SOCIETÀDI STORIA PATRIA PER LA SICILIAORIENTALE
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PERIODICO
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Cav.
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::
di
Via
I-II
FASCICOLI
-
del
-
ORIENTALE
QUADRIMESTRALE
XIX
CATANIA
STORICO
SICILIA
LA
PER
-
Uff.
S.
M.
Croci/fri,
CATANIA
1923.
YiNg.
la
i5
Regina
;:
Giannotta
Madre
SEP
1
1
1968
VG
19
redazione
Una
del Vescovo
volgare dell'Epistola
traslazione
sulla
martirio
lungo
nel
chiusa
era
251
la fama
di
tanto
per
la
penisola
santi
si
prodigio
e
fuori,
in
Sicilia
siciliani
nel
due
1126,
calabrese
l'altro,
trafugare
quel
e
ecco
so
e
notizia
la
mauriziana
la
vogliono
fortuna
della
(1) Alle
RoMKO
notta,
sua
1922,
la
la
por
Nelle
cittadini
Paolo
Istorie
pisane
risorse
si diedero
a
Ripa
d'Arno
ad
x^ossono
culto
per
questione
discussa
tanto
nell'8Gl
Totila,
del
popolarità
opera
si
116-133,
pp.
del
a
RoNCiONi
nuova
abbellire
che
8.
riguardanti
scritture
recentissima
vita
la
adornarono
S.
del
lei
del
in
luogo
suo
si
legge
per
città
di
opera
e
fra
e
le
paesi
che
di
il
di
di
serbare,
i codici
V
che
Epistola
periodo
nuovo
(1). La
da
storia
Salvatohe
Mons.
culto, Catania,
suo
per
Gian-
testimonianze
Sicilia,
della
provanti
com-
utili
e
che
an-
nascita.
quando
Carlo
l'altro
commosso.
sene
propagar-
seguenti
lontani
conci
ac-
miracoloso,
citate
M.
per
in
molestia,
venerata
e
aggiungere
di
fatti,
In-
poterono,
popolo
un
Agata
Agata
perdita
tempo.
compiace
fatto
V.
per
di altri
vigile protezione,
o
si
invocata
dapertutto
la
lungo
sua
iniziarsi
ecco
lia
Sici-
Giorgio
quello
])ianse
moltiplicarsi
ecco
divulgare,
Santa
antiche
nella
dove,
ogni
per
la
giubilo
del
dalla
Goselino, gallico l'uno,
che
scritta
gli altri, memoria
per
e
impedimento
il
di
Costautinopoli,
per
Catania
Pafìa-gonio
S. Agata
e
Maurizio
Vescovo
un
per
e
fra
Catania
a
condottiero
piangerla
a
alcun
senza
il
Michele
Gilberto
stessa
Sicilia, e
si
Agata
Da
gloria.
Catania
doveva
non
Agata
turcassi, portarlo
Ed
corpo
si trovavano
beata
corpo
di
vergine
la
1040
dall'imperatore
del
di
e
per
nel
uomini,
mentre
della
ispirazione
per
allorché
ma
oscuri
della
santità
Costantinopoli.
a
reliquie,
preziose
quelle
portarli
per
vita
propagata
era
militari, s'impossessò
imprese
di
un'aureola
Agata
S..
Catania.
a
la
rassegnato,
e
in
mandato
Maniace,
reliquiedi
Costantinopoli
da
Col
delle
Maurizio
Pisa,
Magno
costruirono
reliquie portate
dai
già
devastata
imperatore,
la
Pisani
chiesa
da
da
molti
di
San
paesi lon-
(ìitt'iisa da
l'rotoiiiartire
della
in
di
Da
corpo.
al
così
j)assare
del
tanissimi
ed
di
corpo
Agata
S.
di
la
Anche
unito
nia
Cronaca
oivitas
Pridie
maeculus
nec
fu
ed
onore,
fra
quello
di
lo
vita
la
losa
miracoservare
con-
reso
aveva
quali
la
santo
amano
che
Santa
{Arch.
»
del
col
Nò,
interesse
minore
sor
(2), gran
Maurizio.
Vescovo
con
tutti
e
deli
fe-
che
scrivendo
fede
di
piena
lo collocarono
«
:
»
ricercata
jiarte del
una
che
Agata,
di
Ca-
Hai., VI, parte I,
stor.
brunsviùensinm,
t.
I, p.
civium
tuorum
turbines
diter
ac
pubblicati
TKAHCA,
e
estendi
cujus
in
tur,
sccunda
la Beata
qua
in
Sicilia
suo
ap.
Sodomao
in
evenerunt
Capta-
remansit
non
ex
54).
II, p.
innanzi
al
sciò
1190, la-
incendia,
fìunt
B.
gloriosissijni corporis
»
Agata
Agathae,
et
sulphurea
exustu
beneficio
decisio
Agata
impetrare
arceretur,
impendentium
vapores
Per
Aetna,
est,
ital., VI, parte
stor.
Catauensis,
eodem
cervicibus
avertantur.
subversa
S.
temporibus
vigilia Sanctae
inglese vissuto
mons
A
di
nome
Agathae
illam
civitatem
servans
Leibnitz,
Scriptores
preghiera
:
rerum
921).
per
ab
que
est
imperialia,
compose
Il^Petrarca
virgo agata
il cronista
civitas
(«
fundaraenta
(^Arch.
presetita il
miraciila, qualia
stupenda
Fehruarii,
ad
»
ci
MCLXVIIII.
et
nonas
thesaurus
Olia
Domini
miranda
foemina
est
Mauangone,
Anno
«
usque
marty'ris
ac
incendio
:
Sicilia
In
del
tani
Tilbury,
cujus confìnio
virginis
ut
Catania,
a
parte di
ve
namque
nec
da
scritto
Catania
terraemotu
a
Gervasio
a
fama
traslazione
della
storia
gloria
una
pisana
fiierunt
non
Siciliae.
insula
sto
ò
ventisei
contasse
buon
del
incita
Sicilia, avendolo,
quello di
a
Gamorrae
ab
la
semplicità
ancora
magnitìelie
ed
dei
39-40).
pp.
in
ed
«
:
tre, chiese
agiografo trascura,
Epistola
con
mani
un
Epistola
tale
tempo,
acquistate
città
tanea,
V
devoti
ai
cara
le
penisola,
ne
Costantinopoli
quella
racconto
stile,per
possedere qnalche reliquia
narrare
da
menibia
sue
inaiiosciilti
di
non
di
a
della
XIII,
sec.
di
(1), passa,
qniiItnKUMitesclii
e
due,
A
Inogo
gloriava
momento
quel
delle
ea
si
vergine Agata,
della
et
nel
Milano
quali
parte delle
ogni
in
o'nore
suo
diocesi
sola
la ricercano.
trepidamente
die
Maurizio
shiiordinario
miincro
di liiìguiie di
fVngninte semplicità
sua
gono
\\\\
Vescovo
del
Epistola
trecenteselii
e
specialmente
dugeiil.es(dii
nella
ddC
volgare
redazione
Una
hristum
miruisti
et
da
A.
nobis
seguente
ut
nostrum
Hoinis,
pestifer extuantis
etiam
procellarum
dominum
illustrali
la
devotis
oramus
a
amen
nostris
»
del
fortuna della leggenda
sacra
ethne
tuis
inediti
Lloyd
Hri-
Dilecta
Capitibus
{Scritti
Trieste, Tip.
«
vapor
imi"etra
misericordi
F.
Pn-
rico,
Austro-Unga-
1874).
(1) cfr. A.
al
(2)
e
segg.
Raimondi,
Note
seicento,in Italia; neW
G.
Grasso,
Saggio
di
sulla
Arch.
stor.
per
Toponomastica;
la
IV
Sicilia
di S.
Agata
dal
cento
tre-
Orientale,XII, fase. I, 1915.
Congresso Geografico Italiano, pp.
4
sulla
e
Nel
letta.
al
integralmente
essi
nel
di
F
perchè
ogni
redatto
che,
andare
insieme
a
o
leggere
in
caratteri
risulta
di
punto
da
pitolare
Ca-
poterne
Infatti
in
sempre
mente
chiara-
dover
il manoscritto
da
tali
levante.
ri-
piìi
F Archivio
presso
non
iiocbe,
molto
copia
indipendenza.
certo
a
forse
sono
pubblicata
conoscano
caratteri
volta,
sua
un
ne
conservati
uno
lasciare
cui
una
tro
copia; l'al-
è integro
gotici calligrafici,
codici
presuppongono
di
l'originale autografo
con
dispersi
se
esistesse
ne
reciproca
Essi, perciò,
parte.
sua
non
a
riesce
non
(2), invece,
manoscritte
che,
amanuense
fu
essa
tani
Palermi-
e
volte.
numerose
loro
Catanesi
Santa,
Catania, presentano
della
Agata
tra
della
esempio,
leggibile,dichiara
lacuna
disputa
nascita
passato
codici, ad
Duomo
(1)
di
S.
di
reliquie
la
redazioni
che
la" sicurezza
trarre
di
delle
due
del
accesasi
parzialmente
o
dire
I
delle
luogo
vero
oggi
vuol
non
XVII,
sec.
intorno
Ohe
traslazione
ascendenti
versi
di-
dovettero
Maurizio,
sepolti in qualche
tuttora
in
inesplorato
archivio.
È
dello
scritto
incerto
po'
efficacia
non
A
fervida
la
chi
risalga questa
singolare
cosa
È
(1)
il
quale
un
cartaceo,
i
di
breviario
Maurizio
l'ufficio
della
un'epoca
(3)
opera
Non
cit.
di
almeno
anteriore
all'
Beato
monaci
essa
Toscana
molta
con
explicit si legge
fa
Benedetto,
Benedettini
l'
delè
non
fu
fatta.
e,
senza
i^robabinota
una
che
pensare
che
ne
Mous.
Romeo.
segnatura, contenente,
il rito
Traalazioue, secondo
per
alcune
è
ricordo
1' ottavario
per
il
(Cfr. RoMico,
trova
senza
pergamenaceo,
Traslazione, che
se
quale
scritture, che,
al
ai
sconosciuta
precisare, e
in
trovata
perchè
amanuense
distribuito
appare
appartiene,
codice
XVI,
e
appartenere
ufficiature, quella della
altre
stata
re
volga-
uu
officiarono
1568.
al
bel
XV
dell'
invocazione
è
somma
semplicità.
ora
può
si
con
ad
posto
sua
precisa nella
2.44, di varie
secoli
nella
(3), non
essa
n.
il
zione
reda-
una
dell'originale,un
esprimere
italiana, fin
l'epoca
che
verisimilmente
fino
Duomo
(2) È
ad
un'
dovette
ma.
è
oltre
vanno
non
nella
il
il cod.
pari efiìcace
catanese
vescovo
il latino
ad
piegato
traduzione
possibile stabilire
neanche
lità,
del
ma
quale
narratore, cedette
t'edoi del
incerto,
del
nella
ma
stilistico,
meno
latina,si divulgò
quella
a
mauriziano,
nell'uso
epistola
La
oltre
certo, altresì,che
in
della
gallicano, in cui
festa
ufficiature, al principio
primo
Op.
nessun
della
cit., pp.
assieme
serie, potrebbe
della
del
Santa.
sec.
essere
con
il
conto
rac-
Detto
XVI,
assegnato
149-150).
autore,
neppure
nella
ma
recentissima
esitazione, "l«ve
iilcuim
tale
priiHtipiodi
esiate
pili non
che
piava
un
della
cioè
quello
che
ma
della
desiderio
di
di
Taranto
nella
essa,
accidentale,
E
la
che
alla
redazione
ha
non
lacuna
operata
forse
Goselino
da
si
affermò, a Taranto,
Taranto
qualche
da
o
zelante
traslazione,
di
nella
p.
devoto
oggi
de\V
copie
la
a
si
non
Galatina,
e
coi
alquanto
la
fede
del
colo
miradi
e
del
ha
desse
inclu-
ne
verisimile.
il fatto
di
sorta,
due
codici
l'Archivio
del-
codesto
a
conto
rac-
interpolazione,
ntia
come
perchè, trasi)ortata
sa
necessario
forse
parve
documenti
misteriosa
non
sia pure
coincidenza,
reliquia rimasta,
si
uno
per
spiegare
precisamente
ad
dere
posse-
commozione
dei
uno
sacra
disse,
comprovare
ancor
mancanza
dal
la
verità
1 Forse
Upistola mauriziana, potranno
di
futuri
portare
a
sta
que-
nimenti
rinveluce
questione.
(1) Cfr.
RuGGEiu
Gallipoli
in
pensare
quando
XIV,
sec.
la
lacuna
peso
si riferisca
addirittura
potrebbe
nel
qualche
di
storia
l'ipotesi
ranto
Ta-
a
indotto
la
viva
quel punto
a
Il fatto
dubitare
il vanto
volgare, come
lamentata
(capitolare catànese,
? Non
(2). E
presentando
racconto?
accoglie quel
narrazione
sua
non
pur
nella
Vescovo,
berto
Gil-
non
a
Goselino,
Maurizio
e
proposito, e
si ebbe
riacquisto, vi prestasse
di fronte
adesso,
il
die
e
che
nel
malcerta
luogo
avuto
inventato
a
nella
quando
in
opinioni
luoghi d'origine
avesse
co
che
sfuggire
Vergine
allora
anche
soltanto
Costantinopoli.
di
litìene
Agata,
miracoloso
e
il ricordo
Ma
che
quale
apparisce
episodio abbia
suoi
ai
S.
membri,
l'inaspettato
da
giustificare di fronte
per
quei sacri
che
di
reliquia
venendo
Il Romeo
an(die
può
non
dalla
disparità
P
che
vuole
esso.
dare
di
una
e' è
'600
manoscritto
sta
non
Taranto
a
per
».
attendibilitit
cui
Gallipoli (1), mostra
a
genuinità
di
chi
esempio,
guardi,
approdarono
del
gli autori
c'è, per
la
operato
ivi
luvensia
T,
ajjparlieiie al
tralta
rintracciato,dal
volpire
ben
XV
sec.
più vecchio
un
ancora
Arens
chi
A
deliniracolo
Goselino
tra
stato
racconto
un
di
redazione
questa
lingua.
c'è
latino
e
è
non
o
di
L* interesse
testo
(piale
copia
presbiter MartimiH
«
diversitiV
è
ed
secolo,
l'ho
Maurizio
jil
aiileriorc^'"«^'«"itJi
essere
dal
Miipfliabecliisiiio
il codice
elle
Vescovo
del
voiflare 'deW Epistola
redazione
l'iKi
Caklo
nella
Vita
La
Monaca,
della
gloriosa vergine
141.
(2) Op.
cit., pp.
Appuìsu
150-J51.
Beliquiaram,
e
martire
S.
Lecce,
Agata,
1656,
Catania,
citato
Pastore
da
D.
1887,
traslazione
sulla
Al
nel
nieconto
italiano
testo
il
Agata, dopo
di
nome
ritorno
«
dall'essere,com'egli dice,
mancandovi
carte
in
L'inno
della
onore
cantavano,
e
lingua
della
al
Quanto
con
raffronti,
qualche
non
la
Ma
gli
pare
cui
(1) Gli
gralici)non
dei
il
I
Carrera
Cap.
X,
dovette
cantico
un
tre
ol-
exemplare
nel
et
i fedeli recitavano
che
dei
suo
fatica
reputare
sacri, nella
cantici
ad
in
non
deW
concordi
e
grado
il De
Grossi»
e
il
dove
Inoltre
vivace.
nei
della
due
diversità,sempre
testi.
lievi del
o
risalgano
volgarizzatore,
del
e
che
al
attuale
delle
Ajìrfndicedi appunti
biblio-
noi, allo
stato
collazionare.
nell' indieare
lo
scia
trala-
Vescovo
uguale
sempre
codeste
se
di
linguaggio del
il
appare
Epistola (vedi qui
il Caietani
1' utìficio
volta
qualche
solo
sufficientemente
o
sott' occhio
siamo
minuti
a
volgarizzatore compia
lettera ;
un' intenzione
aveva
scendere
senza
superflua,oi)pure, nell'impeto
preciso
capitoli
anche
colorisce
è preso,
possibile dire
editori
sono
della
favore
volgarizzamento
parte
il
alla
gli sembra
abbastanza
ch'egli
Il
vedere,
scrupolosità
che
cosa
sarebbe
ricerche,non
ad
maggior
facile
quanta
resto, rispondano
codice
(l)j
fa mai
procedere
a
nello
traduceva
italiana
la
come
resto, è
ripartizione
non
in
S.
Chiesa.
da
commozione
da
Monaco
altro,non
per
compiuto
figura nel
chi
genciale egli traduce
In
suo.
Blandino
manchamento
«
anche
(compiuti
figlia», impedito
Santa
forma
dare
giovevole
accodati
sono
».
primiero stato, forse perchè
non
miracolo
bona
nome
che
Areus,
al
da
scritti
e
nns
arresta
per
Agata
traslazione
Catania
Marti
si
8.
quello latino,i miracoli
a
trascrittore
siracusana
donna
in
Blandino,
della
proprio
e
come
suo
il nostro
però
il
vero
relique di
delle
segnano
Pirro,
appresso
il limite
là
V
iniziale
dóve
della
nella
invece, alla metà
nostra
del
narrazione
redazione
Gap. VII.
di Blandino.
cia
comin-
Epistola
domini
reverendi
translatione
de
Ood.
J)ul
la
divini
el
Dio
vulnerato
gli
amonisce:
(1)
evidentemente
mano
(2)
Commedia
Le
del
corte
testo
11
codice,
che
di
S.
che
che
per
foglio
si
tarda
:
più
di
e
necessario
del
Vescovo
Maurizio
Gio.
è
legge
il
modi,
di
stimoli
della
della
di
volgare,
titolo
di
Traslazione
S.
è
minace
sue
de
il
redasse
per
scrip-
sacra
miracoli
et
che
amanuense
tinuo
con-
quale
asperità
seguente
Narrazione
8", rilegato
Traslazione
non
quasi
diplomatica.
aggiunto
qualche
chiareziia
al
senso.
segno
pelle,
suo
nel
testo,
appartenente
Agata,
a
composta
soltanto
di
anche
contiene
del
Passione
nunìerate.
sono
Ho
in
della
Rappresentazione
una
e
la
è
o
in
cartaceo,
Battista
pubblico
dar
dall'
di
el
gli exempli
cum
sia
vuol
liumano,
parlari
cum
lo
che
quel
Catania.
contengono
mutato
quando
scritto
latino
titolo
superiore
margine
da
al
dolci
cum
volta
qualche
et
Oltre
quando
cosa
modo
immutabile,
molti
et
è
nessun
salute
comune
genere
varij
cum
figliuolj:et
suo
e
e
del
mutabilità
del
Dio,
mente
stando
natura
sua
semi)re
ferito;
et
allecta
in
et
di
iti
mei,
liumana
delli
sacramento
facte
opere
pietà
gratuita
certamente
dyabolica,
deceptione
[)igritiadell'
sua
le
le
stiana
Chri-
della
sententia
chel
imparato
ma
fratelli
figliuoli et
divulgata
dilectissimi
pertanto
per
solidare
Per
tutti
a
professione
la
sotto
et
occultare,
Et
per
Esso
procura,
tura
bene
occulto
onnipotente
manifesto.
Centrale
Otitbaniense
obedientia
salute.
clionosciuto
è
rimanere
debbe
Nazionale
vescovo
et
Scicilia,
Yliesu
revelarle.
a
di
Ghristo
secreto
honorifica
provisione
sua
Inibiamo
eloquij
cioè
virginis(').
Biblioteca
merito
per
provintia
in
lege
della
80
non
alla
intia
viventi
re
nome
per
comessi
fedeli
Agathae
(2).
Minuitio
e
Sanctae
XXXVIIT,
Magi.
Firenze
di
Mauritij Episcopi Cattianiensis
—
sciolto
punteggiatura
La
i
N.
una
Signore.
trascrizione
nessi
dove
le
e
h
breviature,
ab-
stato
cattivi
buoni,
fa
rendiamo:
bonti\
farete,et
vergine
martire.
et
sia
sterio
nostra
questa
Ma
sequeute
Per
qual
la
di
opera
parole,
ci
degneranno,
composto, sapendo
e
Decio
et
di
nella
la
per
aperti in
di
sapere
sempre
dimeno
non-
cum
nostra
questa
di
lingua
di
o
semple-
come
Dio
vuol
verità
et
in
mentre
le
U paese
ridusseno
in
servitù
udendo
el
exarcho
:
in
Sicilia
l)rovintia
città
christianiximo
battaglie
el qual
sotto
suo
et
chiese,
hi
essere
cità
sempli-
di
sé
tempo
el
de
con
quale
divina
per
mani
de
barbari,
et
La
et ruina
qual strage
e
tutto
Oonstantiiiopolitano
huomo
exercito
armato
Maniacho
vendetta
gli habitatoij :
fedeli
armata
e
molti
doppo
,ex])ertissimo
uno
cum
cum
che
sepulta
mediante
Signore
impie
coroiwta
quivi
et
che
Vergine
martyrio
verità
lor dominio.
Maniaco
dominio,
glie
el
nelle
sotto
di
proconsulo
populo
le
Beatissima
fu
christiano
pressò
breve
Sicilia
popolo
et
nominato
in
e
Imperadore
a
auctentici
continuo
Ma
del
et
havendo
di
di
miracoli.
i)rovintia
libri
Quintiano
sotto
quali destruxono
in
My-
superflue parole.
che
christiani, la
provintia
li -peccati
detta
et
e
riposò, facendo
stupendi
anni,
scripto nclli
Oathania
si
tempo
dato
citato
tal
PEIMUM.
perseguitava
Agatha
città
corsi
fu
si truove
come
meriti
suo
tutta
core.
martire
longo
desimo
me-
Agatlia
miracoli
piglino, si
ina
gratie
di
ministri
ornalo
cuiij philosopliica eloquentia,
imperadore
nella
amabile
le
nessuno,
riti,
me-
i)usillaniniitt\
lettori che
lo
dubio
CAFITULUM
Si
quel
Beatissima
riseccando
cerchino
sauza
quando
quelli clic
tutti
a
veracemente
et
di
dimonstreremo,
et
non
aetione
quali
cum
tutti gli studiosi
semplicimente
ricercho, non
di
si
legere
mente,
brevità
advertiamo
cosa
ma
facilmente
et
l'amata
observando
et
scrii)tura
sacra
nostri
et
della
rinj;ratiarlo
per
nostra
quan-ti dimonstrattj
cum
desideranno, apertamente
della
corpo
ordine
che
cum
voi
luicora
patrocinio grande
el sacratissimo
facto, et
stato
El
picbiamo^
ci lia ristituito
la Sicilia
noi
de
eterna:
et
non
quello divote
a
cum
vita
ii
noi
nuovo
presente debolezza
la
cum
vostri
orecbi
agli
donata:
noi
a
congaudendo
così
et
J)i
Maurizio
alliiudarlo
inompli
et
benefitij recevuti.
sua
per
ma
predestinati
hmo
e
fagli advertiti
et
glorificarlode
et
così
et
iiimiicslra:
Biincti ah
Vescovo
volgare deW Hjpistoladel
tfna redazione
8
mano
prese
ridusse
exer-
mandò
lo
tutta
el corpo
la
della
traslazione
sulla
Dio
di
diletta
portogli
et
el
quale
el
translatato
el
dimoiistrare
ge
la
in
(;ento
ventisei
nella
doppo
Calixto
Honorio.
Constantinopoli
natione
in
noi
presente
Vergine
egli era,
la
noi
ben
visione
qnale
si
non
fusse
piaciuto
Ilora
sequitiamo
di
opera,
questo
ruborono
cum
fiori
questo
possono
sospettasse
odori
cautamente
ciò
chiesa
casa
due
le
quello
dove
uno
cum
n' andorono
scodelle
el
si
suo
di
resto
delle
che
i^ossiamo, che
beata
la
mettere
nocte,
della
ve
do-
da
cosa
non
Vergine.
a
et
ad
ciò
x^ossoiio
in
dna
una
mia
presono
Bea.""^
in
Agatha
mio
bello
cor-
prestezza
al
l'altra
membra
in
Goscello
laudabile, et
con
se
mano
nieza
Goscello
tre,
ritrovandosi
compagno
Puna
in
ogni
coì()corono,etcum
di
lui
come
dimeno
caro
corpo
furto
coprendo
scoprise, le
occultorono.
el
di
riportasse,
non
adunque
ardire
lo
reverentemente
a
non
Gilberto
primo
chiesa
lo
indice
ritornata
più queta
bora
corpo
poterono,
ad
affermare
di
insino
della
sospetta
città
habitava
si
per
suo
nostro
fede
la Beatissima
coronata
parsa
vero
che
visione
stata
quasi
nella
el
re-
mille
apostolica
Imperadore,
ma
si
sua
Gilberto
el corpo
sarebbe
non
con
la
in
è
al
haveva
non
quel
e
dove
nostro.
confidandosi
thesoro
honoriflcentia
quivi
l'ordine
solo
Ada
cosa
Goscello
volta,
togliese
molti
noi
a
secreto, nella
iaceva,
sacrato
Dio,
Bea.""^
ogni
habitanti
nocturna
una
veracemente
conscenderono
scala,
con
a
importanza
sancta
solo
non
riserbasi
dimeno
non
sancti,
tali.
gli orien-
della
nella
qùal
allo
in
apparse
a
ma
de
iucarnatione
P altro
Al
appresso
Cathania
che
disputa,
vede, questo
tale
in
mani
quale
latini
calabrico.
Agatha
che
del
la
Gilberto,
eli' occultamente
et
detti
mando
sti-
quivi decentemente
et
de
huomini
afFirmava,gli
coniandogli
et
Duo
militare
martire
et
di
corpo
indictione, sedente
secondo
nell' ufficio
corte
sancto
imperio
l'anno
chiamato
gallico, el
le
per
Bisantio
lo
sotto
quarta
uno
Bisantio,
SEOUNDUM.
bontà
sua
chiamava
corpi sancti,
honorato.
et
Signore,
si
altri
intercessione
minare
GAPITULUM
Volendo
molti
le
con
Agata
8.
ciini
prima
dovere
Cathania.
reverito
habitanti
molti
fu
di
città
che
imperio
per
adunque
della
gatlia
lo
breve
in
era,
che
Si
iiopoli
Constanti
a
reliquie di
insieme
Agatliii vergine
fortificare
ini
delle
suo
capo
con
persona
quanta
alcuna
churcassi
ef
Una
10
quello
et
re,
al
lui
Diceva
pèrduto
et
et
et
clie
consiglio
impediti
né
arivorono,
di
die
et
dell'opera
fatti
e
in
rono
impedj
ne
anco
sufiagio
obstare
la
dello
alcuna
et
divina
qual
parole,
città
et
di
tanto
trovare
per
voluntà
navigio
a
cosa:
con
fatto
al
a
fede
molte
cum
sì
pegno
et
fortificati,
e
el
pacto
del
bando
celeste,
città
grave
col
et
con
tj.
el
cendo
di-
della
non
zia
graellasse
inan-
to
loro,sot-
equi-
nocliiere,rimontomare
del
con
et
perveroiio,
virtù
turba
exemplo
cum
imperiale i)ercbè
alla
et te-
parole
piesentia
gran
Ar-
confortare
a
temesse
el
quelle
tenore
non
mare
vocata
[)rom["te
la
et
del
liavendo
uno
cominciò
lestati
mo-
lo adiu-
cliavare
repentino
uno
ogni
non
porto
città
porle, con
che
cum
corso
una
gali,
re-
divina
cum
volendo
com
i)orto di decta
impcradore
perveiieiulo
arivorno
liavendo
con
quale
spero
pro-
nulla
gli
loro
non
era
può
potentia.
CAPITULUM
Et
providentia
corintlio,et i)acificatoel
proLibitione
liumana
Ma
veloce
providentia
sicuri
erano
examinato.
tal
te
tut-
per
preditti liuomini
cum
et
temesse,
desiderato
al
et
bavere
bandi
partiti, subito
magior
incominciata,
la
E
elicgli sopraveuisse,
cosa
alle
per
nave
corso,
el
del
presidio
di
di
et
alla
contro
meglio
per
et
la
esser
esser
gioriijpossorono,
spaventati,
niente
sanza
prospero,
cburcassi
per
loro
con
l)erando
vento
principe.
vaiaci
ca
gli edicti
interrogati di
la' uave^
su
più savio,
che
compagno
el
el
et
furon
teremoto
sua,
in
corsali
cum
QUARTUM.
coriutlio
quanto
accomodato
per
come
già Inibiamo
necessità
allor
quatro
proposito
per
-
gloriosa vergine
questa
là
Signore.
città
impirial
de
Eeliquie
Gilberto
Ma
nò
quivi quattro
mirna, dove
ribile
d'alcuno,
ascesi
et
tranquillo
sancté
al
del
el sa[)ientissimo Salamoile
vale
contro
dalla
divino
mare
è
Non
città
gliuardia
et
Non
Dio?
di
sapientia.
torio
di
mj
disclioi
|)ronostico cativo
e
mariti
litti
el paese
tutto
per
o
qua
della
esce
nessuno
dispositione
sua
presagio
esser
vicini
e
per
IMiumano
vale
l'urto
pervi(Mie aj^ii oreelii
populo
mandato
dimora
sanza
le città
et
imperio
suo
tal
siuiile thesoro, cioò. el coipo
uno
Agatlia,
del
movimento
per
di
faina
la
mezzo
Maurizio
TEKTIUM.
CAPITULUM
Fu
Vescovo
del
epistola
dell
volgare
redazione
detto
si posoro
giorni,
Sicilia.
Ma
non
desiderando
mancliau*
sulla trastazione
do
dolce
dal
Bea.
Martyre
"a
in
el
che
cose
voluutà,
di
come
buon
et
dicono
et
che
ci. mare
cioè
nominati
cioè
Messera
robe:
a
Ohariddi
et
dignità
di
questa
et
o
et
Messina,
merito
predicti huomini
e
in
da
cani
quella già securi
danno
a
di
tre
tal
di
questa
edifitio:
la
tutta
opera
sta
di
Her-
circundata
et
da
Lybeo,
pericoli
sì
co-
dicono
poeti fabulosamente
che
portatori
per
e
appreso
di
figliodi
quelli duo
sono
nobile
tiene
eh' è
mo
passia-
degne
Peloro, Pathirino,
dove
navicantj,
vero
et
cioè
pervenono
sono
Siculo
Ytalia,
Siila,e quali
circundata
de
di
mare
Ytalia
da
nominato
fu
terra
noi
che
per
mercaliti,
et
che
na-
pagno,
com-
una
a
adriatico
parole
al
caro
certi
inanzi
loro
nocchieri
a
cum
Ma
le
alin
ogni
suo
applicorono
mare
alcune
che
uno
picolo
uno
sumersione
alla
sito
provintia
una
cioè
succincta
da
divide
si
el
Et
come
pagamento
ne
accompagnati
quivi
questo
detta
d'
letitia
cum
camino.
rimontando
el
alloro
uscen-.
il differire
Goscelmo
pericolo, né
adver-
et
adimpiuto
fatto
tilanti,
ven-
prestezza,
compagno
con
nuovo
al
nociuto
fu
nustà
ve-
gli pareva
colla
dove
trapasorono
essere
promontori]
esser
di
diremo
Sicilia,è
memoria.
el
provintia di Sicilia.
desiderata
tanto
di
Sancta
et
dirizzava
ha
la
del-
le spale
indugio:
si
sempre
ymagine
per
di facto
desiderio, et
alcun
breve
in
et
inan§i,
tre
di lor
temendo
felicemente
che
et
oppresi
admiranda
nna
et
tardità
la
la
tanto
et
ancora
chiamato
costume,
della
tardità
pervenneno,
Mothonoleto
nominata
cole,
indugio
effetto
intercessione
alhi
lo
preparate,
ogni
non
la
ricompensando
sono
et
V
con
sparsi
dovessino,
et
porto desiderato
al
mare
loro
che
lieva
poeta
della
diurno
apparse
Gilberto
capelli rilucenti
già tirata
destò,
si
allhora
vilo
et
nave
Gilberto)
11
Agata
S.
fatigationidel tempo
detto
navigare
col compagno
tilo che
dice
li
si duolse
molto
le
al
Agatlia
belleza, con
et
doppo
ci rifferì poi
(come
sono
et
dere
desiderio
al
effetto
lo
delle reliquie di
al
naufragio
la
città
minata
no-
opulentissima
provintia
el principato:
pretiose gemme
giorni quietamente
di
nono:
perve-
si posorono.
QUINTUM.
OAPITULUM
.
Gilberto,quella
effetto
con
col
compagno
sanza
le
alcun
oi)ere,
sacrato
sospetto
che
haveva
havuto
corpo
in
uelhi
prima
uno
de
sancta
ghuardia
la
di
desiderando
mente
salutifero
Ghosello
in
una
suo
mettere
consiglio, lasciò
casa
fidato
tìdatissima
compagno,
ad
el
redazione
Una
rt
(^Imtaiiia
a
ritrovavo
mi
di
tione
parlarmi
di
desideroso
et
l)etivo,ad
vendete
dare
in
ogni
via
cosa
ordinatamente
del
tione
"le mei
confratri
conferire
alla
che
città
venerandi
jdonei
lui
adunque
Monaci
sufficienti
et
norifìcamente
do
la
teira
io
et
sacratissima
cum
(ì'^forma
si sentì
fu
ne
facto,
(1) Nel
cap.
subito
quelle
sposa
codice, per
uno
Luca
et
cum
thesoro
a
Et
ogni
con
5°.
noi
dette
mirabilissimo
uno
et
adaptato
et
uno
belissimo
collocamo
distrazione
:
et
del.
copista
del
be-
lauto
deili
del
le
qua-
forzeriuo
Dio
loco
questo
o
erano,
cavamo
laudando
facto
lo
cura
meco
refragrare
conveniente
uno
adimplen-
d'un
Eeliquie
riponemo,
iu
che
con
largito,ho-
diligente
queli
odore
mei
gli nuindai
ringratiandolo
et
suo
fussino
pigramente
et
creto
se-
suveii-
quali stimamo
(celerità
tutti
et
alla
diviiuimente
a
detto
ellessi duo
prestezza
con
riverentia,le
Aghate,
cura
e
quelli non
psalmegiando
materiale
col
incongruo,
adorando
ripiena,
diligente
tutt'
et
facultà
tutto
adiviuto
essere
et
tlie-
tìdatissimi
(l).
aspett^ando
tiinore
elegere dua
suo
ap-
quel
sua
et
SEXTUM
0[)era,
intento,
et
acceso
i)iom[)tissimo
narrò
Reliquie.
deporlasino.
letabundo
con
la casa
vamente
chiesa
lo
mi
soli
thesoro
trovò
ero
sacrate
non
questo
prostrattj,et prima
turchassi, et
sua
che
volontà
nefitio,di poi
tutta
noi
a
nostra
portorono,
in
acciò
Messana,
a
io
in
Holdomano
simile
a
tal
ogni
et
fussino
le
questo
cioè
andò
noi
molto
ero
che
a
riverentie,
ognuno,
io
colui
cosa
dovessi
OAPITULUM
Pensando
di
ancora
ogni
Confortommi
scoperse.
eh'
eitlA,
quelle pretiose reliquie. Gilberto
vere
diligentemente
et
secretarij
ha
per
così
campo,
debite
et
terra,
dimonstra-
con
affectione
et
subito
che
cani[)o,
detto
mente
evangelico
detto
quel
comperò
et
nìi
del
mia
nella
della
et
me
rimosso
lui
conoscendo
et
la
tutta
con
exemplo
occolto
soro
tutto,
Inori
salute
Hopnuletto
ero
non
a
ricercò; subito
mi
el
solite
le
doppo
secretainente
conferimo
insieme
et
lnimiltj\
grande
latio, venne
Maurizio
Mauritio
di
occnrrcintia
nostra
nominato
Castello,
io
cititi episcopo^
essa
qnalclie
per
nostro
uno
di
Vescovo
Ma
inestcjoza si conferì.
con
iinmerilaiiieiitc
0H8eii"lo
Epinlola del
deW
volgare
di
in
no-
et
la
detta
subito
volgarizzatore,
a
il
traslazione
sulla
mi
Cliiitania
seguito
era
tutti
Cbatania
cioè
città
della
coroiui
dovesse
di
dove
che
verginità
sua
dal
levandola
mente
biancbo
cantando
nia
è
così
all' andar
come
con
della
in
di
al
d' insolentia
di
lume
simile
età
mai
si
cum
dignità
et
baveva
condonato,
cbiesa
v.ien
a
cum
coruscar
per
fu
Dio
et
la
di bianco
al
di
luogo
di
il
miracoli
per
mai
movimento
lucen-
que
popolo. Adun-
popolo,
virtù
alla
i)rivilegi()
l'antica
nel-
condecente
il
no
ma-
et
B.""* Agatba
suo
tutto
in
uno
uno
sempre
tutto
camino
un
jìotente perpetuo
cum
devotione
risplender
per
di
Catba-
a
Sancta
fiato,né
riportata
riposta adunque
grandissima
per
ticoso
fa-
laude
vestiti
gloriosa
di
admiratione
d'
cero
anzi
si)ensono,
triumpbo
suiwcittà, la quale l'onnipotente
gli
uno
in
o-
dove
gente
insino
miglia
reliquie della
vento, uè
per
conservorono
tanta
con
né
predicabile
d'usanza
come
difficile et
delle
castello
alte
d'
done
et
era
calca
quattro
testa, portando
et
cor[)o
quel camino
fano
cbe
fiori in
la
le
resonando
noi
di
vestiti
et
processione
buomini
a
predetto
Dal
fanciuletti
due
di
per
processional-
cbe
piedi
contro
cbe
sorte
Religiosi
soUenne
tacere, anzi
non
stadij
Furono
dinanzi
tutto
tissimo
xxxij
grilande
acceso
da
in
tornare
gloriosa Agatba.
distantia
suo
al
e
cum
mirabile
di
gente
miracolo
drieto
ventisei,quelli
buoni
noi,
a
denudati
andaiìio
nui^ero
di
faxoso.
molto
uno
conditione
uno
portorono
poi)olo
gii
et
accadde
et
Dio:
sommo
la
C.
altii
cum
devotamente
psalmegiando
et
età
Dio
clero
xvj d'agosto M.
a
Gilberto
castello
mirabile
uno
cum
al
el
cioè
cum
predetto
tutto
cum
si
SEPTIMUM.
dì
el
niandamo
cbe
laude
et
,
adunque
frati
nostri
essa
ricevuta
et
bymni
cum
in
et
martyrio
riportare.
Ordinato
gni
el
nostra
questa
ti
et
cordia
con-
conìune
occorrere
patito
passione
et
OAPITULUM
voce
continuo
lietamente
baveva
di
et
quanto
gaudio
grande
cuiìì
bene:
tanto
in
insieme
Agata
coiifrati,tutto
tutti
reverentemente
liumilmente
padrona
miei
e
quali
tiuetore
vero
statuirono
meco
la
Dio
tutti
iiarraj,e
apertamente
laudavano
festa
cliiainatì
trasferì,et
S.
reliquie dì
delle
di
di
tinuo
con-
Obristo
'Glorioso.
In
vanetta
quel
cbe
medesimo
dicevono
giorno
esser
nata
quasi
in
cecLa,
su
et
la sera,
una
certa
più impedita di
mane
gioet
volgare dell' Upistoìa del
redazione
Una
14
ni
"li picilì ìinumci
snncto
altri ricevette
lifjnospirito
voleva
in
sancta
che
spirito
fece
pretiose
et
sparì via. Comincioiono
al
voce
si
celo
laudando
destorono,
cum
che
alla
et
haveva
quale
la
vergine
salvo
lo
rende
cose
Dio
benedicendo
et
Benedettissima
])rivata
Rendo
lume
infinite
eh'
vego
io
:
de
boni
in
somma
tramite
lixità
della
non
lume
degli
questi stupendi
le
poi ritornorono
jìrocedere
lui
dubitare,
quello
come
sia
a
nostro
vero
verità, benché
generi fastidio.
che
et
fanciulla
cominciò
mente
chiarissima-
miracoli,
molte
Quelli che
loro
altri
miracoli
con
bugie
hanno
rare
nar-
vero
ad.
dal
ciò
voluto
gnore
Sidella
auctore
usciremo
preteriremo,
el
riposo.
et
cose
li fra-
secondo
è
non
gridare.
a
tha,
gloriosa Aga-
bora
et
la
però
el ìiostro
indice, che
et
laudando
chiameremo
amatore
al
sano
una
al
gli
di
etc,
et
vigilie niatutinalmente
così
mentre
richa
ma
celo
al
sancta
segni
ordinatamente
habia
in
manchava
ochi,
sieme
in-
tutti
et
pianto. Vedute
Ecco
sua
OTTAVUM.
testimone,
et
tutti
Non
la
paura
liberailo
voce
pietà !
alla
et
con
parlare
cinque anni,
per
alzare
pianti grandi
con
lougo
la
OAPITULUM
nessuno
vita^
del
de
nome.
eterno
religiosi,et
noi
ciò
Dio
celebrare
per
Volendo
ad
fatti
del
b(y.iefitio
cum
la, fronte
Et
di
al
viva
su
roba,
et
prieghi
solita
già
privata
ero
et
a
ochi
di
ventose,
spala. gloriosa
presente
laudamus.
alzorono
sua
in
populo,
natura,
sancissimo
della
al
placola
et
populi
e
suo
degli
gratie
tri si levarono
costume
el
vergine
del
per
madre
sua
urla
libera; et
croce
poveretta
el
po
cor-
fratri dormienti
deum
con
saneto
voce
e
cli'eiaii
e
da
restituì
maravigliose
queste
Te
cum
sancta
ma-
Apparse
sana
accostarsi
apresentò,
Bea."*
rimase
che
figlio mutolo
lo
alla
modo
donna
una
suo
Agatha
comandò
el
uno
et
voce,
uscire.
gente
al
molti
tutto
da
passato
inanzi
nessuno
le
cantarono
di
crudel
et
della
chiexa
«anità
la
la-
di
et
menata
quale
seguo
di
in
ecco
uno
Bea.™*
el
Dio
letitia
cantavano
la,
tutte
venono
gran
così
fede,
gli
mane
fu
i)artisse,subito
le
{ibiindanto
prescntia
assai
tempo
frebile
cum
forma,
si
nostra
]"arimenta
e
iscongjiuri
per
propria
in
vexata,
quel malizilo
non
maligno
malamente
era
subito
et
vedere,
Creaeentina
Donna,
Un^dtra
corpo.
del
dono
el
Maurizio
iiitni proslnitti (Miih
corpo
saiiitjY,la giialw
doinuiidavii
chriine
Vescovo
la
vero
pro-
qualche
redazione
Una
K;
del
Iionoro
Dio.
magno
Si(;ilia
Cliatania
per
Agatlia
si poteva
non
pigliare,
via
el
providiniento
riducessono
lo
poi
che
et
quello infermo
in
cbezza
terra
visione
gli
ferirnìi
al
mei
tal
la
l'abbate
e
volato
costui
cum
procedesse
tal
Et
narrò
et
voce
benefìtio
gaudio
reverentia
dal
somma
tutti
loro
e
i
non
la
S.»
monaci
al
Dio
arivorono
per
et
visitorono
desiderio,et
letitia al loro
li
laudando
meritj di questa
fatto
corpo
le loro
Monastero
suo,
oratione
ritornorono.
et
lui
naci
mo-
e
donde
sta.
que-
restituta,
gli
ochi
et
magnificando
non
Martyre
Et
Si che
cum
Abbate
le
mane
di
tanto
et
cum
summa
defraudati
furono
sacri fìtijet
gli
lo
Allhora
gloriosa
et
tra-
se
stata
era
sanità
città di Oathania.
nella
sacrato
et
maravi-
ordinatamente
parlato.
alzorono
gine
ver-
cominciò
Abbate
cosa
successo
gli haveva
la
ma
sapendo
non
della
monaco
come
lo
inan9i
el
tutto
quello
introrono
el
Vedendo
ricercò, che
gitati ginochioni
magno
ricevuto
via.
chè
per-
intendeva,
non
sto
me
el
et
li
mi
cum
n' havedendo
ingrato
essere
vergine
Monaci,
proprio
passare
lo
dolceza
per
lui
se
di
Destosi
con-
per
qui
gagliardo,
da
in*
volevo
:
potete vedere
non
istra-
Agatha
ella, et seguita
et
naci,
Mo-
per
et
vedere.
sano
non
velocità
volendo
di
cbe
ciò
impedito
ma
percosso:
disse
su,
che
curiosamente
cosa
caso
cum
altri
pose
vergine
Agatba,
discosto
spatio
si
o
detongli
gli
cum
frate"? Eispose
parlava
monaci,
tanta
ad
qui
su
molto
quel
ritorno
loro
Bea.™»
tanto
celerità
sumnia
come
sta
lui
quale
el
la
tu
levosi
et
esser
lachrimando
tutti
le
la
tutto
quello
et
con
visione
e
capana
subito
E
andase
alla
Sancta
desideri
tu
credendo
cum
quasi
quale
con
glioso moto,
havesse
fa
d'uno
stato
melifiua
camiuare
paso
cbe
d'ogni subsidio.
Agatha
a
ecco
di
Sepolcro
sono
Agatha
per
dixe:
et
Sancto
abbandonato
Ed
modo
deliberono
luj
quello abbate
arivasse
dormire.
apparve
demeriti
Partito
inan5i
a
aspettasse
movere
che
capami
una
a
presso
quivi
casa.
a
di
Bea.™»
che
sapevano
a
esser
per
della
modo
di
quali
et
et
casa
in
non
compassione
gran
quivi
et
cittiY
piedi
:
teso
in-
niinicoli
e
Trbaina
a
la
gamba
una
tla
Abbate
verso
dolore
extremo
poteva,
via
percosse
bavendo
e
si
modo
quel
lo
per
inteso
quali
chiamato
la
per
correndo
così
et
:
monaci
sno
venerabile
et
lej si parli
novitio
uno
era
Agatlia
per
sei)te
cnrsitando
andava
giovane
signore
cnm
qnali
intra
cavalo,
el
faceva
stnpendi qnali
Maurizio
molto
giovane
(iella beata
ritorno
clie liebì)e el
Abbate
Uno
Vescovo
dd
JìJ^nstola
deW
volgare
offerte
certamente
cum
questo
sulla
di
è quello
vÀm
flagella
nella,
conduca
traslazione
eli' el
a"5cio
presente^
alla
poi
diceino
sopra
vita
delle reliquie di
Signore
che
che
vedendo
spirito,lo incolpi
[)er
niente, ne
stimando
di
che
Dio,
propria
sua
divini
carnis
da
vegiamo
et
di
documento^
nominato
sotto
spichio
d'uno
el
tyre
Stephano
che
demonio,
lo
da
di
meriti
e
immundi
Votò
me.
mondo
sì
et
el
sotto
cullo
fargli
questa, aftlicta Dona,
largì
strachi
fundo
e
per
sono
donò
le
la
apreso
al
questa
le
sue
sepolcro
et
laclirime
et
camino,
della
li
sancta
di
hore
septe
la fama
diante
me-
oppressi
erano
visitare
a
la
sa
ca-
suo
figlioda
habnndaute
lachri-
vita.
La
sospiri
per
essendo
pure
in visione
el
sanctissima
et
benefìtio
s' adormentorono
^t
negrissimo
habandonarebbe
che
sua
udendo
integramente
lunglie
gratia
finirebbe
gratia,
acceptò
sanità
fatiche
tal
et
gemiti
fessione
pro-
operava,
del
liberatione
cum
monastico
Dio
genito
pro-
prothomar-
intesa
quelli eh'
a
di
sotto
uno
Anna
more
ti-
causa
natioue
si)atio
per
onnipotente
la
per
è sup-
loro
del
figlio venire
suo
quella
clie haveva
anco
volendo
Agatha,
et
Agatìia
sancta
et
di
segno
per
da
dio
del
greca
vexato
maxime
col
di
Geratio
nominata
lo
che
et
deliberò
aftìictione,pregando
tanta
Madre
La
Agatha
spiriti,se
(Iella sacrata
adosso^
entrava
è per
oratorio
un
due
per
permette
preambulo
di
in
quando
amaestramento
uno
stato
era
risonava,
S.a
in
lo
vero
chiamato
castello
anni
tormentava.
'1 paese
tutto
per
gli
Fu
di
Sathana
a
ciascheduno
questo
habitava
dieci
per
spesso
crudelmente
che
et
,
fatto
amor
non
Adunque
o
o
grande
esser
vedremo.
quale
Dio
corpo,
a
dello
corporajmente,
da
che
quello
dicendo
volte
dati
sono
tormentati
quel
maligno
alli comandamenti
dominj.
[)ermesso
debbe
noi
obediscono
adventu
di
da
equali assai
die
adunque
monastica,
flagello gii
degno
esser
in
sia
qui di
come
manco
apostolo paulo
spiriti esser
Habiamo
Dio.
servi
suo
abominatione,
lo
che
a
ne
compassione
i)erpetuale,ma
tormento,
l'habbiain
meno
castigatione
per
dampnatione
fiant
stimare
temporalmente
plicio
secondo
maligni
possiauìo
cause
e
vexatii
persona
sforzatauiente
ma
salvi
ut
qualche
gii habia
volta
volte
NONUM.
Dioabandonato,
voluntà,
alcuna
interitu
jioi
sia da
piutosto
ma
alle
17
beata.
vita
sia
o
Agata
quello salubre
con
CAPITULUM
Nessuno
S.
pianti
del
assai
di
figlio
laxi
cum
gli pareva
et
pro-
di
dovM'
al
sopra
ol
era
saneto
tliaga ap[)ai'se. Domandogli
o
mia
Signoia
lei menò
altro
partì las(;iando
to
veduto
liaver
della
col
finito
lo
Non
sanità
gli
a
demoustrava
le
Dio
a
Mentem
che
accade
sanctam
cbe
gravida
del
uscito
boto
ritornoro
messo,
pro-
et
cendo
benedi-
al
proprio
conferito
agli absenti
ancora
verificasse
quell'augedeo:
lionerem
:
reva
pa-
insieme
verginella
Ma
spontaneam
et
pa-
tal
mare
in
anco
per
eerti
cum
mancbava
laborioso
quelle
la
navicare)
corroto,
rotto
et
spirito, et
marine
la
detta
di
le
tanto
tramortita
ocbio:
sanità
et
in
del
adviene
(come
fatigata
et
con
spesso
interiore
angustiata
cominciorono
uno
cominciò
cbe
debile
la
dell'udir
d'uno
grado
a
per
sogliozo
fortemente
excitarbi
cbe
et
della
molti
il
quale
questa
in
sentina,
sì
consueti
vomitare
grande
quasi
exabire
quasi
et
sendo
essendo
non
come
se
orecbio,
Prese
sancta.
fetoie
stiniavono
ad
Dio,
Catania,
quel
el
exemplo,
per
temente
et
questa,
a
per
stomaco,
fu
in
fluctuatione, si
mare
scrivemo
Christiana
ritrovandosi
Dona
viscere
queste
i)er andare
d'uno
ricevere
camino
agitatione
alteratione
fussino
veder
di
cbe
uiessauese
naviganti
del
fede
cum
DEOIMUM.
tempo
fenjina
certa
una
andava
dona
molto
doppo
non
acompagnò
per
ricevuto,
lei si
gli
exbilarita
figlio gaudendo
in
dosi
levan-
liberationem.
Et
al
esser
celeberrima
GAPITULUM
et
grandeza
satistactione
col
tuniul-
Disse
tutta
A-
poten
gran
maravigliosa.
intìrmità.
ciò
cum
Et
cum
dono
diverse
gratie, ad
sue
B.™*
rispose:
sano.
madre
la
questo
di
la
senti
pre-
refugo. Allliora
et
maravigliosa
piesenti questa
a
anxiati
ei)igramma
triae
di
tevole
spaven-
di faeto
te
a
libero
cosa
insieme
giorni
Dio
solo
di
Allbora
laudò
tre
altissimo
domicilio.
lieo
e
tal
serpente
uno
una
medesimo
lui
subito
et
atiitto,ma
notificò
tìglio rendetouo
suo
uscisse
corpo
propria boclia.
sua
et
la
quel
cuin
posassi
(jnellieli' erano
questo
per
si
indemoniato, comandandogli
allo
corpo
li circustauti
tutti
a
quel
et
dello
sco(|ii(ille
el, i)areva
tutti
a.
di
useiie
svc^^liato
che
Maurizio
sanarsi,ala quale
desidero,
grande
di
clie
tissimamente
nmdo
in
voleva
se
non
eiafatta
una
lui
subsequenteniente
et
sì spaventoiiio,
Vescovo
dei
vei^nnc,
subito
et
exlainò
altamente
voce
della
";apo
i)ropiio capo,
suo
Epistoìa
liK^eiitissiiua stella
una
tìjj^lio
"'.ioè (lieo al
vedere.
deW
volgare
redazione
l'iiii
1s
gli
si
sangue
exalasse
commoverla,
lo
piìi
sulla
di
presto
inditij
questo
deliberoroMO
jdln
dare
abile
de
costume
alle
morta
ch'essa
conpersenla
quella
che
et
veramente
esser
l'haveva
posta
posta
Cari
di
intra
d'una
eh'
da
che
hai
la
conforati
al
insieme
sepolcro
della
S.*
clemeutissima
alla
tinale
lo
per
et
medesimo
accade
in
di
quella
meritò
in
tutti
et
uno
di
laude
giorno
clie
Agatha
che
certo
quelli
Dio
vidono
alzando
queste
vecliio
che
mirande
nominato
la
la
tale
voce
cose
Giovanni
honore
interrogata
col
casa,
et
quivi
ti
inanimiti
parlare
refocilata
città
dinanci
l'ufficio
el lume
altissimo.
Messara
matu-
parimente
allo
fatte
la
venono
Dona
si promoson
furon
se
dato
doman-
cose,
da
rata
deside-
hai
detta
licevere
et
tu
principio del
el
bellezza
tanto
nella
intratti
et
inginocchiata
quivi
vergine
intercessione
audito,
chrime
et
tal
et
suffragij et
suo
lietamente
navicare
Oathania,
a
pervenono
fui
che
mia
nata
me-
dine
moltitu-
benedixemi
quel
di
et
ognuno
i)er
et
se
disse:
(;orpo,
et
io
quale
chi
psalmegiando
et
alla
adunque
di
sollecitudine
cum
che
pace,
poi
da
se
gran
gli faceva
presteza
con
una
dextra
sua
in
in
pristina sanità
mia
mano
era
venuta
di
che
venustà
la
ero
nochieri
E
promessa,
quattro,
dimonstrò
si
dal
rapita
o
botata
hore
ritornata
sununa
da
che
va
iVnderai
impetrato.
adimpirò
donila
disseiui:
et
fu
elove
d'una
alla
la
alzò
viva
o
sententia, et
gli dicevano
cantando
Agatha
ritornare
ad
le
quelli nochieri
a
poi
ch'io
bianco
Rispuosi
allhora
croce
di
quella processione
nominaiivola
speravo
quella
della
gno
di
loro
chiesa
vergine
una
cercavo.
essa
et
era
et
io
di
ghuida
reverentia
quello
et
vi
et
capo
vestiti
compagni
s'era
tal
spatio
loro
sotto
dove
a
di,
e
cum
o
lallegrantesi
et
et
nave,
una
come
viagio,
altri
dimandare
a
certanniute
tutti
gente
conjinciò
in
di
poi
[)roprij piedi. Et
città, e
si
commessa
luogo
gli
vigilanti
mara
detta
conosco
al
do
trovan-
accordare
sancto
suo
corpo
comi^nciò alquanto allitare,et
morta
et
la
su
suo
con
l'altare
come
et
in
fratelli,io
fuor
et
viva,
insino
Veduto
non
mare,
essendosi
questo
di
ma
nigione. Diceva:
dona
Et
in
si voleva
non
el
potessiiio
pittarla
Assentirono
morta.
tutti
a
di
portiamo
di
ciò
l'ufficio liumano^
fare
per
gliaceva
ochi
aprire gli
litto,ad
povera
19
lei si eoniprliendevono.
ragionevole
giusto.
modo
a
dona
s'era
questa
el
di
di loro
et
la
vita
al
uno
buone
richiede
questo
Ma
si sia
reliquie di S. Agata
pensoriio
protectione
et
delle
riclnede
come
opera,
che
[)are
nostre
et
tal
ujivicanti.
me
ricarsi
si
allegando
opinione
a
di
i\
di
che
morte
sepnlturn,
loco
mej
traslazione
in
in
In
la-
quel
Cathania
già
da
due
Miini
ìm'kIiiIori
tari»
la
Monasteri,],perdette
(Iclli tre
loco
fu
non
caso
a
cominciò
eonsolatione
al
niiserabilo
sorte
tui*"li
ochio,
uno
alla
insino
per
poi
la
tiando
el
ghi
da
di
miracoli.
alcuna
rantia
alcuni
Dio
magno
S/
Dio
Hora
Agata.
Confortiamo
indecente
et
d'ogni
bene
in
v'è
se
Ouius
nil
deus
Quam
Quo
Pulsat
Sed
in
residens
et
Olim
merito
terrenum
coelo
solio
orat
linquens
nos
mirando
suis
lapsus
orientis
ad
bene
Qui
viresque
tronum
Non
fuit
tui, sed
nostri
furtum
sine
Sublatus
ille
furto,
Quarum
sit apud
Cumque
potens
Que
per
eam
fiunt
fine
bearj
relevando
Regna
sua
suorum
i)etivit
redivit,
tecta
talcm
grecia
imperialem,
iuris
demique
crimine
sublimi
furis.
sede
celeberrima
ostendunt
amaridum
polorum
cumlaveras
quasi
habemus.
equiperarj
sine
thesaurum
christum
et
miracoli.
venerandum
rebus
valet
^ou
servasti
attribuisca
undique
locata
virgo beata
mira
di
ringraandava
e
prie-
de
siiO
essendovi
infirmità
lo
munus
regi copiata
nunc
a
corpus
voluit
eum:
Agatha,
glorifìcemus
mundi
plus
lui
narratione
alla
fine
munere
Agathae
dedit
imo
Reddidit
Cui
nobis
et
Versus.
de
(xdiio.
secondo
che
cose
fructuose,
christum
et
tantuuì
nanque
sanctae
et
composti.
fratres
Laetemur
alla
-
rale-
tutto
gratia, mediante
quanto
gloiioso. Dato
laude
S.*
sposa
lo attribuisca
utile
cose
Dio
sua
dette
lui
conoscente,
ledenti queste
resti
et
amaiestratto, che
sì bella
basti
del
essa
celeberrima
e
ben
da
fusse
ne
questo
non
fu
ricevuto
tutti
o
nostra
Qui
Sua
la
lui haveva
come
versi
visione
lume
el
sua
perseverasse
reliquie, et
sue
ricevette
ricevnt(2
et
le
d'ogni
della
conforto
i?icominciato
sto
que-
fugì diclo
destituto
et
dette
cliel camino
et
in
venente
no(;te
l)redicando
termine,
e
menava,
insolito
via
Agatlia
visitare
a
sua
noujinato
laclirimare,dolendosi
et
Bea."»»
exliortolo
et
al
benefitio
tanto
la
quale
della
inexperto
piangnere
a
casa
grato pervenne
Di
el vedilo
abandonato
catellino
lo
modo
cuin
i)er visi-
loco
uno
a
(jateliiiio che
uno
divino,
nulo
per
uja
fu
quale quando
el
Agatlia,
"li 8."
casa
(;itt}\(11 Catliania
alla
de^li oclii,vì^mìvìi
lmn"^
Maurizio
W'scooo
fjpisiolddd
drlT
volgare
rcdazioìie
Una
L'O
cosa
et
igno-
al
gitore
lar-
Eeciterenio
sulla
delle
traslazione
Perque
qnaiii
Orbatis
visum
])liiresSatbnuae
Credere
c^iiod dubita»,
etiani
visis, nee
folix
Nee
Ordiiìis
tui
Tristitins
Solìieitans
Plebes
Actus
Rex
ad
sacro
linque
tnos
ad
novns
diva
qui
Gloria
veste
sit perpes"
precibus
Qui
mentes
Cui
tamen
US
Nos
etiain
Qui
non
virgo
sed
tlia
te.
divulgata
et
Alcuni
ben
esser
per
alcuni
sua,
cbe
non
la
sanità
per
la
tanto
clie
liabemus.
unno
eideni
idem.
et
unus
de
peccati loro.
sono
volle
noi
domandono
più degna
poi
sicurtà
Ma
cbe
in
o
tri
al-
per
questi ultiuìi
crediamo
la
Aga-
le gen
perchè
exauditj. Quelli
ritorne
martyre
coircorevauo
loro
per
dimeno
non
cosa
parte
alcuni
fidelmente
cioè
assai
dicanius
nostra
della excel.'"'' vergine et
paresiuo exauditi,
corporea,
fereutj
UNDECIMUM.
corporale
più facilmente
ligatis
potentj
coniendet
remissione
domandone)
lionio
improbitatis.
facta
pernianet
fama
se
uovantur
testis
Innglii paesi, d'ogni
per
exauditi, aii^i più
degnamente
sanità
la
adunque
vestis
niunere
CAPITULUM
Publicata
rite
qui
euncta
corpora
seniper
nmtatur
Renata
reiìovata.
luet
dona
de
corpus
ìaetuni
pedibusque
saecula
tot
et
gaude
seeuni.
omnia
per
poeinas
per
Yirgineis
eusis
inveteratur,
manibus
caret
niissus
parit
sis
et
candida
a(.'eei)tat
benebras
In
iiegotia
qui sordibus
Kegis aniicitie,lìdeiqué
Qua
elerice
veliit lios
superos
convivas
Quìs
obrnet-
nioiiastice
eariìiem
veteres
il) inferno
Trudit
ferus
baptisaii fonte
etiain
.
valebis.
taiita^virgine plaude.
die
oiiines
medelanì
(3atbaiiieiisis
ordo
de
depellens
ira
sigila videbis
ea
iam
nienior
21
loquellam,
reticjere
iiec
Eedeuiptoij
Tnque
vis
gaudeto
fames,
ipse
si
tu
gaudens,
dira
te
ab
egrotis rei"etit qiuinicnniqne
et
Urbs
sulvaiitur
roddit, niutisque
Prestai,
His
S. Agata
reliquie di
non
quanto
purità
primi
debòleza
meno
ma,
dell'ani-
domandono
per
più
la
li pec-
l'ii(( redmione
"li conlimio
enti
elio
i\uo
(loniiindono
nella,
lui morire,
patuiti
in
non
la
città
et
arditamente
ceiti
armata
animo
a
confidandosi
meliti
quelli popoli barbari,
a
quel medesimo
dì
e
fu
era
advenne
Santa
dello
cetrice
in
d'una
nelle
Intbito
oreccliie
di
et
donna
el
conobbesi
dono
privata
del
el
del
molto
d'angeli,
corpo
di
subito
Dio
et
ochi
le
et
ghuaiita,
et
era
et
la
nocte
la
inter-
sua
in
quella medesima
dita
adunque
essa
sì mirabile
forte
exclamava
la
vata
pri-
circunda-
et
veduto
tutto
quali
deli(;ate
:
non
solennità
ecco
sue
sparì via
udito
et
et
mase
ri-
sanctani
quale
constipata
misse
et
bavere
summo
gloriosa Agatha.
nocte
tra
Un'alebbe
vedere.
CAPITULCJM
Dì
et
liberata,
degli
dormire,
a
et
infra
Sancta
et
vi
che
della
la
Et
città
non
mura
di
ta
San-
fuga.
la
popolo
devota
alla
in
Meiitem
populo,
ornatissima
tutto
lume
al
alquanto
maravigliava
in
iniiumerabìl
fede
matrona,
questa
là
nota
cum
caterva
si
di
et
molto
muliebre
ringratiando
mente
qua
(jominciò
lucidissima
el
me
resistei!
Cathania,
dice
ben
però
et
la
di
non
terra,
le
hebbe
non
Appropinquandosi
veniva
et
oratione,
j"resto levandosi
cosa,
Agatha
matrona
audito
in
essendo
ta
di
honoranda
una
danno
la
la
mul-
gran
presono
excej)to
cosa,
questo
i)atriae liberationem.
et
della
alcuna
S.*
di
protectione
per
etc.
Hora
portare.
potevano
nò
liumana
creatura
saccbegiando
menati
fusse
questa gloriosa
et
lia:
Sici-
ma
essa,
si missono
seracusaui
e
la
maravigliosa
quali spaventati
assaltorono
quali morti, quali pregioni
di
certi
saccliegiare
resisteri
i)atrocinio,feceno
Divino
col
che
poter
riosa
glo-
nostra
tutta
ad
ben
quasi possibile
ne
di
(!um
voUa
s()[)ravenero
vennero
Agytlia,
altia
questa
pagani
et
sanza
iiiiusto
uno
un'
quasi
occoporono
gentilj
la. beata
da
quale
[)ocliigioini
è
iiidc^iio
uno
facto
arditamente
mano
pareva
prese
et
numero,
cum
el
liavere
et
anno
uno
(jiicloli'
iiistificaic
et
risuscilar
lejiiamo
cose
gran
conosciuta
loro
tit Udine, et
tia
due
insieme
Catliania
di
fraude
no
di
Signore
Maurizio
clic
clic,
(;crtaiiieiito
e
morto
mio
Triipassato
^pagnolj
et
città
(pieste
et
Santa.
c(u\sari
vita
presente
jillii
(|iiesl'
iiiii
j^ratiadel
della
(lei Vescovo
Epìntoìa
occonono,
nin"»i()i'cosa,
predili far degno
clie
dclV
volgare
])oì passato
S.^ Agatha
el
da
qninto
DUODEOIMUM.
anno
Constantinopoli
della
in
Translatioue
Cathania.
A(tcade
del
una
sacrato
certa
redazione
Una
24
onnipotenti
prima
elle
alì'ectione
et
et
chianuuulo
et
in
die
di
evangelio
in
modo
da
dosso^
n'havesse
veri
ognuno
altissimo,
iuditij
alla
et
si
in
la
la
di
tutto
i^on
exemplare
Ego
del
el
di
Dio
fu
quando
spatio
di
le
sanità
de
tutti
marito
et
la
di
Agatha,
S*.
e
beni
cum
dello
qual
cosa
benché
quel
spirito
maligno
fusse
passata
dimostrò
spirito
infinite
così
amore
rono,
converti-
fatta
partiron
sani
et
Dio
a
ralegro-
gaudio
in
ad
mente
integra-
circunstanti
et
si
intra
dogli
uscen-
prosequendo
e
"li
adinto
detto
La,
lebrando
ce-
dubitare,
dolori
moglie
et
el
gratie
tutti
et
vita
jacque
creatura
et
quel
et
lo
vergine
in
toinientato
refereudo
de
et
la
et
alle
consueta
lo
vene
predominava.
che
creatura
clie
lei
et
rihavuto
lachrime
largitore
di
tremare
a
Dio
magno
sua
creatura,
vexato
lo
peccato,
sno
la
quasi
Agatha
et
el
solennità,
gratia
che
sposa
sua,
laude
più
poco
d'ogni
salute
che
segui
et
sua
confessò
della
et
in
ad
verilicare
poteva
s[)irito buono,
lo
Ma
liberata
stimavono
portato
vita.
et
ogni
innocente
et
polo
po-
pervenne
Mauritio
inuiediate
[)usillanin)j
dubitatione
seco
questa
con
alcuni
tal
era
inimico
si
M.
el
povera
della
doni
di
eum
el
ardeva,
costumi
prefatio
el
clie
e
buon
meriti
tutto
verso
questa
così
episcopo
di
fanciulo
quel
cominciorno
envano
bebam.
maligno
dimonio
el
veduta
el
di
eharità
reverendo
cantava,
in
aditito
reportante
vescovado
messa
morta,
di
Dio
el
quel
fugato
et
ronsi
fìama
questa
Alllioia
vociferando
in
li
per
|)ieti\commossi
fraterna
pianti
et
et
Agatlia.
per
Agatba
ma
che
per
la
di
silentio,
delPonnipotente
oinava
come
bea.
martire
(;rn(1(InuMitc
santo
spirito
inìinundo
et
sosi)iri
la
misericordia
tempo
in
ynia^ine
et
(Mcatura
questo
vergine
era
cuni
mentre
orecliie
Dio
S*.
jjlorioaa
questa
da.
flagellata,
el
V(*xala
alla
pietà
usasse
Maurizio
Vescovo
del
Epistola
dcU^
volgare
et
brata
cele-
e
salvi
admiratione
]"opolo.
s' è
et
proceduto
mancandovi
prestiber
Martinus
più
inauri
per
essere
manchamento
nello
carte.
Areus
lunensis,
indignus
sacerdos
scri-
APPENDICE
Appunti
alla
traslazione
(le)
Ij'Epistola
le
delle
scritture
testualmente
di
S.
Agata.
i miracoli
senza
o
riprodotta
o
Catania
e
riguardanti
sacre
relativi
reliquie
Miiiirizìo, con
vescovo
trovasi
Monaco,
tutte
bibliografici
di
"in quasi
parafrasata
S.
dino
Blan-
Agata.
Fra
esse
da
Don
ricordiamo:
Delle
Pietro
Oarrera
catanientibus
exordio
ah
nostram
Vitae
iis
Jesu,
spiegate
Palazzo
II,
dell'illnstre
76
pp.
segg.
sive
sacra
gestis
e
de
episcopis
Christianae
a
Ex
nato,
Se-
religionis
Typograpliia
Vincen-
segg.
e
Ji.
postumum
opus
Panormi,
nel
Oatan;ie,
aetatem,
siculorum;
Catania
Catana
praeclare
70
di
tomo
Grossis,
pp.
sanctorum
societatis
MDOXLI,
usque
MDCLIV,
tij Petronij,
città,
Catania^
in
De
rehusque
ad
TANi,
Kossi,
Baptìsta.
Jo.
Don
della
agatheo,
Giovanni
per
53
historiche
memorie
apud
P.
OCTAVii
Cirillos, MDCLVII,
Caib-
I,
tomo
fol.
segg.
e
de^
vite
Delle
Perdicaro,
Palermo,
(Il Perdicaro,
i^egg.
Parte
siciliani.
santi
però,
è
Tomaso
per
tra
I'
quelli
dal
composta
Eomolo,
che
Padre
1688,
ritengono
seppe
Giu375
pag.
palermitana
e
S.
Agata).
della,
Epitome
e
Sposa
generosa
deW
ViTERA
(Ediz.
patria
di
Gesù
di
Catanese
annuario
Catania,
Vita,
della
Catania,
rara),
f.
29
martirio
JS.
per
le
Santa,
Catania,
e
segg.
e
Agata
vergine
notizie
per
sacre,
opera
nella
delU\iìivitta,
nobilissimay
miracoli
e
anco
del
Stamparla
M.
martire,
profane
R.
P.
di
Paolo
con
della
Vaggiunta
città
Franobsoo
Bisagui,
di
Pri1C90
Appendice
*Q
XVII,
sec.
Catania,
di
Sicilia
I,
t.
11.
112,
e.
29
Vita
Disquisilionibus
R.
Università
Don
Ooppnhie, MDGCXXXIII,
Petri
lieredes
Auctore
ilhistrata.
notiis
et
segg.
e
gloriosa vergine
della
8.
martire
e
di
Catania, Tip.
Ruggeri,
Domenico
P.
della
Veiitimiliana
del
cart.
segg.
Panoimi, apud
526
pp.
èiacra, Ms.
(J., Catania
d.
(lolla Biblioteca
e
sacra.
Pirro,
Rocco
"1. 0.
Saverio
AZZAUKLLI
G.
dal
compendiata
Agata
Pastore, 1887,
136
pp.
segg.
«
Vita
Oalatola, 1888,
si
della
tela
chiesa
di
dramma
Un
nese
S.
Agata.
Oratorio
patrizio
e
Musica
del
18
Breve,
di
oratorio
segue
20
e
(1) Cfr.
Romeo,
(2j Cfr.
R.
XVI
sec.
tedrale
Cat-
quello
(1), e
nella
conservata
vicende
alle
di
op.
Pennisi,
il
sotto
atti
degli
F.
Pastore,
del
miracolo,
Protomartire
e
dei
piazza
gli auspici
B.
della
Cata-
regj Studj
del
Cav.
Università
Poesia
1851.
deWAhate
tania
Ca-
di
Giuseppe
degli studj,
Geremia.
Coppola.
movimento
pp.
Acicastello
e
condotto
abbellendolo
del
racconto
cit.,
Vergine
nella
agosto
fedelissimamente,
petrarcheschi,
33-34.
cantarsi
da
Rosario
ricco
ma
Agata
della
perti
co-
(2).
della
reliquie
conservatore
maestro
sacrario
S.
di
musica, ispirato
sacre
Stamperia
Catania,
motivi
dei
tania
Ca-
a
Geremia:
delle
sere
del
pareti
del
Costantinopoli
quattrocenteschi, oggi
il tesoro
Castello
per
ritorno
Gioeni
pp.
sacro
Il
nelle
le
scorcio
Aci
dalPabate
composto
adornano
allo
ad
Mauro
Catania,
Romeo,
da
Agata
affreschi
degli
è riposto
dove
appartenente
S.
S.
di
corpo
Fautore
Catania
di
Salvatore
segg.
seta, che
di
di stoffa
e
del
ispirarono
pel Sac.
Agata
76
pp.
traslazione
Alla
fu
S.
di
culto
e
con
di
colori
Maurizio.
vescovo
gusto,
questo
poetici
Gii
e
di
interlo-
236-237.
e
dintorni
7iel
1920,
Catcania, Galàtola,
1920,
Appendice
cutori
le
di
mura
fermata
Mosè
Vanno
8.
Vincenzo
Bellini
Tipografia
del
versità,
1811,
del
D.
sig.
Scritto
da
dalla
del
T".
del
sig.
a
composti
per
alla
celebrare
degli
la
studi
traslazione
in
musica
In
a'
della
Catania^ seguita
a
nel-
da
Don
dalla
Catania,
a?
de'
corpo
Catania
di
del
nella
S.
regj studj,
della
del
Poesia
di
drammatico
per
festeggiare
vergine
e
la
del
musica
memoria
martire
Pietro
^i
nese.
cata-
cinto^
Gia-
D.
del
regj studj
almi
sacro
a
sig. N.
della
corpo
tania,
Ca-
Catania,
N..
Musica
Cappella Napolitano.
patria, Catania, 1825,
maestro
martire
e
Cattedrale^ Catania,
Costantinopoli
1822.
per
nopoli
Costanti-
da
Musica
piazza degli
Maestro
Coppola
vergine
trasporto
da
Agata
1816
degli Studi.
gran
prodigioso
cantarsi
da
trasporto
della
Università
R.
Musica
quesfanno
Viwnio.
Cappella
ddla
cantarsi
lei
Agata
Di
dell' tlni-
Oratorio
di
S.
Catanese.
Cappella
prodigioso
S.
Stampe
per
di
Corpo
Gramignani.
agosto
Maria
degli studj^ per
sacro
19
e
di
corpo
catanese
Musica
18
del
della
memoria
dalle
Flaviano.
S.
Sacro
del
trasporto
di
degli Studi
piazza
gran
Francesco
di
voti
Componimento
Longo.
Piazza
Catania.
in
nella
D.
Vincenzo
Giuseppi^
piazza
del
la
torcili
Kazia.
gran
1).
posto
e
Maestro
studi
da
martire
1).
accenni
non
celebrare
Cappella
Sac.
sacro
Stamperia
festeggiandosi
da'
trarre
possa
scena
nella
Catania^ Catania,
maestro
Oratorio
vergine^ e
furono
Sardo
memorabile
giorno
Castohina,
Ester.
I,
Costantinopoli
prodigioso
ai
degli
Catania
a
per
Bellini
liberata
il
1804
cantarsi
a
del
Poesia
piazza
festeggiare
1816,
da
del
EosARio
gran
ne
presso
Bisagni.
Antiochia
nella
cantarsi
di
maestro
memoria
la
da
Giovanni
da
Costantinopoli
da
se
Fautore
(Cfr. Parte
vario,
da
Agata
Abigaille. Oratorio
Agata
Taranto
quesfanno
Scritto
1126.
festeggiare
non
critico,che
Oratorio
di
martire
e
sebbene
si svolge
:
Agosto
vergine
notevole,
argomento
liberatore.
19
e
di
Goselino; l'azione
e
carattere
oratorii,di
traslazione
J8
di
è
miracolo
al
e
Altri
la
ed
Catania,
conclusione
alcuna
Gisliberto
Maurizio,
sono:
27
S.
dai
Antonio
cantarsi
da
del
Agata
nella
prodigioso
da
nopoli
Costanti-
tipi del Can.
Coppola.
sporto
tra-
cesco
Fran-
Appendice
28
La
studi
di
del
Susanna.
Cdsla
Sicilia
la
tutta
prodigioso
trasporto
Catanese
1832,
di
Oratorio
S.
G.
plesso
Salvatore
da
ed
isole
adjacenti
del
Sacro
Corpo
Agata
da
Pastore
e
piazza
festeggiandosi
la
nella
della
gloriosa
Costantinopoli
Oaudiillo,
Pappalardo.
gran
cantarsi
del
tipografo
Poesia
Can.'"'
del
re(jj
memoria
vergine
Catania,
a
dei
e
tomartire
pro-
Oataiiia,
Senato.
Musica
Secondario
Mario
ToRRisi.
La
vittoria
Studi
festeggiandosi
Catania
a
F.
Giosuè.
di
di
del
1840.
Pastore,
la
Giacinto
Oratorio
del
memoria
sacro
Poesia
di
corpo
e
da
sinfonia
Oastorina,
nella
cantarsi
ritorno
meraviglioso
S.
Agata,
entrambi
maestri
da
degli
nopoli
Costanti-
Stamperia
Catania,
Domenico
di
piazza
di
Castorika,
della
Cattedrale
sica
mu-
e
del
Senato.
Giuditta.
festa
Parole
Sacro
S.
di
di
Agata
G.
R.
oratorio
deW
Abate,
in
agosto
musica
tre
parti
1869,Ciit'dnrd,
del
celebre
da
cantarsi
Stab.
Catanese
Carmelina
Catania
in
Tip.
Oaronda,
G.
Pacint.
Naselli
nella
1869.
Signora di
La
nel
i lettori
dell'
stesso, debbo
giovanili
letture
quel
studio
suo
delle
delle
moderno,
Sicilia
di
in
Miiiteilo.
di
E
Isidoro
di
metà
resi
avverte
Sicilia
la
del
il
agio.
furono
sì
locali
XV
di
confino
tradizione,
Le
annato
romanze
E
me
per
dispiace
della
dezza
gran-
Signora
cronache
zioni
tradi-
e
critica
la
teraria
let-
me
il lu-
proposito
a
del
e
della
ben
si)arge
mie
.sorvolato
ne
ricercando
va
della
e
medio
cenno
nelle
Log.
cronache
Vili,
della
dal
ed
fisco
una
Al
».
il
che
da
iticdite
IX,
X
dispaccio
un
di
e
Filimìo
ecc.
in
pone
onde
accessorii
di
somma
volle
di
Caruso,
nota
in
ed
nobile
col
uccisa
Bar-
Piero
d' impaccio
cavava
scudi
che
d'
con
versata
teilo,
Miii-
di
ingrandirlo
ai)presso
di
e
Storico
oro
il fatto
«
composizione
Archivio
seconda
una
(Antonio
500
ai
giustizia,
alla
tormentata
si
poi
quale
pitani
ca-
Io impediva
feudale
di
Miiiteilo:
marito
geloso
barone
riferi vasi
di
Signora
da
universalmente
il
atti
eccessi,
niali
dema-
terre
si esercitava
ma
re,
imprigionata,
terra),
della
grazia,
Sicilia
la
dato
tale,
Orien-
XIII.
cit., lii(la;^iui del
provenzali,
quegli
amante
Malta
risulta
«Tra
caso
nelle
spettava
del
ed
1500
inferiore
magistrati
Santapau)
quella
al
intorno
vassallaggi
enormità
suo
in
che
nei
j
ai
il
S[)oglio degli
(2)
è
ove
ancóra
(2), si
Lumia,
storico
culminante
cui
aggiunge:
di
del
casse
E
secolo
supposto
barone
(1)
e
nelle
parte dell'evo
tanta
giurisdizione
ricorso
sovente
(Aldonza
breve
nelle
Lumia
di
era
suo
o
La
imperatore.
brano
così
luce
(1), avevo,
Isidoro
V
in
narrai
della
onor
delPemineute
un
a
già
giustizia
v'
:
donna
vero
La
regie
o
che
scritto
intorno
e
Orientale,
storia.
della
a
Sicilia
all'
di
Carlo
lettura
nome,
come
europea
baroni
di
tale
Miiiteilo,
Sicilia
Caruso
Siciliane
la
quello
su
Filippo
sotto
ora
sventure
trovo
di
Storie
molto, perché, ripresa
e
della
Archivio^ portai
inedite
La
storico
storici
nota.
questo
Cronache
le
Archivio
questa
in
Quando,
critica
Santapau)
passaggio dalla tradizione ai documenti
suo
Per
me
Miiiteilo (Donna Aldonza
Villanti,
nei
VoìksUeder
dell'
Hkkder,
o
uellQ
dal
in
Giovanni
ro
cbe
documenti
dal
proposito
Lumia
il La
1879
cliiaro
in
mettono
di
vanni
Aragona,
Barresi, e
il
—
il
—
fatti
di
la
In
tutti
svolgersi
in
Palermo
del
e
del
Catania;
31
e
barone
idonea
non
di
interviene
con
il
Barresi)
e
di
(1),
nota
Gi^
re
1475;
fu
i due
non
e
il
Piero
Antonio
cognati,
il fratello
lui, Cola
di
ebbero
Santapau
uccise
non
Barresi
pena
;
i loro
per
presto graziati.
i documenti
Caruso,
smentiscono
storici
differiscono.
ne
o
sia
la
zione
narra-
altri
Due
e
gente ;
Santapau
si
punire
de
(1) Essi
marito
jìuuti
se
armassero
a
gli uccisori
data
i fratelli
Palermo
54, 66, Registro 132
in
di
in
Il
re
il
del
Cancelleria
foglio 253, Reg.
135
diano
stesso,
del
a
Si
liberare
come
do
ordinan-
arguisce
indirizzato
del
né
figlia
allo
139
fogl.
130
185.
i
che
e
rella
so-
stesso
Regio Consiglio
liegno, Registro
fog. 149, Reg.
sopra,
congregare
la
il
cauzione
(il suocero
modo
Sacro
di
che
1473,
Santapau
dispaccio
Militello,
ordinando
luogo,
settembre
per
di
tato
da-
monastero
un
questo
alcun
spedizione
; essendo
Palermo,
di
14
Mirabello, milite,promotore
si trovano
in
esso
per
dispaccio
con
Signora
fatto,smettano.
avessero
una
e
offendere.
farla
abbiano
non
V
clie la
Eaimondo
messer
figli
e
o
interviene
lenta,
essere
viceré, e
ricoverata
e
stessa
e
dispaccio
magnifico
i suoi
marito
al
il
esso
per
ordinando
1473,
offenderla
e
dovette
moglie
Agiata,
dispaccio
suo
altro
il re,
se
tolta
la
contro
Girardo
agosto
coadunare
Iacopo
il
e
Aldonza
uccise
e
Barresi
altro
con
magnifico
o
liano,
Sici-
1878,
regnando
:
il 1473
Donna
ben
i^iìitempi,
Aldonza,
che
di
Militello
il protonotario
Donna
dire
degni
avvennero
fra
Santapau,
questi punti
L' azione
ancóra
Storico
:
—
o
i fatti
cui
furono
ma
tradizionale
emergono
molto
Flandinii,
dal
sorella,ma
di
signore
sangue,
in
Battista;
cognato
vendicare
lui, per
in
Giovanni
suo
altri
pubblicata
Doveva
».
da
e
e
moriva.
uccisore
e
non
1475,
Archivio
nelP
1879
propriamente
e
il marito
—
ind.
Memoria
una
a
Barreai
riero
:
precisa
V epoca
—
Vili
Palermo
stesso
pubblicati
documenti
I
agosto
Flandina
III,
serie,anno
di
appoggio
Antonino
signor
nuova
noi
di
servono
Antonio
favore
a
il 1°
complici,
snoi
familiari
due
Barcellona,
Santapau)
Aldonza
(Donna
MUiicUo
di
Signora
La
26
del
fogli 47,
La
28
Militeìlo
di
Signora
e
nobile
Aldonza
magnifica
e
j nella
sentenza,
cui
per
(1) Bellopede, il quale
de
torturaste, ossia
il
Qui
re
V
pone
la
con
disonestà
sua
dieta
peragenda
sugla
volendo
è
de
Nicolò
e
voi
a
detto
quale
ut
dicittir
ci
ci
(2) vostri
vostra
sé
voi
e
la
concedere
le
tutte
voi
a
dice
pre-
Ruma-
vostro,
ojior
e
la
qui
e
—
Per
predette
qual cosa,
avvertite
cose
e
misericordiosamente
servi
dalla
loro
e
cato
re-
l'uomo
arrecatavi, quel-
morte.
a
predetti vostri
i
e
condurci,
a
degniamo
perché,
dell'
benignità
solita
nostra
rilascio
remissione, indulgenza,
perdono
e
infrascritto.
il
Segue
quelle
da
«
(1) Il
voi
è
de
oggi
capita
un
altra,
leggere:
fosse
Di
(2)
sia
già
può
farvi
volendo
non
vale
di
di
»,
«
atto
se
non
io
di
Ragusa
E
la
tesi
di
per
nostra
Flandina
scritture
e
distinzione
a
casato,
ecc.
o
pur
da
dinotare
un
notaio,
ecc.,
»,
di
o
nome,
da
questa
del
riferimento
senza
o
atti
negli
sotto,
Ancor
questo,
Renda,
nel
considerazione,
onde
e
mossi
e
processo,
volte,
a
redatte
stesso.
aiutare
parte
nominato,
come
villici,
Renda
questi nomi
dove
il
cognomi,
del
dette,
cose
caso
Bello-"
che
cognome.
da
generale
ai
qualificato nell'
Bellopede
pede
antico, innanzi
le
tutte
il merito
e
trascina,
che
in
gli atti
e
si
ma
io
»,
consideiate
—
tuttavia
anche
«
che,
che
uso
scritture
Ragusa,
del
non
V
od
in
dette
maniera
locali,secondo
nobiliare
dicendo
re
esso
essendo
augghia. Così
locale.
pure
caso.
il
mantenere
si
è
primo
Forse
il
il
meglio
parlata
scrivendosi
Il
tempo,
Bumasugla
si
e
de,
ma
sopprimere
è
quel
siciliana;
Mnxa
il
senza
oggi
di
suono
trova, lo serbo.
nella
scritto
deve
pronuncia
nel
il
Muacia,
secondo
il de
sì j
ritengo
e
le
parole
viziosa
per
glia
e
Muccio
o
in
Ma
ovunque.
riportare
yo'i dev'esser
stare
I
—
ad
«
inonestamente
moglie
deste,
ucci-
signore;
Bernardo
ingiuria
tanta
Pietro
avrebbe
questo
zelanti
condussero
ebbe,
supplicaste
abbiamo
servi,
i)redetta
del
certi
anche
Sicilia.
faceste.
signora
casa
di
isola
moglie
e
condusse
che
di
—
alla
Allora
—
la
dice,
e
causa
sodisfazione
la
-considerate, verso
noi
la
segue;
Muxii
dar
col
umilmente
e
»,
all'onore
fu
tale
che
elegantemente
si
come
data
quel
vostra
mandaste
uccidere
e
che,
detta
con
e
di
di
fratelli
dai
glie
mo-
nel!'
regno
fu
vostra
processo
nostro
accusato
torturare
infamia
al
insieme
voi
e
deportazione
alla
ancóra
foste
fatto
voi
coadiiicente
Meliveti)
predetto
nobile
Voi
di
contro
condannarono
vi
{in insulani
Malta
fu
della
persona
prelato Kainiondo
figlia del
occasione
quale
in
periHitriiti
"lti voi
uccisione
vostro, (li omicidio
Santapau)
AUÌonza
(Donna
tiche,
an-
ortografìa,
ghia
è
:
ancor
Bumagnome
co-
jH
nel
esprimere
la
resi
voi
e
tradizione
rispetti, considerazioni
certi
da
dalla
passaggio
suo
predetta
detta
colni
in
che
detti
corporale, reale, pecuniaria
peiìa
di
tanto
detta
da
commessi
e
uccisione
della
voi
sì da
perpetrata
fatti
di
sentenza
qui
espressamente
voi
dai
e
si
non
notarili
quale
punto,
legali
e
pigliare
])er
rilasciamo
fiato. Ma
il
ciò
che
essi, in
mai
tem[)o
nessun
giudizio
abbiate
e
voi
che
vogliamo
detto
Pietro
della
morte
commessi
della
testo
ha:
(2) Il
testo
ha
per
e
altri
vostra
da
litis
sitis
un
a
cui
tormento
vostri
occasione
costretti,
menti
altri-
e
dai
valere
potrebbe
sint,
e
il
Flandina
leggere
preferiamo
ecc.,
ho
che
valeva
parlato,
in
da
eccessi
che
stra
vo-
del
anche
occasione
servi
vostri
voi
fatti
messi
com-
se
predette esen.ti,qui-
carcerati.
alla
parola
liti eitia
che
litia
ecc.;
oidio, e dinotava
è di avviso
della
inorte
detti
anche
tutte
beni
deportazione
delitti
qualunque
voi
all' opposto
tortura
con
cose
ne
in
loro
e
e
altre
di
e
senso,
stesso
predetti
né
».
anche
lo
con
predetta
ed
et
gnità
beni-
e
esser
vostri
degli altri crimini
longobarda,
Ciccaglionic,
i
se
statuizioni
tutto
carcerazione
e
per
causa
i
e
anzi
che
(2) della
siano
e
della
distringi, che
avere
salica, della
il
moglie
di
possano
o
anche
perdoniamo
e
ragione
tutti
con
carcerazione
perpetrati,
Il
(f).Noi,
Anche
della
qualsiasi
per
legge
siate
Belloi)ede, e
e
servi
vostri
i
occisioni, nonché
di
crimini
ujoglie, e
un
e
tratti;
esser
avrete, liberati
e
(1)
fuori
o
possiate
causa
fermeremmo,
voi
per
sione
ucci-
la
per
clemenza
pagine
«
—
pena
(1), vessati, molestati, inquietati, o
chiamati, forzati, segregati
in
altre
con
non
ci
tra
al-
e
i crimini
moglie,
saggio
delitti,né
e
e
magnifico
ac^ciocché
è
circa
noi
o
la
tutti
perpetuo
continua
re
f)er i predetti crimini
servi
di
questo
ogni
e
della
anche
in
e
trata
perpe-
condanna
vuoi,
solita
nostra
servi
anche
e
da
criminale,
e
vostra
quattrocentesche,
sovrane
chiarendo
periodo,
dopo
della
dalla
dicano,
in
Bar-
Bellopede,
di
come
servi, e
tiamo
omet-
de
habuerat,
pena
quanto
servi
anche
indulgiamo, rimettiamo,
Al
vostri
detti
detta
morte
o
dai
vostri
se
altra
o
de
Pietro
civile
deportazione
che
uccisione
ogni
calunnia
e
qui
predetta
inhoneste
e
che
«
29
Perio
Nicolò
e
domanda,
e
storici
Antonio
detto
in
e
vestra
uxore
macchia
predetta,
della
Bernardo
azione, questione, petizione,
deportazione
crimine
moglie
dieta
cum
magnifico
e
e
documenti
impellenti,
cause
nobile
vostra
dai
V uccisione
juiclie
voi
a
de[)ortatione
in
compinta
«
»,
e
ai
debba
dal
anche
fa
seguire
litiis della
liberto
intendersi
ecc.
lilit
ija Signora
30
di
Miliiello
affatto
tati, liberi,assolti,liberati,e
vostri
servi
detti
(lecerniamo,
la
«alla
quali
ecc.
ecc.
—
e
ecc.
—
dà
mille
onze
In
fine
Curia
le quali
da
voi
di
deste
d'
per
della
oro
ta,
dette
6
cioè
e
500
e
500
grazia,
onze
dietro
avuta
d'
(1) L'antica
12,75j
ed
di
oro
onza
altresì
»
ecc.,
fici
magnial
al Tesoriere
di
regno
Sicilia,di
la
e
(1), più
Sicilia,
tari
moneta
30j quantunque
Barresi)
del
moneta
multa
Tesoriero
e
32,500
al
cambio
in
di
1475
32,500
volte
ideale
il tari
di
della
».
soldi
—
Rex
verbosa
più
moneta
città
in
Dato
in
Ioannes.
remissione
separatamente
conto, importava
fosse
Sicilia;
barcellonesi,ossia
indicate
sono
o
:
cioè
generale
questa
Sicilia
j firmato
assai
di
la
per
noi,
a
regno
soldi
ma
di
de
consegnaste
e
moneta
lata
pagamento
Sicilia
di
struggiam
di-
ai Procuratori
e
déste
onze
della
tari
indubbia
lunga
questa
e
indignazione
e
Consiliario
Barcellona, il giorno detto, lo agosto
In
riponiamo,
sentenza
Curia,
(magnifico
voi
il diletto
Perai
le
soldi
13
«
—
onze
ricevette
Barcellona, prese
ragione
che
500
de
ira
nocenza
d' in-
giustiziere e
all' Avvocato
la nostra
ecc.,
annulliamo,
e
Magna
con
sero
fos-
stato
e
Maestro
ufficiali nel
graziosamente
nostra,
al
e
—
si dichiara
Guglielmo
nostro
».
pristino
detta
»
processo
poniamo
la
nostra
i nostri
e
beni
«agli spettabili nobili
—
Patrimonio,
pena
sopra,
d'oro
della
tutti
a
remissione
presente
alla
Giudici
beneficii,
stati,
vostri
cassiamo
vuotiamo
pertanto
nostro
ultimo
quanto
vostri
al Viceré,
Oonsiliarii,
ai
al
beni
e
deportazione
sentenza
finalménte
presente
effetti
ordine
del
da
osservare
di
Si
di
dei
li
che
e
sospesi siate
o
ordinare
servi
col
di
sentenza
buisce
attri-
non
dichiara
solenuitii
detta
la
«e
i detti
e
e
mai
—
famuli,
universe
privati
o
se
come
forza
Conservatore
fiscali,e
come
voi
di
Luogotenente,
suo
suoi
predetta
servi
promulgati,
e
nostri
diletti
e
altre
la
e
ai
e
e
testare, codicillare,
annullando
e
ed
predetti
integrità
e
ecc.,
delitto
tutto,
fatti
stati
cassando
i
Il
fendali
e
e
di
—
il re, se
e
sempre,
».
fama, onori, dignità, oftìci,beneficii
voi
facoltà
libera
presente
i
e
vogliamo,
buona
quel
barone
avuti
al
per
uccisione
la
con
continuano
periodo
siate
voi
liberiauìo,e
e
civica
burgensatici
tutti
dei
il
e
corona
restituisce
di
immuni
seriamente
declariamo
e
noi
come
per
assolviamo, quitanziamo,
esimiamo,
dispaccio
Il
e
immuni,
assolti,quitati, liberi, esenti, e
per
ISantapau)
Aldonza
(Donna
eguale
a
lire
centesimi
liane
ita-
42;
nel
passaggio
suo
la
pena
si
potrebbe
della
tanto
cbe
in
ma
foste
della
moglie.
D'
i suoi
in
servi
corso,
altro
noi
assolviamo
Evidentemente
semplice
deportazione;
diletto
e
stato
se
datato
onde
1'
i
7,
può
Malta;
misto
«
d'
e
a
Curia
la frase
essere
ripetuta cbe
della
cavati
sione.
ucci-
con
nobile
un
cbe
contro
e
cbe
cittadino
qualche
in
aggiunge
:
una
fico
magni-
qualsiasi sarebbe
ciò
che
i Barresi
per
».
e
i servi
relegante
;
e
parmi
non
:
solo
il Barresi
a
è
a
letto
65,
della
tro
con-
che
alla
v'
ma
che
era
per
provvedeva
dal
la
la
sentenza
500
a
Sicilia
L.
12,75,
Nel
togliere
e
italiani.
19,2
Piero
Isola
di
e
di
e
mero
Aggiunge
collisione
una
opportunamente
la
pronunciata
della
Barresi
nelP
».
risulti
grana
quel catiibio.
in
abusato
per
vano
forma-
30
diritto
quel
uccisione
pro-
onze
tari
Antonio
documento
sola
le
e
deportazione
di
era
governo
ciò
in
ba
centesimi.
2
centesimi
ora
trae
a
Ponza
orribilmente
manifesta
M"alta
è
presi al cambio
son
con
sarebbe
avesse
e
eguale
soldi
disfavore
Barresi
ragguaglio
suo
barcellonesi
condannati
al
Ed
Durrea.
il grano
inadeguata,
Santapau,
Replico
il
di
a
testé
importava
viceré,
grazia al Barresi,
Leonora
fermo
cambio
il barone
più
i
frazione
era
del
Santapace.
soldi
veniano
pena
quanto
per
Malta
tre
della
i
imputati
esso
per
Lop. Ximenez
Diversamente,
tale
a
e
scoverti,
furono
ne
re,
data
esattamente
testo.
i documenti
per
del
stessa
se
13
documento
ia
sa
ucciso, e
7, essendo
se
piccola
e
si
fu
firmato
grani
e
base
dal
«
nulla
magnifica signora
nel
onde
tutti
deportazione
cbiaro
doveva,
sarebbero
un
uccisione
il barone
il processo
di
diletto
e
risulta
non
onde
non
V
per
deportare
d'
se
nobile
Malta
contro
canto
(la
risultava
onza
familiari
fra
voi
deportazione
dispaccio
un
Giovanni,
Fi.ANDiNA
altronde,
in
la
se
12^60; oppure,
30
re
soldi
pensare
impero
Sicilia
il
barcellonese
suoi
la
tari
Sicilia, V
(1) Il
due
L.
32,500
soldo
non
qui si cbiamano
cbe
sarebbe
sotto
di
tari
della
Barresi
Barcellona),
stessa
ragguaglio
sì
1475
agosto
cbe
essa
cbe
31
occisione;
distinte,
parole,
uccisione
Cola
legge
ouza
sarebbe
Il
1°
è da
si
della
spiega meglio
Santapau
proposito
Santapau,
Vi
si
in
Catania
i
dei
il nobile
questa
si
storici
(1).
È
Santapau.
la
che
pene
Bellopede;
d'altro
e
per
vendetta
cbe
non
ma
nostro
troppo
Della
del
i servi
documenti
pnr^detto
tante
i famuli
e
due
pronunciata
allora
e
voi
è
in
fosse
arenato;
di
deportazione
canto,
1' uccisione
per
o
trattò
alla
ai
deportazione
principio
speciale condanna
una
6
si
condannato
nostro
tradizione
di
sentenza
ritenere
processi;
due
dalla
la
pena
dalla
moglie.
:
in
gazione
rele-
della
gna
Ma-
La
32
posto
di
onde
nella
accusa,
del
uccisione
la
per
cessi
e
Giovanni
notar
di
magnifico
Antonio
(Qui
il viceré
dice
di
feudo
nel
luoghi, udite
sui
Curia
della Magna
il notaro
o
Simone
mandate
delle
è
Santapau
Ora
fr atri
nel
quale
di
et
tal
di
Feria),
la
fuga
Caruso,
siano
espletati.
processos
mente
personalrito
col
al vostro
Ordiniamo
ritorno,
que
chiun-
che
reali al
mille
pena
de
Simone
commissario
abbiate
giornalieri
la
e
% Tale
:
O
nel
quante
il
per
liberta, Palumbo,
non
si parla
fuga
si
il
datato
tari
fisco;
(il
»
dei
mero
nu-
Calcerano
loro
Nicolò
persone
accusatevi
il
e
notaro,
figli del
Santapau
alla
gente.
accusò
(Raimondo,
perché
tradizione
e
esso
i processi
il
il
novamente
signor
signor
sottrattisi
alla
glia?
fi-
la
vendicato
singolarmente
poi
;
col
1473,
coadunino
e
Barresi
si indicano
pau.
Santa-
Guglielmo
Settembre
14
i
figlidi Raimondo,
e
avrebbe
stesso
e
il
contro
fra
padre
congreghino
l'ucciso
accosterebbe
s' inquirisce
del
Palermo
non
padre
e
nome
fratelli fra
dispaccio
le
servi;
Ponzio,
:
essi
perché
Leonora
iniziati,tanti
Feria,
decida.
in
e
è
sono
viceregio
casato?
di
il detto
processi suddetti
i
suddetto,
il Barresi
figli,intendiamo
nobile
suo
contro
Curia,
apportate
pagamento
casato
domanderemmo
la
fine
Raimondo
e
ordini
partono
E
di
dispaccio
noi
solo
complici;
altri
(ih'mim\t\
magnifica
nobile
voi
inclusive,e
giustizia
al
graziati
son
e
Gii
petrata
per-
pubblicato).
Dunque
ciò
la
avrete
guerra
plurale
Regia
Magna
tali conclusioni
e
al
dice
ordina,
conclusioni
obbedisca
vi
diarie
vostre
non
e
alle
Seniaj
spetti
della
processi
sotto
parti, e compite
sigillate perché
cui
e
fino
le
più
Andate,
«
Avvocati
degli
uno
tali
cbe
ma
processus;
predictos conficere deheatis).
è
accusa
accusa
Feria.
di
clie è uopo
manda
di
medesima
della
tale
e
altresì
guisa
a
[)ro-
Palumbo,
Antonio
proposto
coadunate
genti
Picadacbi,
signore
compleatur
Vivacbito
ha
signora
gnore
si-
occisione
stessa
Raimondo,
borgesi [burgensium)
dei
in persona
la
per
e
detto
stessa
parte delle
da
accusatrice
di
La
Russo.
aggressione
Or
liberta
Beatrice
contro
Ferulae),
(dominum
Feria
della
cliiamato
più giù
Montecatlieiio
{sic) de
Saiitapace,
lìiagnifico signore Anto-
il
contro
processo
Ambrosium
Peri
nium
occisione
stessa
de
ziato
ini-
si è
Barresi,
li.iimoiido
signore
la
per
accuse,
Nicolò
magnifico
magnifico
il
contro
processo
e
miserando
(pioudain
delle
Curia
Regia
Magna
Santapau)
Aldonza
(Donna
Militello
Signora
cronaca
con
del
nel
Ma
di
circa
III
Ponzio
(prosequuto
Cola
beni
Re
Signuri
Giovanni
Barresi
existeiiti
lu
a
Santapau
il 18
che
in
il
il detto
castello
E
non
la
volontà
mille
di
temiate
mese
nel
di
la
far
o
detto
altri
ciò, perché
del
Re,
magnifico
fico
magni-
tutti
di
ciò
eiusdem
spedito
reale
posto,
vi
«
della
Ponzio
legittimamente
volontà
facendolo
di
messer
figlio
suo
parte.
sua
per
mandiamo
co-
terra
magnifico
al
i suoi
Luchula,
pretextu
Giovanni
non
e
in
remissione
la
Magestà
fuorgiudicato
Capitano
questa è
al
castello
che,
dizione
in-
nona
la
«
33
quondam
Curia
consegnare
del
ad
di
et
Regia
Tudisco
e
clie
restituito
aggiunge
e
j
nome
il mandato
e
la baronia
Andrea
baronia,
e
ha
in
restituire
Santapau
la morte
privilegiodi questa
nobile
Caltagirone, dobbiate
Raimondo
putiri
febbraio
finalmente
e
«lo
storici
perdonato
e
accusato
e
23
annuncia
rimesso
»j
documenti
Palermo
foriudicato)per
istante
voi,
datato
interfectu
Cita
».
Palermo
di
presenti
foriudicationis
da
novamente
stabili,signanter
e
ai
dispaccio, che
ha
olim
tradizione
dopo,
altro
un
final iter
et
mobili
anni
tre
si Ila
1478,
di
dalla
passaggio
suo
nostra, secondo
fiorini
pagherete
».
codesto
Es^sendo
in
giudicato
si acuì
la
baronia
e
Giovanni
contumacia,
Ponzio
bandito,
o
beni.
è
non
Di
il
Raimondo,
più questione. E
è
lo
che
giustizia punitiva
Santapau
da
intendere
che
forse,
che
del
privò anche
padre,
fuoriudicato,o
un
castello
suo
sembra
viva
da
Leonora,
accusato
di lui
contro
e
mente,
pacificaè
stato
assolto.
#
Ed
ora^
qualche
le
Ricordiamo
i suoi
terra
un
della
bene
così
volevano
marito.
Archivio
terra,
fu
e
lo
Ed
darò».
i
Storico
Ma
cognati
—
3.
la
per
tanto
la
moglie
uomini,
non
ed
il
con
e
Bellopiede.
Segreto
Signora
vendetta
non
la
disse
si
barone,
nel
quelle
I
staccò
tacciarono
il
fratelli
loro:
sua
che
era
più
non
e
del
nella
Segreto,
chiamar
festevole, usava
e
denominato
ujaggior danaro,
Signora,
ancóra
rimase
e
rimasero
al
ordine
con
Battista
Giovanni
:
Spagna;
appannaggio
loro
per
allegra
che
Luigi,
e
la
per
Filippo Caruso.
di
cronaca
narrazione
sua
partì
Nicolò
terra;
della
gentildonne
Militello
pagare
essendo
quale,
della
linee
fratelli
di
Caruso,
rendite
La
di
barone
Barresi
rapporto alla
in
rilievo
«
se
dalla
d'infamia
delle
Aldonza.
le
castello
Segreto
del
lava,
bal-
barone
P ordina
parola
la
del
compiuta
La
?'J
col
ad
V ira
che
non
farlo,ordinò
lo
dicendo
a
morto
tavola
alla coda
dovette
al collo della
cisterna
si chiamava
la
due
Santa
notte
Maria
la
essi
ai
figli di
Il
quale
a
a
che
e
la
che-
di
lui
i
di
Ma
ordinò
Caruso.
che
mattina,
dopo
dava
an-
egli
corse
volta
andò
non
il
stati, graziò
erano
dote
molta
non
Zizza, luogo
quel Pier
perciò quella
con
chiara.
Aldonza,
la
vi
molti
Segreto.
subito
cognati
figlio die'
ben
alla
a
Ma
che
luna
di
vennero
Abate.
Barresi,
invece
Aldonza
in
ammazzarono
il viceré
il Barresi.
Per
il
essi
la
avendo
trovandosi
che,
fratelli
al
portarono
la
verbo
regio seguiva
Ma,
e
tolse
visita
in
nora
Eleo-
moglie
in
un
cognato,
la
con
fu
Licodia.
in
Il
loro
lo
del
dichiarò
Stato
di
Nicolò
corte
quale,
piatto,
se
dire
sentì
e
Luigi.
conduceva
ucciso;
l'uccisione
il viceré
cronista
pel regno,
Aldonza,,
genero
corte,
del
questi
avvenuta
la
loro
di
padre
del
testa
mangiava.
padre
in
stesso, essendo
mentre
il
fratelli
il
ed
decamparono,
non
[N^oto i due
dai
vanni, raggiunto
e
al
trama
Matteo
a
fratelli di
e
Antonio
di
dato
coman-
stettero
confinato
il Barresi
sorprendere
chiesa
ne
del
le
dopo
essendo
se
i fratelli
questi
cronista
e
della
appesa
fratelli,perché
Licodia, padre
E
;
propri
viver
I
figlia naturale.
Intanto,
testa
di
e, provatosi
sua
I
loro
Santo
a
rivelar
messa;
Caruso;
sorella.
la
consigliò
messa
stesso
a
vendicar
di
di
i
bandì
e
Aldonza
di
notte
fosse
del
fuochi,
era
terra
ottenne
Il marchese
i
una
la quale
madre,
tettoia
la
non
sopra
al tempo
molti, perché,
ed
dalla
donna,
Caruso,
Militello.
presso
la
Donna
spegnere
porte,
bandì
punita
Pier
questi uno,
e
delle
il barone
Dopo,
avevano
rientrare
buchi
dai
guardare
videro
Il che
Stella.
Indi
stessa, il Barresi,
sera
ancor
sotto
sotterrare
alla
dal-
e
be
tornereb-
Militello,legato
tovaglia, ordinò
di
cisterna
la
e
dolore
castello.
e
quegli
come
del
avanti
lei
andato
torre
figlio.La
da
era
fatto
anco
una
che
luogo
la fece
di
ognuno
a
a
grotta
di
ore
nel
con
dal
tornò,
avesse
vie di
del
supplizio
nel
moglie Aldonza
la
le
dettate
ne
lo
se
giù dalla
per
che
Militello;e,
parole
cavallo,e portar
cantare
strangolata
usò
si buttasse
dUm
in
fatto,ma
aveva
fé' trascinare
lo
ancor
lo
(Iciiuucia,se
torturarlo
a
Santapau)
il Segreto
tortura
ultimo
da
forse
e
negava,
sempre
indi
seguitò
incontrarlo; e
alla
vi pose
Palagonia
in
giunto
cotal
Biirresi, avuta
11
atesso.
Sefjroto
Alàonza
{Donna
MililcUo
di
Signora
Castrogio-
a
e
sedendo
Barresi
Licodia.
la
troncagli
la teneva
ribelli
seco
a
davanti
mentre
i fratelli
Se
vola,
ta-
non
stih
tapau
San-
che,
La
diuaudo,
dodici
iuuauzi
auui
Aldonza
{Donna
Granata
cbe
iSanlapau)
uelP
caduta, cioò
fosse
aii-
1478.
uo
Osserviamo
che
cedere
quanto
afferma
il
Nicolò
Barresi
sia
lo
non
dicej
uomini
del
essere
una
fondo
alla
il
indica
signor
della
località
che
chiama
popolo
circa
i fratelli
inteso
don
Il feudo
Ossina
don
e
risulta
i due
ammazzarono
che
Luigi
abbia
a
Bellopede
sia
stato
ho
come
tello
di Mili-
barone
del
dissonanze
il resto
tutto
si scorge,
Aldonza,
fratelli
in
semplicemente,
La
donna
dalle
Ma
».
doveva
guardando
Fraucofonte,
e
di
l^in-
seguì
Pigadachi
Caruso
i fratelli
«
:
di
Militello
in
da
scarto
Leonora
;
borgesi, da parte degli
o
stesso
Cortebianca
Barresi
Noto
Nicolò
non
da
burgensi
Pedijaci (1). Filippo
del
dire, in
Feria.
largo
vallata,con
suoi
ai
cui
in
che
risulta
non
quello
come
di
differenza
a
Pigadachi
feudo
nel
feudo
che,
leggenda
la
e
Leonora
di
dall'accusa
tale
burgeusiuìHjl'offesa
siiltus
passaggio
assassinato
stato
tradizione
la
storia
di
Kilevo
Flandiua,
bensì
è
dovuuque
il campo.
devono
e
Militello
di
Signora
30
smentite
o
ritenersi
riche
sto-
favola
per
e
rigettarsi.
Che
Pietro
dunque
e
di
non
famiglia Caruso,
al
Caruso
stesso, che
alla
la
propria
genealogia.
Fu
interessava
o
menzionato?
Militello
«
de
Caruso
dice
traccia
forse
è
in
detto
reale
nobilis
i fratelli
dunque
Come
sette.
erano
di
cui
in
che
di
non
quel
:
lo
di
barone
voi
questo,
illius Pe-
Filippo
e
sarebbe
ne
ziato,
disgra-
solamente
fratres
;p6r
innesta
esso
di
nome
dispaccio
predictus
vos
erano
tutto
speciale del
dispaccio
or
è
tutto
a
(1) Se
è
abitanti.
il suo
risponde
questa
riferisce
al
conforme
passa
nel
perduto
copia,
una
lume
simrge
manoscritto
rimasto
posseggo
1911,
in
V
questo punto
su
frammento
che
Bensì
accusatus
».
che
nel
tradizione
alla
e
fronte
avanzata
ì
Ma
e
fuistis
Bellopede
ricerca
farne,
troviamo
tri
famiglia
nato
nomi-
così
attendibile,di
sembra
ci
non
soltanto
a
della
terremoto
paesano
frazione
ivi
Messina
o
segnata
sotto
Notizia
del
di
1908,
pur
legge
il Comune
di
di
ma
dato
nell' ipotesi
si
come
Militello,
cui
Il
Bellox)ede.
il soprannome
onde
Pedagaggi
o
nel secondo
che
denominati
eran
Comunque,
casato.
Pedigaggi
di
Carrera,
tSloria
sua
i Caruso
che
costume
Pietro
nel
a
Bello-
che
Censimento
Carlentiui,
uno
con
del
858
nel
pede
non
suo
passaggio
fosse
soprannome
delle
unione
di
delle
famìglie
certo
punto:
di
dei
ai Labbi
Non
che
Carusi,
che
da
intendersi
Pietro
Segreto,
fu
fatto
codesto
origine,
43
anni
era
figlio di
quel
altro
o
Governatore
D'
di
altro
dell'
uccidere
il
Catania,
ivi
Itati agli atti
Jnale
Filippo
di
avervi
spero
b
è
[uius
Iella
Civitatis
Libreria
autore
^be
or
del
sia
Caruso
medesimo
la
Del
e
copia
altro
non
Militello,ossia
di
colui
tonio
An-
che
ebbe
1520,
ossia
e
nel
morì
trebbe
po-
da
che
se
e
di
Caruso
narra,
Battista
famiglia Caruso,
stessa
da
Carrera, all'
in
che
ufficio
e
Militello
«
originale
Minori
son
Est
di
fin
questo
Regolari
Carrera
o
di
fino
formano
che
D.
losephi
manoscritto
sotto
militcllano
».
Cronache
di
Da
il
dite
ine-
conosciuto,
la
copia
Antonii
che
Caruso
in
Messina
S.
Agata,
essendo
ciò
il mio
ritrovasi
titolo
1634
frammento,
esser
Ma
qui occupato.
ne
fogli poi depo-
mie
merita
e
nel
Militello
primo
nelle
pur
Sac.tis
stesso,
due
a
il
trasfusi
di
tra
dove
Santapau
Barresi
Notizia
andò
io
Rev.
al
il sesto
modo
ai fratelli
Storia
che
stampa,
mi
dice
Pietro
la
frammento,
non
che
Clerici
D.
di
secondo
animo,
indicò
Militello,
di
origini
Milit'elli. L'
perito.
che
rono
chiama-
piti, Giovanni
rivelarlo
a
comporre
Frazzet
sulle
PP.
di
cominciò
notar
altra
precisa
poi andò
ma
fini
Caruso.
dei
si
cavare
Filippo
ricordato
ché
per-
Silvestri,
Bellopiede;
che
della
altro
e
scrittura
Pietro;
al
legista,
1520,
Falania
detti
chiamava
Forse,
Segreto, Piero,
ne
tempo
da
tratta
di
se
notizie
le
per
ucciso
Cahrera
e
dei
come
An-
natore
Gover-
fu
dei
si possa
quale,
un
l'anno
presentata
il nome
a
Militello.
Barresi,
(1) Pietro
si è
Caruso,
Vincenzo
canto, Filippo
i fratelli
il
vedova.
codesto
circa
Alcuni
si
Totò
signore, chiamò
propriamente
e
da
Pietro,
madre
una
mi
to
puni nomi
Mario
si dimandarono
ha
che
che
da
e
Governatore
non
morire,
Vincenzo,
dopo
Barresi,
ma
un
piede, Asmetti,
Alonzo
morì
la
pensa,
risolve
Vincenzo,
furono
fu
37
Militello,elenca
Bello
frammento
che
Vincenzo,
quel
Flandina
di
e
da
detto,
i Caruso
Cinquecento
su
che
Carusi.
questo
storici
Bellopede
dissero
Labbi,
dei
il
Nicolò
detto
ho^
documenti
adunque, riportando
dipendono
di
credo
S.
Caruso,
nome
(1).
e
yiìi si
come
»
nel
oltre
vo
Totò
Carusi
Caruso
Francesco
nominazione
dà
dei
da
ebber
i Silvestri
non
da
come
Carrera
die
Quelli
ai
casato,
di
che
Carusi
origine
alcuni
e
1
Militello,e
tutti
han
storia.
parrocchia
Silvestri.
driotti,e
ma
questa
sub
«
tradizione
denominazioni
due
importante
dalla
sospetto
fu
g^raziato,o
notabilissima
stanza
trecento
solo
ma
scriveva, dopo
quando
è
Vero
era
figliadi
una
ottava
scrivere
storia
fra
e
in
Più
sia
non
servizio
qual
di
pianta
sana
altri
ritengo
Filippo
Barresi, e
Ma
elementi,
Caruso
qui deve
può
confermare
Da
sì, ed
ricordi
Signora
il
scoperti.
da
si
necessità
che
per
egli
era
Aldonza,
di
è
un
tal
a
? La
della
data
creare
di
cui
tracciati.
rin-
morire
di
dal
Matteo..
ruzione
cor-
Pietro
questo
tragedia, e
tradizione
nella
rapporti officiali
la
nel
però
Caruso.
il barone
uomo
in
essere
punto
di personaggio
il solo
dalla
Però, nella
della.
stesso
stita,
esi-
errare
padre
ucciso.
figlio
benché
fatto
e
ella
sia
non
possono
Caruso
V
al
matrimonio,
quel
e
É
Caruso,
o
facile
più
chi
un
ella
come
tuttavia
di
Piero
unione,
medesimo
Segreto
trattasse
sostituire
che
dell'
del
del
Né
a
in
dovremmo
circostanza, che
pace
personaggio
egli
che
di
nome
Piero.
padre
Ora
il rinvenirsi
non
era
al
chiamava
fosse
avesse
(1) Argomento,
si
egli
autorità
chiarisce
fratello
appunto
più logico
di
il
del
nome
il
la
1
Caruso
registra
moglie
patrimoniali,
dice
popolari,
al
che
fors' anche
non
in
e
o
quella
Pietro
se
errare,
ultimo,
è
poi
Pietro
tratto
aver
fatto, cioè
data
pace
tempo,
la
poter precisare
i Caruso.
e
di
imaginare
della
di
o
nome,
un
chiama
dei
il tratto
Pier
falla,noi
cioè
anche
ove
maturità,
sua
di
Matteo
a
non
sarebbe
i Barresi
di
particolare,o
nn
nella
non
narrativo, trovasi
altro
fosse
reso,
grave
stata
sinistra, fra
mano
danno
grave
occiisione
quale
Battista.
o
la
in
di
prezzo
Giovan
sarà
leggenda
e
(1),viveva
egli infatti
Ed
niente
se
nel
?
moglie
Barresi.
col
altro,nato
per
mezzo,
figliadel padre,
ottava
una
figlia,e
fosse
in
figliadi questo. Ma,
come
e
cioè
? Niente
traccia
Aldonza
proprio disegno
data
Battista
Giovan
secolo
circo-
Caruso,
Barresi,
o
quale,
di
morte
avvenimenti
al
Eleonora
la
che
Caruso
la
un
quegli
conforme
che,
di
il
stesso,
dopo
piìi
poco
coi
documento,
senza
Caruso
anni
centoventi
cioè
ciò
tutto
del
testimonianza
vale. la
1593,
È
i
Onde
Piero.
detto
rale
propria fi/^Iianatu-
la
die'
loro, w' imparentarono
i)er
Militello.
di
Signore
inoltre
figlio di
Matteo
a
Santa^au)
Aldonza
{Donna
il Barresi
che
iiarni
Eleonora
Militello
di
Signora
Jjii
.jò
che
sua
d'
ha
di
e
governo.
entrasse
morte,
1473,
di
importanza,
assenza,
e
detto
in
dai
col
vestito
in-
quale
La
naca
cro-
castello, fra
rescritti
gi
re-
nel
varie
faceva
ballasse
pur
col
esse,
cou
tradizione
La
quel. Bellópiede
Barresi
?
il
essere
la
quanto
forse
E
di
anche
onze
nel
si
lo
e
o
non
di
se
ben
Antonio
se
Piero
acconcio
del
e
più dubbia
fa
liberava,
cile
fa-
troppo
Aldonza,
ne
in cui
Segreto
alle
poteva^
die'
storia
tando
rispet-
essa,
non
momento
quell' officio di
su
poiché
spetti.
so-
della
via
la
il marito
ciò, la
baronali
piti odiosi
da
pone
sovveniva,
non
stando
regole
Signora
egli
cbe
ignominia
dalle
cognata,
39
clie egli
include
stata
la
in
il ballare
e
non
Segreto, quanto
Onde,
calcare
non
mentre
logica,
Spoglia
le 500
sborsava
queste,
libera
storici
documenti
consentito
era
daiuiro.
il
ai
sarebbe
contro
di
era
non
condizione
la
vi
marito,
fratelli.
ai
orecchio
vile
del
richieste
eccessive
loro
né
anche
fratelli
istruzioni
le
piede,
pure
è
dai
ordita
calunnia
bello
se
di
vassalli,ciò, diciamo,
coi
ballare
tradizione
presenza
Signora,
la
con
la
suo
quella compagnia,
in
e
E
dame.
molte
e
dalla
passaggio
suo
poteva
Bellopede
o
ruso
Ca-
stesso.
Ma
la
parola
dallo
usata
Barresi
Piero
E
è
questo
notabile
ben
punto
punto,
Caruso
di
forma
fosse
il
micidiale, e
conchiude
Natale
da
scrivere
la
la
è
testimonianza
dietro
Dunque
che
la
io
Natale
proposi
versione
a
da
fosse
tonio
An-
il
figlio.
non
e
Pietro
insigne,
Vincenzo
della
Caruso,
Barresi
che
del
«
e
1' Amico
nel
attenzione
propria
del
valore
decidere,e
di
Aldonza,
alma
famiglia
Natale
non
i lettori
dell' Idillio
assai
qui
che
nella
ha
Lessico.
vien
nello
pose
».
Ma
trobilanciata
con-
Intanto
terra
sua,
valore.
forse
ricorderanno
donzella
che
Barresi
picciol
potesse
vanni
Gio-
fatto,in
dice
che
Pietro
a
Aldonza^
sé. Il
Antonio
tanta
della
a
Natale,
Carrera
che
di
tragedia
genealogia propria,
seppe
Poiché
del
attribuire
avvicinando
credere
un' interpretazione
Caruso.
Natale,
nelP
la
lui V asserisce
a
storico
non
micidiale^ secondo
dotto
e
Piero
V autorità
dei
uno
trattarsi,pel Caruso,
Antonio
dà
quella del
di
storico
perfettamente
erra
rilevato
Zizza
genealogia
il
Vincenzo
generazione
una
che
che
omaggio.
ad
di
quello
Battista, il padre
altro
un
a
dissonanza,
nell' idillio
Carrera
ove
è
militellano
dunque
spostarla cioè
tutti
Giovanni
non
e
anziché
Battista
nello
storico
rendere
Carrera, bisogna
Filippo
fra
accogliere
che del
suo
san-
40
V herbe
gue
air
Aldonza
V
di
Notizia
cioè
uccise,
in
in
(2) si serviva
all'anno
1503.
dei
dovuto
fosse
ucciso.
stato
pubblicato
e
confuse
V
o
le
date;
Giovau
la
Gappella
si ammira
fu
padre
secondo,
E
come
le
Giovanni
loro
(1) Non
«
così,
In
pur
canta
Messina
di
Santa
V Idillio
Lui
:
nel
Giov.
Franco
punto,
Cauhera
che
ho
Bianco
e
1'
o
odio,
delP
Olidezze
gran-
dico
volse
si
in
portato
aveva
cbe
Gesìi
Maria
la
valor
vero.
córa
an-
cbe
Stella, e
A
nessuno
condusse,
ahi
doglia
mensa
im-
vogliono gli altri,lui, cioè
disparità dei
quel
ne
e
sventura
momento
leggersi i fior, o
codice
il popolo
stesso.
nella
in
rifatto
me
d^ heroiche
Nostro
Signor
di
il Barresi
da
Garrera,
trata
en-
avrebbe
fondatore
Fiandre
egregie virtù
farci
debba
se
leggesi
per
del
mancarono,
di
di
dalle
cbiesa
lui
cbe
mezzo,
noncbé
idillio
Natività
e
Piero
mandra,
1'
dopo
Evidentemente
secolo
un
tornando
seguono
oscurità,
sappiamo
i cor,
Granata.
P Università
intorno
cognati
Garuso
sua
antico,
e
quale
ben
dei
del
testo
V
figlio Per
non
gnore
si-
suo
Barresi
viveva
Antonio
suona
del
ciò, supposto
infeliceChe felice nomar
Battista,
sublime
ad
nella
e
di
nella
grande
e
vendetta
di
corso
pur
herede
città
la
di
come
venera
al
Garrera,
bronzo
Barresi
e
unita
della
parole cbe
! Alla
Ma
e
donza
Al-
memoria
legata
Battista
alcuno
ricca
esempio,
la
e
resta
Giovan
nel
anzicbé
una
!
Tortelli,e
cbe
e, nel
Battista,cbe
Militello
del
cenno
si volse
d'
signore
e
illustre
a
è
di
Granata,
rilevai
non
attenzione,
veto
E
cade,
Mario
posteriore. Ma
alquanto
essere
dottor
avvertii, il
in
Gattoiici
re
attribuire
non
clie
di
sugello
tempo
Dunque,
Ahi
ricordai
e
;
del
del
potere
ciò
speciale legame
senza
percbé
Antonio
Piero.
a
Militello,parla
egli vide
doloroso
un
nominato
Battista,
:
ciintii
come
ecc.,
dopo
primo ? Ora
storico, dissi
allo
Omaggio
al
da
accompagnata
cbe
cbe
anziclió
secondo
al
Giovanni
ISantapau)
Pastori
reminiscenza
tanto, io dissi
all'altro; per
o
uno
di
guisa
indicare
di
prima
e
(1) degli ottimi
i cor
e
si i)arljiin
Giurerà,
Pietro
tingendo
{JJonna Aldonza
MUUtUo
iSiynora di
La
stare
che
metafora
:
dall' edizione
de'
Licenza
con
egli
secentesca.
ritratto
appare
MCCCCCCXXII
cbe
pensare
questa
nella
testi,e
riori
Supe-
».
(2) In
(la città,
col
quale,
».
altro
o
terra,
di
parimenti,
-Secondo
Militello)
dice
era
negli stessi
frammento
della
sua
:
Vi
«
chiamata
tempi,
Storia
aggiungo
col
della
era
di
che
da
medesimo
città
Militello.
nome
di
300
anni
di
Palermo
addietro
università,
e
di
sina
Mes-
nel
di
il marito
fosse
Santapau,
Aldonza
Piero
Moncada,
miata
di
matrimonio
che
Caruso,
ebbe
Pietro
Antonio
Perio
ne
e
che
aggiunge
nel
Perio
Paolo,
prime
Yentimiglia,
dunque
ebbe
ne
Isabella), e
Blasco, Belladama,
che
registrare
mo
a
Carlo,
là
far
ancóra
sarebbero
di
nel
Amico
e
altri
».
Nicola
il
come
già
ma
di
invece
ne
non
elenca
di
dà
morì
«
Pietro
alla
prole j
sua
Branciforte
Beatrice
con
Caruso
».
narra
(Elisabetta
forse
e
qui
d'
divien
accordo
Speciale,
in
parte
una
II dice
Antonio
E
padre.
ò
son
Caterina
rettificare
che
Nicola
«
Aldonza,
questi
con
ha
i nomi
Nicola
in
ogni
II
Blasco
generò
i due
poi
nove
tranne
e
relazione
Giovan
di
non
Luigi, dunque,
otto
di
Amico
e
fratello,nella precedente
marito
essi
al
e
registra
viceré
e
a
Perio
Antonio
Speciale figliadel
dal
e
il
'
pri
che
da
intorno
caso,
che
nel
poterono
senso.
qualcosa
Lessico
suo
».
ognuno
figliil primo,
parte degP ignoranti copisti
la
sette
Amico:
Elisabetta
Giambattista,
succedette
il
travisarne
Resta
che
altri
II, Nicolò, Cataldo^ Vincenzo,
Caruso
di
Da-
registrato
femmine
(sono 7,
Ma
Perlo
sette, di
Branciforte
1' altro, sposò
dice
Caruso, bisogna
e
padre).
primogenito
III
nacque
qua
or
il
Antonio
e
essi
Elisabetta
Antonio
nozze
matrimonio
due
e
Antonio
ed
seconde
mancò
contratto
nozze
Battista, Guglielmo,
quale ebbe
Isabella
ebbe
al
seconde
anche
suoi
Statella
Il
ne
confronto
Antonio
«
ancóra
Dei
XYl.
sposò
più.
sposata
dufique
dice
Antonio, Blasco,
figliolanza del
della
è
Giovan
E
questa,
Battista
Giovanni
che
morta
e
in
che
Damiata
e
Giambattista.
nozze,
Aldonza,
in
P avrebbe
si presta
nissimo.
saperla be-
di
sposato
in
41
Barresi
Paolo, Giambattista, e
Margarita
a
Barresi
prole sposò
cosa.
secolo
matrimonio
in
gli successe
morte
in
del
sorgere
dei
troviamo
storici
doveva
marito
Paolo, Agata,
egli qualche
scrive
quali
Giovanni
qua!
nacquero
ne
Pietro
Blasco, Kicolò, Lnigi^
dei
di
di
storia
prime
Amico,
privo
Santapace
Aldonza
documeìiti
abbia
in
che
Leggendo
padre.
suo
Piero
Battista
sta
ma
ai
tale
genealogia
Giovanni
che
Cade
Caruso.
storia
Carrera
la
si corregge
agevolmente
la
Antonio
restituito
Intanto,
Tal
Ma
Aldonza.
spiegare questi versi, e
a
con
tradizione
dulia
passaggio
suo
Battista.
della
E
Vito
Eleonora
leggenda, si
Vero
figlia detta
Luigi.
Infatti
Perio, Nicola, Litigi^
generazione.
che
che
fratelli,
la consorte
con
Antonio
nomi
ai
di
di
due.
potè
anche
è che
Amico
vano,
tro-
il fratello,
stesso,
Filippo Caruso
Autouio
Pe-
La
42
rio mettere
a
perito,nella
ed
Blasco
genito
sua
tragedia. D'
il documento
la
madre
cbe
dal
E
di
secondo
trattenere
e
il documento
di
ciò
fatti
né
di
Aldonza.
cbe
turbolenti
del
di
scrive
Fazello,
tellus
Cameratae
movimento
Simeon
(1) Nel
dissonanza
che,
Postumo,
figli».
istigatori non
Comes,
cuius
testo,
Marchio
29
dell'
si ricordano
aggiunge,
il
seguendo
ella
ove
forse
avesse,
parla
la leggenda,
nccusava
contro
accoglie,
è
in
«
Moncada,
plebi,
Marci
Abbames,
Co-
item
Li-
Sanctapax
(il Moncada)
plexerat.
capite
fu
nome
saltato
Antonio
:
udita
Favebant
Matthaeus
(dopo
nei
Fridericus
S.
Filingerius
della
menzione
Ugo
«
questi
dove
lad-
prova
com-
cioè
Palermo,
il viceré
il manoscritto
fratelli del
misfatto,
Comes,
dUe
Flau-
del barone,
fratello
pochi baroni.
altri
dei
dunque
estratto, questo
di
steva.
esi-
figlio
tradizione, il
la
popolo
Geracii,
Hugo
patrem
quero
nac-
del
quando
momenti
Golisani
Hieronymus
pagina
a
mentre
si
sollevò
Cardonius
Yintimilius
mio
si
non
Barresi
non
la calunnia
due
Quando
tempo.
e
Petrus
Marchio,
e
quel
Ma
casa.
Nicolò,
in
costui
vi
lei
fica
magni-
madre.
chiedere
istigatore del
come
la
di
uccisione.
nome
ella fosse
tradizione
Barresi
Ferdinando,
re
nel
Beatrice
sospetto
è
parte
figlio. Di
problematica
di
sua
nel
far
accogliere
la
la
Eleonora
levarsi
sua
di
P uccisione
Battista
altra
dove
della
cognata,
che
figlidi
quale
e
del
dice
dica
i
ancóra, può
dichiari
la
Giovanni
Né
poteva
Pira
pur
ella
fratello
è la
cbe
cbe
tutti
e
Aldonza,
nemici
e
fosse
furono
codiae
di
meno
o
dice
egli
morte
senza
vivere
fa, e malgrado
che
Di
la
il suo
altro
più volte
la
madre,
uelFaccusare
morte
a
secondo
«
sia
considerare
dice
Piero,
Cola
giustizia per
non
una
Cola
per
dal
invocare
a
fatti
per
Senza
barone
Nicolò
ossia
nomi,
essi
attribuisce
Caruso
il nobile
matrimonio, poi.
di
dei
tempo
uccisori
muove
Antonio
Tuttavolta,
al
dina
tali
onde
regale scoperto
cbi, più
ucciso?
gli
figliodi
nudi
coinvolti, e
canto, Filippo
correzione
la
si
che
Eleonora
anche
fratelli
suoi
attendibile,risulta
sia
Piero
fosse
dei
altro
solo
un
cbe
ultimo,
è
nomi
Sanlapau)
(1).
Antonio
ella
figlii
suoi
Aldonza
{Donna
Militdlo
due
Eleonora
»
Da
Or
di
Signora
;
e
v' ha
Pietro), ossia
tre
morirono
La
44
salvarsi
ponsò egli
nel
di
porto
allora
Montecatini
piuttosto zio
quanto
in
Pirruccio,
a
confessò,
benché
la
adolescente
resistesse
e
sibi
quae
eorum,
inter
lescens
Ma
Fazello
della
morbo
da
catanese
La
Lumia
età, si
fortezza
nella
giorni
cadeva
ricevuto
la
in
in
(1) Fazelli
(2) Amico
(3) La
da
favore
De
Vito,
Lumia,
che
reg.
Behus
una
il 26
1532
cilia,
Siado-
interit
Dizionario
suo
che
Castellammare
di
lermo,
Pa-
di
Gioeni
«
Pirrucchio
E
(2).
«
lettera
novembre
VI
;
«
del
di
e
lori
ma-
chiusura
i suoi
di
Palermo
in Trapani
qui
recarsi
sinché
di
1532
»
214, edizione
Sicilia, voi.
232.
ebbe
giunge
Ag-
gione,
languiva pridiretta
Palermo
quell'anno,
157
non
lui,
Maurolico.
cita
al
Senato
III, pag.
di
grave
Barresi, fratello
fino
Ind., f.
topografico della
Siciliane, volume
»
volta
sua
a
terminava
fingendosi infermo,
Battista:
33
colà
e
da
grafico
topodi
egli
Barresi,
Blasco
«
»j
morì
»
Palermo;
Siculis, voi. Ili, pag.
Dizionario
Storie
Fazello
prigionia
Giovanni
per
Comunale,
sua
di
Battista
in
l'andata
della
risulta
suo
Pyr-
«
negaverit,
praereptus
fuga
sospetto. Dovendo
sospese
nota
egli
tota
in perpetua
castigo (dell'esilio)
Lumia
in
nuova
come
il
La
ugualmente
libero.
crimen
riferisce
alla
attesta
Castellammare
Aggiunge
».
nulla
del Castellammare
nel
forte
nel
Giovanni
a
mutava
di
il viceré
viceré
siccome
riporta che
di
e
finisce,
mirante
carcere
Amico,
provveduto
aver
parente,
suo
mandato
morbo
piti particolari
accoramento,
di
accusato
nel
morì
altro.
aggiunge
Sicilia,con
contratto
ma
actus, excruciatusque, nihil
Panormi
maritima
arce
non
e
Lumia,
efferente,quod solus, atque
Barresi
Battista
in
«
tello,
Mili-
(1).
».
Giovanni
di Palermo:
così
est
di
Sicilia,perché
regulos perduelliouis sibi obiectum
tot
dimissus
liber
laudibus
eum
fu
stesso
ogni tormento,
a
tutta
negasse,
lo
personaggi
confessus, tandem
opponebantur,
modicis
non
ac
di
tormentis
ruchius, così Fazello,omnibus
La
exilio
et
signore
scrive
rato.
carce-
e
preso
fuga,
Barresi
codesti
lode
attendeva
{capti max
alla
egli, posto
e
1' ammirazione
fra
e
che
questo,
fu
recava,
materno
di
che
nave
aiutato
storia
la
una
Battista
avolo
avunculns,
Santapau)
alP esilio
averlo
Oiovan
E
si
vi
mentre
per
e
materno.
di
mezzo
a
condjinnati
e
Fazello)
Pyrruchii
solo
presi
aggiunge
Ferdinando
fuga,
Però,
Augusta.
Furono
mulctati
la
con
Aldonza
(Donna
Militello
di
Signora
esistente
al
chivio
nell'Ar-
(3).
di
Catania
2°, alla
voce
1749-53.
Militello.
nel
Or
si capisce
uou
resi, se
altrove
fatti
nei
Spagna
Carlo
e
Y,
ma
Eimarrebbe
nelle
non
resi ? Fra
Siculis
la deca
mandato
ri-
fu
tr(5vato
congiuranti
contro
moti
primi
nei
di Carrera:
Lui
«
infeliceChe
città
Palermo,
felice
di
lia il titolo
che
del
Sanfìlippo,dello
del
le
1671.
costituire
maggiore.
ogni
quel che
di
Quando
riferiva
(1)
«
squartati,
Così
Lumia
scrive
ferro,
al
:
cadere
del
copiunale,
esposte
si
GÌ'
mura
».
sua
Fazello,
di
di
cosa
non
non
opera
essergli pervenuta;
locale, e
luoghi
quelle magnanime
è
del
teschi
i mozzi
dello
e
munque,
co-
e
notizia
sua
ha
possibile che
ossa
ì
loro
in
qui
detto
per
teste
crudo
cita
che
due
e,
Messina,
a
ciò
in
chiusi
secoli
«
e
mezzo
nere
cer-
perfino
Milazzo,
ad
colà
La
E
gabbie
durarono
Maukolico,
avvenne
e
Palermo.
spettacolo,
Fazello,
hodie
decapitati,
cioè,
Palermo,
etiara
etc.
i nobili
supplizio,
Steri, evo,
E
e
delle
viaggetto
Fazello
Ma
impiccati
secolo».
diciottesimo
Vìllabianca.
exemplar
tutto
luogo,
della
parte
doveva
individui
questo
spedirono
alle
ancóra
lesse
suo
a
regiae Panoriiiitanae,
verticem
sepelliti nei
appesi
vennero
saeverioris
«
cominciò
non
fatto, l'opera
quel
non
feci
che
volta
prima
scriveva
e
il Caruso
Barresi
tradizione
ad
Patti, ahsque capite, per
di
la
parte altrove.
Fazello.
stati
erano
la
molta
affixa
Lateriiis
licet».
volume,
egli
in
come
scrisse
egli
1658,
del
del palazzo
alto
Caruso
Filippo
Rebus
Cammarata,
pubblicata
è che
del
e
nelP
nel
il rilievo
valga
Bar-
ratore,
degl'Impe-
teste
gabbia
1570.
pensare
Aldonza
il terzo
caso
tempo
si può
le
di
fu
opera
nel
mostra
De
opera
conte
del
in
militellane
piti ancóra
il fatto
sua
j egli morì
cronache
sue
Or
Ma
1558
detta
e
sua
ancóra
Spatafora,
Cefalà, appese
antichissimo,
la
scrisse
vide
egli
chiama
parla in piti luoghi dei
quando
1555;
di
(1);
nel
scrivere
Fazello.
signor
Palermo
Palermo
il
è
ha
quale
perché questi
Militello
predicatore
il
Filippo Caruso,
Fazello
contro
seconda
il
e
che
», mentre
Fazello
1535
è
invettiva
fra
di
reale
e
è
quale
Bar-
abbiamo
non
i versi
Alla
45
punito,
era
vedemmo,
!
come
oppìdum
Tomaso
Leofanto,
in
La
».
Battista
successivi
come
immensa
doglia
Giovanni
Barresi,
dei
e
storici
tentata
capiscono pertanto
si
una
receiis
«
conoscerne
nel
del
solo,
chiedere:
a
cronache
sue
Militello
e
bensì
ahi
fuga
nome,
Squarcialupo
E
cui
documenti
feiix.
Urbs
a
suo
vogliono gli altri
nomar
la
per
ai
contro
peua
di
condusse,
sventura
il
se
il Moncada.
contro
tradizione
questa
Gioeni,
^^irrucliio
assolto, e
in
dalla
passaggio
suo
la
di
fino
in-
naca
Cro-
iustitiae
poi
tero
stet-
La
46
Militello
di
Signora
Sanlapau)
Aldonza
(Donna
*
allo
Quanto
nello
atti
dì
detto
Stato
Antonio
canto
in
data
questa
Battista
languiva prigione
ancor
successe
nella
morte
in
pili lontano
si parla
cui
Barresi,
Caruso
cui
E
il
essere
questi,
avere
dalle
(1) Pietro
delle
il
Chiese
e
figure
antico
più
suo
esistente
nella
Santa
Maria
di
Concezione)
vi
sono
fu
portata
non
ha
E
è
Biblioteca
della
un
dal
quadro
sudetto
secondo
niente
della
sono
fu
e
di
:
«
nella
Natività
di
di
sua
scrive
da
bianchezza
citato
già
:
«
Dentro
quel
e
della
la
Paese;
lucidezza
sua
Chiesa
è
indizi
vette
do-
quel-
su
Nella
opera
jBeZa^ioNe
sua
secondo
Natale
dì
un
si
nel
Fiandra
della
nel
muro,
quale
quest'
:
sia
quantunque
è
dice
Chiesa
della
(della Madonna
di
e
Sicilia.
in
ritenuta
ove
ingastato
creta
Barresi
di
parlando
Cappella
Cristo
magistralmente
Battista
Palermo
a
del
narrazione
fermo
che
ivi, Carkera,
stessa
Dorotea
opera.
Milifello,
mandato
famosa
altri
che
quest'
poiché
Militello, tornando
in
(1),
in
Collegio Nuovo,
frammento
stesso
Natività
ruso
pel Ca-
ciò
e
era
Barresi,
mi
Qui
non
Antonio
da
portato
si occupa
1608,
della
Giov.
Battista.
Vergine che
Stella, dice
anche
Lumia,
Giovanni
indissolubile
nodo
1524.
La
famiglie
(re
sognerebb
bi-
questi
della
delle
Ma
anche
la
sposò
Sono
Antonio
Aldonza,
ad
tonio,
An-
nel
da
che
culminante
narra,
della
figure esposte
perduto
Militello, Carreea
del
di
anni.
4
1528,
padre.
mentre
sì vicina
un
il
forse
sembra
clie
tale
morisse
ma
agli
nel
Palermo,
*? O
medesimo,
volte
B.
scritto, del
diverse
nel
della
padre,
Giovanni
Cappella
CARUicuAdue
del
in
il Caruso
come
la
Fiandre,
di
di
che
1524
aggiunge
espressa
1532
epoca
annodate
periodo
di
nel
relazione
Caruso
periodo
Senato
punto
Breve
la
vicino, pel
più
al
dopo
periodo
1' inventario
«
Messina
Battista
Vincenzo,
giunge
Branciforte
e
in
E
anni
4
ciò
clie
riimrta che
quella
il
essere
seguì
stesso, ossia
Santapau
1'
si
Amico
tutto
a
Battista
cui
Carlo,
con
fondo
dovette
Giovanni
di
seguì
in
E
carcere.
alia
in
questo
petizione del
baronia
morì
morì
con
cui, giusta
la
».
Giovanni
che
secondo
ancor
Vito
suo
autori
concedere
Militello
ruso,
Ca-
Militello
indizione
13^
Speciale,
Speciale,
i due
si accorda
come
in
Augusta
Caterina
sposò
pur
E
Da
d'accordo
dunque
di
settenibre
12
a
di
barone
])rimoj^enito,dice
suo
sposò Caterina
che
quivi sepolto.
che
2°
Filippo
canto, che
Barresi
Battista
fatto
fu
Giovanni
notar
Antonio,
fu
e
Giovanni
eredità
della
rilevare, d'altro
da
è
a
clie
riferito
successe
date,
opera
antica,
».
perduta
(di Santa
Storia
o
Maria
Notizia
«
di
situata
nel
Della
di
Luca
se
trattasi
passaggio
dalla
Eobbia
della
suo
di
del
nota
fuori
Oarrera,
cioè
parola
tal
Ma
presunzione.
che
forse
in
d^
Firenze
punto
ritorno
quel
fuor
basso
vi
gnore,
è
della
(o è da
e
benché
rarità
sia
di
opera
Sulla
(1)
Patti
TO
data
Natività
in
opere
morto
nel
1482
;' ma
1525), che, alla
trasmise
5
a
piìi valente
terra
monumentale
che
alla
può
mezzo
come
il 1529
architettonica
deca
seconda
del
tempo
un
Si...
eseguiva
è
compimento
1618,
altra
sia
all' antica
e
dopo
notizia
la
ora
Città
di
a
si scorge
1'
che
la
il terremoto
autore
del
migliore
ed
il Salmon
e
ricordo
di
chiesa
di
1693
sconosciuto
sito
però
si
tale
dopo
Santa
che
Maria
fu
legge
ridotta
(?) nella
a
induce
Ciò
(oggi
di
causa
«
:
detta
la
quella
nobile
Descrizione
di
A
«
Vetere.
Su
che
fu
simmetria
Sicilia
1' opera
non
Maestro
(la data
la
lica
maio-
aggiungo
Vetere)
rovina,
universale
chiesa
che
la
detta
trocento
Quat-
Io
1506
di
dicatagli,
in-
me
del
che
credere
stica
pla-
parte la
da
fine
nel
».
anno
della
portale che
a
abilità
bassorilievi
Caruso
Fagone
Pietro
D.
il
fu
battesimali, ampii
la
il bel
volta
sua
dell'
segue
Maria
S.
(1435-
il campo
E
parte
che
iniziò
del
la
Robbia,
a
presente
tener
di
architrave).
chiesa
da
Maria
Andrea
riportata dalla
Chiesa
Chiesa,
in
quella
a
è
Cinquecento),
collocata
stata
incendio
un
sotto
».
dev'essere
commissione
per
scritta
(allude
osservo
ed
vità
Nati-
farà
crescere
volte
decorazione
della
valore
alle
bella
Giovanni,
c^J
in
egli
S.
che
bottega,
altari, fonti
invadendo
Sciu-
della
Luca,
coraggio
prendere
gruppi, costruì
invetriata,
di
Solo
«
:
la
di
Luca
di
Ambrogio,
Aggiunge
in
sopra
della
capo
a
sia
nipote
Mattia,
».
suo
che
Gio».
Ed
fa
la
per
certamente
e
pastato
im-
Salvatore
a
Chiesa
guide
del
essere
cominciò
il
diverse
crede
Luca,
precisi siili' origine della
dati
die, dopo
in
divenne
Luca,
della
destra
Si-,
bianchezza
anni
parecchi
Nostro
come
Catania.
di
di
il sudetto
e
notizie
scavi
e
a
non
bene
quanto
per
robbiana
nel
che
potrebbe
avere
apparteneva
Antonio
del
nelle
cotta
ed
che
arte
indicata
di
robbiana
in
fregi, sempre
tradizione,
altare
lucidezza
tempi
piccole statue,
1' artificio
per
ricamente
gene-
chiamata,
così
molte
con
chiesto
ammirato
ultimo
rappresentazioni
con
Ho
«
:
muro
Cristo
è
cappella
sua
monumenti
ai
di
stra
no-
semplice
Fiandre, e piìi
portò di Fiandra
la
perduto
dei
scrive
circa
morì
tecnica, la scuola
più grandi
ha
figli,Girolamo,
e
La
pregio.
di
quistatala
ac-
la
resto
bensì
Natività
la
perciò
qui si parla, ho
sulF
«
morte
di
e
Aggiunge
».
della
Cappella
la
con
portasse,
nettamente
così
cui
Trovasi
d' arte
Del
cotta, nondimeno
tempo
mi
esistente
d' Italia.
?) nel
ispettore
Militello.
delle
ho
di
1922
gennaio
robbiana
d'
quel
benemerito
16
Stella
da
la
dalle
il Bar-
disaccordo
Fiandre
qui incastrato
riguardevole
è
Battista, né
van
creta
in
clie
dalle
richiama
Natività,
essa
leggere anche
bellezza
e
di
intendere
storico,
47
(1). Ora, appunto
pur
Barresi
paese,
») nella
terra
quadro
un
del
tal
da
altrove
o
scuola
storici
solo,
lia valore
non
il parlarsi di
nel
Italia,ma
documenti
e
sarebbe
non
egli tornando
in
ai
famìglia
sua
robbiana,
opera
1' acquistasse
resi
o
tradizione
subì
come
trasportata
e
rapporta
in
vaghezza
».
La
48
Carlo
fu
che
V,
cioè
nel
mai
si sarebbe
barone
151G,
Santa
e
Duucia:
di
quell' imperatore
e
stesso, d'altro
cauto, parlando
della
detta
di
cerunt
dell' Ave
là
luogo..E
di
dominabatur
Barberi
l'anno
1515
che
Giambattista
barone
della
Convento
(di S. Domenico)
E
data
questa
cipio
del
del
breve
nell'
«
da
1524
è
dominio
terra
fé'
farsi
nella
quella
di
codesto
Ioaunes
Battista
Baptista
Petrus
et
fe-
me
trodotti
in-
signore
Barresi
Barresi
figlio
rendita
della
dell' Annunciata
Chiesa
le
furono
Antonio
ci è apparsa
clie
figlio
1521,
Turturici
donazione
stessa
la
Battista
Domenicaui
1524
anno
Mili-
il millesimo
e
fllii de
da- Giov.
in
grande, dopo
D.
i Padri
che
Giov.
Keti, Magistri
et
pater
dice
aggiunge
Yallis
Chiesa
della
Stella,
campana
ecc.,
un
per
comiuciamento
di
Doctor
Militelli
Carrera
(in Militello)
la
esse,
fabbrica
ebbe
signoria
Come
Sicilia?
della
1514,
gratta piena
Terrae
in
Più
»,
nella
«
in
di
re
Fiandre
dimorarvi.
a
epoca
riporta che
Laurentius
et
il
nelle
viaggio
un
che
dopo
Maria
quo
Dominus
Fridericus
Anzi
)".
e
da
sa
fu
e
essa,
tempore
Barresius
si
non
clie, in tempo
Pietro
«
di
Fiandre,
latine
parole
continuò
dopo
tempo
Santapau)
si trovava
mentre
di
parlato
sapere
Antonio
Aldonza
{Donna
regno
alcun
per
maggiore
porta
del
al
assunto
Maria
tello,fa
di
Mililello
siciliano,prima
Carrera
di
di
Signora
al
»
il
per
(1).
i"rin-
Antonio.
*
Quanto
rilievi
e
nestà
di
da
mezzo,
della
vittima
farci
dubitare
la
degli
e
degna
vita.
molto
E
altri
in
figlitidi
fedeltà
la lode
letterati
si
signora
ora
la
Militello
un
di
il seguente
(X) CarkkrA;
è
rilievo
II
corte,
in
e
lontano
che
frammento
ed
Ferrara
la
dal
piacemi
della
Notizia
valse
eccelsa
dell'
mitigare
la
la storia
ultima
aggiungere.
di Militello,
Ossia,
stessa
Ariosto
di buona
pur
parte
comune
storia
tradizione
nella
della
insigne storico
il
o-
fama
sua
noto
che
1'
contro
pura
e
questi
quattro
di Ludovico
la fama
nell'
parola
vorrà
VI,
poco
la
e
vasto
Poco
Aldonza?
sua
acquistò
Ké
più
campo
cavalleresca
della
ragione
leggenda,
Alessandro
papa
la documentazione
onorano.
della
che
meglio
alcuna
re,
di
dedicato,
va
dopo
ora,
di
dispacci
Se
della
quella Lucrezia
e
di
le
punto
Sorgerà dunque
innocente?
riabilitare
ultimo
un
alcuni
Signora
vuol
a
Aldonza,
impressioni.
e
secoli
ad
severo
avvenne
sua
tedesco
dizio
giuche
nel
V anima
sdegnosa
medesimo
padre
offri vaia,
e
sorboli
correre
Barbi
duca
di
ne
che
nostra
che
del
(zii,cioè
altri,e
casa
Valentino,
tornando
ad
la
popolo,
Vincenzo
di
storia, la
cbe
elementi
tre
Cortebianoa,
di
Cortehianca.
nell'autunno
della
piissima
coniux
eresse
nella
esiste
di
cbe
Antonio
di
d'AWonza
fu
fu
essa
udito
del
e
un
Segreto
dissimulato
il sentimento
i versi
seguenti
nobile
popolare
Ma
Signora,
e
la
dalla
mano
E
Ma,
della
la
re
cbe
i lai
il
di
i
in
del
Segreto
rispettose
l'Autore
Scriviamo
ecc.
cui
fu
sul
ottimo
ciglio
ebe
tora
tut-
fu
fu
Vincenzo
dre
ma-
del
colta
ac-
tale,
Na-
(o cipresso)
segreti
amori
L'
proteste.
la
la
Leonora,
tu
i
ed
il barbaro
invano
tradizione, di
Ob
E
cipresso
Militello,vi
Società
«
segreti amori.
non
II
villa
degli uccisori
punizione
invincibile, e
nella
cbe
Stella,e
nella
prof.
patria della
stanca
le danze
di
unanime
Storia
sorge
suonava:
Ricordi,
storico
il monumento
Barresi
al
verso
anziché
:
altro
"da calendare:
cbe
cipresso
quando, specie
popolare
i creduti
dicendo
pugnali
non
intitolata
dedicò,
Maria
Santa
coro
un
il
cbe
di
Casagrandi, divulgata
Ma
entusiasmo.
con
ai
ospite in Militello
mi
Blasco
cbiese
e
del
siau
Società
cbe
piantato
di
Pietro,
L' ode
figlioNicolò.
ode,
a
Cbiesa
Sforza,
maritata.
già
il venerando
mio
quale
un'
fosse
de
uno
Caterina
stata
1920
della
presidente
villa
cum
l'incapacità coniugale,
qui reputo
del
Imiiginava egli
pili alto
et
i^arola regia.
stessa
compose
moglie
una
sfuggito
insomma
essere
il Moro
Giovanni
era
Ki-
prefati Si gg.
ttiore
a
papa
il santo
Ludovico
e
stessa, era
di
lì
il marito
Lucrezia
E
non
Orientale, onorandomi
di
di
colei
aver
Cristoforo
a
che
Sforza
pretestandone
se
allora
credere
cum
Lucrezia
papa,
Lucrezia,
a
dormito
di
49
inimicarsi
persuadere
a
il matrimonio.
Casagrandi
Sicilia
con
il
onde
scrisse
Ascanio
marito
ricusò
pertanto
posso
mai
anni
opera
Aldonza,
Ricordo
feriva
a
annullato
aveva
rimproverava
non
tri
(1). Questo
»
non
bavessino
avesse
Ella
storici
partito d'Italia; il
gran
temè
perdita.
«et
Sforza
più
non
il cardinale
me
miracolo,
per
Caterina
e
servitore:
Milano)
il
documenti
ai
Caterina
era
papa
sicura
a
fedel
suo
miei
de
di
tradizione
di
grande
e
figlia
e
nuora,
per
dalla
passaggio
suo
modificò
afforzava
»,
ode
bito
su-
il concetto
Bella
supplicio
nocente
in-
il sentimento
dunque
interprete
e
glitore
racco-
Filippo Caruso.
(1) PiKU
Desiderio
Pasolini,
Caterina
Sforza, Roma
1893, voi.
2*, pag.
22,
La
..(I
Ed
storia.
La
contemporaneo,
alla
e
di
poteva
sapere^
e
al
pura
benemerito
Aldonza,
udire
Sono
vere,
scri-
suo
s' indebolisc
l'invocato
del-
stessa
voce
Oarrera,
quanto
per
Aldonza,
Immacolata
Ximen
Lop
uel
Durrea,
di
governo
Si
di
tratta
insigne
Sicilia,dati
salvare
onestà
più grande
i
impressionanti
veramente
viceré
della
nel
non
Idillio.
suo
1473.
agosto
Pietro
la
egli,
citazione
la
ma
sventurata
personaggio
di
anch'
che
a
misera
la
onorare
possa
gentildonna.
una
Il
viceré
commette
del
Procuratore
di
de
baruni
sub
dari
gleri».
Deve
sevizie
del
dispaccio
dal
vi
grazia
del
loro
arrivò
in
E
dispaccio
Aldonza,
molti
e
delle
tortura
e
in
carcere
fama
ne
lava
vo-
si armavano,
vano
ave-
sventurata
dalle
la
avvenuto
si voleva
dissidio,e
Carrera
e
baronale
fi^li,
così
continua:
«
La
quali
putiri digiati couduchiri
vostru
(1) Pietro
Segreto
il
togliere
la
mu-
poi nel
cenno
posta
e
sua
collera
carcerazione
e, mentre
ancóra
honorum
contradictioni,
è
stata
dictu
lu
et
della
torturata,
era
magnifico
Sautapau
onde
«
essere
i^er
nulla
fase
ronia
ba-
e
se
prevenire.
che
non
Ma
si
non
tempo.
il
iu
vuta
forse
sovrano
lu
et
de
le parole
saputo,
terra
baronie
quella
a
stata
l'avevano
scoppiato
diete
prima
doveva
era
essiri
obstaculo
una
con
non
il rescritto
O
a
nella
regia requediri
Aldonza
moglie,
Aldonza
».
marito.
fosse
la
Barresi
ancóra
forse
provocato
unghie
sentiriti
parte
madona
riferirsi
al
forse,i parenti
j
nudi
digiati ex
magnifica
contro
moglie
marito,
fra
la
Barresi
vostra
«
—
conferendosi
publicacionis
et
tale ordino
di
magnifico Mirabella, milite,e
digia incontinenti, senza
consignari
et
della
vite
al
Sicilia,che,
barunia,
pena
ki
omnium,
di
altrove,
o
dieta
la
comanda
e
regno
Militello
baruni
di
nel
del
spiravi l'aria
e
la
Santaììau)
al Caruso
(l)j
che
regio.
re, ossia
dì
ultimo
Palermo
scrive
compianto
e
anteriore
possiamo
non
il verbo
del
dispacci
niilitelhuio
innocente
gio
sen
finalmente
E
due
ritenne
del
Oarrera
indiscutibile
è
Ebbene,
Aldonza
deferisce
questi
finché
merito
(Donna
secolo
mezzo
autorità
cui
nel
Pietro
qui
è
ina
Militello
di
ISignora
nacque
nel
mori
nel
1639,
nel
Filippo
1647.
e
scriveva
Caruso
ancora
secolo
un
nacque
nel
Aldonza)
quilli piti houesti
cum
1573, ossia
(madona
1671
nel
;
esatto
1593,
ebbe
dopo
fu
modi
la
egli
quattro
ha-
morte
stesso
mogli
e
(li
San
Heuedetto
P
fu
die
ciò
have
would
cui
la
e
re
torto
a
dove
luogo
ma
essa
aragonese
pensiamo
nel
nella
parli
e
saiuta
Militello
di
/Signora
La
.')!'
così
avrebbe
clic
heen,
il
ancor
vecchio
Immacolata
città
cliìarissinia
ragioni
soltanto
Giovanni,
il
la
al
dovuto
di
invece
e
'pura
what
not
nell'
al
del
he
idillio
sen
di
Pietro
hut
le
ciò
clic
what
he
parole
Oarrera
gio.
Giuseppe
cioè
non
icas,
incidersi
noi
e
tomba,
scrive
Majorana
vicini,
av-
neva
dispo-
Urrea;
sua
si
Byron,
V
nessuno
Così
De
sulla
e
e
moiiaclie.
viceré
il
possono
Loddiero
Catania,
uccise,
dire
ISanatiìau)
le
lui
essere,
oggi
di
con
per
e
Banesi
spesso,
Aldonza
{Donna
con
:
topografìadi Catania
La
le
e
Il
sagfgio topografico
rarissima
notizia,
ricerche
quelle
che,
stri
secentisti,
Ma
questo
della
che
riguarda
due
nei
primi
abitarono
che
Le
sporadiche
tali
detto,
loro
del
desidera
si
dal
Cominciando
il
Colini, (1)
Italia
in
tal
strumenti
dovuti
Son
preistorico
che
presenta
di recente
sulla
Cafici
(Xll)
scorsa
delle
altre
nelTolnme
in
Società
Catania.
Lo
comunicazioni
degli
Atti
in
Cafici
in
fil
«
«
oggetto
il
per
si
nelle
Bull,
Congresso
di
Drepanura
ne
Paletnol.
»
1
delle
fase.
»
(1921)
pag.
nuti
rinve-
l'appunto
di
cata-
isolato
getto
og-
interessantissimo
e
che
pubblicato
fu
dimensioni
colossali,
si potesse
dell'A.
ScienTSe
solo
1896
siciliano
tenutasi
nelPiiltitna
nella
considerando
per
r.agioni
36
e
sgg.
vera
prima-
che,
di
magrissimo
un
1892-1896.
"3-4
foro
l'ipotesi che
Sezioni,
dato
nel
con
questo
a
qui integralmente
verrà
un
piiì volte
come
commiicazione
singole
indigene
quasi
come
per
di
espresse
progresso
lenistica
el-
quest'ultimo
esemplare
categoria
una
ed
greca
costituire
pezzo
mazzuolo
pubblica
tenute
del
secondo
di
romana
parzialmente,
cui,
solo
che
autore
in
martelli
prima
martello
un
e
un
detta
la
con
altri
Calcidesi.
ricorderemo
era
un
il detto
articolo
della
(1) Colini
(2)
(2):
destinazione
(*) Il presente
riunione
aggiungesse
affinità
delle
dal
cui
si
non
tuttora
città
almeno
esemplare
anni
molti
ben
rifacimento.
mazzuoli
citare
di
no-'
dei
al XIX.
genti
dei
di
di
tenere
città
dalle
può
qualche
enumera,
della
rispondere,
preellenico
di
di
che
della
dell'Holm
questo
passare
il torto
avvenute
scoperte
completo
un
e
XVI
dell'avvento
opuscolo
occasione
secolo
occupate
esposizione
elenco
un
ebbe
di
genere
nese.
dando
dal
topografia
di
ordinata
periodo
metodo
monumenti
località
modo
ormai
di
dell'estensione
casuali
citato
errori
legittimo impostarsi
prima
spesso
forse
la
e
aggiornamento
fu
e
è
della
delle
regione
danno
quesiti
vita,
quello
questa
cinquantennio
a
di
secoli
infine
e
diversi
quello
come
gravi
salvo
compendio
recente
gli altri, ha
imperiale; sicché
problemi
importanti
antica,
più
ininterrotte
dei
cronologia
l'età
i
fra
che,
il
che
proceduto
avevano
cinquantennio
Cafcaniii
sa
attraverso
pure
compendio
conto
poco
dell'Holm
rappresenta
non
*
dell' ultimo
scoperte
antica
come
economia,
riassunto.
èé
trattino
(li un'ascia
del r età
neolitica
simbolica
Sorvolando
problema
sul
assodare
pervenire
sulla
simbolica
espresso
cronologica
alla
Quanto
siderando
origine
etnea
la
pensare
Quanto
alla
luogo
di
della
nord,
intorno
etnee
abitò
rinvenuti
grandi
al
della
villaggio della
ebuUizioni
laviche
in
e
loro
(2) dovremo
siano
proposito
(1) A
di
(2) V.
di
«
Cannitello
Not.
d.
al
a
del
culto
dell'ascia
di
e
cui
»
1898
si ricordi
1907
sicure
p.
al
53
e
2'^
gini
inda-
più
a
falde
estreme
di
vasi
gallerie prodotte
da
dei
di
che
a
nel
delle
Siculi
2°
periodo
Cozzo
del
delle
colline
queste,
cui
siculo.
alle
vita
e
tano,
Panmediatamente
im-
meno
forse
fittili pure
corna
traccio
periodo
sgg.
la
punto
da
pure
sulle
della
quello
ziosa
pre-
cui
questo
parte
e
del
chilometri
e, fra
trovate
ancli'esso
e
in
nuclei
di
i frammenti
che
costiere
attuale
furono
appartenente
Scavi
Bosco,
bardi)
lom-
diventa
e
su
quelle popolazioni
città
alla
laghi
indicazione
Catania,
pochi
Plemmirio
riamente
necessa-
bronzo.
del
lunghe
popolazioni
certa
attraverso
dei
siccome,
coeve
ricollegarsii piccoli
egeo-micenea
origine
villaggio
da
del
nelle
e
che
supporre
soprastanti
antiche
Barriera
Thapsos,
a
E
di
Sicilia,riterremo
cenno
che
dimostrarono
parte delle
sedi
alcun
risulta
capanne
poi,
vaga
di
semitrogloditica
popolazione
in
pur
Greci.
dei
venuta
di
la
al
bra
(originario,sem-
genti antichissime
fatto
aveva
sia
abitatori
ovest
di
presenza
non
i fondi
tra
le
la
sud
tempo
dell'età
avanzata
topografica
cinquantennio,
una
Castelluccio
ebbero
giungesse
il suburbio
è
donde
Centrale
gli
insieme
più sicuri,con-jB
strumento
penisola
questione
dell'ultimo
di
tipo
questo
all'epoca piiì
prima
costa
la que-
materiale
certo
un
della
ellenica
storiografia
cbe
fra
attesta
esaminare
assai
del
natura
in Italia
rinvenimento,
perchè
indici
passato
capo
logico
la
per
dell' Europa
o
sarebbe
di
proprio
rinvenuti
cocci
stati
ammettere
perchè
dall'altro
sia
i)ezzo
Scandinavia
potuto
dell'ascia
culto
sembra
da
restano
dei
mancanza
sarebbero
dovendo
e
Svizzera,
in
che
e
cbe
sognerebbe
bi-
quale
sia
centro
questo
strumento
al
intorno
qual
Sicilia
(1)
fine
topografica.
prima,
trascorso
della
la
il detto
che
di
settentrionale
e
mazzuolo
colossale
della
tipo
un
con
dell'Italia
popolazioni
/"stione
orientale
costa
da
e
la
bronzo.
destinazione,
modo
qual
indicò
cronologia
dell' ettY del
della
in
se,
cui
[)cu- la
e
il principio
o
antica
topografiadi Catania
La
dal
Mosso
nel
di
terreuo
Catania
di
avanzi
orti
del
mare
che
(sebbene
ciò
debba
assorbiti
o
indizio
essere
da
essi
lievi
rale
natu-
dimostrato
primi
da
sino
tennero
dai
zioni
eleva-
quel porto
ancora
il monte
verso
sulle
luugi
uou
periodo) probabilmente
cacciati
55
cinquantennio
primo
prossimità
4°
e
il
apparso
iu
del
3°
del
furono
non
è
religioDe
cui
della
uìtimo
scoperte àeW
le
e
che
a
coloni
greci
sopravvenienti.
in
Se
P
ad
argomentare
Holm,
nome
nel
secolo
la
presenza
1' Amico
XYIII
V
affermarono
Patti
ogni
e, in
materiale,si
prova
dal
carattere
dei
Siculi
unicamente
Catana
di
del
di
mancanza
epoca
né
noi
a
della
piìi vicina,
di
ruderi
preistoriciproprio
del
primo
intorno
esistenza
fenicio
né
greco
suolo
sul
tato
limi-
era
città
già
Sciuto-
lo
nel
cuore
dell' abitato.
Delle
origine
scoperti in ipsa principis templi
sicana
intorno
l)alà Gemelli
collocati
a
ben
18
di
metri
dello
in
rivestito
dal
a)
di
base
alla
Questo
materiale-
stesso
grossi
detto
nella
e
est,
di
via
limitata
da
sud
da
retto
certa
una
da
ovest
superfìcie
una
a
poi piegare
angolo
ad
ma
città.
più antiche
per
ad
un
Zap-
grossi massi
lave
'dd .emplecton^ ad
seguita
di
di*
una
grossi
iu
muro
di
calce
lavici.
ortostati
fu
ad
via
della
delle
detta
del
diviso
così
e
cronologicamente
segnato
as-
autore.
calcarea
V opera
secondo
muraglia
una
malta
e
ruderi
di
complesso
di
fiancheggiata
fabbrica
notizie
le
una
Fasse
parte
larga platea di pietra vulcanica
lastroni
su
pretesa
il conto
di tre filari sovrapposti
poggianti
di
(1) terremo
meridionale
parte
complesso
lunghezza
un'altra
stanza, da
in
loro
nel
formando
sud
e
secco
seguivano
regione
nella
composta
a
area
ruderi
scoperti nel 1896
antica»
dire
a
costruzione
Una
della
(2), vale
ai
esaminate
meglio
di arte
«avanzi
agli
tufacei
invece
Vanno
meritano.
che
indicazioni
vaghe
la
e
porzione
di
lavico
selciato
alla
zione
popola-
preellenica
b) l'opera
e)
il
d)
una
malta
in
in
muro
soglia
ai
(1) Amico
(2) SciUTO
tempi
Cat.
Patti
calce
in
e
ad
emplecton
all'epoca
all'epoca
greca
romana
pietra vulcanica
sormontava
cbe
il muretto
medioevali.
illuatr.
Jvanzi
III.
di
125.
arte
antica
etc.
in
Arch.
Stor.
Sicil.
1896.
ridionale
me-
So
topografiadi
La
ili
sicana
origine
che
schizzo
di
serbi
ne
dello
descrizione
particolareggiata
critica
tradizione
La
osservò
costruzioni
il Pace
(1)
trovate
dai
conosciamo
poco
Siculi, anche
dei
abbastanza
sono
di
trattare
della
un'opera
roi"era,anziché
tarda,
gli indigeni
greca,
Adernò
di
pressi
sino
scendere
che
Xibilia
di
cavate
la
greche
Sicilia
sul
monte
i
e
quest'
a
cui,
di
nelle
con
maggiore
dei
pezzi (diligenza proveniente
e
in
parte
lasciarono
della
città
dalla
maggiore
gli esempi
e
nei
adottata
(1) Pace
(2)
SciUTO
persino
Arie
lo
quali troviamo
(calcare tufaceo),la
è
che
ed
Patti
medesima
1' identica
artisti
ji. 1.
O.
iì. 6.
c.
del
esempi
perchè
con
acquisita
Sciuto
dimensione
tectonica
torri
alle
nei
dobbiamo
se
dubitare
di opere
che,
sia
pure
più rigore nel taglio
della
costruzione
di
progresso
ricorda
(2)
in
tempo),
altri
lo stesso
(costruzione
dei
più
Mendolito
Greci
impiegato proprio
tecnica
un'epoca
imitazione
genere
in
del-
più
dovremmo
Greci, di quei
culi
Si-
che
con
Ma
anziché
Pan-
si possa
della
del
non
e
di
periodo
ad
Bubbonìa.
in
e
cronologia
2o
ruderi
egei,
chiamare
alla
mura
in parte dal
stesso
modelli
nostro
caso
ben
tiva
costrut-
analctoron
influenze
le
commessure
abilità
di
grandi
oi)ere
abilità
le fortificazioni
Zappala^
opera
alternanza
le
monte
Via
di
sia addirittura
quei
sotto
so
di
me
co-
—
di
tali
semmai
costieri
Finocchito,
non
nel
e, quanto
costruivano
epoca
di
delP
opere
vedere
questi
occorrerà
nuclei
palazzi del
costruzione
detta
non
di
qualche
delle
ricordi
isola, ma
assegnare
in
cioè
quell'epoca
a
confusi
che
Sicani
quei
dei
megalitica
chiama
a
si debbono
V imitazione
assoluta
via
cui
ricordando
preellenica, ma
pensare
o
sulla
che
vero,
gli esempii
rivelano
ricordavamo, preferiremo
sopra
che
costruzione
lo Scinto
quelli che
néìV
Tuttavia
in
basandosi
ma
ricordi!,è
in
»
giunti
quando
escluderemo
non
ellenica
invece
mediocri.
particolare quello
talica
Greci
giustezza
io credo
diede
ne
probabilmente
-^
della
qualsiasi
conclusioni.
dedaliche
«
sappiamo
e
egli
sue
storiografica
siciliane
architettoniche
Patti,
ti.
seguen-
di
mancanza
giudicare
Scinto
che
alle
muoversi
possa
difficile
è
memoria
nia
satur-
arx
un
nel!' epoche
la
e
I
di
resto
estesa
avanzi
questi
degli apprezzamenti
meno
P antico
stata
raft'orzjita ed
poi
distruzione
la
Data
sarebbe
la costruzione
Tutta
antica
Catania
blocchi.
a
secco)
ci
punti
materiale
e
talora
le scoperte deW
e
E
così
un^
Scinto
dubito
pure
secentisti
(1). Ohe
il genere
di costruzione
un'arcaica
dobbiamo
questa
terreno.
Contemporanea
di
lastroni
la
mentre
sua
costituiva
alle
mura
di
del hi
lato
V avanzo
poteva
ad
Quanto
che
da
foci
dell' Amenano
in
che
Plutarco
fortificazioni
queste
Infine
secolo
VI
della
città
cui
la
la
è confermata
rinvenuta
nero
in
punto
del
ho
non
vicinanza
da
ad
est
capo
nel
in
quel
proprio
che
delle
da
metteva
si
certo
comi)u-
isolati
tratto
ho
non
che
cronologia
di
presenza
anche
molti
non
sulhi
fortificazioni
torri
riguarda
epoca
questo
ultimo
come
mare,
quali
periodo
ricordare
appoggiavano
a
(2).
porto
che
di
il
in
ovest.
Garibaldi
Corso
13
sulle
del
ciò
per
in
lato
suo
fatte
i ruderi
Scinto
nel
le
tra
in
mura
necessità
si gettava
esso
di
scorrendo
la
dal
dello
dell'attuale
direzione
cui
notizia
punto
di
opportunità
piccolo porto, donde
punto
strada
la
appoggiata
esempio
modifiche
e
rea
calca-
modifiche
ad
giata
carreg-
costruzione
e
posteriori,anche
ripetere le considerazioni
nella
ovest
età
però ad
all'
poi
aggiunte
del
tensurae,
di
quadrata
torre
militare, quale
quelli conterminanti
e
alla
che
natura
larga
evidenti
aderente
qualche
dovuta
attività
intensa
lato
di
esser
riferendoli
est
dal
di
la
di
parte
muraglia
alla
o
per
occupava,
una
riterremo
traccie
con
spedizione ateniese, aggiunte
teremmo,
la
lisci
metri
10
forse
e
epoche
di
strategiche
certo
essa
grande
una
muraglia
questa
a
clie
è
riconoscervi
di
i nostri
quale abusarono
località
a
necessità
a
poligonali
platea
la
per
limitarci
forma
doveva
e
dallo
illustrati
fortificazione
di
città,il gomito
della
cinta
del
un'opera
poderosa
avanzi
negli
diodoreo
di
si tratti
probabilmente
ma
ricordo
57
cinquantennio
riconoscere
nel
saturnia^
arx
ultimo
anni
nello
mi
non
coloni
bella
dalla
fa
io
allontanerei
Greci
anfora
in
attica
quartiere
stesso
questo
a
do
fonrizzo
Indi-
(3).
DelF
estensione
nulla
lato
sappiamo
settentrionale
(1) SnlP
A.
S.
S.
O.
arx
1909
(2) Plutauc.
(3)
V
G.
E.
del
e
finora, se
gli
Saturnia
avanzi
di
fase.
Nic.
15-16.
in
II
Roem,
e
III
276
erano
presso
osservazioni
del
sgg.
Mittheilungen
1900
p.
mura
continuazione
una
Cordaro
lo
v.
e
presunte
queste
giardino
Catania
p.
di
ne
non
nel
Cereris
(VI)
Rizzo
circuito
257
e
sgg.
che
arcainel
il Bastione
Casagrandi
iti
58
Per
parte
più
meridionale
greca
sono
quelle
da
luce
alla
oltre, veniva
jouio-rodie
corinzie;
e
lìograficaavrebbero
in
esclude
Queste
della
del
ma
lo
collina
di
del
sopratutto
nella
sono
fu
mai
pubblicato
andrebbe
della
dando
così
che
Not.
rodie,
dimostrazione
da
altre
la
to-
località
e
stratigrafia
che
cronologica
luce
che
modo
queste
degli
cavea
scoperte
Scavi
greci
dallo
ne
se
saranno
—
antichissima
al
si
detta
teatro
Scinto
solo
potesse
ma
per
un
date
secondo
audrebbe
notizie
semestre).
pressi
Purità,
di
serve
che
molti
non
è stato
brevissimo
tratto
dal
forse
di
trasformazioni
romana
nei
muro
già
come
cui
finora
casu-
proseguire l'esplorazione,
si dimostrano
le
di
della
largo
puto
re-
più adatto
collina
romano
che
io
è tuttora
invece,
Conservatorio
Questo
ed
il
presenta
riconobbe
dal
romana
che
che
agglomerato
un
non
tuttavia
che
divergere alquanto
nell'epoca
(1923
edifici
punti della
greca.
riconoscere
il teatro
di
dove
occupata
sembra
costruzione
di
ellenica
regione inesplorata
sijjuò seguire
parti della
subì
(1) di
delle
che
vita
vicino
fabbrica
alla
sovrapposta
altri
e
località
andamento
le altre
con
piti
quali figuravano
ceramiche
di
successione
resti
edifici
Bambino
messo
e
da
in
studiato, qualora
suo
i
riporto, se
topograficamente
di
un'imponente
anni
nel
che
Scinto
stesso
di
Montevergine
Avanzi
Eeclusorio
sostegno
di
una
in quella
mancare
un'acropoli.
dicemmo,
in
cui dirò
tra
una
per
ed
relativo, potendosi immaginare
terriccio
a
purtroppo
X^ole ricopre il punto
l)er
che
di
cocci
originariamente
testimonianze
sparute
debbano
cima
assai
chiaramente
accompagnate
non
valore
deboli
dubbio.
ogni
erano
questi
Catana
za
parte sud della piaz-
geometrico,
avanzi
mezzo
dimostrato
avesse
stile
sebbene
nella
di
gruppo
nell
della
costruzioni
tarde
alcune
provengano
capitati qui
non
la
un
frammenti
questi
siano
Montevergine,
di
vasi
fu,
anno
un
piccolo
un
di
frammenti
che
di
collina
sotto
(1) Ivi infatti,
Dante.
gli
tra
rinvenute
vestigia
piìi antiche
traccie
città,le
ritrovate
me
le
essere
possano
della
esiguo,sulla
numero
però
seriori.
arcaiche
quanto
annoveraudoli
ricorda
Scinto
stesso
costruzioni
di
esempi
lo
clic
Infetti
dogli
antica
Catania
topografiadi
L(i
ricollegato
origine più
e
gli
(v. lo schizzo
più diifnse
semicerchio
nel
antica
ti
adattamenalla
prossimo
fig. 1
numero
quindi
la
con
dei
uno
tomba
di
esempio
di
continuamente
di
familiari
JSTelle epoche
dimostra
fossa, tombe
di
la
nella
confusione
e
dove
(1)
epigrafici
sepolcri in
e
nel
a
nel
lontano
di
via
muratura
terreno
figure
si notava
tratto
Noi.
città
1015
la
Per
la
sepolcrali
fornirono
anzidetta
ca|)puccina
a
di edicola
esempio
composto,
da
bra,
sem-
altri sepolcri
(1)
seppellire
a
successive
necropoli
tipi più
con
est,
nessuna
che
il beli'
si continuò
sepolcri dei
che
sepolcri
circostante.
delle
ad
aree
attorniato
si rinvenivano
area
titoli
con
non
di
nel
centrale
evidentemente
le elevazioni
nord.
a
amò
do
sorgen-
va
Bellini
secolo
essa
settentrionale
zona
tipi noti
sottosuolo
V
tra
altre
della
dall'Orsi
e
oggi
poi notevole
in
ebbe
mura
nel
compreso
ricorderemo
scoperto
stesso
svariati
:
in
chiara
si
tombe
a
di cremati
ossa
fondo
predio
Scavi
1917
ed
gei
ipo-
Mauòla
con
e
sgg.
ma
si trovavano
inizi
del
intonacate
vicino
dove
le
grossi
frammenti
secolo
al
detto
; la stessa
ipogeo
in
lavici
tetto
e
di qualche
fine,
e, in-
misero
esplorazioni
selcioui
casse
IV
tenente
con-
mente
chiara-
nomi
con
guancie
con
si trovarono
64
ipogeo Guglielmino
greco
Oaniglia
lastricata
p.
P
in
degli
rosse
contemporaneamente
V.
nella
i
dove
Margherita
è
le
Tanto
giardino
orientale
ellenistica
di
e
rinvenuta
luce
confusione
stessa
attico
cratere
proa-
cementizia.
piovente, mentre
un
alla
nel
del
cappuccina, encliytrismoi
a
romani
nudo
lato
presenza
urnette
nel
del
seguenti
costruzione
Così
a
quelle
heroon
città
necropoli
stato
la
e
con
deUa
Regina
è
collocati
zona
ivi la
un
geologiche
ripiano
vasto
colline
sarcofago principale
un
questa
condizioni
epigrafi; invece
di
o
esiguo
un
quasi
entro
delle
greco
di egioca
funebre
di
due
raccolta
greca
quel
questa
vengono
le tombe
detta
stabilito
etnee
più vicina.
il Viale
e
di
carattere
messe
di
città,avrebbero
assai
quartieri
sud
al
topografia
fra
in
sepolcri
sicura
tanta
queste
a
occidentali,le
ad
sede
V
secole
regione
la
che
ma
prime pendici
popolazione
ridenti
Plebiscito
come
del
della
queste
su
della
più
più
Via
fiorire
qui
piccola necropoli.
sua
i suoi
addensare
fin
fine
seguenti, approfittando
nei
come
col
sepolcrale
regione
una
che,
il grosso
Ma
dalla
formando
dimora
steioìi
sin
antica
Catania
giungesse
essa
fosse
Borgo
di coloni
nucleo
loro
che
già
noQ
del
oggi
e
topografiadi
La
60
a
poligonali
muratura,
aree
di
le scoperte delV
e
avanzi
cremazione,
ellenistico
periodo
Benedettini
un
proporre
della
parrebbe
non
settentrionale
eruzione
della
del
città
da
di
Lincoln
ci
di
vani
(3),una
esistenti
meridionale,nel
cementizio
muraglione
cui
dimostra
di
pili ancora
e
su
Vittorio
poi furono
graffite in
età
della
città
è
ne
scoperta di
il rinvenimento
in
poderoso
un
all'arci
scovado
ve-
te
dipin-
iscrizioni
oscene
1' abitato
piti
parte
decorazioni
con
via
edifici di
davanti
rinvenuto
repubblica
ce
inve-
romana
nella
mentre
tarda
tipi sepolcrali
numerosi
ai
ipogeica
i limiti
Asmundo
stabile
la
più
di
prova
aggiunge
incertìim
cella
finire
sul
come
e
Catania
a
famosa
la
alquanto
l'
parte dal-
orientale
mancanza
La
fatto, il
in gran
il lato
cristiane.
Emanuele,
opus
ci
tro
perime-
un
abbiamo
coperto
nello
si
auticliità
nelP
corso
non
che
(1)
precedenti
ebbe
già
detta
terma
terma
nuova
stile della
cristiana.
sulle
Per
la
per
una
lo
dei
Museo
ellenistica?
ed
estendersi
di
per
Oatina
romana
occidentale
ignoti
nel
epoca
romane
sappiamo.
poco
sono
di
buon
del
oggi
che
»
considera,,come
lato
doveva
alcuni
genere
la
:
epigrafi greche
parte
questa
si
se
ben
1669
e
necropoli
greca
(2). Del
greca
ellenici
tal
Catana
ave
si rivela
problema
nuovo
pili vasto
lato
delle
monumenti
a
conservato
Dulcitia
l'onomastica
per
impiantarsi
Questo
appartenenti
«
61
cinquantennio
sarcofago
F iscrizione
come
Così
fabbricbe
il noto
e
con
decorazione
fa
di
ultimo
(1)
si estendesse
già
est.
verso
Passando
di
dalla
ignorare
i
collegavauo
in
mura
così
e
esaminare
(1)
V.
porta
Tribunali
via). Ma
che
tutto
per
questa
d' Aci.
v.
dei
uno
ciò
(2) da
che
e
la
per
Su
(unione
di
ciò
Not.
degli
è
come
interessante
Casagrandi
in
(3)
V.
Not.
degli Scavi
(4)
V.
Not.
Scavi
1917
noto
la
1912
56
p.
e
di
412.
sgg.
1915
in
e
di
analogie
gli
sentano
pre-
l'anfiteat
del-
vicinanza
analitico
215
Storia
e
area
delle
il
compito
di
questi
di
siu-
sgg.
si estendeva
romana
nelP
trovata
Studi
p.
rimasti
sono
l'esplorazione
necropoli
epigrafe
Raccolta
p.
Scavi
che
teatri,isolamento
due
studio
uno
ci
sare
confes-
stradali
tante
città
rivelato
ha
nuovo
V.
ad
dei
della
estremi
lasciando
parte
un'
lati
cui
distribuzione
loro
dobbiamo
principali arterie
delle
piti grandiosi edifizi pubblici di
quelli pompeiani
con
città
della
centro
il tracciato
tuttora
avanzi
imponenti
periferia al
sino
dell'attuale
antica
p.
127
sede
e
sgg.
alla
dei
inoiiumeuti
goli
cbiuo,
ricorderemo
dell' Ittar
da
podio
podio
vicino
più
ad
della
esterna
ionici
e
da
loggia
pietra vulcanica
in
orientale
quale
si
scoperta
il Musumeci
due
serviva
cbe
nella
portici
e
di
te
par-
intercolunni
in
ricclii rivestimenti
marmo
delle
traccie
col
comunicazione
di
dato
del
cui
uou
teatro
la
con
valersi
potuto
aveva
interrelazione
della
problema
del parasce-
dei
al
gli
ricordati
ad
enigmatico edificio,
V.
un
colonnato.
della
poca
loro
delle
esauriente
e
costruzioni
avvertendo
accresciute,
livello
di
V.
Not.
Lincoln
in
A.
Scavi
S.
1917
del
riguarda
mentre
S.
p.
O.
70
loro
di
non
1905.
e
sg.
lato
edifici
la
di
tri
più noti,al-
meridionale.
destinazione,
ed
intanto
imposta
di questo
elementi
dal
aggiunte
(fig.2)
V
e-
venute
avuno
la piantina
più recenti
sul
di
oggetto
essere
le
che
piano della
ed
modifiche
secondo
sì
dal
ambienti
la
vani,
Presentiamo
i due
gli
che
inferiore
parola,
2.52
orientale
meritano
sugli
quel che
Via
(i; FiCHKRA
tra
oltre
diverse
le
colonnato
conoscenze
per
lato
e
fecero
soprelevazioni
poi,
tempo
il detto
nostre
di
questi
definitivo.
i)iù interno
Le
(2)
tutti
del
del
che
muro
dal
che
icnografie risulta
profondità (m.
inferiore
costruzione
l'andare
con
studio
di
più recenti
tracce
scoperti sia
disposizione
la
dalle
minore
una
livello
Al
furono
le
del-
dell'importante scoperta
dagli scrittori
si hanno
Emanuele),
ne
Foro
presunto
ambienti
y.
dicemmo
già
teatro
anticbe.
più
Quanto
oltre
del
proposito
sostruzioni
del
al
edifici.
A
Ma
di
ancbe
soluzione
fino
sagomata.
e
un
cino
vi-
il corridoio
ed
gradinate
il rinvenimento
acquista
la
per
alle
il corridoio
cata
praecinctio attac-
nmi
senza
muro
i)arte dei
squadrata
(2) si ebbe
Nell'Odeou
na
infine
tra
e
(1) nel-
giungono
l'arena
un
Ficbera
cbe
livello
sovrastante
quella interna,
radiali
inodiQ-
Serradifalco
circuito
suo
di
di
la presenza
essa,
nel
resistenza
dimostrato
di
del
ricerche
le
gli anditi
differenza
la
e
del
parte difettose
in
intatto
si partono
cui
rilievi che
nuovi
eseguiti
come
mostrato
abbiano
portico esterno,
al
soltanto
abbiano
PAnfiteatro
oiinai
vanno
icnografie
le
occorra,
ove
al
cui
di
antica
Catania
iopograjiodi
La
02
indagini
meridionale
tratto
orientale.
termali
città
di
bassa,
sappiamo
con
ancora
Catania
si
sono
gli avanzi
se
alle
cordati
ri-
terme
le scoperte
e
Achellee
venuti
viidaiio
lungo
il
delV
ultimo
alcuni
aggiunti
ambienti
meridionale
muro
cinquantennio
della
in epoca
63
recentissima
rin
cattedrale.
ri
vimmi
ciò
Per
(una
dell' Idria
scari
in
cbe
riguarda
con
le chiese
cbe
zona
si
noncbè
è
di
(stanze con
vestigia di
altri
mentre
etc.)
dei
resti
universitari
Ancora
(1) La
oggi
gli
Je
Mi
continuazione
fondamenta
si è pure
è
vagamente
ho
gettare
nel
stesso
di
se
le
della
dei
Dante.
di
costruzione
potuto
di
mosaici
che
qualche
rinvenuti
in
forse
colà
ricco
lìl dove
mentre
ad
rono
si trova-
edifizi
nuovi
piazza
era
Verginelle
ninfeo,
un
fondamenta
Rotonda
avute
sovrapposti
marmo
una
termali)
sono
delle
degli oggetti scoperti
vedere
si
Bi-
dal
costruzioni
di
non
della
XVIII
carattere
in
Benedettini
(1) e di S. Maria
secolo
mai
il carattere
ma
parlato
i)iazza dei
Conservatorio
terma,
terme
supposto Foro.
Eotonda
pavimenti
nord-ovest
Calatola;
non
dello
nell'attuale
delle
della
altra
quant'
invece
del
alta, nella
scoperti
edifici
nel
nell'angolo
incerto
avanzi
qualche
1885
ivferiore
S. Maria
suspensurae
di
nel
stabilimenti
di
lavori
i
città
ricca
anni
duraute
livello
la
gli
con
dimostrata
questi ultimi
traccie
del
Costruzione
2.
Fig.
scoperta
sorgono
si
vano
getta-
capitello jonico.
quel luogo.
lo
sull^
anno
scorso
dove
Conservatorio,
diverse
poggiava
r
tutta
di
acquistando
va
E
dovette
pero
regione, che
questa
di
ariete
avere
una
sculture
tra
frammentario
interpretò...per
di
qualcbe
E
che
edificio
un
statuario
gruppo
di
proposito
a
avanzo
a
da
me
rivelato
cbe
M.
Aurelio
si ergeva
di
e
di
ba
di
(v.
in
fòri
corazione
dea
altro
un
nel
abbia
(2),ci
di
teressan
in-
civico
Museo
tipo
quelle
assai
dimensioni
dei
uno
come
del
l'Holm
fig.b).
illustrato
di
ma
cbe
appartenere
tav.
pure
menti
fram-
colossale
e
e
poteva
come
colonna
Traiano,
ancbe
parte della
far
contenuto
esso
una
dato
poteva
dellMm-
tempi
Civico
ricorderemo
sicuramente
occupava
un' insula
l'enigmatico
sommariamente
Catania
a
che
ultimi
dimensioni
ancb'
volta
T edificio
negli
cbe
grandi
frammenti
prima
l'esistenza
di
di
di dimensioni
ricordati,ogni giorno
fontana
una
marmoreo,
la
per
di
o
ambiento
un
essere
al Museo
leone, frammento
un
menti
pavi-
con
sopra
ricordiamo
si trova
oggi
detto
sud-
conoscenza.
specialmente
quali
ad
cocciopesto
particolare sontuosità,
i
stanze
al
semicircolari
i)iazza. Doveva
piìi chiara
una
in
gli edifici più
cui, con
davanti
irregolarità(1). Tutto
piattaforma
della
di
attorno
vasche
strana
vasta
una
meridionale
area
regione
questa
si
di
su
disposte
due
con
piazza,
serie
una
disegno
contenente
disposto
e
dclhi
trovò
si
vario
rettangolare
forma
di
di
mosaico
a
ineridioniile
angolo
antica
Catania
topografiadi
La
fl-i
mane
ro-
ri,
inferio-
principali (v.
tavobi
fig. a) (3).
Si
di
stanze
Il
(1) V.
8
in
V.
e
meridionale
della
Catana
la mia
relazione
ville cbe
di
via
audrebbe
imperiale
borgbi, dei pagbi, delle
ciò
di
proposito
a
prossima
50,
m.
città
cbe
lo
rie
se-
Scinto
Gisira.
integrato
ad
una
la.
con
facevano
essa
in
pubblicazione
noscenza
co-
corona,
Not.
degli
questo
da
collocazione
di
lui
(Riv. del
»
importante
alcuni
insieme
ci sarà
mani
Siciliana
«
Artistico
Gire.
di
Catania)
1923.
fase.
I
sg.
(3) Di
nelle
monografia,
della
tutto
su
il lato
1923.
(2)
pag.
citata
quadro
dei
per
volta, lunga complessivamente
a
ricorda,nella
Scavi
infine
aggiungano
ad
vietata
monumento
dell' Ittar
appunti
uno
schizzo
fino
a
degli eredi, persone
che
del
i rami
forse
potrebbe
che
si trovano
frammento
e
i
incompetenti
da
disegni
e
solo
fra
i
questo
avide
di
l'originaria
disegni catanesi
pubblicato.
me
di
conoscersi
artista
Ma
diti
ine-
tale
noscenza
co-
rimarranno
esagerati guadagni.
ì
a) Museo
b) Museo
Civico.
Civico.
Avanzo
Colossale
di
ariete
colonna
marmoreo
trionfale.
frammentario.
La
CìCì
cellule
Ilio) Le
nel
mite
trovò
Un'altra
yo)
il
costruendo
nella
strada
Questo
i
Però
abbia
che
le nostre
del
nel
dice
di
di
l'
del-
faceva
Archi
mente
certa-
dove
e
decorazione
infine
si
floreale.
del
pagane
la
indica
(2)
lato
di
di
al
fig. 3)
a
di
S.
va
Euplio
cri
sepol-
di
muri
secolo
d.
in
della
e
va
successivi
inesso
Gesù
si
di
o
III
cente
re-
situata
vestigia
sepolcrali
aree
cui
gruppi
alcune
Maria
S.
nord
a
di
regione,
si notarono
i)ianta
in
area
questa
anteriore
non
molto
trovata
nell'
In
(2)
V.
Not.
di
che
classica
nel
Patti
Scavi
a
romano
alcuni
1915
queste
di
tombe
forma
alcuni
C.
zione
rela-
Chiesa
d.
terremoto
del
all'antico
la
vorrebbero
di
1669
di
chiesa
che
e
S.
oggi
Catania
dire
esempio
il
si
Agataj
Gaetani^
trovava,
nulla
del
da
Èverio
topografìa
del
cro
Sepol-
entro
con
quella
l'attuale
cella
Caserma
dell' epoca.
e.
che
saranno
traperoidale
presto
e
di
a
costruita
identificare
incorporata
jid
C.) che, secondo
della
conosceiiza
può
cristiani
sappiamo
tempio
piccola
si
non
monumenti
Nulla
(P secolo
Uioriiale
1.
di
quella
Bethìem
per
necropoli
ricordano.
al
vicino
anche
epoca
SciUTO
delle
tarde
fino
piedi
S. Maria
V.
rudere
certo
S. Berillo
FAmico,
(1)
(3^ insieme
strano
in
Stesicoro
funeraria
qui ?
furono
cui
degli
mentre
singole
conoscenza
più
di
preziosa
di
ordini,
pari progredito
fonti
stata
262
Carmine,
lontani
alla
quell'edicola
tempietto
_,
(3)
che
quanto
al
(vedine
non
insieme
sarebbe
tosto
nell'area
necropoli
Poste.
il Ferrara
necropoli
gruppi
Mecca.
via
Etnea
che
delimitassero
cimitero
nuovo
in
stata
Via
delle
due
a
è
la
e
conduceva
se
di
necropoli
alle
mezzo
anche
esistere
con
tombe
palazzo
della
con
della
di
sovrapposti,
ampliamenti
in
Catacombe
sappiamo
doveya
marmorea
Euplio
nuovo
che
spesso
non
S.
dalle
lungi
non
in
cittir.
serie
la, Via
tra
[uut
essere
eonsiinili
tonibe
scoj)er(a
spaiso
della
settentrionale
altre
iscrizioni
con
doveva
die
Clemente,
lastra
era
gruppo
S.
tomba
bella
una
pure
Qualche
di
qualcLe
parte
Agata
«
S
cristiano
Chiesa
distrutta
ora
di
S.
riiive.sovnii)[H)8ti,
(1)
cimitero
IV°) Un
Via
^^
ordini
più
a
di
trentina
una
1853.
nel
esplorate
all'asse
antica
Catania
paite latine, gruppo
poicbè
lunneroso
di
in
e
di
talora
format,
n
(lavjinti
1917
greelie
paltò
topografid
illustrate
discutibile
si
rinveniva
destinazione.
uno
.
le scoperte delV
Lucchesi
Palli;
prezia ai tempi
iinlhi
di
della
ultimo
Cliiesa
Costantino.
E
di
cinquantennio
S. Agrippina
gli stessi
ruderi
67
edificata
che
Fig. 3.
forse
tavoliere
toresco
taluni
dicono
ancora,
(La
dell' Holm
insieme
di
S.
monumenti
ai
pit
i
f^^
S.
via
tra
Eu
Euplio e ria
anteriore,
è di epoca
quadrata
imperiale).
Sofia, pochi
dei
uno
che
rinvenuta
costruzione
abbiamo
come
insieme
ai
età
di
essere
pianta
Nella
sepolcrale
Area
Stesicoro.
sul
sorgono
=Llr^
%cJi,
da
tnttora
pochi
chilometri
più vetusti
detto
pagani deUa
monasteri
dell'epo(;a
città
e
città, e
greca
dei
che
Isola, aspettano
illustratore.
rifacimento
un
come
della
delT
il loro
più sopra,
si attende
avanzi
nord
a
da
dintorni
me
di
quella
ricordati,
venuti
alla-
La
68
luce
meglio
o
anclie
oltre
secoli
quattro
pili
città
pianta,
questa
greca
in
esplorati
posto
die
topografia
conii)leto
e
le
la
si
delle
questo
necropoli
quale
esercitano
nostre
Catania
di
antica
cinquiii^tennio
e
sintetizzerebbe
intorno
conoscenze
i
occorrerebbe
uioiiunienti
le
cbe
cristijiiii
pazienti
all'antica
se
indajifini
Catania,
intorno
alla
to[)ografia
romana,
Guido
•\i^'
dia
Libertini
si
vassero
tro-
vuole
che
il
da
dro
qua-
della
Congiura mazziniana
Una
da
un
inedito contro
processo
sfortunato
i
veri.
patriotti
liberali
repressioni
e'
ersi
dei
ne'
sperare
arditi
magnanimi
che
del
di
jìrincipe
Carlo
'50,
in
tutti
ospitava
Onofrio
serio
giogo
—
era
Palermo,
(1) cfr.
1864,
un
sollecitata
e
questo
che
G.
HI,
in
Di
794.
anzi
allora,
però
gli
più accanivansi
Croco
che,
sol
uomo
sua
Blasi,
La
la
il
dalla
volta
Sloria
da
tutta
V
alla
che
altrove,
pitale,
ca-
Antonino
isola
polizia
che
riceveva
regno
facevau
—
e
di
cui
V
erano
il
i
quale
rati
congiurio
Ma-
Raccuglia,
di
scopo
il
contro
fine
escogitato
mezzo
di
verno
go-
formare,
a
stabilirsi,avrebbe
tal
senza
del
convegno
istituzione
quali,
del
solo
terrorismo
(1), allo
epoca
clandestina
i
dovunque,
Canzonieri,
davansi
ancora
A
più
insurrezionale,
Porta,
borbonico.
e
comunali
massa
a
verificò
riusciva
Giovanni
e
altri
e
il
Palermo
infatti
Luigi
si
pesava
malgrado
segreto
Colà
sua.
appunto
alla
E.
spirava
restringendosi
Sicilia
in
Yergara
nnpoletano
scoprire
avessero
questo
per
le
province.
Filangieri, a
movimento
provinciali
alle
Villabianca
come
fu
comune,
non
meno,
Sicilia,non
coraggiosi,
Benedetto,
di
sollevare
far
in
Comitato
cnsa
Di
Emanuele
un
un
Giuseppe
pars
magna
che
vento
perdere,
più dove
borbonica
pugno
xìrimi del
nei
col
dapertutto,
jibbattere,che
anche
signoria
un
da
dove
che,
estendendosi
mala
che
è
bianco
pro])ositi.
particolarmente
ma
La
Vero
lasciavano
fenomeno
verificò
è
si
rivoluzione
le aspirazioni
in
punto
altrove,
e
fatto
di
nizzata
disorga-
e
Sicilia
in
avevano
perchè
quella
tutto
e
affatto
cammino
masse,
a
viu.
da
più
loro
ond'
seguite
mutar
Questo
si
delle
retorica
troppo
disarmò
non
moltissimo
cuore
loro
poco
animi
nel
i liberali siciliani
ma
generosa,
1848,
Molto,
spietate
far
potuto
della
del
rivoluzione
Comiso;
e
1853-4.
nel
L' esito
Vittoria
a
mal
zare
organizdovuto
tato
soppor-
in
ogni
di
altrettanti
tati
Comi-
uno
sapesse
tro
dell'al-
farsi
non
per
al
capo
comunicava,
Sicilia, Palermo,
provincia
in
Di
sione
all'occa-
centrale
gran
Mar^
e
di
segreto,
e
sante
Pen-
Congiura mazziniana
Una
70
il verbo
tlci numerosi
Mazzini
eailiatosi
Loniha,
clie
—
per
castigo, capoprovincia,
nou
fu sorda
Belfiore:
Francesco
da
ad
le loro
con
Sorti
Siracusa,
all'audacia
dovettero
se
speziale G.
lo
era
Croce
indi
e
di
.cuore
Vergara
dal
da
Vittoria
stessa
poiché
era
poteva
lavorar
la
quale
iibituale
di
scelse
fissare
sede
la
Giannangelo
loro
paesello,
Rimmondo
un
fratello
da
che
Blasi,
moderna, Napoli;
di
la
tutta
tosto
gente
attirarvi
potè
che
da
Comitato.
quel
fr. Rosario
China, Francesco,
op.cU.,
Fibreuo
Ili, 795,
1879; II;
e
427-8.
S.
e
La
da
loro
allora
per
bene,
La
scelta
suo
con
China
Comiso.
E
si
all' alto
al
lì
fine
governo,
il ritrovo
erano
probabilmente
poteva
nou
Ignazio
Miccichè
dal
convento
David
la
società
Vittoria, il
PuivrricHA,
del
Gaetano
nell'occhio
parecchi
S.
a
Comitato,
altrove
il p.
da
i)rima
gli venivano
del
noi
ambedue
impulsi
Cannata
che
bre
dicem-
promotori,
di
primo
il p.
di
Comitati
loro
dipoi trapiantarono
Tagliarini
il laico
che
dare
non
i conventi
Angiolo
Comiso,
La
di
Biscari,
il p.
del
(l)«*fr. Di
e
da
più profitto
certezza
due
dei
discrete
mura
nel
nostri
del
del
provinciale
venivano
'agli
Fedele
p.
il
e
residente
cappuccini,
le
con
insospettabile di
e
più felice,perchè
p.
due
tra
ignoto,
era
non
quasi
ti,
affilia-
conosciuta
Licata,
basi
le
gettava
città
storia
nella
Anima
obbedendo
e
tardarono
non
nascere.
sul
di
guardiano
e
iJufardeci
quali
Palermo
agli incitamenti
e.
che
meglio
in
quale,
di
il
e
persuaso,
propostosi, con
al
il
ciale
provin-
altre
esser
gregario,
Linares
colà
Rizza,
qualche
morire
liberale
collaborazione
valida
la
di
Vittoria,
a
di
—
fuori, con
vigile circospezione
Battista
vecchio
e
alla
e
l'onta
subirono
non
di
merita
e
dis[)ersi (1), i
i)olizia,
dalla
scoperti
1851
di
condotta
la
per
che
centrale
il Comitato
mentre
Gomitato
scrissero
drammatiche,
pagina,
una
le
più,
tale
rimaneva
segreti locali,i cui principali
ignorate gesta
risorgimento
nostro
fosse
non
Raffaele
esserne
specialmente,
Comitati
i loro
anche
avere
Vittoria
e
'37
suo
da
Kizza,
vollero
nemmeno
regione, Comiso
della
Alessandro
riparlare.
dal
il
Piano
quel
a
corpo
sempre
fondando
di
segnatamente
e
di
moralmente
Palermo,
dott.
dal
capitanato
dar
sin
quantunque
pure
di
all'appello
di
occasione
avrò
Cornino
e
Malta,
a
tentare
per
oltre
più
eui
Siracusa
intanto
Se
patriotti emigrati
a
rivoluzionario,di
Vittoria
a
da
p.
sere
es-
il
e
nel
Gaetano
Pietraperzia,
altri
borghesi.
Storia
di
Siracnsa
aniica
da
Alle
di
nella
or
sera,
guardiano Oannatn,
fratelli
di
»
far
onde
meno,
altre
celle
dei
del
che
e
di
le
per
quel
di
ai
altri
cioè
idee
dei
gli
buoni
«
i mezzi
faceva
sapere
conversando
del
sparsi nelle
degli ospiti
fratelli
il
con
del
di
Linares
i
al
Biscari,
a
Mormina
anche
a
impiantava
e
Bartolomeo
la
cedevano
parte
un
screto
di-
un
i
Occhipinti,
ad
Antonino
Domenico
Pompeo,
di
Veronese
Giacomo
della
contrade
queste
Caltaaltri
molti
Scicli,i quali, con
in
parte
Eimmondo,
quali primeggiavano
messinese
di
Penna
grega,
con-
guardianato
i)resto fece
quale
Licata,
dal
dal
sostituito
la
vieppiù
passato
allora, non
a
facevano
fosse
secolari, ti'a
e
avanzate
domiciliato
paesi,
frate
estendere
])er
i fratelli Gaetano
Taranto
Bosio
e
si
del
stessa
escogitare
movimento,
veniva,
il forte
qui
China,
tempo
girone
''52
giugno
ecu'Jesiastici
loro
Fiances(;o
al
il resto
antiborbonico,
di
La
dei
cugini
non
grandi
trattare
per
missive
gli altri,cui
che,
Vittoria, dove
Comitato
stuolo
le
7Ì
4
cou
quella
caporioni
per
intanto
nel
Cannata
Comiso,
secondo
i
in
or
altrove, e
bada
1853
frati.
di
di
quello
a
combinato
convento
China,
uniti
nel
Coniitato, tenute
che
di
e
tenerli
per
siciliani
decifrare
per
Malta,
di
tenevano
Essendosi
il p.
La
del
i)i'oseliti
j mentre
del
pili e
cella
associazione,
Palermo,
nuovi
del
partecipavano
non
1' essenziale
non
se
delP
segreti
affari
i ìWerall
contro
co^ì, ufficiali
diremo
sedute,
cautele,
inedito
processo
un
losa
perico-
congiura.
Come
si
ha
da
al
alligato
allorché
le
scrupolosamente
sbarazzare
di
darle
Tale
(1)
S.
Arch.
V.
fase.
31,
fu
(2)
Ijinares,
del
Ecco
il
federata
di
Cav.
largo in
provvisorio demagogico
quale
primo
è
altresì
foglio del
qui
la
mie
del
De
cui
e
in
Criminale)
C.
per
rebbero
sa-
che, poiché
qui
sentito
Benedictis,
che
italiani
e
di
era
solo, ma
non
dicevo,
Corte
storo,
co-
quale spigolo
napoletano
riprodurre
pubblico
(2).
nota
96,
II
filza,
l'
al-
ringraziamento
le
liberalità
di
cui
ricerche.
reame
decifrazione
Piano
(Gran
un
Emanuele
queste
di
inutile
Siracusa
Devo
dal
venzionali,
con-
tutti
quella cospirazione
e
Piano
sembra
Slato
(1), e
lettere
e
quasi
gli altri Stati
con
del
il succo
49880.
archivista
gentilmente
Piano
n.
boibonico
giogo
mi
di
prov.
2085,
egregio sig.
mi
dal
inedito, non
di
cifre
contro
poi
scoperte
notizie, scopo
Costituente
una
è
furono
mene
queste
insorti.
ancora
loro
Sicilia
la
istruito
Processo
in
documento
importante
un
di
Sicilia
[è tutto
di pugno
di
G.
interlineare]:
provvisorio
generale
pel Reame
di
Sicilia,
B.
Couffiura mazzinicna
Una
Piano,
Cotesto
Linares,
liberamente
qualcuno
se
davano
riparati, che
tutti
Come
da
avrebbe,
Art.
La
1.
eliggendo
movimenti
dei
adiacenze.
sue
che
in
sbuca
dello
di
stato
una
la-
ocu
presidente,
un
in
visori
re-
prima,
V
Messina,
lo
per
due
trenta
alla
comunicazioni
altra
interesse
lo
pel
mento
anda-
guerra,
meridionali
[di Modica]
lino
alle
Girgenti,
Capaci, Enna,
Siracusa
Noto,
:
foci
il dorso
lungo
Caltanissetta,
di
scopo,
grande
dipartimenti,
facili
[in] quattro
settentrionali:
Sei
saranno
le
e
camminando
di
territorio
di
di
Mez-
a
allo
subbordinati
quattordici
in
contea
Terranova
Palermo.
Alcamo,
divisi
della
stato
mare.
nel
terminando
bisogna
vengono
Lo
riuscire
composta
presidenza,
gran
commercio
il
nella
dipartimenti
I
della
il merito
Bentivegna
per
colà
grande
cancellieri, sei assessori,
presidenti
sotto
[sarà] divisa
industria,
La
distrettuale.
Due
Sicilia
La
Catania.
Palermo
in
starà
componenti
di
(1857);
segretari, quattro
gran
coraizii.
metta
Oefalù
a
clande-
e
del
ebbe
organizzatori, abbisognato
presidenza
gran
venti
e
Spinuzza
degli
parte
presidenti, dieci
vice
in
dello
(185G),e
clie,
dell'Inghilterra.
e
barone
disgraziati del
solo
siciliani
riuscita
che
questo
gionevole
ra-
non
spesso
Francia
e
missive
profughi
la
della
anche
segreti,
quelli parimenti
precorrere
zoiuso
i moti
i
iuìuiinente
e
infallibile
l'aiuto
facevano
Malta,
ut()i)i-
prudente
ardenti
le
ma
Pompeo
da
sicura
per
ideato, con
tentativo
del
e
nostri
ai
recapitare
stinauiente
animoso,
di
aveva
dissiparglielo
a
dai
patrio quanti
qualche
mostrare
bastavano
Jjicatese
nulla
Piano
esso
potuto
Bosio
Antonino
di
mezzo
quali
i nostri
tra
(l'anjor
infiammare
per
proposito,
dei
parola
convinta
i
avesse
in
dubbio
a
Per
pensavano.
stico, e
la
sufficiente
più che
era
Gomiso
e
diftìiso
certo
elaborato,
non
He
Vittoria
a
del
fiume
dell' Imera
Marsala,
Ippari
meridionale
Trapani,
Acireale,
Catania,
le
e
Cefalii,
Melazzo,
Messina.
dipartimento
Ogni
di
elettori
del
risoluzioni
di
anni
da
20
generale.
prendersi
sarà
un
deputati
150
nelle
vice
nel
ammesso
presentarle
debbono
tigia
esame
comuni
di
8
del
del
due
pubblico.
per
uomini
anime,
Costituente
alzerà
curare
ancora
e
un
riceversi
Presidenza;
gran
sentiti
e
di
capaci
su
le
di
e
Assemblea
non
guarnigioni
va
dente
presi-
un
cinque
le Petizioni
cui
sulle
alzeranno
comuni
fiscale
un
nella
maggiore
esecutivo, composto
segretario
un
per
ed
decidere
individuo
Le
santa
ses-
nima
dell'a-
questa
e
x^er
Ogni
reame.
di
meno
non
enumerazione
[del] dipartimento.
Si
della
della
ogni mille
a
del
Legislativo
anime
composto
seconda
siccome
assessori
poscia al bisogno
diritto
a
cinque
eleverà
vertenze.
mille
presciegliersi da
di
consesso
arbitro
delle
dieta
una
la conservazione
per
presidente
pello
Si
facultativo
corpo
minore
non
consiglio di dieci
un
e
dieta
un
classe, ed
ogni
dipartimento
della
riunione
eliggerà
fondata
gran
meno
del
da
di
popolo
formarsi
la garen-
ìi
Una
se
andò
ne
nares
Cannata)
(1)
Insomma
».
che
Il
fatto
della
confidava
bene,
in
stam[)a, dove
a
inglese
francese,
e
operarvi
Il
congiurati.
l)roclama
accennanti
vaghe
scoi)rire le
tracce
della
in
prò'
e,
raccomandandogli
misera
delicato
che
tal
un
conosciuto,
a
per
di
fece
in
silenzio
gioia,
lì
lo
stomaco;
di
a
Licata
del
nuova
giro
quanti
città, finché
Il
sieme
in-
e
mente
ingenua-
grand' evento,
della
che
lasciava.
lo
patria, lì
sua
a
accaduto,
pensava
letizia
molti
quello
per
poco
a
a
ancora
quell' importante
Però
riempito
il
riusciva
dai
quel
dalle
sospetto
di
di
tesa
nulla.
su
la
trappola
costo,
lecatosi
breve
di
una
dalla
flotte
escogitato-
qualunque
a
avrebbe
In
sé
un
Si(;ilia
in
venute
non
avere
le
amico
cui
sarebbe
pesava
poscia
madre.
sua
ro
l'avrebbetutto
tellava
spiat-
che
n'ebbe
stava
tore
sen-
sbirraglia.
Questa,
(1)
segreto
sicché
maturare,
la
gli
di
di
giovane
in
posta
in
fece
ne
suo
nipote
ultimi
negli
Piano
benissimo
comune
tacere
non
segreto
al
trama,
capiva
patria
naturalmente
ragazzo
certa
al
corso
borbonica,
non
—
dar
e
si
1853
arrivate
quali
alla
dentrovi
con
erano
le
Costui,
Munda,
sarebbero
sperava
anch'essere
a
colà
alludevo,
febbraio
limone
legni,
parlando
polizia
il
rivelandogli
un
che
seicento
mano,
poteva
dall'astuta
voci
di
China
La
che
—
di
ai)rile,si
colpo
un
detto
cone,
scroc-
fiorivano,
Francesco
Malta
{il
doti
demeritan-
China.
speranze
conoscenza,
da
vi
amico*
cui
a
La
verso
giovanetto
era
forti
di
primi
nei
o
tutti,
vecchia
che
volgare
un
débàcle
Francesco
più liete
di
quei giorni ricevuto
pi'oclama.
marzo
le
e
che
la
verso
da
buono
Li
tutti.
di
passo
al
jx^rciò sua
e
rovina
cuore
inconsultamente
giusto
tutti
nel
polizia,
Linares,
})er
la
il buon
privati interessi
infine
onzc
riflettere
senza
qualche
tuoi
era
incosciamente
andava
di
non
più decisivo
e
tutto
Borgese
esseie
i)iii tardi
mentre
del
il
Cannata
redarguendolo,
l' animo
ai
Comisó
e
guardiano
p.
i)iacque
vantaggio
poi doveva
secondo
che
agitasti
poi traesti
e
al
gli scriveva
—
coida
gente,
estranea
barba
Coniiso
a
Vittoria
a
estolto
avere
scagliasti una
—
era
fu
prima
senza
«...fosti
due:
mazziniana
Congiura
Jrch.
V.
altre
occasioni
scic.
II,
52
e
si
capisce,
e
dal
segg.
loc.
volle
non
cit., fase.
Borgese
al
I, 31.
Cannata,
altro,e
La
cifra
ricavasi
la
della
notte
del
denaro,
dal
suo
estorto
vigilia del-
allora
e
in
interrogatorio, ivi, fa-
da
un
r Aiiniinziazioiie
Cbiiia
La
inedito contro
processo
indi
e
Palermo—
ineiitre
—
sul
Vittoiiii metteva
a
di
persona
le mani
inviati alle
Liuares,tosto
in
Licata,
a
i liberali siciliani nel
del
grandi prigioni di
quel giudice Gaetano
il
tutto
marito
mobilio,
vide
e
sequestrare
arresti
impreveduti
altii
degli
conoscenza
Più
pili viva.
Gandolfo
Borgese,
di
pur
Nicolosi
il
quale,
la
salvare
fratelli »,
di
mettere
dei
suoi
piena regola
compagni
ac-
sossopra
lo
suo
a
iscriver visi da
anche
lui,quale
a
mazziniana
e
placca
una
B.
le
con
significantiMortali, Ccstanza, Lealtà
Vittoria,qui ebbe
che
avvicinato
alle
additava
a
lungo,
Arch.
(2) Sebbene
il Proclama
e
loc.
questi distintivi
a
lungo,
non
vi
e
e
E.,
il perfido,
proselitialla
da
Comiso.
agli altri
una
di
aver
di
servire,come
Domenico
di
a
giura,
con-
gli
Cui
naggi
perso-
conosciuto
e
ora
aggiungere che
Pompeo
e
Antonino
pass.
uniti
segnalati come
si trovano
parlava al Munda,
M. 0. L.
domiciliandosi
p. Fedele
dimenticava
di
mezzo
medaglia
cappuccini, sotto
nell'intento
cit.,fase. I, 4
descritti
di cui
per
altri
polizia,in
istituzioni. Non
consegnò
agli altri,
S. Croce
egli afferiìjava
che
indotto
(2).Soggiungeva
de'
guardiano
della
cure
fu
»
dì
setta
una
siglemisteriose:
molti
Nicoli
denunzia
una
associazione,una
convento
unicamente
quei cospiratorierano,
processo,
del
noti,e
ci sono
faceva, le patrie
(1) cfr.
quel
la connivenza
con
senz'altro
in
già
servizio
un
1851
quale, come
da
adescare
di
aggravare
circolando
Eterna
quel frattempo
campo
riunivasi
che
e
in
il Linares
che
«
dicembre
dell'
smo,
egoila
rendere
voler
che
però
tradendoli.
benefattori,
e
Linares,il
rame
folle
un
a[)rilesottoscriveva
distintivo
di
di
fu
ne
di
giorno del
G.
atterrito
e
presto
zione
costerna-
dal sottintendente
bello
il 10
Stato, un
certo
nella
fretta
tutti,dicendo
contro
gettò
dubitò
non
Modicji,lì,facendosi
a
faziosi contro
h
altrove
quanto
punto, spinto da
pelle,
sua
li
altro
ogni
certo
a
al patrio governo,
segnalato"
occhi
Concetta
venuti
questa perquisizione,
e
Difatti questi, portatosiin gran
a
di
e
lettere appartenenti
settantuna
buoni
«
costernato
situazione
gravissima
in
di
casa
stu[)ore
con
Gueli
(1).
Questi
a
di
quale, ignara
la
Giambattista,si
al suo
(•adeva
Linares,
Francesco
sopra
all'improvviso nella
parecchigendarmi, i)i()mbava.
Pugiisimoglie
to
1853-4
;
Francesco
del
come
La
all' incartamento
pari
China.
invano
vi si
del
cerca
Una
«
indicando
concludeva
Bosio
Taranto,
Gaetano
fratelli
Sturzo
il baronello
la
Terranova;
Aidone
ad
In
denunzia
e
di
del
voluminoso
fa
e
delle
molti
altri
e
nell'
in
sue
ridottosi
del
suo
degli altri amici,
(2) È
da
ogni
(3)
Ardi,
V.
quella
membro
Ecco
e
a
nell' incarto
buona
per
demagogico
piano
fede
del
di
Linares
dei
vari
al
che
egli
I,
11-12.
dal
peggior
È
un
isola
che
di
tutti
sollievo
dei
stanchi
esser
inganno
lo
io
di
di
la
oltremodo
indubbiamente
Borgese
vinto
avvelenandosi,
1' incarico
di
di
Modica,
tradimento
e
Di
Blasf,
tarsi
bute
sciando
la-
tare
presenuna
chiarazion
di-
il povero
traxli-
(3). Imniagini
stesso
centrale
dal
di
tentato
aver
se
umano
sia
fu
ne
fatto diventare
aveva
(cfr.
documento
ver
dopo
Comitato
dell'
è
Jl
dichiaro
solo
allora
Non
il
Riera,
spietato
il triste
clie
sottintendente
di
accusa
Comitati
qui fedelmente
sottoscritto
Battista
cui
ideata
è
Sicilia,
mezjKi
che
si suicidava
casa,
uemico
Quando
ia
seguente,
loc. cit., fase.
stessa
«
quindi
e
all'originale della
confronti
il dì
e
e
i
Ond'
paese
Linares, aggiungendo
(1)
i ;
prigioni
e
resi{)iscenza
vittime.
G.
iu
di
per
D.
confessore
suo
autografa,
tore
grandi
comprometteva
momento
un
disperazione,
sindaco
al
Scici
a
irregolarniente (2)
alla
carpiti
a
Camniarata
—
cifrario,il
schiacciante;
le
Irminio,
al
traforata
documenti
era
con
dalla
e
di
più sgomentato
subito
rimorso
imme"liatamente
un
Moscato
(1).
seguono
segrete,
Borgese,
sgomentato,
avrebbe
alle
Risolini;
e
Penna
consegnava
carta
barouello
certo
Mormina
Palermo
a
il
i
congiurati.
il
che
tanto
Linares
Licata;
Rocco
;
im[)iegato
miserabile
gradetta
denunzia
La
il
processo
lettere
diversi
dei
Meli
;
sco
France-
a
Sipione
Niscemi
fratelli
i
e
del
tutto,
una
—
lettura
poco
Carrubba
(Jomiso
a
Caltagirone;
a
:
Buscemi
Malta,
a
congrepi
; Corrado
a
Masoraccbio
cognato
prova
Occlii[)inti
Emanuele
Iacono
dott.
un
Cliiaramonte
a
famiglia
Fuxa,
Pietrino
e
Ajala (Taranto)
; certo
Vincenzo
la
Antonio
S.
afitiliati alla
Re
famiglia
Bartolomeo
e
di
Bernardo
la
Oomiso
e
i fiioriiaoiti sicilinni
con
anche
come
Vittoria
a
perf"itta corrispoiKlenza
il)
Bosìo,
mazziniana
Congiura
di
Palermo,
op.
e
usata
cit., Ili, 795).
:
morte
i mali
mortali
penar
stesso
la
».
causa
della
mia
morte
e
voglio
da
un
lu commozione
ognuno
Accorse
barone
che
non
"ihè
a
lo
lui
il
poi
caso
sciagurato, dopo
Sottintendente
non
ci
dormi
alla
cattura
il 14
farlo
di
venire
poche
dei
Vittoria
che
subivano
la
China,
catturato
monte.
La
in
in
I
di
di
Fu
che
locale
lo
mi
stesso
di
veleno
ed
ha
fatto
io
stesso.
dall'arsenale
venire
fratelli
Lorenzo
accolgano
S.
dal
ingannato
Prego
vecchio
mi
l'anima
Croce,
hi
fatale
da
lui
denunzia,
sguinzagliata
sì il
di
dei
E
per
conforto
così
dar
tutti, col
in
a
11
Aprile
il mio
Resuttana]....
{segue
una
congetture.
mediatamen
im-
cappuccini, saputolo
poiché
involontariamente,
ho
che
di
povera
il
di
darmi
faccia
patriarca
e
che
te
mor-
presto
Gandolfo,
zìo
e
madre,
amata
S.
una
Licata,
almeno
mìa
dt
uomini,
degli
voluto
Padre
sventurato
ed
loro
anche
la
che
pensavano
Giuseppe
e
che
1853.
com.
di
piccolo
avere
lunga
e
alla
mia
cara
madre
[Rosa
illegihilecancellatura) (v. Ardi,
^
Comiso,
Detenuti
1844-60,
fase.
Borgese
Cnrcio, abitante
I, 72).
(1) cfr. Arch.
la
mia.
tutto
fase.
tratti
il paese;
Gandolfo
Lascio
miso,
Co-
in
essi
ancor
tutto
onorato
alla
Chiara-
nota
già
La
il p.
ben
Linares
altissimo
Rimmon-
di
perfidia
pane
Tagliarini,
quelle
ancora
sig.r Sottintendente,
Dio
con
in
della
mio
nese,
Vero-
mentre
Giambattista
perfido
Palermo
Giacomo
le piìi strane
aunojato
traditore
difatti,
Gaetano
erano
fecero
sorte.
per-
fatto,
era
troviamo
generale
si
loro
mentre
divenire
Borgese,
Così
famiglinola.
era
avrebbe
all'altro,
addebbitasse
iradilo
precisamente
fatto
(J),
inviato
non
caduto,
ac-
assicurava
lo
Angiolo
pp.
Comiso
Convento
la
momento
si
nessuno
a
era
mese,
Occhipinti
riscaldò, e
del
di
sorpresa
una
si
però
un
il
guardiano
quel
veniva
i fratelli
compresero
polizia, da
dell'
percbè
arrestato
i
il
di
arresti
questi
quella
ognuno
frati
polizia
e
prigioni
costoro,
con
giornata
prigione.
fantasia
nelle
notizia
che
Mauro
quindicina
confinanti
Veronese,
sindaco
divisamento,
Ma
Uìano
sorte
stessa
S. Croce.
quel
medici,
77
spasimi, spirava.
veniva
Caltagirone
a
seconda
nella
in
in
pericolosi delinquenti. Contemporaneamente
Ignazio David, Giannangelo
do,
orribili
la
già
il
appreso
dai
avuta
1853-4:
tanti,anche
capello.
di
nel
suscitava
quell'orrendo
un
ore
che
i
qnale,
a
tolto
davvero,
su
fia
salvare
frattanto
aprile, quando
a
di
avrebbe
nessuno
II
il
siciliani
suicidio
quel
morente,
Rinzivillo,
tentava
era
che
V infelice
Gianfrancesco
i liberali
contro
enorme,
presso
mentre
e
inedito
processo
I, 7-8.
e
loc.
citt.,
Una
78
visita
in
jmrre
il p.
salvo
1' oggetto
alcuno
inutile
visita. Ma
quella
tutti
vergognosa,
e
si
almeno
di
di
disfatto
fosse
in
perquisizione, avrebbero
gli altri
e
savia
preghiera,
dicendo
]). Giancrisostomo
convinto
che
diletto
suo
tosto
i
baleno
n'
li andò
il p.
stesso
tempo
trovò
nulla;
la
locale
Fedele
rovistò
il Cannata
in
occhi
i due
F
Occhipinti
nel
fr.
Rosario,
alP
altro
a
La
prigioni
il
uno,
China,
Di
lasciato
per
importanti
al
Linares
tutti
in
molti
segni
gli
in
ad
loro
il
quel carcere,
p.
con
gli
Ma
il
invano:
eran
me
polizia,co-
della
congiura,
le lacrime
China
a
tirono,
par-
i due
e
di
l'altro,
Palermo,
tanto
frat-
arrestato
Pompeo,
fuion
non
correligiosi,e
La
in
nello
non
Con
Bosio
altri
alla
prigioni
Antonino
solo
che
poi di Noto,
e
grandi
accusati
vista
documenti.
prima
nelle
e
lassìi
Tabernacolo;
speranze,
raggiungere
compagnia,
tili,
avu-
cellette.
sue
dai
licenziarono
per
e
dichiarati
quale,
loro
al
più
capi
di Chiaramonte
tener
Licata.
Biscari, fu
si
Cannata,
carcere
per
d'
jìossesso
delle
le
tutte
dei
uno
potere,
dopo giungeva
sino
manifesto
era
consegnargli
cucina.
in
il
al
pernicioso
di
suo
il
idee,
sue
Pietraperzia, procedeva
frugata
frustrò
essendo
essere
da
il Convento
tutto
in
Miccichè,
questa
a
delle
riuscir
fuoco,
istanti
Giulio
cav.
minuziosa
nna
a
nel
pochi
fr. Rosario
e
poi infondate, perchè
agli
alieno
ma
erano
buttare
lui
pericoloso, finché
poteva
documenti
a
del, Garofalo
manovra
dovev^a
esitazione
perchè
tempo,
era
birri, il giudice
arresto
di
amico
cabile
imman-
una
eziandio
confratello,])er tagliar corto, gli impose
un
E
di
minuto
ogni
buon
suo
obbedienza, quanti
per
in
Garofalo,
die
compromettere
resistere
nulla
in
cbe,
certamente
tentò
fuga
una
a
scongiurarlo
a
cartacce
posseder
non
diedero
sue
potuto
frate
L' eroico
ancora.
Imrbonicbe
si
dubbio
senza
questi coraggiosamente
manette
le
era
far
di
aìizitutto
il qnale
siccome
coro
tutte
Comiso
e
ripari cercando
Cannata,
muoversi, i"rererendo le
volle
non
guardiano
Vittoria
a
ai
ffradita,corsero
tanto
non
mazziniana
Congiura
catturato
ai
dispersi
a
quattro
venti.
Benché
in
carico, quali
temeva
da
fosse^ come
generale
rei di
molti
nel
che
marzo
mantovani,
dell' imfame
Borgese
si siano
non
cospirazione
parecchi
di
anche
contro
sarebbero
quello
stesso
trovati
la
gravi
sicurezza
stati
anno
documenti
a
dello
Stato,
condannati,
accadeva
dei
giustiziato,i)erchè l'accusale
parlavano
troppo
chiaro.
In
loro
si
qualcuno
e
poveri
il
previsione
triottici
pa-
suicidio
di
ciò,
da
tal
(la alenili
da
la
di
che,
Vincenzo
grazia
Sicilia
del
suocero
E
sovrana.
Paolo
Oechipinti (1).Siccome
lo
frangenti,è
al
che
confessarsi
confratelli
la
energicamente
poscia nella testimonianza
al
sentantosi
il buon
de' suoi
nome
grazia
cuna
così
i
per
cappuccini
laboriosissima
alla
fu
in
che
provata, volle ben
di
pur
i
venire
a
bella
implacabile
nare
accen-
a
ottobre,pre-
all' Intendente
anche
loro,che egli,per
ai-
accettare
poteva
la
loro
il
senz' altro
nonostante
sua
solo
dei
i6()7
questi fatti, di
egli, assistito
per
far
dall'avvocato
graziare,se
non
La
al
se
saldi
stettero
dal
Gli
mesi.
domande,
fratellastro
che
pagni
intrepidi com-
congiura, e
solo, tua
non
fidata
af-
inquisitoriale
capziose domande
settembre, 1' escussione
minute
Villoria
su
abilità
sua
mille
esemplare,
affatto,nel proposito
il
alla
Siracusa
questi orgoglioso
E
Aronne.
tenebrosa
della
capo
di
Criminale
stringendo gli undici
testimoni,con
la cui istruttoria
il processo,
Corte
facevasi
cinque lunghi
per
eiati ; ciò
(1) Anche
modo
condanna
il 29
tante
lo potevano
^
una
stretti da
di
i
e
fronti,
con-
aver
modo
di
rarsi
assicu-
promozione.
Cominciata
è la
3
innocenza, o
si ebbe
Gran
dalla
tal
e
applicare
una
che
p. Lorenzo
desiderava, o
conseguenza
ancora
meritarselo
di sventura
far
simili
ebbe
il
fece intender
sagacia del giudice Angiolo
dell'omaggio
di
in
si dubitava.
innocenza
E
i due
di quella
se
agli altri maggiormente indiziati,
insieme
i^rocesso
secondo
poi
e
per
quell'anno, per
processo
riconosciuta
per
il
fecero
e
grazia
di
dell'Ordine,non
in
che
e
sovrana,
e
E,
nel
Kosa,
fiati
scarcerazione
immediata
loro
La
provincia.Salvatore
della
rifiutò.
Satriano
di
Luogotenente
che
colpa, così
giugno
gli affari
per
oltre
e
cata
invo-
dissero
ottener
e
in
resa
Ocelli pinti
ministro
i frati
il 9
79
Bartolomeo, venne
allora
il chiedere
però
stesso
tutti
per
Paolo
D.
Maniscalco, tanto
d'Aidone, eletto provinciale giusto
suoi
da,
nostro
Cninbo,
Napoli, nnitamente
a
racconta, l'ottennero
si
i liberali siciliani nel 1853-4
contro
parenti degli arrestati,specie
padre
suo
inedito
processo
protrasse terribile,
accusati
assediati,circuiti,
sentivano
ne
su
di
la
Marchese
altro, Francesco,
non
e,
quando
compromettersi
non
ivi, Velardi
pare
oppressi,schiac
negativa
Cliiua, Federico,
1890,
cui
si
ebbe
il
a
quale., in
1890,
larghe
e
che
riuscì
a
quel
nulla..
cibreo
tiene
s'intrat-
notizie, narra
Maurizi, si ad.ojìeròpresso
ma
vicenda.
p! 379-80,
sicure
non
Maniscalco
Una
80
Sopra!
il La
Però
l'accusa.
allora, lasciarono
Veronese
del
L'Aronne
ne
il bandolo
febbraio
nel
Gran
1854
in
il Bosio
e
erano
non
p.
Mauro,
davvero
altro
andava
del
sentenza
con
rilasciati
libertà
in
delle
funzionario,
lui
usate
da
Jrch.
prov.
di
China
La
stato
i
quali,
grosso
di
Siracusa
che
a
non
5
a
cit., fase.
come
a
al
la
dei
eagna
p.
pressi oscuri
a
cosa
quali,
conto,
»
«
e
all'
i
Biscari
imputato
contesto,
reputati
lo convinsero
renzo
Lo-
p.
diavoletti
da
della
ei)
per-
settari, quel
al teste
tano
Gae-
inedita
sua
teologi
che
»,
(cfr.
p.
significato piìi politico
alcuni
denza
l'evi-
per
all'esilio
Ignazio
così
contro
venivano
Linares,
formidabili
chieder
II, 38),
prestassero
col
a
bella
sequestrate
decider
pazientemente
e
la
«
alcuni
si
pretendeva
dicembre,
:
B.
due
condannato
era
dinanzi
cit., fase.
loc.
G.
giuoco
sul
(2). Dei
ultimi
(3),gli
l'altro, sino
contestare
chiamando
loo.
fra
gli,
sequestrate-
l'accusa
China
Rim-
P innocenza
cabalistici
La
ve,
pro-
China,
misteriose
invece
primo
carico,
trovarsi
lettere
(cfr. ivi, ib. fol. 104
e
di
il
La
riconoscendo
suoi
p.
alla
di
insufficienza
per
carte
del
missione,
consiglio, le accoglieva,
mantenendo
scherzose
alcune
studiatili
(2; cfr. Arch.
-(3) E
frasi
lino
mistico,
idea
in
scese
Clementina,
che
di
stesso
suo"
a
giunse,
come
delle
d'Aidone,
dotta
dall'
le
finché
causa,
conclusioni
sue
Cannata,
pp.
vare
tro-
tili
più fu-
delicata
le
di
pur
miglior
sua
di
aprile seguente
prove
di
la
lavori
condizionata,e
molte
Ossessionato
zelante
28
sangue
domande
alle
Miccichèj
il fratello
e
fino
presentare
ai
e
del
gli espedienti
scendendo,
degno
perché
mattoj
gran
tutti
a
prosciogliere,
che
del
provate
nonché
—
con
prova
tutta
tutto.
il laico
e
angoscie
lyaralìn agitans
camera
insieme
Pompeo,
il Veronese
Linares,
poi,
di
cui
lotto, di
forti
le
matassa,
in
di
Gaetano,
p.
del
confronto
caposaldo
fratello
diffìcile
di
il
e
processo
esidetato
si decise
conseguenza
del
interrogatorio
giudiziaria,
aver
riunita
il
assoluta
il
di
14,
il
di
accanimento
Taglierini,Da'Vid
mondo,
la
arruffata
un
non
Che
Corte.
deliberando
del
con
buon'ora
alla
1'
cui
inalato
jmitica
quelP
(1),insistendovi
riuscire
suo
—
d'ignorar
lunga
di
Comiso
esasperatissinio. Ricorse
era
suggeritigli dalla
e
Munda,
di
pari
Cannata
p.
affermando
8eni|)re
convintosi
al
sempre
per
Vittoria
del
giovane
degli altri,superò
e
freddo,
il
e
China,
Bosio,
del
Linares,
1' istruttoria
apriva
China
La
Francesco
tra
si
cui
a
dovettero
emozioiumte
iiKo
LintireH, con
mazziniana
Congiura
si
e
gogico
demasani,
siracu-
sbagliava
segg.).
II, 257
errando,
e
segg.
scriveva
F.
La
China,
op.
cii. p.
380.
e
I
della Storia degli
Ellenidi Occidente
Indipendenza
(Cuma
Dopo
Sicilia
della
e
alla
dalla
Sicilia
dissi
(1914)
io
Allora
come
al
del
avuta
della
svolgersi
Sicilia,ma
di
credo
gli
su
uità
furoiro
dopo
La
tre
con
un
missione
di
fine
poiché
unità
ad
siceliota, Conferenza
Classiche
al
Teatro
la Sicilia
Orientale.
Greco
Anno
tenuta
il 19
XIII.
dei
elleniche
assumere
1914
che,
ellenici
e
a
Cumani,
tutte
su
Occidentali
per
:
invito
pubblicata
del
da
le
(dorico,
gli
e
le
tre
Italioti
e
occidentali,
rappresentare
e
una
indipendente
tutto
i
nella
di
il tempo
elementi
tre
solo
non
quelli del Tirreno,
su
impostosi
Siracusa
Aprile
occidentale, dello
pure
all'Occidente
fra gli Elleni
a
e
del
deliberatamente
Siracusa
loro
sione
pitilarga vi-
imi)osta8Ì
maturo
delPOvest
l'assalto
diedero
quelle
E
cessità
ne-
più
una
della
e
ancor
ellenismo
Ionio
mare
ormai
tutti
l'altra,riuscirono
politica
(1)
che
del
permeò
che
dell'Est.
Elleni
acheo, ionico)
i Sicelioti
bordi
altri
dello
missione
della
e
degli Elleni
quella degli
l'una
sua.
aggiungere
Storia
nuova
natura
da
(1)
la
imponesse
principali
anni, dopo, cioè, una
problema
complesso
si
di
basi
diretti.
parvero
dieci
altri
dopo
ora,
cui
fine
italioti
e
sono
or
le
gettare
già risultante
fondamentale,
anni
nell' antichità
l'altra
per
prima
elleniche
anui
dieci
per
non
venti
dopo
e
colonizzazioni
Calabria
della
sicelioti
le
dalla
secolo
(Holm, 1886),
e
regioni
dell'arte,dalla
Tetà
mezzo
il tempo
e
due
queste
(Pais, 1894),
l'una
per
degli eventi
corrispondenza
E
Sicilia
criterio
nuovo
un
visione
esatta
maturo
dimostrai
di
origini delle
ormai
della
di
delle
primi Jibitatori delia
tutte
quasi
nell'antichità
Grecia
i)arermi
i
occidentali, dopo
di
fatte
MtJgna
Storia
nuova
una
nella
e
ivi
cristiana, dopo
critica
Storia
prima
po["oli mediterranei
Sicilia
della
critica
Storia
in
primitiva
furono
che
j)arteci[)azione
archeologiche
scoperte
micenea
quelli
sulla
dei
vita
-
su
Calabria,
alla
ellenizzate
poclie
indagini
tante
Sybarìs Siracusa)
-
u-
una
lasciato, quasi
finalilà della
Comitato
nell'archivio
delle
Storico
litica
po-
Feste
per
della
Indipendenza
eredità, l'ima
in
si
che
sa
io
pronta
Grecia;
anni
dettai,
ne
sono
or
terza, ossia
la
per
li accumunano
Gabriel
Sta
fatto
in
indirizzo
stato
scusato
essere
cui
storici
quegtr
della
delle
cui
e
elleniche
ciò
nei
che
distinte
e
dal
furono
questa
al
e
conquiste
della
monopolio
Droysen,
Elleni
nei
il
e
da
la
una
Lo
Croiset,
stesso
individualità
primi
elementi
per
di
conglomerato
dalla
di
e
dell'
veder
Meyer
Holm,
storica
che
che
così
individualità
nomica
eco-
Messico
del
Argentina,
pretesa dall'Inghilterra
o
questi
il
Grote,
agli orientali
incominciò
poteva
dal
stare
a
pretendere
occidentale, pretesa
Curtius,
Stati
spagnuole:
Grecia, potrebbe
il
C(mie,
l'osservat
del-
lente
forma
storia, sol perchè
il mondo
i moderni,
rale
natu-
politica ed
indipendenza
ratori
nar-
giudizio,
la
loro
il
i
totale
di
piti della
che
nel
la considerazione
Stati
tutto
il suo
contributo
esserlo
sostanza
dal
perciò
madre
per
inglesi, portoghesi
colonie
coloro
il
data
questi
di
se
anche
;
dal
penetrato
guono
se-
madre
assorbire
un
e
Brasile,
Spagna
storia
Beloch,
occidentali.
Sicelioti
del
ben
i)oi l'Italia,
stregua
api)uiito le è negata
il
per
dalla
scrutato
per
oggi,
Uniti,
bell'umiliante
Portogallo
già
meritare
porre
soggetto.
la
alla
può
nuovi
specificazioni di
così
separate:
degli Stati
sarebbe
moderni,
del
storica
dell'Occidente
scusabile
come
parve
solo
stata
fatta
tanti
portato
per
scuola
derivata
era
ciò fu
se
antichi
tempi
assunto
da
determinate
Ma
e
ellenici, può
rinunziare
che
Elleni
elleniche
un
era
dell'Ellenismo, non
hanno
nei
indivisibile,
e
asiatica
interamente
essi
le basi
antica
storici
far
quota
ellenica.
gesta
storia
nella
ha
ben
fu da
generale
somma
che
bella
la
occidentali
degli Elleni
di
che
Cuilia
la
e
dell'Ovest
e
conquistatori
sentirono
anche
così
diritto,e
si
non
ed
europea
i Greci
usciti
erano
seno
Grecia
dieci
degli
vicende
dalla
antichi
dagli
Magna
che
storia
Beloch
delle
dato
dell'Est
la
seguenti.
moderni
sistematico
preteso
la
:
i due
sif-
una
osservazioni
della
svilupparne
con
degli Elleni
fece
sia
ciò
Che
relazione
di
parte
seguenti
del
fico
magniOramai
il programma
generale
per
gli studiosi
che
il vecchio
ellenica, che
forti lavori
in
Cumano
le
Campania
la
del
tracciata.
seconda
Sicelioti,valga
quadro
sia
83
gli Italioti, ossia
valgono
un
prima,
già due
sono
il Periodo
la
per
:
i
fondamentale
la
stampa
Occidente
di
stessa
se
riguarda
come
in
quelli
a
dell'Ovest
la
per
la linea
per
storica, che
ricostruzione
atta
per
occidentale
tengo
degli Elleni
che
all'altra,parmi
ellenico
edifizio
Storia
il
che
Busolt,
uniscono
gli
riconoscere
da
se
sola,
84
Indipendenza
attratto
poi
vide
pietra
prima
di
valore
dell'Ovest
nuova
ò
creduto
sua
dimora
una
di[)eso
che
ellenico.
da
unico
può
nelle
lontane
nuove
stessi, col
loro
delle
vendita
di indole
ben
sapevano
dimore
da
prestarsi
merci
come
Il
una
di
prova
il pane
fra
l'Oriente
nostro
potere
che
del
dal
totipo
pro-
suolo
dell'Asia
o
alcun
si
rapporto,
cetto
ec-
quale rapi)orto però
unione
patriottica,
la loro
per
esistenza
che
pervenire
della
intermediari
po
svilup-
commerciale,
distacco
potesse
non
il
che
elleni-
necessaria
Grecia
con
per
loro
nel
e
loro
economica.
(1)
coloniali
industriale
esso
la i)0sa
serio
ritenute
con
che
oltre
poco
creazioni
della
soggetto
confusa
le
del
solo
stata
fatto,
più
altri
come
è
vi
dì questa.
Oc(;idente.
naturale,
lido
aver
al
dal
giorno
non
riconosciuto
essere
gli emigranti
perchè
di
solo
e
dal
qualunque
partiti,intesero
quello
non
fino
Invece,
gli emigrati,
^)atrio
fossero
imitazione
«iceliota
dignità
seguirlo
in
anzi
considerate,
una
conseguenza,
di
Ovest
sociale, politico,religioso, artistico,
come
figura
attenzione
dclP
cultura,
state
sono
ha
degli Elleni
alta
pretesa
una
sua
la
della
e
la
non
delPEst
Elleni
quella degli
la
per
Storia
la
finora
Se
importanza
fermato
ha
occidentale, anzi egli
ellenico
della
Pais
il
fortuna
scapito della
a
Occidente
di
Ulleni
degli
grande miraggio ellenico,anche
dal
riflessa,ma
Per
/Storia
della
produceva
da
introduzione
1' Occidente
e
la
e
che
consumava.
Ma
a
sé
è
il
della
in
buona
parte
individualità
e
Palermo
in
(ed
ordinato
quei Musei,
felicemente
(1) Si
stato
dei
Musei
altri
anche
dei
sa
che
fino
ad
studi,
un
se
con
alle
male;
amore
quali,dall'alta
scuole
meglio
e
non
della
massime
ci ha
straniere, massime
in
di
questo
caso
i
tecnica
Storia
dei
del
dai
Tedeschi:
lusingato,
alla
essere
Grecia
rispetto
allo stato
ma
io lo
che....
di
è
dell' Ellenismo
P ^ncor
germanica,
vergini
e
colto,
rac-
saliti
sono
sia
a
Siracusa
Direttori
scavo,
documento
dato
è
privato possesso)
dello
della
rilevare
aumento,
Taranto, Napoli,
di
tutto,
caratteristici
in
competenza
e
in
per
tratti
sempre
e
scientifiico
lo studio
l'argomento
secolo
un
Non
fondamenta,
occidentale
nazionali
critico
ora
le
costruire
per
d'Occidente*^
Elleni
almeno
oltre
necessario
di Provincia
privilegio degli stranieri,
un
nostri
che
alcuni
all'esame
nostro
bene
nei
studiato
e
degli
ellenica
materiale, da
disposizione
il materiale
gettarne
per
storica
l)rincii)ali.
Quel
nòstra
isolato
edifizio
nuovo
in
ma
egli
presente
prevalente
giudico
più
consorziati.
vilismo
ser-
un
(Cuma
Sybaris Siracusa)
85
•
-
-
.
alla
all'arte,sia
dell'arte, dai
quali
numismatiche
di
stiche,
il
soggetto
i vari
gradi
quali gradi,
indicati
da
da
ci"lentale
dell' ambito
il
il
poi
delle
rivelato
della
conoscenza
privata
verso
un
di
pura
considerarsi
dello
spirito ellenico
principio, seguirne
ad
acquistare
ad
il
veramente
Siracusa,
seguirà
la
e
più da
evoluzione
equivalente
fu
dji
e
è
fu
siceliota
e
pubblica
non
di archeologi
schiera
pittoriche,coropla-
sia l'arte per
vita
(die
salì
quali
ne
italiota
archivio
questa
a
ognuno
chi
Sybaris
i
per
rappresentazioni
produzione
afferrarne
bisogna
forte
una
ellenica.
dietro
tener
molte
pratica
idealistica
Per
di
religiosi,della
condotta
sorgente
storica,oltre
prezioso
riti
dei
di
ritmo
quale
e
evoluzione
I
entità
sua
ai
indici
tre
Roma
—
da
Cuma,
civiltà
primi della
che
—
diritto
con
ossia
tempo
propria:
sua
vengono
epoca,
ra])presentante,
quali
quarto
fisonomia
una
un'
il
attraverso
dentale
occi-
oc-
perciò fuori
rimane
considerazioni.
nostre
*
L' epoca
della
l'età
gli
di
di
Zancle,
di
e
miracoli
che
civiltà
ellenica
mine
calcidica
il
dimostra
della
finale
successo
civiltà
no,
che
dallo
di
Eufemia,
Lazio,
Grecia.
ancora
arrecò
cumana
di
le
prove
la
propria
lo
la
su
e
ne
gli Ioni
della
civiltà,col
arrecò
al
accogliere
tutti
in
questa
za
for-
secoli
vrà
do-
la
della
primi impulsi
di S.
le marine
che
nel
del
tempo
con-
quelli della
l' egemonia
che
cui
riuscì
vita
esteriore,col
della
viltà
ci-
cuma-
d'Italia, abbiamo
etrusco,
della
propria;
golfisalienti
vantaggi
la
l'ardita
marittimo
asiatica,né
i
fare
zione
afferma-
primi
successi
S. O.
nell'abito
i
dei
sono
sponda
del
dato
una
Napoli raggiunge
popolo
ionizzarlo
nei
impero
un
Magra,
popolazioni
è
che
vero
quale
libero
allora
imposizione
i lidi
per
di
riconosciamo
quelli che
spirito ad
la
«alle
ben
di
la
pirateria tirrena
di
su
raggiunge
non
forza
conseguente
creazione
Zancle
perché
Campania
alla
Policastro,di Salerno,
vantano
Se
di
Stretto
dell' Etruria
non
lidi della
ottenuto,
eia
È
durante
gli
ove
la
ancor
aver
rappresenta
Stretto,
Grecia,
nella
unicenea.
sui
i)ropria ai Tirreni
lo
per
golfo partenopeo,
di
0.)
av.
occidentale,
spazzarli, opponendo
a
secolo
Tirreno
riscontro
impiantatasi
attendere
ma
hanno
non
all' Vili
mare
nel
posarsi
non
sulle
nel
penetrare
X
dell'Ellenismo
giovinezza
di
riesce
(dal
Cuma
cultura
a
ora
imporre
sporne
di-
ellenica
e
perfinoa
il
spirito,né
gusto
ionismo, perchè gli Etruschi
la
sostanza, come
alhi
da
prese
di
gli fu dato
guadagnarsi
forte
una
poi il
divenne
neUa
di
che
gli
con
forza,i)ftrla quale
sul
lunga egemonia
e
sogno
la fornja
contatto
a
dello
gli Etruschi
più
posto
che stava
la cultura
tutto
j)resero
il ionismo
volta
sua
questo
questila sostanza
che
reno, egemonia
di
né
del
convertirono
il bello
per
al
Etruschi
la bellezza. Ma
il fausto per
provare
deglilìJllenidi Occidente
Storia
Indipendenza della
86
Tir
le stirpielleniche,
tutte
dei Sicelioti,
dei Neofenici,finchò
degli Etruschi,degli Italioti,
In
fu della stirpe latina.
ca
ciò che
che
non
uno
il
nelle
era
distrugge
non
e
gli Ioni
sforzo
che
verrà
Più
da
essi pagato
dei
perchè
dell'Est,
l'Ellenico
Gol
VIII
secolo
Sono
nel caso
si apre
abbraccia
gruppi
doriche,joniche
costretti chi
o
da
maggior parte
fermo
di
necessità
di
della loro libertà. La
della
fortuna
poiché
nel
fino
a
Vili
con
posarsi
fatta
su
alla
non
prova
una
ancora
di
navi
bordi
coste
dei
di casa
invaso
veloci
dal
nemico
separate,una
nei
ma
:
sopportabili
inla
con
e
la fama
Tirreno, e
tutti
lo forzeranno,
e
da
si staccano
cumano
a
golfiLigure
perchè
l'Occidente.
verso
verrà
cidente
l'Oc-
verso
affidare ii palladio
cui
l'impero
achee,
di fuori
e
quale
spinge
Zancle
Sybaris.
igieniche,chi
od
nuova,
li
dentale
occi-
volontà,ma
per
patria,dalla
calcidica
dura
emigrano
non
economiche
dell'Oriente
le loro
due
quella degli
di genti elleniche
parte di nemici
lo Stretto
sui
da
tesi
dell'Ellenismo
Grecia
patria
crearsene
paura
Ouma
per
Focesi, che
sarà
-t"
di
secolo
1' entrata
e
reietti dalla
proposito
sarà
alla
serve
rappresentata da
è
dalla
la
oppressioni per
è
nel-
Tirreno,mji
pose
epoca
composti
meno
dall'Asia
dure
forza
tenteranno
non
primo si
per
secoli,ed
abbandonata
aver
per
alto
nel
avvenimenti
la seconda
tre
più
che
chi
])ure
peggiore delle umiliazio
la
con
apprese
1' occidentale.
ma
orientale,
che
ai
due
attici
tentato
avevano
calcidi-
cioè,alla
si)osarsi,
dipendenza della Storia degli Elleni dell' Ovest
Elleni
il
lo
gli Ioni
avanti
calcidici
la somiglianza
ni. Perciò
d'azione,vi
campo
za
giovinez-
ionica
civiltà
la
se
tendenze, con
crea.
che
della
primo
suo
sue
ciò
PEgeo
fu
trovò
nel Tirreno
che
vediamo
occidentale
ellenica
periodo pertanto della
questo
non
di
Ma
ciò
per-
vietata,(meno
e
Lione)
prossimi
fileranno
la loro
lidi
in
mata
fer-
jonici.
{Cuma
(la
Taranto
dal
capo
Ano
della
Con
ti.
sulla
è
poi
dorico
fermatosi
dal
lembo
come
ha
sul
dovranno
calcidici
clienti
Data
del
che
la
sé
destino.
fino
di
di
sa
al
Anzi
punto
stesso
uno
Così
per
da
per
più
ricchezze
concorrenti
fra
delle
piti facile
i
merci
che
mercati
e
in
per
Occidente:
pieno,
ricchezza
al
età
di
che
e
l'ira
del
il furore
e
distruggersi
a
vicenda
di
potenza,
perchè
o-
fra
lavoro
Croton
e
fine
e
membri
Caulonia.
del
reste
fo-
sentieri
di' farvi
nemici
età
tragico
passare
guadagni
agiterà gli animi
quali
suo
spinta
la seconda
cento
e
gli enormi
che
al
verrà
grandioso
inaccessibili,al
per
diritto
si svolge
cento
con
mare,
di
presa
assoluto
abbandonato
Siris,fra
ha
ciascuno
nella
autonoma
quinto,
superare
sta
conqui-
tura
piìi dura-
e
incontrerà
che
vorrà
e
la
dall'Oriente, pretende
anche
Sybaris
all'altro
dall'uno
a
netrazione
pe-
procurarsi
lavoro,
autonomo
secoli,dall'ottavo
accumulate,
fino
di
di
qualsiasi cooperazione
occidentale:
i carichi
il
tere
po-
per
di
ai
pronta,
ciascuno
in)penetrabili, montagne
rapidi
a
all' occidentale,
concorrenza
qualsiasi protezione,
come
gigantesco sfo;:zo
il
in
tirreni
posta
op-
Sinui
sul
e
programma
trasporto
rigidezza di condotta
una
gruppo,
dell'Ellenismo
il suo
il
acquistare
di
impedire
tre
sponda
Croton, poi
a
studierà
gli abitatori
per
fuori
tale
Appennino
posiito, passare
così
rispettata
istmo,
suo
essere
potersi
cias.cun gruppo,
ma
per
giunto
con
traffico,di speculazioni
gnuno
Esaro
jouico-dorico-achea
sia
da
del
possesso
Sybaris,
a
sulP
si è
sua
stata
autonomia
sua
della
gruppo
popoli
gruppo,
intendersela
deve
di
ciuscun
tentazione
che
an-
Cuma.
di
sarebbe
Tirreno
ma
:
ai
delP
per
quale,
non
catena
Crati
Locri:
a
quale
l'opera
cooperazione
una
la
sul
ciascun
come
offerte
essere
agricolo, di
proprie speranze,
sue
offrire
cui
clienti
lavoro
primo
Zafìrio
orientale, nel
le
dalla
(Italioti),
fermatosi
acheo
Capo
il
arrivati, e
agognata.
fermatosi
jonico
nuovi
jonica
retrostante
per
prova
terrestre,
suoi
meta
il gruppo
viene
Siris:
ai
la
gli Italioti
il gruppo
alla
scalata
la
alta
dei
mira
Sicelio-
seconda,
meraviglioso, specialmente
il duro
per
presto raggiungere
fra
la
altra
i componenti
(Sicilia):
della
Italioti,quelli
sarà
costa
Lilibeo
capo
raggiungerlo apparirà
per
daranno
Chi
al
e
Tirreno
perchè convintisi,
per
Ciipo Spartivento, (Calabria),P
detti
il
fermatisi
fermare,
del
Ali,
capo
saranno
ciò
tatto
parte dei
al
prima
sforzo
loro
?
agli approci
Pachino
S't
Sybaris Siracusa)
•
e
le
dei
implacabili.
Indipendenza
88
nel
modo
oguì
A
Tirreno,
flotte, gli
ereditano
lo
e
più
trovano
non
ionici
del
d'Oriente,
bello
di
l'industria
della
lusso
tirrene
con
gli
altri
La
fiducia
dei
prodotti
si mostra
così
agli Joni
focesi
installati
Etruschi
alla
maniera
così
i
per
che
(545
a
loro
uniti
0.)
agli Etruschi
dalla
caduta
gli Etruschi
offerte
sibaritiche
del
Di
quando
e
Croton,
Grecia
ha
mondo,
madre,
già pronto
che
per
muove
il
suo
Sybaris, quantunque
campo
la
fortune
posta
di
gine,
Carta-
di
Alalia
Sybaris
gli
cialmente,
spe-
utili
loro,
disposizione
delle
rimasto
allora
fino
sul
di
bordo
e
è evidente
che
ellenica
cidente
d'Oc-
civiltà
sarebbe
in
tirrene
di
di
sé
pronta
è
più
orientale
della
così
agile,
Sybaris
fa
e
:
la
sponsabilità
re-
re
annunzia-
grande
della
siceliota,che.
diplomazia
annessione
zione
l'a-
prende
gli Italioti,e
d'Italia
errore:
è
non
quella
come
rivale, su
Grecia
l'astuta
programma
della
Croton
per
di rappresentare
riso
a
alla
dei Focesi:
focese
omai
la nasconde
1' invidiata
essa,
a
vasto
impetuosa
così
distrutta
posto
gli
tale
occiden-
Neofenici
trassero
aver
Se
permettere
gli Italioti, e
vitalità
delle
campo
presuntuosa
al
che
propeiidesse
meno
minanti
questi do-
italiota.
misterioso
nel
molto
quel
l'epoca della
ancora
crotoniate
pronta^
tutto
preventivo
il velo
chi
devono
alleati
Sybaris rappresenta
:
signoria
da
assorbente
Focese
in
di concedersi
e
il centro
che
alleanza
specialmente
e
poterono
i
che
Sybaria.
Mediterraneo
permisero
Certo
della
anche
bilancio
sotto
lo
il
e
ciò
occidentale.
nel
attaccarono
distrussero.
perchè
fuori
lo
di
Tirreno
politica,troppo
non
di
zioni
popola-
alla
rifiutarsi
Mediterraneo
le
intendere
gli Etruschi
l'entrata
officine
quanto
avide
facile
dell'alto
del
dalle
usciva
andavano
negli Italioti
bordi
troppo
interessi
lo
e
sui
dustriali
in-
comodità, l'eleganza
che
pacifica italiota,non
bellica,
troppo
Focea,
li vediamo
sincera, che
all'Ellenismo
maniera
ionici
prodotti
VI
e
quella degli italioti
il nord-ovest
permisero
di
Ouma
l'oft'erta italiòta.
VII
la
per
Etruschi
dagli
Sybaris
tutto
dei
Samo,
ossia
Erodoto,
posta
importatore
gli Etruschi, sarà
popoli preferirono
su
di
sul
cumano
debellata
i secoli
creare,
riferisce
laconicamente
durante
completo:
gli Etruschi
coll'accettare
non
Mileto,
massime
e
quale
dire
può
il dominio
scalzano
quando
sapeva
che
vita, e
se
che
pensi
ioniche, specialmente
più
Italioti
Occidente
di
italiota si
successo
tutto
Elleni
degli
sostituirla
come
si
Quando
il
VI
secolo
possedere
senza
Storia
della
Magna
dell'istmo
più
Grecia.
largo,
secoiidji
Lu
di
distruzione
di
boreale
Sybaris (5J()
Croton
servono
di
delle
È
allora, che,
si presenta
erede
di
la
dicono
Sybaris,
di
quella
petre dei
Zancle, pei
onde
di
voleri
con
l'adunata
per
condurle
italica
siceliota
tutte
sotto
la
due
dei
e
di
dai
Dinomenidi
di
intese
crearsi
di
si oppose,
da
vinta
nome
non
perciò
si
apre
V.
nota
alla
ne
e
(398
il Tirreno
con
Siracusa
si
compie:
uell'
p.
si
acquistò
Occidente
82.
epoca
se
la
terza
però
nel
non
di
penisola
della
politica
di
Gela,
miranti
mirato
alla
contro
intervento
Siracusa
Croton
poiché
e
e
il misterioso
Grecia
che
siceliota-italiota,
siracusane
epoca
libero
dell'Ellenismo
sito
tran-
tale
occiden-
decadenza, malgrado
Se
la
italioti)
l'Adriatico.
per
mondo.
con
aver
Sybaris,
navi
tutti
Magna
tale
guerra
alle
anche
ma
che
di
la
venne
nella
con
eredità
C.) fruttò
a
per
Siracusa
penetrò
(1)
titolo
un
Dionisio
È
che
Sybaris, perchè
conseguenza
solo
non
di
può
di
intine
e
la
tutta
Ippocrate
altro
Polizzelo
Stretto
cartaginese
punti
Siracusa,
ad
allo
a
inter-
che,
Tirreno,
di
che
guerra
(siceliotie
tre
da
VI,
di
]S"ord. Non
verso
l'eccidio
dopo
Dionisì
sud
quali
secolo
del dinomenide
intervento
Croton
dal
la
con
via
nel
conquista
I
bagnano.
dai
e
siceliota
espansione
la
che
la
lo
ma
program-
1' avversario
del
nlla
suo
dell'isola
correre
elleniche
missione,
il
esplica
con
per
direzione
fìssati fino
si vedono
seguiti
forze
sua
mari
tem[)o
e
le
si
me
Co-
perchè
ma
sua
ciò
per
di sbarrarle
opportune
libertà
guadagnarsi
e
ionico-calcidico
pretende
Cuma,
la
destino,
suo
ta
vol-
sua
Tirreno.
imniaginiauio noi,
(1),che
rilevato
transazioni
con
])iinc-i-
alla
del
conquista
d'Occidente,
l'elemento
tutto
contro
morte
noi
da
d'azione, già
striali
indu-
tonte
tardi, Siracusa,
alla
lo
fatti,il
dei
gli Elleni
tutti
fosse
perclìè
non
ineluttibilità
benché
i Sicelioti
spingere
a
0.)
a.
città
le
la
spegne
(494
italiote.
fortune
proprio
si
persiano
dell'tiurora
dopo
tutte
la
con
spegne
senili
poru)
di
caduta
la
con
e
il dominio
ioiiiclie sotto
palissima
Mileto
si
pflisplendori
])erchè
rivificarla,
a
Occidente
di
oeeidentjile
C): né
a.
Ulleni
degli
Storia
dell' Ellenismo
(^pocii
la distruzione
con
è
della
Indipendenza
90
sua
l'Ellenismo
forma
con
il
grande
Sybaris
esteriore,perchè
{Cuma
e
i suoi
furono
nulli
quasi
i)erfino nulli
che
effetti
di
civiltà
della
in
stette
né
a
tutto
ellenica
Siracusa
Del
resto
presentò
Siracusa
Etruschi
riuscì
disperato
E
l'essersi
a
nn
in
si
diffusione
vogliano
che
alle
naviglio,
flotta
la
l'occhio,
dopo
freddezza
di
la
e
diretto
concederlo)
1' aria
con
riposo
di
e
di
di
di
di
della
che
dell' El-
Senza
e
di
colonizzarla
di
possedere
di
ben
fino
Tirreno,
un
la
avere
avuto
altro
si
in
allora
rebbe
sa-
quel
aveva
del Peloponneso
nella
missione
dedicarla
di
terdetto
all'in-
portò
nel
entrare
la
una
in Occidente:
avessero
guerra
dubbio
con
si nasconde
(che
Agatocle
nn
Sicilia
intervento,di
Dionisio
lui, pare
fase
vedersi
la
vento
Dell'inter-
e
vantarsi
poteva
di Siracusa
intervento
conquistatore.
peggiore,
nel segreto che
nell'ultima
smilitarizzare
non
tenacia
attica
Ionio
gli
perfino tempo
sconfitta
la
se
superare.
magnificatori
mare
i successori
a
che
ancora
penetrare
periodo seguente, fino
Timoleonte
di
e
[)remuroso
nel
Siracusa
che
Se
si vuol
se
sconfitta,e
penetrare
allora
dai
si
nuo
conti-
suo
di
dato
il passo.
dell'industria
e
interdetto
un
mondo.
del
veduto,
rifiutato
a
proprio
e
di
navi
sue
anni
pochi
fu
sterminio.
il
diede
contrastarle
A-
debellare
a
sarà
aRoma
da
che
e
per
Cartaginesi
furono
che
attica
njeravigliosi effetti ottenuti
i
commercio
Atene
riuscì
se
Sicilia
nella
e
i
e
onde
di
il Tirreno
verso
il Tirreno
a
filo elettrico
massime
e
di
vane
Etruschi
Cartaginesi,
verso
quel
troppo
quanto
e
soltanto
cantare
dell'arte,del
pensare
i
Atene,
Italia
gli
affermando,
Sparta,
fatale
possesso,
marcia
ad
avversario,
lellenismo
il
che
e
in
tardi
Atene
cioè
questa
con
tempi
era
di
stretta
per
ne
seria
i
Sybaris
conduttore
ellenica
marcia
sua
vincere
a
tormento,
posta
terzo
di
nella
garantito
e
non
amica
minaccie
e
in tutti
felicissimo
civiltà
e
tardi, quando
tro[)po
diviso
n'erano
dorica
insulti
che
di
trepotenza
'ol-
fiorire
al
come
e
allacciare
di
che
un
per
fioiitura
Siracusa
mai
dell
proprio
ponderazione
piacere
dimostrato
quella grande
ebbe
stessa
né
dersi
atten-
banditori
Ionia, perchè
la
con
senza
è
non
nel
Ouma
si
tene
e
come
antichi
una
molto
che
rapporti commerciali
lusingare
prima
quella
di
civili:
e
azione
e
da
decantati.
toni
cento
in
si vada
convenire
potè
dai
pose
Grecia
la
con
che
italiche,
è
Siracusa
si
potente
negli
e
in
fu
non
quella, checché
come
Tengano
popolazioni
da
neppure
i miracoli
Siracusa
se
contatto
si)iritodelle
fatti
aver
possa
dell' Ellenismo
Prima
sullo
9Ì
Siracusa)
?
spirito etrusco,
sullo
esso
Syharis
-
nuovo
a
una
con
Grecia
data
a
politica
elementi
indipendenza della
jrj
subire
che
jiflìonto
un
stiidiatii da
iii vendetta
ellenici,fu
chi
"l()veva
non
Occidente
degli HJlleni di
Storia
si
in
sentito
era
pericolo di
fu
così
])iiipermesso:
esser
da
I
clii Taveva
V
l)resso
uomini
Non
stato.
liberazione
la
Grecia
si
come
da
crede,
un
politico,in quanto
quell'odio
passare
avuto
pieno
È
Che
lodi?
la
scopio che
ad
di
lo
per
ottenere,
coalizione
lo
missione
filosofi
viventi,che
se
stessa,
dalla
missione
della
di
confessarsi
occidentali, tutto
piaceva
immolarsi
accesa.
di
come
attica
le
di
fallita
lesa
stata
sulla
1'
farfalla
a
e
la
si
di
fiare
gonuno
si riuscisse
teso
pre-
era
deÙa
seno
odiata
occulta,
il
ecco
principe
a
dei
pentirsi
Mai
di abdicare.
dello
per
così
tirannide
prova
sinteress
di-
veste
loro
e
ne
e
ottenerne
è posto
quell'idealismo
attorno
di
impresa
la
libertà
natura
della
invano
nel
quale
data
sincere
d'oriente,
scisma
sice-
ellenica, e
pieghe
attica
mente
special-
doriche
tutto
fine
al
simpatia.
smo,
dell'Elleni-
corti
dell' arte
usare
persuadere
contrari
la
fra
della
di
ci è
del
non
uno
testa
rea
Platone
affatto
Sicilia,
tali,
occiden-
di
intellettualità
i Dori
Difatti
propone
incoscienza
a-
Corinto
V, quando
splendidi
diplomazia
scopio cioè
si
Sicelioti
in
i corifei
secolo
siceliota
dalla
attica,alla
di
di
impermalisce
siracusio-spartana.
un'altra
delle
visitatori
dorismo
che
nel
della
mandato
del
ciò
ottenere
e
abbattute:
ingenua
corrente
provare
fino
volta
quei
il
meno
temuta
gli Elleni
e
una
ammirazioni
e
tutti
presunzione
la
almeno
fosse^
corsa
pivi illuminati
celavano
panegirista
mai
per
alla
Lodi
perchè
veduta,
dall' interesse
ma
ribelli
della
orientali
pretendono
mossero
rappresentanti
le
gli Elleni
risulta
il contrario
sui
m^zzo
il dorismo
Siracusa, sia
dall'Attica
di
fra
il contrario
se
dalla
atterrato.
e
supporre
fu
state
erano
anche
i)er
che
ottenuto
e
quando
Atene
e
sia
sfoghi sugli Italioti,facendoli
i sui
cercato
grandi
Grecia
non
Timoleonte
altre,
sop-
popoli, parche
tirannide
suo
tante
suoi
in
sentimentale,
del
sfogo
Atene
cantarono
opera
vista
il suo
inutile
i
per
dalia
ridicoli, linalmente
importa
liote
di
aveva
petto colpito
fra
i)unto
e
dei
si vide
dai
Timoleonte
liberti!
Sicilia
Siracusa,
già
finalmente
aveva
delia
Grecia,
procuratole
che
esseri
per
veva
in
che
illudere
della
che
di
tirannide
odiata
deve
della
nome
Tirreno
sul
e
il Salvatore
proclamato
in
Siracusn,
Ionio
sul
impero
di
stato
clie
creata,
più chiara
come
e
cura
si-
s[)iritodegli Elleni
cui
agli orientali
gli splendori
di
una
pada
lam-
{Clima
di
Niente
temuta
disse
Gelone,
inutile
un
venire
d'
gregario,
ma
fra
eroiche,
meno
lavoratori
fonti
della
della
Stato
allo
perciò
ciò
che
piti positive
i due
nel
Si
capisce
piedestalli dell' edifizio
Gli
via
che,
stati
lunghi
E
nella
di
ed
penetrati
assestamento
in
intensi
loro
marcia
al
punto
i
erano
poca
prima
di
delle
fra
procurare
ad
sua
di sé
invasioni
bia
ab-
le prove
Tirannide
e
Elleni
cidentali,
oc-
abbatterli
per
del
di
ora
tirannide
la
che
colpi
martello
vitabile
ine-
persiane,
ginesi
carta-
popoli che- quantunque
au^
e
gelosi
la
dei
parte da
noi
di
coronati
essere
dalla
politico de^
e
d'Italia
il sud
contro
sebbene
resistenti
pressione
dell'Ovest
Elleni
in
sforzi
sabelliche
e
sociale
gono
raccol-
trarli
Plutocrazia
secoli, occorsero
infrenabile
della
Cora
dei
consumarsi
e
nell'antichità.
valore
si
la
dare
e
le
e
ma
avere,
allignare
ove
da
sorta
Sicelioti,che
i
saper
Sicilia
in
perciò che
lo
accrescere
sappia
e
di
pretende
propizio
terreno
di
mostrare
sa
gue,
san-
per
o
che,
classe,
quale capitarono,
pili meravigliose
o
tutti
fra
di
lotte
vane
ellenico
piedestalli forti
dovettero
in
del
potenza
democrazia
poca
di
meglio
gruppo
mondo.
il suo
scovato
sono
ogni
nel
primato
chi
e
gramma
pro-
semplice
aristocrazia
dare
e
siamo
pos-
un
un
non
vuol
traffici,
privarta
e
avete
plutocrazia
una
di
della
non
e
origini divine,
a
speculatori nei
tempo
dellMsolamento
prigione
Italioti
gii
essere
che,
teatro
fatti
quali
chiere,
chiac-
degnati
erano
i
sovrana
ateniesi
e
grande
Niente
».
orientali
aristocrazia
a
dei
capo
pubblica
il
ognuno
quali volete
in
da
e
perdono
attorno
essi
terra
poca
non
voi,
dei
fra
ricchezza
:
con
nel
amiamo
felice
dalle
rifugiamo
noi
sempre
una
con
spartani
i Sicelioti
Elleni
gli
Noi
«
coi
e
egemonia
una
i)er
si
gli Italioti,
i Persiani:
ognuno
ma,
fra
attirare
Generale
un
saliente
fatto
accordo
azione,
forze
ambasciatori
pomposi
contro
di
andare
ai
per
nazionale
guerra
agricoli
; i Sicelioti
P Occidente.
tutto
tentativo
Siracusa
a
di
espansione
il successo
raggiungono
e
rendimenti
traffici commerciali
in
rispettata
e
dopo
ed
unione
creazione,
vedono
pratica
azione
occidentali, ma
Italioti
maggiori
nei
guadagni
maggiori
Elleni
negli
ottenuti
gli
con
93
•
pratico. Gli
successo
un
per
idealismo
Sybaris /Siracusa)
'
penetrazione
Sicilia.
loro
possessi, fecero
conosciuti,
mai
devono
dell' ambito
chiesero
esser
so.
succes-
appoggi
di
e
Madre
alla
sorta
mai
dell'est.
si
l'effetto
espressioni erano
divinità
nella
che
Italioti
a
vestirsi
divino
del
ad
e
valersene
ristretto
di
italiota,che
tomba
s'immaginò
sentimento
né
nome
che
gli
al
dire
che
Italioti
mondo
fu
scongiurare
di
Kou
è già
la
poco
sia
finora
che
fu
loro
la
vendetta
hanno
siceliota
in
tanto
e
materiale
fu
i
fra
periali
im-
tempi
nessuno
cura
in
tranne
nel
un
orfiche
allevia
la
artistico
conio
fra
e
divulgazione
più
Il
superarla.
efficace
del
si può
e
la indovinò
la
nio
co-
strare
dimo-
per
occidentale,
davanti
per
te,
nell'Orien-
anche
di
gli
lenismo
dell' El-
espansione
alla
l'arma
né
monetale, perchè
meno
quale
documentarfo
dalle
fine
punti
alla
sione
espres-
storia
per
rono
tenta-
d'Oriente.
fratelli
per
successi
sperare
ellenica
dell'estero;
molti
del
aureola
speranze
genialità pratica che
dell'oblio
avuto
terra,
parte della
tanta
servì
del
individualità
ì loro
sia
sulla
rifugio che
nell'Occidente
specialmente
illustrato,
d'Italia
gli
presso
ai
poi
nelle
i Sicelioti
i Sicelioti
per
è
più
quella
insuperabile
la
del
L'arte
emularla,
loro
seppellirli
stato
sia
e
vita,
trastullo,così
spirito oppresso,
il
della
loro
tirannico:
e
queste
ma
cielo
come
potere
poteva
egemonia
di
cercò
invano
per
loro
(
mune
co-
sioni
espres-
Come
la
a
trovato
affari,per
agli
della
e
perciò
scena
l'arte, che
italiota
serviva
gli Italioti
fede
una
assunse
dal
pratiche
religioso,non
ed
in
stessa.
se
mezzo,
aver
dei-
falliti.
i Sicelioti.
fra
un
dello
di
dagli Elleni
più realistica
perdere
nelle
motivi
stessi
siceliota
loro
affari
degli
questi
del
Italioti
conforto
a
possibile, e
eretiche:
giudicate
del
vanti
da-
piegarsi
fu
riscontrarsi
discendere
lusso,
dimostrazione
di
fecero
separazione.
concezione
a
fattii,
minacce
mai
perciò
])rotitii)odi
un
cerchio
disperazione
Per
fu
uè
sdegnoso
perfino portati sulla
neppure
dell' oltre
furono
costretti
conquista
gli Occidentali
presso
italiota,a
religione
romani,
di
poteva
il
carattere
essere
la
Sicelioti
vide
furono
Dei
gli
cbe
una
della
(;lie li divise
prima
di
Occidente
lusinghe
accordo
loro
gli Oiientali
presso
uè
il solco
pratica
nella
religiosi!,
clie
fece
sentimento
il
Perfino
Un
della
dall'istante
fino
volta
jilla lor
tninie:
di
Mleni
degli
assolutamente
animo
profondo*
più
sempre
loro
Elleno
un
a
di
pensarono
nel
breccia
Test
patria, gelosi
utili clie
degli
istoria
della
Indipendenza
94
ma
di
stanno
Scuole
ben
della
di
poche
dimostrare
a
italiota
sé;
che
nessuno
siceliota
e
l'Arte
del-
Archeologia
quelle
1' arte
ha
zioni
illustra-
sia
ta,
italio-
creduto
di
(Guma
alla
giungere
P
religione
la
naturale:
perchè
fino
giungere
mai
forse
verità
la
essi
per
di
d'Oliente,
dell'
quella
Elleni
confondere
autocratica
siJffatta
:
la
scapiterebbe
ai
servire
Grecia
In
riaccensione
franco
e
della
civiltà
Siracusa,
più
e
possibile,
per
la
Luglio,
a
vile
ma
ellenica
di
quindi
meno
moneta
del
di
accordo
che
lo
va
si
che
si
non
di
presti
una
la
occhi,
troppo
pada
lam-
qualunque
a
ve
de-
quale
grande
quella
dei
tativo
ten-
quell'
di
straniera,
di
CuniH,
accordo
di
non
i)roposito
la
scienza
riti,
spi-
dente
indipendi
Sybaris,
deve
essere
umiliare,
e
1923.
Vincenzo
due
prodotto
italiano,
ossia
voglia
lode
perchè
do
mon-
Romanesimo.
spirito
a
il
tutto
l'inconciliabilità
occidentale,
Roma,
viva
con
direttrice
la
di
contrapporsi
lampada
punto
germanico:
da
cuore
della
solo
questo
loro
fondere
con-
Ellenì
degli
questa
begli
tenere
per
nel
fessarla
con-
dell'Ovest,
mai,
loro
il
torto
quella
faranno
dei
guardano
perchè
ellenista
la
non
logica,
confesseranno
aver
di
fatto
movimento
politici
del
di
si
non
con
aver
moderna
scopi
loro
dell'Ellenismo
di
del
confessione
essi
dirizzo
in-
un
ben
dell'Ellenismo
coli'
te,
all'ar-
stata
dell'arte
Occidente
missione
dell'est,
sarebbe
dichiarare
d'
sioni
espres-
assunsero
approssimati,
sono
quel-
connesse
Sicilia
punto:
stesso
la
l^]llenismo
antico
ne
degli
in
stranieri
si
quale
lo
assoluta,
su[)rema
alla
concomitanti
strettamente
estremo
sarebbe
Storia
la
archeologi
questo
a
altre
e
da
assunta
conclusione
quale
gli
ma
che
Italia
in
95
individualità
siceliota,
e
La
proprio.
la
trarne,
tutte,
sovra
loro
dal
italiota
Siracusa)
-
per
di
l'obbligo
civiltà
della
che
conclusione,
avrebbe
si
arte
Sybaris
?
Casagrandi'
la
dire,
tra-
patria.
MISCELLANEA
(Il Fiume
bella
Dalla
Consoli
dedicato
dotto
dal
benemerito
e
Mi
giova
dalla
ad
sino
l^erchè
è
Gran
sis, V Amico,
mi
il
rispose
Ma
da
la
ora,
da
ma
del
concetto
di
questi
in
Katalectay
Sto.
storici
Sic.
sempre
Or.
di
e
U
Ax.
da
astuzia
l
e
si
me
'primi
miei
Studi
due
Storici
di
senza
irrimissibilmente
alla
che
loro
provarono
il De
Gros-
il popolo
tutto.
suU'
gante
ele-
come
nel
secolo
calda
castello
fantasia
D'
Arcangelo
ib.
S' intende
VI.).
necessità
se
ciò
per
di
Arch.
in
di
la
dico
derne
chiedi
causa
è
quegli storici,non
XVII
il
morale
Catania^
penne,
abbia
specialmente
un
di
perduta:
io
è
non
anche
0.
la
attestazione
sia
Dea
indipendente
su
in
Cereris,
che
ripetere
e
Carrera,
fatto
è
dichiaro
a
dalla
altrimenti, perchè
cui
dalla
che
segreto,
un
il discorso
intavolai
quindi
per
intende
parsa
dice
lo
attenuanti,
Carrera,
non
i
pare,
inaugurata
Pietro
altro
:
S'
scientifico, ma
Saturnia
causa
Catania
antica,
raffinata
segg.
qui
in
soltanto
ti
piti ?
bene
pensa
dico
se
il
far
a
Ci/ali, portato
dissero
lo
e
forense.
un
che
proprio
una
di
anni
alcunoj
ritornerò
Storia
parte
:
il
derivare
derivazione
sua
bacco,
quale
la
e
debite
dipendesse
Non
la
Y.
ad
vinta, ma
causa
non
125
a.
le
con
20
(vedi,
p.
perdono
Cibeìe
oltre
valore
col
è
non
D'Arcangelo,
volete
dura
testa
che
spiegare
a
Catania.
di
della
Per
il
direbbe
come
mia
Dei.
ne
chiunque
argomento,
Gefalù,
toponoma
Gifali
di
Catania,
Ferrara:
della
dubiti
degli
di
rilevo
riconosce
spinge
e
Borgata
nome
che
Madre
primi storiografi
Così
del
persona
toponomastico
aiuta
origine
piìi deliziosa
e
origine
vi
non
Cibelej la
i
V
ora
sulla
mio,
antica
piti
mi
rilevarlo, perchè
pensiero
un
Santi
Sicilia»
di
giustamente
nostro
Prof.
Testa.
Capo,
=:
Ch.mo
«Corriere
del
l'origine
il
che
del
colonne
glottologo
Kephalè
greco
noto
risolvere
a
Fonte)
siciliani
studi
sulle
pubblicando
va
quello
di
corolla
la
e
a
priori.
già dimostrato,
da
ciò
fumo,
Ottavio
che
D'
riguarda
dovuto
patriottica.
alla
Il
una
loro
che
cangelo
Arla
ro
lofi-
Ci/ali
98
•
te
abbattute
e,
insieme
le
con
le
e
mura
il
esse,
{Il Fiume
CibaU
di
toni
])oi,])ifiavanti, sojrgiuiige, di
i
fra
derà
Roma,
a
falsari
I
che
l'affermale
bali !
che
e
ciò
Ma
edifizio
antico
e
la
che
p()i)olo di
il
si segnò
alla
nunziare,
vocabolo
breve
a
avrebbe
potuto
che
f... ma
si
del
dopo
dava
il
pensò
che
titolo
altro
un
di
origine
punto
di
vista.
in
Catania
in
Catania,
e
che
il leone
si
culto,
eia
probabilità
che
di
la
fare
al
culto
il ^ulto
da
di
l'Abate
la
di
Dei
madre
una
Demetra
con
un
tro
ala-
alcune
rappresentano
di
si
avere
dimostrare
speciale
rara,
Fer-
Archeologia,
doveva
ma
cettò
ac-
che
e
sottoporsi ad
emblema;
della
ed
Catania
e
greca
che
scrisse
dopo
neppure
Storia
deva
inten-
si
un'osservazione
potrebbero
suo
i)ro-
vocalmente
secolo
un
degli
musei,
mente
devota-
vocabolo
allora
Chi
Carrera:
lo
quel
a
un
a
venire
Cifali potesse
vicino, quale
accumunò
Cibali.
Lettura
come
Da
nome.
gravi ditìficoltà fonologiche
in
Madre
assicurò
incominciò
potuto
delle
rifece
di
dedicata
fan
sua
Carrerra,
venire
potuto
del
e
nostri
la
un
glottologicamente
come
si azzardò
la
di
Cifali.
l'Amico,
che
dei
terracotta
turrito
tutta
il suo
di
Cifali
il
d' allora
sarebbe
toponoma
Certo
aggiunse
così
il
preso
stimava
fino
impensierì
Professore
del
molto
si
secolo
sei
Mu-
nello
ruderi
con
Cibele, e
avesse
e
D'Arcangelo
di
Tempio
si sarebbe
Catania,
1'
figurine
con
di
Storia
altra
dei
colonne, capitelli,logge, celle,etc.
che
cambiare
a
vi
sui
rialzò
Ci
a
subito,
notizia, e
lo
casupole,
fino
\
megalomania,
il Carrera
e
almanaccando
chiedere
glottologia*? Neppure
che
capo
si
man
col
i)iedi,
esistevano
della
quella
Cibele
b
sui
arrivano
tramontana
invece
una
nessuno
il verbo
vuto
da
opi)onevano
di
un'
(Cibele)
lungo
la zappa
il secolo
mano,
Cibali
(Cifali),come
una
sua
Carrera,
Qualcuno
un
la
con
davano
600,
il
Catania,
Statue,
41, 42)
pp.
il
dea
:
Cibele, clie egli
Lelio, già
di
vicino
pezzi di alcune
Caio
per
dalla
Cifali
Borgata
momento
battezzò
lo
solennemente
1,
v.
a
in
Catania,
quella città (v. P. Oarrera, Me
Cifali, ove
a
città di
trovava
di
arredandolo
e
di
trascrisse
già inquadrato
tasia, formandolo
di
contraddizione,
Catania,
fatta
visita
una
suo
di
Storia
la
statua
(;lie si
era
alla
badò
si
i
Catania,
tempi
ai
che
raccolti
Catania
quello
nessuno
scrivere
del
!
di
di
muia
Roma,
a
pubblici
le
aver
avvidero
si
non
della
il Museo
città
della
traujoiitniia
gigantesca
una
ornare
per
historiche
morie
per
di
quali quelli
Fonte)
Oibele
di
Tempio
la
e
il
con
città
me
co-
(Cèrere)
quello
del-
Cifali
la
avveniva
come
figliuola,
Ad
della
nome
fali^.Nel
che
risoluzioni
le
di
tavolino,
all'aria
delle
Sono
,iniro
di
e
nelle
e
lo
sento
la
me
della
tuo
la
tu
romantica
la
idea,
Fonte
Chi
luogo
infallibile
un'
altra
su,
alla
Da
di
teoria
nei
primi
come
Cibali,
Chi
ti
verità
:
di
detto
così
sulla
realtà
Non
dei
ho
posto
allo
voi
Catania, dovunque
Fonte
salire
sopra
Canalicchio,
Fonte
di
ma
la
quindi
concludere
nuclei
sociali
che
degli
a
Cibali
Cibali
antichi
ijrima osservazione
salgo
per
che
necessità
e
che
lanciata
illuminare
Sicilia,siano
Applicata
di Cibali:
salire
antenati,
il
essere
ciò
ha
a
questa
verete
tro-
non
trovarne
per
anche
Catania
costituirono, si
naturale,
di
in
è la più vicina
nostri
di
giriate lo sguardo,
dovete
fu
studio.
umani?
quella
si
mi
in
abitanti
tutto
veduto
Fonti, specialmente
primi consorzi
dagli
di
Consoli
di luce
sono
sentito
il diritto
nome,
Professore
sentito
vieni^ quale
tu
a
morative
comme-
1' ho
ho
e
di Sibari
e
io
millenni
hai
vita, del
mi
le
che
negare
nei
benefico
targhe
che
anni
am-
Bonadies.
Metaponto
creata, d' onde
della
lampo
silenzii
di
guardo,
potente,
ancora
Sono
amata
io
piazza
quell'amore
dovete
e
vinto
con-
disperazioni
Cibali
di
loro
E
ha
11
di
deserti
passarono?
anima,
chiamata
nei
altra
seconda,
sono
dalla
riflettendo
provo
pressi
questa
mi
afflato
ogni
Fonte
suoi
Licatia:
di Oi-
quasi istantanee,
dalle
di
turista.
intelletto^e
a
fuori
lo
e
Calabria.
alimenti?
un
potrebbe
il
state
una
dell'
il mio
e
vengono
sua
nei
come
che
grazia
che
il
tra
meravigliosi,stupefacenti,si
dalla
provato
di
millenni
tua
lontani
che
pura
dedicato
e
Fonte
rappresentante
va
si
abitatore
vedere
Borgata.
nei
con
protoponoma
studioso
più
interventi
della
storico
della
fare
rapporto
di
semplicemente
l'ho
anche
montagne
voce
con
io
potranno
come
nome
un'
la
alte
un'aria
il
stato
libero,
fluente
ho
si
sarà
tanto
modesto
come
Fonti
che
ogni
cidente.
Oc-
^j Cifali.
quelle
conve
1' acqua
esse
escludere
che
a
delF
e
verità.
che
delle
qualcuna
ora
alla
adoro
L'amore
in
99
avrebbe
professione
d' animo
appelli ad
anni
e
mia
sono
aperta,
senza
arrivare
possa
della
stato
uno
Vediamo
cose,
quello
piià azzeccate
prodotto
scientifico.
ad
piti si discute
quanto
nulla
Cibele, quale
esercizio
lungo
Fonte)
città dell' Oriente
altre
limita
con
allora, esclusa
E
si
Cibele
Dea
molte
la
e
F osservazione
che
nostro,
{Il Fiume
in
modo
ogni
l'argomento
Cibali
-
più
:
dei
i
li.
Sicu-
perciò logica, vengo
ai
siamo
pos-
formarono
i nuclei
ragionamento
in
tempi
da
preis-
toricj
d'
mi
dii, che
di
i
tìume,
un
fianchi
per
la
Est
per
Madonna
del
il Viale
il
è
mare
occhi
della
ora
Archi
degli
da
è
testa
di
e
nn
dio
di
Licofrone
Santuario
dedicato
in
alla
perchè
venerata
rimasti
ignoti agli storici
Ciaceri,
di
che
157:
dell'antico
pienamente
il
in
già
Catania
p.
Catania
Dea
Oncia,
nel
29,30):
meglio
ancor
e
incomincia
Ognina- Lognina
toi)onoma
fantastica
Pisfrice
approvate
sicché
di
come
del
corso
proviene
i soliti
le nostre
chiarite
a
da
in
farsi
evidenza
(v. Ciaceri,
spiegato
e
Li
sono
Prof.
Santi
e
dal
gane
Lòn-
nome
indagini
la
non
di
particolari,
Giovanni
Lòngane^
6),
certamente
ho
strada
D'Arcangelo
sistenza
all'e-
Lòngane,
dal
una
presenza
nel
conto
S.
in
(XXIV.
Lognina
di
seno
e
esistenza
sua
la
vedere
fiume
basolata
accenna
messi
mio
per
fino
discendendo
Longatis,
doversi
se,
sabbio-
raffigurato
aggiunge
dell' odierna
il
è
giungeva
rag-
tramite
via
la
Lòngane,
stati
83, 112):
p.
Porto
La
(v. Casagrandi,
traccia
una
Viale
importantissimi
sono
inferito
Santuario,
quel
grande
Gli
ad
percorso
Siculo
detta
Athena
ha
ne
Alexandra,
di
l'importanza
Dea
Catanesi,
giustamente
Viale
quali
vi
1032)
Cibali,
arene
passava,
denominata,
v.
di
Questo
tutta
Diodoro
quella Borgata.
quella Borgata
Culli, p.
sulle
mentre
Catania
Alex.
(in
sotto
qui adunque
Catania
lasentava
questo
è la,
tem[)i [)reistorici,
Fluviale,
borgata
una
il poeta
di
monete
di
giovanile
di
nei
Lòngane
dalle
confermata
Per
all' incontro
ne
vergini
del
tratto
quello
era
odieini
di
delie
nel
rici,
preisto-
die
delPOgnina.
si estendono
adiacenti.
il fiume
Cibali,
che
tramwiaria
ville
Cuti
stu-
Scuderi, piegava
l'asse
esistenza
ciottoli
a
rete
e
dalla
giardini
i
Li
orti
gli
pei*
altii
tempi
il nome,
no
o
con
meridionale,
lungo
e
passava
po"j^giodi Cibali
per
S. Giovanni
a
Cibali
giiVrisposto
Etna
dilagava giù
Margherita,
nostri
ai
provato
R.
lio
sottostante
Fanecotto,
gialle, mescolate
ad
si
occidentali,
di
tì[)vato pcisino
ho
del
Sofia,e
Fonie)
esistenza, nei
precii)itandosi dall'
di.S.
collina
della
prova
quale
del
che
e
la
io
quesito
questo
dato
liauuo
Lònganc,
della
A
acquai
la
e
collìnata
plaga
sulla
domando,
mi
0
('(USO
un
di
[TI Fiume
Cifali- Cibali
100
il sito
Cuti
state
soli,
Con-
verità,
da
già
Carrera
che
una
avevano
inventato.
La
Fonte
di
Cibali
è certo
questi, apertesi nell'epoca
il suo
letto, ancora
(Amenano),
in
molta
prima
derivato
un
le
oscura
di
parte invaso
dal
prime
fiume
coperto.
delle
colate
quello dell'altro
e
Lòngaue,
Allora
fiume
di
le acque
do
quan-
lave,
be
eb-
Occidente
premen-
Gifali
ti (li sotto
della
e
S.
la
nel
cui
fiume,
alti
Cb.mo
Il
di
Fonti
lave
di
Cibali,
le
lianno
alla
di
nomastico
è
io
ujarlo
di
e
E
si
badi
dei
bassi
tempi
cbe
Il
Gran
alla
Re
e
pQV
loro
ordinò
cui
E
CI)
del
V.
Reitano.
hi
si
gettò
alla
vista
al
suo
prima
di
delle
potenza
partire
fece
che
venire
Re
eriggere
ai
a
e
affer-
proposito
un
lettori
la
greci
cabolo
vo-
procuro
fu
Balcanica
al
fitto
scon-
per
Cippo
Tearo,
dalle
della
cura
ropa
l'Eucontro
fiume
zampillanti
la
un
disturbare
giunto
per
in
me
dai
a
acquartierarvisi
presento
Kephalé.
di
prova
penisola
terapeutica
di
ad
caso.
poi
Fonti
ottanta
esercito
recensione
cbe
di
il Gran
cbe
racconta
la
il nostro
nella
Nord
a
di
azzarderei
classici
per
prima
l'auto-
Cifali.
I, quello
Maratona,
miracolosa
seg.
Dario
quella
vennero
dimostrazione
tempi
apposta
di
Erodoto
meravigliato
della
fatto
colate
significhi Fonte"?
procurarmi
a
salgo nei
ma
persiano,
meridionale,
restò
pare
battaglia
gli Sciti.
:
mia
mare
quella,
i)Osero
greco
mi
toponoma
vado
non
di
greci quando
me,
fiu-
portata
una
principe
linguaggio
non
al
seguenti
e
autononiasia
i)er
della
significato del
le
antonomastico
parlante
prova
caposaldo
che
loro
coloni
seguenti
basso
ba
della
quest'altro
in
solenne
nel
Kephalé
la
a
bene
esempio
un
che
avessi
del
e
i
forse
noi
corsi
di
più
acque
fra
quali
ma
resta
corrispondente
vero
delle
pozzi
Cibali.
poiché giunge
scorrevano:
cui
di
sui
di
esistenza
quel
dei
dalle
ricerclie
I^robabilmente
Per
come
il
porlo
dell'origine
da
Fonte,
ne
la
Lòngane
i Siculi
quale
egli
non
del
sepolte.
Catania,
di
correnti, alcune
altre
di
studio
lenaria
mil-
di
scavi
unico
la
che
viva
Fontana
anzi
primo,
più i)otente dell'Amenano,
moltissime
con
cbe
conoscere
im[)ressionanti.
Cibali
Se
dj
forza
di
Ma
Reitano
getto della
verso
attra-
forma
più
troi)po abbondante
il
utilissimo
un
io credo
dell'Ognina
occupare
G.
mostra
non
una
diminuire
Ingegnere
(1) cbe
di
fa
pozzi
sotto
quale
e
ancora
giunti gli
sono
l'estrazione
la
adunque
espressione
però
colata
lave, scorre
è
Lòngane
della
Fonte,
dalle
toccata
ulta
seno
la
così
del
più
che
vero
pubblicato
recente
Anienano,
e
è
tanto
Soflji,
più
bordi
ai
formare
a
Fonte
rappresenta
quegli
da
e
La
contrada.
preistorico
di
Cibali,
lOl
Fonte)
la
e
scaturire
a
millenni^ [)ercljè mai
i
delizia
di
detto
Pogoio
il
{Il Fiume
riuscirono
Ulve
le
Cibali
•
rocce
scabia,
riposarsi
e
in
delle
dell'Archivio
onore
dallo
rificarsi.
pu-
stndio
Ci/ali-
102
del
Fonti
Tearo
del
fiume
più
bello
il
ha
nominare
significato
solenne
alla
anche
di
forse
volesse
non
della
lo
o
Fonte
sua
suo
La
vi
nia
è
di
die
Kephalai:
cbe
S.
Fonte
O
nell'uno
di
fu
del
ceva
adi-
tana
tramon-
a
ali
cosidetta
fiume
sia
perchè
scomparso,
nell'altro
o
Gif
si
nome
Sofia.
Testa
toponoma
Kephalé
se
sboccava
nostra
nuova
una
quel
Uomo
Erodoto
;
quindi
bene
Fiume
di
la
il
Municipio
perchè
di
lapidetta
anche
pregare,
per
si
modo
ci
derivato
un
dovrebbe
porsi
degli
nome
a
di
compiaccia
anche
Kephalé^
KEPHALÉ
pare
ap-
diretto
in
sui
tre
amici
della
onore
Canali
con
CIFALI.
Cibali
si
possono
lasciare
alla
loro
sorte.
V.
Casagrandi.
tanti
coabi-
alla
porre
—
e
un
Ebbene
I.
dicitura
Cibele
Fonti
antichissima.
originario
nome
Dario
dice
le
male.
l'odierno
è
collina
come
l'occasione
Cibali,
ereditò.
formare
prestanti,
Lòngane,
della
x)iedi
le
—
Fiume
interpreterebbe
che
di
del
ed
Fonte
interpretare
chiaro
Colgo
il
ai
veniva-
essa
Fonte
Catania
Obi
di
piti
e
esse,
Fonti
quelle
diceva
che
—
belle
di
Fonte)
la
e
iscrizione
uiui
più
prestante
Fiume
{Il
con
le
sono
più
e
nel
91)
(4.
Tetiro
fiume
Cibali
Fonte
Borgata
la
semplice
che
di Maria
la morte
Per
Carme
latino
umanista
Alla
nei
fascicoli
precedenti
rientale^ scrisse, già
per
di
dominato
detronizzazione
di
lasciate
fu
di
I degli
I
con
ambe
delV
abb.
MDCCCXXII
le
occupa-
Nel
del
ripubblicare
umanista
valente
zioue
di
quelle
e
il
della
viale
che
tra
i
7.
mezzi
catanese
di
Il
)fper
Castello
carme
la
per
morte
JEmanuele
\
\
tolani
Or-
\ Dot,
del
delle
chità
anti-
Catania
no
|
da'^
37
|
simo,
raris-
Catania,
di
grafia
bio-
della
divenuto
di
un
Elogj
«
Ursino
opuscolo,
Universitaria
in
1822,
custode
città
tania:
Ca-
to,
scrit-
stato
opera
Eeal
stessa
questo
di
l'intitolazione:
|
del
\ strada
di
era
aggiunte
\ della
studii
dopoché
| continuazione
Gagliano
altre
con
Cattedrale
nel
la
la
con
Maria
Teresa
39.
tale
del
busti
Vito
è
nostro
tutto
si
quello
che
Giardino
del
Coco.
detto
rinvigorire
proposito
che
persone
a
»
oltreché
carme,
catanese,
autorevoli
gloria
\
e
insieme
\ di \ Giuseppe
Sicilia
Biblioteca
provvedere
attendere
«
note
esemplare
26
37
pagine
della
dopo
proponianjo
della
porta
Catania
di
aveva
ora,
ci
Lougo,
che
|
Longo
nella
Miscellanee
\
degli
Un
conserva
segnatura
Francesco
Antonio
Fran.
».
si
di
Università
anni
latini
che
che
inedito,
che,
carmi
Casa
Asburgo,
all'archivio
quaraiituna,
la
0-
latino
altri
carme
di
Sicilia
carme
per
Il
tempo
di
un
ii-
occupati
la
per
agli
lode
imperiale
catanese
corredo
inferiore
Napoli.
legato
illustri
vita,
1'
(1780),
ci siamo
quale
storico
sua
quarantadue
leg. Domenico
nella
di
memorabili
uomini
un
le
torchi
in
pagine
del
tro[)pa
lungo
circa
uomini
I degli
è
regno
per
Coco
tii)ografia
opuscoletto
I
rimase
dal
non
famiglia
t)ubblicato,
dalla
storici
nel
e
di
di
pecchi
della
ripubblicare,
carte
in
classica,
(F Austria
Teresa
fine
alla
XVIII.
sec.
Archivio
questo
presso
forma
Sicilia
in
Maria
(1780)
Coco
del
(1723-1782),
di
scritti, sebbene
lui
da
Ooco
d'Austria
Vito
catanese
Vito
catanese
venustà
di
dell'imperatrice
morte
mauista
Teresa
Bellini
viale
sono
deve
di
manca
la
richiamare
assunto
memoria
Hatteu-
l' incarico
meritamente
Catania,
ancora
di
ornare
affinchè
quello
sino
pen-
l'umanista
del-
Per
104
la
iil
Aggiungiamo
il
reminiscenza
o
la
il
pensiero
pregiato
umanista
che
credette
TERESIAE
STVDIORVM
di
frase
EEGINAE
GOGÒ
OATINENSIS
CATINAE
CANONICVS
BIBLIOTIIECAE
quantum
ululat
aspiciens
tristes
it
5
lacrimis
PRAFEOTVS
variae
num
ego
pulsare
10
Tbraeicias
aurìtas
flectere
coniugis
numeris
concuti
15
et
nigro
e
t
pandam
Italiam,
reliquas
scilicet
20
luctu
illa etenim
populis, dum
versabat, caelestia
roseo
fundens
potens
vita
tantum
quibus
Hyrcanae poteraut
legnm
filia
frenare
regum
orbem.
sinebat,
tantum
loquelas,
ore
leones,
mitescere
veneranda
trionum,
tandem
Deusque
lumina
in
sospes
et
permiscuit
iratos
poterat
turbat.
Teresia,
quibus
tremendum,
doloris
causa
septemque
in
sospite ea,
quercus
reducens,
funere
Regina
orbem,
regna,
columen
tanto
ostendens,
25
infando
occumbens,
gaudia
insti
genetrix^ ingens
regum
cbordas,
Ditemque
borealia
vexat
Europae
ingèns,
austrum
et
terras
ducere
Acheronte
quae
urbes,
et
iniquo.
colubros
manes
!
Hister
litorà
testudiuis
potuit quo
ambos
tendit
percurrere
vacuum
I
illisa reclamant
agitantur
Eumenidum
et
ubera
totum
vellem
digitis
et
altis
luctus
collibus
it turbidns
per
gentes
casu
Orpbeus
ut
reboant
tum
aequora,
et
lacrimis
scopulis
et
in
quibus
pueros,
flumina
per
Romanis
lupa
Rbenus,
gemitu,
cum
Thybris
resonat
quantum
tigres.
refulsit
si
valse,
av-
\
ripetere.
SCRIPSIT.
Heu
(^ni
[ELEGIAOVM]
OATHEDRALIS
luinno
virgiliana, alia
HVNGARIAE
YITVS
ET
la
dovere
AVGVSTAE
CARMEN
SANCTAE
attinse
più
che
OBITV
IN
MAEIAE
lo
classica, per
fonte
egli
annotazioni
nostre
alcune
(1780)
d* Austria
Teresa
Maria
canne
(li indagare
l'obbietto
cui
di
morte
Per
100
la
illitiH
auspiciÌ8
limìa
conias,
sed
nec
tot
lacrinias?
niihi
Phoebeo,
ut
calet, idem
meus
70
liic,Feruande,
Borbouiae
quo
Aeneam
rei)etens
tacitus
bic
85
cernere
erit
protulit
et
nam
agros
instituit
90
bomines
panca
super
quae
qua
Sol
cfr. Ovid.
sonabant
«
»;
Aen.
resouant
e,
IV
late
I
1.
3,
relictas
versare
et
pura
ingens,
louga
tollere
fruges,
21
«
per
qnocumque
^".
dicet.
per
aspiceres,
acque
magnis
aedes
saecula
Thybris
«
fama,
cetera
nani
resouat
plangoribus
eunti
carmina,
«
resouat
ducunt.
gaudia
sua
et
riferirsi alle
senza
66S
quondam
surges,
pulcbras
equos,
—
Trist.
labeutem.
marmore
gUiebas
artes
regnum
eredita
scribeutur
referaut
urget
cui
et
fruges solidoque adamante,
tumulo
nomea
inanem
ordine
firmare
de
bine
vitam
Annotazioni.
Yerg.
simili
auro
unde
caterva
marmore
Teresia
Pales,
populos
praestautes
de
quorum
et
[)arentem.
spiraiitia signa,
sortem
colere
luli
vireiites.
pariter longo
fuit,iuxta
cura
aequor,
ripas Amenani
Pario
circum
magna
in
Priamumque
calamosque
studuit
tu,
agrorum
ad
circum,
atque
chirus
tristi comitante
tumulum
Musas
marmoreas
coniugis
surgentis
Danais
a
pergam
natorum
pouam,
Maronis.
urna
nunc
spem
frondes
inter
extinctae
aut
artus.
aequabit Olyqipo
pastorum
ego
bic
properat
excisam
Troiaiìì
ferales
biudes
furore
olim,
teuet
uomeu,
Simon
Carmine,
nunc
80
tuuui
gentis
berbosi
divi
tentasi
spiritus
nec
ossibus
ex
geinenteni
succeusa
lentos
Partheuopem
prope
post
quondam,
agitat
multa
et
subliniia
qune
sparsis
vates
uascetur
quae
75
rapis fessum
Musa,
hastaiu,
et
coronis.
Sicnlos, ornatque
vel
inter
Pallas,
depoiiens aegida
galoam
quo,
litora
(1780)
d^ Austria
Teresa
ad
Atìtiiaea
litteris
iiiforinat
(15
Maria
di
morte
del
Tevere
plangoribus
flumiua
luctus
luctus
o
di
aetber
»
:
gemitusque
altro
»
; XII
fiume,
G07
Carme
latino
di
la
et
da
data
notizia
2.
ululat
quantum
«
lupis ululantibus
3.
gis ubera
4.
tendunt
it lacrimans
«
flaventis
Ili
261
reboant..
«
«
variae
4,27
«
VI
e
Ovid.
IV
VI
464
10.
12,
647
Flac.
VI
486
^".
resonare
«
luporum
Ili
e
simu-
posuerunt
396
».
et
«
ad
II
ma-
90
«
tur-
—
et
torquens
«
»;
173-6.—
e
Thraeicius
na
lonta-
più
et
sequentia
saxa
orbem
pectine
amorem
quercus
| ducere
«
»:
pulsat
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dei
cfr.
Diteraque
V
Aen,
canoris
ducit
»;
».
cfr.
Verg.
»j
Georg.
Horat
Carni.
capelli anguini
26-27
tremendum
I
».
caeruleosque
cfr. Lucr.
».
».
quercus
menzione
Verg.
fidibusque
cithara
482-3
», vedi:
vates
testudinìs
«
».
cfr. Ovid.
»:
e, di
»;
422-3
inpellere pollice cbordas
fretus
IV
Vili
Aen.
cliordas
boant
re-
».
iniquo
chordas
«
»:
gemitu
poli
concussus
la-
reboant
«
cum
«
casu
vocales
canoris
28
223
pollice
ducere
Georg.
II
reboare
digitis,iam
quo
Georg.
».
Ili
testudine
fa
VI
XI
cfr. Verg.
»:
cfr. Verg.
vates
aegrum
colubros
Argon.
il
eadem
fidibus
| Eumenides
».
turbidus
«
Lucr.
«
Tbraeìcius
Verg.
lacrimas
»:
pollice
5^3
Orfeo,
potuit
auritas
in
rupti
«
digitis vacuum
et
cfr.
:
Georg.
475
| Tbraeicia
«
Aeìi.
cfr. Verg.
»:
350
percurrere
Eumenidum
angues
1
Georg.
| aequora
iniquo
percurrere
solans
auritas
«
»;
»
251
gentes—
iamque
«
«
«
XVII
vellem
2
cava
Eumenidi
Val.
Yer^.
Orpbeus
«
11-12
11.
nibus
»;
Tibul.
pulsare
«
lupae
ululare
| aequora
tecta
Labili
XI
Mei.
9.
Aen.
«
630-634J;
Ruminalem
Georg.
iterum
Ili
reclamant
urbes
all'allusione
119-120
Vili
|
reflexa
».
variae
reminiscenza,
Quanto
it
ire
Georg.
et
Tbraeicias
«
II
Am.
«
litora
casu
| quam
gentes
8.
lacrimis
Verg.
Fun.
»'y Sii. Ital.
«
{Aen.
ficum
Verg.
antro
pendentis
cervice
magnorum
cfr.
»:
413
illisa
arquataque
7.
IV
barenas
scopulis
«
6.
«
in
tereti
uberibus
scopulis altis illisa reclamant
«
queata
cfr.
»:
Hister
5.
»
ad
«
sub
18
Rbenus,
Aen.
»;
Hister
bidns
| ludere
scrizione
de-
la
».
it lacrimis
«
VII
tendit
ubera
quibus
«
circuin
cfr. Verg.
lui)a »:
; Aeti.
»
12
23,
urbis
conditorum
infantium
lacra
X
Livio,
T.
Mavortis
fingere lingua
corpora
107
rammenti
fetam
illam
| inpavidos,
XVIII
sec.
si
gemelli,
ubera
liaic
geminos
matrem
alternos
nìulcere
i
viridi
et
del
catatiese
allatta
fecerat
«
Inpam,
lambere
et
umanista
Coco,
lupa che
Virgilio:
I procnbuisse
])ueros
alla
Intorno
2-3.
Vito
di
implexae
le
del-
cri-
; Lucan.
VI
664;
»:
cfr.
Verg.
l08
IV
Georg.
12.
409
13.
iinmeris
«
paiulere »; ed
bus
numeris
14.
anche
da
500-501
doloris
causa
«
ctum
est
16.
colunien
II
Gami.
17,4
«
regni
«
»
hyperboreo
17.
Vesta
Romana
«
18.
rerum
»:
cfr.
IX
216
»; IX
82
P agg.
2,
'M)
Verj(.
sini
""
4,12
5.20
IV
ciliani)
(Si-
«
extin-
«
fnnere
308
II
P
inens
VI
e
Hecate
296),
(XII
»
429;
cfr.
nati
se-
6-7
nien..
colu-
«
i colunien
Ili
Georg.
381-2
».
fu
»
(VI 247),
done
{Aeti. I 99-100), Periphas
(IX
735),
Aen.
Verg.
fertur
a
(XI
Verg.
«
Horat.
»;
Ausoni
«
2,6
gilio
Vir-
da
aniniesso
(VI
Fabricio
843-4),
827).
:
ingens»
Troad.
385
potens
«
III
=
publieae
; Sen.
| gens
epiteto
536
rei
XV
cfr.
:
trioni
:
»
Casin.
»
Pan,
»
ipsa deum
Herminio
Bue.
Aen.
263;
mearum
trionuni
»
«
«
I
act.
tulbataque
«
colnmen
«
; Sii. Ital.
genetrix
regnili
riferendo
»
i)otens
{Aen.
Ili
8,19
subiecta
propago
«
genetrix
colunien
regina
«
per
la
Sest.
septeni
3
cfr. Plaut.
»:
p.
septenique
«
—
IV
-
132.
Asiae
I pollentis
XI
Georg.
colnnien
Cic.
»;
Verr.
Verg.
cfr.
»:
Aen.
Verg.
Enropae
«
tnrbat
»;
VII
Argon.
Flac.
Val.
»;
versi
».
cfr. anche
e
»;
cfr.
e
opus
Font.
ex
dolor
| fert
cfr. Cic.
regna»:
fnnere
crudeli
—
«
doloris
causa
liostein
Ori)lH*"iis
»;
JSafyr. 89
Ovid.
insti
«
in
funere
infando
«
Patron.
Verg.
134.
e
raffrontare
—
iustus
borealia
iste... vexavit
15.
».
107
ofr.
»:
».
vexat
«
cfr.
»:
verba
VI
Aen.
492;
coniugis
arceasere
Ditem).
(se.
»
nMÌnceiis
Acdierontc^
inanes
paiìdain
è
nectere
VIII
Aen.
Il
Georg.
Verg.
inoltre
iilgro
e
tremendum
regeinqne
potili! niaiiis
hì
«
adiit
(1780)
d' Austria
Teresa
Maria
mniiisque
«
119
di
morte
(joniugls
«
VI
Aen.
«
la
Per
genetrix
CI
».
788
—
{Aen. II 476), Enea
Mnrrano
deuni
magna
ingens Teresia
«
Virgilio l'adoperò
persona,
641-2),
«
639
Sarpe-
per
Pàndaro
(VI 413),
(XII
»:
Tnrno
640),
(XII 927).
19.
«
miscele
luctu
XII
Aen.
20.
«
dum
»
«
fata
21.
sat
Inctu
tanto
«
«
; Aen.
X
»;
594
dum
deusque
II
62
orbem
871
667
e
XII
cfr.
»:
Verg.
luctu
mixtoque—
«
XII
Aen.
»
;
e
805
tre
inol-
620.
e
vita
gaudia
permiscuit
sinebat
versabat
e
siuebat
deusque
XI
Verg.
cfr.
»:
Aen.
IV
651
».
»
704
cfr.
:
«
Verg.
versare
Bue.
dolos
9,5
».
«
Fors
omnia
ver-
Carme
22.
latino
593
«
«
loeiita
dieta
«
23.
dracones;
367
tigris
25.
leguni
«
qualità
pieno
pieno
«
I Copia
defundit
«
roseo
Aen.
Verg.
Thaiiinautias
loquellas »
ore
II
; Vili
ad
di
tigri,v.
Ili
(Georg.
fremi
nare
fre-
leones
IV
Georg.
| niaiestas
vellem
«
cfr. Yerg.
»:
tigres »;
3
8,
».
IV
Aen.
510
niul-
«
I 327-329.
Lucan.
Virgilio attribuì
»:
294)
ad
e
Euryalo
la
[Aen.
pudoris
que
suffusa
3
«
«
Met.
59-60
saec.
beata
«
fruges | Italiae
«aurea
IX
| adsideat
Verg.
albo
«
suffusa
sancto
88
divesque
«
fìdes
rara
»;
I
Aen.
pudore
custos
292
pieno
Bona
meo
| velata
-
Aen.
Verg.
I
Fides
cana
«
pia
Co-
I
sancti-
«
lacrimis
«
sta
Ve-
{Carni. I
83-84
3,
228
et
»
panno
cfr. Tibull.
»:
cum
16,
29.
30.
multa
«plus
miro
31.
«
«
manibus
enim
oculos
«
quod
«
«
iunctis
affectus
te
in
sceptra
armis
e
VI
| saecula
aurea
I
Met.
»; Verg.
tenet
lumine
ètiam
honore
»:
»:
89
»;
"" aurea...
Aen.
Aen.
Ili
VII
735
I 49
«
Aen.
IV
supinis »; Quintil. XI
manus
credere
colebat
».
Verg.
»:
e,
sensus
Aen,
IX
»
459
perii
non
Aen.
IV
458
XII
113
; e
e
205
3^16
parole, vedi Verg.
tibi
sup-
118.
cfr. Verg.
delle
cfr.
Verg.
Aen.
exhibent
assonanza
cinxit
cfr.
anche
orasse
iunctae
arcanos
:
colebat
supplex
his
»
vedi
arcana
{se. templum)
lumine
«
Ovid.
»;
honorem
consimile
colere,
immenso
5
Aen.
Verg.
».
manibus
per
324
aureum
regnum
imponebat
loveni
spargebat
32.
tempus
cfr.
»:
regnum
Vili
»;
imi)onet honorem»;
significato,ma
422
«
Tug. 24,7
sauctum
«
aris
64
teneret
regna
saecula
per
\ saecula
condet
Sali.
—
tenuit
aurea.,
Upod.
»;
plex
cfr.
»:
cliiarisce:
aurea
Horat.
aetas
Ovid.
28-29
Carni,
».
28.
792
JEp. 1 12,
»;
Fides
«
—
efr. Horat.
»
:
».
cana
35, 21-22).
«
«
Ili
tigres
nutritie
Pale
cornu
cornu»;
Orazio
e
»;
«
cfr.
biingique
initeseere
refulsit
a
Trist.
«
ubera
veneranda
cornu
est
27.
IV
253
Hyrcania,
Copia
Copia
cornu
«
X
adinornnt
»,
lias
:
109
276).
26..
«
efr. Ovid.
poterant
venerandus
«
5
XVIII
see.
».
Aen,
della
»:
»
IX
ore;
fmiditqne
«
del
catanese
loquelas
ore
842
: »
Veig.
»
Hyrcanaeque
«
V
»;
leones
Hyrcanae
«
centem
IX
est
«frenare
24.
tantum
| fiiudebat
-
umanista
insiiper addidit
liaee
roseoque
583-4
Coco,
fundens
roseo
(.se.Iris) ore
Vito
di
».
gerebat
»
:
cfr.
Verg.
Aen.
1 653
«
sceptrum
Ilioue
Per
\\{)
quod gesserat
10
superba
«
205
Olybr.
truin
33.
indoniiti-Hunni
«
H.
suit
»
V
»
«
gli
con
gnus
ululans»
{Aen.
Ili
non
ecc.,
Vili
mai
con
34.
e
rabiem
«
Poeni
rocia
35.
marus
»
cfr.
:
447
VI
j, «
Vili
»
4-5),
I
{Aen.
«arma»
ma-
npxtus
«
{Aen.
»
897),
e
857
486),
trepidus
«
applica ad
{Aen. XI
»
posuit
luctu
ros
madefecit
voci
alle
.588), «
397),
che
II
{Aen.
»
niultus
tu-
«
{Aen. Vili
»
XI
{Aen.
»
Aen.
la voce
{Aen.
»
| conpo-
jVerg.
»
durus
«
sae-
«
295;
727).
1
Aeìi.
Verg.
302-3
fé-
ponuntque
«
| corda».
«
»
miser
«
»,
poni
in-
«
—
tuiiiiiltuni
«
accompagnare
turbaiis
magnus
et
scei)
728
posuere».
bellum
""
ingens
«
{Aen. IX
»
saevus
«
proelia
«
«
662),
subitus
«
1
8
(Georg. I 464),
»
225),
122),
I 297
Lucali.
«
Vili
Aen.
Verg.
Virgilio suole
:
inoltre,mutato
| indoniitas
viies
«
caecus
{Aen. XI
99),
482)
»
efr.
:
Proh'in.
/* (Epam.).
^
lug. 112,
{Aen. XI
{Aen. II
»
niagnus
«
agg.
rflagrans»
371),
Sali.
ina
certuni
ponani
«
680-1
cfr.
analogia,
; e, per
6Q
V
tuniultus»:
posuere
»
i)osuere
Aeti.
vedi
:
Nei). ^^
Oorn.
»,
»
Seii. Agam.
»;
Cons.
; Olaudian.
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inaim
inanii
gesserò
imperiurn
«
sce|"tram.. ^(Mcbat
dcxtrii
«
gestaiitur
sceptrmu
douiitique ])aliae »;
vos
200
scopini
«
in
»
XII
»;
(1780)
d^ Austria
Teresa
Maria
di
la morte
amores
«
{Georg.
»
amaro
IV
Virgilio
»:
suole
{Bue. 3, 109-110),
»
431),
fumus
«
IV
{Aen.
»
«rumor
V agg.
apporre
«
a-
{Aen. XII
»
203),
non
ecc.,
a
«luctus».
36.
«furor
impegit
furor?
Oatull.
cique
furore
ruerent
».
«
»
; X
limina,
«
XXVIII
22,
verbo
883
«
bunc
que
«
claudere
tenuit
socii
tenebunt
:
»
610
:
«
»
feminae
sacrorum^
Cicerone
nec
la
voce
I
294
Aen.
portas
Verg.
Aen.
cacci
furore
«
Virgilio
»;
II
134;
;
«
portae
arrogi VII
morem
»
bunc
adoperò,
ipse
in
Belli
un
«
cae-
vulnera...
riferire
il
{Aen.
371
406).
ad
«
tua
lanus
di
«
a
IX
543;
e
limine
», invece
claudentur
244
suole
»
caecus»
«
in
Ili
absistit
custos
II
510
arcere
cfr. Aen.
:
«
«
V
caecus
se
di
»;
14
»
«quo
complemento
{Aen.
lane
991
un
{Aeri. II 236-7),
»
limina,
quem
morem
»
»
fur.
| mordebat
coordinare
claudere.
pars
39.
«
«
Eh.
rumpere
; VII
»
Virgilio preferisce
col
«
tua
—
Pboebe
»
Liv.
iutendere
Claudi
furor
«
furore
vincula
«
di
cacca
i verbi
»
Herc.
Sen.
amenti
T.
;
233),
37.
«
«sua
—
viuculum
118
e, facendo
»
197
64,
cfr.
caecus»:
»
limina
portae
:
»,
; XI
»
607-609.
:
cfr. Verg.
teneto
caso
»; XII
Ili
Aen.
834
simile, la
voce
«
408
mores«
con-
latino
Carme
suetudinein
tennero
meaiii
40.
cibns
«
plex
per
precatus
| vadimus»;
42.
virtute
XXI
19-20
44.
Aen.
VI
846
Ennio:
fu
di
Lps. 1886,
triuiupbi
45.
tiones
II
bumanum
«
«
rentur
«
sup-
VI
261
»
cfr.
:
»
exsui)eras
4,10,
dei
P.
ed
è
L.
M.
Aen.
Nep.
Verg.
Aen.
».
»
rem
»
editi
r.
dal
54
questo
:
è di
»,
il 191°
riportato
XI
cfr. Verg.
:
restituit
e.
».
Oorn.
;
triumpbum
n.
tela,
«per
ignis | eripis
munire
bomo
periclis »
»
cfr.
:
di
tra
Baebrens,
expectatique
«
»
8,
; lib.
302
p.
\). 354
XII,
I,
»
muni-
«qui
1041
«
XIX
ge-
4,1 [Phoc.)
II
1,3
commoda
blica
pu-
1607^
; lib.
[)ublicis »
fas
publicum
ne
«in
Paris.
Cuias,
commodis
368
p.
Ep.
ed.
commodum
—
36
; Horat.
Tbeodos.
obsistere
nec
«
tit.
cod.
«
Ili
nat.
».
superata»
«
cfr. Corii. Nep.
steterat
v.
:
periclis
8,10
rer.
di
all'espressione
».
vellent»:
coiìimoda..
V
De
Epicuro,
commoda
I, 25,
obiectare
Liv.
T.
identico
è
:
caput
rursus
disse
peccem
tit.
»
et
acies
populi
XXXVI,
spendi
751
publica
commoda
tit.
624
358-9
restituis
Verg.
ingenio superavit
adversus
lib. XI,
virtute
m.
inoltre
cfr.
II
tela, per
per
studnit
unus
VI
voi.
obiectare
; Lucrezio
47.
nel
IX
».
«superare
»
«
expectare
Cat.
Cic.
Ennio
«caput
46.
da
|
«
et
virgiliana,
cfr. Aen.
»:
Aen.
cunctando
originaria
86,4:
p.
Aen.
Verg.
forma
Aen.
firmo
[)re-
«
precibus...
«
espressione
-.| imperinm
vit
nobis
qui
ripetuto
i frammenti
661-5
lentum
docuit
239
».
feroci
ipse
1'
cfr. Verg.
II
ninni
11-12
è
id (se. imperium)
unus
«
la
con
verso,
nus
duni
cunctando
«
Aen.
IV
pectore
firmo
bostes»:
quantum
«
111
consiietudinem
Phaedra
considerato,
sed
«
—
ferox
2,2 {Reg.) «
XII
XVIII
sec.
sin
«
ofr. Sen.
:
»
notevole
:
eniisticbio
».
tela, per
bostis
«
27
11,
Argon.
»
pectore
nane
per
«
Flac.
dall'
aliena
Aenea,
opus,
I
vicit
sn[)plex
| adteinptare
vota
per
del
catanese
Phil.
»:
Val.
vinci»;
tnito
41.
«
precibns
dextra
del
non
niorein
«
umanista
Coco,
».
nec
band
snpplice
«
per
»
Vito
di
XI,
est
publica...
su-
lace-
».
.
48.
enisus
«
arces
49.
«
IX
9
cfr.
Verg.
«
artibus
bis
»
cfr. Horat.
:
attigit igneas
sceptra
sceptra
gerens
Palatini
Oeorg.
1
499
Ili
3,
9-10
al
v.
«
bac
|
arte....
».
»
».
«
Carm.
v.
:
—
Tuscum
V annotazione
«
servns
Capilolia
Tiberim
et
32 ;
e
prisca
Romana
Verg.
Aen.
Quirini
Palati
a
»
ser'
:
Ter
1 rj
vas
; Aen.
»
538
VILI
50.
rapuit lovis
la
; Ovid.
»
in
Veri).
nec
laurus
lauream
1
iiiinus
52.
donum
te
«
».
53.
54.
vatus
in
arcum
Lucr.
V
1246
eulta
novalia
55.
redimitus
539
»
Horat.
...
»
;
IV
60.
1
96
«
«
alma
flava
v.
aquila
uec
coronam
Aen.
ille
volat
«
| remigium
sacravit
«
Verg.
VI
597
«
illa {se. aquila)
«
Aen.
II
Verg.
cfr.
31
Aen
Aen.
anche
»:
«
XI
V
ro-
baut
pars
stupet
403
«
pro-
694-5.
IX
Aen.
Verg.
462
«
ni
ar-
;V
«
246
»
:
Aeìi.
702
IV
«
Ceres
»
».
—
lauro
cfr.
»:
70
1,
Bue.
»;
tam
«
8,
12-13
560
«
Aen.
I
cari
506
lauro
»
sine
laurus
»
:
0.
maguae
«
—
genitoris imago
«
;
».
48.
v.
sacra
«
banc
«
serpere
| fronde
al
81
tempora
tibi
decorus
II
Ifl
Aen.
advelat
bederam
Aen.
arvis
e
:
paiidens
cur-
alte
solioque
».
sub-
686.
Siculisne
38
cfr. Verg,
viridique
cfr. Verg.
:
felicior
; VIII
Oeres
»
portus...
«
Bue.
Verg.
»;
l'annotazione
cfr. Veig.
sinu
533
novalia
«
—
»:
."" merita
v.
:
Ili
».
lauri
»
Aen.
Verg.
tempora
»
lìis
nostris
»
:
pinguis
agros
2, 35-36
artibus
j V
:
159-160.
victrices
arvis
que...
I
iiiter
pure
»
tua
lauro
|
v.
arvis
cfr.
»
cfr.
:
tempora
subnixa
«
Giove:
».
cfr. Verg.
:
armis
habebit
in
«
59.
755-6
»
Aen.
v.
e
miles
pareiitis imago
57.
; XI
rostro
300-301
18-19
cfr
cingit viridanti
«
VI
acuto»:
»
»
»
pandere
«
Carni.
56.
nixa
;
circum
tempora
I
tremescit
portus
tempora
«
spiega
ii)se ».
merita
«
lovis
Aen.
tremescunt
obliquos
«
quia
Verg.
circumdatus
circumdatus
«
cfr.
alarum»;
Europa
arma
tantis
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I
aquila,
luctantem
Luna
te
Phrygia
voi.
ales
obunco
|
stupet
«
—
Servio
lovis
»:
voltur
obunco
urget
aniiiger
l'armigera di
come
133,1,
p.
pedibus
«
lovis
lovis»:
ideo
profligat
rostro
immaiiis
stroque
is
alarum
| remigio
«
Il
Mei.
255
peteiis pedibus
«
a
V
Aen.
Verg.
564
132,22
p.
Ovid.
;
».
considerata
era
»
».
magnum
—
da
tenebat
arniigenimque
«
fulminari,
remigio
».
IX
»:
aquila
394,
dicitur
«
alarum
ceres
1'
voce
cfr.
»:
386
XV
cui
per
Aen.
aera
V
Mei.
accepimus
51.
ales
anniger
arniiger uiicis
ragione,
per
vigili Oai"itolia
(1780)
d^ Anstria
celsa
«Capitolili
C53
lovis
«
Teresa
Maria
di
morte
servaturis
«
uiicis
In
X
cfr.
«
cfr.
Verg.
resideret
arvis
»
:
300
«
arvis
Verg. Georg.
flavis
»; VII
Latinis
I
circumdat
VII
Aen.
7
«
736
537
«
patri is
«
Ausoniis-
».
alma
tempora
Oeres
»
aristis
;
Georg.
»:
per
C9.
VI
la
Per
Il -4
727
IX
e
tial. IV
187
35,5
artiis
VI
git artns»;
7v.
I sparsa
scaiit
71.
«
Partbenopein
prope
laudibus
74.
«
properat
mediis
VI
X
e
excisa
vitam
Pilumni
«
79.
«
—
Ovid.
luli
ilio
«
Verg.
Aen.
125
quibus
«
cfr. Verg.
»:
VI
782
cacio
IV
Aen.
310
».
Carni.
Ili
lali
surgentis
luli
»:
cfr.
Verg.
»
20,6
cfr.
:
IV
Aen.
insignem
«
Aen,
Verg.
274
"'
Ascanium
».
»:
».
II
Aen.
Priamumque
«
—
637
abnegat
«
pareiitem
; Aen.
»
pareiis
80.
IX
3-4
»:
cfr.
|
parentis
«
«
ferales
inter
Ili
«
Pario
ad
tumulnm
13
«
frondes
«
»
cfr.
:
40
370,
e
VI
305
turba
«
Georg.
Verg.
cfr. Sii. Ita!.
»:
»
ferali
marmore
inanem
»,
Aen.
Carni.
lemplum
tumulum...
II
V
ad
199
ripas effusa
VII
Pun.
II
171
«
per-
».
Pario
formatum
1 constitui
ripas
Horat.
13,21
Aen.
cfr. Verg.
ripas Amenani
ad
Oalpes
»:
».
(Mincio);
litorà
Ili
Georg.
caterva
ad
»
»;
caterva
tante
ad
Trist.
inanem
563-4
».
»; VI
Horat.
spem
Trosque
pergam
cupressos
reum
Georg. IV
cfr.
:
altuui
per
cfr.
:
Troia
«
comi
flamine
».
gentem
e
36
berbosi...
«
berboso
ruebat
«
ire
excisam
comitante
magna
ante
Troiani
tristi
«
78.
«
quie-
ossa,
«
».
».
77.
76
»
aequor
surgentis
spes
lieredis
Ili
»
«
—
producere
Georg.
Verg.
«
spes
post
«
».
524
et
surgeiitem
iu
clarus
repetens
Nearcbuiiì
76.
| spiritus
303-4
| Partbenope
aequabit Oiympo
nunc
Aeneam
«
364
alebat
aquilouibus
properas
repetens
|
aeqnem?».
«
75.
cfr. Verg.
»:
aequabit Oiympo
terris,aniiiìos
imperium
te
ic-
artus
per
artus
Ibis
leiitos
spiiitus lios
infusa
«occupat
Ovid.
cfr.
:
cet.
dulcis
tempore
geiitis laudes
«
»
166-7
»;
ajjitat
dnin
«
»;
Mar-
».
Vergiliuiii Mìe
73.
ossibus
ex
XV
Mef.
idem
«
—
336
jirdebat
-
(*xaestuat
alit totainque
iulus
spiritus
«
»
mo.iis
«
i»umis
«
IV
Aen.
Verg.
»; Ovid.
sparsis
«
cfr.
:
798
(1780)
Cria
uh
1G3
furore
caluore
tanto
726-7
agitat inolem
ineiis
«
»
d^ A
Vili
IX
Jiffitat»;
nieiis
«
Terena
Maria
cfr. V(M'f^.Aen.
»:
aninii
«
spiritus
nec
calot
meiis
«
di
morte
de
de
:
cfr. Verg.
IV
4,58
cincta
inanem
marnìore
»;
VI
nigrae
cui)ressu
marmore
signum
«
—
505-6
feraci
«
feralis
frondis
»;
».
»;
Verg.
«
216
| ponam
ponam
»;
VI
Aen.
Ovid.
Aen.
tumulnm
»:
cfr. Verg.
Ili
Met.
Ili
304
Rlioeteo
«
419
Hecto-
litore
latino
Carme
81.
I
Parii
la[)ides^ spirantia
oninis
inoltre,
osserva,
XI
79
143
e
83.
84.
».
ad
tempo,
l)art.
maret
|
cernere
P
»:
I
Aen.
cfr.
:
»
:
II
395,
Aen.
cfr. Yerg.
esi)iessioDe
et
VI
VI
482
online
longo
«
766,
Aen.
Verg.
| protnlit
VI
cfr.
»:
labentem
firmare
labentis
596
e
si
»
754,
Vili
Vili
676
«
nere
cer-
795
«
pro-
VI
Aen.
Verg.
Ili
Garin.
»,
45-46
5,
riferire
la
il
part.
frase
labautis
«
IV
Aen.
cfr. Verg.
:
avvicina
; si
iiersone
a
acque,
»
Virgilio suole
»:
tu,
«
Pales
nuigna
Pales,...canemus
magmi
cre"lita
| cura
-
campi
86.
»
:
722,
318
mi-
«
labens
«
oraziana,
»
a
col
ma
patres j fir-
Consilio
Ili
cfr. Verg.
Georg.
Ili 294
veneranda
Georg.
»;
Verg. Aen.
cfr.
»:
VII
«
485-6
«cui..
|
1
«
te
Pales
».
quoque,
«
—
custodia
late
cui
dita
ere-
..
».
de
simili
«
stabis
cfr.
»:
surges
marmore
| puniceo
tota
marmore
»;
Aen.
cfr.
Oic.
Bue.
Verg.
VI
848
de
«
32
7,31
levi
«
vol-
marmore
».
87.
colebant
instituit
Ili
Georg.
»;
6,39
89.
552
90.
641
«
«
vitam
si caelicolae
me
blanda
«
ducere
Ili
Carm.
91.
10,2-3
addite
«
«
6j27
28
«
| carmina
»;
».
Ovid.
18,50
«
agros
»
:
cfr.
terram
|
instituit
|
mortalis
vertere
Carni.
experti »j Horat.
terram
»
:
sua
columnae
gaudia
voluisseut
vitam
»;
sunt
Met.
IX
ducuut
III
raptim
vi^tam
«
cfr.
cum
Verg,
a
«
; Bue.
Upist. {Eeroid.) 7,
»
j IV
340-1
194
gaudia
pura
Aen.
Verg.
vitamque...
«
«
duco»;
II
me
V
», Horat.
».
carmina
»
»:
cfr.
:
| gaudia
scribentur
dicenda
»
315
antitesi
689
».
ducere
»j e, per
tumulo
cfr. Ovid.
solidoque adamante
«
—
adamante
inpermissa
super
panca
panca..
carmen
| gaudia
-
fruges
auro
et
relictas
ferro
Geres
Am.
».
auro
juira
Rose.
p.
versare
versando
«
solidoque
«
fata-paterentur
827-8
119
flaventibus
:
prima
«
praestantes
«
VI
1
»
glaebas
«
—
glaebas
versare
«
spicis nitido
Aen.
».
1 147-148
Georg.
Verg.
colere
nani
a^ros
«
studiose
si
stabuiit
«
».
85.
tus
34
115
».
labans
«
»
regnuin
«
—
donius
serere
Ili
Georg.
Verg.
XVIII
sec.
».
artes
Verg.
erit
sorteni
«
et
del
catanese
4.
ini peri uni
feret
cfr.
:
cernens
in
cernere
«
erat
de
ordine
longo
»
signa
online
longo
«
umanista
Goco,
spirantia signa
«
-82.
«
Vito
di
»:
5,42
«
in
Bue,
cfr. Verg.
«
tumnlo
tumuli
super
marmore
11
Per
e
erit
Carmen
II
cau.
iugens
«
Sol
ìungit
tingit
I
235
«
equis
lucentes..
«
Sol
ab
»
»
Stat.
per
uà,
V
V
aprile
«
—
saecula
«
|
nomen
:
cfi*.
II
Oeorg.
;
»:
5G4
»
Theo.
».
equos
aeternum
Ogni
;
ingens
equos
urbe
tumulìque
«
paternae
urget
cT
cfr.
nomen
Cic.
Carmen
"^
«
Lu
;
Sol.,
XII
|
820
"";
5G8
«
nondum
XII
no-
«
225
0
librabat
:
cfr.
«
per
Verg.
saecula
1921.
Santi
Tyria
equos
liieuiem
summo
»
1,4
».
I
Sol
dicet
»;
rel'erens
Aen.
«
Oom.
virtutis
Verg.
321-2
Rose.
p.
avi
nomen
saecula
per
marmore
».
erat
85-80
(1780)
Austria
in
scripsissc
Aen.
claramque
93.
547
tumulo
Verg.
»;
Teresa
Maria
referant
nomen
«
di
Ili
liceat
«
referrc
men
Fast.
»j
343
92.
morie
la
Consoli
con-
Olympo
Aen.
VI
».
Il Palazzo
il
e
La
Catania
Tempio di S. Nicolò l'Arena
cessione
fatta
di
i
tutti
Chi
del
Città
della
loro
cultura
al
da
stupirà
da
quella
che
tutti
perduta!
risparmiato
partecipazione
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sud,
di
catanesi
il maestoso
quel
per
le
alla
vita
di
usofrutto
sontuoso
/
e
al
di
Fanteria
Lo
sfacelo
monastico
catanese,
al XVIII.
Comune
e
che
Palazzo
S.
di
mezzo
sarebbe
la
fu
guerra
altri,
come
fica
bene-
l'Italia
individualità
si mosse,
i^erchò
Convento
che
pio,
Tem-
e
subito
classiche
e
destinò
tecniche,
Astrofìsica.
secolo
stato
genia
Efi-
quella
in tutta
Nicolò,
di
travolti
ne
rappresentazio-
sensibili
Medie
dell'Istituto
in
la
che
an-
altro,
secolare
ordine
Catania,
Scuole
di
sua
Nessuno
to
pun-
l'Austria
con
doveva,
la
di
stati
destino,
per
forti, colte,
il Grande
dire
guerra
l'Arena
al
fiscale, e
senza
del
primissimo
più
delle
indole
ma
ca,
pubbli-
fino
siano
per
nifestazioni
ma-
a
vita
il sacrifizio
ironia
S. Nicolò
XI
di
umanesimo
ma
noriti,
Mi-
scani,
France-
lanciarono
governanti,
con
che
e
dei
dei
della
questo,
che
di
ospizio
a
dei
e
trascendentale^
vigilia della
pubblica
delle
si
teorica
benemerenze,
sue
muoversi,
Convento
ruinae
di
di
secoli, dall'
Reggimento
Iiule
covi
vinta:
stata
ospizio
in
passarono
un
ed
sette
incapaci
tutto
benedettino
Convento
cella
a
alla
il Convento
Almeno
sua
nuovi
rinascenza,
indirizzo
gelosia
Monasteri
quei
Domenicani,
pura
nuove
Benedettini,
spirito
nuovo
persuasione
sarebbe
guerra
dei
maestosi
piti belle
della
dei
nuovi
le
di
sopraffazioni
1866
stolta
la
con
la
pensi
nel
di
al
crudeli
quei
che
legge
bandita
la
di
un
delle
risorta
suoi
taluni
dello
passato
chi
l'ostracismo,
si
tutti...
di
fu
città
Catania
nei
Conventi
umanità
pratica
con
della
dell'arte
nei
destare
puniti
che
Agostiniani,
nel
come
punto
vedersi
con
del
al Municipio
delia
piìi am[)ie
le
geniali
la
e
partecip.azione
fino
essere
18G6
Monasteri
appunto
pensi
specialmente
non
vera
chi
Gesuiti, degli
1' alta
fu
i
stava
hmgo
creazioni
mura,
dei
1693
risorta,
furono
le
di
tutti
nel
dell'aspetto
eretti
Conventi
e
Conventi
di
di
maestà
la
terremoto
Monasteri
fra
italiano
Governo
Conventi,
che
pensi
del
vie
dal
di Catania
misfatto.
grande
mine
Benedettini
dei
si
evitato
è
fatto
se
di
invece
n
1 1s
le
(li installarvi
Ricordo
mi
gli
di
risposta
questa
farla
di
impedito
fu
la
—
in
stava
pudibonde
davanti
ha
Palazzo
di
vrebbe
di
la
Ora, quale
prevederlo,
se
cederlo
e
Grande
una
femminile:
delle
fossero
Scuole
dei
destra
quanto
di
inquilino,
anche
a
Istituti
di
ducazione:
in
modo
Una
al
uguale
ma
di S. Nicolò
imponente
nella
il
Palazzo
vasta
in
S.
non
dei
degli
prossima
vero
che
il Palazzo
telli,
en-
mai
anche
se
non
cessa,
servire
dall'impossibile
alle
permanenti,
chiusi
Scuole
il nostro
al
tanto
seggio
di
e-
medie
gettò
pro-
di Consiglieri
Elefanti.
sorte
Santuario
mole,
salvarlo
a
schile
ma-
Istituti
asi)irano
a
Istruzione
infantili
siano
in
poco
Benedettini,
liberato
Asili
e
dubbia.
erji
il Palazzo
vuol
Agostino;
che
a
tata,
evi-
stata
tempo
e
infernale
potrebbero
ci
salvare
a
più presto
nito
infi-
un
in bellezza
espulsione. Raccomandiamo
l'Arena,
sua
che
concittadini
più
Educazione
trasportarvi
presenti
dei
la
similia, purché
et
meritata
all'attenzione
Comunali
di
giunge
sorte
al
i)iù solenne.
e
sarebbe
ne
non
di
giorno,
d'America,
destinata
arrivati
loro
bisogna
costo
locali
della
compenso
la
sinistra,sia
beneficenza
i cui
per
non
Gabinetti, Laboratori,
grandioso
esso
bufferà
al
al
accresciuto
il Palazzo
e
pubbliche,
qualunque
ad
bene,
e
cento, oltre
mina
edifizio
siamo
destinati
medie
laciimata
risoluzione
solo
almeno
più
tazione
ten-
una
aveva
Università, neppure
sorte
Gesuiti,
stati
In
di
la
non
lezioni
di
rirono
atter-
consigliava
che
venti
impianto
Unione
così
il Palazzo
questi
sia
fare
pi
tem-
si
di
l'aspetto
Catania,
con
quelle
segue:
Colleghi
il Diavolo
edi tìzio
invano
che
antichi
veto
cerc^liia antica
dalla
aveva
avute
per
un
provvida
una
a
di
monumentale
quel
sontuosità.
col
volta
altra
di
essi
per
avrebbe
nessun'
nostri
per
accessori
vantarsi
tutto
ma
che
Aule
ne
solamente
non
dei
di allora
allora
Erano
quel
con
»....
questa
quattro
grandi
potuto
poi
pudica
e
il loro
—
dentro
si
Fagli-
accolta, ma
stata
opposero
periori.
Su-
Sindaco
dal
sarebbe
Catania
«
Oarnazza
l'invito
che
Scuole
alle
Prof.
si lasciai
non
dell' Università
Biblioteche:
Musei,
qualr
ma
:
dei Benedettini
numero
E
Diavolo
più
tuttora
paterna
proposta
una
il Palazzo
perchè
Oolleghi,
coscienze
timorate
del
dai...
sobria
pace,
e
ìndubiamente
nei
patriarcali,temi)i
si
Senatore
die
casa
ceduto
stato
piiì volte
avuto
aver
domanda,
la
farne
fosse
il compianto
clie
raccontava
di
Medie
Scuole
Benedettini
dei
Palazzo
colossale
corre
della
nella
il
grande
Religione
sua
Tempio
e
nesso
an-
dell'Arte,
quadratura, eie-
il
e
nello
gante
della
tutto,
che
giorno
di
stieri
mondo
lassù
del
si
va
in
Se
dal
suole
troverà
vede
sul
sui
piove
preziosi
per
l'umidità
sul
meridiano
l'amore
una
! il
S.
di
arte
ticato
dimen-
più grande
sia
vi
non
fora-
assumendo
va
Nicolò
vi
il
in
il
tutto
V Arena
di
di
Sici-
Tempio
alla
Eettore
A.
eredità
del
santità
Custode
e
Eosa
ha
Santuario
di
la
morte
che
dopo
la
raccolta
vibile,
inser-
reso
e
trate
ve-
sollevati
Nell'autunno
pendenti.
il
che
colui
del
eredità
ha
non
pietà
vi tiene
Marra.
inventario, anzi
senza
antecessore
suo
e
la
tranne
Municipio
La
P.
che
Lago,
un
asciugarlo,
una
del
morte
già
già sconvolti
in
ad
presti
Olimpico,
soffitti,dalle
mondiale
trasforma
si
dopo
La
dei
ninfe
sulle
si
trova
crepacci
Giove
tacolo
spet-
derelitti,sui quadri ammuffiti,
altari
sugli
miserando
stesso
di
pavimento
del
provvedervi
a
Tempio
al
dai
ancora
lo
Nicola
sull'Organo
piove
Tempio
nessuno
tarda
si
-davanti
marmi
spesso
S.
di
Valthershausen,
che
Don
i)urtroppo
Tempio
diosi
gran-
quel Colosso,
del
torrenti
a
impegnante,
lidi' inverno
come
di
oramai
Stato,
colle
Girgenti
a
vi
l'acqua
dallo
o
infrante, percbè
e
[)uò dire
fama
die
abbiamo
arrossire, perchè
Peccato
soggiungere.
Municipio,
che
uscita,
fama
si
più
mina.
il forestiero
perchè
parla
ìfoi
i
potente
ancor
pagana.
ma
119
fra
della
dalla
attratti
fare
moderno
più
affari...:
di
Catania
di
sforzo
niondo,
dovrebbe
civile, quando
si
il
che
nazioni
ci
forme,
dell'arte
salgano,
non
die
V Arena
rinascita
viviaiìio
non
le
Catania,
cilia
alhi
tutte
tono
un
sue
Nicolò
Cristianità,ultimo
davanti
religiosa
delle
slancio
Templi
8.
di
Tempio
più
sempre
si è
fatta... x"esant^.
Ai
erano
del
tempi
discrete, e
ancora
falange
benedettina
si
religiosaj
dalla
Marra
a
veda
sé
che
uomo
ogni
ciò
Società:
nostra
ma
Rosa
ha
una,
ne
un
grande
La
Rosa
non
quella
abbia
della
voluto
dovuto
che
io
del
statiche
ho
ne
dell'ultima
detto
nel
tica,
morale, poli-
potenza
finanziaria
in
Catania.
queste
qualità,
tutte
queste
responsabilità
dato
soltanto
accorgersi
alle
alla
di
3ue
cure.
morte
del
avere
del
P.
i)otenze,
utticio,e
suo
La
disgrazia
La
o
catagli
dedi-
necrologio
anche
piena
ceva
fa-
civile, politica
fosse
una
Tempio
piegarsi, anzi
sapeva
che
insomma
era
tutte
all' oggetto
amore
ha
ha
non
autorità
che
e
intellettuale,religiosa...
Il La
condizioni
le
poi quell'ultimo rappresentante
tal
era
davanti
piegare
anche
La
P.
Marra
degli obblighi
per
di
per
il
il Municipio
la
ma-
II
120
^
Palazzo
-
il
di
8onno
alla
suoi
in
fine, la
nelP
mesi
tre
pressata dalle
in
Autorità
da
del
Rettore
La
barcollante
si recò
Lanzerotti
da
finestre
alle
Lanzerotti
al
Ma
di
andiamo
In
che
; dia
di
che
arcate
lanci
dei
siluri
intende,
delle
Società
La
della
corsa
ne
al
ancora
che
la
rizia
pe-
che
persuasa
i
come
di
ticolati
re-
dere
chie-
65
di
opportuni
immediati
cupola
devono
che
si
di
di
Finanza
che
ri[)arazioue
e
la
accolga
veramente
delle
rate.
ripafinestre
provvedere
esse
collocare
le
e
subito
vetrate
j)re-
amano
il tetto
siano
anch'
potranno
le
sop{)orterà
perchè
le
tutto
rotti,
perizia Lanze-
prima
colossale
riparare
e
!
difficilmente
m.,
i Oatanesi
la
forte
il suo
perduto
la
tutti
di
lavori
Storia
nuova
primato
era
a
posto
prima,
vetrate.
di
salverà
vivi;
fissi gli sguardi
secondo
L.
studenteschi
altri
vori
la-
malattia
necessario
fatali
sono
Intendente
sostengono
reti
cui
di
Sig.
ha
piogge
riparato
quella
alle
agli
conserva
chi
Il
ordini
gli
Riguardo
dai
è
alle
spesa
intemperie.
nostra
grandi
una
oramai
Tempio,
subito
suppone
imminenti
l'estate
il
se
sarà
i
urgenti,
creduto
aveva
fia
la
apprese
lavori
altri
to
tenu-
[)erizia dei
essendosi
che
lia
se
Intendenza
la
durante
quale
ma
fondo,
lo
che
dire,
i
perizia stipplettiva.
incontro...
nuovo
non
che
Patria
fuori
Tempio,
Intanto
conclusione
mondo,
la
ai)provata,
del
una
intanto?
ghiera
stata
era
daUa
Intendenza,
perizia rimanevano
questa
il
all'
in
e
Ing. Lanzerotti
scorso
ritornato, si può
che
Rosa,
Culto,
Erariale,
una
Egregio
dicembre
nel
presentata
questo
all'
Fondo
Intanto
ordinata
aveva
menti
Monu-
Municii)io...
Avvocatura
scorso.
afifidata
che
il
del
mortale
i)er-
dei
incalza
competenti....
inverno
Superiori
più urgenti, perizia
stata
alla
malattia
una
Ecco
Municipio?
Generale
i Ministeri
caduta
del
sorpresa,
Finanze^,
presso
sua
letto, per
a
svt^gliare
quanto
Soprai ntendenza
J)irezione
alia
delle
Roma
a
al hi
volta
sua
Uosa
Intendenza
viaggi
non
La
del
Rosa
alla
Siracusa, che,
locale
c'è
non
tergiversazioni
La
Kettore
del
i ricorsi
ecco
alle
davanti
fate
di
ma
debitore.
un
i ricorsi
ciò
Nicolò:
T"*mpi(" "ìi S.
del
GoMie
a
Btutdellini
,
iiutenzione
s'
dei
dalla
fra
Patria, vigile
città
grande
perdizione
tutte
le
di
della
Catania, saprà
F Emblema
città
custode
della
dignità
mostrarsi
piìi espressivo
della
Sicilia.
Vincenzo
mentale
monu-
Casagrandi.
grata
sua
Recensioni
122
sarebbe
Palermo
di
i"erò
occorre
delle
una
nostro
sospetto,
IX
X
o
nelle
della
cjiusa
Atti
della
io
credulo.
e
affermare
P
Romeo
plebeo!
È
Del
cristiana.
poco
})atrizio tanto
Patriziato
suoi
seggi
al
nuova
cariche
avrebbe
nobiltà
non
pubbliche,
avuto
e
abbastanza
e
timori
gli imi)ediscono
andamento:
di
di
il
le
caso
die
relazioni
liani
Basi-
il giorno
di
R.
col
la
re
ave-
ripresa
radici
appaiire
latini
cbe
i
critiche
dicano
il
secolo
il
il
III:
Proconsole
tico
l'ani'
tutti
le
tutte
e
imperiale.
nelle
di
di
un
casato
già
ma
del
anche
tutto
stesso
sangue,
di
vicino
ehe.un
Consolato,
mano
vero
pensiero
ceduti
il trono
genuo
in-
troppo
egli vorrebbe
tempi
aveva
la
Eroina
aristocratica,e
nel
nel
delP
sopportato
quelli
così
certamente
osservazioni
secondo
diremo^
trovare
grandi
Sicilia,ne
nobile
una
di
%
genere
vedere
citerò
Atti
pretendere
per
questo
gli
Quinziano,
un
dell' Impero.
qualsiasi provincia
Altri
ciò
per
non
il Senato
piìi
nel
coi
stati
martirio
delle
Stato, perfino
aveva
il
Palermo
via
del
per
provinciale;
dello
sarà
indicliiamo
tardi
non
sono
avrebbe
non
potesse
e
ciò
ebbe
VI,
perchè
erano
non
far
strette
buona
Quinziano,
forse
più
plebeo,
ceto
pura
tropi)0
si
l)rincipali magistrature
La
di
già liquidato:
eia
sec.
die
S. Agata
resto
le
Codici
sulla
talune
a
plebea
perchè!
facilmente
e
crede
non
la
[)alermitani,e
per
di
si deve
storico:
a
rallegrarci
fare, qu.jsi
osservazione
una
fu
porre
del
solo
ass*ocio
di
monaci
ancora
Per
Agata.
tesa
pre-
latini.
viva
di
es.
nobile
fama
la
mi
ma
quali
scritti
Si)eriamo
per
Atti
degli
origine
patrizio;
sangue
da
dobbiamo
e
quanto
non
stati
siano
Calabria.
allora
Per
8.
a
die
ai quali
]3olIaiidisti,
Sirleto
meglio
suo
creduto
ha
alla
sovrano
ai
greci
raccoglitore
e
sua
latini,per
Perciò
il Romeo
nello
i natali
Oaid.
amatore
tradizione
sulla
catanese.
cbe
diede
basiliani, o
il trionfo
per
Gli
redatti
Atti
greci
del
mani
[)rimo fatto del
col["o
dinìostrazionci
"legli
giusta rivendicazione,
di questa
Sicilia,e perciò
fine,d{[)l()matico,[)sicologico,e
nionaci
specialmente
X)er
die
gli Atti
clie
grande
olle questo
dalla
dato
i)rincipalidei
cure
da
capitarono
se
Palermo
il
caldji,ma
falsità
studio
uno
questa
secolo
fu
che
insinuazione
gloria alla
e
Eroina.
stato
della
fare, ossia
si deve
onore
ò molto
Romeo
del
difesa
La
procunilo
grande
della
i natali
uiiulie
lui
che
ciò
lutto
suo
cose
della
muovono
secondo
scena
gli scrupoli
il loro
afrodisiaca
del
logico
del
Romeo
e
rale
natu-
secondo
'
Recensioni
della
itto
della
attere,
Agatiiia. Se
tragedia
natura
in
nirtroi)po goduta,
S.
ììje anclie
da
essa
la
scena
alla
C"ui
(Hxstituisce
Anche
Atti
la
api)arizi()ne di
S.
inverecondo?
così
negarlo
lia
non
nella
Così
1'
Angelo
latini
dica
trassero
molto
le
cittadini.
a
contradire
Agata
(dii
Musei.
proposito
1'
Sicilia
ha
e.
conoscenza
Non
di
che
interpretazione
il Ciaceri
:
in
a
A
rilevo
è
dello
loro
del
ci
che
valentissimo
evoluzioni, che
molto
l'opposizione
materiale
alla
di
mia
l'onore
del-
e
stesso.
se
accompagnato
Martire.
Se
che
gli Atti
riti
del
che
compagnavano
ac-
santuarii
nei
ben
dato
ha
prei"arato
Velo
di
interprete dei culti
sono
del
ceiamico
opinione
resto
ne
quantunque
dai
il Romeo
il Ciaceri
si
elevar-
dignità
demetriache
sembra
ad
a
più
quella apparizione
di
e
go
luo-
i)urezza
adatto
popolare,
dionisiache
non
di
impressionata
essere
moderno
un
miracolo
in
perfino
corso
avrebbe
della
tradizione
doveva
è
della
che
sepolcro
al
dalla
ed
mai
Come
abbrutimento
nello
nante
impressio-
ospitato
era
redenzione
sul
apparizioni
Catania
fanciulli
ornamento
ancora
di
perduto
di
viene
"!' a-
1' inizio
Catania
Emblema
altro
della
Tabella
il motivo
certo
cristiana
ciò
con
S. Agata
nessun
à Contro-
Suburra.
scandalizzato,
Vergine
coro
la
portante
danno
che
simbolo
del
di
Sicilia.
fortezza
sua
che
rilevano
ben
quell'altra
nella
ciò
di
si erge
["er
spiega
Eoma
a
n' è
se
femminile
sesso
si
Chi
a
si
il culto
purissima
Suburra
del
Agata
compreso
della
quello
segnarono
di
Sibari
la
matica
dram-
arte
più gradita.
come
vi
sentato
rappre-
])ailiamo
distrugge
forse
senza
die
così
Roma
in
entrata
sua
e
è
(non
della
ma
ti
Afrodi-
nove
seduzione
si
Perciò
nove
plastica,
ambiente,
via,
forte.
le
quel
vita
di
i)urezza
è
nuova.
la
zozza
dionisiaca,
Ed
un'era
lendere
della
questa
trionfante
sua
arte
necessità
per
passione
suono,
folklore
amori, quello
seduzione
s[)iritosanulla
meno
per
in
del
processo,
più
vere
di
casa
per
dal
lato
latini, passa
e
o
adunque,
della
nimo,
mano
più
questo
Agata
si nìbolo
di
la
come
perchè
antica
una
il
lia
scandolezzato
i due
quindi
e
vera,
musica, canto,
ove
negazione
una
è
conì{)agne,
di
si danno
etc.
])ifipuro,
fra
ca-
(Catania
1' inevitabile
impegnatasi
catauese
per
organismo
moileine)
delle
il
era,
Vergine
subirne
lotta
perchè
appunto
1'
alla
dovuto
rappresentato
date
di
abbia
che
sftrebbe
si
del
conto
reso
afrodisiaca
l' anticliità,non
nella
si fosse
fama
tutta
perdio
trionfa.,
quale
gli
Agata
della
perciò
e
il Koiiieo
123^
ben
figurato
dei
sull'origine
S.
gani
pa-
provate
nostri
del
ce-
Ueeensioni
124
lebre
del
periodo
dico
quando
moderni
nei
ma
che
provano
l.a bell'opera del
siamo
dotto
compiaciuto
della
istruito
di
scrivere
il mondo
le
Reitano
«
«
S.
Agata
Amenano
nei
»
Il Monitore
no
sovra-
difesero, e
Clero
del
locali
Po
e
I
seicento,
letteratura
la
troppi
sono
abbiamo
tutti
letto
con
amore
che
tanto
i)iù ce
persuasi
che
Egli,
fia
il
più degno, perchè
che,
il nostro
per
e
cutanese,
Ricerche
ne
il Clero
più prei"arato
alla
Catania
con
a
tutto
testa,
G.
nel
stampe
lunghi
sul
fiume
Giornale
dal
15, 1923, Milano,
e
voluto
ha
Reitano
studi
Estratto
14
dare,
Tecnico
Monitore
«
suoi
N.
del
sotterraneo
corso
Catania.
XXIX.
A.
»
sul
di
dintorni
Fegregio Ing.
dei
di
siamo
Culto
e
Tecnico
alle
Basso
e
il
(1).
Q. (Ing.) Studi
concludente
di
cosa
del
celebre
degli
antichi
sotterraneo
corso
quanto
per
qualche
»
1923.
di Catania.
Il
Reitano
si è
nelle
pozzi scavati
al
dell'Amenano,
che
nelle
sicuro
dì
lave,
epoche
fine di
presenta
varie
schizzi
un
aggottamento
pregievole
renderlo
volume
degno
lode
che,
dei
la
senza
pozzi
fino
e
scartato,
il corso
Editrice
badare
progressi
delle
a
dell' Arte.
per
N.
lo
ha
del
punto
ricerche
del
delle
curato
igienici,e
che
pensa
per
sotto
la
tutti
quali
l'indice
fatto,seguendo
Giannotta
emerse
geologiche
16G9,
motivi
corso
per-
nalisi
Dall'a-
polle d'acqua
interno,
Cav.
spese,
Ciò
un
inquinamento.
alle
all'ultima
opportuni.
lungo
Casa
e
x^assa
fabbricati,
molto
in
di
ogni sospetto
epoche,
pozzi di ponente,
pur
di
correnti
vagabonde
sotterranee
l'aggottamento
proporne
dei
(1) Merita
le
coprono
recenti
le stazioni
individuare
degli antichi
alcuni
delle
che
l'assenza
acque
negli scavi
di
proposto
lave
assicuri
delle
per
ci
il
del
e
fu
e
francesi:
e
oramai
più
più
quanto
tributa
succinto,
fiume
che
Prelato
pio
e
Diocesi,,era
Finalmente
in
Nobiltit,Alto
serio
più
copiosissima.
forse
noi,
II
venerarono
leg^j^encjili storici
punti di divergenza,
Questi
Archivio,
oramai
studio
uno
Federico
e
italiani,siciliani,tedeschi
è
che
che
amarono
dire
si
non
fridericiana
storica
intendo
naturalmente
polo: ciò
piìi
sfimpre
Siciiiani
soltanto
il Romeo
eonvineerà
svevo
i Siciliani
che
dirò
offendere etc.
ì^oll
motto
di
vello,
li-
si debba
stampa
1
del
riguardi,
Recensioni
salire
almeno
ò
risoluzione
la
il
al
la
alveo
dal
rivendicazione
di
crediamo
cbe
furono
ordinati
fornire
i lumi
di
storia
che
col
chiamata
così
del
te
del
1669,
coperto. Così
(emissario)
delle
lave
quale
in
che
so
non
suo
Lago
superiore
Nicito
può
Riguardo
che
la
mancante
Comune
le
ottenere
acque
sparse
Città.
il
detta
che
nel
fino
suo
riscontrato
del
braccio
del
Lago
alla
Cava
punto
di
nella
inferiore
Viale
Rapi-
che
simativamente,
appros-
Cardi,
su
e
su
vola
della Ta-
delle
lave
in par*
o
Nicito
Lago
il
grafica
topoio
sottosuolo
Sig. Libbra,
antichi,
che
imuìitìsione
detta
Lago
e
nel
Cava
Nicito
dal
sono
NicitOj perciò
Libbra,
dal
di
dell' Amerano
del
sono
sa
conca
tutto
accupava
naturali
Atti
Lave
almeno
essere
uscita
oggi
negli
delle
dell' Amenano
Nicito
Lago
si
indicazione
inferiore
corso
la
direzione
dal
uscente
positiva
una
dare
il Piano
fosse
per
nella
invasione
fiume
inferiore
al
Villa
della
del
la
e
studi
Solo
indicata
Galermo
prima
se
Ma
della
non
Difatti
può
lavici,del
essere
in
Di
e
che
si estendeva
alla
può
noi
interrogata
riversava
Vigo.
alla
nuovi
misterioso?
ora
forse
braccio
Cava
così
si
il letto
Rapisardi
sua
lumi
Villa
non
Consoli,
quali
campi,
della
S.
Ma
e
l'adito
perduta.
fu
secoli
i
e
clduse
Patria
1' Ameiumo
Nicito
viene
benissimo
poi
al
Storia
S. Giovanni
in
ossia
Viale
possesso,
del
fu
do
osservan-
dell'Amenano,
Prof.
in direzione
del
Lago
questo,
seppi,
da
questi luoghi
al
del
di
e
elettricbe.
quale
definitivamente
di
può sapersi
non
dicasi
intorno
il
1907
acque
del
(immissario)
penetrante
e
delle
occupava
Coniglio,
tutti
su
qua
ac-
tecnici, non
ritenne
dal
opportuni.
adire
come
fino
Società
Garibaldi,
vale
etc,
dai
possibile
dirsi
ignoto
che
superiore
il Piano
borgate,
e
fiume, perchè
alieni, e
che
superiore
sardi, delFOspedale
etc.
la
credeva
LagoNicito,
veiso
città
Difesa,
pii^iun
esser
il sindacato
anche
e
braccio
quel braccio
della
è
non
possa
sotto
fiume
suo
della
cioè,
procurare,
approvato
non
parere,
causa
che
un
di
200_,00. Tale
m.
i)roprietà privata.
la
appresso,
in
svilu[)po di potenti energie
municipalizzazione
l'anno
bassi
e
sottosuoli
questo
della
cioè
quota
problema,
Collegio
concluse
dei
Malgrado
proposta
io
sotterraneo
rive,
del l'Amenano
alti
per
Comune
di
e
alla
duplice
bianco
l'Amenano
die
Galermo,
quartieri
piìi presumibilmente
sotterranee
aeque
Reitano, quMntunque
progetto
consigliato
di
i
il carbone
fornire
Ma
in
dell'arduo
tutti
a
pura
di
zona
Giovanni
S.
a
pure,
alla
125
l' alveo
il braccio
Lago
Libbra.
(emis-
Èeoensioni
126
dev'
Éiinio) iiidubianionto
rttìl Lap^o, presso
e
Eni.
delle
Arcbivi
negli
secolo
nel
che
del
miasnn
cui
presso
vicolo
Cisira
le
lave
Crispino,
bene
nel
di
il
rifusi:
dicono
lo
strato
di
i lavori
tutti
possono
lava
che
che
di
si
ogni
stralci :
lava
di
inferiore
è
Catania
a
si trova,
di regola
corrente
uno
bili
permea-
aggottarle
per
disciolti,che
di
corrente
una,
tivo,
primitrovare,
più
sono
fare
vorranno
alveo
facilmente
esse
per
dovrebbe
si
:
che
solo
non
il loro
più
agli strati
essendo
compatto,
immancabili
questi due
lo
preferenza
rifuso
disperso
fiume, perduto
dove
strati
dirigersi di
necessario
sopra
declivio
quegli
per
del
lianno
del
vincere
questo,
inferiore
nell'
quanto
le
Via
per
mente
a,
Via
gettare
della
})ompe
tenere
sta
poin
e
per
sono,
con
tratto
Barilari, il
Transito
all'angolo
casa
lo
dai
abbandonata
Via
or
giorni
ma
acque
anni
quel
dei
detta
in
Bisogna
Amemvno,
le
il
perciò
:
si
1'
cioè
attraverso
molti
superiore,
corso
cLe
cercano
della
lottare
che
Amenano,
alla, Chiesetta
i)0chi
Demanio,
e])idemiclie prodotte
capo
difatti
sotterranea.
coperto
capir
mette
ricostruzione
corrente
tanto
Iianno
che
K.
al
Vitt.
incontrato
aver
soppresse
Maria
Via
per
di
alla, contrada
fino
S.
[xm-
Quartaroue,
dell'
degli Iiifetli
discussa
sua.
malattie
corrisponde
poco
dovette
si
forte
scoperto
a
della
fondamenta
una
interno
S. Filippo:
presso
Transito
impedire
coperto
i Kastiojii
lieligiose
per
fu
spese
centro
nel
XVI,
()|)[)()Hlaoiicntale
Filipi)0. Kicordo
S.
verso
la
via
per
Corporazioni
tratto
grandi
con
Garibaldi
Via
per
Greco,
liva
vedono
cui
Benedettini, da.
il Teatro
per
si
oggi
ove
poco
d(M
il (Joiiveuto
llotonda,
a
alla
venuta
esseri^
lava
composta
1' altro
(compatto)
superiore (disciolto).
Dico
al
clie,malgrado
cerca
di
gerla
sopra
ampia
di
e
che
Bronte
profonda
crede
un
città
Maletto
volume
del
nelle
Mondo.
così
che
alte
queste
si
lave
dai
sono
Randazzo
Cosa
iniponente,
le
acque
formano
hi Testa
due
alto
in
che
il
diventerebbe
così
dal Collegio della
dei
proprietari
dice
dei
dato
disperare. Percliè
meravigliosa,
caverna
1' Amenano?
esca
bisogna
non
quella
e
contrario
frapporrebbe
si
raggiungere
gelide acque?
tra
di
Reitauo,
progetto
l'impedimento
il parere
Frati
tutte
delV
forse
Lago
di acque
Pozzi
si
non
riiggìun-
acqua?
ove
una
stagioni è ripiena
denti
discen-
meati
per
Gurrita
Catania
evitare
per
(m. 1700),
le
fesa
Di-
dal
con
purissime?
il
quale
si
possesso
La
i)rima
I
Recensioni
Sono
sogni....
Mai
giiiccljòqui
la
provvida
il
i fiumi
Lòngane
ho
dato
Ovest.
ad
le
nostro
toponoma
di
Cifali.
prime
Gioeni,
Madonna
del
Statua
alla
fino
del
corso
sono
ne
piano
negli strati
ha
Armici
a
quali
di
forza
una
Anche
dorso
di
Valsa
Il
Reilano,
corso
di
crede
sia
detta
braccio
Poggio
ad
est.
non
Livece
ha
in
Marta,
Fonte
la
e
alte:
più
di
mentre
rezione
di-
la stessa
sen)pre
lavico
coperchio
lunga
linea,
correnti,alcune
cento
il
pure
direzione, poiché
una
che
pozzi
i
sono
antichi
di
dal
delle
più antichi
quelli scavati
basso,
corso
per
del
Trecastagne,
Paltii)iano di Val verde, deve
di Casalotto
di
col
i
sul
pozzi, cioè,
lui
per
di
botanico,
Orto-
Lòngane
Via
cercarsi
ha
quella
saputo
per
deve
Grande,
del
idrica
del
trovare
lina
colun
pure
del
lutto
qualità,per quantità,
cercarsi
mentre
quale
della
getterebbe
individualità
nome,
imponente
all'incontro
l'Amenano
una
foce, per
questo
dell'ovest
corso
si effettuerebbe
si tratta
sorgente
il Marchese
Licatia,
paternità
confuso
Cibali,ove
La
acque
la
che
forza.
Punta,
della
"5on
S.
E., coprirono
stessa
mare
della
dilagarsi
a
di
dalla
pozzi del
conosce
sorgente,
la
il Piano
Gaito.
Paramuto,
di
per
Scuderi, Salesiani,Alfouzetti, Berretta,
per
[)er
Cuti,
i
citiamo
indipendente
e
il
Canalicchio,
corsero
quel vastissimo
tutto
stesso
del
collina
seguendo
più
diramazione
una
N.
primo
per
imponente.
dell'est, lo
acqua
Fiume
Li
della
Est,
origine
per
permeabili
Catanese, perciò
che
Rinazzi,
lave
i
Asmundo,
di
a
abbiamo
Gal vana,
Cibali,
due
ma
questo
delP
per
per
cortina
raggiunto
linea
Amenanoj
voia.
detto
in
sue
ad
io
proposito
Licatia,
Fonti
dalle
veramente
lavico
dell'
e
questa
su
dell'agro
due
Giovanni
S.
Cai)o
la
pe^'
Ognina
permeato
permeabili
a
provenire
le
del
acque
declivio
e
all'
e
scaturiscono
delle
il grosso
parlo
alla
doveva
lampanti
vi
che
O.
che
prove
Cibali
S.
fiume
questo
Pistrice, e
il Piano
i)er
sottostante
a
Fiume
giù
solo,
un
l'Amenano
Catania,
di
Consolazione,
e
coll'aggiiingerealle
sulla
ne
giù
la
per
di
esistenza
studio
Paiiecotto
il
tutto
il suolo
mio
che
Reitano
voglio incoraggiare
ten)[)i i)reistoricinon
Archivio
lave
il Tondo
nei
Della
nel
prove
del
Le
che
io
opportunità,
dell'Ing.
solcavano
che
la
presenta
proposta
Fascicolo
per
si
sull' Anienano
ricerche
erano
127
più
famoso
molti
ad
vanni
Gio-
S.
sopra
est,
sopra
Aci,
delle
meati
e
cui
prov-
Recensioni
128
vedtMc
r«gricollnra
liquido
(elemento
racchiusi
grande
incalcolabile
mentre
tranquilli,
soliti sonni
consorziati
costruzione
già
ottenendo
sta
di
il fonzionamento
e
O.
Ouiberto
Parte
III, Antipapa.
Il F.
di
fu
ci presenta
coi
Guiberto
contrapposto
fice
in
sua
Chi
la
a
suoi
figura che
trionfare
travolta
si
questa
del
azioni
principi
Chiesa
il F.
in
si è
Al
noi
Kòhncke
del
di
nei
della
di
fra
Chiesa
la
abbia
di
costumi
è
stiito
della
ro
l'Impe-
e
doveva
VII)
trionfo
e
Ponte-,
1080.
imperiale
libertà
gura
fi-
contrastata
nominarlo
te
tut-
su
so[)raffatta,
riuscì
Ravenna.
della
trapporle,
con-
a
mare
Riesuseconda
le intenzioni
gli aspetti, valutarne
dei
te
ossia, Clemen-
da
tragici avvenimenti
riforma
Siciliano».
partito germanico
(Gregorio
suo
la
per
dal
arcivescovo
germanica,
e
le
ecclesiastici,sia
ai
della
indipendenza
di
compito
si
erano
non
lieve
che
risolvere.
compito
alcuni
conosciuto
pregevoli
di
prima
poco
documenti,
ben
nel
Guiberto
banditi
egemonia
nel
duello
Chiesa.
che
quella
che
Bessanone
Governo
Signorelli (senza data).
su
partito avversario
alla
nipporto
Siciliani
con
la
i suoi
Casagrandi
al -punto
tino
il Serbatoio
quarantaquattro
Ravenna,
C.
Ravenna,
primo
chiarirne
XI,
nuovi
(da
il
cioè,
proposto
quale
grande
meraviglierà
solennemente
dalla
di
figura, inquadrarla
secolo
sia
Concilio
ligura. che
quella
metà
VII,
rappresentò
non
la
Gregorio
nel
di
la
sta
concittadini:
Acquedotto
accurato
di
che
pensa
studio
arcivescovo
al
vece
Arcivescovo
prima, Milano,
uno
essi
dell'Isola,dorma
Vincenzo
Francobandiera
volta
Montagna
[)0ssiede nell'Etna
Grande
«
un
consiglio dato
suoi
l'appoggio
un
il
che
dai
Occidentale
la
superba
(conquista di
più i)uro, [)ii^i
alto, piiì abbondante
idrico
Comuni
della
accolto
Orientale, che
la Sicilia
che
si dica
non
di
sufficiente.
Auguro
sia
Reitano
Ing.
di Catania
gli studi, e questa
nella
:
città
non
seno
di Catania.
fortuna
competentissimo
dal
incalcolabili
tesori
stanno
ma
Nel
Oriente.
ad-
anche
mira
una
la
e
provvedere, riprendere
Biso"^na adunque
con
Aci
abbondante....
ed
sano
di
tcnitoiio
"lcl
lui
studiosi
per
monografie,
i
coi
suoi
dedicati,
tedeschi,
studi
quali però
come
norman
il nostro
P.
gliendo
racco-
Kebr
ilici)e
dal
studioso
RecenHÌoni
130
1'
(U'ciso
avvei'sari()
t(Mle8clii
Fu
rito.
Roniìi?
di
lavoro
suo
di
tedesco
un
la
causa
solo
non
ci
nei
che
quello
in
si
qualsiasi,
è
dell'Impero
di
causa
i)rincipio
se
per
nel
ma
nei
sidio
dis-
che
parte
piena
dipendenza
in-
complesso
del
fondamentale,
può,
perdio
di
stessa
che
dev'essere
non
fama,
gran
fu
augurargli
particolari
dice
preso?
i)ropo8Ìto?
seconda
di
permetta
non
ancbe
e
sul
nella
grafi
bio-
cbia-
i)arte
sua
dicono
prova
assolutamente
italiano
studioso
uno
per
egli
ma
giudizio
nulla
due
ancora
politico
la
per
"lei
dirsi
può
entra
alla
nostro
i)rinia:
critico,
e'
studi
i)artito
i)er
bizantini
studioso
la
chiarire
deve
fu
non
documenti
I
lo
Atteiulianio
Ravenna
?
^W
non
persoujile?
offesa
con
inalj»ry(ìo
coiiuazioiiale
nostro
ambizione
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dignità
per
del
e
VII
(in'^oiio
di
lo
quel-
un
per
diritto
e
di
desco
te-
fatto
trionfante.
Per
l)oi
dalla
casa
perchè
dell'
la
fortuna
Antipapa
Sveya
così
sola
non
doveva
Clemente
dalla
rappresentata
causa
non
un
ma
eroe
di
noi
quella
YlNCENZO
di
Franconia
miseramente
Guardiamoci
avvenire.
III
trionfò,
casa
causa
perciò
perduta.
Oasagrandi
e
si
dal
dette,
per-
fare
NOTIZIE
«^li
15
ore
Siciilonim
Scienza
per
per
morali
18
il
Comm,
si
così
illustre
di
ufficiale
in
di
di
pili spontanea
fu
Alle
dal
Roma,
e
Lettere
3.
Socio
e
Arti.-
nello
di
Borsa
ha
nostro
se
raccolti
della
il
di
conferite
in
Socio
Effettivo
fondi
che
quote
la
8Ì(5eliota
la
e
Provincia
deliberate
;
dalla
di
agli
italiota.
la
La
Camera
confidiamo
la
delle
vita
Borsa
Stridenti
di
che
Commercio
ciò
avverrà
dai
Lettere
vanno
Romane
di
per
Studio
si
di
Scienze,
Comitato
di
che
diosi.
Stu-
Maestro
di
sarebbe
Borsa
di
e
14,15).
pp.
palermitana
una
dei
gioventù,
Pubblico
Il
che,
fervido
di
Antichità
—
allo
legge
della
Facoltà
rabile,
memo-
Insegnante
per
una
di
inan-
insigne,
all'illustre
C^sagrandi.
creazione
quale
cultura
1922-23,
an.
Accademia
R.a
e
ma
di
di
onoranze
Uomo
che,
e
Goliardi,
dell'Istituto
destinarsi
dovrà
anno
quell'occasione
Vincenzo
per
dell'
della
di
e
na
Raven-
festa
quella
solenni
consacrazione
elevazione
Catania,
e
tifici,
scien-
di
Lugo
a
lezione,
degni
75"*
Catania,
della
Prof.
i
di
Città
Storia
Municipio,
le
Università
Titoli
discorso
di
rese
ultima
entusiasmo
per
nato
l'eco
vennero
il
/
(v.
recente
suo
furono
Mai
alla
dalla
Studio
Presidente,
Studio
Comitato
di
nel
sua
compito
e
Corrispondente
di
Onoranze
del
Governo,
nomina
la
aggiunte
B.
onorificenze
alte
Goliardi,
di
la.
riposo.
a
Studi
travolgente
e
decorso
ha
mente,
agli
ora
Onoranze
;
Ca;pitale,
1923).
raccogliendo
dava
Calabria
della
e
tante
Siciliane
della
e
della
vinte
generazioni
Orsini
Casagrandi-
festeggiamenti
collocato
Annuario
^V.
che
I
di
e
stato
dedicato
tutto
Giugno
Ateneo.
corpo
è
età
«
le
Magna
trionfo
e
Sicilia
cittadini
j»er
lezione:
1' Aula
tanto
un
due
della
Catauia,
1922-23,
Nel
di
Magnifico
Rettore
nell'Aula
sua
Mai
combattute
aveva
Comitato
Giannotta,
Kusso
cui
Giornali
Vincenzo
Prof.
V.
piìi,
Storia
i
dal
festeggiamenti.
morale
e
fecero
fatta
del
Casagrandi,
questo
vigoria
lavoro,
al
V.
di
celebrato
1' ultima
tenne
vedrà
della
ne
accademico
esprime
Prof.
limiti
A.
all'Anno
gnrazione
che
Tip.
1847.
mai
Sociale.
scorso.
i
finale
grandezza
patriottici
e
forse
o
trionfo
pubblicazione
Seti.
Prof.
Il
la
e
anno
Maestro
intellettuale
resoconti
ai
speciale
una
il
Fu
dell'
fu
vazione
ele-
la
ottenere
Statuto
-
pub-
saranno
per
allo
Presidente
celebrarono
vide,
educazione
la
rimandiamo
a
Cuore.
si
pratica
modificazioni
venerando
e
fascìcolo
seq.
laboriosa
nostro
Giugno
Aula
stessa
redenzione
la
del
Xel
—
la
conseguenti
1' undici
Gymnasium,
del
e
battaglie
e
nella
Patria.
specialmente
le
e
1' illustre
dieci
ore
Storia
Scientifico
Studio
dello
alle
Società,
Giubileo
Alle
di
Morale
Ente
Il
Magna
del
della
JUi
ad
2.
Società
della
Atti
1.
blieari
in
onore
distingueranno
già
un
fatto
avessero
presto.
piuto
com-
versato
le
Notizie
132
V
ohe
annunziare
Otticine
delle
Vadano
distinto
al
fu
che
il
il sentimento
la
perspicacia
e
dignità
editoriale.
posto
la
gareggiare
e
dell'
collana
bella
dei
piii belle
delle
dai
in
secolo
d.
vicina
Marletta
mattoni
ambra,
da
fu
scoperta
11
6.
si
Giugno,
a
Km.
un
un
aiiticlie
le
altro
secolo
sito,
7.
V
fossero
ove
Barbieri
scrutatore
a.
dalla
dei
Porto
nel
grosso
alla
C.
una
del
comunica
la
nei
del
del
diede
S.
cella
della
funebre
Palazzo
Agata
collana
quello
e
furono
Evo
il
sotto
bella
una
Medio
zo
Palazri
funera-
ristauri
una
E.
pure
vasetti
e
sono
N.
di
oggi
il
Alla
di
dissodare
di
masso
luce
del
lava
del
per
antichi
Catanesi.—
le
scopritore
comunica
proprietà
con
di
e
impianto
la
degli
lasciati
raccolta
raccolse,
sequestrate.
Il
aver
nostro
Ne
Cav.
di
di
vaso
monete
Si dice
portò
in
che
un
riparleremo.
Presidente,
incontrato
cesco
Fran-
viti, fra
di
le
di
scorso
un
vanga
ellenica.
monetazione
raggiunte
ci
mese
splendida
una
della
furono
Archivi
nella
colpì
questura
Aromatari
del
circa
il terreno
sole
d'oro
secolo
metà
Ulisse
Infortunato
nostri
lianità
ita-
stringiamo
pianterreno
or
l'altro
300.
circa
e
detto
cosi
un
e
la
dubbio,
ci
apparve
all'incontro
dell'Ognina.—
mostrò
spezzato
del
monete
e
pubblico
Noi
di lucerne
nell'angolo
fra
d' Italia
cadaveri.
contadino
un
antico
muro
che
creta
dal
fino
del
anni
Piano
il
Archivio
Giannotta.
Piazza
che
che
determinarsi
di
che
e
tomba
ritenere
monetario
Cantarella
cui
un'altra
sepellimenti
Tesoro
ricoperta),
possa
da
della
del
senza
italiana.
rottami
alcuni
cbe
conto
imboccatura
fu
(che
pare
di
alla
cotti
un'epoca
balia
Tenendo
generi della
Editrici
giudizio
pavimenti
di
quantità
uua
tempo
nate
piìi perfezio-
sempre
Case
Il Presidente
—
i
della
primato
un
il nostro
costituiscono,
Vincenzo
alcuni
breve
tutti
fede,
e
nitidezza, la varietà,
Stampa
Uff.
ad
il
la
con
degli Elefanti.
comparsa
C.
che
vesti
è
ma
della
Cav.
ristauro
di
piii
in
sono
distinte
la
voro
la-
professione
loro
Sicilia
in
or
con
formato
loro
anni
luce
diciamo,
creazioni
Palazzo
nel
lo
del
Editore
nostro
è
IV
Studi
in
i"iìiriuscite
Elefanti
marciapiede
di
e
recenti
lavori
degli
del
via
la
Antichità
5.
uniformità
e
consocio
al
mano
che
tipi
alla
in
di
nazionale
potuto
Riviste
vent'
dalle
nella
vive
e
portato
cultura
ha
di
e
editi
Volumi,
Venti
oramai
di
Opere
che
che
della
più
onestà
ha
è
I,
d'Italia.
nostre
di
vi
rettore
Di-
P.
Corona
le
lui,
assicurarsi
e
uscire
che
noi
siamo
Non
Estero.
gli
con
potè
e
Italia
essa
Archivi
di
Giaunotta
di
con
gemma
progresso
Editrice
Fu
Scienza.
esistenza,
sua
per
stampa,
quella
quegli Editori
il
d'
Arte
da
della
della
n"d"il"!
genitore
di
propria
Casa
la
con
Arte
Qiannotta,
la
Ufficiale
della
dell'
i^iti distinte
le
della
e
inaugurò
la
fra
cultore
con»piere
Così
benemerenza
vera
Letteratura
e
da
missione
]"r()p()Hta
hii
di
Qiannotta,
Ministro
del
lieti
Siiuno
—
Vincenzo
il Cav.
Cavaliere
di
grado
culto
Niccolò
una
di
al
Cav.
vedono
prendere
ni
Educato
congratulazioni.
grnHchc,
benemerito
e
Archivio
nostro
Arti
di
elevato
recentemente
stato
del
Editore
Storico.
dell* Archivio
all' Editore
Onorificènza
4.
negli
bile
infaticaArchivi
133
Notizie
Curia
della
secoli
al
La
ma
Patente
di
la
Amico
forza
di
è
accoppia
qualsiasi
concede
e
Oh!
della
da
che
ad
concesse
Aromatari
Catanesi
Barbieri
aspiranti
dell'epoca.
(Farmacie)
di
Ciò
può
due
re
esse-
catanese.
solennità
sua
ignorata
Patenti
inventari
folklore
formola
alla
Figlio
alcuni
e
sono,
utile
poche
non
il
{Nos
del
di
al
Uhi
Rasoio
dilecto
mondo,
anzi
del
et
Amico
Protomedico
il
i
titoli
nostro,
salutem
Prof.
F.
dolcesonanti
!).
Salasso!
Direttore
Laurea,
totalmente
confidenza
perchè
dà
di
Diploma
un
una
Barbitonsore,
Filio
e
cortesia,
questo
futuro
di
quella
come
una
pure
Diploma
Diploma
solenne,
ClCOAGLIONE
dell'Archivio
rale
Gene-
di
l^
INDICE
DEL
DICIANNOVESIMO
ANNO
Memorie
Una
redazione
traslazione
sulla
G.
La
—
un
F.
.
.
ai
antica
.
25
...»
dell'
scojjerte
V.
mazziniana
liberali
i
contro
della
Indii)endenza
—
timo
ul-
53
Congiura
a
siciliani
Vittoria
Comiso
e
(Cuma-Sybaris-Siracusa).
Storia
1853-4'
nel
EUeni
degli
da
:
»
.
Casagkandi
Pag.
.
nel
Santapan)
le
e
tania
Ca-
a
.
.
Aldonza
storici
documenti
Maurizio
Costantinopoli
.
(Donna
Catania
di
Vescovo
del
da
Agata
...........
inedito
processo
.
tradizione
Una
—
S.
di
Militello
di
topograiìa
cinquantennio
Stanganelli
.
Signora
dalla
passaggio
Libertini
dell'Epistola
reliquie
.
.
La
—
volgare
delle
.
G.
Majorana
suo
(1923)
:
C—
Naselli
XIX
VOLUME
di
82
........
.
69
.
Occidente
Miscellanea:
Casagkandi
V.
Consoli
S.
Per
—
di
Citali
—
Vito
Casagkandi
V.
(Il Fiume
tli Maria
morte
umanista
Coco
Il
—
di
l'Arena
la
-Cibali
del
e
(1780).
XVIII
sec.
Benedettini
dei
96
Fonte)
d'Austria
Teresa
catanese
Palazzo
la
e
il
Catania.
tino
la103
S.
di
Tempio
.
.....
Carme
...»
Nicolò
.
.
»
117
»
121
.
Recensioni:
Y.—
Casagkandi
il
e
Reitano
—
suo
(Ing.), Studi
G.
Amenano
«
»
nei
III, Antipapa
Notizie
Domestico
sul
Ricerche
e
dintorni
Catania
di
di
Atti
Il
3.
Borsa
4.
Onorificenza
5.
Antichità
nel
6.
Il
monetario
7.
Barbieri
di
Storia
di
del
Prof.
Studio
e
Aromatari
nostro
dell'
degli
dell'
Pre«i
Archivio
Elefanti
Ognina
antichi
dente
Casagrandi
Vincenzo
all'Editore
Palazzo
Patria
.
Scientifico
Tesoro
S.
S.—
S.
ta
Aga-
del
fiume
Ravenna,
124
te
ossia, Clemen128
...........
Società
della
1.
2.
sotterraneo
corso
:
Giubileo
di
.......
Arcivescovo
0., Guiberto
Fraucobandiera
—
Prelato
S., (Mons.)
Romeo
Culto
Catanesi.
Storico
/3S-
Dieci lettere inedite di Tommaso
Giuseppe Qioeni
a
Al
Ventimiliano
Ms.
in
il titolo
Storia
naturale
lettere
di
Tommaso
Gargallo,
nella
(1) Una
CHOix,
aventureuse^
dello
Quella
Giuseppe
D.
Salvadòre
di
de'
Alcune
Nat.
Stor.
siciliana
regj studj, 1815,
dedica
Al
fascicolo
nel
mentre
maggio
che
da
ci
Univ.
45
nel
da
Roma,
19
Roma
oi)uscolo
della
la
Casa
a
Ventini.
1790
maggio
1789,
copia
Catania.
Un
servi
È
Alla
stesso,
sono
dallo
di
la
molto
1'
dalle
e
anche
Roma,
19
la
del
trovasi
di
la
stampa
il Ms.
27
da
un
teca
Biblio-
timiliano
Ven-
lettere,
Roma,
gennaio
1789,
del
lettera, pure
mieu,
quella del Dolo-
11 Ms.
45,
Gabinetto
in
di
lettera
alla
originale
Cav.
Abate
stampe
stampata
Dolomieu
Fortis.
I.
netto
Gabi-
del
nella
del
rispondente
stampa,
fratello
Gioeni
abbreviate
Spallanzani
manoscritto,
per
copia
addirittura
omessa
e
da
al
dirette
suo
Catania,
interessano
lettera
quella dell'abate
fatta
39-41.
che
e
dello
dal
infatti, comprende
L'opuscolo,
28.
la
La-
correspon-
Spallanzani
tra
ma
;
dal
1789, leggesi anche
Salvadòre
notate, che
poco
61.
45
è
Arch.
lettere
1921, voi.
C,
avvertito
è
come
stesso
N.
al
1' altra
Descrizione
alle pp.
è
probabilmente
Gagliani
28
oggi
figurano
ne
giugno
dall'Ab.
Cavaliere, In
dallo
; nelP
altre
Sa
naturale
M., pubblicate
data
opuscolo,
occupiamo.
1788, è sostituita
manchevole
nell'
quale
figura appunto
Dolomieu,
è
Ms.
S.
il cui
e
pubblicate
et
di
notevole
Delle
gennaio
storia
storia
lettere
una
(1750-1801).
19
anche
1848,
—
Paris, Perrin
nella
medesimo
segnato
e
fin
differenze,
del
61
27
Catauese
alcune
del
state
sono
Roma,
:
di
donato
nella
della
Giuseppe Gioeni
National
Descrizione
Tale
bene
(1),seb-
dieci
esercitò
a
Gagliani giureconsulto,
Vincenzo
blicò
pub-
illustri
quello
496-498.
pp.
illustri
del
casa
autografe,
lettere
Universitaria
corrono
in
10-11.
pp.
D.
Signor
di
la
Aggiuntavi
uomini
in
che
Humboldt
data
età.
Manacorda
esempio,
oeuvres,
Camera
di
Gioeni, gentiluomo
Gioeni.
la
con
d' uoìnini
lettere
che
Dolomien
captivité,ses
sa
anno
Humboldt
generazione
V Institut
de
il
fa,
alcuni
per
(1907),
quelle del
Dolomieu
stesso
nell'opuscolo:
D.
di
campi
von
IV
8110
Gasagrandi
di
Giuseppe Qioeni, contiene
sulhi
an.
memore
Dolomieu,
vie
sa
Orientale,
di
siracusano
natale
75°
Alessandro
figurano,
di Alexander
alcune
Ms.
Déodat
D.
altri
il letterato
inedita
Sicilia
nel
contenute
sua
in
esso
isola
lettera
la
per
dance,
in
di
autografe
Cavalier
al
piii noti
Infatti,
efficacia
Lettere
anni
quale,
lettera
una
di
dirette
uomini
naturale.
star,
Archivio
questo
porti
dal
61,
Vincenzo
Prof.
nel
Il
Qargallo
tutto
nell'Archivio
a
sua
Gioeni
volta,
che
all'opuscolo,
privato
di
Sicilia,il Gargallo
intenditore
bellezze
vetuste
liete
con
piene
di
di
delle
di
Gioeni,
a
facesse
Gargallo
e
meno
sfuggire
da
che
sentimento
patriottico, «
nella
«
ceva
«
di
«
il
«
come
«
a
lettera
Bi scari
suole
di
cuore
voi
e
un
insudiciati
fa
(1) Per
61,
del
tempo
esempio,
e
forestieri
sollecito
di
derivava
in
Saverio
esitava
di avvicinare
parte da
gran
confidenza
gli di-
—
codesto
Mousig.
mi
vedersi,
e
duole
il
compagnia,
a
si
Gargallo,
Landolina,
costui
il
rado,
ciò, non
in
siccome
—
di
il
bramosia
sua
denza,
corrispon-
soddisfare
e
conoscenza
ribrezzo
e
stieri
fore-
conosciuti
non
accontentarlo
la
la
nel
Infatti,
nella
pietà
meraviglia
recare
quello
a
dei
D.
va
prega-
volta, quanti
visite
1787
giugno
diriggerli [sic]a
Landolina
rispetto. L'indole
conforme
Fevtim.
20
lo
soprattutto
se
quelle attenzioni,o fos-
parlarvi
a
relazione
quale,
molto
i)iù
».
deve
ad
di
Siracusa,
a
perchè,
conoscete,
proposito
a
del
vederli
lo
trattarsi
Xon
giungevano
la
tenere
che
viaggio,
di questo.
nel
a
fargliene rimostranze, spiegando
1 forestieri
il loro
con
Siracusa.
a
per
veniva
quando
Giocni,
suo,
sua
conoscenze.
occasioni
al
poi
zelante
delle
noscere
co-
le accoglienze
canto
e
caso
meno
nuove
buone
rammarico
dal
di
suo
volevano
si contentava
si mostrava
ancora
sempre
che
gran
e
mezzo
lasciava
preso
Catania
a
dargli notizie
di
Né
raccomandati
a
desiderio
suo
Catania.
della
conoscere.
che
rinnovava
e
gli facesse,
tardava
suo
merito
qualche
volergli indirizzare,a
non
o
del
più occupato
per
coiìi
V aiuto
talvolta,
quelli che, lìroseguendo
suoi
prima
giungessero
il
ai
di
da
passar
fatte
insistentemente
Ma
essere
letteraria
farsi
e
cortesia,presentando
catauese
accoglienze
conoscenze
Siracusa
tutti
calore,
T amico
che
Voleva
di
instancabile
in animo
avevano
Oioeni
di
ancora
specialmente
richiesto
non
forestieri
ai
esperto
cultura
acquistar
amava
sollecito, anche
Offriva
e
tempo, aspetta
della
rappresentativo
Uomo
lettere
del
Giuseppe
a
raccolto.
piutainente
le
Gargallo
Tommaso
più ricebi
i
fra
epistolario,
oneste
di
lettere inedite
Dieci
13G
la
del
in
una
precisamente
eh' egli si esprimesse
scrivendo
dell'epoca
maldicenza
Gargallo
delle
in
sue
quella
e
e
era
lettere
datata
al
in
questi
quale
ostentava
quella delle
persone,
il fare
il
cerimonioso
del
contegno
al
da
Gioeni,
contenute
Siracusa,
14
mini
ter-
renza
defetevano
ammet-
infatti,
e,
Landolina
nel
luglio
(1).
cit.
1790,
Ms.
si
Dieci
Il
mestiere.
Laiidolina,
però
aveva
col
di
visitare
la
urtasse
La
al
Gioeni
del
dell'amicizia.
l)erò,i vincoli
componendo,
premure
dell'
né
amico,
Se
nella
affinchè
coli' amabile
sé,
desideroso
nò
«
le
di
i
Fossero
fosse
nacque
il
un'
alterazione
le
scoprirne
in
del
E,
fatto
posto
«
ad
poi dovette
da
me
non
ha
citati
(1) Cfr.
fatto
un
lettere
la
1»
e
2a.
tendere
con-
voluta
non
di
il Gioeni,
enciclopedico,
intento
amico
(1).
»
di
occuparsi
della
per
aveva
quali
mostrarsi
si
e
dovuto
avesse
tutto
dotto
e
lo
me
interessava
di
presenza
promette
per
travaglio, che
altro
suo
co
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suo
Naturale
scienza
movimento
partito sottomano,
da
al
testa
rina,
ma-
ad
luna,
vare
osser-
di
cercare
e
dichiararsi
la
zoologia.
se
co-
toniano
new-
astronomiche.
scrive
».
le
al
1781
per
vacca
V avrebbe
il desiderio
nel
e
imprescindibili
di
a
grazie
lodi
una
Storia
che
tendeva
nel
1' astronomia,
venire
la
di
uomini
con
eccolo
chiederne
Gargallo
Cav.
Ed
leggi
offrire
i danari
«
Marchese
esempio,
i"erchè si formò
e
quali
Il
di
pari clie
sorpresa,
legge:
né
che
verificatasi
ragioni,
i)escuta
Laudolina
»,
secolo
naturali.
buone
nelle
davano
an-
care
centupli-
Gabinetto, pel quale, però,
un
nel
i)oco
a
sembrava
quella testa^
per
Saverio
necessarie
del
veniva
Gabinetto
che
affetto.
suo
poterne
come,
formare
gusto
poco
a
di
frequenti rapporti
fenomeni
e
D.
cognizioni
Panacia
il suo
di fargli sapere
del
fedeltà
vanto
un
ariTcchisse
ne
premurava
o
S.
di
tonnara
la
allentava,
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fargli sconfinate
per
che
e
preferenza.
le opere
più
quario,
anti-
quale avrebbe
catanese
sempre
occasione
e
la
Gargallo
il
a
Biscari,
il
si scambiavano
entrare
per
sincerità
egli si faceva
naturalista
sieme
in-
lui, era
archeologo,
Marchese,
del
tiluomo,
gen-
andavano
il
piti che
accaparrarsi
due
anche
che
che
per
I
trascurava
la
confermargli
letterato
specialmente
e
cortesie
e
naturale
fine
tutto
superficiali,e
non
forestieri
delFambizioso
condiscendenza
scarsa
Era
del
archeologo
i
per
Gargallo,
suscettibilità
l'aiuto
desiderato
comune
siracusani.
preferisse
ed
137
gelosia, dirò cos^, di
non
antiquaria
Gaetani, poeta
i monumenti
lo
di
non
da
forse
e
Oiiiseppe Gioeni
a
dettate
poeta,
conoscenze
i)regio
GargaUo
erano
cattivo
Cesare
conte
guida
ciò
Tommaso
di
[vdrìQ quelle parole acri
D'altra
una
inedite
lettere
dargli
mari
certi
e
monti.
facendomi
le
mie
corrobborare
nicchii
Egli occupò
credere
fatighe
le
marini
di
ragioni
nemico
tre
con
Gli
nella
il, mio
della
anni, sopra
i
cava
re-
tria;
Pale
documenti,
Dieci
138
lettere inedite
in
ferma,
terra
Tommaso
di
discosti
luoghi
Oargallo
dal
riuscendo,
non
e
mare,
Oiu8e2yi)eOioeni
a
indagasse, a spiegarsene l'origine, si rivolgeva
Gioeni
al
faceva
lo
e
«
vi
«
oltre
«
dio
«
mano
«
duzioni
«
d' esercitarvi
degnerete
tediarvi
senza
in
locchè
filosofico
altro
ad
lumi,
se
delle
Naturale
il poemetto
in
A
chi
E
che
«
del
il
di
di
esimersi
vulcano
volta,
questa
i3rimo Sacerdote
scolaro,
dal
quanto
e
per
la
del-
»
di
mostrava
alla luce
possibilità di dare
la
gnava
biso-
1' idea
1787
poteva
si dichiarava
consigli
voi
uomini
agli
nel
non
eruzioni
chiamandolo
suoi
anche
rivolgersi, anche
Sicilia,gli
dai
tutta
(3).
Gioeni
anche
tornava
spiegava:
«
riato
«
di
«
guire
il mio
«
zione
da'
«
al
«
miei
«
stezza
della
«
menti
della
«
scientifico
lavoro
offre
(2)
Cfr.
(3)
Lettera
ha
Dico
di
egli,senza
il mio
è di fare
il
stile
Poetica,
per
e
rendere
dar
di
di
filosofico;giacché
e
così
lusinghiera
cose
all'armonia
polso alla
d'
citamente,
solle-
poemetto
giusto perchè
questa
gio,
corag-
aiutarlo
di
Mongibello,
voler
di
un
un' assai
semi)re
perdersi
addirittura
mitologico,e
ottenuto
unisco
filosofia
e
un
va-
prose-
àpprova-
uniformandomi
non
de'
parole, ne'
versi
la
robu-
piacevole cogli abbiglia-
poetica
colla
sodezza
dello
(4).
»
gli rispondesse
7a.
lettera
(4) Lettera
mia
secolo, il quale grida
componimenti
(1) Lettera
ed
abbondante
stile,che
del
cosa
L'idea
«
messe
Letterati.
gusto
taceva,
d'immaginoso,
ciò
tutto
adesso
i)regarlo,lo scongiurava
a
e
Che
piìi famose
pro-
(2).
concependo
trovava
naturali
rispondergli, e
serviva
Gargallo,
sull'Etna,
Gioeni?
al
non
dipendere
Il
il
di
che
d'apprendere, a
a
silenzio
suo
dubbio
delle
—
ezian-
proverò
alcun
me
tardava
scienze
delle
si riferisse.
esso
Storia
far
storia
la
conoscere
studio
lo
a
[sic]
vo
Se
«
gli diceva
—
studio, mi
nell'esame
Gioeni
dal
lumi,
proporvi
tanto
motti
il
svegliasse
poeti, ed
ai
poemetto
un
insieme
(1). Ma
»
in
tanto
siffatto
un
si potrà incontrare
sarà
resto,
ed
di
mi
mano
eh' egli lo
lettere
proseguire
a
questo
per
dall'amicizia.
franco
reso
i vostri
darmi
rispondermi, e
V animarmi
Del
coraggiosamente,
anche
to
quan-
per
9a.
10».
8a.
finalmente
l'amico
e
se
giungesse
o
Ì)ieci
ad
no
medi
lettere
il
appagare
si
Marchese
sarà
legge
arresta
di
Musa
alla
queste
il
percliò
le
tra
139-
carteggio
del
poesie
punto
j
Etna
(1) cLe, verisimilmeute,
ma
elucubrazioni
sue
Gioeni
Giuseppe
a
sappiamo^
questo
a
Inno
un
il frutto
stato
Gar gallo
desiderio, nou
suo
si
qui pubblico
che
Tommaso
di
te
scienti fìco-filosofico-
poeticlie.
Intanto,
felice
il
se
di
prova
dei
intendimenti
sull'Etna
poemetto
voleva
che
del
e
di
grido
gli stranieri:
per
lo
«
e
«
so,
esclusi, a
heureuse
definiva
correttamente,
delle
è
quali
parla di
che
e
notevole,
consigli
di
e
e
Poesie
scelta
delle
(2) Lettera
(3)
ma
col
scrivere
l'orecchio
de'
più
che
è
il Marchese
Gioeni,
col
a
nota
conosciuto
aveva
poi
di
Catania,
Biscari
e
dove
con
che
sempre
In
il
una
Gargalio
deve
probabilità,
latinista,che
degno
in
lingua
non
cui
no
era-
anche
seguono.
con
molta
con
la
sebbene
lettere
valente
ancora
antipatia
stima
l' altro, 1' entusiasmo
che,
è lo stes-
quali_, seguendo
volta,
delle
Nazionali
Tedeschi
questa
grande
j)oesie
gli fu
largo
l'accenno
nel
entrambi
a
1779
a
vano
ave-
li
altri intellettua-
città.
della
(1)
in
due
Amaduzzi,
che
amicizia
stretto
dei
qualche
accompngnato
aveva
vano
giunge-
stolta
cosa
(3). Da
»
Cristoforo
aiuti;
Ippolito Pindemonte
Siracusa
fra
Monsignor
un
gli stranieri,
quando
gl'Inglesi,o pe'
aveva
usava
mostrano
come
ciato
lan-
avevano
j)arolai.
l'amicizia
oggetto
per
per
tempo,
quel Cristoforo
essere
di
del
tendenza
la
questo
ha
i^are, i Francesi
quanto
molti
per
antiromantico,odiava
pe' Turchi
musica
scriver
che
i retori
e
poca
dell'e-
gusto
che
innovatori
giudicava
Italiani
versi
scrivere
al
schema
suo
lui, ancora
arcadi
ferma
con-
no
che, paragonati agli Italiani,essi appariran-
il poetar
«
nuova
nel
uniformarsi
sollecitasse
(2). Perciò
barbari
sempre
gli
acceso
ne
diceva
Siracusa,
a
e
di
troppo
])refereuze letterarie.
sue
rispecchiava
quegli
per
contro
e
li ricercasse
sebbene
e
riscossa
convinto
Classicista
delle
si
parole,
sue
i)arole, mostrava
non
rispetti arcade, simpatizzante
il
le
dava
stile,non
suo
con
tempo
il desiderio
e
cose
però,
i)oetici e
tìlosofìco
L'enciclopedismo
di
dava
modestia,
suoi
del
Gargalio, parlando
Lettera
del
Marchese
Opere italiane
3».
10^.
Gaugallo,
Tommaso
antiche
e
moderne,
Milano,
voi.
Silvestri, 1825
155), pp.
275-280.
teca
{Biblio-
140
Pieci
lettere inedite
Tutto
soniniiito,queste
Mentre
del
farci
Gargallo, a
della
relazioni,non
vita
della
del
ci
siciliana
XIX.
i suoi
ricercbe
d'ambra
ancbe
eleganti e
del
perchè
che
la
piuttosto frivolo
della
vita
ad
pensasse
di
del
1'
quali perdurava
Oar.o
'700,
Professore
di
mi
della
Yi
per
di
obbligato
7»
(1) Lettere
Pubblico
dove
m'
le
e
dietro
vedere
ben
questa
sono
atteggiamento
li 28
ma
7mbre
'80
Vicereale
che
ne
ho
di
distintissimo, e
la
impiego
vostro
risposta
sarà
piìi fortunata
di
cui,
grandomi
ralle-
rilevato
Italiana
cosa
Dell'Ali
uovo
maggior
da
consegnata
x"resente
re
del
e
non
lettera
nel l'acquista
Dispaccio
questo D. Angelo
scrivervi
per
la
il
meritato,
Naturale;
dunque
merito
un
fece
voi
che
cui
sarà
restarmi
(2)
Storia
in
Francese,
Prussiani
da
almeno,
spero
molto
(2)
Francese
lettera
una
dell'onore
di
(1), non
Pregiat.o
commissione
vostra
spada
una
Naselli
Siracusa
per
vere
se-
arcadica.
1.^
scrissi
dalle
fine
gusto
anni
metà
d' Orazio
il Gioeiii
Oarmelina
Yi
dotto
prima
acquistargli
quegli ultimi
sue
1922.
Modica,
Amico
sulle
traduttore
di
vita
rappresentativo
della
e
luce
qualità
^elemento
con
XYIII
le
e
luce
l'uomo
lui
questji riuscisse
corrente
di
distogliendo
po' superficiali, nei
un
qui,
l'apprezzato
vanità
di
in
la
della
carattere
si)r{izzo
sin
vedere
1780-1787
suo
uno
secolo
quando
peccatucci
seguire
il
meglio
fine
raccomandava
che
gettnno
di
periodo
documentate
scientifìcbe
e
il
meglio
sempre
della
Giacché,
svelava,
faceva
ben
additano
meritavano
illustrare
mente,
ancora
e
lettere
conoscere
versatile
sua
catanese
ad
giovano
esse
(Jargallo a Giusepj^eOioeni
Tommaso
di
vostro
due
s'appella
conoscenza;
dimento.
gra-
Cavalieri
certo, che
son
runa;
ve-
sarete
l'uno
8a.
lettere
è sembrato
testualmente
necessario.
; solo
ho
ritoccato
qua
e
là la
tura
punteggia-
è
Disciplina qmiP
amatemi,
altro
Tommaso
inedite di
I"ieoi lettere
142
di
quella
tenetemi
e
Gay
siete
voi
cui
11
Gioeni
ogni
sovra
:
niii
e
sincerissimo
Gargallo
Fuancksoo
M.se
Eccell.n
J).
Sifl.Cav.
professore
Cordialissimo
Tommaso
Sua
Giuseppe
a
quiil
caro,
Amico
A
gallo
Gioeni
Giuseppe
CATANIA
(con
di
testa
una
marina)
vacca
(1)
3.*
Savez
Amis
12 echange,
un
de
autant
beau
les
Je
volylaisse
que
de
comparaira
le
aimable,
m^
vous
du
vous
lei
sauvage,
Pausterité
la
du
vrai
un
graces,
vérité
en
en
(1) Non
nella
per
lettera
rendent
Prélat,
lui.
fait
ho
j' estime
que
je
le
vous
un
creduto
forme
bomme
di
mettere
perchè
oggi
À
cbarmant.
avrei
disusate
ia
rilievo
plus precieux
du
reste
je
et
ont
le
dovuto
ma
farlo
comuni
etés
plus.
cette
Je
offers
troppo
nel
tons,
Pour
le
tout
que
aisées,tout
Marchese
spesso.
'700.
dire
art, ces
trouverez,
del
un
par
veux
plus interessant.
exiirsus
fait
suis
me
de
braves
vos
n'
quelles obligations
gli
par
les
vous
envoye,
tout
culti vès
mal
Petranger
meri te
Suisse,
Là
encbante.
m'
ils
le
entre
esprit, genie, talent,
maniéres
Simplicité, ardeur, affabilité,
seguente,
altro, delle
et
toujours
que
mente,
point dans
trouve
car
bou.
de
le
et
a
quand
avoir
y
taleus
badine,
tout, quand
j'aime,
ne
je
On
produit
peut
dons
les
pleius de
sur
Italie
Hollandois,
les
et
avec
barbares
entretien, qui
et
que
1'
que
Hollandois
toujours
il
mes
méme,
avantage.
charme,
ensevelir
fond
le
que
je
qui
respectable
cbarme
daus
tout
esprit
semble
P lionorer
que
V
seutez,
bommes,
seulement,
ces
sout
plaisir de
des
moins
Nord
Yous
Nature.
Voyageurs
du
ou
J' espere
votre
sage
et
envoye,
couversation, S9avoir profond,
est
seront
i)arallele,qu'
adressés.
avez
à
tout
à
procurcr
Pesants
vos
notre
que
ce
je
que
du
Efcrangers
avec
de
procurent.
en
resulterà
les
juge
m'
j' ai me
que
taire
vous
Rome
Ami,
mon
on
Prélat
viiis
Prélat
dire,
Gioeni,
plaisir,qu^ils
je
que
brillant
cber
mon
vous,
È
da
in
tener
en
aurez
questa
e
conto,
Dieci
de
pas
vous
bieu
je vois
mais
Vous
ne
Je
euvoye.
dix
acquitter
qui
ce,
qu'
il
viendra
me
eu
soifc
de
votre
je
ii'ai
rieu
épargué
pour
à
vos
deux
habitans
du
si
bien,
de
exemplaire
suis
je
que
les
vous
terai
donno
aurez
méme
moi
Pindemonti,
sur
cbargé. Oroyez,
vous
d'étre
Siracuse
7
lettre
mandé
je n'ai
que
servir, et
votre
8bre
votre
de
tout
amitié
un
savez,
commissions,
aux
ce,
les
vous
du
prix,
je
que
J'ai
tout
vous
Vous
d'Ali.
grand
à
Siracuse
votre
montant,
part
plus
reserve
le
Monsieur
de
pas
sans
à
de
moius
portez
l'appréciateur
m'enfairai
vous
la
tout
que
retirerai,et je
les
laisse
vous
re9u,
lui
j'ai
et
Il
—
Ami,
Quant
vous
Dii
vequ.
l'Accademie.
admirateurs.
a-
vous
pour
instructive
espere
à
dell'Ali,je
je
persuade,
cher
mon
plaisir. J'
vos
éfcre
m'
eii
acquitterez
vous
toujours bieu
sera
prononcé
M.
à
aussitòt.
t'airai ])asser
quand
de
si
bien
Adieu,
faire
moins
au
interessante, et
Nord.
Discours
premier
avez
part
reudre
me
votre
le
vous
que
voulez
vous
devez
vous
mois, qu'
envoyer
;
redévable.
Cbristoplile, que
sais je pas
ne
encor
voyageurs,
Gomme
devez
me
obligation
seraz
me
143
si esti-
bomme
avoir
vous
vers
en
Monsei«^neur
vous
que
i^ense,
(Fuu
qui
vous,
acquittez
vous
tei, que
liomme
un
coiiiiaissance
c'est
que
Oioeni
Giuseppe
a
Gioeiii, je croyois
piésaut,
(ione
pouvez
dressaut
déte.
à
Gargallo
la
x^rocuré
cher
niou
Tommaso
di
jivoir
vous
AUez,
mable?
inedite
lettere
reme-
à
écrit
dont
et
M.
j'ai
été
de
celui
plaisir,que
vous
1780
Gargallo
4.a
Monsieur
J' ai
de
re§u
connaitre,
et
gracieux^
que
personne
begue,
beureuse
langue.
Prussiens
me
de
les
toutes
attacliés
ti
vos
donne
à
L' acceuil,
touchet
vos
que
infiniment,
bonétetes^
vous
que
Palerme,
et, je
politesses, je
poliment,
expressions.
Elle
vous
et
avez
vous
n'estimai
me
qu'
vain
le
t\ propos
d'une
cette
égard
raou
ils sont
tour
de
goùt
fait: ils m'
assure,
en
à
cause
pas
redévable
rende
leurs
étée
a
n' est
le
fait
avez
m'
admire
aiant
parfaitement
connoissez
vous
Frangoise, qui
lettre
très
écrivez
vous
vous
de
distinctement
Ami.
cber
obligeante
votre
que
très
de
en
sa
ont
restés
d'
aux
part
écrit
fort
ajouter
Ili
Dieci
lettere
une
lettre
de
autie
des
naisance
de
le
presenterà
vous
que
lui faire
agréer
je n'aime
à
pas
il étoit
pécbe
:
votre
Diseours,
dont
de
vous
tour,
amitié
ce
par
des
je suis
moyen,
Mardi
Syracuse
—
et
je
J' écris
à
la
très
le
Chevalier
loseph
de
Amico
vi
ho
de
Mémoire
(Paris, Couchet,
un'
amicizia
le méme
à
mon
parce
que
entretenir
votre
humble
Serviteur,
Ami
et
Gaugallo
de
CATANE
raccomandati
de'
incontrare
Francesi
(1) Déodat
una
plaisir
li 3
Siracusa
1781
Maggio
0.0
dovuto
aver
anche
le
reste,
Oioeni
Da
Cavalieri
le
Monsieur
A
Se
la
envie
tout
hate,
à
de
'80.
Thomas
Monsieur
fairai
bahmeé
avec
fairai
me
sister;
l'as-
pour
veritablement.
Votre
A
vous;
donne
sur
garde
de
ne
vous
distinetement
Prennez
8bre
30
j' ai
fois. J' attends
Oorrespondants,
lettre.
ma
presant
reeiproquement
uniformes.
fort
attende
Ogle
Yous
—
à
Ami,
vous,
si
l'oc-
elier
essai
que
eoii-
Monsieurs
mon
un
moi
eette
pour
repondrai
vous
cbargez.
aequerir
lui donne
Pardonnez
la
saisi
il est
liomines:
plus propre,
langue, qui
une
je
Ami
parure,
necessité
et
somes
nous
Mons.r
dans
une
me
faire
me
la
pas
j'ai
nijinieresj
des
umt
(;oiivaiiieu,
d'acquerir
lettre; obligez moi,
eette
un
(ione
moi
que
belles
de
a'ient
proeurer
éerire
vous
tei,
eusseiit
eii
ótaut
:
jolie Patrie; j'ai
votre
lui
pourrois
ne
envie
OitiseppeOioeni
a
quoiqii'iU
«avez
plus aimable
le
etranger
gallo
voiis^
vous
que
louable
une
Guì
à
étrangers. qui
d'un
casìon
Ogle,
Messieuis,
aieuz
vous
que
leeoinmaiulation
les
polir
Tommaso
di
inedite
il vostro
Oomraeud.r
Dolomieu,
sur
1788),
cordialissima
les
Ponces
ricevette
che
è
genio
Dolomieu
insigne
Jìes
Forestieri,che
dal
(1),
documentata
e
Cataìogue raisonué
Gioeni
le
migliori
dalle
numerose
fossi
potuto
Cavalier
del
des
due
Bourdon,
quale
produits
accoglienze.
lettere
gare,
lusini
appunto
sono
francese
naturalista
et
;
mi
del
ci
de
Ne
rimane
l'Etna
derivò
Dolomieu
J)ieci lettere inedite
.
che
iu
sojìo
70i
cii'costimza
studi?
la
pittura,
egregiamente,
[uevalga
a[)pena
seco
oltre
nella
sue
Carte, quando
qui
ha
menate,
che
divertirete
vi
solito,e
de'
ho
ad
essere
nobili
forestieri,che
di
piacere
si presentano;
procurarvi
ma
medesimo
questo
insigne
nel
ed
Bourdon
disegno
le
nello
costà
si
di
conoscenza
amatemi,
Tommaso
coloro,
che
mene
saper-
al
vostro
di
tare
trat-
mi
prima
'
sano.
di
^
cuore
Gargallo
M.se
di
presentati,come
saran
Y.ro
Tutto
che
viaggio.
invidiate
m'
state
e
scrivere
e
delle
prime,
argomento
avrete
getto
l'og-
e
moltissime
che
caratteri;non
prima
tutto
sopra
voi
da
vedere
risparmiarvi
a
la
Dolomieu
incontrataglisi nell' impreso
vostri
di
Cavalieri^ che
il Oavjilier
vederne
moltissimo,
avaro
è
potrete
toccato
città
seguitate
Intanto
grado.
che
è
non
prima
come
cognizioni
facendo
tuttora
dire, che
Isola:
letti
di-
segnalate
11 Oommend.
scorgerete
la nostr'
per
voi,
me
a
lo
vostri
vi
valenti
intraprese.
erudite
fortunato
pittura, e
Certo,
delle
fornito
esser
due
145
coufessiate
e\
andate
cui
[)rimo discorso, basta
viaggio
suo
di
su
Nat. le
lo
dove
disegno,
dunque
vostre
Storia
il
terrete
faticoso
del
Eccovi
voglio^ che
il
Oioeni
Giuseppe
a
applicazioni
vostre
Naturale,
le
nella
E
dir. meglio
a
o
Gargallo
le
sono
ambedue
in
segnalano
quanto
io
presentarvi.
profittevoli ricerche?
delle
si
di
Storia
la
e
Tommaso
quali
Ditemi^
stesso.
di
Montalto
Siracusa
S.
Da
Amico
Voi
siete
fu
cioè
nel
ritardar
11
citati
Dolomieu
(Vedi Lacuoix,
(1) Le
fra
Archivio
Déodat
rigo
Storico
—
e
V
10.
ho
Giugno
abbiam
il Catanese
1781
altro.
come
Ciò
fino
al
spiega
avrei
meno
testa). (I) Voi
uno
I, pp.
punto,
la
frase
dei
in
più
suoi
cidente
l'ac-
imitarvi; ma
detto, divulgate
cit., voi.
virgola
bramerei
mi
parte per
cari
voluto,
rimetteste
accaduta
pioggia colorita,
della
come
Dolomieu
parole dalla
un
e,
tutto
imitato, dove
risposta (non
Mas.
stimava
in
ed
avessi
Relazione
vostra
nei
vi
che
la
li 5
Fratello
amabile,
tutto
portato
sensatissima
contenute
da
Panacia
amici
in
la
Apri-
pa.
la stam-
d' Italia
45-46).
furono
aggiunte
dopo
posta fra parèntisi.
dal
chese
Mar-
ì"ieoi leltere inedite
146
le
la
scritto
detto
cui
Sicilia:
scriveste.
mi
voi
dolce
mio
La
Amico,
fatta
l'ho
mio
ad
scelto
trattarlo,e
il
giammai
costà
di
parlar
mi»' niala
Se
sorte
fochi
da'
Panacia^
D.
e
Tonni,
pria
intricato
S.
Etna
vostro
comandatemi,
che
Avvisatemi
datemene
:
vi
mi
quando
saggio
un
sono
cose
che
voi
passeranno
Sig.
Cav.
D.
Ma
naturali
quell'idea
invidiate
è
adesso
per
però anche
queste.
V.stro
di
acque
S.a
sempre.
i lodati
voi
che
tempo
meccanismo
costà
per
si fosse
più sollecito
credetemi
e
stato
che
m'
dalle
cosa
era
viaggiatori, qualora
questo
Tommaso
8.
di
in
fusse
essere
non
questa.
Tutto
A
darvi
a
s'ab
Francese
permisi,
ne
in
tutti
non
di
piacere
grado;
secondo
questo
Viaggiator
bisognasse
andrà
Commend.
che
Paese,
spiriti
in
passare
prometto.
com-
già partito, i)ure
all' incontro
Pescispada, giacché
e
sono
del
di
mi
di
il
i belli
conoscere
voi
perchè
a
voi
di
o
citato
del
direzione
conoscerlo;
di
piacere
pervengono
di
lettera
una
animosamente,
al
debolmente;
troppo
che
d'Antiquaijj ma
molto
del
ebbi
ed
per
vedere
godo,
L'oggetto
semplicemente;
senza
di
campo
voi.
per
cui
in
Bordeaux, quando
abbonda
migliori valentuomini
per
cnpitale
Dolomieux
Cav.
carriera, che
far
Gioeni
questa,
gran
seguitate
Kelazione
vostra
assisterlo; ma
partito
col
vero;
potuto
sentimento,
Nat.le
l'Istoria
di
a'
prevenzione
di
me
la
leggere
nel
boccano
abbia
non
un
Commend.
egli,
pur
sì lodevol
Naturalista
ottimo
è
siete
l'erudito
insieme
Giuseppe
a
giunta, quanto
voi
Amico,
qui
egli
una
Sebbene
in' è
Sicilia, diceva
Naturalisti:
di
manca
da
passato
Qargallo
cara
dicea
che
quello
aver
tanto
acchiudeiste.
mi
ecco
si trovava
mai
leltera
iiiuiia
(1), e
Tommaso
di
tori,
viaggia-
ne
formerete.
di
cuore
Gargallo
M.se
Eccel.
Giuseppe
Gioeni
CATANIA
(1) Questa
Relazione
regione
di
deW
Relazione, che
una
nuova
Etna,
signor Guglielmo
di
Milano,
Londrja
1785.
e
di
pioggia
colore
voi.
8°
scritta
legge
grande
dal
sanguigno,
Si
Hamilton.
nel
procacciò
nel
fama
Giuseppe
cav.
comunicata
voi.
degli Opuscoli
al
alla
Gioeni,
Gioeni,
R.
scelti
sulle
scienze
abitante
Società
72, jìarté 1, delle
e
il titolo
porta
di
nella
prima
Londra
dal
Transazioni
sulle
:
arti, tomo
fiche
filosoVili,
Dieci
lettere
inedite
dì
Tommaso
Gargallo
Siracusa
Amico
Vedete,
pazzia!
credo,
clie
che
mi
è
ha
la
avuto
nel
e
sarà
negli astri
che
da
forza
superior
la
terra
luna:
altra
una
nel
dalla
forza
sa
raggio
dell'orbita
l'azione
universale
dura
rivoluzione
la
di
globo
alla
delle
leggi
luna:
apposizione?
di
che
Keplero,
e
di
il centro
da
un'
altra
talmente
quelli esattamente
di
loro:
vien
novo
obligata
di
quanto
per
luna
mezzo
dunque
Galileo
quest'insolita accelerazione
in
gira intorno
l'obliga ad
lontanar
aldire
per
CDsì
che
vorrebbe
ricurvata
tal
le
guisa
stante
all'ivere
descri-
a
l'opera dell'attrazione.
elhi
tempo
ne
mette
metterebbe
ipotesi
attrazione.
delhi
alterazione
questo
stabilisco
li scosta:
centrifuga
reputata
tanto
e
di
Parelio;
verso
raffrenata
2
mese
qualche
tirandoli
la
per
mai
così, l'altra tangente
medesima
diametri
sessanta
vien
sua,
circolare
scorso
ripiegata viene
questa
stessa, cadendo
della
ore
lìTeutoniano,e
centro
forza
essendo
che
dell'orbita
quarto
un
il
Geometria
la
per
sole
mento;
sentivolte
24
sarà
nell'orbita
la
mentre
noi
nello
Cosa
del
dal
incominciare,
da
alle
mia
questa
due
sono
vengono
centripeda,
in
lontano?
ben
descrivono
retrazione, e
momento
da
fatto
vedere
liceo
,
freno
da
lumi
per
siete
vostro
vostro
sole, viene
che
nel
il
fare
che
amico,
cose
questo
e
voler
del
farsi
Io
il
di
retta;
di
forza
quell'Ellissi che
si
1781
ricercarvi
gravità^ che
creduto
giacché
susseguente
di
Caro
Due
osservazione.
Centrifuga
linea
ci ha
Pianeta?
ritenuti
e
per
somiglianza
a
servendo
revoluzioni,
favore.
di
detta
è
detta
per
da
noi
all'altra
una
loro
forza
mio
vostri
che
mia
per
qualche
questa
voi,
plenilunio,
sarà
di
che
comune
la
corrente
l'incontro
8bre
testa, di
magistrali
incontro
il
in
ricevere
tal
un
burla,
dopo
grillo
^ntM
i
premura
fenomeno?
strepitoso
Storia
domanda
la
il
Vorreste
di
si fanno
giorni consecutivi
agosto,
eh!
negherete
prima
che
luna,
vi
mi
non
la
dite
saltato
Professor
lettera
prima
è
mi
ne
menzionatissimo
scolare,
li 5
147
0.«
Naturalista, che
nno
Gioeni
Giuseppe
a
Si
intorno
la
puranche
terra;
terrestri,che
nel
suo
reiterando
qual
percorrere
il centro
verso
sa
rere
percor-
a
a
passa
corso,
che
si
non
per
quanto
stanza
la, di-
sa
da
questo
sconcerto
all'istess'ora
disordine
Or
la
sua
dovrebbe
in
elle
Ditemi,
Phì^netario indurre,
il sistema
tut/o
voi, e
pensate
ne
al
adesso
PHSSÌan)o
in
tanto
si
[sic]a
insieme
mottivo
vunque
])orti lo sguardo
vi
mai
saranno
grandezza
la
le
spirali
stesse
medesimo
e
si trovano
in
lochi
del
dal
lontani
delle
mai
si di
quelle conchiglie, della
dove
trovansi
dovrem
si trovano
che
la
scentivi
loro
mare?
terra
veri
in
pori
le
e
che
trovati
sou
pezzolini
o
sembrano
che
la
maritime
minerali,
le
della
minerali,
natura
si
e
sia
che
trovanvi-
a
quelle terre,
in
ed
d'un
Pidocchio
che
che
minerale,
loro
niechj,
altro
marcassite, le belenniti, le
o
d'altro,
dello
etc.
Spar,
adere-
sostanza,
ne'
trovansi
nel
d' imitare
in
che
compiaciuta
si dissolve
za
all'apparen-
ordinarj
mare
di
semplici pietre
quelli, che
invece
se
clas-
qual
quelle altre,
saranno
nella
da'
molto
nella
come
pietra focaja
penetrate
j
Ma
crescere.
minerale,
vetriolo
del
differenti
curiosa
di
ricci
contenere
eziandio
di
vessità
con-
non
i)ietrificate,
sono,
materia
dirmi
de'
[sic]produzioni,
come
altra
non
era,
come
vicini
Conchiglia,
potrete
o
portare?
che
e
altro
poi
istessa
metalliche,
cui
Sarà
realtà
tessitura
materie
d'una
od
lìietrificata,
rena
della
in
mare?
sito
sua
monti,
trovandosi
linee
vermicolari
di
stato
il
essi
nel
nella
e
sogliono produrre?
che
die
attaccato
condotti
di
figura,
son.
vi si veggono
i mari
specie
d'alcun
figura 'assoluta
Tellina,
[)o\ si
delle
cui
nella
analizzandola?
che
potuto
poi
focaje, o
e
l'avrà
riporre quell'altre,
d'una
erano
sommità
clie
fibre, le
1' animale
de'
terra
la
onde
delle
O
—
questi
a
Nicchio,
nella
pietrificate,non
riva
:
nell'attuale
noi
avendo
mare,
le
del
Lamio
pari;
mare,
chi
cave
cavità
accidenti,
gli stessi
altri
negli
e
tendini, pe' quali
nella
e
s'incontra
così
profondità
de'
nicclij;
a
tutto
vi
negli uni,
sono
sarà
marini:
testura,
materia
diversità
stessa, la
la
mi
nostra
niccbj
affatto
di
loccbò
della
di
a
mano
d'esercitarvi.
la
La
giorno.
in
mano
strato
vi
se
tediarvi
senza
voi
a
simili
cui,
l'animarmi
oltre
attentamente
tutto
di
produzioni
differente
e
li trovo
spiagge
inserzioni
le
congiunto
naturali
delle
fasi?
sue
Natnralisti.
su
"li
clie
dubbio,
ogni qualsivoglia
in
assolutamente
Astronomi
eziandio
d'apprendere,
me
sostanza,
le
su
è
composti
la
e
vomita
mare
mio
osservandone
questi?
snssegiienti
lumi,
proverò
quantità prodigiosa
una
osservo
mi
iiell'esjtme
incontrare
vostri
i
alcun
proporvi
tanto
potrà
stndio,
siffatto
un
darmi
e
nelle
e
Gioeni
Giuseppe
a
codesti
voi
con
gallo
articolo, eli' è questo,
2o
degjnerete rispondermi,
proseguire
Qar
Tommaso
di
inedite
lettere
Dieci
148
non
pietre
sieno
che
focaje,
le
Dieci
160
a
luì, elio
vi
desidererei
spiegai
studio
col
azione
di
ebbino
a
cui
di
vi
tenipo
qualche
le
riscontri
di
grandemente
faccio
Da
la
Nava
sapete
dimora
ed
il vostro
dà
chi
mi
la
e
su
formato
costì.
a
do
Atten-
qual
parere
mia
una
rella-cugina
so-
mi,
diffonder-
permette
cuore.
1781
vostro
Gakgallo
Potosch
Contessa
sincerità
con
raccomandati
non
so
Londolina.
a
A.
Sig.
il Conte
io
d'
morte
Tommaso
passato
nobile
Biscari
già
sua
non
che
e
coininessigli libri,ed
la
Tutto
È
la
luminare
per
(1)
col
8bre
li 24
Siracusa
Voi
aveva
nella
amarezza
abbracciandovi
fine
lui
di
d'ambra
spada
B.ne
del
che
concepì
mia
La
gusto.
sorella
e
idee,
i
iutrapreso
spiegarvi,
Catanese
vostro
ne
su
circa
utile
fido
acquistare.
Landolina
sul
cosa
egli medesimo
che
i vostri
e
di
molto
unirono
si
quelle,
seiisibilnieute
nelT
mi
non
Gioeni
Giuseppe
a
progressi
(^lie
qualità,
una
letteratone
quel
Oargallo
vostri
iiia^^giori
se
vedrò
dir
Tommaso
di
inedite
lettere
Cav.
iS. E.
D.
Giuseppe
Gioeni
CATANIA
Siracusa
A.
Vi
a
giorni
quest'ora
sicuro
son
Sto
lavorando
mi
lavoro.
convieu
lettera
ed
sono
saprete
non
negarmi,
sosi)endere
Gargallo
Ho
era
favola
nipote
di
in
una
filosofico
perchè
e
di
un
D.
avuto
pel
bisogno
fatica
sul
privo
l'istoria
abbia
all'Ode
accompagnata
Poemetto
un
che
prima
già ricevuto.
avrete
L'Istoria,la
Il
del
1787
0.
replico questa
scrittavi
1^4
vostro
delle
naturale
Giuseppe
di
che
risposta
vostri
ho
necessarie
deggiono
Nava
dei
Viceré,
nuovo
Etna,
quella
a
che
1-umi, che
le
per
sul
e
mani.
lo
[)iiìbel-
notizie
a
tal
ci)
somministrar-
baroni
di
Bondifè.
Dieci
u)i
i
t
tali
(Iella
già
itili
niatei
di
ma
f
lettere
materiali
de'
coltivata,
la
si
di
su
tale
della
ed
in
di
nell' Operetta
dar
termine
Nat.
uditore
non
al
coloro,
non
sono
i
quali
dovete
vostre
con
vi
tutto
occorre
de'
ricorrono;
gli
voi
e
uditori
cognizioni.
Se
il
iSig. Cav.
Eccellenza
D.
Giuseppe
CATANIA
vi
sca
rincre-
testimonio
sparmiate
ri-
moderna
retta,
ope-
que
qualun-
a
che
un
di
ho
che
li
munichi
co-
Prof,
voler
1' animo
Gioeni
da
non
esteri,che
Tommaso
Sua
guida
premura,
i)0Ì dico
ne
bile,
coltiva-
assunto,
V.^^" di
A
cosetta
ricopiare
siete
anche
tanto
una
bisogna
che
piti
sue
cui
Non
alcuna
talenti
fatica
terra
per
la
nomeni,
fe-
dell' antichità
renderò
per
gnizione
co-
tantoché
acquistatemela
1' arrivo
ha
di
bisogna
il mio
mia
qualche
passi.
conoscete
se
Ohi
ricusare
scelte
Se
servirmi,
lavoro.
mi
Mi
quei
le
su
di
quale
interessano
ritardi
ne
mio
della
anzi
sufficientemente
profittare delle
un
che
possa
a
Storia
che
veruna;
uè
miei
[sie] i
divisando.
sto
la
suo,
frammezzati
il
tal
di
argomento
vastissimo,
vostra
tratti
quei
del
co
po-
siete
una
intorno
tentò
veduto
lava
diriggere
istessa, che
costo, purché
di
per
l'opera
Eecupero
stata
fra le quali
corredo
complicate,
però
oracoli.
ed
sia
bene
ne
dippiìì
istessa
intendo
è
Vulcano,
avvenuta,
il celebre
strati
vostri
filosofico
Lo
eziandio
spesa
che
di
nulla
i
Su[)poue
Can.
è
voi
volume
qualche
II
forse
del
cagioni
il campo
ap["restarmi
di
alle
io
ma
dagli
somma
del
montagna
intorno
Entra
tratto
esperta
meno
della
articolo;
terra
fornita
naturalisti.
profittare.
l)ossa
eruzioni
tempi
libri; si
voi
impetrare
accompagnato.
die
i
scervellano
nostri
sia
scienza
produzioni,
rare
che
pj,
ad
i
151
edifizio;
Non
Quest'ultima
Sicilia, dove
piti celebri
ne'
sfornito.
tutti
naturale.
dunque
1' abbiano
sufficiente
una
eccomi
in
Gioeni
ignobile
dod
affatto
ritrovasi
in
Giuseppe
a
forse
e
trovo
dell'istoria
celebre
è
che
ini
quale
delle
piti
così
la
Oargallo
copiiccioso
al
singolarmente
e
notizia
la
scegliere
Tommaso
appunto
fatti,e
Sacerdote;
bisogna
di
opportuni
mitologia,
dell'istoria
primo
inedite
cuore
Gaugallo
di
yoglion
essere
J)ieei
152
inedite
lettere
Qanjallo
Tommano
di
Giuseppe
a
Oioeni
10.*
Siriicjisii 20
0.
A.
Lii data
distante
dal
e
di Costantinopoli
vostro
del
cognizione
la
della
del
disposizione
lianno
parlato
io
vorrei
siete
vi
andar
tanto
piacevolmente
medesimi
i
come
quando
in
di
il mio
il mio
ciò
di
duole
cuore
il
voi
come
Biscari
suole
di
vederli
lo
conoscete,
Sia
trattarsi.
detto
Passiamo
siate
cose
è
patrie,
comodità
opportune
dotta
che
voi
possa,
e
notizia
a
voi
applicato
abbiate
e
allo
d'
meno
per
celebre
cosi
unite, e
hanno
mi
tino
presen-
di
avvenire
disfare
sod-
spirito
certo
un
siccome
codesto
Landolina,
il
compagnia,
vedersi,
a
tenuto
trat-
raccomandati,
Saverio
costui
stra
vo-
stati
in
D.
ribrezzo
scelto
che
per
un
dottrina
più interessanti
di
e
piacevole
ci vuol
circostanze,
fino
pietà
dell'Etna:
veramente
Non
per
fa
mi
nella
meravigliato,
confidenza
nella
insudiciati
voi
son
ancora
diriggerli [sic]a
all'articolo
ed
in
sata
interes-
Sicilia,ed
forestieri,che
anima
nii
quale,
piti
molto
e
mi
a
frère.
en
particolarmente
natura;
mi
parlarvi
a
mi
trascurate
non
cui
a
si è
alla
onore
sieno
i
trattare
resto
genio,
patriottismo, poiché
Monsig.
di
piacere
mi
voi
gante
piiì ele-
e
poco
io
spetto,
so-
Viaggiatori
Keglevies
articolo,ed
da
che
del
moltissimi
il Co.
buon
fatto
nuova
carriera, quanto
ed
questo
altro
lettere:
vostre
di
su
da
sapete
mia
tanto
confermata,
così
me
Della
fate
mo,
abitia-
lettere,a
da
—
quale
esser
legami
faccio, non
voi
Yillermosa
vorrei
tanti
voi, amico,
nella
oltre
avanzato.
da
la
sotto
Città, che
vostre
le
sono
rimuove
di
notizie:
due
lo
penoso.
che
le
non
Gabinetto
vostro
stima,
gradite
così
in
la
e
altro
per
questa,
Filadelfia:
bell'animo
vostro
di
tra
amicizia
vostra
sarebbemi
che
a
quanto
cuore,
antichità
F
conto
confronto
in
lettera
ris})osta rappresenta
vostra
distanza
la
mia
della
lio ricevuto
Giii^nio 1787
studio
ad
ricco
sappia
corso
l'altra
plicazione.
ap-
che
una
combinano
tanti
secoli
le
verificare
e
darci
un
di
gentiluomo
voi
d'essere
delle
genere
scegliere
per
In
di
nobile
e
della
amatore
altissimo
vi
altro, che
prodigio
questo
nazionale
questo
volcano.
si aggiunge
di
un
osservazioni
lo
pria d'ogni
godo
compita
revoli
favo-
così
non
si
Catanese,
e
erano
e
per-
Dieci
ciò
di
portata
ti
quanto
sapete
non
ed
amico,
di
degne
voi.
vi
sull'istesso
soggetto;
è
fare
mia
idea
lo
scrivere
che
scrive're
la
d'un
poemetto
di
dii'
ne'
al
Poetica,
Ecco
l'innesto
Storia
Nat.
principale
le
vi
de'
per
leggittimar me,
da
me
della
profano
Natura.
garvi
alla
poetica
fare
la
sua
miei
scarsi
e
disgombrar
che
di
moderni
de'
naturalisti,do'
cognizione.
vasta
fila, e
stucchi
torj;
che
pure
la
formano
non
mi
è
arcani
cui
vi
già
ed
quali so,
la
la
necessario
lìia
sì
il consultare
stezza
robu-
la
già
non
delle
come
serva
volersi-
dagli Oracoli
torno
ora
di
a
pre
qualche
saggiamente
così
però
scelta, ed
tela
i
ordita
marmi,
l'ornamento
buoni
siste
con-
Ciò
di
noti,,non
una
:
come
man
per
notizia
un'ottima
de'
provazione
ap-
parole,
i)rincipalmente
son
bene
e
vi scrissi
cui
spezie dell'Etmi
parte
sofico;
filo-
scientifico.
compatito.
essere
v'abbia
base,
di
riservati
mi
di
e
versi
dello
pregai, e
voi
aver
dovrà
mia
Volcanica
in
un
cogli abbigliamenti
qualche
Severo,
Cora,
de'
che
voi
fare
non
potreste credere
a
di
stesso,
uniforman-
e
vestita
peraltro
voi, che
volcani
Sebbene
filosofia
d'esser
somministrarmi
parlasse. Plinio, Oiaudiano,
i
di
dunque,
soltanto
Autore,
talenti
negli
penetrare
cose
Episodio,
alterarla, nello
senza
Nazionali,
Mongibello,
perchè
Poemetto
come
soffrire
è
per
lusinghiera
colla sodezza
mio
nel
potrei
è lo
il
voler
Non
poesie
mitologico,
piacevole
comparsa
dovrà
e
Quello
egli è
moderno
farà
l'adornino
sforzo
questa
intendo
argomento,
che
lo
che
de'
dunque
all'armonia
sempre
render
polso
di
grida
poetico
caso
scrive
pe' Tedeschi
giusto
opere
Corinthum.
un'assai
stile
sata.
interes-
lavoro
mio
chi
di
caro
delle
dateci
l'orecchio
ottenuto
quale
unisco
per
dar
e
il
d'un
poco
abbondante
messe
ha
non
adire
mia
avverare
congratulo
versi, nel qual
L'idea
il mio
Dico
Secolo,
filosofia
della
Muse,
del
in
gl'Inglesi,o
stile,che
è
153
luogo. Me
gloria
e
licei
oggetto
per
offre
ne
me
pel
d'immaginoso,
ciò
tutto
componimenti
della
la
lavoro
e
(sebbene
pe' Turchi).
Letterati.
gusto
miei
per
il mio
proseguire
doiìii
Italiani
variato
giacche
così
ha
musica
lumi
omnibus
montani
il poetar
versi
inìpresa,
de' Volcani
oltre
del
propria
de'
non
trattato
?
1'
così
e
faccia
nella
e
mia
domandato
degli
gli Oltremonttnii
e
bo
giacche
un
il ridicolo
temere
Sicilia; giacché
la
Monte,
voi,
con
Patria
Giiisep2)eOioeìii
a
sulla
sistema,
per
coraggiosamente
Io
al
viaggi
sinceramente
nostra
Proseguite
Gargallo
i vostri
quella della
in
Tommaso
teoria, e
dunque
colla
meno
di
replicare
per
congratulo
ne
inedite
lettere
libri
una
di
e
degli
per
ria
va-
gli
edi-
potere
Dieci
164
fonda
nel
ed
mio
almen
nel
rispondermi.
Sig.
Bodoiii
Tarticolo
cuore
volta
cui
per
più
che
non
confermandovi
dovrà
i)ubblicarla,
continuare
posso
incaricatevi
che
Io
ci
di
spero
che
può
abbracciarvi
vediamo;
i)er
sono
in
ora
sollecito
mi
distinto
Operetta
soltanto
mie
giuste
dopo
di
abbracciarvi
immutabilmente
Gargallo
nel-
premure,
cinque
Il
cen-
lumi
l'amicizia
Settembre
col
pel
di
insinuarvi
contento
che,
Gre-
più
e
mancanza
delle
serire
in-
Calende
mia
manca
per
dunque
alle
dUina
trattato
vorrò
ehe
poco,
grazia
più
esser
il
quell'impegno,
con
voi.
non
Fisica;
vogliate
di
Oioeni
Giuseppe
a
quel
rimandate
stabilito
che
Parma,
della
secondate
sacro
e
questa
gallo
adattare
mi
Non
Dopo
di
Qar
opportuuauiente
lavoro.
Poemetto,
nato
e
ed
te
taiiien
Tommaso
di
inedite
lettere
Vostro
nome
anni
col
L'editto
Trattamento
Bisanzio
di
della
Sicilia
durante
Ragione
In
generale
ragione
una
P
gli
editto
eresiarca
stato
nelle
avvampavano
nei
rintracciale
sfavorevole
(3).
cadde
il
ornare
le
le
idee;
paganesimo
cbe
Un
secolo
esistette
sempre
si
tramandò
concilio
pitture
«
Eusebio
(li
principessa
(1)
Secondo
generale
formali
il
della
termini
colitur
in
Cesarea,
la
perchè
in
I'Amahi
monachesimo
Chiesa,
toglieva
(Storia
(3;
S.
Alicss.,
luKNico
(4) Mansi,
Advers.
Sacr.
Coucil.
ai
Haer.
gli
I,
2516.
Collectio,
i
si
onori
Quando
ad
mutarono
le
magini,
im-
sacre
IV,
S.
principio
di
luogbi
ci
è
depingatur
domandato
Leone
al
L'
governo.
animo
Chiesa
III, 23) ed
dell'
di
ma
biasidi
ne
persecuzio-
Henrion
della
Chiesa,
la
del
(4).
ritratto
un
suscitò
(Storia
sulP
culto
tramandata,
stata
della
Ebrei
—
lentieri
vo-
alcune
servirono
al
parietibus
Brolo
universale
Gentili,
e
Vergine
verso
in
soldati
degli
statue,
città, non
ornare
I, 180),
di
pagani
s'erano
sepolcri.
Elvira,
aveva
Musa.
troppi
1' influenza
Discorso
ad
cbe
Lancia
III, 250),
principalmente
(2)
dei
(Storia
II, 138), P HKUGicNKornEK
Clicm.
cbe
Costanza,
i
secolo.
di
lettera
una
secolo
appena
della
avversione
adoratur,
et
III
cbe
pagani
grandi
in
radunatosi
quod
ne
secolo
spagnuolo,
vieta
IV,
di
nel
e
sui
templi
grande
una
dobbiamo
(2). Solamente
appena
delle
cbe
quali
e
l'editto
del-
riva
scatu-
non
temendo
Cristo
dei
statue
gli ippodromi
e
di
esisteva
male
immagini
sacre
statue
le
Il
dalle
mulgare
pro-
frequentemente
Già
Padri,
a
primo
remota,
dell' Esodo
proibizioni
e
origine
altri
delle
a
cbe
cristianesimo.
lui
religiosa
arte
terme
del
spinto
il movente
dell' impero.
superstizioni,
rendevano
L'
che
ad
accennano
fu
torbidi,
un'
con
non
Isaurico
continui
culto
le
eretici
idolatri
e
al
rammentava
di
Credo
aveva
nelle
cadessero
tolti, era
725.
secoli
primi
Alessandrino^
convertiti
sette
ma
almeno
Leone
provincie
recenti,
cause
Clemente
varie
iconoclasta
Stato
quale
dai
725
persecuzione
(1), o
del
originato
la
di
errano
i^rincipale,dalla
sia
da
storici
del
(Storia,
in
Sicilia
altri
mettono
am-
Isaurico.
62.
Agostino,
Florentiae,
1766,
Liber
XII,
de
264.
Haer.,
Ili, 7.
Ì66
la
(1). Verso
Cristo
motivo:
quando
secondo
V
A
tehi, che
vista
mi
si operasse
che
alle
porte
d'Antiochia
Nella,
seconda
teatro
di
di
che
all'
S.
queste
lettere,nel
Giovanni
le
immagini
e
fu
(1) Mansi,
Op.
(2)
la
qua
marmo
su
Dk
intorno
(3) Theoph.,
cit.
del
colpi
a
permettere
un
le
la
di
lancia.
fiori.
e
(4). S.
^
indirizzare
i
le
i)iii
Samaritani,
immagini
di
d'
di
frammento
delle
una
ni
obiezio-
(5).
un
qual
con
A
magini.
im-
sacre
lumi
punire
immagini
fu
distrusse, giurando:
d'
Diospoli
A
colo
se-
nanzi
i)08t()din-
con
qualcuna
dimostrano
V
Xena'ias, bandì
pellegrino d'Occidente,
ci
del
fine
insultate
a
delle
oltraggiate.
erano
XIII,
BuUett.
latina
che
aneddoti,
là
conservò
culto
un
a
e
Santo.
altro
contro
occasione
risponde
al
tardi
distrutta
Rossi,
traduzione
piti
più
racconta
Siuìone
pregare
dell'immagine!
autore
fosse
d'Antiochia
adornandola
ceriuionie
ci
s'iipi)ella
luniore, aveva
incitandolo
II,
Danuisceno
secolo
un
diretto
vita, ebbe
sacre
città
propizio,
dello
te,
con
(3).
stessa
il momento
sua
le
quale
immagini
seguente
a
potendo
la
di
cosa
qualche
e
di Gera[)oli
Santo,
alle
cbe
cbe
(2). Verso
Simone
S.
culto
Uflìcio
Entrai
tela, non
la
un
il
per
V
chiesa.
vescovo
sec.
da
Giustino
agitavano
Circa
colfo,
la
disturbato
Cristo.
si
VI
me
luogo
un
Cristo
la
addita
Giovanni
a
Cliiesi
una
alle
si impossessi
imperatore
in
insurrezionale
moto
stesso, durante
avevano
che
del
fanatici, atteso
«Chiunque
lettere
il
guerra
metà
di
accesn.
""ia,
])orta l'effigiedel
sua
pugno
Simone
la
abitante, guarito
alla
arrivai
Scritture»
ss.
Cipro
celebrare
per
; lacerai
Nestorio,
i)iccolo
un
Un
Un
le
contro
di
di
rji[)presentava
indignai
partigiano
un
S. Epifanio
ci
il
oste",^j4ÌJi
contro
si risi)ose eli'
mi
:
curioso
testo
un
clie
laini)a(la
una
725
aut(nità,
Betlemme
a
vidi
una
quella
F
era
ecclesiastica,
dove
edilìzio
secolo
mormorarono
venni
usiinza
trovai
Ivi
IV
alcuni
Gei'usaleninje, che
queir
del
fine
del
lìisanzio
inteso, scrive
lio
Io
«
iininiigini.
Anablasera,
di
qujile grande
del
vescovo,
L* editto
una
tal
Ar-
fanatismo
figura scolpita
Costantinopoli
un
em-
169.
Arcbeol.
anno
1870,
pag.
62,63.
Non
si
possiede
che
testo.
Chronog.
I, 207
;
Cedrknus,
I, 620.
(4) MiGNE,
P.
G., LXXXXIV,
(5) MiGNB,
P.
G., LXXXVI,
1394.
3220.
Hist.
Compendinni,
edit.
Bonn,
Veduto
158
la
iniziò
jjinng^ere alla
mèta
violenza.
le
tutte
A
la
loro
biasimò
le
seguì
miti
iU
del
inutile
Leone
l' eresia
perchè
in
contro
Liber
(1) Alcuni
dopo
quel
però
negare
al
Con
la
pressione
che
ho
esposto,
(2) Aópi
si
che
che
bizantino,
come
in
II,
1
cp.
ad
Leon.
la
—
e
Jaffé
tera
let-
turbata
ridurre
inviati
III
piìi
a
si)eciali.
sinodo
un
sultare
in-
osasse
un
le
e
mente
speciald'Italia
città
di
sia stato
convertito
tumulti
numero
per
come
la
procurare
l'
dal-
pubblicato
al
giudaismo.
aifermazione,
gran
si
come
e,
l'imperatore,
iconoclasta
tale
efficace
opera
ereticali
contro
esercitarono
G.
nobilissima
sua
dell' imperatore
quello
gorio
Gre-
cristiano
popolo
ammettere
P.
—
papa
chiunque
i vescovi
sollevavano
continuamente
Mignk,
dsio'ko-^riiKxoi
(3) GiJEG.
il
Beser, cristiano
può
da
(731)
a
svolse
fra
l'editto
tal
un
non
di
gl'intendimenti
influenza
grande
impero
di
distinse
(4).
ammoniva
che
pratutto
so-
(3). Gregorio
Roma
in
il papa
tentativi
affermano
per
Giudaismo,
I
si
di
mezzo
l'anatema
proi)agasse
contro
e
fulmini
d'aver
barbari
[)er
immagini
lettere
(5).
storici
la
e
radunò
allora
con
i)rovò dapprima
lettere
sacre
cialmente,
spe-
mente
finanziariai loro
rimproverò
dei
Pontifìcalis, s'armava
nemico.
un
Tsaurico
si
virilmente
il
esprime
le
piegò;
non
Italia.
resistere
nello
si
non
Si
comminarono
quali
anche
conferma
la
lo
e
il costume
tentativo,
distruggere
o
sia
i
vescovi,
imi)eratore
con
religiose
Costantinopoli,
sottoscrisse,ma
predecessore.
ogni
sollecitò
lo
secondo
l'Isaurico
consigli
93
a
Chiesa,
orme
Riuscito
dell'
le
j^^uerra
mossero
(2)
ne
non
e(n»
clero, quasi
valorosamente
più
Damasceno.
l'operato
della
pace
cbe
cami)ione,
solo
non
di
ubbidire
del
pittori, scagliavano
come
l'editto,Leone
Questi
farsi
minac(;iata
vedevano
clie
Giovanni
Pubblicato
II.
dell' Accadeuìia
occupazione
lotta, fu
nella
di
comunità
i)opol().Le
di
proponeva
resistenza, sMnea-
trovata
ma
piibl)lici.Gli
del
dottori
Il
(1). Si
l'esercito,parte
funzionari
massa
monaci
l'Iconoclasta.
contro
la
la
dai
guidate
quei
si seliierò
e' i
religiose e
comunit{\
intenzioni
sue,
procunindo
dise^j^no,
suo
colte
726
del
persuasione,
favore
suo
persone
le,
la
con
nnijjgiornientenel
ponì
la
annunziando
lotta,
Bisanzio
di
si
deve
Cazari,
sati
pas-
non
di
Se
questioni
religiose,
Arabo.
XCIV
—
1227.
—
Lokvvknfeld,
Regesta
Butificum,
I, 2180.
(4; Mansi,
(5) Paolo
stor.
ed-Waitz).
XII,
280.
Diacono,
Historia
Long,
liber.
VI
e.
49,4-181 (Monum.
Gemi,
hi-
P editto
in
snscitate
Koiìia
all'
imperatore,
un
sol
Il
fiero
esempio
centrale
penisola
ristabilire
e
(3).
imperatore
I
flotta
una
rimasero
Papa
la
di
vicinanze
lììorte
si
la
anzi
dolo
in
alla
incrudelì
Italia, fece
Confiscò
la
cui
Accrebbe
esenti
i
In
nati.
(1) Paolo
(3) CuiVKLLUCCi,
II, pag.
(4) Thkoph,
Storia
Storia
ribellata,e
punita
ordinò
citat.
della
delle,
II.
216.
I
aver
ramente
seve-
di
coman-
furiosa
una
Maiiete
con
la
di
Vedi
città
di
relazioni
e
mano
sul
sua
di
varono
tro-
talenti
tre
Sicilia
Amari,
Venezia
Roma,
Op.
non
(4).
mezzo
ne
Calabria
di
l'isola,
nel-
aveva
e
ciliano.
Si-
sero
andas-
nei
dalla
stri
regise-
ant.
nota
fra
e
|"oten-
popolo
inscritti
fossero
posito,
pro-
suo
non
che
Roma,
terzo; i)erchè
che
dal
cattolici
la
Chiesa
1872,
e
254.
Chronig.,
da
dì
spe-
gerla,
distrug-
Roma,
su
desistette
i
a
d'un
chiese
le
Oper.
Dopo
non
ammontava
bambini,
Staccò
Diacono,
(2) Ghegorovius,
Ili, parto
i
neppure
che
Sicilia.
Chiesa
cittadini
dei
la
nuovo
un
Manete.
distrutta
contro
della
annuale
rendita
rendo
favo-
Ravennati.
maggiormente
patrimoni
i
di
Leone,
superstiti
notizia,Leone,
pesare
(2)
tutta
Gostantinoi)oli.
a
fu
Ravenna:
maggiormente
il,testatico
appena
V.
triste
nazionalità:
furie
marciar
flotta
Trattamento
Sconfortato
duca.
sollevare
da
era
doveva
dei
mano
per
le
tutte
su
pure
:
talia
dell'I-
maturi.
portarlo incatenato
desideri
di
l'elezione
libelli,capitanata
quale
(1).
imperiale,
titolo
potuto
con
come
città
1' autorità
di
piegarsi
Chiesa
moltissime
il sentimento
occidentale
l'esercito
e
semplici
nelle
temi)esta
la
da
avrebbe
di
della
il capo
col
erano
i
i costi
governatore
montare
punire
rivolte,
con
insorsero
Pentapoli
imitato
nijisse,
fecero
Pentapoli,
il
Italia
non
Ravenna,
ra[)ire
un
l'impero
tempi
per
saccheggiata
la
I
d'Italia,
fatti
in
delle
aspirazioni
le
eleggersi
destarsi
vide
Gregorio
di
punto
vnoi
Ravenna,
che, disprez/ando
meridionale,
e
al
fu
generosamente
la
e
tutti
a
di
esarca
Venetiarum
V exercitus
159
vani.
Paolo,
[)ronti-a difendere
uomo,
giunsero
di
proposte
725
proditoriamente,
riuscirono
stessa,
emi»ie
Alle
sia
Pontefice
veiieraiido
al
morte
del
Bisanzio
di
Cit.
I.
207.
lo
II, 256.
Stato,
Pisa, 1909,
160
di
de
il
(1). Gli
di
pericolo
sollevazioni
gl'individui che
i suoi
con
suolo
suo
dei
l'interessamento
anche
il
d'
azione,
religione, si
finanziario:
e
mente
un
salendo
al
di
Punì
i
lia
Sici-
La
pubblico.
copioso
Je
con
al
Siciliani,avvantaggiò
per
aumentare
per
Questi
lasciarsi
quindi
col
meravigliosamente
insieme
lo
do
diminuen-
Mediterraneo,
nel
suo
gramma
pro-
della
restauramento
dal
migliorare l'impero
doveva
incrudelire
vittime,
l'erario
Bisanzio.
trono,
isola
oltrepassato
faie
campo
di
nelF
credenza.
esperta
tempo
i devoti
contro
aveva
nell'ampio
imperatore
non
favorevole.
da
notizie
altre
di
e
Ilo-
con
regnato
culto
non
impinguare
Pontefici, era
proj)osto
era
abbia
die
fertilissimo,coltivato
dell'
peculmm
imi)eriali
commerciali
sbocchi
del
ricchezze
messi
stesso
potevano
comuni";assero
dai
di
snpremo
pretori d'impedire
tramandato
i)erciò
nello
e
ai
hanno
l'Isanrico
era
capo
ci
libertà
contro
Non
abati
opinione
discreta
rivolta
Messina.
di
Sicilia
(;omc
ordinò
^W
e
non
mia
con
125
Finalmente
temi)0
È
del
riconoscere
di
vescovi
in
calma
della
L'eco
i
commesse
relativa
stretto
del
immagini.
sacre
una
esse
clie
storici
crudeltà,
delle
ad
Binanzio
Costantinopoli.
di
assolutamente
di
di
imponendo
Roma,
patriarca
ma
Peditto
lato
tivo
amministra-
sfuggire
alcuna
Ferario:
lo
sione
occaera
scopo
raggiunto.
La
deve
ricercare
La
confini,
11
di
d^£|xa
l'esercito
e
giungere
loro
concesse
in
concesse
(1) Di
Op.
cit.
di
Sicilia
«
soldo
vivere
la
dopo
divenne
Con
Storia
Eccless.
civile
e
i
delle
da
operazioni
trasferite
quindi
i
che
duto
Ca-
x"arte
militari
non
nelFisola, onde
confiscate,usurpate
milites, come
Sicilia, Palermo,
sto
potare.
mili-
e
Siracusa.
a
pero
im-
vasti
paesi
dell'Africa
terre, variamente
di
suoi
esausto, da Costantinopoli
le milizie
per
sulle
conquista
centro
l'erario
»
Calabria
la
L'
veniva
quali
aipatTìfoc; risiedeva
; lo
Vili.
il potere
mani
i)ure
proprietà. Compaiono
Giovanni,
I, 485.
Napoli
araba.
il
sue
comprendeva
Eavenna,
la
l'invasione
poteva
si
di
Mussulmani,
contro
a
nelle
provincie.
[)iù,ne'
dei
capo
si
antimperiali
delle
di
per
a
d£|JLata,
29
moti
il secolo
verso
minacciato
riuniva
Sicilia
fino
in
ai
di governo
appunto
governo,
diviso
stato
era
Sicilia
metodo
nuovo
avvenne
il mal
per
estendevano
dei
nel
che
aipaTyjYo'c;
uno
si
anche
trasformazione
debole
della
partecipazione
mancata
un
1847, I, 432.
ordine
Amari,
I
L^editto di
città,cbe
della
i
come
cbe
il
in
sui
secolare
l'autorità
tutti
su
i
fedeli,ma
(2) d'ordine
faceva
risaliva
di
isolani
oggi
dei
intorno
Come
Sicilia
delle
ancbe
e
autorità
(1)
in
della
A
"li dare
secolo
un
protospatario
al
formazione
CHOCE,
e
despota
cbe
godevano
la
la
mnsubuana.
dominazione
delle
Genesi
si
terza
la
riguardo
istituzioni
loro
municipali
il
goglio
or-
con
da
dei
le
fu
per
per
importanza,
provinciali
volte
tre
per
di
opera
di
data
Elpidio,
Eufemio
il
e
della
precisa
confronta
di
natu-
a
quella di Sergio
mezzo
alla
loro
angherie
come
tentare
rivolta
di
ricavavano
causa
Papa
Riguardo
tanto
patrimonio
contro
al
eiìettuò
senso
conoscenza
utili cbe
avvenne
e
la
la
e
fruttare,(3)
Siciliani,a
prima
cor
An-
».
in Sicilia
La
gli
agli
il
Pai)a poteva
i
all'iinpcro.
mento
attacca-
dettava
eccelle
:
e
gl'immensi
giunte le milizie
erano
tori,
terri-
l'equanimità
successori
sguardo
ci
benefì-
interessi.
egli
farla
così
il loro
volsero
come
"4|JL0-ca
dei
La
Roma,
imperatrice;
Irene,
Sicilia
in
portò
protezione
un
suoi
p(^r
della
cbe
grande
stratigoto dell' isola; la seconda
e
di
tempo
cuore
di
potenza
il
di
loro, come
prediligeva
i loro
agricoltore
ai
e
città
grecbe,
tanta
cbe
«
Magno
a
cbe
lamente
so-
era
questo
amministrazione
e
Una
immensi
di
domina
condurla
di
di
agricoltore
eccellente
un
molto
stare
vantaggio
di
credere
i numerosi
tutti
esse
l' umile
(4) scrive
Gregorio
a
doveva
interessi
In
svi-
Non
su
tradizione
curava
Sicilia.
modo
ancbe
Roma.
per
regole piti minute
verso
al
Gregorovius
il
ne
e
le
di
ancbe
intitolarsi
a
beni
di
colo
se-
massimo
dell'iconoclasti».
Gregorio Magno,
affetto
Al
dobbiamo
padrone
La
cale
lo-
(1)
esercitava
egli, come
regolare quella vastissima
per
piti perfetta
cbe
cbe
al
piombo.
ordini
militia.
de
giunta
atfezionati
erano
meraviglia
recano
indii^es
cbiesa
Pa[)a
[mpolazione.
speciale
uno
più fiorita
pratico
alla
alla
il
all' infaticabile
amministratori
carità
cbe
lui
a
economico,
godere
agli
i Siculi
spirituale
di
dica
giuri-
aristocratica
non
l'eresiarca,
contro
ottemperasse
legava
classe
era
cnppa
importanza
stessa
degli
Sicilia
come
si sollevò
non
volentieri
popolo
tradizione
soggelti
la
e
161
725
«filatialia
ugun
militarizzazione
l'isola
Se
sono
militiae
pesava
e
del
assumono
poco,
degli optimates
la
YIII,
a
poco
[)ossidenti e
militare
lui)po
a
Bisanzio
Santa-
Sicilia, pag.
40
seg.
(2) HoLM,
Storia
(3) Confr.
Reg.
(4) Ved.
Archivio
Greg.:
Sicilia
lib
cit., lib. III,
Op.
Storico
della
—
Il
neirantichità,
I, Ep.
cap.
del
1, 2, 9. 39, 42
II.
Kiunku.
e
lib.
Ili,
II, Ep.
p.
598
39.
e
seg.
L'editto
162
rale
protettore
interesse
relì^iosji:era
spirituali (jouiaudi
si
di
S.
un'
dovettero
essere
accadde
725
Nel
un'altra
fornisce
della
più
Catania
a
in
cui
di
con
grande
e
pazione
all'usurdi
i)overi che
miglie
fa-
no
viveva-
condizioni
l'argomento
e
cose
centinia
mutate
potente
fatto
un
dell'ortodossia
prova
città
moltitudine
il fattore
nelle
imposto
lastrico
fede
ziarie
finan-
i)iù
forte
religiose.
gli Ebrei, già
contro
monaci
idee
loro
le
sul
forzata, le
molla
la
anche
loro
loro
essere
immaginare,
tributo
gettò
immensa
(1). L^ibbidienza
fossero
facile
al
che
Pietro,
elemosine
conservare
per
Papa
della
e
doveva
pertanto
gP isolimi. Com'è
aftamata
lasciò
e
del
assoggettarono
di
beni
125
iiiteresHi inaterijiìi
i desideri
per
angoscia quindi
loro
del
reciproco: questo
preci [)iio, perchè
dei
dcM
dlfonsore
e
Bisanzio
di
allora
del
il
attenzione
siculo.
popolo
licchi
si distinse
di
degno
Fu
che
una
ci
mossa
som-
dai
potenti, provocata
e
detto
Leone,
vescovo
il Taumaturgo
(2).
che
Leone
le
tutte
e
distinse
si
veuna,
sue
prove
con
fatale
era
dalla
altri
al
la
quarta
(2) La
un'altra
vescovo,
veniva
di
vita
:
Btoc
vi
Messina
2°
M.
B.
3°
in
era
dall'elogio greco
f.
(XLIl),
canone
molti
poveri
era
(Greg.
Kacon
pure
dello
onde
fu
in
usata
ep.
nel
sore
difen-
strenuo
chiamato
divise
M.
e
dall' incorrere
fama
erano
terza
anonimo
un.
òs/ou
di
in
Messina
segnato
AIovtoq,
Ttaxpó;ì^jjiùjv
versi
Giuskppe
che
catanese
xcù Ttspt x^(;èzaoiotac
232; comincia:
di
clero, la
ai
quello
aggiunto:
era
dal
di
xoXixst'a xoù
xai
al
chiesa
combattè
e
da
vigorosi ragionamenti
ritenne
La
veniva
e
dall'im-
quattro parti:
per
la
IV,
56).
degli
causa
una
fici,
edi-
si ricava:
greco
866, f. 4, ed
della
distribuita
Leone
dall'encomio
i suoi
Costantinopoli,
patrimonio
del
Con
convertiti.
a
liberali
gli Ebrei,
Scrittura
furono
giunse
rendite
Le
data
1°
tratte
S.
arti
contro
1' iconoclastia.
Chiesa
della
zelo
suo
forze
ed
errore
(1)
pel
nelle
istruito
stato
era
che
giambi
'AXk'
f.
298;
ÌTCiaxÒ7:ou KctTcfvTj;
; in
cano
Vatisi
tola
intidi
quel
'HXio^xópoo.
(fiTtaxspojo
innografo,
codice
nel
(L-X),
—
trovasi
che
trovasi
nel
solo
codice
di Messina.
«piaxs
nei
trovasi
menei
al
20
febbraio
coll'acrostico:
Asovxa
inrjYVJvovxa
4*^ dalla
Siracusa,
Tutte
narra
che
vita
in
trovasi
quattro
le
O-aup-oÉxojv
ospw, looiq^
latino
nel
vite
pubblicata
codice
sono
particolari omessi
dal
DLXI
concordi
nelle
Gaetani,
della
e
altre.
si
da
tratta
biblioteca
completano
reale
a
un
di
manoscritto
di
Torino.
vicenda)
perchè
scuna
cia-
Veduto
perafore
lendei"
per
dalla
colpito
continuò
a
racconto
forse
dalla
mosso
di
che
vantaggi
compiere
Una
far
terza
fornita
di
siciliani
il
Adriano
di
Epifanio
Tommaso
di
Taormina,
Calatone,
Lentini,
durò
Prima
dal
assolto
fu
Papa
loro
fu
0
faceva
di
vescovo
veci
le
di
Teodoro
Giovanni
di
Triocala,
Basilio
al
sett.
le
27
accusato,
si confessò
o
condannato.
Ne
in
Sicilia
le
voglie -imperiali
eretico
i
tal
a
i vescovi
Lipari
magistrati
segno
che
da
(2). Il
cilio
con-
sessioni.
otto
ordini
pia
l'emdei
nessuno
sebbene
scovi
ve-
nessuno
fosse
netrata
pe-
dassero
assecon-
maltrattare
i
ortodossi
insieme
si mantennero
racusa,
Si-
tino
Costan-
fieramente
così
di
di
iconoclasta, e
l'eresia
che
consegue
quantunque
Giovanni
Palermo,
tennero
il fatto
ma
Ro-
vescovi
i
1' eresia, ritrattarono
predicato
e
si
e
S.
di
vescovo
di
scovi
ve-
di
vescovi, che, ligi agli
considerazione
di
degno
(3), tuttavia
786
sedute, parecchi
abbracciato
e
del
ott.
chiesa
Catania,
di
i
è
dell'arcivescovo
Stefano
Messina,
24
È
siculi
Teodoro,
ci
che
cattedra
veci
reva
cor-
giogo.
Siciliani
Concilio
le
teneva
di
imperiali, avevano
dottrina.
che
il suo
nella
al
parte
pesta.
tem-
politico amò
chiesa
sulla
vescovo
iniziare
di
Presero
Catania,
che
sedendo
e
i
alla
Niceno,
di
compromettere
astuto
tra
attaccamento
Irene
da
duro
regnò
concilio
al
I.
Sardegna,
Gaudioso,
di
di
espressioni
da
meno
che
mi,
cal-
popolarità, si
procella
rendere
per
peratore
l'im-
erano
foriera
appare
L^Isaurico
egli
solamente
certo
Sicilia
in
grande
furiosa
dell'ortodossia
l'imperatrice
pontetìce
Siciliani:
generosità
sì
dov'
biografi.Se
fu
animi
talmente
(1). Questo
morte
dei
non
che
godeva
una
pronunziarono
Sofia, regnando
Gli
raccoglievano.
prova
calde
dalle
chi
scoppiare
si
già
atto
un
punitiva,
vescovo.
contro
alla
fantasia
fu
Catania,
a
fino
tranquillità minacciosa
rigore
pericolo
fervida
azione
santo
163
illeso
prodigi
dalla
una
del
quella
Usando
i
ad
virtìi
di
ma
colorito
venne
non
rimandò
operar
a
725
del
oi)erato. L'Isaurieo
suo
lo
cbe
ed
i)iedicare
fu
del
ragione
virtù,
sua
Bisanzio
di
legati
con
del
il
popolo.
(1) In
di
onore
melodo
siculo
del
il
di
miracoli
dono
far
/dpiv (PrruA,
IX,
secolo
Analecta
(2) Mansi,
XII,
(3) Amari,
Storia
abbiamo
Leone
S.
e
se
Sacra,
1766
dei
—
dove
sono
invoca
ne
bellissimo
un
cantate
la
lo
inno,
virtù
protezione.
Comincia:
I, 563).
Harduinus,
Muss.
in
Sicilia
Conc.
IV,
I, 184.
composto
del
100.
da
qualche
santo, specialmente
tcov
9^au|j.at(ov
lyjv
J/edilio
164
ciedo
Non
nel
Concilio
rano
tenuti
legati di Eoma
coi
il
davano
e
definita
i
dei
vescovi
di
ai
nostri
divina
e
delle
imperatori
immagini
sacre
clriesa. Pronunzio
A
tini. Calatone
Giovanni
che
Messina.
clie
teneva
di
di
d'Oriente,
egli desiderava
ra
nell'idolatria
le
sono
di
prima
coi
congratulato
Tarasio,
come
verità, specchio
dogmi,
e
lo
di
protopapis,
la
Collec.
Neapoli, 1768,
C.
cielo.
fedele
Cono.,
p.
199.
ed.
Costantino
di
Siracusa
(1).
di
fede
aggiunse
a
quella
di
iconomachi
in
Dopo
che
un
quelle
nore
l'o-
fiorito
chiesa
la
Molte
immagini.
mati
pri-
Ebbe
Cristo.
Catania.
Len-
dei
ed
e
e-
de
profon-
à
salvezza
promesso
per
chiudere
esito
del
la
l'orazione
concilio,
orientale,chiamandolo
il
sottomisero
dell'assistenza
Nel
grande
».
princi["ale è quella
il felice
essere
di
le sacre
chiesa
del
vitale, il pastore
(1) Hahduin,
degli
per
della
fedele
prega
l'accusa
al
vescovi
capo
Epifanio
della
la pensano
concilii
tribunale
ra
ve-
culto
tradizione
non
conforme
al
la
il
alterata,si
di
A-
Papa
accetto
così
vescovo
finale
Gesù
salire
io
Palermo,
era
dal
rappresenta
tutti i precedenti
venerando
che
delle
le più calde
con
mandata
professione
solo
adoi)eraj
Spirito Santo,
umanità
dei
che
prove
del
presentarsi
ribattè
che
parte
sua
non
e
sta
iconocla-
culto
al
all'antica
tutto
di
veci
di
rono
attesta-
Catania, aggiungendovi
lettera
nessuna
nella
il discorso
l'oratore
caduta
dello
vivere
tenere
esordio,
le
quella
a
di
coloro
Teodoro
Tarasio
ma
in
contro
Taormina
intorno
ortodossia, perciò
fede,,in
di
l'ortodossia
di
di
di
pontifici, che
sottoscrissero
la
confermo
l'anatema
Gaudioso
pure
mi
e
Professione
questa
dell'
espressione
e-
giose
reli-
(die
l'eresia
i)atiiarca Tarasio
al
e
cui
Tarasio, |)atriarca
documenti
Teodoro
Poiché
v"
in
condizioni
Condannata
la
svolta
pel [)rimo Epifanio, rapi/resentante
quindi
Sardegna,
stima
le
chiesa
Sicilia
Sottoscrisse
dichiarazione:
seguente
driano
affetto.
di
espressioni
dei
della
di
la
E[)ifanio di Catania
il Concilio.
vescovi
rivela
il Concilio
ed
dottrina
vera
immagini,
sacre
hi
la
(japi l'attività
(lonoscere
l'autenticità
aprire
di
potere
ci
per
Teodoro
Furono
Costantinopoli.
72f^
somiui
per
Presiedeva
dell'isola.
interne
del
Sicilia,che
il mezzo
fornisee
ci
e
di
vescovi
dai
rilevare
imitile
opela
Bisanzio
di
e
primo
Labbè
si
tien
banditore
Pastore, giudice
lontano
i
lupi
essersi
rivolge
dal
a
di
rettissimo
Giuseppe, provveditore
nuovo
che
dopo
della
suo
di
mento
fru-
gregge.
Parisiis, 1700, IV, 110; Maisani,
De-
Jj^editto
160
il
l'isola
tutta
alla
attribuito
solo
il
con
che
si
essi
loro
piegarono
dargli
a
da
rimproverati
trovava
a
gli
fosse
perchè
a
praesulatum
di
nna
le
esso
cuidam
dedizione,
condizioni
benché
sol
politiche
ed
qualche
trascorrere
Leone
parti
Isaurico
'«
perchè
praesit
di
forma
e
economiche,
secolo
prima
così
era
orbis
»
non
di
fiorì
che
orbis
patriarca
d'una
Ad
invece
Mansi,
Conc.
XII,
963.
non
teneat
parte
modo
ogni
fu
Peggiorarono
la
religione.
situazione
creata
mutasse.
Coli.
si
in
appellavano,
P.
(1)
che
tradurne
per
sostanza.
la
furono
romana,
lo
(1).
vero:
poli
Costantino-
universi
quad
zioni
puni-
È
motivo
Niceno
che
mondo
semi)licemente
ma
quod
il
tutto
di
chiesa
concilio
dicendo
scusavano
di
capo
»,
«
si
ma
il
deUa
gravi
imperiali.
questo
i)er
non
na,
cristia-
le
patriarca
va
che
vescovi,
fedeli
ordini
;
beneficio
il
tradizione
la
del
ecumenico
durante
dei
loro
degli
bibliotecario
Anastasio,
Costantinopoli
atti,
dai
l'autorità
di
condizioni
le
:
intatta
ancbe
titolo
il
soso
l'e-
successe
e
iconomaco
mantenere
riconoscere
a
iii"ercussio-
ina8i)riiono
all'abilità
trasgressori
i
ampia
sò
Ces-
imi)e,iiali.
e
allontanarono
un'
";he
Sicilia.
alla
possedimenti,
furore
cultura
seppero
incorrevano
tino
latino
zelo
abilmente
ma
alla
santità,
(ialino
aveva
estesi
del
vittime
deplorano
si
Non
clic
balzelli
molti
coi
economicolinanziaiie
725
j^iave
bizantini,
magistrati
dei
governo
degli
causa
a
del
di
fu
Pontefice,
del
l'tìgiinc paterno
in
116
iconoclasta
pcrseciizioiie
La
Bisanzio
(li
Lajolo
vette
Do-
da
Catania
il
e
nelle
Risorgimentopoliticonazionale
Memorie
inedite
di Carlo
Gemmellaro
I.
La
storia
della
di
risorgimento
revisione.
sua
Penuria
del
del
apologetica
documenti
la
per
decimonono.
secolo
Valore
—
delle
storia
degli
italiano
dei
narrazioni
sità
neces-
e
contemporanei.—
avvenimenti
delle
Importanza
—
nazionale
politico
politici catanesi
Memorie
inedite
di
Carlo
Gemmellaro.
Chi
cercbi,
inique
indagare
il
Quanto
di
Lo
verità.
principali
il
primi
conati,
come
sempre
in
l)ochi
uomini
da
manipolo
unì
di
un
di
anarcoidi,
ha
formato
la
rivolta
vittime
ed
e
la
nel
i
le
in
di
casi
generosi seguaci
folla
posteri
melma
rivoluzionaria.
l'aureola
sangue,
non
e
curarono
premeditate
fra
gli
lasciati
i
attori
cordi
ri-
suoi
tranquilla, dopo
potè
che
della
mai
ne
mente
completa-
avevano
mosso
com-
ai
del
al
minoranza
una
i
primi
avventurieri,
fluttuante
il
in
che
primo
generale:
dell'azione,
momento
quali, dopo
Fallito
di
all'ostilità
spesso
di
rivoluzione,
nostra
oi)era
seguiti,
demagoghi,
;
ha
non
avviene,
coraggio,
delinquenti
ci
temerarie
prove
di
stabilire
battaglia.
simili
di
è
zione
l'a-
sotto
a
le
chi;,
sentimenti
all'indifferenza
e
ora
inficiano
falsificazione,
vecchiaia
una
lìn'
che
e
tende
anche
passato,
quei
della
masnada
di
d'
già
era
prime
fede
di
ed
rifare.
posteriori,
personale,
dramma,
riposo
lotta
che
la
da
o
sgretolarsi
a
anche
Martini
fare
compilazioni
1' interesse
mento
risorgi-
nostro
liberale,
parte
comincia
volte
a
da
coscienziosa
grande
il
mezzo
torbida
una
del
giorni
nei
sorta
e
all'influenza
l'animo
ardita
già
contemporanei,
della
sottrarsi
furono,
dei
durante
turbine
I
reticenze,
secondari
o
tracciati
che
che
spassionata
scritti
gli
spesso
le
e
di
essenza,
Ferdinando
tutta
era
vera
del
che
delle
spirito partigiano,
esagerazioni
essa
documentale
infido
critica
una
eh'
hi
storia
riconoscere
contemporanei
base
abbastanza
materiale
la
la
costituito
ha
i
scrissero
ne
dovrà
affermò
quando
vero
intendere
sereno,
[)arfcicolari della
nazionale,
politico
disse
i
ricostruire
e
animo
con
successi,
di
tutti
si
spostati,
i
tempi
tentativo,domata
martirio
avvolse
d'indagare
quali,
le
fra
figure
delle
costoro,
cad-
Catania
168
in
dero
di
nome
reazionario
conseguenze;
moralità
i nomi
se
figure dei
le
se
giusto
quanto
verità, tuttavia
della
libertà
in
appunto
ciò
a
Nelson
l'odio
di
parte.
riesce
King
il
e
delle
e
della
Mucaulay
belle
tutta
di
ria
Sto-
di^
quella
volle
quali
restaurazione
facile
nò
tico,
simpa-
i nemici
in
ispecie;
della
si deve
il
storia,come
nostra
Treveiyan,
del
monografie
della
le
verso
politica
la
e
funzionari
con
noi
a
lo
più confusi
da
compito
ancora
stranieri
studiosi
verità
la
stessi
calunnie,
unità
altera
ne
la.sincerità
l'avversione
nostra
non
liberate
sia questo
viva
della
compendi
ottimi
degli
venissero
ci hanno
dato
mento
risorgi-
nostro
politico.
Fino
della
trent'anui
a
rivoluzione
nostra
dell'opera
si
e
dovrà
di
ben
qualche
ed
Memoria,
erano
allo
secolo
«
coi
deve
o
Oronaca
o
decimonono.
cronisti
fare
(1) M.
Voi.
Per
di
come
Amahi.
II, pag.
delle
tutti
il
i
306.
di
Diario
di
fra
apologetica
ne
l'esaltazio-
non
se
avversaria;
documenti
che
ne
di
archivio
i
scrissero
tempi
di
e
istruttore
le
e
da
ratori
nar-
che
i
postillato da
e
della
paesi,
e
le
Alesa.
fra
dirò
chi
coloro,
quasi
prima
scrive
menti
sgo-
del
metà
Michele
avverte
interroga
narrazioni
Archivio^
un
qualcuno
passivi
bene
tutti
di
carte
vicende
fortunose
come
le
tracciato
assistettero
raccolto
fatta
ciò
tutto
storia
la
ogni fonte
base
rinvenire,
(1) tuttavia
Carteggio
si è
non
a
quanto,
giudice
che
partiti.
che
maggioranza,
interessati,»
1896.
di
svolgersi
tutto
diversi
caso
scritta
trascurando
critica
dei
il
raro
la
quasi
minuta
e
contemporanei
È
nazionale;
rifare
nuova
è
si
non
partiti d'azione
dei
dunque
una
fa
I
particolari,
saranno
degli
e
di
ancor
il Bolton
Gay,
governanti
morat'e
e
non
guadagnerà
ne
non
alcuni
se
piombo
accingevano
simili
storico
martiri
anche
esso
e
genere
dei
e
di
guadagneranno
ed
e
sentiamo
poiché
fatto
ne
tirannide^
sommergerle
sfigurarle o
Per
dei
esagerazioni,
di
congerie
molto
molto
Ee,
cosidetta
della
Polizia
del
eroi
degli
quelli degli indegni;
fra
si
mentre
rettifica
la
per
essenziale
certamente
ma
boia
del
coli)itidal
all'assassinio.
l'indagine
valore
al
toglie
nulla
cLe
dirsi
Potrà
furono
quali
e
corda
dalla
furto, al saccliegj?io o
al
idea
santa
unti
strozzati
o
Risorgimento politico nazionale
il
e
Amari,
la
Storia,
testimoni
renitenti
testimonianze
di
D^ Ancona.
Torino,
co-
Roux,
nelle
meritano
storo
iu
dovrà
questUiltima
che
privati, mal
si
lieve
dei
ausilio
169
proseliti delle
difficile
al
ricostruzione
zioni
fa-
lavoro
storica
di
del
metà
materiale
Memorie
di
alla
vengono
stro
no-
Carlo
luce.
sia
catanesi,
ricostruzione
prima
è
conserva
volta,
negli Archivi
nella
le
api)arteng()no
prima
alhi
prestano
Catania
essi
in
che
Oemmellaro
quelle
veritiera
la
per
esistenti
si
in
svoltisi
nella
Carlo
non
non
categoria
oggi,
documenti
1
che
di
farsi
di
nazionale.
risorgimento
Gemmellaro
fede
servono
e
che
A
inedile
maggior
lotta
selezione
Memorie
pubblici
degli avvenimenti
del
secolo
che
politici
quel
scQrso,
poco
frammentario
e,
in
fn, l'esistenza
di
Cronache,
i)arte,
gran
insignificante.
•
Si
personale
carattere
la
avrebbero
quale
di
stampe
mal
e
di
della
nelle
secolo
Cordaro
e
in
la
per
che
carte
lazione
compi-
ad
anche
Mancava
illustrar
rimangono
di
vate
conser-
raccolta
una
penuria
tanta
documenti
dell'ambiente
svolti
erano
storiche
ultimo
Clarenza,
sulla
di
tuale
intellet-
gli episodi piìi importanti
tal
sullo
progetto
sul
piano
di
tranne
politici del
l'
riguardo
di
sviluppo
degli storici
Storia
proposito,
degli avvenimenti
A
scorso.
pregevole
utili
documenti
borbonica, oggi,
conoscenza
Osservazioni
sue
occuparsi
Notizie
nel
si
quale
Polizia
Stato.
tempo,
1830, (1) tralasciò, forse
di
simili
di
morie
Me-
politica cittadina.
storia
Vincenzo
al
di
chiara
una
nel
molto
quelle poche
della
e
giornali del
morale
e
servire
Provinciale
ritrarre
potevasi
stati
e
particolareggiata narrazione,
e
potuto
nell'Archivio
contemporanei,
sarebbero
dell'Intendenza
uffici
degli
da
che
ordinata
un'
di
anni
pochi
a
diarii, compilati
o
di
fino
sconosceva,
Ing. Bernardo
che
Catania,
Catania
dalle
qualche
no,
accen-
vago
del
nelle
Gentile-Cusa,
a
pose
del
capo
(2), così
tanesi,
ca-
origini
trentennio
primo
città
regolatore della
municipali
suo
scriveva
1888:
«
Io
non
so,
(1) Catania,
(2) B.
Catania.
Gkntilk.
Galàtola,
Salv.
qual
altro
Riggio,
Piano
autore,
1833,
in
regolatore pel
1888, pag.
55.
oltre
quattro
risanamento
il
Cordaro,
abbia
mai
pub-
volumi.
e
l'avipliamento
della
città
di
Catania
170
di
Della
secolo
questo
esiste
purtroppo
studii
storici
allora
conosciuta
padre
in
figlio,da
dal
1807
al
1894
pregio
solo
ma
di
ed
unico
volumi
67
in
1904
lo
Si
a
ebbe
volte
Bibblioteca
così
circa
triviale
di
d'indagine
fine
e
primo
Nel
documenti
1848
il
oggi,
del
periodo
qua
insieme
e
da
(1) Cfr.
in
in
al
mezzo
quale
le
là
in
un
per
Catania.
(2) Gentilk,
un
sottil
notizie
legame
sulla
detta
costituito
Cronaca
Catania,
Giannetta,
oit.
56,
op.
pag.
nota.
trovar
un
lo
posto
erano
privo
mio
1909, pag.
1831
e
Un
e
dei
lavoro:
Un
143.
sti
rima-
son
di
risorse
ricordi
e
decennio
del
catanese
il frutto
di
ciliana
si-
Memorie
frammentarli
documenti
dai
rivoluzione
cronistoria
di
il
era
cosa,
scritti furono
Tali
completamente
campo
soluta
as-
diedero
che
Cronache^
del
catanese
tentativo
di
lazioni
compi-
quasi
cause
sulla
lavoro
mio
un
rivolta
unico
le
appassionati;
e
poteva
spesso
e
archivi.
pubblici
complesso
un
fu
no
gior-
per
tutte
già qualche
risorgimento politico nazionale;
pazienti ricerche,
senza
e
giorno
a
vere
era
(18501860).
ed
primo
delle
Tuttavia
alla
Catania
in
al
i)rima narrazione,
comuni
quelli
stampe
relativi
fino
scorrettissima
poi successivamente,
e
(trattasi
insignificanti; mancanza
ne'
alle
49,
inediti
cospirazione
fin'
e
davo
(sic)
raro
intercessione
una
una
ignoranza
conservato
1906
del
di
cronologico
materiale
scarso
perciò
agli avvenimenti.
schema
mia
per
studiosi
di
accumula
fatti,spesso
e
acquistare,
custodito
giudizi superficiali,soggettivi
genere:
esposizione
di
testo),rimase
cittadini, compilata
difetti
ai
espositiva,
tal
fonte
Oristadoro,
Oristadoro
gelosamente
degli
eventi
che
anni,
dei
il
di
successivamente
soltanto
non
finché
cultori
l'acquisto « perchè
per
essere
non
Universitaria.
disposizione
a
87
forma
di
vita
consultare,
potesse
corso
unica
come
rifiutato
formano
24
quali
ai
guida
Antonino
e
zibaldone
estensore,
minuziosa, degli
per
arida
dei
di
trattative
quello di
nel
contemporanea,
aveva
le
Oataiiia
compilata,
Benedetto
L'enorme
(2). »
folio
dalla
acquistato
Oronaca
è
in
accennando
seguito,
riprese
dell'ultimo
potere
servir
il Comune
manoscritto
in
alcuno
che
fossero
tal
possa
Antonino,
(1), die
di
catanese
voluminosa
di
il
in
Ed
»
alla
che
storia
rigo che
sol
un
cittadini.
si augurava
accaduti
degli iivveiiimenti
il racconto
blioato
Risorgimento politico nazionale
il
e
lunghe
lati
spigo-
e
tenuto
contemporanei.
decennio
di
razione
cospi-
nelle
Se
allora
ad
nei
quali
mi
non
storia
la
fortunata
ciò
che
la
da
scienze
fu
quale
Le
da
e
1837,
capitoli
studio
cioè:
e
del
gennaio
Palermo
III.
storici
Amedeu
Sullo
1848;
del
Una
di
la
I
re
Carlo
allegata
stato
morale
in
e
finalmente
Gennaio
12
Memoria
Rivoluzioni
di
con
cioè
e
da
una
durante
nio
testimo-
un
lettere
i documenti
esame
un
di
nelle
e
da
lui
successi
in
tania
Ca-
57
documenti,
la
testo.
del 1848
sui
cenno
un
hanno
un
al
nota
siciliana
della
finalmente
catanesi
notabili
raccolta
una
rivoluzione
italiani
e
Avvenimenti
economici;
vare
sal-
seguenti:
con
ed
lavoro
Gemmellaro.
Gemmellaro
i
sono
di
di
aver
nello
insigne
uomo
titolo:
riforme degli stati
titolo:
un
introduzione
una
vicende
oggi
Gemmellaro
cercavo,
delle
dal
sulla
politici,legislativi
dal
da
inediti,richiamati
parte
Carlo
di
inutilmente
Carlo
di
rinvenuti
nie
neWanno
II. Uno
più,
inedite
Memoria
I. Una
maggior
ch'è
di
ed
il
mezzo
politico nazionale, scritta
indubbiamente
Memorie
raccolti
anni
documentata
e
fl"^l risorgimento
x"eriof^"^
quel
inedite
re.
ave-
avvenimenti
die
soddisfazione
grande
tanti
particolareggiata
Memorie
le
potuto
completare
mi
era
archivi
colmare,
degli
riuscito
fatti
l'argomento
avrebbe
oculari
ca-
mi
privati
e
da
che
cbe
trattare
poter
rimanevano
occasione
dei
ciò
tutto
difficilmente
lacune
patrioti
narrazione
la
vette
do-
vissuto, fin dalla
pubblici
di
positivi,si
i)iiìesimii
raccolto
i testimoni
dispersione
e
altri
Tesser
i
nei
171
risultati
voce,
condizione
poche
procurata
oculare,
viva
più difficile sarebbe
ancor
avesse
rintracciato
loro
in
non
dei
con
rintracciare
scomparsi
sicura
da
ebbe
Gemmellaro
circostanze;
sicurezza,cbe
iniziato, se
me
Carlo
parte, l'aver
messo
sono
di
confidenza
dalla
poter
ciò,
quei giorni,
il
di
tutto
tutti
intima
avuto
qualche
Con
da
in
avevano
una
che
di fortunate
avevano
locali, mi
con
tentativo
appreso,
possibile
stato
mio
cumulo
un
l'aver
tanesi,
inedite
questo
giovinezza,
prima
Memorie
diviso
precedenti
swWinfluenza
operato
nelle Due
Sicilia
alV
quadro
inorale
in quattro
epoca
che
le
tiche
poli-
Sicilie;altro
della
della
storici,
rivoluzione
rivoluzione
di
1848.
scritta
siciliana
li siciliani.
in
dialetto
di In
1848
siciliano,dal
fimi
titolo:
all'elezioni
Cenni
di Alberlu
Catania
1^2
t"tnhre
al
1847
V.
Memoria
Una
VI.
VII.
alle
dare
abbozzo
un
di
dei
al
di
convenienti
in
piti
del
troveranno
gli anni
di
nucleo
dalla
dal
allo
il testo
I
di
fine
della
decimottavo
offrire
di
scopo
dell'ambiente
ciascuna
documenti
lio
al
nel
laro.
di
e
tania,
Ca-
1848-49.
culturali
secolo
riassuntivo,
mei
in
documenti,
e
fine del
Geni
1866.
capitolo d'introduzione
questo
illustrative
in
posto
durante
pregevole
luzione
rivo-
al
Napoli
quanto
narrati
fino
va
pubblicate
successivo,
per
vista.
che
stampe
da
nimenti
avve-
1849.
di
e
liana
sici-
cronologiche della
diario
un
Catanin,
note
aprile
politicbe economiche
integralmente
personaggi
testo
e
precedere
fedele,
Pubblicherò
da
questo
i fatti
set-
rivoluzione
inglesi sugli
Ì6
Memorie
giornali
condizioni
al
1847
Siracusa
trentennio
primo
il
1
documenti.
49
con
diplomatici
titolo:
di
farlo
si svolsero
quale
dal
particolarmente
e
lettore
dicembre
stampe
alle
accennerò
tutto
a
16
Messina,
opportuno
Sicilia
documenti
collezione
Una
Palermo,
dove
di
sulla
storici
1849,
1860, seguite
del
siciliana
Nel
Maggio
manoscritto
Un
VIII.
al
dal
Sicilia
di
Cenni
titolo:
riassunto
Un
dal
cataneai
1849.
dal
1848
Maggio
dal
creduto
settembre
7
avvenimenti
giornaliero degli
diario
Un
IV.
Èisorgimentopolitico nazionale
il
e
memoria
di
brevi
cenni
che
l'A.
richiama
dandolo
corre-
biografici
in
nota
memoria.
ogni singola
II.
Condizioni
il
morali
primo
Gli
del
XVIII
(1) Giovanni
del
Costituzione
Sicilia
Niccolò
infino
che
Ackto.
prima
dal
cominci
al
1816,
ed
Balsamo.
le
altre
con
e
del
Saggio
di
Sull'istoria
inedite,
ed
XVIII
secolo
XIX
secolo
storico
a
Di
al
tutto
sulla
1830
rivoluzione
del
di
manoscritti
Sicilia.
delle
recchi
pa-
narrazioni
1848.
Saggio storico-politico
Memorie
Pastore, 1848.
Catania,
Costituzione
moderna
da
narrati
Ruffino,
et e.
(Michele Amari).
fine
^Inghilterra alVepoca della
con
Raddusa.
sulla
dalla
Sicilia
(1); dalle
Palermo,
politico
e
attori
anonimo
i
in
furono
rapporti
Marchese
Appendice
annotazioni
i aiioi
XIX
italiana.
Castello
un
opere
testimoni
versione
amento
del
decenni
Sicilia
La
fine del
politici svoltisi
furono
ne
dalla
successivo.
primi
Palmieri.
introduzione
Per
ai
1812,
Sicilia
avvenimenti
Paterno
Fkancesco
Paolo
del
trentennio
scrittori
—
politiche della
importanti
secolo
sulla
e
del
1820, opera
Losanna.
Regno
postuma
lia
Sicicon
Bonaraici, 1847.
segrete. Palermo,
quali trovansi
di
nella
1848.
Biblioteca
Catania
174
e
successivamente
furono
solennemente
famose
libertà
il
popolo
giurate
in
finì
Il
e
sempre
alla
Corona
in
materiate
Municipi
in
e
infatti
del
Parlamento
delle
delle
i
privilegiate
influenza:
e
che
le
membro
del
facile
di
mancava
e
volere.
suo
Lo
prebende
Governo
per
questo
(1) G.
sette
pel braccio
benefici,i
riservate
eran
e
i
vescovadi
le concessioni
rappresentanti
ACETO;
difesa
delle
classi
alcuna
popolare
e
governo
neralmente
ge-
avveniva
spesso
era
ma
indicato,
per
difesi
da
Comuni.
posti
docilità
la
in
voto
e
di
sorta
rappresentavano,
con
valere
singoli bracci,
al
demaniale
qual
che
dini
or-
nella
la
con
zelo
eran
il Governo
sicché
Magistratura,
con
quale chinavano
rificenze
ono-
la schiena
(1)
avveniva
stesso
la
per
palermitani,
con
ricompensarli
altri
piiì devote
comprendere
far
tre
nell'assemblea
degli
diversi
dei
che
prepotenza
persone
di
gl'interessi della città
la
primi ten)pi,dal
braccio
privilegi pe'
dovuto
nei
causidici
e
rappresentante
ben
costoro
cento
fra
membri
grazie
nuove
eventualmente
e
tivi
dona-
vistosi
sciocchi
tervalli
in-
lunghi
a
demaniale,
esercitarono
non
spagnuola
i conventi.
e
avrebbero
che
dei
numero
avvocati
come
È
al
in
medesimo
un
procure,
non
monarchia,
Municipi,
fra
braccio
l'invadenza
contro
più eletti,come
dai
del
quelli
chiese
le
per
crescenti,
votare
e
Si)a-
monarchico.
chiedevano
si
popolazioni^ ergendosi
libertà
minori
nominati
benefici
Ke
sempre
nobili, in
i
per
dei
convocato
balzelli
nuovi
corrispettivo
eran
della
venivano
in
mostrasse
di dominazione
veniva
né
Kep[)e
ne
blandizie
vero
cratico
aristo-
non
e
se
onori
in
il ceto
dell'assolutismo
secoli
poteri ;
rappresentanti
libere
pubbliche
suoi
distinzioni
e
pingui
Ed
volontà
non
onori
mani
i tre
applicare
cui
a
benché
dalle
nelle
ai
per
tempi;
{)rivilegied
struinento
completamente
vantaggio
delle
nia
Ed
la larva.
che
clie
leggi,
soviani,
proprio
addormentare
siciliano,durante
Parlamento
abdicò
de'
concessioni,
docile
diventando
farsi
col
gnuoli, accettando
a
necessità
alle
le
beneficio, poiché
alcun
costanteiìiente
plasmarle
gelosissimo,
mai
godette
ne
non
(ietti
dai
rimase
ne
non
bensì
ruslaroiu)
confermate
e
sancite
esse
le sfruttò
volle
quelli wpa^uuoli,
ix
I
Risorgimento politiconazionale
il
e
op.
cit. pag.
dei
84.
due
ecclesiastico,servo
e
le
e
le
altre
ordini
dignità
nomine;
per
ecclesiastico
anch'esso
delle
quali
cui,
e
del
contro
demauia-
a
i
nelle Memorie
le,
di
i soli
indipendenza
difendere
gli interessi
cbe
caso
il loro
La
polo
borghesia
viveva
questo
e
in
raccapriccianti.
delhi
ninnali
di
e
nelle
erano
industrie
legislazione
al
peculato
miseria
morale
contristata
leggi,
il
scorso,
vivesse
le
da
in
e
Sicilia
di
di
e
secoli
nella
sociale
del
rinnovatrice
dal
idee
nuove
ed
(1),
Sicilia, vedi:
la
N.
S.
F.
Palermo,
antichi
al
tempi
sec.
e
Il
le
1825; V.
Viceré
Scien.
D.
Na
Di
1873;
economiche
lett.
Caracciolo
Storia
F.
ed
in
Ant.
Storie
in
seconda
Palermo,
siciliane
in
N.
S.
voi.
IV.
francese
di
Tommaso
Voi.
Palermo,
e
Tommaso
dai
tempi
Natale,
XVIII,
III.
in
Stor.
Arcb.
in Sicilia
sec.
che
francese
storico
del
rosi
gene-
politiche
rivoluzione
Perni.
metà
in Sicilia
rivoluzione
filosofia
dalle
pochi
non
e
Elogio
della
Maggiore
nella
di
e
La
Masi.
opera
Caracciolo,
(1792-1802)
Sicilia
riforme
dall'
vivo
sociali
Genuardo.
V.
1919;
in
di
penetrate
della
varrà
Giovanni.
Palermo,
riforme
di
giacobinismo
1921; Tkcla
Noto,
dotti
si
e
movimento
quel
più vivificato
pur
Sull'influenza
dalle
spiega
desiderio
ancor
riforme
principio
si manifestarono
che
più
erano
alcuni
e
71.
pag.
Scandone.
XIX.
dell'Accademia
Il
cit.
op.
di
menti
si
Domenico
ed
che
francese
che
spesso
sancite
solo
di
ancor
Caramanico
del
pur
Esso
Marchese
culturale
siciliana.
Natale.
Lumia.
le
XLIII—
anno
letteratura
suoi
filosofia
rinnovamento
(1) Palmieri,
Sic—
di
in
plebi
siciliani
XVIII;
reso
del
e
Principe
commosso
avevano
i"olitico
e
Giustizia
la
delle
intellettuale
secolo
e
corruzione
immaginarsi
conseguenza
del
Tannucci
della
una
metà
seconda
progresso
continuata
come
le
e
speciali
alla
queste,
morta?
lettera
co
pestilenze.
se
libertà_,
perdute
rinnovamento
quel
tribunali
quindi
dalle
schiavitù
il commercio
moltitudine
la
decimata
e
giustifica considerandolo
riformista
facile
vitù
semi-schia-
rendevano
rim[)ianto degli scrittori
per
rimaste
eran
è
pò
amministrazioni
dei
consuetudine,
ed
senso,
carestie
dunque
secolo
dalhi
fensore,
di-
col
la
contradittoria, insieme
e
materiale
e
dalle
che
A
confusa
di
vuota
XVIII
nobili, F agricoltura,
resistenza
di
e
le
imperaVH,
rovinati;
legittimati
parola
una
dei
mani
nel
alcun
si confondeva
e
secolo
nel
per
soltando
abbrutimento
ancora
valsero
dunque
aveva
ceto
di
Inquisizione
completamente
una
del
Santa
la
gleba;
si
privilegi compromessi.
non
come
stato
Vigeva
volte
i loro
e
i)opolazione
uno
godevano
baronale
rarissime
offeso
esisteva
non
braccio
175
dell'isola,ricalcitrando
venisse
della
massa
del
quale
generali
orgoglio
grande
la
della
Gemmellaro
Carlo
di
membri
ventiquattro
cento
certa
una
inedite
in
Atti
1880, I. La
1883;
V,
La
i
176
Catania
anni
trent^
circa
i)uò dire
Si
monarchico
notevole
rinunziò
dall'
di
passato
tardarono
non
invidie
di
palestra
le
idee,
intravide
la
perdeva
il regno
Sicilia
e
IV
Kapoli,
Palermo,
di
portava
al
dei
nuovo
i tesori
ogni
e
solamente
gli scrittori
rimpiansero
la
contro
la
perduta
che
Il
Mantia.
F.
XVIII.
Palermo,
(2)
Di
Bianco.
costituzione.
Di
La
I.
del
del
e
Ee
Conte.
Blasi.
Sicilia
coi
Gioacchino
per
III
a
giurata
di
provincia
getta
sog-
gli
mi
ani-
costituzionale
libertà
non
tuzione
costi-
avvenimenti
quegli
ma
La
,
esacerbò
non
precando
im-
isolane
darsi
seppero
l'abbandono
regionalista si ribellava,
A.
do
Ferdinan-
Borbone,
la
tradizionali
Ee,
popolari;
assoluto.
movimento
di
una
pace
terra
dell'Inghil-
difenderla.
Blasi, giureconsulto
Palermo;
Ferdinando
del
siciliana
sentimento
P.
fede
promesso
1891; F. P.
(1) G.
mala
autonomia
aveva
loro
perdita delle
in
le
Sicilie, abbandonava
Sicilia
fede
contemporanei
la
di
obbliando
la
artefici
degli
discordie,
potere
Due
ed
mancata
le
il furbo
Ferdinando
un
violenza.
Napoleone,
delle
della
tramutarono
suo
servi
es-
tutto
i tumulti
caduto
riducendo
(2) La
regno.
di
e
bene,
senza
cancellare
si
del
estorti
promessa,
siciliani,massime
1812,
I
mente
entusiastica-
coercitiva
pentimenti,
confusero
e
diventato
seco
tradiva
si
vita
la
da
contegno
pubblico
forza
mancarono
dopo;
poco
e
dalla
più
ancor
cavalleresco,
insieme
i
non
il
per
Parlamento
del
all'assolutismo
momenti,
e
e
restaurazione
trionfava
Marat
Patria
arbitrio
programmi
prossima
infatti
reazione
di
aule
i
tendenze,
primi
le nazioni
evenienza, il
privilegi così
ostruzionistici,
oratori
nei
manifestarsi
a
gelosie; le
le
e
quella
francese,
aviti
debolezze,
in
generosamente
e
nobiltà
la
come
la
tutte
quando
i siciliani
«
(1) Avvenimento
»
fu,
per
dilagante, agli
rivoluzione
Ma
auìor
spontaneo
atto
con
costretta,
triste
insienie
riforma
sottomesse
militare.
siciliana,la quale,
trascinata
Libertà
l'Inghilterra,erano
commovente
e
dell'aristocrazia
Tomo
Costituzione
nuova
ardita
quesiti
con
alia
tirannide
alla
e
che
monumento
un
eccetto
d'Europa,
per
nella
concretarono
veramente
innalzarono
del
hì
dopo
1812.
del
le
Èisorgimentopolitico nazionale
il
e
sec.
Tommaso
Scritti
delP8
XVIII
Natale
editi
durante
decreti
del
da
Francesco
Poccupazione
e
11
dicembre
in
e
le
essi
Arch.
sue
non
potevano
Stor.
Sic.
politiche
riflessioni
Guardione.
Palermo,
aboliva
1905.
159.
inglese, cit. pag.
1816
1886.
di
fatto
la
tietle Memorie
alla
adattarsi
II
degli eventi.
per
speciali ragioni
dei
corso
ad
sufficiente
le
tutte
in
riunire
di
i Borboni
che
unico
più ignobile espoliazione
la
Ma
avversione
tale
di
persone
fra
minoranza
il
dell'isola
continue
d'oltre
tuttavia
mare;
III
Carlo
ed
in
gli artigiani e
la
la
l'aristocrazia,
odiando
secolo
del
principio
libertà
alle
ed
una
ruta
spa-
1
temente
for-
i
che
siciliani,
le
quel-
Napoli
sta
rima-
giata
vagheg-
successore.
suo
timore
di
e
insieme
e
di
com'erano
in
e
sarebbe
di
e
si confondevano
per
città
tutte
abbrutimento
di
le
costantemente
popolo
dal
stato
fra
invidie
vero
finalmente
l'enorme
Sicilia
percentuale
(1) Op.
cit. pag.
(2)'D'Aceto,
Archivio
siciliani
dei
Storico
op.
—
12
pag.
travagliò
die
lungo
5.
cit.
delle
dell'autonomia
tormentosa
passione
eletta
il riscatto
per
conservazione
la
per
e
una
*
poli
Na-
con
aristocratici
straniere
del
massa
rispettavano
L'aspirazione, dunque,
,
unione
perciò
ogni
la
e, pur
vano
segui-
idealità
toccava,
del
schiavitù;
semi-
litica
po-
in
novanta
sul
per
(2)
cento.
classe
; è
governi
borghesia
scorso,
tanto
sol-
spirito
profondo
state
erano
istruzione; l'analfabetismo
d'ogni
e
ed
dirigente, privi
classe
sola
come
i
gelosie, le
di Sicilia
uno
fu
non
tro
legittima con-
popolazione
Eegni
dei
attuata
vivevano
contadini
I
le
grande
la
fusione
alla
indifferente
da
tutti
da
cilia
Si-
spirito regionalista,sentiva
lo
gare,
in
tradimenti.
sua
i)Oi)oIazioni
isolane,consideravano
le
tutte
come
che
la
cosicché,
rai)presentaVano
della
massa
»,
1815,
da
degli
ceto
insieme
profonde
e
alimentate
perversamente
al
che
le
municipalismo;
erano
per
grande
la
siciliano,più
popolo
Il
avversione
stato
era
trovarono
dei
piiì nero
frnp-
«
riuscivano,
difesa
ma
animato
cultura
qualche
unji
il
limitata
era
il
questa, dopo
e
(1)
finalmente
reami,
siciliano
popolo
invincibile
da
regionalista e
o
il
proprio
era
i due
sociali ;
e
non
Sicilia
mente
forte-
loro
Eaddusa,
e
poi
e
orgoglio regionale,
offeso
in
era
qnelPepoca,
Napoli
statale
incoercibile,e
di
reazione
fra
177
etnografiche
di
a
tentarono^
organismo
un'avversione
regionalismo
storiche
rivalità
la
estinguere
volte
Il
siciliano, fino
Vespro
Gemmeltaro
Carlo
il Marchese
scriveva
secoli,»
famoso
dal
posti
di
fatalità
radicato
"K
inedite
40.
il
primo
perdute
dell'isola
soltanto
trentennio
gli
del
tradizionali
diventò
me
co-
animi
della
secolo
deci-
178
Catania
carbonara
cospirazione
di
supremo
grande
della
delle
Una
vien
data
dusa
il
dal
1800
del
nuovo
stanco,
le
183Q
Ma
il
se
lacrime
di
quando
V Italia
farà
patria,
per
antiche
istituzioni.
E
così,
parte degli
attori
di
»
degli
diventarono
compiuti.
1770
nel
sua
sua
zione
assun-
Sicilia
Falba
questa
Panimo
apriva
fallite,
vennero
straniere
valsero
retaggio
del
a
pianto,
alleviate
verranno
riconoscerà
nemico
delle
voce
cupa
dalla
migliore politico reggimento,
i suoi
confini,
j
al
del
iniluenze
tranquilla
di
Marchese
1812
rivoluzione
sostenitori
rimpianti
senza
straniere,e
sulle
dosi
rivesten-
forze,
sue
sulle
e
Raddusa,
anche
siciliani,che
furono
che
ebbero
e
1820,
del
1848
del
principio
le loro
e
e
vecchie
al
gran
testimoni
trionfo
unitario
idee
la
o
la
ventura
del
1860,
nazionale
o
o
i fatti
accettando
(2)
moriva
Castello
esule
in
Raddusa,
di
Firenze
nel
1846
op.
e
il
257.
cit. pag.
suo
libro
fu
Il
Raddnsa
pubblicato
nato
in
nia
Cata-
1848.
(2) Cfr.
alla
Vinvasore
autonomisti
entusiasti
Patkknò
(1) F.
nel
tenaci
alla
abbandonarono
di
speranza
avvenne
avvenimenti
sopravvivere
con
(1)
come
altri
la
ci
Ead-
proclama
Fu
ci
il
nipoti
inutili,e
glorie, poserà
sue
di
politico snila
queste
pur
nostri
saranno
la
sempre
1830,
programma,
ai
dalla
e
respinto
j
delle
non
nel
«
ta
len-
»
toccherà
pur
carità
tacere
giogo.
al
perfide incitazioni
le
italiana.
nazionale,
accennando
Ma
re
divampa-
Marchese
significanti parole:
si)eranze.
e
Paterno
Siiggio storico
suo
memorando
generose
famiglia
in
storia
proposito
del
Vespro
quanto
scrisse
Siciliano.
Michele
Amari
nel
1851
I
i siciliani
quale
scFitimeuto
annunziava,
queste
promesse,
le loro
forse
sue
e
metterci
«
il
quel
e
liete
in
1848,
Boibone
con
regno:
bugiarde
meglio
di
trono, chiudeva
a
del
la
domata
quasi
col
deale
l'i-
piti evidenti, di questa
patrizio Francesco
prima
II
al
delle
certo
e
fu
scomparire
grande
la
del-
volta, balenare
durante
1848,
spirito regionalista
ancor
prima
a
parte della
prove,
vecchio
dal
quale,
al
e
del
dello
Ferdinando
cui
rivoluzione
taute
evoluzione
cominciò
e
far
la
per
patria italiana; essa
mazziniana
di
1' influenza
jiftievolirsi sotto
fece,
grande
finalmente
sentirono
che
una
propaganda
dalla
ad
j?ii\incominciò
essa
ma
monoiio;
Risorgimcììto politico nazionale
il
e
nella
prefazione
Memorie
nelle
Fra
troviamo
costoro
storico-politiche,che
dei
o
fatti
dello
sdegno
sentimenti
alle
d'imparzialità
brate
che
vide
del
e
dei
di
delle
assisteva
nel
la
quale
al
cultura
sua
tramonto,
ed
scritte
abbandonarsi
vissuto
aveva
lui
da
dediti
si
i
alle
lui
per
scienze
affermata
la
fama
sua
ai
rassegnata,
dei
di
nuovi
sociale
assetto
un
della
campo
suoi
tempi,
formata
giovinezza,
sua
nel
zione
evolu-
la lenta
condizioni
della
equili'
sperimentali.
constaterà
melanconico,
nngliori anni
proposito
menti
delle
alle
spesso
municipali,
e
forte
un
caratteristica
politiche, la rinunzia, quasi
pregiudizii, il paziente
mentre
ch'è
noi
pressione
im-
rivoluzionarie;
repressi da
mal
o
audacie
le
viva
la
occhi,
regionalisti
per
Memorie
sue
sotto
i suoi
sentimenti
179
nelle
e
scritte
sotto
degli studiosi
pagine
idee
sue
vecchi
equanimità,
le
Gemmellaro
luce,
svolgersi
temperati
pjiciito animo
Attraverso
alla
riprovazione
volte
e
Carlo
Gemmellaro,
vengono
della
e
di
Carlo
ora
l'erompere
rileveremo
inedile
scienza.
III.
Catania
L'anno
(1) da
abitanti
t'anni
1800
dal
regolatore
alla
ir,
città
nuova
i suoi
edifici
e
strade
e
Ed
nese,
sia
di
(1) V.
Aprile
del
tempo
esecuzione
ad
dallo
erano
j
piano
un
Viceré
stesso
breve,
per
dando
caratteristico
Re
la
città
dalle
grandioso
insieme
con
veri-
risorta
relativamente
1714
46.000
dopo
era
veramente
ed
della
cioè
Essa
settecentesco.
la bellezza
per
piano
circa
Vittorio
regina
dalle
per
Amedeo
restò
Anna,
lunghe
e
larghe
piazze spaziose.
le
perchè
nell'arricchire
il 27
dare
tempo
un
miglior barocco
Catania
invero,
sentimento
in
suolo.
città, ideato
decoroso^
aspetto
sorpreso
dalle
Camastra,
di
1714,
governanti
per
della
eseguito
un
del
in
venuto
ammirato
fu
che
e
architetti
di
nel
al
dei
XiX.
secolo
popolazione
una
rasa
e
ricostruzione
Duca
Lanza
tempi
cittadina
del
aveva
ne
l'aveva
migliori
la
per
Giusei)pe
quei
i
con
che
che
virtù
per
chiamati
stati
Catania
16.000
soli
trentennio
primo
trovava
terremoto
rovine
sue
nel
amor
la
Cordaio,
ricche
da
mosse
numerose
e
patrio
città
di
op.
cit.
fastosa
e
da
famiglie
149.
fra
emulazione
di
loro
o
orgoglio municii)alista,fecero
magnifici palazzi
IV.
dell'aristocrazia
Gentile,
e
op.
di
cit.
monumentali
112.
catada
vivo
a
gara
edifici
Catania
180
venti
cliieao, dovuti
loro
le
e
Risorgimento politico nazionale
congregazioni
le
niontre
pubblici,
il
e
alParte
nel
essa
Vega,
i vicini
con
i nuclei
e
dei
i
nord,
via
Grotte
via
e
ad
Gaetani
De
si
esteso
era
Dal
e
al
1800
lo
accennare,
est.
200
1830,
per
Carcere
monasteri
alla
delle
sin
dal
per
continuare
la
1790,
Il censimento
del
1834
tutti
principali
del
Porto
dava
Catania
a
fuor
ad
di
luogo
miglioramento
la
Plug.
prima
e
bastiano
Segevole
pre-
nicipio,
pubblici. Mu-
insieme
quasi,
vicinali;costruita,
i
preparavano
(1) (molo
Dogana.
di
popolazione
mezzi
vecchio)
pressi dell'odierna
una
nuovi)
1609.
1832
o
esse
si
biscito,
Ple-
Militare, Università,
artificiale
nei
sorgeva
via
qui è
gli edifìci
Saracino^
nuovo
che
e
San
Cosentino,
del
Parigi
a
o-
Massimo,
lave
al
completati
erano
Porto
al
Grande
il Bastione
sotto
ecc.
strade
darsena
i lavori
Città,
lato
di
della
nel
Giudiziario, Quartiere
chiese, conventi^
lastricazione
delle
Stefano, pubblicò
della
dal
via
esterno
limitandosi
sì arrestò
Ognina
(oggi Cappuccini
banco
I
Viceré
ed
Teatro
la
ovest; via Mazzaglia
fabbricati; cosichè, quando
topografica
Ospedali,
lato
Tindaro
sul
vie
ad
po:
svilup-
Carmine,
molteplici ragioni, che
Ittar, figlio dello
pianta
del
altri.
dal
cinta,
Carmine^
dal
del
metri
edilizio
dei
del
caseggiato
oltre
sviluppo
completamento
Piazza
Bastione
al
vecchia
Etnea
il
dentro
al 1555
1553
odierne
le
con
ed
suo
Lisa, Cibali, Borgo
Stesicoro, via
Il
il
medievale,
Caterina,
fra
Bianche,
Marina
dalla
non
Piaz/a
dal
della
S,
di
ISTovaluce,compresi
Coppola,
Amato,
a
di
e
quartieri
città
Zia
fuori
sorti
caseggiati
rientale, formanti
Berillo
della
sobborghi
loro
insigni quali
edìli/Jamente
rafforzate
e
i
Stefano, il Battaglia
dell'antica
restaurate
mura
ArcLitetti
completato
aveva
sull'area
risorta
era
delle
cinta
1800,
di
Pittar
Viiccarini, il Contini, l'Amato,
Catania,
religiose riedificiiviino
52.907
abitanti.
fino
Catania,
l'aspetto d'una
fattori
sui
costumi
precedente,
quest'epoca,
a
città
di
un
anzi
calcestruzzo,
nel
1842
di
essenziali
popolo,
alcune
(l) L'Ing. Giuseppe
in
siciliana
e
costruendo
terminati
dopo
ancora,
che
progresso
ne
industrie
braccio
circa
dieci
e
le
di
i
circa
anni.
lavori
nel
come
80
sin
m.
; i
dal
strie,
indu-
sugli usi
quali quello
princi[)ali,
iniziato
aveva
un
lentamente
insieme,
suo
influiscono
tanto
si svolgevano
nel
il commercio
settecentesca;
delle
Zhara
serbava
1800
lavori
e
secolo
della
con
furono
soni
cas-
presi
ri-
Catania
182
di
fondazione
la
Outelliano,
e
(1) Ma
ritorjiò
in
Palermo
patria,
lettere
nell'Università
in compenso
dell'insigne architetto
virtù
Agatino
discepolo
le
scienze
più rinomati
1772
chiamato
in
rale
cultu-
si arrestò
nuovo
(2),
le matematiche
(17301821),
natuiali
per
del
e
d'
suo
Giuseppe
con
triade
solo
non
lastica.
sco-
nel
che
progresso
Gemmellaro;
Carlo
e
dai
Catanese
Studio
Giuseppe
Gioeni
di
nuova
della
dogmi
Cosmi,
fiorirono
Zhara
e
rancidi
il
dell'isola,
catanese
dissimo
gran-
prinei[)ii della
De
giuridiche
Sammartino,
Giusepi)e
Eecupero,
allo
scienze
merito
Ventimiglia,
del
quella
a
Normali
Scuole
nelle
e
ai
Arcivescjovile
il
e
i
del Vescovo
seguito
le
seminari
Normali
si)erimentale
partenza
in
e
dirigere
a
nelle
ma
la
doiK)
dei
e
nell'insegnamento
il metodo
e
ituri
Scuole
delle
sostituito
aver
filosofica
critica
uni ver»
"le^li studi
riforma
la
vette
Risorgimento politico nazionale
il
e
invidiata
ItaUa,
anche
ma
dell' estero.
Quali
quali gli
umori
svolsero,
nel
in
intanto
erano
del
popolo,
come
e
e
politiche prevalenti,
si
quando
dell'ottocento
trentennio
primo
idee
quest'ei)Oca, le
i
manifestarono
primi
si
e
dell'idea
germi
nazionale?
Quantunque
trascinassero
esaminando
di
congiure
Il
27
giorni,
sedate
di
Piincipe
della
Vi
fu,
1813;
Lisi.
la
Biscari,
Mollica
G.
scrive
che
G.
Lo
Di
A.
De
(2) Fekuara.
cit.
p.
(3) Op.
V.
Blasi.
G.
Cosmi.
Piazza
Storia
A.
di
De
IV.
pag.
di
ca,
borboni-
i)opolo ignorante,
segni
mancano
non
palesi di
meno
o
si
di
suo
a
ed
primi
tivi
tenta-
Vincenzo
Gagliani.
Elogio
Cosmi.
Catania.
Note
G.
A.
tosto
Castello,
il peso
opinò
di
i)er
1' ai)provvigionam.ento
carico
(3), chi
il
per
vennero
Paterno
accrescendo
can.
tumulto
a
turbolenze, prolungatesi
Clarenza
del
sollevò
rivolta, ma
una
munificenza
Armerina,
49.
del
tempi,
le
panej
Rimembrauze
Buk,
37.
cit.
del
il prezzo
vedi:
quei
catanese
assunse
il Cordaro
Cosmi
De
di
plebe
dalla
e
amorfa
massa
parvenza
città, diminuendo
(1) Sul
G.
la
piccolezza
prestigio
la
monarchia
alla
politico.
carattere
assunsero
dal
clero, fedeli
tracce, più
e
1798
la
e
il
catanesi
con
giugno
e
seguito
popolare
di
tre
loro
vicende
malcontento
prezzo
«
al
le
caro
nobiltà
la
G.
De
storiche.
A.
che
De
Cosmi.
Palermo,
del
i
pane.
novatori^
Cosmi.
mo,
Paler-
Girgenti,
1874.
1882
; M.
Fer-
1885.
Catania
1829, pag.
504.
V.
Gagliani,
gio
Elo-
nelle
nulla
di
perdendo
loro
Al
nuovo
artefici,la
del
zelo
nei
si
popolo,
tale
buoni
fece
forza
alla
ed
opportune
ronde
cittadini, divisi
armati
ed
la
orrendi
in
Fu
Dalle
in
dunque
si
dei
e
del
nelF
tiiniulti
(1) Questi
il
suo
poema
8i
era
scoperta
«
cit.
La
in
Palermo
263.
del
del
le
da
Città
alle
a
i
sopra
ciò,
in
gran
e
le
può
e
te
pargiche
ener-
la
ne
l'organizzaziotimore.
1
anno
parte
a
bravi
vicenda,
a
nuovo
a
di
fendere
di-
quegli
produssero
Regno
nione
riu-
dissiparono
ma
al
versazioni.
con-
nei
veglia
passo,
Catania
al
È
di
poeta
bene
congiura
del
e
rivolte
o
secolo
esistenti
Archivio
la
in
Ferrara
congiure
tempo
»
sino
scherarsi;
ma-
morto,
e
giorni assegnati
restarono
luoghi
del
fine
fornirono
Careatia
pag.
a
sulla
documenti
conservati
(2) Op.
circa
Catania
stragi
qualunque
in
non
l'assalto
dare
dopo,
sero
les-
vento,
spa-
»
municii)ali
apprende
in
avvenute
alcuni
da
ed
si fu
che
morte.
e
storie
classi
così
spettacoli che
desolazione
città
la
determinati,
luoghi
tentativi
si
a
risoluzioni
della
Capitano
male
segreta
disanimati
buone
sero
re-
confusione
una
dall'orribile
le
e
nuovi
differenti
in
patria.
del
difese
civiche
proibirono
che
rei
i
trama,
temettero
si
Provvidenza
riunione,
misure
popolo
dovevasi
spaventati
finale
Si
tempesta.
delle
l'occulta
Un
mattina,
fatta
dalle
Napoli
al
città, seminare
La
armata.
la
piccoli
divertimenti
i
generale
Ei'asi
carnevale
della
internamente
numcarono
fatale
di
anche
una
intenzioni.
case
traspirare
anche
essere
cattive
ricche
(sic) una
mettere
produsse
il martedì
più
ed
in
contro
1799,
nei
ispirata
disturbi.
s' insinuava
teatro,
apparato
le
alcuni;
l)rincipali e
il
dei
classe
nuovi
febbraio
2
»
impunità
francesi
ecclesiastici
giorno
la
l'animosità
dei
temere
alcuni
chiudere
fece
fomentò
di
il
allora
fecero
predicare
denaro,
entrata
e
nella
da
politici
(1)
(2)
travaglio
quali impunenjente
Un
e
della
all'anarchia.
il Ferrara
del
e
183
i sistemi
penetrare
del
viveri
GemmeUaro
Carlo
volgo
mancanza
carnevale;
affissi
far
il cieco
dei
il
fece
vicino
buoni,
la
tempo
insolente
voler
a
di
[1799], scrive
scaisezza
circostanze
del
vista
anuo
passati sconcerti,
inteso
iìiedite
sollecitassero
ideati
«
Memorie
Stato
di
dialettale
tuttavia
di
però
Palermo,
D.
ricordare
repubblicana
delia
fondo
di
Tempio,
che
F.
P.
i)0C0
politico
carattere
decimottavo;
nel
ben
Cordaro,
Keal
same
dall'e-
teria
Segrerecen-
esame
l'argomento
già
Di
tre
anni
Blasi.
per
prima
Catania
184
djil prof. F.
fatto
temente
(lei centri
più attivi
in
quel tempo
furono
si ricordano
Rizizari
letta, Giovanni
Catania
il semenzaio
Kon
scoperta
venne
vita
il fallito
ed
oscura
ed
in
popolo
il
Ursino
della
di
fu
i^osta
della
taglia
una
Polizia.
Dopo
Malerba
Filippo
anni
e
e
Carmelo
cit.
cit.
(3) CoHDAUO
pag.
ib.
Clahknza
15
25
5
anni
a
cadde
stessa
anni
di
il
il
di
di
sollevare
il Castello
avesse
propalazioni
Arena,
a
lavori
forzati.
fuggire
del
in
un
12
cembre
di-
suoi
castello
Giuseppe
;
in
Lo
un'isola;
Giudice,
(3)
(Estratto).
id.
op.
cit.
voi.
IV.
pag.
51,
e
G.
Di
;
mani
dei
compagni
Sebastiano
alla
nelle
relegazione
ne
Giustiziere
riuscì
relegazione
e
costoro
Capitano
pena;
cipio
prin-
un
compromesso
dei
città
altre
sentenza
più
una
confidando
nuovamente
con
carico
anni
10
della
Marletta,
—
ebbe
all'
arrestato
mentre
propalazioni
anni
e
vittima
mento
risorgi-
di
delle
che
prime
questo
sommario
forca
Distefano
le
Niccolò
e
la
infatuato
assaltare
quelle
prima
appena
processo
fatte
8
S.
testa
sua
Bisauo,
Pavone,
Mem.
(2)
sulla
sulla
Giuseppe
(1) Mem.
di
politica
nostro
repubblicano,
raccolse
(2).
capitalisti, formare
i
scoperta
Piraino
Il
moriva
delle
premio
1801,
soniche
mas-
lari
popo-
oggi
proposto
era
governo
il Vescovo
un
complici, Giovanni
si
seguissero
ne
Benedettini
Pedegaggi.
1801,
in
prete
un
del
in
con
piccolo commerciante,
un
fu
congiura
logge
pagava
fin'
storia
settembre
Catania
informarono
ne
di
Barone
la
i monaci
volta
loro
di
che
congiura
rimanendo
I
Gaetano
tumulti
Piraino,
nella
aderenti
costituire
e
Mar-
Beandone
dallo
propria
e
Antonino
il 27
dalle
dagli ultimi
mesi
vera
un
altri
Gemelli,
Privitera,
costituito
Grande, depredare
esecuzione,
inforuìò
una
era
catanese,
sollevazione
Ma
pochi
seppe
Giu-
Gagliani,
Domenico
è accertato
dimenticata
ad
insieme
Sicilia.
fosse
clic
i)ersecuzi()ne,
logico,intanto, supporre
come
essa,
Piraino
rivoluzionaria
clie alla
è
rivoluzionario,
il Bastione
e
cassa
di
ingiustamente
giocobino,
1790
quando
tentativo
Il
Ed
che
il capo
e
nazionale.
armi
fin dal
1799
Agatino
Ardizzone,
uno
cittadini,
Zappala
Sammartino,
giacobinismo
trascorsi
febbraio
del
figlio,Agatino
del
esistenti
erano
i
Carlo
Francesco
come
appare
Fra
Rossi,
Pasquale Ninfo,
e
Marcellino.
Tommaso
e
ivi
Emmanuele
Giuseppe
Puglisi
isolano.
giacobinismo
ed
il
e
e
vA
(1),Cataniii
(1792-1802) oggetto d'implacabile
Raffaele
Maltese,
Scandoiie
del
Francesco
:
Giuseppe
Risorgimento politico nazionale
il
e
Marzo
Ferho,
8
nelle
il
Lungo
turbò
Memorie
(ìeceniiio
primo
dell'isola,vide
dislocate
l)rofugliida
dal
Malta
che
ed
del
in
fu
sedata,
prontamente
di
cliese
di
di
(2)
la
ne
sufficiente
suoi
là,
uelle
e
cit.
Bianco
G.
1812
del
Costit.
(1) CoKDAUo
(2) Il carteggio
di
Arch.
Stor.
Gagliani
che
appassionate
aspetto
della
quei
dal
:
di
Di
in
cit.
ingl.
menti,
docu-
fra
Catania,
del
ci
nuie-
il poter
periodiche,
offre
materia
fu
che
lasciato
ha
la
monono;
deci-
secolo
(1750-1820),
e
qua
politiche germogliate
17.
p.
p. "247 -F.
Sic,
La
Nickfoho,
—
3,
1864, voi.
Palermo,
Blasi.
XXXVIII,
die.
documenti
Mem.
Scandone,
egli
è
di
due
Sicilie.
pure
stato
austera
figura
1812
in
fatto
sia
che
del
Bianco,
un
di
ma
V.
Prof.
II
proposito.
sul
illuminare
poi è
G.
56-57.
dal
Gagliani scoperto
parere
costituzionale
p.
Sicilia
La
rante
du-
Nota.
e
pongono
in
Calmieri
cit.
vol.
e
157-58
p.
Carlo
quella nobile
riforma
delle
cit.
op.
Gagliani potrà
Casa
che
assicura
Regno
in
Ci.AUKNZA,
l'occup. ingh
suo
Sic.
del
Toccup.
dur.
la
Sicilia
di
Regno
incerto
locale
idee
nuove
soliti
i
132.
pag.
cbivio
del
Storia
alla
587.
la
alle
Mar-
di
pubblicazioni
nazionale,
del
intervento
oggi
Tempio
poeta
poesie, accenni
sue
Appendice
pag.
salutato
concittadini
sommossa
scarsezza
scientifica
e
La
decennio
tempo
Domenico
indagine.
tale
per
quel
letteraria
produzione
magra
dai
in
esistevano
non
fru-
deputati
Cai)i delle
grande
primo
della.
Giustiziere
politiche prevalenti
cittadiiuinza, nel
causa
a
consuetudini,
fin
dai
quartiere
dei
dei
i)ersonale,rende
le idee
del
Capitano
composta
dinando
Fer-
Ee
1812,
il munifico
(1). La
borghesi
carattere
della
colta
civica
del
case
le
vasione
in-
corteggiato
Barbagallo.
del
ed
inglesi
Gerosolimitani
città
le
ranee
lito-
un'eventuale
popolani
solito,per
energia
guardia
fossero
l)recisare quali
V
per
possidenti
specie
al
come
i
Salvatore
e
milizie
Giugno
clie costituì, secondo
di
armati
e
classe
e
Sangiuliano
picchetti
stranze
Biscari
di
Principe
il 30
città
festosamente
in
giorni
to
avvenimen-
altre
i Cavalieri
assalendo
marinai,
di
accolse
si sollevarono
Asmuudo
Girolamo
mentarii
1806
plebe. Solo
pane,
le
contrastare
ospitò
otto
per
dalla
parte
gran
1828
aprile
trattenne
del
prezzo
Civita,
il 19
e
si
al
altro
come
andirivieni
sx^iagge,per
1804
acclamato
caro
le
185
dell'ottocento,nessun
continuo
uiì
lungo
fiancesej
nobili
Gemmellaro
Carlo
tranquillità cittadina; Catania,
hi
indigene,
di
inedite
a
segno
siciliano
nel
per
non
seguente
critiche
noi
solo
della
nelPAr-
Professore
luce
chiara
nuova
obbligo
Casagrandi
Cli.mo
Carlo
quei
partigiane
restituire
in
mezzo
ci
nel
al
restaurazione
ed
vero
dro
qua-
del
Catania
186
francese
(ìjiìla rivoluzione
versi
seguenti
il
e
Morbn
«
Brami
di
«
Con
«
Ma
lu
«
Ha
'nsirtatu
«
S'ha
«
Cui
! lu
testa
l'oppili
serra
la
recipe
sali
ccu
dif-
satira
sua
contemporaneo,
circostanza,
certa
le
con
sue
non
caparra?
(1)
»
sulla
(2);
ardite
Sicilia
in
giacobino
sue
eco
del secolo
fine
solo
trovò
Marraffino
Giuseppe
culto
di
genere
ne,
giacobi-
libertà
la
per
prepotenza
tente
po-
decimot-
allusioni,veramente
profondo
ogni
guerra,
sgarra,
semidotta
favole
contro
'n
d'Inghilterra
anti
e
citarra;
sona
decimonono
del
serra
la
e
dissinterica
s'è
il movimento
dissimulato
sgarra,
cci
lu
purgatu
nelle
atterra
scorda
vinu
e
Nelson
su
sa
atterra
populari
'sta
a
(1771-1850), catanese,
non
poeta
francisi
egalité, cui
Liberto,
principio
manifestò
altro
un
a
della
bersaglio
(1744 1801} imi)rovvisava, in
poesin popolare
nella
tavo
anello
così
«
resto,
le fa
e
incominciavano
tempi
:
«
Del
deride
le
E
Gambino
Felice
Carlo
i
triviale.
volte
spesse
suoi
elie ai
e
Sicilia; egli
in
fondersi
Risorgimento politico nazionale
il
e
e
di
e
odio
sione
oppres-
(3).
Quando
di
e
Comuni
dei
Catania
quello
i
e
tempi
di
fra
una
in
i
tutti
in
quali, coloro
la
certo
simili
che
di
Il
si
(1) C.
Catania.
(2)
di
Silvia
da
pag.
Salemi.
Anno
Tecla
fase.
Navakua
Reitano:
332
uniti
Venerando
XII
a
Gli
(3) Salemi,
Mem.
poesia
pag.
di
del
lotta
Gaugi
favolista,
311
in
Sicilia
372
origine
e
in
in
stato
e
tutti
il favore
sentimento
per
in
avvenne
incontrò
cose
quella
tivo
amministra-
avvenuto
sociale
non
novità, gli ambiziosi, gli
privilegio
contro
di
il ceto
Arch.
della
e
degli
Stor.
prepotenza
aristocratici
la Sic.
per
Orient.
nota.
cit.
op.
di
fede
amanti
vittime
tipo
Civici,
sempre
diversa
buona
pag.
43
nel
secolo
351.
cit.
è
nella
p.
Masi,
La
pag.
Ili,
di
in
agivano
maggioranza.
trovarono
Consigli
ordine
nuovo
persone
le
opportunisti,gl'interessati,
feudale
dei
circostanze
paesi.
classe
numerosa
le
erano
che
sul
lamento
Par-
vecchio
l'ordinamento
tutto
1' istituzione
con
Costituzione
la
trasformato
conseguenza
dal
veniva
Bentink,
siciliano,riformata
feudale
inglese
Lord
1812, auspice
nel
e
seg.
e
seg.
XVIII.
Vedi
il
anche
Palermo
-
bel
lavoro
Sandron
1920
nelle
clie
del
tutti
a
cercava,
dello
governo
Trattavasi
i
Stato.
di
nobili
i
inedite
di
di
conservare
i costi
alla
i
seggi
Camera
dei
della
seggi
Carlo
187
Gemmellaro
iu
gli organi
potere
suo
(1)
conquistare
rappresentanti
ai
Camera
del
Civico
Consiglio
Comuni,
dei
potendo
non
Pari
di
e
ch'erano
dere
conten-
loro
a
gere
eleg-
siti
acqui-
privilegio.
per
Ed
i
Memorie
in
di
discepoli
di
lotta
questa
G.
A.
e
di
libertà
vediamo
De
in
Cosmi
agitarsi in prima
precisamente
e
uguaglianza
Catania
sociale
in
di
nome
dalla
proclamati
linea
cipi!
quei prin-
Eivoluzioue
francese.
Carlo
suoi
Gagliani, allora
del
avversari
1813
i
e
giacobini
l)oscia, nelle
elezioni
alla
dei
Camera
cioè:
si
(1) È
studio
e
Balsamo
dei
e
che
uno
detti
che
del
seconda
metà
i
testa
ch'essi,
(2)
così
Gagliani,
sagrandi.
dal
a
di
lungo
fine
ciò
ho
fecero
rilevato
più avanti
dunque
dei
il
e
nelle
sociale
da
citato,
altre
una
e
.classi
classe
che
gli oppositori,
della
lettura
favoritomi
Kossi
Monarchia
sommaria
dal
alla
Era
alla
fu
bolizione
l'a-
così
dei
classe
la vecchia
ben
riscossa, agitando la
del
prevalere
i
dal
che
quei privilegi che
a
Paese, governo
dirigente. I veri
doveva
e
con
Rad-
sostenendo
sociali.
il Governo
mani
giunti
inglese
assicurare
marciava
quali Emanuele
giuoco
di
di
dell'Aceto, del
quale, pur
rinunciava
prestigio di
secolo, furono
catanesi
delle
essa
aver
modi
i
tutti
si è
crazia
quel partito dell'aristo-
a
il
liani
sici-
Costituzionale
fazione
costoro
Belmonte,
mantenere
di
il secolare
agendo,
in
Monarchia;
quell' ordinamento
del
di
Principe
Ardizzone,
quali
Palmieri,
alla
appartenenti
svantaggio
a
del
idee
nuove
catanesi, giudi-
riforma
alle
quelle
scritti
Appartennero
Cronici.
riforme, col
deputati
Tutto
gli
narratori
dalla
più
assicurava
antesignani
attraverso
di
delle
degli avvenimenti
della
accurato
rappresentanti
elezioni
piìi minuto
conclusioni
e
Gambino.
delle
esame
più
altre
Potere
poter
delle
le
un
privilegi feudali, cercò
non
bandiera
da
elezioni
Municipio
Giovanni
Scuderi,
Francesco
e
il
loro
come
sostenitori
risultato
studio
simili
già sopraffatta
di
eleggono
Ninfo
nelle
conquistare
a
consiglia i
e
tutti gl'intrighi
cosicché
(2)
trame,
piti ardenti
questo
capitanata
l'esercizio
nobiltà
i
ben
a
furono
siciliana
C.
da
si verrà
giornale
sapeva
da
superticiale fatto
dusa, del
in
Palermo, dirige
riescono
politiche
convinzione
1810-15
quel tempo,
le
Gagliani, Salvatore
dovesse,
mia
del
Nobili
catanesi
Eossi, Pasquale
Se
loro
svela
ne
Comuni
Vincenzo
Emanuele
lo
in
concittadini, li informa^ quasi quotidianamente, di
degli
e
residente
Europa
in
detti
il capo,
democratici
nella
anticronici
vale
né
con
il dire
Borbonica.
del
chiarissimo
Carteggio
Prof.
inedito
Vincenzo
di
Ca-
Catania
1 ss
col dire
di
Catania
che
fra
Molti,
fu
riusaviie
al
[)rimo sofìlìo
le
file
fra
tenaci
e
alle
in
Insomma,
si
che
grande
popolo
inerte
considerarsi
e
in
profitto
tratto
rinnovamento
rinnovamento
i
Strano
esercitata
per
catanese
filosofico
e
chiaro
(l; Si
ad
del
impulso
dato
nella
seconda
una
che,
per
folla
di
vento
dell'Arte
a
di
a
ben
ricordi
idee
più ardite
mettere
libertà
a
o
lo
fra
costoro
indegnamente
il
cati
edu-
dotto
umanista
del
avevano
settecento,
forti
di
in
Ed
ed
questa
l'influenza
per
la
al
parte
i)resa
quello carbonaro
del
per
della
Scienza
;
si servì
1' animo
pronto, del
resto,
seconda
a
la
e
ad
indomito
suoi
dubbio,
senza
turba
una
dai
fu
di
apatici
cospiratore
concittadini.
e
e
Emanuele
fors'anco
patriota
a
che
reazione.
pervicace
dimenticato
ed
dal
pre[)arare
e
(1766-1831)
mancanza
e
mente
vera-
ed
scilinguagnolo
più risoluto, più ardito,
mezzo
prove.
Cosmi
e
e
litori
j^rimi demo-
i
mediocri.
del-
nobile
De
in
concezioni
freno
di
ed
liberali
città
vissuti
metà
la
scorso^
prime
Strano
anche
che
tanti
le
operosità
sua
dei
larvatamente
pronto,
la
i^er
chico,
monar-
qualche
idee, e
scuola
1812
uno
o
sfolgorante
e
altre
Aci-Oatena,
del
giovani
vedrà
trattiamo, possono
nuove
costituzionale
Rossij spirito ribelle, in
Cnltraro
in
letterario
delle
Francesco
universitaria, ma
parlar
Più
delle
fra la gioventù
dei
quali qualcuno,
tentar
cui
solo
mente
sibili
gli infles-
secolo
con
a
di
Nati
alla
solo
colta
campo
furono
culturale
enunciare
e
degli
dispotismo
del
quello
come
divulgatori
stati
il
sugli albori
nelFepoca
vigoroso
fu
silenzio
limpido
contro
primeggiò, non
Egli
spirasse
Patria
in
quel
movimento
1820-21.
della
borghesia
(1760-1835).
originali ingegni, giovò
nel
la
scesero
erano
di
torture
in
monarchico
Eossi
Catania,
nel
dell'ergastolo,
alle
catanese,
solo
come
delPassolutismo
Emanuele
armi
i)asseranno,
libertà, dei
battaglia
Sicilia
in
costoro, quelli che
Fra
li vedremo
liberaleschi,[mcbissimi
cielo
tale,
ma
(1)
prete illuminato
qualche
altri
ed
quella prima
del
rimase
Pisola,
bel
nel
combattè
massa
reazione;
più ampia
persecuzioni
Libertà.
della
il sole
giacobina;
più scalmanati,
ardori
della
risplendere
finalmente
città
una
coiieludere
giacobini
della
i loro
assertori
sopravvivendo
i
dovrebbe
avversarie, i)()cbicerclieranno
dimenticare
far
studii
lo
quel tempo,
fatto, non
bagaglio,
ed
in
era,
mai.
liisorgimento politico nazionate
politiclieprevjilenti,si
idee
le
fossero
quali
care
il
e
P.
rio
Ma-
Catania
190
che
Rossi
Sul
ci
non
dusa
costoro,
iStesicorOjla
mento
risor^^i
brevi
Mariano
da
e
il Rossi
Grassi
le
contro
le
il fucilato
di
morte
del
(3)
difesa
sua
parole
Emanuele
Rossi
suo
immaginarsi
quale
e
da
dal
lode
e
le
con
Ea-
nel
ro
scrisse-
giornale,
suo
Maestro
Rad-
Salvatore
quali
annunziava
1837,
italiiino.
specialmente
e
rivoltegli
accuse
in
piti di quanto
Ma
politico
biograficlie scritte
note
significato hanno
gran
Barhagallo Pitta,
Lo
(2)
Palmieri.
dal
e
Mira
difendono
primi
i due
restano
che
(1), dal
plio Reina
del
albori
primi
i
segnarono
politico nazionate
Hisonji mento
il
e
Il
(4).
hagallo
Bar-
scriveva:
che
Bellini...
«
a' catanesi
Quel
altra
giureconsulto
gioventù
la
da
fu
7na
esigilo mandò
i soli
quello
catanesi, ma
di
stato
ricondurli.
della
ed
provare
(1) Novello
Università.
in
come
già
dotti
ai
onore
Galàtola
-
:
Cenni
—
Notizie
1858
—
scritto
dal
del
(4)
Ili
pag.
ed
riguardanti
le
sin
27.
pag.
venerando
Oltre
artisti
alle
catanesi
pag.
-
patriota
e
lagrima,
una
l'apprezzava^
concittadini
della
aveva
note
letterato
non
bella
a
vecchie
idee
mento
docu-
di
anche
l'idea
niare
testimo-
dell'opera
e
1835,
Italia)
aspirato
sempre
servono
unitaria
zionale
na-
separatiste.
agli studi
prolusione
—
tirsi
dipar-
della
117.
1881
benemeriti
queste
ci
moriva
nel
«
il Rossi
dal
voi.
—
cittadini
biografiche del giureconsulto Michele
—
suoi
aure
egli
spiegata,
Palermo
altri
{e i
ove
Catania,
1861
—
»
pochissimo
circondato
era
»
na
buo-
della
significative le quali, oltre
lui
agli
76.
sospiro, versò
vita, che
sostituirsi
a
-
(2) Bibliografia Siciliana
(3)
Rossi.
patrio
amor
anni
respirano
cui
da
educatrice
incominciava
R.
di
di
concittadini
assai
stima
di
un
fortuna
di
e
invero
grande
innovatrice
cari
quanti
civiltà
Parole
»
per
i suoi
età
alla
portava
vedeva
non
in
fu
dì,
politico, quel magistrato
caldissimo
uomo
terreno
che
(sic) ultimi
incoraggiatore^ istitutore^direttore
[1835]
amore
per
perchè
solerte
Vincenzo
perdita di Emanuele
filosofo,quel profondo
Novembre
questo
non
erano
in
13
la
per
fanno
l'af-
stato
di
morte
questi
a
sia
quanto
immatura
catanesi
tristezza
catanese, quelF
del
sera
dei
cuore
grave
integerrimo, quel
(sic) la
incuorò
il
Eppure
da
incolto
ben
può
Ognuno
«
II.
Sardo
biografiche,
Carlo
Ardizzoni
302.
in
Jci-Eeale
di
Cali
pag.
—
esiste
all'
nota
Catania
—
inedito
Elogio
un
(1808-86)
cbe
scolo
Oputola
Galà-
fu
polo
disce-
Rossi.
Lo
87.
Slisicoro
—
Opera
periodica
—
Catania
—
Pastore
—
1835
—
voi.
I
ìielle Memorie
1:^011 è
l'opera
del
1813
gismo
14
rivoltegli
che
dai
demagogo
della
1813,
alla
Camera
per
il
Scuderi
Giovanni
discei)oli
accolto
del
ai
i siciliani
Il
Rossi, specialmente,
[)etere
«
esser
popoli
e
non
dire
che
distrarre
il
seppe
Giu-
Rossi,
tore
ama-
«
popoli
il
(2)
la
E
avversario
tempi
Capo
dello
(1) G.
Bianco.
(2) Cfr.
C.
Ardizzoni
(3) Cfr.
Stato
Akdizzoni.
in
Ardizzoni.
erasi
Sic.
—
durante
Elogio
Catania.
Elogio
cit.
riserbata
esser
roccupazione
di
Eniniannele
cie
spe-
i
nel
un'
mas.
la
fu
cilia,
Si-
scelta
la
popolare
—
«
ta
adat-
non
che
voto
—
ghilterra
dell'In-
isolar
perchè
sostenne
media
com-
perciò
ad
a
tendo
ammet-
posteriore
tendeva
che
pur
E
i
per
indegna
fatti,e
inglese
ri-
segno
serviva
non
Rossi
più fieri
soleva
bene
anche
al
scopo
servire
ingannato.
e
sunsero
as-
francese.
come
debbano
contegno
ISTazione
il solo
che
rivoluzionario
i
ed
largita costituzione
la
altro
ad
avevano
francese,
largita costituzione
della
dovesse
La
—
colse
ti
tut-
d'opposizione,
e
governi
il
Nin-
Gambino
consuetudine
per
dimostrarono
non
scuola
rappresentare
a
Bentink,
della
agli interessi
e
»
vatore
Sal-
e
Catania, quasi
aveva
politica inglese perchè
forma
la
lo
ed
il Rossi
come
della
combattè
popolo
Lord
di
i
siciliano
fosse
così
fede
dimostrò
famiglia
del
che
Rossi
gli inglesi
se
governi
parlamento
che
buona
i
non
sempre
e
le
della
Sicilia,che
in
contagio
dell' 89
mandato
il
di
che
e
secondo
Francesco
a
combattivo
dal
considerò
per
e
della
popolo
Comizi,
Gagliani, Pasquale
sostenendo
il tempo
1' attenzione
»
del
da
sincero
Emanuele
coloro,
sociali
e
immuni
venuto
i
fra
del
rivoluzione
ad
rappresentanti
inglese,
mantenere
ai
demago-
che
da
affidava
Municipio
contegno
bisogni
dei
Vincenzo
a
erano
un
di
della
I
fìlosoficlie
parlamento
Catania
Comuni
il
per
Cosmi,
De
rispondeva
avversari
dei
Distretto,
l' influenza
contro
convocazione
la
degli studi.
dottrine
le
nel
fiero
di
e
affermarsi
e
gliare
va-
siciliano
ripetute
rivoluzionario
vero
con
Ardizzoni
l' Università
col
Parlamento
giacobinismo
coscienza
con
critica,e
recentemente
e
Costituzione,
nuova
rappresentanza
non
da
agi
febbraio
13
norme
per
i)uò
nel
di
accuse
191
minuta
con
Rossi
avversari
ben
Gcmmellaro
libertà.
Il
e
Emanuele
suoi
Carlo
di
esiimiuure,
dalle
(1), ma
da
di
fo
da
difenderla
e
di
luogo
svolta
Bianco
l)iù
il
questo
inedite
»
(3).
cit.
ined.
presso
la
Catania
192
E^li
pronosticò
nire
il bene
È
di
ben
serve
die
fu
ogni
che
si
di
un
lui
da
di
breve
inglesi, le
al
(1) ib.
è
la
il 6
Aprile
della
allora
in
Rossi
1820-21
la
allora
colui
cata-
Sicilia
nel
il rappresentante
come
ti
spiriti eletti,anelan-
che
il
per
dalla
germogliate
del
libera
cipi
prin-
ai
primo
tamente
aper-
grande ^rivolu
ed
furono
confusa
come
in
soffio
un
generatore
ri-
quella borghesia,
ceto,
col
gli
con
enunciate
economiche
il medio
torpore
il contatto
1812-16,
stampa,
rimasta
manoscritte
ed
d'Italia
di
le
seguenti
minuto:
popolo
Carlo
Botta
quella
Diritto
blico
pub-
zioni
feudalità, 3. Osserva-
della
gli articoli
per
Principi di
1.
opere:
l'abolizione
allegazioni per
nostra
due
lavori, scrive
storia
e
fucina
1849
sua
da
andò
parte
ricca
e
tutto
delle
che
la
riguardano
sceltissima
alcuni
stampati
dei
in
(op. cit. pag.
papelli carbonari
nella
in
nel
303)
Roma
lia;
Sici-
e
nella
ai
suoi
nia
Cata-
subì
o
teresse
in-
grave
che
nulla
come
manomessa
di
leggendoli
saccheggio
borboniche,
biblioteca
proclami
Catania
perduto
truppe
quell'efferato saccheggio.
rimangono
Mira
il
egli perfezionato
aveva
Sventuratamente
rimasto
del
idee
le
in
i)oliticarispondente
come
fosse
quale
dell'ambiente
prevalenti
pochi
e
la
nel-
adunque,
capire
»
gora
da
sociale
dalla
Discorsi
ultimi
amici.
Del
de
preben-
Autobiografia.
sua
Questi
bruciata
laute
appare
considerarsi
può
costituita
svegliò dal
lasciò
Storia
per
dotti
i
coloro
idem.
alla
«
facile
ben
politiche sociali
e
fino
siciliano; 2.
la
è
idee
costituzionale
idee
nuove
(2) 11 Rossi
4.
da
(2)
governo
era
ci
delle
XIX,
Catania
parlamento
che
llossi,
salva
lo
Borboni
Rossi
morta
«
uguaglianza,
in
che
cioè,
secolo
di
e
ed
1' esponente
rinnovazione
francese.
Il
1825
del
i)recisaniente
dai
ebbero
nella
minoranza
divulgò
zione
al
1821
c()l[)iree
Emanuele
precursore,
del
una
libertà
detto
che
un'ampia
ad
altri
1812,
esercitata
decennio
di
seno
è
vero
Egli, più
secondo
del
dal
fede
ciò
ma
eminenti.
Pinfluenza
nese.
potrebbe
riforma
quanto
figura
esilio
nuovo
buona
sulla
sospetto
e
iiejj^ativa
borbonica,
Corte
ve
(1).
»
linscì
catancsi
della
maneggi
debba
ferma
terra
condizioni.
deputati
alcun
suo
ben
la
cariche
Da
il
cai)o;
caduta
quali,
i subdoli
accreditare
ad
loro
l'")[)enidei
che
dalla
le siciliane
mestieri
fan
agevolò
accusa
e
cui
che
fiducia
mitro
«
—
vero
fois'ancbe
non
:
ìiisorgimvnlopolitico nazionale
il
e
pochissimo
maggior
te
par-
»
da
lui
scritti
Tipografia
catanesi.
della
rivoluzione
durante
la
R.
Università
che
fu
nelle
l'idea
trionfare
ùiv
di
scuola
una
fasti
nei
le
fra
ardenti
meno
o
Quando^
di
Provincie
fin
vecchi
quei
del
degli antichi
abusi,
di
Il desiderio
(2)
riconquistare
possibile il
quel
verso
V
tutta
isola.
state
erano
(1) Palmieri
11
Sicilia
e
letterato
la
ed
estrema
alla
guerra
alla
attaccamento
un
alle
1' isola
generale
fatta
I
Ferdinando
riuniva
così
ruggine
gridavano
contro
cambiamento
e
il
vo
nuo-
lo
tutti
Archivio
Storico
—
13
del
siciliani.
tempi
in
che
Murat,
e
di
—
dei
Le
feroce
breve
dalle
discordi,
tempo
suoi
truppe
Sicilia
simboli
teorie
nuove
mise
poi divulgata
in
e
di
nel
dei
trata
pene-
radici
salde
napolitane
dal
poeta
1818,
suoi
quistò
con-
riti,la
fratellanza
repressione, schiusero
agli
di
e
oc-
317.
fiscale,e specie lo sgombro
crisi
grave
e
tanto
cospirazione carbonara,
della
tempo,
della
co
disagio economi-
dal
provocato
Sestini, venuto
cit. pag.
regime
perduta libertà,l'insofferenza
degli isolani,per
il mistero
con
in
op.
nuovo
una
servizi
dei
fantasia
libertà, [uedicate
in
Innocenzo
giurista e
e
avevano
carboneria, importata
La
facilmente,
fervida
di
torno
ai
la
propagarsi
Bartolomeo
estemporaneo
(2)
fu
veemenza
malcontento
gli animi
cementarono
resero
che
di
signoria,il generale
mala
propugnatori
1816,
siciliani
desideravano
Tutti
cose.
ai
che
maggiore
con
dei
Dicembre
11
e
superstizioso
per
to
soltan-
(1). »
speravano
in
1812,
nazionale
si propagarono
colto
l'indignazione
«
1848
Diego.
magistrati
Costituzione
ordine
al
largita
terraferma,
in
unitaria
anche
nel
e
dell' 8
costituzione
la
sospendeva
sempre
del
professori universitari
nei
padre
Rossi
trovarono
Sardo
i decreti
con
rano,
Ma-
rivoluzione
dell'idea
dal
esse
palesi
Fernandez
Gioacchino
Pietro
garibaldina.
Giovanni
Fulci,
trionfo
al
Barbagallo Pitta,
vedremo
grande
Fer-
Diego
Bianchi,
che
e
formò
il Rossi
Salvatore
molti
nella
1837,
propugnate
e
Catania
rivoluzione
quali primeggiarono:
altri
gioventù studiosa,
la
Francesco
e
del
idee
la
Aidizzone^ Giuseppe
dell'epopea
nuove
i
in
Carnazza,
sopravissuti, partecipare
Né
che
rivolta
fila nella
confusi
più
fra
Privitera, ed
Benedetto
e, i
Carlo
Tornabene,
Salvatore
prima
liberali
E
193
Gemmellaro
conduiTe
e
nazionale.
Sebastiano
e
Carlo
di
pre[uirare
unitaria
giovani
Gabriele
nandez,
doveva
che
cittadina
classe
inedife
Memorie
economica
provocata
dal
dei
presidi inglesi,produssero
deprezzauieuto
della
moneta,
Catania
194
dc^li oppressi
clii
i
sconosciuti, ed
ben
siccliò
i siciliani
l'isola
l'avversione
contro
(i; È
Sicilia
in
del
sonetto
un
ad
zare
indiriz-
(1)
luglio del
Sorrentino
i suoi
il i)ro-
accogliere
nel
la
nel-
potente
mazziniana.
per
dite
VenSenza
doveva
che
Marchese
certo
non
leva
e
Catania
delle
njonarcliico.
prepararli
e
setta,
nuova
il lavoro
come
nazionale
cospirazione
trascrivo,
che
Scuoti
Già
il
1818j
diretto
pregi letterari, ma
al
per
imita,
Esemj^io
de'
Frangi
D'intorno
E
«
de'
Sull'
Giura
il
Savoia
di
Cart.
di
il
e
de'
Patria
segno
t
col
gratitudine
Marchese
di
ed
tiranni
alto
»
atterra
»
terra
al
in
—
tomba.
o
rispetto
Sorrentino
guerra
rimbomba,
llbertade
di
e
»
jiiombo
i
avventurosa
o
amico.
servaggio
fìer nembo
intorno
sangue
suonando
tremendo
Goto,
Bruti,
»
intrico
ti stan
vii
il
Eroi
d'ogni
Libertà
«
In
Sicoli
Unvo
di
pie,
brando
memorando
ceppi, che
al
nemico.
'1 vergognoso
e
piti tardi
che
Già
il
t
il
impugna
barbaro
i siciliani
D'ambo
«
di
distruttor
quando
e
letargo antico
tuo
guerriera,
l'asta
?
dormi
tu
ancor
sveglierai dal
Ti
«
?
Italia, Italia
«
»
benemerito
Bibl.
della
Ursino
Patria
Raccolta
—
Principe
stampe.
—
23.
Poeta
(2)
morto
scrive
bello
simi
di
Nov.
rammento
tratti
d'uomo
Sestini
primi
ad
Gran
Corte
1822.
Siciliana
come
regolari,
scintillanti, che
l'aspetto
B.
Lo
ma
e
l'il
Rivoluzione
«
:
nato
estemporaneo
Parigi
a
della
di
1821
fervere
mento,
tempera-
i)er
della
dispotismo
in
e
tilloni
lino
siguificato politico:
suo
Val
il
(2) giunse
del
Valsavoia,
di
Principe
vide
agi
della
Sestini
febbraio
del
si
dell'azione
via
tesori
tradizione
per
coscienza
nuova
sulla
Bartolomeo
il
carbonella
politicounitario
gramma
sembrarono
il programma
tutta
in
della
formazione
entusiasmo
con
della
dubbio, l'opera
elie
siciliani,cospiratori
presto
crescere
e
i(lealitj\
nuove
seguirono
nazionale
il.Uisorgmeuio poìUico
e
insieme
malinconico
—
Firenze
introdurre
Civile
la
di
con
Fardella
bruna
e
tinta
statura
:
ricca
»
1855
Antonino
Sicilia.
il
1887
media,
—
del
anche
A.
p.
15-16.
Il
Franco,
in
il
6)
cordi
Bi-
così
grandi
viso,
ne
non
neris-
gli davano
Vannucci
Sestini
op.
1792
suoi
composto,
rapj)orto del
Labate
nei
pag.
occhi
suo
Vedi
Vedi
Ottobre
ben
capigliatura,
—
14
Torrearsa,
—
bruno-gialla
pensieroso.
in
di
(Palermo
vedessi
monnier.
Carboneria
Palermo,
lo
Pistoia
presso
1848-49
alla
e
Le
Mato,
Il Marchese
del
se
S.
a
Poesie
—
fu
dei
uno
della
giudice
cit. pag.
10
e
seg.
nelle
dello
29
stesso
di
di
che
la
dopo
i
del
le
nelle
le
dei
fino
palazzo
di
estri
gitanti
rigur-
secentista.
un
in
i suoi
Catania
lavori
fin
bene
fu
1815, leggi
di
Palermo
ed
un
molti
che
si
poi
e
di
è
il
fu
(1), non
essere
la
moto
sul
lermitano
pa-
zione
rivoluriavere
per
Sicilia
fondamento
comando
una
lotta
ma
che
un
e
d'idee
potevano
reprimere
affermato,
avevano
tando
riget-
Girgenti.
d'esercito,al
per
manomesse
1812,
tale ordine
non
il Bianco
cilia
Si-
chiedendo
dei
armi,
corpo
inviato
osserva
da
insorse
in
agl'interessi siciliani
delle
e
si svolse
quali
Palermo
Caltanissetta
Pepe,
le
con
forza
hi
con
leggi giurate
al
continuò
cipe
Prin-
sonetti
e
fondazione
rispondente
napolitani
Florestano
stesse
del
gli
odi
patria costituzione
costituzionali
come
che
1820:
non
di
separatista,come
quelle
la
come
limitrofe
che,
del
vigore
carbonari
generale
salone
impallidire
la
caratteristiche
prevalere,
idee
dai
condivise
del
far
fare
del
teatro
solleticando
attribuire
carbonara
in
provincie
Ma
nel
gran
e
»
195
1820-21.
quella spagnuola
a
nel
da
Caronda
speciali
richiamasse
riuscendo
dopo
sì
debbasi
figlidi
rivoluzione
si
Gemmellaro
poetica
entusiasmo
metafore
Sestini
«
note
la
che
al
di
e
rivoluzione
Son
Carlo
poetastri locali,clie gli dedicai-oiio
Vendila
della
giorno
generale
d'iperboli
Sembra
di
nn'accadeniia
qualche
e
destando
sciame
inedite
tenne
mese
Biscari,
comunale,
uno
Memorie
aveva
duto
go-
Diritto
blico
pub-
siciliano.
Le
altre
antichi
per
e
fatta
Siracusa
e
dalle
soldati
solo
non
influirono
fecero
perchè
venisse
il Decurionato
addì
spediva
della
alla
libertà
Il
(1)
(2)
20
—
luglio
1820
un
palermitano
indirizzo
e
vano
senti-
propaganda
ckr-
legate
a
trovar
poli
Na-
a
dilagasse,
non
s|)edizione del
I
Ferdinando
ma
Ed
Pepe.
parte Emanuele
quale faceva
del
Costituzione
concessa
fatti
in-
Rossi,
per
ziarlo
ringra-
modo
d'innalzare
un
inno
allarme
essendo
giunta
(2).
giorno
—
catanese,
della
perchè
presidi, rimasero
dalla
represso
sia
lermitana,
pa-
Messina, Catania, Caltagirone
dei
il moto
clie
all'egemonia
avverse
municipali,
di
napolitani
sì
perchè
giorni l'influenza
Vendite
numerose
dai
e
quei
sia
sopiti odi
mal
e
in
maggiormente
bonara
dell'isola
provincie
Bianco
Archivio
la
città
Storia
della
Ri voi.
Comunale
di
Catania-
dopo
—
fu
in
grande
Sic.
del
Atti
1820
—
cit.
del Decurionato
—
pag.
Voi.
2
la
3.
fogl. 52.
r.
Catania
19(j
notizia
clie
ostili alia
zioni
di
l'aiuto
altra
Dal
quel
popolo
ed
alle
gosto
arrivava
prete
Minicliini
di
uomini
poi
minacce
i tenenti
Morelli
in
Termini
dotti
con-
i carbonari
estri
(4)
mentre
in
Bibl.
Ursino
la
Raccolta
del
1820
in
Bibl.
maggior
parte
di
(3) Fu
costui
104
pag.
—
li
catanesi
poeti
libelli
si
incitare
il
resistere
alle
singhe
lu-
infatti,quando
il 21
ed
a
per
Costa
il
della
da
accenna
tale
a
circa
2000
dell'
del
da
coadiuvato
29.
11.
isola,
nerale
ge-
l'occasione
sfuggire
cart.
il
entusiastiche
con
Minichini,
A-
con
spedizione
accolsero
Stampe
(3)
1' interno
per
lasciarono
non
studi
degli
grosso
di
e
Silvati,seguiti
col
Imerese
loro
Sic.
frontaron
af-
gliarono
sbara-
furono
proclami
dovevano
ai
Riv.
li
e
cento
Gaetano
e
che
i soliti
(1) Vedi
di
(2). Ed
il Colonnello
napolitana
Pepe,
sfogo
con
Scuderi,
Simeto
quali
spaglinola
ed
dare
armati,
Barone
fiume
quantità
una
palermitane
Catania
e
dimostrazioni,
del
inten
(^on
cittadini
dal
Rejile
passaggio
costituzione
la
truppa
F.
di
tii)ografiadell'Università
in
congiungersi
in
giorno
sostenere
a
folla
AcA
dì stanza
(1)
nella
stamparono
al
Una
da
i)rov visorio
forte, marciavano
prigionieri trecento, dei
ti ni.
Leu
condotta
reggimento
piazza
Catania.
disertori
traendone
a
di
gente
quei
del
quella
volta
politico nazionale
girnealo
soldati
quattrocento
Siracuaii,abbandonata
in
in
il Iti sor
e
30.
35.
ma
ne
avvenimento
per
Ema-
Il Bianco
la
sbaglia
data.
(2) Vedi
la
Aprile
con
e
d'
in
1784
molto
quindi
Italia.
il
di
sentenza
Direttore
in
parole
suo
su
tempo,
(4)
Fra
dalla
conservano
per
Torino
Gaetano
scritte
i tanti
S.
di
Dopo
Napoli.
Maria
Costa
dal
del
Napoli
—
Russia,
al
Poerio
alcuni
il
dell'Università
nella
Raccolta
delle
Due
—
50
19.
—
Gabriele
la
jjer
cart.
Pepe
Novembre
1836
dei
30.
—
di
questa
e
della
16;
—
dal
niva
ve-
libertà
Pocbe
—
d'Ayala
e
del
35-37.
pag.
in
occasione
tipografo
Biblioteca
Inno
e
della
Atala
Mariano
la
nominato
colera
di
anni
Colletta,
martiri
D'
M.
1896
in
campagna
probità, fu
sua
Panteon
al
e
percorse
cinque
per
15
Bonaparte,
nella
e
attese
il
clie
Giuseppe
con
ed
Roma
Stampe
Sicilie
militare
Moscova
Memorie
—
degli Studi
di
Spagna
329
pag.
1837.
22
poetici stampati
i
Costituzione
a
Vedi
—
14.
Siracusa
in
nato
carriera
alla
anni,
Moriva
II.
Era
carbonaro
figlio Michelangelo
scarabocchi
seguenti
di
pianto.
Voi.
—
Tipografia
la
campagna
processato
1852
—
alla
come
12.
Rossi.
carbonari.
di
insieme
E.
di
iniziato
campagna
fu
Dogana
seppellito
—
1821
fu
3. 5. 6. 8. 10.
cit. cart.
sono
ardenti
nella
nella
proscioglimento.
della
italiana
più
Sant'Erasmo,
in
Raccolta
giovinetto
da
Murat
Dopo
carcere
dei
combattento
onore
col
la
questi scritti
uno
sin
e
Ursino
La
Ursino:
patrio per
fogli
Magna
Inno
V arrivo
lanti
vo-
si
triottico
pa-
in
Catania
198
(li'l fellone
gli injpuUi
della
pubblicjizione
Ì8tain[)a la
di
Padre
quel
nella
di
Garibaldi)
assaliti
ferivano
fronte
di
come
la
Carboneria
carbonari.
(3)
La
che
sera
in
Via
di
viva
nel
di
Giugno
13
Ferdinanda
(oggi
alcuni
uno
ni,
popola-
quattro
e
divina
ne
il canonico
e
Febbraio
del
conventicola
i
»
Francesco
Strano
1822,
ed
(5)
carte
seguenti
Innocenzo,
cit.
op.
Voi.
della
sentenza
donate
dal
dal
che
da
tal
Giovanni
Giunta
della
C.
indegne
[)er
in
«
di
il
Ventimi
Valle
nel
carbonica
Fulci
Catania:
Francesco
predetto
la
posizioni
pro-
Riccioli
Tommaso
e
de,
stra-
abusato
della
si riunivano
Sardo
le
per
più
professori delFUniversità
I. pag.
Rax)isarda
aveva
bibliotecario
tuttavia
di
Catania,
212.
militare
Commissione
Cav.
Santo
le
pulpito
date
erano
tricolore;Domenico
Catania,
Strano
che
scrutini
Dagli
—
(i; Labate.
(2) Vedi
si ricava
bandiera
la
di
informazioni
Sac.
quali
Cuccuvaia,
p.
i)ortar pubblicamente
carbonari,
Francesco
ulteriori
Da
di
ispacciare
per
il
dei
Polizia
di
particohirmente
(4),
rileva
spenta, specie fra
che
centoventiquattro
Cannavo
della
si
1821,
gli impiegati
Cattedrale
della
parola
ttut'altro
tutti
difficoltà
avuto
Ottobre
9
segnahiva
Giusep[)e
canonico
del
ben
che
e
dell'Intendenza
generale
fosse
contavano
[)rocessioiie di
una
»
Catania
scrutinio
p.
aveva
Privitera,
Gagliani
presso
di
la
Catania
del
Società
di
16
luglio 1821
Stor.
Patria
—
di
Catania.
(3) Laijate
(4)
cit.
I
pia,
co-
austriaca
dove
Chiara,
in
del
uccidevano
Segretario
Majorana,
ne
di
Giunta
non
in
le
S.
austriaci, ne
destituirsi
Garigliano,
fra
di
la
circolare
anche
militare
occupazione
la
ca[)puccini
che
(1) E
dopo
dell'annessa
monaci
»
sita
mia
tenore
dei
uno
Salomone,
del
in
se
da
liana
nel
avvenuta
monastero
Barone
Catania,
ecclesiastici
della
al
rapporto
centoventi
«
Paolo
ti'cdici sohlati
altro
Valle
p.
zuffa
dire
(2).
Da
gli
di
bettola
1'
contro
la
(correre
Carbonaro....
Antonio
dimostrò
h)
di
canittere
Tavversioue
tempo,
1821
originale
faceva
allarmante,
e
nazionale
iipiile,«luaiito
3
a
circolare,
sovrana
Giusepi)e
fosse
popolo
Kossai'oll,e
più sanguinaria
scritta
nome
Risorgimento politico
il
e
Voi.
Uno
II.
dei
pag.
(5) Archivio
op.
cit.
primi
Voi.
I.
pag.
propagatori
133
della
e
nota.
in
Carboneria
Catania
—
Labate
op.
85.
di
Stato
di
Palermo
R.S.
filza 13
—
doc.
617
efilzaS—
doc.
1003.
inoltrcj 8U
risultavano
Da
carbonari.
iiove
di
Generale
la
di
Carlo
in
legandosi
dello
fu
la
Stato,
1822
di
congiura
Catania
come
199
Gennaio
16
della
proposito
a
apprende
libertà
del
rapporto
Gemmellaro
impiegati
se.ssaiitaquattro
altro
si
delia
causa
inedite
Polizia,
Palermo,
in
cio
Memorie
nelle
•
del
tole
Diret-
Salvatore
ad
prima
segreti rapporti
tieuta-
Mec-
abbracciare
i
con
congiurati
[)alermitani. (1).
11
febbraio
20
fioccare
a
si
Novelli
Templari
studenti
(2),
al
dei
Carnazza
al
L'avvento
liberali
del
tuttavia
si
1830
da
e
le
di
quella
nella
intelligenze
(1)
pag.
Labatk
in
Italia,
Sicilia
cit.
voi.
I.
veri
stiano
Seba-
e
la
anni
dieci
e
le speranze
lo
cospirazione
di
idee
le
«
le
zioni,
persecu-
spirito della
del
rivoluzione
La
blicazione
pub-
la
luglio
propugnate
di
menti
cune
al-
radicale, progressista, uni-
senso
Paikhnò
162;
patriotti
dopo
mesi
preoccupate
avevano
pag.
ridestò
incanto
poscia
e
mienti
dor-
sette
Gabriele
che
in
l'isola.
nel
non
dei
tre
i)er
1831
setta
rimandava
e
dei
1830,
sterminata
come
alla
catanese
nonostante
tutta
del
Giovine
op.
—
in
nel
appena
e
dotti
tra-
{3j.
II
svanirono
latente
polizia scopriva
Toruabene^
tutti
venivano
affiliati
come
Cultraro
carbonara
Mazza,
giovani
Salvatore
proclama,
Romagna
i fratelli
setta
Paolo
(1828-29),
riapparvero
sette
ed
Riccioli,Antonino
Bianchi
dis[)ersa. e
stata
mantenne
Mazzini
presto
la
Pietro
carbonare
Ferdinando
famoso
suo
fosse
carbonara
rivolta
ben
che
cù
Cuc-
p.
Eapisarda,
Sardo
Ignazio
e
la
vendite
Mario
di
Santo
sac.
quaranta
mano,
furono
trono
nati
condan-
e
cappuccino;
Catania
militare
mano,
il Can.
e
in
altri
Pellegrini
arrestati
(1830); fra gli
vasi
Stramondo
1824
affiliati delle
giudizio gli
(1826-27),
dei
nel
così
Guelfi, e
ciarono
comin-
e
imprigionati
Giovanni
arrestati:
Commissione
una
Cannavo,
scopri
venivano
poscia,
e
innanzi
Nuovi
1822
e
fra
disarmo
ricordati.
Ninfo, Giuse[)pe
Camillo
Euitz,
del
Settembre
Nel
del
legge
Carbonaro,
Strano,
precedentemente
tutti
Pulci,
dei
Antonio
Giuse[)pe
p.
la
"M)n(lanna;
Privitera_, Francesco
Domenico
dei
di
Giuseppe
Garigliano,
p.
pubblicava,
le senttMize
ricordano;
vaia,
si
1822
di
Raddusa
—
op.
cit,
201-2.
(2) Labatk,
op.
(3) Labate,
op.
Sebastiano
Carnaz/a
cit., voi.
cit., voi
—
I, pag.
1, Cap.
Catania
—
223.
X,
—
cfr.
Pastore
C.
Monti,
oltre
1881,
cit. Voi.
op.
l'opuscolo:
pag.
3
--
Monti
II,
Titoli
op.,
pag.
571.
dell' Avv.
lag. cit.
Caf((ui(i
200
tario
forza
dalla
nelle
dei
il lavorìo
la
e
in
gì' indiziati
fino
carcere
Verso
al
ai
Oiovine
Gallo
Felice
i
in
sullo
Memorie
fase.
(3)
A.
del
1832.
II
DiONK
seg.
(4)
22
dominio
dei
circa
altri
Sansone
Palermo
sotto
e
—
la
Memorie
—
signoria
del
dal
dar
e
stati
arre-
la
1833
al
giro
1835
talia,
l'I-
per
della
al
polizia
da
gramma
pro-
mata
infor-
era
nell'agosto
Giovanni
partenza
mo
pri-
giornale
Comi,
Ulrico
Malta
di
del
rone
Ba-
(3)
fossero
positivamente
Botta
Bologna
alk
Catania—
di
Ili.
del
Documenti
da
1867
—
Lett.
1837
II
Sicilia, Torino,
C.
in
a
S.
voi
I. pag.
Cart.
Sict/ia—
XIX
T.
Gkmelli.
Atti
Cfr.
—
E.
su-
popolare
C.
—
quasi
condanna
pregiudizio
105
cilia
Si-
in
dalla
dalla
e
un
pag.
—
pervenuti
accertato
(4)
di
conseguenze
Fase.
suo
indirizzandola
1833
Italia
—
un
in
il
e
Conte
della
avvenimenti
in
della
52.
Polizia
bonica
Bor-
Relazione
4.
Palermo,
inoltre
N., 1907.
—
Storia
sulla
tip.
Guar-
F.
Voi.
tuto—
Sta-
I.
pag.
Mazziniani.
emissari
cit.
è
vinci
3.
—
Borboni
luog.
mala
prò
Gli
seg.
del
Giovine
1848-49
Cart.
Sansone.
pag.
giurati
con-
diverse, languirono
statuti
gli
Messina.
eredi
—
Stato
—
Domenico
furono
agitatore
contemi)oranei
del
di
Lett.
Alfonso
1890,
e
I
rivolta
a
funeste
Firenze
Archivio
—
1835
1833
Le
—
tania
Ca-
in
Carceri
indirizzava
grande
settembre
del
dei
Rivoluzione
Siciliana
tentata
del
BuFFAUDECi.
storiche
(2)
di
scorcio
sa,
repres-
alti-i ; i
trama
pene
cos[)irazione
Palermo
della
testimonianza
(1) E.
131
la
in
diretto
i)iogrammi
Che
concorde
della
gennaio
Brasky
le
dell'agitatore Riccardo
presenza
nel
e
ed
polizia borbonica
del
ÌTel
Messina
in
la
Palermo
snbito
Marco,
e
Mazzini
divulgavano
nazionale.
della
1834
San
la
mentre
mentre
dell'arrivo
del
Giuseppe
1832
Italia.,riorganizzavano
unitario
a
in
scopriva
Susanna
tempo
cominciò
(2)
siciliani
nel
quali,
Francesco
quali, condannati
i
del
in
fn
Polizia
l'Intendenza
Sventata
Catania
che
la
Consoli
l'attivitAldegliemissari
i
violato
stafo
era
8copi)iava
Marco
da
assalire
1848.
fine
la
proclama
vigilava
in
successivo
Matteo
rivoluzione.
alla
tutti
anclie
1831
Di
ordita
e
dovuto
avrebbero
principio
Domenico
livoluzionaria
Michelangelo
Caltabiano,
che
Settembre
delFanno
principio
trama
una
«ìiiitto
siciliane,
il 1°
da
cai)itanata
sul
città
principali
cospiratori;
sommossa
in
un
nitzìonaU
(1).
»
Come
di
aspirtizione
semplice
va)\\w.
ma
Ris("r(/imcnt"t polHico
il
e
—
S.
Palermo
degli
Siracusa
Chindemi,
1848,
ultimi
pag.
Borboni
38
—
—
e
l'ex
E.
De
Torino,
prefetto
di
polizia
Benedictis.
U.
T.
pag.
cusa
Sira19
—
Gio-
nelle
mazziniano
Sicilia
in
delle
J830
dal
al
seriamente
E[)però
i
e
Abruzzi
ove
dell'isola
Gaetano
leni
Federico
Matteo
e
Gabriello
Pitta,
38
e
(1)
E.
BuFFAHDKCi
(2)
E.
al
1848
1860
Luigi
Scalia,
Scordia
ed
Palermo,
tri
al-
Morelli,
Diego
Fer-
Barbagallo
Marano,
—
delle
Giusepi)e
Armenta
1883
seg.
(3) Su
in
dal
storiche
Rivoluzioni
Raffaklk
VANNI
Pietro
Faro,
Antonino
Carnazza,
quale
caldissimi
Salvatore
Tornabene,
il
chele
Stabile^ Mi-
Catania
in
Messina;
Riccioli, Salvatore
Ignazio
uandez
in
Russo
il
Sergi, Giuseppe
Costa
Melchiorre
Gemelli,
Carlo
molti.
mordi
pri-
[1834]
uomini
Denti
Giovanni
Scibona,
ne'
principali città
Giovanni,
Di
Re
que
ovun-
qualcuna
Mariano
Palermo
Francesco
Baita,
Salvatore
Marocco,
Angelo
In
capo.
poterli
Le
e
dersela
inten-
il
politico,
movimento
nicipali
mu-
gare
epoca
opportuna.
questo
zarsi.
sbaraz-
dacché
da
i
quelli degli
per
cominciasse
che
ad
con
questa
ta
Mal-
capitolo
schiacciare
e
In
«
presentasse
a
delle
movimento
che
in
stavano
ne
ruggine
naviglio
un
ma
si
interessate
patrio
amor
Palermo,
governo
anin)aronsi
un
oltre:
ordinava
Sicilia
esoso
sorprendere
più
e
»
l'occasione
erano
Amari,
pag.
da
partire
Provincie
di
in
liberale
uè
in
nel
incominciarono
tanto
Storia
una
[1830 31]
precipuamente
a
onde
la
città
e
esercito
un
via
torre
di
Rizzar!
allora
solo
preciso;
,
di
come
essi
ed
Il
liberali
il 1852
verso
Fu
«
primarie
un
l'insurrezione.
dovesse
al
spedire
sollecitamente
partito
segue:
di
inedito
scritta
le
ancora
dai
spiegata
conosceva
preziose.
continente
né
ancora
aveva
non
del
49
formar
poteva
(2)
abbozzo
un
me
altresì,co-
certo
prevalevano
1812.
si
giornale
l'ignorante indifferenza
l'attività
e
in
(;ol
Calabrie,
delle
e
quanto
delle
patriotti
del
del
non
liberali
i
1848
pensarono
quelli
con
del
condnciarono
20 L
è
ma
programma
fin' ora
Castello,
scrisse
d'introduzione,
siciliani
idee
pr()[)ositonotizie
in
da
(3), ci
fra
niente
siciliana
Rivoluzione
della
le
1837,
Paterno
Rizzari
Mario
tale
(1);
politica per
perchè
riguarda
quando
Catanesi
idee
costituzionaliseparatiste
idee
Per
rdeci,die
e
Gemmeìinro
(Jarlo
quelle
rivoluzione
una
popolari
nuisse
vecchie
di
di
Siracusa, qiial detentore
di
il Buffa
affermò
la base
da
propugnatore
e
bene
inedite
Chindeiiii
Salvatore
da
bita
Memorie
op.
cit.
pag.
287.
BuFFAHDKCi
op.
cit.
pag.
105.
quetto
inedito
Catania
mss.
—
Catania,
e.
f.
Giannutta
r.
Finocchi
1907
a
—
uo
pag.
—
Un
123.
decennio
di
zione
cospira-
Catania
202
Caudnìlo
Michele
Amore,
da
principali poiché
altri. Altri
sarebbe
esse
pratiche
duravano
ÌDvadevji
l'Europa
settentrionale
(1834-35)
I
Le
«
liberali
al
principio
dar
questo
male
l'umana
razza
onde
secondavagli
in
Fosse
quel
avrebbe
primo
di
prima
militare
Del
nel
Archivio
Autore
centenario
deirimmortale
ivi
che
e
tanto
per
di
e
fatti
lo
in
dubbio
contemporanei
; fra
Natoli
;
società
Voi.
II
«
quando
in
de'
o])era
di
i
molto
liberali
la
;
gli
di
scerete
Siracusa
il nostro
sodalizio
sorta
162.
la
la rivolta
repressione
nella
espone
successi
del
nome
feste
alle
per
in
in questo
stampe
del
appuìito
nalzerebbe
s'in-
furono
notabili
autorità
il
dove
»
e
alle
lera
co-
sina
Mes-
rivolta
impazienze
daremo
superiore
là
che
della
Avvenimenti
«
il
come
Siracusa,
Gemmellaro
Carlo
Gioenia
del
suo
primo
iniziativa
la
catanese.
i
liberali
delle
però risulta
esso
altri
Giuseppe
secreta
tutta
indi
però
certo
del
e
l'esempio.
di
prossimamente
associare
fra
Un'adunanza
pag.
che
so,
stabilirono
Vincenzo
Quest'accordo
alcuno
quando
queste
{continua)
da
credeva
partito
stendardo
eccidi
che
titolo:
per
geologo
del
seguirebbero
accordi
dell'Accademia
(1)
per
pace,
liberali,non
i liberali
ne
dal
»
non
quanto
laonde
Carretto,
1837
voci
luglio 1837, gli
documentata
Catania
mezzodì.
occasione
quando
loro
Napoli, poi Palermo,
città
questi
del
del
Memoria
di
dei
o
avvenisse,
altre
risultati
catanese
(1)
colera
le
e
caso
circolavan
tempo
invaso
caso
I
del
non
lunga
del
morbus
tristissima
per
averlo
per
del
0])era
poi Catania;
e
che
di
»
il colera
[)opolo
fosse
conciossiacchè,
idea
;
che
pensava
segnale.
bella
che
flagelli
le città
».
«
che
i tanti
scemarlo:
vedevasi
numeroso
fra
uno
designate
parti
una
il
che
disegno,
affliggono, ma
governanti
è
concepito
fosse
questa
esser
pisi,
Camterno,
dell'in-
già
nelle
scendendo
cusa
Sira-
città
il
partire
; in
Oarnielo
nelle
state
tem[)o quando
credettero
altri
Pànculi,
erano
dovuto
da
ed
moltissimi
delFinsurrezione
centro
come
ma
Barone
Stelhi, il
ed
Cliindemi
Salvatore
Arancio
Oauduìlo, Dieofo
Lsinza, Nunzio
Eaftaele
politico nazionale
Risorgimento
il
e
V
fu
isola.
dalla
La
tenuta
»
—
principali
unanime
Farina
in
Finocchearo
città
affermazione
scriveva
Palermo
Epistolario,
siciliane
nel
nel
1837
x^u^l^licato
è
slato
messo
degli scrittori
1859
al
Barone
G.
fra
gl'inviati delle
da
A.
Franchi
—
Rilievo di Camàro
rappresentazione delle
con
METERES
K"
iiiLiiie
iieuuitiLU,
riserva
pili,nelle
il
più
note,
mimorum^j
Gabriel,
Bi vista
UcIvìiiili
esaminare
si
di
storia
k:vu.
accenna
di
j:"iiiì»ku»
e
luiuziciutt;
minutamente
ad
Numismatica
numismatica,
con
p.
23,
iieiiii
quiiie
rappresentazione;
Terme
divinità
dell^antica
1895, 1,
,
di
moneta
tre
—
la
altrove
un^iltra
147), parimenti
p.
Topografia
italiana
uh
(Head,
femminili,
Imera
e
aveva
creduto
di
Terme,
Iliche
in
ripro-
?i-^
Catania
202
Caudullo
da
principali poiché
da
alcuno
in
contemporanei
Natoli
;
società
Voi.
ir
«
dubbio
; fra
fra
;
gli
Un'adunanza
di
scerete
pag.
162.
i liberali
altri
secreta
tutta
delle
Giuseppe
fu
1' isola.
dalla
La
tenuta
»
—
principali
unanime
Farina
in
il
città
affermazione
scriveva
nel
1837
Epistolario,
il colera
siciliane
nel
Palermo
città
segnale.
pubblicato
è
cusa
Sirapisi,
Cam-
terno,
dell'in-
designate
già
temi)o quando
però risulta
esso
partire
; in
Carmelo
nelle
state
erano
dovuto
da
Pàncnli,
moltissimi
Altri
sarebbe
esse
duravano
pratiche
Quest'accordo
(1)
altri.
dell'insurrezione
centro
come
Le
ed
Cliindemi
Salvatore
Barone
Stelhi, il
cil altri
Arancio
Oaiuluìlo, Diego
Lsinza, Nunzio
Raftaele
«
Risorgimento politico nazionale
Michele
Amore,
ma
il
e
le città
»
morbus
slato
messo
degli scrittori
1859
al
Barone
fra
gl'inviati
da
A.
Franchi
G.
delle
—
I
204
Rilievo
(luzione
di
riproduce
il passo
delle
di
ai
statue
Ignoro
P
se
Ad
abbia
m'
voluto
Di
tale
Erant
stituzione
re-
signa
il ricordo
di
fanum
Creta
Cicerone, in
da
—
la
che
Rhea
Zeus,
ginare
i Siculi.
presso
si
—
le
Ninfe,
ed
il
ultime
di
Creta
per
la
via
Agrigento,
Terone, oppure,
durante
sarebbero
bambino,
Apollodoro
ed
nell'interno
la
di
essere
le
educato,venne
sg.;
(2) Cfr.
5
pure
pp.
sgg.,
119
eretto
non
sgg.,
stesso
di
alle
minacce
di
sgg.:
il
di
teres,
Me-
altro
che
Cretesi,
da
gente
pervenute
affidato
la
in
o
o
via
tal
monte
di
caso
Ida,
Crono
e
per
cui
sere
es-
(Diodoro, Y, 70, 2^
piti verosimile
in
20.
306
stente
preesi-
da
Engio,
del
tanto
ima-
i)oliticadi Falaride
Ninfe
Cureti
fa
non
forse,
famose
dai
Plut., Marc,
ma
erano,
altre
1, 1, 7). L' ij^otesisembra
(1) Diod., IV, 79
Ehea,
piìi possibile, per
sottratto
abitato
continua
—
ma
dell'isola,
potenza
Ippocrate. Le
con
Ida
locale
altro
credenze, in Engio
durante
identificate
per
stato
era
in
»
religiosa in
dall'altra
infatti
di
il
circa
,
ad
non
sembrerebbe
come
il regno
state
nudrito
le
conservava
di
loro
che
Idaea
monte
—
cretese
O-swv,ossia
Myjtyjp
la tradizione
dal
e
diffusa-
Y, 72, 186,
tradizione
sovrapposto
mitologia
Engio
Culti
opera
Mater
Idaea^
originariamente
in
tempio
penetrati secondo
che
della
parla
quali
Nella
;
partorito
aveva
siasi
stesso
97
la
detta
era
medesima
il culto
che
Ciaceri
dswv
Myjr/jp
dove
ticato
pra-
(1).
piuttosto
sanctissima
«
fu
indigeno ed osservando
conferma
parte
una
quali
(2), tratta
elemento
la
di
—
l'artista
delle
interessante
sua
sgg.
e
»
di
di Camàro
che
il culto
Verrem, lY, 44,
Mjignae
mentre
239
die
lavoro.
io credo
d'origine cretese
delF
però
—
in
,
Meteres,
nella
antica, p.
Matris
Eugio,
le
suddetto
la scultura
nota
siasi
le monete
su
nel
riguarda
presente
il Ciaceri
culto
ricordate
riconosciuto
fu
è
Sicilia
nella
nella
rappresentarvi
riscontrandovi
itìeiitè,
Zeus
alla
palermitano
rappresentazioni
quanto
per
interesso
Sicilia
in
Gela
comincia:
cosi
che
tal
a
dell'Estratto),
relativo
Verrem^ li, 35,
lui insieme
ogni mòdo,
etti soltanto
di
Scipione. Ed
(p. 79
dell'Ateneo
docente
delle
tanto
rilievo,da
sul
quella
da
in
Termitani,
egregio
seguito occupato
«
p. 543
opera,
Cicerone,
da
complura.
aere
Miti
medesima
nella
il Pace
restituito
artistico
n
Meleres
delle
rappresentazione
con
qnalclie gruppo
proposito
ex
Camàro
di
quivi bibliografìa.
quanto
Èilievo
il culto
popolare
culti
da
A
Diodoro
ferentesi
di
sostegno
fonte
5
in
la
sito
quel
città
di
scorrente,
sede
il
preso
aveva
fr. 83
Timeo,
4i
date
notizie
le
ri-
M.,
Ko'paQ,
oavoixoóaac;dvBpàai0-eà"v ovojxaia,
clie xà;
prezzante
ap-
farita-
formavano
Eugio
da
e
dalla
sorgenti
e
isola
ed
agricolo
ipotesi sarebbero
detta
delF
resto
paese
le cui
acque,
questa
che
Pitagora,
a
del
stessa
delle
nel
città,ma
religiosamente personificate
IV, 79,
dalla
natura
i benefici
erano
locali.
nome
della
detta
nella
205
Meteres
delle
rappresentazione
con
solo
non
causa
perciò
sia
Camàro
(Ielle Ninfe
diffuso, a
era
di
ella MyjiépaqxaXoaixévac;.
N6|JLcpac;,
il
Aggiunge
in
che
altre
regioni,la
del
pili alto
all'odierna
Grangi,
facilità
però
sempre
accogliere
l'Etna
su
giacente,
o
sembra
come
rispondente
—
il
più probabile, presso
all'Etna
rapporti
avente
sul puntx?
localizzata
Engio
che
(1), e
Sicilia,egualmente
in
stata
era
dirimpetto
culto
un
anche
clie
di Rhea
presenza
ossia
paese,
ludica,
monte
Ciaceri
ripetuto
avrà
—
la
con
potuto
con
di
Madre
gran
Creta.
1' Hòfer
Anche
discusse
ed
sostanza
in
prospetto,
un
289,
tav.
vestite
di
il capo
anche
riscontrasi
stesso
così
stabilirono
su
le
nelTassegnare
in
vedasi
trebbesi
coste
Memorie
il
pure
orientali
la
Alt.
in
Pindaro,
molto
l. e,
di
Engio
Denkm.,
prima,
in
vieta
non
forse
e
iln
dato
che
ammettere
da
pre
co-
al
me
nu-
il
me
nu-
i Greci
quando
di
2, 154
che
Sic, p. 42 rileva
alla
Gran
riportato
l'accenno
testimonianza
ciò
che
ieratico,le quali,
l'epiteto di Etneo
se
piedi,
in
donne
si
Sicilia,
della
d'opere d'arte
tempio
Roscher,
conciliare
(.3)Cfr.
volta
denoniinato
fosse
(2) Curreri,
Ma
prima
la
per
che
240
cit., p.
e
(3),
dico,
perio-
quest'ultimo
-
dignitoso
portamento
,
—
in
questo
niedesimo
nel
giovani
tre
,sg.
da
Meteres
edito
Cipro
7
tate
ci-
già
ampiamente
culto
delle
d'himatiou
e
ripete
Zeilung, 1849, col.
vedonsi
dove
chiton
Ciaceri, op.
il
(1) Osserva
19,
dal
—
di
rilievo
sopra
col.
1848,
indie
l'esistenza
nell'articolo
sul
e
a-
fermandone
Sicilia,af-
epigrafiche già
ed
stesso
rappresentazione
dell' unica
indicata
riferendosi, per
e
mito
sul
quanto
col. 2931
in
Meteres
letterarie
fonti
Welcker, Archàolog
il
proposito
dotto
parte
delle
altiM (2). Egli
da
Roscher, II, 2,
culto
Creta,
alle
altrove,
anche
trattato
aveva
di
ed
Engio
e
da
del
»
del
trattato
derivazione
la
presso
Lexicon
«
precedentemente
veva
a
nel
Cicerone
sgg.
Madre,
dui
con
invece
Boeckh
che
sul
quella di
l. e,
Cicerone,
alle
modo
Diodoro.
come
ra
er-
Madri.
pò-
206
Rilievo
mentre
con
Isi
lembo
un
dita
che
di
al
in
esìsteva
dire
di
a
nome
(1).E
die
Miitterliche
auch
send
di
Non
a
alteren
di
tre
col
291,
convincenti
potrebbe
mostrando
gesto
dell' himation.
che
caso
accettate.
di
della
Come
potrebbero
A
(1) Il passo
è
non
farebbe
auf
er
«
wur-
anpas-
di
deae
in
mero
nu-
dell'abbondanza
corno
nord
Gallia, Spagna,
ad
probabilmente
sopra
da
Tate
Italia,
in
xaì
defunte
tre
personaggi,
parimenti
raffronti
che
indicati, e
forse
dalle
tico
iera-
affini,
qualche
comunemente
analisi
mia
in
pur
lembo
un
gruppi
necessari
i mezzi
la
coi
:
il detto
l'atteggiamento
regge
invece
terpretazion
l'in-
quale—/,
che
i
dove
comune
dei
di
come
per
il
editore
osservare
nostro,
dire
per
Welcker
imagini
per
òì
Nóp.(pai;
ovojictta,ucpVov tÒv
al
—
Ata
mento
compiper
al-
Tpa'f^vai
'A^vcij.
raccomandarlo
opera
dal
intepretazioiie diverse
(2). Limiterò
seguente:
pertanto
al
e
mancherebbero
quaggiù
studio
le
figliej
istituirò
varii
prestarsi
il
vedere
hanno
non
pure
che
Boss, primo
sinistra,che
Tt'ScVTai ©s'.aóotvy.al Niòav
Xi'^fjwsi,
(2) Sarebbe
due
mano
i nomi
me
simile
e
di
piìi avanzata,
sotto
vanno
deutet
il nome
Cipro altro
di
il
contro
avvicinato
essere
un'età
il
ed
per
divinità, sempre
ragioni esposte
creduto
madre
una
rilievo
le
Meteres,
aveva
—
sorelle,o
marmo
qui del
occuperò
delle
e,
in
venerate
di
anche
che
e
osso
nutrici
tre
volkommen
col
altra, o
sco
tede-
Germania, Bretagna.
sembrino
me
P
dopo
»
sotto
le medesime
gruppi
formanti
ma
Miitter
Segen
che
tologia,
mi-
tarda
in
conosciute
Name
lui,
il dotto
le
Orchomenos
affermando
frutta, sono
della
mi
Funa
saper
trapiantare:
dove
und
von
non
secondo
etc,
ben
erano
der
«
zione.
benedi-
più
seguita
—
Liceo,
che
Chariten
Moirai
potuto
38, 3,
Matronae,
o
s'è
Furchtbarkeit
», conclude
tre, sedute
parte
auf
delle
sul
della
tre
di
quali osserviamo
Cipro
Creta
rilevato
Natur,
Matrae,
coppa
di
Arcadia,
aver
sein
o
gran
in
dopo
gewesen
con
Madri
di
avvicinare,
Oharites
e
In
Pausania, VITI,
fiir die
Matres
o
delle
dalle
atto
dichiara
da
son
Muse,
divinità.
in
reggono
le nltimc
piegate
due, quasi
Pindaro
delle
Horai,
certamente
Zeus,
de
vediamo
medesima
e
il culto
—
cretesi, cui
noi
tiene
il Welcker
quale
diverse
pari delle
iinMinica
prime
Orchomenos,
quali
trinati
le
sul
Cipro
Meteres
le
le Charites
Tiiltra,che
niolleniente
di
abbassata
perpendicoliirmente
delPabito,sollevano
Eilievo
vedere
rappresentazione delle Meteres
con
sinistra
mano
distende
e
Camàro
ài
vana.
a
chi
dispone
di
tali
mezzi
:
egli
Uilievo
tro
egualmeute
verso
conosco
è
a
delle
E
solennità
Siracusa
del
arte, quale
in
il
è
la
e
lasciando
ma
quanto
decoro
vesti
le
attraverso
braccia
j
mentre
sostengono
la
con
esibita.
Noto
del
la
il
cade
esso
dell'epoca
si addicono
e
di
sede
che
di
polemica
per
la
per
anche
per
tutti
Lowy,
anche
conservasi
la
conservazione
Calabrie, 1923,
^3) Stando
acque
almeno
n.
222
alla
della
destro
dalla
figura
superiore
parte
le
partizioni,
e
dagli atteggiamenti
nella
riore
infe-
parte
nelle
opere
evidentemente
le
che
matronale
sciilltifa
oggi
la
tre
non
:
di
città
una
ed
v.
GG
la
Messina
sopra
ricchezza
per
alPEtna
p.
località
portamento
amena
—
ad
greca,
Municipio
il
e
scoperta
(3), vicino
Zeus
al
avanti,
il sinistro
e
riscontrasi
carattere
(2),sovrastante
La
in
le
e
(1).
l'abito
anche
località
la
articolazioni
che
seni
madri.
a
considerati
fresche
culto
(2) Tale
e
ma
il capo
apparisce
soggetto^
un
collo
il braccio
struttura, mercè
assegnato
ed
stezza,
compo-
grazia
copre
il
per
coperta,
mano
dalle
del
matura
vergini,
ciò,
(1) Cfr.
delle
un'età
a
non
alberi
è
all' interpretazione
mostrano
Dato
rilievo
il nostro
l'alto
molta
mentre
Tutto
rigido.
soffocarne
slanciata,robusta
laddove
l'artista;
riprodurre
ancora
cui
Quanto
donne
inteso
gere
avvol-
sviluppati
almeno
derivati
rilasciamento,
ha
la
la
sv^ela
ne
è
stico
arti-
l'abito
senza
dell'abito:
come
—
vedo
su
con
con
il vestito,
che
tronco, mirabilmente
tensione,
petto
scoperta
mano
altresì
che
e
al
dinanzi
grande
Notizie
caratteristico
i bene
lembo
un
la
delle
figura
che
risaltare
i^ortate
son
entrambe
piegato alquanto
di
pure
cheologo
ar-
coefficiente
imagini
questa,
li coprono,
che
ultime
le quali
proteso
Yedo
nella
tre
presenta
essa
dignità.
e
in
spiccare
rilievo
die
alla
assegnano
lontano,
le
non
inoltrato.
poi
studioso
del
un'oi)era
quel potente
che
ampiezza
ad
imagini
su
e
dello
ieratica
e
diritta,tutto
e,
ispecial modo
clie
l'eminente
con
dinanzi
secolo
Camàro,
condizioni
stile,concordo
Y
di
207
dall'Orsi,la quale
delle
causa
delle
nel
rilievo
finora
troviamo
dignità
all'esame
nobile
persona,
ci
a
lo
panneggiamento,
off'resi meglio
con
riuscite
manifestasi
essa
Fermandomi
clie
la
e
solo
figura data
clie
gesto
al
—
riguarda
quanto
per
di
sommaria
meglio
delle Meteres
rappresentazione
con
dell'unica
mezzo
certamente
stesso.
Camàro
di
scritti,
dedi
i)r()babilmente
ai
siti
già
noti
sgg.
di
descrizione
su
la
Gazzella
nella
essa
di
McsHÌna
sgg.
tradizione
:
v.
Axt,
Zar
topogr,
ron
Rkegion
ìiud
Rilievo
ii08
Gamàro
di
Meteres
(Ielle
l"er il culto
clie
raffigurare P artista
voluto
verrebbe
l'unico
credo
io
—
ad
oggi
del
monumento
in
il
quale
rilevante, come
dal
restituito
I
vinità
di-
tre
parola,
interesse
un
finora
genere
rilievo
sul
assumere
medesiuie
queste
,
abbia
pertanto
rapprenentazione delle Meteres
con
sottosuolo
di
cilia
Si-
(1).
nota
6.
pubblicazione
r
Messana,
della
in
35
p.
greca,
greca,
Mamertini,
potrebbe
Manticlo
in
Messana
fosse
Zeus
(1) Invero,
delle
Meteres,
della
moneta
sul
stesso
rilievo
dell' himation.
di
figura
del
E
mezzo
creduta
l. e,
che
e
p.
20
p.
218;
in
osservasi
romana
se
riportato
XII,
27
sch.
e
di
opera
Le
di
L, seguito
fecero
Athena,
dallo
Meteres
stato
Saglio
Ma
oso
non
da
e
potrebbe
da
di
Paus.,
Diod.
che
che
e
sg.).
si
trovavasi
des
capo
di
ani.
gr.
ad
il
sinistro,
Zeus
questo
et
rom.,
tazione,
interpre-
frammento
quale
la
dopo
Piud.
Heracle,
lotta
nata
IV, 1,
01.
Ninfe,
le
(Ninfe
era
busti
soli tre
di
di
età
potrebbe
questa
racconto
e,
Sic,
anc.
ciò
nel
all'arrivo
allevato
dal
of.
coi
A
osserva
il
Cic,
(Gabrici, op.
più
23, 1, secondo
cui
poi sostituito
parlasi in
il conio
245
la
variazione
figura del lato
Tanto
piegarsi
avevano
e),
e
lembo
attribuirsi
potrebbe
della
di Himera
in
Pottier, Dictionnaire
insistere.
227
Ninfe
IV,
le terme
l.
città
e
Hill, Coins
Matres.
pure
stanchezza
Ninfe
detta
possibilità che
le
una
questo
romana,
tarda
quale
minili
fem-
recano
un
epoca
della
pure
destra
delle
e
ad
busti
in
come
descritti,
147;
figure
tre
sinistra
mano
su
della
cit., pp.
op.
prime
essere
quelli
a
cit., p.
mano
la
la
i tre
personaggi
seconde,
le
Himera,
op.
Madri
sorgere
le
erano
(V. Daremberg,
su
le
forse
Timeo,
h.
ad
semplicemente
ciò
fra
rapporto
si sollevasse
Gerione.
(Ciaceri,
medesima
il
Heracle
rappresentazione
i tre
ed
Le
potrebbe
coni
attributo
escludersi
op,
Paus.
Heracle
di
divinità
queste
a
con
26). Come
graj^polo nella
volesse
non
nei
Head,
un
di
il medesimo
la
appartenenti
ciò
di
statua
cit., p.
op.
costituire
esso
dato
sopra
del
aggiunta
d' Himera
131;
e
(Head,
sacerdote
che
abbiamo
accennate.
laterali,
isolata
pure
sg.
due
della
Curreri,
pure
ben
ammettersi
sia
129
nn.
cfr.
potendo
origine,
il ricordo
primo
Zeus
dell'epoca
vano
menzionata,
Terme,
velata,
e
coi
prima
esso
forse
sognato
sollevato
di
monete
di
monete
rilievo; mentre
tengono
turrita
riproduzione
sgg.,
1'
nelle
se
Messina
culto
dalle
Camàvo
sopra
nostro
di
scientifico
nella
date
attribuiti
sopra
anche
Cipro,
di
vedesi
tipo, eguale
dalla
nel
di
esser
incerta
Terme,
come
capo,
nel
e
siciliana
di
monete
le
su
il medio
città
degli
sul
specilìclie
del
avesse
valore
Dei
Itome.
rilievo
parimenti
potrebbero
di
egli
monte
sul
dove
284),
come
sul
che
ammesso
sarebbe
non
vit., p.
chiamato
stato
verrebbero
sul
case
all'esistenza
pensarsi
proposito
riferi vasi
Le
testimonianze
le prove
quale
questo
a
Morabello,
manchino
riserva
ogni
parte
a
—
A.
opuscolo
quanto
là'
per
pure
26, 3 (cfr. Ciaceri, op.
IV,
per
Cfr.
pure
156). Ed
cit., p.
—
Per
sgg.
Messana
dei
da
29,
p.
chè
per-
contro
sono
nominate
de-
Athena
p.
125).
Rilievo
al
Quanto
Messana,
cLe
noti
in
nome
mirava
di
che
di
sede
di
che
una
ed
sana
piuttosto
—
le
sia
culto
in
Persia, p.
siciliaìii ed
città
conquistate
ad
Himera,
di
delle
e
51,
(2) In
greca
è
alleato
3
soltanto
d'
delle
e
dopo
di
p.
ipotesi
nota
78
—
,
di
sta
que-
scelta
per
Ninfe:
le
ad
il
ed
Ibla
sarebbe
di
ebbe
potuto
la
li.
Inscript.
Himera
et
170
p.
Sic,
gran
2514.
(a, 480), nella
parte.
V.
per
Pareti,
che
conio
n.
ciò
la
fra
sgg.;
notare
piuttosto
penetrare
stessa
nota
relazioni
indicata
chiaramente
l' intera
per
bibliografia.Da
quivi stesso
viene
Gereaiis,
le
culto,
un
lìiU antiche
alle
terreno
bero
quali potreb-
ad
e
nuovo
nel
ristrette
molto
Iblea
Kaibel,
mito
un
del
paghi
indagini metodiche,
ancora
presa
Terone,
in
che
altre
che
Leontini
la
che
le nutrici
con
scienza, augurandoci
sono
Meteres
\)0-
che
oppure
rimaner
che
intorno
il titolo
per
delle
forse
nota
via
alla
sgg.:
Ippocrate
Meteres
altro, Gelone,
cit.,p.
da
il culto
Agrigento,
33
ligiose,
re-
oggi
gente
di
cusa,
Sira-
(2).
Megara
Bgg.;
tanti
impor-
successore
addirittura
sostituzione
detta
di
che
Engio,
Camàro,
medesimo
Ciaceri, Intorno
questo
italioti,p.
di
località
sotto
relazioni
identificate
state
potremmo
non
resto,
12
siano
in
poi
e
darsi
il
sotto
breve
in
signore
(1). Può
che
che
pari
senza
illuminare
tutto
al
politica
delle
quelli
a
mutò
nella
possesso
anche
simili
Ippocrate
nella
eseguite
del
per
Studi
culto
al
diplomazia
sotto
acquisito
conoscenze,
di
attiva
avvenuto
pure
maggiormente
la
frutti
quel tempo
sia, oggi
siano
e
quale,
Meteres,
essere
Camàro
Sicilia
diventato
indigene
delle
sarebbe
(1) Cfr.
il
credenze,
stata
che
cui
mirante
Zancle-Messana,
Comunque
di
d'allora
cui
stesso
dava
potrebb'
dato
Ippocrate
Sono
poi
Zancle,
nell'antichità
le Ninfe
stessa
fin
e
di
principio
Sicilia,ed
quella politica pacifica delle
conservava
Zeus
cavalleria
al
Ippocrate, la
e
in
entrato
che
Zancle,
della
209
di Gela.
accortamente
in
penetrata
Creta
della
dell'Etna;
dare
quel tempo
sotto
via
Nasso
Leontini, Callii^oli,
conquista,
iniziò
di
orientale
parte
sia
Engio,
per
dipendenza
Meteres
culto
la medesima
attraverso
di
tale
come
Gela, prima
la
di
duce
contrade
ed
da
cui
con
avvenuto,
rapporti
le città
Gelone, già
modo
sia
V
Messana,
conquistò
trebbe
ciò
conquistare
a
guerra
i
al
delle
rappresentazione
con
e
secolo
abbastanza
il
tempo
penso
medesimo
del
Camàro
di
per
delle
luogo
Quanto
la
via
quale, per
Pareti, op.
sgg.
non
Pelorias
escluderei
neppure
(Ciaceri, op.
questo.
cit., p.
103).
Delle
Ninfe
di
Messana
isola
nostni,
delle
rappresentazione
con
soprattutto
e
scultura
(Iella
Camàro
di
Rilievo
210
maggior
recaro
Meterea
nella
luce
disamina
(1).
presente
Pvtoutì
Nicola
Pel
culto
Ciaceri,
op.
(l)
cfr.
rileva
al
che
1'
ultimo
i
nuovi
è
dea
e
Alt.,
s.
All'
e
da
cui
Credo
alle
s.
imve
e
v.;
culto
le
cui
lui
p.
del
in
Lex.
[Su
e
delle
genere
cit.,
Matres,
v.
s.
quanto
(p.
p.
327
a
è
Buscemi
9-sai
:
nel-
presso
Daremberg,
DeuJcmaeler
Baumeister,
;
tratta
date,
ricor-
241)
sgg.
cfr.
Ninfe,
si
di
seguente
de
esclu-
Egli
scoperte
192^,
si
dall'Or-
che
avanti
le
zctl^s;,
nome
Ninfe.
conclude
stesso
tore
l'au-
quanto
riferite
alle
e
sg.
praticato,
v.
iscrizioni,
io.
459
veniva
243,
p.
attribuite
anch'
così
cui
di
irctòs;,
1899,
Roscher,
per
lui
da
Ninfe
Pel
a
da
in
4
nota
le
chiamate
Notizie,
oltre
e,
Buscemi,
luoghi
detto
nelle
dei
Lincei,
due
prime
vv.
ing.
7h'
wevte
Orsi,
a
fanciulle
quelle
Meteres,
ritrovati].
l.
stesso,
fossero
di
pei
e
invece
sono
riferimento
colà
Pottier,
klass.
opere
il
titoli
Kora,
ossia
dell'
pure
qui
:
di
divinità
delle
articoli
Saglio
e
Ninfe,
proposito
a
due
sgg.
dell'antro
due
prime
Sicilia
nella
243
p.
Deraeter
delle
i
V.
di
le
invece
cit.,
proposito
a
culto
Ninfe
dello
stessi
Ita
è
E.
car.
favorito
stata
tratta
Mancini,
copia
una
la
segretario
della
riproduzione
della
zincotijpia
presente,
Accademia
B.
del
rilievo,
rendo
qui
già
vive
ap-parsa
grazie.
nelle
che
genlil-
«Notizie»
Bibliografia SiciL
212
CvTOLO
La
Aless.,
Archeologica, Numismatica,
dell^
medaglia
albergo
dei
Artist.
poveri
di
e
Stor.
Palermo
del
1772.
1921.
Napoli,
Ili, p.
BCNN.
[In
da
concessa
[In BCNN.
1920, S»
fig., pp.
Contributo
Fr.,
Modica,
alla
8^
1920,
Habbkern
I)er
e.,
Genève
Laffranchi
1917, 8°
Messina,
La
pubblica
in
istruzione
Modica.
/Siracusa.
um
Sicilien
in
xjv,
214.
den
Jahren
antiques, provenant
1302-1387.
de
la
collection
Bozzi.
194
pp.
101.
tav.
Gli
assi
di
pp.
21-23
e
Sesto
Pompeo
coniati
in
Sicilia.
di
zecca
tav.].
Messina.
*
1917.
Archivio
Slor.
Messinese,
Enr., Pitture
XVIII].
a.
inedite
Siracusa.
di
1921.
Roma,
Mazziotti
Venturi,
A.
di
L'Arte
La
Fran«.,
e
Messina,
A.,
31
1917.
L.,
Ruffo
delli
21-38].
[lu BCNN
Mori
S.
Lodov.,
Napoli,
[In
di
grecques
1920, 8o,
[Sicilia, pp.
della
1921, 8*^,pp.
prof.
le
feu
Mavoeri
Catania
89.
pp.
Monnaies
lacob,
[In
di
23-33].
Antioco
Kampf
i. Br.
Freiburg
Mangano
pei fatti
lore
va-
201.
ed
Napoli, 1921, 8",
de
II
storia
pp.
Tucidide
y.,
HiRSOH
Francesco
re
al
1920.
Napoli,
GVEROio
napoletane. I.... medaglia
1860.
maggio
Failla.
borboniche
Medaglie
Guido,
Demayo
20-22].
La
studi
Firenze,
[In Memorie
di
zecca
numismatici
1919,
8*^ i)p.
distribuzione
negli
1921,
ultimi
e
fig., pp.
4o
Messina
111-115].
nel
libro
del
Duca
Vinc.
monetari.
16.
della
quattro
popolazione
secoli.
1920.
Geografiche di A.
Daiuelli,
n.
36].
in
Sicilia
e
le
sue
zioni
varia-
Bibliografia iSicil. Archeologica, Numismatica, Artist.
Bijigio, Gli
Pace
Roiiin,
[Da
Idem.,
1921
r
Filottete
Farrasio
18.
fig.,pp.
Lemmo.
a
1921
4"
Pittura
di
vascolare
riflessidelV
con
di
arte
Siracusa]150
tìg.,pp.
159.
X]-
Ausuìiia
Pisano-Bavdc)
La
Seb.,
Lentini.
Mozia.
di
[(l«'lMuseo
KoMia,
21i^
XD-
Ausonia
[Da
scavi
Stor,
e
Cronaca
seconda
siciliana
traslazione
del
delle
dei
ossa
di
martiri
1517,
Lentiiii, 1921.
Ricciardi
Ed., Medaglie
del
Due
delle
regno
Sicilie
1735
1861.
Nai)()li,1861.
[In BONN.
SoAO(JHi
Eiig.,
:Napoli,
Carlo
maestri
di
nelle
zecca
monete
di
cilia
Si-
V.
1-10].
Six
Douglas,
[In The
dei
III, pag.
1921,
century
in
art
Siracuse.
1921.
London,
Van
iniziali
da
tav.].
con
1921.
[In BCNN.
Bvren
34-37
pp.
"Sulle
partire
a
Van
8«
1920,
Mag"fzine XXXIX,
Burlington
E.
Bvren
4°
Archaic
Douglas,
fig., pp.
210-216].
in
agalmata
terracotta
Italy
and
Sicily.
London,
[In
Journal
Ventvri
8«
hellenio
[In
studies,
di
di
L'Arte
1921
V.
A.
8o
[In Archeologisvher
Antonello.
;
4°,
71-73].
pp.
und
Funde
fig.,coli.
Anzeiger,
Forschungen
Palermo
Bianco
1921
"
[In Rassegna
Paolo
Umb.,
1921
",
Moderna,
8*',pp.
a.
I].
1914
1920.
33-230.
;
le
scoperte
171-205],
Zanotti
tav.
é
Fiiedricb,
Berlin,
con
1921].
a.
1921.
DUHN
col.
203-216
fig.,pp.
Ad., Quadro
Roma,
YoN
1921
Orsi.
905-926.
di
Sicilia
sono
registrate
a
214
Sicil.
Bibliografia
Archeologivn^ Numismatica^
Artist.
Stor,
e
1922-23.
(})a(lie)da
Antonio
della
di
prov.
So,
II,
Frati
dei
12
minori
cappuccini
(1574-1637).
677.
pp.
Microliti
Kaff.
Battaglia
voi..
ralermo,
1922
Palermo,
/Storia
Castcllainiire,
della
del
stazione
Castello
Termini
a
,
Imerese.
1922
Roma,
Nikos
Bees
[In
:
8^
Die
Q.,
Berenson
griechisch-sicilische Urlcunde
Jahrbiieher, III, voi.
Neugrieoh.
Byzant.
Un
Beni.,
15.
iìg,,pp.
1922,
possibile Antonello
Jahre
vom
14-15],
pag.
Messina
da
1218,
ed
sibile
impos-
uno
.
Milano/Roma,
1923.
[In
4°
Dedalo
BONÀZZi
1923,
Pompeo,
1922
Milano,
[Da
BIN.,
Caggese
8°
tig., pp.
Napoli,
bronzo
inedito
8o
tig., pp.
Gius.,
Documenti
Napoli,
1922.
[In MN.
1922,
8°
pp.
1568
al
1701].
dal
G.
sec.
di
Sicilia,
tav.
di
Imera.
inediti
riguardanti
dalle
Tratte
Luigi
letteraria.
nìonete
le monete
di
Natoli^
rame
Musa
genuine
e
Siciliana
false
lano,
(Mi-
1922).
Antologia,
XII
fa
CoLVMBA
/Sicilia,
1922.
Eoma,
dal
in
146].
12-14.
Notizia
A.,
Caddeo
N.
coniate
1922.
Cavallaro
[In
2
con
bronzo
Angiò.
d'
Carlo
[In ilfxV. 1922,
Cesareo
26
di
romane
Vj.
Un
C,
corse
monete
1922.
Firenze,
-
prime
Eomolo,
Capellini
3-43, 99-121].
Le
XXX
a.
fig., pp.
ad
oggi.
qualche
G.
M.,
delle
Palermo,
1922
Il
aggiunta
/
criteri
antiche
1923
8°,
4",
pp.
Ces.
e
allo
È
scritto
una
del
storia
della
siciliana
poesia
Natoli, pregevole
ed
tuno,
oppor-
oorrezione].
generali
monete
pp.
84-86.
18.
della
siciliane.
classificazionee
delV
mento
ordina-
BìhliogriìfuiSicil. Archeologica, Fvmismatica,
l'er
Idem,
la
compilazione
di
1923
12.
Nummorum
Corpus
un
Artist.
Star.
e
215
iSiculorum.
Di-
scor.so.
Palermo,
Dk
Cj";ci()
1^
N{il»oii,1922
J)e
8-,
1922
Collezione
Palermo,
Nuove
Idem,
Idem,
Palermo,
4",
[In
DVCATI
j 1860
[In
Renàio.
).
Talune
piccolo
e
della
prov.
di
di
Contessa
Ciaìiciana,
Alcamo,
resti
Solunto.
Entellina,
Caccamo,
Bagheria,
fonte
Girgenti.
di
Palermo.
getti
Og-
Figurine
8.
Salemi,
Tre
tuette
sta-
fittilidi
Nasso.
15,
pp.
10.
tav.
antica.
Italia
Dalla
preistorica
caverna
al
di
8',
350,
pp.
quale
nel
sintesi
Medaglie
con
è
ellenici
la
per
fìg.
373
fatta
della
difesa
parte
larghissima
al materiale
ed
Sicilia].
della
cittadella
di
Messina
61).
1922.
1922,
Pericle,
Bologna,
Falermo,
{forse Hippana
(Rosarno).Altri
preellenici ed
Guido,
MN.
di
4',
1922
monumenti
Napoli,
di
imperiale.
[Ottiiuo libro
(1848
Palermo.
di
4.
tav.
e
Gangi,
Alessandro,
Bergamo,
Demayo
Museo
Campana
Medma
forse
1923
8
pp.
bagnarola
Lipari. Oggetti
ai
collezioni
13.
Valledolmo^
di
arcaiche
palazzo
Museo
nel
del
tav.
Pizzo
di
fittilidi
Grande
Seta
ì'ò
pi).
Fratello, Palermo,
Della
delle
7.
Lav.
ISelinunte
di
4*,
scavi
Palermo,
iconografia
scavo.
Figurine
Aidone.
alla
conservata
6,
\)\).
4*,
1923
di
di Eveneto.
e
3.
tav.
Centuripe
1923
di
Cimone
tav.
con
9,
pp.
archeologici
lucerne
Idem,
di
collezioni
Resti
di
Sicilia.
4*,
1923
Palermo,
siracusani
A., Appendice
^preistoriche dtlla
Idem,
25
p|).
inaicb.
Palermo,
aurei
1922].
a.
Gkkgokk)
Gli
Gius.,
iiioiis.
[in BONN,
pp.
8-
A
1922
Jccad.
78-82].
Hg., pp.
proposito
8-,
Sv.
pp.
di
una
cista
16.
Hologna,
voi.
VI].
a
cordoni
trovata
in Sicilia,
Bibliogrufia Sicil. Archeologica,
li16
Efct.
Gabìuci
Salinas
"
NumÌHmaticaj
Le
Antonino,
Artint.
delle
monete
Stor,
e
antiche
città
di
Sicilia.
1922
Palermo,
Gargallo
4-
Tonini., Opere
edite
Gargallo
""
Frano.
"
xviiXX,
pp.
53-79
XXI
tav.
e
a
XXXII-XXXIV.
XXVIII,
XXVI,
XXIV,
Vili.
fase.
ed
inedite
pubblicate
Castel
di
dui
Lentinl
marchese
Voi.
Fii^.
I. Memorie
autobiografiche.
1923
Siracusa,
Gemmi
Le
Al.,
Vinc,
8',
1922
Catania,
[In Siciliana,
8-,
I.
[In Dedalo,
1923
neW
acque
antica
storiche
ed
archeologiche.
"^di
Catania^.
1-7].
romani
4',
4'
Sicilia.
dalla
475-481].
Ruggiero.
15.
pp.
scavi
suW
Selinunte.
di
acropoli
104-113.
fìg.,pp.
Fitztcilliam
of greek
city.
delle
regime
1923].
Grose,
tion
Oesù
di
re
Idem., liipresa degli
W.
il
tav.
e
fig., pp.
4°
di
1923
Palermo,
S.
Regio,
1923.
1923,
Il palazzo
NS.
68
fig., pp.
4°
Milano/Roma,
[In
ed
Memorie
i)p.
Ritratti
Ett.,
Roma,
35.
1923.
Catania,
Idem.,
di
e
L.
14.
tav.
».
53.
pp.
iS. Maria
Salv.,
Gabrioi
Messana
—
proprietà
Gius., AgyrioUj
FiDVCiA
"•
30.
pp.
La
1923
Modica,
FavaloRO
8',
H
Modica.
di
contea
Zancle
+
757
xxviìj,
pp.
di
origini
1923
Firenze,
Giardina
8*,
coins.
Cambridge
—
Museum.
Voi.
I.
Catalogne
Western
of
Europa^
1923, 8°,
pp.
in
stesso
M.
tav.
collec-
Olean
Graecia,
Magna
380,
xy,
the
Ili,
4
Si-
guinee.
(L. 390).
Molti
segnalare
atini
e
di
or
deplorare
siceliote, che
casa
Hirsch
di
sono
questo
V esodo
migrate
Monaco,
all'
Archivio
continuo
estero,
disperdendosi
si
poi
di
tutto
di
occasione
preziose
vendevano
per
ebbi
serie
alle
aste
il monilo.
di
nete
mo-
della
I
ca-
Bibliografia Sicil. Archeologica, Numismatica,
Hiracb
taìogbi
forniano
numismatica
delbi
siceliota
pubblicazione
la
ripresa
vendite
Impresa
Classica
all' estero
io
cbe
Sicilia
doloroso
ed
(Palermo, Messina,
delle
statale
fatto
sia
Nel
1)0 scientifico
cani
di
di
dell'
L' azione
della
Palermo
le
i diritti
isola
il comniercio
angustie
di
al
argine
in Italia.
accrescere
j)er
esercitando
della
dal
rifare
novo
ex
«
altre
za
finandi
e
loro
dello
1'
dell'illustre
numismatico
Corpus
Nummorum
Siciliae
racusa
Si-
raccolte,
Stato
sulle
ragioni
finanziarie,e
cbiede.
Ma
criteri
cbe
cbe
siciliani
ed
Nel
Grecia
di cui
la
di
opera
italiani
dopo
e
do
della
in
prima
Le
scritti
il
Sicilia
testa
parte
la
tavole
siasi
i
è
eseguite
volume
in
superbe
di
del
Olean,
le
pagg.
quei
della
235
ed
eliotii"ie,
moneta
della
che
Museo
in
362
e
pocbi
di Ginevra
Fitzwilliara
al
i
storica.
Ars
numismatica
ri-
essa
restando,
funzione
Classica
per
discutere
a
bibliografica,e
Mac
dedicate
Palta
della
sulla
indicazione
raccolta
sono
incominciato
stranieri?),cbe
cataloghi
appaiso
cbe
preparatorio
e
del
sovratutto
collaborazione
artistica
bisogno
l'opera
preziosa, del-
presiedere, fermo
e
anche
il
pubblicazione
lontana,
dovranno
magnitìco
esatta
della
Sicilia
cbe
sua
metodi
nuovi
sempre
La
me
co-
dalla
sentire
pur
lavoro
no
bellezza
oltre
guerra
facevano
ancora
cooperazione
(e percbè
la
minori
alcuni
Alla
111.
pubblicazione
intendono
siceliota
cosa,
dei
tica
cri-
iniziata
interrotta
[)alei'mitano.
certo
pubblicazione
applicazione
ancora,
1' immane
già qualche
tale
a
sarà
essa
di
è
della
zazione
realiz-
la
per
antiqui, opera
già edita, e
è
passo
rimasta
quale,
parte
per
aevi
ma
ragioni
la
»
cioè
quello
Salinas,
dalla
primo
un
Siciliae
compianto
fototipia, ed
fatto
è
bisogno;
prescindere
a
si
Nummorum
Corpus
sa,
mortej
sentito
un
un
si
a
guisa
intensificare
nazionali
in
prezzo,
antiquario
dalle
E
scoperte.
nuove
e
cbe
blicati
già pub-
siceliota.
qualcbe
quali rimangono
meglio
ba
ne
l'
del-
cura
altissimo
mercato
i Musei
loro
acquisto,
in
{Jaializzata
tutto
del
del
delle
pertanto
non
qualcbe
con
al
fa
studioso
per
numismatica
ad
217
essi banno
guerra,
guerra
contesi
si fa
non
dopo
della
sono
centri
Catania)
quasi
ma
banno
di
è
poi
pubblica,
sia
nei
bi
Stor.
e
ogni
per
Ginevra,
a
nel
collettore
siceliote,poche
monete
nome
tesori
tesori
anzi
durante
die
Ars,
nissun
sappia,
esodo,
altro
veri
codesti
indispensabile
; interrotti
sotto
contenenti
cinque,
mentre
base
una
Artist.
le
il testo
Magna
Museum,
de
compren-
parola
tavole
dovuto
gregata.
ag64
a
Bibliografia iSicil. Archeoloijica^^Numismatica,
218
JS. \V.
Ciiose,
sono
assai
addietro
il vecchio
Britannico.
Museo
in
Cicali,
elegante
dei
e
modello
rarità
risulta
siceliote
die
siceliota
del
futuro
Corpus
mi
di
lavoro
ed
pesato,
e
denso
delle
400
lacob, Catalogne
feu
collectìon
de
Genève,
1923
des
monnaies
Clareuce
8",
pj).
F.
4,
90
ed
nostr
indispensabile
e
ad
servire
dovrà
italiota,e
Siciliae.
Nummorum
Orsi.
la
antiqnes composant
grecques
Bemenat
la
raccolta
la
P.
HiESCH
scritto
de-
Uìa
tornerebbe
questo
quasi
di
stiumento
lasciano
racchiude
formali
e
greca,
ormai
catMlo";:o Sìcily del
lunga
costa
numismatica
elie
è misurato
particolari. Troppo
redattori
ai
solo
non
Star
e
nuinismatica
classico
sem[)re
pezzo
delhi
jnecisione,
sventuratamente
esso
della
studioso
ogni
pur
molte
che
Ma
di
e
pregi intrinseci,seri
volume,
lire.
povere
Ogni
delle
enumerazione
Mac
e
i minimi
tutti
(JoiioscJtoii
migliori
perfezione
di
modello
un
di
(lei
uno
Arlisl.
I.
Partie.
Eubéc.
à
Iberie
37.
tav.
[^Sicilla,PI). 26-48].
Idem.,
Monnaies
grecques
des
collections
seum,
divers
de
et
Genève,
autres
1923
Monnaies
K.
Paris
Gela,
Lanzoni
[Un
Evans
8-,
de
la
Garde
85.
tav.
d' autres
et
collections
d.
Al.
Micliai-
amateurs.
36.
tav.
in
nuovo
1923
centro
8-,
capitolo
Le
parte
Sicilia
la
detti
protocorinzii,
di
Sidone
origine,
delle
672
dedicato
con
alle
Archéologique.
8, 194,
pp.
arcaiche
dalle
origini
pp.
è
4*, fig.
molta
provenienti
Fr.,
sicyoniens. Étude
vases
1923
comunemente
lungo
132
4, 73,
pp.
Friis, Les
mons.
Eoma,
Berthier
L.
13-26].
vasi
un
A.
general
antiques provenant
Artur
riguarda
di
classe
4,
pp.
-Copenhague,
[Il libro
e
8-,
1922
[Sicilia, pag.
lOHANSEN
le
amateurs.
graeques
lovitch, Sir
Genève,
feu
Mu-
British
du
33-51].
ISicUia, pp.
Idem.,
de
doubles
des
antiques provenant
e
di
pei quali
invece
diocesi
di
antiche
della
quella
Siracusa, Megara
1' A.
ora
cerca
Corinto].
d^ Italia.
tavola.
diocesi
45.
precisamente
necropoli
e
tav.
Sicilia].
ricca
H.,
dicare
riven-
Bihliografia SiciI, Archeologicoy Numismatica,
220
Mirabella
Napoli,
1922.
[In M/V.
1922, 8°
MiiiONK
Napoli,
1922.
[In MN.
1922, 8°
de
Copies
Idem,
1922
Paris,
NiOASTRO
1921
Ragusa.
Orsi
8*,
[In
Idem,
Zar
Sludien
:
de
Sicile
rivoluzione
del
plemento),
(Sup-
1.
tav.
Bngusa
e
nella
1860,
inediti.
104
pp.
bizantino
dea
mosaico
a
della
Sicilia.
130-135.
fig.,pp.
Kunst
ritratto.
con
Oatena
nella
pubblicata
Joa.
Slrzygowaki
rivista
Villaggio, officinalitica
Idem,
Salia
Siciliana
1923
BPI.
[da
Le
8''
geioidunef].
di
Catania,
I.
1923,
4*
fig.,
[da
Sirena
La
Città
[Da
Olivieri
Testo
Atti
fig.,pp.
4*
1923,
4*
a
M.
Siracusa).
Eveneto, JBuclida,
maestri
21.
Sicilia.
fig.,pp.
433-439.
BuUciana^.
preellenica.
Castello, 1923,
Soc.
I
8-
pp.
frammenti
commento.
JSIapoli 1922,
8*
Progreaao Scienze
Italiana
Alessandro,
e
periodo,
2.
tav.
Gimone,
della
bizantine
Sicilia
di
r
IV].
Sculture
Zagabria
di
del
V.
secolo
1923,
[da Dedalo,
26,
siracusane.
monete
del
Milano
fig.,pp.
prov.
sicula
XLIII].
a.
belle
incisori
necropoli
e
(Comiso
(Janicarao
presso
Roma,
Idem,
la
antiques
5].
pp.
Idem,
Catana.
Idem.
[II edizione
Idem,
4-
1922,
di
monete
monnaies
Nicastro
Paolo, Quadretto
Wien
Centuripe.
1922].
documenti
copiosi
con
les
23
Luciano
F.,
di
monete
8toì\
7],
sur
pp.
Numiam.
Revue
[In
8',
alcune
su
fig., pp.
statues
nelle
cane
e
67-68].
fig., pp.
Osservazioni
Salv.,
Il
G.,
Fisichella
-
Artint.
35.
XII
della
Eiunione'].
commedia
dorica
siciliana,'
pp.
128.
Bibliografia Sicil. Archeologica, Numismatica,
Pace
Il
Biagio,
Eotna
1922,
Moììum.
[Da
Vasi
Idem,
Monnm.
[Da
Pais
Ani.
1923,
4*
voli,
2
di
quest'
pittura
221
Agrigento.
XXVIII
in
8*
di
storia
fìg., L.
Noto
siciliane.
tutti
sono
;
la
di
di
e
Siracusa].
geografia storica,
Sicilia].
Cava
la
e
vasi
75.
riguardano
opera
Parrasio.
di
3.
tav.
Ricerche
antica.
Nolerelle
M.,
PoRENA
in
Slor.
3.
tav.
fig.,coli. 82,
Lincei, voi.
1922,
[Molti capitoli
84,
riflessidella
con
Italia
Bolofjiia
Olimpico
e
Lincei, XXVIII].
Ani.
Ettore,
Giove
fig.,coli.
4*
figurati
Eoma
di
tempio
Artist.
Grande.
]yiilano, 1923.
[In
Riv.
Gius., Il
PORTARO
Sup.
Gerace
1847
storico
siciliano
Palermo
1922,
del
8*
Milano,
Romeo
147
e
ricerche
medico,
poeta
e
ritratto.
con
sul
del
sotterraneo
corso
fiume
nano
Ame-
Catania.
di
XXIX,
a.
15].
e
storiografia siciliana.
nella
1922,
8*,
8-,
1923,
Salv., 8.
mons.
14
n.
1923.
Storica,
Rivista
Catania
Gerace.
a
XVI.
pp.
Tecnico,
Roma-Milano,
[In N.
ed
Adria,
Giangiacomo
su
N., Il municipalismo
RODOLTOO
Reggio
a
247-255].
1923.
Monitore
Il
[In:
fig., pp.
54.
fig.,pp.
sec.
dintorni
nei
V.
Agata
X,
pp.
57-72].
pp.
297
e
M.
tav.
ed
il
culto.
suo
13.
Selinus.
RvGE,
Stuttgart,
1923.
[In Pauly's-Wissowa,
2, 8«
Palermo
Bei
Nic,
Real
Encycìopaedie
d.
class.
Allertumswissenschaft II. A.
1205-1308].
fig., pp.
RV'J'KLLi
Idem,
8-
ing. G., Studi
E.EITANO
Messina,
a
1922,
8-
Ital., 1923,
Batt., Monografia
G.
QviNCi
Club
Touring
Mene.
Sui
1922,
restauri
restauri
8*
al
alla
del
SS.
Salcatore
in
della
navata
centrale
del
di
Duomo
(secolo XII).
Palermo
1922,
ediz.
Palermo.
11.
pp.
tetto
chiesa
di
lusso,
4.
fig., pi". 50,
tav.
21.
Ge/alù
Bibliof/rafiaSicil. Archeologica, Numismatica,
222
Salerno
V
A
Alfr.,
preistorico
uomo
Palermo
SOALIA
Lo
Rocca
a
8*
1922,
Nat.,
sfacelo del patrimonio
Napoli
1923,
[In
li.
16-26
8-,
Catania.
di
Jccad.,
fig.].
nucleo
primo
della
monarchia
siciliana'
12.
pi).
Vili].
(Ente
Iiid. Tour.)
iiaz.
TvMMiNKLLi-MoRTiLLAKO
Palermo
4*
Antichi
49
fìg.,pp.
fasti
fig.,pp. 6S,
Cenni
2.
medaglie
liane
sici-
M.
T.
ritratto.
con
della
presenti condizioni
e
tav.
alcune
su
Vinc.
di
aggiunte
con
rare,
]922,
M.,
Ro
o
8*
1922,
Melchiorre,
inedite
Sicilia.
1922.
Eoma,
[In X.
Van
artistico
(la).
Koma
Vacca
sepoltura deU
una
Falco,
di
Stili' origine del
Micb.,
Sicilia
di
Star.
24.
pi).
[In Siciliatia,1923, 8° pp.
Alti
rinvenimento
e
1923.
Catania,
SoHlPA
del
proposito
Artist.
gen.
22, 8°,
Douglas,
Archaic
Antologia,
e.
Bvren
V
89-91].
pp.
in
fictilerevetnients
Sicily, Magna
Graecia.
London
(I. Murray)
Ventvri
Idem,
[In V
Yentvri
4*
1923,
Antonello
Koma,
U
[In
Catania
ZiEGLER,
19.
8.
pp.
1923.
4o
1923,
Arte,
Un
pp.
124-131].
Antonello.
1923.
Arte
di
A.
1923,
Venturi,
1923,
4°
4*
fig.,pp.
270-276
fig., pp.
xjx,
con
tav.].
edizione.
119.
Silcelia.
Stuttgart,
1923.
[In Pauly's-Wissowa,
8°
tav.
Conferenza.
Messina.
Orazio, Bibliografia helliniana, 11
YlOLA
168,
xx,
pp.
Messina.
da
Lionello,
Eoma,
da
Antonello
Ad.,
Messina
1923, 4-,
E.
Encyclopaedie
fig., 2461-2522].
'é^^"
d. class.
Allertumswiascnschaft II. A.
2,
MISCELLANEA
glorificato
Dante
I Goliardi
dell'Ateneo
Goliardi
1
istinto
decisero
etneo,
anclie
il XY
scelto
di
di
dei
nome
a
accetti,
per
Dante,
dovevamo
salire
il
fiorite
Na[)oli,
di
di
medi,
e
pomeriggio
cosmopoliti
del
si
dell'Etna,
bianca, parte
[)iedi
a
si
su
che
i muli
in
direzione
mosse
dilettoso
del
.
.
stelle
più
lucenti,
Lo
e
le
tre
del
è
il
del
Cielo,
vanto
al
del
pianeta
d'Orione,
Voice
che
e
Venere
bel
Cinto
cielo
rapido
di
poterono
e
graziosa,
di
lare
seco-
gioia,
il
Si
con
to
benvenu-
pernottò
alla
approntare
nel
caìuions
diede
offerto,
di
universitari
spari
con
sessi,
Palermo,
diversi
la
due
prima
(53)
e
parte
Monte
colore
cngion
tutta
gioia.
specialmente
che
ad
conforta
amar
fisse
scintillavano
ancora
d'orientai
vespertino
succedersi
di
e
quel
zaffiro,
mattutino
dell' alba
in
rosea,
di
Sicilia, e
rapidamente
la
a
alba
.
Principio
Le
si
dei
di
comitiva.
gentilmente
che
in
il Sindaco
ove
Per
Gloria.
Professori
Nicolosi,
acclamante
alla
tutti
di
a.
Fu
all' anima
nostre
Goliai'di
i Goliardi
Munici[)io,
«!' Italia.
Messina,
artisti,
accolse
Ospizio
uno
di
trasportare
fortuna
in
stessa
e
al
lieta
augurò
Nicolosi
fece
trattamenti
e
e
14
di
e
na,
dell'Et-
vetta
alto.
di
Bologna,
fiammante
alla
le
in
Atenei
di
Milano,
turisti
guardia
musica
di
Roma,
Atenei
carovana
degli
rapi)resentanze
altri
loro
Assunzione
piiì possibile
com[)()sta, grandiosa
ben
sulla
associare
meglio
al
Poeta
di
dell'
j^ioinata
la
meglio
con
il Sommo
eolleglii Goliardi
ag^osto,
monte
ubbidendo
Catania,
onorare
essere
La
il dilettoso
verso
ETNA
suir
volta
solcata
purissima
luce
sola
Il
nero
fiore,è
grande
lampada
indomite
delle
castagni;
e
di
chi
di
e
a
non
se
saliva,
si saliva
si saliva
di
resina,
secoli
da
le
Fuoco
le
il freddo
incontro,
Molti
la
è
di
noi
lecito,anzi
è
tutto
ciò,
di
udire
confondersi
con
Il nostro
1) Ajìporre
Dante,
e
come
di
te
ombreggiasi
poco
da
tinge di
brilla
nero,
un'
v' è
non
onda
sentieri
cantevoli
di in-
al
noi
piccoli
ali
i
e
i
e
senza
del
più
di
e
di
perture,
co-
mancata?
di
turismo
dere
sorpren-
ad
sa
es-
speculatore
anima
e
corpo
si diventa
così
del
andavamo
vicino
del
proprie
natura,
Monte
più profonde,non
adattare
borghese:
toniti
atno
era-
deficienza
trovare
falso
nello
ira
ci sarebbe
alte
teri
cra-
vento
disagi, cui
la
stra,
gine-
grandi
turista, anelante
del
della
di
arrivo, al
P acqua
vero
vita
cantando,
profumate
adatti,
lassù
consiste
nelPatrio
dell'Osservatorio
il VI
sottostanti
Eeginetta
Targa
a
puri
luogo,
e
e
di
paesi
etnei
la
Porre
col
della
per
sua
la
del
Piano
titolo
di
—
Dante.
più bella
Lago,
Sasso
in
del
un
di
onore
2) Gettare
morte.
la
in
etnea
gloria di
più degna,
sul
suggestionante:
e
Lapide
una
centenario
dell'Etna
marmorea
eletto
semplice, ma
era
colleghe goliarde. 4)
lavico, una
fondo
dalle
a
non
proprie
programma
sui
su
i
pretendere
voci
ancora
freschezza,che
che
manifestazioni
di
della
essa.
commemorarvi
luminosi
a
prossimo
abiti
che
privazione
là
e
svegliavassero
nostro
che
etneo
le potenti
si
importavano
tutte
Alpi. Il turismo
degni
del
scandaloso
delle
è
sue
qua
come
1
gine
raggi
correnti
noccioluti
canzoni,
il sapere
di
ali di zefiri orientali.
pareva
nostre
dei
poco
vergini refrigeranti aure,
sapevano
quelle comodità
che
di
gli aspri,
per
Ohe
nelle
natura
a
investito
e
intenso, gli
sopratutto
e
nero
della
colline,inselvite
pampini,
satura
le
annunzio
Gloria.
della
e
di
quel
così
su
incliionjate
nere
quel verde, posato
sonnecchianti
come
le
una
stupefacenti.
bacio
roseo
da
i fenomeni
sono
lave,
felci,di astragali; mentre
di
ascoltassero
portate,
Sicilia
etnea,
mano
invasa
era
poi le sabbiose
e
accarezzato
aspirando
il
mano
Tutto
pura,
portate
In
alte
verdeggianti
tutto
così
visioni
Si
a
mandorli.
senta
ne
delle
più basse;
poco
plaga
ricevere
proiettrice,e
chiarezza
una
comignoli
il primo
lave
poco
a
brillante.
sulla
poi le Cbiuse
pometi
roseo,
dolcemente
dei
capo
in
nestre
e
Etna
raggi solari, tutta
massimamente
luce,
nascente
dei
fiammante
ventaglio
dal
di
stilV
glorificato
Dante
224
pi
lam-
nare
3) Corodelle
stre
no-
monolite
Goliardo,
Dante
Al
tutti
tocco
1)Ìih1ìdel
turisti
e
allineati
sul
di
maglia
cantanti
Il
Il
di
come
sulle
a
destra,
in
la
sulla
per
il
fissata
rifugi,
della
primo
nel
I
mare.
scoperto,
in. alto
in
sul
ai
i)rodi
ritti
e
sola
la
con
ali"enstoks,
di
onore
e
Dante,
della
sete
di
vista
fu
tutto
nostro
alla
Tra
Pachino
Che
riceve
Peloro,
e
Euro
da
Tifeo,
per
il monte
in
braccio
che
18
tutto
Lapide
alle
pronto
era
già
era
Lapide,
la
gli
che
stata
ricorda
caliga
il
sopra
golfo
briga
solfo.
nascente
per
compagni
e
darsi
la
e
Frumeuto
per
:
sole
sinistra.
a
Alle
dimento
gra-
Lago,
domarvi
maggior
ma
del
per
altezza.
Trinaeria,
il
notte,
dell'Osservatorio,
.
Non
e
istanti
la
meglio
fame,
di
Goliardi
dai
i)rogramma
bella
la
.
.
Filosofo
scoppio
uno
Piano
cratere,
invaso
superba
dell'atrio
muro
del
della
e
così
del
punto
Torre
del
giastra
gri-
il saluto
pochi
inclinato
nuvola
a
Fu
tilante
ru-
massa
una
insieme
in
i)oi
e
una
quali
fuoco
nero
la
vetta
battaglia.
fedeli
riposare
per
di
diede,
vetta,
e
sulla
alle
di
avanguardie
ai)petiti potenti
emozioni
aìzii
attendevano
i loro
seno
guizzo
ci
Montagna
Osservatorio
di
in
cannonate
Montagnola
vasto
cerca
ci
e
capo
gettava
nuvole,
cento
millenarie
tre
Il
la
regnare
a
del
agitanti
e
tanto
momento
improvviso
un
che
tornò
quel
biancliissime
tuono,
salito
è
mai
in
lan(;iò
di
livello
si
volta.
levante
di
a
che
inno.
goliardismo
questa
come
sul
terrazza,
225
Etneo,
già arrivati
petto, brandenti
sul
il loro
metri
erano
della
para[)etto
lana
3000
a
piedi
a
Etna
all'Osservntorio
ersiviuno
Cratere
grande
goliardi
glorificatosxiW
(Par. Vili, 67 69)
e
che
aggiunge:
Al
Nel
VI
I
Prof.
Il Chiarissimo
tanto
i suoi
per
la
conosciuto,
14:
anni,
sua
alta
il
Centenario
V.
Casagrandi,
morte
sua
p.
della
che
ai)passionato
vanto, l'idolo
era
di
catanesi
Goliardi
il turista
scienza,
Poeta
Sommo
stato
ìiostro
la
per
invitato
e
a
Sicilia
tore
è l'illustra-
impenitente, malgrado
sua
salire
grande
con
noi
bontà
la
Mon-
e
tngna
comineniorarvi
per
luogo
dal
rato
e
altezza
potrà
disse
prima
natura
di
ed
ardente
ciò
terra; tutto
spiegare
per
che
nel
mentre
1' Amore
mondo
nel
ha
sotto
simbolo
in
una
opposta
e
minaccia,
Portae
per
terminando
nell'alto
nebbia
e
congiunti.
ricevendo
II
Purgatorio
il
nel
e
anelante
la
è
dei
Duce
tutta
una
conciliare
del Piano
monti,
inabissate
nelle
e
mente
oppri-
appare
spiegò
mente
special-
e
che
Divina
della
disse,
commosso
cui
la
condannata,
dell'anima,che
eterno
tutti
a
della
viscere
perpetuamente
Paradiso
litico
po-
e
può
che
radiso,
Pa-
razione
restau-
Maestro
che
ispirato
se,
Aragone-
valore
si
fine
ni
relazio-
grande
ciò
altitudini
nel
e
di
noi,
a
1' Etna
in
Commedia.
basso
bianchi
difesi
Il nostro
del
Piano
e
noi
il bacio
cavalloni
da
Duce,
memoranda
sua
inferinon praevaìehunt:
braccia, dando
le
spiegò
quel
mento
mo-
Noi
mai
del
bianchissima, agitato, sconvolto,
risalire
la
vra
so-
solenne, quell'Atrio altissimo,quell'ora
trionfante.
sempre
evocato
Federico
tutto
sarà
piena ciclopica battaglia
urtantisi,quasi
solenne
quella Italia,che
sua,
sulla
della
parlante
lui,
per
ignivomo, infernale, eterno,
apparire
monito
di
non
accento
un
vestiti
stati in-
momento
venerato
con
forze
odiato,
fece
amato,
di
alle
siamo
averlo
Dante,
ancora
felicità,il
la
di
natura
che
è l'abisso
pieno di imce
il velo
ciò
con
ha
sarà
quel
tramonto
che
ignivome
Egli
mondo
dimenticheremo
nel
il nostro
rapporto
l'odio
il
fosse
trattato
della
e
fine
delle
che
che
anima,
in
e
in
e
quel
giovanile,ossia
ingiusto,
dell'Etna
a
comprendere
che
tutto' ciò
a
Commedia
Divina
quel
per
Cratere
suoi.
pensiero
ciò
Ma
ribellione
l'anima
nel
Divino
Dante,
per
stupenda
fece
Goliardismo
del
occhi
viene
ebbe
dell' Impero.
con
noi
a
rispetto
tempo
stesso
la Sicilia
che
sorridente
Dante
di
acerbamente
nello
e
clic in
Commemorazione
della
così
che
tutti
orgoglio
lui, isi)i-
dell'immane
noi, che
Dante,
pupille degli
intenzioni
le
e
divino
per
sull'Etna,
delle
più
nucleo
Il
di
vampa
I
da
il Poema
tra
passa
più alta, più sensibile, più parlante
cima
amò
egli
noi
fra
vedemmo
la
una
udito
profondità
da
dimenticato
abbiamo
che
spaventosa
principalmente
uoij ma
per
la
e
Etna
die
armonia
intima
essere
da
come
Ciò
Dante.
dalla
e
superba
la
etneo, mai
di
glorificatosuW
Dante
226
amore
nato
turbi-
inseguentisi,
invisibile
forza
verso
quella
rivolto
disse
commemorazione,
ci gettammo
dell'
una
Lago
tutti
paterno
fra
e
le
filiale
:
sue
sieme
in-
sul
del
Il
del
denominare
sublimi
del
era
uscito,
cui
da
indicasse
che
Amare
La
di
alle
ferreo
sempre
di
ore
dato
in
il
tutto
gli
elevati
1
mondo)
occhi
sublime
balzi
ameni
:
li abbracciò
sento
fiero
la
i tre
alla
alla
piìi lucenti
Vorremmo
le
con
di
di
coi
e
Voi, poiché
Al
mio
Che
Onde
disse
mi
ne
ho
e
seme
sul
della
allumati
co
fian-
Montagnola.
mondo
fu
dal
da
accolto
presa,
ri-
nostro
sei
fiorite,dopo
di
getto
fiera
lieta
del
averci
di
riconosciuto
gita, aveva
nostra
del
nell'alta
dei
Tempio
:
il
tie
nuti
te-
Ferragosto
nel
Permettetemi
la
Regni
schi
dantecoi
il Duce
dirvi
che
faville
più
fiamma
di
mille.
C.
stra
vo-
suoi
nostro
che
divina
tarci,
salu-
Italia
Purgatorio
! E
luminosi
le
ed
Poeta.
infuocate
cieli
Falveo
infissa
notte
lassù
il
tezze
al-
Salire
Torino, Milano, Bologna,
noi
le
Goliardismo.
(ormai
nella
del
accorgo
scaldar
del
dell'Etna,
Barbagallo
loro:
far
ardor
ini
suoi
indicasse
Aniore.
e
blocco
[)er
popolazione,
giorni della
bolgie
sue
La
Guardia
faremmo
ne
monti,
ginestre
Nicolosi,
Gloria
averla
il Paradiso
commosso
di
diritto
un
il basso
trionfo.
Montagna
almeno
delia
al
i)ossedere
pedoiii,capitanati
in
Alfio
tutti
Montagna:
1' Inferno
dai
di
essere
colleghi Goliardi
dissero:
:
per
verso
archi
robusto
rivolti
i razzi
nostri
di
suo
calata
entrata
da
gioia,
il
a,
il
di
fu
—
sud
sorgente
inghirlandato
sua
reclamò
studio
Goliardo
del
la
do
Ferdinan-
dell'
l'eterno
preceduto
la
mandato
guida
i)er
lavico
tutto
rifece
di
spari
secolare
suo
Duce,
marcia,
fiori,da
Sasso
—
il corteo
18
simbolo
salita
e
goliardo
lavica
natura,
sua
fuoco,
il programma,
Compito
la
con
co
po-
La[)i(le
i
per
a
della
etnei,
goliardica
affaticanti
titolo
scoglio
monti
che
falde
goliardi Catanesi
i tanti
il
11
bra
om-
divorata.
escursione,
i
passione
pioblemi
grosso
e
la
alle
e
ritorno.
della
fra
ombia
1' ap[)osizione
al
avevano
ossia
col
lapide
un
com[)ita
pensiero, e
i due
—
attiatta
immane
sua
POccidente,
come
venne
proprio,
la
proiettò
verso
progranuna,
che
Etna
passi, finché, giunta
1' anima
insieme
il dovere
lavico
fu
che
Gaioli,
vi
fu
OoUardo,
del
Sasso
suoi
del
punto
quarto
Sicilia
sui
Cratere,
clie
Montag^na,
intera
ritornò
vertice
al
dell'
eorpo
poco
a
(Iella
mole
la. iinniciisn
e
glorificatosuW
Dante
228
Lupo
io
mi
Dante
Il
glorificatoin America
Prof.
Ob.mo
Luigi
Calabresi
specialmente
(li
Complete
di
Dante
di
fiamma
delle
dei
uno
delle
delle
esemplare
un
e
è
ciascuna
a
—
l'amor
del-
Dantesco,
che
—
americane,
ciascuna
a
nali,
connazio-
Centenario
sesto
Commedia
Stato
i
la
viva
Trivulsiano
Divina
fra
Chicago
a
tiene
il
Codice
della
Università
quarantanove
Opere
celebrare
del
manoscritti
che
Siciliani,
e
voluto
esemplare
un
antichi
più
ha
patria,
donando
Oaruovale,
Biblioteche
sessantotto
pubbliche.
ciascuno
Su
destinati
dei
alle
università
di
biblioteche
primarie
in
the
che
gratitudine
italianità
«
di
devozione
al
fratelli
ha
che
il
culto
di
più
meraviglioso
Dante
ciò
tutto
filiale
del
America
on
1921.
14,
di
prò*
di
affermatore
illustre
nel
Sicilia
tributo
genialmente
F
che
la
di
e
silenzio,
di
Italia
Patria
Italiano
della
noi
così
grande
in
coscienza
la
avendo
poeta
Popolo
E
oltre
lingua
sentimento
jnodestia,
con
la
verso
America
sai)uto
gresso
Con-
in
Septemher
un
sì
un
per
alle
America.
affetto
di
destato
santanove
ses-
del
of
States
of Dante,
ha
chiassi,
Y.
United
death
ammirazione
senza
W.
Williamsburg
the
libreria
iscrizione
seguente
the
of
generosità
fece
Voce
nella
of
in
Carnovale
un'opera
nostri
di
e
purissima
Il
Ltalians
tanta
strombazzamenti,
legge
the
dei
destinati
Dante^
alla
e
Trivulziano^
ciascuno
su
di
americane
la
Codice
e
Complete
impressa
anniversari
Sappiamo
fonda
fu
hy
hundredth
sìx
americane
pubbliche
Washington,
Present
inglese:
Stato
Opere
delie
esemplari
del
esemplari
quarantanove
29
Orientale
di
».
Gennaio
ci
riconoscenza
così
compiere
ricordi
storia
del
e
squisita
Così
1924
associamo
verso
signorilmente
Oceano.
V.
senza
Casagrandi.
un
diffondere
si
di
ai
liano,
Ita-
È
ili
Nunzio
Prof.
discorsi
Il
vole
in
relazione
volume
riesce
di
quantità
letterario
|)er
nostra,
attenzione
tre
Amari
ad
e,
il
e
anche
di
del
riteniamo
la
(tritici
tolo:
tiiiu;
di
vario
tura.
lettera-
nostra
notcv
una
\h',v
interesse
Hanno
attirata
la
siciliano
storico
grande
In zzo,
sono
grande
Risorgimento.
il Vaccai
che
inediti
eui
lume
vi-
dal
Catania,
artiiroli
impoitjinza,
inecìite
altrju'Mtc
in
della
del
periodo
ed
tìgnre
carteggi
e
consenziente
Dumas
A.
somma
lettere
e"l
belle
più
di
Ateneo
slorid,
e
danteschi
alle
di
(Inlàtol;!,mi
dell'
lellenitata
documenti
storico
retta
di
letteiarii,saggi
argomento,
C.
Yìwa'axWwa'/jì
(iocumentl
e
iSitf/ffi
colti
PcMlitore
piibblica/joiie, per
del
H
lettera inedita di Mictiele Amari
Una
chele
Midi
jnibblitdiiamo quella
])iiiimportante
jxd
nostro
Archivio.
F.
Napoli,
«
Mio
«
amicizia
in
sia
Palermo,
molte
ebbero
(bi
ogni
mi
vicende
siciliano;
quella
tutto
tragedia
ci
che
se
destini, e
mente;
il
e
via
;
il
stato
delle
noi
a
tribohizioiii
confinato
mio
tìtti,e
lieto
che
chi
nero.
interven-
me
da
quelle
io
Napoli,
son
placido
e
altre
quali
sa
In
silenzio.
mie
a
nioni,
opi-
nostro
conversar
tra
la
parava
pretìere
».
e
per
alla
mano
presenterà
rivoluzione
forse
consiglio
esule
nugoli
fabbricati
la
le
l'avvenir
altro
non
note,
»
che
";omunanza
e
|)atriii;molte
mia
F ultima
pongo
son
rivedremo
or
di
maturano
memorabile
si
Ed
i"iìicara;
si
io
che
certo
sicurissimo
durava
aia
poi
alla
})er
ingombro
in
1838
»
uom
animi
breve
perchè
indi
da
origine.
or
Intanto
nò
coni'
degli
Diecnibre
4
Paris
—
serivo
simpatia
son
cosa
me
per
«
miei
è
vi
sventure
vi
prime
me(b\sime
lungi
perchè
ne
mezzo
Le
da
salda,
iikmi
Dumas
Io
—
nata
nostra,
questo
Noi
Dumas
caro
non
Alexandre
Monsieur
A
«
CifJfJAGLIONE.
in
quando
la
chiederò;
e
mia
sotto
distruggerà
il tem[)o
quale
chiederò
aspetto
un
quella. Ma
su
del
istoria
di
ciò
io
sarà; quando
slanciarmi,
il braccio
vi
del
nuovo
gli editizì
tutti
basti
vesi)ro
scriverò
vostro
nel
per
di
ora.
vedrò
nuova
nuovo
i
tfna
Il
camniino.
clie
perla,
con
l'autor
la
lettera
bella
sua
veutù
]ai)ia.
me
di
drgni
italiani
mondo
più
la
pahia,
SI
e
benevolen/.a
e
me;
vi
civiltà
d'Europa
stesso,
ancoichè
per
lui,
e
ammiratore
e
Due
Io
me
difficilissinu)
gagliardo,
righi
vostro
torna
di
lettera
ve
ne
sarò
sarebbe
carità
ch'io,
trovar
a
della
caiutale
qminto
adoprarvi
di
d'amicizia
aiutate
grato
agevolissimo
di
sdegnare
nella
suo
nel
gio
l'egre-
e
suoi
lui
aiutereste,
me
vagia,
mal-
traduttore
Dante,
dee
altri
ch'è
amistade,
rapporti
soli
l'ingegno
mondo.
del
i"er
fan)()so
Addio.
«
quanto
Il
di
che
Alla
mente
sua
umano,
dicode'
giovevolmente
e
seme
reo
Però
che,
piego
dMmpiegare
modo
questo
[)er
ospitale.
di
gio-
mille
terra
parlerò.
gegno,
in-
nembo,
stesso
figliuolo
poeta
nobile
siciliana
come
l'uomo
letterato,
raccouuuuli.
il
os(*uro,
(;on
il
dotto,
il
scrittore,
il
sacri,
Lasciata
il
Rii"arasi,
vi
».
e
alla
della
non
scena
Borghi.
lo
tesori
lui
Di
degl'inni
l'autor
Pindaro,
co'
passioni
all'opera
Palermo;
vostra
primo
qualche
segnava
tolse.
delle
secondo
quando
nella
sorte,
via.
onoiata
già
lo
storia
Professore
iìi
lettere,
supplire
cerca
dal
Il
volumi.
pregio
stabilito
Sicilia
migliore
ei
fortuna
del
precetti,
buone
dalla
I^apoli,
a
ei
la
per
All'aprir
231
due
in
più
recata,
coi
e
delle
strada
sarà
Amari
sarà
aggiungerà
s'era
scritti
gli
la
vi
Toscana,
con
vita
fatti.
^'Napoleone,,
Questa
«
mia
de'
singolarità
Michele
di
interessante
fine;
sua
del
inedita
della
romanzo
alla
già
tocca
lettera
a
me
per
questo;
ma
».
varrebbero
un
tesoro
all'
simo
amicis-
».
«
Michele
Amari
».
RECENSIONI
Giudice,
Del
Pasquale
legislazione
Di
il cui
disegno
fa,
2^
della
insigne,
in
il
Nei
caratteristiche
della
iniziò
profonda
la
attira
il
con
della
data,
ebbero
i'A.
incertezza,
tre
delle
come
intorno
che
durante
dello
maestro
nelle
parti che
il
e
governo,
la
secondo
spirito delle
legislazione veneta,
che
alla
e
quella
le
slazione
leginuele
Ema-
leggi di
dalle
III ;
tentativo
che
segna
as-
pontificio.
le
larghezza,
con
sicula
in
La
nota
locali. Ma
di
sentì
questa,
il bisogno
più caratteristica,
collezioni, eseguite quasi
evitarono
giurisprudenza
I'A.
repubblicani
cenno
si
non
portanza
l'im-
notando
carattere
Sicilia
quali
legislazioni
consuetudini
le
accurate
il
assegna
Emanuele
riforme.
e
serrato
primo
capitolo,
stati
stile
con
egli caratterizza
le
dei
scuola
il
XVllI.
ed
della
blicani,
repub-
tratteggia le legislazioni
dell' accentuato
il secolo
nei
con
Stato
perchè
e
e
vide
di-
che
le
capitolidel-
tre
l' accentuò
discorre
quali
legislazioni negli
lo
e
ordinate
del
l' A.
fin
quale
Carlo
da
travagliarono
paragrafi
la
il rilievo
egli,dalle
penetrò
alla
Di
cazione
pubbli-
dal
monarchici
quella,
sono
legislazione
spiega
del
stari
in
tratta
capitolo
intuizione
nella
quale
incarico
lo
moderna
serena
attenzione
rileva
del
Savoia,
civile
nostra
per
Nei
e
e
codificazione,
tutte
r
la vita
siciliana,delle
che
ti
mol-
dell'epoca,
giurisprudenza
Notevoli
di
legislazione
e
giorni
della
attesa
specie
e
italiani, rilevando
Codificazione, completato
napoletana
in
caratteristica
della
monarchici
monarchia
Filiberto
Con
ai
Giudice
elaborato
1796-1920),
e
paragrafi
ciascuna.
di
alla
Fonti
il II volume.
ed
volume
agli studii,
la
eulta,
sette
stati
degli
sul
periodo, negli
primo
scuola
della
riformatori.
I volume
parliamo,
non
scultoreamente
periodi (1500-179Ó
fonti, durante
e
Besta,
Del
P.
da
concepito
parte del
nell' aprile ultimo
rilevata
due
decimosesto
secolo
IL
Sicilia.
la
L'A.,
fu
fermandoci
parte,
strappato
riguardano
fu
Enrico
da
1*
la
pubblicati
sono
Voi.
italiano.
409.
p.
quest'opera,
dal
giuridica
1923,
quella, elaborata
e
scienza
e
diritto
del
nostri, Milano,
anni
di
Storia
Notevoli
al
la
confusione
napoletana.
stiche
le caratteri-
determina
d'
e
Italia,rilevando
sono
diritto
e
quanto
corso,
cui
dove
scrìve
la
ca-
Recensioni
fu
ratteristica
dall'influsso
data
della
233
legislazionegenovese,
vigore fino alla pubblicazione nell' isola, ceduta
Nel
della
fondatori
in
Olanda
in
Italia.
a
capitolo l'A.,fatto largo cenno
terzo
di
Gentile
i
tra
lui
da
dei
L'A.,
questi
sulle
prima
e
diffuse
molto
germanica
per
lungo tratto, l' unico
fonti
nel
di
Francia,
compiuta
in
Provincie
italiane
della
secondo
restaurazione, cominciando
il Lombardo-Veneto.
italiana
dopo
Nel
e
delle
abbiamo
borata
quella scienza, ela-
punti dal Grozio
ammirevoli
il movimento
come
fosse
Ma
fu
il
lo
terzo
in
Nel
cinque capitoli.
in
Francesi,
Italia
dopo
quanta
e
restato,
e
e
della
prima
i
to
fat-
dall' occupazione
immuni
prodomi
chiudendo
la
italiana,dopo
chiudere
Sicilie,
per
codificazione
principalileggi specialie
primo,
codificazione
della
storicamente
espone
vata
rile-
gislazio
tratteggiando le le-
chiude
delle Due
regno
avere
quella legislazionenelle
di
Sicilia,rimaste
poi
e
rilevammo,
Sicilia
tratteggia la codificazione
dal
ebbero
Gymnasiiim,
l'introduzione
della
largo
giuridiche olandesi
in
sorto
quello
facendo
iniziato,e già
primo
da
giurisprudenza
influsso
della
influenza
quanta
sulla
e
diverso
egli, pur
sulle scuole
l'unificazione,rilevando
legislativa,discorrendo
internazionale,
di tentativi
Europa,
tratta
dai
e
la
Alberigo
pone
sempre
alcuni
rileva
francese
espone
il precursore
opera,
periodo (1796 1920) l'A., dopo
questo,
Sardegna
L'A.
come
onta
rileva
non
Siculortim
occupate
Nel
francese.
in
dominazione
della
sua
diritto
Sardegna
leggi sicule
secondo
la caratteristica
cenno
nella
anche
Catania,
di
dell' Ateneo
maestri
la
di
in
D'Asti
Azuni.
Tale
dopo.
dai
Delle
traviata
e
dell' epoca,
delle
collezioni
opere,
noi,
dell' Italia continentale.
giuristi siculi
di
di
fondatore
vero
sagacia,
in Sicilia ed
Giurisprudenza
ceniìo
scienza
posterioristranieri,ad
ammirevole
con
Giurisprudenza
le loro
il
quel periodo egli tratta
Savigny.
ina
ed
penetrazione
scarsa
italiano,con
Grozio;
dei
e
Francia
in
essa
Donatantonio
dal
della
Galiani, Laiìipredi ed
nostri
della
diritto
spiritoitaliano
con
studiosi
più dagli
italiani
il Gentile
riteniamo
sostenuto,
e
del
Ugon
egli, da
dice
fondata,
storia
precursori
di
progressi
stato
essere
poi largamente seguita
venne
precursori italiani
criterii le ragioni della
il rilievo
notiamo
e
i
dei
di diritto in Italia durante
degli studi
quale
sani
con
studi
Degli
sufficienza
eulta, espone
scuola
ricerca
e
Francia, delle leggi
francese.
repubblica
della
alla
ebbe
che
e
del
con
con
la
legislazione
della
ne
unificazio-
1865, della
steriore
po-
la recentissi-
Recensioni
234
ultima
chiudono
ed
redenzione.
alla
il
con
giuridiche,nelle
ecoiìomiche
ed
annessi
nella
e
ed
del
storia
la
colo
se-
il volume
Scuola
italiani
studiosi
degli
Giulia, per
"
titolo
per
tratteggia
all' Italia,
dal
periodo
il quale ha
capitolo quinto,
Venezia
della
e
infine
quarto
Il secondo
l'attività scientitìca
espone
„
Trentino
vittoriosa, redenti
guerra
decimosesto
Nel
canonico.
le legislazionidel
separatamente
grandiosa
diritto
del
codificazione
ma
si
e
za
Scien-
nelle
ze
scien-
durante
diritto,
il
condo
se-
periodo.
Sono
è
ed
età,
fino
precisione
ammirevole
giuridica italiana
scuola
la parte
delle
scuole
giuridiche
economiche
le fasi della
e
dei relativi studii
e
1'A., in
cui
siciliani
italiane
Sthamer,
Die
li
Uberliefentng
der
der
atenei
siculi
Carlo
nel
1911
d'Angiò,
nel
1914
di
volume
primo
Bauten
il titolo Die
Egli, dopo
nove
del
le
1275
e
del
del
3
nomi
1282
e
continentali
formazione
giuridiche,
alcuni
il
di
in
per
statuto
lista del 3
quelli di
del loro
essi
le
su
ed
sull'Archivio
di
lavori,quale
pubblicare sotto
a
Unteritalien.
l'argomento
svolge
curiali,quali
raffronta
risultano
le
con
in
dalla
posteriori
riparazioni dei Castelli,per
1274,
maggio
Sicilia.
varie
prussiano
dei suelencati
Nel
ufficio,traendo
nelle
1922.
Anjou, Ivi, 1923.
indroduzione,
T A.
1914.
vonAnjoii^ in Sitzung-
l'Istituto storico
primo
lista che
; dalla
e
ClCCAÓLIONE
Wissenschaften,
von
i castelli
lo
con
casirortim
di
I
presso
enumera
aprile 1281,
provisores
pulsa, i
rilevare
Kónigreich Sizilien
l'Istituto si accingeva
che
1269,
novembre
Provincie
quella
dai
28
della
Anjou. Leipzig.
von
der
Karls
pubblicò
importante
primo
mi
Karls
Hohenstaufen
der
una
capitoli.Nel
lista del
alla
importante monografìa
una
un'opera,
I
Akademie
in Roma
risiedeva
Karl
Geselze
Register
pubblicato
I
facendo
scienze
delle
Kastelle
der
und
preussischen
verlorenen
L' A., che
aveva
Venvaltiing
Friedrich
sberichte
—
Die
Kaiser
Die
—
geta
ve-
storico-giuridiche.
e
ilnter
benché
1' evoluzione
e
;
F.
Eduard
zione
tratta-
legislazione in Italia
1920,
al progresso
ed
tarda,
fino al
dagli
e
della
completezza
lui contemporanea
a
studiosi
da
presa
esposto
fase
1' ultima
la relativa
e
serenità, con
la
storicamente
ha
1920,
al
la
notevoli
raffrontata
secondo
si occupa
dalle carte, che
provincie, anche
con
in
con-
quelle
Recensioni
230
Gli
Qenuardi,
L.
dei
del
Parlamento
Lincei.
Gli
atti delle
prefazione
quali, dopo
fatto
aver
esclusi
capitolidei
Ed
dalla
della convocazione
Parlamento,
rilevando
esso
re
e
e
cioè
sani
criterii ricerca
del
luogo
e
del
quale
dedicata
le fonti.
del tempo
parlamento;
origine di ciascuno;
di
prerogativa
sovrana
formalità
Ministro
del
concedere
delle immunità
delle
zioni
fun-
la' cittadinanza
in fine degli organi
ed
procedurali;
Parlamento'
del
del
del
dacato,
legislativealle giudiziariee di sin-
e
Deputazione,
degli ambasciatori
più larga,vien
riunioni
della
e
elettive
la
anche
della
bracci
dalle
è la
con
mento,
parla-
storia
1812,
del
quello
a
lamento
par-
documenti
la
tesse
delle
del
stesso
quali
e
T A.
parte
che
delle
dello
leggi
lettere convocatorie;
tre
stranieri ; delle
a
di
seconda
della durata
e
degli atti
edizione
nuova
parte terza,
delle
parlamentari; dei
del
cademia
ac-
italiane).
parti,nella prima
tre
delle
origine fino
sua
La
l'A. discorre
in
e
parlamentare siculo, del quale
invero
costituzionali
principaliedizioni
seguiti nella
separatamente.
al diritto
divisa
regno
questa. Nella
da
siculo
discorre
è
delle
cenno
i criterii
espone
Parlamento
Genuardi
del
siculo, dei
saranno
assemblee
Prefazione (R.
1922,
Bologna
La
Siciliano.
atti
parlamentare
alla Corte
del
re
o
a
il
presso
quella del
Pontefice.
La
prefazione
il Sacro
il
quella
delle
con
regio consiglio dal
erroneamente
dimostra
si chiude
col
1433
solennemente
di
facendo
poi,
questo
di
S.
dal
tenuta
fronte
R.
Ser.
„,
Torneremo
sarà
Genuardi, Capitoli inediti
Sicilia. Voi.
della
risponde
L.
e
in
L
in
11^voi. X,
su
questa
"
Documenti
lamento
Par-
del
lo
promulgazione
il secondo
i quali pubblicano
collettori,
tempo
volume.
in
per
delle
servire
ClCCAGLIONE
città demaniali
alla storia
di
cilia
Si-
1918.
Palermo
importante
parte ai voti da
pubblicato
come
Consiglio, e
alla
F.
S. Giambruno
rilevare
riunione
ritenessero
tratteggia
Sicilia.
di
Regno
in
il Calisse
ed
la funzione
notare
del
leggi
Mongitore
del
XIV
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l'A.
cui
in
appendice,
un
collezione
fatti dagli
Ci
questo
di
studiosi
limitiamo
volume
che
Capitoli inediti,
ora
i
storici,quando
a
rilevare
Capitoli inediti
che
i
delle
Recensioni
demaniali, seguendo
città
di
anche
Malta,
deliberazioni
dei
presentati al
sovrano
veniva
quale
lode
al dominio
inseriti anche
di
che
fine
riportati,per
ciascuna
1458),
marzo
1416
1'
città,per
della
prima
1398-ottobre
F.
Re
del
Ciccaglione,
1453)
della
e
alle
fin
Ateneo,
ai
dalla
giorni
nostri
Italia ed
all'Estero
Scuola
AA.
di
ordine
di
affermano
l'antico
studii
Malta
di
dalla
docenti
braio
(feb-
splendore
e
al
verno
go-
denza,
Giurispru-
di
han
campo,
concorso
dall'
notevole
di
Bologna
dal
Tudisco
scuole
e
Catania
che
concorrono
la
fu
che
e
fino
sua
tenzione
l'at-
di tutta
degno
l'
del-
importanza, conquistata
grande
iniziata
quali,
le
storiche,
e
nomista
eco-
Ciccaglione
diritto F.
vitalità scientifica
giuridica di
quelle
quel
del
le note
per
È
della
facoltà
dopo
in
unica
Catania
nobile, eletta tradizione
la
fondata
ecclesiastico,
giuridiciin
1392-
ClCCAGLIONE
di
la grande
elevata.
il rilievo
suoi
tempo,
diritto
Indichiamo
giuridica, elaborato
storico
dallo
l'Archivio
ed
mantenuta
giuridica sicula, dai
per
e
origine, e
sua
studiosi
degli
in
Majorana
statistiche,provano
note
XV,
del
metà
Facoltà
della
facoltà
della
facoltà,interessa
stessa
accanto
G.
storico
e
manio.
al de-
1923.
missione
indirizzo,per
Università
L
Indirizzo
Paese.
al
ed
Catania,
L'
demanio
fmaggio
Catania
importanza, quelli di
meritano
dal
cronologico.
ordine
la
1458).
febbraio
Maiorana,
capitoli,
il ritorno
presentati per
e
sono
approvazione,
F.
G.
di
capitolo.1 compilatori
XIV
secolo
Girgenti (agosto
di
forma
(viceré),per
venivano
del
loro
la
agli studiosi, per
pubblicati
quei capitolidi città,passate
baione,
un
vicario
capitolo per
negata,
o
in
di
ritornare
tentavano
inediti
a
Parlamento
nel
e
venivano,
Alcamo
da
queste,
demaniali
capitoli già editi. Gli
suo
capitoli,della
I
sono
al
o
di
precedentemente
consigli civici, che,
data
avere
per
tali
i
pure
alfabetico
dichiarate
non
state
erano
indicano
demanio,
al
quelle, che,
1398,
del
Siracusa
1'ordine
237
di
e
e
in
terza
e
con
Cutelli
e
che
oggi
la
gli
conservano
all'incremento
Italia.
V.
Italia,
Napoli;
dal
anche
la Scuola
con
Casagrandi
degli
Recensioni
238
Radice
B., Chiese
La
Ediftzi pubblici
storiche, Bronte, Slab.
e
—
Conventi.
e
Sagra
Umili
degli
in Bronte.
Tip. Sociale,
Note
dizionali
tra-
"
schetto,
Mo-
1923.
Eroi, Bronte, Tip.
Battiato
1923.
Il
Radice,
voluto
ha
artistico,e
e
della
fornito
fonte
di
Bronte
Oratori
in
in
e
Il turista
ad
ammirarvi
guida
alimenti
questa
dei
suoi
nei
Radice
le commemorazioni
durante
e
per
dubbio
senza
che
dopo
per
dell'Etna
si
esistito
dalla
fede
reca
vista
e
Randazzo
a
si
nicipio.
Mu-
del
e
procuri
sta
que-
verà
spirito tro-
insperati, in
di quattro secoli
sicula
pura
e
stra
illu-
ed
il suo
ove
l'Arte
pittura,
tempi dell'Ospedale,
prima
a
nel Fascismo
e
la grande
la difesa
pagine piene
la Giovinezza
che
gloriosi destini
raccolto
Sono
in
dal
ardente
cuore
abitanti.
Fede
i morti
Bronte,
a
entra
Chiese,
fra
documenta
i
attraverso
manne
nor-
Poi
hanno
sveve-aragonesi,
fermarsi
plaga occidentale
Il Prof.
—
poi
e
d'arte
vi
Circumetnea
la
per
rifugio gradito, ospitato
un
della
godimenti
e
ascosa
trovò
a
Monastero
dal
esistono
che
Sicilia
religiosi.Egli
e
ossia
le opere
che
hanno
della
benedettino.
pubblici egli
subite
città
civili
vi
metallo
normanno
orme
lo alletterà
che
edifizi
archivi
Palermo,
Cimitero, del Collegio Capizzi
del
Catania
le belle
in
per l'arte
Gli
di
altre
riche,
sto-
genere
artistiche,gli
ancora
origini e
e
le trasformazioni
da
Stato
poi
e
di
gusto
origini bizantine,
basiliano
pietra,in legno
che
suo
pubblici
dalle
illustra le
Carcere, del Teatro,
del
più celebre,
e
Maniace
Degli
presente,
documenti.
poche
edifizi
luoghi sacri, che
vi esistono.
tuttora
che
vetusta
cenobio
Cappelle,egli
e
le origini
del
24
più
di
la
documentazioni
loro
ai
di
celebre
dei
e
scultura,
che
Maria
quel
è
più quelli di
illustrazione
una
intorno
S.
ricercatore
di
illustrazioni
pregevoli
avvalendosi
città,ma
dalla fondazione
di
di
pazienza
di
vantare
Chiesa
altre
tante
composto,
inesauribile
la base
comincia
in
ha
pubblici della
potranno
e
Egli
innata
una
deve
dedicargliene un'altra,quale
che
sua
privati e
sono
Bronte
cui
i
guerra
della
di
della
discorsi
di
massime
diedero
speranza,
per
secondo
lui
da
incitare
patria
fede,
Siciliana,e
Patria, nel
per
subito
riconobbe
opuscolo
pronunziati
i vivi
il loro
di
la rinascenza
e
per
e
scritti
glorificare
sangue.
orgoglio,
di
Bronte
che
quella di
ha
amore
fra le
Recensioni
città del
maestoso
numero
ad
suo
La
forte
circuito
offrire
alte
superbe
eroi
fu
palpitante
quella
campioni
che
vittoria
di
fierezza
sul
Carso,
insienie
sul
implacabiliaprivano
le
11
che
vie
Radice,
ardente
esempio
di
che
nelle
sue
più alta, ha
ragione
alla
nuova
perchè
storia
educando
va
secoli
dei
uno
agilità
dei
Gualtieri
Sangiorgio
Stab.
Adernò,
ogni
D.,
Tip.
il
di
siano
delle
il turista
sé
a
quel
più
del
dintorni
e
più grande
È
perciò
segnala
al
delle
quello degli
diede
i
via
ai
di
Brontese
suoi
ad
uno
migliori
degli
umili
uno
salti,
as-
eroi,
etnea
di
e
segnarli
con-
di
servano
e
Nicolò
di
Reale
suo
voli
quegli
dimenticati,
benefìci
Spedalieri
Collegio Capizzi
rischiaranti
non
finestrini
la via
al
e
da
gresso
pro-
nostro
lì nobile
chilometri
che
più
con
nel
grande
il
ai turisti etnei
Socio
Casato
attorno
vedere
i tetti e
ed
festa
una
ben
vecchio
meritato
al Cav.
dei
Domenico
nea
li-
torri
le
rarne
ammi-
ed
ogni
artistiche,che
falde
delle
mondo.
il
che
presente illustrazione
la
suo
sulla
volarvi
farvi
naturali
del
plauso
Benemerito,
adornese
per
il
potrebbero
etneo
meraviglioso complesso
terribile vulcano
tutto
di
Brente,
come
Adernò
come
circuito
del
ma
bellezze
sublimi
vantano,
e
vagoni,
incisioni,
con
avesse,
e,
contentarsi
e
Adernò,
dell'Etna
semplicernente
per
Casagrandi
1921.
Savasta
il suo
dei
di
storico
Costanzo,
Circumetnea
della
città dai
S.
cento
le caratteristiche
città
sua
prodotto della regione
la patria
che
Sunto
Paterno
come
Sangiorgio Gualtieri,i
ferrata
della
la gioventù
la
esaltarli
meravigliose falde
città delle
Radice,
attirare
più
camosci
Vincenzo
il suo
la
civiltà siciliana.
della
Se
figliuoli.
essere
come
Piave
il sangue
sono
in
fari
cuore
armate
non
Giovinezza,
Cimbali
la
sul
ha
Maletto
ardenti
del
che, all'avanguardia,
stibili,
furenti,irresi-
vene
vicina
lampi
dolcezza,
e
nostre
vittoria.
alla
due
alle
della
così
Enrico
oramai
e
arditi
voli
quelli della
con
più
ai
Grappa
dì
quella falange
a
di
e
i suoi
di
i
un
contingente
vanta
ha
p^tto
suo
col
italiane
si
membra
nel
linea
armi
occhi
su(m
sue
foreste,e
delle
fisicamente
nei
nelle
in prima
stette
che
che
etnea,
igiìivoma Montagna,
sue
alla
Brontese
gioventù
progenie
etneo
239
di
chìvio
Ar-
nostro
Adernò,
Sangiorgio
che
Sangiorgio-Gualtieri,
vuta
do-
tieri,
Gual-
risale
ai
Becensioni
240
fu
e
Adernò
ad
E
e
il
la
il
offre
Adernò
da
dalle
turrito
del
Simeto,
verdi
In
S.
di
illustra il
arancio
di
La
nel
sotto
dei
uno
secoli
perdere
secoli
e
Il Cav.
uno
fine
settecento
e
di
Panteon
entrare
che
del
so,
maesto-
principessa
za
eloquente
caterat-
coi
del
primi
pre
semdo.
mon-
sicule
origini
Dei
di
Palici,le
dell'agricolaciviltà araba,
la numismatica
cittadino
illustrazione
ha,
degli
rilievo
della
di
essere
dal
si chiude
adranita
verde
scello
ramo-
la
con
dell' Etna,
il
tazione
presen-
Minardo,
nero
fiduciosa
e
dei
uno
di
non
della
beniamini
pochi
avi
chiude
illustri,
nobile
figura
al
e
di
palestra del generale
e
il
fede
che
e
di
rispetto
dro
qua-
lo storico
suo
della
spinsero
Sicilia
la loro
di
alla
scienza, che
fecero
rinnovamento
del
splendido
suo
dell'avo
principio dell'ottocento
illuminate
virtiì
la
conserva
quegli spiritieletti,
pieni
di individualità
nella
tempio
Montagna.
col
Adernò,
le
adagia tranquilla,laboriosa
si
memorie
di Adernò
del
dotta
Sangiorgio Gualtieri, che
alle benemerite
perba
su-
e
quello degli
popolo,
piliimponenti vampiri
prerogativa
una
i
sono
espone
lo stemma
e
lavica,
la fiera
Muse,
traggono
at-
dell'Aquilavolante.
becco
e
che
Adrano,
nel
più
larga, aperta, biancheggiante, soleggiata Adernò,
terribile sovrastante
ad
vivi
bella,attraente
dell'odierna
vero
ancora
di presentarci
dal
della
con
delle
l'influsso
romane,
pietà
tipi
per
risonanti, imponenti
l'Autore
e
emblemi
caratteristici
suoi
la
soggiorno
Dio
del
Tempio
tradizionali
i costumi
da
del
storico
sunto
succoso
un
Necropoli sicule,greche
che
le
con
normanno,
famoso
la vista
lussureggianti giardini di aranci,
Adernò,
coi
ricordante
consolarci
sua
ciclopiche,e
mura
1824.
nel
artistici che
del
dare
a
l'occasione
ed
dionisiaci
antiche
a
Mazza
quella, cioè,della
ruderi
gli incanti
con
naturali
tismo,
patriot-
superba
gli dà
che
di
e
Magna
edizione
una
di vista
Lucia,
fino
va
Castello
del
dai
nereggianti
Adelasia,
normanna
per
turista,da
che
Monastero
regale
quale,
tipiLa
coi
rapido sunto,
un
del
monumentalità,
Adràno,
il
cultura
di
Sangiorgio
Catania
a
quei punti
l'attenzione
Dio
edita
nipote,
chiclès, ne
per
tradizioni
l'illustre Giovanni
con
storia
sua
viene
oggi
primo
secolari
ha
tempi normanno-svevi,
un
Sicilia
intellettuale,
politico
sociale.
E
da
augurare
che
giorgio-Gualtieriabbia
intellettuali della
la illustrazione
la diffusione
del
che
Sicilia Orientale
e
benemerito
si merita
anche
in
nel
Cav.
campo
quello dei
Dr.
San-
dei visitatori
ricercatori
Recensioni
e
diffonditori
orientale,
per
che
Vuole
Dee
delle
il
certo
pomo
le
la
il
l'arancio
bello,
che
di
lo
più
di
prodotto
leggenda
dell'Olimpo,
più
dell'estero
contrade
sono
241
il
Porno,
che
più
saporito,
agricoli
prodotti
Paradiso
vero
raccolto
avesse
dolce,
un
dei
diede
giardini
più
suolo
terrestre.
Paride
dai
del
elegante
alla
di
del
Casagrandi
bella
Oggi
Adrano.
Adernò.
Vincenzo
più
mondo
è
BIBLIOGRAFICO
BOLLETTINO
Zucchetti,
Q.
ratte
(a
Libelhis
il
e
Storia
di). Il Chtonicon
cura
de
imperatoria
"
dell'
d'Italia
di
Istituto
Beuedetto^
storico
Roma
italiano
Zucchetti
Chronicon
S.
di
chiesa
in
Andrea,
dell'Italia
parla
Roma,
di
e
Benedetto,
con
Passando
dalla
ed
metà
sia
del
Spoleto
storia,
lo
interna
del
X,
secolo
forza
come
ne
di
e,
di
ritenendo
che
dovette
nel
dare
a
gitta
accurato
per
tuttavia
l' ordine
Del
Giudice,
"
in
La
Rendiconti
interpretazione
del
R.
Istituto
manzoniana
di
Scienze
di
lombardo
due
tore
all'au-
verso
la
Ducato
di
rileva
esame,
sulla
luce
una
in
l'anarchia
al-
mezzo
la
quiete.
»
menti
ClCC4GLI0NK
Paolo
di
Lettere
e
punteggiatura
sulle
luoghi
cordando
ri-
seguito.
fascino
F.
P.
vando
rile-
un
e
le
cominciare
a
del
esalta,
esercitare
società
lui
scritto
con
ed
tinse
at-
Quanto
territorio
carolingio,
doveva
alla
e,
la
il titolo.
nel
l'opera
periodo
che
ritoccando
fu
cupa
oc-
edizione,
edizioni,
Libelhis
Si
cui
descrive
da
il metodo
anche
il
che
della
parla
varie
scrivere
infine
dell'impero,
destinata
attiene,
manchevolezze,
sue
Roma,
l'idea
si
conserva
l'autore
le
le
fonti,
le
cui
con
il Chronicon.
ed
Codice,
e
enumera
della
romano.
queste
esponendo
cui
Pertz,
Tratteggia
nonostante
«
specialmente
apparire
che
ed
dell'Origine
rilevando
del
tratta
del
maniera
dalla
tra
manoscritto;
Zucchetti
lo
del
vicinanze.
sue
Libello,
la
per
prima
occupa
anche
1000,
il
confronti
incompleta,
quale
crede
mercè
vicende
Benedetto
stesso
X,
nelle
alla
il 973
tra
Libellns,
del
correzioni
secolo
o
il
come
1556,
due
accogliendo
esclude
ed
del
le
e
ed
si
probabilmente
assai
e
lingua. Infine
la
e
1839,
del
discorrere
a
principe
postille
Pertz
del
quella
italiana
esame
103,
pagine
ritiene, desumendolo
che
scritta
originali,
le
scrittura,
la
Fonti
So-
1920.
egli, toccando
primo
al
origine
accurato
un
possibilmente
notizie
di
crede
che
poi dell' opera,
Quanto
dell'autore,
parla
di
prefazione
elaborata
una
Libellns.
del
poi
e
"
nelle
del
„,
„
Lo
Andrea
S.
Roma,
urbe
in
poteslale
di
monaco
Diacono,
LVI.
voi.
1923.
„
L'
A.,
suggestiva,
passo
che
del
crede
dura
del
rilevare
la
dalle
leggi
Noi,
Romani.
pur
sulla
inter
accolta
anche
da
in
Italia,
seguito
i
Longobardi,
dagli
che
interpretazione
altri
cercammo
barbari
ed
un
continuazione
diritto, insistiamo
generalmente
stato
dei
denota
manzoniana,
la
po' congetturale.
A
interpretazione
sforzata
piuttosto
ma
Diacono
poter
la
largamente
esposta
di
ed
Rotari
di
Grimaldo,
la
da
stranieri.
studiosi
il sistema
seguendo
invasori,
poggiare
compimento
e
ammirando
pretazione,
il
presero
alle
leggi
noi
E
cioè
parte
delle
di
anteriore;
rassodato
e
e
Romani
di
Grimaldo.
F.
dizione
con-
quasi
il loro
dei
e
ciò
storico
lustri
conoscevano
terre
Rotari
la
valoroso
sette
tile,
sot-
il secondo
rappresentano
oltre
che,
originale,
parere,
stato
compianto
che
romano
anche
che
da
data
suo
dello
del
nota
giudica
CiGGAQLIONE
quisto
con-
che
era
vinti,
GIUSTINIANO
Prof.
Fu
del
di
del
studi
Reitano,
su
sulla
base
di
degna
coi
tii)iMicale
di
Vittorio
della
il
a
del
in
e
La
fu
e
tesi
il Cardinale
poi
blicata,
pub80
ottenne
anche
dichiarata
ingiusto
sarebbe
illustrante
cessione
fosse
destinato
di
che
fu
Egli
della
fu
che
ad
dal
quello
del
diplo*
nel
1718
cilia
Si-
nella
sul
di
'700,
ma
critico
dei
primo
mio
rico
sto-
miei
di
cervello,
le
Scuola,
nostra
nel
Acireale
attivare
il
più
e
relazioni
storici
di
dopo,
Sicilia
ad
uscirono
vessillo
ambito,
le
disposizioni
modo
ogni
il
vigore
anni
della
studi
belle
sue
quelli, cioè,
lavorare
a
ma,
dei
rarono
procu-
mento
riconosci-
pubblico
io
la
il
nell'età
che
che
filo
cara
in
chiudeva
con
io, non
rende
età
della
e
mio
fossi
fa
amare
faccia
esistenza.
perito: io
la
i
a
tenti
bat-
discepolo,
repentino,
benemerita
con
mentre
primo
strappo
uno
Lui,
al
secolo
nel
destino,
creata,
aveva
morte,
troncava
stato,
dell'
di
quarto
un
del
crudele
limiti
che
oltre
per
sentenza
Reitano,
scorso
ancora
Ad
Due
Scuola
direzione, pubblicò
perla
le
mia
più
con
Antica.
i)rogranima
presto
Scuola
dicembre
discepoli,
mia
la
inaugurò
all'Estero.
Legge
quella
Giustiniano
5
la
II
i)Oitando
così
tutti
si
Storia
Reitano
di
;
più
continuò
crudele
lui
fu
una
illustrò
e
candidato
tesi
sua
i)r('gevole studio
il
alto
Italia
di
di
Rinascenza.
premio
in
di
Siciiiji.
Sicilia,
Il
luj^lio 1890,
inaugurata
studiò
in
la
quella
sotto
assorbì
discepoli
che,
la
fu
Filosofìa
e
18
della
Giannotta.
miei
[)roficuo
un
2a
autentici
me
1718-1720
altri
Amedeo
che
l'insegnamento
profitto
il
quale
documenti,
Reitano
jiltro
un
Orientale
Si
Letten3
laurearlo
la
Commissione
sem[)re
Pareva
1719.
quelli
K
mentre
Reitano,
matiche
e
dall'Editore
inauguravano
costanza,
il
del
di
niedioevale
e
nuovi
Giustiniano
da
Moderna,
1893,
di
con
antica
di
dalla
e
Scuola
stami)a.
Così
Storia
DISCEPOLI
l'onore
la, guerra
e»
lode,
ebbi
moderna,
Storia
1891
la
80,
Storia
sulla
Alberoni
nel
io
ed
di
tesi
una
sovra
MIEI
i)riini discM^poli della
Ateneo,
nostro
serie
(lei
lino
DEI
PRIMO
IL
REITANO
onusto
vita.
il
24
no
Meni,
d'an-
Necrologia
Fra
lo
quei
primi
che
pocbi
GiuSTINIAN""
divennero,
fedele, [)iù appassionato
alla
mia
più [)uro, perchè
nidi
solitari,nel
salvò
si
che
di
meriti
la
quelli
E
la
Il
di
dovette
Il
di
e
Io
«
cari
scolari
e
l'Arena
la
sua
ospitanti
raccomandargli
«
Al
al
qualche
mio
dolce
la
di
ricompensa
del
Scuola,
il R.
suo
ed
la
me
Liceo
passione,
che
volta
cabile
indimenti-
fosse
mio
sento
ripeteie
fu
dre
Pa-
Faro:
GIUSTINIANO
il
era
Maestro, Egli rispondeva,
il
di rispetto
reali
Signore
io
bisogno
tutto
del
dimore
Spedalieri, quando
aveva
i)er
Ma
sentimento.
circondò
nelle
discepolo, che
gii
lo accompagnavano
Egli
quale
scere
cre-
sate.
profes-
al di là del
esi)resse
mi
sua
la
me
leale
suo
lassù
e
che
sua
se
anche
che
coloro
soddisfazione
Scuola
mio
come
come
pure
sfogo del
quello,
solo
Sicilia
anni
lunghi
sua
pubblicamente
non
stimo
amato
convinzione
la
di
e
suo
di ri[)etermi, ogni
punto
Lei
lo
tutta
più ampio
filiale fu
ossia
e
presenza
maggior
con
sincera
prole,
più affermarsi
riconoscenza
stimo
questa
per
alla
nuovo
indulgenza.
e
la
la
che
Catania.
grazia
il
più affezionato,perchè
il
amo
per
sem[)re
con
dalla
e
volte
primo
dove
lo
ma.
anche
a
amo
[)er
[)0Ì in
nobile
di
e
corso
con-
pei-
di
e
mai
lotte
nelle
serrato
dell' onestà
e
fiore
i)u-
[)otesse raggiungere
Girgenti,
sua
abbandonò
non
sua
vincei'e
di
bella
Silvia.
difese
e
la
primogenita
giunsero
me
educò
si
che
Palermo
di
arriva,
nella
:
col
Liceo
quel
Egli
lo
R.
agli
non
diritta
presto,
Trapani,
gli invidi,
e
via
massime
strinse
stinui
quante
Dominatore,
a
Scuola
quell'arrivismo
di
e
pensò
la
nel
Egli
sua
contro
per
venerazione
Nicola
si
dalla
per
vie,
luogo
la
riputazione,
Reitano,
le
è
quale
Maestro,
chi
raggiunse
gli assomiglia,
incontrava,
ma
lo
perciò
affetto
miei
lungo
via
al
O
non
Storia, prima
più appassionato,
dai
i)uro,
avvezza
terra
coscienza
mai
se
di
la
e
Egli
diritta
bassa
delhi
cuore
stessa
dettata
».
die
più
niiji
colomba,
una
opere,
i)iù importanti
sostenere
in
lo
E
più fedele, perchè
Maestro^
suo
di
posto
che
intellettualità,
il
alla
quell'egoismo
il
e
cattedra
come
di
corrompono
riconosciuti.
tanto
era
affezionato
il lezzo
brutture
proprio
sempre
per
che
e
candido
quale
intendimenti
il
dei
dalle
insozzano
rezza
tanti
quei
l'allievo
essere
sep[)e
più
e
fìa
poi
e
persona.
Il
Egli
furono,
Keitano
più
alti
lo
245
me
vi
e
il
e
S.
saliva
della
stesso.
sua
»
Necrologia
.'K'
non
ferma
di
darmene
di
le
quelle solenni
alle
della
sull'attenti
volta
una
di
è
che
guardia
d'onore
di
tanto
è
cuore
degli inetti
se
non
Reitano
le gote
avevano
di
non
di
In
trent' anni
ve
ne
è
la
Egli
La
faceva
i suoi
dalle
all' estrema
coi
di
non
pianga
ne
di
essa
gli
era
innamorati
perchè
Egli
n'era
se
disprezzata,perchè
ciò
che
la
cuore
non
spirito^ che
Gli
senza
di
ultimi
penetrata
guida
stiniano
Giu-
col
Maestri
loro
ne
compagnarono
ac-
adorata,
tornata
con-
stiniano
Giu-
pio.
furono
la
crea
arrivati
insieme
migliaia
di
come
ma
del
trova
non
sappiano
insegnare,
nell'anima,
della
:
Padre
negletta, perchè
preme
cuore
odio, di vendette,di
e
perdita
fatto, di
più
di
che
i)er
nel
lo
salma
scolari
o
almeno
vergine, perchè
una
così
sempre
[)onessero
scuola
che
generoso
la
si
una
amati
dimora,
i suoi
magistero
davanti
degli scolari
loro
vere
do-
bianchi
senza
e
giorno
incontaminato
Storia, quasi
che
il
morì
di
il
conforto
il
insegnamenti.
modesto,
stazione
atte-
avesse
scendere
Nessuno
quella
morì
la
i)assando
scuola:
fiori,come
puro,
mantine
ada-
Lui
pareva
il corpo
Zolli,e
più
io, discendendo
il Maestro
è
lacrime
Eugenio
amare
concetto
è
tradito
che
uno
insegnanti
sempre
ha
arrivismo;
spirito.
suo
malvagi.
bianchi
O,
abbrivida
dei
mi
con
e
non
crea
salma
Reitano
egoismo,
che
solcate
la
cuore
da
Egli
e
vedermi
azione.
senza
Prof.
Preside,
amato
buona
ghiacciaia
una
Ke,
un
di
diamo,
ciò, ba-
fìan(;heggiano, come
nell'animo
pace
una
Scuola
la
maestro,
la
con
comj^iuta
aver
liete
salutassero
le
possa
E
vis(;ere
leali. E
Liceo
nel
convinzione,
sentire
cìììò
e
più
e
suo
colonne
mi
e
del
marmoree
ioniche
gigantesche
granatieri
i)iù aperte
prove
scale
filiale
Padre.
nelle
di
(ulti
superò
intima
sua
il diritto
avessi
di
radici
genere;
insegnante
un
nome
|"er
le
con
dimostrazione
tale
una
io
che
terra,
ma.
(;lie
che
del
onorato
piantata
[)icghiciadel
mia
compensi
essere
toire
una
della
dei
jill' insef^nnnienlo
sjilili
fu colui
Reitano
ris})etto soltanto,
per
come
di
cioè
ambire, quello
discepoli,
siccogliercuna
di
negato
più dolce
del
beato
farmi
sia
dissi, Giustiniano
come
ma,
si
m:ii
medio,
mici
dei
«lire, "rli(».nessuno
Tosso
vita.
è il [)resente
e
l'alto
quel-
con
La
con
ria
Stoesso
l'avvenire.
Ohe
del
ce
mondo
?
Così
ne
una
facciamo,
esperienza
sogliono
si
va
dicendo,
maggiore
ragionare
di
del
passato
quella
che
gli stolti, perchè
se
noi
avevano
se
noi
abbiamo
gli
tichi
an-
abbiamo
Necrologia
molte
appreso
ed
cose
il destino
proprio
è
stimiamo
ci
più
di
discepoli
individualizzati
p(Msuadere,
anche
magari
e
pedagogica,
che
abbia
cervello
cuore
devono
si
per
un'
tetro
aer
e
della
hi
è
Storia
gli
il
Stati
e
sia
compreso,
sia
le
di
tutta
la
stima
Liceo
fra
i
migliori
La
che
Licei
Societcà
di
di
gli
per
Un'arte
che
ognuno
il
che
scuola, [)resto
coloro
vaganti
che
direi
io
la
ragione
abbiamo
Gruppo
una
cessante
in-
classi,
fra
gante
ele-
veniva
parti,
singole
quadro.
la
ha
nella
prova,
ritrovata
sempre
Maestro
vero
Catania,
Colleghi
che
che
in
occupa
uno
dei
ed
catore
Edu-
lo, circondò
Lui
pietre fondamentali
delle
degnamente
tanto
delle
Lui
come
luminosa
i suoi
come
e
triplice
dell'
l'()r[)ello
avuto
di
che
Storico.
si atìermò
nostra
classi
grande
quel
del
facilmente
ReitANO
fra
che
nesso
comprendere
sotto
il
ne
no
della
il
d'azione
stato
negli allievi
illuminato,
Spedalieri,
di
indorare
dare
il
per
meritata,
1' Anziano
suole
metodo
suo
Reità
gioventù
piovono
confusamente
individui, fra
primato),
Lettere, che
Giustiniano
della
il
si
complesso
migliori intelligenze
Così
lo
e
doveva
al
di
Facoltà
nostra
che
i)er
del
visioni
la
tragedia, facendo
individui
quando
Dell'efficacia
venta
di-
il cervello
tanto
ma
sintesi, spiegando
ri[)roducente
fia
uiiiiiva
quando
alla
dell'umana
atti
Lotta.
soltanto
sapienti.
esiste, perchè
nell'aula
riesce
almeno
affratellare,
ideale, altrimenti
sbadigli, di
preso
ap-
».
(dualismo
frase:
da
stelle,
senza
quadro
dualismo
Stati
sé;
1' analisi
tutti
lega
fa
la
di
Scuola
Accoppiando
loro
non
eventi
solo
non
professore
ad
do
quan-
aveva
allora
gli ignoranti
con
il loro
un'aula
in
Uatteìiti
servono
insegnare,
se
incontrare
cambierà
Martiri
i)ossa
cuore
e
si
«
studiosi
Egli
la
sono
gli
[)assare
frutta, quando
del
ne
degli
lezioni,
siu'
suoi
storia
(die
fattori.
e
registri
dieci, che
i cretini
momento,
un
sui
e
colle
to
quan-
ai
la
])resenti
faceva
impressionare.
a
i
i
visiojui
Storia
i"4noianti,
ap[)rendere
tutti
loro
della
scuola
nella
ad
aUre^
tante
raccomandava
principali agenti
anche
ma
generale
otto
loro
l'insegiiamento
(die
a
della
più
Reitano
incatenava
Egli
nei
tanto
com[)rendere
i)er
sidiernio
mio
dimeiitic^ate
pur
essere
passione
con
trascorsi,
bianco
sul
Il
sapienti.
('ontinuazione.
logica
di
nostro
attendere
avvenimenti
abbiamo
ik^
miovH^,
247
scevano
riconodel
R.
i"rimi posti
d'Italia.
Storia
Patria
per
la
Sicilia
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ben
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soltanto
Catania,
aprile
28
1924.
Vincenzo
Prof.
F.
OicCAGLIONE,
Direttore
Oasagi?andi
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Me-
la
alla
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clie
e
saliitaiiie
pensando
fatto,
la
foildjitoii
più
amara
amara
senza
aurore,
INDICE
DICIANNOVESIMO
DEL
ANNO
Memorie
(1922-1923)
:
C
Nasem.i
XIX
VOLUME
Una
—
redazione
delle
traslazione
sulla
dell'
volgare
di
reliquie
del
Epistola
S.
da
Agata
Vescovo
Maurizio
Costantinopoli
tania
Ca-
a
Pag.
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Majouana
G.
La
—
dalla
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suo
G.
LiBKKriNi
La
—
di
Signora
tradizione
topografìa
cinquantennio.
F.
Stanganki.i.i
C.
V.
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il
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V.
S.
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»
69
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82
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da
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degli
.
.
di
.
.
Tommaso
del
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.
Occidente
.
.
,
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della
e
di
il
.
.
rante
du-
Genimellaro
Camàro
»
.
167
.......
delle
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Meteres.
artistica
numismatica,
»
203
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211
e
1923
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1' Arena
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—
umanista
Dante
—
del
gloiitìcato
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Carme
(1780).
tino
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...»
di
Tempio
.
.
S.
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.
Goliardi
I
Etna.
il
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...»
XVIIl
sec.
e
.
.
Fonte)
d'Austria
Benedettini
dei
.
la
e
Teresa
catariese
Palazzo
.
Fiume
Maria
Catania
di
monte
(11
di
morte
Coco
V.
Nicolò
.
verso
.
»
V.
Casaguandi
223
F.
CicCAGFJONic
Recensioni
il
tana
Amenano
suo
Romeo
—
S.,
Amari
Michele
229
230
...»
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nei
di
Domestico
S.
S.—
S.
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Aga»12l
Culto
(Ing.),
Prelato
(Mons.)
.
G.
di
inedita
»
:
V.
Casaguandi
lettera
Una
—
America
in
glorificato
Dante
—
117
dilettoso
il
..........••»
e
155
nelle
nazionale
rappresentazione
con
.
.
politico
Risorgimento
Siciliana
Sicilia
\
.
Cifali-Cibali
Vito
Casaguandi
«
.
(Jarlo
1922
—
—
di
Rei
.
Comiso
e
:
Casaguandi
—
.
nel
iconoclasta
di
Rilievo
—
Miscellanea
C.
Storia
inedite
Catania
—
Bibliografìa
—
storica
Lupo
siciliani
della
Bisanzio
di
inedite
N.
Consoli
.
Vittoria
timo
ul-
'
persecuzione
Memorie
OiJSi
.
a
dell'
scoperte
135
L'editto
—
a
P.
liberali
.
lettele
Dieci
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PuroKTÌ
.
25
...»
le
e
l
nel
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P.
Finocchi
antica
.
Santapan,
storici
mazziniana
Indipendenza
—
—
Gioetii
Lajolo
Catania
i
^Cuma-Sybaris-Siracusa)
Nasklf,!
documenti
.
contro
Aldonza
(Donna
.
V.
Casaguandi
di
Congiura
inedito
processo
un
ai
.
Una
—
Militello
Studi
dintorni
e
.
.
.
Ricerche
di
.
sul
.
•
.
del
sotterraneo
corso
Catania
.
.
fiume
»
.
,
.
.
.
.
124
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3.
Borsa
4.
Onorificenza
Studio
di
Prof.
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5.
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nel
6.
Il
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7.
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Necrologia
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dell'
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132
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ivi
che
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linea
2
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14
e
di
Plutarco
presente annata
leggi:
del
(v. Caku.
Carrera
Meni,
1639).
del
delPediz.
della
riferita
non
al
alle
parole:
periodo che
spedizione ateniese
termina
con
la
linea
che
24.
si
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tro-
Scarica

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