onlus
SCIACCA
CITTADINANZ@TTIVA-ONLUS
TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL MALATO
PROCURATORE DEI CITTADINI
SEZIONE DI SCIACCA
“Fare i cittadini è il modo migliore per esserlo”
RELAZIONE ATTIVITA’ 2015
PREMESSA
Il Movimento con le sue due reti del Tribunale Diritti del Malato e
Procuratori dei Cittadini è stato impegnato per tutto il corso dell’anno
appena trascorso in numerose importanti e significative attività, nel
campo sanitario, nella tutela dei beni comuni e dell’ambiente, nel
cercare di migliorare i servizi comunali e la trasparenza degli atti, nel
campo solidale e culturale.
Molte delle attività sono state realizzate di concerto con numerose realtà
sociali della città: associazioni laiche e religiose, movimenti, comitati,
club service e singoli cittadini.
Il lavoro in rete ha prodotto in molti casi risultati positivi incidendo nel
tessuto sociale della nostra comunità, si è cercato così di mettere in
pratica l’idea principe del nostro Movimento che aspira a una
democrazia partecipata e solidale
Si è cercato di rapportarsi con le istituzioni politiche e amministrative,
ma non sempre con successo, poiché ancora la politica e la burocrazia
non riescono a capire che oggi si amministra meglio quando si accetta la
collaborazione fattiva e propositiva dei cittadini che possono rivelarsi
una marcia in più per chi amministra la cosa pubblica.
Nonostante le resistenze esistenti si ha intenzione di continuare a
incidere positivamente nella realtà sociale e politica della nostra città
certi che questo porterà significativi risultati alla nostra comunità.
Abbiamo firmato diversi protocolli o atti d’intenti con realtà sanitarie,
scolastiche culturali e di formazione che ci vedranno impegnati anche
per il 2016. Abbiamo svolto due assemblee una sull’emergenza sanitaria
e un'altra sulla tutela dei beni comuni e abbiamo partecipato con il
comitato sulla trasparenza dei costi dei rifiuti a un convegno sulla
trasparenza degli atti amministrativi. Abbiamo svolto un corso di
formazione per i volontari che operano al centro Unità Valutazione
Alzheimer. Le ore svolte dai volontari al Punto di Ascolto e al centro
UVA, sono state complessivamente 1027. Abbiamo ricevuto n. 266
segnalazioni riguardanti la sanità e il territorio.
Le numerose attività svolte, anche se hanno rappresentato un grosso
sforzo, hanno dato visibilità e prestigio al nostro Movimento.
Il coordinatore di Cittadinanzattiva
Gero Maggio
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RELAZIONE ATTIVITA’ TDM
ASP di Agrigento “management o contabili?”
Il T.D.M, opera, all’interno dell’Ospedale di Sciacca dal lontano 1996 e ha concorso, lo ricordiamo,
fattivamente al trasloco dal vecchio Ospedale ai nuovi locali di Via Pompei svolgendo un lavoro
continuo assiduo e gratuito di difesa dei diritti dell’utenza e di collaborazione con le istituzioni
stimolandole a migliorare sempre di più i servizi erogati.
Nell’anno in corso si è dovuto assistere al perseverare di un disegno incomprensibile che dura da
anni da parte della dirigenza dell’Asp di Agrigento, di logoramento dei servizi e al declino di un
nosocomio che ha da sempre offerto, a un vasto territorio che va oltre la nostra provincia, sanità di
qualità.
Non riusciamo a condividere la scusa dell’esiguità delle risorse economiche, perché l’Asp è
un’azienda e come tale si dovrebbe attivare incrementando i servizi che hanno un richiamo di
utenza considerevole e impedire che tale utenza emigri verso altre province o peggio verso strutture
del nord Italia (ricordiamo che le statistiche danno la provincia di Agrigento con l’emigrazione
sanitaria più alta della Sicilia e con un buco di bilancio considerevole).
Non ci si può limitare a gestire un’azienda sanitaria prefissandosi soltanto l’obiettivo di pareggiare i
conti senza raggiungere risultati di un miglioramento e incremento dell’offerta sia ospedaliera che
territoriale.
Questa dirigenza, come anche le precedenti, non è riuscita a raggiungere alcuno di questi obiettivi,
si è limitata a una politica ragionieristica curandosi solamente di pareggiare i conti, tagliando
risorse economiche e umane lì dove non si doveva e magari incrementando lì dove non era
necessario.
Proprio per questo riteniamo di bocciare in toto la gestione dell’azienda sanitaria agrigentina e ci
rammarichiamo del fatto che i nostri tentativi di dialogo e di proposte non sono stati tenuti in
nessuna considerazione.
PRINCIPALI CRITICITA’ DEL “Giovanni Paolo II
AREA DI EMERGENZA
Tutta l’area di emergenza si trova in uno stato di difficoltà obiettiva chiunque, anche i non addetti ai
lavori, si rendono conto entrando nel nosocomio di tale stato di precarietà.
I locali del P.S. sono ubicati in un luogo inidoneo con l’area esterna perennemente sottoposta a un
ingorgo veicolare preoccupante, non esiste alcun filtro per entrare in tale area e i posti riservati alle
autoambulanze ai disabili sono perennemente occupati impropriamente,. Non esiste la camera
calda, i locali di attesa di tutti i codici: bianco, verde e giallo sono angusti e senza i necessari
confort, l’area di osservazione si è trasformata in un reparto di medicina con malati che vi
stazionano per settimane per l’insufficienza dei posti letto, nei reparti e per ultimo, cosa ancor più
grave, il personale medico e paramedico è insufficiente.
EMODINAMICA
Per questo servizio “salvavita, temendo un depotenziamento, i cittadini hanno più volte protestato
costituendo comitati, mobilitando le forze politiche e raccogliendo oltre 10.000 firme.
Per ben tre volte c’è stato il reale rischio di perdere o rendere inefficace questo indispensabile
servizio e sembrava ogni volta scongiurato per poi ritornare a vederlo minacciato. L’insufficiente
personale dedicato l’insufficienza di attrezzature costituisce un reale rischio clinico per ciascuno di
noi. Il dott. Giovanni Saccone, che l’ha creato rendendolo un riferimento di alta specializzazione,
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per cercare di arginare la mancanza di personale ha operato ultimamente a titolo gratuito perché in
pensione.
Proprio per questo Cittadinanzattiva l’ha insignito nel 2015 del premio di “eccesso di
cittadinanza”.
Ultimamente è successo quello che temevamo, è saltata l’unica sala attiva, la seconda attendeva di
essere riparata da oltre 6 mesi, e il reparto ha dovuto interrompere il servizio con grave rischio per
la vita dei cittadini.
Riteniamo che non si governi così un’istituzione pubblica e, chi di dovere, deve garantire
quantomeno le emergenze perché altrimenti si assume delle responsabilità gravissime che sono sia
del management dell’Asp come pure dell’assessorato regionale. che hanno il dovere di garantire la
salute e l’incolumità di tutti noi.
U.O. DI RADIOLOGIA
L’U.O. di radiologia, diretta dal brillante dott. Filippo Barbiera, è stata sicuramente un fiore
all’occhiello del nostro nosocomio, dotato di eccellenti professionisti ed apparecchiature di nuova
generazione ha soddisfatto egregiamente i bisogni interni del nosocomio e anche l’esigenze del
territorio e di altre strutture sanitarie.
Però anche questo servizio ha dovuto subire l’inefficacia della gestione aziendale di Agrigento,
troppo spesso si è trovato a fronteggiare i guasti tecnici di macchinari importanti che non vengono
riparati con sollecitudine o troppo spesso non sostituiti, comportando un rallentamento di servizi
per gli esterni con perdite di entrate per l’azienda e disagi per i cittadini.
Inoltre i macchinari potrebbero essere meglio utilizzati se solo se incrementasse il personale, si
potrebbe così diminuire l’enorme lista di attesa per molti esami che spesso fuori dall’ospedale sono
soltanto a pagamento.
CENTRO UNICO DI PRENOTAZIONE
Come da noi richiesto tante volte finalmente il C.U.P. sia, dell’ospedale che del territorio, è stato
centralizzato e i cittadini ora hanno un solo riferimento sia per prenotare le visite o le analisi che per
pagare il ticket.
Però non possiamo fare a meno di sottolineare che il personale è insufficiente e le code al CUP
sono ancora troppo lunghe.
Inoltre ci è stato segnalato che è stata eliminata la priorità per il centro analisi e le lunghe code
impediscono agli utenti di essere presenti in tempo per i prelievi che si eseguono fino a una certa
ora della mattinata.
Alcuni cittadini hanno poi lamentato che è stato eliminato il diritto dei disabili alla priorità nelle
code esistente in tutte le istituzioni sanitarie.
INEFFICIENZA UFFICIO TECNICO AZIENDALE
Moltissime segnalazioni di cittadini hanno riguardato la rottura d’importanti macchinari utili a
diagnosticare diverse patologie sia per la radiologia ma anche per l’emodinamica, l’oncologia e
l’urologia. Ci siamo fatti promotori di sollecitare l’ufficio tecnico aziendale, poiché l’ufficio del
nostro nosocomio non ha poteri gestionali, ma abbiamo avuto pochissimi riscontri e lo stesso è
avvenuto per i vari reparti che hanno sollecitato continuamente gli uffici senza ottenere risposte.
A quanto pare tali uffici, proprio per la loro inettitudine, sono stati ultimamente nel mirino della
CGIL sanità di Agrigento che in un recente comunicato stampa l’ha denunciato, rimproverando
l’incapacità della dirigenza a intervenire per eliminare tali inefficienze. Il recente’episodio
dell’emodinamica ne è un significativo esempio.
SERVIZIO TERAPIA DEL DOLORE, “L.38 un diritto a rischio”
Abbiamo ricevuto per ben due volte la segnalazione di centinaia di utenti che protestavano per la
paventata chiusura o ridimensionamento del servizio della terapia del dolore che, per l’esiguità del
personale, non riusciva a soddisfare l’enorme richiesta.
Possiamo comprendere le difficoltà che la dirigenza ha in questo momento di incrementare il
personale medico però non possiamo non essere accanto alle centinaia di persone che hanno
protestato e che hanno il diritto a non soffrire (L.38) e non possono rinunciare a un servizio che fa
parte dei L.E.A. e che per legge deve essere erogato.
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Dopo le nostre segnalazioni abbiamo ricevuto ultimamente il riscontro del responsabile del servizio
che comunicava la riattivazione della terapia del dolore per i primi di gennaio. Si spera che
l’impegno venga mantenuto e che non si verifichino altre sospensioni.
CENTRO ALZHAIMER “La grande incongruenza”
Anche per il centro Alzheimer, dopo la segnalazione di numerosi familiari di malati, che
denunciavano la decisione della dirigenza di sfrattare il centro, da locali idonei alle attività di
diagnosi e cura e alla riabilitazione, in locali ritenuti inidonei, ci siamo attivati e abbiamo appurato
che i locali che si cercava di adeguare non sarebbero stati, per diversi motivi adatti all’attività del
servizio.
Abbiamo appreso che era stato deliberato il trasferimento perché i locali servivano all’ufficio
amministrativo veterinario.
Ci è sembrato illogico e incongruente che si attuasse tanto trambusto, e che sarebbe stato più saggio
lasciare i malati nel loro bel locale e adattare i nuovi locali per gli uffici amministrativi, oltretutto
questa soluzione avrebbe avuto un costo economico minore poiché adeguare dei locali alla
normativa vigente per un centro Alzheimer, che deve avere determinate caratteristiche, comporterà
sicuramente un costo maggiore. Inoltre i nuovi locali si trovano in uno snodo viario dell’ospedale
teatro di un intenso traffico e sarà difficoltoso per i parenti accompagnare i malati per le visite e per
la riabilitazione.
Abbiamo protestato inutilmente con la dirigenza, facendo presente tutte queste criticità e
incongruenze, ma probabilmente si è ritenuto più utile favorire degli amministrativi piuttosto che
tutelare gli interessi degli ammalati e anche, pensiamo, sprecando inutilmente i nostri soldi.
Durante quest’anno, data l’esiguità di personale dedicato alla riabilitazione e all’intrattenimento dei
pazienti, abbiamo stilato, con il centro UVA un atto d’intenti per l’utilizzo, come volontari, di
alcuni tirocinanti dell’Euroformazione con cui abbiamo siglato un protocollo d’intesa per tale scopo
e di una psicologa. Questo ha permesso al centro di operare al meglio dando sicuramente ai degenti
e ai loro parenti un importante supporto.
VITTO
Un menbro del T.D.M., come prevede la legge, fa parte da anni della commissione vitto del
nosocomio saccense, e in tutti questi anni ha contribuito a controllare, assieme agli altri
componenti, che il vitto fosse di qualità e che le regole d’igiene e profilassi fossero rispettate.
Dalle ispezioni ed anche dalle interviste ai degenti è risultato che il gradimento e la qualità era
buono o discreto.
Però in questo anno abbiamo, con rincrescimento, dovuto verificare lo scadimento della qualità del
vitto e anche la trasgressione di alcune norme igienico sanitarie richieste dalla legge.
Abbiamo anche ricevuto segnalazioni collettive di degenti che si lamentavano proprio della cattiva
qualità del vitto.
Lo abbiamo evidenziato nei verbali della commissione e si spera che sia un fattore transitorio
dovuto a problemi di appalti non andati a buon fine, o di problemi economici in cui non vogliamo al
momento entrare, ma non possiamo non rilevare l’inefficienza della dirigenza anche nella gestione
di questo importante servizio.
TERRITORIO
I servizi del territorio, per la gravità della situazione dell’ospedale che ha impegnato tutte le nostre
energie, sono stati dal TDM meno attenzionati. Riteniamo che si stia facendo un certo sforzo per
migliorarne la qualità e aumentarne l’offerta, però non si può sottovalutare che ancora, per i numeri
che sono in nostro possesso, al pronto soccorso e in medicina arrivano troppi anziani e malati
cronici che potrebbero evitare di arrivarci se solo fossero meglio seguiti nel territorio.
Inoltre ancora troppi esami diagnostici o servizi specialistici sono insufficienti e molti cittadini sono
costretti a riferirsi, per i loro bisogni sanitari, a strutture private non convenzionate.
DISAGI PER LE VACCINAZIONI dei bambini
La segnalazione più indicativa che abbiamo ricevuto per il territorio ha riguardato il
ridimensionamento del servizio di vaccinazione, un servizio che, nonostante sia stato da sempre
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ubicato in locali insufficienti, inidonei e fatiscenti, grazie all’eccellente lavoro dei sanitari, non ha
registrato mai nessuna lamentela.
CENTRO RIABILITATIVO PER MINORI “ diritti negati”
Un altro problema di cui ci siamo occupati è stato quello di sollecitare le istituzioni competenti per
l’attivazione di un centro di riabilitazione per minori disabili, alcuni dei quali molto gravi, e che da
anni sono costretti, assieme alle loro famiglie, a recarsi fuori territorio con comprensibili disagi. A
Sciacca esiste già un centro di riabilitazione per adulti della MAUGERI, di alta specializzazione che
ha una convenzione con la regione e che ha tutte le caratteristiche per accogliere tale utenza.
Si era già avviato un iter burocratico in tal senso con il precedente assessorato guidato dalla dott.sa
Borsellino , ma è stato bruscamente interrotto dopo le sue dimissioni. I genitori hanno avuto da più
parti rassicurazioni del buon esito della problematica, ma a tutt’oggi l’iter procedurale, per cui
mancano piccolissimi passaggi, non si conclude e non vengono date spiegazioni di questo ritardo.
Bisogna evidenziare che l’Asp di Agrigento già sostiene il costo di tali riabilitazioni perché deve
pagare le Asp di appartenenza dei centri frequentati dai 60 bambini interessati, inoltre il comune di
Sciacca è costretto annualmente ad un esborso di 120,000 euro per pagare il costo della benzina
alle famiglie per il trasporto ai centri. Però purtroppo non tutti i bambini possono accedere al
servizio perché le loro famiglie non sono in grado di anticipare tali somme o di accompagnarli.
Così avviene che alcuni bambini rimangono fuori dalla riabilitazione ricevendo un danno alla
loro crescita e una grave lesione dei loro diritti.
RELAZIONE PROCURATORI DEI CITTADINI
Abbiamo, anche con quest’amministrazione come avevamo fatto con le amministrazioni precedenti,
proposto un protocollo d’intesa in attuazione della legge 244/2007, art.2 c. 461; l’assessore alla
trasparenza, a cui ci siamo rivolti, si è reso disponibile e ci ha messo in contatto con il segretario
generale con cui abbiamo stilato il protocollo e concordato in ogni sua parte, però quando abbiamo
chiesto d’inserire nel protocollo la dotazione di un locale comunale, da adibire a punto di ascolto
per i cittadini, preferibilmente vicino all’URP, abbiamo registrato una certa resistenza specialmente
da parte del funzionario e a tutt’oggi il protocollo non è stato firmato. Non abbiamo voluto insistere
perché riteniamo che dovrebbe essere la sensibilità e anche l’interesse dell’amministrazione sentire
tale necessità. Inoltre il Sindaco scadrà tra un anno e riteniamo di riproporre il protocollo ad inizio
sindaca tura a lui o a chi eventualmente lo sostituirà. Intanto il nostro movimento ha aderito a
diversi comitati che sono sorti in città anche con la nostra collaborazione per attività d’interesse
comune come l’acqua, i rifiuti, l’ambiente, il verde, la cultura e la sanità. Assieme abbiamo
cercato d’incidere nelle decisioni dell’amministrazione comunale per alcune importanti questioni
come: il P.R.G., l’A.R.O., la tutela dei beni comuni e la trasparenza degli atti. Non ci siamo
riusciti in molti casi, ma riteniamo positivo che si sia intrapreso un percorso anche nel sentire dei
cittadini che va verso la realizzazione di una democrazia partecipata. Abbiamo aderito alla
campagna nazionale “Consumatori in rete” con attività in un mercatino rionale, una scuola e
un’assemblea cittadina. Abbiamo partecipato all’iniziativa solidale “l’altraspesa” all’iniziativa
“laudato sii” dell’Enciclica di Papa Francesco in difesa del verde e dell’ambiente e tenuto
contatti con tutto il ricchissimo mondo dell’associazionismo della nostra città. Le segnalazioni che
ci sono giunte hanno riguardato problematiche inerenti il traffico, il randagismo, la pulizia della
città, le bollette dell’acqua e dei rifiuti, difficoltà burocratiche, tali segnalazioni sono state girate
alle autorità competenti e all’URP del Comune, ricevendo poche risposte parziali e talvolta
insufficienti.
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CHIUSURA DELLE TERME DI SCIACCA “La grande sconfitta”
La chiusura delle Terme di Sciacca è stata una delle più gravi ferite inferte alla nostra città, una
violenza alla sua storia millenaria, oltre che un notevole danno all’economia del territorio che da
esse ricavava lavoro e ricchezza.
E’ stata la dimostrazione dell’inettitudine della nostra classe dirigente che non ha avuto la capacità
di difendere gli interessi dei cittadini e del territorio.
Nonostante le numerose manifestazioni, incontri, proteste dei comitati dei cittadini, dei lavoratori
l’hanno avuto vinta l’insensibilità, la disattenzione e vane sono state le varie soluzioni avanzate dal
primo cittadino e dal comitato per salvare le nostre TERME costruite con gli sforzi economici dei
nostri avi. e scippata alla nostra collettività.
ELENCO SINTETICO DELL ATTIVITA’
PARTECIPAZIONE ALLA COSTITUZIONE DEI SEGUENTI COMITATI.
COMITATO SANITA’, COMITATO TUTELA DEL VERDE E DELL’AMBIENTE, COMITATO
INTERCOPA PER L’ACQUA PUBBLICA, COMITATO “NO-TRIVELLE”, COVOPRO DEL
CESVOP, COMITATO TERME, COMITATO SANITA’,
ADESIONE CAMPAGNE NAZIONALI E REGIONALI: CONSUMATORI IN RETE PER
RIFIUTI E ACQUA, EPATITE C, PROTOCOLLO FARMACIA, AUDIT CIVICO
STILATI PROTOCOLLI D’INTESA CON:
LICEO SCIENTIFICO”E. Fermi”, EUROFORAMZIONE, CENTRO UVA Asp Sciacca,
ASSOCIAZIONE ARCOBALENO
RASSEGNA STAMPA
L’importanza della stampa locale
I media e specialmente le TV private e i quotidiani, anche quelli on-line, hanno dato ampio spazio
ai nostri comunicati e alle nostre attività anche con interviste e reportage. Questo ci ha permesso
d’informare dettagliatamente la cittadinanza del nostro operato e abbiamo avuto la possibilità di
fornire anche importanti informazioni.
Per questo ci preme ringraziare tutti per questo importante servizio sociale svolto.
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Premio “eccesso di cittadinanza” 2015 al dott. Giovanni Saccone
Ospedale, Commissione Sanità: «Picara non c’entra,
problemi colpa di Crocetta»
by redazione • 15 gennaio 2015
Vogliamo parlare con Crocetta, deve far sapere subito alla comunità come intenda agire nei
confronti del futuro dell’ospedale di Sciacca. Questo il messaggio della Commissione
consiliare Sanità, che ieri è tornata a riunirsi negli uffici del Consiglio comunale.
L’impostazione dei commissari è la seguente: il manager Salvatore Lucio Ficarra non
dispone dei poteri necessari per risolvere le criticità dell’ospedale. Sullo sfondo: la scadenza
imminente dei contratti a tempo determinato e l’attuale funzionamento a singhiozzo delle
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sale operatorie per mancanza di anestesisti.
Insomma: per la commissione se la Regione non autorizza il rinnovo dei contratti il manager
può fare ben poco. Anche se la questione dei contratti a tempo determinato rileva sotto
profili diversi, a partire dal rispetto delle persone.
La Commissione sanità notificherà al sindaco Fabrizio Di Paola la richiesta di un incontro
direttamente con il governatore. L’orientamento è comunque quello di incontrare prima
nuovamente il direttore generale insieme ai rappresentanti del Tribunale dei diritti del malato.
Insomma: c’è preoccupazione per il destino dell’ospedale. Non si spiegherebbe altrimenti la
preoccupazione sulla vertenza delle sale operatorie manifestata dallo stesso direttore
sanitario Silvio Lo Bosco. Il tutto mentre continuano ad aleggiare dubbi pesanti su quello
che sarà dell’ospedale Giovanni Paolo II dal primo gennaio.
Cittadinanzattiva e AVULSS in difesa dei disabili
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CITTADINANZATTIVA PARTECIPA ALL’ALTRASPESA
CITTADINANZATTIVA IN DIFESA DELL’ACQUA PUBBLICA
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SCIACCA - CRONACA CORRIERE DI SCIACCA
OGGI NELLA EX CHIESETTA PERRIERA "CONSUMATORI IN RETE" DI
CITTADINANZATTIVA
14/03/2015
Cittadinanzattiva di Sciacca, ha programmato la seconda giornata
della campagna “consumatori in rete” che si terrà oggi presso l’ex
chiesetta della Perriera, piazzetta “La Rosa” in occasione
dell’assemblea cittadina sui costi dei rifiuti organizzata dal
“Comitato x la trasparenza sui costi dei rifiuti” di cui
Cittadinanzattiva di Sciacca fa parte.
Durante tale incontro i volontari del Movimento distribuiranno
depliant informativi sui servizi di gestione dei rifiuti e sui servizi
pubblici locali cui si aggiungeranno gli opuscoli sull’acqua bene
comune già distribuiti nel corso della manifestazione, svoltasi ad
Agrigento, giorno 7 marzo, per protestare sui disservizi del gestore
privato dell’acqua.
L’incontro potrà essere l’occasione per confrontarsi con i cittadini
che devono essere informati e formati a una cittadinanza
consapevole e alla partecipazione attiva alla “governance” della
propria comunità. Durante la manifestazione sarà distribuito, un
questionario da compilare, ai presenti.
PRESENTAZIONE PRG, COM'E ANDATA SECONDO
CITTADINANZATTIVA
28/02/2015 12.46
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Il movimento Cittadinanzattiva ha redatto un verbale sulla manifestazione di ieri nella sala Blasco,
la presentazione del P.R.G. promossa dalla presidenza del consiglio comunale. Cittadinanzattiva
ha riportato quanto non era emerso ieri dalla cronaca dei servizi giornalistici e dallo stesso
resoconto fornito dalle istituzioni. Il sindaco Fabrizio Di Paola dopo gli interventi del
rappresentante di Cittadinanzattiva, avrebbe manifestato amarezza per le diverse "insinuazioni
calunniose su tale questione fatta da associazioni della città".Cittadinanzattiva ha posto ai tecnici
delle domande: chiede di sapere cosa s’intende fare della vecchia stazione e di tutta l’aria che la
circonda compreso anche i binari. A riguardo dell’edilizia economica popolare chiede se non
sarebbe utile utilizzare i vecchi edifici in decadimento del centro storico e far rivivere parti
importanti del vecchio centro evitando di cementificare oltremodo la città. -Chiede altresì se sono
state salvaguardare le zone verdi sotto la piazza, sotto la villa comunale, dove si era paventato la
nascita di posteggi e anche il costone sotto la via Allende. -Chiede se non si pensi a un progetto
proposto più volte dai presidenti che si sono avvicendati nel quartiere della Perriera, l’ultimo del
quale fatta all’amministrazione attuale con un progetto di massima di collegamento del ponte
Cansalamone e il corso A. Miraglia attraverso la vecchia Trazzera che alleggerirebbe
considerevolmente il caotico traffico viario della via Amendola Tale progetto ne prevedeva il
percorso e anche l’irrisorio impegno economico dato che parte della regia Trazzera è di proprietà
pubblica. -Conclude chiedendo se sono previsti e parcheggi utili a decongestionare il centro
storico. L’arch. Piazza per la stazione risponde che l’intervento del privato non si deve
considerare aggressione al bene pubblico, ma si potrebbe configurare un ritorno di benefici per la
città. il luogo non strategico lo può diventare se può essere utile alla città anche con la presenza
del privato. Per l’edilizia popolare in centro storico viene detto, sia dall’arch. Piazza che Bivona,
che la strada non è percorribile poiché è molto difficile l’acquisizione di molteplici piccole proprietà
private. Viene confermato che per le zone menzionate è stata prevista la salvaguardia.
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Per la regia Trazzera non a conoscenza dell’arch. Piazza, che chiede lumi all’arch. Bivona, si
risponde che la proposta potrebbe essere presa in considerazione dopo averla valutata. L’arch.
Piazza poi elenca vari punti già individuati di posteggi attorno al centro storico scelti tra tanti altre
proposte fatte dall’amministrazione.
Scaduto per “Popolari per Sciacca”, interviene in merito all’utilizzo della vecchia stazione e chiede
al sindaco, preso atto che il sentire comune della città sembra essere quello di utilizzare il bene a
uso pubblico, qual è l’intendimento della sua amministrazione.
Il sindaco Di Paola risponde che ritiene giusto che ci sia la partecipazione dei cittadini e si è
voluta fare un’assemblea proprio per questo, però auspica che gli interventi non siano capziosi o
strumentali. Ritiene che il Comune non abbia la possibilità economica di acquistare il bene
(€650.000,00) e non ci sono i mezzi per utilizzarla e neanche per tutelarla dall’incuria, quindi è più
favorevole darla ai privati e richiedere compensazione con parcheggi e aree verdi di fruizione
pubblica.
In ogni caso alla fine dovrà decidere il consiglio comunale. Di Paola conclude dicendo che si
ritiene molto amareggiato per le diverse insinuazioni calunniose su tale questione fatta da
associazioni della città. La seduta si scioglie alle h.13.00 circa.
Oggi saranno consegnate al Ministro
dell’Ambiente le 57.000 firme raccolte durante la
campagna “U mari nun si spirtusa”
Osservazioni all’istanza di V.I.A. per il permesso di ricerca di idrocarburi redatte dal
COMITATO” STOPPA LA PIATTAFORMA”Qui di seguito riportiamo i documenti contenenti
le osservazioni redatte dal COMITATO e firmato da alcune delle associazioni aderenti: Lega
Navale Italiana, L’AltraSciacca, ItaliaNostra, Greenpeace, Cittadinanza Attiva
Procuratori dei Cittadini e CGIL. Le osservazioni sono state inviate al Ministero
dell’Ambiente e al Ministero dei Beni Culturali, e riguardano i tre siti di ricerca prospicienti
i comuni di Sciacca, Menfi, Castelvetrano, Mazara del Vallo e Marsala.
Le osservazioni focalizzano l’attenzione su:
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Irregolarità amministrative
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Incompletezza dello Studio Ambientale
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Danni alla Fauna Ittica (Aree SIC, zone di ripopolamento)
•
Compromissione siti archeologici
•
Presenza di vulcani, bacini termali e banchi corallini
Cittadinanzattiva partecipa alla giornata per la difesa di genere
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Manifestazione “Consumatori in rete” mercatino di S.Michele
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Corteo di protesta x la chiusura delle Terme di Sciacca
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Incontro ars regione Sicilia x la difesa delle terme di Sciacca
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Difendiamo la villa comunale “Ignazio Scaturro”
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