quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:00 Pagina I quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 Coordinamento scientifico Redazione dei testi Editing Progetto grafico 12:00 Pagina II Giovanni Biallo Capitolo 1 - Giovanna Tripari Capitolo 2 - Giovanna Tripari Capitolo 3 - Valeria Sciucchini Elena Spagnoletti Stefania Serra Responsabile P.I. G.A.C. “Certosa di Padula” Vincenzo Russo Responsabile Misura 2.1 Domenico Ranauro Direzione Attività e Resp. Procedimento Michele Rienzo Coordinamento Tiziana Medici quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:00 Pagina III VALLO DI DIANO: DOMANDA TURISTICA E SCENARI DI RIFERIMENTO P.O.R. Campania 2000-2006 - FESR - P.I. G.A.C. “Certosa di Padula: per un sistema culturale-turistico del Vallo di Diano” - Asse II - Misura 2.1 - Azione D - Progetto “Agenzia per lo Sviluppo del Vallo di Diano - Studio della Domanda e Coordinamento dell’Offerta Turistica” quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:00 Pagina IV quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:00 Pagina V STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO SOMMARIO PREMESSA 7 LA DOMANDA TURISTICA DEL VALLO DI DIANO 8 ANALISI QUALITATIVA DEL MOVIMENTO TURISTICO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 Il quadro della ricerca sul campo: il questionario ai turisti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 Il profilo del turista autunnale-invernale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 Il quadro della ricerca sul campo: il questionario agli operatori della ricettività . . . . . . . . . . . . . . . 13 Il profilo dei turisti secondo gli operatori della ricettività . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 Il profilo dei turisti secondo gli intermediari ed altri attori locali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 LA SEGMENTAZIONE DEL MERCATO TURISTICO VALDIANESE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 LA DOMANDA INESPRESSA DEL VALLO DI DIANO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26 I TURISTI E LA CUSTOMER SATISFACTION . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31 LO SCENARIO DEL TURISMO NEL VALLO DI DIANO 38 ANALISI DEL CONTESTO TERRITORIALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38 ANALISI SWOT . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42 POSIZIONAMENTO E CICLO DI VITA DELLA LOCALITA’ TURISTICA “VALLO DI DIANO” . . . . . . . . . . . . . 43 LA PROGRAMMAZIONE LEGISLATIVA E FINANZIARIA PER LO SVILUPPO TURISTICO DEL TERRITORIO 45 LA LEGGE 135/2001 E L’ISTITUZIONE DEI “SISTEMI TURISTICI LOCALI” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45 VERSO L’APPROVAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48 Le politiche regionali per il turismo: un sistema complesso di relazioni e competenze . . . . . . . . . 48 Il disegno di legge regionale: testo unico delle disposizioni in materia di turismo . . . . . . . . . . . . . 50 LO STATO DI ATTUAZIONE DEGLI “SISTEMI TURISTICI LOCALI” IN REGIONE CAMPANIA . . . . . . . . . . . . 53 LE LINEE D’INDIRIZZO DELLA PROGRAMMAZIONE 2007- 2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55 QUALI PROBLEMI E QUALI OPPORTUNITÀ PER IL VALLO DI DIANO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56 APPENDICE 59 ALLEGATI 71 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI E WEB 77 STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: DOMANDA TURISTICA E SCENARI DI RIFERIMENTO V quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:00 Pagina VI quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:00 Pagina 7 Premessa Vallo di Diano: domanda e scenari di riferimento Proseguendo il lavoro di analisi intrapreso nei precedenti quaderni della collana di studi, questa pubblicazione completa la seconda fase di ricerca che il Raggruppamento Temporaneo d’Impresa MondoGIS-GISmeeting ha realizzato nell’ambito del Progetto “Studio della domanda e Coordinamento dell’Offerta turistica” del P. I. “CERTOSA DI PADULA: PER UN SISTEMA CULTURALE – TURISTICO DEL VALLO DI DIANO”, POR Campania 20002006, Asse II, misura 2.1, azione d). Questa seconda fase - successiva ad una prima d’inquadramento generale sulle tendenze turistiche in atto - si è concentrata sul territorio del Vallo di Diano, analizzandone performance turistiche, attrattive e potenzialità, governance e strumenti legislativi di pianificazione turistica. In particolare, il secondo quaderno di studi ha avuto per oggetto l’analisi dell’offerta turistica espressa dal Vallo di Diano, sia in termini di risorse e potenzialità del territorio (attrattori turistici e movimento turistico generato), sia in termini di consistenza e caratteristiche dell’offerta ricettiva, mentre la presente pubblicazione approfondisce gli aspetti legati alla domanda turistica, al posizionamento turistico del comprensorio e alla programmazione legislativa e finanziaria per lo sviluppo dello stesso. Il lavoro svolto è inoltre propedeutico alla terza ed ultima fase di ricerca, orientata alla definizione di linee guida per l’implementazione di strategie e strumenti operativi di sviluppo turistico del territorio del Vallo di Diano, i cui esiti saranno oggetto del quarto quaderno di studi. Il presente quaderno si articola in tre capitoli principali. Il primo capitolo è dedicato all’analisi delle caratteristiche del turismo valdianese e del profilo del turista nel Vallo di Diano, inAttenzione dagandone motivaparticolare è stata zioni di visita, esigenze ed aspettariservata alla domanda tive e grado di potenziale ed ancora soddisfazione ri“inepressa”, costituita spetto alla dotaprincipalmente dal bacino zione di servizi e balneare della costa all’accoglienza ricilentana e da quello di cevuta, rilevati anche attraverso prossimità delle appositi questioregioni limitrofe nari. Attenzione particolare è stata inoltre riservata alla domanda potenziale ed ancora “inepressa”, costituita principalmente dal bacino balneare della costa cilentana e da quello di prossimità delle regioni limitrofe. Alla luce degli esiti dell’indagine sulla domanda turistica e dei precedenti studi sull’offerta turistica espresse dal territorio, il secondo capitolo propone le riflessioni sullo stato dell’arte del turismo nel Vallo di Diano, definendone il posizionamento in un mercato complesso e sempre più competitivo. Il quadro che emerge è quello di un territorio che non riesce ancora ad esprimere a pieno le potenzialità turistiche di cui è dotato e di un’offerta complessiva che deve arricchirsi sia in termini di target turistici che in termini di qualità dei servizi offerti. Infine, il terzo capitolo traccia lo scenario della programmazione legislativa e finanziaria in materia di promozione turistica, analizzando la Legge 135/2001, con la quale viene sancita la nascita dei “Sistemi Turistici Locali”, il Disegno di Legge Regionale “Testo Unico delle disposizioni in materia di turismo” e le nuove opportunità della Programmazione 2007-2013. STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: DOMANDA TURISTICA E SCENARI DI RIFERIMENTO 7 quaderno_3_interno:interno (1) 25-07-2008 12:00 Pagina 8 STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO LA DOMANDA TURISTICA DEL VALLO DI DIANO La domanda turistica del Vallo di Diano a presente analisi della domanda turistica del Vallo di Diano è stata realizzata attraverso un lavoro empirico di field work. In realtà, avremmo voluto integrare il lavoro - per garantirne una maggiore significatività ed esaustività statistica anche con un’attività desk, attraverso la quale studiare il movimento turistico valdianese da un punto di vista quantitativo a partire dai dati raccolti dall’EPT di Salerno. Purtroppo la mancata collaborazione da parte di quest’ultima ci ha condotti a procedere solo attraverso l’attività field: ossia, siamo stati noi del Gruppo di Lavoro a recuperare i dati sul campo coinvolgendo direttamente i nostri interlocutori privilegiati - i turiLa ricerca mira sti - ed analizzanad analizzare le doli da una caratteristiche del turista prospettiva più nel Vallo di Diano, p ro p ri a m e n t e le motivazioni di viaggio qualitativa. e il suo grado di Lo strumento utilizzato per soddisfazione rispetto sondare le motivaai servizi ricevuti zioni che spingono un turista nel Vallo, il suo grado di soddisfazione e varie altre opinioni sul modo e sulla capacità di fare turismo della località visitata è stato un questionario, di cui in seguito si parlerà più approfonditamente. Sulla base di quanto rilevato attraverso i questionari, si è tentato di definire le caratteristiche del turista e del turismo valdianese. Le finalità perseguite, pertanto, sono state essenzialmente di tipo esplorativo e descrittivo. L 8 Ad integrazione di questa prima analisi si è ritenuto opportuno coinvolgere anche gli operatori e gli intermediari turistici locali al fine di ricostruire, anche con il loro aiuto, il profilo dei differenti altri segmenti di turisti che frequentano il Vallo di Diano nell’intero arco dell’anno. Anche agli operatori della ricettività coinvolti – l’intero universo di riferimento – è stato somministrato un questionario, molto snello, di cui si dirà meglio in seguito; mentre per gli intermediari è stata adottata la tecnica dell’intervista, con una serie di domande guida cui si invitava l’interlocutore a rispondere. quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:00 Pagina 9 ANALISI QUALITATIVA DEL MOVIMENTO TURISTICO Il quadro della ricerca sul campo: il questionario ai turisti Il quadro della ricerca sul campo: il questionario ai Turisti ell’anno 2006 è stato distribuito un questionario ai turisti in visita alla Certosa di San Lorenzo a Padula, cercando di coinvolgerne il maggior numero possibile. Il 93% dei questionari è stato distribuito fra ottobre e novembre, intercettando pertanto uno specifico target di turisti, quello dei cinquantenni e pensionati, che rappresentano in totale il 55% del nostro campione di riferimento (ma anche oltre considerato che un buon 22% ha preferito omettere l’età anagrafica). Invece il 5% dei questionari è stato distribuito fra aprile e maggio, periodo in cui ad affollare gli ambienti certosini sono soprattutto gli studenti. Infine, il restante 2% è stato distribuito nel periodo invernale. L’intento ultimo era quello di valutare il grado di soddisfazione del turista in viaggio nel Vallo e le relative considerazioni in merito all’efficienza dell’offerta turistica erogata. Il questionario consta di 19 domande, la maggioranza delle quali di tipo chiuso (cioè con prestabilite alternative di risposta da scegliere). Solo in alcuni casi, (in particolare per le domande nr. 17 e 18), si è preferito adottare delle domande di tipo aperto, in modo da consentire all’interlocutore di esprimere al meglio i propri suggerimenti per un eventuale miglioramento turistico del Vallo. In “Allegato 1” è riportata copia del suddetto questionario. I primi moduli distribuiti sono stati utilizzati per la cosiddetta “ricerca di sfondo o di prova”, che – nel nostro caso – ha suggerito di snellire alcune domande un po’ troppo prolisse e, pertanto, tendenti a confondere ed a stancare l’intervistato. La tecnica di approccio e di cattura del consenso adottata ha previsto: a) all’uscita del gruppo dalla Certosa, una prima e breve fase di illustrazione della N ricerca condotta, delineando l’incidenza e l’importanza che il contributo di ognuno avesse per il nostro lavoro; b) la successiva fase di distribuzione del questionario, lasciando agli intervistati il tempo sufficiente per completarlo (in media 20 minuti). Conclusa la fase di rilevazione dei dati si è provveduto a controllare la completezza e la coerenza degli stessi. Successivamente, al fine di analizzare agevolmente i dati, tutte le risposte facenti capo a “variabili aperte” e a “variabili chiuse con categoria residuale ALTRO” sono state codificate in forma numerica. Dopo aver costruito in uno strumento software di foglio elettronico la matrice dei dati ed imputato nella stessa i dati codificati, si è proceduto ad una loro approfondita lettura ed elaborazione. Luogo _______________________ 10. Dove allo ggia: (per chi usufruisce di si trova nel Vall un soggiorno o per motivi _ in albergo organizzato dall’ente/istitut di studio o lavoro specific o di apparte _ in agrituris Field work – Allegato 1 are se si nenza _ sì mo _ no ) _ in bed&break fast _ inper un allo Questionario il turista Vallo di Diano ggio indel affit to _ in un’abita zione privata (ospite di ami _ altro (da spe ci, parenti, etc) cificare) ___ Data ____________ __________________ __ 1. Sa di trovarsi in un paese del Vallo di Diano: _ sì 2. Si trova qui per: _ studio/lavoro _ vacanza _ altro (da specificare) _______________________ 11. Quanti gior _ no ni soggiorner à nel Vallo ____________ ___________ 12. Durante il suo soggior _ meno di 25 no, quanto spende in med _ 25-50 ia al giorno: _ 50-100 _ più di 100 3. Era già stato nel Vallo di Diano: _ sì _ no (vai alla domanda n. 7) 13. Come è venuto a con osc _ attraverso amici o conosc enza del Vallo di Dia no: _ attraverso enti 4. Se sì, quante volte ha visitato il Vallo: ___________________________ agenzie di viag _ attraverso gi e Tour Ope internet rator _ attraverso articoli o serv izi giornalistici _ attraverso 5. Quali luoghi conosce: ___________________________________ fiere e borse (riviste, televisio turistiche _ attraverso ne, radio) ___ mat ____________ _ sono qui per eriale informativo (bro __ chure, guide) studio/lavoro ____________ _ altro (da spe 6. Viene qui solo in estate o anche in altri periodi dell’anno: ____________ cificare) ___ ____________ _ _ solo d’estate ________ _ anche in altri periodi dell’anno (quando ____________________________) 14. A cosa si opzioni di risp è dedicato durante il suo sog osta second giorno nel o un ordine o lavoro spe Vallo: (indicar 7. Quali i motivi che l’hanno spinta a scegliere questa località:cific (indicare massimo 3 di priorità. Per are seal si e al massim appartenenza chi si usufruisce o 3 opzioni di risposta secondo un ordine di priorità) di un pacche trova nel Vallo per mot _ sì _ no ) ivi di studio tto organizz ato dall’ent 1 2 3 scelta e/istituto di 1 2 3 scelta _ _ _ visite cult _ _ _ patrimonio artistico-culturale urali (musei, _ _ _ visite nei chiese, siti arch _ _ _ patrimonio naturalistico borghi e cen eologici) _ _ _ brevi pas tri abit _ _ _ particolari eventi e manifestazioni (quali _______________________) seggiate/escurs ati _ _ _ trekking ioni _ _ _ escursioni naturalistiche _ _ _ acquist o prodotti e _ _ _ visita a parenti e/o amici artigianato loca _ _ _ degusta le _ _ _ passaggio verso altre destinazioni zioni eno-gas _ _ _ mare tronomiche _ _ _ viaggio organizzato da Tour Operator _ _ _ relax _ _ _ escursioni da altri luoghi (quali __________________________) _ _ _ altro (da _ _ _ studio/lavoro (vai alla domanda n. 10) specificare) ____________ _ _ _ altro (da specificare) ________________________________ ____________ ________ 15. Quale è il suo gradim 8. Con chi è venuto: ento dei serv buono med io basso sca izi presenti _ da solo rso nel Vallo: _ _ _ _ con un amico/a _ ricettività _ _ _ _ con la famiglia _ ristorazi _ one _ _ _ con un gruppo di amici _ accessibilit _ à/viabilità _ _ altro (da specificare) _______________________ _ _ materiali informativi / pubblicazion i 9. Porta con sé bambini: _ sì _ no STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: DOMANDA TURISTICA E SCENARI DI RIFERIMENTO 9 quaderno_3_interno:interno (1) 25-07-2008 12:00 Pagina 10 ANALISI QUALITATIVA DEL MOVIMENTO TURISTICO Il profilo del turista autunnale-invernale Il profilo del turista autunnale-invernale ttraverso l’analisi dei questionari sottoposti ai turisti è stato possibile ricostruire - come già premesso - un primo profilo di turista valdianese, ed in particolare di quello che frequenta il Vallo nel periodo autunnale-invernale. Di seguito diamo la definizione di alcune sue caratteristiche, così come evidenziate dal lavoro statistico dei dati raccolti. A À>Ê}DÊÃÌ>ÌÊiÊ6>Ê`Ê>¶ ÊÀë`i Ó¯ - Óx¯ Çί Grafico 1 *iÃ>Ê`ÊÀÌÀ>ÀiÊiÊ6>Ê`Ê>¶ ¯ ÊÀë`i ÓÓ¯ - ȯ Grafico 2 10 Il turista autunnale-invernale valdianese: ❯ è un “nuovo” cliente, di prossimo ritorno, proveniente dal nord Ben il 73% degli intervistati è in visita a Padula e nel Vallo di Diano per la prima volta, mentre solo nel 25% dei casi si tratta di turisti consuetudinari e di ritorno (grafico 1). Tra quanti hanno già visitato il territorio, il 50% asserisce addirittura di aver visitato la località almeno altre cinque volte. Una fetta di affezionatissimi, insomma, che quando può scappa con piacere, anche se per poco, nel comprensorio valdianese. Il Vallo di Diano sembra comunque aver fatto breccia nel cuore dei turisti intervistati, dato che ben il 69% dichiara di progettare un eventuale viaggio futuro nel Vallo, mentre solo il 9% pensa di non ritornarvi più (grafico 2). Il 37% degli intervistati proviene dal Nord, il 24% dal Sud (Campania, Puglia e Calabria), mentre il solo 9% dal Centro. Si tratta di un turista consapevole e ben informato: il 65% sa benissimo che Padula è uno dei Comuni appartenenti al Vallo di Diano, mentre i paesi più noti fra i turisti di ritorno sono Pertosa e Teggiano (19% delle preferenze). Seguono Padula, Sala Consilina e Buonabitacolo (5%) – grafico 3. Per questi stessi il viaggio nel Vallo di Diano non è associato al solo periodo estivo (solo per il 25% è così); il 50% di loro dichiara di ritornare nel Vallo anche in altri periodi dell’anno. ❯ è un turista prevalentemente culturale-naturalistico Il patrimonio artistico-culturale è la principale attrattiva che spinge il turista a scegliere e pianificare un viaggio nel Vallo: esso traina infatti il 30% degli quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:00 Pagina 11 ANALISI QUALITATIVA DEL MOVIMENTO TURISTICO Il profilo del turista autunnale-invernale Õ} Ê>}}ÀiÌiÊVÃVÕÌ x { Î Ó £ ä *iÀÌÃ> /i}}> *>`Õ> ->>Ê Ã> Grafico 3 Õ>LÌ> V Ì>Ì]Ê>Ê Ãiâ> ÊëiVvV>ÀiÊ µÕ> Ê Àë`i +Õ>ÊÊÌÛÊV iʽ >ÊëÌ>Ê>ÊÃVi}iÀiÊÊ6>¶ intervistati (grafico 4). Segue il patrimonio naturalistico, che ha richiamato il 21% del campione di riferimento. Una volta in loco, la motivazione del viaggio non muta: gli intervistati dichiarano, infatti, di aver dedicato il soggiorno a visite culturali (31%), visite nei borghi e nei centri abitati (18%) ed a brevi passeggiate ed escursioni (11%). ❯ alloggia in albergo e per brevissimo periodo L’albergo è la formula ricettiva preferita (47%), mentre l’extralberghiero sembra avere un più modesto appeal sui nostri intervistati: a preferirlo, infatti, è solo il 14% del campione, di cui il 12% sceglie l’agriturismo e il 2% il Bed&Breakfast (grafico 5). Il turismo resta comunque di tipo “mordi e fuggi” (18%), oscillando la durata del soggiorno tra una settimana (11%) e due giorni (9%). ÃVÕÀÃÊ`> >ÌÀÊÕ} -ÌÕ`É>ÛÀ Ó¯ x¯ ÊÀë`i Ó¯ 6>}}ÊÀ}>ââ>Ì `>Ê/ÕÀÊ"«iÀ>ÌÀ *>ÌÀ >ÀÌÃÌVÉVÕÌÕÀ>i Ó¯ Îä¯ *>ÃÃ>}}ÊÛiÀà >ÌÀiÊ`iÃÌ>â {¯ 6ÃÌ>Ê«>ÀiÌ iÉÊ>V {¯ ÃVÕÀà *>ÀÌV>ÀÊiÛiÌ >ÌÕÀ>ÃÌV i iÊ>viÃÌ>â n¯ *>ÌÀ >ÌÕÀ>ÃÌV £Î¯ ί Grafico 4 ❯ è adulto-pensionato, viaggia prevalentemente in compagnia ed ha una bassa capacità di spesa giornaliera STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: DOMANDA TURISTICA E SCENARI DI RIFERIMENTO 11 quaderno_3_interno:interno (1) 25-07-2008 12:00 Pagina 12 ANALISI QUALITATIVA DEL MOVIMENTO TURISTICO Il profilo del turista autunnale-invernale ÛiÊ>}}>¶ 6ÃÌ>Ê`ÊÕ ÃÊ}À ί ÊÀë`i Ón¯ Ê>LiÀ} {ǯ ÊÕ½>LÌ>âi «ÀÛ>Ì> Il 55% del nostro campione di riferimento è rappresentato da cinquantenni e pensionati. Il 57% degli intervistati è in viaggio con un gruppo di amici, il 15% con la famiglia ed il 9% è in comitiva/gita organizzata (grafico 6). In prevalenza si tratta di persone che non portano con sé bambini (63%). La capacità di spesa giornaliera si aggira tra un minimo di 20 € ad un massimo di 100 €: il 25% sostiene di spendere tra i 25 ed i 50 €; il 17% tra i 50 ed i 100; il 14% meno di 25 €. n¯ ÊE Ó¯ Ê>}ÀÌÕÀà £Ó¯ Grafico 5 ÊV ÊmÊÛiÕÌ\ ÊÀë`i >Êà ÊVÌÛ>É }Ì>ÊÀ}>ââ>Ì> ȯ x¯ VÊÕ >VÉ> n¯ n¯ Ê>Êv>}> £x¯ ÊÕÊ}ÀÕ«« `Ê>V xǯ Grafico 6 iÊmÊÛiÕÌÊ>ÊVÃViâ>Ê`iÊ6>Ê`Ê>¶ >ÌÌÀ>ÛiÀÃÊÃiÀÛâ >ÌÌÀ>ÛiÀÃÊ>ÌiÀ>i vÀ>ÌÛ Ê>ÀÌVÊ}À>ÃÌV ÊÀë`i Ó¯ Ó¯ >ÌÌÀ>ÛiÀÃÊ ÌiÀiÌ £Ç¯ ¯ >ÌÌÀ>ÛiÀÃÊ>V iÊVÃViÌ >ÌÌÀ>ÛiÀà `6ÊiÊ/°"° {{¯ Grafico 7 12 Óȯ ❯ è prevalentemente organizzato e si affida al “passaparola” Non si tratta di turisti fai-da-te, solo il 9% degli intervistati dichiara di aver conosciuto il Vallo ed organizzato il viaggio tramite Internet. Al contrario, il 44% di loro si è affidato ad Agenzie di Viaggio e Tour Operator. Il passaparola detiene, comunque, una discreta preferenza tra gli strumenti di comunicazione ritenuti maggiormente affidabili (26%) – grafico 7. quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:00 Pagina 13 ANALISI QUALITATIVA DEL MOVIMENTO TURISTICO Il quadro della ricerca sul campo: il questionario agli operatori della ricettività Il quadro della ricerca sul campo: il questionario agli operatori della ricettività o strumento del questionario è stato riproposto ed utilizzato anche con gli operatori locali della ricettività, alberghiera ed extralberghiera, al fine di ricostruire altri diversi profili del turistaospite attraverso le loro testimonianze. Le domande della sezione relativa all’identikit del turista-ospite (che costituisce l’ultima parte del modulo) sono solo 6, equamente distribuite fra la tipologia aperta e chiusa. In “Allegato 2” è riportata copia di questa parte del questionario destinato agli operatori della ricettività. L Il modulo è stato consegnato personalmente agli interlocutori di riferimento i quali, laddove richiesto, sono stati assistiti durante la compilazione. Anche in questo caso, a rilevazione dei dati conclusa, si è provveduto a controllare la completezza e la coerenza degli stessi, oltre a codificare in forma numerica le risposte facenti capo a “variabili aperte” ed a “variabili chiuse con categoria residuale ALTRO”. Si è poi proceduto alla costruzione della matrice dei dati, sempre con l’utilizzo di un foglio elettronico, ed alla successiva imputazione nella stessa dei dati codificati. Il lavoro si è concluso con una loro approfondita lettura ed elaborazione dei dati. AMPLIAMENT O _ sì (qua le _________ ________) _ no 10. La con duzione dell a Sua azie _ sì (salta la nda è di tipo n.12) familiare: _ no Questionario per gli operatori turistici del Vallo di Diano 11. Quanti gli occupa ti nella Sua azienda: 12. Si trat ta di: _ familiari _________ _________ _________ ________ _ locali 20. La Sua Azienda rientra in alcuni itinerari turistici (gastronomici, culturali, etc) _ extralocali _ sì (quale ________________________________________________) Data ____________ _ no 13. Come è distribuito l’organico: _ dipendenti (n° ______ ) _ saltuari (n° ______ ) 21. Intrattiene relazioni con gli altri operatori turistici locali: ANAGRAFICA E STRUTTURA AZIENDALE _ sì (vai alla domanda n.23) 14. Quali i probabili cam _ no _ non ci sarà biamenti nell alcuna vari ’organico azione entro il pro _ aumenterà 1. Anno di nascita dell’azienda ________________ ssimo trie (indicare di nnio: quante unit _ diminuirà à _________ (indicare di _________ quante unit 22. Sarebbe disposto a relazionarsi con gli altri operatori turistici del Vallo: _ altro (da _________ à _________ specificare ________) _ sì (vai alla domanda n. 25) _________ _________ 2. Categoria di appartenenza _________ _________ _________ _ no (vai alla domanda n. 25) _________ ) _________ _ 1 stella _ 2 stelle _ 3 stelle _ 4 stelle _ 5 stelle _________ ___) 15. Ha seg _ altro (__________________________________________) uito dei cors i per perfezi organizzati vo-manage onare e mig riali: liorare le Sue _ sì 23. Con quali: competenz _ no _______________ _ altri albergatori e/cono 3. Numero camere ____________________ Numero posti letto scenze _ ristoratori _ organizzatori di eventi ed itinerari 16. I Suoi _ altro (da specificare _______________________________________) 4. Prezzo giornaliero a persona collaborato ri provengon _ sì alta stagione ( ________________) bassa stagione ( ________________) o da studi ed esperie _ no nze nel sett ore turistic 24. Di che tipo di relazioni si tratta: o: _ informativo-conoscitive 5. Quali i mesi di apertura nell’arco dell’anno: 17. È iscritto _ organizzativo-operative _ gennaio _ aprile _ luglio _ ottobre a: _ associazioni _ altro (da specificare _______________________________________) _ febbraio _ maggio _ agosto _ novembre di categoria _ marzo _ giugno _ settembre _ consorzio di _ dicembre operatori turis _ altro (da tici (quale ___ specificare _________ _________ _________ 25. Quali i canali di vendita da Lei utilizzati: _________ _________ _________ ___ __) _ agenzie di viaggio _________ 6. Servizi complementari offerti _________ ___) _ tour operator _ internet point _ escursioni 18. Ritiene che l'associazi _ e-commerce one/raggr _ prenotazione on line _ parcheggiocom unq ue pos uppamento sa mig lior raff _ altro (da specificare________________________________________) are orza cui _ aria condizionata _ disabili le per form ha aderito re l'immag ine del terr anc e del la abbia mig _ giardino _ sì _ pagamento carta di credito itorio: liorato o sua imp res a e nel con _ no _ possibilità di ospitare animali _ punto vendita tem po 26. In che modo pubblicizza la Sua azienda (è possibile indicare più risposte): _ bar _ sala congressi _ attraverso brochure, opuscoli e materiale informativo vario _ garage _ strutture sportive _ attraverso internet _ sala ricevimento _ altro (da specificare _______________) ORGANIZZAZ _ attraverso spot radio-TV IONE E GE _ attraverso inserzioni su riviste e giornali specialistici STIONE AZI ENDALE _ confida sul passaparola 7. L’azienda gestita è di Sua proprietà: 19. La Sua Azienda è _ partecipazione a borse e fiere (specificare se _ locali _ nazionali _ estere) _ sì Gambero inserita all’i Rosso, etc) nterno di _ altro (da specificare ________________________________________) _ no (vai alla domanda n.10) : circuiti (Gu _ sì (quale _________ ida Touring _________ _ no Club, Micheli _________ 27.n, Dispone di un sito internet: _________ _________ ___) _ sì (indicare _____________________________________________) 8. La Sua azienda : _ no _ è stata creata da Lei _ è un’eredità di famiglia _ altro (da specificare ________________________________________________________) 28. Prevede di investire in formazione nell’arco del prossimo triennio: _ sì _ no 9. Ha usufruito di agevolazioni imprenditoriali per la creazione o l’ampliamento della Sua azienda? 29. È interessato a prolungare il periodo di apertura: CREAZIONE _ sì (quale _________________) _ no _ sì _ no (perché ______________________________________________) Struttura _______________________ STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: DOMANDA TURISTICA E SCENARI DI RIFERIMENTO 13 quaderno_3_interno:interno (1) 25-07-2008 12:00 Pagina 14 ANALISI QUALITATIVA DEL MOVIMENTO TURISTICO Il profilo dei turisti secondo gli operatori della ricettività Il profilo dei turisti secondo gli operatori della ricettività ttraverso l’elaborazione statistica dei dati raccolti attraverso il questionario, gli operatori della ricettività ci hanno aiutato a delineare un chiaro identikit del turista che abitualmente frequenta il territorio valdianese nell’intero arco dell’anno. A Percentuale, questa, che tende a lievitare di qualche altro punto se si considera che l’8% sostiene che il soggiorno dei propri clienti abbia una durata media che oscilla tra uno e due giorni. Il Vallo di Diano, insomma, sembra non riesca a trattenere per più di 3 giorni un proprio ospite (69%) – grafico 8. ❯ è un turista prevalentemente “del week-end”, secondo quanto sostenuto dal 34% degli intervistati. ❯ è italiano, anzi campano: l’89% degli intervistati dichiara che il proprio ospite è prevalentemente italiano; campano, per essere più precisi (49%). Contro una massiccia presenza di connazionali si schiera una risicata presenza di turisti stranieri (solo il 15%). Questi ultimi sono innanzitutto tedeschi, ed in minima parte francesi, olandesi e inglesi – grafico 9. ÕÀ>Ì>Êi`>Ê`iÊÃ}}À ÊÀë`i £ÉÓÊ}À ££¯ n¯ `>ÊÇÊ>Ê£{Ê}À ί £Ê}À ÇÊ}À £Î¯ n¯ {Ê}À ί ❯ viaggia preferibilmente in coppia, secondo quanto dichiarato dal 41% degli operatori contattati, o in `>Ê{Ê>ÊÇÊ}À ί ÎÊ}À ÓÊ}À £{¯ Î{¯ `>ÊÓÊ>Ê{Ê}À ί Grafico 8 *ÀÛiiâ>Ê«ÀiÛ>iÌiÊ`iÊÌÕÀÃÌ 1 £x¯ iÝÌÀ>Ê1 {¯ V>i ¯ *ÀÛV>i £ä¯ >â>i ÎÓ¯ ,i}>i Îä¯ Grafico 9 14 ❯ è prevalentemente “estivo”, nel 54% dei casi: è agosto il mese maggiormente preferito per portarsi nel Vallo. Irrisorie le presenze a gennaio, mentre restano totalmente scoperti i mesi di febbraio e marzo. I primi turisti iniziano ad affacciarsi in loco tra aprile e maggio (18%), per poi ingrossare pesantemente la propria presenza nel periodo più caldo. Un calo di presenze inizia a registrarsi già nel mese di settembre (11%), per poi diminuire gradualmente nel periodo invernale (grafico 11). ❯ è attratto dalla natura (31%) e dalle ricchezze culturali (24%), nonché secondariamente dalla genuinità e prelibatezza dei prodotti gastronomici locali e dalla tranquillità del luogo (13%) – grafico 12. La Certosa di S. Lorenzo a Padula, le Grotte dell’Angelo a Pertosa, il borgo medievale di Teggiano ed quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:00 Pagina 15 ANALISI QUALITATIVA DEL MOVIMENTO TURISTICO Il profilo dei turisti secondo gli operatori della ricettività il massiccio del Cervati sono le attrattive maggiormente apprezzate. ❯ è deluso sia dai trasporti pubblici locali (che rendono difficile l’accessibilità al Vallo ed anche lo spostamento tra un Comune e l’altro del comprensorio), sia dalle condizioni della viabilità interna ed esterna (l’autostrada continua ad essere un cantiere aperto). Le strade non solo sono dissestate e poco agevoli, ma anche contraddistinte da un’inadeguata segnaletica, incapace di indirizzare correttamente chi non sia della zona (grafico 13). /«}>ÊViÌ >ÛÀ>ÌÀÊ`Ê«>ÃÃ>}} ȯ À>Ì>Ê``>ÌÌV>ÊÓ¯ x¯Ê ÊÀë`i >}iÊί ÌÛiÊÀ}>ââ>Ìi £Î¯ ««i {£¯ ÀÕ««Ê`Ê>V Îä¯ Grafico 10 *iÀ`Ê`Ê>}}ÀiÊ>vvÕÃà Îx Σ Îä Óx Ó£ Óä £x £Ó £Î £Ó £ä ä Ç È x £ i° Î Ó ä iL° >À° «À° >}° Õ° Õ}° }° -iÌ° "ÌÌ° Û° V° Àë° Grafico 11 STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: DOMANDA TURISTICA E SCENARI DI RIFERIMENTO 15 quaderno_3_interno:interno (1) 25-07-2008 12:00 Pagina 16 ANALISI QUALITATIVA DEL MOVIMENTO TURISTICO Il profilo dei turisti secondo gli operatori della ricettività Ã>Ê>««Àiââ>Ê`iÊ6>¶ Óx Ó£ Óä £È £x £ä x Î £ ä ÌÀ>µÕÌD Grafico 12 £Ó £ä n È { Ó ä Grafico 13 16 >ÌÕÀ> VÕÌÕÀ> VÕV>ÊiÊ Ã«Ì>ÌD }>ÃÌÀ> «ÀiââÊ V«iÌÌÛ £ ÃVÕÀiââ> Ê Àë`i quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:00 Pagina 17 ANALISI QUALITATIVA DEL MOVIMENTO TURISTICO Il profilo dei turisti secondo gli intermediari ed altri attori locali Il profilo dei turisti secondo gli intermediari ed altri attori locali tatori che entrano in Certosa hanno perlopiù l’ingresso gratuito, dal momento che rientrano tra i soggetti di età inferiore a 18 anni e superiori a 65. Questo dato acquista rilevanza per comprendere che la tipologia del visitatore del monumento è legata al mondo dell’obbligo scolastico (elementari e medie) e - in numero ridotto - ai licei e alle scuole superiori, nonché a quello del turismo della terza età, che influisce sui numeri per più del 50%. Mentre que“Uno spazio st’ultimo è presente lungo buona parte assai ridotto del «La Campania, galleria d’arte a cielo aperto, presenta dell’anno, quello flusso turistico è notevoli emergenze culturali e artistiche tali da averla scolastico è limioccupato dalla tipologia resa una delle mete privilegiate del turismo europeo. tato ai mesi di del turismo culturale: sono Nello splendido scenario regionale c’è il Vallo di marzo, aprile e generalmente soggetti Diano, una terra di paradiso (per dirla con l’ultima maggio, quando singoli o piccoli gruppi campagna promozionale) sconosciuta al turismo di si registrano massa e per questo più intrigante, che intende aprirsi punte consistenti. provenienti dalle al tour-ismo, un modo di conoscere non solo i luo- In entrambi i casi regioni del centroghi ma anche le persone e il loro modo di vivere, i si tratta di italiani nord” costumi e le usanze. provenienti dalla noE nel Vallo di Diano si trova Padula con la sua famosa stra regione e dalle sue Certosa, Patrimonio Mondiale dell’Umanità, Grande province, dalla confinante Basilicata, dalla Puglia, dal Attrattore Culturale della Regione Campania. Ma Lazio; essi permangono in Certosa il tempo necesquali sono i numeri del turismo nel Vallo e nello spe- sario alla visita e una percentuale minima pranza nei cifico a Padula? ristoranti, mentre la maggior parte consuma, talvolta Il flusso turistico in Certosa è in netto calo sia in ter- negli spazi di parcheggio, il pranzo a sacco. mini numerici che in termini qualitativi: ciò è verifi- Uno spazio assai ridotto del flusso turistico è occabile anche dai dati emersi dall’Osservatorio cupato dalla tipologia del turismo culturale: sono Turistico della Campania, che fa preciso riferimento generalmente soggetti singoli o piccoli gruppi proai numeri della Soprintendenza BAAPSAE di Salerno venienti dalle regioni del centro-nord, che trovano e Avellino e, quindi, ai biglietti effettivamente staccati Padula inserita in un pacchetto che comprende le all’ingresso del monumento. mete più rilevanti del territorio meridionale (MaraSoffermandoci sul dato del Ministero è possibile fare tea, Matera, Lecce). Dalla zona marina del Cilento aruna prima considerazione di ordine generale: i visi- rivano inoltre a Padula escursionisti e gruppi er completare il lavoro di definizione delle diverse tipologie di turisti che frequentano il Vallo, è stato chiesto agli intermediari e ad altri attori turistici locali di esprimere le loro impressioni sulla base dell’esperienza professionale quotidiana. Lo strumento di indagine utilizzato, questa volta, è quello dell’intervista. Poste alcune domande-guida, si è data la possibilità all’interlocutore di affrontare l’argomento secondo le proprie preferenze. Seguono alcune testimonianze raccolte, indicative per poter segmentare il mercato turistico valdianese. P STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: DOMANDA TURISTICA E SCENARI DI RIFERIMENTO 17 quaderno_3_interno:interno (1) 25-07-2008 12:00 Pagina 18 ANALISI QUALITATIVA DEL MOVIMENTO TURISTICO Il profilo dei turisti secondo gli intermediari ed altri attori locali organizzati da Paestum. Nell’ultimo periodo, tuttavia, si riscontra un certo movimento dal Nord-Europa: generalmente si tratta di gruppi organizzati per ciclo-trekking e trekking puro, che si trattengono per un paio di giorni e scoprono con i loro mezzi il territorio, non tralasciando i siti archeologici di Cosilinum e il santuario rupestre di S. Michele alle Grottelle. Questo tipo di turismo è rintracciabile nei mesi pre-estivi e pre-autunnali. Durante i periodi feriali, il trend di visitatori è decisamente di carattere familiare, ossia composto da persone che percorrono l’autostrada e sostano a Padula per una breve visita. Per quel che riguarda i servizi, l’unico richiesto spesso a fatica erogato - è quello dell’accompagnamento turistico. Quest’ultimo è regolato attraverso un sistema di prenotazioni afferenti all’Ufficio Turistico Comunale, sito nella corte esterna del monumento, fornito di utenza telefonica e aperto tutti i giorni (mattina e pomeriggio), tranne la domenica pomeriggio ed il martedì, giorno di chiusura della Certosa; è presidiato da due unità del servizio civile che fanno capo al Comune di Padula (nella persona del dirigente dei servizi culturali e turistici, A. Tufano): quando è richiesto l’accompagnamento, acquisendo la prenotazione, esse precisano che si tratta di accompagnatori volontari messi a disposizione, attraverso l’Ente Comunale, da associazioni (tra le quali l’Associazione Turistica Pro Loco Padula), che non percepiscono alcun tipo di tariffa se non l’offerta che ad essi viene tributata per l’impegno profuso. Padula probabilmente è il centro del Vallo di Diano che richiama il flusso più importante per la presenza del Grande Attrattore Culturale e anche per la Casa Museo di Joe Petrosino, inserita nel cuore del cen18 tro storico, ulteriore motivo di attrazione culturale e turistico. Altra località rilevante del Vallo di Diano è Pertosa con le sue Grotte dell’Angelo, al momento splendida scenografia dello spettacolo “L’Inferno di Dante”, che attrae un notevole flusso turistico prevalentemente di tipo scolastico. La cima più alta della Campania, il monte Cervati, rappresenta sicuramente la meta più importante dal punto di vista ambientale-naturalistico e attira un target turistico specializzato, come gli amanti del trekking, insieme alla “Valle delle Orchidee” di Sassano. Nonostante gli sforzi che si compiono per rendere il soggiorno dei visitatori e/o turisti (questi ultimi sono davvero pochi, poiché un numero esiguo trascorre almeno una notte nel Vallo di Diano) il più gradevole possibile, si raccolgono ancora molte lamentele: chi decide di visitare i centri storici nota che le stradine non sono proprio pulite, che c’è la totale assenza di esercizi commerciali, la mancanza di segnaletica turistica e in generale la mancanza di una mentalità che non è solo turistica, ma anche imprenditoriale, perché agli Enti risulta naturale chiedere i servizi, ma naturalmente è il privato che, attraverso gli investimenti, deve proporsi al mercato. In conclusione credo che, per un vero decollo turistico, manchi il flusso legato al turismo di qualità, ossia un target che riesca davvero ad apprezzare sia il nostro patrimonio culturale e artistico sia le strutture anche a quattro stelle sorte nel Vallo di Diano, che purtroppo nell’arco dell’anno risultano spesso vuote» (Tina D’Urso, Presidente Pro Loco di Padula). «A frequentare il Vallo di Diano nell’arco dell’anno è prevalentemente un turista culturale ed ambientale, quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:00 Pagina 19 ANALISI QUALITATIVA DEL MOVIMENTO TURISTICO Il profilo dei turisti secondo gli intermediari ed altri attori locali mentre quello enogastronomico occupa solo una piccola fetta del più complessivo movimento turistico. Si tratta, in genere, di gruppi da 20 a 60 persone; con un’età media compresa fra i 35 e i 45 anni; provenienti dal Lazio, dalla Puglia, dalla Campania, dalla Lombardia, dall’Abruzzo e dal Piemonte. Il soggiorno dura non più di 2 giorni; i periodi privilegiati sono aprile e maggio, luglio-agosto-settembre, novembre-dicembre. Mentre le mete preferite restano Pertosa, Padula, Teggiano e Sassano, quest’ultima raggiunta solo nei mesi di aprile e maggio, in concomitanza con le escursioni guidate organizzate nella Valle delle Orchidee […]. L’area viene generalmente considerata scarsamente curata: è questa una delle maggiori lamentele espresse. […] Tra i servizi maggiormente richiesti: la guida nei luoghi da visitare, il servizio di transfer e la prenotazione delle strutture STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: DOMANDA TURISTICA E SCENARI DI RIFERIMENTO 19 quaderno_3_interno:interno (1) 25-07-2008 12:00 Pagina 20 ANALISI QUALITATIVA DEL MOVIMENTO TURISTICO Il profilo dei turisti secondo gli intermediari ed altri attori locali Da aprile a giugno e da settembre a novembre si palesa un’altra tipologia di turista, quello religioso e ricettive. […] Quello dei C.R.A.L. (i Circoli Ricreativi della terza età, che si sposta in pullman, con rientro Aziendali Lavoratori) è un target ad oggi trascurato serale (raramente pernotta in zona). Padula e Tegdal territorio, ma sul quale si potrebbe e dovrebbe giano sono le mete preferite. puntare» (Giuseppe Lupo, Agenzia di Intermedia- Luglio e agosto sono invece i mesi popolati dal tuzione e Servizi “Crysalide”). rista balneare: solitamente si tratta di famiglie o gruppi di amici in vacanza nelle zone limitrofe che di «Il turismo nel Vallo di Diano rimane un turismo ritorno o di passaggio dedicano una giornata alla vi“mordi e fuggi”. In pochi, infatti, restano più di un sita di Padula, Pertosa e Teggiano. Lo spostamento in giorno sul nostro territorio, se non famiglie o questo periodo avviene in auto o in camper» gruppi fino a dieci persone nei week-end o nei ponti. (A.L.M.A. Turist Service, Padula). Secondo noi quindi bisognerebbe insistere ancora sulla promozione, magari legandola all’organizzazione «È un turista interessato all’aspetto storico-cultudi eventi capaci di trattenere in loco il turista per rale-architettonico del territorio, quello registrato più di un giorno e capaci pertanto di affiancare alla dalla Pro Loco di Teggiano in occasione della manifestazione “Alla Tavola della Principessa Costanza”. cultura un momento di svago. Il periodo un po’ più spento è quello di dicembre- Prevalentemente di ritorno o un fedelissimo, che gennaio-febbraio, sebbene durante le vacanze natali- prenota di anno in anno la propria presenza; provezie 2007 si sia registrata una maggiore ed inusuale niente da ogni parte della nostra regione e delle regioni limitrofe; che si trattiene nel Vallo da un affluenza rispetto agli anni precedenti. Aprile e maggio sono i mesi in cui ad animare il Val- minimo di 3 giorni ad un massimo di 1 settimana; a lo è il turismo scolastico. Padula con la Certosa di San cui non dispiacerebbe pernottare anche in case priLorenzo e Pertosa con le Grotte dell’Angelo resta- vate non occupate dei centri storici, per calarsi apno le mete preferite. Questo è il periodo in cui gli pieno nell’atmosfera medievale; che ha appreso della spostamenti avvengono prevalentemente in pullman manifestazione o attraverso il passaparola o perché ed in cui ad affacciarsi sul territorio sono anche dei Teggiano e la “Principessa Costanza” sono inclusi nel viaggiatori di passaggio, magari diretti verso altre mete pacchetto turistico offertogli dal proprio Tour Operator. La maggioranza è composta da vacanzieri che e che sostano a Padula per poche ore. 20 quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:00 Pagina 21 ANALISI QUALITATIVA DEL MOVIMENTO TURISTICO Il profilo dei turisti secondo gli intermediari ed altri attori locali villeggiano sulla costa e che provengono da ogni parte d’Italia. In tanti, ancora, arrivano in pullman per una visita “mordi e fuggi”: da Salerno, dalla Piana del Sele, dalla Calabria e dalla Basilicata» (Presidente Pro Loco di Teggiano, Elio Cantelmi). «Sono soprattutto scolaresche, studiosi ed amanti della natura, provenienti prevalentemente dal Sud (Campania, Lazio, Puglia e Sicilia), i turisti che raggiungono la Valle delle Orchidee, a Sassano. Negli ultimi anni si è registrato un incremento di visitatori pari al 120%: un piacevole andamento giustificato dalla nuova tendenza di fare turismo. È cambiato il motivo del viaggio. Il turista di oggi è mosso dalla curiosità di scoprire la natura; di conoscere ed esplorare luoghi singolari. E la singolarità della nostra Valle consiste nel possedere una grande concentrazione di orchidee […] Il clou delle presenze si registra nel periodo aprile-giugno, quando il turismo non si traduce banalmente nel “mordi e fuggi”, a beneficio dell’economia ricettiva locale. Questi sono anche i mesi del turismo scolastico, sempre più catturato dal richiamo della Valle (nel 2007 sono stati circa 1.200 gli alunni in visita). Mentre nel mese di maggio la Settimana Nazionale del Trekking riesce a catalizzare un’altra apprezzabile presenza di visitatori (circa 300). A luglio ed agosto, grazie al supporto delle Agenzie ed Associazioni della costa impegnati nella formulazione di interessanti proposte escursionistiche, la Valle diventa meta dei turisti balneari ospiti della costa marina cilentana» (Ideatore della Settimana delle Orchidee, Nicola Di Novella). «Il turista che arriva nel Vallo di Diano appartiene prevalentemente alla fascia cosiddetta della terza età, nonché all’ambiente scolastico. Proviene per lo più dall’Italia centrale (il 40% circa), mentre appartiene all’Italia settentrionale il 35% circa ed al Sud Italia il 25%. A motivarne il viaggio la cultura, l’enogastronomia e la natura […] Un target potenzialmente appetibile per il territorio, ma ad oggi trascurato, è quello del turista locale e di prossimità, da richiamare in loco proponendo, ad esempio, tariffe alberghiere meno costose … tariffe che, ad oggi, si presentano invece proibitive […] Tra le lamentele espresse dai visitatori l’assenza di guide turistiche multilingue» (Alessandro Curcio, Curcio Viaggi). Anche attraverso l’analisi dell’andamento turistico delle Grotte dell’Angelo a Pertosa - per un cui maggior approfondimento si rimanda al II° Quaderno della medesima collana di studio e ricerca – abbiamo potuto delineare un ulteriore profilo di visitatori. Si tratta prevalentemente di gruppi - scolaresche, famiglie e CRAL; italiani, provenienti prevalentemente dalla Campania, dalla Puglia e dal Lazio (Roma). I turisti stranieri, in realtà, risultano essere in calo: tra il 2006 ed il 2007 la loro presenza è decrementata del 23%. Nello specifico, calano sensibilmente le attenzioni dei turisti inglesi e russi, la cui presenza si riduce rispettivamente del 79% e del 64%, seguiti dagli svizzeri (-59%), dagli olandesi (-.33%) e dai tedeschi (-17%). All’interno di questo complessivo decremento straniero, aumenta il numero dei visitatori spagnoli (+10 volte le presenze del 2006), dei francesi (triplicatosi) e degli americani (+83%), mentre per la prima volta se ne affacciano di nuovi, provenienti prevalentemente dall’Europa dell’Est, dal Canada, dal Belgio, dall’Argentina. (Nostra analisi ed elaborazione su dati forniti dalla Fondazione MIdA, settembre 2007). STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: DOMANDA TURISTICA E SCENARI DI RIFERIMENTO 21 quaderno_3_interno:interno (1) 25-07-2008 12:00 Pagina 22 La segmentazione del mercato turistico valdianese La segmentazione del mercato turistico valdianese ulla scorta di quanto dichiarato dagli operatori turistici locali intervistati ed in base ai questionari sottoposti ai turisti, possiamo ora procedere alla segmentazione dell’attuale mercato turistico valdianese. Seguirà - nel paragrafo successivo - l’individuazione della tipologia di turisti potenzialmente attratti dalla destinazione “Vallo di Diano” ma ad oggi trascurati dal settore. È necessario premettere, prima di passare alla descrizione dei segmenti, che - sulla base di quanto indagato - il mercato turistico del Vallo è prevalentemente italiano (solo in minima parte Il mercato straniero, soprattutto tedesco), ed a breve turistico del Vallo raggio. Il target itaè prevalentemente liano rappresenta la italiano ed a breve quota maggioritaraggio. Il bacino di ria in assoluto di provenienza interessa, turismo. Le regioni oltre che la stressa più interessate sono, oltre alla Campania, le regioni stessa Campania, limitrofe: Puglia, ovviamente quelle Basilicata, Molise, limitrofe: la Puglia, la Lazio e Calabria Basilicata, il Molise, il Lazio e la Calabria. Regioni che distano dal Vallo 2/3 ore di cammino (per questo motivo si parla di mercati a breve raggio). I turisti di prossimità sono caratterizzati da peculiari comportamenti di consumo: posseggono una maggiore conoscenza della località, sono più inclini alla ripetitività della visita (fidelizzazione), utilizzano strutture ricettive anche non ufficiali. Inoltre, è da queste stesse regioni che S 22 si genera un forte ed incontrollato movimento escursionistico. Sulla base della motivazione che spinge al viaggio, questi i principali segmenti turistici che attualmente animano il Vallo di Diano: il turismo scolastico Le scuole rappresentano il target d’eccellenza per il comprensorio valdianese nei mesi di aprile e maggio. Arte, natura e cultura le maggiori motivazioni che spingono al viaggio d’istruzione nel Vallo. La Certosa di S. Lorenzo a Padula, la Valle delle Orchidee a Sassano, le Grotte dell’Angelo a Pertosa e la partecipazione alla rappresentazione teatrale “L’Inferno di Dante” sono le mete preferite. Un segmento, quello scolastico, con pari pregi e difetti. Se da un lato favorisce la destagionalizzazione, dall’altro è accompagnato da una bassa capacità di spesa, da una presenza congestionante e da una scarsa propensione all’accoglienza da parte degli operatori turistici dovuta alla difficile gestione di questo tipo di clientela. Attualmente, questo target abbraccia solo la fascia adolescenziale, ma potrebbe comprendere anche studenti universitari e post-universitari (master e corsi di specializzazione). TURISMO SCOLASTICO ↑ FASCIA ADOLESCENZIALE ↓ FASCIA UNIVERSITARIA E POST il turismo naturalistico È la curiosità e la scoperta delle risorse autentiche di un territorio a motivare al viaggio l’ecoturista. Quello del Vallo si muove prevalentemente in quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:00 Pagina 23 La segmentazione del mercato turistico valdianese Il turismo scolastico gruppo, mai da solo; non è affatto un turista fai-date, ma si affida ad agenzie ed operatori specializzati; è generalmente informato già prima della partenza e predilige una ricettività diffusa ed alternativa (B&B ed agriturismo). Appartiene a questo segmento l’amante del trekking: colui che percorre sentieri per esplorare ed osservare il panorama, ammirarne la flora e la fauna, e per ricercare momenti di pace a diretto contatto con la natura. Per questo tipo di turista l’infrastruttura “sentiero” è ovviamente fondamentale, e deve essere ben curata e segnata, oltre che documentata con cartografia adeguata e guide specifiche. Un handicap, questo, per il Vallo, dal momento che la maggioranza dei turisti ne lamenta invece l’assenza e l’inefficienza. Il turismo naturalistico, insomma, potrebbe detenere record da primati nel Vallo, ma - a detta dei turisti intervistati - nonostante il paesaggio non abbia da temere confronti con altre località, si registra un generale stato di trascuratezza dei siti e di abbandono dei sentieri. TURISMO NATURALISTICO ECOTURISTA TOUT COURT AMANTE DEL TREKKING il turismo culturale La cultura è qui intesa non solo in termini di arte e monumenti, ma è anche usi, tradizioni, saperi, espressioni, costumi di un popolo, che ne costituiscono pertanto la sua dimensione immateriale ed intangibile. Il successo turistico di un luogo, oggi, è direttamente proporzionale alla ricchezza della diversità culturale posseduta. Omologarsi - perdendo la pro- STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: DOMANDA TURISTICA E SCENARI DI RIFERIMENTO 23 quaderno_3_interno:interno (1) 25-07-2008 12:00 Pagina 24 La segmentazione del mercato turistico valdianese Il turismo naturalistico pria identità, la propria autenticità, la propria cultura - significa svendere il territorio e svuotarlo di attrattività ed appetibilità. Sulla base di questa accezione più ampia di cultura, quindi, il turista culturale non è solo colui che visita musei e luoghi d’arte, ma è soprattutto colui che cerca un’esperienza di viaggio che lo faccia entrare nello spirito del luogo, che gli consenta di essere protagonista e non solo spettatore. Ad esempio, sono turisti culturali non solo coloro che visitano la Certosa di San Lorenzo, ma anche coloro che partecipano alla manifestazione “Alla Tavola della Principessa Costanza”. Nell’ambito del turismo culturale comprendiamo, quindi, anche l’etnoturista e il visitatore d’evento. Il primo è attratto dalla vita autentica di un luogo: dal desiderio di vivere a contatto con le popolazioni locali e condividerne la quotidianità. Il secondo è attratto da eventi tradizionali, musicali, ecc. con caratteri di unicità. Generalmente si muove da zone limitrofe a meno che l’eccezionalità dell’evento lo faccia arrivare anche da più lontano. TURISMO CULTURALE TURISTA CULTURALE TOUT COURT Il turismo culturale 24 ETNOTURISTA VISITATORE D’EVENTO il turismo enogastronomico Oggi l’esperienza gastronomica, l’assaggiare i piatti o i prodotti tipici delle località visitate, sembra diventare sempre più un aspetto centrale del turismo, tanto nelle motivazioni e nei desideri di chi viaggia quanto nell’offerta. Il turismo enogastronomico è uno dei settori in più forte espansione soprattutto nel nostro Paese, che finalmente inizia a rivalutare - quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:00 Pagina 25 La segmentazione del mercato turistico valdianese Il turismo enogastronomico in alcuni casi a scoprire - il suo eccezionale patrimonio. Se pensiamo a quanto sia diffusa la fama gastronomica dell’Italia, nonché alla grande differenziazione regionale che rende ogni “sconfinamento” in località anche poco lontane una vera e propria scoperta in termini di sapori e tradizioni, è facile capire quale sia il potenziale delle diverse località turistiche italiane note e meno note, anche in termini di destagionalizzazione dei flussi turistici. Se da un lato è frequente la figura del turista-gourmet, che spesso intraprende il viaggio con lo scopo preciso di scoprire ed acquistare le specialità del territorio - oltre che soggiornare, divertirsi, acculturarsi, creando così un indotto notevole in diversi settori - è sempre più diffuso anche fra i turisti “tradizionali” il desiderio di conoscere il luogo che si visita, ed appropriarsi dello stesso, anche attraverso i prodotti e le tradizioni gastronomiche, oltre che attraverso le sue spiagge o i suoi musei. Ed il Vallo di Diano potrebbe e dovrebbe puntare di più su questa risorsa: i prodotti caseari in generale (e il caciocavallo silano nello specifico) ed il carciofo bianco di Pertosa sono solo alcuni dei suoi più noti e prelibati prodotti gastronomici, tra l’altro riconosciuti “Presidio Slow Food”. Attualmente il Vallo non riesce a richiamare turisti esclusivamente sulla base della propria gastronomia, ma può “soltanto” stupire per la bontà e la genuinità dei suoi prodotti quanti si ritrovano in loco perché richiamati da altri fattori. ↑ TURISMO ENOGASTRONOMICO TURISTA TRADIZIONALE PIACEVOLTURISTA GOURMET MENTE STUPITO DALLA GASTRONOMIA LOCALE ↓ STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: DOMANDA TURISTICA E SCENARI DI RIFERIMENTO 25 quaderno_3_interno:interno (1) 25-07-2008 12:00 Pagina 26 La domanda inespressa del Vallo di Diano La domanda inespressa del Vallo di Diano ondati i segmenti di domanda attualmente intercettati dal Vallo, si provvederà ora ad individuare ulteriori target - potenzialmente dirottabili sul territorio - sui quali si potrebbe contare e puntare, attraverso la realizzazione di mirati interventi. S I turisti “di passaggio” In realtà questi vengono già annoverati dagli attori turistici del luogo quali attuali frequentatori del Vallo, ma la loro fugace permanenza nel Vallo è ancora sporadica e casuale, anziché essere il risultato di una mirata azione di coinvolgimento. Secondo l’ex PresiIn un contesto dente dell’ACI di recessione Franco Lucchesi economica si palesa «Si rinnova il tuuna sempre più marcata rismo. C’è l’Italia della grandi città tendenza a restringere la d’arte e dei luospesa turistica, optando ghi famosi conoper la scelta di mete più sciuta in tutto il vicine e quindi meno mondo, ma c’è costose anche l’Italia dei piccoli centri che stanno crescendo per capacità d’attrazione e che dalle grandi correnti turistiche sono stati finora solo sfiorati. Un’Italia con un turismo diverso, deciso dal singolo, soprattutto in automobile». Sulla scia di queste dichiarazioni, l’attraversamento del Vallo da parte dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria - e la prossimità del comprensorio a note destinazioni balneari, verso le quali massicciamente ci si incammina durante il periodo estivo - potrebbe co26 stituire un’ottima opportunità da giocare per traghettare sul territorio un nuovo segmento di mercato. Una proposta potrebbe essere quella di sfruttare le stazioni di ristoro autostradali per promuovere e segnalare opportunamente la presenza, di lì a breve, di una delle certose più importanti d’Europa, la seconda più grande d’Italia, la più vasta di tutto il Mezzogiorno, dal 1998 inserita nel Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Creare, insomma, un pretesto per incuriosire i viaggiatori di passaggio, diretti verso altre destinazioni, e spingerli ad inserire nel proprio percorso di viaggio una tappa, seppur breve, nel Vallo di Diano. Il bacino di prossimità Anche il turismo di prossimità potrebbe costituire una via possibile per incrementare le presenze turistiche nel Vallo. In un contesto di crisi e di recessione economica, quale il nostro in questo periodo, si palesa una sempre più marcata tendenza a restringere la spesa turistica, optando per la scelta di mete più vicine e quindi meno costose. Una considerazione, questa, avvalorata dalle ultime dichiarazioni della WTO-World Tourism Organization, secondo la quale tenderà ad aumentare sensibilmente il turismo domestico o di breve raggio: «Per l’anno 2020 sono previsti 1,6 miliardi di arrivi turistici internazionali a livello mondiale, con un movimento economico di oltre 2 mila miliardi di dollari, pari a tassi annui di crescita rispettivamente del 4,3% e del 6,7%. Il turismo locale avrà uno sviluppo ancora più clamoroso, superando quello internazionale nella misura di 10 a 1». Anche Giuseppe De Rita esprime valutazioni che vanno in questa medesima direzione. Secondo il Presidente del CENSIS, infatti, quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:00 Pagina 27 La domanda inespressa del Vallo di Diano il turismo in Italia sarà sempre di più un “turismo di prossimità”. «Il turismo torna ad essere un trasferimento di medio se non di piccolo raggio. Dove l’attrazione maggiore viene non già dall’esotico, o dalla risorsa naturale in senso stretto (quindi mare o montagna) bensì da tutta quella serie di possibilità di svago alternative sul posto. In altre parole, si è spinti dalla ricerca di un benessere psicofisico complessivo. A cominciare dal gusto di vivere con ritmi diversi da quelli prettamente cittadini. Se questo è vero, allora l’Italia ha bisogno di valorizzare i territori dove questa total leisure experience è possibile, con una sempre maggiore combinazione di turismi, garantendo un’offerta diversificata». Il turismo balneare Gli attori turistici intervistati hanno avuto modo di evidenziare come d’estate ad ingrossare il flusso tu- ristico valdianese contribuiscano anche i turisti in villeggiatura lungo la costa cilentana, che – al di là della spiaggia e del mare – desiderano arricchire il proprio soggiorno con esperienze diverse. Da qui la decisione di molti di portarsi verso l’entroterra, alla scoperta delle sue autenticità. Un target, quello dei turisti balneari, sul quale - ancora un volta - il Vallo potrebbe puntare con maggiore sistematicità propositiva ed operativa al fine di conquistare un’allettante fetta di mercato concentrata a soli pochi chilometri di distanza, ossia lungo la Costa del Cilento. Al di là dei tanti villeggianti “stanziali” - che trascorrono cioè nei diversi centri marini cilentani un lungo periodo di villeggiatura in una seconda casa di proprietà (la maggioranza) - vi sono anche tanti viaggiatori che, usufruendo del servizio di collegamenti marittimi veloci della Regione Campania - il STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: DOMANDA TURISTICA E SCENARI DI RIFERIMENTO 27 quaderno_3_interno:interno (1) 25-07-2008 12:00 Pagina 28 La domanda inespressa del Vallo di Diano cosiddetto Metrò del Mare - si spingono nel Cilento provenendo dalla costa partenopea o da quella sorrentina, dove probabilmente hanno deciso di fissare la base del proprio soggiorno. Grazie ad un’intervista rilasciataci da Giovanni Lambiase, Presidente della Trasporti Marittimi Salernitani S.p.a. (la società che gestisce il servizio Metrò del Mare), abbiamo potuto tracciare l’identikit del cliente del “Metrò del Mare”. Si tratta perlopiù di: • turisti che arrivano nel Cilento per vacanze settimanali, risiedono in villaggi od hotel ed usano il Metrò per esplorare la costa campana; • famiglie e gruppi che trascorrono una giornata sulle spiagge cilentane; • pendolari turistici o residenti campani che si spostano nei fine settimana per raggiungere le famiglie e gli amici che soggiornano a mare. Il Metrò ha visto incrementare la propria clientela, sempre più numerosa negli ultimi anni, addirittura del 40% nel solo biennio 2005-2006. Dai 10.000 passeggeri del 2002 si è passati ai 45.000 nel 2005 ed ai 60.000 nel 2006. Gli scali del Metrò del Mare 28 Una proposta per il Vallo potrebbe essere quella di puntare su quanti attraccano al porto di Sapri, nel Golfo di Policastro, distante 40 chilometri circa, per accompagnarli verso l’entroterra valdianese e “persuaderli” a trattenersi in loco anche solo per un giorno ed una notte. Padula con la sua Certosa, ad esempio, potrebbe essere inserita anche in un mini circuito artistico ed archeologico campano, proposto dal medesimo Metrò del Mare, visto che quest’ultimo già congiunge al Cilento Ercolano e Pompei. I turisti in visita nei limitrofi siti archeologici La Certosa di Padula e le Grotte dell’Angelo di Pertosa rientrano - insieme a molti altri siti campani di spessore culturale - nel circuito Campania ArteCard, il sistema integrato di musei e trasporti ideato per favorire la fruizione del patrimonio culturale della regione attraverso una card che agevola il visitatore nel suo percorso di visita. La Campania ArteCard “tutti i siti - 3 giorni” consente, tra l’altro, l’accesso alle navette di trasporto dedicate, che partono da Salerno verso Paestum, Velia, Padula e Pertosa durante tutta la settimana; mentre la Campania ArteCard “7 giorni” offre l’accesso gratuito a tutti i siti del circuito, trasporto escluso. Ma a parte l’inserimento all’interno del suddetto circuito ArteCard, al fine di incentivare maggiormente la presenza di turisti nel Vallo, Padula con la sua Certosa potrebbe rientrare in mirati pacchetti di viaggio che contemplino mete turistiche più battute, quali Pompei, Velia e Paestum. L’apertura dell’aeroporto a Pontecagnano Un’eventuale ulteriore dinamicità del movimento turistico locale potrebbe derivare, senza dubbio, dal- quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:00 Pagina 29 La domanda inespressa del Vallo di Diano Napoli: Museo Archeologico Nazionale, Museo Nazionale di Capodimonte, Certosa e Museo di San Martino, Castel Sant’Elmo, Palazzo Reale, Museo Civico di Castelnuovo, Città della Scienza. Campi flegrei: Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia, Zona Archeologica di Baia, Scavi Archeologici di Cuma, Anfiteatro Flavio e Serapeo di Pozzuoli, Rione Terra. Caserta e Antica Capua: Reggia di Caserta, Anfiteatro Campano, Museo dei Gladiatori, Mitreo, Museo dell’Antica Capua. Pompei ed Ercolano: Scavi di Pompei, Scavi di Ercolano, Oplontis, Bosco Reale, Stabia. Paestum e Velia: Scavi di Paestum, Museo Archeologico di Paestum, Museo Narrante di Hera Argiva, Scavi di Velia. l’apertura dello scalo aeroportuale di Salerno-Pontecagnano. L’aeroporto potrebbe, finalmente, dirimere l’eterna e giustificata querelle della difficile accessibilità al Vallo, e attirare in zona una maggiore presenza straniera. La distanza tra il Vallo e le più rinomate e frequentate zone turistiche - campane e non - viene così di gran lunga ridotta. L’Aeroporto costituosce di fatto una reale possibilità di avvicinamento ai grandi mercati europei, facilitando l’interscambio turistico e commerciale. Per la sua posizione strategica, infatti, rappresenta il crocevia dei circuiti turistici diretti verso le costiere amalfitana e cilentana e, nel contempo, svolgee un ruolo essenziale a favore dell’ imprenditoria locale e delle province limitrofe. STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: DOMANDA TURISTICA E SCENARI DI RIFERIMENTO 29 quaderno_3_interno:interno (1) 25-07-2008 12:00 Pagina 30 La domanda inespressa del Vallo di Diano Le potenzialità latenti Esistono, infine, diverse altre tipologie di turisti – attualmente trascurate dal Vallo – potenzialmente interessate ad alcune ricchezze locali, che risultano ad oggi ancora latenti ma sulle quali si potrebbe decidere di concentrare azioni di riscoperta e valorizzazione. Tra questi spiccano i turisti dei settori: • salute&benessere − le Terme di Montesano sulla Marcellana costituiscono una delle suddette potenzialità purtroppo ancora inespresse del Vallo: un suo progetto di riqualificazione e differenziazione – attraverso il quale affiancare all’attuale interesse per le cure termali quello per una sana cultura del corpo – potrebbe porre le basi per la presenza in loco di un nuovo target di turisti, contraddistinto tra l’altro da una elevata capacità di spesa; 30 • sportivo − la pianeggiante e lineare morfologia del territorio ben si presterebbe alla realizzazione di apposite strutture volte a favorire questo tipo di turismo, come ad esempio piste ciclabili e parchi attrezzati; • congressuale, archeologico, religioso − di alcuni di questi si parlerà più approfonditamente nelle pagine a seguire. quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:00 Pagina 31 I turisti e la customer satisfaction I turisti e la customer satisfaction e in passato i benefici al cliente/turista venivano offerti attraverso il prezzo, oggi e in futuro sono e saranno offerti attraverso la qualità dei servizi erogati dalla località turistica nel suo complesso. Oggi e in futuro, pertanto, la migliore strategia di marketing turistico da adottare – al fine di riuscire a competere ed a sopravvivere nell’affollatissimo mercato turistico globale – è orientata esclusivamente alla soddisfazione del cliente. Essere in grado di organizzare e “vendere” una destinazione turistica significa essere in grado di ragionare in termini di customer satisfaction: sapersi avvicinare al cliente, comprenderne le esigenze e le attese da soddisfare. La letteratura turistica paragona la customer satisfaction ad una stella polare più o meno brillante in funzione di due principali componenti: le prestazioni S percepite dai clienti/turisti e le rispettive attese. Il confronto tra attese e risultati, e la conseguente coerenza o incoerenza, determinerà una ben precisa opinione sulla qualità e, conseguentemente, un diverso grado di soddisfazione (Cherubini, 1996). Il cliente soddisfatto – appellandoci alla filosofia di Normann – è un potenziale bottino: un mezzo per far conoscere il proprio prodotto (nel nostro caso, una località turistica) e per acquisire e fidelizzare nuova clientela. Al contrario, un cliente insoddisfatto costituisce un grave rischio occulto: allontanandosi, non solo comporta un minor ricavo immediato ma innesca un passaparola negativo. E nel turismo, come ben dimostra anche la nostra ricerca sul campo, il consiglio ed il commento di amici costituiscono una delle fonti di informazione più importante (nel nostro FEDELTÀ O INFEDELTÀ OPINIONI SULLA QUALITÀ ATTESE Customer Satisfaction PRESTAZIONI PERCEPITE STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: DOMANDA TURISTICA E SCENARI DI RIFERIMENTO 31 quaderno_3_interno:interno (1) 25-07-2008 12:00 Pagina 32 I turisti e la customer satisfaction CREAZIONE DI VALORE PER IL CLIENTE (QUALITÀ) SODDISFAZIONE DEL CLIENTE FIDELIZZAZIONE DEL CLIENTE PASSAPAROLA POSITIVO AUMENTO DEI PROFITTI caso, confida sul passaparola il 26% dei turisti intervistati). Il cliente, pertanto, non è una semplice ed immediata occasione di guadagno da sfruttare il più possibile e da gettare, ma è un consumatore da soddisfare e fidelizzare. È questa considerazione ad averci spinto a sondare, attraverso la somministrazione di questionari, le opinioni dei turisti circa le attrattive presenti nel Vallo ed i servizi turistici erogati. Le considerazioni espresse potranno essere utili agli operatori ed agli amministratori nel proporre e pianificare strategicamente un più soddisfacente sistema turistico locale. Sono globalmente apprezzate le attrattive possedute dal Vallo. Mediamente buono è il gradimento espresso dagli intervistati a favore del suo patrimo32 nio storico, artistico, naturalistico ed enogastronomico. Un po’ più mediocri le valutazioni espresse in merito all’artigianato e all’organizzazione di eventi e manifestazioni culturali (grafici 14, 15, 16, 17). Ma se da un lato si apprezza il patrimonio storicoartistico, naturalistico ed enogastronomico locale, dall’altro si considera mediamente mediocre la relativa fruibilità ed addirittura scarsa la segnalazione e la manutenzione dei sentieri. Inevitabili giudizi negativi anche per l’eterna piaga dell’accessibilità al Vallo e della viabilità interna. Considerazioni positive, invece, vengono spese a favore della ricettività, della ristorazione, dell’accoglienza e dell’ospitalità, del rapporto qualità-prezzo. Mediocre è il grado di soddisfazione espresso in relazione ai materiali illustrativo-informativi distribuiti per guidare ad una quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:00 Pagina 33 I turisti e la customer satisfaction +Õ>iÊÊÃÕÊ}À>`iÌÊ`iiÊ>ÌÌÀ>ÌÌÛiÊ«ÀiÃiÌÊiÊ6>¶ÊÊ1" "Ê {ä Îx Îä ÓÓ Óä £n ££ £ä x x ÊÀë`i >ÌiÀ>i vÀ>ÌÛ >ÀÌ}>>Ì V>i i}>ÃÌÀ> iÊ«À`ÌÌÌÊÌ«V *>ÌÀ >ÌÕÀ>ÃÌV *>ÌÀ ÃÌÀV>ÀÌÃÌV >ÌÀ ä ä Grafico 14 +Õ>iÊÊÃÕÊ}À>`iÌÊ`iiÊ>ÌÌÀ>ÌÌÛiÊ«ÀiÃiÌÊiÊ6>¶ÊÊ"Ê £Ó ££ £ä ££ £ä n Ç Ç È { Ó ÊÀë`i >ÌiÀ>i vÀ>ÌÛ >ÀÌ}>>Ì V>i i}>ÃÌÀ> iÊ«À`ÌÌÌÊÌ«V *>ÌÀ >ÌÕÀ>ÃÌV *>ÌÀ ÃÌÀV>ÀÌÃÌV >ÌÀ ä ä Grafico 15 STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: DOMANDA TURISTICA E SCENARI DI RIFERIMENTO 33 quaderno_3_interno:interno (1) 25-07-2008 12:00 Pagina 34 I turisti e la customer satisfaction +Õ>iÊÊÃÕÊ}À>`iÌÊ`iiÊ>ÌÌÀ>ÌÌÛiÊ«ÀiÃiÌÊiÊ6>¶ÊÊ--"Ê £Ó ££ £ä n È { { Ó ÊÀë`i ä >ÌÀ ä >ÌiÀ>i vÀ>ÌÛ *>ÌÀ >ÌÕÀ>ÃÌV *>ÌÀ ÃÌÀV>ÀÌÃÌV ä Ó >ÀÌ}>>Ì V>i £ i}>ÃÌÀ> iÊ«À`ÌÌÌÊÌ«V Ó Grafico 16 +Õ>iÊÊÃÕÊ}À>`iÌÊ`iiÊ>ÌÌÀ>ÌÌÛiÊ«ÀiÃiÌÊiÊ6>¶ÊÊ- ,-"Ê £Ó ££ £ä n È Î Grafico 17 34 £ £ ÊÀë`i >ÌÀ ä >ÌiÀ>i vÀ>ÌÛ ä i}>ÃÌÀ> iÊ«À`ÌÌÌÊÌ«V *>ÌÀ ÃÌÀV>ÀÌÃÌV ä ä *>ÌÀ >ÌÕÀ>ÃÌV Ó >ÀÌ}>>Ì V>i { quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:00 Pagina 35 I turisti e la customer satisfaction puntuale e corretta conoscenza del territorio. Scarso se ci si riferisce alla presenza di servizi relativi a bisogni specifici, ad esempio per portatori di handicap, anziani e bambini (grafici 18, 19, 20, 21). In sintesi, ciò che si rimprovera ad operatori ed amministratori turistici locali è: una scarsa coscienza dell’importanza e dell’attrattività del territorio di appartenenza; una scarsa cura, valorizzazione e fruibilità dello spazio pubblico (cfr. manutenzione dei sentieri di montagna, dei giardini pubblici e di alcuni siti di interesse turistico); una scarsa professionalità nell’erogazione dei servizi. Note di disappunto sono esplicitamente espresse da più di qualche turista intervistato contro la mostra di arte contemporanea “Le Opere e i Giorni” curata dal critico d’arte Achille Bonito Oliva, tenutasi dal 2002 al 2006 in Certosa per espresso volere della Regione Campania unitamente con la Soprintendenza per i B.A.A.A.S. di Salerno e Avellino. Qualcuno ritiene addirittura “scandaloso aver affiancato pseudo opere di arte a vera arte”. Del resto, come evidenziato anche dalla nostra ricerca, la mostra non ha in nessun modo ingrossato l’affluenza dei visitatori nel complesso certosino. +Õ>iÊÊÃÕÊ}À>`iÌÊ`iÊÃiÀÛâÊiÀ}>ÌÊiÊ6>¶ÊÊ1" "Ê Îä Îä Óx Óä £x Î ÃiÀÛâÊÀi>ÌÛÊ> LÃ}ÊëiVvV x >ÌÀ Î Ãi}>>âiÊiÊ>Õ ÌiâiÊ`iÊÃiÌiÀ À>««ÀÌ µÕ>ÌDÉ«Àiââ vÀÕLÌDÊ`i ÃÌÊÛÃÌ>Ì >VV}iâ>Êi` ëÌ>ÌD >VViÃÃLÌD Û>LÌD ÀÃÌÀ>âi ÀViÌÌÛÌD ä È È x £Î £Ó £ä £ä >ÌiÀ>ÊvÀ>ÌÛ «ÕLLV>â £x ÊÀë`i Óä Grafico 18 STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: DOMANDA TURISTICA E SCENARI DI RIFERIMENTO 35 ä Grafico 20 36 £{ ÊÀë`i >ÌÀ ÃiÀÛâÊÀi>ÌÛÊ> LÃ}ÊëiVvV £{ ÊÀë`i £ >ÌÀ Ó Î ÃiÀÛâÊÀi>ÌÛÊ> LÃ}ÊëiVvV { Ãi}>>âiÊiÊ>Õ ÌiâiÊ`iÊÃiÌiÀ Î Ãi}>>âiÊiÊ>Õ ÌiâiÊ`iÊÃiÌiÀ ä À>««ÀÌ µÕ>ÌDÉ«Àiââ vÀÕLÌDÊ`i ÃÌÊÛÃÌ>Ì >VV}iâ>Êi` ëÌ>ÌD Ó À>««ÀÌ µÕ>ÌDÉ«Àiââ £ vÀÕLÌDÊ`i ÃÌÊÛÃÌ>Ì n >ÌiÀ>ÊvÀ>ÌÛ «ÕLLV>â Ç >VV}iâ>Êi` ëÌ>ÌD { >VViÃÃLÌD Û>LÌD n 12:00 >ÌiÀ>ÊvÀ>ÌÛ «ÕLLV>â Ó ÀÃÌÀ>âi 25-07-2008 >VViÃÃLÌD Û>LÌD Ó ÀÃÌÀ>âi £È £{ £Ó £ä n È { Ó ä ÀViÌÌÛÌD (1) ÀViÌÌÛÌD quaderno_3_interno:interno Pagina 36 I turisti e la customer satisfaction +Õ>iÊÊÃÕÊ}À>`iÌÊ`iÊÃiÀÛâÊiÀ}>ÌÊiÊ6>¶ÊÊ"Ê £Î È { Ó ä Grafico 19 +Õ>iÊÊÃÕÊ}À>`iÌÊ`iÊÃiÀÛâÊiÀ}>ÌÊiÊ6>¶ÊÊ--"Ê £Î £Ó £ä Ç È { ä quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:00 Pagina 37 I turisti e la customer satisfaction +Õ>iÊÊÃÕÊ}À>`iÌÊ`iÊÃiÀÛâÊiÀ}>ÌÊiÊ6>¶ÊÊ- ,-"Ê £{ £Î £Ó £ä n n n È È ÊÀë`i >ÌÀ ä ÃiÀÛâÊÀi>ÌÛÊ> LÃ}ÊëiVvV vÀÕLÌDÊ`i ÃÌÊÛÃÌ>Ì Ó Ãi}>>âiÊiÊ>Õ ÌiâiÊ`iÊÃiÌiÀ £ À>««ÀÌ µÕ>ÌDÉ«Àiââ £ >VV}iâ>Êi` ëÌ>ÌD >VViÃÃLÌD Û>LÌD £ ÀÃÌÀ>âi ä £ ÀViÌÌÛÌD Ó >ÌiÀ>ÊvÀ>ÌÛ «ÕLLV>â { { Grafico 21 STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: DOMANDA TURISTICA E SCENARI DI RIFERIMENTO 37 quaderno_3_interno:interno (2) 25-07-2008 12:00 Pagina 38 STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO LO SCENARIO DEL TURISMO NEL VALLO DI DIANO Lo scenario del turismo nel Vallo di Diano. Analisi del contesto territoriale all’analisi sul campo svolta ed illustrata nelle pagine precedenti, si profila un Vallo di Diano che dal punto di vista turistico non è riuscito ancora ad esprimere e valorizzare appieno la molteplicità delle proprie risorse, lasciandone alcune – impropriamente ed erroneamente - nel limbo della “ricchezza potenziale”. Il prodotto turistico Si profila un offerto è essenzialVallo di Diano che mente monotemadal punto di vista tico e non tutte turistico non è riuscito le risorse posseancora ad esprimere e dute vengono declinate nella valorizzare appieno la loro diversità. molteplicità delle proprie La logica del turisorse, lasciandone rismo pluriproalcune nel limbo dotto – inteso della “ricchezza quale sviluppo di potenziale” nuovi e molteplici “turismi” per nuovi e D *iÃ>Ê`ÊÀÌÀ>ÀiÊiÊ6>Ê`Ê>¶ ¯ ÊÀë`i ÓÓ¯ - ȯ Grafico 1 - Nostra elaborazione su dati della Soprintendenza BAAPSAD 38 molteplici segmenti – non appartiene ancora al Vallo di Diano. Si punta tutto su determinate risorse culturali e naturalistiche (ad esempio la Certosa di San Lorenzo a Padula e la Grotta dell’Angelo a Pertosa) trascurandone altre che potrebbero intercettare un diverso target e, magari, destagionalizzare il movimento turistico. La turisticità del Vallo, insomma, appare esclusivamente legata al complesso certosino ed alla misteriosa cavità ipogea navigabile, noti e storici attrattori capaci di richiamare in loco un considerevole numero di visitatori. La Certosa di San Lorenzo registra, infatti, una media annuale di circa 126 mila presenze, come stimato nel decennio 1996-2006. Durante questo periodo, a picchi positivi – quale quello registrato nel 1997 con 138 mila visitatori – ne seguono altri negativi. In particolare, sono gli anni 2003-2004-2005 ad incassare cali notevoli in termini di presenze (grafico 1). Per un maggior approfondimento in merito si rimanda al secondo Quaderno di Studio della medesima collana. Notevole è anche il numero di visitatori attratti dalle Grotte dell’Angelo. Nel 2006 sono state registrate circa 70 mila presenze (69.082 per l’esattezza), di cui 61.190 nel periodo gennaio-settembre. Nello stesso periodo del 2007 le presenze hanno subito un considerevole aumento, pari al 29,5% (79.243 visitatori) – grafici 2 e 3. Un incremento, questo, da attribuire alla rappresentazione teatrale “L’Inferno di Dante”, per assistere alla quale nel periodo gennaio-settembre 2007 sono stati staccati 17.727 biglietti. Un successo turistico che continua a manifestarsi anche nell’anno corrente. «Prendendo come riferimento la settimana di inizio stagione, che va dalla festività del 25 aprile a quella del 1 maggio – dichiara quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:00 Pagina 39 Analisi del contesto territoriale ÕÃÃÊÌÕÀÃÌÊ>iÊÀÌÌiÊ`i¿}iÊ}i>ÃiÌÌiLÀiÊÓääÇ® Óxäää £xä£ Óääää £nÈ{ä £xäää £Ó{{ä £ääää nÇ££ xÎxÓ xäää Grafico 2 - Nostra elaborazione su dati MiDA £xÈ{ ÓÓn{ È£ÓÓ {ÈÓ ä i> iLLÀ> >Àâ «Ài >}} Õ} Õ} }ÃÌ -iÌÌiLÀi il Presidente MIdA, Fran- ÕÃÃÊÌÕÀÃÌÊ>iÊÀÌÌiÊ`i¿}iÊ}i>ÃiÌÌiLÀiÊÓääÈ® cescantono D’Orilia -, rinääää scontriamo rispetto ai dati Çääää dello scorso anno un inÈääää cremento dei visitatori xääää pari al 9,35%: ossia, 5.642 {ääää presenze nel 2008 contro Îääää 5.160 presenze del 2007 Óääää £{nÇÇ £ÇÓ{ (dati riferiti ai visitatori £ÓäÎÈ {x£Ç {£Î£ x£{n £ääää ÓÓÎÎ delle Grotte, evento {Ó xÇä ä escluso). Anche gli spettai> iLLÀ> >Àâ «Ài >}} Õ} Õ} }ÃÌ -iÌÌiLÀi tori de “L’Inferno di Dante” sono cresciuti del Grafico 3 - Nostra elaborazione su dati MiDA 14% nel I° quadrimestre dell’anno, passando dai 12.179 del 2007 ai 13.925 del nessere, per citare una vocazione del Vallo non pienamente valorizzata e con un riscontro turistico al 2008 (periodo 1° gennaio - 30 aprile). Questi risultati, soprattutto in controtendenza ri- di sotto delle proprie potenzialità. spetto ai dati generali del settore, non possono es- Il complesso termale di Montesano sulla Marcellana sere realizzati senza l’apporto complessivo delle attinge, oggi, ad un risicato target di utenti “pendorisorse umane in campo, cioè mediante l’esaltazione lari” – assistiti totalmente o parzialmente dal Servidella componente collettiva del gioco di squadra». zio Sanitario Nazionale – che si trattengono Ma molte altre risorse restano purtroppo sottosti- nell’impianto per non più di alcune ore del mattino, mate e svilite: è il caso del turismo termale e del be- tornandosene poi a casa nel pomeriggio senza soSTUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: DOMANDA TURISTICA E SCENARI DI RIFERIMENTO 39 quaderno_3_interno:interno (2) 25-07-2008 12:00 Pagina 40 Analisi del contesto territoriale stare o pernottare in zona. Valorizzare il Molte risorse settore, in questo restano purtroppo caso, significhesottostimate e svilite: è il rebbe diversificaso del turismo termale care e svecchiare e del benessere che ha un il concetto e le funzioni stesse riscontro turistico al di delle Terme di sotto delle proprie Montesano, aprenpotenzialità dosi anche al settore del benessere. Una strategia, quest’ultima, che potrebbe intercettare una nuova fetta di clienti, non più esclusivamente anziani, ma giovani e dediti alla cultura e cura del corpo. Anche il turismo congressuale è un’altra declinazione non ancora pienamente abbracciata dal Vallo, sebbene si stiano muovendo in tal senso dei timidi passi. Stando agli ultimi dati, questa è una tipologia di turismo che registra ottime performance in termini di fatturato, posti di lavoro e indotto generato (stimato in circa 23 milioni di euro), costituendo pertanto un settore non solo da valorizzare ma verso il quale riposizionare l’offerta di un territorio al fine di rivitalizzarne le sorti economiche. Ammonta a 1236 il totale dei posti letto dell’intero comprensorio valdianese, riguardante la complessità 40 delle categorie; 1593 se si considera anche l’extralberghiero (dati aggiornati ad ottobre 2007). Ma la capacità ricettiva degli alberghi a 4 e 5 stelle, ossia quelli realmente appetibili per la clientela d’affari (9 in tutto: 7 a “quattro stelle” e 2 a “quattro stelle super lusso”, per un totale di 562 posti letto) posiziona il Vallo tra le destinazioni vocate all’organizzazione di piccoli e medi congressi (fino a 400-500 persone), e non a quella di un grande congresso, che in media richiede un minimo di 1000 posti letto effettivi. Gli alberghi di livello di cui parliamo, pur non presentandone la specifica vocazione, offrono comunque anche alcuni servizi legati al turismo congressuale. In particolare, alcuni di loro stanno sempre più dedicandosi al potenziamento del settore, ad esempio disponendo già - o predisponendo la futura realizzazione - di servizi accessori ludico-ricreativi di qualità, quali la sauna e il solarium, la piscina, l’idromassaggio, la palestra. Il turista congressuale, che ha reddito e cultura medio-alti, richiede infatti attrezzature e sistemi di offerta di elevato livello qualitativo. Accanto al nucleo centrale, rappresentato dalla struttura congressuale vera e propria, è necessaria però la presenza di una serie di servizi satellite che danno luogo nel loro insieme al “prodotto congressuale”, così come inteso dalle esigenze dell’utenza. Ad esempio, la possibilità di fruire di un’ampia scelta di spet- quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:00 Pagina 41 Analisi del contesto territoriale tacoli teatrali, cinematografici, musicali, sportivi viene ad assumere un ruolo essenziale accanto alla capacità ricettiva del sito, alla sua accessibilità ed alla prossimità di risorse culturali, museali ed artistiche. È infatti importante che la struttura congressuale risulti collegata ed inserita in un ben più ampio “spazio” dove le risorse turistiche siano accessibili, fruibili ed integrate in una logica di “filiera congressuale”. In merito a questi ultimi aspetti occorre sottolineare – come evidenziato a gran voce dai turisti intervistati – la presenza di una rete di trasporto pubblico (treni e bus) non ancora adeguata, che spesso rende difficili anche i collegamenti fra i grandi alberghi ed MATRICE BCG LEGENDA SVILUPPO DI MERCATO + Stars Question mark 3 1 4 2 (1) (2) (3) (4) (5) (6) (7) - Turismo culturale Turismo scolastico Turismo termale e del benessere Turismo congressuale Turismo enogastronomico Turismo sportivo Turismo naturalistico 5 6 Cash cows i centri storici, mentre invece l’autostrada che serve il Vallo è ormai prossima a divenire un ottimo strumento di comunicazione del territorio. Anche il turismo sportivo, ad oggi, non è per nulla contemplato. Eppure la dolce morfologia del territorio consentirebbe l’esercizio di diverse discipline sportive, che inevitabilmente andrebbero legate alla costruzione di impianti e strutture specifici ed all’erogazione di altrettanto specifici servizi. Sulla base dell’insieme di dati qui esposti, si potrebbe ipotizzare la costruzione di una matrice di sviluppo/quota di mercato per la località turistica “Vallo di Diano” (matrice BCG). 7 Dogs + - QUOTA DI MERCATO RELATIVA Stars (stelle): sono quelle attività ad alto tasso di sviluppo per cui un’impresa occupa una posizione leader. Question mark (dilemmi): attività collocate in mercati ad alto tasso di espansione, ma con bassa quota di mercato. Cash cows (mucche da mungere): si detiene una posizione leader a fronte di un mercato il cui tasso di sviluppo è modesto. Dogs (cani): attività a bassa quota di mercato in mercati a basso tasso di sviluppo. STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: DOMANDA TURISTICA E SCENARI DI RIFERIMENTO 41 quaderno_3_interno:interno (2) 25-07-2008 12:00 Pagina 42 Analisi swot Analisi swot d è sempre sulla base di questi stessi dati che è possibile ricostruire un quadro di analisi “forza/debolezza/opportunità/minacce” al fine di fornire lo scenario turistico del Vallo presente e futuro. E Punti di forza - Un punto di forza risiede, senza dubbio, nella varietà delle risorse turistiche possedute – ma non ancora tutte valorizzate – in grado di aprire a molti tipi di mercati, sia dal punto di vista della motivazione che da quello della capacità di spesa. Il distare solo pochi chilometri dal mare, l’essere attraversato da un’autostrada molto frequentata, il disporre di uno stabilimento termale, di una montagna viva e pura – solo per fare alcuni esempi – significa per il Vallo possedere delle grande potenzialità su cui puntare per attrarre nuovi target di turisti. Grande importanza, inoltre, rivestono il grande attrattore Certosa di San Lorenzo a Padula, patrimonio UNESCO, e le Grotte dell’Angelo a Pertosa – entrambi inseriti nel circuito ArteCard della Regione Campania, che riescono comunque a richiamare in loco una ragguardevole presenza di turisti. Punti di debolezza - La montagna rappresenta un’area di alto interesse naturalistico-ambientale che potrebbe porsi all’attenzione dei mercati turistici nazionali ed internazionali, ma a bloccare il richiamo di consistenti flussi di visitatori è innanzitutto l’assenza di infrastrutture e servizi idonei a scoprirla: l’inesistenza di una rete dei sentieri e la scarsa promozione dei luoghi sono alcuni degli handicap registrati e palesati dai turisti intervistati. Manca, inoltre, una logica orientata ad offrire prodotti turistici personalizzati, ossia rispondenti a specifici segmenti di mercato: il turismo è esclusivamente monotematico. 42 Altro punto di debolezza è rappresentato dalla distribuzione squilibrata delle strutture ricettive: alcune aree comunali sono quasi sprovviste di strutture, pur essendo inserite in contesti montani con buone possibilità turistiche. A questa distribuzione non uniforme si aggiunge, in qualche caso, una qualità dell’offerta non adeguata alla domanda potenzialmente interessata all’area turistica. Si avverte, infine, la mancanza di eventi e manifestazioni di livello nazionale ed internazionale. Il calendario delle manifestazioni non offre una programmazione anticipata ed in grado di coprire un’ampia varietà di interessi. Opportunità - Il Vallo di Diano potrebbe puntare sul decollo turistico della montagna: il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano in generale, ed il monte Cervati in particolare, offrono opportunità turistiche ed escursionistiche di grande spessore, tali da costituire un comprensorio molto interessante nel panorama non solo campano ma anche del Sud Italia. L’incremento del settore turistico può a sua volta avvalersi della quantità di turisti che gravitano sulla costa cilentana, costituendo un valore aggiunto anche per quest’area. E’ necessario, inoltre, giocare sui prodotti tipici agroalimentari. Questa è una opportunità che tutta la promozione turistica non deve lasciarsi sfuggire. Alcuni Tour Operator, in particolare britannici e americani, stanno rivolgendo la loro attenzione all’Italia, movimentando un target turistico di categoria medio-alta, connesso alla qualità della vita e ai prodotti tipici dell’area. Minacce - A minacciare un pieno sviluppo del settore turistico nel Vallo di Diano è soprattutto l’individualità dell’azione turistica, non partorita pertanto in concerto da tutti gli attori turistici locali. quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:00 Pagina 43 Posizionamento e ciclo di vita del “Vallo di Diano” Posizionamento e ciclo di vita del “Vallo di Diano” ulla base dei dati raccolti attraverso i questionari distribuiti ai turisti, potremmo avanzare la considerazione che l’offerta turistica valdianese vada ad occupare una posizione intermedia tra un prodotto generico ed un prodotto arricchito: ossia, il “sistema turistico locale” - forte del potere attrattivo delle proprie risorse culturali e naturalistiche sembra non dedicare l’attenzione dovuta, ed invece richiesta dai suoi fruitori, ad alcune “attrattive artificiali”, parte integrante di una più completa offerta turistica. Medio-basso, ad esempio, è il grado di soddisfazione espresso relativamente alla fruibilità dei siti visitati, all’accessibilità/viabilità, alla disponibilità di materiali informativi ed illustrativi della località visitata, alla segnalazione e manutenzione dei sentieri, alla presenza di servizi specifici per portatori di handicap, anziani e bambini. S È pertanto necessario, per il Vallo di Diano, arricchirsi di servizi ed aprirsi a differenti e molteplici target di turisti offrendo loro differenti e molteplici turismi. Non è più sufficiente un’offerta monotematica ma, al contrario, occorre puntare su un’offerta diversificata e molteplice. Più che di una rivoluzione turistica si tratta di un adeguamento o di un riadattamento alle esigenze delle società postmoderne. È cambiata, infatti, la modalità di fruizione di una località turistica, risultato delle nuove pratiche di svago e di utilizzo del tempo libero. «Se negli anni Cinquanta e Sessanta dominava la tipologia della vacanza estiva, lunga e balneare, a partire dagli anni Novanta emerge invece una triplice esigenza: di svago, di approfondimento culturale e di godimento dei valori ambientali» (Lozato-Giotart J.P.). In altri termini, si è passati da una fase (dalla fine del XIX secolo fino agli anni Settanta del XX) di cicli OPZIONI DI SCELTA Numerose PRODOTTO POTENZIALE PRODOTTO ARRICCHITO VALLO DI DIANO Materiali Immateriali PRODOTTO GENERICO Limitate STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: DOMANDA TURISTICA E SCENARI DI RIFERIMENTO 43 quaderno_3_interno:interno (2) 25-07-2008 12:00 Pagina 44 Posizionamento e ciclo di vita del “Vallo di Diano” turistici lunghi, semplici ed essenzialmente monotematici, a cicli turistici accelerati e complessi. Il fatto più importante è il miscuglio di generi, in quanto si intrecciano attività all’aperto (spiaggia, giochi, escursioni), attività culturali e socializzanti (feste, manifestazioni, musei) e attività economiche (fiere, congressi, viaggi incentive). Una seconda parola chiave, alla base di un futuro sviluppo turistico del Vallo, è l’autenticità: le caratteristiche autenticamente locali, con la valorizzazione delle risorse di ogni singola località, assumono sempre più un ruolo prevalente. Un modo per rendere unico ed originale lo spazio turistico, fuori dai parametri standardizzati della produzione di massa e della riproduzione artificiale. L’offerta turistica della località turistica “Vallo di Diano”, pertanto, deve rispondere all’evoluzione ed alle esigenze della nuova domanda, di seguito sintetizzata nei suoi tratti più salienti. I PRINCIPALI TREND EVOLUTIVI DEL TURISMO [K. Godfrey, J. Clarke, Manuale di Marketing Territoriale Turistico, Le Monnier, 2002] ➔ FISSO FLESSIBILE Ricerca di prodotti su misura, pacchetti personalizzati e massima flessibilità. ➔ ATTENTO NONCURANTE Crescente consapevolezza degli impatti negativi e richiesta di una qualità ambientale. ➔ ARRICCHIMENTO DELLA VITA EVASIONE Ricerca di esperienze autentiche e spontanee, di apprendimento e di comunicazione con gli altri. ➔ ATTIVO PASSIVO Esercizio mentale e fisico, acquisizione di nuove abilità o aggiornamento di interessi esistenti. Varie combinazioni di divertimento, eccitazione e apprendimento. ➔ INGENUO ESPERTO Turista come consumatore esperto ed esigente, non attratto dalle mode ma in cerca di autenticità e individualità. ➔ SINGOLO VARIO Tendenza a mescolare prodotti, elementi e destinazioni di diverse categorie di prezzo; ad esempio trasporti economici e alloggi di lusso, ecc. ➔ ATTENTO AL PREZZO ATTENTO ALLA QUALITÀ Riflessione critica sulla capacità delle destinazioni di attrarre turisti. I turisti usano le destinazioni come “accessori di marca” per differenziarsi dalla massa. 44 quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:00 Pagina 45 STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO LA PROGRAMMAZIONE LEGISLATIVA E FINANZIARIA PER LO SVILUPPO TURISTICO DEL TERRITORIO (3) La programmazione legislativa e finanziaria per lo sviluppo turistico del territorio. La legge 135/2001 e l’istituzione dei “sistemi turistici locali” a Legge 135/2001 definisce i Sistemi Turistici Locali come “contesti turistici omogenei o integrati comprendenti ambiti territoriali anche di regioni diverse e caratterizzati dall’offerta integrata di beni culturali e ambientali e di attrazioni turistiche, compresi i prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato locale o dalla presenza di imprese turistiche”. Viene quindi affermata con un principio giuridico la convinzione ormai largamente diffusa della necessità di un sistema integrato di offerta culturale, ambientale, di infrastrutture e servizi per la competitività turistica di un’area. All’art. 5 (commi 2 e 3) della Legge vengono stabilite le modalità di costituzione degli STL, secondo due fasi: la prima prevede la promozione da parte di Enti o soggetti privati, singoli o associati “attraverso forme di concertazione con gli enti funzionali, con le associazioni di categoria che concorrono alla formazione dell’offerta turistica, nonché con i soggetti pubblici e privati interessati”; la seconda contempla il riconoscimento degli stessi STL da parte delle Regioni “nell’ambito delle proprie funzioni di programmazione e per favorire l’integrazione tra le politiche di governo del territorio e di sviluppo economico”. E’ un approccio che inquadra la programmazione turistica partendo “dal basso” e presuppone la collaborazione tra i diversi soggetti, pubblici e privati, che a diverso titolo concorrono alla promozione turistica del territorio, in una logica di “distretto” che integri le risorse turistiche e culturali con quelle socio-economiche e produttive. L’importanza di tale collaborazione è dimostrata dall’accezione che la Legge dà di “impresa turistica”: all’art. 7 vengono infatti definite imprese turistiche “quelle che eserci- L tano attività economiche, organizzate per la produzione, la commercializzazione, l’intermediazione e la gestione di prodotti, di servizi, tra cui gli stabilimenti balneari, di infrastrutture e di esercizi, compresi quelli di somministrazione facenti parte dei sistemi turistici locali, concorrenti alla formazione dell’offerta turistica”. Lo stesso art. 7, comma 4, estende alle imprese turistiche “le agevolazioni, i contributi, le sovvenzioni, gli incentivi e i benefici di qualsiasi genere previsti dalle norme vigenti per l’industria”, sottolineando la volontà di incentivare l’iniziativa dei privati che operano nel settore. I Sistemi Turistici Locali, quindi, nascono con l’intento di superare la frammentarietà delle azioni volte alla promozione turistica del territorio ed affermare un modello organizzativo basato sulla cooperazione pubblico/privato e sull’integrazione fra turismo, beni culturali, ambiente ed attività produttive ad essi correlati. In questo modello Enti ed Istituzioni, imprese e comunità locale si adoperano per definire in maniera condivisa strateViene gie e strumenti affermata con un atti ad organizprincipio giuridico la zare un’offerta convinzione ormai turistica integrata “di qualargamente diffusa della lità”. necessità di un sistema Il coinvolgiintegrato di offerta mento dei diculturale, ambientale, versi attori e di infrastrutture e servizi della comunità per la competitività locale nel proturistica di cesso di costruzione dell’offerta un’area turistica del territo- STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: DOMANDA TURISTICA E SCENARI DI RIFERIMENTO 45 quaderno_3_interno:interno (3) 25-07-2008 12:00 Pagina 46 La legge 135/2001 e l’istituzione dei “sistemi turistici locali” rio risponde ai criteri di sostenibilità del turismo che negli ultimi anni hanno trovato crescente attenzione. Gli STL riconoscono la centralità delle comunità locali ospitanti - ed il loro diritto ad essere protagoniste - ed operano favorendo l’interazione fra industria del turismo, comunità locali e viaggiatori. A tal fine, i progetti di sviluppo predisposti dai soggetti pubblici e/o privati per la costituzione di un Sistema Turistico Locale devono perseguire, secondo quanto stabilito all’art. 5, comma 4, “le seguenti finalità: • sostenere attività e processi di aggregazione e di integrazione tra le imprese turistiche, anche in forma cooperativa, consortile e di affiliazione; • attuare interventi intersettoriali ed infrastrutturali necessari alla qualificazione dell’offerta turistica e alla riqualificazione urbana e territoriale delle località ad alta intensità di insediamenti turistico-ricettivi; • sostenere l’innovazione tecnologica degli uffici di informazione e di accoglienza ai turisti, con particolare riguardo alla promozione degli standard dei servizi al turista, di cui all’articolo 2, comma 4, lettera a); • sostenere la riqualificazione delle imprese turistiche, con priorità per gli adeguamenti dovuti a normative di sicurezza, per la classificazione e la standardizzazione dei servizi turistici, con particolare riferimento allo sviluppo di marchi di qualità, di certificazione ecologica e di qualità, e di club di prodotto, nonché alla tutela dell’immagine del prodotto turistico locale; • promuovere il marketing telematico dei progetti turistici tipici, per l’ottimizzazione della relativa commercializzazione in Italia e all’estero”. 46 Progettare un STL secondo il modello che la legge delinea significa partire dalle risorse e potenzialità “primarie” dell’offerta turistica - le cosiddette “competenze distintive” del territorio - intorno alle quali organizzare una serie di servizi complementari, materiali ed immateriali, fino alla realizzazione del “sistema turistico”. Si tratta di un percorso lungo e complesso in cui occorre conciliare e perseguire gli obiettivi istituzionali del pubblico e quelli imprenditoriali del privato, elaborare un piano economico- finanziario di medio-lungo periodo e definire gli aspetti organizzati di gestione e governance. Lo studio “Esperienze e prospettive di sistema nel turismo”, realizzato nel 2007 dal Formez -Centro di Formazione Studi nell’ambito del Progetto “Sviluppo dei servizi formativi e trasferimento di buone prassi nel settore del turismo e dell’ospitalità”, ha individuato alcuni presupposti per la realizzazione di un STL, così presentati: “Per ogni ambito territoriale occorre inoltre verificare, nella fase analitica del processo di progettazione, che: • abbia le potenzialità (in termini di attrattività e attori) per produrre esperienze turistiche capaci di soddisfare le esigenze degli ospiti (target), in grado di essere competitive con i sistemi turistici concorrenti; • sia governabile in un’ottica unitaria al fine di minimizzare il divario organizzativo e strutturale che sussiste tra i distretti casuali (sistemi allo stato embrionale) e i distretti in senso stretto (sistemi dinamici-relazionali efficienti); • sia incentrato sull’integrazione e sul coordinamento dei soggetti rappresentati da operatori quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:00 Pagina 47 La legge 135/2001 e l’istituzione dei “sistemi turistici locali” economici e non economici. La presenza di legami e relazioni forti tra questi operatori realizza il vantaggio competitivo ed è l’essenza stessa della logica del sistema”. E lo stesso studio rileva anche una serie di obiettivi specifici - aldilà di quelli generali individuati dalla Legge - che “un STL si deve porre per ottenere risultati concreti da un punto di vista operativo: • agire con esclusività sull’intero territorio regionale, onde evitare qualsiasi tipo di sovrapposizione con altri Enti pubblici, Enti locali e istituzioni, in una logica propria del product manager; • porre necessariamente dei vincoli di tipo regionale alla progettualità turistica per evitare forme di sovrapposizione nei progetti; • immaginare una funzione di indirizzo e controllo regionale; • attivare un tavolo di concertazione con tutte le parti interessate con la presenza di un soggetto capofila, non solo in fase di promozione, ma fin dal principio del processo di progettazione strategica e delle attività di breve e di medio periodo”. Rispetto a quanto previsto dalla Legge, il percorso di realizzazione e attuazione degli STL è ancora oggi lontano dall’aver raggiunto la sua completezza e non sembra aver trovato adeguata realizzazione. Il panorama è molto differenziato ma sono ancora poche le realtà che hanno superato la fase di avvio e sono riuscite a dar vita a programmi strategici di sviluppo. Spesso gli STL sono diventati strutture in sovrapposizione con gli enti di promozione già presenti ed attivi - dalle APT ai GAL o ai Consorzi di Promozione turistica - e arricchiscono il già frammentato universo della generica promozione del territorio. Altre volte hanno trovato nel principio fondante dell’integrazione intersettoriale e del rapporto pubblico/privato un ostacolo al loro sviluppo, a causa di strategie di sviluppo non condivise e di difficoltà e lentezze nei processi decisionali. STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: DOMANDA TURISTICA E SCENARI DI RIFERIMENTO 47 quaderno_3_interno:interno (3) 25-07-2008 12:00 Pagina 48 VERSO L’APPROVAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE Le politiche regionali per il turismo: un sistema complesso di relazioni e competenze Le politiche regionali per il turismo: un sistema complesso di relazioni e competenze arlare di politiche per il turismo in Regione Campania significa oggi coinvolgere numerosi soggetti e modelli di intervento. Esistono infatti diversi strumenti di programmazione nell’ambito delle politiche per il turismo e il sistema delle relazioni e delle responsabilità in questo settore appare piuttosto complesso. A livello di programmazione, tale sistema contempla Piani di Sviluppo Locale (finanziati dal programma Comunitario Leader+), Progetti Integrati Territoriali (PIT), Patti Territoriali, Progetti Interreg, Progetti Interregionali in attuazione delle linee guida della L 135/01. A livello amministratiQuesta vo le competenze in materia di turismo molteplicità di vengono gestite, strumenti e di spesso in maniesoggetti, anziché ra autonoma e arricchire le opportunità separata dalla di qualificazione dell’offerta Regione, dalle 5 turistica regionale e di Province, dagli Enti di Promopromozione in Italia e zione Turistica all’estero, spesso (EPT), dalle genera iniziative Aziende di Cura, sporadiche e Soggiorno e Turiframmentate smo, a cui si sommano Gruppi di Azione Locale (GAL), Parchi nazionali e regionali, Parchi letterari, Comunità Montane e ben 98 Pro Loco sparse in tutto il territorio regionale. Questa molteplicità di strumenti e di soggetti, anziché arricchire le opportunità di qualificazione dell’offerta turistica regionale e di promozione in Italia P 48 e all’estero, spesso genera iniziative sporadiche e frammentate, non inserite in un quadro di programmazione generale concertata e di lungo periodo. Per meglio far fronte ad un sistema turistico così complesso ed articolato in termini di problematiche e competenze, la Giunta regionale della Campania, su proposta dell’ex Assessore al Turismo ed ai Beni Culturali, Marco Di Lello, nel giugno 2006 ha approvato il Disegno di Legge “Testo Unico delle disposizioni in materia di Turismo”. A tutt’oggi il DDL non è ancora divenuto legge e, dopo una serie di consultazioni e audizioni itineranti con tutte le parti interessate nelle cinque province campane, è ora al vaglio della III Commissione del Consiglio Regionale. Quest’ultima deve però oggi fare i conti con gli indirizzi e le azioni già intraprese dal neo-Assessore al Turismo e Beni Culturali della Regione Campania, Claudio Velardi, nel frattempo subentrato al promotore del DDL, l’Assessore Di Lello. Velardi infatti ha già dimostrato di non essere allineato con alcuni dei temi sui quali verte il DDL: in primis con la struttura dell’Osservatorio Turistico Regionale, considerata invece dal suo predecessore di importanza ed urgenza tali da avviarne le attività ben prima della messa in attuazione della legge regionale, con un’apposita procedura di gara e successivo affidamento. Ulteriore tema oggetto di divergenze è la razionalizzazione della governance turistica regionale: da un lato infatti il DDL prevede la creazione di un’apposita Agenzia Regionale per il Turismo (ARETUR) con il compito di garantire l’esercizio unitario e coordinato della promozione dell’offerta turistica regionale ed attuare le strategie di marketing territoriale - alla quale affiancare Uffici di Informazione ed quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:00 Pagina 49 VERSO L’APPROVAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE Le politiche regionali per il turismo: un sistema complesso di relazioni e competenze Accoglienza Turistica (IAT) ubicati nelle aree di maggior richiamo turistico, cui sarà demandata l’accoglienza dei turisti; dall’altro lato l’Assessore Velardi, con un provvedimento del 27 giugno 2008, ha affidato ai cinque Enti Provinciali del Turismo di Napoli, Salerno, Caserta, Avellino, Benevento la gestione diretta di tutte le attività di promozione turistica, di comunicazione e organizzazione, nonché le politiche di bilancio e del personale finora spettanti alle 15 Aziende di Promozione Turistica. Appare dunque molto complesso il sistema delle relazioni e competenze regionali in materia di turi- smo; diverse restano le questioni aperte e sembra difficile poter vedere attuata nel breve termine una linea d’azione unitaria e condivisa per una strategia complessiva di rilancio del turismo campano. Nonostante ciò, il Disegno di Legge Regionale è il testo sul quale con buone probabilità il Consiglio Regionale sarà chiamato a legiferare per la riforma del sistema-turismo in Campania. Dedichiamo quindi il paragrafo che segue all’approfondimento di tale testo e alle novità che esso introdurrebbe, riportando il documento esplicativo di sintesi diffuso dalla Regione Campania. STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: DOMANDA TURISTICA E SCENARI DI RIFERIMENTO 49 quaderno_3_interno:interno (3) 25-07-2008 12:00 Pagina 50 VERSO L’APPROVAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE Il disegno di legge regionale: testo unico delle disposizioni in materia di turismo Il disegno di legge regionale: testo unico delle disposizioni in materia di turismo(1) “S i riuniscono per la prima volta in un unico testo tutte le norme che regolano il sistema turistico campano, innovando, nel contempo, il tessuto normativo attraverso la regolamentazione di settori sinora non disciplinati, a seguito anche della nuova formulazione dell’art. 117 della Costituzione che ha devoluto alle regioni la competenza legislativa esclusiva in materia di commercio e turismo, settori strategici per lo sviluppo regionale. E’ un testo ampio che definisce le competenze degli enti pubblici, attua il decentramento, vara l’Agenzia regionale del Turismo – Aretur, prevede il rafforzamento dei livelli di qualità anche attraverso la regolamentazione ed intensificazione dei poteri di controllo, di vigilanza e maggiori sanzioni, istituisce l’osservatorio turistico regionale, le carte dei servizi turistici e la carta dei diritti del turista, i club di prodotto. Una normativa che si interessa, per la prima volta, attraverso un disegno organico della tutela dei turisti, di chi svolge attività turistica e di tutte le figure che operano nel mondo del turismo. La riforma organica del sistema turistico regionale vede la piena adesione di tutte le associazioni di categoria e sindacali, nonché di tutti gli operatori pubblici e privati coinvolti in numerose riunione già nella fase di redazione del testo, che ha preso avvio dopo gli Stati Generali del Turismo,celebratisi a Castelvolturno alla fine dello scorso mese di ottobre (ottobre 2006, ndc). 1 - Il presente paragrafo riporta il documento esplicativo di sintesi diffuso dalla Regione Campania ed attualmente consultabile all’indirizzo Internet http://resources.regione.campania.it/slide/files/Assessori /Di%20Lello/file_5324_GNR.pdf 50 Tra le principali finalità della legge vi è la promozione dell’immagine turistica della Campania in Italia ed all’estero, la valorizzazione delle risorse storiche, ambientali e culturali, nonché delle produzioni agricole ed artigianali del territorio regionale; il miglioramento della qualità dell’accoglienza dell’assistenza e della tutela dei visitatori; un più efficace coordinamento delle funzioni riservate ai vari livelli istituzionali e lo snellimento delle procedure amministrative; la promozione della formazione dei soggetti da avviare al lavoro nel settore turistico e l’aggiornamento professionale continuo dei soggetti addetti ai servizi turistici; un più efficace sostegno alle imprese operanti nel settore turistico, anche al fine di attrarre investimenti privati; il potenziamento delle informazioni e dell’assistenza rese agli utenti dei servizi turistici; l’incentivazione della ricerca per l’introduzione di nuove tecnologie finalizzate alla migliore fruizione dei servizi turistici; la promozione e la valorizzazione del turismo sostenibile e responsabile, finalizzato allo sviluppo delle attività turistiche nel rispetto delle risorse naturali, paesaggistico ambientali, culturali e sociali del territorio; la promozione di una più intensa collaborazione e sinergia tra i diversi livelli istituzionali coinvolti nello sviluppo e nella promozione turistica. Il disegno di legge disciplina, nel rispetto dei principi di sussidiarietà nei rapporti con gli enti locali, l’organizzazione turistica, con riferimento alle funzioni della regione, delle Province e dei Comuni, nonché al ruolo innovativo dei Sistemi Turistici Locali intesi come ambiti territoriali omogenei caratterizzati dell’offerta integrata di beni culturali ed ambientali e di attrazioni turistiche, che rappresentano il contesto territoriale di riferimento per le quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:00 Pagina 51 VERSO L’APPROVAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE Il disegno di legge regionale: testo unico delle disposizioni in materia di turismo politiche di programmazione ed attuazione delle iniziative turistiche, privi di enti gestionali e personalità giuridica. In attuazione del decentramento un importante ruolo spetta alle Province, alle quali sono attribuiti compiti che prima erano della Regione. In particolare,sostengono e coordinano i comuni nell’esercizio delle loro funzioni,collaborano alla predisposizione delle linee guida dello sviluppo turistico regionale, possono istituire agenzie provinciali dell’Aretur, nonché istituire e gestire uffici di informazione ed assistenza turistica, rilasciano le autorizzazioni all’esercizio di agenzie di viaggio e turismo, nonché all’esercizio delle professioni turistiche, tengono albi ed elenchi dei soggetti esercenti attività turistica e delle associazioni pro loco. Si occupano, inoltre, della formazione dei soggetti da avviare al lavoro nel settore turistico e dell’aggiornamento professionale degli addetti ai servizi turistici, del personale dipendente delle strutture ricettive e dei lavoratori stagionali; concorrono con la Regione ed i Comuni alla individuazione e delimitazione territoriale dei Sistemi turistici locali. Altrettanto importanti sono le competenze attribuite ai Comuni, i quali oltre che concorrere alla individuazione e delimitazione dei sistemi turistici locali e proporre alla regione ed alle Province i programmi di promozione dei sistemi turistici locali ubicati nel proprio ambito territoriale, e i progetti per l’attuazione di politiche territoriali nel settore turistico; provvedono alla classificazione delle strutture ricettive; rilasciano le autorizzazioni all’esercizio delle strutture ricettive; collaborano con le forze dell’ordine al mantenimento della sicurezza degli utenti dei servizi turistici; trasmettono agli uffici di informazione ed accoglienza turistica, con cadenza almeno mensile, i dati relativi all’offerta turistica disponibile sul territorio comunale. Restano riservate alla Regione, le funzioni di programmazione e coordinamento, anche mediante l’approvazione delle linee-guida e degli atti di indirizzo annuale dello sviluppo turistico regionale, oltre che mediante la determinazione di standard di qualità delle strutture ricettive e dei servizi offerti dai soggetti operanti nel settore turistico. La Regione ha inoltre i poteri di vigilanza e di controllo sulla qualità dei servizi turistici offerti e sulle funzioni demandate a Province e Comuni. Il disegno di legge riforma gli attuali strumenti della promozione turistica regionale attraverso il superamento dell’attuale sistema fondato sugli Enti Provinciali per il Turismo e della Aziende Autonome di Soggiorno, mediante la creazione di un’unica Agenzia Regionale del Turismo (ARETUR) – dotata di autonomia amministrativa, organizzativa e gestionale- cui spetta in primo luogo garantire l’esercizio unitario e coordinato della promozione dell’offerta turistica regionale ed attuare le strategie di marketing territoriale in esecuzione delle linee guida definite dalla Regione. E’ prevista inoltre la creazione di un Osservatorio Turistico Regionale, che assicura il monitoraggio, attualmente carente, del sistema turistico della Campania ed in particolare dei flussi turistici che interessano il territorio regionale e del livello, quantitativo e qualitativo, dei servizi offerti, in modo da fornire corrette indicazioni per l’esercizio della funzione di programmazione. L’OTR si avvale delle informazioni acquisite mediante il SIRT (Sistema Informativo Turistico Regionale), altra importante novità del DDL. Con il SIRT nasce la prima banca dati con la quale effettuare STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: DOMANDA TURISTICA E SCENARI DI RIFERIMENTO 51 quaderno_3_interno:interno (3) 25-07-2008 12:00 Pagina 52 VERSO L’APPROVAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE Il disegno di legge regionale: testo unico delle disposizioni in materia di turismo una rilevazione analitica e costante in ordine ai flussi turistici nel territorio regionale. E prevista poi la creazione di Uffici di Informazione ed Accoglienza Turistica (IAT), ubicati nelle aree di maggior richiamo turistico, cui sarà demandata l’accoglienza dei turisti, anche mediante l’utilizzazione di personale itinerante, che si recherà nei luoghi di maggior concentrazione turistica per fornire direttamente ai visitatori informazioni sui servizi e sulle attrattive, sulla disponibilità delle strutture ricettive, oltre che la prima assistenza in caso di disservizi. La legge incentiva la creazione di Club di Prodotto, costituiti in forma di consorzi tra diversi enti pubblici e privati operanti nel settore, che provvedono all’organizzazione di manifestazioni culturali e commerciali volte soprattutto alla promozione di prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato locale. Ulteriore novità è la predisposizione, da parte dell’ARETUR, della Carta dei Servizi Turistici, contenente l’insieme delle informazioni, per ciascun Sistema Turistico Locale, relative ai siti di maggior interesse, alle strutture ricettive, ai sistemi di trasporto, alla descrizione delle card finalizzate all’offerta di servizi turistici integrati, alle strutture sanitarie e quant’altro possa essere utile per accompagnare il visitatore alla scoperta del territorio e dei prodotti tipici, da distribuire presso gli IAT, le Associazioni Pro-loco, le Stazioni ferroviarie e Marittime, l’Aeroporto e gli esercizi commerciali. L’Aretur provvederà inoltre alla predisposizione della Carta dei Diritti del Turista, contenente informazioni riguardanti le norme in materia di rispetto dei luoghi e dei beni di interesse turistico; i sistemi di classificazione esistenti; le barriere architettoniche; le norme valutarie e doganali. Presso l’ARETUR, è istituito un Fondo posto a garanzia di crediti insoluti derivanti da 52 condanne a risarcimento dei danni causati agli utenti delle Agenzie di Viaggio e Turismo. Gli utenti potranno, inoltre, presentare reclami qualora riscontrino irregolarità nei servizi offerti dalle agenzie di viaggio o dalle strutture ricettive ovvero nell’applicazione di prezzi difformi rispetto a quelli indicati. Per quanto concerne poi le strutture ricettive soggette a classificazione (in particolare le strutture ricettive alberghiere e le strutture ricettive all’aperto, quali campeggi e villaggi turistici) allo scopo di garantire un innalzamento dei livelli di qualità è stata prevista una classificazione contrassegnata in stelle, agganciata al possesso delle dotazioni strutturali e strumentali; alla qualità e quantità dei servizi offerti alla clientela; al possesso di idonei titoli di studio e di competenza ed esperienza da parte del personale in servizio. Si introduce lo snellimento delle procedure amministrative e si rafforzano i poteri di vigilanza e di controllo da parte dei Comuni e, in via sostitutiva dell’Aretur sul possesso dei requisiti e sui prezzi applicati, oltre che un inasprimento delle sanzioni amministrative. La nuova normativa garantisce un accrescimento del livello professionale degli esercenti le professioni turistiche (guide turistiche) attraverso la previsione di esami di abilitazione più rigorosi da tenersi con cadenza almeno triennale biennale e di sanzioni amministrative pecuniarie più elevate, nonché la possibilità per gli utenti di presentare reclamo all’Aretur nel caso in cui riscontrino carenze nelle le loro prestazioni o comportamenti. Infine un intero capo della legge è dedicato al turismo sociale, finalizzato a garantire la fruizione dei servizi turistici da parte di categorie svantaggiate quali soggetti meno abbienti, i giovani i nuclei familiari, le persone della terza età ed i diversamente abili”. quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:00 Pagina 53 Lo stato di attuazione dei “sistemi turistici locali” in Regione Campania Lo stato di attuazione dei “sistemi turistici locali” in Regione Campania a Regione Campania non ha formalmente mai recepito la Legge quadro nazionale 135/2001. In una dichiarazione del dicembre 2006, l’ex Assessore regionale al Turismo, Marco Di Lello, sottolineava possibili rischi del nuovo strumento individuato dalla legge nazionale: “Si rischia la proliferazione di ulteriori centri di spesa e la parcellizzazione delle attività. Ad esempio, sarebbe impossibile promuovere in Cina 400 STL. […] L’idea è buona ma va correlata da contenuti: fare emergere le eccellenze senza parcellizzare le offerte. Io penserei ad un numero ristretto, 4 o 5 territori da riconoscere come STL in Campania”. L Nel contempo, come emerso dal precedente paragrafo, il Testo Unico regionale dedica l’art. 16 agli STL, pur lasciando irrisolti i problemi di programmazione e gestione ad essi connessi (quali ambiti territoriali, organizzazione del STL, integrazione con gli altri attori e programmi per il turismo) : “I sistemi turistici locali - STL - sono costituiti da ambiti territoriali omogenei caratterizzati dall’offerta integrata di beni culturali, ambientali e di attrazioni turistiche, compresi i prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato locale” (comma 1). “I STL rappresentano i contesti territoriali di riferimento per le politiche di programmazione e promozione delle attività e di attuazione delle iniziative turistiche interessanti il territorio regionale” (comma 2). “Con deliberazione di giunta regionale, da adottarsi entro 90 giorni dall’entrata in vigore della presente legge, in coerenza con il PTR ed i PTCP, e nel rispetto delle disposizioni di cui all’articolo 3, comma 1, lettera d), è approvata l’identificazione e la delimitazione territoriale dei STL” (comma 3). “Fino all’adozione della deliberazione di cui al comma 3, gli ambiti territoriali dei Stl corrispondono a quelli dei sistemi locali a dominante culturale e turistica individuati nelle linee guida della programmazione territoriale regionale di cui alla deliberazione di giunta regionale n. 4459 del 30.9.2002 e successive modifiche ed integrazioni” (comma 4). Entro 90 giorni dall’entrata in vigore del “Testo Unico sulle disposizioni in materia di Turismo”, quindi, dovranno essere individuati gli STL regionali, tenendo in considerazione le linee guida della programmazione regionale del 2002 e del PTR (Piano Territoriale Regionale). Le prime individuano 8 STL, quali aree omogenee sotto il profilo della vocazione turistico-ricettiva, integrate e circoscritte territorialmente: Area 1: Napoli e Area Vesuviana; Area 2: Costiera Sorrentina e Capri; Area 3: Ischia - Procida e Campi Flegrei; Area 4: Caserta e Litorale Domitio; Area 5: Sannio e Matese; Area 6: Irpinia; Area 7: Salerno e Costiera Amalfitana; Area 8: Cilento e Paestum. Il PTR ne individua invece 45, sotto la definizione di Sistemi Territoriali di Sviluppo (STS), basandosi prevalentemente su parametri di tipo socio-economico e organizzativi (strumenti di programmazione negoziata, distretti, parchi naturali, comunità montane). Insieme a questi riferimenti, la Regione Campania potrà avvalersi per l’individuazione degli STL di uno “Studio per la creazione di un modello econometrico per la definizione, messa a punto e implemen- STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: DOMANDA TURISTICA E SCENARI DI RIFERIMENTO 53 quaderno_3_interno:interno (3) 25-07-2008 12:00 Pagina 54 Lo stato di attuazione dei “sistemi turistici locali” in Regione Campania tazione di sistemi locali con caratteristiche omogenee a vocazione turistica” già finanziato dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo. Nonostante la mancanza di un esplicito e formale riferimento di identificazione degli STL in Campania, sono stati approvati diversi progetti di sviluppo di Sistemi Turistici Locali a valenza interregionale in richiamo alla Legge 135/01 (tra i quali “Approdi di Ulisse”, “L’isola che non c’è”, “Ospitalità nei borghi” e “Turismo tra mare e monti” dei quali la Regione Campania è Capofila) con svolgimento nel periodo 2006-2009. Accanto a questi, il progetto “STL I Picentini” può essere inquadrato come un Sistema Turistico Locale pur non avendo un riconoscimento formale. Avviato nel 2001, il progetto vede il Comune di Pontecagnano Faiano capofila del sistema che ne conta complessivamente 10 (Acerno, Giffoni Sei Casali, Giffoni Valle Piana, Montecorvino Rovella, Montercorvino Pugliano, S. Cipriano Picentino, S. Mango Piemonte, Olevano sul Tusciano, Castiglione dei Genovesi) e ha come obiet- 54 tivi “l’implementazione di un’offerta turistica globale, l’alfabetizzazione gastronomica ed educazione al gusto, la promozione dei prodotti e lo sviluppo di forme di integrazione tra produttori, azioni di marketing territoriale”. Diverse le azioni intraprese e i risultati conseguiti, fra i quali: • la costituzione di un Consorzio pubblico-privato per la gestione dell’offerta turistica locale globale; • il coinvolgimento della comunità locale nei progetti di sviluppo turistico; • l’adesione del Sistema al progetto di alfabetizzazione gastronomica ed educazione al gusto curato da Slow Food; • l’attivazione di strumenti come PIT Agro Monti Picentini, PIT Sele e GAL Sele Picentino per l’impiego di fondi strutturali. Nell’ambito del Sistema Turistico Locale sono stati inoltre intraprese diverse iniziative di comunicazione e marketing territoriale fra le quali la realizzazione di diverse guide turistiche (da quella generale del territorio alla guida dei Ristoranti di Qualità, dalle Vie del Gusto ai siti dell’accoglienza all’aria aperta). quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:00 Pagina 55 Le linee d’indirizzo della programmazione 2007- 2013 Le linee d’indirizzo della programmazione 2007- 2013 er ciò che concerne infine le linee strategiche di sviluppo futuro, nella nuova programmazione 2007-2013 il turismo riveste un ruolo di primo piano. Con Delibera n. 453 del 16 marzo 2007 la Regione Campania ha approvato i tre Programmi Operativi per il periodo 2007–2013: Programma Operativo FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale), Programma Operativo FSE (Fondo Sociale Europeo), Programma di Sviluppo Rurale (PSR) . Questi, insieme al Fondo per le Aree Sottoutilizzate (FAS) e al Programma Operativo Interregionale (POIN) “Attrattori Culturali, Naturali e Turismo” - strategia interregionale per la valorizzazione turistica degli attrattori culturali e naturali nelle Regioni “Obiettivo Convergenza” (Regioni CONV) - costituiscono i fondamenti della strategia di sviluppo regionale nel settennato 2007-2013. In particolare, l’Asse I del FESR “Sostenibilità ambientale e attrattività culturale e turistica” racchiude gran parte degli obiettivi che la Regione Campania intende promuovere nella nuova programmazione 2007-2013: • l’adozione di strumenti di sostegno ai processi di aggregazione tra le imprese turistiche in un’ottica di filiera; • la valorizzazione delle risorse sottoutilizzate (turismo termale, enogastronomico, congressuale, religioso, ecc.) e il sostegno alla diversificazione dell’offerta turistica; • lo stimolo dei processi di creazione di network e la messa a sistema dei prodotti turistici locali. L’Asse I mira ad uno sviluppo turistico che sappia conciliare la tutela ambientale con la crescita delle attività turistiche e culturali. Esso punta - come si legge nel testo del “Programma Operativo Campania FESR P 2007-2013”- ad “incrementare l’offerta turistica, migliorando l’integrazione delle politiche finalizzate alla valorizzazione delle risorse naturali e dei beni culturali - i parchi nazionali e regionali, i litorali e le coste, le isole, le aree termali, i centri storici, i luoghi delle tradizioni, il patrimonio museale, gli scavi archeologici, i geositi, gli itinerari turistico-ambientali - per consentire l’attrazione di flussi turistici durante l’intero anno e su tutto il territorio regionale, attraverso la diversificazione, la qualificazione e l’ammodernamento delle strutture e dei servizi offerti”. Ruolo importante nella promozione regionale è affidato alle destinazioni “minori”, al fine di destagionalizzare i flussi turistici e riequilibrarli fra aree costiere e aree interne, fra città d’arte e borghi storici. Per rendere questa operazione sostenibile “le strategie messe in campo dall’amministrazione regionale, allo scopo di rivitalizzare i sistemi locali rurali, devono riuscire ad elevare a sistema l’offerta complessiva che tali territori sono in grado di proporre e che, se opportunamente organizzata, può esercitare Ruolo un notevole grado importante nella di attrattività nei confronti di crepromozione regionale scenti bacini di è affidato alle utenza”. destinazioni “minori”, al Parallelamente il fine di destagionalizzare i programma influssi turistici e tende rafforzare riequilibrarli fra aree l’immagine delle costiere e aree interne, grandi mete, rinnovandola e arricfra città d’arte e chendola. borghi storici Agli interventi dell’Asse I si aggiunge- STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: DOMANDA TURISTICA E SCENARI DI RIFERIMENTO 55 quaderno_3_interno:interno (3) 25-07-2008 12:00 Pagina 56 Quali problemi e quali opportunità per il Vallo di Diano Quali problemi e quali opportunità per il Vallo di Diano ranno quelli previsti nel POIN, volto a conseguire obiettivi che riguardano aree più ampie di quelle regionali e a migliorare l’efficacia e la funzionalità degli interventi a scala sovraregionale. La cooperazione interregionale potrà favorire uno scambio di informazioni e di best practices in grado di fornire valore aggiunto alle strategie regionali e rafforzare la visibilità del patrimonio regionale. La nuova programmazione regionale, dunque, si pone due obiettivi principali: da un lato qualificare, diversificare e sviluppare l’offerta turistica, con particolare riguardo ai prodotti sottoutilizzati, e dall’altro migliorare l’immagine della Campania. Al fine di valorizzare l’offerta turistica regionale e migliorare l’immagine della Regione saranno realizzati programmi annuali di grandi eventi, manifestazioni fieristiche nonché azioni di co-marketing, merchandising e azioni di comunicazione e promozione mediante l’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche, multimediali ed audiovisive. analisi dell’attuale offerta e delle potenzialità turistiche espresse dal Vallo di Diano - oggetto del precedente quaderno di studi -, della domanda attuale e del posizionamento turistico del territorio, nonché gli indirizzi legislativi e della programmazione in materia turistica hanno evidenziato alcune esigenze strategiche della promozione e dello sviluppo locale: • una gestione “sostenibile” del territorio, in grado di soddisfare le aspettative attuali dei turisti ma anche delle comunità locali che li accolgono, integrando la gestione di tutte le risorse in modo tale che le esigenze economiche, sociali e culturali possano essere soddisfatte; • la promozione di forme di collaborazione e di partenariato tra i soggetti coinvolti a diverso titolo nella valorizzazione del territorio; • la capacità di offrire “esperienze di viaggio” più che la classica “mezza pensione”, recependo ed assecondando le nuove tendenze della domanda turistica; • una buona qualità complessiva dall’offerta turistica che sappia misurarsi con un mercato sempre più competitivo e sappia rispondere alle diverse esigenze delle diverse tipologie della domanda turistica. L’ Come abbiamo avuto modo di osservare nel corso dello studio fin qui condotto, rispetto a tali questioni il Vallo di Diano non sembra ancora del tutto pronto ed attrezzato. Lungo ed articolato è il percorso di sviluppo turistico che risponda agli ambiziosi obiettivi sopra citati, sia dal punto di vista istituzionale che, soprattutto, in considerazione della necessità di una condivisione e concertazione territoriale. 56 quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:01 Pagina 57 Quali problemi e quali opportunità per il Vallo di Diano Pur con le oggettive difficoltà ancora da affrontare, il territorio ha tuttavia negli ultimi anni fatto grandi passi in avanti e la strategia e le azioni intraprese nell’ambito del Progetto Integrato “Grande Attrattore Culturale Certosa di Padula: per un sistema turistico culturale del Vallo di Diano”, coordinato dalla Comunità Montana Vallo di Diano e dalla Regione Campania e cofinanziato dall’Unione Europea, ne sono la principale testimonianza. Senza soffermarci sugli obiettivi, le caratteristiche, e le azioni del Progetto Integrato – a cui è stato dedicato uno specifico approfondimento nel secondo quaderno – vale la pena di sottolineare il ruolo importante che tale iniziativa ha svolto nel processo partecipativo di sviluppo locale, come dimostra lo schema di seguito riportato. Provincia Comune Rapporti tra Comuni e Enti Sovracomprensoriali Comune Rapporti tra gli Enti Locali Comune Comune COMUNITÀ MONTANA Regione Comune Rapporti tra P.A. e Comunità Locale Soprintendenza Comunità Locale Fonte: Piano di comunicazione del Progetto Integrato “Certosa di Padula”. Analisi dei primi anni della concertazione Gruppo di lavoro “Sviluppo sostenibile nella filiera turistico-culturale”, 2007 STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: DOMANDA TURISTICA E SCENARI DI RIFERIMENTO 57 quaderno_3_interno:interno (3) 25-07-2008 12:01 Pagina 58 Quali problemi e quali opportunità per il Vallo di Diano Di fatto il Progetto Integrato ha segnato il passaggio da una governance che non contemplava la partecipazione dei diversi attori locali non istituzionali ai processi decisionali ad una di tipo fortemente inclusivo, nel quale le istituzioni si fanno promotrici di un dialogo con l’imprenditoria, l’associazionismo e la comunità locale per recepirne istanze e condividere nuove progettualità. Tra le azioni che vanno in questa direzione sono esemplificative due recenti inziative. La prima, intrapresa nell’ambito del Progetto “Studio della domanda e coordinamento dell’offerta turistica” riguarda un accordo fra Comunità Il Progetto Montana e Agenzie di Viaggi ed InterIntegrato ha mediazione Turisegnato il passaggio stica per la proda una governance che mozione di pacnon contemplava la chetti turistici partecipazione dei diversi di promozione attori locali non del Vallo di Diano: con tale acistituzionali ai processi cordo l’Ente decisionali ad una di s’impegna a fornitipo fortemente re il supporto neinclusivo cessario in termini di coordinamento e impulso alle Agenzie, le quali, d’altro canto, s’impegnano a promuovere i pacchetti turistici strutturati, nelle forme e nelle modalità concordate, per almeno 12 mesi dalla firma dell’accordo. La seconda azione, messa in campo nell’ambito del Progetto Assistenza a P.A. e P.M.I. per la realizzazione e gestione del P.I. G.A.C. “Certosa di Padula”, ha 58 visto la realizzazione - attraverso un processo di pianificazione partecipata e l’istituzione di un Tavolo di Concertazione per le Politiche di Impresa del Vallo di Diano - del “Marchio d’Area “Vallo di Diano”. Il Marchio mira a “promuovere forme di collaborazione e di partenariato tra la Comunità Montana, i Comuni, gli Enti ed i produttori di beni e servizi che operano all’interno del territorio secondo criteri di sostenibilità ambientale” nonché ad “incentivare e qualificare la produzione dei beni e dei servizi con metodi compatibili con le caratteristiche dei territori e con le loro esigenze di conservazione”. Con questi macro-obiettivi, la Comunità Montana Vallo di Diano “può concedere, previa richiesta dell’interessato, l’uso del Marchio alle Amministrazioni locali territoriali e ai produttori di beni e servizi che svolgono la loro attività all’interno del territorio e che rispettano criteri di originalità, autenticità e naturalità”. Secondo l’apposito Disciplianare, l’uso del Marchio per i prodotti ed i servizi può essere concesso a tutti coloro che rientrano nei seguenti settori: • Agro-alimentare; • Servizi turistici; • Ristorazione; • Artigianato; • Associazioni (ambientali e culturali) che erogano servizi; • Istituti Scolastici. quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:01 Pagina 59 STUDIO DELLA DOMANDA E DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO APPENDICE In appendice riportiamo un approfondimento dedicato all’aggiornamento dei dati pubblicati nel precedente volume della Collana, Vallo di Diano: offerta e potenzialità turistiche. In particolare, tale aggiornamento riguarda aspetti di analisi socio-economica - dando conto dell’andamento demografico registrato nel 2007 e dei dati più recenti (aggiornati al primo trimestre 2008) sui trend economici ed occupazionali che interessano il Vallo di Diano - nonché le performance del Grande Attrattore Culturale Certosa di Padula, di cui vengono analizzati numeri e caratteristiche delle presenze nel corso del 2007, con un raffronto analitico rispetto al precedente 2006. Vallo di Diano: cenni socio-economici L’ANDAMENTO DEMOGRAFICO Il trend demografico decrescente registrato nel 2006 - quale fedele prosecuzione dell’andamento del quinquennio precedente - viene smentito, sebbene di poco, dai dati ISTAT aggiornati all’ottobre 2007. È pari a 72 unità, infatti, l’incremento manifestatosi nel comprensorio valdianese (61.407 unità al 2007 contro le 61.335 del 2006) – grafico 1. Mentre al 1° gennaio 2007 continua ad affermarsi l’incidenza della popolazione senile (13.152 unità) su quella più giovane (8.810 unità). Gli ultra 65enni residenti rappresentano il 21,5% della popolazione (+1,5% rispetto al 2001; +0,1% rispetto al 2006), mentre la fascia 0-14 anni il solo 14,4% - grafico 2. L’ECONOMIA E L’OCCUPAZIONE Analizzando la forza-lavoro ed i Sistemi Locali di Lavoro (SLL) del Vallo di Diano, dalle ultime stime provvisorie relative agli anni 2003 e 2004 si evince che è sempre Sala Consilina a detenere il primato per il maggior numero di relazioni socio-economiche individuate sulla base dei flussi di pendolarismo (tabella 1). `>iÌÊ`i}À>vVÊiÊ6>Ê£n£Óää£ÊiÊÓääÈÓääÇ® ÈÈäää Èxäää È{äää ÈÎäää ÈÓäää È£äää *«>âi Èääää xäää £n£ ££ Óää£ ÓääÈ ÓääÇ Grafico 1 - Nostra elaborazione su fonte Istat.. Dati aggiornati ad ottobre 2007 ,«>ÀÌâiÊ««>âiÊ«iÀÊiÌD ÕÌÀ>ÊÈxÊ> £{¯ £xÈ{Ê> Èx¯ ä£{Ê> £{¯ Grafico 2 – Nostra elaborazione su fonte Istat 2007. Dati aggiornati al 1° gennaio 2007 I Sistemi Locali di Lavoro del Vallo di Diano Tabella 1- I Sistemi Locali di Lavoro del Vallo di Diano. Stime provvisorie ISTAT relative agli anni 2003 e 2004 Sala Consilina (Cod. 437) Atena Lucana, Buonabitacolo, Caggiano, Casalbuono, Monte San Giacomo, Montesano sulla Marcellana, Padula, Pertosa, Polla, Sala Consilina, San Pietro al Tanagro, Sant’Arsenio, Sanza, Sassano Teggiano (Cod. 441) San Rufo, Teggiano STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: DOMANDA TURISTICA E SCENARI DI RIFERIMENTO 59 quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:01 Pagina 60 Appendice Occupati interni - ANNO 2003 SLL Sala Consilina SLL Teggiano Agricoltura, silvicoltura e pesca Industria Servizi Totale 2.054 4.866 11.643 18.563 365 679 1.857 2.901 Tabella 2a - I Sistemi Locali di Lavoro del Vallo di Diano. Stime provvisorie ISTAT relative agli anni 2003 e 2004 Occupati interni - ANNO 2004 SLL Sala Consilina SLL Teggiano Agricoltura, silvicoltura e pesca Industria Servizi Totale 1.982 4.800 11.729 18.511 352 631 1.946 2.929 Tabella 2b - I Sistemi Locali di Lavoro del Vallo di Diano. Stime provvisorie ISTAT relative agli anni 2003 e 2004 Entrambi i SLL del Vallo vengono classificati dall’ISTAT quali sistemi senza specializzazione (classe A – sottoclasse A – gruppo A01) ed in entrambi l’occupazione è prevalentemente distribuita nel settore dei servizi, seguito poi da quello dell’industria e dell’agricoltura – tabella 2a. In particolare, questi ultimi due settori stanno cedendo gradualmente il passo al settore dei servizi, sempre più gonfio di addetti – tabella 2b. Il primo trimestre 2008 conferma il lento e costante fenomeno di ascesa imprenditoriale locale, momentaneamente interrottosi tra il 2006 ed il 2007 (se al terzo trimestre 2006 il Vallo conta 7.821 imprese attive, al quarto trimestre 2007 queste scendono a 7.759). Quello che si palesa nel decennio 1998-2008, infatti, è un Vallo imprenditorialmente dinamico, con 60 una crescita delle imprese attive pari all’8% - grafico 3. Nel periodo gennaio-febbraio-marzo 2008 si contano 7.875 imprese attive: prevalentemente localizzate a Sala Consilina (1.712) e Teggiano (1.143), esse si concentrano maggiormente nel settore del commercio (2.639) e dell’agricoltura (1.785). Il commercio, in graduale ascesa, continua a rappresentare il primo settore per importanza, costituendo il 35% della struttura economico-produttiva del Vallo. Segue il settore agricolo, in decremento ma pur sempre il secondo settore per importanza (23% sul totale delle imprese attive), mentre il terzo settore per consistenza imprenditoriale è rappresentato dalle costruzioni (12%), immediatamente seguito dalle attività manifatturiere (11%) – Grafico 4. quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:01 Pagina 61 Appendice >ÃÊ«Ài`ÌÀ>iÊ£nÓään® ÈÈäää Èxäää È{äää ÈÎäää ÈÓäää È£äää >ÌÌÛi Èääää xäää £n £ Óäää Óää£ ÓääÓ ÓääÎ Óää{ Óääx ÓääÈ ÓääÇ Óään Grafico 3 – Nostra elaborazione su dati C.C.I.A.A. di SA aggiornati al primo trimestre 2008 ÃÃÌiâ>Ê«Ài`ÌÀ>iÊ«iÀÊÃiÌÌÀiÊ`Ê>ÌÌÛÌDÊ>Ê£cÊÌÀiÃÌÀiÊÓään® /À>ëÀÌ]Ê>}>ââ>}}Ê iÊVÕV°Ê{¯ ÊÓ¯ÊÌiÀi`>â°ÊiÌ>À> LiÀ} ÊiÊ,ÃÌÀ>ÌÊ{¯ iÊv>â>À> {¯ÊÌÌÛ°L°]i}}] Îx¯ vÀ>Ì°]ÀViÀV>Ê °}À°iÊ`iÌÌ°] À«°LiÊ«iÀð iÊ«iÀÊ>ÊV>Ã>Ê £¯Ê->ÌDÊiÊ>ÌÀÊ ÃiÀÛâÊÃV>Ê Î¯ÊÌÀÊÃiÀÛâÊ«ÕLLV]Ê ÃV>ÊiÊ«iÀÃ>Ê Ê£¯Ê«ÀiÃiÊÊV>ÃÃvV>Ìi ÓίÊ}ÀVÌÕÀ>]ÊV>VV>Ê iÊÃÛVÌÕÀ>Ê ÃÌÀÕâÊ£Ó¯ ££¯ÊÌÌÛÌD >Õv>ÌÌÕÀiÀiÊ Grafico 4 – Nostra elaborazione su dati C.C.I.A.A. di SA aggiornati al primo trimestre 2008 STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: OFFERTA E POTENZIALITÀ TURISTICHE 61 quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:01 Pagina 62 Appendice Presenze nella Certosa di San Lorenzo nel 2007 Prima di passare alla descrizione dei flussi di visitatori registrati nel corso dell’anno 2007 presso il celebre complesso certosino sito a Padula, è opportuno riportare di seguito i corretti diagrammi a torta relativi al dettaglio delle provenienze dei visitato- ÀÀÛÊ`>iÊ«ÀÛViÊV>«>i ri della Certosa dalle diverse regioni italiane e dall’estero (i valori di tali diagrammi - già pubblicati alle pagine 25, 26 e 27 del secondo Quaderno della presente collana di studi - erano stati lì riportati erroneamente e ce ne scusiamo). ÀÀÛÊ`>iÊ«ÀÛViÊ«Õ}ià }}> >ÃiÀÌ> iiÛiÌ ¯ £ä¯ />À>Ì {¯ £ä¯ >« Ûi Î{¯ £Ó¯ >À iVVi {x¯ £Î¯ ->iÀ À`à {ä¯ Óί ÀÀÛÊ`>iÊ«ÀÛViÊV>>LÀi ÀÀÛÊ`>iÊ«ÀÛViÊ>â> 6LÊ6>iÌ> ÀÌi n¯ ȯ ,i}}Ê >>LÀ> £Ó¯ ÀÃi >Ì> ί ,iÌ 6ÌiÀL ä¯ Ó¯ {¯ >Ì>â>À £Ó¯ ,> Ãiâ> ÈÓ¯ 62 £¯ quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:01 Pagina 63 Appendice ÀÀÛÊ`>iÊ«ÀÛViÊÃV>i ÀÀÛÊ`>iÊ«ÀÛViÊ`i>Ê>ÃV>Ì> }À}iÌ *>iÀ >Ì>ÃÃiÌÌ> {¯ {¯ > ί £¯ >ÌiÀ> Ó£¯ iÃÃ> ,>}ÕÃ> £È¯ ££¯ /À>«> ä¯ -À>VÕÃ> {¯ >Ì>> *Ìiâ> xȯ ǯ ÀÀÛÊ`>iÊ«ÀÛViÊL>À`i *>Û> >ÌÛ> ȯ iVV ÀÀÛÊ`>iÊ«ÀÛViÊ`i½>Ê,>}> 6>ÀiÃi ȯ Ài>]`]Ê -`ÀÊiÊâ> , ,i}}Ê> Ó¯ ί £¯ ä¯ }> Óί Ó¯ ,>Ûi> ί ¯ *>Viâ> ä¯ *>À> > xǯ ÀiÃV> ££¯ ί iÀÀ>À> `i> £ä¯ Ó¯ iÀ}> À iÃi> ǯ £ä¯ ÀÀÛÊ`>iÊ«ÀÛViÊ«iÌià 6iÀVi Õi ÀÀÛÊ`>iÊ«ÀÛViÊÛiiÌi 6iÀL>> ί 6Viâ> ǯ £Î¯ £ä¯ iÕ Î¯ *>`Û> Óx¯ 6iÀ> ÃÌ £È¯ ί Û>À> £ä¯ /À ,Û} Èä¯ ä¯ i> 6iiâ> ǯ Îä¯ /ÀiÛà £Î¯ ÀÀÛÊÃÌÀ>iÀÊÓääÈÊÊ >âÊ`Ê«ÀÛiiâ> } ÌiÀÀ> -«>}> 1- À>V> Ó¯ n¯ {¯ £¯ >>`> ä]x¯ iÀ>> -ÛââiÀ> Σ¯ Ó¯ ÕÃÌÀ>> ί ÕÃÌÀ> {¯ STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: OFFERTA E POTENZIALITÀ TURISTICHE 63 quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:01 Pagina 64 Appendice Seguendo la metodologia di analisi applicata al decennio 1996-2006 e pubblicata nel secondo Quaderno della presente collana di studi, proseguiamo lo studio delle presenze presso uno dei grandi attrattori culturali della Campania: la Certosa di San Lorenzo a Padula. I dati oggetto di analisi sono stati forniti dalla Soprintendenza B.A.P.P.S.A.E. di Salerno e Avellino. Le presenze su base mensile L’analisi dei dati fornisce il seguente quadro generale di arrivi e presenze presso il monumento certosino: Il mese che registra in assoluto meno visitatori è gennaio; il lieve aumento di febbraio (solo 195 uni- Le presenze su base mensile Numero visitatori 64 gennaio 2.219 febbraio 2.414 marzo 9.477 aprile 20.783 maggio 24.503 giugno 8.813 luglio 6.152 agosto 14.460 settembre 9.084 ottobre 7.239 novembre 6.412 dicembre 5.042 TOTALI 116.598 tà in più) si incrementa in modo sostanziale a marzo, passando a + 7.063 visitatori. Nel mese di aprile come di consueto inizia il periodo delle gite scolastiche e quindi si registra un notevole afflusso di visitatori che portano il saldo a +11.306 rispetto al mese precedente; il numero dei visitatori cresce in modo esponenziale anche a maggio, facendo registrare il picco positivo su base annuale di 24.503 visitatori, vale a dire +3.720 rispetto al mese precedente. Nel mese di giugno, con la chiusura delle scuole, le presenze calano notevolmente passando a 8.813 visitatori, cioè –15.690 rispetto al mese precedente. La diminuzione di visitatori continua anche a luglio con un ulteriore decremento di 2.661 visitatori rispetto al mese precedente. Il successivo mese di agosto - caratterizzato da un turismo estivo di tipo escursionistico e di passaggio - porta ad un sostanziale incremento delle presenze rispetto a luglio con 14.460 visitatori, vale a dire + 8.308 presenze. A settembre le presenze si assestano al disotto delle diecimila unità (9.084, cioè –5376 rispetto ad agosto). Inizia dunque un costante calo delle presenze nel periodo autunnale e poi invernale: ottobre registra 7.239 visitatori (– 1.845 rispetto a settembre); novembre segna 6.412 visitatori, cioè 827 in meno rispetto al mese precedente; infine a dicembre si hanno 5.042 presenza, vale a dire –1.370 rispetto al mese precedente. quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:01 Pagina 65 Appendice `>iÌÊÃÕÊL>ÃiÊiÃiÊ`iiÊ«ÀiÃiâiÊÊ iÀÌÃ>Ê`Ê->ÊÀiâÊiÊVÀÃÊ`i½>ÊÓääÇ Ó{xäÎ Óxäää ÓäÇnÎ Óääää £{{Èä £xäää {ÇÇ £ääää nn£Î xäää ä ÓÓ£ Ó{£{ }i° ÇÓÎ än{ È{£Ó xä{Ó È£xÓ viL° >À° >«À° >}° }Õ° Õ}° >}° ÃiÌ° ÌÌ° Û° `V° `>iÌÊÃÕÊL>ÃiÊ«iÀViÌÕ>iÊ`iiÊ«ÀiÃiâiÊÊ iÀÌÃ>Ê`Ê->ÊÀiâÊiÊVÀÃÊ`i½>ÊÓääÇ ViLÀi ÛiLÀi "ÌÌLÀi x¯ {¯ i> Ó¯ iLLÀ> Ó¯ >Àâ n¯ ȯ -iÌÌiLÀi «Ài n¯ £n¯ }ÃÌ £Ó¯ Õ} x¯ Õ} n¯ >}} ÓÓ¯ STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: OFFERTA E POTENZIALITÀ TURISTICHE 65 quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:01 Pagina 66 Appendice Analisi della tipologia di biglietti emessi L’ingresso in Certosa di San Lorenzo è a pagamento ed attualmente segue la seguente ripartizione a seconda delle fasce d’età, per determinate categorie e in occasione di specifici eventi. L’analisi dei biglietti emessi offre quindi lo spunto per una riflessione analitica sulle diverse fasce d’età dei visitatori e sulla loro tipologia. I più numerosi risultano i visitatori adulti con età compresa tra i 25 ed i 65 anni (biglietto intero da 4,00 €), per un totale di 32.905 unità. L’analisi evi- Tipologia di biglietti emessi biglietti a pagamento interi Euro 4,00 Tutti i visitatori in una fascia d’età da 25 a 65 anni biglietti a pagamento ridotti Euro 2,00 biglietti a pagamento ridotti Euro 1,00 Tutti i visitatori in una fascia d’età compresa tra i 18 ed i 25 anni Tutti i visitatori in una fascia d’età inferiore ai 18 anni Tutti i visitatori Tutti i visitatori e superiore ai 65 in occasione di gior18-65 anni in occaStudenti universitari in disci- nate dei beni culturali, sione del pline storico-artistiche, forze settimana della cultura, 1° Maggio dell’ordine, funzionari del ecc. MIBAC, ecc. biglietti gratuiti ingresso gratuiti Dettaglio della bigliettazione effettuata nella Certosa di S. Lorenzo in Padula nell’anno 2007 gennaio 66 biglietti a paga- biglietti a paga- biglietti a pagamento intero mento ridotto mento ridotto €4,00 € 2,00 € 1,00 1016 113 0 biglietti gratuiti ingressi gratuiti TOTALI 1090 0 2219 febbraio 620 81 0 1713 0 2414 marzo 1154 136 0 7085 1102 9477 aprile 5710 623 0 14450 0 20783 maggio 1792 143 1201 14388 6979 24503 giugno 2984 244 0 3950 1635 8813 luglio 2635 381 0 2940 196 6152 agosto 7316 1021 0 6123 0 14460 settembre 3380 315 0 3753 1636 9084 ottobre 3072 223 0 3944 0 7239 novembre 1988 220 0 4204 0 6412 dicembre 1238 197 0 3607 0 5042 32905 3697 1201 67247 11548 116598 quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:01 Pagina 67 Appendice >ÃÊ`i>ÊÌ«}>Ê`ÊL}iÌÌÊÃÕÊL>ÃiÊiÃi iÊVÀÃÊ`i½>ÊÓääÇ }i> viLLÀ> >Àâ >«Ài >}} }Õ} Õ} >}ÃÌ ÃiÌÌiLÀi L}iÌÌÊ>Ê«>}>iÌÊÌiÀÊ{]ääÊiÕÀ ÌÌLÀi L}iÌÌÊ>Ê«>}>iÌÊÀ`ÌÌÊÓ]ääÊiÕÀ L}iÌÌÊ>Ê«>}>iÌÊÀ`ÌÌÊ£]ääÊiÕÀ ÛiLÀi L}iÌÌÊ}À>ÌÕÌ }ÀiÃÃÊ}À>ÌÕÌ `ViLÀi ä Îäää Èäää äää £Óäää £xäää STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: OFFERTA E POTENZIALITÀ TURISTICHE 67 quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:01 Pagina 68 Appendice denzia anche che gli stessi sono stati presenti nel 2007 con due picchi: il primo nel mese di aprile (5.710 visitatori) ed il secondo ad agosto, quando sono stati staccati 7.316 biglietti a pagamento intero. Molto meno numerosi sono i visitatori compresi in una fascia d’età che va dai diciotto ai venticinque anni (persone che hanno usufruito del biglietto ridotto a € 2,00), che sono appena 3.697 unità con un picco di 1.021 unità nel mese di agosto. Per quanto attiene i biglietti gratuiti va considerato che ne usufruiscono tutti i giovani al disotto dei 18 anni e gli anziani con un età superiore ai 65 anni; l’analisi dei dati evidenzia che il 42% dei visitatori in questione è concentrato nei mesi di aprile e maggio (28.803) coincidente con l’afflusso del turismo scolastico, mentre un ulteriore 9% (6.123 visitatori) è presente nel mese di agosto. I biglietti a pagamento ridotto di € 1,00 (1.201 visitatori) sono riferibili alla festività del Primo Maggio e riguardano persone adulte comprese tra i 1865 anni. Infine gli ingressi gratuiti si registrano in particolari occasioni o giornate commemorative, nelle quali viene concessa la visita al plesso certosino in modo gratuito a tutti i visitatori. Nel corso del 2007 tali occasioni sono state: le giornate “Artecard” promosse dalla Regione Campania, il 3 ed il 4 marzo, che hanno fatto registrare 1.102 visitatori; la “Settimana della Cultura” indetta dal Ministero dei Beni e delle attività Culturali, dal 12 al 20 maggio, con 6.979 visitatori; il 2 Giugno “Festa della Repubblica”, con 1.635 visitatori; il 4 luglio la commemorazione del bicentenario dalla nascita di Giuseppe Garibaldi, con 196 visitatori; ed infine il 29 e 30 settembre le consuete “giornate Europee del Patrimonio”, con 1.636 visitatori. 68 Due anni a confronto: il 2006 ed il 2007 Confrontando tra loro gli anni 2006 e 2007 emerge con evidenza un fatto sostanziale: vi è un cambio di tendenza netto nelle presenze del periodo invernale, ma anche e soprattutto in quelle primaverili ed autunnali. Mentre infatti il primo trimestre 2007 fa registrare un aumento sostanziale delle presenze rispetto al 2006 (con addirittura un +4.183 a marzo), i mesi primaverili di aprile e maggio, storicamente volti al turismo scolastico, fanno invece registrare una diminuzione delle presenze (aprile –1.174 e maggio – 271). Viceversa i mesi di giugno e luglio registrano un lieve aumento rispetto all’anno precedente, rispettivamente +311 a giugno e +304 a luglio. Quadro di raffronto anno 2006 - anno 2007 Anno 2006 Anno 2007 gennaio 1.592 2.219 febbraio 1.775 2.414 marzo 5.294 9.477 aprile 21.967 20.783 maggio 24.774 24.503 giugno 8.502 8.813 luglio 5.848 6.152 agosto 17.627 14.460 settembre 10.845 9.084 ottobre 10.538 7.239 novembre 4.866 6.142 dicembre 5.196 5.042 TOTALI 118.824 116.598 quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:01 Pagina 69 Appendice >}À>>Ê «>À>ÌÛ Ó{ÇÇ{ Óxäää Óääää ÊÓääÈ ÊÓääÇ Ó{xäÎ Ó£ÈÇ ÓäÇnÎ £ÇÈÓÇ £{{Èä £xäää xäää ä £än{x {ÇÇ £ääää nxäÓ ÓÓ£ £xÓ }i° Ó{£{ £äxÎn nn£Î än{ È£xÓ xÓ{ È{£Ó ÇÓÎ xn{n {nÈÈ x£È xä{Ó £ÇÇx viL° >À° >«À° >}° }Õ° E’ in agosto però che si rileva il dato più importante, con una diminuzione sostanziale rispetto all’anno precedente (–3.167 visitatori). Decremento delle presenze che continua anche nei mesi di settembre ed ottobre (con, rispettivamente, –1.761 e – 3.299 visitatori). Tale diminuzione risulta contestuale con l’esplosione dell’emergenza rifiuti a Napoli ed in Campania, circostanza che evidentemente ha spalmato su tutto il territorio regionale le conseguenze di un’immagine negativa. Il mese di novembre, seppur in calo rispetto al mese precedente, fa però registrare un aumento rispetto all’anno 2006, con un +1.546 visitatori. Tale circostanza non si ripete nel successivo dicembre, quando le presenze sono in calo netto rispetto al mese precedente (– 1.370 rispetto a novembre 2007 e – 154 rispetto al dicembre 2006). L’analisi fin qui esposta fornisce un quadro molto chiaro del trend evolutivo del flusso turistico in Certosa di San Lorenzo: globalmente nel 2007 si registra un netto calo rispetto al precedente anno 2006 (–2.226 visitatori). Õ}° >}° ÃiÌ° ÌÌ° Û° `V° Gli aumenti di presenze del primo trimestre 2007, del bimestre giugno-luglio e del mese di novembre, anche se da considerarsi molto positivamente perché rappresentano una tendenza alla destagionalizzazione dei flussi, non riescono però a compensare le perdite registrate ad aprile e maggio (i mesi del “prezioso” turismo scolastico) e soprattutto ad agosto, settembre ed ottobre (storicamente il periodo del massimo turismo culturale ed escursionistico, anche straniero). In conclusione non si può inoltre non sottolineare che la maestosità del monumento certosino purtroppo non è suffragata da un numero di visitatori degno del monumento; basti pensare che ad esempio altri siti d’arte quali gli scavi archeologici di Ercolano hanno visto la presenza di circa 300 mila visitatori, praticamente il triplo rispetto a Padula, oppure altri Grandi Attrattori Culturali della Campania: la Reggia di Caserta con ben 462.579 visitatori, il sito archeologico di Paestum 332.983 visitatori, per non parlare degli scavi di Pompei con ben 2 milioni e trecento mila visitatori. STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: OFFERTA E POTENZIALITÀ TURISTICHE 69 quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:01 Pagina 70 quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:01 Pagina 71 Allegati quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:01 Pagina 72 ALLEGATI ALLEGATO 1 QUESTIONARIO PER IL TURISTA DEL VALLO DI DIANO Luogo _______________________ Data ____________ 1. Sa di trovarsi in un paese del Vallo di Diano: ❐ sì ❐ no 2. Si trova qui per: ❐ studio/lavoro ❐ vacanza ❐ altro (da specificare) _______________________ 3. Era già stato nel Vallo di Diano: ❐ sì ❐ no (vai alla domanda n. 7) 4. Se sì, quante volte ha visitato il Vallo: ___________________________ 5. Quali luoghi conosce: ___________________________________ 6. Viene qui solo in estate o anche in altri periodi dell’anno: ❐ solo d’estate ❐ anche in altri periodi dell’anno (quando ____________________________) 7. Quali i motivi che l’hanno spinta a scegliere questa località: (indicare al massimo 3 opzioni di risposta secondo un ordine di priorità) 1 2 3 scelta ❐ patrimonio artistico-culturale ❐ patrimonio naturalistico ❐ particolari eventi e manifestazioni (quali _______________________) ❐ escursioni naturalistiche ❐ visita a parenti e/o amici ❐ passaggio verso altre destinazioni ❐ viaggio organizzato da Tour Operator ❐ escursioni da altri luoghi (quali __________________________) ❐ studio/lavoro (vai alla domanda n. 10) ❐ altro (da specificare) ________________________________ 8. Con chi è venuto: ❐ da solo ❐ con un amico/a ❐ con la famiglia ❐ con un gruppo di amici ❐ altro (da specificare) _______________________ 9. Porta con sé bambini: 72 ❐ sì ❐ no quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:01 Pagina 73 ALLEGATI ALLEGATO 1 10. Dove alloggia: (per chi si trova nel Vallo per motivi di studio o lavoro specificare se si usufruisce di un soggiorno organizzato dall’ente/istituto di appartenenza ❐ sì ❐ no ) ❐ in albergo ❐ in agriturismo ❐ in bed&breakfast ❐ in un alloggio in affitto ❐ in un’abitazione privata (ospite di amici, parenti, etc) ❐ altro (da specificare) _______________________ 11. Quanti giorni soggiornerà nel Vallo _______________________ 12. Durante il suo soggiorno, quanto spende in media al giorno: ❐ meno di 25 € ❐ 25-50 € ❐ 50-100 € ❐ più di 100 € 13. Come è venuto a conoscenza del Vallo di Diano: ❐ attraverso amici o conoscenti ❐ attraverso agenzie di viaggi e Tour Operator ❐ attraverso internet ❐ attraverso articoli o servizi giornalistici (riviste, televisione, radio) _________________ ❐ attraverso fiere e borse turistiche ❐ attraverso materiale informativo (brochure, guide) _________________________ ❐ sono qui per studio/lavoro ❐ altro (da specificare) _______________________ 14. A cosa si è dedicato durante il suo soggiorno nel Vallo: (indicare al massimo 3 opzioni di risposta secondo un ordine di priorità. Per chi si trova nel Vallo per motivi di studio o lavoro specificare se si usufruisce di un pacchetto organizzato dall’ente/istituto di appartenenza sì no ) 1 2 3 scelta ❐ visite culturali (musei, chiese, siti archeologici) ❐ visite nei borghi e centri abitati ❐ brevi passeggiate/escursioni ❐ trekking ❐ acquisto prodotti e artigianato locale ❐ degustazioni eno-gastronomiche ❐ mare ❐ relax ❐ altro (da specificare) ________________________________ 15. Quale è il suo gradimento dei servizi presenti nel Vallo: buono medio basso scarso ______________ ricettività ______________ ristorazione STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: OFFERTA E POTENZIALITÀ TURISTICHE 73 quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:01 Pagina 74 ALLEGATI ALLEGATO 1 ______________ ______________ ______________ ______________ ______________ ______________ ______________ ______________ accessibilità/viabilità materiali informativi / pubblicazioni accoglienza ed ospitalità fruibilità dei siti visitati rapporto qualità/prezzo segnalazione e manutenzione dei sentieri servizi relativi a bisogni specifici (portatori di handicap, anziani, bambini) altro (da specificare) ____________________ 16. Quale è il suo gradimento delle attrattive presenti nel Vallo: buono medio basso scarso ______________ patrimonio storico-artistico ______________ patrimonio naturalistico ______________ enogastronomia e prodotti tipici ______________ artigianato locale ______________ eventi e manifestazioni culturali ______________ altro (da specificare) ____________________ 17. Se non si ritiene completamente soddisfatto dei servizi del Vallo, quali i motivi: ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ____________________________________________ 18. Quali i suggerimenti di miglioramento: ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ____________________________________________ 19. Pensa di ritornare nel Vallo: ❐ sì ❐ no Dati dell’intervistato Sesso: ❐M ❐F Età: __________ Professione: ____________________ Stato e provincia di provenienza: ____________________ Stato civile: ❐ celibe/nubile ❐ coniugato/a ❐ altro ___________ Titolo di studio: ❐ licenza elementare ❐ licenza media ❐ diploma ❐ laurea Si autorizza al trattamento dei dati personali ai sensi del D.lgs. n. 196/2003. 74 quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:01 Pagina 75 ALLEGATI ALLEGATO 2 QUESTIONARIO PER GLI OPERATORI DELLA RICETTIVITÀ IDENTIKIT DEL TURISTA OSPITE 36. Quale la provenienza più consistente dei Suoi clienti? ❐ locale ❐ provinciale ❐ regionale ❐ nazionale ❐ U.E. (specificare lo Stato __________________________________ ) ❐ extra U.E. (specificare lo Stato __________________________________ ) 37. Quanto dura in media il loro soggiorno _______________________________ 38. Quale il periodo di maggiore afflusso: ❐ gennaio ❐ febbraio ❐ marzo ❐ aprile ❐ maggio ❐ giugno ❐ luglio ❐ agosto ❐ settembre ❐ ottobre ❐ novembre ❐ dicembre 39. I Suoi clienti sono per lo più: ❐ coppie ❐ gruppi di amici ❐ comitive organizzate ❐ altro (da specificare _____________________________________________________ ) 40. Cosa Le confidano di apprezzare del Vallo: ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ____________________________________________ 41. Quali, invece, le mancanze di cui si lamentano: ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ____________________________________________ STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: OFFERTA E POTENZIALITÀ TURISTICHE 75 quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:01 Pagina 76 quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:01 Pagina 77 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI - WEB Cherubini S., Marketing dei servizi: per lo sviluppo competitivo e la customer satisfaction, Franco Angeli, 1996 Godfrey K., Clarke J., Manuale di Marketing Territoriale Turistico, Le Monnier, 2002 Formez Centro di Formazione Studi, Progetto “Sviluppo dei servizi formativi e trasferimento di buone prassi nel settore del turismo e dell’ospitalità” (Azione 5.7 - Misura II.2 PON ATAS), Esperienze e prospettive di sistema nel turismo, 2007 RTI Mercury – Enco – Leader, Progetto “Sviluppo sostenibile nella filiera turistico-culturale” (P.I. G.A.C. “Certosa di Padula: per un sistema culturale-turistico del Vallo di Diano”, Asse II – Misura 2.3, azione d), Piano di comunicazione del Progetto Integrato “Certosa di Padula”. Analisi dei primi anni della concertazione, 2007 www.aeroportosalerno.it www.artecard.it www.dianosistema.it www.formez.it www.metrodelmare.com www.regione.campania.it STUDIO DELLA DOMANDA E COORDINAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA NEL VALLO DI DIANO VALLO DI DIANO: DOMANDA TURISTICA E SCENARI DI RIFERIMENTO 77 quaderno_3_interno:interno NOTE 25-07-2008 12:01 Pagina 78 quaderno_3_interno:interno 25-07-2008 12:01 Pagina 79 NOTE quaderno_3_interno:interno 11-09-2008 11:39 Pagina 80 w w w. v a l l o d i d i a n o . i n fo Gruppo di lavoro progetto “Studio della domanda e coordinamento dell’offerta turistica”: Giovanni Biallo Lorenzo Peluso Valeria Sciucchini Elena Spagnoletti Stefania Serra Giovanna Tripari Rachele Capra Stella Pongracz Stampa: C.S.R. Centro Stampa e Riproduzione srl Via di Pietralata, 157 - 0015 Roma