MAGGIO
Mensile cattolico d'informazione fondato nel 1921
2012
N° 5
Poste Italiane sped. in abb. post. DL 353/2003 (conv. in Legge 27/2/2004 n° 46) Art. 1, comma 1, S1/BR - Aut. Trib. BR n. 38 del 21.7.1956 - Iscriz. R O C n° 5673
Dir. Resp.: Ferdinando Sallustio - LO SCUDO: C.so G. Garibaldi, 129 - Ostuni - Tel 0831 331448 - [email protected] - Tip.: Nuova GA srl - Ostuni
Il futuro di Ostuni: abbiamo a cuore la nostra salute
di Ferdinando Sallustio
E'
Sanità, dopo essere stato tra i funzionari più vicifacile il gioco di parole che coinvolge il nostro musconi al predecessore Tommaso Fiore. Attolini non
lo più prezioso, al centro dell'attenzione il 5 maggio
ha nascosto i gravi problemi del sistema sanitario
scorso, per il convegno costitutivo dell'Associazione Amici
nazionale: già va rivisto il rapporto stesso fra stadel Cuore di Ostuni, che si propone, come afferma Coorto di salute e di malattia, passando dalla cura al
dinatore della nuova associazione, Salvatore Pecere “di
prendersi cura, ovvero adottando stili di vita, preaffrontare più da vicino i problemi cardiovascolari, per
venzione e consapevolezza, in modo da ridurre il
svolgere una prevenzione primaria a 360 gradi, partendo
ricorso agli ospedali, che in Puglia, ha sottolineadalle scuole e dai ragazzi per poi informare e migliorare la
to l'Assessore, sono ben 110, un numero abnorqualità della via delle persone”. Prima dell’inaugurazione
me; le pesanti clausole previste dal Piano di rienla nenoata associazione ha eseguito circa 250 controlli su
tro, inoltre, impediscono nuove assunzioni e pavari cittadini, ed anche il Sindaco e alcuni componenti delgamento di maggiori quote di straordinario,
la sua Giunta si sono sottoposti ad un piccolo prelievo di
così la Puglia, che ha gli stessi abitanti dell'Emisangue.
lia Romagna, ha però solo 35mila dipendenti del
Trimestralmente l’associazione organizzerà degli incontri
settore sanitario, contro i 50mila dell'Emilia, e le
per informare sulle modalità della prevenzione in ambito
condizioni nelle quali si lavora in Puglia sono
Ettore Attolini
cardiovascolare.
spesso "eroiche". La crisi economica rischia di far
Ha introdotto il dott. Fabio Sgura, eminente cardiologo
ostunese, dirigente medico presso l'Azienda ospedaliera universi- riemergere problemi quasi dimenticati, come accade in Grecia dotaria di Modena, mentre è intervenuto in teleconferenza l'altro illu- ve si è riacutizzata la mortalità infantile.
stre cardiologo concittadino dott. Francesco Bovenzi, presidente Alla fine dell'incontro abbiamo chiesto all'Assessore Attolini dl prodell'Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (ANMCO) getto di costituzione di un nuovo grande ospedale in provincia di
che opera a Lucca. L’attività del nostro ospedale era rappresenta- Brindisi, il cosiddetto "Ospedale Nord": "Certamente sono previsti
ta dall’egregio cardiologo dott. Elio Spennati. Presente all'incontro almeno tre nuovi ospedali nuovi, nella provincia BAT, nel Tarantino
anche Ettore Attolini, da poco nominato Assessore regionale alla e nella zona a nord di Brindisi: stiamo valutando tempi, spese e modalità". "L'offerta sanitaria sul territorio - ha continuato l'Assessore - deve differenziarsi, per questo, se
vuole una risposta sintetica su cosa accadrà quindi
all'Ospedale di Ostuni, le dico che certo non è destinato a chiudere, anzi lo stiamo potenziando".
"Anche perché - ha sottolineato il consigliere regionale ostunese Giovanni Epifani, anche lui presente
al convegno - l'ampliamento dell'attuale struttura, finanziato fino al totale di 2 milioni e mezzo di euro,
consentirà a breve di disporre dell'Unità di Terapia
intensiva coronarica, di un nuovo Pronto soccorso e
di altre strutture, ribaltando in positivo la gestione
dell’intera filiera dell’ergenza".
Epifani è ottimista anche sulla disponibilità della
nuova Tac, la cui assegnazione è stata oggetto di un
ricorso amministrativo: nelle more della decisione
potrà arrivare da noi la Tac originariamente prevista
per l'ospedale di Mesagne.
Salute a tutti!
€ 2,00
una copia
DOMENICO '14: IL "RE SOLO"?
Il nostro Enzo Farina raffigura questa volta il Sindaco Tanzarella
come Luigi XIV; il 2014 è l'anno delle prossime amministrative ad
Ostuni ma la "Guerra di successione" che vide coinvolto anche il
sovrano francese, è già cominciata. L'indiscusso leader di una lunga stagione politica in Ostuni, gioca comunque tutte le sue carte
anche per le future consultazioni.
OSTUNI DEI MIRACOLI
DOMOTECNICA
C
di Domenico Moro
on la vittoria ottenuta contro il Brescia nell’ultima giornata della "regular season", la formazione ostunese della Domotecnica, partita ad inizio
stagione per ottenere la permanenza nel primo
campionato di Lega Due della sua storia sportiva,
si ritrova oggi a dover giocare i play off per la promozione nella massima serie nazionale di basket.
Ancora un miracolo compiuto dal “Professor”
Franco Marcelletti, che fra tante difficoltà ha compiuto l’ennesimo capolavoro della sua lunga ed invidiabile carriera da allenatore nel mondo professionistico della palla a spicchi (nell’ultima di campionato ha festeggiato la sua 800° panchina nel
professionismo).
Ad inizio stagione in pochi avrebbero pronosticato
per la Domotecnica Ostuni queste soddisfazioni,
per i tifosi gialloblù e per la stessa società, che, con
un budget abbastanza ridotto ha messo insieme in
pochi giorni una squadra per affrontare la sua prima stagione nel mondo professionistico del basket,
mentre tutte le altre contendenti ormai erano già
organizzate ed attrezzate.
Naturalmente l’artefice di tutto questo è solo ed
esclusivamente il coach ostunese che ad inizio stagione ha accettato una nuova sfida personale,
sposando questo progetto dell’Assi Basket Ostuni
per un'avventura che sembrava una chimera e che
la società aveva dichiarato il suo obiettivo principale: salvarsi soffrendo il meno possibile.
Ora invece,l' "Ostuni dei miracoli" come è stata definito dagli addetti ai lavori, per un gioco del destino incrocerà sulla sua strada l’Enel Brindisi per i
quarti di finale in cerca uno dei quattro posti disponibili per le semifinali play off.
Il coach ostunese, raggiante per il risultato raggiunto da questa sua nuova creatura, commenta: “Il
merito per questo successo è solo dei ragazzi, i veri artefici di questo esaltante risultato che naturalmente vogliamo goderci pienamente. Lo possiamo
definire il nostro scudetto a coronamento di una
stagione che per noi è stata molto positiva. Grazie
ai tifosi che ci sono stati sempre vicini sia nelle gare casalinghe che in trasferta aiutandoci nel nostro
cammino di campionato, anche se le difficoltà da
superare sono state tante. Siamo tutti orgogliosi per
aver raggiunto questo ambito traguardo”.Tutto il
campionato è stato inoltre giocato in trasferta, perché l'Ostuni era costretto a giocare a Brindisi le gare casalinghe: ora l'Assemblea di Lega, riducendo
la capienza minima richiesta ai palazzetti, ha spianato la strada per far tornare la squadra a giocare
ad Ostuni, nel prossimo campionato.
Ora Ostuni e Brindisi inizieranno il loro confronto
al meglio delle tre vittorie su cinque gare mercole-
dì 9, consapevoli ognuna delle proprie forze e delle proprie realtà. Sarà la compagine brindisina ad
avere la meglio, forte della sua panchina lunga,
dell’esperienza dei suoi uomini e della volontà della dirigenza di salire nella massima serie, oppure la
tranquillità dei ragazzi di Marcelletti di giocare
senza preoccupazione alcuna?
La tensione è alta, i tifosi già mobilitati per questo
ulteriore confronto fra queste due squadre che già
hanno incrociato il loro cammino sia in campiona-
to che il Coppa Italia nella stagione appena terminata. Comunque rimane una grande soddisfazione
per tutta la provincia brindisina, unica a presentare
due squadre nel campionato ed unica ad averle portate a disputare i play off. Ed ora come lo stesso
coach brindisino Bucchi ha detto: ”allacciatevi le
cinture” per questi quarti di finale dei play off, “per
affrontare una squadra che sicuramente ci renderà
vita difficile”.
2
CITTà
MAGGIO
2012
“Partecipiamo Ostuni”
Il Circolo Liberal di Ostuni ha organizzato una
serie di incontri dal tema “PARTECIPIAMO
OSTUNI”, al fine di avvicinare i Cittadini alla conoscenza ed alla partecipazione, suscitando un
confronto con l'Amministrazione, su alcuni temi di
particolare interesse per la collettività.
Il primo incontro, che si è tenuto martedì 24 aprile, ha riguardato “L'IMPOSTA DI SOGGIORNO E
LA OSTUNI CARD”, ed ha avuto un notevole successo in termini non solo di presenze, ma anche
di partecipazione attiva, posto: tante domande
sono state poste dai cittadini agli amministratori in
un clima di confronto dialettico e costruttivo.
Venerdì 11 maggio alle ore 18,00 presso Palazzo
di Città, è previsto il secondo incontro.
L'incontro avrà ad oggetto “TARSU E RACCOLTA
I
DIFFERENZIATA”. Dopo la introduzione del segretario del Circolo ing. Carlo Rodio, vi saranno
gli interventi degli assessori competenti Avv. Angela Matarrese e dott. Giuseppe Santoro, la proposizione delle domande da parte degli intervenuti e le conclusioni del Sindaco Avv. Domenico
Tanzarella.
Il terzo ed ultimo incontro si terrà venerdì 25 maggio alle ore 18,30, sempre presso il Palazzo di
Città, ed avrà ad oggetto “LAVORI PUBBLICI :
TRAGUARDI ED OBIETTIVI”, con lo stesso programma degli altri incontri e l'intervento dell'assessore ai Lavori Pubblici, ing. Antonio Blasi.
GIUSEPPE PECCARISI
Presidente Circolo Liberal di Ostuni
Premio “Scafidi” ai ragazzi di Ostuni
gruppi “Minivolontari SER-NOB” e “MINISER”,
nati dalla volontà della Scuola “Orlandini Barnaba” e dall’Associazione Volontari SER Ostuni,
con il cd rom “A scuola di volontariato” sono risultati vincitori per la sezione –“Area Sicurezza a
scuola” del premio intitolato a Vito Scafidi, diciassettenne morto nel crollo della sua aula scolastica a Rivoli nel 2008.
Una delegazione costituita da alunni del progetto
il 19 aprile scorso a Roma, nella Sala delle Colonne di Palazzo Marini- Camera dei Deputati, è
salita sul podio dei vincitori della VI edizione del
Premio ”Buone pratiche di educazione alla sicurezza ed alla salute - Vito Scafidi” promosso da
“Cittadinanzattiva nell’ambito della campagna”
“Imparare sicuri” 2011-2012. I genitori di Vito Scafidi erano presenti alla premiazione, con numerose autorità scolastiche.
I ragazzi sono stati accompagnati dalla docente
referente del progetto Roberta Rodio; dal formatore del corso teorico-pratico Paride Minna; dal
Presidente del SEROSTUNI Biagio Nobile e dall’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune
di Ostuni Vincenzo Palmisano.
Il premio, consistente in una targa ed in un assegno del valore di ? 1000.00, è stato consegnato
con la seguente motivazione: “Il progetto, ancora
in corso, ha coinvolto tutte le classi seconde della scuola, sotto il coordinamento dell’associazione dei volontari di Ostuni. Le attività realizzate
hanno avuto visibilità sui media locali e sono confluite in un cd-rom che racconta, attraverso immagini, la partecipazione attiva e responsabile dei
“S
ragazzi della scuola, i quali hanno svolto un ruolo
di utilità sociale nei confronti dell’intera comunità,
non solo della scuola.” Quest’anno sono stati presentati 158 progetti provenienti da altrettante
scuole di ogni ordine e grado di 17 regioni.
La scuola media “Orlandini Barnaba” da ben
quattro anni ha avviato in collaborazione con l’
Associazione volontari di Protezione Civile “SEROSTUNI” il progetto “Minivolontari SER-NOB”. Il
progetto, altamente innovativo, nei suoi quattro
anni di attività ha coinvolto 84 alunni di cui 60
continuano a partecipare attivamente. Si è notato
nei ragazzi, a detta anche dei genitori altamente
disponibili ed entusiasti dell’iniziativa, un comportamento più responsabile, l’acquisizione di un
maggiore autocontrollo e della disponibilità a collaborare con gli altri e una attenzione elevata per
la salvaguardia del patrimonio naturale e culturale. Gli alunni hanno compreso, inoltre, l’importanza del “lavoro di squadra” e di doversi attenere
alle istruzioni ricevute evitando le iniziative personali.
Un ringraziamento all’Amministrazione Comunale
ed in particolare al Sindaco Domenico Tanzarella,
all’assessore alla Protezione Civile Franco Francioso e all’ assessore alla Pubblica Istruzione Vincenzo Palmisano che credono fortemente in questo tipo di iniziative rivolte ai giovani ed hanno
permesso alla delegazione di partecipare alla
premiazione a Roma mettendo a disposizione un
automezzo.
ROBERTA RODIO
“Io ci credo”: Al Bano ad Ostuni
ì, io ci credo. Credo che
non ci siamo fatti da soli
e che siamo destinati a qualcosa di grande. Credo che la
vita non finisca con la morte,
che ci sia un Aldilà e che Qualcuno ci attende. Credo che la
vita valga la pena di essere
vissuta fino in fondo, sapendo
affidarci a Colui che ce la dona
a ogni istante. Io ci credo.”, Al
Bano Carrisi.
Questo il credo di vita e il pensiero fondamentale racchiuso
nel libro scritto dal cantante di
Cellino San Marco con la collaborazione del vaticanista Andrea Tornielli, dal titolo Io ci
credo (edito da Piemme Incontri) e presentato ad Ostuni
presso l’Auditorium della Biblioteca Comunale il 3
maggio. La presentazione è stata organizzata
con il patrocinio del Comune di Ostuni, del Rotary Club-Ostuni Valle d’Itria Rosa Marina e del nostro Giornale.
Una vita, quella di Al Bano, permeata in ogni suo
singolo aspetto dalla fede ed imperniata sul dogma della tripla C: Casa, Chiesa e Campi, alle quali io ne aggiungerei una quarta, la C di Canto.
Credere fermamente in questi valori ha permesso
ad Al Bano di essere “l’uomo del popolo” nel senso duplice del termine, sia come suo rappresentante che come suo idolo.
Dopo l’esecuzione dell’Inno d’Italia e del brano di
Al Bano “Verso Il Sole” ad opera dei bambini del
coro della scuola “Giovanni XXIII”, appartenenti
all’associazione musicale “Antonio Legrottaglie” e
dopo i saluti da parte di Carmen Nacci, Presidente del Rotary e del Sindaco Domenico Tanzarella,
si è entrati nel vivo della serata magistralmente
condotta da Ferdinando Sallustio, che assieme ad Al Bano
ha ripercorso, leggendo alcuni
passi del libro, le tappe fondamentali della sua vita: l’amore
per la sua terra, il primo viaggio
a Milano, la famiglia e la figura
incisiva del padre.
Importanti e densi di significato
sono stati gli incontri del cantante-scrittore con San Pio e
con Madre Teresa di Calcutta,
della quale ha detto: “ogni ruga
è una pagina della sua
vita…parlava con i fatti e la
preghiera…costituisce
un
esempio di umanità sconvolgente e incoraggiante”; però
l’incontro più incisivo è stato
quello con Papa Giovanni Paolo II, durante il quale Al Bano si sentiva come una
canna al vento, con la bora nelle gambe, nell’anima e nei pensieri. Di questo Grande Uomo serba
il ricordo e la forte convinzione che sia stato “l’unico in grado di fare una rivoluzione senza versare
altro sangue se non il suo, seminando amore, pace tra gli altri, unione fra le religioni e umanità!”.
Questi sono stati per Al Bano momenti speciali in
cui si è trovato a tu per tu con la Fede, che si è rivelata immancabile compagna anche durante le
esperienze negative. Proprio la Fede, infatti, gli
ha permesso di risollevarsi e di riprendere il cammino nell’ignoto viaggio che è la Vita, in cui punto
certo è l’amore incondizionato che Dio ha per tutti quanti i suoi figli; ed è per questo che Al Bano ci
ha voluto rendere partecipi del suo percorso spirituale, con l’augurio che ognuno di noi possa
comprendere quanto sia importante CREDERE.
GIACOMO MINDELLI
Ostuni e i suoi indicatori socio-economici:
una... bella sorpresa!
S
pulciando i dati forniti dal data base del Gruppo Intesa San Paolo per il nostro Comune, si
rimane quantomeno perplessi, già nell’intestazione, dove, oltre a dati relativi alla morfologia del
territorio e al sistema infrastrutturale, viene evidenziata una nota relativa alla specializzazione
produttiva, valorizzata come segue: sistemi senza
specializzazione. Questa è la lettura del contesto
socio-economico ostunese, che rilascia uno fra i
più prestigiosi gruppi bancari italiani. Delle due
l’una: o quella del settore turistico è, per noi ostunesi, ancora una mera aspettativa, o meglio non
abbiamo ad oggi creato le condizioni, nonostante
siano trascorsi ben trent’anni dall’avvio della programmazione turistica, per far percepire il nostro
territorio rispetto ad una specializzazione produttiva, come può essere l’offerta turistico-ricettiva.
Di seguito, ancora, alcune brevi riflessioni, su come ci leggono nelle stanze del potere finanziario,
lì dove si decidono le politiche del credito, ovvero
le nostre sorti in termini di accesso al credito, sviluppo e competitività.
Altro dato, che a molti ostunesi, soprattutto imprenditori, apparirà strano è il rapporto fra depositi e impieghi: dato in incremento nel periodo 20082010 del 24,4%, con un sostanziale equilibrio fra
le due voci, attestate intorno ai 280 milioni di euro sia per gli impieghi che per la raccolta. Dato,
quello dei 287 milioni di euro di impieghi bancari,
da cui origina un indebitamento pro-capite dei re-
D
sidenti in Ostuni pari a 691 euro, contro i 395 euro medi in provincia e i 335 euro medi in regione.
Siamo forse troppo indebitati? E che tipologia di
indebitamento interessiamo come comunità? Prevale quella al consumo o quella legata allo sviluppo delle micro e piccole imprese? A leggere i restanti dati, o meglio ancora il sentimento “profondamente negativo” del micro e piccolo imprenditore, pare non vi siano dubbi.
Stando al solo numero delle auto, bene che è ormai uso comune acquistare con un sistema rateale, se ne contano circa 21.000 intestate ad ostunesi, per non parlare della consuetudine nell’acquisto rateale di elettrodomestici e beni di largo
consumo. Ecco forse la risposta: una generazione di nuova ricchezza che per buona parte non rimane sul territorio, in uno con l’incapacità di governare sapientemente i veri processi che governano la produzione di nuova ricchezza: elemento,
questo, facilmente traducibile nella difficoltà, ormai
consolidata, di accesso al credito per le micro e
piccole imprese, vero ed unico motore dello sviluppo di un territorio. Lo scenario che ci si prospetta? Se non si cambia rotta, ridando ossigeno alla
competitività del sistema produttivo, la via è bella
che tracciata. Un lento impoverimento: causa ed
effetto della impossibilità di mantenere i livelli di redistribuzione del reddito, utili a sostenere ed alimentare il nostro sistema socio-economico.
M.C.
OSTUNI DÀ I NUMERI
all’analisi del Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, rappresentato ad Ostuni da due filiali del Banco di Napoli, estraiamo alcuni dati: la superficie del territorio è 223,7 kmq, ci sono
6.000 km di strade percorse da ben 20.963 automobili contando solo quelle degli ostunesi, gli abitanti al 2010 erano 32.453, 230 in meno del 2006, tra loro 4.089 i minori di 14 anni, 6.959 i maggiori di 65. Nonostante la crisi i depositi bancari tra il 2008 e il 2010 sono aumentati del 20% passando da 239 a 287 milioni di euro. Aumentati anche gli impieghi (fidi e prestiti) da 227 a 283 milioni. Ogni ostunese ha così in media 8.833 euro di depositi, 8.710 di debiti e 9.093 di reddito annuo; sono 97 i contribuenti che dichiarano più do 100.000 euro all’anno.
Vengono pagate ogni mese 9.793 pensioni per un importo medio di soli 593 euro.
Sono invece 7.901 gli studenti delle scuole (1.242 nelle materne, 2.112 nelle elementari, 1.257 nelle
medie e 3.290 nelle scuole superiori).
Il tasso di disoccupazione è del 13,2% ed è aumentato dell’1% in 4 anni. E’ più basso di quello della provincia (14,3%), ma più alto di quello della Regione (12,6%), mentre il tasso medio di disoccupazione in Italia è del 7,8%. Per questo molti giovani ostunesi anche di grande valore sono costretti ad andare via da Ostuni per poter lavorare.
F.S.
O
E’ il turismo... baby
Dall’architetto e imprenditore turistico Gianfranco Aurisicchio, riceviamo e pubblichiamo
gni anno, giusto qualche mese prima che inizi
la stagione estiva, ci si ricorda che Ostuni vive
soprattutto di turismo, la più importante industria nel
territorio, ed ecco allora che l'amministrazione comunale si sveglia a primavera per cercare di organizzare (o meglio, direbbe qualcuno, per rappezzare) la stagione in arrivo.
Quando si parla di turismo, a Ostuni, si cade sempre alla fine nel decantare le magnifche sorti e progressive del luogo, senza compiere invece un'analisi più critica e costruttiva per affrontare i problemi
che il settore turistico sta vivendo, complice la crisi
economica.
In questo filone di pseudo-iniziative primaverili, si è
anche inserito recentemente l'evento del 15 marzo
scorso organizzato dall'amministrazione comunale
con gli operatori turistici, principalmente gestori di
strutture ricettive, per una supposta valutazione
congiunta di alcuni servizi da offrire (Ostuni Card,
Wi-Fi pubblico, servizio navetta con l'aeroporto
etc). Purtroppo l'evento è stato invece l'ennesimo
one-man show del sindaco Tanzarella con il solito
spot elettorale per dire quanto è stato bravo.
Sorvoliamo sui toni, la millanteria di cifre investite e
iniziative annunciate e mai partite. Ciò che ha colpito è stata soprattutto la mancanza assoluta di dialogo e ascolto degli operatori invitati, che venivano
anzi malamente zittiti ogni qual volta provavano ad
avanzare qualche richiesta o a proporre idee e input. Ci si chiede allora lo scopo dell'iniziativa, visto
che non siamo nemmeno in campagna elettorale...
Sono invece sotto gli occhi di tutti gli interventi ai
quali dovrebbe davvero dedicarsi l'amministrazione: per esempio la condizione delle strade, che andrebbero riasfaltate o lastricate, specialmente nel
centro storico, dove ci sono ancora ampi tratti rappezzati malamente e che rappresentano un pericolo di inciampo e cadute (per es. dopo via Castello,
subito dietro all'Arcivescovado); oppure il sistema
di illuminazione, che con la tecnologia Led porterebbe anche sostanziali risparmi nelle casse comunali. Sarebbe a questo punto auspicabile un inter-
vento di riqualificazione, anche a livello di design,
dell'ampia e disomogenea selva di lampioni vari
disseminati nella città. A tal proposito portiamo l'attenzione sulla pessima e scarsa illuminazione della
Villa Comunale, dove coesistono ancora una moltitudine di lampioni, vecchi e meno vecchi, duplicati
e non funzionanti. Per valorizzare un'area già bella
di per sé, costeggiata da pregevoli palazzi ottocenteschi, l'illuminazione dovrebbe essere di accento,
senza deturpare le facciate con quegli orribili lampioni moderni sistemati altrove (in via Mazzini per
esempio). E non è più rinviabile l'intervento sui cavi elettrici appoggiati lungo le facciate degli edifici,
che imbruttiscono Ostuni e la rendono persino peggio delle città dell'ex-blocco comunista, dove ancora tutti i cavi elettrici sono volanti e appesi alle case.
Prima di riempirsi la bocca con iniziative farlocche e
dagli esiti incerti, sarebbe il caso di affrontare i veri
nodi di Ostuni: rassetto urbanistico, i servizi e soprattutto il decoro urbano, aspetti che caratterizzano veramente una città e sono indice della qualità
dell'offerta turistica. E il decoro urbano dovrebbe
cominciare dalla rimozione dei cartelli in ghisa che
questa amministrazione fece installare nel 2008 per
rivincere le elezioni comunali. Sono passati circa
quattro anni, e il pregevole elenco di opere proclamate è ancora a memoria dei posteri.
Per quanto riguarda invece le iniziative proposte
per l'estate, si spera che il Wi-Fi gratuito sia esteso
ad almeno tutto il centro storico, e non solo a beneficio dei quattro bar della piazza. E si spera pure
che l'unica iniziativa davvero utile, l'istituzione cioè
di un servizio di navetta con l'aeroporto, anche a
pagamento, sia veramente avviata e possibilmente
cadenzata con gli orari di arrivo e partenza degli aerei, certamente con più corse al giorno ed estesa
per più mesi, se si vuole rendere concreto il discorso sulla destagionalizzazione del turismo. Vedremo
ora se alle parole seguiranno i fatti.
GIANFRANCO AURISICCHIO
3
Terza Pagina
MAGGIO
2012
Ultimato il restauro del patrimonio pittorico della chiesa di San Vito martire
N
di Enza Aurisicchio
el ricco panorama di iniziative promosso dal- risultati immediati in termini di crescita economica.
l’amministrazione comunale per la Settimana La cultura, così come ha sottolineato il ministro Lodella Cultura, martedì 17 aprile u.s., nella chiesa di renzo Ornaghi nella presentazione della Settimana
San Vito martire è stato presentato al pubblico il re- dei Beni Culturali deve avere un ruolo strategico per
stauro delle ultime tele appartenenti al patrimonio la qualità della crescita e dello sviluppo nazionale.
pittorico dell’antico edificio ora sede del Museo di In un momento in cui vengono meno quelle risorse
che fino a pochi anni fa consentivano di far emerCiviltà Preclassiche.
La serata è stata introdotta e coordinata dalla diret- gere beni, siti, luoghi con la catalogazione, con il retrice dell’Istituzione Museo dott. M.A. Moro che ha stauro e con la ricerca, la Settimana della cultura
ricordato i numerosi appuntamenti che in Ostuni, non deve porsi soltanto come una esposizione ben
come nel resto della nazione, avranno come prota- studiata di una realtà effimera e fine a se stessa,
gonista, l’arte, la cultura, la promozione conoscitiva ma deve porre quelle condizioni e stimolare quelle
del nostro inesauribile territorio. Il prof. E. Cappetta occasioni perché da essa possano crescere profipresidente dell’Istituzione ha tracciato le varie tap- cue attività di approfondimento. Bisogna quindi crepe, ormai prossime alla conclusione, che hanno dere nella cultura del territorio, fare emergere i sescandito il recupero globale del complesso carmeli- gni lasciati dall’uomo, le testimonianze significative
tano e della chiesa di San Vito. All’oneroso impegno della sua creatività. In questo senso il restauro delfinanziario sostenuto dall’amministrazione nel re- le tele rappresenta un esempio virtuoso scambio di
stauro del convento si è unito il positivo contributo competenze e mutua collaborazione tra enti e istitupervenuto da enti privati quali istituti bancari, con- zioni.
fraternite, associazioni di servizio e culturali, che Il contributo della restauratrice Francesca Marzano
congiuntamente a sensibili cittadini, si sono fatti ca- ha messo in evidenza il delicato lavoro di restituziorico di provvedere alla restituzione di alcune opere ne pittorica, visualizzato nelle varie fasi esecutive
da immagini: un lavoro paziente che ha richiesto in
pittoriche poste a decorazione degli altari.
Ha preso poi la parola la prof.ssa Enza Rodio, pre- entrambi i dipinti il distacco del telaio tarlato in più
sidente della sezione locale di Italia Nostra, asso- punti e la ritensionatura della superficie pittorica
ciazione che ha sponsorizzato il restauro delle due che aveva perso la resistenza originale. Nel dipinto
tele presentate al pubblico. Sottolineando l’impe- del Salvatore la situazione conservativa non era
gno profuso da Italia Nostra nella valorizzazione e molto grave, mostrandosi soltanto in alcuni punti
nel recupero del patrimonio storico e ambientale, la cadute di frammenti pittorici sia sulla superficie che
prof.ssa Rodio ha messo l’accento sulla necessità negli strati preparatori sottostanti. La superficie è
di puntare alla cultura come strumento di promozio- stata prima ripulita dalla polvere e dai depositi di
ne non solo formativa ma anche economica, pro- sporco che avevano alterato la brillantezza dei coprio perché se non c’è cultura non c’è sviluppo. Se lori originali e dopo una serie di indagini specifiche,
non si conferisce il giusto valore ai progetti anche a luce radente e a luce ultravioletta si è valutato più
gli interventi che si operano hanno durata effimera esattamente l’intervento da apportare. Alla rifoderae non possono porsi come punto di partenza per tura è seguita una pulitura più specifica con una risviluppi futuri. Tale modello di cultura deve pertanto conoscibile integrazione pittorica degli strati mancanti a cui è seguita la vernascere dalla convergenza
niciatura finale. Più critica la
dei bisogni della comunità
situazione presentanta dalunitamente alla condivisiol’altro dipinto Salomè con la
ne delle scelte da realizzatesta del Battista per la tela
re, proprio per il raggiungisfibrata e completamente
mento di quel bene cumune
distaccata sul lato destro.
che è l’obiettivo fondante di
Le numerose lacune di coloogni società civile.
re provocate anche dalla
“La costante crescita di premodesta consistenza degli
senze turistiche nella nostrati sottostanti hanno ristra cittadina esige una effichiesto un meticoloso intercace comunicazione delle
vento di ricostituzione dei
valide proposte culturali ofbrani mancanti. Con sorpreferte dal nostro territorio,
sa, durante le fasi di pulitudal museo al parco archeora, è emersa una stesura
logico e a quello delle Dune
pittorica in rosso sulla figura
Costiere” ha di seguito ribadi Salomè, estranea alla inidito l’assessore al Turismo
ziale redazione del dipinto,
e al Museo rag. Agostino
applicata per ridurre drastiBuongiorno. Destagionalizcamente la generosa scollazare il flusso turistico che si
tura del vestito, conferendoconcentra prevalentemente
le un aspetto pudico comminel mese di agosto è un imsurato al luogo della sua
pegno che si sta proponenconservazione.
do l’amministrazione comuSalomè con la testa del Battista
A me è toccato il compito di
nale scaglionando altre iniDipinto su tela di autore ignoto
illustrare rapidamente le
ziative in diversi periodi delcm. 93x67 - Sec. XVII
due tele dal punto di vista
l’anno.
In questa ottica si è orientato anche l’intervento del stilistico.
direttore scientifico del Museo, prof. Donato Coppo- Per la Salomè con la testa del Battista non è posla. Nel prossimo mese di settembre la città di Ostu- sibile, al momento, assegnare una chiara identità
ni ospiterà il XVI Convegno nazionale di Preistoria, all’autore mentre si può suggerire una datazione reassente dalla nostra regione dal lontano 1984. E’ lativa agli ultimi decenni del secolo XVII. L’esecutoquesto il primo segno di una serie di eventi che po- re mostra infatti di aderire a quel clima pittorico di
tranno scaturire dal ruolo di primo piano che la città revisione dei tratti caravaggeschi in chiave accadepuò assumere nell’ambito degli studi in questo set- mica (Nicola Spinosa) al quale guardano molti artitore, forieri di ulteriori approfondimenti sulle origini sti della vasta provincia del regno di Napoli nelle
della nostra storia ma anche benefici portatori di realizzazioni di opere di carattere devozionale. Le
una visibilità scientifica ed economica, utile a tutta tenace memoria del realismo caravaggesco si individua nell’intensa luminosità che si concentra sulle
la comunità.
Le scelte operate dall’amministrazione comunale figure, facendole emergere dal fondo scuro, nella
nel privilegiare alcuni progetti finalizzati al potenzia- caratterizzazione della fisionomia del carceriere nel
mento culturale e al benessere pubblico sono moti- quale, secondo uno stereotipo diffuso in quel periovate dal profondo convincimento che la tutela, la do, la bruttezza si identificava con la cattiveria, nelvalorizzazione e la promozione del territorio costi- la vigorosa muscolatura del braccio. Tutto questo
tuiscono valori fondamentali per la crescita della co- viene però applicato ad una composizione moderamunità. Così il sindaco avv. D. Tanzarella ha esor- ta e misurata nella organizzazione delle figure,
dito nel suo intervento, ricordando i numerosi inter- quella di Salomè in posizione centrale, quasi “abventi pubblici dei quali oggi gli ostunesi possono be- bracciata” dalle due laterali del carceriere e della
neficiare e godere in maniera del tutto gratuita. domestica, come a voler focalizzare l’azione dramQuesto tuttavia non è più sufficiente in tempi critici matica nel piatto sul quale è posata la testa del Batper risorse e finanziamenti. E’ necessaria pertanto tista. Alcune incertezze compositive rilevabili nella collaborazione di tutti per portare avanti un pro- l’articolazione del braccio della Salomè, nella rigida,
getto culturale che potrà svilupparsi soltanto se alla piatta e impacciata figura in primo piano a sinistra,
base ci sarà la consapevolezza di agire per un be- vista in controluce, provvista di una corta articolane comune, contribuendo in maniera adeguata al- zione a sostengo della spada, rivelano le scarse doti strutturali dell’ignoto esecutore, che nel rifarsi ad
le proprie capacità.
La dott. R. Lorusso dirigente responsabile per i be- un modello osservato attraverso disegni o cartoni,
ni artistici della Sovrintendenza per la provincia di ne riprese le forme, giungendo a modesti risultati
Brindisi, ha evidenziato la positività della nostra re- nelle parti di sua creazione. Il dipinto, molto anterioaltà locale impegnata a più livelli nel raggiungimen- re alla data di costruzione della nuova chiesa, avveto di certe mete che il più delle volte non mostrano nuta tra il 1740 e il 1750, potrebbe essere stato do-
nato a quella precedente dal sacerdote don Giovan co del Salvatore, dimostrano le buone qualità pittoBattista de Benedictis (1648-1724), personalità em- riche di questo artista capace di soddisfare le richieblematica per la fondazione del convento carmelita- ste di una committenza provinciale desiderosa di
no da lui voluto con un cospicuo lascito testamen- esibire il proprio rango con l’arricchimento decorativo di una prestigiosa sede
tario nel 1719. E’ anche ipoecclesiastica. La datazione
tizzabile che la tela voluta
può orientarsi verso il seper onorare il proprio santo
condo o terzo decennio del
onomastico, parte del patriXVIII secolo, anni nei quali
monio pittorico di cui si freDiego Bianchi si mostra più
giava ogni nobile famiglia
vicino ai modi calibrati e imostunese, sia stata donata
mediati nella carica emotiva
dalla famiglia alla morte del
di Paolo de Matteis (16
sacerdote.
1720), allievo di Luca GiorIl Cristo benedicente, identidano. Dalla lettura di alcuni
ficabile più precisamente
inventari ottocenteschi delcon un Salvator Mundi, facendo da pendant alla tela
la chiesa di San Vito si può
della Vergine detta nei dorisalire alla originaria collocumenti della Purità, può
cazione di questi dipinti. Nel
assegnarsi a Diego Oronzo
1851 nella visita pastorale
Bianchi (1680-1767), noto
compiuta dal vescovo Giupittore pugliese appartenenseppe Rotondo si afferma
te ad una prolifica famiglia
che quattro quadri espridi artisti attivi a Manduria.
menti il Salvatore, la Purita
di Maria Santissima, la
La rappresentazione risulta
semplice, immediata nella
Maddalena penitente (ora
nel Cenacolo del convento)
disposizione del Cristo a
Gesù benedicente
e la decollazione di
mezzo busto ruotato di tre
Dipinto su tela di autore ignoto
S.G.Battista sono situati
quarti, con il volto atteggiato
cm. 89x68 - Sec. XVIII
nel presbiterio a debito inverso l’alto. Di qui promana
una luce radente che sottolinea lo sguardo malinco- tervallo. Nella successiva visita effettuata dal venico e misericordioso del Cristo, mediatore per scovo mons. Luigi Aguilar nel 1876 il cappellano
l’umanità alla quale si accinge a rivolgere la Sua don Arcangelo Lotesoriere così precisa Esistono…
benedizione. Gli efficaci giochi chiaroscurali ben di- sopra la porta della Sagrestia un quadro che rapstribuiti sulla superficie, la mano bloccata nell’atteg- presenta San Giovanni Battista… E finalmente ai
giarsi al gesto benedicente che è, insieme al globo due lati dell’altare maggiore vi sono i quadri, uno
simbolo del potere sul creato, l’attributo iconografi- che rappresenta il Salvatore, l’altro la Purità.
Il
Giuseppe Toniolo Beato
CATTOLICO A FRONTE ALTA
29 aprile si è svolta a Roma, nella Basilica di San Paolo, la cerimonia di beatificazione di Giuseppe Toniolo, officiata dal cardinale
De Giorgi, nostro conterraneo, e
già assistente centrale dell’Azione
Cattolica.
Pochi nostri lettori avranno sentito
parlare di Toniolo, vissuto nella seconda metà dell’800 e spentosi nel
1918, ma molto si è scritto su di lui,
in particolare sul ruolo che ha svolto quale mediatore tra le diverse
posizioni culturali e politiche che
caratterizzarono i cattolici italiani in
quegli anni.
La sua vita si svolge durante quattro pontificati Pio IX, Leone XIII, Pio X e Benedetto
XV. Dopo la laurea in giurisprudenza nell’università
di Padova, consegue la docenza in Storia economica, sviluppando l’idea che lo guiderà in tutti i suoi
studi: l’elemento etico quale fattore intrinseco dell’
economia. Dopo di lui riprenderà questa impostazione il Prof. Francesco Vito, nell’Università Cattolica del S. Cuore, a Milano, università di cui sarà Rettore dopo la scomparsa di Padre Gemelli. Come è
noto proprio Giuseppe Toniolo è intitolata la Fondazione che amministra l’Università Cattolica, a testimoniare l’importanza che i cattolici attribuivano al
pensiero e all’azione che avevano caratterizzato
l’impegno umano e cristiano del Toniolo.
Questi inizia la sua collaborazione all’Opera dei
Congressi, nella sezione che si occupava di “ economia e carità” e che raccoglieva le iniziative cattoliche nel campo sociale. La sua azione assume particolare rilievo perché egli si rende conto dei limiti
della posizione intransigente dell’Opera, per cui decide di fondare l’Unione Cattolica di studi Sociale
(1890) con l’incoraggiamento di ambienti vicini alla
Segreteria di Stato di Leone XIII. Pubblica anche
una rivista la “ Rivista internazionale di scienze sociali e discipline ausiliari” che verrà ripresa proprio
dalla Facoltà di scienze Politiche dell’Università
Cattolica.
Qualche anno dopo Toniolo e i suoi amici cristianosociali dalla ricerca teorica e dagli studi scientifici
passano ad annunciare un programma democratico
cristiano di riforme sociali, con il titolo significativo di
“Programma dei cattolici di fronte al socialismo”, nel
quale tra l’altro si afferma: “ così come è interdetto
ai cattolici di dirsi liberali, così essi non possono
proclamarsi conservatori”.
Toniolo guida così il passaggio verso le unioni professionali di soli lavoratori, superando il dilemma
delle associazioni miste, delineando una sua concezione della democrazia cristiana nella quale tutte
le forze sociali, giuridiche ed economiche devono cooperare.
Egli comprende quindi la debolezza e il pericolo della tesi di chi non
voleva sindacati cattolici e riesce a
far accettare al XVII Congresso
Cattolico Italiano (1900) la proposta di costituzione di unioni professionali semplici, di soli lavoratori
“per venire incontro al bisogno dell’intera classe operaia”.
Il Toniolo fu contrario ad ogni iniziativa, nell’ambiente cattolico, che
fosse autonoma dal Papa e dalla
gerarchia; da qui la polemica tra lui
e Romolo Murri, sostenitore della
necessità del riconoscimento dello
Stato e della autonomia politica dei cattolici democratici L’impossibilità per il Toniolo di continuare nell’opera di mediazione tra gli intransigenti e i murriani, agevolò l’evoluzione del movimento cattolico sulla posizione clerico-moderata che porterà, nelle elezioni del 1913, col Patto Gentiloni, ad appoggiare i
candidati liberali che accettavano alcune condizioni
poste dai cattolici.
Il Toniolo viene chiamato da Pio X con altri esponenti del laicato a riformare gli statuti dell’Azione
Cattolica e fa approvare la proposta per la costituzione dell’Unione Popolare tra i cattolici italiani e a
lui si deve l’iniziativa delle Settimane sociali.
La prima di esse si tiene a Pistoia nel 1907 e l’anno
successivo a Palermo, dove egli fonda l’Unione
donne cattoliche d’Italia.
Inoltre ridà vita alla Fuci che era stata fondata nel
1896 e poi sciolta da Pio X con l’Opera dei Congressi. E proprio alla Federazione Universitaria dedicò l’ultimo suo impegno unitamente a quello per la
Fondazione in Italia di una Università Cattolica. Infatti pochi mesi prima di morire, ottiene una prima
donazione dal suo amico Conte Varotti.
“Cattolico a fronte alta” fu definito dal Rettore Supino dell’Università di Pisa dove Toniolo insegnò Economia politica; la sua figura e la sua opera hanno
ispirato i Cattolici italiani nel primo dopoguerra, che
vide nascere ed operare il partito popolare italiano
per iniziativa di Don Luigi Sturzo; nel secondo dopoguerra la democrazia cristiana di Alcide De Gasperi che su Toniolo scrisse un importante studio.
Tra l’altro riportava questo concetto: “Tutto conduceva a scorgere… nel secolo che albeggia… non
già un equilibrio instabile di accidentali accomodamenti nella società, bensì addirittura un profondo
rinnovamento di civiltà; ciò che vuol dire un novello
e più elevato predominio dello spirito sulla materia”.
STEFANO CAVALLO
4
Cultura
MAGGIO
2012
SOLENNE INTITOLAZIONE DELL’AUDITORIUM DELLA BIBLIOTECA COMUNALE AL PROF. GIOVANNI SEMERANO
C
Il futuro ha un cuore antico
di Enza Aurisicchio
he dirvi dell’ansia, che ogni volta mi coglie, venendo qua giù quando comincio a scorgere di
lontano il profilo della mia Città, nella stretta dei
suoi colli, ed è come se fosse per prodursi l’incontro sospirato con la creatura amata e per lungo
tempo perduta”.
Quel legame forte con la città di Ostuni che il prof.
Giovanni Semerano non ha mai tralasciato di riannodare pur avendo vissuto e lavorato per gran parte della vita a Firenze, trova oggi una duratura e solenne testimonianza nell’intitolazione dell’auditorium della Biblioteca Comunale.
Un riconoscimento tributato con una partecipazione
intensa, a volta commossa nelle rievocazioni, profonda e propositiva nelle riflessioni che i numerosi
relatori hanno offerto al pubblico nella cerimonia
svoltasi sabato 21 aprile u.s., coordinata dalla direttrice della Biblioteca dott.ssa M.A. Moro. Un pubblico eterogeneo, quale difficilmente si incontra nelle
manifestazioni ufficiali, in genere molto formali e ingessate. Riuniti in un evento corale, i parenti del
prof. Semerano, la sorella prof.ssa Teresa, i nipoti,
i rappresentanti dell’amministrazione comunale,
esponenti della politica, numerose personalità delle
Forze dell’Ordine, componenti di varie associazioni
culturali, comuni cittadini estimatori dell’insigne figura dello studioso ostunese e un nutrito gruppo di
studenti, sono stati i testimoni della rievocazione
della vita di un uomo che con la forza dell’intelligenza e con la convinzione delle sue idee ha osato sfidare un sistema di principi che si supponeva incrollabile,
proprio
perché nessuno
lo aveva mai
messo in discussione. Ha pagato, per questo,
con l’isolamento
da quel mondo
della cultura e
dell’informazione, troppo spesso esibito con
una spettacolarità a volte solo di
superficie. Un silenzioso isolamento che è stato infranto da pochi ma significativi attestati di stima da parte di intellettuali italiani (M. Cacciari, U. Galimberti, L. Canfora) e da molte personalità straniere. Come spesso accade in questi casi, i riconoscimenti più importanti sono giunti tardi e proprio dall’estero, dove
una cultura più libera e meno vincolata al rigorismo
accademico riesce a valutare nella giusta prospettiva il valore di certe proposte.
Dalle immagini recuperate in un intervista del 1984
concessa a Tonino Saponaro si delinea il ritratto di
un uomo dal linguaggio immediato, chiaro, calibrato nelle parole, una figura dalla classica eleganza,
con la voce venata di dolcezza al ricordo dei soggiorni trascorsi nella sua città natale, nella quale ritornava per ritrovare gli amici, per fare tesoro di
quegli affetti che con il passare degli anni diventano un conforto importante. Una vita spesa nello studio e nell’approfondimento di tematiche legate alla
glottologia e alla linguistica fino alla formulazione di
una tesi, validamente sostenuta con il rigore scientifico della documentazione storica, che non ha ricevuto il giusto riconoscimento da parte della cultura ufficiale. Questa tesi rivoluzionaria, scardinatrice
di consolidate teorie, che come il prof. Semerano
sosteneva sapevano di aria fritta consiste, infatti,
nel far derivare le lingue europee non da un inesistente ceppo indoeuropeo ma dalle antiche lingue
mesopotamiche, prima fra tutte l’accadico, una lingua antichissima e ricchisima di fonemi.
Il sindaco avv. Tanzarella ha ripercorso le tappe che
hanno portato all’importante traguardo festeggiato
oggi. I legami della città con questo suo figlio illustre non sono stati mai recisi e i numerosi attestati
che gli sono stati tributati nel corso degli anni lo dimostrano. A cominciare dal 1982 quando gli fu assegnato il Premio Storia dalla Cassa Rurale e Artigiana (oggi B. di Credito Cooperativo) per un testo
sugli on. Eugenio Maresca e Francesco Trinchera
s., pubblicato nel 1984. Nell’ottobre del 2006 nel
corso del convegno svoltosi in memoria di Giovanni Semerano a
Firenze presso il
Consiglio Regionale Toscano la
partecipazione diretta della figura
istituzionale dell’avv. D. Tanzarella, nostro primo
cittadino, è stata
la dimostrazione
tangibile della stima e del meritato
riconoscimento
che la città gli doveva. A questo
evento seguì una
conoscenza più
diretta in privato dei familiari del prof. Semerano
per concordare alcune iniziative che potessero lasciare memoria nella nostra città del suo lavoro e
delle sue ricerche. Un’idea che sostenuta dall’amministrazione comunale, dagli amici di varie associazioni, a cominciare dall’UNI3, coinvolgendo la
scuola, prima tra tutte il Liceo Classico dove Semerano ha compiuto gli studi superiori, si concretizza
oggi con la cerimonia dell’intitolazione. Noi piccoli ci
inchiniamo alla grandezza di questa figura, tributando questo segno di riconoscimento da parte della città a un figlio illustre. Il sindaco ha poi sottolineato la portata degli obiettivi raggiunti dal prof. Semerano sui quali si potrebbe costruire un dialogo civile e democratico tra i popoli, fondato su ragioni diverse da quelle economiche e di potere. In questo
consiste anche la grandezza di questo nostro illustre concittadino. La prof.ssa A. Ferrara, dirigente
scolastica dell’I.I.S.S “Pepe-Calamo”, istituto al
quale Semerano destinò due importanti contributi
nel 1957, in occasione dell’intitolazione del Liceo
all’amico Antonio Calamo, e nel 1984, per i 50 anni dalla fondazione, ha aderito con entusiasmo alla
proposta lanciata “con giovanile entusiasmo” dalla
preside Maria Longo di sollecitare gli studenti, che
approfondiscono le lingue antiche, ad un percorso
conoscitivo sulla figura di Giovanni Semerano proprio perché è compito dei giovani portare avanti la
grande eredità spirituale che ci ha lasciato. Il prof.
Lorenzo Cirasino era sindaco nel 1997 quando
Giovanni Semerano decise di donare il suo patrimonio librario alla Biblioteca comunale, un’ulteriore
dimostrazione della sua nobiltà d’animo, di quell’amore per una terra dalla quale faceva scaturire la
linfa della sua vitalità. Nel 1999 gli fu conferita una
targa d’oro a coronamento della sua brillante carriera di studioso e di continuo impegno culturale. Un
fulgido esempio in questo momento di crisi e di
smarrimeno che fa considerare la cultura necessaria ispiratrice di valori forti. Alla giovane laureanda
leccese Caterina Manco è toccato il compito di delineare con competenza e precisione la portata delle idee proposte da Giovanni Semerano in ambito
linguistico, che lo vedevano posizionarsi su di un
fronte opposto a quello di “indiscussi” studiosi di lin-
gue antiche come per es. Mario Pallottino che riteneva l’etrusco oscuro e indecifrabile. Una pausa
alle riflessioni dei relatori è giunta dai ragazzi del
Classico che hanno animato la manifestazione con
la lettura di brani tratti dai testi L’infinito: un equivoco millenario (2001) e Gli Etruschi, il popolo che
sconfisse la morte (2003) e con una performance
recitata, incentrata sul forte messaggio trasmesso
dall’opera letteraria di Semerano.
L’onorevole Riccardo Nencini, fiorentino, presidente per un decennio del Consiglio Regionale Toscano, che ha intessuto con il prof. Semerano a partire dal 2000 rapporti di sincera amicizia, ha concluso l’intensa giornata. Ha ricordato la sua amabilità,
la gentilezza, i suoi insegnamenti profondi che
avevano alla radice sempre l’idea della libertà, la
profonda convinzione che bisognasse promuovere
il pensiero divergente siate diversi, uscite dal conformismo, se maturerete qualcosa di diverso sarete più felici. A questo proposito ha ricordato come il
prof. Semerano ponesse a confronto la comune
matrice del termine inglese libertà freedom e di
quello tedesco corrispondente a donna frau, spiegando che la donna dando alla luce una nuova vita
le conferisce la libertà. Nella visione di un filmato
proiettato in sala, il messaggio profetico lanciato
dal prof. Semerano, di estrema attualità, deve risuonare come monito e come stimolo per le nuove
generazioni: ai giovani dico di nutrirsi di buone cognizioni linguistiche, di imparare l’inglese, le tecniche di carattere nuovo…dovete inserirvi in un contesto più ampio…in un tempo di accellerazione i
giovani hanno il diritto e il dovere di muoversi, ampliare le cognizioni per sentirsi cittadini di un mondo quasi planetario.
enerdì 4 maggio presso l’Auditorium della
Biblioteca Comunale di Ostuni si è tenuta la
conferenza “Il dialogo al centro delle diversità”,
organizzata dai Rotary Club di Ostuni Valle d’Itria
Rosa Marina, di Ceglie Messapica “Terra dei Messapi” e di Fasano. La manifestazione è stata patrocinata dal Comune di Ostuni, dal M.E.I.C. (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale),
dall’A.N.IM.I. Onlus (Associazione Nazionale per
l'Immigrazione in Italia) e dal CSV Poiesis (Centro Servizi per il Volontariato di Brindisi). Nel corso dell’incontro sono state formulate argomentazioni inerenti a differenti campi del sapere umano
(sociologia, diritto e religione) a sostegno della necessità del dialogo interculturale.
Coordinatore d’eccellenza è stato l’Avv. Gianmichele Pavone, intervenuto anche in veste di rappresentante dell’A.N.IM.I. Onlus.
La questione dell’immigrazione è una tematica da
sempre controversa, che vede su due poli opposti
le posizioni di chi è favorevole all’accoglimento e
all’inserimento degli stranieri nella nostra società e
di chi invece si dimostra ostile a questo processo di
interazione. È giusto parlare, infatti, di interazione
e non di integrazione, in quanto la prima si fonda
sul dialogo interculturale, la seconda invece presuppone la mera ricezione di valori e di modelli
che la società integratrice impone, senza lasciare
alcuno spazio alle diversità.
Il Prof. Lino Prenna, docente di Pedagogia generale presso la Facoltà di Scienze della Formazione
dell’Università degli Studi di Perugia, infatti, ha
affermato che “la realtà tutta ha un volto plurale” e
tale pluralità è riconosciuta sia nella Santissima
Trinità sia nell’uomo, che come sosteneva Cicerone è un animale molteplice, ossia pluridimensionale. Questo ci permette di comprendere come unità
e diversità possano coesistere e convivere, essendo
la prima, composizione delle seconde, che tra loro
si integrano e completano.
La questione è stata analizzata anche da un punto
di vista giuridico dal Prof. Giuseppe Morgese, titolare della cattedra di Diritto d’asilo e dei rifugiati
presso l’Università degli Studi di Bari, con riferimento alla qualità di rifugiato dello straniero, il
quale nonostante sia tutelato da fonti normative di
rango internazionale, quali la Convenzione Europea dei diritti dell’Uomo del ’50 e la Convenzione
di Ginevra del ’51 sul riconoscimento dello “status
di rifugiato”, non riceve piena protezione ad opera
dei singoli Stati aderenti (le norme quindi ci sono,
ma non sono applicate). Il diritto d’asilo, quindi,
continua ad essere una mera facoltà dello Stato,
che è libero di concederlo o meno e non è invece
costituzionalizzato come diritto soggettivo del richiedente.
Altra relazione di notevole interesse è stata quella
di Don Sebastiano Pinto (docente di esegesi biblica alla Facoltà Teologica Pugliese ed Assistente
diocesano del M.E.I.C.), che ha affrontato la problematica da un punto di vista “metaetico fondativo”, compiendo un’esegesi dei passi più significativi delle Sacre Scritture. Punti centrali sono stati:
l’analisi del termine “ebreo”, che in una delle sue
accezioni etimologiche contiene la connotazione
di “soggetto migrante”; l’esistenza di provvedimenti economici e giuridici in uso sin dall’antichità presso le comunità ebraiche a favore dello stra-
niero, quali il diritto al salario e il diritto alla difesa in tribunale; i dieci Comandamenti, che Gesù
riassume nella formulazione: “Ama il prossimo
tuo come te stesso” (Vangelo Matteo 19, 16-19);
ed in ultimo la parabola del Buon Samaritano. Gli
esempi addotti si dimostrano tutti manifestazioni
di accoglienza nel giusto significato del termine
(dal latino ad colligere ovvero raccogliere presso
di sé, quindi ricevere uno con dimostrazione di affetto).
In ultimo la Dott.ssa Valeria Pecere del Centro
S.P.R.A.R. (Servizio di Protezione per i Richiedenti asilo e rifugiati) di Ostuni ha affermato che
per rispettare i diritti è necessario partire dai servi-
zi, garantendo e offrendo agli immigrati che chiedono la nostra protezione infrastrutture adeguate.
Si rende pertanto auspicabile l’attuazione di politiche normative, economiche, lavorative e di sicurezza finalizzate anche ad ottenere una giusta e pacifica interazione e convivenza con le comunità
immigrate.
In realtà accogliere gli stranieri sarebbe non solo
economicamente conveniente, in quanto fattore di
crescita per l’intero Paese, ma anche moralmente
giusto, perché, come sostenuto dall’Avv. Pavone,
neppure noi italiani siamo del tutto originali, essendo il frutto di fenomeni di migrazione che si sono verificati nel corso dei millenni.
V
Il dialogo al centro delle diversità
di Giacomo Mindelli
5
Speciale
MAGGIO
2012
DON BIAGIO ROMA: il sacerdote sovversivo di Gianmichele Pavone
L’UOMO E GLI STUDI
Biaggio Roma nacque ad Ostuni il 15.03.1824 da
Gaetano, 28 anni, calzolaio, e Grazia Petrarolo, 22
anni, nella casa sita nella strada Parco. Dall’unione
dei coniugi nacquero anche: Giuseppe (1820), Pasca (1822), Maria Carmela (1826), Giovanni (1828)
e Giuseppe (1830).
Il nostro Biagio venne battezzato il giorno seguente
dal Penitenziere Paolo Specchia alla presenza dei
testimoni Vito Porcelli ed Isabella Tanzarella
(ACCDVO, Registri Battesimi, vol. 30, 1820-1826,
108r).
Venne ordinato
sacerdote dal
Vescovo Planeta il 17 giugno
1848, in occasione della Pentecoste (ACCDVO, Visite Pastorali, cart. XI,
fasc. I, c. 115r, e
fasc. III, c. 10r)
ed il 4 settembre 1851, in occasione della visita pastorale di
Mons. Rotondo,
il ventottenne
Don Biagio era maestro di primella nel Seminario
Diocesano e titolare di un beneficio intitolato alla
Beata Vergine ad Nives, con i conseguenti diritti su
«due soli fondicelli» e l’obbligo di celebrare 54 messe all’anno in Cattedrale, sull’altare della Pietà
(ACCDVO, Visite Pastorali, cit.).
Successivamente divenne rettore del Santuario di
S. Oronzo, arciprete e morì il 17.01.1919 alla veneranda età di 95 anni.
I SENTIMENTI POLITICI
Don Biagio conduceva una vita ritirata e gesuitica,
avendo studiato («succhiato il latte di quella Società») per alcuni anni a Lecce nel liceo gestito
dalla Compagnia di Gesù (ASLE, b. 119, f. 595,
vol. b, 3r-5v).
Era «per sentimento politico borbonico, clericale e
retrivo» ed a causa della sua «pessima indole» attirava continuamente su di sé i sospetti delle Autorità
che riconoscevano in lui l’«uomo il più sovversivo»
(ibid., vol. a, 1r-3v), «negativo alle istituzioni» (ibid.,
vol. a, 34r) e addirittura il «capo promotore della Setta borbonica clericale» (ibid., vol. a, 24r-25v).
Proprio a causa delle sue opinioni politiche, tra la fine del 1860 e gli inizi del 1861, per ordine del Prefetto di Lecce eseguito da Paolo Tanzarella (PAVONE, Paolo Tanzarella, su questo giornale, 2010,
VIII, 6), che in quell’epoca era Sindaco e Delegato
di Pubblica Sicurezza, venne inviato a Lecce al domicilio coatto insieme ad altri sedici o diciassette individui non meglio individuabili (tra cui probabilmente due preti, ibid., vol. a, 24r-25v; ibid., vol. b, 13rv). Il Giudice del Mandamento di Ostuni chiese
chiarimenti sulla vicenda al Sindaco (ibid., vol. a,
18r), il quale nell’archivio comunale non trovò alcun
riferimento alla vicenda (ibid., vol. a, 27r).
Nel settembre del 1862 il Capitano Malaspina, comandante di due Compagnie di Linea, accompagnato da Angelo Manelli e Giuseppe Falgheri, rispettivamente sottotenente e sergente della Guardia Nazionale, perquisì nottetempo alcune masserie ed il Santuario di S. Oronzo presso il quale alloggiava Don Biagio, cercando un presunto deposito di
armi, sospettando che il sacerdote fosse un manutengolo dei Briganti. Non venne risparmiato neppure il sepolcro della chiesa, ma i soldati non rinvennero nulla (ibid., vol. a, 24r-25v).
Pare, invece, che il Roma fosse stato aggredito dai
briganti, avesse negato loro ogni aiuto, denunciandoli alle autorità ed invitandoli a deporre le armi.
Uno di loro, infatti, al momento della fucilazione (si
tratta, probabilmente, di Cosimo Polignano di Ceglie Messapica, fucilato nei pressi del cenobio dei
Cappuccini, ACCDVO, Registri dei morti, vol. 11, c.
321v) disse pubblicamente «me beato se avessi
eseguito il santo consiglio del Sacerdote Roma»
(ibid., vol. c, 7v).
Tra settembre e novembre del 1863, venne organizzata una processione di penitenza con la statua
di S. Oronzo, invocando la grazia della pioggia.
Quando i fedeli fecero rientro al santuario, prima
che Andrea Cavallo accendesse i petardi previsti
per i festeggiamenti, Don Biagio recitò ai fedeli poche parole e, per «spargere il tristo seme reazionario negli animi», non mancò di alludere alla situazione politica dell’epoca ed, in particolare, ad una persona che da tre anni non si confessava «perché il
mondo si era guastato», biasimando le istituzioni ed
impressionando notevolmente il diciassettenne
Alessandro Anglani, Guardia Nazionale, indignato a
tal punto che si trattenne a stento dall’inveire contro
il sacerdote (ibid., vol. a, carte sciolte non numerate; ibid., vol. b, 16r-17v).
Numerose furono, infine, negli anni le insinuazioni
fatte alla massa contadina in ordine alla fine del Governo unitario ed al ritorno di Francesco II (ibid., vol.
a, 24r-25v).
IL SERMONE DEL CORPUS DOMINI:
«ITALIA FAZIOSA!»
Il 26 maggio1864, nel giorno della solenne festività
del Corpus Domini alle ore vespertine (altrove si
parla dell’una pomeridiana), nella Cattedrale di
Ostuni Don Biagio Roma recitò un sermone che gli
valse un processo in Corte d’Assise. L’oratore esordì parlando della
missione di Cristo
sulla Terra e del Sacramento eucaristico, ma nella seconda
parte del discorso –
dopo una breve pausa in cui addirittura
si sedette per riposarsi – si infervorò ricordando i fatti accaduti a partire dal
1860. Con le sue
espressioni fece intendere che la religione Cattolica fosse
osteggiata dal nuovo
ordine di cose, ingenerando il malcontento contro il
Governo unitario ed «un perturbamento negli animi
degli uditori». In particolare, le parole piene di rabbia e furore pronunciate nel corso dell’orazione
(«cangiando fisonomia e tuono di voce, simile a
quella di un energumeno», ibid., vol. b, 1r-2v), ricostruite grazie alle deposizioni dei testimoni (ibid.,
vol. a, 1r-3v), furono grossomodo le seguenti:
«Sentiste Cattolici Ostunesi del 1864?
Italia Faziosa! Cristo fu nel 1860, è nel
‘64 e sarà per sempre: Cristo scorre
per tutta l’Italia, per tutte le Provincie e
vede tutto. Italia faziosa è caduta la
maschera e la benda che ti mettesti nel
’60. Tutto è scoperto, tutto è chiaro,
l’avvenimento fu un sogno, il sogno di
Nabucco. Sognò Nabucco una statua
colossale col capo di oro, col petto e
braccia d’argento, col ventre di bronzo,
colle gambe di ferro e coi piedi di argilla. Spiccossi dalla cima della montagna
un sassolino, percosse la statua ne’
piedi, la rovinò, la stritolò, la polverizzò:
niente rimase. L’oro dov’è? L’argento?
tutto è svanito, tutto è polvere. Capiste,
o artigiani, campagnoli, femmine capiste? Tu, o Signore che ascoltasti per
quattro anni la preghiera fatta dal Sommo Gerarca della Chiesa, dalle piangenti spogliate colombe claustrali, dal
popolo a te fedele, abbi pietà di questi
traviati, chiamali al ravvedimento, alla
penitenza. Tu Signore fa che siano restituiti i figli rubati al Padre dall’Usurpatore e fa che Italia torni ad essere Italia
non ribelle non faziosa com’è attualmente».
Quindi, come se parlasse a qualcuno
in particolare, che cercava con lo
sguardo (si trattava probabilmente
del Delegato di P.S., Luigi Plantulli,
odiato dai borbonici e dai clericali per aver adottato
misure rigorose ed impedito alcune funzioni straordinarie ed insolite, utilizzate come esca per attrarre
«le moltitudini della gente semplice ed idiota», come l’esposizione del Santissimo Sacramento per
cinquanta giorni di seguito, ibid., vol. b, 3r-5v), disse: «io non so se sei qui, ài capito? Dove vedesti
noi armati di pugnale o di altre armi? perché infieristi? La nostr’arma è la preghiera, è la parola. Capisti?… Eh! Tu fingi di non capire. Cristo fu e sarà»
(ibid., vol. b, 1r-2v).
Sebbene l’oratore non avesse fatto alcun esplicito
riferimento al Governo di Vittorio Emanuele, dalle
parole usate e soprattutto dalla citazione del sogno
di Nabucodonosor di cui parla il profeta Daniele (il
sovrano di Babilonia aveva sognato una statua con
testa di oro, petto e braccia di argento, ventre e cosce di bronzo e piedi di argilla a simboleggiare le
quattro monarchie, caldea, persiana, greca e romana, Dan., c. 2, v. 31 e ss., metafora ripresa anche
da Dante nella Divina Commedia, Inferno, canto
XIV, vv. 103-111), fu facile comprendere che così
come questa statua era stata abbattuta e ridotta in
polvere da un sassolino lanciato dalla cima di un
monte, così sarebbe accaduto al nuovo Stato per
opera della scomunica «fulminata» dal Papa.
Gli astanti, infatti, si resero subito conto «che il Roma si fusse compromesso e che era stato molto imprudente ed arrischiato» e alcuni pensarono, addirittura, che sarebbe stato arrestato direttamente in
chiesa (ibid., vol. b, 22r-v). Di conseguenza, al «lungo bisbiglio» all’uscita dalla chiesa seguì una rapidissima propagazione della notizia in tutto il Paese.
L’ARRESTO E LA DETENZIONE
AD OSTUNI E LECCE
Appena lo seppe il Delegato di P.S., diede inizio alle indagini e, raccolte le deposizioni di alcuni testimoni (i Canonici Melchiorre Trinchera ed Angelo
Tamburrino e Francesco Paolo Tamborrini, ibid.,
vol. a, 1r-3v), diede esecuzione all’ordine del SottoPrefetto del Circondario di Brindisi, procedendo all’arresto di Don
Biagio.
Sapendo che lo stesso abitava insieme al Cancelliere giudiziario,
Vito Bambate, il 29 maggio il Plantulli si recò sul posto insieme al
Capitano della Guardia Nazionale
Nicola Vitale (per una biografia di
quest’ultimo si veda: PAVONE, Nicola e Giovanni Battista Vitale, su
questo giornale, 2010, XI, 6), al
Brigadiere dei Reali Carabinieri,
Francesco Lagiard (o Lageard), a
tre Carabinieri (Leopoldo Fattori,
Francesco Angelini e Guglielmo
Tanzi) e due testimoni (Giuseppe
Narracci e Francesco Andreoli)
rinvenendo il sacerdote nella sua
stanza (ibid., vol. a, 4r-v). Don
Biagio, quindi, venne condotto in carcere ad Ostuni
ma, prima di essere rinchiuso, fu perquisito dal suddetto Brigadiere, il quale rinvenne in una tasca un
foglio di carta contenente una sintesi della preghiera conclusiva del sermone, che venne sequestrato
e trasmesso alla Giustizia, unitamente al fascicolo
processuale, per il prosieguo (ibid., vol. a, 5r-v).
Secondo il Delegato di P.S. la vicenda «fece impressione» non solo al partito liberale, ma anche al
partito borbonico: «fu un all’arme generale». La popolazione si calmò soltanto con l’arresto del Roma, resosi necessario non
solo sulla base delle prove raccolte,
ma anche per ragioni preventive, perché il Plantulli aveva appreso che il
giorno seguente il sacerdote aveva
intenzione di fare un’altra predica
«più allarmante della prima» e che
«molta gente si era determinata di sacrificarlo nel Duomo» (ibid., vol. a,
24r-25v).
Il 30 maggio il sacerdote, scortato
dalla forza pubblica, venne condotto
innanzi al Giudice del mandamento di
Ostuni, Giuseppe Rocci Cerasoli (assistito dal Segretario Sostituto Sig.
Teodoro Quarta) per rendere interrogatorio. In quella circostanza non negò la paternità del documento rinvenuto al momento della perquisizione
né le espressioni proferite nel corso
del sermone, ma asserì che queste
dovevano intendersi in senso strettamente religioso e che non vi furono
invettive né contro il Governo né contro le Istituzioni liberali, bensì contro il
protestantesimo diffuso da Joseph
Ernest Renan (1823-1892, il filosofo
francese sosteneva che Cristo fosse
stato un uomo senza dubbio incomparabile, talmente grande da essere
riconosciuto e venerato come Dio,
pur essendo comunque soltanto un
uomo; l’opera La vita di Gesù Cristo, nonostante le
polemiche che suscitò, venne recensita positivamente su Il Pungolo. Giornale politico popolare della sera, 29.6.1863, n. 177, 4, 708) e dalla Bibbia
nella versione tradotta da Giovanni Diodati nel 1607
(circostanza peraltro confermata da sette testimoni,
tra canonici e sacerdoti ad eccezione del patriota
Giacomo Epifani, ibid., vol. b, 25r-30v, 32r-v).
Il sassolino, in particolare, «significava in senzo figurato la potenza di Cristo e non già la scomunica
del Pontefice». A supporto della sua innocenza presentò un documento contenente il discorso che era
stato recitato in Chiesa (poiché – a suo dire – «non
fu improvisato sul pergamo, ma scritto anticipatamente e menato a memoria» ibid., vol. a, 7r-8v) e
produsse una lunga lista di testimoni a discarico
(ben 38 nomi) tra i quali figurano concittadini di ogni
mestiere ed estrazione sociale ed in particolare: il
ceraiolo Alfonso Cellie, il legale Vito Giuseppe Petrarolo, lo scultore Giuseppe Greco, il maestro di
musica Achille Vincenti ed il Musico Giuseppe Porcelli, il medico
Francesco Antonio Vitale, il veterinario Giovanni Erriques, il perito di campagna Nicola Epifani alias Cazzandunio,
proprietari terrieri, muratori, calzolai, etc. (ibid., vol.
a, 10r-14v e 20r-21r).
Dai documenti apprendiamo che il 7 giugno Don
Biagio era rinchiuso nel carcere di Ostuni (Lettera al
Giud. Istruttore Trib. Circondariale di Lecce del
07.06.1864, ibid., vol. b, 34r) ed il 10 venne emesso l’ordine di condurlo nelle prigioni di Lecce (ibid.,
vol. b, 16r), dove giunse scortato da due carabinieri. Il 16 giugno, tuttavia, il giudice istruttore presso il
Tribunale Circondariale, Pasquale Matarrese, dietro
richiesta del pubblico ministero, ammise il sacerdote al beneficio della libertà provvisoria, con la cauzione di 300 lire, atto di sottomissione di presentarsi a qualunque richiesta della Giustizia
ed elezione di domicilio per le
notificazioni nella città di Lecce
(ibid., vol. b, 34v-35r).
La notizia finì sul quotidiano Il
Cittadino Leccese, dove venne
pubblicato un articolo dal titolo
Furori clericali, non firmato ma
probabilmente riconducibile al
direttore Enrico Lupinacci (Il Cittadino Leccese, Giornale della
Provincia Politico-Letterario, 18
giugno 1864, n. 15, 60), nel quale vennero riportate le parole del
sermone, tanto provocatrici ed
infami da turbare profondamente la coscienza del popolo, «il
quale tranquillo erasi raccolto in
Chiesa per sentire la parola di Dio». La rapida liberazione aveva sconvolto l’autore, il quale chiosò:
«noi sappiamo che questa libertà provvisoria è un
diritto, che si trova nelle nostre leggi, ma sentiamo
il debito di constatare, che pel paese fu una sorpresa generale, quando si seppe che quel sacerdote
passeggiava libero per le nostre vie».
IL PROCESSO E L’EPILOGO DELLA VICENDA
Ad Ostuni non vennero sentiti tutti i testimoni indicati e le dichiarazioni rese erano difformi e lacunose,
ma il pubblico ministero Denti nella sua requisitoria
del 20 giugno affermò che l’oratore, imputato di «discorso recitato in pubblica adunanza contenente
censura delle istituzioni dello Stato, e tendenti ad
eccitare lo sprezzo ed il malcontento contro le medesime non che contro la Sacra Persona del Re,
[…] incitando l’odio antico contro le civili libertà […]
à voluto attaccare l’Italia, chi la rappresenta e chi la
vuole una ed indipendente; non affatto alludere ai
puri nemici della religione del Cristo […] e compiangere la spoliazione delle Colombe (alludendo alla
soppressione degli ordini monastici)» (ibid., vol. a,
39r-40v).
Il Giudice Istruttore presso il Tribunale Circondariale di Lecce, Foschini, qualificò a carico di Don Biagio il reato di «abuso del ministero de’ culti nell’esercizio delle proprie funzioni» ex art. 268 c.p.,
trasmettendo gli atti al Procuratore Generale di Trani (Ordinanza del 23 giugno 1864, ibid., vol. a, 41r42r).
Il Procuratore presso la Corte d’appello di Trani,
Sannia, il 28 giugno 1864 confermò la tesi accusatoria, chiedendo una pronuncia della Corte di Assise di Lecce (ibid., vol. a, 43r-44v).
L’imputato era difeso dall’Avv. Marco Paladini di
Lecce (ad Ostuni, invece, dall’Avv. Giuseppe Tamborrino) ed il 6 dicembre si tenne la prima udienza
di discussione innanzi alla Corte di Assise composta dal Presidente Giovanni Feroce e dai giudici Felice Terzulli e Saverio Pomodoro (ibid., vol. c, 17r).
A causa dell’assenza di un testimone (il Canonico
Melchiorre Trinchera, affetto da gotta) la causa venne rinviata a data da stabilirsi ma, nel frattempo,
Don Biagio beneficiò della Sovrana Indulgenza del
13 marzo 1865, confermata con sentenza del 5
aprile seguente e venne obbligato soltanto a pagare 214,77 lire per le spese processuali (ibid., vol. c,
20r-22r).
L’esperienza giudiziaria e carceraria, comunque,
non fece desistere definitivamente il Roma dai suoi
propositi reazionari, perché nel 1870 venne dato alle stampe in forma anonima un opuscolo di 24 pagine dal titolo La statua di Nabuccodonosorre ed il
sassolino. Dialogo politico-morale (Napoli, Tip. G.
Carluccio). Altro non era che una rivisitazione sotto
forma di dialogo tra il sassolino ed il colosso, del
sermone tenuto nella Cattedrale di Ostuni sei anni
prima e che gli era costato l’arresto perché «le passioni nel loro bollore sono capaci di grandi eccessi». Il testo era rimasto «seppellito» per lungo tempo e venne riproposto - come scriveva il Roma - dopo che il tempo aveva «espletato il tutto» e, soprattutto, dopo che altri
predicatori avevano
fatto ricorso alle stesse metafore (in particolare, nel 1865, Carlo Maria Curci, 18101891). Il pamphlet si apre, infatti, con una citazione
eloquente (DUPANLOUP, La convenzione del 15
settembre e l’enciclica dell’8 dicembre, Firenze,
1865), che facciamo nostra: «appunto perché niuno
più vi pensa io ne voglio parlare».
6
Speciale
MAGGIO
2012
G
NUOVI VERTICI PER IL PARCO DUNE COSTIERE E “BORGOSTUNI”
R
vo, riflessioni di un filosofo ed azione coreograiulia Anglani, già Assessore comunafica interpretata da bambini e anziani.
le all’Ambiente, è stata nominata PreSei stata in passato assessore all'Ambiente.
sidente del Parco regionale delle Dune
Come preservare il delicatissimo ecosistema
costiere, che si estende sul nostro territodel nostro territorio, che lo rende unico? Inirio. Il predecessore Gianfranco Ciola ha
ziative come campi da golf o nuovi resort riassunto invece l’incarico di Direttore del
schiano di metterlo in pericolo?
Parco.
Va subito premesso che il Parco è e sarà sempre
Abbiamo rivolto tre domande alla nuova
un ecosistema ad alta naturalità e questo è un
Presidente:
principio totalmente condiviso, quindi la sua difeIl Parco delle Dune costiere è stato fisa non può essere messa in discussione sia per
nora una scommessa vinta. Quali sagli enti pubblici territorialmente interessati che
ranno i tuoi primi impegni da presidenper i vari operatori economici della nostra regiote per proseguirne le attività?
Giulia Anglani
ne. Il futuro delle loro attività dipenderà dalla loro
Mi rendo perfettamente conto di quanto
sia complessa e delicata la gestione di un Parco Regio- capacità di rispettare l’unicità e la bellezza del Parco. Va
nale. “L’eredità” che mi lascia Gianfranco Ciola, il Presi- anche detto, però, che questo meraviglioso patrimonio nadente uscente, agronomo e grande esperto in sviluppo turalistico possiede, al suo interno, diverse tipologie di hasostenibile, è per me una responsabilità enorme. Il fatto, bitat con altrettanti gradi di protezione. L’area B non è la
poi, che la mia nomina sia stata voluta dai tre enti dell’As- stessa cosa di un’area D, per esempio. Si dovrà, quindi,
semblea Consortile, Comune di Ostuni, di Fasano e Pro- conciliare la conservazione delle aree significative per la
vincia di Brindisi, ma, in primis, dal nostro Comune, nella salvaguardia degli habitat comunitari, assicurare un sistepersona del Sindaco Domenico Tanzarella, è per me si- ma di accessibilità equo e sostenibile ma, al tempo stesso,
curamente un’importante attestazione di stima e di fiducia salvaguardare le attività produttive e migliorare le condia cui cercherò sempre di essere all’altezza… e poi le sfi- zioni di sostenibilità ambientale. Proprio a tal fine, stiamo
portando avanti un utile confronto, come ti dicevo, con gli
de mi piacciono!
Stiamo lavorando insieme a tecnici ed esperti per redige- operatori del settore (il prossimo incontro si prevede il 28
re il Piano del Parco, strumento che disciplinerà l’organiz- di questo mese). Finora, devo dire, sono stati incontri imzazione generale del territorio, vincoli, sistemi di accessi- prontati alla massima fiducia reciproca e nei comuni probilità veicolare e pedonale, sistemi di attrezzature e ser- grammi. Da tali assemblee verrà fuori un percorso condivizi. In questa prima fase, stiamo coinvolgendo, in una viso che porterà alla redazione del Piano.
serie di assemblee partecipate, i gestori di strutture com- Quest’ultimo, vorrei ricordare, seguirà un iter burocratico
merciali e di stabilimenti della costa da Torre San Leonar- che prevede la concertazione degli Enti locali interessati,
do a Torre Canne, per ascoltare le loro esigenze e le loro della Regione Puglia e dell’Ente Parco, alla fine del quaproposte. Io credo molto nella partecipazione diretta e de- le, tale Piano avrà effetto ad ogni livello e sostituirà i piamocratica alla gestione della cosa pubblica. La mia espe- ni paesistici, i piani territoriali o urbanistici ed ogni altro
rienza di Assessore all’Ambiente, come tu ricordavi, mi ha strumento di panificazione. Quindi, per quanto riguarda
lasciato questo “imprinting”, Agenda 21 e il Piano di Azio- l’eventuale, (giustamente) paventata minaccia ambientane Ambientale lo testimoniano. Abbiamo avuto con gli le, penso che con questo metodo di corale partecipaziooperatori del settore già un paio di incontri presso la Ca- ne non ci siano, almeno per il momento, i presupposti per
essere pessimisti.
sa del Parco, l’ex stazione di Fontevecchia.
Nei prossimi giorni, saremo impegnati anche in due im- Uno dei fiori all'occhiello dell'attività del parco sono le
portanti progetti legati alla valorizzazione del Parco. Il pri- attività formative per i più giovani. Come le proseguimo, è il progetto “Biolage ama l’olio” promosso dalla Fe- rete nell'estate e nel nuovo anno scolastico?
derParchi- EuroparcItalia e Matrix Biolage (Gruppo L’ Di iniziative dedicate alle scolaresche ed ai giovani appasOreal) con la collaborazione del Parco delle Dune Costie- sionati di natura, ne ho trovate tante già avviate e molte alre. Tale progetto (di cui si può trovare tutto il materiale in- tre sono in cantiere. Mi riferisco per esempio, alla campaformativo sul nostro sito) sostiene la tutela e la valorizza- gna di educazione ambientale sul corretto uso delle risorzione degli olivi secolari pugliesi e del loro straordinario se idriche. A scuola con le 4 “A”: acqua, ambiente, agricololio. Attraverso un prodotto cosmetico di altissima qualità tura, alimentazione. Il primo appuntamento ha coinvolto le
a base di olio biologico del Parco, il nostro logo e il nostro scuole elementari, i prossimi due riguarderanno l’Istituto
olio saranno presenti nei numerosi saloni della Matrix- Agrario “Pantanelli” e la Scuola Media “S.Giovanni Bosco”. Inoltre, il 13 maggio, è prevista la passeggiata nei
Biolage di tutta Italia.
Un altro interessante evento legato al Parco, che avrà prati del Parco per conoscere il mondo delle farfalle (Masnelle prossime settimane risonanza nazionale, è il proget- seria Fontenuova); il 20 maggio, escursione in compagnia
to artistico promosso dal Teatro Pubblico Pugliese in col- di asinelli ( Masseria Casaburo); il 26 maggio, con Slow
laborazione con la compagnia toscana Virgilio Sieni, il Food, una passeggiata per scoprire e degustare i prodotti
22, 23 e 24 giugno prossimi: “Dialoghi sul corpo”, un ori- locali (Centro Ippico Parco di Mare); il 27, passeggiate a
ginalissimo viaggio attraverso tre luoghi diversi all’interno piedi e in bicicletta (nello stesso Centro Ippico) e il 3 giudel Parco delle Dune Costiere, Lamacornola, Masseria gno in masseria tra fiocchi di lana e antichi sentieri (MasGiummetta e Masseria Scategna, con camminamenti del seria Scategna).
pubblico verso il luogo dell’evento, danza e musica dal vi- …e questo è solo l’inizio!
N
E cosa si farà, chiediamo per
innovate le cariche nel“destagionalizzare” l’offerta turil’Associazione “Borgo
stica, come si dice con brutta, ma
Ostuni”: Angelo Carella ha
efficace parola?
passato il testimone a Gior“Intanto- conclude Bagnardi- non
gio Bagnardi, 44 anni, titolapossiamo destagionalizzare se
re del Bed & Breakfast Nonnon sappiamo far bene il normana Isa. Vice presidente è
le lavoro stagionale; poi cercheRoberto Marino (“Piazzetta
remo, con il coinvolgimento attiCattedrale”), segretaria Anvo e dinamico di tutti gli interesna Lisa Clarizia (“Sondemar
sati, di tracciare le migliori diretViaggi”) , tesoriere Paola
trici per il futuro, richiedendo e
Asciano (“Masseria Asciaproponendo attivamente cura e
no”) consiglieri sono Peppipromozione del territorio, iniziatiD’Alò
(“Ceramiche
no
ve efficaci e attenzione a tutte le
D’Alò”) Mirko Ciaccia (“Poridee e le proposte”.
ta Nova”), Adriano Zaccaria
Giorgio Bagnardi
F.S.
(“Caffè Garibaldi”).
Giorgio Bagnardi è stato il
pioniere dei “Bed & Breakfast” nel territorio di
Ritorna il 18 maggio presso l’Hotel Monte
Ostuni, cura questa attività da più di dieci anni
Sarago l’appuntamento di alta formazione
e dispone ora di collaboratori con la stessa tiche ha per obiettivo l’individuazione delle
pologia di offerta ricettiva in diversi punti della
nuove strategie commerciali e di marketing
città: è una formula riuscita che coinvolge i
territoriali per combattere la crisi. Una sola
clienti in un “passaparola” positivo e a larghisgiornata dedicata a comprendere il cambiasimo raggio: i suoi ospiti sono arrivati anche
mento del mercato, rivolta a operatori della
dalla Nuova Zelanda e dal Sud America.
ricezione alberghiera, in particolare hotel
“Le armi per vincere la complessa battaglia del
manager, revenue manager e marketing maturismo- dice Bagnardi- sono la diffusione delnager, ristoratori, gestori stabilimenti balneale informazioni, la cordialità, il mettersi a diri, guide turistiche, servizi turistici, amminisposizione, la socializzazione e la coralità nelstratori enti pubblici, dirigenti del settore turile proposte, tutto valore aggiunto che si può
smo amministrazioni pubbliche, responsabili
raggiungere con la collaborazione tra gli opepro loco, e uffici di informazione turistica, deratori, senza che vi sia inutile e dannosa comstination marketers e giovani in fase di forpetizione”.
mazione, desiderosi di acquisire nuove com“Un’altra cosa importante- continua Bagnardipetenze.
è uscire dal vittimismo: lamentarsi inutilmente
Informazioni al numero 347 4772529
e per principio non aiuta nessuno”. Anche la
professionalità è molto importante in un campo nel quale certi operatori improvvisati possono fare moltissimi danni: “In una competizione ormai mondiale- sottolinea Bagnardi- il nostro meraviglioso territorio non può “viaggiare
da solo”, ma deve essere proposto con professionalità e cura dei nostri clienti. La soddisfazione (anche quella economica) per l’esercente proviene dalla soddisfazione della cliente”.
In seguito all’incontro con gli operatori avvenuto dopo l’istituzione della tassa di soggiorno è
stato istituito un “tavolo tecnico” di consultazione permanente fra operatori e pubblica amministrazione. Lascia perplessi il fatto che
questo passo avvenga soltanto ora, quarant’anni dopo il lancio turistico di Ostuni.
“La collaborazione con le istituzioni è ovviamente importantissima- afferma Bagnardi- ed
ha già portato a risultati utili in periodo pasquale; turisti ed operatori hanno visto il nostro
“Trullo” in Piazza e ne hanno ricavato indicazioni molto significative. Il nostro prossimo impegno è la stabilizzazione dell’Infopoint, per la
prossima estate e non solo”.
Il Parco delle Dune a un passo dalla certificazione di Ginevra Viesti
ei giorni 26 e 27 marzo il Parco delle Dune Costiere ha ricevuto la visita del verificatore che Europarc Federation, la Federazione dei Parchi europei, ha inviato perché esaminasse il lavoro finora
svolto per l’ottenimento della Carta Europea Turismo
Sostenibile.
La Carta non è né un marchio né un’etichetta biologica ma è la strategia che Europarc ha creato affinché le aree protette, gli attori locali e i rappresentanti del settore turistico abbiano maggiore contezza del
mercato in cui operano, potendo così incoraggiare
un turismo orientato verso uno sviluppo sostenibile
che tenga in debito conto sia le caratteristiche ambientali, sociali e culturali dell’ambiente che i bisogni
dei residenti, delle imprese e dei turisti.
Per presentare la propria candidatura a Europarc il
Parco, a partire dallo scorso anno, ha istituito e gestito dei forum in cui sono stati coinvolti, oltre alle istituzioni locali, gli operatori turistici e agrituristici, i titolari degli stabilimenti balneari, le associazioni culturali e ambientaliste e le cooperative che erogano servizi turistici.
Nel corso del primo forum e dei conseguenti incontri
tematici, i nostri operatori hanno ipotizzato quali potessero essere i “Punti di forza” e i “Punti di debolezza” del nostro territorio. Le loro osservazioni sono state poi confrontate con i dati emersi dal Rapporto Diagnostico relativi al turismo, all’economia, alle caratteristiche demografiche ed ambientali dell’area parco
e dei comuni ad esso limitrofi.
A seguito dell’analisi congiunta e condivisa di questo
documento, gli stakeholders sono stati in grado di affiancare ai 10 principi previsti dalla CETS (ne citiamo
solo alcuni: lavorare in partnership, garantire ai visitatori un elevato livello di qualità durante tutte le fasi
della loro visita, promuovere i prodotti locali, ecc.),
degli obiettivi specifici. Questi hanno rappresentato
delle vere e proprie linee guida nella successiva ste-
sura di azioni “nominative” - nel senso che ad ognuna di queste corrispondono nome e cognome di chi
si impegna a realizzala - con relative modalità e costi. Questa fase di progettazione ha dato vita al cosiddetto Piano d’azione.
L’ultima fase della Carta è stata la sottoscrizione degli impegni presi da parte del Parco e degli operatori
e l’invio del fascicolo a Europarc che, una volta esaminata la candidatura, ha mandato il proprio verificatore a visitare l’area protetta.
Grazie ad un fittissimo calendario di appuntamenti,
Josep Maria Prats i Santaflorentina ha potuto osservare le diverse realtà di cui è composto il Parco per
poi, con le carte alla mano, poter interrogare l’Ente
sui “Punti di forza” e i “Punti di debolezza” emersi dai
forum.
Le osservazioni del Dr. Prats hanno riguardato alcune
tra le problematiche con cui il nostro turismo prevalentemente balneare si scontra da tempo, quali l’accessibilità e la forte pressione antropica sulle spiagge nei
mesi estiviche, sebbene siano particolarmente sentite
a livello locale, hanno comunque carattere regionale
(si veda, ad es., il “Piano regionale delle coste” previsto
dalla
l.r.
17/2006 concernente la “Disciplina della tutela e
dell’uso della costa”). Il Parco, a
tal proposito, ha
già da tempo
avanzato
delle
proposte in collaborazione con la
Società STP della
Provincia di Brindisi per intensificare il servizio di
trasporto pubblico lungo tutto il proprio tratto di costa
che va da Torre Canne a Torre San Leonardo, al fine
di ridurre la circolazione e la sosta di autovetture lungo il litorale anche grazie al potenziamento del sistema infrastrutturale di mobilità lenta.
È stata prevista, inoltre, la possibilità di offrire un servizio navetta speciale, con possibilità di musica e intrattenimento a bordo, in occasione di San Lorenzo e
Ferragosto, notti in cui tutto il lavoro di tutela e salvaguardia delle coste vieneinvalidato da una fruizione
massiccia e senza controllo. L’iniziativa è rivolta soprattutto ai giovani affinché adottino dei comportamenti più responsabili e rispettosi dei fragili equilibri
ambientali indispensabili alla conservazione dei nostri litorali sabbiosi.
La visita del verificatore è proseguita con una conferenza con gli organi di stampa tenutasi presso il Palazzo di città alla presenza: del presidente del Parco,
Dr. Gianfranco Ciola e del direttore Ing. Federico Ciraci; del Sindaco del Comune di Ostuni, Avv. Domenico Tanzarella; della Responsabile CETS Federparchi - Europarc Italia, Dr.ssa Stefania Petrosillo e di
Mattia Carbonara e della Dr.ssa Maria Pia Antonucci
per la Regione Puglia.
L’evento principale
di questa due giorni
di visita è stato l’incontro presso la
masseria Oasi San
Giovanni Battista
con i titolari delle
masserie,
delle
strutture agrituristiche, degli stabilimenti balneari del
Parco e con le associazioni impegna-
ti nell’attuazione della CETS.
Qui gli operatori del Parco hanno potuto trarre le conclusioni di un percorso durato ben 8 mesi. In quest’occasione il Dr. Prats ha anticipato una delle considerazioni contenute nella relazione finale che presenterà a
Europarc relativa al successo che i forum e gli incontri tematici previsti dalla Carta hanno riscosso. L’esito
positivo degli incontri, secondo il verificatore, ha avuto due ragioni di fondo: l’essere itineranti e l’essere
partecipativi. In una giungla di operatori senza volto,
l’invito ai forum è stato accolto dagli operatori come
una possibilità di conoscere il proprio “vicino di casa”
e seduti in cerchio, col Parco come mediatore, condividere i propri problemi, scambiarsi opinioni, idee oltre
che il proprio know-how.
La Responsabile CETS Federparchi, Stefania Petrosillo si è complimentata, infine, col Parco delle Dune
per l’ottimo lavoro condotto insieme, sottolineando
come la forza di questo territorio risieda in una biodiversità che non è solo quella immediatamente visibile agli occhi, osservando i nostri meravigliosi prati in
fiore o le distese di olivi secolari, ma è una biodiversità prettamente umana, fatta di persone tanto diverse ma tutte accomunate da un profondissimo amore
per la propria terra. È in questo senso che va letta la
CETS che, pur essendo uno strumento europeo, è
stata concepita in maniera tale da essere malleabile,
sapendosi adattare perfettamente alle peculiarità e
alle esigenze dei differenti parchi europei che vi hanno aderito.
Ogni scorcio del vostro territorio - ha affermato il Dr.
Prats - è talmente bello che merita di essere tutelato.
Voglio concludere la mia visita con l’auspicio che anche il Parco delle Dune Costiere possa rientrare tra
le 100 aree protette certificate in tutta Europa e che
tutte le azioni e i propositi che sono stati inclusi nella Carta siano realizzati nei prossimi 5 anni con lo
stesso entusiasmo con cui sono stati ideati.
7
Attualità
MAGGIO
2012
I FORZATI DI INTERNET
di Franco Sponziello
Con questo numero comincia la sua collaborazione con il giornale il dott. Franco Sponziello, psicologo,
che affronterà via via vari temi importanti di questo complesso settore, cercando di fornire spiegazioni
concrete e diradare difficoltà che spesso compromettono la qualità della vita anche nelle nostra città e
nelle nostre famiglie. I lettori possono intervenire inviando le proprie considerazioni al giornale [email protected] o tramite e-mail (a [email protected]
I
nternet è entrata ormai di fatto nelle nostre abitudini già da diversi anni. Non va demonizzata, in
quanto contribuisce a veicolare cultura e informazione, a facilitare la comunicazione, a dar voce a chi altrimenti non ne avrebbe. Ma è anche, purtroppo, terreno fertile per nuovi tipi di dipendenze psicologiche. Siamo (e in quale misura), dipendenti da Internet? Parrebbe proprio di si. Non tutti, ovviamente.
Nemmeno la maggior parte di noi, è chiaro. Ma per
alcuni sembra che la Rete sia diventata ormai una
vera e propria ossessione, dalla quale è impossibile
fare a meno.
La prima indagine scientifica sulle dipendenze da Internet, risale al 1996-98 e si deve a Kimberly Young,
psicologa canadese, ma fu un suo connazionale, lo
psichiatra Ivan Goldberg che nel 1995, per fare uno
scherzo ad alcuni suoi colleghi che si scambiavano
opinioni scientifiche in un sito web, individuò i criteri per la diagnosi dell’Internet Addiction Disorder
(IAD, disordine o disturbo da dipendenza da Internet). Il dr. Goldberg venne letteralmente subissato da
richieste di aiuto da parte di moltissime persone che
si erano riconosciute nella descrizione dei sintomi
che qui riassumo:
Tolleranza:- la necessità di aumentare il tempo di
collegamento in Internet.
Astinenza: dopo la cessazione o la diminuzione si
sviluppano, in un arco di tempo variabile da diversi
giorni a un mese, due o più dei seguenti sintomi:
- Fantasie e sogni su Internet
- Pensieri ossessivi focalizzati su cosa sta succedendo in Internet
- Ansia- Agitazione psicomotoria
- Movimenti volontari e involontari di typing con le
dita
I
- Uso di Internet per alleviare la sindrome di astinenza
Questi sintomi causano danni a carico della sfera sociale, occupazionale e/o in altri importanti ambiti
della vita di relazione e sono spesso sottovalutati e
minimizzati («posso smettere quando voglio»).
In Italia fu lo psichiatra Tonino Cantelmi (2000), a
studiare per primo la IAD: è da sottolineare che al
tempo della ricerca effettuata dalla Young e da Cantelmi, il fenomeno era, per così dire, limitato ai computer fissi, quelli di casa o dell’ufficio per intenderci. Il boom di Internet anche sui telefonini e il proliferare dei social networks (Facebook, Twitter), ha
fatto sicuramente aumentare il rischio di dipendenza,
in quanto ci si può connettere in qualsiasi momento
e ovunque. Ciò può comportare una sorta di falsa attribuzione positiva, associando l’assenza di cavi, a
un senso di libertà, dunque di mancanza di vincoli e
di negatività. Inoltre, il conformismo tipico dell’era
che stiamo vivendo, può condurre a giustificare
aprioristicamente l’attaccamento morboso al cellulare («tanto ce l’hanno tutti») e a ragionare per schemi
tribali (ricordo con simpatia l’espressione strabiliata
di una cliente, quando venne a conoscenza che non
posseggo un profilo su Facebook).
Un interessante quesito è: l’uso di internet è più “nocivo” nelle grandi città, o nei piccoli centri (vedi
Ostuni), proprio a causa della carenza in questi ultimi, di occasioni di incontro? Continueremo ad analizzare il problema nelle sue diverse implicazioni:
dipendenza da cyber-relazioni (chat, social networks), da gioco d’azzardo (cyber-gambling), da
shopping compulsivo, information overloading (eccesso di informazioni) o addirittura cyber-sesso.
Intanto sarò lieto di rispondere a eventuali quesiti
che vorrete porre.
Ilaria, Rocco e le mura imbrattate
laria ama Rocco: o almeno il 7 febbraio 2011 questa era la dichiarazione che la giovanissima faceva al suo altrettanto giovane compagno! Questo é
scritto con lo spray sul marciapiede di viale Oronzo Quaranta, ma la telenovela graffitaria non finisce
qui: prosegue ancora per circa 50 metri in un crescendo di amenità ove si riconosce una scarsa predisposizione per le cosidette buone letture, la conseguente difficoltà di elaborare una pur elementare
forma di pensiero e infine una sconsolante e drammatica sintassi.
Ora dico, va bene che cuore è facile rimarlo con
amore ma, miei giovani graffitari, visto che volete
lasciare un segno del vostro passaggio e che ci volete informare, nostro malgrado, della vostra attività ormonale, metteteci un poco di impegno e almeno non cadete nella banale sciatteria del lessico
canzonettaro.
Io non conosco questi due novelli Romeo e Giulietta, che reputo giovanissimi per la loro incoscenza,
maleducazione e colpevole superficialità, il danno
che hanno arrecato ad un luogo pubblico è grave e
la eventuale, anche se remota, possibilità della totale cancellazione dei loro graffiti comporterà da
parte degli uffici predisposti, esborso di denaro dal-
Una nuova forma di vita o un lampione di Viale
Oronzo Quaranta
le casse del Comune. Non li conosco dunque ma
non sono diversi da tanti loro coetanei: non hanno
rispetto per il bene pubblico e credo che nessuno,
a loro insegnato, né in famiglia né a scuola, i fondamentali di comportamento nella società che un tempo si chiamava Educazione Civica.
Ma torniamo nel luogo del "misfatto" quel viale
Oronzo Quaranta che poi viale non è, mancando
totalmente di alberi, arbusti, aiuole e di qualsiasi altro componente arboreo che, di fatto, avrebbe giustificato la corretta definizione topomastica: definirlo passeggiata o corso credo che corrisponda a
quello che poi è realmente, un gradevolissimo luogo di incontro adatto per qualsivoglia appuntamento. È un posto che trasmette al passante forte emozioni e lo trasporta in altre epoche: lo stradone lastricato con chianche gira attorno a bastioni intervallate da torrioni imponenti di origine federiciane,
poi angioine in ultimo aragonesi, dalla parte opposta la vista sulla campagna prima e poi in fondo il
mare. È difficile non essere coinvolti, e mi capita
spesso di vedere, negli assolati meridiani estivi,
viaggiatori provenienti dalle terre nordiche abbagliati, stravolti, dalla luce e dalla bellezza di queste
antiche pietre. Dobbiamo, per dovere di osservatore, far notare lo stato di estrema incuria e abbandono nel quale giace il tutto: dai lampioni ormai in condizioni obsolete con i vetri delle lanterne tutti, e dico tutti, in frantumi, i cavi dei collegamenti elettrici a
vista alla portata di chiunque, con grande pericolo
specialmente per i bambini e addirittura l'edera
rampicante che negli anni si è avviluppata sugli
stessi creando effetti tipo day after o città abbandonata dopo la peste di epoca medioevale! E che dire delle finestre in anticorodal, dei portoni abusivi
(spero) delle modifiche edilizie dei privati a danno
delle pietre antiche, a quando le parabole satellitarie sui balconi (anche questi abusivi, spero) e a tutto quello che l'ignoranza di molti e l'ignavia di tutti
permette di esistere? Siamo partiti dai graffiti di
adolescenti pieni di ormoni e altrettanto scarsi di intelletto e siamo arrivati al malgoverno della cosa
pubblica: non vi è differenza, anche chi mal amministra è stato adolescente! Al fine voglio ricordare
che le scritte fatte con lo spray di color nero sulle
chianche di viale Oronzo Quaranta sono ancora
ben visibili dopo un anno e mezzo, studi approfonditi in merito stimano la loro resistenza agli agenti
atmosferici dai 10 ai 20 anni, invito, perciò, chi di
dovere a prenderne visione entro tale termine.
IL PASSATOR CORTESE
T
Ostuni città a fumetti
orna "Ostuni: una città a fumetti": da giovedì 10 a domenica 13 maggio, per la terza edizione della manifestazione su fumetti, cartoni animati e giochi, la "Città
Bianca" diventerà a colori grazie alla presenza di esperti, grandi fumettisti, laboratori formativi e feste in piazza
dedicate al vastissimo mondo dei comics. Infatti, nelle
mostre che verranno proposte al pubblico nel Chiostro
del Comune, si va dal cinquantenario dei "Beatles" con
i fumetti a loro dedicati in tutto il mondo, al ricordo a fumetti di Lucio Dalla, dalla satira politica (con le vignette
di Enzo Farina) a Snoopy, dalla storia del giocattolo al
centocinquantenario dell'Unità d'Italia, dalle frasi d'autore illustrate alla vita a fumetti di Don Tonino Bello.
L'iniziativa è supportata dall'Assessorato alle Attività
produttive del Comune di Ostuni, il cui titolare, dott. Nichi Lo Tesoriere, ha per primo creduto nelle potenzialità
del settore per un ulteriore lancio del territorio ostunese, ed è organizzata da Fioriverdi (Lecce) di Claudio Procopio, con la collaborazione del Rotary Club Ostuni-Valle d'Itria-Rosa Marina, presieduto da Carmen Nacci.
Prestigiosi ospiti degli eventi saranno: Federica Salfo, disegnatrice Disney e Geronimo Stilton, che ha
realizzato, tra l'altro, un bel fumetto sull'olio degli olivi millenari di Ostuni; Gallieno Ferri, ideatore con il
compianto Sergio Bonelli, del personaggio di Zagor, del quale ha disegnato per 51 anni tutte le copertine; Luca Raffaelli, giornalista di "Repubblica", massimo esperto italiano di fumetti e cartoni animati.
Coinvolti negli appuntamenti anche l'Agesci (Associazione Guide e Scout) e il PAM (Programma alimentare mondiale) delle Nazioni Unite: saranno presentati i fumetti loro dedicati. Venerdì 11 e sabato 12 nel
pomeriggio le attività si trasferiranno presso il Parco avventura "Ciuchino Birichino" aperto pochi giorni fa
nelle colline tra Ostuni e Cisternino.
Una piccola sorpresa riguarderà anche il grande pittore Onofrio Bramante, le cui gigantesche opere adornano il Palazzo comunale; la carriera dell'artista verrà ripercorsa in un'altra veste.
Piazza della Libertà verrà animata la sera di venerdì 11 con i "Cartoni in maschera" di DJ Davidino, e la
sera di sabato 12 dal gruppo di musica popolare "Gli sventurati". Infatti, in occasione della mostra mercato su fumetti e giochi che verrà proposta al pubblico nei tre giorni di manifestazione, verrà anche esposto un fumetto su "La notte della Taranta".
Domenica 13 al mattino "Festa della mamma a fumetti" gara a quiz tra le mamme con premi per la loo
conoscenza degli eroi dei loro figli, e laboratori con gli artisti Niku Nazaj, Stella Nacci e Serena Bagnardi, che rappresenterà con altri la scuola di fumetti "Lupiae Comix" di Lecce.
Incontri con i fumettisti vi saranno anche in locali come il Carpe Diem, H24, Mona Lisa Cafè e Casbah.
F.S.
Calendario appuntamenti
• Venerdì 11 maggio, ore 18:00 Auditorium Biblioteca Comunale
ATTIVITA' CULTURALI UNITRE - Prof.ssa Vito Antonio LEUZZI, Direttore IPSAIC Puglia “PERCORSI
MIGRATORI: PUGLIA EUROPEA 1946-1973”
• Intensa attività per l'associazione musicale “Antonio Legrottaglie": sabato 12 maggio alle 20, nella
Chiesa della Madonna del Pozzo, un concerto in onore della Madonna e per tutte le mamme, con il coro degli adulti e quello dei bambini (la "Schola cantorum" del III Circolo Giovanni XXIII).
• Venerdì 18 maggio, ore 18:00 Auditorium Biblioteca Comunale
ATTIVITA' CULTURALI UNITRE - Prof.ssa Eugenio IMBRIANI, Docente di Antropologia Culturale Università del Salento “I BENI CULTURALI IMMATERIALI: DA FOLKLORE A PATRIMONIO”
• Domenica 20 maggio pomeriggio il Bar Kennedy organizza a Viale Pola la 3ª edizione della Festa del
Gelato artigianale con animazione e spettacolo
• Venerdì 25 maggio, ore 18:00 Auditorium Biblioteca Comunale
ATTIVITA' CULTURALI UNITRE - Prof.ssa Angela MANGIAFICO, Docente di Latino e Greco Licei Classici “LA TORMENTATA SCIENZA ELLENISTICA: DA ARCHIMEDE A IPAZIA”
• Sabato 26 alle 20, nella Chiesa della Madonna del Carmine, nuova edizione del Premio di solidarietà
in onore di Antonio Legrottaglie, giovane musicista ostunese scomparso nel 2001. I nomi dei ragazzi premiati, appartenenti alle due scuole medie cittadine, con le motivazioni del premio, verranno resi noti durante la serata. La Confraternita della Madonna del Carmine ha contribuito all'ammontare della somma
da destinare ai premiati.
• Venerdì 8 giugno, ore 18:00 Auditorium Biblioteca Comunale
ATTIVITA' CULTURALI UNITRE - “OMAGGIO A LUCIO DALLA, POETA DELLA MUSICA” a cura dei
proff. Giovanni FRANCIOSO e Lorenzo MARSEGLIA
L E T T E R E A L D I R E T TO R E
Un pensiero per una strada: via “La Panoramica”
Caro Direttore,
da gran tempo vado riflettendo, anche quando sono fuori percorso, sulla condizione viaria di quella bretella stradale che, salendo dal raccordo SS. 16 verso Viale Pola, consente di evitare agli automobilisti
l’intasato Corso Mazzini. È un tratto obbligato per i mezzi non autorizzati e ottativo per gli altri.
È un tratto in salita, più o meno impegnativo con curve a panorama mozzafiato sul nostro Centro Storico e il mare all’orizzonte accarezzato dalla selva argentea degli ulivi plurisecolari. Una selva “in estinzione” se ancora si consentirà lo sterminio del nostro monumento arboreo e culturale sacrificato sull’altare di insediamenti distonici con l’ambiente e con la vocazione turistica della nostra cittadina.
Ebbene, detto tratto si snoda con una serie di curve piuttosto impegnative ed in salita, illuminato con
pali metallici posizionati lungo la banchina e “mimetizzati” dal color ruggine che da tempo li sta rodendo. Essi si trovano pressoché sull’asfalto, stretti da muri a secco ed erbacce.
Negli ultimi tempi uno di essi fu investito da un povero malcapitato automobilista e danneggiato in modo grave (il palo), tanto che l’Enel, o chi per esso, dovette sostituirlo. Al suo posto uno nuovo; grigio,
un tantino più visibile.
Non passarono che pochi giorni ed anche quest’ultimo subì la stessa sorte. Un altro malcapitato, ma, in
verità, meno violento col palo, che ne conserva, per memoria, i segni.
E non finisce qui!
Più in alto, all’altezza dei numeri civici dirimpettai 2 e 3 e a venti metri dall’angolo Viale Pola – Via F.
Rodio, ve n’è uno, direi quasi al centro della strada (privata?) che costeggia dalla parte Nord il “palazzone” vituperato da ostunesi e non, ben mimetizzato dalla ruggine, da una fioca lampada che ne falsa
la presenza.
Anch’esso è stato preso di mira e più volte.
Caro Direttore, Ti prego, passa a chi di dovere l’idea che una pennellata di semplice calce bianca, un
cartello “pali in banchina”, come in tratti stradali anche a noi vicini, solleverebbe da gravi responsabilità quanti preposti al bene della Comunità.
Grato, saluto.
DINO MONTANARO
8
solidarietà
MAGGIO
2012
A
RELAZIONE SULLA RECENTE
MISSIONE SO.SAN. IN TANZANIA
veva solo pochi anni mio figlio
Francesco (per me Ciccio)
quando veniva nel “lettone” e voleva gli raccontassi una storia…. Ma
un padre come me, cos’altro poteva
inventarsi, se non una missione in
Africa di noi due, lui ormai grande e
chirurgo, allo scopo di aiutare i “negretti” che soffrono? Così, con il
classico “c’era una volta”, il racconto iniziava e terminava sempre a lieto fine, mentre nel frattempo il piccolo si era addormentato!
Sono passati più di vent’ anni da allora, ed oggi, grazie alla SO.SAN.,
l’organizzazione del Lions Club
“Solidarietà sanitaria ONLUS” , ed
a Salvatore Trigona, sua insuperabile guida, quella fiaba è diventata realtà.
Siamo partiti il 7 marzo da Roma, in cinque: noi
due, Salvatore, capo – squadra encomiabile(irascibile quanto basta: q. b.!), l’ oculista Tommaso
Dragani e la strumentista di sala operatoria Sandra Cecchini. .
Dopo un lungo viaggio, che prevedeva uno scalo
nel Qatar a Doha e dopo un volo sull’ Oceano Indiano con un “trabiccolo” molto danzante nell’ aria
afosa ed umida, eccoci finalmente nell’ isola di
Mafia, vero paradiso terrestre dal punto di vista naturalistico. Ma noi non siamo qui come turisti: il
nostro compito è ben altro! Così, prima di tutto, visita all’ ospedale. Qui ci siamo sentiti cadere le
braccia: non v’ era nulla! La mancanza di igiene e
l’ abbandono regnavano dappertutto. Se fosse stato possibile, avremmo ripreso il primo aereo per
tornare immediatamente indietro; invece la testardaggine e la costanza, soprattutto di Salvatore, che
ha ripreso pazientemente i contatti con il sindaco,
il direttore sanitario ed amministrativo, i medici ed
il personale tutto dell’ ospedale, hanno reso possibile il miracolo. Dopo un weekend di grandi pulizie, la riparazione di strumenti, a suo tempo donati dalla SO.SAN. e poi abbandonati, e dopo un’ attenta e meticolosa organizzazione, lunedì 12 marzo si è iniziata un’ attività intensissima, ovviamente gratuita, che ha comportato, anche se in pochi
giorni (fino cioè al venerdì successivo, quando siamo partiti per il rientro), 300 visite oculistiche, con
distribuzione di altrettanti occhiali, 50 visite chirurgiche, 8 interventi chirurgici (tra cui un tumore
del testicolo, una voluminosissima ernia inguino –
scrotale ed una ernia congenita in un bambino di
nove anni). Siamo partiti, lasciando a malincuore
una nota di 16 pazienti da operare! Speriamo quanto prima. Purtroppo, non abbiamo potuto, per carenza di attrezzature, sottoporre ad intervento chirurgico, una giovanissima donna affetta da tumore
dell’ ovaio, che abbiamo però inviata, a spese della SO.SAN., in un altro ospedale della Tanzania,
LAUREE
Seconda laurea di
PIERANGELO BUONGIORNO
Nel 2004 si è laureato in Lettere classiche presso
l’Università di Lecce; quattro anni dopo ha conseguito il Dottorato di ricerca in Storia antica (Diritto Romano) presso l’Università di Bari. Nel 2010,
con la sua monografia sull’attività normativa e
giudiziaria del Senato nell’età di Claudio è risultato vincitore dell’VIII Premio romanistico internazionale “Gerard Boulvert”.
Il 19 aprile scorso ha conseguito una seconda laurea in Giurisprudenza riportando il massimo dei
voti con lode, presso l’Università di Bari, discutendo una tesi in Storia del Diritto italiano intitolata “Aquilia agere, riflessioni sulla responsabilità
extracontrattuale dall’Alto Medioevo ai cultori
del diritto naturale”, relatore il Ch.mo Prof. Gianfranco Liberati.
Il papà Cesare, la mamma Maria Teresa D’Amico,
la sorella Annalisa esprimono le loro felicitazioni
per il raggiungimento di questo ulteriore traguardo.
* * *
Martedì 27 marzo 2012 nell’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari, Facoltà di Scienze Politiche, alla bella età di 69 anni ha brillantemente conseguito la laurea in Sociologia della conoscenza
più grande e più idoneo, anche se piuttosto lontano; per le stesse ragioni, non è stato possibile approfondire le indagini in un uomo di circa 60 anni,
verosimilmente affetto da carcinoma del colon. A
questo proposito, vorrei notare come, paradossalmente, in una realtà come questa (che con difficoltà stiamo cercando di dipingere, ma la realtà è
sempre superiore a qualsiasi descrizione), nella
quale domina la miseria più “nera”, la sanità è a
pagamento, ragion per cui quasi nessuno ha i mezzi per pagare le cure e spesso neppure quelli per i
necessari spostamenti, il più delle volte affrontati a
piedi con disagi enormi, coprendo distanze di molti chilometri ed avendo in cambio livelli di assistenza assurdi in un qualsiasi paese civile.
In conclusione, per noi neofiti, Tommaso, Francesco (Ciccio) ed io, è stata un’ esperienza indimenticabile. Per tutto il gruppo, cui si è aggiunta con
entusiasmo una volontaria italiana conosciuta lì e
subito cooptata nella SO.SAN. (Amanda Pallotti),
la missione ha avuto un risvolto francamente positivo; perciò, lungi dall’ abbandonare al suo destino
l’ isola di Mafia, il convincimento di tutti, che riporteremo all’ interno della SO.SAN. e di tutto il
Lions Club International, è che l’ ospedale dell’
isola vada potenziato, e, con esso, tutte le strutture
correlate, come la scuola, che si occupa di bambini e che fa capo alle suore
le quali, tra l’ altro, ci hanno squisitamente ospitato.
Questo è vero lionismo! Non parolaio e salottiero,
ma reale e concreto!!!
Roberto Calamo Specchia
LIONS CLUB OSTUNI HOST
LUIGI MORO
discutendo la tesi: «Il potere legittimo in Max Weber».
Relatore: Chiar.mo Prof. Franco CASSANO
Anna Rita, felice che il marito ha conseguito la seconda laurea, con gioia lo annuncia a parenti ed
amici.
Luigi ha voluto dedicare la tesi di laurea al giovane figlio Davide Beniamino, rivolgendogli il seguente aforisma: “Tutti i frutti della propria costanza non hanno tempo, come il rimettersi in discussione”.
* * *
Mercoledì 28 marzo 2012 nell’Università Commerciale “Luigi Bocconi” di Milano, Facoltà di
Economia, al termine del Corso di Laurea Specialistica in Amministrazione, Finanza Aziendale e
Controllo, si è laureata
KATHERINE ZURLO
discutendo la tesi: «Il pricing delle polizze directors & officers applicato alle banche: un’analisi
empirica delle determinanti».
Relatore: Chiar.mo Prof. Emanuel BAGNA
I genitori Stellina e Benedetto, il fratello Angelo,
la sorella Rossella ed i nonni Rosa ed Angelo for-
A
AIRC: AZALEA DELLA RICERCA
nche quest’anno la
Festa della mamma vede impegnata
l’AIRC (Associazione
italiana per la ricerca
sul cancro); infatti, domenica 13 maggio in
oltre tremila piazze italiane saranno distribuite piante di azalea, divenuta simbolo di questa giornata e del sostegno dei cittadini in favore della ricerca sui
tumori.
Lo spazio pubblico della nostra città destinato a quest’attività è come sempre Piazza Italia, di fronte alla
scuola elementare “Pessina”, dove, fin dalle prime ore della giornata, saranno impegnati numerosi volontari, pronti a ricevere il contributo dei sostenitori, che ci auguriamo generoso e puntuale come sempre.
N
“Marinai d’Italia”
e ANLAIDS
ei giorni dal 7 al 9 aprile l’Associazione nazionale marinai ha collaborato con l’ANLAIDS (Associazione nazionale per la lotta contro
l’Aids) distribuendo piantine bonsai allo scopo di raccogliere fondi destinati alla ricerca scientifica, per nuove metodologie in campo farmacologico e biologico attinenti la prevenzione, la diagnosi e la cura dell’Aids.
Hanno partecipato all’attività il presidente cav. Domenico Palmisano, il
suo vice Giacomo Miccoli, i consiglieri Domenico Delgrosso e Francesco
Laporta, le patronesse Rosa Nigro e Tonina Francioso. Gli scopi prefissati dalla manifestazione sono stati ampiamente conseguiti; infatti tutti i
bonsai avuti in consegna sono stati distribuiti con il relativo materiale.
S
abato 19 e domenica 20 maggio, si
rinnoverà l’appuntamento con la
campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Abbiamo riso per una cosa seria”.
Anche OVCI, socio della FOCSIV promotrice a livello nazionale dell’iniziativa, allestirà i suoi banchetti davanti all’ingresso delle parrocchie della Vicaria
di Ostuni e proporrà l’acquisto di alcune scatole di riso. I proventi raccolti andranno a supportare i progetti relativi ad attività di erogazione di servizi socio-sanitari a Khartoum (Sudan) dove l’Organismo
profonde da anni il suo impegno a favore della popolazione con disabilità.
L’invito è pertanto rivolto ai tanti che vogliano, come ogni anno, riconfermare la propria attestazione di
solidarietà e a quanti vogliano unirsi a sostegno dell’iniziativa.
ANGELA ANGLANI
mulano affettuose congratulazioni per il traguardo
raggiunto con l’augurio che sia l’inizio di un avvenire radioso e ricco di realizzazioni.
* * *
Mercoledì 28 marzo 2012, nell’Università degli
Studi “Aldo Moro” di Bari, Facoltà di Medicina e
Chirurgia, con la votazione di 110/100, ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia
ADRIANA ISABELLA CAVALLO
discutendo la tesi clinico-sperimentale dal titolo:
«Le fratture laterali del collo femorale in osteoporosi: importanza della sintesi con augmentation biologica osteoinduttiva».
Relatore: Chiar.mo Prof. Biagio MORETTI
Correlatore: Chiar.mo Prof. Donato VITTORE
I genitori Maria e Giulio, la sorella Sara felici del
traguardo raggiunto, augurano di tutto cuore che
questo sia il punto di partenza per un futuro gioioso e ricco di concrete e autentiche realizzazioni a
beneficio di sé e della collettività.
* * *
Lunedì 23 aprile 2012, nell’Università Cattolica
del Sacro Cuore, Sede di Piacenza, Facoltà di Giurisprudenza, al termine del Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza, con 110/110 e lode, si è
laureata
FABIANA POMES
discutendo la tesi: «I Delicta Graviora riservati
alla competenza della Congregazione per la Dottrina della Fede».
Relatore: Chiar.mo Prof. Romeo ASTORRI
L’affezionata amica Carmela Giannotti, nel felicitarsi con i genitori Piero e Rosa Pomes, si congratula e gioisce con Fabiana per lo straordinario risultato raggiunto e augura un futuro brillante e radioso.
* * *
Martedì 24 aprile 2012 presso il Politecnico di Milano, Facoltà di Ingegneria Industriale, ha brillantemente conseguito la Laurea Specialistica in Ingegneria Energetica, il giovane
PIERPAOLO PIGNATELLI
discutendo la tesi: «Analisi di scenario energetico
per la Sardegna: situazione attuale, previsione futura e possibili alternative di sviluppo sostenibile».
Relatore: Chiar.ma Prof.ssa Emanuela COLOMBO
Correlatore: Chiar.mo Prof. Riccardo MEREU
I genitori Pasquale ed Angela, il fratello Antonello,
i nonni Nuccio e Caterina e gli zii, nell’augurare al
neo dottore un avvenire ricco di soddisfazioni, con
grande gioia partecipano a parenti ed amici.
9
RICORDI
Il
MAGGIO
2012
Q
Attività del Gruppo di
Volontariato Vincenziano
di Ostuni
uesto è il ricordo di un Amico: di un amico di tutta la comunità, non solo cittadina, che
con la sua scomparsa ha perso un valido dirigente, un uomo lungimirante e soprattutto
una di quelle persone che conoscevano l’arte di vivere insieme agli altri.
Mimino Putignano ci ha lasciato il 2 aprile scorso a 66 anni, colpito da una grave malattia che
non gli aveva tolto il suo proverbiale attivismo; io e molti della mia generazione lo ricordiamo
come il buon professore di Storia dell’Arte del Liceo, l’accompagnatore prezioso del viaggio
in Grecia dell’ultimo anno; nel nostro tessuto economico Mimimo era stato un abile coordinatore ed organizzatore di numerose iniziative, fino ad ottenere numerosissime cariche dirigenziali: presidente della Cantina cooperativa De Laurentis, presidente del Gruppo Azione Locale (GAL) Alto Salento, presidente della Banca di Credito cooperativo di Ostuni.
Nel 1994-1998 fu Assessore nella prima amministrazione Cirasino, nel quadriennio successivo Consigliere comunale. Un’intera e purtroppo ancora breve vita passata ad individuare,
affrontare e risolvere i vari e molteplici problemi dell’agricoltura e del territorio, due aspetti
della realtà che amava e tutelava moltissimo.
Alla moglie e ai due figli giungano le condoglianze della redazione del giornale.
G.V.V. di Ostuni ha svolto il proprio impegno associativo con l’assistenza religiosa e formativa del Rev. Mons. Don Cosimo Argentieri, il quale evidenzia sempre la forza della preghiera e dello spirito di gruppo nel servizio della carità.
La carità non è solo condivisione e partecipazione alla vita e ai problemi degli altri,
ma anche alle loro gioie. Non ci si può fissare alcun limite, per cui è necessaria una
educazione continua alla carità cristiana, che deve essere “mirata” e svolta con differenti modalità di approccio, ma sempre con discrezione e senza ostentazione.
Le socie hanno partecipato ad assemblee statutarie regionali che si sono tenute a Selva di Fasano, Lecce, Martina Franca; ai convegni provinciali di Brindisi, Francavilla
e Ostuni e ad una interessante conferenza svoltasi a Brindisi da S.E. Mons. Mariano
Crociata, Segretario Generale della C.E.I. sul tema: “A quale vita buona educare oggi?”. Inoltre non sono mancate riunioni di preghiera, incontri con altre associazioni
di volontariato presenti sul territorio, allo scopo di confrontarsi su obiettivi comuni,
difficoltà e realizzazioni.
Tali eventi sono stati fruttuosi sia di rafforzamento dell’identità vincenziana, secondo il dettato evangelico, sia di aggiornamento teorico e pratico su nuovi progetti e
strategie, che impegneranno le istituzioni e il mondo del volontariato per fronteggiare le complesse problematiche della società di oggi con nuove categorie di poveri.
Il G.V.V. di Ostuni ha supportato, in particolare, gli assistiti bisognosi di costose cure mediche e di delicati interventi chirurgi fuori sede, per cui è stata necessaria una
oculata gestione finanziaria per affrontare spese impreviste. Le entrate sono pervenute da offerte di privati cittadini e di alcuni enti e dall’organizzazione di eventi ricreativi di beneficenza. Frequenti le visite domiciliari non solo agli assistiti, ma anche a
consorelle e ad altre persone, sofferenti per varie cause. Le giovani universitarie del
Volontariato Vincenziano, coordinate dalla socia Angela Ciola, hanno svolto attività
ricreative per i bambini delle famiglie assistite e di conforto, anche in allegria, per gli
anziani ospiti di case di riposo.
Il 28 novembre 2011, durante il Convegno provinciale, svoltosi ad Ostuni presso il
Centro di Spiritualità “Madonna della Nova”, il gruppo si è arricchito di tre nuove
consorelle: Prof.sse Maria Calabrese, Rosa Lapadula e Sandra Tanzarella che hanno
preso impegno, assumendo volontà attiva, spirito di iniziativa e capacità organizzativa nell’onorare il loro “Atto di impegno” a favore delle persone meno fortunate.
ITALIA GIOVENE
DEFUNTI
E’ deceduto a Bologna
FRANCO CAVALLO
18 agosto 1940
4 aprile 2012
13.4.2012
Dopo molte sofferenze e amorevolmente assistita, è volata in
Cielo
Il suo sorriso sarà sempre vivo nel cuore
di chi le ha voluto bene e la sua luce illuminerà costantemente il cammino del marito Enzo e quello di tutti i suoi cari.
RONZINA TURCO
infermiera
8 maggio 2012
CARMELO PACIFICO
Sentiamo che il
tuo cuore, silenzioso e muto,
non palpita più
quando siamo
vicini a te, ma
non ci stanchiamo mai di esortare il Divino
Amore affinché
tu, dal Cielo dove eternamente risiedi, volgi la tua attenzione su di noi, orientando la benevolenza
della Vergine Maria verso chi, con tanta
fede nasconde il tuo dolce ricordo.
Tua moglie Lucrezia, i tuoi figli e gli amati nipoti.
Ha lasciato nella rassegnata costernazione
la sua sposa Rosa ed i figli Franco e Roberto con le rispettive mogli Caterina e Rosalba.
E le due sorelle Lina e Carmela.
Ma ha colto nello stupore gli amici: tanti. E
tutte le persone che con lui,nei lunghi anni di
attività professionale, hanno avuto modo di
avvicinarlo e conoscerlo.
Avvicinare il dottor Labate era un momento di
gioia, se non di conforto. Non soltanto come direttore della
Banca di Sconto e Deposito, prima e dell’Agricoltura poi. Infondeva fiducia, suscitava coraggio, leniva ferite.
Era un uomo d’altri temopi, si direbbe, ma ancorato nel suo
presente, consapevole delle difficoltà altrui, buon cireneo in
cammino con chi era nel bisogno.
Uomo del sacrificio, che capiva chi a lui si rivolgeva con speranza. Uomo rigoroso nell’adempimento del proprio dovere,
amato dai suoi dipendenti cui si rivolgeva come ad amici.
ANNIVERSARI
23 maggio 2011
Papà,
vigila sul nostro
futuro, permettendoci di conservare quella coerenza nei valori che ci hai trasmesso, quale esempio di
correttezza, laboriosità e onestà, nel rispettoso legame alla Mamma
16.5.2002
16.5.2012
I tuoi figli
LUCREZIA
BARLETTA GRECO
2.6.2002
6.2012
10° anniversario della morte di
RICCARDO
APRILE
Papà, ogni
momento
avverto il
tuo sguardo sopra di
me; intuisco il tuo
pensiero
che guida i
miei pensieri; sento
il tuo cuore che batte con il mio nel
ricordo di mamma e Peppino.
Natalia
6.6.2005
Da sette anni vive nella Pace Eterna
6.6.2012
Uomo lineare e limpido sul piano morale, competente come non molti nel campo dell’Economia.
Un pilastro sicuro in tutti i Consigli di amministrazione in cui veniva chiamato come revisore dei
conti.
In particolare, da volontario, in quello del Villaggio
SOS in cui per oltre trent’anni ha esercitato il suo
ruolo ponendosi ad esemplare testimonianza di
quanti da lui apprendevano l’arte del gestire
un’Amministrazione. E non solo.
Anche all’Autorità ecclesiastica ebbe a dire il suo
sì allorquando l’Arcivescovo del tempo Mons. Todisco lo chiamò nel Consiglio di amministrazione
della Fondazione “Madonna Pellegrina”.
E non si sottrasse neppure, sempre gratis et amore, quando
i politici lo nominarono membro del Consiglio di Amministrazione del nostro Ospedale civile. Eravamo negli anni Sessanta.
Lungo sarebbe l’elenco dei suoi impegni in tanti altri settori:
dalla Cantina Sociale, all’Università delle Tre Età ed altro.
Da tutti stimato, amato e rimpianto.
Per i nostri tempi, un uomo singolare; d’altri tempi, appunto.
D.M.
23 maggio 2012
16.5.2011
16.5.2012
Ricorre il 1° anniversario della morte di
Un anno fa, all’età di 98
anni, volò in Cielo
Il tuo ricordo è sempre vivo tra noi;
grazie per aver lasciato in noi un modello di vita onesto e virtuoso. Continui
a vivere nel cuore di quanti ti hanno
amato e conosciuto.
I tuoi amati figli e i tuoi diletti nipoti
Mamma,
da un anno sei scomparsa
dai nostri occhi ma la tua
memoria è rimasta nei nostri e continuiamo a volerti bene come quando eri tra noi.
VINCENZO
LAVOLTA
Una S. Messa di suffragio verrà celebrata martedì 22 maggio, alle ore
19,00, nella Chiesa parrocchiale di
Santa Maria Madre della Chiesa.
25 maggio 2001
GRAZIA
TAGLIENTE
I tuoi figli Pasqualina, Maria, Martino, Nicola e Mimina, il genero Oronzo e le nuore Caterina ed Antonietta, ti ricordano a parenti ed amici.
25 maggio 2012
Ricorre l’11° anniversario della morte di
Sono trascorsi dieci anni da quando sei volata via.
Lo sgomento ed il dolore di allora hanno lasciato il
posto ad una malinconia dolce e ad una profonda
gratitudine nei confronti della vita per il privilegio
di averti avuta.
Nonostante il tempo passato tu e papà continuate
ad essere il pilastro della nostra famiglia, esempio
di forza e rigore cui ci ispiriamo nei momenti di stanchezza e sconforto.
Continueremo a pregare per te, perché tu possa godere in eterno della gloria
di Dio, certi che rimarrai a noi stretta in questo abbraccio dolce senza fine.
Cara zia,
sono passati due anni, che, però, non hanno spento la sofferenza e il dolore per la tua mancanza.
Sei nel cuore di quanti ti hanno conosciuta, apprezzata e amata come donna, come amica e come infermiera.
Una zia speciale, amorevole e sempre presente. Ci hai sostenuto e aiutati
ed hai condiviso con noi grandi gioie, ma anche profonde sofferenze. Pregherò per te, sempre.
Grazie zia non ti dimenticherò mai,
tua nipote Marianna
8 maggio 2008
Dott. NICOLA LABATE
FRANCO
LATERZA
Nel 2° anniversario della scomparsa di
Ricorre l’anniversario della morte di
All’alba di 2 aprile 2012 si è spenta la non
breve esistenza del
È deceduto lasciando nel dolore
i propri cari
in Blasi
13.4.2010
Ricordo del dott. Nicola Labate
9 settembre 1922
21 marzo 2012
IOLANDA
PADOVA
Lo partecipano la moglie Fanny, le sorelle Anna, Lillina e il cognato Pippo.
RICORDO DEL PROFESSORE PUTIGNANO
La tua famiglia
FELICE
GHIONDA
sarto
Le preghiere che costantemente vengono
rivolte al Signore perché
possa averlo con sé non
riescono a cancellare il dolore
che ancora pervade coloro che gli vollero bene.
La sua anima volteggia fra i ricordi mai spenti.
La moglie Giovanna, il figlio Gianni con Antonella ed il piccolo Simone lo custodiscono nel proprio cuore.
Una Santa Messa in suo suffragio verrà celebrata mercoledì 6 giugno 2012, alle ore 19,00, nella
Chiesa di San Luigi Gonzaga.
12.5.2003
GIUSEPPE
SETTEMBRINI
Priore della Confraternita di S. M. della Stella
Concedi, o Signore, il dono della vita con Te al nostro fratello Giuseppe, per tanti anni Priore diligente e devoto della Confraternita “S. Maria della
Stella”. Il bene che ha operato sia esempio e conforto per la sua famiglia e per quanti in terra lo hanno conosciuto, stimato ed
amato.
La moglie Ziella Santoro, i figli Gino e Patrizia, Maria e Ciccio, la sorella
Ziella, i cognati ed i nipoti, lo ricordano a parenti ed amici.
12.5.2012
CRISTINA
MELPIGNANO
vedova Rizzo
Cara mamma, sono passati nove anni
da quando ci
hai lasciato.
Sei stata per
noi un dono
del Signore,
la mamma
ideale
che
ognuno avrebbe desiderato.
I tuoi figli Carmela, Luca e Tonino con
Caterina, insieme ai tuoi nipoti Domenico con Monica, Cristina e Giuseppe ti
vogliono bene.
21 aprile 2002
Per te
21 aprile 2012
N.H. DR. GLICERIO
CAMPANELLA
La ragione ancor non accetta pur dopo dieci anni!
Se mi volto non ci sei… e lassù… dove sei?
Le albe arrivano, la luce viene, guardo fuori e bagliori giocano tra i rami… TE non vedo!
Le emozioni ballano nel cuore e accanto ti sento, sì,
come i primi tempi belli, innamorati; da lassù però
non mi giunge il tuo “sorriso“ ed io resto qui a vivere questo stupido film che è la vita; è per quella
fosco liana “celeste illusione di amorosi sensi“ che
tu sopravvivi in noi!
In eterno resterà il nostro «ti vogliamo bene ».
È possibile ci comprenda da lì dove ti trovi?
Accogli l’affetto, fuoco d’AMORE da moglie
ADA, i figli EVITA-MARIA e ADAM, da ANJA e
i due stupendi nipotini gemelli RAMON e DELIA.
10
CRONACA
BREVE
MAGGIO
2012
CALCIO
Il
L’Ostuni vince il campionato di 1ª Categoria
e riparte dalla Promozione di Tonino La Centra
9 maggio 2011
si concludeva il
campionato di serie D e l’Ostuni
Sport, ultimo in
classifica retrocedeva in Eccellenza. Con la retrocessione nella serie inferiore si concludeva l’esistenza della squadra
giallo-blu. Il glorioLa formazione dell’Ostuni Sport nella partita Ostuni-Altamura 2-0
so Ostuni sport,
che nessuno era più in grado di gestire per A.S.N.M. Ostuni 1-4; 4ª: A.S.N.M. Ostunii forti debiti accumulati, non si iscriveva al Castellaneta 2-1; 5ª: Real Sibillanocampionato di Eccellenza 2011/2012 e A.S.N.M. Ostuni 1-2; 6ª: A.S.N.M. Ostunipertanto veniva radiato. Dopo 65 anni Molfetta sport 4-1; 7ª: Lizzano-A.S.N.M.
scompariva dalle scene calcistiche regio- Ostuni 2-3; 8ª: A.S.N.M.Ostuni-Pro Gioia
1-1; 9ª: Bitetto-A.S.N.M.Ostuni 1-2; 10ª:
nali e nazionali.
Ma Ostuni non poteva rimanere senza cal- Gravina-A.S.N.M.Ostuni 0-0; 11ª: A.S.N.M.
cio.Il manto erboso di via Ceglie doveva Ostuni-Calcio Palagiano 4-0; 12ª: Pro Poliospitare una compagine calcistica e anco- gnano-A.S.N.M.Ostuni 2-1; 13ª: A.S.N.M.
ra una volta, il primo cittadino di Ostuni, il Ostuni-Capurso 2-0; 14ª: Altamura CalcioSindaco avvocato Domenico Tanzarella, A.S.N.M.Ostuni 0-2; 15ª: A.S.N.M.Ostunigià calciatore degli anni ’70, con l’aiuto del- Paolo VI 2-0; 16ª: A.S.N.M.Ostuni-Sport
l’avvocato Luca Marzio, ex presidente del- Noci 1-0; 17ª: Real Modugno-A.S.N.M.
l’Ostuni sport, porta il titolo del Montalbano Ostuni 0-1; 18ª: A.S.N.M.Ostuni-Santeracalcio a Ostuni per disputate il campiona- mo 1-1; 19ª: Castellaneta-A.S.N.M.Ostuni
to di Prima categoria 2011/2012. La nuova 2-0; 20ª: A.S.N.M.Ostuni-Real Sibillano
società denominata A.S.N.M.Ostuni inseri- Bari 3-1; 21ª: Molfetta sport-A.S.N.M.Ostuta nel girone B disputa un campionato ec- ni 1-1; 22ª: A.S.N.M.Ostuni-Lizzano 3-1;
cezionale,tanto da meritarsi, dopo 30 esal- 23ª: Pro Gioia-A.S.N.M.Ostuni 3-3; 24ª:
A.S.N.M. Ostuni-Bitetto 1-0; 25ª: A.S.N.M.
tanti partite, il passaggio in Promozione.
Ma l’avventura dell’A.S.N.M.Ostuni non si Ostuni-Gravina 1-1; 26ª: Calcio Palagianoferma alla conquista del campionato. Do- A.S.N.M Ostuni 0-4; 27ª: A.S.N.M.Ostunimenica 6 maggio sul campo neutro di Ter- Pro Polignano 8-2; 28ª: Capurso -A.S.N.M.
lizzi pur disputando una gara ad alto livello Ostuni 1-1; 29ª: A.S.N.M.Ostuni-Altamura
nella finale di Coppa Puglia contro la Nuo- calcio 2-0; 30ª: Paolo VI-A.S.N.M.Ostuni
va Daunia, pur dominando e colpendo per 3-3.
CLASSIFICA
due vote i pali della porta della squadra avversaria, non riesce ad aggiudicarsi la Ostuni 68 - Castellaneta 67 - Altamura 61 prestigiosa coppa, viene sconfitto per 1-0 Noci 52 - Capurso 48 - Bitetto 45 - Modugno 42 - Molfetta 39 - Gravina 38 - Lizzano
uscendo dal campo barese a testa alta.
I risultati dell’Ostuni: 1ª giornata: Sport No- 38 - Sibillano 34 - Paolo VI 31 - Santeramo
ci-A.S.N.M. Ostuni 1-2; 2ª: A.S.N.M. Ostu- 30 - Pro Gioia 28 - Palagiano 27 - Polignani-Real Modugno 2-1; 3ª: Santeramo- no 21.
CALCIO A 5 SERIE C2 GIRONE C
Torneo “Città di Ostuni”
C
resce la curiosità e l’interesse nella città bianca per conoscere i nuovi talenti del calcio italiano. Tutto pronto per la IX edizione del «Torneo Città
di Ostuni» riservato alle formazioni Primavera.La consueta kermesse giovanile, tra le più importanti in Italia, si disputerà dal 12 al 18 maggio prossimo.
Immutata anche quest’anno la formula con otto squadre suddivise in due gironi. Il gruppo A sarà composto da Milan, Cagliari, Lecce e Brindisi; nel raggruppamento B sono state inserite Napoli, Reggina, Bari e la Rappresentativa Ostuni. Quattro gli impianti di gioco chiamati ad ospitare le gare della manifestazione. Oltre al «Comunale» di Ostuni, fulcro dell’evento, il «Franco Fanuzzi» di Brindisi, il «Giovanni Paolo II» di Francavilla Fontana, ed il «Comunale»di San Pancrazio.
Prima partecipazione in questo torneo per la Reggina. Torneranno, quest’anno, ad essere protagoniste in Puglia le selezioni di Milan e Napoli. La rappresentativa locale, anche in questa nona edizione, sarà sotto l’attenta guida di
una coppia che ha dato tanto al calcio giovanile italiano: Paolo Berrettini sarà infatti il responsabile dell’area tecnica e Mimmo Caso il capo allenatore. Il
match inaugurale, che si disputerà al Comunale di Ostuni sabato 12 maggio
alle 10, 30, vedrà confrontarsi il Milan allenato da Aldo Dolcetti, ed il Cagliari di Gianluca Festa. Prima dell’avvio ufficiale del torneo ci sarà una cerimonia di premiazione. All’interno dell’aula magna del Jean Monnet di Ostuni prevista la partecipazione di autorevoli personalità del panorama calcistico internazione. Tra gli ospiti illustri, Andrea Abodi presidente della Lega di serie B e
Filippo Galli, responsabile del settore giovanile del Milan. Riccardo Bigon, direttore sportivo del Napoli, riceverà il premio «Leonardo Mondadori» come
miglior dirigente sportivo dell’anno. Riconoscimenti anche all’ex arbitro internazionale Emidio Morganti ed al vicedirettore del Corriere dello Sport Stefano Agresti. Ad uscire vincitrice nell’ultima edizione di questo importante torneo la Lazio di Alberto Bollini.
. . . L O S C U D O H A N O TAT O
VILLANOVA DI OSTUNI - Ogni medaglia, per quanto bella e di valore
possa essere, contiene inesorabilmente il proprio rovescio che, normalmente, è di poco valore o, come si direbbe in dialetto: “fasce schife”.
E noi di esempi di rovesci di medaglie, ovvero di luoghi “ca fàchene propria schife” in Ostuni, ne avremmo da descrivere in grande quantità: per ora
parliamo di Villanova: è notorio che si tratta di una località turistica di grande pregio turistico e paesaggistico ma… Cominciando dal “Castello”, che
non vede una sua riutilizzazione concreta ed è abbandonato e pericolante anche se è sempre una costruzione storica affascinante. Il problema per noi
grave, lo si avverte nel momento in cui si si percorre il retro del “Castello”:
all’altezza del naso, l’aria è irrespirabile, “nauseabonda” e, con il caldo che
si avvicina la situazione peggiorerà il piano stradale risulta impercorribile a
partire dai cassonetti della spazzatura, fino al molo di ponente: è inspiegabile il fatto che ad un certo punto finisce l’asfalto e, da anni, la strada è lasciata “al naturale” e, d’estate, basta una sola auto per sollevare tanta di quella
polvere da fare concorrenza alla …sabbia del deserto.
Risultati della 30ª giornata: Sammichele-Rutigliano 7-2; Cocoon Fasano-Messapia 2-3;
Real Five Ostuni-Ginosa 5-7; Futsal Francavilla-Atletico Putignano 10-3; New Team Putignano-Thuriae 4-9; Martina-Cisternino 2-4; Palagiano-Taranto 5-6; Virgiliana BrindisiAtletico Fasano 6-1.
CLASSIFICA
Rutigliano 71 - Thuriae 64 - Messapia 61 - Taranto 60 - Virgiliana 59 - Atletico Putignano 51 - Cisternino 50 - Martina 48 - Team Ginosa 45 - Sammichele 44 - Team Putignano 30 - Francavilla 28 - Real Five Ostuni 27 - Atletico Fasano 27 - Cocoon Fasano 15
-Palagiano 10.
RUTIGLIANO promosso in Serie C1.
Il
Notizie flash
di Danilo Santoro
dott Francesco Zaccaria è il nuovo Presidente della
Banca di Credito cooperativo di Ostuni: Zaccaria era
vice presidente nella gestione dello scomparso prof. Cosimo Putignano, che ricordiamo in altra pagina. L'assemblea dei soci, tenutasi il 6 maggio, ha eletto anche
un nuovo componente del Consiglio di amministrazione,
il dott. Angelo Argentieri di Brindisi. Al nuovo Presidente
auguri di buon lavoro.
***
rima la Santa Messa, poi il furto. Protagonista un’anziana settantenne incensurata, A.T. Dopo la funzione nella Chiesa dei Santi Medici la donna si è impossessata di un fonte battesimale , nascondendolo all’interno di un lungo cappotto. Grazie anche all’ausilio delle immagini degli impianti di video sorveglianza, installati nei pressi della Chiesa, si è riusciti a risalire all’identità della donna. Nella sua abitazione, poi, la perquisizione conseguente ha consentito ai poliziotti di recuperare
l’oggetto sacro. Domenica 29 aprile un increscioso episodio nella Chiesa di san Luigi: una donna di Martina
Franca di 43 anni, L.M., ha fatto irruzione nella Messa
delle 10.30 dando in escandescenze e urlando frasi
sconnesse. La donna ha rovesciato il crocifisso, costringendo il celebrante Don Luigi a interrompere la celebrazione ed a far intervenire i sanitari del 118.
***
restauro la Chiesa di San Francesco, in Piazza della Libertà: il distacco di alcuni frammenti della facciata ha accelerato le procedure previste per la ristrutturazione, così il notissimo edificio accanto al Comune è
ora circondato da antiestetiche, ma ovviamente utilissime, impalcature.
***
P
In
D
isavventura in pieno mare per un yacht partito da Villanova. Il tempestivo intervento di un gommone, fortunatamente in zona in quegli istanti è risultato di vitale
importanza per due i due uomini a bordo del «Peter
Pan», il nome dell’imbarcazione, affondato nei presi del
sito archeologico di Egnazia.
***
mministratori contro l’ Asl di Brindisi. I sindaci di
Ostuni, Fasano e Cisternino, insieme agli Assessori
ai servizi sociali dei rispettivi Comuni, rumoreggiano
contro l’Azienda Sanitaria Brindisina. «Prendiamo atto
con stupore e con indignazione del fatto che a distanza
di circa due anni dal bando regionale non è ancora possibile liquidare il contributo a chi ne ha diritto, a causa di
misteriosi ed incomprensibili impedimenti alla convocazione della Unità di Valutazione Multidimensionale
(UVM) da parte del Distretto Socio-sanitario, la quale deve valutare il livello di gravità della disabilità, necessaria
per completare la graduatoria degli aventi diritto. Si tratta di una responsabilità gravissima da parte della Asl, del
Direttore Generale e del Direttore del Distretto. È l’ora chiedono a gran voce i tre rappresentanti istituzionali che ciascuno assuma chiaramente le proprie responsabilità e venga allo scoperto: non è possibile né tollerabile attendere ulteriormente. Prima di intraprendere altre
strade, i sindaci si augurano perciò una celere, concreta
ed operativa risposta”.
***
ddio al Difensore Civico. Così come previsto infatti
dal decreto "Mille Proroghe" questo istituto cesserà
ogni servizio. E così anche nella Città bianca l’ avv. Mario Monopoli, ultimo titolare dell'ufficio dopo Franco
Grande e Nicola Santoro, ha terminato di prestare soccorso alle sempre più numerose richieste dei cittadini. A
breve saranno così chiusi gli uffici di Palazzo San Francesco, dove il difensore civico svolgeva la sua funzione
di intermediario tra le esigenze della collettività e la Pubblica Amministrazione.
A
A
L’ a n g o l o d e l l a p o e s i a
E' stata rinviata a giovedì 17 maggio, alle 17, nell'Auditorium del Liceo Scientifico, la premiazione del terzo concorso di
poesia intitolato alla memoria di Antonio
Sallustio, che vedrà coinvolti i giovanissimi poeti dei due licei cittadini. Della commissione giudicatrice fa parte anche la
prof. Maria Menna Colacicco, apprezzata
autrice di poesia e narrativa: pubblichiamo la sua poesia "A mamma mia" dedicandola a tutte le mamme delle quali nel
mese di maggio si celebra la festa.
A MAMMA MIA
Di te ricordo il candido bucato
dal buon profumo di sapore antico
e la lisciva che spargeva intorno
la calda sua fragranza di pulito.
Ricordo il mio giardino dell’infanzia,
il sole che giocava a rimpiattino,
vicino al muro c’erano le rose,
cantava nel suo nido l’uccellino.
Cantava … e tu cantavi una canzone
languida e dolce,piena di malia.
Col canto rallegravi il tuo lavoro …
Com’eri bella … Eri mamma mia!...
Al sole sciorinavi il tuo bucato,
all’ombra del gran gelso lo piegavi.
Nei panni che crocchiavano di fresco
Scaglie di luce e sole conservavi!
Io ti guardavo ed ero intimorita.
Di incanto piena e piena di magia
uscita tu sembravi dal mio libro
lasciato aperto sulla scrivania.
Nelle fiabe del libro sei tornata.
Quanto mi manchi dolce amica mia!
Sommesso e silenzioso il pianto scende …
Com’eri bella … Eri mamma mia!
Mensile Cattolico d'Informazione
Anno XC - Numero 5 - MAGGIO 2012
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Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n° 46)
Art. 1, comma 1, S1/BR - Filiale di Brindisi
Aut. Filiale Poste Brindisi - Pubbl. inf. 45%
S
***
tasera mi butto: incursione notturna conclusasi con
un volo di oltre 11 metri per Antonio Gianfreda, ventisettenne ostunese su cui pende ora una denuncia a
piede libero per furto. Il giovane, insieme forse ad altre
due persone, è riuscito ad introdursi nell’edificio in Corso Vittorio Emanuele, dove sono situati gli uffici della
Polizia Municipale e degli assessorati al Turismo e al
Commercio. Ignoti gli obiettivi della banda. L’allarme è
stato lanciato da una pattuglia della Polizia Municipale.
Tempestivo l’intervento degli agenti del Commissariato
di Polizia. Mentre un uomo è riuscito a sfuggire, Gianfreda ha trovato una via di fuga improbabile, lanciandosi nel vuoto da oltre 11 metri. Miracolosamente salvo, il
ventisettenne ha subito fratture multiple con una prognosi di 30 giorni. Lunedì 7, inoltre c'è stata una nuova
rapina al CUP, Centro prenotazioni dell'Ospedale di
Ostuni: nel marzo scorso i ladri agirono di notte, questa
volta il rapinatore solitario è giunto armato alle 16, facendosi consegnare il denaro in cassa.
***
inaugurazione ufficiale della Fondazione Dieta Mediterrane è avvenuta il 20 aprile scorso, e vi hanno
partecipato i soci, le autorità e tutti i sostenitori della
Fondazione. Durante l'inaugurazione, è stata presentato l'articolo "Bioavailability and metabolism of bioactive
compounds in food" dal Dr. Francisco Tomàs-Barberan
del Consejo Superior de Investigacion Cientificas (CEBAS) di Murcia, Spagna. Il Prof. Gaetano Crepaldi, presidente della Fondazione, ha presentato ufficialmente le
attività presenti e future della Fondazione Dieta Mediterranea. Sono intervenuti il Direttore del Dipartimento di
Medicina del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Condorelli, il Presidente della Provincia di Brindisi Ferrarese e il Sindaco di Ostuni Tanzarella. I partecipanti hanno
visitato la nuova sede, prossima alla fine dei restauri: lo
splendido palazzo Tanzarella nel centro di Ostuni.
L'
Direttore Responsabile: Ferdinando Sallustio
Redazione
Enza Aurisicchio - Dino Ciccarese - Gianfranco Ciola
Domenico Colucci - Paola Lisimberti
Gianmichele Pavone - Alfredo Tanzarella jr.
Hanno collaborato a questo numero:
Angela Anglani - Gianfranco Aurisicchio
Roberto Calamo Specchia - Michele Carriero
Stefano Cavallo - Italia Giovene
Tonino La Centra - Giacomo Mindelli
Dino Montanaro - Domenico Moro
Giuseppe Peccarisi - Roberta Rodio
Danilo Santoro - Franco Sponziello - Ginevra Viesti
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Foto della testata:
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LO SCUDO maggio 2012 - Arcidiocesi di Brindisi