AGESCI SICILIA 01/12/2012-02/12/2012 dalle 18.00 alle 16.00 Sede: Messina CONSIGLIO REGIONALE Tipo di riunione: Responsabili Regionali Riunione indetta da: Responsabili Regionali Conduttore/moderatore: Addetto al verbale: KETTY PULEO Presenti e ruolo Ospiti/osservatori: VEDI ALLEGATO Argomenti in discussione N ARGOMENTO 1 momento formativo sul progetto del capo e sul “Tirocinio e percorso Formativo del IR FC Capo” 2 Aggiornamenti vari su lavori a cura del comitato regionale A) percorso di verifica del progetto regionale B) data per la tavola rotonda sui beni confiscati alla mafia C) documento area metodo sulla famiglia (Convegno Capi novembre 2011) D) convegno nazionale fede del novembre 2013 a Catania E) problematiche nella compilazione nomine a capo. F) Proposta di Mazara del Vallo per il consiglio regionale di giugno 2013 3 Chiamate al servizio per i ruoli di incaricato e incaricata regionale RS, Incaricata all’organizzazione e incaricata regionale EG 4 Situazione economica della cooperativa “la nuova zagara” RR 5 Verifica eventi area metodo ICM e branche 6 Route nazionale RS CCGG Not e: CHI RR DETTAGLIO ARGOMENTI ARGOMENTO 1 L’intervento viene supportato da una presentazione video. Partendo da quello che è l’iter formativo di base, la formazione del singolo continua con la formazione permanente, lungo tutto questo cammino il progetto del capo assume rilevante importanza. Il percorso formativo di base inizia di sicuro con il Tirocinio, in merito a questo è in stesura il 1 manuale sul “ Percorso del Tirocinio” nel quale sono evidenziati chi deve fare e cosa. La zona nel percorso del Tirocinio dovrebbe informare sia i CG che i Tirocinanti sul percorso che l’associazione sta facendo in merito, evitando così ripetizioni tra gli eventi regionali e quelli di zona. Segue la lettura del documento (approvato al Consiglio Generale del 2011) relativo agli ambiti che si occupano del tirocinante senza escludere quello che ciascun ambito dovrebbe fornire come crescita la tirocinante. Nel percorso del tirocinio la zona è un ponte tra il gruppo e l’associazione, di certo è il luogo dove parlare di dinamiche che richiedono un tempo per metabolizzare molto più lungo, nonché tematiche che non vengono trattate nei campi di formazione ( CFT e CFM). Problema che assilla l’associazione è la “ Partecipazione Associativa”, spesso non è facile trovare le figure che possano dare la propria disponibilità alle chiamate di servizio. Spesso ci si rende conto che il problema sta alla base, nel senso che all’inizio del cammino del singolo capo non si riesce sempre a trapassare l’amore adeguato alle chiamate al servizio. Interventi: Andrea Mazzù: nella zona dello stretto si riscontra la seguente problematica a seguito della modifica apportata con l’inserimento del CFT nel percorso formativo di base non è stata apportata alcuna modifica su come la zona si può inserire in questo percorso, questo porta spesso a delle ripetizioni tra quanto viene fatto nel CFT e quanto viene fatto negli incontri di zona. Salvatore Lo Votrico: per quanto concerne il tirocinante, la prima cosa che vive è la dimensione del gruppo, pertanto sarebbe necessario dare più spazio ai RdZ nel percorso del Tirocinio. Così facendo si cammina tutti nella stessa direzione senza avere la sensazione della presenza delle sovrastrutture, così come oggi spesso i tirocinanti vedono le altre strutture Rosario Di Re: non avendo un IZT ha lavorato parecchio sui GC durante i consigli di zona in maniera che questi quadri seguano al meglio i tirocinanti e facendo lavorare in sinergia tra loro i CG. Luigi Consoli: in riposta ai primi due interventi, nella nostra associazione nel bene e nel male ogni struttura ha i suoi compiti e questi svolge, quando questo non accade, ovvero sia un livello fa quello che dovrebbe fare un altro livello, ci si trova davanti alla sensazione della sovrastruttura. Per evitare questo inconveniente sarebbe il caso che chi di interesse guardi il documento unitario e poi lo applichi nel proprio ambito, che sia la zona, la Fo.Ca. e/o il gruppo. Guardando al mandato del RdZ, questi dovrebbero avvicinare il tirocinante alla struttura zona, alla consapevolezza di essere associazione il compito della zona è leggere i bisogni e capire come la zona possa essere di aiuto sia ai tirocinanti che ai CG. Questa relazione è dinamica poiché è in relazione ai capi che ci sono nella singola zona, e sono legati ad un progetto diverso da zona a zona, perché dipende dai capi che compongono la singola zona. Inoltre i tirocinanti cambiano di anno in anno, quindi il “pacchetto pronto” non va bene, ma va rivisto in base ai bisogni che di anno in anno si vanno a evidenziare. Quindi sarebbe buona cosa, che porta ad un’ottima sinergia tra gruppi e zona, leggere il percorso unitario del CFT Dino Russo: la proposta del CFT è valida, tutto dipende da come la zona o il gruppo prepara il tirocinante, quindi lo stesso modello, può avere presa diversa sui vari allievi, perché ogni allievo viene da una zona e da un gruppo diverso che ha a sua volta fatto un percorso iniziale diverso, quindi c’è una concorrenza di informazioni che vanno tutti nella direzione della formazione dell’adulto Luigi Consoli: a livello nazionale si sta facendo una attenta valutazione dei CFT al fine di poter verificare il nuovo iter di formazione capi inoltre dall’analisi dei CFT che si fanno in Sicilia ci si è resi conto che il campo cambia al cambiare dal momento in cui viene fattoGiulio Campo: spesso si fa l’errore di vedere il tirocinante come soggetto a cui insegnare qualche cosa, invece che vederli come soggetti per cui preparare qualche cosa. E’ bene analizzare quanto si completi in gruppo e da questo partire per quanto preparare per i tirocinanti. I RdZ devono sentire il peso del ruolo che hanno nell’accompagnare gli adulti nella loro formazione. Enzo Ragusa: nella sua zona ci si sta interrogando sui bisogni formativi, cosa che ha fatto capire quanta ricchezza portano i tirocinanti nei gruppi e nella zona. 2 Eliana Grasso: propone data l’ora il cambio dell’o.d.g. ARGOMENTO 2 2A) Nunzio Zagara : al Consiglio Regionale di maggio è stata scelta una modalità di verifica del progetto regionale, pertanto la griglia di verifica è stata fatta su diversi livelli, dai CG alla regione. Il percorso è stato lanciato a ottobre, è stato inviato a tutti i capi un questionario. La verifica tiene conto degli eventi preparati e se questi hanno avuto la ricaduta sui gruppi. E’ stata scelta la modalità on-line per la verifica mediante un questionario mandato a tutti i capi, elaborarlo e poi per ogni gruppo rimandare risposta alla regione. Allo stato attuale hanno risposto circa 80 co.ca. della regione. Poiché il questionario doveva pervenire entro il 30/11, si sta cercando di prolungare di un altro mese la compilazione sul portale Buona Caccia. In contemporanea per la parte che riguarda le zone, si è iniziato il giro delle zone. La zona con cui si è iniziato il percorso è la Zona Laghi, l’incontro con il consiglio di zona è durato circa un’ora. Con il consiglio di zona incontrato sono stati fatti dei gruppi di confronto su cinque punti del progetto regionale in merito all’area per il CG. Alla prossima assemblea, riproponendo la modalità dei gruppi di lavoro, si potranno rileggere i questionari dei gruppi. All’ultimo consiglio regionale, infine, si pensa di fare la verifica tra i componenti del consiglio. Operativamente rimane da organizzare da qui all’assemblea la visita nelle zone, sarebbe opportuno quindi fare un calendario in modo da poter partecipare ai consigli di zona. Eliana Grasso: per quanto riguarda la Sicilia occidentale sarebbe bene organizzare un week end lungo in cui incontrare più consigli di zona. 2B) Eliana Grasso: per quanto concerne l’incontro sui beni confiscati alla mafia, è un percorso iniziato con l’evento la “ Memoria si fa strada”, e proseguito con il Consiglio nazionale svoltosi a Palermo, quindi sarebbe uno spreco di energie lasciare il discorso cadere nel vuoto. Francesco Bonanno: il momento formativo sarà una forma di laboratorio su come reperire e gestire un bene confiscato alla mafia, quindi è qualcosa di concreto su come agire, si decide di farlo in concomitanza con l’area metodo il 19-20/01/2013. Salvo Ciulla: si sta iniziando a ragionare su un percorso per la gestione di questi beni, può essere anche un modo per reperire delle strutture per noi come associazione e anche per colori quali sono senza lavoro e quindi creare nuove situazioni lavorative. Eliana Grasso: così come ci siamo già detti si sta lavorando su varie tematiche, tra cui quella del lavoro e quindi ci si sta muovendo e si sta sondando il terreno per capire come portare avanti un discorso legato a questa tematica. 2C) Eliana Grasso: per la tematica relativa alla “famiglia”, per non perdere quanto fatto all’incontro di novembre del 2011 si sta procedendo alla realizzazione di atti. Si è pensato di redigere un opuscolo che sarà offerto come contributo anche a livello nazionale che sta facendo un percorso di approfondimento simile. 2D) Eliana Grasso: il prossimo novembre 15.16.17/2013 la nostra associazione farà il convegno fede per aree: nord, centro e sud. L’area del sud si incontrerà a Catania. Siamo tutti invitati alla realizzazione di questo evento. 3 2E) Nunzio Zagara: Nomine a Capo, parliamo da un anno della compilazione delle nomine a capo, l’area che riguarda la parte da compilare da parte dei RR, chiede la scrittura di una valutazione da parte dei RR in merito alla partecipazione alla democrazia associativa al livello regionale ed ai momenti formativi; essendoci questa regola i RR non stanno firmando ad occhi chiusi le nomine ma si sta facendo una istruttoria tramite i dati in possesso della segreteria. Così sarà lecito scrivere se ha o meno partecipato ai momenti di democrazia associativa nonché ai momenti formativi extra iter. Quando mancano delle notizie nella scheda sarà mandata una mail nella quale viene richiesta una integrazione, ovviamente tutti questi passaggi fanno si che i tempi si allunghino notevolmente. Qualora questo passaggio non venga fatto in regione viene comunque fatto dal livello nazionale. Pertanto si chiede ai RdZ di fare un primo filtro così da “velocizzare“ l’operazione senza che questo passaggio sia solo un passaggio di carte. E’ possibile risalire alle presenze agli incontri tramite la segreteria, considerando che dal 2008 è tutto informatizzato. Bisogna porre attenzione alla parte che riguarda i momenti formativi e quella che riguarda la democrazia associativa. 2F) Si informa che il consiglio regionale di giugno (con pernottamento) si svolgerà a Mazara del Vallo ARGOMENTO 3 Nunzio Zagara: quest’anno per quanto riguarda le chiamate al servizio si hanno le seguenti situazioni fine mandato per scadenza dell’incaricata di branca RS, fine mandato per dimissioni dell’incaricato di branca RS, fine mandato per scadenza dell’incaricata di branca EG, oltre al ruolo vacante da un anno di IRO femminile. Al momento abbiamo ricevuto le seguenti candidature: IAB E/G: Tiziana Paternò, candidata della pattuglia regionale IAB RS/M: Mario Consoli, candidato della pattuglia regionale IAB RS/F Graziana Messina, candidata della pattuglia regionale Siamo favorevoli ad avere più candidature per i vari ruoli, in modo da avere possibilità di scegliere, ci si auspica inoltre che le candidature siano ben ponderate e non frutto dell’ultimo momento. Angelo Mazza: le persone candidate per la branca R/S non le conosce ,ma sa anche che ci sono tanti capi di branca RS che stanno rinchiusi nel piccolo e non escono fuori, quindi sarebbe il momento di trovare persone che si prendono questa branca e la portino fino alla route nazionale e non solo. Andrea Mazzù apprezza il fatto che la pattuglia RS faccia le due candidature, ma poiché la branca RS ha parecchie cose da mettere a posto e parecchie situazioni, a parte le candidature, sarebbe da mettere in discussione il modo di progettare e mettere in pratica il modus operandi della branca RS, è arrivato il momento che i capi di branca RS si facciamo avanti e si mettano in gioco. Auspica che escano più candidature, al di la di quelle della pattuglia. Giulio Campo: questa branca RS è completamente ferma da più di 10 anni, ha bisogno di avere competenze diverse e più metodologiche, la pattuglia ha il diritto di fare delle candidature, ma di certo chi porterà avanti questa branca deve essere pronto ad affrontare non solo la logistica della route, ma anche quello che seguirà. In particolar modo nella nostra regione. Andrea Mazzù: Sarebbe il caso di mettere in gioco persone non solo che vengano fuori dalle zona ma anche del consiglio, che ha fino ad oggi condiviso il percorso fatto. Pertanto candida 4 Rosario Marchese come IAB R/S. Massimo Sicilia: anche lui auspica che possa uscire qualche nome dal consiglio. Il fatto che i nomi vengano fuori dalle pattuglie è buono perché i nuovi incaricati devono conoscere i capi della regione e gli IABZ. Eliana Grasso: ricorda che ancora manca l’IRO, e non solo le branche. Il ruolo dell’IRO non è da sottovalutare e Natale ha bisogno di un supporto per la gestione della nostra regione. Nino Porrello: si porta a casa la sensazione che sembra opportuna una riflessione sulla Branca RS, cosa che spesso è stata detta anche nella zona, ovvero sia che il punto debole è proprio la branca RS. Soprattutto in vista della route nazionale e non solo. Pertanto si chiede se è il consiglio regionale o la branca a doversi dare queste risposte. Vincenzo Semprevivo: è stato innescato un meccanismo per capire chi fa parte della branca RS, chi fa cosa negli eventi, l’area metodo è anche un altro momento per misurare il polso delle branche, capire quali persone circolano nell’area metodo, per capire chi sono coloro i quali gestiscono gli eventi. Con Tiziana Tornabene si sta cercando di capire lo stato dell’arte delle branche. Si sta volendo lavorare in rete perché lavorare ognuno per conto proprio non porta da nessuna parte. E’ meglio conoscersi, lavorare in rete. Andrea Mazzù: per tanti anni la branca RS è in sperimentazione, tutta l’associazione si è resa conto che ci sono dei problemi in branca RS, ma non ci diciamo quale è: la formazione dei capi di branca RS. All’area metodo non era presente la branca RS. Giulio Campo: mancano i contenuti, o meglio manca la visione strategica di cosa deve essere la branca RS, il regolamento ha portato alla perdita di tre anni nella riscrittura del regolamento, nel contempo tutto quello che ruota attorno ai ragazzi è totalmente cambiato. Vincenzo Semprevivo: la branca RS si è mossa nel territorio, forse manca il passaggio dal dire al fare, quindi sembra che nulla sia stato fatto. Bisogna risollevare la branca RS, quello che è stato fatto non si riesce a vedere. Vincenzo Pipitone: il problema nazionale è che manca la formazione dei capi di branca RS. Eliana Grasso: questa riflessione è da fare in tutti i settori, facendo il cammino di verifica del progetto regionale avremo modo di vedere anche quello che è stato fatto dalle branche. La consapevolezza del ruolo: vuol dire che chi si candida alla copertura di ruolo deve avere delle competenze e disponibilità a ricoprire il ruolo detto questo coloro i quali andranno a ricoprire i ruoli con l’aiuto di tutti potranno fare un ottimo lavoro. Francesco Bonanno: rileva lo slancio positivo che viene fuori da questa discussione per la branca RS, sicuramente è forte la voglia di dire qualcosa in più per la branca RS, rischiamo di perdere aderenza con la realtà se non abbiamo una lettura corretta della società attuale, in accordo con quanto detto da Vincenzo perché la vita di una branca non è solo la applicazione meticolosa del regolamento ma anche della storia della branca, perché deve essere conosciuto il linguaggio, la storia, la cultura della branca. Questo ci chiede uno slancio molto forte verso una branca. Il limite diventa una fionda che ci lancia avanti. Nunzio Zagara: si aspetta questo stesso slancio nella verifica e riscrittura del progetto regionale, evitando di fermarsi a concetti vaghi, puntando invece su strategie concrete da scrivere nel progetto. In questa prospettiva dovremo essere capaci di mettere nel progetto le cose ritenute veramente importanti, perché possano essere portati avanti non solo dall’incaricato particolarmente illuminato ma da tutti coloro che si succedono nel ruolo. ARGOMENTO 4 Nunzio Zagara: da qualche tempo si stanno monitorando le cooperative, per evitare problemi di chiusura, la nostra cooperativa è in attivo, anche se di poco. I problemi scaturiscono dal fatto che gli accordi con fiordaliso prevedono il pagamento delle merci a scadenze anticipate rispetto alla vendita, pertanto in una fase dell’anno la cooperativa si trova in negativo. Per questo è stata chiesta una dilazione non concessa, quindi le soluzioni sono due- o il prestito dalla banca dove poi vanno a sommarsi gli interessi, oppure avere un prestito da parte dell’ AGESCI Regionale. 5 Giulio Campo: la regione può privarsi della somma richiesta ( € 50.000,00) e riaverli in 12 mesi? Nunzio Zagara: l’IRO ha detto che è possibile, il consiglio viene interpellato perché i soldi sono della regione, pertanto è una decisione da condividere, c’è anche chi dice che una scelta di questo genere dovrebbe essere presa in assemblea, perché è questa che la vota però questa non sarebbe una spesa, non essendo la cifra erogata a fondo perduto, ma sarebbero utilizzati in parte fondi accantonati. Eliana Grasso è da sottolineare che questa è una eccezione per quest’anno, ma bisogna avere un progetto per evitare questi problemi. Bisogna stare attenti a valutare i pro e i contro, perché nessuno ci obbliga ad avere una cooperativa, la gestione della cooperativa da parte della fiordaliso non è eccellente perché da un lato si dice che si è una cooperativa di una tipologia di associazione e poi il rapporto è strettamente commerciale, in questo momento c’è questa incongruenza tra quello che si dice e quello che si fa. La cooperativa deve restituire nel giro di poco delle somme alla fiordaliso. Nino Porrello la cooperativa ha bisogno di un anticipo per pagare materiale, le somme richieste adesso vengono fuori dal fallimento di alcune cooperative e da situazioni molto particolari, il capitale di cui ha bisogno la cooperativa non è di certo una cosa limitata a questo anno. Il rapporto tra Regione e Cooperativa è quello che il primo è socio maggioritario. Eliana Grasso diamo la somma alla quale non si applicano interessi, torna la somma prestata nel tempo e gli interessi si traducono in servizi che ci fornisce. E’ una forma di finanziamento infruttifero. Nino Porrello essendo un discorso finanziario si deve anche fare la ipotesi che i soldi possono anche non tornare, è un tipo di problematica che deve essere attentamente valutata perché allo stato attuale con la documentazione in nostro possesso non possiamo dire cosa sia meglio fare Salvo Ciulla oggi c’è questa richiesta e l’anno prossimo si può riverificare la stessa situazione, esistono parecchie situazioni di finanziamenti molto vantaggiosi per le cooperative Vincenzo Pipitone forse abbiamo la necessità di capire il sistema cooperative e il rapporto con la fiordaliso, ed è proprio la fiordaliso che deve fare il finanziamento dato che ci obbliga a fare determinati acquisti senza avere il certo di incasso. Giulio Campo dopo la cooperativa potrebbe venire un gruppo o una zona con la stessa situazione ed essendo socio dell’agesci allo stesso bisognerebbe dare il prestito? Enzo Ragusa avendo una piccola impresa conosce i rapporti tra cliente e fornitore, il cliente chiede al fornitore un piano di rientro, ma mettere “mano al portafoglio” dei nostri ragazzi per una fornitura molto discutibile, se tu mi obblighi ad acquistare un tot di materiale o mi fai un piano di rientro o cambio fornitore. Non abbiamo idee chiare se c’è stata una cattiva gestione della nostra cooperativa, tra l’altro la garanzia è di natura verbale, sulla base di bilanci positivi. Angelo Mazza: la commissione uniformi e distintivi ha più volte sollevato l’etica della Fiordaliso perché chiede il rientro delle somme con l’applicazione di tassi di interessi non indifferenti. La cooperativa chieda il finanziamento alla banca. Salvo Ciulla: un conto è la gestione della cooperativa, un altro conto è avere un obbligo di acquisto nonché di pagamento degli ordini Eliana Grasso: ci sono voluti due incontri con i presidenti della nuova fiordaliso dove si è detto che le regioni sono di supporto alle cooperative, e poi dopo poco tempo è arrivata la lettera della nuova fiordaliso nella quale si chiede il rientro delle somme. Il rientro è stato richiesto in pochissimi mesi, ed inoltre la lettera di rifiuto della dilazione è stata trasmessa oltre ai RR anche a tutto il resto del nazionale, se questo è il modo di operare è da rivedere. Nino Porrello: qualsiasi fornitura è regolata da un contratto, è da capire se il contratto è stato cambiato da parte delle nuova fiordaliso, oppure c’è stata nel tempo una cattiva gestione delle risorse economiche. Eliana Grasso la cooperativa ha solo il problema dei pagamenti. Si verifica che durante il periodo di vuoto, c’è una sofferenza che proviene dalla chiusura da parte di altre cooperative e pertanto la fiordaliso ha chiesto il rientro. 6 Rosario Ardilio da un punto di vista legale è fattibile? Silvana Mangione dapprima seguano la strada del prestito per le cooperative, poi qualora ci fossero problemi si vedrà Salvatore Lo Votrico servono due cose prima il bilancio per capire se l’anno prossimo richiedono le stesse somme secondo vedere il tipo di contratto che c’è tra fornitore e cooperativa. Giulio Campo: secondo lui non è il luogo adatto per deliberare quanto fino ad ora detto. Eliana Grasso: la cooperativa era cosciente che da stasera poteva venire comunque una risposta negativa, anzi si cercano soluzioni diverse da queste Salvo Ciulla: la cooperativa aderisce a qualche organizzazione per cooperative? Andrea Mazzù: poiché viviamo in un mondo il rapporto che intercorre tra la fiordaliso e le cooperative, nell’ambito commerciale quando c’è un problema il fornitore chiede il rientro in base anche alle sue necessità. La fiordaliso può dire oggi tu cooperativa non puoi più vendere il materiale con marchio agesci fin quando non estingui i debiti, la cooperativa non può fare lo stesso discorso perché è la parte debole. C’è un flusso di cassa che deve passare dal bilancio. Eliana Grasso: a conclusione del dibattito, quindi, si invita la cooperativa a chiedere un prestito ad idoneo istituto di credito. L’assemblea dopo la S Messa riprende il lavori domenica alle 09.30 ARGOMENTO 5 Francesco Bonanno: VERIFICA “LA MEMORIA SI FA STRADA”. Circa 800 iscritti di cui 100 non siciliani. In realtà i presenti sono stati circa 1200. Sembra strano che ci siano alcune zone molto presenti ed altre molto assenti. Importante la presenza di tutta l’associazione, crediamo che abbia raggiunto gli obiettivi che ci eravamo proposti. Laboratori positivi perché oltre l’aspetto celebrativo c’è stata una declinazione concreta e occasione di confrontarsi realmente. È stato importante sia verso l’interno che rispetto all’esterno (es. Manfredi Borsellino, don Ciotti) Nino Porrello: molto bello il laboratorio, l’unica dissonanza un po’ un carattere autoreferenziale, forse la “rete” nei momenti forti viene un po’ meno. Giulio Campo: abbiamo invitato le altre associazioni e conferenza stampa in sala consiliare con le altre associazioni, si tratta anche di una questione mediatica. Sottolineo la validità ed i contenuti emersi nei laboratori. Angelo Mazza: mi aspettavo molte più persone, il messaggio è stato veicolato bene nei canali regionali? (branca RS). Non mi è piaciuta la spettacolarizzazione del dolore di Manfredi ma è una cosa mia personale. Dobbiamo notare la dicotomia fra i ragazzi molto attenti-coinvolti e quelli “stavaccati” durante il concerto. Enzo Ragusa: solo un clan della mia zona ha partecipato e i ragazzi hanno apprezzato i laboratori ma non il corteo ritenuto dispersivo. Salvo Ciulla: riscontro molto positivo dei laboratori. Andrea Mazzù: nella nostra zona sono state presenti molte ASQ piuttosto che RS. Le figure Falcone-Borsellino sono oggi percepite come simboli al di là della conoscenza della loro storia. Caterina Bonanno: i ragazzi hanno vissuto positivamente tutte le attività, in merito al corteo ricordo che doveva essere silenzioso, forse i capi dovrebbero ricordare le regole e applicarle. Francesco Bonanno: replica a Porrello: mai in vent’anni eravamo riusciti a mettere insieme tante persone. (Eliana evidenzia che al livello nazionale e regionale è stata una scelta di fare una manifestazione che fosse dell’AGESCI dove eventualmente gli altri potessero confluire.) Per quanto riguarda la pubblicizzazione l’iscrizione online ed il sito hanno dato tanto aiuto. Riguardo la “spettacolarizzazione” ribadisco che non era previsto l’intervento. In merito al corteo si ribadisce che il corteo doveva essere silenzioso e senza bandiere per evitare che qualcuno lanciasse messaggi diversi dai nostri. Per quanto riguarda la Messa evidenzierei che il Cardinale 7 non aveva mai celebrato una messa in suffragio in via D’Amelio Dino Russo: VERIFICA “FIERA SPECIALITÀ”. Richiama gli obiettivi dell’attività. 1700 bambini e 300 capi, tutte le specialità erano presenti. Risultato abbastanza positivo dai ritorni con delle pecche che cerchiamo di individuare al fine di migliorare. Abbiamo lasciato molto spazio alle verifiche, anche in area metodo, ad esempio alcune questioni logistiche. In merito alle attività si è detto che alcune erano molto ben fatte ed altre un po’ meno. Avevamo cercato di prevedere questo tipo di problema chiedendo il progetto alle zone in anticipo ma non sempre le abbiamo avute. Viene presentato il questionario di verifica fatto “a caldo”. Dino si dice molto soddisfatto anche per il sistema di comunicazione avviato con le zone. Aspetto bilancio, in attivo. Viene mostrato il bilancio e letto velocemente. Sono rimasti circa 14.000 euro che saranno restituiti (circa 8,50 E a bambino) ai partecipanti. Vincenzo Semprevivo: propone per gli interventi di attenersi a 4 aree su cui basare la verifica: a) chiarezza degli obiettivi; b) sono stati raggiunti?, c) la comunicazione, d) ricaduta esterna, e) coinvolgimento dei capi. Enzo Ragusa: perché mi si dice solo ora su cosa verificare? Non c’ero al campo regionale ma vorrei sapere qui come è andato. Salvo Ciulla: zona concordia fa un mea culpa per la non partecipazione della zona. Orazio Rizzo: le verifiche si fanno sugli obiettivi educativi. Un plauso per ciò che esce dalla verifica della mia zona, anche per aver rispolverato lo strumento specialità. Positiva anche la comunicazione tutti coinvolti e fermento. Per il futuro, porre attenzione alla progettazione, il posto ha un po’ sacrificato le botteghe. Vincenzo Pipitone: propone di spostare la verifica al prossimo consiglio regionale per avere un punto di vista più ampio avendo ascoltato più livelli. Come RDZ (al tempo della fiera delle specialità) mi scuso per la poca partecipazione della mia zona, qualche volta siamo più bravi a criticare che ad impegnarci in prima persona. Saro Di Re: verifico a nome della zona in maniera positiva. Condivido l’idea di Vincenzo di posticipare parte della verifica. Germana Berti: la zona ha verificato positivamente sia gli obiettivi, la divisione dei compiti e l’attenzione allo strumento specialità. Qualche difficoltà nel passaggio di informazioni. Rosario Marchese: la nostra zona è abbastanza contenta dell’evento. Capi molto coinvolti, solo il problema che hanno dovuto coprire specialità all’ultimo minuto. Salvo Lo Votrico: ha funzionato il livello pattuglia e quello IABZ e la sinergia. Andrea Mazzù: oltre la zona. Chiediamo alla regione maggiore attenzione all’interazione con le autorità locali (quando si fanno attività in un territorio) che non hanno ben chiari i nostri “livelli scout”. Non condivido la visione di Pipitone rispetto alla verifica del CER perché il comitato dovrebbe raccogliere la verifica fatta dagli IABZ nella riunione di area metodo già fatta che a loro volta dovevano portare la verifica fatta coi CR. Rosario Ardilio: i capi della zona netina molto entusiasti anche della comunicazione. Ricorda la figura di Saro Caruso, incaricato LC per la zona netina, recentemente scomparso. Ciro Cardinale: la zona eleuterio non era presente all’area metodo, mi permetto di verificare qua come IBZ. Verifica lampo, tutti abbiamo riscontrato una cosa positiva, a parte qualche piccola defaiances logistica. Dino Russo: REPLICA. Mi dispiace per la problematica “istituzioni” con la zona dello stretto è una mia responsabilità perché rispetto a questo aspetto ho qualche difficoltà. BRANCA EG Vincenzo Semprevivo: accogliendo in parte le proposte proponiamo che le zone che hanno già verificato la portino oggi, coloro che ancora non l’hanno fatta la porteranno a marzo usando la griglia proposta da Massimo. 8 Massimo Sicilia: ripercorre i passaggi della progettazione passati attraverso 18 incontri di “work in progress” insieme alle varie strutture. Qualche volta la comunicazione con le zone ha avuto alcune intermittenze laddove ci sono state zone che nei due anni non avevano l’incaricato di branca o cambiava spesso. Vengono evidenziate alcune criticità come le iscrizioni andate a rilento ed il versamento delle quote, come la catechesi in ritardo. Il market che è stato sfida educativa rispetto all’autonomia anche se ha avuto dei problemi tecnici per esempio riguardo l’ubicazione. Viene mostrato il questionario sulle aspettative dei ragazzi (squadriglie) fatto il primo giorno di campo. Evidenziato l’incremento del 200% di squadriglie che hanno conquistato la specialità di squadriglia. Si sottolinea l’impressione che hanno avuto gli esterni (come il direttore di avventura) per cui su avventura è stato pubblicato un articolo “lezioni di stile dal campo estivo regionale …” Certo non sempre questo stesso stile si è visto nei capi. Anche il bilancio si è chiuso in positivo, sono rimasti circa 60.000 euro dalle quote, oltre all’accantonamento regionale. Predisposto il ristorno agli EG (saranno restituiti 24,00 euro per ogni EG). Sonia Lombardo: critica sull’impegno dei singoli capi nei laboratori. Molti parlano tanto ma si spendono poco. L’incontro con i responsabili dei laboratori andava fatto prima. Evidenziati alcuni aspetti tecnici ed il fatto che talvolta i tempi fossero stretti. Anche se gli obiettivi erano chiari, la catechesi arrivata alla fine è stato un problema. Anche dalle verifiche si è capito chi è andato con l’intenzione di spendersi e chi invece si aspettava un campo “già pronto”. Enzo Ragusa: ribadisce che avrebbe voluto avere prima lo specchietto per la verifica, successivamente farà nuovamente la verifica in zona anche su ciò che viene richiesto. Elenca le “sofferenze” raccontategli dai capi della zona: l’acqua che il 26 non c’era ancora in tutti i posti, le lunghe code perché c’era una cambusa sola, il cibo che non era ben conservato. I capi furbi che facevano saltare la fila alle attività libere … Abbiamo fatto però una verifica con i ragazzi che invece hanno dato un ritorno positivo. Mi rendo conto da quello che ho sentito che a questo punto molto della riuscita è dipeso dall’approccio e dalla partecipazione dei capi. Salvo Lo Votrico: premetto che non mi è piaciuto il gruppo facebook ed il tenore del discorso, anche perché il gruppo dei ragazzi racconta una storia diversa. Alcuni punti di forza: il tema del sogno, il luogo, lo sforzo organizzativo, i contenuti, le attività. Criticità: la comunicazione troppo a ridosso, specie per la questione ambientazione e catechesi, la gestione dei sottocampi, specialmente per il materiale delle costruzioni, la gestione del market (unico market) troppe file e gestione alimentare, anche come educazione alimentare. Ottimo il presupposto educativo del market ma difficile da realizzare. Laboratori alcuni notevoli, altri peggiori. Rosario Ardilio: condivido molto di quanto ha detto Salvo. Nella nostra zona l’incaricato di branca si è dissociato dall’evento ma la zona ha partecipato. I ragazzi dicono tutti cose meravigliose del campo, ovviamente alcune cose logistiche non hanno funzionato ma questo è ovvio data la portata dell’evento. Mi fermerei di più sui contenuti: maggiore attenzione alle imprese dei ragazzi. Le cerimonie (apertura-chiusura) potevano prevedere maggiore coinvolgimento dei ragazzi. Alcuni laboratori sono sembrati improvvisati. Nino Porrello: evento grosso ma dobbiamo fare meglio la verifica. Nino propone alcune sue proposte su come fare la verifica. Le mie sensazioni: i tempi troppo stretti. Cerimonie ragazzi poco protagonisti, invece ricordo bello il campo nazionale la cerimonia finale ricca di contenuti. Vorrei capire cosa è accaduto con quel capo alla cerimonia finale. Nunzio Zagara: premetto che anch’io ero al campo nazionale e ricordo alla cerimonia la macarena e la canzone di Irene Grandi col versetto cantato a squarciagola “prima di pretendere un orgasmo” e la guida 11 enne che mi ha chiesto cos’era un orgasmo. Per quanto riguarda il nostro intervento durante la cerimonia finale, proprio in quanto rappresentanti dell’AGESCI Sicilia non permettiamo che un capo vada fuori di testa e si metta a dire parolacce davanti a 4000 ragazzi senza che nessun capo lo redarguisca. Salvo Ciulla: il capo in questione di solito non ha queste reazioni ha chiesto scusa (alla sua coca) perché era stanco ed è stato per questo che ha reagito così. Emanuele Bellini: scauting, nonostante i tempi stretti le squadriglie hanno vissuto l’autonomia, secondo la nostra zona, positivo il coinvolgimento nel pre-campo e le informative. L’avventura è stata vissuta maggiormente nella contemplazione della natura. Amicizia fra i ragazzi vissuta 9 positivamente. Relativamente ai capi: alcuni non si sono coinvolti, alcuni che si sono coinvolti non hanno potuto farlo bene perché i materiali non sempre c’erano. Al campo ho visto dei capi poco competenti più che nelle tecniche nella capacità di seguire i ragazzi. Necessità di una maggiore comunicazione IABZ e pattuglia. Cettina Trovato: zona ha verificato positivamente, sogno vissuto, autonomia e su questo abbiamo centrato l’attenzione. Benissimo la comunicazione con le continue e-mail, è stata gradita. Criticità: lo stile dei capi, molti sono arrivati aspettandosi il villaggio turistico. Ci siamo chiesti se è da osservare di più lo stile dei capi educatori o la salsiccia lasciata al sole. Andrea Mazzù: invita a riflettere sulla procedura di preparazione del campo attraverso comitatipattuglie ecc. che si sono succeduti nel tempo. Penso che si poteva puntare di più sull’impresa questo avrebbe potuto aiutare anche i laboratori. Non abbiamo avuto problemi di comunicazione con la pattuglia. Vorrei fare una verifica di contenuti su tre fronti la formazione “vocazionale”, la formazione metodologica, formazione associativa. Tiziana Campione: integrare alcune cose già dette, la verifica concreta non tocca a noi consiglio, che invece sono chiamata a chiedermi se quello che è stato fatto mi può aiutare a monitorare dal punto di vista valoriale-educativo. Propone la questione del lavorare in rete (in questo caso lo scarso coinvolgimento della branca RS). Vincenzo Pipitone: vorrei avere informazioni sulla dimensione associativa, il coinvolgimento dell’AGESCI Sicilia nel campo. Credo che il campo ci dia la possibilità di dare una lettura dello stato della branca. Almeno il 20% dei capi sono completamente “fuori”. Tante cose sono andate molto bene, alcune sono andate male ad esempio perché alcuni capi reparto hanno rubato il materiale? Angelo Mazza: ci sono persone da coinvolgere in regione (esempio Ornella che ha fatto la capo sottocampo). I Capi: nel prossimo progetto regionale dovremmo andare ad entrare non più nel metodo ma nella “vita” del capo. I ragazzi verifica positiva. Il prossimo progetto mi auguro che non sia detonatore ma che entri nella vita. Nino Lavenia: la presenza del settore occasione di interazione con i capi e i ragazzi. Il campo è stato una vetrina per guardarci allo specchio ed abbiamo capito come siamo come associazione. Questa visione ci ha messo un po’ in crisi e ci fa consapevoli che bisogna ripartire dai capi, dovremmo più spesso darci la possibilità di guardarci allo specchio. Abbiamo visto che c’è un problema vocazionale, mi chiedo se come è possibile non accorgersi di queste cose in zona. Salvo Ciulla: vorremmo riproporre la griglia di verifica ai capi, qui dobbiamo avere linee di indirizzo associative. Viviana Fiorito: la zona ha vissuto bene ed a più livelli l’evento. Saro Di Re: nella mia zona è stato espresso lo scarso stile dei capi, questo effettivamente ha creato dei disservizi nei sottocampi. Ancora non ho fatto verifica con gli incaricati ma questo l’avevo sentito. Vincenzo Semprevivo rispetto al ruolo di ICM ed al coinvolgimento dei settori e delle altre branche, si è cercato di farlo anche se non tutto ha funzionato sempre, è venuta meno la comunicazione di qualche incaricato all’ultimo minuto, penso all’incaricata nautica che è venuta meno. Il settore PC è stato coinvolto anche nel discorso educativo ad esempio il pre-campo. Il settore PNS e la veglia. Il settore comunicazione col laboratorio. L’internazionale col laboratorio. FB erano presenti con una attività. Per la branca RS avevamo pensato un cammino individuale ma questo non ha funzionato quindi abbiamo cambiato. Massimo Sicilia: ci sono stati dei problemi logistici ad esempio il fatto dell’acqua, il fatto che abbia piovuto prima del campo ha provocato che le ditte non hanno lavorato. Vengono date spiegazioni in merito al market, ribadisce che mai è stato dato qualcosa di avariato. Per quanto riguarda l’impresa sottolinea nuovamente il boom di partecipazione al guidoncini verdi ed anche lo stile di molte cose (come il logo) si vuole fare una vetrina col materiale delle imprese di squadriglia e verrà pubblicato sul sito. Sulle cerimonie, avevano un tema, basandomi sulla passionalità penso ai bei momenti vissuti, dispiace perché l’intervento di rottura poteva inficiare un momento dedicato ai ragazzi. Aspetti per il futuro che si stanno preparando per un ritorno ai 10 ragazzi e capi. La questione internazionale: si era pensato di aprire anche gruppi stranieri, siamo rimasti un po’ impantanati perché abbiamo dovuto coinvolgere strutture più burocratiche. AREA METODO Vincenzo Semprevivo: partecipazione: non si capisce come mai ci sia sempre una partecipazione scarsa, circa 60 partecipanti (numericamente come l’anno scorso); forse è un problema culturale, perché diciamo che dobbiamo lavorare in rete ma poi nei luoghi preposti non si fa. Molte zone mancavano ed abbiamo la voce di circa 10 IB per ogni branca. Invita i RDZ ad incoraggiare la partecipazione. È stato dato un questionario di verifica degli eventi ed un altro sulla verifica del ruolo di IBZ e sul supporto al ruolo di zona e regione che ha avuto risposte positive. Vincenzo sottolinea la necessità della presenza che va sollecitata da RZ. ARGOMENTO 6 Eliana Grasso: introduce quanto emerso al forum e la volontà di portare la voce del consiglio regionale ma non solo sulla questione economica. Francesco Bonanno: presenta a nome dei consiglieri generali un memorandum da portare al livello nazionale. Inizia leggendo la mozione con l’approvazione della previsione di fondi per la route nazionale. Si fa osservare che la strada di mettere in discussione la quota del campo fisso, essendoci la mozione è impraticabile. La proposta è quella di insistere sul fatto che bisogna prevedere una quota fissa anche per la parte mobile (tutti) e non la compensazione solo fra i clan gemellati. Viene letto il memorandum da portare in consiglio nazionale con la richiesta di cui sopra. (allegato) Dino Russo: perplessità perché ci sono tempistiche diverse per l’acquisto dei biglietti. Orazio Rizzo: approva in pieno il documento e richiede che su questo si faccia una guerra di principio perché tutti devono essere messi nelle stesse condizioni. Vincenzo Semprevivo: al di là della mozione sarebbe necessario capire quale bilancio preventivo c’è dietro questa quota. Enzo Ragusa: propone di rimanere sulla richiesta originaria. Andrea Mazzù: mi chiedo perché sia stato deciso di fare la route nazionale in Trentino. Ferme restando le battaglie di principio proporrei azioni eclatanti. Francesco Bonanno: sono convinto che l’obiettivo non è non andare ma andare in blocco facendo valere le nostre posizioni. Angelo Mazza: racconta come nacque la mozione e che la proposta è stata fatta un po’ alla carlona. Dino Russo: puntare sull’uniformità della proposta nazionale ad esempio il convegno nazionale bosco quota 35 euro. Salvo Ciulla: equità ed essenzialità due parole che dovrebbero diventare valore. Rosario Marchese: chiedo un piano d’azione che preveda la nostra totale partecipazione alla route. Noi ci dobbiamo prendere carico di calmare le acque nelle nostre zone e con i ragazzi e dire che stiamo facendo un’azione in tal senso. Nino Lavenia: condivido il documento preparato. La mozione votata senza preventivo la considero come una dichiarazione di intenti. Chiede le dimissioni degli IN branca RS. Riferisce la frase detta dalla presidente al forum “chi può andare va” ed esprime indignazione. Rosario Ardilio: la proposta di Francesco va bene per l’equità ma non per l’essenzialità. Ciro Cardinale: mi auguro che la mozione sia una dichiarazione d’intenti. Porto esempio dell’incontro incaricato comunicazione che ha cambiato informazione sulla durata tre volte. Vincenzo Semprevivo: non sono d’accordo con la mozione per una questione strategica perché secondo me si può modificare la mozione per esempio la mozione continua dicendo che si da mandato al comitato di cercare strategie per risparmiare. Secondo me dobbiamo dire che si deve abbassare la quota. 11 Francesco Bonanno: non è vero che non c’è l’essenzialità perché la raccomandazione richiamata è una raccomandazione della sicilia sull’essenzialità. Eliana Grasso: il cammino che ha portato alla route non è stato lineare e c’è stata poca chiarezza. Adesso chiederemo un preventivo dettagliato poichè al tempo della mozione non c’erano informazioni ed ora ci sono. Nunzio Zagara: troviamo una soluzione condivisa con entrambe le posizioni espresse in consiglio in considerazione che si farà una pressione “politica” in consiglio nazionale e non una guerra. Il consiglio approva la nuova stesura del memorandum (allegato) Chiudiamo l’incontro alle 16,20 ALL 1 TESTO DEL MEMORANDUM “Memorandum del Consiglio Regionale della Sicilia per i responsabili Regionali in occasione del prossimo Consiglio Nazionale in ordine alla quota della Route Nazionale RS VISTA la raccomandazione n. 8/2012; CONSIDERATO - che la quota di € 150,00 non è scaturita da una analisi preventiva dei costi; - che il luogo del campo è stato sceltoanche per i vantaggi economici che ne derivano; - che è un valore essenziale il confronto tra comunità RS provenienti da aree geografiche diverse, e che la scelta di vivere tali esperienze non può essere compromessa dagli oneri economici che ne deriverebbero; - che la scelta del Trentino comporta il rischio concreto che vengano penalizzati i territori dove rover e scolte del sud hanno maturato le loro esperienze (questo a motivo degli evidenti costi che comporterebbe la realizzazione di routes nelle regioni meridionali); CHIEDIAMO nello spirito della sobrietà che il nostro stile propone, ancor più oggi nel tempo di crisi che stiamo vivendo, - che la quota complessiva (comprensiva delle spese di viaggio) di ogni rover e scolta sia uguale per ogni partecipante; - che venga ridotta l’incidenza del campo fisso sulla quota complessiva, così che la quota sia di entità tale da garantire il principio inalienabile che l’evento è per tutti, indipendentemente dalle condizioni economiche di ciascuno. Messina, 2 dicembre 2012 Il Consiglio Regionale della Sicilia PRESENZE ZONA/Ruolo 01 Concordia 01 Concordia 02 Erea 02 Erea 03 Etnea Liotru 03 Etnea Liotru 04 Laghi 04 Laghi 05 Stretto 05 Stretto 06 Conca d'Oro 06 Conca d'Oro 07 Iblea 07 Iblea 08 Aretusea 08 Aretusea 09 Lilibeo 09 Lilibeo 10 Monrealese 10 Monrealese NOMINATIVO Pres MARCHICA SALVO BONGIOVANNI ALESSANDRA CIULLA GIOVANNI NOCERA MARCHESE LOMBARDO CAMPIONE LO VOTRICO BERTI MAZZU vacante BONANNO TROVATO RIZZO vacante RAGUSA GANCITANO CASALE AIELLO MANNINO CHIARA ROSARIO SONIA TIZIANA SALVATORE GERMANA ANDREA X X X X X X FRANCESCO CRISTINA ORAZIO X X X ENZO ENZA GIANFRANCO DANIELA GIUSEPPE X X X X X 12 11 Eleuterio 11 Eleuterio 12 Megarese 12 Megarese 13 Galatea 13 Galatea 14 Etna Alto Simeto 14 Etna Alto Simeto 15 Netina 15 Netina 16 Elimi 16 Elimi 17 Torri 17 Torri 18 Castelli Nisseni 18 Castelli Nisseni 19 Etnea delle Ginestre 19 Etnea delle Ginestre 20 Nebrodi e Madonie 20 Nebrodi e Madonie 21 Calatina 21 Calatina 01 Concordia 02 Erea 03 Etnea Liotru 04 Laghi 05 Stretto 06 Conca d'Oro 07 Iblea 08 Aretusea 09 Lilibeo PIERA MARIANO CHIARA EMANUELE X X X SARO MARIANNA NINO GIOVANNA ROSARIO CATERINA EMANUELE X 11 Eleuterio 12 Megarese 13 Galatea 14 Etna Alto Simeto 15 Netina 16 Elimi 17 Torri 18 Castelli Nisseni 19 Etnea delle Ginestre 20 Nebrodi e Madonie 21 Calatina PIAZZA CIRONE SALANITRO DI BENEDETTO vacante DI RE RANDAZZO LOMBARDO BONANNO ARDILIO BONANNO BELLINI vacante LICATA FIORINO VITALE FONTANAROSA SAPIENZA DI GARBO PAPPALARDO GIBIINO PEDI CASULA vacante LEONARDI vacante D'ARRIGO TALLUTO MARTORANA RUSSO ARENA MUMBERE NZAYI vacante MUSSO PULVIRENTI vacante ALESCIO ADAMO LICATA LA PLACA SAPUPPO vacante ALESSI Consigliere generale Consigliere generale Consigliere generale Consigliere generale Consigliere generale Consigliere generale Consigliere generale Consigliere generale Consigliere generale Consigliere generale BONANNO CAMPO CARBONE MANGIONE MAZZA PETRANTONI PIPITONE PORRELLO PULEO TURIACO FRANCESCO GIULIO CLAUDIO X X SILVANA ANGELO LAURA VINCENZO NINO KETTY NUNZIO X X X X X X X RR femminile RR maschile AE regionale Fo.Ca. femminile Fo.Ca. maschile ICM femminile ICM maschile IRO femminile IRO maschile GRASSO ZAGARA ROSATI ARONICA CONSOLI TORNABENE SEMPREVIVO vacante DI BARTOLO ELIANA NUNZIO RINO CINZIA LUIGI TIZIANA VINCENZO X X X Inc. Branca LC maschile Inc. Branca LC femminile CASTELLI RUSSO VALENTINA DINO 10 Monrealese X X X X FRANCESCO VIVIANA FILIPPO CHIARA ANTONIO IVANA GINO CONCETTA TONINO GIORGIO X X X X FRANCESCO MARCO VINCENZO GRAZIANO AURELIO GIOACCHINO JEAN BOSCO SALVATORE MARCELLO PAOLO SEBASTIANO TOTINO GIUSEPPE EMANUELE EMANUELE X X X NATALE X 13 Inc. Branca EG femminile Inc. Branca EG maschile Inc. Branca RS femminile Inc. Branca RS maschile IANNAZZO SICILIA CHIARAMONTE PENNAVARIA GIUSELLA MASSIMO MIRIAM MARCO Ambiente Protezione Civile Comunicazione PNS Internazionale PNS FB FB Politiche giovanili Nautico RUGGERI LAVENIA CARDINALE BONANNO COCO MONTEMAGNO SIRACUSANO TARANTINO MONSONE SACCO FRANCESCO NINO CIRO FRANCESCO FRANCESCO MANUELA ROSANNA FRANCO ELISA KATIA AE Branca LC AE Branca EG AE Branca RS AE Fo. Ca. FORTUNATO JOSEPH JAMES NICOLOSO vacante SANTO GEORGE MARTIN NINO COOPERATIVA SANTONOCITO ANTONIO X X X X X X X 14