Pubblicazione semestrale della sezione U.I.L.D.M. di Ancona - ONLUS ANNO XI - N. 1 In questo numero: UN THUNDER TRICOLORE: ROMA AL 1° SCUDETTO FINALI SENZA DELFINI: AMAREZZA PER I MARCHIGIANI SECONDA GIORNATA NAZIONALE U.I.L.D.M. ATTIVITÀ ASSOCIAZIONE UNA REGIONE DISTRATTA LA U.I.L.D.M. RINGRAZIA LA CAMPANIA TELETHON al Un la io U D ne .I. ist I L. ro tal D. fia ia M M na L. us o co tta la re 2006 Poste Italiane S.P.A. - Spedizione in Abb. Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n. 46) Art. 1 comma 2 D.C.B. Ancona Campionato 2005-2006 di Stefano Occhialini UN THUNDER TRICOLORE: ROMA AL 1° SCUDETTO 2 Bei playoffs quelli di Monteprandone disputatisi dall’8 al 10 giugno, finali che non possono non aver appassionato chi come noi le è andate a vedere (purtroppo solo come spettatori). Belle perché si è visto un livello di gioco molto alto e dove la differenza tra le prime e le ultime non è sembrata poi così netta come altri anni. Lo dimostrano i molti risultati di misura, le due partite andate ai supplementari e la finale scudetto conclusasi addirittura ai rigori, dove a spuntarla è stata la squadra di Roma. Da bravo cronista però è meglio iniziare dal principio e raccontare con ordine i tre giorni del tricolore. Tra i quattro quarti di finale, sicuramente il più bello ed avvincente è stato quello tra i Blue Devils Genova e i Blue Devils Napoli, finito alla fine 4 a 3 per i liguri. Partita avvincente e incerta fino alla fine. È stata la partita tra la classe e il talento del fenomeno partenopeo Liccardo e l’entusiasmo di Veres e Ronsval, tutti e tre convocati all’ultimo raduno azzurro del 6 e 7 giugno. Iniziava subito bene la coppia ligure Boschini-Ronsval che creava problemi da subito all’estremo difensore partenopeo; non era da meno Liccardo che impegnava severamente in più occasione la Veres, vero baluardo in porta. Genova tuttavia sembrava più organizzata, gli stick Alessio Merlino in difesa e Marangoni più avanzato contenevano la manovra di un Liccardo solitario, spesso raddoppiato in marcatura anche da Boschini, Ronsval era un continuo motorino che raccoglieva palle, ne serviva al compagno di reparto Boschini e spesso e volentieri andava al tiro. Sul finale di primo tempo era proprio lui a siglare il vantaggio. Il secondo tempo si apriva col raddoppio di Boschini, servito al bacio dal solito giovanissimo Ronsval. La gara continuava vivace fino al 3 a 1 per i genovesi, frutto della seconda marcatura di Boschini e della solita giocata capolavoro di Liccardo, che da solo teneva in piedi il suo Napoli. Chi pensava ad una gara già finita rimaneva in breve tempo deluso perché Liccardo e la Veres iniziavano il loro personale duello: proprio la neo “portiera” azzur- ra impediva al capitano dei vesuviani di segnare in almeno cinque occasione, salvando la sua porta con prodigi autentici. Le occasioni si susseguivano da una parte e dall’altra e quando i portieri sembravano battuti, ci pensavano Ronsval da una parte e Liccardo dall’altra a divorarsi ghiotte occasioni. Un rigore trasformato da Ronsval e due perle balistiche di Liccardo fissavano il risultato sul 4 a 3 a pochi minuti dalla fine. Proprio negli ultimi secondi, dopo un’occasione divorata dagli attaccanti genovesi, in contropiede il numero dieci napoletano strappava applausi per sè e per l’ennesimo intervento miracoloso della Veres che di fatto chiudeva le speranze azzurre. Solo 40 secondi di apprensione per Genova che in quattro contro cinque, espulsione temporanea di Marangoni, si barricava nella propria area e guadagnava le semifinali dopo otto anni di attesa. Negli altri incontri dei quarti Milano e Roma si sbarazzavano agevolmente rispettivamente dei Red Cobra Palermo e degli Star Treck Trapani, mentre e campioni d’Italia uscenti degli Skorpions Varese vincevano 7 a 0 contro i Magic Torino. Le semifinali, Skorpions Varese – Dream Team Milano e Blue Devils Genova – Thunder Roma, come da pronostico erano incerte e combattute. Soffre non poco Roma contro Genova, che in una partita a scacchi aveva la meglio due a zero. I pronostici però vedevano Genova meno sfavorita di quanto in realtà dicesse la storia recente delle due squadre, soprattutto dopo la partita dei quarti dei capitolini contro gli esordienti di Trapani, stentata nel gioco e confusa nelle idee. De Santis metteva in campo la solita Roma arcigna in difesa, mentre mister Riccardo Merlino schierava il solito modulo con due mazze più Marangoni stick offensivo. A dispetto degli schieramenti però il gioco latitava, Ronsval sentiva forse troppo il peso della partita (ricordiamo che ha solo quindici anni) e gli esperti Lazzari, aiutati dal giovane Marco Ferrazza arginavano le sfuriate offensive avversarie. Il risultato era che dopo quaranta minuti combattuti ma non spettacolari, i Thunder si imponevano e il secondo gol siglato solo a pochi minuti dalla fine con la conseguente e incontenibile gioia esplosa la dicono lunga sulla bellezza di questi Blue Devils, forse la vera rivelazione di queste finali. Derby lombardo per la seconda semifinale, quella tra Skorpions e Dream Team. Terzo incontro stagionale in campionato tra le due squadre con una vittoria a testa finora. Modulo a tre mazze per i Dream Team di capitan Fontana, tra i campioni d’Italia uscenti invece Carelli preferito dall’inizio al giovane Fattore. Partivano meglio i varesotti con un Maniero stick offensivo a tutto campo come al solito ed un Mutti, mazza offensiva degli Scorpioni, a fare un gran movimento là davanti: era proprio lui a portare in vantaggio i suoi con un gol di rapina su una respinta corta dell’estremo difensore meneghino Rasconi. Brusati e Fontana confezionavano il pareggio e la partita procedeva su ritmi elevati con un gioco veloce ed una partita sostanzialmente corretta. Milano spingeva e si portava in vantaggio. Nel secondo tempo Fattore, entrato al posto di Carelli, sfruttava alla perfezione un errore della difesa avver- saria e a tu per tu con Rasconi prima sbagliava e poi ribatteva in rete il gol del nuovo pareggio. Rasconi e la Cremona tra i pali davano dimostrazione della loro bravura e solo un’invenzione di Brusati, giro dietro la porta, riportava di nuovo in vantaggio i giallo neri. I minuti passavano, Varese provava il forcing e otteneva un rigore a favore. Dal dischetto si incaricava Fattore che, ipnotizzato da Rasconi, si vedeva parato il penalty, scatenando la gioia del nutrito gruppo di tifosi milanesi sugli spalti. Gli Skorpions cambiavano di nuovo ributtando nella mischia un riposato Carelli per un Fattore demoralizzato per l’errore dal dischetto; il capitano varesotto provava a trascinare i suoi al pareggio ma alla fine a spuntarla era Milano. Campioni d’Italia fuori dalla finalissima e Dream Team che rifattosi della sconfitta sempre in semifinale dello scorso anno. Applausi per tutti a fine gara, per una partita vera, corretta ed emozionante. Nella finale per il terzo posto Varese aveva la meglio su Genova che proponeva nel primo tempo Di Gangi e Ginesi come stick al posto di A. Merlino e Marangoni. Le cose però iniziavano male per mister R. Merlino, che dopo pochi minuti vedeva la sua squadra perdere già per a zero, merito di un Mutti cinico e spietato sotto porta. Nel secondo tempo Varese dilagava e l’ultimo ad arrendersi tra i liguri era proprio Ronvsal, generoso era anche Boschini ma non bastava per evitare la sconfitta. Gli Skorpions raggiungevano così il gradino più basso del podio. Finalissima inedita invece quella tra il Dream Team Milano (alla settima finali con tre scudetti vinti) e Thunder Roma (quarta finale e nessuna vittoria finora). Entrambe le squadre giocano con tre mazze; sitck offensivo per i Thunder, Ferrazza preferito a Zedda, tre mazze offensive per Milano con Bonifacio a tutto campo in aiuto di Brusati e Fontana. Si è trattato di una partita più incentrata a non far giocare gli avversari da parte di Roma che a costruire, Milano neutralizzata nel gioco dall’aggresività degli avversari e sia Brusati che Fontana Semestrale della Sezione di Ancona della UILDM Via M. Bufalini, 3 - 60023 Collemarino (AN) Tel. 071887255 - Fax 071912422 e-mail: [email protected] Autorizzazione Tribunale di Ancona del 15/11/95 iscritta al n. 35 del registro periodici Direttore responsabile: Mario Di Cicco In redazione: Stefano Occhialini Roberto Frullini Sauro Salustri Stampa: Stampa Nova Jesi Progetto grafico: Monica De Cosmo Composizione: Cooperativa sociale Oblò - Monte S. Vito 3 hanno avuto non pochi problemi a costruire gioco. Non a caso a passare in vantaggio era proprio Roma che grazie a Vitadello, servito ottimamente da dietro la porta da Marco Lazzari, insaccava alla spalle di un incolpevole Rasconi. Dopo il vantaggio i capitolini stringevano ancora di più le magli offensive, la partita si faceva un po’ spezzettata e i meneghini reclamavano per almeno tre volte il rigore per un intervento alla disperata su Brusati e per un paio di mischie al limite dell’area piccola dell’estremo difensore romano Rizzi. Il secondo tempo era comunque un assedio alla porta dei Romani e solo un miracoloso Rizzi evitava a Brusati e compagni di pareggiare. Lo stesso attaccante milanese provava anche con bordate da lontano ma inutilmente. Neanche l’entrata con lo stick di Bruno a creare grattacapi là davanti sembrava riuscire a pareggiare la gara, anche se dava più dinamismo alle manovre dei lombardi. Proprio Bruno era protagonista di un accenno di rissa con Marco Lazzari e la panchina romana, in seguito ad un suo intervento probabilmente da espulsione. La partita diventava sempre più spigolosa, Roma sembrava aver paura di vincere e Milano pareggiava con Brusati a meno di cinque minuti dalla fine. Sembrava una storia già scritta, con Roma vacillante, ma la gara si trascinava ai supplementari. Stesso copione nel primo extra time, che finiva senza troppi sussulti. Sempre a seguito di un’azione in mischia davanti alla porta difesa da Rasconi, Roma trovava nel secondo supplementare quello che sembrava essere il gol scudetto con Daniele Lazzari. Fontana dava la carica ai suoi, il campo sembrava ormai un’arena e a meno di un minuto dalla fine un rigore in favore di Milano concesso da un arbitro e rifiutato dall’altro mandava su tutte le furie tifosi e giocatori del Dream Team. A due secondi dalla fine però Brusati trovava un miracoloso pareggio a seguito di un’azione insistita. Erano dunque i rigori a sancire la squadra campione d’Italia 2006. Dal dischetto il giovane stick Ferrazza sbalordiva anche se stesso siglando un rigore perfetto nell’angolino, per Roma sbagliavano sia Daniele Lazzari che Vitadello mentre andava a segno Marco Lazzari. Per Milano invece il solo Brusati segnava, con Bonifacio, Bruno, Rasconi e per ultimo proprio capitan Fontana che non riuscivano a realizzare. Alla fine un solo grido sul campo: Thunder Roma campioni d’Italia. La classifica finale delle 8 dei playoffs 2006. Campioni d’Italia 2006 Secondo posto Terzo posto Quarto posto Quinto posto Sesto posto Settimo posto Ottavo posto Thunder Roma Dream Team Milano Skorpions Varese Blue Devils Genova Blue Devils Napoli Red Cobra Palermo Magic Torino Star Trek Trapani I premi per migliore mazza, migliore stick e miglior portiere delle finali, votati dagli otto capitani delle squadre finaliste, sono: miglior mazza migliore stick migliore portiere 4 Tommaso Liccardo (Blue Devils Napoli) Fabio Maniero (Skorpions Varese) Sonia Veres (Blue Devils Genova) FINALI SENZA DELFINI: AMAREZZA PER I MARCHIGIANI Stagione incolore per i Dolphins quella appena conclusa, niente sogni playoffs quest’anno per i ragazzi di mister Gianluigi Occhialini. Questo l’amaro epilogo di una stagione caratterizzata da parecchie delusioni e pochi barlumi di luce. In queste circostanze in genere negli sport più conosciuti, il Dio Calcio su tutti, si vogliono cercare più i demeriti propri che i meriti avversari; a noi sembra invece giusto sottolineare entrambi. Non per cercare una scusa, bensì una causa reale, il girone C sembrava alla vigilia il più ostico, perché in tre squadre (Blue Devils Napoli, Thunder Roma e appunto i nostri Dolphins) potevano giocarsi la qualificazione. Il campo ha detto che invece l’equilibrio era anche maggiore, così che anche la squadra che problemi non ne doveva dare, gli Albalonga’s Craziet Cow, in realtà ne ha dati e anche molti. Solo quattro punti alla fine dunque per i Dorici: uno a tavolino contro i Thunder (gara viziata da una svista arbitrale sui punteggi dei romani) e tre maturati sul campo nella gara della disperazione di Castelferretti a fine aprile, dove i nostri conquistavano una vittoria soffertissima contro la squadra laziale di Albano Laziale rimontando nei nove minuti finali ben tre gol agli avversari e vincendo poi alla fine 9 a 5. All’epoca ancora un barlume di speranza di qualificazione, frutto di un ricorso ingiustamente respinto per la gara romana contro i Thunder e risoltosi appunto con un insapore 0 a 0. Attenzione però, non si pensi alla disfatta totale dei nostri. Se si toglie la sconfitta nella prima giornata contro i vicecampioni d’Italia dei Thunder Roma, sonoramente e giustamente vittoriosi 5 a 0, le altre partite sono state sempre sul filo di lana. Nella seconda di campionato infatti i Blue Devils Napoli del “Maradona” Liccardo si imponevano solo 5 a 3 nel finale, dopo essere stati in svantaggio per gran parte del primo tempo. Così come la gara “incriminata” contro i Thunder a Roma ha visto i nostri perdere sul campo sempre di due (4 a 2 per l’esattezza), con Roma che usufruiva di due rigori e approfittava di due banali errori della difesa dorica. Il vero scivolone è avvenuto proprio in casa dei Laziali di Albano, che a sorpresa e con un po’ di fortuna, che però come si dice “aiuta gli audaci”, si imponevano 4 a 2 su Occhialini e compagni, chiudendo di fatto già alla terza giornata le speranze qualificazioni dei Dolphins. Non è un dramma tuttavia e non deve esserlo l’esclusione dalle finali, figlia di una stagione sicuramente giocata sottotono dalla compagine Marchigiana. E quest’anno, anziché ricordare le gesta di Galeazzi e Occhialini, spesso al di sotto di quanto potessero fare, le cose da ricordare sono altre. A cominciare dalla crescita di Giangiacomi come stick, autentico perno in difesa. Ma, cosa ancor più lieta, è stata l’armonia che ha sempre caratterizzato lo spogliatoio, nonostante momenti burrascosi dettati dai risultati. Con i “se” e con i “ma” non si vince proprio nulla, tuttavia in una altro dei tre gironi probabilmente la storia sarebbe andata diversamente: perché in un raggruppamento con la squadra più scudettata d’Italia (cioè Napoli con 3 scudetti come il Dream Team Milano), la squadra seconda d’Italia dello scorso anno (Thunder Roma) oltrettutto rinforzata dall’arrivo del fenomeno di Padova Vitadello, aver raggiunto le finali sarebbe stato un biglietto da visita importante e un risultato di grande prestigio. Nota positiva che ci fa sorridere è il premio come migliore stick del girone C, assegnato a chi ha segnato di più con lo stick, dato al nostro Bruno Jervicella. Speriamo sia di buon auspicio per il futuro… SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA E DISABILITÀ: NUOVE NORME Il 28 febbraio c.a. il Senato della repubblica ha approvato in via definitiva la conversione con modificazioni del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 4, recante misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento della pubblica amministrazione (Legge 9/03/2006 n.80 pubblicata su Gazzetta Ufficiale 11/03/2006 n. 59). L'articolo 6 della nuova legge introduce alcuni elementi di novità riguardo ai procedimenti di accertamento delle minorazioni civili e dell'handicap. Alle regioni è data facoltà di adottare disposizioni per semplificare le procedure di accertamento delle minorazioni civili e dell'handicap: con questa indicazione il Legislatore ha voluto promuovere il superamento di alcuni ostacoli burocratici, primo fra tutti quello delle ripetizioni delle valutazioni medicolegali. La nuova norma suggerisce l'unificazione delle diverse visite di accertamento in modo da evitare un sovraccarico per la Pubblica Amministrazione ed un disagio per il cittadino. Lo stesso articolo 6, al comma 3, affronta un problema annoso: quello della ripetizione delle visite di accertamento negli anni anche per soggetti che hanno patologie o menomazioni stabilizzate e non reversibili. Questa indicazione raccoglie, anche se parzialmente, le istanze più volte espresse dalle Associazioni. La norma dispone che i soggetti portatori di menomazioni o patologie stabilizzate o ingravescenti (che tendono cioè ad aggravarsi), che abbiano dato luogo al riconoscimento dell'indennità di accompagnamento o di comunicazione, siano esonerati da ogni visita medica finalizzata all'accertamento della permanenza della minorazione civile o dell'handicap; con un decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della salute, saranno individuate le patologie e le menomazioni rispetto alle quali sono esclusi gli accertamenti di controllo e di revisione. Lo stesso decreto indicherà la documentazione sanitaria, da richiedere agli interessati o alle commissioni mediche delle aziende sanitarie locali qualora non acquisita agli atti, idonea a comprovare la minorazione. L’adozione di tale decreto è pertanto fondamentale per l’applicabilità delle nuove disposizioni. La nuova norma non può essere giudicata che positivamente anche se lascia dei dubbi e perplessità su di un punto: il vincolo della titolarità dell'indennità di accompagnamento o di comunicazione. Vi sono infatti patologie o menomazioni assolutamente stabilizzate e non reversibili che non danno titolo all'indennità di accompagnamento come, ad esempio, alcune amputazioni. L'ultimo comma riguarda i malati oncologici per i quali viene previsto un iter di accertamento accelerato. L'accertamento deve essere effettuato dalle Commissioni delle Aziende U.S.L. entro 15 giorni dalla domanda dell'interessato. La norma afferma che gli “esiti dell'accertamento hanno efficacia immediata per il godimento dei benefici da essi derivanti”. Questo lascia intendere che il rilascio del verbale è immediato e utile ai fini dei benefici lavorativi, esenzione ticket, erogazione delle eventuali provvidenze economiche e quanto altre norme, anche regionali, prevedano. Tuttavia l'articolo in questione conferma la possibilità per la commissione medica periferica di sospenderne gli effetti fino all'esito di ulteriori accertamenti. Si tratta delle commissioni di verifica che di recente sono state trasferite dal Ministero dell'Economia all'INPS. L'ultima parte del comma pertanto non è chiara e lascia aperti dubbi applicativi per le stesse commissioni delle Aziende Usl per le quali non è chiaro se debbano rilasciare immediatamente il verbale di accertamento o debbano prima inviarlo per verifica alle commissioni periferiche, seguendo cioè l'iter ordinario. 5 Liberi di essere - 8/9 aprile 2006 di Sauro Salustri SECONDA GIORNATA NAZIONALE UILDM 6 Dopo la riuscita edizione del 2004 la seconda giornata nazionale UILDM di quest’anno, denominata Liberi di essere, che ha portato sulle piazze di tutta Italia ben centomila esemplari di “Libera”, la farfallina di peluche ripiena di cioccolatini, ha avuto proprio un grande successo. Le centomila farfalline hanno trovato modo di “dispiegare le loro ali”, grazie alla grande sensibilità dei cittadini ed al prezioso aiuto dei nostri collaboratori. Per il secondo anno consecutivo il simpatico simbolo colorato, “adottato” da tantissimi cittadini, ha rappresentato quindi il traino ideale per informare sugli scopi dell’evento e per raccogliere fondi utili a perseguire la sua realizzazione. L’obiettivo da raggiungere è duplice e guarda sia all’aspetto medico-sanitario di una malattia neuromuscolare, sia a quello sociale, riferito cioè alle conseguenze che una situazione del genere può portare nella vita quotidiana. Perciò da una parte il consolidamento e il concreto avvio di un Centro Clinico polispecialistico a Milano, presso l’Ospedale Niguarda, dall’altra un sostegno sempre maggiore alle 73 Sezioni UILDM presenti sul territorio, per consentire a tutte le persone affette da una distrofia o da un’altra malattia neuromuscolare di diventare pienamente protagoniste della propria vita, a scuola, nel lavoro, nel tempo libero, nella sfera privata. Tutto questo è stato spiegato ai cittadini, che hanno ben compreso lo spirito dell’iniziativa, ma anche agli organi di informazione che numerosi hanno accolto l’appello, dedicando vari spazi alla Giornata Nazionale UILDM. Noi della sezione di Ancona siamo riusciti ad ottenere un risultato che ci riempie di orgoglio e di soddisfazione. La nostra organizzazione sul territorio ha consentito, grazie al contributo dei soci, ai volontari ed ai simpatizzanti, la distribuzione di ben 2.500 farfalline. Le iniziative volte a sensibilizzare ed a informare sugli scopi e le finalità della 2° giornata nazionale ULDM sono partite ben prima dell’8 e 9 aprile. “Libera” era già presente giovedì 6 aprile c/o l’Università di Medicina a Torrette di Ancona, venerdì 7 e sabato 8 aprile c/o l’Ospedale Regionale di Torrette di Ancona ed il supermercato Famila di Marina di Montemarciano, sabato 8 aprile c/o l’Ospedale di Fano ed il Cityper di Falconara Marittima, domenica 9 aprile c/o la Parrocchia di Marotta di Mondolfo e, nel pomeriggio, durante la partita di hokey in carrozzina c/o il palazzetto dello sport di Castelferretti. Altri punti di distribuzione sono stati costituiti dai partner ormai storici quali l’Avis di Montemarciano e da alcune parrocchie di Ancona e Falconara che hanno ripetuto l’esperienza già vissuta con grande partecipazione e soddisfazione l’anno precedente. A tutti la UILDM di Ancona esprime il proprio ringraziamento per il contributo dato al conseguimento di un tale risultato: ai simpatizzanti, ai volontari, agli amici dell’Avis di Montemarciano, alle parrocchie che hanno saputo con passione condividere con noi l’iniziativa, all’Assessore allo Sport della Provincia di Ancona Stefano Gatto per il contributo elargito, alle Aziende Ospedaliere di Torrette di Ancona e di Fano per la disponibilità, alle aziende quali i supermercati Cityper di Falconara Marittima ed il Famila di Marina di Montemarciano per gli spazi concessi, a Dreaming SPA, Serallegri S.r.l., Edil Marotta s.a.s., Luvit sartoria s.a.s., Mancinelli & partners S.p.A., Istituto Professionale di Stato per i servizi commerciali, turistici, della pubblicità e sociali Francesco Podesti per il prezioso contributo, a Stefano Morici per il suo spirito collaborativo, ai componenti la squadra dei Dolphins per la loro voglia di vincere sempre, ai soci tutti. RELAZIONE 2005 Il nuovo consiglio direttivo della sezione di Ancona ha positivamente conseguito gli obiettivi posti durante l’assemblea annuale dei soci, grazie all’impegno serio e costante di tutti i propri componenti. L’associazione continua a svolgere la propria attività nel territorio della Provincia di Ancona, partecipa alla elaborazione e discussione a livello regionale, delle tematiche legate alla disabilità ed alle malattie neuromuscolari. Il sottoscritto è attualmente presidente della Consulta regionale per la disabilità, in nome e per conto della quale la nostra associazione ha coordinato l’oranizzazione della conferenza regionale su “Disabilità e pari opportunità”, che ha visto la partecipazione di 200 persone tra disabili, operatori sociali, insegnanti e amministratori di Enti locali. Un elemento caratterizzante la nostra attività è stato il tentativo di coordinare i propri interventi, con le altre associazioni, realtà culturali e di volontariato presenti nel territorio. Attualmente partecipiamo al Comitato Associazioni di Tutela insieme ad altre 13 associazioni impegnate nel settore sociale e sanitario. La nostra sezione non gestisce servizi, ma svolge prevalentemente attività di promozione, collaborando con privati ed Enti pubblici, al fine di realizzare gli interventi più idonei per favorire l'integrazione delle persone disabili nel tessuto sociale. Tra le attività riteniamo opportuno segnalare le seguenti: a) Telethon La nostra associazione ha deciso di partecipare nuovamente alla raccolta diretta dei fondi a favore di Telethon nel 2005, mediante la predisposizione di alcuni punti di raccolta presso: l’Azienda Ospedali Riuniti e lo stadio Del Conero. Importante è stata la collaborazione dell’azienda ospedaliera, dell’Ancona calcio, del club Noi biancorosse e supporters, oltre a tutti i volontari impegnati. Le risorse complessivamente raccolte sono state pari a E 2081,33. b) Tempo libero e sport La nostra associazione ha avuto tra le proprie attività l’organizzazione e il sostegno della squadra di hockey in carrozzina dei DOLPHINS. L’attività sportiva si è svolta presso il palazzotto comunale di Castelferretti, sostenendo solo i costi relativi all’utilizzo durante le gare ufficiali. Tale attività sportiva si è concretizzata con la partecipazione della nostra rappresentativa, al campionato nazionale 2004/2005 e alla prima edizione della coppa Italia FIWHUILDM. Il risultato sportivo di tale partecipazione è stato il raggiungimento del quarto posto assoluto nella fase finale del campionato e della finale di coppa Italia. La nostra squadra ha partecipato a numerose iniziative di sensibilizzazione verso i problemi legati alla disabilità. Inoltre, vanno segnalate le partecipazione a diversi tornei e la convocazione nella rappresentativa nazionale partecipante ai campionati europei di hockey di un nostro atleta. A seguito delle nuove normative richieste dal CIP e della FIWH è stata costituita Relazione 2005 e bilancio 2005 Si è svolta l’11 marzo 2006, presso la nostra sede di Via Bufalini 3 a Collemarino l’assemblea annuale dei soci della sezione di Ancona. Gli argomenti dibattiti hanno riguardato l’attività svolta nel 2005, il bilancio consuntivo 2005 e preventivo 2006, la nomina dei delegati per assemblea nazionale 2006 e le attività future per il 2006. L’assemblea dei soci ha nominato delegati per l’assemblea nazionale della U.I.L.D.M., che quest’anno si terrà a Napoli dal 11 al 13 maggio, i signori: Scarpelli Salvatore, Pesaresi Bruno, Giangiacomi Rolando e Bianchetti Sabrina. Gli argomenti di maggior approfondimento sono stati: - la proposta formulata alla Regione Marche, dalla nostra associazione, per la costituzione di una Fondazione di partecipazione per la sua gestione del Centro Malattie Neuromuscolari di Torrette; - il nuovo bando per la selezione di volontari del Servizio Civile Nazionale; - la possibilità per le Associazioni ONLUS di ricevere dei fondi attraverso la destinazione del 5 per mille dalle dichiarazioni dei redditi. di Roberto Frullini ATTIVITÀ ASSOCIAZIONE 7 Consegna del contributo di 1000 E dei dipendenti della ditta Angelini alla U.I.L.D.M. presso la sede di Ancona avvenuta il 29 giugno l’Associazione sportiva dilettantistica Dolphins Ancona Hockey Club. Nonostante questo, la nostra associazione ha continuato a sostenere le attività della squadra promuovendo la partecipazione ad un torneo internazionale in Germania nel mese di ottobre. Inoltre, permane tra gli obiettivi prioritari della nostra sezione lo sviluppo e sostegno di tale disciplina. Ha avuto luogo lo scorso 21 e 22 maggio il “Secondo Torneo dell’ Amicizia di Whellchair Hockey”, in collaborazione con il Comune di Marotta-Mondolfo, la Provincia di Pesaro, la Regione e grazie al contributo di numerosi sponsor locali. Alla competizione hanno partecipato la Nazionale Italiana, il Dream Team Milano, i Blue Devils Napoli e naturalmente i Dolphins Ancona. Soddisfacente il terzo posto per la squadra Anconetana, quasi scontato il primo per la Nazionale, una delle più attese a Roma 2005. Vorremmo poi ricordare, ci sembra dovuto, il premio come miglior giocatore del torneo dato a Tommaso Liccardo, capitano dei Blue Devils Napoli e autentico trascinatore della sua squadra. La nostra sezione dispone di due cabine balneari accessibili installate, presso la spiaggia di Senigallia, nello stabilimento gestito dal CO.GES.CO. c) Riabilitazione e sanità La nostra associazione ha continui e intensi contatti con le varie strutture sanitarie e universitarie, per lo sviluppo di una maggiore qualità dei servizi necessari ad affrontare i problemi connessi con le patologie neuromuscolari. Si è svolto Venerdì 13 maggio 2005, presso l’Ostello della Gioventù di Loreto (An), il convegno Il sistema delle responsabilità condivise nell’Azienda Sanitaria Unica Regionale, con un intervento del presidente della U.I.L.D.M. di Ancona, che ha ricordato il ruolo fondamentale degli strumenti di concertazione che coinvolgano tutti i soggetti portatori di ruoli legittimi, integrati e complementari. Il Centro regionale per la diagnosi ed il trattamento delle malattie neuromuscolari ha terminato il periodo biennale di sperimentazione approvato dalla Regione Marche e la sua attività è terminata il 9 maggio 2005. Attualmente il nostro ruolo è nuovamente di pressione, verso le autorità competenti della regione Marche e dell’azienda Ospedali Riuniti, affinché venga realizzata una struttura regionale, che riprenda nei contenuti l’attività progettata dal Dott. Dante Paladini e parzialmente continuata dalla Dott.ssa Silvia Cocci Grifoni. Il progetto di fondazione partecipata per la gestione del centro clinico ha 8 incontrato resistenze da parte della azienda ospedaliera, mentre sembra trovare il consenso degli interlocutori politici e dei dirigenti regionali. d) Stampa e informazione La sezione ha iniziato nel dicembre 1995 la pubblicazione di una propria rivista, la cui diffusione e crescita qualitativa sono stati un impegno importante e significativo. Nel corso del 2005 la rivista è stata pubblicata 2 volte, nonostante i problemi legati all’individuazione di nuovi collaboratori da affiancare alla redazione. e) Collaborazione con la sede centrale La nostra sezione ha partecipato con i propri delegati, come di consuetudine, ai lavori della Assemblea Annuale Nazionale a Milano. Particolarmente intensa è stata la collaborazione con il presidente nazionale Alberto Fontana e la commissione medico scientifica nazionale, per sviluppare le strategie future per creare un centro regionale di riferimento. Al fine di rafforzare tale collaborazione, il Presidente Nazionale Alberto Fontana ha chiesto alla nostra sezione di organizzare alcuni incontri con Dirigenti Sanitari locali. Inoltre, in concomitanza con un incotro Telethon, il 29 e 30 ottobre, si è svolto al Federico II di Jesi il Consiglio Nazionale U.I.L.D.M. La Giornata Nazionale domenica 17 aprile si è conclusa con uno strepitoso successo economico e di coinvolgimento. Sono stati organizzati numerosi punti di raccolta, nonostante il maltempo (Auchan, Corso Carlo Alberto, Università di Medicina, Ospedale di Torrette) oltre le raccolte fatte a Marotta e Moie. Rispetto alla richiesta iniziale di 1500 farfalle c’è stata l’integrazione di altre 1000. Tante le persone coinvolte, buoni i risultati come prima esperienza. Gli aspetti critici sono stati la scarsa risposta nelle piazze; la concorrenza con altre manifestazioni in concomitanze. Proficua la collaborazione con le parrocchie. f) Sede e attività di segreteria La sede di Collemarino in via M. Bufalini, 3 - ha svolto una efficace attività di segreteria e consulenza, grazie alle risorse umane attivate con il servizio civile volontario ed alle nuove attrezzature a disposizione. g) Dati della associazione La sezione ha chiuso il proprio bilancio con un avanzo economico da destinare alle attività future. Il numero dei soci è stato per il 2005 di 119 tesserati. A conclusione di questa relazione sento di dover ringraziare personalmente tutti i componenti del direttivo. PROGRAMMA ATTIVITÀ SOCIALI PERIODO 2006 Nel corso del prossimo anno, la nostra associazione sarà chiamata ad un duro confronto con il sistema sanitaria regionale, per cercare di costruire un nuovo Centro regionale per la diagnosi e cura delle malattie neuromuscolari dedicato a Dante Paladini, in collaborazione con la direzione nazionale e il comitato medico scientifico nazionale. L’attività sportiva dell’hockey in carrozzina ha assunto una nuova veste giuridica e organizzativa, ma rimane una delle attività al centro dell’attenzione della nostra sezione. La 2^ giornata nazionale sarà una ulteriore opportunità per diffondere la conoscenza della nostra associazione e dei bisogni delle persone con disabilità e con malattie neuromuscolari. Le altre attività proposte per il prossimo anno sono divisibili in due gruppi, da un lato i progetti già attivati da sostenere e sviluppare, dall’altro lato i nuovi obiettivi. Nel primo gruppo rientrano le seguenti attività: - collaborazione con le associazioni dei disabili del territorio; - sostegno attività sportive per disabili; - 2^ giornata nazionale U.I.L.D.M.; - sviluppo attività segreteria sociale; - reclutamento volontari per progetto servizio civile. Nel secondo gruppo ritengo possano rientrare due obiettivi significativi per il prossimo anno: - realizzazione convegno/seminario su temi legati alla disabilità; - creazione centro Dante Paladini. BILANCIO SOCIALE DELLA UILDM DI ANCONA STATO PATRIMONIALE ATTIVO Cassa Banca Posta Crediti Titoli Attrezzature Automezzi Totale attivo Disavanzo Totale CONSUNTIVO 2004 606,27 325,05 23.722,15 CONSUNTIVO 2005 861,41 4.472,03 29.056,23 30.478,00 55.131,47 0,00 55.131,47 30.478,00 64.867,67 PASSIVO Debiti Fondo T.F.R. Fondo ammortamento Fondi finalizzati Totale passivo Patrimonio Totale Avanzo Totale a pareggio CONSUNTIVO 2004 11.464,42 CONSUNTIVO 2005 12.191,20 926,23 24.581,85 35.124,66 59.706,51 6.889,38 66.595,89 18.286,80 926,23 19.213,03 42.014,04 61.227,07 3.640,60 64.867,67 64.867,67 CONTO ECONOMICO ENTRATE CONSUNTIVO 2004 Quote sociali 2.394,00 Contributi Raccolta fondi 12.302,97 Contributi pubblici 10.384,82 Contributi Sponsor hockey 11.469,22 Contributi privati 17.295,70 Proventi attività Interessi attivi 140,22 Proventi attività medico scientifica 2.003,00 Rimborsi per obiettori Proventi straordinari Totale entrate 43.686,96 Disavanzo Totale a pareggio 43.686,96 CONSUNTIVO 2005 2.499,00 USCITE CONSUNTIVO 2004 Dipendenti Spese amministrazione 1.310,19 Assistenza Spese Gestione Servizio Civile Ricerca scientifica 6730,17 Organizzazione attività Spese visione 754,03 Spese attività Hockey 15.415,35 Partecipazione organi sociali 2.471,20 Contributi direzione nazionale 1.281,00 Acquisto beni strumentali beni strumentali 6.294,60 spese furgone 2.541,04 cabine mare Totale uscite 36.797,58 Avanzo 6.889,38 Totale a pareggio 43.686,96 CONSUNTIVO 2005 35.333,26 10.06,69 9.464,73 171,66 69.778,31 69.778,31 4.207,08 15.529,99 242,00 1.476,63 1.539,06 24.801,97 1.029,42 8.754,96 6.095,60 2.461,00 66.137,71 3.640,60 69.778,31 9 Centro Malattie Neuromuscolari di Roberto Frullini UNA REGIONE DISTRATTA 10 Nell’ultimo numero di Visione abbiamo parlato di importanti e positivi segnali ricevuti dalle autorità regionali e dalle strutture sanitarie locali, sul CENTRO REGIONALE PER LA DIAGNOSI ED IL TRATTAMENTO DELLE MALATTIE NEUROMUSCOLARI. Putroppo, a distanza di 14 mesi dalla chiusura del Centro e a 20 mesi dal termine del progetto di sperimentazione gestionale, siamo tornati nella stessa situazione organizzativa insufficiente, precedente alla realizzazione del progetto promosso dal dott. Paladini, e nella totale assenza di risorse dedicate specificatamente alle nostre patologie. In realtà, la situazione è notevolmente peggiorata, se consideriamo la perdita di fiducia dei marchigiani nei confronti della sanità regionale. Siamo stati testimoni della scomparsa di un servizio locale qualificato dedicato, per la prima volta, alle patologie neuromuscolari, senza alcun rispetto verso il patrimoni di conoscenze, legami fiduciari, percorsi di diagnosi, cura e sostegno psicologico delle persone prese in carico. Nel tentativo di superare questo situazione incredibile, ci siamo fatti promotori di un progetto gestionale e clinico in grado di garantire continuità, qualità clinica e partnership scientifiche e culturali adeguate. Nonostante il coinvolgimento della nostra direzione nazionale, le numerose comunicazioni e sollecitazioni a tutti i livelli istituzionali e gestionali del sistema sanitario regionale, la realizzazione di un progetto simile all’iniziativa in corso presso l’azienda ospedaliera Niguarda di Milano continua a trovare difficoltà e tentennamenti inspiegabili, soprattutto a tutti coloro che sono dovuti tornare a percorrere le “strade della speranza” verso i centri clinici di riferimento fuori regione. Evidentemente il costo sociale, umano ed economico sostenuto dagli ammalati e dalle loro famiglie e il costo economico sostenuto dalla sanità regionale non sono stati ancora considerati elementi sufficienti, per affrontare in maniera determinata e concertata una situazione di grave disagio. Anche se la situazione non è positiva, non verranno meno il nostro impegno e la nostra determinazione nel cercare di ridare a noi tutti gli stessi diritti e le stesse opportunità nella tutela della salute, degli altri cittadini marchigiani. La situazione, estremamente delicata e importante per il nostro futuro, è tale da consentire qualunque tipo di iniziativa e azione, per ottenere il rispetto degli impegni politici presi dal precedente e dall’attuale governo regionale, ma soprattutto per affermare il nostro ruolo di protagonisti nella lotta alle malattie neuromuscolari e non più semplici fruitori inconsapevoli e incoscienti. Il prossimo autunno sarà determinante per il futuro del progetto legato alla Fondazione dedicata a Dante Paladini e per il Centro regionale per le malattie neuromuscolari, pertanto siate pronti ad agire se sarete chiamati a sostenere la nostra azione di pressione e protesta nei confronti dei decisioni della sanità pubblica regionale. Niente su di noi, senza di noi strumenti come le vignette e i cartoni animati, per sensibilizzare e informare con il sorriso su temi molto delicati e complessi. Da segnalare infine la ricca esposizione di ausili, all’interno della quale vi erano anche i prodotti realizzati da Tecnothon, laboratorio tecnologico finanziato da Telethon che ha avuto modo di donare un piccolo sollevatore portatile, denominato Akuakalda e una sedia Sole Mare, che consente di recarsi in spiaggia alle persone con problemi di mobilità. Nel corso dell’Assemblea Annuale della UILDM, che ha concluso le manifestazioni, molti rappresentanti delle istituzioni locali hanno portato il proprio saluto all’As-sociazione, precedendo la simpatica cerimonia con cui la UILDM di Napoli è stata intitolata a Giovanni Nigro lui stesso presente - poiché, come ha raccontato Salvatore Leonardo, “se dal 1967 la UILDM è attiva e vitale nella nostra città, questo lo si deve principalmente proprio al professor Nigro, al suo impegno e anche al sostegno economico di tutti questi anni”. Durante i lavori assembleari si sono svolte anche le elezioni per il rinnovo del collegio dei Probiviri. Sono risultati eletti Raffaele Maccione e Maddia Tirabassi. Il primo dei non eletti è stato Massimo Focacci. In chiusura dei lavori, il gran gala finale, fatto di momenti conviviali e di fuochi d’artificio, a coronare un ricco programma serale che aveva visto in precedenza lo spettacolo musicale dei Poliedrici e una rappresentazione teatrale su testi di Eduardo Scarpetta, messa in scena anche daattori non vedenti. Nel complesso, quindi, si è trattato senz’altro di un’edizione delle Manifestazioni UILDM tra le più partecipate e ricche di contenuti. Di seguito il resoconto di alcuni incontri pre assembleari. Manifestazione nazionale Si sono concluse nei giorni scorsi le XLIII Manifestazioni Nazionali della UILDM, il più importante appuntamento annuale dell’Associazione, svoltosi a Marina di Varcaturo (Napoli), presso l’incantevole Villaggio Stella Maris. E si è trattato di una tre giorni quanto mai piacevole per i 400 delegati accorsi numerosi da tutta Italia, grazie alla calda e ospitale accoglienza ricevuta in Campania, sotto la magistrale regia della UILDM di Napoli, coordinata dall’impareggiabile vicepresidente Salvatore Leonardo. Ricco e apprezzato anche il programma dei vari eventi preassembleari, a partire dal convegno curato dalla Commissione Medico-Scientifica UILDM, nel corso del quale sono stati proposti i principali aggiornamenti in ambito di ricerca sulle distrofie e le altre malattie neuromuscolari. Tra i partecipanti anche Giovanni Nigro, noto neurologo napoletano, presidente dell’Accademia Gaetano Conte, che ha illustrato le attività e i risultati raggiunti negli ultimi decenni presso il Servizio di Cardiomiologia e Genetica Medica della Seconda Università di Napoli. Molto seguiti e partecipati pure gli appuntamenti dedicati al servizio civile nazionale e alle novità legislative, mentre numerosi delegati hanno utilizzato la giornata di giovedì 11 per una visita al TIGEM (Telethon Institute of Genetics and Medicine), struttura di alto valore scientifico la cui sede è proprio a Napoli. Detto delle consolidate esperienze portate avanti anche quest’anno dal Gruppo Donne e dal Gruppo Giovani UILDM, che hanno proposto importanti momenti di riflessione il primo, di creatività e spirito d’iniziativa il secondo, uno spazio particolare merita il convegno dedicato al tema Satira e disabilità, nel corso del quale - grazie anche al supporto di alcuni filmati - si è parlato delle grandi potenzialità di tratto dalla Newsletter UILDM LA UILDM RINGRAZIA LA CAMPANIA 11 IO REGISTA DELLA MIA VITA A Napoli il Gruppo Giovani non è mancato ai suoi impegni per confrontarsi e reduci dalla bellissima esperienza del cor tometraggio Generazione a 4 ruote, ha deciso di creare un filmato da presentare all’Assemblea dei Soci 2006. Il risultato è stato piuttosto brillante perché abbiamo dato un’impronta satirica al problema delle barriere architettoniche e culturali, inoltre abbiamo punzecchiato i dirigenti UILDM riguardo alla loro abitudine di far votare durante l’assemblea per alzata di mano, dimenticando che la maggior parte dei soci le mani non riesce ad alzarle come vorrebbe. L’altra parte del filmato è un’intervista doppia stile il programma tv Le Iene. I protagonisti sono un “normaloide” e un disabile. La prima la Sig.ra Fortunellis e il secondo il Sig. De Sfigatis. Lei dice di metterci poco a prepararsi al mattino, di muoversi facilmente in macchina o negli uffici pubblici e non da meno è una splendida donna in carriera. Lui il lavoro non l’ha trovato perché l’ufficio per l’impiego non è accessibile, tutti i mezzi che deve prendere non sono attrezzati e il suo parcheggio sotto casa è sempre occupato. Per avere il filmato e il cortometraggio scrivete a: [email protected] L’invito è di divulgarlo per sensibilizzare alla disabilità. Sonia Veres (coordinatrice gruppo giovani UILDM) 12 LA CORRETTEZZA POLITICA NON È PIÙ UNA VIRTÙ. LA DISABILITÀ TRA VIGNETTE, CARTONI ANIMATI E TELEVISIONE Un approccio nuovo, spiazzante, dissacratore. Politicamente scorretto, direbbe qualcuno. Forse, più semplicemente, un modo più efficace e diretto di parlare di disabilità. Questo l'argomento scelto dal Comitato di Redazione di DM per il seminario tenutosi durante le manifestazioni nazionali dello scorso maggio. Un appuntamento sempre molto atteso e coinvolgente che anche quest'anno non ha deluso i partecipanti. Ospite Antonio Dipòllina critico televisivo de “La Repubblica”. L'incontro è stato introdotto e moderato da Stefano Borgato, segretario di redazione di DM. Altro relatore è stato Stefano Andreoli, membro del comitato di redazione di DM, che ha commentato un video montato con spezzoni tratti dalla serie animata “I Simpson”. Dimostrando come anche in una serie così famosa e di successo, proprio per la sua “scorrettezza politica”, si può parlare di disabilità. Ed anzi di come questo metodo di trattare l'argomento possa risultare efficace, soprattutto con le nuove generazioni. Il video, infatti, insieme alle note “grandi vignette di DM” è stato utilizzato per una serie di incontri in alcune scuole riscuotendo un notevole successo fra i ragazzi. La satira è stata, invece, al centro dell'intervento di Gianni Minasso, membro del comitato di redazione di DM e autore dell'inserto satirico, all'interno della stessa rivista, “il mio distrofico”. Una vera e propria scoperta, per i presenti, è stata quella di John Callahan, discusso autore nord americano dallo stile estremamente graffiante e irriverente. Gravemente disabile lui stesso (tetraplegico in seguito ad un incidente d'auto) tratta con cinismo dissacrante argomenti quali la religione, la politica e ovviamente la disabilità stessa. Un excursus sulla sua vita e sulle sue opere è stato presentato da Barbara Pianca, collaboratrice della redazione di DM. Le conclusioni sono state a cura di Enrico Lombardi, direttore editoriale di DM. STEREOTIPO E HANDICAP. PERCEZIONI ED IMMAGINI DELLA PERSONA DISABILE "Vai a lavorare? Bene, così almeno fai qualcosa!" Pur troppo ancora oggi alcune persone con disabilità si sentono fare questi discorsi. Come se per loro il lavoro svolgesse il semplice compito di passatempo e di distrazione dalla disabilità/malattia. Si tratta di un pregiudizio. Uno dei tanti emersi in occasione dell'ultimo seminario promosso dal Gruppo Donne UILDM, che, appunto, ha affrontato il tema: "Stereotipo e handicap. Percezioni ed immagini della persona disabile". L'evento - introdotto da Anna Petrone e condotto da Gaia Valmarin e Gemma Andreoli - si è articolato in diversi momenti: una parte teorico/definitoria, un'altra di lavoro nei gruppi, una parte di restituzione, drammatizzazione e sintesi. Abbiamo definito lo stereotipo come un'immagine mentale rigida, generata istintivamente (per spirito di sopravvivenza) con lo scopo di semplificare e rendere familiari realtà sino ad allora a noi sconosciute. Abbiamo invece definito il pregiudizio come un giudizio che precede l'esperienza, un meccanismo per cui siamo indotti a valutare sfavorevolmente determinate persone o gruppi sociali. I due concetti, pur non essendo sinonimi, sono strettamente collegati: lo stereotipo è una sorta di "scorciatoia mentale" che influenza la percezione dell'individuo, inducendolo a inferenze inaccurate e scorrette della realtà (pregiudizio). Tra i gruppi bersaglio vittime di stereotipi e pregiudizi figurano anche le persone con disabilità, ancora percepite come "categoria" nonostante l'Organizzazione Mondiale della Sanità, nella sua classificazione degli stati di salute (ICF), abbia già posto le basi peril superamento della semplificazione categoriale.Il lavoro nei gruppi è stato decisamente molto vivace e stimolante ponendo in luce l'atteggiamento ora pietistico, ora dispregiativo nei confronti delle persone disabili (dalla definizione di poverino, all'uso del termine handicappato come insulto), ma anche la convinzione che se non cammini sei anche "incapace di intendere e di volere", o quella che l'unica preoccupazione delle persone con disabilità sia di soddisfare i bisogni primari (mangiare e dormire), o, ancora, che costoro non possano avere una vita sessuale, ecc. Ci siamo lasciati nel tentativo di individuare qualche "antidoto" a queste distorsioni: creare occasioni di contatto, con- fronto e conoscenza, avere consapevolezza delle proprie immagini (rappresentazioni) della disabilità per non esserne agiti, essere disponibili all'autocritica. Se il pregiudizio è un giudizio (distorto) che precede l'esperienza, in uno stadio socialmente più evoluto potremmo anche ipotizzare una situazione in cui, posti dinnanzi alla realtà di gruppi o persone, dovremmo essere in grado di vivere queste realtà come pura e semplice esperienza, senza sentire il bisogno/dovere di esprimere un giudizio (positivo o negativo) al riguardo. L'esperienza del seminario verrà raccolta in un opuscolo: l'ottavo della collana "Donne e disabilità" (presto consultabile, assieme agli altri sette, all'indirizzo: www.uildm.it/gruppodonne). Il dibattito resta aperto, potete alimentarlo scrivendo a: [email protected] Anche la voglia di raccontarsi, condividere ed esprimere i propri vissuti resta viva. Questo ci fa intuire che gli spazi per l'ascolto, l'accoglienza e il confronto reciproco mancano nella vita di tutti i giorni. Il coordinamento del Gruppo donne ne prende atto e cercherà di crearne sempre di nuovi. Annalisa Benedetti e Simona Lancioni. (Gruppo donne UILDM) 13 in grado di dare il loro contributo a questa grande iniziativa. E la lettera che il Presidente della Repubblica ha indirizzato alla signora Susanna Agnelli, illustre Presidente della Fondazione Telethon, al termine della Maratona 2005, esprime bene l’assunto: «Il successo di questa edizione della campagna Telethon - scrive il Presidente - è motivo di grande soddisfazione per il livello di eccellenza dei risultati raggiunti». Ha predisposto punti informativi e di raccolta fondi presso l’Azienda Ospedaliera di Torrette di Ancona, grazie alla disponibilità dell’Azienda Ospedaliero Universitaria – Ospedali Riuniti Umberto I – G. M. Lancisi – G. Salesi di Ancona ed all’interessamento della Dott.ssa Marisa Carnevali, è stata presente allo stadio del Conero in occasione di una partita di campionato dell’Ancona Calcio, grazie alla generosa, preziosa e puntuale collaborazione del Club “Noi Biancorosse” Supporter ed alla disponibilità della Società Ancona Calcio. Quasi 30 milioni di euro, l’11 per cento in più dell’edizione 2004, circa il triplo della prima edizione del 1990, rappresentano un risultato senza precedenti in termini di raccolta. La più lunga maratona televisiva mai messa in palinsesto dalla RAI e un totale di donazioni mai raggiunto prima. Ben 62 ore di programmazione sulle reti dell’emittente pubblica a favore della ricerca sulle malattie genetiche hanno permesso di raggiungere il risultato straordinario di 29.330 mila Euro. L’appuntamento dello scorso anno ha visto scendere in campo un numero ancora maggiore di Istituzioni, grandi aziende, organizzazioni di volontariato e di categoria, oltre alle centinaia di migliaia di cittadini e di radiotelespettatori che hanno rinnovato la loro fiducia a Telethon e alla scienza. Sul fronte del volontariato attiva è stata l’AVIS, l’Associazione dei Volontari del Sangue, che ha contribuito ad incrementare il fiume di donazioni. Ed ancora una volta, a fianco di Telethon, ci siamo schierati compatti noi della UILDM, sempre presenti fin dalla sua prima edizione, ottenendo come al solito risultati eccellenti. La sezione di Ancona, in particolare, ha messo in campo soci, volontari, simpatizzanti; ha interessato aziende, pubbliche amministrazioni e tutte quelle realtà locali Il risultato ottenuto in termini di raccolta si può definire ampiamente soddisfacente: 2.081,33 Euro tra Telethon card e offerte libere, a cui vanno aggiunti i 1.000,00 Euro offerti a titolo di contributo dal Comune di Fabriano che la UILDM di Ancona ringrazia per la disponibilità e sensibilità mostrate per una iniziativa come il Telethon, forse unica per l’intensità partecipativa, dove la ricerca scientifica, la lotta alle malattie geniche, è finanziata dalla gente, da noi tutti, ciascuno con il suo prezioso, seppur minimo, contributo. La U.I.L.D.M. di Ancona per il Telethon La maratona Telethon continua a mietere successi ed ogni edizione supera la precedente. di Sauro Salustri TELETHON 2005: EURO 29.330.000 15