w w w. c i m e x s r l . i t info@cimexsr l.it w w w. c i m e x s r l . i t Settimanale - Anno 1 - N° 15 - Lunedì 15 Dicembre 2008 Spedizione con tariffa Posta Target Magazine conv. naz./304/2008 del 01-06-2008 info@cimexsr l.it PIACENZA REPORT Sostenere le imprese per uscire dalla crisi In chiusura d’anno Sergio Giglio, presidente di Confindustria, traccia un bilancio del periodo trascorso e formula alcune proposte per il futuro l futuro industriale e produttivo del nostro Paese preoccupa, tra timori diffusi, incertezze ed oggettiva complessità delle soluzioni praticabili. Sono aspetti che accomunano tutte le economie occidentali, alle prese con una difficile fase di recessione. La conferma viene anche dall’ultimo rapporto CSC – Centro Studi Confindustria: per il 2008 la variazione del PIL nazionale dovrebbe attestarsi attorno al -0,2%. Si tratta della terza storica recessione dal dopoguerra ad oggi, dopo quella del 1975, legata allo shock petrolifero e a quella del ’93 per la crisi della finanza pubblica. A completare questo quadro a tinte fosche, l’effetto domino innescato da fenomeni speculativi ben distanti dall’economia reale e che non hanno risparmiato nessuna borsa del pianeta, evidenziando la particolare vulnerabilità del sistema economico globale, con ripercussioni reali tutte ancora da valutare. Le prime analisi del CSC per il 2009, inoltre, non sono confortanti: previsto un ulteriore arretramento dello 0,5% del PIL, a cavallo tra il -0,2% della media degli altri Paesi dell’area Euro e il pesante -0,7% degli USA. Del resto l’integrazione e l’interdipendenza delle strutture economiche dei diversi Paesi e dei relativi mercati, a partire da quelli finanziari, sono ormai nei fatti e sovrastano largamente la capacità, sia dei singoli Paesi, sia delle Istituzioni internazionali, di fronteggiare unitariamente, con le regole attuali, le difficili dinamiche che si sono manifestate. Appare pertanto indifferibile intervenire con maggiore incisività sul versante regolatorio a livello internazionale ed aumentare la cooperazione tra gli Stati e I le Istituzioni. Se questo è il macroscenario di riferimento, occorre saper cogliere con rapidità le ripercussioni sull’economia reale, all’interno dei sistemi produttivi e delle diverse realtà territoriali presenti nel nostro paese, al fine di individuare risposte ed interventi adeguati. Il restringimento del credito e la caduta della produzione industriale, sono infatti le prime significative avvisaglie della Sergio Giglio, presidente di Confindustria Piacenza fase recessiva in atto che, per quanto è in nostro potere, stiamo cercando di contrastare, così come sta avvenendo un po’ dappertutto, attraverso l’attivazione del tavolo di confronto con gli Istituti di credito locali e potenziando il nostro consorzio fidi. Così come stiamo cercando di dare una mano anche ai dipendenti delle nostre aziende associate, ai quali abbiamo pro-posto la Confindustria Card che consente loro di ottenere sconti presso una serie di negozi e fornitori di servizi, con i quali abbiamo attivato convenzioni. Ugualmente stiamo lavorando per un fondo di garanzia per prestiti a tassi agevolati. Urge però che le istituzioni, ciascuna per le rispettive responsabilità, concentrino il proprio impegno straordinario per tracciare le basi di nuove politiche industriali a sostegno del tessuto produttivo. Tanto più ora che anche nella ricerca dell’Economist, pubblicata negli ultimi giorni di novembre, veniamo definiti un paese statico e ci collochiamo al 40° posto nel- la classifica della competitività. Invertire questa tendenza e quella dell’attuale ciclo economico sono oggi le vere priorità, attraverso interventi concreti e tangibili quali: sostegno al credito, immediata detassazione, soprattutto nel caso in cui le imprese investano nelle loro attività, riduzione degli oneri contributivi, nuove politiche energetiche, incentivi reali alla ricerca e sviluppo, semplificazione amministrativa, riduzione del debito pubblico e dei costi complessivi dello “Stato apparato” a vantaggio del Paese reale. Per questo sposiamo in pieno le richieste che Confindustria sta sottoponendo al Governo sia per combattere questa potente ondata di crisi che per impostare la crescita e la modernizzazione dell’Italia nel suo complesso. Ci auguriamo quindi che le manovre che verranno messe in campo e che nel momento della stesura di queste righe non ci sono ancora note, possano toccare anche tutte quelle questioni da tempo irrisolte ma che non vanno assolutamente perse di vista ma che esse stesse possono rappresentare vie di uscita dalla crisi. Bene ha fatto quindi la Presidente Marcegaglia a chiedere interventi che fronteggiando il momento congiunturale pongano anche le basi per un rilancio futuro del nostro Paese in settori che stanno avendo ora uno sviluppo interessante ovunque. Eventuali incentivi dovranno per esempio riguardare tutti quei settori che producono beni che consentono risparmio energetico e riduzione di emissione di CO2. Non solo auto, quindi, ma anche elettrodomestici, rifiuti, motori elettri-ci e soprattutto edilizia. Questo perché le nostre abitazioni assorbono il 30% dell’energia complessiva che utilizziamo ed emettono una gran quantità di CO2. Su questo tema anche le nostre imprese edili stanno lavorando per offrire un prodotto di qualità e sempre più in linea con un mercato evoluto ed esigente. La sfida internazionale impone alle nostre imprese e al sistema nel suo complesso di compiere un ulteriore balzo in avanti. Alle imprese si chiede di essere ancora più organizzate, più forti e più “intelligenti”. Ci domandiamo però se per realizzare questa visione possa bastare la sola volontà dell’imprenditore. Siamo invece convinti che questo impegno richieda un ruolo attivo del territorio e delle istituzioni, che cioè alle spalle delle attività produttive ci sia un paese con la P maiuscola. La sede di Confindustria Piacenza Questo anche perché il fil rouge che lega tutte le nostre imprese, se da una parte è di preoccupazione per la pesante crisi che ha investito i mercati di tutto il mondo, dall’altra è anche di ricerca delle soluzioni migliori per contenerne efficacemente l’impatto e sostenere l’economia reale. In questo quadro il tema della riqualificazione urbana e della rigenerazione dei territori non perde di importanza, ma anzi ne acquista enormemente, non solo come risposta strategica contro i pericoli della recessione, ma anche e soprattutto come leva per trasformare i ritardi in vere opportunità di rinnovamento e rilancio. E’ per questo che guardiamo con grande attenzione l’impostazione degli strumenti di gestione del territorio, in primis il PTCP provinciale ed i PSC dei principali comuni della provincia. Non potremo mai accettare passivamente una impostazione faunistico-naturalistica che ha come principio ispiratore la concezione di una ambiente di tipo museale e come obiettivo il mantenimento dello status quo ed il ripristino fine a se’ stessi. Un ambiente cioè che non contempla l’uomo se non nella sua dimensione ludica o ricreativa ma non in quella produttiva o sociale. Se poi passiamo ad analizzare il nostro essereAssociazione,possiamoaffermare senza tentennamenti che noi stessi ci stiamo imponendo un cambiamento di rotta, lo stesso che stiamo chiedendo alla politica, ai pubblici amministratori, al sindacato ed alla burocrazia. Vogliamo cioè lavorare per connettere ciò che è disperso, far convergere ciò che diverge, ascoltando e cercando di comprendere ciò che nasce dal basso. Siamo convinti che oggi l’associazionismo non possa che perseguire l’interesse generale e quindi non siamo allineati con quelli che continuano a definire la propria identità associativa attraverso divisioni in categorie, gruppi ed interessi sempre più parcellizzati o corporativi. Ha poco senso ormai distinguere tra settori produttivi e tra dimensioni di imprese, per esempio tra manifattura e servizi o tra piccola e grande impresa. La nuova dimensione dell’economia e le complesse dinamiche sociali indicano che l’obiettivo non può essere quello di ottenere per sé una fetta più grande ma, al contrario, contribuire a creare condizioni tali da permettere all’intera torta di aumentare di valore e dimensioni. Purtroppo ancora troppi soggetti agiscono secondo questa logica, come ci dimostrano le tristi vicende Alitalia o il comportamento anacronistico di qualche sigla sindacale che rifi uta un vero confronto ed un vero dialogo. PAGINA 2 PIACENZA REPORT Gruppo Deat: il futuro dell’autotrasporto, della logistica e dei servizi è già attuale L’azienda piacentina incarna perfettamente la vocazione mercantile della città P iacenza è una città nata lungo una strada antica (quasi) come l’Uomo ed è una città “di frontiera”, intesa non come un qualcosa che separa, quanto piuttosto che unisce, mette in comunicazione (Lombardia ed Emilia, l’Alta Italia con i contrafforti dell’Appennino e con le strade per il mare, ecc.). È chiaro, quindi, che fin dalle origini, Piacenza e, quindi, CA s.r.l. Il 2006 ha visto l’inaugurazione del DEAT PARKING, un’area di parcheggio attrezzata per fornire gli autotrasportatori i servizi necessari per rendere più leggero e sicuro il loro mestiere. Una scelta più che opportuna, dal momento che il Polo Logistico di Piacenza rappresenta uno dei più importanti insediamenti tra quelli in fase di realizzazione sul territo- in sistemazioni comode e funzionali. DEAT TRASPORTI si occupa di trasporti conto terzi, di carichi convenzionali bancalati, prodotti alimentari a temperatura controllata, merci pericolose e speciali eccezionali. Dispone di una vasta gamma di automezzi propri di ultima generazione: veicoli cassonati, centinati, pianalati, ribassati speciali e furgoni isotermici, ed è proprio grazie a questo parco–mezzi, alla competenza e professionalità del personale – autisti provetti di grande affidabilità – che DEAT TRASPORTI è in grado di gestire con tempismo e serietà anche il servizio interna- zionale di import/export, avvalendosi anche di numerosi subvettori aggregati di provata esperienza. Non a caso, la clientela di DEAT TRASPORTI è rappresentativa dell’intera produzione industriale italiana e spazia dal comparto alimentare fresco e conserviero ai fertilizzanti chimici, dall’industria meccanica, siderurgica e grafica all’edilizia, passando attraverso le merci pericolose e speciali eccezionali. Se è vero che la logistica integrata e l’intermodalità rappresentano il futuro dei trasporti, DEAT è già proiettata nel futuro: l’azienda è situata di fronte al polo logistico di Le Mose, uno tra i più importanti progetti italiani di logistica integrata, dove trasporto su rotaia e gomma si incontrano. DEAT TRASPORTI offre servizi di logistica integrata a numerose aziende italiane, straniere e multinazionali proponendo attività di magazzinaggio, stoccaggio e distribuzione merci, gestione di ordini, scorte e rifornimenti periodici, con sicura professionalità ed esperienza. A ulteriore garanzia della totale qualità delle prestazioni, DEAT TRASPORTI vanta un Sistema di Qualità Aziendale in base alla normativa UNI EN ISO 9001:2000 un motivo in più per scegliere DEAT. Deat Parking Polo di protezione civile, al via i primi corsi L’assessore Ziliani: “Saremo il riferimento delle missioni nazionali” A Automezzi propri di ultima generazione i Piacentini hanno una vocazione tutta particolare per il viaggio, il commercio, i trasporti. Trasporti che un tempo avvenivano sui carri e su acqua (data la disponibilità, a due passi, del grande Po), oggi su rotaia e, soprattutto, su ruota. E c’è un’azienda, a Piacenza, che incarna perfettamente la vocazione piacentina all’autotrasporto: è il GRUPPO DEAT, con oltre 50 anni di storia e di esperienza alle spalle. Fu Ennio Davoli – un vero e proprio pioniere – a fondare DEAT TRASPORTI nel 1947. Era una ditta individuale, che ben presto, grazie alla competenza di Davoli e alla scelta di validi collaboratori, allargò il suo raggio d’azione. Da allora di strada ne è stata fatta tanta; a Ennio Davoli, oggi scomparso, sono subentrati i figli Romano, Barbara e Massimo e il GRUPPO DEAT comprende quattro aziende: la storica DEAT TRASPORTI s.r.l., la DEAT GROUP s.r.l., la DEAT TRASPORTI E LOGISTI- rio nazionale e che, secondo i dati della Polstrada, negli ultimi anni gli incidenti in cui sono coinvolti i camionisti sono aumentati del 13,2 %. Un dato, quest’ultimo che fa pensare, considerando che spesso la causa è riconducibile alla stanchezza accumulata dagli autisti anche per la carenza di posti sicuri dove poter riposare. Il Deat Parking è una delle diciotto aree approvate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e comprende: parcheggio attrezzato custodito con docce, spogliatoi e infermeria, ristorante– pizzeria e bar, minimarket, sala ricreativa aperta 24 ore su 24, stazione di rifornimento con un innovativo lavaggio autotreni ecologico, economico e rapido (un ciclo completo in soli 5 minuti), assistenza automezzi (gestione di riparazioni, pezzi di ricambio e accessori), lavanderia self–service con servizio di lavaggio ed asciugatura e mini– foresteria con possibilità di alloggi l via il primo corso di protezione civile per volontari appartenenti alle associazioni del Coordinamento di Protezione Civile e ai gruppi con esso convenzionati. “Dopo aver tanto lavorato per realizzare a Piacenza il polo di Protezione civile del Nord Italia – ha detto l’assessore provinciale alla Protezione civile Gianluigi Ziliani alla cerimonia di inaugurazione - non potevamo vederlo ridotto a mero deposito di materiale. Il corso che inauguriamo è l’avvio ufficiale di una funzione importante che il Polo sarà chiamato a svolgere: quella di sede di una scuola di formazione per operatori di Protezione civile- Iniziamo con i volontari della nostra provincia, proseguiremo con corsi rivolti ai Volontari Gianluigi Boiardi insieme a Guido Bertolaso delle province limitrofe e di tutto il Nord Italia. Portiamo avanti questo progetto con il pieno appoggio della Regione e del Dipartimento nazionale di Protezione civile della presidenza del Consiglio dei Ministri, di cui è responsabile Guido Bertolaso”. L’assessore regionale alla Protezione civile Marioluigi Bruschini ha espresso grande soddisfazione per l’iniziativa e sottolineato l’importanza della Protezione civile e dei Volontari che vi operano per tutta la comunità. In particolare, il gruppo di 50 piacentini appartenenti al coordinamento provinciale, al 118 e alla Croce Rossa, si è concentrato sull’allestimento di un campo di prima accoglienza, utilizzando per la prima volta le nuove tende gonfiabili arrivate nelle ultime ore grazie all’intervento di Guido Bertolaso, “Il Dipartimento di Capo dipartimento nazionale di protezione civile. Protezione civile - ha Queste strutture, gonfiabili, si detto Guido Bertolaso montano automaticamente il cir- ha bisogno di stazioni ca cinque minuti, sono dotate di un generatore elettrico, di impianlogistiche in diverse to di condizionamento e sono coiparti del Paese dove bentate per garantire l’isolamento termico con l’esterno. custodire il materiale e Piacenza è stata scelta come i mezzi che possono sede di stazione logistica di proservire in caso di eventi tezione civile a servizio di tutto il nord Italia lo scorso novembre calamitosi. Per il nord con un annuncio dello stesso Italia, la sede ideale è Guido Bertolaso a Piacenza, nelapparsa Piacenza, per la la sede della Provincia. “Il Diparsua posizione strategica timento di Protezione civile - ha detto Guido Bertolaso - ha bisoe perché è dotata di gno di stazioni logistiche in diverse parti del Paese dove custodire infrastrutture adeguate” il materiale e i mezzi che possono servire in caso di eventi calamito- si. Per il nord Italia, la sede ideale è apparsa Piacenza, per la sua posizione strategica e perché è dotata di infrastrutture adeguate: c’é un aeroporto militare, ci sono autostrade, arterie importanti, ferrovie. La sua posizione baricentrica e le sue infrastrutture ci consentono di raggiungere velocemente ogni punto del Nord Italia, dalla val d’Aosta al Friuli. Come sede della futura stazione logistica pensiamo ai capannoni dell’ex consorzio agrario, che hanno al proprio interno binari che li collegano alla rete ferroviaria nazionale”. “Era un discorso con il Dipartimento di Protezione civile che portavamo avanti da due anni - ha detto il presidente della Provincia Gianluigi Boiardi - Piacenza merita, per la sua posizione strategica, per la sua dotazione infrastrutturale e per il suo sistema di protezione civile, di svolgere il ruolo per il quale è stata scelta”. “Al termine di questo corso – conclude Ziliani – i Gianluigi Ziliani, Assessore provinciale alla nostri volontari saranno in Protezione civile grado di andare a formare altre persone nelle altre province. In questo modo, il polo piacentino diventerà il vero fulcro del Norditalia, garantendo la formazione a tutti i volontari e diventando un punto di riferimento anche nelle missioni operative in ambito nazionale e non solo”. QUANDOLAPASSIONEHAUNANIMADACCIAIO STEELFER 0 2 / $ / 4 4 ) 3 ) $ % 2 5 2 ' ) # ) 6IA-ATTEI 6ILLANOVASULL!RDA0# 4 & UNIFERSPA UNIFERSPACOM WWWUNIFERSPACOM 3EDELEGALE ,OC3TEFANO #IGOGNOLA06 4 & BRONIFER BRONIFERCOM WWWBRONIFERCOM -AGAZZINO 6IA0RAMPOLINI ,OC,EMIGNANO #OLLECCHIO02 4 & SIDERFER BRONIFERCOM -AGAZZINO 6IA-ARINO3ERENARI #ASTELMAGGIORE"/ 4 & EDILFERRO BRONIFERCO WWWGROUPFERCOM 0 2 / $ / 4 4 ) 3 ) $ % 2 5 2 ' ) # ) 6IA6ENETO #OLLECCHIO02 4 & WWWSTEELFERCOM PAGINA 4 PIACENZA REPORT I 3 Magnifici D.O.P. della Salumeria Piacentina L e ricchezze alimentari del territorio piacentino sono la testimonianza di una terra laboriosa dove da sempre l’agricoltura ha rappresentato un segmento determinante per l’economia del territorio. Tra queste eccellenze i salumi ogni pezzo risulta un vero capolavoro alimentare. Nel tempo in cui l’inarrestabile globalizzazione propone stili di vita allarmanti è doveroso, per un paese dalle innumerevoli proposte alimentari come è l’Italia, arginare il tangibile pericolo, come importanti e pregiati regali presso le varie corti d’Europa. Oggi i tre DOP della salumeria piacentina occupano importanti segmenti della distribuzione nazionale e pur in un periodo difficile di mercato, dove la recessione incombe su tutti e su tutto, queste eccellenze incrementano ogni anno sempre più le loro quote di mercato, segno questo che il consumatore, seppur in momenti difficili privilegia sempre più la qualità. Il Consorzio Salumi Piacentini in questi anni ha svolto un ruolo importante nella promozio- ne e valorizzazione dei prodotti che rappresenta; la presenza in tutte le maggiori manifestazioni Coppa, Pancetta e Salame sono le ricchezze alimentari del nostro territorio dell’alimentazione, la realizzazione, pubblicazione e divulgazione di un apposito opuscolo dal titolo “I salumi Piacentini nel- la Storia”, indirizzato alle scuole primarie, da utilizzarsi nel più ampio progetto di educazione alimentare che gli insegnanti attivano per arginare una crescente disinformazione su ciò di cui ci nutriamo. Recentemente il Consorzio ha pubblicato un interessante lavoro “L’Analisi sensoriale dei salumi piacentini D.O.P “ nel quale l’autrice, Alessandra Scansani, (tecnologo alimentare del Consorzio) ha caratterizzato con metodologia scientifica le tre D.O.P nei loro aspetti sensoriali. La convinzione è che questo lavoro sarà importante strumento di lavoro per i salumifici piacentini al fine di qualificare ancor più le loro produzioni (chi avesse interesse al lavoro lo può richiedere direttamente al Consorzio Salumi Tipici Piacentini) La scelta di dotarsi oggi di uno strumento ancora più efficace e in linea con le direttive comunitarie e nazionali, quale è il consorzio di tutela, dimostra quanto sia pressante per i produttori piacentini fare, dimostrare e tutelare la qualità che da secoli contraddistingue la salumeria piacentina. Quantità (n.pezzi) marchiata Coppa Piacentina DOP Quantità (n.pezzi) marchiata Pancetta Piacentina DOP Quantità (n.pezzi) marchiata Salame Piacentino DOP 67.640 12.994 222.297 2001 108.485 27.562 414.487 2002 160.892 33.132 545.332 2003 185.440 38.714 648.960 2004 186.914 57.432 825.687 2005 212.925 64.186 911.517 2006 250.064 82.548 1.019.648 2007 332.593 101.741 1.149.409 2000 Gruppo Transervice Europa, attività di trasporti e di logistica in Europa I l Gruppo Transervice Europa, formato da Transervice Europa s.r.l, Piacenza Logistica s.r.l e Transervice Europa s.r.l, coordina e gestisce attività di trasporti e di logistica in Europa. Nata nel 1990 dalla pluriennale esperienza maturata da Nilde Isidori nel settore dei trasporti, la società si afferma rapidamente nei trasporti e nelle spedizioni sia in campo nazionale che internazionale, arrivando oggi ad offrire ai Clienti un knowhow specifi co mirato allo sviluppo di progetti personalizzati di gestione completa della supply chain. Il Gruppo, che ha consolidato nel 2007 un volume di affari di circa 30 milioni di Euro, stima di superare i 40 milioni di euro per l’anno in corso: un risultato che premia un’azienda che ha sempre posto particolare attenzione al cliente, alla volontà di soddisfarne le esigenze (anche le più peculiari), garantendo servizi all’avanguardia e qualitativi in tempi ridotti sull’intera area geografica di riferimento. Prodotti tipici del territorio che tende a sviluppare la cultura dei sapori indifferenziati, con una forte e decisa difesa delle nostre tradizioni alimentari ricche di profumi, sapori e storia. La salumeria piacentina da sempre ha avuto, e ha, estimatori in tutto il mondo essendo unanimemente riconosciuti come unici e prestigiosi. Il vero e più importante ambasciatore dei salumi piacentini fu il Cardinale Giulio Alberoni che nel 1700 divenuto primo ministro alla corte di Filippo V Re di Spagna, utilizzava abitualmente coppa piacentina, salame piacentino, e pancetta piacentina Nilde Isidori, presidente di Gruppo Transervice Europa Magazzini di Piacenza Logistica Proprio i clienti, dalla realtà più ridotta sino alla multinazionale, sono stati il motore per far progredire e crescere la struttura organizzativa dell’Azienda. Un primo, fondamentale passo avanti di Transervice Europa è stato fatto con Ikea nel 1999, quando la società si è insediata nel Polo logistico di Piacenza e ha scelto Transervice Europa come proprio fornitore. Fondamentale anche il contributo di GGP: dalla collaborazione con essa è Sede di Transervice Europe nato il progetto che ha poi condotto alla costituzione di TSE SK e, a testimonianza dell’affidabilità data al cliente, dal primo giugno 2009 Transervice Europa sarà partner logistico di GGP per la gestione di 15,000 metri di magazzino a Casterfranco Veneto; o, ancora, l’acquisizione di Unieuro, che ha permesso di rafforzare ulteriormente l’attività di Piacenza Logistica nel Nord Italia. Per gestire un’attività continuamente in trasformazione, Transervice Europa ha deciso di investire in modo signifi cativo non soltanto nella strumentazione tecnologica, ma anche nella formazione dei collaboratori: il 70% di essi è infatti laureato e tutti parlano correntemente almeno due lingue straniere (complessivamente in azienda si parlano ben 15 lingue diverse!). Una continua ricerca di qualifi cazione che consente al Gruppo Transervice Europa di essere un partner affi dabile e sicuro per le aziende di qualsiasi dimensione. PROFIN SRL è iscritta all’Unione Italiana Cambi n° 40263 rappresentano la bandiera agroalimentare di Piacenza tanto che la Comunità Europea nel 1996 ha assegnato alla provincia di Piacenza, ben tre DOP nel comparto della salumeria, il più alto riconoscimento cui un prodotto alimentare possa aspirare. Questo primato pone Piacenza come unica provincia in tutta la Comunità Europea ad avere tre D.O.P nel comparto dei salumi. Il salame piacentino, la pancetta piacentina e la coppa piacentina sono tre prodotti dai sapori e dai profumi unici, dove la mano dell’uomo è ancora determinante per la loro produzione, dove BZhhV\\^degdbdo^dcVaZ#AÉZgd\Vo^dcZYZaegZhi^idhd\\ZiiVVkVajiVo^dcZYVeVgiZYZaaVWVcXV#AÉZhZbe^dg^edgiVidh^g^[Zg^hXZVYjcVbbdciVgZY^Zjgd&%#%%%XdcjcVgViVbZch^aZY^&.,!*)Zjgdg^bWdghVW^a^^c+%bZh^#AÉ^bedgid\^dgcVa^ZgdhiVidXVaXdaVidY^k^YZcYdiVaZ^bedgideZg(%\^dgc^#IVcÒhhd+!.%!IVZ\,!&(# CDCC6H8DC9:G: A6IJ6KD<A>69>C6I6A:! 8=>:9>;>9J8>68DCI6CI:# lll#XVg^eVgbV#^i I6H : A 6 > 8 : HE 7 J H ; < < E D7J7B; HD ,"/& >AEG:HI>IDH:CO68DHI>6<<>JCI> E:GIJIIDFJ:AAD8=:=6>>CI:HI6# :cigVZX]^ZY^^cÒa^VaZaVheZX^VaZegdbdo^dcZ ÒcdVa(&#&#'%%. PAGINA 6 PIACENZA REPORT Scuole, investiti 18 milioni nella sicurezza Gli interventi riguardano anche l’adeguamento normativo degli edifici al 2004 ad oggi, l’amministrazione provinciale di Piacenza ha investito ben 18 milioni di euro nell’edilizia scolastica, quasi tutti provenienti dal bilancio dell’Ente: “Se consideriamo gli istituti superiori – sottolinea l’assessore provinciale ai Lavori Pubblici Patrizia Calza - di nostra competenza, le classifiche ci premiano. Se invece prendiamo in esame gli edifici sparsi nei vari Comuni, la valutazione si abbassa perché effettivamente ci sarebbe bisogno di interventi”. Le difficoltà che oggi hanno i sindaci a far quadrare i bilanci sono evidenti: “E’ per questo - prosegue l’assessore – che non si può caricare il problema della sicurezza nelle scuole solo sulle spalle degli ammi- D nistratori locali. Tanto più che oggi molti paesi hanno bisogno di nuove strutture per far fronte al boom di iscrizioni. Pensiamo a Gossolengo, Podenzano, Rivergaro, Gragnano, Pontenure o Rottofreno. Stesso discorso per i sindaci di montagna che devono fare in conti invece con la sicurezza dei vecchi edifici”. Gli occhi ora sono puntati sulla finanziaria e sul decreto Gelmini. All’indomani dell’apertura del nuovo polo scolastico di Castelsangiovanni, il presidente della Provincia Gianluigi Boiardi afferma di essere impaziente di sapere quale cifra sarà ritagliata alla voce “sicurezza nelle scuole”: “Fino ad oggi non ho sentito parlare di numeri e quanto affermato dal responsabile della Protezione Civile Guido Bertolaso non è certo confortante. Abbiamo il dovere di difendere il diritto allo studio dei nostri ragazzi: la Gelmini vuole chiudere le scuole? Noi continuiamo ad aprirle”. L’amministrazione provinciale coordina anche la distribuzione dei fondi statali e regionali ai Comuni: “Nel 2006 – spiega l’assessore Calza – le risorse erano state dirottate su Ottone, Gossolengo e Agazzano, poi è toccato a Piozzano, Nibbiano, Cadeo e Lugagnano. Gli interventi hanno riguardato la messa in sicurezza e l’adeguamento normativo degli edifici. I fondi sono stati distribuiti tra le scuole di prima infanzia, del primo ciclo e scuole del secondo ciclo o superiori”. • IL TELERISCALDAMENTO Di recente si sono conclusi i lavori, fatti realizzare dalla Provincia, per il rifacimento degli impianti elettrici dell’Istituto Superiore d’Istruzione Industriale “G. Marconi” di Piacenza (edificio triennio), per un ammontare di 300.000 mila euro, e di conversione da gasolio a metano delle centrali termiche del Liceo Scientifico “L. Respighi”, dell’Istituto Magistrale “Colombini” e del Centro Zootecnico dell’Istituto Tecnico Agrario “G. Raineri” di Piacenza, per un ammontare complessivo di 275.012 euro. “Il recente tragico episodio di Torino ci impone, ancora una volta, una seria riflessione sulla manutenzione e la sicurezza degli edifici scolastici – prosegue l’assessore Calza -, cosa che la Provincia di Piacenza ha sempre fatto, investendo proprie risorse, senza ricevere finanziamenti statali. E’ per questo motivo che ribadiamo la necessità di un intervento finanziario da parte dello Stato, perché spendere risorse in materia di sicurezza è semplicemente un segno di civiltà”. L’assessore annuncia anche l’imminente collegamento di altri plessi (Gioia, Romagnosi, Isii e Tramello) al teleriscaldamento, come già avvenuto con l’IPSIA “Leonardo Da Vinci”, collegato proprio in questi giorni alla centrale di Enìa. “Lavori come quelli effettuati sono poco visibili, ma servono a mantenere alto il livello di attenzione verso il tema della sicurezza. In questo Elios: un network d’intervento ambientale Bonifiche e riqualificazione di aree dismesse L’ attenzione all’ambiente ed alla bonifica delle aree inquinate deve molto al processo in corso nella riqualificazione delle aree industriali dismesse, infatti in Italia ed in particolare nel Nord, dopo anni d’immobilismo ed interventi di basso profilo, nel mondo delle costruzioni si è imposto un nuovo standard di qualità nella trasformazione delle aree urbane. A queste iniziative si aggiunge il fermento che è in atto nelle aree costiere sia a vocazione turistica che commerciale nella riqualificazione dei “Water Front” e nella realizzazione di porti turistici per imbarcazioni da diporto. Poiché in tutte queste attività, prima di dar luogo alla realizzazione delle opere, è necessaria la preventiva attività di bonifica dei terreni o dei fondali per l’ottenimento della certificazione da parte degli enti, entra in campo il ruolo delle società d’intervento ambientale come la Elios s.r.l.. La Elios s.r.l. già da qualche anno ricopre un ruolo di primo piano nei mercati delle bonifiche di terreni contaminati, della riqualificazione ambientale dei tracciati ferroviari, della gestione ambientale dei grandi lavori e dei servizi ambientali ad aziende private e municipalizzate, oggi la Elios continua la sua espansione nel mercato attraverso hanno creato un team di lavoro in cui le competenze specifiche vengono adattate alle esigenze che il mercato dell’intervento ambientale richiede e da un proprio ricco parco mezzi in cui sono presenti Macchina per applicazioni speciali della Elios all’opera la fornitura di servizi ambientali ad elevata specializzazione. La struttura societaria è caratterizzata da figure tecniche e commerciali che molte macchine per applicazioni speciali. I campi di applicazione vanno dall’assistenza ambientale ai grandi lavori (Metropolitane, Autostrade, Trafori, ecc.), al dragaggio ambientale di porti come quello in corso di realizzazione a La Spezia preventivo alla costruzione del “Porto Mirabello”, alla bonifica ambientale da amianto di tracciati ferroviari e stazioni fino al tradizionale intervento di bonifica e riqualificazione delle aree industriali dismesse (decommisioning, con consegna finale delle aree certificate pronte alla edificazione ai gruppi immobiliari che operano all’interno delle aree metropolitane, con una particolare presenza nell’area di Milano in cui l’azienda ha 5 cantieri attivi e sulla quale sono in corso iniziative in previsione dell’EXPO 2015. La dotazione di risorse, fra le più complete disponibili sul mercato ambientale italiano, consente interventi con un elevato grado di accuratezza, con conseguente rispetto dei tempi e dei budget richiesti dall’investitore, dato avvalorato dalla totale assenza di vertenze con clienti sui lavori eseguiti e dall’elevato indice di soddisfazione dei clienti stessi. L’azienda inoltre è specializzata nello smaltimento e recupero di grandi stock di rifiuti (gestione minima 1000 ton/anno) e dispone di impianti di stoccaggio e trattamento rifiuti di proprietà sia in Lombardia che in Piemonte al fine di offrire una risposta integrata e molto competitiva alla gestione di rifiuti prodotti dai grandi gruppi industriali che operano nel Nord e Centro Italia. Il Know – how della società è depositario di soluzioni impiantistiche che vengono applicate nel compostaggio di rifiuti organici e della digestione anaerobica. Sono in corso di realizzazione impianti di compostaggio con sistemi di processo propri di Elios ed è in corso la fornitura di biopresse di propria produzione per rifiuti organici e agroalimentari a vari gruppi del settore. I dati economici della società evidenziano una forte espansione del fatturato con un 2008 che si prospetta con valori più che doppi rispetto all’anno precedente ed un portafoglio ordini pari al fatturato attuale a testimonianza dell’ottima penetrazione sul mercato dell’azienda. senso, l’amministrazione provinciale ha speso fin dal suo insediamento ingenti risorse. Questo non significa aver raggiunto un traguardo – conclude il presidente Boiardi - ma anzi aver avviato un percorso che ha sempre bisogno di fondi per poter proseguire”. • GLI IMPIANTI ELETTRICI L’intervento che ha interessato l’ISII Marconi si inserisce in un più ampio progetto di adeguamento alle più recenti normative vigenti in materia e di aggiornamento tecnologico degli impianti elettrici, progetto che, negli scorsi anni, ha coinvolto anche altri istituti scolastici medi superiori. I lavori hanno interessato una superficie di circa 8.000 mq e hanno riguardato il rifacimento dei quadri elettrici, la sostituzione di tutti i conduttori elettrici, delle prese, degli interruttori e dei corpi illuminanti.La realizzazione degli impianti elettrici è avvenuta principalmente durante il periodo estivo e ha coinvolto, praticamen- la palazzina segreteria, liberando, quindi spazi per la didattica. Non va poi sottovalutato il fatto che impianti tecnologicamente avanzati e adeguati alle più recenti normative rappresentano un importante contributo alla sicurezza di tutti gli allievi e del personale che opera negli istituti scolastici. • DA GASOLIO A METANO - Durante il periodo estivo si sono anche realizzati i lavori di conversione delle centrali termiche da gasolio a gas metano del Liceo Scientifico “Respighi” , dell’Istituto Magistrale “Colombini” e del Centro Zootecnico dell’Istituto Agrario “Raineri”. La spesa (275.012 euro) è stata coperta per metà della Provincia e per metà dalla Regione, nell’ambito del Piano di Azione Ambientale 2004/2006. I lavori hanno comportato soprattutto l’installazione di nuove caldaie ad alto rendimento e di bruciatori funzionanti a gas metano, il rifacimento dei camini ed altre opere accessorie. Pres- lavori, si è stimato che, con l’utilizzo del gas metano, ogni anno verranno prodotti in meno 100.000 kg di CO2. L’intervento assume particolare rilevanza in quanto realizzato in due istituti scolastici inseriti all’interno del centro storico. Inoltre la tecnologia solare per il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria, oltre a rappresentare un doveroso utilizzo delle fonti di energia rinnovabile per la salvaguardia dell’ambiente , riveste una più ampia valenza se i collettori vengono installati presso le scuole, in quanto si rilevano utili anche per sensibilizzare l’utenza e dimostrare alle nuove generazioni come sia possibile il loro proficuo utilizzo. Sia la fase progettuale che quella realizzativi sono state integralmente curate dai tecnici del Servizio Edilizia Coordinamento Grandi Opere della Provincia, diretto dall’Ingegner Stefano Pozzoli, e in particolare: per l’intervento di rifacimento degli impianti elettrici del triennio Gianluigi Boiardi, presidente della Provincia di Piacenza insieme a Patrizia Calza, assessore provinciale ai Lavori Pubblici te, tutti gli spazi scolastici. Per l’ottimale riuscita dell’intervento appare quindi doveroso ringraziare anche la Dirigenza Scolastica e tutto il personale tecnico e ausiliario per la disponibilità dimostrata anche per garantire l’apertura della scuola in periodo di ferie estive. E’ stato un importante lavoro di riqualificazione impiantistica, che ha permesso anche di soddisfare nuove esigenze scolastiche, come lo spostamento dell’archivio dal corpo aule a locali appositamente predisposti al piano terreno del- so il centro zootecnico dell’istituto Agrario sono stati inoltre installati collettori solari per la produzione di acqua calda sanitaria, a servizio delle esigenze della sala di mungitura e di tutti i locali accessori. L’utilizzo del gas metano per il riscaldamento degli ambienti al posto del gasolio permetterà una minore emissione di agenti inquinanti in atmosfera a vantaggio del miglioramento della qualità dell’aria e della riduzione dell’effetto serra. Con riferimento ai consumi storici degli istituti scolastici interessati ai dell’I.S.I.I. Marconi, progettisti il Perito Industriale Roberto Dacrema e il Perito Industriale Fausto Nicolini, direttore dei Lavori Roberto Dacrema, in collaborazione con Fausto Nicolini, coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione Ingegner Davide Favoriti; per l’intervento di conversione delle centrali termiche da gasolio a metano, progettisti Roberto Dacrema, e Davide Favoriti, direttore dei Lavori Roberto Dacrema, coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione. Davide Favoriti. PAGINA 7 PIACENZA REPORT L’agroalimentare piacentino nel mondo Nasce in provincia l’agenzia per l’affitto Una squadra per essere competitivi. Qualità e legame con il territorio, gli aspetti su cui puntare Protocollo tra Provincia, Comuni, Industriali, Camera di Commercio, Fondazione e Sindacati A L Piacenza, come nel resto d’Italia, il comparto agroalimentare è costituito soprattutto da piccole e medie imprese altamente specializzate nella produzione di prodotti di qualità. In questo settore prevalgono le caratteristiche locali; tuttavia, le dimensioni ridotte penalizzano la capacità di competere a livello internazionale. Per superare questo “limite”, nel 1980 è stato fondato il Consorzio Piacenza Alimentare, oggi guidato da Giovanni Rebecchi e Giuseppe Chiesa, rispettivamente nei ruoli di presidente e direttore. La mission di questa realtà consortile, cui ad oggi aderiscono 82 produttori piacentini, è quella di inserire Piacenza e i suoi prodotti agroalimentari sui mercati internazionali. Il food made in Italy, e queste parole racchiudono anche le produzioni piacentine, è famoso nel mondo soprattutto grazie alle tante specialità e prodotti tradizionali italiani. «ll segreto del successo dei prodotti italiani – afferma Giovanni Rebecchi, presidente di Piacenza Alimentare – risiede anche nel profondo legame con le rispettive realtà territoriali ed ambientali e nella capacità di produrre “tipicità riconosciute” a livello europeo. L’utilizzo di materie prime di qualità e l’esperienza, che consente di seguire le particolari ricette utilizzando tecnologie all’avanguardia e personalizzate, si uniscono alla garanzia che il produttore dà con la propria marca, che è al contempo firma e certificazione di qualità del prodotto». Una realtà territoriale di dimensioni medie come è Piacenza, riesce a competere nell’esportazione dei suoi prodotti alimentari a patto che tutti gli attori dello sviluppo territoriale vi partecipino: «Solo quando un territorio come il nostro si presenta nel suo complesso – prosegue Rebecchi – acquista competitività. Quando Piacenza Alimentare partecipa a fiere, workshop, seminari o road-show all’estero, presenta l’offerta generale di tutto il territorio piacentino: i suoi salumi e formaggi Dop, i suoi vini Doc, con i relati- vi Consorzi di tutela, e tutti gli altri prodotti che sono divenuti parte del nostro paniere tradizionale nonché Giovanni Rebecchi, presidente del Consorzio Piacenza Alimentare quelli derivati da industrie di trasformazione di prim’ordine. Ecco allora che la qualità intrinseca dei nostri prodotti e il fatto che provengano da uno stesso territorio rappresentano un punto di forza e costituiscono un valore aggiunto che può essere adeguatamente sfruttato a livello di politiche di marketing». Un’operazione complessa, quella di far convergere ai più importanti appuntamenti dell’agroalimentare nazionale ed internazionale così tanti e tanti diversi prodotti e produttori. «Eppure il consorzio che presiedo – puntualizza Rebecchi – è una realtà concreta che possiede quel know-how in grado di agire sui mercati internazionali. Al nostro consorzio si affida chi vuole affacciarsi sui mercati esteri, mercati che hanno regole e con- suetudini differenti dalle nostre». «In questo particolare momento di congiuntura – conclude Rebecchi – ritengo importante segnalare due linee strategiche sulle quali si concentrano i nostri sforzi. Una, mirata alla selezione di mercati maturi (con capacità di spesa significativa) che siano in grado di apprezzare l’intera offerta del nostro territorio. Gran parte dei nostri sforzi economici e promozionali vanno indirizzati in questo senso, evitando sprechi di denaro e di tempo. Un secondo obiettivo riguarda la prospezione di mercati emergenti e l’approccio ai nuovi mercati lontani e complessi, che spesso le singole aziende non possono penetrare, tale scelta strategica costituisce la scommessa che il nostro organismo è disposto a giocare nei prossimi anni» a necessità di soddisfare il fabbisogno abitativo, nel nostro territorio e soprattutto nel Comune capoluogo, della popolazione, specie la meno abbiente, ha rappresentato uno dei temi di più grande importanza nell’ambito degli obiettivi delle politiche abitative posti in essere dalle varie amministrazioni pubbliche. Si muove in questa direzione il Protocollo d’intesa per la costituzione della “Agenzia per la locazione della provincia di Piacenza”, nato lo scorso 3 dicembre, che si prefigge lo scopo di incrementare l’offerta abitativa in affitto, incentivando i proprietari di alloggi alla locazione, anche con forme di garanzia per la tutela dai rischi di insolvenza, e favorendo l’accesso al mercato delle abitazioni in affitto da parte di fasce sociali non assi- stite dal sistema dell’edilizia residenziale pubblica. Il protocollo è stato sottoscritto “Il progetto alla base del protocollo d’intesa – spiega l’assessore alle Politiche Sociali Paola Gazzolo - è finalizzato ad ottenere un generale miglioramento della situazione abitativa nel territorio cittadino e provinciale” dai responsabili dei soggetti che partecipano finanziariamente alla Banca Farnese raddoppia Deliberato l’aumento di capitale della banca locale L’ Assemblea straordinaria dei soci di Banca Farnese il 26 novembre u.s. ha deliberato un consistente aumento di capitale. Tale operazione alla luce della grave crisi finanziaria è considerata un fatto del tutto eccezionale. “Banca Farnese è una Banca giovane che però ha visto nella sua recente storia un’evoluzione continua. E’ stata costituita da oltre mille soci come Banca popolare dunque a capitale aperto. Nel giro di due anni il capitale ed il numero dei soci sono quasi raddoppiati. Nell’anno 2005 con la Cassa di Risparmio di Ferrara si è convenuto il lancio di un’Opa per permettere a Banca Farnese di entrare a far parte di questo solido Gruppo bancario. I soci hanno aderito all’unanimità cedendo a Carife il 51% del capitale vedendosi peraltro riconosciuto un sovrapprezzo azione di oltre il 90% del valore nominale. Con l’aumento di capitale delibera- to pochi giorni fa siamo alla terza fase del progetto”. L’aumento di capitale non è dunque finalizzato a far fronte all’emergenza provocata dalla crisi finanziaria, in quanto Banca Farnese non è stata in alcun modo coinvolta nella crisi. Non ha mai né trattato, né fatto acquistare ai suoi clienti derivati o altri titoli tossici. L’aumento di capitale è stato deciso nel giugno dell’anno 2007 per finanziare lo sviluppo sul territorio piacentino della Banca con l’apertura di nuovi sportelli, il rafforzamento dei parametri, per avere una maggiore presenza nel tessuto economico piacentino. Tra gli investimenti, vi è poi la costruzione della nuova sede che sarà pronta entro la fine del 2009. L’aumento di capitale non è finalizzato, diversamente da quanto avvenuto in questi giorni per alcuni Istituti di credito, alla necessità di una capitalizzazione per rispetta- PROPRIETARIO ED EDITORE: Il Sole 24 Ore Business Media S.r.l. Settimanale - Anno 1 - Numero 15 - Lunedì 15 dicembre 2008 re i parametri imposti dalla Banca d’Italia, ma - come già detto - per far fronte al piano di sviluppo a suo tempo deliberato. Vuole però essere soprattutto un messaggio di fiducia al mercato, alle imprese, ai risparmiatori. E’ una sfida a questo stato di depressione. I termini dell’operazione possono così riassumersi: aumento di capitale a pagamento fino ad un massimo di euro 23.712,00 da offrire in opzione ai soci attuali in virtù di un rapporto di assegnazione di n. 7 nuove azioni ogni 9 azioni possedute ad un prezzo di euro 9,40 di cui euro 5,16 di valore nominale ed euro 4,24 di sovrapprezzo. Le eventuali azioni inoptate potranno essere sottoscritte dagli attuali soci che ne faranno richiesta ed eventuali azioni residue saranno collocate sul mercato con l’aumento. Con tale operazione i mezzi propri DIN NEWSLETTER La nuova sede di Banca Farnese in corso di realizzazione della Banca supereranno i quaranta milioni di euro. L’auspicio da parte del Presidente di Banca Farnese, Avv. Augusto Ridella, come ha riferito durante i lavori dell’assemblea, è quello di ottenere anche un allargamento della base sociale poiché vi sono richieste da parte di nuovi soci e non sempre vengono soddisfatte. Le adesioni all’aumento di capitale potranno essere raccolte verso la DIRETTORE RESPONSABILE: Pierantonio Palerma fine di febbraio del prossimo anno, dopo l’autorizzazione della Banca d’Italia e il deposito del prospetto informativo in Consob. I vertici della Banca sono molto ottimisti perché, sin d’ora, vi sono state parecchie manifestazioni di interesse da parte dei soci ed ovviamente la capogruppo Cassa di Risparmio di Ferrara ha già deliberato di sottoscrivere il 51% di aumento del capitale. Il Sole 24 Ore Business Media S.r.l. Via Patecchio, 2 20141 - Milano costituzione dell’Agenzia ovvero: il presidente della Provincia Gianluigi Boiardi, il sindaco di Piacenza Roberto Reggi, i sindaci dei Comuni di Castelsangiovanni, Carlo Capelli, e Fiorenzuola, Giovanni Compiani, ed i vertici di Fondazione di Piacenza e Vigevano, Associazione Industriali di Piacenza, Camera di Commercio di Piacenza, Legacoop e Confcooperative. Il Protocollo è inoltre firmato da Organizzazioni Sindacali di lavoratori CGIL, CISL, UIL, Associazione sindacale piccoli proprietari immobiliari (ASPPI), Organizzazioni Sindacali degli inquilini affittuari Sunia, Sicet, UIL/casa e dalla Caritas della Diocesi di Piacenza-Bobbio in quanto soggetti a vario titolo coinvolti nel problema “casa” e nella ricerca di soluzioni innovative al disagio abitativo di ampie fasce della popolazione. Negli ultimi anni si è tentato di dare l’avvio a iniziative e progetti innovativi in materia di “Politiche per la Casa”, rivolgendo particolare attenzione al mercato della locazione, dell’acquisto in proprietà, attraverso i canali dell’edilizia agevolata-convenzionata, oltre al sostegno al canale tradizionale dell’Edilizia Residenziale Pubblica. Per quanto attiene in particolare il mercato dell’affitto privato a prezzi contenuti non sembrano tuttavia essersi concretizzati significativi risultati. L’andamento del mercato immobiliare della “locazione” risulta essere cristallizzato e poco idoneo a soddisfare le reali esigenze dei cittadini, riscontrandosi uno scostamento significativo tra l’importo dei canoni di locazione richiesti dal mercato e la capacità di reddito delle famiglie che hanno esigenze di alloggi in locazione. Il sistema del mercato di locazione immobiliare induce i proprietari ad elevare l’importo dei canoni di affitto, richiedendo, peraltro, agli affittuari pesanti cauzioni a garanzia di eventuali morosità o danni patrimoniali. A fronte di tutto ciò, si re- Registrazione Tribunale di Milano numero 208 del 21 marzo 2005 Paola Gazzolo, assessore alle politiche sociali della Provincia di Piacenza gistra un significativo fenomeno di “dispersione delle locazioni”, che manifesta nel mercato una grave difficoltà di incontro tra domanda e offerta. “Il progetto alla base del protocollo d’intesa – spiega l’assessore alle Politiche Sociali Paola Gazzolo - è finalizzato ad ottenere un generale miglioramento della situazione abitativa nel territorio cittadino e provinciale favorendo,l’incontro tra domanda ed offerta nel contesto di un mercato della locazione ormai non più sostenibile per ampi strati di popolazione a reddito medio/basso. Attraverso l’attività dell’Agenzia per la Locazione, come costituita, si intende ottenere, come scopo primario, la disponibilità sul mercato privato, utilizzando tutti i canali disponibili, ivi compresa un’idonea campagna informativa e pubblicitaria sui media, di alloggi sfitti da mettere a disposizione di soggetti diversi”. La Provincia di Piacenza assume la funzione di coordinamento tra gli Enti, le associazioni e i soggetti firmatari del presente protocollo e di promozione dell’iniziativa nelle Amministrazioni comunali e gli enti che potranno aderire successivamente all’iniziativa stessa. STAMPATORE: Centrostampaeditoriale S.r.l. Via del Lavoro, 18 36040 - Grisignano di Zocco (VI) s.c.r.l. Logistica Integrata Gestione Magazzini Confezionamento Via Toscana, 2 - 29100 Piacenza Tel. 0523 606653 - Fax 0523 613150 E-mail: [email protected] www.euroserviziscrl.com