Vitavissuta a cura di Giancarlo Giuliani Ho visto un sorriso speciale, di un bambino con gli occhi a mandorla. Un sorriso aperto, gentile, bellissimo, un sorriso alla mamma. Ho visto anche il sorriso dolce della sua mamma, compiaciuto e un po’ triste. Il bambino era già grande, ma la gioia era quella limpida di un fanciullo. Dicono che sorrisi così dipendano da un cromosoma in più. Magari hanno ragione. Ma a me è sembrato che quel sorriso speciale nascesse da un amore grande ricevuto e donato. Solo dall’amore possono nascere sorrisi così belli ed intensi. Settimanale della Diocesi di Senigallia - Giovedì 23 febbraio 2012 - € 1,00 N. 7 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DBC Ancona - Tassa riscossa 60019 Senigallia - Giornale locale ROC Editoriale Deserto e giardino Stiamo vivendo una settimana particolare. Mentre sto scrivendo, fuori stanno passando i carri del carnevale di Senigallia, con tanti suoni e tanta festa… Poi, deposte le maschere (quelle di carnevale, ma soprattutto quelle della vita), possiamo metterci in ricerca e trovare Gesù per quaranta giorni nel deserto. Un giorno di deserto fa piacere a tutti: un po' di silenzio, di pace, lontano dai rumori, dal traffico, dal lavoro. Un giorno con i propri pensieri, uno spazio per fare il punto della situazione, un tempo per riposare dai mille affanni. Ma dopo un giorno, un lunghissimo giorno, nasce la spinta a tornare alla vita di sempre. Non si può mica piantare tutto e andarsene! Ma Gesù nel deserto ci è andato perché ci siamo noi e abbiamo bisogno di una guida e di un compagno che ci mostri che è possibile stare nel deserto senza esser vinti o eliminati. In questi 40 giorni siamo chiamati a fare qualcosa di diverso e in più rispetto alla vita di sempre. Forse potremo togliere spazio a qualcuno dei nostri soliti interessi o aprire di più le pagine del Vangelo. E anche qualche servizio di carità per il quale di solito non troviamo il tempo. Sono prove con le quali possiamo misurarci, sapendo fin dall’inizio che non siamo soli, Lui con le sue prove noi con le nostre, ma accomunati dalla medesima esperienza. E allora riusciremo a passare dal deserto al giardino: ecco il nostro cammino quaresimale vissuto come un tempo di verità, di verifica della nostra vita, di preparazione al grande evento. Alla fine del cammino il deserto si trasformerà in giardino, potremo anche noi trovare quel giardino in cui Maria di Magdala incontra e riconosce il suo Signore. Gesualdo Purziani Articoli sacri di Senigallia festeggia i suoi dieci anni CERA LIQUIDA a 3,50 euro al litro per un minimo di tre cartoni (36 bottiglie da un litro), SOLO A FEBBRAIO Via Andrea Costa, 31 Tel. 07160597 Formazione contro la crisi Stanno per partire alcuni corsi per cassaintegrati, dipendenti ed imprenditori Formarsi, per tornare a sperare. Parte da Senigallia il progetto di formazione gratuito per oltre 200 cassintegrati, dipendenti di aziende e imprenditori del territorio di tutta la provincia di Ancona proposto da Enfap Marche, ente di formazione di Uil Marche. Nell'ambito di uno stanziamento della Provincia di Ancona di 2,5 milioni di euro per la formazione, Enfap Marche ha stilato un catalogo di tredici corsi altamente qualificanti, tutti con valore legale, finalizzati al potenziamento delle competenze di persone che, seppure occupate, rischiano di essere espulse per prime dal mondo del lavoro in casi di difficoltà o di ristrutturazione aziendale. I corsi che si svolgeranno a Senigallia sono due: Saldatore Nuove Tecnologie (Laser, Plasma, Tig) e Aiuto Cuoco nella ristorazione tipica marchigiana. Ne seguiranno poi altri undici, distribuiti fra Fabriano, Ancona e Jesi. Vincenzo Paoletti è il curatore del progetto e spiega che i corsi sono stati selezionati sulla base delle esigenze delle aziende del territorio: "Rappresentano inoltre un'ottima opportunità per chi usufruisce della cassa integrazione in deroga ed è obbligato per legge a frequentare corsi di formazione, attualmente limitati a brevi percorsi formativi non qualificanti. Una riqualificazione consente al lavoratore di acquisire maggiore professionalità, ampliare il proprio curriculum per conservare meglio la propria occupazione o competere con maggiore vantaggio sul mercato del lavoro". In questo progetto sono stati utilizzati i finanziamenti del Fondo sociale europeo destinati alla cosiddetta 'adattabilità', una parola che la dice lunga sulle sfide che in tanti, sempre di più, devono affrontare. Anche chi pensava di sentirsi al sicuro, chi ha alle spalle lunghe esperienze professionali può trovarsi in mezzo al guado. Sopra i quarant'anni non è facile 'rivendersi' al mercato occupazionale, ritagliarsi un profilo utile per mantenere o trovare nuovamente lavoro. E' il sindaco di Senigallia, Mangialardi, ha raccontare la "fatica di tante persone, molte delle quali incontro, che quasi all'improvviso si sentono inutili, senza prospettive". Nella moderna ed efficiente sede dell'Ipsia, luogo in cui si terranno i corsi senigalliesi, si riscopre anche il senso più profondo della scuola, specie quella professionale. Non un luogo che separa le generazioni, ma un'occasione condivisa per rimettersi in gioco, offrire opportunità, in una parola, realizzare comunità più giuste e più belle. Tutti i corsi organizzati da Enfap Marche sono consultabili sul sito www.enfapmarche. it, così nella sede Uil di Senigallia. Anche i giovani si danno da fare: nel seminario di studio (articolo a pag. 5) dedicato al lavoro, hanno trovato spazio iniziative che guardano in faccia la crisi, per far incontrare lavoro e solidarietà. L.M. in questo numero 2 - 3 Guida agli stili di vita Un agile strumento per scegliere 7 - 10 + 21 grammi La chiesa giovane di Senigallia 6 Un piccolo miracolo indiano Progetti per i ragazzi di strada speciale 'guida' la voce misena 23 febbraio 2012 Notizie da Banca Etica * Il nuovo strumento di risparmio responsabile è stato lanciato dalla Banca Popolare Etica, il primo istituto di credito interamente ispirato ai principi della Finanza Etica. I risparmiatori potranno recarsi presso le filiali e gli uffici dei 'banchieri ambulantì di Banca Etica in tutta Italia (per l'elenco si veda www. bancaetica.it/contatti) e destinare una quota dei propri risparmi alle quasi 1.100 chiese di missione dipendenti dalla congregazione per l'evangelizzazione dei popoli che operano in Africa, America, Asia e Oceania. Il certificato di deposito è uno strumento di investimento che vincola il risparmio per un periodo di tempo determinato (da 1 a 3 anni), consentendo a Banca Etica il sostegno di progetti a breve e medio termine. I certificati di deposito 'dedicati’ sono prodotti a tasso fisso collegati a particolari progetti, ad ambiti specifici di finanziamento o ad organizzazioni del terzo settore, del volontariato e dell'associazionismo. Al momento della sottoscrizione, il cliente può scegliere a quale progetto o realtà dedicare il suo risparmio. * La Finanza Etica conferma ancora una volta la sua capacità di tenuta e il suo ruolo anticiclico in questa gravissima crisi economica. Banca Etica ha chiuso il 2011 registrando – per il terzo anno consecutivo – una crescita a due cifre nei volumi. La raccolta di risparmio ha raggiunto quota 717 milioni €, pari all'11,7% in più rispetto al 2010, mentre i crediti erogati sono pari a 540,8 milioni (+ 23,9% sul 2010). "Sono risultati che ci rendono orgogliosi – dice il direttore generale di Banca Etica, Mario Crosta – perché in questa fase di credit crunch e di sofferenza per l'economia reale, stiamo riuscendo a far crescere il nostro sostegno alle imprese sociali, grazie anche al numero sempre più consistente di risparmiatori che scelgono Banca Etica. Nel 2011 Banca Etica ha finanziato iniziative straordinarie che coniugano efficienza e solidarietà e inclusione sociale. Tra tutte mi piace ricordare i primi esperimenti in Italia di Workers Buyout: i dipendenti di aziende fallite salvano i loro posti di lavoro costituendosi in cooperativa e rilevando la ditta grazie all'investimento degli ammortizzatori sociali e al nostro finanziamento. Con questi numeri possiamo progettare un'ulteriore crescita di Banca Etica sui territori e lo sviluppo di nuovi servizi e nuove convenzioni". Intervista a Paolo Manoni, banchiere ambulante del nostro territorio Banca Etica, interessi di tutti Una banca innovativa, l’unica in Italia ad ispirare tutta la sua attività, sia operativa che culturale, ai principi della Finanza Etica: trasparenza, diritto di accesso al credito, efficienza e attenzione alle conseguenze non economiche delle azioni economiche. Il fine è gestire il risparmio orientandolo verso le iniziative socio economiche che perseguono finalità sociali e che operano nel pieno rispetto della dignità umana e della natura. Per conoscere meglio questa bella realtà abbiamo incontrato Paolo Manoni, banchiere ambulante di Banca Popolare Etica Marche nord. Cos'è Banca Etica? La recente crisi dei mercati finanziari che ha scosso l’economia mondiale ne ha smascherato l’assenza di regole, l’eccessiva finanziarizzazione (lontana dall’economia reale) e il dilagare di investimenti speculativi a tutti i livelli, dai grandi istituti bancari al piccolo risparmiatore, spesso inconsapevole, coinvolto solo per aver affidato alle banche denaro con piena delega d’investimento, perdendone il controllo. Fi- Quando il denaro crea valore per la comunità nanza etica è un modo di fare finanza rispettoso dell’ambiente e dell’uomo, che tiene conto di tutto il ciclo di utilizzo del denaro e seleziona i soggetti finanziabili in base a principi etici, che producono cioè con l’obiettivo non della massimizzazione del profitto ma di una sua più equa redistribuzione. La finanza etica non ripudia i meccanismi di base della finanza tout court, ma ne riforma i valori di riferimento: la persona e non il capitale, l’idea e non il patrimonio, l’equa remunerazione e non la speculazione. Trasparenza assoluta, niente finanziamenti a imprese che trafficano in armi o inquinano il pianeta, sfruttano gli animali e l’uomo o collaborano con regimi oppressivi; investimenti, invece, nei settori del microcredito, dell’ambiente (agricoltura biologica ed energie rinnovabili), dello sviluppo sostenibile, del Commercio Equo e solidale, dei servizi sociali, della cultura e della cooperazione internazionale. Con questi obiettivi sono nate negli anni ’80 le Mag (Mutue di Auto Gestione), cooperative che utilizzano i risparmi dei soci per finanziare progetti nel settore no-profit, e da tredici anni è operativa in Italia la Banca Popolare Etica, che offre ai propri clienti, tramite le 15 filiali presenti sul territorio nazionale e una rete di Banchieri Ambulanti, un'ampia gam- ma di prodotti e servizi che permettono una completa operatività bancaria, senza contare le locali Banche di Credito Cooperativo e alcune iniziative portate avanti da Cooperative sociali. In un momento in cui la finanza ha messo in crisi l'economia reale in cosa Banca Etica si differenzia dalle altre banche? Banca Etica, a differenza della maggior parte degli istituti di credito (fanno forse eccezione diverse BCC e Banche Popolari) non opera secondo logiche speculative, alla ricerca della massimizzazione del profitto per gli azionisti e nell'ottica della massima remunerazione per i propri manager, ma, nell'ottica cooperativa, raccoglie denaro per impiegarlo nelle realtà che noi valutiamo adeguate da un punto di vista socio-ambientale: per evitare di incappare in realtà poco virtuose, chiediamo direttamente ai nostri soci di effettuare una valutazione socioambientale, visitando l'azienda che ci richiede il finanziamento e approfondendo temi come l'attenzione all'ambiente, ai diritti dei lavoratori, alle pari opportunità ecc. evitando di prendere in considerazione quelle che non raggiungono un punteggio adeguato e cercando comunque di "contaminare" con pratiche virtuose quelle che finanziamo ma che presentano lacune da alcuni punti di vista. Altra peculiarità è quella di lavorare "in rete" con soggetti quali Legacoop, Confcooperative, Confidi e convenzioni per il microcredito con Caritas nazionale e diverse caritas diocesane. Recentemente, vista la priorità assunta dal lavoro (inteso come mantenimento del posto di lavoro) siamo intervenuti in diverse ristrutturazioni aziendali (finanziamento di cooperative nate per rilevare aziende fallite, esperienze denominate workers buy out). In fin dei conti, non facciamo nulla di eccezionale, sarebbe ciò che tutte le banche dovrebbero fare e per le quali sono nate da un'idea francescana secoli fa. Perché lavorare per Banca Etica? Qual è la sua esperienza? Dopo 17 anni di esperienza maturata nel settore per una primaria banca italiana, ho "scoperto" per caso Banca Etica, e tutti quei dubbi che accompagnavano la mia vita lavorativa precedente hanno improvvisamente trovato una risposta. Certo, scegliere di cambiare Banca quando tutto andava a gonfie vele (fine 2007), con una clientela ormai consolidata che mi garantiva guadagni im- pensabili in Banca Etica, non era cosa semplice: è stato solo il coinvolgimento della famiglia che mi ha permesso di fare il "salto", parlando con i figli, facendogli capire che avrebbero avuto molte meno cose materiali da poter acquistare ma un padre più presente e soddisfatto del suo lavoro e quindi più sereno, addirittura portando mia moglie all'ultimo colloquio con la Banca, per farle comprendere fino in fondo perchè dall'oggi al domani la mia "auto aziendale" non sarebbe stata più una BMW ma una Panda a metano. Dopo quasi 4 anni non ci siamo pentiti, i figli sopravvivono egregiamente alla mancanza della Playstation (ma la nostra casa chissà perchè è sempre piena dei loro amichetti) e mia moglie ha trovato un impiego part-time che la gratifica, proprio in una delle realtà finanziate dalla Banca (oddio, che conflitto d'interessi !). Per quanto mi riguarda, non vivo più l'assillo dell'andamento dei mercati (risveglio con il Nikkey giapponese e ultima info serale sulla chiusura del Nasdaq e Dow Jones), certo il lavoro è duro e complesso, ma lavorare con un "movente ideale" aiuta ad affrontare tutte le piccole-grandi sfide quotidiane Che cosa possono fare i risparmiatori per affrontare la crisi? I risparmiatori (e i consumatori in genere) hanno un grande potere, che il nostro Presidente del Comitato Etico (Becchetti) ama definire "Il voto nel portafoglio: sta a noi, ogni volta che acquistiamo, votare a favore di un'economia di sfruttamento e oppressione o per "un'economia del noi". Se entriamo in Banca, possiamo chiedere il massimo interesse per noi (a costo di far fallire anche le aziende sane che dovranno finanziarsi a costi più elevati) o, come dice il nostro motto, far si che l'interesse più alto sia l'interesse di tutti. Banca Etica in questo periodo di tassi elevati sta raccogliendo (grazie alla fiducia di sempre più risparmiatori consapevoli) a tassi "fuori mercato", ma questo Premio etico ci viene riconosciuto proprio perchè chi ci affida i risparmi, chi diventa nostro socio (ne abbiamo oltre 36.000) ricerca la trasparenza e la massimizzazione del ritorno del suo investimento, non monetario però, ma sociale. Questo chiedono oggi sempre più persone, movimenti, comunità: anche Occupy Wall Street è nata con lo scopo di togliere potere alla finanza speculativa, e tante persone stanno scoprendo che anche oggi c'è la possibilità di utilizzare una finanza diversa, a partire dalla semplice apertura di un conto corrente al richiedere il mutuo per la propria abitazione. Salvo poi scoprire, magari, che ciò che oggi ci sembra una rinuncia (un tasso d'interesse inferiore) nel lungo periodo diventa un valore aggiunto: più stabilità del risparmio (i tassi di sofferenza della banca sono tra i più bassi del sistema), maggior creazione di valore sociale che permette alle comunità locali di essere meno dipendenti dal mercato, perchè alla fin fine (come dice Pallante, teorico della Decrescita Felice) "la nostra Vita non dipende nè dalla Borsa nè dallo spread ma dalla fotosintesi clorofilliana", e solo contribuendo a costruire giorno per giorno un'economia diversa potremo garantire un futuro adeguato ai nostri figli e alle future generazioni. In questi giorni sta partendo una campagna, denominata "Non con i miei soldi" (http://www.bancaetica.com/Content. ep3?ID=787840), alla quale tutti possono aderire, magari facendo seguire alla semplice adesione online un gesto concreto, andando a chiudere il proprio conto corrente appoggiato nelle banche che hanno favorito l'attuale situazione di crisi. Come mettere al servizio della comunità i nostri risparmi? Varie sono le forme di risparmio destinate alla comunità senigalliese e/o della vallata Misa-Nevola: a partire dal Fondo di Solidarietà della Caritas Diocesana aperto con noi ai vari progetti "in cantiere" (anche nel vero senso della parola, come l'autocostruzione di Cesano, ottimo esempio di housing sociale e integrazione socio-culturale). Altri progetti non meno importanti sono stati finanziati o lo saranno a breve: impianti fotovoltaici sui tetti delle Parrocchie, finanziamenti a cooperative sociali, la coop. Mondo Solidale che si occupa di commercio equo e solidale da anni, l' ampliamento di una Casa di Riposo per anziani, varie erogazioni a favore della cooperativa biologica La Terra e il Cielo di Piticchio di Arcevia. Sono certo che chi vorrà approfondire non farà fatica a trovare sul nostro sito www.bancaetica.com le realtà finanziate della nostra zona, intuendo da subito lo stretto legame che esiste tra chi deposita il proprio risparmio in modo inconsapevole (magari non sapendo neanche che la sua è una "Banca Armata") o chi sceglie consapevolmente una finanza a servizio dell'uomo, della natura e, in fin dei conti, della pace. Esistono altri strumenti a disposizione come il microcredito e i certificati di deposito dedicati che permettono al risparmiatore di destinare "direttamente" quei risparmi alle realtà che ritiene più degne, rinunciando del tutto alla remunerazione della Banca, che va a finanziare realtà come Etimos, Emmaus Italia, Action Aid e altre. a cura di Michela Gambelli speciale 'guida' la voce misena 23 febbraio 2012 La crisi economica è anzitutto crisi di responsabilità La crisi economico-finanziaria degli ultimi anni ha stimolato un crescente dibattito sul rapporto tra economia ed etica. Una questione sollevata a più riprese da papa Benedetto XVI, ma anche da diversi intellettuali ed economisti, laici e cattolici, che vedono proprio nella mancanza di etica la radice profonda della crisi del sistema finanziario. “Pur evidenziando il problema, questo dibattito non ha portato a un vero cambiamento con il rischio che quanto avvenuto in questi ultimi anni si ripeta a distanze non lontane. Per questo si deve fare qualcosa e presto”. A parlare è Luigi Campiglio, economista dell’Università Cattolica di Milano che è intervenuto all’apertura del primo ciclo di seminari sul tema “Economia ed etica” organizzati nella sede milanese dell’Ateneo del Sacro Cuore. Una serie di quattro appuntamenti che proseguiranno fino ad aprile. Al primo incontro, sul tema “Illegalità e criminalità economica organizzata”, sono intervenuti oltre a Campiglio, altri tre docenti dell’ateneo: Raul Caruso, Pippo Ranci e Gilberto Turati. Ripartire dalla responsabilità individuale. Il tema della responsabilità diventa, dunque, l’aspetto centrale per provare a capire le radici della crisi. “Per riportare l’etica nell’economia – afferma Campiglio – dobbiamo ripartire dal principio di responsabilità. La negazio- La diocesi di Senigallia pubblica un 'guida' agli stili di vita Quotidiani e consapevoli Sono i lettori a proporre inchieste e a cofinanziarle Nuovi stili di vita: fino a ieri ne parlavano solo alcune avanguardie, oggi li esorta anche il Papa. Lo dice espressamente nell'enciclica Caritas in veritate: “E' necessario un effettivo cambiamento di mentalità che ci induca ad adottare nuovi stili di vita”. Le ragioni sono prima di tutto sociali e ambientali. Sappiamo che una profonda ingiustizia domina il mondo: mentre metà della popolazione mondiale non riesce a soddisfare neanche i bisogni fondamentali, un 20% vive nello spreco più sfrenato. Fino a qualche tempo fa pensavamo che per risolvere gli squilibri mondiali dovevamo sforzarci di portare tutti gli abitanti del pianeta al nostro stesso tenore di vita. Oggi non più, perché sappiamo che ci vorrebbero altri pianeti da utilizzare come fonte di risorse e come discariche di rifiuti. Petrolio, acqua, minerali, legname, cibo, stanno diventando risorse sempre più scarse, se vogliamo riportare giustizia è necessario che i benestanti accettino di consumare di meno ossia si convertano alla sobrietà.. “Vivere più semplicemente affinché gli altri possano semplicemente vivere” affermò Gandhi già ottanta anni or sono. La sobrietà non significa ritorno alla candela o alla morte per tetano. Significa eliminazione degli eccessi e revisione del nostro modo di produrre e consumare. Significa adottare uno stile di vita, personale e collettivo, più parsimonioso, più pulito, più lento, più inserito nei cicli naturali, ricordandoci che la civiltà, nel vero senso della parola, non consiste nella moltiplicazione dei bisogni, ma nella capacità di ridurli. A ben guardare, prima che all'ambiente e ai poveri, la sobrietà serve a noi, agli opulenti. Serve a recuperare felicità. Dalla prefazione di Francesco Gesualdi, allievo di Don Milani e responsabile del Centro Nuovo Modello di Sviluppo. Nella nostra Diocesi di Senigallia ci sono tantissime esperienze che rientrano nei Nuovi Stili di Vita, e con questo opuscolo abbiamo voluto rendere un servizio a quanti sono stanchi di “star seduti”, di ascoltare il messaggio evangelico Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amati ma non sanno poi come metterlo in pratica nelle piccole scelte quotidiane come nelle grandi scelte della vita. Vuol essere uno stimolo, perchè “non è più rimandabile un passo in avanti come singoli e come comunità nel far propri alcuni stili di vita evangelici. Li chiamiamo “nuovi”, anche se dovreb- bero essere usuali, perché non fanno parte della nostra quotidianità. La conversione passa anche attraverso questi stili di vita. In particolare abbiamo bisogno di un nuovo rapporto con le persone (recuperare la ricchezza delle relazioni umane che sono fondamentali per la felicità ed il gusto della vita); un nuovo rapporto con le cose (dal consumismo al consumo critico, dalla dipendenza alla sobrietà); un nuovo rapporto con la natura (dall’uso indiscriminato della natura alla responsabilità ambientale); un nuovo rapporto con la mondialità (dall’indifferenza alla solidarietà, dall’assistenzialismo alla giustizia sociale). I nuovi stili di vita sono azioni quotidiane, possibili a tutti, che generano un nuovo modo di impostare la vita giornaliera; possibili cambiamenti alla portata di tutti e che danno concretezza al sogno del cambiamento; il possibile nel quotidiano senza diventare né eroi ne di questo principio, negli ultimi quindici anni, ha fatto sì che in molti casi i banchieri o i manager responsabili di grandi fallimenti non abbiano pagato, continuando a percepire cifre enormi. Il problema non è prendere decisioni sbagliate, quello può capitare, ma la responsabilità individuale non può essere annullata. Riportare l’etica negli affari significa, allora, ritornare a valori come la correttezza, l’onestà intellettuale, la disciplina morale dei comportamenti. In questo senso il pronunciamento della Chiesa, che pur c’è stato, dovrebbe essere ancora più forte e incisivo”. A.S. e neppure santi, ma cittadini responsabili e solidali e cristiani autentici. Il possibile nel quotidiano mette in atto processi di cambiamento che partono dal personale, ma che poi non si fermano solamente a questo livello, bensì, come una macchia d'olio, raggiungono il gruppo, la comunità e fino ad arrivare alle istituzioni”. Dall'introduzione del Vescovo Giuseppe Orlandoni La guida è composta da brevi capitoli tematici, con una breve parte teorica e molte preoposte Quattro ambiti per cambiare vita RAPPORTO CON LA NATURA Abbiamo un solo pianeta da abitare, l’abbiamo ricevuto in dono e lo dobbiamo trasmettere ai nostri figli e nipoti senza rovinarlo,piuttosto lasciandolo meglio di come l’abbiamo trovato. Nel capitolo del nuovo rapporto con la natura si tratta di educazione ambientale, raccolta differenziata dei rifiuti, recupero e riuso degli oggetti, risparmio energetico e mobilità sostenibile. Va creata una nuova sensibilità su tutti i fronti: partire dai Politici e dagli Amministratori pubblici, troppo legati a interessi personali o di cordate e portati più al malaffare che agli interessi della natura, per arrivare a tutte le Famiglie ed ai Giovani. RAPPORTO CON LE PERSONE Nel capitolo si mettono in discussione gli attuali rapporti interpersonali che sempre più ci conducono alla solitudine e alla chiusura verso gli altri. La proposta è quella di coltivare rapporti non violenti, di apertura verso l’alterità e di accoglienza verso chi ha più bisogno. Le tematiche approfondite sono: responsabilità politica, famiglie accoglienti, volontariato, sostegno a distanza, servizio civile nazionale. Avremo un futuro di convivenza serena e rapporti interpersonali positivi se cambiamo rotta nelle relazioni: il mondo si salva solo se usciamo dai nostri “Gusci” di vita egoistica per creare relazioni positive a tutti i livelli: partiamo dal rapporto di coppia, alle relazioni tra amici, alla vita di condominio, alle relazioni di quartiere o paese, alla vita di città, alle Associazioni diverse. RAPPORTO CON LE COSE Il capitolo si confronta con la necessità di una conversione profonda nel rapporto con le merci, il consumo, l'economia e la finanza. È strutturato in 5 paragrafi: Consumo critico; Commercio Equo; Gruppi di Acquisto Solidale; Finanza Etica; Boicottaggio. Il filo conduttore è costituito dall'idea che modificando i modelli di consumo anche i modelli produttivi sono costretti a cambiare e il mondo si trasforma. Una persona da sola non cambia il mondo, una buona idea può cambiare le persone e quindi il mondo. RAPPORTO CON LA MONDIALITA’ Il capitolo parte dalla constatazione che i conflitti nelle diverse parti del mondo sono aumentati e sono sempre più violenti. I poveri aumentano e i ricchi sono sempre più ricchi e inoltre non è accettata la multiculturalità e la multietnicità. Serve allora un nuovo sistema di relazioni interpersonali e internazionali dove ciascuno è rispettato per quello che è, nel suo ambiente e conle sue idee. E’ necessario per arrivare a questo un sistema nuovo di Coordinamenti ad ogni livello nazionale e internazionale e di Reti tra persone per mettere in relazione le persone di diversa provenienza, razza e religione, nella logica dell’accettazione e del rispetto reciproci. la voce misena 23 febbraio 2012 dill' al monc' in piazza a cura di G. Nicoli • Una nostra lettrice si è recata nella chiesa delle Benedettine, sabato 18 alle ore 11 circa, ed è rimasta piacevolmente sorpresa dalle persone che erano presenti (circa 10) che pregavano silenziosamente. C’è stata un’interruzione notturna soltanto per i giorni della neve. Ma ora si è ritornati a ricoprire l’arco delle 24 ore. • Nel giorno della giornata “Mi illumino di meno”, a Senigallia niente buio a causa della neve. Solo alcuni monumenti sono stati oscurati perché con il ghiaccio sulle strade sarebbe stato troppo pericoloso spegnere tutto. • All’Expò Marche, che si è tenuto nel polo fieristico di Rho, a Milano, ha preso parte anche Senigallia. Una vetrina d’eccezione per l’artigianato, l’arte, la cultura, l’enogastronomia e il turismo del nostro territorio. Hanno partecipato all’evento internazionale, sin dal primo anno, sessanta Aziende marchigiane ed Enti, quali: le Province di Ancona e di Pesaro-Urbino, l’Azienda speciale terre di Rossini e Raffaello, le Camere di Commercio di Ancona, Pesaro e Fermo. Inoltre i Comuni di Senigallia e Fano hanno presenziato ad una delle più importanti mostre del settore. All’interno dell’area Marche un ruolo di primo piano è stato riservato ala nostra città con il punto degustazione “Verdicchio & Pesce Azzurro” e con lo stand riservato alla promozione turistica del territorio. L’area ristorante, che proponeva le eccellenze enogastronomiche, quali il pesce azzurro ed il Verdicchio dei Castelli di Jesi, si è arricchito della presenza di un angolo dedicato al Comune di Senigallia, in cui una hostess ha fornito informazioni della città distribuendo materiale pubblicitario al grande flusso dei visitatori: più di 3 mila in 10 giorni. • Leggiamo sul Corriere Adriatico una senigallia notizia che riguarda il ripascimento della spiaggia, messa a dura prova dalle recenti mareggiata: "Dopo la neve arriva la pioggia che ferma lo stoccaggio della sabbia, prima fase dell’intervento di ripascimento. Lo stoccaggio – spiega Memè, assessore ai Lavori pubblici -, sarebbe dovuto partire in settimana. Questa l’indicazione se tarderà di qualche giorno ai fini della conclusione non credo inciderà molto. Le date che a noi interessano sono quella del 2 aprile, in cui contiamo di ultimare il tratto centrale ed il 5 maggio, scadenza in cui il ripascimento dovrà essere concluso su tutto l’arenile. E’ previsto vento forte ma non mareggiatequindi grossi problemi non dovrebbero presentarsi”. La città che cambia: lavori in corso In un anno chiuse 189 imprese artigiane Il Collegio Pio IX Sofferenze d'impresa Novità per il Collegio Pio IX. Lo storico edificio affacciato sulla centrale piazza Garibaldi, che ospita anche il Comando di polizia municipale, sarà oggetto di un duplice intervento da parte del Comune e della Diocesi. La parte di competenza comunale è stata inserita tra gli interventi previsti per il 2012, nel piano dei lavori pubblici trasmesso nei giorni scorsi al Ministero delle Infrastrutture con un dettagliato cronoprogramma. “Riguarda l’abbattimento delle barriere architettoniche – illustra Maurizio Memè, assessore ai Lavori pubblici – tramite la realizzazione di un ascensore che permetterà di rendere accessibili gli uffici dei servizi sociali. Come noto – prosegue l’assessore – con la vendita del Musinf ed il trasferimento dello stesso a Palazzo del Duca, gli uffici dei servizi sociali verranno spostati da Palazzo del Duca al Collegio Pio IX, dove sono rimasti molti locali vuoti dopo il trasferimento degli uffici dei Lavori pubblici ed Urbanistica nella ex Gioventù italiana di viale Leopardi”. Il Comune continuerà ad utilizzare la parte anteriore dello stabile mentre la Diocesi ci concentrerà su quella rivolta verso via Testaferrata e via Arsilli. “Abbiamo chiesto il permesso di costruire – spiega l’architetto Tonino Sartini, per conto della Diocesi - per il risanamento conservativo di una porzione di palazzo al fine da destinarlo a centro direzionale per ricavarci degli uffici. Tra gli interventi in oggetto sono previste anche opere sulle parti in comune come la creazione di tramezzature per dividere le due proprietà, il recupero della facciata prospiciente via Testaferrata mediante interventi idrolavaggio, stoccatura, verniciatura delle persiane, con posa in opera di quelle mancanti, e di verniciatu- ra dei portoni”. Il Collegio Pio IX come viene comunemente chiamato, anche se il suo vero nome è ex Ginnasio Pio, è un edificio simbolico per la città che negli anni ha cambiato numerose destinazioni d’uso. Originariamente era destinato all’istruzione con annesso convitto e chiesa poi, in seguito alla demolizione del terremoto del 1930 che comportò la perdita di un piano, fu restaurato ed adibito prima ad ospedale, durante la seconda guerra mondiale, poi a scuola elementare, media, magistrali fino ad uffici pubblici grazie alla sua centrale posizione.Il cronoprogramma trasmesso al Ministero prevede entro il primo trimestre del 2012 l’avvio dei lavori per recuperare il mattatoio presso il nuovo centro ambiente sull’Arceviese. Anche in questo caso si tratta di fare spazio per ospitare altri uffici, come il verde ambiente, che da sedi private dove il Comune paga l’affitto si trasferiranno in un edificio comunale. In questa prima fase dell’anno dovranno iniziare anche i lavori a Palazzo del Duca per adibirli ad ospitare il museo dell’informazione. Per il secondo trimestre previsti invece gli interventi al porto per il 7° ed 8° stralcio oltre alla riqualificazione delle banchine. Sempre entro giugno sono collocati gli interventi al Collegio Pio IX, la riqualificazione di piazza Garibaldi e via Cavallotti e le opere di urbanizzazione nell’area Peep di Cesano. Per settembre si inizierà a lavorare nei boschi urbani di Cesanella e Saline e infine l’anno di chiudere con le opere di urbanizzazione del Peep della Cesanella. Per la maggior parte si tratta di interventi frutto di finanziamento oppure di opere di urbanizzazione messe a carico del privato. M.G. adentistretti Buttafuori a norma Controlli più stringenti sulle discoteche di Senigallia, per verificare il rispetto delle norme che disciplinano il ruolo e l’attività dei buttafuori, cioè del personale addetto ai servizi di controllo all’interno dei locali. Il pacchetto sicurezza del 2009 – L. 94/2009 – aveva infatti regolamentato in maniera dettagliata la figura dell’addetto ai servizi di controllo, ovvero del buttafuori, facendone una vera e propria figura professionale. A partire dal 1 gennaio 2011, gli addetti ai servizi di controllo debbono inoltre essere obbligatoriamente iscritti ad uno specifico elenco gestito dalla prefettura locale, il quale è sottoposto a revisione ogni due anni. In caso di perdita dei requisiti previsti per l’iscrizione o di messa in atto di comportamenti contrari alla legge, l’addetto ai servizi di controllo può essere infatti cancellato dall’elenco, con conseguente perdita del posto di lavoro. Riguardo ai requisiti per l’iscrizione, le norme prevedono che l’aspirante addetto ai servizi di controllo debba essere in possesso di buona salute fisica e mentale, che non sia daltonico, che non faccia uso di alcool e di stupefacenti e che abbia vista, udito e olfatto integri. Infatti, compito principale dell’addetto - che peraltro non può assolutamente usare armi, - è l’osservazione degli ambienti interni del locale, per riscontrare l’eventuale presenza di sostanze illecite o di materiale pericoloso, e il controllo visivo delle persone che entrano nel locale, per scongiurare l’introduzione di sostanze e di materiale di tal genere. Soffrono le piccole imprese e i livelli di fatturato e redditività pre crisi sembrano un miraggio. Le aziende sono ancora ferme al palo di un congiuntura statica e avversa. Il tasso di natalità delle imprese nel senigalliese (8%) non riesce a tener testa al ritmo del tasso di mortalità (8,5%) fissando lo sviluppo del distretto a -0,5%. "Si tratta di dati pesanti - dice il segretario della Confartigianato di Senigallia Giacomo Cicconi Massi, soprattutto in relazione al fatto che già lo scorso anno abbiamo vissuto momenti molto difficili che non vogliono passare, soprattutto per le piccole imprese dell’artigianato che hanno meno accesso ai mercati esteri e risentono più del calo dei consumi interni. Il quadro preciso è stato fatto dall’Ufficio Studi della Confartigianato provinciale di Ancona che ha analizzato il distretto senigalliese: nel 2011 sono state 177 le iscrizioni di imprese artigiane nel senigalliese e 189 le cessazioni totali per un saldo negativo di -12. I numeri non lasciano purtroppo scampo ad ipotesi interpretative diverse da quelle di una conferma delle grandi difficoltà che ancora stanno attraversando le nostre imprese artigiane in questa difficile fase economica. Se si analizza nel dettaglio si fa ancora più evidente la stasi congiunturale che blocca le imprese artigiane, tradizionalmente il “motore” dell’impianto produttivo. Nell’analizzare il medesimo trend da punto di vista territoriale, ovvero monitorando la situazione Comune per Comune, il più in difficoltà risulta essere Monterado con un saldo negativo tra iscrizioni e cessazioni artigiane a fine anno di -4 e un tasso di sviluppo a -5,1%; deficit anche per Castelleone di Suasa e Ripe a -3. Non meglio per Senigallia: con 101 iscrizioni e 103 cessazioni chiude a -2 e un tasso di sviluppo a -0,2%. Le criticità sono quindi diffuse in tutto il territorio. Le cifre emerse evidenziano quello che è una situazione di estrema difficoltà con chiare difficoltà a ripartire. I settori che più soffrono sono il comparto delle costruzioni e il manifatturiero. Occorre – continua il segretario – che da parte delle Istituzioni vengano poste in essere concrete misure a sostegno delle imprese. L’emergenza della neve ha contribuito a aggravare le difficoltà delle aziende, chiamate a far fronte a danni diretti, come strutture o strumentazioni danneggiate, e indiretti, ovvero il mancato fatturato dovuto a giorni di disagi e paralisi produttiva". Paola Mengarelli Anna e Lorenzo Marconi a Venezia La maschera più bella Sono sedici anni che Anna e Lorenzo Marconi partecipano da protagonisti al Carnevale di Venezia, la Kermesse più importante del Mondo per chi ama esprimere la propria creatività attraverso una maschera che diventa in questo luogo opera d'arte. Dopo esser stati premiati negli anni 2004, 2007, 2009 con la Maschera d'Odro del Carnevale di Venezia anche quest'anno la loro partecipazione non è passata inosservata. Lorenzo Marconi si è presentato con un abito ispirato al 700 francese rappresentante la caduta della monarchia dal titolo “1789”. Anna Marconi vestiva un abito in stile decò interpretando un attrice del cinema muto sormontante il capo una imponente cinepresa ed al guinzaglio un leopardo vezzoso. Anna il venerdì grasso si è aggiudicata il pre- mio per la più bella maschera della giornata, consistente in un Week end in una località italiana a scelta tra un ventaglio di proposte, oltre ad essersi qualificata insieme al fratello Lorenzo per la finalissima della domenica. Le maschere presentatesi per il concorso erano più di 300, di queste solamente 64 sono state ammesse alla sfilata domenicale. Anna e Lorenzo sono anche stati protagonisti di diversi servizi televisivi RAI andati in onda sul TG1 del 18 febbraio e TG regionale del Veneto. Sabato 25 febbraio Anna e Lorenzo presenteranno i loro abiti a Senigallia presso il loro laboratorio artistico Orientexpress dalle ore 17,00 e domenica 26 febbraio saranno ospiti al Carnevalò di Ancona. M.C. senigallia succede a senigallia * E’ ricoverato a Torrette in gravi condizioni, il pedone investito ieri pomeriggio lungo la Statale a Marzocca. Paolo Paolasini, operaio di 62 anni, stava camminando sulla Statale Adriatica sud quando, all’altezza dell’incrocio con via XXIV Maggio, è stato investito da una Fiat Punto guidata da R.B., un uomo del 1942 di Senigallia. Paolasini, molto la voce misena 23 febbraio 2012 conosciuto nella frazione, ha riportato nell’impatto una commozione cerebrale, dopo aver sbattuto la testa contro il parabrezza dell’auto * Denunciati due dipendenti della Union Cosmetic, sorpresi a rubare i prodotti per poi rivenderli. Ad incastrarli sono stati i carabinieri che, avvisati dal titolare dell'azienda di Cesano, hanno avviato le indagini e quindi con lucidità risolto il caso. Sono stati quindi denunciati per furto aggravato, continuato e ricettazione M.B., 27 anni, di Marotta e L. O., 26 anni di Mondavio, entrambi dipendenti dell’azienda che ha sede in via Foce Cesano. * Sciolta la prognosi, migliorano le condizioni di Stefano Mengucci che si è svegliato dal coma farmacologico. L’avvoca- Incontro in Mediateca, molto partecipato Futuro e lavoro C'è bisogno di dare nuove e sensate prospettive ai giovani Qual è l’idea del lavoro oggi? Quali prospettive si possono aprire all’interno della problematica del lavoro? Queste le domande alla base del seminario che si è svolto venerdì 17 febbraio presso la Biblioteca comunale dal titolo “Il futuro del lavoro per giovani e disoccupati”, promosso dalla Commissione per la Pastorale sociale e la Caritas diocesana. Un tentativo riuscito di mettere insieme le diverse voci che animano il panorama lavorativo per cominciare, nell’ottica della collaborazione, ad aprire piste possibili per dare futuro ai giovani e disoccupati. L’incontro è iniziato con la relazione del Prof. Sergio Belardinelli ed è proseguito con alcuni interventi volti a presentare uno spaccato della situazione regionale e cittadina. Sono intervenuti l’Assessore regionale Marco Lucchetti, un portavoce per la Confindustria di Ancona e il Segretario regionale CISL, Stefano Mastrovincenzo. Nella panoramica contemporanea l’emergenza è ridare un senso al lavoro; stiamo vivendo, infatti, lo svuotamento del suo significato umano: ecco ciò che il Prof. Belardinelli ha individuato alla base della problematica del lavoro e, quindi, della questione sociale. Le piste da percorrere presentate dal professore, vanno verso una rieducazione al lavoro. Riscoprire la bellezza di fare bene, la “maestria”; esercitare le virtù come l’onestà, il riconoscere il merito di qualcuno; parlare ai giovani di responsabilità e scuoterli perché si diano da fare senza assumere nei loro confronti un inutile atteggiamento di commiserazione. Interessanti i rapidi interventi dei rappresentanti dei diversi settori quali l’artigianato, l’agricoltura, il turismo: concretezza della situazione, impegno da rinnovare e investi- menti da fare. Il seminario si è concluso con la presentazione di alcuni progetti attivi in diocesi. C’è aria di novità. Lo dimostrano le iniziative promosse dal Consorzio di solidarietà, passi concreti verso la costruzione di un nuovo modello economico basato sull’etica, sulla sostenibilità, come il progetto di autocostruzione o la rete di vendita di prodotti biologici e equosolidali. Presentati anche altri due progetti partiti da poco in diocesi: l’Undicesima ora promosso dalla Caritas diocesana e il Progetto Policoro. Quest’ultimo, promosso dai vescovi italiani e appoggiato dalla Pastorale sociale, dalla Pastorale giovanile e dalla Caritas, ha lo scopo concreto di creare opportunità di lavoro a partire da una nuova formazione dei giovani fino ad arrivare ad esprimere gesti concreti imprenditoriali. Da questo seminario vediamo l’interesse e l’impegno della nostra Chiesa locale su problemi che sono al centro della questione sociale nel nostro paese. C’è il desiderio di prendersi a cuore l’uomo in modo concreto forti del messaggio di speranza, di impegno e di salvezza che ci è stato affidato. L’invito è di prendere parte a questo cammino che è cominciato. Maria Savini to, che sabato era caduto in acqua al porto, ha finalmente ripreso conoscenza. Non può parlare perché ancora intubato, a causa delle difficoltà respiratorie che persistono, ma ha stretto la mano ai suoi familiari, seguendoli con lo sguardo. Segno evidente che ha riconosciuto tutti e che l’attività neurologica non ha subito danni, come di fatto la stessa Tac aveva già escluso. * Grande festa domenica al Pepita di Senigallia con l’edizione n. 28 del carnevale dei bambini organizzato dalla Croce Rossa Italiana Comitato locale di Senigallia e gruppo di Castelleone. “L’obiettivo che ci siamo posti per l’organizzazione di questo evento – spiega Gian Maria Giacchetta, presidente della sezione locale della Croce rossa italiana - è quello di creare una sinergia tra le varie realtà sociali, creando una rete volta alla sensibilizzazione del gruppo e della famiglia, anziché l’individalismo in continua crescita negli ultimi anni”. * Una sfilata, con il suo carico di dolciumi, sorrisi, allegria e maschere festantiè passata per tutto il centro storico, accompagnata dalla musica della banda cittadina: presenti alla festa i gruppi Archè, Brugnetto, Casine di Ostra, Chiaravalle, Germoglio, Lega navale e Club Nautico, Montemarciano, Montignano, parrocchia del Duomo, di Cesanella, Cesano e della Pace, Pianello di Ostra, Ponte Rio, Roncitelli, Sant’Angelo, Scapezzano e Vallone. Esibizioni del gruppo della scuola di danza Dance Attitude diretta da Silvia Giacchetti, del gruppo Brasilian Fashion Show. L'attività della Polizia Stradale Prevenzione e legalità L’anno 2011 ha avuto da poco termine ed è ora possibile effettuare una breve disamina dell’intensa attività posta in essere dal Distaccamento Polizia Stradale di Senigallia lungo le strade della Provincia. L’emergenza neve, a gennaio del decorso anno, ha registrato il puntuale e capillare apporto del Personale che ha consentito di risolvere non poche situazioni di disagio e di necessità a tanti Cittadini. Il contributo portato per gestire le più importanti vie di comunicazione invase dalle neve è stato infatti rilevante e si è poi dimostrato imprescindibile per l’efficace funzionamento dell’intera organizzazione dei soccorsi. La Polizia Stradale di Senigallia ha preso parte alla conclusione, in diversi Istituti Superiori della Provincia, dell’iniziativa denominata “Tutti a bordo… in sicurezza”, nata dalla collaborazione con l’Associazione dei Consumatori ADOC e con l’ACI. L’attività pedagogico-formativa, che tanto rilievo ha per i suoi evidenti riverberi sulla prevenzione, si è concretizzata anche nelle conferenze sulla sicurezza stradale e sull’educazione alla legalità presso la Scuola Media Mercantini e la Parrocchia San Gregorio Magno di Pianello di Ostra, mentre le novità introdotte al Codice della Strada sono state al centro degli approfondimenti richiesti al Distaccamento di Senigallia da diverse Associazioni cittadine. A maggio del 2011, il 94° Giro d’Italia ha fatto tappa a Castelfidardo ed ha potuto annoverare la presenza della Polizia Stradale di Se- nigallia nel rilevante compito di seguire i bambini di due classi di Scuola Elementare che hanno così potuto “vivere il Giro” da protagonisti, con particolare attenzione alla sicurezza stradale. La partecipazione degli studenti è stata in ogni occasione attenta e proficua, tanto da consentire il consolidamento dei rapporti di conoscenza e collaborazione sinergica fra Scuola e Polizia Stradale. Con l’arrivo della stagione estiva, il Sig. Questore di Ancona Dott. Arturo De Felice ha disposto alcuni servizi anti falsificazioni che sono stati caratterizzati da un’importante azione collaborativa tra diverse forze dell'ordine: i risultati sono stati lusinghieri. Al termine della bella stagione il Distaccamento Polizia Stradale di Senigallia ha preso parte in forze ai delicati servizi connessi alla celebrazione del XXV Congresso Eucaristico Nazionale, svoltosi ad Ancona dal 5 all’11 settembre 2011: la presenza del Santo Padre, come di consueto, ha attirato moltissime persone ed è stata occasione di riflessione. Le donne e gli uomini della Polizia Stradale di Senigallia si sono concentrati sul controllo della guida in stato di ebbrezza mediante l’ausilio dell’etilometro (il contrasto alle cosiddette “stragi del sabato sera”): un piccolo ma concreto contributo al tentativo di ridurre fenomenologie purtroppo divenute attuali quali il disagio giovanile sempre più diffuso tanto da concretizzarsi sovente in vere e proprie forme di dipendenza. Paolo Molinelli, Comandante Ripartono gli incentivi gpl e metano Carburanti ecologici Sono nuovamente attivi gli incentivi per l’“Iniziativa Carburanti a Basso Impatto” e nasce grazie a una convenzione tra numerosi Comuni italiani, tra i quali naturalmente figura anche Senigallia, il cui obiettivo è quello di realizzare un progetto nazionale per la gestione coordinata e integrata della promozione e sviluppo dell’uso dei carburanti per autotrazione a basso impatto ambientale e per lo sviluppo della relativa rete di distribuzione. Ripartono dunque i progetti a favore della diffusione di carburanti a basso impatto ambientale. Questi incentivi riguardano tre differenti casistiche: la installazione di impianti di alimentazione in automezzi privati alimentati a benzina Euro 2 / Euro 3; la erogazione di un incentivo per la trasformazione dei veicoli commerciali alimentati allo stesso modo (a benzina, Euro 2 o Euro 3); un progetto pilota per la conversione dei motori Diesel in propulsori alimentati contemporaneamente a gasolio e a gas metano o GPL (per veicoli commerciali). Mentre per quest’ultima misura, denominata “Progetto Dual Fuel”, gli incentivi partiranno fra qualche settimana, presumibilmente dal 19 marzo prossimo, per i primi due casi la procedura per ottenere gli incen- tivi è molto semplice: dal 1° marzo prossimo basterà prenotare la trasformazione a Gpl o a metano presso un’officina aderente all’iniziativa e questa, dopo avere verificato la disponibilità dei fondi, comunicherà quando potrà procedere. Sarà seguito per questo il rigido ordine temporale di prenotazione e ogni installatore aderente non potrà superare il tetto massimo di 15 prenotazioni settimanali. Il contributo a cui si avrà diritto ammonta nel primo caso a 500 euro per l’installazione di impianti a GPL e 650 euro per quella di impianti a metano, mentre nel secondo (veicoli commerciali leggeri) queste somme saliranno rispettivamente a 750 e 1000 euro. Potranno beneficiarne le persone fisiche residenti e le persone giuridiche aventi sede nei Comuni aderenti alla Convenzione Icbi che collaudano uno di questi impianti di alimentazione sul proprio veicolo Euro 2/Euro 3 immatricolato dopo il 1° gennaio1997. Questa somma sarà costituita da una parte fissa di 150 euro praticata come sconto da parte dell’officina dell’installatore rispetto al listino prezzi massimi nazionale e per la parte restante (350 euro per il GPL e 500 euro per il metano) come contributo erogato da Icbi. chiesa la voce misena 23 febbraio 2012 la settimana del vescovo in agenda Giovedì 23 febbraio Ritiro spirituale regionale del Clero a Loreto Riunione della Conferenza Episcopale Marchigiana Sabato 25 febbraio Ore 18.00: S.Messa in Duomo nell’anniversario di don Giussani Domenica 26 febbraio Ore 10.00: S.Messa a Vaccarile per di S.Gabriele dell’Addolorata Ore 16.30: Incontro di spiritualità delle famiglie a Serra de’ Conti Martedì 28 febbraio Ore 18.00: S.Messa alle Benedettine per “adoratori” Giovedì 1 marzo Ore 9.45 Incontro con i giovani Sacerdoti della Diocesi Sabato 3 marzo Ore 18.00: Celebrazione per cresimandi adulti in Cattedrale Domenica 4 marzo Ore 18.00: Celebrazione per battezzandi adulti in Cattedrale Un corso per operatori pastorali che si occupano di famiglia Le famiglie ferite, la Chiesa che accoglie Una delle situazioni di sofferenza che sempre più spesso incontriamo nella nostra quotidianità riguarda i separati, i divorziati e le nuove unioni. I cristiani che vivono tali esperienze in genere e si sentono emarginati dalla comunità cristiana, ritengono di essere stati abbandonati nel momento della prova e covano rancore verso la Chiesa, della quale non comprendono le scelte e che sentono estremamente lontana. Ma già nel Direttorio di Pastorale familiare del 1993 la Chiesa italiana così si esprime a proposito di quelle che definisce “situazioni matrimoniali irregolari”: “… occorre richiamare l'appartenenza alla Chiesa anche dei cristiani che vivono in situazione matrimoniale difficile o irregolare: tale appartenenza si fonda sul battesimo con la “novità” che esso introduce e si alimenta con una fede non totalmente rinnegata. E' una consapevolezza che deve crescere anche dentro la comunità cristiana: è in tale consapevolezza che la comunità cristiana può e deve prendersi cura di questi suoi membri; è nella stessa consapevolezza che essi possono e devono partecipare alla vita e alla missione della Chiesa, sin dove lo esige e lo consente la loro tipica situazione ecclesiale.” (Direttorio di Pastorale Familiare, capitolo settimo). Proprio per colmare il vuoto pastorale della nostra regione sui percorsi di accoglienza ed accompagnamento delle situazioni difficili e irregolari, la Chiesa delle Marche, accogliendo l’invito del Direttorio, propone un percorso di studio mirato all’accoglienza e all’accompagnamento delle situazioni difficili e per formare nuovi operatori in grado di conoscere le linee di fondo del Magistero per coniugare Carità e Verità, comprendere le situazioni senza giudicare, accogliere tutte le persone per testimoniare la Carità e la Misericordia di Dio. Il percorso è rivolto a operatori di pastorale, operatori di Consultorio, sacerdoti e consacrati, ha come titolo “Luci di speranza per la famiglia ferita”, è promosso dalla Conferenza Episcopale Marchigiana e dalla Commissione Famiglia Regionale e prevede tre fine settimana nei quali saranno affrontate le seguenti aree tematiche: 3 - 4 marzo 2012, area biblico – teologica: conoscere l’insegnamento evangelico ed ecclesiale per sapere illuminare e formare le persone separate, divorziate o risposate, ma anche le nostre comunità, aiutati da don Carlo Rocchetta, teologo e direttore della “Casa delle Tenerezza” di Perugia, da tanti anni impegnato sul fronte della sostegno alla coppia. 24 – 25 marzo 2012, area psicologica – relazionale : conoscere il vissuto di persone separate, divorziate o risposate, per saperle accogliere, comprendere e sostenere, aiutati dal prof. Dino Mazzei, esperto in mediazione familiare e psicoterapia sistemica, fondatore e didatta dell'Istituto di Terapia Familiare di Siena. 16 – 17 giugno 2012, area pastorale – spirituale: conoscere le dinamiche di azione, per sapere promuovere cammini adatti di vita cristiana per persone separate, divorziate e risposate, aiutati da don Eugenio Zanetti, responsabile del gruppo “La Casa” di Bergamo per persone separate e divorziate. Gli incontri di svolgeranno presso il Centro Pastorale “Stella Maris” di Colle Ameno, via Colle Ameno, 5 - Località Torrette di Ancona. Per il programma dettagliato e l’iscrizione è possibile consultare il sito della nostra diocesi nella pagina della Pastorale Familiare. don Mario Camborata Idee sulla missione Il documento sulla missione elaborato dai sinodali è lo strumento di lavoro offerto alla comunità cristiana e a tutte le persone di buona volontà affinché, in questo terzo anno sinodale, siano aiutate a riflettere e a portare il loro contributo perché la nostra chiesa sia missionaria. La Missione ha come obiettivo l’incontro con Gesù Cristo, ma si arriva a Gesù attraverso le dimensioni della vita concreta delle persone. La questione è: che cosa può fare la Chiesa per dare una essenza, uno stile cristiano ai vari ambiti della vita delle persone, perché le donne e gli uomini possano vivere una vita bella e buona? Per la nostra Chiesa diocesana si è scelto di declinare la missione secondo cinque ambiti della vita delle persone: vita affettiva, lavoro e festa, fragilità, tradizione, cittadinanza. Questi cinque ambiti costituiscono i cinque capitoli del presente documento che sono stati redatti dai sinodali divisi in gruppi. Ogni capitolo è strutturato secondo lo schema vedere – giudicare – agire; si apre sempre con un brano di Parola di Dio; poi una breve analisi dell’ambito che fa riferimento in particolare ai documenti sinodali già approvati: “La Chiesa di Senigallia in ascolto” (Quaderno del Sinodo n. 5) e “La Chiesa comunione” (Quaderno del Sinodo n. 6); individua poi delle scelte prioritarie. I capitoli non contengono una trattazione sistematica di tutto l’ambito che trattano, ma i sinodali hanno individuato all’interno del tema affidato alcune situazioni che interpellano maggiormente la missione della Chiesa di Senigallia. Paolo Gasperini Il forte legame con un villaggio del Tamilnadu che coinvole anche la nostra diocesi Un piccolo miracolo indiano Tanta la neve ad attenderci qui in Italia, al nostro ritorno dall’India, mercoledì 15 febbraio scorso. Un notevole sbalzo di temperatura e d’umore! Il nostro pensiero ritornava a quei visetti scuri, con cui avevamo condiviso meravigliosi giorni di festa e la cosa ci rendeva malinconici. Maghess, Sathish, Essakimuthu, Prathis, Madran Jal, Manikandan, Johnson, Richard questi alcuni dei loro nomi, che noi pronunciavamo a fatica, suscitando la loro ilarità. Li abbiamo incontrati martedì 7 febbraio nella Casa della Misericordia “Beato Bartolo Longo”, nei pressi del villaggio di Thalarkulam, nella regione del Tamilnadu. Una casa accogliente, fatta costruire nel 2009 da don Alex Ravindran (o “father Alex”, come lo chiamano i ragazzi) della Congregazione “Araldi della Buona Novella”, per togliere questi ragazzi dalla strada o dalle miserie delle loro famiglie e dar loro una speranza per il futuro. Noi, sostenitori di questo progetto che dura ormai da anni, abbiamo affrontato un duro viaggio per toccare con mano quello che don Alex aveva cercato di descriverci. Eravamo ventuno persone provenienti da diverse città e regioni, da realtà e situazioni estremamente eterogenee, giunte in India per condividere le emozioni di questo progetto straordinario. Don Paolo Montesi, parroco di Casine e Pianello di Ostra ed il sig. Pietro Gazzella di Osimo erano i “veterani” del gruppo ed hanno guidato il viaggio di Anna, Anna Carla, Donatella e Loredana della comunità di Castelleone di Suasa, Alberta, Avio, Floriana, Franca, Luigi, Gabriella, Mary, Giovanni, Eleonora e Valentina provenienti da Osimo, Lalla da Ancona e Giusi, Maria, Mi- rella e Vita da Mesagne in provincia di Brindisi. Giorni intensi quelli trascorsi nella “Casa della Misericordia BBL” in cui abbiamo condiviso il cibo, i giochi, le preghiere e l’affetto per questi ragazzi, che ci hanno reso indietro centuplicato ciò che noi abbiamo donato loro. Ed il progetto non finisce qui… Infatti il 9 febbraio abbiamo benedetto la prima pietra di una futura scuola intitolata a “San Francesco di Paola”, compatrono della comunità castelleonese, che tanto ha fatto in questi anni per don Alex. Nell’arco dei prossimi due anni l’edificio dovrebbe essere pronto e, salutando i ragazzi con le lacrime agli occhi, abbiamo promesso di ritornare per l’inaugurazione. Nel frattempo ognuno, nella propria comunità, cercherà di farsi promotore di questa esemplare iniziativa, che merita tutto il nostro appoggio e sostegno. Loredana Caverni chiesa la voce misena 23 febbraio 2012 la settimana del vescovo in agenda 8 il paginone la voce misena 23 febbraio 2012 C'è bisogno di creare condizioni di occupazione e di crescita imprenditoriale Non lasciamo sole le aziende il paginone rritorio La "Fiorini", o meglio la Sacart, nasce nel 1947 da una invenzione del Comm. Giambattista Fiorini, papà di Giuseppe Fiorini attuale Presidente del gruppo che, vedendo un sacco della Italcementi dell’ex stabilimento di Senigallia, ebbe l’idea di iniziare la produzione dei sacchi in carta per utilizzo industriale. Parliamo di sacchi in carta per i settori agroalimentare, mangimistico, chimico e leganti idraulici. La produzione iniziò in uno dei vecchi padiglioni del Foro annonario, forse molti senigalliesi non lo sanno, per poi spostarsi definitivamente nell’attuale Sacart, lungo la statale. Negli anni il gruppo Fiorini è cresciuto sia a livello tecnologico, investendo in macchinari sempre più innovativi e a livello commerciale con l’esportazione dei propri prodotti oltre i confini nazionali. E’ il quarto produttore a livello europeo e tra i primi dieci al mondo, con una produzione di circa 300 milioni di sacchi venduti su più di 25 paesi. I dipendenti sono 210, per la maggior parte provenienti da Senigallia e paesi limitrofi, due gli stabilimenti produttivi, siti sul territorio, Senigallia e Monterado, tre filiali commerciali in Francia – Benelux - Inghilterra e una Joint Venture in Egitto, con uno dei clienti più importanti: Italcementi... quando si dice "corsi e ricorsi storici". Riccardo Rossi Berluti, senigalliese, è l'amministratore delegato di questa importante azienda senigalliese. Lo abbiamo incontrato per farci raccontare, partendo dalla sua esperienza, come i grandi stravolgimenti economici mondiali (vedi box a pagina 9) possono influenzare anche l'economia del nostro territorio. Quali sono le ricadute economiche ed organizzative (positive e negative ) dovute ai processi di globalizzazione e a cosa si deve far fronte ogni giorno per gestire una media impresa delle nostre parti? La nostra azienda, con una propensione all'esportazione intorno al 50%, risente fortemente del fenomeno così chiamato “globalizzazione”. Siamo costantemente in questo vortice. La nostra materia prima per il 90 % proviene da paesi esteri, vendiamo i nostri prodotti in più di 25 paesi diversi con valute diverse, poco meno del 10% del nostro personale non è italiano e tra questi possiamo trovare operai, tecnici, quadri e dirigenti. I nostri principali competitors sono stranieri, il più grande ha la casa madre in Austria e la proprità in Sudafrica, il secondo è un gruppo russo e il terzo un gruppo francese. Noi , come detto sopra siamo i quarti. Il mondo oggi sta diventando sempre più piccolo e certamente le distanze si sono molto avvicinate come anche le politiche di alcuni paesi sempre più tempestivamente si riflettono su altri. Concordo con l'introduzione (vedi box a pag. 9) quando si afferma che "i fenomeni che più caratterizzano la globalizzazione sono oramai più di A mancare è il lavoro: in Italia e in buona parte d’Europa. Senza quello, discutere dei contratti di lavoro appare marginale rispetto al punto nodale: senza lavoro, non ci sono nemmeno assunzioni e contratti da applicare. Pensare che il problema sia meramente normativo (non si assume perché non si può licenziare; oppure più assunzioni per combattere il precariato) sposta l’attenzione laddove non dovrebbe stare. A lavorare in Italia sono poco più di 22 mi- lioni di connazionali. Gli altri (poco meno di 40 milioni) passano il tempo a svezzarsi, studiare, governare la casa, lavoricchiare in nero, godersi la pensione. Ci sono almeno tre milioni di italiani che vorrebbero incrementare il numero dei 22 milioni “attivi”; altrettanti (soprattutto donne) che non ci pensano ormai più. Volendo evitare a tutti costi di affrontare la questione, ci si può incaponire per mesi o anni sull’art. 18 dello Statuto dei lavoratori (anno di nascita 1970) che tutela i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato – assunti in aziende con più di 15 impiegati – da licenziamenti indiscriminati, con l’obbligo del reintegro e non del solo risarcimento. Questione importante, per carità; ma è pura malafede matematica quella di sostenere che sia decisiva. Nel campo delle regole c’è sicuramente da fare. Ma se non si creano occasioni di occupazione, questa mancherà o sarà facilmente precarizzata. Banale, ma qui sta il punto. Basta guardare oltralpe, in Germania. La 'Fiorini packaging' vista da vicino Un sacco d pagine curate da Laura Mandolini Riccardo Rossi Berluti è managing director della Fiorini Industrial Packaging SpA, una delle poche imprese della città di Senigallia. Nata da un'intuizione di Giambattistina Fiorini, nel 1947, nel tempo si è affermata come quarta azienda mondiale nella produzione di sacchi di carta ad uso industriale. Un'interessante testimonianza su cosa significa, oggi, essere imprenditori nel nostro territorio, immersi nel mondo intero. natura finanziaria, che economici". Nel nostro caso, vendendo fuori dall'area Euro parte del nostro fatturato è chiaro che risentiamo fortemente dall'andamento del cambio la cui altalenanza è sempre più forte. Prima, quando era la forza economica di un paese a segnare le conseguenze di un altro, questi fenomeni erano molto più prevedibili, oggi, che sono invece dettati da fenomeni finanziari risulta quasi impossibile prevenirli e sono molto più frequenti. Da qui la difficoltà di fare delle poliche commerciali a medio lungo periodo per esempio. Senza parlare del problema legato alle modalità di transazione; in Italia ci sono forme di pagamento com- pletamente inadeguate a quelle in vigore nei paesi forti dell'area Euro. Prima o poi dovremo far fronte a questo problema. Pensate che la materia prima che noi acquistiamo tutta dall'estero e che incide al 60 % del nostro prodotto è in mano a fornitori che non accettano assolutamente pagamenti a lungo ma chiedono tassativamente forme in linea con la Direttiva Europea in materia, ovvero 60 giorni al massimo. In Italia abbiamo invece una dilazione media pagamenti che è minimo il doppio. E' facile immaginare la difficoltà che può ceare questo sbilanciamento e l'impatto negativo sul cash flow aziendale. Per chiosare sulla domanda direi che quello a cui si deve far fronte ogni giorno per gestire una piccola media o grande azienda siano un po' sempre le stesse cose di base. Ci confrontiamo tutti i giorni con aziende più piccole e più grandi di noi, sia sul fronte acquisti che sul fronte vendite. La Fiorini guarda al mondo, ma ha il suo dna nel territorio: cosa porta di specifico dal fatto che è nata e cresciuta qui? L'essere una piccola/media impresa non ci ha impedito di accettare una sfida grandissima come quella di aprire uno stabilimento produttivo in Australia, dall'altra parte del mondo a 16.000 km da Senigallia, con una finestra giornaliera di due ore massimo. Abbiamo il paginone Disoccupazione ai minimi, anzi c’è nuovamente bisogno di manodopera estera. Se fosse una questione di regole, basterebbe applicare quelle tedesche (magari con rigore teutonico) e pure qui sfioreremmo la piena occupazione. La differenza tra noi e loro è un’altra. Lì le aziende crescono, si moltiplicano, hanno ordini, fanno fatturati; qui al massimo si resiste. Guardatevi intorno e scoprirete molto “made in Germany” mescolato a moltissimo “made in China” e ad un po’ di “made in Italy”. Una costosa e vendutissima Audi porta con sé sofisticati impianti frenanti, centraline elettroniche varie, acciaio e leghe speciali, pneumatici, motori e trasmissioni integrali, sedi estere e servizi post-vendita. Un universo fatto di la voce misena 23 febbraio 2012 aziende tedesche, spesso multinazionali, all’avanguardia tecnologica, con molta innovazione e fabbriche mantenute sul territorio o solo in parte delocalizzate. Ne conseguono: assunzioni, buoni stipendi, diverse nuove occasioni per chi perde il lavoro. Siccome non ci si può inventare per decreto una Volkswagen che trascini l’economia di Campobasso, che si può fare, allora, per produrre più pane da spartire in Italia? Ci sono ricette valide, ma di basso impatto: il turismo è una nostra (non delocalizzabile) risorsa, ma a basso valore aggiunto; la qualità artigianale italiana è al top nel mondo, ma non saranno mille sartine in più a cambiare le statistiche. L’artigianato soffre di mancanza di manodopera e una revisione dei percorsi professionali sarebbe salutare, ma anche qui stiamo parlando di qualche decina di migliaia di posti, quando all’appello ne mancano da tre milioni in su. A mancare invero da troppo tempo in Italia è la cosiddetta “politica industriale”. C’è stata – magari all’italiana – fino ai primi anni Sessanta. C’è stata, ma tutta da dimenticare, quella successiva che trapiantò impianti petrolchimici e acciaierie nel Mezzogiorno, e di essa non è rimasto quasi niente. C’è stato quindi l’abbandono di quell’industria pesante o del futuro (chimica, automobili, informatica) che fa i numeri in altri Paesi. Quindi il nulla degli ultimi vent’anni, la mancanza di visione nascosta dietro il successo 9 delle arrembanti piccole imprese esportatrici che facevano soldi con fantasia, tanto lavoro e l’aiuto delle periodiche svalutazioni della lira. Arrivato l’euro, la forza propulsiva s’è attenuata; arrivata la Cina, la forza concorrenziale si sta spegnendo. Ma l’Italia non è morta. Abbiamo cinquecento aziende di medie dimensioni che sono al top nel mondo o in Europa nei rispettivi settori. Sono aziende che soffrono di nanismo dimensionale: dobbiamo aiutarle a crescere, ad essere competitive in ogni mercato mondiale, a diventare grandi tenendo però ben salde radici (e siti produttivi) in Italia. Tutte cose fattibili, se si vuole. Nicola Salvagnin Capire l'economia di oggi di idee vissuto questa esperienza per 7 anni ed è stata importantissima per le tante persone che hanno potuto viverla e dalla quale sono state tutte molto arricchite. Non è un caso se la maggior parte delle persone che ha vissuto quell'esperienza, una volta rientrati, siano diventati degli ottimi assistenti o capi fabbrica e pronti anche a nuove esperienze qualora l'azienda ne avesse bisogno. Certamente la nostra azienda è molto radicata nel territorio e, anche se con l'obbligo di guardare molto al di fuori, porta dentro di sè , nel suo dna quel carattere della piccola impresa familiare dove ancora le persone hanno un valore immenso e dove lo spirito imprenditoriale, innovativo, è il motore costante che ha sempre caratterizzato il classico modello di impresa marchigiana. Cosa chiedere alle istituzioni locali e nazionali? Allo Stato chiederei di lavorare per creare le condizioni per rendere le nostre aziende competitive con quelle degli altri paesi. Da qui la pressione fiscale iniqua, costo del lavoro con oneri sociali troppo elevati, accesso al credito trop- po oneroso, a volte di difficile accesso ,troppo lungo e burocratico. Per quanto riguarda quelle locali la nostra azienda si sente molto radicata nel territorio e su Senigallia in particolare. Si era creata una possibilità alcuni anni fa per creare un unico stabilimento, che per il nostro processo produttivo avrebbe voluto dire ridurre di molto i costi ma con l'onere grande di lasciare Senigallia e andare in un altro comune con tutti i disagi che avrebbero avuto le maestranze e con l'impatto fortemente negativo, per la comunità di Senigallia, per tutte le nuove assunzioni che sarebbero andate perse. La scelta è stata quella di rimanere. Si è costruito un tessuto connettivo con le varie istituzioni locali, Comune , scuole, banche, sindacato, ecc. perchè riteniamo che un'impresa non possa fare a meno di una condivisione di obiettivi con questi enti e perchè riteniamo che un'azienda abbia sì come obiettivo primario quello di fare utili per il rinnovamento ma sullo stesso livello anche quello di ridare al territorio una parte di quel risultato che è stato possibile per il contributo di tutte le parti sociali. Sempre, nella storia dell'uomo, sono esistite relazioni tra le popolazioni e rapporti di varia natura che sono andati al di là dei limiti fisici di un popolo stanziato su un territorio. Ed in termini prettamente economici, esportazioni ed importazioni sono sempre esistite. Quello che tutti conoscono con il termine di globalizzazione è un fenomeno ormai non più nuovo: infatti, la globalizzazione dell' economia può essere datata 15 agosto 1971, data della cessazione della convertibilità tra dollaro statunitense e oro. Ma i caratteri di questo fenomeno sono particolari ed importanti, tanto da rendere necessaria una netta distinzione tra internazionalizzazione e globalizzazione dell' economia: - anzitutto, nell'internazionalizzazione la sfera delle relazioni economiche era guidata dalla sfera delle relazioni politiche. Già gli stessi economisti classici (Smith, Ricardo) avevano evidenziato che le merci sono oggetto di transazione, ma lavoratori e capitali devono essere regolamentati dal potere politico nella quantità e qualità dei loro flussi (politica estera, politica doganale, politica della immigrazione, politica della sicurezza). Nell' attuale epoca di globalizzazione sembra invece che la politica sia, per così dire, "a rimorchio" delle relazioni economiche, e gli Stati nazionali sembrano perdere quote sempre più importanti di sovranità (ne è un esempio recente la politica monetaria europea) e le relazioni economiche sembrano senza confini né limiti, come dimostra la libertà di velocissimo movimento di interscambio tra le economie. La globalizzazione favorisce l'omogeneizzazione culturale. Oggetto di scambio sono sì ancora le merci, ma come detto soprattutto il capitale ed il lavoro. La eterogeneità culturale, anche nel senso di norme sociali e modelli comportamentali (e non solo di natura economica), viene messa in grave rischio. E qualcuno magari giunge ad affermare che è meglio avere lo stesso modello culturale, replicato nelle diverse parti del mondo, e che in economia questo modello unico deve essere uno stesso identico tipo di capitalismo. Non si può dire, quindi, che la globalizzazione sia un semplice ampliamento di un meccanismo già esistente: l'internazionalizzazione postulava la diversità, mentre oggi sembra quasi che la varietà, anche quella incarnata dal singolo emigrato che viene a lavorare in Italia e che porta con sé la sua cultura, sia elemento di disturbo. I fenomeni economici caratterizzanti la globalizzazione sono prevalentemente di natura finanziaria (moneta, valute e borse) prima che di natura reale (produzione di beni e servizi in genere).Essi fenomeni innescano un "effetto domino", per cui ciò che succede in una parte del mondo si trasmette alla parte opposta del pianeta, proprio come le tesserine del gioco del domino, grazie alla velocità dei rapporti finanziari, economici ed anche sociali dovuta alle nuove tecnologie. Ecco allora che il destino dei giovani della Thailandia è legato, oggi,alle scelte dei fondi pensione degli anziani degli Stati Uniti; o ancora, una crisi economica nel sud-est asiatico può avere pesanti ripercussioni sui livelli occupazionali delle economia occidentali più orientate all'esportazione e magari prive (è questo il caso dell'Italia) di una sufficiente flessibilità del fattore produttivo lavoro. Si aggiunge poi, come caratteristica, l'impossibilità di prevedere il momento dello scoppio di eventuali crisi economiche nel mondo, la loro entità, la loro durata e gli effetti precisi nel tempo: anche gli indicatori economici fondamentali (quali la produzione interna, il deficit della bilancia dei pagamenti, il debito interno, i tassi di interesse a breve e medio termine, il livello di inflazione e disoccupazione) possono essere oggi considerati soltanto come importanti segnali di allarme. Giovanni Mandolini 10 la voce misena 23 febbraio 2012 esperienze territorio territorio NOTIZIE IN BREVE Mostra su Maria Goretti Sono in tanti a visitare in questi giorni la mostra “Maria Goretti: non è la Santa dei cinque minuti” allestita sino al 4 marzo all’interno della Chiesa Monumentale di S.Agostino nella centralissima Via Cavour a Mondolfo. L’iniziativa, destinata a tutte le Parrocchie della Vicaria di Mondolfo e a favore dell’intera bassa valle del Cesano, è nuova occasione per riflettere, pregare e conoscere Santa Maria Goretti, grazie all’allestimento curato dalla redazione Palumbi in collaborazione con p. Giovanni Alberti, Rettore del Santuario di Nettuno, la voce misena 23 febbraio 2012 massimo esperto vivente della Santa. Molto interessati alla visita sono i bambini del catechismo ed i gruppi di giovani, e questo grazie anche alla singolare iniziativa delle “Miniguide” promosse dai gruppi del catechismo delle medie. “L’idea nasce sulla falsariga del progetto condotto dagli alunni dell’Istituto Comprensivo E.Fermi della cittadina; nel classi, infatti, conducono visite guidate ai monumenti e musei del territorio di Mondolfo. Ora, seguendo questa ottima esperienza, analogamente lavoriamo con i ragazzi delle medie per farli “ciceroni” anche della mostra su Santa Maria Goretti, all’interno di uno splendido conte- Una lettera alla direzione didattica mondolfese nitore come Sant’Agostino”. Un modo anche per approfondire la vita di “Marietta”, giovane fra le giovani, in una esperienza simile alla peer-education. La mostra sarà aperta tutti i giorni, con orario 9 – 12; 15 – 18 ad ingresso gratuito. Info: www.parrocchiamondolfo.it . Raccolta della legna La Provincia di Ancona sta promuovendo, attraverso il suo settore di Tutela e Valorizzazione dell’Ambiente, una campagna di raccolta del materiale legnoso rinvenibile a terra nelle aree demaniali fluviali. L’obiettivo è quello di coinvolgere tutti i cittadini 11 interessati in questa raccolta lungo fiumi e fossi, contribuendo come effetto indotto alla manutenzione dei corsi d’acqua. Coloro che vorranno potranno dunque, senza sostenere alcun costo, procedere alla raccolta del materiale legnoso mediante una procedura estremamente semplificata: sarà infatti sufficiente inviare prima un modulo di segnalazione di tale attività mediante il servizio postale ordinario. Questo modulo è reperibile sul sito internet della Provincia di Ancona, ma anche presso il Servizio provinciale di Acque Pubbliche e sistemazioni idrauliche, i Comuni, le Comunità Montane e i Comandi Forestali. A Serra de' Conti Il presidente scrive La conta dei danni Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano scrive alla Direzione Didattica di Mondolfo. “Con grande soddisfazione abbiamo ricevuto la lettera dal Quirinale – così la Dirigente Scolastica Susanna Neumann – dopo che avevamo inviato a Roma una foto di omaggio al Presidente”. La Scuola Primaria elementare “Raffaello Sanzio” di Piano Marina aveva infatti realizzato un presepe con lo sfondo del Tricolore Nazionale, in occasione delle celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, e la fotografia del Presepe era stata inviata a Napolitano. “Il Presidente ha risposto salutando l’intera comunità scolastica ed esprimendo il suo sentito apprezzamento per l’approccio originale e creativo del progetto, inviando alla Direzione Didattica alcune copie della sua pubblicazione “Per l’Unità d’Italia” affinché studenti e docenti possano trovarvi significativi riscontri al loro impegno e utili elementi per l’attivi- tà didattica”, ha spiegato la Dirigente, concludendo come “Il presepe con lo sfondo del Tricolore abbia voluto rappresentare un segno di pace per il nostro Paese. Sia gli alberelli nella banda verde, sia i cuori nella banda rossa, riportano i pensieri di speranza e amore formulati e scritti dai bambini”. Questa della “Raffaello Sanzio” non è che una delle numerose attività portate avanti da docenti e alunni di tutta la Direzione nell’ambito delle celebrazione per l’Unità d’Italia. A.B. L'Amministrazione Comunale di Serra de' Conti ha avviato una azione di monitoraggio dei danni prodotti alle coltivazioni agricole dalle precipitazioni nevose e dal ghiaccio nella prima decade di febbraio, sulla base delle conformi indicazioni diramate a questo riguardo dall'Anci Marche. Con una nota a firma del Sindaco dr. Arduino Tassi, è stato chiesto alle organizzazioni sindacali ed alle associazioni di categoria del comparto agricolo di voler segnalare gli eventuali danni riscontrati dai propri associati alle colture nel territorio comunale di Serra de' Conti. Delle segnalazioni raccolte sarà stilato un dettagliato elenco, con la quantificazione dei danni, che sarà poi trasmesso all'Anci ai fini della apertura di un confronto con lo Stato. Nel caso che vengano rilevati danni alle colture agricole l'Anci ha invitato i Comuni a chiedere la dichiarazione dello "stato di calamità naturale". Il Comune di Serra de' Conti aveva già avanzato nei giorni scorsi tale richiesta alla Regione Marche, proprio sulla base delle constatazioni che stavano emergendo in ordine alla gravità della situazione prodotta dal disastroso evento atmosferico. L'istanza era stata trasmessa per conoscenza anche al Prefetto di Ancona ed al Presidente della Amministrazione Provinciale. Nella comunicazione inoltrata alle organizzazioni sindacali il Sindaco Tassi ha espresso solidarietà per i danni subìti dalle imprese, esternando peraltro la massima disponibilità ed assistenza, nella sfera di competenze propria dell'ente locale, per qualsiasi compromissione o danno conseguente all'ondata di maltempo, oltre che nel comparto agricolo, in tutta la sfera delle attività economico/produttive. Raoul Mancinelli A Corinaldo Dopo l'emergenza L’emergenza neve è finita e il centro storico è ormai libero, ma continua l’imponente lavoro di rimozione di ghiaccio e neve accatastata ai bordi delle strade secondarie. Operai e mezzi sono a tutt’oggi impegnati nel lavoro di sgombero di circa 100 tonnellate di neve nell’area di deposito a ridosso del campo sportivo comunale, mentre si sta stilando un primo bilancio dei costi affrontati dal Comune di Corinaldo per far fronte alle incredibili precipitazioni nevose che hanno interessato il territorio. “In questo momento stiamo raccogliendo l’elenco delle spese sostenute e secondo una prima stima ci aggiriamo attorno ad una cifra superiore ai 100 mila euro – spiega il sindaco Livio Scattolini - i costi si riferiscono alle spese vive e dirette derivanti dal monte ore di lavoro degli operai, dall’acquisto di sale (circa 200 quintali), dalle attrezzature, dalla riparazione dei mezzi e dai terzisti impiegati nella pulizia delle strade. Al tempo stesso stiamo raccogliendo le schede dei danni agli immobili aziendali e agricoli e sono soprattutto quest’ultimi ad aver subito maggiormente le conseguenze del maltempo; lo dimostra il fatto che nei giorni delle nevicate si sono registrati ben dieci crolli di capannoni siti sul nostro territorio. In un secondo momento invece passeremo alla quantificazione dei danni alle culture”. Minori sembrano essere i danni causati all’arredo urbano, fatta eccezione per un’infiltrazione al tetto del teatro comunale Carlo Goldoni, subito sistemata con un ponte gru, e al palazzetto dello sport. Inoltre, fortunatamente non si sono registrati gravi danni a persone, anche perché il Comune di Corinaldo aveva elaborato, con largo anticipo, un piano neve che prevedeva la suddivisione del territorio in zone ed ognuna di queste zone era coperta da un mezzo. Oltre la povertà, a Chiaravalle Si chiama Oltre la povertà ed è un progetto di formazione ideato dalla parrocchia di Chiaravalle attraverso il Centro di ascolto Caritas e sostenuto dalla Provincia di Ancona, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, dal Comune di Chiaravalle, dalla Cgia e dalla Cna. L'obiettivo è favorire l'inserimento lavorativo di otto capifamiglia residenti nel territorio di Chiaravalle in situazione di disagio o marginalità sociale. Il percorso di formazione teorica, che avrà la durata di 10 ore, mira a rafforzare competenze già in possesso dei beneficiari e ad acquisirne di nuove relativamente ai settori dei servizi alla persona per la cura dei disabili e degli anziani, della panificazione e della manutenzione del verde. "Un piccolo progetto - sottolinea la presidente della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande - ma estremamente significativo, perché dimostra come anche con poche risorse le istituzioni e la società civile del territorio riescono a mantenere un buon livello di coesione sociale, tentando di non lasciare indietro nessuno". 12 cultura la voce misena 23 febbraio 2012 cultura Fotografo e donna In carcere da innocente: il libro Le Marche e i sensi Otto marzo sotto il segno della mimosa al Musinf di Senigallia, che ha aderito alla giornata museale dell’8 marzo, promossa dall’organizzazione internazionale dei Musei e dalla Regione Marche. Infatti sono stati la presidente del Consiglio delle Donne, Sara Tontini e l’assessore alla cultura Stefano Schiavoni ad inaugurare il ciclo delle mostre, intitolato “Quando il fotografo è donna”, programmato per il 2011. Ad aprire la serie espositiva al femminile è stata l’opera di Giulia Marchi, unanimemente considerata uno talenti emergenti della fotografia stenopeica italiana. Giulia Marchi è nata a Rimini nel novembre del 1976. Attratta dagli studi classici ha frequentato la Facoltà di Lettere e Filosofia a Bologna. “Come una lama” è il libro del riscatto, scritto anche per scrollarsi di dosso un pesante ed ingiusto appellativo. Anche per smarcarsi dall’appellativo che l’opinione pubblica, nonostante l’evidenza dimostrasse il contrario, ha continuato ad attribuirle, Maria Vittoria Pichi ha voluto raccontare la sua esperienza in carcere da innocente. Tutto era iniziato il 28 dicembre 1981 quando Maria Vittoria Pichi, a Padova dove aveva frequentato l’Università, venne arrestata insieme al compagno Paolo. L’accusa per entrambi di essere coinvolti nel rapimento del generale Usa Dozier, rivendicato dalle Brigate Rosse. Le manette sono scattate perché nella loro macchina vennero trovati dei volantini ritenuti compromettenti. “Ci vorrebbe un settimo senso, il non senso. Le Marche sono una regione che dà la possibilità di coltivare il settimo senso, una delle poche aree d’Italia che non si sono ancora suicidate. Non hanno cioè avuto una modificazione radicale che le ha trasformate in peggio. Nelle Marche si compie un viaggio di conquista e l’evocazione più convincente, è che la regione più difficile, la meno ovvia, e per questo c’è bisogno di intuito e fantasia”. Cosi il giornalista Philippe Daverio ha aperto il pomeriggio culturale nello stand della Regione alla BIT 2012 per parlare di Marche, terra di tesori nascosti. “Ma anche Marche terre per pigri uno Slow Tourism da coltivare e sviluppare in questa regione e che manca in Italia”. Conversazioni sui libri di storia che hanno fatto storia Nomi di soldati senigalliesi morti in guerra Letture storiografiche Dispersi e dimenticati Presentato da Mauro Pierfederici, ha preso il via lunedì 20 febbraio, presso la Sala Conferenze della Biblioteca “Antonelliana” di Senigallia, la rassegna Letture storiografiche, promossa dalla Biblioteca stessa, dall’Associazione di Storia Contemporanea, in collaborazione con il Centro Cooperativo Mazziniano e il Comitato di Ancona per l’Istituto per la storia del Risorgimento italiano. L’iniziativa vuole riscoprire quei classici della storiografia italiana ed europea che, a partire dal secondo dopoguerra, hanno cambiato gusti e orizzonti dei lettori e proposto un nuovo modo di fare storia. Cinque gli appuntamenti previsti: nel primo Andrea Pongetti ha riletto Apologia della storia di Marc Bloch, il co-fondatore della rivista 'Les Annales', morto fucilato dai tedeschi il 16 giugno 1944 e autore di un “classico” della storiografia novecentesca, letto e amato da storici e studiosi di diverse generazioni. Grande attesa c’è per il secondo appuntamento, programmato per martedì 28 febbraio, sempre alle ore 17.00, nella Sala Conferenze della Biblioteca: Marco Severini, storico dell’Università di Macerata e presidente dell’Associazione di Storia Contemporanea, proporrà il Pio IX di Giacomo Martina, la più autorevole e citata biografia sul pontefice se- nigalliese. Seguiranno, lunedì 5 marzo, Matteo Soldini che tratterà Rosso e Nero di Renzo De Felice, sintesi della monumentale biografia mussoliniana; ancora, sabato 10 marzo Sara Samorì rileggerà Dei doveri dell’uomo di Giuseppe Mazzini, best-seller risorgimentale con più di un milione di copie vendute, mentre, sabato 17 marzo, Lidia Pupilli parlerà di un altro grande classico, La storia della politica estera italiana di Federico Chabod. Gli ultimi due appuntamenti verranno ospitati presso la Sala “Chiostergi” del locale Centro Mazziniano, sempre alle ore 17.00. In effetti è sempre mancata, nello scenario senigalliese, una rassegna che facesse conoscere al grande pubblico quei libri di storia che “hanno fatto storia”, come si legge nel sottotitolo della manifestazione. A questo primo ciclo di letture ne seguirà un secondo in cui saranno proposti scritti di Gramsci, De Rosa, Romeo, Braudel, Mosse, Hobsbawm e altri. La rassegna si configura nel quadro delle numerose iniziative che coinvolgeranno, in questo 2012, l’Associazione di Storia Contemporanea la quale, nel prossimo maggio, sarà presente al 25° Salone Internazionale del Libro di Torino. Marco Severini Borse di studio della Provincia di Ancona Cultura e lavoro La creazione di nuova occupazione giovanile passa anche dalla cultura. Questa almeno è la filosofia a cui si ispira la Provincia di Ancona per uscire dalla stagnazione della crisi e rilanciare su nuove basi il modello economico marchigiano. Un'aspirazione che sembra concretizzarsi con il bando per 12 borse lavoro destinate a giovani laureati (età massima 35 anni) nel settore della valorizzazione dei beni culturali, varato dalla giunta della presidente Patrizia Casagrande. Esperti in comunicazione, progettazione di attività didattiche, valorizzazione dei musei e dei patrimoni bibliografici, sviluppo dei luoghi di cultura, costruzione di eventi a scopo turistico. Sono solo alcune delle professionalità che il progetto mira ad inserire nelle strutture culturali del territorio. "Per un territorio così ricco di siti d'interesse come il nostro - afferma la presidente - cultura e turismo rappresentano le leve della crescita futura. Gli enti locali sono chiamati a preparare questo terreno al meglio costruendo formazione e sinergie che permettano di valorizzare i nostri giovani e perseguire, allo stesso tempo, il potenziamento dei servizi offer- ti dalle nostre strutture". Tre borse avranno come ambito di interesse i teatri storici comunali e tre i musei. In quest'ultimo caso ad essere coinvolti saranno il museo civico Art Mai di Montecarotto quello della Resistenza di Falconara e la pinacoteca Podesti" di Ancona. Cinque borse, invece, riguarderanno le biblioteche e gli archivi provinciali e coinvolgeranno il sistema bibliotecario "Esino Mare" dei Comuni di Chiaravalle, Belvedere Ostrense, Montemarciano, Monte San Vito e Morro d'Alba, il sistema bibliotecario locale Misa-Nevola dei Comuni di Corinaldo, Ostra, Ostra Vetere, Ripe e Castelleone di Suasa, la comunità montana Esino Frasassi, la biblioteca Comunale Planettiana di Jesi e la biblioteca La Fornace di Maiolati Spontini. Una borsa, infine, interesserà l'area archeologica di Castelleone di Suasa e, in particolare, il museo "A. Casagrande". La borsa avrà la durata di 12 mesi e prevede per ciascuno borsista un compenso lordo annuo di 11.800 euro. La scadenza per inviare la candidatura è fissata al 7 marzo. Il bando e la domanda di ammissione possono essere scaricate sul sito www.provincia.ancona.it . Ritrovate in Germania le tombe di oltre 200 desaparecidos del nostro territorio civili o militari finiti per le ragioni più svariate nei campi di concentramento o arrestati durante il secondo conflitto mondiale. Tra questi, spiccano i nomi di dodici senigalliesi dispersi sul suolo tedesco: giovani soldati finiti n campi di sterminio o arrestati perché disertori o partigiani. Nella lista sono indicati anche nomi di militare nati in altri comuni del territorio diocesano. A scovarli ci ha pensato Roberto Zamboni, 49enne imprenditore veronese, che da 17 anni veste i panni di “cacciatore di tombe“. Con un lavoro meticoloso e paziente è riuscito ad attribuire nomi e volti ai tanti dispersi fino a scoprire la sede della loro attuale sepoltura. La ricerca è iniziata dalla volontà di trovare le spoglie di uno zio che aveva perso la vita in guerra in Germania, per poi proseguire fino alla scoperta che ha recentemente reso pubbliche e che gli sono valse anche una medaglia la merito. “Chiunque ha il diritto di sapere che fine hanno fatto i propri cari e di seppellirli vicino a casa” questo è lo spirito che ha guidato in questi anni Zamboni, che dal 18 luglio 2011 ha reso pubblico sul suo sito “Dimenticati di Stato” la lista redatta e completa dei dispersi. Ad ogni nome segue l’indirizzo del camposanto con le coordinate precise per poter trovare la lapide. La lista completa è consultabile sul sito www.robertozamboni.com Prende il via il corso base di fotogiornalismo A tu per tu con le foto Venerdì 24 febbraio, alle ore 21, a Palazzo del Duca, alla presenza dell’assessore alla cultura prof. Stefano Schiavoni, avrà luogo l’apertura ufficiale del corso base 2012 di fotogiornalismo, coordinato da Giorgio Pegoli. Per consentire la massima funzionalità del corso e dei laboratori, visto che negli anni passati le domande di iscrizione erano risultate moltissime per il 2012 la direzione del Musinf ha fissato l’introduzione del numero chiuso, con limitazione a 35 studenti. Al corso 2012 sono stati ammessi: Enzo Pedretti, Graziella Sabia, Roberto Colasanti, Luciano Pongetti, Paolo Belardinelli, Valeria Forconi, Giordano Cecchini, Alice Pagliari, Luana Monte- si, Cristian Barzetti, Barbara Sbarbati, Lucia Possenti, Lorenzo Roccheggiani, Alessandra Paolini, Francesca Giombini, Tommaso Agostinelli, Davide Perini, Alessandra Conti, Pamela Betty, Angela Anselmi, Francesco Tassone, Silvia Fronzi, Nicolò Broccati, Marco Lanari, Melissa Guidi, Jessica Belbusti, Marcello Francescangeli, Raffaela Cesaretti, Chiara Panaroni, Kitsy Gasparini, Beniamino Mondati, Antonio Angelini, Giulia Luzi Fedeli, Giulia Catani, Gaia Ciarimboli. Nella serata dell’ apertura ufficiale il prof. Carlo Emanuele Bugatti, direttore del Musinf e Giorgio Pegoli, coordinatore del corso, presenteranno i docenti ed i programmi del corso. Gli allievi del corso base, che avranno regolarmente frequentato il corso ed i laboratori e che avranno prodotto un portfolio di fotografie, approvato dai docenti, riceveranno un attestato di frequenza. Per gli anni successivi verranno inoltre ammessi a frequentare il corso di aggiornamento e specializzazione permanente, promosso dal Musinf. spettacolo la voce misena 23 febbraio 2012 13 eventi e corsi il taccuino Senigallia - Spazio ragazzi in Biblioteca Continuano i laboratori allo spazio ragazzi della Biblioteca Comunale Antonelliana. Con un progetto realizzato in collaborazione con la Cooperativa 3effe di Senigallia è partita una serie di incontri riservati ai bambini più piccoli, dai 3 ai 5 anni (e i loro genitori), che la biblioteca ospiterà ogni giovedì a partire dal 9 febbraio. La storia di Jules Verne “Il giro del mondo in ottanta giorni” farà da filo conduttore agli incontri, nei quali si effettueranno fantastici viaggi e scoperte, attraverso il piacere di leggere e ascoltare i libri d e il gusto di creare in laboratori seguiti da esperti operatori. Senigallia - La famiglia va a teatro Sabato 25 febbraio, ore 21.15 e domenica 26 febbraio ore 17.15 sarà proposta la commedia "Un letto per due", con la compagnia La Rama di Monte SanVito. Rassegna teatrale del teatro 'Portone', "La famiglia va a teatro" 2011-2012. Commedia brillante in due atti. Posto unico: 6 € Prenotazione biglietti: Venerdì 24 e Sabato 25 febbraio dalle ore 17.00 alle ore 19.00 - Domenica 26 febbraio dalle ore 15 presso la biglietteria del Teatro. munica che l’assemblea pubblica di venerdì 3 febbraio, causa maltempo, verrà rinviata a venerdì 24 febbraio alle ore 20.45, presso la sala convegni della Croce Rossa di Marotta di Mondolfo. Senigallia - Nordic walking Presso i Bagni Billy n. 54, zona Rotonda sul mare di Senigallia, introduzione al 'Nordic walking'. Domenica 26, ore 10.00, si terrà il corso base (a numero chiuso), i bastoncini saranno messi a disposizione per la durata dei corso. Per partecipare, prenotarsi entro venerdì ore 14.00 telefonando alMarotta - Incontro sulla turbogas Il Comitato Sviluppo Sostenibile Valcesano, co- l'istruttore Roberto Paganini al 327.69.45.232. Il violino che non t'aspetti Cinema multisala GABBIANO Senigallia / Domenica 26 febbraio, alla 'Rotonda' da venerdì 24 febbraio Da Mozart a Pärt, passando per autori che si ispirano alla tradizione ebraica come Schulhoff e Bloch. Questi gli autori definiti per il concerto di domenica 26 febbraio alla Rotonda a Mare di Senigallia, con il duo di Franco Mezzena al violino e Stefano Giavazzi al pianoforte. Il concerto avrà inizio alle 17. Il programma proposto al pubblico in questo nuovo appuntamento con la Stagione concertistica di Senigallia, domenica 26 febbraio, è un viaggio alla scoperta della versatilità del violino. Tra gli strumenti più amati di sempre, il violino ha avuto la grande capacità di parlare sia la lingua in musica cosiddetta colta, sia quella cosiddetta popolare e di tradizione. Se nel Settecento, il violino si presta allo stile conversazionale di partiture come la Sonata K.454 e Sonata K. 304 di Mozart, nel secolo scorso traduce la magnificenza di partiture come Fratres di Arvo Pärt. Allo stesso tempo, fortissime sono le radici popolari del violino in particolare nella musica di cultura ebraica. A questa si ispirano per strade diverse, la Sonata op. 7 di Schulhoff e Baal Shem di Bloch. Il primo subì le persecuzioni non solo dal regime nazista ma anche da quello stalinista. Il secondo visse più tranquillamente tra Svizzera e Stati Uniti, ma si sentì chiamato in causa inevitabilmente dalla storia e rispose con questo ‘omaggio musicale’ fatto di melodie toccanti ispirate alla musica religiosa ebraica. Per quanto riguarda i due interpreti di questo programma, il violinista Franco Mezzena suona uno Stradi- vari del 1695 (ex Kayser) e strumenti di liuteria novecentesca. Ha studiato con Salvatore Accardo, diplomandosi con lode e perfezionandosi all’Accademia Chigiana di Siena e alla Hochschule di Friburgo. È attivo sia come concertista a livello internazionale (sia solista che a fianco di altri artisti), che come direttore d'orchestra, che come docente. Tra le numerose incisioni per Dynamic, Ricordi, Symposium ecc, si segnalano l’integrale dei Concerti di Viotti, l’opera completa per pianoforte e violino di Beethoven e (in completamento) quella dei brani per pianoforte e violino di Mozart. Il pianista Stefano Giavazzi alterna il suo impegno come concertista in ambito internazionale a quello di docente e direttore artistico a Mantova, nonché membro nella Commissione Musica presso il Ministero dei Beni Culturali sezione Spettacolo dal vivo. Diplomato cum laude, si dedica sia al repertorio solistico che a quello cameristico, ottenendo premi e importanti riconoscimenti. In ambito cameristico ha collaborato con Tartini Quartet, Bin Huang, Astor Piazzolla, Lorna Windors, Rodolfo Bonucci. Ha inciso per Radio Tre, Radio Slovena, Bottega Discantica, Wide Classique. Ingresso posto unico 10 euro. INFO: Rotonda a Mare 071.60322 - Prenotazioni 335.1776042 (dal lun. al ven. dalle 9 alle 19). Alessandro Piccinini Faust, film sul potere Senigallia / Mercoledì 29 febbraio, ore 21.15 Quarta e ultima parte della tetralogia di Aleksandr Sokurov sulla natura del potere, Faust è l'unico personaggio letterario della partita, dopo Hitler (Moloch), Lenin (Taurus) e Hiroito (Il sole), ma è anche quello contenuto in nuce in tutti gli altri, per il carattere mitico e simbolico che porta in sé. Il regista russo rilegge liberamente tanto l'opera di Goethe che quella di Mann, scegliendo l'ambientazione ottocentesca e mantenendo la lingua tedesca e l'idea tragica di fondo, per cui la condizione umana consisterebbe in un continuo errare. Sokurov inscena, dunque, questa (diabolica) perseveranza nell'errore costringendo i suoi personaggi a un procedere senza sosta, a una letterale erranza tra boschi, case, lande, ghiacciai. Il protagonista del film non si ferma un istante, tanta è la sua sete di sapere e tanta è la lontananza dalla meta. A questo movimento senza soluzione di continuità si aggiunge una forza opposta ma altrettanto intensa e inestinguibile che (co)stringe gli esseri umani presenti nell'inquadratura, obbligandoli a farsi largo l'uno sugli altri, a scavalcarsi ad ogni occasione. La gestualità è teatrale, esasperata, ma la sensazione di brulicante claustrofobia ci riporta anche alla pittura di Bosch, non a caso un artista che ha utilizzato il realismo per raccontare il male immateriale e i cui dipinti pullulano di creature dannate e sofferenti. Il Faust di Sokurov, è stato insignito del Leone d'Oro all'ultima Mostra del cinema di Venezia. www.cinemagabbiano.it Tel. 071 65375 HYSTERIA Un film di Tanya Wexler. Con Maggie Gyllenhaal, Hugh Dancy, Jonathan Pryce, Rupert Everett, Ashley Jensen. Sheridan Smith, Felicity Jones, Kate Linder. 100i - Gran Bretagna, Francia, Germania 2011 Londra 1880. Il giovane Mortimer Granville è un dottore che lotta per far passare le nuove scoperte scientifiche negli ambulatori e negli ospedali gestiti da vecchi medici fedeli a convinzioni errate ed obsolete. In cerca di un nuovo impiego dopo l’ennesimo licenziamento, lo trova presso il dottor Dalrymple, specializzato nella cura “manuale” dell’isteria che affligge buona parte delle signore di Londra e si manifesta variamente con tristezza, irritabilità, pianto frequente o incontenibile rabbia. Innamorato della seconda figlia di Dalrymple, Emily, e osteggiato dalla primogenita Charlotte, che lo vorrebbe dedito a malattie più serie, Mortimer si ritroverà letteralmente fra le mani l’idea del secolo, durante una visita al suo amico e benefattore Edmund, un appassionato di congegni elettrici. E non aggiungiamo altro. Venerdì ore 21.15 - sabato 20.30 e 22.30 - domenica 15.00 - 17.00 e 19.00 e 21.00. Lunedì, martedì e mercoledì 21.15 PARADISO AMARO Un film di Alexander Payne. Con George Clooney, Shailene Woodley, Beau Bridges, Robert Forster, Judy Greer. 110' - USA 2011. Le Hawaii non sono esattamente il paradiso in terra che tutti crediamo: almeno non lo sono più per uno dei suoi abitanti, Matt King. Sua moglie Elizabeth ha appena avuto un incidente che l'ha gettata in coma, e non si riprenderà più. Non resta che staccare le macchine che la tengono ancora in vita. Da anni troppo concentrato sul suo lavoro, l'uomo si ritrova con due figlie che ormai non conosce più, la più grande delle quali, Alexandra, è sulla via della ribellione più spinta. Il dolore di Matt per la tragedia subita si trasforma in frustrazione quando scopre che sua moglie aveva una relazione extraconiugale, e stava per chiedere il divorzio. Il marito tradito e disperato si lancia allora alla ricerca dell'amante della sua sfortunata consorte… George Clooney si dimostra, fin dalle primissime scene, perfetto nelle vesti comode ma sottilmente complicate di un uomo confuso come potrebbe essere chiunque in tali circostanze. Venerdi, lunedì e martedì, ore 21.15; sabato 20.30 e 22.30; domenica 15.00 - 17.00 e 19.00 e 21.00. I film della nuova rassegna 'Mercoledì d'essai': 29 febbraio - 'Faus'; 7 marzo - 'Le nevi del Kilimangiaro'; 14 marzo - Metropolis; 21 marzo ; 'La chiave di Sara'. Spettacolo unico alle ore 21.15. spigolature Celentano se la prende con Avvenire e Famiglia Cristiana perché non parlano di Dio. E fin qui una dichiarazione che può essere archiviata tra le tante opinioni, alcune come in questo caso a vanvera, del predicatore di massa di turno. Suscita invece qualche brivido quella frase "dovrebbero essere chiusi", perché quando si parla di giornali, mezzi di informazione che permettono di manifestare pensieri ed idee, bisognerebbe avere qualche cautela in più. E se si sveglia qualcun'altro che non sopporta i quotidiani sportivi (ben tre in Italia) perché non parlano di freccette? Scandalizziamoci, invece, per l'uso improprio della carta stampata a fini quasi privati, per i titoli a vanvera, per le notizie omesse, le inchieste insabbiate, i contributi dati a pioggia, anche a chi è quotato in borsa. Per quel 61° posto nella classifica sulla libertà di stampa nel mondo. Per i tre giorni nei quali ci sono stati propinati cosce e relative farfalle in ogni dove, per la serietà con la quale affrontiamo temi e persone che appena qualche chilometro più a Ovest da Sanremo, passata Ventimiglia, nessuno affronta e conosce. Ma chiudere i giornali non è una grande idea, mai. Anzi, leggiamo di più, critichiamo di più, creiamo dibattiti e facciamo circolare idee. Possibilmente sensate. Avvenire e Famiglia cristiana riescono a coprire, con tutti i loro limiti e margini di miglioramento possibili, tanti buchi lasciati scoperti da quell'informazione che, pur ritenendosi ben più blasonata, ha dimostrato di servire padroni, interessi e mode. Quando in Italia impazzavano escort, festini, intercettazioni, colpì molti lettori (magari Celentano s'era un po' distratto) una prima pagina del quotidiano Avvenire dedicata alla gravissima crisi alimentare nel Corno d'Africa. Un'inchiesta toccante, interessante, professionale. E' vero, Dio non è stato mai citato tra quelle parole così drammatiche. Eccome se c'era... 14 sport la voce misena 23 febbraio 2012 sport Tennistavolo Senigallia Pallavolo Avis Corinaldo Secca sconfitta per la squadra C1 del Tennistavolo Senigallia che ha perso per 5-3 a Silvi (Teramo) quando all'andata aveva avuto la meglio con il punteggio di 5-0. Moroni Dennis continua a macinare vittorie su vittorie con il 100% di successi con i 20 avversari incontrati, segno evidente di una supremazia che si era manifestata, per i giocatori di questo livello, già ai campionati italiani individuali dello scorso anno. Stessa percentuale di successi anche per Papaveri Doriano (ma con meno incontri) ed ottima (70%) quella di Fasulo Eduardo che ha giocato la la metà degli incontri. Nella serie D solito pareggio con le squadre di S.Marino con entrambi gli incontri chiusi per 5-0. In classifica generale Senigallia D insegue S.Marino A con 4 punti di ritardo (ma una partita in meno). Dopo due settimane di maltempo, la vittoria dell' Avis nella terza giornata di campionato, la terza consecutiva. Una gara dai pronostici incerti, visti i pochi allenamenti fatti e un ritmo di gara da recuperare. La sesta giornata dice Ottica Bianchelli Falconara, promossa a pieni voti lo scorso anno dalla Terza Divisione, squadra giovane e attrezzata, una delle capoliste del girone 'B', tutte vittorie fino a quel momento. Col tempo, Falconara cala di testa, cedendo il passo al Corinaldo che, non volendo portare per le lunghe la partita mette a terra un punto dopo l'altro, fino al 21-11. Un flebile tentativo avversario fa capolino, qualche disattenzione del Corinaldo lo aiuta, ma la partita è ormai segnata. Una bella prestazione di squadra! Pallacanestro femminile ANCONA 48 – VITALCARE 57 Trasferta propizia per le ragazze del coach Simoncioni che finalmente dopo sei sconfitte consecutive realizzano la terza vittoria in questo campionato a spese dell’Anconetana. L’incontro è sempre stato condotto dalle senigalliesi e alla fine sono state premiate. Ora inizia la fase ad orologio, con gli incroci previsti dal regolamento. CLASSIFICA: Civitanova 24, Campobasso 24, Pesaro 20, Roseto 14, Pescara 12, Fermo 12, Vitalcare 6, Ancona 0. Giancarlo Mazzotti La ripresa del campionato è prevista per sabato 25 e domenica 26 Aspettando che torni il gioco Prossima gara con il Real Montecchio La Federazione Nazionale Gioco Calcio di Ancona, constatata l’impraticabilità della maggior parte dei campi di gioco e l’impossibilità di renderli fruibili essendo ancora coperti da uno strato di neve, ha deciso per la terza volta consecutiva di sospendere i campionati d’Eccellenza, promozione, prima e seconda categoria, femminile, juniores. I campionati, a meno di altri fattori negativi, saranno ripresi sabato 25 e domenica 26 febbraio. Il turno della Vigor resta invariato; si recherà in trasferta alle ore 15 nel campo del Real Montecchio. Dopo una così lunga sosta ci si chiede quali possano essere le condizioni fisiche degli atleti vigorini che con grandi sacrifici hanno dovuto adattarsi ad allenamenti discontinui presso il ristretto campo coperto del Seminario o correre sul manto bianco del Bianchelli. Una vera odissea che purtroppo avrà le sue conseguenze sul fisico degli atleti che mal si adattano a questi improvvisi e impropri allenamenti. La Società ha pensato bene di allestire qualche amichevole, così il primo si è disputato al Bianchelli contro l’Ancona giovedì 16. E’ stato un buon allenamento per entrambi le contendenti, specialmente per l’Ancona che domenica 19 febbraio, come è avvenuto, ha dovuto affrontare il Real Rimini sempre al Bianchelli a causa della impraticabilità dello stadio Dorico di Ancona. L’incontro della Vigor con l’Ancona, del 16 febbraio, è finito 2 a 2, con le seguenti reti: al 5° Coppa (Vigor), al 6° Nardone (Ancona), al 59° Simoncelli (Vigor), al 62° Genchi (Ancona). Descrivere l’incontro non è il caso in quanto il tecnico Sauro Trillini dell’Ancona ha cercato la formula migliore per verificare quali saranno i giocatori da portare in campo domenica contro il Real Rimini, mentre Aldo Clementi (per la Vigor) fa ritrovare ai suoi ra- gazzi la giusta condizione atletica dopo questi continui rinvii. A fine incontro, Clementi esordisce: “E’ stata una buona prova contro una squadra di categoria superiore. Bravi i miei ragazzi a tener testa ad un complesso formato da giocatori di gran classe”. Richiesto sulle condizioni degli infortunati Savelli, Bellucci, dice: “Sono in buone condizioni. Ritengo di schierarli domenica 26 sul campo del Real Montecchio”. CLASSIFICA: Fermana 45, Tolentino 44, Maceratese 42, Grottammare 36, Urbania 36, Cingolana 34, Monturanese 33, Vigor 32, Cagliese 31, Corridonia 30, Chiaravalle 29, Fossombrone 28. Giancarlo Mazzotti La ripresa del dopo neve è stata positiva per la Goldengas Ciclismo Due belle vittorie L'etica delle giacche blu ROVERETO 61 – GOLDENGAS 63 Nel torneo infrasettimanale di basket valevole per la 23a giornata, la Goldengas espugna il campo del Rovereto sul finire dell’incontro con una tripla del giovane Magrini. Inizio all’insegna biancorossa, già all’8° sono sull’11 a 19, poi chiusura sul 15 a 19. Nel secondo quarto le squadre si alternano nel punteggio, chiudendolo sul 30 a 30. Al ritorno in campo, la Goldengas si porta sul 56 a 42 per poi chiuderlo in vantaggio sul 47 a 49. Ultimo quarto all’insegna dei continui sorpassi. A due secondi dal fischio finale è il Rovereto in vantaggio per 61 a 60. La palla è in mano a Magrini che tenta la tripla, la quale s’infila di precisione nella lunetta. Vittoria e tripudio incredibili in campo fra ai ragazzi di Regini. Da segnalare come sempre Facenda, Penserini, Maddaloni e Pierantoni, tutti in doppia cifra. ROVERETO: Di Monte 10, Drigo 9, Chinellato 10, Fevola 2, Del Sorbo 12, Pappalardo, Lombardi 6, Verri 10, Mares, Colombo 2. All. Guidi. GOLDENGAS: Monticelli 2, Pierantoni 10, Maddaloni 10, Penserini 15, Stefanini, Magrini 6, Di Donato 2, Girolimetti, Facenda 18, Savelli. All. Regini. Arbitri: Traspedini e Lucifera. GOLDENGAS 72 – MAROSTICA 63 I biancorossi senigalliesi si sono ripresi i due punti persi all’andata e nel contempo è stata ribaltata la differenza canestri, mettendo due punti in favore della Galdengas, utili qualora le squadre arrivassero in classifica in parità. Partono forte i locali a inizio partita, tanto da raggiungere ad un certo punto un “buon” + 14, per poi chiudere il quarto sul 30-21. Nel secondo quarto il Marostica ribatte con precisi canestri, specie ad opera d’Infanti, tanto che a metà tempo il sorpasso è fatto: 33 a 34. La Goldengas non sa reagire, così al riposo si va sul 41 a 44. La ripresa vede la rimonta dei locali, il sorpasso al 24° (51-46) per poi non lasciarlo più, chiusura terzo quarto 59-50. Nell’ultima frazione la differenza canestri è sempre stata di 10 a 6 punti in favore dei biancorossi. Chiusura 72-63. Da segnalare Facenda-Monticelli-Maddaloni-Magrini, tutti in doppia cifra. Intervistato nel dopo partita il Presidente Moroni così si è espresso: “Mi pare che il nostro obiettivo di inserirsi nelle prime 8 del campionato sia a nostra portata, anche se ancora sono tanti gli incontri da disputare. Non è stato un incontro facile questo col Marostica; del resto conoscevamo il suo valore. L’importante però è l’aver vinto”. Ora la Goldengas affronterà due consecutive trasferte, la prima (sabato) a Montegranaro, la seconda, domenica 4 marzo, a Fossombrone. Tutti sperano che la striscia positiva continui. GOLDENGAS: Monticelli 14, Pierantoni 8, Maddaloni 12, Penserini 9, Stefanini, Magrini 11, Di Donato, Girolimetti, Facenda 18, Savelli. All. Regini. MAROSTICA: Benassi 5, Montanari, Tisato 11, Rigodanza, Seganfreddo 2, Mabilia 4, Crosato 10, Infanti 15, Campiello 12, Peruzzo 4. All. Guadagnini. Arbitri: Giancecchi di San Marino e D’Arielli di Francavilla a Mare. NOTE: parziali 30-21, 41-44, 59-50; spettatori 300 circa. CLASSIFICA: Ferrara 36, Corno di R. 36, Rimini 26, Goldengas 24, Ravenna 24, Montegranaro 24, Marostica 20, Riva del Garda 18, Fossombrone 18, Villafranca 18, Rovereto 16, Civitanova 14, Roncade 14, Spilimbergo 12, Bassano 12, Udine 12, Riposa 0. Giancarlo Mazzotti Marzocca basket sconfitta MARZOCCA 70 – STAMURA ANCONA 78 Troppi errori in fase conclusiva per poter aver ragione della capolista Stamura Ancona. La gara, molto equilibrata, si è risolta solo nel finale di partita, quando una tripla di Centanni ha permesso alla Stamura di cantare vittoria. Domenica prossima incontro casalingo contro l’Umbertide. MARZOCCA: Gattoni 16, Del Cadia 7, Ganzetti 3, Bauchiero n.e., Marcelloni n.e., Quercia 7, Conti 5, Alessandroni 1, Pasquinelli 9, Piloni 22. All. Nobili. STAMURA ANCONA: Centanni 9, Pozzetti 8, Pierlorenzi, Sabbatini 1, Gori 18, Giachi 4, Giampieri 8, Redolf 18, David 2, Chiorri 10. All. Marsigliani. CLASSIFICA: Stamura Ancona 32, Orvieto 30, Pisaurum 30, Montegranaro 28, Sangio 26, Giulianova 26, Gubbio 22, Lanciano 20, Umbertite 20, P.S.Elpidio 18, Marzocca 18, Val di Ceppo 18, San Vito 18, Assisi 8, Passignano 8, Foligno 4. La più esplicita voce della riuscita ed effervescente kermesse è naturalmente quella del presidente della Commissione Regionale, Gabriele Menghini, coordinatore e raffinato regista della manifestazione, al cui successo i ciclofili miseni danno il proprio contributo. Il Raduno Regionale dei Giudici di Gara Marchigiani interpreta e concretizza al meglio le istanze di consolidamento e costante rivitalizzazione della categoria: fondamentale per le sorti dell’intero movimento ciclistico. A Recanati, il meeting va però oltre, sorprendendo i più, traducendosi in applaudito ‘Gala delle Giacche Blu’, aprendo nuovi orizzonti e indicando le strategie da adottare per il futuro prossimo. Il dibattito intorno alle tematiche settoriali è ramificato ed esauriente. L’alfa e l’omega sono costituiti dai principi della regolarità e della sicurezza delle manifestazioni ciclistiche, su solidissima base etica. Lo slogan condiviso è “Fare squadra”, fondendo in corpo unico le singole professionalità. La prima condivisione viene dal presidente federciclistico della regione al plurale, Vincenzino Alesiani, e dal presidente della Commissione Nazionale, Rodolfo Biancalani. Sostenitore principe è “La Torre Antica”, ristorante-pizzeria re- canatese dalla ‘poetiche’ sale graziose ed accoglienti. Il denso incontro ha il primario merito di scolpire pienamente la poliedrica figura del giudice di gara. Nello specifico della visibilità multimediale, prezioso è il supporto di Ersilio Barbarossa, noto fotografo delle due ruote. L’efficienza della Commissione ha i nomi del componente Emanuele Senzacqua e della segretaria Cristina Cantarini, che rappresenta tra l’altro il vigore della ‘passione’ trasversale ed intergenerazionale, a ruota di ‘papà’ Bruno Cantarini, noto promoter e membro del Consiglio Federciclistico Marchigiano. Lo stesso organo è ampiamente rappresentato nel corso dell’intera giornata: presenziano anche il vicepresidente Piero Agostinelli, Marco Stracquadanio e Sergio Latini (responsabile regionale dei Direttori di Corsa). Ospiti graditi sono il colonnello Renato Bruni (presidente carabinieri in congedo di Recanati), i coniugi Roberto e Tiziana Giustozzi (ovvero “Le Delizie di Tiziana” a Sambucheto). Ogni giudice viene applaudito e gratificato. Il Premio “Aldemiro Lorenzetti” viene consegnato a Valentino Marinelli. Il Premio “Bruno Genangeli” sottolinea la valenza della quota rosa e va ad Alessandra Maraschi. Il “Far Play” arricchisce il palmares di Giuliano Marini, giudice di lunghissimo corso. La soirée è spettacolo pieno e momento altamente amicale, grazie al Mix Italia (con Miro Pamela, Valentina) e a Manolo (al piano-bar), per la griffe dell’agenzia teatrale recanatese Isolani. Umberto Martinelli Foto (di Ersilio Barbarossa): Vincenzino Alesiani, Gabriele Menghini, Rodolfo Biancalani penultima la voce misena 23 febbraio 2012 asteriski *** Il Papa e la Quaresima “La Quaresima ci offre ancora una volta l’opportunità di riflettere sul cuore della vita cristiana: la carità. Infatti questo è un tempo propizio affinché, con l’aiuto della Parola di Dio e dei Sacramenti, rimoviamo il nostro cammino di fede, sia personale che comunitario. E’ un percorso segnato dalla preghiera e dalla condivisione, dal silenzio e dal digiuno, in attesa di vivere la gioia pasquale”. Anche per questo 2012 ha curato e realizzato un corposo libro dal titolo “Alcuni pensieri (Poesie)”. Questa è la sua dedica: “A Cecilia, Riccardo, Francesco, a Giuliana, a mia madre e a mio padre, ai miei familiari, a parenti ed amici”. Questi alcuni dei tanti temi trattati: “Al senso pratico della vita”, ‘Eroi di Lampedusa”, Beato Giovanni Paolo II”, “Educazione”, “La strada giusta per loro”, “Occorre ricordare per non dimenticare”, “La speranza del domani e nel domani” e tanti altri. Coloro che ne sono interessati, possono acquistare il libro alla libreria Mastai. 15 ancora troppi! E poi… chi li mantiene? A suo tempo, l’ex premier Berlusconi aveva proposto la formazione di un esercito europeo, con riduzioni di miliardi di euro per ogni Stato zona euro. Fra le tante battute fuori riga, questa certamente era – ed è – giusta. Carceri da alleggerire Ecco alcuni elementi del decreto: “Svuota carceri”. 1. Arresti domiciliari per gli ultimi 18 mesi di carcere. 2. Arresti domiciliari per pene non superiori ai 4 anni. 3. 48 ore in camera di sicurezza. La Grecia alla resa dei conti Poi il giudice deve decidere. 4. Nasce la carta dei Ospitiamo sempre volentieri in questa rubrica la Difesa, è ora di tagliare diritti dei detenuti. Nel 2012 abbiamo 68.144 derecensione delle poesie che il nostro fedele abbo- In 10 anni sono stati tagliati alla Difesa già il tenuti, ma la capienza delle carceri è di 45.654. nato Pier-Paolo Pierpaoli fa uscire annualmente. 30%. I caccia F35 sono ridotti da 131 a 100: sono a cura di G. Cionchi 26 febbraio 2012 - I domenica di Quaresima Il tempo della verità Parola di Dio Gen 9,8-15 Salmo 24 1Pt 3,18-22 Mc 1,12-15 Quaresima, tempo di ascesi, che in greco significa 'allenamento' Rieccoci in Quaresima. Deposte le maschere, quelle carnevalizie e quelle, molto più difficili da togliere, che la vita o l'abitudine ci fanno indossare, ci è proposto, come ogni anno, un tempo di essenzialità per preparaci alla Pasqua, per permettere alla nostra anima di raggiungerci, per verificare la nostra vita. Quaranta giorni, un decimo del nostro anno in cui cercheremo, con semplicità, di ascoltare la nostra sete, per vedere se siamo ancora (e quanto) pellegrini, viandanti, cercatori. E, per farlo, abbiamo bisogno di deserto, di qualche attimo strappato al caos, di silenzio interiore da ritagliare nelle nostre frenetiche giornate senza capo né coda. Quaranta giorni per tornare liberi, finalmente. L'ha detto papa Benedetto (con linguaggio teologico più appropriato del mio): basta con l'idea della Quaresima come di un tempo penitenziale doloroso ma inevitabile, come il tem- la parola a... arrivati in redazione Esercizi, anche in Radio Il 23, il 24 e il 25 febbraio si svolgeranno gli esercizi spirituali per giovani e adulti della diocesi: una opportunità per iniziare bene la Quaresima soffermandosi a pregare e meditare sul tema “La conversione del cuore”. Gli incontri sono una proposta della Diocesi di Jesi offerta dal Centro di Spiritualità di Castelplanio dalle ore 18 alle 19,30: un tempo di ascolto della Parola di Dio e di riflessione in silenzio o con un sottofondo musicale. Per questa iniziativa è stata scelta la Chiesa dell’Adorazione, nel centro della città, da sempre dedicata alla preghiera personale. Gli esercizi spirituali saranno trasmessi in diretta da Radio Duomo Senigallia in Blu (95,2Mhz) e in differita dalle 21 alle 22,30. Lo scopo degli Esercizi è fare un’esperienza di Dio nel clima più adatto che è il silenzio e di far giungere al nostro spirito la luce per guidare al meglio i propri passi. A Monterado Ecco il CALENDARIO delle benedizioni, nel mese di marzo, dalle ore 16,30 in poi. La Messa si celebrerà alle ore 19. Lunedì 5 marzo: Piaggiolino, Artigianato, Fiume. Martedì 6 marzo: Vallato Superiore e Inferiore; Mercoledì 7 marzo: via Bosco. Giovedì 8 marzo: Querce. Venerdì 9 marzo: Pineta, Fonti, Fosso. Lunedì 12 marzo: San Bartolo, Pertini. Martedì 13 marzo: Cerasi. Mercoledì 14 marzo: Marconi. Gio- vedì 15 marzo: Matteotti, Berlinguer. Venerdì 16 marzo: Teatrino – Ulivi. Lunedì 19 marzo: Moro e Veneto. Martedì 20 marzo: Paci. Mercoledì 21 marzo: Gramsci, Roma, Castello. Giovedì 22 marzo: Sorgente. Venerdì 23 marzo: Cenciari. Lunedì 26 marzo: Fabbriche. Martedì 27 marzo: Fabbriche. Airc a Corinaldo Anche a Corinaldo sono state distribuite, per conto dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, le arance della salute, coltivate nell’area d’Indicazione Geografica Protetta “Arancia rossa di Sicilia”, della varietà Moro. Le 207 reticelle sono state confezionate dall’Ortofrutticola Arcobaleno di Salvatore Motta, località Palagonia (CT). I giovani dell’Associazione Turistica “Pro Corinaldo” hanno provveduto alla distribuzione delle arance nelle Cappellanie di Sant’Apollonia, Sant’Isidoro, Madonna del Piano, San Domenico e Santa Maria, presso le Chiese di Sant’Anna, San Francesco e il Convento dei Frati Cappuccini di Corinaldo. Le reticelle, con KG. 2,5 di arance, sono state tutte distribuite, per un incasso di Euro 1.035,00, che verranno versati all’AIRC, c/o l’Istituto di Biologia e Genetica dell’Università di Ancona. Ilario Taus po in cui imporci delle rinunce (non sempre utili), come il tempo in cui metterci in volto la maschera del penitente. La Quaresima è, al contrario, il tempo della verità, della verifica della propria vita, della preparazione al grande evento. Un tempo di ascesi, appunto, parola che, in greci, significa semplicemente 'allenamento'. Non rendiamo più triste il nostro già triste cristianesimo, rendiamolo più agile, più vero, più temprato, più cattolico. Questo, certo, vorrà dire abbandonare l'uomo vecchio, ma per qualcosa di bene più prezioso di una medaglia d'oro. Gesù inizia la sua vita pubblica nel deserto. C'è molta Bibbia, dietro questa scelta: i quarant'anni nel deserto di Israele, il deserto luogo di incontro dei Profeti, da Isaia a Osea, il Battista. Marco liquida i quaranta giorni di Gesù in due piccole annotazioni. Ma, nella sua stringatezza, Marco dice l'essenziale. Gesù va nel deserto dopo il battesimo, sospinto dallo Spirito. Solo i credenti, i battezzati, coloro che cercano ancora e meglio Dio, sanno sentire lo Spirito e spingersi nel deserto. Il mondo fuori fugge il deserto, lo teme, ha orrore della solitudine, non sa che esiste di Paolo Curtaz una solitudine e un deserto pieni di melodia, pieni di Dio. Lo Spirito ci spinge nel deserto, quando la nostra vita di credenti scricchiola, vacilla, si stanca, o, peggio, si siede. Il credente va nel deserto, perché nel deserto si riscopre fuggiasco, pellegrino, viandante. Il deserto è nel nostro cuore, perché nel deserto possiamo avvertire la sottile e silenziosa presenza di Dio. . E lì, nel deserto, è tentato da Satana. Esiste l'ombra, e agisce. Agisce con intelligenza e astuzia e i figli della luce sono invitati a riconoscerla e smascherarla. Marco ha una curiosa annotazione: stava con le fiere e gli angeli lo servivano. Nel deserto, quando siamo tentati dall'avversario, siamo assaliti dalle fiere. L'orgoglio, l'invidia, la rabbia, la violenza abitano in noi, sono accovacciati in una angolo della nostra interiorità. È ingenuo pensare di non esserne sedotti, è cristiano scegliere di lasciarli fuori dalla porta. Il discepolo sa di non essere migliore dei non credenti, vuole solo essere più vigile. Gli angeli ci servono, ci sostengono in questa lotta fra luce interiore. Discreti, silenziosi, gli amici di Dio ci sostengono nella nostra battaglia, ci incoraggiano nel nostro cammino. inbreve LA DIOCESI IN TERRA SANTA 17-24 novembre 2012 A conclusione del Sinodo diocesano (Ottobre 2012) la diocesi di Senigallia, guidata dal Vescovo Giuseppe, si reca in Pellegrinaggio alla sorgenti della nostra fede, sui passi del Signore Gesù. • Partenza da Ancona sabato 17 novembre con aereo privato ore 9.15 Ancona – 12.50 (ora locale Tel Aviv) • Ritorno da Tel Aviv sabato 24 novembre con lo stesso aereo ore 9.00 (ora locale Tel Aviv) – 12.55 Ancona Pernottamenti: 17-18 Nazaret; 19-20 Betlemme; 21-22-23 Gerusalemme. Programma base per tutti. Visita a nuove località per chi è già stato in Terra Santa (50 posti). PRENOTAZIONI ENTRO IL 15 APRILE Costo € 1120 (escluse mance) Organizzazione: BAGUS VIAGGI Senigallia Nelle prossime settimane in ogni parrocchia sarà inviato materiale informativo, con programma e modalità per le iscrizioni. redazione@voce misena.it www.vocemisena.it P.zza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia Tel. 071 64578 Fax: 071 7914132 Settimanale della Diocesi di Senigallia Proprietà: Fondazione Gabbiano, piazza Garibaldi 3 - Senigallia. Direttore editoriale: Gesualdo Purziani Direttore responsabile: Giuseppe Cionchi. Hanno scritto questo numero: Laura Mandolini, Giancarlo Mazzotti, Alessandro Berluti, Umberto Martinelli, Michela Gambelli. Rodolfo Piazzai. Stampa: Galeati Industrie Grafiche S.p.A. Imola www.galeati.it - Tiratura: 4.000 copie Abbonamento annuo ordinario: € 35,00 da versare sul conto corrente n°5240857 intestato a: Fondazione Gabbiano Piazza Garibaldi, 3 - Senigallia - Associato FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici e USPI Unione stampa periodica italiana. 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