LIBER TA’- GORIZIA LIBER TA’-TRIESTE Settembre 2014 I La neosegretaria vanta una lunga esperienza nel mondo sindacale Lo Spi provinciale riparte da Maria Belle Il programma punta a rafforzare l’insediamento sul territorio, rilanciare la contrattazione con i Comuni e partecipare con la Cgil al rilancio della città Il contributo dei pensionati al progetto della Camera del Lavoro Costruire il futuro recuperando le nostre radici «Alla ricerca delle nostre radici per pensare e costruire il futuro»: è questo il titolo che la Camera del Lavoro di Trieste ha dato al suo progetto, ideato e costruito per far partecipi sempre più, e sempre meglio, i propri attivisti più giovani dello spirito fondante della nostra organizzazione. Il mondo negli ultimi decenni è profondamente mutato, proprio in quei valori e in quegli ideali che hanno caratterizzato da sempre, anche nei momenti più difficili, la Cgil e che sono oggi sostituiti nel contesto sociale da logiche legate all'individualismo e agli interessi privati, piuttosto che a valori di identità collettiva. Una società che oggi è tempestata e condizionata da un sistema mediatico la cui capacità comunicativa è sempre più invasiva, condizionante e, purtroppo, spesso convincente. A questo dobbiamo saperci opporre, anche attraverso un nuovo modo di rapportarsi con il nostro quadro dirigente di nuova generazione, con gli iscritti e, più in generale, con tutti i cittadini. Si è avviato quindi, nella Camera del Lavoro triestina, un “Progetto Futuro” che ha come obiettivo centrale proprio il recupero di quel patrimonio ideale che ha caratterizzato la generazione dei dirigenti più anziani, quelli che hanno vissuto e si sono formati nella tradizione e nelle lotte del movimento operaio nel Novecento, il "Secolo breve". Un progetto al quale lo Spi è chiamato a dare un contributo fondamentale, proprio per le esperienze e le conoscenze che i pensionati possiedono, essendo stati i giovani protagonisti di quel periodo. Quindi i portatori della memoria e degli ideali della nostra storia: il valore della Resistenza e della Costituzione, la solidarietà, la lotta alle diseguaglianze sociali, l'affermazione dei diritti dei lavoratori e del diritto di cittadinanza per tutti. In una parola, il valore della Democrazia. Un percorso e un programma, articolato e complesso, di recupero della memoria del passato che sappia confrontarsi con il presente e possa così rafforzare nelle giovani generazioni, il senso di essere della Cgil: a cominciare dal rapporto con i lavoratori e poi nella contrattazione, intesa come punto di sintesi delle idealità di cui siamo stati e dovremo sempre essere i portatori, sapendo tener uniti lavoratori “forti” e lavoratori “deboli”, precari e “garantiti”, giovani e anziani, in un rapporto umano di solidarietà che le difficoltà dell'oggi hanno affievolito e, forse, reso più difficilmente praticabile che nel passato. Giorgio Uboni È Maria “Gianna” Belle la nuova segretaria provinciale del sindacati pensionati di Trieste. Triestina classe 1951, Belle è stata eletta dal direttivo provinciale con 25 voti favorevoli, 2 contrari e un astenuto. Nel suo curriculum sindacale una lunga esperienza nel settore agroalimentare e nella chimica. Prima di approdare al sindacato pensionati, dove ha già ricoperto il ruolo di responsabile organizzativo provinciale, ha fatto parte anche della segreteria della Camera del Lavoro. Obiettivo programmatico della nuova segreteria, nella quale è stato eletto anche Elio Gurtner, «rafforzare l’insediamento dello Spi nel territorio cittadino e provinciale e rilanciare la contrattazione con i Comuni sulle imposte locali e sul welfare, strumento indispensabile per contrastare gli effetti di una crisi che sta allargando in modo le aree di povertà e di disagio». Tra le iniziative già avviate anche la petizione per chiedere l’estensione ai pensionati del bonus fiscale di 80 euro . «Ma le nostre battaglie – spiega Belle – non sono soltanto per i pensionati e per gli anziani: lo Spi vuole partecipare assieme alla Cgil e agli altri sindacati a un grande progetto di rilancio di questa città. Rilancio che ha come condizione indispensabile la difesa del welfare, la lotta all’evasione, la riduzione delle diseguaglianze». Divertimento, impegno e dibattiti alla festa Spi di inizio agosto Nei primi giorni di agosto l'impegno volontario delle compagne e dei compagni dello Spi Cgil di Trieste, ha portato all'organizzazione della festa provinciale dello Spi Cgil di Trieste. L'iniziativa è nata dall'esigenza di valorizzare un progetto di dialogo e confronto con i partecipanti, che oltre ai momenti conviviali e di divertimento (chioschi gastronomici, musica e ballo) realizzi un diverso modo dello stare assieme, per cogliere l'occasione di ascoltare e parlare collettivamente ì dei problemi che pensionati e anziani affrontano quotidianamente e delle loro aspettative, promuovendo un rilancio della coesione sociale. E così si è parlato della piattaforma unitaria “Fisco e previdenza” alla presenza del segretario generale dello Spi regionale Ezio Medeot, mentre nella giornata successiva si è dialogato sulla sanità, sulle esigenze e sull'esperienza della consulta per la salute dei cittadini del 3° distretto, per renderla più esigibile nel dare risposte concrete sul territorio ai bisogni che dal territorio emergono. Da qui la volontà di rendere tale appuntamento continuativo nel tempo. INIZIATIVA Della Microarea di Zindis in collaborazione con il Cai di Muggia e i bambini del Ricremattina Prendiamoci cura dell’ambiente Lo scorso venerdì 22 agosto, all'insegna del tema “prendiamoci cura dell'ambiente” gli abitanti della Microarea di Zindis in collaborazione con il Cai di Muggia e dei bambini del Ricremattina hanno eseguito la pulizia partecipata del sentiero della Traversata Muggesana nel tratto dal molo T (punta Ronc) fino a Zindis. Nel pomeriggio ha avuto luogo un rinfresco preparato dagli abitanti stessi, cui ha contribuito lo Spi Cgil Lega Est che nell'ambito del territorio di competenza, che comprende anche Muggia, ha una costanza di rapporto con tutte le 5 microaree attualmente presenti. Il 29 agosto lo Spi Cgil Lega Est ha inoltre contribuito anche alla festa che abbiamo organizzato presso la Casa del Popolo di Borgo San Sergio, cui hanno partecipato circa 80 abitanti delle 5 microaree con un gruppo del Csm di Domio, accompagnati dagli operatori socio sanitari. è prevista la nostra costante presenza in particolare nelle microaree di Borgo San Sergio e Giarizzole e prevediamo di farlo anche nella sesta microarea che sarà aperta fra breve in zona Altura. In tutte comunque vengono organizzate attività varie tra le quali il "Progetto Memoria". (Fu.Mar.) LIBER TA’-TRIESTE II Settembre 2014 Tavola rotonda a Trieste con Camusso e Serracchiani. Tra i temi anche il confronto Governo-sindacati Specialità regionale, il Fvg guardi avanti «I problemi del federalismo e del regionalismo sono politici, e non si risolvano a colpi di riforme. Il federalismo, però, non può essere qualcosa che alimenta e allarga le diseguaglianze: i diritti e le tutele fondamentali, dalla salute alla scuola, devono essere gli stessi in tutto il Paese». Questo, secondo il punto di vista di Susanna Camusso, segretaria regionale della Cgil, il nocciolo del ragionamento quando si parla di rapporti tra Stato e regioni: rapporti messi semrpre più in crisi dalla crescita dei conflitti di competenza da un lato, dai continui tagli alle risorse dall’altro. Conflitti e tagli che secondo molti avranno come prime vittime proprio le Regioni a statuto speciale come il Friuli Venezia Giulia, considerate da molti, a torto o a ragione, come delle “oasi” di privilegio ormai anacronistiche in tempi di crisi. ■ Due momenti del convegno sulla specialità regionale Questo il tema, attualissimo, al centro del convegno “Dall’autonomia della specialità a quella della responsabilità”, tenutosi a Trieste lo scorso 12 settembre su iniziativa della Cgil regionale: un appuntamento impreziosito non solo dalla presenza di Susanna Camusso, ma anche dell’occasione di un confronto diretto tra la segretaria generale della Cgil e la governatrice Debora Serracchiani, numero due del Pd. Sul tavolo dei relatori anche altri contributi importanti, a partire da quello del costituzionalista Sergio Bartole, autore di una lucidissima analisi su passato, prersente e futuro della specialità regionale. «Questa regione deve guardare avanti – ha detto Bartole – recuperando il suo ruolo naturale di ponte verso i Balcani, fondamentale per il porto di Trieste, e cercando quell’integrazione che è sempre mancata tra le sue diverse componenti territoriali. Il superamento delle Province, da questo punto di vista, è un’occasione straordinaria». Proiettata al futuro anche la visione del segretario regionale della Cgil Franco Belci: «È finita – queste le sue parole – la stagione della specialità legata ai trasferimenti e alle compartecipazioni, che hanno spesso surrogato un vero spirito autonomista. Spirito che dobbiamo recuperare oggi, attraverso l’ ampliamento del perimetro della democrazia, la partecipazione, l’esercizio della responsabilità». Da qui l’appello a Debora Serracchiani (e indirettamente a Matteo Renzi) a valorizzare al massimo il rapporto col sindacato, «perché le vere riforme si costruiscono solo col dialogo e col confronto». Se la gestione della crisi Electrolux e del passaggio di mano della Ferriera di Servola rappresentano esempi positivi di un rapporto costruttivo tra politica e parti sociali, lezioni importanti vengono anche dal passato, e in particolare da quella ricostruzione del Friuli che ha costituito, come spiegato da Gino Dorigo, della segreteria regionale-Spi-Cgil, un’anteprima vincente di federalismo per la nostra regione. «Una regione – ha aggiunto Dorigo – che deve fare del suo modello di welfare, della qualità del lavoro e della vita i pilastri fondamentali di una nuova autonomia». ERA STATO CHIUSO 4 ANNI FA. GRANDE SUCCESSO DELLO SPI LEGA EST E DEL COORDINAMENTO DONNE Riaperto il consultorio familiare a San Dorligo della Valle-Dolina Lo Spi Aurisina ricorda Bruno Bolis è scomparso alcune settimane fa Bruno Bolis, lasciando un grande vuoto soprattutto tra i compagni della Lega Spi di Aurisina alla quale era iscritto. Bruno Bolis, marittimo, imbarcato sulle navi dell'Adriatica di Navigazione, partecipò allo sciopero di 45 giorni nel giugno-luglio del 1959. Uno scontro durissimo, che rappresentò una svolta nella conquista di diritti sindacali anche per i lavoratori del mare, a partire dal diritto di sciopero ed al rinnovo del contratto di lavoro.Dopo quella esperienza, importante per tutta la storia della Cgil di Trieste, visto il grande numero di lavoratori occupati nel comparto marittimo, Bruno partecipò con un numeroso gruppo di giovani marittimi alla costruzione del sindacato della Film a Trieste, di cui divenne delegato. Assunto dalla Tripcovich, storica società che gestiva il servizio dei rimorchiatori a Trieste, fu componente della Rsa e membro del direttivo della categoria. Come ampiamente diffuso in quegli anni, all’impegno sindacale corrispondeva anche l’impegno politico: fu tra i fondatori della sezione del Pci dei rimorchiatori. Negli anni ‘70 fu protagonista della costi- tuzione del sindacato dei Trasporti Filt a Trieste, nel quale ricoprì incarichi di direzione politica, con particolare riguardo alle tematiche dell'economia marittima che, proprio in quegli anni, attraversava una profonda fase di ristrutturazione. Con l’arrivo della pensione, continuò il suo impegno nella segreteria della Lega Spi di Aurisina, e qui oltre al rigore ed alle capacità del suo impegno politico svolse una funzione preziosa: il Carso, terra difficile e culturalmente chiusa in un mondo soprattutto agricolo e con forti contrapposizioni etniche, poteva esprimere un uomo con la cultura del mare, che aveva sempre amato ed aveva di fronte a sè, nella sua casa al Villaggio del Pescatore, dove viveva con la sua famiglia, con la quale aveva saputo condividere non solo gli affetti, ma soprattutto i valori etici e sociali di un impegno politico duro che, negli anni di storia della sua vita, aveva dato un senso alto per conquiste sociali decisive per la libertà e l'emancipazione del mondo del lavoro. Ciao Bruno, non dimenticheremo i valori e l’esempio della tua vita. Dino Fonda Nel secondo semestre del 2010 l'Azienda sanitaria chiuse il consultorio famigliare di San Dorligo della Valle, cessando così la sua ultradecennale presenza in questo territorio. La lega Est dello Spi Cgil si occupò da subito della vicenda interessandosi presso l'Asl e venendo così a sapere che la stessa sarebbe stata ampiamente disponibile a mantenere la presenza se solo il Comune, proprietario della palazzina che l'ospitava, avesse realizzato quei lavori di adeguamento strutturale resisi nel frattempo necessari in relazione a nuove normative. Il Comune da parte sua dimostrò di non avere intenzione di provvedere in tal senso, preferì infatti proporre un sito alternativo in una palazzina appartenente alla Comunella di Bagnoli, che a sua volta necessitava di costosi interventi che il proprietario non era disponibile a sostenere, mentre l'Asl già dall'inizio aveva chiaramente detto che non era in grado di accollarsi alcuna spesa al di fuori di quelle relative alla gestione del servizio. Poste queste premesse, la situazione era apparentemente senza vie d'uscita, per cui lo Spi Cgil lega Est attivò, attraverso principalmente il proprio Coordinamento donne, tutte le inziative possibili e quindi incontri triangolari con Asl e Comune, assemblee pubbliche e volantinaggi. Alla fine di queste trattative, che hanno visto a nostro fianco anche Fnp Cisl e Uilp Uil, siamo riusciti ad ottenere nel 2014, cioè dopo ben quattro anni, che il Comune facesse la cosa più logica: adeguare gli ambienti iniziali, quelli di sua proprietà. Il 4 luglio scorso è stato quindi inaugurato il consultorio a San Dorligo della Valle. L'attività vera e propria riprenderà entro la fine di settembre, dopo aver definito gli ultimi interventi da parte di Insiel. è prevista fra le altre cose una giornata di approfondimento sulle vaccinazioni sia pediatriche che per adulti nel corso di una pubblica riunione sui temi della prevenzione e della salute. Assieme alla Consulta per la salute dei cittiadini del 3° distretto sanitario, che a sua volta si interessò del problema con l'Azienda sanitaria ed il Comune, si è lanciata la proposta di realizzare presso il Consultorio una "piccola casa della salute" per migliorare il servizio domiciliare ed eseguire un servizio di terapia iniettiva. Inoltre, lo Spi Cgil non mancherà ovviamente di essere presente e di collaborare, interloquendo con le istituzioni e le associazioni presenti sul territorio affinchè il servizio svolto dal consultorio si riqualifichi con capacità di risposta anche per le donne over 50-60 anni. Fulvio Marchi LIBER TA’- GORIZIA LIBER TA’- GORIZIA Settembre 2014 III Contrattazione con i Comuni, la miglior difesa è l’attacco Firmati accordi con 14 sindaci, altri in arrivo. I primi risultati su Irpef, Tasi, Imu e Tares L’ultimo congresso della Cgil ha ribadito con chiarezza l’importanza strategica e la centralità della contrattazione sociale. Allargare la partecipazione nelle comunità, raccogliendo e governando i nuovi bisogni e trasformarli in rivendicazioni sociali, oltre che rispondere ai problemi delle persone, significa anche sviluppare una politica di partecipazione democratica dal basso, da parte dei cittadini. La contrattazione sociale ha assunto in questo momento di crisi economica e politica che attraversa il nostro Paese un modo per tutelare almeno in parte il reddito dei pensionati e dei cittadini. Il 2014 ha visto le Amministrazioni locali del Goriziano in forte difficoltà per la crisi della finanza locale e gli effetti delle politiche di austerity, i tagli ai trasferimenti, i ritardi dei pagamenti della pubblica amministrazione, i vincoli im- posti dal patto di stabilità interno. Tutto ciò si intreccia con i futuri sviluppi dell’associazionismo tra comuni, l’integrazione territoriale dei servizi, il rinnovamento della macchina amministrativa. Questo processo risulterà decisivo, sotto diversi aspetti, per il reperimento di risorse per le politiche sociali, attraverso anche un più efficace contrasto e recupero dell’evasione fiscale e tributaria. Con il governo nazionale siamo in attesa di un incontro per ricevere risposte chiare e concrete sia sul bonus di 80 euro per i pensionati ed incapienti, la giusta unificazione del trattamento fiscale tra reddito da pensione e reddito da lavoro dipendente e la necessaria rimodulazione del sistema di rivalutazione delle pensioni, ferme ormai da trent’anni. Nel frattempo i pensionati hanno contribuito con grandi sacrifici nel supportare il paese nel periodo più buio della crisi economica e produttiva e sociale. Lo hanno fatto con la consapevolezza che il loro sacrificio potesse essere di aiuto ai tanti giovani disoccupati e precari, spesso loro figli e nipoti. Oggi però chiediamo risposte certe alla nostra condizione economica. La contrattazione sociale quest’anno è partita in ritardo anche perché il mancato tempismo da parte del governo nella definizione della tassazione locale ha offerto ai comuni l’alibi, anche se giustificato, di far slittare la negoziazione oltre la metà dell’anno in corso. Attualmente sono 14 i comuni che hanno sottoscritto protocolli con Cgil/Spi Cisl/Fnp Uil/Uilp (Gorizia, Monfalcone, San Canzian d’Isonzo, Gradisca d’Isonzo, Romans, Cormòns, Villesse, Dolegna del Carso, Sagrado, Mariano del Friuli, Mossa, Ronchi dei Legio- nari , Turriaco) ed altri sono in via di definizione. Nel complesso abbiamo consolidato una “linea di difesa” rispetto agli altri anni, i bilanci sociali non hanno avuto tagli rispetto al 2013. L’addizionale comunale in alcuni comuni l’abbiamo esentata per un livello di Irpef fino a 20.000 di reddito annuale; la nuova tassa Tasi in alcune amministrazioni, vedi Monfalcone, Villesse e Mariano del Friuli, non è stata applicata esentando i cittadini; la tassa rifiuti ha mantenuto e in qualche caso ampliato l’esenzione per i redditi bassi; la tassa Imu per la casa data in uso gratuito ai figli è risultata esente da imposta, lo stesso è stato ottenuto per la casa dei cittadini ospiti in case di riposo. Riguardo al fondo per gli affitti, i comuni sottoscrittori dei protocolli hanno mantenuto il contributo aggiuntivo a quello regionale incentivando e favorendo la stipula di canoni concordati. Abbiamo sollecitato anche quest’anno i comuni a mettere in lavoro iniziative occupazionali (lavori socialmente utili e di pubblica utilità) per lavoratori in mobilità e cassaintegrati e mantenere le agevolazioni nei pagamenti dei servizi comunali. C’è stata poi la condivisione di tutte le amministrazioni comunali sulle richieste sindacali fatte verso la regione Fvg riguardanti l’aumento del Fondo per i non autosufficienti, l’aumento del contributo per le rette delle case di riposo, l’eliminazione dei ticket sanitari aggiuntivi e promuovere iniziative ed incontri sul tema della riforma sanitaria in atto. Tutte le nostre sedi sono aperte per dare informazioni sui risultati ottenuti e sui diritti acquisiti ed anche per la compilazione di moduli ed eventuali richieste. Vittorio Franco UNA SERIE DI ASSEMBLEE PUBBLICHE PER ILLUSTRARE LE LINEE DELLA PIATTAFORMA Previdenza e fisco, ecco cosa chiediamo I sindacati dei pensionati di Cgil Cisl e Uil hanno effettuato dal 16 al 24 settembre nella provincia di Gorizia una serie di assemblee pubbliche, nelle quali sono state illustrate le linee della piattaforma sulla previdenza e fisco, che Cgil Cisl e Uil intendono inviare al governo: una piattaforma rivendicativa che unisce il mondo del lavoro e propone un nuovo patto tra le generazioni, per una nuova stagione di equità, di crescita e di sviluppo. Nelle assemblee si è discusso della situazione economica del nostro paese che è purtroppo caratterizzata da una crisi profonda e devastante, con una disoccupazione generale che sfiora ormai il 14% e la messa a rischio del sistema produttivo del Paese con la perdita del 25% delle imprese manifatturiere e dei servizi. Pertanto, come abbiamo spiegato nelle assemblee, non si esce dalla crisi se non si determinano investimenti pubblici scorporati dal patto di stabilità europeo e politiche industriali che facciano ripartire lo sviluppo, la ricerca e l’innovazione del nostro Paese. In questi anni la Cgil in particolare ha prodotto analisi e proposte sui singoli fattori di crisi, sostenendoli con azioni di lotte, come dimostrano tutte le manifestazioni e gli scioperi fatti, purtroppo con poco ascolto da parte dei governi che si sono succeduti. Noi abbiamo sostenuto e continuiamo a sostenere che i fattori che bloccano il paese sono molteplici, per questo abbiamo elaborato una proposta di riforma della Pubblica Amministrazione a partire dal ripristino della contrattazione e indichiamo la necessità di ammortizzatori universali e di politiche attive del lavoro. Bisogna cambiare la legge sulle pensioni “Fornero” che con tutte sue rigidità sta provocando una serie di gravi ingiustizie. Ai giovani va garantito un futuro pensionistico, bisogna correggere il funzionamento del sistema contributivo per assicurare anche a chi svolge lavori precari e saltuari una pensione dignitosa e va potenziata il riconoscimento dei contributi figurativi per i lavori di cura alla persona. È necessario una soluzione strutturale e definitiva che garantisca il diritto alla pensione agli “esodati”. Deve essere reintrodotta la flessibilità nell’accesso alla pensione, a partire dai 62 anni o combinando età anagrafica e anni di contributi. Devono essere riconosciuti i benefici per i lavori usuranti e faticosi, deve essere cancellata ogni penalizzazione per i lavoratori precoci con oltre 41 anni di contributi. Per i pensionati va eliminato il blocco della perequazione sulle pensioni perché inaccettabile, la tutela del potere d’acquisto è un principio fondamentale, solo negli ultimi 10 anni si è ridotto del 30%. Noi rivendichiamo meno tasse su lavoro e pensioni e tolleranza zero contro l’evasione fiscale;il bonus di 80 euro va reso strutturale e deve essere esteso anche ai pensionati; gli strumenti di sostegno fiscale alle famiglie devono essere rafforzati e resi più equi, in particolare quando ci sono figli a carico. Infine Cgil Cisl Uil chiedono al governo un piano straordinario di controlli fiscali nel triennio 2014-2016. Il recupero dell’evasione deve servire ad abbassare le tasse ai lavoratori e ai pensionati. Tutti questi temi sono stati discussi e condivisi nelle assemblee, è chiaro che se non saremo ascoltati apriremo una stagione di mobilitazione generale. Giuseppe Torraco LIBER TA’TA’-TRIESTE LIBER GORIZIA IV Settembre 2014 Molto partecipati gli incontri organizzati dai sindacati dei pensionati assieme all’Arma dei Carabinieri e alla scuola Isis Galilei di Gorizia Lotta a tutto campo contro le truffe e i raggiri a domicilio Incontri informativi per la prevenzione e la sicurezza I sindacati dei pensionati di Cgil Cisl e Uil, insieme alla Provincia di Gorizia, all’Arma dei Carabinieri e alla scuola Isis “Galilei” di Gorizia, stanno svolgendo in questi giorni nella nostra provincia una serie di assemblee pubbliche informative sulla prevenzione e sulla sicurezza su truffe, raggiri, furti ecc. Le persone anziane sono spesso vittime preferite degli autori di scippi, furti, borseggi e raggiri e, nei momenti di distrazione, diventano un facile bersaglio di chi mette in atto tali odiosi crimini. A questo proposito è stato elaborato un progetto denominato “ Sicurezza anziani”, che nasce con lo scopo di avvicinare gli anziani che si sentono insicuri e diffidenti, molto spesso soli, per informarli e aiutarli a mettere in atto alcuni comportamenti utili a prevenire reati e truffe ai loro danni. Furti e truffe, spesso ai danni delle persone anziane, sono fenomeni con i quali oggi, più di quanto non accadesse nel passato, siamo chiamati a confrontarci. Nonostante la provincia di Gorizia rimanga un'area in cui, anche grazie alla costante attività di controllo del territorio garantita dalla capillare presenza delle forze di polizia, i numeri legati a questo genere di reati si mantengono su livelli contenuti, non è però pensabile “abbassare la guardia”. Ed è nell'ottica di rafforzare il rapporto diretto con la cittadinanza che, Il calendario degli incontri Alcune immagini del primo incontro informativo tenutosi a Monfalcone sotto l'egida della Provincia e con il prezioso apporto dei sindacati Spi-Fnp-Ulp, insegnanti e studenti dell’Isis "Galilei" e il Comando provinciale Carabinieri di Gorizia hanno fornito il proprio apporto per la realizzazione di un manualetto che viene distribuito nelle assemblee, insieme alla visione dei filmati realizzati dai ragazzi dell’istituto “Galilei” di Gorizia che ne costituiscono l'efficace corredo. Tutto ciò al fine di implementare ulteriormente la costante opera di sensibilizzazione che i comandanti delle compagnie di Gorizia, Monfalcone e Gradisca d’Isonzo, già da tempo attuano sul territorio, in favore della collettività ed in particolar modo delle persone anziane. Infatti, se da un lato troppo spesso distrazione o superficialità portano ognuno di noi a compiere gesti che ci possono far diventare vittime dei malintenzionati, l’età avanzata, la solitudine, una malattia invalidante, la perdita di una persona cara, sono fattori che rendono le persone anziane normalmente più vulnerabili ai raggiri. Ben venga allora questo strumento che, nella sua duplice veste descrittiva e audiovisiva che tiene anche conto della peculiarità linguistico - culturale del nostro territorio, ha visto collaborare l'Arma dei carabinieri, le istituzioni, le parti sociali e gli studenti. Proprio questi giovani, ben coordinati dal corpo docenti, hanno fattivamente recepito i suggerimenti e le indicazioni fornite dai carabinieri del comando provinciale di Gorizia, riuscendo Queste le assemblee pubbliche informative su prevenzione e sicurezza per prevenire reati e truffe, che si sono svolte a settembre: mercoledì 10 a Monfalcone nella sede del Centro Anziani; giovedì 18 a Gradisca d’Isonzo nella Sala del Consiglio comunale di Palazzo Torriani; giovedì 25 a Ronchi dei legionari, nella Sala del Consiglio comunale, P.zza Unità 1 (ore 17.30). Le iniziative continueranno anche nel mese di ottobre in altre località del territorio provinciale. Luogo, date e orario verranno comunicati quanto prima. a rappresentare efficacemente una serie di situazioni-tipo che, unitamente all'opuscolo informativo, si prefissano l'obiettivo di concorrere allo sviluppo di un'informazione diffusa che possa far crescere nei cittadini, dai più giovani ai numerosi anziani, una cultura della partecipazione alla costruzione della propria e dell'altrui sicurezza che, se messa in atto, può contribuire alla difesa dell’intera comunità locale dalla criminalità predatoria. Giuseppe Torraco Franco Buttignon nuovo presidente provinciale dell’associazione di volontariato Cgil e Auser, rapporti sempre più stretti La Cgil di Gorizia ha sempre guardato con attenzione al ruolo dell’Auser provinciale, che in questi anni si è sempre prodigato per realizzare il benessere sociale delle persone con l’obiettivo, che anche noi ci prefiggiamo, di rafforzare i concetti di comunità locale e di coesione sociale. Ora, con la scelta del nuovo presidente dell’Auser Franco Buttignon, al quale vanno i nostri più sinceri auguri per il suo incarico, di collocare l’ufficio di rappresentanza provinciale accanto alla sede dello Spi Cgil a Monfalcone in via Pacinotti 21, i nostri buoni rapporti non possono che migliorare ulteriormente. Auser, Cgil e tutto l’associazionismo del così detto Terzo settore, insieme, potranno rafforzare la loro collaborazione per continuare ad essere protagonisti in un paese dove la crisi sta aumentando le iniquità, le dise- guaglianze sociali e le certezze sui diritti universali. Nei prossimi anni, sindacato e mondo del volontariato, con ruoli inevitabilmente diversi, avranno il difficile compito di pretendere la ricostruzione, la rifondazione di una struttura welfare “integrato”, fatto di soggetti pubblici e privati che si attivano insieme per il benessere sociale di tutti i cittadini per un sistema che sia unico, equo e solidale. L’Auser, proprio partendo dal territorio, potrà essere protagonista, non sostituendosi alle istituzioni ma insieme ad esse per promuovere in tutti una nuova sensibilità, una visione generale della società in cui i principi di riferimento siano giustizia, libertà, dignità degli individui a prescindere dal genere, dall’etnia, dal credo religioso e valorizzando tutte le età e tutte le culture. Quindi, buon lavoro al neo presidente ma anche un grande ringraziamento al presidente uscente Franco Manià, il quale è riuscito a portare nella sua esperienza all’Auser i principi ed i valori di una lunga militanza sindacale fatta nella Cgil valorizzando prima di tutto i rapporti tra le persone, condizione per la quale possiamo dirci orgogliosamente diversi da tanti altri. Paolo Liva