COMUNE DI RIOLO TERME P7-G1 Dichiarazione Ambientale Ri_220109_P7_G_1_rev_5.doc Comune di Riolo Terme DICHIARAZIONE AMBIENTALE Anno 2009 Documento redatto secondo i requisiti del Regolamento(CE) N. 761/2001 – EMAS (Eco Management and Audit Scheme) del Parlamento Europeo e del Consiglio COMUNE DI RIOLO TERME P7-G1 Dichiarazione Ambientale Ri_220109_P7_G_1_rev_5.doc INDICE 1 IL COMUNE DI RIOLO TERME E LA GESTIONE AMBIENTALE............................................ 5 2 LA STRUTTURA DEL COMUNE .............................................................................................. 7 3 IL TERRITORIO ...................................................................................................................... 12 3.1 GEOLOGIA .................................................................................................................................................. 14 3.2 CLIMA ............................................................................................................................................................ 14 3.3 FAUNA............................................................................................................................................................ 15 3.4 VEGETAZIONE ................................................................................................................................................ 15 3.5 VIE DI COMUNICAZIONE ................................................................................................................................. 16 3.6 ECONOMIA ...................................................................................................................................................... 16 3.7 RISCHI AMBIENTALI ....................................................................................................................................... 18 4 LA POLITICA AMBIENTALE................................................................................................... 20 4.1 DOCUMENTO DI POLITICA AMBIENTALE ........................................................................................................ 21 5 IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE ............................................................................ 22 6 GLI ASPETTI AMBIENTALI .................................................................................................... 25 7 GLI ASPETTI AMBIENTALI SIGNIFICATIVI .......................................................................... 27 8 IL PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE ........................................................ 28 8.1 SCHEDA DI MIGLIORAMENTO N. 7 .................................................................................................................. 30 8.2 SCHEDA DI MIGLIORAMENTO N. 9 .................................................................................................................. 31 8.3 SCHEDA DI MIGLIORAMENTO N. 10 ................................................................................................................ 32 8.4 SCHEDA DI MIGLIORAMENTO N. 11................................................................................................................. 33 8.5 SCHEDA DI MIGLIORAMENTO N. 12 ................................................................................................................ 34 8.6 SCHEDA DI MIGLIORAMENTO N. 13 ................................................................................................................ 35 8.7 SCHEDA DI MIGLIORAMENTO N. 14 ................................................................................................................ 36 8.8 SCHEDA DI MIGLIORAMENTO N. 15 ................................................................................................................ 37 9 INDICATORI GENERALI ........................................................................................................ 39 9.1 INDICATORI .................................................................................................................................................... 40 9.1.1 Indicatori di prestazione operativa (OPI)................................................................................................. 40 9.1.2 Indicatori della Condizione Ambientale (ECI) ......................................................................................... 43 9.1.3 Indicatori di prestazione gestionale (MPI) ............................................................................................... 47 10 COMUNICAZIONE AMBIENTALE ...................................................................................... 49 11 VALIDITA’ DELLA DICHIARAZIONE AMBIENTALE .......................................................... 50 COMUNE DI RIOLO TERME P7-G1 Dichiarazione Ambientale Ri_220109_P7_G_1_rev_5.doc 1 IL COMUNE DI RIOLO TERME E LA GESTIONE AMBIENTALE La via alla sostenibilità dei Comuni dell’Appennino Faentino è necessariamente iscritta in una dimensione allargata, caratterizzata da territori simili, dove a piccoli insediamenti urbani si accompagnano aree rurali e naturali molto rilevanti. Anche amministrativamente, i 3 Comuni sono legati dalla gestione associata di alcuni servizi attraverso una “Unione di Comuni” e dall’appartenenza alla Comunità Montana dell’Appennino faentino. È per questo che a partire dal 2003 i Comuni di Riolo Terme, Casola Valsenio e Brisighella hanno intrapreso insieme l’introduzione di un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) secondo la norma europea EMAS II (Regolamento CE n. 761/2001). EMAS è il Sistema Comunitario di Ecogestione e Audit ad adesione volontaria per imprese e organizzazioni che vogliono impegnarsi a valutare e migliorare le propria prestazioni ambientali, cioè l’impatto sull’ambiente e il consumo di risorse naturali determinato dalle attività gestite più o meno direttamente dal Comune. L’obiettivo non è solo quello di rispettare i limiti di legge, ma di migliorarsi continuamente, stimolando in tal senso anche la partecipazione di quanti vengono interessati dalle attività del C o m u n e d i Ri o l o Terme D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e Comune stesso. Fine ultimo, il miglioramento della qualità della vita dei cittadini con la consapevolezza che questo passi anche e soprattutto attraverso la qualità dell’ambiente in cui essi vivono. I 3 Comuni sono stati supportati in questo percorso dal Gruppo di Ricerca sulla Gestione Ambientale del CIRSA (Centro Interdipartimentale di Ricerca per le Scienze Ambientali) dell’Università di Bologna. Il primo importante passaggio è stato l’elaborazione della Analisi Ambientale, che approfondisce il contesto amministrativo operano i in cui Comuni, caratteristiche le ambientali dei territori, la gestione ambientale Comuni attuata e gli dai aspetti ambientali significativi. Figura 1: La rocca di Riolo Terme Questi ultimi sono elementi delle attività dei Comuni che possono avere importanti ripercussioni negative sull’ambiente, e per i quali è necessario un intervento con maggiore priorità rispetto ad altri per migliorare le prestazioni ambientali. Le Analisi Ambientali dei 3 Comuni si trovano sul sito www.collineverdi.comunitamontana.ra.it . I Comuni poi si sono dotati di un Sistema di Gestione Ambientale: e' un sistema organizzativo basato sull'Analisi Ambientale, che serve a tenere sotto controllo le variabili ambientali ed a migliorare le performance ambientali dell'Ente secondo le indicazioni della politica ambientale. Con questa Dichiarazione Ambientale, il Comune di Riolo Terme comunica e condivide le caratteristiche ed i risultati del sistema di gestione ambientale EMAS, così da aprire il dialogo con i cittadini e tutti i portatori d’interesse. I sistemi di gestione verranno verificati da organismi di controllo indipendenti e da organismi nazionali, per potersi poi fregiare della Registrazione EMAS ed entrare nel registro europeo EMAS. I 3 Comuni hanno deciso di affrontare questa ultima fase separatamente, per cui Casola Valsenio, Riolo Terme e Brisighella punteranno a ottenere registrazioni separate pur mantenendo un forte impegno comune verso l’ambiente e la sua corretta gestione e utilizzando in maniera funzionale i servizi associati. 6 C o m u n e d i Ri o l o Terme D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e 2 LA STRUTTURA DEL COMUNE Il Comune di Riolo Terme è rappresentato dal Sindaco, EMMA PONZI, con deleghe in materia di Turismo - Programmazione - Sicurezza, e da: - SANTE CAVINA, Vice Sindaco, con deleghe in materia di Urbanistica – Lavori Pubblici Protezione Civile - ALFONSO NICOLARDI, Assessore, con deleghe in materia di Scuola – Cultura Partecipazione - EMANUELE CONTI, Assessore, con deleghe in materia di: Ambiente – Politiche Giovanili - Gemellaggi - ERIKA MONTEFIORI, Assessore, con deleghe in materia di: Bilancio – Sport - GIOVANNI BORGHI, Assessore, con deleghe in materia di Attività Produttive – Personale – Polizia Municipale - VILMA LAMA, Assessore, con deleghe in materia di: Servizi Sociali - Sanità - Pari Opportunità 7 C o m u n e d i Ri o l o Terme I 3 Comuni di Riolo Terme, Casola Valsenio e Brisighella sono riuniti in una Unione di Comuni, soggetto che non ha personalità giuridica e serve per esercitare congiuntamente alcune funzioni di loro competenza (D.Lgs 267/2000 – Testo Unico sugli Enti Locali). Queste funzioni sono state affidate Montana alla Comunità dell’Appennino Faentino, che è costituita dagli stessi Enti. La conferenza dei Segretari Comunali ed altri meccanismi associata di gestione garantiscono il coordinamento delle attività associate. Per fornire i servizi di sua competenza, il Comune ha 29 dipendenti, suddivisi nei seguenti settori (Tabella 1) 8 D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e C o m u n e d i Ri o l o Terme D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e Tabella 1: Organizzazione del Comune di Riolo Terme 9 C o m u n e d i Ri o l o Terme D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e I servizi gestiti in forma associata dall’Unione di Comuni sono quelli indicati nella tabella qui sotto. Questo significa che questi uffici lavorano per tutti e 3 gli enti, anche se formalmente il personale dipende sempre da un solo Comune. Servizio associato per le politiche abitative (E.R.P.) Servizio associato per le attività produttive Servizio associato per la custodia e il ricovero cani Servizio associato per la gestione del personale Servizio associato per la manutenzione della viabilità Servizio associato per i servizi sociali Servizio stampa associato per la comunicazione istituzionale Servizio associato per la consulenza geologica e forestale Servizio associato per la predisposizione del piano strutturale comunale (P.S.C.) e l’armonizzazione dei regolamenti edilizi Servizio associato per la manutenzione del verde urbano SERVIZI ASSOCIATI Servizio associato per i procedimenti disciplinari del personale e il contenzioso del lavoro Servizio associato per l’informazione e l’accoglienza turistica Servizio associato per la macellazione pubblica d’urgenza Servizio associato di assistenza zooiatrica e pronta reperibilità veterinaria Servizio associato per l’informatica Servizio associato per l’ufficio relazioni con il pubblico (URP) Servizio associato per le entrate tributarie e i servizi fiscali Servizio associato per il difensore civico provinciale Servizio associato per la protezione civile Corpo di polizia municipale associato Tabella 2: I servizi associati tra i Comuni di Brisighella, Riolo Terme e Casola Valsenio La Comunità Montana dell’Appennino faentino comprende l’intero territorio dei Comuni di Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme. Questa ha tra i suoi obiettivi la valorizzazione economica, sociale, ambientale e turistica del territorio. Inoltre, è interessante notare che il Comune entrerà a far parte del Consorzio di Gestione del Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola, come da L.R. 10/2005. In ultimo, è importante evidenziare che le funzioni di pianificazione territoriale per la stesura del nuovo Piano Strutturale Comunale (PSC, che va a sostituire il Piano Regolatore Generale 10 C o m u n e d i Ri o l o Terme D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e PRG) vengono svolte in forma associata dai Comuni di Faenza, Castelbolognese, Solarolo, Riolo Terme, Casola Valsenio, Brisighella e dalla Comunità Montana, in conformità alla Legge Regionale n. 20/2000, per garantire una gestione del territorio adeguata agli indirizzi di gestione sovracomunale, ad esempio per turismo, sicurezza, previdenza sociale, servizi di rete. Oltre a questa breve descrizione della struttura comunale, si rimanda per gli approfondimenti a: - Sito del Comune di Riolo Terme: www.comune.rioloterme.ra.it - Documento di Analisi Ambientale Iniziale del Comune di Riolo Terme, disponibile sul sito: www.collineverdi.comunitamontana.ra.it Figura 2: Vasi ritrovati nella Grotta di Re Tiberio 11 C o m u n e d i Ri o l o Terme D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e 3 IL TERRITORIO Riolo Terme si trova nella valle del Senio, a ridosso dell’affioramento roccioso della Vena del Gesso Romagnola, in una zona collinare molto vocata all’agricoltura. Il territorio è ricco di sorgenti di acque termali. Il Comune di Riolo Terme costituisce, insieme a Brisighella e Casola Valsenio la parte montana della Provincia di Ravenna, e aderisce alla Comunità Montana dell’Appennino Faentino. Situato nella zona sud occidentale della provincia di Ravenna, il Comune confina ad est con il Comune di Brisighella, ad ovest con la Provincia di Bologna, a sud con il Comune di Casola Valsenio e a nord con il Comune di Castel Bolognese. Figura 3: Un tipico paesaggio 12 C o m u n e d i Ri o l o Terme D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e CARTA DI INDENTITÀ 5.743 Popolazione Residente (dato al 30.09.2008) 98 m s.l.m. Altitudine convenzionale 44,5 Kmq Estensione geografica 26,35 Kmq Uso Agricolo 2,4 Kmq Uso Residenziale 0,5 Kmq Uso Industriale / Produttivo 0,5 Kmq Uso Forestale Tabella 3: Dati essenziali sul Comune di Riolo Terme Riolo Terme dista 50 Km da Ravenna e 50 Km da Bologna. Oltre al capoluogo, Riolo Terme, sono riconosciute le seguenti frazioni : - Borgo Rivola - Isola - Cuffiano Figura 4: Le frazioni 13 C o m u n e d i Ri o l o Terme 3.1 D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e GEOLOGIA L’Appennino Faentino è una parte dell’Appennino Settentrionale, catena montuosa ancora in sollevamento attivo. L’area settentrionale del Comune è caratterizzata dalla presenza delle argille grigio-azzurre caratterizzata dalla marine, diffusa predisposizione a fenomeni franosi e localmente dalla presenza di ampie forme di erosione calanchiva. Sono infatti presenti varie frane e dissesti. La Vena del Gesso costituisce la più importante ed evidente caratteristica ambientale dell’Appennino Faentino. Essa domina, con scogliere rocciose biancastre, il paesaggio locale, separando la collina a calanchi e/o ondulata delle “Argille Azzurre” plioceniche e pleistoceniche, dalla montagna costituita dalla Formazione Marnoso-Arenacea. Figura 5: Affioramento della Vena del Gesso foto: Speleo GAM Mezzano 3.2 CLIMA Le precipitazioni medie annue,variano da 543 mm del 2000 a 1042 mm del 1999. La maggiore piovosità si è registrata nei periodi autunnali 1999 e 2002, ad eccezione del periodo invernale e primaverile del 2001. La temperatura media raggiunge i suoi minimi annuali in gennaio e dicembre ed i suoi massimi in agosto (con l’eccezione notevole del 2007). 14 C o m u n e d i Ri o l o Terme 3.3 D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e FAUNA Degna di interesse è la componente faunistica della Vena del Gesso, che ospita molte specie di Anfibi, Rettili, Uccelli e Mammiferi: vanno ad esempio rimarcate due segnalazioni particolarmente importanti, relative alla nidificazione in zona dirupata di almeno una coppia di gufi reali (Bubo bubo). 3.4 VEGETAZIONE Figura 6: Un querceto termofilo I boschi tipici di questa fascia collinare e submontana sono i querceti. Questi, a prescindere dall’utilizzo e conduzione da parte dell’uomo che spesso li ha profondamente rimaneggiati, si estenderebbero alla nostra latitudine dalla pianura fino agli 800-1000 m, sconfinando nella fascia del Faggio (Fagus sylvatica). Attualmente si presentano come gruppi, a volte anche consistenti, di estensione da limitata a discreta, inframmezzati dai coltivi e dai pascoli, Questa eterogeneità, già naturalmente accennata, è stata portata agli attuali limiti dell’opera millenaria dell’uomo. La stragrande maggioranza di queste superfici boscate è sfruttata con la ceduazione, mentre l’alto fusto si concentra essenzialmente nelle zone particolarmente acclivi o negli stretti fondovalle. Una parte delle aree boscate è stata inoltre sostituita dal castagneto da frutto. 15 C o m u n e d i Ri o l o Terme 3.5 D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e VIE DI COMUNICAZIONE La principale via di comunicazione che attraversa il comune è la S.P. 306 Casolana, gravata da un notevole traffico giornaliero, così come emerge dai dati forniti dal Settore Trasporti della Provincia di Ravenna, che indicano più di 8000 veicoli in media al giorno nel periodo diurno. Non sono presenti infrastrutture ferroviarie; la stazione di Castelbolognese dista circa 7 Km. 3.6 ECONOMIA Circa la caratterizzazione del sistema produttivo, si evidenzia nel comune di Riolo il predominio del commerciale e terziario. IMPRESE Comune di Riolo Terme 1991 Comune di Riolo Terme 2001 ISTITUZIONI Industria Commercio Altri Servizi Pubbliche No profit 175 120 163 19 17 120 125 166 8 31 Tabella 4: Unità locali di imprese ed istituzioni – serie storica 1991-2001 Fonte: ISTAT, VIII Censimento industria e servizi. Elaborazioni a cura della Regione Emilia-Romagna. Il dettaglio delle unità locali suddivise per attività economica evidenzia nel settore terziario il predominio della voce “alberghi e i ristoranti” con 45 unità locali, e “attività immobiliari, informatica, ricerca, altre attività professionali/imprenditoriali”, con 44 unità locali totali, cui seguono e le attività legate ai “trasporti, al magazzinaggio e alle comunicazioni” (25 u.l.). Sul territorio sono altresì presenti diverse attività manifatturiere, tra cui assumono rilievo quelle operanti nel settore della meccanica industriale. Circa il 70% delle attività ha un numero di addetti compreso tra 1 e 9. 16 C o m u n e d i Ri o l o Terme D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e Nel territorio l’agricoltura e la zootecnia rivestono una notevole importanza produttivi rappresentati frutticoltura, economica. I settori prevalenti dalla sono viticoltura, olivicoltura, colture erbacee oltre alle attività legate all’agriturismo, in quanto il territorio collinare e montano presenta notevoli vocazioni naturali ed ospitalità. Il numero di aziende agricole registrate nel Comune di Riolo Terme (anno 2000 - ISTAT) è 270. Figura 7: Viticoltura 17 C o m u n e d i Ri o l o Terme 3.7 D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e RISCHI AMBIENTALI Per i Comuni di Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme sono individuati i seguenti rischi: - Rischio sismico - Rischio idrogeologico per allagamenti e frane - Rischio industriale e/o legato ai trasporti - rischio di danni all’ambiente - Rischio derivante da nevicate intense - Rischio incendi boschivi. Rischio Sismico Il territorio dei Comuni di Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme è stato classificato, con Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3724/2003, come “Zona 2” con sismicità media. Su questa tematica, si fa riferimento al “PIANO GENERALE COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE” della Comunità Montana dell’Appennino Faentino e dell’Unione dei Comuni di Brisighella, Casola Valsenio, Riolo Terme. Rischio idrogeologico Nel Comune di Riolo Terme sono presenti i corsi d’acqua naturali Senio e Santerno (per un tratto modestissimo ed una sola sponda). Nei documenti di sintesi: - Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico dell’Autorità di Bacino (dicembre 2002); - Piano Stralcio per il bacino del Torrente Senio (giugno 2001); sono evidenziate le criticità più rilevanti sia in termini di “rischio da frane e assetto dei versanti” sia in termini di “aree ad elevata probabilità di inondazione” Nel Comune di Riolo Terme sono posizionate le casse 1 e 2 di espansione per la laminazione delle piene del torrente Senio. Anche qui si fa riferimento al “piano generale comunale di protezione civile”. 18 Figura 8: Calanchi e ginestre - C o m u n e d i Ri o l o Terme D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e Rischio industriale e/o legato ai trasporti - rischio di danni all’ambiente Il Comune di Riolo Terme è attraversato dalla via di comunicazione principale Strada Provinciale “Casolana” (ex. SS 306); sono inoltre presenti le seguenti strade provinciali: S.P. 23 Monticino Limisano S.P. 110 Mazzolano S.P. 65 Gallisterna- Torranello S.P. 106 Codrignano Ci troviamo quindi in presenza di un rischio di danni all’ambiente non meglio specificabile in quanto legato non tanto ad attività presenti sul territorio, quanto a sostanze trasportate lungo le vie di comunicazione. Il “piano generale comunale di protezione civile” codifica questo tipo di rischio e le relative procedure, rinviando alla competenza del soccorso tecnico urgente i compiti più specifici sui singoli comportamenti da adottare. Rischio derivante da nevicate intense Normalmente, nel periodo da ottobre a marzo, sono possibili precipitazioni a carattere nevoso. L’evento è previsto e sono previste le attività di risposta in specifici piani redatti dagli uffici comunali ed aggiornati annualmente – Piani neve comunali. Rischio incendi boschivi Nel territorio del Comune di Riolo Terme e nel settore nord del Comune di Brisighella sono situate aree boscate di modesta entità. La maggiore concentrazione di aree boscate, con presenza consistente di latifoglie e conifere, è presente invece nel territorio casolano e nell’area sud del Comune di Brisighella, coincidente con l’area appenninica. Particolarmente boscato è, inoltre, il versante nord della Vena dei Gessi Romagnola. Si fa riferimento al Piano Provinciale di Emergenza Rischio Incendi Boschivi approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale nr. 120 del 15.12.2005 Figura 9: Bozzetto della decorazione della sala Consigliare 19 C o m u n e d i Ri o l o Terme D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e 4 LA POLITICA AMBIENTALE Figura 10: Paesaggio caratterizzato dall’incontro fra una zona calanchiva esposta a Nord e gli appezzamenti coltivati con esposizione a Sud Con la Politica Ambientale il Comune di Riolo Terme definisce i suoi obiettivi e principi d’azione in campo ambientale, in modo chiaro e documentato. Il Comune sottolinea la volontà di prestare particolare attenzione all’ambiente, convinto di come la qualità della vita dei cittadini sia strettamente accoppiata alla qualità dell’ambiente. L’orizzonte è quello della sostenibilità, per lasciare in eredità alle generazioni future un territorio bello, preservando la qualità e la quantità delle risorse naturali e l’equilibrio degli ecosistemi. La politica è stata approvata dal Consiglio Comunale con la deliberazione n. 8 del 28/01/05 e costituisce il quadro di riferimento per lo sviluppo di tutto il sistema di gestione ambientale del Comune. Vi vengono affermati l’impegno al rispetto dei vincoli e dei limiti che sono imposti dalla normativa ambientale, ma soprattutto l’impegno a realizzare interventi per il continuo e concreto miglioramento delle proprie prestazioni ambientali, anche attraverso la prevenzione dell’inquinamento. La politica è messa a disposizione del pubblico e diffusa a tutto il personale del Comune. 20 C o m u n e d i Ri o l o Terme D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e 4.1 DOCUMENTO DI POLITICA AMBIENTALE Il Sindaco ed il Segretario Comunale hanno confermato gli obbiettivi ancora attuali della politica ambientale approvata per l’anno 2007 anche per l’anno in corso: Il Comune di Riolo Terme ritiene di rilevante importanza l’adozione di strumenti e l’avvio di azioni atte a perseguire obiettivi di sostenibilità nelle politiche di gestione e sviluppo della città. Tali strumenti, e le azioni conseguenti, devono assicurare: - Il raggiungimento di più elevati livelli sia di efficacia che di efficienza nel soddisfacimento della richiesta di erogazione di servizi. - Il massimo rispetto nell’utilizzo delle risorse non rinnovabili e l’incentivazione dell’utilizzo di risorse alternative - Un uso del territorio che ne rispetti le caratteristiche favorendone un utilizzo compatibile con la valorizzazione degli aspetti naturali e la salvaguardia delle risorse ambientali - Un recupero eco-compatibile dei dissesti, con cui l’ambiente collinare sembra reagire all’azione antropica, anche attraverso l’adozione di strumenti di rinaturalizzazione, forestazione, bonifica e difesa idrogeologica dei luoghi - L’adozione di azioni atte a favorire e promuovere l’adozione di tecniche colturali finalizzate alla produzione secondo criteri dell’agricoltura biologica - L’impiego di tecniche costruttive di bioarchitettura nella realizzazione delle opere pubbliche e l’incentivazione, mediante idonei strumenti di promozione, dell’adozione delle stesse tecniche anche da parte dei privati - La salvaguardia e la promozione del patrimonio ambientale, paesaggistico, storico, artistico e culturale mediante un oculato utilizzo delle risorse - Lo sviluppo della qualità ambientale come volano ad un turismo ambientale e della salute. 1. 2. 3. 4. Pertanto gli obiettivi di breve periodo che L’Amministrazione intende perseguire sono: Sensibilizzazione e formazione del personale facente parte dell’organizzazione dell’Ente nell’ottica di un loro convinto coinvolgimento nell’adozione delle azioni che saranno necessarie Attivazione di strumenti formativi/informativi con il mondo della scuola, con la popolazione residente e con le presenze turistiche temporanee al fine di stimolarne ed accrescerne la sensibilità in termini di rispetto civico della cosa pubblica e della valenza ambientale dei luoghi Definizione di scenari di rischio, conformi alla realtà del territorio, finalizzati alla individuazione delle azioni preventive e dell’ adozione delle misure correttive necessarie alla riduzione dell’impatto complessivo ed ambientale Contenimento l’utilizzo delle risorse con particolare attenzione al consumo di quelle energetiche non rinnovabili Le azioni che l’Amministrazione intende avviare e/o perseguire sono quindi: Proseguire nella volontaria promozione del processo di certificazione ambientale EMAS o ISO Favorire gli interventi finalizzati ad elevare l’attuale quota di raccolta differenziata sul territorio urbano ed all’introduzione di tecniche di autocompostaggio nelle zone lontane dal centro oltre che al controllo del territorio da discariche abusive che possano inquinare il terreno anche per tutelare le risorse idrico-termali c) Adottare tecniche di gestione controllata del calore consumato negli edifici pubblici e ricercare nel rinnovamento delle centrali e nel loro accorpamento di conseguire tangibili riduzioni dei consumi delle fonti energetiche disponibili d) Proseguire nello sviluppo delle esperienze in materia di produzione di energia mediante fonti rinnovabili nonché di stimolare presso i privati le esperienze di autoproduzione di energia. e) Adottare, nel contesto di tutti gli strumenti di pianificazione, una politica mirata alla sostenibilità ambientale ed in particolare finalizzata a monitorare e gestire: 1. qualità dell’aria e poveri sottili (PM10) 2. emissioni di onde elettromagnetiche 3. emissioni rumorose 4. la qualità e quantità delle acque per garantire la vita fluviale f) Diffusione del presente “documento di politica ambientale” ai fini dell’informazione e della condivisione in particolare fra tutti coloro che partecipano o collaborano con l’organizzazione dell’Ente. a) b) 21 C o m u n e d i Ri o l o Terme D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e 5 IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Il Comune di Riolo Terme ha definito un sistema di gestione ambientale per una ragione principale, quella di migliorare progressivamente e continuamente le sue prestazioni ambientali. Il Sistema di Gestione Ambientale “è la parte del sistema di gestione generale, che comprende la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le prassi, le procedure, i processi, e le risorse per elaborare, mettere in atto, conseguire, riesaminare e mantenere attiva la politica ambientale”. Si fa riferimento alla norma UNI EN ISO 14001 e al Regolamento CE n. 761/2001 (EMAS). In sostanza con il sistema di gestione ambientale si stabilisce “chi fa”, “cosa fa” e “come fa”. Tutta la struttura di responsabilità, procedure, documenti, studi, è orientata allo scopo ultimo del miglioramento ambientale, come descritto nello schema qui sotto. Figura 11: Lo schema PDCA Ad una prima fase di pianificazione (Pianifico, in inglese PLAN), segue la realizzazione di quanto pianificato (Faccio, in inglese DO). A fianco della realizzazione pratica delle attività, ci sono il monitoraggio e il controllo per conoscere lo stato di avanzamento delle attività 22 C o m u n e d i Ri o l o Terme D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e (Controllo, in inglese CHECK). Infine, una fase di revisione di quanto fatto per poter introdurre correzioni e riprendere l’anno successivo con la capacità di migliorarsi (Correggo, in inglese ACT). 23 C o m u n e d i Ri o l o Terme D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e Per garantire il funzionamento del sistema di gestione ambientale, sono stati definite delle precise responsabilità per la sua attuazione. Lo schema seguente riflette quanto è regolato in apposita Delibera di Giunta (DG. n. 30 del 02.04.2007). CHI E’: il Sindaco, che si può far coadiuvare dall'Assessore all'ambiente e/o dall'Assessore al territorio COSA FA: E’ l'organo di governo del Sistema di Gestione Ambientale, che definisce la politica ambientale, approva i documenti, sovraintende alle verifiche annuali per il funzionamento del sistema, assicura la disponibilità di risorse. RAPPRESENTANTE DELLA DIREZIONE CHI E’: il Segretario Comunale COSA FA: Assicura che il sistema di gestione ambientale sia stabilito, attuato e mantenuto attivo, riferisce all’alta direzione sulle prestazioni ambientali del Comune, vigila sul rispetto delle prescrizioni legali ambientali CHI E’: il Responsabile del Comparto tecnico/territorio COSA FA: Assicura il mantenimento e la corretta attuazione del Sistema di Gestione Ambientale, garantendone l’operatività. RESPONSABILE FORMAZIONE ALTA DIREZIONE RESPONSABILE DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIETALE RESPONSABILE AMBIENTE CHI E’: l’Ufficio formazione del Servizio personale associato dell'Unione dei Comuni COSA FA: Provvede a identificare le necessità formative su temi ambientali (generali o specifici) e a organizzare i corsi necessari. CHI E’: il Responsabile della rete informatica COSA FA: Cura la comunicazione attraverso i siti web dei Comuni, per diffondere informazioni sul Sistema di Gestione Ambientale e sul territorio. RESPONSABILE SICUREZZA PREVENZIONE PROTEZIONE (RSPP) CHI E’: La persona già individuata dalla Giunta Comunale COSA FA: Individua i rischi per la salute dei lavoratori CHI E’: il Responsabile servizio associato Attività Produttive e il Responsabile servizio associato Turismo COSA FA: Svolgono verifiche interne per determinare se il sistema di gestione ambientale è conforme a quanto è stato pianificato, se è correttamente attuato e se è mantenuto attivo, e forniscono alla direzione i risultati di queste verifiche. Tabella 5: I ruoli e le responsabilità del Sistema di Gestione Ambientale 24 RESPONSABILE COMUNICAZIONE ESTERNA AUDITOR INTERNI COMUNE DI RIOLO TERME P7-G1 Dichiarazione Ambientale Ri_220109_P7_G_1_rev_5.doc 6 GLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti ambientali sono quegli elementi delle attività, prodotti o servizi del Comune che possono interagire con l’ambiente e causare un impatto. Il Regolamento EMAS (Regolamento CE n. 761/2001) richiede che quando si ricercano gli aspetti ambientali si presti attenzione ad esempio a: emissioni nell’aria, scarichi nell’acqua, gestione dei rifiuti, uso e contaminazione del terreno, uso delle risorse naturali e delle materie prime, consumo di energia, rumore, vibrazioni, odori, polveri, impatto visivo, questioni legate ai trasporti, rischio di incidenti ambientali e di impatti sull’ambiente, effetti sulla biodiversità… La descrizione di tutti gli aspetti ambientali identificati per il Comune di Riolo Terme si trova sulla Analisi Ambientale, disponibile sul sito www.collineverdi.comunitamontana.ra.it. La conoscenza degli aspetti ambientali ha un duplice scopo: da un lato permette al Comune di conoscere le implicazioni ambientali delle proprie attività e quindi di essere in grado di controllarle, dall’altro dà al Comune la possibilità di identificare una scala di priorità di intervento tra tutti gli aspetti individuati, per focalizzare tempi e risorse sul miglioramento degli aspetti che risultano più importanti. Il livello di controllo che il Comune può avere sugli aspetti ambientali può essere più o meno alto. Per chiarezza si distingue tra: - ASPETTI AMBIENTALI DELL’ENTE: il Comune è un soggetto che genera impatti, alla stregua di una qualsiasi altra azienda, organizzazione o sito, quindi consuma risorse, produce rifiuti, acquista beni, genera inquinamento; - ASPETTI AMBIENTALI PUBBLICI: gli Enti locali, secondo le rispettive competenze, provvedono alla gestione dei servizi pubblici che hanno per oggetto la produzione di beni ed attività rivolte a realizzare fini sociali e a promuovere lo sviluppo economico e civile delle comunità locali” (dal T.U. degli enti locali, art. 112 Servizi pubblici locali). Quindi vengono presi in considerazione gli appalti, i contratti di servizio, le convenzioni, le modalità di gestione (diretta o affidata a terzi) di servizi e/o beni aventi rilevanza pubblica. C o m u n e d i Ri o l o Terme - ASPETTI D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e AMBIENTALI DEI CITTADINI: il Comune è l’ente preposto alla gestione del territorio, quindi dalle sue scelte, dalle sue politiche, dall’attuazione dei suoi strumenti di pianificazione dipendono gli impatti che “altri” generano su quel territorio, vale a dire i cittadini e gli operatori della sfera economico-produttiva. In questo livello di amministrazione, vengono presi in considerazione gli strumenti di pianificazione e programmazione (territorio, traffico urbano e urbanistica) e le funzioni di regolamentazione (rilascio autorizzazioni, controllo e repressione degli illeciti). Per creare la scala di priorità tra gli aspetti ambientali, che per il Comune di Riolo Terme sono 92, si è seguito un metodo elaborato dal CIRSA (Centro Interdipartimentale di Ricerca per le Scienze Ambientali) dell’Università di Bologna, che tiene in considerazione: Il livello di controllo che il Comune può esercitare su ogni aspetto ambientale La gestione che il Comune realmente effettua per ogni aspetto ambientale La frequenza nel tempo e l’estensione nello spazio dell’impatto ambientale causato da ogni aspetto ambientale La gravità dell’impatto sull’ambiente Le specificità della situazione locale L’interesse dimostrato dalla cittadinanza e dai dipendenti su ogni aspetto ambientale Il metodo fornisce dei punteggi , chiamati punteggi di significatività, che possono andare da 0 a 840; la maggior parte dei valori sono però distribuiti nella fascia bassa di punteggi. Si considerano come prioritari gli aspetti con SIGNIFICATIVITÀ superiore a 250. Nel prossimo capitolo sono riportati gli aspetti ambientali risultati significativi per l’anno 2008, su cui il Comune ha definito degli obiettivi di miglioramento, che si trovano al capitolo “Programma di Miglioramento Ambientale” 26 C o m u n e d i Ri o l o Terme 6.1 D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e GLI ASPETTI AMBIENTALI SIGNIFICATIVI È stato individuato 1 aspetto ambientale significativo, che viene descritto qui sotto. EFFICIENZA ENERGETICA EDIFICI DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE Significatività 270 Il riscaldamento di alcune sedi comunali è gestito direttamente dall'ufficio tecnico anche su base necessità particolari, grazie ad un sistema di telecontrollo rinnovato nel 2002. Un'unica centrale termica serve le scuole che sono nello stesso fabbricato e altre strutture localizzate in un piccolo raggio (teleriscaldamento). La strategia, già identificata, porta a buoni risultati, ma è migliorabile e va maggiormente articolata: nelle scuole. La significatività è alta anche perché il coefficiente d'impatto del riscaldamento è alto e le possibilità di ottenere risultati a breve termine sono ugualmente alte. Le azioni con le quali si intende intervenire sono la partecipazione a bandi per finanziare l’esecuzione di analisi energetiche degli edifici di proprietà, la sostituzione graduale degli infissi e dei vetri nella scuola media ed elementare (maggiore centro di consumo), la riqualificazione energetica del municipio e la sostituzione delle caldaie più vecchie con altre aventi una resa maggiore. 27 C o m u n e d i Ri o l o Terme D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e IL PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE Grazie al sistema di gestione ambientale, il Comune ha individuato alcuni aspetti su cui migliorarsi in tema ambientale. Si tratta di attività che possono essere gestite in modo migliore, di iniziative da attivare, o di azioni da compiere per conformarsi alla nuova normativa sui temi ambientali. Le azioni da intraprendere sono raccolte ogni anno nel “Programma di miglioramento ambientale”, che riporta tempi, responsabilità e target da raggiungere, e si inserisce nella programmazione che viene stesa ogni anno attraverso il PEG (Piano Esecutivo di Gestione), il Bilancio Previsionale e Programmatico ed il Piano Investimenti. Questo significa che per queste azioni sono garantite le risorse necessarie alla loro realizzazione. Tutto questo rispetta gli impegni presi attraverso la Politica Ambientale. Il programma ambientale è strutturato in: - Obiettivi, che sono i risultati a cui il Comune vuole puntare attraverso il Programma ambientale. Ogni obiettivo è legato all’attività del Comune che vuole migliorare; - Azioni, che sono i passi che il Comune prevede di compiere per raggiungere un dato obiettivo; - Traguardi, che sono risultati misurabili che permettono al Comune di valutare quanto è vicino al raggiungimento dell’obiettivo che si è dato. Mentre spesso gli obiettivi non sono quantificabili con numeri o percentuali, i traguardi sono, per quanto possibile, quantificabili, per poter conoscere e seguire nel tempo l’efficacia delle azioni intraprese; 28 - Responsabilità e Risorse per il raggiungimento di ogni obiettivo; - Scadenze per l’attivazione delle azioni previste. C o m u n e d i Ri o l o Terme D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e Per decidere quali obiettivi inserire nel programma di miglioramento si segue il percorso descritto dal disegno qui sotto: Figura 12: Percorso logico per la definizione degli obiettivi di miglioramento Le due principali fonti di informazioni utili per definire il programma di miglioramento sono: L’Analisi Ambientale Iniziale, che identifica tutti gli aspetti ambientali del Comune L’Analisi della Conformità Normativa, che comprende l’elenco di tutti i requisiti normativi di carattere ambientale Grazie a questi 2 documenti, si individuano da un lato gli aspetti ambientali per i quali è prioritario definire un obiettivo di miglioramento, dall’altro i requisiti di legge che non vengono rispettati e che vanno riportati a conformità. Entrambi vanno a comporre il Programma di Miglioramento Ambientale, che è costituito dalle schede di miglioramento. Di seguito sono riportate le schede di miglioramento dalla n. 7 alla n. 15; quelle precedenti alla n. 7 sono omesse poiché le azioni in esse contenute risultano essere state portate a compimento negli anni precedenti al 2008. 29 C o m u n e d i Ri o l o Terme 6.2 D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e SCHEDA DI MIGLIORAMENTO N. 7 Questa scheda è stata definita per rispondere a dei requisiti di legge per i quali il Comune era non conforme o in via di adeguamento nel sistema di miglioramento ambientale del 2007 e successivamente è stata modificata ed ampliata per meglio rispondere alle esigenze di definizione delle varie azioni da intraprendere ai fini del raggiungimento dell’obbiettivo. Obiettivo: CERTIFICATI DI PREVENZIONE INCENDIO (C.P.I.): RINNOVO DI QUELLI IN SCADENZA E OTTENIMENTO DI QUELLI MANCANTI Aspetto legislativo: DM 19.08.1996 e DM 10.03.98 Azioni Responsabile Scadenza Responsabile del Settore Tecnico 31/12/2008 Responsabile del Settore Tecnico 31/12/2008 Responsabile del Settore Tecnico 31/12/2008 Responsabile del Settore Tecnico 31/12/2008 Responsabile del Settore Tecnico 30/06/2009 Responsabile del Settore Tecnico 30/06/2009 Responsabile del Settore Tecnico 30/06/2009 Responsabile del Settore Tecnico 30/06/2009 Responsabile del Settore Tecnico 31/12/2009 Responsabile del Settore Tecnico 31/12/2009 Responsabile del Settore Tecnico 31/12/2009 Realizzazione delle opere di adeguamento del campo sportivo, se necessarie. Responsabile del Settore Tecnico 31/12/2009 Richiesta del sopralluogo VV.F. per la sala polivalente - ex chiesa. Responsabile del Settore Tecnico 30/06/2010 Richiesta del sopralluogo VV.F. per il cinema - teatro. Responsabile del Settore Tecnico 30/06/2010 Richiesta del sopralluogo VV.F. per il municipio. Responsabile del Settore Tecnico 30/06/2010 Richiesta del sopralluogo VV.F. per campo sportivo. Responsabile del Settore Tecnico 30/06/2010 Verifica sistematica dell’aggiornamento del registro scadenziario delle attività comunali soggette al rilascio del certificato di prevenzione incendi Verifica dell’esecuzione del progetto di adeguamento del cinema - teatro, incarico già affidato esternamente. Verifica dell’esecuzione del progetto di adeguamento del municipio, incarico già affidato esternamente. Verifica dell’esecuzione del progetto di adeguamento del campo sportivo, incarico già affidato esternamente. Richiesta del parere VV.F. sul progetto di adeguamento della sala polivalente - ex chiesa. Richiesta del parere VV.F. sul progetto di adeguamento del cinema – teatro, se necessario di opere di adeguamento. Richiesta del parere VV.F. sul progetto di adeguamento del municipio, se necessario di opere di adeguamento Richiesta del parere VV.F. sul progetto di adeguamento del campo sportivo, se necessario di opere di adeguamento. Realizzazione delle opere di adeguamento della sala polivalente – ex chiesa. Realizzazione delle opere di adeguamento del cinema teatro, se necessarie. Realizzazione delle opere di adeguamento del municipio, se necessarie. Traguardo raggiungimento di conformità alla norma 30 Stato di Avanzamento TRAGUARDO PARZIALMENTE RAGGIUNTO Le prime 5 azioni sono state espletate, la prossima scadenza è prevista al 30/06/2009. C o m u n e d i Ri o l o Terme 6.3 D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e SCHEDA DI MIGLIORAMENTO N. 9 Questa scheda è stata definita per rispondere a dei requisiti di legge per i quali il Comune era non conforme o in via di adeguamento nel sistema di miglioramento ambientale in materia di riduzione dei rifiuti prodotti e della loro pericolosità mediante azioni preventive di appalto ed acquisto di materiali prodotti da attività di recupero da rifiuti. INFORMAZIONE ED INCENTIVAZIONE ALLA POSSIBILITÀ DI ACQUISTARE PRODOTTI CON UN MINOR IMPATTO MEDIANTE L’UTILIZZO DEI CAPITOLATI IN POSSESSO RIGUARDANTI GPP (ACQUISTI VERDI) NEI CONFRONTI DEI PUNTI DI ACQUISTO DELL’ENTE. Obiettivo: Aspetto legislativo: DLgs.152-2006 e s.m.i., articolo 181, comma 1, lettera a, b, c; DM. 203/2003 Azioni Responsabile Inviare una comunicazione ai punti di acquisto dell’Ente con l’invito ad utilizzare le prescrizioni Responsabile del Settore Tecnico inserite nei manuali GPP (acquisti verdi) e allegata copia degli stessi. Provvedere ad almeno un inserimento annuo in una voce di capitolato di acquisto con norme atte alla riduzione della produzione di rifiuti pericolosi Responsabile del Settore Tecnico o che preveda l’utilizzo di materiali prodotti a attività di recupero rifiuti. Traguardo Stato di Avanzamento inserire ogni anno almeno in un una voce di acquisto delle prescrizioni aventi Gli obiettivi sono stati raggiunti. caratteristiche GPP (acquisti verdi). Scadenza 30/04/2008 30/12/2008 31 C o m u n e d i Ri o l o Terme 6.4 D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e SCHEDA DI MIGLIORAMENTO N. 10 Il riscaldamento di alcune sedi comunali è gestito direttamente dall'ufficio tecnico, grazie ad un sistema di telecontrollo rinnovato nel 2002. Un'unica centrale termica serve le scuole che sono nello stesso fabbricato e altre strutture localizzate in un piccolo raggio (teleriscaldamento). La strategia, già identificata, porta a buoni risultati, ma è migliorabile e va maggiormente articolata: nelle scuole. La significatività è alta anche perché il coefficiente d'impatto del riscaldamento è alto e le possibilità di ottenere risultati a breve termine sono ugualmente alte. Obiettivo: ESEGUIRE AZIONI ATTE AL MIGLIORAMNETO ENERGETICO DEGLI EDIFICI DI PROPRIETÀ COMUNALE. Aspetto ambientale: Efficienza energetica edifici dell'amministrazione comunale grado di significatività 270 Azioni Responsabile Scadenza Partecipazione al bando per l’attuazione di analisi energetiche nel settore dei servizi e nella P.A. per 31/03/2008 gli edifici delle scuole media elementare, della Responsabile del Settore Tecnico scuola materna, del micronido e del campo sportivo polivalente di via Martiri di Marzabotto. Sostituzione parziale di vetri nella scuola media 30/06/2009 elementare con doppi vetri ed infissi a taglio Responsabile del Settore Tecnico termico. Riqualificazione energetica del Municipio. Responsabile del Settore Tecnico Sostituzione della caldaia della centrale termica Responsabile del Settore Tecnico del teleriscaldamento. Traguardo Stato di Avanzamento Eseguire miglioramenti energetici nella centrale termica del telecontrollo e svolgere Gli obiettivi sono stati raggiunti. azioni di miglioramento energetico negli edifici comunali. 32 31/07/2008 31/12/2008 C o m u n e d i Ri o l o Terme 6.5 D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e SCHEDA DI MIGLIORAMENTO N. 11 Questa scheda è stata definita per rispondere ai requisiti di legge in vigore a decorrere dall’anno 2009 relativamente al rilascio dei permessi di costruzione per i quali il Comune si deve rendere conforme. In particolare si è in attesa dell’emanazione dei provvedimenti attuativi di cui all’articolo 4, comma 1, del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192 per cui il rilascio del permesso di costruire è subordinato alla certificazione energetica dell’edificio, così come previsto dall’articolo 6 del citato decreto legislativo n. 192 del 2005, nonché alle caratteristiche strutturali dell’immobile finalizzate al risparmio idrico e al reimpiego delle acque meteoriche.. ESEGUIRE AZIONI FINALIZZATE AL MIGLIORAMNETO DELL’IMPIEGO DELLE RISORSE DI ENERGIA RINNOVABILE. Obiettivo: Aspetto legislativo: Legge 24 dicembre 2007 n. 244, articolo 1, comma 289; Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Finanziaria 2006). Azioni Responsabile Variazione R.C.E. per recepimento della normativa prevista dalla L. 24/12/2007 n°244 con riferimento delle norme cogenti in materia di produzione di energia con fonti alternative ed alle norme cogenti in merito al risparmio delle risorse idriche. Traguardo Responsabile del Settore Tecnico Scadenza 01/01/2009 Stato di Avanzamento Gli obiettivi sono stati raggiunti anche se vanno integrati Recepimento della Legge 24 dicembre 2007 n. con delibera di Consiglio Regionale 4.03.08 n°156 e 244 e norme collegate. relativa attuazione del 1.07.2008. 33 C o m u n e d i Ri o l o Terme 6.6 D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e SCHEDA DI MIGLIORAMENTO N. 12 Questa scheda è stata definita per migliorare il sistema di gestione ambientale per quanto concerne la tipologia degli indicatori relativi al monitoraggio dell’efficienza della depurazione. Lo scopo è quello di variare il set di indicatori relativi all’efficienza di depurazione andando a migliorare la bontà dell’indice. NECESSITÀ DI CONCORDARE CON HERA IMOLA FAENZA S.R.L. UN NUOVO INDICATORE PER IL MONITORAGGIO DELL’EFFICIENZA DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE. Obiettivo: Aspetto miglioramento del sistema di gestione ambientale. Azioni Responsabile Scadenza Valutazione su come sostituire l’indicatore relativo all’abbattimento dell’azoto nel processo di depurazione e modifica della procedura n°9. Responsabile del Settore Tecnico 31/08/2008 Inserimento nella Dichiarazione Ambientale del 30/06/2009 Responsabile del Settore Tecnico nuovo indicatore con i valori relativi al 2008. Traguardo Stato di Avanzamento Valutare e decidere come sostituire Una su due azioni sono state svolte; obiettivo raggiunto al 50%. l’indicatore con i dati reperibili da HERA 34 C o m u n e d i Ri o l o Terme 6.7 D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e SCHEDA DI MIGLIORAMENTO N. 13 Questa scheda è stata definita per rispondere a dei requisiti di legge per i quali il Comune era in via di adeguamento riguardanti il dispositivo regionale DGR 1053/2003, articolo 9. COORDINAMENTO CON ARPA E FORMAZIONE DI UN DATABASE PER LA VERIFICA DELLE AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO DEI FABBRICATI RURALI E RELATIVE AZIONI DI CONTROLLO. Obiettivo: Aspetto legislativo: DGR 1053/2003, articolo 9 Azioni Responsabile Scadenza Riunione operativa con Arpa finalizzata alla condivisione di conoscenze relative allo stato di ricezione idrica ed analisi e controlli. Responsabile del Settore Tecnico 28/02/2009 Predisposizione del materiale informatico (da Database Comunità Montana, da siti, da ARPA e da HERA). Responsabile del Settore Tecnico 30/09/2009 Eventuale accordo con soggetto esterno finalizzato alla redazione del catasto (gis – sit), oppure registro in formato EXCEL per il controllo di case sparse con dati HERA. Responsabile del Settore Tecnico 31/12/2009 Trasmissione alla Regione della relazione delle attività di controllo. Responsabile del Settore Tecnico 31/03/2010 Attuazione di provvedimenti graduati atti al rientro della non conformità. Responsabile del Settore Tecnico 31/12/2010 Traguardo Stato di Avanzamento Completamento database ed avvio delle procedure Le azioni relative alla scheda devono ancora di controllo. essere tutte intraprese. 35 C o m u n e d i Ri o l o Terme 6.8 D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e SCHEDA DI MIGLIORAMENTO N. 14 Questa scheda è stata definita per rispondere a dei requisiti di legge per i quali il Comune era in via di adeguamento nel sistema di miglioramento ambientale in materia di inquinamento luminoso. ADEGUAMENTO DELLA CONVENZIONE CON HERA ED EVENTUALI AZIONI CORRETTIVE Obiettivo: Aspetto legislativo: L.R. 19/2003 e DGR2263/2005 Azioni Responsabile Scadenza Richiedere ad Hera tramite lettera di adeguarsi alla LR e relativa DGR attuativa Responsabile del Settore Tecnico 15/08/2008 Responsabile del Settore Tecnico 31/12/2008 Valutare applicazione del piano PIANO REGOLATORE DELL’ILLUMINAZIONE COMUNALE (PRIC) dell’adiacente Comune di Casola Valsenio a Riolo Terme (Resp. Uff. tecnico e Assessore) Traguardo Stato di Avanzamento Adeguamento della convenzione ed esecuzione Il primo traguardo è stato raggiunto, in merito al delle azioni correttive necessarie al piano PIANO PRIC è stato deciso che non dovrà essere REGOLATORE DELL’ILLUMINAZIONE applicato. COMUNALE (PRIC). 36 C o m u n e d i Ri o l o Terme 6.9 D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e SCHEDA DI MIGLIORAMENTO N. 15 Questa scheda è stata definita per rispondere a dei requisiti di legge per i quali il Comune era non conforme o in via di adeguamento. RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI POSTI DAL D.LGS. N. 152/2006 E S.M.I. IN MATERIA DI RACCOLTA DIFFERENZIATA DI RSU MEDIANTE AZIONI ATTE ALLA SENSIBILIZZAZIONE DELLA CITTADINANZA E MIGLIORAMENTI DEL SERVIZIO STESSO. Obiettivo: Aspetto legislativo: Legge n. 296 del 27/12/2006 e D.Lgs n. 152/2006 e s.m.i. Aspetto ambientale: Servizio di igiene urbana e raccolta RSU grado di significatività 180 Azioni Responsabile Scadenza Iniziativa di sensibilizzazione in collaborazione con il CEA – Centro di educazione ambientale di Faenza e museo dell’Appennino e del Paesaggio presso la Rocca di Riolo Terme. Responsabile Ufficio Tecnico 15/11/2008 Conferenza con l’Istituto comprensivo Giovanni Pascoli ed HERA per la definizione di azioni per il coinvolgimento degli alunni e delle famiglie ai motivi per favorire la raccolta differenziata. Responsabile Ufficio Tecnico 20/02/2009 Predisposizione dell’iniziativa definita in collaborazione con l’Istituto comprensivo Giovanni Pascoli ed HERA. Responsabile Ufficio Tecnico 30/06/2009 Istituzione di un banchetto informativo sulla raccolta differenziata e sulla gestione dei consumi da eseguire in collaborazione alla Associazione Articolo 18. Responsabile Ufficio Tecnico 8/11/2008 Rafforzamento delle procedure condivise tra il Comune e l’ente gestore del servizio di smaltimento rifiuti: creazione di un tavolo tecnico, Amministratori, HERA e responsabile ambiente (RSGA) che semestralmente si incontri per definire strategie di miglioramento del servizio offerto di raccolta differenziata in base all’andamento reale della raccolta differenziata, (nuovi servizi, maggiore frequenza di prelievi e nuove tipologie di raccolta per tipo di materiale, eventuali promozioni) con particolare riferimento alla possibilità di creazione di cassonetti per la raccolta di sfalci e potature. Responsabile Ufficio Tecnico 30/04/2009 37 C o m u n e d i Ri o l o Terme D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e Creazione e recapito ai cittadini di un opuscolo informativo sui corretti metodi di differenziazione e conferimento degli RSU, sull’acquisto consapevole dei prodotti, sulla gestione dell’Isola Ecologica, sulle possibilità di adesione a sistemi di raccolta differenziata già attivi, sul risparmio energetico ecc…, contenente dati di pubblica utilità (riferimenti telefonici, orari strutture di servizi ecc….), da eseguirsi eventualmente in collaborazione con HERA. Traguardo Responsabile Ufficio Tecnico 29/02/2009 Stato di Avanzamento TRAGUARDO IN VIA DI RAGGIUNGIMENTO: si è già dato vita al banchetto di sensibilizzazione; si sono già presi i contatti con la dirigenza di HERA per attivare il tavolo tecnico di confronto; si è già dato il via alle attività informative di Aumentare del 5 % rispetto al 2008 la raccolta formazione rivolte agli alunni delle scuole medie elementari insieme all’Istituto comprensivo e ad differenziata per l’anno 2009. HERA, mentre l’iniziativa di sensibilizzazione prevista nella Rocca di Riolo Terme è già programmata, per quanto concerne la stesura dell’opuscolo formativo il gruppo di lavoro sta reperendo materiale per la sua composizione. 38 C o m u n e d i Ri o l o Terme D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e 7 INDICATORI GENERALI Il Comune di Riolo Terme ha individuato un gruppo di indicatori, cioè di valori misurabili che permettano una conoscenza “a colpo d’occhio” delle proprie prestazioni ambientali e delle prestazioni ambientali del territorio. Conoscere questi parametri permetterà di tenere sotto controllo aspetti che vengono considerati chiave per la gestione ambientale del Comune. Mantenere i dati aggiornati garantirà poi che si possano individuare con tempismo eventuali problemi o eventi negativi, quando ancora si ha tempo per intervenire e “correggere il tiro”. Il Comune si impegna a monitorare ogni anno questi indicatori, per permettere un confronto dei dati di anni diversi. Gli indicatori prescelti sono: CONSUMO TOTALE DI ENERGIA ELETTRICA negli edifici di proprietà comunale (kWh/anno) GESTIONE traguardi ambientali raggiunti ogni anno su totale di traguardi stabiliti (%) FORMAZIONE personale formato sulla tematica ambientale (%) ore totali cumulative di formazione erogate (n.ore) CONSUMO TOTALE COMBUSTIBILI FOSSILI PER RISCALDAMENTO edifici di proprietà comunale (m3 metano/anno) CONSUMO TOTALE DI ACQUA per edifici di proprietà comunale (m3/anno) DEPURAZIONE Tipologia del servizio fognario, Efficienza degli impianti di depurazione, ° di copertura della rete fognaria (%) RIFIUTI Q.tà totale di rifiuti prodotti dai ogni cittadino in un anno (t/anno*cittadino), Raccolta differenziata nel territorio Comunale (%) Le specifiche tecniche degli indicatori, il loro significato e le modalità di rilevazione sono disponibili sul sito internet del Comune. 39 C o m u n e d i Ri o l o Terme 7.1 D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e INDICATORI 7.1.1 INDICATORI DI PRESTAZIONE OPERATIVA (OPI) Questi indicatori si concentrano sugli aspetti ambientali dovuti alle attività del Comune (emissioni, produzione di rifiuti, consumi di energia, ecc.). CONSUMO totale di energia elettrica negli edifici di proprietà comunale in tutti i punti di consumo (illuminazione pubblica, edifici comunali, scuole, cimiteri e altro) (kWh/anno) CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA 600000 490841 500000 Kwh/anno 400000 372339 350290 324193 313566 310505 2005 2006 326583 300000 200000 100000 0 0 2001 2002 2003 2004 2007 2008 Si tratta della misura del consumo di energia elettrica per tutti i punti di consumo del Comune. Questo indicatore è importante perché un’attenta gestione dei consumi elettrici significa risparmio economico e risparmio di combustibili fossili alla fonte, oltre che adeguamenti tecnologici innovativi (lampade a risparmio energetico, timer, apparecchiature efficienti, ecc.). COMMENTO AI DATI: Si nota un lieve ma significativo decremento dei consumi dal 2001 al 2006. I consumi per l’anno 2008 risultano invece molto maggiori rispetto alla media dell’ultimo periodo. Non sono ancora chiare le ragioni di tale aumento che per ora sembra possa ricondursi al cambiamento della logica di funzionamento dei contatori. Dal 2008 è stato infatti introdotto un nuovo piano tariffario basato su fascia oraria di consumo che introduce tre letture per ogni contatore. 40 COMUNE DI RIOLO TERME P7-G1 Dichiarazione Ambientale Ri_220109_P7_G_1_rev_5.doc CONSUMO totale combustibili fossili per riscaldamento edifici di proprietà comunale (m3 metano/anno) CONSUMO DI GAS METANO 180000 156773 160000 140000 134230 149964 147962 125387 111309 3 m /anno 120000 92169 100000 80000 60000 40000 20000 0 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Si tratta della misura dell’utilizzo di metano per tutti i punti di consumo del Comune. Questo indicatore è importante perché un’attenta gestione dei consumi per il riscaldamento significa risparmio economico e risparmio di combustibili fossili, oltre che adeguamenti tecnologici innovativi (edifici a risparmio energetico, timer, caldaie e impianti efficienti, ecc.). COMMENTO AI DATI: Si nota una tendenza media significativa al decremento dei consumi dal 2001 al 2006. Il 2006 è stato l’anno con il consumo più basso in assoluto (circa il 25% in meno rispetto al 2005, l’anno con maggiori consumi), dovuto anche all’inverno eccezionalmente mite. Il dato del 2004 non era disponibile, mentre per l’anno 2008 i consumi risultano aumentati rispetto agli ultimi due, ma appaiono in linea con una media a più lungo periodo. COMUNE DI RIOLO TERME P7-G1 Dichiarazione Ambientale Ri_220109_P7_G_1_rev_5.doc CONSUMO totale di acqua per edifici di proprietà comunale di tutti i punti di consumo (edifici, scuole, fontane, fontanelle, altri usi) m3/anno CONSUMO DI ACQUA 18000 15914 15117.78 16000 14000 12111 3 m /anno 12000 10000 10877 8973 8231.81 7165 8000 6000 4000 2000 0 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Benché nei Comuni dell’Appennino faentino l’acqua sia una risorsa relativamente abbondante, è comunque utile monitorare anche questo consumo per incentivare risparmi e riusi. COMMENTO AI DATI: Non si nota una particolare tendenza nell’andamento dei consumi annuali di acqua poiché i valori sono altalenanti. La causa di tale discontinuità nei valori può essere legata alla variabilità del clima e quindi alla differente necessità, negli anni di aqua per l’irrigazione dei giardini. Il dato del 2004 non era disponibile. C o m u n e d i Ri o l o Terme D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e 7.1.2 INDICATORI DELLA CONDIZIONE AMBIENTALE (ECI) Questi indicatori mostrano lo stato dell’ambiente che circonda il Comune, di cui il Comune è solo in parte responsabile. Per la depurazione ed i rifiuti infatti l’autorità competente è l’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) ed in particolare quello che fa riferimento alla nostra area è ATO7. DEPURAZIONE: La capacità di depurare le acque è molto importante nei Comuni dell’appennino faentino, perché una cattiva depurazione fa degradare rapidamente i corsi d’acqua che sono centrali nell’ecosistema dei Comuni della collina faentina. Qui di seguito sono forniti 3 indicatori che permettono di avere una lettura della bontà del processo. - Tipologia della depurazione TIPOLOGIA RETE MISTA 100% Percentuale rete mista 90% 86% 86% 86% 86% 2005 2006 2007 2008 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Questa parte è misurata dalla lunghezza delle rete fognaria, dalla lunghezza della rete fognaria mista, e dalla lunghezza di reti separate (o “duali”). Attualmente i dati disponibili permettono un apprezzamento della rete fognaria di tipo misto. COMMENTO AI DATI: il tipo di rete fognaria registra per i dati a disposizione, una sostanziale stabilità. E’ necessario lavorare per migliorare la disponibilità del dato. 43 C o m u n e d i Ri o l o Terme D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e - Efficienza degli impianti di depurazione (i dati relativi agli anni 2007 e 2008 non sono pervenuti in quanto oggetto di modifica inserita nella scheda di miglioramento ambientale n°12) EFFICIENZA IMPIANTO DI DEPURAZIONE PRINCIPALE 100% COD 90% 80% Valore del parametro 87% abbattimento N Lineare (COD) 70% Lineare (abbattimento N) 60% 48% 50% 40% 30% 23% 20% 10% 5% 0% 2001 2002 2003 2004 2005 2006 L’efficienza degli impianti di depurazione è misurata da diversi indicatori ed è data dalla composizione di tutti gli impianti che afferiscono ad un determinato bacino. Si è scelto per fornire un’indicazione non completa, ma di più facile e rapida misura, di limitarsi a due indicatori: il COD (Chemical Oxygen Demand) e l’abbattimento di azoto totale(N) del solo impianto principale. Le % di abbattimento del COD e azoto stimano il potenziale abbattimento di inquinamento delle acque di scarico. COMMENTO AI DATI: Si nota una tendenza media significativa nell’arco di 5 anni all’aumento delle prestazioni del depuratore, sebbene l’abbattimento dell’azoto lasci ampi margini di miglioramento. 44 COMUNE DI RIOLO TERME P7-G1 Dichiarazione Ambientale - Gado di copertura della rete fognaria (%) 90% Rapporto tra AE trattati e AE totali Ri_220109_P7_G_1_rev_5.doc 80% CAPACITÀ D'INTERCETTAZIONE SERVIZIO FOGNARIO 77% 77% 77% 77% 77% 77% 77% 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Gli impianti di depurazione captano una parte dei reflui domestici, mentre si dà il caso che alcuni reflui, in particolar modo quelli prodotti da case sparse e altri centri non siano intercettati dalla rete fognaria e di depurazione esistenti. Questo rappresenta a volte un problema, anche se in alcuni casi si può contare su di una capacità di autodepurazione offerta dall’ambiente. La domanda di depurazione viene espressa generalmente in termini di abitanti equivalenti (AE) in maniera da rendere omogenea la richiesta, per esempio, proveniente da allevamenti, impianti industriali ed esigenze domestiche. Con questo indicatore si vuole perciò sapere quanti AE sono intercettati e quanti invece restano esclusi. NOTA IMPORTANTE: L’unico dato noto risale al 2002 i dati dal 2002 al 2008 assumono una sostanziale stabilità del rapporto. COMMENTO AI DATI: la copertura del sistema fognario rientra nella media italiana dei grandi centri. E’ importante lavorare sulla disponibilità e la qualità dei dati. C o m u n e d i Ri o l o Terme D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e RIFIUTI: Quantità totale di rifiuti prodotti di ogni cittadino in un anno (t/anno*cittadino), Raccolta differenziata nel territorio Comunale (%) raccolta differenziata PRODUZIONE DI RIFIUTI raccolta non differenziata 800 682,2 700 650,3 31,9% 2004 30,9% 2003 32,9% 604,7 29,0% 573,1 23,3% 500 605,9 21,4% 600 18,8% Kg / abitante / anno 548,1 661,7 2005 2006 2007 400 300 200 100 0 2001 2002 Questi valori si ricavano dai dati sui rifiuti di tutti cittadini raccolti da Hera Imola-Faenza e comunicati annualmente ai Comuni. La quantità totale pro capite indica quanti rifiuti sono stati generati da ogni cittadino del nostro Comune durante lo scorso anno. Questa è suddivisa nella percentuale di rifiuti che riesce a essere differenziata e nella percentuale che invece viene raccolta e smaltita in modo indifferenziato. COMMENTO AI DATI: Si nota un netto miglioramento della quota di rifiuti differenziati dal 2001 (19%) al 2005 (33%). Dal 2005 ad oggi invece la quota di rifiuti differenziati è rimasta pressoché invariata. E’ indiscutibile una tendenza media alla crescita totale dei rifiuti (+19% nel 2007 rispetto al 2001). Questa è la stessa tendenza che si registra in Provincia ed in Regione. I dati relativi al 2008 non sono stati ancora trasmessi da HERA che provvederà a comunicarli al Comune entro aprile 2009. 46 C o m u n e d i Ri o l o Terme D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e 7.1.3 INDICATORI DI PRESTAZIONE GESTIONALE (MPI) Questi indicatori visualizzano lo stato di avanzamento del sistema di gestione ambientale. Nella logica del miglioramento continuo, che sta alla base del sistema di gestione ambientale, ci si attende sempre migliori prestazioni. GESTIONE: traguardi ambientali raggiunti ogni anno su totale di traguardi stabiliti (valutazione percentuale rispetto al numero di azioni raggiunte) TRAGUARDI RAGGIUNTI Percentuale di raggiungimento 120% 100% 100% 84% 80% 68% 60% 40% 20% 0% 2006 2007 2008 Questo indicatore cerca di verificare se il Sistema di Gestione Ambientale attuato dal Comune riesce a raggiungere gli obiettivi interni prefissati. NOTA AI DATI: I dati vengono ricavati dall’esito dell’audit interno che almeno una volta all’anno viene eseguito su tutto il sistema di gestione ambientale del comune. COMMENTO AI DATI: il Sistema di Gestione è in evoluzione, i risultati sono soddisfacenti ed in miglioramento continuo. 47 COMUNE DI RIOLO TERME P7-G1 Dichiarazione Ambientale Ri_220109_P7_G_1_rev_5.doc FORMAZIONE: personale formato sulla tematica ambientale (%) e n° ore di formazione 180 80% 160 70% 140 60% 120 50% 100 40% 80 30% 60 40 20% 20 10% 0 totale ore formazione personale formato 2005 2006 2007 2008 72 154 154 157 11% 69% 69% 69% Personale formato Ore cumulative erogate (patrimonio formazione) FORMAZIONE AMBIENTALE DEL PERSONALE 0% La formazione del personale è un elemento importante nella gestione ambientale, in quanto permette al personale di venire a conoscenza delle possibili soluzioni tecniche e metodologiche ai problemi della gestione ambientale. Questo indicatore è composto da due parametri: il valore % cumulativo di personale formato ed il valore totale espresso in ore di formazione cumulativa. A ogni anno questo esprimere il patrimonio formativo accumulato sulla tematica ambientale. NOTA AI DATI: La formazione ambientale è in corso a partire dal 2005. Il dato del 2006 fa riferimento alla formazione contabilizzata per il Comune prima dell’applicazione della vigente procedura sulla formazione ambientale; è riferita agli incontri di programmazione della certificazione ambientale con il CIRSA, ARPA e progetto Tandem. I dati rappresentano una stima in difetto. Il dato del 2007 fa riferimento ai risultati conseguiti a partire dall’applicazione della procedura di formazione. COMMENTO AI DATI: Nel 2006, la formazione è stata importante, ma distribuita ad un numero limitato di persone, quelle più coinvolte nella realizzazione del progetto di certificazione ambientale(da qui una bassa % di personale formato). Dal 2007 la formazione è risultata maggiormente distribuita. Nel 2008 non è stato ritenuto necessario svolgere formazione e le ore svolte sono state solamente 3 sulla materia degli acquisti verdi. C o m u n e d i Ri o l o Terme D i c h i a ra z i o n e A m b i e n t a l e 8 COMUNICAZIONE AMBIENTALE Il Comune di Riolo Terme, con la decisione di sviluppare un Sistema di Gestione Ambientale, riconosce anche la grande importanza della trasparenza nei confronti della cittadinanza e di tutti i portatori di interesse sui temi di carattere ambientale. Con questo documento, chiamato Dichiarazione Ambientale e redatto secondo le indicazioni del Regolamento CE 761/2001 “EMAS” e delle raccomandazioni e decisioni correlate, il Comune si propone di mostrare il Sistema di Gestione Ambientale sviluppato ed i suoi risultati, ma anche di fornire gli strumenti per rapportarsi con il Comune su questioni legate all’ambiente. Uno strumento importante è un nuovo sito web creato dai Comuni di Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme, dedicato all’ambiente ed intitolato Colline Verdi, che si trova all’indirizzo web www.collineverdi.comunitamontana.ra.it . In questo sito sono presenti i documenti prodotti per il Sistema di Gestione Ambientale EMAS, ed in particolare l’Analisi Ambientale Iniziale e questa Dichiarazione Ambientale; vi saranno inoltre altri materiali che permettono di leggere e interpretare la situazione ambientale del territorio. Grazie a questo sito il Comune di Riolo Terme intende anche fornire una prima risposta ai requisiti del Decreto Legislativo 195/05 sull’accesso del pubblico all’informazione ambientale. Una categoria particolare di cittadini sono i dipendenti stessi dell’Amministrazione. A loro è affidato il compito di implementare e mantenere attivo giorno per giorno il Sistema di Gestione Ambientale. E’ quindi importante che siano i primi a capirne le ragioni, gli obiettivi, le possibilità di miglioramento. Il Comune ha quindi previsto momenti di formazione ambientale (di tipo generale o specifico) per tutti i propri dipendenti, e ha coinvolto vari dipendenti nei ruoli di responsabilità del Sistema di Gestione Ambientale (Responsabile ambiente, audit, formazione, ecc). L’importanza che il Comune di Riolo attribuisce alla formazione ambientale dei propri dipendenti si evidenzia anche nell’aver scelto, tra i 7 indicatori generali mostrati nel capitolo “INDICATORI GENERALI”, proprio la % di personale formato sulle tematiche ambientali. Figura 13: Monte Mauro - foto: Speleo GAM Mezzano 49 COMUNE DI RIOLO TERME P7-G1 Dichiarazione Ambientale Ri_220109_P7_G_1_rev_5.doc 9 VALIDITA’ DELLA DICHIARAZIONE AMBIENTALE Per Contattarci: Responsabile Ambiente: Sig. Alfio Gentilini Comune di Riolo Terme Via A.Moro,2 48025 Riolo Terme (RA) Telefono: 0546 77411 Fax: 0546 70842 E-mail: [email protected] Sito web: www.comune.rioloterme.ra.it Codice NACE: 84.11 (Attività generali della Pubblica Amministrazione) Fotografie e Immagini: AA.VV. Speleo Gam Mezzano e Comune di Riolo Terme Redatto con il contributo del CIRSA – Centro Interdipartimentale di Ricerca per le Scienze Ambientali – Università di Bologna – Gruppo di Ricerca sulla Gestione Ambientale Gennaio 2009