LIBER TA’- GORIZIA
LIBER TA’-TRIESTE
Settembre 2014
I
La neosegretaria vanta una lunga esperienza nel mondo sindacale
Lo Spi provinciale
riparte da Maria Belle
Il programma punta a rafforzare l’insediamento sul territorio, rilanciare
la contrattazione con i Comuni e partecipare con la Cgil al rilancio della città
Il contributo dei pensionati
al progetto della Camera del Lavoro
Costruire il futuro
recuperando
le nostre radici
«Alla ricerca delle nostre radici per pensare e costruire
il futuro»: è questo il titolo che la Camera del Lavoro
di Trieste ha dato al suo progetto, ideato e costruito
per far partecipi sempre più, e sempre meglio, i propri
attivisti più giovani dello spirito fondante della nostra
organizzazione.
Il mondo negli ultimi decenni è profondamente mutato,
proprio in quei valori e in quegli ideali che hanno caratterizzato da sempre, anche nei momenti più difficili,
la Cgil e che sono oggi sostituiti nel contesto sociale
da logiche legate all'individualismo e agli interessi
privati, piuttosto che a valori di identità collettiva.
Una società che oggi è tempestata e condizionata da
un sistema mediatico la cui capacità comunicativa è
sempre più invasiva, condizionante e, purtroppo, spesso convincente. A questo dobbiamo saperci opporre,
anche attraverso un nuovo modo di rapportarsi con
il nostro quadro dirigente di nuova generazione, con
gli iscritti e, più in generale, con tutti i cittadini. Si
è avviato quindi, nella Camera del Lavoro triestina,
un “Progetto Futuro” che ha come obiettivo centrale
proprio il recupero di quel patrimonio ideale che ha
caratterizzato la generazione dei dirigenti più anziani,
quelli che hanno vissuto e si sono formati nella tradizione e nelle lotte del movimento operaio nel Novecento,
il "Secolo breve".
Un progetto al quale lo Spi è chiamato a dare un contributo fondamentale, proprio per le esperienze e le
conoscenze che i pensionati possiedono, essendo stati i
giovani protagonisti di quel periodo. Quindi i portatori
della memoria e degli ideali della nostra storia: il valore
della Resistenza e della Costituzione, la solidarietà,
la lotta alle diseguaglianze sociali, l'affermazione dei
diritti dei lavoratori e del diritto di cittadinanza per
tutti. In una parola, il valore della Democrazia.
Un percorso e un programma, articolato e complesso, di
recupero della memoria del passato che sappia confrontarsi con il presente e possa così rafforzare nelle giovani
generazioni, il senso di essere della Cgil: a cominciare
dal rapporto con i lavoratori e poi nella contrattazione,
intesa come punto di sintesi delle idealità di cui siamo
stati e dovremo sempre essere i portatori, sapendo
tener uniti lavoratori “forti” e lavoratori “deboli”,
precari e “garantiti”, giovani e anziani, in un rapporto
umano di solidarietà che le difficoltà dell'oggi hanno
affievolito e, forse, reso più difficilmente praticabile
che nel passato.
Giorgio Uboni
È Maria “Gianna” Belle la nuova segretaria provinciale del sindacati pensionati di Trieste. Triestina classe 1951, Belle è stata eletta dal direttivo
provinciale con 25 voti favorevoli, 2 contrari e
un astenuto.
Nel suo curriculum sindacale una lunga esperienza
nel settore agroalimentare e nella chimica. Prima
di approdare al sindacato pensionati, dove ha già
ricoperto il ruolo di responsabile organizzativo
provinciale, ha fatto parte anche della segreteria
della Camera del Lavoro.
Obiettivo programmatico della nuova segreteria,
nella quale è stato eletto anche Elio Gurtner,
«rafforzare l’insediamento dello Spi nel territorio
cittadino e provinciale e rilanciare la contrattazione
con i Comuni sulle imposte locali e sul welfare,
strumento indispensabile per contrastare gli effetti
di una crisi che sta allargando in modo le aree di
povertà e di disagio».
Tra le iniziative già avviate anche la petizione
per chiedere l’estensione ai pensionati del bonus
fiscale di 80 euro . «Ma le nostre battaglie – spiega
Belle – non sono soltanto per i pensionati e per
gli anziani: lo Spi vuole partecipare assieme alla
Cgil e agli altri sindacati a un grande progetto di
rilancio di questa città. Rilancio che ha come condizione indispensabile la difesa del welfare, la lotta
all’evasione, la riduzione delle diseguaglianze».
Divertimento, impegno
e dibattiti alla festa Spi
di inizio agosto
Nei primi giorni di agosto l'impegno volontario delle compagne e dei compagni dello Spi Cgil di Trieste, ha portato
all'organizzazione della festa provinciale dello Spi Cgil di
Trieste.
L'iniziativa è nata dall'esigenza di valorizzare un progetto di
dialogo e confronto con i partecipanti, che oltre ai momenti
conviviali e di divertimento (chioschi gastronomici, musica
e ballo) realizzi un diverso modo dello stare assieme, per
cogliere l'occasione di ascoltare e parlare collettivamente ì
dei problemi che pensionati e anziani affrontano quotidianamente e delle loro aspettative, promuovendo un rilancio
della coesione sociale.
E così si è parlato della piattaforma unitaria “Fisco e previdenza” alla presenza del segretario generale dello Spi
regionale Ezio Medeot, mentre nella giornata successiva
si è dialogato sulla sanità, sulle esigenze e sull'esperienza
della consulta per la salute dei cittadini del 3° distretto, per
renderla più esigibile nel dare risposte concrete sul territorio
ai bisogni che dal territorio emergono. Da qui la volontà di
rendere tale appuntamento continuativo nel tempo.
INIZIATIVA Della Microarea di Zindis in collaborazione
con il Cai di Muggia e i bambini del Ricremattina
Prendiamoci cura dell’ambiente
Lo scorso venerdì 22
agosto, all'insegna del
tema “prendiamoci
cura dell'ambiente”
gli abitanti della Microarea di Zindis in
collaborazione con
il Cai di Muggia e
dei bambini del Ricremattina hanno
eseguito la pulizia
partecipata del sentiero della Traversata
Muggesana nel tratto
dal molo T (punta
Ronc) fino a Zindis.
Nel pomeriggio ha
avuto luogo un rinfresco preparato dagli
abitanti stessi, cui
ha contribuito lo Spi Cgil Lega Est che nell'ambito del
territorio di competenza, che comprende anche Muggia,
ha una costanza di rapporto con tutte le 5 microaree attualmente presenti.
Il 29 agosto lo Spi
Cgil Lega Est ha
inoltre contribuito
anche alla festa che
abbiamo organizzato presso la Casa
del Popolo di Borgo San Sergio, cui
hanno partecipato
circa 80 abitanti
delle 5 microaree
con un gruppo del
Csm di Domio,
accompagnati dagli operatori socio
sanitari.
è prevista la nostra
costante presenza
in particolare nelle
microaree di Borgo
San Sergio e Giarizzole e prevediamo di farlo anche nella
sesta microarea che sarà aperta fra breve in zona Altura.
In tutte comunque vengono organizzate attività varie tra
le quali il "Progetto Memoria". (Fu.Mar.)
LIBER TA’-TRIESTE
II
Settembre 2014
Tavola rotonda a Trieste con Camusso e Serracchiani.
Tra i temi anche il confronto Governo-sindacati
Specialità regionale,
il Fvg guardi avanti
«I problemi del federalismo e del
regionalismo sono politici, e non
si risolvano a colpi di riforme. Il
federalismo, però, non può essere
qualcosa che alimenta e allarga le
diseguaglianze: i diritti e le tutele
fondamentali, dalla salute alla
scuola, devono essere gli stessi in
tutto il Paese». Questo, secondo il
punto di vista di Susanna Camusso,
segretaria regionale della Cgil, il
nocciolo del ragionamento quando si parla di rapporti tra Stato e
regioni: rapporti messi semrpre più
in crisi dalla crescita dei conflitti di
competenza da un lato, dai continui
tagli alle risorse dall’altro. Conflitti
e tagli che secondo molti avranno
come prime vittime proprio le
Regioni a statuto speciale come il
Friuli Venezia Giulia, considerate
da molti, a torto o a ragione, come
delle “oasi” di privilegio ormai
anacronistiche in tempi di crisi.
■ Due momenti del convegno sulla specialità regionale
Questo il tema, attualissimo, al
centro del convegno “Dall’autonomia della specialità a quella
della responsabilità”, tenutosi a
Trieste lo scorso 12 settembre su
iniziativa della Cgil regionale: un
appuntamento impreziosito non
solo dalla presenza di Susanna
Camusso, ma anche dell’occasione di un confronto diretto tra la
segretaria generale della Cgil e la
governatrice Debora Serracchiani,
numero due del Pd. Sul tavolo
dei relatori anche altri contributi
importanti, a partire da quello del
costituzionalista Sergio Bartole,
autore di una lucidissima analisi
su passato, prersente e futuro della
specialità regionale. «Questa regione deve guardare avanti – ha detto
Bartole – recuperando il suo ruolo
naturale di ponte verso i Balcani,
fondamentale per il porto di Trieste, e cercando quell’integrazione
che è sempre mancata tra le sue
diverse componenti territoriali. Il
superamento delle Province, da
questo punto di vista, è un’occasione straordinaria».
Proiettata al futuro anche la visione
del segretario regionale della Cgil
Franco Belci: «È finita – queste
le sue parole – la stagione della
specialità legata ai trasferimenti e
alle compartecipazioni, che hanno
spesso surrogato un vero spirito
autonomista. Spirito che dobbiamo recuperare oggi, attraverso l’
ampliamento del perimetro della
democrazia, la partecipazione,
l’esercizio della responsabilità».
Da qui l’appello a Debora Serracchiani (e indirettamente a Matteo
Renzi) a valorizzare al massimo il
rapporto col sindacato, «perché le
vere riforme si costruiscono solo
col dialogo e col confronto». Se la
gestione della crisi Electrolux e del
passaggio di mano della Ferriera
di Servola rappresentano esempi
positivi di un rapporto costruttivo
tra politica e parti sociali, lezioni
importanti vengono anche dal
passato, e in particolare da quella
ricostruzione del Friuli che ha
costituito, come spiegato da Gino
Dorigo, della segreteria regionale-Spi-Cgil, un’anteprima vincente
di federalismo per la nostra regione.
«Una regione – ha aggiunto Dorigo
– che deve fare del suo modello di
welfare, della qualità del lavoro e
della vita i pilastri fondamentali di
una nuova autonomia».
ERA STATO CHIUSO 4 ANNI FA. GRANDE SUCCESSO DELLO SPI LEGA EST E DEL COORDINAMENTO DONNE
Riaperto il consultorio familiare
a San Dorligo della Valle-Dolina
Lo Spi Aurisina ricorda Bruno Bolis
è scomparso alcune settimane fa Bruno Bolis,
lasciando un grande vuoto soprattutto tra i
compagni della Lega Spi di Aurisina alla
quale era iscritto.
Bruno Bolis, marittimo, imbarcato sulle navi
dell'Adriatica di Navigazione, partecipò allo
sciopero di 45 giorni nel giugno-luglio del
1959. Uno scontro durissimo, che rappresentò
una svolta nella conquista di diritti sindacali
anche per i lavoratori del mare, a partire dal
diritto di sciopero ed al rinnovo del contratto
di lavoro.Dopo quella esperienza, importante
per tutta la storia della Cgil di Trieste, visto
il grande numero di lavoratori occupati nel
comparto marittimo, Bruno partecipò con
un numeroso gruppo di giovani marittimi
alla costruzione del sindacato della Film a
Trieste, di cui divenne delegato. Assunto
dalla Tripcovich, storica società che gestiva
il servizio dei rimorchiatori a Trieste, fu
componente della Rsa e membro del direttivo
della categoria.
Come ampiamente diffuso in quegli anni,
all’impegno sindacale corrispondeva anche
l’impegno politico: fu tra i fondatori della
sezione del Pci dei rimorchiatori.
Negli anni ‘70 fu protagonista della costi-
tuzione del sindacato dei Trasporti Filt a
Trieste, nel quale ricoprì incarichi di direzione
politica, con particolare riguardo alle tematiche dell'economia marittima che, proprio in
quegli anni, attraversava una profonda fase
di ristrutturazione.
Con l’arrivo della pensione, continuò il suo
impegno nella segreteria della Lega Spi di
Aurisina, e qui oltre al rigore ed alle capacità del suo impegno politico svolse una
funzione preziosa: il Carso, terra difficile e
culturalmente chiusa in un mondo soprattutto
agricolo e con forti contrapposizioni etniche,
poteva esprimere un uomo con la cultura del
mare, che aveva sempre amato ed aveva di
fronte a sè, nella sua casa al Villaggio del
Pescatore, dove viveva con la sua famiglia,
con la quale aveva saputo condividere non
solo gli affetti, ma soprattutto i valori etici
e sociali di un impegno politico duro che,
negli anni di storia della sua vita, aveva dato
un senso alto per conquiste sociali decisive
per la libertà e l'emancipazione del mondo
del lavoro.
Ciao Bruno, non dimenticheremo i valori e
l’esempio della tua vita.
Dino Fonda
Nel secondo semestre del 2010 l'Azienda
sanitaria chiuse il consultorio famigliare
di San Dorligo della Valle, cessando così
la sua ultradecennale presenza in questo
territorio. La lega Est dello Spi Cgil si
occupò da subito della vicenda interessandosi presso l'Asl e venendo così a sapere
che la stessa sarebbe stata ampiamente
disponibile a mantenere la presenza se
solo il Comune, proprietario della palazzina che l'ospitava, avesse realizzato quei
lavori di adeguamento strutturale resisi nel
frattempo necessari in relazione a nuove
normative.
Il Comune da parte sua dimostrò di non
avere intenzione di provvedere in tal senso,
preferì infatti proporre un sito alternativo in
una palazzina appartenente alla Comunella
di Bagnoli, che a sua volta necessitava di
costosi interventi che il proprietario non
era disponibile a sostenere, mentre l'Asl
già dall'inizio aveva chiaramente detto che
non era in grado di accollarsi alcuna spesa
al di fuori di quelle relative alla gestione
del servizio.
Poste queste premesse, la situazione era
apparentemente senza vie d'uscita, per
cui lo Spi Cgil lega Est attivò, attraverso
principalmente il proprio Coordinamento
donne, tutte le inziative possibili e quindi
incontri triangolari con Asl e Comune,
assemblee pubbliche e volantinaggi. Alla
fine di queste trattative, che hanno visto a
nostro fianco anche Fnp Cisl e Uilp Uil,
siamo riusciti ad ottenere nel 2014, cioè
dopo ben quattro anni, che il Comune
facesse la cosa più logica: adeguare gli
ambienti iniziali, quelli di sua proprietà.
Il 4 luglio scorso è stato quindi inaugurato
il consultorio a San Dorligo della Valle.
L'attività vera e propria riprenderà entro
la fine di settembre, dopo aver definito
gli ultimi interventi da parte di Insiel.
è prevista fra le altre cose una giornata
di approfondimento sulle vaccinazioni
sia pediatriche che per adulti nel corso
di una pubblica riunione sui temi della
prevenzione e della salute.
Assieme alla Consulta per la salute dei
cittiadini del 3° distretto sanitario, che a
sua volta si interessò del problema con
l'Azienda sanitaria ed il Comune, si è
lanciata la proposta di realizzare presso il
Consultorio una "piccola casa della salute"
per migliorare il servizio domiciliare ed
eseguire un servizio di terapia iniettiva.
Inoltre, lo Spi Cgil non mancherà ovviamente di essere presente e di collaborare,
interloquendo con le istituzioni e le associazioni presenti sul territorio affinchè il
servizio svolto dal consultorio si riqualifichi con capacità di risposta anche per le
donne over 50-60 anni.
Fulvio Marchi
LIBER TA’- GORIZIA
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Settembre 2014
III
Contrattazione con i Comuni,
la miglior difesa è l’attacco
Firmati accordi con 14 sindaci, altri in arrivo. I primi risultati su Irpef, Tasi, Imu e Tares
L’ultimo congresso della Cgil ha
ribadito con chiarezza l’importanza strategica e la centralità della
contrattazione sociale. Allargare
la partecipazione nelle comunità,
raccogliendo e governando i nuovi
bisogni e trasformarli in rivendicazioni sociali, oltre che rispondere
ai problemi delle persone, significa
anche sviluppare una politica di
partecipazione democratica dal
basso, da parte dei cittadini. La
contrattazione sociale ha assunto
in questo momento di crisi economica e politica che attraversa il
nostro Paese un modo per tutelare
almeno in parte il reddito dei pensionati e dei cittadini.
Il 2014 ha visto le Amministrazioni locali del Goriziano in forte
difficoltà per la crisi della finanza
locale e gli effetti delle politiche di
austerity, i tagli ai trasferimenti, i
ritardi dei pagamenti della pubblica amministrazione, i vincoli im-
posti dal patto di stabilità interno.
Tutto ciò si intreccia con i futuri
sviluppi dell’associazionismo tra
comuni, l’integrazione territoriale
dei servizi, il rinnovamento della
macchina amministrativa. Questo
processo risulterà decisivo, sotto
diversi aspetti, per il reperimento
di risorse per le politiche sociali,
attraverso anche un più efficace
contrasto e recupero dell’evasione
fiscale e tributaria.
Con il governo nazionale siamo in
attesa di un incontro per ricevere
risposte chiare e concrete sia sul
bonus di 80 euro per i pensionati
ed incapienti, la giusta unificazione del trattamento fiscale tra
reddito da pensione e reddito da
lavoro dipendente e la necessaria
rimodulazione del sistema di rivalutazione delle pensioni, ferme
ormai da trent’anni. Nel frattempo
i pensionati hanno contribuito con
grandi sacrifici nel supportare il
paese nel periodo più buio della
crisi economica e produttiva e
sociale. Lo hanno fatto con la
consapevolezza che il loro sacrificio potesse essere di aiuto ai
tanti giovani disoccupati e precari,
spesso loro figli e nipoti. Oggi però
chiediamo risposte certe alla nostra
condizione economica.
La contrattazione sociale quest’anno è partita in ritardo anche perché
il mancato tempismo da parte del
governo nella definizione della
tassazione locale ha offerto ai
comuni l’alibi, anche se giustificato, di far slittare la negoziazione
oltre la metà dell’anno in corso.
Attualmente sono 14 i comuni che
hanno sottoscritto protocolli con
Cgil/Spi Cisl/Fnp Uil/Uilp (Gorizia, Monfalcone, San Canzian
d’Isonzo, Gradisca d’Isonzo, Romans, Cormòns, Villesse, Dolegna
del Carso, Sagrado, Mariano del
Friuli, Mossa, Ronchi dei Legio-
nari , Turriaco) ed altri sono in
via di definizione. Nel complesso
abbiamo consolidato una “linea
di difesa” rispetto agli altri anni,
i bilanci sociali non hanno avuto
tagli rispetto al 2013. L’addizionale comunale in alcuni comuni
l’abbiamo esentata per un livello
di Irpef fino a 20.000 di reddito
annuale; la nuova tassa Tasi in
alcune amministrazioni, vedi
Monfalcone, Villesse e Mariano
del Friuli, non è stata applicata
esentando i cittadini; la tassa rifiuti
ha mantenuto e in qualche caso
ampliato l’esenzione per i redditi
bassi; la tassa Imu per la casa data
in uso gratuito ai figli è risultata
esente da imposta, lo stesso è stato
ottenuto per la casa dei cittadini
ospiti in case di riposo. Riguardo
al fondo per gli affitti, i comuni
sottoscrittori dei protocolli hanno
mantenuto il contributo aggiuntivo
a quello regionale incentivando e
favorendo la stipula di canoni concordati. Abbiamo sollecitato anche
quest’anno i comuni a mettere in
lavoro iniziative occupazionali (lavori socialmente utili e di pubblica
utilità) per lavoratori in mobilità
e cassaintegrati e mantenere le
agevolazioni nei pagamenti dei
servizi comunali. C’è stata poi la
condivisione di tutte le amministrazioni comunali sulle richieste
sindacali fatte verso la regione Fvg
riguardanti l’aumento del Fondo
per i non autosufficienti, l’aumento
del contributo per le rette delle case
di riposo, l’eliminazione dei ticket
sanitari aggiuntivi e promuovere
iniziative ed incontri sul tema della
riforma sanitaria in atto.
Tutte le nostre sedi sono aperte per
dare informazioni sui risultati ottenuti e sui diritti acquisiti ed anche
per la compilazione di moduli ed
eventuali richieste.
Vittorio Franco
UNA SERIE DI ASSEMBLEE PUBBLICHE PER ILLUSTRARE LE LINEE DELLA PIATTAFORMA
Previdenza e fisco, ecco cosa chiediamo
I sindacati dei pensionati di Cgil
Cisl e Uil hanno effettuato dal 16
al 24 settembre nella provincia
di Gorizia una serie di assemblee
pubbliche, nelle quali sono state
illustrate le linee della piattaforma
sulla previdenza e fisco, che Cgil
Cisl e Uil intendono inviare al
governo: una piattaforma rivendicativa che unisce il mondo del
lavoro e propone un nuovo patto
tra le generazioni, per una nuova
stagione di equità, di crescita e di
sviluppo.
Nelle assemblee si è discusso della
situazione economica del nostro
paese che è purtroppo caratterizzata da una crisi profonda e devastante, con una disoccupazione
generale che sfiora ormai il 14%
e la messa a rischio del sistema
produttivo del Paese con la perdita
del 25% delle imprese manifatturiere e dei servizi. Pertanto, come
abbiamo spiegato nelle assemblee,
non si esce dalla crisi se non si
determinano investimenti pubblici
scorporati dal patto di stabilità
europeo e politiche industriali che
facciano ripartire lo sviluppo, la
ricerca e l’innovazione del nostro
Paese.
In questi anni la Cgil in particolare
ha prodotto analisi e proposte sui
singoli fattori di crisi, sostenendoli
con azioni di lotte, come dimostrano tutte le manifestazioni e gli
scioperi fatti, purtroppo con poco
ascolto da parte dei governi che si
sono succeduti.
Noi abbiamo sostenuto e continuiamo a sostenere che i fattori che
bloccano il paese sono molteplici,
per questo abbiamo elaborato una
proposta di riforma della Pubblica
Amministrazione a partire dal
ripristino della contrattazione e
indichiamo la necessità di ammortizzatori universali e di politiche
attive del lavoro.
Bisogna cambiare la legge sulle pensioni “Fornero” che con
tutte sue rigidità sta provocando
una serie di gravi ingiustizie. Ai
giovani va garantito un futuro
pensionistico, bisogna correggere
il funzionamento del sistema contributivo per assicurare anche a chi
svolge lavori precari e saltuari una
pensione dignitosa e va potenziata
il riconoscimento dei contributi
figurativi per i lavori di cura alla
persona.
È necessario una soluzione strutturale e definitiva che garantisca il
diritto alla pensione agli “esodati”.
Deve essere reintrodotta la flessibilità nell’accesso alla pensione, a
partire dai 62 anni o combinando
età anagrafica e anni di contributi.
Devono essere riconosciuti i benefici per i lavori usuranti e faticosi,
deve essere cancellata ogni penalizzazione per i lavoratori precoci
con oltre 41 anni di contributi.
Per i pensionati va eliminato il
blocco della perequazione sulle
pensioni perché inaccettabile, la
tutela del potere d’acquisto è un
principio fondamentale, solo negli
ultimi 10 anni si è ridotto del 30%.
Noi rivendichiamo meno tasse su
lavoro e pensioni e tolleranza zero
contro l’evasione fiscale;il bonus
di 80 euro va reso strutturale e deve
essere esteso anche ai pensionati;
gli strumenti di sostegno fiscale
alle famiglie devono essere rafforzati e resi più equi, in particolare
quando ci sono figli a carico. Infine
Cgil Cisl Uil chiedono al governo
un piano straordinario di controlli
fiscali nel triennio 2014-2016. Il recupero dell’evasione deve servire
ad abbassare le tasse ai lavoratori
e ai pensionati.
Tutti questi temi sono stati discussi
e condivisi nelle assemblee, è
chiaro che se non saremo ascoltati
apriremo una stagione di mobilitazione generale.
Giuseppe Torraco
LIBER TA’TA’-TRIESTE
LIBER
GORIZIA
IV
Settembre 2014
Molto partecipati gli incontri organizzati dai sindacati dei pensionati
assieme all’Arma dei Carabinieri e alla scuola Isis Galilei di Gorizia
Lotta a tutto campo
contro le truffe
e i raggiri a domicilio
Incontri informativi per la prevenzione e la sicurezza
I sindacati dei pensionati di Cgil
Cisl e Uil, insieme alla Provincia di
Gorizia, all’Arma dei Carabinieri e
alla scuola Isis “Galilei” di Gorizia,
stanno svolgendo in questi giorni
nella nostra provincia una serie di
assemblee pubbliche informative
sulla prevenzione e sulla sicurezza
su truffe, raggiri, furti ecc.
Le persone anziane sono spesso
vittime preferite degli autori di
scippi, furti, borseggi e raggiri
e, nei momenti di distrazione,
diventano un facile bersaglio di
chi mette in atto tali odiosi crimini.
A questo proposito è stato elaborato un progetto denominato “
Sicurezza anziani”, che nasce con
lo scopo di avvicinare gli anziani
che si sentono insicuri e diffidenti,
molto spesso soli, per informarli
e aiutarli a mettere in atto alcuni
comportamenti utili a prevenire
reati e truffe ai loro danni.
Furti e truffe, spesso ai danni delle
persone anziane, sono fenomeni
con i quali oggi, più di quanto non
accadesse nel passato, siamo chiamati a confrontarci. Nonostante
la provincia di Gorizia rimanga
un'area in cui, anche grazie alla
costante attività di controllo del
territorio garantita dalla capillare
presenza delle forze di polizia,
i numeri legati a questo genere
di reati si mantengono su livelli
contenuti, non è però pensabile
“abbassare la guardia”. Ed è
nell'ottica di rafforzare il rapporto
diretto con la cittadinanza che,
Il calendario
degli incontri
Alcune immagini del primo incontro informativo tenutosi a Monfalcone
sotto l'egida della Provincia e con
il prezioso apporto dei sindacati
Spi-Fnp-Ulp, insegnanti e studenti
dell’Isis "Galilei" e il Comando
provinciale Carabinieri di Gorizia
hanno fornito il proprio apporto
per la realizzazione di un manualetto che viene distribuito nelle
assemblee, insieme alla visione
dei filmati realizzati dai ragazzi
dell’istituto “Galilei” di Gorizia
che ne costituiscono l'efficace
corredo.
Tutto ciò al fine di implementare
ulteriormente la costante opera di
sensibilizzazione che i comandanti
delle compagnie di Gorizia, Monfalcone e Gradisca d’Isonzo, già
da tempo attuano sul territorio,
in favore della collettività ed in
particolar modo delle persone
anziane. Infatti, se da un lato troppo
spesso distrazione o superficialità
portano ognuno di noi a compiere
gesti che ci possono far diventare vittime dei malintenzionati,
l’età avanzata, la solitudine, una
malattia invalidante, la perdita
di una persona cara, sono fattori
che rendono le persone anziane
normalmente più vulnerabili ai
raggiri. Ben venga allora questo
strumento che, nella sua duplice
veste descrittiva e audiovisiva
che tiene anche conto della peculiarità linguistico - culturale del
nostro territorio, ha visto collaborare l'Arma dei carabinieri, le
istituzioni, le parti sociali e gli
studenti. Proprio questi giovani,
ben coordinati dal corpo docenti,
hanno fattivamente recepito i
suggerimenti e le indicazioni fornite dai carabinieri del comando
provinciale di Gorizia, riuscendo
Queste le assemblee pubbliche informative su prevenzione e sicurezza per prevenire
reati e truffe, che si sono svolte a settembre: mercoledì 10
a Monfalcone nella sede del
Centro Anziani; giovedì 18 a
Gradisca d’Isonzo nella Sala
del Consiglio comunale di
Palazzo Torriani; giovedì 25
a Ronchi dei legionari, nella
Sala del Consiglio comunale,
P.zza Unità 1 (ore 17.30).
Le iniziative continueranno
anche nel mese di ottobre
in altre località del territorio
provinciale. Luogo, date e
orario verranno comunicati
quanto prima.
a rappresentare efficacemente una
serie di situazioni-tipo che, unitamente all'opuscolo informativo, si
prefissano l'obiettivo di concorrere
allo sviluppo di un'informazione
diffusa che possa far crescere nei
cittadini, dai più giovani ai numerosi anziani, una cultura della
partecipazione alla costruzione
della propria e dell'altrui sicurezza che, se messa in atto, può
contribuire alla difesa dell’intera
comunità locale dalla criminalità
predatoria.
Giuseppe Torraco
Franco Buttignon nuovo presidente provinciale dell’associazione di volontariato
Cgil e Auser, rapporti sempre più stretti
La Cgil di Gorizia ha sempre
guardato con attenzione al ruolo
dell’Auser provinciale, che in
questi anni si è sempre prodigato
per realizzare il benessere sociale
delle persone con l’obiettivo,
che anche noi ci prefiggiamo, di
rafforzare i concetti di comunità
locale e di coesione sociale.
Ora, con la scelta del nuovo
presidente dell’Auser Franco
Buttignon, al quale vanno i nostri più sinceri auguri per il suo
incarico, di collocare l’ufficio
di rappresentanza provinciale
accanto alla sede dello Spi Cgil a
Monfalcone in via Pacinotti 21, i
nostri buoni rapporti non possono che migliorare ulteriormente.
Auser, Cgil e tutto l’associazionismo del così detto Terzo
settore, insieme, potranno rafforzare la loro collaborazione per
continuare ad essere protagonisti
in un paese dove la crisi sta
aumentando le iniquità, le dise-
guaglianze sociali e le certezze
sui diritti universali.
Nei prossimi anni, sindacato e
mondo del volontariato, con ruoli
inevitabilmente diversi, avranno
il difficile compito di pretendere
la ricostruzione, la rifondazione
di una struttura welfare “integrato”, fatto di soggetti pubblici e
privati che si attivano insieme
per il benessere sociale di tutti i
cittadini per un sistema che sia
unico, equo e solidale.
L’Auser, proprio partendo dal
territorio, potrà essere protagonista, non sostituendosi alle
istituzioni ma insieme ad esse
per promuovere in tutti una
nuova sensibilità, una visione
generale della società in cui i
principi di riferimento siano
giustizia, libertà, dignità degli
individui a prescindere dal
genere, dall’etnia, dal credo
religioso e valorizzando tutte
le età e tutte le culture. Quindi,
buon lavoro al neo presidente ma
anche un grande ringraziamento
al presidente uscente Franco Manià, il quale è riuscito a portare
nella sua esperienza all’Auser i
principi ed i valori di una lunga
militanza sindacale fatta nella
Cgil valorizzando prima di
tutto i rapporti tra le persone,
condizione per la quale possiamo
dirci orgogliosamente diversi da
tanti altri.
Paolo Liva
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