AGESCI SICILIA
01/12/2012-02/12/2012
dalle 18.00 alle 16.00
Sede: Messina
CONSIGLIO REGIONALE
Tipo di riunione:
Responsabili Regionali
Riunione indetta da:
Responsabili Regionali
Conduttore/moderatore:
Addetto al verbale:
KETTY PULEO
Presenti e ruolo
Ospiti/osservatori:
VEDI ALLEGATO
Argomenti in discussione
N
ARGOMENTO
1
momento formativo sul progetto del capo e sul “Tirocinio e percorso Formativo del IR FC
Capo”
2
Aggiornamenti vari su lavori a cura del comitato regionale
A) percorso di verifica del progetto regionale
B) data per la tavola rotonda sui beni confiscati alla mafia
C) documento area metodo sulla famiglia (Convegno Capi novembre 2011)
D) convegno nazionale fede del novembre 2013 a Catania
E) problematiche nella compilazione nomine a capo.
F) Proposta di Mazara del Vallo per il consiglio regionale di giugno 2013
3
Chiamate al servizio per i ruoli di incaricato e incaricata regionale RS, Incaricata
all’organizzazione e incaricata regionale EG
4
Situazione economica della cooperativa “la nuova zagara”
RR
5
Verifica eventi area metodo
ICM e
branche
6
Route nazionale RS
CCGG
Not
e:
CHI
RR
DETTAGLIO ARGOMENTI
ARGOMENTO 1
L’intervento viene supportato da una presentazione video. Partendo da quello che è l’iter
formativo di base, la formazione del singolo continua con la formazione permanente, lungo tutto
questo cammino il progetto del capo assume rilevante importanza.
Il percorso formativo di base inizia di sicuro con il Tirocinio, in merito a questo è in stesura il
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manuale sul “ Percorso del Tirocinio” nel quale sono evidenziati chi deve fare e cosa.
La zona nel percorso del Tirocinio dovrebbe informare sia i CG che i Tirocinanti sul percorso che
l’associazione sta facendo in merito, evitando così ripetizioni tra gli eventi regionali e quelli di
zona.
Segue la lettura del documento (approvato al Consiglio Generale del 2011) relativo agli ambiti
che si occupano del tirocinante senza escludere quello che ciascun ambito dovrebbe fornire come
crescita la tirocinante. Nel percorso del tirocinio la zona è un ponte tra il gruppo e l’associazione,
di certo è il luogo dove parlare di dinamiche che richiedono un tempo per metabolizzare molto
più lungo, nonché tematiche che non vengono trattate nei campi di formazione ( CFT e CFM).
Problema che assilla l’associazione è la “ Partecipazione Associativa”, spesso non è facile trovare
le figure che possano dare la propria disponibilità alle chiamate di servizio. Spesso ci si rende
conto che il problema sta alla base, nel senso che all’inizio del cammino del singolo capo non si
riesce sempre a trapassare l’amore adeguato alle chiamate al servizio.
Interventi:
Andrea Mazzù: nella zona dello stretto si riscontra la seguente problematica a seguito della
modifica apportata con l’inserimento del CFT nel percorso formativo di base non è stata
apportata alcuna modifica su come la zona si può inserire in questo percorso, questo porta spesso
a delle ripetizioni tra quanto viene fatto nel CFT e quanto viene fatto negli incontri di zona.
Salvatore Lo Votrico: per quanto concerne il tirocinante, la prima cosa che vive è la dimensione
del gruppo, pertanto sarebbe necessario dare più spazio ai RdZ nel percorso del Tirocinio. Così
facendo si cammina tutti nella stessa direzione senza avere la sensazione della presenza delle
sovrastrutture, così come oggi spesso i tirocinanti vedono le altre strutture
Rosario Di Re: non avendo un IZT ha lavorato parecchio sui GC durante i consigli di zona in
maniera che questi quadri seguano al meglio i tirocinanti e facendo lavorare in sinergia tra loro i
CG.
Luigi Consoli: in riposta ai primi due interventi, nella nostra associazione nel bene e nel male
ogni struttura ha i suoi compiti e questi svolge, quando questo non accade, ovvero sia un livello fa
quello che dovrebbe fare un altro livello, ci si trova davanti alla sensazione della sovrastruttura.
Per evitare questo inconveniente sarebbe il caso che chi di interesse guardi il documento unitario
e poi lo applichi nel proprio ambito, che sia la zona, la Fo.Ca. e/o il gruppo. Guardando al
mandato del RdZ, questi dovrebbero avvicinare il tirocinante alla struttura zona, alla
consapevolezza di essere associazione il compito della zona è leggere i bisogni e capire come la
zona possa essere di aiuto sia ai tirocinanti che ai CG. Questa relazione è dinamica poiché è in
relazione ai capi che ci sono nella singola zona, e sono legati ad un progetto diverso da zona a
zona, perché dipende dai capi che compongono la singola zona. Inoltre i tirocinanti cambiano di
anno in anno, quindi il “pacchetto pronto” non va bene, ma va rivisto in base ai bisogni che di
anno in anno si vanno a evidenziare. Quindi sarebbe buona cosa, che porta ad un’ottima sinergia
tra gruppi e zona, leggere il percorso unitario del CFT
Dino Russo: la proposta del CFT è valida, tutto dipende da come la zona o il gruppo prepara il
tirocinante, quindi lo stesso modello, può avere presa diversa sui vari allievi, perché ogni allievo
viene da una zona e da un gruppo diverso che ha a sua volta fatto un percorso iniziale diverso,
quindi c’è una concorrenza di informazioni che vanno tutti nella direzione della formazione
dell’adulto
Luigi Consoli: a livello nazionale si sta facendo una attenta valutazione dei CFT al fine di poter
verificare il nuovo iter di formazione capi inoltre dall’analisi dei CFT che si fanno in Sicilia ci si
è resi conto che il campo cambia al cambiare dal momento in cui viene fattoGiulio Campo: spesso si fa l’errore di vedere il tirocinante come soggetto a cui insegnare
qualche cosa, invece che vederli come soggetti per cui preparare qualche cosa. E’ bene analizzare
quanto si completi in gruppo e da questo partire per quanto preparare per i tirocinanti. I RdZ
devono sentire il peso del ruolo che hanno nell’accompagnare gli adulti nella loro formazione.
Enzo Ragusa: nella sua zona ci si sta interrogando sui bisogni formativi, cosa che ha fatto capire
quanta ricchezza portano i tirocinanti nei gruppi e nella zona.
2
Eliana Grasso: propone data l’ora il cambio dell’o.d.g.
ARGOMENTO 2
2A)
Nunzio Zagara : al Consiglio Regionale di maggio è stata scelta una modalità di verifica del
progetto regionale, pertanto la griglia di verifica è stata fatta su diversi livelli, dai CG alla
regione. Il percorso è stato lanciato a ottobre, è stato inviato a tutti i capi un questionario. La
verifica tiene conto degli eventi preparati e se questi hanno avuto la ricaduta sui gruppi. E’ stata
scelta la modalità on-line per la verifica mediante un questionario mandato a tutti i capi,
elaborarlo e poi per ogni gruppo rimandare risposta alla regione. Allo stato attuale hanno risposto
circa 80 co.ca. della regione. Poiché il questionario doveva pervenire entro il 30/11, si sta
cercando di prolungare di un altro mese la compilazione sul portale Buona Caccia.
In contemporanea per la parte che riguarda le zone, si è iniziato il giro delle zone. La zona con cui
si è iniziato il percorso è la Zona Laghi, l’incontro con il consiglio di zona è durato circa un’ora.
Con il consiglio di zona incontrato sono stati fatti dei gruppi di confronto su cinque punti del
progetto regionale in merito all’area per il CG.
Alla prossima assemblea, riproponendo la modalità dei gruppi di lavoro, si potranno rileggere i
questionari dei gruppi. All’ultimo consiglio regionale, infine, si pensa di fare la verifica tra i
componenti del consiglio.
Operativamente rimane da organizzare da qui all’assemblea la visita nelle zone, sarebbe
opportuno quindi fare un calendario in modo da poter partecipare ai consigli di zona.
Eliana Grasso: per quanto riguarda la Sicilia occidentale sarebbe bene organizzare un week end
lungo in cui incontrare più consigli di zona.
2B)
Eliana Grasso: per quanto concerne l’incontro sui beni confiscati alla mafia, è un percorso
iniziato con l’evento la “ Memoria si fa strada”, e proseguito con il Consiglio nazionale svoltosi a
Palermo, quindi sarebbe uno spreco di energie lasciare il discorso cadere nel vuoto.
Francesco Bonanno: il momento formativo sarà una forma di laboratorio su come reperire e
gestire un bene confiscato alla mafia, quindi è qualcosa di concreto su come agire, si decide di
farlo in concomitanza con l’area metodo il 19-20/01/2013.
Salvo Ciulla: si sta iniziando a ragionare su un percorso per la gestione di questi beni, può essere
anche un modo per reperire delle strutture per noi come associazione e anche per colori quali
sono senza lavoro e quindi creare nuove situazioni lavorative.
Eliana Grasso: così come ci siamo già detti si sta lavorando su varie tematiche, tra cui quella del
lavoro e quindi ci si sta muovendo e si sta sondando il terreno per capire come portare avanti un
discorso legato a questa tematica.
2C)
Eliana Grasso: per la tematica relativa alla “famiglia”, per non perdere quanto fatto all’incontro
di novembre del 2011 si sta procedendo alla realizzazione di atti. Si è pensato di redigere un
opuscolo che sarà offerto come contributo anche a livello nazionale che sta facendo un percorso
di approfondimento simile.
2D)
Eliana Grasso: il prossimo novembre 15.16.17/2013 la nostra associazione farà il convegno fede
per aree: nord, centro e sud. L’area del sud si incontrerà a Catania. Siamo tutti invitati alla
realizzazione di questo evento.
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2E)
Nunzio Zagara: Nomine a Capo, parliamo da un anno della compilazione delle nomine a capo,
l’area che riguarda la parte da compilare da parte dei RR, chiede la scrittura di una valutazione
da parte dei RR in merito alla partecipazione alla democrazia associativa al livello regionale ed ai
momenti formativi; essendoci questa regola i RR non stanno firmando ad occhi chiusi le nomine
ma si sta facendo una istruttoria tramite i dati in possesso della segreteria. Così sarà lecito
scrivere se ha o meno partecipato ai momenti di democrazia associativa nonché ai momenti
formativi extra iter.
Quando mancano delle notizie nella scheda sarà mandata una mail nella quale viene richiesta una
integrazione, ovviamente tutti questi passaggi fanno si che i tempi si allunghino notevolmente.
Qualora questo passaggio non venga fatto in regione viene comunque fatto dal livello nazionale.
Pertanto si chiede ai RdZ di fare un primo filtro così da “velocizzare“ l’operazione senza che
questo passaggio sia solo un passaggio di carte.
E’ possibile risalire alle presenze agli incontri tramite la segreteria, considerando che dal 2008 è
tutto informatizzato.
Bisogna porre attenzione alla parte che riguarda i momenti formativi e quella che riguarda la
democrazia associativa.
2F)
Si informa che il consiglio regionale di giugno (con pernottamento) si svolgerà a Mazara del
Vallo
ARGOMENTO 3
Nunzio Zagara: quest’anno per quanto riguarda le chiamate al servizio si hanno le seguenti
situazioni fine mandato per scadenza dell’incaricata di branca RS, fine mandato per dimissioni
dell’incaricato di branca RS, fine mandato per scadenza dell’incaricata di branca EG, oltre al
ruolo vacante da un anno di IRO femminile.
Al momento abbiamo ricevuto le seguenti candidature:
IAB E/G: Tiziana Paternò, candidata della pattuglia regionale
IAB RS/M: Mario Consoli, candidato della pattuglia regionale
IAB RS/F Graziana Messina, candidata della pattuglia regionale
Siamo favorevoli ad avere più candidature per i vari ruoli, in modo da avere possibilità di
scegliere, ci si auspica inoltre che le candidature siano ben ponderate e non frutto dell’ultimo
momento.
Angelo Mazza: le persone candidate per la branca R/S non le conosce ,ma sa anche che ci sono
tanti capi di branca RS che stanno rinchiusi nel piccolo e non escono fuori, quindi sarebbe il
momento di trovare persone che si prendono questa branca e la portino fino alla route nazionale e
non solo.
Andrea Mazzù apprezza il fatto che la pattuglia RS faccia le due candidature, ma poiché la
branca RS ha parecchie cose da mettere a posto e parecchie situazioni, a parte le candidature,
sarebbe da mettere in discussione il modo di progettare e mettere in pratica il modus operandi
della branca RS, è arrivato il momento che i capi di branca RS si facciamo avanti e si mettano in
gioco. Auspica che escano più candidature, al di la di quelle della pattuglia.
Giulio Campo: questa branca RS è completamente ferma da più di 10 anni, ha bisogno di avere
competenze diverse e più metodologiche, la pattuglia ha il diritto di fare delle candidature, ma di
certo chi porterà avanti questa branca deve essere pronto ad affrontare non solo la logistica della
route, ma anche quello che seguirà. In particolar modo nella nostra regione.
Andrea Mazzù: Sarebbe il caso di mettere in gioco persone non solo che vengano fuori dalle
zona ma anche del consiglio, che ha fino ad oggi condiviso il percorso fatto. Pertanto candida
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Rosario Marchese come IAB R/S.
Massimo Sicilia: anche lui auspica che possa uscire qualche nome dal consiglio. Il fatto che i
nomi vengano fuori dalle pattuglie è buono perché i nuovi incaricati devono conoscere i capi
della regione e gli IABZ.
Eliana Grasso: ricorda che ancora manca l’IRO, e non solo le branche. Il ruolo dell’IRO non è
da sottovalutare e Natale ha bisogno di un supporto per la gestione della nostra regione.
Nino Porrello: si porta a casa la sensazione che sembra opportuna una riflessione sulla Branca
RS, cosa che spesso è stata detta anche nella zona, ovvero sia che il punto debole è proprio la
branca RS. Soprattutto in vista della route nazionale e non solo. Pertanto si chiede se è il
consiglio regionale o la branca a doversi dare queste risposte.
Vincenzo Semprevivo: è stato innescato un meccanismo per capire chi fa parte della branca RS,
chi fa cosa negli eventi, l’area metodo è anche un altro momento per misurare il polso delle
branche, capire quali persone circolano nell’area metodo, per capire chi sono coloro i quali
gestiscono gli eventi. Con Tiziana Tornabene si sta cercando di capire lo stato dell’arte delle
branche. Si sta volendo lavorare in rete perché lavorare ognuno per conto proprio non porta da
nessuna parte. E’ meglio conoscersi, lavorare in rete.
Andrea Mazzù: per tanti anni la branca RS è in sperimentazione, tutta l’associazione si è resa
conto che ci sono dei problemi in branca RS, ma non ci diciamo quale è: la formazione dei capi di
branca RS. All’area metodo non era presente la branca RS.
Giulio Campo: mancano i contenuti, o meglio manca la visione strategica di cosa deve essere la
branca RS, il regolamento ha portato alla perdita di tre anni nella riscrittura del regolamento, nel
contempo tutto quello che ruota attorno ai ragazzi è totalmente cambiato.
Vincenzo Semprevivo: la branca RS si è mossa nel territorio, forse manca il passaggio dal dire
al fare, quindi sembra che nulla sia stato fatto. Bisogna risollevare la branca RS, quello che è
stato fatto non si riesce a vedere.
Vincenzo Pipitone: il problema nazionale è che manca la formazione dei capi di branca RS.
Eliana Grasso: questa riflessione è da fare in tutti i settori, facendo il cammino di verifica del
progetto regionale avremo modo di vedere anche quello che è stato fatto dalle branche. La
consapevolezza del ruolo: vuol dire che chi si candida alla copertura di ruolo deve avere delle
competenze e disponibilità a ricoprire il ruolo detto questo coloro i quali andranno a ricoprire i
ruoli con l’aiuto di tutti potranno fare un ottimo lavoro.
Francesco Bonanno: rileva lo slancio positivo che viene fuori da questa discussione per la
branca RS, sicuramente è forte la voglia di dire qualcosa in più per la branca RS, rischiamo di
perdere aderenza con la realtà se non abbiamo una lettura corretta della società attuale, in
accordo con quanto detto da Vincenzo perché la vita di una branca non è solo la applicazione
meticolosa del regolamento ma anche della storia della branca, perché deve essere conosciuto il
linguaggio, la storia, la cultura della branca. Questo ci chiede uno slancio molto forte verso una
branca. Il limite diventa una fionda che ci lancia avanti.
Nunzio Zagara: si aspetta questo stesso slancio nella verifica e riscrittura del progetto regionale,
evitando di fermarsi a concetti vaghi, puntando invece su strategie concrete da scrivere nel
progetto. In questa prospettiva dovremo essere capaci di mettere nel progetto le cose ritenute
veramente importanti, perché possano essere portati avanti non solo dall’incaricato
particolarmente illuminato ma da tutti coloro che si succedono nel ruolo.
ARGOMENTO 4
Nunzio Zagara: da qualche tempo si stanno monitorando le cooperative, per evitare problemi di
chiusura, la nostra cooperativa è in attivo, anche se di poco. I problemi scaturiscono dal fatto che
gli accordi con fiordaliso prevedono il pagamento delle merci a scadenze anticipate rispetto alla
vendita, pertanto in una fase dell’anno la cooperativa si trova in negativo. Per questo è stata
chiesta una dilazione non concessa, quindi le soluzioni sono due- o il prestito dalla banca dove
poi vanno a sommarsi gli interessi, oppure avere un prestito da parte dell’ AGESCI Regionale.
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Giulio Campo: la regione può privarsi della somma richiesta ( € 50.000,00) e riaverli in 12 mesi?
Nunzio Zagara: l’IRO ha detto che è possibile, il consiglio viene interpellato perché i soldi sono
della regione, pertanto è una decisione da condividere, c’è anche chi dice che una scelta di questo
genere dovrebbe essere presa in assemblea, perché è questa che la vota però questa non sarebbe
una spesa, non essendo la cifra erogata a fondo perduto, ma sarebbero utilizzati in parte fondi
accantonati.
Eliana Grasso è da sottolineare che questa è una eccezione per quest’anno, ma bisogna avere un
progetto per evitare questi problemi. Bisogna stare attenti a valutare i pro e i contro, perché
nessuno ci obbliga ad avere una cooperativa, la gestione della cooperativa da parte della
fiordaliso non è eccellente perché da un lato si dice che si è una cooperativa di una tipologia di
associazione e poi il rapporto è strettamente commerciale, in questo momento c’è questa
incongruenza tra quello che si dice e quello che si fa. La cooperativa deve restituire nel giro di
poco delle somme alla fiordaliso.
Nino Porrello la cooperativa ha bisogno di un anticipo per pagare materiale, le somme richieste
adesso vengono fuori dal fallimento di alcune cooperative e da situazioni molto particolari, il
capitale di cui ha bisogno la cooperativa non è di certo una cosa limitata a questo anno. Il
rapporto tra Regione e Cooperativa è quello che il primo è socio maggioritario.
Eliana Grasso diamo la somma alla quale non si applicano interessi, torna la somma prestata nel
tempo e gli interessi si traducono in servizi che ci fornisce. E’ una forma di finanziamento
infruttifero.
Nino Porrello essendo un discorso finanziario si deve anche fare la ipotesi che i soldi possono
anche non tornare, è un tipo di problematica che deve essere attentamente valutata perché allo
stato attuale con la documentazione in nostro possesso non possiamo dire cosa sia meglio fare
Salvo Ciulla oggi c’è questa richiesta e l’anno prossimo si può riverificare la stessa situazione,
esistono parecchie situazioni di finanziamenti molto vantaggiosi per le cooperative
Vincenzo Pipitone forse abbiamo la necessità di capire il sistema cooperative e il rapporto con la
fiordaliso, ed è proprio la fiordaliso che deve fare il finanziamento dato che ci obbliga a fare
determinati acquisti senza avere il certo di incasso.
Giulio Campo dopo la cooperativa potrebbe venire un gruppo o una zona con la stessa situazione
ed essendo socio dell’agesci allo stesso bisognerebbe dare il prestito?
Enzo Ragusa avendo una piccola impresa conosce i rapporti tra cliente e fornitore, il cliente
chiede al fornitore un piano di rientro, ma mettere “mano al portafoglio” dei nostri ragazzi per
una fornitura molto discutibile, se tu mi obblighi ad acquistare un tot di materiale o mi fai un
piano di rientro o cambio fornitore. Non abbiamo idee chiare se c’è stata una cattiva gestione
della nostra cooperativa, tra l’altro la garanzia è di natura verbale, sulla base di bilanci positivi.
Angelo Mazza: la commissione uniformi e distintivi ha più volte sollevato l’etica della Fiordaliso
perché chiede il rientro delle somme con l’applicazione di tassi di interessi non indifferenti. La
cooperativa chieda il finanziamento alla banca.
Salvo Ciulla: un conto è la gestione della cooperativa, un altro conto è avere un obbligo di
acquisto nonché di pagamento degli ordini
Eliana Grasso: ci sono voluti due incontri con i presidenti della nuova fiordaliso dove si è detto
che le regioni sono di supporto alle cooperative, e poi dopo poco tempo è arrivata la lettera della
nuova fiordaliso nella quale si chiede il rientro delle somme. Il rientro è stato richiesto in
pochissimi mesi, ed inoltre la lettera di rifiuto della dilazione è stata trasmessa oltre ai RR anche a
tutto il resto del nazionale, se questo è il modo di operare è da rivedere.
Nino Porrello: qualsiasi fornitura è regolata da un contratto, è da capire se il contratto è stato
cambiato da parte delle nuova fiordaliso, oppure c’è stata nel tempo una cattiva gestione delle
risorse economiche.
Eliana Grasso la cooperativa ha solo il problema dei pagamenti. Si verifica che durante il
periodo di vuoto, c’è una sofferenza che proviene dalla chiusura da parte di altre cooperative e
pertanto la fiordaliso ha chiesto il rientro.
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Rosario Ardilio da un punto di vista legale è fattibile?
Silvana Mangione dapprima seguano la strada del prestito per le cooperative, poi qualora ci
fossero problemi si vedrà
Salvatore Lo Votrico servono due cose prima il bilancio per capire se l’anno prossimo
richiedono le stesse somme secondo vedere il tipo di contratto che c’è tra fornitore e cooperativa.
Giulio Campo: secondo lui non è il luogo adatto per deliberare quanto fino ad ora detto.
Eliana Grasso: la cooperativa era cosciente che da stasera poteva venire comunque una risposta
negativa, anzi si cercano soluzioni diverse da queste
Salvo Ciulla: la cooperativa aderisce a qualche organizzazione per cooperative?
Andrea Mazzù: poiché viviamo in un mondo il rapporto che intercorre tra la fiordaliso e le
cooperative, nell’ambito commerciale quando c’è un problema il fornitore chiede il rientro in
base anche alle sue necessità. La fiordaliso può dire oggi tu cooperativa non puoi più vendere il
materiale con marchio agesci fin quando non estingui i debiti, la cooperativa non può fare lo
stesso discorso perché è la parte debole. C’è un flusso di cassa che deve passare dal bilancio.
Eliana Grasso: a conclusione del dibattito, quindi, si invita la cooperativa a chiedere un
prestito ad idoneo istituto di credito.
L’assemblea dopo la S Messa riprende il lavori domenica alle 09.30
ARGOMENTO 5
Francesco Bonanno: VERIFICA “LA MEMORIA SI FA STRADA”. Circa 800 iscritti di cui
100 non siciliani. In realtà i presenti sono stati circa 1200. Sembra strano che ci siano alcune zone
molto presenti ed altre molto assenti. Importante la presenza di tutta l’associazione, crediamo che
abbia raggiunto gli obiettivi che ci eravamo proposti. Laboratori positivi perché oltre l’aspetto
celebrativo c’è stata una declinazione concreta e occasione di confrontarsi realmente. È stato
importante sia verso l’interno che rispetto all’esterno (es. Manfredi Borsellino, don Ciotti)
Nino Porrello: molto bello il laboratorio, l’unica dissonanza un po’ un carattere autoreferenziale,
forse la “rete” nei momenti forti viene un po’ meno.
Giulio Campo: abbiamo invitato le altre associazioni e conferenza stampa in sala consiliare con
le altre associazioni, si tratta anche di una questione mediatica. Sottolineo la validità ed i
contenuti emersi nei laboratori.
Angelo Mazza: mi aspettavo molte più persone, il messaggio è stato veicolato bene nei canali
regionali? (branca RS). Non mi è piaciuta la spettacolarizzazione del dolore di Manfredi ma è una
cosa mia personale. Dobbiamo notare la dicotomia fra i ragazzi molto attenti-coinvolti e quelli
“stavaccati” durante il concerto.
Enzo Ragusa: solo un clan della mia zona ha partecipato e i ragazzi hanno apprezzato i laboratori
ma non il corteo ritenuto dispersivo.
Salvo Ciulla: riscontro molto positivo dei laboratori.
Andrea Mazzù: nella nostra zona sono state presenti molte ASQ piuttosto che RS. Le figure
Falcone-Borsellino sono oggi percepite come simboli al di là della conoscenza della loro storia.
Caterina Bonanno: i ragazzi hanno vissuto positivamente tutte le attività, in merito al corteo
ricordo che doveva essere silenzioso, forse i capi dovrebbero ricordare le regole e applicarle.
Francesco Bonanno: replica a Porrello: mai in vent’anni eravamo riusciti a mettere insieme tante
persone.
(Eliana evidenzia che al livello nazionale e regionale è stata una scelta di fare una manifestazione
che fosse dell’AGESCI dove eventualmente gli altri potessero confluire.)
Per quanto riguarda la pubblicizzazione l’iscrizione online ed il sito hanno dato tanto aiuto.
Riguardo la “spettacolarizzazione” ribadisco che non era previsto l’intervento. In merito al corteo
si ribadisce che il corteo doveva essere silenzioso e senza bandiere per evitare che qualcuno
lanciasse messaggi diversi dai nostri. Per quanto riguarda la Messa evidenzierei che il Cardinale
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non aveva mai celebrato una messa in suffragio in via D’Amelio
Dino Russo: VERIFICA “FIERA SPECIALITÀ”. Richiama gli obiettivi dell’attività. 1700
bambini e 300 capi, tutte le specialità erano presenti. Risultato abbastanza positivo dai ritorni con
delle pecche che cerchiamo di individuare al fine di migliorare. Abbiamo lasciato molto spazio
alle verifiche, anche in area metodo, ad esempio alcune questioni logistiche. In merito alle attività
si è detto che alcune erano molto ben fatte ed altre un po’ meno. Avevamo cercato di prevedere
questo tipo di problema chiedendo il progetto alle zone in anticipo ma non sempre le abbiamo
avute. Viene presentato il questionario di verifica fatto “a caldo”. Dino si dice molto soddisfatto
anche per il sistema di comunicazione avviato con le zone. Aspetto bilancio, in attivo. Viene
mostrato il bilancio e letto velocemente. Sono rimasti circa 14.000 euro che saranno restituiti
(circa 8,50 E a bambino) ai partecipanti.
Vincenzo Semprevivo: propone per gli interventi di attenersi a 4 aree su cui basare la verifica: a)
chiarezza degli obiettivi; b) sono stati raggiunti?, c) la comunicazione, d) ricaduta esterna, e)
coinvolgimento dei capi.
Enzo Ragusa: perché mi si dice solo ora su cosa verificare? Non c’ero al campo regionale ma
vorrei sapere qui come è andato.
Salvo Ciulla: zona concordia fa un mea culpa per la non partecipazione della zona.
Orazio Rizzo: le verifiche si fanno sugli obiettivi educativi. Un plauso per ciò che esce dalla
verifica della mia zona, anche per aver rispolverato lo strumento specialità. Positiva anche la
comunicazione tutti coinvolti e fermento. Per il futuro, porre attenzione alla progettazione, il
posto ha un po’ sacrificato le botteghe.
Vincenzo Pipitone: propone di spostare la verifica al prossimo consiglio regionale per avere un
punto di vista più ampio avendo ascoltato più livelli. Come RDZ (al tempo della fiera delle
specialità) mi scuso per la poca partecipazione della mia zona, qualche volta siamo più bravi a
criticare che ad impegnarci in prima persona.
Saro Di Re: verifico a nome della zona in maniera positiva. Condivido l’idea di Vincenzo di
posticipare parte della verifica.
Germana Berti: la zona ha verificato positivamente sia gli obiettivi, la divisione dei compiti e
l’attenzione allo strumento specialità. Qualche difficoltà nel passaggio di informazioni.
Rosario Marchese: la nostra zona è abbastanza contenta dell’evento. Capi molto coinvolti, solo
il problema che hanno dovuto coprire specialità all’ultimo minuto.
Salvo Lo Votrico: ha funzionato il livello pattuglia e quello IABZ e la sinergia.
Andrea Mazzù: oltre la zona. Chiediamo alla regione maggiore attenzione all’interazione con le
autorità locali (quando si fanno attività in un territorio) che non hanno ben chiari i nostri “livelli
scout”. Non condivido la visione di Pipitone rispetto alla verifica del CER perché il comitato
dovrebbe raccogliere la verifica fatta dagli IABZ nella riunione di area metodo già fatta che a loro
volta dovevano portare la verifica fatta coi CR.
Rosario Ardilio: i capi della zona netina molto entusiasti anche della comunicazione. Ricorda la
figura di Saro Caruso, incaricato LC per la zona netina, recentemente scomparso.
Ciro Cardinale: la zona eleuterio non era presente all’area metodo, mi permetto di verificare qua
come IBZ. Verifica lampo, tutti abbiamo riscontrato una cosa positiva, a parte qualche piccola
defaiances logistica.
Dino Russo: REPLICA. Mi dispiace per la problematica “istituzioni” con la zona dello stretto è
una mia responsabilità perché rispetto a questo aspetto ho qualche difficoltà.
BRANCA EG
Vincenzo Semprevivo: accogliendo in parte le proposte proponiamo che le zone che hanno già
verificato la portino oggi, coloro che ancora non l’hanno fatta la porteranno a marzo usando la
griglia proposta da Massimo.
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Massimo Sicilia: ripercorre i passaggi della progettazione passati attraverso 18 incontri di “work
in progress” insieme alle varie strutture. Qualche volta la comunicazione con le zone ha avuto
alcune intermittenze laddove ci sono state zone che nei due anni non avevano l’incaricato di
branca o cambiava spesso. Vengono evidenziate alcune criticità come le iscrizioni andate a rilento
ed il versamento delle quote, come la catechesi in ritardo. Il market che è stato sfida educativa
rispetto all’autonomia anche se ha avuto dei problemi tecnici per esempio riguardo l’ubicazione.
Viene mostrato il questionario sulle aspettative dei ragazzi (squadriglie) fatto il primo giorno di
campo. Evidenziato l’incremento del 200% di squadriglie che hanno conquistato la specialità di
squadriglia. Si sottolinea l’impressione che hanno avuto gli esterni (come il direttore di
avventura) per cui su avventura è stato pubblicato un articolo “lezioni di stile dal campo estivo
regionale …” Certo non sempre questo stesso stile si è visto nei capi. Anche il bilancio si è chiuso
in positivo, sono rimasti circa 60.000 euro dalle quote, oltre all’accantonamento regionale.
Predisposto il ristorno agli EG (saranno restituiti 24,00 euro per ogni EG).
Sonia Lombardo: critica sull’impegno dei singoli capi nei laboratori. Molti parlano tanto ma si
spendono poco. L’incontro con i responsabili dei laboratori andava fatto prima. Evidenziati alcuni
aspetti tecnici ed il fatto che talvolta i tempi fossero stretti. Anche se gli obiettivi erano chiari, la
catechesi arrivata alla fine è stato un problema. Anche dalle verifiche si è capito chi è andato con
l’intenzione di spendersi e chi invece si aspettava un campo “già pronto”.
Enzo Ragusa: ribadisce che avrebbe voluto avere prima lo specchietto per la verifica,
successivamente farà nuovamente la verifica in zona anche su ciò che viene richiesto. Elenca le
“sofferenze” raccontategli dai capi della zona: l’acqua che il 26 non c’era ancora in tutti i posti, le
lunghe code perché c’era una cambusa sola, il cibo che non era ben conservato. I capi furbi che
facevano saltare la fila alle attività libere … Abbiamo fatto però una verifica con i ragazzi che
invece hanno dato un ritorno positivo. Mi rendo conto da quello che ho sentito che a questo punto
molto della riuscita è dipeso dall’approccio e dalla partecipazione dei capi.
Salvo Lo Votrico: premetto che non mi è piaciuto il gruppo facebook ed il tenore del discorso,
anche perché il gruppo dei ragazzi racconta una storia diversa. Alcuni punti di forza: il tema del
sogno, il luogo, lo sforzo organizzativo, i contenuti, le attività. Criticità: la comunicazione troppo
a ridosso, specie per la questione ambientazione e catechesi, la gestione dei sottocampi,
specialmente per il materiale delle costruzioni, la gestione del market (unico market) troppe file e
gestione alimentare, anche come educazione alimentare. Ottimo il presupposto educativo del
market ma difficile da realizzare. Laboratori alcuni notevoli, altri peggiori.
Rosario Ardilio: condivido molto di quanto ha detto Salvo. Nella nostra zona l’incaricato di
branca si è dissociato dall’evento ma la zona ha partecipato. I ragazzi dicono tutti cose
meravigliose del campo, ovviamente alcune cose logistiche non hanno funzionato ma questo è
ovvio data la portata dell’evento. Mi fermerei di più sui contenuti: maggiore attenzione alle
imprese dei ragazzi. Le cerimonie (apertura-chiusura) potevano prevedere maggiore
coinvolgimento dei ragazzi. Alcuni laboratori sono sembrati improvvisati.
Nino Porrello: evento grosso ma dobbiamo fare meglio la verifica. Nino propone alcune sue
proposte su come fare la verifica. Le mie sensazioni: i tempi troppo stretti. Cerimonie ragazzi
poco protagonisti, invece ricordo bello il campo nazionale la cerimonia finale ricca di contenuti.
Vorrei capire cosa è accaduto con quel capo alla cerimonia finale.
Nunzio Zagara: premetto che anch’io ero al campo nazionale e ricordo alla cerimonia la
macarena e la canzone di Irene Grandi col versetto cantato a squarciagola “prima di pretendere
un orgasmo” e la guida 11 enne che mi ha chiesto cos’era un orgasmo.
Per quanto riguarda il nostro intervento durante la cerimonia finale, proprio in quanto
rappresentanti dell’AGESCI Sicilia non permettiamo che un capo vada fuori di testa e si metta a
dire parolacce davanti a 4000 ragazzi senza che nessun capo lo redarguisca.
Salvo Ciulla: il capo in questione di solito non ha queste reazioni ha chiesto scusa (alla sua coca)
perché era stanco ed è stato per questo che ha reagito così.
Emanuele Bellini: scauting, nonostante i tempi stretti le squadriglie hanno vissuto l’autonomia,
secondo la nostra zona, positivo il coinvolgimento nel pre-campo e le informative. L’avventura è
stata vissuta maggiormente nella contemplazione della natura. Amicizia fra i ragazzi vissuta
9
positivamente. Relativamente ai capi: alcuni non si sono coinvolti, alcuni che si sono coinvolti
non hanno potuto farlo bene perché i materiali non sempre c’erano. Al campo ho visto dei capi
poco competenti più che nelle tecniche nella capacità di seguire i ragazzi. Necessità di una
maggiore comunicazione IABZ e pattuglia.
Cettina Trovato: zona ha verificato positivamente, sogno vissuto, autonomia e su questo
abbiamo centrato l’attenzione. Benissimo la comunicazione con le continue e-mail, è stata
gradita. Criticità: lo stile dei capi, molti sono arrivati aspettandosi il villaggio turistico. Ci siamo
chiesti se è da osservare di più lo stile dei capi educatori o la salsiccia lasciata al sole.
Andrea Mazzù: invita a riflettere sulla procedura di preparazione del campo attraverso comitatipattuglie ecc. che si sono succeduti nel tempo. Penso che si poteva puntare di più sull’impresa
questo avrebbe potuto aiutare anche i laboratori. Non abbiamo avuto problemi di comunicazione
con la pattuglia. Vorrei fare una verifica di contenuti su tre fronti la formazione “vocazionale”, la
formazione metodologica, formazione associativa.
Tiziana Campione: integrare alcune cose già dette, la verifica concreta non tocca a noi consiglio,
che invece sono chiamata a chiedermi se quello che è stato fatto mi può aiutare a monitorare dal
punto di vista valoriale-educativo. Propone la questione del lavorare in rete (in questo caso lo
scarso coinvolgimento della branca RS).
Vincenzo Pipitone: vorrei avere informazioni sulla dimensione associativa, il coinvolgimento
dell’AGESCI Sicilia nel campo. Credo che il campo ci dia la possibilità di dare una lettura dello
stato della branca. Almeno il 20% dei capi sono completamente “fuori”. Tante cose sono andate
molto bene, alcune sono andate male ad esempio perché alcuni capi reparto hanno rubato il
materiale?
Angelo Mazza: ci sono persone da coinvolgere in regione (esempio Ornella che ha fatto la capo
sottocampo). I Capi: nel prossimo progetto regionale dovremmo andare ad entrare non più nel
metodo ma nella “vita” del capo. I ragazzi verifica positiva. Il prossimo progetto mi auguro che
non sia detonatore ma che entri nella vita.
Nino Lavenia: la presenza del settore occasione di interazione con i capi e i ragazzi. Il campo è
stato una vetrina per guardarci allo specchio ed abbiamo capito come siamo come associazione.
Questa visione ci ha messo un po’ in crisi e ci fa consapevoli che bisogna ripartire dai capi,
dovremmo più spesso darci la possibilità di guardarci allo specchio. Abbiamo visto che c’è un
problema vocazionale, mi chiedo se come è possibile non accorgersi di queste cose in zona.
Salvo Ciulla: vorremmo riproporre la griglia di verifica ai capi, qui dobbiamo avere linee di
indirizzo associative.
Viviana Fiorito: la zona ha vissuto bene ed a più livelli l’evento.
Saro Di Re: nella mia zona è stato espresso lo scarso stile dei capi, questo effettivamente ha
creato dei disservizi nei sottocampi. Ancora non ho fatto verifica con gli incaricati ma questo
l’avevo sentito.
Vincenzo Semprevivo rispetto al ruolo di ICM ed al coinvolgimento dei settori e delle altre
branche, si è cercato di farlo anche se non tutto ha funzionato sempre, è venuta meno la
comunicazione di qualche incaricato all’ultimo minuto, penso all’incaricata nautica che è venuta
meno. Il settore PC è stato coinvolto anche nel discorso educativo ad esempio il pre-campo. Il
settore PNS e la veglia. Il settore comunicazione col laboratorio. L’internazionale col laboratorio.
FB erano presenti con una attività. Per la branca RS avevamo pensato un cammino individuale
ma questo non ha funzionato quindi abbiamo cambiato.
Massimo Sicilia: ci sono stati dei problemi logistici ad esempio il fatto dell’acqua, il fatto che
abbia piovuto prima del campo ha provocato che le ditte non hanno lavorato. Vengono date
spiegazioni in merito al market, ribadisce che mai è stato dato qualcosa di avariato. Per quanto
riguarda l’impresa sottolinea nuovamente il boom di partecipazione al guidoncini verdi ed anche
lo stile di molte cose (come il logo) si vuole fare una vetrina col materiale delle imprese di
squadriglia e verrà pubblicato sul sito. Sulle cerimonie, avevano un tema, basandomi sulla
passionalità penso ai bei momenti vissuti, dispiace perché l’intervento di rottura poteva inficiare
un momento dedicato ai ragazzi. Aspetti per il futuro che si stanno preparando per un ritorno ai
10
ragazzi e capi. La questione internazionale: si era pensato di aprire anche gruppi stranieri, siamo
rimasti un po’ impantanati perché abbiamo dovuto coinvolgere strutture più burocratiche.
AREA METODO
Vincenzo Semprevivo: partecipazione: non si capisce come mai ci sia sempre una partecipazione
scarsa, circa 60 partecipanti (numericamente come l’anno scorso); forse è un problema culturale,
perché diciamo che dobbiamo lavorare in rete ma poi nei luoghi preposti non si fa. Molte zone
mancavano ed abbiamo la voce di circa 10 IB per ogni branca. Invita i RDZ ad incoraggiare la
partecipazione. È stato dato un questionario di verifica degli eventi ed un altro sulla verifica del
ruolo di IBZ e sul supporto al ruolo di zona e regione che ha avuto risposte positive. Vincenzo
sottolinea la necessità della presenza che va sollecitata da RZ.
ARGOMENTO 6
Eliana Grasso: introduce quanto emerso al forum e la volontà di portare la voce del consiglio
regionale ma non solo sulla questione economica.
Francesco Bonanno: presenta a nome dei consiglieri generali un memorandum da portare al
livello nazionale. Inizia leggendo la mozione con l’approvazione della previsione di fondi per la
route nazionale. Si fa osservare che la strada di mettere in discussione la quota del campo fisso,
essendoci la mozione è impraticabile. La proposta è quella di insistere sul fatto che bisogna
prevedere una quota fissa anche per la parte mobile (tutti) e non la compensazione solo fra i clan
gemellati.
Viene letto il memorandum da portare in consiglio nazionale con la richiesta di cui sopra.
(allegato)
Dino Russo: perplessità perché ci sono tempistiche diverse per l’acquisto dei biglietti.
Orazio Rizzo: approva in pieno il documento e richiede che su questo si faccia una guerra di
principio perché tutti devono essere messi nelle stesse condizioni.
Vincenzo Semprevivo: al di là della mozione sarebbe necessario capire quale bilancio preventivo
c’è dietro questa quota.
Enzo Ragusa: propone di rimanere sulla richiesta originaria.
Andrea Mazzù: mi chiedo perché sia stato deciso di fare la route nazionale in Trentino. Ferme
restando le battaglie di principio proporrei azioni eclatanti.
Francesco Bonanno: sono convinto che l’obiettivo non è non andare ma andare in blocco
facendo valere le nostre posizioni.
Angelo Mazza: racconta come nacque la mozione e che la proposta è stata fatta un po’ alla
carlona.
Dino Russo: puntare sull’uniformità della proposta nazionale ad esempio il convegno nazionale
bosco quota 35 euro.
Salvo Ciulla: equità ed essenzialità due parole che dovrebbero diventare valore.
Rosario Marchese: chiedo un piano d’azione che preveda la nostra totale partecipazione alla
route. Noi ci dobbiamo prendere carico di calmare le acque nelle nostre zone e con i ragazzi e
dire che stiamo facendo un’azione in tal senso.
Nino Lavenia: condivido il documento preparato. La mozione votata senza preventivo la
considero come una dichiarazione di intenti. Chiede le dimissioni degli IN branca RS. Riferisce la
frase detta dalla presidente al forum “chi può andare va” ed esprime indignazione.
Rosario Ardilio: la proposta di Francesco va bene per l’equità ma non per l’essenzialità.
Ciro Cardinale: mi auguro che la mozione sia una dichiarazione d’intenti. Porto esempio
dell’incontro incaricato comunicazione che ha cambiato informazione sulla durata tre volte.
Vincenzo Semprevivo: non sono d’accordo con la mozione per una questione strategica perché
secondo me si può modificare la mozione per esempio la mozione continua dicendo che si da
mandato al comitato di cercare strategie per risparmiare. Secondo me dobbiamo dire che si deve
abbassare la quota.
11
Francesco Bonanno: non è vero che non c’è l’essenzialità perché la raccomandazione richiamata
è una raccomandazione della sicilia sull’essenzialità.
Eliana Grasso: il cammino che ha portato alla route non è stato lineare e c’è stata poca chiarezza.
Adesso chiederemo un preventivo dettagliato poichè al tempo della mozione non c’erano
informazioni ed ora ci sono.
Nunzio Zagara: troviamo una soluzione condivisa con entrambe le posizioni espresse in
consiglio in considerazione che si farà una pressione “politica” in consiglio nazionale e non una
guerra.
Il consiglio approva la nuova stesura del memorandum (allegato)
Chiudiamo l’incontro alle 16,20
ALL 1 TESTO DEL MEMORANDUM
“Memorandum del Consiglio Regionale della Sicilia per i responsabili Regionali in occasione del prossimo Consiglio Nazionale
in ordine alla quota della Route Nazionale RS
VISTA
la raccomandazione n. 8/2012;
CONSIDERATO
- che la quota di € 150,00 non è scaturita da una analisi preventiva dei costi;
- che il luogo del campo è stato sceltoanche per i vantaggi economici che ne derivano;
- che è un valore essenziale il confronto tra comunità RS provenienti da aree geografiche diverse, e che la scelta di vivere tali
esperienze non può essere compromessa dagli oneri economici che ne deriverebbero;
- che la scelta del Trentino comporta il rischio concreto che vengano penalizzati i territori dove rover e scolte del sud hanno
maturato le loro esperienze (questo a motivo degli evidenti costi che comporterebbe la realizzazione di routes nelle regioni
meridionali);
CHIEDIAMO
nello spirito della sobrietà che il nostro stile propone, ancor più oggi nel tempo di crisi che stiamo vivendo,
- che la quota complessiva (comprensiva delle spese di viaggio) di ogni rover e scolta sia uguale per ogni partecipante;
- che venga ridotta l’incidenza del campo fisso sulla quota complessiva, così che la quota sia di entità tale da garantire il principio
inalienabile che l’evento è per tutti, indipendentemente dalle condizioni economiche di ciascuno.
Messina, 2 dicembre 2012
Il Consiglio Regionale della Sicilia
PRESENZE
ZONA/Ruolo
01 Concordia
01 Concordia
02 Erea
02 Erea
03 Etnea Liotru
03 Etnea Liotru
04 Laghi
04 Laghi
05 Stretto
05 Stretto
06 Conca d'Oro
06 Conca d'Oro
07 Iblea
07 Iblea
08 Aretusea
08 Aretusea
09 Lilibeo
09 Lilibeo
10 Monrealese
10 Monrealese
NOMINATIVO
Pres
MARCHICA
SALVO
BONGIOVANNI
ALESSANDRA
CIULLA
GIOVANNI
NOCERA
MARCHESE
LOMBARDO
CAMPIONE
LO VOTRICO
BERTI
MAZZU
vacante
BONANNO
TROVATO
RIZZO
vacante
RAGUSA
GANCITANO
CASALE
AIELLO
MANNINO
CHIARA
ROSARIO
SONIA
TIZIANA
SALVATORE
GERMANA
ANDREA
X
X
X
X
X
X
FRANCESCO
CRISTINA
ORAZIO
X
X
X
ENZO
ENZA
GIANFRANCO
DANIELA
GIUSEPPE
X
X
X
X
X
12
11 Eleuterio
11 Eleuterio
12 Megarese
12 Megarese
13 Galatea
13 Galatea
14 Etna Alto Simeto
14 Etna Alto Simeto
15 Netina
15 Netina
16 Elimi
16 Elimi
17 Torri
17 Torri
18 Castelli Nisseni
18 Castelli Nisseni
19 Etnea delle Ginestre
19 Etnea delle Ginestre
20 Nebrodi e Madonie
20 Nebrodi e Madonie
21 Calatina
21 Calatina
01 Concordia
02 Erea
03 Etnea Liotru
04 Laghi
05 Stretto
06 Conca d'Oro
07 Iblea
08 Aretusea
09 Lilibeo
PIERA
MARIANO
CHIARA
EMANUELE
X
X
X
SARO
MARIANNA
NINO
GIOVANNA
ROSARIO
CATERINA
EMANUELE
X
11 Eleuterio
12 Megarese
13 Galatea
14 Etna Alto Simeto
15 Netina
16 Elimi
17 Torri
18 Castelli Nisseni
19 Etnea delle Ginestre
20 Nebrodi e Madonie
21 Calatina
PIAZZA
CIRONE
SALANITRO
DI BENEDETTO
vacante
DI RE
RANDAZZO
LOMBARDO
BONANNO
ARDILIO
BONANNO
BELLINI
vacante
LICATA
FIORINO
VITALE
FONTANAROSA
SAPIENZA
DI GARBO
PAPPALARDO
GIBIINO
PEDI
CASULA
vacante
LEONARDI
vacante
D'ARRIGO
TALLUTO
MARTORANA
RUSSO
ARENA
MUMBERE
NZAYI
vacante
MUSSO
PULVIRENTI
vacante
ALESCIO
ADAMO
LICATA
LA PLACA
SAPUPPO
vacante
ALESSI
Consigliere generale
Consigliere generale
Consigliere generale
Consigliere generale
Consigliere generale
Consigliere generale
Consigliere generale
Consigliere generale
Consigliere generale
Consigliere generale
BONANNO
CAMPO
CARBONE
MANGIONE
MAZZA
PETRANTONI
PIPITONE
PORRELLO
PULEO
TURIACO
FRANCESCO
GIULIO
CLAUDIO
X
X
SILVANA
ANGELO
LAURA
VINCENZO
NINO
KETTY
NUNZIO
X
X
X
X
X
X
X
RR femminile
RR maschile
AE regionale
Fo.Ca. femminile
Fo.Ca. maschile
ICM femminile
ICM maschile
IRO femminile
IRO maschile
GRASSO
ZAGARA
ROSATI
ARONICA
CONSOLI
TORNABENE
SEMPREVIVO
vacante
DI BARTOLO
ELIANA
NUNZIO
RINO
CINZIA
LUIGI
TIZIANA
VINCENZO
X
X
X
Inc. Branca LC maschile
Inc. Branca LC femminile
CASTELLI
RUSSO
VALENTINA
DINO
10 Monrealese
X
X
X
X
FRANCESCO
VIVIANA
FILIPPO
CHIARA
ANTONIO
IVANA
GINO
CONCETTA
TONINO
GIORGIO
X
X
X
X
FRANCESCO
MARCO
VINCENZO
GRAZIANO
AURELIO
GIOACCHINO
JEAN BOSCO
SALVATORE
MARCELLO
PAOLO
SEBASTIANO
TOTINO
GIUSEPPE
EMANUELE
EMANUELE
X
X
X
NATALE
X
13
Inc. Branca EG femminile
Inc. Branca EG maschile
Inc. Branca RS femminile
Inc. Branca RS maschile
IANNAZZO
SICILIA
CHIARAMONTE
PENNAVARIA
GIUSELLA
MASSIMO
MIRIAM
MARCO
Ambiente
Protezione Civile
Comunicazione
PNS
Internazionale
PNS
FB
FB
Politiche giovanili
Nautico
RUGGERI
LAVENIA
CARDINALE
BONANNO
COCO
MONTEMAGNO
SIRACUSANO
TARANTINO
MONSONE
SACCO
FRANCESCO
NINO
CIRO
FRANCESCO
FRANCESCO
MANUELA
ROSANNA
FRANCO
ELISA
KATIA
AE Branca LC
AE Branca EG
AE Branca RS
AE Fo. Ca.
FORTUNATO
JOSEPH JAMES
NICOLOSO
vacante
SANTO
GEORGE MARTIN
NINO
COOPERATIVA
SANTONOCITO
ANTONIO
X
X
X
X
X
X
X
14
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