Vitavissuta
a cura di Giancarlo Giuliani
Ho visto un sorriso speciale, di un bambino con gli occhi a mandorla. Un sorriso aperto, gentile, bellissimo, un sorriso alla mamma. Ho visto anche il sorriso dolce della sua
mamma, compiaciuto e un po’ triste. Il bambino era già grande, ma la gioia era quella
limpida di un fanciullo. Dicono che sorrisi così dipendano da un cromosoma in più. Magari hanno ragione. Ma a me è sembrato che quel sorriso speciale nascesse da un amore
grande ricevuto e donato. Solo dall’amore possono nascere sorrisi così belli ed intensi.
Settimanale della Diocesi di Senigallia - Giovedì 23 febbraio 2012 - € 1,00
N. 7
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DBC Ancona - Tassa riscossa 60019 Senigallia - Giornale locale ROC
Editoriale
Deserto e giardino
Stiamo vivendo una settimana
particolare. Mentre sto scrivendo,
fuori stanno passando i carri del
carnevale di Senigallia, con tanti
suoni e tanta festa… Poi, deposte le
maschere (quelle di carnevale, ma
soprattutto quelle della vita), possiamo metterci in ricerca e trovare
Gesù per quaranta giorni nel deserto. Un giorno di deserto fa piacere
a tutti: un po' di silenzio, di pace,
lontano dai rumori, dal traffico, dal
lavoro. Un giorno con i propri pensieri, uno spazio per fare il punto
della situazione, un tempo per riposare dai mille affanni. Ma dopo
un giorno, un lunghissimo giorno,
nasce la spinta a tornare alla vita di
sempre. Non si può mica piantare
tutto e andarsene!
Ma Gesù nel deserto ci è andato
perché ci siamo noi e abbiamo bisogno di una guida e di un compagno che ci mostri che è possibile
stare nel deserto senza esser vinti o
eliminati. In questi 40 giorni siamo
chiamati a fare qualcosa di diverso
e in più rispetto alla vita di sempre.
Forse potremo togliere spazio a
qualcuno dei nostri soliti interessi
o aprire di più le pagine del Vangelo. E anche qualche servizio di
carità per il quale di solito non troviamo il tempo. Sono prove con le
quali possiamo misurarci, sapendo
fin dall’inizio che non siamo soli,
Lui con le sue prove noi con le nostre, ma accomunati dalla medesima esperienza.
E allora riusciremo a passare dal
deserto al giardino: ecco il nostro cammino quaresimale vissuto
come un tempo di verità, di verifica della nostra vita, di preparazione al grande evento. Alla fine del
cammino il deserto si trasformerà
in giardino, potremo anche noi
trovare quel giardino in cui Maria
di Magdala incontra e riconosce il
suo Signore.
Gesualdo Purziani
Articoli sacri di Senigallia
festeggia i suoi dieci anni
CERA LIQUIDA
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Formazione
contro la crisi
Stanno per partire
alcuni corsi per
cassaintegrati,
dipendenti
ed imprenditori
Formarsi, per tornare a sperare. Parte
da Senigallia il progetto di formazione
gratuito per oltre 200 cassintegrati, dipendenti di aziende e imprenditori del
territorio di tutta la provincia di Ancona proposto da Enfap Marche, ente di
formazione di Uil Marche. Nell'ambito di uno stanziamento della Provincia
di Ancona di 2,5 milioni di euro per la
formazione, Enfap Marche ha stilato
un catalogo di tredici corsi altamente
qualificanti, tutti con valore legale, finalizzati al potenziamento delle competenze di persone che, seppure occupate,
rischiano di essere espulse per prime
dal mondo del lavoro in casi di difficoltà o di ristrutturazione aziendale. I
corsi che si svolgeranno a Senigallia
sono due: Saldatore Nuove Tecnologie
(Laser, Plasma, Tig) e Aiuto Cuoco nella ristorazione tipica marchigiana. Ne
seguiranno poi altri undici, distribuiti
fra Fabriano, Ancona e Jesi. Vincenzo
Paoletti è il curatore del progetto e spiega che i corsi sono stati selezionati sulla
base delle esigenze delle aziende del
territorio: "Rappresentano inoltre un'ottima opportunità per chi usufruisce della cassa integrazione in deroga ed è obbligato per legge a frequentare corsi di
formazione, attualmente limitati a brevi
percorsi formativi non qualificanti. Una
riqualificazione consente al lavoratore
di acquisire maggiore professionalità,
ampliare il proprio curriculum per conservare meglio la propria occupazione o
competere con maggiore vantaggio sul
mercato del lavoro". In questo progetto
sono stati utilizzati i finanziamenti del
Fondo sociale europeo destinati alla cosiddetta 'adattabilità', una parola che la
dice lunga sulle sfide che in tanti, sempre di più, devono affrontare. Anche chi
pensava di sentirsi al sicuro, chi ha alle
spalle lunghe esperienze professionali
può trovarsi in mezzo al guado. Sopra
i quarant'anni non è facile 'rivendersi'
al mercato occupazionale, ritagliarsi
un profilo utile per mantenere o trovare nuovamente lavoro. E' il sindaco di
Senigallia, Mangialardi, ha raccontare
la "fatica di tante persone, molte delle
quali incontro, che quasi all'improvviso si sentono inutili, senza prospettive".
Nella moderna ed efficiente sede dell'Ipsia, luogo in cui si terranno i corsi
senigalliesi, si riscopre anche il senso
più profondo della scuola, specie quella
professionale. Non un luogo che separa
le generazioni, ma un'occasione condivisa per rimettersi in gioco, offrire
opportunità, in una parola, realizzare
comunità più giuste e più belle. Tutti i
corsi organizzati da Enfap Marche sono
consultabili sul sito www.enfapmarche.
it, così nella sede Uil di Senigallia.
Anche i giovani si danno da fare: nel
seminario di studio (articolo a pag. 5)
dedicato al lavoro, hanno trovato spazio
iniziative che guardano in faccia la crisi,
per far incontrare lavoro e solidarietà.
L.M.
in questo numero
2 - 3 Guida agli stili di vita
Un agile strumento per scegliere
7 - 10 + 21 grammi
La chiesa giovane di Senigallia
6 Un piccolo miracolo indiano
Progetti per i ragazzi di strada
speciale 'guida'
la voce misena
23 febbraio 2012
Notizie da Banca Etica
* Il nuovo strumento di risparmio responsabile è stato lanciato
dalla Banca Popolare Etica, il primo istituto di credito interamente ispirato ai principi della Finanza Etica. I risparmiatori
potranno recarsi presso le filiali e gli uffici dei 'banchieri ambulantì di Banca Etica in tutta Italia (per l'elenco si veda www.
bancaetica.it/contatti) e destinare una quota dei propri risparmi
alle quasi 1.100 chiese di missione dipendenti dalla congregazione per l'evangelizzazione dei popoli che operano in Africa,
America, Asia e Oceania. Il certificato di deposito è uno strumento di investimento che vincola il risparmio per un periodo
di tempo determinato (da 1 a 3 anni), consentendo a Banca
Etica il sostegno di progetti a breve e medio termine. I certificati di deposito 'dedicati’ sono prodotti a tasso fisso collegati a
particolari progetti, ad ambiti specifici di finanziamento o ad
organizzazioni del terzo settore, del volontariato e dell'associazionismo. Al momento della sottoscrizione, il cliente può scegliere a quale progetto o realtà dedicare il suo risparmio.
* La Finanza Etica conferma ancora una volta la sua capacità
di tenuta e il suo ruolo anticiclico in questa gravissima crisi
economica. Banca Etica ha chiuso il 2011 registrando – per il
terzo anno consecutivo – una crescita a due cifre nei volumi.
La raccolta di risparmio ha raggiunto quota 717 milioni €, pari
all'11,7% in più rispetto al 2010, mentre i crediti erogati sono
pari a 540,8 milioni (+ 23,9% sul 2010). "Sono risultati che ci
rendono orgogliosi – dice il direttore generale di Banca Etica,
Mario Crosta – perché in questa fase di credit crunch e di sofferenza per l'economia reale, stiamo riuscendo a far crescere il
nostro sostegno alle imprese sociali, grazie anche al numero
sempre più consistente di risparmiatori che scelgono Banca
Etica. Nel 2011 Banca Etica ha finanziato iniziative straordinarie che coniugano efficienza e solidarietà e inclusione sociale. Tra tutte mi piace ricordare i primi esperimenti in Italia di
Workers Buyout: i dipendenti di aziende fallite salvano i loro
posti di lavoro costituendosi in cooperativa e rilevando la ditta
grazie all'investimento degli ammortizzatori sociali e al nostro
finanziamento. Con questi numeri possiamo progettare un'ulteriore crescita di Banca Etica sui territori e lo sviluppo di nuovi
servizi e nuove convenzioni".
Intervista a Paolo Manoni, banchiere ambulante del nostro territorio
Banca Etica, interessi di tutti
Una banca innovativa, l’unica in Italia
ad ispirare tutta la sua attività, sia operativa che culturale, ai principi della Finanza Etica: trasparenza, diritto di accesso al credito, efficienza e attenzione
alle conseguenze non economiche delle
azioni economiche. Il fine è gestire il
risparmio orientandolo verso le iniziative socio economiche che perseguono
finalità sociali e che operano nel pieno
rispetto della dignità umana e della natura. Per conoscere meglio questa bella
realtà abbiamo incontrato Paolo Manoni, banchiere ambulante di Banca Popolare Etica Marche nord.
Cos'è Banca Etica?
La recente crisi dei mercati finanziari che ha scosso l’economia mondiale
ne ha smascherato l’assenza di regole,
l’eccessiva finanziarizzazione (lontana dall’economia reale) e il dilagare di
investimenti speculativi a tutti i livelli, dai grandi istituti bancari al piccolo
risparmiatore, spesso inconsapevole,
coinvolto solo per aver affidato alle
banche denaro con piena delega d’investimento, perdendone il controllo. Fi-
Quando il denaro
crea valore
per la comunità
nanza etica è un modo di fare finanza rispettoso dell’ambiente e dell’uomo, che
tiene conto di tutto il ciclo di utilizzo
del denaro e seleziona i soggetti finanziabili in base a principi etici, che producono cioè con l’obiettivo non della
massimizzazione del profitto ma di una
sua più equa redistribuzione. La finanza
etica non ripudia i meccanismi di base
della finanza tout court, ma ne riforma
i valori di riferimento: la persona e non
il capitale, l’idea e non il patrimonio,
l’equa remunerazione e non la speculazione. Trasparenza assoluta, niente
finanziamenti a imprese che trafficano
in armi o inquinano il pianeta, sfruttano gli animali e l’uomo o collaborano
con regimi oppressivi; investimenti,
invece, nei settori del microcredito,
dell’ambiente (agricoltura biologica
ed energie rinnovabili), dello sviluppo
sostenibile, del Commercio Equo e solidale, dei servizi sociali, della cultura e
della cooperazione internazionale. Con
questi obiettivi sono nate negli anni ’80
le Mag (Mutue di Auto Gestione), cooperative che utilizzano i risparmi dei
soci per finanziare progetti nel settore
no-profit, e da tredici anni è operativa in
Italia la Banca Popolare Etica, che offre
ai propri clienti, tramite le 15 filiali presenti sul territorio nazionale e una rete
di Banchieri Ambulanti, un'ampia gam-
ma di prodotti e servizi che permettono
una completa operatività bancaria, senza contare le locali Banche di Credito
Cooperativo e alcune iniziative portate
avanti da Cooperative sociali.
In un momento in cui la finanza ha
messo in crisi l'economia reale in
cosa Banca Etica si differenzia dalle
altre banche?
Banca Etica, a differenza della maggior
parte degli istituti di credito (fanno forse
eccezione diverse BCC e Banche Popolari) non opera secondo logiche speculative, alla ricerca della massimizzazione
del profitto per gli azionisti e nell'ottica
della massima remunerazione per i propri manager, ma, nell'ottica cooperativa, raccoglie denaro per impiegarlo nelle realtà che noi valutiamo adeguate da
un punto di vista socio-ambientale: per
evitare di incappare in realtà poco virtuose, chiediamo direttamente ai nostri
soci di effettuare una valutazione socioambientale, visitando l'azienda che ci
richiede il finanziamento e approfondendo temi come l'attenzione all'ambiente, ai diritti dei lavoratori, alle pari
opportunità ecc. evitando di prendere in
considerazione quelle che non raggiungono un punteggio adeguato e cercando
comunque di "contaminare" con pratiche virtuose quelle che finanziamo ma
che presentano lacune da alcuni punti di
vista. Altra peculiarità è quella di lavorare "in rete" con soggetti quali Legacoop, Confcooperative, Confidi e convenzioni per il microcredito con Caritas
nazionale e diverse caritas diocesane.
Recentemente, vista la priorità assunta
dal lavoro (inteso come mantenimento
del posto di lavoro) siamo intervenuti in
diverse ristrutturazioni aziendali (finanziamento di cooperative nate per rilevare aziende fallite, esperienze denominate workers buy out). In fin dei conti, non
facciamo nulla di eccezionale, sarebbe
ciò che tutte le banche dovrebbero fare
e per le quali sono nate da un'idea francescana secoli fa.
Perché lavorare per Banca Etica?
Qual è la sua esperienza?
Dopo 17 anni di esperienza maturata nel
settore per una primaria banca italiana,
ho "scoperto" per caso Banca Etica, e
tutti quei dubbi che accompagnavano
la mia vita lavorativa precedente hanno improvvisamente trovato una risposta. Certo, scegliere di cambiare Banca
quando tutto andava a gonfie vele (fine
2007), con una clientela ormai consolidata che mi garantiva guadagni im-
pensabili in Banca Etica, non era cosa
semplice: è stato solo il coinvolgimento della famiglia che mi ha permesso
di fare il "salto", parlando con i figli,
facendogli capire che avrebbero avuto molte meno cose materiali da poter
acquistare ma un padre più presente e
soddisfatto del suo lavoro e quindi più
sereno, addirittura portando mia moglie
all'ultimo colloquio con la Banca, per
farle comprendere fino in fondo perchè
dall'oggi al domani la mia "auto aziendale" non sarebbe stata più una BMW
ma una Panda a metano. Dopo quasi
4 anni non ci siamo pentiti, i figli sopravvivono egregiamente alla mancanza della Playstation (ma la nostra casa
chissà perchè è sempre piena dei loro
amichetti) e mia moglie ha trovato un
impiego part-time che la gratifica, proprio in una delle realtà finanziate dalla
Banca (oddio, che conflitto d'interessi
!). Per quanto mi riguarda, non vivo
più l'assillo dell'andamento dei mercati (risveglio con il Nikkey giapponese
e ultima info serale sulla chiusura del
Nasdaq e Dow Jones), certo il lavoro è
duro e complesso, ma lavorare con un
"movente ideale" aiuta ad affrontare
tutte le piccole-grandi sfide quotidiane
Che cosa possono fare i risparmiatori
per affrontare la crisi?
I risparmiatori (e i consumatori in genere) hanno un grande potere, che il
nostro Presidente del Comitato Etico
(Becchetti) ama definire "Il voto nel
portafoglio: sta a noi, ogni volta che
acquistiamo, votare a favore di un'economia di sfruttamento e oppressione o
per "un'economia del noi". Se entriamo
in Banca, possiamo chiedere il massimo interesse per noi (a costo di far fallire anche le aziende sane che dovranno
finanziarsi a costi più elevati) o, come
dice il nostro motto, far si che l'interesse più alto sia l'interesse di tutti. Banca
Etica in questo periodo di tassi elevati
sta raccogliendo (grazie alla fiducia di
sempre più risparmiatori consapevoli) a
tassi "fuori mercato", ma questo Premio
etico ci viene riconosciuto proprio perchè chi ci affida i risparmi, chi diventa
nostro socio (ne abbiamo oltre 36.000)
ricerca la trasparenza e la massimizzazione del ritorno del suo investimento,
non monetario però, ma sociale.
Questo chiedono oggi sempre più persone, movimenti, comunità: anche Occupy Wall Street è nata con lo scopo di
togliere potere alla finanza speculativa,
e tante persone stanno scoprendo che
anche oggi c'è la possibilità di utilizzare una finanza diversa, a partire dalla
semplice apertura di un conto corrente
al richiedere il mutuo per la propria abitazione. Salvo poi scoprire, magari, che
ciò che oggi ci sembra una rinuncia (un
tasso d'interesse inferiore) nel lungo
periodo diventa un valore aggiunto: più
stabilità del risparmio (i tassi di sofferenza della banca sono tra i più bassi del
sistema), maggior creazione di valore
sociale che permette alle comunità locali
di essere meno dipendenti dal mercato,
perchè alla fin fine (come dice Pallante,
teorico della Decrescita Felice) "la nostra Vita non dipende nè dalla Borsa nè
dallo spread ma dalla fotosintesi clorofilliana", e solo contribuendo a costruire
giorno per giorno un'economia diversa
potremo garantire un futuro adeguato ai
nostri figli e alle future generazioni. In
questi giorni sta partendo una campagna, denominata "Non con i miei soldi"
(http://www.bancaetica.com/Content.
ep3?ID=787840), alla quale tutti possono aderire, magari facendo seguire
alla semplice adesione online un gesto
concreto, andando a chiudere il proprio
conto corrente appoggiato nelle banche
che hanno favorito l'attuale situazione
di crisi.
Come mettere al servizio della comunità i nostri risparmi?
Varie sono le forme di risparmio destinate alla comunità senigalliese e/o della
vallata Misa-Nevola: a partire dal Fondo di Solidarietà della Caritas Diocesana aperto con noi ai vari progetti "in
cantiere" (anche nel vero senso della
parola, come l'autocostruzione di Cesano, ottimo esempio di housing sociale
e integrazione socio-culturale). Altri
progetti non meno importanti sono stati
finanziati o lo saranno a breve: impianti fotovoltaici sui tetti delle Parrocchie,
finanziamenti a cooperative sociali, la
coop. Mondo Solidale che si occupa di
commercio equo e solidale da anni, l'
ampliamento di una Casa di Riposo per
anziani, varie erogazioni a favore della
cooperativa biologica La Terra e il Cielo di Piticchio di Arcevia.
Sono certo che chi vorrà approfondire
non farà fatica a trovare sul nostro sito
www.bancaetica.com le realtà finanziate della nostra zona, intuendo da subito
lo stretto legame che esiste tra chi deposita il proprio risparmio in modo inconsapevole (magari non sapendo neanche
che la sua è una "Banca Armata") o chi
sceglie consapevolmente una finanza
a servizio dell'uomo, della natura e, in
fin dei conti, della pace. Esistono altri
strumenti a disposizione come il microcredito e i certificati di deposito dedicati che permettono al risparmiatore di
destinare "direttamente" quei risparmi
alle realtà che ritiene più degne, rinunciando del tutto alla remunerazione
della Banca, che va a finanziare realtà
come Etimos, Emmaus Italia, Action
Aid e altre.
a cura di Michela Gambelli
speciale 'guida'
la voce misena
23 febbraio 2012
La crisi economica è anzitutto crisi di responsabilità
La crisi economico-finanziaria degli ultimi
anni ha stimolato un crescente dibattito sul
rapporto tra economia ed etica. Una questione sollevata a più riprese da papa Benedetto XVI, ma anche da diversi intellettuali
ed economisti, laici e cattolici, che vedono
proprio nella mancanza di etica la radice profonda della crisi del sistema finanziario. “Pur
evidenziando il problema, questo dibattito
non ha portato a un vero cambiamento con
il rischio che quanto avvenuto in questi ultimi anni si ripeta a distanze non lontane. Per
questo si deve fare qualcosa e presto”. A parlare è Luigi Campiglio, economista dell’Università Cattolica di Milano che è intervenuto
all’apertura del primo ciclo di seminari sul
tema “Economia ed etica” organizzati nella
sede milanese dell’Ateneo del Sacro Cuore.
Una serie di quattro appuntamenti che proseguiranno fino ad aprile. Al primo incontro,
sul tema “Illegalità e criminalità economica
organizzata”, sono intervenuti oltre a Campiglio, altri tre docenti dell’ateneo: Raul Caruso, Pippo Ranci e Gilberto Turati. Ripartire
dalla responsabilità individuale. Il tema della responsabilità diventa, dunque, l’aspetto
centrale per provare a capire le radici della
crisi. “Per riportare l’etica nell’economia
– afferma Campiglio – dobbiamo ripartire
dal principio di responsabilità. La negazio-
La diocesi di Senigallia pubblica un 'guida' agli stili di vita
Quotidiani e consapevoli
Sono i lettori
a proporre inchieste
e a cofinanziarle
Nuovi stili di vita: fino a ieri ne parlavano solo alcune avanguardie, oggi li
esorta anche il Papa. Lo dice espressamente nell'enciclica Caritas in veritate: “E' necessario un effettivo cambiamento di mentalità che ci induca ad
adottare nuovi stili di vita”. Le ragioni
sono prima di tutto sociali e ambientali.
Sappiamo che una profonda ingiustizia
domina il mondo: mentre metà della
popolazione mondiale non riesce a soddisfare neanche i bisogni fondamentali,
un 20% vive nello spreco più sfrenato.
Fino a qualche tempo fa pensavamo
che per risolvere gli squilibri mondiali
dovevamo sforzarci di portare tutti gli
abitanti del pianeta al nostro stesso tenore di vita. Oggi non più, perché sappiamo che ci vorrebbero altri pianeti da
utilizzare come fonte di risorse e come
discariche di rifiuti. Petrolio, acqua,
minerali, legname, cibo, stanno diventando risorse sempre più scarse, se vogliamo riportare giustizia è necessario
che i benestanti accettino di consumare
di meno ossia si convertano alla sobrietà.. “Vivere più semplicemente affinché
gli altri possano semplicemente vivere” affermò Gandhi già ottanta anni or
sono. La sobrietà non significa ritorno
alla candela o alla morte per tetano.
Significa eliminazione degli eccessi e
revisione del nostro modo di produrre e
consumare. Significa adottare uno stile
di vita, personale e collettivo, più parsimonioso, più pulito, più lento, più inserito nei cicli naturali, ricordandoci che
la civiltà, nel vero senso della parola,
non consiste nella moltiplicazione dei
bisogni, ma nella capacità di ridurli. A
ben guardare, prima che all'ambiente e
ai poveri, la sobrietà serve a noi, agli
opulenti. Serve a recuperare felicità.
Dalla prefazione di Francesco Gesualdi,
allievo di Don Milani e responsabile del
Centro Nuovo Modello di Sviluppo.
Nella nostra Diocesi di Senigallia ci
sono tantissime esperienze che rientrano nei Nuovi Stili di Vita, e con questo
opuscolo abbiamo voluto rendere un
servizio a quanti sono stanchi di “star
seduti”, di ascoltare il messaggio evangelico Amatevi gli uni gli altri come
io vi ho amati ma non sanno poi come
metterlo in pratica nelle piccole scelte
quotidiane come nelle grandi scelte della vita.
Vuol essere uno stimolo, perchè “non
è più rimandabile un passo in avanti
come singoli e come comunità nel far
propri alcuni stili di vita evangelici. Li
chiamiamo “nuovi”, anche se dovreb-
bero essere usuali, perché non fanno parte della
nostra quotidianità. La
conversione passa anche
attraverso questi stili di
vita. In particolare abbiamo bisogno di un nuovo
rapporto con le persone
(recuperare la ricchezza
delle relazioni umane
che sono fondamentali
per la felicità ed il gusto della vita); un nuovo
rapporto con le cose (dal
consumismo al consumo
critico, dalla dipendenza
alla sobrietà); un nuovo
rapporto con la natura
(dall’uso indiscriminato
della natura alla responsabilità ambientale); un
nuovo rapporto con la
mondialità (dall’indifferenza alla solidarietà,
dall’assistenzialismo alla
giustizia sociale).
I nuovi stili di vita sono
azioni quotidiane, possibili a tutti, che generano un nuovo modo di impostare la vita
giornaliera; possibili cambiamenti alla
portata di tutti e che danno concretezza
al sogno del cambiamento; il possibile
nel quotidiano senza diventare né eroi
ne di questo principio, negli ultimi quindici
anni, ha fatto sì che in molti casi i banchieri
o i manager responsabili di grandi fallimenti
non abbiano pagato, continuando a percepire cifre enormi. Il problema non è prendere
decisioni sbagliate, quello può capitare, ma
la responsabilità individuale non può essere
annullata. Riportare l’etica negli affari significa, allora, ritornare a valori come la correttezza, l’onestà intellettuale, la disciplina
morale dei comportamenti. In questo senso
il pronunciamento della Chiesa, che pur c’è
stato, dovrebbe essere ancora più forte e incisivo”.
A.S.
e neppure santi, ma cittadini responsabili e solidali e cristiani autentici. Il
possibile nel quotidiano mette in atto
processi di cambiamento che partono
dal personale, ma che poi non si fermano solamente a questo livello, bensì,
come una macchia d'olio, raggiungono
il gruppo, la comunità e fino ad arrivare alle istituzioni”.
Dall'introduzione
del Vescovo Giuseppe Orlandoni
La guida è composta da brevi capitoli tematici, con una breve parte teorica e molte preoposte
Quattro ambiti per cambiare vita
RAPPORTO CON LA NATURA
Abbiamo un solo pianeta da abitare, l’abbiamo ricevuto in dono e lo dobbiamo trasmettere ai nostri figli
e nipoti senza rovinarlo,piuttosto lasciandolo meglio
di come l’abbiamo trovato. Nel capitolo del nuovo
rapporto con la natura si tratta di educazione ambientale, raccolta differenziata dei rifiuti, recupero e
riuso degli oggetti, risparmio energetico e mobilità
sostenibile. Va creata una nuova sensibilità su tutti
i fronti: partire dai Politici e dagli Amministratori pubblici, troppo legati a interessi personali o di cordate e
portati più al malaffare che agli interessi della natura,
per arrivare a tutte le Famiglie ed ai Giovani.
RAPPORTO CON LE PERSONE
Nel capitolo si mettono in discussione gli attuali rapporti interpersonali che sempre più ci conducono alla
solitudine e alla chiusura verso gli altri. La proposta
è quella di coltivare rapporti non violenti, di apertura
verso l’alterità e di accoglienza verso chi ha più bisogno. Le tematiche approfondite sono: responsabilità
politica, famiglie accoglienti, volontariato, sostegno
a distanza, servizio civile nazionale. Avremo un futuro di convivenza serena e rapporti interpersonali
positivi se cambiamo rotta nelle relazioni: il mondo si
salva solo se usciamo dai nostri “Gusci” di vita egoistica per creare relazioni positive a tutti i livelli: partiamo dal rapporto di coppia, alle relazioni tra amici,
alla vita di condominio, alle relazioni di quartiere o
paese, alla vita di città, alle Associazioni diverse.
RAPPORTO CON LE COSE
Il capitolo si confronta con la necessità di una conversione profonda nel rapporto con le merci, il consumo, l'economia e la finanza. È strutturato in 5 paragrafi: Consumo critico; Commercio Equo; Gruppi
di Acquisto Solidale; Finanza Etica; Boicottaggio. Il
filo conduttore è costituito dall'idea che modificando
i modelli di consumo anche i modelli produttivi sono
costretti a cambiare e il mondo si trasforma. Una
persona da sola non cambia il mondo, una buona
idea può cambiare le persone e quindi il mondo.
RAPPORTO CON LA MONDIALITA’
Il capitolo parte dalla constatazione che i conflitti nelle diverse parti del mondo sono aumentati e sono
sempre più violenti. I poveri aumentano e i ricchi
sono sempre più ricchi e inoltre non è accettata la
multiculturalità e la multietnicità. Serve allora un nuovo sistema di relazioni interpersonali e internazionali
dove ciascuno è rispettato per quello che è, nel suo
ambiente e conle sue idee. E’ necessario per arrivare a questo un sistema nuovo di Coordinamenti
ad ogni livello nazionale e internazionale e di Reti
tra persone per mettere in relazione le persone di
diversa provenienza, razza e religione, nella logica
dell’accettazione e del rispetto reciproci.
la voce misena
23 febbraio 2012
dill' al monc' in piazza
a cura di G. Nicoli
• Una nostra lettrice si è recata nella
chiesa delle Benedettine, sabato 18
alle ore 11 circa,
ed è rimasta piacevolmente sorpresa
dalle persone che erano presenti (circa
10) che pregavano silenziosamente. C’è
stata un’interruzione notturna soltanto
per i giorni della neve. Ma ora si è ritornati a ricoprire l’arco delle 24 ore.
• Nel giorno della giornata “Mi illumino di
meno”, a Senigallia niente buio a causa della neve. Solo alcuni monumenti sono stati
oscurati perché con il ghiaccio sulle strade
sarebbe stato troppo pericoloso spegnere
tutto.
• All’Expò Marche, che si è tenuto nel polo
fieristico di Rho, a Milano, ha preso parte
anche Senigallia. Una vetrina d’eccezione
per l’artigianato, l’arte, la cultura, l’enogastronomia e il turismo del nostro territorio.
Hanno partecipato all’evento internazionale, sin dal primo anno, sessanta Aziende
marchigiane ed Enti, quali: le Province di
Ancona e di Pesaro-Urbino, l’Azienda speciale terre di Rossini e Raffaello, le Camere
di Commercio di Ancona, Pesaro e Fermo.
Inoltre i Comuni di Senigallia e Fano hanno presenziato ad una delle più importanti mostre del settore. All’interno dell’area
Marche un ruolo di primo piano è stato riservato ala nostra città con il punto degustazione “Verdicchio & Pesce Azzurro” e con
lo stand riservato alla promozione turistica
del territorio. L’area ristorante, che proponeva le eccellenze enogastronomiche, quali
il pesce azzurro ed il Verdicchio dei Castelli di Jesi, si è arricchito della presenza di un
angolo dedicato al Comune di Senigallia, in
cui una hostess ha fornito informazioni della città distribuendo materiale pubblicitario
al grande flusso dei visitatori: più di 3 mila
in 10 giorni.
• Leggiamo sul Corriere Adriatico una
senigallia
notizia che riguarda il ripascimento della
spiaggia, messa a dura prova dalle recenti
mareggiata: "Dopo la neve arriva la pioggia che ferma lo stoccaggio della sabbia,
prima fase dell’intervento di ripascimento.
Lo stoccaggio – spiega Memè, assessore ai
Lavori pubblici -, sarebbe dovuto partire in
settimana. Questa l’indicazione se tarderà
di qualche giorno ai fini della conclusione
non credo inciderà molto. Le date che a noi
interessano sono quella del 2 aprile, in cui
contiamo di ultimare il tratto centrale ed il
5 maggio, scadenza in cui il ripascimento
dovrà essere concluso su tutto l’arenile.
E’ previsto vento forte ma non mareggiatequindi grossi problemi non dovrebbero
presentarsi”.
La città che cambia: lavori in corso
In un anno chiuse 189 imprese artigiane
Il Collegio Pio IX
Sofferenze d'impresa
Novità per il Collegio Pio IX. Lo storico
edificio affacciato sulla centrale piazza
Garibaldi, che ospita anche il Comando
di polizia municipale, sarà oggetto di un
duplice intervento da parte del Comune
e della Diocesi. La parte di competenza
comunale è stata inserita tra gli interventi previsti per il 2012, nel piano dei lavori pubblici trasmesso nei giorni scorsi
al Ministero delle Infrastrutture con un
dettagliato cronoprogramma. “Riguarda
l’abbattimento delle barriere architettoniche – illustra Maurizio Memè, assessore ai Lavori pubblici – tramite la
realizzazione di un ascensore che permetterà di rendere accessibili gli uffici
dei servizi sociali. Come noto – prosegue l’assessore – con la vendita del Musinf ed il trasferimento dello stesso a
Palazzo del Duca, gli uffici dei servizi
sociali verranno spostati da Palazzo del
Duca al Collegio Pio IX, dove sono rimasti molti locali vuoti dopo il trasferimento degli uffici dei Lavori pubblici ed
Urbanistica nella ex Gioventù italiana di
viale Leopardi”. Il Comune continuerà
ad utilizzare la parte anteriore dello stabile mentre la Diocesi ci concentrerà su
quella rivolta verso via Testaferrata e via
Arsilli. “Abbiamo chiesto il permesso
di costruire – spiega l’architetto Tonino
Sartini, per conto della Diocesi - per il risanamento conservativo di una porzione
di palazzo al fine da destinarlo a centro
direzionale per ricavarci degli uffici. Tra
gli interventi in oggetto sono previste
anche opere sulle parti in comune come
la creazione di tramezzature per dividere
le due proprietà, il recupero della facciata prospiciente via Testaferrata mediante interventi idrolavaggio, stoccatura,
verniciatura delle persiane, con posa in
opera di quelle mancanti, e di verniciatu-
ra dei portoni”. Il Collegio Pio IX come
viene comunemente chiamato, anche se
il suo vero nome è ex Ginnasio Pio, è un
edificio simbolico per la città che negli
anni ha cambiato numerose destinazioni
d’uso. Originariamente era destinato all’istruzione con annesso convitto e chiesa poi, in seguito alla demolizione del
terremoto del 1930 che comportò la perdita di un piano, fu restaurato ed adibito
prima ad ospedale, durante la seconda
guerra mondiale, poi a scuola elementare, media, magistrali fino ad uffici pubblici grazie alla sua centrale posizione.Il
cronoprogramma trasmesso al Ministero
prevede entro il primo trimestre del 2012
l’avvio dei lavori per recuperare il mattatoio presso il nuovo centro ambiente
sull’Arceviese. Anche in questo caso si
tratta di fare spazio per ospitare altri uffici, come il verde ambiente, che da sedi
private dove il Comune paga l’affitto si
trasferiranno in un edificio comunale.
In questa prima fase dell’anno dovranno iniziare anche i lavori a Palazzo del
Duca per adibirli ad ospitare il museo
dell’informazione. Per il secondo trimestre previsti invece gli interventi al
porto per il 7° ed 8° stralcio oltre alla
riqualificazione delle banchine. Sempre
entro giugno sono collocati gli interventi al Collegio Pio IX, la riqualificazione
di piazza Garibaldi e via Cavallotti e le
opere di urbanizzazione nell’area Peep
di Cesano. Per settembre si inizierà a
lavorare nei boschi urbani di Cesanella
e Saline e infine l’anno di chiudere con
le opere di urbanizzazione del Peep della
Cesanella. Per la maggior parte si tratta
di interventi frutto di finanziamento oppure di opere di urbanizzazione messe a
carico del privato.
M.G.
adentistretti
Buttafuori a norma
Controlli più stringenti sulle discoteche
di Senigallia, per verificare il rispetto
delle norme che disciplinano il ruolo
e l’attività dei buttafuori, cioè del personale addetto ai servizi di controllo
all’interno dei locali. Il pacchetto sicurezza del 2009 – L. 94/2009 – aveva
infatti regolamentato in maniera dettagliata la figura dell’addetto ai servizi di controllo, ovvero del buttafuori,
facendone una vera e propria figura
professionale. A partire dal 1 gennaio
2011, gli addetti ai servizi di controllo
debbono inoltre essere obbligatoriamente iscritti ad uno specifico elenco
gestito dalla prefettura locale, il quale
è sottoposto a revisione ogni due anni.
In caso di perdita dei requisiti previsti per l’iscrizione o di messa in atto
di comportamenti contrari alla legge,
l’addetto ai servizi di controllo può essere infatti cancellato dall’elenco, con
conseguente perdita del posto di lavoro. Riguardo ai requisiti per l’iscrizione,
le norme prevedono che l’aspirante
addetto ai servizi di controllo debba
essere in possesso di buona salute fisica e mentale, che non sia daltonico,
che non faccia uso di alcool e di stupefacenti e che abbia vista, udito e olfatto integri. Infatti, compito principale
dell’addetto - che peraltro non può assolutamente usare armi, - è l’osservazione degli ambienti interni del locale,
per riscontrare l’eventuale presenza di
sostanze illecite o di materiale pericoloso, e il controllo visivo delle persone
che entrano nel locale, per scongiurare l’introduzione di sostanze e di materiale di tal genere.
Soffrono le piccole imprese e i livelli
di fatturato e redditività pre crisi sembrano un miraggio. Le aziende sono
ancora ferme al palo di un congiuntura statica e avversa. Il tasso di natalità
delle imprese nel senigalliese (8%) non
riesce a tener testa al ritmo del tasso di
mortalità (8,5%) fissando lo sviluppo
del distretto a -0,5%. "Si tratta di dati
pesanti - dice il segretario della Confartigianato di Senigallia Giacomo Cicconi Massi, soprattutto in relazione al
fatto che già lo scorso anno abbiamo
vissuto momenti molto difficili che non
vogliono passare, soprattutto per le piccole imprese dell’artigianato che hanno
meno accesso ai mercati esteri e risentono più del calo dei consumi interni. Il
quadro preciso è stato fatto dall’Ufficio
Studi della Confartigianato provinciale
di Ancona che ha analizzato il distretto senigalliese: nel 2011 sono state 177
le iscrizioni di imprese artigiane nel
senigalliese e 189 le cessazioni totali
per un saldo negativo di -12. I numeri non lasciano purtroppo scampo ad
ipotesi interpretative diverse da quelle
di una conferma delle grandi difficoltà
che ancora stanno attraversando le nostre imprese artigiane in questa difficile
fase economica. Se si analizza nel dettaglio si fa ancora più evidente la stasi
congiunturale che blocca le imprese
artigiane, tradizionalmente il “motore” dell’impianto produttivo. Nell’analizzare il medesimo trend da punto di
vista territoriale, ovvero monitorando
la situazione Comune per Comune, il
più in difficoltà risulta essere Monterado con un saldo negativo tra iscrizioni
e cessazioni artigiane a fine anno di -4
e un tasso di sviluppo a -5,1%; deficit
anche per Castelleone di Suasa e Ripe a
-3. Non meglio per Senigallia: con 101
iscrizioni e 103 cessazioni chiude a -2 e
un tasso di sviluppo a -0,2%. Le criticità sono quindi diffuse in tutto il territorio. Le cifre emerse evidenziano quello
che è una situazione di estrema difficoltà con chiare difficoltà a ripartire. I
settori che più soffrono sono il comparto delle costruzioni e il manifatturiero.
Occorre – continua il segretario – che
da parte delle Istituzioni vengano poste
in essere concrete misure a sostegno
delle imprese. L’emergenza della neve
ha contribuito a aggravare le difficoltà
delle aziende, chiamate a far fronte a
danni diretti, come strutture o strumentazioni danneggiate, e indiretti, ovvero
il mancato fatturato dovuto a giorni di
disagi e paralisi produttiva".
Paola Mengarelli
Anna e Lorenzo Marconi a Venezia
La maschera più bella
Sono sedici anni che Anna e Lorenzo
Marconi partecipano da protagonisti
al Carnevale di Venezia, la Kermesse più importante del Mondo per chi
ama esprimere la propria creatività attraverso una maschera che diventa in
questo luogo opera d'arte.
Dopo esser stati premiati negli anni
2004, 2007, 2009 con la Maschera
d'Odro del Carnevale di Venezia anche quest'anno la loro partecipazione
non è passata inosservata. Lorenzo Marconi si è
presentato con un abito
ispirato al 700 francese
rappresentante la caduta
della monarchia dal titolo “1789”. Anna Marconi vestiva un abito in stile decò interpretando un
attrice del cinema muto
sormontante il capo una
imponente cinepresa ed
al guinzaglio un leopardo vezzoso.
Anna il venerdì grasso
si è aggiudicata il pre-
mio per la più bella maschera della
giornata, consistente in un Week end
in una località italiana a scelta tra un
ventaglio di proposte, oltre ad essersi
qualificata insieme al fratello Lorenzo
per la finalissima della domenica. Le
maschere presentatesi per il concorso
erano più di 300, di queste solamente 64 sono state ammesse alla sfilata
domenicale. Anna e Lorenzo sono anche stati protagonisti di diversi servizi
televisivi RAI andati
in onda sul TG1 del
18 febbraio e TG regionale del Veneto.
Sabato 25 febbraio
Anna e Lorenzo
presenteranno i loro
abiti a Senigallia
presso il loro laboratorio artistico Orientexpress dalle ore
17,00 e domenica
26 febbraio saranno
ospiti al Carnevalò
di Ancona.
M.C.
senigallia
succede a senigallia
* E’ ricoverato a
Torrette in gravi condizioni, il
pedone investito
ieri pomeriggio
lungo la Statale a
Marzocca.
Paolo Paolasini,
operaio di 62 anni,
stava camminando sulla Statale Adriatica
sud quando, all’altezza dell’incrocio con
via XXIV Maggio, è stato investito da
una Fiat Punto guidata da R.B., un uomo
del 1942 di Senigallia. Paolasini, molto
la voce misena
23 febbraio 2012
conosciuto nella frazione, ha riportato nell’impatto una commozione cerebrale, dopo
aver sbattuto la testa contro il parabrezza
dell’auto
* Denunciati due dipendenti della Union
Cosmetic, sorpresi a rubare i prodotti
per poi rivenderli. Ad incastrarli sono
stati i carabinieri che, avvisati dal titolare dell'azienda di Cesano, hanno avviato
le indagini e quindi con lucidità risolto il
caso. Sono stati quindi denunciati per furto
aggravato, continuato e ricettazione M.B.,
27 anni, di Marotta e L. O., 26 anni di Mondavio, entrambi dipendenti dell’azienda che
ha sede in via Foce Cesano.
* Sciolta la prognosi, migliorano le condizioni di Stefano Mengucci che si è svegliato dal coma farmacologico. L’avvoca-
Incontro in Mediateca, molto partecipato
Futuro e lavoro
C'è bisogno di dare
nuove e sensate
prospettive ai giovani
Qual è l’idea del lavoro oggi? Quali
prospettive si possono aprire all’interno della problematica del lavoro?
Queste le domande alla base del seminario che si è svolto venerdì 17
febbraio presso la Biblioteca comunale dal titolo “Il futuro del lavoro
per giovani e disoccupati”, promosso
dalla Commissione per la Pastorale
sociale e la Caritas diocesana. Un tentativo riuscito di mettere insieme le
diverse voci che animano il panorama
lavorativo per cominciare, nell’ottica
della collaborazione, ad aprire piste
possibili per dare futuro ai giovani e
disoccupati. L’incontro è iniziato con
la relazione del Prof. Sergio Belardinelli ed è proseguito con alcuni interventi volti a presentare uno spaccato
della situazione regionale e cittadina.
Sono intervenuti l’Assessore regionale Marco Lucchetti, un portavoce
per la Confindustria di Ancona e il
Segretario regionale CISL, Stefano
Mastrovincenzo. Nella panoramica
contemporanea l’emergenza è ridare
un senso al lavoro; stiamo vivendo,
infatti, lo svuotamento del suo significato umano: ecco ciò che il Prof.
Belardinelli ha individuato alla base
della problematica del lavoro e, quindi, della questione sociale.
Le piste da percorrere presentate dal
professore, vanno verso una rieducazione al lavoro. Riscoprire la bellezza
di fare bene, la “maestria”; esercitare
le virtù come l’onestà, il riconoscere
il merito di qualcuno; parlare ai giovani di responsabilità e scuoterli perché si diano da fare senza assumere
nei loro confronti un inutile atteggiamento di commiserazione.
Interessanti i rapidi interventi dei
rappresentanti dei diversi settori
quali l’artigianato, l’agricoltura, il
turismo: concretezza della situazione, impegno da rinnovare e investi-
menti da fare. Il seminario si è concluso
con la presentazione di alcuni progetti
attivi in diocesi. C’è aria di novità. Lo
dimostrano le iniziative promosse dal
Consorzio di solidarietà, passi concreti
verso la costruzione di un nuovo modello economico basato sull’etica, sulla
sostenibilità, come il progetto di autocostruzione o la rete di vendita di prodotti biologici e equosolidali. Presentati
anche altri due progetti partiti da poco
in diocesi: l’Undicesima ora promosso
dalla Caritas diocesana e il Progetto Policoro. Quest’ultimo, promosso dai vescovi italiani e appoggiato dalla Pastorale sociale, dalla Pastorale giovanile e
dalla Caritas, ha lo scopo concreto di
creare opportunità di lavoro a partire da
una nuova formazione dei giovani fino
ad arrivare ad esprimere gesti concreti
imprenditoriali. Da questo seminario
vediamo l’interesse e l’impegno della
nostra Chiesa locale su problemi che
sono al centro della questione sociale nel nostro paese. C’è il desiderio di
prendersi a cuore l’uomo in modo concreto forti del messaggio di speranza,
di impegno e di salvezza che ci è stato
affidato. L’invito è di prendere parte a
questo cammino che è cominciato.
Maria Savini
to, che sabato era caduto in acqua al porto,
ha finalmente ripreso conoscenza. Non può
parlare perché ancora intubato, a causa delle
difficoltà respiratorie che persistono, ma ha
stretto la mano ai suoi familiari, seguendoli
con lo sguardo. Segno evidente che ha riconosciuto tutti e che l’attività neurologica
non ha subito danni, come di fatto la stessa
Tac aveva già escluso.
* Grande festa domenica al Pepita di Senigallia con l’edizione n. 28 del carnevale dei
bambini organizzato dalla Croce Rossa Italiana Comitato locale di Senigallia e gruppo di Castelleone. “L’obiettivo che ci siamo
posti per l’organizzazione di questo evento
– spiega Gian Maria Giacchetta, presidente
della sezione locale della Croce rossa italiana - è quello di creare una sinergia tra le
varie realtà sociali, creando una rete volta
alla sensibilizzazione del gruppo e della famiglia, anziché l’individalismo in continua
crescita negli ultimi anni”.
* Una sfilata, con il suo carico di dolciumi, sorrisi, allegria e maschere festantiè
passata per tutto il centro storico, accompagnata dalla musica della banda cittadina: presenti alla festa i gruppi Archè,
Brugnetto, Casine di Ostra, Chiaravalle,
Germoglio, Lega navale e Club Nautico,
Montemarciano, Montignano, parrocchia
del Duomo, di Cesanella, Cesano e della
Pace, Pianello di Ostra, Ponte Rio, Roncitelli, Sant’Angelo, Scapezzano e Vallone.
Esibizioni del gruppo della scuola di danza
Dance Attitude diretta da Silvia Giacchetti,
del gruppo Brasilian Fashion Show.
L'attività della Polizia Stradale
Prevenzione e legalità
L’anno 2011 ha avuto da poco termine
ed è ora possibile effettuare una breve
disamina dell’intensa attività posta in
essere dal Distaccamento Polizia Stradale di Senigallia lungo le strade della
Provincia. L’emergenza neve, a gennaio
del decorso anno, ha registrato il puntuale e capillare apporto del Personale
che ha consentito di risolvere non poche situazioni di disagio e di necessità a
tanti Cittadini. Il contributo portato per
gestire le più importanti vie di comunicazione invase dalle neve è stato infatti
rilevante e si è poi dimostrato imprescindibile per l’efficace funzionamento
dell’intera organizzazione dei soccorsi.
La Polizia Stradale di Senigallia ha preso parte alla conclusione, in diversi Istituti Superiori della Provincia, dell’iniziativa denominata “Tutti a bordo… in
sicurezza”, nata dalla collaborazione
con l’Associazione dei Consumatori
ADOC e con l’ACI. L’attività pedagogico-formativa, che tanto rilievo ha
per i suoi evidenti riverberi sulla prevenzione, si è concretizzata anche nelle conferenze sulla sicurezza stradale e
sull’educazione alla legalità presso la
Scuola Media Mercantini e la Parrocchia San Gregorio Magno di Pianello
di Ostra, mentre le novità introdotte al
Codice della Strada sono state al centro degli approfondimenti richiesti al
Distaccamento di Senigallia da diverse
Associazioni cittadine. A maggio del
2011, il 94° Giro d’Italia ha fatto tappa
a Castelfidardo ed ha potuto annoverare
la presenza della Polizia Stradale di Se-
nigallia nel rilevante compito di seguire
i bambini di due classi di Scuola Elementare che hanno così potuto “vivere
il Giro” da protagonisti, con particolare
attenzione alla sicurezza stradale. La
partecipazione degli studenti è stata in
ogni occasione attenta e proficua, tanto da consentire il consolidamento dei
rapporti di conoscenza e collaborazione
sinergica fra Scuola e Polizia Stradale.
Con l’arrivo della stagione estiva, il
Sig. Questore di Ancona Dott. Arturo
De Felice ha disposto alcuni servizi anti
falsificazioni che sono stati caratterizzati da un’importante azione collaborativa
tra diverse forze dell'ordine: i risultati
sono stati lusinghieri. Al termine della
bella stagione il Distaccamento Polizia
Stradale di Senigallia ha preso parte in
forze ai delicati servizi connessi alla celebrazione del XXV Congresso Eucaristico Nazionale, svoltosi ad Ancona dal
5 all’11 settembre 2011: la presenza del
Santo Padre, come di consueto, ha attirato moltissime persone ed è stata occasione di riflessione.
Le donne e gli uomini della Polizia Stradale di Senigallia si sono concentrati sul
controllo della guida in stato di ebbrezza mediante l’ausilio dell’etilometro
(il contrasto alle cosiddette “stragi del
sabato sera”): un piccolo ma concreto
contributo al tentativo di ridurre fenomenologie purtroppo divenute attuali
quali il disagio giovanile sempre più
diffuso tanto da concretizzarsi sovente
in vere e proprie forme di dipendenza.
Paolo Molinelli, Comandante
Ripartono gli incentivi gpl e metano
Carburanti ecologici
Sono nuovamente attivi gli incentivi per
l’“Iniziativa Carburanti a Basso Impatto” e
nasce grazie a una convenzione tra numerosi Comuni italiani, tra i quali naturalmente
figura anche Senigallia, il cui obiettivo è
quello di realizzare un progetto nazionale
per la gestione coordinata e integrata della
promozione e sviluppo dell’uso dei carburanti per autotrazione a basso impatto ambientale e per lo sviluppo della relativa rete
di distribuzione. Ripartono dunque i progetti a favore della diffusione di carburanti a
basso impatto ambientale. Questi incentivi
riguardano tre differenti casistiche: la installazione di impianti di alimentazione in
automezzi privati alimentati a benzina Euro
2 / Euro 3; la erogazione di un incentivo per
la trasformazione dei veicoli commerciali
alimentati allo stesso modo (a benzina, Euro
2 o Euro 3); un progetto pilota per la conversione dei motori Diesel in propulsori alimentati contemporaneamente a gasolio e a
gas metano o GPL (per veicoli commerciali). Mentre per quest’ultima misura, denominata “Progetto Dual Fuel”, gli incentivi
partiranno fra qualche settimana, presumibilmente dal 19 marzo prossimo, per i primi
due casi la procedura per ottenere gli incen-
tivi è molto semplice: dal 1° marzo prossimo basterà prenotare la trasformazione a
Gpl o a metano presso un’officina aderente
all’iniziativa e questa, dopo avere verificato la disponibilità dei fondi, comunicherà
quando potrà procedere. Sarà seguito per
questo il rigido ordine temporale di prenotazione e ogni installatore aderente non potrà
superare il tetto massimo di 15 prenotazioni
settimanali. Il contributo a cui si avrà diritto ammonta nel primo caso a 500 euro per
l’installazione di impianti a GPL e 650 euro
per quella di impianti a metano, mentre nel
secondo (veicoli commerciali leggeri) queste somme saliranno rispettivamente a 750
e 1000 euro. Potranno beneficiarne le persone fisiche residenti e le persone giuridiche
aventi sede nei Comuni aderenti alla Convenzione Icbi che collaudano uno di questi
impianti di alimentazione sul proprio veicolo Euro 2/Euro 3 immatricolato dopo il 1°
gennaio1997. Questa somma sarà costituita
da una parte fissa di 150 euro praticata come
sconto da parte dell’officina dell’installatore
rispetto al listino prezzi massimi nazionale
e per la parte restante (350 euro per il GPL
e 500 euro per il metano) come contributo
erogato da Icbi.
chiesa
la voce misena
23 febbraio 2012
la settimana del vescovo
in agenda
Giovedì 23 febbraio
Ritiro spirituale regionale del Clero a Loreto
Riunione della Conferenza Episcopale Marchigiana
Sabato 25 febbraio
Ore 18.00: S.Messa in Duomo nell’anniversario di don Giussani
Domenica 26 febbraio
Ore 10.00: S.Messa a Vaccarile per di S.Gabriele dell’Addolorata
Ore 16.30: Incontro di spiritualità delle famiglie a Serra de’ Conti
Martedì 28 febbraio
Ore 18.00: S.Messa alle Benedettine per “adoratori”
Giovedì 1 marzo
Ore 9.45 Incontro con i giovani Sacerdoti della Diocesi
Sabato 3 marzo
Ore 18.00: Celebrazione per cresimandi adulti in Cattedrale
Domenica 4 marzo
Ore 18.00: Celebrazione per battezzandi adulti in Cattedrale
Un corso per operatori pastorali che si occupano di famiglia
Le famiglie ferite,
la Chiesa che accoglie
Una delle situazioni di sofferenza che
sempre più spesso incontriamo nella
nostra quotidianità riguarda i separati, i divorziati e le nuove unioni. I
cristiani che vivono tali esperienze in
genere e si sentono emarginati dalla
comunità cristiana, ritengono di essere stati abbandonati nel momento
della prova e covano rancore verso la
Chiesa, della quale non comprendono
le scelte e che sentono estremamente
lontana. Ma già nel Direttorio di Pastorale familiare del 1993 la Chiesa
italiana così si esprime a proposito
di quelle che definisce “situazioni
matrimoniali irregolari”: “… occorre
richiamare l'appartenenza alla Chiesa anche dei cristiani che vivono in
situazione matrimoniale difficile o
irregolare: tale appartenenza si fonda sul battesimo con la “novità” che
esso introduce e si alimenta con una
fede non totalmente rinnegata. E' una
consapevolezza che deve crescere
anche dentro la comunità cristiana: è
in tale consapevolezza che la comunità cristiana può e deve prendersi
cura di questi suoi membri; è nella
stessa consapevolezza che essi possono e devono partecipare alla vita e
alla missione della Chiesa, sin dove
lo esige e lo consente la loro tipica situazione ecclesiale.” (Direttorio di Pastorale Familiare, capitolo settimo).
Proprio per colmare il vuoto pastorale
della nostra regione sui percorsi di accoglienza ed accompagnamento delle
situazioni difficili e irregolari, la Chiesa delle Marche, accogliendo l’invito
del Direttorio, propone un percorso di
studio mirato all’accoglienza e all’accompagnamento delle situazioni difficili e per formare nuovi operatori in
grado di conoscere le linee di fondo del
Magistero per coniugare Carità e Verità, comprendere le situazioni senza giudicare, accogliere tutte le persone per
testimoniare la Carità e la Misericordia
di Dio. Il percorso è rivolto a operatori
di pastorale, operatori di Consultorio,
sacerdoti e consacrati, ha come titolo
“Luci di speranza per la famiglia ferita”, è promosso dalla Conferenza Episcopale Marchigiana e dalla Commissione Famiglia Regionale e prevede tre
fine settimana nei quali saranno affrontate le seguenti aree tematiche:
3 - 4 marzo 2012, area biblico – teologica: conoscere l’insegnamento
evangelico ed ecclesiale per sapere
illuminare e formare le persone separate, divorziate o risposate, ma anche
le nostre comunità, aiutati da don Carlo Rocchetta, teologo e direttore della
“Casa delle Tenerezza” di Perugia, da
tanti anni impegnato sul fronte della sostegno alla coppia.
24 – 25 marzo 2012, area psicologica
– relazionale : conoscere il vissuto di
persone separate, divorziate o risposate, per saperle accogliere, comprendere
e sostenere, aiutati dal prof. Dino Mazzei, esperto in mediazione familiare e
psicoterapia sistemica, fondatore e didatta dell'Istituto di Terapia Familiare
di Siena.
16 – 17 giugno 2012, area pastorale
– spirituale: conoscere le dinamiche di
azione, per sapere promuovere cammini adatti di vita cristiana per persone
separate, divorziate e risposate, aiutati
da don Eugenio Zanetti, responsabile
del gruppo “La Casa” di Bergamo per
persone separate e divorziate.
Gli incontri di svolgeranno presso il
Centro Pastorale “Stella Maris” di Colle Ameno, via Colle Ameno, 5 - Località Torrette di Ancona.
Per il programma dettagliato e l’iscrizione è possibile consultare il sito della
nostra diocesi nella pagina della Pastorale Familiare.
don Mario Camborata
Idee sulla
missione
Il documento sulla missione elaborato dai sinodali è lo strumento di lavoro offerto alla comunità cristiana e a
tutte le persone di buona volontà affinché, in questo terzo anno sinodale,
siano aiutate a riflettere e a portare il
loro contributo perché la nostra chiesa sia missionaria. La Missione ha
come obiettivo l’incontro con Gesù
Cristo, ma si arriva a Gesù attraverso le dimensioni della vita concreta
delle persone. La questione è: che
cosa può fare la Chiesa per dare una
essenza, uno stile cristiano ai vari
ambiti della vita delle persone, perché le donne e gli uomini possano
vivere una vita bella e buona? Per la
nostra Chiesa diocesana si è scelto di
declinare la missione secondo cinque
ambiti della vita delle persone: vita
affettiva, lavoro e festa, fragilità, tradizione, cittadinanza. Questi cinque
ambiti costituiscono i cinque capitoli
del presente documento che sono stati redatti dai sinodali divisi in gruppi.
Ogni capitolo è strutturato secondo
lo schema vedere – giudicare – agire; si apre sempre con un brano di
Parola di Dio; poi una breve analisi
dell’ambito che fa riferimento in particolare ai documenti sinodali già approvati: “La Chiesa di Senigallia in
ascolto” (Quaderno del Sinodo n. 5)
e “La Chiesa comunione” (Quaderno
del Sinodo n. 6); individua poi delle
scelte prioritarie. I capitoli non contengono una trattazione sistematica
di tutto l’ambito che trattano, ma i
sinodali hanno individuato all’interno del tema affidato alcune situazioni che interpellano maggiormente la
missione della Chiesa di Senigallia.
Paolo Gasperini
Il forte legame con un villaggio del Tamilnadu che coinvole anche la nostra diocesi
Un piccolo miracolo indiano
Tanta la neve ad attenderci qui in Italia,
al nostro ritorno dall’India, mercoledì
15 febbraio scorso.
Un notevole sbalzo di temperatura e
d’umore! Il nostro pensiero ritornava a
quei visetti scuri, con cui avevamo condiviso meravigliosi giorni di festa e la
cosa ci rendeva malinconici.
Maghess, Sathish, Essakimuthu, Prathis, Madran Jal, Manikandan, Johnson,
Richard questi alcuni dei loro nomi, che
noi pronunciavamo a fatica, suscitando
la loro ilarità.
Li abbiamo incontrati martedì 7 febbraio nella Casa della Misericordia
“Beato Bartolo Longo”, nei pressi del
villaggio di Thalarkulam, nella regione
del Tamilnadu. Una casa accogliente,
fatta costruire nel 2009 da don Alex
Ravindran (o “father Alex”, come lo
chiamano i ragazzi) della Congregazione “Araldi della Buona Novella”,
per togliere questi ragazzi dalla strada
o dalle miserie delle loro famiglie e dar
loro una speranza per il futuro.
Noi, sostenitori di questo progetto che
dura ormai da anni, abbiamo affrontato
un duro viaggio per toccare con mano
quello che don Alex aveva cercato di
descriverci.
Eravamo ventuno persone provenienti da diverse città e regioni, da realtà
e situazioni estremamente eterogenee,
giunte in India per condividere le emozioni di questo progetto straordinario.
Don Paolo Montesi, parroco di Casine
e Pianello di Ostra ed il sig. Pietro Gazzella di Osimo erano i “veterani” del
gruppo ed hanno guidato il viaggio di
Anna, Anna Carla, Donatella e Loredana della comunità di Castelleone di
Suasa, Alberta, Avio, Floriana, Franca,
Luigi, Gabriella, Mary, Giovanni, Eleonora e Valentina provenienti da Osimo,
Lalla da Ancona e Giusi, Maria, Mi-
rella e Vita da Mesagne in provincia di
Brindisi. Giorni intensi quelli trascorsi
nella “Casa della Misericordia BBL” in
cui abbiamo condiviso il cibo, i giochi,
le preghiere e l’affetto per questi ragazzi, che ci hanno reso indietro centuplicato ciò che noi abbiamo donato loro.
Ed il progetto non finisce qui… Infatti
il 9 febbraio abbiamo benedetto la prima pietra di una futura scuola intitolata
a “San Francesco di Paola”, compatrono della comunità castelleonese, che
tanto ha fatto in questi anni per don
Alex. Nell’arco dei prossimi due anni
l’edificio dovrebbe essere pronto e, salutando i ragazzi con le lacrime agli occhi, abbiamo promesso di ritornare per
l’inaugurazione.
Nel frattempo ognuno, nella propria
comunità, cercherà di farsi promotore
di questa esemplare iniziativa, che merita tutto il nostro appoggio e sostegno.
Loredana Caverni
chiesa
la voce misena
23 febbraio 2012
la settimana del vescovo
in agenda
8
il paginone
la voce misena
23 febbraio 2012
C'è bisogno di creare condizioni di occupazione e di crescita imprenditoriale
Non lasciamo sole le aziende
il paginone rritorio
La "Fiorini", o meglio la Sacart, nasce
nel 1947 da una invenzione del Comm.
Giambattista Fiorini, papà di Giuseppe
Fiorini attuale Presidente del gruppo
che, vedendo un sacco della Italcementi dell’ex stabilimento di Senigallia,
ebbe l’idea di iniziare la produzione dei
sacchi in carta per utilizzo industriale.
Parliamo di sacchi in carta per i settori
agroalimentare, mangimistico, chimico
e leganti idraulici. La produzione iniziò
in uno dei vecchi padiglioni del Foro annonario, forse molti senigalliesi non lo
sanno, per poi spostarsi definitivamente nell’attuale Sacart, lungo la statale.
Negli anni il gruppo Fiorini è cresciuto
sia a livello tecnologico, investendo in
macchinari sempre più innovativi e a
livello commerciale con l’esportazione
dei propri prodotti oltre i confini nazionali. E’ il quarto produttore a livello europeo e tra i primi dieci al mondo, con
una produzione di circa 300 milioni di
sacchi venduti su più di 25 paesi.
I dipendenti sono 210, per la maggior
parte provenienti da Senigallia e paesi
limitrofi, due gli stabilimenti produttivi,
siti sul territorio, Senigallia e Monterado, tre filiali commerciali in Francia – Benelux - Inghilterra e una Joint
Venture in Egitto, con uno dei clienti
più importanti: Italcementi... quando si
dice "corsi e ricorsi storici".
Riccardo Rossi Berluti, senigalliese,
è l'amministratore delegato di questa
importante azienda senigalliese. Lo abbiamo incontrato per farci raccontare,
partendo dalla sua esperienza, come i
grandi stravolgimenti economici mondiali (vedi box a pagina 9) possono influenzare anche l'economia del nostro
territorio.
Quali sono le ricadute economiche ed
organizzative (positive e negative ) dovute ai processi di globalizzazione e a
cosa si deve far fronte ogni giorno per
gestire una media impresa delle nostre
parti?
La nostra azienda, con una propensione
all'esportazione intorno al 50%, risente
fortemente del fenomeno così chiamato
“globalizzazione”. Siamo costantemente in questo vortice. La nostra materia
prima per il 90 % proviene da paesi
esteri, vendiamo i nostri prodotti in più
di 25 paesi diversi con valute diverse,
poco meno del 10% del nostro personale non è italiano e tra questi possiamo
trovare operai, tecnici, quadri e dirigenti. I nostri principali competitors sono
stranieri, il più grande ha la casa madre
in Austria e la proprità in Sudafrica, il
secondo è un gruppo russo e il terzo un
gruppo francese. Noi , come detto sopra
siamo i quarti. Il mondo oggi sta diventando sempre più piccolo e certamente le distanze si sono molto avvicinate
come anche le politiche di alcuni paesi
sempre più tempestivamente si riflettono su altri. Concordo con l'introduzione
(vedi box a pag. 9) quando si afferma
che "i fenomeni che più caratterizzano
la globalizzazione sono oramai più di
A mancare è il lavoro: in Italia e in buona
parte d’Europa. Senza quello, discutere dei
contratti di lavoro appare marginale rispetto
al punto nodale: senza lavoro, non ci sono
nemmeno assunzioni e contratti da applicare. Pensare che il problema sia meramente
normativo (non si assume perché non si può
licenziare; oppure più assunzioni per combattere il precariato) sposta l’attenzione laddove
non dovrebbe stare.
A lavorare in Italia sono poco più di 22 mi-
lioni di connazionali. Gli altri (poco meno
di 40 milioni) passano il tempo a svezzarsi,
studiare, governare la casa, lavoricchiare in
nero, godersi la pensione. Ci sono almeno tre
milioni di italiani che vorrebbero incrementare il numero dei 22 milioni “attivi”; altrettanti
(soprattutto donne) che non ci pensano ormai
più. Volendo evitare a tutti costi di affrontare
la questione, ci si può incaponire per mesi o
anni sull’art. 18 dello Statuto dei lavoratori
(anno di nascita 1970) che tutela i lavoratori
dipendenti a tempo indeterminato – assunti in
aziende con più di 15 impiegati – da licenziamenti indiscriminati, con l’obbligo del reintegro e non del solo risarcimento.
Questione importante, per carità; ma è pura
malafede matematica quella di sostenere che
sia decisiva. Nel campo delle regole c’è sicuramente da fare. Ma se non si creano occasioni di occupazione, questa mancherà o sarà
facilmente precarizzata. Banale, ma qui sta il
punto. Basta guardare oltralpe, in Germania.
La 'Fiorini packaging' vista da vicino
Un sacco d
pagine curate da Laura Mandolini
Riccardo Rossi Berluti è managing director della Fiorini Industrial Packaging SpA, una
delle poche imprese della città di Senigallia. Nata da un'intuizione di Giambattistina Fiorini, nel 1947, nel tempo si è affermata come quarta azienda mondiale nella produzione
di sacchi di carta ad uso industriale. Un'interessante testimonianza su cosa significa,
oggi, essere imprenditori nel nostro territorio, immersi nel mondo intero.
natura finanziaria, che economici". Nel
nostro caso, vendendo fuori dall'area
Euro parte del nostro fatturato è chiaro
che risentiamo fortemente dall'andamento del cambio la cui altalenanza è
sempre più forte. Prima, quando era la
forza economica di un paese a segnare
le conseguenze di un altro, questi fenomeni erano molto più prevedibili,
oggi, che sono invece dettati da fenomeni finanziari risulta quasi impossibile prevenirli e sono molto più frequenti.
Da qui la difficoltà di fare delle poliche
commerciali a medio lungo periodo per
esempio. Senza parlare del problema
legato alle modalità di transazione; in
Italia ci sono forme di pagamento com-
pletamente inadeguate a quelle in vigore nei paesi forti dell'area Euro. Prima
o poi dovremo far fronte a questo problema. Pensate che la materia prima che
noi acquistiamo tutta dall'estero e che
incide al 60 % del nostro prodotto è in
mano a fornitori che non accettano assolutamente pagamenti a lungo ma chiedono tassativamente forme in linea con
la Direttiva Europea in materia, ovvero
60 giorni al massimo. In Italia abbiamo
invece una dilazione media pagamenti
che è minimo il doppio. E' facile immaginare la difficoltà che può ceare questo
sbilanciamento e l'impatto negativo sul
cash flow aziendale. Per chiosare sulla
domanda direi che quello a cui si deve
far fronte ogni giorno per gestire una
piccola media o grande azienda siano
un po' sempre le stesse cose di base. Ci
confrontiamo tutti i giorni con aziende
più piccole e più grandi di noi, sia sul
fronte acquisti che sul fronte vendite.
La Fiorini guarda al mondo, ma ha
il suo dna nel territorio: cosa porta
di specifico dal fatto che è nata e cresciuta qui?
L'essere una piccola/media impresa
non ci ha impedito di accettare una sfida grandissima come quella di aprire
uno stabilimento produttivo in Australia, dall'altra parte del mondo a 16.000
km da Senigallia, con una finestra giornaliera di due ore massimo. Abbiamo
il paginone
Disoccupazione ai minimi, anzi c’è nuovamente bisogno di manodopera estera. Se fosse
una questione di regole, basterebbe applicare
quelle tedesche (magari con rigore teutonico)
e pure qui sfioreremmo la piena occupazione.
La differenza tra noi e loro è un’altra. Lì le
aziende crescono, si moltiplicano, hanno ordini, fanno fatturati; qui al massimo si resiste.
Guardatevi intorno e scoprirete molto “made
in Germany” mescolato a moltissimo “made
in China” e ad un po’ di “made in Italy”. Una
costosa e vendutissima Audi porta con sé sofisticati impianti frenanti, centraline elettroniche varie, acciaio e leghe speciali, pneumatici, motori e trasmissioni integrali, sedi estere
e servizi post-vendita. Un universo fatto di
la voce misena
23 febbraio 2012
aziende tedesche, spesso multinazionali, all’avanguardia tecnologica, con molta innovazione e fabbriche mantenute sul territorio
o solo in parte delocalizzate. Ne conseguono:
assunzioni, buoni stipendi, diverse nuove occasioni per chi perde il lavoro. Siccome non ci
si può inventare per decreto una Volkswagen
che trascini l’economia di Campobasso, che
si può fare, allora, per produrre più pane da
spartire in Italia?
Ci sono ricette valide, ma di basso impatto:
il turismo è una nostra (non delocalizzabile)
risorsa, ma a basso valore aggiunto; la qualità artigianale italiana è al top nel mondo, ma
non saranno mille sartine in più a cambiare le
statistiche. L’artigianato soffre di mancanza
di manodopera e una revisione dei percorsi
professionali sarebbe salutare, ma anche qui
stiamo parlando di qualche decina di migliaia
di posti, quando all’appello ne mancano da
tre milioni in su. A mancare invero da troppo
tempo in Italia è la cosiddetta “politica industriale”. C’è stata – magari all’italiana – fino
ai primi anni Sessanta. C’è stata, ma tutta da
dimenticare, quella successiva che trapiantò
impianti petrolchimici e acciaierie nel Mezzogiorno, e di essa non è rimasto quasi niente.
C’è stato quindi l’abbandono di quell’industria pesante o del futuro (chimica, automobili, informatica) che fa i numeri in altri Paesi.
Quindi il nulla degli ultimi vent’anni, la mancanza di visione nascosta dietro il successo
9
delle arrembanti piccole imprese esportatrici che facevano soldi con fantasia, tanto
lavoro e l’aiuto delle periodiche svalutazioni della lira. Arrivato l’euro, la forza
propulsiva s’è attenuata; arrivata la Cina, la
forza concorrenziale si sta spegnendo. Ma
l’Italia non è morta. Abbiamo cinquecento
aziende di medie dimensioni che sono al top
nel mondo o in Europa nei rispettivi settori.
Sono aziende che soffrono di nanismo dimensionale: dobbiamo aiutarle a crescere,
ad essere competitive in ogni mercato mondiale, a diventare grandi tenendo però ben
salde radici (e siti produttivi) in Italia. Tutte
cose fattibili, se si vuole.
Nicola Salvagnin
Capire l'economia di oggi
di idee
vissuto questa esperienza per 7 anni ed
è stata importantissima per le tante persone che hanno potuto viverla e dalla
quale sono state tutte molto arricchite.
Non è un caso se la maggior parte delle
persone che ha vissuto quell'esperienza, una volta rientrati, siano diventati
degli ottimi assistenti o capi fabbrica e
pronti anche a nuove esperienze qualora
l'azienda ne avesse bisogno. Certamente la nostra azienda è molto radicata nel
territorio e, anche se con l'obbligo di
guardare molto al di fuori, porta dentro
di sè , nel suo dna quel carattere della
piccola impresa familiare dove ancora
le persone hanno un valore immenso e
dove lo spirito imprenditoriale, innovativo, è il motore costante che ha sempre
caratterizzato il classico modello di impresa marchigiana.
Cosa chiedere alle istituzioni locali e
nazionali?
Allo Stato chiederei di lavorare per
creare le condizioni per rendere le nostre aziende competitive con quelle degli altri paesi. Da qui la pressione fiscale
iniqua, costo del lavoro con oneri sociali
troppo elevati, accesso al credito trop-
po oneroso, a volte di difficile accesso
,troppo lungo e burocratico. Per quanto
riguarda quelle locali la nostra azienda
si sente molto radicata nel territorio e su
Senigallia in particolare. Si era creata
una possibilità alcuni anni fa per creare
un unico stabilimento, che per il nostro
processo produttivo avrebbe voluto dire
ridurre di molto i costi ma con l'onere
grande di lasciare Senigallia e andare in
un altro comune con tutti i disagi che
avrebbero avuto le maestranze e con
l'impatto fortemente negativo, per la comunità di Senigallia, per tutte le nuove
assunzioni che sarebbero andate perse.
La scelta è stata quella di rimanere. Si
è costruito un tessuto connettivo con le
varie istituzioni locali, Comune , scuole, banche, sindacato, ecc. perchè riteniamo che un'impresa non possa fare a
meno di una condivisione di obiettivi
con questi enti e perchè riteniamo che
un'azienda abbia sì come obiettivo primario quello di fare utili per il rinnovamento ma sullo stesso livello anche
quello di ridare al territorio una parte di
quel risultato che è stato possibile per il
contributo di tutte le parti sociali.
Sempre, nella storia dell'uomo, sono esistite relazioni tra le popolazioni
e rapporti di varia natura che sono andati al di là dei limiti fisici di un
popolo stanziato su un territorio. Ed in termini prettamente economici,
esportazioni ed importazioni sono sempre esistite.
Quello che tutti conoscono con il termine di globalizzazione è un fenomeno ormai non più nuovo: infatti, la globalizzazione dell' economia può
essere datata 15 agosto 1971, data della cessazione della convertibilità
tra dollaro statunitense e oro. Ma i caratteri di questo fenomeno sono
particolari ed importanti, tanto da rendere necessaria una netta distinzione tra internazionalizzazione e globalizzazione dell' economia: - anzitutto, nell'internazionalizzazione la sfera delle relazioni economiche
era guidata dalla sfera delle relazioni politiche. Già gli stessi economisti
classici (Smith, Ricardo) avevano evidenziato che le merci sono oggetto di transazione, ma lavoratori e capitali devono essere regolamentati
dal potere politico nella quantità e qualità dei loro flussi (politica estera,
politica doganale, politica della immigrazione, politica della sicurezza).
Nell' attuale epoca di globalizzazione sembra invece che la politica sia,
per così dire, "a rimorchio" delle relazioni economiche, e gli Stati nazionali sembrano perdere quote sempre più importanti di sovranità (ne è
un esempio recente la politica monetaria europea) e le relazioni economiche sembrano senza confini né limiti, come dimostra la libertà di
velocissimo movimento di interscambio tra le economie.
La globalizzazione favorisce l'omogeneizzazione culturale.
Oggetto di scambio sono sì ancora le merci, ma come detto soprattutto
il capitale ed il lavoro. La eterogeneità culturale, anche nel senso di
norme sociali e modelli comportamentali (e non solo di natura economica), viene messa in grave rischio. E qualcuno magari giunge ad affermare che è meglio avere lo stesso modello culturale, replicato nelle
diverse parti del mondo, e che in economia questo modello unico deve
essere uno stesso identico tipo di capitalismo. Non si può dire, quindi,
che la globalizzazione sia un semplice ampliamento di un meccanismo
già esistente: l'internazionalizzazione postulava la diversità, mentre
oggi sembra quasi che la varietà, anche quella incarnata dal singolo
emigrato che viene a lavorare in Italia e che porta con sé la sua cultura,
sia elemento di disturbo.
I fenomeni economici caratterizzanti la globalizzazione sono prevalentemente di natura finanziaria (moneta, valute e borse) prima che di natura
reale (produzione di beni e servizi in genere).Essi fenomeni innescano
un "effetto domino", per cui ciò che succede in una parte del mondo si
trasmette alla parte opposta del pianeta, proprio come le tesserine del
gioco del domino, grazie alla velocità dei rapporti finanziari, economici
ed anche sociali dovuta alle nuove tecnologie.
Ecco allora che il destino dei giovani della Thailandia è legato, oggi,alle
scelte dei fondi pensione degli anziani degli Stati Uniti; o ancora, una
crisi economica nel sud-est asiatico può avere pesanti ripercussioni sui
livelli occupazionali delle economia occidentali più orientate all'esportazione e magari prive (è questo il caso dell'Italia) di una sufficiente
flessibilità del fattore produttivo lavoro.
Si aggiunge poi, come caratteristica, l'impossibilità di prevedere il momento dello scoppio di eventuali crisi economiche nel mondo, la loro
entità, la loro durata e gli effetti precisi nel tempo: anche gli indicatori economici fondamentali (quali la produzione interna, il deficit della
bilancia dei pagamenti, il debito interno, i tassi di interesse a breve e
medio termine, il livello di inflazione e disoccupazione) possono essere
oggi considerati soltanto come importanti segnali di allarme.
Giovanni Mandolini
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la voce misena
23 febbraio 2012
esperienze
territorio
territorio
NOTIZIE IN BREVE
Mostra su Maria Goretti
Sono in tanti a visitare in questi giorni la
mostra “Maria Goretti: non è la Santa dei
cinque minuti” allestita sino al 4 marzo
all’interno della Chiesa Monumentale di
S.Agostino nella centralissima Via Cavour
a Mondolfo. L’iniziativa, destinata a tutte
le Parrocchie della Vicaria di Mondolfo e
a favore dell’intera bassa valle del Cesano,
è nuova occasione per riflettere, pregare e
conoscere Santa Maria Goretti, grazie all’allestimento curato dalla redazione Palumbi in collaborazione con p. Giovanni
Alberti, Rettore del Santuario di Nettuno,
la voce misena
23 febbraio 2012
massimo esperto vivente della Santa. Molto interessati alla visita sono i bambini del
catechismo ed i gruppi di giovani, e questo
grazie anche alla singolare iniziativa delle
“Miniguide” promosse dai gruppi del catechismo delle medie. “L’idea nasce sulla
falsariga del progetto condotto dagli alunni
dell’Istituto Comprensivo E.Fermi della
cittadina; nel classi, infatti, conducono visite guidate ai monumenti e musei del territorio di Mondolfo. Ora, seguendo questa
ottima esperienza, analogamente lavoriamo con i ragazzi delle medie per farli “ciceroni” anche della mostra su Santa Maria
Goretti, all’interno di uno splendido conte-
Una lettera alla direzione didattica mondolfese
nitore come Sant’Agostino”. Un modo anche per approfondire la vita di “Marietta”,
giovane fra le giovani, in una esperienza
simile alla peer-education. La mostra sarà
aperta tutti i giorni, con orario 9 – 12; 15
– 18 ad ingresso gratuito. Info: www.parrocchiamondolfo.it .
Raccolta della legna
La Provincia di Ancona sta promuovendo,
attraverso il suo settore di Tutela e Valorizzazione dell’Ambiente, una campagna di
raccolta del materiale legnoso rinvenibile a
terra nelle aree demaniali fluviali. L’obiettivo è quello di coinvolgere tutti i cittadini
11
interessati in questa raccolta lungo fiumi
e fossi, contribuendo come effetto indotto
alla manutenzione dei corsi d’acqua. Coloro che vorranno potranno dunque, senza
sostenere alcun costo, procedere alla raccolta del materiale legnoso mediante una
procedura estremamente semplificata: sarà
infatti sufficiente inviare prima un modulo
di segnalazione di tale attività mediante il
servizio postale ordinario. Questo modulo
è reperibile sul sito internet della Provincia di Ancona, ma anche presso il Servizio
provinciale di Acque Pubbliche e sistemazioni idrauliche, i Comuni, le Comunità
Montane e i Comandi Forestali.
A Serra de' Conti
Il presidente scrive La conta dei danni
Il Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano scrive alla Direzione Didattica di Mondolfo. “Con grande soddisfazione abbiamo ricevuto la lettera dal
Quirinale – così la Dirigente Scolastica
Susanna Neumann – dopo che avevamo inviato a Roma una foto di omaggio al Presidente”. La Scuola Primaria
elementare “Raffaello Sanzio” di Piano
Marina aveva infatti realizzato un presepe con lo sfondo del Tricolore Nazionale, in occasione delle celebrazioni
del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, e la fotografia del Presepe era stata inviata a Napolitano. “Il Presidente
ha risposto salutando l’intera comunità
scolastica ed esprimendo il suo sentito
apprezzamento per l’approccio originale e creativo del progetto, inviando alla
Direzione Didattica alcune copie della
sua pubblicazione “Per l’Unità d’Italia” affinché studenti e docenti possano
trovarvi significativi riscontri al loro
impegno e utili elementi per l’attivi-
tà didattica”, ha spiegato la Dirigente,
concludendo come “Il presepe con lo
sfondo del Tricolore abbia voluto rappresentare un segno di pace per il nostro Paese. Sia gli alberelli nella banda
verde, sia i cuori nella banda rossa, riportano i pensieri di speranza e amore
formulati e scritti dai bambini”. Questa
della “Raffaello Sanzio” non è che una
delle numerose attività portate avanti
da docenti e alunni di tutta la Direzione nell’ambito delle celebrazione per
l’Unità d’Italia.
A.B.
L'Amministrazione Comunale di Serra de' Conti ha avviato una azione di
monitoraggio dei danni prodotti alle
coltivazioni agricole dalle precipitazioni nevose e dal ghiaccio nella prima decade di febbraio, sulla base delle
conformi indicazioni diramate a questo riguardo dall'Anci Marche. Con
una nota a firma del Sindaco dr. Arduino Tassi, è stato chiesto alle organizzazioni sindacali ed alle associazioni di categoria del comparto agricolo
di voler segnalare gli eventuali danni
riscontrati dai propri associati alle colture nel territorio comunale di Serra
de' Conti. Delle segnalazioni raccolte
sarà stilato un dettagliato elenco, con
la quantificazione dei danni, che sarà
poi trasmesso all'Anci ai fini della
apertura di un confronto con lo Stato.
Nel caso che vengano rilevati danni
alle colture agricole l'Anci ha invitato
i Comuni a chiedere la dichiarazione
dello "stato di calamità naturale". Il
Comune di Serra de' Conti aveva già
avanzato nei giorni scorsi tale richiesta alla Regione Marche, proprio sulla
base delle constatazioni che stavano
emergendo in ordine alla gravità della situazione prodotta dal disastroso
evento atmosferico. L'istanza era stata trasmessa per conoscenza anche al
Prefetto di Ancona ed al Presidente
della Amministrazione Provinciale.
Nella comunicazione inoltrata alle organizzazioni sindacali il Sindaco Tassi
ha espresso solidarietà per i danni subìti dalle imprese, esternando peraltro
la massima disponibilità ed assistenza,
nella sfera di competenze propria dell'ente locale, per qualsiasi compromissione o danno conseguente all'ondata
di maltempo, oltre che nel comparto
agricolo, in tutta la sfera delle attività
economico/produttive.
Raoul Mancinelli
A Corinaldo
Dopo l'emergenza
L’emergenza neve è finita e il centro storico è ormai libero, ma continua l’imponente lavoro di rimozione di ghiaccio e neve accatastata ai bordi delle strade secondarie. Operai e mezzi sono a tutt’oggi impegnati nel lavoro di sgombero di circa
100 tonnellate di neve nell’area di deposito a ridosso del campo sportivo comunale,
mentre si sta stilando un primo bilancio dei costi affrontati dal Comune di Corinaldo per far fronte alle incredibili precipitazioni nevose che hanno interessato il
territorio. “In questo momento stiamo raccogliendo l’elenco delle spese sostenute
e secondo una prima stima ci aggiriamo attorno ad una cifra superiore ai 100 mila
euro – spiega il sindaco Livio Scattolini - i costi si riferiscono alle spese vive e dirette derivanti dal monte ore di lavoro degli operai, dall’acquisto di sale (circa 200
quintali), dalle attrezzature, dalla riparazione dei mezzi e dai terzisti impiegati nella
pulizia delle strade. Al tempo stesso stiamo raccogliendo le schede dei danni agli
immobili aziendali e agricoli e sono soprattutto quest’ultimi ad aver subito maggiormente le conseguenze del maltempo; lo dimostra il fatto che nei giorni delle
nevicate si sono registrati ben dieci crolli di capannoni siti sul nostro territorio. In
un secondo momento invece passeremo alla quantificazione dei danni alle culture”. Minori sembrano essere i danni causati all’arredo urbano, fatta eccezione per
un’infiltrazione al tetto del teatro comunale Carlo Goldoni, subito sistemata con un
ponte gru, e al palazzetto dello sport. Inoltre, fortunatamente non si sono registrati
gravi danni a persone, anche perché il Comune di Corinaldo aveva elaborato, con
largo anticipo, un piano neve che prevedeva la suddivisione del territorio in zone
ed ognuna di queste zone era coperta da un mezzo.
Oltre la povertà, a Chiaravalle
Si chiama Oltre la povertà ed è un progetto di formazione ideato dalla parrocchia di Chiaravalle attraverso il Centro di ascolto Caritas e sostenuto dalla
Provincia di Ancona, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, dal Comune
di Chiaravalle, dalla Cgia e dalla Cna. L'obiettivo è favorire l'inserimento lavorativo di otto capifamiglia residenti nel territorio di Chiaravalle in situazione
di disagio o marginalità sociale. Il percorso di formazione teorica, che avrà la
durata di 10 ore, mira a rafforzare competenze già in possesso dei beneficiari
e ad acquisirne di nuove relativamente ai settori dei servizi alla persona per la
cura dei disabili e degli anziani, della panificazione e della manutenzione del
verde. "Un piccolo progetto - sottolinea la presidente della Provincia di Ancona
Patrizia Casagrande - ma estremamente significativo, perché dimostra come
anche con poche risorse le istituzioni e la società civile del territorio riescono a
mantenere un buon livello di coesione sociale, tentando di non lasciare indietro
nessuno".
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cultura
la voce misena
23 febbraio 2012
cultura
Fotografo e donna
In carcere da innocente: il libro
Le Marche e i sensi
Otto marzo sotto il segno della mimosa al Musinf
di Senigallia, che ha aderito alla giornata museale
dell’8 marzo, promossa dall’organizzazione internazionale dei Musei e dalla Regione Marche.
Infatti sono stati la presidente del Consiglio delle Donne, Sara Tontini e l’assessore alla cultura
Stefano Schiavoni ad inaugurare il ciclo delle
mostre, intitolato “Quando il fotografo è donna”,
programmato per il 2011. Ad aprire la serie espositiva al femminile è stata l’opera di Giulia Marchi, unanimemente considerata uno talenti emergenti della fotografia stenopeica italiana. Giulia
Marchi è nata a Rimini nel novembre del 1976.
Attratta dagli studi classici ha frequentato la Facoltà di Lettere e Filosofia a Bologna.
“Come una lama” è il libro del riscatto, scritto anche per scrollarsi di dosso un pesante ed ingiusto
appellativo. Anche per smarcarsi dall’appellativo
che l’opinione pubblica, nonostante l’evidenza
dimostrasse il contrario, ha continuato ad attribuirle, Maria Vittoria Pichi ha voluto raccontare
la sua esperienza in carcere da innocente. Tutto
era iniziato il 28 dicembre 1981 quando Maria
Vittoria Pichi, a Padova dove aveva frequentato
l’Università, venne arrestata insieme al compagno Paolo. L’accusa per entrambi di essere coinvolti nel rapimento del generale Usa Dozier, rivendicato dalle Brigate Rosse. Le manette sono
scattate perché nella loro macchina vennero trovati dei volantini ritenuti compromettenti.
“Ci vorrebbe un settimo senso, il non senso. Le
Marche sono una regione che dà la possibilità di coltivare il settimo senso, una delle poche
aree d’Italia che non si sono ancora suicidate.
Non hanno cioè avuto una modificazione radicale che le ha trasformate in peggio. Nelle Marche
si compie un viaggio di conquista e l’evocazione
più convincente, è che la regione più difficile, la
meno ovvia, e per questo c’è bisogno di intuito e
fantasia”. Cosi il giornalista Philippe Daverio ha
aperto il pomeriggio culturale nello stand della
Regione alla BIT 2012 per parlare di Marche, terra di tesori nascosti. “Ma anche Marche terre per
pigri uno Slow Tourism da coltivare e sviluppare
in questa regione e che manca in Italia”.
Conversazioni sui libri di storia che hanno fatto storia
Nomi di soldati senigalliesi morti in guerra
Letture storiografiche Dispersi e dimenticati
Presentato da Mauro Pierfederici, ha
preso il via lunedì 20 febbraio, presso la
Sala Conferenze della Biblioteca “Antonelliana” di Senigallia, la rassegna
Letture storiografiche, promossa dalla
Biblioteca stessa, dall’Associazione di
Storia Contemporanea, in collaborazione con il Centro Cooperativo Mazziniano e il Comitato di Ancona per l’Istituto
per la storia del Risorgimento italiano.
L’iniziativa vuole riscoprire quei classici della storiografia italiana ed europea
che, a partire dal secondo dopoguerra,
hanno cambiato gusti e orizzonti dei lettori e proposto un nuovo modo di fare
storia. Cinque gli appuntamenti previsti: nel primo Andrea Pongetti ha riletto
Apologia della storia di Marc Bloch, il
co-fondatore della rivista 'Les Annales',
morto fucilato dai tedeschi il 16 giugno
1944 e autore di un “classico” della storiografia novecentesca, letto e amato da
storici e studiosi di diverse generazioni.
Grande attesa c’è per il secondo appuntamento, programmato per martedì 28
febbraio, sempre alle ore 17.00, nella
Sala Conferenze della Biblioteca: Marco Severini, storico dell’Università di
Macerata e presidente dell’Associazione di Storia Contemporanea, proporrà il
Pio IX di Giacomo Martina, la più autorevole e citata biografia sul pontefice se-
nigalliese. Seguiranno, lunedì 5 marzo,
Matteo Soldini che tratterà Rosso e Nero
di Renzo De Felice, sintesi della monumentale biografia mussoliniana; ancora,
sabato 10 marzo Sara Samorì rileggerà
Dei doveri dell’uomo di Giuseppe Mazzini, best-seller risorgimentale con più
di un milione di copie vendute, mentre,
sabato 17 marzo, Lidia Pupilli parlerà
di un altro grande classico, La storia
della politica estera italiana di Federico
Chabod. Gli ultimi due appuntamenti
verranno ospitati presso la Sala “Chiostergi” del locale Centro Mazziniano,
sempre alle ore 17.00. In effetti è sempre mancata, nello scenario senigalliese,
una rassegna che facesse conoscere al
grande pubblico quei libri di storia che
“hanno fatto storia”, come si legge nel
sottotitolo della manifestazione. A questo primo ciclo di letture ne seguirà un
secondo in cui saranno proposti scritti
di Gramsci, De Rosa, Romeo, Braudel,
Mosse, Hobsbawm e altri. La rassegna
si configura nel quadro delle numerose
iniziative che coinvolgeranno, in questo
2012, l’Associazione di Storia Contemporanea la quale, nel prossimo maggio,
sarà presente al 25° Salone Internazionale del Libro di Torino.
Marco Severini
Borse di studio della Provincia di Ancona
Cultura e lavoro
La creazione di nuova occupazione
giovanile passa anche dalla cultura.
Questa almeno è la filosofia a cui
si ispira la Provincia di Ancona per
uscire dalla stagnazione della crisi e
rilanciare su nuove basi il modello
economico marchigiano.
Un'aspirazione che sembra concretizzarsi con il bando per 12 borse lavoro
destinate a giovani laureati (età massima 35 anni) nel settore della valorizzazione dei beni culturali, varato
dalla giunta della presidente Patrizia
Casagrande.
Esperti in comunicazione, progettazione di attività didattiche, valorizzazione dei musei e dei patrimoni
bibliografici, sviluppo dei luoghi di
cultura, costruzione di eventi a scopo turistico. Sono solo alcune delle
professionalità che il progetto mira
ad inserire nelle strutture culturali del
territorio. "Per un territorio così ricco
di siti d'interesse come il nostro - afferma la presidente - cultura e turismo
rappresentano le leve della crescita
futura. Gli enti locali sono chiamati
a preparare questo terreno al meglio
costruendo formazione e sinergie che
permettano di valorizzare i nostri giovani e perseguire, allo stesso tempo,
il potenziamento dei servizi offer-
ti dalle nostre strutture". Tre borse
avranno come ambito di interesse i
teatri storici comunali e tre i musei. In
quest'ultimo caso ad essere coinvolti
saranno il museo civico Art Mai di
Montecarotto quello della Resistenza
di Falconara e la pinacoteca Podesti"
di Ancona.
Cinque borse, invece, riguarderanno
le biblioteche e gli archivi provinciali e coinvolgeranno il sistema bibliotecario "Esino Mare" dei Comuni
di Chiaravalle, Belvedere Ostrense,
Montemarciano, Monte San Vito e
Morro d'Alba, il sistema bibliotecario
locale Misa-Nevola dei Comuni di
Corinaldo, Ostra, Ostra Vetere, Ripe
e Castelleone di Suasa, la comunità
montana Esino Frasassi, la biblioteca
Comunale Planettiana di Jesi e la biblioteca La Fornace di Maiolati Spontini. Una borsa, infine, interesserà
l'area archeologica di Castelleone di
Suasa e, in particolare, il museo "A.
Casagrande". La borsa avrà la durata di 12 mesi e prevede per ciascuno
borsista un compenso lordo annuo di
11.800 euro. La scadenza per inviare la candidatura è fissata al 7 marzo.
Il bando e la domanda di ammissione possono essere scaricate sul sito
www.provincia.ancona.it .
Ritrovate in Germania le tombe di
oltre 200 desaparecidos del nostro
territorio civili o militari finiti per le
ragioni più svariate nei campi di concentramento o arrestati durante il secondo conflitto mondiale. Tra questi,
spiccano i nomi di dodici senigalliesi
dispersi sul suolo tedesco: giovani
soldati finiti n campi di sterminio o
arrestati perché disertori o partigiani.
Nella lista sono indicati anche nomi
di militare nati in altri comuni del territorio diocesano.
A scovarli ci ha pensato Roberto
Zamboni, 49enne imprenditore veronese, che da 17 anni veste i panni di
“cacciatore di tombe“. Con un lavoro
meticoloso e paziente è riuscito ad attribuire nomi e volti ai tanti dispersi
fino a scoprire la sede della loro attuale sepoltura. La ricerca è iniziata dalla volontà di trovare le spoglie di uno
zio che aveva perso la vita in guerra
in Germania, per poi proseguire fino alla scoperta
che ha recentemente reso
pubbliche e che gli sono
valse anche una medaglia
la merito.
“Chiunque ha il diritto di
sapere che fine hanno fatto
i propri cari e di seppellirli vicino a casa” questo è
lo spirito che ha guidato
in questi anni Zamboni,
che dal 18 luglio 2011 ha
reso pubblico sul suo sito
“Dimenticati di Stato” la
lista redatta e completa dei
dispersi.
Ad ogni nome segue l’indirizzo del camposanto con le coordinate precise per poter trovare la
lapide.
La lista completa è consultabile sul
sito www.robertozamboni.com
Prende il via il corso base di fotogiornalismo
A tu per tu con le foto
Venerdì 24 febbraio, alle ore 21, a Palazzo del Duca, alla presenza dell’assessore alla cultura prof. Stefano Schiavoni, avrà luogo l’apertura ufficiale del
corso base 2012 di fotogiornalismo,
coordinato da Giorgio Pegoli.
Per consentire la massima funzionalità del corso e dei laboratori, visto che
negli anni passati le domande di iscrizione erano risultate moltissime per il
2012 la direzione del Musinf ha fissato
l’introduzione del numero chiuso, con
limitazione a 35 studenti.
Al corso 2012 sono stati ammessi: Enzo
Pedretti, Graziella Sabia, Roberto Colasanti, Luciano Pongetti, Paolo Belardinelli, Valeria Forconi, Giordano
Cecchini, Alice Pagliari, Luana Monte-
si, Cristian Barzetti, Barbara Sbarbati,
Lucia Possenti, Lorenzo Roccheggiani,
Alessandra Paolini, Francesca Giombini, Tommaso Agostinelli, Davide Perini, Alessandra Conti, Pamela Betty,
Angela Anselmi, Francesco Tassone,
Silvia Fronzi, Nicolò Broccati, Marco
Lanari, Melissa Guidi, Jessica Belbusti, Marcello Francescangeli, Raffaela
Cesaretti, Chiara Panaroni, Kitsy Gasparini, Beniamino Mondati, Antonio
Angelini, Giulia Luzi Fedeli, Giulia Catani, Gaia Ciarimboli. Nella serata dell’
apertura ufficiale il prof. Carlo Emanuele Bugatti, direttore del Musinf e
Giorgio Pegoli, coordinatore del corso,
presenteranno i docenti ed i programmi
del corso.
Gli allievi del corso base, che avranno
regolarmente frequentato il corso ed
i laboratori e che avranno prodotto un
portfolio di fotografie, approvato dai
docenti, riceveranno un attestato di frequenza. Per gli anni successivi verranno inoltre ammessi a frequentare il corso di aggiornamento e specializzazione
permanente, promosso dal Musinf.
spettacolo
la voce misena
23 febbraio 2012
13
eventi e corsi
il taccuino
Senigallia - Spazio ragazzi in Biblioteca
Continuano i laboratori allo spazio ragazzi della
Biblioteca Comunale Antonelliana. Con un progetto realizzato in collaborazione con la Cooperativa 3effe di Senigallia è partita una serie di incontri riservati ai bambini più piccoli, dai 3 ai 5 anni
(e i loro genitori), che la biblioteca ospiterà ogni
giovedì a partire dal 9 febbraio. La storia di Jules
Verne “Il giro del mondo in ottanta giorni” farà
da filo conduttore agli incontri, nei quali si effettueranno fantastici viaggi e scoperte, attraverso il
piacere di leggere e ascoltare i libri d e il gusto di
creare in laboratori seguiti da esperti operatori.
Senigallia - La famiglia va a teatro
Sabato 25 febbraio, ore 21.15 e domenica 26 febbraio ore 17.15 sarà proposta la commedia "Un
letto per due", con la compagnia La Rama di Monte SanVito. Rassegna teatrale del teatro 'Portone',
"La famiglia va a teatro" 2011-2012. Commedia
brillante in due atti. Posto unico: 6 € Prenotazione
biglietti: Venerdì 24 e Sabato 25 febbraio dalle ore
17.00 alle ore 19.00 - Domenica 26 febbraio dalle
ore 15 presso la biglietteria del Teatro.
munica che l’assemblea pubblica di venerdì 3
febbraio, causa maltempo, verrà rinviata a venerdì
24 febbraio alle ore 20.45, presso la sala convegni
della Croce Rossa di Marotta di Mondolfo.
Senigallia - Nordic walking
Presso i Bagni Billy n. 54, zona Rotonda sul mare
di Senigallia, introduzione al 'Nordic walking'.
Domenica 26, ore 10.00, si terrà il corso base (a
numero chiuso), i bastoncini saranno messi a disposizione per la durata dei corso. Per partecipare,
prenotarsi entro venerdì ore 14.00 telefonando alMarotta - Incontro sulla turbogas
Il Comitato Sviluppo Sostenibile Valcesano, co- l'istruttore Roberto Paganini al 327.69.45.232.
Il violino che non t'aspetti
Cinema multisala GABBIANO
Senigallia / Domenica 26 febbraio, alla 'Rotonda'
da venerdì 24 febbraio
Da Mozart a Pärt, passando per autori
che si ispirano alla tradizione ebraica
come Schulhoff e Bloch. Questi gli autori definiti per il concerto di domenica 26 febbraio alla Rotonda a Mare di
Senigallia, con il duo di Franco Mezzena al violino e Stefano Giavazzi al
pianoforte. Il concerto avrà inizio alle
17. Il programma proposto al pubblico in questo nuovo appuntamento con
la Stagione concertistica di Senigallia,
domenica 26 febbraio, è un viaggio alla
scoperta della versatilità del violino.
Tra gli strumenti più amati di sempre,
il violino ha avuto la grande capacità di
parlare sia la lingua in musica cosiddetta colta, sia quella cosiddetta popolare e
di tradizione. Se nel Settecento, il violino si presta allo stile conversazionale di
partiture come la Sonata K.454 e Sonata
K. 304 di Mozart, nel secolo scorso traduce la magnificenza di partiture come
Fratres di Arvo Pärt. Allo stesso tempo,
fortissime sono le radici popolari del
violino in particolare nella musica di
cultura ebraica. A questa si
ispirano per strade diverse,
la Sonata op. 7 di Schulhoff
e Baal Shem di Bloch. Il primo subì le persecuzioni non
solo dal regime nazista ma
anche da quello stalinista. Il
secondo visse più tranquillamente tra Svizzera e Stati
Uniti, ma si sentì chiamato
in causa inevitabilmente dalla storia e rispose con questo
‘omaggio musicale’ fatto di
melodie toccanti ispirate alla
musica religiosa ebraica.
Per quanto riguarda i due
interpreti di questo programma, il violinista Franco
Mezzena suona uno Stradi-
vari del 1695 (ex Kayser) e strumenti di
liuteria novecentesca. Ha studiato con
Salvatore Accardo, diplomandosi con
lode e perfezionandosi all’Accademia
Chigiana di Siena e alla Hochschule di
Friburgo. È attivo sia come concertista
a livello internazionale (sia solista che
a fianco di altri artisti), che come direttore d'orchestra, che come docente.
Tra le numerose incisioni per Dynamic,
Ricordi, Symposium ecc, si segnalano
l’integrale dei Concerti di Viotti, l’opera completa per pianoforte e violino di
Beethoven e (in completamento) quella
dei brani per pianoforte e violino di Mozart. Il pianista Stefano Giavazzi alterna
il suo impegno come concertista in ambito internazionale a quello di docente
e direttore artistico a Mantova, nonché
membro nella Commissione Musica
presso il Ministero dei Beni Culturali
sezione Spettacolo dal vivo. Diplomato
cum laude, si dedica sia al repertorio solistico che a quello cameristico, ottenendo premi e importanti riconoscimenti.
In ambito cameristico
ha collaborato con
Tartini Quartet, Bin
Huang, Astor Piazzolla, Lorna Windors,
Rodolfo Bonucci. Ha
inciso per Radio Tre,
Radio Slovena, Bottega Discantica, Wide
Classique.
Ingresso posto unico 10 euro. INFO:
Rotonda a Mare
071.60322 - Prenotazioni 335.1776042
(dal lun. al ven. dalle
9 alle 19).
Alessandro Piccinini
Faust, film sul potere
Senigallia / Mercoledì 29 febbraio, ore 21.15
Quarta e ultima parte della tetralogia di
Aleksandr Sokurov sulla natura del potere, Faust è l'unico personaggio letterario della partita, dopo Hitler
(Moloch), Lenin
(Taurus)
e Hiroito (Il
sole), ma è anche quello contenuto in nuce
in tutti gli altri,
per il carattere
mitico e simbolico che porta
in sé. Il regista
russo rilegge liberamente tanto
l'opera di Goethe che quella di Mann,
scegliendo l'ambientazione ottocentesca e mantenendo la lingua tedesca e
l'idea tragica di fondo, per cui la condizione umana consisterebbe in un continuo errare. Sokurov inscena, dunque,
questa (diabolica) perseveranza nell'errore costringendo i suoi personaggi a un
procedere senza sosta, a una letterale erranza tra boschi, case, lande, ghiacciai.
Il protagonista del film non si ferma
un istante, tanta è la sua sete di sapere e tanta è la lontananza dalla meta. A
questo movimento senza soluzione di
continuità si aggiunge una forza opposta ma altrettanto intensa e inestinguibile che (co)stringe gli esseri umani
presenti nell'inquadratura, obbligandoli
a farsi largo l'uno sugli altri, a scavalcarsi ad ogni occasione. La gestualità
è teatrale, esasperata, ma la sensazione
di brulicante claustrofobia ci riporta anche alla pittura di Bosch, non a caso un
artista che ha utilizzato il realismo per
raccontare il male immateriale e i cui
dipinti pullulano di creature dannate e
sofferenti.
Il Faust di Sokurov, è stato insignito
del Leone d'Oro all'ultima Mostra del
cinema di Venezia.
www.cinemagabbiano.it Tel. 071 65375
HYSTERIA
Un film di Tanya Wexler. Con Maggie Gyllenhaal, Hugh Dancy, Jonathan
Pryce, Rupert Everett, Ashley Jensen. Sheridan Smith, Felicity Jones,
Kate Linder. 100i - Gran Bretagna, Francia, Germania 2011
Londra 1880. Il giovane Mortimer Granville è un dottore che lotta per far passare le nuove scoperte scientifiche negli ambulatori e negli ospedali gestiti da
vecchi medici fedeli a convinzioni errate ed obsolete. In cerca di un nuovo
impiego dopo l’ennesimo licenziamento, lo trova presso il dottor Dalrymple,
specializzato nella cura “manuale” dell’isteria che affligge buona parte delle
signore di Londra e si manifesta variamente con tristezza, irritabilità, pianto
frequente o incontenibile rabbia. Innamorato della seconda figlia di Dalrymple, Emily, e osteggiato dalla primogenita Charlotte, che lo vorrebbe dedito
a malattie più serie, Mortimer si ritroverà letteralmente fra le mani l’idea del
secolo, durante una visita al suo amico e benefattore Edmund, un appassionato
di congegni elettrici. E non aggiungiamo altro.
Venerdì ore 21.15 - sabato 20.30 e 22.30 - domenica 15.00 - 17.00 e 19.00 e
21.00. Lunedì, martedì e mercoledì 21.15
PARADISO AMARO
Un film di Alexander Payne. Con George Clooney, Shailene Woodley,
Beau Bridges, Robert Forster, Judy Greer. 110' - USA 2011.
Le Hawaii non sono esattamente il paradiso in terra che tutti crediamo: almeno
non lo sono più per uno dei suoi abitanti, Matt King. Sua moglie Elizabeth ha
appena avuto un incidente che l'ha gettata in coma, e non si riprenderà più.
Non resta che staccare le macchine che la tengono ancora in vita. Da anni troppo concentrato sul suo lavoro, l'uomo si ritrova con due figlie che ormai non
conosce più, la più grande delle quali, Alexandra, è sulla via della ribellione
più spinta. Il dolore di Matt per la tragedia subita si trasforma in frustrazione
quando scopre che sua moglie aveva una relazione extraconiugale, e stava per
chiedere il divorzio. Il marito tradito e disperato si lancia allora alla ricerca dell'amante della sua sfortunata consorte… George Clooney si dimostra, fin dalle
primissime scene, perfetto nelle vesti comode ma sottilmente complicate di un
uomo confuso come potrebbe essere chiunque in tali circostanze.
Venerdi, lunedì e martedì, ore 21.15; sabato 20.30 e 22.30; domenica 15.00
- 17.00 e 19.00 e 21.00.
I film della nuova rassegna 'Mercoledì d'essai':
29 febbraio - 'Faus'; 7 marzo - 'Le nevi del Kilimangiaro'; 14 marzo - Metropolis; 21 marzo ; 'La chiave di Sara'. Spettacolo unico alle ore 21.15.
spigolature
Celentano se la prende con Avvenire e Famiglia Cristiana perché non parlano di Dio.
E fin qui una dichiarazione che può essere archiviata tra le tante opinioni, alcune come
in questo caso a vanvera, del predicatore di massa di turno. Suscita invece qualche
brivido quella frase "dovrebbero essere chiusi", perché quando si parla di giornali,
mezzi di informazione che permettono di manifestare pensieri ed idee, bisognerebbe
avere qualche cautela in più. E se si sveglia qualcun'altro che non sopporta i quotidiani
sportivi (ben tre in Italia) perché non parlano di freccette? Scandalizziamoci, invece,
per l'uso improprio della carta stampata a fini quasi privati, per i titoli a vanvera, per le
notizie omesse, le inchieste insabbiate, i contributi dati a pioggia, anche a chi è quotato
in borsa. Per quel 61° posto nella classifica sulla libertà di stampa nel mondo. Per i
tre giorni nei quali ci sono stati propinati cosce e relative farfalle in ogni dove, per la
serietà con la quale affrontiamo temi e persone che appena qualche chilometro più a
Ovest da Sanremo, passata Ventimiglia, nessuno affronta e conosce. Ma chiudere i
giornali non è una grande idea, mai. Anzi, leggiamo di più, critichiamo di più, creiamo
dibattiti e facciamo circolare idee. Possibilmente sensate. Avvenire e Famiglia cristiana riescono a coprire, con tutti i loro limiti e margini di miglioramento possibili, tanti
buchi lasciati scoperti da quell'informazione che, pur ritenendosi ben più blasonata, ha
dimostrato di servire padroni, interessi e mode. Quando in Italia impazzavano escort,
festini, intercettazioni, colpì molti lettori (magari Celentano s'era un po' distratto) una
prima pagina del quotidiano Avvenire dedicata alla gravissima crisi alimentare nel
Corno d'Africa. Un'inchiesta toccante, interessante, professionale. E' vero, Dio non è
stato mai citato tra quelle parole così drammatiche. Eccome se c'era...
14
sport
la voce misena
23 febbraio 2012
sport
Tennistavolo Senigallia
Pallavolo Avis Corinaldo
Secca sconfitta per la squadra C1 del Tennistavolo Senigallia che ha perso per 5-3 a Silvi (Teramo) quando all'andata aveva avuto la meglio con il punteggio
di 5-0. Moroni Dennis continua a macinare vittorie
su vittorie con il 100% di successi con i 20 avversari
incontrati, segno evidente di una supremazia che si
era manifestata, per i giocatori di questo livello, già
ai campionati italiani individuali dello scorso anno.
Stessa percentuale di successi anche per Papaveri Doriano (ma con meno incontri) ed ottima (70%) quella
di Fasulo Eduardo che ha giocato la la metà degli incontri. Nella serie D solito pareggio con le squadre di
S.Marino con entrambi gli incontri chiusi per 5-0. In
classifica generale Senigallia D insegue S.Marino A
con 4 punti di ritardo (ma una partita in meno).
Dopo due settimane di maltempo, la vittoria dell'
Avis nella terza giornata di campionato, la terza
consecutiva. Una gara dai pronostici incerti, visti
i pochi allenamenti fatti e un ritmo di gara da recuperare. La sesta giornata dice Ottica Bianchelli
Falconara, promossa a pieni voti lo scorso anno
dalla Terza Divisione, squadra giovane e attrezzata, una delle capoliste del girone 'B', tutte vittorie fino a quel momento. Col tempo, Falconara
cala di testa, cedendo il passo al Corinaldo che,
non volendo portare per le lunghe la partita mette
a terra un punto dopo l'altro, fino al 21-11. Un flebile tentativo avversario fa capolino, qualche disattenzione del Corinaldo lo aiuta, ma la partita è
ormai segnata. Una bella prestazione di squadra!
Pallacanestro femminile
ANCONA 48 – VITALCARE 57
Trasferta propizia per le ragazze del coach Simoncioni che finalmente dopo sei sconfitte consecutive realizzano la terza vittoria in questo campionato a spese dell’Anconetana. L’incontro è sempre
stato condotto dalle senigalliesi e alla fine sono
state premiate. Ora inizia la fase ad orologio, con
gli incroci previsti dal regolamento.
CLASSIFICA: Civitanova 24, Campobasso 24,
Pesaro 20, Roseto 14, Pescara 12, Fermo 12, Vitalcare 6, Ancona 0.
Giancarlo Mazzotti
La ripresa del campionato è prevista per sabato 25 e domenica 26
Aspettando che torni il gioco
Prossima gara con
il Real Montecchio
La Federazione Nazionale Gioco Calcio di Ancona, constatata l’impraticabilità della maggior parte dei campi di
gioco e l’impossibilità di renderli fruibili essendo ancora coperti da uno strato di neve, ha deciso per la terza volta
consecutiva di sospendere i campionati
d’Eccellenza, promozione, prima e seconda categoria, femminile, juniores. I
campionati, a meno di altri fattori negativi, saranno ripresi sabato 25 e domenica 26 febbraio. Il turno della Vigor
resta invariato; si recherà in trasferta
alle ore 15 nel campo del Real Montecchio. Dopo una così lunga sosta ci si
chiede quali possano essere le condizioni fisiche degli atleti vigorini che con
grandi sacrifici hanno dovuto adattarsi
ad allenamenti discontinui presso il ristretto campo coperto del Seminario o
correre sul manto bianco del Bianchelli.
Una vera odissea che purtroppo avrà le
sue conseguenze sul fisico degli atleti
che mal si adattano a questi improvvisi
e impropri allenamenti. La Società ha
pensato bene di allestire qualche amichevole, così il primo si è disputato al
Bianchelli contro l’Ancona giovedì 16.
E’ stato un buon allenamento per entrambi le contendenti, specialmente per
l’Ancona che domenica 19 febbraio,
come è avvenuto, ha dovuto affrontare
il Real Rimini sempre al Bianchelli a
causa della impraticabilità dello stadio
Dorico di Ancona.
L’incontro della Vigor con l’Ancona,
del 16 febbraio, è finito 2 a 2, con le
seguenti reti: al 5° Coppa (Vigor), al 6°
Nardone (Ancona), al 59° Simoncelli
(Vigor), al 62° Genchi (Ancona).
Descrivere l’incontro non è il caso in
quanto il tecnico Sauro Trillini dell’Ancona ha cercato la formula migliore
per verificare quali saranno i giocatori
da portare in campo domenica contro
il Real Rimini, mentre Aldo Clementi
(per la Vigor) fa ritrovare ai suoi ra-
gazzi la giusta condizione atletica dopo
questi continui rinvii. A fine incontro,
Clementi esordisce: “E’ stata una buona
prova contro una squadra di categoria
superiore. Bravi i miei ragazzi a tener
testa ad un complesso formato da giocatori di gran classe”. Richiesto sulle
condizioni degli infortunati Savelli,
Bellucci, dice: “Sono in buone condizioni. Ritengo di schierarli domenica
26 sul campo del Real Montecchio”.
CLASSIFICA: Fermana 45, Tolentino
44, Maceratese 42, Grottammare 36,
Urbania 36, Cingolana 34, Monturanese 33, Vigor 32, Cagliese 31, Corridonia
30, Chiaravalle 29, Fossombrone 28.
Giancarlo Mazzotti
La ripresa del dopo neve è stata positiva per la Goldengas
Ciclismo
Due belle vittorie
L'etica delle giacche blu
ROVERETO 61 – GOLDENGAS 63
Nel torneo infrasettimanale di basket valevole per la 23a giornata, la Goldengas espugna il
campo del Rovereto sul finire dell’incontro con
una tripla del giovane Magrini. Inizio all’insegna biancorossa, già all’8° sono sull’11 a 19,
poi chiusura sul 15 a 19. Nel secondo quarto le
squadre si alternano nel punteggio, chiudendolo
sul 30 a 30. Al ritorno in campo, la Goldengas si
porta sul 56 a 42 per poi chiuderlo in vantaggio
sul 47 a 49. Ultimo quarto all’insegna dei continui sorpassi. A due secondi dal fischio finale è il
Rovereto in vantaggio per 61 a 60. La palla è in
mano a Magrini che tenta la tripla, la quale s’infila di precisione nella lunetta. Vittoria e tripudio incredibili in campo fra ai ragazzi di Regini.
Da segnalare come sempre Facenda, Penserini,
Maddaloni e Pierantoni, tutti in doppia cifra.
ROVERETO: Di Monte 10, Drigo 9, Chinellato
10, Fevola 2, Del Sorbo 12, Pappalardo, Lombardi 6, Verri 10, Mares, Colombo 2. All. Guidi.
GOLDENGAS: Monticelli 2, Pierantoni 10,
Maddaloni 10, Penserini 15, Stefanini, Magrini
6, Di Donato 2, Girolimetti, Facenda 18, Savelli.
All. Regini.
Arbitri: Traspedini e Lucifera.
GOLDENGAS 72 – MAROSTICA 63
I biancorossi senigalliesi si sono ripresi i due
punti persi all’andata e nel contempo è stata
ribaltata la differenza canestri, mettendo due
punti in favore della Galdengas, utili qualora le
squadre arrivassero in classifica in parità. Partono forte i locali a inizio partita, tanto da raggiungere ad un certo punto un “buon” + 14, per poi
chiudere il quarto sul 30-21. Nel secondo quarto
il Marostica ribatte con precisi canestri, specie
ad opera d’Infanti, tanto che a metà tempo il
sorpasso è fatto: 33 a 34. La Goldengas non sa
reagire, così al riposo si va sul 41 a 44. La ripresa vede la rimonta dei locali, il sorpasso al 24°
(51-46) per poi non lasciarlo più, chiusura terzo
quarto 59-50. Nell’ultima frazione la differenza
canestri è sempre stata di 10 a 6 punti in favore
dei biancorossi. Chiusura 72-63. Da segnalare
Facenda-Monticelli-Maddaloni-Magrini, tutti in
doppia cifra. Intervistato nel dopo partita il Presidente Moroni così si è espresso: “Mi pare che
il nostro obiettivo di inserirsi nelle prime 8 del
campionato sia a nostra portata, anche se ancora
sono tanti gli incontri da disputare. Non è stato
un incontro facile questo col Marostica; del resto
conoscevamo il suo valore. L’importante però è
l’aver vinto”. Ora la Goldengas affronterà due
consecutive trasferte, la prima (sabato) a Montegranaro, la seconda, domenica 4 marzo, a Fossombrone. Tutti sperano che la striscia positiva
continui.
GOLDENGAS: Monticelli 14, Pierantoni 8,
Maddaloni 12, Penserini 9, Stefanini, Magrini
11, Di Donato, Girolimetti, Facenda 18, Savelli.
All. Regini.
MAROSTICA: Benassi 5, Montanari, Tisato
11, Rigodanza, Seganfreddo 2, Mabilia 4, Crosato 10, Infanti 15, Campiello 12, Peruzzo 4.
All. Guadagnini.
Arbitri: Giancecchi di San Marino e D’Arielli di
Francavilla a Mare.
NOTE: parziali 30-21, 41-44, 59-50; spettatori
300 circa.
CLASSIFICA: Ferrara 36, Corno di R. 36, Rimini 26, Goldengas 24, Ravenna 24, Montegranaro 24, Marostica 20, Riva del Garda 18,
Fossombrone 18, Villafranca 18, Rovereto 16,
Civitanova 14, Roncade 14, Spilimbergo 12,
Bassano 12, Udine 12, Riposa 0.
Giancarlo Mazzotti
Marzocca basket sconfitta
MARZOCCA 70 – STAMURA ANCONA 78
Troppi errori in fase conclusiva per poter aver ragione della capolista Stamura Ancona. La gara,
molto equilibrata, si è risolta solo nel finale di partita, quando una tripla di Centanni ha permesso alla Stamura di cantare vittoria. Domenica prossima incontro casalingo contro l’Umbertide.
MARZOCCA: Gattoni 16, Del Cadia 7, Ganzetti 3, Bauchiero n.e., Marcelloni n.e., Quercia 7,
Conti 5, Alessandroni 1, Pasquinelli 9, Piloni 22. All. Nobili. STAMURA ANCONA: Centanni
9, Pozzetti 8, Pierlorenzi, Sabbatini 1, Gori 18, Giachi 4, Giampieri 8, Redolf 18, David 2, Chiorri
10. All. Marsigliani. CLASSIFICA: Stamura Ancona 32, Orvieto 30, Pisaurum 30, Montegranaro
28, Sangio 26, Giulianova 26, Gubbio 22, Lanciano 20, Umbertite 20, P.S.Elpidio 18, Marzocca
18, Val di Ceppo 18, San Vito 18, Assisi 8, Passignano 8, Foligno 4.
La più esplicita voce della riuscita ed effervescente kermesse è naturalmente quella
del presidente della Commissione Regionale, Gabriele Menghini, coordinatore e
raffinato regista della manifestazione, al
cui successo i ciclofili miseni danno il proprio contributo.
Il Raduno Regionale dei Giudici di Gara
Marchigiani interpreta e concretizza al meglio le istanze di consolidamento e costante
rivitalizzazione della categoria: fondamentale per le sorti dell’intero movimento ciclistico. A Recanati, il meeting va però oltre,
sorprendendo i più, traducendosi in applaudito ‘Gala delle Giacche Blu’, aprendo
nuovi orizzonti e indicando le strategie da
adottare per il futuro prossimo.
Il dibattito intorno alle tematiche settoriali
è ramificato ed esauriente. L’alfa e l’omega
sono costituiti dai principi della regolarità
e della sicurezza delle manifestazioni ciclistiche, su solidissima base etica.
Lo slogan condiviso è “Fare squadra”,
fondendo in corpo unico le singole professionalità. La prima condivisione viene
dal presidente federciclistico della regione al plurale, Vincenzino Alesiani, e dal
presidente della Commissione Nazionale,
Rodolfo Biancalani. Sostenitore principe
è “La Torre Antica”, ristorante-pizzeria re-
canatese dalla ‘poetiche’ sale graziose ed
accoglienti.
Il denso incontro ha il primario merito di
scolpire pienamente la poliedrica figura del
giudice di gara. Nello specifico della visibilità multimediale, prezioso è il supporto
di Ersilio Barbarossa, noto fotografo delle
due ruote. L’efficienza della Commissione ha i nomi del componente Emanuele
Senzacqua e della segretaria Cristina Cantarini, che rappresenta tra l’altro il vigore
della ‘passione’ trasversale ed intergenerazionale, a ruota di ‘papà’ Bruno Cantarini,
noto promoter e membro del
Consiglio Federciclistico Marchigiano.
Lo stesso organo è ampiamente rappresentato nel corso dell’intera giornata: presenziano
anche il vicepresidente Piero
Agostinelli, Marco Stracquadanio e Sergio Latini (responsabile regionale dei Direttori
di Corsa). Ospiti graditi sono il
colonnello Renato Bruni (presidente carabinieri in congedo
di Recanati), i coniugi Roberto e Tiziana Giustozzi (ovvero “Le Delizie di Tiziana” a
Sambucheto). Ogni giudice
viene applaudito e gratificato. Il Premio
“Aldemiro Lorenzetti” viene consegnato a
Valentino Marinelli.
Il Premio “Bruno Genangeli” sottolinea
la valenza della quota rosa e va ad Alessandra Maraschi. Il “Far Play” arricchisce
il palmares di Giuliano Marini, giudice di
lunghissimo corso. La soirée è spettacolo
pieno e momento altamente amicale, grazie
al Mix Italia (con Miro Pamela, Valentina)
e a Manolo (al piano-bar), per la griffe dell’agenzia teatrale recanatese Isolani.
Umberto Martinelli
Foto (di Ersilio Barbarossa):
Vincenzino Alesiani, Gabriele
Menghini, Rodolfo Biancalani
penultima
la voce misena
23 febbraio 2012
asteriski
***
Il Papa e la Quaresima
“La Quaresima ci offre ancora una volta l’opportunità di riflettere sul cuore della vita cristiana: la
carità. Infatti questo è un tempo propizio affinché,
con l’aiuto della Parola di Dio e dei Sacramenti,
rimoviamo il nostro cammino di fede, sia personale che comunitario. E’ un percorso segnato dalla preghiera e dalla condivisione, dal silenzio e
dal digiuno, in attesa di vivere la gioia pasquale”.
Anche per questo 2012 ha curato e realizzato un
corposo libro dal titolo “Alcuni pensieri (Poesie)”. Questa è la sua dedica: “A Cecilia, Riccardo, Francesco, a Giuliana, a mia madre e a mio
padre, ai miei familiari, a parenti ed amici”. Questi alcuni dei tanti temi trattati: “Al senso pratico
della vita”, ‘Eroi di Lampedusa”, Beato Giovanni Paolo II”, “Educazione”, “La strada giusta per
loro”, “Occorre ricordare per non dimenticare”,
“La speranza del domani e nel domani” e tanti
altri. Coloro che ne sono interessati, possono acquistare il libro alla libreria Mastai.
15
ancora troppi! E poi… chi li mantiene? A suo
tempo, l’ex premier Berlusconi aveva proposto la
formazione di un esercito europeo, con riduzioni
di miliardi di euro per ogni Stato zona euro. Fra
le tante battute fuori riga, questa certamente era
– ed è – giusta.
Carceri da alleggerire
Ecco alcuni elementi del decreto: “Svuota carceri”. 1. Arresti domiciliari per gli ultimi 18 mesi di
carcere. 2. Arresti domiciliari per pene non superiori ai 4 anni. 3. 48 ore in camera di sicurezza.
La Grecia alla resa dei conti
Poi il giudice deve decidere. 4. Nasce la carta dei
Ospitiamo sempre volentieri in questa rubrica la Difesa, è ora di tagliare
diritti dei detenuti. Nel 2012 abbiamo 68.144 derecensione delle poesie che il nostro fedele abbo- In 10 anni sono stati tagliati alla Difesa già il tenuti, ma la capienza delle carceri è di 45.654.
nato Pier-Paolo Pierpaoli fa uscire annualmente. 30%. I caccia F35 sono ridotti da 131 a 100: sono
a cura di G. Cionchi
26 febbraio 2012 - I domenica di Quaresima
Il tempo della verità
Parola di Dio
Gen 9,8-15
Salmo 24
1Pt 3,18-22
Mc 1,12-15
Quaresima, tempo
di ascesi, che in greco
significa 'allenamento'
Rieccoci in Quaresima. Deposte le maschere, quelle carnevalizie e quelle, molto più
difficili da togliere, che la vita o l'abitudine
ci fanno indossare, ci è proposto, come ogni
anno, un tempo di essenzialità per preparaci
alla Pasqua, per permettere alla nostra anima
di raggiungerci, per verificare la nostra vita.
Quaranta giorni, un decimo del nostro anno
in cui cercheremo, con semplicità, di ascoltare la nostra sete, per vedere se siamo ancora (e quanto) pellegrini, viandanti, cercatori.
E, per farlo, abbiamo bisogno di deserto, di
qualche attimo strappato al caos, di silenzio
interiore da ritagliare nelle nostre frenetiche
giornate senza capo né coda. Quaranta giorni per tornare liberi, finalmente. L'ha detto
papa Benedetto (con linguaggio teologico
più appropriato del mio): basta con l'idea
della Quaresima come di un tempo penitenziale doloroso ma inevitabile, come il tem-
la parola a... arrivati in redazione
Esercizi, anche in Radio
Il 23, il 24 e il 25 febbraio si svolgeranno gli esercizi spirituali per
giovani e adulti della diocesi: una
opportunità per iniziare bene la
Quaresima soffermandosi a pregare e meditare sul tema “La
conversione del cuore”. Gli incontri sono una proposta della
Diocesi di Jesi offerta dal Centro di Spiritualità di Castelplanio
dalle ore 18 alle 19,30: un tempo
di ascolto della Parola di Dio e
di riflessione in silenzio o con un
sottofondo musicale. Per questa
iniziativa è stata scelta la Chiesa
dell’Adorazione, nel centro della
città, da sempre dedicata alla
preghiera personale. Gli esercizi spirituali saranno trasmessi in
diretta da Radio Duomo Senigallia in Blu (95,2Mhz) e in differita
dalle 21 alle 22,30. Lo scopo degli Esercizi è fare un’esperienza
di Dio nel clima più adatto che è
il silenzio e di far giungere al nostro spirito la luce per guidare al
meglio i propri passi.
A Monterado
Ecco il CALENDARIO delle benedizioni, nel mese di marzo,
dalle ore 16,30 in poi. La Messa
si celebrerà alle ore 19. Lunedì 5
marzo: Piaggiolino, Artigianato,
Fiume. Martedì 6 marzo: Vallato
Superiore e Inferiore; Mercoledì
7 marzo: via Bosco. Giovedì 8
marzo: Querce. Venerdì 9 marzo: Pineta, Fonti, Fosso. Lunedì
12 marzo: San Bartolo, Pertini.
Martedì 13 marzo: Cerasi. Mercoledì 14 marzo: Marconi. Gio-
vedì 15 marzo: Matteotti, Berlinguer. Venerdì 16 marzo: Teatrino
– Ulivi. Lunedì 19 marzo: Moro e
Veneto. Martedì 20 marzo: Paci.
Mercoledì 21 marzo: Gramsci,
Roma, Castello. Giovedì 22 marzo: Sorgente. Venerdì 23 marzo:
Cenciari. Lunedì 26 marzo: Fabbriche. Martedì 27 marzo: Fabbriche.
Airc a Corinaldo
Anche a Corinaldo sono state distribuite, per conto dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul
Cancro, le arance della salute,
coltivate nell’area d’Indicazione
Geografica
Protetta “Arancia rossa di
Sicilia”, della
varietà Moro.
Le 207 reticelle sono state
confezionate
dall’Ortofrutticola Arcobaleno di
Salvatore Motta, località Palagonia (CT). I giovani dell’Associazione Turistica “Pro Corinaldo”
hanno provveduto alla distribuzione delle arance nelle Cappellanie di Sant’Apollonia, Sant’Isidoro, Madonna del Piano, San
Domenico e Santa Maria, presso le Chiese di Sant’Anna, San
Francesco e il Convento dei
Frati Cappuccini di Corinaldo. Le
reticelle, con KG. 2,5 di arance,
sono state tutte distribuite, per
un incasso di Euro 1.035,00, che
verranno versati all’AIRC, c/o
l’Istituto di Biologia e Genetica
dell’Università di Ancona.
Ilario Taus
po in cui imporci delle rinunce (non sempre
utili), come il tempo in cui metterci in volto
la maschera del penitente. La Quaresima è,
al contrario, il tempo della verità, della verifica della propria vita, della preparazione al
grande evento. Un tempo di ascesi, appunto,
parola che, in greci, significa semplicemente
'allenamento'. Non rendiamo più triste il nostro già triste cristianesimo, rendiamolo più
agile, più vero, più temprato, più cattolico.
Questo, certo, vorrà dire abbandonare l'uomo
vecchio, ma per qualcosa di bene più prezioso di una medaglia d'oro.
Gesù inizia la sua vita pubblica nel deserto. C'è molta Bibbia, dietro questa scelta: i
quarant'anni nel deserto di Israele, il deserto
luogo di incontro dei Profeti, da Isaia a Osea,
il Battista. Marco liquida i quaranta giorni di
Gesù in due piccole annotazioni. Ma, nella
sua stringatezza, Marco dice l'essenziale.
Gesù va nel deserto dopo il battesimo, sospinto dallo Spirito. Solo i credenti, i battezzati, coloro che cercano ancora e meglio Dio,
sanno sentire lo Spirito e spingersi nel deserto. Il mondo fuori fugge il deserto, lo teme,
ha orrore della solitudine, non sa che esiste
di Paolo Curtaz
una solitudine e un deserto pieni di melodia,
pieni di Dio. Lo Spirito ci spinge nel deserto,
quando la nostra vita di credenti scricchiola,
vacilla, si stanca, o, peggio, si siede. Il credente va nel deserto, perché nel deserto si
riscopre fuggiasco, pellegrino, viandante. Il
deserto è nel nostro cuore, perché nel deserto
possiamo avvertire la sottile e silenziosa presenza di Dio. . E lì, nel deserto, è tentato da
Satana. Esiste l'ombra, e agisce. Agisce con
intelligenza e astuzia e i figli della luce sono
invitati a riconoscerla e smascherarla. Marco
ha una curiosa annotazione: stava con le fiere
e gli angeli lo servivano. Nel deserto, quando
siamo tentati dall'avversario, siamo assaliti
dalle fiere. L'orgoglio, l'invidia, la rabbia, la
violenza abitano in noi, sono accovacciati in
una angolo della nostra interiorità. È ingenuo
pensare di non esserne sedotti, è cristiano
scegliere di lasciarli fuori dalla porta. Il discepolo sa di non essere migliore dei non credenti, vuole solo essere più vigile. Gli angeli
ci servono, ci sostengono in questa lotta fra
luce interiore. Discreti, silenziosi, gli amici
di Dio ci sostengono nella nostra battaglia, ci
incoraggiano nel nostro cammino.
inbreve
LA DIOCESI IN TERRA SANTA
17-24 novembre 2012
A conclusione del Sinodo diocesano (Ottobre 2012) la diocesi di Senigallia, guidata dal Vescovo Giuseppe, si reca in Pellegrinaggio alla sorgenti
della nostra fede, sui passi del Signore Gesù.
• Partenza da Ancona sabato 17 novembre con aereo privato
ore 9.15 Ancona – 12.50 (ora locale Tel Aviv)
• Ritorno da Tel Aviv sabato 24 novembre con lo stesso aereo
ore 9.00 (ora locale Tel Aviv) – 12.55 Ancona
Pernottamenti: 17-18 Nazaret; 19-20 Betlemme; 21-22-23 Gerusalemme. Programma
base per tutti. Visita a nuove località per chi è già stato in Terra Santa (50 posti).
PRENOTAZIONI ENTRO IL 15 APRILE
Costo € 1120 (escluse mance)
Organizzazione: BAGUS VIAGGI Senigallia
Nelle prossime settimane in ogni parrocchia sarà inviato materiale informativo,
con programma e modalità per le iscrizioni.
redazione@voce misena.it
www.vocemisena.it
P.zza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia
Tel. 071 64578 Fax: 071 7914132
Settimanale della Diocesi di Senigallia
Proprietà: Fondazione Gabbiano, piazza Garibaldi 3 - Senigallia.
Direttore editoriale: Gesualdo Purziani Direttore responsabile: Giuseppe Cionchi.
Hanno scritto questo numero: Laura Mandolini, Giancarlo Mazzotti, Alessandro Berluti, Umberto Martinelli, Michela
Gambelli. Rodolfo Piazzai. Stampa: Galeati Industrie Grafiche S.p.A. Imola www.galeati.it - Tiratura: 4.000 copie Abbonamento annuo ordinario: € 35,00 da versare sul conto corrente n°5240857 intestato a: Fondazione Gabbiano Piazza Garibaldi, 3 - Senigallia - Associato FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici e USPI Unione stampa periodica italiana.
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La testata “La Voce Misena” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7 agosto 1990, n°250.
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