Impôt reprisé Tassa riscossa Ufficio di Jesi Centro storico e dintorni Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB - Jesi ANNO LIII- N. 10 Osservatorio Euro 1 DIREZIONE E REDAZIONE: JESI - PIAZZA FEDERICO II, 8 - TEL. E FAX. 0731.208145 montecarotto Bene le Marche castelplanio Alunni tra gli artigiani L a prima impressione è che la nostra regione va, o che, per lo meno, si difende bene rispetto a quanto sta accadendo, mediamente, nelle altre regioni. Problemi non ne mancano, ma ci troviamo al di sopra della media nazionale, seppure di poco. E non da oggi. Tutto questo traspare anche dalle parole di presentazione del presidente Spacca dell’ultima pubblicazione del Sistar, l’ufficio regionale che non da oggi ha il compito di ridurre in cifre le varie realtà delle Marche. Abbiamo superato il milione e mezzo di abitanti, ma le nascite non superano i decessi, segno che ci aiutiamo ancora, per l’incremento demografico, con gli immigrati che sono sempre di più: più di trentamila nel 2003 e rappresentano quasi il cinque per cento, distribuiti in modo disomogeneo in tutta la Regione. Se, come invita Spacca, ci soffermiamo sull’ambiente, sulla sicurezza e sullo sviluppo, i risultati sono positivi, anche se non eclatanti. Lasciano invece perplessi l’attività turistica, in leggero decremento, e il manifatturiero (scarpe, ecc) che risente moltissimo della concorrenza asiatica. Quella del Sistar è un’analisi che non ci permette né di essere ottimisti, ne pessimisti. Se però consideriamo la qualità di vita (ambiente, salute, longevità, divagazioni) ci troviamo in posizione nettamente superiore alla media nazionale. Ci difendiamo con i parchi e zone protette (in linea con la media nazionale). Ancor più con l’occupazione: superiore quella maschile (48,7 per cento contro il 45, 4 della nazionale); 39,5 quella femminile contro il 34,3 della media nazionale). La parte del leone, un po’ in tutti i settori, la fa la provincia di Ancona sia con il numero di abitanti, (il 30 per cento) sia con la produzione in molti settori. Purtroppo cresce, anche se di poco, la criminalità. Un dato duple-face: la rete stradale è ricca rispetto a quella nazionale, ma manca lo sviluppo delle grandi arterie che facilitino la penetrazione nell’Appennino, nel Lazio, nell’Umbria e nella Toscana. Ma intanto, sul Quadrilatero, la Regione si dibatte tra il sì e il no. E’ saggezza o incongruenza? Settimanale d’informazione 8 DOMENICA 19 MARZO 2006 codice atletico cupramontana I campioni tornano a scuola Per ricordare Carlo Urbani di Simone Sebastiano Rime in rosa 9 di Gino Candolfi 10 Studenti gemellati con Foujeres di Cristiana Simoncini 13 In nome della Giustizia Padre Armando Pierucci Cittadino Benemerito A PAG.9 Il tribunale di Jesi è tornato a palazzo C arotti I musei aprono ai giovani A PAG.6 A PAG.7 Elezioni e programmi Le proposte del centrodestra di Vittorio Massaccesi I l programma della coalizione di centrodestra è stato presentato da Berlusconi alla fine di febbraio e comprende esattamente 23 pagine. Si apre con una premessa che sintetizza quanto “è successo” dal 2001 al di fuori della volontà del governo: terrorismo, il trauma creato dal passaggio all’euro, la concorrenza fatta dalle nazioni asiatiche, la crescita del prezzo del petrolio. Avvenimenti tutti che hanno creato difficoltà non indifferenti all’iniziativa governativa. La quale, tuttavia, ha garantito la tenuta sociale del Paese, quella dei conti pubblici e dell’economia. “Non abbiano potuto fare tutto ciò che avremmo voluto, ma certo abbiamo fatto molte cose in più che non erano state programmate… Abbiamo fatto in questi cinque anni più che nei trenta anni passati”. Sono state realizzate 36 grandi riforme, tra cui sazioni varie, aiuto al microcredito e all’agrila riforma della seconda parte della Costitu- coltura; proroga della legge delega per l’attuazione, della disciplina del lavoro (legge Biagi), zione della riforma fiscale, lotta all’evasione, del fisco, delle pensioni, della scuola. E’ stata riequilibrio della finanza pubblica che esige varata la legge Obbiettivo, abolito il servizio un patto tra Stato, Regioni e Province per reamilitare obbligatorio, rafforzata la sicurezza, lizzare un federalismo fiscale solidale perché nuova legge elettorale e voto degli italiani al- non aumenti la pressione fiscale e abbatta il l’estero, riforma di una decina di codici. Dife- debito pubblico. sa dei valori della libertà, della identità e della Inoltre si provvederà a facilitare l’acquisto delsicurezza. la prima casa, a rafforzare la sanità per elimiNei prossimi anni la coalizione intende con- nare le liste d’attesa, a rafforzare la ricerca e tinuare la politica portata avanti fino ad oggi le fonti di energia oltre che a sviluppare una (comprese le grandi opere pubbliche) unita “società solidale” con una carta d’oro agli ulad alcuni rafforzi. In particolare: difesa della tra settantenni che dia la possibilità di avere famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e gratuitamente “viaggi ferroviari, teatri, cinedonna, “bonus bebè”, sviluppo dei servizi so- ma, stadi ecc”; tesseramento e assicurazione ciali; piano decennale a favore del Sud, ulte- gratuita dei giovani che praticano lo sport. riore spinta all’economia e alla competitività Garantire ulteriormente la sicurezza del ter(un milione di nuovi posti di lavoro), detas- ritorio. Vita Ecclesiale Notiziario L’Unitalsi propone le piantine dell’ulivo Anche quest’anno i volontari dell’Unitalsi, l’associazione che promuove e organizza i “treni bianchi” a Lourdes, Loreto e negli altri santuari, saranno presenti nelle piazze italiane, nelle giornate del 25 e del 26 marzo per proporre le piantine di ulivo. Si potranno acquistare le piantine a Jesi presso la sede dell’Unitalsi e davanti le chiese di San Francesco d’Assisi e San Giuseppe, a Moie, Montecarotto e Cupramontana. Il minore accolto in famiglia Sabato 18 marzo presso il Consultorio “La Famiglia” in piazza Federico II, secondo incontro del progetto “Per fortuna che c’è un vicino”, percorso formativo – gratuito, non vincolante – per chi è interessato a conoscere, sostenere o vivere l’esperienza dell’appoggio familiare a sostegno dei minori e delle loro famiglie. La dott.ssa S. Cardinaletti, psicoterapeuta dell’associazione “Ecco tuo figlio”, parlerà sul tema: “Il minore accolto in famiglia: chiavi di lettura per capire il suo disagio”. Sarà attivo un servizio di baby sitter. Fiera di Primavera dei Ragazzi per l’Unità Si svolgerà anche quest’anno un appuntamento che è ormai una consuetudine per centinaia di ragazzi di varie città delle Marche: la Fiera Primavera. Questa festa dell’amicizia e della fratellanza è un “mercatino” della solidarietà che coinvolge classi scolastiche e gruppi di ragazze e ragazzi che, per un giorno, si improvvisano venditori, allestendo coloratissimi stand con oggetti confezionati da loro o donati. Con il ricavato della “fiera” le ragazze e i ragazzi sostengono i cosiddetti “Progetti Dare” , attraverso cui vengono finanziate borse di studio a favore di chi, nei Paesi più svantaggiati, non ha la possibilità di frequentare la scuola. La “Fiera Primavera”, giunta ormai alla sua tredicesima edizione, è una tappa del progetto “Coloriamo le città per un arcobaleno sul mondo”, promosso dai Ragazzi per l’Unità e Umanità Nuova del Movimento dei Focolari. L’appuntamento è per il 26 marzo, dalle 10 alle 18 nelle piazze di Osimo, Cagli, San Benedetto del Tronto e Ascoli Piceno. Attraverso le pagine del sito www.school-mates.org , poi, scuole e gruppi di ragazzi di Paesi diversi possono conoscersi e formare una rete mondiale per scambiarsi reciprocamente beni e iniziative già in atto, per contribuire a costruire un mondo più unito. Dai banchi di scuola, i “raggi di luce” di questo grande “arcobaleno” raggiungono ogni anno centinaia di ragazzi e ragazze di molti Paesi del mondo: gesti di fraternità, fatti da coetanei, che diventano mattoni per costruire il mondo di domani. Mistica e poesia alla Biblioteca diocesana Nei locali della biblioteca diocesana in via Santoni, 1 a Jesi, venerdì 24 marzo alle ore 17,30 ci sarà la presentazione del libro “Mistica e poesia, il cardinale Pier Matteo Petrucci” (Jesi 1636 Montefalco 1701). Il libro contiene gli atti del convegno che si è svolto nell’anno 2001 a Jesi. Saranno presenti i curatori dell’opera in dialogo con Mario Rosa della Scuola Normale Superiore di Pisa. 19 Marzo 2006 2 Incontri a Castelplanio sul matrimonio Che significa amare? di Raffaella Fioretti “E di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita”. Cosa significa, oggi, amare? L’amore “resiste” al matrimonio e al passare degli anni? Questi ed altri, i temi del ciclo di incontri teologicoculturali dal titolo “Vita affettiva... Matrimonio e famiglia: quale futuro?” tenuti da psicologi, docenti ed educatori ogni lunedì alle ore 21 presso il centro di spiritualità di Castelplanio. Il 6 febbraio scorso il dott. Marco Ceppi – psicologo e logoterapeuta – ha trattato l’argomento “Matrimonio, tomba dell’amore?”. “Il matrimonio è la tomba di un certo modo di intendere l’amore che viene vissuto oggi da molte persone, che però non sanno o non conoscono fino in fondo cosa sia effettivamente l’atteggiamento di amore autentico” ha spiegato Ceppi. Amore autentico non è solo passione di fronte alla bellezza fisica o approvazione di certe doti caratteriali di un altro individuo. A questi “livelli” – se così possiamo chiamarli – esiste ancora un principio “di sostituibilità”: una persona è perfettamente sostituibile con un’altra più bella o dal carattere più gradevole. Amare in maniera autentica è apprezzare le caratteristiche uniche e irripetibili di qualcuno, se si ama quell’essere così com’è, allora egli sarà insostituibile. Da qui si intuiscono i possibili errori nel cammino dei sentimenti: primo tra tutti, il desiderio “di conquista”. Se si tenta di ammaliare l’altro attraverso le proprie prestazioni, il futuro rapporto non avverrà che tra immagini idealizzate e proiettate. Amare non è conquistare, possedere e manovrare, ma una decisione di coscienza, una donazione di sé all’altro. Trascendere da sé stessi, abbandonare la concentrazione sull’”io” per passare al “tu”, porta alla più completa e duratura forma di amore. L’idea che l’amore vero possa protrarsi perfino dopo la morte non è solo una citazione da romanzi: la sessualità può scomparire con il tempo, così la fase “di innamoramento” e perfino l’innamorato stesso può venire a mancare, ma l’amore autentico è eterno. Se la morte mette fine all’esistenza di una persona, non annulla il sentimento che si prova per essa. Sull’innamoramento occorre specificare che esso rappresenta un aspetto iniziale, ma è necessario passare oltre e decidere di raggiungere l’amore autentico, per realizzarsi nella vita a due. Altro aspetto importante è la sessualità: le cronache odierne narrano di quanto ai margini del lecito sia finito quello che dovrebbe essere un gesto d’amore. Il sesso è divenuto un piacere da ottenere e consumare, quasi un bene materiale. In realtà esso non è il fine, ma il mezzo. Con i crimini aumentano anche i disturbi degli individui: l’attenzione nel compiere l’atto fisico, fa sì che si dimentichi la ragione per cui lo si compie (e cioè il sentimento), ma più si vive in funzione del raggiungimento del piacere e meno, paradossalmente, lo si ottiene. Concentrarsi invece sulla persona alla quale si fa dono di sé, porta certamente al piacere. La crisi della coppia non esclude, purtroppo, i figli. Ovviamente i genitori amano i loro figli, ma è nell’educazione e nelle cure ad essi dedicate che non vi sono più valori. I giovani che hanno vissuto la loro infanzia senza regole certe, senza modelli definiti a cui riferirsi, risultano disorientati. Il risultato? Angoscia e vuoto esistenziale. “Imparare a voler bene è un apprendimento che inizia in famiglia, non è automatico” ha aggiunto Ceppi. Vale a dire che l’amore, quello autentico, è generato dalla ragione e lo stesso psicologo, nel corso della discussione ha espresso che: “il sonno della ragione genera mostri”.... Serie di incontri sulla Speranza Da lunedì 20 via alla “PrimaverAc” di Giuseppe Papadia L ’Azione Cattolica jesina si sta dimostrando sempre di più un’associazione attiva in tutti i settori che la compongono (Acr, Giovanissimi, Giovani ed Adulti). Dopo gli incontri sul satanismo e sul rapporto tra scienza e fede organizzati nei pub, ecco per il mese di marzo un nuovo appuntamento su una tematica più “tradizionale”: la speranza. In vista del quarto convegno ecclesiale che radunerà in ottobre l’intera Chiesa italiana in quel di Verona, la presidenza diocesana ha programmato la “PrimaverAc – testimoni di speranza”. Si tratta di un’intera settimana dedicata all’approfondimen- to di questa virtù teologale, scelta come tematica dell’Azione Cattolica in questo anno associativo. Dal 20 al 25 marzo in diversi luoghi si svolgeranno incontri e dibattiti in cui ospiti importanti analizzeranno la speranza in diversi campi come l’informazione, la politica e l’associazionismo. Ci saranno, comunque, anche momenti forti come la Via Crucis del venerdì. Concluderà la maratona l’assemblea diocesana. Questo, il calendario degli appuntamenti: Lunedì 20 marzo alle ore 18,15 presso la biblioteca “Card. Petrucci” in piazza Federico II, “Dare voce alla Speranza: il ruolo dei mass-media”. Interverranno i giornalisti Rai Vincenzo Varagona e Giuseppina Patterniti. Mercoledì 22 marzo alle ore 18,15 sempre presso la biblioteca “Card. Petrucci”, “Nella politica, per costruire la Speranza”. Parteciperà al dibattito il prof. Sergio Belardinelli, ordinario di sociologia politica all’università di Bologna. Venerdì 24 marzo alle ore 21 presso il santuario delle Grazie ci sarà una Via Crucis su testi di Vito Collamati, ex presidente diocesano. Sabato 25 marzo alle ore 18,15 presso l’aula magna della biblioteca di Palazzo della Signoria, incontro su “La responsabilità della Speranza”. Interverrà Francesca Zabotti, vice-presidente nazionale settore Adulti di Azione Cattolica. In serata alle 21, nel teatrino del duomo si svolgerà l’assemblea diocesana. * Le guardie svizzere Asterisco di Giacomo Galeazzi “La Guardia Svizzera Pontificia: 500 anni di storia, arte, vita” è il titolo della mostra che si inaugurerà il 29 marzo nelle sale espositive del Braccio di Carlomagno in Vaticano in occasione dei cinquecento anni di vita del Corpo d’armata più piccolo e antico del mondo. Infatti, la nascita ufficiale della Guardia Svizzera Pontificia – è stato già ricordato in un precedente articolo di “Voce” - risale al 22 gennaio 1506 quando un gruppo di 150 soldati svizzeri, al comando del capitano Kaspar von Silenen, del cantone di Uri, entrò a Roma attraverso la Porta del Popolo per poi prendere servizio in Vaticano al servizio di Giulio II. Durante il Sacco di Roma, per difendere il Papa, morirono 147 delle 189 guardie. L’esercito del Papa controlla gli ingressi d’accesso alla Città del Vaticano e sorveglia il Palazzo apostolico. Ma il compito più importante è quello di garantire la sicurezza ravvicinata del pontefice, anche se in questo sono aiutati dalla Gendarmeria vaticana. Oltre alla funzione di sicurezza, rientrano nei compiti delle guardie svizzere il servizio d’ordine e d’onore, come in occasione delle visite di Capi di Stato, di ambasciatori, ministri e personalità. Il corpo è organizzato in tre squadre che si danno il cambio ogni ventiquattro ore. È composto da 110 cittadini svizzeri maschi, di provata fede cattolica, di altezza superiore a 174 cm e con una formazione professionale attestata con diploma. Inoltre, occorre aver assolto la scuola reclute in Svizzera ed essere celibi. Per diventare alabardiere occorre avere superato il trentesimo anno di età. Le Guardie abitano senza eccezione in Vaticano e la durata del servizio minima è di due anni. Vita ecclesiale 19 Marzo 2006 Ancona Vangelo C ome comunicare la speranza che scaturisce dalla buona novella? In che modo farsi sentire tra “gli strilli” che sempre più caratterizzano l’areopago del mondo moderno? Come spuntarla in quel guazzabuglio dell’informazione dove a fare notizia sono gli istinti più bestiali dell’uomo? Se lo chiede la Chiesa, ormai consapevole del peso dei media sull’opinione pubblica e, più in generale, sull’andamento della società. Così, mentre si prepara al quarto convegno ecclesiale di Verona - ottobre 2006 - la Cei, e in particolare l’ufficio nazionale per le comunicazioni sociali, si prende tre giorni per riflettere e confrontarsi sul binomio comunicazione-evangelizzazione. Giornalisti, ecclesiastici, esperti e professori universitari sono intervenuti, gli scorsi 9, 10 e 11 marzo, al teatro delle Muse di Ancona in occasione del convegno “Comunicare speranza”. Rivolti principalmente ai responsabili diocesani delle comunicazioni sociali, i tre giorni di incontro nella città marchigiana si sono rivelati un’ottima occasione di crescita. Il discorso etico, lo sconcertante conformismo contenutistico dei mezzi di comunicazione italiani, il rapporto tra i media e la politica. E ancora, una società individualista in cui i legami duraturi sono sempre più rari, le contrapposizioni sempre più radicali; uno spazio di convivenza in cui la fiducia perde terreno facendolo guadagnare al sospetto, e la possibilità di accordarsi su una piattaforma comune di valori svanisce insiem e ad essi. Ebbene, in questo quadro dipinto a tinte fosche, come muoversi? Come portare – si chiede la Chiesa – la luce della speranza evangelica? Come riuscire a non essere fagocitati dagli automatismi che sempre di più dominano il mondo della comunicazione che, a sua volta, rischia di pilotare la realtà stessa? Mons. Claudio Giuliodori, direttore dell’Ufficio Nazionale comunicazioni sociali della Cei, ricorda il direttorio “Comunicazione e missione” – che definisce bussola e piattaforma programmatica rispetto a questi temi – e la lettera di Giovanni Paolo II “il rapido sviluppo”. Nella sua analisi culturale, il neo presidente nazionale dell’Azione Cattolica Luigi Alici, professore di filosofia all’Università degli Studi di Macerata, spiega come la speranza abbia la capacità di allungare lo sguardo all’attesa dell’uomo. Tra i relatori, anche Ilvio Diamanti, editorialista del quotidiano “La Repubblica” e Sandro Magister, giornalista del settimanale “l’Espresso”. Dino Boffo, direttore di “Avvenire”, esorta ad amare il nostro Paese. Prima di ogni divisione e appartenenza politica, e a rovesciare l’immagine diffusa dei cattolici ai margini della società, “dialogando con i “teocon” come con i “cattocomunisti””. Poi, il video messaggio di Ferruccio De Bortoli, direttore del “Sole 24 Ore” che parla dell’urgenza di affrontare la “crisi di fiducia nei nostri mezzi”, indotta in primo luogo dalla globalizzazione. Tra le figure ecclesiastiche intervenute, l’Arcivescovo di Ancona Edoardo Menichelli e mons. Cataldo Naro, Arcivescovo di Monreale. Sabato, a tirare le conclusioni del convegno, mons. Giuseppe Betori, segretario generale della conferenza episcopale italiana. 19 marzo 2006 Comunicare speranza di Lucia Romiti 3 Terza Domenica di Quaresima Dal vangelo secondo Giovanni Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco. Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: “Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato”. I discepoli si ricordarono che sta scritto: “Lo zelo per la tua casa mi divora”. Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: “Quale segno ci mostri per fare queste cose?”. Rispose loro Gesù: “Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere”. Gli dissero allora i Giudei: “Questo tempio è stato costruito madonna delle grazie- 2 Due antiche incisioni di Riccardo Ceccarelli II e due incisioni, eseguite chiaramente dopo il restauro dei primi anni dell’Ottocento - sul manto della Vergine vi sono infatti le stelle, apposte in questo intervento - si discostano notevolmente dall’immagine dipinta. Vi sono comunque analogie tra L le due immagini: la figura della Madonna poggia su delle nuvole anche se sulla seconda queste sono in gran parte coperte dal cartiglio; i devoti sotto il manto della Vergine, più numerosi nella prima, sono appena accennati nella seconda; identiche invece per grandezza - in proporzione alla figura della Madonna - la mandorla con il Bambin Gesù al centro ed anche le figure dei due angeli che sorreggono la corona sul capo di Maria. La sostanziale impostazione graficospaziale delle due incisioni, tra loro interdipendenti – senza riuscire a deciderne la priorità temporale -, non induce a pensare ad uno stesso autore, pur suggerito dal nome “Fogazza” e dalla “F”. Ad evidenziarlo sembra esserlo la tecnica incisoria, più decisa e prevalentemente a reticolo nella prima, più delicata e meno forte nel tratto la seconda; diversa poi la configurazione dei volti. Si potrebbe comunque ipotizzare che le abbia realizzate lo stesso autore, Fogazza, magari in momenti diversi, e magari prima, quella commissionatagli dal devoto Padre Giuseppe, come prova per l’altra più grande e per alcuni versi più elaborata, destinata ad una più larga diffusione. Due immagini della Madonna delle Grazie che, recuperate alla memoria, testimoniano la grande devozione a Lei tributata dai fedeli che dopo averla pregata nel suo santuario, amavano averne in mezzo ad un libro o a casa l’immagine, guardarla ancora e pregarla con fiducia. (2 – fine) Il nuovo tempio di Adriana Borgognoni Occasione di crescita e di incontro In preparazione ai Sacramenti Ai ragazzi e ai loro catechisti l’augurio che il percorso ancora da fare sia occasione di crescita reciproca e di incontro vero con Gesù risorto e vivo. Fotoservizio Stefania Vico D omenica 5 marzo, durante la celebrazione eucaristica delle ore 11, la comunità cristiana di Poggio San Marcello ha accolto il gruppo dei comunicandi e cresimandi. Anche i catechisti e i genitori si sono impegnati ad accompagnare questi ragazzi nel cammino di preparazione ai sacramenti dell’Eucaristia e della Confermazione. Il progetto di catechismo “Emmaus” che la parrocchia di Poggio segue da diversi anni prevede infatti che, in vari momenti dell’anno liturgico, tutti i gruppi di catechismo si presentino alla comunità e ricevano da essa per mano del sacerdote un segno, che contraddistingue il loro cammino e dal quale deriva un preciso impegno. in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?”. Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù. Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa molti, vedendo i segni che faceva, credettero nel suo nome. Gesù però non si confidava con loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che qualcuno gli desse testimonianza su un altro, egli infatti sapeva quello che c’è in ogni uomo. Nella foto il gruppo dei cresimandi con il viceparroco don Michele Cozbaru e la catechista Claudia Anselmi; da sinistra, in prima fila: Martina Avenali, Michele Cardinali, Letizia Ciamberlini, Samuele Fabbri, Giulio Regnicoli, Elisa Santini, Simone Venanzi, Silvia Reginelli, Pasquale Guadagni. La Pasqua, una festa grande per i Giudei, memoriale della loro liberazione dalla schiavitù egiziana. Il tempio di Gerusalemme, dimora di Dio in mezzo al suo popolo. E Gesù, protagonista di una scena animata e pittoresca. Il tempio è divenuto “un luogo di mercato”: vi si vendono animali per i sacrifici e si cambia il denaro romano con monete ebraiche. Possiamo immaginare la confusione, il vociare delle contrattazioni, le grida di richiamo, e, cosa gravissima, le speculazioni ai danni dei pellegrini. Questo suscita l’indignazione di Gesù, che reagisce duramente: “fatta una sferza di cordicelle”, caccia fuori dal tempio uomini e animali, sparpaglia a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovescia i banchi. Gesto clamoroso, compiuto con autorità , e accompagnato da parole eloquenti per chi vuole intendere: “non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato!”. Per la prima volta Gesù si proclama il figlio di Dio. Ma i Giudei, chiusi nella loro ostilità, gli chiedono un “segno”, come prova del suo operato. Lui non raccoglie la sfida, non compie un miracolo portentoso; semplicemente dice: “Distruggete questo tempio, e in tre giorni lo farò risorgere”. Risposta che non risolve le perplessità dei suoi avversari, anzi suscita la loro ironia: come può un tempio costruito in quarantasei anni essere ricostruito in tre giorni? “Ma egli parlava del tempio del suo corpo” dice l’evangelista. E infatti Gesù non usa il termine hierón (tempio di pietra), ma naós (tempio spirituale): è lui il nuovo tempio, il luogo della presenza salvifica di Dio. Eppure la fede di chi gli sta intorno è ancora imperfetta. Molta gente gli crede, ma solo perché vede i suoi miracoli; e lui, che conosce il cuore di ogni uomo, lo sa bene: “Molti , vedendo i segni che faceva, credettero nel suo nome (epísteusan: in loro nacque fiducia), Gesù però non si confidava con loro (ouk epísteuen: non aveva fiducia)”, perché la fede suscitata da eventi clamorosi può arrestarsi dopo il primo entusiasmo. 4 19 Marzo 2006 Per inserzioni e pubblicità su Voce della Vallesina rivolgersi all’amministrazione del settimanale Jesi - piazza Federico II, 6 (giorni feriali dalle ore 9 alle 12) telefono e fax 0731208145 email [email protected] Cultura, spettacoli e dintorni Racconti di ieri e di oggi La svolta del “Corriere” di Giuseppe Luconi C he ne pensa il direttore di “Voce” della “sterzata” del suo collega direttore del “Corriere della Sera” che ha trasbordato il più grande quotidiano italiano alla corte di Prodi? E’ chiaramente una provocazione, quella dell’amico N.S., che mi lascia il bigliettino nella cassetta della posta e dice di aspettare una mia risposta nel prossimo numero di “Voce”. Di solito non rispondo alle provocazioni: qualche volta mi divertono, qualche volta no: quasi sempre le lascio perdere. Sono un cronista che preferisce raccontare anziché giudicare, che si preoccupa di essere preciso nell’esporre i fatti, non di convertire il lettore. Me lo ha insegnato – guarda caso – proprio il “Corriere della Sera”… A questo punto, la tentazione di parlarne è troppo forte. E allora mi scuso con i lettori se rubo tempo e spazio per cose che non lo interessano. Poi tornerò dietro le quinte…. Nel maggio del ’52 mi era arrivata dal “Corriere della Sera” una lettera con la quale mi veniva affidato “il servizio di corrispondenza” da Jesi, servizio che svolsi fino al maggio del ’57 quando lo lasciai per dedicarmi ad altri quotidiani. Alla lettera di nomina erano accompagna- co: in condizioni di normale udibilità te la tessera di riconoscimento e un 90-100 parole al minuto”. opuscolo (che conservo) contenente le Quelle istruzioni oggi non servono più: istruzioni da seguire “nella raccolta, sono spariti i “fuori sacco”, sono stati compilazione e trasmissione delle no- “cancellati” gli stenografi: la posta elettizie”. tronica fa tutto, di più e meglio. MolVenti paginette contenenti anche indi- te parti dell’opuscolo in vigore nel ’52 cazioni spicciole ed esempi esplicativi, sono superate, e altre parti ancora sacome: non scrivere “Rossi Carlo di anni ranno soppresse. 45” ma “Carlo Rossi di 45 anni”, non Una parte invece avrei giurato che scrivere mai “lire 1.500” ma “1.500 lire”. sarebbe rimasta inalterata, quella E anche: “non usare le abbreviazioni che, già nelle prime righe dell’opuscotratte dall’uso commerciale”. Istruzioni lo, chiariva la linea del giornale: “Il precise, anche sul tipo di carta su cui Nuovo Corriere della Sera e il suo supscrivere, sul formato del foglio, sulla plemento pomeridiano sono organi stesura dell’articolo (“scrivere su una indipendenti di informazione. Il corrisola facciata, lasciare all’inizio spazio spondente esporrà i fatti obiettivamenbianco per il titolo, evitare le sottoli- te, astenendosi nel modo più assoluto neature…”). da personali interpretazioni, commenLe notizie non urgentissime doveva- ti o, peggio, deformazioni”. no essere inoltrate per posta, in buste Quella “linea” ha retto fino a dieci speciali (i famosi “fuorisacco”), che non giorni fa, fino al momento in cui l’atandavano imbucate ma tuale direttore ha dato al “Corriere portate in stazione e con- della Sera” una collocazione politica... segnate direttamente sul Paolo Mieli, il direttore della svolta a treno al personale viag- sinistra, ha dato sicuramente un digiante delle poste. Le no- spiacere all’anconetano Luigi Albertini, tizie urgentissime si detta- che, su tutt’altra linea, fece del “Corrievano per telefono ad uno re” il primo giornale d’Italia. Stando ai stenografo del giornale, commenti di questi giorni, molti lettori ma anche in questo caso del Corriere non hanno gioito: si sono andavano rispettate certe sentiti traditi. E io fra loro, ricordando regole: “dettare a voce non le parole dell’opuscolo. troppo alta, chiara, uni- Tradito, ma non sorpreso. In realtà forme e rapida per quan- Mieli non ha fatto altro che ufficializto consentito dalle condi- zare la linea del “suo” Corriere, già zioni del circuito telefoni- politicamente schierato. Riconoscimenti nel mondo per il maiolatese L’arte di Cimarelli premiata a Shanghai I l sindaco di Maiolati, Giancarlo Carbini, si è complimentato con Dionisio Cimarelli: il giovane scultore maiolatese, infatti, continua ad ottenere apprezzamenti e riconoscimenti nel mondo. Recentemente ha esposto sculture e disegni a Shanghai, al Consolato generale d’Italia: nell’occasione, le autorità cinesi lo hanno premiato come “autore che si adopera per stabilire stretti rapporti di collaborazione tra l’Italia e la Cina”. Durante la conferenza a Shanghai lo scultore e medaglista Zhao Qiang ha donato a Cimarelli una sua medaglia commemorativa su Matteo Ricci, affermando che “non solo il maestro è originario della stessa regione, le Marche, da cui proviene Matteo Ricci, ma come il grande missionario italiano si adopera per stabilire stretti rapporti di collaborazione tra l’Italia e la Cina”. Ha inoltre proposto allo scultore italiano di creare insieme una medaglia commemorativa per il 2006, anno dell’Italia in Cina. Ad Erfurt dal 25 al 28 maggio In Germania un convegno su Spontini S i è riunito il 7 marzo, nella sede del teatro Pergolesi, il Consiglio di amministrazione della Fondazione Pergolesi Spontini. Erano presenti il vicepresidente Giancarlo Carbini (assente per motivi di salute il presidente, Fabiano Belcecchi), i consiglieri Leonardo Animali, Maurizio de Magistris, Gennaro Pieralisi, Gabriele Fava, Leonardo Lasca, i revisori dei conti Giuseppina Gennaretti e Laura Cantarini, il direttore esecutivo William Graziosi e il consulente scientifico Vincenzo De Vivo, quest’ultimo per parlare di ricerca su Pergolesi e Spontini. E’ stata confermata la volontà di mantenere gli impegni intrapresi e la qualità delle proposte artistiche, facendo leva su una oculata gestione delle risorse, sull’attivazione di canali diversi di finanziamento (dalla destinazione alla Fondazione del 5 per mille dell’Irpef all’avvio di progetti comunitari), nonché sulle collaborazioni internazionali. Si è parlato inoltre della brochure bilin- gue sulla Fondazione (verrà inviata a tutti i teatri nazionali), e del video su Pergolesi, Spontini e le attività dell’Ente (sarà trasmesso da “Classica”, il canale culturale che opera in Belgio, Svizzera, Germania Austria e prossimamente in Spagna). All’ordine del giorno anche la collaborazione tra la Fondazione ed il Teatro tedesco di Erfurt per l’organizzazione del convegno di studio internazionale su “Gaspare Spontini e l’opera al tempo di Napoleone”, che si terrà ad Erfurt dal 25 al 28 maggio con la partecipazione dei massimi studiosi internazionali del musicista maiolatese. Settimanale di ispirazione cattolica Associato alla FISC Direttore responsabile Giuseppe Luconi Direzione, redazione amministrazione e pubblicità Piazza Federico II, 8 60035 Jesi telefono e fax: 0731 208145 E-mail: [email protected] Sito: www.vocedellavallesina.it Abbonamento annuo normale: 35 euro di amicizia: 50 euro sostenitore: 100 euro direttamente in redazione (tutti i giorni feriali dalle 9 alle 11) o a mezzo posta (su c/c 13334602) Registrazione Tribunale Ancona n. 143 del 10.1.1953 Stampa Galeati Industrie Grafiche, Imola www.galeati.it A ¬ntra' /unt i Dubbi e dispetti L di Riccardo Ceccarelli a campagna elettorale è da sempre luogo dell’iperbole, dei toni alti, delle promesse, delle polemiche ed anche dei programmi. Un tempo c’erano i comizi, qualcuno se ne fa ancora; ora ci sono i comici, c’è la convention, il talk show televisivo, il messaggio sul cellulare. Le polemiche comunque vanno per la maggiore tanto da oscurare spesso quello che si vuol fare. Anche un’udienza dal Papa viene strumentalizzata, vista magari come ingerenza del Vaticano nella vita pubblica e laica dello Stato. Le situazioni di vera povertà, il vecchietto – come riportava qualche settimana fa il giornale - che ruba al mercato della frutta due mele perché non ha i soldi per comperarle, vengono indicate come il totale e universale stato di povertà della gente. Altri, dai tanti che si permettono costose vacanze all’estero e dal numero dei telefonini in casa o dalle macchine che consumano una benzina sempre più cara, evincono invece un ampio e più diffuso benessere. Il luogo comune, che poi in molte circostanze tanto comune non è, è che lo stipendio non arriva alla terza settimana del mese, e a dirlo sono proprio coloro, i politici, che nel disinteresse generale provano ogni tanto, e lo fanno volentieri, ad accrescersi il loro già lauto stipendio (forse proprio perché non arriva alla fine del mese!), e giornalisti, guru del giornalismo italiano, superpagati, che lo ripetono ad ogni mese come un vecchio giradischi “incantato”. La contrapposizione dei progetti o dei programmi ovviamente può generare forti scontri: soluzioni diverse per gli stessi problemi che il cittadino è chiamato a soppesare e sulle quali esprimersi con il voto. Gli schieramenti della stampa quotidiana sono già pronti. Il Corriere della Sera, con l’editoriale del suo direttore Paolo Mieli, dell’8 marzo già lo ha fatto, ovviamente per il centrosinistra, in maniera esplicita per quanti non lo avessero capito prima, sottolineando “l’esito deludente, anche se per colpe non tutte imputabili all’esecutivo, del quinquennio berlusconiano”, nella convinzione “che la coalizione costruita da Romano Prodi abbia i titoli atti a governare al meglio per i prossimi cinque anni anche per il modo con il quale in questa campagna elettorale Prodi stesso ha affrontato le numerose contraddizioni interne al proprio schieramento”. Mieli dice poi che “la presenza cattolica è tutelata – nel moderno partito liberaldemocratico di Rutelli – in un contesto di scelte coraggiose nel campo della politica economica e internazionale”. Se lo dice Mieli. A noi invece i dubbi rimangono; non solo, ma crescono di giorno in giorno e diventano, a rigor di logica, sempre più irrisolvibili. Rigor di logica, sappiamo bene, che non è il “rigor politico” che a quello logico spesso non sembra rispondere. Tutt’altro. Una malattia comune e diffusa da un parte e dall’altra, con sintomi e manifestazioni più o meno gravi. Saremo fuori del tempo; la logica però ancora ci piace. Logica che in questo caso vuol dire intelligenza delle cose, accordi e collaborazione in ideali e progetti condivisi, chiarezza di intenti senza una mal celata necessità di coprire con la fumosità delle parole sostanziali divergenze. Così comunque si va avanti. Tra una polemica e l’altra. Con slogan intrisi di catastrofismo ed altri di ottimismo. Ad essere confuso è l’elettore. Che spesso vede il tutto come un susseguirsi di dispetti tra bambini: “Io con te non ci parlo!”; “Il mio quaderno è più bello del tuo!”; “Quando arrivo io distruggo tutto quello che hai fatto!”. Altro che uomini di stato. Dispettucci che mal si coniugano con la serietà e la sicurezza di leader. Cultura, spettacoli e dintorni 19 Marzo 2006 Spiriti inquieti Un fantasma nell’opera Fotoservizio Augusta F. Cardinali N - Chi ne è protagonista? on canta solo come un usignolo. Valeria Esposi- “Ci sono due ‘io’ narranti: una to, prodigioso “soprano d’agilità” cantante lirica e lo spirito inè anche autrice di un roman- quieto di una poetessa russa, zo, recentemente pubblicato e Ekaterina”. presentato a Jesi il 10 marzo. Il titolo, ripreso da un’aria de ”La - Si tratta allora di un giallo Favorita”, già dà idea del con- con suspence e intrighi? tenuto: “Spirto gentil”. Si tratta allora di un romanzo autobio- “No, anche se in qualche modo grafico? Cerchiamo di saperne si parla di esoterismo. Mi spiedi più, per capire anche meglio il go. Credo da tempo che esistatemperamento di questa artista no, intrappolati fra di noi, degli polivalente. E’ sempre piacevole spiriti irrequieti. Desiderano incontrarla. Sorridente, anzi ra- che qualcuno riscatti per loro diosa, con intuito ha bruciato a un’ingiustizia subita, che venga volte le domande. Più che un’in- svelata una verità che li riguartervista è stata un’amichevole da. Uno di questi spiriti potrebconversazione be essere Spontini. Penso che soffra perché da molti non è - “Spirto gentil”. Perché questo stato ancora compreso. E’ aptitolo? punto a questi ‘spiriti inquieti’ che ho dedicato il libro; ma na“Ne avevo inizialmente pensato turalmente anche a quanti amaun altro, ‘Spirito amabile’. Poi è stato Walter (Graziosi) a suggerirmi di cambiarlo”. - E’ un romanzo autobiografico? “Un romanzo di fantasia con basi reali. La vicenda è collocata nell’ambito dell’opera lirica, ma la realtà è trasfigurata”. no la musica e il belcanto”. - Quanto tempo ha impiegato per scrivere questo romanzo? equilibrio interiore. L’ambiente? Tutto si svolge a Tolosa, durante le prove della ‘Manon’ di Massenet”. “Una lunga gestazione. Avevo - Il libro sarà presentato anincominciato a pensarlo già ne- che in altre città? gli anni ’90”. “A Napoli, probabilmente, dove - Le piace più cantare o scri- sono nata”. vere? - Sta preparando altre pubbli“L’uno e l’altro. Ho incominciato cazioni? a scrivere a dieci anni, a cantare a diciassette”. “Si; una raccolta di fiabe, ‘L’Inventafavole’. Le ho scritte in col- Allora questa non è la sua laborazione con Vittorio Graprima esperienza lettera- ziosi e Martina, figlia di Walter ria…… Graziosi. Sto pensando anche ai miei numerosi racconti, tutti “Ho sempre letto moltissimo d’ambiente musicale. Li pubblianche opere in lingua originale cherò con il titolo ‘Violetta vene scritto tanto, specie durante i dicata e altri fantasmi dell’opera’. miei viaggi. E’ la mia ‘isola felice’ dove mi rifugio, dimenticando Cantare, studiare, leggere, viagtutto. Ho nel cassetto una rac- giare, scrivere: fare anche la colta di poesie, molti racconti e mamma a tempo pieno. Valealcuni diari. Scrivo per blocca- ria Esposito riesce a conciliare re il flusso del tempo. Non mi tante cose. Intelligente, sensibile, ritengo però una vera scrittri- colta, affronta la vita di slancio, ce”. con istintivo ottimismo. Usa il tempo semplicemente come una - Il romanzo mette a fuoco moneta da spendere bene e da più i personaggi o i luoghi mettere a frutto, sempre alla della vicenda? ricerca di un arricchimento interiore. Spirito irrequieto anche “I personaggi. Potrei dire che si lei. tratta di un romanzo ‘di forma- Nella foto: Valeria Esposito, zione’ perché la protagonista, il suo libro e la sua bambina, Veronica, è alla ricerca di un la piccola Lara. La città di Jesi nel suo assetto urbanistico Centro storico e dintorni di Francesco Bonasera I ella media valle dell’Esino. sulla sinistra di tale corso d’acqua, è posta la città di Jesi, in posizione chiave nella valle, nei confronti del fronte marittimo ad oriente e della chiusura montana ad occidente. Storicamente, come Venzone nella valle del Tagliamento (in Friuli), ha condizionato nel tempo traffici e ha goduto di una posizione amministrativa di rilievo sul “Contado storico” (1194-1808), complesso di sedici comunità nella media valle dell’Esino, organizzato in dipendenza della “Libertà ecclesiastica” (in essere dal 1358, Costituzioni albornoziane - Parlamento di Fano), di una politica esterna comune e una amministrativa locale, con la più ampia autonomia, concessa e sanzionata, tramite gli Statuti municipali. Si deve precisare che la comunità esinate inquadrata nel Patrimonio originario di Santa Romana Chiesa (costituita per Pipino nell’VIII secolo d.C.; falso storico l’affermazione della donazione costantiniana N del III secolo d.C.) fu piuttosto ribelle nel tempo (nella sua fiera tradizione ghibellina), alla dominazione papale in una fierezza senza pari (Federico II di Svevia vi nasceva a fine secolo XII in una sicura oasi ghibellina). Jesi nel suo nucleo originario si erge su un terrazzo fluviale che non supera i cento metri di altezza, municipium romano dopo il 267 a.C.; si allunga verso ovest e scende sul declivio orientale (l’odierno rione San Pietro). La città nella sua sistemazione romana ha un cardine e un decumano, orientati non secundum coelum ma secundum naturam, inseriti saldamente nel vecchio nucleo e che reca all’antico foro romano (tangenziale) ove sorse poi il Duomo. Circonda il vecchio nucleo una superba cinta murata, sistemata nel Quattrocento ad opera di Baccio Pontelli. Con il Rinascimento dal vecchio nucleo verso sud ovest su una aggestione ghiaiosa si allunga l’Addizione di Terravecchia che ha poi un prolungamento in età settecentesca oltre Porta Romana (“sfasciata”; abbattuta nel 1845). I “borghi” (propagginazioni) Garibaldi (con il precedente borgo di San Floriano) e Roma (dai borghi di San Francesco di Paola e delle Valche) si addossano rispettivamente a Nord Est e a Sud Ovest. Così si presentava la città al 1860, la cosidetta “città pontificia” con le sue scansioni di vecchio nucleo romano medioevale (con San Pietro), l’Addizione rinascimentale e l’aggiunta sull’asse Nord Est - Sud Ovest. (1 – continua) L’ultimo libro del prof. Molinelli Sui totalitarismi del secolo scorso A cura del Comitato scienti- “Questo libro – è detto nel refico del Centro Studi Mar- trocopertina – nasce dalla chigiano, di cui è coordinatore convinzione che i totalitarismi il prof. Enrico Ciuffolotti, e con siano, assieme alla il contributo finanziario della decolonizzazione, Fondazione Cassa di Rispar- il fenomeno polimio di Jesi è stato pubblicato, tico più rilevante di recente, il libro di Raffaele del secolo venteMolinelli “Sui totalitarismi del simo; non è una secolo ventesimo”. “Questo li- storia organica dei bro di Raffaele Molinelli – scri- totalitarismi. Piutve nella premessa Dario Pulita, tosto, esso propopresidente del Centro Studi ne sull’argomento, Marchigiano – esce postumo. in questa raccolta La scomparsa dell’autore, nel di saggi di lontana maggio del 2005, è venuta a ca- e di recente pubdere allorché l’opera era già in blicazione noncomposizione presso l’editore ché di un inedito, Marsilio che l’aveva accolta”. considerazioni e riflessioni dell’autore messe a confronto con quelle della più autorevole storiografia (Aron, Conquest, De Felice, Del Noce, Furet, Kershaw, Mosse, Nolte) e strettamente connesse con i temi principali della storia contemp orane a nazionale e internazionale. Il volume ruota intorno a questa pre- cisa definizione del fenomeno totalitario: ‘un sistema politico in cui un solo, unico partito ha il monopolio del potere statale, domina tutta la società attraverso il possesso e l’uso dei mezzi di comunicazione e il controllo capillare poliziesco, propagandando un’unica ideologia orgogliosa e salvifica, e riconoscendo in un capo carismatico o in un’oligarchia politica la guida infallibile della comunità’. Si procede poi a individuare analogie e differenze tra totalitarismi di destra e di sinistra, sul loro percorso storico, sulle conseguenze da essi innescate negli equilibri mondiali”. 6 Jesi e Vallesina 19 Marzo 2006 Con l’arrivo della primavera I musei aprono ai giovani C Teatro itinerante per la provincia di Ancona Exodus “in bilico” ome abbiamo scritto nel numero scorso, in questi giorni i principali musei delle Marche aprono le porte ai giovani. Si tratta dell’iniziativa promossa dalla di Giorgia Barboni sentazione, e ha aggiunto Regione sotto il nome “Primavera dei Musei – Giovani” “Si tratta di un percorso e si svolge esattamente sabato18 e domenica19 marzo, “In bilico” è il nuovo spettacolo teatrale di carattere teatrale e musabato 25 e domenica 26 marzo. organizzato e messo in scena dai quat- sicale che si sviluppa da tordici ragazzi che sono ospiti della una collaborazione con le fondazione “Exodus” di Jesi. Dopo il scuole che dura da più di successo di “Sulle tracce”, dello scor- dieci anni. La Fondazione so anno, la fondazione “Exodus Casa Exodus, pur essendo coCristiano” ha deciso di intraprendere munità di recupero, svolun progetto di teatro itinerante per ge anche una funzione gli istituti superiori della provincia preventiva nei confronti di Ancona. Una proposta con finalità dei giovani che vivono nel educative promosso dall’assessora- territorio”. to alle Politiche Giovanili per gli stu- Non si può infatti non nodenti delle classi III e IV delle scuole tare che l’iniziativa di quest’anno si ca- vani. Parla dei tentativi che i ragazzi superiori. I 2500 studenti destinatari ratterizza per un’ampiezza maggiore compiono per rompere la monotonia, del progetto potranno assistere alla rispetto alla precedente: sono coinvol- e senza proporre messaggi pericolosi rappresentazione in uno dei dodici al- te città come Fabriano, Loreto, Falco- vengono affrontate tutte le tematiche lestimenti che dal 25 febbraio si stan- nara, fino al momento conclusivo che tipiche dell’adoloscenza e della giono protraendo fino al 28 aprile. Sono si terrà il prossimo 28 aprile in Anco- vinezza”. Un modo dunque di aiutare inoltre previsti degli incontri nelle na presso la facoltà di Ingegneria. e sostenere gli adolescenti e di offrire singole scuole con gli educatori e i ra- “L’obiettivo che ci siamo posti con l’esperienza e la testimonianza di vita gazzi della comunità: incontri che ri- questo secondo progetto è quello di di “quasicoetanei”, anche se mediata prenderanno le tematiche trattate nel approfondire spazi e confronti tra i dallo strumento teatrale. corso della rappresentazione per con- giovani - ha di nuovo spiegato Berti- Oltre alle tappe della settimana scorsa tinuare il confronto che ci si augura ni - occorre innanzitutto un dialogo di Jesi, lo spettacolo si muoverà verso possa istaurarsi al termine di ciascuna tra studenti e ragazzi della comunità. Fabriano (24 e 25 marzo), FalconaAll’incontro di Ancona parteciperan- ra (30 marzo), Chiaravalle (20 aprile), La “Primavera dei Musei - Giovani” consiste nell’offrire rappresentazione. agli studenti universitari e ai minori l’ingresso gratui- “In bilico si inserisce tra le attività di no don Antonio Mazzi e Niccolò Fabi, fino alla giornata conclusiva in Ancoto nei musei che hanno aderito all’iniziativa attraverso carattere educativo che l’Exodus pro- cantautore di spicco del panorama ita- na. Nella foto, di Anna V.Vincenzoni, una apposita Card edita per l’occasione dall’assessorato muove nei confronti degli adolescenti”, liano”. regionale, che darà diritto anche allo sconto del 50 per ha spiegato Pierluigi Bertini, respon- Ma di cosa parla In bilico? “L’approc- ”Tremenda” di don Mazzi in piazza cento sul costo del biglietto per due accompagnatori del sabile della Fondazione Exodus, nel cio di questo secondo spettacolo è di della Repubblica nel settembre del corso della conferenza stampa di pre- parlare ai giovani da parte di altri gio- 2004. minore. Da Monsano gli studenti del “Pergolesi” Indicati dal nuovo presidente della Cia Ad Asti per studiare la natura I problemi che urgono V enti studenti e tre insegnanti della prima e terza classe della scuola media “Pergolesi” di Monsano giovedì 9 e venerdì 10 marzo sono andati ad Asti per visitare centri di gestione dei rifiuti; li accompagnava l’assessore Mauro Tomassoni. Il Cir33, il Consorzio obbligatorio per i rifiuti, ha messo a disposizione del Comune di Monsano la propria struttura per organizzare la visita in alcune delle principali realtà nel settore dei rifiuti come le società astigiane Asp e Gaia che si occupano rispettivamente della raccolta dei rifiuti solidi urbani e degli impianti di trattamento dei rifiuti. L’intento dell’iniziativa è Agrochimica giardinaggio e agricoltura Via Roma, 6 - Località Macine tel. 0731.813058 - 60032 CASTELPLANIO (AN) D stato quello di sensibilizzare i giovani sui opo l’assemblea di Jesi con il passaggio zione delle produzioni tipiche dell’agricolproblemi ambientali, soprattutto diffondere di consegne dal presidente provinciale tura locale”. la convinzione e la consapevolezza che il ri- Marco Giardini al neoeletto Evasio Seba- Proprio per la soluzione di questi problefiuto costituisce una risorsa da valorizzare. stianelli la linea politica della Cia (Confe- mi il nuovo presidente ha espresso ampia Le classi di Monsano hanno avuto l’oppor- derazione Italiana Agricoltori) prosegue soddisfazione per le convergenze con le tunità di verificare com’è organizzato un nel segno della continuità. “D’altra parte altre organizzazioni professionali agricole sistema di raccolta differenziata (la Asp nel – ha osservato Sebastianelli - i problemi tanto che è in previsione la formazione di gennaio 2005, con il sistema “porta a porta”, che pesano ed urgono sui coltivatori sono un Comitato Permanente di Collaborazioha registrato una percen- sempre quelli. Un’adeguata remunerazio- ne rivolto anche al contributo di enti locali tuale del 56 per cento). ne, la semplificazione burocratica degli ed altre istituzioni. Nell’assemblea di Jesi La Gaia ha realizzato un adempimenti, in particolare lo sviluppo e (foto) ha ottenuto molti consensi un libro, sistema integrato per la controllo delle filiere (vino, olio, barbabie- che - attraverso foto, manifesti, locandine gestione dei rifiuti: 14 tola, mieli, formaggi, insaccati, biologico, - racconta i primi trenta di attività e vitalistazioni ecologiche, im- ecc.) con spetà della Cia (nella pianti di valorizzazione ciale riferimennostra provincia di materiale, di pretratta- to al comparto conta più di diemento, di compostaggio cerealico. Siamo cimila associati, e discarica per rifiuti non altresì interessadi cui 2800 titopericolosi. ti allo sviluppo lari di azienda). delle energie alVice presidente ternative riguarCia è stato eletto danti l’agricoltuMarco Finocchi ra. Rientrano nei (imprenditore nostri impegni agricolo); membri strumenti di vadell’esecutivo: Lolorizzazione e redana Campitelli commercializzae Roberto Profili. Come raggiungere il centro della città - Settore agricoltura Settore vinicolo Laboratorio analisi vini Giarninaggio Macchine e attezzi Impianti di irrigazione In piazza con l’ascensore A l via i lavori per realizzare i nuovi ascensori che raggiungeranno piazza della Repubblica dalla ex Sima. Si tratta in particolare di due distinti impianti – precisa l’amministrazione comunale: - l’uno che dai bagni di piazza della Repubblica scende fino a via Mazzini e l’altro che da quest’ultima strada ridiscende fino a via Castelfidardo, nel piazzale delle Conce, di fronte ai nuovi edifici sorti dalle ceneri della ex Sima. Entro sei mesi, l’impresa Palazzetti, alla quale sono stati affidati i lavori, dovrà completare il primo blocco, quello appunto che dai bagni del teatro discenderà nella retrostante via Mazzini. Una volta completato questo primo blocco, si passerà al secondo. Quest’ultimo, da via Mazzini - all’altezza della cabina Enel - ridiscenderà in viale delle Conce. Una volta completati i lavori gli ascensori serviranno una zona dove esistono quat- tro grandi parcheggi gratuiti (porta Valle, Conce, via Mazzini e Torrione) per un totale di seicento posti auto. “Un paio di minuti o poco più – si fa notare - abbatteranno agevolmente un dislivello di oltre venticinque metri e rendere più facile l’accesso in centro”. Nella foto, di Paola Cocola, via Castelfidardo, da dove si potrà accedere ad uno dei due ascensori 7 Jesi e Vallesina 19 Marzo 2006 Cupramontana: un libro di Ulrica Senoner Il Tribunale di nuovo a Palazzo Carotti In nome della Giustizia “Come di grano” un atto d’amore G di Riccardo Ceccarelli Non arriva a cinquanta pagine, ma è un piccolo gioiello. Si intitola “Come il grano”, ed è stato pubblicato da Armilla Edizioni di Trento, lo scorso mese di dicembre. Autrice Ulrica Senoner, altoatesina. Un atto di amore per la nostra terra, la terra di Cupramontana, in particolare per quella parte collinare degradante verso il torrente Cesola. Sì, perché in quel luogo solitario, in un antico casolare, Ulrica Senoner, suo marito Giovanni ed i suoi figli Rocco e Guido vivono da qualche anno. La coltivazione del terreno limitrofo con vigne ed olivi li assorbe quasi completamente. Ulrica è anche pittrice. In queste pagine racconta il suo quotidiano, il trasferirsi della famiglia dall’Alto Adige nella zona di Cupramontana, i ricordi della sua adolescenza e della sua giovinezza, le ansie, ma soprattutto un recuperato rapporto con la terra, i fiori, le erbe, le piante, gli animali da cortile, le stagioni, le umili e grandi azioni quotidiane in un’intesa famigliare che dà senso e spessore. Sono pennellate di una semplicità disarmante, ma efficaci, suadenti, che ti trasmettono la sua immersione in un mondo di fatica, come quello della terra, e ti suggeriscono altresì una felice osmosi con i ritmi della stessa terra recuperando la dimensione della “naturalità” che sembrava perduta. La “la scoperta” del grano che nasce o della raccolta delle olive e quella del veder crescere le rape e del contemplare i colori dei fiori, sono alcuni degli attimi di gioia che si colgono e si vivono con l’essere in sintonia con la natura. Ulrica li racconta in pagine essenziali e li intreccia all’eco che questi hanno nella sua anima, al gioco dei suoi bimbi, alle sorprese e al lavoro di Giovanni. Si diceva che Ulrica è anche pittrice. iornata speciale per l’amministrazione della giustizia, quella di giovedì 9 marzo. E’ stato infatti giovedì scorso che ha ricevuto ufficialmente dalle mani del sindaco Fabiano Belcecchi il ristrutturato palazzo Carotti – l’ex palazzo Honorati - sede della sezione distaccata del tribunale di Ancona. Il primo cittadino di Jesi ha consegna- to idealmente le chiavi dell’edificio al presidente del tribunale di Ancona Antonio Frisina, nel corso di una cerimonia a cui hanno partecipato autorità civili, militari e religiose, personale degli uffici giudiziari e gli avvocati della città. “Passo simbolicamente ed orgogliosamente le chiavi di questo Palazzo – ha risposto il presidente Frisina - alla cittadinanza jesina che le merita e che merita un’opera così importante” L’intervento ha previsto una spesa complessiva di 2,3 milioni di euro, finanziata per l’80 per cento dal Ministero della Giustizia, rimanendo a carico del Comune di Jesi la parte restante. È stato un complesso lavoro di ristrutturazione che ha interessato l’intero palazzo senza tuttavia stravolgere la fisionomia degli interni che risalgono al 1700. Ridistribuiti gli ambienti sui duemila metri quadrati di superficie, rifatto il tetto, nuovi gli impianti, abbattute le barriere architettoniche e restaurati gli affreschi che adornano le coperture delle aule più prestigiose dell’edificio. “Da Procura a Pretura, fino alla corretta denominazione odierna di sede distaccata del Tribunale di Anco- na – ha detto il sindaco Fabiano Belcecchi - questo edificio ha rappresentato per quasi un secolo una parte importante della storia di questa città. Lo ha fatto in nome di quella giustizia che rappresenta uno dei cardini della società civile. Lo ha fatto - non ultimo - contribuendo a formare tanti avvocati della nostra città e del nostro territorio, diventando questa stessa sede un luogo di formazione, di conoscenza, di sapere”. E proprio durante la cerimonia di consegna si è proceduto ad intitolare cinque sale ad altrettanti avvocati recentemente scomparsi che - per autorevolezza, professionalità e meriti sul campo - hanno rappresentato un fiore all’occhiello del foro jesino. Si tratta degli avvocati Valeriano Benigni, Gino Borgiani, Teofilo Fittajoli, Luigi Frezzotti e Franco Pandolfi. Nel suo intervento, il sindaco ha rivolto un ringraziamento ed un augurio al Vescovo, Mons. Oscar Serfilippi, per aver concesso l’uso dei locali di piazza Federico II nel periodo in cui erano in corso i lavori di ristrutturazione a Palazzo Carotti. Alla cerimonia inaugurale, organizzata dal Comune di Jesi, dall’Associazione Avvocati Jesini e dal Collegio degli Avvocati della Provincia di Ancona, ha collaborato la Fondazione Pergolesi Spontini con l’allestimento di un percorso di visita del pubblico nei locali settecenteschi del rinnovato tribunale, e un intervento musicale curato dalla Form Orchestra Filarmonica Marchigiana. Infatti, dopo il taglio del nastro e la benedizione dei locali da parte di don Bruno Gagliardini, i partecipanti hanno potuto visitare e ammirare le bellezze dello storico edificio. (foto Anna V.Vincenzoni) La sede del Tribunale U n’inquadratura del palazzo Carotti che ospita il tribunale di Jesi. Per la ristrutturazione è stata prevista una spesa complessiva di due milioni e trecentomila euro, finanziata per l’80 per cento dal Mi- nistero della Giustizia, rimanendo a carico del Comune di Jesi la parte restante. I lavori hanno interessato l’intero palazzo senza tuttavia stravolgere la fisionomia degli interni che risalgono al 1700. Ridistribuiti gli ambienti sui duemila metri quadrati di superficie, rifatto il tetto, nuovi gli impianti, abbattute le barriere architettoniche e restaurati gli affreschi che adornano le coperture delle aule più prestigiose dell’edificio. Ogni anno alla sezione staccata di Jesi del Tribunale di Ancona si discutono decine di migliaia di cause civili e penali, trattate sia davanti al giudice unico e al giudice di pace. (foto Anna V.Vincenzoni) Alla Salara reportage fotografico sulla Tanzania La difficile condizione della donna Fotoservizio Paola Cocola I Sono pagine scritte da una pittrice. Le parole sono colori, tratti di pennello che traducono quello che i suoi occhi ed il suo spirito percepiscono ed hanno assorbito. Una sorta di respiro ampio, pieno, di aria pulita. Quello che scrive non assomiglia affatto ad una “arcadia” ormai fuori tempo, è invece il più chiaro esempio di come si possa, anche in questi tempi che sembrano aver tagliato ogni legame con la natura ed il passato, recuperare e vivere un ricco ed appagante rapporto con la “madre terra”. Un atto di amore per la terra di Cupra sono le pagine di Ulrica Senoner, come lo sono, con sensibilità diverse ma ugualmente autentiche e sentite, quelle di Giovanni Zuccarini, Luigi Bartolini, Gilberto Maria Cerioni, Ezio Bartocci, Giuseppe Galeazzi, Pietro Anderlucci. Ulrica, non marchigiana e non cuprense, in poco tempo è riuscita a mettersi su questa lunghezza d’onda e lo ha espresso con quella verità ed insieme semplicità che solo un’artista sa fare. naugurata l’8 marzo nella Salara del Palazzo della Signoria, la mostra intitolata “Jina Langu, io sono…”, di Anna Rosati - fotografa specializzata in reportage – dedicata alle donne della Tanzania, a cui – si diceva nell’ultimo numero di febbraio – gli jesini Eleonora ed Emanuele stanno dando concretamente “una mano” occupandosi della realizzazione di una Centrale del latte a Njombe che costituisca non solo una struttura fondamentale per la crescita sana dei loro figli, ma anche una fonte sicura per esse di occupazione e di benessere economico. Nei tanti volti delle donne ritratte, colpisce la straordinaria dolcezza e serenità che assegna “peso”, “forza” al resto del corpo, sempre composto e dignitoso, pur nella semplicità degli abiti accesi dalla luce di colori sgargianti, e teso, disposto alla speranza del domani, nonostante le dure prove a cui la quotidianità le sottopone, soprattutto per via della malnutrizione e dell’Aids. Nella società tanzaniana, la serie di norme e di credenze che regolano l’antico sistema patriarcale, relega ancora la donna in una grave condizione di discriminazione, evidente già nel sistema di distribuzione del cibo in famiglia, per cui il consumo di cibi ricchi di proteine è generalmente riservato solo agli uomini. Le donne sono ostacolate nel diritto di possedere proprietà e di commercializzare i loro prodotti; l’accesso all’istruzione di base o ad una formazione professionale è molto limitato, soprattutto nelle comunità di campagna e pastorali; e anche nell’ambiente scolastico, i due sessi non sono trattati in eguale maniera in quanto i maestri hanno ereditato dalle famiglie d’origine una cultura patriarcale che ha consolidato la convinzione di supremazia maschile. Inoltre, molte studentesse incontrano problemi legati alla sfera sessuale in quanto sono soggette a molestie – da parte di insegnanti e compagni – che spesso nascondono per paura di subire ulteriori violenze fisiche o di incorrere nell’espulsione o nella bocciatura. Di solito, i giovani – sia maschi che femmine – si sposano molto presto per sfuggire alla schiavitù patriarcale che li esclude dalla gestione dei beni familiari. Altri giovani si spostano nei centri urbani alla ricerca di una vita indipendente, rischiando di finire tra i ragazzi di strada o nel giro della prostituzione. Nella conduzione della famiglia, le faccende domestiche sono completamente a carico della donna e anche la coltivazione dei campi la impegna molto, dallo zappare al seguire la crescita delle colture, come pure la costruzione di pozzi, canali di irrigazione, ecc. Alle spese domestiche, l’uomo contribuisce in parte: è lui che decide le spese generali e amministra i soldi della casa, anche se è in realtà la donna a garantire le entrate. Poche donne – quelle più forti – riescono ad avere piccole attività indipendenti: negozietti, piccolo commercio e produzione di birra locale. Sono presenti e diffuse la corruzione sessuale e la poligamia, segno, in passato, quest’ultima, di benessere e di prestigio sociale in quanto significava che l’uomo aveva le risorse per mantenere una famiglia numerosa; oggi gli uomini sposano tante donne per poterne sfruttare di più contemporaneamente, senza preoccuparsi di lavorare e passando il tempo a bere pombe (la birra locale). Attualmente nei centri urbani, grazie ad un elevato tasso di scolarizzazione e alle informazioni che i nuovi mezzi di comunicazione offrono e diffondono, le donne si fanno sempre più consapevoli della loro situazione e sono nati movimenti femministi che tuttavia non riescono a raggiungere le fasce più emarginate e povere. Nell’appuntamento del 21 marzo, l’interessante dibattito sul tema Cultura e giustizia al femminile nel mondo. 19 Marzo 2006 Jesi e Vallesina L’enciclopedia Panathlon alla Planettiana Sport e dintorni nel Novecento Fotoservizio Paola Cocola F edele al suo nome - “Panathlon”- che, tradotto dalla lingua greca significa “insieme delle discipline”, il Panathlon International s’è impegnato a realizzare - raccogliendo, attraverso una ricerca interdisciplinare, gli avvenimenti del mondo dello sport che hanno contrassegnato, a loro volta determinati e influenzati dalle dinamiche del periodo, la seconda metà del novecento – un’opera enciclopedica che esprime puntualmente, attraverso le voci di docenti universitari ed esperti delle varie materie, il vasto panorama sportivo di quegli anni. Edita in quattro volumi – sport e società, sport e scienza, violenza e far play, diritto e comunicazione – l’opera è stata donata, sabato 11 marzo presso la sala consiliare del Comune, dal presidente del Panathlon Club di Jesi, Fabio Fittajoli, alla biblioteca Planettiana, rappresentata dalla dott.ssa Rosalia Bigliardi, con l’auspicio che tale opera “possa divulgare, illustrare glioramento dello stato e approfondire la cultura dello sport che è di salute e ad un ottimale estetica, ritmo, dinamica, armonia, ma an- impiego del tempo libero che rigore, solidarietà, sforzo, ordine e di- -, e quindi la stessa quasciplina: una filosofia, un’arte di vivere a cui lità della vita personale, fare riferimento”. culturale e sociale, che è Lo sport offre all’uomo, di ogni età e con- alla base della convivendizione, straordinarie opportunità di soddi- za pacifica e solidale tra i sfare esigenze fisiche, psicologiche, sociali, popoli. che lo aiutano a valorizzare e a migliorare Ciò può accadere soltanse stesso e la comunità di appartenenza to – nello sport amato- grazie ad un conseguente arricchimento riale come in quello agodei rapporti individuali e collettivi, al mi- nistico - se si “fa sport” in chiave etica (far play), ossia riconoscendo pienamente l’ideale sportivo e i suoi valori morali e culturali; assumendo come proprio uno stile, un modo di pensare e di comportarsi che concerti il rispetto delle regole ai concetti di amicizia, di rispetto degli altri e di spirito sportivo, che sottendono al possesso di qualità elevate come la lealtà e la generosità; e delle capacità di accettare sconfitte e gestire vittorie; di attribuire alle varie discipline significati diversi da quello di voler conseguire solo una vittoria – e a volte a tutti i costi ( con l’uso del doping)-, considerandole, invece, anche occasione per interagire socialmente, divertirsi, raggiungere un buono stato di salute, e di assumersi re- sponsabilità. Irrinunciabile spessore questo auspicato per lo sport, a cui il Comune di Jesi – ha sottolineato il sindaco Fabiano Belcecchi - ha sempre tenuto, promuovendo e sostenendo la pratica delle attività motorie e sportive; atteggiamento che gli ha consentito di collocarsi nelle posizioni più alte dello sport e di registrare un alto numero di cittadini che partecipano all’attività sportiva, oltre che di ospitare importanti manifestazioni come il premio “Far Play” prossima edizione in calendario a giugno -, e quella per il miglior “Studente Atleta”. A Montecarotto per presentare i loro lavori Alunni tra gli artigiani D omenica 12 marzo il centro storico di Montecarotto è stato trasformato in un laboratorio dove una grande tipologia di artigiani hanno mostrato il loro lavoro ed organizzato una mostra dei migliori prodotti realizzati con la loro esperienza: un piacevole tuffo nel passato e nelle cose realizzate per amore. All’interno della cinta muraria sono state riaperte le vecchie botteghe e cantine, oramai da tempo chiuse, in quanto il grande commercio si svolge in ambienti esterni alle mura, e questa è stata una grande occasione per riappropriarsi della cittadina. Il fabbro era al lavoro con la forgia, così come il vasaio con il tornio, l’impagliatore con rafia per le sedie, il cestaio con i vimini, la ricamatrice con il tombolo e molti altri mestieranti. Anche gli alunni della scuola primaria “Giuseppe Magagnino” di Montecarotto hanno partecipato, con entusiasmo, alla manifestazione portando in piazza i loro prodotti realizzati nei laboratori attivati durante l’orario opziona- le. Accompagnati dalle loro insegnanti, i ragazzi hanno esposto molti oggetti realizzati con l’aiuto di numerosi esperti che, in forma volontaria, hanno incontrato i ragazzi ed hanno trasmesso i segreti del loro lavoro. Nella bottega della scuola si sono potuti ammirare lavori in legno, come scatoline, mollettine decorate ed utilizzate come fermacarte; astucci, cornici e portamatite. Altri ragazzi hanno mostrato il lavoro condotto in classe con il giunco, oggetti in vimini, cesti di varia foggia e forma. Le alunne più grandi si sono cimentate nel ricamo, hanno appreso il piacere dei punti, la cura dei tes- suti, realizzando sacchetti profumabiancheria, portaocchiali, piccoli asciugamani ed altre graziose creazioni. Altri ragazzi si sono cimentati nell’arte, imitando i quadri di autori famosi, realizzati con varie tecniche e valorizzati da originali cornici. Per tutta la giornata la bottega della Scuola Primaria ha registrato un gran numero di visitatori, molti hanno espresso il loro incoraggiamento all’attività della scuola, sottolineando come la manualità sia una delle competenze da promuovere tra i giovani, insieme alla conoscenza della storia del lavoro. Il benvenuto alle nuove associate Musica e poesia al femminile Rime in rosa a Villa Salvati Iniziative della Fidapa di Augusta Franco Cardinali I l piccolo, grazioso teatro di Villa Salvati ha accolto il pomeriggio di domenica 12 marzo, con l’esposizione di alcune belle opere in pietra arenaria della scultrice Natalia Gasparucci di Sant’Ippolito, un recital di musica e di poesia tutta ‘al femminile’. Due attrici della Compagnia dell’Arco, Anna Rizzitelli e Rossella Ravasi, hanno letto, alternandosi o insieme, circa settanta liriche di cinque grandi poetesse del passato o contemporanee che hanno illuminato molti segreti dell’animo e della sensibilità di una donna. Saffo, innanzi tutto, autrice di versi d’amore tra i più belli che siano mai stati composti; la raffinatissima E. Dikinson e M. Lui- sa Spaziani, recentemente scomparsa; poi ancora Alda Merini divisa tra l’inferno di una tormentata passione e il paradiso di una struggente felicità; Joyce Lussu infine, commossa, tenerissima autrice di palpitanti ritratti di donne e di bambini. Al recital, organizzato dall’assessorato alla Cultura di Monte Roberto con la regia di Sandro Franconi, ha preso parte anche il chitarrista Massimo Agostinelli che ha aggiunto un delicato commento musicale ad ogni lettura. Molti i presenti raccolti, con qualche difficoltà, nello spazio suggestivo, ma purtroppo alquanto limitato. Niente della manifestazione tuttavia è andato perduto all’ascolto. Il pubblico, con palese gradimento, ha richiesto anche la replica della lettura di alcune poesie. N el corso di una simbolica e suggestiva “Cena delle candele”, organizzata presso l’hôtel Federico II, la Fidapa (Federazione italiana donne, arti, professioni, affari) ha accolto, sabato 11 marzo, tredici nuove associate. La sezione di Jesi è l’ultima ad essere stata costituita, lo scorso autunno, nella nostra regione dove già altre ne sono state fondate nell’arco di diciotto anni in Ancona, Senigallia, Ascoli Piceno e Osimo. Sono già diverse le iniziative di carattere sociale e culturale che la Fidapa di Jesi ha progettato. Quella più imminente sarà il dibattito ‘Cultura e giustizia al femminile nel mondo’ che si terrà il 21 marzo (ore 18,30) alla Salara nell’ambito della mostra fotografica di Anna Rosati. Interverranno, con le autorità, la dott.ssa Agata Cabino, dirigente del Commissariato di Jesi, che parlerà della situazione delle donne immigrate a Jesi, e il dott. Riccardo Borini, coordinatore Ambito territoriale e Sociale IX che presenterà una relazione su: “Migranti in Vallesina: percorsi di integrazione”. Nella foto: le nuove socie della Fidapa festeggiate durante la “Cena delle Candele”: Francesca Borocci, Paola Ceccarelli, Rita Gregorini, Katia Mammoli, Maria Daniela Mancinelli, Annunziata Milani, Patrizia Monarca, Francesca Pentericci, Paola Petetta, Maria Teresa Picchio, Anna Priori, Maria Luisa Quaglieri e Gianfranca Schiavoni. a.f.c. Jesi e Vallesina 19 Marzo 2006 9 Nel terzo anniversario della scomparsa Per ricordare Carlo Urbani di Simone Sebastiano P er il terzo anniversario delle scomparsa di Carlo Urbani, medico castelplanese morto di Sars, la polmonite da lui stesso scoperta, l’Aicu – Associazione italiana Carlo Urbani – ha organizzato una serie di eventi che partiranno domenica 26 marzo nel teatro polivalente di Castelplanio con il concerto pomeridiano del gruppo musicale “s.l.m. 442” conosciuto nella zona per i suoi concerti-tributo ai Pink Floyd. Le iniziative proseguiranno mercoledì 29, giorno della scomparsa del dottore, con una messa di suffragio presso la chiesa di San Sebastiano di Castelplanio, animata musicalmente dal “Gruppo Shalom” di Castelplanio, che canterà, tra le altre, “Una luce di pace” le cui parole sono state tratte da una lettera di Carlo Urbani poi musicate da Giordano Tittarelli. Sabato 1° aprile allo stadio di Castelplanio avrà luogo la “partita del cuore”, organizzata dall’Associazione Nazionale Farmacisti, dove saranno presenti le rappresentative calcistiche dei farmacisti, veterinari, biologi e medici. In prima serata, presso il teatro polivalente di Castelplanio, avverrà un incontro con gli autori dei libri che hanno parlato di Carlo, tra cui Lucia Bella- spiga, Jenner Meletti, Marco Albonico, Piero Fiorini ed il giornale “Emmaus” di Macerata. Durante la serata sarà presentato il video di Luca Lattanzio “Tutto il mondo è Natale”, trasmesso anche dalle tv musicali nazionali. Nell’occasione, Lattanzio presenterà anche un’altra sua canzone con annesso video: “Championd for peace, Champions for love”. Aicu è un’associazione che negli anni ha portato avanti molte iniziative tra cui un progetto volto ad ampliare e rinnovare il Centro sanitario di Phouc My; un secondo progetto è stato organizzato con la raccolta fondi mediante sms con cui Aicu è riuscita ad aiutare migliaia di bambini colpiti da schistosomiasi; inoltre un terzo progetto di cura e sostegno per i diabetici nella Repubblica democratica del Congo, dove le persone affette da diabete si lasciano morire per quanto possano essere costosi i farmaci. Tutto questo Aicu lo fa in ricordo del dottor Carlo Urbani, il medico parassitologo che mise la sua esperienza e le sue capacità al servizio dei più poveri; lo fa per proseguire la sua missione mediante la sensibilizzazione e tramite i tanti Carlo Urbani presenti nelle parti del mondo più svantaggiate. OSPEDALE Nuova struttura organizzativa Potenziato il Pronto Soccorso cinque infermieri). Dal 21 febbraio scorso nel reparto di apidità, precisione nella diagnosi osservazione breve intensiva sono e cura del paziente, ecco alcune stati attivati sette nuovi posti letto, caratteristiche che ormai il Pronto che non vanno confusi con le vecchie Soccorso dell’ospedale di Jesi ha fatto barelle. proprie. Il Pronto Soccorso, infatti, è “Questi nuovi posti letto accrescono cambiato, ha una nuova struttura: la sicurezza nel cittadino – ha spieuna volta considerato solo luogo di gato Gilberto Bruciaferri (al centro, smistamento ai reparti per i pazienti, nella foto), primario di chirurgia e oggi è una piccola “azienda” con un medicina del Pronto Soccorso di Jesi. organico di sessantacinque persone Il personale è qualificato e l’ambiente tra medici e infermieri (negli anni è confortevole: il paziente potrà usuOttanta erano dieci: cinque medici e fruire di ventiquattro o settantadue ore di monitoraggio continuo a seconda della patologia riscontrata”. Il nuovo Pronto Soccorso è formato da quattro sezioni che si intersecano e interagiscono attivamente: il “triade”, il luogo di prima accoglienza del paziente dove stabilito il codice d’emergenza; il pronto soccorso vero e proprio dove c’è la possibilità di una osservazione medica fino a sei ore; di Omar Frezzi R il servizio di emergenza territoriale, ovvero il 118; infine l’osservazione breve intensiva composta dai nuovi sette posti letto. Negli ultimi anni, il Pronto Soccorso ha visto un sovraffollamento causato dai tempi notoriamente lunghi per le prestazioni mediche, dalla soppressione di piccoli ospedali, dall’aumento degli anziani e degli extracomunitari sul territorio, dalla gratuità delle prestazioni mediche. Tale sovraffollamento ha inevitabilmente causato tempi d’attesa lunghi e anche una maggiore difficoltà di selezionare le patologie più gravi da quelle meno gravi. Oggi (il Pronto Soccorso di Jesi è al quarto posto nella classifica di affluenze della Regione Marche) i disagi sono notevolmente ridotti. “Il territorio ci ha permesso di realizzare una struttura nuova e funzionante – ha detto Ciro Mingione direttore della zona 5 della Asur - questo è beneaugurante per il futuro della sanità regionale”. (foto Anna V. Vincenzoni) Una vita lunga e operosa Gli ippogrifi nel blu Fotoservizio Augusta Franco Cardinali “Marchus de Melotius” prima e poi, più tardi, “Marchus Palmizanus Forlivense fecerunt” era la firma che Marco Palmezzano (Forlì 14591539) apponeva ai suoi quadri. Non commetteva un errore di grammatica: usava semplicemente un plurale maiestatis poiché non risulta che avesse allievi collaboratori. Significativa è anche l’indicazione del luogo di nascita. Abbiamo indubbiamente a che fare con un pittore che costituisce esempio forse unico di un artista tenacemente radicato al suo territorio. Il Palmezzano ebbe una vita eccezionalmente lunga rispetto alla media dei tempi, ma poco o nulla si è riusciti a scoprire finora dei suoi primi anni. Certo è che fu allievo di Melozzo da Forlì; il quale a sua volta da Piero della Francesca aveva appreso molti segreti dell’arte del dipingere, specie riguardo alla prospettiva. Basti pensare allo stupefacente effetto scenografico che riuscì a realizzare nella ‘Cappella del Tesoro’ di Loreto. Su Marco Palmezzano, a cui recentemente Forlì ha dedicato una mostra, il prof. Stefano Tumidei (nella foto), docente all’università di Bologna, autore di libri e saggi critici, conservatore dei Musei Civici di Bologna, ha svolto una relazione per gli Incontri di Storia dell’Arte, l’8 marzo. Al seguito di Melozzo da Forlì il Palmezzano fu a Roma. Qui venne a contatto con l’ambiente in cui non solo lavorava il suo maestro, ‘pictor populi’, ma dove operavano anche altri artisti; in particolare Antoniazzo Romano dal quale pure apprese tanto da venire in seguito a volte confuso con lui. Dal 1492 in poi si infittiscono le notizie che riguardano non tanto la sua vita, quanto la sua arte e le esperienze che vi confluiscono. Melozzo muore nel 1494 e il Palmezzano appare subito come il suo più degno erede. Aveva ormai accumulato esperienze e continuava ad avere contatti con pittori romagnoli, padovani, umbri, romani, veneti. Nel 1495 è a Ve- maiolati spontini Frà Armando benemerito I l Consiglio comunale di Maiolati Spontini in programma venerdì 17 marzo voterà un ordine del giorno per il conferimento della cittadinanza onoraria a Padre Armando Pierucci, uno dei più grandi compositori e suonatori d’organo in Europa e soprattutto creatore di un istituto che prepara musicisti, ebrei e palestinesi, che si esibiscono nelle chiede di Terra Santa. A promuovere l’iniziativa è stato il sindaco Giancarlo Carbini, con la condivisione del suo predecessore e attuale capogruppo della minoranza Sergio Cascia. Un’iniziativa, dunque, condivisa dall’intero consesso ed espressione di quei sentimenti “di amicizia e di parentela con padre Armando” che accomunano molti cittadini di Moie. Il conferimento della cittadinanza sarà la prima tappa di un percorso per sensibilizzare la popolazione del Comune a sostenere i progetti di volontariato di padre Armando attraverso, ad esempio, la sottoscrizione del 5 per mille a favore delle Onlus. Il religioso sarà nei prossimi mesi, probabilmente a giugno, a Maiolati per la cerimonia ufficiale di conferimento della cittadinanza onora- ria. Con l’occasione, l’Amministrazione organizzerà un momento di incontro per far conoscere i progetti di padre Armando. “L’attività del religioso nato nel nostro comune – osservano nella motivazione dell’onorificenza Carbini e Cascia - coinvolge insieme studenti e insegnanti di varie etnie e religioni. Un chiaro esempio di tolleranza, convivenza e rispetto. Un esempio che merita di essere fatto conoscere a tutti i nostri cittadini e premiato con il conferimento della cittadinanza onoraria”. Padre Armando Pierucci è nato a Moie il 3 settembre 1935. E’ diplomato in canto gregoriano, pianoforte, musica corale e direzione di coro, organo e composizione organistica. Risiede attualmente a Gerusalemme, dove da 10 anni è presidente del conservatorio di musica Magnificat. Dal 1988 è organista del Santo Sepolcro. Ha insegnato organo e composizione d’organo per molti anni al conservatorio di Pesaro, tenuto molti concerti in Italia ed all’estero come direttore di coro ed organista, composto musiche e messe in latino ed in arabo. Da quando è in Terra Santa padre Pierucci si prodiga per il superamento delle barriere fra ebrei e palestinesi e per questo dieci anni fa ha dato vita all’istituto Magnificat con lo scopo di preparare musicisti esperti nel suonare e nel cantare nei santuari e nelle chiede di Terra Santa. L’istituto è capace di far incontrare persone di diversa etnia, religione e nazionalità. Gli studenti, oggi, sono circa 180, compresa la sezione per bambini da 3 a 7 anni. Il corpo insegnanti è formato da 16 persone: sono israeliani, palestinesi, armeni, europei, arabi, americani, cristiani di tutte le confessioni, israeliti e musulmani. “L’istituto – osservano Carbini e Cascia - è attualmente in un sottoscala di un palazzo a tre piani dove si trova un brefotrofio. A breve cesserà la sua funzione e tutto il palazzo sarà messo a disposizione della scuola. Ma prima la struttura ha bisogno di una revisione generale, per cui servono almeno 50-70 mila euro. Soldi che ovviamente l’istituto non ha visto che è privo di tutto. Da qui l’impegno dell’Amministrazione comunale ad intraprendere inoltre iniziative per reperire contributi economici a sostegno del progetto di padre Armando Pierucci. nezia dove conosce Cima da Conegliano, ed è ancora un’esperienza per lui profondamente formativa. Perfeziona il senso della luce, utilizza prestiti iconografici soprattutto di G. Bellini, prende ad usare una tecnica a smalto splendente e quasi incorruttibile, impiega magistralmente matematica e geometria per effetti prospettici, modella sontuosi panneggi baroccheggianti, idealizza paesaggi inserendo in scenari verosimili, minuziosamente descritti, particolari surreali; come cieli serenissimi dove tra nubi vaporose appaiono pegasi e animali mitologici. Lascia moltissime opere non solo a Forlì (tra le più importanti ‘Annunciazione’, ‘Comunione degli Apostoli’, ‘Trittico di S. Biagio’ e gli affreschi della Cappella di S. Girolamo, purtroppo distrutti durante la seconda guerra mondiale), ma anche a Bologna, Roma, Vicenza e Matelica ( Grande Pala di S. Francesco). La sua attività sembra instancabile. A ottant’anni esegue un autoritratto, rigorosamente datato e ora conservato nella Pinacoteca di Forlì. E’ quasi una foto con dedica ideale alla città che molto aveva amato, a cui molto aveva dato, dalla quale molto aveva ricevuto e alla quale certo era sempre stato anche molto orgoglioso di appartenere. 10 19 Marzo 2006 Jesi e Vallesina Viaggio nelle cronache Da una settimana all’altra Al Circolo Acli di San Giuseppe Udc e Margherita si confrontano Come preannunciato da “Voce”, domenica 12 marzo, si è svolto presso il Circolo Acli di San Giuseppe l’incontro tra il senatore Mario Cavallaro della Margherita e il senatore Amedeo Ciccanti dell’Udc. Fabio Piattella ha moderato il confronto sui programmi delle due coalizioni e, dopo l’introduzione del presidente del circolo, Dino Bolletta, ha letto i primi tre articoli della Costituzione ricordando a tutti che è grazie a questa che l’Italia ha avuto più di sessanta anni di pace. I presenti - circa settanta persone - hanno ascoltato con attenzione le esposizioni dei due relatori, che si sono alternati nella presentazione dei punti salienti dei programmi del centrodestra ed del centrosinistra, rispettando i limiti di recita di Natale – ricorda l’assessore ai Servizi sociali Manolo Bucciarelli - è arrivata la festa di carnevale. Niente maschere convenzionali, ma tanti travestimenti che hanno coinvolto tutti i bambini che frequentano il nido. Le educatrici hanno mirato alla spontaneità e al puro divertimento: dentro tanti scatoloni colorati i bambini potevano scegliere indumenti ed accessori a disposizione. La festa si è conclusa con la rappresentazione delle educatrici stesse, della fiaba di Cappuccetto Rosso, interpretata in maniera davvero divertente, tanto da far restare senza fiato, dal ridere, tutti i grandi presenti e vecchia immagine dell’ospedale, al corso, sede della chiaramente i bambini”. Confraternita di Santa Lucia. Stagione sinfonica al Pergolesi Biblioteca Maiolati prestiti record Per la stagione sinfonica organizzata dalla Fondazione Pergolesi-Spontini, giovedì 23 marzo (ore 21) al teatro Pergolesi concerto dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta da Woldemar Nelsson; musiche di R. Wagner, W. A. Mozart e R. Schumann. Moni Ovadia al Pergolesi Un numero di prestiti librari che supera di gran lunga quello degli abitanti. Sono le cifre da record della biblioteca Joyce Lussu che in un Comune con meno di seimila abitanti, come quello di Maiolati Spontini, può vantare ben 8.872 prestiti. Tanti sono stati i libri richiesti dai lettori della biblioteca, che ha sede a Moie, nel corso del 2005. E tutto questo con sole tre aperture pomeridiane. Sabato 18 marzo (ore 21), per i “Concerti aperitivo del Concerto della Banda cittadina Carlino” “Es iz Amerike!” di Moni Ovadia con Moni con il Maestro Aquilanti Ovadia, Lee Colbert e la Stage Orchestra, spettacolo in beneficenza per l’ospedale Salesi di Ancona. Ingresso Al teatro Pergolesi, sabato 25 marzo alle ore 21 si terrà un gratuito con diritto di prelazione del posto per gli abbonati concerto con il Maestro Giancarlo Aquilanti e la Civica della Stagione di Prosa del Teatro Pergolesi. Moni Ovadia, Banda”S. Cecilia” di Manerbio in provincia di Brescia. accompagnato dalla sua band e dalla bella voce di Lee Parteciperanno Alessandro Fossi, giovane musicista Colbert, propone in forma di cabaret un avvincente della Vallesina tra i migliori professionisti del basso tuba percorso alla scoperta del genio ebraico americano, dal e la banda cittadina diretta da Gabriele Giampaoletti. mondo hiddish fino a Gershwin, Bernstein e Bob Dylan. Il concerto è ad ingresso libero con prenotazione da effettuarsi alla biglietteria del teatro dal 21 marzo. tempo imposti. I presenti hanno poi rivolto le loro domande ai due candidati ponendo l’accento su tematiche molto attuali ed importanti per la vita sociale, civile ed economica delle Giornate di Primavera persone. Dopo un appello al voto fatto dai due relatori, si è Oratori da visitare concluso l’incontro con la consegna del libro “60 anni di Acli.” “La Costituzione italiana ai senatori e il ringraziamento agli intervenuti. In occasione delle Giornate di Primavera, proposte dal Fai dopo le recenti modifiche” – Fondo per l’Ambiente Italiano – per il 25 ed il 26 marzo, Tante iniziative a Jesi sarà possibile visitare l’Oratorio della Confraternita “La Costituzione Italiana dopo le recenti modifiche” è il al “Il piccolo principe” del Ss. Sacramento presso la Cattedrale in via delle Terme tema della conferenza–dibattito che si svolgerà venerdì 5 e l’Oratorio della Confraternita di Santa Lucia presso 24 marzo alle ore 17,30 presso la Fondazione “A.Colocci” L’asilo nido “Il Piccolo principe” di Moie continua a l’Ospedale, in corso Matteotti. Questi beni saranno aperti in via Angeloni, 3 (ex Cuppari). L’incontro sarà confermarsi una fucina di iniziative. “Dopo la coinvolgente dalle 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 18. Nella foto, una introdotto da Maurizio Barbieri, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Ancona e condotto dal prof. Guido Guidi, ordinario di diritto costituzionale per promuovere il codice atletico presso l’Università di Urbino. La cittadinanza è invitata a partecipare a questa occasione di confronto proposta dall’associazione Forense Jesina e dall’Ordine degli Avvocati. Fotoservizio Gino Candolfi conoscere un po’ della sua basket da quando aveva Un forum della Regione storia di giocatore, di come sei anni e che poco dopo dedicato ai giovani Continuano gli incontri degli si sente durante le partite, era entrato nella speciale atleti della Sicc–Bpa con gli quando vince e quando per- classifica dei migliori diealunni delle scuole per pro- de… “Ero molto emozionato ci ragazzi di New York. Da questa settimana sarà attivo sul sito www.cultura. muovere il codice atletico. La – ha detto, ricordando la sua L’incontro si è concluso marche.it un forum rivolto esclusivamente ai giovani. settimana scorsa i campioni prima partita – C’erano tutti in palestra con Kabba e Sarà una maniera per coinvolgerli nel mondo della del basket jesino hanno in- i miei amici e parenti, mi tre- gli alunni impegnati in cultura. Attraverso il forum i giovani saranno chiamati contrato gli alunni del secon- mavano le gambe…”. Ad una improvvisate azioni di ad esprimere il modo in cui percepiscono la cultura. do ciclo delle scuole elemen- bambina che, in lingua spa- gioco, tiri al canestro e… Partendo dal loro modo di vedere il panorama culturale si tari dell’Istituto Comprensivo gnola, gli ha chiesto a che età l’appuntamento al Palatrarranno informazioni, spunti e suggerimenti utili anche San Marcello, Morro d’Alba e ha iniziato a giocare, Kab- triccoli per tifare Sicc– per avviare una progettazione culturale regionale. Un Belvedere Ostrense. Insieme ba ha risposto che pratica il Bpa. tavolo di scambio da cui potrebbe sfociare un momento al dirigente scolastico, prof. di incontro tra pubblico giovanile ed istituzioni. ssa Maria Grazia Bertarelli, erano presenti il giocatore Kabba Sheiku, il vice allenatore Luca Ciaboco e l’allenatore responsabile del progetto mini basket prof. Stefano Fava. Da Natale Ciaboco ha spiegato ai giovani studenti le regole del a Carnevale gioco del basket, soffermani bambini dosi soprattutto sul rispetto crescono in dei compagni di gioco e degli avversari e suscitando la età e grazia, curiosità dei bambini che si come sono improvvisati giornalisti rivolgendo a Kabba una Leonardo quantità di domande per I campioni di basket tornano a scuola Come Leonardo ... Articoli - Arredi - Statue - Icone - Quadri - Paramenti Sacri SANTINA BUONCOMPAGNI Tuniche per la 1a Comunione € 58 compresi: croce e cordone Ancona Via Matteotti, 9 tel. e fax 071-201297 12 Vallesina 19 Marzo 2006 Cupramontana Riccardo Ceccarelli premiato dalla Provincia di Cristiana Simoncini R iccardo Ceccarelli, classe 1943, da più di vent’anni è responsabile della biblioteca comunale di Cupramontana e dal 1985 è iscritto all’ordine dei giornalisti pubblicisti. Da sempre si è dedicato allo studio della storia e della tradizione locale, lasciandoci numerosissime ricerche e pubblicazioni, alcune di queste realizzate in collaborazione con la Provincia di Ancona (Olivicoltura e frantoi nella marca di Ancona, Ancona 2004, 3^ ed.; Grano, pane e riso nella Marca di Ancona, Ancona 2004, 3^ ed.; Come uno di casa. Il suino nelle Marche, Ancona 2005, 3^ ed.; Vitigni e vini nella Marca di Ancona, Ancona 2005 4^ ed.; Staffolo. Città del Vino e Terra di Verdic- chio, Comune di Staffolo 2005), che proprio sabato 4 marzo ha voluto dargli un meritato riconoscimento. Come abbiamo scritto nel numero scorso, all’hotel Federico II di Jesi e durante la serata conclusiva delle Giornate mediterranee dell’olio promosse dalla Provincia di Ancona, Riccardo è stato premiato con una scultura che riproduce fedelmente la grande opera equestre di Aligi Sassu, posta all’ingresso dell’ex sede della Provincia. La statua è stata consegnata, durante la cena che ha seguito la firma della “Carta mediterranea della qualità”, fra i paesi mediterranei produttori dell’olio, direttamente dalle mani del presidente della Provincia Enzo Giancarli, con questa motivazione: “alla sua attività di storico per l’impegno profuso a favore dell’agricoltura locale e in particolare della cultura dell’olio e quale simbolo del suo operato letterario riguardante il territorio anconetano”. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, l’assessore provinciale all’agricoltura Carla Virili, il vice-presidente della giunta provinciale Giancarlo Sagramola, l’ing. Gennaro Pieralisi, il presidente della Camera di Commercio di Ancona Giampaolo Giampaoli e il consigliere regionale Raffaele Bucciarelli. Proprio una bella soddisfazione per Riccardo e per tutti quelli che amano la storia e la cultura; speriamo che arrivino anche altri riconoscimenti e che le istituzioni siano sempre più sensibili al patrimonio locale e a coloro che ci lavorano. Concorso artistico internazionale “Donna chi sei?” nia Marchioni, di Latina, quello per la poesia, seguita al secondo posto, da Piero Pierelli, di Filottrano. La rassegna, organizzata dall’associazione artistica “Le nove Muse” – coordinata da Melita Gianandrea, pittrice e poetessa abruzzese di squisita sensibilità – ha impegnato gli artisti sul tema “Interpretazione delle espressioni – sentimenti e problematiche della Donna visti in ogni aspetto di vita”. Fotoservizio Paola Cocola P remiata anche una pittrice jesina, Mila Cardinaletti, al VII concorso internazionale di pittura, scultura-ceramica-grafica e poesia “Donna chi Sei?”, bandito a Jesi con il patrocinio della Circoscrizione “Centro”, e le cui opere, ammesse a partecipare, sono esposte a Palazzo dei Convegni fino al 19 marzo. È andato a Castori Costantino, pittore e scultore abruzzese, il primo premio per la scultura, e ad Euge- Nella capitale della musica leggera Anche loro a Sanremo di Simone Sebastiano S Articoli - Arredi - Statue - Icone - Quadri - Paramenti sacri Santina Buoncompagni Tuniche ed oggetti per Comunioni - Cresime - Nozze - RIcordiamo, inoltre il nostro servizio “cortesia” riservato al clero, che consiste nel recapito a domicilio delle merci ordinateci e che verrà effettuato nel primo e terzo lunedì di ogni mese, completamente gratuito. ANCONA Via Matteotti 9 tel e fax 071.201297 e-mail [email protected] SENIGALLIA Via A. Costa 27 tel e fax 071.60597 e-mail [email protected] anremo, la realtà italiana più sponsorizzata per la musica, ha ospitato anche i nostri Luca Lattanzio e Giordano Tittarelli. Luca Lattanzio, cantautore marchigiano, dopo il successo dello scorso anno è stato invitato nuovamente come special guest al concerto organizzato dall’Afi (Associazione fotografi italiani) svoltosi nella piazza antistante il teatro Ariston, sullo stesso palco in cui si esibirono Alex Britti, Spagna e Ron (ed auguriamo anche a lui lo stesso successo). Per l’occasione Luca ha presentato la sua canzone “Champions for peace, Champions for love”, edito dalla casa discografica “Jois” di Giordano Tittarelli; la canzone, che è stata presentata dallo stesso Luca per i festeggiamenti di chiusura della tappa olimpica a To- rino, è stata molto apprezzata. Ma l’esperienza di Sanremo non si poteva concludere senza essere premiati del “Premio Afi” insieme ad Albano, Del Noce e Gianna Nannini. Giordano Tittarelli (presidente di Astralmusic) ha come stile quello di curare molto i suoi amici, quindi si deve anche alla sua casa discografica che Luca Lattanzio sia arrivato ad un passo dall’Ariston o che Ro- berta Faccani sia divenuta la nuova solista dei Matia Bazar. Astralmusic sta realizzando il progetto denominato “Totale Tutela dell’Artista” che prevede la costituzione di un sindacato che possa fungere da punto di riferimento sia in campo artistico che fiscale. Attualmente ha il Centro Studi Astralmusic presso il centro commerciale l’Oceano, in cui si può frequentare la scuola di musica o la scuola di danza. Sono previsti inoltre seminari di canto avanzato con la cantante dei Matia Bazar Roberta Faccani, e di Sax House con il sassofonista Michele Luminari. Incontro a Londra con la stampa specializzata Gli inglesi e i “Colli Esini” S uccesso pieno per la presentazione del Drq (Distretto rurale di qualità) “Colli Esini” a Londra. Oltre trenta presenze tra giornalisti della stampa specializzata, settore natura ed enogastronomia ed i tour operator inglesi interessati a proporre i propri pacchetti turistici riguardanti il territorio del Distretto. “Si è trattato di una serata davvero riuscita – ha detto Carla Virili, assessore all’agricoltura della provincia di Ancona che ha presentato il progetto di marketing territoriale del Drq “Colli Esini”, i suoi obiettivi ambiziosi e i ri- sultati intermedi già raggiunti -. La grande partecipazione all’evento, le domande che sono state rivolte sia a me che a Lorenzo Pascali responsa- bile commerciale delle attività incoming che a Fabio Lo Savio responsabile dell’ufficio stampa, ci hanno mostrato una realtà molto recettiva rispetto a quanto possiamo offrire in termini di nuove mete turistiche. La partecipazione testimonia quindi la bontà della scelta di andare fino a Londra investendo anche sulla produzione di materiale informativo in lingua inglese, molto apprezzato dal pubblico che ha assistito alla serata, e sul sito web ww.colliesini. com sempre aggiornato anche in inglese”. Al termine della presentazione è stata offerta una degustazione a base di prodotti tipici del Drq “Colli Esini”, formaggi, olio, vino. 13 Varie 19 Marzo 2006 Novità nel piano degli studi Come studiare economia al liceo di Paolo Marcozzi Lavatoio (del) (Via, da Via Castelfidardo a Via Mazzini) Qui c’era uno dei tanti lavatoi pubblici dove le donne (era compito loro) facevano il bucato. Poi l’acqua arrivò in tutte le case. di Giorgia Barboni S Argomenti, questi, che sono stati oggetto di apposite giornate di studio nel mese di novembre dello scorso anno: due giorni interi di attività di formazione con relazioni tenute dai professori della facoltà di Economia “Giorgio Fuà” dell’Università di Ancona, da neolaureati e dai docenti della scuola. A introdurre ciascuna giornata di studio un seminario guidato a seconda dell’ambito di interesse scelto con la specifica funzione di spiegare ai ragazzi termini e teorie che sono ormai entrate nel gergo comune e perciò essenziali per comprendere un qualsiasi tipo di testo economico. La terza e ultima parte del progetto ha visto di nuovo i ragazzi protagonisti: si è trattato della produzione di un elaborato di tipologia A, B e D (che i ragazzi troveranno agli esami di Stato) svolto in classe con tracce comuni ripercorrendo gli argomenti dei seminari, tra i quali sono stati individuati i quattro i è concluso il 22 febbraio presso la Fondazione “Colocci” il progetto “Orientarsi nell’economia” organizzato dal liceo classico Vittorio Emanuele II di Jesi e rivolto a tutti i ragazzi delle ultime classi dello stesso liceo e del liceo sociopsicopedagogico per un totale di circa ottanta studenti. Un progetto che si è inserito curricolarLavoro (del) (Viale, da Viale della Vittoria a Via Ancona) mente nel piano di studi degli alunni e E’ giusta una via intitolata al lavoro: nobilita l’uomo (che che li ha gradualmente introdotti nel comunque ne ha necessità) e gli jesini non vi si sono mai mondo dell’economia, materia non tirati indietro. La via è stata aperta negli anni settanta del prevista nell’insegnamento liceale. secolo scorso per dare sfogo e continuazione al Viale della “Orientarsi nell’economia” si è articoVittoria: prima, per uscire dalla città verso sud, in fondo al lato in tre fasi ben distinte: una prima, Viale della Vittoria si curvava a sinistra e ci si immetteva di introduzione ai lavori, ha coinsu Via Ancona. volto gli alunni nello scegliere gli Lazio (Via, da Via Garibaldi a Via S. Giuseppe) Regione ambiti economici dell’Italia centrale, confinante con Toscana, Umbria, Cam- che sarebbero stapania e mare Tirreno. Capoluogo Roma, la città eterna: ha ti approfonditi in bisogno di presentazioni? seguito anche attraverso la lettura Lenti Mario (Via, da Via Ancona a Via Pellegrini) (Jesi, del materiale in1925-1945) Partigiano. Dopo la costituzione della repub- formativo. Temi di blica di Salò, partecipò ad azioni di sabotaggio contro la interesse estremarete ferroviaria. Scoperto, si rifugiò sui monti ed aderì mente attuale, con al partito comunista, iniziando la sua attività nei gruppi problematiche che partigiani. Rimasto ferito dai fascisti durante un’azione e spaziano dallo sviricoverato all’ospedale di Cingoli, sfuggì ai successivi ra- luppo e sottosvistrellamenti. Ritornato a Jesi dopo la liberazione, minato luppo ai consumi nel fisico dalle ferite ricevute, morì nel 1945, pochi giorni e capabilities delle dopo aver ripreso il suo lavoro di ferroviere. teorie economiche più recenti. Leonardi Libero (Via, da Via dei Colli a Via Crivelli) (1904-1944) I francesi ospiti per Partigiano, medaglia d’oro al valor militare. Catturato dai tedeschi il 4/7/1944 a Serra San Quirico, a seguito di un rastrellamento, veniva sottoposto per più giorni a dure sevizie per estorcergli le notiPresso la Seconda di Cristiana Simoncini zie in suo possesso ma, pur con il Circoscrizione, sabacorpo martoriato, nulla rivelava che to 25 marzo, alle ore li studenti della scuopotesse tradire la causa della resi8,45, organizzato dal la media statale “Luigi stenza, affrontando la morte con il Gruppo Solidarietà, Bartolini” di Cupramontasorriso ed il nome della patria sulla bocca convegno sul tema na nei giorni scorsi sono “Politiche e servizi stati impegnati con il geLeone (del) (Vicolo, da Corso Matteotti a Via Pastrenper l’handicap nelle mellaggio, di una settimana, go) Dà accesso alla Piazzetta del Leone, dove era situato il Marche; il quadro di una scuola francese di vecchio teatro cittadino (detto appunto “del Leone”), conormativo e la situaFoujeres. Gli alunni francesi, struito nel 1731, distrutto da un incendio e sostituito dal zione degli interventi un totale di 24, sono arrivaTeatro Pergolesi. sociosanitari”. ti giovedì 9 marzo, accompagnati da due insegnanti più l’autista, e sono stati accolti con un ricco pranzo preparato, a scuola, dai ragazzi delle classi III, a cui è susseguita una visita, in lingua francese, alle bellezze e alla storia del nostro paese, dove i nostri si sono cimentati nel ruolo delle guide turistiche con molto impegno e capacità, vista la risposta positiva dei coetanei L’handicap nelle Marche migliori, premiati alla presenza di Erika Rosenthal Fuà, moglie di Giorgio, con un finanziamento della Banca Popolare di Ancona Una proposta estremamente complessa e articolata quella che è partita dai docenti del liceo: un modo nuovo per presentare l’economia, le teorie economiche e i meccanismi che sono alla base del tessuto connettivo che regola la nostra società. Una proposta resa ancora più valida dalla presenza del prof. Giuliano Conti e del prof. Alberto Niccoli dell’Università Politecnica delle Marche. Ma si è trattato soprattutto di un modo di formazione anche in vista della tanto difficile scelta universitaria, che ha dato risultati molto soddisfacenti: degli 80 studenti coinvolti ben 75 hanno reputato che l’esperienza debba essere ripetuta per i ragazzi più piccoli. una settimana di Cupramontana Studenti gemellati con Foujeres G francesi. I visitatori d’oltralpe, ospiti di alcune famiglie locali, avevano un ricco calendario di appuntamenti e visite, scandito all’interno di tutta la settimana, creato appositamente dalla scuola cuprense per gli amici francesi, alla scoperta del territorio marchigiano e non, con la visita al museo della Carta di Fabriano, delle grotte di Frasassi di Genga, dell’azienda vinicola Vallerosa-Bonci e anche della capitale. Oltre alle visite hanno frequentato alcune ore di lezione in classe e svolto anche delle attività di bricolage, organizzate dalla Soms. La visita è terminata mercoledì 15, quando i francesi hanno lasciato Cupra, ma al ritorno saranno impegnati a dare un’eguale accoglienza ai nostri 27 alunni che partiranno il 23 marzo, per una settimana, destinazione Foujeres. Un’iniziativa come questa di Cupra, molto ben strutturata e pensata, è un’occasione ottima di integrazione e di studio, in quanto offre agli studenti la possibilità di confrontarsi con una realtà diversa da quella locale e permette loro di approfondire lo studio della lingua andando oltre il semplice e, magari, un po’ noioso, studio classico della lezione frontale. Ci si augura che esperienze come queste, di un contatto reale con la materia di studio, si ripetano e si moltiplichino anche per altre discipline scolastiche. Un patto fra istituti di credito Carifac chiama Croazia B anche senza confini: Fabriano e Cupramontana chiamano Rijeka (l’antica Fiume); le Marche chiamano la Croazia. Due mani, anzi quattro che si tendono da entrambe le sponde dell’Adriatico. Si può sottolineare così l’importanza dell’accordo di collaborazione sottoscritto da Carifac spa con Primorska Banka (sede principale a Rijeka). Un contratto sottoscritto di recente dai rispettivi direttori generali, Vincenzo Tagliaferro e Dusko Miculinic e da entrambi i responsabili del servizio Esteri, Paolo D’Arcangelo e Drazen Kurpis. I rapporti tra la Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana spa e la banca croata sono abbastanza giovani – risalgono appena dallo scorso anno - ma già piuttosto intensi ed ora hanno deciso di firmare un patto di collaborazione, in esclusiva. Quali, i servizi bancari oggetto del “patto”? In via esemplificativa e non esaustiva – fanno trapelare dalla sede centrale Carifac - si tratta di servizi d’investimento (comprese consulenza ed intermediazione nell’investimento di capitali di investitori italiani nel mercato croato e viceversa), finanziamento, contratti bancari, intermediazione mobiliare, attività creditizia ed accessorie e qualsiasi altra attività di natura bancaria. Una cooperazione, pertanto, a raggio piuttosto ampio. Intanto i vertici della banca italiana e quella croata hanno deciso di costituire un gruppo di lavoro omogeneo per valutare e definire le relazioni e le opportunità a favore dei clienti. Croati ed umbro-marchigiani, senza dimenticare Roma, naturalmente! 14 Varie 19 Marzo 2006 indirizzare a: Voce della Vallesina AGENDA IL SANTO DEL GIORNO Venerdì 17 marzo San Patrizio – Santa Geltrude - Sabato 18 San Cirillo di Gerusalemme – Domenica 19 San Giovanni abate - Lunedì 20 San Giuseppe – Santa Claudia – Sant’Alessandra – Martedì 21 San Nicola di Flue – Mercoledì 22 San Benvenuto Scotivoli . Santa Lea – Sant’Ottaviano – Giovedì 23 Santa Pelagia - Venerdì 24 Sant’Alessandro – Santa Caterina di Svezia - Sabato 25 Annunciazione del Signore – Sant’Isacco – Domenica 26 Santa Lucia Filippini.NDA AGENDA Sabato 18 marzo Jesi – Consultorio “La Famiglia”, piazza Federico II (ore 16,30), conferenza della dott.ssa S.Cardinaletti, psicoterapeuta dell’asociazione “Ecco tuo figlio”, sul tema: Il minore accolto in famiglia: chiavi di lettura per capire il suo disagio”. Jesi – teatro Pergolesi (ore 21), per i concerti-aperitivo del “Carlino”: “Es iz Amerike!” di Moni Ovadia, spettacolo in beneficenza per l’ospedale Salesi di Ancona (ingresso gratuito con diritto di prelazione del posto per gli abbonati della Stagione di Prosa del Pergolesi). Domenica 19 marzo Jesi – parrocchia San Giuseppe (ore 9,30) Ventisettesima edizione della “Caminada de San Giuseppe” Jesi – Circolo Cittadino, sala del Lampadario (ore 17,30) per lla stagione concertistica degli “Amici della Musica”: Nuovo Trio Parsifal: Barbara Castelli (violino), Laura Pierazzuoli (violoncello) e Anna Paola Milea (pianoforte) Giovedì 23 marzo Jesi – teatro Pergolesi (ore 21) per la stagione sinfonica della Fondazione Pergolesi Spontini, concerto dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta da Woldmar Nelsson. Venerdì 24 marzo Giornata per i Missionari Martiri Jesi – biblioteca Petrucciana (ore 18,15) per gli incontri “Sui sentieri della speranza” il prof. Silvano Petrosino dell’Università Cattolica di Milano parla sul tema “ Il sacrificio sospeso” Sabato 25 marzo Jesi – Seconda Circoscrizione (ore 8,45) Convegno organizzato dal Gruppo Solidarietà (Moie) sulle “politiche e servizi per l’handicap nelle Marche. Il quadro normativo e la situazione degli interventi sociosanitari”. In televisione Sabato 18 marzo – ore 17,15 (Rai Uno) “A sua immagine” con Andrea Sarubbi Domenica 19 marzo – ore 8,45 (Canale 5) “Le frontiere dello spirito” con mons. Gianfranco Ravasi e Maria Cecilia Sangiorgi - ore 9,30 Santa Messa per i Lavoratori celebrata da Sua Santità Benedetto XVI e Recita dell’Angelus - ore 10 Santa Messa (Retequattro). Farmacie di turno Venerdì 17 marzo Grammercato - sabato 18 Coppi – domenica 19 Moretti - lunedì 20 Barba – martedì 21 Martini – mercoledì 22 Calcatelli – giovedì 23 Delle Grazie – venerdì 24 Comunale 1 - sabato 25 Cerni – domenica 26 Comunale 2. Nuovi scooter ai portalettere Consegnati i nuovi mezzi per il recapito della corrispondenza a Jesi. Complessivamente sono stati assegnati ventuno scooter “Piaggio Liberty 125 cc”. con motore a quattro tempi che copriranno le necessità dei portalettere della città. “Rispetto ai precedenti – informa una nota delle Poste - i nuovi motomezzi sono caratterizzati da maggiore stabilità di marcia. Tutti i mezzi sono dotati inoltre di un vano portacasco ed equipaggiati sia di portapacchi anteriore sul quale agganciare la borsa, sia di uno speciale bauletto posteriore dotato di una maniglia a scomparsa e di due ruote per il trasporto. Il portalettere potrà così riempire il bauletto direttamente dal proprio piano di lavoro in ufficio, agganciarlo allo scooter, raggiungere la zona di lavoro”. Tutti i veicoli sono di colore bianco e sono dotati di logo “Poste Italiane”. Piazza Federico II , 8 60035 Jesi tel e fax 0731.208145 e-mail [email protected] Sulla campagna elettorale Dal collega Nicola Di Francesco: i Lettori scrivono... dovrebbe essere la parrocchia?” (…) Con affetto e stima. Risponde don Cristiano Marasca: Egregio direttore, leggo a pag. 3 di “Voce” del 12 Visto il notevole interesse marzo u.s. un articolo dal suscitato dalle consideratitolo “Il livello della cam- zioni sul livello della campagna elettorale” a firma pagna elettorale nell’ultimo di don Cristiano Marasca. numero, mi sento in dovere E’ veramente deprimente di rispondere al signor Di conoscere simili episodi Francesco e al sig. Pirani, che offendono la dignità che ci hanno offerto il loro delle persone; ecco a cosa interessante contributo sulè stato ridotto il confronto la vicenda in sé e sulle ripolitico da una certa par- flessioni che ne sono seguite. te, a scontro violento ed E’ pienamente condivisiodio contro i singoli per- bile il tono preoccupato di sonaggi e non più scontro Di Francesco per l’estraneidialettico fra parti politi- tà, nei modi in cui i fatti che. Siamo scesi proprio si sono svolti, all’insegnamolto in basso; se poi certe mento della Chiesa circa cose avvengono all’interno il rispetto del prossimo; per anche delle parrocchie... ciò che riguarda invece il La Chiesa che ci ha sem- parroco, come spesso sucpre insegnato l’amore per cede, non era presente, foril prossimo e a non odiare. se perché la festa non era Mi piacerebbe che il par- un’iniziativa parrocchiale roco di quella parrocchia in sé, ma una festa diocesadove si è verificato l’episo- na del settore giovanissimi dio ci desse la sua versione di Azione Cattolica, o forse, dei fatti e ci facesse sapere come spesso accade, perché cosa ne pensi. Cordialmen- i nostri parroci avvertote. no sempre più la difficoltà del confronto con le nuove Dal sig. Carlo Pirani a generazioni, specialmente don Cristiano Marasca: quando ci si trova di fronte ad episodi del genere. Caro don Cristiano, l’ami- Questo mi permette di ricizia che mi lega a te è di collegarmi alle parole di lunga data da quando sta- Pirani, che, ben conoscendo vi nel mio reparto con gli come funzionano le cose scout a San Giuseppe e più nelle parrocchie, con coragvolte ho rischiato l’infar- gio mette in luce il più serio to nel sentirmi dire “Carlo dei problemi della pastorale italiana, tale problema mette in serio pericolo la trasmissione stessa della fede: l’inadeguatezza dei metodi e delle persone, “spesso poco più che adolescenti”, ad affrontare un compito così complesso e centrale della vita ecclesia- Telefonia mobile “Progressi” nelle suonerie le come è l’educazione. Forse un po’ anche per colpa di noi preti spesso in ritirata dalla vita reale delle persone che ci sono vicine. Risorse della Provincia per la difesa del suolo 17,30) presso l’Enoteca Regionale, in via Federico Conti 5, un incontro sulle prospettive della cooperazione: “Cooperative… a mutualità prevalente?”. Previsti interventi di Massimo Burattini, Stefania Serafini, Massimo Stronati, Patrizia Barbaresi, Doriano Pela e Andrea Biekar; concluderà Andrea Biekar; moderatore Andrea Binci. 3.4.1914 10.3.2006 Luisa Montanarella vedova Quaranta Sono molti i Comuni della nostra Provincia che beneficeranno degli interventi finalizzati al riassetto idrogeologico. Nei benefici previsti rientrerà un tratto del fiume Esino, in prossimità della confluenza con il torrente Sentino, un’area che presenta un alto rischio esondazione. Ed inoltre, sono previsti interventi nei Comuni di Arcevia, Belvedere Ostrense, Castelbellino, Castelleone di Suasa, Cerreto d’Esi, Cupramontana, Filottrano, Genga, Maiolati Spontini, Mergo, Monsano, Monte Roberto, San Marcello, Santa Maria Nuova, San Paolo di Jesi, Sassoferrato, Senigallia e Staffolo. Musica classica a Serra deì Conti Da Serra de’ Conti sono segnalate due iniziative dell’assessorato alla Cultura e del coro “F. Tomassini”, curate dai maestri Mirco Barani e Giacomo Ceresani e dedicate alla vita e all’opera di Mozart nel 250° anniversario della nascita, entrambe nella Sala Italia alle ore 21: venerdì 17 marzo: “Mozart: vita, opere e genio”; venerdì 31 marzo”La musica di Mozart”. mi piacerebbe entrare in seminario”. Ora sei un sacerdote e dovrai incidere Da che è “uscito” il telefono, sulla vita delle persone che molta strada è stata fatta… Parte la raccolta avvicinerai. anche nelle suonerie… ma di sfalci e potature Lo farai bene ne sono sicu- in avanti o indietro? Perché, ro! Anche gli articoli che sinceramente, non m’era Parte a Jesi la raccolta a doscrivi su “Voce” sono sem- mai capitato di sentir ri- micilio di sfalci e potature per pre ricchi di spunti spondere al …trillo, squillo le famiglie che hanno giardini per chi li legge. L’ultimo - o com’altro si può chiama- ed orti e si ritrovano periodiche hai scritto titolato “Il re l’ “urlo imprecato” da un camente il problema di dove livello della campagna uomo invisibile-tipo sergen- smaltire il verde visto che, elettorale” mi ha suggerito te arrabbiato - che t’appel- come noto, è vietato utilizzaqualche spunto che ho dere i tradizionali cassonetti dei ciso di manifestarti. rifiuti. La raccolta a domicilio Sul cattivo gusto di cersarà garantita da Jesiservizi ti comportamenti a tutti i (la società del Comune che si livelli di noi cristiani sono occupa della gestione dei rifiucompletamente d’accorti), che metterà a disposizione do. Per quanto riguarda appositi contenitori, provvegli educatori dei gruppi dendo poi a svuotarli ogni due parrocchiali che spesso settimane. Il servizio, dietro un sono poco più che adolemodesto canone annuo, conscenti ti esorto a stare vicisentirà a chi ne farà richiesta di no loro con quella bravura ricevere un bidone di plastica nei rapporti umani che ti (munito di ruote) in cui insericontraddistingue. Rimani la con tanto di parolacce re i rifiuti compostabili di 120 in mezzo alla gente, non per invitarti a rispondere “ o 240 litri. ti relegare anche tu dietro Pronto? Chi è che parla?... La raccolta a domicilio potrà “quelle” scrivanie, diventa Ho detto, chi (bip) parla?! essere anche occasionale, “su una persona significativa Ma chi è quel (bip) che sta chiamata”. Per ogni informaper tutti quelli che stanno parlando?! …” - di un cellu- zione rivolgersi alla Jesisera contatto con te. vizi in via Mura Occidentali lare! Interessante è sul finire del E se il proprietario non s’af- 5/bis ( 0731.538233). tuo articolo la domanda: fretta a rispondere, vi as“Dov’è quell’equidistanza sicuro che non è per niente Cooperative e neutralità da qualsiasi gradevole “vivergli” accan- a mutualità prevalente? schieramento e partito che to… E pensare che si diceva dovrebbe caratterizzare “ il telefono…la tua voce”. La Margherita di Jesi organizun luogo “cattolico” come p.c. za per venerdì 17 marzo (ore venerdì scorso ha concluso il suo pellegrinaggio terreno per tornare alla Casa del Padre. La Chiesa diocesana si unisce ai figli Pasquale, Antonio e Cristina per esprimere sentite e profonde condoglianze, con particolare affetto al figlio Antonio, diacono ed amministratore di “Voce della Vallesina”. La morte improvvisa di una giovane sposa e madre. Il 10 marzo, all’età di 34 anni, è venuta a mancare all’affetto dei suoi cari Monica Chiappetti in Crognaletti Ne hanno dato il triste annuncio il marito Paolo, la figlia Chiara, il babbo Franco, la mamma Romana, la sorella Claudia, i suoceri, la cognata ed i parenti tutti. La Comunità parrocchiale di San Giuseppe si è stretta attorno alle famiglie Crognaletti e Chiappetti, colpite dall’improvviso lutto, con amore e affettuosa partecipazione. Voce si unisce all’unanime cordoglio, per questa improvvisa scomparsa, espresso dal marito Paolo nel manifesto così intitolato: “A Monica – Il Signore ti ha voluto a fianco a Lui come angelo. Adesso tu ci puoi dare la forza per continuare il cammino della nostra vita. Guarderò il cielo con Chiara e le dirò: Questa stella è mamma”. Anniversario .3.1996 18.3.2006 Ottavio Luconi I fratelli, le sorelle e i nipoti lo ricordano sempre con tanto affetto e rimpianto. Una S. Messa in suffragio verrà celebrata il 18 marzo alle ore 18 nella chiesa di Santa Maria del Piano. 15 Sport centro sportivo italiano Trofeo Giovanile Under 13 Si è disputato il secondo “concentramento” del Trofeo Polisportivo Giovanile cui prendono parte realtà parrocchiali della diocesi di Ancona 8tre), di Jesi (2)e di Pesaro (1). Il Trofeo è l’attività istituzionale del Centro Sportivo Italiano dedicata a tutti i preadolescenti dai 10 ai 13 anni. L’attività prevede un torneo a squadre di calcio a 5 e incontri polisportivi individuali di atletica leggera e tennis tavolo. Classifica attuale: Oratorio Maris Stella di Falconara Marittima 10 punti, Oratorio S.Gaspare del Bufalo di Ancona 8, Oratorio Montedago di Ancona 5, Vida Boa di Pesaro, Csi Champion di Castelbellino e Polisportiva Clementina di Jesi 3 punti. Nella foto, la Polisportiva Clementina Under 13. In piedi, da sinistra: Luca Grilli (animatore), Giovanni Gabrielloni, Mattia Ferrara, Jahwer Chebbi e Francesco Goffi (allenatore); in ginocchio Lorenzo Rosi, Michele Catani e Dario Merli. s.g. Calcio Eccellenza Tre bomber con la doppietta I l pareggio della Jesina a Monte Urano (2-2) delude pesantemente. Il Real rispedisce la Biagio a casa (31) a mani vuote, e se la gode. Real Vallesina La Biagio Nazzaro di Chiaravalle ultimamente aveva messo in evidenza una netta ripresa, ma a Moie ha trovato pane per i suoi denti: la doppietta di Alessandro Busca (ben noto ex biagiotto) dà il via alle ostilità, quando al 7’ sigla il vantaggio realista; e al 71’ mette la pietra definitiva sulle speranze chiaravallesi. Durante l’incontro, un gol degli ospiti al 14’ segna l’1-1, rimasto congelato per tutto il primo tempo. Nella ripresa, il portiere della Biagio si fa sventolare il cartellino rosso, lasciando i nostri in superiorità numerica, che al 65’ il “puma” Idone trasforma nel 2-1 importantissimo. Si arriva al secondo siluro di Busca e poco manca che Gabrielloni segni il quarto gol, tra la VOLLEY diretta Rai Sport Sat alle 18.30 Monte Schiavo a Forlì di Giuseppe Papadia U na Monte Schiavo Banca Marche largamente rimaneggiata a Padova è incappata nella terza sconfitta consecutiva. Domenica scorsa senza Togut, bloccata da una distorsione alla caviglia e Kilic, ferma per un problema al ginocchio, è finita 3-1 (parziali: 25-17, 22-25, 25-23, 25-18) per le venete, trascinate da una super Centoni, autrice di 25 punti. A rimpiazzare le due stelle rossoblù sono state chiamate Arimattei e Borgogelli. La classifica dopo l’ottava giornata di ritorno: Novara 48 punti, Bergamo e Pesaro 47, Perugia 42, Monte Schiavo Banca Marche 19 Marzo 2006 squadra in corsa per un posto nei play-off scudetto. La gara sarà trasmessa in diretta da Rai Sport Satellite. La formazione allenata dal tecnico Marasciulo ha nella colombiana Moreno Pino il suo terminale offensivo principale. In regia c’è l’ex azzurra Sangiulano. L’ex di turno tra le “prilline” è Darina Mifkova, che ha vestito la maglia del Forlì nelle ultime due stagioni. Il general manager della Jesi 37, Chieri 31, Vicen- Monte Schiavo, Gabriele za 27, Padova 19, Santera- Pieralisi (nella foto) è stamo 18, Forlì 15, Arzano 11, to nominato componente Tortolì 3 punti. del Consiglio direttivo della Oggi, domenica 19 marzo, nuova giunta del neo-presiseconda trasferta conse- dente della Lega Femminicutiva per le “prilline” che le, il novarese Massimo De sono di scena a Forlì (ore Stefano. 18.30) per affrontare una (foto Candolfi) festa dei realisti, atleti e tifosi. Oggi a Caldarola. noi. Jesina Appena un quarto d’ora e la Jesina si trova con un 0-2 a casa della Monturanese: merito di Chicco, che all’8’ e al 16’ spiana la doppietta e colpisce fruttuosamente. I locali provano a scuotersi di dosso il pesante punteggio, ma i leoncelli sono bravi a tener addormentata la partita. Poi arriva al 61’ l’espulsione del nostro Zaccagnini ed eccoti un’altra doppietta: Grossi all’81’ e al … 94’ riporta in parità, lasciando gli jesini di sasso. Prima la grande soddisfazione ed in fondo … il veleno amarissimo. Oggi arriva a Jesi il temibile Fossombrone, ad un punto sotto di Prima categoria A Jesi, la Spes batte la capolista Casteplanio (1-0). San Marcello supera la temuta Serrana (3-1). Cupramontana sorpassa il Monserra (2-0). A Santa Maria Nuova, la Labor festeggia sulla capolista Marina (2-1). Invece il Borgo Jesi cede in casa col Sirolo Numana (0-1). Vir Seconda categoria A Cingoli, si … congela l’Aurora (1-0). A Serradica, l’Aesina è bloccata dalle condizioni proibitive e non gioca. La Sampaolese batte l’Offagna, rincorrendone il terzo posto (1-0). Monsano perde in casa con il parigrado Collemarino (0-1). BASKET a Porto San Giorgio con Montegranaro Sicc Bpa è di nuovo derby G razie ad un brillante terzo periodo la Sicc Bpa prosegue il suo inseguimento al quarto posto. Domenica scorsa i gialloverdi hanno strapazzato il Novara, battuto 80 a 61. “La svolta c’è stata nel terzo quarto – ha spiegato coach Banchi – quando siamo stati più aggressivi in difesa ed abbiamo gestito meglio l’attacco. Siamo riusciti a supplire alla cattiva giornata di Sato giocando di squadra. Inoltre nei secondi venti minuti abbiamo perso solo 4 palloni, contro i 10 dei primi due”. Contro Novara non è andato in panchina Alessandro Romboli, messo fuori rosa per l’abbondanza di alternative nel reparto dei piccoli. La classifica dopo il ventiquattresimo tur- no: Scafati 36 punti, Ferrara 34, Caserta 32, Imola 30, Rieti e Sicc Bpa Jesi 28, Rimini e Montegranaro 26, Sassari 24, Pavia e Fabriano 22, Montecatini 20, Castelletto Ticino e Novara 18, Casale Monferrato 14, Trapani 4 punti. Oggi, domenica 19 marzo, i gialloverdi scendono a Porto San Giorgio per giocare il secondo derby marchigiano con Montegranaro (ore 18.15). Squadra giovane ma di talento, quella allenata dal tecnico Pillastrini. Da tenere d’occhio i due americani Hurd e Childress, leader indiscusso della Sutor ma anche gli italiani Maresca, Vitali e l’ultimo arrivato, il tedesco ex Roseto Nikagbatse. All’andata gli jesini vinsero 94 a 84. Gip (foto Candolfi) Nel ricordo di Paolo Pirani Domenica 19 marzo a San Giuseppe: la “Caminada” numero 27 WWWBPAIT E’ un appuntamento ormai quale deve molto lo sport “storico” per gli jesini – e jesino - si snoderà su tre non solo - “La Caminada percorsi, cioè sulla distanza de San Giuseppe”che do- di dodici, sei e tre chilomemenica 19 marzo tiene a tri. battesimo la ventisettesima Ricordiamo che la manifeedizione. “La Caminàda stazione, non competitiva, una festa per tutti”: è slo- a passo libero, è aperta a gan molto opportunamente tutti. Saranno assicurati poscelto dall’Unione Sportiva sti di ristoro, assistenza meSpes di Jesi, organizzatrice dica e il trasporto dei condella manifestazione, che correnti in difficoltà. A tutti anche quest’anno vedrà i partecipanti iscritti alla alla partenza, nel piazzale “Caminàda” verrà offerto della chiesa di San Giusep- dal “Cityper” un pacco alipe, migliaia di concorrenti. mentare. Tra le famiglie reorganizza la ventisettesima golarmente iscritte con un edizione della “Caminàda minimo di tre componenti de San Giuseppe”. Come le verranno estratti premi. Le precedenti, anche questa tre scolaresche più numeedizione – che si svolge nel rose riceveranno un trofeo. ricordo di Paolo Pirani, al (foto Ubaldi)