maria circa il 1470 alFarte sua, di La e riconoscersi in limitiamo Ficino Libri d'Ore dicetto qui guisse esecondo se- Wolfen- granducaledi notano a e mentre turchini fra Terminiamo 190 e miriade una di fregi maggiori ornati sono e piccole a fiorami puntoliniaurei. Puttini notano figuredi mezze santi e profeti, cioè ricordando IV altro codice che forma uno nella gliAlessandri pure qualche rinis: Madell'artistacol codicetto De produttività rOfficiolo del British Museum (Add. 1 5528), eseguito gruppo del e i Taddei British di Baviera ultimo, il per cittadineschi. I a brevi ^). atteggiate variamente Alberto Le C. e co- piccoliquadrupedi rallegranola composizione, e medaglionisi entro 132 100, 126, scherzosi,uccelli Marinis della vita di Cristo, espresse scene ce. specialmentenei piccoli fornisce esempio il cui posseduto dalla Libreria De ora rossi, verdi e pel primo come e (plut.84, t); pel della Biblioteca figurinevestite di eleganticostumi num, giori mag- de*Medici di Cosimo ricordare a negliOfficioli,di e iniziali contengono per più di arricchire le biblioteche dei la festività dell'artistasi rivela tutta stesso io che an- (73 Aug. fol). Ma si correre ri- a può esame, codici, per splendidoAristotele Laurenziano il Marsilio buttel di quali Piero tempo, Mattia Corvino. Ci lo esitarono attento un serie numerosa una del mecenati antifonari,non sfugge a non destinati ad letterario, carattere del Fiore pensarono ancor maniera, che sua in Firenze. oggi nella Biblioteca Laurenziana è dato qual modo Kartistadisimpegnasseil suo ufficio'). in constatare fare i nuovi a Fran- era di Firenze; il Breviarìum (Add. 25697); di il Libro della Biblioteca di Monaco Libro maraviglioso d'Ore preghieredi (lat.23639); di Lorenzo fra i nel 1 485 ed oggi conservato eseguito (Ashb. 1874), nel quale l'artistamostrò Roma" il fico, Magni- renziana cimeli della Laututte le dinarie straor- qualitàdell'arte sua. C3 *) Vedi ^) o 8 Del o G. MILANESI. Storia della miniatura bel codice, graziealla liberalitàdel poMenore, PAOLO italiana, Firenze. 1850. rechiam qui un D'ANCONA pag. cd 248 seg. facsimile riuscitissimo. «4b\"^ Ninne Vecchie Ddla voL Ninna " I, neDa più vecchia Targioni Tozzetti dal da graziosa raccolta intitolata iJrica sua redazione '), una molto di lo figliobello core del mio fa la andiamo Levi curioso di Roma, da codici di i) Fiicue. la n. la dolce e caro dolce e bello amorosino. Obcki. ninna, nanna nanna, mio bambino, e. 16 in b. non 1905. c*è pag. un Pur che è Ninna di codice troppo della Vittorio del conservata che del Ejnanuele cato musi- componimento la tro al- un musicale nanna de* Chiarissimi, secondo qui il dott. Ezio della c"Hnunicazione specie di Tramazzolo musica, belio, e ricercatore queirinstancabile 563, frate ninna, ninna dolce caro, Ini rinvenuta fronti: con- figliolinol naima, nanna nanna, poi debitori adesso da secolo XV, fa una sivo; succes- i amasse sta sco- fiamma, e frammento; si non mamma, dolce di chi nozze, opuscolo,che un nel secolo per che cioè di Quatlrocento note tica an- piccinino, nanna, la italiana occasione in aveva figlio, dolce bambino Levi quella nel noi vermiglio, mio petto Nimia cortesia dormi della caro mio del testo riproduciamo qui Figlio,dormi, Alla per hi rivestito di quello che da ogni modo ad Il vedere. potuto avevamo non secolo: ricavata, stata era d*un magliabechiano e stampata manoscritto un pubblicata da dnquece"tesca la signiKa Eugenia giornale, 75, di questo pag. già dato *' Nanna Nanne il dei vezzo prima strofa: 104. o 9 o Wrmtmr Sta (?) tal non echo ed tanto che gè pe* a di tìntmar mi soave belle e più dolce malte Qe) copeDe (se) le de T agurava: me che — che pensava canpanelle m*apixolava dormisse nina, fa fa ben Nina, Clmrissiais d*AmoT possando dormire non e nel mardr nocte d* Tranàa^oltis mai. ben stu sai tin, tin r arlogioangeligava. I XVIII secolo nel N. Italia in libro del Lr'ornamentazioiie F. I Caratteri ad fine del Seicento italiano tuUa bbro libro nella Il soggetto che articoli, non fino mai è a prendiamo resto, la e di immune una che la sicurezza aver per conosciuto: oggi si può dubbio trattazione,senza storia del libro in Italia,gettando i a rigogliosain maturare L*arte del libro,che la prima secolo E era nel Seicento IO metà scesa dalle aveva del un un vantato campo a la decadenza di non noi può del abbiamo, tanto vasto le prime segnare di una la stinata de- messe lontano avvenire. così rante gloriosetradizioni,du- Cinquecento,nella seconda presso sta sentieri. Ba- importante e curiosa, per primi s^ni non cor an- quali non non paghi star terreno nostri lettori vorranno alle deficenze esaurire è tracciato primo tentativo. Noi un cuno al- sappia, da si dunque i brevi serie di una noi per ha esploratore pretensionedi riuscire ad così mal Knee nessun ai difetti ed indulgenti mai illustrare in qui. Quello in cui ci mettiamo dir questo andare ad del L'ornamentazione — XVIII secolo trattato, che stato vergine,sul quale essere dd metà prima Influssi stranieri — ad fa che un parte livello molto accentuarsi sempre di desto co- basso. più. Il volume del Seicento ci si presenta sgradevoleper sempre trc^po larghied L*occhio vuoi una due poi e stanco sempre si è più delle volte assorbente, ha talché difficilmoate si riesce ad sottile, L'armonia modo dai e il di una l'equilibrio di qui tipografo; im(»egatosolo secentisti un elemento al libro. Le /e5/a/e ornamentale dei sproporzionate, sono che E ad le fa sempre del spandendo. La il difetto di isolare pagina non carta troppo essere fogliodall'altro. un in preoccupano il che sun nes- fregiovenga non già del Socento che a coopera dar concepiteed eseguitecon apparirecome vita mal carattere e abitualmente capitoliassumono l'effettosgradevole, ha buona accrescere chiamente sover- quellepagine vuoi ad caratteri fitti, giallastre rese omaggio alla tradizione,e in sono da la conseguenza Tertata come gli in-8^ divengono lentamente andato quasi quasi quadrati. colonne, impresse con dall'inchiostro che stessa, il volte alcune si ritrae a gli in— 4^ formato un gli in-folio gli occhi nostri,mentre lunghi,e stretti e difattiin me delle for- grandiosità gerata, esa- loro. adatte all'ufficio parte anche la grossolanità taglio. In ;*'quanto ai finalU essi vengono piacimento accoppiati,opa pure, di tri; uni gli aglialse sovrapposti troppo piccoleproporzioni, se menoma La troppo stretti poi, posti gli uni d'ottenere cura scelta dei freginon un di fianco la aglialtri senza risultato estetico per la vista. nariamente molto grande nel Seicento. Ordiera preferivanodue motivi, goffiper la sproporzionata ed il vaso di fiori.Il primo serviva grandezza,il canestro si loro esclusivamente per il secondo i finali, lunghezza,più ad una nella rassomigliante pianta che ad un vaso, terminab in- sua serviva a 11 a per costituire i più spesso poi fregilateraliinquadrantipoesie ed iscrizioni; ma elemento preziosoper riempirele pagine dove vaneggiavano ampie lacune ^). La era vignetta zia//,quasi che tanza esiste non tutte trascurate vale non nel ineleganti, son e fwntbpizio, dove alla tromba o di simbolici a si rivela strati vinti un unicamente che vola in in un mezzo a deità picano, s'arram- recanti simboli, puttini,geni, angeletti, s'aggruppanoi Vizi le Virtù, la o Fede ovvero la Gloria, dominate o personificazioni mitologiche. Questo tipo di che consiste essenzialmente nella riproduzione di un mille di trionfo,così nei nostri libri del secolo XVII, comune d'origine prettamente A si possa, esso 1) Gli Epigrammata a Bologna qua'^iun « nel costantemente Petri sacra dei » vuoU una non quindi meno sono gigli,rose, frecce, o 12 ecc. ° piante in di terra tutti i e in metà vaso, D. arcò desso di voga, Quantunque infatti que' frontispizi ve- Dwninico Qusmano pagine 163, perchè, lasciando ciascima pagina, il cuk- de~lampe, fregi, le centottanta Vrsini con B. Ferroni, in-d^, di fregi allora in buona riempire i vuoti, introducendovi riannodare Franciad pe* tipidi G. 1669. campionario diritto dubitarne. buon a si debba anzi è tispizio, fron- italiana? lecito noi pare lesti, ce- piedigiaccionoprò- ai fusti delle colonne intomo cartello zione scolpitoa mo* d'iscri- invece trionfaleai cui arco quasi o centesca. Tampollositisei- tutta legge difattiora personaggi, ora mentie guerrieri, svolazzano dall'alto da Fama una nello sfondo di M- prive d*impor- tanto parlarne. si concentra tipografica, Il titolo dell'opera vi si appeso le e di la pena L*omamentazione unicamente ornamentale, motivo come che si trovava avere di pati stam- considerarsi gliepigrammi tipografoti è qui impiegate: canestre silografie mascheroni, possono JicatOt sino dell'Or- sbizzarrito sotto a mano; fiori,fiori isolati, leoni, cuori, medaglioni,sirene, puttini, nuti alla moda fin dalla seconda del m^ dell'antichitàclassica risorgente hanno artistiinnamorati quali n^ Quattroc^ito, prima nelle pagine candide da manoscritti membranacei, poi nelle carte nitide maestosi portalidi classici edifizi; degliincunabuli raffigurati pure Fimmediata derivazione del modello, Seicento, è da incisori nostri dd ricercar congenere considerarsi ben E d'altronde di maggior centro è in come quel decorazione essi che del frontispizio senza tornerebbe incisi dai ed tenda intemazionale, merce sue posto in circolazione dal secolo verun XVII i volumi si presenta forme ed pre sem- esteriori più mercato creditato ac- dove Mellan un come motivo di rapporto colle restanti parti del libro;e facile riunirne menichino, Federico grande un invano tempo, figurano,una incideva,ad Greuter e es., disegnatied numero, si cercherebbe tra di tiva. proporzionedecoradal Dodisegnati frontispizi relativa Francesco Spierrealtri da Guido immaginatie dal cavalier Bernini;ma artistinon dei è fosse il Europa; esistesse in nelle meglio è possibile artisti dd migliori Claudio Reni che debbono principale. e mentre duzione pro- frontispizi l'Olanda momento produzionelibraria che riprodurre come il tipo in voga, Il son di Amsterdam, e risaputoaltresìche il libro,come a difattii i fonti diretti d'ispirazione degli artisti italiani. come noto probabilmentenella straniera contemporanea; dei libri usciti dai torchi di Leida riprodottodagli cessa senza l'operadi questigrandi s'estendeva al di là del semplicetitolo.A fianco però sulla fine del secolo, sorgeva maggiori artisti, decoratori dal nome più modesto, che, tradizione del libro,prq"arava Tutte le città nostre contano, ad esso pur una mantenendo in Italia tempi nella seconda metà scuola di la nobile migliori. del secolo XVII, 13 un rilevante di numero Federico così vediamo questiillustratori; Agnelli,i Bianchi, il Cotta, Cesare rello,il Laurentio; Tinti; a Torino: Tasniére, B. Laurenti Piccini, Giacomo G. e Nessuno Grispoldi. saputo imprimere il U in Piola; a schiere, a Isabella suor dir così, municipali,ha specialeche ferenzi dif- regione da quellodi un*aitra. una difficilmente se vanni Fiore, Gio- lerio Rufono, Francesco Va- carattere invece, si presenta romano, Venezia, e che mi però di tutti questiincisori, all'operapropriaun tipo proprio di libro che tanto D. e nardo Ber- e Salmincio Boetto, Cesare Pecini,il Duino, Cesare piaciutoraggruppare son Mattioli,Andrea Giovenale lano Mi- Bassano, il Du- Bologna: G. B. Coriolano, Francesco a Curti, il Francia, Francesco Lorenzo fiorira ne sotto coglierele possono multiformi, apparenze caratteristi- note FuMle La che. sua ornamentazione che artistico, tanto considerarsi ad ispirata sempre prodottidella tipografia romana alla luce usciti migliori i come i tuttavia è un cetto con- possono in Italia, in quel tomo di tempo. 11 del vario carattere affluito nella essere libro città etema i quali creavano d*oltr*alpe, ai decoratori deriva in romano un i francesi romano Collignon(1633); i fiamminghiP. (1650); A. Clowet (1692); Benedetto Roma, si nel ° (1672); B. Faijat e immutata d'Italia erano dell'ornamentazione motivi ai conserva resto gusticontemporanei. 14 ° a de per sorte E cosi Audran Laer Thiboust molti altrettante scuole se gusti personalidei fondatori. del libro grandissimod'artisti numero intomo dall* parte gran vediamo prontate im- fra i (1632); Francesco (1636);C. Bloemaert (1680); M. Desbois altri.L'ispirazione classica,a tutto il secolo XVUI; diverse scuole, che pur do quan- attingevanoi ai aglistilipiù rispondenti costumi ed la Serenissiiiiaconcedeva d*Itaba; e che hni, calcografi tipografi, e nella città piuttostoche già in sono ne fonnis "?; sulla terraferma. Le rilevantissimodurante numero botteghe proprio ne veneziacalcografie il secolo XVII, e qui le proprie pubblicazioni: Dionisii Valeri « insignivano Frandscus Valegius formis »; « Vettor R.™ a S. Fc- « lipo e Ciac. »; ^ Franco Formis Frepodel Venetia S. a Zulian della All'insegna al Ponte Paulini Campen, Ora si dei o Paulini forma in Venccia sul ponte di Rialto di Rialto "^; ed questinomi a i artisti stranieri, come "?; Ruffoni e dei aggiungeremo Sadeler, J. Van perchè in di Bertelli. queste e »; lo Pau- « officine calcografiche Padovane importantissime Remondini, in Seioenlo della Pace da Scolari forma Stefano che il crebbero, man mano calcografie svolse, per opera degli artisti usciti dallo studio tutte XVIII « ^; Jacomo « Cadorin, di Giacomo Matteo 16 le e "?; B. V. quellidi negozi tenuti o le loro tenessero tutti i li- ricorderò alcune,riportandotestualmente le indicazioni tipografiche onde ^ speciaH privilegi a seguito a secolo grafico calco- grandissimoincre- dato menlo venuti gH stranieri, erano Questi nomi Stampa* che À coii mente prestare di Dogi, ?cggonsi comparire alla luce le e rafforzare ebbe cause dà che librario;le anch*essa comuni poi al grande parte, Camerale per Venezia, nel su la fondazione ben numero devesi nel della 1738 giù,le per Settecento la stesse decorazione importante centro delle date quali,fon- conosciuti,qualiElnrico Van Salvioni, Jacomo Vaccario, Luigi Neri, Orazio ogni dei foglivolanti. leggiadra Van Westerhout, Jacopo Billy, Maria iignon,Giovanni zione reie- componimenti illustrati già cent'anni innanzi, era un vi abbondavano, moke calcografie Van o discorrendo, via e pure, Schoel, Arnoldo da Marco sono con lagune da artisti stranieri dai nomi Oltre di centinaia siderav cui si dePe* matrimoni comparsa. ambascerie loro volta la schiera a richiesta essere quanto di più ricco abbia del libro italiano sino ad oggi, non dano tar- favorirono sulle libro.Essa di raccolte », che "« prodottoromamentazione Roma la agH studiosi del- de* Procuratori di San occasione in noi. a di pubbficazìóni privatee pubblichela de* Patrizi, la nomina a troppo noti sono quellesontuose cerimonie sontuosamente, mezzo Topera loro, ogni qualvoltapotesse Tomamentazione dei aprir negozio in dispensodal ricordarli.Si capisce che* esnumero degli incisori,essi dovessero facil- mi grande il n^ ad noi vicini a come sendo per stesti industrialiBassanesi moki quest'industria dagK a De Aelst,F. ColRossi, Andrea Pacifici. di incisori che ricordare dei a Roma fatto l'acquisto rami vano accorre- dalla Congregazione Rossi appartenutiai De Romana, calcografia altro istituto che, o spe- 17 o ebbe ai suoi inizi, cialmente degliincisori nella Qui ricche a che cause Bologna trovano durante G"lle{^Romano, fecero sorgere invece la loro il secolo XVII, d'incisoriitaliani.Erano alcuni la nomina anche davano religiosa a fondendo difle solennità ecclesiastiche, fregied ragioneneD*essere la sede lavorato in avevano Gatti 1667); Lorenzo (t LoH Torre (t 1670); tutti discesi dalle scuole dei Caraccl Da Erano Canuti M. (f 1699), incisori vivi, all'inizio ancor codesta scuola; e fra sti queil Viani, lo Stringa,il Rolli, il Mitelli,Giovanni del Settecento, tutti ricordiamo Triva A. sabetta figliaEli- la e 1661); D. (t patria, sandro (f 1630), Ales- Algardì (t 1654); il Sirani (f 1670) 1665); Flaminio tà, questa cit- stata più importante scuola ddla bolognesied ornati. del libro in la scuola decorativa illustrando dei Kbri, Oliviero (t go luo- le discus^ cardinale, più Fuso d*arrìcchire i libri con sempre il numero eterna. pubblicazioni, come sioni delle tesi al Le città le manifestazioni della vita tutte pure rinfluenza d*accrescere certo gli artisti educati a il Legnanino, il Mattioli,il Giovannini, Sole, lo Spagnoletto, la cui opera si riattacca quali:Lodovico Foschi sq"pe bri I tanto Mattioli tecento, decoratori del libro del Set- (1730); L. Capponi (1740); Giu- arrivare a Francesco e Fa- Rosaspina,sugliultimi che Tinfluenza delle rictipografi bolognesirisentirono certamente che uscivano dai torchi veneziani,e dagli incisori pubblicazioni chiari delle laguneessi ebbero aiuto larghissimo libro. L'influenza veneziana, sul libro per razione la deco- bolognese,non ché però altro effetto che di far sbocciare il genio locale, poinella praticagli artisti bolognesiseguironoindirizzo del differente da tutto quellode* loro isfHratori. o (Confinila) 18 Giovanni del secolo. del ebbe quelladei (1750); Pio Panfily(1770); Ferri (1780); sino ad anni a A. BERTARELU ca f5^ Maria Domenico il e Ball T. ordine di tempo, in delle Favole Morelli Jacopo Farsetti G. 1778» coi tipidi Giuseppe Vanni, Nel che, Manni» in Firenze uscì quella zamento prima edizione delFantico volgarizd'Esopo^ (atta secondo la lezione di un è la '):codice,che n"Mì fu già « Magliabechiano )^, bensì un atfrettatamente affermò lo Zambrini^),ma codice come Marciano ^).Editore, o illustratore, del testo Farsetti,ora appare detenninato codice Maria Domenico Manni Manni (« )^),il quale chi A legge Feditore Domenico mancò non ria Ma- nell*ampiaed certo, erudita di tributare « la dovuta lode al degno premessavi, Morelli,Sacerdote Veneto "^, soggetto Sig.D. Giacomo Prefazione la trascrizione del comunicato gliaveva dall'esame Senonchè Marciana, tissima copia del Manni; che e anzi testo quell'antico di lui al bali [ed XUV-204. S) ^ cart.. in ooL Cod. tee MANNI]. XV. solo della diligen- vi si trova al stato antico Fiienze.nelU ttamperia di di carte di ài nome pubblicare la trascrizione dichiara la implicitamente di Eaopo. Tetto col premessa Mor^, fra le anche ma lo stesso lettera seguente Morelliane linguatotcana non ^): più palo stam- Gi«neppe Vanni, MDCCLXXVIIi. Ì29, Le Open volgari a é. Miampa XIII tee e XIV. 4» ediz.. Bolo- 993. già Fanelli volg. CXDC, in foL Cottbeae: b); h) Volgarìzzamemo di Tulio Fa¥oU In nella propria Che conservataci Farsetti, ZAMBRINI, F. 1684. gna. e M. D. non conservate la stampa, per nome conferma e JelU ^) Volgartxxatnenio Morelli, primo pensieroera suo volgare in (p. XLII), Manni 21 Manni volgarizzamentofosse dovuta del pp. al trasmessa parte della Prefazione, che buona del carte che testo. il Morelli fu autore, che appare delle terato let- (1 tT^L-n di ora Marc 11 a) Volguiizameite Etopo, ed. Mann MoMlBano, del De (1 25 b). Cfr. MORELU. *) BiUiolescn Maidann.* Ardi. U. 25 Bel. n. a attuale,n. (collocazione Amkilia - na. 66 di Cicerone b); e) Amàortéà FarmtU, I. 305 4936). (ff.I a- di Seneca e teg. 19. a 19 o EccellenzA, ^ Ho di lingua,e mio dove ha ne E ben simiglianti. e bisogno.Alla la favola 34, dove Di o poi a bizzicaie,conviene Quanto alla siwero Virginis, o V. E. nella medesima Le se vegga Mi Del antichi: ben so non i sei grosso di Marie derà man- sia questo, si si fidano di me, Ho reconsulti consulti legalidi Giuricevuto di prima. mano le deboli forze aie. secondo contenente — si porrà e da P. Rrospcro I consulenti di quest'altro — Nello Piombino. da da Angiolo da Perugia. S. Stefano Gimignano. Buonaccorsi Baldo di Fiorentino. Agugiione, Pistoia. da da Bartolommeo Lodovico Saliceto. Albergotti. Torello Torelli Ubaldi Francesco Alessandro da Prato. da Perugia. Bencivenni Roselli Antonio da Buonaccorso Di V. Offidum Beate I. che Lei. ms. Silvio, carattere un Sassoferrato. Benedetto mi con degli Ubaldi. Baldo Non paolidel Indi pone com- dei 1400 sia per dire, si può noa sono: Bartolo Cino se focaccia. per antico, qual sarebbe quelloche servita in tutto manoscritto Buttarì deirOratorìo ms. Elia sarà capitato un è e. a Fermato pagina Quest'Uffizio. resto Focchio sotto vesiimenii. piace più compone ai Superiori, i quali molto Toriginale alla stampa. de' loro Set- bezzicate. chiamato carattere un foccacda loro vestimenia; questo quelloche nella Sua Biblioteca cioè cicogna, vesiimerìia, oppure testo l'ortografia, rassettare ha dato e bel sarebbe come del libro mi per cangiarloin stampa, delia Crusca, che converrà aperta dt Mpongliaronla traduzione. Farà buona una vero scritto agogna è 65 pag. prima bisogna dire, delle loro molte è aggiugneràvoci al Vocabolario Sdmia, per manoscritto,ed il suo ricevuto da Firenze. d'Arezzo. ed Montemagno, scordo del Boccaccio, e di essere altri assai. *) ossequiosamente sempre E. Firenze, 21 Giugno iiail.Bo 1777. DOMENICO ^) Autografa.Nell'angolosuperioredeilro il MoralK fcriiK (fi ferv.re M.« propria mano: MANNl « AI N. U. Bali Panetti.» ^ parte o 20 Pare che codesto cocL della Marciana, a la non (osse poi acquistatodal FaraeUi: quale possiedesoltanto un ahio cod. di certo eao non Gmelglf /cf«If, die (a ne ora eoo- il Manni facesse propriain buona prtea poi come la Prefazione inviatagli dal Morelli»facendovi solo qua e là qual* dimostrare A produrròqui un tratto della minuta morelliana aggiunta, col tratto corrispondente della Prefazione del Manni: che PreCssioiie Favole, tme pubMira. li ora il frane "k Le- quale Volgariframmlr».che nel ToKaoo buon un di a voffOp che udlilà buono e del bello •e conotccre, i fallo la- d'aver appagò del piacere agli amatori e (oa- Ch'egliuomo recane. lo fanno d'una qualche Regola» ce getturare con- le le spiegazionimorali che alle favoRipose; fratoche soveniemenle, tahroha e voglia soltanto*si fa tua nella di manranya ragkmtfe;e a se cenni, a' dubbiosi chiari appoggiar ci volessimo. Francescano che pei ancora slalor avremmo mi pare vola tenerlo;perdoochè nella fa- a re all'occasione di nominaquattordicesima il Francescano regolari, Ordini primo posto, né fadl ahr* ad è che cosa d suo, Bemro^ìenli vero, Jfffennil JaUe Greco, che mìo poco Quanto Per altro il nostro curando cfidarri a fatto h peooia costretta cie. si fa e ad vada Slare a da pani poi suo un a che per venda vicino di uomo ne MazoDa; dò un si d voglia, pure Piombino. di di Bartolo si fa innanzi Angiolo da Perugia, JuriMconmdionanConsilia XV). che proviene ma « ex ei apportasse. tuto qualcheRegolare Istilo le spiegazioni nrrfnnnno andò ponendo, ap- spirituali e materie tahroha bìso- senza oe a mancanza ad pure sKurez- ogm potrebbe,che nominando gK egli,come ri higi;» il Francescano posto nel primo luogo,onde vìen fosse il non e Ma (sic). sno sa conviene da cosa deDa se sua della patria. E ^liribizzare a Baldo Antonio Retpoma: BiUiolfaeca Patovina. degli Ubaldi. Rosselli, cod. Marc d rebbe da- studio,poiché nella trentesimaseconda Favola di timore, qooto professione forse questa farvi Ordine akrcttaatodv alcuna di ecftOb mei- Sassoferrato, et alionan piacere (sofiparole doU'Afioek) « E fmti Um- qualora su* somiglienti la favola quarantesimaquinto,che tiene ne brovandott posti,ne l'autore si fosse. Ma mcfi^t m certi dir ri za chi, e neri, questi tre Caslelii e utilitàe E ragioimre. a di sero valesquel Istitutoegli professasse iscoprire le qualchesospetto che di quel- indiz)fondare fa è rizia masse- e Berì|^ione. se te- ddl' appagò ri del buono nelle quali di dare hipo d'an- ogni sua dei e morali,ch'eglialle Favole di Ripomeran- mercato oon Volgarizzatorenulla e di avventura dare accor- favola k moUo rimniono conoscere, agliamatori del bello patria, d seconda promettere al di Voltane nel Contado nasce a far denari al a nulla lavoro^ che un Ch'eglifosse all'oscuro. Vera nella trentesima che è cosa l'erudUi»' IjoUne, e simihnente rimaner conviene J'Eaopo o nei etò originaie* antico aver m Jhe, eom' con traJaxhni voleisa alU poi s'appartiene Ji ftndlar a che le Favole tal preferenza una al Ordine, che dedmoquarto, 0J fine, il purissimo Tra- Entm Uberto séno nel metto pubblica in buon ri Dialogo walla ifolgarLingua eoo da il Volgnina- trame or al non nostro. XXUl p. il secolo entro giuJkh nUo Favole preseoto, che Toscano, fronto con- originale adunque, che altro Latine queste iscoprire quel istitutoegliprofessasi, ad pure •pirituali e nelle quali di malerie MasBi, da Non mento lo «co- il quale,nulla curando «luattordicesiino; dani PrefauòoM crìtU die akr'ongmale, da Non Morelli, a a è costretto prometteie ecc. LaL V, al da Benedetto {Barioli de la Sajoifetrdto 2, cart., in foL, » o 21 sec le U fra gH iiooeDi battagllia ydnipcdi nel pian di GroMcto; che di caricalo e bicchieri kani, eh' è caitello del lemiorio a Fiorentino ilrelto Toscano per ad sospetto tutto Ji manifeita, che oonoecerla non « ci è che ed di e « la Boccheggiano » quel sé testo, è dimostrato dal II Codice buona per fu caricato Trequanda », Accademico ciascuno lettere a gli.portasse delle Formiche, tratto Sagro Ordine ad me Dalla come s accorga meravigliaadomo, della Prefazione in cui è riprodottoanch'esso (cfr.p. XXXIX): sono prevalso, G[iuseppe] Geros.^, Nobile Veneziano, ed nome, chè per- si parla d*un Cavaliere delle più belle e degliottimi studi favoreggiatore stante; co- lettera surriferitadel Manni il celebre erudito codici testi 22 volgari,e in genere al Fars^ si rileva fiorentino debba e gentiluomoveneziano, la quale,come - tarli por- suddetto.... » per principaliincettatori di di Asciano « della Crusca, di cui basta qui dirsene il che legge m ma. superflua, e poi mal questo appunto che la è cosa converrebbesi, dal dire sue lodi astenommi "^. e a del be- di bicchieri affinchè Michele poi (scrivevail Morelli),di cui mi ventura possedeloSua Ecc. il Sig. Tom. Bali F[arsetti]. Sahfiaii; Castel del Senese, per ricordato il possessore del codice, e che fu quasi alla lettera nella Prefazione del Manni M la Codice de' nostri da prima in aniino di pubblicare da avesse nel pian Siena rentino Castrilo del territorio Fio- ch'è GambaMÌ, al mercato il Morelli w vola Fa- fra battaglia Castello del distretto Pisano, tal poi a nella cinquantesimasettima, in cui d'un nella Vaideka, Che pone la ove tumUnato ora alla fiera di San « da Maxzolla « Cori di stiuolo ri parla,che a luogo in gli animali quadrupedi come e di Grosseto, tf pur pone ÒSI la cosa ». segi^ta nella Maremma in un distante », la invece Montepiddano gV uccelli che membranaceo Atdano migfia dodici, e « par Magli^echiana porta « kx)ghi tre quei contorni TAutoie di mette quarantesimaquinta ncorrere. Berignone. MazzoUa, a CoJice d Cortignano»• tcrioe • nuopo stare TìJpomaraitce Siena vicino di tuo Voltana; di qui nasca, della noiira tore l'Au- un a di ri fosse. Ma rilerare;cosa a d mamen altri argomenti per jt tutto ri terrebbe lo «ile di tal che in ne del contado Gam- delle Formiche, eh' è catlellodel di- pisano: ricche in ae vada al poi ch'ella ri fa ad e nella Valdeba. per portaigli alla fiera di San Michele far danari a Ripomaranoe» e in cui d'i ancora, fu di andare lupo teguka nelh come tettinia g|i e di stampe è annoverarsi per noto, codici di mente agevol- la tra raccolta abbonda del appunto provenienza i tosca- Tra gli autografi d*UM le debite CluedeMlo calamo scritto amtnii Italiani e maestri m'inganno, non talvolta le da avevo di persone, lunghi anni Carissimo Non andare per ri^xmde si andar spettare per vessi ricevuto Torino - scriverò scena gli avrei scritto prima nel Lei farle vedere» che più tanto Pure più perfezionatain quest'opera. la andata cosa sapeva amico, caro a- in aveva (^ Capolettimi se che ora se giorni che apena non a- di talento. vari sono certamente ma sa, mezzi, stava rispostoal sig.G"nsul giustamente perchè adattati a* miei Per gli dirò che domani, opera, che momento lei,gentilissimo maestro pure lettere,anzi sue dicendo: stanno nel- è piacere,scesi dal legno,feci a avrei vado divisato. Per dei poeti. Il biglietto come alla prova. con scrivere a tant*enfasi, ma con ma nell'ani- rono studio, perchè fu- maggiore lettera gentilissima sua legno sig.Romani al si vede Se del Municipio di Torino. ora Romani Febee cui copiato daH*antografo che carte, simi mas- Romani gitmse la in meriterebbero da la MaUbran. e spiraglioper nuovo le mie tra Pasta XIX periodo dei nel vissero collaboratrici cori dei maestri vere A montando un che Kaotof^foteca Cossilla,proprietà Mi che conio quali giganteggiano la bigliettoè quello di quel genere le tra biglietto, un melodrainiiiatico del tecolo al maggior poeta del bd pubbKco Granunatica, moniia a di quelle grandi eroine una Io tcoie vìrtiioM mi Norma molto sono vi non è fronto. con- . Quel quest'opera.Ma seconda una il mio mi carattere che ora Norma non oltremodo c'è voglia far giudizio.Pare col vole suo scrivere Bolena. avrò non o 24 o cento A nessuna opere costo che più da lei mi un anno, mandi di fare felice. Contento, parlarne:basta al diavolo in perciò desiderava s'impegna talento inìpossibild un mandare sapere perfezione,e che sento sono Romani alla va cento e doe che Donizetti che così sinora parere non lui so, persua- be potreb- Bellini,non al diavolo, difficoltà di dirci il mio per signore, c'è che na l'An- lo vedrò quando che è quello di la gente che tutta desidererebbe vederlo ai deve dirci qualche cosa, lei pure e che se farà due opere a Tanno persuaderlo, più che proprio più sodisfatto.Sabato Addio tanti saluti la dunque dirle ch'io ho non dico di lei ricevuto um.ma Brascia. 27 Pel ed serva quelle lettera da na sce- la » che Quando « si ed creatura, lue sorelle Crisi lei scriveva 1834: poi e il tissimo mol- amo giovinetta una come il 26 dicembre Ciulietta Crisi Norma, era lo « *) Quando fece fiasco alla Scala, la Pasta della faccia i lineamenti novembre Parigi,FU entusiasmo un bellissime. entrambe erano moltissimo,piena di merito straordinario». la Norma mi e versi del Romani cantano sino di sentirsi belli ^. par buonissima come di CRISI tutte avevano espressivi,la bocca al Florimo, da la Crisi, prima e senza stima sua la più giovine,Giulietta,carissima al Bellini. Di catanese sa sig.Consul lui, che conservi di cartello virtuose « in modo famosa maestro fare al GIUDITTA bisogno di ciò, perchè avevano 1831 in va amica il detto della Pasta: noto si compongono Più di prego nessuna fluidi,così scorrevoli,così che si entrante dagnerà gua- l'amor fatica, e meno luglio1835. Romani indicibile.E non quest'uomo, grande effetto di mese dissi,gli avrei risposto.Mi come così del P mani» Ro- la Norma. con ciò, scuoterlo dieci, oltre la scriverne celi. Caro sette Adalgisa. 1835, dopo il gran Nel a Londra trionfo di Bergamo la parte nella Norma della protagonista e scrive, nelV Anna ì Puritani, giurareche ti posso capisce né Balena, ed perchè ha non né Norma al A suo carattere. ma Tistinto né è mio Dunque che nella potrebbe tare adat- sentimento si non ^) sebbene di scuola di avesse canto pò* dura un modularla e si la voce Giuditta Romani, F. FLORIMO, Vedi mezzo SCHERILLO, Crisi ebbe segnalava per Bellini, memorie Vincenzo gran e parte: essa di e Nell'affrettata Moniecchi, fu Romeo, libretto del su mentre 1862. Morelli. 1882. giunta era dizione, buona sulla scena. lettere,Firenze. Barbèra, Bellini,Ancona. soprano, chiarezza ed elegantedisinvoltura nel muoversi composizione dell'operabelliniana dei Capuleii 2) Fistruzione, per e li sostenerli che, specialmentele parti drammati- l'esercizio a 0 che, an- Giuditta Crisi, invece, si confacevano e con » vista i caratteri elevati di Adalgisa è la sola che farà nulla;la parte non L*ho « semplice e innocente, genere nessuna; a quella nobiltà di stileche richiedono. con di opere seconda sarà non li sente, cantante: insuperabile, specialmentenel tragico. ivi è mille e riusci. Il Bellini, in non Florimo questa questa occasione, caratterizzò alFamico Dalle la Gazza, la Crisi tentò di altri teatri, e pag. pag. Ciulietta 456. 94. o 25 o ni dice nella Norma la Crisi nella lettera sopra riferita, di (are ancor meglÌQ che nei Capuleii,e andare per in della predilezioni cantatrìce nostra pronunciare sul [X"nizetti. Questi a quel tempo; Romani ma del dicembre 1830 *).Pare » il Donizetti deliziosa Gli XElixir che è il primo maggio del 1841 ^), non del Bellini,non deve fra il melodrammista che e il dissenso s*era composto anche dopo, il 13 mesi si pensi che settembre metodico 1835, Vincenzo cantante Bellini tempo, letterina di dei numerosi BRANCA, Torino. Loeschcr. Ricordi. 1683. pag. ^) Sebbene matici, Torino, non Vedi Romani, o 26 o 1882. pag, vero i aveva suoi ed Pochi più. era RENIER RODOLFO bibliofiloingleseil conte i dere, ca- possono a Foscolo Ugo noto 153-155. la desume almeiko in questo op. fatta morire RIGHI, 1860. BRANCA, ben nella autografiitalianicustoditi, Romani Donizetti, in Nuoìw 1841. poiché FR. dovrebbe, *) Fdice generalmentesia del quellianni ma di Craw- mi ha sodalizio), nostro di f»" riputati maestri Cfr. sua SCHERILLO. del musica Belliniana, suo Milano. 27. 2) VALLETTA. la data òsr sito propo- a di cartello^. « non ford, primo pari di Scozia (recentemente ascritto al EMILIA in forse la Grisi ma le bizze d*una gnificabiblioteca di Haigh Hall, dal 0 potè rudezza tanta equivoci in cui i contemporanei e II. Una esame come sic- della Favorita. a Un iamente ga- giovanissima alquantafreddezza *). E 1 834, E drammatico. riuscita simpatica,né e stata già nel i nervi avere senza rato collabo- quellaparte della esuberante vedere le sarebbe v*era quello del Bellini. Sono a del nizetti criterio alquantopessimista, superiore l'ingegnodel Do- giudicare, con motivi per fama di Lodi, morì Bami conte meravigliare,se il maestro nel maggio 1833, la più Giuditta si p^mettesse molto alla Scala avean pure ove temperamento di Lammermoor scrivendo al Romani, scena della piedestallo il 12 scena suo potè produzione donizettiana che meglio Che in al al sposa sistere ai triodfi della Lucia in l'Italiavedesse dopo il Barbiere di Siviglia, si confaceva non Grisi,andata Giuditta andato buffa che opera Balena^ scritta di getto dal dell*£/ùr£r d'Amore, il Romani, e parecchie opere già composto aveva si scrisse, «il reale s'avveda non ne nel giudizioche vie- pure Donizetti,che andò dal fu, come e appaiono che VArma riconosce non essa di getto musicata e maestro nella tradizionale stagione estiva scena meiggiore di Brescia. teatro Le di Venezia, 0- Tuttavia si sentiva infatti stava essa del del 1830 marzo che con a alla Fenice Carradori, nella prima rappresentazioiie la Rosalbina era Antologia, serie IV, la Giuditta nel Dizionario nel voi. 1 840, dei biografico che dall'iscrizionesepolcrale a 71. 1897. pag. 146. trentacinqueanni, tengo poeti riferisce e e ariisti mdodram- che, giova credere, mentire. particolare, cit..pag. Torino, Loescher. 1907, 176-184 pag. 105 ed seg. andie CELESTE PASCHETTO. lice Fe- rivelato l'esistenzadi questo inedito del Foscolo % biglietto curioso anch'esso, della lingua francese soggiorno oltre la Manica, Il deiringlese. quando il Nostro s*era non della caratteristica scrittura foscoliana. Sarebbe assunto Mon Je de homme un de toute je m*étoime et — impratichito ancora Lorenzo « loix dopteraitous, alors adieu ricordo dello un donimo pseu- Alderani »? de tout tout mon de ame, envie de avec (5/0)!Je dans et mon nous cor- la bornie foi,surtout observerai cas patiencea votre parlerons ce en pour j*a- changements que vos soir. Jusque — coeur. Tout k VOIM FOSCOLO L. Samcdi rissimo, chia- L cher ami» remercie vous riger prima in Isvizzera di poco primi tempi del ho letto un alterato,poiché nell'originale è i»'enome lo fa attribuire ai me sicuro L*uso. mal- *) verso: Sinclair Cullen esq. III. Lettere La prima, dalla preziosa collezione di Haigh Hall "),ci riporta tratta pure italiane di celebri dame agli ultimi fastosi tempi dell'antico regime francese, ove primeggiava anche gradinidel sui per la Comtesse Versailles,et qui n*a Paris, voudrait ') qu da professatale Bil"lioteca Lindesiana de Balbi qui pas la on le lieutenant M. chez la bi^) di Bal- contessa principe un posto trono. Mad[am]e a la devozione dispensaide elle,quand elle di Crawford conti à est présenterpersonneilement se rarrangementde civil,pour dei obligéed*étre beaucoup à moment un (ilcognome est la tutelle de Linduy). Autografi,N. è: 1582. A 3) Biblioteca *) La principessadi Monaco, della XVIII. il riebbe QUAN. ed che. Lo Francesco come come fìrignoie, cugina era favorite» Je Louis 1613 ». suo de dei BalbL e la Force, Caumont nel celebre al aveva salotto della 11 gentiluomoitaHaiio fu presto colta contessa, assai dama «mtntriitfl « d'atours stabilimento in Livonia, quando principio della Restaurazione. » dal futuro Luigi Ritornata in Francia, dopo il 18 sovrano. XVIIL June lei conosciuto la beila sino al nelFesilio. favorito del che qualche fugace infliieny politica Lts mademoiselle Balbi, da (Maria Giuseppina di Savoia),fu segui fedelmente d'Avaray Maria « erronea, 75. alloolanato dalla Corte, dove di Provenza contessa data, evidentemenle [De] Balbi (1753-1836). nata patriziogenovese dichiarato pazzo la Lindesiana, Auioffqfi,N. Gmtessa il ipocato d'altra mano matita ^ le brumaio, Cfr. cesse suc- non j. TUR- Paris. o 27 o M. 61$,et qu*ellepùt donner son procuratìona quelqu*iin pour sa objet:eUe prie Monsieur Boudot faire sur cela, et qu*elle{sic)est cet se Au Di Lundi petitLuxemboitrg') ce più tardo può poco la Teotochi 8bre 17 di il Albrizzi signorReina ch*egliloro che lo Città. col il ci richiama di codeste la fama la bellissima Reina. di il bene avere Biblioteca. Si sua gine re- nale alla Biblioteca nazio- stati per permetterà domani mento nell'atteggia- appare proviene dal fondo e figlio sono e suiyre. bigliettod*un*altra gentildonna, nella collezione Custodi Italiani 1545) parigina (Manoscritti Isabella doit qu*elle la Balbi, ci al quale poco famiglia, dei salotti.L'autografosta qui peut ce 1 765. il seguente essere lui mander la marche Albrìzzi,che, anch'essa, come di madre vedere de all*ora di minor lusingano disturbo, suo della di voler loro incficare. AlloggianoaU*albergo pregano ') Ecco ora Trivulzio al due graziose lettere della principessa Cristina di Montalembert conte letteraridella prima esercitò amabile del metà la visione ^);evocano secolo XIX, Belgiojoso dei attraente la ove di coli cena- concittadina nostra ziata impero, giovandosene a procacciare simpatie alla patria stra- dall'austriaco. Monsieur credi de drame prochain son sais Monsieur ^) aura Rémusat vous que de la bonté de Je mande beaucoup regretterait a mercredis parmi jour là, ce semaine amis, si que mais et pourrez qu*une vos Mer- moi Domingue. Je vous voyage, je sais d*autre part plus de- ma M.*^ de Rémusat absence. votre *) II piccoloLunemburgo, votre des ennemis Mais était connue. St. habituellement recevez ferais bien me révolte de la de j'espère qu'à peine de retour voudrez bien ne reprendrevos vous tard. lire chez destra del palazzo omoDÌmo, proprietàdei principidi era Condé. ^ Credo Giuseppe un aMcgnare Teoiochl neiraichivio Sono la viscontessa ^) 11 re o 11 suo conte nome questo lungo viaggio,che iiabella MANNI. ^ di poter Carlo è di unito al biglietto la condusse Albrixxi, i mot o sino a il amici, quando 1*Albrizzi de fece con Parigi;ved. V. VITTORIO ino tempo, Torino. d'Ecotay,liberalmente custodite dalla figliadel 1883, grande suo glio fi- MALApag. 92-93. oratore lamentare, par- Meauz. Rémusat ( i 797- 1873) fu, alla storia della Francia Thiers. Luigi Filippoe del presidente 26 161 1, più che dal 1830 letterato,uomo alla sua molte. politicoassai Fu ministro to. no- del Quant Monsieur moi a je souhaite je crois inutile de fassiez vous que il est faveur ma en dire combien vous infidélitéa une vos mercredis. Recevez Monsieur Dimanche compliments les plus distingués. mes C. mabn. de BELGIOJOSO Monsieur, N'ayant plus eu le de [Jaisir voir vous paried*une partie à Montmorenci, je ne dans Taimable intention d*y verni avec sirons moi et qui ai surtout à depuis que sais si le de- nous faire (aire connaissance vous avec famille. ma C*est demain general est M."* de Mignet M.*" et Veuillez Mi ^) et c*est crois que recevoir et tout compliments empressés. mes questa della principessa,il Mignet, là dove società. Ritrovai letterina di una cher venir diner renger que Fauriei» vous après demain qu*ildinerait nonce avec vu n*etes portant, faites libre pas chez de si dégagez-vous et sur Ne si vous aussi la dìtes pas me vous et Be- an* qui j*ai a trouverez amis. vos voulez vous trouverez y depuis longtemps et effort. Je compte un aimable y (M. 293). Fanrid moi. Vous Vous vous. quelques personnes et vous mardi n'avez pas vous bien serez nata raffi- del Fauriei,conservate le carte alla biblioteca privata dell'Istitutodi Francia, Fonds Mon voto de- amico un riunita la medesima ci mostra quest'ultimobiglietto, tra BELGIOJOSO de C. di far seguire a et M.** Fauriel»M.' avons nous M. Outre moi. roatin, opportuno pare mot préciseschez rendez projet.Le anci^i notre toutes, nous Ampère. Je répondreun Olmanche heures dix à Corcelles effectuons nous que vous si toujours étes vous Tous nous. avons nous etes n suis pas votre cesse prinnon; bien dévoué mille amitiès. avec MIGNET. Termino con dei francesi.Maria principessanapoletana,che fu poi la regina lettera deUa una Amelia. Vi è Feco di sollecitudine della giovine duchessa giorni fortunosi d'Orléans per e vi appare la sua fettuosa l'af- antica e fedele governante^). 1) Fone ^ La il Tircuy vedova del de Corcelles (1802-1892), deputato sotto tre regùni e diplomatico. giureconsulto napoletanod'Ambrosio. o 29 o Palenne. et regu de ignoranton il m*avés vous Vienne M.*'^ d'Ambrosio; indus les réglesde la sujet de au EJle plus stricte à ser frére le son Agréez de quelleje generalde la manière (sic)je vous ne pas la compro- b"timens de m*indiquès(sic). vous la sincère estime la avec suis di Lord L'originale sta fra le carte ora Welbeck a li aperse me guerre la faire pas- de atfectionoée A:/*ÉLIE MARIE che dans tenue votre custodite que suis de que Texpressionde nouveau ce me prie donc vous vous nouvelles,dont je sais mes pluseu a tout donnés me quelleje prudence, pour qu*elleest privéedepuisqu*iln y anglaisqui ait été à Naples. Je en correspondanceavec la dans *) Tour Tenvoi vous ma vous que La reroercie de vous désire lui faire savoir de mais mettre, Je d*aprèsles avis lettre pour une présent,je a remettre. (sic) écrit le C.** de lettre pour une retrouve se la lui faire priant de 1814 LordL My Ayant avHl 28 ce William (Boundle 26 Bendinck Abbey, negliarchivi di S. Portland, di il duca G. 1303) n. ogni liberalità. con C3 GALLAVRESI GIUSEPPE a BIBLIOGRAFIA Prof. dott. GUIDO Seconda BUSnCO. edizione 1908. aumentata soltanto in forma ora preannunziata l'imminente *) nell'eiercitoinglesee doveva inoltre cavaliere di Stato. Alberto dar a 98 pag. ^ e La o 30 DES o un Berlana. prof.E. indice. Salò, G. poi U occupare per ministro carriera sua dello DE la Tour, che Sallier de Vittorio AMBROIS Devoti editore, Tultimo Vittorio serviva l'alta carica di Alfieri,a allora dei chiamati dignitari Statuto, la coMÌgliècon Noie» NEVACHE, ei re ono- con maresciallo del degliaffari esteri,presidente quando, primo stata era franca ed di voia. Sa- Consiglio da Carlo autorevole Bologne. 1901, souì^in, segg. prima edizione,di Cik un cento esemplari,anteriore di saggio di bibliogmfìaalfieriana il compianto G. 1903 di di apparizione, la Bibliografia sulla conifinne parere LOUIS in oonoiercio. nel lettera del Alfieri,con appendicie dell'Annunziata, nobilmenle Coronò paroU. Cfr. V. definitiva, dopoché da quattr'anni ne il conte ogni prol"abilità Con Fu di due pagine 149. in-4^ Esce ^, di Bibltogrqfia Mazzatinti. pochi mesi, aveva dato, non come pare aia stata mcfsa gli studiosi sanno, dalle recensioni acri dalle satire ringhiosed'avversari personali, quali furono e qoeOe dello Zacchiroli del Pepoli,cui si contrappongono e d'amici,forse troppo Poscia parziali. discussionifra valentuomini,come le calde esaltazioni però le più calme cominciarono sapienti e il CanniilCalzabigi, ilCesarotti,il Bettinelli, ilGaleani Napione, il Ginguené, lo ScMegel.... Ma gnani,ilMenegjielli, dopo il 1860, quando Fopera della poeta, viva. Dal 1860 E settecento. critica intomo al 1903 questa continua d'odi genio nazionale, oggetto sublime seggio,ora troppo di egliè, maniaco, un noi: tra del più efficace e più facendo i manoscritti il Bustico passa in rassegna, e rappresentativadel d'amorì, esagerati,ora stoltamente abbassato rimane rimarrà e troppo, che possono sembra farsi sempre il rivolgergli finché vivrà nel sempre, Secoli Sublimi A *) Eccone il primo gH e fopera tragicadelFAlfieri della 100, n. di Vittorio. giovanile Dorma cui dell'Alfieri si 32); il dabbene TAIfieril (cfr.Ghm, di stampa; Benedetti,in Per (e 32 quanto « nozze stor. così o trattare esau- pagina 3 elencata a letter. I, 1883, ital., A. D. stampò correggere gii pubblicatada bando, in pag. di Felice Tribolati in luce doveva scambiare 146). Qua e chi an- (Pisa,Nistri,1873, lettera della certa zone can- 127, sgg.). di contemporanei, non giudizi innanzi « rita inse- inedita la come Ricolta, Bergamo, 1907, pag. al chiarissimo Alfieri,ed Alfieri,inserito nel Capitan Fra- V, Agostinì-DellaSeta-Marcello, della V, Anche (Milano,Vallardi). il 1642 pei Lettera « di là Eleuterio Pentisolite non », d*A!- contessa un cane mancano colrori er- pseudonimo di El. Pekipolite». d è noto, difatti il Bustico d'una TrageJk ragione A ragiona, recando pagina 16 sari da a dimenticata la è certo cui (ved.ora me di erudito, che, più tardi, dando bany al Boutourlin,per Milano a in cui gentil,per Ceaanne "// inedite dimenticati i Diporti letterari sul Decamerone "iavano ^ scordar U aprile1887, IO scrive nell'articoloL'Alfieri gliscrittiin A/on strenna articolo intitolatoRune un Vili, anno oggi vediamo Tragedie non assai opportuna, dell' dell'iconografia e soggetto si possono le edizioni delle avviso mio a manoscrìtti Giuseppe Barbierì, intitolata Sulle di » sgg., sfuggi•! Bustico coMMa, stata, 1842. Bellotti pagina 4 a il secondo come scrìtti concementi Febee o queste i critici0. sarebbe tuttavia alcune. Fra la fiorentina del Fr. loro si aspettava: profetandoandavi. età che ragguagliassedei che sezione Alfieri *).Così Tra additare potranno una pag. hai create eppur futuro che, un pravi in noatro, delle completare il diligentelavoro del Bustico, nel quale ben poche lacune, io penso, Fra nato, vate petto gli italianid'oggi certo sono saluto ch'eglida O a al livellod'un degenerato e più lontano. Non commosso nostro innalzato genti latinequalche favilladell'amore di patria,ilvaticinatore di pur che l'Astigiano figuraveramente spesso il toccano eloquente dell'interesse vivissimo prova destare a lui si vien a gli scrìtti che una autografied in luce gli si rimettono soltanto non non ne fu mai fa scgmilMa prima d*ora cenno) l'esistenza presso diosi fugMsemenleaglistu- se non la Biblioteca Ambrosiana delle Tragedie dell'Alfieri, eseguitasotto copia originale i suoi occhi a di Roma poiché le ricerdie dei Mazzutìiitì e del Pélissìer,per nentonenle, qnefledel Teza alle simo alfieriane.Ma carte dare del Fabrìs, hanno e potrà, voto nostro il dottor Bustico in appagamento lavoro, ch*io gE suo questo a amplitama luce sulla recato tabile, accet- prossima. auguro Gli ex-Mrh BERTARELU. cata toc- ristampa delFutilis- Ualiani NOVATl FRANCESOO a Dott. ACHILLE torte lo creda ove nuova una dir di non al (LetUra aperta a Ulrico comm. Hoeplt),Milano. Tip. Bertien-Vanzelli. 1906, iii-8^ pagine 28. Il D. chiaro collaboratore,che pubblicò,or nostro tL aspre Prior forti,perchè di quel e il suo per volume intitohifto 3500 fatto stato da di più soorrettissìnio, cosi tolto,quasi per lihtis Ualiani Ex sua a del parte intiero,il materiale pubblicatodi e a parole con per e avrebbe J. Celli,il quale ne comm. esaurito,sia libro,oramai suo saccheggiosistematico insaputa un iJhris it^iani,si duole lavoro egregio sngK Ex un sei anni, in unione sono recente nella serie dei Nlanuali Hoepli. Uaccusa m è gravissima; ma opuscolo,appare questo delle innumere volume il peggio si è ché" di fronte alle prove recate che tutt*altro infondata. A che, dopo questo, parlare che d'altro genere, tipografiche e.... mende fiorettano il gellianoe deQe qualiil Bertarelli riportalaidissimiesempi? Meglio consiliareai lettoriche è brillanteschermaglia del ancor l'avessero fatto di leggerela non valoroso consocio. nostro ^ nel 1782-^» Cod. Tediima dia tervl par 185 Y. di Siena. 190X270. 11 primo Umm Sono copie, ma fanócolo ha Fiim/K ed é di pag. 11 volume Novembre 1782 7a In fine: «Roma, Tragedia IH, « icritla 280i la dedica, P«at" 189-278. roModo VoL conricne; e II I 1783 Il volume In fine: « Roma. Le mi 27 1-84^ nota: « di Gerì GandelKni. 1782». ». t Secane, \ Votame Oreste» Tragedia VI. 1783 ». nel PtJazzo di Spagpa il (£ Le tragedie 7, 8^ 9, Gemimo dono A, da 1882 di carte 86-168; pagg. negliahri saranno Qoerto volume, legatoin mano dell* Autoie: d. A. \ Volume « yo- toncino car- Alfieri\ Tragedie \ ». ili è intitolatoTragedie \ di V. A. Tragedia | A/// | pagg. Precede pagg. F. 16 Maggio VA. 7 Mano In fine: « Roma, 8a \ Va- AaU 1782». FeU". autografa, a non «Roau, v*ha hi giallogpiolo, reca Ottottia. Tragedia Xh « Agamemoim | Tragedia [X.](E qui Romumda lm" Eaio \ ViUarto Alfierida Rappieientalain Roma il titolo: Tragedie \ di li ha 15 mingano dell*antafe. amno TAaide, tragedia,di pag. IVeoede ». di antografosTragedie | di Il quarto la Virginia.Tragedia IV. U vokme di degliiamaioh comodo a che quattro faicicoletti, di primo. Omsta coneziom om il tìtolo contiene: La Il Icflzo VAnUgme: 20 qui anpw Tohnne Tragedie di ViUorie Alfieri^ un. diamo Ne ^ al teno pagg. 1-87: 166-245. vohune Tlbnoleone Alla fine: « Terxo. Emo | Tragedia | XII | pagg. Roma. Febbraio 88-165: comprende: Afer^pe | 1783». in foglioTolante,dovuta al padre Raffaele Toquert'awcrlenza dieci Tragedie manoearitte,com'io credo, dal Polidori,hanno presenti il titoloesterno o 33 o Dott. GIULIO ttprtamo Jl COGGICXj\. Làpn^ lUastrando che eglipubblica,d'un registro molto interessante, (rammento un relativo ad alcuni prestiti di libri,fattidalla biblioteca Marciana, il 1494; frammento e studioso ci fornisce accurate al 1527; l'egregio informazioni intomo Eustachio, Suida, Pausania, Simplicio,Euclide, I^ocopio, Origene),ed anche Galeno, Appiano, Filone Giudeo, Amano, alle qualiquestilibrierano persone, gjialtrii più bei nomi Gradenigo, Leonardo del ToL I ed i rOiesle. Inoltre fatte e 191 fera tono Mocenigo, Domenico di Giovanni ddl'A.. come tutto Tebaide nella separato udì'Agamennone, due gbtia, due de'fof^ietti ove uno di nella TehaiJe, due neU'Oresfe, uno Caluao)ha ha apposto propriamano le fatto delitale tono al principio convienà madre, wa a i ramhiamfiìti per neU*^ntf^ne, uno nella RotamnJa, di pi" nelI'Olfoo/a); uno la critica che ha creduto dover delTAlfieri Amico un tragicodi che fare. Egli è singolare l'Agamennone, l'Autore ordina al desidera col che e^ in nella K/r- tre questa tragediaed al quale TAuioce a che e^ risposte le correzioni sono fare nel manoscritto a V querto manotcrillo la dedicatoria della Mempe doppi, concernenti quattro foglietti tonovi aia l'Abate (io credo die I fof^ietti die riguardanole correzioni, sono foglietto. autografi, quattoidid(due nel FìUppo, n. del aulopafo è il Froolìipìzìo pive àtuati riipettÌTamenle foglietti come della Tragedia cui appartengono, ed autografa è pure un di Pietro 192. corretti in fondo deD'uhiiiia pagina ddTAtto e in tanti ipane di studio,confidati. scopo tolomeo ci sfilano dinanzi: Bar- egualmenteautografele corroioni die IroTanà che leggeà in stati, a torno in- dell'aristocraziaveneta dì GÌMCiin libro tcrìtlQdi ptoprìo pugno 1 bK. ziose pre- e di parecchi codici greci bessarionei alle vicende (Aristofane,Sofocle,Omero, Tra il 1474 tra mente regolarcompletato da altre notizie singole di prestiti, dal 1524 registrati alle f527, dal f474al detta Marciana manoMerUti 1907, 9* gr.f pagine 24. Hamaowiisz, in di segretario suo della cartolinala al principio mettere parola difca. « queste died Ora deDa 1^ che hamio nd Vincenzo 1783 dal tipografo Pazzini Carb. tragediemanoscritte Alla stampa GandrlBni. Gli altridue egH nella dice Viia, sua dd volume P Questi manoscritti sig.*^Teresa Uni. Essa Mooenni, del 1788 e anche vaio e in parte 1843 o la per stessa conto G. nell'Ambrosiana serie II,voi. XXXII. lettere, Custodi, tra 34 o edizione Senese e a i cui ddla quanto noscritti». questima- Siena dal signor Enrico dell'Alfierie nd tempo Mooenni, della figlio dd Gandd- stesso Cori suoi amid». fìrai manoscritti e l'edizione senese e quellaparigina via per cui giunseall'Ambrosiana questo dmelio alfierianovi di Siena, la Corrispondenzaautografadella Contessa d'Aibany coi suoi amia quale ha dato deUa dire che propriocchi dell'Autore. Ecco continua: quindi il postillatore comperatim amica sviscerato defl* Alfieri,il Covi amico circa queste ometto; da questi due per i servito per di forma. diversità grandissime corrono Probabilmente pervenne io li ho la quale era note una presiedette un che egU pensa dò li ricevette in dono Aggiunge poi sono Tolumi furono pubblicati sotto Segue qui il brano della Vita, che « la stampa quelleslesse edizione delle Tragediedell'Alfieri, seguitein Siena libri le sua Calligaris (Di di Milano a dire per dtete d'Aibany carteggio della contessa in Rendiconti 1900); vale Tragedie sono un del R, cessione IsHtato Lombardo fattane dal Tosoni nella descrizione fatte eredità letterario-artistica. a Galbiate eonaer- di sckrae al barone il 5 tembre set- Taddeo Risalii, e in un di Niccolò di Andrea questi (sebbenelo proibissela con l'attodi donazione del cardinal Niceno umanisti,qualiNicolo Marcello Vemia del quelladella le quali,se conto, gran ai tenersi in tor perciò l'egregiodot- lode sincera. nostra GMa PA5QUINELLI. ed nccogUlon deU'amahn e (con XII anikhep Lucca, Tip. A. Marchi, 1907, ia-BP, pagine 124 Mtampe parte rie, indaginilettera- minuziose queste a avvantaggiatain trova debbono quasi superflue, apparse possono FERDINANDO AvT. tista Bat- di Belluno, Giovan dai severi studiosi. S'abbia utilissime, come CoggioU, la Gnr. più illustridiplomatici, e mantovano. coltura,emazie nostra ricordatichiari Giovan segretarioapostolico, e l'istoriadella Marciana, si con Tomeo, d*ln|^iiiterra, e poscia vescovo re accompagnava Marco), vediamo Niccolò Leonico con Battista de' Malatesti,oratore Cosi, insieme clausola che nota S. a Rustici, patrizioromano Casali, oratore anche Alvise Friuli,Cario Cappello; G"iitariiii, di tavole fuori teHo). h"lhgnfid mJl'arte JeU'hnMme Appmii (stampe).Lucca, Tip. Giusti.1906. in-d^. 47. Pochissimi in Italiasono certo gareggiare nell'amore frutto di questo di stampe, che stata questo solo tutto, collezione prima la pregevolissima che e ed l'artista, amatori detto: dopo e alle nozioni accennato analiTTa le diverse maniere ad cui si sente in avere, stampa tutto acceso per specie di proemio una cosi per l'erudito come elementari, indispensabili per d'incisioni, eglipassa raccoglitori di parla prima dell'origine reca volumetti, scrittiall'intentodi diffondere egliha l'impcMtanzadella generale,esposta l'utilità e e Pasquinelli; cav. nobilissimo d'arte. ramo D piano dell'operaè presto per il giustamente orgoglioso;poi questi due va un è giovani,i qualistudiano,la passione da i tra insieme antiche, i qualipossano stampe Tarte dell'incisione, con per mirabile sentimento di cui il N. formano di raccoglitori i questa, di stampe; ne dà le diverse specie di collezioni, esamina esempio la propria,mostrando chiarisce la definizione; ne e pianti princi- dell'artedell'incisione: trattare a i i metodi minutamente seguitiper formarla. Qui finisce la prima parte che costituisce il primo volume. La seconda pubblicataor parte, già fa un anno, il titolo di Ap^ sotto indica quegliscrittori, salVartt dell'incisione, che più biblhgrqfid punti ragionarono di questa materia, come il Gori Gandeilini, il De Angelis, con il Baldinucci,il Bottari,il Milizia, dahnente deglialtri scrittori, a Vittorio I%a, tarelli, Concezione cominciar Alfredo spe- di l'aggiunta dal Vasari un elenco gico cronolo- fino ai viventi Achille Ber- Comandini. eccellente che, saputa ben colorire a dovere, sarebbe più stata che utile ai giovani studiosi italiani. Ma pur troppo^ d più impoftante,più che è forza confessarlo,essa una nella prima parte^ che trattazioneoriginale, ci appare come è la un'antologia, o 35 o in coi Taotore siasipìadulo ?f^MHiniare àumnieri quando a molto invecchiate,contentandosi oramai sì, ma più accennato quellide* quaK come sopra, il Vagaro, il Lomazzo, Boni, fanno quasi cosi sapore leggere,e a si dà arcaico per come la fatica compiuta dal compilatore,come marsi, di questo lavoro, non sarà questo cara e il cav. per eglistesso che Pasquinelli, servirà degno di (osse akro non trattato, essere e certo volontà ha dimostrilo,una buona tanta che giustamente chiar ama essa vana; argomento, un dò, noi crediamo nonostante sìa intieramente richiamare l'attenzione, sopra a volume, Il lavoro acquista intiero le wpett dell'opera. le stampe di cui tratta, ma che poco invoglia insegna davvero. Eppure, poco notizia nel secondo TOriandi, il Mengs, il Lanzi, l'Huard, il Ticozzi, Onofrio un abbiamo Oltre agliscrittoliche quando qualche periodettosuo. a tntti da opere classiche di cucirli insieme inserendoci bnmi graditasoddisfazione. NOTIZIE 9 Nuoci furono soci della ammessi B"lhgrcfica.NeU'ultima i signori:(621) dott soci a Emilio Ungarelli;(823) prof. cav. Gavazza; (825) Fulvio cav. Gino riunione del C"nsiglioDirettivo Lino Sighinolfi; (822) Gaspare Costa; (824) conte Cantoni; (826) dott dott comm. Guido Sanguinetti; (827) piof. Rocchi: (828) dott. Luigi Nardi; (829) prof.Fedele (831) prof. Francesco Vatieli;(832) dott Giulio Monari; Francesco cav. Romani; "830) Giuseppe Ra- vaglia. 9 Oliava 15 dello Riunione della logna; Presidente Con Frati Gaspare, Vatielli I Comitati si ed futuri ospiti, sicura di successo conte sono i nomi per cav. dott messi aw. dott dott per 36 p come Francesco Olindo segue: Gavazza; di Bo» Vice Prc dott. Guerrini; Segretari: le mostre Raimondo, dott. Emilio OriolL ed artistiche^ scientifiche Lovarini Alfonso^ Corbelli dott. cav. prof. Emilio, Rossi Albano, Ungaretti Francesco. tosto all'operaper pr^Murare degna accoglienzaai egregi dei valentuomini che li con^pongono la futura Riunione, che d figuriamo porga detta vigoria del Sodalizio,a p la prima volta in Bologna il Co- jEconomo: Sighinolfi; il Comitato dai signori: Ambrosini prof. Giorgio, Rubbiani e Bologna. Il giorno Giuseppe Tanari, Pro-Sindaco conun. dott. Lino e si riunì pure esso formato conte effetiivoi per in Riunione, composto marchese on. Giuseppe Cavalieri comm. Lodovico cav. Vili nostra Onorario: Presidente sidentt lialiana B"liogrqfioa febbraio si è radunato scorso Ordinatore miiaio della Soddà cui son rivolte tutte le sono arra novella nostre stimonianz te- cure. Bhgrqfioa Milanese. Pubblìcliìamo voicnberì questa lettera dott. EL Verga, direttore dell'Archivio Civico milaiiese» dell'egregio Raccolta 4 Una càroolsre nella quale fi amnnzia l'intenzioiiedi ag^ itndiofi die, speriamo, vorranno che si va formando, di questo presso alio studioso il modo manca essersi m acquistatauna dono, minuta con analisi,a fa magi^m^mente Li uhJìfujto umana. », tesi cor- notizie biografiche si trattidi persone questa studi degn onde mancanza; che. svolto un'azione efficace odierm che ten» la storia critica generale, solkE materiali per preparar sentire con di consultazione, opere quando meno universale,hanno nomea oeil attività qualche campo le buone di procurarsiprontamente di penonaggi illastri, ogni susndio vien senza milanese biografica Raccolta « l'incremento. in Italiapiuttosto scarse essendo pur una nella fiducia ch'Ella vorrà Istituto, contributi favorirne ed aArettame non utile raudrà contrìbnirvi: permetto esporleil programma Se, che progetto un IBostrissiniongnore. « Mi attnare bene e die gh btiluti dvtd, B3"lioteche od Archivi, destinatia sussidio dec^ studi locaK,cooperino, di cui posscmo disporre,alla formazione di un repertorio biografico italiano che porterà indiscutibilivantaggiaglistudiosi di ogni genere. coi mezzi della Commistione Pertanto, confortata didl'autorilà e dal consiglio direzioBe ha cominciato questa a di vigilanza, dalla raccolta di opuscoli separue possedutidafla Biblioteca dell'Archivio,tutti quellicontenenti di dibiografie ladini milattesi, redigendone un i nomi quellidd sotto e « doppio catalogo^"eciale, sotto faiograÌAti ». Queste collezione ha di mira anche ma nd sDo quelledie Dncato antico e si o fatticon appena spiratele vari Istitutie tanta fa- brevi* usati alia luce,menr letterari, avranno in gran potranno noi minor per parte importanastL fornitidai essere città e dd territorio. coil'inviarmiquegliscritticonsacrati utile,iniziativa, cui potesse, senza troppo doni inviati a diretto,che per dia Giunta, che massimo a membri ma della possedessee di avventura sacrificio, privarsi. questa, come vico, aDe dire colleziom ddl' Archivio storico ci- nella rehiàone annuale prima del 28 febbraio 1908, U Direzione farà cenno Col con di di cui trattano; glistudi biografici stumi, po- dalle famiglienotabili deUa da Ld famigliao dall'istituto Dd anche preghiamo perdo la S. V. affinchè vogliafavorire questa modesta, certamente sua natura ed Sodalizi politid,amministrativi, sdenlifid,industriali, artistici, o di beneficenza,e Noi persone intenti scicntifid o Materiali biografiadi tal particolarmente quotidianie pubblicano in giornali massima scita, na- in Milano, operato commemoraziom', memoriam», di scritti, adunque, in disparse: vive eran hiagamente vissuto ed nell'odierna FVovincia. Si comporrà quellebrevi necrologieche tre notevoli milanesi di solo le persone non hanno di dogi funebri, necrologi, «In cflitàvanno dei biografi viene impressafra gliattidd Comune e distribuitad donatori. ossequio, '^ u ETTORE Direttore VERGA», o 37 o Petrarchesca. È dì immmente 4 Bibliografia ed anche annunziata intomo Cooperativa, in del poeta a Bibliografia, stampata a mano, spese di solida eleganza e volume riuscire un a da che Gerolamo FrescobaldL del Comune di mcontrastata Raccolta una Nel i tipidi quella di Trieste, promette di utilitàper glistudiosi corrente Frescobaldi, il quale fu, Gerolamo principedei musicisti del seicento opera, Perugia,per a gentile. 9 Onoranze « carta Rosset- compilata dall'operosoe valente studioso 1495-1904, Luigi Suttina. La volte stampa a esistenti nella Biblioteca Petrarchesca Petrarca tiana di Trieste, anni triestino delle opere Bibliografia impazientementeattesa Francesco a la già molte pubblicazione di compiono due anno buon a diritto,chiamato madrigali a che vod, dnque il la prima sua preludiavaalla sua pubblicava in Anversa » coli se- tende futura. Ferrara, patriadel grande, auspice la Società del Quartetto,in- fama festeggiaredegnamente la memorabile Frescobaldiano Album data pubblicando, tra altro,un colla collaborazione de' più insigniscrittoried artisti italiani. 9 Un terzo di G, testamento G. Rousseau. della città di Ginevra, ha di di Neufchatel fatto nel già noti, ma quale con tutti i parentie il suo che di la minuta era curiosa gliamici, per diminuire la non sia sottoposto e unisce al alFautc^sia, e illustrati che è accaduto che ultima volontà. sua dal Gabinetto delle acquistata su la sua si trasformasse essa man ciò che fu, in un tratta della serie quasi l'amministrazione della Biblioteca non le vie di Parigi dovette raccolta per in mano pleta com- una essere ozio, serie un per dei pubbliciavvenimenti. e ha esitato a pagare strarsi. di- tante impor- la secolo, la vita parigina, mezzo viva, quasi, del piccolo commercio alquante testamento furono distribuitiper cominciata aveva impenitenteperipatetico, di documenti erano successione;inoltre ordina duranti gliultimi cinquant'anni. che collezionista, L'originale Ma del 1758, Levasseur, diseredando scarsa collezione è quellarecentemente di tutti gliannunzi 1737 universale Teresa legataria della Biblioteca nazionale di Parigi.Si stampe blioteca manoscritto della bi- un fin qai ignorato del Rousseau, testamenti,del istruzioniai chirurghichiamati ad eseguire la 9 Una rito eme- del grande scrittore,il affatto sconosciuto ai biografi istituisce sua corpo in scoperto testamento un febbraio 1763. Due questo esso recente Dufour, biUiotecario T. naca cro- Perciò la raccolta diecimila lire. 9 Autografisovrani. Furono venduti, or è molto, non a Lipsia,alcuni grafi auto- di Guglielmo IL I prezzi non una scrìtta in francese lettera, e furono per nulla eccezionali: per esempio, indirizzata al re Umberto tesimo per invitarloal bat- del Principe ereditano, non 38 o salìche a sessantacinquemarchi e un li bi- R«vi«i« de Pidml» Notìdas j. de accrca LoM dea Revue 'poluUon du la mdidat de la y Ordta Manatierio l/L^ EL libro de la bodega dd guetm, de Bibli"»t«eas ArdiÌTO«t Miumm» mdUar de N. de 1. 1907: lepleiiibro-octiibre Santa Marta 5. de Caadtdape de Espma; 1520; en Mle- A. P. D. Her- Seoilla. t907: Bibliothèques, juillet-aeptembre portratt enlamine Franee en da XIII* au Schiff, Editions BihltetKèqae nathnale; M. P. XVII* et A. Notes Lemoina, sikde è ptopoa sur Vi- VExpotttion de traductlons Haliennes dei oeupm de J.~J.Roaateao. Rmvuù L. Les das Steiner, Ldttre» Stampato gank du Ms, n. in MUano, de ArckiotUes de$ 246 bitéreuani spiritaellet de Belgiqoe, teplembiaHiéoembre 1907: et la MI. le Cotwent de dee BiUhthteairu; de Mmtegaxza, VUnhtniU de J. Tea Gtmd: Gkegn^ Cm, Dkpeniteen. iieD*OffidiiagraficaBeftierì e Amot 40 ArdiÌTet et Cangia Intemaikmci feuilletsde Meres, Bibliotlièqiies Vanzetti, via TadÌBD gerente-responaahde n. 51 dee ^ 'V l OFFICtNA .. OmUnCA S VANZEfTI MITfÀKO BEttTUUU /'^ocoLLf (,:--^; 4 . ttbk 7 DELLA •i-^ pÀIXi^^$ffiUOTECADIJBgU»!A SOClfiTÀ BIBLÌÒCKAPICÀ TTAUANA MILÀNOnMCMVnr : Anno II (N.S.)Fascicolo 2-3 19(» ?.?^ m a. • '.i '?'-?^9'" m Ifkdlfsè! del pr94M»ht0 ftMcicolo " . ' m"È^ Gv MEa^CATI/lJft SÀBBADlHLs REMIGIO ^ FRÀKCESCO ; -'italia. IRÒ la torìa cfi un ,\t. . • 47 . 1 49 * . i la storia "fcHecars^da wpoo -*. VENEGONE , cckficé pr«iow" Francisco Braéco Crcrawic«c NOVATl.P" Appunti, DA /Pàgf 41 . Ì^RAI«:iiSCI. Per P. E. Dp . G; GALLA é iV . • . gU atóol VRE3l/rra 9rà"(RoMtli/Ub1aGfa^{yHa«M»^^^ La" Fayclte,V* Vcr^) i v BIBUOGRAFlÀi (Si parla di Oscar Jcnnm^. C Carlo '^rari, Ang^. ^cnzi, E, MadUalemi) : ^54 / i, • 9 \. : ; -'^P " • ' • • • • ' ' • ... . ?9 '^; V- ^ . • ., . 94 " ; • • RICEVUrrÈIN hÒkÒ "QME3TIpMARIÒ\ , ; BrKjjict. ' ' PUBBUCAZIONI • M. . .- NOTIZIE • v • Ó KCAMprO:: . ... . '. .;. 90 . .^ r. i ' Vuol . . il tìsolko per ithinion» dalla «tatta |aT«ro" cagioiuitp 4loai«tà leli^emente notlm, 4«lta pr^ariudoyie nuseita» e di cui VIll^ daremo e^a— . raf|paaaIÌonal ?aaiante déttti dalla 'soctaU Voloadi «Mando 4Mftiiraeoi giornale In terso. in toma dell'annata '^4oppio*' deÙìli J"ir«xiÌoBa»ii,secondo «olto ritardo^ In^ quosta la aaòor' essi -'C-''- \ è '-"? ^ parso dèi estolto fino nòttra ottobre di "'•'''?";, V' BHLLETTlMp^ di. i ad* ed meno il' fascicioH 4é$ ^in un numero ' ."" tA ; , ìiÉdipei»i fondarlo infi^iorcoA^^Klio co^uatn^ine alla ragìoDi 'per niQnvro -guisa il ritardo paj|^ Seoendo "»cnraniK" ' la^cìoolo; vuoi- proMimo PiOESIpENZA. . -M ì ì ì n Cibro e la Stampa SocietàBiMtotrxncaItalMma '' ttfflciale MHà MIlemM 11(ll«t*)fMÌ«l*3 indica Un di |)cpcH^ ofibiitl libFi Vfit. Ut hi cokiqp^^ 3%0 X Leone a indbcidivenì con di biblioleeke italiane dei secali XV-XVI, del card. Domenico Griniani rUibinate, la Medicea. Ne quali,alla ditferoite le ad principia, (:")Qtfiiuto, L*ÌPfÌip^tto senza della Bnea nella settima le due e 66b, lasciando congiunte67 ce. risultadal manoscritto, afieimato né e, non tahrolta qualchel^eni del ^^lo stati sono resto e tendina di questa in 1 principio* dd 65 e fine, per quanto nulla;f^ò che non può mancherebbe negato ne dice d*ui|in- ci^e il vuoto 68: onde e sì ivi ogni ahrp iiidice titolo, a verun che della descrizione maniera della scrittura, appaiono estranee essere riservo la descrizione preparando,e pubblicosenz'altro due va e 1 323), la Vaticana, (f indii^itmbibUothecae gfiost VqUc^qe air/nJex carta breria quali la li- degli autori nomi forse dopo, sottolineati, Tale distinzionesignifico dfiqualcuiK). sp^^de^ando le letteresottfdinMte* Ad fibretto un agevolare i rinvìi do rubro I. Ora a V. VoMzia anche oopertm nella nd Lmv. 1513 SBARALEA. e margine ad 0911 Ubro o progressivo. numero Trombette 1. Aatonii in (JU". detcieiitia «^ epUcc^ in membranis gocL 6. coGo Plut K rloHirata ^ a Leone, SufipUmtnkam e ad impremiM stemma uri^Mt iriam rico se- ^ dì Leone il titolo gpinto è libellut ex principii « X. C(r. de eflìceoba Qmìkutm s. Gito- BANDINl. pràni pnadpìL.. ». Ffanckd, 94. 41 Benedicti 2. loannìs decimi pont libellostectus m. aduersus Turchas lum rubro in papiro impressus «" cono de X epistolaad Leonem Flamminii Antonii 3. loannis successibus L^onìi de fratrìsordìnìs heremitarum *^ beltuscipiendo panegirico in quintemione papiraceo libellui cum impressus *) rio rubro serico rubro impressus libeilustectus Meleagrìdos liber in membranis Parmensis 6. Bassinii de electione L^o. X. ludunense'') somnium Vicentini Fereri in membranis co- impressus ^" in papiro 5. Zaccharie iibellustectus libeilusin Christi vitam Bigi epigrammatum 4. Lodouici scriptustectus manu corio uiridi-^) et papiro impressus libeiluscorio rubro «) in pape ^ impressa corio rubro ecclesie ^ in membranis et potestate pape 9. Bernardi Lauignete^) epistolade vasconis mag."» questionum septem libeilusserico rubro prepositarum ^ Laurentio in corio rubro scriptustectus in librum Saluiati Benigni (e.65b) Georgii tecta questionibusquibusdam philosopkiaet theologiain papiro liber manu 10. tectus generalisordinis predicatorumapologiade comparata ^) Caietani 8. Thome stica ecclesia- aragonensis ordinis predicatorum de potestate Cipriani Beneti 7. tectus f scriptus manu in membranis tectus '^ Augurelii 11. loannis membranis libeilus in xP^oonoCia. coperimento pulcherrimisminiaturis aureo 12. Baptiste Fier^ hymni ") diuini ad X "^ Leo scriptus manu exornatus scriptiin membranis manu tecti serico nigro Dove? 2-3. 4. Ora a 35. 33. dedicalo Uur. nel 1513. Milano 33. 29. al 2' Uur. 5. Ora RegistratomóX Index 6. Ora principiodel presentato e 7. Ora 1512 a Leone a Laur. dedicato e Nel 1513. a BANDINI. Sul Calendario durante XV i secoli fu ritrovato da 11 libro fu NuoU XVI e 15. (Firenze.1882). pag. studi stampato Atti in rìcerche e del Caio La copie, Congresso alla intemaz. segg. Barber. come intomo e nel dicembre Roma a nico Germa- Silvano II, 117 BANDINI, nel frontispizio di alcune MARZI, II. 122. BANDINI. 30. e 1334 1513. maggio II. 43. almeno Beneti cfr. D. F. Ili,78. Il poemetto 33. 29. 6 con al fu stampato ferrattal.II, 38. di Utterati legg.lugudense. letteradel 23 con Leone, anteriore titolo nostro Laur. 29. 26. uioriehe luogo,legatoinsieme 11 Ubretto li. 210. BANDINI. Memorie mediceae h"bothecat del Lionese è stampa X. Leone a BAROTTl. Cfr. anche di stamp. questione del scienze riche. sto- Ili, 1906. 645-M9. 8. Ora nel Roma n. 10. Ora 42 16. colle armi 1513. nel titolo .... BANDINI. papae ci Leone a Leone. BANDINI. X. BANDINI. Ora o in 6ne al Uur. 34. 54. BANDINI. II. 197. I. 114 III. 214 a praedicatorum, II. 19. condlii, a 83, 18. dedicato Il libro fu stampalo I. 767. Scriptoresordinis QUETIF-ECHARD. Laur. 14. 13. dedicato Uur. di Leone. Dove? IM3. 12. 26. gennaio del 34. danno 9. Ora o Laur. segg. sgg. scrìptutin membraiiis 27. Idannis albo senco adidatore ab amico AuUÉ tcttw in fiorentini prefillio Benìiniigiiie discendendo ybeHw qvmdragesMinìJflN»*" tUteuiMif de Gusatri 26. Hieremie "" nnturdii orabonetti scrij^ in nienJMais^" manÉ de corio teda mbra 26. Naidi Naidi ad Carmina Leo. X membranii in tcrìpla tecta mann ?iridi coloce 29. Alex.^'i Ruinagie piacentinioratìo ad Leo oratoris X. '^ eorio teda rabro Fuloii 30. Andree 31. (68b) loanhis 32. Ioannis Polii in laurom a) GmII /ooniMt In Francisei Pici htntJieUu, XVI. Mc. mtmhranU In cIk ha un ahri A) g — ngmmo /) In — libellik caneell. Grf pnAa «lena maM. uh'AlM h Cbtt. Al — èSla iMà MM eodke. Bmhtm k) comperata — filiaeoauerlà tectnm marvaù Ael catalbdii coataiHli e lUlb èà^ tcrtphu. manu udw potlillittD caaeelUto. e) AMmbIó — X *" Leo Fluentia njrmpha Ami corio rubro scripfaihi et Itàpreu. carneo m «) SopcMcrillo md — ad diuino amore de mann eorio nbiù «cripta tecta manu in membranis carinen in membranis h) — aretini X. de scriptosserico viridi tectni manu del egloga '" ad Leo. ^èrmaà$U, eoal. tèSide Ò — ne* fi — ««tfe coàì — n y) lauigntU Fone coA. Vm fu laitti di Mpr» peftkè buovo. riiacit» dMlft. La h «n mo tu "M leltiva vm - nooodo eodiee BukIìdì o) In rasDBÌBe Talta — quèlto US. p) — Lauftilltt* dà Jfc«« /àtfo. «" — Je Id ppaaUarum — deWato hn nuao eoff. ma iey"». catoel. LauigntU. è una ci eaneéll. iéktie "oim. wmmo cod. f) Mgue — n^ crvdftaa — In odll. canoeU. Hlm •licL Un oxi. Vat Nel — fone die poema, lodare da Antimttco ed. 16%, omnia, Lai. 2833. comprendeva LIL. GR. I, 575d): tacrìficulut,qui mira 106-1 10: carte le e Dt GYRALDU Fuit « Hieremiat facilitate, prope ferta « quod tdam edita,et lunt 27. Ora Uur. 28. Ora nel Uor. 35. 43 29. Ora nel Laur. 13. 14» al 2» P^pUt, IV. I. Ora 31. 13. ded. 47, 32. Ora n) GmM — ii nano 0) — di ^bai#Éè wgtne inter 465 al card. et àuL [ooaè]Maotiiaiiut 2 in. (0|»m« ipte poSte* et €t Fa$hnim poiimata idiqttit tua complexut ett: huiut pdCtae car- poiterit,ut audit, «ippiimuntur». eiut de' Medici. Giovanni luogo,dopo 33. 29. €k tulle ttazioai, fa il Kbro e iempomm, caetara nottrat Manaiani CuiàlH Cirdiììalem »: |)òettielto(à di- «fonun al 2"" luogo;legatocoi in fine del Laur. 30. Ora eod. s) L^aAn — Hieremiae « paliin» Cutaùirui Ovidiana, ab t. poeiU Kbrot, in quibua et antiquat gentium cerimoniat nondum m) vmirf — u) quàiràgtaàtMAu». — fetta aacrì palatii apdttò^ ad Sigìimuiidiuii GoAtagaM Crema ooé. rirliiamarel'attenaokie miI oomeinito per è) CoAX — 26. Dove? miaa 0 ovicttf — ooO'iadìoa leao mano U n. nn. 23. 16 II. 396 BANDINI. e 1. 52-54. BANDINI. Ctichlehle II. 123. Cfr. PASTOR. BANDINI. ti«g. il. 226. BANDINI» 21. der igg. Laor. 83. nel Uur. 19. colle armi 35. 35. al 2'" di Leone X. BANDINI. III.218. luogo.Ded. al card. GiovMni de* MedicL BANDINI» 11, 215. Osservando un due stampati, ^) Ai fl primo ° 44 ttomeri e • poco trattano 19-24-29 l'ultùno erano questa listasi vede: T di Leone X (2, 5); uno ndu diceti che tali,metto tiam» f^à i éu, o anche ttò che ^) libri nove su (3), anzi cinque al- manOteriMi» il 24» benché ma io làcedHfte è non ne cefto dw t*ppia MÉà. èlledttdichftdelk itftni^ «Mie rteomàind m moM^» (20)« il qttak mm direttia hii;uno «Mo 'mpttÈÈe^fe i^oitaTa il rimanente (6) e princqMOk neiia medicee o in usd ha (I» 3| 4» 7» 14^ le reMùiMbt ihnegiié legatiuao dipintea mano prima dell*dezÌMe in luce poco del papa, tratta d*aigomenti" importantiisimo per 3 papa ed è opem di cln sótto Leone X dbbe influsso e missioni gratissime, tano. il CheSi irede inoltie che (8) e e limenri*che e impressiin erano dei Caie' precisamentef^ esemplarideiropefetta di due opere consecrate al papa (1, 3). 2^ Si tede pa- pergamena, tano esemplariabneno tte in leahà medesimo Leone ^ riguafdano sedici dièci nrila listastessa, manoscritti,abneno tentitrè su (12, 17, Ì8, 21, 23, 23, 28, 29, 30, 31; aggiungasi 6, 9, 1 1,16, 27, 32),due(IO»22) il padre e un consanguineosuo» temporand: si tede hanno rubro "; 18 (11) lusfeo% in s. croceo *'tectus era "; 31 " ** " " s. (lo si miniaturis Tesemplareddla CAl^iO- credersi fosse presentato al papa podat serico (3,IO, 17, 21, 22, 23 ed uno viride "; 12 s. nigro**), seta cooperimento pulcherrimis aureo **,quale può ben exomatus con- specialmentedi quellidedicati, parecchi, che di legatura una tutti d'autori glialtri sono e altronde)dal poeta alchimista sa AugurellL Da e|^ temerario ciò sarà tutto listadi libri di Leon La certa dei nove stampati e la de* quaU forse unici, si Bandini. I Tanto ") F. parte dei manoscritti,parecchi massima nella Laurenziana trovano pochi rimanenti o d'Europaper sorte toccata a al nostro 23, o probabihnente *) rìaulta dai ALBERTINI. X, De iidrMtéa$ testimonianza a in giacerannodispersi come periti, saranno ricordo nelle nèh ito^oe in qua oodioet font BRE, Lo ) Lli ahri tace, HI Kdfeone (|ne4i ma non dw auro quo et et argento loco SMt nònna m JDandm. vidi MUange» pcfdis che li ritrovino è improbabile «) Cfr. E. MONTZ, La varie biblioteche *) e molto EH « a nHerii et nianiacniit rérebiol. Iurmio aneel:* Ubàètkè^iuédm Végcùn ei riatcuno t ficchi etdrnati. odtaacnptA ott XKT eoi nttft. Ckry" d*eMÌ. adtananow lertia Ubifeiecn i^hiti,,XV. uieiculÉn fcm della temo •erictnift")ttetegAlnibnt veigiliiopera iV n dell*eccellente (a. 1510). ed. A. Rmme (1866). pagina 34, parlando della biblioleca Vaticana: SyjLlo ciMiMi'iicla, noie gli portano e diversi altricodici di Leone •upendli, come dm. una cinque ^ che almeno osserviamo se altro indizio di Leone o è nostra X? congettura diventa stemmi che la aigomentare ^« pnlclkerriMiv pmedieM i \Jt,t P r/V. 1095. 47S. LasrenBain* Uopi della LaorennlUL iHitnpali jAefe. pagine 54 e tgg. o 45 » sopoda, meraviglia(a quanto pare)di codice miniato, che dif- una sarebbe cilmente L*indicetto rimasta fino ad ascosa lui stesso, ^) presentati (e credo probabilmente tutti) a parte anziché alla Vaticana, alla (lo si spiega)ascritti, ond I libri, de* nalato sarebbe (cfr.n. 14 d*aver dato nelle 23) e si non questo io non di molto al 1515. o librariaillustrare tento, pago non posso, le indicazioni sufficienti al mio note del cardi* erra la storia letterariae interesse per senza pochino Tindice,ma un Firenze colla Medicea. primi due anni del papato di Leone, assegnandola listaal 1314 Non a perciò e biblioteca privata, sua al tempo la data,appartenendo qualiconosciamo ai e così poi tenerissimo,e passati era ancora. X; di libriper la maggior è di libridi Leon adunque esistesse oggi, se Qui assunto. aggiungeròsolo,che meriterebbero d*essere rintracciate alcune stampe, al titoloalmeno, interessanti e tuttavia poco o punto conosdute, come de successibus Leonis TopuscolodelFeremitano Giovanni Benedicti ** ** decimi e la guerra contro i Turchi, Flaminio (3),e simihnente i mss. (2), e la lettera a Leon il panegìricodi Gian ai registrati X Antonio per 13, 22, 24, 26. nn. P. S. Ultimamente, in Vaticana 1485 dal quattro confessioni al 1550 circa ^ essendomi autografedi Guarrino indipendentementeTuno delle ricevute che terza Thanno e riconosciuto e Mgr. Vat- scritture. le congetture proposte, il bibliotecario privatodi Leone X la sott*occhio Favorino,ho riconosciuto Il fatto conferma appunto cadute il P. Ehrle dall'altro, pregatidi confrontare le due tasso, a di codici prestati fuori della registro un subito in lui lo scrittore deD'indicetto nostro, pure, MERCATI a a così: suona fu poiché Guarrino '),e tale Item « lo presenta ce recepidictio- papiro scriptumquod cepi ut prò bibliotheca privata exscribatur die 4 septembris1514 )^. Gli errori deUmdi- narium antiquum *) Forte ancbe può anche cner qualche premito ^ Cod. a«ditato Vat in il 19. preparalo panato per GiiiHo ridomandato, dalla Vaticana non lat. 3%6, ce. 36B.37A, 3) Cfr. E. o 46 D a tuo MESTICA, tempo da lo lAemina. quelladi U libro tuttavia Giulio II in poi t'andò FcPorino per ha ac- PASTOR, op. wempn dt., 49d, la più leitringendo Ma quetto è di propoòto. Varino o, ttetia. Topinioneche dal principiodel aecolo XVI lo ti dliAottrerà X al Mttntz, il quale coincguentenente •fuggito Kberalità dei pretdti dei manotcritti Vaticani. Or. e II,del quale porta nella biblioteca pri/atadi Leon Camerie, 35 ic«.: PASTOR, ib.,479. fabo, cetto sorprendono,avendolo non mano anche egliscritto di descrivere concordano, per la diversità dei documenti. ^ Ego Guarrinus ma permette accepi mutuo il modo Custodibus a membranis in Salustium bibliothece librum palatine qui inscribitur tiiXcooa i. apis solo la phauorinus ptum scri- grecum dedi et lo quanto prò eo quedam alia opusculalibrum atiquum *) in membranis Ego Guarrinus phauorinus junii 1314. Ego Guarrinus. et die XXIII — accepi ^ Dioscoridem mutuo Custodibus dominis a bibliothece palatine scriptumin papiro coopertum corio nigro prò reliqui pulcherrimumet uetustissimum codicem Salusdi in membranis quo manu die II julii1514. scriptum, benché italiano,e dalle altre: « ^) ho nucera in in fretta. Né carta Adì Coà de IO serva, Guarrinus non ci pare buono chiamato ì. fiéXiaaa ^) propriamanu in è disgiungerla de episcopus') Io Guarino 1516. magio Uultima ». in presto dalli bibliothecarìiuno receuto pecora auctoribus ci meno Ego ^)libro greco T apis.s. collectanea variis ex ». autografod*uno dei nelFindicetto un dunque abbiamo nostri bibliotecariiprivati. pomi lessicografi e G. C3 Per la storia di codice un perUnentes, nel secondo contenute sul qualecadde Teodosiano^), mano in di Theodosianum ad deU*edizione del codice volume la stanca a prezioso Prolegomena del Meyer alle Novellae Nei M. di Teodoro Mommsen, *} Sic. ^ Proprio nel ghigno 1514 cbe Iravato volerà corretto non ricorrere al 83-84. La ^ Di ms. uno « *) ^) Cod, ^ 2 a come Hippocrate de mot^ de* Medici, Lorenzo epidimicU ». Avendo fatto Cb» le lettereed. dal MESTICA* ricopiare. perchèVarino tempo, reititaitdie XII « op. cìt., leptembrii1514 »t della Vaticana. Ved. cfr. K. ignoro affatto la torte. Serfes epbooporum, GAM3, Foiae KRUMBACHER. Varino Stobeo, il che fece nel 1517. "0 PagMM XXV « Dioscorìde per un 710. acrive In. Sulla MeliMaa ed., (1697),600. un coca Monsignor ScipioDe» (Carteromacoo Fordgueni),dovette SaHuslio di Vazino Dall'ottobre 1514. en di e avrà Cu finita in poco dei cwiodi questo e«o el Dioicoride di Vaticano,che copia notò come provvedern di Varino GetcA/cAle volle esaminarla prima di Vedi MESTICA, op. Jer B^xanUniachm pubblicare ffiApohe^pù dt. 65 UUetalm, o Fxìt^fit. sc«. sce. o 47 o brevcpienteesposte k vieende éA fwL Val- 7277 ifum k cqQenon^ ^e fimàA rì ^wmvn ìmpoitiiAte «64ar?ktlima" di VulMtipiam II (f.23a-^X di T€i64ii9Ìo Mwmma (lec.IX); Naì^lh («nn id f. )16a) di e ((.U6a-I2^). Questo codice,dopo Cristina, per U Appuitenuto allfitegm w^ qmle fu proba^ilmeate«cquwMilo in Fiaacintdqpo il1650, da Istceci V«|B, idlFeiededi queiliu il "wdinale Deoiq Azzolini,p^ e Ywm 1699 bibjiolocadfJ cardimilePietro OttolnMi Qm^ mIU è noto, detto papa cwie qd- sotto di Aleitandio Vili, m| 1690 il nome di bì- la dmomna^ope feee trarferire n^l VatieanQ, d^^ve assunse bBoteea Alewmdiipa, la propriaraeeolu di manoscritti, tiiittenende poiàiofpto codioi n^ bibliotecaprivatici che si continuò sua sì duamaro Ottobeniaaa; in quello centinaio dì frodici il nosbo, che il fìrenemann potè ewninaie nel 1711. Adami» nel 1719. morte avvenuta esatte: ilraeeonto Meyer che nel 174li da Braedetto XIV acquistata venne più ragioniignote, per qui le Leonardo poco delle vicende ulteriori abbimgna inytuo di quache correzione. Scrive il niana Fin e puro pràna della sua notaio date dfJ Meyer sono dell'Arcadia,collazionò lo «tonoo trovnva a non vi si la Vaticana, il per trovava in cui TOttabo^ anno % mentre dice, co- in seguito che i lo si rintraccia presso G"stantino Ruggeri.Rilevo anzitutto codici Qttoboniani furono acquieti e consofnati «IlaVaticana alla fine del 1748, non ehe, secondo codice, è in gran nel 1741, come stero, ritiene il Meyer, inoltre il mi- del lo studioso tedesco, avvolga la scomparsa parte svdato, quando si ricordi che Gistantino Buggeri(morto nel 1766, non nel 1763, come trovo nel Meyer) fu Tultimo bibliotecario dell*Ottoboniana; quando questa trasmigrònella le Vaticana, il codiee piezioso rimase nelle sue mani Oscure sono ragionidi questo modo di che procedere, fin svariate legi^mo {mto- si presta alle induzioni: certo è che il Ruggeriri conrideiav4coinè del Codice, tanto che lo prestòal Zinirdini, prietario e poco prima di regalòalFAmaduzzi: da questo passò nella bibUoteca del cardinal GiuseppeGarampi,che,n^ofendo,lo legò^ certo Vaticana. Inrimase peraltro quando il codice fosse stato com^poato, e il lo morire 0 U nobù pagine XVHI. p 4» p è denvrt»MAìAAWffm, XXVI. i««N MMI^ K «mfcfp*. Rmn». 1767. M^er, seguendo il 1815 Una il 1824. e % il Blume ciò (osse avYemito lettera, scoperta da dell*Arc}iivìodella Vaticana, poco I84a, permette b- ^ nd tra 33 tomo di rettificaree di precisionela data della consegna. fissare con Casa. 24 La ehe ammise eh. Luglio 1792. del Cardinal me. avendo Garampi nelle ultime di- sue lasciato alla Biblioteca Vaticana il Codice delle Novelle sposizi"Mii di Teodosio duciari Majoiiano ch*Eglipossedeva; e Calej^i^X Erede FiEsecutore Testamentario ed di trasmettere piicandoladi un S. IlLma il Codice riscontro cortese suo R.ma e Sua, si dà suddetto. E sup* dell*adempi- memoria per Tonore datosi alla volontà dell*E.mo defunto,colla più distinta stima mento ed V. a deU*Em.za ossequiosi protesta Suo Divot."^ ed Obi."* Servitore Mwìsig^* Reggi Prefeito Bhl^ ddla Non codice Vaiicana. dunque e il 1824, nella Vaticana entrato era il 1815 tra cooqMigni,dai quali era stato raggiungerei a per già nel 1792 ma molti anni Presento modesto un Bracco, che maestro suo del 1417 e fu Bracco comparisce più di imprigionato come allora signoredi Brescia 0 Iter iiaikttm. II, pagiiu ^ lettela mi La tcrìttoK deOa *) Fone 0 P. es. in è state e suoi novantanove P. E. DE FRANOSCI ca Cremonese scolaro di Guarino, il talvolta anche nostro diviso. a Francesco il volta una sco France- cremonese del neirepistolarìo quellodi Poggio ^).Nel maggio da mestatore di Rimini; non Pandolfo è chiaro in Malatesta, quale delle 34. dalla aqunite corteàa comunicate di Moot. GicHraoiii Mercati, Vaticana. il futoro cardinaie l^yenro nelTepiitoUpubblicateda Caleppc. A. C. CUrk m OmA»/ Aevtatf, Xill, 1099, 125. del 1418. ° 49 a due equivoco o di falsa una Franco e Il Bracco ufficidi due dire che sin da alla scuola di Guarino. 1417-18, gli scolari di Guarino zizza allora quel tempo Padova, poiché i due a formarono nel qumquennio cerazione. scar- timi; rapportimolto incondiscepolo suo e stato era la neiranno lastico sco- poi strinse amichevoli legami in Venezia a nocua; in- persona ottamero ne frequentòa ogni modo La da e era di o veneziani» Francesco patrizi il Malatesta, Gxrco, presso trattare ceito Bracco già in rapporticol Barbaro, era ciò vonà con perchè il accusa, infatti i buoni e Barbaro nella seconda. Si dovette sembra città,ma insigniumanisti 1415-19 come del gli scolari con e le loro scuole e sola una Bar- famiglia. I Magnifico^) et potentidomino Brixie domino etc diebus in multis in quom de rebus viderimquequantam verentiam mandato ex non calumniam vite omnes partes liberari facere est tempore oro a semper animum, dominationis iram et vestra: dominatione habuerim eum Cod. ^) exellaoerii ^ quod 50 o Ambrot. omeao il cod. P. 256 nip.. L 94. in lacuna dal codice. re- aliquid excitaverit de homine ^ vehementer ut isto,qui per pure obsecro vixerit quod puto, ipsum absolvi et nihil enim gratiusnihil vestra impetrare possum. Quid ^ preter aliud egregium et magnificoprincipedignum ") ac quandam confinxerit forfidelitertam culpa caret, digneturdominatio hoc acceptabilius in ilio nuncius vestram et coniectus vestre dilectionem vestram integretam tam Quapropter dominationem si Franciscus insons perspectam criminationem vanamque sue et possum vestre quo de merito, nisi sinister aliquis tasse dominationis dominationem inducere gesserit, Francischus meus diligendam probitatem integritatem cognitam erga delieti commisisse Malatestis Proximis singularissime. mi precipuus amicus fidem Cuius carcerem. domine modum Cremonensis Bracchus est ad sensi quem de singularissimo. meo potens domine Magnificeac Pandulfo domino quam tuine; hac ex tolum |»etob tuite, aedi ebam noo re modum daiis vìiis in maiorem Quod gesseris. morem ad unas pondus habitura sit;eas des. Vale; si Venedis in tempore prudentiaredsingulari tua prò causis magnum ex saluvalere cufxes, nihil omittes diligentiae quae Vale. dignitatemFrancisd nostri atferre possit. me libertatem Ex (icilius ut te poteste ut eius conunendationis accessio iusbs tem mukii et litterasmitto commendaticias, quas egreFranchus ordinis vìr necessarius meus spectatus patricii luni ad d. P[andulphum] scrìbit» apud ilqui gratiatantum assequiposses, gius et Caucus^ ivhi ac HI kal. iunii 1417. lergo: Praestandssimo A Turcho Petro disertissimo viro atque lectissimo amico do- canzelario singulari. Malatestarum minorum ac Arimini. HI Frandscus ') Bracckus ')doctissimo Hieronymo Gualdo ^) s. Etsi supericMÌ tempore tum amicitia qua humanissimo ea ceptorimeo disertissimis quidem viitute cum buie doctissimo Guarino et devinctus et magnis de praecipuam te benivolentiam te divino viro pra^ (quod et tuis multis paese es laudibus diu tadtus singulari nio, inge- ac bercule immortaKtate et ipsius q"istolis me Guarini vcrbis m eximia tua p. d. peispectum conflassem,tamen digni babeo) bestenio semel sed iterum epistolamtuam ad Guarinum ^) non vederi cum ut et teitio cupide vidissem,in illa me tantopere oblectatus sum ^) Cauhu il cocL S) Quett'epiiioklu da co« VmtQ$fA (di BeDuDo) 49. *) Bmèam» ^) Un Gyaldo B 52 il ood. Lollin.,ma con rì^xMe a m GnMranla da La lipuliblìoo un é htém kmm fr. Badam ^ il LolHittaiio «ferocodice aiig|ÌQie. f. 26. on in data VeneUiM o puUJmte in ranva. Vicentino, alunno del Barzizza ^) Gnarìno 859) me «ttiiUBiQiie «1 Barbwo. a Padova faiglielliiio (pubUicatoda A. Hit e Wiknanm i^/. ociohrii (1418), avera del Guaiino, ringraziandolo nuovo inlimo amico in CSiièig.gd. Anxdg.» 1664. raccoaundato amico di Guarina il Bracco acqnirfalo. al Gnaldo; il iitterìseffectum Guarnii ex aìunt, meliofe ìspSìo*) connumerein. illum,ut dìem circa ab ilio iactis DOS equideratanti (acio ^ arcta Hoc sis familiaritatecomplexus. me nihil iocundius nihil denique mihi potuissehaud iniuria dixerim. Quid mihi magis expetundum fuit quam in viri optimi lectissimi emm cuius virtus sit maxima doctiiiinii, ingens.amicitiam habeo mat benivolentiam et demum facilitate tanta sìs. ob Quam optìme meiitum in dilexisse, nunc post haec potest, Francisco parvitasesse donat si qua dedicat et futura est, modo Nulla tibihonoris et in amore tibi usui et imperarequi se ardua tam res esse de se me iudices, vir- tua nexus incensum esse, Tuae itaque sentiam. me re tuo nanque reformidandam usquam in tam sic velim me arctiores baaivolentiae denique amare partes erunt, de tu tanta complexus mihi nuOam adeoque tui ^ suavitate pertractum antea tfO adeo comitate tanta rem studia me in dies vehementius laetetur.Ceterum esse bisce tuis litteris me et vita ipse Guarinus ut in summa in familiaritatem tuam statui in omni rem pioposìtam,quam tule incidisse sed venisse? Sura- non komuncionem kumanitate multis expectatio concitata et et ipsiGuarino, qui omnia gratias confert;et tibi,qui officiaque ut quibusdam catenis tanquam nihil carius ut honorificcntius obvenire rt ul esse Scribis enim iocunditati mea tibi con- totum tamque humilis utiKtatisaliquidatferre queat, quam aut aspemandam duxerim. Haec in praesentiasatis. Vale et me quando quidem ama, me Barbaro ^) et et doctissimis Francisco spectalissimis Gaspaiino Peigamensime commendabis. PhiUi^ au- tem Gprìo ^ esse cupio,nomine ceteiis et contubemaKbus, quibus gratus Kbrì le dalla bocca traile 9) « ^ too II. I. N« coB SABBADINI o le «lire allumii cianche, poiché U Bracco, pia che dai mw» di Guarino. il cod. un. ^) L*«crr«Kovo Oalot 0 Ub REMIGIO il cod. Loll. mela ^) fkw% acceptus octofaris(1418). a Sol et salutem dices. meo Venetiis prìdie nonas 0 PERS. observaris. amaris diligeris *)ac archiqpiscopo R."^ donino Ex a a P«dova «krao ia Pietro DomId^ dorane filiuMpaHin del Bmm FilippaPodocalaro, wI quale bo dato pwt • Ptedm. le Me «oIm» Mmo wmam uoém MlTopaieolo / co- icolaibclii. i Gwmo. Fona è da idamificatt di Gpro. a 53 o la Per delle storia Scrivere due la mole por non di sceltissimo materiale quelladata % che potrebbe fatiche di la storia delle acerba andrebbe non dirsi pronto ad del onta dal titolo di propria storia delle alle francese s'era quali i Naibi contrarie più che dove e che Pam, 9oro non a o Libro « catalogo de de la k» 54 o una di proposto da tutti da lo scrutare giuoco nel legge comunemente suo secentista e si Um di que reprovadot»; t. amcetloM te lee SEB. v. DE Naipei. del à taluni di Jouer co non pesta tem- du pi^me todot XV au come carte XX' un ^; sMt. 640. olidot, que crede pudiera aàm HOROZCO. ha il Gcopiara, die e rispetti qualsiasistato, Y capÌKe faticabi in- libro squadernato, « bizzarral II A4erla ed lewìcografo; figurapeggìoce;quella di clu trade, con- natale; e paese sotto CX)VARRUBIAS Com le svilu[^, di bizzarro IL tomo comumnente scruti e L'erudito piacque definire le I. pagine XVl-504; tomo todo, me- gli sforzi d'un'attività persone CarU» si tanta registratonell'Indice de* proibiti », essere capir nulla della definirione tradurla, ha suscitare a e nome tutte umanità. all'agitata seno concentrato lingua caslettana, 1674, fatto secoli,in tutti i riguardo alle originidd dettDqiiaderaadoen el severità DALLEMAGNE. HM:hette. MCMVI. ^ con conseguire de' risultati a spagnuolo HENRY-RENÉ 0 «en si potrebbe grammatico libro, che carte qui singolarmenteegli ha quasi definitivi.Ma vera siffatto un me novità, una con attraverso altro del {mù di costituisce non masse, affer- monumentale pregi singolarie la molta misteriosi,destinati delle riuscendo tuttavia,chi questo ripeterlo, nessuno caro fare; le stimabili contro giuoco, quando passioni in seguire le vicende da precisa diligenzaindaghi le vicende e passarono di da di Parigi ancora L'opera pompa, Tuso, additare le trasformazioni sentenza vero. i fa cui carte costante con è riconoscere per bondanza prolusaviab- per giuoco rimane ricercatore; ma, lontano a voglia,secondo da irriverente D*Allemagne, della quale, mi può soltanto,ma bibliotecario dell'Arsenale carte ed benemerito un Italia iconografico,notevolissima, qual*è alla luce dalFerudito suonare in giuoco dopo la pubblicazione d*un*opera, quasi, anni mole, gigantesca, e da carte di Te- dicfaìaialo di li è armcliiato capire. alle tramutazi"Hii cui (u sottoposto presso altre nazioni;egliè restato riassumere brevità,a volte persino soverchia,quanto con a pago da altri era già andiamo (se non quasi mai doversi preoccupare di discutere le ccmclusioni alle errati) ha asserito;né stato suoi qualii {predecessori stimato Sicché, senza pervenuti. erano che rimane si può ripetere chicchessia, dente di studio,dove soglionotanto solo non e spesso vasto torto intraproi- curioso e a campo volontieri fare delle incursioni quanti indagano i progressidella stampa altresìi cultori del dirittoe cisione,ma aperto alla tuttora alacrità di novelli ricercatori questo far qudli della dell*in- e storia del stume. co- 1 de* Uno problemi che delle illustratori affacciati agli piiifrequentemente bene si capisce,quello da giuoco, è, come carte della loro derivazione si sono ddla e data fusione più probabiledella loio dif- neIl*Occidente cristiano. Che padrinostri ai di mezzo a opposizionedi R. ^);ed designatein in dubbio mettere le vediamo che que* navigli il e taluni grado sembra, mal- non rare, di Ndbù si possa oggi il quale sotto paesi romanzi, al è come R. aiuifc. V non una Origine dee Carie» in arabo lebbe, la voce nà% W9rt, 2 ed.,n. designarele igg., de non è Jouer, quali letteraleristampa ^ Che per lui difatti le pare degK è cato; E carte da proprioda cfr. DIEZ. che da essa Vmigine carte E dello Hjeoae nacquero in KcMie Cortes è Joaer Eiym. IVSri.,pagine47 sia scaturita la dubitwe. Ved. citato ha, vedi Umo sua 1 i«g.: parola sempre il MERLIN. arzigcgoli difatti EGUILAZ origen orientai,Granada. Y 1666, YANGUAS. pag. nel R. è non et prima. ci si altends- Lai.-Rom. KOERTING, viva Afchéo- il libro imi- parte, dieci anni differente da quelloche significato giuoco (naipé),checché lai palchra» espahola» de da articoli inseriti neOa con e manda, questa do- ora eie, Parìa, 1669. che. nella prima esista,quantunque 6439. tur pi^iiie 193. 28d» 747. pvtie, 1659. or quando rispostache distruggevaogni ipotesi una /Voime/Zef nchenhcM MERLIN. k§ìqa€, XVI^ tolato voluto dare noto, il Merlin rivolta, conclusione anteriore;secondo e 0 tanti eruditi s*erano della momento loro comparsa, offre un*indistnittibileprova ^).Ma ne dove s*è incominciato a giuocarea carte Europa? A m che dagli tornavano Merlin, che stesso nome difatti pervenute siano carte esotiche scalidi Levante, onusti di merci la tenacissima le territorio iberico A,, pagine 201 Glosario elimoL 463. o 55 o la fine del trecento; in Italia verso ne* paesi vicini,difibndendovisi dalla é penisolapassarono straordinaria con che pareva viso autorevole del colto libraio francese, confortato da trovò argomenti, ottimi stato critica le fantastiche costruzioni di dendo per definitivamenteallltaliaildubbio giuoco delle quale carte, era anche spietatama con equa scrittore catalano, e uno di vanto di prefisse « avere ripren*- rivmditare il vero )^ creato divulgòquindi celeremente si parte) in sostenuto la tesi del Merlin, si conto suo (ed largaadesione; ed primo ordine in nel 1687 Zdekauer, il quale, demolendo autorità di un L'av*;' rapidità. vigorosamentedà materia, dal professorLodovico ai nostri vicinissimi è in temjM tosto in TEluropa^).A suo modo daII*Oriente; ma quei sottili membranacei, artisticamente foglietti ridussero poscia le che di vedere, i Naibi carte vere trastullo infantile.In un il documento si faccia menzione de* bimbi volato data per in da erano principio Firenze, dove in di un corre ri- carattere; dalle mani quelledegliadulti;ed il trapasso fu sostituzione dall'ingegnosa rati figu- oggi conosciuto, nel quale de* Naibi, questimutarono passarono benii venuti sono proprie,non e Toscana, anzi più antico tutta maggiori di quellealle qualisi di proporzioni ben dipinti, e poi materiale,la nuovo ag^ carta, alla pergamena; di qui il nome di carte, che cacciò prontamente di seggioil primitivo, peri più. L'invenzione delle carte, a e non giudiziodello Zdekauer, sarebbe aveva per quindi che non primo affermato il Merlin, toscana, italiana,come rentina addirittura fio- anzi /. 1! Il le D*AUemagne condivide non le condivide, perchè ha ragione di opinionidello Zdekauer. in pensare contrario o, Non plicemente, sem- perchè le ignora?Mistero. Il Bibliotecario pariginoappartiene sembra, un tempo 0 Cfr. d£»o Lo Joch Jt ancora, in Zdekauer naibs, nalpt, 6 a 56 o cii„ 88 i«g. di studiosi,numerosissima Francia,oggi però fortunatamente ivi U recensione cariai, Barcellona. 1886. ioaerita nella ") Op. quellaschiera a del libro di JOSEPH pataatemps Sior. RloisÌ4^ en CalJeia» Ita!.,IV. 1887. BRUNET duroni pag. 77 lo pure Y BELLET. colèra de tgg. quasi f685, che scomparsa» il di R. nome talché sore» alla tesi da Merlin non Ad il Kbro del D*Allemagne» ogni modo, suo favorevole no o succes* leggendo attentamente fatto di formarsi vien del questi sia se neppure quellosostenuta. dalla peima mai esce sappiamo non Anche ai propri. precedenti i lavori mai citano non su giù un*idea per di quello ch'eglipensi sulForigine da delle carte approssimativa sul suolo francese giuoco.Sembra dunque che per lui siano comparse ben in tonpo più antico che altrinon *);vecchia opinione,che il Merlin s*era sforzato,con del Trecento pieno di di successo, nel vocabolo infondata. Inclina mostrare in ma origine; pari tempo Naibi che tiepidoglottologo, suppone Fiandre, da le avrebbe istruttivo d'azzardo di e detto ciò è de* contraddizione Ispagna!^ evidente constatarlo) di non Spagna cemente sempli- era nel giuoco trasformato *). Tutto il Tarocco là dall'erudito francese,che più d*una volta stesso, seco dà e cade in (ci duole prova meditato sul abbastanza avere nelle carte La dapprima combinazione, che divenne e su poi (ecco il Merlin, Naibi, che si sarebbe fanciullesco, e spizzicoqua a in passate E carta. = d*indignazione ogni più fremere all'Italia ^).Qui puoco col Cuesta delle prima apparizione poi quindi trasmesse capoHnol) il fa che fiammingo knaep farà una sarebbero cui ritenerle orientali a dispostoa vedere pare derivato del un bel fondamento, questo nella prima metà supponga: problema di quellecarte, all'illustrazione delle quali ha deirorigine gravissimo rivolto tante Sicché cure. d'affermazioni cammino, ^) Op, il dL, prodottodal DU di 14 pag. può Il sgg. GANGE, v. t. Maniglia,del 1337, ed plausibili, assai poco tutte quale non oggi di fronte ad ci troviamo guidarcialla certo D'AUemagne Pagina, in cui si e in dei tuoi prova avviati per proibiscedi giuocare,tra atterti altri de cark» « cooe paginae la famosa invece il Merlin (Ao. «) Op, ^ Op. «) Op. ipotasi;mai senaplicc una che qui Ordotmance autentico, di lesto è in testi medievali, » di siq"porTe mortralo Ma ». carte di,, I, pag. dL, h pag. di.. 1, pag. « VI poi mai e equivalgaa non dilattile carte (1369) contro « tabulae 11 ». ad m 8) che in pasto già di S. Salvatore ad paginas». paginas, nostrit desigpwlB travano vien fatto noi D'Allemagne allegapure il giuoco delle carte; Areh., pagina 21 1; Orig,, pag. si un riflettendoall'uso classico della parola,a paginae » di Carlo e reca giuochi,« Liidus il dotto Lessicografo). «Pagpnae. Folia lutoria,ni fallor (postillava /w un desiderata. meta dagli Statuti delle monache cavato plesso com- un ma, o non ha già di- quel documento, secondo il parla atfatto? 20. 21. 21 sgg. Cfr. MERLIN. Orig.,pag. 34 sgg. o 57 « Ili La grande, per scarsezza di testimonianze delle lacciarsi giuoco,quale fra noi si diffuse,viene a rialche gli spianò il passaggio, qu^o, orientale d*origine, il onde congiunzione, con gli ostacoli più gravi,che ecco incerto lo studioso. Ad di come ogni modo, in pur le affermazioni contrarie D*Allemagne mettersi oggimai stesso, esitante ed ancora mezzo quest*innega- a sia il Saracinia certa, come d'Orléans, compilatinel queglianni, accanto )^, a « dice carte ci parolaè araba; questa attestano luogo documenti de* Duchi delle "?, Francia in usate di Lombardia nuto ve- lunque Qua- il Covelluzzo. In secondo tutto sia non gliInventari dei b^ 1408, carte innanzi possa giuoco delle come sono in Saracene: carte jeu de quartes Sarrasines "^ ^. sugliinizi del Quattrocento si giuocava ne' paesidi lingua quartes de Lombardie Dunque francese il non della parola NaibU significato di data autentici, Unes del Merlin, dello Zdekauer, più oggetto di discussione % fa non « che vire ser- ulteriori conquiste. sembra noi a in dubbio d'Oriente, di « oggi caposaldoper procedere ad Malgrado ciò rendono ^è lecito additare alquantifatti i quali possono perplessità, bile del di Tan^o difficoltàdi rinvenire somma tale, to- alla prima comparsa sicure, intomo esplicite e Eur(^"a,la in carte dire addirittura la deficienza non carte con vuoi « ^; ung di provenienza orientale "? vuoi « di derivazione italiana. siffattecarte, Che a far de' quali giuochi della la cioè e E oggigiorno. negare alto la mia o natura assoluta della s'occuparonodel medesimo 0 Cfr. ^ V. 1, pag. tomo o U 58 o nota GAY, 286. 2 a pag. CUuaairt non quellituttora a me formassero cosa che nessuno manifestare ben i che mamente pri- quasi coloro che tutti o che ne' uso, la tesi,sostenuta accettare argomento, è preme quindi da in nell'ingegnosa mescolanza consisteva così dicendo fossero,servissero che combinazione, ripugnanza ad Occidente, di stessa dal Merlin, ed accolta in lombarde attrattiva principale dell'azzardo può saracene l'Orient Naibi, portatidal- giuoco istruttivo, un 55. arcbéoiogiquedu moifen age et de la rmaiu.. Pam, 1667, del Trecento considerato il giuoco di primi del Quattrocento, nei o occhio con alquantodiverso giuoco di dadi: questo il % Taltro si tedesco come s*era creduto di e or per innocente to tan- e frate un spiegarnel'ingegnoso mento organa- regoleche dalle cavare di civo no- e diletto, non vedremo, fin dal 1377 ora dovere in condannabile eseguitoper se era cui si guardava con dire morale. Tanto starei per morale, anzi, che, queUo apparivasempre giudicavainvece, lucro, innocente, e da carte lo reggevano de* precettivalevoli ad erudire ne* loro reciprocidoveri le varie classi sociali! Del quand'anche per dannata resto, legali)si concedesse ai passo ipotesi(rubiamo le parole Giovanni che Morelli allegatoindicare l'esistenzad*un giuoco di or che mai cosa potrebbeda si ciò ricavare de* Naibi? Si rammenti originaria die principio a il virtù d*una chi legge promulgatadal vi si abbandonasse di giuocatori Io il dal conoscere che Jea de Dez e di Satana ') solo il la suo della fiorentino,i « randolo 3 » « et itimi il o 60 o nel quali ancora de* naibi giuoco carte era istesse che a pivano col- dovrà cronologia rato gene- i creatori pro- « testo la fede citata Ma ». dice: non « Ora in nota, Chi reca ». si ancora sono vous zione un'inven- conforto conferma trova non contado permisero il giuoco dei naibi,dichiadella asserzione, egliadduce sua giuochode* naibi giuochi4( », deglistatuti del mezzo per alla tesi senza evidentemente o a le lo tuto sta- [saràpunito coma sostiene!); ch'egli poi quellodi giuocodelle tavole Verano i dadi giuoco di bambini un conforto salvo che al ne l'autoie del detto del Merlin (pagina 80) asserisce che l'ipotesi giuocheràa davvero tollerare che innocuo perfettamente a sembra stesso sua. più ma fatto coae, lettori: « Sembler mystere de la Passhn, principiodel secolo XV è scritto: ». Le Greban, e L'autore sgg. dei il favore di riabilitale, ralizzandolo, mo- tentato proprietà delle sulle (n. XII, pagina 468). Secondo » del Morelli, « del 1 409, che giuoco Firenze, in a questi siano 1685, pagina 442 originariamentefurono cronaca (e questo moralizzato incontri nella recensione naibi Lajatico,del 1416, dove al Marie Arnoul innocuo perfettamente di Cecina alla in cui siasi letterario, XIV, tentativo Cristo vilipendere quale i « Romania, audace secondo per nel passo di] soldi in lo Zdekauer Anche tolo documento un de je compete moquerie S*au secondo dopo non Naibi, giuoco d'azzardo, abbiano giuoco dei dadi, ed è il Poema Raynaud persuaso Le che conosco non le pene già che non scandaloso,ed e dunque tura na- quello^). di poco i badi Naibi, giuoco fanciullesco,non i ^) zaral Chi se giuoco delle immorale comminate lesco, fanciul- Morelli memorie il nel chiarire la a didassett'anni comune, venivano piuttostoche ammettere doit dire, quando già da a voluto carte Giovanni che domestiche sue colpitoda riprovazione, come i « le raccogliere 1393; vale stato abbia si possa « pena », non giuocaresenza è dare de* motivi che segno a volte pena, che i si Sradicata dalla deglieruditi mente dal Merlin, essi s*accorderanno il giuoco delle di ben carte, la fallace opinioneinstillatavi lungi dalFessere radicale modificazione,donde una m'illudo,nel ritenere che forse, o uscì trasformato, vi sia importato d*C"ri«ite,già belFe costituito in organismo,non prima il tutto dopo di quanto ne Italia oggetto in stato stato stico caratteri- suo avvenne gK per altri paesi cristiani ^). documentare A codest*asserto quale, sebbene la così al Merlin a soltanto teste, e in luce, ma rÌYano di legitUtorì ai veduto la i naibi, gli aliossi.Or quale solevansi scrìvere presi di « di Anche quest'ultimo poteva dunque parecchitrovati relh lo pone Ira gli ^) Scrìvendo co^, delle Minchiate, Hmgue; è questo iatorao a cui problema un mi non sento carte, fovestiera.Quant'ai Tarocchi, essi Che il cosa de da gbtoco, stampato ^ Vedi M. voi. 1, parte DENIS, Codices 11, Vindobonae, finché si ei ora essi, noto, n^ Ashburnahm. 1896)1 il Mo" punito:eppure e più particolarmente quello un riesumate in riconosceva come un manuterìpU MDCCXCIV, in a. un LXII, 1 Naibi sono della loro orìgine fino dalla loro prima non d pana. com- aspettati mai saremmo libro di geroglifici, comprendente a articolo, Ori^e n. 7, pag. 1234, dove tutta quest'inatteso spettacoloci delie significaxhne e 634 e iheologidBihL Palaiinae e. che sia credere a rivislaf»T^f»*f^ le decrepiteteorie dd una dagli zingarìl Eppure Labor, penistD lo di- la soluzione,ed cerchiamo il ricordo nome certo che carattere fa il Merlin. mantenne codesto altro atfare;ma LURAGHI JACCHINI in An i Tarocchi, designati con son Gebelin» il quale ne* Tarocchi convitati il signor F. carie tra pone in Firenze, contiene Italia, e magari in Firenze, quel la sapienza egiziana, portato in Europa ha quel giuoco. S*i o » tale come giuoco di Tarocchi cosi chiamate, di rivedere nell'anno di grazia 1907 Cour il ne' Naibi é significhi none e condizione di discutere. Ma in ancora le srmpKci serie aumerali di per Ladus registroassai divieto d'aliossi(G"d. Laur. diverso daU'albro, di cui tutto arbitrano il voler rìconoscere tutto questo del 1 396-97, giuocho e o messa ri- stata ^).Intendo padare del Chiodo per zara che in assunto avere possa è sue »! voglionegare non suUe appresso l'indulgenza verto del ignota l'eccezionale interesse tutto giuoco d'azzardo essere interamente pupilloa fare giuochi innocui, suo notte giuocareo di a innocui « il Libro bene tucti i nomi del volte aeverìtA, a die il Morelli, consigliando il sopra oltreché trattando all'attenzione D'Allemagne, rilevarne forse stiamo usare del opera per senza l'argomentoche per 1784 giuoco^),rimase si posero in quant*altri storia del tracce; monianza, preziosissimatesti- una segnalatafin dal della degliindagatori come soccorre sgg. VindohonentiM si illustrail latini, del cod. contenuto Tool. 312. ^ Del Hbro che nel codice essere sono uniti ne Fondo tra di Fra Giovanni rinvenne un il da ha avuto notizia da esemplare,digerente dal Viennese, Egerton laL 2419 loro D'AUemagne del Brìtiih Muieum. vincoli abbastanza dunque probabifanente provenuti da un stretti,perché unico I due recano H. Stein, il ch'egli non pare manoscrìtti entrambi archetiposcrìtto in bliografo, bi- noto conoscesse, debbono però la data del 1472; quell'anno. o 61 o cartularum humane moraUzatus Tanno stesso monaco, le Gemiania. ludo ^ lo che die cioè carte nel quale,per da giuoco fecero la loro pùna ammirazione apparizionein il nuovissimo per ingegnoso compiutamente ritratto giornisuoi,ilfrate dabbene concepì il disegno, e ai tosto ad effettuare, di scrivere mano disciplina et dichiarazione del buon esplicita nel del mondo avrebbe morlbas frate domenicano, per nascita di RkeinfddenO, nell'anno 1377, quale eglivedeva felicemente descritto il giuocoed nuovo da questa trattazione libro nel un i vari modi le cavate quale,dopo s'eseguiva, cui con ad erudire così i nobili norme plebeisull'osservanzade* loro doveri sociali^).Orbene, dal i come de un Giovanni nome G"mpreso di )^, stato avere scritto da ccnvtnattomSt tedesco,ch*ebbe Traciatm ovvero rapidoe riassunto troppo non che il D'AUemagne esatto sempre reca della prima parte del libro,risulta evidentissimo che il giuoco di carte descritto dal frate di Rhdnfelden di dieci un valletti(Giovanni li dice due re, carta combinavano diversam«ite i *) E cinquantaduea Baulea-Cottanza. dell'ordine domenicano; Primo: ludum Cfr. NEUMANN, Il e « « popularetinttruere iptum op. il Denis, Fra nome come I, Giovanni i tacciono ne o te atte- informare teu de il anche deve tenuto aver ad quo nobiUbut modo 26. che rilieritceil pag. ap. €»„ per ignotoagiittoriog^ tutto patto il 1. pag. 29. Si 31 ta igg. coti i muti tono più solito informatiitimo Hurter. op. maleriam dare virtuote pietente Orlg,,pag. del Rekhs, Dtuiach. de* padri Qiiétifed Ediard, detcribere trahere moret eot detto Dolognete;ved. MERLIN, 62 rimasto è il giuoco deglitcacchi. conteguendo un D'ALLEMAGNE viene questo Geograph, Lexikon dt.» e. 1234, modum et l'A. ti pone: pro- hidendL Se- vivendi. Tcrtio: iptot normam operandi». Cfr. anche tradotto in francete. Secondo D*ALLE- già vide di quel libro,ai di tuoi divulgilitiimoi fra Jacopo da Cottole, il quale,una confralello, *' ^ dL, ad teu Giovanni *"4noralizzalo o di Fra cartulanun in kidum cundo: totcano tutto ritoltadal proemio, in parte tratcrìttodal DENIS, Come MAGNE. delle carte, portandole numero ^).Ora sessanta la doppiava regine,rad- 'introducevano le il il Fabridut, il Chevalier ed bio-liìUiograii. « v culiare pe- punti che i erano ^ segno chilometri da Batilet, tiilk linea del Badeie, dnlaiite quindici paetello un Leipoàg,1664, li, 1015. tuo le carte, « più aggiunge poi che altri Giovanni valletti, aumentavano Rheinfclden fenoviarìa volte quanti valere. Fra doveva stessa da marschalli ^\ « ciascuna delle qualidistinta col ordinarie, carte alla serie,ripetuto tante ") appare vano di cinquantaduecarte; che queste si dividecostituito, ancora in quattro serie di tredici carte ciascuna; che ogni serie constava oggi noti formato, come era rinqnanfinad*anni mnami. tuocetM che non meno icttantadue carte aveva che duraturo. ttiepitoio ha il Tarocchino r^anno stato capolinoin Germanial fece raggiuntoun vesse la prima volta il in cui per stesso Come giuoco delle carte dunque che esso a- ammettere quello che come perfetto tanto organamento soltanto dopo i radicali rimaneggiam«ti sop* qui si vede possedere, in Italia, si vogliain pari tempo concedere che quando non portati già da lunghianni conosciuto? Ma chi,d*altra parte, acconsentirà ciò, quand'abbiapresentigliirrefutabilidocu* a in Italiafosse introdotto dicono che menti tempo stesso novità in in nel 1377, taU in Firenze! O nelle mani da anno è questa non bea un per dopo la dette sono che una chiarat di- vengono che migliorprova più passo solide dichiarare che esse sulla fede di là, e in l'introduzione ddle carte più regionidi Europa, do« effettuarsindl'ultimo quarto del secolo quattordicesimo, anzi, il 1370 ed il 1380. tra meglio precisare, giuoco,seguitasimultaneamente vette carte deglioccidentali già perfettamente organate, quindi adesso fare testinuHuanze un l'appuntonel per si conservano? qualioggi ancor Si può giuoco poetrò oltremonte? Le cui Germania passarono il noi tra in codeste testimonianze? si domanderà. Quali sono Eccole» Per i paesidi lìnguatedesca non c'è da esitare;il fatto, per tante ragionimemorabile, si produsse nel 1377. "^ Quidum ludus, qui « ludus 4( anno af^llatur,hoc cartarum domini felden % MCCCLXXVII fatta la loro 23 1376 marzo « quidam ludus, qui "^ levit )^, i « quo « sit vel deberet de ludo Signoristabilironoche eadem omnia perchè se nel 1377 0 DENIS, pano del op. wo ") Il dtKammÈQ aecoU Xlli e XIV Sior, lialiano,tomo i seu et modo noviter partibus et ^% La si ino- omnia per imponatur.... que rapidadi quanto meno Provvigione audito quo in omnibus ludo zardi prò D'ALLEMAGNE, libro fra Giovuni fa riB?enulo e « istis « la imponi et pos- diffusionedd supporrebbe, de* Fiorentini, Senesi,imitando l'esempio sen- loc. dt: e sit pena giuoco da noi fu però forse altro asserisce che: naibbe, m vocatur di Rhein- dovevano, naturalmente,aver carte paio d'anni prima, se apparizioneun fiorentina del ad le pervenit,sdlicet nos scrive fra Giovanni ^: In Italia invece ad anno tpedalmmU e toma op. a dt. I. pagina 27 ripetan ch'eglitcrivera pubblicalDda L. ZDEfCAUER. In Rmuo, Fuenze, 1686. Anche tgg. cociendo il giuoco pagina 47 in in un il 1377. lidia ne/ (ertr.óJ^Areh. XVUl). o 63 o tenziavano: Viterbo invece a attesta nella el « Naib sua le carte Cronaca, gioco delle ^).Per ^ spazzò via è rimasto che carte 1379 fu de Sorasinia venne documenti d*apocrìfi lemagne) ^),la menzione in Viterbo recato chiamasi e dopoché la crìtica sagace ingannato,e ancora Anno "^ s*arrìva a non più antica delle come vanni famosa, Gio- accenno quest'unico per la Francia, stormo uno nel 1379, che penetrarono non Juzzo di G"velluzzo: di « ad naibos puniatur,sicut luderet ad zardum )^; Ludens « loro tra del Merlin (da taluno de* quali capirecome, carte il D*A1- fuorì dal esce cu- che si recava in da un mercante rìpso patto stipulato marsigliese, dinanzi Alessandria nd certi suoi amici; eglis'obbligava 1381, con a notaro a di combinazione: ne '* ** scaqui ^).Segue unordinanza Fiandre per " ne a ** taxilli zardo giuoco d'aznahibi " a ne ** ne a del territorio la parte più settentrionale gallico della città di Lilla del 1382 primi ricordi del novello giuoco i alcun giocaredurante il viaggioad non ^).Anche per le fuori,in quel escono dai libri di spese della corte ducale di Brabante; i di mazzi di carte tesorieri nel 1379 e nel 1380 registrano l'acquisto di tempo, tomo Bruxelles per ordine della duchessa Giovanna ^).Infine per la Spagna non sapreiqualedocumento citare,perchè il librettodel fatti a Brunet Bellet m'è y che all'usoddle rimasto inaccessibile, ma viamo rile- intomo quell'erudito risalirebbeappunto al 1 378 ^). in Catalogna, l'accenno più antico, rinvenuto carte dallo Zdekauer da IV Ma ciò, soltanto più tardi,quando cioè sia di comunque diffuse l'invenzione della stampa, singolare per tanto le e FEUCIANO 2) Cfr. nota a pag. o XIU. «) D'ALLEMAGNE. op. ») D'ALLEMAGNE. "^. 64 o di,, op. in Italia nel secolo C) ZDEKAUER, di op. l'impor quel- dell'arte svolgimento riconosciuto. Viterbo, Roma. di., I. pag. 1742, pagina 213; 12. 57. 3) D'ALLEMAGNE. anche assumere unanimemente 5; D*ALL£MAGNE. Orig., pag. cfr. MERLIN. viene Istoria della ciUà BUSSI. poterono lo studio dello che loro silografica calcografica, e 0 Vedi carte si reccns. I, pag. 12 igg. Per òlatti accordi,già abbastanza frequenti Tedi Studi medipoali. 11. 1907. dt, I. pag. 14. d/.. 1. 9 cit. pag. sgg. del Brunel. all'op. pag. 80. pag. 368 sgg. Fu bisogno di tra porre mano i quali giuocatori, a lungidal potersiprocurare de* mazzi di carte di minimo di minii e lumeggiati d*oro, de' foglietti ben erano adomi che va il appunto fecero oggi que* primi nascere di possibile riesce Giacche scovare. la finezza della materia per che difficilmente tanto di carte, celebri di mazzi se dell'esecuzione,pasquisitezza recchi la e prezzo, de* quali si saggi d'incisione, rozzi avidità alla ricerca,e tanta con costosi, giuntisino a noi, documenti mirabili di un'età sorrisa dal genio dell'artein qualsivoglia manifestazione *),i popolareschi sua sono fruttid'umili officine destinati a erano rozzezza lasciare di spariresenza traccia. Solo la bontà di minima la loro fragilità e la loro tipografiche, per la benché se quel grandeprotettore degliamatori di curiosità di ogni genere, che è S. M. il Caso, ha voluto qualchevolta sottrarre al fataleeccidio,loro ineluttabilmente di d'arte cose taluni frammenti sovrastante, facendole e di serie di vecchie di come e alla luce rarissimi cimelii, quali sono steDer e Un da più in Milano. strano Mentre di Sebbene da carte rebquie furono studiosamente chi seconda di ben giuoeo m ///wItmAmm Or. la noma op, /teltena,a. op. di. miazioiie molto età quando, or i pochi sono corrosi foglietti e di,, XXII. he. forse anche e l 22, 2 igg-: « più là in mutilati, serie una ^. 1895, pag. 346 gono giunChe in Carie «oche FUMAGALU, gragno une da igg. di. inblolala Carie nel Caafetfo S/orzeeeo m dd ConsiglioDirettivo,Milano. MCMVUI. Ekdhmno 162 |»g. n. le e costituire verse. di- curiose queste dalla fine del kecolo XV di carte, che D*ALLEMAGNE. f) FUMAGALLI, ^ dal tempo, della loro derivazione,in guisa da venti mazzi gli avanzi di anche sceverandole scrive, di riordinarle, allo scorcio del XVII, 0 Or. e raccolte;e riesci possibile dall'altre, raggruppare a stecco, a giuoco, spettantiad sciupatedall'umidità mesi, si tentò da il ristauro del i vecchi pozzi ed a purripulirne garne menti framfuori,insieme a pregevoli lavorate ceramiche più mazzi e Kri- P. ficato però testé veri- è si attendeva, durante qui le antiche cisterne, vennero più ricomparsi son quelliillustratida più bizzarro si e Castello Visconteo-Sforzesco,a di vecchie nel XVI, toni car- studiosi^. altri recenti accidente giuoco, E difattidai rilegature. materiali per libri,legatinel secolo XV servire da carte dd Chld a. Ja giuoeo ed Maad 111. num. Ari. 3, Meeoli ed pag. XVI XV, Areh. 17 e XVII di MAano, rino. per cura tgg. o 65 o mezzo di poco farà frammenti a preziose,non che meravigliaper fermo compiaceranno di rinvenirne qui si costituiscono senza dubbio verun degli« di Merita di cui carte, ogni altro segnalatoun eseguitea carte bene assai si fabbricavano dai la dei *).Al figuredel occhi propridella che nostro lionesi di da carte Jehan de que* giuochi, di di Lione, d^ uno quel tempo a poi, al « patron si ha da non ^ far altro riprodottenella tavola I noi o tipo volesse certificare cogli (1485-1513), di Dale del quattrocento giuocoche verità di cosiffatto asserto, confrontare le sciano la- ne difattiimperiosamenteil chi e mazzo; ce la provenienza. e si disse come Lionesi ci richiama delle carte da carte o, natura imitazione di produttori ^ portrait « Cartiers ^ « di mazzo che stato sulla fme mano, più floridie famosi mercati di esistessero tale in invece guasti;tre sugli inizi del secolo successivo, ad che inarrivabile d*una ^ rimangono che cinque franamenti: due de* quali non riconoscere di tratta ad innanzi irrimediabilmente Si unica deiristitutoItalianod*Arti Grafiche. e essere ancora descrizione, debitori alla liberalitàdel G"* di cui andiamo rarità;riproduzione di Milano lettori, nostri ai minuziosa una tamente assolu- cose che dei pezzi più ragguardevoli, riproduzione dalla fedele avvivata mune rilievo vi siano punto o il cui le con D*Allemagne saggi^. copiosissimi Si vedrà tosto come nel colorito, sia nella tecnica,nel disegno, tutto francese.IlRe di Quadri (tav.I)indossa un d^'impronta spiccatamaite sua nell'opera robone rosso, già colore,su cui ed colla destra corona rosso, In capo berrettone d'uguale un d*oro. II volto,sbarbato, incorniciato bionde, spioventi,ha lo scettro 0 D'ALLEMAGNE, carte* *) volume jouer à Le au Tavole II; ed op. da ancbe secondo colla sinistra, e di,, de Lyon patron a quale non è in realtà i frammenti te non un vedi anche 66 a I, pag. 74. 239 igg. « abituale des Fabncakkm quelleinferite rùpetthramentea pagine 242. 246 392 del I. Fone più apparitcenle ancora, a giuoco di carte C(r. pubblicatoa D*ALL£MAGN£. Uone da op. un eii^ del primo colpo ilcotiddetto « Jeo de Piquetde Chades nottri ed ignoto,sul principiodel secolo XVI. maito IV. pagiu il gesto ». pagina 68, tra parentela li, cap. tomo ratfrontare sono d*ocdiio,è la a rosse. il giustacuore, pure sotto la caratteristica magrezza delle figure delle carte lionesi.Il Re impugna il tipicopallore di chiome e la posa innanzi recato d*ermellmo,e ornato risvoltiazzurri,ha calze con il citata ha VII », "cartier** ri- II, pag. 250 dei tenato addi cartolai milanesi, a novembre 8 1308, Gaspare da Besana, di habet quas et M. stampando cartas de iUis formis ludendo prò in società metteva Bartolomeo con titatem cartarum illiscartis », ludendo, prò la per cartonos di lire censessantadue somma Birago,tuttora stesso lione neirArchivio Numerosi giuoco di ricco notarile di Milano difattiè il del a è carta ^). poi riuscito d'accozzare d'un che silografie Codesto mazzo, Mazzo « e dee della (settecarte Saturno, di Mercurio di Eicole delle più carte III il rovescio Non meno il ^) Ved. di rovesci sui colla carte sono figura altre (una) di franunentarie); e da riescire indecifrabile.Quale (un Otto di Spade) d'un'altra colla le sono II il diritto nella Tavola rechiamo gio sag- e nella Tavola figuradi Giove. di reliquie quale appartieneal secolo XVI un bel rocchi giuoco di TaPur avanzato. in Archivio Storico Lombardo, integralmente pubblicati troppo a. XXXV, fase. Il, aprile-giugno. spade », si ritrova tale collezione 68 colo pic- incollato sul lembo è rimangono visibilissimo nella riproduzione da ^) Questo fregio, o il pure (due); di Proserpina(due); (una); della Verità (Veritas,tre);poi conservate interessanti i due documenti di il rovescio (una),di Diana cimelio quest'importante una 1908, intere malconcio tanto Veneziano lagune ci riconduce Ci mitologia. tra adomano dell'Olimpo», perchè (tre);di Venere frammento di misura delle deità ritratti dd di Giove che parecchiepeculiarità congiuntiil diritto ed il rovescio ^). re si potrebbe chiama69x102, mm. mantenere per soldi imperiali e di codesto tabelprotocolli di puntini,che fregiopicchiettato ciascuna quan- fatiendis prò ritenere di fabbrica veneziana. alla città delle propria quel giorno appunto dallo Cinquecento,che da delle carattere carta, ed ciascuna (ventuno)ci carte indotti saremmo fra i conservato frammenti papiros et dieci. G"sì dice Fatto notarile,rogato in di ad Pozzobonelli,abitante al pari di lui presso Santa Tecla, per dare impulso maggiore alla azienda: Bartolomeo difatti s'impegnava a dargli« omnem un a compenso tot mutuare seu Birago dicti Gasparis)^; ed il IO gennaio del 1513 requisitionem omnem si dare « notaio G. dietro congruo prometteva habebit... prò et del mezzo a Leber presso e quale nelle carte di Tarocco la biblioteca di Rouen noi data nella Tavola del secolo XVI, (cfr.D*ALL£MAGN£, II dell'« Otto che formano op. cit„ 1. di parte della pag. 166). e c o u o u o z^sè.^-^'^^^^s^^^^^^fm^k^m e ti " O u a o u o ti h Tra gli lettera ioediu I. Uu le indagini intomo Oggi che e che persino le giudici certo qui severi, ma gli bastò la vita. La di V. inedita i presso vo* dire Faltro edite in vari volumi la Benelli ed il Ferale. a all'estero fondare banditore lettera.Nelle Né Malta, a alle come note Carissimo ho di o rispostoprima alla vostra ZULIA BENELLI, 1896; GUIDO hai, Uiier. detta s) Or. Danle$ca detà ") pagine 695-701; 170, pe§. ipetta al *) Il •odo ^) Il marzo poMeMore D. H. La n. 18 RoMetti, di ed . 70 o Funa ove indotti o tacerne, a alla dimora intomo così d'Italia si facesse più senza ci parranno il 15 Londra, alla veniamo *): opportune del di teHembre 1837. E del Ferale ved. 1906. TORRE, LeMeie voi. XIII, S.. voi. XIV, inedite pag. di G. A, 462-472; 1907. pag. in RjbiMia 253 Sfor. in Ghm, Ferale in BuBeitino dal Baffi noi traicritlo o 5o- d^a igg. Europea, N. S., a. X, pagine 649-659: prima delle lettere date fuori dite. appendice di lettere ine- igg. del libro di G. r^centione con sembra mi renze, Fibibliografiche. Spigolature Ronettiane pure 298 pag. RotteUi, caso vi scriverà, perchè biografichee Notizie G€Ar. di M. veduto ho nel mettermi Pepoli,che veduto ecc. Ch. 1870. voL XII. FERALE, dal Ricciardi, che di., op. dir n voglia, 1848. roiaettiano. da dell'autografo Frior, al quale i lettori dovranno conte setti, dell'arte del Ros- speranze lettera,per Rouetti, L'opera voi. XLVIl Haliana, N. BAFFI, V. 1906. DELLA A. Gabr. FERALE, di CaHeOo, Gttà e tiamo repu- di rinvenirne Amico, risponderepiù pienamente. Ho forse vi ha già scritto ^).Non «) Vedi delle e hiogo le illustrazioniche troveranno ^, noi e aspirazionidel Ricciardi vane agli increduli ed agli indifferenti Ma Di Non vita recate essa stesso avvenuto lettera,si sarebbero giornale,che dei dolori un c*è suo fin che la fama credibile che, pare le particolarità in curiose e del profugo italiano e Europea cenno della espositori codesta scorrere discaro leggerne Ricciardi, amico la memoria niim de* rinvengono tornerà della Rivista perchè accurati potuto dantesche non in fiore 0« sono fra quelle scrìtte al Ricciardi è non ed parecchie del Vasto Giuseppe conte recenti più ^» ammirazione sconosciuta, anche avessero essendo lettera,che Ba£B e RoMetti bardo benevoli sempre pur prosegui di devota ne cura al vulcanico lettera diretta al fedele, che per di Gabriele stravagantissimeelucubrazioni sue interessante una autografi Carlo onere FcpoG, patriottanotÌMÌmo, frequentava atwdiiamente la caia; è il diligentemente, gratial pari di noi, detta andi'cgli esiliato a Londra ved. BENELLI, op. cH., ed pag. nottro coa- liberale intino 50. co» dd altri(accia che impossibile esser persuaso egli^).In quanto credo me a fuoco quel che meglioandar esser ha non fatto soffiando di tratto che che lasciarlo vogUam tmere piuttosto acceso» Non stesso. se a disapprovoperciò il progetto del nuovo solo vo bilanciando i mezzi da mangiornale politico-letterario» e darlo ad effetto, il luogo dove debba stabilirsi. E qui mi sore gono innanzi tante di tal tempra, che se non difficoltà, e valgono b a in tratto un il giovinRicciardi,non scoraggire ilvecchio Rossetti ^. Malta progetto vostro; ed di là il giornale, quantunque la contro numero un ItaKa '1 e editore. Io suo non allora: non era dobbiamo Inglese, io essi libera la stampa sia pur potessero non nella condizione ora il governo i gomigliorati verni minimamente son e la Giovine però ch*è cambiato questo dire che Italiani.Quando ^: ma sia voi contro contro praticato Malta se era per postiin sospetto ma d*Italia userebbero so quando vi in cui trovavasi ivi, che non due; o ciò che han impresatutto vostra luogoopportuno pd pare molto difficile lo sparger sia alle porte della nostra penisola. i governitirannici vigilanza, in mi non nimire per ina- certamente perchè.Trovereste ecco Forse vi riuscirebbe farlo di e fatte son modo aver di snidarvi di là per vie di diplomazia, si appiglierebbero scrupoloa quelle senza dell*assassinio.Allora vi era cario (sic)che serviva di siCastelreagh tuttii a governi assoluti del continente ^):per vessati ed erano espulsitutti Mediterraneo; ed Là potenti. di filiuno I) M. ne perdutacosci»za),il quale dà Era poteva dirri ^ il 26 nato € lui il RoMelti, come la condotta disapprovasempre ^ vecchio»; per dell'isolaed al Londra. governo *) Allude, com'è visconte Napoli il 20 voi. UV. La Roberto London. 12 1896, agosto pag. lo cbe inglese, op, Stewart, ad andaie d'accordo 176 sgg.; e sgg. anni tre da a soffriledi gotta. Rock fori, ammiragliainglese nave 22 e solo sui allora di sgg., primidel 1624 dà intomo quello die qui marchese di uomo di stato che inglese, 1622: dir. S. LEE. 346 le barche tutte pag. Io per Malta, piena a trasportò ciL, pag. inglesegiudizioassai diverso chiaro, a incominciato sulla aprile1621 BENELLI, di,, op, mette 169 più non se soltanto, né dunque cinquantaquattr'anni Malta eglirimase dica il reazionario Casrlgreagh. Cray Place (Kent), U contava leggea riuscì mai non ta, dall'anno precedenteaveva ma di ogni parte d'Italia.A rifugiali portairia 1763; altro navigliopure sopra ri la cfr. FERALE, politicai febbraio del da Il Rosselli,(uggito da questa passÀ parQ sicarjpiù numerosi Napoletano (e vi si G"nsole un Mazzini. Con è scogliodel in quel nudo rifuggiti vi sarebbero ora risiede i di colui mezzo il Rossetti Londonderry, più ri uccise di sua se ne alle condirioni ne noto mano Dhtìonary o/ National a reca. quale Nordi Bhgraphif, sgg. o 71 o che derivano dalla SiciKa;onde dal il toglier via dal mondo governo al alla sua Intanto di barca più modo tornato per la seconda lo attmdeva al lido,o Queste ed altre considerazioni luogo opportuno dovrebbe non riuscir difficilelo La giornale! vostro stacolo; ma assai così la associati. E chi vorrà Bruxelles lo dico anche anche più Tenorme Quella ^) N"m sorge della stampa: io lo pagina del mìo Canto unica promulgò. È Londra del *2 1 e del barone Michele il Carrascosa tra era lo pruova: mi dereste? cre- costa, pochi ben innumorevoli, e i ganerale borbonico, dal decreto d'indulto che iarolto il govcmo favorevolmeote dal RosKtti, quando si pensi costanti della frequentatori sua casa: ved. BENELLI, 16» 50. riesco a D0tÌ2Ìe di rinvenire Rossetti,esso G. Calducci, Firenze. 1861), e non questo componimento; figuranella raccolta fiorentinadel non lo trovo citato dal 1861 Fratelli, all'armi,airarmil La Ccm d psilria chiamò: gliccctlanti Anch'io carmi fra voi verrò, sotto ecc. il titolo qui muniiato (fucsie di G, R Ferale. Che 238)" o scoraggianni marziale Carrascosa, al pari del Rossetti esdiMO dal cit.,pag. a *1 Belgio, troveremmo Flnghilterra e vederlo qui giudicatopoco strano €ii., pagine *) Non per so spesa trattarli che può anch'esso nei moti 72 agli consegna missione? Se lo pericolosa sì perchè simili pubblicazioni sottoscrittori; sono o di operazionesempre più di Londra, dove che ne' liberipaesi,come op. quanto due tiresterline^)!Vi è anche da riflettere copie soltanto, 300 a è non sognere domani; e pure nel progetto vostro bioggi,noi troverete fare spedizicHii settimanali. Quel che dico di regolari e trovate per e segno. di- suo Malta « così la spedizionedel giornale, incaricarsi di tal una là per Fltalia i numeri del trasporto è grandV è Taltro di far tal maggiore e soppiatto, della stampa spesa venuto: panebbe tale;ma spanderdi alla perchè? riuscisse il mi fan dire: Bruxelles piuttosto mi ». traccia. £ non o corse ri- ^) » gagliardo! lo assaltò fin dentro potè trovar riuscisse Quindi frustròle mire, colpo,fuggi in Sicilia dond*era il mancato si non volta. ilCar.... ne se sicario che ov'orasi nascosto, di far bandir da Malta così fedel com*è Fosse « gagliardia: quel mascherato propriacasa, Perchè, trovava efficace del sicario; e mezzo lo debbe che gli(osse designatogliriuscirebbe tanto agevolequanto ilvolerlo. io. Morto Caslelreagh Spauracchi direte voi: fattirispondo {sicX suo il governo napoletanonon il Carrascosa che vi era del chi sia XAWAwd oidìnale da {JPò9$i€ fatte ed che suol vostro buon a prendere; e progettato più;e d'altronde nulla di lo ritalia è che di che quelli foglio^ son pochissimi direte comprarlo gli emigrati, Potrebbero per ed ognuno si tiaie per abitudine a qudle sì anche perchè,essendo in linguaitalianail mercato, voi: oimèi ci nuovo verreste pessimamente governata, In somma, polìtica rigenerazione. e siam dire a poveri con varci pro- sogno bi- perciò ha che mio intenderlo. possono Ricciardi, carissimo panni poter conchiudere che il vostro progetto oAre qualcheutilità, difficoltànell'esecuzione.La Propùsta,che me ne daste man- immensa ma la e vorrei che stampata, è bene scritta, desse opera a A proficuo lavoro,ma quanto la quasi impossibilità. ne veggo Vi dirmi, quando mi prego 100 con di mezzo corriere che Tutti stiamo di rivedervi. Vi stima e tutti dir prego che aglialtrinostri compatriotti al penso vi ho della qualche titolo appo meglio che santa ho non ota, volto in- un speditoper tremodo salutiamo,bramosi ol- vi coro cento tutte e cose, ferventi di Tommasis, al generalPepe, e dimenticate di Né nostri amicL son della causa coloro che vi più tanto recava. e se li credeste signorUgoni ^);il titolodi fratellodi immacolato Taltrui e ricevuto avete Mamiani, ossequjall'egregio presentare i miei martire a alla signoraDe d'amicizia, discarianche più vi Canto, che si costà benissimo,e penna scriverete, se copie di quel mio un vostra patriami E nel somigliano. fatto vi prego di non sventura e di sarà forse di desiderio di virvi ser- amare Dvxoaon» ROSSETTI A tergo A bianco: del 2° fo^o Mansieur M. Joseph Ricciardi Paris TV.' 8 Rat a ^) Son talli»ad eoceiioiie *) Il timbfo di Londn 15 1637; quellodi arrivo detta è: Londra a pertonani allora, Parigiin 15 ro«o tep. 1837; e è dilBcile a noli v'è mo DA troppo, aocanlo ^ Rocker du uno rilerare; pare: VENECONE perchè a di- oonrenga pie piccolo:S. SE 17 lepl. 1837. o 73 o Ora le nostre nonne abbiamo che costituiscono lunghe ricerche e Cominciamo de la Blache società breuil ')•iida tempo, Morgan *), autrice di drammi L'autografo fu da rintracciato me m*affigeant par Je à souvenir. vous d*un rAccademia 11 ^ che conte de dopo COMTE ^) Lady Sydney pondence, o La 2* era stato uomo postuma, Owenson casa a à mes espoir d*unt habituée peu vie, je en yeux le calme et vous; la aimable mon joindre un prix d'HaiutonviUe ne veux di (1809-1684), dell'assemblea costituente a pas Napoleone I. del- membro per de 58-59. in forza dell'elezione agliStati generali. rappresentarla lAcadémie Il viscomte Fran^aise,Ma de Sombreuil. MORGAN'S moglie del medico Memoin, auhbhgraphy, ituntue, ucdso fratello della giovinettaimmortalata Morgan (1786-1859), LADY ediz.,London, bella pagine de au politico inngne. membro (Juiberon,era retour» (1770-1846), dambelbuio Giuseppe conte letterato ed dai Paris. nari rivoluzio- dalla poesia. Sir Charles "Uark» and Moigwi eorrtM- Alien, 1863. di camps^pu celebre finanziare che 74 tinente. con- m^or voulez le votre, de d'HauMonvilIe D'HAUSSONVILLE il disastro di (1783-1843). Vedasi: ney, del de près de ainsi heureuses Clairoa la Blache Levy, 1885, Opera ^) e doubler (atto di lui la nobiltà del Delfinato Cfr. sul Dixon: vous douz est voisinagetei que madre di Francia, aveva 3) de conte poi pari di Francia, il car ^) va Plaisance les chances sur Moglie del 0 un altri assai pregevoliin Londra con pémble adieu» un irieillessepassée compter Som- Haussonville chiari amici e Morgan, gli Hepworth remercie, en m*offrant Fidée heureuse de Monsieur a di racconti,ammiratissimi e perdre,Ticlée consolante d*un vous amie. un della lundi 21 Ce regret de conte delle maggiori dame una molti acquistarsi seppe nell'archivio degli eredi di Lady Ejì d*Haussonville ^),figlia del contessa fidanzata giovanissima che grande viaggiatrice, e monono. del secolo deci- delle vittime dell'orrida tragediadi Quiberon. La Lady a I buongustai, dei lettoridi questo alla vita nella prima metà intomo stata essere di riceverne. ventura femminile, frutto di saggiod*epistolografia nuovo '),e già celebre prima di divenire parigina per scrive quasi più la lettera della una con rispettosedeirortografia, sapevano poco la grandissima maggioranza certo periodico,gradirannoquindi un amorose ilramere ragione, la graziae la spontaneitàcolla quale a bisavole, talvolta e lettere quali non scrivere ed rimpiange spesso, si ilaliaiiee lettere di dame II. Nuore in isliledelia l'Mrera laadaU al reggenza, conte de cortraila la Blache. a Nogeat da Paris-Duver- soulever le vofle soatez allez doiic fasse oublier vous tous lui sastres vous enaxe elle Vous plaiialoTsque rendus allez donc ce trouvions ensemble» pas aimables» chateau un qudques une parcourir, perdre,aimant )our, qui jouiraplus que de comme MiDe M/ à dans leur succès, de choses aimables d'Haussonville qui mieuz première y nous de les lieux que avoir de plaisir maison allez vous triste de connue, retrouver vous de d*un assure Cha- n*oubliez possible, le gout vous vous de vos un ouvrages souvenir. Constant Sir Charles. à veut ne de* nos ne mailres des charmes personne ce des tous flatterdu se voir vous M.^ chez aller aussi» nous y tout heureuse vous de urbanité notre allez voir vous comme personne, à moments devant arrangé avec milieu d'eux au que étions autrefois. nous que passer qu*elle j*aime,malgré pa$ ciaiiis jusqu'aumilieu de que pre^ quelques chaimes: combien ^)?Je regretterai que banois pas penser encore redevmus ne France cette me croire. y maUieurs, il m*est doux ses de trouvez vous serons veux France» notre lui rendre jusdce» et nous Tavenir»el lorsquevous TADemagiie?Je parcourir malgré tous torts, ses cache me riante,je pcrspective mie Vous qui auprès de oublié étre pas tous deux. D'HAUSSONVIULE LABLACHE Verso: Lady Morgan Hotel d'Orléans Rue des peUis augustins Fbg. 5.' Germain Paris TmAMo: Al JinBet 1816. 24 medesimo duchessa Albertina lei Famicizia per eone di Broglie»la figlia della baronessa di Stael,che ereditò da ilhistrìnostri concìttadiiii, qualiilMonti ^) Gli HauHOimDe qoe abiterano del levo inqdliiii *) NfltiMiBH è (1797-1030),che deDa presamìbilmeDteriferinidue biglietti 1816 devono anno na oob aoùco le peiioDe tkU il in appoalo quel il naichete cohe feoio di pnna madre, celebre tlalìrta fiamete, pubblica una morali. Il figlio, in» Jk la dmJieite db Brogbe, publiéeipas al n. 1 della me *). de la Ville l*£vé- di Chahaiiiiaii. quella tua tempo ed il Gmfalonieri ton ma dnoieaa di mi^gior leelladella fik Pam» kom tua oivffit da di lei « nuovi tesupi pia alte firtè ooniipoadefliain: Lti' Levy. 1896. o 75 o del pari indirizzatia Sono data: SUÌ8 bien reconnaissante, Mylady, de bien prendreà J*aiété foit Cest ce soir»parce de mes de vous depuìsquelque tems. empéché cl*alIorvous voìr plus souvent pouiraiavoir Thonneur je que voir demain pour dans profiter encore de la soirée passer Agréez, Mylady, Lady Morgan i libridi Voulez je M.^ Randall chez vous ne vous hier bonne, Mylady, assez votre ouvrage renvoye pas qui che successo Agréez Fassurance de nous pour ebbero envoyer interesse bien vi- nous les deux soir,mais les personnes au BROGUE notevole testimonianza: *) les lit.J*aibiai r^etté trop tard. restées è ne de volumes si vement, étre vous les autres e une sendments al grande, straordinario biglietto accenna avec hyver. cet st[a£L] Il secondo vous la campagne, mais serait-il possible la matinée avant je quatre heures,car de votre court sejour ici et réparar m*a sante tous lendre chez me fait manquer l'assurance de tout mes mauvaise ma que obligéede suìs qui pait désirerois bi» voulei: vous souArante ne amies Imtéiét que sante. ma qui m'a ce jouTs.Je ce sul primo in matita la annotò 16»: « Je V08 Lady Morgan, che autres, e est parce que de n*avoir pas pu aller qui dinaient chez moi, sont mes distingués sentiments STAÉL BROGUE DE Jeudi soir. n soggiornodi Lady per Morgan in Italia, non meno fecondo la propaganda delle idee liberalidi quello precedente in Francia, ci la Princesse Madame Borghese sera cueillirles personnes qui lui viennent Denon % M. le Chev. G"mte mais très biai vaient se passer de se toujoursempressée d*ac* recommandées et dlucAeue aMMleUe Je nella sua Milady Morgan faire recommander S) Denon 76 a e toprattutlo: Soavenin de feu le due le pou- Madame et a de la Madame di lei,vedanai le àtate LtUttM ed alla figlia ultima malattia, Bnglie, pagina 39 Levy, 1866, voi. I, pag. M. par Randall, ioglew itabilitaa Ginevra, devotÌMÌma ^) Intorno alla signoriiia StaEL che de Je fu dal 1604 al 1815 direttole generaledei Musei la Bmglie, Pani, 360. (1747-1829) chiama ri- bellissima Paolina, sorella dell'imperatore Napoleone; delU biglietto un o le letteree per in ParigL Ili EA Tarchivio degli Hepworth lasdamo ora indirizzata al vdeggiato. E Ricevo dice compera e pazienza. che fa ci non dal suo Carlo al titolo dì d'Auveigne Londra, La la in a lo prego di tempo di più in via e Milano prevenirmidella le scrivergli come e Camillo partenza di fare, da del dove si saluto e contenuto ^). Il ') per • Credo delega àé 76 o posso Latour duca che avete più ingolfato e Leri a rivare ar- a non chiuso. congrès.Ecco assai prima quanto Corti che a per avere portarmi. Frattanto mie queste cose ho il fattevi che rete sa- semestre. sono della lettera,questa Viffbùi Vcram d neve da Parigi (Villamarina) V. appare scritta a ^) CoDtcna questo graziadi V. Dal da nuovo la sempre trovano poi pregato di procurarmi ogni Vi di intéressants. Dite molns ou il sistema sepoltinella avuta più che bientot le sua cose calmare il Malaret verrà il bravo va tempo difendendosi dal Commendatore qui dicesi dove bliograf Bi- nostra Voi» per Nulla paese. e Papà (a- tanto più nojosi.Beati quelli Segretarioaccompagnatore grulladi Zurigo. A istruire del io siamo finalmente ha che de plus raccogliere potuto Qui questo pdliccierusse. offitessa e ladro! la talpa Reiset. Canofari o fra le certo va dirò siete là lontano alm«o resistenti sempre seguace che con sorprende. Piglia tempo pajo di pillole per si diventa rimasti son della sodo vegeto mi non im freddo un ginocchio e dirvi. I toscani e occasione Felice voi paradisodove tuttora Così proverbio. mio un Alla nervoso. fino al lettera che la Vostra e Londra, a la serie Greppi» allora primo Segretario Giuseppe conte della Legazi(»e di Sardegna chiudere per di Castiglione')•della quale si è lettera della bellissima contessa una Dixon di OwtjglKiiifnata voglia alludere alla nomina principedi Cangnano, poco del verso GIUSEPPE VERASIS. la fine del 1859. GALLAVRESI a OldomL Boocomp^pi graditaal barone • govenMioffe Ricaaoli. detta Toscana, BIBLIOGRAFIA Early Woodetti MUaU cmUdning Sbdea^ o/the Flfleenih and M. of the member D. thMeen Q}ftr CeniarieM, ielected «id and Bibliograpbical Society,Methuea ragioiie 3 Jennings nella breve dagli studiosi della siasi data che iniziali, invece più recenti sbxK, FVef azìmie by OSCAR Co., 36 materiale un otferva JENNINGS. Street. Louiom, E«ez Teccelleiiza del lavoro ed per di prim*ordine.A cui hanno riunita in e se più solo volume un di questa ricca non U in una rimasta si distinguono il fior fiore delle lettere imziali che pregevoli opere alU tutta TEluropa duranti quanta per Schónsperger ci accanto decine a i primi due dai e composizioni studiate,ove nel le graziose figurine;poscia ad d*una vano Uhn presenta Paiaoiense al raccoglitore colie messe di J. Gutnecht con Segue Basilea Salterio di Furter Valentino maiuscola Zainer stesso di Bebelius lettere di Van e Calcar. inizialidel Missale si raggruppano ancora, Frisner inizialia Holbein puttini di Urs con Poscia a ecco Olutnuceme e Macabrea sersperg; tutte e da animate Ginevra ci dà il Minale cui degnamente e Schott, da da un pure ahre di e villani del a Bamberga, le lettere istoriate a colle soffio di artistico slancio neUa loro rosse pie leggende a J. F^usz, da Gruninger, da Geiler le mutazioni il s'accoppiano le grandiose Zurigo, Lubecca, (1469) (1475), di Lutzelberger,dell'Alfabet di J. Pfeyl (1506); le capricciosesilografie di vari libri ùnpressi da Knoblochtzer con Sensenschmidt Graf, di Holbein (riprodotte a Strasburgo);le Cratander, a HoU, gustosiintaglid*una vivacità quasi moderna. Curio; quellea scheletri della Danza dello Galeno (1501), le comincia Si in- geometriche, e le floreali incisioni della Bibbia di Richel con le più incunaboli grandi lettere storiate,ed sue piccolima reca venerandi floreaU Roger; quindi a Norimberga, dove U Bibbia tedesca di ricca abbelliscono loro 21ainer,Sorg, Keller, Hohenwang, saggi mirabili di omamentazioni offrono U per secoli dell'arte della slampa. ad Augsburg, dove passare varia torchi delle più in^;x"rtanti tipo^rsfiedi dalle incisioni rudi dei primi tempi, così di Magonza, dai luce sentare pre- lungo dimenticata, a nitidezza,egli presenta uscite del (are di più; voluto tanto di tavole che serie del dare aHe a più bella,più interessante, più parte produzione minore, disdegnata. Ed ha annunziamo, i come il bibliografoinglese,il nome diritto. Ora in fronte al libro che rito me- del Haebler, del Kristeilcr s*è comindato Claudin, dello Schorbach, dello Spirgatis, legge il negligenza però questa in quelle del Butsch, del Reiber, del Heitz, del Redgrave, si delle valore all'esame riparando, e nelle pubblicazionidell'Ongania vengono inizialil'importanzaa tcnpo gran per come storia dell'incisione poco nq^esentano spesso di chi le esegui, quale LsUen of QmamenUd fepvùducUom anoolated pagiDe X-286. in^^ A hindrtd Strasburgo von attraente Kaiginalità. ori- delle inizialicalligrafiche svolazzi, a o 79 o d'uomiiii grotteschi ghirigori, profili in Tarie tempo, di A. di mostri,graditeagliscrittorifrancesi del e edizioni del secolo XV sue Durer piccoleinizialidi Ratdolt (1476), da Matteo Capcasa, a Tacuino Gregoriis.Roma delle VUet è non del 1471; Cesarum di Tridino, a del Viiruoio ài Gottardo da è da dite gracoppiano ac- (qualiilMissalt Padri),de* Sessa, esempi: un'iniziale tre libridi M. a nero, e Locatelli,cui si di SS. che altre tolte due e bel contributo. Como un fondo su Bonetto ( VHe rappresentata Per Siena la esibizione è Mazzocchi danno prodottidi Giorgio Arrivabene vari da Pavia de la Luna yallisumbrosaelA Otino da rappresentata saggi toltia libriimpressidal Giunta altri numerosi del De è di Giunta; dalle caratteristichefigurebianche Lucantonio a beto all'Alfapettini i^"irati e di G"lonia. Venezia le stampe recano ezeunte; Silber di Giac. e pò*più ricca;le Opera L, Daihi (1503) un innanzi messo Pimte; Pavia le inizialielegantissime con di quelle,addirittura squisite, con uno de* più delicati tipografi del primo Cinquecento:Jacopo da Borgofranco;Ferrara altre pregevolissime del boccaccesco con del MissaU tipografo, e Lettres ** da il Pachel, Gerardo roto, della stessa le officina; da i curiose " Vérard; Blanchard, Moylin; logus Sandorum di W. in Francia: poi Lettres rustiques altre di Mathieu meno non tazioni Husz, le imi- prodotti notevoli di P. Hongre, Poullet,Wolff, Fradin, addirittura più di e di Saccon centinaiodi esempi trattidal Caia- un (pp. 214-221). Da di tipografica produzione siamo questo rilevantissimo centro quindi portatia Parigi,dove le fini incisioni delle Vies dea andens ci si fanno mirare am- pères di Dupré; XAlftf sainda di Vérard, le inizialidi Trepperel calligrafico hdo Lione colle ecco Leroy (1479), ed ** *' lo Sdnzenzeler, il Za- chiamati sono Ponte. Passiamo fleuronnées toumeures claris mulieribus,d'ignoto faticadi Certosini divenuti tipoChartusierise, grafi Foccasione. Quant'a Milano per libro De Bocard, Rembolt e e Ge- ring,Wolfgango Hopyl, FilippoLenoir, G. Tory, JosseBade, Chevallon, Vade Colines,ecc. Simon scosan, Troyes restier,Hostingue; e bei saggi danno francesL La Spagna de de per ressante lei»troppo alcuni ben rassegna ri4"idoriassunto italiano qualcosa sente d'esser né invece o 80 cosi stato Roma tanto o ne parco e la vittoria arride non Finte- scelti saggi di edizioni fiamminghe (Delft, Gouda, (s"^)rattuttodi Hagenan) ed qualisiano Tinteresse ma di cosi opulenterivali.Chiudono Schiedam, Leida, Anversa, Louvain) non Codesto Zamora; quelledel Comenio Salamanca; a in cospetto povera inizialidella Canr di Coimbra, le curiosissime Gyffer altre città Castilla di Valencia, Juan G. con e Morin, di J. Fo^ Avignone, Poitiers,ed da ignotoartefice a Le^fes,stampata Euad"io, impresso da H. certo pure in lizza entra de Varila di Sevilla,J. Alvera piladon gloriadelle letterine de' Lerouges di quelledi Pierre de Harentals, di Martin di Lecoq, Rouen minori si avrà un altridi posteriori stampe che sche tede- di silografie inglesi. mazzetto meglio di ogni discorso giovato a chiarire la novità del volume dello Jennings.Se uno studioso di dover rimproverareal valoroso bibliografo britanno è di saggi di stampe Milano luminosamente ne Venezia rappresentate non sorte in mezzo fanno buona a noi; certo ne figuraqui,dove renze Fisono Ausburgo, Basilea,Lione, Parigi.Ma in fondo è forse meglio cotL Chi che sa ad in animo venga non italiano un di r^Munre alle omissioni dello scrittorestraniero. E se da noi uscisse allaluce dell'arte nazionale un in onor libro come questo, ci sarebbe da rallegrarsene davvero Tonore per italiani. degli studi bibliografici della patriae I. "k M. C BRIQUET» ?ppuitmi Lu det Marquet Flligrmes.DictioiuMiie hifloriqiie 1282 vcn de Filvanes. Tom. 1600, juK|tt*eii figuct "kai 39 avec le èu Papier dèt 16, et teUe V. 1-IV. Genite. Julien,1907. iii-4^. fMgiiieXXlV-836. che dal 1687 n Briquet,discendente d'una famiglia di solertilavoratori, ad oggi Chàlons-sur-Mame, dapprima, quindi a alle filigrane di si è essa conseguilouna diEgentissime indaginim colla più viva compiacenza Qie aq;"ettazione. carta tutto soprat- e v*ha specialità e una stava ch'egli sono, turalmente na- per adunare i fruttidelle accolta grande lavoro storico-illustrativo, venne la più lusinghiera bibliografico suscitò nel campo e alle industrie attesero compiacenza fossero bene giustificate quest*aH"ettazione e oggi abbiamo addirib sott'occhi, opera insigne,anzi monumentale. tura Riunendo un questa un or fino ed un'autoritàda tuttiriconosciute. Perciò il Dizionario storico, che mostra le fatta da lunghi anni competenza la notizia,diffusasialcuni anni in Ginevra allafabbricazione della del libro,delle ricerche intomo sue leor facnniléi 112 difattisotto una classificazionecomoda, facilmente consultabile, tutte ha il B. FìEgraneanteriorial milleseicento, preziosodi indagine e di controllo istrumento l'autenticitàdi l'origine, monumenti scrittiper U una moltitudine di monumenti storia,per enorme XV degliesemplari di decorazione copiosisu civiltàe incerti delineati dalla la letteratura, degliarnesi,delle armi ne' secoli XIV, e oggi dubbi; e degli mano offerto eziandio un aiuto e^vimeva il Valet de Viriville,ma altre discipline. Difatti s^ antiquari gliarcheologitroveranno e di disegniutiliindicazioni sopra la forma degliutensili, massa insperatoad motivi chiarire l'età,la patria, per si artisti, come in questa soltanto offerto aglistudiosi non deDa deDe una e gliartistie gliarteficidei XVI; di stilizzazione; cumenti gli storici dei do- e industrie che più contribuirono allo sviluppodella cultura generalenell'Occidente cristiano. 1. d» V. CARLO FRATI, AneJdoU da coMd lorineM Marckmi. e Torino, Ckiiwii, 1908, 8». 29. Da autore di due alcune ha saputo archivio Morelliano,il chiaro autografedell'importantissimo cavare copie estratte acquistanoun malconcio di queste o carte e fuori notizie curiose da codici torinesi e mano per importanti; con egH ci parla del Vemazza, copie,che andarono valore considerevole,perchè de' codici originali il secondo distruttonelllnfanstissimo mcendio trascrizionicontiene una Grammatica Zygomala, tradottain latinoda Giovanni greca ilprimo del 1904. La prima di Giovanni Foresto bresciano, e da SagomaU esso o man- 81 o data di Alvise» Federigo Badoer, figlio al patrizioveneto dono m gnata accompa- la seda un'epistola latina,che per la prima volta viene pubblicata: e conda, scrìtta « Di villa,li 28 ottobre 1591 * lettera di Paolo Loredano una ad un Poi, dopo di innominato. amico ad altre notizie accennato aver sunti tran- e da codici torinesi essi pure, il N. pubblica sei lettere del distrutti, ora di due del Morelli al Monti» scrìtte la minuta Monti al Morelli, e rìq[x"ste al DUtamondo intomo tutte Torìnesi Marciano; e al e dei poema ciò in servizio della edizione, che e ne* codici del Capello, contenuti comenlo uber- il Perticarì. tiano preparava Queste lettere,le quali integrano degnamente le altre scrìtte e rìcevute Notizia deglistudi di dal Monti, che il Pelaez pubblicò nella sua « succosa G. P. sul DiiiamonJo tra allora, assunto aveva », studioso pesarese; e chiosatore del poema gettano che all'interessealtissimo, luce intomo nuova l'edizione i letteratiitaliani, anche ci danno intomo cui a Guglielmo Capello,Temdito a di Fazio, ragguagliimportanti, i quali furono rintracciati altre vie dagli studiosi dell'umanesimo, soltanto in tempo per adesso conosciuti neppure sono al chiarissimo dott di questa nota recente non e si dovrebbe. come Noi, che del Ditiamondo, da lunghi anni, ci occupiamo manifestiamo lavorando lo stava Frati la lo studio del preziosaper veramente amore, la pubblicazio gratitudine per viva nostra tutto con dottrì- poema nale di Fazio. Prof. ANGELO Can. della hUcaxUme Per Gerolamo BERENZI, prima ma Fretcohaldl nel III cenienarh musicale, 1608-1908, opera Ciemona, dalla /tub' monese, Tipogr. Cre- Umone 1908, pagine 35, in-8^. « anni Tornate di all'anticoe sarà progresso!» ammoniva on vita,Giuseppe Verdi, che sentiva ed sua valore la dolcezza e la potenza secolo. Ammonimento glorìemusicali prezioso;l'amore tornarono loro tempo. ierì ^ano italiana del XVI il culto, senqpre e in tutto i4"prezzava e dovute il vivere a le tutti i maggiorì centrì musicali in onoranze mezzo a a noi della vita alle rissime pu- più del rigogliosa Palestrina,che si celebravano d'Italia; oggi è all'illustre suo suo XVU del passato, s'accrebbe, le opere s'estese; e nostre celebrate d'allora Così dell'arte musicale sdegnoso,negliultimi per Gerolamo figlio, Frescobaldi, il principe dei musicisti del Seicento, l'instauratoredella musica sacra, a il prodigiososuonatore sciogliere, con feste solenni,il debito d'onore delle città sorelle. E noi siamo renzi,il quale,da Cremona, opere che Ferrara d'organo e di violoncello, di Claudio meravigliose cercato dove si vagheggia di dar certo 82 0 lode al mano a queste pubblicarele dono ren- nelle quali pagine affettuose, alla vita dell'illustr pagine piene di vita,ridondanti d'ammirazione,che col piacerepiù vivo. Be- can. Monteverde, ha voluto unirsi a coloro,che di rìunire le poche notizie, che si possiedono,intomo maestro; o d'anunirazione,tra il plauso ben lietidi tributare la nostra omaggio al genio frescobaldiano,con ha e si appresta tutti geranno leg- Una BERENZI, Prof. ANGELO Cu. Cariota dtUa Vetcoco. di dia tua kttera H Cimiamo Marco Vida pagina una e Tipogr. Cremonae, Umone Gemaiuw 1908, iii-6^, 15. lettera è quellascritta dal grande La nel 1533 alla Magnifica Communità « Pompeia; ed di Alba La dal sostenuta serve ne se Virgiliocristiano,attende e occuparsida pari suo in elevazione sna lodevole, non quanto per ancora luci porta parolainfiammata,che M con scovo ve- a Vida, il ad ebbe Novati, che già del Vida affinchè egli, studio magistrale, cremonese, uno ma nuove; G. biografo,il critico,Tillustratoreabile il suo Francesco si rivolgea coscenzioso, e la » dalla relazione del Cerioli sulla difesa anche ricordare per di Cremona partecipare per eroico nel 1542. vescovo dunque, pubblicazione Fautore cremonese, zione seguita,oltre che dalla risposa di congratula- è dei Deputati di Cremona, d*Alba, umamsta voglia attendere da ildesiderio di tutti coloro, che, ben a ragione,possono far pago delU hii U storia completa, monumento aere perennias, dell'immortale autore Elneide. nuova E noi di gran accoderà; ci associamo cuore più degno, più nessuno a questo suo di lui atto a voto, che speriamo il Novati la gloria del celebrare suo concittadino illustre. /. E. MADDALENA, La /ottima della Locandina, Eilratto dalla BMaia •. Rcmia, 1907. d'Italia, 0^, pagine 42. Quante, « con secolo un e MirandcJina locandiere soltanto, invidiano quest'allegra non e di vita sulle H"alle, è più giovane che mezzo mail che, ridotta,rifatta in maniera Maddalena; ed ha ragioni da vendere; tagliata, decente, questo tradita » « che U scempio, ecco raccolta,ci lingueuna sei in molte volte piuttostoche tradotta;eppure, mostra che U quarantina Ubliografiaqui Locandiera « » di volte circa: dodici vobe inglese,altrettantein francese,tre ungherese,una in accuratamente fu voltata ruineno, una in in e polacco,in nonostante opportunamente in tedesco,otto greco, in* tutto in imitata) (ridotta o porto^ese, due il Così » in altre spagnolo, due in russo, in in danese, in croato, e in czeco! Di tutte queste versioni,rifacimenti,imitazioni,e le analizza in modo arguto e il Maddalena spigliato, dei loro autori,paHa adonuonlo il testo adatte riproduzioni che incarnarono di ritratti delle maggiori attrici, e con il perso* naggio di Mirandolina,e d'avvisi teatralidi tempi diversi. E uno scrittoche contributo aDo si fa studio deDa leggere tutto d*un fiato,e che fortuna del teatro Goldoniano apporta in un notevole Europa. /. o. 1C? o 63 o NOTIZIE 4 della Società Riunione Vili zìato, rVIII Riunione giorni 1"-20 dello che successo stata era importanza, ed del contenuto. ammirarono udirono superba sede e con che loro si svolsero artistiche mostre ne' storiche e comunicazioni, piene d'attrattiva per Riunione della elezione e Consiglio di Presidenza nuovo annim- consoci Archiginnasio, le sedute storico Della di singolare concorso con stato luogo in Bologna avuto dire pienissimo.Nella veramente le sale dello di valore ha nostra interesse dei presenti,che di eccezionale e Società maggio, scono si può concessa, il vivo tra della BibliogrqficaItaliana. G"m*era renderemo che nel fasci' esatto conto vità no- fu proclamata vi colo doppio estivo. Per paghi stiamo ora alla Ripista di Roma, ed a XII, fase. X, a. bramosi i consoci solerzia dal consocio tanta con 1906, genn.-apr. Nuoci di maggiori ragguagli di maggio 25 prof. cav. 1908, pagine 302 Dal Bibliogrqfica, Civica, Lucca; del Ministro Pelandi, Bergamo; di Bologna, Sorbelli (a. Ili,n. A. Consiglio direttivo furono "asile, Roma; Cav. (839) (834) Otto (836) S. E. D. Harrassovitz, Lipsia; José Augusto Ferreira Sgubbi, Bologna; (840) Cav. B. G. Domenico Elnrico Dall'Orto, Genova; (846) Don Giulio Belvederi, Bologna; Lumbroso, Erik (847) Carlo Adolfo Adolfo Conte IVof. Martinelli,Milano; seppe Schmia, Trieste; (848) Giu- Genova; Armanino, (850) Rag. Luigi Coletti, Treviso; (852) Aw. (853) Dott. Roma; ElmiUo Cav. (854) (851) Dott. cesco Fran- Comelli, Bologna; (844) Dott. (845) Dott. Guido Belluzzi, Bologna; (849) Comm. Milano; da (837) Biagio Doria, Napoli; (838) Luigi Augusto Franchini, Bologna; (843) Dott. Darù, 1-2, ammessi Giorgi, Bologna; (841) Elmilio Ravaglio, Bologna; (842) Cav. Cesare sgg., sgg.). (833) Biblioteca Angelica, Roma; (804) Biblioteca Costa, 62 pag. della Soci i soci: tra rimandare L'Archiginnasio,il pregevole Bullettino della Comunale diretto Q a Jahn Rusconi, Arturo Silvestri,Milano; (855) Nob. Barone Guido Roma; Gagnola, Milano; (856) Jacques Boulenger, Archiviste-paléographe, Chantilly; (857) Museo Etnografico Italiano,Firenze. 4 L'opera monumentale de tiens la fin du 1907) mesi or è sono, compiuta. La recensione del o testo 84 ° XV* già in parte dicesi debba viva di questo vuoi del per speranza Les Principe di Elssling, siede et uscita du l'ammirabile seguire il secondo, di poter prezioso vuoi finezza e figures pubblicatopochi con cui subito stampare per véni- dere, (Paris,Le- XVb alla luce; al primo volume, nudrivamo libro,veramente du commencement sollecitamente che lipres à la novità e essa sarà un'ampia l'interesse fedeltà delle illustrazionigrafiche,ci d'un periodicoappetito, Nogira* Onenigo, bcaricaU dì avviare la pubbEcazioiie die lia di Foiiga^ouffidak essa giovi in pari tempo e alla degna ricorrenza,illustrandocon acconci scrittala i tempi in cui vìsse. Il periodicointitolatoSan della CanonixMazhne tenario nel venturo (1610-1910)^ di novembre mese sarà e Cado Bonameo le fascicolo di sedici pagine in formato in quarto, riccamente di arricchire il nuovo promette preziosiper ^ Onoranze del novello lettera che questa intende più illustriBibliog^» di e Nel 1909 di Francesco li amid meritate promuovere nativa né liana in Triette;ma noi ci HORTIS Topera del neUapiile a il voto» 1906. fu vero RegioneGiulia, che insegnòa rivolgiamoa tutti nelle disdpiineda MiseeUaaea queita coloro, che gli ricorrenza volle abbandonare affermato,di n conoscere dkono ad e nel lui professate, che lo o che giisarà offerto in omaggio e ila- le nell'inda^fare amare. ideale discepoli di ATTILIO senso amano e in sepio e la città Univenità una nelI*iUurtrii« gH albori deirumanenmo maeitro opere col quale ATTILIO Miscellanea di itiidi. lui tolennemente da », bibliotocario. In di di letterato e tua insegnòdalla cattedra,poichénon non collaborare al volume La de' uno Catalogo delle « di Trieile Rowettiana di offrirgli una eMudilD ancora vicende ttoriche della Epperò nella PetrarcbcKa li propongono HORTIS vide ad oggi gii studi italiani. cui si vantin emirati ìmziaTa ATTILIO vìva compiacenza onoranze «imi dalla pubMìcaaone del comiiioiiotreBtadnqiie ammiratori e siderio de- vivo con Signore Petrarca HORTIS ben ne» e pubblichiamocon Triole. Uluitrìmino missione Com- periodico. Attilio Hortis. Riceviamo ad La illustrato. attendiamo promesse, sue elegante un la storia del pensiero,della vita,del costume, convinti ch'essa terrà piena fede aUe la comparsa pubblicazioni sue ressanti, di materiali nuovi, inte- organo suo ed III Cenr nd mensile,fonnando ora per del Santo persona comincerà gli aninii preparar a lo doli invitan- onorano, di alhtio. delle letteree del diritto,e monograBe studi di storia generale, acffogKfià 11 soctosciitto bibliografiche. Comitato si (a lecito di raccomandare k colkboratori di dar ai dell'Hortis. pwfawpia ad «lyomentiche abbiano rebaione colla peculiareattivitàscieotifira Speriamo che la S. V. IUma d*ora cortese oon Con aderirà soUrritudiwf l'adesione a e questo invilo k e fin di comunicaici prcjghìsiDo il titolodelk mono^afia. possibibnente perfetta osservanza // pmiJenie onorario: dott. Scipione de aw. San- Podestà di Trieste;// pnaUenie ^eiHvo: drinelli. prof,dott Bernardo Benussi; // Wos pndJmh: prof.Alberto Puschi. Prof. Guido Costantini prof,dott Piero - prof. Attilio Gentile Sticotti - - prof.dolt. Giuseppe Vìdossich. Q Riconendo nel 1913 loizi,il ceUbenimo Ferdinando da o 86 o una il primo centenario dalla UKNTte indsore ha PasquinellI ben messo il fiorentino, in luce un nostro di Francesco Barto^ egregio cotMocio graziosoed cav. aw. eleganteopuscolo, ornato riuscita riproduzionedel ritrattodell'insigne artista, per far noti i suoi voti **.E^ " cfJoro che reggono la desidera dunque che assai mteressante 9 Archivi una molta impegniamo fin d*ora e l'inventario degli Archivi riflessione e Fruin Th. R. da aggiuntee postille con italianaper veste i dottori G. Ordinamento giudicareil valore abbiano buona spesa si olandese), testo soliticonsiderare Solo diremo da potere anche a intonare Q molto Come que' « il sempre cose speciali d'Archivio non », ai ci riconoscia non U dicato de- comparsa, d'archivistica, come IppolitoMalagnzzi- compianto conte interessante che ci arrischieremo non tale che a noi l'opera,garbatamente tradotta,ci che é di tale parsa solo ai puri archivisti, ma quali i traduttori sembrano procul esie, profani. degliImpiegatidelle Biblioteche all'Associazione Nazionale pubbliche e all'VIII*^Riunione Bibliografica, uno proposte in tema zeUnte zionale ufficialedella Na- Picozzi,ha dato alla luce di Brera, il sig.Demetrio Nuove essi. Siccome al volume, di cui annunziamo seppe, dilettantidi omaggio gine, pa- incapaci come filzevoluminose le in siffattamateria, così riuscire utile ed il Proatl, o di 129 della propria esistenza nel placido ma gentilimpulsod'affetto riconoscente di tant'altrecose, natura e inesauribilidinanzi ad giudiziintomo recare il libro presenta l'importanzadelle loro mansioni parte competenza veruna Valeri desco te- Kaiser, oggi nitido volume un agevole ufficiodi nordiuare sempre non con Fz., di Utrecht, Torinese. Tipografico-Editrice s'elevano minaccevoli ed a pochi sono e Irtì^entariodegliArchilei,edito in e d'apprezzaree certo Mufler non d'Archivi di Stato nostri, di due valenti ufficiali cura solerte Unione e blema pro- Alsazia in Strasburgo,compaia archivistichesono Gli studiosidelle discipline faticoso è studio,sicché hmgo archivista tedesco, ildott. H. un di volgere dal tedesco in italiano il quanti non far quanto a collettivadi sei studiosi, G. Vittani. Cosi, quale opera accontentati del semplice ufficio i traduttori nostrali non si sono Bonelli (giacchéanche dalU asso^ Az., di Middelburg, tradotta in direttore dell'Archivio Distrettuale della Bassa adesso in noi ci e ci direttorid'archivi olandesi, i signoriS. tre Roma) a specialemonografia,pubblicata,or una Feith,di Groninga, e A. e Bil"Iioteche,L'ordinamento e può fare meravigliache J. voto qualche anno, una sa, vederlo effettuato. che esige indubbiamente anni, da è a provveggano Bartolozziana (come si mostra nuova nobile questo a in noi per stara con fu già fatta,or ne ciaroo interamente dell'istruzionepubblicafra noi somma celebrarlo degnam^ite di quel Centenario in occasione di ordinamento intemo e titolata in- memoria una d*uso pubblicodelle maggiori Biblioteche Italiane (Milano,Tip. la Stampa Commerciale» 1906, pagine IO), dove che si intomo già seguitinell'ordinare i libried a quelli rendere più comodo blico e più agevole al pub- ai criteri potrebbero adottare per l'uso della suppellettile conservata emesse idee interessanti e degne di venir esaminate 9 RMampa tìnimM nelle nostre p. delle opere di G. C. Vanini. 53) asseriva che le opere maggiori biblioteche,sono e discusse dai competenti, Fin dal secolo XVII del Vanini erano assai rare ilPalin (Poe che, quando o 87 o ì libraiolamiesi vollero divieto. Nel che, quanto Hsarpanint ràtamiMu n'ebbero una FOleari (De 170B VmM Della stessa magis ore famoti aihei I, C Vanirti,1 709, p. affermava: aiheismi,Altdorf, 1730) taceva 3). Pochi testimonianze (De » in manibns W/a ei saiptU dopo il Thomasìus, (fftsf . queste parole: Bber « Potrebbersi aggiungere altre ». sissime numero- sterà ba- ma quelladel Cousin, il quale,nelPaccingersi fvonunziargiudizio a tutte per est non manibos et la rarità delle scritture del Leccese, provar a « dei dialoghi con menzione bisce temporibus et pancisvisus anni 12) scriveva oculis quam sed in scriniis latet selectarum bibliothecarum omnium, rarus « lo Schramm opera dai magittratiespresso tcript. et opinianibus, p. dialoghidel Vanini« i dotti ai ». tenlarne sul Vanini, premetteva: « Je devrais ne j*avoue n*avoir jamais hi les deux (Oeuores, Introdudion me pas de Vanini ouvrages qui Vhisi. de la philosaphie, tom. à égard,puisque cet a prononcer sont rares assez » les, 207, Bruxel- I, pag. 1840). Buon pensieroè G. a le due Chi saranno C. dunque quello del stato Vanini, da esecutivo del filosofomeridionale,Y Anfiteatroed superstiti opere neirarchivio compiere da Spinelli-Rasponi un suo preziosascoperta uno lavoro scolastico. — dirette al Vasari, Si che vi di circa settanta tratta dal proprietario affidate al prof.Q. Tomasetti,perchè ve ne che siano al Vasari servirono stato era Dialoghi. Elssi per ammesso letteredal Buonarroti le esse, qualivennero curi U ne tino la- fatta di recente stata è improbabileche fra di non e studente è i ranze ono- testo in Lecce. volesse sottoscriversi per averli,può dirigersi al Comitato messi in vendita a dieci lire il volume. Una 9 Lettere di Michelangiolo. le per nel in Lecce, di ripubblicare sorto poco Comitato cune stanqMi, al- la biografiadel grandissimo per artista. 9 La Sodeté irUemationale de la di artistie gruppo della stampa di raccoglitori, si propone moderna. La vuole anche Saheuve, città straniera,come di esposizioni di suscitare organizzareogni anno Venezia, Londra, New- incisioni moderne e, è del comitato Picabia;segretario casa o 88 Berlino, delle Zjom. Schwarz. è il signorR. sta Lepère, Anders e preparandoun e i accuratissimo albo disegnidel veneziano Giulio prenotazionisi ricevono dal librario B. Cassirer di Berlino. editrice Berthaud Mattonale, sotto o una m presiedutodallo scultore Augusto Rodin Frères, di Parigi,che ha collezione Reproductions de dell'importante la BibL un Famore mantenere York, Amsterdam, riproducentile incisioni d*eliografie fototipie e Le Parigida di storia deloccasionahnente,retrospettive Graphiicbe Gesdlschafi di Berlino CampagnoU. e a Parigi e ogni biennio a dai signori Alberto Bernard, E. Andrée, A. composto Q La recentemente ha sede in Parigi, Società,che, provvisoriamente me Tarte della stanqMi. Il comitato 9 La fondata grapure^ U direzione di H. assunto manuacrita Omont, ha ora U zione pubblica- et miniatures messo de in vendita del oxL la rìproduzioiie greci coi duecento Ut di quellabiblioteca, la Collezione di Chirurghi 6866 disegni attribuitial Primaticcio. Oltremodo l'altrapubblicazioneartistica che pure data fuori: Album la importanteè solertissima casa stessa ha de poriraiU d'après les colleciións du des Manuscriis de la Bihl, Naiionale, per latina. La 4 Paleogrtrfia del dott. Franz pregiataopera tanto punto ap- Dèpartement del signorCamillo cura ora Couderc. Steffens»professore all'universitàdi Friburgo (Svizzera)sulla Paleografialatina,viene tradotta in H. francese del P. cura a di Parigi.La Champion Coulon Remi pubblicatadalla e ora casa edizione,condotta sull'ultimatedesca, conterrà nuova fac-simili in fototipia, centoventicinque accompagnati da trascrizioni e da illustrazionicon un'esposizionesistematica della storia della scrittura latina. Uapexa. divisa 9 in tre partiverrà Cataloghinotevoli. importantedi librì e e (cat e Lang di manoscritti di Vienna, 355), illustrantidue documenti del XV di Roma (cat.3), contenente antichi di materia di molte belle ornata quellidei libraiOlschki di Firenze (cat 56) insieme d'arte lire. ottanta crediamo degni di inviatici, gliultimi cataloghi Tra quello della libreria C. della vendita Lachnit in complesso costare a diverse e e una scientifica:quello riproduzioni; curiose di Hiersemann Lipsia ugualmente importantiraccolte di scrìtti ma d'archeologiamusicale. Copioso di buoni e zione men- zione colle- e rarì librì XVI secolo è pure il Catalogo 59 della Libreria Luigi Lubrano di Napoli, illustrato, oltreché da sette tavole fuorì testo, da 26 fac-simili. e 4 Congressie Riunioni di tenuta per l'estate Ne' giorni Bibliografia. a Bruxelles Documentation », 10 ed organizzata per alla Questa Conferenza, di Bibliografia. quale tissime già assicurata l'adesione d'importan- è di Parigi,l'Imperialedi Berlino, Y International Catalogne of e Sden- essere l'altroCongresso mondiale è Blbliographieet de quasila preparazionedel Congresso Intemazionale Bruxelles, sarà inaugurato 1910, quando in parì tempo, a ttfic Literatureyvuol nel di lugliosarà dell'IstitutoIntemazionale d'IstitutibibBografici ragguardevoli, come si terrà del prossimo mese 11 cura Biblioteche, quali la Nazionale che nale 1. Conferenza Intemazio- Internationale de Conférence « una l'autunno. e delle Biblioteche e degli Archivi. La Conferenza adesso riservata ai rappresentanti dei diversi organismi(associazioni, istituti, biblioteche, ecc.),che murano a studiare Due o a in tutti i in stato per potendo attiva alla Conf occuperanno i Congressisti:la della Documentazi della Bibliografia dell'organizzazione e la seconda ogni singolo paese; Bibliografica, non d'ogni branca di scienza, tazione. di documentradurre in effetto lavorì di bibliografia e documentaria bibliografica e parte servizio grandi categorìe di argomenti prima comprenderà lo La paesi,in erenza« la felice riuscitadi questa le condizioni dell'organizzazione nelle varìe scienze. per ora, prendere alla quale fu come cortesemente sarebbe suo derio, desi- invitata,fa voti importanteRiunione. o 89 o 2. Società Italiana per delle Scienze, che, il progresso per stitiiitalo scorso nelle riunioni anno, in ottobre. La scelta della un nacque e Il a Parma, ha deliberato di riunirsi a festeggiail terzo si Faenza, visse Firenze, a qui svolse la e Matematiche, Fisiche Chimiche, e Tomcelh, attivitàdi sua La Paleontologia). logia Metereologia,Geo- terrestre, sarà CategoriaB, destinata alle Scienze Biologiche, Patologia,Agronomia, (Zoologia,Botanica, Fisiologia, sei sezioni sezioni: Scienze Giuridiche, Scienze Morali, le Scienze per Economiche e avrà un in Toscana senator nd secolo XVII assistere alla solenne per La quota per 3. Internationale poi che anche sulle «Condizioni », un nella ottava lire,ridotta mentale speriFaenza gitaa una visitare l'Esposizione. e cinque a historische Kongress for coloro per Va IVissenschaften, per prossimo,diviso i cultori di ricordato storiche,il quale il grande Congresso Intemazionale di scienze sezione delle scienze con aprirà Congresso di Parma. lato interessante pure si della scienza Torricelliana Commemorazione in Beriino dal 6 al 12 agosto si terrà e si chiuderà è di dieci i Congressisti aderirono al passato che Blasema sei cheologia Storia, ArStatistiche, Scienze Filosofiche. Il Congresso Glottologiae Filologia, discorso del sezioni otto nica Geodesia, Fisica,Chimica, Mineralogia, Mecca- e Antropologia, ecc.);infine la Categoria C, con tematico ma- comprenderà Categoria A si suddividerà in e Geogra6a, Fisica applicatae Elettrotecnica, in ripartita del centenario diviso in varie Categorie.La sarà (Matematica,Astronomia e oo- di sperimentatore. Congresso le Scienze tenute si è sanno, dal sede del Congresso fu soprattutto suggerita nuova fatto che quest'anno appunto se i lettorinostri come Congresso generale in Firenze dal 18 al 25 del prossimo nuovamente che liana la Società Ita- Anche delle adenze. il progresso sezioni,offrirà in otto studi bibliografici, come abbraccia (Historische Hilfowissenschaften) quello che Io studio pure ed archivistiche. bibliografiche Pubblicazioni ricevute in dono in o cambio Lribri Gutonberr^jatellscliaft: dmtUcb. G. A. pag. Miigii€der0€r9ammlungenmu Walter, I906"1907 233. con Annaies W. Stuttgart, 90 MahiE o am 24 JttfmdtertchU, EniatM, Juni 1906 e u. 23 dh In Or- Jini 1907, Mainz, 43). Guieréerg-GeteiUchrfi, V, la SocUié d'Émulathn des VI, VII, Mainz, 1906, 4, Votges, LXXXIII Ck. année» 1907, Epiiial, (due volumi). Kmpp'scbe BUcherhalle, 1904-1907, Heyd-Schòiu, o Sechiier tavole. quattoidici de Huguenin, 1907 Die a. (due faxicoli di pagine 36 der VerìSffaitUchangen — FÙnfier E«en 1907. GesehiehU, Bihlhgraphie der IVUrtienAergitchen Koklhammer, 1908. IV Band, Eni Hsifte; periodici n C. canonko tolli. Per la eeeoU XVI XV, P.). IX V. aaaée. gerie popaUdre en Tkax Ex-ÌAri»; 47. 46) A. M (CooL daauB Vivarea, H. Une ei giÌ9e de Véiuie el Ttae- m hon- paertìeet de Unte Vi- H. France, penba, (Coot. igned» 00 Ce Daymard, DvcaineRli Cha- k» «v dan» inaoe l'4fieke de cAtfre; Coa- qaaire au qu'cn Reeaede pHndpamx ieonograpbie de ei wtwrAre» tignahae» Let Perrot, Béb^grapbie Brani, L. ArtìiliqiieLt RécobtUen: tinérée dee tpédaU dei ghncù A/ofes chAUé la 111. aimo da Mb«eo. Héiot, aom parchenUn» LùieHe; V. Le» Milano, Paphr La def Enoeloppe»; J. PeUiMon, i4ncÌBnncfé (1700-1786); domeeUqae» pdk» R. 1789; ManMoni. Gale K«nix Loea- C 47. 46). a. La A. dd l'Epieerie;R. BAUograpbie (Coat di N^ F. Le Vivarwi, H. PelBaaoo, Flobert. oeHià, Archéolospque Hirtoriqueet Papien J'one Sabatier. A. 46); a. a«iiiaae, de J. P. 1906. Pari» futqa'en de cuee doOUéi Deranz, A. d'exemplaire wdqae 47. 1 Man aUuirée a. la di sforzeMco; Cnmaca 47. 46" (Ont £u"rf IMpy. r^f d conmu de dii» de le» carae"tee ei ?area, a. Normandie » Ardieolofico Papier data Vieux Le Hartmasiit Cattolica A. 2. uamao /Vr rhuudmento; la Sodélé jaavier 1906. 1 46. del ne/ Casiello de (BuDetm a. Morak od Artistico l «imo CaT^nasB, mJla Un'anconeita Hmenuie Pa|»er l'Hisloife;G. hèie XVH e VieiDC Le manotcHiH; Mom Valeri. BergaaM, C Oatwazhni « Otìcì dei di BÌUiotoc« i tuoi dette rUtampa Malacmi 3; F. ed Allodi BuUettiiio n. Ciirica delU BoDettiiio daerier de m fame. 46. N. onevfki; an ije» miffne» Modem Um VOioniana: A^ moli Th» The Rde G. of Tbree Faerie Qaeene and L. voL XXIU. E. Cercante» Bnchanan, Moaée dn Itrre, a» B. a Radiata La Rida, de II. a. prbnera Axnar; nimo F. reladAt Some U- de Qnenaidit, 3. W. F. fédéraUon» fnmeeea de N. Note» of Urd FelgeroU, Reerea, guerra »atira XI. M. de la Ayiea, Frt^- Jn M. A. de Belge; Riu- la Bdglqae, A. 1M2; a. rf Laacik- Macaalay: liitéraire»de aaao Job- Marca C iaMa(e d'Ari; Expoelthn da Uwre Salcedo trtdipendenda; L. Goaaalea NoUdaa Herqueta, Una Mann, Carkm iberaboft Muaeoa, nuettra GoUme: Die Heller, Herrdtphare; H. arii»tique» et 7 arqueohgjko-maaicak»: Rodrigvea A. Reliare La Cooli, FaaUlfa Ceniary Tragedy; H. unpMkhed BibUotecaa Arcbiroa, Eetudio» Agajaa, notnd Bdkb A. pariakm /; O. weeilicben CH. Amtìmm; Reed, et der fitnch Sixieenib Dramatbt; aaao S. 6; A. a. aa» in and generale de» Aetodatian» nion de» de carie» FeDiaMii, marai G"euoertoM. HanùltOB, Ackrr» Ami» lag'» Die JownaUeien: No» Flobert oeadie, J. L'Abmanach Vi¥ares» chapier I 0/ Seahfidd'» LebertMder ater, Vari mr L'éaUme Flobert, WKpfimBBt», a Laaffiiage Notes, T. de jadi»; P. indiare» QaelvBef francai»»»;H. manfue» ae» ei SiénograpMe; F. La HaTotta, Voyage» Qnenaidit, Carde» de» gtrrmU Virarea, A. 1908: M. 1906. Mai I H. bi»iorica» »eoittana del de don Ùeendado Jaré- Frandeeo Paebeeo, Tbe librarr Repart of ihe LArarie»; L. Joamal, aaao An lératrie»; M. l"rary; Stereiis, Habt; F. inamabula a. 3; A, euperètiend of doeament»; W. J, Burpea, of lahor withtn W. 33, Th» Rtwieic» D. Pretlow, library and F. rebable? The Poray, Factory eiaUon»; Yuat, Indu»trial po»tMme» a. 5: Mary opening »iudy club»; A. doy G. L. and R A. Haaae, of Southern Joaea, Organleation ofler a in children'» The S. Joaephaoa, ne»» note», o 91 o QUESTIONARIO 4 D Prof. EL le per preparando, Landry vacanze: ricerca delia R. Parigi,68, documenti specialmente nei quelli di carattere Accademia suoi rue tctentìfico-letterarìa di Milano d*Assas),per inediti di Cesare una pubblicazione che Beccaria o il concementi rapporticoi filosofiFrancesi,ed all*infuori di amministrativo; e sarebbe gratissimo a chi Vga 92 e Vanzelti, via Tadino Vigano, gerente-napomahlU sta desimo, me- tutti lo aiutasse tale ricerca. Stampato in Milano, nell'Officina graficaBertieri dirizzo (in- n. 51 in j J , " :^;- •.-'•' - '^ ^v" '^ .r? •" " , ^ V, ? ?^ ÒrlP|CI^AaaAriCA MILfAMO JfERTlKRI V . -.' :- *"^ - 1 --v "." ? ^ TV •/O.-rlt%l^0f I3(et^ TICibro e laStampa dena BilKttiiio Ufficiale Italiaiia Società BINIografica DALLA SEDE DELLA BIBLIOTECA SOCIETÀ MILANO DI BRERA BIBLIOGRAFICA :: ITALIANA MCMVIII Anno II (N.S.)Fascicolo 4-5 del Indice BARTOLOMEO a [ FRANCESCO E. MOTTA. dati Orsini proprietà 1397 Un secolo cimeKo rarissimo tipografico rentino fio- XVI Libri % biblioteca della Soranzo in Trivulziana 99 . ROSSI. GIORGIO Un andato eroicomico smarrito: . derna Qua- " poema soggiogata** EMIUO A. 103 SuUe ORIOLI. 93 Pag. NOVATL del di Codici NOGARA. nelFanno prestito fascicolo presente BERTARELLI. da carte Bologna giuoco nel secolo XV 109 a L*omamentazione del libro Italia in nel colo se- XVIII GIORGIO (con tavole quattro ROSSI BIAGIO illustrative) DORIA. Tra e Frugoni, BIBLIOGRAFIA. L. A. (Si Rizzoli, C. parla Frati, C. di H. te (Aba126 Hoskier, C. Vecchioni, autografi Giordani) Pietro Monti, Vincenzo 119 gli G. Ambrosini. R. G. Grasso, Bologna, Manzoni) 133 NOTIZIE 140 PUBBUCAZIONI RICEVUTE QUESTIONARIO ATTI IN DONO O IN CAMBIO 144 146 DELLA SOCIETÀ 147 n Cibro e la Stampa '' Ufficiale della BNnettMo umo n dà. $•) T«K* a Eigno-OtMMt 4-f Codici dati Società BiNiografica Italiana'' di nell'anno ell*esainmare il codice del secolo staccato, Ravamatis un pezzo di custodia ad Vat. che XIV, Pomerium Orsini proprietà prestito 412), I9M 1397 lat 1%1, contiene Ecclesiae i membranaceo» primi libri del tre di Ricobaldo, vi trovai, di pergamena il qualedoveva (ora incollato al foglio in origineappartoiere alla copertura di legno fogliomaggiore applicato di qualche codice, donde fu ritagliato in modo che salva la parte scrìtta. Il tagliodifatti non rimanesse è regolare,ma rinizio la fine delle linee, le e cm., le Che il di lo accuratamente segue differenti:le 4 un legno prìme tre misurano le Il dopo da fogliointero 11 a 1 2, e le ultime sei da dalle scabrosità nel rovescio del pezzo rìmasto, e si riconferma dei fori che il tarlo vi ha praticato; ma lunghezze seguentida sette ad orìgineapplicato fosse in dal colore e rasentare di quattro , tre si deduce quali sono cm. da scrìtto,così una che 4 si a 7. a copertura si vedono dalla forma non 3 ristica caratte- può asserire fosse quelladel codice presente, perchè originaria di Urbano Vili e del cardinale questa (che porta impressif^ stemmi alcuna traccia bibliotecario ScipioneC"beDuzzi) ncm mostra che la copertura di tarlo,e copertura perchè la pergamena applicataalla superioreè molto diversa di colore deDa parte intema e di spessore o dal 93 o brano. Una certa di pergamena non accenna, come nostro brano pergamena qiialparentela però fra il si può negare, perchè lo si vedrà, ad codice scrìtto ddla Giacomo un fl e Orsini conte di sul margine estemo del f. 154 del codice si Tagliacozzo, e molto somigliante di mano « legge, quelladella pergamena, a comes Se ne deduce perciò che questo codice ed un altro, ^. Talliacocij cui spetta il brano di pergamena mente a ritagliato, appartennero certaagb Orsini conti di Ta^iacozzo,e da essi,non siq^amo far parte del vecchio (ondo nò come nò quando, passarono a Vaticano^).Elcco intanto il testo del brano. Librì comodAti dommo liacodj. die settimo Magnificu dominu per Franciaco detanite de Jacobum Tai- | Conùtem de_Uraiius dni MCCCLXXXXVIJ Anno CellisJ vìcobarimn. Apiit quinta Jnd(ictione) 9p mas Digestnm vetus. Digestum nonmn. Jnfortiatiim. Gxkx. demtine. Suma a^^oois. __ libricomodati dni Aimo de aninu _ Magnifica domina ^'edictom per Bertoldo | taOiacotij G"mitem die | Septimo mentis MCCCLXXXXVIJ Jalijquinta Jndictio(ne). Ap^yicobarium. de Seneca Bnficijs Terrentius Liber beati Ambrosij de Abbatis liber beati Bemardi kugcmem Omnes La Militem a Non a non È pieelìlo. noto un prevalevanolibridi EHRLE. o una conte vera può quindinascer nel nome proprio non punto, cioè un propria da e famiglxafioca di e e TagUacozzo Onim; principi in o poi, avevano un nrrrlWi mimf"t*i^liPi in loro carattere mentre ma ne quei tempi,e non può poieedewe alcuni e li polene andarono proprioaaai in queels ? diveno da raooodievaiio di astrologie, di linguevolgari, Romanomm caccia, di Pòntficttm,Roma. 1890, mandosi for- quellodelle quari eeclu* di teologia, di dkitlo,di filosofia, palrirtica, eoc^ BAllothecae certo un poleale di dei rignori, come e poi che le biblioteche dei principi romanzi Huioria in Orrini libri di S. Saittnra, di «r«nanle 94 mai mancava che meratislia faiblielacheecderiastiche • ben conservata, e bibboteo "li una ha notim dal secolo XIII FR nolamine. sulla lezione,fuorché in quindi rocar dare ano scrittura è chiara di codici namtn ad de lande militie conincti in dubbio *) Offidjset in quelle poesìe,ecc. voi. I. pag. Vedi 745 di persona detalute, nel quale la della lin. 2: rappresentala da astiane verticali, per tre —uhleggersi -ni-: oppaie (Dio t'aiuti?), quanto detauUt di rimangono trebbe po- dttaìnlt nomi sempre personaggisconosdutL Abbastanza a -«f- però, tanto uà dekantt o di cui invece comunque sillaba i terza deDa quel ramo la invece noto (amig^ signoriae il titolo di sedeva il Ceudo datale le la e Orsini,il qualeiqppartieiiB ebbe cbe nel 1294 di conte da Cario II d'Angiò Ta^cozzo, Ivi ebbero prestito. di già prima e Vicovaro, donde di rocca note nostre Giacomo i ^"punto sede e pos* sono sepoltura zio omonimo tra parecchipersonaggideDa fauniglia, fjkaltri uno dd nostro, cardinale del titolodi S. Giorgioin Velabro, mescolato ai torbidi che nel 1379. Da seguironoTelezione di lui,che fu Urbano papa studii neU*Università di a;^ laureato,e colla apostolico e protonotario venuti al nipote i ogni probabilità con VI, morto e Perugia, biblioteca,saranno sua codici indicati neUe sette di dd carattere giudicare la biblioteca dei conti di Taf^cozzo, si dovrebbe conchidere tutta fra col classificarlatra le biblioteche ecclesiastiche e q)ecialmentc le biblioteche capitdUri nelle quaE prevalevano i libridi diritto% due note. Se infattida Dei due « oxnodatarii queste si deve Francesco ^ Detaiute Orsini, figura neglialberi il secondo, invece. Bertoldo sconosciuto: della famiglia come genealogici (?) de Cellis sembra al appartenente difiore,collateraledei conti di TagHacozzo, e quarto grado del Dei codici com'i quali, correre per « comodante prestatiformano le mani ecdesiasticL Vi in ripartizione tes: dal 0 Vedi Ó P. a gruppo facilevedere dai loro titoli, erano ^, e glossatori dei nella biblioteca di chi ed un uso nel Medio Evo m libro I al tit 2 del XXIV. FR. pi«. LITTA, o^ FanOgUe dt, ceUbri parte i 747 e in primi sei, i che dovevano quelli care potevano quindimanatfari peptici trattare la infattile Pandette, divise secondo troviamo EHRLE. non dovuto avesse quindicugino % Giacomo » Campo- di ramo tre volumi: 1) Digestum 2) Digestam ne- dal naùum: tea. iialiane, tomo V, Ortiiii di Roma, taT. XDC • XX ") SAVIGNY. ptg. 420 e Guehkhi» du R»m. lUeht» àm MHitiaUtf, Heidelbaii.1634. foL UI. tegg. o 95 o tit I del libro XXXIX libro XXIV dd sino aUa alla fine del XXXVIII. sino Clementis le Comtiiutiones Azonis^ celebre romanista del Codice dà guito se- si indicavano ultimo la Summa la quale conteneva bolognese, contemporaneie posterida zione l'esposiebbe tanta dispensa ritenuta in- esser riuniti in solo volume, dove un secondo i quattro codici del più letterario sono carattere gruppo in ^. ogni giureconsulto per Di ^) e V delle Istituzionidi Giustiniano,ed e autorità fra ed Venivano Giustinianeo; le Clementinae^col qual nome il Codice fama fine. 3) Ii}forHatum:dal tit 3 accanto a due opere di le commedie di Terenzio e i sette libri de profani,come due di autori sacri,il de officUs di Seneca, ne beneficlis segu"mo autori Il 'A Ambrogio di S. laude militiae di S. Bernardo. novae la e per dei codici del secolo XIV in dame opportuno de qualitàdeUe opere indicate in queste note non nell'insieme e nell'apsé una partenenz grande importanza;ma loro sono documento di qualchevalore come esempio più consultatie degliscambii librariiin uso sullo scorcio numero hanno e valle della Sabina; una della colleghi notizia ai per questo ho e Società Un rarÌ88Ìino cimelio del La liberalitàdi cortese un NOGARA a ftorentino tipografico secolo Bibliografica. BARTOLOMEO a stimato XVI nostro consocio, il dottore Tammaro De Marinis, così esperto conoscitore della storia della tipografia in Italia, ci consente di comunicare ai lettoriun preziosocim^o, alle mani, il venutoglirecentemente Si i cultori dell'antica poesia popolare. per di stampa 0 FR. di V. ") Di qui Die toI. 49. ha Azzo o % o 11. pag. il nolÌMmo non vada GenJiichie Jer Qudlen u. proverbiocitalo dal SAVIGNY, a tratta della bozza destinati, senza componimenti poetici, due SCHULTE, 1877. Stuttgart, non resse intequale offre singolarissimo Palazzo ». Intorno alla Somma op. o UiUtatur di., voi. alle Smnmae Jes V, dubbio, Con, pag. Recht9, 11: «CU vedi ibiJ.,pag. 27 ad venditori girovaghi cantastorie,in e diffusi da essere mezzo fiorentina e presentata plebitoscane; uscita da una tipografia colle correzioni deglierrori tipografici eseguitedal proto, per la alle approvazioneal cancelliere del S. Uffizio, che vi appose in calce facsimile Xìmprbnatur.Il curioso documento, di cui rechiamo un riuscito nella ottimamente 538X480), costituito da è (millimetri dell*origuiale grandezza stessa fogliodoppio, un evidentemente, nella tiratura i due alFestemo; bianco poi componimenti potevano venduti. Può ben darsi però separatie separatamente essere che si vendessero anche congiunti: gli esempi non mancano. venire Chi esamini com*esso debba fiorentine che uscito dai torchi di essere lavoravano libraiettiannidati Importantecimelio attenzione con alle scale di Badia « i Tosi ^). Le Calassi,i Pagolini, i ai invece componimenti, sono come sempre nulla che a due succede fare coi testi stessi Elsse più antica,e neUe Baleni, i in testa hanno, non popolaresche, stampe dalle mani uscite sono de* conto per gU Anichini, messe silografie, di data assai quasi sempre o », tosto delle molte stamperie una il secolo XVI mezzo a si avvedrà di incisorifiorentiniche qualchedunotra quegliignotie leggiadrissimi hanno meravigliedi fine,ingenua,inspirazione tante la delizia dei nostri occhi per In quanto essi ai due dubbio senza errati,ad età un poco Tuno caso diversa. Le sappiamo dire.Anche all*altro, mentre anche, assai ottave, gono appartenandiamo non se titolat inagilie sciolte, (e meglio avrebbero Allegrezze d'Amore dette Le ne differentiautori,ed a creare ^. componimenti poco stati riaccostati per sono saputo dovuto essere allegrezzed'Amore) spettano a quellaclasse di liricheerotiche della fine del Quattrocentoin cui, forse per un certo di novità amor E noto pago di lopogrqfico e stampe *) Finflusso parodiadi una ancora, ^) Cfr. il mio sotto Storia e la KRISTELLER. o per lo luogoalla più ascetiche. meno d*amore, Duefias, leggiadrocantore Stampa Calcografiitaliani che popolari, Bergamo. MDCCXXVII, Cfr. sacre diede e poi, lunga parodiade* sette salmi penitenziali; Missa erotico in una travolti anche a significato icrìtto La Tipografie si spagnuolo, scritture già Juan de come scritto avesse non e aperta meno o sette Early pag. nella dal proJuz, popel. italiana tecolo XV al XVIII con elenco un impreatero storie 37. Florentin. fVoodcuie, London. 1997. o 97 o 1 de Amores lui s erano i qualiil primo scrisse una LamentacUmes stessa sui Mhsa nuova DE 0 Cfr. J. AMADOR cfr. i miei Studi criUd ^ tur-no « LOS / diece ComandamenH Neapoli-4aiio »; probabilmenle stampato 202 e di quattro carte, lepialD a, Bologna.GiroL de Benedetti.1519 in dieci ottave una preceduteda che ad nel che mar Comandamenii Dhe intrate non Qui mostra Ma soeptro immenso hauete suo mar ftimo Il primierodamor E che eomendmnenio subito nato Temendo conforto. senza Comandamento entri in Se hai saper tanto Segui laltouesil suo Suo d'Amore isperateil porto gliquei non morir rotti in che e fino corte sua ardito e a contento morte in gaudioe amando sempre impero omnipotentee forte il qua] resleria guasto e conquiso e sacro Senza 11 seculo lo inferno e il Paradisa Decimo Il dedmo Guerra è chel mal la pace e ti pagK bene dilettoil tormento: U pianto riso soauitii le pene 11 suspirar conforto e gaudioil stento; Libero in seruitu scioltoin catfaene D.uiuer tristo et il morir Che o 98 0 contento piikche godi opdior fra Più sei felicee - VI. compoid pene pag. 160; tante stento per Not- tipopaiìche, bm una I conandamenti gustale il senso dal come tomo noie circa. Precede Amore. percheperirete Diece gentil comandamenti Senza wnEa intrar uolele gouemo de esti uersi non Se ataorott oi, d*amor profondoe denso di Spogliati blicò pub- e legg. Tultimo dei e Los e de Amo* rozza silografia sono compresi d*inlroduzioae.Riferiamo qui.per chi serve di raironli, l'ottavaintroduttivae il primo / Died la Uter. €Mp., akuni sonetti dinanzi inginocchiati le dico, incognito, parliamo; erti, de Con - rappresentante cinqueuomini Voi de Amor Napolitanoscrisse cui Hm. RIOS. de Amore oputc. in Amor^ in Italiavi hi chi si pose Uiter,,Torino, 1889, pag. e Ribera, il secondo Cinquecento/ diece comandamenti di versificatore re^, così l'incognito e de Badajoz,de* de siete Gozos il Notturno come primidel Las de ^).Anche de Amor via; e Sanchez Garda de Job, il terzo diez Mandamentos la Suero messi altriconnazionali suoi, come Juan Rodriguezdel Padron, per sacrificioeucaristico.Dietro di del episodi principali avesse ghezza va- s^bene siasi vcJulo ricoooscere il celebiò ne Magnifico, Dolori'). In quanto che sebbene al seccmdo richiama camuffato quale una TAutore il vanaglorioso, il ricco alla seconda ci richiama che Lorenzo / sette componimento, di tipospiccatamente sicale, mu- quellodelle lo saccente, dd metà ridotta ci si presenta modeste a zioni, propor- deridervi la civetta,il damerino, a pago % così dette Ercolane nulla dice, esso titolo che un sta dimeno altri ancora Allegrezze: deglistati del mondo, satira che le Sette dawicino di in lui dente con smaigiasso, uno stileche alla che Cinquecentopiuttosto prima. o Lfibri biblioteca della in letto con Ho a Soranzo Trivulxiana interesse nei vero MOVATI FRANCESCO ganti ele- fascicoli, precedenti sempre // Ubro la Stampa^ la memoria del giornale e Vittorio Rossi intòmo alla biblioteca manoscritta amico prof. comune del senatore veneziano Jacopo Soranzo ').Dei tanti manoscritti di andata dispersa, sventuratamente uno queD*insignecollezione, venne per- variati,del e anche dd in chetti, Trìvuiziana;ed è il codice di NiKPelle del Sac- secolo XVII, segnato col di Teodoro Carrer in prq;"rìetà 970), donde, stesso avverte « sul per opera 192 n. % Era tra quellipassati (ne porta il vecchio di Bartol(»neo Gamba ". ro nume- e^ come teca del codice, entrò nella bibliofogHo di riguardo Trivulzio. Aggiungeròche acquistodd *) CoA tono itale « E march. Mpie biUioteca nella medesima G. dolori che riftampalrpiù Tolte G. Trivulzio dà mneme I a amove »« S) Vedi L. BIADENE 1904. pef. 444 ") Anno L'EnoUmi (f 1831), molte € oonie Le poeàe del TdiaUeo del prinM"Onqneoenlo. Cfr. KRISTELLER. trovarono op. in MUcdlanea opere teple allefreoe dello e dL, ricetto per pagine NwdcU amove di Serafino in rnccohine a » polari po- 168-^. Schertìb-NegH, Milano. tea. I. pagine 3, 122. 0 Cfr. G. PORRO, Catalogo JH Ms$, deBa THcaldana, pag. 197. o 99 o della collezione Soranzo. stampa dall*antico possessore, la data apposta secondo ordine Registroin aon"dogico, codesti volumi. 1723 IOANNIS, ARGENTERII duae tinentur tractatione$ de de et somno calido nativo libri duo. vigilia et de quibus in con- 4^, Florendae, spiritibus. 1556. // Tempio della Dipina Colonna Geronima Signora Dorma d'Aragona. Pasquali.1568. 4«, Padova. 1727 Guerre de Italia. Tutte horrende dalla Italia.Comenzando fin al M. quattro D. di venuta XXIIII. le guerre Carlo Re Novamente 4^, Venezia, Bindoni ligentia corrette. fatti d*araie seguitinella et del mìllequattrocentonovantain octava stampate Pasini, 1524 " rima et di- con novembre. 1728 SANMARTINO CONTE (MATTEO 6°, Venezia, Giolito, t. DA) PeacatoHa et Ecloghe. a. 1729 SIMONE. PORTIO quale visse fiorentina da due Disputa anni Gio. piti senza o Battista Gelli, 8^ p.^, Firenze, Prodigio mirabile ossia fanciulla senza una Spira a cK 9 martio // Dialogo toscana M. per TASSO quella fanciulladella Magna, la bere, tradotta in lingua mangiare et senza sopra 1549, 8^ et s. loc. typ., 4 Cardaneto. come vipe, data dal G"nsiglio di carte. 8^, Firenze, Torrentino, 1 559 Risposte alla lettera di Bastian TORQUATO. medico intitolato il Lelio, Tradotto di Cicerone ddVamidtia Oratio ancbor bere a. di Ger. Bacoldiano brieoe narratione mangiare s. in lingua 0* rara, Rossi,8^ Fer- 1585. GUALTEROTTI RAFFAEL. Lmiverso. ovvero il Polemidoro. ma Poe- eroico. 4^, Firenze, Giunti, 1600. DA TRICASSO tutte le opere in CERASARl. questa sdentia EpHoma compone. chiromantico, in cui si contiene 8^, Venetia, Agostino Bindoni, 1635, fig. 1730 GRILLO Cornino 100 ANGELO. Nuova scelta delle Ventura, 1592. ^) Quetd o DON o tre opuscolitono in un rilegati «olo volumetto, sue Rime. Bergamo. 1732 TASSO TORQUATO. Le giornate del mondo sette bo. 8°, Viter- crealo. 1607 ')• EKicepoli. 1736 MILTON C dra, perduto, traduzione di Paolo Rolli fol. Lon- // Paradiso 1735 *). Bcmct, 1739 GIOVANNI. BOCCACCIO Grammatica nntiana, a iq"ese di Andrea Legato de orlhographia di Zugno volgare. in Ciancio. 8°, Milano, nella officina Mi- sta: CENTO DA le osservaboni Con Cabro, 1520. volume questo con ACHARISIO mese di Hieronimo esso sopra Ameio. ALBERTO. Vocabolarìo,grammatica, in la lingua volgare,4^, Cento, stampato et de Tauttore del casa 1543. L'illustre et famosa Hisioria di Lancillotto dal Lago. 8^, 2 voi.,Venezia, Tramezzino, 1558-59. BELLISARIO. BULGARINI Alcune Giacopo Mazzoni, fatto in difesadella Commedia di M. in Cesena 1573. 4^, Siena, Luca Tanno CHIABRERA G. CHIABRERA G. Amedeida, Firenze, di Dante, pato stam- Bonetti, 1583. 4^ poema. Genova, Pavoni, s. a. Firenze, Kgnoni, 1615. 4^ poema. il Discorso considerazioni sopra 1740 Le 2 voi. Venezia, Tramezzino, BOCCACCIO G. Venezia, Paolo TERMINIO Tristani ccnmlieri della taoola rotonda, 8^, dei due Opere magnanime 1 555. // Decamerone Gerardo, 4P, 1557. CONTORSI. DA ANTONIO M. dell'Alunno. le Ricchezze con gi illustri.8^ Venetia, Fan, 1581 " 8^ Apologia di tre sag^ Napoli, Scorìggio,1633. 1743 dell'aniisatira della Censura alla Satta Scherzo Menippea contro genialedi Lucido Sig.""Angelica il lusso donnesco Tarahotti Di Ciò. di Fantino Trivulzio Milanew Giacomo *) Edizione « Or in carta in risposta Buoninsegni, Ossìteo. 8P, Siena, B"»etti, 1556. ^) n Tolume porta la indicazioiie€ 1732 Dì Giaco: Soranzo aggbmte le tegnatiife: fatta del sig.Francesco Sartori »; « », alk quale?amerò di Francesco man Tetta Vicentino »; mano « 1621 ». turchina. o 101 o TASSO a La T. Emanuele Gurio TASSO Gerusalemme Liberata Egunta da di Savoja. fol. ili.Genova, T. La Germalemme Bernardo Caslelio Pavoni, 1617. liberata. foL ilL Parigi,Stanqperiareale, 1644. 1744 NICOLÒ. FRANCO I^alogi piacevoli.8^ Venezia. Giolito. 1559. 1747 FRANCOLINI moenia lOANMS. elapso mense striae,excndebat domini Junii, anni Raphael Hoffaalter,s. intra et extra pedestriet equestri proelio,terra MDLV in landem etc. electi Rom. Ferdinandi simi FVincq)Ì8domini praeclare gestarum Viennensis doHaiis munitissimae aqua, Rerum etc. et Serenit- (ol.,Viennae Imperatorìs. Au- a. 1782 SALLUSTII CRISPI C. de Jugurthino.Orationes quaedam miario 1521 0* A questivolumi assai di prima è del di Vi di quale non spoglio, porta Bergamo, ed un Venezia opuscoli, stampatitutti a volume nel 1 571 del e una sessantina 1 572. per ilTurco. celebrare Il volume scellane mi- spaziodare della Kblioleca dei Caf^uccini possiamo qui nome Ja* mense due miscellanee di oltre Lepanto contro Yex-libris inciso il bello al Soranzo. pure raccolta in una 8^, Venetiis,in aedibus Aldi, aggiunteseparatamente vanno la vittoria memoranda lo etc. preziose. if"partenute La Catilinae: ejusdem de coniuratione tirannia di per fra Alessandro raccoglitore, Maria. aggiuntivjìOrazione di Luigi Grato per la creazione del Principe Mocenigo (1571). il Lamento degliEbrei (s.a*, ma di sono egualtempo) e due sonetti ed un Pater noster in terzine e letto dia- veneziane, manoscritti. Il preziosovolume seconda La per entrò Miscellanea ì caratteri estemi e nella collezione Soranzo acquistatadal Soranzo Imdice libris, supponiamo ai^rtenesse 1) Porta a o nel 1744. che manoscritto, tuttoché manchi ancor essa 1739. Xex- alla libreriaclaustraledi la prima,è ben più importantedi quella rarità di opuscoli, figurati. pochi di numero, ma e preziosissimi Bergamo per donde Tanno 102 riacrizioiie: Librerìa Soranzo, Padova « Padora. o provenne 1 782 », ed è (fi quelli veDdali alla cucciolata periodo di mandata il 29 Roma da Francesco lettera del marchese una Eugenio Guasco, del 1757 al dotto amico, ha radunato novembre lissimo genti- e amico: Il ^ Ondedd, conte di « buon « Terminato « d*udire « mai si è conchiuso "^ tra breve manderò numero poeti a di canti del mio par ottimo un il manifesto ^. poeta?) quasi quasi un anno valore un Non « « « « « ho parlando di che le dita una leggera una latino: tot capita^ distanza,in si reputava non tot poemata. lettera da Roma che dà alla ricordata poscritto è che risveglia (almeno a me e speciale tutto tizia no- un caduto ac- curiosità del lettore: così)la « di 1758, v*è dell*8 novembre tra penna motto appena poemi, composti se con potrebberipetere, si notissimo i tanto falange; stampati,nel Settecento sono una poeti (e chi sapendo tenere ad Tultimo. era fu approvato, ed oradi stampa: laonde trattato me per non modificazione,un un poema: notevole: qui nulla di singolarmente Fin Ma tra*quali io seco, pranzo ieri [sic] d*Appolline piacquea qud figli poetico, il convito un antico mio mai Che rispostadalla Signora Laura. avuta mai sospenderela le avesse (dellaqual recato dispiacere stampa del mio poana cacciarmi mi lusingo)sono sotto dispostissimo a cosa però non sacrificare qualunquecosa i piediogni riguardopolitico, e per che ad essa ^ % eseguireun progetto più onorevole a me sarà? Un che la necessità in cui Quando del poema quale fu cui fosse richiesto trovai la stampa sospesa essere? Che potrà mai mi di per politici, rispetti diavolol,doveva cosa, contenere, per provvedimento cos) radicale,in tempi un nà anche avancert*aura di libertàper opinioni zate filosofiche e sociali? E la mia cuin fatto di speculazioni riosità qualipure spiravauna piemontese, vieppiùstimolata dal fatto che quest'erudito era allora sulla studioso delKantichità come il di nome « Alcisto ^) La del 23 avuta poi rìspotta dicembre o ^ con ma, per poi illustrarsispecialmente aveva romana, dato licenza de* un tolamenle: convien due anni prima, sotto fuori in Venezia ^ Superiori un « dire che bramava appresso curioso in ritardo. Di fattiin dùgindb postale, leggiamo:« Intorno alla riipoitache l'ordinario tcorto 104 Tenne, doveva Solajdio », Giuseppe Bettinelli)^, o che quarantinae ima li- lettera dalla Signora Laura, l*ho gliUffiziafidella Poita fonerò ubbrìachi ». bro intitolato:Epicuro lui difeso:Osservazioni filosofia. non Quest'opera, di fede, le professioni le Che religiosi. di toUeranza il Guasco dubbio molto il coraggio,o nel suo sarei d*altra parte, si e nell'uomo;e quel sa, meno di Nello stesso fra il limite varcato vano si affacciain vetituml nitìmur che, accolto dagliunanimi poema Ondedei, conte candidamente, di identificare e confesso curato, voltura, meglio la disin- avesse poema applausidegliApollind coomiensali del mi ardita,quantunque dall*£p/curoP Questi pensierimi segnato instintivo è tutte e opinionifilosofichefosse grandissimaanche insistenti alla mente, Ciò XIV, cantonio Mar- zioni attenuanti,le ambigue dichiara- accorte Taccompagnano,è senza Targomentofosse di moda e i la di S. EL D. a Benedetto papa che in fatto di la dedica ostante Colonna, maggiordomo di critiche sopra non molto attirò invece la mia attenzione quando lo seppi leggere, le ricerche. Furono, l'avverto subito,fortunate. proibito, e seguitai si rileva dal contesto, come anteriore al 2 agosto, contiene data,ma senza il c'interessano, notizie che numerose così Exxo desiderio di sapere nostro repentinamentesospeso, Ricevei ritornato della cortese di vedere compitissimaa Napoli vostra che memoria il mio Poema. di parola? Dirowi compito, a m*abbia donarne gandcmù, una prega si segno me conservate Ma, oh Diol pronto per la stampa. vi per curiosità, parte per rispondoda Roma, dove serve della gentile premura e Con che alla signora Laura che il Poema che esemplaria non me. letterada Torino di perdono esso di già stampati.Dirowi che la a propriespese il caso di personaggio grande del mio sarebbe le se mente intera- No: dirò dunque? Eccovi pugno qoal con egli è terminato? è espressione:« Per Poema; la pubblicazionedi domandarle il Paglierini lo stanq;)ava di rinunziare alla stampa di questa per alcuni foglisono Che avete quali parole poss'ioesprimervi nel dovervi dire che noi vedrete mai? E spaventato? Nemmeno: cento ricevuto fl quale mi di provo (accia comparire davanti suo poema della vigilia di S. Pietro. Incomincio dal ringraziarvi l'antivigilia il dolore infinitoche Ho parte ove portaisino da' 12 di maggio [1758],e sono con era piiidel che an- carissimo. la interessi mi 9pe»à. tutto di acuisce intanto la lettera: Amico manco qualchecosa quando tamente, cer- al 27 giugno 1758 posteriore ma spiega fra l'altrola ragione della sospensione, d « lettera del Guasco, carteggiouna dolente. potente, e infelice Poema; e pre- carità faccia il sacrifiziodel Timico, ma insuperabile osta- o 105 o fortuna: S. M colo alla « ignora che « perdere il credito;si figuranoche sua chi ha composto sano che « care ad « le ha disapprovate;ma « S. A. « ch'ella fosse « veduto « lesco,ancorché « rota. Vegga « ella calcio solenne alla della mia fortuna, io desideri avviso un alla stampa si o];^;)one contento con sono mio che direbbero di che si se degna vedessero mi me senza passionie parentie gliamici alle nate panni, esami- ne' miei Entrate i serei pen- non rinunziare cosi alla balorda me? a pensare i prio. pro- della perdita le mie stato, la stx»pia e stan^"are possa solamente si trattasse del pa- e dell'amor consiglio per quello,io come narmi: ragionied assolvetemi;anzi preparate la signora Laura a perdoElla non vi sarà difficile: perde nulla;io perdo infinitamente più di lei,perché perdo l'immortalità del mio (non che di mancar un bur- poema ». ecc. accarezzo prudenza? Se proteggono, graziedi S. M. non ed amo rinunziarvi. Ma a quelliche mi le mie un che (graziealla morale d'Epicuro)cosi limitati, sono momento un e mia, cosa che ch*eg|iavea costringe al saoifizb d'nn'opera,la quale, benché egliche dopo par conto, a né ancora sa adesso sarebbe promessa, pen- omgedarle: anzi s*è stampar stimatissimo,l'ostacolo che perché é pure Vi ciò le toma se mio conte prima deUa composto per e operette, il dubbio Roma la consigliòa che e non d*appli- tempo avuto glielopasserebbe.Si non il congedo in versi ch'ella gli mandò: deforme, miei Poema delle Muse, amante ragione che mi un abbia mai non ch*ella ha date alla luce ahre sa un sia altro che Poeta, non le disse prima ch'ella partisseper R. Ecco, dar Poema, un altro studio. 0 Re il Poeta lei: Ella a penia coltivatore delle Muse basta Tesser creduto G"rte questa a parlatodi lei,e mi ha « per del mezzo fosse nato),ma per sarebbe che Poema che nome, della Dedica mezzo avrei nello morto persona a certamente sicurata as- no gior- stesso cosi celebre ed illustre. I rami terminati erano raccolti per tutto questo altro principali, poi e e poi vi manderò fatto la spia a Torino nomi mi Per con tutto finti.Scriverò alla sig.»Laura: crederà ella un incostante,un ^) In una letteradel 2 ««oilo 1758 o un caro, incominciar la lettera? Ncm incivile, un il mio Tamico: awote per Rami tre la precauzione d'empirlodi avuto d'onde ma de' copia del Manifesto che ha una un « animo Ho di parola? mancator apologistaappresso perde nulla;io all'incontro perdo amariMma Signora Laura, pillola 106 avessi pazzo, carità assistetemi; siate voi, amico Ella, ho già detto,non o vi mando che prova una manoscritto,acciocché lo leggiate il Poema tutto rabbia e di profano. Per consolarmi in conto colla prima occasione consegni al fuoco. Intanto si spese compita, e già, come perduto: gettate, tutto tempo confusione, rincrescimento che mi rimane non tutte stampato: vi manderò giustificarmi per gliassodati erano vano già molti manifesti gira- la stampa: terminata il secolo ingiustoche ha il Poeta contro e quando fosse detto,qualche foglioera di riuscitibellissimi:moltissimi erano l'Italia, già la Dedicatoria in versi scioltiera per ho ed Kritto onoralo ». tutto e di lei; *). domandato KiMa alla Da voi dal marchese e Algarottisono Malaspina ho al pubblico ecc. uscite che saputo *). del sig.'conte le opere -. ^ FRANCESCO ^^.^ GUASCO EUGENIO Tinsistere sulla grandeimportanzadel superfluo il quale conferma documento ora riferito, molto espHdtamentela simpatia,anzi la diffidenza che il re di Sardegna Carlo poca Credo del Emanuele HI avvertirò più tanto andato avevano aggiungeròche fra e fosse letto dall'amico da aveva fintiin la celebrità e voli; piace- Casali senatore non spedire perchè di promesso fosse Bassi, dalle letture e poeti: posciaconsegnato alle fiamme; richiamando e ultimo l'attenzione sul fatto che di si trattava già, dice TAutore, da annunciato severi i manoscritti del il Guasco che Toriginale trova male, è la celebre Laura a che gli studi quarantasett*anni e dai lieticonversari disgustato allora sui si nutriva per i letteratie specialmenteper i che la « Signora Laura ^^ cui appare to^ il poema caro non tutto un Manifesto un lesco, bur- poema riempitodi coloro che ritengonoil poeta inetto ai quindi il rintracciare ilmanifesto pubbliciuffici Era indìspoisabile nomi in questioneper ho e omaggio certo pochissimi in due tutta docum»to come attenzione nostra dei esemplare,uno volante piccolofoglietto un un Roma, « e riuscito a sapere, ancora ero noi. E a la data di la non di ritrovarne sorte giuntismo pagine con di quanto conoscere la buona avuto a 30 rarità come di storia letteraria, contenendo rimane, cioi titoloe argomento AGU 1758 marzo del poana del esso », tevole meri- e bibliografica tutto quanto ci qualeci occupiamo: AMATORI DELLA EROICOMICA POESIA GIULIANO EGUEINDO s con il dare per EROICOMICO *) Nella del presente mezzo d'un Poema iettante di manifestare al Pubblico Tiuo, a' nostri giorniconnine, precedente fogliole Opere che si di Niccolò, MA FABIONETTI e Marco con D'EUGENIO non sarà invito,notizia a' medesimit siccome si Pagliarini questo stanq;"ano, è dato parte della lettera parla deDe nella stamperia principioin Roma zione alla edi- SOGQOGATA POE- titolo QUADERNA MARCELUNI inopportuno CON LE NOTE DELL'AUTO- della difFimoiie delliete accoglieiize e TEitieuroa Napoli. P 107 o Caj RE. ARGOMENTI DEODATA DI DONNA PUBBLICA BOLOGNA. L'Argomento I RLOSOFIA NELLA a* Quademati guerra chiesero, ed all'una Basso, all'altraarmata or di mandar al Console in mano, a andò Messer per al Campo Antonio Basso Basso entrò e d'episodi,che che si Vi gU occhi bianche altro delle voci un rarono nemica, delibed'una mezzo vesti, e guisa soggiogataQuaderna, il Poema, sei abbiano non ove fu fina,in caratteri nuovi a male Vi sarà o oscure, di I IO la spiegazione de' Indice de' nomi, men Piroverbj,della uno delle cose inoltretre in 4" in finalmente, alla quale correzione che s'avrà necessità di miedicarla col solito erratacorrige. interessate in questa Edizione, sarà tale, si pagheranno del libro è fissatoa paoli dodici sciolto,e non II prezzo nell'attoche si consegneranno gliesemplariagliAssociati che avranno non dato il loro nome. Roma. 30 Non rileverò lo spunto mano i fautori del o hanno che stampato diverse se in circa. stanze Si daranno comunL Bassi. Il libro sarà la bellissimi; e erudite ed i novatori; quelli Io screditar la rima), sciolto, con un pare i Metacronismi molti di quellieziandio e rivestito voglia (siccome assistono non Padre come il quale è si de' quali è composto rami, col ritratto della Signora Laura persone stre, illu- rami d'ulivo con gli Anacroismi, ed sopra molti fatto studio di linguaToscana. carta tutto d'accreditare il verso quale,abbisognano perawentura ed notabili, per tali a consegnando le chiavi di Quaderna Storiche,e Mitologiche,e note sono nio Bolognese Anto- ridusse gliAssediati trionfante in Bologna, (e rima dieci canti,ciaschedun Contiene e gradevoli ogni qual volta è in ottava tentano varie sorti guerresche, amato. debba) chiuder vo'dire, che l'Armata riesciranno Egli frequenti. e sole (dal Senato dapprima)poi dal suddetto Con- fatto storico è fondato questo boli, de- troppo o Zenobia, la quale in fattiaccompagnata nome nemico, ottenne con della patriariverito ed Sopra questo. dersi dagli Imolesi per difen- resistere alla forza il perdono pe'suoi Concittadini. In questa Antonio troppo, favorevoli, il Console tutti m fra fanciullie fanciulle, 300 sen timorosi o le chiavi della lor Città bella,eloquente Matrona da Alberti)è de' Forlinesi. Dopo e che questi disperando di poter strettezze, F. Leandro Tassedio alla Città di Quaderna, pose DI dal valore de* fatti vieppiù poderosi dall'assistenza, e Reggiani,de' Parmigiani,de* Modenesi, or UNIVERSITÀ INSIGNE da* Ravennati, soccorso VERATI. sero angusticonfini dello Stato, mos- troppo loro vicini. Questi ottennero da' lor nemici TA. DOT- BASSI dai secondo Libro della (ricavato storico del Poema Bolognesi,bramosi d'ampliarei DI NOTE ALLA MARIA LAURA delle Storie Bolognesi scritte da Deca prima DI SIGNORA ALLE DEDICATO LETTERATA; LA LETTRICE ADDIZIONI LE E DONZELLA ACQUESE VIRTUOSA E GLORASCO. 106 o 1758. verso scioltoe polemicocontenuto nemmeno né, manifesto ricercherò quale(ondo contro storico TI nella esseie pcMsa l^igendaalquantotardnra (poichéne tacciono le cronache piiiantiche ed autorevdi)della fortunata guenra com* battuta nei 385 dopo Cristo contro Quaderna, l'antica Qatema sulla via Flaminia che lo stesso migliada otto a tentò argomento ben bolognese, quale fra le noto letterarieha produzioni sue epico,intitolatoGuerra essere fondato sulla un tardi il Guasco: un genialio più urgentilavori,lasciò dei ispirarepiù distrattoforse da jA canto, cora l'operache giace anUniversitaria ^). intenotu inedita fra i manoscritti di questa da carte giuoco nel argomento, che a tutta che invece, come frìvolo, ma bene si molti a ha sa, stampa reazione colla stretta secondo ricollega, si e potrebbesembrare alla storia deO mdvilimento dotto scrittore, un osserva XV prima ed e quindicoll*artedella xilografia c3 Rologna a eecolo Questo R068I GIORGIO a Sulle Quadernari, doveva che giunto al quarto ma che vorrebbe poema, Bolognesi e del contesa leggendaria stessa Croce, il gU studiosi,Giulio Cesare tutti a Bologna: aTrertìrò più tosto fecondissimo poeta popolare dcJIo e fu principalmente dei popoli, intellettuale gioni sviliq;"po per queste rastudi da parte di ricerche e di geniali oggetto di accurate erudite e elettiingegniche non isdegnarcmodi occuparsene con scotissime pubblicazioni. Agi^ungasiche le famiglieprincipesche le carte da giuoco da esperti solevano far dipingere a pittori, lori covivacissimi ') Ecco il naanmlo per Tkpuiaz. H danno dei ncini \m^ éani G. ne C Shrla dik Alberto Fabia, sor. più deboli; e Bologna nmà eà abbaMen la con discordia torta ftfta da i plebeied i UL mi nwgo egmao di ^oL XXIII): FaiutD di Modena, ineteiMif dei RaTenaati di Clatema patrìzi una « eilr. AOa deb ad e w MemoHe la loro potenza RafeoM e e Scorpione. Il tano a Forlì,dopo da Invia. Eioe giunge ad canto awcdieti, volendo i pomi la pace oltramra. Il quarto rimane feritadi BracoM " di CoHaaliiio dipartila Reggio, Pvma da menoria watt di^ Jim ad eiteiideioil loro leirìtono ai Bolognea, i lecondi la guerra la ?ottomiiMone cura tra pagÌBe 86-87 a livala,che fu «a da pirte dei Clateraali fu Biafione»duce una Tnmza (Bologna.Zanichelfi,19Q5: Goce che ncJIe miniature dei libri, tanto come pia forti cominriamno le dita Binimo oro che di Bologna netto opere ietta %. ad e e interrotto coOa ». o 109 o di esemplari alcuni che esse, cosi che le notizie,anche "l*arte, raccogliendo, acquistanoanche veri rimangono,sono ancora hammentarie, che si questo lato per vori capola- un nuovo e vanno sempre maggi(»e interesse. Pertanto, ddle venzione che dati in la pretesa di avere senza da carte giuoco debba altro,mi un limito notizie raccolti sulFuso e entrare a discutere ricercarsi in qui ad sulla ditfusicnìe delle e luogo piuttosto un alcuni brevemente esporre Tin- se carte da giuoco il secolo XV, in Bologna,durante tributo portandocosì un modesto conaDo studio di questo argomento e seguendola massima del 4( CoUigite fragmentane pereant », raccomandata da qudl*illustr che è Cario Lozzi. ed autorevole bibliografo di questo Ballettino il prof.Novati, Già nd precedente numero il modesto titolo di « appunti» ha trattato con sotto petenza queDa comdelle carte da giuoco,dimoche gliè propria,dell'origine strando dottrina che tutti raro con con e queDa particolare acume, di « Saracinia », siano venute dall'Oriente, esse gliriconoscono,come ed alla loro comparsa neQ*ultimo quarto dd secolo XIV, in Eula parolaaraba « Naibi ». designate af^unto con siano state rqpa, E questo vocabolo con menzionate in una carte da giuoco si provvisionefiorentinadel 23 giuoco,al quale si applicanole nuovo della ed zara; zardum recato »; e collo nella in Viterbo el tra ricordata sul « Ludens stesso CoveDuzzo chiamasi stesse infattigià trovano 1 376, marzo che pene al come giuoco i Senesi nell'anno successivo,seguendol'esempio dei sentenziavano: Fiorentini, ad le ad naibos di nome sua ». principiodd dove si descrivono le carte E carte questa secolo naibi » che stessa XV dette da Giovanni sono di Viterbo cronaca gioco delle loro Naib « puniatursicut ludeiet nel 1379: de venne Fu Serasinia parolasi in "" trova atti notarili in pergamena qualifoglietti e spesso fiorentini, mente artistica- figurati e dipinti. E qualchecosa deDo stesso di analogosi secolo XV. InfattineD'anno del cardinale Baldassar sui dazi da una no a aDe applicarsi merci tariffadaziaria,la a zio Bologna sull'ini- gazione 1405, durante la le- che G"ssa, legazione assoluto,ai 5 d'agostofurono governo a riscontra pure che emanate era alcune piuttosto disposizioni s'introducevano in città,stabilendo quale comprendevaelencati tutti i da pabblioodii desistere atto siinfleatto carta, nellabitazione 8tq)ulato fu da Nioolb maestro Accanto Zohane ^ manesco tedesco Giovanni ludendum noto ^^ cbe assunta ed Bologna"^ il un carteseilas ^ operava correlazione per connazk"* suo vendendo Federico, i quale andava nome si (osse da e (abbricante di akio im esso; giuoco tedesco^). questo a depictasad naie, per da carte di di coolro Fabriano, che sembra Topera di paciere fra il pittoredi ogni procedura per Bologna, imaet pietasad guisa di mereiaio ambulante ^ cartas figuratas sanctorum e gineset figuras ^^ che fu accusalo processato "fiq"en- a dita di false,della quale accusa HKMiete false in cambio riscosse le monete aver "£scolpò, provando di sonesti vendute a did'immagini si clienti^. Ed ancora ed carta da carte ma dipingereo forse a di in pergamena giuoco e molto " in pitture queste carta certe a die figure, quellostesso far dipingere foglìeltì veramente siccome « capretma in " non erano immagini di santi, rappresentavano meno di tutt*altrogenere; cose di Varme, in altro tedesco, Mich^ Ì427, si dilettava armo in un la descrizione che si fa di un processo a cui dettero hiogo per la bro esposizionein pi^bbhcoed a disdoro di una è crudamente così passo sopra al sarealistica, lace giovane bolognese, fatto di cronaca ho detto queste tanto giudiziaria, più che, come hanno relazione col nostro cart^seHe^ dipinte « non argomento. E le cronache giudiziarie di que*tempi continuano fornirci a dati notìzie intomo e 1459 da Bindo certo da alle carte giuoco.Così nel giorno8 Prato, denunciando furto sofferto, un dichiara di sospettarne colpevole donzello del podestà e un Floriano barbiere. Avendo però quest'ultimo negato di avere autore. solo non denari ed altre cartarum di O.DOC a gli oggettirubati Guru a da di messo com- suo e riconobbe del Podeiti Acatte e docummH 1459, giudiziari, anno e 21 «22. anche Prato, ma fra queste Giovaimi come I. voi dd 3) Ivi,Vaccheiiini gfudiziarì, il2 Bindo a provoiienzafurtiva e trìumphis^, che certo maestro cose Alraiagna dichiarò B. *) Ivi o ceito il furto,sottoposto perciò alla tortura, finì per confessarsene vi furono Ordinata quindi una in casa perquisizione sua, rinvenuti par sto ago- 1395. « di umffli dolfo Ro- rubatogli'). potrebbeforse dedurre Si dì cante da calte leggea lui data abbiam sicuima. Le di processo a ad un altro « Ma pn^xMÌtodi aDe un era il committente» le Roberto carte dal BianchdU s Li questo come le preparato e carte da fossero identiche non detto maestro che a aiutasse che lo spazio di diciotto quale a per nute « meno diete doveva carte anche dovevano pezzi che iochi de sto li passo, 0 M. o fornire la se sul dorM" noi dobbiamo alcuno che altri, eccetto dd ed. i carte a invece cartoni necessari 1473, conve* le carte un dd mazzo, )?• titolo a altrettantidi mazzi per conto Ora maggior numero poiché« per ha pia q»egarcique* presente la distinzioneche si fa e a Blanchelli;il aggiungeresoldi diciotto o per detto si sardi"be dedicato conto per formarne tener dà od figlio triumphi)?. Oltre la mercede vero per ^ avere suo per continui mesi da quelli de triumphi dL, dello mo- che persona; insegnassead altri;prometteva il Blanchelli occonevano VaechtiOnl un altri intorno consij^asse di 4"ese, ogni centoventi mazzi di carte di trionficorrispondenti, tenendo però di terza una carte trionfi unicamente volta,doveva sua fare e lo o molto carte secondo lavorate, presso vendesse o né preparare provvedeigH a si stabiliva anche pattuito, permettere che non mestiere per osservare bianche. Si obbligavapure perfettamente altro de* suoi lavorasse il Blanchelli, né il Blandielli farle rifare; non era Pietro de el mestieio ^ riuscisseroeseguitemalamente, Pietro Bo- o alcun che e giuoco di due speciedigerenti conservarsi a obbligato disegnoma essere nozzi Bologna a pattisopra cdtre il prezzo dovessero essere contratto, Alberto qualipattidovevansi »; i da carte % degno di Argellata ^ Bonozzi, mazziere deglian« Retro zugare è mano, a non giuocaìoie un cartularum riminese, dimorante Impegnava verso quantitàdi hidum dal notaio certi di ciò si altro verbale un dato da naso giuoco dipmte maestro con di lui,cbe figlio il modo da carte triun^"hida e sul pugno quale si obbligavacon certa una un in menzionate trovano fabbcì- un magister», cbe « ma deposizione, sua nel 1477 stipulato fra ziani,il di qualifica ludeient in simul ad cum amtratto un la per giuoco si tornando nota gnioco tedesco fosse quest'altro nel verbale delia da carte cbe sem- 20$. o 113 D in questo atto, fra pre si intende il mazzo parola"( la co^ dette per formare conto vece usuali,formato di quaranta pezzi;in- ^ e il anche menzionata dal documento i « tarocchi bolognesi significare », a qualisappiamo che occorrono Per le spese quindidovevasi delle mazzo. del ma ossia le deDe numero carte, santa ses- tener mente effettiva- che formarli; i diciotto soldi che il Kanchelli per obbligavaa pagare in più, a titolodi spese, dovevano poi di ^ verzino, verderamo, agiuro, colla,alume per l'acquisto che l'uso E ed vire ser- de inchiostro per fare colori e generabnenteper ogni altra spexa » ^). podesse andare in fare diete carte o triumplu roza, il la diffusione di tali carte e quantità.Né zoni-Toselli^ d stando essi di casa cosi si gaizone del figlio mentre porticodi carte », pravvenne so- il Grassi quale percosse non all'artedi fabbricare e a atto un era carte da il solo che e costui cordo ri- artefice^ noto reggiano,di un logna Bo- a giuoco;si ha lui quasicontemporaneo questigeneridi lavori. Era Salandi, che in il sotto giocavanoaDe ^ Pietro Bonozzi altro almeno un ma fra di loro. mazziere si dedicasse di in città aDe carte, del 1480 del Manzoli, il alle mani venne in prepararne le campagna infattiil MazAndrea Grossi di Budrio ed un marzo FilippoManzoli, un estesa per un giomata di una molto essere mangione », abitante nella villa di S. Martino, tale detto il « Bel 11 giuocava solo si che racconta doveva pittoresi obbligavaa giuocosi estendeva anche questo certa il grande,se consumo così notevole per carte sta occorrevano si di dei mazzi, non » )? lunghe», « carte carte trionfi», che vedemmo del 1459, calte trionfi». G"lla. parola« « sandro Ales- nome notarile è identificatom mini questiter- ad ludendum »; così infatti [Hctor seu stampator cartarum si leggeneD'istrumento dotale stipulato il 13 maggio 1488, quando 4( si univa in matrimonio Il Salandi abitava sotto con la una Maddalena di parrocchia nella via già di S. Mamolo, Celestini, anche bottegheper Infatti accanto 0 Doc n. o Archivio 114 a carte ove da Battista dei S. Giovamii verso la piazza erano giuoco. di questifabbricantie pittori carte, compaiono 2. ^ MAZZONI-TOSELU. ^ a vendita di ^. lasoni di Mantova Mu. pre«o b BibL Notarile di Bologna, Rogiti di Ani. Commiale di Bologna, capt. Boccacani, filza n. L 4. alla date. e 37. durante e botteghedi le da carte », in uno dei proprietàdella G"mmenda dei Notari, e Tordine di Malta, Mezzovillani,come sotto Argellata, si "c o del Gv casa una di qualecasa affittatanel 1488 di Andrea Giovanni a leggenei rogitidel già citato notaio Alberto 4( Malvitius precq)tor domus 4( mitani « utendum « mensis « Andree 4( apotecam ad piazzamaggiore», « la data de, 20 novembre Bononie questi confinava col lazzo paaDora delcommendatario Mahrezzi, Enea aveva di uno che fosse situato in detta strada» di Malta, la die ad più centralidella città,in puntidoè tori i rivendi- anche giuoca Accenno che allora dicevasi quel tratto mune nei documenti carte, di cui è menzione spaccidi in secolo XV stesso questo sponte concessit ten^Mis unius anni, ^ anno. locavit ad et D. Eneas Ioannis leiosoli- sancti hospitalis seu etc di detto affictum ad inceptiin festo sancti Michadis lohanni et finiendìut sequitur, septembris proxime preteriti ad ludendum, de Mezovillanis carthario cartharum unam diete « precq)toriepositam in contrata plateemaioris, vìdeEcet secundam versus ex quatuor apothecisnovis incipiendo « plateam et Una eundo etc. super » % botteghe,contiguaa quellaaffittataal di queste era de condotta in affittoda certo dai Giovanni villani, Mezzo- Lenti, così perchè fabbricava e vendeva liutie mandole. A pochi date aglisvaghi ed ai diletti, passida queste due botteghe, di fianco al ri aprivapiù tardi nella contiguavia dei Pignattarì, fede degli mini uosevero tempio di S. Petronio, innalzato dalla rigida del Trecento, la così detta Braveria,che accoglieva chiassose cui erano brigatedi nobili e festevoli cavalieri, speciale occupazione lieticanti e giuochisvariati. denominato Doo* dì Stato Ardùvio di Bolopia — n* Sezkxie ORIOU EMIUO a a 1 del Conume — Cum del Polettà deU*aiiiKÌ1427 In Christi noinine anno amen, natìvitatiseìiisdem millesimo quadringentesimo rigesimo septimo, ìndictione quinta,die sanctissimi in ponlificatus providentiapape 0 AitUno tertio decimo Christo patriset domini mensis inmi, tempore nostri domini Martini dirina quinti. NoCuile, Rogiii di Alberto A, Argdiaia, protocollo e 52». o 115 o lohanaìs de Q"lQgii" de AkiDania quondam Uumnes depictasad ludendum sponte et Zoane da ibidem ambobns persone pd magistrì lohannis renùssìonem nem omnibus cartarium et et sam de et in super rumorem illataper quem et rectores a dieta de et et causa quod Alamania, in de eius curiam et contra ci processun alia qualibet. Quam vice et nomine posset, perpetuo firma in nullo Adum dkti in lohannes uno per et rata habere capdU seu de Alamania quoscunque de Bononia de annuBans ani sequefcntur nomen quod per alios officiales bau- omnc seqni poasenl et prenomen celerò cognomen repperirenturpredictaoccasione aut singulasuprascrìpta et infrascrìpta prò- et heredes et suos se lohaimis de facto in iudido Bononie eo ris- quibuscumque librìscondemnationìbus notano «fido Antonio publice persone ut Bononia tenere contrafacere, dicere,opponere de iure vel de de eo, pcrcouione cum una irrìtans ci Bononia dicti sui patris et nubi etiam et omnia de Alamania nomine et et pacem miait dictus lohannes in rissa dktni qua lohannem exinde que in quibus esse inquisitionibus et scripturis vice et preuictuiu tollantur et cancellentur de agnomen maxime Bononia dictus lohannes consentiens predictilohannis de omne et Bologna pervenissead da nullalenus procedatnr.Gusans condcmiMilioaem nnm et Bonome comunis de et de Alamania lohannes Bononie potestatem ooocordìaBS bonam habebaft in roanihus super latere sinistro dicti IcJiannis de Alamania sancum guiniseffusione.Volens dominum de lohamem didus sive tempio mpatMoir' interesse posaet, fi- ci Alamania, lohannem dicto lohanne didnm pcrcussil publice ut nomine et quonmicuBque perpctuam dicti lohannis de cum aqua tempore, et notano diceotfensionibns que de Bononia suprascrìptummagistrum lohannem quod diceretur dictum Bononia urceo absentis et quietationcm pacem seu michi et vice et stqndantibus presentibus carlarii personam eo ab maioris, obbrobrìis singuliscontumeliis,iniurìis, et facta rentur filio magistrìlohannis caitarìifocati Marie Bologna, capellesancte carteiellM capellasancii Georgii de Pozale in scientia fecit Antonio certa ex habitator Booonie qui Uck et interesse quorumcunque observare attendere vel venire per se lanti stipu- stipulanti adimplere et vel alium seu alios sive extra sancii Georgii de Pozale habitationis in domo magistrìNicolai Antonii de Fabriano carlarii,presentibusipso magistro Nicolao qui dixit Nicohu diclas parles se cognoscere, de Arborìbus,magistro Retro gnaminis,dicto Schivanoglia,capeDe de Pane Thoma quondam Blasii Chaichiolo magistrìDominici sancti Blasii, Antonio hec 116 Bononie rogalus apposui. a vocatis et lacobos filiusser comunis eaque Nicohu capeDe sancti Georgiipredicti, et Antonio magistrolignaminis, stibns ad ac magistroU- quondam lacobi Albertini de Rotis, capellesancti Thome nukgistrì Ego capellesancti a de dam quon- Mercato, te- rogatis. Mdchioais de Montechitis notarii,publicusimperiali auctorìtate nolarìus bononiensis predictis f^'^»^!* interfui scrìbere publice scrìpsisubscrìpsi, signumque meum usitatum Doo« Archivio Notarile di B0I09» In nomine Dommi Quitti sonno di Arìmnio certi hanno facto insieme esso con sia oUigato fare termine de finendo de para e farà al prefato ser tutte esser voka el tempo e zascnno almanco mese gingare doxento Piero fuora o debiano dame omne segondo la volontà di arme facte le debia cosi parte e terzo sia tenuto para le con a d*uno apresso de fuora. E insieme tutte o alcune e bianche tutte Roberto esso a debia observare se stenchite de 50 para gnare Piero maestro dal di soprascrìpto e per simiKtndine di quella,de le quale 250 a maestro esso Roberto zngare, perte cinquanta ben lavorate ben nette ben cocustodite ad arbitriode bono homo, segondo che sera la prima mostra carte hn gliedarà la quale che dicto fi^olo dorante el prefato suo logna Bo- Piero Bonozo maestro primo, Chel e de triumphida e proximi che viranno. incomenzando segue, da che operare sei misi comò infrascrqpte; zoe maestro e conservadori carte del dicto fa fare al figliolo licapituli conventione e e de le el mestiero sopra Roberto ser del Tempio de li nostri magnificiSignori e maziero di Blanchdfi Roberto le quali ser conventione pacti e 1 13 n. xxj iunii 1477. habitador in Bologna in la capellas. Maria Pietro Bonozo le quale Rogitidi Alberto Argellala.Filza 4^. — Die amen. 8 n. segondo la volontà parte a consi- tutte di Roberto. Item che qualche volta se Roberto esso lui glie fesse fare di volesse che triumphi che aDiora el prefato maestro Piero sia obligatofarglienefare nel modo ma proprio che le obligatoa pagato essere Item bene e de le come prefato suo figliolo ne raranno faranno dicto mestiere de e sia alcuno di suoi carte insigneranno el mestieri ad altri sotto quale volte obligatode sia e fessero tante Roberto altri con ad li sera obligatoper debia carta per tutte a stessero non sue spese. si che operare consentimento suo altri ne adiuto el ne lavo- non consigliode ne faranno vendere o ne di L. cinque de bolognini, ne pena Roberto ser esso che lui gliepodesse provare alcuna de e le venderanno sia licitoad e volte quante consentessero o rato carta triumphiche o obligatofare o triumphi ne o carte o daranno ne de rasone refare obligatofarglieli Piero lavorare a più. non facti chel sia Item chel prefato maestro ne carte lui glie fesse fare che quando fussero mal carte le le predictecose li lavori li farà de retenergliele omne lui o alcuno di suoi li salariiche figliuolo, commo suo le esso ser di sotto appare. Item che in forma che mai carte de più se prefato ser non li manchi scripteper sopra tante sia de el prefato figliolo sei misi numtenere de le Roberto el prefato ser ne Roberto potrà o Piero maestro de fare, mazimamente zascuno vorà obligatodurante el mese fare, con e anco pacto in continuo per de che se di prefati tempo insino volesse desistere de simile imprese che la somma vintidnque para cento de a lavoriero co di sei misi el lui la possa 117 las- che e «are sia in ognuno allora il prefato Piero scriptase insino al spatiode che hii la sia in misi ognuno l'altraparte sotto quale U che tuti li retagli facto incorra chi colui che stara e con- perseverante Item che diete obligatodare al prefato maestro le carte tutte ccntovioticinque para de ticinquepara* el suo getto el quanto triumphi da quillide le segondo quelloche e obligatodare tutte sue de le tanto che carte manco le farm se proprieq"ese. de de centovinr sonno vergine, per inchiostro per fare coluri roze, ogni più li iochì de U ha quistisoldi diexedotto alnme fare diete al prefatomaestro pagare e triumphi para numero E per Piero soldi diexedotto de quattrini per nome carte. verderamo, agiurro, colla,ove, sia vero o andaranno cartnni che de simile misterio a Roberto carte« e berto Ro- ser carte. consueto maestro in figliolo suo a obligatoconsignareal dicto de el prefato ser o sia sia dira quahmche altro Piero Piero trìumphi fecondo vero o overo Tuna Roberto prediao figliolo suo carte sia de pena tale impresa passatili diesedotlo e la quale de sei omne sia obligatoservare pacto ne de co vi siranno Item chel prefato ser a de se di sopra. Ilem che el prefato maestro o che volontà soa questo ducati dieze de pena Roberto figliolo suo che in questa misi volesse lassare stare segondo la arbitrio: e suo li pacti medesimi a dexedotto fare perseverare e con tempre stare le predictecose a quanto a lassare possa misi reservato contengono, misi per trafarà obligatoperseverare sia altri dodexe prefato mestiere nel che quando lui volesse andare |drieto arbitrio, ma suo ralmente gene- e phi, ahre spese che podesse andare in fare diete carte o triumli quali decedotto soldi pagati al prefato maestro Piero sia obligatofarle per poi lui fare Piero e de carte che le carte cemmo carte e te vero a co fare de mistiere che resone con icripti, e vero conventione francate lui a durare dicto esse in ser mano a la Roberto rate monete del para de numero corente e quisti in farli fare diete figliole suo Piero de non sempre maestro ser ne possa debia de gato sia obli- Roberto "fi seguenti in ecto tutto pacti e rasone L. cinque de lavorare el dicto figliole de vintidnque cento del figliolo al prefatoser Roberto la mercede francato ser al prefate maestro pagare per bologninide finito pagarlo interamente sia licitoa retenerse triumi^ii, a rate debia infra termine e figliolo glie haveva suo e El quale finitoalbera dicto mese. mese sia obligatodare vere esso di sopra« che el prefato maestro pacto omne certuni infuore le quale e commo L. cinque de alcune dinaro de depoi dicto fato pagare e carte figliolo, piacendoa lui,per ogni suo triumphi;cum de non e le Roberto di sopra fatica sua de spese lui glie farà fare«e domandare mai sue chel prefato ser Item la tutte a glie debim dare Roberto per ogne quelle che al conventione durante el ìitmpo de qudle quattrini Piero e de se diate me- pre* aoprar di ste quebavera le altreche hù te francare sia obligatopagarlo sempre de volta in volta, segondo che hii glie consignarael lavoriero e sia licitoal dicto Boaestro Piero de quistidui ultimi partioli pigliarequale gliepiace. o ne o il secolo dì fonnato tendente al un bentosto si comincia 175 X (circamm. a far strada 110), messo abbia dubbio francese. Niun molto particolarmente poi e la metà verso a formato nuovo produrrecodesta cui con che a accanto in sti queottavo del secolo, la letteraturaromanzesca per che influitoil favore le nitide edizioni dzeviriane un in voga, dai tipografi veneziani specialmente o quadrato.Ma pubblico imitazioni ebbero tante forma nuova accolte dal erano liana ita- in Italia Venezia. a in~12** già nd Seicento furono riprodotti su Quei graziosissimi largascala da Bernardo Giunti, dal Ciotti,da Francesco Bariletti; poi, nella seconda e metà del secolo medesimo, dai Bah, dal Valvasense, dai G"mbi e La NoOe, e dal Guerrigli, nei primi anni colò del tutto speciale dal Hertz e da Nipredilezione Pezzana. Questipiccoli volumi, i più contenenti autori classici, il formato che delle celebrate edizioncine olandesi riproducevano nelle precisemisure, imitavano i caratteri ed il frontespizio, e sino pervolte il goffamente) graziosoantiporto ricopiavano(ilpiù delle ed apprezzare inciso, fecero conoscere quel formato leggennente che divenne poi presso di noi per tutto il secolo veste allungato dd XVIII con caratteristica, quasi esclusiva,dell'almanacco. Non ** Elefante ** ** o Elxtra rappresentano delle tentò di ridare vita ebbe non libri di però anche mancano papalone**,come imitatori,o questimassimi formati,ma se ne di allora dicevasi;ma eccezioni. Sulla fine dd rare a grandimisure, ebbe, furon hea formato questi secolo il Bodonì il suo esempio pochi. II Accennato così alle vicende queUe dell*omamentazione Il fr^o del formato, passiamo a di silografica. legnosettecentesco, ove si paragoni a quelloin uso nd secolo precedente, sensibili. offre delle differenze abbastanza La molto più accuè sempre nd disegno, testata più conetta rata minuziosa così da giungere spesso e nell*intaglio, (soprattutto in quasi tutti i fr^ silografia Cominiani)ad una eleganzache dir si potrebbecinquecentesca. Dei finali due sono i tipicaratteristici cioè la conchiglia due rami di palma in mezzo e a in ** " " , toccare o 120 a *' ordinariamente quali seggono sui fiori, già in racchiuso in e al s'impronta deve dai seconda sensibilmente di mutano fr^ tempo legno che con però ora tilito raggen- col triangolare, del Settecento i cB canestro vertice fregiin legno arieggianteil barocco forma Dd mento cambiaLuigi XV. all'influenzaesercitata parte Torigine che in quel tutti i libri francesi, ornavano veduta mai non il dello stile ascriversi in certo in metà stile,la gusto francese XVII; di forma contomo un vdlto in basso. Nella amorini, ed si vide) nel secolo (come uso due abbondanza invadevano la nostra patria. Le mai ** ^ ed testate ** finali "' i siffatticaratteri da con ad tradizione poterli con si presentano modificati venivano glistessi motivi, scnq"re riprodotti, e buire attri- sicurezza certa una quasi che ad un*altra. Si seguivaTantica piuttosto scuola una sflografici non omaggio al gusto del tempo. Altrimenti seguì per lomamentazione solo in La sione decorazione in Tetà, sembra che degno ponga a si sia vana si di considerazione. Io credo esso pur è iltrionfo dell mei- parladi libri illustratidi qudtessere Telogiose non del libro possa tro, ogni speranza d'additarne qualcheal- volta che non francese,quasi che rame. libro del secolo XVIII dd Ogni rame. in invece che, si ove raffronto il libro italiano col francese d'allora, si avvertiranno subito differenze cosi sostanziali da rendere il giudizio comparativo.Il primo è essenzialmente il secondo che è ^ decorato fra i due illustrato tre )?, men- ferenza dunque Tugualedif- passa quadro ed un motivo decorativo. L mdole di quest'articolo mi permette di studiare le due non manifestazioni,poiché poi nelle migliori opposte tendenze,tanto meno ho deciso di limitarmi neQe citazioni solo a quelleche rappresentano un tipo medio. Ho creduto però utiledar luogoa questo accenno, intercede »; ^ difficile molto tra un perchè la giustaammirazione che noi tutti risentiamo le opere tanto armoniche e quasi perfette lasciatecidai « petìts d'oltre alpe,potrebbecondurci a recare satto ine^ màitres un giudizio per e sulle opere degliartisti nostri,ove, in quelli, non si calcolo dei due tenesse di qua e di là dalle Alpi. L'iDustrazione dd libro italiano è dovuta un confronto tra diversi sistemi ad un numero sti que- seguhi gran- o 121 • dissimo d'incisori, talunidei qualimi piace qui in Fra questinomi, pochi si cercherebbero del conosciuti;degliakri quelli sono notizie ne* repertori pur Nagler,del Gandellinito del De nulla alle stampe che li ccmcema, lissimo lavoro del nostro consocio sme^. di vista artistico, essere punto dello sforzo collettivo per acconcio toma La Ditta periodo del Pio — — ^ figli e in Fifippode Craziani, L. Ghitalbcfti,DooMoico B. Galli, Andrea Giovanni, Pompeo Nerici, G. B. Domenico — Capponi, Emilio P. A. Lapi, F. Cattaneo, Giuseppe Cereda, de Re, Gajani. Filippode — Grado, Giovanni SelMstiano Zamboni, — P. — ned* Tofanelli,R L. G. Morghen, Alessandro Stagon, G. — Venezia, — 2^lta, M. Gio. Giuseppe Lante, — Torino a Piattoli, Gio. Agnelli, Marco L*Poer, Gaetano B. Senego, G. Cesare Ravenet, Benigno BossL Bombelli, Francesco Moocfaetti.Ottavani, Frey, Francesco Fiori, Frase. Barbazza, Gerolamo Gattini,Francesco Bartolozzi,Francesco Baratti,Giacomo D. Antonio Morghen, CimarellL Halien, Milan, Hoepli, 1906. Rossi, M. Cartoni. Visca, GizzardL Novelli, Sebartiano GiampsoooK, Leonardis. LorenzonL Pira- similiano Vitali,Mas- Zucchi, Giuseppe Daniotto, Jackson. P. Sratti^ia,IgMzio Colombo. Filoò, Antonio e Giulio Ribeldi. Tasniére, Valperga, Porporati,Tela, Amati, Volpalo^ Frane Domenico P^Um-Gramir o a Campiglia. A. Patrìni,Simone Pitterì,Pasquali,Gio. Crirtoforo Dall'Acqua, G. 122 ancke Domeaico Ghezzi, Carlo Antonini, Silvio Pomarede, Limpac, Giuseppe Peroni, A. • Rosaipina. Latinio, Gaetano F. Moaaldi* Natale — Napoli, Le tioli. Mat- Colombini, C. Cagnoni, Federico Atpari, Domenico MoJena, *) i por- Gregorì,C Pazzi, Gio. Mantelli, Gaetano Verona. Francesco Cagnoni (che lavorò Mercoli, Gerolamo Giacomo unico Fabrì, Lodovico Mazzi, Giovanni Bianchi, Giacomo Torino, sotto botleguccia una nel si chiamò come Bulzoni. ed Betti,Canocchi. Re, Gerolamo Roma, lo seco- Vatcellini,Vorìco. Faiicd, G. Parma. seguitasulla fine dtk in Bassano. Ferri. Vincenzo A. Panfili, Maria G. "- — Milano, Dal si disse nell'articolo già Savanni, ScaKrim. Firenze, R Già — Ferrara, Bait alla istituzione Giuseppe Remondini Giui. Benedetti, Gio. Fr. espressione fenomeno costituisce un maggior splendore, del commercio lilxario calcografico ìtaKano. ^) Bologna, Milano^ si consideri come assumerà al libro italiano la forma che mantenere cominciata piccolaindustria, Brescia. de Ve^ suo nella storia La Bandi essa giudicata, variamente Remondini tipografia ddla « pregevo^ questiumili gregaripotrà,dal richiamare quanto precedente,accennando XVII recente quasi acquistare. saputo Qui essoidovi non Alessandro singolare quando la importanza, tuttavia aveva Ang^s, conte invano copiosidel Bartsch, cosi all*infuoridel in alcuni casi,l'opera di Se ricordare % nota Anioaio Lmàmt, della tid dallmcisore piazza di Bastano, coi pochi rami acquistati Menarola, in era secolo pervenuta un due d'Europa nei i mercati a tanta col principali, centri da insidiare potenza cioè pone degli agentianche ad Augusta ed a Parigi*G"lla potentissimaUntper^ i Ronondini dtas Calcographomm d'Augusta, sostennero una cauta decennale, per da documenti che ricavare Remondini il come Tutta '* bastasse non tanti ** Parigi,l'agentedei propriatede propriodove questo genere S* Jacquet. mattimo: nella rue centro dar a sfogo alla loro attività, popolarianche produzione è questa un'orma profonda storia della facevano galeoniche i diferenti doveva ne irremittibifanentetcomparsa; ora rimanere n'è difattirimasta e italiana.Quando calcografia soggettibeiti ti nella di pensi alle migliaia Battano, de' qualisi facevano a ma edizioni con rami in latino,in italiano, in leggendein tutte le lingue: in tedesco,in slavo,ti comprenderàqtianti spagnuolo, con e francese,in tta di tuo sia facile possesso, l'America. per fossero il TEuropa essi caricavano vda la posto aveva se lunga lotta uscirono vittoriosi, tunque quan- in mio venuti per caso dalla parte loro. A era torto aveva di commercio E dalla e plagio, gliincisori che dovevano attendere da schiera, germogliata numerosa a siffatti lavori.Fu unico un que- buendoti che, distri- ceppo, nella teconda metà del secolo, penitola ilrifiorimentocalcografico nazionale. Sarebbe fuori di luogo promosse t*b entrasti a trattare di queste derivazioni,^qui in particolare poi diandone tutte tterà per ora; tutta per la le tvariate influenze; quanto ddl'aigomentotornerò a ne abbiamo discorrere in detto ba^ speciale uno lavoro sui Remondini. Non ti deve questo la loro pre vita una credere però che impronta caratteristica.Tutt'ahro;esse propria,e quando (orza di modificare Un paragonare non Le ebbero valte in due nettun a fu il caso, venezianL quelli nellornamentazione modo a criteri ben perdessero per ebbero distintidi ti gliano vo- inditcutuperiorità ddl libro le tipografie venete, modificare l'indirizzo delle ancora la elementi. bologned,quando Difatti la ttti- anche rinvennero artistico dei nuovi ciò offrono i libri fiorivano produzioni dell'altra, con ne il temperamento etempio tipicodi tibileche le scuole locali bolognetl nel Settecento,l'una procedimentoe a fianco di forma. 0 123 o Venezia A ^ indson A dirò coi, sono, awMliiiiiiiidel pacK laccolgonoside sdueia d'aitistì, ai qoaK altri se ne ymooo o Tra stanze; quinto dmitazìoiie per tmba tanta pocU o sono delTaite,sìansi dedicati aBa senso pasaggìo. Le spedali lagone ma iiamen»a aggungendo,o per fona di ^ die. eletti, paifimbm poi finigfafio quasi tutti,i^mdiando scuola plesso la quale fecero le loro prime ild Volpato,ddlo Baitolozzi,dd Vissero invece ancora. podù Coa m poma è avvenuto Folo, Jahri Sduavenotti, dd morirono e dico- ^)ecifiddelia i caratteri aimL teressi in- in?iodbìle per inrisiniir; qod e o per patriai Novelli,lo Zucchi, fl Piazzetta. Bologna,al contrario,j^ A iiicis"HÌche decorarono il libro nd discendevano tutti direttamente da qudla scuola che diede Settecento, fl maggior dd numero vale intagliatori, pittori a dire dai migliori italiani acquafortisti Continuando i loro rami esa quellatradizicMie, pr^Murano pure ritoccandoli poi di bulino oppure alFacquaforte, quando inddono a bulino direttamente, cercano Jawicìnarri sempre qud tipod*ÌD- a drione, coi tratti sottilLQuesta differenza di tecnica ha diverse due A Roma riconosdbilL invece, durante fl secolo XVIII, k decorazione alle forme sempre fadlmente produzioni dell'antichitàdasrica. Mentre rimangono immuni esteriore,Roma neOa tutto per seconda dd Venezia s'ispira e logna Bo- influenza qualsiari fl secolo da metà seguenza con- per secolo inizia mento rifiori- un di clasricismo greco che prdudia al futuro stfle impero **. Allora rAntonini, fl Piroli,fl Mocchetti ed altri fllustrano i libri '" con sotto le figurine i peplied forme cui i veli ri non se ne gred moddli, dove nude. disegnano le membra L'ultimo quarto di secolo ri presenta diverse che dai imitate sono possono a Roma con forme così le caratteristiche.Degli più cogliere la parte segue scuola dd Morghen ed una parte qudla in gran voga allora a Londra: da un lato TAntonini, fl Carattoni ed fl Fontana portano incisori veneti, che ivi nel libro le forme che fl Piraneri crea un 124 a preso fl Canova nuovo nel Prcmti,nd a avevano stanza, scolpivain una marmo, e dall'altra trovando qualchemodesto indirizzo, Morelli e nd Barbazza, mentre ancora guace se- un Tavola Iniziali Araldiche Iniziali con Veduta — — Scuola Scuola Iniziali di Scuola Lombarda. Bolognese e Romana. Veneta. I. -^"«Jl Tavola Vignette di Scuola Veneta. III. Tavola Iniziali in Iniziali a legno lettera mobile. Finale di Scuola Bolognese. Fregio tipico — Incisione d'influenza in legno. francese. IV. certo d mdaori numero del secolo da Falda le tradìziom segue dal Vasi. e la Lombardia, per e locale nell'artedell'incidere» non libro iDustrato, in modo artisticidi debbo Torino» a che silenzio Domenico sotto passare tendime stampatirispecchiano gliin- che quelli di piuttosto perscma Toscana ed Milano a possediamoin noi La però ebbe una illustraredd alla 4( Società Lasinio»dd scuola. una Cagnoni» il principe Brescia» a a e Firenze continuarono libri.Sulla fine dd ^ e Calcografica Chiari si accatrò gamo» Ber- Parma» ci lasciò i più bei saggi a questo genere. scuola di bravissimi incisoriche di Siena» Livorno ad tradizione una di tipo speciale un creare seppero che i volumi ivi una di mancanza il quale»lavorando italiani, vignettisti dei principio 'dal piemontese continuate poi jBartolì e Pietro Sante Il Piemonte Noa sul consaciale secolo Firenze a colo se- tomo in- officine del Bardi» del ndle attività grandissima; ma un il tutto per poi ndle tipograf qui m*è forza dichiarare che» pur scuola toscana» non esso è» dermi d mdole generale. quelladei giudizi di Prima intomo recare di terminare avendo a questo "£zi(MU ddl*arte del libro nd Tutti Parma. cui un per le quelladi Parigi» fatte in Frauda; donL I e solo VersagUa» piccola Ferdinando Petitot,(fi Simone quafi,al pari di dice il Carducd» ». riprodune i Parma e e per cazione l'edu- bone Bor- un il disegno maturò cE a tipografia» somiglianza una per avere un di Aveline Cagnoni direttorefurono scelto Giambattista venne caratteri naturalmente» illustrati con Ravenet motivi italiana. riuscire « il Du-TiDot Quando più tardi Domenico sotto ossequio alla dinastia illustreda primi librifurono quindistampaticoi e» avuto aveva certo prime ricerche sue Parigidal Foumier» i a Il Borbone il duca foggiatoalla francese anche fiorente corte come proveniva»dovesse» cc»ne di fondare "( con- ricordare anche primo ministro il Du-TiUot; divenuta la era comprenderàfacilmente e Frauda. omce- delle sommario secolo XVIII, dAho precettore il Condillac»per ricevuta più che esame quelladi con questiauspid Parma Si avviso» sufficienleper mio a materiale sulla le relazioni strettissimeche la conoscono in questa dttà ebbe per raccolto molto e d*omamentazione di o Bo- acquistato a incisioni dd (fi incisori itafiani tero Benigno Bossi» dovet- allora di moda in Fran- o 125 o eia. Al Bodoni» dd come leito di grandi gettatori tutti i a teri» carat- che un egliatfennava solo dai caratteri tipografici, libro doveva essere ornato e seguendo abband"Miò qualsiasi creò il tipo (regiofigurato; questo principio le vignetteed i fregiincisi8i»acevano; Bodoniano. Io aedo Ma questa aeazione che il Bodoni si doveva visione di quanto alla altri tempi in dignità questo ideale,arrivò d*artistaAhe anima sua la chiara risdlevare Tarte tipografica fare per perseguendopertinacemente raggiunta, e nitide cod pagine perfètte e ddle comporre a difficilmentepotranno che ndla fu vitale? mai essere superate. in volume raccogliendo queste pagine di s*accorse che dall*unioneIcao non meravi|^osaeleganza, non di vita e di gioccwdità che deve emanare qud senso libro. Il volume bodoniano h perfetto, freddo: è un ma pezzo il Bodoni, Ma una turiva sca- dal di cristallosfaccettato. forse condividerarmo,neDa Pochi giudizioma mio ebbe pò*recisa,questo il grandeTipografonon forma sua rifletterannoche se durante il imitatori,neppure trionfo,finirannoper breve tempo non riconoscere ch*esso o Tra L Che II « Alpi contendilaper le poesie più Gueniero « è guidato per presente credo a tutto ha« è per possa mano nd si trova dal Genio jegno. a sembiante un e cono, « dall'altocUle brutto sonetto, non in quasi tutte le Antologieche si può ripetereche fra è Timagine dell'« AArican discesa in Italia, con sua l'ireultrid e le minacce anche esso » « la nel volto, elementare»di studi adunque, pel grido che ebbe in compenso stessa l'importanza del pregioche dell'argomento, la conointeressare i ricercatori delle curiosità letterarieq;"icciole scenza allora composto, o gran on neDa lettere inedite dell'abate Frugoni al 0" nella prima delle quali,(ira l'ahre 126 giore mag- BERTARELU ACHILLE la notorietà dell'autore, per di due a cogliend vincitore,mentre eguale certezza (atto quanti hanno questo che vero con » suo Fragoni della letteratura italiana, che e vittricemiKtar fortuna Per non », note Annibale sa la prima vcJta l'Italia, sia le scuole. Ma per vanno (UT Akwte Sonetto Cartagine^» v'ha dubbio alcuno, tanto del gli autografi del Fnigom il sonetto un al dotto e cose, è senatore Gisali di Bologna l'invio del compitissimoamico; nella seconda è sonetto, pur l'espressione Non è deUa parte fl teatro e ceftameiite novità una lettera;poiché (orse le due erano società,di quanti erano il mio maggiori occupazionidella affermazione sul merito del proprio sonetto, che la vecchiezza sente non usd lezione non Segno in allora dalla penna trascurabilicol credo presenta varietà di lode del a a prima vista che vero, un tutte notevcJe miglioramento LA VINCITORE PRIMA VOLTA DALL'ALPI Ferocemente GUARDA L'ITALIA visiera bruna U Alzò FAtfrican Guerriero» sull'Alpe Cui la superbamilitar fortuna Splendea vittrice sul sembiante altero. 5 Rimirò Italia; e, qual chi in petto aduna Tutto il promesso aIl*Ara odio Maligno rise,non IO Parte Alle Seguoido 15 e memorande 2-3 gHtmh 126 Jdk Alpi mi//' Op. a HnM 12 £ in suoi tutto il Genio, che CoU'ire ultrid Terror 6 pò/ Op. imprese. imp pensierraccolto, man per le minacce e d'Ausonia Op. Impero; immaginar rivolto venture, Tacito, primiero, alcuna credendo del nemico secura Indi col forte a tolta primitiva* PER CHE fone », eglidice, « più che il lettore potrà scorgere ANNIBALE I è notevole la schie^ come quale si legge nella edizione delle Qpere. testo le modificazioni introdotte rajyresenlano, sulla redazione i letteratiche fuori di propositoil riportare il sonetto del Frugoni, tanto taE varianti,e nota « invece, secondo mia». Trattandosi di curiosità, non quale detta buona l'ariadi inteDettnalL E del Settecento, così prima raocademia con assai importante il giudiziosuUe lettere e parere, fiorivano in Brescia intorno la metà ta darn volevano o secolo XVIII tattiche nd risaputoda è ndk è conleniito quanto netnmo per e e In mio volto, Tarpeo, discese. 7 Op. Wtfrfoe 14 del in Io prese, 7ì4dea mtpeiha nel Op. pemiv tutto Op. 9 // Ma nemmmo più interessante le notizie che già per non e dubbio senza coronazioni, si bene sonetto », commdava il Frugoni vi dà sulla sua nettamente gliaccenni alla opposizioneche per a D Frugoni firugoniana. silenzio il nome del tatto trascurabile per seconda mentre « giovane poeta » credo questo hi e relative « Cartagir vie diverse per designarnettamente esita a non che che « furioso », la sotto di fronte. Chi rizzarglisi osava tale lettera possa riuscireun niera ma- i suoi tra invece passa e sarà omtribnlo non dei diversi indirizzidella poesia italiana nella conoscenza del secolo XVIIL metà immortale» Amico Panna. Troppo si è onore fatto da Monti, da al mio Ddbbo Cartagmese sonetto. egregi maestri e giudicise quando si tuttavia oggi una diversamente Avvi screditar le che qudla dotta contento, esseme Avvi contentati. son (a seguaci non dire che che scuola, che nuova trovar per altamente mie, ed cose una ancora giovane pretendeaprire e ne tutta Fran- del furioso Scannabue partigiani schiera di sentono. 17 febbraio 1767 voi, dall'immortale Sig*Dott ceschin Zanotti, dal celdbre Cancmico assemblea abitazione designarsindla letteraturaitaliana contro avversari Ginsei^ie Baretti, qualificato come costuD modesta pel giudizioportato dai letteratibolognesi sul soprattutto e già Per delle due letterericordate; qndie sui concorsi poeticibanditi dalle accademie per nese la seconda è la un che poesia si vera vuol da lui Italia insegnare. revoli Io,contentissimo dei favoall'ingannata giudicjdi Bologna e d'altre erudite e veggenticittà,niun tranquillamente pensiermi prendo di dò, e sieguoil mio cammino Eccovi i fogliddla nostra R. Accademia, che parevami avervi già mandati Procurate che Bologna ci dia qualche conomente di merito, che possiam coronarlo. Io vi attendo qui, giacchépromettete in una in questa settimana venirvi. Mi troverete alloggiato assai dimessa s^bene io mi seguente ciò che nostro capanna, le mie son ne poi invecchiato,vi dovessi Ma tenui forze mi venite e cC mai curato, ^pendere in mobili;e stato come se attendo per servirvi in consentono, per farvi conoscere tutto sono sempre, Vi partire. incomparabOeMinistro conosciuto. essendomi non di alloggiar forestiero, meglio e come il A disadorna e non e tutto mancate ciò che il qui i degno d'essere di promessa. Qui parleremodel suggetto degno,per cui mi domandate gregazionealla nostra R. Accademia. Ciò sarà, ma non può o Tagessere 129 o subito. Le sempre le dirò di presenza. ragionive vostro ammiratore Sua Eccellenza credetemi e ed ossequentissimo servitore e Amatemi amico FRUGONI A Sig. Ccnle Il Senatore Casali Bologna Un a grande s'andava ormai rinnovamento malincuore, anche il Frugoni dovette maturando nell'arte, e, quantonqna grande riputazionedie s*era acquistatanon durata sarebbe a La dì Vincenzo di bella fama il 14 maggio 1744, da Nato Meati inclinazione alle lettere e sua si fece presto notare innanzi le per Giuseppe II ed a a* suoi tempi, oggi quasi dimenticato. impiegato delle dogane regie,dimostrò subito un si dette lo cacciò di padre (casostrano!) sue casa. primo estimatore il Genovesi, attitudinialla poesiaestemporanea. rare Ferdinando a Ebbe oJonna che IV che la Repubblica Partenopea inviò Per la capitale. verso battuti ed il Serio cadde lo nominò 1799 Recitò cesareo fece parte deUa i Calabresi che contro insipienzadel generale Wirtz si zavano avan- furono i patriotti Porta Gipuana. La i suoi manoscritti,fra cui G"fso un e di sua eloquenza dal Monti, è Pietro Napoli SignorelE(1731-1816), nominato Signorelli, notissimo che meno non la Storia dei teatri per (1777),per la monumentale Sicilie (1810). litorìa delle vicende della coltura delle due Farei torto alla erudizione dei lettori se sullo Sparziani, meglio conosciuto col La marchesa titubante;vi Lepri, a erano ÌA Candida, h a 0 L. VICCHI, Italia dal 1750 iaa5. pag. 226. 130 o Mfooo al cui si Roma Vittoria Fidentità della marchesa o poeta e di poeiia italiana^distrutti. n in Nel trucidato il 13 giugno presso saccheggiataed venne allo studio che il ardore tanto con di eloquenza nell'Università degli StudL professore e o il cui autografoè presso di me, non ha, quasi, limiterò a rinfrescare pei non napoletani la memoria Mi commento. di Luigi Serio, poeta casa ROSSI lettera che pubblico,ed bisogno di la lettera mediu la lungo, CJORGIO o II. Una che accorgersiprima di morire in nominata Maggh ISSO neUa queglianni Girolama h e nome accenna id dessi particolari sul Biamonti arcadico di « Epimenide Gretente lettera,mi ha la bellezza di SerpierLSarebbe dal Monti, se non ì"ro intitolato:Vincenzo (decennio 1781-1790), tre stato bsciato un marchese e ». pò* L^pri: difficilestabilire avessi lettonel Vicchi 0 Mtmti, le letteree la poliHea Faenza, ttaUBmenlo P. Conti, che Girolama « era taccata "fi foverdua Ruffo appunto tenerezza Moni. per Fabrizio Ruffo». Ola, chiaro che Del Mom. come colei che il « Mons. dovesse corte, sua tesoriere ho potuto non rintracciare notizie. 17 che vero i sommi arrivato in appena dimenticarvene Napoli vi così cortesi,che io non siete uscito di appena pieni di gentilezza. ricordato di me vate (e dove- ingegnisono col di scrivermi,distinguendomi Roma), Poi vi di nome abbastanza so vostro degnato siete amico in termini ni e^ri* ringraziarvi, né compiacenza.Di più, e questo vuoisi valutare prima la mia menri 1709 FeL Amico caro Senqpieè Voi la Serpicri. essere Roma Mio del Monti, è » la lettera. ora ecco assidua alla era di viaggiodel Serio compagno Ed è le mie d*ognialtra cosa, mi promettete le vostre riflessi"Mii sopra Tragedie.Non le reputo degne sicuramente di quest*onore: ma nel crederle meritevoli di qualchevostro voi vi siete ingannato se il disingannarvi, mente toma conto a non e perciò istanteme pennero, vi prego di giudicarmi, illuminarmi Per que* e correggermi, mi convincerete della vostra amicizia,bcensta via prindpahnente ed escludendo affatto i riguardi, dcxnene sentire il profitto, die tutto guastano. obbligatose farete gradirei miei complimenti lo assicurerete della stinaa altissima, che gli al Sìg/Sìgnorelli, e dico amiaTia, perchò il mio ardire non precesso:non giunge a che tutti siano meco nò io debbo tanto, pretendere, generosi Vi sarò molto voi come al Anche vostro io altrettantia pagniadi e e voi di Mons/ cominciando Tes[orier]e, Lepri.Tutti vostra Psiche tutti i (intendiamoci) e e subito ne viaggiocento Biamonti Sparziani, e dalla Marchesa gioiala con di compagno e da e e vi tutta come resterete la Com* simo, Monsignore mede- piacere con Socratici i vostri amori bei versi co* qualici però sparitodairanimo mio, di noi ricordiamo metafisica occhi spariste dagli saluti, portandone una di ricompiste meteora. finché in esso glia, meravi- Non siete durerà o 131 la • ed stima mia amicizia di voi» vale verso diie per a Soao sempre. duique immutabilmente n TCMiro teiv.* ed A.*» Vero MONTI VINCENZO Colino Sig* Sig. Prone Airilbno Sig.*Luigi Serio Poeta Il il Re S. M. di di Sicilia Napoli letteraioedila di Pietro GiocdMÌ III. Uu AlVIllJ^ ParoUni SignoreFrancesco *) in - DORU BIAGIO a o 0 faccia S. Rocco a Piacenza 27 ringraziomolto, mio Ti dioembR») Cecchino» del favor fattomi carissimo lina. Paodell*angioletta migliori lerati: Gaetanino ^) sia tolto di mano quegliscela chi lo dai? Come si chiama cotesto prete?Forse il ma a fa paura di Fabri? A me bestialnràite i figli Maffi ^),che trattava la paroladi prete, ^. di Storchi ^: della Io starei semfxe per metterio tra gli alunni qui Desidero plico. Respiroche del quale educazione buoni. E E detto ^ inviata HaU di novelle ^) Paolina ^) Il can. di mohi autore hanno Si ^ e ginreconwltoe di molti buoni Cartanino e D. dnta opUKoli di Maffi vario che fu all'occasione amico ho o 132 o da di Piacenza governatole e Ciinnano fratellodel di cav. tano, Gae- (1764-1841). vein Parma e mobi con neH'anno 1836. feririmiipanra (1804-1891), bibliotecariodella Landiana fu nella argomento, tua « e se esse fl propuptetoie il Giordani della famosa fu odiatore e notizia di questo istilutuce parmigiano. « come la pnaente te Causa persecutore dei difensore di quellisaggie virtuosi », di Piacenza e rigidoeducatore. gioventù un qui parole troppo fortiin verità ed alle qualisi deve fono peri rammentare "O Non del R. Fermi or- furono figli del Paiolini. Giovanni rimaie finora inedita.Traspare da Convien dici della quelloche poHiOata dal dottor Stefano e sai as- paese. verissimo i belli e D.]. letterafa certamente La esempliassai raccontare miracolosa in questo *) Patente ddl'omooimo autore nuove spesso ed egregiamente, [N. deUa Oemona. sento cosa lettera è 0 Le ansiosamente lettera dei Ragazzi ». ranti, pretitristie igno- ben disse il Chiarini. in quasi tutte le poesia,e die*saoi pessnnì effetti, dmaria straorcEnarie*Pur sono non Hai % il al NMU mai né dove la veduto vero. Archiciarlatano nuovo di licenza la Chiesa popolo, menfate cos)" Costui padò riconobbe non non Nobiltà mai 3 neppure sa ai messale, suo la chiamata tutta p/e"s, congregazionecristiana è sempre familìa.Che latino poii che scempiagginistupendissime! grext Mille saluti ai tuoi ai se esenq"iofin qui inaudito parla al Qero» quale con vescovo del eresia nuova è troppo teste, ragaaai al Confc^ ottimo nostro aDa padre e madre, buona e ti abbraccio e Sofia, cara il tutto eoa cuore. Che dicono i Gesuiti difesa deUe in bestialità de' loro tante eroi? le negano? o hanno coraggiodi lodarle? che dice la città? Addio, carissimo, addio. ") aORDANl] [PIETRO BIBLIOORAPIA CéUdogae ùf VakmbU af He partìm Jtnéif. U. 5L A., eoBkùÙB^ Nm fine a ù fshn ManMciipli ol Wmìtt imwd Telkn. Fnacb M Sotfaeby»WiUdnmi McMs. " rf H.C. Ubrao dmictt cottedMi a Hodgs^ BooU ob ol Roe of AUm fitom tke Fnmm UhNlnited Hotkkr, Monday 29tli wmà %inilbe mU nd saBa tipografia greca di non ?) Mom. Nel rìesdre dol 1836, in secolo XV, del by con tuo di PiMXoza mcofo hf tmAm 17 dine bl- tavoie. studio suo possederealconi rarissimi libri a oocanone Soecmon» disegnodi pobbKcareimo perchèprecedutoda R. Proctor, Sanfitale,pvmigìaBO^ che (o Lnv dìcenlm a km o( June 1906^ and Utwk^ Day». London. Diyden Fra», 1906. in"d^. pigine XVl-123. n signor H. C. Hoslder, visto fallito0 Omnge, Eadj pdntod Boob,.^ ma MuMìm Whiak de Etq, of SoaA e tento scon- cui aspirava,aveva ne^ ing^eiioin Piacenza, dirane I636-1648l ama ai fodeb la lettera criticata "ial Giordani. pastorale ^ La lettera non che le conoecenza come una me merce è finnata,ma lettere erano è lenza dubbio del Giordani. Queeli»tenuto antofraCa ricercale dagli amatori quahinqne,adegnaio,ti éetke ouliari.Ecco, io credo, perebè qoeita al PMolini non a reca e non raccogbori d*aulo^aiie firmare piflle ine a trattale con- leBere fa- alcuna firma. 133 deciso di disfarsidella già da tempo insieme messa in gran intelligenza e tanta con in parte I prezziraggiuntifurono in massima per la ragione dubbio va senza tanto di le armi cercata Sweynheym Pannartz etc, le (bine di Dubois, soltanto L. 98751 ottenne ci interessano: 1550; Plinius gnamine, 1470, L. 750; la prima edizione di VitntPius,senza (Proctor,3951) L. 475; Ptolomaeua, De de Vindelino L. 436; tipografiche note Petrus data di Strabone^ Venezia, con Spira, 1472, L. 575; YEusebius Toriellius,Venezia, Fil. de Li- Geographia librì Vili, Roma, de Turre, 1490, L. 875; la prima edizione se- 1250; QiMilianus, Sweynheim 1470, L. data, (Hain, 13645),L. 900; SvetonUis, Roma, senza brari li- al 1883, rilegatoin marocchino Pannartz, 1468, L. e Historia Naturalis, Roma, amdus e Roma, quellid'acquisto: a in cent'ottantaseivolumi deil'^/maserie preziosissima che più giialtri prezzi di libriscelti tra quelli, Ladantius^ ciò che a nelle condizioni eccezionali dei mercati Dusneil,Dubuisson, Padeloup, Derome, Douceur, Ecco formarla. a cimtrariamente e, regine, principie bibliofilifamosi, con re, nando dispersa,ritor- contribuito avevano piuttostobassi Rogai, National, Imperialadal 1694 con collezione, ima andata i bei libri,inferiori quasi sempre di quest'anno.La nach è amore, dei librai che mano abitualmente accade preziosaraccolta:con sua di N. Jenson, 1471, L. Jenson, Venezia, 1470, Venezia, 500; Macnhìm, tonio Jenson, 1472, prima edizione, L. 325; Hieronymus Epistolae^Venezia, An- Miscomini, 1476, L. 673; Euclides, Venezia, Ratdok, 1482, esemplare intonso, L. 513; Chj^loras, Erotemata. Venezia, Peregrino Pasquale, 1^184, prima edizione a data, L. 275; Lucretius, Venezia, 1495, esemplare con Girolamo Avanzio, L. 212; Galenus, Therapeuikorum 1 500, L. 1 275; magnificolibrointeramente Venezia, Zakharias Kallierges, in greco; (AsU Tran, L. 1050) e 1905 De assai bello,era l'esemplare, lo allo Hoslder costò stesso già venduto partenuto ap- lA. XIV, pato stam- Vienna a L. 2000; Jacopus nel Bergomenab plurimisclarb acelesibque mulleribus, Ferrara, L. Rossi, 1497, L. 1250; Crastonus, Lexicon gntco-laiinum, Milano, Bonus della prima mancante 1481, L. 390; Isocrates,Milano, U. re cursius, Ac- Firenze, Nicolaus Laurentii, aedtficatoria, Firenze, Miscomini, 1489, esemplare appartenuto a Claude (1487-1577),L. 606; Homerus, Opera centuria prima, de Bellièvre «Chan- Firenze,Bar- omnia, di Libri, 1488, prima edizione,L. 8250; Orpheus, tolommeo Bonus zione, Scinzenzeler, 1493, prima edi- 1485, prima edizione, L. 300; Poliiianus, Miscellaneortun cclicrde France» data, esemplare senza L. 256; Psalterium, Milano, carta, L. 782; L. B. Alberii, De Accursius, Argonautica et ravo, Hynrni, Firenze, 1500, prima edizione, L. 475; Seneca, Napoli, Mattia Mo- 1475, prima edizione, L. Andrea con de Portilia,1481, esemplare appartenuto la raptu 1000; Plinius, Historia sua firma Helenae, e numerose Reggio note Elmilia,D. Bury, Philobiblon,tradatus de a Giorgio Antonio autografe,L. 350; Moschus, Bertocchi, senza amore data, L. Vespucd, Carmen de 500; Richard librorum,Paris,Gaspard Hiilippe, 1500, L. 158; Lascaris, Eroiemata, Venezia, Aldo, 1494-95 134 naturalis,Parma, (Renouard n." I); Dott. LUIGI RIZZOLI B"boUca BottecÌB di Padcva, ManoMrtftf del Museo /csl* comonralon di Fadooa Ottica rtguardanH la nMUat ttorta iialiana. Rana, della Collegio Araldioo, 1907, m-6^, jMfine 125. Il dott. Luigi Rizzoli Jun., valente numisinatico sttRe monete sd e del Museo sigilli dai cultori delle due Jkl CollegioAraldico die glistadi sfragistico, e lui affidato haimo a scienze, s'è accinto del 1907, Telenco bel Tolume un L'Elenco in tre (fi125 dei manoscritti concementi smgolannente lUustr. Font. Carrar. prindp. dom. Fertati, Ubertino La terza de Con (secoloXV)f 148, Uber "£ Francesco stemma de etmerknm il vecchio da Carrara. famigEe non le i manoscritti riguardanti nobfltà. veneta afla bibliografia padovana cosi 141, de cioè N. il B. Giordano rappresentanti rispettivamente pregevole catidogoil dott. RìzzoK questo pubblica 147, Vergerii, Liber (secolo XIV); tonxm da Carrara, lo padovane, quasi tutte N. (secoloXIV", gestb della questa parte I A. m dai codici di'efi^descrive, e tratte (N."238-305) include parte ed è diviso genealogiepadovane;nella seconda e famigne padovane, ed CapHhlMae et de Carrarla uscito storie,documenti, genealogie,blasonari spettanti contengono di unniature fototipie vM$ poi è le storie generalidefla comprese sono blasonari famiglie, sessantasctte a la storia completo. pagine ed è lavico diligente e parti: nela prima (N.* I-Ili) (N.^ 1 12-237) si Ire UEIenco descrive trecentocinque codici dei secoli XIV-XDC, città di Padova, deDe prezzare ap- pubblicarenella RJbMa a defla nobiltà italiana della biblioteca cirica di Padora. in fatto ahamente come a ha dato ecceflente contributo un quelladefla scienza araldica in gcDcraie. CARU) FRATI, NwmI ocguM Gnfidie. 1900. m-^. Tutti «foni èia e il suo valore ultimi acquisti: ecco M. la e tra è "£ Venezia la Marciana bene perciò che si sappia come, ilhistreDirettore,essa sua importanza.Si dia un'occhiata aU elenco de^ un vada graziosooodicetto delle Rime famigliaMooen«o storia deUe possedutodal Museo contenente dal 1575 più sentire l'altro codice, che Boiardo, il solo esistente in Italia, in paipMuena grazie suo i manoscritti zicHie dei Solerti essendo k tenga di cdlerioni bibliograle biblioteche d*ltalia:ricca di codici preziosi, fiche aU*instancabile attività del e d'Aiti 10. peyne rarissime,di innumeri volumi; delU InìtalD Veneto Venezia, quale posto altamente onorevole conoscono tra di M. Mordano. Britaamoo; e scendo accre- volgari servì all'ediginale Registroori- un le copie autenticlie di tutti gii atti noteriii al 1674; importaniisaoo per Firn le opere In ibe BriMi famiglie nobili veneziane* a k stampa, «euealQgìa notevoli: Mmeum (435 parti, Caialùgue of prMed Books compresi i supplementi) posseduto fin qui da alcuna biUioteea in IteKa; non Les Ftìignmei dei firiquet; Les Ifores à figureoerdUem de» XV^ ei XVh del Boehmer, Sindkn dèdet del principeJEasiing;le serie de* Romanimie defle Ausgaben und Abbandbmgerì aa» Gekieie de$ romanbcben Phh dem a Genero/ o 136 o lologiedello Stengel;la collezione del Jahrbuch der Kunsihistofhchen mltmgen dea Allerbócksien Kaborbauses di Vienna; e moltissime ahre importanti tolte preziose.Anche e il patrimcHiio della Marciana: l'Accademia così l'invio gratuito di quelle che à promesso opere, accrescere uigherese delle scienze di inviati ben centodiciassettevolumi delle sue Budapest ha ed contribuito ad hanno i doni Sam' storiche, pubblicazioni pubblicheranno in hituro; e si ha ellenistadell'Università di Pietroburgo, Kerameus, l'insigne Papadopub gratuitamente le pubUicazicMii. numerose sue davvero Il dottor Frati merita pletato com- degli studiosi la riconoscenza l'affettoe italiani CESARE L'ArU VECCHIONI, fidi,1908, in^o. « È p,^ diligentissima compiuta e una delle opere che scorcio del secolo XV Riete^ e la fine del verso de latino in de la Cronicha storica dei rassegna tqxigrafi aquilanie più Rotwil, tedesco, il quale Adamo ad Aquila l'arte sua tradude Vecdùoni Aquila, Aquila. Benumibo dall'ultimo il XVIII. tutto a primo conosciamo PlvAarcho in dalle loro officine, cominciare a uscirono ancora Per della Miampa 102. che e correda menore Le stampò vite di laconello de bulgareper BaptiaiaAlexandro ysidoro sondo 1461, ad esercitare venne reoida ei lo per di letterato reatino;(glisi attribuisconoanche le edizioni delle opere da Bagno);poi Eugenio de Stdla, in società con Giovanni Picardi Giacomo stesso de Mameli, Ijuigide Masson de nel secolo XVI, Frandgna ed altri; d'Alessandri Cacchi, Giorgio Dagano, Marino Testa, Isidoro Giacomo Gian Marcantonio e Vanchini, Secondino Faci), Luciano Gregorio Gobbi, Tommaso Paolo Castrati,Giuseppe Ramelli dopo dencate sono brevemente aver Lavoro tqpografie. e che e sarebbe dobbiamo osservare per un autore Giuseppe Maria Fado Facij, Salvioni Pietro figlio, Castrati, Eustachio Matteo Grossi e ciascuno di questi Di e lodevole che riempie una vera e kcuna; prq;nria sola ogni singolacittà d'Italia.Una che rincrescimento: propri e delle il libro del Vecchioni opere a stampa, Uchitò solo parola anche di quello dei capitoli in cui si suddivide* E questo della dawerol che sull'Arte scrive editore, è poco stampa, non GRASSO. e nd cosa non di cui è / GABRIELE rini, Ma- descritte le opere che ci sono giimte, accennati i pregi ed i difetti più notevoli delle singole difetta dell'Indice dei nomi nella trattazione, ma Franceschi, Girolamo fosse fatto per con secolo XVII, Cacchi; minutamente accurato bene e Bernardino Roncagliolo,Francesco finalmente nel secolo XVIII, Castrati;e editori Lepido Facij;nel e seppe Giu- " Nosfra maria medieoo),M«Mna. Il valentissimo autore i^ indaga, con riconoscono, la storia onomastica {per la Tip. D'Amico, dei Mhria del nome dei mari 1908. m-òo, pepae la profonda competenza tre neebi •. nell'an- 37. che tatti gli grandi bacini marittimi,dai quali è o 137 o circondata Fltalia. Dopo avere libri e aisegnato tulle carte, che questi nomi così si di Mare qoei mari, e^ a Fun muovevano vediamo n"H stica forma hanno l'altro, per ilTiireno cercare, più e confratelli:M. legittimi meno ultimo, e Tirreno e Jonio e che costituiscono, infine,un giorno aUSEPPE Dottor BOLOGNA, Un quel mare, letto in siculo stretto risultada codesto magnificibacini marittimi, tre dovremmo che mare dire: Afare forse e NaUro. /. in un volgan MkOlano del »ecoh •. XIV, Gìumotta. 1906, iii-8o.pMÌiie 17. N. Il testo, che l'autore à diligentementetrascritto di sul cod. I, 66, 5 della biblioteca Benedettina di Catania, non è inedito;esso molti anni dal Castorina prima, dal Di sono gli errori di lezione giche non dati dopo; nondimeno bene volgare siciliano, la lativa re- à fatto il più che, occupandosene con coiredaria di buone ha potuto intenti filologici, or incorsi,ed anche erano ristampa,tanto questa curare a tramandatici in fu già stampato Giovanni in cui questi primi editori scarsità dei documenti dottor Bologna annotazioni fonetiche morfolo^ lessicali. e Buone, e Siculo;fintanto che, quel che più vivamente potremo — dei questi confini naturali rendere omaggio, a ma unico ci arridano i fatil — della Sardegna; ovest all'invadenza dello Jonio, M. e l'italianità completa di questi è ad e sione: esten- Fonoma- sedi, affermandosi erede sue Antonio dovuto nell'affermazione del pr"^rionome; accurato maggiore Adriatico, distintinaturalmente dallo e dal canale idruntino, hanno studio geografi,sui di riversarsi, con vitt«HÌosamente vani sforzi,di «cacciarlo dalle con acquistareuna invano tentare i la lotta incessante mostra inferum^al di là del Peloro TAdriatico, dopo essersi opposto e cke i diversi nomi oHiminato poche; ma perciò più che di latinismL E si capisce: il testo suoni serve le costituzioni benedettine, espone popolari,è infarcito di modi letterarie di forme e offre la materia nemmeno oltre quello che e interesse: i dieci grande un dell'obbedienza d'introduzione,trattano e ciq;ntoli, dei reverenza II);di coloro che senza (capitolo I);dell'ora del silenzio(capitolo messo perdi fra danaro dei riconciliarsi del dovere monaci (capitolo UI); tengon loro (capitolo mente IV); di coloro che dicessero insolenze ed operassero disonestaVI); confessione,comunione.... (capitolo V): della disciplina: (capitolo della cura del cellerario(capitolo del sagrestano (capitolo VID; dell'ufficio VIIQ: monaci del Priore (capitoloDC); X); e pure anche vi notizie sono sul modo e le dette costituzioni(capitolo osservare alcuni particolari che lumeggiano antiche consuetudini, di amministrazione incuriose non di domestica. . ^ / Pnmeui Spoti, StoHa ctm (M 256 a deUa cura 138 Belleoa. • solerte Gua note con toaperia e rtfaUù da ALESSANMO ilhutraàooi slorìcke e dìcbiaiitiYe, nel senza totto e 39 colpi di fuori del gran dÌKono un 1908. in-8^, Milano, Tq". Editr. L. F. Cogliatì. ilhistnziom mtercakle di tromba, squilli Senza per dott. P. XVII del tecoh edizioiie aitica MANZONI, con mUanete pi^vie • 739 tetto. cassa, è uscita teste affidata Editrice L. F. G"gliati, a mani alla hice giovani ristampa "lell*immortale Yolunie manzoniano, vigorose, questa e siffattache presenta bene che il nostro generale discorreme pure di affidare ad hvece si merita, giornaledeve de* viventi uno completamente digiuni(ne abbiamo con avuti giorno manifestissimi segni) d*ogni cognizione storica della loro ignoranza,grazie alla quale stessa frutto originali, nuove, idee che il mondo, corrano del spontaneo dacché un'altezza sublime di Cogliatiha che lo scrittore lombardo che sempre; felice. Scorrendo altri ne bene. cosi (e le pagine sardbbe messi la scelta sia riesdta la lievi,ma (d essi mano occhieggiano a uomini rievocare consigliolasciare in tentata Nelle future ristanq"e,che geniali. dichiararlo) non a complessivo di e la prima volta per si succederanno certo con questa criteri rapidamente, (illibro ha già ricevute accoglienzefestosissime nelle scuole milanesi),si agevolmente espelleretutto fatto introdurre presto darà quanto con in alcune l'opera di e Anche e a diverrà possiamo esprimerci, il materiale figurativo l'edizione G"- divenire classica nelle scuole italiane. il testo del ha romanzo avuto in ristampa questa cure dal dott. P. Bellezza. Questo fervente manzoniano, pazientissime opera scolastica, non Promessi mezza veramente biblioteca,e seguir costantemente dimenticare ha potuto Sposi, l'operasua, corretta, tocco ri- più raffinato, parti,reso in4"areggiabile complemento alle pagine del libro imperituroe ^iati si awierà trà po- superfluo,inefficace, inopportuno; è vignette in hiogo di altre nuove risultatieccellenti. Rinnovato più aristocratico,se e sparte, di- perfino insignificanti, e aibettiamo quasi nulla al valore reale illustrazionedel capolavoro man/miiano, sarà peccabile im- più che settecento!) sono innanzi mio^ stato Ueve. Lo non dire, fanciulleschL per o anzi,che copiosi, in ogni circostanza avuto piere com- la luce costituiva difatti vuoi perchè troppo perchè anacronistici, staremmo I materiali per eccezionale abbondanza con vohmie che questi difetti non e desunti da quel fecondo grafici, asserire che vorremmo felicemente figurati, detraggono però nulla nuovi trice Edi- un'illustrazione dei tentare degno di veder era grosso rinveniamo cotal poco, Sono letteraria, orgogliosi e divenire cagione d'imbarazzo le illustrazioniche documenti vuoi un ogni ficio pennelli;l'arduissimo uf- e voluto abbia il raccoglitore quasi da ogni pagina del cose, abbiamo ne e dirlol, tanto copiosissimi; a poteva delicata intrapresa. Non a artisti nostrani,in d*un libro meravigliosamenteassurto conobbe manco abbondanza stessa accanto tele di documenti sceglieregiudiziosamentequanto una il darsi il lusso di credere possono esistono divisamente tutta siffattaimpresa erano, la loro tutto dime d'ideale rappresentazione,sul solido fondamento tanto ottimo con Spasi intessuta Seicento si di ricerca erudita;la Casa minuziosissimo lavoro prqiaratorio un Promessi quale proprio genio, le più scipitee volgari di raffigurare i personaggi,TamlHente ad e la le edizioni che s'è proposto conforme e che di ne quindi di dare ai principi che talvolta eglistesso scritto sopra avere pur l'autore dei ristampa del una il Manzoni a facendo fatte,via, via, una vennero ebbe intelligenti aveva romanzo stabilito di dimenticare. E corretta 139 assai l'ediaone è nasata; quantunque D quale de* criteri seguitidà po' delI*atteggiamento un in conto donchisciottesco che schermagliedell'Editore col Petrocchi da furore grammaticale,in minuta, una le interessanti, giuste e quanto ristan^Misia sostituitauna nuova vestibolo a misero quest'arida polemica,pervasa a pedantesca,più garbata e più meno stima sempre discorrere col pubblico, col Cerquetti sono e tacere per quel valentoomo per classico edifizio; e noi 4"eriamo che cosi discorso proemiale,dove, un giuste ed interessanti.Ma cose l'Editore s*era piefisso. come ogni qualvoltasi presentia indispensabile assumere si dicono tanto non spesso scrittura meno serena. I. ik V. a a NOTIZIE di Laudi Repertorio h"liùgrafico 4 Olschki di Firenze ha in vendita posto molto piacere dagli studiosi deUa con di aniiche poesie italiane contengono la abbia da Todi, semba pone eglidà fuori adesso per « o capoversidi Laudi « e delle vicende ma anche un « nostra Una di Annibale spirituali^ stesse quelloanteriore alle Tenneroni. le L'au« di Fra certo intrapresa; per Jacoche è più migliaiadi inizi Non ». que, ilmateriale Jacoponico,dun- dei Tndertino rime avrà sok ed a costui posteriore, liete accoglienzedagli studiosi certo antica letteratura. iraduzione francese della singolaresfano « Vita ed nuooa e ». preziosivohnni accuratezza condotta Sodété da Lhre con- tirati a limitato della Vita Nopa numero di D. Aligeri, lungo studio ed intellettod*aniore da quel genialestudioso con G"chin, nostr'otdmo consocio. artistaeccellente;Maurice sono opera un mo' d'acquarelli, d'una Denis, le cui illustrazioni, a state vaporositàpreraffaellesca, sono non meditata L'elegantissima e fascino specialedalla collaborazione di del letterato fatmcese acquistaun splendido volume La bibliofili francesi,solita pubblicare di esemplari,ha testé dato alla luce la versione che è Heniy che un*introduzione dichiarativa delle origini spirituali, con iemporabi^ aristocratica accolta di amatori con a edizione critica delle Laudi Repertorio alfabetico delle Laudi sarà dire gliInizi ricordano»annunziava rinunziato alla gravosa trovasi raccolto in quest'operache della con S. acoolim prospetto dei codid i lettori certamente come intenrione di pubblicareuna sua un'opera,che liricaantica,vale nostra introduzione alle Laudi e Libreria antiquaria Leo ora pur morali e religiose il quale da molti anni, toro, 4 aniidie. La stati incise in legno dai signori Behrand. stamfMitiche centotrenta Dello de'quaK esemplari; al prezzo di lire quattrocento cadauno. Se la grande maggioranza dei lettoriitalianie francesi rimarrà quindi priva del piacere quattro soli posti in commercio di contemplare il 140 commento che il penndlo del pittoreha saputo fare alle doid doiorote vinom e di vedere dantesche, i! QkJiìii ha come bella prosa Televato divino. Della versione difattiè uscita uneJiih minor, che poeta fortonatamente è alla portata di tutte critiqaepreparò il titolo:« D« avec la pour htroducfion one potrà procararii3 diletto meno *' volgere nella saputo linguaggiodel Champion. Eccone lo per le borse, a des del solerte editore parigino cura ALIGHIERI VUa notes Italiana Suivant le M. par teste Barbi, tradnite Cochin« Paris, 1906, in-8^, pagine H. par Noiki ** Società Dantesca et sna 246». 4 Lte da carie iialiane incominciano tMia anzi ad certo le più curiose,e Citftio Mazzi n. gli altri articoli ci piace inserito nelh Rhrìda 5, pagine 75 che le tra ove sgg.; Mflano-Sempione dell*Elsposizione dei Trasportine esse occasione di avuto scorso i pregi (a. X 1908. Vieux n. 115, 130 pag. Papier, dove stessL Nell'ottobre dello e Ed Sezione una sgg.)d^ stesso la loro rarità poi anno Mestieri d'Amburgo, del barone nella Mostra, indetta a Reale Figdor di Vienna, di Carlhausen tre e amatore quasi ceUxe del Museo d'Arti d'altriprivatiraccoglitori. e nello Londra si di Stuttgart da visita ilhistrate, formata Mestieri di Berlino Sodeiy LxMidinese,e durata società gareggiarecoi francesi nel Museo si è tenuta carte e Decorati/ Flobert, ddla Iodi ai vecchi incisori italianie questi seppero cast di Arti d'arte,del Museo Ex'LibrU per ha E di ciò degliintelligenti. signor Paul fatte molte sono tità quan- la Stampa e 101); attirando pag. intero dalle collezionidel dott.Alberto anche Retrospettiva carriaggi,barche. In maggior L a. un'altra esposizione specialedi cose fu al tempo l'articolopubblicatonella rivista parigina L'Ari prova finiscecoi concludere che in certi di prima volta poi cinquantinale qualirafignrar d'esecuzione,Tammirazione comuni non diede belU per neUa voi. XVI, del LibrOt tenutasi (1907) all*£^posÌjr/one anno (N. S. toccare XVL a. Parigi al Grand-Palais; esposizionedi cui già // IJbro a Le in vista messe riapparvero poi lo 1905, pubblica mostra una (1906), dove vecchie diligenze, corriere,carrozze, vano ed state crino quello del dottor fnrono iUustrate parecchie*La ne hanno le più pregevolio rammentare delle BUhieche, da visita italiane figuraronoin carte in hce teressar in- Parecdiie straniere,in questi ultimi anni, ne come sforzandosi di mettere nomerò, ad qua m nostri(fipiccolestampe, appassionarei raccoglitori riviste artistiche, cosi nazionali riprodottoun da qualche tempo scorso giorni,le mese carte di giugno dalla da visita italiane riscossero caldissimisufiragi. Dinanzi E^opa società a questo interessamento si viene nel cerchio degli amatori di stampe elegante(pur ora da visita per a Lipsia si è aperto incoraggiare gli artisti e da visita illustrata, collocato di Prussia U che Cecilia e delU direzione del prof. Max sotto ed un promuovere l'altopatronato Giovanni principessina facendo più vivo in anche in quellopiù vasto concorso un di progettidi rifiorimento della tutta della carte carta della principessaerecfitaria Giorgio di Sassonia, e Seliger,direttore della R, Accademia sotto d'Arti Gra- 141 Industrie del libro di Liptia; cfr. Kùnstlerische ed 6che giornaleZ/fe H^ocAe, Berlin, Heft 30, 25 jnli1906. che accolta essere grande soddisfazione la con delle piccolestampe, che di bei saggi dei rami adoma diramata manifestazioni d'arte quanto dalla moda opportuni aggmppamenti, sul titolare o le ricorrenze Se da tori ama- è stata nelle tanto caratteristiche, imposte che tomi di modo politici, facile, con da assunte figuratoaggiungeremo qualche notizia delle feste pubbliche o per tutte solevano pubblicarsi le cerimonie la diligenza degli autori ci e lavwo un l'incisionedecorativa di risguardanti storici lato,la dottrina un e che in Italia, durante il secolo XVIII, quellepiccolestampe per documento dei commenti da visita carte le infinitevarietà di forme, apprezzare graziose vignette.Al queste « quelle forme curiose in di Bergamo, il futuro volume, che Editrice) le derivate dagliavvenimenti o può valorosi (scrivondessi nella circokre, » adomeranno questigiornidalla Gua in igg.); non e due tutti noti per antecedenti pregevolissime pub* a Achille Bertarelli ed il dott. Enrico FVìor, stanno da Visita Italiane. « Noi studieremo suQe Carte notizia che Italianod'Arti Grafiche l'Istituto pubblicare presso 121 pag. già blicazioni artistiche, il dott per Besuchskarlen nel imvate ». garantiche stanno il lavoro riuscirà bibliograficamente dall'altrola perfezioneche inappuntabile, l'Istituto bergamasco ha saputo luce, ci è sicura ch^ arra raggiungere in una nuova insieme recare noi un alla scienza 4 Ex-Librb. La libreriaKarl W. di A. Hiersemann a ha una da Giorgio Hantz, Incisore Ginevra, magnificovolume Il secondo è la seconda di Budan, trentaquattro due e formato m a ora di Ex-LibHs riproduzioni colori,in carta a e gli amatori tra soli cento conte plari. esem- arricchitadi aumentata, mano, pagine, è anche di Emilio di collezionisticelebri. Il volume, di 68 rame Decorative des Ex-Librb, compilatadal Bibliographie edizione di quest'operariveduta in messo incisi in delle Arti tirato Portafoglio, in edizione riunito sessanta- scelta di venticinque Ex-Libris Direttore del Museo ad come, Riquer, Ex-Libri$^ uscito nel 1903, moderno; ha e gusto originale quattro ex-libris,frutto del suo vendita due altrivolumi destinati ad avere molto successo pure Il primo è a di Lipsia,la quale ha già dato di pochi esemplari,nel quale l'insigne artista catalano del genere. ed alla genealogica. araldica ed de spargere quelladella vita» parecchie artistiche pubblicazionirelative agli Ex-Librb; esempio, il volume a a ante- nel secolo XVIII, contributo rilevantissimo di nuovi dati del costume, in luce Noi squisita. del preziosovolume, destinato la storia dell'incisionetra sopra le pubblicazioni che dà alla illustrativariuscirà pure la parte ciptamo quindi coi voti la comparsa luce tutte pato stam- tipograficamente un'opera pregevole. 4 Per il tenuto tema o catalogodegliIncunabuli dalla Società nostra delle Biblioteche d'Italia. Nel in Bologna, il prof. Albano della più grande importanza per 142 a Congresso Sorbelli riferìsu la storia della coltura e un dell'arte della il fratto delle bee volumi yisa in due circa aediamila retie per alle tavole, tre parti:La nerale». La seconda alla luce è divisa in 14 Belgio» Olanda, Italia,Germania Storia gè* « che capitoli Austria-4Jn- ed Brettagnaed blanda, Polonia, Russia, Spagna, gaDo, Stati^delNord, Balcani, Stati Uniti. La Guerre", 1796-1615, uscirà nel 1909, è la capitoli» concerne tre stati ed riguardaquellidei singoli gheria.Svizzera, Gran ed è il parti, cosi intitolate:IV Parte: terza Porto- si riferisce alle parte capitoliDel secondo volume, che divisa in 20 annunziato pure nevra, Gi- contiene, oltre all'Introduzione ed e prima divisa in si riferiscono alla Francia, T di maggior inte- gli itudiosi dell'epopeaNapoleonica. De* due volumi, impresiia il primo è già comparto « la quale sarà dì' di articolidi riviite, ecc., e du pagine,die compreDdcnuuio di 475 grandi iii-6^,datcuno titolidi opere Étais UnU^ de$ VhMcèrt Napoléon comprenanl de temps BAlhgraphie rioorchet pnbblicanclooda patieiiti sue I Napoleone altre sei Elsso abbraccerà contenuto. la e famiglia(r Opere, sua poleone 4^ Particolari della vita di Napoleone, 5^ NaG"rrispondenza,IP Biografie, intimo, 6^ Famiglia di Napoleone, T Memorie, Corrispondenze,Biografie;VI Vili Parte: Periodici;IX dei nomi di e persone Parte: 8^ Varia);V Iconografia, Parte: Libelli;VII Parte: Parte: Appendice. Seguiranno le Tavole Viaggi; alfabetiche d'autori. Ptibblicazioni ricevute dono in cambio in o Iribri Ch. BergW^gw licU W«, BihUoihek, Frankfurt Carbonelli Codice a. dk Jacobu» Gìot., MagMer 1907-1908, duttk M.. Gcbrllda inedito del lecolo XIV. Cari FnOmrrìkh Kjiaiier.1906, i»-6^ AlhlnuM Torino, C de RolhaMi'teU mi Montecalerio, De B. Paravia. 1905, Vffmi' pagiiie46. cuatodia. SanitaHM 11. gr.. pagine in-8^ Rtport of ibe Truslees o/ the Public Ubran^ of ihe Qtif of Bo- FiffySixth Annual »hn, Fahnr Boston, 1906, in-8^ pagine 116. Sahfect List of ÌVoth of Reference, Blography, BMographtf, the AuttUaryHtstorkal Schneee, eie. LArary of the In the Patent Darling Ac Son. 1909^ ÌD-8^, Qfioe. London, PHÌM336. reno Cmknariù di a di Firenze. groMO ddla Galilei e Naedia di E. TorHeeUi. hiDCVlH^MCMVìIL di E. Torricelli.Fncnnile Omaggio della Biblioteca al Secondo delle Scienze. TraTerso G. CongreMo della Firenze, nell'ottobredel MCMVIII. B., BuUeitino Dws ÌMÌgn dalla Bibl. Naaonale di«lioriginali in-4^ BlbUogrqfico della Botanica Società 12 gr., tografi au- Cenlr. Italiana per H Pirocarte. Italiana,a. V, pigine 293- 333, in-8°, Firenze. 1908. P^riodioi Bollettino A. un Massi, ritratto Tra — • 144 // africa canonico del Maschefoni carte • ddU e Cam. BibliotMa A^ardi di Bergamo, ed l tuoi manoacrUU; attribuito all'Appiani:A documenti. Lettere inedile di G. a. Massi, Donizetti e 1, ganaio-«aizo 1908: II, a. C CaTaraaasi, Nola di A. Ancora di genealogicafri Barzizza Bazzini. C. 2, aprìle-ghigBOì N. Hmluzhne del io4S tnano Tra *"? Bibliografica [tipaila di C Nota Notizie. Nola e Nùzzari mozione carte doctunotU. e atta Bergamo e XJixà vigiliadella medxtft Kttsra di G. Tofti. Captato, Il f^gaminas]. Tra carte 3. hi^io-^etliembre: N. La Ca|»asso, docamenH. e XIV. lettera di Benedetto Una punti Ap- --" Bibliografica [siparla di F. Fr. Marenzi, / Capitani di Sooere la e wmcatnontcoj» Bollettiiio della 1908. naio-giHgpio I. F. B., Una •ertiti;A. detta collezione III. Ricerche — ViecK La Formule lelieraH tu (tuitedant le IX Fate 50, 51); A. B. à l'Hai la de nitteurt VÌTarea, H. Yembfe. Comteaae, A. Paul hiUei de KuUur in Neiet Helot» R. Béliographie et Ico- perdut, tgnorét lìrage Lt9ret (tinte, connut ou conteil de réoition; tori ei au dipareiUét. et N.^ 51. I — Suitte; J. PeUiaaoa» en naittance no- Lettret mdliairet; origbìalitét. tet Leipiiff, Jahrgug 1, Nommer in Ein MfiUer-Guttenbrunn, A. FlUgranet de la La Brami, det Uoret Saane» Verlagea Z(ffem; Friuli, ecc. in 1, liber Bach neaet ecc« Reviata de brero de 1906: Fate A. 2); gueta, Bibliothecaa ArcbÌToa, Menéndes M. P. Un M., r NoUdat F. Enero-Fe- Una inèdita de Tìrto de Molina ohra ti^o XVI Et por tegunda Budador de ^ (contin. N. ti mitmo; Calaborra La Marin, de acerca pintado Ohitpo de Rodriguez etùtdios XII. Tereera Jerónimo Aznar, UUbnot Cotarelo, A. Època, Muaeos, Jurltcontultodel hittóricat de don plettro; E. y Pelayo, t geograficodel tigloXIII; documento del Le artbUque Akademiacheii dea Fortuaatua, wvien, L'Afflcbe Flobert, Mitteilmiceii 1906: de nouoette année; Le antiche. di rime 50, I teptembie.J. Pelliaaon, Four- N.^ ^ Afano^ e detcrilHvù parchemint tbrhrét de France et Regime; L» Redon, Vanden tout Complùnenb Laure M* Cour ale. edizioni Eac-llhrlt manutcritt; tpéelak héltographie Ettai d'une Delpy, Su 50, 51); R. Papiert d'ezemplaire unique (tuite; n. 50, 51). 1-2. gea- n. ali. Catalogo analitico del Campadego (ante;n. nographie de l'qfficheiButtrée; A. DcTaux, II. a. J. Cochon, 49» I juillet. N.^ Comteaae, 50); A. Normandie en Braf Fabria. Caaai* ancora G. année. Fate Udine, di Friulani (A. LirutO.11. Codici aquileìete.G. anonima d^Archoto; Papier. Moaeo del e del fratettiJoppl; G. mtt. Vtmagerle populaire tur Appantl M^ cronaca del Biblioteca Civica HernotaMe tu de la ^da parte Seoltta; Notat de Bi- hliogr^cat, Varledadet, BlbUographia, ecc. Maizo-abrìk de hte^"Uogr^oot algunot poetat Soler, Itinerario de Alfonao V Baaauta A. Urta lot de de Valladolid; fudiot RoTue dea à XV* Saragotte au Natkmale; A. Docior £7 € Don Manuel Hanr-Midrét Bei Apuntet A. Jiménez y Fontanah; ecc. del Archloo organizadón La y Arco, XVII; Mila la de 6 » antigua Cata de Chandl- Etiudio de ecc. G. XVIII Bertoni, di Schiff, Édltlont et traducHont Mgr. Mtt. Boiaet, 2. chaldéen det la Blbiioth. de Catalogue da det Reggio); Th. Notlce Scher, A. Catalogue de Giovanni de Mardin, mtt. ne' primi Modena In da let tur — Fondt det itaUennet det del armi Legrand, oeuoret tecolo XV L'imprimerle arabet et u^riaquet mu. Bibliopaphie,Chroniqtiedet Cuoier (Gmt Slr Tb. PblUippt récemment minlaturet Foaaeyeuac, Let 1-3, janvier-mart1908. année, n.~ Anumuenti BenTenuto; t"dc Déherain, Omont ^ Valbuena, dant la blbL de l'épèché Uiotkèquet; H. 1908); H. Hlttoria tiglotXVI lot de del el Sdente; A. y Eipa^a, en Pelayo, Hopltaux de Partt; M. Il codice Etteate contervéet F. Arag"n T Bibliolhèquea, det J. J, Routteaw, (I. Riva, R. Toledo, en B"lhitkquet de la granadinot de Menéndes M. Mayv-Jumo: Pelaifo de Chiedo Blàaquea, A. mtt. de la N. entrée BibL Bi- 4-6, avril-iinn à la Bel. Ste Genoflhe; Bibliographie, ecc. o 145 « TIm Ufaraiy tiaUM mmt Unhentt^ N. 7. A. /arte C abkmeJ eoc4 TyUr. 1» N. Uhgnpiy fiMi A. A.R. ùf hetmaUa. W. N. IO Righimi m Cornar. W. m Carroll Moorw, Uiwy mnd C F. 71k Weetankanv^ oclober. Libertr B. Brìggs, Tkt PMic Hrd« Ufwy nmd rf Aarta^ Lénriea, *" eoc4 Tle BiAnp, Wmnm Ukmtim paUk W. Ufvta; /ÌUfcfii^Jfcfc O^ylv wmk The BMtvridi, iqitaaber.W«ffiUi«tM Sptgoréi ecc4 /or raro/ GNMnanAla; E. A. Cmàà. 7le JcwvD, fisotiiMi: N.9. Iht H. Fratw«IL naJem 1» I90a 6^ i» 7)be Léimlm 6^ ««lirt. A. i4 Ube lArartan: JUkm BtHwkfc, k 33. N. Ch. flifeaniriiwnft U^mkK E. o/ Ae(^ onpoul eMc Bmneh jaly.A. nJ. fnwl, Ukrmr^ fm AitwAmkIft the Sdutl rf BmIat. OU-faBf- Édmitfk m m pnUam An F«^ m mtÌ Uwy unitìmOtyi t^ QUESTIONARIO f Stfei ffatùdmo mi dette eomUtuUonl mia esatta • qndrdfidide delk Biblioteca che k» poMegga. 3 qode detcrizioae biblìoffafica deO'opera CapUoli obtenantk detta dita di Natco, «tampata a Vico et Egaenie. dal Coodiì, nel 1585. BIAaODORIA NapaU o l46o - CmmtskH «Ma Patta. 13 Atti della Società Società della Riunione L*Ottava (Bologna, Diciamolo ad •*appreilaTaiio dotta, Bologiia,k subito: 18-20 afla VIll^ interrenife Bibliografica Italiana maggio 1908) poteva noo ad prepararn della Riumooe accoglierecoloro Società, in noilra modo che miglioree più degno. affidamento dato aveva Ordinatore» eletto dai nostri consoci il Comitato Già al possibile Settico Ma le tutte Bellissime ed previsioni le dei lavori di disegnie fotografie la droostanza: disposteper mostre cavallereschi italiani; di di romanzi comm. Olindo. Vice-preddenH Orioli dotL — lennità so- seppe, Giu- nomo. Emilio. Eco- furono superale. nostre ammirevoli gennaio, dotL Francesco. comm. dotL Lodovico, Segretari caT. march, on. conte cav. 18 conierire la maggiore per Givazza — Giasq)pe^ Guerrìni comm. dotL Lino, Frati dotL Sighinolfi — trascurato bologneseil formato: Tenari cosi era Bologna. Prtaldente Onorario Cavalierì — si sard"be pensi che si Gmvegno; Pro-siiidaco di Pmidmie completo che nulla della sezione stampe e compiutidaUa restauro di cimeli rarissimi in fatto disegnimileUiani;di almanardii Società di bolognesi; Bologna storioo-anistica: per di le pubblicazioni musicale; splendidissime distribuite carducciana;di bibliografia bibliografia in oraaggioetra le molte due ddla preziosemonografiebolognesidel olfcrto dal Biblioteca Ambrosini. Comunale, omaggio del dott. Albano la storica sak le adunanze: poi qua! E l'indice degliincunabuli deDa Biblioteca e proprietario, Sorbelli;magnificapoi oltre ogni dire la sede sceha del Teatro festoso ricevimento Gavazza, il Catalogo conte e gentileda per dell'Archiginnasio. Anatomico parte di tuttil quanto affettuoso in mtiisiaimo né potranno scordarlo giammai. non sapranno luogo la sedute inaugurale: parlòprimo, efficacemente ognuno! I nostri soci intervenuti di Il 18 il maggio ebbe del Comitato, presidente sensi di tutti coloro che graziea Rhmione, salutare i convenuti Il come per in nome Masi, spentosiil giorno innanzi presidente comm. annunziando a a quale dopo il passato, Gavazza, dopo che sarebbero e e ai decoro e degni del dotto discono, Congressisti, con sempre, più vivi alla solenne l'amore del libro,apriva per sempre come rivolto i aver lustro crescere del Ministro della P. I.» on. Roversi. il quale,dopo il benvenuto avY. Emesto qualiaugurava, gliapplaus, che salutarono l'elevato Terminati per contribuito avevano il Gavazza, alle glorie bolognesinell'artedella stempa inneggiato e l'ordine dei lavori,i cav. Francesco comm. prese italiano. nome la fetto parola il Pre- Rava; ultimo l'assessore patriacarità, commemorò Firenze. a essern assodato alle parole dette in memoria condoglianzealla del Masi, il dott. Sighinolfi state segretario leggerele adeàoni: prima fu lette quelladel Ministro della P. 1.: Francesco «Conte inviate Gavazza, mvitò famiglia, Presidente della Riunione Bibliografica Bologna « Aderisco e lavori nella nostra mi interesso vivamente Bologna. Mi è sempre alla dotte riunione pmto che inaugurai bibliografica il ricordo delTeletto convegno di suoi Venezia, di o 147 o ToDero BÙ cui Prendente, e confido che saluto,riuicirà utile agH itudioB Il Praetto € Topen di n^^pretaitefà. mi RAVA modmu di Stato altri non 15 ore i Congresdsttsi proposta su del Indi il dott. Cavezza cav. Si^iinolfi segretariLa altre pubblicazioni; aver potuto causa del non sodaKzb le sotti,nel doveva stesso parve "Torniamo sue il essere varie di d*una centro studiosi, non del libro,in amatori legami nuovi tn conservazione voto appiana.Il presidente ringraziò avrebbe avuto e a menare ri desre open fine;e Bihlhgrafta delle atampe 148 o ha destato significato di presidenie abbandonate, a ma fusione di spirito tra d*una aspirazioni della parola,in però tutte concorrono in motto: un cose e forza di ai suoi stessi statuti, di clasri rappresentanti i sola di la qualeil mente riprenderedecisiva- stessa necessità di per titudine gra- anni battuta. Il si riassumeva in omaggio Bibliografica, Società intima e ria, per una tanta sieme ponderoso in- uldmi negli di rivedere la Società certo esw, un ad deve patto un stringeregli creare comune; fine mederimo: della vita antiche manifestazioni deiranima, del pensiero, opportuno dunque che a le tutte tentarne assu sue varietà di difattila proposta popolari italiana dal secolo XV questa precedentee, modeste presentata da chi come ben organo proprio,in indirizzi; parve lodevoli,ma qualche altra,di piò la tutta rendere possibile il raggiungimento primitivoproporito di possedereun di alcune imprese a che ammonimento un ri riflettesse con nostra grande nella Riunione relazione la tegnente con relazione letta dal accogliernTindicazione la più largaespressone tutta lo studio deOe a volere insediani a Preridenza airulficioonorevole farri mterprete delle che, dopo Tabbandono fadle di cui il benevolo nuova più sempre di siffatti ideali ri ritornasre al forze nostre, accogliere per fé omaggio di alcune hitto domestico; recente categoriesodali divene, che vita della Sodata in animo subito questa incominciò parve suonare — del popolo latino. Sembrò quanta la pò* dbnenticate. La un dott e vivisami nel biennio 1907-1906, primitivetradizioni, non forse circostanze vice-pre' Pkenardi tra alTantico**;nel desiderio doè le Francesco conte Soibdli Sommi metteni, alquantodiverm da quellache si era m'inganno o — il Albano cav. Francesco di uno in favore della interessamento acclamazione per ed illustre consorte, suo benevolo gramma tele- un fare quanto suo voto, con chiamare nostro, di reneme suo in seduta Novati: la Sóftetà volle neO'animo del morte Frova, nob. dott. Gian della Società prof.FranccKo deve Firenze, e di da anatomico promise; infine invitò la Presidenza della Società ne all'andamento Quando il di nominare lo svolgimentodella seduta privata. E intorno la per I. per proposta fu accolta più degnamente gli ospiti,in voto di l' Dallari del- ordinatore,d'inviare Comitato Giuseppe Fumagallie il dott. Arturo sentitamente, dolendosi di o Masi Salveraglio propose preàdente;il comm. dott. sidenti;i signori « Obchld sala del Teatro stessa presidentedel riny»TÌamentoal Ministro della P. Riunione. nella riunirono di condoglianzaalla vedova comm. mia di NvpoH di Umberto di Reggio Emilia, del librario antiquario comm. privata.Si delibera Lino neUi conto pochL Alle vivo deputato, pale della Biblioteca munici- di Venezia; della Mareiana Frali » come e dovuto promettendotenerne e di Firenze, di VirginioMazzeDi di Reggio Emilia, di Carlo Archivio socio d'EmiBo Maitim. Inbliolaowio dalla Nanootle parlamiotain »: opera Angelo fìnttcki della MaxuceOiana per Rondi, che telegrafò: « Come miglioresaluto augurando utilelavoro il flmio eoniìale agliitudL e Seguirono poi qudle: deD'on. Gioranni mando rìiinioBe.cui mando quota pure cui la tuno oppor- alle troppo superiori proporzionie quindipiò fono parla di al XVIII, metter mano incontrò ad una favore assai ricorderete,vi fu approvata all'una- Fort» di qjuaHo « irato biove aUn tivù» RMMa per come pHUOcU dmttn BAÌMtekB» valora «itislioo,un aiinmo cQià in parta pia prova di dal Bonchot, dal Roosa^ pssnak tooossto è Àas non pNHo Anche Né alla Società Uhgnfia JéHm Anche € la rato altra feconda Segano» è Certo € buone noelre La « VII Sodata ri non di mr feesa non dello finame lìuniene hanno Pw saliliI a fatto quanto ortintL La wwva stova sotto da trova un sna m leche l'aumento k notevok tracce fuori di dubbio fadetemi pia sod straniai per hi fil- per di ainto di e pronto qunn e Berlaidfi ha amico e ad già prepache k sua prà d*ona nobile in quellaBto-BéUogrqfia Jefb ScrittoH di amstaro poi. dveaao una questionamolto mnlssta, di e ancne^ in florida condòdoni; le alle le pairività; stato le mortincaro a mi è Iona e» k gsirionecon im a a dovuto mtrat« amere ^pontàt» Noi qualche ritocco aDo nostro, dopo noi tutto non emer state d approvate ammettere asmi a moka scopo. (orma die anclie la oltre caute. E crin torre a Ora è quindi con- potrebberoeiMr che nefla Società possano non sono Anche rapidità. di nferenJum altri aderenti strsnieri che ha hnprem, gntve augurio.Ma alk Il 1905-1906. querta penmero da voi approvale, sotto per tutti i debili di sradicarne k cercar tiano oggi con di buono gkvurebbe sostenere di fronte. Esm fandatamente assn asmtto m è prudenza converrebbe avevamo ed Sicché speriamo limettme Statuto glianni per naitfaimcnte,m Ma, cenmntea agevol" non fragik edificiodel bikndo. ipettro del dimvanio nesnno. quesd ultimi tempi in il condizioni cosi penose, soldo entrate sue dovute ragguardevoli tpmt seriamonto finanziario, quak risulta pasmti è elementare Finora vwnmo se peno tMnno quanti i nostri colkghi*Iimanzi anche sperarlo. l'operad'un valentis- più, pÉbMicaiiona dd Statuto favole mvenga premesie msMè gjlà, aysgio noi, «fi affwìnaivi alcune modificazioni che, ove introdotto neHo poito che un gfistudi proseguiti su stro no- la tendenza oaseain riproe le trattative anche da k finanza sodali ri powano de' sod ha tener lo aocogfienxe, corten sono nulla conclndeM rinwdmre mossa dri maK che k amunto deva non OBiie i tAftalii Ih par m Società parto ddllndnonek di cui rappresento esso il lavofot finito eoi oomprometten ha popolare^ giuntofanone tutto^ nostro son sono seana solerte tesoriere vi esporrà k nostro via potuto ri anni sopperirono neglianni deconi mente La sambon intwiTinm' qneOa tsnervi: k ri non carattan ilhutnzione di queOa splendidamostra diligento dinoiso ri è tanto U penmto. intmprem gpà deriderato ed avviato iiaÙmi, di ari tm conusnato E apparecchiato. ha attività d accanto lolo delle i primo saggio. impresa ri MlkUima, BAUognfiu prima de» fi»- Prineipod*EssEag.Questo dallo l'attività propria.Si Mardana, J\, oottof qui pubblicatoun per dia giudiduamo ne di pro- gionalefl quale, ed bibliofili; amatori oggi,aipirarea certo, popolari; da parecchioporti sono BiUioleca 11 vedrete sa di mawfctiwe ttmnp» La ne il Bu//eMi riguardale improe icientifichosodaK, nulla ha dar wuaéù Voi pnsuntttoso, pam f^phr, dal vohnni 1 nKiiriBo o^ra nugnoniUb tiampa è ? VituM InogoagK Guido comm. un rwxogStorie òm «imi del D*Allanufna^ gliscritti dal KiistBller, pu^ non h e due che ci le* vita ad rieeidie mila storia afla boa: inodasti,e comodo e // iAm qnaOe pia aodette soprattutto» i sentuori e potrà un quanto per e A Mcite naoanto da inra sorto i GmaoCT. anche i vineoG di dar U rari dane A quel laagiiifinn rinrcglio pMl opera e TinlaiBone agii svariali fuHi dn appunto amieo Mano eon£ritellid'Oknlpe, il Bùehmffeimé, di lifari agliinvidiabiliarfywiitnri pnrieà ^mda titolo So- — ^- ddTccresio delU la PnmàmuL isiiiatiTo tdenlificlie dopoché furono taohi ano fótta»ilrinÉucando nuova hUofihin, liyrwdMM di tfaHi A n Mciale, il qnale col otguM k dTaiaincaia quando i deaderi didla ?wciiìIiÌm di Milano tmcono attiiarL Si è creato, JéÌU poito ìniapntara etteacemente potar loBfto topmiliitto poteva Biafitfl HWuUo A pwiuMn penodo di la lia (atto quanto e da tutti entrare fosrero membri » 149 o la oeidiia onorari. AUoifHido la BiUnpafica» nota "L'ah»inndiftraTÌnne biennali,e «Mere Ma die le inaiioni desinare danno qneete la ipem, note vallo timllali ? ad peganHn Tona tra tenni, non un tWMfUono ri quanti e dafetonde pevchè metcè ptomomo, tra ri chiute.dopo tera, U to avu- Ma èva ncotoo» mamlertaim poma decideme ? di che di tegnente, n che conte con gpà tanti un anni oonrigliche tol voto» in voi venete telo de- un di vite leoonda, e che ha che ha dettato Tamora campi diverti, in a in i pratmoera con protperaie, a degna di tè, (ar open italiano». nome meginmMnta 21, ore le tolto votira aooo^neremo noi tunetimenli,tutti Voi atta ed taurrra ad eéetto quelle cott'incarioodato alla Pftmrfaifa di mandare ampie tpfaftrinnì, alle icndeee liaecnrafane non m utiliper rioevimento tontuoto un il decoro e Tincremento offerto dal Pko hiogo la prima tedute 19, ebbe del todafirioi tindaco daUa e Cimila, in della prima laboiiota lo tvolgimentodei lavori potlialTor- per del giorno. le 11 dott. Frali ì e », legge per ctponendo con priotola in Udite « Per la propotte e compiuta dal dott Luigi Frari. ptetentano del dott. cav. cav. Lodovico Frati per 150 o con e toci di metodo e comune datcuno per ad di un'appendice la pubblicazione Sorbetti,approva nccordo Rotri,Lo- è approvato Luigi Frati, udita l'elevata diicutriniiecui ha fa voli perehè di unità Il Fketidtnte — il tegnente online del giorno,che toprattulto le dirhiarazioni del Bibliotecario prof.cav. ette detta Bibliografia i date dal dolL Sorbetti, propotito; e, dopo tpiegazioni alla Bibliografia bologoeredel propotte continuazione la mntinimrioiiB tede argomentazioniTutilitàdella pubbhcaziene toprattultoin ag- varini, Ungarettied Ambrerini « propoeta: tua della parte gpà edita r^wipimrato la ditcunione apra B votira nwito nelle datri popolari, continui del eon^ hanno feniali. patìmano Società dei Congw trilli, nelle tale del Municipio,hi il gentile coronamento onore e em tulli i aooeltate un utiliiuziadve inrii^ direttori, propotte che reputata La ad anche e Okm tacciog|if. cna tette Se di yerania pò* pia hmso Fintar* un vanta^^ un atta totlomettare il Sodalizio notiro, detta tdenza deona manipoli. i tuoi noi delia fione petfettamcntealTunimono darci, perehè ci tmtiamo del libro §pott otteneobe intomo pronti ad riamo riderio: quello che nnin ìnoonliate qoello tcicnlmco* tolto evirimele piaocia VI Noi di tonte tempie anche ifthano ne dei soci patte ri fai in tulli i (oome rtate eon perehè I aiione ? quadriennali, ed patte, piew «Querti problemi noi derideriamo p cane fendere neoenarìo qnerte liunioni hanno vi eon weto finanziano wpetto Certo dawioiMH troppo pò ri elalìilÌTache ove Inolile «tebbe lana. ona da dette wpmt dimniuite le proptie entrate, può tediar via Tallra inaione. e di alcnna qnola delle ptedpoe ona a petiodico e le i inltapieieoonlbtnii alTindole pteptia i denari cbe Beve non Hate vede mm Ufiopafi diwhiiiilcni la via lo StaiBk^ il femmento ocoone tono file (lottie potremo fl nortie le riimioaieociaLSeeondo concerne fin qui dalla Società,la quale da poter mai noi dÌTnlgMe magpnnnfiilB a parteaperrinon per Tlia dnbbìo non kvofi Jnkliiiniì partecipaleai Mrtri defl'olaro. i qmJà rendete pia aflupettendo Bette aortn dri cobmxì origine, detta la maitima procedano a dare il materiale che ri dato etccuzione trova nd atta ri^wt- "Ule SIIA BB RìbKntwlM» tUttPUOt italiaM^dnMMliaadk» d0l OQMMWBSOttB LVIII € per della Socielà RinmoiK ita iMirf e Falto npiificato per die ilMiflolero ddla tod DI, « ad on'aperadfitinata topafo di Pietro de Grewena; giorno20 la tenne « paenhilp,ad fai e di alliie eeempto far lifulgeie di vivida gloriala tradi* a ». i 11 Tiiigeale la proporla, 0 pcniieroitaliano, TÌTamenle per e II tB* del datt SaiUfi delle BiHioteiche dltalia, riconoecendone P. I. protnredaalfincbè il pie pmlo dia conàdamento apparta- svBMBBft la piopoiU Itiliuiu udilm Biblìocnfiea Faite KSlHBOb CnHClOO «ITwnniBiità' CatalofogeneraledeglimnmahuK un DMtBHDiQBIO DVBSIOtO aldine del giono, che è affmmìo prorvadMebbo mmì mm com quindi la eedula e edoglia. « la prendenza del dott tediita ordinaria,rotto terza Albano ca¥. Soibelli. D dott. Orioli fa iin*inlereiiantÌMÌmacomunicazione Bolo^ia nel secolo XV, Prendono doM Fumagdli svolgeil poeda il conun. il prertilo delle Bihiioleche ? rulla itoria delle Italia». pmlando lui«o e a mi tema mio da giuoco in carte Regolamento per « deU'inlMee- «mide fMH|ìaleMi con parte alla diKuanoiie: Paletta,Novali, Pw^fimL Cavi^Hi, 1 alla piooolebiblialacbe,e yì^gaaioni.Paieltn dimpprova il lifeilo oppoelo al prertito vonebbe etabilitoun Sorbelli appoggia vivamente gli opportuni eduariamnlL djnwrioaai un lianL E dalla sembrano di osnia stesse Fabielti |ineiiiliBii Emo meginranta idee manileslela Mila col luialoea per djscusrioae e studiara e voti emessi d ooncratare allW di pieetularle alcune modificazioni da portarsi allo schema dove accolti con moka eocio dd gentilezza d sod di recarsi direttore cav. G. e a delle fatobolecfae popolan; e prfjifjita m cba casioni oc- annunrielp, U ineaiìdi IVesile voti come per ». BertanUi. FakUlL visitare rArchivio di Stato, Livi dd delTaltività assunta Nella seduta pomeridianail Fabielti parladdl*importanza e eorzto comnL in varie sono come della P. I. MmisUo regolamento propoeto di seduta si scioglie aQe 1 1, per dar modo essison la praposrto deieiminiAo m Fumati: La dd preditinelle Biblioleche Nazionali, cooitala che altre diyoeiyioni invece, Bibliografica; daooofdo cbindma per è dd della odlma, linìoiaUnidie presentiesigieiie egnehmma metteHi mende e riipondonod desiderio deglistudiosi e emo Società tatti, dmido al qnele padano Sorbetti,Palalta,Cavana, regolamentodd nuovo di diipoeÌ7Ìoni non giorno intono a BertafeUi punto queMo della Società Bibliopafica udita recata nUzione italiana, Riunione prof.Fumagelli sul moke A ordine dd sul ytwtùlttk cbe ti propone tava la propoeta Pnielta. FumagilK, relalonb lirpondea finilmenle è approvato La « della rapplicaTÌone criterio fiieo drca propoerto il seguente ordiae dd Con- g^oritoi che e dl*tt « L'otUva Riunione che ri compia in Italia dd «me ddla per indillerentea di questi modani suo oigui di cahura appoggio morde qnd Cmmmm ». con eod- abbia deciso di indire proedommento in Roosa fra le Rihiiotocbapopobri ed affini, intaso prindpdmente Milanem tentativo nessun classe popolerò,prende atto il Comoszìo a • neOa fatto dm la diwlguÌMm 152 Kbro Nazionale confortare riniziativadd • Società Bibliografica Italiana, non la dilhisionedd e popolere,e prega a ptaesas ìm fSedrlimre di provvodaw a che possibilmente di la BUso- li Piendente eoooede SfgwiiTi,svolge il poi la parola al nUe tema stampe coDezioiii raccolte nelle divene ddle Novali, il quale,aneha comm. popolariitaliane. Nota biblioledie dltaKa infosmare il lavoro. Propone di (are tanti vohmi la raccoha che in tal modo vuoi cronologici, ma ndle le stampe angole bibliotecbe.Vero introducendo di degliIndici potrà non dovranno rare assai ricchi per un nelle Riunione del XVIII. dei secoli XVI Presenta infine il Gmgresso prega ddk dapprima s*era si è poi dovuto, in opera di restiiugew pensalo omaggio e ai voti espresri daO*altro quelle opuscolocontenente Marciana, predi^xMledal dott A. Se- volere manifestare il suo a lezione intera col- lievi che sorgono che si vuol compiere un popolariddla dato loro posciarimedio quindila del secolo XV lato le stampe qualesaggiodeDa le descrizioni di alquanli» stampe garìzzie XVII, e di Milano, includervi dalTun dotando e verte av- topografici Fordinamento facile portare altie^ le difficoltànon del piano vagheggiato, poichà,mentre la ricerca alle stampe dovrebbero criteri vum rigorosi sarà 091Ì singolovolume dovizioro Indice generale. Egli esamina stessa dalTamiMezza sono descritte secondo essere e le diverse collezioni, ma di^xxta con disordine all'apparente che è quante essere la importama ai ciìleri che accenna e del dottor nome a la ricchezza intorno al metodo avviso aOe particolarità e impresa. Sorfaelfirileva Tallo valore hKcazioiiepresentata ed di il Novali FimportanzadelFopcra,ringrazia la discussionesul apre Fumagalliappoggia e tutto dotta puh- tema. la proposta dd cuore ddla Novali fa molti e e particolari elogi del saggio. Sorbelfi propone dagB studiosi e n plauso al Novali, un voto un e al pia presto condotta al fine;e prof. Lovarini naochi bolognesi, e dottrina particolare con sintesilucidissima con e che l'operada lui intrapresa sia seguita la proposta è approvata. al Concesso i suoi studi sugliahna- comunica i risultatidelle ricerche spedal- brillanle espone del secolo XVII. sui discorsidefl^astrologhi menle A questo punto ripresapoi viene prossimaRiunione n il presidente deDe ringrazia sotto la «CoMidafMMio Roasa proposta è approvata VIII proposta i cultori di fra 091Ì sua Capitala il sottoacritto propone di disdplins^ in Roasa Riunione ». grandi acclamazioni ed ^iplausL di darne anniversario inrarico dei i^|w4iì seguente proposta: dnquantanariaprodamazieoe ddU maniam l'amunzio al Sindaco ddla e pfftfnto plaudendo lavori approva suoi zione nel 1911, quando la Na- ossequL Presidente: Canina Poco dopo il conte Cavezza prodama Ferito ddla votazione il cantaled'Italia.Compio proclamazionedi Roma i^^ifi^i^M'fiwj^^ nwifiift voto col seguente Irlrgrammat di Roma Martini che riunione prossima tengarinell'Eterna Gttà il 30^ feslKggperà grato soq^ende la seduta; la quale lettura ddk Italiano oggi terminando Gmgresso Bibliografico on. e (fisculereintorno aUa sede deOa per delFon. Martini dà nome la S. B. Isnga in queD'anno la Il Preridenle propone « a che nel 1911, celebrandosi k d'Italia si riuniranno in che anche conte comunicazioni Gavazza sodale. Fumagdli anche eomm. La del presidenza per la Presidenza e ». siglio il Con- Direttivo. Riescono detti: pnsidenie. Noveri; vlce-pruiJenti, Berlardli Mohnenli, Manno, re^ifoW Jei Brugnaldlie Martinelli;Irserfers, Pupilli. Questi nomi sono aooolti da una F. Martini; eonUgUeri, SorbeUi, Fumagalli,Fumi, Buzzati, Gafiuri,GaHavrea» Frati, D'Ancona, conti: e ynande ovazione. Allora prende la paiola il prof.Francesco Novali, il quale pronunzinil tegusnie diseonoi • 153 • GK « ghìoo dà «Si^Mii e appiana coi qmJi Voi ncH'unanìmità Temnenle ancora CoQtoci, Toka una vobto avete che nia, FtiAcio onorevole a ed agliamid me non meno manifeitarvi paroleadegoate a Ben •*è potuto fare appunto ad che carica una conforto e ben glistudi che per di fendere msnrama, buon fine tafano di ci sodahno u nostro Permettetemi talida mani poche state sono non dirla perdere,per lievi;ma. né fsiteTJnni la via con dunque dinanzi serenamente la verso dw mete hanno filologiche e Accanto rarvore. rigoglioso^ dSwttuti in non esre provocato fattied sti« possono L'e^wsizione ». in Voi tutti un teressamen in- utiH conseguenze avrà lontano. Ninno maestn alto il vesnllo per cui combatterono fedele de* interprete vivono ne non inviando (cosivivano Mannob saluto un io lungol)che a d'essere anche sento memore e Diomede Giuseppe Pìtrè, a a rallentare fl [loro a purtroppo, i quan, ancore senza noi; ^ledàdplme tre anrcnnano iqglorioMhattagKr.Ed non vostri sfntimcBh, d'Ancona, ad Antonio de talum venerati, soosamcnlo e vinca. Checché d in decadiwTa e compiuti nmabili progressi, a incertezze noi, e proseguiamo senza a sorride da d il generalecompianto,altri parsi tra voka sperania breve nd tre bile piena, incrolla- deO'altezza imhara77Ì,ha nostri competenti le quali ci siamo tm oonchnione^ F^irronismo,la scuola storica è tutt'altroche stracco uno a ^). «Guardiamo storiche sforzi, si oondnoendo nome, ps"i^ino ficace più ef- e tentate^ peranco fede gp;pnde, fede in Duite, «la che si esplicherà certo vivo, confiale, in futuro sempre non riipor- non maggiore autorevole di uomini le diflìcokà Certo nostra. che si è fatte qui de* momentand ?noera Prràdrnra nuova addirittum il diMgpo definitivo. fermato o dichiarazione forre superflua: io ho ima fard del degno pin sempre prime linee ne'fnturi destini della Società questiultimi tempi direzioni nuove quarte rioooferma accetto Confortata dalorgoglioto. misure qualila parolaeloquenteed in queste sedute segpute le « svolga in ù che poco Favvenire. Ed meglio per e lei,la con gratitodine. snoera ed isprntia alle letterariediscipline que* bei diregnidi lavori prolitlevoli nofailisBmi ideali sriwitifiri, de* ha fare più a mprei propriotrovare approvazionedel tanto mona (perchè nasconderlo?) la mia compiacenza e non rempre PftwidfiiTa veodua aoeM non elevata, e della quale vado cari, si avvìi in son db*io aumo» nella via intraprem,io fatiche perchè Fattività sodale né cure mio rtimolo e di avervi certa le iniziative, tono intima continuare a oltremodo reputo Fincoraggiamento vortro, mierà incitamento quanto snora, invilo come la mia tutta codeit'aiettiioiadìmoftrazioBe infatti che 10 Raditi nel pia profondodel e deDa eg^ Inn- ambito di rappreientane la Società Bi- che bBafniìca Italiana,dingeme le ricerche,amecondame ooii dolci del toIo. la promnlyiTÌoiie accompa^iaie fnwmosso a tVwamiri, ste«- sandro Ales- veterain signi in- delle scienza bibBogrefica itafiana. E « d'ottimo fÌMfta, modesta aqgurio,o Signori,mi fenice,dalle volte accade di vedere coteste ceneri, proprioqui,proprioin Bolopia.A sue son in o Achille Bertarelli, che hi storia di Venezia, presente, difattigenerod amid mancati doni in denaro picziod dmdi. il dottor cav. dd 154 • vadano un e dd passato me « nostre sia difattiquante ékpmà. ood mi- le antiche toni, i palagi maestosi, i porticati che beneficio ddla a ed un innanzi manoscritto uif. Carlo Frati, che ha tutto, dd BeMtialre d'amour schietto ed ringraziamento un vohito offrire Società hanno a titolo d'onore, il dott. secolo XVII, risguardante vohito regalareuna Bolognere attribuite al Della PUgGola ed secolo XIII, che racchiude Le coMod grandezza austere Ricorderemo ha dato lire duecento ed copia quattrocentesca della Cronaca fnmoeM la dttà, dove rebilmente alla florida gaiezzadd 0 Non ^la Plresidenza della Società che semfan di Riccardo plauso sentito. importante un codioetto di FouraivaL Ai neQa le ookmne tra nuia e cospaige fl piede neQa mettere Rmasrimento, dove sacre ideali pagani;sa ed il Medb in per Evo deO'arte toscana contegnosa ne' monumenti par contimiare fiero vi ribalza in armi fermezza e sul la patria: chimere; idre,non non fl calamaio, la gloriosi, che dino del libero s*atferma inlere neOa comune il polente nella trattener chi trova quasi scudo Profetiche parole!Ben donne Accnnio che sovrana, semplicitàdella cane non nawide re mflizie cedettero "gomcnte « primi del Trecento neOa matricoU BonQnh fl agpor fl padre del biondo nello dfligenza o i sotto Enrico scrutare due autori, che siano mai Dante, da n i testi giuridici coopererà di nomi e Cecco ricordare compilab ima maggior predflezione Ma a che che o|^ di Giovanni svariata andrei io più a in a tra che più qnest*aula, aUe scuole: Vioat e le imperiali intatta. Ancore sostanza PtpuììM noioftos, de RomeoM suo dopo l'altro gTfl- Tun passrrinnn cita qui la solle- d'Ascoli al Petrarca. E pure a prima promuovere altrove che del Digesto, vate gra- e che indici,apprestar repertori dal compilaretavole tpofi e altri volumi, preriesi agii studiosi ed per bolognereche di quel mette inrieme di Stridona santo ai forre i primi indici di ci ofnno Andrea, che noi; Giovanni opere la tadina, suggello o|^ manifestazioiie cit- riscontri. E a tavola una cui dicato de- aveva Calderini,che d'un poderoso r^ertoriobibliografico arde* Ebri di Salisbuiy, uno a cui fl medio attinre evo con pregevolecopia di dottrimi. e hmgo rievocando neQa Italiano porta scolpiti che repifwra latinaarrida la gloria bocca vale fl veltro bolognere«- come »; urgente apporre fune in servizio deUe fl culto più fervente;Giovanni riochisoe fl PoUaaUcOM « che Cesare a piccioloveltro spesso alle pagine del Codice prontii del Trecento glossatori memorabfli core rapidie insmsihihnenle stati notaio del Viyia agevolinole ricerche,permettano pe* libri legalisi pasre « alti nel sole portici di glosse, di scolii, di r4miinmri, appar son Sigiasi, de* Pcpoli, si compiace d'esser inscritto la produzionedi veri lavori bibliopafici: qui dove dottL Cosi formargli a aper. fonna, per Bolopia,Romeo di s'intitola ne* pubbliciatti e Pier deUa da lustri d*Italia, neQa La scieroa cosi impronteràsempre impunemmle non con Timpeto delle schiere comunali! sotto de* Notai domina». che resre quaU la virtù del ótu- bolognew ore tenUur Moepe magn» la tradoDone perdura ne* secoli,mutala E Ro- mcroUafaile saldezza. SoKio sua pumrlo quando trremodì, poiché un re su spiccano,emblemi.mnsilari eppur piantari denti nella carni del dpialedi Svevìa, fl di che alla Fossaba pesM qui trionfa italiana.Qui il feroce ringhiale. corre A sui vicari di Cristo bizzarri mostri si contorcono ddlo al pensieRH il notaio ai testi antichi ispiraTÌone attingere anche ad de* rinnovati de* glossatori, sepolcri i marmoici accanto sempre si dibattè nelle quellede* Federigorispondevabrevi parole ndle del secondo alle minncce nel campo dico, par me, lo scartafacdo del tabellioDe.Egli è quel RoUndìno penna, m- s Firenze è la sede del della gente autorità sarcofagonon suo ma Qui salito ad il notaio de* Passeggeri, senno con lo slemma, a la Classicità soccombente; contro de* restauratori dal gpnre, della sapienza di Roma. landino, Robndino sole che tempere rìmienza contro ancore simulacri di venturieri;ma o del suoi la lotta che fresco vigore il genio della stirpenuova, arche di tìnuui le piazze non si riflette semplioee viva; nell'Altisdel peuiero italiano.Se de* Cesari vi combattano e aspro il suo tutto il caldo bado sotto polveriole pitturescolorate delle pareti,raTTÌva òeifiavi ingenna e Roma severi meno anno rocca, la gnu sicché le memorie rosrifnrif, invece d*im cui la fede gfiantichi anittlacriin di diYcnire lonlMianri, panno ne memoria la irraggiò con e parola una serie di fasti gloriosi nel cuore? Sempre alla nobile cuUa della vita trascorsa; più volta lo udirono Bononla, ertaeat, fiweatl povere prorompere risuoni dunque anche nel passalo» fl mollo mia per palo ». • 155 • gliappiana che mcctimo Cernii breire ed proomiciàun U R^ per al Minìitro un itìnata a mhilo al Premiente aoooke. £ «bito con una ed d'inviare per m ooalo UHiàA i nnovi limitati del problemida «n calovom Attilio Hortii. Le procedente, ovazioiw chime « U il pie propoilo Cu* wmpatira Imta Bologurm, da* rimaner lungameiilft imprena nella mcnaoria di quantivi partBeipafom"per vi furono in- «no relaTinnedei lavori. matta e U mm comune elevntnnn de^ la f^ Stampato in Milano, nell'OfficinagraficaBertiaì Ugo 156 " e Vanzetti, via Tadino Vigano, geitnte-mpomabiU n. oor^ aijomcnti trattati. 1^ o vana Ca- ooma. dn triegramma al Riionamirw (ondatora della della Riunione dialità,la ^ooondità.che vi mpi^ rottaniwniiitf, che di chiuMra: Martini, aMÌcurò i convenuti che anebbeb minuta ima Fumagalli pfopom Infine il comnk reo» agiittndi,prol.caT. Piovreditoie e diicono quelligià rìaoltL peeeto poenbilemviato Sodata, magnificheparole del Morali, il in lilieTO Talta importanza,tanto Congveno^ del quale pota dicati, quanto k indovinatÌMÌmo 51 OFFICINA GRAFICA S VANZETTI MUDANO B£RTIERI del Indice ElZIO LEVI, codice n fascicolo presente Chinassi di antiche rime Pag. . FRANC. NOVATL LOD. FRATI. Una ille Ineptissimus " raccolta di Ciones..." offerta rime 157 . . 169 II Giovanni a Ben- tivoglio CLAUDE 176 COCHIN. Un frangais jansenistc Milan à 180 1651 en . C. CALLA VRESI. vicende Le Biblioteca della .182 Cousin . . BIBLIOCRAFIA. parla (Si di I. Morgan, Pierpont Cennaro Lacava) 186 CORRISPONDENZA Londra) (Da 191 NOTIZIE 194 PUBBUCAZIONI RICEVUTE INDICE VOLUME DEL DONO IN IN O CAMBIO 197 SECONDO 199 AVVISO Col a) dei tutto per // Libro la e alla manoscritti, per pagamento Bibliografica tutto del Redazione delle (Via quote Lazzaro dei sociali, del periodico dei 25, Tesoreria Spallanzani, 26, libri, la presso R. Milano); Tamministrazione alla di dirigere: cambi, giornale, (Borgonuovo, concerne Sede Biblioteca R. volersi direzione Tinvio la determinazione a la concerne Stampa, quanto nella pubblico Scientifico-Letteraria Accademia b) quanto la presso venuta il ed stabile sempre Italiana è Soci signori i pregare sociale Presidenza la Brera, rimanendo pur Bibliografica Società della di anno, nuovo della Milano). ed Società il n Cibro e la Stampa '' Billettiio Ufficiale ma (R. S.) fmc n Il J\ é Gbinassi codice tutti Società BiNlogranca imàu di glistudiosi di liricaantica è cerche di Flaminio cetto, contenente il Sirventese frammento « Kni )^ ^, storico ddle sia codice 1 Nelle « colla « Naldì ^ seguitenel gennaio del « di sua « di messer «del dì Faenza 1856, Il GoL F. 789 itortco la 1 856, OnaUue per detto guerre e GhibdGhisuo ghiottomiefilologiche Francesco conte Cattarti di Zauli- Brisighella^ Gessi famiglia 20 pag. dd Le di Guelfie dei Gertmd e S. 111.toL IX. Romagna, Cb"ettìni al segpio alk ìbl Am di Bologna ^ Munurk 22 pag. nel Ì264 e e tegg. 1280; ilelTABCora. 1841. biogra^ « cfr. F. LANZONI. Alctm 1876. UUid^afia lierila dal Lauam. ZAMBRINI. ")• » LtméerUuxi le firodnde tra Firenze,lìpogr.suDe logge - 1608. «ori nel 1870s iaiomo iscrizioni. Faenza. «) NeDa aKhe alcune del nozze aecolp Xlll, Boiopa. Tipogr. Gndi, 3) Nacque wà e quel nozze Guelfi tra SigJ^ marchesa in-8^ Defila, di Storia Patria Frammento fioeda ed proto di occasione faentino *). Dal filologo e Petrarca. Francesco 0 F. PELLEGRINI, *) dei e volle far segno viva esultanza coll'offertadella presente frottola inedita grano, della R, Lambertazzi ripresenei seguentiopuscolinuziali: faustisàme . ri- preziosocodi- proprietàdi Giovanni in trasse proprietario fuori in due le diede e le bdle bologneseUlisse Guidi» guene poi passato nassi, valoroso letterato il fortunato in primo il dei del libraio il pubblicòper dopo noto ^) come Pdlegrini Geremet^ dalle mani che anticbe rime Oliere volgaria op, dampm di., pagpM dd eeeoù 146-148. Xllie ha XIV*, 0 n. 37; cfr. Bolovia. 1884» e 157 2. AI « « (per nozze « a Francesco c€tP. Zambrìni merìtìssimo 21ambrini-CarIo Pellegrina di antico testimonio presidenteecc. - Giovarmi Chinassi Lx"reta) affettoqueste inedite del rime buon se- Faenza, Tipogr.P. G"nti, 1864, in-fi® offerisce^ gratulando « grande,pag. 8 "? *). Nel primo di questidue opuscoli, proemiandoalla frottola Io ho tanto taciuto attribuita al Petrarca, il Chinassi cosi parladel « colo codice: suo Da « cod. membranaceo un di poco che meno cinquantafacce, da tempo venuto Elsso è di buona poesia... lettera, scritto, a e quanto sul finire del secolo XIV menante da alle mie mani, è cen- la tratta guente se- pare, Che questi bolognese. fosse infattida Bolognalo dicono chiaramente non liane poche vod itadi queldialetto, ridotte in parte alla foggia comecché, se dò la lezione il più appaia abbastanza conetta: ch*eglilo togli, ne stendesse in quel tomo puossi agevolmenteargomentare dalla qualità che delle abbreviature;senza si abbia che in che vero, volesse,e di intese tempi anteriori, quanto a più memorabile più parte età amanuense, mano sembrando a quei di degno. Hawi disparate, pertanto cose italianae latina; sì in prosa medite,composte in lingua conto, verso; priano,una vendo scri- e fra cui, per passarmi di quelledi minor di S. Bernardo leggono nel detto antico idioma Epistole in come tiene, con- quel volume, raccoglier fuori di poche cose venivasi mano a vi si entro remota: meno formar a di mezzo per dettato in niun ascrivere ad che quegli, conservare di la ad un lungaleggendadi selda tolta dal Decamerone Petrarca...; ma e che forse dò S. Albano S. G- e martire,la storia di Cri- novellammte nanata da Francesco assai letteredd primi di questo secolo,oltre due dell*antecedente, le quali tutte potentati di tale rilevanza che il farle di pubblicaragioneesser ncm sono utilitàdeglistudi storid.... Quanto agliscrittiin potrebbesenza linguavolgare,dirò prosa che per tratta troppo o 158 o per commendarsi a conservare gran la sanità,né fatto la aver vono de- qud versi che sotto il titolodi Frammento tra' Guelfi e Ghibellini, furono,secondo ecc, op. di,, n. col. 699, Topiacolo avrebbe fatta per è sono felid 0 Cfr. LANZONI. morale non se de* Rimedi Storico delle guerre aUunpa, che più monta si uno che opea XLVII. mveoe a Secondo qveUo lo Zambrìni. titolo:FRANCO partire dalla sua dama. Le opere SACXrHETTl, volgari a none Can- impressiin Bologna nel questo codice medesmio, da taiersi in agricoltura, più e frottole di M. di antichi filosofimesse soitenze da Antonio Vannozzo Ferrara, e Francesco m*è date fin qui alla luce. A e Parma, mai, de* quanto per maggior pregio al crescere con^rendcHio poche vi si da in di Taddeo rime d*alcun altro, non di Pepoli, noto, precettidi riscontro di altrettantilatinida Giovanni versi italiania varie molte ancora però sono , si danno poche strofe»ove pregio non 1 84 1 lodatissime noscritto ma- poesiedel Petrarca edite tutte, salvo questa... ^. G"nfr"Hitando il Guidi che dubbi » il e fi^uolodi del sirventese il codice una fosse non costituisse Bisognadunque ^, estense ^. " sessanta dai Guidi anche del volume », carte il ne ilChinassi,esin avuto pari tenqx" partifurcHio di Campori della otto soltanto di carte, l'Ulisse Guidi. cano Man- cendnquanta faccie " Questi, evidentemente, poiché ebbe piccoloframmento di dd poeH holùgned leUer., disp.165). Bolognt. 1861. otto carte, pi«. XXIV: raccolte cfr. F. a cacciarsi pro- pezzi le diverse Il fram- separatam»te. decolo XIII perato com- i varii del Chinassi morte ed riusci insieme raccostò partie vendute disgiunte e nuovo rime codice un arrivare alle 4( Alla farli rilegare. U il codice del diceva come per le rimanenri senza 0 T. CASINI. 0 codice Senonchè costituito di davvero è descritte dal Chinassi. cttrìoM che ponenti scopriree di acquistarele molte altre pagine com- origme l'anticomanoscritto più di che ammettere Guidi, abbia il frammento pochi foglimembranacei di 4( » *). Il pochi fogli « che l'ipotesi Sirventese,identificatodal Pellegrini con « di membranaceo fogli membranacei al Casini confermare a sola parte; è naturale una la fortuna di biblioteca alcuni precisam»te identico al codice Chinassi, ma soidog^pervenuto m « parla« ci discreto volume. un parladi ci guagli, rag- parecchi manoscritto,sorgono suo lui ebbe era coi di cendnquanta faccie ^ di poco meno mare settantina di foglidi membrana, i qualidovevano for- Chinassi invece Guidi del ci dava incertezze;infattiilGuidi e cioè di ampia descrizione del Chinassi questa ordinate e (Scelia PELLEGRINI, op. pagine 23-25. cH., PELLEGRINI, «) F. ^ Ctmporì. MttceO. eodid fl cod. e manoecrUH ha op. di., pouediiii dal la numenzione: pi«. 25. 36. docrìtto da y. N. march. R. VANDINI. Gius. Appendice Campori, Modena. prima 1866. Coiai, al pag. 21. — dd Ora 6. 7. 9. • 159 o Guidi mento cadde lascilD passòpoi alla biblioteca nessuna partipiù ingenti dal Casku né dal PeOegruì del Sifìwdese Tra notizia (u le rime che al codice Vannozzo; siccome dovere no9CfM dopo mesi Catalogo di ^, fomiti dal Chinassi n^ Per Frati di ddla prefazione piiiil Narducd in qudle ma- mento fram- da una contenuto Boncompagni nel ai guagli ragfrottolaIo ho tanto avvertiva stesso già riconosciuto aveva Il gialla. tutta un insieme tenuto ^, corriqxxide con 1862-1892 tientennio tunate. for- il Pdlegrini. biblioteca che entrò ndla codicetfco, il interezza sua lavoro del carta rozza parve facilie di membrana, una rando prepa- abbastanza edizione dd nella seconda carte ventiquattro questo Carlo tracce dd pubblicazicme la ne ve delle parti mancanti possedutida D. Baldassare Boncompagm ora tadato. si occuparono qualche anno padovano,mi restituire nella e speciedi legatura coperta da cK da ricerche furono mie descriveva di rintracdaie manoscritto suo rimatore sulle con^^eie per codice Chinassi. Le Naiducci quanti akri sto dd il mettermi Campori Pochi invece deUe ma più potuta additava nd ilChinassi l'edizione del canzoniere subito mio da ni per 0- alcune dd sono di Modena; estense rimanenti ni Campori, donde del marcheae nelle mani esattezza in carte una nota che parte dd una codice faentino % vendita Alla Vittorio Emanuele di RonUt 563, che mantiene num. teca dalla biblioacquistato odia quale fu contrassegnato col Boncompagni fl codice Le tuttora. Vittorio Emamide (che prima occhiata,badando alla fu carte ventiquattro si trattidi rozza coperta di modernamente), aggiuntealle pori,danno bibBolaca Ghinaaii fu potto dagliaedi 0 La la ttada dnoM totale di sessutaquattro un dai peitona dalla biUiotoca Comunale S) Roma, 1892. pag. *) Infattiil codice pafia deHe ^) Le 160 Q tett. otto carta dd facce. Per nccbè ill^afla, scorge alla di stracci piccicata apcodicetto Camarrivare è difficileitabilirecon codici. Quanto ai libd,ani furono in gran mn alle pie- parte aoquiitati di Fanza. 306 e M«g. nel primo catalogoedito matematicbe notizie che (Roma. 25 • Scienae manca si lacerto, un del frammento e con Io ite«o titolo a Roma, Tìpo- fiadie,1662, ci focniice il Naidncci tono infintiricavale da ona lattea di C 1890), incollata tul primo fogliodi i^uaido del cod. V. £. 563. Frali « pezzetto. terzo frammento dal Si prof.Giulio tratta (r-F. 1),di zibaldone dell*ampio Bertoni di appunto 5. 1 frammoiti Chinassi. Sicché ci non ricomposto dal può di essere fortunato il neOa terzo dei varii 1 44 pezzi sembra vantate vicende del povero che concessione possa la da originario, non per formano facciate;abbiamo — sono è d^ bi- La sizione dispo- la seguente: Campori, r- F. 5. 11 (mm. Campori, 7. 9 (mm. t" N. 563, già Boncompa- 24. e. totale di settantadue carte, cioè di un dunque raggiuntele Ciovanni « Messe Chmassi. quasi cendnquanta in perfettaluce le manoscritto, ricompostele pagine nel loro ci rimane ora Tauguriodi se non compagni di studio tutti i essere frammento nelle ricongiunto sue insieme ex-Bonconq"agni manoscritto compierà,Timportante Chinassi vena luce sulla storia della coltura in or- fervido esprimereil nostro Biblioteca Nazionale di Roma, finalmente del rilegatura poca nuovo conservati n^*Estense Campori nella biblioteca Elstensedi Modena. si di 8. e. frammenti augurio niva ve- p(x 40. e. faccie » dme ora Biblioteca Vittorio Emanuele, cod. tre che e Vittorio Ejnanuele di Roma. gni 537, (mm. 250X190), I risponde, cor- ddia seguì allo scioglimento Biblioleca Estense, Fondo C: re-- dubbio; il codice che del libraio Cuidi Biblioteca Estense, Fondo 250X179), codicetto quest*ultimo nessun bboteca del Chinassi;due frammenti B.: identica la di- filologofaentino, andò nell'asta pubblicache 250X179), azzurri. Identico è 250X197), contenuto giungeva franmientario nelle mani A.: no ma- qudlo degli altri frammenti, alla descrizione del come (£ Modena, stessa le solite iniziali e coi rossi ed (mm. Campori nelle pagine, in trentacinquerighidi materia golarescrittura. Inoltre il smembrato i codici Estensi. del fondo del Sirventese^ con paragrafoahematamente della sposizicHie tra di membrana, scritte dalla carte quaranta dei.due il formato io rovistava mentre corre fu additato mi trecentesco piccolo manoscritto un che vergò il frammento solitisegnidi dal Chinassi»ci » annoverate cencinqnaufta un ancora n che meno poco che, — nassi il codice Chi- partimediante menti coi due framSe questo a recare voto non Bolognanegrdtimidecenni o 161 o del Trecento ddie fonti più notevoli per costituirà una e studiosi della letteratura trecentesca tutti gli latinaddlltaba vcJgaree s^- tentrionale. EZIO o Tavola o 0 OKlnaaai Codice del LEVI A T. F. fCod. Camporì. RemeJia 1. e libri»maximorum meJicorum, de rumano la condicione ebbe dal da nasemento 2 e Galienum. tns» Tomo la sdenr si conservi ». — Inc.: Frons « mbea, aeamium modem signfficant oculus sinister minn* declinata, siqpterdlia ecc. hana Salerno de conservatianem Inc.: — epulas,sonum post Babillononun Regis filitts. soldanus EpisiolaSondi Bernardi 3 B. e Inc. Generoso « 5. e elepeni non capiivum. tranamiaaa se Inc.: — compilata Inc.: LUera 5 a e. nalem Sondi xione rderttiania dumo *) Si delle opere in più caretlere per w. 162 o depiineni istisrespezerit ». ad supradidam. PasaagerU»de Bononipa. eius penitusdiscó"entur » ^), d papaia Bononie cantra Inc.: — « de d.no Zandia prò de quadam cardi- daminum per ecdesiam d eum Laboravi Florentie comuni comune I titoliliMti coBotctiHe. rotondo e U in ooraro nei cod. in inchioetio tono romaruxm in gemitu popula Bon, d Neappali tradaiu, tunc ». oocar auis cum quad t'intendono quelH deHe gerir oigebat citar qui GHISELLI. (cod. Univ. 770). nibricbe;le role pa- nero. toitta da Rolandino riipoita bolognen; baiti l pag. 436 ai brevità lolo le irofiflioni bìUiopifiGlie pìftneceHarìe, ometleiido quelle *) Queela qMtola codiò de ». Imperaiarem Imperatori Federica Mccclxxvf, in Bon. vos — filliquem »ui didwu familiari», Ambrozij G^tri H. Regi» rei regimen Federkum per Ralandinam capa. d.ni Caroli de la Pace tAua mohi per Dani Baldessar illustrissinu « Raymondo reheliane fada martij anni fade nimici sit tibi ne cave, ». ei curam Bononie Comuni Angelli prò Litera miaaa 7 B. et tran»mi»»a die xviiflmenai» e ad occaxione daminum Exurgat Deus « Inc.: — medico» per ». Bononienaes per cenare mero, fuge merìdianum Etsi fortuna serenior « dittata per d comarti »uperbiam in Re»pon»io fada — Farce « militiet felicidomino Luterà carparistrammiasa sanHati» Titulua magni Samacuraniis. 3 A. e. ad Regi Anglico. Surgere vanum o de signa inferni[aieI. b\firmi\tiue — Regala iim. l'arte de troyare B. Mala 3. e del corpo natura sIm la fermerà la quale Tomo mistiero foe de servandola, non de sumpla nmlabite Tè possibile e Perchè « hamtih carpare la complessionee corpo, la quale in sanitate la per fin.: Inc.: — ti sanUatis ctmseroaiionem drca 5. 11] PaMoeri Memoria nel 1239 anUehe ? manotetHk rinvengonoin d!f Bo/o- te EpiUola Sandi 25. e adversos et Litera B. 30 e. Deum Demeirianum. Ciprìani ad qui et unus iransmissa est venis Manfiedis de FopenHa. Asicfgio de Vichlaum d.rmm Regcm Inc.: — Oblatnuitem « sacrìlego». ore serenhsìmum per Inc.: — quidem Lkeranim « eie, tnnini tu». quas e. Hoc 34. loharmU de Ripadsa, tempore captum. eum e. 34 gMidet e. e. Inc.: — hta B. 3urtt Sopnia Danìelis prophéte. 35. — 36 abatis Sancii Prophida B. Inc.: — Inc.: De « sunt, — Arimino domina O « de Urania postquam xiii mensis Lutero Bernabovi taKter me mordi tata comple- d Inc.: Ab « » terribilem dicentem: mieti scribe ifocem eictremis montibus Prophida ^). — tronsmissa Mediolani, per Inc.: — « esdbit deo Germanie biBe- astrologi magistri summi fada tempore d.ni Tadei de Pepolis djii Bonon. dominium » padfice possidebit '). B. ». qui fileraiprior nintendi 39 perito viro et didi millesimi. fwrcatus cauda, levis incessu e. ». bono Nabnchadonoaor In diebus illis « BeneditH Prophida Merlini qui oudipH verdura Inc.: — Romam supra Incepta Arimini Afcodxxviii die — die xxiiif augudi 39. est letatur ». civitas et doctrìnasti». que dulntanduin Salamonh, verbo didi ordinis in Brdenorio. e. quo Valde « propbetianim factarum tempore firaMs d.nus Papa et cardìnales depttmenmt omnium sumarium es/ Inc.: — decem offldolesBailie Comunis Sicud magnificidommi nostri « Tadens Floren. 8 [data: » d. ott. 13841. e. predidam d. Bemobooem. per recepimus litterasde gentibusmilitantibus» stras d.ni Bemabovis Litera Inc.: — responsiva ad Luterà 40. Recepimus « e/c [sic] vicecomitem vestre [18 fratemitatis literas» dominis [18 « Ve- I384p). ott. misso Inc.: — ott. Bon. Andanis 1384]. B [Cod. Camporì, 1. e. magistri Antonii Frotula Bon. Olegiod,nus de ^) Quota profeiìaè {Regala Singolare»,ep. libio Anìùnh mio ') e. e Il),nel cod. da Niccolò die XXVin voi. II,pag. ch'io mi propongo ") Arch. 164 205. o Di nel TraUah Marc, maestro 127 cfr. fada Chiesa e. Ferrara ducorre dei Trecento, cap. temporiM domimi codd. TahuU BihL breve. e ù nel IV. della biblioteca Palalioa di Vienu, Beniniendi ci rimangono anche do^ Firenze, MEm., Reg. 20, eiia Berna- da (£ Nkofò 113; di di corte uomini e d.nus lohannes dum obsessus per d.num la contro lat. 3121 di pubblicaleed ilhiitraveIra di Stato di quamfedt lat XIV. Ferrara, poeti augusU: 9] persecutus d 95, col titolo: ProfheUa magiatri Beniniendi MCCUCXXXVn ° multum anche alata 8. 7.. de Ferorio profeziati legge nel cod. medesima La essd Y- N. 21 e segg. Tadei Palai. de Pepolk in VindohoneaUe, inlegrwinlÌOTÌini veni volgari booem; pdtbai consUium I B. e Frotula 3. Si forte unius mam Set tu ')• » Inc.: — l'ò « llito ta- tanto pocius Zaffarini, Inc.: — apud capellam Palacìf d,norum 5. Copia Tbor didtur fare fahricataper que male cui Anciano- dieta successit causa. Inc.: — PovoI « » litere iransmisse untus decretorum recomendationem Hoc 5 B. e laureatus. de Feraria ymo aprilisMccclxxxv Pigolide Pellacanis èi oxelado ^). Caldatinis tam Qà fo chi disse « [Frottola]. » poeta scripte posUe reperto die viU e Inc.: — Bon. dvitate ^. » rum, mio, Petrarca magiari Antoni Jole me Copia 4. e si trombi relaxanda et [Frottola] "). » e Frandsais habenda Ecclesie Romane» an Yol trombar Chi « Dmus 2. e « Benabovi iftiidomino an de concordia de etc, [18 In^o » Inc.: — Pape n.ro debi- Santissime Pater, post « de d. Guasparum per 1388]. destrudionis prindpium est Dio, padre doctorem d.no « simo Altis- d oites. lo insidire non vale Bonon. dcitatis Inc.: — gloria» % C [GMJke Boncompagm, I. e Z"e modo Inc.: — Lo « pingucndi terras da ceda terem » fin.: — a 3 A. e. « figo» ^). ui frottola nrà ^) QiioU dà Màcoli del!*i4rctol9 5^co eorUemporanea, *) È Sior. Lomh., 21atfarino cfr. il mio a di crUko cauMa). Dai iota questo Casini -T. Atti pag. volumi e Culltm',ott il Sinenie$e Memorie 196 e 1905, X pag. ^ £ quellostesso veno le terre da s. 1365 rittmi 1..pag. Depot, Volpe, nozxt Monna con Pooerià inquisizione (ef et pubblicaU da e a la dei del codice scorta ANTONIO Tommaao dicia meceaiU MAZZONI-TOSELLI. O. segg. Con e maU Ffoi' MONTI. Pelacani, per nocze L. 14. e dei Geremei di Si. Patria per ed. da U proo. F. di PELLEGRINI, Romagna, S. op. ctf.. III.voi. IX. 95. frammento del Tesoro cke de soiia -TORELLI. 1832. bscìoolo UI, pag. e dei RomUcì 47 [Qti/de II de$crtre]. se quellodel codice della Comunale MAZZONI jue criminali dell'archivio di Bologpia, essendo registrì attréoHa della Palatina di Vienna, in 1360; cfr. O. deDa a. tratta dei Lamheriaxxi della R. segg.; cod. lat. 3121 Mare /e e Ili,fase. 1-4. da poeticofu ripubblicato dell'anno proinnii(anella poeiia I. nefl'op. trascritta ancbe nei dncimìento curioao dei uno 735. pag. lavoro Zaffarìno d'archivio fu in / VUconti MEDIN. Storici,Bolopia,Chierici.1888. voi. II. pag. 443 poliUeaBolognete ^) È oia 1, la mgaente eoo A. dice la didaKilia, sottoposto ad rautone, come Campori XVII /raneeacane, am *) Questa frottola fu Raccontì cfr. per la (rottola pubbL dal Gbinaia *) Intorno stalo pubblicatainàeiiie me Lombardo; Areh. m nel BnìkOino de 563] d piantando arhores [ser]endo et hmga Vittorio Eman. ora 223 di testo toHa [Iltesoro ddla se descrive offerto dai Bologna, che Orfffne Paganin Bonafè di si ritiene due che leggesinel el modo de con- codici è assai di- autografoe ha la data lingua iialiana, Bologna Tipogr. dei rustia, poesiadi Paganino Bonafede o 165 o CoruUeniia 3 A. e de Feraria. tanium 3 B. e « guende. Compotum est » — tempontm: mona. De De De De — solsiido d — De De Domini, De — lentia embosolimb. 10 e. Il A. Sequitur de Lune. tUmem cunda salta Lune. tonitruis Inc.: — Hore — (e.e) De De emobolidmis. A — e B 9 un bone d De celi B.) De anno — De ad- paschali. temano — — De — duplid inso- grande cerchio simbolico. [quartine] *). secundum sign^katinnibus eorum sepU- anno futivOatum. terminis di penna d*oro falcon gentilepelegrìno Medicina la peste '). optima cantra B. e De De Bìxestus lunari («.6 epathorum. anno — numero — De — anno ergo ieunifsquaiuor — De — « — sepiuagesime (e.7 B.) — De (e 4 a) (e 5 B.) De Uno A. 10 (e.7) dcn^bus aureo (e 6 a.) — Ecclesìe. uzum mensibus cancureniibus Epatha. doirina epatarum SequUur de disposi" Si in kallendis mensit januarij... ». « dieram septimane. Inc.: — Die « dominico, hora — s«- ». Alia B. 11 e. luna crescente sine pluoia. De Inc.: De « de ratio ». — c\2. « indidione ». salari: « Anm armo — — De eie necnndtmi temporibus: De dMnr carpare Sequitur de hixedai — equinoiio. 5 A*) regolaribus{jt. — o eie morluva], eroi exire SequUur de — lunarìs.» regularibus (e 6 B.) veniu Aff nugjntm human» carcerem sdentia certificanditempns est — — — quidem gandnim kfiJlcndis. De lunafj. dolores in sunt Ratio.... sequitur de quatuor — — per predidam quia nundum temporis huic sdentìe,ecc vero aiitem — Prìmum « ad guinque d duplessiliceisolarìs et est fmàa « Petrarcham Idide Inc.: — 4 A. e. Partes — Frandacum Qfìinque sunt — Inc.: P^trmce Io ko fa Iettoel punito cK Troyani p, canzone *). Quelle predoté rime in ck*io m'acorn », aoneito [Responsio fada dMum per d.tU Fnmekd martìs tonitruis d Inc.: Luna « qui d secundum signfficationibus dm Si kallende mensis januarijfuerint in die dominica nasdftur in ». — in diebus qui nascuntur 12 e B. — De erit fionna intMìrionft di diicorrara diftnamante in all'amoie nùo un dies iprius. ». Inc.: infiasaiptis ». nascentium significatione italiano Taniio 1 360]. Intono rozzo Si « qui oritur ». d. Januarii d kflll. hologneae,tcritto retta ho Inc.: signfficationibus. erit pluvialis d quando — Luna quando Significatio — signffieatione puerorum I^er eorum e sucessibas d ai «Svanì lariidelTopo- proMÌmo lavoio ifadicalo ad alcuni codici volgaridefla Palatina di Vienna. ^) NeU'Indice dei capoveni deDe Nkxolò e da Ferrara *) ÓL, (pele^ino)di 8«lii(e) £ C. dei mohi UBO CARDUCa. 1871. n. XXV. *) Ricetta di a 166 e lo dociio canti mi Cantiiena pag. mano quel ni un(o) (e) fuggito, Io lo alelai:De' dora Feirara die chiude il voL da di Antonio Anhnh n.^ LXIL falcon Uno ad rime in bracie mie [afe]topro uioIìto dello e haUak, monte penna d*oro tenne. rìvene, ogni tesoro. iparrieroo del falcone fuggitodalla gabbia;cfr. tiranAom 47. alU aolila. poetariora e madrigali nei eeeoU XIII e XIK Pi». seamdam aonnfi annis temporibus a ei Ltttìe. Inc.: — 13 e ai Inc.: — 13 Ad a ei omnAus secundum SeguHur -^ de creatioiieAdam A « prophelam ». eiaiem p. ab maxime nodPas eorum In quibus videlicet: Infrascriplis Iter. recerieiur naois — debemus cacere de vlneas Q^i ntJlp\cias fecerU, — qui nalusJuerU^ rum que quibus a planiate -— — non casus ^\ » quolibeimense. in ad mubos eiaiem dies egipliacos ei horas duo suni eius sangulnem -y assumere oómalesei qui egroialur,non — bello ioerU in qui Lune minuere — gaudebH rnm Inc.: — Dapnielem prima Adam IrtPeniendum operibus ei arbores. dira. seamdum (oerrt». natas qat prima quid quid ». Luna « debemus^ qui caoere od Luna « « mundi creaihne dierum Significaiiones B. Infra. e Inc.: — Disposino sopniorum 13. e. éits Lane. duei-^ poriu salubrHer exiverU, peHbUOl « Et e. 16 A. e 16 hii flont Or — — da da e pò, vola tempo corno [teriia pars Sta nel matin nocte de de mbìorum. [Verba coperto vero quid dt Inc.: — « nobilis Andree fin.: Amore ^) Finàace Or. cantilene a 1 5 B: e amor, Utm BACaNL C Felicem Vanoc^\ *). ClarMmi^ ^). FrancM Mfoda ordinis pagine professoris saae quisquis studti vuk yectityr mettam tangare » '') Gambacurie. Peti ». di 99gr9ll raeeoba eurto$a tentio nodum. amores nec celsi domini rudi multa « Aprilis.MoccljonUi.]*). mense le capelle[FraterTramagolusde Nesdo amore: Planorti de Opus magistri lobarmis de Parma frairum cuiusdam piace [Verba d.ni Tadei d.ni lohan- voi a in casto eroi colore el po[....]so 17. ^ d corno Non Oradus e — Pe/rorce] '). che de Pepolis dum nis Arìes, Taurus. XII, silicet: sunt Signurimirati d.rd Frandsd — — Signa ceK B. lannarins die....» *). videlicet: — prmUebe $upfMÌlikm A « dd [Biblioleai dampoi»lmH"fiareniÌnùMMe.XiKCkASCaikik^]e9e fatim N. 2]. Bibliofili. 102-106. *) È firuamento della un *) Madritak 1864. per poi da CARDUCCI, G. de* PepoB TaddM Braidenee, doao mdà Contffaie aKha coaono ddooe. XIV, roidiiie alfabelico dei cap., 0 QueMo N. pag. 9. non maoalro faiMiotoca di Qmmmi 3II"3I2. pa^ Di Ippolito Bcmivod^o (Bibi. a 7. 80). Vannau» 1908^ CCCXXVIU, e pag. e la lirica neUe corti darank Ione, aecondo bibliop. TaoMOziaiia 338; neUa la Vocthio Ninno famigliade* Ghiarìmimi tara dìfidle tro?are ben è Nanno a^ nota notizie acme in questo gponiale. ihidion del Trecento del poeta glialti del- lia Bolopm. ^ Proverbi rimati,tradotti da deOa a. data, dvetta col. 764), atampa\ a CXIII. La — bologneie;perciòCene di XV. G. Fncaze. a. di., VII. iL SaeebeiU, Faeaa,CoiMÌ, di F. Opp. ^. letteraeenza di parlar tia indarno, moraU madiigalefu edito da F. NOVATI, S., II. 1908^ r Archivio haUal^ e una Franceaeo volume il be$iM Cansont (cfr.ZAMBRINL Pttioelli-Ciierni, A, B) C£r. il mio toconda CHINASSI, LaKla-Zamb« nozze lialia mia, canz.: adito da G. Fabriano da Parma e tcntenze latine,che Icggomi oltra in quatto in nel cod. Magiiab.II. IL 15 doU'ordlno (»c do' Frati Minori XIV), compiaH e. di 38 B un eodioe [Awerft/ di ocriimo a a dk 2S 167 o 22 e. B. Si Utteras « denotabant que Ihesu Xpi Bemardus — no. « Ine — Lignaeneus e I ne: « fada Qum ibi cemerent, etc. Fin.: d'oUolfre 1382 Bihlioi, Naxion. modo bi aii: Talem habeamus marUdì deicrìtii da aodelà uba testo eeacana. 111, 1668, del cod. latini e e R. de' le Provincie di Romagna, Hiaior., pag. XXIIl. in Frane, di e vita nostra fetidis invectivam valet esce- die repeta- | onmi canne S„ Varmozzo nuovo e sotto mi. Ha!, di A. Zooghi diede fuori un della Bar- 5agffo Opp. volg. a aiampa^ [cfr.ZAMBRINl, Senienu veneggiatorebolognesedel Trecento Gritfoni,noto e Memorie XIX, pag. Hisior. de documento della R. 417 e di Matteo rebus Bononleneium Depuiajs.di P. di L. II],e poi tioria di in patria per segg. fu pubblicatodal Sorbelli,Introd. al Memor. ho biografico la lirica cit, pag. diffusamente Vita SORBELLl, ed. Fiorini-Caiduod, XVIll, nuova AUi AiiaeelL Fran' m segg. sfugi^al biografoA. S. Ili,voi Quakbe cfr. / la dmzioiie fra Ciaifanni Cineaio da Parma latino del Grifoni beccari del quale si disoone 168 L. Griffonincgb /Vcs/e di Maiho stesso brevis prodest nec 5. Taiw]: di itudioti nell'Introduzione al Memoriale de' Grifoni altro breve pag. 1 di Matteo HiMtoricum, del Memoriale [MURATORI, Un orabilem figuram Boncompagni hi pubblicatoda E. NARDUCX:!, italiani da fascic. V, ^) Questa epistolametrica FRATI .: Ligna(e 24 A.) volgare da Fr. Giefponni di Ginetio di Quaglia da poaia Minori, Fabriano, 1879 de' lidotie in veni Guiduccio est frequentem memorìam. il dì di S. Simone mattina latine tratportaie in morali autore — fedt superbianon sic ait: Hic Sodus Ut sic dixit: Quantum Sodus Secundus — di Ftrtme App., col. 141]. II e de fin ystoriam». dell'ordine Parma mihi Cam « lohamds fletibiis aer. toli, Firenze, 1679, 1, 271. Di sul codice fabrìanew AuguMo di untenzt Fin.: — lohannes». gesta Sodus Primus — « presentem mus ». sepulturamviri tres aspicerent.| Hanc apertam corporibus.Terdus - de scmt Moriis. Significationis cito transitoria, etc. ptio». Septem « epistole Peregrinide Zam- epitqfiosepulcridomini super conti laudent tua Versus E. 44 Inc.: — % » Niuic dulces plorentMuse « .: daudor marmore Carmina B. mvemes d.ni nostri drcumdskmh Si mìlìi sufficetnt sufficitetas « sufficiatparvoque 23 Ducentas — ». Inc.: beccariis. e. dixisse de esserdia bomtnis. Responsio Matiei de Grijfonihuscuidam 23. e legenda ei fesHoHate in alegaivasic etsentia homìnis hic proxime. siint que scripta[on^.]. canniiia Beatus — numcras 60. nel Memoriale. Assai in luce messo noto è pure recentemenle io PellegrinoZam* Inepti88iinu8 ^ ille Ciones../* I Nel fascicolo Dantesca deiranno terzo Italiana, pur di che ha inserito al quattrocentistaStefano una alla D. nel campo e e Lagnasco il commento, come debba attribuito, 1375 Di questa nucleo dattorno al commento redazione veruna presenta ne poema d'uno scolaro che tenuto dall'Imolese in del manoscritto di loro, ad da Talht ddla S) Cfr. Oam. di m jfor. Ai, Bemenuio *) Ved. pag. Leeiura « Ricaldane 137, L. D.: e op. da BARBI, » se Di semplice fatta il come primo mensa l'im- più tardi l'operapoderosa ^, noi non 839 Ahsbumh. la cantica nella 1375 al '' la di recollecta fionpenu/o Ja il rinviene cosi del Imola tra mento com- di Ben- corso nel sto te- fondo pro- che il preteso " " dantesco il Barbi, raffrontando concludere del recollecta discrepanzeformali, un "' ce seconda corso quellodi Talice, poter diamo posse- Sitfano codidUlo pagiiie213-236. Imola, 1893, alcuni op. considerare fedele Ora Iettar. Ual., XVII, Imola, il preteso assai arbitrariamente è il cod. ma con non hohgnae eit, deUa ROCXIA, cfr. è non e ^). concerne Bologna ^. Ahsbumham non mento com- della Lettura dantésca assistere nel sostanziale,da del Talice Utio ad di moltissime onta accordo ^) n quel che ebbe un dal Lacaita un'immagine abbastanza sacro, altro che fuori usd autentica; tuttavia,per il tutta seguitoagglomerandosi in in luce messo come mai ormai fanaginedi materiali,onde del provare a da Imola devesi qualeandò acume glisi il tèsto Benvenuto Lettura, che intomo cui moltissimo adesso che identificarsicon Bologna da a Barbi, sioni Negroni,suscitò parecchiediscus- C. sia stato non dioso stu- molt*apparato, ventidue con della critica storica. G"n dantista di menante, Ricaldone, di da posto alle stampe Promis di Michele nome importante comunicazione dottrina il Barbi s'è accinto minore nel ed Talice Commedia, fa, da V. anni rispondeal curiosa sua alla luce, quel valentissimo uscito ora dantesche cose quintodel Ballettino della Società pag. della commanH di., pag. 1891. pag. 94. E ved ROSSl-CASÈ. cora An- 13. D. Commedia, acc.. Faenze, 1891. 213. o 169 • fatta da venuto» mise i passidd i tempi % preteso Talice,i qualimegliogiovanoa rivelare del Commento dèi vero autore ^, uno perscmalità quale già il Renier prima e quindiil prof.D. Luigi la e n*ha» sul ve sccJaro,diverso cioè da qudlo che suo gb appunti serbatici dal codice Ahsbumhamiano insieme Tra altro un richiamato Tattenzione de* loro lettoriper il sevèro ^ avevano che vi si reca intomo ad un notissimo commentatore sco» dantegiudizio il Jacopo Della Lana. 4( Aragne (vi dice ilTaUce, postillando 43 del XII Purgai.) significat scit,sed v. què parum personam Rocca multum confiditin scientia sua; scerat et se telam fadt directe facit sicut aragne, qui evised si vadat unus capit muscas; pas- et et sicut fuit illePetrus rumpit telam. Ita faciunt multi ignorantes, ser, Dèlia Lana Servius Zonus, qui multas fecerunt opus et commenta; vigilias ponendo expenderuntin comaranei, quod non capit nisi Questo non piccolo ^. sfogo sed scientes sicut Pallas»non muscas» il Della Lana ed altricommentatori, anteriori per tempo rimolese, è sparitonella redazicme definitivadel G"mmento contro dove la frecciata va invece a ** logici anglici^);ma nel si conserva ed mvece, ^);ed ha, com'è Ahsburhnamiano testo ferire la scuola dell^Occam, interesse soltanto per la " alsuo, isti moderni almeno parzialmente, facile comprenderlo, pore sa- ragioneche dalla esd penna del Rambaldi. Ma le paroledi costui,così mai, intanto,Benvenuto chiare. G"me tutt*altroche il Talice le ha come trascritte, sono non il conosce del dabben bolognese, oggetto dei suoi sarcasmi, e lo dice Pietro invece di Jacopo?E quel Sèrvius Zonus che cosa è? Il Barbi, dinanzi al problemuccio, La lezione è rimasto sospeso: Petrus, il trovar poi,dopo altre parolepiù appropriate a Jacopo di Zone Della Lana (ma Ser\"ius?\ il plurale (quiexpenderunt) adoperato il e vedere che il Talice cita altra volta l'opinione del filìus Dantis (Purg.f I, 28 e segg.) la respingecome frivola", fanno e vero nome ** " *' " i) Cfr. BARBI ^ Un eommento Hai, IV. 1884. ») Op, o a pag. ctt., pag. Comentum, ROCCA, 170 Tiene 0 id 228. XV tee. inedih e sconosehih, in Ghm. thr. Mia lelier. M«g. 137. ") Ved. Lana pi«. Dante 66 «) VecL delU dL, op, ed. l^acaita,?. ap. paragonato cU., pag. al ragno. IH, peg, 137; BARBI, 332; ap. e cfr. BARBI, eff.. pag. 226. ap. Qui dt, pag. il solo 216. Jacopo II Zone Maestro da di Romeo i lettorich*io G"nsentano il sotto XI, è la seguente narrata grazioso un d*un valoroso cura a ferrarese. Quivi, Carbone, umanista suscitandovi Filarità generale, verso certo, costui? era intenzicme (a in Livorno di Lodovico numero loro a apra volumetto, edito qualche anno erudito: le Facezie chi Magnale.... che storiella, il 1470, correva le scuole di per Ferrara. Maestro « Bonfrancesco quando fece prete, ancor stato almanco peccato Benzo fiera una scliolaro, perchè haver perchè già la buona poi el Benzo e diavolo chi medesima la sophistariaha novdletta pag. o 172 Mgg. a 11 Carbone metà ne medicinale, opere Allora M.^ Don prestarla: Bonfrancescho vi datti tutti dui io ma io ilva* siamo non tholo Bar- cominciò pensiero,che guardando più oltra,che non di Za/ut di manca Tè il nuaar vinta la medicina la una desima me- pur sapeva rarità con boriche volta*.E homo mostra » A. dunque Sdza, letterarie diretta da », che chiude certo fu ^). decimoquintov*era neU*« Indice dei nomi cossa. questa da prafazioiie e medesima stro mae- ch*i' habbia, disse ferrarese ci del secolo Il promessa. inimico ingannasse il buon il vero, ferrarese, edite della Raceolia nome se tazza servitio. lui da tira anche hii l'à dimandato: bdl*umore del seconda di L, (toI. IV 10 Benzo. cossa" Che il sophista,dicendo 1900 subito gl'abbiaservata bello che ^) Facezie Benzo volitivu ch*io facesse;ildice che vui settiuna su Bartfaoio lamentassi di lui,che una ndla bisognoso di glifacea se Don Francescho libro gie sopra sophistaria, gliedette el libro.Torna or ancora non Zone risponde:volontiera vel dicendo: Non sophistaria, il Benzo; La anche Bonfrancesco maestro per gran l'havesse,salvo che gli beneficio. scholaro so uno bisogna che chiamato d'essere bavere il medico, gie Fofscoriato,per obbligarsi e Francesco Francesco vogliodire che mtendesse Che si scusa: il Bartholo, Don grammatica, non 0"me M.^ a cossa. guasto a il Zone; quel medesimo, glio per che servitiale e requisitione.M.° sua promesso de usare un padre de la pedantaria.M.^ crevato bavere per Vò tutto ogni a e avere ninno M.° e qualche per o libro separatamente era non di natura homo, era e lui tra era non [nrete seria pur uno di loro desiderava Bartholo, pregandolo che di questo Don da va ferse Zone; dinari per voglia di in basta la scientia,ma non o cadauno a di schuola *l buon E a promesse questo maestro ne non tempo Questo scholaro,havendo Vergilio, mortale: essendo concuirentia,cadauno questo a piacevoleza,perdiè veniale,te comprino |glischolari doctori philosopkoe archidiacoiio,ma Rezo, questa aspera e da che chi po- Livonio, Giufli, G. L. Paaerìn). il libietlo. denderare teva da poiiedereil commentario Zone; sicché Tappagame k brama uno di « con guizzid*una un beneficio ". gran che rinomanza manza, naturalmente trattato davvero, da par esemplaredel tuoso dello decorato di rino" delle scuole, si fosse si consultino i più importantiraccolte di codici Italia, e esistano in che in forse,ove mettere le di parecchie tra cataloghi che Tambito ristretta dentro non dubbio, gE ultimi ma spegnersi; per garselo obbli- valeva quanto Elrano,senza stava Virgibo,dettato sopra Italia soltanto. Un in non di Zone cmnmentario noscritti ma- de* Visconti, si sun- miniato Virgilio, a e oggi tra i mss. di Vienna^); un'altra copia,più tarda (del 1463), deirimperiale Venezia^; di ibeum paf« B. ig., Coda Bwmbfanaoeiit mt. FoL niam t. Pkoemium mUttm XII, l"ri Gmnanatìoa labitur in huroHcam, Enejrdam,per et etc, » amnea que dabilit et ni icmm cauiBS» cogìoaccre indagate» etc. f. 1 Xpo inquam ìllum « ?.: v: patiem, Geoigìca:« Rura mihi Amen varianun tciendum Et « quod tria open rigui plaoeantin Tallibut auteoi, deua y% Eaeydam, aeu ego mihi gratiam cspo* dbeoedidus, lau- ipv ». ViigiHuain Geoigica,felÌK qui potuit teitatur ut babet in principio pierentit operiicaumi ae « et di^Mxieie, quam tublimui dominus atque Quo- preter- quo acriptum Xl^ FiniL: eie ». et geoigicani,per contemplativaintelligitur, vita quam in Quoniam bene f. 307 Subecriplio ert vatet wadpit fundamentum, omnimn venun Mpicntia aapit» vera cannine principenon datnr inteHigi vita activa. Hanc quam iddioo {éU^ de Magnali» in Lione Coanmenlnm Mper eim primit» Mbrba Eoeydoa Viigilii, editum a pultianogrammatire cxoellenti«imo profeitoae, EspUcit per monle Amen». totUBi. S) Ut. CI. XIII. 93. 94 (MonlH è di varie auni, acritlo patte (faWi eh 20 temi per in lecula teculorum. comnmtariua Incipit 360 . contenpiarivam,voluptuoaam et activam, fc. clrmun tia fjanam veneram^ui a divino mrmUravit ad pietent parente, diipowii Lione (tic), florentinuautioque nendi coiKadat f donde (tic)Je Magnali Fio- Uonia Iddico iilud Cairiodori,qnod vita voluptuoia, unde inteOigitur quam ConunattarH» cum nnnam, vitam, Virgiliuacooriderana tariplicem tolemnia, k. cenacriprit foL 5 pictuiii Prùfeuarh, qui de inilniit, inquit, noa, « Mfidiolaiieittiumfamilia,qiue € Onana incipit. rile fundatur esonluni. dicatun nunc MDCXCXXXVI. initiaKUit niniatii et litlcrìt oeundb. ideo in opcrit hniut principio invocandum n«no Cataloga Co- Vbtdohon., VmdoboBae, Vioecomitum Commentalorit itnidiirn renna XIV e Atnddoa Monie-Pòbiiano onnia KENDUCHER. foL 309, in fofio. omiriitiii Verg. Mar, èi rmUM cod. dà eao PalaHnae taec. nmindum anna oraatnt; npetuntur, PahlH di finire col rimanente a CXIXe vuiit, inter qnat ?. Ubi phOologìe,laHn. fiiM. 56 andata è terza una qui l'enkta deKiizioDe che Rifcnramo conserva ciana grossitomi, è passata col fondo Morelli alla Mar- divisa in due 0 stemma attgma del volume. tànt$io mmuL a pagina inlera,parte 1463), ed è di di Gone Il oonMalo ritnln di aorta 127). U primo e mmu tmemiot Ai mmc ce 133 la data ri kgge da quellacbe aerine ilfaMUa i libri UV! " di membr.-cart. due rcJnnnf divena mano cbe a tomo, ^* e. I33A gli ultimi qnin- Eneide, horrentki marti$. a in-lolio. comincia ex In parte irta autor o 173 o della manoscritta tesoreggiata da Fernando G"loinbo, suppellettile nelle onnai vietate aule della Capitolare "£ Siviglia ^).Ne soltanto dettato da Zone, godettedi m(Jta auil G"mmento Virgilio, a torità ne* secoli XIV XV, quello altresì ch*eglicompilò e ma intorno si Lucano, giacché d*una esposizione sua a ^, di Firenze renziana nella Nazionale ndla notizia,quattro manoscritti,due mia rinvengono, a della Pharsalia nella Marciana uno Lau-* ^, di Venezia uno Parigi% di III Zone? ^) Sulla sua quando è fioritomaestro patria abbiamo alKombra del bel San dubbi; egliebbe a nascere non i qualierano scesi ad abitare in città dal Giovanni, da progenitori contado, e precisamenteda quel castmm Magnalis, castello con dove Or posto nel Valdarno rocca, VirgìKuidbd de E^ diàt: propooitet precedutoa aver ghe primo queito della Georglca, Più e del quale del volume. Il secondo Non 260X210), 620 CI. aver comune ha non fu Topera con iciitta di una 11 Zone. wl cartellinoincollato sul dono non libiideir£ne/Je, è di i sei rimanenti Anch'esso titolo di sorta; sHfiium (sic)tuper Entyda la segnatura: che ma formalo 163 A carte a comptlatum ma^dro a 29: e fiorenHnuSt Commentam CaL cfr. BANDINI, XII. 74. ZONl 8045: Lat. Pharsalia commentario cum ezaratus saper Aeneidem codJ. hihl, Med, m$3. II. Laur,, tomo Inc.: Zolfo da Solfo malologicbem 174 o Exortam « FLORENTINI cfr. Catalogus codi, Codez « et in e$t tenebrit lumen, mas, bibùoihecae membranaoens. Zoni eipositione quo in Lucanum: Commenhim etc. ». HI regiae Pan continetur Is codez fiorentini. M. decimo IV, tomo Annaei Lucani quatto saeculo vi- ». ^) Meglio che 0) Ved. MAGNALE DE 422, Parisiis,MDCCXLIV: detur Zonus « ». cod. 26 secolo XIV. membr.. *) Cod. a di luogodel codice, te comprende ce. Te^MazioiiedeOe Edo- fogliodi guardia membnnaceo, un nulla deve 163. evideataoienle »; sg. 3) Ut. cod. 4. 21 PI. UH, ^ dame posso VirgUii,5. e. di racchiudeva fiorentino.Amen. ') e. che tomo, ^).Quando poi vallombrosano altro che un però Xtxpliciiseguente: ExpUdt presenta Chne ricorre in alcun non (mis.m. minore die derivò il titolodi paitorabsive contempUtnra eie vita tomo tanfi,lopra specie d*introduzione al commento, nome Firenze,donde sopra agliabbati generalidelKordine conti deve e e Cione il nome suo dovrebbe scrìversi 2^one: Z^one per 5ofie da Z^ppe da Seppe (Quseppe): vedi Stadi di FilologiaRomanza, REPETTl. Dizion. geogr. v. IX C FLECHIA, 1903. pag. No§e 5(lm)one;cfr. lessicalied ano- 704. della Toscana, Firenze,1836, tomo HI, pi«. 20 ig. -\ ZxjiDevenisse aDa luce non dire con sapremmo ilp. sicurezza; Negri, che Tabbia mai menzionato,sullafede glistoricifiorentini del Magliabechi s*è piaciuto ^ ^). « scrittoreantichissimo qualificarlo In realtà, fiorito ei deve essere sugliultimidel secolodecimoterzo null*altro ci è Delle vicende sue o su(^ inizi del decimoquarto. hiorchè questo: che insegnògrammaticaa Montepulciano: noto unico tra del codice viennese,dove si che esce fuori dairejrp/ic/f ragguagho sullavita di lui Altri particolari virgiliana. leggela sua esposizione abbiamo saputo rinvenire, quantunque ci siamo sobbarcati gilio; Virfaticadi scorrere tutto il commentario a all'ingrata pressoché noi non dico,non senza fatica, giaccheci ragimie, ingrata d'uscirnecogliocchi stanchi e le mani vuote ^. è nuto avve- IV ad Andreolo d'Arcevia in cui discorre epistola ov*è menzionato CamiQo, Coluccio Salutati di un luogovirgiliano di ricordareuna glossa del vecchio Zone; e ne reha opportunità spinge violenza che fa quasimeraviglia in lui, con una Topinione ^ Non tamen giudizi: quod ipsum sempre così misurato ne* propri ab aratro tractum ad tot honorum fastigia, defidat, auctor cum somIn certa sua niemus, sicut ineptissimusille Ciones, cui faciliuspoetarum intelleclumabstuleris, quam noticiam hystoriarum c'è che dire;il « buon Non messer concesseris^. Coluccio picchiasodo, ^ altrettanto sodo quanto Benvenuto,sullespalle del povero Zone. Ma costui non merita trattamento diverso; glispettano,non legnate altro!E la letturade' suoi d'affrontare chi abbia il coraggio Ferran, 1722, pag. 0 Ishria degù scrtUori fiorentini, *) Id fronte al da commeoto a Lucano, oltreché un cui risultache 2jODe icriite il tuo 123. breve proemio,a libro per com- un ^ftfgt compiacere ad un metrico mio gramma epi- compare, Berto da Reggio,ed al propriofiglio Giovanni: Gmfer Zonum Pandere opem Romei nunc famulo,tancta genuitquem Maria, tuo. Florcatia, motum Lncanns quid tonai acriplo, iilo. Hoc Bertus,reginosanguinecretui, quoque dilectioiuMÌft Compaler iniumót precibut; Id quoque, Johannes, michi o dulawma proles. o 175 o mentali di consentirà nel certo Bartolo da maestro al pari giu"lizio. Egliè proprio^ nostro Fenrara* ultimo de* suoi fedeli,il padre « -della pedanteria ", il tipo più compiuto dd, grammatico medievale che, non sapendo nulla di nulla,insegnatutto; che affrontale maggiori difficoltàsenza più viete di quella a guastamestieri lungo dominò le scuole difese ad che rotta in cielo scuola se cui non occorser che meno di Elrasmo, dd (^ a sche, tede- e dell'Umanesimo il sole della Rinascita già raggiungevail meriggio.Per e tanto francesi gliattacchi contro che appartenuto, della tradizione medievale; sicché quando non egliha italiane soltanto, ma non oltranza smantellata bicocca in ripetele esistano,e Taria di fare delle scoperte...Schiera innumera con cose avvedersi che nemmen la si volse non splendeva alto cacciar i Zoni sforziomgiunti d*Andrea dalla Guama, Bebel, del RabelaisI FRANCESCO a NOVATI « f^ Una offerta piacemidi ritornare Timportanzache tutta pare Vorìa, Zohanne col di offrire a Topre però ttor. hlhgr. Hai, I, t898, dìiecta o In tetta haee est 176 0 deUa d. alla lettera 1-2, pugioe cpittola». Di ciò fa m*ha concesso inclinato amare, loro la sincerità de verso che Fanimo alchun forsia sia, ei quale habia in lettor,UaL leggni di sorte stato XXV. 1895, 461, e colto rac- BentivogEocome XV. e fosse me qualila mia che dove certo son 0 Cfr.: Chm. *) i I! Giovanni stato essere per precedeTindice delle rime stata ^) ancora pubblicata: dal cielo gli effecti potesse cum e ch'io sia non generoso, prosieguo coloro core Bologna^); perchè si conosca meglio canzoniere questo fede la lettera dedicatoria che mi voglio la storia del codice Isol- per rimatori dei secoli XIV dei un'antologia che Benti tale argomento, su ha coirintendimento e II rime Biblioteca Universitaria di della R. 1 739 diano, n. Giovanni già raccolto notizie volte ho Altre ma a di raccolta BoUdUno certa nd dice, co- si come con cum mostrare: se gene- della SocMè bi- 15*17. mano più recente: « Ad Joaniem Bealivoliim,ni fallor, qualche bona rato radice producetie fructo non tedi la pobor parte, sellarsi gli ^ecti amo et non dote fautore;ma esser narrarò non tkema; dove producto de qud etiandio,et nel el scere gloria.Inde cum valore tuo de la nome modo toa che excellente cognosuto non in premio de e le ^^etno offitio nei cori humanL havuto tione, m*è se de questo tutto fragmentario,o indegno del tuo ver cum esso habbia in dono qual qualche eifetto,a dò colta per che mostri caesareo la A non ampia più lieta fronte de lante gratu- e la fideltà dei veri eifecti, se la fin'hora é penna per si conoscono è racomando. raccolta? Certo fatta con essa obbligationecum delle rime conoscenza e me son core el primo sia stato questo se perpetue corde questa la sceha Quattrocento;poicl)^ non mancho potrà in qualche particella certo Che le mie e alcune rime d*opre cum intendendo quale ex di compilatore aveva ogni parte si*al per ciascuna de le diete parte manchasse pur faviUa de che alchuna fu il e che hai gnanimità, la toa Ma- apresso ti, l'ingegnoda inde innanzi parturiràcum Nobilita estinguerpossa. Chi referto,son per- cum actìone facto partedpe, munificarte essendo forsi casone sera excre- capadtà che delecta- il qual,benché nondimeno conspecto, compensaria. Non action funda- giornol'habij degne toe manco fortuna m*ha l'ultimo durante el vital corso. esser mancho non presente fare altro ricordo ora canzonerò, che tu, il quale d'animo certo soi in Italia facto mancho è non perchè oltra Faltre la mia Tacoeptani; e dove animo veramente esser absentia che presentia sei apresso celebrato. E questo non memoria teva po- clarissimiche d'excellentissimihomini satisfarte.La più commodo singnlarvirtute,le quali vivano tue potendo per non tuo per cum E de quanto non mostrato sparsii rami in questi studii d*eloqnentia non paruto, e ilhistrecita solamente; ma che nasce mancho ogni sempre hai che fin nel famiglia, prestante m manchare veduti. IIche te ogni appetitoaduktivo)che habij ad (tollendo conservato, animo sdentia de celsitudinedel instituitoreservarle a in questa non tuo le opportuni- vera più da animo obligatis- havuto. Benché da* quali hai mai pos- la integritate, constantia,liberalitate, e altre finitime regione ha apresso trìun4"hoche mento luoco del tal sinhora stati ne de figlol sempre siano ordite; onde qual germe nascosto, ma munidpal virtute,bevendo seriosamente essendo d'amore, havendome sia la dementia in questo cbe quale (parlando el vero) sono etiandio,e gliincogniti a mancharìa di quali,benché numero coloro solamente a quanta cognoscere Io lui,non veno esser in loco d*amico; naturale,non oontinentia,loe cum Al te. verso occorre"tìe à facto core. miei debia te indissolubile catena sia toa fede certo son fede ciascuno. Nel m ligalocum e tate de la mia opmkme stata miglior la toa diu* Vive persona assai del Trecento volgari molto altri codici che discernimento, le contengano. sia stato Sabadino che il comi»latore già alla possibilità si muti quasi in certezza, degliAlienti;ora mi pare che la ipotesi Accennai o 177 o osservando la raccolta di rime che membranaceo, che doveva da preceduta è essendo dì dieci carte, essere fascicoletto un stata gliata ta- prima,e che contiene Y Istoriadì Pìramo e Tisht. Com*è Sabadino degliArienti scrisse e dedicò ad Ejrcole I d*E.ste la noto, (1471-1505) in Hystoria di Piramo una Tisbe^ che e trovasi ora codice della biblioteca del un [MA. rutfaldi e d] 0, L d b 3353 ed il Fantuzzi che Prìncipesecondogmto di Dresda lo stesso che fu posseduto dal Bar- è credeva smarrito. della fine del secolo XV, E volume un branaceo, mem- di legantemente scritto, carte be* linee diciotto per pagina. Le hanno prime carte miniati; e nella parte inferiore della prima pagina fregimarginali trenta e vedesi lo superioredella medesima si sottoscrive: Martinus eoa Tautore ^. stessa corrispondacol nel modo il di morto ogni parmi prima non ambedue ma (Cod« e ad abraciare là dove lasciò misera do- subito, lassò corpo, cum fiera misera questa e morte dolente vita. più verosimile che eglisia raccolta,tanto più che e a 0 V. Serapeum, l 1840, ") Fu pubblicatada 181 e tcg. C. nel codice Tisbe, che pure n. opere dello stato stesso diano Isol- degliArienti,sembra il compilatoredella lo stile della lettera dedicatoria è quellodelle altre simo o gli fu possibile ad abrazzare el perduto, strengendo et Fangosse de dunque Visiona di Piramo 178 parole stesse la dove amante; precede il canzoniere, è di Sabadino a di Dresda Isoldiano) pervenne senso morto lente vita. voi. 1, pag. colle quellaquanto morto suo ogni morte et sopra premendose subito, fiera con le angossie di questa sempre sia non bolognesenon manoscritto terminano dd- nome quellache con nel codice carta lusiva al- miniatore, dubitarsi che possa dt\YIstoria nel principio perduto, stngnendolo il corpo, Se feciL II me Dresda) amante; senso morto la nostro; di quellapervenne il suo minìator gli fu possibilepremendosi quanto sopra di Martino opera parte miniatura seguente. (Cod. et Isoldiano Mancando poteiverificare se d*una fine air/storta, raffrontandola e in leggesi trovasi nel codice la Tisbe, e La angeli. tre adoma è poi carta alla storia di Piramo che da sostenuto degliElstensi, stemma similis- autore. 3. pagine 39-41. CAVARA. ColUxhne Ji opere ineJiU o rare, Torino, 1861, Janseniste Un (D'après (rangaishostiles Mai en Elle bonne docteur de Sor- Paris, joua de la condamnation à de Milan, dont à des ròle important un 79 les évdques par Cinq Pn^XMÌtions.Repre- la France, 0 il (ait la la page à trouve se dlsparu) (1619-1687), rUniversìté 1 65 1 le chemin en Amour 1651 en Il fut député à Rome querelles jansénistes. les nant Saint de recteur et dans de Gorin Louis llvre iMk Milan à f!ran9ais Toccaflon eut de s*arréter description reproduiteci-dessous. du volume ||def intitulé:JOURNAL docteur de SorbonnefJe ce qui se$t II dans VAffaire \\des Cinq Proposìthns.| Non enim foA a Rome vidimus et audivimus non 20. 4^ vena loqui| AcL possumus quac IlImprimé par les soins du dit sieur de Saint Amour | en la présente primé année (in-^ de 870 pages). Ce livre,im||M.DC.LXII la main dandestinement, fut brulé en place de Grève par devenus si raies du bourreau: les ezemplaires sont qu*ila presque en AMOUR SAINT DE M' de Imtérét Imédit. CLAUDE o partismes de Venise Nous Milan: qui donne y haut au est le nom Citadelle Nous passasmes les choses entre de « Stella et • aprèi Pkefed 180 le nom da da o tant celle de ne nous " de Sellala peut ae », fit voir car que tool lapporter ce son Mr. A. St FUtd. nous si qui la muniS. de digne d*estre les curieuses pour Amovr chanoine sont de Chanome a cImi^ m malbéinalidea, Sellala, le célèbre k ville carrée si bien Stdla cabinet qu'ildil du qtt*iManfredi d*élie ncowtiliié le Dr. M. da bdle les bastions tous seulement non mimaat vicitnludei, TÌent BibUothèque, Mr. Forteresse ranciemie de qui couvertes beDe, si reguEère et y et On possibles. Galeries absolument plus rares, cmnr grande cette apres-disnéechez les pur ooMectionneur. le Muiée, du » grandes si est une 0 Cflrt ériiUnramf àden qui 0" qui la CathedraDe des tour et M le duché par les (adHtés toutes avec qui domine et nouvdle y état là cet les murailles de sur milieu au mis tout (aire le fit mesme tout vismes nous Gemies pour QOGHM rAmbroiaenne amateur, par let eJbà an* doni qui inai$ trouvent, %y mam» tant menu de des Muàque qui de grand nombre si en de revestu nonobstant si bien conserve les que Fon voit de ticulièrede Chanoine, M. Pontificaux, et qui s'est injuresdu qui temps commencé a marbré dont nombre des droits. Il donna si la et est conduisit divers en fort autres grand poisson,il nous qui entrèrent dans dehors que tout autour lieuz de par en nostre «itre mvita à autres plusiairs entretien,d*une le grand mille en- la ville.Il nous venir en le par y fusmes luyaiant le manger choses agréa- demande qu*ilme la peine d'estre mise icy, pour faire v"»r à pluExxlesiastiques qui pourront la lire quelque jour, les justes (itiqui si^irs a compagna ac- nous magnifiquetant luy un jour ou deux après que nous jeud^;et M. le marquis de Caracene lendemain,mais il Tassaisonna Ues au ezquisesqu*ily statuSs arivés: c*est(Ht un un qu*on TEglise Cathedrale, dont si structure bastie toute à diher chez à envoié coste core en- quelque air des portraits menton Chanoine mesme vaste elle nous le sembla fìt beaucoup d*autres civiHtés. Il nous ce est et corps luy.Mais je ne sgaurcHs ouUier la courtmsie pardonna la connoissance de ce Rinucdni ^),qui nous qui et avec le dessein les levres sur bastis,et laquelle son paupièreset le bout du nés, qu*ilme la joQe gauche qui est celle qui parcHst du le voit, avoir a faits lui- a d*en ruiner les à en fìt aussi voir le nous cristaldans omemens ses sa instru- qu*ily S. Charles que la belle chàsse de entier encore les seminaires et fit monstrer des TOptique,et qu*ila dnquante espèces ditférentes, de grand hostel-Dieu est sont y travaiUées "le qu*ila qu*ilsgait fort bien toucher. Il et nous ceDes pour Matkematìques que jusqu*àenviron mesme auss bim vaut rqDrochesque dit Il me monde. méritons nous qudquefois de qu*ils*étonnoit de ce que recev(Hr presque des gens du les Ecritous à deux choses;Tune s*occupaie"t d*au}ourd*hir^ principalement de plus en amplifier plus la puissancedu Pape et à étendre vains à tous les sdgneur lir^a tout le autorité jours son données: 0 Réddeot Dieu de Towne et par à au de là des bomes la seconde à faire plusqu*ils peuvent les IcHX de bien nostre approcher les hommes des actions criminelles et celles de que TEglise,et à defendues par les exciter de les Miln. a 181 o commettre de usant toutes les noircit et de sortes aucun sans rmord subtìlitéspour de rhoirrar. Il inspire qui « de coiiBcience,en en s^parer le peché qui me demanda d*où fut pas mal satisfaitde la réponse que je ausa lir^disant que s*ils*en étonnoit je m*en étonnis [sic] cela? Et en impuniteel aree il ne la m*en demandoìl et et lir^, puisqu'il que signe qu*ilne Tignoroit plus que moy. pas non que Le vicende Biblioteca della Quest*è bibliofili hanno, dal Niccoli Quanti appassionati durante rimangono espostialle . adunata aveva generazione, la vita ad . una vwxkìa U Moria: . ** rìfire.... adunare e Tintrinsichezza cxA Santa affratellaronocosì bien dal duca d'Urbino e di eredi immemori minacce filosofoVictor G"usm, che col Manzoni tutta fis raison, c*e8toit (ar,Sdut, atteso luy Couein " in p"M, venait tesori che Il negligenti? Rosa e quella agH italianidella strettamente sua biblioteca di antiche meravigliosa di scritticonedizioni di classici, di opere ed opuscolidi filosofia, cernenti cato. rievoquel secolo decimosettimo da lui coA amorosamente Alcuni anni Mérimée, si intese prima di morire, il Cousin, per il tramite del coll*imperatore Napoleone III per lasciare alla che Sorbona, la secolare università parigina, aveva avuto gran parte le sue di lui, oltre la ricca e specialebiblioteca, dell'operosità ed attraenti della sua collezioni d'autografi le serie numerose e La liberalitàs'accrebbe ddla donazione corrispondenza personale. d'un spese reddito di alquantemigliaiadi Hre di manutenzione, e fu pUnareilfunzionamento a 182 a sopperirealle ai veri eruditi e particolari vietando formalmente prestito, imprimevano alla fondazione un'improntadi ben pensato mecenatismo. come per vincolata all'osservanza di che, riservando l'accesso discipline, il annue Il Cousin, felicemente della sua nel disdinspirato lo fu assai biblioteca, meno nel designare primo direttore il BarthélémySaint-Hilaire,segretario dà il Thien nella sua domestico suo Un Morin. rapporto incaricato di contoiuto la biblioteca Cousin, riorganizzare ironia,le melanconiche temperata e E qudla duplicedesignazione. avrà non la poca certo Il odtà storia della una brevemente in questo al Rettore da esanpkri dell*'*Académie unici membro ddl*Istitutodi Francia; ma del BarthélémySaint-Hilaire qudla specie di santuario... dalla che fini per bibliotecario--ciqpo, periodico. (o provveditoreagli per durante il favore stessa, che rappresentante ne incaricò invece un lunga serie di una dell'ammissione moglie del "gar^on de de in salle**! sotto-bibliotecario un nominare dell**'Académie dovea oNididq"lorevole si oppose "gar^on de la InbUothéquede Tlnstitut**, e cataloghi tornerà non fosse riservata rarissimi, o Paris** de anni, quasi tutti gE studiosi ebbero un di conseguenze che della fondazione studi)ed al bibUotecario-trapo Il dore ar- (ottobre1863) ingiungevache la fatuita costibiblioteca, gli studiosia frequentare una largaparte in così scendenza con del Cousin testamento di autorizzare essere narra, quale la Francia invidiabile privativa, e utilitàil riassumere senza custode Terudito e goiialeeditore ^ del Chambon, del Mérimée» bibliotecariodella Sorbona, corriqx"ndenza recente della ed della repubblica, prestdenza e come aD*intervento di Paris** nella redazione dei signorGaleni, jche non fabeta, anal- era cese* ignarodi ogni altra linguache non fosse la franNel comiùlareun catalogo dà sistematico,di cui il Chambon certo ma saggio abbastanza un ampio per far morire stizza,il Galeni distinse sempre pure recentissime quali storpiavail titolo,da un poco meno ostici. Nel alfabetico si inscrissero lavori toltida riviste tedesche ** Sonderabruck 5, tenendo lì Cousin le (s/c)**, e conto solo dd Saint 0 FELIX ihèqm Piene. CHAMBON. Victor Cou$in, Puu, di Sir certo sotto alla lettera Una di manoscritti numero olografadel Paul et da preziosi, din Virginie,di Bernar- quarantina,scambiati bibliothécure k YVmftnàé 1906. John Lubbock talogo ca- titoloSiri lasciato un aveva fra Taltro la minuta de opere cesse fa- non i libriscrittiin latino,fossero tesi filosofichedelle quelliin francese che gli riesdvano dal ridere,se per libridalla Paris. Rafiparitur la b"lh' pi^iiie86. ù 183 o furono dispersi nove legatura, per gliscaffali; del Seicento andarono religiosi smarriti. Gli lettera di Madame vati, giacchéuna del per i mani far fuoco, devono biografo,fu suo mal autografi conser*- Longuevìlle, senza ritrovata fra {Metà destinate cartacce infatti negH saccheggiati; stati essere de gliaffari concementi a incarti i segni visibilidi lettere scollate ed asportate. D frequenti Chambon ha redatto una lista accurata degliautografisuperstiti, sono mutilati.Le ma e la del G"usin, propriamente dette,i suoi carte "Aiie cinquemila documoiti, non corrispondenza, sua dal Barthélémy Saint-Hilaire, che sembrava rispettati di norma una non il porre fiduciari.Un piede nella biblioteca, e essersi fatta dai suoi indegni di lettere importanti erano numero gran appunti furon meglio sviate gel composticoi più bizzarri criteri. Le lettere di Hedi Schelling al filosofofurono amalgamate con del autografi in incartamenti e cardinal Mazzarino, da altri che del biografico riguardanoLeibnitz che stare sé, fu quellache a lette affatto,andando dichiarate anonime ad od firme è intercalato di lettere classificazioneddla buona si poteva Le d'incapacità. prove la avuto aveva G)usin Cartesio. Franamenti e disseminati in diverse cartdle. La erano sue dossier un rispondenza, cor- d*esser lasciata ventura attendere dal Galeni dopo furono lette alla diavcJa o le non il fascio negletto delle lettere ingrossare alcune di queste illeggibili. Eppure stale eran colla loro firma, dal Barthélémy Saint-HiUire già pubblicate Non si saprebbe credere a priori a qual punto desimo! me- siano dei nomi. 11 conte Capo d*Istria fu trasfigurato giuntele storpiature in Aperdy ", Isidore GeoffroySaint-Hilaire in Gec^oy Ne** " l(Hi*', Stuard Mill in '* Mile vivente, Ernest Naville, vide il tuttora quellodel barone in tramutato nel buffo lettera ad per ** Hyde de **,che suo scambiato nome stava indicare di voltare il Stan '' ** e P. in fondo alla prima L. pagina d*una eruditi potè far così invidia alle bozze numero come di di o teca biblio- stampa documenti più portanti im- rono già accennai, si salva- dal fuoco per miracolo,e certo troppo tardi per di mutilazioni; documenti scartati insensatamente e 184 Courièr foglio.Il catalogod*una Si aggiunga che un spropositate. gran all'inventario; sfuggiti eran e o con Neuville;Villmeuve-Bargemontfu quellod*un immaginario Toumez filosofogmevrino **. Il venerando non frire sof- primaria importanza;fra Taltro Questa conscJarsene di Miss è in parte soHnparsa, e le restanti^).In Clarke, erede ddle 1901, che il Chambon ha in chiara ndla intdKgenzadd Luisa Colet sìeno Cousin. fra state Fauriel reverenti cure glio rapporto del 3 1 lu- un largamisura inserito in questo avrebbe giovatoaDa le evidenti lacune poi segnalate È verosimile che le lettere di lavoro;sono del corrìsp(Hidenza di Claudio carte ultimo;ed il rifonderlo più armonicamente suo teca. biblio- (^ italianipotranno e ricevettero le non e la contabilitàddla come, deglialtri,quelletra meno legate al Cousin furono che rarchivio tutto dannate al quelleinconsapevolmente fuoco. dove Ma Augusta di dd finirono le lettere di Napoleone III, d^ regina Prussia (la futura imperatrice di Germania), di Pio IX, d*Aumale? duca in od tutto Il BarthélémySamt-Hilaire le ha blicate pub- pur in parte. mosa quattrocento lettere furono distrutte o vendute dalla famoglie deO*ex-xlomestico del Cousin, in cui balia erano Oltre Barthélémy Saint-Hilaire,dimentico in ddla missione affidatagli, farsi prerestituiva senza gare dai discendenti degliautori; così lettere richiestegli stati lasciatiquei tesori. II modo singoiar le tutte dalla biblioteca, ove scomparvero tutte posto d*onore, pressoché Ho cavato in giustamenteimplacalnle del mal esemt» governo una che loio assegnato avea le lettere dd dal piene mani a il Cousin Santa rapporto succoso un Rosa. del Chambon, di forma requisitoria co^ corretta, fu fatto della biblioteca Cousm; ma la fortuna d*esser salvata in tempo, quando al ilJanet,ilGréard ed il Perrot, BarthélémySaint-Hilaire successero questa ebbe almeno che fu il bibliofilo, sc^rattutto allorché quel colto ed appassionato in cui ebbe Fincarico d^ riorganizzazione compiantode Chantepie, e fu coadiuvato dal Chambon medesimo. Questi, dopo alla storia dolorosa,trascorre intomo riserbo,sui nuovi e assai dugiato essersi in- più, con desto mo- cui fu pure più Ueti destini,di puo preci- artefice. La 0 biblioteca Mìm CUrkc dJriililBIu ed alla ripresequindiad wpoA iMMlim poi il fa^uirtaGiaKo AjabvoMM, esercitare il MoU ?mmIìiiihIiiK, p. et. e suo benefico mini- (eoe le donaiioBi per U bieyi£e del elk bibliotoce ManooL o |«5 o di stero fu giovareai cultori speciaKd^li studi filosofici, pei quali al tenuta offre conente agliamatori di libricon ed ex-Ubris,e dediche, postille del G"usin, carte al tempo slesso in cui giudiziosi acquisti, di delizioselegature, esemplarimagnificidi incunaboli, con di documenti miniera una letteraria.Per e s"^rattutto filosofica fatta alFItalia in parte estratti dalle colle custodisce, la storia per più recente, dare un*idea della larga di volo quella collezione,accennerò a^ vastata biblioteche, per esempio dalla Torinese, cosi de- nostre dall'ultimo inc»dio, alle letteredel Manzoni, Visconti,del duca degliArconati, Rignano,del Ghiaia, dello Sclc^, della principessa Cristina Belgiojoso, dell'abate Rosmini, ddl Galuppi, ddl Mustoxidi, del Vera, ecc. Fra le poche carte ddl sv^ìerstiti d*£rmes Fauriel le sono fra i libri con di storia fiorentina. Non note sue ve prezioselegature, biblioteca della schiude quale si traversie ne scordiamo che di provenientidalla sono ben di Vemia, contessa ai biblica nota italiani. vieppiùla strada della biblioteca G"usìn, miglioreavvenire, dopo le tante sempre Questi prenderannocerto alla di un dal Chambon. nanate ì GIUSEPPE CALLAVRESI " BIBLIOGRAFIA CaUUogue ùf MamueHpl» Richard and Bertram BenneU, fourth Earl of Aaféumham, of the Library of L porthn phlca, Germany and in-folio; 251, 275 Yolumi tre di 175 e 277 pagine, eoo Magnifico catalogo,compilato da e tirati ni sono o 6) ed 186 - un moltiadme Urole e Pirett,1907. (Edi-^ loc-maùH. W. Pollard, E. Gordon alcune una Duff, breve osservazioni sul formato dei meravigliosacollezione: molti libri italiani, specialmente e i monumenti dalla raccolta del signor William xilografici, quasi Bennett, fra questi la Biblia pag. I: X^logra- portanti le indicazioni della provenienza delle parti più im- quellifiorentini, provengono Undici VoL part of France; ool. III: Franse dal compianto R. Proctor. Il Pollard vi premette librinel Quattrocento e McrrU, Neu" forming soarces. pergamena). Alfred prefazione,interessante specialmenteper di questa ather En^and. London, printedat die Clwwick " dei qualicinque esemplari, Stephan Aldrìch and o/ W(Ulam Pierpont Morgan, Earl}f printed Booki, Stoilzerland;vo/. //: Italy and (End), the Neiherland$, Spatn zione the Ubrarka early prìnitd hook$ fnm franunento di nove pauperam, tutti Mitchell. ta provenientidalla raccol- di quaranta carte IV, (SckreilMr, foglidi un'edizione deil'y^rs Moriendi^ ri- del Peirarca, Venezia, Vmdeiia la prima edizione Siinderìand); Spira, 1470, esemplare tirato dalla collezioiie (provcnieiite data di VtrgdioM,Venezia, Vinddìn de de Spira» 1470 con tu con pergamena Venezia, Jenton, 1470; MoFiialis, Vindelin esemplari,uno, colla proveniente dal nota Antonii « bel fregiomimato; un Spira, 1470-71; de Nfaggiore in di S. Domenico convento lani Panbasii Seripandiex Nepos, Venezia, Jenion, 1471: due esemplari,uno, testamento ». cero, Cidue poli, Na- Comelius cinque lettere iniziali con incise in legno,sfuggito alle ricerche del principe di Essiing; Appianus^ Venezia. Vindelin de Spira,1472; esemplare sappiamo non sia identico se descritto da EMliag, seum, i due a) Questo prcMente Zuane Saloon: de SaiHonI | Milaneae M. ecce. IXXXl Bartholomeo nella in- | chilia open: citta per da Fonombrono Ve | | della anni Anionlù per " \ Marcha. \ aino Questo libro,che nota) sulla fede del carte segnate in fine in- 16^, stampato a-u, (ce. I59^139b) Operette, I, 124, incamatio nos Brma- pergamena; V., mano. di si compone centosessanta bei caratteri gotici,quindicilinee per si legge:Officiti beate marie \ virginis: vna I tuoR: explidt,Impreffum \ Venetf/sper Zoannem (sic)I Pridie su con officio fepiépfalmis \penitefialibus; mo: Hertzog,Anno \ . potè vedere, citato soltanto (I, 403, in TEssIing non Molini, | delia di Saaioni Atilaneae | Ai. CCCCLXXXL incamatìone, sei figurecolorite a con \ incamaUane. quattordici figure; Qffldum B, M, Venezia, M. Codeca, 1490, con Venezia, Hertzog, 1490, \ detta MarchoMino de AHexandria Antardo Marche " deHa nefft àid Gratiadei de Asculo, Venezia, Liechtenstein,1484, ventura, Allexandrta Je Ma nexia: \ preua della Mardia, ne^ simi bellis- trascriviamo: di iw aialm e | aombrone Venexia: di dita ìnehlHa \ preua bn- Bartholomeo " Foe da Mtaia e con pergamena, su 1473, Hittaria di Troia, Venezia, 1481, diversi expIicU,che opera: nella b) Queafa preMenh pa^ I,216. Petrarca, Venezia, Gabriel Petri,1473, già miniati;Guido de ColumnU, esemplari,con paglia." legno, che Tesemplare del Britisk Mu- orna Augusiinus*N. Jenson, 1475, pergamena; ornamenti i due quello che a in al libraioMolini di Firenze;Leonkenus, Venezia, J. Rubeus, appartenuto tirato su fregiomarginaleinciso am fande crucis: ha \ manum zfd gina; pacu fpi \ rituM de Landoia. diciu \ Milleaimoqua \drigetejhnononagur^mo \nis chrijli: (sic)DecenAris. | Laus dea | Le sei . figurerappresentano nella mangiatoia, David, FUfficio dei defunti, la Crocifissione, TAnnunciazione, Gesù la discesa dello Spiritosanto. Tra maone, i monumenti veneziana: Boccaccio,Decapiù insignidella xilografia Venezia, FratelliDe Fatciculo de Mediana, figurastampata in quattro Gregoriis,1492, Venezia, Fratelli De colori,rosso, nero, con centoquattro Gregoriis,1493, colla magnifica giallo e verde (cfr. Essiing, II,56); Legendario de Sandi, Venezia, B. de 21anis, 1499, de SS. Padri, Venezia, Christoforo de il Poliphilo,Aldo, 1499. La figure; chiude o 168 col o Ketham, figure; con Pensis, 1499, con molte figure;Vite censessantacinque serie meravigliosadei libriveneziani si Vir^ius di Aldo, 1501, esemplare di Syston Padu Ardbto^ De hello Italico^Fofigno, 1470; Dante, Foligno, 1472; BergoAfusice, Ferrara, 1497; Hierow^mas^ Ferrara, 1497; Gajori, Theùrica mense, Musice, Milano, 14%; Milano, 1492; Gafori,Pradka con diciotto figure(copia del Duca due esemplari,uno 1491; Cessole, Giuoco del Savonarola di Hamilton); Homerus, le armi di Luigi XIV; con Dante, Firenze, 1481, Calandri, Aritmetica, Firenze, degli scacchi,Firenze, 1493; figure, tra le quali VArte con Firenze, 1468: bella serie di edizioni una del ben morire, la figuradel trionfo della morte, (Krisieller, 375^) contenente nel Petrarca, Firenze, 16 dicembre adoperataanche esemplareconosciuto (l'unico 1499 biblioteca Vittorio Emanuele); il magnifico Benil^ieni, Firenze, Piero Paoni, 14% Morgiani Gesù, Petri, 1493, e di è nella istanza di a lingua,Firenze la bellissima incisione in legno rappresentante con già nel Monte comparsa il Cavalca, Prudi (KrUt«ll«r,52) ed note senza Santo Afesae, Napoli, Guldenmund, di Dio, di A. Bettini,Firenze, 1^1. Af. V., 1478; Offidum B, Napoli,Preller, sole due delle cinque figuree 1487, stampato su pergamena, incompleto,con colorite;Offidum B. M. V., Ni^li, Mattia Moravo, «5 marzo 1490», su pergamena colorite: libro che incontriamo cinque figure, con volta; manca a de Cantono, AycKo Padova. 22 « forse lo stesso (cfr.De Marinis Burger, De Tra 14% marzo Marini», Aggiunte a Reichiing.Qffldum B. Af. V., Napoli », su cinque figure, lorite: co- con pergamena, Burger, pag. sciuto cono- me 12).Boccaccio,Fiammdta, " 1472; Catullus, Parma, Goral. 1473; Did^ una la prima per esemplare della vendita Maglione, l'unico da Belli Troiani,Messina. W. in e qui Dares, De Historia Schonberger, 1498);/Esopus,Aquila, 1493; plare esem- di Grolier! rilegatura degliakiì paesi ilsignorPierpontMorgan s*è dato prodottitipografici di raccogliere l'arte francese, specialmentecura quelliornati di figure:con i fianuninga, spagnolae ingleseha qui Ne NouOelles la e la destrudion la ruine de Dieux, Genealogie des (MacCurUiM, 56);Boccacdo, De Huss preziosirappresentanti. Freiburger. 1471 e Nouoelles, Paris, Levet, 1486 4); Afilld, Histoire de 1498; Boccaccio, De Math. e Sallusiius,Paris, Gering, Kranz pochissimi. citerò (Clandm. 3); Coi/ Vérard, i suoi più nobili Paris, Vcrard, des nobles hommes d J. Schabler, 1483; Pierahras, Lyon, Guillaume Quatre Pils Aymon, Lion, 1493; Lime du 1485; Augustinus,Abbeville. J. Dupré (Macfarlan*, Troye, Paris, J. Driard, 1498-99 femmes, Lyon, le Roy, I486; Roi Modus, Chambéry, A. e P. Gerard, Neyret, 1486; Triomphe des ricca serie di neuf Preux, Abbeville, Bertrand du Gueschin, 1487; oltre una splendidilibri d*ore; Boccaccio, De praeclarismulierihus,Louvab, Eld. van der Heerstraten, 1487 (Campbell, 294): Boccaccio, De Saragozza,Paul Hurus, 1494, Fiameta, Salamanca, senza a-4i,a due colonne, di tipografo,14%, una quarantaquattro doze carte gnate se- bellissima figura (0.209X0.141: Parafilo e Fiammetta): esemplare unico, proveniente dalle collezioni Salva {HmMmr, 55). Villena,Los illustres, muyeres settantadue figure(Haabler,52);Boccaccio, con nome con las Heredia e traba^ de Hercules,Burgos, J. de Burgot, o 189 a 1499, figureincue con Westminster, W. niam, metaUo tu gennaio 1494»; de MacMinia, of Princes, London, Fall Lyttleton,Tenore» NùPelli, London, R. molto accorgimento; soltanto sarebbe ed gusto quelle delle comici GENNARO La LACAVA. Tip. Gimnmi, R, B"lhkeu BrancacdamL 1906, pagine 31, Saa opuscolo,che questo vorrebbe e darci una parecchiealtre di fennar qui la attenzione nostra dimostrare che Questa storiche Maria quale suo (1392-1673). risultachiaramente Ciò volle che, dopo la morte di S. Angelo Chiesa di tre Nido a la Chiesa, e afferma v'avrebbe accennato, dovrebbero dal E di costui il quale testamento tale disposizi"Nìe fu consacrata v'ha dubbio che anche se nel segno suo sala per a stampa, fa l'Autore. come che il Lacava vantare tanta antichità: nel testimonianze,che e opuscolo abbiamo provano Altro grave chi « anacronismo prende fuhninata » da Paolo del secolo XVIII n 190 • un pure cumenti riferitodostruiti co- Maria. l'A. dice inoMTere trovasi là dove solo volume, sia resto barocco, non i localidella biblioteca fossero come dopo il lascito del card. Francesco del sima mas- più grande di simmetrica; ma biblioteca, nostro coglie non «ebbe quellaspedaliera... »; giacché la sala,improntataal più meschino può testamento della biblioteca fondo quando dice che il card. Rinaldo nemmeno di istituireuna cura fosse preesistita naldo; contemporanei del card. Ri- notare ancora in tre iscrizioni realmente nel vecchio codici almeno bastasse,facciamo non cerca e Brancaccio, il cardinale Francesco fondatore parliamo noi, naturabnente, di volumi ciò davvero non conservati esser non se e basti la Biblioteca. non libreria del card. Rinaldo, 'il card. Francesco, nel una un dine l'or- il soggetto che illustra. Ma esistenti nei localidella Biblioteca: che tuttora cambiò nipoti,la propriabiblioteca pervenisse alla suoi ». tica all'an- alcune importanti,aggiungendone errori di fatto. L'A., primo ed unico puerilità, raccolte in me proprio vantaggio: ne l'Ospedale e intomo della Biblioteca fu il cardinale Rinaldo fondatore riconosce due su nel 1427, il quale fondò morto a interesse per nessun irtcmJt. Napoli, mtc monografia nuova talento le date, tacendone suo a a 1 UiToln. con pubblicato,le volse poco modificò MARIhOS T. DE origlnt e Biblioteca napoletana.L'A., valendosi delle notizie da opuscolo da dare qualche e di Napoli. delle Horcs e Guazzabuglio di grossolanierrori,pieno d'incoerenze Che Pynaon [14%]. veneziani o « Pynson, assai utile aggiungere stato dei primi incunaboli xilografiche saggio delle illustrazionidell'Esopodi Aquila è R. [1485], scelta delie riproduzioni, assai bella ed in grandezzaoriginale, fu fatta La con Quaestiones,London, [1482];Ant. Andreae of Englmi, London, W. copie imperfette;Boccaccio^ The «27 689). Higden, Pol^chro^ e Caxton J. Lettoli,1460; Chnmicles tre 369 (HMbUr, a III... la Brancacciana e scomunica prestito, si aperse nella nica scomu- che afferma al pubblico sul finire La scomunica, di cui parla l'A., si riferisceunicamente agli arredi della Chiesa ristituto di cbe S. Angelo Nilo a colla Biblioteca ed tempo un Ospedale, ("»inava Nido, così detto dalla località ove o venne eretto R. a GATTINONI o CORRISPONDENZA = LONDRA, Dicembre, librario, intendo,com'è naturale,quelloche specialmenterisguarda Il mercato il commercio a 1908. de* libriantichi determinate stagioniche dei codici manoscritti,si chiude e loro distinte dal tra sono intercorre dalla fine del luglioalla seconda che la mia lettera del maggio sommario vicende 1907 mi quanto per avvenne Mi fatto,le lacune venga quindi ora sia che stanza abba- conto incompleto delle ultime vendite delle lettera precedente,approfittando mia di ottobre. Cosi metà caratteristichedella stagione 1906-1907. di colmare, periodo di quiete che (A. I, fascic. 3) desse, un necessariamente e qui dentro delle e concesso sapessi scovrire nella pubblicateda J. H. Slater, note il diligente compilatoredi Book-Prices CurrenL Codici celle di libri,passati d*una e da mercenari intenti al in oscuri finché non ogni di anno; trovar a perchè conseguenza, di antichi e » di quiete,e illoro difficilelo ormai volumi ancora vagare a p"iùo meno sul mercato, nelle pubbliche collezioni,in verità, stato è soste menticat di- spesso si numero qualche scovare sfuggitialla caccia accresce tregua senza tacolo ricet- degli moderni, dei bibliofili e dei bibliomani,il valore commerciale generaleil vero ch'egliama per a salire in ragione della continua sé bibliofilorifuggedal commisurare stesso, ad un sordido concetto il pregio di monetano, libro, un altrettantoquanto pareggiab questi imrifuggedal considerare questipreziosisussidi scientifici, lo studioso conservatori e dal fuoco, più piti ra- dell'offerta. diminuzione di questa minacciati di volumi tende classe privilegiata cotesta In pace conseguito questo in cui si annidino umanisti spesso ritornano rifugi, tranquilli meno o « vengano moltissimi hanno sacco, danneggiatidall'umidità, dopo ripostigli e in questi più lunghe secoli,sbalestrati dalle alle sfarzose biblioteche di principiumanisti,a volte convento un in altra per mano delle idee di pensatm quasi volgare legge economica. riluttanza puritana per antichi,soggetti ad Eppure considerare che conviene alla stregua ci una mentare ele- spogliamo della realtà il vimento mo- librario. Se poniamo negliultimi tre mente al prezzo riscontriamo lustri, medio un dei librivenduti all'incantoin Londra progressivoaumento al 1901: dal 1893 "L. 33,20 nel 1893; L. 39,15 nel 1895; L. 77,15 nel 1897 e L. 84.75 nel o 191 o 1903), seguito da ditceta una un otdUante poco vando neglianni susseguenti,arri- L. 64.03 nel 1906'). a Non è difficile spiegare il movimento seguito dal queste cifre. SuDo campo le energie acquisitriddegli Stati Uniti, accentrate miliardari americani, più della ardore del secolo passato scorcio o provocarono di prezzi.Poi, saziate le brame medio più attivamente in essenzialmente nei considerevole un ad approfittare contenti produsse bruto dei peso il 1907 per nel primo e, accrescimento sulla bilancia il gettar sempre Toscillazione che loro dollari. D*altra parte entrarono più rabbiose,stettero favorevoli,senza delle occasioni da e infetti da spurio mecenatismo, meno febbre, essi nuova segnato mercato prezzo un di L. 106,25, fu dovuta principalmenteal fatto,probabilmentedel fortuito,che venissero sul in maggior mercato quei numero « lotti» che tutto sono desiderati principalmentedagliacquirentiindigeni.I codici medioevali sempre cioè, che, anche se miniati,hanno non le loro peculiarepregio artistico; un prime edizioni dei classiciingleside* secoli XVI di autori inglesi in qualunque modo XVII; autografie e noti;gli Americana « », scritti mano- per Tin- flusso esercitato dai compratori di oltremare;e, finalmente,le edizioni principi dei classicidi fama che opere cadano mondiale. avventura per Benché io abbia intenzione non vendite della stagione passata nel (1623) della 1907 marzo soltanto L. 60,000; L. a mentre superate, visto che ottenuto marzo 1907. E nel venute dicembre toccò sul mercato di questa stessa sorta. 1906 L. 7923. Altre ben Nel 1664 ne L. 3073; nel 1898, L. 3730. ^) RicSuin le liresteiliiie e ^ 192 « a L. edizione e mesi che (1663) 1,25. salì nel dopo, da un'altra difficilmente verranno toccò soltanto L. 3323 il Comus del notare Milton tuttavia erano la differenza dei prezzi può nel valore delle rarità avevano nel zione nell'edi- e^sai ricercata copie di quest'edizione L. 900 ce inizio,mi è dello Shakspeare (1640), che L. 6230, incremento le tutte buono, toccò meno poco alte durante l'ultimo quarantennio,e edizione; nel 1881 i tecondi un terza copia dei Poerm una servire di indice dell'enorme o tutte nella vendita Willoughby (luglio1906) 1637 e Cifre di più significative. lunga superata, due gran avuto poco altre cifre paragonabili a queste. Si potrà difficile recare passare di L. 90,000, un'altra copia somma copia della una 16,250, cifra di aveva possono non folio delle Tragedie shakespeariane la prima edizione in copia che raggiunse L. 38,730. che ha da sembrare possono raggiunto l'enorme aveva per menzionato, ragguagliominuto un edizione, in istato di conservazione stessa marzo di dare di quellache o forza riferireparecchie cifre che Se ho mercato, italiani, se noi soltanto prezzi relativamente bassi. ottenere e primario le categorie che entro specialedel orientamento questo alla lor volta di interesse sono inosservate Dato acquistato un bibliografiche esemplare della vollero 1700; nel 1891, L. 2123; nel 1894, G"8Ì iceiliiit in nella vendita Amherst moneta (avvenuta di questi ilBKana,congMagliandole prime a L. 25 gionii»e mtomo all'incanto un L. 7875, cui dovremo a dei resoconto la mentre febbraio dd 1907 Per Viaggi di copia era stessa la seconda raggiunte L. 25,000, i tre e nel 1806 costata del edizione dei Duchi viaggio toccò nel mentre e da aveva sola L. 67,000. più direttamente eccitare la possono le cose stessero come dare qualche cifra,dei libri provenientidalla biblioteca per d*Akemps, venduti nel higlio1907, l'edizione principe delle ebbe 1498) L. 550, superata, in pure medie com- questo filosoficotempo, dall'edizione prìncipe delle opere di Aristotele con 1025; l'edizione prìncipedi Omero (Firenze 1488) raggiunse L. 9000, nel lugliodi quest'annofu pagata mentre Lignamine 1470) fu venduta L. a 1490 su 1550; il Viaggio in Terra Durante dei iibrìdella famosa collezione che poche e Barzizza fu aggiudicatoper L. costò 125; 131,25; L. Virgilianodel L. 75, Ovidio un e L. 6,25; rìcco un L. 312,25; fu pagato L. 46,25, le Epistoledi Pietro della Vigna ed sguardantii XIII sec. e XIV, delle biblioteche italiane era Da questa non breve da cui trassi già qualche nota, di Tullia d'Aragona tografe, au- nistico uma- giunse rag- il commentarìo e renzio Te- un rìcco manoscrìtto un scrìtti politici rì- e Pur 525. troppo nessuna alla vendita! appariràchiaro L. 4125 (1560),e un per di Genova può dirsiiniziata stagione1908-1909 L. 2150 occorsero la famigliaFomarì rìsguardanti con per l'età dei codici come Hackney, che ora, in ad alienare vita.La una causa di raccolta va di note (secoloXV). la parzialevendita di stesso Lord disgraziatissima avventura una collezione acquistareil Meschino codice biblioteche d'Inghilterra, raccolta dallo omogenee ed operosa miscellaneo L. 437,25; a finalmente sole L. rappresentata serìe di note supposte del le epistole con 162,50, altrìdocumenti fu pagato ma- Catilinaria del secolo XIII, una e un crìterì di valutazione. Nel luglio ad un'asta, notorietà siano i principali U.loro costretto L. portuno op- Un nel secolo XV, Cremona del secolo XII Seneca un L. 60; {}\ manoscritto a L. 25; codice un stato Eutropio,Plinio Ma^ Mazarineides sua del secolo XII (secoloXV) del secolo XV la Phil- di volumL Bruni, fu pagato Pbarsalia, scrìtta una Pairasio fu aggiudicataa fu pagato dozzina contenente scrìtti di Leonardo passò inosservato da Sir Thomas mezza una del secolo XV ottavo letteredel Filicaia e noscrìtto contenente di Firenze sarebbe direttamente l'Italia, toccassero opere adespotie giore, carmi il Poliziano adunata stata era di far rìvalicare le alpi ad almeno codice miscellaneo in e luogo la tredicesima vendita di giugno di quest'annoebbe il mese lipps,e, benché L. 500; di Ga-* Santa L. 2500. ottenne pergamena L. 4105; Svetonio (P. de solamente brìeie Capodilista(Perugia 1474) toccò e posto (1578),che L. 1,25, secondo viaggi assieme aristofanesche (Aldo, con Frobisher il desiderio dei compratoriitaliani, vedemmo in generale, ma, L. Sir Martin ciò che risguardagli oggetti che curiosità e poco spendere qualche parola)venne ancori a famosa cui per aveva un dedicate le bel gruppo cure e di miniature Finalmente la delle più una Amherst of è finanziaria, di lunga una di papirìe o una 193 do- • vìzìe di incunabuli prezioa.Sfortonatamente, edizioni del Caxton allavendita acquistatoda J. Pier' antecedente notte Olanda, 1433, di questa quarto di Giovanni 30,000, L. ottenne che Balbi da Genova, con L. 13.230, Un Graduale appartenuta che Lord L. 38,730, a Carlo a e Amherst I dlnghilterra, stette L. 23,000. Il guaio è che apprende si ai Caxtons, mentre insieme aveva che ora or anche dal Caiholicon Gutenberg (1460) acquistato per tempo un che legata, ad contenta sei mesi ai^pena Mazarina, 1463, L. 31,230. Bibbia, riccamente una raggiunto da stampato della Bibbia dal primo volume e Romanum, L. 1 300, salì si crede laneo, miscel- tilografici. caratteri aveva fu qui superata che Somma somma. nel 1887 mentre volume un un a di quindici grappo Pure alto prezzo, noto. non ancora di cui la perla era Y Apocalisse di S. Giovanni a Morgan pont un fu la mirabile un anche si dice cifra tonda una di valicherà l'Atlantico questa all*incircaavevamo sono esser avuto il piacere di assistere qui all'incantodella biblioteca americana di Mr. Un allora L. 1330, Lattanzio (Roma e Tolomeo un 1468, Sweinheim Sammartz) fu e pagato Hosker. (Petrus de Turre, 1490), L. 873. e./. NOTIZIE Un ^ benemerito. L'egregioconsocio sodo ha (Egitto), « gli stessi « tasi a. lire cinquanta da inviato degli altridoni fatti in L'Isidoro di Leida Sijthoff W. A. i manoscritti e ha da « per tenu- Presidenza.,grata di questo oblatore. turisti, Com'è non sociale cassa della Vili riunione occasione fiducia,ringraziail generoso Toledano alla versare Bologna nel maggio di quest'anno». La di benevola attestato Q intenti Attilio Gaietti,residente in Alessandria qualche anno la noto, casa trice edi- collezione inaugurata una i madi facsimili, destinata a riprodurreintegralmente coll'aiutodella fotografia noscritti latini « greci e pregio conservati. La mandare si possono non collezione Sarraviano-Colbertino ora turisti», vale non del Vecchio in delY Iliade d'Omero; delle Commedie Ambrosiano il codice Viennese Leidense di Lucrezio. Ora 194 presso a delle opere di Terenzio; il codice la e stessa del celebre codice delle tempo delle Commedie il Laurenziano di Dioscoride sono sta per 39 porre di Tacito; il codice d'Aristofane; di T. Livio; il codice in vendita Etymologiae di Isidoro,che, la Cattedrale di Toledo, trovasi ora de' Dialoghi di Plauto; il codice Ravennate l'altropur viennese Casa del secolo V, linguagreca, nella biblioteca di Berna; il codice Oxfordiano-Clarkiano Marciano illoro singolarissimo per in prestitodalle biblioteche dove Testamento il codice di Heidelberg 1613 platonici; a dire quelliche dieci volumi, che riproducono il codice oramai conta a la riproduzione conservato nella Nazionale un di Madrid. probabflmentei pruni « hisliioiietìteEd Moho Scozia nel 1521 . ini,e con questi è in Contribuiions recueillis aux de ad aggiungersiuna ora pam Henninger di titolata raccolta,in- nuova derivare dalla medesima oralea, che ci sembra sources nuova può non tornare non eie, sorgente. utile agli studiosi della vita lìcendeux già usciti in luce tre vohmii: Contes copia in carta Mr a La Magnin de Rougemont; da insieme Galiot Libreria sta collezione di canti perlieder, una E. K. Blùmml; riunitida lungen erotici,interessanti la vita dove popolari, si conterrà critica circolare a stampa, si è testé costituita a Bologna della storia e la sotto società la una mercio editi in un ristretto aglistudiosi,cosi residenti di talune pubblicazioni tirate o Gubbio per la erezione di un procurare a Mazzatinti. ricordo di piccolo numero marmoreo è qua coprirela spesa del progettato il fondo avverrà qualila i Il G"mitato esecutivo,sorto cerca ri- in al compianto bibliografo bro, omvoluto contribuire 1058.74, non è sufficientia stata fiducia di giungere affidata al a formare del ricordo ed annunzia che l'inaugurazione all'uopo, occorrente stesso improrogabilmentenel settembre di quest'anno,nell'occasione che si riunirà in Gubbio 196 tuttavia nutre utili servigi Borgo 46, Bologna. ricordo, di cui l'esecuzione prof. U. Pizzichelli.Il Comitato ottimo;e è tura diviene addiritdall'Alpi, via del raccolte finora L. sono com- fuori esen^"lari, o ha dato in luce testé l'elenco di coloro i quali hanno alla pietosa iniziativa.Si agli studiosi potrà rendere stabilitiall'estero, per L'indirizzo della Biblioteca impossibile. G. « una Gandolfi, difficili trovarsi in a prezzo, di conunercio, già difficileper chi si trovi al di a M. signor G. propone attuarlo,essa in Italiacome marrrwreo ci annunzia d'esemplari». Il pensiero numero Biblioteca riuscirà ad del gerenza quale si « ^ Per il ricordo di novelle numero letteraria. Come libri,opuscolied estratti,a modicissimo nuova Bauemerzdh- und di J. Polsterer,buon cura « la al XDC, popolari erotici dal secolo XVI rinvengono motivi già molto diffusinetta novellisticaeuropea. Q Biblioteca della o il titolo di Schanh' sotto il secondo, intitolato:Schwànk^ Niederósterreicb, a aus zale indiriz- essere il titolo: Futilitates,Beitrdge Volksk^nde, un'altra raccoltina di documenti popolare antica tedesca. Il (nrimovolume copie;ogni (VI). pubblicare,sotto per devon Tour Altri volumi ristrettaa 230 commissioni de Savoie, 4, Paris Ficker, me stessa bre. Le venti costa comune lic, de i Contes Cercamons. et preparazione.L'edizione di ciascun'operaè in sono di Le cura per d'Aquiiaine, messi louse et o documents folkloreérotique: Contes, Chtmsons, Usages, au biblioteca,che lic,d'AUace, se tra e Constaniinopleet de l'Asie Mineure, riunitida Jean Nicolaidés; i Corties de zur poi, viene de' costumi del popolo, sono e trattennero l'étude dea traditiom populaires,divulgatadalla Gisa Heiibronn, dal 1883 Della Recueil conosciuta collezione RPtUTAAIA, ben à servir Toniti «fan Giorgio Forrett. un Alla Q anni dopo. Altri ti due lui taluni ripartirono con » a a congresso la R. Deputazione di Storia Patria per l'Umbria. di Francotorte di il mese Gilhofer e L. Schreiber, che contiene XVI; aggiunta di incunaboli delFarte un singolarmenteinteressante riuscirà dentro collezione di incisioni dei secoli XV, silografiche stampe delFincisione. Quest'annunzio gli amatori, a cui per Co. " che annunziano alfasta la rinomata del prof. W. più librarie Jos. Baer Case Ransckburg di Vienna " venderanno 1909 marzo due in vendita. Le di stampe Collezione Q noti già ben son i pezzi rari possedutidallo Schreiber. Q L'indice generale del Ecco notizia che una Giornale " accolta sarà maggior parte dei lettorilLa del Giornale Storico o hanno dice circoWe una dalla si è determinata mente final- dando alla luce gli Indici periodico.Da ordine alfabetico verranno per registrati anche gliarticoli nelle quattro rubriche del Giornale, ma solo i libri menzionati in annunciate indicatinegli spoglidei periodici e le pubblicazioni Gli 23-30 che indici usciranno fogli di D tre prima del 31 di centesimi Il corrente. ottanta salirà ad prezzo cronaca. di consteranno e coloro per lira per una foglio,a pubblicazionecompiuta. a D Per assoluta primo del di spazio siamo mancanza nuovo anno Catalogue Ferrara, des costretti di alcuni le recensioni a rimandare a D al fascicolo importanti volumi, usciti testé del principe d*Essling sui libriveneziani, alla luce,qualiil lavoro monumentale il 1909 l'anno dispense entro al prezzo complessivi, stampa sottoscriveranno cadaun D in ci quanto quello degli scritti due: Tuno saranno la collezione posseggono uso, famoso delFormai in cui firmati;Faltro della Bibliografia, non sospiro di soddisfazione Loescher di farne necessità gli Indici stampa, a editrice E. casa volumi dei primi cinquanta gran desiderio di tutti quanti il vivo ad appagare un con Italiana '\ Letteratura della storico Bihliothèque de la livrea composant Mr. G. Cavalieri à ecc. Pubblicazioni ricevute in dono in o cambio Lribri Agnelli G., Rdazhnt alla di commbsione Ferrara. Ferrala, Tip. Taddei, 1908, m-8^, P*9i"e vigilanza della Comunale BihlMeca Benvenoti di Rof^ereh descritti. Parte Ed., / manoscritti della B"lioUca dolca 400, 500, 600). Roipeieto.Tip. Roverelana. 1908, m-8^. pagine 39. Fiammuao A., Un codice dantesco in di 54. Savona, Feltre, Sub. 1 (500, CartaMi, 1908. ia-8^, pagine 7. — Lettere inedile di Frane Mengotti (dallaBibl. Nazionak Simom-Fabrìs). Stab. di PaiigO Febe, Ca- itaidì,1908, in-8^, pagine 21. (None Giiiliiii Alesa., Una grazia ottenuta nel 1620 intercessione per Milano, Sub. A. BerUreUi, 1908. in-16^ pagine 11. Guicciardini Fnenze, L. Obcki, G., La traduzione ptò antica 1908, m-8^ gr., pagine 18. In volgare ddla di 5. Carlo meo, Borro- ^'Batracomiomachia o 197 ". o P«rtodlot Le XII aimée. janvier-fuia1908: G. Senreie, idUhm Lu La de la Bruyhe: L. G. Pelissier, Le Bmyère comfesM d'Albany; G. Gattkherot, ArchiCea de la Tour de» Prìaom è Berne; L. Selemda Cardinal Pierre d'Atlly, èoétiae de Camhrai; L. Morin, bier, Biblhgraphie dea oeuoreM Un imprlmeur troyen apocryphe; H. Omoat, Ancieiu casiulahe» franfoU réeetnmeni enlpée è la BAlMkèque Nathnale de Paria; Cbronique det Aickives, des Bibliothèques, de BibUograplM heigesdt» moderne, Caraciéret " RevUta de de 1906: N. Sentenmcb, J. L. " Je ArchÌTOt, La " " Bibliothecat Miueos. Tercen Epoca, A. XII, julio-agotto orfehreriaeapanUa (cooL nel nuin. teg.]; J. M.e nel n. s.|; E. Cotarelo Hidalgo, Cultura inieleciaal y artisiica [coot. y Mori, Noliciaa bhgrqfcoM de Amerio del Fr. XVI; Canata, cemicù Rodrigues siglo famoeo Mann, CirKO poesia» aulobiogrqfica» de Lui» A. VUeM BftMUita de le de Gmaarm; de la anUgua Rira, Hiaioria j^ organizacion del Arcbivo Cbancilleria de Valladolld; A. del Arco, de algunoa poeiaa granadinoa de loa aidoa XVI ApunUa béo-hAHbgraficoa jy XVll ecc. Boaqaeh Aotolia. P. G. Opéaeaìoa deaconoddoa de San Jeronhno; de m provàtcialde Cédix; notlda fundadSn y oieiaUudea: L. Una ohra inedita de Tirao de MoUna, Jimhtez de Cianeroa;Documento*: de Cer)pelon;Notas bibliogrificat, varìedades,bibliografia, ecc. de Septiembre-octiibre Estelrìcb, Pérez«Rubin, Vida Reroe 1906: Biblioteca Loa de Sor y hhiaiìco aobre la Maria dea dea de rbìatoìre curioaitéa et eutographea, 334. janvier 1909. Auiographea ò prbc marxfuéa en Gabriel Charaoay (153, Faubourg S^. Hoooré. Pam. Vili). XLiy année. N. RoTue dea Bibllolk^uea, la Bibliothèque de de acrita année, n.~ 4-6, avfil-iwn1906e XVIII air Tbomaa Phillippa récemmeni dea Honale; A. Boinet, Catalogue dea miniaturea Cenepièoe; Michel, Camille et Lucile Deamoultna, Chrcnique det Bibliodièques, eie. 1^08: G. Bertoni. 7-9, iuillet-septembie akdea; P. Eagin, Dominicain» et XIII* N.o« XIl* mtx choralis "Uber Imentaire " N. de aommaire ?ille. La manuscrita la de caialogut 120 du 182 eollection AmouL manuacrH» notea et ei entréa aur à Onaeat, M.* V* Afono- la la Ludwig Rommthal; à la bibliothhquede Vabhaye l*ancienne H. biograpUe chex b"lioibhqme d'Hauterip» Teutontquea,Conflit d'attribution du hi, conaeroée la ^enfè BiblMh^que Nade la Bibliothèqae Saintedocumenta inèdita;Bibliographie, Notice de de R. Latovche, Bibliotkèque naUtmale; E. De» de Bonport (Suite); phie, Bibliogra- etc. Chroniquea det bibliothèques, RoTue dea Bibliothèqnea et ArchÌTea de Belgiqne, Amera; 1906: juillet-october J. Van- l'Éiat è O., Le aaàt^agme Grejean nerut. de la. BMotbhtfue Royale; B. Lefebrre, Lea archipea de Vartcienne Abbaye de CenAloux Zule» originea de Vimprimerie è Lierre; A. Tan Th. 1793; Goffin, Recherchea en aur Ex-libria Vincent, de l'État è Bruges: A. ylen ran Nyerelt, Le depoi dea Arcbioea Ècheobn»de Nammr, eie Lea archloea dea Anden» d'un bumaniate; D. D. Bronvera, Le noupeau locai dea ArchiPea de 1906: W. voi. 33, N. Il, november Lane, A eeniral Coolidge Library Joamal. S. Mckee, and loan eollection /or Collegelibrairie»; Librari^i0or^; ita of irtformation l"rary boildkgai Radopportunitie» and depelopment in the Filippine»;C. Farley, The new other C. »ide ChiT^ry, The of the Cool^dingcontroirersy; X Thenaaenp diffe College; Ltbrariana; etc. The meeting of German J. Weitenkampf, Book stealingin Philadelphia; Waite Leon M. Soha-Coben, Decemben Unary woik in the Brocklyn Ghetto; Manila Cutter Fairchild» Tbe relation of the L"rary to the outaide World; Salome Freeman, The bureau A in Sandt C. Hagar, Le RoT auccearfulUbrarian; Mia Strohm, Tbefirat European book purchaaing;Adam Stampalo in Milano, nell'Oleina Ugo • 196 » fot economa, J""fcrt, Suggeationa chool in l"rary adence; de Summer graficaBcrtieri e VaMDeUi» Vigano, gerenle-reaponaeéde via Tadin» n. 51 INDICE DEL VOLUME SECONDO Pbc PRESIDENZA: LA •ecoK la Per ** BìbiiovrdU ngiosala " delle Hanpe popolari itafiaae dei XV-XVII I Norme SEGARIZZI: ARNALDO U pei "BibliografiaragiaMla ** delle Hanpe pò- polariitaliaiiedei tacofi XV-XVU D'ANCONA: PAOLO del QaHÌco F. BARTOLOMEO Sulle •• Un COCHIN: aUSEPPE da U. GRISI. FOSCOLO. rime giueco dati Italia.Appunti in pnrtilo neU'aimo a del 54 . . 1397 93 tecolo XVI % 99 Trivulziana marrito «* Quaderna nggiogata " 103 . 109 XV 157 eiarta deUa BALBI '* ìé» H Ciù^tmà a cn Biblioteca 176 BcnlÌTeg|ì» . . 160 1651 182 Couria (CoannicMlonO ALBRIZZL AMÉUE: MARIE MIGNET. 47 Bologna nel secolo a «tatogrSLfl gli 41 antiche vicende U Tra GIOIOSO. andato jansemsle fian^Ms à Mikm GALLAVRESl: GIUDITTA in InepiisMHis atte Oenes... di 19 Panetti. X fioientino tipografico Sonnzo rime raccolm a 49 da carte cimelio giuoco di e T. pfe»»o di proprietà Onioi eroicomico carte Una FRATI: CLAUDE illu- tette CremonaK delle rariHimo Ghinasri NOVATI: FRANCESCO (con il Be" Leone a adice un Biacco Codici poema Il codice LODOVICO di la storia Un Un ORIOLI: LEVI: libri oieiti di Libri della biblioteca ROSSI: EMILIO indice la «oria Per NOVATI: GIORGIO XVIU ne Jacopo MokUì Menni, Fiance»» MOTTA: EZIO Un Per NOCARA: FRANCESCO Italia nel in IO. 119 NOVATI: EMIUO del Hbro Maria SABBADINI: FRANCESCO 7 iricioBÙa) 9 Domaico FRANCISC: REMiaO d' Anloiiìo FranceKo Nanne MERCATI: DE E. da omiiato teito) FRATI: GIOVANNI un L'ornamentazione nel iHazioni CARLO 2 d*Oie Libro belliiiiiiio tavola in una Ninne BERTARELLI: A. P. (coq Vecchie N.: Di Lettere DE CHRISTINE inedile (R. Reniv e BELG. Ge^ laviesO a 24 LABLACHE ROSSETn. TRACY a ABATE LA D'HAUSSONVILLE, V. FAYETTE, VERASIS: FRUGONI GIUUO inedile BROGLIE. (Iio da Vendono e 70 VINCENZO MONU Doria C«AAÌ ACHILLE Lettere DE GaDavieri). (Giorgio Rossi. Bi^ GUIDO STA£L BUSTlCa di V. Bibliografia BERTARELU: COGGIOLA: Gli II e Stefano PIETRO GICM^ANI: Lettera dite ine- 126 FcrmO blbliogvmfloi Alfieri 30 (Francesco NoTatO oc-libris italiani {Lo.) di manoscritti deOa prestito Marciana 35 dal 1474 al 1527 (Lo.) o 199 34 « FERD. M. della prima tua Una lettera di vescovo (f.o.) E. MADDALENA: H. C. repro- Ceotiuies (1.da V.) Gerolamo Marco 61 nel III centenario dalla pubblicazione 62 Vida della pagina gloriosa una e vita di sua 63 fortuna Catalogne of poition a 63 (f. o.) della LocanJien of the ValuaUe Ubruy (T. De Ma- 133 rinij) LUIGI Raccolu AMBROSINI: RAIMONDO 79 81 musicale (f.o.) opera U HOSKIER: Siztenth Maidani e Fievobaldi Gerolamo Per BERENZl: ANGELO thirteen hundred Hligranet(I.da V.) Let BRIQUET: initialscontainii^ over da codici Toiìnefl Aneddoti 35 35 Letteti of the Fifleeath and of ornamentai FRATI: CARLO C. Early Woodcut JENNINGS: ductions anticlie(f.o.) niiraite dell'incisione(f.o.) bibHograficì Appunti OSCAR di itampe raccoglitore e (jleU*aii]Atore del GukJU PASQUINELLI: RIZZOLI: Manoscritti riguardanti Bologna nella di opere di Padova della Biblioteoi Gvica bibBoteca sua la riguardanti 135 storia 136 nobiliare italiana (B.) , FKATI: CARLO CESARE Nuovi acquistie L*Arte VECCHIONI: GABRIELE GRASSO: GIUSEPPE BOLOGNA: e rifatta da Nostra Un Alessandro maria testo in 137 del secolo (I. da XIV (f.o.) del secolo XVII Sposi, Storia Milanese Manzoni 137 (f.o.) (f.o.) » volgaresiciliano in 136 (f.o.). AquiU 138 . . scopata 136 V.) , Caiaiogue of MantucHpi» MORGAN: I. PIERPONT della stampa / Prometsi BELLEZZA: PAOLO « alla Marciana doni and . early priniedl"ooh (T. de 166 Marinis) GENNARO LACAVA: La a Biblioteca Brancacdana (R. Gattinoni) 190 .... Qta«stlonairio della Vergane in alto tedesco ricercata (LuigiSuttina) Vita Documenti inediti di C. Beocarii^o concernenti Descrizione bibliografica dell'opera: Capiteliti il medesimo eotiUitUoni Da CorrUpondenmt Londra, dicembre 1906. (C Mia dUò (E. Landry) di Nmco 92 . . (Bii«b F.) 191 36, 64. 140, 194 Noti»« Pubblicmnoni o ricercati 146 Doria) Atti 39 deUsi 200 o rìcemte Soctotà in dono o in cambio 39, 90, 144, 197 147