Raccolta completa dei punti notevoli Raccolta punti notevoli da Genesi a Rivelazione La parola Dio èdivivente La di parola Dio è vivente Punti notevoli Punti notevoli per la nostra per la spiritualità nostra spiritualità Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 1 “Punti notevoli della Bibbia” per fare acquistare più perspicacia QUANDO gli ebrei tornarono dall’esilio a Babilonia nel VI secolo a.E.V., quelli tra loro che avevano incarichi di responsabilità “si raccolsero presso Esdra il copista, pure per acquistare perspicacia delle parole della legge”. Quale esito ebbe il loro accresciuto intendimento? Ebbene, il popolo tenne una straordinaria festa delle capanne con “grandissima allegrezza”! — Neemia 8:13-18. Come ben illustra questo esempio, l’acquistare perspicacia delle Scritture può influire in modo molto positivo sul popolo di Dio. Pertanto, nei numeri del 15 gennaio, 15 febbraio e 15 marzo 1986, La Torre di Guardia conterrà una rubrica intitolata “Punti notevoli della Bibbia”. Questi articoli permetteranno ai nostri lettori di acquistare un più profondo intendimento dei libri biblici di Esdra, Neemia ed Ester. Questi studi ci aiuteranno a rivivere gli emozionanti avvenimenti verificatisi all’epoca in cui a Gerusalemme fu ripristinata la vera adorazione e si costruì il tempio di Geova e in cui il popolo di Dio fu preservato dagli attacchi dei nemici. In realtà, leggendo questi libri come suggerisce la rubrica “Punti notevoli della Bibbia”, i testimoni di Geova e coloro che frequentano le loro adunanze potranno trarre maggiori benefìci dalla lettura degli stessi brani scritturali durante la settimanale Scuola di Ministero Teocratico. Inoltre i fratelli incaricati di trattare i “Punti notevoli della lettura della Bibbia” durante il programma della scuola potranno avvalersi della rubrica “Punti notevoli della Bibbia” per rispondere a domande scritturali e per indicare quali insegnamenti ne traiamo. — Romani 15:4. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 2 Libro Genesi Esodo Levitico Numeri Deuteronomio Giosuè Giudici Rut 1 Samuele 2 Samuele 1 Re 2 Re 1 Cronache 2 Cronache Esdra Neemia Ester Giobbe Salmi Proverbi Ecclesiaste Il Cantico dei C. Isaia Geremia Lamentazioni Ezechiele Daniele Osea Gioele Amos Abdia Giona Michea Naum Abacuc Scritture Ebraico- Aramaico La parola di Dio è vivente Pag. La parola di Dio è vivente 5 La parola di Dio è vivente 16 La parola di Dio è vivente 22 La parola di Dio è vivente 28 La parola di Dio è vivente 33 La parola di Dio è vivente 39 La parola di Dio è vivente 45 La parola di Dio è vivente 50 La parola di Dio è vivente 56 La parola di Dio è vivente 62 La parola di Dio è vivente 68 La parola di Dio è vivente 73 La parola di Dio è vivente 79 La parola di Dio è vivente 85 La parola di Dio è vivente 90 La parola di Dio è vivente 100 La parola di Dio è vivente 111 La parola di Dio è vivente 121 La parola di Dio è vivente 128.139, 150,161 La parola di Dio è vivente 173 La parola di Dio è vivente 188 La parola di Dio è vivente 199 La parola di Dio è vivente 209-215 La parola di Dio è vivente 221 La parola di Dio è vivente 227 La parola di Dio è vivente 233-239 La parola di Dio è vivente 245 La parola di Dio è vivente 251 La parola di Dio è vivente 256 La parola di Dio è vivente 259 La parola di Dio è vivente 262 La parola di Dio è vivente 263 La parola di Dio è vivente 265 La parola di Dio è vivente 268 La parola di Dio è vivente 270 Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 3 Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Punti Notevoli Pag. 96 106 117 134,145, 156,167 179 194 205 Sofonia Aggeo Zaccaria Malachia Libro Matteo Marco Luca Giovanni Atti Romani 1 Corinti 2 Corinti Galati Efesini Filippesi Colossesi 1 Tessalonicesi 2 Tessalonicesi 1 Timoteo 2 Timoteo Tito Filemone Ebrei Giacomo 1 Pietro 2 Pietro 1 Giovanni 2 Giovanni 3 Giovanni Giuda Rivelazione La parola di Dio è vivente 272 Punti Notevoli La parola di Dio è vivente 274 Punti Notevoli La parola di Dio è vivente 276 Punti Notevoli La parola di Dio è vivente 280 Punti Notevoli Scritture Greche Cristiane La parola di Dio è vivente Pag. Punti Notevoli La parola di Dio è vivente 284 Punti Notevoli La parola di Dio è vivente 289 Punti Notevoli La parola di Dio è vivente 293 Punti Notevoli La parola di Dio è vivente 297 Punti Notevoli La parola di Dio è vivente 302 Punti Notevoli La parola di Dio è vivente 307 Punti Notevoli La parola di Dio è vivente 311 Punti Notevoli La parola di Dio è vivente 318 Punti Notevoli La parola di Dio è vivente 323 Punti Notevoli La parola di Dio è vivente 326 Punti Notevoli La parola di Dio è vivente 330 Punti Notevoli La parola di Dio è vivente 333 Punti Notevoli La parola di Dio è vivente 336 Punti Notevoli La parola di Dio è vivente 339 Punti Notevoli La parola di Dio è vivente 342 Punti Notevoli La parola di Dio è vivente 346 Punti Notevoli La parola di Dio è vivente 349 Punti Notevoli La parola di Dio è vivente 352 Punti Notevoli La parola di Dio è vivente 356 Punti Notevoli La parola di Dio è vivente 361 Punti Notevoli La parola di Dio è vivente 365 Punti Notevoli La parola di Dio è vivente 368 Punti Notevoli La parola di Dio è vivente 372 Punti Notevoli La parola di Dio è vivente 376 Punti Notevoli La parola di Dio è vivente 378 Punti Notevoli La parola di Dio è vivente 380 Punti Notevoli La parola di Dio è vivente 383- 388 Punti Notevoli Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 4 Pag. 314 320 325 328 331 334 337 340 344 347 351 354 358 363 366 370 374 377 379 381 393 Alcuni miei piccoli appunti La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Genesi — I “GENESI” significa “origine” o “nascita”. È un nome appropriato per un libro che dice come venne all’esistenza l’universo, come fu preparata la terra per l’uomo e come comparve l’uomo sulla terra. Mosè scrisse questo libro nel deserto del Sinai e può darsi che lo abbia terminato nel 1513 a.E.V. Il libro di Genesi ci parla del mondo antidiluviano, di cosa accadde quando iniziò l’era postdiluviana e di come Geova Dio agì con Abraamo, Isacco, Giacobbe e Giuseppe. Questo articolo prenderà in esame punti notevoli di Genesi 1:1–11:9, sostanzialmente fino al tempo in cui Geova iniziò a trattare con il patriarca Abraamo. IL MONDO ANTIDILUVIANO (Genesi 1:1–7:24) Le parole iniziali di Genesi, “in principio”, risalgono indietro nel tempo di miliardi di anni. Gli avvenimenti dei sei “giorni” creativi, o periodi di tempo in cui ebbero luogo particolari opere creative, sono descritti come sarebbero apparsi a un osservatore umano sulla terra, se ci fosse stato. Alla fine del sesto giorno Dio creò l’uomo. Anche se ben presto, a causa della disubbidienza dell’uomo, il Paradiso fu perduto, Geova diede una speranza. La primissima profezia della Bibbia parla di un “seme” che annullerà gli effetti del peccato e schiaccerà la testa a Satana. Nei successivi 16 secoli Satana riuscì ad allontanare da Dio tutti gli esseri umani eccetto pochi fedeli, come Abele, Enoc e Noè. Caino, per esempio, uccise il giusto Abele, suo fratello. “Si cominciò a invocare il nome di Geova”, evidentemente in modo blasfemo. Rispecchiando lo spirito violento dell’epoca, Lamec compose una poesia dicendo di avere ucciso un giovane, presumibilmente per difendersi. Le condizioni peggiorarono allorché i figli angelici di Dio disubbidienti sposarono donne e generarono giganti violenti detti nefilim. Il fedele Noè però costruì l’arca, avvertì coraggiosamente gli altri dell’incombente Diluvio e sfuggì alla distruzione insieme alla sua famiglia. 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La parola ebraica resa ‘fare’ al versetto 16 non è la stessa parola che è tradotta ‘creare’ e che viene usata in Genesi capitolo 1, versetti 1, 21 e 27. “I cieli” dove si trovavano i luminari furono creati molto tempo prima che iniziasse il “primo giorno”. Ma la loro luce non arrivava sulla superficie della terra. Il primo giorno “si fece luce” perché la luce diffusa penetrò attraverso gli strati di nubi e divenne visibile sulla terra. Di conseguenza, a motivo della rotazione terrestre, cominciarono ad alternarsi il giorno e la notte. (Genesi 1:1-3, 5) Le sorgenti della luce non si vedevano ancora dalla terra. Durante il quarto periodo creativo, però, ebbe luogo un cambiamento notevole. Il sole, la luna e le stelle ora ‘splendevano sopra la terra’. (Genesi 1:17) ‘Dio li faceva’ nel senso che ora potevano essere visti dalla terra. 3:8: Geova Dio parlò direttamente ad Adamo? La Bibbia rivela che quando Dio parlò agli esseri umani lo fece tramite un angelo. (Genesi 16:7-11; 18:13, 22-26; 19:1; Giudici 2:1-4; 6:11-16, 22; 13:15-22) Il principale portavoce di Dio fu il suo unigenito Figlio, chiamato “la Parola”. (Giovanni 1:1) Molto probabilmente Dio parlò ad Adamo ed Eva attraverso “la Parola”. — Genesi 1:26-28; 2:16; 3:8-13. 3:17: In che modo fu maledetto il suolo e per quanto tempo? Che il suolo fosse maledetto significava che da quel momento in poi sarebbe stato molto difficile coltivarlo. I discendenti di Adamo sentirono così acutamente gli effetti della maledizione, con le spine e i triboli che il suolo produceva, che Lamec, il padre di Noè, parlò del “dolore delle nostre mani derivante dal suolo che Geova ha maledetto”. (Genesi 5:29) Dopo il Diluvio Geova benedisse Noè e i suoi figli, dichiarando il Suo proposito che riempissero la terra. (Genesi 9:1) Evidentemente la maledizione sul suolo era stata tolta. — Genesi 13:10. 4:15: In che senso Geova ‘pose un segno per Caino’? La Bibbia non dice che questo segno o marchio venisse impresso in qualche modo sulla sua persona. Il “segno” era probabilmente un solenne decreto, noto e osservato da altri, inteso a impedire che Caino fosse ucciso per vendetta. 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Adamo “generò figli e figlie”. (Genesi 5:4) Quindi Caino sposò una sorella o forse una nipote. In seguito, la Legge che Dio diede agli israeliti non permise più il matrimonio fra un fratello e una sorella carnale. — Levitico 18:9. 5:24: In che modo Dio ‘prese Enoc’? Evidentemente Enoc correva un pericolo mortale, ma Dio non permise che soffrisse per mano dei suoi nemici. “Enoc fu trasferito in modo da non vedere la morte”, scrisse l’apostolo Paolo. (Ebrei 11:5) Questo non vuol dire che Dio lo portò in cielo affinché continuasse a vivere lì. Gesù fu il primo ad ascendere al cielo. (Giovanni 3:13; Ebrei 6:19, 20) Che Enoc fosse “trasferito in modo da non vedere la morte” può significare che Dio lo fece cadere in una condizione di estasi profetica e che quindi pose fine alla sua vita mentre era in quello stato. In quel modo Enoc non soffrì, o non ‘vide la morte’, per mano dei suoi nemici. 6:6: In che senso si può dire che Geova “si rammaricò” di avere fatto l’uomo? Qui il termine ebraico tradotto “si rammaricò” si riferisce a un cambiamento di idea o di intenzione. Geova è perfetto e quindi non fece un errore creando l’uomo. Tuttavia cambiò parere nei confronti della malvagia generazione antidiluviana. Da Creatore degli esseri umani Dio ne diventò il distruttore perché era dispiaciuto della loro malvagità. Il fatto che preservò alcuni esseri umani indica che il suo rammarico si limitò a quelli che erano diventati malvagi. — 2 Pietro 2:5, 9. 7:2: Su cosa si basava la distinzione fra animali puri e impuri? Questa distinzione si basava evidentemente sull’uso dei sacrifici nell’adorazione e non su ciò che si poteva mangiare o meno. La carne animale non era inclusa nell’alimentazione umana prima del Diluvio. I termini “puro” e “impuro” in relazione al cibo vennero all’esistenza soltanto con la Legge mosaica e cessarono quando essa fu abrogata. (Atti 10:9-16; Efesini 2:15) È evidente che Noè sapeva ciò che era adatto per i sacrifici nell’adorazione di Geova. Non appena uscì dall’arca, “edificava un altare a Geova e prendeva alcune di tutte le bestie pure e di tutte le creature volatili pure e offriva olocausti sull’altare”. — Genesi 8:20. 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Durante il secondo periodo creativo, o “giorno”, quando si formò la “distesa” o atmosfera terrestre, c’erano acque “sotto la distesa” e acque “sopra la distesa”. (Genesi 1:6, 7) Le acque che erano “sotto” erano quelle che si trovavano già sulla terra. Le acque “sopra” erano enormi quantità di umidità sospese in alto sopra la terra e formavano “le vaste acque dell’abisso”. Queste furono le acque che caddero sulla terra ai giorni di Noè. Lezioni per noi: 1:26. Essendo a immagine di Dio gli esseri umani hanno la capacità di riflettere gli attributi divini. Dovremmo senz’altro cercare di coltivare qualità come amore, misericordia, benignità, bontà e pazienza, riflettendo Colui che ci ha creati. 2:22-24. Il matrimonio è un’istituzione divina. Il vincolo coniugale è permanente e sacro, e il marito è il capofamiglia. 3:1-5, 16-23. La felicità dipende dal riconoscere la sovranità di Geova nella nostra vita. 3:18, 19; 5:5; 6:7; 7:23. La parola di Geova si avvera sempre. 4:3-7. Geova si compiacque dell’offerta di Abele perché era un uomo giusto e di fede. (Ebrei 11:4) Caino invece non aveva fede, come indicarono le sue azioni. Le sue opere erano malvage, e la gelosia e l’odio lo spinsero a uccidere. (1 Giovanni 3:12) È probabile inoltre che non abbia riflettuto più di tanto sulla sua offerta e si sia limitato a presentarla con scarsa convinzione. I sacrifici di lode che offriamo a Geova non dovrebbero essere fatti di tutto cuore e con il giusto atteggiamento, e non dovrebbero essere accompagnati da un comportamento corretto? 6:22. Anche se ci vollero molti anni per costruire l’arca, Noè fece proprio quello che Dio aveva comandato. Perciò durante il Diluvio Noè e la sua famiglia furono preservati. Geova ci parla mediante la sua Parola scritta e ci guida tramite la sua organizzazione. È nel nostro interesse ascoltare e ubbidire. 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Geova non distrugge i giusti insieme ai malvagi. L’UMANITÀ ENTRA IN UNA NUOVA ERA (Genesi 8:1–11:9) Sparito il mondo antidiluviano, l’umanità entra in una nuova era. Gli esseri umani ricevono il permesso di mangiare carne ma con il comando di astenersi dal sangue. Geova li autorizza a infliggere la pena di morte per l’omicidio e stabilisce il patto dell’arcobaleno, promettendo di non portare mai più il Diluvio. I tre figli di Noè diventano i progenitori dell’intera razza umana, ma il suo pronipote Nimrod diventa un “potente cacciatore in opposizione a Geova”. Anziché sparpagliarsi per popolare la terra gli uomini decidono di costruire una città chiamata Babele e una torre per farsi un nome celebre. Il loro intento viene vanificato quando Geova confonde la loro lingua e li disperde in tutta la terra. Risposta a domande bibliche: 8:11: Se gli alberi furono rovinati dal Diluvio, la colomba dove prese la foglia di olivo? Ci sono due possibilità. Dato che l’olivo è un albero molto resistente può darsi che sia rimasto vivo sott’acqua per alcuni mesi durante il Diluvio. Quando le acque del Diluvio si ritirarono, un olivo che era stato sommerso era di nuovo sull’asciutto e poté mettere le foglie. La foglia di olivo portata a Noè dalla colomba potrebbe essere stata presa anche da un germoglio piuttosto giovane spuntato dopo che le acque si erano ritirate. 9:20-25: Perché Noè maledisse Canaan? Molto probabilmente Canaan fu colpevole di qualche abuso o perversione nei confronti di suo nonno Noè. Cam, il padre di Canaan, benché fosse presente non intervenne, anzi a quanto pare ne parlò in giro. Invece Sem e Iafet, gli altri due figli di Noè, coprirono il padre. Per questo furono benedetti, ma Canaan fu maledetto e Cam soffrì per il disonore recato sulla sua progenie. 10:25: In che senso la terra fu “divisa” ai giorni di Peleg? Peleg visse dal 2269 al 2030 a.E.V. Fu “ai suoi giorni” che Geova causò una grande divisione confondendo la lingua dei costruttori della torre di Babele e disperdendoli per tutta la superficie della terra. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 9 Alcuni miei piccoli appunti _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti (Genesi 11:9) In tal modo “la terra [o la popolazione terrestre] fu divisa” ai giorni di Peleg. Lezioni per noi: 9:1; 11:9. Nessun progetto e nessuno sforzo umano possono impedire l’adempimento del proposito di Geova. 10:1-32. Le due genealogie che si trovano prima e dopo la narrazione del Diluvio, nei capitoli 5 e 10, collegano l’intera razza umana con il primo uomo, Adamo, attraverso i tre figli di Noè. Gli assiri, i caldei, gli ebrei, i siri e alcune tribù arabe discendono da Sem. Gli etiopi, gli egiziani, i cananei e alcune tribù africane e arabe discendono da Cam. Gli indoeuropei discendono da Iafet. Gli uomini sono tutti imparentati fra loro e tutti nascono uguali davanti a Dio. (Atti 17:26) Questo fatto deve influire sul modo di considerare e trattare gli altri. La Parola di Dio può esercitare potenza La prima parte del libro di Genesi contiene l’unica storia accurata degli albori dell’umanità. Da queste pagine comprendiamo lo scopo per cui Dio mise l’uomo sulla terra. Com’è rassicurante vedere che gli sforzi umani, come quelli di Nimrod, non possono impedire l’adempimento del suo proposito! Se mentre fate la lettura settimanale della Bibbia per prepararvi per la Scuola di Ministero Teocratico, considerate ciò che dice la parte “Risposta a domande bibliche” potrete capire meglio alcuni passi scritturali difficili. I commenti che si trovano in “Lezioni per noi” mostreranno come si può trarre beneficio dalla lettura biblica della settimana. Quando è il caso, possono anche costituire la base per una parte sui bisogni locali nell’adunanza di servizio. La Parola di Geova è davvero vivente e può esercitare potenza nella nostra vita. — Ebrei 4:12. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Genesi — II GENESI abbraccia il periodo di storia umana, della durata di 2.369 anni, che va dalla creazione del primo uomo Adamo alla morte di Giuseppe, figlio di Giacobbe. I primi dieci capitoli e i primi nove versetti dell’11° capitolo, che coprono gli avvenimenti dalla creazione alla torre di Babele, sono stati trattati nel numero precedente di questa rivista. Questo articolo considera Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 10 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti punti notevoli della restante parte di Genesi, dove si parla dei rapporti fra Dio e Abraamo, Isacco, Giacobbe e Giuseppe. ABRAAMO DIVENTA AMICO DI DIO (Genesi 11:10–23:20) Circa 350 anni dopo il Diluvio nasce un uomo, discendente di Sem figlio di Noè, che si dimostra speciale agli occhi di Dio. Il suo nome è Abramo, successivamente cambiato in Abraamo. Dietro comando di Dio, Abramo lascia la città caldea di Ur e va a vivere in tende in un paese che Dio promette di dare a lui e ai suoi discendenti. A motivo della sua fede e della sua ubbidienza Abraamo viene chiamato “amico di Geova”. — Giacomo 2:23. Geova agisce contro i malvagi abitanti di Sodoma e delle città vicine, ma Lot e le sue figlie vengono salvati. Quando ad Abraamo nasce Isacco, si adempie una promessa di Dio. Anni dopo, la fede di Abraamo viene messa alla prova quando Geova gli comanda di offrire suo figlio in sacrificio. Abraamo sta per ubbidire ma viene fermato da un angelo. Non c’è alcun dubbio che Abraamo sia un uomo di fede, e gli viene assicurato che mediante il suo seme tutte le nazioni si benediranno. La morte della diletta moglie Sara addolora profondamente Abraamo. Risposta a domande bibliche: 12:1-3: Quando entrò abraamico, e quanto dura? in vigore il patto Il patto che Geova stipulò con Abramo, in base al quale ‘tutte le famiglie del suolo certamente si sarebbero benedette per mezzo’ di lui, entrò evidentemente in vigore quando Abramo attraversò l’Eufrate mentre era in viaggio per Canaan. Dev’essere stato il 14 nisan del 1943 a.E.V., 430 anni prima che Israele venisse liberato dall’Egitto. (Esodo 12:2, 6, 7, 40, 41) Il patto abraamico è “un patto a tempo indefinito”. Rimarrà in vigore finché le famiglie della terra non si saranno benedette e tutti i nemici di Dio non saranno stati distrutti. — Genesi 17:7; 1 Corinti 15:23-26. 15:13: Quando si adempirono i predetti 400 anni di afflizione della progenie di Abramo? Questo periodo di afflizione iniziò nel 1913 a.E.V. quando verso i 5 anni Isacco, figlio di Abraamo, fu svezzato e il fratellastro diciannovenne, Ismaele, ‘si Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 11 ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ Alcuni miei piccoli appunti prese gioco’ di lui. (Genesi 21:8-14; Galati 4:29) Terminò con la liberazione degli israeliti dalla schiavitù egiziana nel 1513 a.E.V. 16:2: Fu giusto che Sarai offrisse in moglie ad Abramo la sua serva Agar? L’offerta di Sarai fu conforme alla consuetudine dell’epoca, secondo la quale la moglie sterile era tenuta a procurare al marito una concubina perché gli desse un erede. La poligamia comparve per la prima volta nella discendenza di Caino. Infine divenne una consuetudine e fu adottata da alcuni adoratori di Geova. (Genesi 4:1719; 16:1-3; 29:21-28) Geova, tuttavia, non si distaccò mai dalla norma originale della monogamia. (Genesi 2:21, 22) È evidente che Noè e i suoi figli, ai quali venne ripetuto il comando di ‘essere fecondi e riempire la terra’, erano tutti monogami. (Genesi 7:7; 9:1; 2 Pietro 2:5) E la norma della monogamia fu riaffermata da Gesù Cristo. — Matteo 19:4-8; 1 Timoteo 3:2, 12. 19:8: Non era sbagliato che Lot offrisse le sue figlie ai sodomiti? Secondo l’etica orientale il padrone di casa aveva la responsabilità di proteggere gli ospiti che erano in casa sua, difendendoli se necessario fino alla morte. Lot era pronto a far questo. Uscì coraggiosamente di casa, chiuse la porta dietro di sé e affrontò la turba da solo. Probabilmente quando offrì le figlie si era ormai reso conto che i suoi ospiti erano messaggeri di Dio e forse ragionò che Dio avrebbe potuto proteggere le sue figlie come aveva protetto sua zia Sara in Egitto. (Genesi 12:17-20) E in effetti a Lot e alle sue figlie non accadde nulla di male. 19:30-38: Geova condonò il fatto che Lot si ubriacò ed ebbe figli dalle sue due figlie? Geova non condona né l’incesto né l’ubriachezza. (Levitico 18:6, 7, 29; 1 Corinti 6:9, 10) Lot deplorava le “opere illegali” degli abitanti di Sodoma. (2 Pietro 2:6-8) Il fatto stesso che le figlie lo fecero ubriacare fa pensare che si rendessero conto che da sobrio non avrebbe acconsentito ad avere rapporti sessuali con loro. Ma essendo straniere nel paese, pensarono che questo fosse l’unico modo per impedire che la famiglia di Lot si estinguesse. Il brano biblico rivela che i moabiti (attraverso Moab) e gli ammoniti (attraverso Ben-Ammi) erano imparentati con gli israeliti, discendenti di Abraamo. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 12 ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ Alcuni miei piccoli appunti Lezioni per noi: 13:8, 9. Abraamo ci dà un bell’esempio di come appianare le divergenze. Non dovremmo mai sacrificare la pace per amore del denaro, preferenze personali od orgoglio. 15:5, 6. Abraamo stava invecchiando e, poiché non aveva ancora un figlio, ne parlò al suo Dio, Geova, che lo rassicurò. Il risultato? Abraamo “ripose fede in Geova”. Se ci rivolgiamo a Geova in preghiera aprendogli il cuore, se accettiamo le sue rassicuranti parole contenute nella Bibbia e se gli ubbidiamo, la nostra fede sarà rafforzata. 15:16. Geova rimandò per quattro generazioni l’esecuzione del suo giudizio sugli amorrei (o cananei). Perché? Perché è un Dio paziente. Aspettò finché non ci fu più nessuna speranza che migliorassero. Anche noi dobbiamo essere pazienti come Geova. 18:23-33. Geova non distrugge indiscriminatamente. Protegge i giusti. le persone 19:16. Lot “indugiava” e gli angeli quasi dovettero trascinare lui e la sua famiglia fuori da Sodoma. Facciamo bene a non perdere il senso di urgenza mentre aspettiamo la fine del mondo malvagio. 19:26. Com’è stolto farsi distrarre dal mondo o guardare con desiderio ciò che vi abbiamo lasciato! GIACOBBE HA 12 FIGLI (Genesi 24:1–36:43) Abraamo dispone che Isacco sposi Rebecca, una donna che ha fede in Geova. Rebecca partorisce due gemelli, Esaù e Giacobbe. Esaù disprezza la sua primogenitura e la vende a Giacobbe, che in seguito riceve la benedizione del padre. Giacobbe fugge in Paddan-Aram, dove sposa Lea e Rachele e bada ai greggi del loro padre per 20 anni prima di andarsene con la propria famiglia. Da Lea, Rachele e le loro due serve Giacobbe ha 12 figli e delle figlie. Giacobbe lotta con un angelo ed è benedetto, e il suo nome viene cambiato in Israele. Risposta a domande bibliche: 28:12, 13: Qual è il significato del sogno di Giacobbe circa “una scala”? Questa “scala”, che forse sembrava una scalinata di pietra, indicava l’esistenza di comunicazioni fra la terra e il cielo. Il fatto che angeli di Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 13 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti Dio salissero e scendessero la scala indicava che gli angeli svolgono un importante servizio fra Geova e gli uomini che hanno la sua approvazione. — Giovanni 1:51. 30:14, 15: Perché Rachele rinunciò all’opportunità di concepire in cambio di alcune mandragole? Nell’antichità il frutto della mandragola era usato in medicina come narcotico e per impedire o alleviare gli spasmi. A questo frutto era attribuita anche la facoltà di eccitare il desiderio sessuale e di accrescere la fertilità umana o di favorire il concepimento. (Il Cantico dei Cantici 7:13) Anche se la Bibbia non rivela il motivo dello scambio, può darsi che Rachele abbia pensato che le mandragole l’avrebbero aiutata a concepire e a porre fine così al biasimo causato dalla sua sterilità. Tuttavia passarono alcuni anni prima che Geova ‘le aprisse il seno’. — Genesi 30:22-24. Lezioni per noi: 25:23. Geova ha la capacità di individuare le tendenze genetiche del nascituro, di esercitare la preconoscenza e di decidere in anticipo chi scegliere per i suoi propositi. Tuttavia non prestabilisce il destino finale delle persone. — Osea 12:3; Romani 9:10-12. 25:32, 33; 32:24-29. Il fatto che Giacobbe si preoccupò di ottenere la primogenitura e che lottò tutta la notte con un angelo per avere una benedizione mostra che apprezzava veramente le cose sacre. Geova ci ha affidato alcune cose sacre, come la nostra relazione con lui e con la sua organizzazione, il riscatto, la Bibbia e la speranza del Regno. Vorremo pertanto assomigliare a Giacobbe mostrando apprezzamento per queste cose. 34:1, 30. A Giacobbe fu “dato l’ostracismo” in seguito a un problema sorto perché Dina aveva fatto amicizia con persone che non amavano Geova. Dobbiamo scegliere saggiamente le compagnie. GEOVA BENEDICE GIUSEPPE IN EGITTO (Genesi 37:1–50:26) La gelosia spinge i figli di Giacobbe a vendere come schiavo il loro fratello Giuseppe. In Egitto Giuseppe finisce in prigione perché si attiene fedelmente e coraggiosamente alle norme morali di Dio. A suo tempo viene prelevato dalla prigione per interpretare i sogni di Faraone, che predicono sette anni di abbondanza seguiti da sette anni di carestia. Giuseppe viene quindi Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 14 ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ Alcuni miei piccoli appunti nominato amministratore annonario d’Egitto. A causa della carestia i suoi fratelli vanno in Egitto in cerca di cibo. La famiglia si riunisce e si stabilisce nella fertile terra di Gosen. In punto di morte Giacobbe benedice i suoi figli e pronuncia una profezia che infonde una speranza sicura: nei secoli avvenire ci saranno grandi benedizioni. La salma di Giacobbe viene portata in Canaan per la sepoltura. Quando Giuseppe muore all’età di 110 anni il suo corpo viene imbalsamato, per essere infine trasportato nella Terra Promessa. — Esodo 13:19. Risposta a domande bibliche: 43:32: Perché per gli egiziani era una cosa detestabile mangiare un pasto con gli ebrei? Può darsi che fosse soprattutto per pregiudizio religioso od orgoglio di razza. Gli egiziani inoltre detestavano i pastori. (Genesi 46:34) Perché? Può darsi che i pastori occupassero l’ultimo posto nel sistema egiziano di caste. Oppure, data la scarsità di terreno coltivabile, è possibile che gli egiziani disprezzassero chi cercava pascoli per i greggi. 44:5: Giuseppe usava veramente un calice per trarre presagi? Evidentemente il calice d’argento e quanto è detto di esso facevano parte di un sotterfugio o stratagemma. Giuseppe era un fedele adoratore di Geova. Non usava realmente il calice per trarre presagi, così come Beniamino non lo rubò veramente. 49:10: Cosa significano “lo scettro” e “il bastone da comandante”? Lo scettro è il bastone portato da un governante come simbolo di autorità reale. Il bastone da comandante è una lunga verga che rappresenta il potere di emanare comandi. Riferendosi ad essi Giacobbe indicò che la tribù di Giuda avrebbe esercitato grande potere e autorità fino alla venuta di Silo. Questo discendente di Giuda è Gesù Cristo, a cui Geova ha dato il governo celeste. Cristo è investito di autorità reale e ha il potere di emanare comandi. — Salmo 2:8, 9; Isaia 55:4; Daniele 7:13, 14. Lezioni per noi: 38:26. Giuda si comportò male con Tamar, la nuora rimasta vedova. Quando però fu messo davanti alla sua responsabilità riguardo alla gravidanza, Giuda ammise Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 15 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ umilmente il proprio errore. Anche noi dovremmo essere pronti a riconoscere i nostri sbagli. 39:9. Il comportamento di Giuseppe nei confronti della moglie di Potifar indica che in fatto di moralità il suo modo di pensare era in sintonia con quello di Dio e che la sua coscienza era guidata dai princìpi divini. Non dovremmo anche noi sforzarci in tal senso man mano che acquistiamo accurata conoscenza della verità? 41:14-16, 39, 40. Geova può capovolgere la situazione di quelli che lo temono. In tempo di avversità facciamo bene a riporre fiducia in Geova e rimanergli fedeli. Ebbero una fede incrollabile Abraamo, Isacco, Giacobbe e Giuseppe furono effettivamente uomini di fede timorati di Dio. La storia della loro vita, narrata nel libro di Genesi, rafforza la nostra fede e ci insegna molte lezioni preziose. Potete trarne beneficio mentre fate la settimanale lettura della Bibbia prevista dal programma della Scuola di Ministero Teocratico. Considerare quanto si è detto sopra farà vivere la narrazione. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Esodo IN ESODO è narrata la storia della liberazione di coloro che erano stati resi “schiavi sotto la tirannia”. (Esodo 1:13) Viene anche fatto un elettrizzante resoconto della nascita di una nazione. Tra i suoi avvincenti aspetti vi sono gli straordinari miracoli, una legislazione di altissimo livello e la costruzione del tabernacolo. Questo è in sostanza il contenuto del libro biblico di Esodo. Scritto dal profeta ebreo Mosè, Esodo narra le esperienze degli israeliti nel periodo di 145 anni che va dalla morte di Giuseppe nel 1657 a.E.V. al completamento del tabernacolo nel 1512 a.E.V. La narrazione tuttavia non è semplice storia. Fa parte della parola, o messaggio, di Dio all’umanità. Come tale, “è vivente ed esercita potenza”. (Ebrei 4:12) Esodo, quindi, ha vero significato per noi. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 16 Alcuni miei piccoli appunti _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti “DIO UDÌ I LORO GEMITI” (Esodo 1:1–4:31) I discendenti di Giacobbe che vivono in Egitto crescono con tale rapidità che per ordine del re vengono resi schiavi. Faraone ordina perfino di mettere a morte tutti i neonati israeliti maschi. Sfugge a tale sorte un bambino di tre mesi, Mosè, che viene adottato dalla figlia di Faraone. Sebbene venga allevato nella famiglia reale, a 40 anni Mosè prende le parti del suo popolo e uccide un egiziano. (Atti 7:23, 24) Costretto a fuggire va in Madian, dove si sposa e fa la vita del pastore. Presso un roveto che arde miracolosamente, Geova dice a Mosè di tornare in Egitto per liberare gli israeliti dalla schiavitù. Suo fratello Aaronne viene nominato suo portavoce. Risposta a domande bibliche: 3:1: Che tipo di sacerdote era Ietro? All’epoca dei patriarchi il capofamiglia fungeva da sacerdote per la sua famiglia. Ietro era evidentemente il capo patriarcale di una tribù di madianiti. Dato che discendevano da Abraamo attraverso Chetura, forse i madianiti avevano una certa conoscenza dell’adorazione di Geova. — Genesi 25:1, 2. 4:11: In che senso Geova ‘costituisce il muto, il sordo e il cieco’? Benché a volte abbia fatto diventare qualcuno cieco o muto, Geova non è responsabile di tutti i casi di handicap di questo genere. (Genesi 19:11; Luca 1:2022, 62-64) Questi sono il risultato del peccato ereditato. (Giobbe 14:4; Romani 5:12) Comunque, dato che ha permesso che queste cose esistessero, Dio poté dire che ‘costituisce’ il muto, il sordo e il cieco. 4:16: In che senso Mosè doveva ‘servire come Dio’ per Aaronne? Mosè era un rappresentante di Dio. Quindi Mosè divenne “come Dio” per Aaronne, che parlava quale rappresentante di Mosè. Lezioni per noi: 1:7, 14. Geova sostenne il suo popolo quando era oppresso in Egitto. Allo stesso modo sostiene i suoi Testimoni odierni, anche quando subiscono intensa persecuzione. 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Geova si ricorda di noi “in bene”. — Neemia 13:31. 3:7-10. Geova è sensibile al grido del suo popolo. 3:14. Geova adempie infallibilmente i suoi propositi. Possiamo quindi avere fiducia che farà avverare le nostre speranze basate sulla Bibbia. 4:10, 13. Mosè aveva così poca fiducia nelle proprie capacità oratorie che anche quando Dio gli assicurò il suo sostegno lo supplicò di mandare qualcun altro a parlare a Faraone. Geova tuttavia si servì di Mosè e gli diede la sapienza e la forza necessarie per adempiere il suo incarico. Invece di pensare troppo alle nostre carenze, vorremo fare assegnamento su Geova e adempiere fedelmente il nostro incarico di predicare e insegnare. — Matteo 24:14; 28:19, 20. MIRACOLI STRAORDINARI RENDONO POSSIBILE LA LIBERAZIONE (Esodo 5:1–15:21) Mosè e Aaronne si presentano a Faraone e gli chiedono di permettere agli israeliti di andare nel deserto a celebrare una festa a Geova. Il governante egiziano rifiuta con tono di sfida. Geova si serve di Mosè per infliggere uno dopo l’altro terribili colpi. Solo dopo la decima piaga Faraone lascia andare gli israeliti. Ben presto, comunque, insieme alle sue forze militari si lancia all’inseguimento. Ma Geova apre una via di fuga attraverso il Mar Rosso e salva il suo popolo. Gli inseguitori annegano quando il mare si richiude su di loro. Risposta a domande bibliche: 6:3: In che senso il nome di Dio non era stato fatto conoscere ad Abraamo, a Isacco e a Giacobbe? Questi patriarchi usarono il nome divino e ricevettero da Geova delle promesse. Tuttavia non lo conoscevano come colui che faceva adempiere queste promesse o non lo avevano mai riscontrato personalmente. — Genesi 12:1, 2; 15:7, 13-16; 26:24; 28:10-15. 7:1: In che senso Mosè fu costituito “Dio per Faraone”? Mosè ricevette da Dio potenza e autorità su Faraone. Quindi non c’era nessun motivo di temere quel re. 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Avrebbero potuto usare acqua presa dal Nilo prima di questa piaga. Sembra inoltre che potessero procurarsi acqua da bere scavando pozzi nel suolo umido attorno al Nilo. — Esodo 7:24. 8:26, 27: Perché Mosè disse che i sacrifici di Israele sarebbero stati ‘detestabili agli egiziani’? In Egitto si veneravano svariati animali. Pertanto, menzionando i sacrifici, Mosè avrebbe reso più valida e persuasiva la sua richiesta di lasciar andare Israele a sacrificare a Geova. 12:29: Chi era considerato primogenito? Tra i primogeniti erano inclusi solo i maschi. (Numeri 3:40-51) Faraone, anche lui primogenito, non fu ucciso. Aveva la propria famiglia. Non il capofamiglia ma il primogenito della famiglia morì in seguito alla decima piaga. 12:40: Per quanto tempo gli israeliti dimorarono in Egitto? I 430 anni menzionati in questo versetto includono il tempo che i figli d’Israele trascorsero “nel paese d’Egitto e nel paese di Canaan”. (Bibbia con riferimenti, nota in calce). Il settantacinquenne Abraamo attraversò l’Eufrate nel 1943 a.E.V. diretto in Canaan. (Genesi 12:4) Da allora fino a quando Giacobbe, che aveva 130 anni, entrò in Egitto passarono 215 anni. (Genesi 21:5; 25:26; 47:9) Questo significa che successivamente gli israeliti trascorsero in Egitto un ugual periodo di 215 anni. 15:8: Le acque “condensate” del Mar Rosso erano acque gelate? Il verbo ebraico qui tradotto ‘condensare’ significa ritirarsi o ispessirsi. In Giobbe 10:10 è usato a proposito del latte che si rapprende. Quindi le acque condensate non fanno necessariamente pensare ad acque gelate o al ghiaccio. Se il “forte vento orientale” menzionato in Esodo 14:21 fosse stato abbastanza freddo da far gelare le acque, senza dubbio ci sarebbe stato qualche riferimento al freddo estremo. Dato che nulla di visibile le tratteneva, le acque sembravano gelate, irrigidite o condensate. 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Le dieci piaghe non furono semplici coincidenze. Erano state predette e si verificarono esattamente come indicato. Sono quindi una chiara dimostrazione del fatto che il Creatore esercita il controllo sulle acque, sulla luce del sole, sugli insetti, sugli animali e sugli uomini. Le piaghe dimostrano inoltre che Dio può mandare la calamità sui suoi nemici e nello stesso tempo proteggere i suoi adoratori. 11:2; 12:36. Geova benedice il suo popolo. Evidentemente si accertò che gli israeliti ricevessero ora un compenso per il duro lavoro compiuto in Egitto. Erano entrati nel paese come persone libere, non come prigionieri di guerra da tenere in stato di schiavitù. 14:30. Possiamo avere fiducia che nella prossima “grande tribolazione” Geova libererà i suoi adoratori. — Matteo 24:20-22; Rivelazione (Apocalisse) 7:9, 14. GEOVA COSTITUISCE UNA NAZIONE TEOCRATICA (Esodo 15:22–40:38) Nel terzo mese dopo essere stati liberati dall’Egitto gli israeliti si accampano ai piedi del monte Sinai, dove ricevono i Dieci Comandamenti e altre leggi, concludono un patto con Geova e diventano una nazione teocratica. Mosè rimane 40 giorni sul monte e riceve istruzioni inerenti alla vera adorazione e alla costruzione del tabernacolo di Geova, un tempio portatile. Nel frattempo gli israeliti fanno e adorano un vitello d’oro. Sceso dal monte, Mosè vede cos’è successo e si indigna a tal punto da spezzare le due tavole di pietra che Dio gli ha dato. Dopo che ai malfattori è stata inflitta la giusta punizione sale di nuovo sul monte e riceve altre due tavole. Al ritorno di Mosè inizia la costruzione del tabernacolo. Quando Israele arriva alla fine del suo primo anno di libertà, questa tenda meravigliosa e tutti i suoi arredi vengono completati e messi al loro posto. Quindi Geova riempie la tenda di gloria. Risposta a domande bibliche: 20:5: In che senso Geova reca “la punizione per l’errore dei padri” sulle generazioni future? Ciascun individuo, una volta diventato adulto, è giudicato in base alla sua condotta e al suo atteggiamento. Ma quando la nazione di Israele divenne idolatra, ne subì le conseguenze per generazioni. Persino gli israeliti fedeli ne sentirono gli effetti perché a Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 20 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti causa dell’infedeltà religiosa della nazione fu difficile per loro mantenere l’integrità. 23:19; 34:26: Cosa significava il comando di non cuocere il capretto nel latte di sua madre? Da quanto viene riferito, cuocere un capretto (o il piccolo di un altro animale) nel latte di sua madre era un rito pagano che si pensava portasse la pioggia. Inoltre, dato che il latte della madre serviva a nutrire il piccolo, sarebbe stato un atto di crudeltà cuocervi la prole. Questa legge faceva capire al popolo di Dio che doveva essere compassionevole. 23:20-23: Chi era l’angelo menzionato qui, e in che senso il nome di Geova era “in lui”? Probabilmente quest’angelo era Gesù nella forma preumana. Fu impiegato per guidare gli israeliti nel viaggio verso la Terra Promessa. (1 Corinti 10:1-4) Il nome di Geova è “in lui” nel senso che Gesù ha il ruolo principale nel sostenere e santificare il nome del Padre suo. 32:1-8, 25-35: Perché Aaronne non fu punito per aver fatto il vitello d’oro? Aaronne non era favorevole in cuor suo all’idolatria. In seguito, a quanto pare si unì agli altri leviti, schierandosi dalla parte di Dio e contro quelli che avevano resistito a Mosè. Dopo che i colpevoli erano stati uccisi, Mosè rammentò al popolo che aveva commesso un grave peccato, indicando che anche altri oltre ad Aaronne avevano beneficiato della misericordia di Geova. 33:11, 20: In che senso Dio parlò a Mosè “faccia a faccia”? Questa espressione fa pensare a una conversazione fra due persone che si conoscono bene. Mosè parlò con il rappresentante di Dio e per mezzo di lui ricevette istruzioni da Geova oralmente. Ma Mosè non vide Geova, dato che ‘nessun uomo può vedere Dio e vivere’. Geova infatti non parlò personalmente a Mosè. La Legge “fu trasmessa mediante angeli per mano di un mediatore”, dice Galati 3:19. 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Geova ha cura del suo popolo. 18:21. Gli uomini scelti per ricoprire incarichi di responsabilità nella congregazione cristiana devono anche essere capaci, timorati di Dio, fidati e altruisti. 20:1–23:33. Geova è il supremo Legislatore. Quando ubbidivano alle sue leggi, gli israeliti potevano adorarlo in modo ordinato e gioioso. Oggi Geova ha un’organizzazione teocratica. Se cooperiamo con essa abbiamo felicità e sicurezza. Ha vero significato per noi Cosa rivela il libro di Esodo riguardo a Geova? Lo presenta come amorevole Provveditore, incomparabile Liberatore e Colui che adempie i suoi propositi. È l’Iddio di un’organizzazione teocratica. Ciò che imparerete da Esodo facendo la lettura settimanale della Bibbia per prepararvi per la Scuola di Ministero Teocratico avrà senz’altro un profondo effetto su di voi. Considerando ciò che dice la parte “Risposta a domande bibliche”, capirete meglio certi passi scritturali. I commenti che si trovano in “Lezioni per noi” vi mostreranno come trarre beneficio dalla lettura biblica della settimana La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Levitico NON è ancora passato un anno da che gli israeliti sono stati liberati dalla schiavitù egiziana. Ora sono una nuova nazione, in cammino verso il paese di Canaan. Geova si propone di far dimorare in quel paese una nazione santa. Tuttavia le pratiche religiose dei cananei e i loro costumi sono molto degradati. Perciò il vero Dio dà alla congregazione d’Israele dei regolamenti che la terranno separata per il suo servizio. Questi regolamenti si trovano nel libro biblico di Levitico. Scritto dal profeta Mosè nel deserto del Sinai probabilmente nel 1512 a.E.V., il libro abbraccia appena un mese lunare di storia. (Esodo 40:17; Numeri 1:1-3) Geova esorta ripetutamente i suoi adoratori a essere santi. — Levitico 11:44; 19:2; 20:7, 26. Oggi i testimoni di Geova non sono sotto la Legge che Dio diede tramite Mosè. La morte di Gesù Cristo abolì quella Legge. (Romani 6:14; Efesini 2:11-16) Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 22 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti Tuttavia i regolamenti che troviamo in Levitico possono esserci utili, insegnandoci molte cose riguardo all’adorazione del nostro Dio, Geova. OFFERTE SANTE: VOLONTARIE E OBBLIGATORIE (Levitico 1:1–7:38) Alcuni sacrifici e offerte previsti dalla Legge erano volontari mentre altri erano obbligatori. L’olocausto, ad esempio, era volontario. Era presentato a Dio nella sua interezza, come Gesù Cristo diede volontariamente e interamente la sua vita come sacrificio di riscatto. Il sacrificio di comunione era volontario e veniva condiviso. Una parte veniva offerta a Dio sull’altare, un’altra parte veniva mangiata dal sacerdote e un’altra ancora dall’offerente. In modo analogo, per i cristiani unti la Commemorazione della morte di Cristo è un pasto di comunione. — 1 Corinti 10:16-22. Le offerte per il peccato e le offerte per la colpa erano obbligatorie. Con le prime si espiavano i peccati commessi per sbaglio o involontariamente. Le seconde servivano a fare ammenda, nei confronti di Dio, di un diritto violato o a far riacquistare al trasgressore pentito certi diritti, oppure entrambe le cose. Si facevano anche offerte di cereali in riconoscimento della generosità di Geova. Tutte queste cose ci interessano perché i sacrifici previsti dal patto della Legge indicavano Gesù Cristo e il suo sacrificio o i benefìci che ne derivano. — Ebrei 8:3-6; 9:9-14; 10:5-10. Risposta a domande bibliche: 2:11, 12: Perché il ‘miele come offerta fatta mediante il fuoco’ non era accettevole a Geova? Il miele a cui si fa riferimento qui non poteva essere miele di api. Pur non essendo consentito ‘come offerta fatta mediante il fuoco’, era incluso fra ‘le primizie del prodotto del campo’. (2 Cronache 31:5) Evidentemente questo miele era il succo sciropposo di alcuni frutti. Dato che poteva fermentare, non era accettevole come offerta sull’altare. 2:13: Perché ‘insieme a ogni offerta’ si doveva presentare del sale? Lo scopo non era di accentuare il sapore dei sacrifici. Il sale si usa in ogni parte del mondo come conservante. Probabilmente veniva presentato insieme alle offerte perché rappresenta assenza di corruzione e di decadimento. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 23 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti Lezioni per noi: 3:17. Dato che il grasso era considerato la parte migliore o di maggior pregio, il divieto di mangiarlo serviva evidentemente a imprimere nella mente degli israeliti che la parte migliore apparteneva a Geova. (Genesi 45:18) Questo ci ricorda che dovremmo dare il nostro meglio a Geova. — Proverbi 3:9, 10; Colossesi 3:23, 24. 7:26, 27. Gli israeliti non dovevano mangiare sangue. Agli occhi di Dio il sangue rappresenta la vita. “L’anima [la vita] della carne è nel sangue”, dice Levitico 17:11. La norma di astenersi dal sangue è ancora valida per i veri adoratori d’oggi. — Atti 15:28, 29. ISTITUITO IL SACERDOZIO SANTO (Levitico 8:1–10:20) A chi fu affidata la responsabilità di assolvere i doveri relativi ai sacrifici e alle offerte? Ai sacerdoti. Seguendo le istruzioni di Dio, Mosè tenne una cerimonia d’insediamento per Aaronne, il sommo sacerdote, e per i suoi quattro figli, che dovevano essere sottosacerdoti. A quanto pare la cerimonia durò sette giorni e il giorno successivo il sacerdozio cominciò a officiare. Risposta a domande bibliche: 9:9: Cosa significa il fatto che fu versato sangue alla base dell’altare e ne fu messo sui corni dell’altare? Dimostrò che Geova accettava il sangue ai fini dell’espiazione. La disposizione dell’espiazione era interamente basata sul sangue. “Quasi tutte le cose sono purificate col sangue secondo la Legge”, scrisse l’apostolo Paolo, “e se il sangue non è versato non ha luogo nessun perdono”. — Ebrei 9:22. 10:1, 2: Cosa poteva essere implicato nel peccato commesso da Nadab e Abiu, i figli di Aaronne? Subito dopo che Nadab e Abiu ebbero agito impropriamente nell’adempimento dei loro doveri sacerdotali, Geova vietò ai sacerdoti di far uso di vino e di bevanda inebriante mentre servivano nel tabernacolo. (Levitico 10:9) Ciò farebbe pensare che nell’occasione di cui si parla qui i due figli di Aaronne fossero sotto l’effetto dell’alcool. Ma in effetti la ragione per cui morirono fu che avevano offerto “fuoco illegittimo, che [Geova] non aveva loro prescritto”. 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Oggi i servitori di Geova maturi devono conformarsi alle norme divine. Inoltre non devono diventare presuntuosi mentre assolvono le loro responsabilità. 10:9. Non si devono svolgere compiti affidati da Dio mentre si è sotto l’effetto di bevande alcoliche. L’ADORAZIONE DI DIO RICHIEDE PUREZZA (Levitico 11:1–15:33) I regolamenti di carattere alimentare inerenti agli animali puri e impuri recavano beneficio agli israeliti in due modi. Li proteggevano dalle infezioni causate da organismi nocivi e rafforzavano la barriera che li separava dalle persone delle nazioni circonvicine. Altri regolamenti riguardavano l’impurità dovuta al contatto con i corpi morti, la purificazione delle donne dopo il parto, le procedure da seguire riguardo alla lebbra e l’impurità dovuta a perdite dai genitali dell’uomo e della donna. I sacerdoti dovevano occuparsi di coloro che erano divenuti impuri. Risposta a domande bibliche: 12:2, 5: Perché il parto rendeva “impura” la donna? Gli organi della riproduzione furono fatti per trasmettere la vita umana perfetta. Tuttavia, a causa del peccato ereditario, alla progenie fu trasmessa una vita imperfetta e peccaminosa. I temporanei periodi di ‘impurità’ legata al parto come pure ad altre cose, quali mestruazioni ed emissioni seminali, ricordavano loro che avevano ereditato il peccato. (Levitico 15:16-24; Salmo 51:5; Romani 5:12) I regolamenti relativi alla purificazione richiesta avrebbero aiutato gli israeliti a capire la necessità di un sacrificio di riscatto che coprisse la peccaminosità dell’umanità e la riportasse alla perfezione. In tal modo la Legge divenne il loro ‘tutore che conduceva a Cristo’. — Galati 3:24. 15:16-18: Cos’è l’“emissione menzionata in questi versetti? seminale” Sembra si riferisca sia a una polluzione notturna che ai rapporti sessuali fra coniugi. Lezioni per noi: 11:45. Geova Dio è santo e richiede che quelli che gli rendono sacro servizio siano santi. Devono coltivare Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 25 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti la santità e mantenersi fisicamente e spiritualmente puri. — 2 Corinti 7:1; 1 Pietro 1:15, 16. 12:8. Geova permetteva ai poveri di presentare volatili come offerta di sacrificio anziché una pecora che costava di più. Egli ha considerazione per i poveri. BISOGNA MANTENERSI SANTI (Levitico 16:1–27:34) I sacrifici più importanti per i peccati erano offerti nell’annuale giorno di espiazione. Venivano sacrificati un toro per i sacerdoti e la tribù di Levi e un capro per le tribù non sacerdotali di Israele. Un capro vivo veniva mandato via nel deserto dopo aver confessato su di esso i peccati del popolo. I due capri erano considerati un’unica offerta per il peccato. Tutto questo indicava che Gesù Cristo sarebbe stato sacrificato e avrebbe anche portato via i peccati. I regolamenti sul mangiare carne e su altre questioni mettono in evidenza che quando adoriamo Geova dobbiamo essere santi. Appropriatamente i sacerdoti dovevano mantenersi santi. Le tre feste annuali erano occasioni per rallegrarsi grandemente e rendere grazie al Creatore. Inoltre, Geova diede al suo popolo norme circa l’errato uso del suo santo nome e l’osservanza dei sabati e del Giubileo, come pure comandi che stabilivano come comportarsi con i poveri e come trattare gli schiavi. Le benedizioni che il popolo avrebbe ricevuto ubbidendo a Dio sono messe in contrasto con le maledizioni che si sarebbe attirato se avesse disubbidito. Ci sono regolamenti anche sulle offerte relative ai voti e alle valutazioni, ai primogeniti degli animali e al dare ogni decima parte come “qualcosa di santo a Geova”. Risposta a domande bibliche: 16:29: In che modo ‘affliggere le loro anime’? gli israeliti dovevano Era qualcosa che si faceva il giorno di espiazione e aveva relazione con la richiesta del perdono dei peccati. Digiunare in quel periodo significava evidentemente riconoscersi peccatori. Con tutta probabilità, quindi, con l’espressione ‘affliggersi l’anima’ si intendeva il digiuno. 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Questa legge fu data evidentemente per impedire agli ebrei di tagliarsi la barba e i capelli come si faceva in certe usanze pagane. (Geremia 9:25, 26; 25:23; 49:32) Tuttavia il comando di Dio non significava che gli ebrei non potessero tagliarsi affatto la barba o i baffi. — 2 Samuele 19:24. 25:35-37: Era sempre sbagliato che gli israeliti chiedessero un interesse quando facevano prestiti? Se il denaro veniva prestato per motivi d’affari, si poteva chiedere un interesse. La Legge, comunque, proibiva di chiedere un interesse ai poveri. Era sbagliato approfittare delle difficoltà economiche di chi era nell’indigenza. — Esodo 22:25. 26:19: Come possono ‘i cieli divenire come il ferro e la terra come il rame’? Per la mancanza di pioggia, i cieli sul paese di Canaan avrebbero assunto un aspetto duro e compatto come quello del ferro. E la terra senza pioggia avrebbe avuto riflessi metallici simili a quelli del rame. 26:26: Cosa voleva dire che ‘dieci avrebbero cotto il pane in un solo forno’? donne Normalmente ogni donna, avendo tante cose da cuocere, aveva bisogno di un forno tutto per sé. Ma queste parole indicavano che ci sarebbe stata una tale penuria di cibo che sarebbe bastato un unico forno per dieci donne. Era una delle conseguenze che, come predetto, avrebbero subìto se non si fossero mantenuti santi. Lezioni per noi: 20:9. Agli occhi di Geova uno spirito malvagio e pieno di odio equivaleva all’omicidio. Perciò egli stabilì che chi vituperava i genitori era soggetto alla pena di morte come chi li uccideva veramente. Questo non dovrebbe quindi spingerci a mostrare amore ai compagni di fede? — 1 Giovanni 3:14, 15. 22:32; 24:10-16, 23. Il nome di Geova non dev’essere biasimato. Al contrario, dobbiamo lodare il suo nome e pregare perché sia santificato. — Salmo 7:17; Matteo 6:9. 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(Galati 3:23-25) Ma siccome quanto è scritto in Levitico ci permette di capire a fondo il pensiero di Geova su varie cose, può influire sull’adorazione che gli rendiamo. Mentre fate la lettura settimanale della Bibbia per prepararvi per la Scuola di Ministero Teocratico, rimarrete senz’altro colpiti dal fatto che Dio richiede che i suoi servitori siano santi. Questo libro biblico può spingervi anche a dare all’Altissimo il meglio di voi stessi, mantenendovi sempre santi alla sua lode. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Numeri DOPO l’esodo dall’Egitto gli israeliti furono organizzati come nazione. Di lì a poco sarebbero potuti entrare nella Terra Promessa, ma non vi entrarono. Dovettero invece vagare per circa quarant’anni in un “grande e tremendo deserto”. (Deuteronomio 8:15) Perché? La narrazione storica contenuta nel libro biblico di Numeri ci dice cosa accadde. Essa dovrebbe farci capire che bisogna ubbidire a Geova Dio e rispettare i suoi rappresentanti. Scritto da Mosè nel deserto e nelle pianure di Moab, il libro di Numeri abbraccia un periodo di 38 anni e 9 mesi, che vanno dal 1512 a.E.V. al 1473 a.E.V. (Numeri 1:1; Deuteronomio 1:3) Il nome si riferisce ai due censimenti degli israeliti, effettuati a circa 38 anni di distanza l’uno dall’altro. (Capitoli 1-4, 26) Il libro si divide in tre parti. La prima racconta gli avvenimenti che ebbero luogo al monte Sinai. La seconda descrive ciò che avvenne durante la peregrinazione di Israele nel deserto. L’ultima parte prende in esame gli avvenimenti che ebbero luogo nelle pianure di Moab. Mentre leggete questo resoconto potete chiedervi: ‘Cosa mi insegnano questi episodi? Questo libro contiene princìpi che possono essermi utili oggi?’ AL MONTE SINAI (Numeri 1:1–10:10) Il primo dei due censimenti avviene quando gli israeliti sono ancora ai piedi del monte Sinai. I maschi dai 20 anni in su, a parte i leviti, sono 603.550. Il censimento viene fatto evidentemente per scopi militari. Nell’intero campo, che include anche le donne, i bambini e i leviti, ci sono forse più di tre milioni di persone. 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Il capitolo 7 contiene informazioni sulle offerte dei capi delle tribù relative all’inaugurazione dell’altare e il capitolo 9 tratta l’osservanza della Pasqua. Vengono date istruzioni all’assemblea anche su come piantare e levare il campo. Risposta a domande bibliche: 2:1, 2: Cos’erano “i segni” attorno a cui dovevano accamparsi nel deserto le divisioni di tre tribù? La Bibbia non descrive questi segni. Tuttavia non erano considerati segni sacri né era loro attribuito un significato religioso. I segni erano usati per motivi di praticità, per aiutare le persone a trovare il loro posto nell’accampamento. 5:27: Cosa significa l’espressione “cadere la coscia” riferita alla moglie colpevole di adulterio? Il termine “coscia” in questo caso viene usato per indicare gli organi della riproduzione. (Genesi 46:26) La ‘caduta’ della coscia fa pensare alla degenerazione di questi organi, cosa che avrebbe reso impossibile il concepimento. Lezioni per noi: 6:1-7. I nazirei dovevano astenersi dal prodotto della vite e da tutte le bevande inebrianti, e questo richiedeva spirito di sacrificio. Dovevano lasciarsi crescere i capelli, in segno di sottomissione a Geova, come le donne dovevano essere sottomesse al marito e al padre. Dovevano mantenersi puri stando lontani da qualsiasi corpo morto, anche da quello di un parente stretto. I servitori a tempo pieno d’oggi dimostrano spirito di sacrificio quando devono fare rinunce ed essere sottomessi a Geova e alla sua disposizione. Certi incarichi richiedono di trasferirsi in paesi lontani, da cui sarebbe difficile o anche impossibile tornare per il funerale di un parente stretto. 8:25, 26. Affinché gli incarichi del servizio levitico fossero assolti debitamente, e per riguardo verso la loro età, gli uomini anziani dovevano ritirarsi dal servizio obbligatorio. Ma potevano offrirsi per assistere gli altri leviti. Sebbene oggi non sia previsto che i proclamatori del Regno vadano in pensione, possiamo imparare Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 29 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti molto dal principio su cui si basa questa legge. Se a motivo dell’età avanzata il cristiano non può adempiere certi obblighi, può impegnarsi in un tipo di servizio che è in grado di compiere. DA UN POSTO ALL’ALTRO NEL DESERTO (Numeri 10:11–21:35) Quando infine la nuvola che è sopra il tabernacolo si alza, gli israeliti iniziano una marcia che 38 anni e uno o due mesi dopo li porterà nelle pianure desertiche di Moab. Vi sarà utile seguire il loro cammino sulla cartina a pagina 9 dell’opuscolo ‘Vedete il buon paese’, edito dai testimoni di Geova. Durante il viaggio verso Cades, nel deserto di Paran, il popolo si lamenta in almeno tre casi. Il primo si risolve quando Geova manda un fuoco che consuma alcuni del popolo. Poi gli israeliti chiedono carne a gran voce e Geova fornisce le quaglie. Miriam e Aaronne si lamentano contro Mosè e di conseguenza Miriam è temporaneamente colpita dalla lebbra. Mentre sono accampati a Cades, Mosè manda 12 uomini a esplorare la Terra Promessa. Quaranta giorni più tardi ritornano. Prestando fede al cattivo rapporto di dieci esploratori il popolo vuole lapidare Mosè, Aaronne e gli esploratori fedeli Giosuè e Caleb. Geova dice di voler colpire il popolo con la pestilenza, ma Mosè intercede e Geova dichiara che vagheranno nel deserto per 40 anni, finché quelli che sono stati censiti non saranno morti tutti. Geova fornisce ulteriori regolamenti. Cora e altri si ribellano contro Mosè e Aaronne, ma i ribelli vengono distrutti dal fuoco o sono inghiottiti dalla terra. Il giorno seguente l’intera assemblea mormora contro Mosè e Aaronne. Di conseguenza, per un flagello mandato da Geova, muoiono 14.700 persone. Per far sapere chi ha scelto come sommo sacerdote, Dio fa germogliare la verga di Aaronne. Quindi dà altre leggi relative agli obblighi dei leviti e alla purificazione del popolo. L’uso delle ceneri di una vacca rossa prefigura la purificazione mediante il sacrificio di Gesù. — Ebrei 9:13, 14. I figli di Israele tornano a Cades, dove Miriam muore. L’assemblea si lamenta di nuovo contro Mosè e Aaronne. Il motivo? La mancanza d’acqua. Poiché nel provvedere miracolosamente l’acqua non santificano il nome di Geova, Mosè e Aaronne perdono l’opportunità di entrare nella Terra Promessa. Israele parte da Cades Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 30 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti e al monte Hor Aaronne muore. Mentre sta aggirando Edom, il popolo si stanca e parla contro Dio e contro Mosè. Per punirlo Geova manda serpenti velenosi. Ancora una volta Mosè intercede e Dio gli dice di fare un serpente di rame e di metterlo su un palo affinché chi è stato morso, guardandolo, guarisca. Il serpente prefigura Gesù Cristo che è messo al palo per nostro beneficio eterno. (Giovanni 3:14, 15) Israele sconfigge i re ammoniti Sihon e Og e prende possesso dei loro paesi. Risposta a domande bibliche: 12:1: Perché Miriam e Aaronne si lamentarono contro Mosè? A quanto sembra, la vera ragione della loro lamentela fu il desiderio di Miriam di avere più potere. Quando Mosè fu raggiunto dalla moglie Zippora nel deserto, può darsi che Miriam temesse di non essere più considerata la donna più importante dell’accampamento. — Esodo 18:1-5. 12:9-11: Perché solo Miriam fu colpita dalla lebbra? Molto probabilmente fu lei a suscitare la lamentela e a persuadere Aaronne a unirsi a lei. Aaronne manifestò l’atteggiamento giusto confessando il suo peccato. 21:14, 15: Cos’era il libro menzionato qui? Le Scritture menzionano vari libri che gli scrittori della Bibbia usarono come fonte di materiale. (Giosuè 10:12, 13; 1 Re 11:41; 14:19, 29) Il “libro delle Guerre di Geova” era uno di questi scritti. Conteneva una narrazione storica delle guerre del popolo di Geova. Lezioni per noi: 11:27-29. Mosè è un ottimo esempio di come dovremmo reagire quando altri ricevono privilegi nel servizio di Geova. Anziché essere geloso e cercare la propria gloria, Mosè fu felice quando Eldad e Medad cominciarono ad agire da profeti. 12:2, 9, 10; 16:1-3, 12-14, 31-35, 41, 46-50. Geova si aspetta che i suoi adoratori mostrino rispetto per l’autorità che ha conferito. 14:24. Un segreto per resistere al mondo che spinge a fare il male è quello di sviluppare uno “spirito diverso”, cioè un atteggiamento mentale che si distingue da quello del mondo. 15:37-41. La particolare frangia degli abiti degli israeliti serviva a ricordare loro che erano un popolo separato per adorare Dio e per ubbidire ai suoi Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 31 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti comandamenti. Non dovremmo anche noi vivere secondo le norme di Dio e farci notare perché siamo diversi dal mondo? NELLE PIANURE DI MOAB (Numeri 22:1–36:13) Quando i figli di Israele si accampano nelle pianure desertiche di Moab, i moabiti provano un morboso terrore di loro. Perciò Balac, il re di Moab, assume Balaam affinché maledica gli israeliti. Ma Geova costringe Balaam a benedirli. Si ricorre quindi a donne moabite e madianite per indurre gli israeliti a commettere immoralità e idolatria. Di conseguenza Geova distrugge 24.000 trasgressori. Infine il flagello termina quando Fineas dimostra di non tollerare nessuna rivalità verso Geova. Con il secondo censimento si vede che, eccetto Giosuè e Caleb, degli uomini contati nel primo censimento non c’è più nessuno. Giosuè viene nominato successore di Mosè. Gli israeliti ricevono istruzioni sulle procedure da seguire per le varie offerte e per i voti. Inoltre il popolo di Israele si vendica dei madianiti. Ruben, Gad e la mezza tribù di Manasse si stabiliscono a est del Giordano. A Israele vengono date istruzioni su come attraversare il Giordano e prendere possesso del paese. Sono fissati dettagliatamente i confini del paese. L’eredità dev’essere decisa tirando a sorte. Ai leviti sono assegnate 48 città, 6 delle quali devono servire da città di rifugio. Risposta a domande bibliche: 22:20-22: Perché l’ira di Geova divampò contro Balaam? Geova aveva detto al profeta Balaam che non doveva maledire gli israeliti. (Numeri 22:12) Tuttavia il profeta andò con gli uomini di Balac, deciso a maledire Israele. Voleva accontentare il re moabita e avere da lui una ricompensa. (2 Pietro 2:15, 16; Giuda 11) Perfino quando fu costretto a benedire Israele anziché maledirlo, Balaam cercò il favore del re suggerendo di servirsi di adoratrici di Baal per sedurre gli uomini di Israele. (Numeri 31:15, 16) Pertanto il motivo per cui Dio si adirò con Balaam fu la sua sfrenata avidità. 30:6-8: Un cristiano può annullare i voti della propria moglie? Per quanto riguarda i voti, ora Geova tratta singolarmente con i suoi adoratori. Per esempio, la dedicazione a Geova è un voto personale. (Galati 6:5) Il marito non ha la facoltà di revocare o annullare tale voto. 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Lezioni per noi: 25:11. Che esempio di zelo per l’adorazione di Geova ci dà Fineas! Il desiderio di mantenere pura la congregazione non dovrebbe spingerci a riferire agli anziani cristiani tutto ciò che potremmo sapere in merito a un caso di grave immoralità? 35:9-29. Il fatto che l’omicida involontario doveva lasciare la sua casa e fuggire in una città di rifugio rimanendovi per un periodo di tempo ci insegna che la vita è sacra e che dobbiamo rispettarla. 35:33. Si può fare espiazione per la terra contaminata dal sangue degli innocenti solo con il sangue di quelli che lo hanno sparso. Com’è appropriato che Geova distrugga i malvagi prima che la terra sia trasformata in un paradiso! — Proverbi 2:21, 22; Daniele 2:44. La Parola di Dio esercita potenza Dobbiamo rispettare Geova e quelli a cui sono stati affidati incarichi di responsabilità fra il suo popolo. Il libro di Numeri lo rende molto chiaro. Com’è importante questa lezione per mantenere la pace e l’unità nella congregazione odierna! Gli episodi narrati in Numeri mostrano con quanta facilità si possono commettere errori come mormorio, immoralità e idolatria se si trascura la propria spiritualità. Alcune lezioni e alcuni esempi contenuti in questo libro biblico possono servire per preparare le parti sui bisogni locali all’adunanza di servizio nelle congregazioni dei testimoni di Geova. Veramente “la parola di Dio è vivente ed esercita potenza” nella nostra vita. — Ebrei 4:12. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Deuteronomio È il 1473 a.E.V. Sono passati 40 anni da che Geova ha liberato i figli di Israele dalla schiavitù egiziana. Hanno trascorso tutti questi anni nel deserto e sono ancora una nazione senza terra. Finalmente però sono alle soglie della Terra Promessa. Cosa accadrà loro man Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 33 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti mano che ne prenderanno possesso? Quali problemi incontreranno e come dovranno affrontarli? Prima che gli israeliti attraversino il Giordano per entrare nel paese di Canaan, Mosè li prepara per l’immane compito che li attende. In che modo? Pronunciando una serie di discorsi incoraggianti, esortativi e ammonitori. Mosè rammenta loro che Geova Dio merita esclusiva devozione e che non devono seguire le vie delle nazioni circostanti. Questi discorsi costituiscono la parte principale del libro biblico di Deuteronomio, e i consigli che contengono sono proprio quello di cui abbiamo bisogno oggi, poiché anche noi viviamo in un mondo dove è difficile rendere esclusiva devozione a Geova. — Ebrei 4:12. Il libro di Deuteronomio, che a parte l’ultimo capitolo fu scritto da Mosè, abbraccia un periodo di poco più di due mesi. (Deuteronomio 1:3; Giosuè 4:19) Vediamo in che modo il suo contenuto può aiutarci ad amare Geova Dio con tutto il cuore e a servirlo fedelmente. ‘NON DIMENTICARE CIÒ CHE I TUOI OCCHI HANNO VISTO’ (Deuteronomio 1:1–4:49) Nel primo discorso Mosè racconta alcuni degli avvenimenti verificatisi nel deserto, in particolare quelli che saranno utili agli israeliti mentre si accingono a prendere possesso della Terra Promessa. Il resoconto della nomina dei giudici deve avere rammentato loro che Geova organizza il suo popolo in modo che riceva amorevoli cure. Mosè riferisce inoltre che la generazione precedente non entrò nel paese promesso loro a causa del cattivo rapporto dei dieci esploratori. Che effetto deve avere avuto questo esempio ammonitore sugli ascoltatori di Mosè quando avevano il paese proprio sotto gli occhi! Il ricordo delle vittorie che Geova aveva dato ai figli di Israele prima che attraversassero il Giordano deve avere infuso coraggio in loro adesso che erano pronti per iniziare la conquista dall’altra parte del fiume. Nel paese che dovevano occupare dilagava l’idolatria. Com’era appropriato che Mosè desse un severo avvertimento contro l’adorazione idolatrica! Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 34 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti Risposta a domande bibliche: 2:4-6, 9, 19, 24, 31-35; 3:1-6: Perché gli israeliti annientarono alcuni che vivevano a est del Giordano ma non altri? Geova comandò a Israele di non entrare in conflitto con i figli di Esaù. Perché? Perché erano la progenie del fratello di Giacobbe. Gli israeliti inoltre non dovevano molestare i moabiti e gli ammoniti né far loro guerra, perché erano discendenti di Lot, nipote di Abraamo. Tuttavia i re amorrei Sihon e Og non avevano diritto al paese su cui dominavano. Perciò quando Sihon rifiutò agli israeliti il permesso di attraversare il suo territorio e Og li affrontò in battaglia, Geova comandò agli israeliti di abbattere le loro città, senza lasciare superstiti. 4:15-20, 23, 24: Il divieto di fare immagini scolpite significa forse che sia sbagliato fare rappresentazioni di oggetti per scopi artistici? No, era vietato farsi immagini per adorarle e ‘inchinarsi davanti ad esse e servirle’. Le Scritture non proibiscono di fare sculture o di dipingere oggetti per scopi artistici. — 1 Re 7:18, 25. Lezioni per noi: 1:2, 19. I figli di Israele vagarono nel deserto per circa 38 anni, anche se Cades-Barnea era solo a “undici giorni dall’Horeb [la regione montuosa attorno al Sinai dove furono dati i Dieci Comandamenti] per la via del monte Seir”. Che prezzo dovettero pagare per avere disubbidito a Geova Dio! — Numeri 14:26-34. 1:16, 17. I criteri di giudizio di Dio non sono cambiati. Coloro a cui è affidata la responsabilità di far parte di un comitato giudiziario non devono permettere che favoritismo o timore dell’uomo alteri il loro giudizio. 4:9. Se Israele voleva prosperare era essenziale che non ‘dimenticasse le cose che i suoi occhi avevano visto’. Mentre il promesso nuovo mondo si avvicina è di vitale importanza che anche noi teniamo a mente le meravigliose opere di Geova studiando con diligenza la sua Parola. AMATE GEOVA E COMANDAMENTI (Deuteronomio 5:1–26:19) UBBIDITE AI SUOI Nel secondo discorso Mosè racconta come fu data la Legge al monte Sinai e ripete i Dieci Comandamenti. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 35 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti Vengono detti i nomi di sette nazioni che dovranno essere completamente distrutte. Viene ricordata ai figli di Israele un’importante lezione che hanno imparato nel deserto: “Non di solo pane vive l’uomo, ma l’uomo vive di ogni espressione della bocca di Geova”. Nella loro nuova situazione devono “osservare l’intero comandamento”. — Deuteronomio 8:3; 11:8. Quando si stabiliranno nel paese promesso, gli israeliti avranno bisogno non solo di leggi relative all’adorazione ma anche di leggi relative al giudizio, al governo, alla guerra e alla vita sociale e privata di ogni giorno. Mosè riesamina queste leggi e mette in risalto che bisogna amare Geova e ubbidire ai suoi comandamenti. Risposta a domande bibliche: 8:3, 4: In che senso durante il viaggio nel deserto gli abiti degli israeliti non si consumarono e i loro piedi non si gonfiarono? Fu qualcosa di miracoloso, come lo fu la manna provveduta regolarmente. Gli israeliti usarono gli stessi abiti e le stesse calzature con cui erano partiti, passandoli probabilmente ad altri man mano che i bambini crescevano e gli adulti morivano. Dato che il numero degli israeliti non aumentò, come indicano i due censimenti effettuati all’inizio e alla fine del viaggio nel deserto, il quantitativo di abiti e di calzature che avevano in origine sarebbe stato sufficiente. — Numeri 2:32; 26:51. 14:21: Perché gli israeliti potevano dare al residente forestiero o vendere a uno straniero un animale morto e non dissanguato che essi stessi non avrebbero mangiato? Nella Bibbia il termine “residente forestiero” poteva applicarsi a un non israelita che era divenuto proselito o a un avventizio che si conformava alle leggi del paese in generale ma che non era divenuto adoratore di Geova. Lo straniero e il residente forestiero che non divenivano proseliti non erano sotto la Legge e potevano usare in vari modi gli animali morti e non dissanguati. Agli israeliti era consentito dare o vendere loro questi animali. Il proselito, invece, era vincolato dal patto della Legge. Come indica Levitico 17:10, era vietato al proselito mangiare il sangue di un animale. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 36 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ 24:6: Perché ‘prendere in pegno una macina a mano o la sua mola superiore’ era paragonato a prendere in pegno “un’anima”? Una macina a mano o la sua mola superiore rappresentava l’“anima” della persona, vale a dire i suoi mezzi di sussistenza. Prendendo in pegno l’una o l’altra di queste cose si privava l’intera famiglia del pane quotidiano. 25:9: Cosa c’è di significativo nell’atto di togliere il sandalo e sputare in faccia all’uomo che rifiutava di compiere il matrimonio del cognato? Secondo l’usanza seguita “in tempi precedenti in Israele riguardo al diritto di ricompra . . . l’uomo si doveva togliere il sandalo e darlo al suo prossimo”. (Rut 4:7) Togliere il sandalo a un uomo che rifiutava di compiere il matrimonio del cognato era quindi la conferma che aveva rinunciato alla sua posizione e al suo diritto di produrre un erede per il fratello morto. Era un disonore. (Deuteronomio 25:10) Sputargli in faccia significava umiliarlo. — Numeri 12:14. Lezioni per noi: 6:6-9. Come gli israeliti avevano il comando di conoscere la Legge, così noi dobbiamo conoscere i comandi di Dio, ricordarli sempre e inculcarli nei nostri figli. Dobbiamo ‘legarceli come un segno sulla mano’ in quanto le nostre azioni, rappresentate dalle mani, devono dimostrare che ubbidiamo a Geova. E come un ‘frontale fra gli occhi’, la nostra ubbidienza dev’essere visibile a tutti. 6:16. Non mettiamo mai Geova alla prova come fecero slealmente gli israeliti a Massa, dove mormorarono per la mancanza d’acqua. — Esodo 17:17. 8:11-18. Il materialismo può farci dimenticare Geova. 9:4-6. Dobbiamo guardarci dalla presunzione. 13:6. Non dobbiamo permettere a nessuno di farci allontanare dall’adorazione di Geova. 14:1. L’automutilazione è segno di mancanza di rispetto per il corpo umano, può avere a che fare con la falsa religione ed è una cosa da evitare. (1 Re 18:25-28) Simili eccessive manifestazioni di lutto sono fuori luogo per chi ha la speranza della risurrezione. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 37 Alcuni miei piccoli appunti ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ 20:5-7; 24:5. Si dovrebbe mostrare considerazione a chi si trova in circostanze particolari, anche quando si sta facendo qualcosa di importante. 22:23-27. Quando una donna è minacciata di stupro uno dei modi più efficaci per difendersi è gridare. “DEVI SCEGLIERE LA VITA” (Deuteronomio 27:1–34:12) Nel terzo discorso Mosè dice che dopo avere attraversato il Giordano gli israeliti dovranno scrivere la Legge su delle grandi pietre e dovranno anche pronunciare le maledizioni previste per la disubbidienza e le benedizioni previste per l’ubbidienza. All’inizio del quarto discorso viene rinnovato il patto fra Geova e Israele. Mosè mette di nuovo in guardia contro la disubbidienza ed esorta il popolo a “scegliere la vita”. — Deuteronomio 30:19. Oltre a pronunciare i quattro discorsi, Mosè annuncia chi sarà il suo successore, insegna agli israeliti un bel cantico di lode a Geova e avverte delle sventure derivanti dall’infedeltà. Dopo avere benedetto le tribù, all’età di 120 anni Mosè muore e viene sepolto. Il periodo di lutto dura 30 giorni, pari a quasi metà del tempo a cui si riferisce Deuteronomio. Risposta a domande bibliche: 32:13, 14: Dato che agli israeliti era vietato mangiare grasso di qualsiasi tipo, cosa significa l’espressione mangiare il “grasso dei montoni”? È un’espressione simbolica e si riferisce al meglio del gregge. Che si tratti di un uso poetico è indicato dal fatto che lo stesso versetto parla del “grasso dei reni del frumento” e del “sangue dell’uva”. 33:1-29: Perché Simeone non fu menzionato specificamente nella benedizione che Mosè pronunciò sui figli di Israele? Perché sia Simeone che Levi avevano agito “aspramente” e la loro ira era stata “crudele”. (Genesi 34:13-31; 49:5-7) La loro eredità non fu proprio come quella delle altre tribù. Levi ricevette 48 città e Simeone ottenne una porzione all’interno del territorio di Giuda. (Giosuè 19:9; 21:41, 42) Quindi Mosè non benedisse Simeone in modo specifico. Tuttavia la benedizione di Simeone era inclusa nella benedizione generale pronunciata su Israele. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 38 Alcuni miei piccoli appunti ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti Lezioni per noi: 31:12. Alle adunanze di congregazione i piccoli dovrebbero sedersi insieme ai grandi e sforzarsi di ascoltare e imparare. 32:4. Le attività di Geova sono tutte perfette in quanto Egli esprime i suoi attributi di giustizia, sapienza, amore e potenza in perfetto equilibrio. Ha grande valore per noi Il libro di Deuteronomio presenta Geova come “un solo Geova”. (Deuteronomio 6:4) Parla di un popolo che aveva una relazione unica con Geova. Mette anche in guardia contro l’idolatria e sottolinea la necessità di rendere al vero Dio esclusiva devozione. Deuteronomio ha senz’altro grande valore per noi! Anche se non siamo sotto la Legge può insegnarci molte cose che ci aiuteranno ad ‘amare Geova nostro Dio con tutto il cuore, l’anima e la forza vitale’. — Deuteronomio 6:5. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Giosuè È L’ANNO 1473 a.E.V. Gli israeliti, accampati nelle pianure di Moab, devono essersi emozionati sentendo queste parole: “Preparatevi le provviste, perché fra tre giorni attraverserete questo Giordano per andare a impossessarvi del paese che Geova vostro Dio vi dà per prenderne possesso”. (Giosuè 1:11) I 40 anni nel deserto stanno per finire. Poco più di 20 anni dopo, il condottiero Giosuè è al centro del paese di Canaan e dice agli anziani di Israele: “Vedete, io vi assegnai a sorte queste nazioni che rimangono come eredità per le vostre tribù, e tutte le nazioni che stroncai, dal Giordano al Mar Grande dove tramonta il sole. E Geova vostro Dio era colui che continuava a respingerle d’innanzi a voi, e le spodestò a causa vostra, e voi avete preso possesso del loro paese, proprio come Geova vostro Dio vi aveva promesso”. — Giosuè 23:4, 5. Scritto da Giosuè nel 1450 a.E.V., il libro che porta il suo nome è un appassionante resoconto storico di ciò che avvenne in quei 22 anni. Poiché siamo alle porte del promesso nuovo mondo, la nostra situazione è paragonabile a quella dei figli di Israele che erano pronti Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 39 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti a prendere possesso della Terra Promessa. È dunque con vivo interesse che esaminiamo il libro di Giosuè. — Ebrei 4:12. VERSO LE “PIANURE DESERTICHE DI GERICO” (Giosuè 1:1–5:15) Giosuè riceve un incarico notevole quando Geova gli dice: “Mosè mio servitore è morto; e ora levati, passa questo Giordano, tu e tutto questo popolo, per entrare nel paese che io do loro, ai figli d’Israele”. (Giosuè 1:2) Giosuè deve condurre nella Terra Promessa una nazione formata da parecchi milioni di persone. Nel corso dei preparativi manda due spie a Gerico, la prima città da conquistare. Lì abita la meretrice Raab che, avendo sentito parlare delle opere potenti compiute da Geova per il Suo popolo, protegge e aiuta le spie, le quali a loro volta le promettono che avrà salva la vita. Tornate le spie, Giosuè e il popolo sono pronti per entrare in azione e attraversare il Giordano. Pur essendo in piena, il fiume non rappresenta un ostacolo per loro, poiché Geova fa sollevare le acque a monte come una diga e lascia che le acque a valle si riversino nel Mar Morto. Una volta attraversato il Giordano gli israeliti si accampano a Ghilgal, nei pressi di Gerico. Quattro giorni più tardi, la sera del 14° giorno di abib, osservan o la Pasqua nelle pianure desertiche di Gerico. (Giosuè 5:10) Il giorno dopo cominciano a mangiare del prodotto del paese e il provvedimento della manna cessa. In questo periodo Giosuè circoncide tutti i maschi nati nel deserto. Risposta a domande bibliche: 2:4, 5: Perché Raab mette fuori strada gli uomini del re che cercano le spie? Raab protegge le spie mettendo a repentaglio la propria vita perché ha imparato ad aver fede in Geova. Quindi non è obbligata a dire dove si trovano le spie a uomini che vogliono fare del male al popolo di Dio. (Matteo 7:6; 21:23-27; Giovanni 7:3-10) Raab infatti fu “dichiarata giusta per le opere”: dare informazioni errate agli emissari del re fu una di queste opere. — Giacomo 2:24-26. 5:14, 15: Chi è “il principe dell’esercito di Geova”? Probabilmente il principe che rafforza Giosuè quando ha inizio la conquista della Terra Promessa altri non è che “la Parola”, Gesù Cristo nella sua esistenza Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 40 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti preumana. (Giovanni 1:1; Daniele 10:13) Sapere con certezza che oggi il glorificato Gesù Cristo sostiene i servitori di Dio mentre si impegnano nella guerra spirituale dà grande forza. Lezioni per noi: 1:7-9. Per svolgere bene le attività spirituali è essenziale leggere la Bibbia ogni giorno, meditare regolarmente su quello che dice e mettere in pratica quello che si impara. 1:11. Giosuè chiede al popolo di preparare le provviste e di non attendere pigramente che sia Dio a procurarle. L’esortazione di Gesù a smettere d’essere ansiosi per le cose necessarie, con la promessa che “tutte queste altre cose vi saranno aggiunte”, non vieta di prendere provvedimenti per sostenersi. — Matteo 6:25, 33. 2:4-13. Dopo aver sentito parlare delle grandi opere di Geova ed essersi resa conto che il momento è critico, Raab decide di schierarsi dalla parte dei Suoi adoratori. Chi studia la Bibbia da qualche tempo e riconosce che viviamo negli “ultimi giorni” non farebbe bene a decidere di servire Dio? — 2 Timoteo 3:1. 3:15. Dato che le spie mandate a Gerico hanno fatto un rapporto favorevole, Giosuè si muove in fretta, senza aspettare che le acque del Giordano si abbassino. Quando si tratta di cose che riguardano la vera adorazione, dobbiamo agire con coraggio anziché rimandare a quando le circostanze non sembrino più adatte. 4:4-8, 20-24. Le 12 pietre prese dal letto del Giordano devono servire a Israele per ricordare. Anche gli atti con cui Geova ha liberato i suoi servitori odierni dai loro nemici servono a ricordare che Egli è con loro. LA CONQUISTA VA AVANTI (Giosuè 6:1–12:24) La città di Gerico è ‘saldamente chiusa, e nessuno esce e nessuno entra’. (Giosuè 6:1) Come avrebbero fatto a prendere la città? Geova indica a Giosuè la strategia da seguire. Ben presto le mura crollano e la città viene distrutta. Si salvano solo Raab e la sua casa. La città di Ai, una residenza reale, è la prossima a cadere. Le spie mandate a esplorarla riferiscono che gli abitanti sono pochi, quindi non ci vorranno molti uomini per conquistarla. Tuttavia i circa 3.000 soldati mandati Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 41 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti ad attaccare Ai fuggono davanti agli uomini della città. La ragione? Geova non è con gli israeliti. Durante l’invasione di Gerico un uomo della tribù di Giuda, Acan, ha commesso un peccato. Risolta la cosa, Giosuè muove contro Ai. Avendo già sconfitto una volta gli israeliti, il re di Ai non vede l’ora di combatterli nuovamente. Ma Giosuè segue una strategia che gioca sull’eccessiva sicurezza degli uomini di Ai e cattura la città. Gabaon è ‘una città grande, più grande di Ai, e tutti i suoi uomini sono potenti’. (Giosuè 10:2) Comunque, avendo udito che Israele ha catturato Gerico e Ai, gli uomini di Gabaon inducono Giosuè con l’inganno a stipulare un patto di pace con loro. Le nazioni circostanti considerano questa defezione una minaccia. Cinque loro re stringono un’alleanza e attaccano Gabaon. Israele libera i gabaoniti e infligge agli aggressori una schiacciante sconfitta. Al comando di Giosuè, Israele conquista anche alcune città a sud e a ovest, oltre a sbaragliare la coalizione dei re del nord. I re a ovest del Giordano che vengono sconfitti sono in tutto 31. Risposta a domande bibliche: 10:13: Com’è possibile un fenomeno del genere? “C’è qualcosa di troppo straordinario per Geova”, il Creatore del cielo e della terra? (Genesi 18:14) Se vuole, Geova può influire sul movimento di rotazione terrestre così che all’osservatore sulla terra il sole e la luna sembrino immobili. O può permettere che la terra e la luna continuino a muoversi, rifrangendo però i raggi del sole e della luna in modo tale che la luce di questi due luminari continui a risplendere. Comunque siano andate le cose, “nessun giorno è stato come quello” nella storia umana. — Giosuè 10:14. 10:13: Cos’è il libro di Iashar? Troviamo un’altra menzione di questo libro in 2 Samuele 1:18 in riferimento a una poesia intitolata “L’Arco”, un canto funebre composto per Saul, re di Israele, e per suo figlio Gionatan. Il libro era presumibilmente una raccolta di canti e poesie di argomento storico ed è probabile che gli ebrei lo conoscessero bene. Lezioni per noi: 6:26; 9:22, 23. La maledizione che Giosuè pronunciò al tempo della distruzione di Gerico si adempie circa 500 Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 42 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti anni dopo. (1 Re 16:34) La maledizione che Noè pronunciò sul nipote Canaan si avvera quando ai gabaoniti vengono imposti lavori pesanti. (Genesi 9:25, 26) La parola di Geova si avvera sempre. 7:20-25. Forse per qualcuno il furto di Acan è una cosa da poco: magari pensa che non abbia danneggiato nessuno. Può darsi che considerino alla stessa stregua i piccoli furti e altre infrazioni minori della legge biblica. Noi però dobbiamo essere come Giosuè, resistendo con altrettanta determinazione alle pressioni che mirano a farci compiere atti illegali o immorali. 9:15, 26, 27. Quando concludiamo un accordo dobbiamo prenderlo sul serio e mantenere la parola. GIOSUÈ AFFRONTA LA SUA ULTIMA GRANDE IMPRESA (Giosuè 13:1–24:33) Giosuè, ormai quasi novantenne, comincia a ripartire il paese. Un’impresa davvero impegnativa! Le tribù di Ruben e Gad e la mezza tribù di Manasse hanno già ricevuto la loro eredità a est del Giordano. Tirando a sorte viene ora assegnata l’eredità alle altre tribù sul lato occidentale del fiume. Viene eretto il tabernacolo a Silo nel territorio di Efraim. Caleb riceve la città di Ebron e a Giosuè viene assegnata Timnat-Sera. Vengono date ai leviti 48 città, che includono le 6 città di rifugio. Mentre tornano al territorio dato loro in eredità a est del Giordano, i guerrieri di Ruben, di Gad e della mezza tribù di Manasse costruiscono un altare “di grande vistosità”. (Giosuè 22:10) Le tribù che si trovano a ovest del Giordano lo considerano un atto di apostasia e manca poco che scoppi una guerra fra le tribù, ma comunicando si chiariscono le cose e si evita uno spargimento di sangue. Giosuè risiede a Timnat-Sera per qualche tempo dopo di che convoca gli anziani, i capi, i giudici e gli ufficiali di Israele e li esorta a essere coraggiosi, restando fedeli a Geova. Successivamente raduna a Sichem tutte le tribù di Israele. Passa in rassegna gli atti che Geova ha compiuto dal tempo di Abraamo in poi e ancora una volta esorta le tribù a ‘temere Geova e a servirlo senza difetto e in verità’. Il popolo risponde: “Serviremo Geova nostro Dio e ascolteremo la sua voce!” (Giosuè 24:14, 15, 24) Infine, dopo queste cose, all’età di 110 anni Giosuè muore. 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No, poiché ci furono due diverse fasi della conquista della Terra Promessa: prima la nazione sconfisse 31 re del paese di Canaan e infranse la potenza cananea, poi mediante azioni compiute da tribù e da singoli individui ci si impadronì completamente del paese. (Giosuè 17:1418; 18:3) Benché i figli di Israele non cacciassero tutti i cananei, quelli che sopravvissero non costituirono una vera minaccia per la sicurezza della nazione. (Giosuè 16:10; 17:12) Giosuè 21:44 dice: “Geova diede loro riposo d’ogni intorno”. 24:2: Tera, il padre di Abraamo, era un adoratore di idoli? All’inizio Tera non adorava Geova Dio. Probabilmente adorava il dio-luna Sin, una divinità comune a Ur. Secondo la tradizione ebraica, è possibile che Tera fabbricasse anche idoli. Tuttavia quando Abraamo, per comando di Dio, partì da Ur, Tera lo seguì ad Haran. — Genesi 11:31. Lezioni per noi: 14:10-13. Pur avendo 85 anni Caleb chiede che gli venga assegnato il difficile compito di ripulire la regione di Ebron, che è abitata dagli anachim, uomini di statura straordinaria. Con l’aiuto di Geova questo esperto guerriero riesce nell’intento ed Ebron diventa una città di rifugio. (Giosuè 15:13-19; 21:11-13) L’esempio di Caleb ci incoraggia a non tirarci indietro davanti ai compiti teocratici difficili. 22:9-12, 21-33. Dobbiamo stare attenti a non giudicare male i motivi altrui. ‘Nessuna parola è venuta meno’ A una veneranda età Giosuè dice agli uomini principali di Israele: “Nemmeno una parola di tutte le buone parole che Geova vostro Dio vi ha proferito è venuta meno. Vi si sono avverate tutte”. (Giosuè 23:14) La narrazione storica di Giosuè ce ne fornisce un vivido esempio. “Tutte le cose che furono scritte anteriormente furono scritte per nostra istruzione”, disse l’apostolo Paolo, “affinché per mezzo della nostra perseveranza e per mezzo del conforto delle Scritture avessimo speranza”. 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Nemmeno una promessa rimarrà inadempiuta; si avvereranno tutte. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Giudici COME reagisce Geova quando i suoi stessi servitori gli voltano le spalle e si danno all’adorazione di falsi dèi? Che dire se ripetutamente si allontanano da lui e lo invocano solo quando sono in gravi difficoltà? Geova provvede loro una via di scampo anche in questo caso? Il libro di Giudici risponde a queste e ad altre importanti domande. Scritto dal profeta Samuele verso il 1100 a.E.V., il libro tratta avvenimenti verificatisi nel corso di circa 330 anni, dalla morte di Giosuè all’insediamento del primo re di Israele. Essendo parte della dinamica parola, o messaggio, di Dio, il libro di Giudici è di grande valore per noi. (Ebrei 4:12) Gli emozionanti racconti che vi si trovano ci aiutano a capire meglio la personalità di Dio. Le lezioni che ne traiamo rafforzano la nostra fede e ci aiutano ad avere una salda presa sulla “vera vita”, la vita eterna nel promesso nuovo mondo di Dio. (1 Timoteo 6:12, 19; 2 Pietro 3:13) Gli atti di salvezza di Geova a favore del suo popolo costituiscono un’anteprima della grande liberazione che sarà compiuta in futuro da suo Figlio, Gesù Cristo. PERCHÉ SORSE IL BISOGNO DI GIUDICI? (Giudici 1:1–3:6) Le tribù di Israele, dopo aver sconfitto sotto la guida di Giosuè i re del paese di Canaan, prendono possesso ciascuna della propria eredità terriera. Tuttavia gli israeliti non scacciano gli abitanti del paese. Questo si rivela un autentico laccio per Israele. La generazione che viene dopo i giorni di Giosuè ‘non conosce Geova né l’opera che egli ha fatto per Israele’. (Giudici 2:10) Inoltre il popolo stringe alleanze matrimoniali con i cananei e comincia a servire i loro dèi. Allora Geova dà gli israeliti nelle mani dei loro nemici. Quando l’oppressione si fa insostenibile, i figli di Israele invocano il vero Dio perché li aiuti. È in questo clima religioso, sociale e politico che si sviluppa la storia di una serie di giudici suscitati da Geova per salvare il suo popolo dai nemici. 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Normalmente questo privilegio sarebbe toccato alla tribù di Ruben, primogenito di Giacobbe. Ma nella profezia che Giacobbe pronunciò in punto di morte fu predetto che Ruben non avrebbe dovuto eccellere, avendo perso il diritto di primogenito. Quanto a Simeone e Levi, che avevano agito con crudeltà, dovevano essere dispersi in Israele. (Genesi 49:3-5, 7) Dopo di loro, nell’ordine, veniva Giuda, il quarto figlio di Giacobbe. Simeone, che salì insieme a Giuda, ricevette piccoli territori sparpagliati all’interno del vasto territorio di Giuda. — Giosuè 19:9. 1:6, 7: Perché ai re sconfitti venivano mozzati i pollici e gli alluci? Probabilmente la perdita dei pollici e degli alluci rendeva inabili alla guerra. Senza i pollici, come poteva un guerriero maneggiare la spada o la lancia? E la perdita degli alluci comportava la perdita dell’equilibrio. Lezioni per noi: 2:10-12. Per ‘non dimenticare le imprese di Geova’ dobbiamo seguire un regolare programma di studio biblico. (Salmo 103:2) I genitori devono far scendere la verità della Parola di Dio nel cuore dei figli. — Deuteronomio 6:6-9. 2:14, 21, 22. Geova permette che i suoi servitori disubbidienti abbiano esperienze negative allo scopo di disciplinarli, raffinarli e indurli a tornare a lui. GEOVA SUSCITA I GIUDICI (Giudici 3:7–16:31) L’emozionante racconto delle gesta dei giudici comincia con Otniel che pone fine a otto anni di sudditanza degli israeliti a un re mesopotamico. Il giudice Eud, con una strategia coraggiosa, uccide il grasso Eglon, re dei moabiti. L’intrepido Samgar abbatte da solo 600 filistei impugnando un pungolo da bovini. Grazie al sostegno di Geova, Barac, incoraggiato da Debora che agisce da profetessa, sbaraglia con il suo esercito di diecimila uomini scarsamente equipaggiati il potente esercito di Sisera. Geova suscita Gedeone e dà a lui e ai suoi 300 uomini la vittoria sui madianiti. 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Fra i 12 uomini che giudicano Israele ci sono anche Tola, Iair, Ibzan, Elon e Abdon. Il periodo dei Giudici termina con Sansone, che combatte contro i filistei. Risposta a domande bibliche: 4:8: Perché Barac insisté che la profetessa Debora lo accompagnasse sul campo di battaglia? A quanto pare Barac non si sentiva all’altezza di andare da solo contro l’esercito di Sisera. Il fatto di avere con sé la profetessa sarebbe stato per lui e i suoi uomini un’assicurazione che avevano la guida di Dio e avrebbe dato loro coraggio. Non fu quindi per debolezza che Barac insisté perché Debora lo accompagnasse, ma fu un segno di forte fede. 5:20: In che senso le stelle combatterono dai cieli a favore di Barac? La Bibbia non dice se questo implicò un aiuto angelico o una pioggia di meteoriti che gli indovini di Sisera interpretarono come cattivo presagio, oppure predizioni astrologiche fatte a Sisera che si rivelarono false. In ogni caso, ci fu senza dubbio qualche tipo di intervento divino. 7:1-3; 8:10: Perché Geova disse che i 32.000 uomini di Gedeone erano troppi contro un esercito di 135.000 soldati? Perché doveva essere Geova a dare la vittoria a Gedeone e ai suoi uomini, ed Egli non voleva che questi pensassero di avere sconfitto i madianiti con le loro proprie forze. 11:30, 31: Quando fece il suo voto, Iefte aveva in mente un sacrificio umano? Non è possibile che Iefte pensasse a una cosa del genere, perché la Legge dichiarava: “Non si deve trovare in te alcuno che faccia passare suo figlio o sua figlia attraverso il fuoco”. (Deuteronomio 18:10) Tuttavia Iefte aveva in mente una persona e non un animale. Non è probabile che gli israeliti tenessero in casa animali idonei per i sacrifici, e offrire un animale non sarebbe stato nulla di speciale. Iefte era consapevole che la persona che gli sarebbe uscita incontro da casa sua poteva ben essere sua figlia. L’avrebbe offerta “come un olocausto” nel senso che l’avrebbe dedicata all’esclusivo servizio di Geova in relazione al santuario. 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Il successo delle imprese di natura spirituale non dipende dalla sapienza umana, ma dallo spirito di Geova. — Salmo 127:1. 3:21. Eud maneggiò la spada con abilità e coraggio. Noi dobbiamo divenire abili nell’usare “la spada dello spirito, cioè la parola di Dio”. Ciò significa che nel ministero dobbiamo usare intrepidamente le Scritture. — Efesini 6:17; 2 Timoteo 2:15. 6:11-15; 8:1-3, 22, 23. La modestia di Gedeone ci insegna tre cose importanti: (1) Quando ci viene offerto un privilegio, dovremmo riflettere sulla responsabilità che comporta piuttosto che sulla preminenza o il prestigio a cui può essere associato. (2) Quando abbiamo a che fare con persone litigiose, è saggio manifestare modestia. (3) La modestia ci protegge dall’errore di dare troppa importanza alla posizione. 6:17-22, 36-40. Anche noi dobbiamo essere cauti e ‘non credere a ogni espressione ispirata’. Dobbiamo ‘provare le espressioni ispirate per vedere se hanno origine da Dio’. (1 Giovanni 4:1) Prima di dare un consiglio, un anziano cristiano nominato da poco fa bene a consultarsi con un anziano più esperto, per essere certo che il consiglio che intende dare sia solidamente basato sulla Parola di Dio. 6:25-27. Gedeone usò discrezione per non irritare inutilmente i suoi oppositori. Quando predichiamo la buona notizia, dobbiamo stare attenti a non offendere senza necessità altri col nostro modo di parlare. 7:6. Per quanto riguarda il servire Geova, dovremmo essere desti e vigili come i 300 uomini di Gedeone. 9:8-15. Com’è stolto agire con superbia e ambire a posizioni di prestigio o di potere! 11:35-37. Il buon esempio di Iefte aiutò sicuramente la figlia a sviluppare una fede forte e uno spirito di sacrificio. Oggi i genitori possono dare ai figli un esempio simile. 11:40. Un modo per incoraggiare chi è volenteroso nel servizio di Geova è quello di rivolgergli parole di lode. 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Nell’educare i figli, i genitori dovrebbero invocare la guida di Geova e seguirne le istruzioni. — 2 Timoteo 3:16. 14:16, 17; 16:16. Fare pressione su qualcuno piagnucolando e brontolando può rovinare un rapporto. — Proverbi 19:13; 21:19. ALTRE TRASGRESSIONI IN ISRAELE (Giudici 17:1–21:25) L’ultima parte del libro di Giudici descrive due episodi degni di nota. Il primo riguarda un uomo di nome Mica, che erige un idolo in casa sua e assume un levita perché gli faccia da sacerdote. Dopo aver distrutto la città di Lais, o Lesem, i daniti edificano la loro propria città e la chiamano Dan. Servendosi dell’idolo di Mica e del suo sacerdote istituiscono a Dan un’altra forma di adorazione. A quanto pare Lais viene conquistata prima della morte di Giosuè. — Giosuè 19:47. Il secondo avvenimento si verifica non molto tempo dopo la morte di Giosuè. Un gruppo di uomini della città beniaminita di Ghibea commette un crimine a sfondo sessuale e questo porta all’annientamento di quasi tutta la tribù di Beniamino: sopravvivono solo 600 uomini. Grazie a un espediente, però, questi riescono a procurarsi delle mogli e la tribù si ripopola, tanto che al tempo di Davide conta quasi 60.000 guerrieri. — 1 Cronache 7:6-11. Risposta a domande bibliche: 17:6; 21:25: Il fatto che ‘ognuno fosse solito fare ciò che era retto ai suoi propri occhi’ promuoveva forse l’anarchia? Non necessariamente, perché Geova aveva preso vari provvedimenti per guidare il suo popolo. Aveva dato loro la Legge e il sacerdozio per istruirli nelle sue vie. Mediante gli Urim e i Tummim il sommo sacerdote poteva consultare Dio su questioni importanti. (Esodo 28:30) Inoltre ogni città aveva degli anziani in grado di dare validi consigli. Valendosi di questi provvedimenti, l’israelita poteva educare correttamente la propria coscienza. In tal caso, anche facendo “ciò che era retto ai suoi propri occhi” avrebbe agito bene. Se invece una persona non teneva conto della Legge e agiva di testa propria in fatto di condotta e adorazione, i risultati erano negativi. 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Lasciando che all’inizio le tribù fedeli subissero gravi perdite, Geova mise alla prova la loro volontà di estirpare il male da Israele. Lezioni per noi: 19:14, 15. La mancanza di ospitalità degli abitanti di Ghibea era sintomo di una carenza morale. I cristiani sono esortati a ‘seguire il corso dell’ospitalità’. — Romani 12:13. La liberazione che ci attende Molto presto il Regno di Dio nelle mani di Cristo Gesù distruggerà il mondo malvagio e porterà una grande liberazione per i retti e gli irriprovevoli. (Proverbi 2:21, 22; Daniele 2:44) ‘Tutti i nemici di Geova periranno, e quelli che lo amano saranno come quando il sole sorge nella sua potenza’. (Giudici 5:31) Vogliamo dimostrare di essere fra coloro che amano Geova mettendo in pratica ciò che abbiamo imparato dal libro di Giudici. La verità fondamentale che emerge da numerosi episodi del libro di Giudici è questa: Chi ubbidisce a Geova riceve molte benedizioni, mentre chi disubbidisce va incontro ad amare conseguenze. (Deuteronomio 11:26-28) Quanto è importante che diveniamo “ubbidienti di cuore” alla rivelata volontà di Dio! — Romani 6:17; 1 Giovanni 2:17. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Rut È LA storia vera e toccante di due donne e della loro reciproca lealtà. Mette in evidenza che apprezzavano Geova Dio e confidavano nella sua disposizione. Sottolinea il vivo interesse di Geova per la linea di discendenza del Messia. Narra in modo commovente le gioie e i dolori di una famiglia. Il libro biblico di Rut è tutto questo e molto di più. Il libro di Rut abbraccia un periodo di circa 11 anni “nei giorni in cui i giudici amministravano la giustizia” in Israele. (Rut 1:1) Gli avvenimenti narrati devono essersi verificati all’inizio del periodo dei giudici, dato che Boaz, un proprietario terriero e uno dei personaggi di questo Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 50 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti racconto di vita vissuta, era figlio di Raab, una donna dei giorni di Giosuè. (Giosuè 2:1, 2; Rut 2:1; Matteo 1:5) La storia fu scritta probabilmente dal profeta Samuele nel 1090 a.E.V. È l’unico libro della Bibbia che porta il nome di una non israelita. Il messaggio che contiene “è vivente ed esercita potenza”. — Ebrei 4:12. “DOVE ANDRAI TU ANDRÒ IO” (Rut 1:1–2:23) Quando Naomi e Rut arrivano a Betleem, tutti gli occhi sono puntati su di loro. Indicando la più anziana delle due, le donne della città chiedono ripetutamente: “È questa Naomi?” Al che lei risponde: “Non chiamatemi Naomi. Chiamatemi Mara, poiché l’Onnipotente mi ha reso la situazione molto amara. Quando andai ero piena, e Geova mi ha fatto tornare a mani vuote”. — Rut 1:1921. Quando a causa di una carestia in Israele la sua famiglia era stata costretta a trasferirsi da Betleem al paese di Moab, Naomi era “piena” in quanto aveva marito e due figli. Qualche tempo dopo che si erano stabiliti in Moab, però, il marito Elimelec era morto. Successivamente i due figli avevano sposato Orpa e Rut, due moabite. Erano passati circa dieci anni e i due uomini erano morti senza figli, lasciando sole le tre donne. Quando Naomi, la suocera, aveva deciso di tornare in Giuda, le nuore l’avevano seguita. Lungo il cammino Naomi le aveva esortate a tornare in Moab e a trovare marito fra il loro popolo. Orpa aveva acconsentito. Rut invece era rimasta con Naomi dicendo: “Dove andrai tu andrò io, e dove passerai la notte tu passerò la notte io. Il tuo popolo sarà il mio popolo, e il tuo Dio il mio Dio”. — Rut 1:16. Le due vedove, Naomi e Rut, arrivano a Betleem all’inizio della mietitura dell’orzo. Avvalendosi di una disposizione della Legge di Dio, Rut comincia a spigolare in un campo che guarda caso appartiene a un anziano ebreo di nome Boaz, un parente di Elimelec. Rut si conquista il favore di Boaz e continua a spigolare nel suo campo “finché la mietitura dell’orzo e la mietitura del frumento” non finiscono. — Rut 2:23. 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Non sappiamo se a quel tempo il padre di Orpa fosse vivo. Il padre di Rut però lo era. (Rut 2:11) Comunque sia, Naomi parlò della casa della madre perché forse pensava che menzionando la madre avrebbe ricordato loro quanto è confortante l’affetto materno. Ciò avrebbe recato particolare sollievo alle figlie, addolorate perché dovevano separarsi dall’amata suocera. Il commento può anche riferirsi al fatto che, a differenza di Naomi, la madre di Rut e quella di Orpa avevano una casa in cui non mancava nulla. 1:13, 21: Fu Geova a rendere la vita amara a Naomi e a causare le sue disgrazie? No, e Naomi non accusò Geova Dio di alcunché di male, ma a motivo di tutto ciò che le era accaduto pensò che lui le fosse ostile. Si sentiva amareggiata e delusa. Inoltre, in quei giorni il frutto del ventre era considerato una benedizione divina e la sterilità una maledizione. Dal momento che non aveva nipoti e che le erano morti due figli, forse Naomi si sentì giustificata a pensare che Dio l’avesse umiliata. 2:12: Quale “perfetto salario” ricevette Rut da Geova? Rut ebbe un figlio e il privilegio di essere un anello nella più importante linea di discendenza della storia, quella di Gesù Cristo. — Rut 4:13-17; Matteo 1:5, 16. Lezioni per noi: 1:8; 2:20. Malgrado le tragedie che la colpirono, Naomi continuò ad avere fiducia nell’amorevole benignità di Geova. Noi dovremmo fare altrettanto, in particolare quando affrontiamo dure prove. 1:9. La casa dovrebbe essere qualcosa di più di un luogo dove si va per mangiare e dormire. Dovrebbe essere un luogo pacifico dove trovare ristoro e conforto. 1:14-16. Orpa ‘tornò al suo popolo e ai suoi dèi’. Rut no. Rinunciò al conforto e alla sicurezza che avrebbe trovato nel paese nativo e rimase leale a Geova. Coltivando amore leale verso Dio e manifestando spirito di sacrificio saremo aiutati a non cedere ai desideri Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 52 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti egoistici e a non ‘tornare indietro alla distruzione’. — Ebrei 10:39. 2:2. Rut volle avvalersi della disposizione della spigolatura che era stata presa a beneficio degli stranieri e degli afflitti. Era una donna umile. Il cristiano che è nel bisogno non dovrebbe essere così orgoglioso da non accettare l’amorevole assistenza dei compagni di fede o qualsiasi aiuto statale gli spetti. 2:7. Pur avendo il diritto di spigolare, Rut chiese il permesso prima di farlo. (Levitico 19:9, 10) Questo fu un segno di mansuetudine da parte sua. Siamo saggi se ‘cerchiamo la mansuetudine’, poiché “i mansueti stessi possederanno la terra, e in realtà proveranno squisito diletto nell’abbondanza della pace”. — Sofonia 2:3; Salmo 37:11. 2:11. Rut fu più che una parente per Naomi. Fu una vera amica. (Proverbi 17:17) La loro amicizia era solida perché si basava su qualità come amore, lealtà, empatia, benignità e spirito di sacrificio. Soprattutto si basava sulla loro spiritualità, sul desiderio di servire Geova e di essere tra i suoi adoratori. Anche noi abbiamo ottime opportunità di trovare amici sinceri in mezzo ai veri adoratori. 2:15-17. Persino quando Boaz le diede la possibilità di alleggerire il suo lavoro, Rut “continuò a spigolare nel campo fino alla sera”. Era una lavoratrice instancabile. Il cristiano dovrebbe essere conosciuto come lavoratore diligente. 2:19-22. Nelle ore serali Naomi e Rut conversavano piacevolmente; l’anziana si interessava di ciò che faceva la giovane ed entrambe esprimevano liberamente i propri pensieri e sentimenti. Non dovrebbe essere lo stesso in una famiglia cristiana? 2:22, 23. A differenza di Dina, la figlia di Giacobbe, Rut voleva stare fra gli adoratori di Geova. Che ottimo esempio per noi! — Genesi 34:1, 2; 1 Corinti 15:33. NAOMI È DI NUOVO “PIENA” (Rut 3:1–4:22) Naomi è troppo vecchia per avere figli. Così dice a Rut di sostituirla in un matrimonio mediante ricompra o matrimonio del cognato. Seguendo le istruzioni di Naomi, Rut chiede a Boaz di agire quale ricompratore. Boaz è pronto a farlo, ma c’è un parente più stretto a cui bisogna dare la prima opportunità. 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La mattina dopo raduna dieci anziani di Betleem davanti al parente e gli chiede se è disposto a fare la ricompra. L’uomo rifiuta. Quindi Boaz agisce da ricompratore e sposa Rut. Dal loro matrimonio nasce un figlio, Obed, il nonno del re Davide. Le donne di Betleem dicono ora a Naomi: “Benedetto sia Geova . . . Egli è divenuto un ristoratore della tua anima e uno che sostenterà la tua vecchiaia, perché la tua nuora che davvero ti ama, che ti è meglio di sette figli, lo ha partorito”. (Rut 4:14, 15) La donna che era tornata a Betleem “a mani vuote” è di nuovo “piena”! — Rut 1:21. Risposta a domande bibliche: 3:11: In che modo Rut si fece la reputazione di essere “una donna eccellente”? Non fu l’“esteriore intrecciatura dei capelli” né ‘il mettersi ornamenti d’oro o l’indossar mantelli’ a far ammirare Rut. Fu invece “la persona segreta del cuore”, vale a dire la lealtà e l’amore, l’umiltà e la mansuetudine, la diligenza e lo spirito di sacrificio. Qualsiasi donna timorata di Dio che desideri avere una reputazione come quella di Rut deve sforzarsi di coltivare queste qualità. — 1 Pietro 3:3, 4; Proverbi 31:28-31. 3:14: Perché Rut e Boaz si svegliarono prima dell’alba? Non perché durante la notte fosse accaduto qualcosa di immorale e volessero tenerlo nascosto. A quanto pare, quella notte Rut fece ciò che faceva di solito una donna quando voleva affermare il proprio diritto al matrimonio del cognato. Agì in armonia con le istruzioni di Naomi. Inoltre il modo in cui reagì Boaz indica chiaramente che non vide nel comportamento di Rut nulla di scorretto. (Rut 3:2-13) È evidente che Rut e Boaz si alzarono presto affinché nessuno avesse motivo di mettere in giro voci infondate. 3:15: Cosa ci fu di significativo nel fatto che Boaz diede a Rut sei misure d’orzo? Forse questo gesto significava che come il giorno di riposo veniva dopo sei giorni di lavoro, così il giorno di riposo di Rut era vicino. Boaz avrebbe fatto in modo che avesse “un luogo di riposo” nella casa di suo marito. (Rut 1:9; 3:1) Può anche darsi che sei misure d’orzo fossero tutto ciò che Rut poteva portare sulla testa. 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È possibile, perché quando Rut tornò da Naomi forse era ancora buio. Questa domanda, però, può anche significare che Naomi stava chiedendo qual era l’eventuale nuova identità di Rut in relazione alla ricompra. 4:6: In che modo un ricompratore poteva ‘rovinare’ la propria eredità facendo la ricompra? Anzitutto, se chi era caduto in povertà aveva venduto la sua eredità terriera, il ricompratore avrebbe dovuto sborsare dei soldi per comprare la terra al prezzo stabilito in base al numero di anni che restavano fino al successivo Giubileo. (Levitico 25:25-27) Così facendo avrebbe ridotto il valore del suo patrimonio. Inoltre se Rut avesse avuto un figlio, sarebbe stato quel figlio a ereditare il campo acquistato, anziché qualche parente stretto che il ricompratore avesse già. Lezioni per noi: 3:12; 4:1-6. Boaz si attenne in modo scrupoloso alla disposizione di Geova. Seguiamo coscienziosamente le procedure teocratiche? — 1 Corinti 14:40. 3:18. Naomi ebbe fiducia in Boaz. Non dovremmo anche noi avere una simile fiducia nei conservi fedeli? Rut era disposta a compiere il matrimonio del cognato con un uomo che non conosceva, un uomo di cui la Bibbia non dice neppure il nome. (Rut 4:1) Perché? Perché aveva fiducia nella disposizione di Dio. Abbiamo una simile fiducia? Quando si tratta di cercare il coniuge, per esempio, diamo ascolto al consiglio di sposarci “solo nel Signore”? — 1 Corinti 7:39. 4:13-16. Pur essendo moabita ed ex adoratrice del dio Chemos, Rut ricevette davvero un grande privilegio! Ciò sottolinea il principio secondo cui “non dipende da chi desidera né da chi corre, ma da Dio, che ha misericordia”. — Romani 9:16. Dio “vi esalti a suo tempo” Il libro di Rut presenta Geova come un Dio di amorevole benignità, che agisce a favore dei suoi servitori leali. (2 Cronache 16:9) Quando riflettiamo su come Rut fu benedetta, comprendiamo l’importanza di riporre assoluta fede e fiducia in Dio, credendo pienamente “che egli è, e che è il rimuneratore di quelli che premurosamente lo cercano”. — Ebrei 11:6. 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Allo stesso modo, “Dio fa cooperare tutte le sue opere per il bene di quelli che amano Dio, quelli che sono chiamati secondo il suo proposito”. (Romani 8:28) Vorremo seguire il consiglio dell’apostolo Pietro: “Umiliatevi, perciò, sotto la potente mano di Dio, affinché egli vi esalti a suo tempo; mentre gettate su di lui tutta la vostra ansietà, perché egli ha cura di voi”. — 1 Pietro 5:6, 7. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Primo Samuele È IL 1117 a.E.V. Sono passati circa trecento anni da quando Giosuè ha portato a termine la conquista della Terra Promessa. Gli anziani di Israele vanno dal profeta di Geova per fargli una richiesta insolita. Il profeta menziona la cosa in preghiera e Geova permette loro di fare quello che vogliono. Termina così il periodo dei giudici e comincia quello dei re umani. Il libro biblico di Primo Samuele narra avvenimenti emozionanti relativi a questa svolta nella storia della nazione di Israele. Scritto da Samuele, Natan e Gad, Primo Samuele abbraccia un periodo di 102 anni che va dal 1180 al 1078 a.E.V. (1 Cronache 29:29) Il libro narra la storia di quattro condottieri di Israele, due giudici e due re: due ubbidiscono a Geova e due no. Facciamo anche la conoscenza di due donne eccellenti e di un guerriero valoroso eppure gentile. Da questi esempi possiamo imparare molto sugli atteggiamenti e sui comportamenti da imitare e su quelli da evitare. Pertanto il contenuto di Primo Samuele può influire sui nostri pensieri e sulle nostre azioni. — Ebrei 4:12. DOPO ELI DIVENTA GIUDICE SAMUELE (1 Samuele 1:1–7:17) Siamo al tempo della festa della raccolta e Anna, che abita a Rama, è fuori di sé dalla gioia. Geova ha esaudito le sue preghiere e Anna ha partorito un figlio. Per mantenere un voto, Anna porta suo figlio Samuele a servire “nella casa di Geova”. Il ragazzo diventa “ministro di Geova davanti a Eli il sacerdote”. (1 Samuele 1:24; 2:11) Samuele è ancora piccolo quando Geova gli parla, pronunciando il giudizio contro la casa di Eli. Via via che Samuele cresce, tutto il popolo di Israele lo riconosce come profeta di Geova. 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Catturano l’Arca e uccidono i due figli di Eli. Udendo la notizia l’anziano Eli muore, dopo avere “giudicato Israele per quarant’anni”. (1 Samuele 4:18) Il possesso dell’Arca si rivela disastroso per i filistei, che la restituiscono agli israeliti. Ora Samuele giudica Israele e nel paese c’è pace. Risposta a domande bibliche: 2:10: Perché Anna pregò Geova di “dare forza al suo re” quando nessun re umano governava su Israele? La Legge mosaica prediceva che gli israeliti avrebbero avuto un re umano. (Deuteronomio 17:14-18) Nella profezia che pronunciò in punto di morte Giacobbe disse: “Lo scettro [simbolo dell’autorità regale] non si allontanerà da Giuda”. (Genesi 49:10) Inoltre Geova disse riguardo a Sara, l’antenata degli israeliti: “Re di popoli verranno da lei”. (Genesi 17:16) Quindi Anna pregava riguardo a un re futuro. 3:3: Samuele dormiva veramente nel Santissimo? No. Samuele era un levita della famiglia non sacerdotale dei cheatiti. (1 Cronache 6:33-38) Come tale non gli era permesso “entrare per vedere le cose sante”. (Numeri 4:17-20) L’unica parte del santuario a cui Samuele aveva accesso era il cortile del tabernacolo. È lì che deve aver dormito. Sembra che anche Eli dormisse da qualche parte nel cortile. L’espressione “dov’era l’arca di Dio” si riferisce evidentemente all’area del tabernacolo. 7:7-9, 17: Dal momento che i sacrifici dovevano essere offerti regolarmente solo nel luogo scelto da Geova, perché Samuele offrì un olocausto a Mizpa ed edificò un altare a Rama? (Deuteronomio 12:4-7, 13, 14; Giosuè 22:19) Dopo che la sacra Arca era stata tolta dal tabernacolo che si trovava a Silo, la presenza di Geova non fu più manifesta in quel luogo. Quindi Samuele, in qualità di rappresentante di Geova, offrì un olocausto a Mizpa ed edificò un altare a Rama. Evidentemente queste azioni furono approvate da Geova. Lezioni per noi: 1:11, 12, 21-23; 2:19. Per tutte le donne che temono Dio, Anna è un esempio di devozione, umiltà, gratitudine Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 57 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti per la benignità di Geova e affetto materno che non si indebolisce col tempo. 1:8. Elcana ci dà un ottimo esempio su come rafforzare altri con le parole. (Giobbe 16:5) Notando che Anna era depressa, prima le chiese con delicatezza: “Perché il tuo cuore si sente male?” Queste parole la incoraggiarono a esprimere i suoi sentimenti. Quindi Elcana le confermò il suo affetto dicendo: “Non ti sono io meglio di dieci figli?” 2:26; 3:5-8, 15, 19. Svolgendo fedelmente il lavoro assegnatoci da Dio, avvalendoci dell’addestramento spirituale ed essendo cortesi e rispettosi, possiamo essere ‘più graditi’ a Dio e agli uomini. 4:3, 4, 10. Pur essendo un oggetto sacro, l’arca non era un talismano. Dobbiamo ‘guardarci dagli idoli’. — 1 Giovanni 5:21. IL PRIMO RE DI ISRAELE EBBE SUCCESSO O FALLÌ? (1 Samuele 8:1–15:35) Samuele rimane fedele a Geova per tutta la vita, ma i suoi figli no. Quando gli anziani di Israele chiedono un re umano, Geova acconsente. In base alle istruzioni di Geova, un beniaminita di bell’aspetto, Saul, viene unto re da Samuele. Saul rafforza la sua posizione di re sconfiggendo gli ammoniti. Gionatan, il valoroso figlio di Saul, abbatte una guarnigione filistea. I filistei attaccano Israele con un grandissimo esercito. Saul si spaventa e disubbidisce offrendo lui stesso un olocausto. Accompagnato soltanto dallo scudiero, il coraggioso Gionatan attacca un altro avamposto filisteo. Il giuramento avventato di Saul, comunque, riduce la portata della vittoria. Saul ‘guerreggia all’intorno’ contro tutti i suoi nemici. (1 Samuele 14:47) Sconfitti gli amalechiti, però, disubbidisce a Geova risparmiando ciò che era stato ‘votato alla distruzione’. (Levitico 27:28, 29) Perciò Geova rigetta Saul dall’essere re. Risposta a domande bibliche: 9:9: Cosa c’è di significativo nell’espressione “in tempi precedenti il profeta d’oggi era chiamato veggente”? Queste parole potrebbero indicare che, poiché ai giorni di Samuele e nell’era dei re di Israele i profeti acquistarono maggiore importanza, la parola “veggente” Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 58 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti finì per essere sostituita dal termine “profeta”. Samuele è considerato il primo dei profeti. — Atti 3:24. 14:24-32, 44, 45: Gionatan perse forse il favore di Dio quando violò il giuramento di Saul mangiando miele? Non sembra che per questo gesto Gionatan sia stato disapprovato da Dio. Prima di tutto non sapeva del giuramento del padre. Inoltre quel giuramento, che il padre fece mosso da zelo inopportuno o da un concetto errato del potere regale, causò problemi al popolo. Come poteva un giuramento del genere avere l’approvazione di Dio? Benché Gionatan fosse disposto a subire le conseguenze derivanti dall’avere infranto il giuramento, gli fu risparmiata la vita. 15:6: Perché Saul considerazione ai cheniti? mostrò speciale I cheniti erano i figli del suocero di Mosè che avevano aiutato gli israeliti dopo la loro partenza dal monte Sinai. (Numeri 10:29-32) Nel paese di Canaan i cheniti presero anche a dimorare per qualche tempo con i figli di Giuda. (Giudici 1:16) Anche se in seguito risiedettero tra gli amalechiti e vari altri popoli, i cheniti rimasero in buoni rapporti con Israele. Saul quindi li risparmiò per valide ragioni. Lezioni per noi: 9:21; 10:22, 27. La modestia e l’umiltà che Saul aveva quando divenne re gli impedirono di agire avventatamente nell’occasione in cui alcuni “uomini buoni a nulla” non lo accettarono come re. Una simile mentalità è una protezione perché fa evitare gesti irrazionali. 12:20, 21. Non permettete mai che le “cose irreali”, come la fiducia negli uomini, la fiducia nella potenza militare delle nazioni o l’idolatria, vi distolgano dal servire Geova. 12:24. Per continuare ad avere reverenziale timore di Geova e a servirlo con tutto il cuore è molto importante ‘vedere quali grandi cose ha fatto’ per il suo popolo sia nei tempi antichi che in quelli moderni. 13:10-14; 15:22-25, 30. Guardatevi dalla presunzione, sia che si manifesti con atti di disubbidienza che con un atteggiamento superbo. — Proverbi 11:2. 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Poco dopo Davide, con una fionda e una pietra, uccide il gigante filisteo Golia. Fra lui e Gionatan nasce una profonda amicizia. Saul lo nomina capo dei suoi guerrieri. In seguito alle numerose vittorie di Davide, le donne di Israele cantano: “Saul ha abbattuto le sue migliaia, e Davide le sue decine di migliaia”. (1 Samuele 18:7) Divorato dall’invidia, Saul cerca di ucciderlo. Dopo essere stato aggredito tre volte da Saul, Davide fugge e si dà alla macchia. Negli anni in cui vive come un fuggiasco, in due occasioni Davide risparmia la vita a Saul. Incontra anche la bella Abigail e alla fine la sposa. Quando i filistei muovono contro Israele, Saul interroga Geova che però lo ha abbandonato. Samuele è morto. Disperato, Saul consulta una medium, solo per sentirsi dire che sarà ucciso nella battaglia contro i filistei. Durante quella battaglia, Saul viene ferito gravemente e i suoi figli sono uccisi. Il racconto termina con la morte di Saul, un fallito. Davide rimane ancora nascosto. Risposta a domande bibliche: 16:14: Cos’era lo spirito cattivo che terrorizzò Saul? Lo spirito cattivo che tolse a Saul la pace mentale era la cattiva inclinazione della sua mente e del suo cuore, l’impulso a fare il male. Quando Geova ritirò il suo spirito santo, Saul perse la protezione che gli veniva da quello spirito e fu dominato dal proprio spirito cattivo. Dato che Dio permise che quello spirito sostituisse il Suo spirito santo, esso è definito “spirito cattivo da parte di Geova”. 17:55: Visto ciò che si legge in 1 Samuele 16:1723, perché Saul chiese di chi era figlio Davide? La domanda di Saul non riguardava solo il nome del padre di Davide. Molto probabilmente egli voleva sapere che genere di uomo fosse il padre del ragazzo che aveva appena compiuto un’impresa così straordinaria come quella di uccidere un gigante. Lezioni per noi: 16:6, 7. Anziché farci impressionare dall’aspetto esteriore degli altri o giudicarli affrettatamente, dobbiamo cercare di vederli come li vede Geova. 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Se nemici potenti come Golia ci fanno opposizione o ci perseguitano, possiamo affrontarli con coraggio perché “la battaglia appartiene a Geova”. 18:1, 3; 20:41, 42. Si possono trovare veri amici fra coloro che amano Geova. 21:12, 13. Geova si aspetta che usiamo le nostre facoltà mentali e le nostre capacità per gestire le situazioni difficili della vita. Ci ha dato la sua Parola ispirata perché possiamo avere accortezza, conoscenza e capacità di pensare. (Proverbi 1:4) Abbiamo anche l’aiuto degli anziani cristiani nominati. 24:6; 26:11. In quanto a sincero rispetto per l’unto di Geova, Davide è davvero un ottimo esempio! 25:23-33. Abigail è un esempio di buon senso. 28:8-19. Nel tentativo di fuorviarci o danneggiarci, gli spiriti malvagi possono spacciarsi per persone defunte. Dobbiamo evitare qualsiasi forma di spiritismo. — Deuteronomio 18:10-12. 30:23, 24. Questa decisione, basata su Numeri 31:27, mostra che Geova apprezza coloro che svolgono compiti di sostegno nella congregazione. Qualsiasi cosa facciamo, quindi, ‘facciamola con tutta l’anima come a Geova, e non agli uomini’. — Colossesi 3:23. Cos’è “meglio del sacrificio”? Quale fondamentale verità viene messa in risalto dalle vicende di Eli, Samuele, Saul e Davide? Questa: “Ubbidire è meglio del sacrificio e prestare attenzione è meglio del grasso dei montoni; poiché la ribellione è come il peccato della divinazione, e lo spingersi presuntuosamente avanti come il far uso del potere magico e dei terafim”. — 1 Samuele 15:22, 23. Partecipare all’opera mondiale di predicare il Regno e fare discepoli è davvero un grande privilegio! Mentre offriamo a Geova “i giovani tori delle nostre labbra”, dobbiamo fare del nostro meglio per ubbidire alla guida che impartisce tramite la sua Parola scritta e la parte terrena della sua organizzazione. — Osea 14:2; Ebrei 13:15. 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L’uomo integro fa sempre ciò che è giusto agli occhi di Dio? Qual è il tipo di persona che il vero Dio trova “secondo il suo cuore”? (1 Samuele 13:14) Il libro biblico di Secondo Samuele risponde in modo soddisfacente a queste domande. Il libro di Secondo Samuele fu scritto da Gad e Natan, due profeti che ebbero un rapporto molto stretto con Davide, re dell’antico Israele. Terminato intorno al 1040 a.E.V., verso la fine dei 40 anni di regno di Davide, il libro parla soprattutto di questo re e della sua relazione con Geova. È l’emozionante resoconto di come una nazione dilaniata dai conflitti diventa un regno prospero e unito sotto un re coraggioso. È un dramma avvincente in cui i sentimenti sono espressi con profonda intensità. DAVIDE DIVENTA “SEMPRE PIÙ GRANDE” (2 Samuele 1:1–10:19) Il modo in cui Davide reagisce alla notizia della morte di Saul e di Gionatan rivela ciò che provava per loro e per Geova. A Ebron, Davide è nominato re della tribù di Giuda. Il figlio di Saul, Is-Boset, viene fatto re sul resto di Israele. Davide diventa “sempre più grande” e circa sette anni e mezzo più tardi diventa re su tutto Israele. — 2 Samuele 5:10. Davide strappa Gerusalemme ai gebusei e ne fa la capitale del regno. Il suo primo tentativo di trasferire l’arca del patto a Gerusalemme si conclude con una tragedia. Il secondo tentativo, comunque, riesce e Davide si mette a danzare per la gioia. Geova fa con Davide un patto per un regno. Davide sottomette i suoi nemici mentre Dio continua a essere con lui. Risposta a domande bibliche: 2:18: Perché si parla di Gioab e dei suoi due fratelli come dei tre figli di Zeruia, la madre? Nelle Scritture Ebraiche di solito le genealogie passavano attraverso il padre. Forse il marito di Zeruia era morto prematuramente o forse era stato considerato non idoneo per essere menzionato nelle Sacre Scritture. Può darsi che Zeruia venisse inclusa nell’elenco perché era la sorella o la sorellastra di Davide. (1 Cronache 2:15, 16) L’unico accenno al padre dei tre fratelli si trova Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 62 ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ Alcuni miei piccoli appunti in un riferimento al suo luogo di sepoltura a Betleem. — 2 Samuele 2:32. 3:29: Cosa significa l’espressione ‘uomo che afferra il fuso che gira’? Di norma erano le donne che si dedicavano al lavoro di tessitura. Perciò questa espressione può riferirsi agli uomini che non erano idonei per attività come la guerra e che erano quindi costretti a fare lavori di cui di solito si occupavano le donne. 5:1, 2: Dopo che Is-Boset era stato assassinato, quanto tempo passò prima che Davide divenisse re su tutto Israele? Pare ragionevole concludere che Is-Boset iniziasse i suoi due anni di regno poco dopo la morte di Saul, più o meno al tempo in cui Davide cominciò a regnare a Ebron. Davide regnò su Giuda da Ebron per sette anni e mezzo. Subito dopo essere divenuto re su tutto Israele trasferì la capitale a Gerusalemme. Quindi dopo la morte di Is-Boset passarono circa cinque anni prima che Davide divenisse re su tutto Israele. — 2 Samuele 2:3, 4, 8-11; 5:4, 5. 8:2: Quanti moabiti furono uccisi dopo il conflitto con Israele? È possibile che il numero sia stato stabilito misurandoli anziché contandoli. A quanto pare Davide fece sdraiare i moabiti per terra l’uno a fianco dell’altro formando una fila. Quindi fece misurare la fila con una corda. Evidentemente due terzi dei moabiti, o la misura di due corde, furono messi a morte, e un terzo di essi, o la misura di una corda, fu lasciato in vita. Lezioni per noi: 2:1; 5:19, 23. Davide interrogò Geova prima di andare ad abitare a Ebron e prima di salire contro i suoi nemici. Anche noi, prima di prendere decisioni che influiscono sulla nostra spiritualità, dovremmo chiedere a Geova la sua guida. 3:26-30. La vendetta porta a tristi conseguenze. — Romani 12:17-19. 3:31-34; 4:9-12. Davide fu di esempio in quanto non fu vendicativo e non serbò rancore. 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Non dovremmo mai dimenticare che Geova ci ha insegnato le sue vie e ci ha dato la possibilità di stringere un’intima relazione con lui. 6:1-7. Malgrado le buone intenzioni di Davide, il suo tentativo di trasportare l’Arca su un carro andava contro un comando di Dio e fallì. (Esodo 25:13, 14; Numeri 4:15, 19; 7:7-9) Anche il fatto che Uzza afferrasse l’Arca mostra che le buone intenzioni non modificano ciò che Dio richiede. 6:8, 9. Trovandosi in una situazione critica, dapprima Davide si arrabbiò, poi si spaventò, forse anche incolpando Geova della tragedia. Dobbiamo stare attenti a non incolpare Geova dei problemi che ci creiamo perché non teniamo conto dei suoi comandi. 7:18, 22, 23, 26. L’umiltà di Davide, la sua esclusiva devozione a Geova e il suo desiderio di esaltare il nome divino sono senz’altro da imitare. 8:2. Si adempie una profezia pronunciata circa 400 anni prima. (Numeri 24:17) La parola di Geova si avvera sempre. 9:1, 6, 7. Davide mantenne la sua promessa. Anche noi dobbiamo sforzarci di mantenere la parola. GEOVA FA SORGERE LA CALAMITÀ CONTRO IL SUO UNTO (2 Samuele 11:1–20:26) “Ecco, farò sorgere contro di te la calamità dalla tua propria casa”, dice Geova a Davide, “e certamente prenderò le tue mogli sotto i tuoi propri occhi e le darò al tuo prossimo, ed egli certamente giacerà con le tue mogli sotto gli occhi di questo sole”. (2 Samuele 12:11) Per quale motivo viene fatta questa dichiarazione? Per il peccato di Davide con Betsabea. Benché Davide, pentitosi, venga perdonato, non gli sono risparmiate le conseguenze del suo peccato. Prima muore il bambino partorito da Betsabea. Poi la vergine Tamar, figlia di Davide, è violentata dal fratellastro Amnon. Per vendicarla Absalom, fratello di Tamar, uccide Amnon. Absalom cospira contro il padre e si proclama re a Ebron. Davide è costretto a fuggire da Gerusalemme. Absalom ha rapporti con dieci concubine del padre lasciate a occuparsi della casa. Davide torna al potere solo dopo che Absalom è stato ucciso. Seba, un beniaminita, guida una rivolta che si conclude con la sua morte. 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Il bagliore della lenta combustione del carbone viene usato per indicare una progenie vivente. 19:29: Perché Davide reagì in quel modo alla spiegazione di Mefiboset? Dopo avere sentito Mefiboset, Davide dev’essersi reso conto di avere sbagliato a prendere per buone le parole di Ziba. (2 Samuele 16:1-4; 19:24-28) Molto probabilmente la cosa lo irritò e non volle più sentir parlare della faccenda. Lezioni per noi: 11:2-15. L’onestà con cui si parla delle mancanze di Davide è una prova che la Bibbia è l’ispirata Parola di Dio. 11:16-27. Quando commettiamo un peccato grave non dovremmo cercare di coprirlo come fece Davide. Dovremmo invece confessarlo a Geova e chiedere aiuto agli anziani della congregazione. — Proverbi 28:13; Giacomo 5:13-16. 12:1-14. Natan è un ottimo esempio per gli anziani nominati della congregazione che devono aiutare chi pecca a correggere la propria condotta. Gli anziani devono assolvere in modo abile questa responsabilità. 12:15-23. Vedendo nel modo corretto ciò che gli era accaduto, Davide fu aiutato a reagire all’avversità nella maniera appropriata. 15:12; 16:15, 21, 23. Quando pareva che Absalom sarebbe salito al trono, l’abile consigliere Ahitofel, spinto dall’orgoglio e dall’ambizione, divenne un traditore. L’intelligenza senza l’umiltà e la lealtà può costituire un laccio. 19:24, 30. Mefiboset era veramente grato dell’amorevole benignità del re Davide e si sottomise di buon grado alla sua decisione riguardo a Ziba. Se siamo grati a Geova e alla sua organizzazione ci sentiremo spinti a essere sottomessi. 20:21, 22. Grazie alla sapienza di una sola persona molti possono salvarsi da una calamità. — Ecclesiaste 9:14, 15. 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(Giosuè 9:15) Per vendicare questa colpa, i gabaoniti chiedono sette figli di Saul da mettere a morte. Davide li consegna loro e la siccità termina con un acquazzone. Quattro giganti filistei cadono “per mano di Davide e per mano dei suoi servitori”. — 2 Samuele 21:22. Davide commette un grave peccato ordinando un censimento illegale. Si pente e sceglie di cadere “nella mano di Geova”. (2 Samuele 24:14) Come risultato, una pestilenza uccide 70.000 persone. Davide ubbidisce al comando di Geova e il flagello si arresta. Risposta a domande bibliche: 21:8: Come si può dire che Mical, la figlia di Saul, aveva cinque figli, quando 2 Samuele 6:23 dice che morì senza figli? La spiegazione accettata dalla maggioranza è che fossero i figli della sorella di Mical, Merab, che aveva sposato Adriel. È probabile che Merab sia morta prematuramente e che i suoi figli siano stati allevati da Mical, che non ne aveva. 21:9, 10: Per quanto tempo Rizpa vegliò i suoi due figli e i cinque nipoti di Saul che erano stati messi a morte dai gabaoniti? I sette uomini furono appesi “nei primi giorni della mietitura”, in marzo o aprile. I loro corpi rimasero esposti su un monte. Rizpa fece la guardia ai sette corpi giorno e notte finché Geova non mostrò che la sua ira si era ritirata ponendo fine alla siccità. Un forte acquazzone sarebbe stato molto improbabile prima di ottobre, quando terminava la stagione della mietitura. Pertanto Rizpa può avere continuato la veglia per ben cinque o sei mesi. Dopo di che Davide fece seppellire le ossa. 24:1: Perché facendo contare il popolo Davide commise un peccato grave? La Legge non vietava i censimenti. (Numeri 1:1-3; 26:1-4) La Bibbia non dice per quale motivo Davide fu spinto a contare il popolo, tuttavia 1 Cronache 21:1 indica che fu Satana a incitarlo. In ogni caso Gioab, capo delle forze militari, sapeva che la decisione di Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 66 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti Davide di censire il popolo era sbagliata e tentò di dissuaderlo. Lezioni per noi: 22:2-51. In questo cantico di Davide, Geova è presentato in modo superlativo come il vero Dio, degno di assoluta fiducia. 23:15-17. Davide aveva un tale rispetto per la legge di Dio sulla vita e il sangue che in questa occasione si astenne dal fare anche solo ciò che somigliava a una violazione di quella legge. Dobbiamo coltivare un atteggiamento simile verso tutti i comandi di Dio. 24:10. La coscienza spinse Davide a pentirsi. La nostra coscienza è abbastanza sensibile da reagire in questo modo? 24:14. Davide sapeva bene che Geova è più misericordioso degli esseri umani. Ne siamo convinti anche noi? 24:17. A Davide dispiacque che l’intera nazione dovesse soffrire a causa del suo peccato. Se un trasgressore è pentito dovrebbe provare rimorso per il biasimo che la sua azione può avere arrecato alla congregazione. Anche noi possiamo essere ‘secondo il cuore di Dio’ Il secondo re di Israele fu ‘un uomo secondo il cuore di Geova’. (1 Samuele 13:14) Non mise mai in discussione le giuste norme di Geova e non cercò di agire in modo indipendente da lui. Ogni volta che sbagliava, Davide riconosceva il suo peccato, accettava la disciplina e si correggeva. Fu un uomo integro. Non sarebbe saggio comportarsi come lui, specie quando si sbaglia? Dalla vita di Davide comprendiamo chiaramente che riconoscere la sovranità di Geova significa accettare le sue norme del bene e del male e cercare di osservarle; in tal modo daremo prova di essere persone integre. È nelle nostre possibilità. Possiamo essere grati di ciò che impariamo dal libro di Secondo Samuele. Il messaggio ispirato contenuto nelle sue pagine è davvero vivente ed esercita potenza. — Ebrei 4:12. 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(Proverbi 29:2) Il libro biblico di Primo Re dimostra chiaramente la veracità di questo proverbio. Narra la vita di Salomone, il cui regno porta sicurezza e grande prosperità all’antico Israele. Racconta che dopo la morte di Salomone la nazione si divide; contiene anche la storia di 14 re che vennero dopo di lui, alcuni in Israele e alcuni in Giuda. Solo due di questi re rimasero fedeli a Geova. Il libro descrive inoltre le attività di sei profeti, tra cui Elia. Il libro, scritto a Gerusalemme e in Giuda dal profeta Geremia, abbraccia un periodo di circa 129 anni che va dal 1040 a.E.V. al 911 a.E.V. Nello scriverlo Geremia consultò evidentemente antiche registrazioni, come il “libro dei fatti di Salomone”. Questi documenti non esistono più. — 1 Re 11:41; 14:19; 15:7. UN RE SAGGIO PROMUOVE PACE E PROSPERITÀ (1 Re 1:1–11:43) Primo Re comincia con l’avvincente racconto del tentativo di Adonia, figlio di Davide, di usurpare il trono del padre. Il piano è sventato dall’intervento tempestivo del profeta Natan, e diventa re Salomone, un altro figlio di Davide. Geova si compiace della richiesta del nuovo re e gli dà “un cuore saggio e che ha intendimento” insieme a ‘ricchezze e gloria’. (1 Re 3:12, 13) La sapienza del re non ha uguali e la sua ricchezza è senza paragoni. Per Israele inizia un periodo di pace e prosperità. Tra i lavori di costruzione che Salomone porta a termine ci sono il tempio di Geova e vari edifici governativi. Geova gli promette: “Stabilirò . . . il trono del tuo regno su Israele a tempo indefinito”, a patto che continui a essere ubbidiente. (1 Re 9:4, 5) Il vero Dio lo mette pure in guardia circa le conseguenze della disubbidienza. Ma Salomone finisce per avere molte mogli straniere. Nella vecchiaia, sotto la loro influenza si volge alla falsa adorazione. Geova predice che il suo regno sarà diviso. Nel 997 a.E.V. Salomone muore e termina così il suo regno durato 40 anni. Sale al trono suo figlio Roboamo. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 68 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti Risposta a domande bibliche: 1:5: Perché Adonia cercò di impossessarsi del trono mentre Davide era ancora vivo? La Bibbia non lo dice. Tuttavia, visto che Amnon e Absalom, fratelli maggiori di Adonia, erano già morti, come lo era probabilmente Chileab, altro figlio di Davide, è ragionevole concludere che Adonia, essendo il maggiore dei figli superstiti di Davide, abbia pensato di avere diritto al trono. (2 Samuele 3:2-4; 13:28, 29; 18:1417) Essendosi assicurato l’appoggio di Gioab, il potente capo dell’esercito, e dell’influente sommo sacerdote Abiatar, probabilmente Adonia aveva fiducia che il suo tentativo sarebbe andato a buon fine. La Bibbia non dice se fosse a conoscenza dell’intenzione di Davide di mettere sul trono Salomone. Comunque sia, Adonia non invitò a “un sacrificio” Salomone e altri che erano leali a Davide. (1 Re 1:9, 10) Ciò fa pensare che considerasse Salomone un rivale. 1:49-53; 2:13-25: Perché Salomone mise a morte Adonia dopo averlo perdonato? Anche se Betsabea non se ne era resa conto, Salomone capì la vera ragione per cui Adonia l’aveva pregata di chiedere al re di dargli in moglie Abisag. Benché Davide non avesse avuto rapporti con lei, la bella Abisag era considerata una concubina di Davide. Secondo l’usanza di quei tempi, sarebbe appartenuta solo al legittimo erede di Davide. Forse Adonia pensò che prendendo in moglie Abisag poteva tentare di nuovo l’ascesa al trono. Interpretando la richiesta di Adonia come un’indicazione che ambiva al regno, Salomone ritirò il perdono. 6:37–8:2: Quando fu inaugurato il tempio? Il tempio fu portato a termine nell’ottavo mese del 1027 a.E.V., l’undicesimo anno di regno di Salomone. A quanto pare, ci vollero 11 mesi per portare dentro gli arredi e fare altri preparativi. L’inaugurazione deve essere avvenuta nel settimo mese del 1026 a.E.V. La narrazione parla di altri lavori di costruzione fatti dopo che il tempio era stato terminato e prima di menzionarne l’inaugurazione, evidentemente per completare il resoconto sui lavori di costruzione. — 2 Cronache 5:1-3. 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Si poteva pensare che la Legge esposta in Levitico 25:23, 24 si applicasse solo alle zone occupate dagli israeliti. È possibile che le città che Salomone diede a Hiram fossero abitate da non israeliti, anche se si trovavano entro i confini della Terra Promessa. (Esodo 23:31) Può anche darsi che l’azione di Salomone indicasse che non si atteneva completamente alla Legge, com’è dimostrato dal fatto che ‘aumentò i suoi cavalli’ e prese molte mogli. (Deuteronomio 17:16, 17) Comunque stiano le cose, Hiram non fu contento del regalo. Forse gli abitanti pagani non mantenevano le città in buone condizioni, o può darsi che non fossero situate in una posizione ideale. 11:4: Fu a motivo della senilità che nella vecchiaia Salomone divenne infedele? Non sembra sia così. Salomone era molto giovane quando cominciò a regnare e, benché regnasse per 40 anni, non arrivò a un’età molto avanzata. Inoltre non smise completamente di seguire Geova. A quanto pare, tentò di instaurare una specie di unione delle fedi. Lezioni per noi: 2:26, 27, 35. Quello che Geova predice si avvera sempre. La destituzione di Abiatar, discendente di Eli, adempì “la parola di Geova che egli aveva pronunciato contro la casa di Eli”. La sostituzione di Abiatar con Zadoc, della discendenza di Fineas, adempì Numeri 25:10-13. — Esodo 6:25; 1 Samuele 2:31; 3:12; 1 Cronache 24:3. 2:37, 41-46. Com’è pericoloso pensare di poter disubbidire impunemente! Chi abbandona in modo deliberato la ‘strada angusta che conduce alla vita’ subirà le conseguenze della propria decisione poco saggia. — Matteo 7:14. 3:9, 12-14. Geova esaudisce le preghiere sincere dei suoi servitori che gli chiedono sapienza, intendimento e guida per compiere il suo servizio. — Giacomo 1:5. 8:22-53. Salomone espresse sentita gratitudine a Geova, un Dio di amorevole benignità, che adempie le promesse e ode le preghiere. Meditando sulle parole della preghiera detta da Salomone per l’inaugurazione Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 70 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti apprezzeremo maggiormente questi e altri aspetti della personalità di Dio. 11:9-14, 23, 26. Quando negli ultimi anni della sua vita Salomone divenne disubbidiente, Geova suscitò alcuni che gli fecero opposizione. “Dio si oppone ai superbi, ma dà immeritata benignità agli umili”, dice l’apostolo Pietro. — 1 Pietro 5:5. 11:30-40. Il re Salomone cercò di uccidere Geroboamo a motivo di ciò che Ahia aveva profetizzato riguardo a Geroboamo. Ben diverso era stato il comportamento del re circa 40 anni prima, quando si era rifiutato di vendicarsi di Adonia e di altri cospiratori. (1 Re 1:50-53) Il suo atteggiamento era cambiato perché si era allontanato da Geova. UN REGNO UNITO SI SPACCA (1 Re 12:1–22:53) Geroboamo e il popolo vanno dal re Roboamo per chiedergli di alleggerire il carico posto su di loro da suo padre Salomone. Invece di concedere quello che chiedono, Roboamo minaccia di mettere su di loro un carico ancora più pesante. Dieci tribù si rivoltano e scelgono come re Geroboamo. Il regno è diviso. Roboamo governa sul regno meridionale, formato dalle tribù di Giuda e Beniamino, e Geroboamo governa sul regno settentrionale delle dieci tribù di Israele. Affinché il popolo non vada a Gerusalemme per adorare, Geroboamo erige due vitelli d’oro, uno a Dan e l’altro a Betel. Tra i re che governano in Israele dopo Geroboamo ci sono Nadab, Baasa, Ela, Zimri, Tibni, Omri, Acab e Acazia. In Giuda, a Roboamo succedono Abiam, Asa, Giosafat e Ieoram. Tra i profeti attivi ai giorni di questi re ci sono Ahia, Semaia e un uomo di Dio di cui non è detto il nome, oltre a Ieu, Elia e Micaia. Risposta a domande bibliche: 18:21: Perché gli israeliti non risposero quando Elia chiese loro di scegliere tra Geova e Baal? Forse riconoscevano di non avere reso a Geova l’esclusiva devozione che esige e quindi si sentivano in colpa. O può darsi che la loro coscienza si fosse talmente indurita che non vedevano nulla di male nell’adorare Baal e asserire nello stesso tempo di adorare Geova. Solo dopo che Geova ebbe dimostrato la sua potenza dissero: “Geova è il vero Dio! Geova è il vero Dio!” — 1 Re 18:39. 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Invece di abbatterlo, Acab concluse con lui un patto in virtù del quale alcune vie di Damasco, la capitale sira, sarebbero state assegnate ad Acab, evidentemente per potervi stabilire dei bazar, o mercati. In precedenza anche il padre di Ben-Adad si era assegnato alcune vie a Samaria per scopi commerciali. Quindi Ben-Adad fu liberato affinché Acab potesse promuovere interessi commerciali a Damasco. Lezioni per noi: 12:13, 14. Quando dobbiamo prendere decisioni importanti, dovremmo chiedere consiglio a persone sagge e mature che conoscono le Scritture e hanno profondo rispetto per i princìpi cristiani. 13:11-24. Un consiglio o un suggerimento che sembra discutibile, anche se viene da un compagno di fede benintenzionato, dovrebbe essere soppesato alla luce dei sani consigli della Parola di Dio. — 1 Giovanni 4:1. 14:13. Geova ci scruta per trovare quello che c’è di buono in noi. Per quanto insignificante possa essere quel qualcosa di buono, può farlo crescere se facciamo del nostro meglio per servirlo. 15:10-13. Dobbiamo respingere con coraggio l’apostasia e promuovere invece la vera adorazione. 17:10-16. La vedova di Zarefat riconobbe che Elia era un profeta e lo trattò come tale, e Geova benedisse le sue opere di fede. Anche oggi Geova nota le nostre opere di fede e ricompensa quelli che sostengono in vari modi l’opera del Regno. — Matteo 6:33; 10:41, 42; Ebrei 6:10. 19:1-8. Quando incontriamo forte opposizione possiamo avere fiducia che Geova ci sosterrà. — 2 Corinti 4:7-9. 19:10, 14, 18. I veri adoratori non sono mai soli. Hanno Geova e la fratellanza mondiale. 19:11-13. Geova non è un dio della natura o la semplice personificazione di forze naturali. 20:11. Quando Ben-Adad disse che avrebbe distrutto Samaria, il re di Israele gli rispose: “Non si vanti Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 72 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti chi si cinge [l’armatura per prepararsi alla battaglia] come chi [se la] slaccia” dopo essere tornato vittorioso. Quando ci accingiamo ad assolvere un incarico non dobbiamo sentirci troppo sicuri come fanno gli spacconi. — Proverbi 27:1; Giacomo 4:13-16. Di grande valore per noi Raccontando com’era stata data la Legge al monte Sinai, Mosè disse ai figli di Israele: “Vedi, pongo oggi davanti a voi la benedizione e la maledizione: la benedizione, purché ubbidiate ai comandamenti di Geova vostro Dio che oggi vi comando; e la maledizione, se non ubbidirete ai comandamenti di Geova vostro Dio e in effetti devierete dalla strada circa la quale oggi vi comando”. — Deuteronomio 11:26-28. Questa importantissima verità è portata alla nostra attenzione in modo molto chiaro nel libro di Primo Re. Come abbiamo visto, questo libro insegna anche altre lezioni preziose. Il suo messaggio è vivo ed esercita potenza. — Ebrei 4:12. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Secondo Re IL LIBRO biblico di Secondo Re riprende da dov’era rimasto il libro di Primo Re. Racconta la storia di 29 re: 12 del regno settentrionale di Israele e 17 del regno meridionale di Giuda. Secondo Re riferisce pure le attività dei profeti Elia, Eliseo e Isaia. Pur non seguendo un ordine cronologico, arriva fino al tempo della distruzione di Samaria e di Gerusalemme. Secondo Re copre in tutto un periodo di 340 anni che vanno dal 920 a.E.V. al 580 a.E.V., quando il profeta Geremia finì di scrivere il libro. Di che utilità è per noi Secondo Re? Cosa ci insegna riguardo a Geova e al suo modo di agire? Cosa possiamo imparare dalle azioni dei re, dei profeti e di altri menzionati nel libro? Vediamo. ELISEO SUCCEDE A ELIA (2 Re 1:1–8:29) Acazia re di Israele cade nella sua casa e resta infermo. Tramite il profeta Elia apprende che morirà. Quando ciò accade, sale al trono suo fratello Ieoram. Intanto Giosafat regna su Giuda. Elia viene portato via in un turbine e gli succede Eliseo, il suo assistente. Nei successivi 60 anni circa del suo ministero il profeta Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 73 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti Eliseo compie molti miracoli. — Vedi il riquadro “I miracoli di Eliseo”. Un re moabita si ribella a Israele e Ieoram, Giosafat e il re di Edom escono in battaglia contro di lui e vincono grazie alla fedeltà di Giosafat. Successivamente il re di Siria prepara un attacco di sorpresa contro Israele ma Eliseo sventa il piano. Il re siro si infuria e per catturare Eliseo manda “cavalli e carri da guerra e notevoli forze militari”. (2 Re 6:14) Eliseo compie due miracoli e manda via i siri in pace. In seguito il re siro Ben-Adad pone l’assedio a Samaria, causando una grave carestia, ma Eliseo predice che la carestia finirà. Qualche tempo dopo Eliseo va a Damasco. BenAdad, che si è ammalato, manda Azael a chiedergli se guarirà. Eliseo predice che il re morirà e che Azael regnerà in sua vece. Il giorno dopo Azael soffoca il re con “un copriletto” bagnato e comincia a regnare. (2 Re 8:15) In Giuda sale al trono il figlio di Giosafat, Ieoram, a cui succede suo figlio Acazia. — Vedi il riquadro “Re di Giuda e di Israele”. Risposta a domande bibliche: 2:9: Perché Eliseo chiese ‘due parti dello spirito di Elia’? Per assolvere la responsabilità di profeta in Israele, Eliseo avrebbe avuto bisogno dello stesso spirito che aveva mostrato Elia, uno spirito coraggioso e intrepido. Rendendosi conto di questo fatto, Eliseo chiese una porzione doppia dello spirito di Elia. Eliseo era stato nominato da Elia suo successore e lo aveva servito per sei anni, per cui Eliseo lo considerava suo padre spirituale; Eliseo era per così dire il primogenito di Elia in senso spirituale. (1 Re 19:19-21; 2 Re 2:12) Quindi, come un primogenito letterale riceveva due parti dell’eredità del padre, Eliseo chiese e ricevette due parti dell’eredità spirituale di Elia. 2:11: Cos’erano i “cieli” a cui ‘Elia ascese nel turbine’? Non erano né le parti remote dell’universo fisico né il luogo spirituale dove dimorano Dio e i suoi figli angelici. (Deuteronomio 4:19; Salmo 11:4; Matteo 6:9; 18:10) I “cieli” a cui ascese Elia erano i cieli atmosferici. (Salmo 78:26; Matteo 6:26) Sfrecciando nell’atmosfera, evidentemente il carro di fuoco trasportò Elia in un’altra parte della terra, dove continuò a vivere per qualche Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 74 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti tempo. Anni dopo, infatti, Elia scrisse una lettera a Ieoram, re di Giuda. — 2 Cronache 21:1, 12-15. 5:15, 16: Perché Eliseo non accettò il dono di Naaman? Eliseo rifiutò il dono perché riconobbe che aveva compiuto il miracolo di guarire Naaman non con il proprio potere ma con quello di Geova. Non gli sarebbe neppure passato per la mente di trarre profitto dall’incarico affidatogli da Dio. Oggi i veri adoratori non cercano di trarre un guadagno personale dal servizio di Geova. Prestano ascolto all’esortazione di Gesù: “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. — Matteo 10:8. 5:18, 19: Naaman chiedeva forse perdono perché doveva partecipare a un atto religioso? Il re siro evidentemente era vecchio e debole per cui doveva appoggiarsi a Naaman. Quando il re si inchinava nel culto di Rimmon, si inchinava anche Naaman. Comunque Naaman lo faceva in modo meccanico, all’unico scopo di sostenere il re e non per rendere adorazione. Quindi chiedeva a Geova di perdonarlo perché assolveva questo dovere di natura civile. Poiché gli credeva, Eliseo gli disse: “Va in pace”. Lezioni per noi: 1:13, 14. Imparando da ciò che si osserva e agendo con umiltà si possono salvare delle vite. 2:2, 4, 6. Anche se forse serviva Elia da sei anni, Eliseo insistette per non abbandonarlo. Che magnifico esempio di lealtà e amicizia! — Proverbi 18:24. 2:23, 24. A quanto sembra, il motivo principale per cui Eliseo fu schernito fu il fatto che un calvo indossava la veste ufficiale di Elia. I ragazzi riconoscevano che Eliseo era un rappresentante di Geova e semplicemente non lo volevano intorno. Gli dissero di ‘salire’, ovvero di continuare a salire fino a Betel o di essere portato in cielo come lo era stato Elia. È evidente che quei ragazzi manifestavano l’atteggiamento ostile dei loro genitori. È molto importante che i genitori insegnino ai figli a rispettare i rappresentanti di Dio. 3:14, 18, 24. La parola di Geova si avvera sempre. 3:22. Il riflesso della prima luce del mattino creò l’illusione che l’acqua fosse sangue, forse perché i fossi appena scavati contenevano argilla rossa. Geova può Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 75 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti decidere di servirsi dei fenomeni naturali per adempiere i suoi propositi. 4:8-11. Riconoscendo che Eliseo era “un santo uomo di Dio”, una donna di Sunem gli mostrò ospitalità. Non dovremmo fare altrettanto con i fedeli adoratori di Geova? 5:3. La ragazzina israelita aveva fede che Dio può compiere miracoli ed ebbe anche il coraggio di parlare della sua fede. Giovani, vi sforzate di rafforzare la vostra fede nelle promesse di Dio e di trovare il coraggio di parlare della verità a insegnanti e compagni di scuola? 5:9-19. Non mostra l’esempio di Naaman che i superbi possono imparare a essere umili? — 1 Pietro 5:5. 5:20-27. Costa caro comportarsi in modo disonesto! Riflettendo sui dispiaceri e sulle conseguenze tragiche dell’avere una doppia vita la eviteremo. ISRAELE E GIUDA VANNO IN ESILIO (2 Re 9:1–25:30) Ieu viene unto re di Israele. Senza indugio mette in atto una campagna per abbattere la casa di Acab e con grande abilità ‘annienta l’adorazione di Baal da Israele’. (2 Re 10:28) Atalia, venuta a sapere che suo figlio Acazia è stato ucciso da Ieu, ‘si leva per distruggere tutta la progenie del regno di Giuda’ e usurpa il trono. (2 Re 11:1) Si salva solo uno dei figli di Acazia, il piccolo Ioas, il quale, dopo essere stato tenuto nascosto per sei anni, viene costituito re di Giuda. Sotto la guida del sacerdote Ieoiada, Ioas continua a fare ciò che è retto agli occhi di Geova. Tutti i re che regnano in Israele dopo Ieu fanno ciò che è male agli occhi di Geova. Eliseo muore di morte naturale al tempo del nipote di Ieu. Il quarto re di Giuda dopo Ioas è Acaz, che ‘non fa ciò che è retto agli occhi di Geova’. (2 Re 16:1, 2) Suo figlio Ezechia, invece, ‘si tiene stretto a Geova’. (2 Re 17:20; 18:6) Nel 740 a.E.V., quando Ezechia regna in Giuda e Oshea in Israele, il re assiro Salmaneser ‘cattura Samaria e conduce Israele in esilio in Assiria’. (2 Re 17:6) Dopo ciò nel territorio di Israele vengono portati degli stranieri e nasce la religione samaritana. In Giuda, dei sette re che vengono dopo Ezechia, l’unico che fa qualcosa per liberare il paese dalla falsa adorazione è Giosia. Infine, nel 607 a.E.V., i babilonesi Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 76 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti conquistano Gerusalemme e ‘Giuda va in esilio lontano dal suo suolo’. — 2 Re 25:21. Risposta a domande bibliche: 13:20, 21: Questo miracolo dimostra forse che si debbano venerare le reliquie? No. La Bibbia non indica che le ossa di Eliseo siano mai state venerate. Fu la potenza di Dio a rendere possibile questo miracolo, come avvenne per tutti i miracoli compiuti da Eliseo mentre era ancora vivo. 15:1-6: Perché Geova piagò Azaria (Uzzia, 15:6, nota in calce) con la lebbra? “Appena [Uzzia] si fu fortificato, il suo cuore si insuperbì . . . così che agì infedelmente contro Geova suo Dio ed entrò nel tempio di Geova per bruciare incenso sull’altare dell’incenso”. Quando i sacerdoti “tennero testa a Uzzia” e gli dissero di ‘uscire dal santuario’, Uzzia si infuriò con i sacerdoti e fu colpito dalla lebbra. — 2 Cronache 26:16-20. 18:19-21, 25: Ezechia un’alleanza con l’Egitto? aveva forse stretto No. L’accusa di Rabsache era falsa, com’era falsa la sua affermazione secondo cui egli era venuto con l’“autorizzazione di Geova”. Il fedele re Ezechia confidava esclusivamente in Geova. Lezioni per noi: 9:7, 26. Il pesante giudizio contro la casa di Acab mostra che la falsa adorazione e lo spargimento di sangue innocente sono cose detestabili agli occhi di Geova. 9:20. Ieu, noto perché guidava il carro a rotta di collo, diede prova di zelo nell’adempimento del suo incarico. E voi, siete noti come zelanti proclamatori del Regno? — 2 Timoteo 4:2. 9:36, 37; 10:17; 13:18, 19, 25; 14:25; 19:20, 32-36; 20:16, 17; 24:13. Possiamo aver fiducia che ‘la parola che esce dalla bocca di Geova ha sempre sicuro successo’. — Isaia 55:10, 11. 10:15. Come Gionadab accettò con tutto il cuore l’invito di Ieu a salire sul carro insieme a lui, così la “grande folla” sostiene volenterosamente Gesù Cristo, il moderno Ieu, e i suoi unti seguaci. — Rivelazione (Apocalisse) 7:9. 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Geova mostrò di apprezzare tutto ciò che Ieu aveva fatto, anche se la sua reputazione non era senza macchia. In effetti, ‘Dio non è ingiusto da dimenticare la nostra opera’. — Ebrei 6:10. 13:14-19. Ioas, nipote di Ieu, non si impegnò sino in fondo ma colpì la terra con le frecce solo tre volte, per cui ebbe un successo limitato nella guerra contro i siri. Geova si aspetta che compiamo con zelo e con tutto il cuore l’opera che ci ha affidato. 20:2-6. Geova è l’“Uditore di preghiera”. — Salmo 65:2. 24:3, 4. “Geova non acconsentì a concedere perdono” a Giuda a causa dello spargimento di sangue di cui Manasse si era reso colpevole. Geova Dio rispetta il sangue degli innocenti. Quindi possiamo aver fiducia che vendicherà il sangue innocente distruggendo quelli che l’hanno sparso. — Salmo 37:9-11; 145:20. È utile per noi Il libro di Secondo Re presenta Geova come Colui che adempie le promesse. L’esilio degli abitanti dei due regni, di Israele prima e di Giuda poi, illustra con vigore come si avverò il giudizio profetico contenuto in Deuteronomio 28:15–29:28. Secondo Re descrive Eliseo come un profeta che aveva grande zelo per il nome di Geova e per la vera adorazione. Ezechia e Giosia vengono presentati come re umili che rispettarono la Legge di Dio. Mentre riflettiamo sull’atteggiamento e sulle azioni dei re, dei profeti e di altri di cui si parla in Secondo Re, non impariamo qualcosa di utile in quanto a ciò che dovremmo fare e a ciò che dovremmo evitare? (Romani 15:4; 1 Corinti 10:11) “La parola di Dio è vivente ed esercita potenza”. — Ebrei 4:12. I MIRACOLI DI ELISEO 1. Le acque del Giordano si dividono. — 2 Re 2:14 2. La riserva di acqua cattiva di Gerico è resa sana. — 2 Re 2:19-22 3. Piccoli delinquenti vengono assaliti da due orse. — 2 Re 2:23, 24 4. Gli eserciti vengono riforniti d’acqua. — 2 Re 3:16-26 5. È provveduto olio a una vedova. — 2 Re 4:1-7 6. Una sunamita sterile concepisce un figlio. — 2 Re 4:8-17 Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 78 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti 7. Un bambino è destato dai morti. — 2 Re 4:18-37 8. Una minestra velenosa diventa commestibile. — 2 Re 4:38-41 9. Cento uomini vengono sfamati con 20 pani. — 2 Re 4:42-44 10. Naaman viene guarito dalla lebbra. — 2 Re 5:1-14 11. La lebbra di Naaman si attacca a Gheazi. — 2 Re 5:24-27 12. Il ferro di una scure viene fatto galleggiare. — 2 Re 6:5-7 13. Un servitore vede dei carri da guerra angelici. — 2 Re 6:15-17 14. L’esercito siro è colpito da cecità. — 2 Re 6:18 15. Viene restituita la vista all’esercito siro. — 2 Re 6:1923 16. Un morto torna in vita. — 2 Re 13:20, 21 La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Primo Cronache SONO passati circa 77 anni da che gli ebrei sono tornati in patria dall’esilio babilonese. Il tempio ricostruito dal governatore Zorobabele esiste da 55 anni. Il motivo principale del ritorno degli ebrei era quello di ripristinare la vera adorazione a Gerusalemme. Il popolo, tuttavia, non ha zelo per l’adorazione di Geova. C’è urgente bisogno di incoraggiamento, ed è a questo che serve il libro biblico di Primo Cronache. Oltre a riportare le registrazioni genealogiche, Primo Cronache narra gli avvenimenti verificatisi nel periodo di circa 40 anni che va dalla morte del re Saul alla morte del re Davide. Si ritiene che questo libro sia stato scritto nel 460 a.E.V. dal sacerdote Esdra. Primo Cronache ci interessa perché fornisce alcuni particolari sull’adorazione praticata nel tempio e sulla linea di discendenza del Messia. Fa parte dell’ispirata Parola di Dio e contiene un messaggio che rafforza la nostra fede e ci aiuta a capire meglio la Bibbia. — Ebrei 4:12. UN IMPORTANTE ELENCO DI NOMI (1 Cronache 1:1–9:44) Il dettagliato elenco genealogico che Esdra compila è necessario per almeno tre ragioni: fare in modo che solo uomini autorizzati prestino servizio come sacerdoti, stabilire l’eredità delle tribù e salvaguardare la registrazione della linea di discendenza che conduce al Messia. Le registrazioni genealogiche stabiliscono un Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 79 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ legame fra gli ebrei e la loro storia passata, risalendo fino al primo uomo. Ci sono dieci generazioni da Adamo a Noè e altre dieci fino ad Abraamo. Dopo avere elencato i figli di Ismaele, i figli di Chetura concubina di Abraamo e i figli di Esaù, il libro si concentra sulla linea di discendenza dei 12 figli di Israele. — 1 Cronache 2:1. Si parla molto dei discendenti di Giuda perché da loro viene la linea reale di Davide. Ci sono 14 generazioni da Abraamo a Davide e altre 14 fino alla deportazione in Babilonia. (1 Cronache 1:27, 34; 2:1-15; 3:1-17; Matteo 1:17) Quindi Esdra elenca i discendenti delle tribù a est del Giordano, dopo di che riporta la genealogia dei figli di Levi. (1 Cronache 5:1-24; 6:1) Segue poi un riassunto inerente ad alcune delle altre tribù che si trovano a ovest del Giordano, con qualche particolare in più per la discendenza di Beniamino. (1 Cronache 8:1) Sono pure indicati i nomi dei primi abitanti di Gerusalemme dopo la cattività babilonese. — 1 Cronache 9:1-16. Risposta a domande bibliche: 1:18: Chi era il padre di Sela: Cainan o Arpacsad? (Luca 3:35, 36) Arpacsad era il padre di Sela. (Genesi 10:24; 11:12) Il termine “Cainan” che troviamo in Luca 3:36 potrebbe essere una corruzione del termine “caldeo”. In tal caso è possibile che nel testo originale ci fosse scritto: “Il figlio del caldeo Arpacsad”. Oppure può darsi che i nomi Cainan e Arpacsad si riferiscano alla stessa persona. Si noti inoltre che in alcuni manoscritti l’espressione “figlio di Cainan” non compare. — Luca 3:36, nota in calce. 2:15: Davide era il settimo figlio di Iesse? No, Iesse aveva otto figli e Davide era il minore. (1 Samuele 16:10, 11; 17:12) Evidentemente uno dei figli di Iesse era morto senza discendenti. Dal momento che il nome di questo figlio non avrebbe influito sulle registrazioni genealogiche, Esdra lo omise. 3:17: Perché Luca 3:27 si riferisce a Sealtiel figlio di Ieconia chiamandolo figlio di Neri? Il padre di Sealtiel era Ieconia. Ma evidentemente Neri diede in moglie sua figlia a Sealtiel. Riferendosi al genero di Neri, Luca lo chiamò figlio di Neri, come fece nel caso di Giuseppe, chiamandolo figlio di Eli, che era il padre di Maria. — Luca 3:23. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 80 Alcuni miei piccoli appunti ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti 3:17-19: Che parentela c’era tra Zorobabele, Pedaia e Sealtiel? Zorobabele era figlio di Pedaia, che era fratello di Sealtiel. Tuttavia in certi casi la Bibbia definisce Zorobabele figlio di Sealtiel. (Matteo 1:12; Luca 3:27) Il motivo potrebbe essere che Pedaia morì e Zorobabele fu allevato da Sealtiel. Oppure, dato che Sealtiel morì senza figli, forse Pedaia compì il matrimonio del cognato e Zorobabele fu il primo figlio nato da quell’unione. — Deuteronomio 25:5-10. 5:1, 2: Cosa significò per Giuseppe ricevere il diritto del primogenito? Significò ricevere una doppia porzione di eredità. (Deuteronomio 21:17) Giuseppe divenne pertanto il capostipite di due tribù, Efraim e Manasse, mentre gli altri figli di Israele di una sola tribù ciascuno. Lezioni per noi: 1:1–9:44. Le genealogie riguardano persone veramente esistite e questa è la prova che l’intera disposizione della vera adorazione si basa su fatti, non su miti. 4:9, 10. Geova esaudì la fervida preghiera di Iabez che aveva chiesto che il suo territorio venisse allargato in modo pacifico così da poter accogliere un maggior numero di persone timorate di Dio. Anche noi dobbiamo pregare sinceramente per l’aumento mentre ci impegniamo con zelo nell’opera di fare discepoli. 5:10, 18-22. Ai giorni del re Saul gli uomini delle tribù a est del Giordano sconfissero gli agareni anche se questi ultimi erano più del doppio di loro. Fu possibile perché gli uomini valorosi di queste tribù ebbero fiducia in Geova e chiesero aiuto a lui. Vorremo confidare pienamente in Geova mentre combattiamo la nostra guerra spirituale contro nemici formidabili. — Efesini 6:10-17. 9:26, 27. I portinai leviti occupavano una posizione di grande responsabilità: erano in possesso della chiave che permetteva di accedere alle aree sacre del tempio e si dimostravano fidati aprendo ogni giorno le porte. A noi è stata affidata la responsabilità di contattare le persone del nostro territorio e di aiutarle ad adorare Geova. Non dovremmo dimostrarci affidabili e degni di fiducia come i portinai leviti? Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 81 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti DAVIDE REGNA (1 Cronache 10:1–29:30) La narrazione parte dalla morte del re Saul e di tre suoi figli avvenuta nel corso di una battaglia contro i filistei sul monte Ghilboa. Davide, figlio di Iesse, viene fatto re della tribù di Giuda. Uomini di tutte le tribù vanno a Ebron e lo fanno re su tutto Israele. (1 Cronache 11:13) Subito dopo Davide cattura Gerusalemme. Successivamente gli israeliti portano l’arca del patto a Gerusalemme “con urla di gioia e con suono di corno e . . . suonando forte strumenti a corda e arpe”. — 1 Cronache 15:28. Davide esprime il desiderio di costruire una casa al vero Dio Geova, che però riserva questo privilegio a Salomone. Con Davide, Geova fa un patto per un Regno. Davide continua la sua campagna contro i nemici di Israele e Geova gli concede una vittoria dopo l’altra. In seguito a un censimento illegale muoiono 70.000 persone. Dopo avere ricevuto da un angelo il comando di costruire un altare a Geova, Davide compra un pezzo di terra da Ornan il gebuseo. Davide comincia a fare “preparativi in gran quantità” per costruire in quel luogo una casa a Geova di “magnificenza straordinaria”. (1 Cronache 22:5) Davide organizza i servizi dei leviti, descritti qui in modo più particolareggiato che in qualsiasi altra parte delle Scritture. Il re e il popolo fanno contribuzioni generose per il tempio. Dopo avere regnato 40 anni Davide muore, “sazio di giorni, ricchezze e gloria; e Salomone suo figlio [regna] in luogo di lui”. — 1 Cronache 29:28. Risposta a domande bibliche: 11:11: Perché il numero degli uccisi è di 300 e non di 800 come nel racconto parallelo di 2 Samuele 23:8? Iasobeam, o Ioseb-Bassebet, era il capo dei tre uomini di Davide più valorosi. Gli altri due uomini potenti erano Eleazaro e Samma. (2 Samuele 23:8-11) Il motivo della differenza fra i due racconti è che forse si riferiscono a gesta diverse compiute dallo stesso uomo. 11:20, 21: Qual era la posizione di Abisai rispetto ai tre principali uomini potenti di Davide? Abisai non era uno dei tre uomini più potenti che servirono Davide. Tuttavia, come si legge in 2 Samuele 23:18, 19, fu il capo di 30 guerrieri e si distinse più di chiunque di loro. La reputazione di Abisai fu quasi pari a Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 82 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ quella dei tre principali uomini potenti perché egli compì un atto potente simile a quello di Iasobeam. 12:8: In che senso le facce dei guerrieri gaditi erano come “facce di leoni”? Questi uomini valorosi furono al fianco di Davide nel deserto. I loro capelli si allungarono e la chioma leonina dava loro un aspetto feroce. 13:5: Cos’è il “fiume d’Egitto”? Secondo alcuni questa espressione si riferisce a un ramo del Nilo. Tuttavia in genere si ritiene che si riferisca alla “valle del torrente d’Egitto”, una lunga gola che segna il confine sud-occidentale della Terra Promessa. — Numeri 34:2, 5; Genesi 15:18. 16:30: Cosa si intende quando si parla di “penosi dolori” a motivo di Geova? Il termine “dolori” viene usato qui in senso simbolico per indicare timore reverenziale di Geova e grande rispetto per lui. 16:1, 37-40; 21:29, 30; 22:19: Quale disposizione inerente all’adorazione rimase in vigore in Israele dal tempo in cui l’Arca fu portata a Gerusalemme fino alla costruzione del tempio? L’Arca non era più nel tabernacolo da molti anni quando Davide la portò a Gerusalemme e la mise nella tenda che aveva eretto. Dopo il trasferimento, l’Arca rimase in quella tenda a Gerusalemme. Il tabernacolo era a Gabaon, dove il sommo sacerdote Zadoc e i suoi fratelli offrivano i sacrifici prescritti dalla Legge. Questa disposizione rimase in vigore finché non venne terminato il tempio a Gerusalemme. Quando il tempio fu pronto, il tabernacolo fu spostato da Gabaon a Gerusalemme e l’Arca fu collocata nel Santissimo del tempio. — 1 Re 8:4, 6. Lezioni per noi: 13:11. Quando non riusciamo a raggiungere i nostri obiettivi, anziché arrabbiarci e incolpare Geova dobbiamo analizzare la situazione e cercare di capire la causa del nostro insuccesso. Senz’altro questo è ciò che fece Davide: egli imparò dal suo errore e in seguito portò l’Arca a Gerusalemme nel modo appropriato. 14:10, 13-16; 22:17-19. Dovremmo sempre avvicinarci a Geova in preghiera e chiedergli di guidarci Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 83 Alcuni miei piccoli appunti ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti prima di fare qualsiasi cosa che possa influire sulla nostra spiritualità. 16:23-29. L’adorazione di Geova dovrebbe sempre essere la cosa più importante della nostra vita. 18:3. Geova adempie le promesse. Per mezzo di Davide adempì la promessa di dare al seme di Abraamo l’intero paese di Canaan, che si estendeva “dal fiume d’Egitto al gran fiume, il fiume Eufrate”. — Genesi 15:18; 1 Cronache 13:5. 21:13-15. Geova comandò all’angelo di fermare la pestilenza perché è sensibile alle sofferenze del suo popolo. In effetti, “moltissime sono le sue misericordie”. 22:5, 9; 29:3-5, 14-16. Anche se il compito di costruire il tempio di Geova non era stato affidato a lui, Davide fu generoso. Perché? Perché si rendeva conto che tutto ciò che aveva era dovuto alla bontà di Geova. Lo stesso sentimento, la gratitudine, dovrebbe spingere anche noi a essere generosi. 24:7-18. Quando l’angelo di Geova apparve a Zaccaria, annunciandogli la futura nascita del figlio (Giovanni il Battezzatore), era in vigore la disposizione delle 24 divisioni sacerdotali istituita da Davide. Poiché apparteneva alla “divisione di Abia”, in quel momento Zaccaria stava facendo il suo turno nel tempio. (Luca 1:5, 8, 9) La vera adorazione è incentrata su figure storiche, non mitologiche. Se collaboriamo lealmente con “lo schiavo fedele e discreto” in relazione all’odierna e ben organizzata adorazione di Geova, saremo benedetti. — Matteo 24:45. Servite Geova “con anima dilettevole” Primo Cronache non contiene solo genealogie. Parla anche di quando Davide portò a Gerusalemme l’arca del patto, delle sue grandi vittorie, dei preparativi per la costruzione del tempio e di come le divisioni sacerdotali levitiche furono organizzate per il servizio. Senz’altro tutto ciò che Esdra narra in Primo Cronache dev’essere stato molto utile per gli israeliti, aiutandoli a rinnovare lo zelo per l’adorazione di Geova nel tempio. In quanto a tenere l’adorazione di Geova al primo posto nella vita, Davide fu un ottimo esempio. Invece di ricercare speciali privilegi, cercò di fare la volontà di Dio. Siamo incoraggiati a seguire il suo consiglio di servire Geova “con cuore completo e con anima dilettevole”. — 1 Cronache 28:9. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 84 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Secondo Cronache IL LIBRO biblico di Secondo Cronache inizia parlando di Salomone che regna su Israele. Il libro termina con le parole che il re persiano Ciro rivolge agli ebrei esiliati a Babilonia: “[Geova] stesso mi ha incaricato di edificargli una casa a Gerusalemme, che è in Giuda. Chiunque fra voi è di tutto il suo popolo, Geova suo Dio sia con lui. Salga dunque [a Gerusalemme]”. (2 Cronache 36:23) Scritto dal sacerdote Esdra e completato nel 460 a.E.V., il libro abbraccia un periodo di 500 anni che vanno dal 1037 a.E.V. al 537 a.E.V. Il decreto di Ciro permette agli ebrei di tornare a Gerusalemme e ristabilirvi l’adorazione di Geova. Tuttavia i lunghi anni di cattività babilonese hanno lasciato il segno. Gli esiliati che fanno ritorno sanno ben poco della storia della loro nazione. Il libro di Secondo Cronache fornisce loro un vivido riassunto degli avvenimenti verificatisi sotto i re della dinastia di Davide. La narrazione interessa anche noi perché mette in risalto le benedizioni che riceve chi è ubbidiente al vero Dio e le conseguenze che subisce chi non è ubbidiente. UN RE EDIFICA UNA CASA A GEOVA (2 Cronache 1:1–9:31) Geova dà a Salomone ciò che desidera di più, cioè sapienza e conoscenza. Gli dà inoltre ricchezza e onore. Il re edifica a Gerusalemme una splendida casa a Geova e il popolo è “gioioso e lieto di cuore”. (2 Cronache 7:10) Salomone diventa “più grande di tutti gli altri re della terra in ricchezze e sapienza”. — 2 Cronache 9:22. Salomone regna su Israele per 40 anni, dopo di che ‘giace con i suoi antenati e Roboamo suo figlio regna al suo posto’. (2 Cronache 9:31) Esdra non parla dell’allontanamento di Salomone dalla vera adorazione. Gli unici aspetti negativi che vengono menzionati riguardo al re sono il fatto che poco saggiamente acquista molti cavalli dall’Egitto e sposa la figlia del faraone. Pertanto lo scrittore presenta i fatti da un punto di vista positivo. 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Il libro di Primo Re, riferendosi alla madre dell’artigiano, dice che era una “vedova della tribù di Neftali” perché aveva sposato un uomo di quella tribù. La donna, però, era della tribù di Dan. Dopo la morte del marito aveva sposato un uomo di Tiro, e l’artigiano era nato da quel matrimonio. 2:18; 8:10: In questi versetti si legge che il numero dei delegati che facevano da sorveglianti e soprintendenti alla manodopera era di 3.600 più 250, mentre stando a 1 Re 5:16 e 9:23, era di 3.300 più 550. Perché le cifre differiscono? A quanto sembra la differenza è dovuta al modo in cui vengono classificati i delegati. Forse Secondo Cronache fa una distinzione fra i 3.600 delegati non israeliti e i 250 delegati israeliti, mentre Primo Re distingue i 3.300 soprintendenti dai 550 sorveglianti in capo di grado superiore. Comunque sia, il numero complessivo di coloro che servivano come delegati era di 3.850. 4:2-4: Perché fu scelto di rappresentare dei tori alla base del mare di metallo fuso? Nelle Scritture il toro è simbolo di forza. (Ezechiele 1:10; Rivelazione [Apocalisse] 4:6, 7) La scelta del toro è appropriata perché i 12 tori di rame sostenevano l’enorme “mare”, che pesava sulle 27 tonnellate. Che si facessero dei tori a questo scopo non andava assolutamente contro il secondo comandamento, che vietava di fare oggetti da adorare. — Esodo 20:4, 5. 4:5: Qual era la capacità complessiva del mare di metallo fuso? Quando era pieno, il mare poteva contenere tremila bat, o circa 66.000 litri d’acqua. È probabile, però, che normalmente fosse pieno per circa due terzi della sua capacità. Primo Re 7:26 dice: “[Il mare] conteneva duemila bat [44.000 litri]”. 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L’unico arredo dell’originale tenda di adunanza che venne introdotto nel tempio di Salomone fu l’Arca. Dopo la costruzione del tempio, il tabernacolo fu portato da Gabaon a Gerusalemme e a quanto pare conservato lì. — 2 Cronache 1:3, 4. Lezioni per noi: 1:11, 12. Con la sua richiesta il re Salomone mostrò a Geova che desiderava ardentemente acquistare sapienza e conoscenza. Con le preghiere che rivolgiamo a Dio riveliamo cosa desideriamo ardentemente. È saggio analizzarne il contenuto. 6:4. Il sincero apprezzamento per la sua amorevole benignità e la sua bontà dovrebbe spingerci a benedire Geova, cioè a lodarlo con affetto e gratitudine. 6:18-21. Benché nessun edificio possa contenere Geova Dio, il tempio doveva servire da centro della sua adorazione. Le odierne Sale del Regno dei Testimoni di Geova sono centri della vera adorazione nella comunità. 6:19, 22, 32. Geova era accessibile a tutti: dal re ai più piccoli della nazione, perfino allo straniero che si rivolgeva a lui con sincerità. — Salmo 65:2. LA SUCCESSIONE DEI RE DELLA DINASTIA DI DAVIDE (2 Cronache 10:1–36:23) Il regno unito di Israele viene diviso in due: il regno settentrionale formato da dieci tribù e il regno meridionale formato da due tribù, Giuda e Beniamino. I sacerdoti e i leviti di tutto Israele mettono la lealtà al patto del Regno al di sopra del nazionalismo e si schierano dalla parte di Roboamo, il figlio di Salomone. Poco più di 30 anni dopo che è stato terminato, il tempio viene spogliato dei suoi tesori. Dei 19 re che succedono a Roboamo, 5 sono fedeli, 3 cominciano bene ma diventano infedeli e uno abbandona la condotta errata che aveva intrapreso. Tutti gli altri fanno ciò che è male agli occhi di Geova. Si dà risalto alle attività dei cinque re che ripongono fiducia in Geova. La storia di Ezechia che ripristina i servizi del tempio e quella di Giosia che organizza una grande Pasqua devono essere state di grande incoraggiamento per gli ebrei desiderosi di vedere ristabilita l’adorazione di Geova a Gerusalemme. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 87 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti Risposta a domande bibliche: 13:5: Cosa si intende con l’espressione “un patto di sale”? A motivo delle sue proprietà conservanti il sale divenne simbolo di stabilità e immutabilità. “Un patto di sale”, quindi, è sinonimo di accordo vincolante. 14:2-5; 15:17: Il re Asa eliminò tutti “gli alti luoghi”? A quanto sembra no. Forse Asa eliminò solo gli alti luoghi in cui venivano adorati falsi dèi ma non quelli in cui veniva adorato Geova. Può darsi pure che nell’ultima parte del suo regno venissero eretti di nuovo degli alti luoghi, che furono eliminati da suo figlio Giosafat. In effetti gli alti luoghi non scomparvero del tutto, neppure durante il regno di Giosafat. — 2 Cronache 17:5, 6; 20:31-33. 15:9; 34:6: Quale posizione assunse la tribù di Simeone quando il regno di Israele fu diviso? Avendo ricevuto come eredità varie enclave in Giuda, dal punto di vista geografico la tribù di Simeone si trovava nel regno di Giuda e Beniamino. (Giosuè 19:1) Sotto il profilo religioso e politico, però, la tribù si allineò con il regno settentrionale. (1 Re 11:30-33; 12:20-24) Pertanto Simeone fu annoverato con il regno formato da dieci tribù. 16:13, 14: Asa fu cremato? No. Il “rogo funebre straordinariamente grande” non si riferisce alla cremazione di Asa ma al rogo di spezie. — Nota in calce. 35:3: Dove si trovava la sacra Arca prima che Giosia la facesse portare nel tempio? La Bibbia non dice se l’Arca fosse stata spostata in precedenza da uno dei re malvagi o se Giosia l’avesse fatta mettere in luogo sicuro durante i grandi lavori di riparazione del tempio. Dopo i giorni di Salomone l’unico riferimento storico all’Arca riguarda il suo trasferimento nel tempio ad opera di Giosia. Lezioni per noi: 13:13-18; 14:11, 12; 32:9-23. Possiamo davvero imparare tante cose sull’importanza di fare assegnamento su Geova! Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 88 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti 16:1-5, 7; 18:1-3, 28-32; 21:4-6; 22:10-12; 28:1622. Stringere alleanze con stranieri o con non credenti ha conseguenze tragiche. Se siamo saggi eviteremo qualsiasi legame non necessario con il mondo. — Giovanni 17:14, 16; Giacomo 4:4. 16:7-12; 26:16-21; 32:25, 26. Negli ultimi anni della sua vita Asa, a causa della superbia, tenne un cattivo comportamento. Lo spirito superbo provocò la caduta di Uzzia. Ezechia agì stoltamente e forse in modo orgoglioso quando mostrò agli emissari babilonesi i suoi tesori. (Isaia 39:1-7) La Bibbia avverte: “L’orgoglio è prima del crollo, e lo spirito superbo prima dell’inciampo”. — Proverbi 16:18. 16:9. Geova aiuta quelli il cui cuore è completo verso di lui e desidera usare la sua potenza a loro favore. 18:12, 13, 23, 24, 27. Come Micaia, dovremmo essere coraggiosi e intrepidi quando parliamo di Geova e dei suoi propositi. 19:1-3. Geova cerca il bene in noi perfino quando gli diamo motivo di arrabbiarsi con noi. 20:1-28. Se ci rivolgiamo umilmente a Geova per avere la sua guida, possiamo aver fiducia che si lascerà trovare. — Proverbi 15:29. 20:17. Per ‘vedere la salvezza di Geova’ dobbiamo ‘prendere posizione’ sostenendo attivamente il Regno di Dio. Invece di prendere iniziative, dobbiamo ‘stare fermi’, riponendo completa fiducia in Geova. 24:17-19; 25:14. L’idolatria si rivelò un laccio per Ioas e suo figlio Amazia. Oggi l’idolatria può essere ugualmente allettante, in particolare quando si tratta di qualche sottile forma di avidità o di nazionalismo. — Colossesi 3:5; Rivelazione 13:4. 32:6, 7. Anche noi dobbiamo essere coraggiosi e forti mentre ci ‘rivestiamo della completa armatura di Dio’ e combattiamo la guerra spirituale. — Efesini 6:11-18. 33:2-9, 12, 13, 15, 16. Per mostrare vero pentimento bisogna abbandonare la condotta errata e compiere uno sforzo deciso per fare il bene. Chi è veramente pentito può essere oggetto della misericordia di Geova anche se ha agito malvagiamente come il re Manasse. 34:1-3. Il fatto di essersi trovati in circostanze sfavorevoli nell’infanzia non deve necessariamente impedire di acquistare conoscenza di Dio e servirlo. È Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 89 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ possibile che in tenera età Giosia fosse influenzato positivamente, magari da Manasse, il nonno pentito. Qualsiasi buona influenza possa aver avuto, essa produsse infine dei buoni risultati. Altrettanto può accadere a noi. 36:15-17. Geova è compassionevole e paziente, tuttavia la sua compassione e la sua pazienza hanno un limite. Chi vuole sopravvivere quando Geova porrà fine a questo sistema di cose malvagio deve reagire in modo positivo all’opera di predicazione del Regno. 36:17, 22, 23. La Parola di Geova si avvera sempre. — 1 Re 9:7, 8; Geremia 25:9-11. Un libro che spinge ad agire “Giosia eliminò tutte le cose detestabili da tutti i paesi che appartenevano ai figli d’Israele, e fece prendere servizio a tutti quelli che si trovavano in Israele, per servire Geova loro Dio”, afferma 2 Cronache 34:33. Cosa spinse Giosia a far questo? Quando Safan il segretario gli portò il libro della Legge di Geova appena ritrovato, il re Giosia lo fece leggere ad alta voce. Giosia fu così toccato da ciò che udì che per tutta la sua vita promosse con zelo la pura adorazione. Leggere la Parola di Dio e meditare su ciò che leggiamo può avere un profondo effetto su di noi. Riflettere sulla storia dei re della dinastia davidica non ci incoraggia forse a imitare l’esempio di quelli che riposero fiducia in Geova e a evitare la condotta di quelli che non lo fecero? Il libro di Secondo Cronache ci sprona a rendere esclusiva devozione al vero Dio e a rimanergli fedeli. Il suo messaggio è vivente ed esercita potenza. — Ebrei 4:12. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Esdra IL LIBRO biblico di Esdra prosegue la narrazione dal punto in cui termina il libro di Secondo Cronache. Lo scrittore, il sacerdote Esdra, comincia il suo resoconto con la proclamazione del decreto di Ciro re di Persia che permette a un rimanente di ebrei esiliati in Babilonia di ritornare in patria. Il libro si conclude menzionando i provvedimenti presi da Esdra per purificare quelli che si erano contaminati con la popolazione del paese. Complessivamente il libro abbraccia un periodo di 70 anni, dal 537 al 467 a.E.V. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 90 Alcuni miei piccoli appunti _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti Esdra scrisse il suo libro con uno scopo preciso: mostrare come Geova aveva mantenuto la promessa di liberare il suo popolo dall’esilio in Babilonia e ripristinare la pura adorazione a Gerusalemme. Per raggiungere questo scopo, perciò, Esdra si concentra unicamente sui fatti relativi ad esso. Il libro racconta della ricostruzione del tempio e del ripristino dell’adorazione di Geova nonostante le mancanze del suo popolo e l’opposizione. Ciò che leggiamo è di grande interesse anche per noi, visto che viviamo in un tempo di restaurazione. Molti stanno affluendo “al monte di Geova” e presto l’intera terra “sarà piena della conoscenza della gloria di Geova”. — Isaia 2:2, 3; Abacuc 2:14. LA RICOSTRUZIONE DEL TEMPIO (Esdra 1:1–6:22) In seguito al decreto di Ciro circa 50.000 ebrei esiliati ritornano a Gerusalemme sotto la guida del governatore Zorobabele, o Sesbazzar, e subito ripristinano l’altare e iniziano a offrire sacrifici a Geova. L’anno successivo gli israeliti gettano le fondamenta della casa di Geova. I nemici ostacolano più volte la ricostruzione e infine convincono il re a emanare un ordine per fermare i lavori. I profeti Aggeo e Zaccaria incoraggiano il popolo affinché riprenda a lavorare nonostante il divieto. Per paura di mettersi contro un decreto precedentemente emanato da Ciro e che non può essere modificato, i nemici si tengono a debita distanza. Grazie a un’indagine ufficiale viene ritrovato l’ordine di Ciro “riguardo alla casa di Dio a Gerusalemme”. (Esdra 6:3) Il lavoro prosegue senza intoppi sino alla fine. Risposta a domande bibliche: 1:3-6: Gli israeliti che non si offrirono volontari per ritornare in patria avevano una fede debole? Forse alcuni non tornarono a Gerusalemme perché erano materialisti e non avevano apprezzamento per la pura adorazione, ma non per tutti era così. Innanzi tutto ci sarebbero voluti quattro o cinque mesi per andare a Gerusalemme, distante 1.600 chilometri. In secondo luogo, stabilirsi in un paese rimasto abbandonato per 70 anni e occuparsi della ricostruzione erano cose che richiedevano molta forza fisica. Senza dubbio, quindi, per alcuni non fu possibile ritornare a causa di circostanze sfavorevoli, come problemi fisici, età avanzata o responsabilità familiari. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 91 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti 2:43: Chi erano i netinei? Erano persone di origine non israelita che servivano nel tempio in qualità di schiavi o ministri. Tra loro c’erano i discendenti dei gabaoniti del tempo di Giosuè e altri “che Davide e i principi diedero al servizio dei leviti”. — Esdra 8:20. 2:55: Chi erano i figli dei servitori di Salomone? Erano non israeliti a cui erano stati affidati speciali privilegi nel servizio di Geova. Forse servivano nel tempio come scribi o copisti, oppure con funzioni amministrative. 2:61-63: Gli ebrei rimpatriati avevano gli Urim e i Tummim, che servivano per avere le risposte da Geova? Gli uomini che si dichiaravano di discendenza sacerdotale ma non riuscivano a dimostrare la loro genealogia avrebbero potuto avere la conferma consultando gli Urim e i Tummim, ma Esdra ne parla solo come di un’eventualità. Le Scritture non indicano che gli Urim e i Tummim siano stati usati né allora né in seguito. Secondo la tradizione ebraica scomparvero quando il tempio fu distrutto nel 607 a.E.V. 3:12: Perché “i vecchi che avevano visto la casa [di Geova] precedente” piangevano? Questi uomini potevano ricordare la grandiosità del tempio costruito da Salomone. Le fondamenta del nuovo tempio erano, in paragone, “come nulla ai [loro] occhi”. (Aggeo 2:2, 3) I loro sforzi avrebbero reso il tempio glorioso quanto il precedente? Saranno stati demoralizzati, e quindi piangevano. 3:8-10; 4:23, 24; 6:15, 16: Quanti anni ci vollero per ricostruire il tempio? Gli esiliati posero le fondamenta nel 536 a.E.V., ovvero “nel secondo anno della loro venuta”. I lavori furono interrotti nel 522 a.E.V., durante il regno di Artaserse, e la proibizione rimase in vigore fino al secondo anno del regno di Dario, il 520 a.E.V. Il tempio fu completato nel sesto anno del suo regno, nel 515 a.E.V. (Vedi il riquadro “I re persiani dal 537 al 467 a.E.V.”). Perciò la ricostruzione durò circa 20 anni. 4:8–6:18 (4:8, nota in calce): Perché questi versetti furono scritti in aramaico? Questa parte del libro contiene perlopiù le copie delle lettere inviate ai re dai funzionari governativi e le relative risposte. Esdra le copiò da documenti ufficiali scritti in aramaico, la lingua allora usata dalla diplomazia e anche negli scambi commerciali. Altre parti della Bibbia scritte in questa Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 92 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ antica lingua semitica sono Esdra 7:12-26, Geremia 10:11 e Daniele 2:4b–7:28. Lezioni per noi: 1:2. Si avverò ciò che Isaia aveva predetto circa 200 anni prima. (Isaia 44:28) Le profezie contenute nella Parola di Geova si adempiono immancabilmente. 1:3-6. Proprio come alcuni degli israeliti che rimasero a Babilonia, molti testimoni di Geova non possono intraprendere il ministero a tempo pieno o andare a servire dove c’è più bisogno. D’altra parte, sostengono e incoraggiano chi lo può fare e promuovono l’opera di predicare il Regno e fare discepoli con le loro contribuzioni volontarie. 3:1-6. I fedeli rimpatriati offrirono il loro primo sacrificio nel settimo mese del 537 a.E.V. (tishri, corrispondente a settembre/ottobre). I babilonesi erano entrati a Gerusalemme nel quinto mese del 607 a.E.V. (ab, corrispondente a luglio/agosto) e due mesi dopo la città era desolata. (2 Re 25:8-17, 22-26) Com’era stato predetto, la desolazione di Gerusalemme terminò allo scadere dei 70 anni. (Geremia 25:11; 29:10) Qualunque cosa sia predetta dalla Parola di Dio si avvera. 4:1-3. I fedeli rimpatriati rifiutarono l’offerta dei falsi adoratori, in quanto accettare avrebbe significato formare un’alleanza religiosa con loro. (Esodo 20:5; 34:12) In modo simile, oggi gli adoratori di Geova non partecipano a nessun movimento per l’unione delle fedi. 5:1-7; 6:1-12. Geova può guidare gli eventi perché si evolvano a favore del suo popolo. 6:14, 22. Geova approva e benedice chi si impegna con zelo nella sua opera. 6:21. Vedendo i progressi nell’opera di Geova, i samaritani che vivevano nel territorio degli ebrei e gli ebrei tornati dall’esilio che avevano ceduto alle influenze pagane fecero i dovuti cambiamenti nella loro vita. Non dovremmo anche noi partecipare con entusiasmo all’opera affidataci da Dio, inclusa l’opera di predicazione del Regno? ESDRA VA A GERUSALEMME (Esdra 7:1–10:44) Siamo nel 468 a.E.V. Sono passati 50 anni dall’inaugurazione del nuovo tempio di Geova. Esdra e un gruppo di ebrei partono da Babilonia alla volta di Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 93 Alcuni miei piccoli appunti _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Gerusalemme, portando con sé le contribuzioni ricevute. Cosa trova Esdra al suo arrivo? I principi gli dicono: “Il popolo d’Israele e i sacerdoti e i leviti non si sono separati dai popoli dei paesi riguardo alle loro cose detestabili”. Inoltre, “la mano dei principi e dei governanti delegati è stata la prima in questa infedeltà”. (Esdra 9:1, 2) Esdra rimane sconcertato. Viene incoraggiato a ‘essere forte e agire’. (Esdra 10:4) Prende provvedimenti per correggere la situazione, e il popolo reagisce positivamente. Risposta a domande bibliche: 7:1, 7, 11: In questi versetti si parla dello stesso Artaserse che aveva fatto fermare la ricostruzione? No. Artaserse è un nome o un titolo riferito a due re persiani. Uno, che ordinò di interrompere i lavori del tempio nel 522 a.E.V., era Bardiya o forse Gaumata. L’Artaserse che era al potere quando Esdra andò a Gerusalemme era Artaserse Longimano. 7:28–8:20: Perché molti ebrei erano restii a salire a Gerusalemme con Esdra? Erano passati oltre 60 anni da quando i primi ebrei erano tornati in patria, ma Gerusalemme era ancora scarsamente abitata. Ritornare a Gerusalemme significava ripartire da zero in circostanze difficili e pericolose. La Gerusalemme di allora non aveva molto da offrire in senso materiale a quegli ebrei, che magari a Babilonia prosperavano. Per non parlare dei pericoli del viaggio. Gli esiliati dovevano avere forte fede in Geova, zelo per la pura adorazione e coraggio per fare un passo del genere. Anche Esdra ‘si rafforzò secondo la mano di Geova su di lui’. Incoraggiate da Esdra, 1.500 famiglie, forse 6.000 persone in tutto, si resero disponibili. Esdra prese ulteriori iniziative e anche 38 leviti e 220 netinei reagirono favorevolmente. 9:1, 2: Perché si può dire che i matrimoni misti con il popolo del paese costituivano una seria minaccia? La nazione ristabilita doveva essere custode dell’adorazione di Geova fino alla venuta del Messia. I matrimoni misti minacciavano seriamente la vera adorazione. L’intera nazione poteva divenire come le nazioni pagane a causa del fatto che qualcuno aveva formato delle alleanze matrimoniali con quegli idolatri. La pura adorazione poteva sparire dalla faccia della terra. In tal caso, per chi sarebbe venuto il Messia? Non è strano che Esdra fosse sconvolto quando vide ciò che era successo! Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 94 Alcuni miei piccoli appunti _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti 10:3, 44: Perché insieme alle mogli furono allontanati anche i bambini? Se i bambini fossero rimasti c’erano maggiori probabilità che le mogli tornassero a motivo loro. Inoltre i bambini piccoli generalmente hanno bisogno della madre. Lezioni per noi: 7:10. Esdra, diligente studioso ed efficace insegnante della Parola di Dio, è un esempio per noi. Preparò il suo cuore in preghiera per consultare la legge di Geova, prestando la massima attenzione a ciò che Geova diceva. Esdra metteva in pratica le cose che imparava e si sforzava di insegnarle agli altri. 7:13. Geova vuole servitori volenterosi. 7:27, 28; 8:21-23. Esdra diede tutto il merito a Geova, gli rivolse una supplica sentita prima di intraprendere il lungo e pericoloso viaggio a Gerusalemme e fu disposto a rischiare la propria incolumità pur di dargli gloria. In questo ci è di esempio. 9:2. L’esortazione di sposarsi “solo nel Signore” va presa seriamente. — 1 Corinti 7:39. 9:14, 15. A causa delle amicizie sbagliate possiamo incorrere nella disapprovazione di Geova. 10:2-12, 44. Gli uomini che avevano preso mogli straniere si pentirono umilmente e ripararono al loro errore. Il loro atteggiamento e il loro modo di agire li resero esemplari. Geova mantiene le promesse Quanto è prezioso il libro di Esdra! Geova adempì puntualmente la promessa di liberare il suo popolo dall’esilio babilonese e ripristinare la vera adorazione a Gerusalemme. Non è forse vero che questo rafforza la nostra fede in Geova e nelle sue promesse? Pensate anche agli esempi da imitare che troviamo in questo libro. Esdra e il rimanente che fece ritorno a Gerusalemme per collaborare al ripristino della pura adorazione furono esemplari per la loro devozione a Dio. Il libro sottolinea anche la fede che dimostrarono gli stranieri devoti e l’atteggiamento umile dei peccatori pentiti. Le parole ispirate di Esdra dimostrano senz’ombra di dubbio che “la parola di Dio è vivente ed esercita potenza”. — Ebrei 4:12. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 95 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti Punti notevoli della Bibbia: Esdra 1:1–10:44 Geova mantiene le promesse! Liberazione! Restaurazione! Come dev’essere stata incoraggiante questa notizia per gli ebrei esiliati a Babilonia! Come Dio aveva promesso, e dopo 70 anni di schiavitù, gli ebrei stavano per essere ristabiliti nella loro terra. (Geremia 25:12; Isaia 44:28–45:7) Per di più, gli oggetti portati via dal tempio di Geova erano sul punto di venire riportati al loro legittimo posto. Che gioia! Il libro biblico di Esdra si apre con questi emozionanti avvenimenti. Scritto a Gerusalemme dal copista Esdra verso il 460 a.E.V., abbraccia circa 70 anni, dalla liberazione degli ebrei al completamento del secondo tempio e alla purificazione del sacerdozio (537ca. 467 a.E.V.). Viene messo in risalto il fatto che Geova mantiene le promesse. Il libro contiene anche utili insegnamenti per i testimoni di Geova di oggi. Gli esiliati vengono liberati Leggete Esdra 1:1–3:6. Essendo stato il suo spirito destato da Geova, il re persiano Ciro emana un decreto: Il tempio di Gerusalemme sarà ricostruito e vi verrà ripristinata la pura adorazione! Tutti gli israeliti possono prendervi parte. Coloro che lo possono fare sono liberi di tornare nella loro terra per partecipare alla ricostruzione. Gli altri sono esortati a fare offerte generose per questo progetto. Gli utensili del tempio originale, portati a Babilonia da Nabucodonosor, devono essere restituiti. Guidati da Zorobabele, poco meno di 50.000 persone compiono un viaggio di quasi 1.600 chilometri per tornare a Gerusalemme. Ricostruiscono l’altare sacro e offrono sacrifici a Geova. Successivamente, nell’autunno del 537 a.E.V., celebrano la festa delle capanne. I predetti 70 anni di desolazione scadono esattamente al momento stabilito! — Geremia 25:11; 29:10. ♦ 1:3-6 — Gli israeliti rimasti a Babilonia erano infedeli? Non necessariamente, anche se in alcuni casi il materialismo e la mancanza di apprezzamento possono aver avuto il loro peso. Il decreto di Ciro non obbligava tutti a fare ritorno, ma lasciava che ciascuno decidesse volontariamente. Circostanze come età avanzata, infermità o obblighi familiari, possono aver impedito ad alcuni di compiere il viaggio. Dovevano comunque sostenere quelli che potevano tornare. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 96 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti ♦ 1:8 — Chi era Sesbazzar? Con tutta probabilità era il nome ufficiale di Zorobabele presso la corte caldea. (Confronta Daniele 1:7). Ciò che è detto di Sesbazzar altrove viene riferito a Zorobabele. (Esdra 5:16; Zaccaria 4:9) A entrambi viene attribuito il titolo di “governatore”. (Esdra 5:14; Aggeo 2:21) E in Esdra 2:2 e 3:1, 2 si dice che fu Zorobabele a guidare gli esiliati che tornavano e, opportunamente quindi, non si menziona il nome Sesbazzar. ♦ 2:61-63 — Che cos’erano gli Urim e i Tummim? Si pensa fossero sacre sorti usate quando era necessario che Geova rispondesse a una domanda. Secondo la tradizione ebraica, scomparvero quando il tempio fu distrutto nel 607 a.E.V. Questo è confermato dal fatto che coloro che pretendevano di appartenere alla discendenza sacerdotale furono esclusi dal sacerdozio e dal mangiare le cose santissime, “finché non ci fosse stato un sacerdote con Urim e Tummim”. Ma sia allora che in seguito non si parla più di una loro utilizzazione. Cosa impariamo: Tra i testimoni di Geova di oggi esiste una situazione simile a quella degli ebrei esiliati. Non tutti possono impegnarsi nel ministero a tempo pieno o lasciare le loro abitazioni per servire dove c’è più bisogno. Ma compiono tutto il possibile per promuovere gli interessi della pura adorazione facendo offerte volontarie e incoraggiando coloro che possono svolgere un’attività più intensa. La restaurazione viene ostacolata Leggete 3:7–4:24. Con grande gioia gli ebrei ritornati pongono le fondamenta della casa di Geova. Ma per anni gli avversari tentano di scoraggiare coloro che edificano il tempio. Infine, convincendo il re che viene ricostruita una “città ribelle e malvagia”, questi nemici ottengono che un comando reale fermi i lavori. Il divieto resta in vigore “fino al secondo anno del regno di Dario re di Persia”. ♦ 3:12 — Perché questi uomini piansero? Erano uomini molto anziani che riuscivano a ricordare la magnificenza del tempio di Salomone di cui Dio aveva fornito il progetto. In paragone ciò che vedevano ora — semplici fondamenta — non era nulla. Probabilmente erano scoraggiati, dubitando che i loro Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 97 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti sforzi sarebbero valsi a ripristinare la precedente gloria. — Aggeo 2:2, 3. ♦ 4:1-3 — Perché fu rifiutata l’offerta di aiuto? Questi non ebrei, fatti trasferire lì dal re d’Assiria per ripopolare il paese, non erano veri adoratori di Dio. (II Re 17:33, 41) Accettare il loro aiuto avrebbe significato compromettere la vera adorazione, e Geova aveva esplicitamente messo in guardia il suo popolo contro questi movimenti di unione delle fedi. (Esodo 20:5; 34:12) Per di più, il racconto definisce questi non ebrei “avversari”. Cosa impariamo: Quando incontriamo difficoltà mentre serviamo Dio, dovremmo imitare gli ebrei rimpatriati che si riunirono immediatamente come “un sol uomo” per adorare. Riponendo fiducia in Geova e mettendo al primo posto la sua adorazione furono rafforzati per portare a termine l’opera loro affidata. — Esdra 3:1-12. Il tempio viene completato Leggete 5:1–6:22. Con l’incitamento dei profeti Aggeo e Zaccaria, l’opera di costruzione prosegue con rinnovato zelo. Incapaci di fermarla, gli avversari si lamentano di nuovo. Il re Dario compie un’indagine e trova l’originale decreto di Ciro. Agli avversari non solo viene ordinato di smettere di opporsi, ma ricevono anche l’ordine di dare un aiuto materiale! Con il continuo incoraggiamento dei profeti di Geova il tempio è completato nel 515 a.E.V. e viene inaugurato. Con gioia viene dedicato a Dio, il quale ha mantenuto le promesse! ♦ 5:5 — Perché gli oppositori non fermarono l’opera di costruzione? Lo sguardo vigile di Geova era sui suoi fedeli servitori. (II Cronache 16:9) Rafforzati dallo spirito di Dio, gli anziani non si lasciarono intimorire. Si appellarono al decreto di Ciro da tanto tempo dimenticato. Dato che la legge persiana non poteva essere cambiata, gli avversari ebbero paura di opporsi a un decreto reale. (Daniele 6:8, 15) Era chiarissimo che Geova guidava le cose e i lavori proseguirono. ♦ 6:21 — Chi erano quelli che si separarono “dall’impurità delle nazioni”? Forse erano proseliti tornati assieme agli ebrei, samaritani che abitavano nel paese o addirittura ebrei rimpatriati che erano stati corrotti da influenze pagane. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 98 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti (Confronta Esdra 9:1). Il progresso della pura adorazione di Geova a Gerusalemme, a quanto pare, li aveva indotti a compiere i necessari cambiamenti nella loro vita. Cosa impariamo: Anche gli anziani cristiani di oggi dovrebbero ricercare la guida di Geova, il quale ci dà il discernimento necessario quando dobbiamo affrontare degli oppositori. — Salmo 32:8. Esdra ritorna Leggete 7:1–8:36. Passa del tempo. Nel 468 a.E.V. il re Artaserse concede a Esdra ‘tutto ciò che ha chiesto’, permettendogli di portare aiuto a Gerusalemme. L’ordine del re incoraggia anche tutti gli ebrei volenterosi a fare ritorno, e il re concede argento e oro per provvedere a tutte le necessità della casa di Geova. A Esdra viene data facoltà di nominare magistrati e giudici, che faranno rispettare sia la legge di Geova che quella del re. Confidando di avere il sostegno di Dio, Esdra si rafforza e parte per il rischioso viaggio. Non chiede una scorta armata, affinché una richiesta del genere non venga interpretata come una mancanza di fiducia nella capacità di Geova di proteggere. Col sostegno di Dio, gli ebrei giungono a destinazione sani e salvi. ♦ 7:1, 7, 11 — Chi era questo Artaserse? Era il re persiano Artaserse I (Longimano). Nel suo ventesimo anno diede a Neemia il permesso di far ritorno a Gerusalemme e di ricostruirne le mura e le porte. (Neemia 2:1-8) Gli storici antichi descrivono questo Artaserse come un uomo dall’indole benigna e generosa. Per via della sua ingente offerta, in Esdra 6:14 venne incluso fra coloro i cui ordini contribuirono al completamento del tempio, anche se la costruzione era finita circa 47 anni prima. Non è lo stesso Artaserse che fermò i lavori di ricostruzione. (Esdra 4:7-23) Quest’ultimo era Gaumata, che regnò appena otto mesi nel 522 a.E.V. A quanto pare, “Artaserse” era un nome o un titolo regale. Cosa impariamo: Esdra ha dato un ottimo esempio ai servitori di Geova attuali. Abile copista che studiava accuratamente la Parola di Dio, diede tutto il merito all’Altissimo e si preoccupò più della gloria di Geova che della propria sicurezza. — Esdra 7:27, 28; 8:21-23. 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Esdra ben presto apprende che molti “non si sono separati dai popoli dei paesi riguardo alle loro cose detestabili”. Gli ebrei, compresi sacerdoti e leviti, hanno contratto matrimoni misti con cananee pagane. Esdra è sconvolto. Espone in preghiera la cosa a Geova, confessando pentito gli errori della nazione. Guidato da lui, il popolo si pente e decide di mandar via le mogli straniere. Nel giro di circa tre mesi viene eliminata l’impurità. ♦ 9:2 — Perché il matrimonio misto era un peccato? Rappresentava una minaccia al ripristino della pura adorazione. (Deuteronomio 7:3, 4) Quelle donne erano non credenti e idolatre. Contrarre matrimonio con loro poteva significare venire infine assimilati dalle nazioni pagane circonvicine, per cui la pura adorazione sarebbe potuta scomparire dalla terra. ♦ 10:3, 44 — Perché furono mandati via anche i bambini? I bambini piccoli di solito hanno bisogno della madre. Inoltre, su pressione dei figli, col tempo le mogli mandate via avrebbero potuto far ritorno. La pura adorazione di Geova doveva avere la precedenza. Cosa impariamo: Come i fedeli ebrei del tempo di Esdra, i testimoni di Geova si attengono alle norme di Dio sul matrimonio. Comprendono di doversi sposare “solo nel Signore”. — I Corinti 7:39. Geova mantenne la promessa di ripristinare la pura adorazione nell’antica Gerusalemme. In modo simile, manterrà la promessa di far sì che la sua pura adorazione sia praticata in tutta la terra. (Abacuc 2:14) Sarete fra gli adoratori di questo grande Dio che mantiene le promesse quando porterà la pace e la felicità su questa terra? — Salmo 37:10, 11; Rivelazione 21:3, 4. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Neemia SONO passati 12 anni dagli ultimi avvenimenti narrati nel libro biblico di Esdra. È vicino il tempo in cui verrà emanata la “parola di restaurare e riedificare Gerusalemme”, evento che segna l’inizio delle 70 settimane di anni che portano al Messia. (Daniele 9:24-27) Il libro di Neemia narra una pagina della storia Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 100 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti del popolo di Dio, la ricostruzione delle mura di Gerusalemme. Si riferisce a un periodo cruciale di oltre 12 anni, che vanno dal 456 a.E.V. a qualche tempo dopo il 443 a.E.V. Scritto dal governatore Neemia, il libro è un entusiasmante racconto di come la vera adorazione viene innalzata quando, oltre ad agire in modo risoluto, si confida totalmente in Geova Dio. Mostra chiaramente come Geova dirige le cose affinché si compia la sua volontà. È anche la storia di un condottiero forte e coraggioso. Tutti i veri adoratori d’oggi possono trarre preziosi insegnamenti dal messaggio contenuto nel libro di Neemia, “poiché la parola di Dio è vivente ed esercita potenza”. — Ebrei 4:12. “ALLA FINE LE MURA FURONO COMPLETATE” (Neemia 1:1–6:19) Neemia si trova nel castello di Susa e svolge una mansione di fiducia presso il re Artaserse Longimano. Neemia rimane profondamente turbato quando ode che gli ebrei, il suo popolo, “sono in una pessima condizione e nel biasimo; e le mura di Gerusalemme sono diroccate, e le sue stesse porte sono state bruciate col fuoco”. Quindi prega Dio con fervore di guidarlo. (Neemia 1:3, 4) In seguito il re nota che Neemia è triste e gli offre l’opportunità di andare a Gerusalemme. Giunto sul posto, Neemia ispeziona le mura con il favore delle tenebre e rivela agli ebrei il suo piano per riedificarle. I lavori cominciano, e anche l’opposizione. Tuttavia, al comando del coraggioso Neemia, “alla fine le mura [sono] completate”. — Neemia 6:15. Risposta a domande bibliche: 1:1; 2:1: Il “ventesimo anno” menzionato in questi due versetti si conta partendo dallo stesso punto di riferimento? Sì, il 20° anno è quello del regno di Artaserse. Ciò che differisce è il metodo usato in questi versetti per calcolarlo. Le prove storiche additano il 475 a.E.V. come anno in cui Artaserse salì al trono. Dato che gli scribi babilonesi contavano di solito gli anni di regno dei re persiani da nisan (marzo/aprile) a nisan, il primo anno di regno di Artaserse iniziò nel nisan del 474 a.E.V. Quindi il 20° anno menzionato in Neemia 2:1 cominciò nel nisan del 455 a.E.V. Il mese di chislev (novembre/dicembre) menzionato in Neemia 1:1 era logicamente il chislev dell’anno precedente, cioè il 456 a.E.V. Neemia si riferisce anche a quel mese come Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 101 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti se cadesse nel 20° anno di regno di Artaserse. Fors e in questo caso contava gli anni da quello di ascesa al trono del monarca. È anche possibile che Neemia contasse il tempo in base a ciò che gli ebrei di oggi chiamano anno civile, che comincia con il mese di tishri, corrispondente a settembre/ottobre. Comunque sia, l’anno in cui venne dato il comando di restaurare Gerusalemme fu il 455 a.E.V. 4:17, 18: Come poteva un uomo lavorare alla ricostruzione con una mano sola? Per i portatori di pesi non era un problema. Una volta che il carico era sistemato sulla testa o sulle spalle, potevano facilmente tenerlo in equilibrio con una mano “mentre l’altra mano teneva il dardo”. In quanto agli edificatori che avevano bisogno di entrambe le mani per fare il lavoro, “erano cinti, ciascuno con la spada al fianco, mentre edificavano”. Se il nemico attaccava, erano pronti a passare all’azione. 5:7: In che senso Neemia cominciò a trovare “da ridire sui nobili e sui governanti delegati”? Questi uomini esercitavano l’usura a danno degli altri ebrei, trasgredendo la Legge mosaica. (Levitico 25:36; Deuteronomio 23:19) L’interesse che chiedevano era alto. Se riscosso mensilmente, “il centesimo” equivaleva al 12 per cento annuo. (Neemia 5:11) Era crudele imporre un simile interesse a persone che erano già gravate da ingenti tasse e soffrivano per la penuria di cibo. Neemia trovò da ridire sui ricchi nel senso che, usando la legge di Dio, li rimproverò, denunciando così il loro errato comportamento. 6:5: Dal momento che le lettere private erano messe di solito in sacchetti sigillati, perché Sanballat mandò a Neemia “una lettera aperta”? Può darsi che in questo modo Sanballat abbia voluto rendere pubbliche le false accuse. Forse sperava che Neemia si sarebbe arrabbiato così tanto da abbandonare i lavori e andare a difendersi. Magari Sanballat pensò che il contenuto della lettera avrebbe causato una tale agitazione fra gli ebrei che avrebbero interrotto i lavori. Neemia non si lasciò intimidire e continuò con calma l’opera affidatagli da Dio. Lezioni per noi: 1:4; 2:4; 4:4, 5. Quando ci troviamo in situazioni difficili o quando dobbiamo prendere decisioni importanti dobbiamo essere “costanti nella preghiera” e agire in armonia con la direttiva teocratica. — Romani 12:12. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 102 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti 1:11–2:8; 4:4, 5, 15, 16; 6:16. Geova esaudisce le preghiere sincere dei suoi servitori. — Salmo 86:6, 7. 1:4; 4:19, 20; 6:3, 15. Neemia fu sì un uomo sensibile, ma fu anche un uomo d’azione che diede un ottimo esempio nel sostenere risolutamente la giustizia. 1:11–2:3. La principale fonte di gioia di Neemia non era la sua posizione di prestigio come coppiere. Era il progresso della vera adorazione. L’adorazione di Geova e tutto ciò che contribuisce ad essa non dovrebbero dunque essere il nostro principale interesse e la nostra maggiore fonte di gioia? 2:4-8. Geova fece in modo che Artaserse concedesse a Neemia il permesso di andare a ricostruire le mura di Gerusalemme. “Il cuore del re è come ruscelli d’acqua nella mano di Geova”, dice Proverbi 21:1. “Dovunque si diletti, egli lo dirige”. 3:5, 27. Non dovremmo pensare che il lavoro manuale fatto negli interessi della vera adorazione sia umiliante, come lo pensarono i “maestosi” dei tecoiti. Possiamo invece imitare i tecoiti comuni, che si rimboccarono le maniche. 3:10, 23, 28-30. Anche se alcuni possono trasferirsi dove c’è più bisogno di proclamatori del Regno, molti di noi sostengono la vera adorazione nel luogo dove abitano. Questo si può fare partecipando alla costruzione di Sale del Regno e alle operazioni di soccorso in occasione di disastri ma soprattutto impegnandosi nell’opera di predicazione del Regno. 4:14. Davanti all’opposizione anche noi possiamo vincere la paura ricordandoci di Colui che è “grande e tremendo”. 5:14-19. Per i sorveglianti cristiani il governatore Neemia è un magnifico esempio di umiltà, altruismo e giudizio. Pur applicando con zelo la Legge di Dio non impose la propria autorità per trarne un guadagno egoistico. Piuttosto si interessò degli oppressi e dei poveri e diede a tutti i servitori di Dio uno straordinario esempio di generosità. “RICORDATI DI ME, SÌ, O MIO DIO, IN BENE” (Neemia 7:1–13:31) Non appena le mura di Gerusalemme sono terminate, Neemia monta le porte e prende provvedimenti per rendere più sicura la città. Quindi fa una registrazione genealogica del popolo. Quando sono Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 103 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti tutti radunati ‘nella pubblica piazza che è davanti alla Porta delle Acque’, il sacerdote Esdra legge il libro della Legge di Mosè mentre Neemia e i leviti la spiegano. (Neemia 8:1) Il popolo viene a sapere della festa delle capanne e la celebra con allegrezza. Si tiene un’altra assemblea durante la quale “il seme d’Israele” confessa i peccati della nazione, i leviti passano in rassegna ciò che Dio ha fatto per Israele e il popolo giura “di camminare nella legge del vero Dio”. (Neemia 9:1, 2; 10:29) Dato che Gerusalemme è ancora poco popolata, si gettano le sorti perché uno su dieci degli uomini che abitano fuori si trasferiscano nella città. Dopo di che si inaugurano le mura con un entusiasmo tale che “l’allegrezza di Gerusalemme si [può] udire lontano”. (Neemia 12:43) Dodici anni dopo il suo arrivo a Gerusalemme Neemia parte per tornare da Artaserse ad assolvere i suoi doveri. In poco tempo l’impurità si insinua fra gli ebrei. Tornato a Gerusalemme Neemia agisce con decisione per correggere la situazione. Per se stesso fa un’umile richiesta: “Ricordati di me, sì, o mio Dio, in bene”. — Neemia 13:31. Risposta a domande bibliche: 7:6-67: Perché l’elenco che Neemia fa del rimanente tornato a Gerusalemme con Zorobabele è diverso da quello di Esdra per quanto riguarda le singole cifre per ciascuna famiglia? (Esdra 2:1-65) La ragione di queste differenze può essere che Esdra e Neemia attinsero da fonti diverse. Per esempio, il numero di quelli che avevano chiesto di tornare può essere stato diverso dal numero di quelli che tornarono effettivamente in patria. Le due registrazioni possono essere state diverse anche perché alcuni ebrei che all’inizio non erano stati in grado di provare la propria genealogia lo furono in seguito. Entrambe le narrazioni, comunque, concordano su un punto: il numero dei primi che tornarono fu 42.360, a parte gli schiavi e i cantori. 10:34: Perché si richiedeva provvedesse la legna? che il popolo La Legge mosaica non prescriveva offerte di legna. Erano le circostanze a renderla necessaria. Ci volevano infatti grandi quantità di legna per bruciare i sacrifici sull’altare. Evidentemente non c’erano sufficienti netinei, gli schiavi non israeliti che servivano nel tempio. Quindi per garantire un rifornimento costante di legna si gettarono le sorti. 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La Bibbia dice solo che “qualche tempo dopo” o “alla fine di giorni” Neemia chiese al re il permesso di tornare a Gerusalemme. Perciò è impossibile stabilire per quanto tempo rimase assente. Comunque, tornato a Gerusalemme, Neemia riscontrò che il sacerdozio non veniva sostenuto e la legge del Sabato non veniva osservata. Molti avevano preso mogli straniere e i loro figli non parlavano neppure la lingua degli ebrei. Visto che le condizioni peggiorarono tanto, Neemia dev’essere stato lontano per un bel po’ di tempo. 13:25, 28: Oltre a ‘trovare da ridire’ sugli ebrei che erano ricaduti nei loro errori, quali altre misure correttive prese Neemia? Neemia ‘invocò su di loro il male’ nel senso che dichiarò loro i giudizi contenuti nella Legge di Dio. ‘Ne colpì alcuni’, forse ordinando un’azione giudiziaria contro di loro. In segno di indignazione ‘strappò loro i capelli’. Inoltre cacciò via il nipote del sommo sacerdote Eliasib, che aveva sposato una figlia di Sanballat l’oronita. Lezioni per noi: 8:8. Poiché siamo insegnanti della Parola di Dio ‘le diamo significato’ con una buona dizione ed enfasi orale, spiegando correttamente le Scritture e rendendone chiara l’applicazione. 8:10. Per avere “la gioia di Geova” bisogna rendersi conto del proprio bisogno spirituale, soddisfarlo e seguire la guida teocratica. È essenziale studiare con diligenza la Bibbia, assistere con regolarità alle adunanze cristiane e partecipare con zelo all’opera di predicare il Regno e fare discepoli. 11:2. Abbandonare il proprio possedimento ereditario e trasferirsi a Gerusalemme comportò delle spese e alcuni svantaggi. Coloro che si offrirono di farlo dimostrarono spirito di sacrificio. Anche noi possiamo dimostrare tale spirito quando ci si presenta l’occasione di spenderci per gli altri alle assemblee e in altre circostanze. 12:31, 38, 40-42. Il canto è un modo eccellente per lodare Geova ed esprimergli la nostra gratitudine. Ai raduni cristiani dovremmo cantare con tutto il cuore. 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Non dobbiamo permettere che materialismo, corruzione e apostasia rovinino a poco a poco la nostra vita. 13:22. Neemia sapeva bene di dovere rendere conto a Geova. Anche noi dobbiamo esserne consapevoli. La benedizione di Geova è indispensabile Il salmista cantò: “A meno che Geova stesso non edifichi la casa, non serve a nulla che vi abbiano lavorato duramente i suoi edificatori”. (Salmo 127:1) Il libro di Neemia illustra molto bene la veracità di queste parole. Non c’è alcun dubbio: qualsiasi cosa facciamo, riusciremo solo se abbiamo la benedizione di Geova. Possiamo veramente aspettarci che ci benedica se non mettiamo la vera adorazione al primo posto? Quindi, come Neemia, facciamo in modo che adorare Geova e promuovere la sua adorazione siano le cose più importanti della nostra vita. Punti notevoli della Bibbia: Neemia 1:1–13:31 La vera adorazione trionfa La vera adorazione trionfa grazie all’azione decisa e alla fiducia incrollabile in Geova. Ecco l’essenza del libro di Neemia. Questo libro descrive con chiarezza la ricostruzione delle mura di Gerusalemme avvenuta sotto la coraggiosa guida di Neemia. Il libro esamina un periodo cruciale, un periodo durante il quale dovevano iniziare le 70 settimane di anni che avrebbero preceduto la comparsa del Messia. (Daniele 9:24-27) Il versetto iniziale e il racconto fatto in prima persona identificano con chiarezza lo scrittore: Neemia. Questo libro è il seguito di quello di Esdra e narra eventi verificatisi circa 12 anni dopo quelli menzionati da Esdra. Leggendo questo racconto osserviamo com’è meraviglioso il modo in cui Geova guida gli eventi in adempimento della sua volontà. Notiamo anche come rafforza e conforta i suoi servitori leali. La triste condizione di Gerusalemme Leggete Neemia 1:1–2:20. Neemia, coppiere del re di Persia, apprende che le mura di Gerusalemme sono ancora in rovina e che i suoi abitanti sono “in pessima Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 106 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ condizione”. Profondamente afflitto, Neemia apre il cuore a Geova nel corso di una fervente preghiera. La sua tristezza viene notata dal re, e così a Neemia viene data la possibilità di recarsi a Gerusalemme per sovrintendere alla ricostruzione delle mura della città. ♦ 1:1 — Che anno era? Era il ventesimo anno del re Artaserse (Longimano). (2:1) Dato che in questa narrazione il mese di chislev (novembre-dicembre) viene menzionato prima di quello di nisan (marzo-aprile), sembra che i re persiani contassero gli anni dei rispettivi regni da autunno ad autunno, o dal momento in cui accedevano effettivamente al trono. Fidate prove storiche e profezie bibliche adempiute indicano che il mese di nisan del ventesimo anno di Artaserse cadde nel 455 a.E.V. Perciò il racconto di Neemia inizia nell’autunno del 456 a.E.V. e il decreto di ricostruire Gerusalemme fu emanato nella primavera del 455 a.E.V. ♦ 2:4 — Era una preghiera fatta per la disperazione, all’ultimo minuto? No, la condizione desolata di Gerusalemme era già da qualche tempo l’argomento delle preghiere che, “giorno e notte”, Neemia faceva. (1:4, 6) Quando gli fu data la possibilità di parlare al re Artaserse del suo desiderio di ricostruire le mura di Gerusalemme, Neemia pregò di nuovo, ripetendo così quanto aveva già fatto più volte. Siccome Geova esaudì quella preghiera, fu emanato l’ordine di ricostruire le mura della città. Cosa impariamo: Neemia cercava la guida di Geova. Quando dobbiamo prendere decisioni importanti, anche noi dobbiamo ‘essere costanti nella preghiera’ e agire in armonia con la guida di Geova. — Romani 12:12. Costruite le mura nonostante un complotto Leggete 3:1–6:19. La costruzione delle mura ha inizio tra le beffe e gli scherni degli avversari. In seguito costoro minacciano di attaccare. Impavido, Neemia esorta i lavoratori: “Ricordatevi di Geova grande e tremendo”. Metà di loro stanno di guardia con lance e archi, mentre il resto lavora tenendo pronte le armi. Nonostante le minacce e altri complotti gli ebrei completano le mura in 52 giorni! Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 107 Alcuni miei piccoli appunti _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti ♦ 3:5 — Chi erano questi “maestosi”? Erano ebrei di alto rango tra coloro che abitavano o avevano risieduto in precedenza a Tecoa, una città a circa 16 chilometri a sud di Gerusalemme. Questi “maestosi” erano troppo orgogliosi per abbassarsi a lavorare agli ordini dei sorveglianti nominati da Neemia. — Confronta Geremia 27:11. ♦ 4:17 — Come facevano a lavorare con una sola mano? I muratori dovevano adoperare tutt’e due le mani per lavorare. Costoro portavano la spada al fianco. (4:18) I portatori di pesi potevano facilmente tenere in una mano un’arma e trasportare carichi di malta o di pietrisco sulle spalle o in testa. — Genesi 24:15, 45. ♦ 5:7 — Perché l’usura era sbagliata? Era una diretta violazione della legge di Geova. (Levitico 25:36; Deuteronomio 23:19) Se veniva riscosso ogni mese, nel giro di un anno “il centesimo” equivaleva al 12 per cento. (5:11) Il popolo versava già in condizioni difficili per la carestia e le pesanti tasse imposte dai persiani. (5:3, 4) Tuttavia, i ricchi imponevano senza alcuna compassione interessi molto alti ai loro fratelli poveri. ♦ 6:5 — Perché una “lettera aperta”? Le lettere riservate erano di solito poste in sacchetti accuratamente sigillati. Sanballat, quindi, inviò forse una “lettera aperta” nell’intenzione di offendere. Oppure, dato che l’accusa contenuta nella lettera poteva essere letta da altri, forse sperava che Neemia si sarebbe adirato a tal punto da lasciare Gerusalemme per andare di persona a dimostrare la propria innocenza. Può darsi che, nelle speranze di Sanballat, la lettera dovesse suscitare negli ebrei un tale allarme da farli desistere dal lavoro. Cosa impariamo: Non dovremmo pensare che un lavoro faticoso non sia adatto alla nostra dignità, scansandolo come fecero i “maestosi” dei tecoiti. Dovremmo invece impegnarci come i semplici tecoiti, i quali assolsero un doppio incarico. — Neemia 3:5, 27. La pura adorazione è ravvivata Leggete 7:1–10:39. Tutto il lavoro viene compiuto con un solo intento: ristabilire la pura adorazione. Una volta fatto un censimento, il popolo si raduna per Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 108 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ ascoltare Esdra e i leviti che leggono e spiegano la Legge. Avendo in tal modo ‘acquistato perspicacia’ osservano con gioia la festa delle capanne. Il popolo digiuna e confessa i propri peccati, e si fanno i passi per correggere questi errori. ♦ 7:6 — Perché questo elenco è diverso da quello di Esdra? Entrambi i racconti concordano nel dire che, a parte schiavi e cantori, in tutto tornarono 42.360 persone. (Esdra 2:64, 65; Neemia 7:66, 67) Ma ci sono differenze nel numero dei componenti di certe famiglie che tornarono. Con tutta probabilità Esdra e Neemia seguirono metodi diversi nel compilare i loro elenchi. Uno, ad esempio, forse elencò coloro che avevano fatto richiesta di ritornare, mentre l’altro menzionò quelli che effettivamente tornarono. Alcuni sacerdoti, e forse anche altri, non furono in grado di stabilire da chi discendevano. (7:64) Questo spiega il motivo per cui le singole cifre sommate tra loro non danno il totale di 42.360. ♦ 8:8 — In che modo fu ‘dato significato’ alla Legge? A quanto pare, oltre che con una buona pronuncia ed enfasi orale, Esdra e i suoi assistenti spiegarono la Legge e ne applicarono i princìpi, perché il popolo potesse comprenderla meglio. Anche le pubblicazioni basate sulla Bibbia e le adunanze dei testimoni di Geova servono a ‘dare significato’ alla Parola di Dio. ♦ 9:1 — Perché gli israeliti si misero addosso sacchi e terra? Ci si rivestiva di sacco — un indumento scuro fatto di pelo di capra — in segno di dolore. In modo simile, ci si metteva terra o cenere sul capo o sul corpo per denotare cordoglio o profonda umiliazione. (I Samuele 4:12; II Samuele 13:19) Gli ebrei compirono questo gesto per esprimere la loro triste e umile consapevolezza di aver peccato. A ciò fece seguito un ‘contratto’, “una disposizione degna di fiducia”. (9:38) In modo simile, dobbiamo umilmente riconoscere e confessare i nostri peccati, se intendiamo custodire la nostra relazione con Dio. — I Giovanni 1:6-9. ♦ 10:34 — La Legge prescriveva offerte di legna? No, ma occorreva molta legna per il fuoco che ardeva sull’altare. Evidentemente tra coloro che erano tornati non c’erano sufficienti netinei, cioè gli schiavi non Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 109 Alcuni miei piccoli appunti _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti israeliti che lavoravano nel tempio come “raccoglitori di legna”. (Giosuè 9:23, 27) Per garantire un rifornimento di legna costante, si tirarono le sorti per stabilire quale divisione tribale doveva provvederla e in che periodo. Cosa impariamo: “La gioia di Geova” derivava dall’acquistare conoscenza della Parola di Dio, dal farne un’applicazione personale e dall’accettare la guida teocratica. (8:10) In maniera analoga, i testimoni di Geova comprendono che, per mantenere la gioia, è importante lo studio personale, frequentare regolarmente le adunanze e partecipare al ministero di campo. Gioiosa inaugurazione Leggete 11:1–12:47. Perché possa continuare ad essere il centro della vera adorazione, Gerusalemme ha bisogno di una popolazione più grande. A parte i volontari, vengono tirate le sorti perché, di coloro che risiedono fuori della città, uno su dieci vada ad abitare a Gerusalemme. Poi le mura della città sono inaugurate con una felice processione. Vengono offerti grandi sacrifici e l’allegrezza del popolo si può udire da lontano. ♦ 11:2 — Perché i volontari furono ‘benedetti’? Lasciare i possedimenti ereditari per trasferirsi a Gerusalemme avrà comportato delle spese e certi svantaggi. Gli abitanti della città inoltre potevano essere esposti a vari pericoli. In tali circostanze, gli altri consideravano i volontari degni di lode e pregavano indubbiamente Geova di benedirli. ♦ 12:27 — Quando vennero inaugurate le mura? Le mura furono completate il venticinquesimo giorno del sesto mese, elul, del 455 a.E.V., e il mese seguente si tennero importanti raduni. (6:15; 8:2; 9:1) L’inaugurazione ebbe probabilmente luogo subito dopo, al culmine di quei gioiosi avvenimenti. Cosa impariamo: Lo spirito mostrato dai volontari e la manifestazione di riconoscenza a Geova con cantici e musica furono molto incoraggianti. Oggi, durante i congressi o in altre occasioni, i testimoni di Geova lavorano volenterosamente a beneficio degli altri e cantano lodi a Dio di tutto cuore. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 110 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti L’impurità è eliminata Leggete 13:1-31. Di ritorno da un viaggio alla corte persiana, Neemia è turbato da quanto è accaduto durante la sua assenza. Passa subito all’azione per risolvere i problemi. ♦ 13:3 — Chi mista”? componeva questa “compagnia Sembra che la “compagnia mista” includesse stranieri, quali moabiti, ammoniti, e i figli delle unioni tra israeliti e donne straniere. (13:1, 2) Questa conclusione viene suggerita dal fatto che in precedenza gli ebrei avevano mandato via sia le mogli straniere che i loro figli. (Esdra 10:44) Gli ebrei avevano nuovamente preso mogli straniere, per cui occorreva allontanare queste donne e la loro prole dalla comunità, dallo stesso paese, e quindi dai privilegi derivanti dall’adorare Geova con il Suo popolo. — Neemia 13:23-31. Cosa impariamo: Gli ebrei che ricaddero nei loro errori sono un esempio ammonitore per noi. Dobbiamo stare sempre in guardia contro la trappola del materialismo, della corruzione e dell’apostasia. Più e più volte, il libro di Neemia sottolinea il principio secondo il quale “salvo che Geova stesso edifichi la casa, non serve a nulla che vi abbiano lavorato duramente i suoi edificatori”. (Salmo 127:1) La lezione fondamentale da apprendere è che, in ogni nostra impresa, riusciremo soltanto avendo la benedizione di Geova, benedizione che avremo mantenendo la sua adorazione al primo posto nella nostra vita. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Ester IL PIANO non può fallire. Il massacro degli ebrei sarà compiuto con fredda efficienza. In un giorno prestabilito tutti gli ebrei che vivono nell’impero, che si estende dall’India all’Etiopia, saranno annientati. Così pensa l’ideatore del complotto. Ma gli è sfuggito un dettaglio importantissimo. L’Iddio dei cieli può liberare il suo popolo eletto da qualsiasi situazione critica. Nel libro biblico di Ester viene narrato come ha luogo la liberazione. Scritto da Mardocheo, un ebreo di età avanzata, il libro di Ester abbraccia un periodo di circa 18 anni durante il regno del re persiano Assuero o Serse. In Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 111 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti questa avvincente narrazione si legge che Geova salva il suo popolo dalle perfide trame dei nemici, anche se è sparpagliato in un vasto impero. Conoscere questi fatti rafforza la fede dell’odierno popolo di Geova, che gli rende sacro servizio in 235 paesi. Inoltre i personaggi del libro di Ester ci forniscono sia degli esempi da imitare che degli esempi da non imitare. Davvero “la parola di Dio è vivente ed esercita potenza”. — Ebrei 4:12. NECESSARIA L’INTERCESSIONE DELLA REGINA (Ester 1:1–5:14) Nel suo terzo anno di regno (493 a.E.V.) il re Assuero tiene un banchetto reale. La regina Vasti, famosa per la sua bellezza, incorre nella disapprovazione del re e perde il suo rango. Fra tutte le belle vergini del paese viene scelta al suo posto un’ebrea, Adassa, che seguendo le istruzioni del cugino Mardocheo nasconde le proprie origini ebraiche e usa il suo nome persiano Ester. Con l’andare del tempo un uomo superbo di nome Aman viene innalzato alla carica di primo ministro. Aman si infuria perché Mardocheo rifiuta di ‘inchinarsi e prostrarsi davanti’ a lui, così complotta di sterminare gli ebrei che si trovano nell’impero persiano. (Ester 3:2) Aman persuade Assuero ad approvare il suo piano e riesce a fargli emanare un decreto che ordini il massacro. Mardocheo si copre “di sacco e cenere”. (Ester 4:1) Ora Ester deve intervenire e invita il re e il primo ministro a un banchetto riservato solo a loro. Essi ci vanno di buon grado ed Ester chiede loro di tornare il giorno dopo per un altro banchetto. Aman è felice ma si adira quando Mardocheo si rifiuta di onorarlo e prepara un piano per uccidere Mardocheo prima del banchetto del giorno dopo. Risposta a domande bibliche: 1:3-5: Il banchetto durò 180 giorni? Il testo non dice che il banchetto durasse così tanto ma che il re continuò a mostrare ai funzionari la ricchezza e la bellezza del suo glorioso regno per 180 giorni. Forse il re si servì di quel lungo periodo per ostentare la gloria del suo regno, fare impressione sui nobili e convincerli che era in grado di attuare i suoi piani. In tal caso, i versetti da 3 a 5 potrebbero riferirsi al banchetto di 7 giorni che ebbe luogo al termine dei 180 giorni. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 112 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti 1:8: In che senso ‘non c’era nessuno che costringesse riguardo al tempo di bere secondo la legge’? In questa occasione il re Assuero fece un’eccezione a quella che pare fosse l’usanza persiana di incitarsi gli uni gli altri a bere una certa quantità durante tali raduni. Secondo un’opera di consultazione, “potevano bere quanto volevano, tanto o poco”. 1:10-12: Perché la regina Vasti continuò a rifiutarsi di andare dal re? Secondo alcuni studiosi, la regina si rifiutò di ubbidire perché preferì non umiliarsi davanti agli ospiti ubriachi del re. O forse questa regina, bella esteriormente, non era sottomessa. La Bibbia non dice il motivo, ma i saggi dell’epoca pensarono che fosse in discussione l’ubbidienza al marito e che il cattivo esempio di Vasti avrebbe influenzato tutte le mogli che erano nelle province della Persia. 2:14-17: Ester ebbe rapporti sessuali immorali con il re? La risposta è no. Stando alla narrazione, le altre donne portate dal re tornavano la mattina nella seconda casa sotto la cura dell’eunuco del re, il “guardiano delle concubine”. Le donne che passavano la notte con il re diventavano in tal modo sue concubine o mogli secondarie. Ester, però, dopo essere stata dal re non fu portata nella casa delle concubine. Quando fu condotta davanti ad Assuero, “il re amava Ester più di tutte le altre donne, così che essa ottenne davanti a lui più favore e amorevole benignità di tutte le altre vergini”. (Ester 2:17) Come ottenne ‘il favore e l’amorevole benignità’ di Assuero? Nello stesso modo in cui si era conquistata il favore di altri. “La giovane piacque [agli occhi di Egai], tanto che ottenne amorevole benignità davanti a lui”. (Ester 2:8, 9) Egai le mostrò favore unicamente in base a quello che aveva osservato: l’aspetto e le buone qualità della ragazza. Infatti “Ester otteneva di continuo favore agli occhi di tutti quelli che la vedevano”. (Ester 2:15) In modo analogo il re fu colpito da ciò che vide in Ester e quindi se ne innamorò. 3:2; 5:9: Perché Mardocheo rifiutò di inchinarsi davanti ad Aman? Per gli israeliti non era sbagliato prostrarsi davanti a un’alta personalità in riconoscimento della sua posizione superiore. Ma nel caso di Aman non si trattava solo di questo. Aman era un agaghita, probabilmente un amalechita, e Geova aveva decretato lo sterminio di Amalec. (Deuteronomio 25:19) Per Mardocheo inchinarsi davanti ad Aman equivaleva a venire meno alla propria integrità nei confronti di Geova. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 113 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti Egli rifiutò nettamente, dicendo di essere ebreo. — Ester 3:3, 4. Lezioni per noi: 2:10, 20; 4:12-16. Ester accettò la guida e i consigli di un adoratore di Geova maturo. Per essere saggi dobbiamo ‘ubbidire a quelli che prendono la direttiva fra noi ed essere sottomessi’. — Ebrei 13:17. 2:11; 4:5. Dovremmo ‘guardare con interesse personale non solo alle cose nostre, ma anche con interesse personale a quelle degli altri’. — Filippesi 2:4. 2:15. Ester mostrò modestia e padronanza di sé non chiedendo più gioielli o abiti migliori di quelli che le erano stati provveduti da Egai. Fu grazie alla “persona segreta del cuore nella veste incorruttibile dello spirito quieto e mite” che Ester si guadagnò il favore del re. — 1 Pietro 3:4. 2:21-23. Ester e Mardocheo furono buoni esempi di ‘sottomissione alle autorità superiori’. — Romani 13:1. 3:4. In certe situazioni può essere il caso di non rivelare la propria identità, come fece Ester. Tuttavia, quando si tratta di prendere posizione su questioni importanti, come la sovranità di Geova e la nostra integrità, non dobbiamo aver paura di dire che siamo testimoni di Geova. 4:3. Davanti alle prove dovremmo rivolgerci a Geova in preghiera per chiedergli forza e sapienza. 4:6-8. Per sventare il complotto di Aman e scongiurare il pericolo, Mardocheo usò gli strumenti legali. — Filippesi 1:7. 4:14. Mardocheo fu un esempio di fiducia in Geova. 4:16. Facendo pieno assegnamento su Geova, Ester affrontò con fede e coraggio una situazione che avrebbe potuto portarla alla morte. È essenziale imparare a fare assegnamento su Geova e non su noi stessi. 5:6-8. Per ottenere la benevolenza di Assuero, Ester lo invitò a un secondo banchetto. Agì con accortezza, e altrettanto dovremmo fare noi. — Proverbi 14:15. UN COLPO DI SCENA DOPO L’ALTRO (Ester 6:1–10:3) A questo punto la situazione si capovolge. Aman viene appeso al palo che ha preparato per Mardocheo e Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 114 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti la vittima designata diventa primo ministro. E il massacro degli ebrei che è stato pianificato? Anche qui c’è un colpo di scena. La fedele Ester si esprime di nuovo. Rischiando la vita si presenta al re per chiedergli che si trovi il modo di sventare il piano di Aman. Assuero sa cosa bisogna fare. Così, quando infine arriva il giorno del massacro, a essere uccisi non sono gli ebrei ma quelli che volevano la loro rovina. Mardocheo decreta che si tenga ogni anno la festa di Purim per commemorare questa grande liberazione. Essendo secondo solo al re Assuero, Mardocheo ‘opera per il bene del suo popolo e parla di pace a tutta la loro progenie’. — Ester 10:3. Risposta a domande bibliche: 7:4: In che senso l’annientamento degli ebrei avrebbe causato “danno al re”? Facendo notare con tatto che gli ebrei potevano essere venduti come schiavi, Ester menzionò il danno che la loro distruzione avrebbe causato al re. I 10.000 pezzi d’argento promessi da Aman avrebbero recato al tesoro del re un profitto di gran lunga inferiore alla ricchezza che si sarebbe potuta produrre se Aman avesse tramato di vendere gli ebrei come schiavi. L’attuazione del complotto avrebbe significato anche la morte della regina. 7:8: Perché i funzionari di corte coprirono la faccia di Aman? Probabilmente in segno di disonore o di imminente condanna. Secondo un’opera di consultazione, “talvolta gli antichi coprivano la testa di quelli che stavano per essere giustiziati”. 8:17: In che senso “molti individui dei popoli del paese si dichiaravano giudei”? Evidentemente molti persiani divennero proseliti ebrei, pensando che il controdecreto fosse un’indicazione che gli ebrei avevano il favore di Dio. Vale lo stesso principio per quanto riguarda l’adempimento di una profezia che si trova nel libro di Zaccaria e che dice: “Dieci uomini da tutte le lingue delle nazioni afferreranno, sì, realmente afferreranno per il lembo un uomo che è un giudeo, dicendo: ‘Certamente verremo con voi, poiché abbiamo udito che Dio è con voi’”. — Zaccaria 8:23. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 115 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti 9:10, 15, 16: Perché gli ebrei si astennero dal predare le spoglie, visto che il decreto li autorizzava a farlo? Il loro rifiuto fu una chiara indicazione che volevano solo difendersi, non arricchirsi. Lezioni per noi: 6:6-10. “L’orgoglio è prima del crollo, e lo spirito superbo prima dell’inciampo”. — Proverbi 16:18. 7:3, 4. Diciamo con coraggio che siamo testimoni di Geova, anche se per questo possiamo essere perseguitati? 8:3-6. Possiamo e dobbiamo appellarci alle autorità governative e ai tribunali per proteggerci dai nemici. 8:5. Usando tatto Ester non menzionò la responsabilità del re nel decreto emanato per annientare gli ebrei. In modo analogo dobbiamo usare tatto quando diamo testimonianza ad alti funzionari. 9:22. Non dobbiamo dimenticare i poveri che ci sono fra noi. — Galati 2:10. “Sollievo e liberazione” da Geova Mardocheo osserva che forse c’è una relazione fra il proposito di Dio e il motivo per cui Ester è pervenuta alla dignità reale. Minacciati, gli ebrei digiunano e chiedono aiuto in preghiera. La regina si presenta al cospetto del re senza essere invitata e ogni volta è accolta con favore. Proprio la notte decisiva il re non riesce ad addormentarsi. Pertanto il libro di Ester mostra come Geova guida gli avvenimenti a favore del suo popolo. L’emozionante storia di Ester è di particolare incoraggiamento per noi che viviamo nel “tempo della fine”. (Daniele 12:4) “Nella parte finale dei giorni”, cioè nella parte conclusiva del tempo della fine, Gog di Magog, ovvero Satana il Diavolo, lancerà un attacco a oltranza contro il popolo di Geova. Il suo obiettivo è lo sterminio dei veri adoratori. Ma come ai giorni di Ester, Geova provvederà loro “sollievo e liberazione”. — Ezechiele 38:16-23; Ester 4:14. 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Nessuno oserà opporsi a questo piano, dal momento che l’ordine dell’esecuzione porta il sigillo del re. Sì, i giudei saranno sterminati come animali! Così almeno apparivano le cose ad Aman, primo ministro dell’antica Persia. Aveva ordito questo sterminio in massa per cieco odio nei confronti del giudeo Mardocheo. Ma, mentre Aman pregusta compiaciuto la sua vittoria, la nazione ebraica prega per essere liberata. Il risultato? Viene rivelato nell’emozionante libro biblico di Ester. Scritto da Mardocheo stesso, contiene l’incoraggiante racconto di come l’assistenza divina — nonché la fede di una giovane donna — salvarono una nazione. Ester diviene regina Leggete Ester 1:1–2:23. Intorno al 484 a.E.V., il re persiano Assuero (Serse I) tiene un sontuoso banchetto. La regina Vasti, però, declina l’invito del re di presentarsi al banchetto. Il re, adirato, la priva del suo rango e si accinge a cercare una nuova regina. Dopo aver visto le più belle donne del regno, sceglie una modesta giudea di nome Adassa, preparata a ricoprire questo ruolo dal cugino Mardocheo. Questa giovane donna nasconde il fatto di essere giudea usando il suo nome persiano, Ester. ♦ 1:3-5 — Perché si tennero questi festeggiamenti? Secondo lo storico Erodoto, Serse in una occasione convocò un’adunanza per organizzare una campagna militare contro la Grecia. Forse si tratta della stessa riunione. Serse, probabilmente, ostentò la gloria e le ricchezze del suo regno per convincere i nobili di avere la capacità di condurre a termine la campagna di Grecia. ♦ 1:8 — Qual era la legge sul bere? Sembra che a queste feste i persiani avessero l’usanza di incitarsi l’un l’altro a bere una determinata quantità di vino. In questa circostanza, tuttavia, il re fece un’eccezione. La Bibbia non dice se questo ebbe come effetto una maggiore o una minore moderazione nel bere. 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A quanto pare, Mardocheo era un funzionario del re Assuero. Coloro che avevano una posizione di autorità di solito sedevano alla porta, pronti a esaudire le richieste del re. Mardocheo ricopriva probabilmente una posizione di una certa importanza. Altrimenti Aman avrebbe potuto farlo destituire subito. Mardocheo ricopriva perciò un ruolo grazie al quale poté venire a conoscenza e sventare un complotto per assassinare il re. Cosa impariamo: Ester mostrò quanto sia preziosa la modestia non chiedendo gioielli o vestiti lussuosi prima di entrare alla presenza del re. Lasciò che fosse la persona segreta del cuore, col suo “spirito quieto e mite”, a conquistare il favore del re. (I Pietro 3:1-5) In modo simile, i componenti dell’unto rimanente radunato dal 1919 hanno conquistato il favore del Re Gesù Cristo. La congiura di Aman Leggete 3:1–5:14. Assuero nomina primo ministro un amalechita di nome Aman. Mardocheo, però, ricordando che Geova aveva stabilito di ‘far guerra ad Amalec di generazione in generazione’, si rifiuta di prostrarsi davanti ad Aman. (Esodo 17:8-16) Come ritorsione, l’orgoglioso Aman convince il re a eliminare i giudei! Mardocheo chiede a Ester di intervenire ricordandole che, se tacerà, “sollievo e liberazione stessi si leveranno per i Giudei da un altro luogo”. Dato che sono in gioco il destino del popolo di Geova e il suo giudizio contro gli amalechiti, Mardocheo ha fiducia che Dio provvederà una via di scampo. (I Samuele 12:22) Ester si avvicina al re senza essere stata invitata, il che può costituire un reato passibile di morte! Assuero, comunque, le risparmia la vita e partecipa a un banchetto da lei preparato. Aman, nel tornare a casa, è irritato perché Mardocheo non gli ha reso omaggio e progetta di farlo giustiziare. ♦ 3:7 — Cosa comportava gettare il Pur? Sembra che “Pur” sia una parola persiana che significa “sorte”. Spesso le sorti venivano gettate dagli astrologi come forma di divinazione. Probabilmente questo fu fatto per consentire ad Aman di determinare il momento più propizio per attuare il suo progetto di genocidio. 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Poiché era prossima una calamità nazionale, era tempo di riflettere molto seriamente. (Ecclesiaste 3:4) Avevano urgente bisogno della guida divina. Il digiuno pertanto indicava che si volgevano a Geova per ricevere la forza e la sapienza necessarie. Quando dovete affrontare delle prove, vi rivolgete anche voi a Dio in preghiera? — Ebrei 5:7. ♦ 5:6-8 — Perché Ester non informò subito il re? A Ester non era certo venuto meno il coraggio, visto che aveva già rischiato la vita. È probabile, però, che prima volesse ingraziarsi il re. Per questo lo invitò a un secondo banchetto. Si deve tenere conto anche della guida divina, dato che il conseguente intervallo consentì che si verificassero certi avvenimenti. Cosa impariamo: Ester mostrò fede, fu coraggiosa e disposta a seguire il consiglio di Mardocheo. Similmente, coloro che sono entrati a far parte dell’unto rimanente dopo il 1919 hanno mostrato fede, sono stati coraggiosi e disposti a cooperare con i componenti più anziani della sposa di Cristo. Davvero ottimi esempi! Svelato il complotto Leggete 6:1–7:10. Assuero soffre di un’insonnia provocatagli senza dubbio da Dio. Pensando di aver magari mancato in qualche modo, si fa leggere il libro delle memorie, forse le cronache reali. Dopo aver scoperto che Mardocheo non è stato ricompensato per aver sventato il tentativo di assassinarlo, il re chiede ad Aman di suggerire una ricompensa adeguata. Aman, credendosi la persona da onorare, propone una cerimonia elaborata. Ma, con suo disappunto, gli viene ordinato di tributare tali onori a Mardocheo! I consiglieri di Aman vedono in questo un presagio della sua caduta. Si è appena conclusa questa umiliante vicenda che Aman viene condotto al secondo banchetto di Ester. Lì il monarca invita Ester a presentare una richiesta. “Mi sia data la mia propria anima alla mia petizione e il mio popolo alla mia richiesta”, implora la coraggiosa regina. Rivelando di essere giudea, smaschera il complotto di Aman. Atterrito, Aman implora di aver salva la vita, ma viene invece condannato a morire proprio sul palo che aveva preparato per Mardocheo! 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Se Aman avesse progettato di vendere i giudei come schiavi, questo avrebbe probabilmente rappresentato un grosso profitto per Assuero. Ma con la distruzione di un intero popolo sarebbe andata perduta una somma molto più ingente dei diecimila talenti d’argento che Aman aveva promesso di pagare. Se il genocidio progettato fosse riuscito, inoltre, il re avrebbe perduto la sua regina: un danno di natura molto personale! ♦ 7:8 — Perché la faccia di Aman fu coperta? Aman non si coprì la faccia per la vergogna o per rimorso. Furono evidentemente funzionari di corte a coprirgli la faccia, forse a denotare disonore o condanna. Probabilmente questo fu il primo passo compiuto per eseguire la sua condanna a morte. Cosa impariamo: Mettendo a repentaglio la propria vita, con coraggio Ester rivelò di essere una giudea. Dal 1931, anche i servitori di Dio hanno rischiato la persecuzione proclamandosi testimoni di Geova. (Isaia 43:10-12) Siete altrettanto coraggiosi? Liberato il popolo di Dio! Leggete 8:1–10:3. Mardocheo diventa primo ministro al posto di Aman. Mettendo di nuovo a repentaglio la propria vita, Ester si avvicina al re senza essere stata invitata e implora che si faccia qualcosa per sventare il piano di Aman. Il monarca è d’accordo e concede a Mardocheo di dettare un controdecreto in nome di Assuero. Anche se per consuetudine persiana non è possibile annullare il precedente ordine di sterminio, la nuova legge consente ai giudei di difendersi. Fra i giudei ci sono scene di giubilo! Non più vittime indifese, ora hanno a disposizione diversi mesi per organizzare la propria difesa. Giunge infine il 13 adar (febbraio-marzo). Circa 75.000 persone “che cercavano il loro danno” vengono uccise dai giudei. Perché non dimentichino che questa è stata una vittoria concessa da Geova, Mardocheo decreta che ogni anno, il 14 e il 15 adar, si celebri la festa dei Purim. ♦ 8:5 — In che modo Ester mostrò discernimento? Ester soppesò con cura le sue parole, invitando il re ad annullare il documento dell’intrigante Aman, “che egli scrisse”. Con tatto evita di menzionare la responsabilità Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 120 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti del re nella cosa. Anche i cristiani usano tatto quando devono dare testimonianza a funzionari governativi. ♦ 8:17 — In che senso alcuni ‘si dichiararono Giudei’? La Settanta dice che questi persiani “si facevano circoncidere e si rendevano giudei”. Considerando evidentemente il controdecreto come un segno del sostegno che Dio dava ai giudei, molti persiani divennero proseliti giudei. In modo analogo, oggi “una grande folla” di “altre pecore” si è schierata dalla parte dell’unto rimanente. — Rivelazione 7:9; Giovanni 10:16; Zaccaria 8:23. ♦ 9:10, 15, 16 — Perché i giudei non presero alcun bottino? Il decreto del re li autorizzava a prendere bottino. Rifiutandosi di farlo, tuttavia, mostravano chiaramente che il loro obiettivo era quello di difendersi e non di arricchirsi. Cosa impariamo: Come i giudei del tempo di Ester, i testimoni di Geova si appellano giustamente ai governi e ai tribunali per essere protetti da nemici. Durante la seconda guerra mondiale si rese particolarmente necessario far questo a causa degli attacchi contro il popolo di Dio istigati dal clero. Grazie alla benedizione di Geova, sono state vinte molte importanti battaglie legali. Il libro di Ester è fonte di speranza e di incoraggiamento per gli odierni testimoni di Geova. Loro sanno che presto l’intenso odio che Satana nutre nei loro confronti culminerà nel suo estremo tentativo di sterminarli. Resta da vedere come esattamente Geova li proteggerà. (Ezechiele 38:16-23) Ma loro hanno fiducia che, come al tempo di Ester, Geova non abbandonerà il suo popolo. Al tempo opportuno, provvederà “sollievo e liberazione”. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Giobbe IL PATRIARCA Giobbe vive nel paese di Uz, in quella che è oggi l’Arabia. Nello stesso periodo un gran numero di israeliti vivono in Egitto. Pur non essendo israelita, Giobbe è un adoratore di Geova Dio. Di lui la Bibbia dice: “Non c’è nessuno come lui sulla terra, uomo irriprovevole e retto, che teme Dio e si ritrae dal male”. (Giobbe 1:8) Il periodo di cui stiamo parlando dev’essere Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 121 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti quello che intercorse fra il tempo in cui visse il fedele Giuseppe, figlio di Giacobbe, e il tempo in cui visse un altro straordinario servitore di Geova, il profeta Mosè. Mosè, che si ritiene sia lo scrittore del libro, può aver saputo di Giobbe durante i 40 anni che trascorse in Madian, non lontano da Uz. È probabile che Mosè sia venuto a conoscenza di ciò che accadde negli ultimi anni della vita di Giobbe mentre gli israeliti erano vicino a Uz, verso la fine dei 40 anni che trascorsero nel deserto. Il libro che narra la storia della vita di Giobbe è scritto così bene da essere considerato un vero e proprio capolavoro. Ma, ciò che più conta, risponde a domande come: Perché i buoni soffrono? Perché Geova permette che esista la malvagità? Gli uomini imperfetti possono essere leali a Dio? Facendo parte dell’ispirata Parola di Dio, il messaggio del libro di Giobbe è vivo ed esercita potenza anche oggi. — Ebrei 4:12. “PERISCA IL GIORNO NEL QUALE NACQUI” (Giobbe 1:1–3:26) Un giorno Satana mette in discussione l’integrità di Giobbe dinanzi a Dio. Geova accetta la sfida e permette che Satana causi a Giobbe una calamità dopo l’altra. Ma Giobbe si rifiuta di ‘maledire Dio’. — Giobbe 2:9. Arrivano tre suoi compagni per “dolersi con lui”. (Giobbe 2:11) Rimangono seduti con lui senza aprire bocca finché Giobbe rompe il silenzio dicendo: “Perisca il giorno nel quale nacqui”. (Giobbe 3:3) Giobbe vorrebbe essere “come fanciulli che non hanno visto la luce”, o che sono nati morti. — Giobbe 3:11, 16. Risposta a domande bibliche: 1:4: I figli di Giobbe celebravano i compleanni? No. La lingua originale usa parole diverse per “giorno” e “compleanno”, ognuna con un significato preciso. (Genesi 40:20) In Giobbe 1:4 ricorre la parola “giorno” che sta a indicare l’intervallo di tempo fra l’alba e il tramonto. A quanto sembra, una volta all’anno i sette figli di Giobbe facevano una riunione di famiglia della durata di sette giorni. A turno ciascun figlio teneva un banchetto a casa sua nel “suo proprio giorno”, sino a fare il giro completo. 1:6; 2:1: A chi era permesso entrare e stare dinanzi a Geova? Fra coloro che si presentavano al cospetto di Geova c’erano l’unigenito Figlio di Dio, ovvero la Parola, gli Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 122 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti angeli fedeli e i figli angelici di Dio disubbidienti, tra cui Satana il Diavolo. (Giovanni 1:1, 18) Satana e i demoni non furono cacciati dal cielo che poco dopo l’istituzione del Regno di Dio nel 1914. (Rivelazione [Apocalisse] 12:1-12) Permettendo loro di entrare e stare al suo cospetto, Geova pose davanti a tutte le creature spirituali la sfida di Satana e le controversie che essa sollevava. 1:7; 2:2: Geova parlò a Satana direttamente? La Bibbia non fornisce molti particolari sul modo in cui Geova comunica con le creature spirituali. Tuttavia il profeta Micaia ebbe una visione in cui vide un angelo che comunicava direttamente con Geova. (1 Re 22:14, 19-23) Parrebbe dunque che Geova parlasse a Satana senza intermediari. 1:21: In che modo Giobbe sarebbe potuto tornare nel ‘ventre di sua madre’? Dato che Geova Dio formò l’uomo “dalla polvere del suolo”, il termine “madre” viene usato qui in senso figurato per indicare la terra. — Genesi 2:7. 2:9: In quale stato d’animo poteva trovarsi la moglie di Giobbe quando disse al marito di maledire Dio e morire? La moglie di Giobbe aveva perso tutto ciò che aveva perso lui. Vedere il marito, un tempo vigoroso ma ora debilitato da una malattia ripugnante, deve averla addolorata molto. Per di più aveva perso i figli che amava tanto. Può essere stata così sconvolta per tutto questo da perdere di vista la cosa veramente importante: la loro relazione con Dio. Lezioni per noi: 1:8-11; 2:3-5. Come mostra il caso di Giobbe, l’integrità richiede che, oltre ad agire e a parlare nel modo corretto, si serva Geova con il motivo giusto. 1:21, 22. Rimanendo leali a Geova in circostanze sia favorevoli che sfavorevoli possiamo dimostrare che Satana è un bugiardo. — Proverbi 27:11. 2:9, 10. Come Giobbe, dobbiamo rimanere fermi nella fede anche se i nostri familiari non considerano importanti le attività spirituali che svolgiamo, o se fanno pressione su di noi affinché scendiamo a compromessi o rinunciamo alla nostra fede. 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I compagni di Giobbe non avevano nulla di confortante da dire riguardo a Dio e alle sue promesse perché non erano persone spirituali. “NON RIMUOVERÒ DA ME LA MIA INTEGRITÀ!” (Giobbe 4:1–31:40) Il punto principale messo in evidenza nei discorsi dei suoi tre compagni è che Giobbe deve aver fatto qualcosa di terribile per ricevere da Dio una punizione così severa. Il primo a parlare è Elifaz. Dopo di lui viene Bildad che usa un linguaggio più pungente. Zofar è ancora più caustico. Giobbe non accetta il falso ragionamento dei suoi visitatori. Incapace di capire perché Dio abbia permesso le sue sofferenze, si preoccupa troppo di giustificarsi. Tuttavia Giobbe ama Dio ed esclama: “Finché spirerò non rimuoverò da me la mia integrità!” — Giobbe 27:5. Risposta a domande bibliche: 7:1; 14:14: obbligatorio”? Cosa si intende per “lavoro Giobbe era talmente afflitto da considerare la vita un duro e faticoso lavoro, “un turno di lavoro forzato”. (Giobbe 10:17, nota in calce) D’altro canto, visto che il tempo che si passa nello Sceol, dalla morte alla risurrezione, è un periodo imposto, Giobbe lo paragonò a lavoro obbligatorio. 7:9, 10; 10:21; 16:22: Queste affermazioni indicano forse che Giobbe non credeva nella risurrezione? Questi commenti riguardavano il suo immediato futuro. Cosa volle dire dunque? Può darsi abbia voluto dire che se fosse morto nessuno dei suoi contemporanei l’avrebbe visto. Dal loro punto di vista non sarebbe tornato alla sua casa fino al tempo fissato da Dio. Giobbe poteva anche voler dire che nessuno può tornare dallo Sceol con i suoi soli mezzi. Da Giobbe 14:13-15 si capisce chiaramente che egli sperava in una risurrezione futura. 10:10: In che senso Geova ‘versava Giobbe come il latte stesso e lo rapprendeva come il formaggio’? Si tratta di una descrizione poetica di come Giobbe si era formato nel grembo materno. 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Dicendo che scampava con la pelle di qualcosa che apparentemente non ha pelle, forse Giobbe voleva dire che scampava senza che gli rimanesse praticamente nulla. Lezioni per noi: 4:7, 8; 8:5, 6; 11:13-15. Non dobbiamo affrettarci a concludere che chi soffre stia raccogliendo quello che ha seminato e non abbia l’approvazione di Dio. 4:18, 19; 22:2, 3. I nostri consigli devono basarsi sulla Parola di Dio, non sulle nostre opinioni. — 2 Timoteo 3:16. 10:1. Giobbe era molto amareggiato, per cui non prese in considerazione altre possibili cause delle sue sofferenze. Non dobbiamo farci prendere dall’amarezza quando soffriamo, specie dal momento che comprendiamo chiaramente le questioni in gioco. 14:7, 13-15; 19:25; 33:24. Qualunque prova Satana ci causi, la speranza della risurrezione può sostenerci. 16:5; 19:2. Con le nostre parole dovremmo incoraggiare e rafforzare gli altri, non irritarli. — Proverbi 18:21. 22:5-7. I consigli dati sulla base di accuse non comprovate sono privi di valore e causano danno. 27:2; 30:20, 21. Non c’è bisogno di essere perfetti per mantenere l’integrità. Giobbe criticò Dio erroneamente. 27:5. Solo Giobbe poteva rimuovere da sé la sua integrità perché l’integrità dipende dall’amore che si prova per Dio. Dovremmo quindi coltivare forte amore per Geova. 28:1-28. L’uomo sa dove sono i tesori della terra. Mentre va alla loro ricerca, l’ingegno lo porta in sentieri nascosti che neppure i lungimiranti uccelli da preda riescono a vedere. Ma la sapienza divina deriva dal temere Geova. 29:12-15. Dovremmo essere pronti a mostrare amorevole benignità a chi è nel bisogno. 31:1, 9-28. Giobbe ci diede l’esempio in quanto evitò di flirtare, commettere adulterio e trattare altri in modo Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 125 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ ingiusto e spietato. Inoltre non diventò materialista o idolatra. “VERAMENTE MI PENTO NELLA POLVERE E NELLA CENERE” (Giobbe 32:1–42:17) Un giovane di nome Eliu è rimasto pazientemente in disparte ad ascoltare. Ora interviene e corregge Giobbe e i tre che lo hanno vessato. Non appena Eliu termina, l’Onnipotente Geova risponde da un turbine. Non dà a Giobbe nessuna spiegazione delle sue sofferenze, ma con una serie di domande gli fa capire la sua straordinaria potenza e la sua grande sapienza. Giobbe ammette di avere parlato senza intendimento e dice: “Mi ritratto, e veramente mi pento nella polvere e nella cenere”. (Giobbe 42:6) Al termine della sua dura prova, l’integrità di Giobbe è premiata. Risposta a domande bibliche: 32:1-3: Quando arrivò Eliu? Eliu udì tutti i discorsi, ragion per cui dev’essersi seduto a una distanza tale da poter ascoltare qualche tempo prima che Giobbe parlasse e interrompesse il silenzio dei suoi tre compagni, durato sette giorni. — Giobbe 3:1, 2. 34:7: In che senso Giobbe era come un uomo “che beve la derisione come acqua”? Nella sua afflizione Giobbe era portato a pensare che gli scherni dei tre visitatori fossero rivolti a lui, mentre in realtà essi parlavano contro Dio. (Giobbe 42:7) Quindi ‘beveva la derisione’ come chi beve l’acqua con piacere. Lezioni per noi: 32:8, 9. La sapienza non si acquista solo con l’età. Bisogna avere intendimento della Parola di Dio ed essere guidati dal suo spirito. 34:36. Si dimostra integrità essendo provati in un modo o nell’altro “fino al limite”. 35:2. Prima di parlare Eliu ascoltò con attenzione e inquadrò il vero problema. (Giobbe 10:7; 16:7; 34:5) Prima di dare consigli gli anziani cristiani devono ascoltare con attenzione, conoscere i fatti e capire bene le varie questioni. — Proverbi 18:13. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 126 Alcuni miei piccoli appunti ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti 37:14; 38:1–39:30. Riflettere sulle meravigliose opere di Geova, che sono espressioni della sua potenza e sapienza, ci aiuta a essere umili e a capire che la rivendicazione della sua sovranità è più importante dei nostri interessi. — Matteo 6:9, 10. 40:1-4. Quando siamo inclini a lamentarci dell’Onnipotente dobbiamo ‘metterci la mano sulla bocca’. 40:15–41:34. Beemot (l’ippopotamo) e Leviatan (il coccodrillo) sono davvero forti! Per perseverare nel servizio di Dio, anche noi abbiamo bisogno di ricevere forza da colui che ci impartisce potenza, il Creatore di questi possenti animali. — Filippesi 4:13. 42:1-6. Udendo la parola di Geova ed essendo aiutato a ricordare la manifestazione della sua potenza, Giobbe poté ‘contemplare Dio’, cioè capire la verità riguardo a lui. (Giobbe 19:26) Ciò servì a cambiare il suo modo di pensare. Quando siamo corretti mediante le Scritture dobbiamo essere pronti a riconoscere l’errore e a fare i dovuti cambiamenti. Coltivate la “perseveranza di Giobbe” Il libro di Giobbe mostra chiaramente che Dio non è responsabile delle sofferenze umane. Il responsabile è Satana. Il fatto che Dio abbia permesso la malvagità sulla terra ci dà l’opportunità di dimostrare personalmente da che parte stiamo nelle controversie relative alla sovranità di Geova e alla nostra integrità. Come Giobbe, tutti quelli che amano Geova saranno messi alla prova. La narrazione delle esperienze di Giobbe ci fa avere fiducia che possiamo perseverare. Ci ricorda che i nostri problemi non dureranno per sempre. Giacomo 5:11 dice: “Voi avete udito della perseveranza di Giobbe e avete visto il risultato che Geova diede”. Geova ricompensò Giobbe per la sua integrità. (Giobbe 42:10-17) Ci è posta davanti una speranza meravigliosa: la vita eterna nel Paradiso sulla terra! Come Giobbe, vorremo dunque essere decisi a mantenere l’integrità. — Ebrei 11:6. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 127 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del Libro Primo dei Salmi QUALE potrebbe essere un titolo adatto per un libro biblico che è composto principalmente da lodi al nostro Creatore, Geova Dio? Non potrebbe esserci titolo più appropriato di Salmi, o Lodi. Il libro dei Salmi è il più lungo dei libri della Bibbia. Contiene bei cantici che descrivono le meravigliose qualità e i potenti atti di Dio e comprendono numerose profezie. Molti di questi cantici esprimono i sentimenti che provavano gli scrittori quando si trovavano nelle avversità. I salmi furono composti in un periodo di circa mille anni che va dai giorni del profeta Mosè all’epoca postesilica. Gli scrittori furono Mosè, il re Davide e altri. Al sacerdote Esdra viene attribuito il merito di aver compilato il libro nella sua forma definitiva. Fin dall’antichità il libro dei Salmi è stato diviso in cinque raccolte, o sezioni, di cantici: (1) Salmi 1-41, (2) Salmi 42-72, (3) Salmi 73-89, (4) Salmi 90-106 e (5) Salmi 107-150. Questo articolo prende in esame la prima raccolta. Tutti i salmi di questa sezione, eccetto tre, sono attribuiti a Davide, re dell’antico Israele. I compositori dei Salmi 1, 10 e 33 sono sconosciuti. “IL MIO DIO È LA MIA ROCCIA” (Salmo 1:1–24:10) Dopo che il primo salmo ha dichiarato felice l’uomo che prova diletto nella legge di Geova, il secondo salmo introduce subito il tema del Regno. Buona parte di questo gruppo di salmi è composta da suppliche rivolte a Dio. Ad esempio, i Salmi 3-5, 7, 12, 13 e 17 sono richieste per ottenere la liberazione dai nemici. Il Salmo 8 dà risalto alla grandezza di Geova in paragone con la pochezza dell’uomo. Descrivendo Geova come Protettore del suo popolo, Davide canta: “Il mio Dio è la mia roccia. Mi rifugerò in lui”. (Salmo 18:2) Geova viene lodato come Creatore e Legislatore nel Salmo 19, come Salvatore nel Salmo 20 e come Salvatore del suo unto re nel Salmo 21. Il Salmo 23 lo descrive come il grande Pastore, mentre il 24° Salmo lo presenta come Re glorioso. 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La “cosa vuota” è la preoccupazione costante che hanno i governi umani di perpetuare la propria autorità. È vuota perché il loro proposito è destinato a fallire. I gruppi nazionali possono davvero sperare di vincere quando si mettono “contro Geova e contro il suo unto”? 2:7: Cos’è il “decreto di Geova”? È il patto per un Regno che Geova ha fatto con il suo diletto Figlio, Gesù Cristo. — Luca 22:28, 29. 2:12: In che senso i re delle nazioni possono ‘baciare il figlio’? Nei tempi biblici il bacio era un’espressione di amicizia e fedeltà. Era un modo per dare il benvenuto agli ospiti. Ai re della terra viene comandato di baciare il Figlio, cioè di accoglierlo come Re messianico. 3:soprascritta: A cosa serve l’intestazione data a certi Salmi? A volte l’intestazione identifica lo scrittore o fornisce anche informazioni sui fatti che fecero da sfondo alla composizione del salmo, come nel caso del Salmo 3. Alcune soprascritte spiegano anche lo scopo o l’uso di un particolare cantico (Salmi 4 e 5) oltre a dare istruzioni di natura musicale (Salmo 6). 3:2: Cos’è “Sela”? Generalmente si pensa che questo termine indichi una pausa per meditare in silenzio, o nel solo canto o nel canto e nella musica strumentale. La pausa serviva a dare risalto al pensiero o al sentimento appena espresso. Non è necessario pronunciare questa parola quando si fa una lettura pubblica dei Salmi. 11:3: Quali fondamenta vengono demolite? Sono le fondamenta stesse su cui poggia la società umana: la legge, l’ordine e la giustizia. Quando queste vengono a mancare regna l’anarchia e non c’è giustizia. In situazioni del genere il “giusto” deve confidare pienamente in Dio. — Salmo 11:4-7. 21:3: Cos’ha di particolare l’espressione “una corona d’oro raffinato”? Non è detto se si trattava di una corona letterale o se simboleggiava l’accresciuta gloria dovuta alle molte Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 129 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti vittorie di Davide. Questo versetto però si riferisce profeticamente alla corona del dominio che Gesù ha ricevuto da Geova nel 1914. Il fatto che la corona sia di oro raffinato dimostra che il suo modo di regnare è il migliore in assoluto. 22:1, 2: Perché Davide pensò che Geova lo avesse lasciato? La pressione esercitata su Davide dai suoi nemici era tale che il suo cuore ‘era divenuto come la cera e si era liquefatto nelle sue profonde parti interiori’. (Salmo 22:14) Forse gli sembrava che Geova lo avesse abbandonato. Quando era sul palo di tortura anche Gesù si sentì così. (Matteo 27:46) Le parole di Davide rispecchiano la sua reazione naturale a quella situazione disperata. La preghiera riportata in Salmo 22:16-21 dimostra comunque che Davide non aveva perso la fede in Dio. Lezioni per noi: 1:1. Bisogna evitare la compagnia di coloro che non amano Geova. — 1 Corinti 15:33. 1:2. Non dobbiamo lasciar passare un giorno senza prendere in esame argomenti spirituali. — Matteo 4:4. 4:4. Quando siamo adirati o arrabbiati è bene che teniamo a bada la lingua per non dire qualcosa di cui in seguito ci pentiremo. — Efesini 4:26. 4:5. I nostri sacrifici spirituali sono “sacrifici di giustizia” solo se siamo spinti dai motivi giusti e viviamo secondo le norme di Geova. 6:5. Quale ragione migliore potrebbe esserci per voler continuare a vivere? — Salmo 115:17. 9:12. Geova ‘cerca lo spargimento di sangue’ per punire chi ne è colpevole, ma ricorda “il grido degli afflitti”. 15:2, 3; 24:3-5. I veri adoratori devono dire la verità ed evitare i giuramenti falsi e la calunnia. 15:4. A meno che non scopriamo che ciò che abbiamo promesso è contrario alle Scritture, dobbiamo fare tutto il possibile per mantenere la parola data, anche se è molto difficile. 15:5. In qualità di adoratori di Geova dobbiamo evitare di fare cattivo uso del denaro. 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Gli “uomini di questo sistema di cose” si danno da fare per avere un elevato tenore di vita, tirare su la famiglia e lasciare un’eredità. Per Davide la cosa più importante era farsi un buon nome presso Dio in modo da ‘contemplare la sua faccia’, cioè avere il favore di Geova. ‘Svegliandosi’, vale a dire riflettendo con apprezzamento sulle promesse e sul sicuro sostegno di Geova, Davide sarebbe stato ‘sazio vedendo la Sua forma’, si sarebbe cioè rallegrato che Geova fosse con lui. Non dovremmo anche noi come Davide concentrarci sui tesori spirituali? 19:1-6. Se la creazione, che non può né parlare né ragionare, dà gloria a Geova, tanto più dobbiamo dargli gloria noi che siamo in grado di pensare, parlare e adorarlo. — Rivelazione (Apocalisse) 4:11. 19:7-11. I princìpi e le norme di Geova sono tutti per il nostro bene. 19:12, 13. Gli sbagli e gli atti presuntuosi sono peccati contro cui dobbiamo stare in guardia. 19:14. Dobbiamo preoccuparci non solo di quello che facciamo ma anche di quello che diciamo e pensiamo. “A MOTIVO DELLA SOSTENUTO” (Salmo 25:1–41:13) MIA INTEGRITÀ MI HAI Nei primi due salmi di questo gruppo Davide esprime il suo intenso desiderio e la sua ferma decisione di mantenere l’integrità. “In quanto a me, camminerò nella mia integrità”, canta. (Salmo 26:11) Pregando di ricevere il perdono dei peccati ammette: “Quando tacevo le mie ossa si consumarono per il mio gemere tutto il giorno”. (Salmo 32:3) A coloro che sono leali a Geova, Davide assicura: “Gli occhi di Geova sono verso i giusti, e i suoi orecchi sono verso la loro invocazione di soccorso”. — Salmo 34:15. Quanto furono preziosi per gli israeliti i consigli del Salmo 37 e quanto lo sono per noi che viviamo negli “ultimi giorni” di questo sistema di cose! (2 Timoteo 3:15) Parlando profeticamente di Gesù Cristo, Salmo 40:7, 8 dice: “Ecco, sono venuto, nel rotolo del libro è scritto di me. A fare la tua volontà, o mio Dio, mi sono dilettato, e la tua legge è dentro le mie parti interiori”. L’ultimo salmo di questa raccolta contiene la richiesta di aiuto fatta a Geova da Davide durante gli anni turbolenti dopo il suo peccato con Betsabea. Davide canta: “In Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 131 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti quanto a me, a motivo della mia integrità mi hai sostenuto”. — Salmo 41:12. Risposta a domande bibliche: 26:6: In che modo anche noi come Davide marciamo figurativamente intorno all’altare di Geova? L’altare raffigura la volontà di Geova di accettare il sacrificio di riscatto di Gesù Cristo per la redenzione del genere umano. (Ebrei 8:5; 10:5-10) Marciamo intorno all’altare di Geova esercitando fede in quel sacrificio. 29:3-9: Cosa sta a indicare il paragone tra la voce di Geova e un temporale che incute timore mentre passa? Semplicemente questo: la tremenda potenza di Geova! 31:23: In che senso ricompensato ampiamente? il superbo viene La ricompensa qui menzionata è la punizione. A causa dei suoi errori involontari il giusto riceve la sua ricompensa sotto forma di disciplina da Geova. Il superbo non si ritrae dal male e perciò viene ricompensato ampiamente con una severa punizione. — Proverbi 11:31; 1 Pietro 4:18. 33:6; nota in calce: Cos’è lo “spirito”, o l’“alito”, della bocca di Geova? Questo spirito è la forza attiva di Dio, lo spirito santo, che egli impiegò nel creare i cieli fisici. (Genesi 1:1, 2) Viene chiamato lo spirito della sua bocca perché, come un alito possente, può essere emesso per produrre risultati a distanza. 35:19: Cosa intese dire Davide quando chiese di non permettere che coloro che lo odiavano strizzassero l’occhio? Strizzare l’occhio avrebbe indicato che i nemici di Davide provavano piacere nel vedere riuscire i loro malvagi stratagemmi contro di lui. Davide chiese che questo non accadesse. Lezioni per noi: 26:4. Se siamo saggi eviteremo la compagnia di quelli che nascondono la loro identità nelle chat room su Internet, di quelli che a scuola o al lavoro fingono di Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 132 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti essere nostri amici per motivi subdoli, degli apostati che ostentano sincerità e di quelli che vivono una doppia vita. 26:7, 12; 35:18; 40:9. Dobbiamo lodare Geova pubblicamente alle adunanze cristiane. 26:8; 27:4. Ci piace davvero assistere alle adunanze cristiane? 26:11. Pur esprimendo la sua determinazione di mantenere l’integrità, Davide chiese anche di essere redento. Malgrado l’imperfezione possiamo mantenere l’integrità. 29:10; nota in calce. Sedendosi sul “diluvio”, o “oceano celeste”, Geova indica che ha il pieno controllo della Sua potenza. 30:5. La qualità dominante di Geova è l’amore, non l’ira. 32:9. Geova non vuole che siamo simili al mulo che ubbidisce solo con il morso o la frusta. Al contrario, desidera che gli ubbidiamo di buon grado perché comprendiamo la sua volontà. 33:17-19. Nessun sistema umano, per quanto sia potente, può dare la salvezza. Dobbiamo riporre la nostra fiducia in Geova e nella disposizione del suo Regno. 34:10. Come sono rassicuranti queste parole per quelli che mettono gli interessi del Regno al primo posto nella vita! 39:1, 2. Se i malvagi chiedono informazioni per fare del male ai nostri compagni di fede, facciamo bene a ‘mettere una museruola a guardia della nostra bocca’ e a tacere. 40:1, 2. Sperando in Geova siamo aiutati a combattere la depressione e a venir fuori “da una fossa ruggente, dal pantano melmoso”. 40:5, 12. Se non perdiamo di vista che le benedizioni ‘sono più numerose di quanto possiamo raccontare’, non ci faremo sopraffare dalle difficoltà e dalle nostre mancanze, anche se sono molte. “Benedetto sia Geova” Come sono confortanti e incoraggianti i 41 salmi della prima raccolta! Sia che stiamo attraversando Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 133 _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ Alcuni miei piccoli appunti momenti difficili o che siamo tormentati da rimorsi di coscienza, possiamo trarre forza e incoraggiamento da questa parte della potente Parola di Dio. (Ebrei 4:12) Questi salmi contengono informazioni che danno una guida valida nella vita. Ci viene più volte assicurato che, indipendentemente dalle difficoltà che affrontiamo, Geova non ci abbandonerà. La prima raccolta di salmi termina con le parole: “Benedetto sia Geova l’Iddio d’Israele da tempo indefinito fino a tempo indefinito. Amen e Amen”. (Salmo 41:13) Dopo averli presi in esame non ci sentiamo spinti a benedire, o lodare, Geova? Punti notevoli della Bibbia: Salmi 1-41 Il salmista celebra le lodi di Geova “Lodi”. Questo è il significato del nome ebraico dato al libro dei Salmi: un nome davvero adatto! L’intero libro è veramente un unico, prolungato grido di lode a Geova Dio. I Salmi espongono nei particolari le qualità e i potenti atti di Geova. Contengono profezie e descrivono quello che provavano gli scrittori ispirati mentre sopportavano persecuzione e tradimenti, erano afflitti dallo scoraggiamento e magari da una cattiva coscienza. Molti cristiani che hanno dovuto sopportare simili momenti difficili sono stati incoraggiati dalle parole dei Salmi. Il libro dei Salmi è diviso in cinque sezioni. Prenderemo ora in esame la prima, che comprende i Salmi da 1 a 41. Sottomettiamoci ai propositi di Geova Leggete Salmi 1–14. Questo gruppo di salmi espone alcuni dei temi più ricorrenti nel libro dei Salmi: l’importanza della Legge, le profezie relative al futuro Re messianico e le invocazioni di aiuto di fronte a gravi pressioni. Impariamo anche che, sebbene i malvagi abbiano temporaneamente il predominio, i giusti saranno benedetti. ♦ 2:1 — Qual è la “cosa vuota” che le nazioni continuano a ‘borbottare’? Le nazioni continuavano a ‘borbottare’ (o a ‘tramare’) per perpetuare la propria autorità invece di riconoscere l’Unto di Geova. Queste parole trovarono un’applicazione nel primo secolo E.V., quando le autorità romane e quelle giudaiche unirono i loro sforzi per Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 134 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ uccidere il Re unto da Geova, Gesù Cristo. (Atti 4:26-28) L’adempimento principale, comunque, ha avuto luogo dal 1914 in poi, quando tutte le nazioni hanno rigettato il Re che Dio ha insediato e hanno cercato di favorire la propria sovranità. ♦ 2:12 — Perché viene comandato: “Baciate il figlio”? Nei tempi biblici, il bacio era un segno di amicizia ed era usato nell’accogliere gli ospiti nella propria casa. In questo versetto Geova comanda alle nazioni di baciare, cioè di accogliere, suo Figlio quale Re da lui unto. — Salmo 2:2, 6-8. ♦ 9:12 — Perché Geova “spargimento di sangue”? va in cerca dello Come farebbe un giudice, Geova cerca coloro che si sono resi colpevoli dello spargimento del sangue del suo popolo innocente. (Genesi 9:5, 6; Luca 11:49, 50) Inoltre punisce i colpevoli. Ma non fa questo senza seguire un criterio. Il salmista Davide promette: “Di sicuro non dimenticherà il grido degli afflitti”. — Confronta II Pietro 2:9. ♦ 11:3 — Quali “fondamenta” vengono demolite? La giustizia, la legge e l’ordine: le fondamenta su cui poggia la società. Se l’ordinamento sociale va in sfacelo e non c’è alcuna possibilità che sia fatta giustizia, cosa deve fare colui che teme Dio? Deve confidare in Geova. Egli siede sul suo trono celeste, vede tutto ciò che succede e non ci abbandonerà. Cosa impariamo: Salmo 4:5 esorta coloro che temono Dio a ‘sacrificare i sacrifici di giustizia’. Al tempo di Davide gli israeliti dovevano offrire sacrifici sull’altare di Geova. Dovevano, però, essere anche spinti dalle motivazioni giuste ed essere sinceramente pentiti. (Isaia 1:11-17) Anche i cristiani, quando offrono i loro sacrifici spirituali, devono essere spinti dalle motivazioni giuste e vivere secondo le elevate norme di Geova. — Ebrei 13:4, 5, 15, 16; I Pietro 2:1, 5. Un Dio senza uguali Leggete Salmi 15–24. Questo gruppo di salmi contiene diverse espressioni di lode a Geova. Viene descritto come Protettore del suo popolo (18), Creatore e Legislatore (19), Salvatore (20), Protettore del Re da lui eletto (21), grande Pastore (23) e Re glorioso (24). Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 135 Alcuni miei piccoli appunti ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti ♦ 16:10 — Chi è il “leale” qui menzionato? Alcuni eruditi biblici riferiscono questo versetto ai fedeli in generale, basandosi sul fatto che in alcuni manoscritti ebraici il termine tradotto “leale” è al plurale. Tuttavia, quando questo versetto viene citato nelle Scritture Greche Cristiane, questa parola è al singolare, il che dimostra che ci si riferisce a un unico “leale”. Chi? In primo luogo, probabilmente lo stesso Davide. Ma, profeticamente, sia Pietro che Paolo applicano questo versetto a Gesù. — Atti 2:25-32; 13:35-37. ♦ 21:3 — Cos’era la “corona d’oro raffinato”? Forse si trattava di una corona letterale, come quella che era stata tolta all’immagine idolatrica di Malcam. (Confronta II Samuele 12:29, 30). O forse simboleggiava semplicemente il fatto che la vittoria conseguita da Davide aveva ulteriormente abbellito il suo glorioso regno. Profeticamente, però, questo salmo indicava che Geova avrebbe dato a Gesù la corona del dominio nel 1914. La “corona d’oro raffinato” sta a indicare che il suo dominio è della massima qualità. ♦ 22:1 — Dio aveva abbandonato Davide? No, ma sembrava lo avesse fatto, quando Davide fu costretto a subire l’intensa oppressione dei suoi nemici. Comunque, la reazione umana di Davide alle sue difficoltà non era un segno di mancanza di fede, visto che lui continuava a invocare con fiducia la liberazione. (Versetti 16-19) È interessante il fatto che Gesù abbia citato questo passo prima di morire sul palo di tortura. Chiedendo ‘perché?’, Gesù lasciava intendere quanto fosse grande la pressione a cui era sottoposto, mentre allo stesso tempo si dichiarava innocente rispetto alle false accuse che avevano portato alla sua esecuzione. Cosa impariamo: L’apostolo Paolo cita Salmo 22:22 per applicarlo al modo in cui Gesù Cristo prende l’iniziativa fra i suoi unti fratelli nel proclamare il nome di Geova. (Ebrei 2:11, 12) Salmo 22:27 parla del tempo in cui “tutte le famiglie delle nazioni” avrebbero lodato Geova insieme al suo popolo. Oggi una grande folla proveniente da ogni nazione adora Geova insieme ai fratelli di Gesù. (Rivelazione 7:9) Dovremmo tenerci vicini a questa organizzazione guidata da Dio. La grande potenza di Geova Leggete Salmi 25–34. Nei Salmi 25 e 26, Davide afferma di voler camminare nella propria integrità. Fanno Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 136 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti poi seguito espressioni di coraggiosa fiducia in Geova e, nel Salmo 33, una stupenda descrizione della potenza di Geova. ♦ 28:8 — Chi è l’“unto” di Geova. In questo versetto, l’“unto” è il popolo scelto da Geova, come si può capire dal verso parallelo che dice “Geova è una forza per il suo popolo”. Queste parole hanno un significato profetico simile a quello di Abacuc 3:13. Indicano che Geova, alla battaglia di Armaghedon, salverà il suo unto rimanente. ♦ 29:5, 6 — In che senso la voce di Geova rompe i cedri? Questo salmo contiene una vivida descrizione della potenza di Geova, e la sua voce viene paragonata a un temporale. Questo temporale si sposta dal Libano, a nord, alle regioni desertiche del sud e, mentre passa, incute timore. (Versetto 9b) I venti che crea fanno agitare i cedri del Libano e li fanno “saltare all’intorno come un vitello” e i fulmini che provoca abbattono alcuni alberi, ‘spezzandoli’. In maniera analoga, i venti del temporale ‘fanno contorcere il deserto’ (versetto 8), sferzando la sabbia del deserto a tal punto che sembra dibattersi e agonizzare. ♦ 33:6 — Cos’è ‘lo spirito della bocca di Geova’? Lo spirito, o il respiro, di cui si parla qui è lo spirito santo di Geova, la sua forza attiva. Come parole e respiro escono contemporaneamente dalla nostra bocca, così anche la parola, il comando di Geova viene abbinato al suo respiro, o spirito. Dio ha impiegato il suo spirito nel creare il sole, la luna e le stelle, cioè il simbolico esercito dei cieli materiali. — Confronta Genesi 1:1, 2. Cosa impariamo: In Salmo 26:5 Davide disse di aver odiato la congregazione dei malvagi. In modo simile, gli odierni testimoni di Geova non frequentano i malvagi. (I Corinti 15:33) Esattamente come Davide si interessava moltissimo della casa di Dio, così i veri cristiani sono felici di frequentare i loro conservi nell’organizzazione di Geova. — Salmo 26:6-8; 122:1. “Benedetto sia Geova” Leggete Salmi 35–41. In questo gruppo spiccano il Salmo 36, che descrive Geova come la Fonte della vita, e il Salmo 37, che ci garantisce che chi si lascia ammaestrare sarà infine ricompensato. È Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 137 ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ Alcuni miei piccoli appunti particolarmente degno di nota anche il Salmo 40, che parla profeticamente di Gesù Cristo. ♦ 35:19 — Perché i nemici di Davide ‘strizzavano l’occhio’? Il testo ebraico letteralmente li chiama “miei nemici [nella] falsità”. Questo sta a indicare che il loro odio scaturiva da motivi impuri. Davide non aveva fatto nulla per meritare la loro ostilità, e pregava che non potessero mai avere l’opportunità di gioire o di esultare su di lui. (Versetto 19a) Chiedeva inoltre che i suoi perfidi avversari non avessero motivo di ‘strizzare l’occhio’: strizzare letteralmente l’occhio stava a indicare che provavano un piacere perverso nel vedere il successo dei loro malvagi stratagemmi. (Proverbi 10:10; 16:29, 30) Gesù citò questo versetto e lo riferì a quelli che lo odiavano. — Giovanni 15:24, 25. ♦ 36:3 — Il malvagio di cui si parla qui aveva avuto perspicacia in precedenza? È sottinteso che una persona del genere aveva cambiato condotta e che non era più ciò che in precedenza aveva professato di essere. Forse prima aveva dimostrato saggezza e aveva fatto cose buone. Ma ora aveva smesso di comportarsi così ed era diventato apostata. Il re Saul fu un uomo che abbandonò il corso della saggezza e mostrò odio per Davide. (I Samuele, capitolo 18) Alcuni studiosi pensano addirittura che Davide abbia scritto queste parole del Salmo 36 pensando a Saul. ♦ 40:6 — Cosa significano le parole: ‘Apristi i miei orecchi’? Potrebbero voler dire che Geova Dio aveva reso sensibili gli orecchi di Davide ai propri comandi o anche che Geova aveva creato orecchi grazie ai quali Davide poteva udire i Suoi comandi. Va notato che nella Settanta queste parole vengono tradotte: “Mi hai preparato un corpo”. Qualunque ne sia stata la fonte, questa traduzione contiene lo stesso concetto fondamentale dell’ebraico: sottolinea l’importanza di ubbidire. (Confronta I Samuele 15:22; Osea 6:6) Paolo applicò questo versetto a Gesù Cristo. (Ebrei 10:5-10) Dal momento che Paolo citò la Settanta, ora la frase “mi hai preparato un corpo” fa parte di “tutta la Scrittura” che “è ispirata da Dio”. — II Timoteo 3:16. Cosa impariamo: Il Salmo 37 contiene molte lezioni per noi che viviamo in mezzo a una generazione Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 138 ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ Alcuni miei piccoli appunti malvagia. Sebbene i malvagi prosperino, non dovremmo invidiarli né cercare di imitarli. Dovremmo, piuttosto, ‘tacere dinanzi a Geova’, non trovando da ridire nei suoi confronti, ma confidando serenamente in lui, certi che a suo tempo verrà in nostro soccorso. — Salmo 37:5, 7. Certo, i Salmi contengono molti pensieri confortanti e incoraggianti. Questi primi 41 salmi hanno più volte indicato che, per quanto le nostre circostanze possano essere difficili, Geova non ci abbandonerà. Dopo averli letti, ci sentiremo indubbiamente spinti a ripetere le parole che concludono il Salmo 41: “Benedetto sia Geova l’Iddio d’Israele da tempo indefinito fino a tempo indefinito. Amen e Amen”. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del Libro Secondo dei Salmi IN QUALITÀ di servitori di Geova sappiamo di dover affrontare prove e difficoltà. “Tutti quelli che desiderano vivere in santa devozione unitamente a Cristo Gesù saranno anche perseguitati”, scrisse l’apostolo Paolo. (2 Timoteo 3:12) Cosa ci aiuterà a sopportare prove e persecuzione, dimostrando così la nostra lealtà a Geova? La seconda delle cinque raccolte di salmi ci dà proprio questo tipo di aiuto. I Salmi da 42 a 72 mostrano che se vogliamo perseverare nelle prove dobbiamo riporre completa fiducia in Geova e imparare ad aspettare lui per avere la salvezza. Questo insegnamento è di inestimabile valore per noi. Il messaggio contenuto nel Libro Secondo dei Salmi, come nel resto della Parola di Dio, “è vivente ed esercita potenza” anche oggi. — Ebrei 4:12. GEOVA “È PER NOI RIFUGIO E FORZA” (Salmo 42:1–50:23) Un levita si trova in esilio. È triste perché non può andare al santuario di Geova ad adorare e si consola dicendo: “Perché ti disperi, o anima mia, e perché sei tumultuosa dentro di me? Aspetta Dio”. (Salmo 42:5, 11; 43:5) Questo verso si ripete e lega le tre strofe dei Salmi 42 e 43 in un unico componimento. Il Salmo 44 è una supplica a favore di Giuda, una nazione afflitta forse perché minacciata dall’invasione assira ai giorni del re Ezechia. 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Nei tre salmi successivi Geova viene definito “rifugio e forza”, “un gran Re su tutta la terra” e una “sicura altezza”. (Salmo 46:1; 47:2; 48:3) Il Salmo 49 spiega molto bene che nessun uomo “può in alcun modo redimere sia pure un fratello”. (Salmo 49:7) I primi otto salmi di questa seconda raccolta sono attribuiti ai figli di Cora. Il nono, il Salmo 50, fu composto da Asaf. Risposta a domande bibliche: 44:19: Cos’era il “luogo degli sciacalli”? Il salmista forse si riferiva al campo di battaglia, dove i cadaveri erano cibo per gli sciacalli. 45:13, 14a: Chi è “la figlia del re” che “sarà condotta al re”? È la figlia del “Re d’eternità”, Geova Dio. (Rivelazione [Apocalisse] 15:3) Rappresenta la glorificata congregazione dei 144.000 cristiani che Geova adotta come figli ungendoli con il suo spirito. (Romani 8:16) Questa “figlia” di Geova, “preparata come una sposa adorna per il suo marito”, sarà condotta allo sposo, il Re messianico. — Rivelazione 21:2. 45:14b, 15: Chi rappresentano “le vergini”? Rappresentano la “grande folla” di veri adoratori che si uniscono all’unto rimanente e lo sostengono. Visto che “vengono dalla grande tribolazione”, questi saranno in vita sulla terra quando il matrimonio del Re messianico sarà portato a compimento in cielo. (Rivelazione 7:9, 13, 14) In quell’occasione saranno pieni di “allegrezza e gioia”. 45:16: In che senso al posto degli antenati del re ci saranno i suoi figli? Quando Gesù nacque come uomo aveva antenati terreni. Quando li risusciterà durante il Regno millenario, essi diventeranno suoi figli. Alcuni di questi saranno tra coloro che verranno costituiti “principi in tutta la terra”. 50:2: Perché Gerusalemme perfezione della bellezza”? è definita “la Non per l’aspetto di Gerusalemme in sé, ma perché Geova se ne serviva e le aveva conferito splendore facendone il luogo in cui sorgeva il suo tempio e la capitale del regno dei suoi unti re. 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Come una cerva in una regione arida sente il forte desiderio di bere, così il levita aveva, per così dire, sete di Geova. Era talmente dispiaciuto di non poter adorare Geova nel santuario che ‘le sue lacrime gli erano divenute cibo giorno e notte’: aveva perso l’appetito. Non dovremmo apprezzare profondamente il fatto di adorare Geova insieme ai nostri compagni di fede? 42:4, 5, 11; 43:3-5. Se per qualche ragione indipendente dalla nostra volontà siamo separati temporaneamente dai fratelli della congregazione cristiana, possiamo farci coraggio ripensando alla gioia che provavamo associandoci con loro. Anche se sulle prime questo potrebbe farci sentire ancora più soli, ci aiuta a ricordare che Dio è il nostro rifugio e che dipendiamo da lui per avere sollievo. 46:1-3. Qualunque calamità si abbatta su di noi, dobbiamo avere incrollabile fiducia che “Dio è per noi rifugio e forza”. 50:16-19. Chi dice falsità e pratica cose vili non ha nessun diritto di rappresentare Dio. 50:20. Dobbiamo passar sopra alle mancanze altrui anziché renderle di dominio pubblico. — Colossesi 3:13. “VERSO DIO ATTENDI IN SILENZIO, O ANIMA MIA” (Salmo 51:1–71:24) Questo gruppo di salmi inizia con la sentita preghiera di Davide in seguito al peccato commesso con Betsabea. I Salmi da 52 a 57 mostrano che Geova libererà quelli che gettano il loro peso su di lui e aspettano che rechi la salvezza. Come spiegano i Salmi da 58 a 64, in tutte le sue angustie Davide fece di Geova il suo rifugio. Cantò: “In realtà verso Dio attendi in silenzio, o anima mia, perché da lui è la mia speranza”. — Salmo 62:5. L’intimità con il nostro Liberatore dovrebbe spingerci a ‘innalzare melodie alla gloria del suo nome’. (Salmo 66:2) Geova viene lodato nel Salmo 65 perché provvede generosamente cose buone, nei Salmi 67 e 68 per i suoi atti di salvezza e nei Salmi 70 e 71 perché è Colui che provvede scampo. 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Non si tratta né della volontà di Geova di aiutare Davide né dello spirito santo di Dio, ma dello spirito di Davide stesso, cioè la sua inclinazione mentale. Davide chiede a Dio di infondergli il desiderio di fare ciò che è giusto. 53:1: In che senso chi nega l’esistenza di Dio è “insensato”? Con questo termine non ci si riferisce a chi è poco intelligente. Il degrado morale descritto in Salmo 53:1-4 fa capire che si parla di chi è insensato sotto il profilo morale. 58:3-5: In che senso i malvagi sono come serpenti? Le menzogne che dicono sul conto di altri sono come il veleno di un serpente: avvelenano, o danneggiano, la reputazione delle vittime. “Come il cobra che si chiude l’orecchio”, i malvagi non ascoltano i consigli e non accettano la correzione. 58:7: In che modo i malvagi ‘si dissolvono come in acque che se ne vanno via’? Forse Davide aveva in mente i torrenti che scorrono in alcune valli della Terra Promessa. Anche se il livello dell’acqua di tali torrenti si innalza molto quando c’è la piena, queste acque defluiscono rapidamente e scompaiono. Davide stava pregando che i malvagi scomparissero in fretta. 68:13: In che modo “le ali di una colomba [erano] coperte d’argento e le sue penne remiganti d’oro verde-giallastro”? Alcune colombe dal colore grigio-azzurro hanno parte delle piume iridescenti, che alla luce dorata del sole hanno riflessi metallici. Davide forse stava paragonando i guerrieri israeliti che tornavano vittoriosi da una battaglia a una colomba dalle forti ali e dall’aspetto splendido. Secondo alcuni biblisti, la descrizione potrebbe pure far pensare a qualche trofeo, qualche opera d’arte riccamente lavorata presa come bottino. Comunque sia, Davide alludeva alle vittorie che Geova concedeva al suo popolo. 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Erano alcuni degli uomini presi prigionieri durante la conquista della Terra Promessa. Questi uomini in seguito furono incaricati di assistere i leviti. — Esdra 8:20. 68:30: Cosa significa la richiesta di ‘rimproverare la bestia selvaggia delle canne’? Parlando in senso figurato dei nemici del popolo di Geova come di bestie selvagge, Davide chiedeva a Geova di rimproverarli, ovvero di porre un freno al loro potere di fare del male. 69:23: Cosa si intende con l’espressione ‘fa che i fianchi dei nemici vacillino’? I muscoli dei fianchi sono indispensabili per svolgere lavori faticosi, come ad esempio sollevare e trasportare carichi pesanti. I fianchi malfermi suggeriscono una mancanza di forza. Davide pregava che i suoi nemici fossero privati della loro forza. Lezioni per noi: 51:1-4, 17. Commettere un peccato non ci allontana necessariamente da Geova Dio. Se ci pentiamo possiamo confidare nella sua misericordia. 51:5, 7-10. Se abbiamo peccato possiamo chiedere a Geova di perdonarci in quanto abbiamo ereditato la tendenza a peccare. Dobbiamo anche pregare Geova perché ci renda puri, ci aiuti a ristabilirci e a estirpare dal nostro cuore le tendenze peccaminose, e ci faccia avere uno spirito saldo. 51:18. I peccati di Davide rischiavano di pregiudicare il benessere dell’intera nazione; perciò egli pregò che Dio avesse buona volontà nei confronti di Sion. Quando commettiamo un peccato grave spesso ciò reca biasimo sul nome di Geova e sulla congregazione. Dobbiamo pregare Dio di riparare al danno che possiamo aver provocato. 52:8. Possiamo essere “come un olivo lussureggiante nella casa di Dio”, vicini a Geova e produttivi nel suo servizio, se gli ubbidiamo e accettiamo di buon grado la sua disciplina. — Ebrei 12:5, 6. 55:4, 5, 12-14, 16-18. Davide soffrì moltissimo dal punto di vista emotivo a causa della cospirazione di suo figlio Absalom e del tradimento del suo fidato consigliere Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 143 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti Ahitofel. Tuttavia, la fiducia che Davide aveva in Geova non diminuì. Non dobbiamo lasciare che le sofferenze emotive indeboliscano la nostra fiducia in Dio. 55:22. Come facciamo a gettare il nostro peso su Geova? (1) Parlandogli in preghiera di ciò che ci preoccupa, (2) cercando la guida e il sostegno della sua Parola e della sua organizzazione e (3) facendo ciò che è ragionevolmente in nostro potere per migliorare la situazione. — Proverbi 3:5, 6; 11:14; 15:22; Filippesi 4:6, 7. 56:8. Dio conosce non solo la nostra situazione, ma anche l’effetto che essa ha su di noi a livello emotivo. 62:11. Dio non dipende da nessuna fonte esterna di energia. Lui stesso è la fonte di energia. ‘La forza appartiene a lui’. 63:3. ‘L’amorevole benignità di Geova è migliore della vita’ perché senza di essa la vita non ha né senso né scopo. È saggio coltivare l’amicizia con Geova. 63:6. La notte, quando tutto tace e non ci sono distrazioni, può essere un ottimo momento per meditare. 64:2-4. Il pettegolezzo può rovinare il buon nome di una persona innocente. Non dobbiamo ascoltare né diffondere pettegolezzi. 69:4. Pur di salvaguardare la pace, a volte può essere saggio ‘restituire’, cioè chiedere scusa, anche se non si è convinti di avere torto. 70:1-5. Se supplichiamo Geova quando abbiamo immediato bisogno del suo aiuto egli ci ascolta. (1 Tessalonicesi 5:17; Giacomo 1:13; 2 Pietro 2:9) Dio potrebbe lasciare che una prova continui, ma ci darà la saggezza per affrontarla e la forza per superarla. Non lascerà che siamo tentati oltre ciò che possiamo sopportare. — 1 Corinti 10:13; Ebrei 10:36; Giacomo 1:5-8. 71:5, 17. Da ragazzo, prima ancora di affrontare il gigante filisteo Golia, Davide aveva riposto fiducia in Geova ed era divenuto coraggioso e forte. (1 Samuele 17:34-37) I giovani fanno bene ad appoggiarsi a Geova qualunque cosa facciano. “La sua gloria riempia l’intera terra” L’ultimo salmo della seconda raccolta, il Salmo 72, descrive il dominio di Salomone, dando così un’idea Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 144 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti delle condizioni di vita sotto il dominio del Messia. Le benedizioni descritte sono davvero meravigliose: abbondante pace, fine dell’oppressione e della violenza e abbondanza di grano sulla terra. Saremo tra quelli che riceveranno queste e altre benedizioni che il Regno porterà? Potremo esserlo se, come il salmista, siamo contenti di aspettare Geova facendo di lui il nostro rifugio e la nostra forza. ‘Le preghiere di Davide giungono alla fine’ con queste parole: “Benedetto sia Geova Dio, l’Iddio d’Israele, il quale solo fa opere meravigliose. E benedetto sia il suo glorioso nome a tempo indefinito, e la sua gloria riempia l’intera terra. Amen e Amen”. (Salmo 72:18-20) Benediciamo anche noi Geova e lodiamo il suo glorioso nome con tutto il cuore! Punti notevoli della Bibbia: Salmi 42–72 Aspettate Geova I servitori di Geova possono sopportare le prove della loro fede, perché Dio è il loro Rifugio e il loro Liberatore. Ne troviamo una splendida dimostrazione nel secondo libro dei Salmi. Sì, i Salmi da 42 a 72 dimostrano che possiamo perseverare se aspettiamo devotamente che Geova intervenga a nostro favore. “Aspetta Dio” Leggete Salmi 42–45. Un levita in esilio è triste perché non può andare nel santuario di Geova, ma è lieto di ‘aspettare’ che sia Dio a intervenire quale suo Liberatore. (Salmi 42, 43) Segue poi una richiesta di aiuto a favore di una nazione che è in pericolo, forse un’allusione all’invasione di Giuda da parte degli assiri al tempo del re Ezechia. (Salmo 44) Infine un canto per le nozze di un re addita il Messia, Gesù Cristo. — Salmo 45. ♦ 42:1 — In che senso il salmista era come ‘una cerva che anela all’acqua’? Per una qualche ragione questo levita si trovava in esilio. Sentiva così profondamente la mancanza del santuario di Geova che gli sembrava di essere una cerva inseguita, assetata, in cerca d’acqua in un paese deserto e arido. ‘Aveva sete’ — cioè desiderava ardentemente — di Geova Dio e del privilegio di adorarlo presso il Suo santuario. — Versetto 2. 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Parte di questo salmo venne riferito a Gesù Cristo. (Salmo 45:6, 7; Ebrei 1:8, 9) Pertanto il cuore del salmista palpitava al pensiero di un avvenimento futuro: l’istituzione del Regno messianico nel 1914. Anche i testimoni di Geova si sentono spinti a dichiarare questa “bella cosa”. Cosa impariamo: L’esperienza del salmista che si trovava in esilio dovrebbe spingerci a mostrare profondo apprezzamento per il fatto di poter stare in compagnia dei servitori di Geova ora. Se a causa della persecuzione ci troviamo in prigione e non abbiamo la possibilità di stare con loro, possiamo riflettere sulle gioie provate in passato nel sacro servizio e dovremmo chiedere in preghiera di essere aiutati a perseverare mentre ‘aspettiamo’ che Dio ci riporti in attiva compagnia con i suoi servitori. — Salmo 42:4, 5, 11; 43:3-5. Il nostro misericordioso Rifugio Leggete Salmi 46–51. Geova, il nostro Rifugio, farà cessare le guerre. (Salmo 46) Lui è il “Re su tutta la terra”; questo invincibile Protettore sarà per sempre il nostro Dio. (Salmi 47, 48) Gli oppressi devono aspettare Geova, ma tutti coloro che ‘offrono rendimento di grazie come loro sacrificio’ ‘vedranno la salvezza da Dio’. (Salmi 49, 50) Se sbagliamo, ma ci pentiamo, come fece Davide per il peccato commesso con Betsabea, Dio ci libererà dalla colpa del sangue, perché ‘lui non disprezzerà il cuore rotto e affranto’. — Salmo 51. ♦ 46:2 — In che modo la terra potrebbe ‘subire un cambiamento’? Anche se i monti dovessero scomparire nel mare a causa di un naturale sconvolgimento della superficie terrestre, coloro che confidano in Dio non avrebbero motivo di temere. A prescindere da quello che accade, possono avere l’incrollabile fiducia che Geova sarà il loro Rifugio. ♦ 51:5 — A quale peccato si riferiva Davide? Davide non pensava che i rapporti coniugali, il concepimento e la nascita fossero peccaminosi; né pensava a un particolare peccato commesso da sua madre. Stava invece riconoscendo la propria natura imperfetta quale discendente di Adamo. (Giobbe 14:4; Romani 5:12) Geova mostrò misericordia a Davide non Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 146 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti solo a motivo del patto per il Regno, ma anche perché si pentì. — II Samuele 7:12-16. Cosa impariamo: Il Salmo 46 ben si adatterebbe al tempo in cui Gerusalemme era minacciata dagli assiri. Sapendo che ‘Dio è un rifugio, un aiuto che deve trovarsi prontamente durante le angustie’, il re Ezechia invocò Geova e la città fu miracolosamente liberata. (II Re, capitolo 19) Anche noi, quando ci troviamo in situazioni difficili, dovremmo fare di Dio il nostro Rifugio. In che modo? Confidando in lui, aderendo alla sua Parola e restando fedeli alla sua organizzazione. La liberazione è certa Leggete Salmi 52–57. Dio sradicherà il malvagio “dal paese dei viventi” e “spargerà le ossa” di chiunque si oppone al Suo popolo. (Salmi 52, 53) Quando era braccato da Saul, Davide aveva fiducia che Dio lo avrebbe liberato e, poiché era vittima di un inganno, gettò il suo peso su Geova. (Salmo 54, 55) Il salmista era lieto di aspettare che Dio ponesse fine alle avversità. — Salmi 56, 57. ♦ 52:8 — In che senso il giusto è paragonabile a un olivo? Un olivo può simboleggiare fruttuosità, bellezza e dignità. (Geremia 11:6; Osea 14:6) In questo salmo, colui che trama il male e che farà perciò una brutta fine, viene messo in contrasto con il giusto, che è protetto e prospera come un olivo lussureggiante. ♦ 54:1 — Perché Davide disse: “Per il tuo nome salvami”? Il nome divino non possiede alcun potere mistico, ma può rappresentare Dio stesso. Facendo questa supplica, pertanto, Davide riconobbe che Geova è in grado di salvare il Suo popolo. (Esodo 6:1-8) Anche se gli zifei rivelarono a Saul dove si trovava Davide, un’invasione da parte dei filistei costrinse Saul a desistere dall’inseguire Davide. (I Samuele 23:13-29; Salmo 54, soprascritta) In questo modo Geova salvò Davide. Cosa impariamo: I nemici di Davide avevano scavato una fossa dinanzi a lui. (Salmo 57:6) Questa fossa per intrappolare degli uomini sta a indicare situazioni rischiose o macchinazioni che mettono in pericolo i servitori di Geova. Gli oppositori del popolo di Dio, però, possono cadere nelle loro stesse trappole malvage. Perciò, se facciamo affidamento su Geova e ci Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 147 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti mostriamo cauti, la nostra liberazione è certa. — Proverbi 11:21; 26:27. ‘Attendiamo in silenzio’ Leggete Salmi 58–64. Preoccupato per le ingiustizie, Davide pregò che Dio punisse i malvagi. (Salmi 58, 59) Di fronte alla minaccia della sconfitta, invocò la liberazione nella certezza che Dio avrebbe calpestato gli avversari. (Salmo 60) Geova si era già dimostrato un rifugio per Davide; perciò egli avrebbe atteso in silenzio la salvezza. (Salmi 61, 62) Costretto a vagare nel deserto, forse al tempo della ribellione di Absalom, Davide trovò gioia ‘all’ombra delle ali’ di Dio. (Salmo 63) Il salmista invocò anche la protezione da “quelli che praticano cose nocive” e aveva fiducia che il giusto avrebbe trovato rifugio in Geova. — Salmo 64. ♦ 58:3-5 — Perché i malvagi si possono paragonare a un serpente? Le false e calunniose affermazioni dei malvagi possono distruggere la reputazione di chi ne è fatto segno, proprio come il veleno del serpente può essere mortale. (Salmo 140:3; Romani 3:13; Giacomo 3:8) Inoltre i malvagi sono ‘sordi come il cobra che si chiude l’orecchio’, dato che rifiutano di ascoltare e di lasciarsi guidare. — NW. ♦ 63:3 — In che senso l’amorevole benignità di Dio è “migliore della vita”? Se non si tiene conto di Dio la vita non ha un vero scopo. Invece, grazie all’amore leale che Geova gli mostrò, Davide ebbe una vita con un vero significato. L’intima relazione con Geova dà sempre un senso alla vita dei suoi servitori approvati, garantisce loro che avranno l’aiuto e la guida di Dio, e consente loro di sperare di vivere felicemente per tutta l’eternità. Cosa impariamo: Davide era disposto ad ‘attendere in silenzio’ che Dio intervenisse a suo favore. (Salmo 62:1-7) Dal momento che si era sottomesso alla volontà di Geova, si sentiva sicuro e nutriva una serena fiducia in Dio. Se anche noi confidiamo in Geova, “la pace di Dio” proteggerà il nostro cuore e le nostre facoltà mentali, mentre attendiamo che Dio ci liberi da nemici e tribolazioni. — Filippesi 4:6, 7; Salmo 33:20. Lodiamo il nostro Liberatore Leggete Salmi 65–72. Geova viene lodato perché è Colui che dà raccolti abbondanti, piogge copiose, pascoli Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 148 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti rigogliosi e greggi numerosi. (Salmo 65) Si devono innalzare melodie “alla gloria del suo nome”. (Salmo 66) Lo si deve lodare e benedire quale “Dio di atti di salvezza”. (Salmi 67, 68) Vengono predette le sofferenze del Messia, e Geova viene magnificato come ‘Colui che provvede scampo’ e dal quale il salmista attenderà aiuto. (Salmi 69–71) Questa fiducia verrà ricompensata, poiché durante il benedetto regno del Messia saranno garantite prosperità e libertà dall’oppressione. — Salmo 72. ♦ 68:11 — Chi compone il “grande esercito” di donne? Dopo che Geova aveva usato i soldati israeliti per sconfiggere i nemici, le donne israelite proclamavano la buona notizia della vittoria con musica, canti e danze. (I Samuele 18:6, 7; confronta Esodo 15:20, 21). In ubbidienza alla “parola”, cioè al comando, di Geova, gli uomini di Israele combatterono contro le nazioni nemiche che risiedevano nella Terra Promessa e le sconfissero. Questa era una buona notizia che le donne potevano proclamare durante le celebrazioni della vittoria. Oggi le donne che svolgono il ministero hanno un ruolo rilevante nel proclamare il Regno diffondendo la buona notizia relativa alla “parola” di Geova, “parola” con la quale si avvertono anche le nazioni che fra breve saranno sconfitte dal Re messianico, Gesù Cristo. ♦ 69:23 — Perché a Dio fu chiesto di far vacillare i fianchi del nemico? Quando i possenti muscoli che si trovano nei fianchi si tendono, possono sviluppare grande forza. Ma la forza si perde quando i fianchi tremano o vacillano, forse per il timore. Nella sua richiesta di liberazione, Davide chiese a Dio di privare i suoi nemici della loro forza che veniva impiegata in modo sbagliato. ♦ 72:16 — Qual abbondanza? è il significato di questa L’espressione ‘frutto come il Libano’ può riferirsi al fatto che il grano sarebbe cresciuto così fitto e così alto da assomigliare ai verdeggianti ed elevati boschetti del Libano. Dal momento che forse era coltivato a terrazze sui monti, i lunghi, spessi steli che sostenevano grosse spighe potevano essere paragonati ai torreggianti e massicci cedri del Libano. Questo indica che durante il regno del Messia ci saranno raccolti insolitamente abbondanti. Inoltre, il fatto che “quelli che sono dalla città Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 149 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti fioriranno come la vegetazione” vuol dire che Gesù avrà realmente molti sudditi terreni. Cosa impariamo: Il salmista pregò: “Perché tu mi hai fatto vedere molte angustie e calamità, possa tu [Geova] ravvivarmi di nuovo”. (Salmo 71:20) Anche se non è Dio la causa di queste calamità, egli tuttavia le permette affinché siamo messi alla prova e forniamo una risposta al Tentatore, il Diavolo. (Giacomo 1:13; Proverbi 27:11) Geova non lascia mai che siamo tentati oltre ciò che possiamo sopportare e può aiutarci a superare le nostre prove essendo rafforzati nella fede. (I Corinti 10:13; I Pietro 1:6, 7) I cristiani unti videro “molte angustie e calamità” durante la persecuzione che subirono al culmine della prima guerra mondiale. Ma Geova ‘li ravvivò’ nel 1919 ed essi proseguirono con zelo il servizio del Regno e a loro in seguito si aggiunse la “grande folla”. (Rivelazione 7:9) Dobbiamo sicuramente lodare il grande Liberatore per aver concesso un simile risultato. Occorre fede per aspettare che Dio intervenga a nostro favore. Forse dobbiamo attendere in silenzio, perché non possiamo far nulla per cambiare la nostra difficile situazione. Ma, come il salmista, riusciremo a perseverare, se saremo disposti ad aspettare Geova. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli dei Libri Terzo e Quarto dei Salmi MENTRE prega Dio, il salmista chiede: “Sarà la tua amorevole benignità dichiarata nello stesso luogo di sepoltura, la tua fedeltà nel luogo della distruzione?” (Salmo 88:11) Naturalmente la risposta è no. Senza vita non possiamo lodare Geova. Lodare Geova è una buona ragione per continuare a vivere, e avere la vita è una buona ragione per lodarlo. I Libri Terzo e Quarto dei Salmi, che comprendono i Salmi da 73 a 106, ci danno moltissime ragioni per lodare il Creatore e benedire il suo nome. Riflettere su questi salmi renderà più profonda la nostra gratitudine per “la parola di Dio”; ci spingerà inoltre ad accrescere e a migliorare le espressioni di lode che gli rivolgiamo. (Ebrei 4:12) Cominciamo a esaminare con vivo interesse il Libro Terzo dei Salmi. 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Il cantico iniziale spiega come mai Asaf non si è fatto sviare da pensieri errati. Ha tratto la conclusione giusta. “In quanto a me”, dice, “avvicinarmi a Dio è bene per me”. (Salmo 73:28) Nel Salmo che segue, il 74°, c’è un lamento per la distruzione di Gerusalemme. I Salmi 75, 76 e 77 presentano Geova come il giusto Giudice, colui che salva i mansueti e ode le preghiere. Il Salmo 78 riesamina la storia di Israele dal tempo di Mosè a quello di Davide. Il 79° Salmo contiene un lamento per la distruzione del tempio. Il successivo è una preghiera per la restaurazione del popolo di Dio. Il Salmo 81 esorta a ubbidire a Geova. I Salmi 82 e 83 sono preghiere con cui si chiede a Dio, rispettivamente, di eseguire il giudizio sui giudici corrotti e sui suoi nemici. “La mia anima ha bramato e si è anche consumata per i cortili di Geova”, leggiamo in una melodia dei figli di Cora. (Salmo 84:2) Nel Salmo 85 si chiede a Dio di benedire i reduci dall’esilio. Questo salmo sottolinea che le benedizioni spirituali valgono molto di più di quelle materiali. Nel Salmo 86 Davide chiede a Dio di custodirlo e istruirlo. Nel Salmo 87 c’è una melodia su Sion e su quelli che sono nati lì, seguita nel Salmo 88 da una preghiera a Geova. L’amorevole benignità di Geova espressa nel patto davidico viene messa in risalto nel Salmo 89, composto da Etan, forse uno dei quattro saggi del tempo di Salomone. — 1 Re 4:31. Risposta a domande bibliche: 73:9: In che senso i malvagi “hanno messo la bocca nei medesimi cieli, e la loro stessa lingua cammina per la terra”? Dato che i malvagi non hanno il minimo riguardo per nessuno, né in cielo né sulla terra, non esitano a bestemmiare Dio con la propria bocca. Calunniano anche le persone con la propria lingua. 74:13, 14: Quando fu che Geova ‘ruppe le teste dei mostri marini nelle acque e fece a pezzi le teste di Leviatan’? “Faraone, re d’Egitto”, viene chiamato “il grande mostro marino che giace steso in mezzo ai suoi canali del Nilo”. (Ezechiele 29:3) Leviatan può rappresentare i “forti di Faraone”. (Salmo 74:14, nota in calce) Che le Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 151 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti loro teste siano fatte a pezzi si riferisce probabilmente alla schiacciante sconfitta subita da Faraone e dal suo esercito quando Geova liberò gli israeliti dalla schiavitù egiziana. 75:4, 5, 10: Cosa si intende con il termine “corno”? Le corna di un animale sono un’arma potente. Quindi in senso figurato il termine “corno” è sinonimo di potenza o di forza. Geova ‘esalta i corni’ del suo popolo facendoli elevare, mentre ‘taglia i corni dei malvagi’. Siamo esortati a ‘non esaltare il nostro corno in alto’, in altre parole a non assumere un atteggiamento superbo o arrogante. Dal momento che è Geova a esaltare, gli incarichi di responsabilità nella congregazione vanno visti come se venissero da lui. — Salmo 75:7. 76:10: Come può “il medesimo furore dell’uomo” lodare Geova? Possono esserci dei risvolti positivi quando Dio permette agli uomini di sfogare la loro ira su di noi perché siamo suoi servitori. Le eventuali difficoltà che ne derivano possono servirci di disciplina. Geova permette la sofferenza solo nella misura in cui essa ci provvede tale addestramento. (1 Pietro 5:10) ‘Dio si cinge del rimanente del furore dell’uomo’. E se le sofferenze culminassero con la morte? Anche questo può lodare Geova Dio, perché quelli che ci vedono perseverare fedelmente possono a loro volta cominciare a glorificarlo. 78:24, 25; nota in calce: Perché la manna è chiamata “il grano del cielo” e ‘il medesimo pane degli angeli’? Né l’una né l’altra espressione significano che la manna fosse il cibo degli angeli. Era il “grano del cielo” in quanto la sua fonte era celeste. (Salmo 105:40) Dato che gli angeli, o “potenti”, hanno la loro dimora in cielo, la frase “il medesimo pane degli angeli” può significare semplicemente che fu provveduta da Dio, il quale dimora in cielo. (Salmo 11:4) È anche possibile che Geova si sia servito di angeli per provvedere la manna agli israeliti. 82:1, 6: Chi sono quelli che vengono chiamati “dèi” e “figli dell’Altissimo”? Entrambe le espressioni si riferiscono agli uomini che erano giudici di Israele. Sono espressioni appropriate Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 152 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti dato che essi dovevano servire quali portavoce e rappresentanti di Dio. — Giovanni 10:33-36. 83:2: Cosa indica il fatto di ‘alzare la testa’? Questo gesto indica la prontezza a esercitare il potere o a intraprendere un’azione, di solito ostile, per combattere od opprimere. Lezioni per noi: 73:2-5, 18-20, 25, 28. Non dovremmo invidiare la prosperità dei malvagi e agire empiamente come fanno loro. I malvagi si trovano su suolo sdrucciolevole. È certo che ‘cadranno in rovina’. Inoltre dato che sotto il dominio umano imperfetto la malvagità non può essere eliminata, sarebbe inutile tentare di sradicarla. Per andare avanti nonostante la malvagità è saggio, come fece Asaf, ‘avvicinarsi a Dio’ e avere una stretta relazione con lui. 73:3, 6, 8, 27. Dobbiamo stare attenti a non vantarci, a non essere superbi, a non schernire e a non defraudare. Questo vale anche se può sembrarci utile avere caratteristiche simili. 73:15-17. Quando c’è qualcosa che ci lascia perplessi, dovremmo evitare di parlarne con chiunque. Dire “una storia come questa” servirebbe solo a scoraggiare. Dovremmo meditare con serenità sulle cose che ci preoccupano e risolverle stando insieme ai compagni di fede. — Proverbi 18:1. 73:21-24. L’‘esacerbarsi’ per l’apparente benessere dei malvagi viene paragonato al comportamento di animali irragionevoli. Si tratta di una reazione dettata dall’impulsività e basata prettamente sulle emozioni. Dovremmo invece farci guidare dai consigli di Geova, avendo piena fiducia che ‘afferrerà la nostra mano destra’ e ci sosterrà. Egli inoltre ‘ci porterà alla gloria’, ossia ci farà avere una stretta relazione con lui. 77:6. Il profondo interesse per le verità spirituali e l’attenta ricerca d’esse richiede che si dedichi del tempo a studiare e meditare. È importante fare spazio a un po’ di solitudine nella propria vita. 79:9. Geova ascolta le nostre preghiere, specialmente quando riguardano la santificazione del suo nome. 81:13, 16. Chi ascolta la voce di Geova e cammina nelle sue vie riceve ricche benedizioni. — Proverbi 10:22. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 153 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti 82:2, 5. Le ingiustizie fanno vacillare “le fondamenta della terra”. Gli atti ingiusti turbano la stabilità della società umana. 84:1-4, 10-12. I salmisti apprezzavano il luogo di adorazione di Geova ed erano contenti dei loro privilegi di servizio; questo costituisce un esempio per noi. 86:5. Possiamo essere molto grati che Geova sia “pronto a perdonare”. Egli è sempre pronto a scorgere qualsiasi indicazione gli dia una base per mostrare misericordia a un trasgressore pentito. 87:5, 6. Quelli che avranno la vita nel Paradiso terrestre conosceranno mai il nome di coloro che sono stati risuscitati alla vita celeste? Tali versetti indicano che questa è una possibilità concreta. 88:13, 14. Se preghiamo Geova riguardo a un certo problema ma la risposta tarda a venire, forse è perché egli vuole che dimostriamo la sincerità della nostra devozione nei suoi confronti. “RENDETE GRAZIE A LUI, BENEDITE IL SUO NOME” (Salmo 90:1–106:48) Considerate le varie ragioni per esaltare Geova che sono esposte nella quarta raccolta di salmi. Nel Salmo 90 Mosè fa un contrasto fra l’esistenza del “Re d’eternità” e la vita effimera dell’uomo. (1 Timoteo 1:17) In Salmo 91:2 Mosè definisce Geova ‘il suo rifugio e la sua fortezza’, Colui grazie al quale si sente al sicuro. Seguono alcuni salmi in cui si parla delle belle qualità di Dio, dei suoi pensieri profondi e delle sue opere meravigliose. Tre cantici iniziano con l’espressione “Geova stesso è divenuto re”. (Salmo 93:1; 97:1; 99:1) Parlando di Geova come del nostro Fattore, il salmista ci invita a ‘rendere grazie a lui e a benedire il suo nome’. — Salmo 100:4. Come dovrebbe adempiere il proprio ruolo il governante che teme Geova? Nel Salmo 101, composto dal re Davide, c’è la risposta. Il salmo successivo ci dice che Geova “certamente si volgerà alla preghiera di quelli spogliati di ogni cosa, e non disprezzerà la loro preghiera”. (Salmo 102:17) Il 103° Salmo richiama l’attenzione sull’amorevole benignità e sulla misericordia di Geova. Riferendosi a tutte le cose che Dio ha fatto sulla terra, il salmista esclama: “Quanto sono numerose le tue opere, o Geova! Le hai fatte tutte con sapienza”. (Salmo 104:24) Gli ultimi due cantici del Libro Quarto Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 154 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti lodano Geova per le sue opere meravigliose. — Salmo 105:2, 5; 106:7, 22. Risposta a domande bibliche: 91:1, 2: Che cos’è il “luogo segreto dell’Altissimo” e come possiamo ‘dimorarvi’? È un luogo simbolico in cui trovare salvezza e sicurezza in senso spirituale, una condizione o uno stato in cui si è protetti per non essere danneggiati spiritualmente. Il luogo è segreto perché chi non confida in Dio non lo conosce. Facciamo di Geova la nostra dimora considerandolo il nostro rifugio e la nostra fortezza, lodandolo come Sovrano Signore dell’universo e predicando la buona notizia del Regno. Ci sentiamo spiritualmente al sicuro perché sappiamo che Geova è sempre pronto ad aiutarci. — Salmo 90:1. 92:12: In che senso i giusti ‘fioriscono come la palma’? La palma è rinomata perché produce frutto per molti anni. Il giusto è come una palma in quanto è retto agli occhi di Geova e continua a portare “frutti eccellenti”, che comprendono le opere buone. — Matteo 7:17-20. Lezioni per noi: 90:7, 8, 13, 14. Quando commettiamo azioni sbagliate la nostra relazione con il vero Dio ne è sempre danneggiata, e nessun peccato può essergli tenuto nascosto. Tuttavia se ci pentiamo veramente e smettiamo di tenere una condotta errata, Geova ci concederà di nuovo il suo favore, ‘saziandoci con la sua amorevole benignità’. 90:10, 12. Dato che la vita è breve dovremmo “contare i nostri giorni”. Come? Inducendo “il cuore alla saggezza”, o essendo saggi affinché i giorni che ci restano non vadano sprecati ma siano impiegati in un modo che piace a Geova. A tal fine dobbiamo dare la precedenza alle cose spirituali e usare il tempo saggiamente. — Efesini 5:15, 16; Filippesi 1:10. 90:17. È appropriato pregare Geova di ‘stabilire fermamente l’opera delle nostre mani’ e di benedire gli sforzi che compiamo nel ministero. 92:14, 15. Studiando con diligenza la Parola di Dio e stando regolarmente in compagnia del popolo di Geova, le persone anziane continuano a essere ‘grasse e Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 155 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti fresche’, cioè vigorose in senso spirituale, e sono preziose per la congregazione. 94:19. Qualunque sia la causa dei nostri “inquietanti pensieri”, leggere le “consolazioni” contenute nella Bibbia e meditare su di esse ci darà conforto. 95:7, 8. Ascoltare i consigli scritturali, prestarvi attenzione e ubbidire prontamente ad essi ci impedirà di indurire il nostro cuore. — Ebrei 3:7, 8. 106:36, 37. Questi versetti mettono in relazione l’adorazione degli idoli con i sacrifici offerti ai demoni. Ciò sta a indicare che chi usa gli idoli può venire a trovarsi sotto l’influenza dei demoni. La Bibbia ci esorta: “Guardatevi dagli idoli”. — 1 Giovanni 5:21. “Lodate Iah!” Gli ultimi tre cantici del Libro Quarto dei Salmi terminano con l’esortazione: “Lodate Iah!” Troviamo questa esortazione anche all’inizio dell’ultimo salmo. (Salmo 104:35; 105:45; 106:1, 48) In effetti l’espressione “Lodate Iah!” ricorre spesso nel Libro Quarto dei Salmi. Abbiamo senz’altro parecchi motivi per lodare Geova. I Salmi da 73 a 106 ci hanno dato molto su cui riflettere, riempiendoci il cuore di gratitudine per il nostro Padre celeste. Quando ripensiamo a tutto ciò che ha già fatto per noi e a ciò che farà per noi in futuro, non siamo spinti a ‘lodare Iah’ con tutte le nostre forze? Punti notevoli della Bibbia: Salmi 73–106 “Benedite Geova”: perché? Chi di noi non è riconoscente a Geova, quando riflettiamo su tutto ciò che lui ha fatto, sta facendo e ancora farà per noi? Il nostro cuore dovrebbe senz’altro spingerci a benedire il nostro Dio. Il fatto che abbiamo molte ragioni di benedire Geova viene ben messo in risalto nel terzo e nel quarto libro dei Salmi. Mentre esaminiamo i Salmi 73-106, chiedetevi: ‘Quali ragioni ho personalmente per benedire Geova?’ Non invidiate i malvagi Leggete Salmi 73–77. Sono attribuiti ad Asaf, nel cui nome vanno evidentemente inclusi anche i suoi figli. Asaf confessa di aver invidiato i malvagi, fino a quando non è tornato in sé. (Salmo 73) Fa seguito un lamento per la distruzione di Gerusalemme. (Salmo 74) Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 156 ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ Alcuni miei piccoli appunti Successivamente vengono riportate espressioni di riconoscenza per l’Iddio “tremendo”, seguite da una preghiera al “gran Dio” perché si ricordi del suo popolo afflitto. — Salmi 75–77. ♦ 73:24 — A quale “gloria” Geova portò il salmista? Prima di capire che ‘avvicinarsi a Dio era bene per lui’, il salmista pensava che i malvagi stessero molto meglio dei giusti. (Salmo 73:2-12, 28) Poiché si lasciò guidare dal “consiglio” di Dio, ricevette la “gloria”, vale a dire fu approvato da Geova, ebbe una relazione benedetta con Lui. ♦ 76:6 — In che senso “il guidatore di carro” e “il cavallo” ‘caddero in un sonno profondo’? Agli israeliti era stato insegnato a confidare in Geova, e non nei cavalli e nei carri. (Salmo 20:7; Proverbi 21:31) Non avevano motivo di temere i cavalli e i carri muniti di falci dei nemici, poiché Geova era in grado di ridurre questi ultimi all’impotenza, facendoli ‘cadere in un sonno profondo’. Qui si fa riferimento al “sonno di durata indefinita”, la morte. (Geremia 51:39) Questo deve servire di monito agli odierni capi mondiali che confidano nei loro armamenti. — Salmo 76:12. Cosa impariamo: Il Salmo 75 mette in guardia contro l’orgoglio, dicendo: “Non esaltate il vostro corno”. (Versetto 5) Il corno era un simbolo di forza, di potere. (Deuteronomio 33:17) Esaltare il proprio corno voleva dire comportarsi in modo presuntuoso. Il salmista qui avverte i malvagi di non assumere atteggiamenti arroganti a motivo della loro posizione di potere che sembra sicura, perché ‘i corni dei malvagi saranno tagliati’ da Geova. (Salmo 75:10) Sapere questo incoraggia i servitori di Dio a restargli fedeli nonostante l’apparente prosperità dei malvagi. — Confronta Salmo 144:11-15a. Ubbidite all’“Altissimo” Leggete Salmi 78–83. Continuano i salmi di Asaf. Vengono ricordate le lezioni che si possono ricavare dalla storia di Israele. (Salmo 78) Poi è riportato un lamento per la desolazione del tempio, cui fa seguito una preghiera perché Israele venga ristabilito. (Salmi 79, 80) Dopo un cantico in cui si riflette sulla liberazione da parte di Dio e in cui si esorta il popolo di Dio a ubbidirgli, si supplica Geova di eseguire il giudizio sui giudici corrotti e sui nemici di Israele. — Salmi 81–83. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 157 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti ♦ 82:1 — In che senso Dio giudica “in mezzo agli dèi”? ‘Gli dèi’ erano evidentemente i giudici di Israele. Vennero definiti dèi perché detenevano un grande potere giudiziario. Geova, il Giudice Supremo, aveva il diritto divino di entrare in quel gruppo di giudici e di riprenderli perché i loro giudizi non erano stati conformi alla sua legge. — Isaia 33:22; Salmo 82:2-4. ♦ 83:9-15 — Il salmista era animato da sentimenti di vendetta? No. Pregava che Dio eseguisse il giudizio verso coloro che ‘odiavano intensamente’ Geova. (Versetto 2) Altre nazioni avrebbero così imparato che l’Iddio il cui nome è Geova è veramente “l’Altissimo su tutta la terra”. (Versetto 18) Grazie a questa dimostrazione di potere il nome di Dio sarebbe stato magnificato in tutta la terra. Cosa impariamo: Geova benedice abbondantemente coloro che gli ubbidiscono, come indica il fatto che si parli del “grasso del frumento”. (Salmo 81:16) In questo caso, il termine “grasso” è usato come simbolo per indicare il meglio. (Confronta Salmo 63:5). Se gli israeliti avessero ‘ascoltato la voce di Geova’, egli li avrebbe benedetti dando loro il “grasso del frumento”, cioè il meglio, le cose migliori. (Salmo 81:11; Deuteronomio 32:13, 14) In maniera simile, se ‘ascoltiamo la voce di Geova’, egli ci benedirà riccamente. — Proverbi 10:22. Avvicinarsi a Dio Leggete Salmi 84–89. Il salmista parla del suo ardente desiderio di essere nella casa di Dio. (Salmo 84) Poi, gli esiliati che hanno fatto ritorno chiedono a Dio di allontanare la sua ira. (Salmo 85) Davide invoca la guida e la protezione di Geova, fiducioso di essere esaudito. (Salmo 86) A una melodia su coloro che sono ‘nati a Sion’ segue la supplica di un afflitto. (Salmi 87, 88) Infine, un salmo esalta l’amorevole benignità di Geova espressa nel patto davidico. — Salmo 89. ♦ 84:3 — Perché vengono menzionati gli uccelli? Il salmista, un levita discendente di Cora, desiderava ardentemente trovarsi nel “grande tabernacolo” di Geova. (Versetti 1, 2) C’erano però decine di migliaia di leviti. Una certa divisione di leviti poteva prestare servizio presso il tabernacolo soltanto una settimana ogni sei mesi. Persino gli uccellini, invece, potevano Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 158 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti stare più a lungo nel santuario costruendo lì il loro nido. Come sarebbe stato felice il salmista di lodare Geova dimorando anche lui in modo permanente nella casa di Geova! ♦ 89:49 — In cosa consistevano questi “atti di amorevole benignità”? L’espressione “atti di amorevole benignità” si riferisce al patto del Regno e a tutti gli aspetti ad esso attinenti. In tempi difficili, era giusto che gli israeliti portassero all’attenzione di Geova queste promesse, non perché mettessero in dubbio il patto, ma per implorare Dio in base ad esso. Cosa impariamo: Il Salmo 85 mette in evidenza cosa dovrebbe spingerci a desiderare ardentemente il nuovo sistema di cose di Dio. Si fa soltanto una breve menzione delle benedizioni materiali. (Versetto 12) Si dà soprattutto risalto alle benedizioni spirituali: amorevole benignità, verità, giustizia e pace. (Versetti 10-13) Geova non fa leva su desideri materialistici, ma indica che dovremmo desiderare soprattutto le benedizioni spirituali del nuovo sistema. ‘Geova regna!’ Leggete Salmi 90–100. Mosè mette in contrapposizione l’eternità di Dio con la brevità della vita umana, e sottolinea quindi il fatto che è Geova la fonte della sicurezza. (Salmi 90, 91) Vengono celebrate le grandi qualità di Geova, e successivamente si dà risalto alla potenza, all’amorevole benignità e alla giustizia di Dio, come pure al tema del Regno. — Salmi 92–100. ♦ 90:10 — Mosè non visse forse molto più di 80 anni? Mosè, il quale visse 120 anni, non era un esempio tipico della gente in genere. Della generazione priva di fede che era uscita dall’Egitto, i registrati “dai vent’anni in su” sarebbero dovuti morire nel giro di 40 anni, vale a dire molto prima del limite di cui parla Mosè. (Numeri 14:29-34) Il fatto che sia precisato che al tempo della sua morte “il suo occhio non si era indebolito, e la sua forza vitale non l’aveva abbandonato”, indica che Mosè era stato sostenuto dal potere di Dio. — Deuteronomio 34:7. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 159 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti ♦ 95:3 — In che senso Geova è un “Re su tutti gli altri dèi”? In quanto Sovrano universale, Geova è il supremo ed è Re su tutte le false divinità, poiché è molto al di sopra di loro. Non esiste semplicemente paragone fra Geova Dio e qualsiasi angelo o altre cose che possono essere adorate, compresi gli inesistenti falsi dèi. Cosa impariamo: Il Salmo 91 sottolinea un’altra ragione per cui si deve benedire Geova: il “luogo segreto dell’Altissimo”. (Versetto 1) Si tratta di un luogo di sicurezza spirituale, di protezione spirituale, per coloro che soddisfano le esigenze elencate nel salmo. È “segreto”, in quanto non è conosciuto dalle persone del mondo, le quali non hanno una vista spirituale. Il fatto che sia il luogo segreto “dell’Altissimo” indica che solo se ci schieriamo dalla parte di Geova nella controversia relativa alla sovranità universale vi potremo trovare sicurezza. “Lodate Iah!” Leggete Salmi 101–106. Davide qui descrive in che modo amministrava gli affari di stato. (Salmo 101) Un uomo afflitto prega Geova perché ‘edifichi Sion’. (Salmo 102) Nei salmi successivi si trovano inviti a ‘benedire Geova’, richiamando l’attenzione sulla misericordia, sulla grandezza e sulle opere creative di Dio. Qui si trova, inoltre, per la prima volta l’espressione “Lodate Iah!”, espressione che ricorre più di 20 volte nei Salmi. (Salmi 103, 104) Due salmi storici, infine, benedicono Geova per ciò che ha fatto a favore del suo popolo. — Salmi 105, 106. ♦ 102:25 — Chi ha ‘gettato le fondamenta della terra’? Il salmista stava parlando di Dio, ma l’apostolo Paolo applicò queste parole a Gesù Cristo. (Ebrei 1:10, 11) In ultima analisi, queste parole valgono anche per Gesù, in quanto lui agì da Artefice di Geova nella creazione dell’universo. (Colossesi 1:15, 16) Perciò, anche di Gesù si può dire che ‘gettò le fondamenta della terra’. ♦ 103:14 — Cosa significa “formati”? Il termine reso qui “formati” è affine al verbo “formare”, usato in Genesi 2:7, e al sostantivo “vasaio”, usato per descrivere una persona che modella l’argilla. (Isaia 29:16; Geremia 18:2-6) Il salmista ci ricorda che Geova, il grande Vasaio, ci tratta con delicatezza, Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 160 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti sapendo che siamo fragili come vasi d’argilla. — Confronta II Corinti 4:7. ♦ 104:4 — In che senso Geova ‘fa dei suoi angeli spiriti’? Dal momento che gli angeli sono già creature spirituali, questa espressione non può riferirsi ai loro corpi spirituali. Il termine “spirito”, tuttavia, può anche significare “vento” o “forza attiva”. Dio, pertanto, può impiegare i suoi angeli come potenti forze per adempiere la sua volontà. Possono anche essere impiegati come giustizieri, come “fuoco divoratore”. Per i cristiani è confortante il pensiero che la loro opera di predicazione è sostenuta da queste potenti creature angeliche. — Confronta Rivelazione 14:6, 7. Cosa impariamo: Il Salmo 106 ci aiuta a capire che i ribelli Cora, Datan e Abiram erano invidiosi della posizione di Mosè il quale guidava la nazione di Dio. (Salmo 106:16; Numeri 16:2-11) Alla fine la ribellione fu sedata quando “un fuoco bruciò” fra i ribelli. (Salmo 106:18) Qui vengono indubbiamente messi in risalto i pericoli costituiti dall’orgoglio e dall’invidia. Anche oggi parlare contro i servitori nominati di Geova può procurare la sua disapprovazione. — Ebrei 13:17; Giuda 4, 8, 11. Geova ci ha dato veramente tante cose di cui essere riconoscenti. Se pensiamo a tutte le benedizioni che Egli ha riversato su di noi, non dovremmo forse dire, come ci esorta a fare il salmista, “Benedici Geova, o anima mia”? — Salmo 103:1. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del Libro Quinto dei Salmi I RICCHI possono dire: “I nostri figli sono come piccole piante cresciute nella loro giovinezza, le nostre figlie come angoli scolpiti nello stile dei palazzi, i nostri granai sono pieni, . . . i nostri greggi si moltiplicano a migliaia”. Possono inoltre esclamare: “Felice il popolo per cui è proprio così!” Ma facendo un contrasto il salmista dice: “Felice il popolo il cui Dio è Geova!” (Salmo 144:12-15) Come potrebbe essere diversamente? Geova è il felice Dio e i suoi adoratori sono felici. (1 Timoteo 1:11) Questa verità è resa evidente nella raccolta conclusiva di cantici ispirati da Dio, formata dai Salmi da 107 a 150. 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Più conosciamo a fondo la sua personalità, più siamo inclini ad amarlo e a temerlo. Questo, a sua volta, ci rende felici. Nel Libro Quinto dei Salmi troviamo un messaggio davvero prezioso. — Ebrei 4:12. L’AMOREVOLE BENIGNITÀ FELICI (Salmo 107:1–119:176) DI GEOVA RENDE “Oh rendano grazie a Geova per la sua amorevole benignità e per le sue meravigliose opere a favore dei figli degli uomini”, cantano gli esuli ebrei al ritorno dalla cattività babilonese. (Salmo 107:8, 15, 21, 31) Lodando Dio, Davide canta: “La tua verità [è] fino ai cieli nuvolosi”. (Salmo 108:4) La melodia che segue contiene una preghiera di Davide: “Aiutami, o Geova mio Dio; salvami secondo la tua amorevole benignità”. (Salmo 109:18, 19, 26) Il Salmo 110 addita profeticamente il governo del Messia. “Il timore di Geova è il principio della sapienza”, dichiara Salmo 111:10. Secondo il salmo successivo, “felice è l’uomo che teme Geova”. — Salmo 112:1. I Salmi da 113 a 118 sono detti Salmi dell’Hallel perché in essi viene usata ripetutamente l’espressione “Alleluia” o “Lodate Iah!” Secondo la Mishnàh, un’opera del III secolo in cui fu messa per iscritto la tradizione orale precedente, questi cantici venivano cantati in occasione della Pasqua e delle tre feste annuali degli ebrei. Il Salmo 119, il più lungo di tutti i salmi e i capitoli della Bibbia, esalta la rivelata parola, o messaggio, di Geova. Risposta a domande bibliche: 109:23: Cosa intendeva Davide quando disse: “Come un’ombra quando declina, sono obbligato ad andarmene”? Usando un linguaggio poetico Davide stava dicendo che sentiva la morte molto vicina. — Salmo 102:11. 110:1, 2: Cosa fece Gesù Cristo, il ‘Signore di Davide’, mentre era seduto alla destra di Dio? Dopo essere stato risuscitato Gesù ascese al cielo e attese alla destra di Dio fino al 1914 quando avrebbe cominciato a governare come Re. In quel periodo Gesù esercitò autorità sui suoi unti seguaci, guidandoli nell’opera di predicare e fare discepoli, preparandoli Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 162 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti anche a regnare con lui nel suo Regno. — Matteo 24:14; 28:18-20; Luca 22:28-30. 110:4: Quale ‘giuramento’ ha fatto Geova di cui ‘non si rammarica’? Questo giuramento è il patto che Geova ha fatto con Gesù Cristo perché serva come Re e Sommo Sacerdote. — Luca 22:29. 113:3: In che senso il nome di Geova dev’essere lodato “dal levar del sole fin dove tramonta”? Qui non si parla solo di un gruppo di persone che adorano Dio ogni giorno. Da dove si leva a est fin dove tramonta a ovest, il sole illumina con i suoi raggi l’intero globo. In modo simile Geova dev’essere lodato in tutta la terra. Questo non è possibile senza uno sforzo congiunto. Quali suoi Testimoni abbiamo il grande privilegio di lodare Geova Dio e partecipare con zelo all’opera di predicare il Regno. 116:15: Quanto è ‘preziosa agli occhi di Geova la morte dei suoi leali’? Per Geova i suoi adoratori sono così preziosi che se ne permettesse la morte come gruppo pagherebbe un prezzo troppo alto. Se Geova lasciasse accadere una cosa del genere sarebbe come se i suoi nemici fossero più potenti di lui. Inoltre sulla terra non rimarrebbe nessuno per costituire il fondamento del nuovo mondo. 119:71: Com’è possibile che le afflizioni siano un “bene”? Le avversità possono insegnarci a fare più assegnamento su Geova, a pregarlo con più fervore e a impegnarci di più per studiare la Bibbia e mettere in pratica quello che dice. Inoltre il modo in cui reagiamo alle afflizioni può rivelare difetti della personalità che si possono correggere. Le sofferenze non ci faranno amareggiare se permetteremo che ci raffinino. 119:96: Cosa si intende con la ‘fine di ogni perfezione’? Il salmista sta parlando della perfezione da un punto di vista umano. Probabilmente stava pensando al fatto che il concetto di perfezione che ha l’uomo presenta dei limiti. Il comandamento di Dio invece non ha limiti. La sua guida vale in ogni aspetto della vita. “Ho visto che ogni cosa perfetta ha un limite”, dice la Nuova Riveduta, “ma il tuo comandamento è senza limiti”. 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Perciò il salmista sta dicendo che Geova merita ogni lode. Lezioni per noi: 107:27-31. La sapienza del mondo ‘sarà confusa’ quando inizierà Armaghedon. (Rivelazione [Apocalisse] 16:14, 16) Non potrà salvare nessuno dalla distruzione. Solo quelli che confidano in Geova per ottenere la salvezza vivranno così da ‘rendergli grazie per la sua amorevole benignità’. 109:30, 31; 110:5. La mano destra, con cui un soldato impugnava la spada, normalmente non era protetta dallo scudo che era tenuto nella sinistra. In senso metaforico Geova è “alla destra” dei suoi servitori e combatte per loro. In tal modo li protegge e li aiuta, un ottimo motivo per ‘celebrarlo grandemente’. 113:4-9. Geova è così alto che deve accondiscendere anche “a guardare sul cielo”. Tuttavia ha compassione del misero, del povero e della donna sterile. Il Sovrano Signore Geova è umile e vuole che lo siano anche i suoi adoratori. — Giacomo 4:6. 114:3-7. Il fatto di sapere che Geova ha compiuto opere meravigliose a favore del suo popolo al Mar Rosso, al fiume Giordano e al monte Sinai dovrebbe influire profondamente su di noi. Il genere umano, rappresentato dalla “terra”, dovrebbe provare profonda riverenza o, per usare un linguaggio figurato, essere “in penosi dolori” a causa del Signore. 119:97-101. La sapienza, la perspicacia e l’intendimento che otteniamo dalla Parola di Dio ci proteggono dai danni spirituali. 119:105. La Parola di Dio è una lampada al nostro piede in quanto può aiutarci a risolvere i problemi attuali. In senso simbolico illumina anche il nostro cammino perché predice il proposito di Dio per il futuro. FELICI NONOSTANTE LE AVVERSITÀ (Salmo 120:1–145:21) Come possiamo affrontare i problemi difficili e superare le avversità? I Salmi da 120 a 134 danno una risposta chiara a questa domanda. Superiamo le avversità e manteniamo la gioia confidando nell’aiuto di Geova. Questi salmi, detti “Canti delle ascese”, erano Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 164 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti cantati dagli israeliti probabilmente mentre salivano a Gerusalemme per la celebrazione delle feste annuali. I Salmi 135 e 136 presentano Geova come Colui che fa qualsiasi cosa gli piaccia, in netto contrasto con gli idoli impotenti. Il 136° Salmo fu composto per il c anto antifonale, in cui l’ultima parte di ciascun verso viene cantata in risposta alla prima parte. Il salmo successivo parla della condizione disperata degli ebrei che si trovavano a Babilonia e che volevano adorare Geova in Sion. I Salmi da 138 a 145 sono di Davide. Egli desidera ‘lodare Geova con tutto il suo cuore’. Perché? “Perché”, com’egli stesso dice, “sono fatto in maniera tremendamente meravigliosa”. (Salmo 138:1; 139:14) Nei cinque salmi che seguono Davide prega per essere protetto dagli uomini malvagi, per ricevere rimproveri giusti, per essere liberato dai persecutori e per ricevere consigli riguardo alla condotta. Egli dà risalto alla felicità del popolo di Geova. (Salmo 144:15) Dopo avere menzionato la grandezza e la bontà di Dio, Davide dichiara: “La mia bocca pronuncerà la lode di Geova; e ogni carne benedica il suo santo nome a tempo indefinito, sì, per sempre”. — Salmo 145:21. Risposta a domande bibliche: 122:3: In che senso Gerusalemme era una città “congiunta unitamente”? Come avveniva di solito nelle città dell’antichità, le case di Gerusalemme erano costruite l’una a ridosso dell’altra. La città era compatta e quindi facile da difendere. Inoltre il fatto che le case fossero così vicine permetteva agli abitanti di fare assegnamento l’uno sull’altro e di aiutarsi e proteggersi a vicenda. Ciò fa pensare all’unità spirituale delle dodici tribù di Israele quando si riunivano per l’adorazione. 123:2: Qual è il senso dell’illustrazione inerente agli occhi dei servitori? Servi e serve guardano verso la mano del padrone o della padrona per due ragioni: per capire che cosa desidera nonché per ricevere protezione e il necessario per vivere. Allo stesso modo noi guardiamo verso Geova per discernere la sua volontà e ottenere il suo favore. 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Come il bambino svezzato impara a trovare conforto e soddisfazione tra le braccia della madre, così Davide aveva imparato a calmare e ad acquietare la sua anima “come un bambino appena svezzato sopra sua madre”. In che modo? Non essendo di cuore superbo e di occhi alteri e non ricercando cose troppo grandi per se stesso. Anziché cercare la preminenza, di solito Davide riconosceva i suoi limiti e mostrava umiltà. È saggio imitare il suo atteggiamento, in particolare quando si aspira ad avere privilegi nella congregazione. Lezioni per noi: 120:1, 2, 6, 7. Le osservazioni calunniose e taglienti causano ad altri un dolore insopportabile. Tenere a freno la lingua è un modo per dimostrare che ‘siamo per la pace’. 120:3, 4. Se dobbiamo sopportare qualcuno che ha la “lingua ingannevole”, può esserci di conforto sapere che a tempo debito Geova metterà le cose a posto. I calunniatori subiranno la calamità per mano di “un uomo potente”. Riceveranno sicuramente l’infuocato giudizio di Geova simboleggiato da “carboni ardenti di ginestre”. 127:1, 2. Dovremmo fare assegnamento sulla guida di Geova in tutte le nostre attività. 133:1-3. L’unità del popolo di Geova ha un effetto calmante, salutare e rinfrescante. Non dovremmo turbarla con critiche, dispute o lamentele. 137:1, 5, 6. Gli adoratori di Geova in esilio provavano attaccamento per Sion, che aveva rappresentato l’organizzazione di Geova. Che dire di noi? Proviamo leale attaccamento per l’organizzazione che Geova impiega oggi? 138:2. Geova ‘magnifica il suo detto perfino al di sopra di tutto il suo nome’ in quanto l’adempimento di tutto ciò che ha promesso nel suo nome supererà di gran lunga le aspettative. Ci attende davvero qualcosa di straordinario. 139:1-6, 15, 16. Geova Dio sa quello che facciamo e quello che pensiamo e conosce le nostre parole ancor prima che le pronunciamo. Ci conosce da quando fu formato l’embrione, prima che ciascuna parte del corpo prendesse forma. La conoscenza che ha di noi come Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 166 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti persone è “troppo meravigliosa” perché possiamo sondarla. Com’è confortante sapere che non solo Geova vede se ci troviamo in una situazione difficile ma capisce anche l’effetto che essa ha su di noi. 139:7-12. Non esiste nessun luogo così remoto dove Dio non possa raggiungerci per rafforzarci. 139:17, 18. La conoscenza di Geova ci è divenuta piacevole? (Proverbi 2:10) Se sì, abbiamo trovato un’inesauribile fonte di gioia. I pensieri di Geova “sono più numerosi anche dei granelli di sabbia”. Ci sarà sempre da imparare riguardo a lui. 139:23, 24. Dovremmo desiderare che Geova esamini i nostri pensieri e motivi più intimi per scorgere le ‘vie dolorose’, cioè le inclinazioni, i pensieri e i desideri errati, e ci aiuti a sradicarli. 143:4-7. Come possiamo sopportare anche grosse difficoltà? Il salmista ci dice il segreto: meditare sull’attività di Geova, mantenersi occupati pensando alle sue opere e chiedergli aiuto in preghiera. “Lodate Iah!” Ciascuna delle prime quattro raccolte di salmi termina con un’espressione di lode a Geova. (Salmo 41:13; 72:19, 20; 89:52; 106:48) L’ultima raccolta non fa eccezione. Salmo 150:6 dice: “Ogni cosa che respira, lodi Iah. Lodate Iah!” Questo è ciò che avverrà nel nuovo mondo di Dio. Mentre attendiamo con impazienza che arrivi quel tempo meraviglioso, abbiamo molti motivi per glorificare il vero Dio e lodare il suo nome. Pensando alla felicità che proviamo perché conosciamo Geova e abbiamo una buona relazione con lui, non siamo spinti a lodarlo con cuore riconoscente? Punti notevoli della Bibbia: Salmi 107–150 Un Dio felice, un popolo felice! La felicità è un obiettivo che la maggior parte della gente non raggiunge mai. Per un piccolo gruppo di persone, però, la felicità è la condizione normale. Il loro segreto? La vera adorazione! I Salmi ci dimostrano che Geova è un Dio felice e che, di conseguenza, noi possiamo essere felici adorandolo. Per averne la prova esaminiamo il quinto libro dei Salmi, vale a dire i Salmi 107–150. 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La preghiera dei giudei di essere liberati dall’esilio babilonese viene esaudita e “i reclamati di Geova” celebrano il rimpatrio con il canto. (Salmo 107) In precedenza, dopo essere stato liberato, Davide aveva ‘innalzato melodie’ a Dio e aveva proclamato la Sua bontà e il Suo amore. (Salmi 108, 109) Con la forza datagli da Geova, il Signore di Davide, Gesù Cristo, doveva sottoporre i nemici di Dio. (Salmo 110) Oltre a liberare il Suo popolo, Geova benedice l’uomo retto che Lo teme. (Salmi 111, 112) Dopo essere stati liberati da Babilonia, in occasione delle loro grandi feste annuali i giudei cantavano i Salmi dell’Hallel, o cantici di lode. (Salmi 113–118) Il 119° salmo è il più lungo e tutti i suoi 176 versetti, ad eccezione di due, fanno riferimento alla parola o alla legge di Dio. ♦ 107:27 — In che senso ‘la loro sapienza era confusa’? Come marinai sorpresi da una furiosa tempesta, i giudei non furono aiutati dalla loro sapienza durante il loro esilio a Babilonia; qualsiasi mezzo umano per liberarli non era servito a nulla. Ma essendosi rivolti a Geova nel mezzo di questa situazione tempestosa, erano stati liberati. Egli aveva fatto cessare la simbolica tempesta e li aveva portati in salvo in un “porto” sicuro: il paese di Giuda. — Salmo 107:30. ♦ 110:3 — Cosa significa avere “giovani proprio come le gocce di rugiada”? La rugiada è messa in relazione con la benedizione, la produttività e l’abbondanza. (Genesi 27:28) Le gocce di rugiada, inoltre, sono delicate, rinfrescanti, benefiche e abbondanti. Nel giorno delle forze militari del Re messianico, i suoi sudditi si offrono prontamente, lietamente e in numero così grande da poter essere paragonati a gocce di rugiada. Proprio come rinfrescanti gocce di rugiada, in tutta l’odierna organizzazione di Geova diversi giovani, sia uomini che donne, servono Dio e i loro compagni di adorazione. ♦ 116:3 — Cosa sono “le funi della morte”? Era come se la morte avesse legato con funi resistentissime il salmista, tanto strettamente da rendergli impossibile la fuga. Le funi strette intorno ai fianchi provocano fortissimi dolori, o doglie, e la versione greca dei Settanta traduce il termine ebraico reso “funi” Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 168 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti con “doglie”. Perciò, quando Gesù Cristo morì si trovò nella stretta paralizzante, o nelle doglie, della morte. Quando Geova risuscitò Gesù, pertanto, Egli ‘sciolse le doglie della morte’. — Atti 2:24. ♦ 119:83 — In che senso il salmista era “come un otre”? Mentre attendeva che Geova lo confortasse, il salmista era divenuto come un otre che si appendeva da qualche parte quando non veniva usato. A causa del fumo che c’era in una tenda o in un’abitazione priva di camino, col tempo questo recipiente si anneriva, si essiccava e raggrinziva. Questo era in effetti quello che accadeva al salmista a causa dei persecutori. (Versetto 84) La sua angoscia probabilmente traspariva dal suo aspetto triste, dal volto solcato dalle rughe, e forse tutto il suo corpo ne aveva risentito tanto da perdere parte del suo umore. (Confronta Salmo 32:4). Perciò, il salmista si sentiva forse inutile come un otre raggrinzito scartato perché inadatto a contenere liquidi. Ciò nondimeno egli non aveva ‘dimenticato i regolamenti di Dio’. ♦ 119:119 — In che modo Dio fa cessare i malvagi “come scorie schiumose”? La schiuma che si forma sul metallo fuso o nel forno fusorio è un inutile prodotto di scarto, qualcosa di impuro da gettare via. Il raffinatore quindi separa metalli come oro e argento dalle “scorie schiumose”. In modo simile, Geova considera i malvagi degni solo di essere gettati nel cumulo delle scorie e li fa cessare, separandoli dalle persone di valore che hanno la sua approvazione. — Confronta Ezechiele 22:17-22. Cosa impariamo: Come gli antichi giudei, gli odierni testimoni di Geova attendono la liberazione, questa volta attraverso la tempesta di Armaghedon. (Rivelazione 16:14, 16) Al tempo stabilito da Dio l’attuale sistema di cose verrà spazzato via da questa grande guerra. Coloro che non si rivolgono a Geova per essere salvati saranno abbandonati completamente a se stessi, come se fossero sballottati dai marosi di questa grande distruzione. I superstiti, però, ‘renderanno grazie a Geova per la sua amorevole benignità’. Pertanto, in questi ultimi giorni, sia gli unti seguaci di Gesù che la “grande folla” possono riporre piena fiducia in Geova. — Salmo 107:31; Rivelazione 7:9. 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Questi 15 salmi sono definiti canti “delle ascese”. Gli studiosi non sono unanimi circa il significato del termine “ascese”, ma può darsi gli israeliti cantassero questi salmi quando salivano, cioè ascendevano, verso l’elevata città di Gerusalemme in occasione delle loro tre feste annuali. — Salmo 122:1. ♦ 120:4 — Cos’erano le “frecce aguzze” e i “carboni ardenti”? La lingua calunniatrice può essere distruttiva quanto un’arma o quanto il fuoco. (Proverbi 12:18; Giacomo 3:6) Per punizione Geova fa in modo che la lingua calunniatrice sia messa a tacere come mediante le frecce di un guerriero. Va rilevato che il carbone di ginestra brucia producendo intenso calore, cosa che ci fa capire quanto sia severo il giudizio di Dio nei confronti della “lingua ingannevole”. — Salmo 120:2, 3. ♦ 131:2 — In che senso l’anima diviene “come un bambino appena svezzato”? Prima di essere svezzato, un piccolo non vede l’ora di stare con la madre perché essa soddisfi il suo desiderio di essere nutrito. E un bambino appena svezzato si sente soddisfatto, sicuro e confortato nelle braccia della madre. Accontentandosi di condurre un’esistenza semplice (versetto 1), il salmista si sentiva “calmato e acquietato”, come un bambino appena svezzato tra le braccia della madre. Aspettando con umiltà Geova e compiendo la sua volontà, ci si sente al sicuro e si ricevono ricche benedizioni. Cosa impariamo: Benché Geova possa liberare il suo popolo dalle calamità, non lo mette al riparo da tutte le avversità. In realtà furono le avversità a spingere i salmisti a comporre questi salmi. Dio, tuttavia, “non lascerà che siate tentati oltre ciò che potete sopportare”, ma “farà anche la via d’uscita”. (1 Corinti 10:13) Geova in effetti ci protegge dalla rovina spirituale. Egli può sia guidare gli eventi in modo tale da eliminare la calamità stessa o rafforzarci perché possiamo sopportare i momenti critici. A questo riguardo, l’unità che proviamo nelle nostre adunanze cristiane è di grande aiuto e beneficio. — Salmo 133:1-3. 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A differenza degli idoli, simili ai quali diventano quelli che li fanno, Geova è il Dio degno di lode e il Liberatore. (Salmi 135, 136) Anche quando si trovavano a Babilonia, i suoi servitori non dimenticarono i “canti di Sion”. (Salmo 137) Davide dice che dei ‘re loderanno Geova’ ed esulta per la maniera meravigliosa in cui lui stesso è fatto. (Salmi 138, 139) Invoca la protezione di Dio e ne esalta la bontà, sapendo che solo avendo una buona relazione con Geova si ottiene vera felicità. — Salmi 140–145. ♦ 138:2 — In che senso Dio ha magnificato il suo detto al di sopra del suo nome? Quando Geova fa una dichiarazione in base al suo nome, ci attendiamo grandi cose dal suo adempimento. Tuttavia egli va sempre al di là delle nostre aspettative, facendo in modo che l’adempimento della sua dichiarazione superi di gran lunga le nostre previsioni. Dio magnifica il suo “detto” adempiendolo in maniera più splendida di quanto ci aspetteremmo. ♦ 139:9 — Perché si parla di “ali dell’aurora”? Questa espressione descrive la luce dell’aurora come se avesse ali e si irradiasse rapidamente nel cielo da oriente verso occidente. Se Davide avesse ‘preso le ali dell’aurora’ e avesse raggiunto la parte più distante dell’occidente, anche là si sarebbe trovato sotto la protezione e il controllo di Geova. — Salmo 139:10; confronta Amos 9:2, 3. ♦ 141:3 — Perché Davide voleva ‘una sentinella alla porta delle sue labbra’? Davide sapeva quanto danno può fare la lingua e come gli uomini imperfetti abbiano la spiccata tendenza a parlare in maniera avventata, in particolar modo se irritati. Mosè era l’uomo più mansueto della terra, eppure peccò con la lingua in relazione con le acque di Meriba. (Numeri 12:3; 20:9-13) È quindi indispensabile tenere sotto controllo le proprie labbra per evitare di parlare in modo offensivo e restare sereni. — Giacomo 3:5-12. ♦ 142:7 — Perché Davide diceva che la sua anima era in una “segreta”? Si sentiva lasciato completamente a se stesso con i suoi problemi, come se fosse in una segreta oscura e pericolosa, incompreso e lontano da tutti gli uomini. Quando proviamo sensazioni simili e ci sentiamo come Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 171 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti se la nostra parte “destra” fosse esposta agli attacchi, possiamo fiduciosamente invocare l’aiuto di Geova. — Salmo 142:3-7. Cosa impariamo: Nel Salmo 139 Davide espresse la sua felicità perché Dio era in grado di ‘scrutare’ e ‘conoscere’ lui e le sue vie. Anziché cercare di nascondersi, Davide voleva assoggettarsi ancor più pienamente alla guida e al controllo di Geova. Sapeva che Dio lo osservava sempre. Allorché una persona sa questo, non solo evita di commettere errori, ma prova anche il più profondo conforto. Il fatto che Geova vede le nostre opere, comprende i nostri problemi ed è sempre pronto ad aiutarci, suscita in noi un profondo senso di sicurezza e di pace, cosa indispensabile per essere felici. Lodate Iah! Leggete Salmi 146–150. Questi salmi intonano il tema dell’intero libro dei Salmi: “Lodate Iah!” Tutti iniziano e terminano con queste gloriose parole. E con uno splendido crescendo culminano nel 150° salmo, n el quale tutta la creazione è invitata a ‘lodare Iah’! ♦ 146:3 — Perché non bisogna confidare nei capi umani? I capi umani sono mortali. Non possono salvare né se stessi né chi confida in loro. Pertanto non si può riporre fiducia nella guida di capi umani che infine moriranno. Ma “felice è colui . . . la cui speranza è in Geova suo Dio”. (Salmo 146:5, 6) Il salmista comprese che ci vuole una guida superiore a quella che possono offrire gli uomini stessi. ♦ 148:4 — Cosa sono le ‘acque sopra i cieli’? A quanto pare, il salmista si riferiva alle nubi cariche di acqua che, mentre sorvolano la terra, ogni tanto lasciano cadere la pioggia, la quale si riversa infine negli oceani. Questo ciclo è indispensabile per la vita, e la sua esistenza stessa rende lode al Creatore. Dato che la distesa atmosferica fra la terra e le nubi può essere definita cieli, il salmista parla delle nubi chiamandole ‘acque sopra i cieli’. I Salmi rendono chiara questa verità: Per essere veramente felici dobbiamo avere una buona relazione con Geova. L’obiettivo di fondo del popolo di Dio e lo scopo della nostra esistenza possono essere pertanto Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 172 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti riassunti nell’invito finale rivolto dal salmista: “Ogni cosa che respira, lodi Iah. Lodate Iah!” — Salmo 150:6. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Proverbi SALOMONE, re dell’antico Israele, ‘pronunciò tremila proverbi’. (1 Re 4:32) I suoi saggi detti sono a nostra disposizione? Sì. Il libro biblico di Proverbi, ultimato intorno al 717 a.E.V., riporta molti proverbi di Salomone. Solo gli ultimi due capitoli sono attribuiti ad altri scrittori, Agur figlio di Iache e il re Lemuel. Alcuni tuttavia pensano che Lemuel sia un altro nome di Salomone. I detti ispirati raccolti nel libro di Proverbi hanno un duplice scopo: “Conoscere la sapienza e la disciplina”. (Proverbi 1:2) Questi proverbi ci aiutano ad acquistare sapienza, che è la capacità di vedere le cose chiaramente e di applicare la conoscenza per risolvere i problemi. Tramite essi riceviamo anche disciplina, o educazione morale. Se prestiamo attenzione a questi proverbi e seguiamo i consigli in essi contenuti il nostro cuore ne sarà toccato, saremo più felici e riusciremo nella vita. — Ebrei 4:12. ‘ACQUISTATE SAPIENZA E AGGRAPPATEVI ALLA DISCIPLINA’ (Proverbi 1:1–9:18) “La vera sapienza stessa continua a gridare forte nella medesima strada”, dice Salomone. (Proverbi 1:20) Perché dovremmo ascoltare la sua voce alta e chiara? Il capitolo 2 menziona molti dei benefìci derivanti dall’acquistare sapienza. Nel capitolo 3 si parla di come avere un’intima relazione con Geova. Poi Salomone dice: “La sapienza è la prima cosa. Acquista sapienza; e con tutto ciò che acquisti, acquista intendimento. Aggrappati alla disciplina; non lasciarla andare”. — Proverbi 4:7, 13. Cosa ci aiuterà a resistere alle vie immorali del mondo? Il 5° capitolo di Proverbi consiglia di eser citare la capacità di pensare e riconoscere i metodi di seduzione del mondo. Ci invita pure a considerare il prezzo dell’immoralità, che è molto alto. Il capitolo successivo ci raccomanda di evitare quelle pratiche e quegli atteggiamenti che mettono in pericolo la nostra relazione con Geova. Il 7° capitolo descrive chiara mente come agisce chi è immorale. Nel capitolo 8 vengono presentati in modo avvincente il valore e il fascino della Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 173 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti sapienza. Il 9° capitolo costituisce un’interessant e conclusione dei proverbi trattati fino a quel punto e presenta un’illustrazione vivida che ci sprona a ricercare la sapienza. Risposta a domande bibliche: 1:7; 9:10: In che senso il timore di Geova è “il principio della conoscenza” e “l’inizio della sapienza”? Senza il timore di Geova non può esserci vera conoscenza, perché egli è il Creatore di tutte le cose e l’Autore delle Scritture. (Romani 1:20; 2 Timoteo 3:16, 17) Egli è la Fonte stessa di tutta questa conoscenza. Quindi la conoscenza ha inizio dal timore reverenziale di Geova. Il santo timore è anche il principio della sapienza perché non può esserci sapienza senza conoscenza. Inoltre se una persona non ha timore di Geova non userà la conoscenza che ha per onorare il Creatore. 5:3: Perché la prostituta viene chiamata “donna estranea”? Proverbi 2:16, 17 descrive la “donna estranea” come una persona “che ha dimenticato il medesimo patto del suo Dio”. Coloro che adoravano falsi dèi o si ‘estraniavano’ dalla Legge mosaica, comprese le prostitute, erano chiamati estranei. — Geremia 2:25; 3:13. 7:1, 2: Cosa includono “i miei detti” e i “miei propri comandamenti”? Oltre agli insegnamenti biblici, includono regole, o norme, stabilite dai genitori per il bene della famiglia. I giovani devono attenersi a esse così come si attengono agli insegnamenti scritturali impartiti loro dai genitori. 8:30: Chi è l’“artefice”? La sapienza personificata si definisce un artefice. Oltre a essere un accorgimento letterario per spiegare le caratteristiche della sapienza, questa personificazione si riferisce in senso figurato a Gesù Cristo, il Figlio primogenito di Dio, nella sua esistenza preumana. Molto tempo prima di nascere sulla terra quale uomo ‘fu prodotto come il principio della via di Dio’. (Proverbi 8:22) In qualità di “artefice” collaborò attivamente con il Padre alla creazione di tutte le cose. — Colossesi 1:1517. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 174 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti 9:17: Cosa sono le “acque rubate” e perché sono “dolci”? Dato che la Bibbia paragona il piacere sessuale che si prova nell’ambito matrimoniale all’acqua rinfrescante attinta da un pozzo, le acque rubate rappresentano rapporti sessuali immorali avuti di nascosto. (Proverbi 5:15-17) L’idea di farla franca fa sembrare dolci tali acque. Lezioni per noi: 1:10-14. Non dovremmo permettere che le promesse di ricchezza dei peccatori ci inducano a seguire vie sbagliate. 3:3. Dobbiamo attribuire grande valore all’amorevole benignità e alla verità, e mostrarle come faremmo con una collana preziosa. Inoltre dobbiamo imprimere queste qualità nel cuore perché divengano parte integrante di noi. 4:18. La conoscenza spirituale è progressiva. Per restare nella luce dobbiamo continuare a manifestare umiltà e mansuetudine. 5:8. Dobbiamo stare lontani da qualsiasi influenza immorale, sia che venga esercitata dalla musica, dagli spettacoli, da Internet o da libri e riviste. 5:21. Chi ama il vero Dio, Geova, rinuncerebbe alla sua buona relazione con lui per pochi attimi di piacere? No di certo! La cosa che più ci sprona a mantenerci moralmente puri è sapere che Geova vede quello che facciamo e ci ritiene responsabili. 6:1-5. In questi versetti troviamo l’ottimo consiglio di non renderci ‘garanti’ per gli altri, cioè di non assumerci responsabilità finanziarie per conto di altri quando non è saggio. Se dopo un esame più attento l’azione che abbiamo intrapreso sembra poco saggia, dobbiamo senza indugio ‘tempestare il nostro prossimo’ di richieste continue e fare tutto quello che possiamo per mettere le cose a posto. 6:16-19. Qui sono menzionate sette categorie basilari che abbracciano quasi tutti i tipi di trasgressione. Dovremmo imparare a odiarle. 6:20-24. Un’educazione basata sulle Scritture può aiutare a non cadere nella trappola dell’immoralità sessuale. I genitori dovrebbero darsi da fare per impartire questo tipo di educazione. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 175 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti 7:4. Dovremmo provare affetto per la sapienza e l’intendimento. PROVERBI CHE CI GUIDANO (Proverbi 10:1–29:27) I restanti proverbi di Salomone sono dichiarazioni concise e non collegate fra loro. Presentati soprattutto sotto forma di antitesi, analogie e paragoni, contengono insegnamenti efficaci relativi a condotta, modo di parlare e atteggiamento. I capitoli da 10 a 24 mettono in risalto quanto sia importante nutrire timore reverenziale nei confronti di Geova. I proverbi contenuti nei capitoli da 25 a 29 sono stati trascritti dagli “uomini di Ezechia re di Giuda”. (Proverbi 25:1) Questi proverbi contengono molti insegnamenti importanti tra cui quello di fare affidamento su Geova. Risposta a domande bibliche: 10:6; nota in calce: In che senso ‘la bocca dei malvagi copre la violenza’? Forse nel senso che i malvagi coprono con parole melliflue il loro intento di far del male ad altri. O può darsi che i malvagi vengano messi a tacere dall’ostilità con cui sono generalmente trattati. 10:10: In che modo “colui che ammicca con l’occhio” causa dolore? “L’uomo buono a nulla” può non solo ricorrere a ‘parole perverse’ ma anche cercare di nascondere i suoi motivi con il linguaggio del corpo, come ad esempio “ammiccando con l’occhio”. (Proverbi 6:12, 13) Questo tipo di inganno può causare grande angoscia alla vittima. 10:29: Cos’è “la via di Geova”? Qui si fa riferimento al modo in cui Geova Dio tratta l’umanità e non alla condotta che dovremmo tenere. Il modo in cui Dio tratta gli esseri umani significa sicurezza per gli irriprovevoli ma rovina per i malvagi. 11:31: Perché il malvagio ricompensato più del giusto? dev’essere La ricompensa in questo contesto si riferisce al grado di punizione che ciascuno riceve. Quando il giusto sbaglia viene ricompensato per i suoi errori con la disciplina. Il malvagio pecca deliberatamente e rifiuta di Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 176 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti volgersi al bene. Perciò merita una punizione severa e la riceve. 12:23: Come si fa a ‘coprire la conoscenza’? Coprire la conoscenza non significa non darne affatto prova. Significa manifestarla con discrezione, senza vantarsene. 14:17: In che modo “l’uomo che ha capacità di pensare è odiato”? L’espressione ebraica tradotta “capacità di pensare” può significare sia discernimento che pensieri maliziosi. Ovviamente l’uomo che ha idee malvage è odiato. Ma lo è anche l’uomo che ha discernimento il quale esercita le sue facoltà di pensare e sceglie di ‘non fare parte del mondo’. — Giovanni 15:19. 18:19: In che senso “il fratello contro cui si trasgredisce è più di una città forte”? Come una città forte stretta d’assedio, la persona a cui si fa un torto può irrigidirsi e rifiutarsi di fare concessioni. Le dispute fra lei e il trasgressore possono facilmente diventare una barriera, come “la sbarra di una torre di dimora”. Lezioni per noi: 10:11-14. Se vogliamo parlare in modo edificante è necessario che la nostra mente sia piena di accurata conoscenza, che il nostro cuore sia motivato dall’amore e che le parole che escono dalla nostra bocca siano dettate dalla sapienza. 10:19; 12:18; 13:3; 15:28; 17:28. Le nostre parole dovrebbero essere poche e soppesate. 11:1; 16:11; 20:10, 23. Geova vuole che siamo onesti nei rapporti d’affari. 11:4. È stolto ricercare la ricchezza trascurando lo studio personale della Bibbia, la partecipazione alle adunanze, la preghiera e il ministero di campo. 13:4. Non basta ‘desiderare’ una posizione di responsabilità nella congregazione o la vita nel nuovo mondo. Dobbiamo anche darci da fare e compiere uno sforzo diligente per fare quello che ci viene richiesto. 13:24; 29:15, 21. Il genitore che ama il figlio non lo vizia e nemmeno ne trascura i comportamenti errati. Che si tratti del padre o della madre, prende invece misure Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 177 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ correttive per eliminare tali comportamenti prima che divengano radicati. 14:10. Il conforto che gli altri possono darci è limitato perché non sempre riusciamo a esprimere esattamente i nostri sentimenti più intimi né gli altri riescono sempre a capirli. Possiamo dover sopportare certe difficoltà facendo assegnamento solo su Geova. 15:7. Non dovremmo dire a una persona quello che sappiamo tutto in una volta, come un contadino non semina tutto il suo seme in un posto solo. Il saggio ‘sparge’ la sua conoscenza un po’ per volta, secondo il bisogno. 15:15; 18:14. Un atteggiamento ottimista ci aiuterà a provare gioia, anche in situazioni stressanti. 17:24. A differenza dello “stupido”, i cui occhi e la cui mente vagano invece di stare concentrati sulle cose importanti, dovremmo cercare l’intendimento per agire con sapienza. 23:6-8. Dovremmo evitare un’ipocrita ostentazione di ospitalità. 27:21. Le lodi che riceviamo possono rivelare chi siamo veramente. Se ci spingono a riconoscere che siamo debitori verso Geova e ci incoraggiano a continuare a servirlo, rivelano che siamo persone umili. Se invece generano in noi un senso di superiorità, mostrano che manchiamo di umiltà. 27:23-27. Prendendo spunto dalla vita pastorale, questi proverbi mettono in risalto quanto sia utile accontentarsi di una vita semplice che è frutto di un lavoro diligente. In particolare ci mostrano la necessità di fare assegnamento su Dio. 28:5. Se ‘cerchiamo Geova’ attraverso la preghiera e lo studio della sua Parola ‘possiamo capire ogni cosa’ necessaria per servirlo come lui vuole. ‘MESSAGGI PONDEROSI’ (Proverbi 30:1–31:31) Il libro biblico di Proverbi termina con due ‘messaggi ponderosi’. (Proverbi 30:1; 31:1) Mediante paragoni che ci inducono a pensare, il messaggio di Agur illustra che gli avidi non si saziano mai e mostra quanto sia difficile scoprire le tecniche di seduzione che un uomo usa con una ragazza. Suggerisce pure di evitare la superbia e le parole dette con ira. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 178 Alcuni miei piccoli appunti _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti Il messaggio ponderoso che Lemuel ricevette dalla madre contiene buoni consigli sul consumo di vino e bevande inebrianti e sull’importanza di giudicare con giustizia. La descrizione della brava moglie termina con le parole: “Datele del frutto delle sue mani, e le sue opere la lodino”. — Proverbi 31:31. Acquistate sapienza, accettate la disciplina, coltivate il santo timore, fate affidamento su Geova. Che preziosi insegnamenti troviamo nei proverbi ispirati! Se faremo tutto il possibile per applicarne i consigli troveremo la felicità che contraddistingue “l’uomo che teme Geova”. — Salmo 112:1. Punti notevoli della Bibbia: Proverbi 1:1–31:31 Temete Geova e sarete felici “Il timore di Geova è l’inizio della sapienza”. (9:10) Com’è ben dimostrato questo nei Proverbi! Questo libro biblico, completato intorno al 716 a.E.V., ci aiuta a manifestare sapienza, applicando correttamente la conoscenza. Prendete a cuore le sagge parole che contiene: sarete felici! Ascoltate la sapienza Leggete Proverbi 1:1–2:22. “Il timore di Geova” è l’essenza stessa della conoscenza. Se accettiamo la disciplina, non ci uniremo ai peccatori nel commettere il male. A quelli che lo temono Geova dà la sapienza che li protegge dai malfattori. ♦ 1:7 — Cos’è “il timore di Geova”? È rispetto, profonda riverenza nei suoi confronti, nonché sano timore di dispiacergli motivato dalla nostra gratitudine per la sua amorevole benignità e bontà. “Il timore di Geova” significa riconoscere che egli è il Giudice supremo e l’Onnipotente, e che ha il diritto di punire o mettere a morte coloro che gli disubbidiscono. Significa anche servire Dio fedelmente, confidare pienamente in lui e odiare ciò che egli considera male. — Salmo 2:11; 115:11; Proverbi 8:13. ♦ 2:7 — Cos’è l’integrità? Etimologicamente, i termini ebraici che hanno attinenza con l’integrità si riferiscono a qualcosa che è “intero” o “completo”. I termini ebraici spesso denotano sanità morale e rettitudine. “Quelli che camminano nell’integrità” sono irremovibilmente devoti a Geova. Per Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 179 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ questi “retti” egli è uno “scudo” protettivo, perché essi manifestano vera sapienza e si uniformano alle Sue giuste norme. Cosa impariamo: Se temiamo Geova, accetteremo la disciplina che egli impartisce tramite la sua Parola e la sua organizzazione. Altrimenti verremmo considerati come gli “stolti”, gli empi peccatori. Accettiamo pertanto la sua amorevole disciplina. — Proverbi 1:7; Ebrei 12:6. Apprezzate la sapienza Leggete Proverbi 3:1–4:27. Per avere buona perspicacia ‘confidate in Geova con tutto il vostro cuore’. Coloro che stimano altamente la sapienza sono felici. Il loro sentiero è paragonabile a una luce sempre più fulgida; essi, però, devono salvaguardare il proprio cuore. ♦ 4:18 — In che modo “il sentiero dei giusti” risplende sempre più? La luce del sole aumenta di continuo dall’alba finché “il giorno è fermamente stabilito”. In modo simile, la luce spirituale per il popolo di Geova col passare del tempo aumenta. Mentre ci avviciniamo molto di più agli avvenimenti, la nostra comprensione dello svolgimento dei propositi di Geova si fa più chiara. Le profezie divine si dischiudono ai nostri occhi mentre lo spirito santo di Dio fa luce su di esse e mentre trovano adempimento negli avvenimenti mondiali o in quello che accade al popolo di Geova. È così che il loro ‘sentiero risplende sempre più’. Cosa impariamo: Se mostriamo vera sapienza e osserviamo i comandi di Dio, eviteremo di perseguire una condotta stolta che potrebbe portarci anzitempo alla morte. Per esempio, coloro che ignorano i comandi di Geova contro l’immoralità sessuale possono contrarre malattie trasmesse per via sessuale che potrebbero provocare una morte prematura. Uniformiamoci quindi ai comandi di Dio: la sapienza sarà allora “un albero di vita” per noi. — Proverbi 3:18. Come dimostrare sapienza Leggete Proverbi 5:1–9:18. Evitare l’immoralità e ‘rallegrarsi con la moglie della propria giovinezza’ sono dimostrazioni di sapienza. Vengono menzionate sette cose detestabili a Geova, e sono riportati avvertimenti contro le seduzioni di una prostituta. La sapienza Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 180 Alcuni miei piccoli appunti _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti personificata è l’“artefice” di Dio. E “il timore di Geova è l’inizio della sapienza”. ♦ 6:1-5 — Viene forse consigliato di non essere generosi? Questo proverbio non scoraggia la generosità, ma consiglia di non farsi coinvolgere nelle questioni commerciali di altri, specialmente se estranei. Gli israeliti dovevano aiutare il loro fratello che era ‘divenuto povero’. (Levitico 25:35-38) Alcuni, però, si lanciavano in speculazioni commerciali e ottenevano prestiti convincendo altri a ‘farsi garanti’ per loro, a promettere cioè di pagare i loro creditori in caso di necessità. Se uno si fosse messo in un simile impiccio, forse per vanteria, il suggerimento saggio era quello di cavarsene fuori immediatamente. — Proverbi 11:15. ♦ 8:22-31 — Si tratta di una semplice descrizione della sapienza? No, dal momento che, in quanto attributo dell’eterno Dio, la sapienza è sempre esistita. (Giobbe 12:13) In questo caso, invece, viene detto che la sapienza fu ‘prodotta’ e che ‘era accanto a [Geova] come un artefice’ nel corso della creazione della terra. Identificare la sapienza personificata col Figlio di Dio concorda perfettamente col fatto che “attentamente occultati in lui sono tutti i tesori della sapienza e della conoscenza”. — Colossesi 1:15, 16; 2:3. Cosa impariamo: Parlando dei propri “sacrifici di comunione” e dei propri “voti”, può darsi che la donna immorale di Proverbi capitolo 7 volesse dare ad intendere che lei non era priva di spiritualità. I sacrifici di comunione consistevano nell’offerta di carne, farina, olio e vino. (Levitico 19:5, 6; 22:21; Numeri 15:8-10) In tal modo essa indicava che a casa sua c’era da mangiare e da bere in abbondanza e che il “giovane che mancava di cuore” se la sarebbe spassata andando lì. È questa la tipica maniera in cui chi è spinto da motivazioni sbagliate viene portato a commettere immoralità. Quant’è importante prendere a cuore questo avvertimento ed evitare di peccare così contro Dio! — Genesi 39:7-12. Antitesi che stimolano il pensiero Leggete Proverbi 10:1–15:33. I proverbi di Salomone iniziano in gran parte con massime in antitesi fra loro. Viene messo in risalto “il timore di Geova”. — 10:27; 14:26, 27; 15:16, 33. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 181 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti ♦ 10:25 — Perché si parla di “uragano”? Non essendo radicati nei giusti princìpi, i malvagi sono come quegli edifici instabili che durante una violenta tempesta crollano. I giusti invece sono stabili, in quanto il loro modo di pensare è saldamente radicato nei princìpi santi. Come una costruzione con buone fondamenta, essi non cedono quando sono sottoposti a pressioni. — Matteo 7:24-27. ♦ 11:22 — In che senso una donna potrebbe essere paragonabile a un anello d’oro nel grifo di un porco? Un anello d’oro infilato in una delle narici o nella cartilagine che le separa era un segno di eleganza. Ma gli israeliti consideravano i porci animali impuri e ripugnanti. Una donna bella ma insensata è simile a un inopportuno anello d’oro nel grifo di un porco. ♦ 14:14 — Di che cosa si sazia l’infedele? “L’infedele di cuore” è sazio, appagato, del suo modo di vivere materialistico. (Salmo 144:11-15a) Per lui non ha alcuna importanza fare quello che è giusto dal punto di vista di Dio e non gli passa neppure per la mente l’idea di dover rendere conto a Dio. (1 Pietro 4:3-5) “L’uomo buono”, invece, respinge le pratiche dell’infedele e si sazia “dei risultati delle sue azioni”. Mette al primo posto gli interessi spirituali, si attiene alle norme di Dio, prova l’enorme gioia di servirLo e si sazia delle Sue benedizioni. — Salmo 144:15b. ♦ 15:23 — In che senso possiamo ‘rallegrarci nella risposta della nostra bocca’? Possiamo farlo quando i nostri consigli vengono presi a cuore e producono risultati positivi. Ma per essere di aiuto a qualcuno dobbiamo ascoltare con attenzione, soppesare i fattori che entrano in gioco nel suo problema e dare consigli in base alla Bibbia. “Com’è buona una parola al tempo giusto!” Cosa impariamo: “Lo stolto” risponde subito, “nello stesso giorno”, e con ira a chi lo insulta o lo ‘disonora’. Ma “l’accorto”, chi è prudente, invoca Dio perché gli conceda il Suo spirito per mantenere la padronanza di sé e seguire la Sua Parola. (Proverbi 12:16) Così facendo, possiamo evitare ulteriori dispute che potrebbero provocare danni emotivi o fisici a noi stessi o ad altri. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 182 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti Proverbi con analogie Leggete Proverbi 16:1–24:34. Questi saggi detti di Salomone impartiscono istruzioni per lo più mediante analogie. Di nuovo viene messo in risalto “il timore di Geova”. — 16:6; 19:23; 22:4; 23:17; 24:21. ♦ 17:19 — Che c’è di male ad avere un ingresso alto? Chi nella propria casa o nel proprio palazzo non faceva le porte di accesso basse correva il rischio che uomini a cavallo entrassero e razziassero i suoi beni. In questo proverbio può darsi che anche la bocca sia paragonata a un ingresso che è stato innalzato da discorsi arroganti e pretenziosi. Simili discorsi fomentano zuffe e conducono infine al disastro. ♦ 19:17 — Perché aiutare il misero è come prestare a Geova? I miseri appartengono a Dio, e quello che noi facciamo loro viene considerato come fatto a lui. (Proverbi 14:31) Se l’amore e la generosità ci spingono a mostrare favore ai miseri o a dare ai poveri, senza aspettarsi nulla in cambio da loro, Geova considera questi doni come prestiti fatti a lui che egli ripaga concedendo il suo favore e le sue benedizioni. — Luca 14:12-14. ♦ 20:1 — In che senso il vino è “schernitore”? Il vino può indurre chi eccede nel bere ad agire in modo ridicolo e chiassoso. Visto che può avere conseguenze così deleterie, i cristiani devono evitare di eccedere nel bere. — 1 Timoteo 3:2, 3, 8; 1 Corinti 6:9, 10; Proverbi 23:20, 21. ♦ 23:27 — In che senso una prostituta paragonabile a una “fossa” e a un “pozzo”? è Proprio come gli animali venivano catturati in ‘fosse profonde’ scavate dai cacciatori, così i clienti di una prostituta cadono nella trappola dell’immoralità. “Donna straniera” è sinonimo di meretrice, indubbiamente perché in Israele quasi tutte le prostitute erano straniere. Ci sono difficoltà ad attingere acqua da “un pozzo stretto”, perché le giare di terracotta si rompono con facilità contro le sue sponde. Analogamente, chi ha a che fare con prostitute può andare incontro a gravi problemi emotivi e fisici. — Proverbi 7:21-27. Cosa impariamo: “Il testimone menzognero” manca di rispetto a Dio e sotto la Legge poteva essere messo a Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 183 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti morte. Poteva perciò ‘perire’ per mano degli uomini o di Geova. (Proverbi 21:28; Deuteronomio 5:20; 19:16-21; confronta Atti 5:1-11). Ma ‘l’uomo che ascoltava’ attentamente parlava solo quando era certo di quanto aveva udito. La sua testimonianza restava “per sempre”, in quanto in seguito non sarebbe stata respinta come falsa. Tra i testimoni di Geova, quelli che rendono testimonianza durante un’udienza giudiziaria devono aver ascoltato con attenzione per essere in grado di provvedere informazioni accurate; una testimonianza non accurata o falsa, infatti, può essere spiritualmente dannosa. Utili paragoni Leggete Proverbi 25:1–29:27. Per insegnare, i proverbi di Salomone che furono trascritti dagli uomini del re Ezechia si avvalgono soprattutto di paragoni. Tra le altre cose, incoraggiano a fare affidamento su Geova. ♦ 26:6 — Perché viene fatto un paragone con ‘chi mutila i propri piedi’? Chi mutila i propri piedi si azzoppa; similmente chi si avvale di uno “stupido” fa violenza ai propri interessi. Un progetto affidato a uno stupido fallirà. Quant’è saggio, perciò, ‘provare gli uomini in quanto all’idoneità’ prima di affidare loro responsabilità di congregazione! — 1 Timoteo 3:10. ♦ 27:17 — In che modo la faccia di una persona viene ‘affilata’? Esattamente come un pezzo di ferro può essere usato per affilare una lama dello stesso metallo, così una persona può riuscire ad affinare la condizione intellettuale e spirituale di un’altra. Se delusioni e contatti avuti con gente antipatica ci deprimono, un’occhiata comprensiva e l’incoraggiamento scritturale di un nostro conservo possono essere molto edificanti. La nostra espressione facciale triste si trasforma e ci sentiamo rinfrancati e pronti per riprendere l’attività. — Proverbi 13:12. ♦ 28:5 — Cos’è incluso in “ogni cosa”? Coloro che praticano il male sono spiritualmente ciechi. (Proverbi 4:14-17; 2 Corinti 4:4) Non ‘capiscono il giudizio’, cioè cosa è giusto secondo le norme di Dio. Perciò non possono fare valutazioni corrette e prendere decisioni giuste. Ma quelli che “cercano Geova” pregandolo e studiando la sua Parola ‘capiscono ogni Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 184 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti cosa’ necessaria per servirlo come lui vuole. — Efesini 5:15-17. ♦ 29:8 — In che senso chi fa discorsi spavaldi ‘infiamma una città’? Gli spacconi che non rispettano l’autorità parlano in maniera insolente. Alimentano le fiamme della disputa a tal punto che gli abitanti di un’intera città si infiammano. Ma i saggi “fanno allontanare l’ira”, parlando con mitezza e in modo sensato, gettando acqua sulle fiamme dell’ira e favorendo la pace. — Proverbi 15:1. Cosa impariamo: Se siamo orgogliosi, la superbia ci umilierà. (Proverbi 29:23) Chi è superbo sarà probabilmente anche presuntuoso, fatto che potrà portarlo al disonore, all’inciampo e al crollo. (Proverbi 11:2; 16:18; 18:12) Dio può fare in modo che chi è orgoglioso sia umiliato, ridimensionato, o forse persino distrutto. Costui cerca la gloria, ma la gente trova ripugnanti i suoi modi di fare. Invece “chi è umile di spirito [alla fine] afferrerà la gloria”. ‘Messaggi ponderosi’ Leggete Proverbi 30:1–31:31. Nel “messaggio ponderoso” di Agur si riconosce che “ogni detto di Dio è raffinato”. Vengono pure menzionate cose troppo meravigliose da capire, e così via. (30:1-33) “Il messaggio ponderoso” che Lemuel ricevette da sua madre mette in guardia contro il prendere bevande inebrianti perché possono pervertire il giudizio, esorta a emettere giudizi giusti e descrive una buona moglie. — 31:1-31. ♦ 30:15, 16 — A cosa servono questi esempi? Ad illustrare quanto siano insaziabili gli avidi. Le sanguisughe si rimpinzano di sangue proprio come gli avidi continuano a chiedere più denaro o potere. Analogamente, lo Sceol non è mai sazio, ma resta aperto per accogliere altre vittime della morte. Il seno sterile ‘grida’ per avere figli. (Genesi 30:1) Un paese stretto nella morsa della siccità assorbe rapidamente l’acqua piovana e, immediatamente dopo, è di nuovo secco. Un fuoco, dopo aver consumato gli oggetti che vi sono stati gettati dentro, estende le sue fiamme anche agli altri materiali combustibili vicini. Gli avidi si comportano nello stesso modo. Ma chi si fa guidare dalla sapienza divina non è continuamente mosso dall’egoismo. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 185 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti ♦ 31:6, 7 — Perché dare vino a chi ha “l’anima amareggiata”? La bevanda inebriante e il vino sono sedativi. Verrebbero dati, pertanto, a “chi sta per perire”, cioè per morire, o a ‘chi ha l’anima amareggiata’ perché senta meno dolore e sia meno consapevole delle proprie difficoltà. L’antica usanza di dare vino drogato ai criminali per attutire la sofferenza dell’esecuzione può essere il motivo per cui i soldati romani ne offrirono a Gesù al momento di metterlo al palo. Egli rifiutò quel vino in quanto voleva avere il pieno possesso delle sue facoltà in quel momento cruciale e mantenere così la propria integrità verso Dio. — Marco 15:22-24. ♦ 31:15 — Chi sono queste “giovani”? Qui si parla di domestiche. Non avevano ragione di lamentarsi per mancanza di cibo o di lavoro. La moglie capace dava cibo alla sua casa e faceva anche in modo che queste donne avessero qualcosa da mangiare e dei compiti da svolgere. Cosa impariamo: A causa della nostra imperfezione talora possiamo stupidamente ‘innalzarci’, dandoci da fare per esaltare noi stessi. Se facciamo questo o se parliamo in maniera adirata, dovremmo ‘metterci la mano sulla bocca’, non dire qualcos’altro che provocherebbe ancora di più colui che abbiamo offeso. Proprio come occorre agitare il latte per fare il burro e come in genere bisogna stringere il naso per farne uscire del sangue, così i litigi scoppiano quando la gente dà libero sfogo alla propria ira. (Proverbi 30:32, 33) In casi simili, com’è saggio restare in silenzio ed evitare altri problemi! Quanto può esserci utile il libro di Proverbi! Teniamo cari i suoi saggi detti che suscitano un riverente timore per Geova. Mettendoli in pratica saremo senz’altro felici. SCHEMA DEL LIBRO DI PROVERBI Libro suddiviso in più parti costituite da discorsi e raccolte di detti saggi su aspetti pratici della vita Benché attribuito principalmente a Salomone, Proverbi non fu compilato per intero fino al tempo del re Ezechia L’eccellente valore della sapienza La sapienza, insieme all’intendimento, è la prima cosa (4:5-8; 16:16) Cose essenziali per ottenere la sapienza (2:1-9; 13:20) Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 186 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti Benefìci derivanti dalla sapienza: sicurezza, protezione, onore e una vita più lunga e più felice (2:10-21; 3:13-26, 35; 9:10-12; 24:3-6, 13, 14) La sapienza personificata collaborò con Geova (8:2231) Le amare conseguenze dell’agire poco saggiamente (1:24-32; 2:22; 6:12-15) Giusto atteggiamento nei riguardi di Geova Confidare in Geova (3:5, 6; 16:20; 18:10; 29:25) Temerlo e fuggire il male (3:7; 10:27; 14:26, 27; 16:6; 19:23) Onorarlo, sostenendo la vera adorazione (3:9, 10) Accettare la sua disciplina come espressione di amore (3:11, 12) Mostrare apprezzamento per la sua parola (3:1-4; 30:5, 6) Comprendere ciò che Geova odia e comportarsi di conseguenza (6:16-19; 11:20; 12:22; 16:5; 17:15; 28:9) Se facciamo piacere a Geova, egli avrà cura di noi, ci proteggerà ed esaudirà le nostre preghiere (10:3, 9, 30; 15:29; 16:3) Ottimi consigli sulla vita familiare La moglie capace è una benedizione di Geova (12:4; 14:1; 18:22; 31:10-31) I genitori dovrebbero impartire ai figli addestramento e disciplina (13:1, 24; 22:6, 15; 23:13, 14; 29:15, 17) I figli dovrebbero mostrare profondo rispetto per i genitori (1:8, 9; 4:1-4; 6:20-22; 10:1; 23:22-26; 30:17) In casa dovrebbero regnare l’amore e la pace (15:16, 17; 17:1; 19:13; 21:9, 19) Bisogna resistere all’immoralità, evitando così molti guai e sofferenze (5:3-23; 6:23-35; 7:4-27; 9:13-18) Tratti da coltivare e tratti da evitare Coltivare amorevole considerazione per i poveri e gli afflitti (3:27, 28; 14:21, 31; 19:17; 21:13; 28:27) Essere generosi, evitare l’avidità (11:24-26) Essere diligenti, evitare la pigrizia (6:6-11; 10:26; 13:4; 20:4; 24:30-34; 26:13-16) Modestia e umiltà recano onore; presunzione e orgoglio portano all’umiliazione (11:2; 16:18, 19; 25:6, 7; 29:23) Padroneggiarsi nell’ira (14:29; 16:32; 25:28; 29:11) Evitare lo spirito malevolo o vendicativo (20:22; 24:17, 18, 28, 29; 25:21, 22) Praticare la giustizia in ogni cosa (10:2; 11:18, 19; 14:32; 21:3, 21) Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 187 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti Suggerimenti pratici per la vita quotidiana Reagire dovutamente alla disciplina, alla riprensione, al consiglio (13:18; 15:10; 19:20; 27:5, 6) Essere veri amici (17:17; 18:24; 19:4; 27:9, 10) Essere discreti nell’accettare ospitalità (23:1-3, 6-8; 25:17) Il materialismo è vano (11:28; 23:4, 5; 28:20, 22) Il duro lavoro reca benedizioni (12:11; 28:19) Coltivare l’onestà nei rapporti d’affari (11:1; 16:11; 20:10, 23) Stare attenti a non farsi garanti per altri, specialmente se estranei (6:1-5; 11:15; 22:26, 27) Evitare il linguaggio deleterio; parlare in maniera edificante (10:18-21, 31, 32; 11:13; 12:17-19; 15:1, 2, 4, 28; 16:24; 18:8) L’adulazione è traditrice (28:23; 29:5) Evitare le dispute (3:30; 17:14; 20:3; 26:17) Evitare le cattive compagnie (1:10-19; 4:14-19; 22:24, 25) Imparare ad agire con saggezza verso schernitori e stolti (9:7, 8; 19:25; 22:10; 26:4, 5) Evitare le insidie delle bevande alcoliche (20:1; 23:2935; 31:4-7) Non invidiare i malvagi (3:31-34; 23:17, 18; 24:19, 20) La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Ecclesiaste “L’UOMO, nato di donna, è di breve vita e sazio di agitazione”, osservò il patriarca Giobbe. (Giobbe 14:1) È molto importante non sprecare la nostra breve vita in interessi e attività prive di valore. Quali sono le attività a cui dovremmo dedicare il nostro tempo, le nostre energie e le nostre risorse? E quali sono quelle che dovremmo evitare? Le parole di sapienza che troviamo nel libro biblico di Ecclesiaste contengono validi consigli a questo riguardo. Il messaggio che trasmettono “può discernere i pensieri e le intenzioni del cuore” e aiutarci ad avere una vita significativa. — Ebrei 4:12. Scritto da Salomone, un re dell’antico Israele famoso per la sua sapienza, il libro di Ecclesiaste contiene consigli pratici su ciò che conta veramente nella vita e su ciò che invece non ha nessun valore. Salomone fa riferimento ad alcuni dei progetti edilizi da lui intrapresi, quindi deve avere scritto Ecclesiaste dopo che erano stati portati a termine e prima di allontanarsi dalla vera adorazione. (Neemia 13:26) Per tale ragione il libro fu Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 188 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti scritto evidentemente prima del 1000 a.E.V., verso la fine dei 40 anni del suo regno. COSA NON È VANITÀ? (Ecclesiaste 1:1–6:12) “Ogni cosa è vanità!”, dice il congregatore, che prosegue chiedendo: “Che profitto ha l’uomo in tutto il suo duro lavoro a cui lavora duramente sotto il sole?” (Ecclesiaste 1:2, 3) Le espressioni “vanità” e “sotto il sole” ricorrono più volte in questo libro. Il termine ebraico reso “vanità” significa letteralmente “fiato” o “vapore” e dà l’idea di irrilevanza, caducità o transitorietà. L’espressione “sotto il sole” significa “su questa terra” o “in questo mondo”. Perciò “ogni cosa”, cioè tutte le attività dell’uomo che non tengono conto della volontà di Dio, è vanità. “Guarda i tuoi lui è il segreto per dare un senso alla propria vita. Risposta a domande bibliche: 1:4-10: Cosa c’è di ‘faticoso’ nei cicli naturali? Il congregatore menziona solo tre delle cose essenziali per la vita sulla terra: il sole, il vento e il ciclo dell’acqua. I cicli naturali, in effetti, sono numerosi e molto complessi. Si può passare tutta la vita a studiarli senza arrivare a capirli del tutto. Possono essere veramente ‘faticosi’. È anche frustrante paragonare la breve durata della nostra vita all’incessante ripetersi di questi cicli. Perfino gli sforzi compiuti per fare nuove scoperte sono faticosi. Dopo tutto le nuove invenzioni non sono altro che applicazioni di princìpi che il vero Dio ha stabilito e che ha già seguito nella creazione. 2:1, 2: Perché si dice che il “riso” è “follia”? Il riso può aiutarci a dimenticare i nostri guai per un po’ e il divertimento può farci considerare i nostri problemi con leggerezza. Comunque sia, il riso non cancella le difficoltà. Quindi viene detto che la ricerca della felicità attraverso il divertimento è “follia”. 3:11: Quali cose Dio ha fatto ‘belle a suo tempo’? Alcune delle cose che Geova Dio ha fatto ‘belle’, o appropriate e utili, al tempo giusto sono la creazione di Adamo ed Eva, il patto dell’arcobaleno, il patto con Abraamo, il patto davidico, la venuta del Messia e l’intronizzazione di Gesù Cristo come Re del Regno di Dio. Tuttavia nel prossimo futuro Geova farà qualcos’altro di ‘bello’. Possiamo aver fiducia che nel Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 189 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti momento opportuno il giusto nuovo mondo diverrà realtà. — 2 Pietro 3:13. 3:15b: In che modo “il vero Dio stesso continua a cercare ciò che si persegue”? “Ciò che si persegue” può riferirsi a quanto Dio si propone di fare. Benché il continuo susseguirsi della nascita e della morte nonché della guerra e della pace possa fare sentire l’uomo impotente e indurlo a pensare che la storia si ripeta, il vero Dio può ricercare e realizzare tutto quello che vuole. (Ecclesiaste 3:110, 15a) “Ciò che si persegue” può applicarsi anche ai giusti, che spesso sono ‘perseguiti’, vale a dire perseguitati, dai malvagi. In tal caso Geova continua a cercare i giusti “per mostrare la sua forza” a loro favore. — 2 Cronache 16:9. 5:9: In che senso “il profitto della terra è fra tutti loro”? Tutti gli abitanti della terra dipendono dal “profitto della terra”, cioè da quello che essa produce. Un re non fa eccezione. Beneficerà dei prodotti agricoli se i suoi servitori lavoreranno sodo per coltivare la terra. Lezioni per noi: 1:15. È inutile dedicare tempo ed energie a cercare di correggere l’oppressione e l’ingiustizia che vediamo oggi. Solo il Regno di Dio può togliere di mezzo la malvagità. — Daniele 2:44. 2:4-11. Arti quali architettura, giardinaggio e musica, nonché il vivere nel lusso, sono “un correr dietro al vento” perché non danno un vero senso alla vita né recano felicità duratura. 2:12-16. La sapienza ha un vantaggio sulla stoltezza: aiuta a risolvere certi problemi. Ma per quanto riguarda la morte, la sapienza umana non ha nessun vantaggio. E se anche qualcuno avesse ottenuto la fama grazie a tale sapienza, verrebbe presto dimenticato. 2:24; 3:12, 13, 22. Non c’è niente di male nel godere i frutti del proprio lavoro. 2:26. La sapienza divina, che dà gioia, viene data ‘all’uomo che è buono dinanzi a Geova’. È impossibile ricevere questa sapienza senza avere una buona relazione con Dio. 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Anziché angustiarci per quello che succede oggi nel mondo, dobbiamo aspettare che Geova metta le cose a posto. 4:4. Chi lavora sodo e bene prova soddisfazione. Ma lavorare sodo unicamente per primeggiare incoraggia la competizione e può dar luogo ad animosità e invidia. Il duro lavoro che compiamo nel ministero cristiano deve scaturire da giusti motivi. 4:7-12. I rapporti umani sono più importanti dei beni materiali e non vanno sacrificati per inseguire la ricchezza. 4:13. Non sempre ci si guadagna il rispetto a motivo della posizione o dell’età. Chi occupa una posizione di responsabilità deve agire con saggezza. 4:15, 16. Il “fanciullo, che è secondo” (cioè il successore del re), può inizialmente avere l’appoggio di ‘tutti quelli che sono davanti a lui’, ma ‘poi la gente non si rallegra di lui’. In effetti la popolarità è solitamente di breve durata. 5:2. Le nostre preghiere dovrebbero essere ben meditate e rispettose, non prolisse. 5:3-7. Preoccuparsi troppo della ricerca di cose materiali può spingere a sognare ad occhi aperti avendo mire egoistiche. Fantasticare di continuo in questo modo può anche privare di sonni tranquilli. L’abbondanza delle parole può far apparire stolta una persona e indurla a fare a Dio un voto avventato. ‘Temendo il vero Dio’ evitiamo di fare queste cose. 6:1-9. Di che beneficio sono le ricchezze, la gloria, una vita lunga e perfino una famiglia numerosa se le circostanze ci impediscono di goderne? “È meglio il vedere degli occhi che l’andare in giro dell’anima [“del desiderio dell’anima”, nota in calce]”, cioè è meglio affrontare la realtà che cercare di soddisfare desideri irrealizzabili. Pertanto il miglior modo di vivere è accontentarsi di avere ‘nutrimento e di che coprirsi’ e nello stesso tempo godere delle cose buone della vita e impegnarsi per mantenere una stretta relazione con Geova. — 1 Timoteo 6:8. 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Come dovremmo considerare i governanti umani e le ingiustizie che forse vediamo? Dato che i morti non sono consci di nulla, come dovremmo usare ora la vita? Come possono i giovani usare saggiamente il loro tempo e le loro energie? I validi consigli del congregatore su questi e su altri punti sono riportati nei capitoli da 7 a 12 di Ecclesiaste. Risposta a domande bibliche: 7:19: In che senso la sapienza è più forte di “dieci uomini al potere”? Il numero dieci, quando è usato nella Bibbia in senso figurato, è indice di completezza. Salomone vuol dire che il valore protettivo della sapienza è maggiore del numero completo dei combattenti che fanno la guardia a una città. 10:2: Cosa significa avere il cuore ‘a destra’ o ‘a sinistra’? La destra è spesso indice di una posizione di favore, ragion per cui dire che una persona ha il cuore a destra equivale a dire che il cuore la spinge a fare il bene. Se la spinge a seguire una condotta sbagliata, si dice che ha il cuore a sinistra. 10:15: In che senso “il duro lavoro degli stupidi li rende stanchi”? Se uno non ha giudizio il suo duro lavoro non produce nulla di veramente utile. Egli non vi prova nessuna soddisfazione. Tali sforzi incessanti non fanno altro che stancarlo. 11:7, 8: Cosa significa la dichiarazione: “La luce è anche dolce, ed è bene per gli occhi vedere il sole”? La luce e il sole danno gioia ai vivi. Salomone dice qui che è bello essere vivi e che dovremmo ‘rallegrarci’ prima che i giorni delle tenebre, o della vecchiaia, ci privino delle energie. 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Se non vengono usati nel modo appropriato, i giorni del vigore giovanile sono vanità perché, come il vapore, passano in fretta. Lezioni per noi: 7:6. Ridere in un momento non opportuno è irritante e inutile come il crepitio delle spine sotto una pentola. Facciamo bene a evitare di ridere a sproposito. 7:21, 22. Non dovremmo preoccuparci troppo di quello che dicono gli altri. 8:2, 3; 10:4. Quando siamo criticati o corretti da un superiore o dal datore di lavoro è saggio mantenere la calma. È meglio far questo che ‘affrettarsi e uscire d’innanzi a lui’, cioè dare frettolosamente le dimissioni. 8:8; 9:5-10, 12. La nostra vita può terminare con la stessa repentinità con cui i pesci sono presi nella rete o gli uccelli in trappola. Inoltre, nessuno di noi può impedire che alla morte la forza vitale ci abbandoni, né può ottenere un “congedo” nella guerra che la morte combatte contro l’umanità. Quindi non dobbiamo sprecare il tempo inutilmente. Geova vuole che apprezziamo la vita e viviamo bene, usando giudizio. A tal fine dobbiamo mettere il servizio di Geova al primo posto. 8:16, 17. Non potremo mai conoscere a fondo tutto ciò che Dio ha fatto e ha permesso che accadesse all’umanità, neppure se dovessimo perderci il sonno. Preoccuparsi di tutto il male che è stato commesso servirà solo a privarci della gioia di vivere. 9:16-18. La sapienza è da considerarsi preziosa anche quando la maggioranza non l’apprezza. Le parole dette con calma dal saggio sono da preferire alle grida dello stupido. 10:1. Dobbiamo stare attenti a come parliamo e a come agiamo. Basta una sola azione avventata come uno scatto d’ira o un singolo episodio in cui si esagera con l’alcol o ci si comporta in maniera non casta per rovinare la reputazione di una persona rispettata. 10:5-11. Chi occupa una posizione elevata ma è incompetente non è da invidiare. Un compito può anche essere semplice, ma se chi lo assolve è incompetente possono esserci gravi conseguenze. D’altro canto Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 193 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ __ Alcuni miei piccoli appunti acquistare la capacità di “usare la sapienza per avere successo” è vantaggioso. È molto importante divenire capaci nell’opera di predicare il Regno e fare discepoli. 11:1, 2. La generosità deve scaturire dal cuore. Questa generosità è contagiosa. — Luca 6:38. 11:3-6. Le incertezze della vita non dovrebbero renderci indecisi. 11:9; 12:1-7. I giovani devono rendere conto a Geova. Perciò devono usare il loro tempo e le loro energie per servire Dio prima che sopraggiunga la vecchiaia e li privi del loro vigore. “LE PAROLE DEI SAGGI” CI GUIDANO (Ecclesiaste 12:9-14) Come dovremmo considerare “le parole dilettevoli” che il congregatore cercò di trovare e di mettere per iscritto? In contrasto con i “molti libri” che sono il frutto della sapienza umana, “le parole dei saggi sono come pungoli per buoi, e proprio come chiodi conficcati sono quelli che prendono piacere nelle raccolte di sentenze; esse sono state date da un solo pastore”. (Ecclesiaste 12:10-12) Le parole di sapienza che provengono da “un solo pastore”, Geova, hanno un effetto stabilizzante nella nostra vita. Mettere in pratica i consigli saggi che troviamo nel libro di Ecclesiaste ci aiuterà ad avere una vita significativa e felice. Inoltre ci viene assicurato: “Andrà a finir bene a quelli che temono il vero Dio”. Sforziamoci dunque di essere fermamente decisi a seguire l’esortazione: “Temi il vero Dio e osserva i suoi comandamenti”. — Ecclesiaste 8:12; 12:13. Punti notevoli della Bibbia: Ecclesiaste 1:1–12:14 “Temi il vero Dio e osserva i suoi comandamenti” Di questi tempi temere Dio e ubbidirgli è come minimo considerato poco pratico. Ma il libro di Ecclesiaste (ebr. Qohèleth, congregatore), scritto circa 3.000 anni fa dal re Salomone (1:1), descrive l’inutilità degli esperimenti umani che non tengono conto del proposito di Dio. A rendere il libro tanto affascinante è la vastità di argomenti in cui si addentra lo scrittore: la sapienza e il dominio dell’uomo, le ricchezze e i piaceri materiali, il formalismo religioso e così via. Tutte queste cose sono Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 194 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti vanità, poiché non durano. D’altra parte, meditarvi sopra porta la persona riflessiva a un’unica conclusione: “Temi il vero Dio e osserva i suoi comandamenti. Poiché questo è l’intero obbligo dell’uomo”. — Ecclesiaste 12:13. “Ogni cosa è vanità!” Leggete Ecclesiaste capitoli 1 e 2. In paragone con l’incessante ripetersi dei cicli naturali, tutti gli sforzi umani sono effimeri e temporanei (1:4-7). Anche i grandi risultati ottenuti dal congregatore sarebbero dovuti passare a qualcun altro, forse non altrettanto degno (2:18, 19). In ebraico “vanità” significa “vapore” o “fiato”. ♦ 1:9 — In che senso non c’è “nulla di nuovo sotto il sole”? Nei quotidiani cicli naturali sui quali rifulge il sole non c’è nulla di realmente nuovo. Anche le “nuove” invenzioni sono più che altro applicazioni di princìpi che Geova ha già impiegato nella creazione. “Sotto il sole”, comunque, Geova ha prodotto qualcosa di nuovo in senso spirituale che interessa l’umanità. — Vedi La Torre di Guardia del 1° marzo 1987, pagine 27-9. ♦ 2:2 — È sbagliato divertirsi? No. Ridere o divertirsi può servire a distrarsi dai problemi per un po’, ma i problemi restano. Perciò, cercare di trovare la vera felicità nel divertimento è “follia”, non ha senso. Analogamente l’“allegrezza” non risolve i problemi della vita. Il divertimento e i piaceri vengono pertanto messi in contrasto con la felicità derivante dall’avere la benedizione di Geova sul proprio lavoro. — 2:24. Cosa impariamo: Dobbiamo prestare ascolto ai consigli di Salomone e non imperniare l’intera vita sulla ricerca di vantaggi materiali e di nuove emozionanti esperienze. Dobbiamo invece essere ‘buoni dinanzi a Geova’ ubbidendogli. Saremo allora benedetti da lui ricevendo “sapienza e conoscenza e allegrezza”. — 2:26. Un tempo per ogni cosa Leggete Ecclesiaste capitoli 3 e 4. Salomone non incoraggiava il fatalismo (3:1-9). Indicava invece che l’uomo non può assolutamente modificare ciò che Dio ha messo in funzione (3:14). Sotto questo aspetto gli uomini non sono migliori delle bestie (3:19-21). Pertanto con uno spirito di cooperazione (4:9-12) si ottengono molti Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 195 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti più risultati di quando si ha una mentalità antagonistica. — 4:4. ♦ 3:11 — In che senso Dio ha fatto ogni cosa “bella a suo tempo”? Con “bella” si intende anche “buona, giusta, appropriata”. A suo tempo verrà rivelato quale giusto posto deve occupare ciascuna opera di Dio nel Suo proposito. Dio ha fatto molte cose ‘belle’ per l’uomo. Ad esempio, gli diede un inizio perfetto in Eden. Predisse la venuta di un Seme redentore, dopo che l’uomo ebbe peccato. Al tempo opportuno Dio mandò il Seme. E, cosa ‘più bella’ di tutte, Geova ha nominato quel Seme Re del Suo Regno. ♦ 4:6 — Salomone comoda? incoraggiava forse la vita No. Salomone faceva piuttosto notare che l’impegnarsi strenuamente e con efficienza a solo scopo di lucro portava spesso alla competizione e alla rivalità (4:4). Queste cose, a loro volta, possono provocare problemi o essere addirittura all’origine di una morte precoce. (1 Timoteo 6:9, 10) Qual è allora il punto di vista equilibrato? Accontentarsi di avere di meno e vivere in pace, anziché raddoppiare i guadagni logorandosi e dovendo lottare. Cosa impariamo: Questo è il tempo di cercare prima il Regno di Dio anziché ambiziosi interessi personali (3:1). Dobbiamo cooperare con i nostri conservi cristiani e non isolarci (4:9-12). Potremo ricevere così l’aiuto e l’incoraggiamento necessari nonostante le difficoltà e l’opposizione. La vera adorazione rende soddisfatti Leggete Ecclesiaste capitoli 5 e 6. Dato che Geova è onnipotente, dobbiamo prendere sul serio la relazione che abbiamo con lui: non possiamo comportarci da stupidi e aspettarci che egli accetti il nostro “sacrificio” (5:1, 2). Chi teme Dio prova soddisfazione nell’usufruire della propria ricchezza materiale, ma chi non pensa che ad accumularla non può godersela. — Confronta 5:18-20 con 6:2, 3. ♦ 5:2 — Come si applica questo consiglio? Dovremmo aprire il nostro cuore a Dio, ma dobbiamo stare attenti, a motivo della sua grandezza e maestà, a non parlare in modo impulsivo e avventato. (Salmo 62:8) Anziché parlare in maniera sconnessa, dobbiamo usare Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 196 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti espressioni semplici e sentite. (Matteo 6:7) Con solo cinque brevi parole ebraiche Mosè supplicò a favore di Miriam e fu esaudito. — Numeri 12:13. ♦ 6:9 — Cos’è “l’andare in giro dell’anima”? Per “anima” qui si intende “desiderio intimo”, “profondo”. Questa espressione si riferisce quindi al cercare continuamente di appagare desideri irrealizzabili. È messa in contrasto con “il vedere degli occhi”, vale a dire l’affrontare la realtà. Di conseguenza, sapendo che un vero cambiamento potrà portarlo soltanto il Regno di Dio, dovremmo accontentarci e non lasciare che desideri non realistici o irrealizzabili ci privino della pace. Cosa impariamo: Nei nostri luoghi di adorazione dobbiamo comportarci in modo dignitoso e ascoltare con attenzione (5:1). Dobbiamo anche essere pronti ad assolvere i nostri doveri nei confronti di Geova. Se siamo sposati, questo vuol dire anche assolvere i nostri doveri matrimoniali. — 5:4. Parole sagge Leggete Ecclesiaste capitoli 7 e 8. Il congregatore fa alcune riflessioni sull’effetto della morte (7:1-4) e sul valore della sapienza (7:11, 12, 16-19); mette anche in guardia contro la donna malvagia (7:26). Vengono anche dati alcuni suggerimenti su come comportarsi con i governanti (8:2-4) e sul non accendersi per le ingiustizie. — 8:11-14. ♦ 7:28 — Sono parole offensive per le donne? La moralità evidentemente era a un livello molto basso. Salomone stava perciò parlando di quanto allora fossero rari le donne e gli uomini giusti. Su mille persone era difficile trovare un uomo giusto, e ancor più difficile era trovare una donna che si mostrasse giusta. La Bibbia, tuttavia, parla della “donna eccellente” e della “moglie capace”. (Rut 3:11; Proverbi 31:10) Questo versetto può inoltre essere profetico, in quanto nessuna donna ha mai dato prova di perfetta ubbidienza a Geova, mentre c’è stato un uomo che l’ha fatto: Gesù Cristo. ♦ 8:8 — Di che congregatore? cosa stava parlando qui il Della morte. Nessuno può impedire alla forza vitale di abbandonare le sue cellule, posticipando così il giorno della propria morte. Nella guerra combattuta contro il Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 197 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti nostro comune nemico, la morte, nessuno può ottenere un congedo o mandare un sostituto al proprio posto. (Salmo 49:7-9) Anche i malvagi, con i loro tortuosi intrighi, non sfuggiranno alla morte. Cosa impariamo: Anche se per molti le ricchezze materiali sono diventate il principale obiettivo della vita, solo la sapienza divina può guidarci alla vita eterna. (7:12; Luca 12:15) Rimpiangere i ‘bei tempi andati’ non migliorerà la nostra situazione (7:10). Le cose ci ‘andranno a finir bene’ solo se continuiamo a temere Dio. — 8:5, 12. Gli imprevisti della vita Leggete Ecclesiaste capitoli 9 e 10. La vita è preziosa e Dio vuole che la godiamo (9:4, 7). Dal momento che non possiamo controllarne l’esito, è meglio prendere a cuore la sapienza divina, anche se la maggioranza delle persone non l’apprezza (9:17). A motivo degli imprevisti che possono capitarci, dobbiamo proteggere il nostro cuore (10:2), agire con cautela e mostrarci saggi. — 10:8-10. ♦ 9:1 — In che senso le opere dei giusti sono nella mano di Dio? Anche se le calamità colpiscono i saggi e i giusti, questo accade solo per permesso di Dio, il quale non li abbandonerà mai. Mediante la “mano” di Dio, la Sua forza operante, i giusti possono essere liberati da una prova o rafforzati così da sopportarla. (1 Corinti 10:13) Ricordare questo può essere di conforto al servitore di Geova quando sperimenta delle difficoltà. ♦ 10:2 — In che senso il cuore è a destra? La “destra” spesso denota una posizione di favore. (Matteo 25:33) Perciò, che il cuore del saggio sia “alla sua destra” indica che esso lo spinge a comportarsi bene, in modo vantaggioso. Chi è stupido, invece, è privo di buoni motivi e agisce in modo stolto e sbagliato. Ha il cuore a “sinistra”, in quanto è indotto a seguire una via errata. Cosa impariamo: Dato che chiunque può morire all’improvviso (9:12), dovremmo essere impegnati a usare la nostra vita nel servizio di Geova, poiché la nostra eventuale morte porrebbe fine a tutto (9:10). Dobbiamo inoltre acquistare abilità nel nostro servizio in quanto l’imperizia, anche in cose semplici come scavare Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 198 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti una buca o tagliare la legna, può danneggiare noi stessi e altri. — 10:8, 9. I giovani e lo scopo della vita Leggete Ecclesiaste capitoli 11 e 12. Tutti noi dovremmo essere generosi e risoluti nelle nostre azioni (11:1-6). I giovani che impiegano bene il loro tempo e le loro energie servendo il Creatore non avranno rimpianti in seguito (11:9, 10). Avranno invece la soddisfazione di piacere a Dio, prima di perdere la salute e le forze. — 12:1-7; vedi La Torre di Guardia del 1° giugno 1978, pagine 28-9. ♦ 11:1 — Cosa significa qui ‘mandare il pane’? Il pane è il sostegno della vita. Mandarlo sulle “acque” significa privarsi di qualcosa di prezioso. Ciò nondimeno, “lo ritroverai”, perché chi è generoso verrà ricompensato in modi impensati. — Luca 6:38. ♦ 12:12 — Perché un’opinione tanto negativa sui libri? Messi a confronto con la Parola di Geova gli innumerevoli volumi del mondo non contengono altro che ragionamenti umani. Gran parte di questi pensieri riflettono la mentalità di Satana. (2 Corinti 4:4) “La molta dedizione” a queste pubblicazioni mondane non dà risultati di valore duraturo. Cosa impariamo: Anche noi, come faceva Salomone, dobbiamo meditare su ciò che la Parola di Dio dice in merito alla vita, perché rafforzeremo così la nostra determinazione di servire Dio e ubbidirgli. Sapere che Geova si preoccupa assiduamente di noi (12:13, 14) ci fa sentire più vicini a lui. Pertanto ‘temiamo il vero Dio e osserviamo i suoi comandamenti’. È questo il nostro obbligo: saremo felici per sempre. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del Cantico dei Cantici “COME un giglio tra erbacce spinose, così è la mia compagna tra le figlie”. “Come un melo tra gli alberi della foresta, così è il mio caro tra i figli”. “Chi è questa donna che guarda giù come l’aurora, bella come la luna piena, pura come il fulgido sole?” (Il Cantico dei Cantici 2:2, 3; 6:10) Le parole che troviamo in questi versetti del libro Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 199 _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _ biblico chiamato Il Cantico dei Cantici sono davvero straordinarie. L’intero libro è un poema così pieno di significato e di belle espressioni che viene definito “il cantico più bello (per eccellenza)”. — Il Cantico dei Cantici 1:1, nota in calce. Composto da Salomone, re dell’antico Israele, probabilmente verso il 1020 a.E.V., durante la prima parte dei suoi 40 anni di regno, questo cantico è la storia d’amore di un giovane pastore e di una ragazza di campagna, una sulamita. Tra i vari personaggi menzionati nel poema ci sono la madre e i fratelli della ragazza, le “figlie di Gerusalemme” (le dame di corte) e le “figlie di Sion” (le donne di Gerusalemme). (Il Cantico dei Cantici 1:5; 3:11) Per chi legge la Bibbia è difficile identificare tutti quelli che parlano nel Cantico dei Cantici, ma è possibile farlo tenendo conto di quello che dicono o di quello che viene detto loro. Il messaggio del Cantico dei Cantici, che fa parte della Parola di Dio, è di grande valore per due motivi. (Ebrei 4:12) Primo, ci insegna cos’è il vero amore fra un uomo e una donna. Secondo, illustra il tipo di amore che esiste fra Gesù Cristo e la congregazione dei cristiani unti. — 2 Corinti 11:2; Efesini 5:25-31. NON CERCATE DI “DESTARE IN ME L’AMORE” (Il Cantico dei Cantici 1:1–3:5) “Mi baci egli con i baci della sua bocca, poiché le tue espressioni di tenerezza sono migliori del vino”. (Il Cantico dei Cantici 1:2) Il dialogo del Cantico dei Cantici inizia con queste parole pronunciate da un’umile ragazza di campagna che viene condotta nella tenda reale di Salomone. Ma come mai si trova lì? “I figli della mia propria madre si adirarono con me”, dice. “Mi nominarono custode delle vigne”. I suoi fratelli sono arrabbiati perché il ragazzo che lei ama l’ha invitata a fare una passeggiata con lui in un’incantevole giornata primaverile. Per impedirle di andarci le hanno affidato un compito: cacciare “le piccole volpi che rovinano le vigne”. Questo lavoro la porta nelle vicinanze dell’accampamento di Salomone. Quando scende “al giardino dei noci”, la ragazza viene notata per la sua bellezza e portata nell’accampamento. — Il Cantico dei Cantici 1:6; 2:10-15; 6:11. Mentre la fanciulla esprime il desiderio di vedere l’amato pastore, le dame di corte le dicono di ‘uscire lei stessa nelle orme del gregge’ e di cercarlo. Ma Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 200 Alcuni miei piccoli appunti ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti Salomone non la lascia andare. Ne ammira la bellezza e le promette “cerchietti d’oro, insieme a borchie d’argento”. Queste cose, però, la lasciano del tutto indifferente. Il pastore entra nell’accampamento di Salomone, la trova ed esclama: “Ecco, sei bella, o mia compagna. Ecco, sei bella”. La giovane pone sotto giuramento le dame di corte: “Non [cercate] di svegliare né di destare in me l’amore finché esso non vi sia incline”. — Il Cantico dei Cantici 1:8-11, 15; 2:7; 3:5. Risposta a domande bibliche: 1:2, 3: Perché il ricordo delle espressioni di tenerezza del pastore è come il vino e il suo nome è come l’olio? Proprio come il vino fa rallegrare il cuore dell’uomo e l’olio versato sulla testa ha un effetto lenitivo, così il ricordo dell’amore del ragazzo e il suo nome rafforzavano e confortavano la fanciulla. (Salmo 23:5; 104:15) Anche i veri cristiani, particolarmente gli unti, traggono forza e incoraggiamento riflettendo sull’amore che Gesù Cristo ha mostrato loro. 1:5: Perché la ragazza di campagna paragona la sua carnagione scura alle “tende di Chedar”? Il pelo di capra, quando viene tessuto, ha molteplici impieghi. (Numeri 31:20) Per esempio “la tenda sopra il tabernacolo” era fatta di “teli di pelo di capra”. (Esodo 26:7) Come fanno tuttora i beduini, è del tutto possibile che le tende di Chedar si facessero con il pelo di capra nera. 1:15: Cosa significano queste parole del giovane pastore: “I tuoi occhi son quelli delle colombe”? Il pastore sta dicendo che gli occhi della sua ragazza hanno un aspetto dolce e mite, come quelli delle colombe. 2:7; 3:5: Perché le dame di corte vengono poste sotto giuramento “per le gazzelle o per le cerve del campo”? Le gazzelle e le cerve sono note per la bellezza e la grazia. In effetti la Sulamita pone le dame di corte sotto giuramento, per tutto ciò che c’è di bello e di grazioso, di non cercare di svegliare l’amore in lei. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 201 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti Lezioni per noi: 1:2; 2:6. Le caste espressioni di tenerezza possono essere appropriate tra due fidanzati. Questi tuttavia dovrebbero badare che si tratti di manifestazioni di affetto sincero e non di passione impura, che potrebbe preparare il terreno all’immoralità sessuale. — Galati 5:19. 1:6; 2:10-15. I fratelli della Sulamita non le permisero di appartarsi con il suo caro in un posto isolato sui monti, ma non perché fosse una ragazza immorale o non fosse animata da giusti motivi. Presero invece una misura precauzionale per impedirle di mettersi in una situazione che la facesse cadere in tentazione. Una cosa che i fidanzati possono imparare è evitare di appartarsi in luoghi isolati. 2:1-3, 8, 9. Nonostante la sua bellezza la Sulamita era modesta e si considerava “un semplice zafferano [un fiore comune] della pianura costiera”. Poiché era bella e fedele a Geova, il pastore la riteneva “un giglio tra erbacce spinose”. E che dire di lui? Poiché era di bell’aspetto, a lei sembrava “una gazzella”. Dev’essere stato anche un uomo dalla mentalità spirituale e devoto a Geova. “Come un melo [che dà ombra e frutti] tra gli alberi della foresta”, dice la ragazza, “così è il mio caro tra i figli”. La fede e la devozione a Dio non sono forse qualità da ricercare in un eventuale coniuge? 2:7; 3:5. La ragazza di campagna non provava nessuna attrazione per Salomone. Pose anche le dame di corte sotto giuramento affinché non cercassero di destare in lei l’amore se non per il suo pastore. Non è né possibile né appropriato innamorarsi di chiunque. Il cristiano o la cristiana che desidera sposarsi deve prendere in considerazione solo un fedele servitore di Geova. — 1 Corinti 7:39. “CHE GUARDATE NELLA SULAMITA?” (Il Cantico dei Cantici 3:6–8:4) Qualcosa “sale dal deserto come colonne di fumo”. (Il Cantico dei Cantici 3:6) Cosa vedono le donne di Gerusalemme quando escono per guardare? Il re Salomone che torna in città con i suoi servitori. Ed egli ha portato con sé la Sulamita. Il pastore l’ha seguita e trova subito il modo per vederla. Le conferma il suo amore ed esprime il desiderio di lasciare la città: “Finché spiri il giorno e siano fugate le ombre, me ne andrò al monte della mirra Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 202 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti e al colle dell’olibano”. Lei lo invita a ‘entrare nel suo giardino e a mangiarne i frutti più scelti’. Lui replica: “Sono entrato nel mio giardino, o mia sorella, mia sposa”. Le donne di Gerusalemme dicono loro: “Mangiate, o compagni! Bevete e inebriatevi delle espressioni di tenerezza!” — Il Cantico dei Cantici 4:6, 16; 5:1. Dopo avere narrato alle dame di corte un sogno, la Sulamita dice loro: “Sono malata d’amore”. Esse chiedono: “Cos’ha il tuo caro più di ogni altro caro?” Lei risponde: “Il mio caro è bianco e roseo, il più notevole fra diecimila”. (Il Cantico dei Cantici 5:2-10) Quando Salomone tesse le lodi della ragazza, lei risponde umilmente: “Che guardate nella Sulamita?” (Il Cantico dei Cantici 6:4-13) Vedendo in questa domanda un’opportunità per conquistarla, il re le fa altri complimenti. Lei, però, è irremovibile: ama il pastore. Infine Salomone le permette di tornare a casa. Risposta a domande bibliche: 4:1; 6:5: Perché i capelli della fanciulla sono paragonati a “un branco di capre”? Il paragone fa pensare che i suoi capelli fossero lucidi e folti come il pelo di capra nera. 4:11: Cosa vuol dire che le labbra della Sulamita “continuano a stillare miele di favo” e che ‘miele e latte sono sotto la sua lingua’? Il miele di favo è più saporito e più dolce di quello che è stato esposto all’aria. Questo paragone nonché l’idea che miele e latte fossero sotto la lingua della Sulamita evidenziano quanto siano buone e piacevoli le sue parole. 5:12: In che senso “i suoi occhi sono come colombe presso i canali d’acqua, che si bagnano nel latte”? La ragazza parla dei begli occhi del suo caro. Forse, usando un linguaggio poetico, paragona l’iride scura circondata dal bianco dei suoi occhi alle colombe grigioazzurre che si bagnano nel latte. 5:14, 15: Perché le mani e le gambe del pastore sono descritte in questo modo? Evidentemente la ragazza si riferisce alle dita del pastore quando parla di cilindri d’oro e alle sue unghie Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 203 ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ Alcuni miei piccoli appunti quando parla di crisolito. Paragona le gambe di lui a “colonne di marmo” perché sono forti e belle. 6:4, nota in calce: L’espressione Piacevole” si riferisce a Gerusalemme? “Città No, la “Città Piacevole” è “Tirza”. Questa città cananea fu catturata da Giosuè e dopo il regno di Salomone divenne la prima capitale del regno settentrionale delle dieci tribù di Israele. (Giosuè 12:7, 24; 1 Re 16:5, 6, 8, 15) “A quanto sembra doveva essere una città molto bella”, dice un’opera di consultazione, “il che spiegherebbe perché viene menzionata qui”. 6:13, nota in calce: Cos’è “la danza di due campi”? Questa espressione si può tradurre anche “danza di Maanaim”. La città di Maanaim era situata a est del Giordano, vicino alla valle del torrente Iabboc. (Genesi 32:2, 22; 2 Samuele 2:29) “La danza di due campi” può riferirsi a una danza che si faceva in quella città in occasione di una festa. 7:4: Perché Salomone paragona il collo della Sulamita a “una torre d’avorio”? In precedenza la ragazza aveva ricevuto questo complimento: “Il tuo collo è simile alla torre di Davide”. (Il Cantico dei Cantici 4:4) Una torre è una costruzione lunga e slanciata, e l’avorio è liscio. Salomone è colpito dal collo slanciato e liscio della ragazza. Lezioni per noi: 4:1-7. Resistendo agli allettamenti di Salomone, la Sulamita, se pure imperfetta, dimostrò la sua integrità morale. Tale forza morale la rese ancora più bella. Questo dovrebbe valere anche per le donne cristiane. 4:12. La Sulamita era come un bel giardino recintato da una siepe o come un muro oltre il quale si poteva andare solo attraverso un cancello che veniva tenuto chiuso a chiave. Questo vuol dire che riservava il suo tenero affetto al futuro marito. Un bell’esempio per donne e uomini cristiani non sposati. “LA FIAMMA DI IAH” (Il Cantico dei Cantici 8:5-14) “Chi è questa donna che sale dal deserto, appoggiandosi al suo caro?”, chiedono i fratelli della Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 204 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti Sulamita quando la vedono tornare a casa. Qualche tempo prima uno di loro aveva detto: “Se fosse un muro, edificheremmo su di lei un parapetto d’argento; ma se fosse una porta, la rafforzeremmo con una tavola di cedro”. Ora che la tenacia del suo amore è stata provata e dimostrata, la Sulamita dice: “Io sono un muro, e le mie mammelle sono come torri. In questo caso son divenuta ai suoi occhi come colei che trova pace”. — Il Cantico dei Cantici 8:5, 9, 10. Il vero amore è “la fiamma di Iah”. Perché? Perché tale amore ha origine da Geova, Colui che ci ha reso capaci di amare. È un fuoco le cui fiamme sono inestinguibili. Il Cantico dei Cantici illustra in modo straordinario che l’amore fra un uomo e una donna può essere “forte come la morte”. — Il Cantico dei Cantici 8:6. Il cantico superlativo di Salomone fa luce anche sul vincolo che c’è fra Gesù Cristo e i componenti della sua “sposa” celeste. (Rivelazione [Apocalisse] 21:2, 9) L’amore che Gesù prova per i cristiani unti è al di sopra di qualsiasi amore esista fra un uomo e una donna. La devozione dei componenti della classe della sposa è incrollabile. Gesù diede amorevolmente la vita anche per le “altre pecore”. (Giovanni 10:16) Quindi tutti i veri adoratori possono imitare l’esempio di amore e devozione incrollabile della Sulamita. Punti notevoli della Bibbia: Il Cantico dei Cantici 1:1–8:14 Il vero amore trionfa! Esiste un amore che non viene mai meno. Questo amore trionfa, è tenace, costante. Tale è l’inalterabile amore che c’è fra Gesù Cristo e la sua “sposa” o congregazione generata dallo spirito. (Rivelazione 21:2, 9; Efesini 5:21-33) E come lo descrive bene Il Cantico dei Cantici! Composto circa 3.000 anni fa dal sapiente Salomone, re d’Israele, questo “cantico superlativo” (1:1) parla dell’amore fra un pastore e una contadinella del villaggio di Sunem (Sulem). Con tutta la sua ricchezza e la sua gloria il re non riesce a conquistare l’amore della Sulamita, leale al suo diletto pastore. Se viene letto con debita attenzione e apprezzamento, questo libro poetico ha molto da insegnare ai servitori di Geova, sposati e non sposati, Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 205 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti sulla purezza, la tenerezza, la lealtà e il durevole amore che dovrebbero caratterizzare il matrimonio cristiano. Indubbiamente, tutti possiamo trarre profitto da questo inno al trionfo del vero amore. La Sulamita nell’accampamento di Salomone Leggete Il Cantico dei Cantici 1:1-14. Nelle tende reali, la Sulamita parla come se il suo diletto pastore fosse presente. Salomone esalta la bellezza della ragazza e promette di adornarla d’oro e d’argento. Ma la fanciulla resiste alle sue profferte e gli fa sapere che prova vero amore solo per il pastore. ♦ 1:2, 3 — Perché i paragoni col vino e l’olio sono appropriati? Il vino rallegra il cuore e rafforza l’anima depressa. (Salmo 104:15; Proverbi 31:6) Per le sue proprietà calmanti, l’olio veniva versato sugli ospiti di riguardo. (Salmo 23:5; Luca 7:38) Così l’afflitta Sulamita è rafforzata e confortata dal ricordo delle “espressioni di tenerezza” e del “nome” del pastore. Nello stesso modo anche il rimanente degli unti seguaci di Cristo è incoraggiato meditando sull’amore e sulle promesse del Pastore, Gesù Cristo, benché sia ancora nel mondo e separato da lui. Cosa impariamo: Salomone vuole adornare la Sulamita con “cerchietti d’oro” e “borchie d’argento”, ma lei resiste a queste tentazioni materiali e afferma il proprio incrollabile amore per il pastore. (1:11-14) Riflettendo sul suo comportamento, la classe della “sposa” sarà ancor più risoluta a respingere l’allettante materialismo del mondo e a rimanere fedele al suo Sposo celeste. Se abbiamo speranze terrene e pensiamo al matrimonio, l’esempio di questa fanciulla ci sia di sprone a mettere al primo posto gli interessi spirituali, e non quelli materiali. Desiderio reciproco Leggete 1:15–3:5. Il pastore entra nell’accampamento reale ed esprime il suo amore per la modesta Sulamita, che lo stima più di tutti gli altri. Quando sono separati, la fanciulla ricorda i momenti felici trascorsi con il suo caro e supplica che lui accorra al suo fianco. Di notte, lo desidera ardentemente. ♦ 2:1-3 — Cosa significano queste espressioni? La Sulamita si definisce “un semplice zafferano della pianura costiera” perché è una giovane umile, modesta, Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 206 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti che si considera solo come uno dei tanti fiori comuni. Il pastore, tuttavia, si rende conto che è “un giglio tra erbacce spinose”, perché è graziosa, capace e fedele a Geova. Per la fanciulla, il pastore è “come un melo tra gli alberi della foresta”, in quanto è un giovane dall’inclinazione spirituale, altrettanto devoto a Dio, dotato di ingegno e qualità molto desiderabili. Il cristiano o la cristiana che contempli il matrimonio dovrebbe cercare il proprio coniuge fra persone della sua stessa fede, aventi qualità simili a quelle della Sulamita o del suo diletto pastore. ♦ 3:5 — Cosa c’entra il giuramento con questi animali? Le gazzelle e le cerve sono animali miti, graziosi e belli che hanno inoltre un’andatura sicura e veloce. In breve, dunque, la fanciulla impegna le “figlie di Gerusalemme” facendole giurare per tutto ciò che è grazioso e bello. Menzionando questi animali, costringe quelle donne a non cercare di suscitare in lei amore per nessun altro all’infuori del suo diletto pastore. Cosa impariamo: La fanciulla pone le “figlie di Gerusalemme”, o dame di corte che servono il re, sotto il giuramento di ‘non destare in lei l’amore finché esso non vi sia incline’. (2:7; 3:5) Questo significa che non è possibile provare amore romantico per chiunque. Lei stessa non prova alcuna attrazione per Salomone. Com’è saggio, dunque, che il cristiano o la cristiana che intende sposarsi prenda in considerazione solo un’adoratrice o un adoratore di Geova da poter veramente amare! — 1 Corinti 7:39. La fanciulla a Gerusalemme Leggete 3:6–6:3. Salomone torna a Gerusalemme con gran pompa. Là il pastore si mette in contatto con la fanciulla e la rafforza con espressioni di tenerezza. In sogno essa risponde in ritardo al suo caro che bussa alla porta e viene maltrattata dalle guardie mentre lo cerca disperatamente. Quando le viene chiesto cos’abbia egli di tanto speciale, essa lo descrive animatamente alle “figlie di Gerusalemme”. ♦ 5:12 — In che senso gli occhi del pastore sono ‘come colombe che si bagnano nel latte’? Precedentemente gli occhi della Sulamita sono stati paragonati a quelli di una colomba, in quanto sono teneri, dolci. (1:15; 4:1) Anzi, il pastore ha chiamato la fanciulla stessa sua “colomba”. Qui la giovane Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 207 ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ Alcuni miei piccoli appunti innamorata paragona gli occhi del pastore a colombe grigio-azzurre che si tuffano nel latte. (5:8, 12) Probabilmente questo paragone si riferisce all’iride scura del pastore circondata dal bianco splendente dei suoi occhi. Cosa impariamo: La Sulamita è come “un giardino sbarrato”. (4:12) Nell’antico Israele spesso un giardino era simile a un parco, un vero paradiso con una buona sorgente d’acqua e una varietà di ortaggi, fiori e alberi. Di solito era cinto da una siepe o da un muro e vi si poteva entrare solo attraverso una porta sprangata. (Isaia 5:5) Per il pastore, la bellezza e la purezza morale della Sulamita sono come un giardino di rara bellezza, che produce ottima frutta, emana profumi deliziosi ed è piacevolmente tonificante. Lei non prova sentimenti d’affetto per qualsiasi uomo, perché è casta, simile a “un giardino sbarrato” agli indesiderati intrusi e aperto solo al suo legittimo proprietario. In quanto a rettitudine morale e lealtà, la Sulamita è quindi un ottimo esempio per le odierne cristiane non ancora sposate. “La fiamma di Iah” Leggete 6:4–8:14. Salomone loda la bellezza della ragazza, ma lei lo respinge e afferma la propria devozione al pastore. Incapace di conquistare il suo amore, Salomone la lascia tornare a casa. Col suo “caro” accanto, lei torna a Sunem come donna matura di provata fermezza. L’amore fra lei e il pastore è forte come la morte, e il suo divampare come “la fiamma di Iah”. ♦ 6:4 — Cos’è la “Città Piacevole”? Questa espressione può essere resa “Tirza”, che significa “piacevolezza”. Tirza, città famosa per la sua bellezza, diventò la prima capitale del regno settentrionale di Israele. — 1 Re 14:17; 16:5, 6, 8, 15. ♦ 7:4 — In che senso il collo della fanciulla è “come una torre d’avorio”? A quanto pare è liscio come l’avorio e sottile come una torre. Il suo collo è già stato paragonato alla “torre di Davide”, forse la torre della Casa del Re lungo le mura orientali di Gerusalemme. Vi sono ‘appesi mille scudi circolari di uomini potenti’, a indicare che il collo statuario della Sulamita era adorno di una collana o filo di ornamenti o gioielli rotondi. — 4:4; Neemia 3:25-27. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 208 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti ♦ 8:6, 7 — In che senso l’amore è “forte come la morte”? La morte esige immancabilmente la vita degli esseri umani peccatori, e il vero amore è altrettanto forte. Nella sua insistenza sull’esclusiva devozione, questo amore è inflessibile come lo Sceol (la tomba) nel reclamare il corpo dei defunti. Dal momento che Geova Dio ha dotato gli esseri umani della capacità di amare, questa qualità emana da lui ed è appropriatamente definita “la fiamma di Iah”. Neanche il ricco Salomone poté comprare questo amore. Cosa impariamo: L’esperienza con il re Salomone è per la Sulamita una vera prova che supera con successo. Non è instabile nell’amore e nella virtù, come una porta che gira facilmente sui cardini e che dev’essere sbarrata con una tavola di cedro per impedire che si spalanchi a qualcuno indesiderato o corrotto. No, la ragazza trionfa sugli allettamenti del re, ergendosi come un muro contro tutte le attrazioni materiali del mondo. Confidando in Dio e ricordando l’ottimo esempio della Sulamita, oggi le donne cristiane possono similmente provare la propria maturità e fermezza nei princìpi virtuosi, alla lode di Geova. — 8:810. Certo, questo “cantico superlativo”, che ha per tema l’amore, accresce il nostro apprezzamento per il legame esistente fra Gesù e gli eletti che compongono la sua celeste “sposa”. Ma a tutti i giovani e le giovani e anche ai mariti e alle mogli devote a Geova sarà utile cercare di imitare l’integrità della Sulamita e del pastore di fronte a prove e tentazioni. E questo splendido brano della Parola di Dio dovrebbe spingerci tutti a rimanere sempre leali a Geova, la Fonte dell’amore che trionfa. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Isaia — I “CHI manderò, e chi andrà per noi?” È Geova Dio a rivolgere questo invito, e Isaia, figlio di Amoz, risponde: “Eccomi! Manda me”. (Isaia 1:1; 6:8) Quindi Isaia riceve l’incarico di profeta. La sua attività profetica è descritta nel libro biblico che porta il suo nome. Scritto dal profeta stesso, il libro abbraccia un periodo di 46 anni che va più o meno dal 778 a.E.V. a qualche tempo dopo il 732. Contiene dichiarazioni contro Giuda, Israele e le nazioni circostanti, ma il tema Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 209 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti fondamentale non è il giudizio. È invece ‘la salvezza mediante Geova Dio’. (Isaia 25:9) Il nome Isaia, infatti, significa “salvezza di Geova”. In questo articolo verranno presi in esame i punti notevoli di Isaia 1:1–35:10. “UN SEMPLICE RIMANENTE TORNERÀ” (Isaia 1:1–12:6) La Bibbia non dice se il messaggio profetico contenuto nei primi cinque capitoli del libro di Isaia sia stato pronunciato prima o dopo la sua nomina a profeta. (Isaia 6:6-9) Ma una cosa è chiara: Giuda e Gerusalemme sono spiritualmente malate “dalla pianta del piede fino alla testa”. (Isaia 1:6) L’idolatria dilaga. I capi sono corrotti. Le donne sono diventate superbe. Il popolo non serve il vero Dio come vuole lui. Isaia ha l’incarico di andare a parlare “più volte” a quelli che non capiscono e non vogliono conoscere. Giuda è sotto la minaccia di invasione da parte delle forze congiunte di Israele e Siria. Usando Isaia e i suoi figli “come segni e come miracoli”, Geova assicura a Giuda che l’alleanza siro-israelita non riuscirà nel suo intento. (Isaia 8:18) Comunque, la pace senza fine esisterà soltanto sotto il dominio del “Principe della pace”. (Isaia 9:6, 7) Geova chiederà conto anche all’Assiria, la nazione che egli impiega come “verga per la [sua] ira”. Giuda andrà infine in cattività ma “un semplice rimanente tornerà”. (Isaia 10:5, 21, 22) La vera giustizia diverrà realtà sotto il dominio di un simbolico “ramoscello [che] deve spuntare dal ceppo di Iesse”. — Isaia 11:1. Risposta a domande bibliche: 1:8, 9: Cosa significa che la figlia di Sion sarà “lasciata rimanere come una capanna in una vigna, come una baracca da guardia in un campo di cetrioli”? Significa che durante l’invasione assira Gerusalemme sembrerà molto vulnerabile, come una semplice capanna in una vigna o una baracca pericolante in un campo di cetrioli. Ma Geova verrà in suo aiuto e non permetterà che divenga come Sodoma e Gomorra. 1:18: Cosa si intende con le parole: “Venite, ora, e mettiamo le cose a posto fra noi”? Non è un invito a parlare di una questione e a giungere a un accordo con reciproche concessioni. Il Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 210 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti versetto si riferisce invece all’istituzione di un organo giudicante in cui il giusto Giudice, Geova, dà a Israele l’opportunità di cambiare e purificarsi. 6:8a: Perché qui si usa il pronome plurale “noi”? Nel versetto Geova Dio parla in prima persona. Il pronome plurale “noi” indica che con Geova c’è qualcun altro. Naturalmente si tratta del suo “unigenito Figlio”. — Giovanni 1:14; 3:16. 6:11: Con la domanda “fino a quando, o Geova?”, cosa intendeva dire Isaia? Il profeta non stava chiedendo per quanto tempo avrebbe dovuto continuare a pronunciare il messaggio di Geova a gente insensibile. Voleva piuttosto sapere per quanto tempo il popolo spiritualmente malato avrebbe continuato a disonorare il nome di Dio. 7:3, 4: Perché Geova salvò il malvagio re Acaz? Il re di Siria e il re di Israele decisero di detronizzare Acaz, re di Giuda, e di mettere al suo posto un governo fantoccio con a capo il figlio di Tabeel, un uomo che non era un discendente di Davide. Questo piano diabolico avrebbe interrotto l’attuazione del patto per il Regno stipulato con Davide. Geova fece in modo che Acaz si salvasse per preservare la linea genealogica attraverso la quale sarebbe venuto il promesso “Principe della pace”. — Isaia 9:6. 7:8: In che modo nell’arco di 65 anni Efraim ‘fu frantumato’? La deportazione degli abitanti del regno delle dieci tribù e il ripopolamento del paese con degli stranieri ebbe inizio “ai giorni di Peca re d’Israele”, poco dopo che Isaia aveva pronunciato questa profezia. (2 Re 15:29) Continuò per molto tempo fino ai giorni del re assiro Esar-Addon, uno dei figli di Sennacherib e suo successore. (2 Re 17:6; Esdra 4:1, 2; Isaia 37:37, 38) Il fatto che gli assiri continuassero a spostare la popolazione della Samaria e a ripopolare la regione spiega il periodo di 65 anni indicato in Isaia 7:8. 11:1, 10: Com’è possibile che Gesù Cristo sia ‘un ramoscello che spunta dal ceppo di Iesse’ e anche “la radice di Iesse”? (Romani 15:12) Gesù ‘spuntò dal ceppo di Iesse’ come uomo. Discese da Iesse attraverso Davide, uno dei suoi figli. (Matteo 1:1-6; Luca 3:23-32) Tuttavia il fatto che Gesù Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 211 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti riceva il potere regale influisce sulla relazione che egli ha con i suoi antenati. In virtù del potere e dell’autorità che ha ricevuto di concedere agli esseri umani ubbidienti la vita eterna sulla terra, Gesù diventa il loro “Padre eterno”. (Isaia 9:6) Quindi è anche “la radice” dei suoi antenati, tra cui Iesse. Lezioni per noi: 1:3. Rifiutarsi di vivere secondo ciò che il Creatore richiede da noi equivale ad avere meno conoscenza di un toro o di un asino. D’altro canto, imparare ad apprezzare tutto ciò che Geova ha fatto per noi ci impedisce di comportarci senza intendimento e di abbandonarlo. 1:11-13. Le cerimonie religiose ipocrite e le preghiere formalistiche stancano Geova. Le nostre azioni e le nostre preghiere dovrebbero scaturire da un cuore mosso da giusti motivi. 1:25-27; 2:2; 4:2, 3. La schiavitù e la desolazione di Giuda dovevano terminare con il ritorno del rimanente pentito a Gerusalemme e il ripristino della vera adorazione. Geova è misericordioso verso i trasgressori pentiti. 2:2-4. La nostra zelante partecipazione all’opera di predicare il Regno e fare discepoli aiuta persone di molte nazioni a conoscere le vie della pace e a vivere in pace le une con le altre. 4:4. Geova eliminerà, o ‘laverà’, la corruzione morale e la colpa dovuta allo spargimento di sangue. 5:11-13. Chi non si pone dei limiti e non è moderato nella scelta dello svago rifiuta di agire in base alla conoscenza. — Romani 13:13. 5:21-23. Gli anziani o sorveglianti cristiani devono evitare di essere “saggi ai loro propri occhi”. Devono anche avere moderazione nel “bere vino” e non fare favoritismi. 11:3a. L’esempio e gli insegnamenti di Gesù mostrano che c’è “gioia nel timore di Geova”. “GEOVA MOSTRERÀ MISERICORDIA A GIACOBBE” (Isaia 13:1–35:10) I capitoli da 13 a 23 sono dichiarazioni contro le nazioni. Tuttavia “Geova mostrerà misericordia a Giacobbe” permettendo a tutte le tribù di Israele di Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 212 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti tornare in patria. (Isaia 14:1) Il messaggio di desolazione per Giuda contenuto nei capitoli da 24 a 27 è accompagnato dalla promessa di restaurazione. Geova esprime la sua ira contro gli “ubriaconi di Efraim [Israele]” perché hanno stretto un’alleanza con la Siria; esprime la sua ira anche contro ‘il sacerdote e il profeta’ di Giuda perché hanno cercato di stringere un’alleanza con l’Assiria. (Isaia 28:1, 7) Vengono annunciati guai a carico di “Ariel [Gerusalemme]”, i cui abitanti si sono ‘incamminati per scendere in Egitto’ a cercare protezione. (Isaia 29:1, nota in calce; 30:1, 2) Ciò nondimeno viene predetta la salvezza di coloro che esercitano fede in Geova. Come ‘il giovane leone fornito di criniera ruggisce sulla sua preda’, Geova difenderà il “monte Sion”. (Isaia 31:4) Viene anche promesso: “Ecco, un re regnerà per la stessa giustizia”. (Isaia 32:1) Gli assiri minacciano Giuda e questo fa piangere amaramente perfino i “messaggeri di pace”, ma Geova promette che il suo popolo sarà sanato, “perdonato del suo errore”. (Isaia 33:7, 22-24) “Geova ha indignazione contro tutte le nazioni, e furore contro tutto il loro esercito”. (Isaia 34:2) Il paese di Giuda non rimarrà desolato. “Il deserto e la regione arida esulteranno, e la pianura desertica gioirà e fiorirà come lo zafferano”. — Isaia 35:1. Risposta a domande bibliche: 13:17: In che senso i medi consideravano l’argento come nulla e non provavano diletto nell’oro? Per i medi e i persiani la gloria che derivava da una conquista era molto più importante del bottino di guerra. Questo poté dirsi di Ciro, il quale diede a chi tornava dall’esilio gli utensili d’oro e d’argento che Nabucodonosor aveva portato via come bottino dal tempio di Geova. 14:1, 2: In che modo gli israeliti, il popolo di Geova, presero “prigionieri quelli che li tenevano in cattività” e tennero “sottoposti quelli che li costringevano al lavoro”? Questo avvenne ad esempio nel caso di Daniele, Ester e Mardocheo: il primo occupò una carica molto importante a Babilonia sotto i medi e i persiani, la seconda divenne una regina persiana e il terzo fu nominato primo ministro dell’impero persiano. 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È possibile che Isaia si sia tolto solo la sopravveste e sia andato in giro “vestito leggermente”. — 1 Samuele 19:24, nota in calce. 21:1: Quale regione viene chiamata “il deserto del mare”? Babilonia, anche se non si trovava affatto vicino al mare. Il motivo è che lo straripamento dell’Eufrate e del Tigri inondava la regione tutti gli anni, creando un “mare” paludoso. 24:13-16: In che modo gli ebrei sarebbero divenuti, “fra i popoli, come la bacchiatura dell’olivo, come la racimolatura quando la vendemmia è giunta alla fine”? Dopo la raccolta o la vendemmia rimane solo un po’ di frutta sull’albero o di uva sulla vite; allo stesso modo solo alcuni sarebbero sopravvissuti alla distruzione di Gerusalemme e di Giuda. Ovunque venissero deportati, sia “nella regione della luce [Babilonia, in Oriente]” che “nelle isole del mare [Mediterraneo]”, i superstiti avrebbero glorificato Geova. 24:21: Chi sono l’“esercito dell’alto” e i “re del suolo”? Con l’espressione “esercito dell’alto” si possono intendere le forze spirituali malvage. I “re del suolo” sono quindi i governanti terreni, sui quali i demoni esercitano una potente influenza. — 1 Giovanni 5:19. 25:7: Cos’è l’“avvolgimento che si avvolge su tutti i popoli, e l’opera tessuta che si intesse su tutte le nazioni”? Questo paragone richiama l’attenzione su due grandi nemici dell’umanità: il peccato e la morte. Lezioni per noi: 13:20-22; 14:22, 23; 21:1-9. La parola profetica di Geova si avvera sempre, come avvenne nel caso di Babilonia. 17:7, 8. La maggioranza degli israeliti non ascoltò, ma alcuni confidarono in Geova. Allo stesso modo alcuni nella cristianità ascoltano il messaggio del Regno. 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I giudizi di Geova non lasciano i giusti senza speranza. 28:23-29. Geova ristabilisce le persone sincere tenendo conto delle loro necessità specifiche e delle loro circostanze. 30:15. Per essere salvati da Geova dobbiamo mostrare fede “riposando”, cioè trattenendoci dal cercare la salvezza con mezzi umani. ‘Stando indisturbati’, ossia non avendo paura, dimostriamo anche fiducia nella capacità di Geova di proteggerci. 30:20, 21. ‘Vediamo’ Geova e ‘udiamo’ la sua voce salvifica dando ascolto a quello che dice per mezzo della sua Parola ispirata, la Bibbia, e per mezzo dello “schiavo fedele e discreto”. — Matteo 24:45. Le profezie di Isaia rafforzano la nostra fiducia nella Parola di Dio Possiamo essere davvero grati del messaggio che Dio ha fatto scrivere nel libro di Isaia. Le profezie che si sono già adempiute rafforzano la nostra fiducia che ‘la parola che esce dalla bocca di Geova non tornerà a lui senza risultati’. — Isaia 55:11. Che dire delle profezie messianiche, come quelle che si trovano in Isaia 9:7 e 11:1-5, 10? Non rafforzano la nostra fede nel mezzo che Geova ha stabilito per la nostra salvezza? Il libro contiene anche profezie il cui maggiore adempimento sta avendo luogo nei nostri giorni o deve ancora verificarsi. (Isaia 2:2-4; 11:6-9; 25:6-8; 32:1, 2) In effetti il libro di Isaia fornisce ulteriori prove che “la parola di Dio è vivente”. — Ebrei 4:12. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Isaia — II ISAIA sta adempiendo fedelmente il suo incarico di profeta. Le dichiarazioni che ha pronunciato contro il regno delle dieci tribù di Israele si sono già avverate. Ora egli ha qualcosa da dire sul futuro di Gerusalemme. La città sarà distrutta e i suoi abitanti saranno fatti prigionieri. Comunque non rimarrà desolata per sempre. Dopo un certo periodo di tempo la vera adorazione sarà ristabilita. Questo è il messaggio principale di Isaia 36:1– 66:24. Ci sarà utile considerare cosa dicono questi capitoli, perché molte profezie in essi contenute stanno Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 215 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti avendo il loro adempimento maggiore e definitivo nei nostri giorni o lo avranno nel prossimo futuro. In questa parte del libro di Isaia ci sono anche entusiasmanti profezie che riguardano il Messia. “ECCO, VENGONO I GIORNI” (Isaia 36:1–39:8) Nel 14° anno del regno di Ezechia (732 a.E.V.) gli assiri invadono Giuda. Geova promette di difendere Gerusalemme. La minaccia di invasione cessa quando l’angelo di Geova uccide da solo 185.000 soldati assiri. Ezechia si ammala. Geova esaudisce la sua preghiera e lo guarisce, allungandogli la vita di 15 anni. Quando il re di Babilonia manda degli emissari a felicitarsi con lui, incautamente Ezechia mostra loro tutti i suoi tesori. Isaia dichiara a Ezechia il messaggio di Geova: “Ecco, vengono i giorni, e tutto ciò che è nella tua propria casa e che i tuoi antenati hanno accumulato fino a questo giorno sarà realmente portato a Babilonia”. (Isaia 39:5, 6) Poco più di 100 anni dopo la profezia si avvera. Risposta a domande bibliche: 38:8: Cos’erano i “gradini” su cui l’ombra fu fatta tornare indietro? Dato che nell’VIII secolo a.E.V. si usavano orologi solari sia in Egitto che in Babilonia, questi “gradini” potrebbero essere i gradi di un orologio solare che forse era appartenuto ad Acaz, il padre di Ezechia. O potrebbe trattarsi di una scalinata che c’era all’interno del palazzo. Può darsi che accanto alla scalinata ci fosse una colonna che proiettava un’ombra sui gradini, fornendo così un modo per misurare il tempo. Lezioni per noi: 36:2, 3, 22. Benché Sebna fosse stato rimosso dall’incarico di economo, gli fu permesso di rimanere al servizio del re come segretario. (Isaia 22:15, 19) Se per qualche ragione ci viene tolto un incarico di responsabilità nell’organizzazione di Geova, non dovremmo continuare a servirlo in qualunque modo ci conceda? 37:1, 14, 15; 38:1, 2. Nei momenti di difficoltà dimostriamo saggezza se ci rivolgiamo a Geova in preghiera e confidiamo pienamente in lui. 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Mentre Gerusalemme era sotto la minaccia assira, Ezechia si preoccupava soprattutto perché la caduta della città avrebbe recato biasimo sul nome di Geova. Quando seppe che la sua malattia si sarebbe rivelata mortale, Ezechia non si preoccupò solo per se stesso. Ciò che lo inquietava di più era cosa avrebbe significato per la dinastia davidica il fatto che lui morisse senza eredi. Era anche in ansia per chi avrebbe guidato la lotta contro gli assiri. Come Ezechia, anche noi consideriamo la santificazione del nome di Geova e l’adempimento del suo proposito più importanti della nostra salvezza. 38:9-20. Questo cantico di Ezechia ci insegna che nella vita nulla è più importante del poter lodare Geova. “SARÀ RIEDIFICATA” (Isaia 40:1–59:21) Immediatamente dopo aver predetto la distruzione di Gerusalemme e la successiva cattività in Babilonia, Isaia pronuncia una profezia sulla restaurazione. (Isaia 40:1, 2) Gerusalemme “sarà riedificata”, dice Isaia 44:28. Gli idoli delle divinità babilonesi saranno portati via come “bagagli”. (Isaia 46:1) Babilonia sarà distrutta. Tutto questo si avvera due secoli dopo. Geova darà il suo servitore come “luce delle nazioni”. (Isaia 49:6) I “cieli”, le autorità governative babilonesi, saranno ‘dispersi in frammenti proprio come fumo’ e i loro sudditi “moriranno come un semplice culice”; ma la ‘prigioniera figlia di Sion si scioglierà i legami dal collo’. (Isaia 51:6; 52:2) A quelli che si rivolgono a lui e prestano ascolto, Geova dice: “Concluderò prontamente con voi un patto di durata indefinita rispetto alle amorevoli benignità promesse a Davide”. (Isaia 55:3) Chi vive in armonia con le giuste norme di Geova Dio prova ‘squisito diletto in lui’. (Isaia 58:14) Invece gli errori degli israeliti ‘causano divisione fra loro e il loro Dio’. — Isaia 59:2. Risposta a domande bibliche: 40:27, 28: Perché Israele disse: “La mia via è stata nascosta a Geova, e la giustizia nei miei riguardi elude il mio Dio”? Forse alcuni ebrei che si trovavano a Babilonia pensarono che le ingiustizie che subivano fossero nascoste a Geova o che lui non le vedesse. Fu loro ricordato che Babilonia non era irraggiungibile per il Creatore della terra, il quale non si stanca né si affatica. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 217 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti 43:18-21: Perché fu detto a coloro che sarebbero tornati dall’esilio di ‘non ricordare le cose precedenti’? Geova non diede loro questo comando perché dimenticassero i suoi passati atti di liberazione. Voleva invece che lo lodassero per “qualcosa di nuovo”, qualcosa che avrebbero sperimentato di persona, come ad esempio il viaggio sicuro che avrebbero fatto per andare a Gerusalemme, forse passando per una strada più diretta attraverso il deserto. Anche la “grande folla” che viene dalla “grande tribolazione” avrà motivi nuovi, personali, per glorificare Geova. — Rivelazione (Apocalisse) 7:9, 14. 49:6: Perché si può dire che il Messia è “luce delle nazioni”, visto che svolse il suo ministero terreno solo tra i figli di Israele? Si può dire così a motivo di ciò che accadde dopo la morte di Gesù. La Bibbia applica Isaia 49:6 ai suoi discepoli. (Atti 13:46, 47) Oggi i cristiani unti, assistiti da una grande folla di adoratori, prestano servizio come “luce delle nazioni”, illuminando i popoli “fino all’estremità della terra”. — Matteo 24:14; 28:19, 20. 53:10: In che senso Geova provò diletto nel fiaccare suo Figlio? Veder soffrire il suo Figlio diletto deve avere addolorato Geova Dio, che è compassionevole e pieno di empatia. Malgrado ciò egli provò diletto nell’ubbidienza spontanea di Gesù e nei risultati che si sarebbero potuti ottenere grazie alle sue sofferenze e alla sua morte. — Proverbi 27:11; Isaia 63:9. 53:11: Cos’è la conoscenza per mezzo della quale il Messia “recherà una condizione giusta a molti”? È la conoscenza che Gesù acquisì venendo sulla terra, diventando uomo e soffrendo ingiustamente fino alla morte. (Ebrei 4:15) In tal modo offrì un sacrificio di riscatto, che era necessario per aiutare i cristiani unti e la grande folla a ottenere una condizione giusta dinanzi a Dio. — Romani 5:19; Giacomo 2:23, 25. 56:6: Chi sono “gli stranieri”, e in quali modi ‘si attengono al patto di Geova’? “Gli stranieri” sono le “altre pecore” di Gesù. (Giovanni 10:16) Si attengono al nuovo patto in quanto ubbidiscono alle leggi che hanno relazione con questo Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 218 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti patto, cooperano pienamente con le disposizioni prese per mezzo di esso, si nutrono dello stesso cibo spirituale dei cristiani unti e li sostengono nell’opera di predicare il Regno e fare discepoli. Lezioni per noi: 40:10-14, 26, 28. Geova è forte e tenero, onnipotente e onnisapiente e il suo intendimento va molto al di là della nostra comprensione. 40:17, 23; 41:29; 44:9; 59:4. Le alleanze politiche e gli idoli sono “irrealtà”. È assolutamente inutile confidare in essi. 42:18, 19; 43:8. Chiudere gli occhi alla scritta Parola di Dio e chiudere gli orecchi all’istruzione che egli impartisce mediante “lo schiavo fedele e discreto” significa diventare ciechi e sordi in senso spirituale. — Matteo 24:45. 43:25. Geova cancella le trasgressioni per amore di se stesso. Essere liberati dalla schiavitù del peccato e della morte e ottenere la vita è secondario rispetto alla santificazione del nome di Geova. 44:8. Abbiamo il sostegno di Geova, che è saldo e stabile come una roccia. Non dovremmo mai avere paura di rendere testimonianza alla sua Divinità. — 2 Samuele 22:31, 32. 44:18-20. L’idolatria è indice di un cuore corrotto. Nel nostro cuore nulla dovrebbe occupare il posto che spetta a Geova. 46:10, 11. La capacità di Geova di far sì che ‘il suo proprio consiglio abbia effetto’, cioè di adempiere il suo proposito, dimostra in modo inequivocabile la sua Divinità. 48:17, 18; 57:19-21. Se ci rivolgiamo a Geova per essere salvati, ci avviciniamo a lui e prestiamo attenzione ai suoi comandamenti, la nostra pace sarà abbondante come le acque di un fiume e le nostre azioni giuste saranno numerose come le onde del mare. Quelli che non prestano attenzione alla Parola di Dio sono come “il mare che viene agitato”. Non hanno pace. 52:5, 6. I babilonesi conclusero erroneamente che il vero Dio fosse debole. Non riconobbero che gli israeliti erano schiavi per il fatto che Geova li aveva disapprovati. Quando a qualcuno succede qualcosa di Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 219 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti grave facciamo bene a non trarre conclusioni affrettate sulle cause. 52:7-9; 55:12, 13. Abbiamo almeno tre motivi per partecipare con gioia all’opera di predicare il Regno e fare discepoli. I nostri piedi sono piacevoli per gli umili che hanno fame in senso spirituale. Vediamo Geova “faccia a faccia”, cioè abbiamo un’intima relazione con lui. Inoltre abbiamo prosperità spirituale. 52:11, 12. Se vogliamo essere idonei per portare “gli utensili di Geova”, che rappresentano i suoi provvedimenti per il sacro servizio, dobbiamo essere puri sia in senso spirituale che morale. 58:1-14. È inutile mostrare devozione e giustizia in maniera ipocrita. I veri adoratori devono sempre mostrare santa devozione con sincerità e compiere azioni motivate dall’amore fraterno. — Giovanni 13:35; 2 Pietro 3:11. 59:15b-19. Geova osserva gli affari umani e al tempo da lui fissato interviene. DEVE “DIVENIRE UNA CORONA DI BELLEZZA” (Isaia 60:1–66:24) Riferendosi alla restaurazione della vera adorazione sia nell’antichità che nei nostri giorni, Isaia 60:1 dichiara: “Sorgi, o donna, spandi luce, poiché la tua luce è venuta e su di te ha rifulso la medesima gloria di Geova”. Sion deve “divenire una corona di bellezza nella mano di Geova”. — Isaia 62:3. Isaia prega Geova a favore dei suoi connazionali che durante il loro esilio in Babilonia si pentiranno. (Isaia 63:15–64:12) Dopo avere fatto un contrasto fra i veri adoratori e i falsi, il profeta spiega come Geova benedirà quelli che Lo servono. — Isaia 65:1–66:24. Risposta a domande bibliche: 61:8, 9: Cos’è il “patto di durata indefinita” e chi è la “progenie”? Il “patto di durata indefinita” è il nuovo patto che Geova ha stipulato con i cristiani unti. La “progenie” è formata dalle “altre pecore”, cioè dai milioni di persone che accettano il messaggio predicato dagli unti. — Giovanni 10:16. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 220 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti 63:5: In che modo Dio è sostenuto dal suo furore? Il furore di Dio non è un sentimento incontrollato, ma giusta indignazione. Il suo furore lo sostiene e lo motiva nell’eseguire i suoi giusti giudizi. Lezioni per noi: 64:6. Gli esseri umani imperfetti sono incapaci di salvarsi. In quanto a espiare i peccati, i loro atti di giustizia non sono meglio di abiti sporchi. — Romani 3:23, 24. 65:13, 14. Geova benedice i suoi servitori fedeli, soddisfacendo largamente il loro bisogno spirituale. 66:3-5. Geova odia l’ipocrisia. “Esultate” Le profezie sulla restaurazione dovettero essere molto confortanti per gli ebrei fedeli che erano in esilio a Babilonia. “Esultate”, disse Geova, “e gioite per sempre di ciò che io creo. Poiché, ecco, io creo Gerusalemme causa di gioia e il suo popolo causa d’esultanza”. — Isaia 65:18. Anche noi viviamo in un tempo in cui le tenebre avvolgono la terra e le nazioni sono nella fitta oscurità. (Isaia 60:2) Viviamo in “tempi difficili”. (2 Timoteo 3:1) Pertanto il messaggio di salvezza di Geova contenuto nel libro biblico di Isaia è di grande incoraggiamento per noi. — Ebrei 4:12. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Geremia LE CATASTROFI annunciate da Geremia al suo popolo devono essere suonate davvero spaventose. Il glorioso tempio che era stato il centro dell’adorazione per oltre tre secoli sarebbe stato distrutto dal fuoco. La città di Gerusalemme e il paese di Giuda sarebbero rimasti desolati e gli abitanti sarebbero stati fatti prigionieri. Queste e altre proclamazioni di giudizio si possono trovare nel libro di Geremia. Questo libro, il secondo della Bibbia per lunghezza, narra anche le vicende personali di Geremia relative ai 67 anni in cui svolse fedelmente il suo ministero. Le informazioni non sono presentate in ordine cronologico ma per argomenti. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 221 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Perché il libro biblico di Geremia ci interessa? Le sue profezie adempiute rafforzano la nostra fede in Geova, Colui che adempie le promesse. (Isaia 55:10, 11) Nel nostro tempo si riscontrano delle analogie con l’opera del profeta Geremia e con il modo in cui la gente reagì al suo messaggio. (1 Corinti 10:11) Inoltre la descrizione del modo in cui Geova trattò il suo popolo mette in risalto le sue qualità e dovrebbe influire profondamente su di noi. — Ebrei 4:12. “DUE COSE CATTIVE CHE IL MIO POPOLO HA FATTO” (Geremia 1:1–20:18) Geremia riceve l’incarico di profeta nel 13° anno d i regno di Giosia, re di Giuda, 40 anni prima della distruzione di Gerusalemme che avvenne nel 607 a.E.V. (Geremia 1:1, 2) Le sue proclamazioni, fatte soprattutto negli ultimi 18 anni del regno di Giosia, smascherano la cattiveria di Giuda e annunciano i giudizi di Geova contro il paese. “Farò di Gerusalemme mucchi di pietre”, dichiara Geova, “e farò delle città di Giuda una distesa desolata, senza abitante”. (Geremia 9:11) Per quale motivo? “Perché ci sono due cose cattive che il mio popolo ha fatto”, dice Geova. — Geremia 2:13. Il messaggio annuncia anche il ristabilimento di un rimanente pentito. (Geremia 3:14-18; 12:14, 15; 16:1421) Il messaggero, tuttavia, non riceve una buona accoglienza. “Il commissario capo nella casa di Geova” colpisce Geremia e gli fa passare la notte nei ceppi. — Geremia 20:1-3. Risposta a domande bibliche: 1:11, 12: Perché il fatto che Geova vigili riguardo alla sua parola è messo in relazione con “un germoglio di mandorlo”? Il mandorlo è “uno dei primi alberi a fiorire in primavera”. (Versetto 11, nota in calce) In senso figurato, Geova continuò ‘ad alzarsi di buon’ora e a mandare i suoi profeti’ per avvertire il popolo dei suoi giudizi, e ‘vigilò’ finché questi non si adempirono. — Geremia 7:25. 2:10, 11: Cosa rendeva tanto insolite le azioni degli israeliti infedeli? Le nazioni pagane che si trovavano a ovest verso Chittim e a est verso Chedar potevano forse aggiungere alle proprie divinità quelle di altre nazioni, ma non si era Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 222 Alcuni miei piccoli appunti _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ mai sentito che sostituissero completamente i loro dèi con divinità straniere. Gli israeliti invece abbandonarono Geova, scambiando la gloria dell’Iddio vivente con idoli inanimati. 3:11-22; 11:10-12, 17: Perché Geremia incluse nelle sue dichiarazioni il regno settentrionale delle dieci tribù, nonostante Samaria fosse caduta nel 740 a.E.V.? Perché la distruzione di Gerusalemme nel 607 a.E.V. fu un’espressione del giudizio di Geova sull’intera nazione di Israele, e non solo su Giuda. (Ezechiele 9:9, 10) Inoltre, una volta caduto il regno delle dieci tribù, i suoi interessi continuarono a essere rappresentati a Gerusalemme, dato che i messaggi dei profeti di Dio continuarono a includere gli israeliti. 4:3, 4: Cosa significa questo comando? Gli ebrei infedeli dovevano preparare, intenerire e ripulire il terreno del loro cuore. Dovevano togliere “i prepuzi” del loro cuore, cioè liberarsi di pensieri, sentimenti e motivi impuri. (Geremia 9:25, 26; Atti 7:51) Per questo dovevano cambiare vita: invece di azioni malvage dovevano compiere quelle azioni che facevano ottenere l’approvazione di Dio. 4:10; 15:18: In che senso Geova ingannò il suo popolo ribelle? Ai giorni di Geremia c’erano profeti che ‘profetizzavano con falsità’. (Geremia 5:31; 20:6; 23:16, 17, 25-28, 32) Geova non impedì loro di proclamare messaggi ingannevoli. 16:16: Cosa sta a indicare l’espressione secondo cui Geova ‘manda a chiamare molti pescatori e molti cacciatori’? Potrebbe riferirsi all’invio di forze nemiche in cerca degli ebrei infedeli sui quali Geova avrebbe eseguito il giudizio. Ma, visto quello che dice Geremia 16:15, il versetto potrebbe anche alludere alla ricerca degli israeliti pentiti. 20:7: In che modo Geova ‘usò la sua forza’ contro Geremia e lo ingannò? Quando dichiarava i giudizi di Geova, Geremia doveva affrontare apatia, ostilità e persecuzione; quindi può darsi che abbia pensato di non avere la forza di andare avanti. Tuttavia Geova usò la propria forza per Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 223 Alcuni miei piccoli appunti _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti controllare tali inclinazioni del profeta, mettendolo in grado di continuare. Così Geova ingannò Geremia impiegandolo per compiere ciò che il profeta stesso pensava di non poter fare. Lezioni per noi: 1:8. A volte Geova libera il suo popolo dalla persecuzione, forse impiegando giudici imparziali, sostituendo funzionari ostili con altri che sono ragionevoli o dando ai suoi adoratori la forza di perseverare. — 1 Corinti 10:13. 2:13, 18. Gli infedeli israeliti fecero due cose cattive. Lasciarono Geova, fonte sicura di benedizioni, consigli e protezione, e si scavarono cisterne simboliche cercando di stipulare alleanze militari con l’Egitto e l’Assiria. Nel nostro tempo, abbandonare il vero Dio per seguire filosofie e teorie umane e la politica del mondo è come sostituire “la fonte d’acqua viva” con “cisterne rotte”. 6:16. Geova esorta gli israeliti ribelli a soffermarsi, a esaminarsi e a tornare sui “sentieri” dei loro fedeli antenati. Di quando in quando, non dovremmo anche noi esaminarci per vedere se stiamo camminando veramente nella via in cui Geova vuole che camminiamo? 7:1-15. Il fatto di riporre la loro fiducia nel tempio, di attribuirgli una sorta di potere scaramantico, non salvò gli ebrei. Dobbiamo camminare per fede, non per visione. — 2 Corinti 5:7. 15:16, 17. Anche noi, come Geremia, possiamo combattere lo scoraggiamento. Ci riusciremo dedicandoci con piacere a un profondo studio personale della Bibbia, esaltando il nome di Geova nel ministero ed evitando le cattive compagnie. 17:1, 2. I peccati degli abitanti di Giuda resero i loro sacrifici sgradevoli agli occhi di Geova. L’impurità morale rende inaccettabili i nostri sacrifici di lode. 17:5-8. Uomini e istituzioni meritano la nostra fiducia solo finché agiscono in armonia con la volontà di Dio e i suoi princìpi. In questioni come salvezza e vera pace e sicurezza è saggio riporre la propria fiducia solo in Geova. — Salmo 146:3. 20:8-11. Non dobbiamo permettere che l’apatia, l’opposizione o la persecuzione raffreddino il nostro zelo per l’opera di predicare il Regno. — Giacomo 5:10, 11. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 224 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti “SOTTOPONETE IL VOSTRO COLLO AL GIOGO DEL RE DI BABILONIA” (Geremia 21:1–51:64) Geremia pronuncia dei giudizi contro gli ultimi quattro re di Giuda, nonché contro falsi profeti, cattivi pastori e sacerdoti corrotti. Paragonando il fedele rimanente a fichi buoni, Geova dice: “Poserò su di loro il mio occhio in una maniera buona”. (Geremia 24:5, 6) Il capitolo 25 contiene tre profezie che riassumono i giudizi esposti poi in modo più particolareggiato nei capitoli successivi. I sacerdoti e i profeti ordiscono un complotto per mettere a morte Geremia. Il suo messaggio è che devono servire il re di Babilonia. Al re Sedechia, il profeta dice: “Sottoponete il vostro collo al giogo del re di Babilonia”. (Geremia 27:12) Tuttavia “Colui che disperde Israele, egli stesso lo radunerà”. (Geremia 31:10) Ai recabiti viene fatta a buon diritto una promessa. Geremia viene messo “sotto custodia nel Cortile della Guardia”. (Geremia 37:21) Gerusalemme viene distrutta e la maggior parte degli abitanti sono fatti prigionieri. Geremia e il suo segretario Baruc sono tra quelli che vengono lasciati nel paese. Malgrado Geremia avverta di non farlo, questa gente spaventata fugge in Egitto. I capitoli da 46 a 51 riportano il messaggio che Geremia dichiara riguardo alle nazioni. Risposta a domande bibliche: 22:30: Questo decreto annullò forse il diritto di Gesù Cristo ad ascendere al trono di Davide? (Matteo 1:1, 11) No. Il decreto impediva a qualsiasi discendente di Ioiachin di ‘sedersi sul trono di Davide in Giuda’. Gesù doveva regnare in cielo, non su un trono in Giuda. 23:33: Cos’è “il peso di Geova”? Ai giorni di Geremia le gravose dichiarazioni fatte dal profeta riguardo alla distruzione di Gerusalemme erano un peso per i suoi connazionali. Dal canto loro le persone insensibili erano un tale peso per Geova che egli le avrebbe rigettate. In modo analogo, il messaggio scritturale relativo alla futura distruzione della cristianità è un peso per essa, e coloro che non l’ascoltano sono un peso per Dio. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 225 ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ Alcuni miei piccoli appunti 31:33: In che senso la legge di Dio è scritta nel cuore? Quando una persona ama la legge di Dio così tanto da provare l’intenso desiderio di fare la volontà di Geova, si può dire che ha la Sua legge scritta nel cuore. 32:10-15: Qual era il motivo per cui si redigevano due atti dello stesso accordo? Uno dei due atti veniva lasciato aperto perché lo si potesse consultare. L’altro veniva sigillato e costituiva una prova per verificare l’accuratezza di quello lasciato aperto, qualora fosse stato necessario. Seguendo una ragionevole prassi giuridica anche quando ebbe a che fare con un parente e compagno di fede, Geremia ci diede un esempio da seguire. 33:23, 24: Cosa sono “le due famiglie” di cui si parla qui? Una è la famiglia reale che passava per la linea di discendenza del re Davide e l’altra è la famiglia sacerdotale dei discendenti di Aaronne. Quando Gerusalemme e il tempio di Geova furono distrutti, sembrò che egli avesse rigettato queste due famiglie e che non avrebbe più avuto un regno sulla terra né avrebbe fatto in modo che la sua adorazione venisse ristabilita. 46:22: Perché la voce dell’Egitto è paragonata a quella di un serpente? Questo può riferirsi al sibilo di un serpente quando si ritira oppure al fatto che la voce della nazione sarebbe stata bassa a causa della disfatta subita. L’analogia indica pure quanto fosse inutile l’usanza dei faraoni egiziani di portare una rappresentazione del serpente sacro sul copricapo con l’idea che questo garantisse loro la protezione della dea-serpente Uatchit. Lezioni per noi: 21:8, 9; 38:19. Fino all’ultimo Geova offrì agli abitanti impenitenti di Gerusalemme, che meritavano di morire, la possibilità di scegliere. Davvero “molte sono le sue misericordie”! — 2 Samuele 24:14; Salmo 119:156. 31:34. È molto confortante sapere che Geova non ricorda i peccati di quelli che perdona e non agisce contro di loro in futuro. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 226 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti 38:7-13; 39:15-18. Geova non dimentica il nostro fedele servizio, che include il “servire i santi”. — Ebrei 6:10. 45:4, 5. Come nel caso degli ultimi giorni di Giuda, gli “ultimi giorni” dell’attuale sistema di cose non sono il momento di cercare “grandi cose” come ricchezza, prestigio o sicurezza materiale. — 2 Timoteo 3:1; 1 Giovanni 2:17. GERUSALEMME È DATA ALLE FIAMME (Geremia 52:1-34) È l’anno 607 a.E.V. Sedechia è nel suo 11° anno di regno. Sono 18 mesi che il re di Babilonia, Nabucodonosor, ha posto l’assedio a Gerusalemme. Il settimo giorno del quinto mese del 19° anno di regn o di Nabucodonosor, il capo della guardia del corpo, Nebuzaradan, ‘viene’, o arriva, a Gerusalemme. (2 Re 25:8) Forse Nebuzaradan è accampato fuori delle mura della città e studia la situazione, preparando un piano d’azione. Tre giorni dopo, il decimo giorno del mese, ‘entra’ a Gerusalemme e dà alle fiamme la città. — Geremia 52:12, 13. Geremia fa un resoconto dettagliato della caduta di Gerusalemme. Su questo resoconto si basano i lamenti o canti funebri che troviamo nel libro biblico di Lamentazioni. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Lamentazioni IL PROFETA Geremia vede adempiersi il messaggio di giudizio che proclama da 40 anni. Come si sente assistendo alla distruzione della città amata? “Geremia si mise a sedere piangendo e fece lamento su Gerusalemme con questa lamentazione”, dice la Settanta greca nell’introduzione del libro di Lamentazioni. Scritto da Geremia nel 607 a.E.V., quando il ricordo dell’assedio durato 18 mesi e seguito dall’incendio di Gerusalemme è ancora vivo nella sua memoria, il libro di Lamentazioni esprime con grande intensità la profonda angoscia del profeta. (Geremia 52:3-5, 12-14) Su nessun’altra città della storia si è pianto con espressioni così toccanti e strazianti. Il libro di Lamentazioni consiste di cinque componimenti poetici. I primi quattro sono lamenti, o canti funebri; il quinto è una supplica, o preghiera. I primi Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 227 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti quattro cantici sono acrostici, il che significa che ciascun versetto comincia con una delle 22 lettere dell’alfabeto ebraico nella debita successione. Il quinto cantico ha 22 versetti, come il numero delle lettere dell’alfabeto ebraico, ma non è un acrostico alfabetico. — Lamentazioni 5:1, nota in calce. ‘I MIEI OCCHI SI SONO CONSUMATI IN LACRIME’ (Lamentazioni 1:1–2:22) “Oh come siede solitaria, la città che abbondava di popolo! Come è divenuta simile a una vedova, colei che era popolosa fra le nazioni! Come è divenuta per i lavori forzati colei che era una principessa fra i distretti giurisdizionali!” Così cominciano le lamentazioni del profeta Geremia riguardo a Gerusalemme. Indicando il motivo di questa calamità il profeta dice: “Geova stesso le ha recato dolore a causa dell’abbondanza delle sue trasgressioni”. — Lamentazioni 1:1, 5. Impersonata da una donna che ha perso il marito e i figli, Gerusalemme chiede: “Esiste alcun dolore come il mio dolore?” Riferendosi ai suoi nemici, rivolge a Dio una preghiera: “Venga tutta la loro malizia dinanzi a te, e trattali con severità, proprio come hai trattato con severità me a causa di tutte le mie trasgressioni. Poiché molti sono i miei sospiri, e il mio cuore è malato”. — Lamentazioni 1:12, 22. Geremia, profondamente abbattuto, dice: “Nell’ardore dell’ira [Geova] ha tagliato ogni corno d’Israele. Ha ritirato la sua destra d’innanzi al nemico; e in Giacobbe continua ad ardere come un fuoco fiammeggiante che ha divorato tutt’intorno”. Descrivendo il suo profondo dolore, il profeta lamenta: “I miei occhi si sono consumati in assolute lacrime. I miei intestini sono in fermento. Il mio fegato è stato versato alla medesima terra”. Perfino quelli che passano di lì esprimono stupore dicendo: “È questa la città della quale dicevano: ‘È la perfezione della bellezza, l’esultanza di tutta la terra’?” — Lamentazioni 2:3, 11, 15. Risposta a domande bibliche: 1:15: In che senso Geova “ha pigiato il medesimo strettoio che appartiene alla vergine figlia di Giuda”? Distruggendo la città, descritta come una vergine, i babilonesi sparsero una tale quantità di sangue che si poté paragonare questo fatto alla spremitura dell’uva in uno strettoio. Geova lo aveva predetto e lasciato Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 228 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti accadere, per cui si può dire che aveva ‘pigiato lo strettoio’. 2:1: In che senso ‘la bellezza d’Israele fu gettata dal cielo alla terra’? Dato che “i cieli sono più alti della terra”, a volte per indicare che cose elevate vengono abbassate è detto che sono ‘gettate dal cielo alla terra’. “La bellezza d’Israele”, la gloria e il potere che la nazione aveva quando Geova la benediceva, fu gettata giù con la distruzione di Gerusalemme e la desolazione di Giuda. — Isaia 55:9. 2:1, 6: Cosa sono lo “sgabello” e la “capanna” di Geova? Il salmista cantò: “Entriamo nel suo grande tabernacolo; inchiniamoci davanti allo sgabello dei suoi piedi”. (Salmo 132:7) Quindi lo “sgabello” di cui si parla in Lamentazioni 2:1 è la casa di adorazione di Geova, il suo tempio. I babilonesi ‘bruciarono la casa di Geova’ come se fosse una semplice capanna in un giardino. — Geremia 52:12, 13. 2:16, 17: Per seguire l’ordine dell’alfabeto ebraico, il 16° versetto non dovrebbe cominciare con la lettera ebraica ‛àyin e il 17° con pe’? Gli scrittori ispirati che scrivevano componimenti poetici usando questo stile seguivano di solito l’ordine alfabetico. Tuttavia non lo facevano a scapito della naturalezza. Il contenuto era considerato più importante della forma letteraria, che serviva solo come aiuto mnemonico. Anche nei cantici 3 e 4 di Lamentazioni gli stessi due caratteri sono invertiti. — Lamentazioni 3:46, 49; 4:16, 17. 2:17: Quale particolare “detto” adempì Geova in relazione a Gerusalemme? A quanto pare qui ci si riferisce a Levitico 26:17, che dice: “In effetti porrò la mia faccia contro di voi, e sarete certamente sconfitti davanti ai vostri nemici; e quelli che vi odiano proprio vi calpesteranno, e realmente fuggirete quando nessuno vi inseguirà”. Lezioni per noi: 1:1-9. Gerusalemme piange a dirotto durante la notte e le lacrime rigano le sue guance. Le sue porte sono desolate e i suoi sacerdoti sospirano. Le sue vergini sono addolorate e lei è amareggiata. Perché? Perché ha Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 229 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti peccato gravemente. La sua impurità è nei lembi delle sue vesti. La trasgressione non genera gioia ma lacrime, sospiri, dolore e amarezza. 1:18. Geova è sempre giusto e retto quando punisce i trasgressori. 2:20. Gli israeliti furono avvertiti che se non avessero ascoltato la voce di Geova sarebbero andati incontro a maledizioni, tra cui il mangiare ‘la carne di figli e figlie’. (Deuteronomio 28:15, 45, 53) È davvero poco saggio scegliere di disubbidire a Dio! “NON NASCONDERE IL TUO ORECCHIO AL MIO SOLLIEVO” (Lamentazioni 3:1–5:22) Nel terzo capitolo di Lamentazioni la nazione di Israele è descritta come un “uomo robusto”. Malgrado le avversità subite, quest’uomo dice: “Geova è buono verso chi spera in lui, verso l’anima che continua a cercarlo”. In preghiera chiede al vero Dio: “Devi udire la mia voce. Non nascondere il tuo orecchio al mio sollievo, alla mia invocazione di soccorso”. Chiedendo a Geova di prestare attenzione al biasimo di cui il nemico lo ha fatto oggetto, dice: “Tu renderai loro un trattamento, o Geova, secondo l’opera delle loro mani”. — Lamentazioni 3:1, 25, 56, 64. Geremia esprime i suoi sentimenti riguardo ai terribili effetti dell’assedio di Gerusalemme durato un anno e mezzo e lamenta: “La punizione per l’errore della figlia del mio popolo diviene anche più grande della punizione per il peccato di Sodoma, che fu rovesciata come in un momento, e a cui non si diressero mani soccorrevoli”. Geremia prosegue: “Gli uccisi con la spada han mostrato d’esser migliori degli uccisi dalla carestia, perché questi deperiscono, trafitti per mancanza del prodotto della campagna”. — Lamentazioni 4:6, 9. Nel quinto componimento sono gli abitanti di Gerusalemme a parlare: “Ricordati, o Geova, di ciò che ci è accaduto. Guarda e vedi il nostro biasimo”. Mentre esternano la loro afflizione, supplicano: “O Geova, sederai a tempo indefinito. Il tuo trono è di generazione in generazione. Facci tornare a te, o Geova, e prontamente torneremo. Recaci giorni nuovi come molto tempo fa”. — Lamentazioni 5:1, 19, 21. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 230 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti Risposta a domande bibliche: 3:16: A cosa fa pensare l’espressione: “Fa rompere i miei denti con la ghiaia”? Un’opera di consultazione dice: “Durante il cammino verso l’esilio, gli ebrei furono costretti a cuocere il pane in buche scavate nel terreno, per cui il pane finiva per contenere sassolini”. Mangiando questo pane potevano scheggiarsi i denti. 4:3, 10: Perché Geremia paragona “la figlia del [suo] popolo” a “struzzi nel deserto”? La femmina dello struzzo “in effetti tratta duramente i suoi figli, come se non fossero suoi”, dice Giobbe 39:16. Dopo la schiusa delle uova, per esempio, si allontana insieme ad altre femmine mentre il maschio si occupa dei piccoli. E cosa succede in caso di pericolo? Sia il maschio che la femmina scappano abbandonando i piccoli nel nido. Durante l’assedio babilonese la carestia a Gerusalemme divenne così terribile che le madri, le quali in condizioni normali sarebbero state compassionevoli, divennero crudeli con i figli, come fanno gli struzzi nel deserto. Questo fu messo in contrasto con la tenerezza materna che mostrano gli sciacalli. 5:7: Agli occhi di Geova le persone sono forse responsabili degli errori dei loro antenati? No, Geova non punisce le persone per i peccati dei loro antenati. “Ciascuno di noi renderà conto di se stesso a Dio”, dice la Bibbia. (Romani 14:12) Tuttavia gli errori possono avere conseguenze a lungo termine, anche sulle generazioni future. Ad esempio, il fatto che l’antico Israele si fosse dato all’idolatria rese difficile seguire una condotta giusta anche agli israeliti fedeli dei tempi successivi. — Esodo 20:5. Lezioni per noi: 3:8, 43, 44. Quando su Gerusalemme si abbatté la calamità, Geova rifiutò di ascoltare il grido di aiuto degli abitanti. Perché? Perché il popolo aveva disubbidito e non si era pentito. Se vogliamo che Geova esaudisca le nostre preghiere, dobbiamo ubbidirgli. — Proverbi 28:9. 3:20. Geova, “l’Altissimo su tutta la terra”, ha una posizione estremamente elevata, eppure “accondiscende a guardare sul cielo e sulla terra”. (Salmo 83:18; 113:6) Geremia sapeva bene che l’Onnipotente era disposto a chinarsi sui suoi servitori, cioè a mettersi al loro livello per incoraggiarli. Possiamo Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 231 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti essere contenti che il vero Dio sia non solo onnipotente e onnisapiente ma anche umile. 3:21-26, 28-33. Come possiamo sopportare anche grandi sofferenze? Ce lo spiega Geremia. Non dimentichiamo che Geova è abbondante in atti di amorevole benignità e che molte sono le sue misericordie. Vorremo pure ricordare che il fatto di essere vivi è una ragione sufficiente per non rinunciare a sperare e che dobbiamo essere pazienti e aspettare in silenzio, senza lamentarci, la salvezza di Geova. Inoltre dobbiamo ‘mettere la bocca nella medesima polvere’, cioè accettare umilmente le prove, riconoscendo che se Dio permette che accada qualcosa è per un buon motivo. 3:27. Il giovane la cui fede è messa alla prova può dover sopportare difficoltà e scherni. Ma “è bene che l’uomo robusto porti il giogo durante la sua giovinezza”. Perché? Perché imparare a portare il giogo, cioè a sopportare le sofferenze, quando si è giovani prepara a far fronte alle difficoltà negli anni successivi. 3:39-42. Non è saggio “indulgere nelle lamentele” quando si soffre a causa dei propri peccati. Anziché lamentarci perché subiamo le conseguenze degli errori commessi, “scrutiamo le nostre vie ed esploriamole, e torniamo fino a Geova”. È saggio pentirsi e correggere le proprie vie. Riponete la vostra fiducia in Geova Il libro biblico di Lamentazioni rivela come Geova considerava la città di Gerusalemme dopo che i babilonesi l’avevano bruciata e il paese di Giuda dopo che gli stessi l’avevano ridotto in rovina. Le espressioni con cui vengono riconosciuti i peccati commessi indicano che, dal punto di vista di Geova, la calamità si era abbattuta sugli israeliti a causa del loro errore. I cantici ispirati di questo libro contengono anche versi che esprimono speranza in Geova, nonché il desiderio di tornare a camminare rettamente. La maggioranza delle persone dei giorni di Geremia non la pensava così, ma questi erano i sentimenti di Geremia e del rimanente pentito. Il punto di vista di Geova sulla situazione di Gerusalemme esposto nel libro di Lamentazioni ci insegna due cose importanti. Innanzi tutto, la distruzione di Gerusalemme e la desolazione del paese di Giuda Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 232 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti costituiscono un’esortazione a ubbidire a Geova e un avvertimento a non trascurare la volontà divina. (1 Corinti 10:11) E poi impariamo qualcosa dall’esempio di Geremia. (Romani 15:4) Anche quando la situazione sembrava disperata, il profeta, seppure angosciato, aspettava la salvezza da Geova. È molto importante confidare pienamente in Geova e nella sua Parola e fare di lui la nostra fiducia. — Ebrei 4:12. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Ezechiele — I È L’ANNO 613 a.E.V. Il profeta Geremia si trova in Giuda e sta proclamando con grande coraggio l’imminente distruzione di Gerusalemme e la desolazione del paese di Giuda. Nabucodonosor, il re di Babilonia, ha già portato molti ebrei in esilio. Fra loro ci sono il giovane Daniele e i suoi tre compagni, che servono alla corte caldea. La maggioranza degli esuli ebrei sono presso le rive del fiume Chebar “nel paese dei caldei”. (Ezechiele 1:1-3) Geova non li lascia senza un messaggero. Infatti costituisce Ezechiele, che ha 30 anni, come suo profeta. Il libro di Ezechiele, terminato nel 591 a.E.V., abbraccia un periodo di 22 anni. Ezechiele è uno scrittore molto accurato e data le sue profezie, precisando anche il giorno e il mese, oltre all’anno. La prima parte del messaggio di Ezechiele si incentra sulla caduta e la distruzione di Gerusalemme. La seconda parte contiene dichiarazioni contro le nazioni circostanti, e la parte finale riguarda il ripristino dell’adorazione di Geova. Questo articolo considera i punti notevoli di Ezechiele 1:1–24:27, capitoli che presentano visioni, profezie e rappresentazioni relative a ciò che sarebbe accaduto a Gerusalemme. “TI HO RESO SENTINELLA” (Ezechiele 1:1–19:14) Dopo aver avuto una maestosa visione del trono di Geova, Ezechiele riceve l’incarico. “Ti ho reso sentinella alla casa d’Israele”, gli dice Geova, “e devi udire dalla mia bocca la parola e li devi avvertire da parte mia”. (Ezechiele 3:17) Per profetizzare l’assedio di Gerusalemme e i suoi effetti Ezechiele riceve il comando di rappresentare due pantomime. Riferendosi al paese di Giuda, Geova dice per mezzo del profeta: “Eccomi! Farò venire su di voi una spada, e certamente distruggerò i Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 233 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti vostri alti luoghi”. (Ezechiele 6:3) All’abitante del paese dice: “La ghirlanda [di cose calamitose] deve venire a te”. — Ezechiele 7:7. Nel 612 a.E.V. Ezechiele viene trasportato in visione a Gerusalemme. Nel tempio di Dio vede accadere cose detestabili. Geova perciò manderà giustizieri celesti (rappresentati da “sei uomini”) per esprimere la sua ira contro gli apostati, e solo quelli che avranno ricevuto “un segno sulla fronte” saranno risparmiati. (Ezechiele 9:2-6) Prima però si devono gettare sulla città “carboni di fuoco”, ossia l’infuocato messaggio di distruzione che Dio fa annunciare. (Ezechiele 10:2) Geova ‘certamente recherà sulla testa dei malvagi la loro propria via’, ma promette di radunare i dispersi di Israele. — Ezechiele 11:17-21. Lo spirito di Dio riporta Ezechiele in Caldea. Con una rappresentazione viene illustrata la fuga del re Sedechia e del popolo da Gerusalemme. Falsi profeti e false profetesse vengono denunciati. Gli idolatri vengono rigettati. Giuda viene paragonato a una vite priva di qualsiasi valore. L’enigma dell’aquila e della vite mostra le amare conseguenze che Gerusalemme subirà per essersi rivolta all’Egitto in cerca di aiuto. L’enigma termina con la promessa che ‘Geova trapianterà un tenero ramoscello su un alto monte’. (Ezechiele 17:22) In Giuda, però, non ci sarà “nessuno scettro per governare”. — Ezechiele 19:14. Risposta a domande bibliche: 1:4-28: Cosa raffigura il carro celeste? Il carro rappresenta la parte celeste dell’organizzazione di Geova formata da creature spirituali fedeli. La fonte del suo potere è lo spirito santo di Geova. Colui che guida il carro, e che rappresenta Geova, è circondato da una gloria indescrivibile. La sua calma è rappresentata da un bell’arcobaleno. 1:5-11: Chi sono le quattro creature viventi? Nella sua seconda visione del carro, Ezechiele indica che le quattro creature viventi sono cherubini. (Ezechiele 10:1-11; 11:22) In quest’ultima descrizione la faccia del toro viene definita “faccia del cherubino”. (Ezechiele 10:14) Questo è appropriato perché il toro è simbolo di potenza e di forza, e i cherubini sono potenti creature spirituali. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 234 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ 2:6: Perché Ezechiele viene chiamato più volte “figlio dell’uomo”? Geova si rivolge al profeta Ezechiele in questo modo per ricordargli che è fatto di carne e sangue; così mette in risalto il grande contrasto che c’è fra il messaggero umano e Dio, da cui ha origine il messaggio. Nei Vangeli la stessa espressione viene usata circa 80 volte in riferimento a Gesù Cristo, a indicare chiaramente che il Figlio di Dio era venuto come uomo e non era un’incarnazione. 2:9–3:3: Perché il rotolo su cui erano scritti canti funebri e gemiti fu dolce per Ezechiele? Ezechiele trovò dolce il rotolo a motivo dell’atteggiamento che aveva verso l’incarico affidatogli. Egli era grato di servire Geova quale suo profeta. 4:1-17: Ezechiele recitò davvero la scena che rappresentava l’imminente assedio di Gerusalemme? Dal momento che Ezechiele chiese un altro tipo di combustibile per cuocere il cibo e Geova esaudì la sua richiesta, è evidente che il profeta recitò effettivamente la scena. Ezechiele giacque sul fianco sinistro per i 390 anni di errore del regno delle dieci tribù, periodo che va dall’inizio del regno nel 997 a.E.V. alla distruzione di Gerusalemme nel 607 a.E.V. Giacque sul fianco destro per i 40 anni di peccato di Giuda, periodo che va dal 647 a.E.V., quando Geremia fu costituito profeta, al 607 a.E.V. Nell’intero periodo di 430 giorni Ezechiele visse con una magra razione di cibo e acqua, indicando in modo profetico che durante l’assedio di Gerusalemme ci sarebbe stata una carestia. 5:1-3: Cosa c’è di significativo nel fatto che Ezechiele prese alcuni peli dalla porzione che doveva spargere al vento e li avvolse nei lembi della sua veste? Questo gesto serviva a mostrare che, dopo i 70 anni di desolazione, un rimanente sarebbe tornato in Giuda e avrebbe ricominciato a praticare la vera adorazione. — Ezechiele 11:17-20. 17:1-24: Chi sono le due grandi aquile, in che senso vengono divelti i teneri germogli di un cedro e chi è il “tenero” ramoscello trapiantato da Geova? Le due aquile rappresentano i governanti di Babilonia e dell’Egitto. La prima aquila raggiunge la cima Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 235 Alcuni miei piccoli appunti _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti del cedro, cioè il governante della discendenza reale di Davide. Quest’aquila svelle la cima dei giovani germogli sostituendo Ioiachin re di Giuda con Sedechia. Malgrado il suo giuramento di lealtà, Sedechia chiede aiuto all’altra aquila, il governante dell’Egitto, ma inutilmente. Dev’essere fatto prigioniero e morire a Babilonia. Geova svelle anche un ramoscello “tenero”, il Re messianico, che viene trapiantato “su un monte alto ed elevato”, il celeste monte Sion, dove diverrà “un cedro maestoso”, fonte di vere benedizioni per la terra. — Rivelazione (Apocalisse) 14:1. Lezioni per noi: 2:6-8; 3:8, 9, 18-21. Non dovremmo né farci spaventare dai malvagi né trattenerci dal proclamare il messaggio di Dio, che include un avvertimento per loro. Davanti all’indifferenza o all’opposizione dobbiamo essere duri come il diamante. Tuttavia dobbiamo stare attenti a non diventare sgarbati, insensibili o spietati. Gesù provava compassione per le persone a cui predicava e anche nel nostro caso dovrebbe essere la compassione a spingerci a predicare ad altri. — Matteo 9:36. 3:15. Ricevuto l’incarico, Ezechiele dimorò a TelAbib “sette giorni, attonito”, per assimilare il contenuto del messaggio che doveva dichiarare. Non dovremmo anche noi studiare con impegno e meditare per capire le profonde verità spirituali? 4:1–5:4. Ci vollero umiltà e coraggio da parte di Ezechiele per rappresentare le due pantomime profetiche. Anche noi dovremmo essere umili e coraggiosi nell’assolvere qualsiasi incarico affidatoci da Dio. 7:4, 9; 8:18; 9:5, 10. Il nostro occhio non ha motivo di commiserare quelli che ricevono l’avverso giudizio di Dio né di provare compassione per loro. 7:19. Quando Geova eseguirà il giudizio su questo sistema di cose, il denaro non avrà il benché minimo valore. 8:5-18. L’apostasia causa la morte spirituale. “Mediante la sua bocca chi è apostata riduce il suo prossimo in rovina”. (Proverbi 11:9) Se siamo saggi, non ci sfiorerà nemmeno l’idea di prestare ascolto agli apostati. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 236 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti 9:3-6. Per sopravvivere alla “grande tribolazione” è essenziale ricevere il segno, la prova che siamo servitori di Dio dedicati e battezzati e che abbiamo la personalità cristiana. (Matteo 24:21) I cristiani unti, rappresentati dall’uomo con il calamaio da segretario, prendono la direttiva nell’opera di apporre il segno, cioè l’opera di predicare il Regno e fare discepoli. Se vogliamo conservare il segno dobbiamo aiutarli, partecipando con zelo a quest’opera. 12:26-28. Anche a quelli che ridevano del suo messaggio Ezechiele doveva dire: “Non ci sarà più rinvio in quanto ad alcuna delle . . . parole” di Geova. Dobbiamo fare tutto il possibile per aiutare altri a riporre la loro fiducia in Geova prima che porti la fine di questo sistema di cose. 14:12-23. Se vogliamo ottenere la salvezza, dobbiamo assumerci le nostre responsabilità. Nessuno può farlo al posto nostro. — Romani 14:12. 18:1-29. Siamo responsabili delle conseguenze delle nostre azioni. “UNA ROVINA, UNA ROVINA, UNA ROVINA NE FARÒ” (Ezechiele 20:1–24:27) Nel 611 a.E.V., il settimo anno di esilio, gli anziani di Israele vanno da Ezechiele “per consultare Geova”. Viene loro raccontata la lunga storia delle ribellioni degli israeliti e viene dato l’avvertimento che ‘Geova estrarrà la sua spada’ e la leverà contro di loro. (Ezechiele 20:1; 21:3) Rivolgendosi al capo principale di Israele (Sedechia), Geova dice: “Rimuovi il turbante, e togli la corona. Questa non sarà la stessa. Innalza pure ciò che è basso, e abbassa pure l’alto. Una rovina, una rovina, una rovina ne farò. Anche in quanto a questa, certamente non diverrà di nessuno finché venga colui che ha il diritto legale [Gesù Cristo], e a lui lo devo dare”. — Ezechiele 21:26, 27. Gerusalemme è chiamata in giudizio. Viene messa a nudo la colpa di Oola (Israele) e di Ooliba (Giuda). Oola è già stata data “in mano a quelli che l’amavano appassionatamente, in mano ai figli d’Assiria”. (Ezechiele 23:9) La desolazione di Ooliba è imminente. Nel 609 a.E.V. inizia l’assedio di Gerusalemme, assedio che durerà 18 mesi. Quando infine la città cadrà, gli ebrei saranno troppo scioccati per manifestare il loro dolore. Ezechiele non deve dichiarare agli esuli il Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 237 ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ Alcuni miei piccoli appunti messaggio di Dio finché non riceva dallo “scampato” la notizia della distruzione della città. — Ezechiele 24:26, 27. Risposta a domande bibliche: 21:3: Cos’è la “spada” che Geova estrae dal fodero? La “spada” che Geova impiega per eseguire il giudizio su Giuda e Gerusalemme è il re babilonese Nabucodonosor insieme al suo esercito. Potrebbe includere anche la parte celeste dell’organizzazione di Dio formata da potenti creature spirituali. 24:6-14: Cosa rappresenta la ruggine della caldaia? Gerusalemme assediata viene paragonata a una caldaia. La sua ruggine rappresenta la sozzura morale della città: l’impurità, la condotta dissoluta e gli spargimenti di sangue di cui si è macchiata. L’impurità è così grande che la ruggine non si può eliminare neppure tenendo la caldaia vuota sui carboni e facendola arroventare. Lezioni per noi: 20:1, 49. La reazione degli anziani di Israele mostra che erano scettici riguardo a ciò che Ezechiele aveva detto. Non vorremmo mai cominciare a mettere in dubbio gli avvertimenti divini. 21:18-22. Anche se Nabucodonosor usò la divinazione, fu Geova a fare in modo che quel governante pagano salisse contro Gerusalemme. Ciò mostra che neppure i demoni possono impedire ai giustizieri impiegati da Geova di adempiere il suo proposito. 22:6-16. Geova detesta la calunnia, la condotta dissoluta, l’abuso di potere e la corruzione. Dobbiamo essere fermamente determinati a evitare tali peccati. 23:5-49. Avendo stipulato alleanze politiche, Israele e Giuda finirono per adottare la falsa adorazione dei loro alleati. Vorremo stare in guardia per non stringere con il mondo legami che possono distruggere la nostra fede. — Giacomo 4:4. Un messaggio che è “vivente ed esercita potenza” Dai primi 24 capitoli del libro biblico di Ezechiele abbiamo imparato molte cose utili. Dai princìpi che vi Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 238 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti sono esposti apprendiamo cosa fa incorrere nella disapprovazione di Dio, come si può ottenere la sua misericordia e perché dobbiamo avvertire i malvagi. La profezia relativa alla distruzione di Gerusalemme ci presenta chiaramente Geova come un Dio che ‘fa conoscere al suo popolo cose nuove prima che comincino a germogliare’. — Isaia 42:9. Profezie come quelle riportate in Ezechiele 17:22-24 e 21:26, 27 additavano l’istituzione del Regno messianico in cielo. Tra brevissimo tempo, grazie a quel governo, sarà fatta la volontà di Dio sulla terra. (Matteo 6:9, 10) Mossi da una forte fede, possiamo attendere ansiosamente le benedizioni del Regno. Davvero “la parola di Dio è vivente ed esercita potenza”. — Ebrei 4:12. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Ezechiele — II È IL mese di dicembre del 609 a.E.V. Il re di Babilonia ha iniziato l’assedio finale di Gerusalemme. Finora il messaggio di Ezechiele agli esiliati in Babilonia si è incentrato su un solo tema: la caduta e la distruzione di Gerusalemme, la loro città diletta. Ora, però, il soggetto delle profezie di Ezechiele si sposta sulla condanna delle nazioni pagane che gioiranno per la calamità che si abbatterà sul popolo di Dio. Quando 18 mesi dopo Gerusalemme cade, il messaggio di Ezechiele cambia di nuovo tema: il glorioso ripristino della vera adorazione. In Ezechiele 25:1–48:35 troviamo profezie sulle nazioni intorno a Israele nonché sulla liberazione del popolo di Dio. A parte Ezechiele 29:17-20, la narrazione è strutturata sia in ordine cronologico che per argomento. Questi quattro versetti, invece, sono disposti solo per argomento. Dal momento che fa parte delle Scritture ispirate, il libro di Ezechiele contiene un messaggio che “è vivente ed esercita potenza”. — Ebrei 4:12. ‘QUEL PAESE LÀ DEVE DIVENTARE SIMILE AL GIARDINO DI EDEN’ (Ezechiele 25:1–39:29) Prevedendo la reazione di Ammon, Moab, Edom, Tiro, Sidone e della Filistea alla caduta di Gerusalemme, Geova fa in modo che Ezechiele profetizzi contro di loro. L’Egitto verrà saccheggiato. ‘Faraone re d’Egitto e la sua Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 239 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti folla’ sono paragonati a un cedro che sarà abbattuto dalla “spada del re di Babilonia”. — Ezechiele 31:2, 3, 12; 32:11, 12. Circa sei mesi dopo la distruzione di Gerusalemme, avvenuta nel 607 a.E.V., uno scampato va da Ezechiele e gli dice: “La città è stata abbattuta!” Il profeta ‘non è più senza parola’ nei confronti degli esiliati. (Ezechiele 33:21, 22) Ha da dichiarare delle profezie sulla restaurazione. Geova ‘susciterà su di loro un solo pastore, il suo servitore Davide’. (Ezechiele 34:23) Edom dev’essere distrutto, ma “quel paese là”, Giuda, deve diventare “simile al giardino di Eden”. (Ezechiele 36:35) Geova promette di proteggere dall’attacco di “Gog” il suo popolo ristabilito. — Ezechiele 38:2. Risposta a domande bibliche: 29:8-12: In quale periodo l’Egitto rimase desolato per 40 anni? Dopo la distruzione di Gerusalemme avvenuta nel 607 a.E.V., il rimanente di Giuda fuggì in Egitto malgrado l’avvertimento del profeta Geremia. (Geremia 24:1, 8-10; 42:7-22) Così facendo, però, quel rimanente non sfuggì a Nabucodonosor, che salì contro l’Egitto e lo conquistò. Può darsi che i 40 anni di desolazione dell’Egitto siano iniziati dopo quella conquista. Anche se la storia secolare non fornisce nessuna prova in merito, possiamo essere certi che tale desolazione ebbe luogo perché Geova è Colui che adempie le profezie. — Isaia 55:11. 29:18: In che senso “ogni testa fu resa calva, e ogni spalla fu scorticata”? L’assedio della parte continentale della città di Tiro fu così logorante e sfibrante che la testa dei soldati di Nabucodonosor divenne calva a furia di sfregare contro l’elmo, e le loro spalle furono scorticate dai materiali trasportati per costruire torri e fortificazioni. — Ezechiele 26:7-12. Lezioni per noi: 29:19, 20. Dato che gli abitanti di Tiro si rifugiarono nella città insulare portando con sé molte delle loro ricchezze, il re Nabucodonosor prese pochissime spoglie a Tiro. Benché Nabucodonosor fosse un governante pagano superbo ed egocentrico, Geova lo compensò dei suoi servizi dandogli l’Egitto come “salario per le sue forze militari”. Non dovremmo imitare il vero Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 240 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti Dio pagando le tasse ai governi per i servizi che ci rendono? Né il comportamento delle autorità né il modo in cui usano il denaro proveniente dalle tasse ci esonera da questo obbligo. — Romani 13:4-7. 33:7-9. La moderna classe della sentinella, ossia l’unto rimanente, e i suoi compagni non dovrebbero mai trattenersi dal predicare la buona notizia del Regno e dall’avvertire le persone in merito alla futura “grande tribolazione”. — Matteo 24:21. 33:10-20. Per avere la salvezza dobbiamo allontanarci dalle cattive vie e fare ciò che Dio richiede. In effetti la via di Geova è “propriamente giusta”. 36:20, 21. Gli israeliti erano conosciuti come “popolo di Geova”, ma con la loro condotta profanarono il nome divino tra le nazioni. Non dovremmo mai diventare adoratori di Geova solo di nome. 36:25, 37, 38. Il paradiso spirituale in cui viviamo oggi è popolato da “un gregge di persone sante”. Dovremmo quindi sforzarci di mantenerlo puro. 38:1-23. È davvero rassicurante sapere che Geova libererà il suo popolo dall’attacco di Gog del paese di Magog. Gog è il nome dato al “governante di questo mondo”, Satana il Diavolo, dopo la sua espulsione dal cielo. Quando si parla del paese di Magog ci si riferisce alle vicinanze della terra, dove Satana e i suoi demoni sono confinati. — Giovanni 12:31; Rivelazione (Apocalisse) 12:7-12. “RIVOLGI IL CUORE MOSTRERÒ” (Ezechiele 40:1–48:35) A TUTTO CIÒ CHE TI Siamo nel 14° anno dopo la distruzione della città di Gerusalemme. (Ezechiele 40:1) Restano ancora 56 anni di esilio. (Geremia 29:10) Ora Ezechiele ha quasi 50 anni. In una visione viene portato nel paese di Israele e gli viene detto: “Figlio dell’uomo, vedi con gli occhi, e odi con gli orecchi, e rivolgi il cuore a tutto ciò che ti mostrerò”. (Ezechiele 40:2-4) Che emozione dev’essere per Ezechiele ricevere la visione di un nuovo tempio! Il glorioso tempio che Ezechiele vede ha 6 porte, 30 stanze da pranzo, il Santo, il Santissimo, un altare di legno e un altare per gli olocausti. Dal tempio esce un corso d’acqua che diventa un torrente. (Ezechiele 47:1) Ezechiele vede anche in visione le parti assegnate alle tribù: ciascun appezzamento di terra si estende da est a Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 241 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti ovest con una striscia amministrativa fra le parti assegnate a Giuda e a Beniamino. “Il santuario di Geova” e “la città” chiamata Geova-Samma si trovano in questa striscia. — Ezechiele 48:9, 10, 15, 35, nota in calce. Risposta a domande bibliche: 40:3–47:12: Cos’è rappresentato dal tempio della visione? Questo tempio di proporzioni gigantesche visto in visione da Ezechiele in realtà non venne mai costruito. Raffigurava il tempio spirituale di Dio, la Sua disposizione paragonabile a un tempio per la pura adorazione nel nostro tempo. (Ezechiele 40:2; Michea 4:1; Ebrei 8:2; 9:23, 24) Questa visione si adempie negli “ultimi giorni”, quando viene raffinato il sacerdozio. (2 Timoteo 3:1; Ezechiele 44:10-16; Malachia 3:1-3) Tuttavia trova il suo finale adempimento nel Paradiso. Il tempio della visione offrì agli esiliati ebrei la promessa che la pura adorazione sarebbe stata ristabilita e che ogni famiglia ebrea avrebbe ereditato una porzione di terra. 40:3–43:17: Cosa c’è misurazione del tempio? di significativo nella La misurazione del tempio è un segno che il proposito di Geova riguardo alla pura adorazione si adempirà sicuramente. 43:2-4, 7, 9: Cos’erano “i cadaveri dei loro re” che dovevano essere rimossi dal tempio? Con la parola “cadaveri” ci si riferiva, a quanto sembra, agli idoli. I governanti e gli abitanti di Gerusalemme avevano contaminato il tempio di Dio con gli idoli, facendone in effetti i propri re. 43:13-20: Cos’è simboleggiato dall’altare che Ezechiele vide in visione? L’altare simbolico rappresenta la volontà di Dio in relazione al sacrificio di riscatto di Gesù Cristo. Grazie a questo mezzo, gli unti sono dichiarati giusti e la “grande folla” si trova in una condizione pura agli occhi di Dio. (Rivelazione 7:9-14; Romani 5:1, 2) Forse è per questo che “il mare di metallo fuso” del tempio di Salomone, cioè l’enorme bacino per l’acqua che i sacerdoti usavano per lavarsi, non compare nel tempio della visione. — 1 Re 7:23-26. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 242 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti 44:10-16: Chi è rappresentato dalla classe sacerdotale? La classe sacerdotale prefigura la classe dei cristiani unti dei nostri giorni. Il loro raffinamento ebbe luogo nel 1918 quando Geova sedette nel suo tempio spirituale “come un raffinatore e purificatore”. (Malachia 3:1-5) Coloro che si trovavano in una condizione pura o che si pentirono poterono conservare il loro privilegio di servizio. Dopo di che dovettero sforzarsi per mantenersi “senza macchia dal mondo”, divenendo così un esempio per la “grande folla”, rappresentata dalle tribù non sacerdotali. — Giacomo 1:27; Rivelazione 7:9, 10. 45:1; 47:13–48:29: Cosa rappresentano “il paese” e la sua ripartizione? Il paese rappresenta la sfera di attività del popolo di Dio. Indipendentemente da dove si trovi, chi adora Geova è nel paese restaurato finché sostiene la vera adorazione. La suddivisione del paese avrà il suo adempimento finale nel nuovo mondo, quando ogni persona fedele erediterà un posto. — Isaia 65:17, 21. 45:7, 16: Cosa rappresenta la contribuzione del popolo per il sacerdozio e il capo principale? Nel contesto del tempio spirituale questa contribuzione rappresenta soprattutto il sostegno spirituale: il dare assistenza e il manifestare uno spirito di cooperazione. 47:1-5: Cos’è raffigurato dall’acqua del fiume che si vede nella visione di Ezechiele? L’acqua raffigura i provvedimenti spirituali di Geova per la vita, tra i quali il sacrificio di riscatto di Cristo Gesù e la conoscenza di Dio che troviamo nella Bibbia. (Geremia 2:13; Giovanni 4:7-26; Efesini 5:25-27) Il fiume diventa sempre più profondo per soddisfare le necessità del gran numero di nuovi che accettano la vera adorazione. (Isaia 60:22) L’acqua della vita vi scorrerà col massimo impeto durante il Millennio, e quest’acqua includerà l’ulteriore intendimento ottenuto dai “rotoli” che saranno aperti allora. — Rivelazione 20:12; 22:1, 2. 47:12: Cosa rappresentano gli alberi fruttiferi? Gli alberi simbolici raffigurano ciò che Dio provvede in senso spirituale per riportare l’umanità alla perfezione. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 243 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti 48:15-19, 30-35, nota in calce: Cosa rappresenta la città della visione di Ezechiele? Geova-Samma è situata su suolo “profano”, e questo indica che deve trattarsi di qualcosa di terreno. A quanto sembra, la città rappresenta l’amministrazione terrena che recherà beneficio a coloro che formeranno la giusta “nuova terra”. (2 Pietro 3:13) Il fatto che abbia porte da ogni lato illustra quanto è facile accedervi. I sorveglianti del popolo di Dio devono essere avvicinabili. Lezioni per noi: 40:14, 16, 22, 26. Le incisioni murali raffiguranti palme negli ingressi del tempio mostrano che è permesso entrare solo a coloro che sono moralmente retti. (Salmo 92:12) Questo ci insegna che l’adorazione che rendiamo a Geova gli è gradita solo se siamo retti. 44:23. Possiamo essere davvero grati dei servizi resi dalla classe sacerdotale dei nostri giorni. “Lo schiavo fedele e discreto” prende la direttiva nel provvedere il cibo spirituale a suo tempo che ci aiuta a capire la differenza fra ciò che è impuro e ciò che è puro agli occhi di Geova. — Matteo 24:45. 47:9, 11. Grazie alla conoscenza, elemento essenziale dell’acqua simbolica, è stata compiuta nel nostro tempo una guarigione meravigliosa. Ovunque la si beva, quest’acqua dà alle persone la vita in senso spirituale. (Giovanni 17:3) D’altra parte, quelli che non accettano l’acqua vivificante saranno “dati al sale”, cioè distrutti una volta per sempre. È essenziale ‘fare tutto il possibile per maneggiare rettamente la parola della verità’. — 2 Timoteo 2:15. “Certamente santificherò il mio grande nome” Dopo la deposizione dell’ultimo re della discendenza di Davide, il vero Dio lasciò passare un lungo periodo di tempo prima della venuta di Colui “che ha il diritto legale” al regno. Comunque non cancellò il suo patto con Davide. (Ezechiele 21:27; 2 Samuele 7:11-16) La profezia di Ezechiele parla del “mio servitore Davide”, che sarebbe diventato un “pastore” e un “re”. (Ezechiele 34:23, 24; 37:22, 24, 25) Questi altri non è che Gesù Cristo nel potere del Regno. (Rivelazione 11:15) Geova ‘santificherà il suo grande nome’ per mezzo del Regno messianico. — Ezechiele 36:23. Molto presto tutti coloro che profanano il santo nome di Dio saranno distrutti. Ma coloro che santificano questo Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 244 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti nome nella loro vita adorando Geova in modo accettevole riceveranno la vita eterna. Avvaliamoci dunque pienamente delle acque della vita che nel nostro tempo scorrono in abbondanza e imperniamo la nostra vita sulla vera adorazione. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Daniele “QUELLO di Daniele è uno dei più affascinanti libri della Bibbia”, dice un dizionario biblico. (Holman Illustrated Bible Dictionary) “Le sue pagine sono piene di verità immutabili”. La storia di Daniele comincia nel 618 a.E.V. quando Nabucodonosor, re di Babilonia, muove contro Gerusalemme, assedia la città e porta in esilio a Babilonia “alcuni dei figli d’Israele”. (Daniele 1:13) Tra loro c’è Daniele, che probabilmente allora era solo un adolescente. Il libro si conclude quando Daniele è ancora a Babilonia. Ormai quasi centenario, il profeta riceve da Dio la promessa: “Riposerai, ma sorgerai per la tua sorte alla fine dei giorni”. — Daniele 12:13. La prima parte del libro segue un ordine cronologico ed è presentata in terza persona, mentre il resto è in prima persona. Scritto da Daniele, il libro contiene profezie riguardanti l’ascesa e la caduta di potenze mondiali, il tempo della venuta del Messia e avvenimenti che hanno luogo nei nostri giorni. L’anziano profeta ripensa inoltre alla sua lunga vita e descrive episodi che ci incoraggiano a essere uomini e donne devoti e integri. Il messaggio di Daniele è vivo ed esercita potenza. — Ebrei 4:12. COSA CI INSEGNA LA PARTE STORICA? (Daniele 1:1–6:28) È il 617 a.E.V. Daniele e tre giovani amici, Sadrac, Mesac e Abednego si trovano alla corte babilonese. Durante i tre anni di preparazione per la vita di corte i ragazzi si mantengono leali a Dio. Circa otto anni dopo, il re Nabucodonosor fa un sogno misterioso. Daniele svela il sogno e poi lo interpreta. Il re riconosce che Geova è “un Dio di dèi e un Signore di re e un Rivelatore di segreti”. (Daniele 2:47) Ben presto però Nabucodonosor sembra dimenticare la lezione. Quando i tre amici di Daniele si rifiutano di adorare una statua gigantesca, il re li fa gettare in una fornace ardente. Il vero Dio salva i tre giovani e Nabucodonosor è costretto Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 245 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti a riconoscere che “non esiste un altro dio che possa liberare come questo”. — Daniele 3:29. Nabucodonosor fa un altro sogno importante. Vede un albero immenso che viene abbattuto impedendo che ricresca. Daniele spiega l’interpretazione di quel sogno. Il sogno si adempie in parte quando Nabucodonosor perde la ragione e in seguito la riacquista. Parecchi decenni dopo il re Baldassarre tiene un grande banchetto per gli alti dignitari del suo regno e con irriverenza usa i vasi che erano stati asportati dal tempio di Geova. Quella stessa notte Baldassarre viene ucciso e sale al trono Dario il Medo. (Daniele 5:30, 31) Ai giorni di Dario, quando Daniele ha più di novant’anni, dei funzionari gelosi ordiscono un complotto per uccidere l’anziano profeta, ma Geova lo salva “dalla zampa dei leoni”. — Daniele 6:27. Risposta a domande bibliche: 1:11-15: I quattro ragazzi ebrei avevano un aspetto più florido degli altri giovani perché seguivano una dieta vegetariana? No. Nessun tipo di dieta può produrre tali cambiamenti in soli dieci giorni. L’aspetto dei ragazzi ebrei era diverso perché Geova li aveva benedetti per aver confidato in lui. — Proverbi 10:22. 2:1: Quando Nabucodonosor fece il sogno della statua gigantesca? Questo avvenne “nel secondo anno del regno di Nabucodonosor”. Egli divenne re di Babilonia nel 624 a.E.V. Il secondo anno del suo regno sarebbe perciò iniziato nel 623 a.E.V., alcuni anni prima che invadesse Giuda. A quel tempo Daniele non poteva essere a Babilonia per interpretare il sogno. “Il secondo anno” va evidentemente contato a partire dal 607 a.E.V., quando il sovrano babilonese distrusse Gerusalemme e diventò un governante mondiale. 2:32, 39: In che senso il regno raffigurato dall’argento sarebbe stato inferiore a quello raffigurato dalla testa d’oro, e in che senso il regno raffigurato dal rame sarebbe stato inferiore a quello raffigurato dall’argento? L’impero medo-persiano, raffigurato dalla parte d’argento dell’immagine, fu inferiore a Babilonia, la testa d’oro, in quanto non si distinse abbattendo Giuda. La potenza successiva fu la Grecia, raffigurata dal rame. 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Benché l’impero greco avesse un’estensione maggiore, non ebbe il privilegio di liberare il popolo di Dio dall’esilio, come invece lo ebbe la MediaPersia. 4:8, 9: Daniele stesso diventò un sacerdote che praticava la magia? No. L’espressione “capo dei sacerdoti che praticano la magia” si riferisce alla posizione di Daniele quale “prefetto principale su tutti i saggi di Babilonia”. — Daniele 2:48. 4:10, 11, 20-22: Cosa simboleggiava l’immenso albero del sogno di Nabucodonosor? Inizialmente l’albero rappresentava Nabucodonosor in qualità di sovrano di una potenza mondiale. Dato che il suo dominio raggiunse “l’estremità della terra” l’albero deve però simboleggiare qualcosa di molto più grande. Daniele 4:17 mette in relazione il sogno con il dominio dell’“Altissimo” sul genere umano. Quindi l’albero simboleggia anche la sovranità universale di Geova, particolarmente in relazione alla terra. Il sogno ha perciò un duplice adempimento: uno relativo al dominio di Nabucodonosor e l’altro relativo alla sovranità di Geova. 4:16, 23, 25, 32, 33: Qual è la durata dei “sette tempi”? Tutti i cambiamenti che avvennero nell’aspetto del re Nabucodonosor richiesero che i “sette tempi” fossero molto più lunghi di sette giorni letterali. Nel suo caso questi tempi furono sette anni di 360 giorni ciascuno, cioè 2.520 giorni. Nell’adempimento maggiore i “sette tempi” corrispondono a 2.520 anni. (Ezechiele 4:6, 7) Iniziarono con la distruzione di Gerusalemme nel 607 a.E.V e terminarono con l’intronizzazione di Gesù quale Re celeste nel 1914. — Luca 21:24. 6:6-10: Dal momento che per pregare Geova non è richiesto di assumere una posizione particolare, non sarebbe stato saggio da parte di Daniele pregare in segreto durante i 30 giorni? Il fatto che Daniele pregasse tre volte al giorno era di dominio pubblico. Per questo i cospiratori escogitarono un editto che limitava le preghiere. Gli osservatori avrebbero potuto considerare un compromesso qualsiasi cambiamento delle abitudini di Daniele in relazione alla Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 247 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti preghiera e avrebbero potuto pensare che fosse venuto meno nell’esclusiva devozione a Geova. Lezioni per noi: 1:3-8. La determinazione di Daniele e dei suoi compagni di rimanere leali a Geova dimostra l’importanza dell’istruzione che evidentemente avevano ricevuto dai loro genitori. Quando i genitori timorati di Dio mettono gli interessi spirituali al primo posto nella vita e insegnano ai figli a fare la stessa cosa, è senz’altro più probabile che questi resistano alle tentazioni e alle pressioni che potrebbero incontrare a scuola o altrove. 1:10-12. Daniele capì la ragione per cui “il principale funzionario di corte” aveva timore del re e non insisté. In seguito però si rivolse “al guardiano”, che forse poteva essere più indulgente. Quando affrontiamo situazioni difficili dovremmo agire anche noi con perspicacia, intendimento e saggezza. 2:29, 30. Come Daniele, dovremmo dare a Geova tutto il merito per la conoscenza, le qualità e le capacità che possiamo avere acquisito grazie ai suoi provvedimenti spirituali. 3:16-18. È improbabile che i tre ebrei avrebbero risposto con tanta convinzione se in precedenza si fossero mostrati disposti a scendere a compromessi in relazione alla dieta. Anche noi dobbiamo sforzarci di essere “fedeli in ogni cosa”. — 1 Timoteo 3:11. 4:24-27. Per proclamare il messaggio del Regno, che include i giudizi avversi di Dio, ci vuole lo stesso tipo di fede e di coraggio mostrato da Daniele quando rivelò ciò che sarebbe accaduto a Nabucodonosor e cosa avrebbe dovuto fare il re per ‘prolungare la sua prosperità’. 5:30, 31. L’“espressione proverbiale contro il re di Babilonia” si avverò. (Isaia 14:3, 4, 12-15) Satana il Diavolo, il cui orgoglio è simile a quello della dinastia babilonese, farà anche lui una fine ignobile. — Daniele 4:30; 5:2-4, 23. COSA RIVELANO LE VISIONI DI DANIELE? (Daniele 7:1–12:13) Nel 553 a.E.V. Daniele ha più di 70 anni quando riceve in sogno la sua prima visione. Vede quattro enormi bestie che raffigurano una successione di potenze mondiali dai suoi giorni fino ai nostri. In una visione relativa a cose celesti vede “qualcuno simile a un Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 248 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti figlio dell’uomo” a cui viene dato un “dominio di durata indefinita”. (Daniele 7:13, 14) Due anni dopo Daniele riceve una visione riguardante la Media-Persia, la Grecia e un’entità che diventa “un re dall’aspetto fiero”. — Daniele 8:23. A questo punto siamo nel 539 a.E.V. Babilonia è caduta e Dario il Medo governa il regno dei caldei. Daniele prega Geova in merito alla ricostruzione del suo paese. Mentre sta ancora pregando, Geova manda l’angelo Gabriele per fargli avere “perspicacia con intendimento” riguardo alla venuta del Messia. (Daniele 9:20-25) Arriviamo al 536-535 a.E.V. Un rimanente è tornato a Gerusalemme. Comunque c’è opposizione contro il lavoro di costruzione del tempio. Questo diventa un motivo d’ansia per Daniele. Egli prega fervidamente e Geova gli manda un angelo d’alto rango. Dopo aver rafforzato e incoraggiato Daniele, l’angelo pronuncia la profezia che delinea la lotta per la supremazia tra il re del nord e il re del sud. Il conflitto tra i due re comincia quando il regno di Alessandro Magno viene diviso tra quattro suoi generali e finisce quando “sorgerà” Michele, il gran principe. — Daniele 12:1. Risposta a domande bibliche: 8:9: Cosa raffigura “l’Adornamento”? In questo caso “l’Adornamento” simboleggia la condizione terrena dei cristiani unti al tempo della potenza mondiale anglo-americana. 8:25: Chi è “il Principe dei principi”? Il termine ebraico sar, tradotto “principe”, significa basilarmente “capo” o “comandante”. Il titolo di “Principe dei principi” spetta solo a Geova Dio, il Capo di tutti i principi angelici compreso “Michele, uno dei primi principi”. — Daniele 10:13. 9:21: Perché Daniele chiama l’angelo Gabriele “l’uomo”? Gabriele si presentò a Daniele in sembianze umane, come aveva fatto in una precedente visione. — Daniele 8:15-17. 9:27: Quale patto ‘rimase in vigore per i molti’ sino alla fine della settantesima settimana di anni nel 36 E.V.? Il patto della Legge fu abolito nel 33 E.V. quando Gesù fu messo al palo. Tuttavia, mantenendo in vigore il Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 249 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti patto abraamico a favore dell’Israele carnale fino al 36 E.V., Geova estese il periodo di speciale favore verso gli ebrei a motivo della loro discendenza da Abraamo. Il patto abraamico è tuttora in vigore nei confronti dell’“Israele di Dio”. — Galati 3:7-9, 14-18, 29; 6:16. Lezioni per noi: 9:1-23; 10:11. Grazie alla sua umiltà, santa devozione, diligenza nello studio e perseveranza nella preghiera, Daniele era “qualcuno molto desiderabile”. Queste qualità lo aiutarono a rimanere fedele a Dio sino alla fine della sua vita. Vogliamo essere decisi a seguire l’esempio di Daniele. 9:17-19. Anche quando preghiamo che venga il nuovo mondo di Dio, in cui “dimorerà la giustizia”, non dovremmo avere a cuore prima di tutto la santificazione del nome di Geova e la rivendicazione della sua sovranità piuttosto che la fine delle nostre sofferenze e delle nostre difficoltà? — 2 Pietro 3:13. 10:9-11, 18, 19. A imitazione dell’angelo che andò da Daniele, dobbiamo incoraggiarci e rafforzarci gli uni gli altri con azioni soccorrevoli e parole confortanti. 12:3. Durante gli ultimi giorni “quelli che hanno perspicacia”, i cristiani unti, ‘risplendono come illuminatori nel mondo’ e conducono “molti alla giustizia”, compresa la “grande folla” di “altre pecore”. (Filippesi 2:15; Rivelazione [Apocalisse] 7:9; Giovanni 10:16) Gli unti ‘splenderanno come le stelle’ nel senso più pieno durante il Regno millenario di Cristo, quando collaboreranno con lui nell’estendere appieno i benefìci del riscatto all’umanità ubbidiente sulla terra. Le “altre pecore” devono rimanere lealmente unite agli unti sostenendoli di cuore in ogni modo. Geova ‘benedice quelli che lo temono’ Cosa ci insegna il libro di Daniele riguardo all’Iddio che adoriamo? Riflettiamo sulle profezie che contiene, quelle già adempiute e quelle che devono ancora adempiersi. Queste profezie descrivono vividamente Geova come Colui che adempie la sua parola. — Isaia 55:11. Cosa mostra la parte narrativa del libro di Daniele in quanto al nostro Dio? I quattro giovani ebrei che si rifiutarono di integrarsi nella vita di corte babilonese ricevettero ‘conoscenza e perspicacia e sapienza’. (Daniele 1:17) Il vero Dio mandò il suo angelo a liberare Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 250 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti Sadrac, Mesac e Abednego dalla fornace ardente. Daniele fu liberato dalla fossa dei leoni. Geova è ‘l’aiuto e lo scudo’ di quelli che confidano in lui e ‘benedice quelli che lo temono”. — Salmo 115:9, 13. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Osea LA VERA adorazione è scomparsa quasi del tutto dal regno settentrionale delle dieci tribù di Israele. Sotto il dominio di Geroboamo II c’è prosperità materiale nel paese, ma subito dopo la sua morte tale agiatezza svanisce. Segue un periodo di disordini e instabilità politica. Quattro dei sei re successivi vengono assassinati. (2 Re 14:29; 15:8-30; 17:1-6) L’attività profetica di Osea, iniziata non più tardi dell’804 a.E.V. e durata 59 anni, prosegue in questo periodo turbolento. I sentimenti di Geova nei confronti dell’ostinata nazione di Israele sono rappresentati in modo vivido da quanto avviene nel matrimonio di Osea. Il messaggio di Osea contiene sia la denuncia dell’errore di Israele che i giudizi profetici contro questa nazione e contro il regno di Giuda. Osea ha scritto tutto questo nel libro che porta il suo nome, usando espressioni tenere e affettuose e un linguaggio convincente ed espressivo. Poiché fa parte dell’ispirata Parola di Dio, il suo messaggio è vivente ed esercita potenza. — Ebrei 4:12. “PRENDITI UNA MOGLIE DI FORNICAZIONE” (Osea 1:1–3:5) Geova dice a Osea: “Va, prenditi una moglie di fornicazione”. (Osea 1:2) Osea ubbidisce e ha un figlio da Gomer. I due bambini che la donna partorisce in seguito sono evidentemente illegittimi. Si chiamano LoRuama e Lo-Ammi, e il significato di questi nomi indica che Geova non mostrerà misericordia a Israele, il suo popolo sleale, e lo rigetterà. Cosa prova veramente Geova nei confronti del suo popolo ribelle? A Osea dice: “Va ancora una volta, ama una donna che è amata da un compagno e che commette adulterio, come nel caso dell’amore di Geova per i figli d’Israele mentre si rivolgono ad altri dèi”. — Osea 3:1. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 251 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti Risposta a domande bibliche: 1:1: Perché Osea menziona tutti e quattro i re che governarono in Giuda durante il suo ministero mentre menziona un solo governante di Israele? Perché solo i re della linea di discendenza di Davide erano riconosciuti come governanti legittimi del popolo eletto di Dio. I re del regno settentrionale non erano della linea di discendenza davidica, quelli di Giuda sì. 1:2-9: Osea si prese veramente una “moglie di fornicazione”? Sì, Osea sposò davvero una donna che in seguito commise adulterio. Nulla di ciò che dice il profeta fa pensare che quanto raccontò della sua vita familiare fosse un sogno o una visione. 1:7: Quand’è che la casa di Giuda fu oggetto di misericordia e fu salvata? Avvenne nel 732 a.E.V., ai giorni del re Ezechia. A quel tempo Geova pose fine alla minaccia assira contro Gerusalemme facendo sì che un angelo uccidesse 185.000 soldati nemici in una sola notte. (2 Re 19:34, 35) In tal modo Geova liberò Giuda non “mediante arco o mediante spada o mediante guerra, mediante cavalli o mediante cavalieri”, ma mediante un angelo. 1:10, 11: Dato che il regno settentrionale di Israele cadde nel 740 a.E.V., in che modo i figli di Israele furono “radunati insieme in unità” con i figli di Giuda? Molti del regno settentrionale erano andati in Giuda prima del 607 a.E.V., quando gli abitanti del paese di Giuda furono portati prigionieri a Babilonia. (2 Cronache 11:13-17; 30:6-12, 18-20, 25) Quando nel 537 a.E.V. gli esuli ebrei tornarono in patria, c’erano tra loro alcuni discendenti degli abitanti del regno settentrionale di Israele. — Esdra 2:70. 2:21-23: Cos’era predetto dalle parole di Geova: “Seminerò [Izreel] come seme per me sulla terra, e di sicuro [le] mostrerò misericordia”? Il figlio primogenito che Osea ebbe da Gomer si chiamava Izreel. (Osea 1:2-4) Questo nome, “Dio seminerà seme”, ha un significato profetico: nel 537 a.E.V. Geova avrebbe radunato un rimanente fedele e l’avrebbe seminato come seme in Giuda. Il paese Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 252 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _ Alcuni miei piccoli appunti rimasto desolato per 70 anni ora avrebbe dovuto produrre grano, vino dolce e olio. Con linguaggio poetico la profezia dice che queste cose buone avrebbero fatto appello alla terra perché rilasciasse le sue sostanze nutritive, e la terra avrebbe chiesto la pioggia ai cieli. A loro volta i cieli avrebbero supplicato Dio perché mandasse nuvole cariche di pioggia. Tutto questo sarebbe servito a soddisfare largamente i bisogni del rimanente al suo ritorno. Gli apostoli Paolo e Pietro applicano Osea 2:23 al radunamento di un rimanente dell’Israele spirituale. — Romani 9:25, 26; 1 Pietro 2:10. Lezioni per noi: 1:2-9; 3:1, 2. Pensate al sacrificio che Osea fece rimanendo sposato per ubbidire alla volontà divina. Quando si tratta di fare la volontà di Dio, fino a che punto siamo disposti a rinunciare alle nostre preferenze? 1:6-9. Geova odia l’adulterio spirituale proprio come odia quello letterale. 1:7, 10, 11; 2:14-23. Ciò che Geova predisse riguardo a Israele e Giuda si adempì. La parola di Geova si avvera sempre. 2:16, 19, 21-23; 3:1-4. Geova è disposto a perdonare chi manifesta sincero pentimento. (Neemia 9:17) Come Geova, dovremmo essere compassionevoli e misericordiosi nei rapporti con gli altri. “GEOVA HA UNA CAUSA CON GLI ABITANTI DEL PAESE” (Osea 4:1–13:16) “Geova ha una causa con gli abitanti del paese”. Perché? Perché “non c’è verità né amorevole benignità né conoscenza di Dio nel paese”. (Osea 4:1) Il popolo infedele di Israele ha commesso frodi e spargimenti di sangue oltre a fornicazione letterale e spirituale. Anziché chiedere aiuto a Dio, “hanno chiamato l’Egitto; sono andati in Assiria”. — Osea 7:11. Geova dichiara il suo giudizio dicendo: “Israele dev’essere inghiottito”. (Osea 8:8) Il regno di Giuda non è esente da colpa. “Geova ha una causa con Giuda”, si legge in Osea 12:2, “anche per chiedere conto a Giacobbe secondo le sue vie; secondo le sue azioni lo ripagherà”. Ma è sicuro che verranno ristabiliti, poiché Dio promette: “Li redimerò dalla mano dello Sceol; li ricupererò dalla morte”. — Osea 13:14. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 253 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti Risposta a domande bibliche: 6:1-3: Chi fu a dire: “Venite, e torniamo a Geova”? Può darsi che gli israeliti infedeli si stessero incoraggiando l’un l’altro a tornare a Geova. Se le cose stavano così, il loro pentimento era solo finto. La loro amorevole benignità era di breve durata ed effimera “come le nuvole del mattino e come la rugiada che presto scompare”. (Osea 6:4) Può anche darsi che fosse Osea a dire queste parole, mentre supplicava il popolo di tornare a Geova. Ad ogni modo, gli ostinati abitanti del regno delle dieci tribù di Israele dovevano manifestare sincero pentimento e tornare veramente a Geova. 7:4: In che senso gli israeliti adulteri erano come “un forno acceso”? Questa analogia illustra quanto erano intensi i cattivi desideri del loro cuore. Lezioni per noi: 4:1, 6. Se vogliamo che Geova continui ad approvarci, dobbiamo continuare ad acquistare conoscenza di lui e mettere in pratica quello che impariamo. 4:9-13. Geova chiederà conto a quelli che praticano l’immoralità sessuale e partecipano all’adorazione impura. — Osea 1:4. 5:1. Coloro che hanno incarichi di responsabilità fra il popolo di Dio devono rigettare totalmente l’apostasia. Altrimenti potrebbero indurre alcuni a praticare la falsa adorazione, divenendo in tal modo ‘una trappola e una rete’ per loro. 6:1-4; 7:14, 16. Pentirsi solo a parole è un modo di fare ipocrita ed è inutile. Perché Dio gli mostri misericordia, un trasgressore deve manifestare sincero pentimento, che può rendere evidente con il suo ritorno a qualcosa di ‘più alto’, cioè a un’elevata forma di adorazione. Le sue azioni devono essere in armonia con le alte norme di Dio. — Osea 7:16, nota in calce. 6:6. Chi pratica il peccato dimostra che non ha amore leale verso Dio. Per quanti sacrifici spirituali possa fare non riuscirà mai a ovviare a questa carenza. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 254 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti 8:7, 13; 10:13. Il principio secondo cui “qualunque cosa l’uomo semini, questa pure mieterà” si rivelò esatto nel caso degli israeliti idolatri. — Galati 6:7. 8:8; 9:17; 13:16. Le profezie inerenti al regno settentrionale si avverarono quando l’Assiria ne conquistò la capitale, Samaria. (2 Re 17:3-6) Possiamo aver fiducia che Dio farà quello che ha detto, che manterrà la sua parola. — Numeri 23:19. 8:14. Nel 607 a.E.V. Geova, per mezzo dei babilonesi, mandò ‘il fuoco nelle città di Giuda’ e, com’era predetto, Gerusalemme e il paese di Giuda rimasero desolati. (2 Cronache 36:19) La Parola di Dio non può mai venire meno. — Giosuè 23:14. 9:10. Pur essendo dedicati al vero Dio, gli israeliti “andarono al Baal di Peor, e si dedicavano alla cosa vergognosa”. Se siamo saggi, trarremo una lezione dal loro cattivo esempio e faremo in modo di non infrangere la dedicazione che abbiamo fatto a Geova. — 1 Corinti 10:11. 10:1, 2, 12. Non dovremmo adorare Dio con un cuore ipocrita. Quando ‘seminiamo per noi seme nella giustizia, mietiamo secondo l’amorevole benignità di Dio’. 10:5. Bet-Aven (che significa “casa di nocività”) è un nome applicato in senso dispregiativo a Betel (che significa “casa di Dio”). Quando l’idolo del vitello di BetAven fu portato in esilio, gli abitanti di Samaria piansero la perdita di questo oggetto di culto. È una follia confidare in un idolo privo di vita che non può proteggere neppure se stesso! — Salmo 135:15-18; Geremia 10:35. 11:1-4. Geova agisce sempre in modo amorevole con il suo popolo. La sottomissione a lui non è mai opprimente. 11:8-11; 13:14. La parola di Geova riguardo al ritorno del suo popolo alla vera adorazione ‘non tornò a lui senza risultati’. (Isaia 55:11) Nel 537 a.E.V. l’esilio babilonese terminò e un rimanente tornò a Gerusalemme. (Esdra 2:1; 3:1-3) Qualsiasi cosa Geova abbia dichiarato tramite i suoi profeti si avvererà immancabilmente. 12:6. Dovremmo essere fermamente decisi a manifestare amorevole benignità, a esercitare la giustizia e a sperare in Geova di continuo. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 255 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti 13:6. Gli israeliti ‘si saziarono e il loro cuore si esaltava. Perciò dimenticarono Geova’. Bisogna fare attenzione a qualsiasi tendenza a esaltarsi. “LE VIE DI GEOVA SONO RETTE” (Osea 14:1-9) Osea rivolge questa supplica: “Torna, o Israele, a Geova tuo Dio, poiché hai inciampato nel tuo errore”. Egli esorta il popolo a dire a Geova: “Voglia tu perdonare l’errore; e accetta ciò che è buono, e certamente offriremo in cambio i giovani tori delle nostre labbra”. — Osea 14:1, 2. Un trasgressore pentito deve avvicinarsi a Geova, accettare le sue vie e offrirgli sacrifici di lode. Perché? Perché “le vie di Geova sono rette, e i giusti son quelli che vi cammineranno”. (Osea 14:9) Siamo davvero felici perché ci sono ancora molti che “di sicuro verranno tremando a Geova e alla sua bontà nella parte finale dei giorni”. — Osea 3:5. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli dei libri di Gioele e Amos DI SÉ dice soltanto che è “Gioele figlio di Petuel”. (Gioele 1:1) Nel libro che porta il suo nome, Gioele parla molto poco di cose che non riguardano il suo messaggio. Perfino il periodo in cui pronunciò la sua profezia si può solo dedurre: si tratta all’incirca dell’820 a.E.V., nove anni dopo che Uzzia era diventato re di Giuda. Perché Gioele è così restio a parlare di sé? Probabilmente perché vuole dare risalto al messaggio e non al messaggero. Sempre ai giorni di Uzzia, un “mandriano e pungitore di fichi di sicomori” di nome Amos, del paese di Giuda, riceve l’incarico di profeta. (Amos 7:14) A differenza di Gioele, che profetizza in Giuda, Amos viene mandato a nord, nel regno delle dieci tribù di Israele. Terminato verso l’804 a.E.V., dopo il ritorno del profeta in Giuda, il libro di Amos è scritto in un linguaggio semplice ma pittoresco. “OHIMÈ PER IL GIORNO”: PERCHÉ? (Gioele 1:1–3:21) Gioele ha una visione: un’invasione di bruchi, locuste e scarafaggi. Gli invasori sono definiti “un popolo numeroso e potente” e “uomini potenti”. (Gioele 1:4; 2:27) “Ohimè per il giorno”, sospira Gioele, “perché il giorno Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 256 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti di Geova è vicino, e verrà come una spoliazione dall’Onnipotente!” (Gioele 1:15) Geova dà agli abitanti di Sion questo consiglio: “Tornate a me con tutto il vostro cuore”. Se lo faranno, Geova “mostrerà [loro] compassione” e allontanerà l’invasione di insetti, chiamata “il settentrionale”. Ma prima della venuta del suo gran giorno Geova verserà “il [suo] spirito su ogni sorta di carne” e farà “portenti nei cieli e sulla terra”. — Gioele 2:12, 18-20, 28-31. Viene lanciata una sfida alle nazioni: “Fate dei vostri vomeri spade e delle vostre cesoie per potare lance” e preparatevi per la guerra. È loro ordinato di radunarsi nel “bassopiano di Giosafat”, dove saranno giudicate e annientate. “Ma in quanto a Giuda, sarà abitato a tempo indefinito”. — Gioele 3:10, 12, 20. Risposta a domande bibliche: 1:15; 2:1, 11, 31; 3:14: Cos’è “il giorno di Geova”? Il giorno di Geova è il tempo in cui egli esegue il giudizio sui suoi nemici, che significa distruzione per loro ma salvezza per i veri adoratori. Per citare un esempio, un giorno simile si abbatté sull’antica Babilonia nel 539 a.E.V., quando fu conquistata dai medi e dai persiani. (Isaia 13:1, 6) Un altro “giorno di Geova” è vicino, quando eseguirà il giudizio su “Babilonia la Grande”, l’impero mondiale della falsa religione. — Rivelazione (Apocalisse) 18:1-4, 21. 2:1-10, 28: Come si è adempiuta la profezia sull’invasione di insetti? La Bibbia non dice che nel paese di Canaan ci sia stata un’invasione di insetti delle proporzioni descritte nel libro di Gioele. Perciò l’invasione dev’essere simbolica: deve riferirsi all’occasione in cui nel 33 E.V. Geova versò il suo spirito sui primi seguaci di Cristo ed essi cominciarono a predicare il messaggio che tormentò i falsi capi religiosi. (Atti 2:1, 14-21; 5:27-33) Oggi abbiamo il privilegio di partecipare a un’opera simile. 2:32: Cosa significa ‘invocare il nome di Geova’? Invocare il nome di Geova significa conoscere questo nome, averne profondo rispetto e confidare in colui che lo porta. — Romani 10:13, 14. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 257 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ 3:14: Cos’è il “bassopiano della decisione”? È un luogo simbolico in cui Dio esegue il suo giudizio. Ai giorni del re Giosafat, il cui nome significa “Geova è Giudice”, Dio liberò Giuda dalle nazioni circostanti gettando in confusione le loro forze militari. Quindi il luogo è detto anche “bassopiano di Giosafat”. (Gioele 3:2, 12) Nel nostro tempo rappresenta un luogo simbolico nel quale le nazioni saranno schiacciate come l’uva nello strettoio. — Rivelazione 19:15. Lezioni per noi: 1:13, 14. Per avere la salvezza è indispensabile pentirsi sinceramente e riconoscere che Geova è il vero Dio. 2:12, 13. Il vero pentimento deve venire dal cuore. Non basta manifestarlo esteriormente ‘strappandosi le vesti’, bisogna ‘strapparsi il cuore’ agendo sulla persona interiore. 2:28-32. Durante il “grande e tremendo giorno di Geova” solo chi “invocherà il nome di Geova sarà salvato”. Possiamo essere molto grati che Geova versi il suo spirito su ogni sorta di carne e faccia sì che giovani e vecchi, uomini e donne, partecipino all’opera di profetizzare, cioè dichiarare le “magnifiche cose di Dio”. (Atti 2:11) Mentre il giorno di Geova si avvicina, non dovremmo compiere “santi atti di condotta e opere di santa devozione” senza risparmiarci? — 2 Pietro 3:1012. 3:4-8, 19. Gioele profetizzò che le nazioni intorno a Giuda avrebbero dovuto rendere conto dei maltrattamenti inflitti al popolo eletto di Dio. Come indicavano queste parole profetiche, la città continentale di Tiro fu ridotta in rovina dal re babilonese Nabucodonosor. Successivamente, quando la città insulare fu conquistata da Alessandro Magno, migliaia di soldati e notabili della città furono uccisi e 30.000 abitanti venduti schiavi. I filistei subirono un trattamento simile da parte di Alessandro e dei suoi successori. Nel IV secolo a.E.V. Edom era una distesa abbandonata. (Malachia 1:3) Queste profezie adempiute rafforzano la nostra fede che Geova mantiene le promesse. Mostrano pure cosa farà alle nazioni che oggi perseguitano i suoi adoratori. 3:16-21. “Il cielo e la terra certamente sobbalzeranno”, e sulle nazioni saranno eseguiti gli avversi giudizi di Geova. “Ma Geova sarà un rifugio per il Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 258 Alcuni miei piccoli appunti ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ___ Alcuni miei piccoli appunti suo popolo” e gli darà la vita in condizioni paradisiache. Non dovremmo essere fermamente decisi a stargli vicini mentre si approssima il giorno da lui stabilito per eseguire il giudizio sul mondo malvagio? “PREPARATI A INCONTRARE IL TUO DIO” (Amos 1:1–9:15) Amos ha un messaggio sia per le nazioni nemiche che circondano Israele sia per Giuda e Israele. Siria, Filistea, Tiro, Edom e Moab saranno distrutti per avere trattato crudelmente il popolo di Dio. Gli abitanti di Giuda saranno distrutti “a causa del loro rigettare la legge di Geova”. (Amos 2:4) E che ne sarà del regno delle dieci tribù di Israele? Tra i peccati di cui è colpevole ci sono l’avida oppressione dei poveri, l’immoralità e il trattamento irrispettoso riservato ai profeti di Dio. Amos avverte che Geova ‘chiederà conto agli altari di Betel’ e abbatterà ‘la casa invernale oltre alla casa estiva’. — Amos 3:14, 15. Gli israeliti idolatri, nonostante siano già stati puniti ripetutamente, continuano a essere ostinati. Amos dice a Israele: “Preparati a incontrare il tuo Dio”. (Amos 4:12) Per gli israeliti, il giorno di Geova significherà “andare in esilio oltre Damasco”, cioè in Assiria. (Amos 5:27) Un sacerdote di Betel fa opposizione ad Amos, ma lui non si lascia intimidire. “È venuta la fine per il mio popolo Israele”, dice Geova ad Amos. “Non lo scuserò più”. (Amos 8:2) Né lo Sceol né le alte montagne possono offrire qualche protezione dai giudizi di Dio. (Amos 9:2, 3) Tuttavia viene promesso che ci sarà una restaurazione. “Certamente ricondurrò i prigionieri del mio popolo Israele”, dice Geova, “e realmente edificheranno le città desolate e le abiteranno, e pianteranno vigne e ne berranno il vino, e faranno giardini e ne mangeranno il frutto”. — Amos 9:14. Risposta a domande bibliche: 4:1: Chi è raffigurato dalle “vacche di Basan”? L’altopiano di Basan, situato a est del Mar di Galilea, era noto per gli animali di ottima razza, tra cui le vacche. Ciò era dovuto anche ai ricchi pascoli della zona. Amos paragonò le donne di Samaria, amanti del lusso, alle vacche di Basan. Per soddisfare il proprio desiderio di ricchezza queste donne spingevano senz’altro i “loro padroni”, ossia i mariti, a defraudare i miseri. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 259 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti 4:6: Cosa si intende con l’espressione “purezza di denti”? Usata in un parallelismo con l’espressione “mancanza di pane”, questa frase potrebbe riferirsi a un tempo di carestia in cui i denti rimangono puliti perché non c’è da mangiare. 5:5: In che senso Israele non doveva ‘ricercare Betel’? Geroboamo aveva instaurato il culto dei vitelli a Betel e quella città era diventata un centro della falsa adorazione. Anche Ghilgal e Beer-Seba devono essere stati luoghi dove si praticava l’adorazione apostata. Per sfuggire alla calamità predetta, Israele doveva smettere di fare pellegrinaggi religiosi in questi luoghi e cominciare a ricercare Geova. 7:1: A cosa si riferisce “l’erba falciata del re”? Si riferisce probabilmente alla tassa imposta dal re per il mantenimento dei suoi cavalieri e dei suoi animali. Questa tassa doveva essere pagata allo “spuntare della semina tardiva”, dopo di che il popolo poteva raccogliere le messi. Ma prima che potesse farlo si formò uno sciame di locuste che divorò il raccolto e tutta l’altra vegetazione. 8:1, 2: Cosa significava il “paniere di frutti estivi”? Che il giorno di Geova era vicino. I frutti estivi si raccolgono verso la fine della stagione della mietitura, cioè verso la fine dell’anno agricolo. Quando Geova fece vedere ad Amos “un paniere di frutti estivi” volle dire che la fine di Israele era vicina. Perciò Dio disse ad Amos: “È venuta la fine per il mio popolo Israele. Non lo scuserò più”. Lezioni per noi: 1:3, 6, 9, 11, 13; 2:1, 4, 6. Riferendosi al sentimento d’ira che prova nei confronti di Giuda, di Israele e delle sei nazioni vicine, Geova dice: “Non lo revocherò”. Non ci si può sottrarre ai giudizi di Geova. — Amos 9:2-5. 2:12. Non dovremmo scoraggiare i pionieri, i sorveglianti viaggianti, i missionari o i membri della famiglia Betel, esortandoli a rinunciare al servizio a tempo pieno per fare una cosiddetta vita normale. Al contrario, dovremmo incoraggiarli a continuare il loro servizio. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 260 ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ Alcuni miei piccoli appunti 3:8. Chi sente il ruggito di un leone non può fare a meno di spaventarsi; allo stesso modo Amos non poté fare a meno di predicare quando sentì Geova dire: “Va, profetizza al mio popolo”. (Amos 7:15) Il santo timore dovrebbe spingerci a essere zelanti predicatori del messaggio del Regno. 3:13-15; 5:11. Amos, un umile mandriano, poté ‘dare testimonianza’ con l’aiuto di Geova a persone ricche e quindi compiaciute e indifferenti. Geova può preparare anche noi a dichiarare il messaggio del Regno indipendentemente da quanto può essere difficile un territorio. 4:6-11; 5:4, 6, 14. Benché gli israeliti rifiutassero ripetutamente di ‘tornare’ a Geova, egli diede loro questa esortazione: “Ricercatemi, e continuate a vivere”. Finché Geova mostra pazienza e permette a questo sistema di cose malvagio di continuare a esistere, dobbiamo esortare le persone a volgersi a lui. 5:18, 19. È da sciocchi ‘desiderare ardentemente il giorno di Geova’ senza essere veramente pronti per il suo arrivo. La situazione dell’uomo che fa così è simile a quella di chi fugge da un leone solo per trovarsi davanti a un orso e che poi scappa dall’orso solo per essere morso da un serpente. Se siamo saggi ‘staremo svegli’ in senso spirituale e ci manterremo all’erta. — Luca 21:36. 7:12-17. Dobbiamo dichiarare il messaggio di Dio con coraggio e determinazione. 9:7-10. Anche se erano discendenti dei fedeli patriarchi e di quelli che erano stati liberati dall’Egitto come popolo eletto di Dio, gli israeliti infedeli avevano una cattiva reputazione agli occhi di Dio, proprio come i cusiti. Avere l’approvazione di Dio, che è imparziale, non dipende dalla linea di discendenza, ma dal fatto di ‘temerlo e operare giustizia’. — Atti 10:34, 35. Cosa dobbiamo fare Il giorno in cui sarà eseguito il giudizio di Dio sul mondo di Satana è vicino. Dio ha versato il suo spirito sui suoi adoratori, mettendoli in condizione di avvertire l’umanità che il suo giorno verrà. Dovremmo partecipare pienamente all’opera di aiutare altri a conoscere Geova e a ‘invocare il suo nome’. — Gioele 2:31, 32. “Odiate ciò che è male”, esorta Amos, “e amate ciò che è bene, e date al diritto un posto alla porta”. (Amos Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 261 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti 5:15) Mentre il giorno di Geova si approssima, è saggio avvicinarsi a lui e tenersi separati dal mondo malvagio e dalle sue compagnie deleterie. Dai libri biblici di Gioele e Amos possiamo trarre insegnamenti importanti che ci aiuteranno a conseguire tale obiettivo. — Ebrei 4:12. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli dei libri di Abdia, Giona e Michea “LA VISIONE di Abdia”. (Abdia 1) Così comincia il libro biblico di Abdia, composto nel 607 a.E.V. Il profeta non dice nulla di sé, a parte il suo nome. Oltre due secoli prima, il profeta Giona aveva scritto un libro in cui racconta con franchezza quanto gli era accaduto in relazione al suo incarico missionario. I 60 anni dell’attività profetica di Michea si inseriscono fra quella di Abdia e quella di Giona, e vanno dal 777 al 717 a.E.V. Di sé Michea dice solo che viene da Moreset e che la parola di Geova gli fu rivolta “ai giorni di Iotam, di Acaz, di Ezechia, re di Giuda”. (Michea 1:1) Il profeta sapeva bene com’era la vita rurale e lo si vede dal tipo di illustrazioni che usa per enfatizzare i vari punti del suo messaggio. EDOM DOVRÀ “ESSERE STRONCATO A TEMPO INDEFINITO” (Abdia 1-21) Abdia dice di Edom: “A causa della violenza contro il tuo fratello Giacobbe, ti coprirà la vergogna, e dovrai essere stroncato a tempo indefinito”. Nella mente del profeta è ancora fresco il ricordo dei recenti atti di violenza compiuti dagli edomiti contro i figli di Giacobbe, gli israeliti. Nel 607 a.E.V., quando i babilonesi distrussero Gerusalemme, gli edomiti ‘se ne stettero da parte’ e si allearono con gli “stranieri” che invasero il paese. — Abdia 10, 11. La casa di Giacobbe invece attende la restaurazione. La profezia di Abdia afferma: “Gli scampati saranno sul monte Sion, ed esso deve divenire qualcosa di santo”. — Abdia 17. Risposta a domande bibliche: 5-8: Cosa si può notare nel paragone fra la distruzione di Edom e la venuta degli spogliatori di notte e dei vendemmiatori? Se dei ladri fossero andati a Edom avrebbero preso solo quello che volevano. Se ci fossero andati dei Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 262 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti vendemmiatori, avrebbero lasciato parte del raccolto per _______________________ la racimolatura. Ma quando Edom cadrà, sarà fatta una _______________________ minuziosa ricerca dei suoi tesori e il paese sarà completamente saccheggiato dai suoi alleati, ovvero i _______________________ babilonesi, “i medesimi uomini che sono in un patto con _______________________ [lui]”. — Geremia 49:9, 10. _______________________ 10: In che senso Edom fu “stroncato a tempo _______________________ indefinito”? Com’era stato predetto, la nazione di Edom, in _______________________ quanto governo e popolo stanziato in una regione _______________________ precisa della terra, si estinse. Il re babilonese Nabonedo conquistò Edom verso la metà del VI secolo a.E.V. Nel _______________________ IV secolo a.E.V. il territorio di Edom era abitato dai _______________________ nabatei, e gli edomiti si erano dovuti stabilire nella parte meridionale della Giudea, quella parte del Negheb che in _______________________ seguito venne chiamata Idumea. Nel 70 E.V. i romani _______________________ distrussero Gerusalemme e gli edomiti cessarono di _______________________ esistere. _______________________ Lezioni per noi: _______________________ 3, 4. La regione inaccessibile in cui abitavano gli edomiti, con le sue alte montagne e le profonde gole, _______________________ offriva ottimi vantaggi dal punto di vista strategico, per _______________________ cui può darsi che si cullassero presuntuosamente in un falso senso di sicurezza. Ma ai giudizi di Geova non si _______________________ sfugge. _______________________ 8, 9, 15. La sapienza e la potenza dell’uomo non _______________________ offrono nessuna protezione nel “giorno di Geova”. — _______________________ Geremia 49:7, 22. 12-14. Ciò che accadde agli edomiti costituisce un _______________________ monito per coloro che si rallegrano delle difficoltà cui _______________________ possono andare incontro i servitori di Dio. Per Geova i maltrattamenti inflitti al suo popolo non sono cosa da _______________________ poco. _______________________ 17-20. La profezia sulla restaurazione relativa ai figli _______________________ di Giacobbe cominciò ad adempiersi nel 537 a.E.V., quando un rimanente tornò a Gerusalemme da _______________________ Babilonia. La parola di Geova si avvera sempre. _______________________ Possiamo avere piena fiducia nelle sue promesse. _______________________ “NINIVE SARÀ ROVESCIATA” _______________________ (Giona 1:1–4:11) _______________________ Invece di ubbidire al comando di Dio di andare “a Ninive la gran città, e [proclamare] contro di lei” un _______________________ messaggio di giudizio, Giona fugge nella direzione _______________________ opposta. Sollevando “un gran vento sul mare” e _______________________ Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 263 _______________________ Alcuni miei piccoli appunti servendosi di “un grande pesce”, Geova dà nuovamente istruzioni a Giona e per la seconda volta gli dice di andare nella capitale assira. — Giona 1:2, 4, 17; 3:1, 2. Giona entra a Ninive e comincia a proclamare un messaggio molto chiaro: “Solo quaranta giorni ancora, e Ninive sarà rovesciata”. (Giona 3:4) Visto che la sua predicazione ha un risultato inaspettato, Giona ‘si accende d’ira’. Servendosi di “una zucca da fiaschi” Geova dà a Giona una lezione di misericordia. — Giona 4:1, 6. Risposta a domande bibliche: 3:3: Ninive era davvero così grande da coprire “una distanza di tre giorni di cammino”? Sì, infatti si ritiene che l’antica Ninive includesse altri insediamenti che si stendevano da Khorsabad nel nord a Nimrud nel sud. Tutto il territorio noto con il nome di Ninive formava un quadrangolo con un perimetro di circa 100 chilometri. 3:4: Per predicare ai niniviti Giona dovette forse imparare la lingua assira? Può darsi che Giona sapesse già l’assiro, o può darsi che ricevesse miracolosamente la capacità di parlarlo. Un’altra possibilità è che pronunciasse il suo breve messaggio in ebraico e che qualcuno gli facesse da interprete. In quest’ultimo caso le sue parole avrebbero suscitato anche più curiosità. Lezioni per noi: 1:1-3. Chi volutamente include nel suo programma altre attività per non partecipare appieno all’opera di predicare il Regno e fare discepoli rivela un motivo errato. Fare così significa in un certo senso fuggire da un compito assegnato da Dio. 1:1, 2; 3:10. Geova non mostra misericordia solo a una nazione, una razza o un gruppo particolare di persone. “Geova è buono verso tutti, e le sue misericordie sono su tutte le sue opere”. — Salmo 145:9. 1:17; 2:10. Il periodo di tre giorni e tre notti che Giona trascorse nel grande pesce indica profeticamente la morte e risurrezione di Gesù. — Matteo 12:39, 40; 16:21. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 264 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti 1:17; 2:10; 4:6. Geova liberò Giona dal mare in burrasca. Inoltre “stabilì che una zucca da fiaschi salisse sopra Giona, per fare ombra alla sua testa, per liberarlo dal suo stato calamitoso”. Anche oggi gli adoratori di Geova possono confidare che egli, nella sua amorevole benignità, li proteggerà e li libererà. — Salmo 13:5; 40:11. 2:1, 2, 9, 10. Geova ode le preghiere dei suoi servitori e presta attenzione alle loro suppliche. — Salmo 120:1; 130:1, 2. 3:8, 10. Il vero Dio “provò . . . rammarico” nel senso che cambiò idea riguardo alla calamità di cui aveva parlato, e “non la causò”. Perché? Perché i niniviti “si erano convertiti dalla loro cattiva via”. Anche oggi un peccatore può evitare il giudizio avverso di Dio se dà prova di sincero pentimento. 4:1-4. Nessun essere umano può indurre Dio a porre dei limiti alla Sua misericordia. Dobbiamo stare attenti a non criticare le misericordiose vie di Geova. 4:11. Essendo paziente, Geova fa predicare in tutta la terra il messaggio del Regno perché, come avvenne nel caso dei 120.000 uomini di Ninive, prova commiserazione per quelli “che non conoscono affatto la differenza fra la destra e la sinistra”. Non dovremmo provare lo stesso sentimento per le persone del nostro territorio e partecipare con zelo all’opera di predicare il Regno e fare discepoli? — 2 Pietro 3:9. ‘LA LORO CALVIZIE DEV’ESSERE ALLARGATA’ (Michea 1:1–7:20) Michea mette a nudo i peccati di Israele e di Giuda, predice la desolazione delle rispettive capitali e promette la restaurazione. Samaria diverrà “un mucchio di rovine del campo”. A motivo della loro condotta idolatrica, Israele e Giuda meritano la “calvizie”, qui sinonimo di vergogna. Poiché vengono mandati in cattività la loro calvizie sarà allargata “come quella dell’aquila”: a quanto sembra il profeta si riferisce a un tipo di avvoltoio che ha solo un soffice ciuffo di peli sulla testa. Geova promette: ‘Positivamente raccoglierò Giacobbe’. (Michea 1:6, 16; 2:12) A motivo dei capi corrotti e dei falsi profeti, anche Gerusalemme “diverrà semplici mucchi di rovine”. Ma Geova ‘radunerà insieme’ il suo popolo. Da “Betleem Efrata . . . uscirà colui che deve divenire il dominatore in Israele”. — Michea 3:12; 4:12; 5:2. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 265 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Geova è stato ingiusto con Israele? Le sue norme sono troppo severe? No, poiché tutto ciò che Geova richiede dai suoi adoratori è che ‘esercitino la giustizia, amino la benignità e siano modesti nel camminare con il loro Dio’. (Michea 6:8) I contemporanei di Michea, però, sono così corrotti che “il migliore di loro è come un rovo, il più retto di loro è peggiore di una siepe di spine”, e fanno del male a chiunque si avvicini. Ma il profeta chiede: “Chi è un Dio come [Geova]?” Egli mostrerà di nuovo misericordia al suo popolo e getterà “nelle profondità del mare tutti i loro peccati”. — Michea 7:4, 18, 19. Risposta a domande bibliche: 2:12: Quando si adempì la profezia circa il ‘radunamento dei rimanenti d’Israele’? Il primo adempimento ebbe luogo nel 537 a.E.V., quando un rimanente ebraico tornò in patria dall’esilio babilonese. Nel nostro tempo la profezia si adempie “sull’Israele di Dio”. (Galati 6:16) Dal 1919 i cristiani unti sono stati raccolti insieme “come un gregge nel recinto”. Specialmente dal 1935 si è unita loro la “grande folla” di “altre pecore”, per cui ora sono “rumorosi di uomini”. (Rivelazione [Apocalisse] 7:9; Giovanni 10:16) Insieme promuovono con zelo la vera adorazione. 4:1-4: In che senso “nella parte finale dei giorni” Geova ‘rende giudizio fra molti popoli, e mette le cose a posto rispetto a potenti nazioni’? Le espressioni “molti popoli” e “potenti nazioni” non si riferiscono a gruppi nazionali o entità politiche. Con queste espressioni si intendono invece uomini e donne di tutte le nazioni che sono diventati adoratori di Geova. Geova rende giudizio e mette le cose a posto nei loro riguardi in senso spirituale. Lezioni per noi: 1:6, 9; 3:12; 5:2. Samaria fu devastata dagli assiri nel 740 a.E.V., al tempo di Michea. (2 Re 17:5, 6) Durante il regno di Ezechia gli assiri si spinsero fino a Gerusalemme. (2 Re 18:13) Gerusalemme fu data alle fiamme dai babilonesi nel 607 a.E.V. (2 Cronache 36:19) Com’era stato profetizzato, il Messia nacque a “Betleem Efrata”. (Matteo 2:3-6) La parola profetica di Geova si avvera sempre. 2:1, 2. Correremmo un grave pericolo se dicessimo di servire Dio ma cercassimo la ricchezza prima ‘del Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 266 Alcuni miei piccoli appunti _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti regno e della Sua giustizia’. — Matteo 6:33; 1 Timoteo 6:9, 10. 3:1-3, 5. Geova si aspetta che coloro che esercitano l’autorità in mezzo al suo popolo agiscano giustamente. 3:4. Se vogliamo che Geova esaudisca le nostre preghiere non dobbiamo né praticare il peccato né avere una doppia vita. 3:8. Possiamo assolvere l’incarico di predicare la buona notizia, che include messaggi di giudizio, solo se siamo rafforzati dallo spirito santo di Geova. 5:5. Questa profezia messianica ci assicura che, quando i servitori di Dio saranno attaccati dai loro nemici, per guidare il popolo di Dio verranno suscitati “sette pastori” (sette è indice di completezza) e “otto duchi”, ossia un numero considerevole di uomini capaci. 5:7, 8. Per molti, i cristiani unti di oggi sono “come la rugiada da Geova”, una benedizione divina. Infatti egli si serve degli unti per proclamare il messaggio del Regno. Le “altre pecore” aiutano a portare ristoro spirituale ad altri sostenendo attivamente gli unti nell’opera di predicazione. (Giovanni 10:16) È un grande onore prendere parte a quest’opera che reca vero ristoro ai nostri simili. 6:3, 4. Dobbiamo imitare Geova Dio ed essere benigni e compassionevoli anche con persone con cui è difficile andare d’accordo o che sono spiritualmente deboli. 7:7. Mentre affrontiamo i problemi che ci sono nel tempo della fine di questo sistema di cose malvagio, non dobbiamo perderci d’animo. Come Michea, dobbiamo ‘essere in aspettazione del nostro Dio’. 7:18, 19. Geova è disposto a perdonare i nostri errori; allo stesso modo noi dobbiamo essere disposti a perdonare chi pecca contro di noi. Continuate a ‘camminare nel nome di Geova’ Chi combatte contro Dio e contro il suo popolo ‘dovrà essere stroncato a tempo indefinito’. (Abdia 10) Tuttavia l’ira di Geova si placherà se diamo ascolto all’avvertimento divino e ‘ci convertiamo dalle cattive vie’. (Giona 3:10) “Nella parte finale dei giorni”, cioè durante questi “ultimi giorni”, la vera adorazione viene innalzata al di sopra di tutta la falsa religione e coloro che sono ubbidienti ‘affluiscono’ ad essa. (Michea 4:1; Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 267 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti 2 Timoteo 3:1) Vorremo essere decisi a camminare “nel nome di Geova nostro Dio a tempo indefinito, sì, per sempre”. — Michea 4:5. I libri di Abdia, Giona e Michea contengono davvero preziosi insegnamenti. Benché scritti oltre 2.500 anni fa, il loro messaggio “è vivente ed esercita potenza” anche oggi. — Ebrei 4:12. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli dei libri di Naum, Abacuc e Sofonia LA POTENZA mondiale assira ha già devastato Samaria, capitale del regno delle dieci tribù di Israele, e da tempo è una minaccia anche per Giuda. Naum, un profeta di Giuda, reca un messaggio che riguarda la capitale dell’Assiria, Ninive. Il libro biblico di Naum, scritto prima del 632 a.E.V., contiene questo messaggio. La potenza successiva che si affaccia sulla scena mondiale è l’impero babilonese, retto per alcuni periodi da re caldei. Il libro di Abacuc, completato forse nel 628 a.E.V., predice come Geova avrebbe usato questa potenza mondiale per eseguire il suo giudizio; rivela inoltre quale sarà la sorte di Babilonia. Il profeta Sofonia, anche lui di Giuda, vive prima di Naum e Abacuc. Profetizza più di 40 anni prima della distruzione di Gerusalemme del 607 a.E.V. e proclama un messaggio di giudizio e di speranza per Giuda. Il libro biblico che porta il suo nome contiene anche dichiarazioni contro altre nazioni. “GUAI ALLA CITTÀ DI SPARGIMENTO DI SANGUE” (Naum 1:1–3:19) “La dichiarazione solenne contro Ninive” viene da Geova Dio, che “è lento all’ira e grande in potenza”. Geova è “una fortezza nel giorno dell’angustia” per quelli che cercano rifugio in lui, ma Ninive sarà distrutta. — Naum 1:1, 3, 7. “Geova raccoglierà [ripristinerà] certamente l’orgoglio di Giacobbe”. Ma come un ‘leone che sbranava’, l’Assiria ha terrorizzato la nazione del popolo di Dio. Geova ‘certamente brucerà il carro da guerra di Ninive. E una spada divorerà i suoi propri giovani leoni forniti di criniera’. (Naum 2:2, 12, 13) “Guai alla città di spargimento di sangue”, Ninive. “Tutti quelli che udranno la notizia intorno a [essa] certamente batteranno le mani” e gioiranno. — Naum 3:1, 19. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 268 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ _ Alcuni miei piccoli appunti Risposta a domande bibliche: 1:9: Cosa significherà per Giuda l’“assoluto sterminio” di Ninive? Significherà la liberazione definitiva dall’Assiria; “l’angustia non sorgerà una seconda volta”. Per Naum è come se Ninive non esistesse più quando scrive: “Ecco, sui monti i piedi di chi porta buone notizie, di chi proclama la pace. O Giuda, celebra le tue feste”. — Naum 1:15. 2:6: Quali “porte dei fiumi” si aprirono? Questa espressione si riferisce agli squarci nelle mura di Ninive provocati dalle acque del Tigri. Quando, nel 632 a.E.V., gli eserciti alleati di babilonesi e medi attaccarono, Ninive non si sentì particolarmente in pericolo. Protetta dalle sue alte mura, si considerava impenetrabile. Tuttavia, le abbondanti piogge fecero straripare il Tigri. Stando a quanto riporta lo storico Diodoro Siculo, questo fece sì che il fiume “inondasse parte della città e abbattesse le mura”. Le “porte dei fiumi” furono quindi aperte e, come predetto, Ninive fu conquistata con la stessa rapidità con cui il fuoco divora la stoppia secca. — Naum 1:8-10. 3:4: In prostituta? che senso Ninive era come una Ninive ingannava le nazioni promettendo loro amicizia e sostegno per poi soggiogarle e opprimerle. Per esempio, quando il re giudeo Acaz fu attaccato dalla coalizione siro-israelita, l’Assiria gli diede un certo aiuto. In seguito, però, il “re d’Assiria venne contro di lui e gli causò angustia”. — 2 Cronache 28:20. Lezioni per noi: 1:2-6. Il fatto che Geova si vendichi dei suoi nemici che gli negano esclusiva devozione mostra che è proprio questa ciò che egli richiede dai suoi adoratori. — Esodo 20:5. 1:10. Mura imponenti e centinaia di torri non fermarono l’adempimento delle parole di Geova contro Ninive. Gli odierni nemici del popolo di Geova non riusciranno a sfuggire al Suo giudizio avverso. — Proverbi 2:22; Daniele 2:44. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 269 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti “IN QUANTO AL GIUSTO, CONTINUERÀ A VIVERE” (Abacuc 1:1–3:19) I primi due capitoli del libro di Abacuc sono in forma di dialogo tra il profeta e Geova Dio. Afflitto per ciò che accade in Giuda, Abacuc chiede a Dio: “Perché mi fai vedere ciò che è nocivo, e continui a guardare il semplice affanno?” Geova risponde: “Ecco, faccio sorgere i caldei, la nazione aspra e impetuosa”. Il profeta si sorprende che Geova, per punire Giuda, impieghi “quelli che agiscono slealmente”. (Abacuc 1:3, 6, 13) Gli viene assicurato che il giusto continuerà a vivere mentre il nemico non sfuggirà alla punizione. Abacuc descrive inoltre una serie di cinque guai che si abbatteranno sui caldei. — Abacuc 2:4. Pregando per ottenere misericordia, il profeta intona “canti funebri” in cui rievoca le passate dimostrazioni della tremenda potenza di Geova, come al Mar Rosso, nel deserto e a Gerico. Abacuc predice anche l’avanzata di Geova e la sua ira distruttiva ad Armaghedon. La preghiera si conclude con queste parole: “Geova il Sovrano Signore è la mia energia vitale; ed egli renderà i miei piedi come quelli delle cerve, e mi farà calcare i miei alti luoghi”. — Abacuc 3:1, 19. Risposta a domande bibliche: 1:5, 6: Perché ai giudei sarà sembrato incredibile che i caldei potessero “sorgere” contro Gerusalemme? Al tempo in cui Abacuc iniziò a profetizzare, Giuda era sotto la potente influenza dell’Egitto. (2 Re 23:29, 30, 34) Sebbene i babilonesi fossero sempre più potenti, il loro esercito non aveva ancora battuto il faraone Neco. (Geremia 46:2) Oltretutto a Gerusalemme c’era il tempio di Geova, e lì aveva sede il trono dei re davidici, la cui dinastia non era mai stata interrotta. L’“attività” che i giudei dell’epoca avrebbero trovato inconcepibile era il fatto che Geova potesse permettere ai caldei di distruggere Gerusalemme. Nonostante le parole di Abacuc sembrassero loro incredibili, nel 607 a.E.V. la visione della distruzione di Gerusalemme ad opera dei babilonesi ‘si avverò immancabilmente’. — Abacuc 2:3. 2:5: Chi è “l’uomo robusto” e perché “non raggiungerà la sua meta”? I babilonesi, che con la loro abilità militare conquistavano le nazioni, erano un “uomo robusto” composito, cui la vittoria aveva dato alla testa, proprio Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 270 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti come fa il vino a chi si ubriaca. Quest’“uomo” però non sarebbe riuscito a “raccogliere a sé tutte le nazioni”, perché Geova avrebbe usato i medi e i persiani per farlo cadere. L’“uomo” dei nostri giorni è composto da potenze politiche. Anche lui è ubriaco di boria e autocompiacimento, e ha una sete insaziabile di conquista, ma non raggiungerà la sua meta di “raccogliere a sé tutte le nazioni”. Solo il Regno di Dio unirà il genere umano. — Matteo 6:9, 10. Lezioni per noi: 1:1-4; 1:12–2:1. Abacuc pose delle domande sincere e Geova gli diede le risposte. Il vero Dio ascolta le preghiere dei suoi fedeli servitori. 2:1. Come Abacuc, dovremmo rimanere spiritualmente svegli e attivi. Dovremmo anche essere pronti a modificare il nostro modo di ragionare qualora ricevessimo una “riprensione” o venissimo corretti. 2:3; 3:16. Mentre attendiamo con fede l’imminente giorno di Geova, dobbiamo stare attenti a non perdere il senso di urgenza. 2:4. Per sopravvivere al giorno di giudizio di Geova ormai prossimo dobbiamo rimanere fedeli. — Ebrei 10:36-38. 2:6, 7, 9, 12, 15, 19. Chi è avido di guadagno disonesto, chi ama la violenza, chi conduce una vita immorale e chi pratica l’idolatria avrà sicuramente la sua parte di guai. Dobbiamo stare all’erta per evitare simili tratti e pratiche. 2:11. Se non saremo noi a denunciare la malvagità di questo mondo, “una pietra stessa griderà lamentosamente”. È importante che continuiamo a predicare con coraggio il messaggio del Regno. 3:6. Quando Geova eseguirà il suo giudizio niente lo potrà fermare, neanche le organizzazioni umane che sembrano solide come monti e colli. 3:13. Ci viene garantito che ad Armaghedon la distruzione non sarà indiscriminata. Geova salverà i suoi fedeli servitori. 3:17-19. Anche se prima e durante Armaghedon dovessimo affrontare avversità, possiamo star certi che Geova ci darà “energia vitale” mentre continuiamo a servirlo con gioia. 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Per mezzo del profeta Sofonia, Geova dichiara: “Certamente stenderò la mia mano contro Giuda e contro tutti gli abitanti di Gerusalemme”. Sofonia avverte: “Il giorno di Geova si avvicina”. (Sofonia 1:4, 7, 14) Solo quelli che rispondono ai requisiti stabiliti da Dio ‘saranno nascosti’ in quel giorno. — Sofonia 2:3. ‘Guai alla città oppressiva’, Gerusalemme! “‘Attendetemi’, è l’espressione di Geova, ‘fino al giorno che mi leverò per il bottino, poiché la mia decisione giudiziaria è di raccogliere le nazioni . . . per versare su di loro la mia denuncia’”. Ma Dio promette anche: “Vi farò essere un nome e una lode fra tutti i popoli della terra, quando ricondurrò i vostri prigionieri davanti ai vostri occhi”. — Sofonia 3:1, 8, 20. Risposta a domande bibliche: 2:13, 14: Di chi è la voce che “continuerà a cantare” quando Ninive sarà completamente desolata? Dato che Ninive doveva diventare rifugio di animali selvaggi e uccelli, la ‘voce che avrebbe continuato a cantare’ doveva riferirsi al canto degli uccelli e forse al vento, che avrebbe ululato attraverso le finestre di edifici abbandonati. 3:9: Cos’è la “lingua pura” e come viene parlata? La “lingua pura” è la verità di Dio che si trova nella sua Parola, la Bibbia, e include tutti gli insegnamenti biblici. Parliamo la lingua pura credendo nella verità, insegnandola correttamente ad altri e vivendo in conformità con la volontà di Dio. Lezioni per noi: 1:8. Alcuni contemporanei di Sofonia cercavano il beneplacito delle nazioni circonvicine ‘indossando abiti stranieri’. Sarebbe davvero stolto che oggi un adoratore di Geova cercasse di uniformarsi al mondo in modo simile. 1:12; 3:5, 16. Geova mandò ripetutamente i suoi profeti ad avvisare il popolo delle sue decisioni giudiziarie. Continuò a farlo anche se molti in Giuda erano come le fecce che si depositano sul fondo di una botte: facevano una vita tranquilla ed erano apatici nei Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 272 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti confronti del messaggio. Il grande giorno di Geova si avvicina, perciò non lasciamo che l’indifferenza della gente ci faccia ‘cascare le mani’, cioè ci renda indolenti. Piuttosto, dobbiamo continuare a proclamare il messaggio del Regno senza posa. 2:3. Solo Geova ci può salvare nel giorno della sua ira. Per rimanere nel suo favore dobbiamo ‘cercare Geova’ studiando con attenzione la sua Parola, la Bibbia, pregandolo di darci la sua guida e avvicinandoci a lui. Dobbiamo ‘cercare la giustizia’ mantenendo la nostra vita moralmente pura. Inoltre dobbiamo ‘cercare la mansuetudine’ coltivando uno spirito mite e sottomesso. 2:4-15; 3:1-5. Nel giorno in cui Geova eseguirà il suo giudizio, alla cristianità e a tutte le nazioni, che hanno oppresso il popolo di Dio, è riservato lo stesso epilogo che toccò all’antica Gerusalemme e alle nazioni vicine. (Rivelazione [Apocalisse] 16:14, 16; 18:4-8) Facciamo bene a continuare a far conoscere i giudizi di Geova senza timore. 3:8, 9. Mentre attendiamo il giorno di Geova ci prepariamo per sopravvivere imparando a parlare la “lingua pura” e ‘invocando il nome di Geova’, cioè dedicandoci a lui. Inoltre lo serviamo “a spalla a spalla” insieme al suo popolo e gli offriamo “un sacrificio di lode”. — Ebrei 13:15. “Si affretta moltissimo” Il salmista cantò: “Ancora un poco, e il malvagio non sarà più; e certamente presterai attenzione al suo luogo, ed egli non sarà”. (Salmo 37:10) Riflettere su ciò che era stato predetto riguardo a Ninive nel libro di Naum e riguardo a Babilonia e all’apostata Giuda nel libro di Abacuc ci convince che le parole del salmista si avvereranno sicuramente. Ma quanto dobbiamo aspettare ancora? “Il grande giorno di Geova è vicino”, dice Sofonia 1:14. “È vicino, e si affretta moltissimo”. Il libro di Sofonia mostra anche come possiamo essere nascosti in quel giorno e che cosa dobbiamo fare ora per salvarci. È proprio vero, “la parola di Dio è vivente ed esercita potenza”! — Ebrei 4:12. 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Sono passati 16 anni da che gli ebrei tornati dall’esilio babilonese hanno posto le fondamenta del tempio di Geova a Gerusalemme. Però il tempio non è stato ancora terminato, e il lavoro di costruzione è stato proibito. Geova affida l’incarico di dichiarare la sua parola prima al profeta Aggeo e, due mesi dopo, al profeta Zaccaria. Aggeo e Zaccaria hanno un solo obiettivo: spronare il popolo a riprendere i lavori di ricostruzione del tempio. Questi profeti riescono nel loro intento, e cinque anni dopo il tempio viene ultimato. Il messaggio proclamato da Aggeo e Zaccaria si trova nei libri biblici che portano il loro nome. I libri di Aggeo e Zaccaria furono ultimati, rispettivamente, nel 520 e nel 518 a.E.V. Come a quei profeti, anche a noi Dio ha affidato un’opera che dev’essere portata a compimento prima della fine del sistema di cose attuale. È l’opera di predicare il Regno e fare discepoli. Vediamo quale incoraggiamento possiamo trarre dai libri di Aggeo e Zaccaria. “PONETE IL CUORE ALLE VOSTRE VIE” (Aggeo 1:1–2:23) Nell’arco di 112 giorni Aggeo pronuncia quattro messaggi che spronano il popolo. Il primo è questo: “‘Ponete il cuore alle vostre vie. Salite al monte, e dovete portare legname. Ed edificate la casa, affinché io me ne compiaccia e sia glorificato’, ha detto Geova”. (Aggeo 1:7, 8) Il popolo ha una reazione favorevole. Il secondo messaggio contiene la promessa di Geova: “Certamente riempirò questa casa di gloria”. — Aggeo 2:7. In base al terzo messaggio, il fatto che abbiano trascurato i lavori di ricostruzione del tempio ha reso ‘il popolo e tutta l’opera delle loro mani’ impuri dinanzi a Geova. Ma dal giorno in cui i lavori ricominceranno Geova ‘concederà la benedizione’. Il quarto messaggio indica che Geova annienterà “la forza dei regni delle nazioni” e porrà il governatore Zorobabele come “un anello con sigillo”. — Aggeo 2:14, 19, 22, 23. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 274 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti Risposta a domande bibliche: 1:6: Cosa significa l’espressione “si beve, ma non fino al punto di essere inebriati”? Questa espressione indica semplicemente che il vino scarseggia. Mancando la benedizione di Geova, le scorte di vino sarebbero state piuttosto limitate, assolutamente insufficienti per creare uno stato di ebbrezza. 2:6, 7, 21, 22: Chi o cosa causa uno scrollamento, e con quale effetto? Geova ‘scrolla tutte le nazioni’ per mezzo della predicazione mondiale del messaggio del Regno. L’opera di predicazione ha un altro effetto: portare “le cose desiderabili di tutte le nazioni” nella casa di Geova, riempiendola così di gloria. A suo tempo “Geova degli eserciti” scrollerà “i cieli e la terra e il mare e il suolo asciutto”, e il malvagio sistema di cose attuale sarà eliminato. — Ebrei 12:26, 27. 2:9: Sotto quali aspetti ‘la gloria dell’ultima casa sarebbe divenuta più grande di quella della casa precedente’? Sotto almeno tre aspetti: quanti anni sarebbe durato il tempio, chi vi avrebbe insegnato e chi vi sarebbe andato ad adorare Geova. Sebbene il glorioso tempio di Salomone fosse esistito per 420 anni, dal 1027 a.E.V. al 607 a.E.V., l’“ultima casa” fu usata per oltre 580 anni, da quando venne terminata nel 515 a.E.V. a quando venne distrutta nel 70 E.V. Inoltre il Messia, Gesù Cristo, insegnò nell’“ultima casa”, e coloro che andarono ad adorare Dio in essa furono più numerosi di coloro che erano andati nella “precedente”. — Atti 2:1-11. Lezioni per noi: 1:2-4. L’opposizione alla nostra opera di predicazione non dovrebbe farci smettere di “cercare prima il regno” per dare la precedenza ai nostri interessi. — Matteo 6:33. 1:5, 7. È opportuno ‘porre il cuore alle nostre vie’ e riflettere sull’effetto che il nostro modo di vivere può avere sulla nostra relazione con Dio. 1:6, 9-11; 2:14-17. Gli ebrei dei giorni di Aggeo lavoravano sodo ma non raccoglievano i frutti delle loro fatiche. Trascuravano il tempio, per cui Dio non li benediceva. Dobbiamo dare la precedenza alle attività Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 275 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti spirituali e servire Dio con tutta l’anima, ricordando che, indipendentemente da quanto abbiamo in senso materiale, ‘è la benedizione di Geova ciò che rende ricchi’. — Proverbi 10:22. 2:15, 18. Secondo l’esortazione di Geova, da quel giorno in poi gli ebrei dovevano ‘porre il cuore’ all’opera di ricostruzione, cioè essere decisi a continuarla, e smettere di pensare alla negligenza che avevano mostrato in passato. Anche noi dovremmo sforzarci di guardare avanti mentre adoriamo il nostro Dio. ‘NON MEDIANTE POTENZA, MA MEDIANTE IL MIO SPIRITO’ (Zaccaria 1:1–14:21) Zaccaria inizia la sua attività profetica invitando gli ebrei a ‘tornare a Geova’. (Zaccaria 1:3) Seguono otto visioni, le quali assicurano che Dio sosterrà l’opera di ricostruzione del tempio. (Vedi il riquadro “Le otto visioni allegoriche di Zaccaria”). I lavori saranno portati a termine “non mediante forza militare, né mediante potenza, ma mediante [lo spirito di Geova]”. (Zaccaria 4:6) L’uomo il cui nome è Germoglio “certamente edificherà il tempio di Geova” e “deve divenire sacerdote sul suo trono”. — Zaccaria 6:12, 13. Betel invia una delegazione a interrogare i sacerdoti in merito ai digiuni osservati per commemorare la distruzione di Gerusalemme. Geova dice a Zaccaria che il cordoglio manifestato durante i quattro digiuni con cui si ricorda la calamità che si era abbattuta su Gerusalemme si trasformerà in “esultanza e allegrezza e buoni periodi festivi”. (Zaccaria 7:2; 8:19) Seguono due dichiarazioni che includono giudizi contro nazioni e falsi profeti, profezie messianiche e un messaggio sulla restaurazione del popolo di Dio. — Zaccaria 9:1; 12:1. Risposta a domande bibliche: 2:1: Perché un uomo misurava Gerusalemme con una fune? A quanto pare questa azione faceva pensare alla costruzione di un muro di protezione attorno alla città. L’angelo informa l’uomo che Gerusalemme deve espandersi e avere la protezione di Geova. — Zaccaria 2:3-5. 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No, Giosuè non era della linea di discendenza reale di Davide. L’incoronazione, comunque, ne fece un tipo profetico del Messia. (Ebrei 6:20) La profezia relativa a “Germoglio” si adempie nel Re-Sacerdote celeste Gesù Cristo. (Geremia 23:5) Come Giosuè prestò servizio in qualità di sommo sacerdote nel tempio ricostruito a favore degli ebrei rimpatriati, così Gesù ha il ruolo di Sommo Sacerdote a favore della vera adorazione nel tempio spirituale di Geova. 8:1-23: Quando si adempiono le dichiarazioni contenute in questi versetti? dieci Queste dichiarazioni seguono l’espressione “Geova degli eserciti ha detto questo” e in un caso “Geova ha detto questo”, e sono promesse di pace che Dio fa al suo popolo. Alcune di queste dichiarazioni si adempirono nel VI secolo a.E.V., ma tutte si sono adempiute dal 1919 in poi o si stanno adempiendo ora. 8:3: Perché Gerusalemme viene chiamata “la città di verità”? Prima della sua distruzione avvenuta nel 607 a.E.V., Gerusalemme era “la città oppressiva”, abitata da profeti e sacerdoti corrotti nonché da persone infedeli. (Sofonia 3:1; Geremia 6:13; 7:29-34) Ma ora il tempio era stato ricostruito e il popolo si era impegnato ad adorare Geova, perciò le verità della pura adorazione dovevano essere dichiarate lì a Gerusalemme, che doveva essere chiamata “la città di verità”. 11:7-14: Cosa indica il fatto che Zaccaria facesse a pezzi un bastone chiamato “Piacevolezza” e un altro chiamato “Unione”? Zaccaria viene presentato come qualcuno mandato a ‘pascere il gregge riservato all’uccisione’, ossia le persone simili a pecore sfruttate dai capi. Nel suo ruolo di pastore Zaccaria prefigurò Gesù Cristo, che fu mandato al popolo del patto di Dio ma venne respinto. Che facesse a pezzi un bastone chiamato “Piacevolezza” simboleggiava il fatto che Dio avrebbe posto fine al patto della Legge stipulato con gli ebrei e avrebbe smesso di trattarli in maniera piacevole. Che facesse a pezzi un bastone chiamato “Unione” significava che il legame teocratico di fratellanza esistente fra Giuda e Israele sarebbe stato infranto. 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Giosia, un re di Giuda, rimase ucciso in una battaglia combattuta contro il faraone egiziano Neco “nella pianura della valle di Meghiddo”, e nel corso degli anni la sua morte fu pianta con “canti funebri”. (2 Cronache 35:22-25) Perciò “il lamento di Adadrimmon” può riferirsi al cordoglio per la morte di Giosia. Lezioni per noi: 1:2-6; 7:11-14. Geova si compiace di quelli che si pentono, accettano la riprensione e tornano a lui adorandolo con tutta l’anima, e lui stesso torna a loro. D’altra parte Geova non risponde alle richieste di aiuto di quelli che ‘rifiutano di prestare attenzione, mostrano una spalla ostinata e rendono i loro orecchi insensibili’ al suo messaggio. 4:6, 7. Nessun ostacolo fu così grande da impedire allo spirito di Geova di portare felicemente a termine i lavori di ricostruzione del tempio. Esercitando fede in Geova Dio possiamo superare qualsiasi difficoltà dovessimo incontrare nel servizio che gli rendiamo. — Matteo 17:20. 4:10. Sotto l’attenta sorveglianza di Geova, Zorobabele e il suo popolo completarono il tempio in conformità con le Sue elevate norme. Non è troppo difficile per degli esseri umani imperfetti corrispondere alle aspettative di Geova. 7:8-10; 8:16, 17. Per ottenere il favore di Geova dobbiamo esercitare la giustizia, mostrare amorevole benignità, praticare la misericordia e dire la verità l’uno all’altro. 8:9-13. Geova ci ricompensa se ‘le nostre mani sono forti’ mentre compiamo l’opera che ci ha affidato. Fra le ricompense ci sono pace, sicurezza e progresso spirituale. 12:6. Chi ricopre incarichi di sorveglianza fra il popolo di Geova dovrebbe essere “come una torcia infuocata”, cioè pieno di zelo. 13:3. La lealtà che mostriamo al vero Dio e alla sua organizzazione dev’essere più grande di quella che mostriamo a un essere umano, per quanto stretta possa essere la nostra relazione con lui. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 278 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ ____________________ Alcuni miei piccoli appunti 13:8, 9. Gli apostati che Geova rigettò erano molto numerosi, “due parti” degli abitanti del paese. Solo la “terza parte” fu raffinata come col fuoco. Nel nostro tempo la cristianità, che forma la maggioranza di quelli che affermano di essere cristiani, è stata rigettata da Geova. Solo un piccolo numero, i cristiani unti, ‘ha invocato il nome di Geova’ e si è sottoposto al processo di raffinamento. Essi e i loro compagni di fede hanno dimostrato di essere testimoni di Geova non solo di nome ma anche di fatto. Spronati ad agire con zelo Come influisce oggi su di noi ciò che proclamarono Aggeo e Zaccaria? Quando riflettiamo sul modo in cui il loro messaggio spinse gli ebrei a dedicarsi ai lavori di ricostruzione del tempio, non ci sentiamo spronati a partecipare con zelo all’opera di predicare il Regno e fare discepoli? Zaccaria predisse che il Messia sarebbe venuto ‘cavalcando un asino’, che sarebbe stato tradito per “trenta pezzi d’argento”, che sarebbe stato colpito e che ‘le pecore del gregge sarebbero state disperse’. (Zaccaria 9:9; 11:12; 13:7) Meditare sull’adempimento delle profezie messianiche di Zaccaria ha un grande effetto sulla nostra fede. (Matteo 21:1-9; 26:31, 56; 27:310) La nostra fiducia nella Parola di Geova e in ciò che egli provvede per la nostra salvezza si rafforza. — Ebrei 4:12. LE OTTO VISIONI ALLEGORICHE DI ZACCARIA 1:8-17: Assicura che il tempio sarà ultimato e mostra che Gerusalemme e altre città di Giuda saranno benedette. 1:18-21: Promette la fine delle ‘quattro corna che dispersero Giuda’, cioè tutti i governi che si sono opposti all’adorazione di Geova. 2:1-13: Indica che Gerusalemme si espanderà e che Geova diverrà per lei “un muro di fuoco tutt’intorno”, vale a dire una protezione. 3:1-10: Mostra che Satana ostacolava i lavori del tempio e che il sommo sacerdote Giosuè viene liberato e purificato. 4:1-14: Promette che gli ostacoli simili a montagne saranno spianati e che il governatore Zorobabele porterà a termine la costruzione del tempio. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 279 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti 5:1-4: Pronuncia una maledizione sui malfattori che sono rimasti impuniti. 5:5-11: Predice la fine della malvagità. 6:1-8: Promette sorveglianza e protezione angelica. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Malachia LA RICOSTRUZIONE del tempio di Gerusalemme è stata completata da più di 70 anni. Ma con l’andare del tempo la spiritualità degli ebrei è scesa a un livello molto basso. Perfino i sacerdoti sono diventati corrotti. Chi li aiuterà a capire qual è la loro vera condizione e cercherà di ravvivarli spiritualmente? Geova affida il compito al profeta Malachia. Scritto da Malachia con uno stile vigoroso, l’ultimo libro delle Scritture Ebraiche contiene profezie ispirate da Dio. Se prestiamo attenzione alla parola profetica di Malachia siamo aiutati a prepararci per “il grande e tremendo giorno di Geova”, quando l’attuale sistema di cose malvagio perverrà alla sua fine. — Malachia 4:5. I SACERDOTI ‘HANNO FATTO INCIAMPARE MOLTI’ (Malachia 1:1–2:17) Geova esprime i suoi sentimenti per Israele dicendo: “Vi ho amati”. Ma i sacerdoti hanno disprezzato il nome di Dio. In che modo? “Presentando sul [suo] altare pane contaminato” e offrendo in sacrificio “un animale zoppo o uno malato”. — Malachia 1:2, 6-8. I sacerdoti ‘hanno fatto inciampare molti nella legge’. Gli ebrei ‘agiscono slealmente l’uno con l’altro’. Alcuni hanno sposato donne straniere, altri hanno agito slealmente verso “la moglie della [loro] giovinezza”. — Malachia 2:8, 10, 11, 14-16. Risposta a domande bibliche: 2:2: In che modo Geova benedizioni’ dei sacerdoti corrotti? ‘maledisse le Fece in modo che le benedizioni pronunciate dai sacerdoti si trasformassero in maledizioni. 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Secondo la Legge, lo sterco degli animali sacrificati doveva essere portato fuori del campo e bruciato. (Levitico 16:27) Spargere sterco sulle facce dei sacerdoti significava che Geova rigettava i sacrifici e coloro che li offrivano. 2:13: Di chi erano le lacrime che avevano coperto l’altare di Geova? Erano le lacrime delle donne che andavano al tempio per aprire il loro cuore a Geova. Qual era la causa del loro dolore? I loro mariti ebrei avevano divorziato da loro per motivi illegittimi e le avevano abbandonate, probabilmente per sposare donne straniere più giovani. Lezioni per noi: 1:10. Geova non si compiaceva delle offerte degli avidi sacerdoti che chiedevano un compenso perfino per semplici servizi, come chiudere le porte e accendere il fuoco sull’altare. Quanto è importante che alla base dei nostri atti di adorazione, incluso il ministero cristiano, ci sia l’amore altruistico per Dio e il prossimo, e mai il desiderio di ottenere un vantaggio economico! — Matteo 22:37-39; 2 Corinti 11:7. 1:14; 2:17. Geova non tollera l’ipocrisia. 2:7-9. Quelli che ricevono il privilegio di insegnare nella congregazione devono assicurarsi che ciò che insegnano sia in armonia con la Parola di Dio, le Sacre Scritture, e con le pubblicazioni bibliche dell’“economo fedele”. — Luca 12:42; Giacomo 3:11. 2:10, 11. Geova si aspetta che i suoi adoratori prendano sul serio il consiglio di sposarsi “solo nel Signore”. — 1 Corinti 7:39. 2:15, 16. I veri adoratori devono onorare il patto matrimoniale con la moglie della loro giovinezza. ‘IL VERO SIGNORE VERRÀ AL SUO TEMPIO’ (Malachia 3:1–4:6) “All’improvviso verrà al Suo tempio il vero Signore [Geova Dio]” con “il messaggero del patto [Gesù Cristo]”. Dio ‘si avvicinerà al suo popolo per il giudizio’ e sarà “un pronto testimone” contro trasgressori di ogni tipo. Inoltre si dovrà scrivere “un libro di memorie” per quelli che temono Geova. — Malachia 3:1, 3, 5, 16. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 281 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti “Il giorno che arde come una fornace” verrà e divorerà tutti i malvagi. Prima della venuta di quel giorno sarà mandato un profeta per “far volgere il cuore dei padri verso i figli, e il cuore dei figli verso i padri”. — Malachia 4:1, 5, 6. Risposta a domande bibliche: 3:1-3: Quando vennero al tempio “il vero Signore” e “il messaggero del patto”, e chi fu mandato prima di loro? Geova venne al tempio tramite il suo rappresentante in modo simbolico e lo purificò il 10 nisan del 33 E.V. Quella fu l’occasione in cui Gesù entrò nel tempio e scacciò quelli che compravano e vendevano. (Marco 11:15) Questo avvenne tre anni e mezzo dopo che Gesù era stato unto quale Re designato. In maniera corrispondente sembra che Gesù, tre anni e mezzo dopo la sua intronizzazione quale Re celeste, abbia accompagnato Geova al tempio spirituale e riscontrato che i servitori di Dio avevano bisogno di essere purificati. Nel I secolo Giovanni il Battezzatore fu mandato per preparare gli ebrei per la venuta di Gesù Cristo. Nei tempi moderni è stato mandato un messaggero in anticipo per preparare la via per la venuta di Geova al tempio spirituale. Fin dagli anni ’80 del XIX secolo un gruppo di Studenti Biblici cominciò a impegnarsi in un’opera di istruzione biblica, riscoprendo molte verità bibliche basilari e facendo in modo che queste toccassero il cuore delle persone sincere. 3:10: Portare “tutte le decime parti”, cioè la decima, rappresenta il dare a Geova tutto se stessi? La Legge mosaica fu abolita sulla base della morte di Gesù, per cui non è richiesta l’offerta della decima. Tuttavia la decima ha un significato simbolico. (Efesini 2:15) Non rappresenta il dare tutto se stessi. La decima parte veniva portata ogni anno, mentre noi portiamo a Geova tutto noi stessi solo una volta, quando ci dedichiamo a lui e simboleggiamo la nostra dedicazione con il battesimo in acqua. Da quel momento in poi tutto ciò che abbiamo appartiene a Geova. Comunque egli ci permette di scegliere una parte di ciò che abbiamo, una decima simbolica, da usare nel suo servizio. Tale decima corrisponde a tutto ciò che le nostre circostanze ci permettono di fare e il nostro cuore ci spinge a offrire. Tra le offerte che portiamo a Geova ci sono il tempo, le energie e le risorse impiegate nella predicazione del Regno e nell’opera di fare discepoli. Ci sono anche la Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 282 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _____ Alcuni miei piccoli appunti frequenza alle adunanze, le visite a compagni di fede malati o avanti con gli anni, nonché il sostegno economico dato alla vera adorazione. 4:3: In che senso gli adoratori di Geova ‘calpesteranno i malvagi’? I servitori di Dio sulla terra non ‘calpesteranno i malvagi’ in senso letterale, cioè non parteciperanno all’esecuzione del giudizio di Dio su di loro. Piuttosto faranno questo in senso simbolico partecipando con tutto il cuore alla celebrazione della vittoria che seguirà la fine del mondo di Satana. — Salmo 145:20; Rivelazione (Apocalisse) 20:1-3. 4:4: Perché dovremmo ‘ricordare la legge di Mosè’? Quella legge non è vincolante per i cristiani, ma era “un’ombra delle buone cose avvenire”. (Ebrei 10:1) Perciò prestare attenzione alla Legge mosaica ci aiuta a capire in che modo le cose scritte si adempirono. (Luca 24:44, 45) La Legge contiene inoltre “rappresentazioni tipiche delle cose nei cieli”. È essenziale studiarla per capire gli insegnamenti cristiani e la condotta che un cristiano dovrebbe seguire. — Ebrei 9:23. 4:5, 6: Chi rappresenta “Elia il profeta”? Era stato predetto che “Elia” avrebbe compiuto un’opera di rinnovamento, preparando il cuore delle persone. Nel I secolo Gesù Cristo indicò che Giovanni il Battezzatore era “Elia”. (Matteo 11:12-14; Marco 9:1113) L’equivalente moderno di Elia viene mandato “prima che venga il grande e tremendo giorno di Geova”. Oggi Elia non è altri che “lo schiavo fedele e discreto”. (Matteo 24:45) Questa classe di cristiani unti sta compiendo diligentemente l’opera di rinnovamento spirituale. Lezioni per noi: 3:10. Non dare a Geova il nostro meglio significa privarci della sua benedizione. 3:14, 15. A causa del cattivo esempio dei sacerdoti, gli ebrei cominciarono a considerare il servizio di Dio come qualcosa di poco valore. Chi ricopre un incarico di responsabilità nella congregazione cristiana deve dare l’esempio. — 1 Pietro 5:1-3. 3:16. Geova prende nota di quelli che lo temono e gli sono fedeli. Li ricorda e li salverà quando porrà fine al malvagio mondo di Satana. Perciò non facciamo mai Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 283 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti affievolire la nostra determinazione di rimanere integri e leali. — Giobbe 27:5. 4:1. Nel giorno in cui tutti gli uomini dovranno rendere conto a Geova, sia il “ramo” che la “radice” perverranno alla stessa fine: i figli più piccoli riceveranno lo stesso giudizio dei genitori. La responsabilità dei genitori verso i figli minorenni è seria. I genitori cristiani devono impegnarsi diligentemente per ottenere l’approvazione di Dio e conservare una buona reputazione presso di lui. — 1 Corinti 7:14. “Temi il vero Dio” Chi sarà salvato nel “grande e tremendo giorno di Geova”? (Malachia 4:5) “Per voi che avete timore del mio nome”, dice Geova, “certamente rifulgerà il sole della giustizia, con la guarigione nelle sue ali; e in effetti uscirete e calpesterete il suolo come vitelli ingrassati”. — Malachia 4:2. “Il sole della giustizia”, Gesù Cristo, risplende su quelli che mostrano timore reverenziale per il nome di Dio, e questi hanno l’approvazione di Geova. (Giovanni 8:12) Per loro inoltre è in serbo “la guarigione nelle sue ali”, cioè la guarigione spirituale oggi e la completa guarigione fisica, mentale ed emotiva nel nuovo mondo di Dio. (Rivelazione 22:1, 2) Entusiasti e felici, essi sono paragonabili a “vitelli ingrassati”. In attesa di tali benedizioni, prestiamo ascolto all’esortazione del re Salomone: “Temi il vero Dio e osserva i suoi comandamenti. Poiché questo è l’intero obbligo dell’uomo”. — Ecclesiaste 12:13. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Matteo IL PRIMO a scrivere un resoconto entusiasmante della vita e del ministero di Gesù è Matteo, stretto collaboratore di Gesù Cristo ed ex esattore di tasse. Il Vangelo di Matteo, scritto originariamente in ebraico e poi tradotto in greco, fu completato verso il 41 E.V. e costituisce in un certo senso un raccordo tra le Scritture Ebraiche e le Scritture Greche Cristiane. Questo Vangelo toccante e denso di significato, evidentemente scritto in primo luogo per lettori ebrei, presenta Gesù come il promesso Messia, il Figlio di Dio. Considerarne attentamente il messaggio rafforza la fede in Dio, in suo Figlio e nelle Sue promesse. — Ebr. 4:12 Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 284 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti “IL REGNO DEI CIELI SI È AVVICINATO” (Matt. 1:1–20:34) Matteo dà risalto al tema del Regno e agli insegnamenti di Gesù, anche se questo significa deviare dal seguire un ordine strettamente cronologico nell’esposizione. Ad esempio, il Sermone del Monte viene riportato nella parte iniziale del libro, anche se Gesù lo pronunciò verso la metà del suo ministero. Nel corso del suo ministero in Galilea Gesù compie miracoli, istruisce i dodici apostoli in vista del ministero, denuncia i farisei e pronuncia illustrazioni relative al Regno. Poi lascia la Galilea e giunge “ai confini della Giudea al di là del Giordano”. (Matt. 19:1) Durante il viaggio Gesù dice ai suoi discepoli: ‘Noi saliamo a Gerusalemme, e il Figlio dell’uomo sarà condannato a morte, e il terzo giorno sarà destato’. — Matt. 20:18, 19. Risposta a domande bibliche: 3:16: In che senso ‘i cieli si aprirono’ quando Gesù si battezzò? Questa espressione sembra indicare che a Gesù tornò alla mente la sua esistenza preumana in cielo. 5:21, 22: Dare sfogo all’ira è più grave che covarla? Gesù avvertì che chi cova rancore nei confronti del proprio fratello commette un peccato grave. Tuttavia esprimere l’ira parlando con disprezzo è ancora più grave: chi lo fa dovrà rendere conto a un tribunale di grado superiore rispetto a quello locale. 5:48: Possiamo davvero essere “perfetti, come è perfetto il [nostro] Padre celeste”? Sì, possiamo esserlo in senso relativo. Qui Gesù stava parlando dell’amore, e disse ai suoi ascoltatori di imitare Dio ed essere perfetti, ovvero completi, nell’amore. (Matt. 5:43-47) In che modo? Estendendo il proprio amore fino a includere anche i nemici. 7:16: Quali religione? “frutti” caratterizzano la vera Questi frutti non includono solo la nostra condotta ma anche le nostre credenze, gli insegnamenti a cui aderiamo. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 285 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _____________________ 10:34-38: Se sorgono divisioni in famiglia la colpa è forse del messaggio biblico? Niente affatto. Le divisioni sono dovute alla posizione assunta dai familiari increduli. Questi possono decidere di rifiutare il cristianesimo o addirittura di opporvisi, creando così una spaccatura nella famiglia. — Luca 12:51-53. 11:2-6: Se Giovanni sapeva già che Gesù era il Messia, in quanto aveva udito la voce di approvazione di Dio, perché chiese se Gesù era “Colui che viene”? È possibile che Giovanni l’abbia chiesto per ottenere una conferma direttamente da Gesù. A parte questo, però, Giovanni voleva sapere se ci sarebbe stato “un altro” che sarebbe venuto con il potere del Regno e avrebbe adempiuto tutte le speranze degli ebrei. La risposta di Gesù indicò che non ci sarebbe stato nessun altro dopo di lui. 19:28: Cosa rappresentano le “dodici tribù d’Israele” che saranno giudicate? Non rappresentano le dodici tribù dell’Israele spirituale. (Gal. 6:16; Riv. 7:4-8) Gli apostoli ai quali Gesù stava parlando dovevano diventare parte dell’Israele spirituale, non giudicarne i membri. Gesù fece ‘un patto con loro per un regno’, ed essi sarebbero diventati ‘un regno e sacerdoti a Dio’. (Luca 22:28-30; Riv. 5:10) I membri dell’Israele spirituale devono ‘giudicare il mondo’. (1 Cor. 6:2) Quindi le “dodici tribù d’Israele” che vengono giudicate da coloro che siedono sui troni celesti devono rappresentare il mondo del genere umano che non fa parte di quella classe regale e sacerdotale, raffigurato anche dalle dodici tribù nel giorno di espiazione. — Lev., cap. 16. Lezioni per noi: 4:1-10. Questo episodio ci insegna che Satana è una persona reale e non la personificazione del male. Per tentarci egli sfrutta “il desiderio della carne e il desiderio degli occhi e la vistosa ostentazione dei propri mezzi di sostentamento”. Nondimeno, mettere in pratica i princìpi scritturali ci aiuterà a rimanere fedeli a Dio. — 1 Giov. 2:16. 5:1–7:29. Dobbiamo renderci conto del nostro bisogno spirituale. Bisogna essere pacifici, evitare pensieri immorali, mantenere la parola. Quando Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 286 Alcuni miei piccoli appunti _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ ____________ Alcuni miei piccoli appunti preghiamo dobbiamo pensare agli interessi spirituali prima che a quelli materiali. Dobbiamo essere ricchi verso Dio, e cercare prima il Regno e la giustizia di Dio. Evitiamo la tendenza a giudicare. Bisogna fare la volontà di Dio. Quante lezioni pratiche troviamo nel Sermone del Monte! 9:37, 38. Dopo aver chiesto al Signore di ‘mandare operai nella sua messe’ dobbiamo agire in armonia con la nostra richiesta, partecipando con zelo all’opera di fare discepoli. — Matt. 28:19, 20. 10:32, 33. Non dobbiamo mai aver paura di parlare della nostra fede. 13:51, 52. Chi afferra il senso delle verità del Regno ha la responsabilità di insegnare e trasmettere ad altri questi tesori. 14:12, 13, 23. Per meditare in maniera proficua è essenziale avere dei momenti in cui si è soli con se stessi. — Mar. 6:46; Luca 6:12. 17:20. Per superare ostacoli simili a montagne che interferiscono con il nostro progresso spirituale e per far fronte alle difficoltà abbiamo bisogno di fede. Non dovremmo trascurare di edificare e rafforzare la nostra fede in Geova e nelle sue promesse. — Mar. 11:23; Luca 17:6. 18:1-4; 20:20-28. A motivo dell’imperfezione umana e di un’educazione religiosa che dava molta importanza alla posizione, i discepoli di Gesù si preoccupavano troppo della propria grandezza. Dovremmo coltivare l’umiltà, guardandoci da tendenze peccaminose e continuando ad avere un giusto concetto dei privilegi e delle responsabilità. “IL FIGLIO DELL’UOMO SARÀ CONSEGNATO” (Matt. 21:1–28:20) Il 9 nisan del 33 E.V. Gesù, “montato sopra un asino”, entra a Gerusalemme. (Matt. 21:5) Il giorno dopo entra nel tempio e lo purifica. L’11 nisan insegna nel tempio, denuncia gli scribi e i farisei e poi dà ai suoi discepoli “il segno della [sua] presenza e del termine del sistema di cose”. (Matt. 24:3) Il giorno dopo dice loro: “Voi sapete che fra due giorni è la pasqua, e il Figlio dell’uomo sarà consegnato per essere messo al palo”. — Matt. 26:1, 2. È il 14 nisan. Dopo aver istituito la Commemorazione della sua morte ormai imminente, Gesù viene tradito, Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 287 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ____ arrestato, processato e messo al palo. Il terzo giorno viene destato dai morti. Prima di ascendere al cielo il risuscitato Gesù comanda ai suoi seguaci: “Andate dunque e fate discepoli di persone di tutte le nazioni”. — Matt. 28:19. Risposta a domande bibliche: 22:3, 4, 9: Quando hanno luogo le tre chiamate alla festa nuziale? La prima chiamata volta a radunare la classe della sposa ebbe luogo quando Gesù e i suoi seguaci cominciarono a predicare nel 29 E.V., e proseguì fino al 33 E.V. La seconda chiamata ebbe inizio quando fu versato lo spirito santo alla Pentecoste del 33 E.V. e proseguì fino al 36 E.V. Entrambe queste chiamate erano rivolte solo agli ebrei, ai proseliti ebrei e ai samaritani. La terza chiamata, invece, era rivolta alle persone nelle strade fuori della città, cioè ai gentili incirconcisi; ebbe inizio nel 36 E.V. con la conversione del centurione romano Cornelio ed è proseguita fino ai nostri giorni. 23:15: In che senso un proselito, o convertito, dei farisei era “soggetto alla Geenna il doppio” di loro? Forse alcuni che divenivano proseliti dei farisei erano stati grandi peccatori. Convertendosi all’estremismo dei farisei, però, peggioravano la propria condizione, magari diventando ancora più estremisti dei loro riprovevoli insegnanti. Perciò erano ‘soggetti alla Geenna’, il doppio di quanto lo erano i farisei. 27:3-5: In che senso Giuda provò rimorso? Nulla indica che il rimorso di Giuda fosse vero pentimento. Anziché chiedere perdono a Dio, egli confessò il suo peccato ai capi sacerdoti e agli anziani. Avendo commesso “un peccato che incorre nella morte”, a ragione Giuda fu sopraffatto dal senso di colpa e dalla disperazione. (1 Giov. 5:16) Il suo rimorso nasceva dal fatto che si trovava in una condizione senza speranza. Lezioni per noi: 21:28-31. Ciò che conta veramente per Geova è che facciamo la sua volontà. Ad esempio, dovremmo partecipare con zelo all’opera di predicare il Regno e fare discepoli. — Matt. 24:14; 28:19, 20. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 288 Alcuni miei piccoli appunti ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti 22:37-39. Che capolavoro di sintesi sono i due massimi comandamenti nell’esprimere ciò che Dio richiede dai suoi adoratori! La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Marco IL VANGELO di Marco è il più breve dei quattro Vangeli. Scritto da Giovanni Marco circa 30 anni dopo la morte e risurrezione di Gesù Cristo, racconta il rapido susseguirsi degli avvenimenti del ministero di Gesù, durato tre anni e mezzo. Rivolto evidentemente ai non ebrei, in particolare ai romani, il libro di Marco presenta Gesù come il Figlio di Dio che opera miracoli e che è impegnato in una vigorosa campagna di predicazione. Viene dato risalto a ciò che Gesù fece più che a ciò che insegnò. Prestando attenzione al Vangelo di Marco, rafforzeremo la nostra fede nel Messia e saremo spinti a compiere il ministero cristiano proclamando con zelo il messaggio di Dio. — Ebr. 4:12. LO STRAORDINARIO MINISTERO SVOLTO DA GESÙ IN GALILEA (Mar. 1:1–9:50) Dopo aver descritto in soli 14 versetti l’attività di Giovanni il Battezzatore e i 40 giorni trascorsi da Gesù nel deserto, Marco dà inizio a un entusiasmante resoconto del ministero di Gesù in Galilea. L’uso ripetuto dell’espressione “immediatamente” rende la narrazione molto dinamica. — Mar. 1:10, 12. In meno di tre anni Gesù porta a termine tre campagne di predicazione in Galilea. La narrazione di Marco segue soprattutto l’ordine cronologico. Il Sermone del Monte viene omesso, come molti dei discorsi più lunghi che Gesù pronunciò. Risposta a domande bibliche: 1:15: Quale “tempo fissato” era compiuto? Gesù stava dicendo che era arrivato il tempo fissato perché cominciasse il suo ministero. Poiché era presente come Re designato, il Regno di Dio si era avvicinato. Le persone di cuore retto potevano quindi accettare il messaggio che predicava e fare i passi necessari per ottenere l’approvazione di Dio. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 289 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ 1:44; 3:12; 7:36: Perché Gesù non voleva che si facesse pubblicità ai suoi miracoli? Anziché far sì che le persone traessero conclusioni basate su notizie sensazionali o forse distorte, Gesù voleva che considerassero personalmente le prove che lui era il Cristo e prendessero una decisione basata su tali prove. (Isa. 42:1-4; Matt. 8:4; 9:30; 12:15-21; 16:20; Luca 5:14) Fa eccezione il caso dell’uomo del paese dei geraseni che era stato posseduto dai demoni. Gesù gli disse di tornare a casa e di riferire la cosa ai parenti. A Gesù era stato chiesto di andarsene da quella zona, per cui avrebbe avuto pochissimi contatti con la gente del posto, se non nessuno. La presenza e la testimonianza di un uomo per il quale Gesù aveva compiuto un’opera buona poteva servire a neutralizzare eventuali commenti denigratori sulla perdita dei porci. — Mar. 5:1-20; Luca 8:26-39. 2:28: Perché Gesù viene chiamato “Signore anche del sabato”? “La Legge ha un’ombra delle buone cose avvenire”, scrisse l’apostolo Paolo. (Ebr. 10:1) Come diceva la Legge, il sabato veniva dopo sei giorni di lavoro, e Gesù compì molte guarigioni di sabato. Questo prefigurava il riposo, la pace e altre benedizioni che il genere umano riceverà sotto il Regno millenario di Cristo dopo la fine del dominio oppressivo di Satana. Perciò il Re di tale Regno è “Signore anche del sabato”. — Matt. 12:8; Luca 6:5. 3:5; 7:34; 8:12: Come poteva Marco essere a conoscenza di certi particolari sullo stato emotivo di Gesù? Marco non era stato né uno dei dodici apostoli né un intimo compagno di Gesù. Secondo un’antica tradizione, la fonte di gran parte delle sue informazioni fu l’apostolo Pietro, con il quale Marco fu in stretto contatto. — 1 Piet. 5:13. 6:51, 52: Qual era “il significato dei pani” che i discepoli non avevano afferrato? Solo poche ore prima Gesù aveva sfamato 5.000 uomini, oltre a donne e bambini, con appena cinque pani e due pesci. Da quell’avvenimento i discepoli avrebbero dovuto capire che Gesù aveva ricevuto da Geova Dio il potere di fare miracoli: questo era “il significato dei pani”. (Mar. 6:41-44) Se avessero capito la grandiosità del potere che gli era stato dato, non sarebbero rimasti tanto Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 290 Alcuni miei piccoli appunti _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti sbalorditi quando Gesù camminò miracolosamente sull’acqua. 8:22-26: Perché Gesù restituì la vista al cieco in due fasi? Potrebbe averlo fatto per mostrare considerazione all’uomo. Il fatto che la vista venisse restituita in modo graduale a un uomo abituato per tanto tempo all’oscurità può avergli permesso di adattarsi allo splendore della luce del sole. Lezioni per noi: 2:18; 7:11; 12:18; 13:3. Marco fornisce spiegazioni su usanze, termini, credenze e luoghi che potevano essere poco noti ai lettori non ebrei. Dice chiaramente che i farisei “praticavano il digiuno”, che corbàn è “un dono dedicato a Dio”, che i sadducei “dicono che non c’è risurrezione” e che il tempio era “di fronte” al “monte degli Ulivi”. E dato che la genealogia del Messia poteva essere interessante soprattutto per gli ebrei, egli la omette. In questo modo ci è d’esempio. Quando svolgiamo il ministero cristiano o pronunciamo discorsi alle adunanze di congregazione dovremmo tener conto dei precedenti e delle circostanze degli ascoltatori. 3:21. I parenti di Gesù non erano credenti, per cui egli capisce i sentimenti di coloro che a motivo della loro fede sono ostacolati o scherniti da familiari non credenti. 3:31-35. Al battesimo Gesù divenne Figlio spirituale di Dio, con la “Gerusalemme di sopra” come madre. (Gal. 4:26) Da allora in poi i suoi discepoli gli furono più vicini e più cari dei parenti carnali. Questo ci insegna a mettere gli interessi spirituali al primo posto nella vita. — Matt. 12:46-50; Luca 8:19-21. 8:32-34. Dovremmo riconoscere e rifiutare subito qualsiasi forma errata di benignità. Chi segue Cristo dev’essere preparato a ‘rinnegare se stesso’, cioè a dire di no alle ambizioni e ai desideri egoistici. Dev’essere disposto a ‘prendere il suo palo di tortura’, cioè a soffrire, se occorre, a essere umiliato, perseguitato o anche messo a morte perché è cristiano. E deve ‘seguire di continuo’ Gesù, imitando il suo modo di vivere. Per essere discepoli dobbiamo coltivare e conservare uno spirito di sacrificio simile a quello di Cristo Gesù. — Matt. 16:21-25; Luca 9:22, 23. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 291 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ 9:24. Non dovremmo vergognarci di parlare della nostra fede o di supplicare per avere più fede. — Luca 17:5. L’ULTIMO MESE (Mar. 10:1–16:8) Verso la fine del 32 E.V. Gesù si reca “alle frontiere della Giudea e al di là del Giordano”, e di nuovo le folle si radunano presso di lui. (Mar. 10:1) Dopo aver predicato lì, si incammina verso Gerusalemme. L’8 nisan Gesù è a Betania. Mentre giace a un pasto entra una donna che gli versa olio profumato sulla testa. Gli avvenimenti che vanno dall’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme alla sua risurrezione sono narrati in ordine cronologico. Risposta a domande bibliche: 10:17, 18: Perché Gesù corresse un uomo che lo aveva chiamato “Maestro buono”? Rifiutando questo titolo adulatorio, Gesù attribuì la gloria a Geova, il vero Dio, e indicò che Lui è la fonte di ogni cosa buona. Inoltre Gesù richiamò l’attenzione su una verità fondamentale, ossia che il Creatore di tutte le cose, Geova Dio, è l’unico ad avere il diritto di stabilire le norme del bene e del male. — Matt. 19:16, 17; Luca 18:18, 19. 14:25: Cosa intendeva Gesù quando disse agli apostoli fedeli: “Non berrò più del prodotto della vite fino a quel giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio”? Gesù non stava dicendo che in cielo ci sia vino letterale. Tuttavia, dato che l’allegrezza è talora simboleggiata dal vino, Gesù si riferiva alla gioia di stare nel Regno insieme ai suoi unti seguaci risuscitati. — Sal. 104:15; Matt. 26:29. 14:51, 52: Chi era il giovane che “se ne fuggì nudo”? Solo Marco menziona questo episodio, quindi è ragionevole concludere che stesse parlando di sé. 15:34: Gesù disse: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” Con queste parole rivelò forse mancanza di fede? No. Non possiamo sapere con certezza per quali motivi Gesù abbia detto questo, ma le sue parole Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 292 Alcuni miei piccoli appunti _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ potrebbero indicare che sapeva che Geova aveva ritirato la Sua protezione affinché l’integrità del Figlio fosse provata sino in fondo. È pure possibile che Gesù lo abbia detto perché voleva adempiere ciò che Salmo 22:1 aveva predetto riguardo a lui. — Matt. 27:46. Lezioni per noi: 10:6-9. È proposito di Dio che i coniugi rimangano insieme. Perciò, anziché chiedere affrettatamente il divorzio, devono sforzarsi di applicare i princìpi biblici per superare le difficoltà che possono sorgere nel matrimonio. — Matt. 19:4-6. 12:41-44. L’esempio della povera vedova ci insegna che dobbiamo sostenere altruisticamente la vera adorazione. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Luca SI RITIENE che il Vangelo di Matteo sia stato scritto soprattutto per i lettori ebrei e quello di Marco per i lettori non ebrei. Il Vangelo di Luca invece fu concepito per persone di tutte le nazioni. Scritto verso il 56-58 E.V., il libro di Luca è un racconto particolareggiato della vita e del ministero di Gesù. Con l’occhio del medico premuroso e attento, Luca narra “con accuratezza ogni cosa dall’inizio”, abbracciando un periodo di 35 anni, dal 3 a.E.V. al 33 E.V. (Luca 1:3) Quasi il 60 per cento delle informazioni contenute nel Vangelo di Luca non si trovano negli altri Vangeli. LA PRIMA PARTE DEL MINISTERO DI GESÙ (Luca 1:1–9:62) Dopo aver narrato i particolari relativi alla nascita di Giovanni il Battezzatore e di Gesù, Luca ci dice che Giovanni intraprende il suo ministero nel quindicesimo anno del regno di Tiberio Cesare, cioè nella primavera del 29 E.V. (Luca 3:1, 2) Gesù è battezzato da Giovanni nell’autunno di quell’anno. (Luca 3:21, 22) Nel 30 E.V. Gesù ‘torna in Galilea e insegna nelle loro sinagoghe’. — Luca 4:14, 15. Gesù comincia il suo primo giro di predicazione in Galilea. Dice alle folle: “Anche ad altre città devo dichiarare la buona notizia del regno di Dio”. (Luca 4:43) Porta con sé Simone il pescatore e altri. Dice a Simone: Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 293 Alcuni miei piccoli appunti _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ “Da ora in poi prenderai uomini vivi”. (Luca 5:1-11; Matt. 4:18, 19) Durante il secondo giro di predicazione in Galilea, Gesù è accompagnato dai 12 apostoli. (Luca 8:1) Nel terzo giro manda i dodici “a predicare il regno di Dio e a sanare”. — Luca 9:1, 2. Risposta a domande bibliche: 1:35: L’ovulo di Maria concorse in qualche modo al concepimento? Visto che il figlio di Maria doveva essere un vero discendente dei suoi antenati Abraamo, Giuda e Davide, come Dio aveva promesso, era necessario che un ovulo di Maria concorresse al concepimento. (Gen. 22:15, 18; 49:10; 2 Sam. 7:8, 16) Comunque Geova impiegò il suo spirito santo per trasferire la vita perfetta di suo Figlio e causare il concepimento. (Matt. 1:18) A quanto pare questo neutralizzò qualsiasi imperfezione presente nell’ovulo di Maria e fin dall’inizio protesse lo sviluppo dell’embrione da qualsiasi influenza nociva. 1:62: Zaccaria diventò muto e sordo? No, perse solo l’uso della parola. Alcuni gli chiesero “mediante cenni” il nome che voleva dare al figlio, ma non perché Zaccaria fosse sordo. Molto probabilmente egli aveva udito quello che aveva detto sua moglie riguardo al nome da dare al bambino. Forse quelle persone interpellarono Zaccaria su questo punto mediante cenni. Il fatto che Zaccaria dovesse riacquistare solo l’uso della parola indica che non aveva perso l’udito. — Luca 1:13, 18-20, 60-64. 2:1, 2: In che modo il riferimento a “questa prima registrazione” aiuta a stabilire il periodo della nascita di Gesù? Sotto Cesare Augusto furono ordinati due censimenti: il primo nel 2 a.E.V., in adempimento di Daniele 11:20, e il secondo nel 6 o 7 E.V. (Dan. 11:20; Atti 5:37) Quirinio era governatore della Siria durante entrambi i censimenti ed evidentemente ricoprì quella carica due volte. Il riferimento di Luca alla prima registrazione fa risalire la nascita di Gesù al 2 a.E.V. 2:35: In che senso “una lunga spada” avrebbe trafitto l’anima di Maria? Questa espressione riguarda l’angoscia che Maria avrebbe provato vedendo che la maggior parte del popolo non accettava Gesù come Messia e il dolore che Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 294 Alcuni miei piccoli appunti _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ ___________ avrebbe provato per la morte straziante del figlio. — Giov. 19:25. 9:27, 28: Perché secondo Luca la trasfigurazione avvenne “otto giorni” dopo che Gesù aveva promesso ai discepoli che alcuni di loro ‘non avrebbero gustato affatto la morte’ finché non l’avessero visto venire nel Regno, mentre Matteo e Marco dicono che avvenne “sei giorni dopo”? (Matt. 17:1; Mar. 9:2) A quanto pare Luca include altri due giorni: il giorno in cui Gesù fece la promessa e il giorno in cui si adempì. 9:49, 50: Perché Gesù non impedì che un uomo che ‘non lo seguiva’ espellesse demoni? Gesù non fermò l’uomo perché la congregazione cristiana non era stata ancora formata. Perciò non era richiesto che l’uomo seguisse Gesù di persona per esercitare fede nel nome di Gesù ed espellere demoni. — Mar. 9:38-40. Lezioni per noi: 1:32, 33; 2:19, 51. Maria custodiva nel cuore gli avvenimenti e le parole che adempivano le profezie. Dal canto nostro, facciamo tesoro di quello che Gesù predisse in merito al “termine del sistema di cose” confrontando le sue parole con ciò che avviene oggi? — Matt. 24:3. 2:37. L’esempio di Anna ci insegna ad adorare Geova con perseveranza, ‘essendo costanti nella preghiera’ e ‘non abbandonando le nostre comuni adunanze’ cristiane. — Rom. 12:12; Ebr. 10:24, 25. 2:41-50. Giuseppe mise gli interessi spirituali al primo posto ed ebbe cura del benessere fisico e spirituale della sua famiglia. È un ottimo esempio per i capifamiglia. 4:4. Non dovremmo lasciar passare un giorno senza prendere in esame argomenti spirituali. 6:40. Un insegnante della Parola di Dio deve dare l’esempio a quelli con cui studia. Deve mettere in pratica le cose che predica. 8:15. Per ‘ritenere la parola e portare frutto con perseveranza’ dobbiamo capire, apprezzare e fare nostra la Parola di Dio. Quando leggiamo la Bibbia e le Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 295 Alcuni miei piccoli appunti _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti pubblicazioni basate su di essa, la preghiera e la meditazione sono fondamentali. LA SECONDA PARTE DEL MINISTERO DI GESÙ (Luca 10:1–24:53) Gesù manda 70 discepoli “davanti a sé” nelle città e nei luoghi della Giudea. (Luca 10:1) Viaggia “di città in città e di villaggio in villaggio, insegnando”. — Luca 13:22. Cinque giorni prima della Pasqua del 33 E.V. Gesù entra a Gerusalemme cavalcando un puledro. È giunto il momento in cui devono adempiersi le parole che ha detto ai discepoli: “Il Figlio dell’uomo deve subire molte sofferenze ed essere rigettato dagli anziani e dai capi sacerdoti e dagli scribi, ed essere ucciso, e il terzo giorno esser destato”. — Luca 9:22, 44. Risposta a domande bibliche: 10:18: A cosa si stava riferendo Gesù quando disse ai 70 discepoli: “Vedevo Satana già caduto dal cielo come un lampo”? Gesù non stava dicendo che Satana era già stato scacciato dal cielo. Questo accadde poco dopo l’intronizzazione di Gesù come Re celeste nel 1914. (Riv. 12:1-10) Anche se non possiamo dirlo con certezza, parlando al passato di un evento futuro Gesù a quanto pare stava sottolineando che quell’evento si sarebbe certamente verificato. 14:26: In che senso i seguaci di Gesù devono ‘odiare’ i propri familiari? Nella Bibbia “odiare” può significare amare una persona o una cosa meno di un’altra. (Gen. 29:30, 31) I cristiani devono ‘odiare’ i propri familiari nel senso di amarli meno di quanto amano Gesù. — Matt. 10:37. 17:34-37: Chi sono “le aquile”, e cos’è “il corpo” presso cui si radunano? Quelli che vengono ‘presi’, cioè liberati, sono paragonati ad aquile dalla vista acuta. “Il corpo” presso cui si radunano è il vero Cristo durante la sua presenza invisibile e il cibo spirituale che Geova provvede loro. — Matt. 24:28. 22:44: Perché l’agonia di Gesù fu così intensa? Per vari motivi. Gesù era preoccupato per l’effetto che avrebbe avuto su Geova Dio e sul Suo nome il fatto Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 296 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ ___ che morisse come un criminale. Sapeva inoltre che la sua vita eterna e il futuro dell’intera razza umana dipendevano dalla sua fedeltà. 23:44: Le tre ore di oscurità furono causate da un’eclissi solare? No. Le eclissi solari si verificano solo nel periodo della luna nuova, non quando la luna è piena, come al tempo della Pasqua. Le tenebre che scesero il giorno della morte di Gesù furono un miracolo compiuto da Dio. Lezioni per noi: 11:1-4. Confrontando queste istruzioni con quelle formulate in modo leggermente diverso nella preghiera modello, pronunciata circa un anno e mezzo prima nel Sermone del Monte, si comprende bene che le nostre preghiere non devono essere la semplice ripetizione di determinate parole. — Matt. 6:9-13. 11:5, 13. Benché Geova sia disposto a esaudire le nostre preghiere, dobbiamo pregare con insistenza. — 1 Giov. 5:14. 11:27, 28. La vera felicità deriva dal fare fedelmente la volontà di Dio e non dai legami familiari o dalle ricchezze materiali. 11:41. I nostri doni di misericordia dovrebbero essere motivati da un cuore amorevole e volenteroso. 12:47, 48. Chi ha maggiori responsabilità ma le trascura è più riprensibile di chi non conosce o non comprende pienamente i suoi doveri. 14:28, 29. Facciamo bene a non vivere al di sopra dei nostri mezzi. 22:36-38. Gesù non stava dicendo ai discepoli di portare un’arma per proteggersi o difendersi. Piuttosto, il fatto che la notte del suo tradimento i discepoli portassero delle spade gli permise di insegnare loro una lezione importante: “Tutti quelli che prendono la spada periranno di spada”. — Matt. 26:52. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Giovanni GIOVANNI, “il discepolo che Gesù amava”, fu l’ultimo a scrivere un resoconto ispirato della vita e del ministero di Gesù. (Giov. 21:20) Il Vangelo di Giovanni Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 297 Alcuni miei piccoli appunti _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti fu messo per iscritto intorno al 98 E.V. e riporta pochissime delle cose menzionate negli altri tre Vangeli. L’apostolo Giovanni lo scrisse con un obiettivo ben preciso. A proposito dei fatti da lui riportati, disse: “Questi sono stati scritti affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e affinché, credendo, abbiate la vita per mezzo del suo nome”. (Giov. 20:31) Il suo messaggio ha davvero grande valore per noi. — Ebr. 4:12. “ECCO L’AGNELLO DI DIO” (Giov. 1:1–11:54) Quando vede Gesù, Giovanni il Battezzatore annuncia fiducioso: “Ecco l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo!” (Giov. 1:29) Gesù attraversa la Samaria, la Galilea, la Giudea e il territorio a est del Giordano predicando, insegnando e compiendo opere potenti; ‘molti vanno da lui e ripongono fede in lui’. — Giov. 10:41, 42. Uno dei miracoli più straordinari che Gesù compie è la risurrezione di Lazzaro. Vedendo un uomo che era morto da quattro giorni tornare in vita, molti ripongono fede in Gesù. I capi sacerdoti e i farisei, però, tengono consiglio per ucciderlo. Quindi Gesù se ne va “nel paese presso il deserto, in una città chiamata Efraim”. — Giov. 11:53, 54. Risposta a domande bibliche: 1:35, 40: Chi era il discepolo che, insieme ad Andrea, stava con Giovanni il Battezzatore? L’evangelista nel suo Vangelo non menziona mai se stesso per nome, mentre quando parla di “Giovanni” si riferisce sempre a Giovanni il Battezzatore. Quindi il discepolo di cui non compare il nome è evidentemente Giovanni, lo scrittore stesso. 2:20: Quale tempio fu “edificato in quarantasei anni”? I giudei si riferivano al tempio di Zorobabele ricostruito da Erode, re della Giudea. Secondo lo storico Giuseppe Flavio i lavori iniziarono nel 18° anno de l regno di Erode, cioè tra il 18 e il 17 a.E.V. Il santuario e altre parti importanti del tempio furono completati in otto anni. Tuttavia i lavori nell’area del tempio continuarono fin dopo la Pasqua del 30 E.V., quando i giudei dissero che c’erano voluti 46 anni per costruirlo. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 298 ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ _ 5:14: Le malattie sono la conseguenza di un peccato che si è commesso? Non necessariamente. L’uomo che Gesù guarì era malato da 38 anni a motivo dell’imperfezione ereditata. (Giov. 5:1-9) Gesù intendeva dire che quell’uomo, dal momento che gli era stata mostrata misericordia, ora doveva seguire la via della salvezza e non doveva più peccare volontariamente se non voleva che gli accadesse qualcosa di peggio della malattia. Avrebbe potuto commettere un peccato imperdonabile, divenendo meritevole di morte senza possibilità di risurrezione. — Matt. 12:31, 32; Luca 12:10; Ebr. 10:26, 27. 5:24, 25: Chi sono quelli che ‘passano dalla morte alla vita’? Gesù parla di coloro che un tempo erano spiritualmente morti ma che, udendo le sue parole, ripongono fede in lui e abbandonano una condotta peccaminosa. ‘Passano dalla morte alla vita’ nel senso che la loro condanna a morte viene revocata e, dal momento che ripongono fede in Dio, viene offerta loro la speranza della vita eterna. — 1 Piet. 4:3-6. 5:26; 6:53: Cosa significa “avere in sé la vita”? Nel caso di Gesù Cristo significa aver ricevuto da Dio due doni particolari: la capacità di far avere agli esseri umani una condizione approvata agli occhi di Geova e il potere di impartire la vita risuscitando i morti. Per i seguaci di Gesù “avere in sé la vita” significa conseguire la vita nel senso più pieno. I cristiani unti la conseguono quando vengono risuscitati alla vita celeste. I fedeli che hanno la speranza terrena assaporeranno questa pienezza di vita solo dopo aver superato la prova finale, che avrà luogo immediatamente dopo la fine del Regno millenario di Cristo. — 1 Cor. 15:52, 53; Riv. 20:5, 7-10. 6:64: Quando scelse Giuda Iscariota, Gesù sapeva già che questi l’avrebbe tradito? A quanto pare no. Tuttavia una volta, nel 32 E.V., Gesù disse agli apostoli: “Uno di voi è un calunniatore”. Forse a quel punto Gesù aveva notato in Giuda Iscariota il “principio”, o inizio, di una condotta sbagliata. — Giov. 6:66-71. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 299 Alcuni miei piccoli appunti ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti Lezioni per noi: 2:4. Gesù stava indicando a Maria che, essendo l’unto battezzato Figlio di Dio, doveva seguire le istruzioni del suo Padre celeste. Benché fosse solo all’inizio del suo ministero, Gesù era pienamente consapevole dell’“ora”, o tempo, in cui doveva assolvere il suo incarico, che includeva la sua morte di sacrificio. Nemmeno a un parente stretto come Maria sarebbe stato permesso di interferire mentre Gesù compiva la volontà di Dio. Dobbiamo servire Geova Dio con la stessa determinazione. 3:1-9. Dall’esempio di Nicodemo, “un governante dei giudei”, impariamo due cose. Primo, Nicodemo si mostrò umile, perspicace e consapevole del proprio bisogno spirituale, riconoscendo nel semplice figlio di un falegname l’insegnante mandato da Dio. Anche oggi i veri cristiani devono mostrare umiltà. Secondo, Nicodemo si trattenne dal diventare un discepolo mentre Gesù era sulla terra, forse perché aveva timore dell’uomo, teneva alla sua posizione nel Sinedrio o amava le ricchezze. Questo dovrebbe insegnarci una lezione importante: non dobbiamo permettere che tali tendenze ci trattengano dal ‘prendere il nostro palo di tortura e seguire Gesù di continuo’. — Luca 9:23. 4:23, 24. Per essere accettata da Dio, la nostra adorazione deve essere in armonia con la verità rivelata nelle pagine della Bibbia, nonché guidata dallo spirito santo. 6:27. Operare per “il cibo che rimane per la vita eterna” significa impegnarsi per soddisfare il proprio bisogno spirituale. Quando lo facciamo siamo felici. — Matt. 5:3. 6:44. Geova in persona si prende cura di noi. Ci fa avvicinare a suo Figlio arrivando a ciascuno di noi grazie all’opera di predicazione e aiutandoci mediante lo spirito santo ad afferrare e applicare le verità spirituali. 11:33-36. Manifestare i propri sentimenti non è segno di debolezza. ‘CONTINUIAMO A SEGUIRLO’ (Giov. 11:55–21:25) Con l’approssimarsi della Pasqua del 33 E.V. Gesù torna a Betania. Il 9 nisan entra a Gerusalemme cavalcando un puledro d’asina. Il 10 nisan Gesù va di nuovo al tempio. Prega che il nome del Padre sia Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 300 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ____ Alcuni miei piccoli appunti glorificato e in risposta una voce dal cielo dice: “L’ho glorificato e lo glorificherò di nuovo”. — Giov. 12:28. Durante la cena pasquale, Gesù dà ai suoi seguaci gli ultimi consigli e prega per loro. Dopo essere stato arrestato, processato e messo al palo, Gesù viene risuscitato. Risposta a domande bibliche: 14:2: In che modo Gesù avrebbe ‘preparato un luogo’ in cielo per i suoi fedeli seguaci? Gesù avrebbe intanto convalidato il nuovo patto comparendo dinanzi a Dio e presentandogli il valore del suo sangue. Per ‘preparare un luogo’ Gesù avrebbe anche ricevuto il potere regale; dopo di che sarebbe iniziata la risurrezione celeste dei suoi seguaci unti. — 1 Tess. 4:14-17; Ebr. 9:12, 24-28; 1 Piet. 1:19; Riv. 11:15. 14:16, 17; 16:7, 8, 13, 14: Nel riferirsi al soccorritore, o spirito della verità, perché nel testo greco di Giovanni 14:16, 17 vengono usati pronomi neutri, mentre in quello di Giovanni 16:7, 8, 13, 14 vengono usati pronomi maschili? L’uso di pronomi maschili non significa che ci si riferisca a una persona. La ragione è puramente grammaticale. In greco, infatti, lingua in cui fu scritto il Vangelo di Giovanni, “soccorritore” è un termine maschile, mentre “spirito” è neutro. 19:11: Gesù si riferiva a Giuda Iscariota quando parlò a Pilato dell’‘uomo che lo aveva consegnato’? È probabile che Gesù non si riferisse a Giuda o a qualcun altro in particolare, ma a tutti coloro che si stavano rendendo complici del suo omicidio. Tra questi c’erano Giuda, “i capi sacerdoti e l’intero Sinedrio”, e perfino “le folle” che si erano lasciate convincere a chiedere la liberazione di Barabba. — Matt. 26:59-65; 27:1, 2, 20-22. 20:17: Perché Gesù disse a Maria Maddalena di smettere di stringersi a lui? Maria evidentemente si strinse a Gesù perché pensava che stesse per ascendere al cielo e che non l’avrebbe più visto. Per assicurarle che non era ancora venuto per lui il tempo di andarsene, Gesù le disse di smettere di stringersi a lui, ma di andare piuttosto a dare ai discepoli la notizia della sua risurrezione. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 301 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti Lezioni per noi: 12:36. Per diventare “figli della luce”, o portatori di luce, dobbiamo acquistare accurata conoscenza della Parola di Dio, la Bibbia. Dobbiamo poi avvalerci di questa conoscenza per condurre altri dalle tenebre spirituali alla luce di Dio. 14:6. Non si può avere l’approvazione di Dio se non tramite Gesù Cristo. Solo esercitando fede in Gesù e seguendo il suo esempio ci si può avvicinare a Geova. — 1 Piet. 2:21 14:15, 21, 23, 24; 15:10. L’ubbidienza alla volontà divina ci aiuta a rimanere nell’amore di Dio e di suo Figlio. — 1 Giov. 5:3. 14:26; 16:13. Lo spirito santo di Geova ci insegna e ci aiuta a ricordare. Inoltre opera per rivelare le verità. Pertanto ci può aiutare a crescere in conoscenza, sapienza, perspicacia, giudizio e capacità di pensare. Dobbiamo quindi perseverare nella preghiera, chiedendo espressamente tale spirito. — Luca 11:5-13. 21:15, 19. Gesù chiese a Pietro se lo amava più di “questi”, cioè dei pesci che avevano davanti. Quindi mise in risalto che Pietro doveva seguirlo di continuo invece di dedicarsi alla sua attività di pescatore. Questa trattazione dei Vangeli ci ha resi ancora più determinati ad amare Gesù più di qualunque altra cosa da cui potremmo essere attratti. Continuiamo a seguirlo di tutto cuore! La Parola di Geova è vivente Punti notevoli del libro di Atti IL LIBRO biblico di Atti è un esauriente resoconto storico dell’istituzione della congregazione cristiana e della sua successiva espansione. Scritto dal medico Luca, presenta un racconto vivido dell’attività cristiana durante un periodo di circa 28 anni, dal 33 al 61 E.V. La prima parte del libro tratta principalmente l’attività dell’apostolo Pietro, mentre la seconda parte riguarda quella dell’apostolo Paolo. L’uso della prima persona plurale indica che Luca era presente quando si verificarono certi avvenimenti. Prestare attenzione al messaggio contenuto nel libro di Atti ci aiuterà ad apprezzare maggiormente il potere della scritta Parola di Dio e del Suo spirito santo. (Ebr. 4:12) Ci spingerà Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 302 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _____ Alcuni miei piccoli appunti anche a manifestare spirito di sacrificio e rafforzerà la nostra fede nella speranza del Regno. PIETRO USA “LE CHIAVI DEL REGNO” (Atti 1:1–11:18) Dopo aver ricevuto lo spirito santo gli apostoli danno un’intrepida testimonianza. Pietro usa la prima delle “chiavi del regno dei cieli” per aprire agli ebrei e ai proseliti che ‘accolgono la sua parola’ la porta della conoscenza e dare loro l’opportunità di entrare nel Regno. (Matt. 16:19; Atti 2:5, 41) Si scatena un’ondata di persecuzione e i discepoli vengono dispersi, ma questo porta all’espansione dell’opera di predicazione. Alla notizia che Samaria ha accettato la parola di Dio, gli apostoli a Gerusalemme inviano Pietro e Giovanni. Dando ai samaritani l’opportunità di entrare nel Regno, Pietro usa la seconda chiave. (Atti 8:14-17) Forse non è passato nemmeno un anno dalla risurrezione di Gesù quando in Saulo di Tarso avviene una straordinaria trasformazione. Nel 36 E.V. Pietro usa la terza chiave e il gratuito dono dello spirito santo viene versato su persone incirconcise delle nazioni. — Atti 10:45. Risposta a domande bibliche: 2:44-47; 4:34, 35: Perché i credenti vendettero i loro possedimenti e ne distribuirono il ricavato? Molti che erano diventati credenti erano venuti da luoghi lontani e non avevano provviste sufficienti per prolungare la loro permanenza a Gerusalemme. Nondimeno desideravano rimanere più a lungo per imparare di più riguardo alla loro nuova fede e per rendere testimonianza ad altri. Per aiutarli, alcuni cristiani vendettero le loro proprietà e il ricavato fu distribuito ai bisognosi. 4:13: Pietro e Giovanni erano “illetterati” nel senso che erano analfabeti? No. Furono definiti “illetterati e comuni” perché non avevano ricevuto istruzione religiosa presso le scuole rabbiniche. 5:34-39: Come faceva Luca a sapere cosa aveva detto Gamaliele durante un’udienza del Sinedrio a porte chiuse? Ci sono almeno tre possibilità: (1) Luca fu informato da Paolo, che era stato allievo di Gamaliele; (2) Luca Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 303 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ __ Alcuni miei piccoli appunti consultò un membro del Sinedrio bendisposto verso gli apostoli, per esempio Nicodemo, e (3) Luca ricevette questa informazione per ispirazione divina. 7:59: Stefano stava forse pregando Gesù? No. Si deve adorare solo Geova Dio, ragion per cui anche le preghiere devono essere rivolte solo a lui. (Luca 4:8; 6:12) In circostanze normali Stefano si sarebbe rivolto a Geova nel nome di Gesù. (Giov. 15:16) In questo caso, però, Stefano ebbe una visione del “Figlio dell’uomo in piedi alla destra di Dio”. (Atti 7:56) Consapevole del fatto che Gesù aveva ricevuto il potere di risuscitare i morti, Stefano chiese direttamente a Gesù di salvaguardare il suo spirito, ma non si rivolse a lui in preghiera. — Giov. 5:27-29. Lezioni per noi: 1:8. Gli adoratori di Geova non possono compiere l’opera di testimonianza mondiale senza l’aiuto dello spirito santo. 4:36–5:11. Giuseppe di Cipro fu soprannominato Barnaba, che significa “Figlio di Conforto”. Probabilmente gli apostoli lo avevano soprannominato così perché era affettuoso, gentile e servizievole. Dovremmo imitarlo e non essere come Anania e Saffira che ricorsero all’inganno, all’ipocrisia e alla falsità. 9:23-25. Sfuggire ai nostri nemici per continuare a predicare non è un atto di codardia. 9:28-30. Se dare testimonianza in certi quartieri o a certuni diventa pericoloso dal punto di vista fisico, morale o spirituale, dobbiamo essere prudenti e selettivi in quanto al momento e al luogo appropriati in cui predicare. 9:31. Nei periodi di relativa tranquillità dobbiamo sforzarci di rafforzare la nostra fede per mezzo dello studio e della meditazione. Questo ci aiuterà a camminare nel timore di Geova mettendo in pratica ciò che impariamo ed essendo zelanti nel ministero. PAOLO COMPIE CON ZELO IL SUO MINISTERO (Atti 11:19–28:31) Nel 44 E.V. Agabo va ad Antiochia, dove Barnaba e Saulo hanno insegnato “per un anno intero”. Agabo predice “una grande carestia”, che si abbatte due anni dopo. (Atti 11:26-28) “Dopo aver pienamente recato il soccorso a Gerusalemme”, Barnaba e Saulo tornano ad Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 304 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti Antiochia. (Atti 12:25) Nel 47 E.V., circa 12 anni dopo la conversione di Saulo, sotto la guida dello spirito santo Barnaba e Saulo intraprendono un viaggio missionario. (Atti 13:1-4) Nel 48 E.V. tornano ad Antiochia, “dove erano stati affidati all’immeritata benignità di Dio”. — Atti 14:26. Circa nove mesi dopo, Paolo (conosciuto anche come Saulo) sceglie Sila come compagno d’opera e intraprende il suo secondo viaggio missionario. (Atti 15:40) Timoteo e Luca si uniscono a Paolo nel corso del viaggio. Luca rimane a Filippi mentre Paolo prosegue fino ad Atene e quindi a Corinto, dove incontra Aquila e Priscilla, e vi trascorre un anno e sei mesi. (Atti 18:11) Lasciati Timoteo e Sila a Corinto, Paolo prende con sé Aquila e Priscilla e salpa per la Siria all’inizio del 52 E.V. (Atti 18:18) Aquila e Priscilla lo accompagnano fino a Efeso e si fermano lì. Dopo essere rimasto per un po’ ad Antiochia di Siria, nel 52 E.V. Paolo intraprende il suo terzo viaggio missionario. (Atti 18:23) A Efeso ‘la parola di Geova cresce e prevale’. (Atti 19:20) Paolo vi rimane circa tre anni. (Atti 20:31) Alla Pentecoste del 56 E.V. Paolo è a Gerusalemme. Dopo il suo arresto dà intrepida testimonianza alle autorità. A Roma l’apostolo viene messo agli arresti domiciliari per due anni (ca. 5961 E.V.), ma anche da lì trova il modo per predicare il Regno e insegnare “le cose inerenti al Signore Gesù Cristo”. — Atti 28:30, 31. Risposta a domande bibliche: 14:8-13: Perché gli abitanti di Listra chiamano “Barnaba Zeus, ma Paolo Hermes”? Zeus era la divinità suprema della mitologia greca, e suo figlio Hermes era noto per la sua eloquenza. Dal momento che Paolo prendeva l’iniziativa nel parlare, gli abitanti di Listra chiamarono Paolo Hermes e Barnaba Zeus. 16:6, 7: Perché lo spirito santo impedì a Paolo e ai suoi compagni di predicare nel distretto dell’Asia e in Bitinia? Gli operai erano pochi, perciò lo spirito santo li guidò verso campi più fruttuosi. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 305 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _ 18:12-17: Perché il proconsole Gallione non intervenne quando i presenti percossero Sostene? Forse Gallione pensò che l’uomo che sembrava essere l’istigatore della folla che si era scagliata contro Paolo stesse ricevendo il trattamento che meritava. Tuttavia, a quanto pare questo episodio ebbe un esito positivo perché Sostene si convertì al cristianesimo. In seguito, Paolo chiama Sostene “nostro fratello”. — 1 Cor. 1:1. 18:18: Quale voto fece Paolo? Alcuni biblisti ritengono che Paolo avesse fatto voto di nazireato. (Num. 6:1-21) Comunque la Bibbia non spiega la natura del voto di Paolo. Per di più, le Scritture non dicono se Paolo aveva fatto questo voto prima o dopo la sua conversione né se ci si riferisca all’inizio o alla fine del voto. In ogni caso, l’aver fatto questo voto non era un peccato. Lezioni per noi: 12:5-11. Possiamo e dobbiamo pregare per i nostri fratelli. 12:21-23; 14:14-18. Erode accettò senza esitazione la gloria che va resa solo a Dio. Com’era diverso questo atteggiamento da quello di Paolo e Barnaba! Essi rifiutarono prontamente e con decisione lodi e onore che non spettavano loro. Non dobbiamo desiderare la gloria per ciò che riusciamo a fare nel servizio di Geova. 14:5-7. Essendo prudenti possiamo rimanere attivi nel servizio. — Matt. 10:23. 14:22. I cristiani non si sorprendono quando incontrano tribolazioni, ma non cercano di evitarle scendendo a compromessi riguardo alla loro fede. — 2 Tim. 3:12. 16:1, 2. I giovani cristiani devono impegnarsi dal punto di vista spirituale e cercare l’aiuto di Geova per farsi una buona reputazione. 16:3. Dovremmo fare tutto il possibile, entro i limiti consentiti dalle Scritture, per rendere la buona notizia gradita agli altri. — 1 Cor. 9:19-23. 20:20, 21. La testimonianza di casa in casa è un aspetto fondamentale del nostro ministero. 20:24; 21:13. Mantenere l’integrità dinanzi a Dio è più importante che conservare la nostra vita. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 306 Alcuni miei piccoli appunti _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti 21:21-26. Dovremmo essere disposti ad accettare i buoni consigli. 25:8-12. Oggi i cristiani possono e devono usare ogni mezzo provveduto dalla legge per “difendere e stabilire legalmente la buona notizia”. — Filip. 1:7. 26:24, 25. Dobbiamo esprimere “parole di verità e di sanità di mente” anche se per “l’uomo fisico” sono stoltezza. — 1 Cor. 2:14. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli della lettera ai Romani VERSO il 56 E.V., durante il suo terzo viaggio missionario, l’apostolo Paolo giunge nella città di Corinto. È venuto a sapere che a Roma ci sono delle divergenze di opinioni tra i cristiani ebrei e quelli gentili. Poiché è suo desiderio che siano in completa unità nel Cristo, Paolo decide di scrivere loro una lettera. Nella lettera ai Romani Paolo spiega in che modo si può essere dichiarati giusti e in che modo deve vivere chi è dichiarato giusto. La lettera accresce la nostra conoscenza di Dio e della sua Parola, dà risalto all’immeritata benignità di Dio e glorifica il ruolo di Cristo nella nostra salvezza. — Ebr. 4:12. DICHIARATI GIUSTI: IN CHE MODO? (Rom. 1:1–11:36) “Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio”, scrive Paolo. “È come gratuito dono che son dichiarati giusti [da Dio] per sua immeritata benignità tramite la liberazione mediante il riscatto pagato da Cristo Gesù”. Paolo dice anche: “L’uomo è dichiarato giusto per fede, indipendentemente dalle opere della legge”. (Rom. 3:23, 24, 28) Esercitando fede in “un solo atto di giustificazione” sia i cristiani unti che i componenti della “grande folla” di “altre pecore” possono essere “dichiarati giusti”: gli uni per vivere in cielo come coeredi di Cristo, gli altri per essere amici di Dio con la speranza di sopravvivere alla “grande tribolazione”. — Rom. 5:18; Riv. 7:9, 14; Giov. 10:16; Giac. 2:21-24; Matt. 25:46. “Commetteremo peccato perché non siamo sotto la legge ma sotto l’immeritata benignità?”, chiede Paolo. “Non sia mai!”, risponde, e spiega: ‘Siete schiavi sia del peccato in vista della morte che dell’ubbidienza in vista della giustizia’. (Rom. 6:15, 16) Paolo dice anche: “Se Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 307 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti mettete a morte le pratiche del corpo mediante lo spirito, vivrete”. — Rom. 8:13. Risposta a domande bibliche: 1:24-32: Erano gli ebrei o i gentili a seguire la condotta immorale descritta qui? Anche se questa descrizione poteva andar bene sia per gli uni che per gli altri, Paolo si riferiva in particolare agli israeliti apostati dell’antichità. Benché conoscessero il giusto decreto di Dio, ‘non avevano approvato di ritenere Dio nell’accurata conoscenza’. Perciò erano riprovevoli. 3:24, 25: Come poteva “il riscatto pagato da Cristo Gesù” coprire “i peccati commessi nel passato”, prima che tale riscatto fosse pagato? La prima profezia messianica, riportata in Genesi 3:15, si adempì quando Gesù fu messo a morte su un palo di tortura, nel 33 E.V. (Gal. 3:13, 16) Comunque, dal punto di vista di Geova era come se il riscatto fosse stato pagato nel momento in cui aveva pronunciato tale profezia, perché nulla può impedire a Dio di adempiere i suoi propositi. Quindi sulla base del futuro sacrificio di Gesù Cristo, Geova Dio poté perdonare i peccati dei discendenti di Adamo che esercitarono fede in quella promessa. Il riscatto rende anche possibile la risurrezione di chi è vissuto in era precristiana. — Atti 24:15. 6:3-5: Cosa si intende con il battesimo in Cristo Gesù e il battesimo nella sua morte? Quando Geova unge i seguaci di Cristo con lo spirito santo, questi si uniscono a Gesù e diventano membri della congregazione che è il corpo di Cristo e di cui egli è il Capo. (1 Cor. 12:12, 13, 27; Col. 1:18) Questo è il loro battesimo in Cristo Gesù. I cristiani unti sono anche “battezzati nella sua morte” nel senso che vivono una vita di sacrificio e rinunciano a qualsiasi speranza di vivere per sempre sulla terra. Perciò la loro è una morte di sacrificio, come quella di Gesù, anche se non ha valore di riscatto. Il loro battesimo nella morte di Cristo viene completato quando muoiono e sono risuscitati alla vita celeste. 7:8-11: In che senso ‘il peccato prese occasione dal comandamento’? La Legge permise alle persone di rendersi conto della piena portata del peccato, di essere più Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 308 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti consapevoli della loro peccaminosità. Quindi altre forme di peccato divennero evidenti e più persone risultarono essere peccatrici. Si può dire pertanto che il peccato ‘prese occasione’ dalla Legge. Lezioni per noi: 1:14, 15. Ci sono diversi motivi per dichiarare con zelo la buona notizia. Uno è che siamo in debito verso coloro che sono stati comprati con il sangue di Gesù e abbiamo l’obbligo di aiutarli in senso spirituale. 1:18-20. Chi è empio e ingiusto è ‘inescusabile’, perché le invisibili qualità di Dio sono evidenti nella creazione. 2:28; 3:1, 2; 7:6, 7. Alle dichiarazioni che possono sembrare offensive agli ebrei, Paolo aggiunge una parola conciliante. Quando dobbiamo trattare argomenti delicati, vorremo farlo abilmente e con tatto seguendo questo esempio. 3:4. Se la parola dell’uomo è in contrasto con ciò che Dio dice nella sua Parola, lasciamo che ‘Dio sia trovato verace’ confidando nel messaggio della Bibbia e agendo in armonia con la volontà di Dio. Partecipando con zelo all’opera di predicare il Regno e fare discepoli, possiamo aiutare altri a ‘trovare Dio verace’. 4:9-12. La fede di Abraamo gli fu attribuita a giustizia molto tempo prima della sua circoncisione, che ebbe luogo quando aveva 99 anni. (Gen. 12:4; 15:6; 16:3; 17:1, 9, 10) Dio mostrò così in modo efficace cosa ci vuole per essere approvati da lui. 4:18. La speranza è una componente fondamentale della fede: ne è la base. — Ebr. 11:1. 5:18, 19. Con un ragionamento logico Paolo mostra in che senso Gesù è simile ad Adamo, spiegando in modo conciso come un solo uomo può “dare la sua anima come riscatto in cambio di molti”. (Matt. 20:28) Vorremo imitare la logica e la brevità del suo ottimo modo di insegnare. — 1 Cor. 4:17. 7:23. Membra del corpo come mani, gambe e lingua possono ‘condurci prigionieri alla legge del peccato’, per cui dobbiamo stare attenti a non farne un uso errato. 8:26, 27. Quando ci troviamo in situazioni nelle quali siamo così confusi da non sapere per cosa pregare, “lo spirito stesso intercede per noi”. In quei momenti Geova, l’“Uditore di preghiera”, accetta preghiere appropriate Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 309 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti scritte nella sua Parola come se fossero le nostre. — Sal. 65:2. 8:38, 39. Calamità, malvage creature spirituali e governi umani non possono impedire a Geova di continuare ad amarci, né devono impedire a noi di continuare ad amare lui. 9:22-28; 11:1, 5, 17-26. Molte profezie relative alla restaurazione di Israele sono adempiute dalla congregazione dei cristiani unti, i cui membri sono ‘chiamati non solo di fra i giudei ma anche di fra le nazioni’. 10:10, 13, 14. La forte fede in Geova e nelle sue promesse, oltre che l’amore per Dio e per il prossimo, ci spinge a partecipare con zelo al ministero cristiano. 11:16-24, 33. “La benignità e la severità di Dio” sono meravigliosamente in equilibrio. “La Roccia, la sua attività è perfetta, poiché tutte le sue vie sono giustizia”. — Deut. 32:4. IL MODO DI VIVERE DI CHI È DICHIARATO GIUSTO (Rom. 12:1–16:27) “Quindi vi supplico per le compassioni di Dio, fratelli”, dice Paolo, “di presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio”. (Rom. 12:1) “Quindi”, o in considerazione del fatto che i cristiani sono dichiarati giusti a motivo della loro fede, le successive parole di Paolo devono influire sul loro atteggiamento verso se stessi, gli altri e le autorità governative. “Dico a ognuno che è fra voi di non pensare di sé più di quanto sia necessario pensare”, scrive Paolo. Inoltre esorta: “Il vostro amore sia senza ipocrisia”. (Rom. 12:3, 9) “Ogni anima sia sottoposta alle autorità superiori”. (Rom. 13:1) Paolo ci incoraggia a ‘non giudicarci gli uni gli altri’ nelle questioni che chiamano in causa la coscienza. — Rom. 14:13. Risposta a domande bibliche: 12:20: Come facciamo ad ‘accumulare carboni ardenti’ sulla testa di un nemico? Nei tempi biblici, il minerale veniva introdotto in un forno fusorio con uno strato di carbone non solo sotto ma anche sopra. Con l’aumento di calore nella parte superiore il metallo si fondeva e si separava dalle scorie. Similmente, accumuliamo carboni ardenti sulla testa di Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 310 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ _ Alcuni miei piccoli appunti un nemico compiendo azioni gentili nei suoi confronti così da intenerirlo e far venir fuori le sue qualità migliori. 12:21: Come possiamo ‘continuare a vincere il male col bene’? Un modo per farlo è quello di continuare intrepidamente a compiere l’opera di predicazione della buona notizia del Regno affidataci da Dio finché non sia stata compiuta nella misura voluta da lui. — Mar. 13:10. 13:1: In che senso le autorità superiori “sono poste nelle loro rispettive posizioni da Dio”? Le autorità governative “sono poste nelle loro rispettive posizioni da Dio” in quanto esercitano il potere con il permesso di Dio, e in alcuni casi il loro dominio era stato previsto da Dio. Lo si vede da ciò che la Bibbia predisse in merito a diversi governanti. Lezioni per noi: 12:17, 19. Vendicarsi significa fare ciò che solo Geova ha il diritto di fare. Sarebbe un atto di presunzione da parte nostra ‘rendere male per male’. 14:14, 15. Non dobbiamo far soffrire o far inciampare un nostro fratello con il cibo o le bevande che gli offriamo. 14:17. Avere l’approvazione di Dio non dipende tanto da ciò che si mangia o si beve e neanche da ciò che si evita di mangiare o di bere. Dipende piuttosto da giustizia, pace e gioia. 15:7. Dobbiamo accogliere nella congregazione in modo imparziale tutti coloro che cercano sinceramente la verità e proclamare il messaggio del Regno a tutti. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli delle lettere ai Corinti L’APOSTOLO Paolo è seriamente preoccupato per il benessere spirituale della congregazione di Corinto. Ci sono dissensi tra i fratelli, secondo quanto ha sentito, e si tollera l’immoralità. Inoltre la congregazione ha scritto a Paolo interrogandolo su alcune questioni. Perciò verso il 55 E.V., mentre si trova a Efeso nel corso del suo terzo viaggio missionario, Paolo scrive la prima delle sue due lettere ai Corinti. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 311 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ___ Alcuni miei piccoli appunti La seconda lettera, che a quanto pare fu scritta solo pochi mesi dopo, è la continuazione della prima. Dato che sotto molti aspetti le condizioni all’interno e all’esterno della congregazione di Corinto del I secolo sono simili a quelle del nostro tempo, il messaggio contenuto nelle lettere di Paolo ai Corinti ha per noi grande valore. — Ebr. 4:12. ‘STATE SVEGLI, SIATE FERMI, DIVENITE POTENTI’ (1 Cor. 1:1–16:24) Paolo esorta a “parlare tutti concordemente”. (1 Cor. 1:10) Non c’è ‘alcun altro fondamento oltre Gesù Cristo’, su cui si edificano le qualità cristiane. (1 Cor. 3:11-13) Riguardo a un fornicatore che c’è nella congregazione, Paolo dice: “Rimuovete l’uomo malvagio di fra voi”. (1 Cor. 5:13) “Il corpo non è per la fornicazione”, dice, “ma per il Signore”. — 1 Cor. 6:13. In merito ‘alle cose di cui gli hanno scritto’, Paolo risponde dando saggi consigli in tema di matrimonio e celibato. (1 Cor. 7:1) Dopo aver parlato dell’autorità cristiana, dell’ordine che dev’esserci alle adunanze e della certezza della risurrezione, Paolo dà questa esortazione: “State svegli, siate fermi nella fede, comportatevi da uomini, divenite potenti”. — 1 Cor. 16:13. Risposta a domande bibliche: 1:21: Geova usa veramente la “stoltezza” per salvare quelli che credono? No. Ma dato che “il mondo per mezzo della propria sapienza non ha conosciuto Dio”, ciò che egli usa per salvare le persone sembra stolto al mondo. — Giov. 17:25. 5:5: Cosa significa ‘consegnare l’uomo malvagio a Satana per la distruzione della carne, affinché lo spirito sia salvato’? Quando chi pratica un grave peccato non si pente e viene disassociato dalla congregazione, torna a far parte del malvagio mondo di Satana. (1 Giov. 5:19) Per questa ragione si può dire che viene consegnato a Satana. Quando l’individuo viene espulso, si distrugge o si elimina dalla congregazione l’elemento che la corrompe e se ne preserva lo spirito o atteggiamento dominante. — 2 Tim. 4:22. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 312 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ _____ Alcuni miei piccoli appunti 7:33, 34: Quali sono le “cose del mondo” di cui gli sposati sono ansiosi? Paolo si riferisce alle cose comuni della vita, tra le quali cibo, vestiario e alloggio, di cui i cristiani sposati devono preoccuparsi; non si riferisce invece alle cose cattive di questo mondo, da cui i cristiani stanno alla larga. — 1 Giov. 2:15-17. 11:26: Con che frequenza dev’essere commemorata la morte di Gesù e fino a quando? Paolo disse che ogni volta che i cristiani unti prendono gli emblemi della Commemorazione, cioè una volta l’anno il 14 nisan, ‘proclamano la morte del Signore’. Fanno questo “finché egli arrivi”, in altre parole finché non li riceva in cielo per mezzo della risurrezione. — 1 Tess. 4:14-17. 13:13: In che senso l’amore è più grande della fede e della speranza? Quando le “cose sperate” si realizzano e “la sicura aspettazione” di tali cose diventa realtà, alcuni aspetti della fede e della speranza cessano di esistere. (Ebr. 11:1) L’amore è più grande della fede e della speranza perché dura per sempre. 15:29: Cosa significa battezzarsi “allo scopo di essere dei morti”? Paolo non stava incoraggiando i vivi a battezzarsi a favore di persone che erano morte senza essersi battezzate. Parlava invece dell’immersione dei cristiani unti con lo spirito in un modo di vivere integro che mantengono fino alla loro morte e successiva risurrezione alla vita spirituale. Lezioni per noi: 1:26-31; 3:3-9; 4:7. Se ci vantiamo umilmente in Geova, e non in noi stessi, promuoviamo l’unità nella congregazione. 2:3-5. Quando predicava a Corinto, un centro del sapere e della filosofia greca, Paolo forse si chiedeva se sarebbe stato in grado di convincere i suoi ascoltatori. Tuttavia non lasciò che eventuali debolezze o timori interferissero con il ministero che Dio gli aveva affidato. In modo analogo, non dobbiamo lasciare che circostanze impreviste ci trattengano dal dichiarare la buona notizia del Regno di Dio. Possiamo avere fiducia, come Paolo, nell’aiuto di Geova. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 313 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti 2:16. Avere “la mente di Cristo” significa conoscere il suo modo di pensare, ragionare come lui, comprendere tutti gli aspetti della sua personalità e imitare il suo esempio. (1 Piet. 2:21; 4:1) È della massima importanza che studiamo con attenzione la vita e il ministero di Gesù. 3:10-15; 4:17. È il caso che esaminiamo e affiniamo la nostra capacità di insegnare e fare discepoli. (Matt. 28:19, 20) Se non sappiamo insegnare dovutamente, lo studente potrebbe non superare le prove di fede, e per noi la perdita sarebbe tanto dolorosa che la nostra salvezza sarebbe “come attraverso il fuoco”. 6:18. ‘Fuggire la fornicazione’ significa evitare non solo gli atti di pornèia, ma anche la pornografia, l’impurità morale, le fantasie erotiche e il flirtare: in pratica, qualunque cosa possa indurci a commettere fornicazione. — Matt. 5:28; Giac. 3:17. 7:29. I coniugi devono stare attenti a non essere così presi l’uno dall’altro da relegare gli interessi del Regno al secondo posto nella vita. 10:8-11. Geova fu molto offeso dai mormorii degli israeliti contro Mosè e Aaronne. È bene fare attenzione a non prendere l’abitudine di mormorare. 16:2. Le nostre contribuzioni per gli interessi del Regno saranno regolari se ci pensiamo in anticipo e siamo costanti nel farle. Punti notevoli di Primo Corinti “Fate ogni cosa alla gloria di Dio” TUTTI quelli che adorano Geova Dio “con spirito e verità” desiderano dargli gloria. (Giovanni 4:23, 24) Perciò, l’apostolo Paolo scrisse ai cristiani dell’antica Corinto: “Sia che mangiate o che beviate o che facciate qualsiasi altra cosa, fate ogni cosa alla gloria di Dio”. (1 Corinti 10:31) Questo richiede che seguiamo i consigli di Geova per risolvere i nostri problemi in questo mondo materialistico e immorale, permeato di falsa religione. I cristiani di Corinto avevano bisogno dell’aiuto di Dio per risolvere i loro problemi, poiché vivevano in una città ricca e immorale, piena di falsa religione. Situata sull’istmo fra la Grecia continentale e il Peloponneso, Corinto era la capitale della provincia romana dell’Acaia, e avrà avuto a quel tempo circa 400.000 abitanti. Paolo Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 314 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _ Alcuni miei piccoli appunti vi fondò la congregazione verso il 50 E.V. — Atti 18:111. I corinti avevano scritto a Paolo facendo delle domande sul matrimonio e sul mangiare carne offerta agli idoli. (7:1) Egli era addolorato perché fra loro esistevano dissensi e un caso di grave immoralità. Avevano bisogno di consigli sul giusto modo di osservare il Pasto Serale del Signore. C’era anche la minaccia dell’apostasia, e la congregazione aveva bisogno di consigli sull’amore. Per tali motivi, Paolo scrisse la sua prima lettera ispirata ai Corinti da Efeso verso il 55 E.V. Ma questa lettera può essere utile anche a noi. Sono essenziali l’unità e la purezza morale Se ‘facciamo ogni cosa alla gloria di Dio’, non seguiremo chi vuole causare divisioni nella congregazione; questo era uno dei problemi che avevano i corinti. (1:1–4:21) Paolo li esortò a ‘parlare concordemente e a essere uniti nella stessa mente e nello stesso pensiero’. Se seguiremo questo consiglio e coltiveremo qualità spirituali, ci sarà unità. Anziché vantarci di qualche uomo peccatore, dobbiamo ricordare che anche se siamo noi a ‘piantare e innaffiare, è Dio che ‘fa crescere’ spiritualmente. Quei cristiani di Corinto che erano presuntuosi non avevano nulla che non avessero ricevuto; perciò non consideriamoci mai migliori dei nostri compagni di fede. Un tale spirito umile ci aiuterà a promuovere l’unità. Perché prevalga l’unità, gli anziani nominati devono agire per mantenere spiritualmente pura la congregazione. (5:1–6:20) Visto che “un po’ di lievito fa fermentare l’intera massa”, chi è fornicatore, avido, idolatra, oltraggiatore, ubriacone o rapace e non si pente dev’essere disassociato. L’impurità morale contamina il tempio di Dio e non dev’essere tollerata fra il popolo di Geova, che deve invece agire in modo da glorificare Dio. Considerazione per gli altri Per ‘fare ogni cosa alla gloria di Dio’ dobbiamo seguire i consigli di Paolo in fatto di matrimonio e celibato. (7:1-40) Chi è sposato deve rendere il debito matrimoniale con considerazione. Il cristiano sposato non deve lasciare il coniuge incredulo, poiché rimanendo insieme può aiutarlo a ottenere la salvezza. Mentre il matrimonio comporta maggiore ansietà, non sposarsi può essere vantaggioso per chi desidera aiutare Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 315 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ___ spiritualmente distrazione. altri servendo il Signore senza Mostrare considerazione per il benessere spirituale altrui è una responsabilità di tutti i cristiani, sposati o no. (8:1–10:33) Perciò, Paolo consigliò ai corinti di non far inciampare altri mangiando cibi che erano stati offerti agli idoli. Per non essere di ostacolo a nessuno che avesse voluto accettare la buona notizia, Paolo non esercitò nemmeno il suo diritto di ricevere aiuto materiale. Inoltre, egli ‘trattava con durezza il suo corpo affinché, dopo aver predicato agli altri, egli stesso non divenisse disapprovato’. Prendendo a cuore ciò che accadde agli israeliti peccatori nel deserto saremo aiutati ad evitare idolatria e trasgressioni. Inoltre, se ‘faremo ogni cosa alla gloria di Dio’ eviteremo di far inciampare altri. Mostrare rispetto e mantenere l’ordine Per ‘fare ogni cosa alla gloria di Dio’ dobbiamo nutrire il dovuto rispetto. (11:1-34) Nel I secolo, una donna cristiana mostrava rispetto per l’autorità usando un copricapo quando pregava o profetizzava nella congregazione. Oggi le donne cristiane mostrano un simile rispetto per l’autorità. Inoltre, per non divenire come i corinti, che ebbero bisogno di correzione, tutti noi dovremmo mostrare rispetto per il Pasto Serale del Signore. Se vogliamo ‘fare ogni cosa alla gloria di Dio’ dobbiamo condurre le adunanze in maniera ordinata. (12:1–14:40) Alle adunanze dei primi cristiani i doni dello spirito, come il parlare in lingue, andavano usati con rispetto, apprezzandone la fonte e lo scopo. Anche se oggi non abbiamo questi doni, glorifichiamo Dio mostrando amore, una qualità che li sorpassa. Diamo gloria a Geova anche perché le nostre adunanze sono ben organizzate e mettiamo in pratica con rispetto il consiglio di Paolo: “Ogni cosa abbia luogo decentemente e secondo disposizione”. Per ‘fare ogni cosa alla gloria di Dio’ dobbiamo rispettare la dottrina della Bibbia ed essere spiritualmente saldi. (15:1–16:24) Forse influenzati dalla filosofia greca, alcuni nella congregazione di Corinto dicevano: “Non c’è risurrezione dei morti”. (Confronta Atti 17:18, 32). Forse sostenevano l’idea apostata secondo cui non ci sarebbe stata una risurrezione futura, ma i cristiani in vita erano stati già risuscitati in senso simbolico, spirituale. (2 Timoteo 2:16-18) Paolo difese la Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 316 Alcuni miei piccoli appunti _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ vera speranza menzionando la risurrezione di Gesù, e mostrò anche che i cristiani unti devono morire per essere risuscitati alla vita celeste immortale. Le sue parole ci aiutano anche in altri modi a evitare l’apostasia e a ‘essere fermi nella fede’. Bisogna sempre dare gloria a Dio I consigli di Paolo in Primo Corinti sono utili oggi come lo erano nel I secolo E.V. Essi inducono gli odierni testimoni di Geova a servire Dio in unità come un popolo puro. Le parole dell’apostolo dovrebbero spingerci ad avere considerazione per gli altri e a mostrare il dovuto rispetto. Ciò che Paolo disse ci può anche rafforzare così da resistere all’apostasia e a schierarci saldamente a favore della vera fede. Di certo, ogni fedele servitore di Geova desidera sinceramente benedirlo, annunciare il suo Regno e glorificare il suo santo nome. (Salmo 145:1, 2, 10-13) Sì, la prima lettera di Paolo ai Corinti ci aiuta a ‘fare ogni cosa alla gloria di Dio’. NON PERDETE DI VISTA IL PREMIO: Paolo usò aspetti di antichi giochi greci per illustrare aspetti essenziali. (1 Corinti 9:24-27) Competizioni come i Giochi Istmici, che si tenevano ogni due anni vicino a Corinto, prevedevano gare di corsa, di pugilato e di altro genere. Durante l’allenamento, i corridori e i pugili dovevano sapersi controllare, attenersi a una dieta povera e sana e non toccare vino per dieci mesi. Ma mentre essi lottavano per una corona deperibile di pino o di alloro, che veniva concessa ai vincitori dei Giochi Istmici, il cristiano unto lotta per la corona incorruttibile della vita immortale. Per conseguire questo premio egli deve tenere gli occhi sempre rivolti ad esso ed esercitare padronanza di sé. Lo stesso principio vale per i testimoni di Geova che hanno la prospettiva di vivere per sempre sulla terra. ANDARE INCONTRO A MORTE CERTA: Nelle sue lettere ai Corinti, l’apostolo Paolo fece riferimento più di una volta alla morte nell’arena. Ad esempio, scrisse: “Mi sembra che Dio abbia messo in mostra noi apostoli per ultimi come uomini riservati alla morte, perché siamo divenuti uno spettacolo teatrale per il mondo, sia per gli angeli che per gli uomini”. (1 Corinti 4:9) Paolo forse pensava alle esibizioni di bestiarii (uomini che combattevano contro bestie feroci) e gladiatori (uomini che combattevano contro altri uomini). Alcuni Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 317 Alcuni miei piccoli appunti ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ combattevano per denaro, ma i criminali venivano costretti a combattere. Mentre in un primo tempo a questi prigionieri era concesso di usare armi, in seguito venivano condotti nudi e inermi, e andavano incontro a morte certa. Alla vista sia di “angeli” che di “uomini” (e non solo del “mondo” dell’umanità), gli apostoli erano come quelli che dovevano morire durante la parte finale di un simile spettacolo cruento. Paolo disse di aver “combattuto a Efeso con le bestie selvagge”, ma alcuni dubitano che un trattamento del genere fosse riservato a un cittadino romano, e sostengono che egli alludeva a feroci oppositori. (1 Corinti 15:32) Tuttavia, le parole di Paolo secondo cui Dio lo liberò “da una cosa così grande come la morte” nel distretto dell’Asia (dove si trovava Efeso) si addicono più a un’esperienza con letterali animali feroci in un’arena che non all’opposizione da parte di uomini. — 2 Corinti 1:8-10; 11:23; Atti 19:23-41. ‘CONTINUATE AD ESSERE RISTABILITI’ (2 Cor. 1:1–13:14) Paolo invita i corinti a ‘perdonare benignamente e confortare’ un trasgressore pentito che era stato disassociato. Anche se la sua prima lettera li aveva rattristati, Paolo si rallegra perché si sono “rattristati a pentimento”. — 2 Cor. 2:6, 7; 7:8, 9. Paolo incoraggia i corinti ad ‘abbondare nel dare’, proprio ‘come abbondano in ogni cosa’. Dopo aver replicato agli oppositori, dà a tutti questo consiglio finale: “Continuate a rallegrarvi, ad essere ristabiliti, ad essere confortati, a pensare concordemente, a vivere in pace”. — 2 Cor. 8:7; 13:11. Risposta a domande bibliche: 2:15, 16: In che senso siamo “un soave odore di Cristo”? Lo siamo perché ci atteniamo alla Bibbia e portiamo il suo messaggio. Per quanto tale fragranza sia disgustosa per gli ingiusti, è piacevole per Geova e le persone sincere. 5:16: In che senso i cristiani unti ‘non conoscono nessun uomo secondo la carne’? Nel senso che non vedono le persone da un punto di vista carnale; in altre parole non mostrano favoritismo in base a condizione economica, razza, etnia o Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 318 Alcuni miei piccoli appunti _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _ nazionalità. La cosa che conta per loro sono i legami spirituali con i loro compagni di fede. 11:1, 16; 12:11: Paolo era irragionevole con i corinti? No. A qualcuno, però, sarà sembrato presuntuoso e irragionevole a causa di ciò che era stato costretto a dire a difesa del suo apostolato. 12:1-4: Chi fu “rapito in paradiso”? La Bibbia non menziona nessun altro che abbia avuto una visione simile, e questo brano segue i versetti nei quali Paolo difende il suo apostolato; quindi è probabile che stesse raccontando la propria esperienza. Ciò che vide in visione era probabilmente il paradiso spirituale in cui vive la congregazione cristiana nel “tempo della fine”. — Dan. 12:4. Lezioni per noi: 3:5. In linea di principio questo versetto indica che Geova qualifica adeguatamente i cristiani per il ministero, e lo fa mediante la sua Parola, il suo spirito santo e la parte terrena della sua organizzazione. (Giov. 16:7; 2 Tim. 3:16, 17) Facciamo bene a studiare con diligenza la Bibbia e le pubblicazioni bibliche, a pregare assiduamente per avere spirito santo e ad assistere e partecipare con regolarità alle adunanze cristiane. — Sal. 1:1-3; Luca 11:10-13; Ebr. 10:24, 25. 4:16. Dato che Geova rinnova ‘l’uomo che siamo di dentro di giorno in giorno’, dovremmo valerci regolarmente di ciò che Geova provvede e prenderci cura ogni giorno della nostra spiritualità. 4:17, 18. Ricordare che ‘la tribolazione è momentanea e leggera’ ci aiuta a rimanere fedeli a Geova quando attraversiamo periodi duri. 5:1-5. Che belle parole usa Paolo per descrivere i sentimenti dei cristiani unti in merito alla loro speranza di vivere in cielo! 10:13. In linea di massima, a meno che non sia stato disposto espressamente che serviamo dove c’è più bisogno, dobbiamo lavorare solo il territorio assegnato alla nostra congregazione. 13:5. Per ‘provare se siamo nella fede’ dobbiamo valutare il nostro comportamento in base a quello che impariamo dalla Bibbia. Per ‘provare ciò che noi stessi Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 319 Alcuni miei piccoli appunti ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ __________ siamo’ dobbiamo esaminare il nostro grado di spiritualità considerando anche l’acutezza delle nostre “facoltà di percezione” e l’entità delle opere che compiamo per fede. (Ebr. 5:14; Giac. 1:22-25) Applicando i saggi consigli di Paolo possiamo continuare a camminare nella via della verità. Punti notevoli di Secondo Corinti “Continuate a provare se siete nella fede” L’APOSTOLO Paolo era preoccupato per i cristiani di Corinto. Come avrebbero considerato i consigli che aveva dato loro nella sua prima lettera? Paolo era in Macedonia quando Tito arrivò con una buona notizia: la lettera aveva rattristato i corinti inducendoli a pentirsi. Questo fece rallegrare molto Paolo. — 2 Corinti 7:8-13. Paolo scrisse la sua seconda lettera ai Corinti dalla Macedonia, probabilmente nella seconda metà del 55 E.V. In questa lettera egli prese in considerazione i passi fatti per mantenere pura la congregazione, incoraggiò a contribuire per i conservi bisognosi della Giudea e difese la propria posizione di apostolo. Gran parte di ciò che Paolo disse ci può aiutare a ‘continuare a provare se siamo nella fede’. (13:5) Cosa possiamo dunque imparare da questa lettera? Siate ministri dell’Iddio di conforto L’apostolo mostrò che, come Dio ci conforta in tutta la nostra tribolazione, a nostra volta noi dovremmo confortare altri e pregare per loro. (1:1–2:11) Paolo e i suoi compagni erano stati sotto una pressione estrema, ma Dio li aveva liberati. Tuttavia, i corinti potevano aiutarli pregando per loro, proprio come noi dovremmo pregare per altri che abbracciano la vera fede. E che dire dell’uomo immorale menzionato in 1 Corinti al capitolo 5? Evidentemente era stato disassociato ma si era pentito. Come dovette sentirsi confortato quando i corinti lo perdonarono e lo riaccolsero amorevolmente fra loro! Le parole di Paolo possono farci apprezzare di più il ministero cristiano, rafforzando la nostra determinazione di schierarci a favore della vera fede. (2:12–6:10) I ministri del nuovo patto hanno persino il privilegio di partecipare a una “processione trionfale” condotta da Dio! Paolo e i suoi compagni d’opera avevano il loro prezioso ministero perché era stata mostrata loro misericordia. Anche agli unti odierni è affidato un Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 320 Alcuni miei piccoli appunti ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ Alcuni miei piccoli appunti ministero di riconciliazione. Ad ogni modo, tutti i testimoni di Geova rendono ricchi altri attraverso il loro ministero. Perfezionate la santità e siate generosi Paolo indica che i ministri cristiani devono perfezionare la santità nel timore di Geova. (6:11–7:16) Se vogliamo star fermi nella fede non dobbiamo aggiogarci con gli increduli, e dobbiamo purificarci da ciò che contamina la carne o lo spirito. I corinti si purificarono disassociando l’uomo immorale, e Paolo era contento che la sua prima lettera li avesse rattristati inducendoli a pentirsi per la salvezza. Un’altra cosa che impariamo è che i ministri timorati di Dio sono ricompensati per la loro generosità. (8:1– 9:15) Per quanto riguarda le contribuzioni per i “santi” nel bisogno, Paolo menzionò l’ottimo esempio dei macedoni. Essi avevano mostrato generosità al di là delle loro capacità, e Paolo sperava che i corinti sarebbero stati altrettanto generosi. Il loro dare — e il nostro — dovrebbe scaturire dal cuore, poiché “Dio ama il donatore allegro” e arricchisce il suo popolo per ogni sorta di generosità. Paolo, un apostolo premuroso Quando conseguiamo un qualsiasi risultato come ministri al servizio di Geova, vantiamoci in lui, non in noi stessi. (10:1–12:13) Dopo tutto, solo con armi spirituali “potenti mediante Dio” possiamo rovesciare falsi ragionamenti. I vanagloriosi “apostoli sopraffini” che erano fra i corinti non avrebbero mai potuto uguagliare ciò che Paolo aveva sopportato come ministro di Cristo. Tuttavia, affinché Paolo non fosse troppo esaltato, Dio non gli tolse la “spina nella carne” (forse un problema di vista, oppure quei falsi apostoli). Paolo si sarebbe vantato piuttosto delle sue debolezze, affinché “la potenza del Cristo” rimanesse su di lui come una tenda. Essendo rimasto saldo nella fede, egli non si era dimostrato inferiore agli apostoli sopraffini. I corinti avevano visto le prove dell’apostolato di Paolo che egli aveva prodotto fra loro “con ogni perseveranza, e con segni e portenti e opere potenti”. Come ministro e apostolo, Paolo aveva a cuore gli interessi spirituali dei compagni di fede, proprio come dovremmo averli noi. (12:14–13:14) Egli era ‘lieto di spendersi completamente per le loro anime’, ma temeva che, arrivato a Corinto, avrebbe trovato qualcuno che Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 321 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti non si era pentito delle opere della carne. Perciò esortò tutti a continuare a provare se erano nella fede e pregò che ‘non facessero nulla di male’. Concludendo, li esortò a rallegrarsi, a essere ristabiliti e confortati, a pensare concordemente, e a vivere in pace. Che ottimi consigli anche per noi! “Continuate a provare”! La seconda lettera di Paolo ai cristiani di Corinto suggerisce dunque diversi modi per continuare a provare se siamo nella fede. Le sue parole ci dovrebbero senz’altro spingere a confortare altri, proprio come Dio ci conforta in tutta la nostra tribolazione. I commenti dell’apostolo sul ministero cristiano ci dovrebbero indurre ad assolverlo fedelmente mentre perfezioniamo la santità nel timore di Geova. Mettendo in pratica i consigli di Paolo potremo senz’altro diventare più generosi e soccorrevoli. Tuttavia, le sue parole ci dovrebbero spingere a vantarci in Geova, non in noi stessi. Dovrebbero accrescere il nostro premuroso interesse per i compagni di fede. E senz’altro questi e altri aspetti di Secondo Corinti ci possono aiutare a ‘continuare a provare se siamo nella fede’. RIFLETTETE LA GLORIA DI GEOVA: Quando Mosè scese dal monte Sinai con le tavolette della Testimonianza, la sua faccia emetteva raggi poiché Dio aveva parlato con lui. (Esodo 34:29, 30) Paolo menzionò questo fatto e disse: “Noi tutti, mentre con facce non velate riflettiamo come specchi la gloria di Geova, siamo trasformati nella stessa immagine di gloria in gloria, esattamente come fa Geova, lo Spirito”. (2 Corinti 3:718) Anticamente gli specchi erano di metallo, spesso bronzo o rame, ed erano ben lucidati per avere una buona superficie riflettente. Come specchi, gli unti riflettono la gloria di Dio che Gesù Cristo fa risplendere su di loro, essendo progressivamente ‘trasformati nell’immagine’ trasmessa dal Figlio di Geova, il quale riflette la gloria del Padre. (2 Corinti 4:6; Efesini 5:1) Per mezzo dello spirito santo e delle Scritture, Dio crea in loro la “nuova personalità”, che riflette le sue stesse qualità. (Efesini 4:24; Colossesi 3:10) Indipendentemente dal fatto che la nostra speranza sia celeste o terrena, manifestiamo questa personalità e apprezziamo il privilegio di riflettere la gloria di Dio nel nostro ministero. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 322 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti LE “ARMI DELLA GIUSTIZIA”: Uno dei modi in cui Paolo e i suoi compagni si raccomandarono quali ministri di Dio era “per mezzo delle armi della giustizia a destra e a sinistra”. (2 Corinti 6:3-7) Con la mano destra si brandiva la spada, e con la sinistra si reggeva lo scudo. Pur essendo attaccati da ogni lato, Paolo e i suoi compagni d’opera erano armati per combattere una guerra spirituale contro i falsi insegnanti e gli “apostoli sopraffini”, affinché la congregazione di Corinto non venisse allontanata dalla devozione a Cristo. Paolo non ricorse alle armi proprie della carne peccaminosa, come astuzia e inganno. (2 Corinti 10:8-10; 11:3, 12-14; 12:11, 16) Al contrario, le “armi” che usava erano mezzi giusti che servivano a promuovere la causa della vera adorazione nonostante tutti gli attacchi. Oggi i testimoni di Geova usano queste “armi della giustizia” allo stesso scopo. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli delle lettere ai Galati, agli Efesini, ai Filippesi e ai Colossesi VENENDO a sapere che alcuni cristiani si stanno allontanando dalla pura adorazione, sviati dai giudaizzanti, l’apostolo Paolo scrive una vigorosa lettera “alle congregazioni della Galazia”. (Gal. 1:2) Scritta intorno al 50-52 E.V., questa lettera contiene consigli diretti ed energiche esortazioni. Una decina di anni dopo, mentre si trova a Roma in qualità di “prigioniero di Cristo Gesù”, Paolo scrive alle congregazioni di Efeso, Filippi e Colosse dando loro saggi consigli e amorevole incoraggiamento. (Efes. 3:1) Prestare attenzione al messaggio dei libri biblici di Galati, Efesini, Filippesi e Colossesi è di beneficio anche per noi oggi. — Ebr. 4:12. “DICHIARATI GIUSTI”: IN CHE MODO? (Gal. 1:1–6:18) Dal momento che i giudaizzanti cercano astutamente di screditare Paolo, questi difende il suo apostolato fornendo cenni autobiografici. (Gal. 1:11–2:14) Confutando i loro falsi insegnamenti Paolo afferma: “L’uomo è dichiarato giusto non a motivo delle opere della legge, ma solo per mezzo della fede verso Cristo Gesù”. — Gal. 2:16. Paolo dice che Cristo ‘liberò mediante acquisto quelli che erano sotto la legge’ affinché godessero della libertà Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 323 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ cristiana. Con vigore esorta i Galati: “State . . . saldi e non vi fate porre di nuovo sotto un giogo di schiavitù”. — Gal. 4:4, 5; 5:1. Risposta a domande bibliche: 3:16-18, 28, 29: Il patto abraamico è ancora in vigore? Sì. Il patto della Legge fu introdotto in aggiunta al patto stipulato da Dio con Abraamo e non in sua sostituzione. Pertanto, il patto abraamico rimase in vigore anche dopo l’abolizione della Legge. (Efes. 2:15) Le promesse di questo patto vengono trasmesse al vero “seme” di Abraamo: a Cristo Gesù, quale componente principale, e a quelli che ‘appartengono a Cristo’. 6:2: Che cos’è “la legge del Cristo”? Questa legge comprende tutto ciò che Gesù insegnò e comandò. Include in particolare il comando di ‘amarsi gli uni gli altri’. — Giov. 13:34. 6:8: In che modo ‘seminiamo in vista dello spirito’? Facciamo questo vivendo in modo da permettere allo spirito di Dio di operare liberamente in noi. Seminare in vista dello spirito include partecipare di tutto cuore ad attività che consentono allo spirito santo di fluire. Lezioni per noi: 1:6-9. Quando sorgono problemi nella congregazione, gli anziani cristiani devono agire senza indugio. Avvalendosi di valide argomentazioni e delle Scritture possono confutare prontamente falsi ragionamenti. 2:20. Il riscatto è un dono personale di Dio per noi. Dovremmo imparare a considerarlo come tale. — Giov. 3:16. 5:7-9. Le cattive compagnie possono ‘impedirci di continuare a ubbidire alla verità’. Facciamo bene a starne lontani. 6:1, 2, 5. Coloro che sono “spiritualmente qualificati” possono aiutarci a portare un peso, che può essere qualcosa di preoccupante o gravoso derivante dall’aver fatto involontariamente un passo falso. Ma in quanto al carico delle nostre responsabilità spirituali, siamo noi a doverlo portare. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 324 Alcuni miei piccoli appunti _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti Punti notevoli di Galati State saldi nella libertà cristiana! GEOVA è l’Iddio della libertà. (2 Corinti 3:17) Suo Figlio, Gesù Cristo, disse: “Conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi”. (Giovanni 8:32) E a imitazione di Cristo, l’apostolo Paolo predicò la buona notizia della libertà. — Romani 6:18; 8:21. Grazie ai suoi sforzi nel dichiarare quel messaggio liberatorio, Paolo fondò le congregazioni della Galazia (provincia romana dell’Asia Minore) durante il suo primo viaggio missionario (47-48 E.V.). I galati sapevano che il corpo direttivo aveva chiarito che la circoncisione non è necessaria per i cristiani. (Atti 15:22-29) Tuttavia, alcuni giudaizzanti cercavano di condurli in schiavitù insistendo che si circoncidessero. Per questo motivo Paolo, nella lettera che scrisse ai galati da Corinto o da Antiochia di Siria verso il 50-52 E.V., pose l’accento sulla libertà cristiana. Ad esempio, disse: “Per tale libertà Cristo ci rese liberi. State dunque saldi e non vi fate porre di nuovo sotto un giogo di schiavitù”. — Galati 5:1. Paolo difende il suo apostolato Per prima cosa Paolo mostrò che il suo apostolato era “per mezzo di Gesù Cristo e di Dio”. (1:1–2:14) In seguito a una rivelazione, Paolo (insieme a Barnaba e Tito) si recò a Gerusalemme per risolvere il problema della circoncisione. Lì Giacomo, Cefa (Pietro) e Giovanni riconobbero che era stato costituito apostolo delle nazioni. E quando in seguito, ad Antiochia, Pietro si separò dai credenti non ebrei per timore di alcuni cristiani ebrei provenienti da Gerusalemme, Paolo lo riprese. Come si è dichiarati giusti? L’apostolo spiegò anche in maniera molto chiara che è solo mediante la fede in Gesù Cristo che si può essere dichiarati giusti. (2:15–3:29) I galati non avevano ricevuto lo spirito di Dio grazie alle opere della legge, ma perché avevano riposto fede nella buona notizia. I veri figli di Abraamo hanno fede, ma quelli che cercano di dimostrarsi giusti mediante le “opere della legge sono sotto la maledizione”. Perché? Perché non possono osservare la Legge alla perfezione. In effetti, la Legge rendeva manifeste le trasgressioni ed era un ‘tutore che conduceva a Cristo’. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 325 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti State saldi! Con la sua morte, Cristo ‘liberò quelli che erano sotto la legge’. Ma i suoi seguaci devono stare saldi nella libertà cristiana. (4:1–6:18) I galati dovevano quindi resistere a chiunque voleva indurli ad accettare un giogo di schiavitù. Inoltre, non dovevano abusare della loro libertà, ma dovevano evitare le “opere della carne” e manifestare il frutto dello spirito di Dio. Quelli che volevano renderli schiavi della Legge volevano “fare bella figura nella carne”, evitare la persecuzione e avere un motivo di vanto. Paolo, però, mostrò che né la circoncisione né l’incirconcisione sono alcuna cosa. Piuttosto, “una nuova creazione è qualcosa”. Egli pregò che pace e misericordia fossero sull’Israele spirituale, i cui membri costituiscono quella nuova creazione. La lettera di Paolo aiutò i galati a resistere a quelli che volevano renderli spiritualmente schiavi. Speriamo che aiuti anche noi a manifestare i frutti dello spirito e a stare saldi nella libertà cristiana. I marchi di uno schiavo: “Nessuno mi dia fastidio”, scrisse Paolo, “poiché porto sul mio corpo i marchi di uno schiavo di Gesù”. (Galati 6:17) Presso alcuni antichi popoli pagani, gli schiavi venivano marchiati per indicare a chi appartenevano. I marchi erano di forme diverse e venivano incisi a fuoco o in altri modi nella carne. Senza dubbio i molti maltrattamenti fisici che Paolo subì a motivo del suo servizio cristiano lasciarono cicatrici che attestavano l’autenticità della sua affermazione di essere un fedele schiavo di Cristo, perseguitato per amor suo. (2 Corinti 11:23-27) Forse erano questi i “marchi” a cui Paolo alludeva, o forse egli si riferiva alla vita cristiana che conduceva, manifestando i frutti dello spirito e compiendo il suo ministero. “RADUNARE . . . TUTTE LE COSE NEL CRISTO” (Efes. 1:1–6:24) Nella lettera agli Efesini, sottolineando il tema dell’unità cristiana, Paolo parla di “un’amministrazione al pieno limite dei tempi fissati [per] radunare di nuovo tutte le cose nel Cristo, le cose nei cieli e le cose sulla terra”. Cristo ha dato “doni negli uomini” per aiutare tutti a ‘pervenire all’unità della fede’. — Efes. 1:10; 4:8, 13. Per onorare Dio e promuovere l’unità, i cristiani devono “rivestire la nuova personalità” ed essere “sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo”. Devono Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 326 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti inoltre “star fermi contro le macchinazioni del Diavolo” rivestendosi della completa armatura spirituale. — Efes. 4:24; 5:21; 6:11. Risposta a domande bibliche: 1:4-7: In che modo i cristiani unti furono preordinati molto tempo prima di nascere? Furono preordinati come gruppo, o classe, e non individualmente. Questo accadde prima che il mondo dell’umanità peccatrice venisse all’esistenza. La profezia riportata in Genesi 3:15, pronunciata prima del concepimento di qualsiasi essere umano peccatore, include il proposito di Dio secondo cui alcuni seguaci di Cristo avrebbero regnato con lui in cielo. — Gal. 3:16, 29. 2:2: In che senso lo spirito del mondo è come l’aria, e da cosa dipende la sua autorità? “Lo spirito del mondo”, che è uno spirito d’indipendenza e disubbidienza, pervade tutto come l’aria che respiriamo. (1 Cor. 2:12) Esercita autorità, o forza, perché è persuasivo, persistente e inarrestabile. 2:6: Come possono i cristiani unti essere “nei luoghi celesti” mentre sono ancora sulla terra? In questo versetto l’espressione “luoghi celesti” non si riferisce all’eredità celeste promessa ai cristiani unti. Piuttosto, denota la loro posizione spirituale elevata, che dipende dall’essere stati “suggellati col promesso spirito santo”. — Efes. 1:13, 14. Lezioni per noi: 4:8, 11-15. Gesù Cristo “portò via prigionieri”, cioè sottrasse degli uomini al controllo di Satana per impiegarli come doni per l’edificazione della congregazione cristiana. “Mediante l’amore cresciamo in ogni cosa in . . . Cristo” essendo ubbidienti e sottomessi a quelli che hanno incarichi di responsabilità e cooperando con le disposizioni della congregazione. — Ebr. 13:7, 17. 5:22-24, 33. Oltre a essere sottomessa al marito, la moglie è tenuta a rispettarlo. Fa questo se manifesta uno “spirito quieto e mite” e si sforza di onorare il marito, parlando bene di lui e sostenendo attivamente le sue decisioni. — 1 Piet. 3:3, 4; Tito 2:3-5. 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Proprio come “nutre” se stesso, il marito deve provvedere dovutamente alla moglie sul piano fisico, emotivo e spirituale. Deve anche prendersi cura di lei, dedicandole tempo e trattandola teneramente con parole e azioni. 6:10-13. Per resistere alle forze demoniche dobbiamo essere fermamente determinati a rivestire l’armatura spirituale di Dio. Punti notevoli di Efesini Garantita l’unità mediante Cristo ALL’INIZIO del 52 E.V. l’apostolo Paolo predicò a Efeso. Questa ricca città commerciale dell’Asia Minore era anche un centro della falsa religione. Ma il cristianesimo vi fiorì dopo che Paolo tornò in questa città, probabilmente verso l’inverno del 52/53 E.V. Durante i tre anni circa della sua permanenza, egli pronunciò ogni giorno discorsi in un’aula scolastica e diede testimonianza di casa in casa. — Atti 19:8-10; 20:20, 21, 31. Verso il 60-61 E.V., mentre era prigioniero a Roma, Paolo scrisse ai cristiani di Efeso. Il tema della lettera è l’unità con e mediante Gesù Cristo. Infatti, le espressioni ‘unitamente a Cristo’ e ‘uniti a Cristo’ vi ricorrono complessivamente 13 volte, più che in qualsiasi altra lettera paolina. Come gli efesini, anche noi possiamo trarre beneficio da ciò che Paolo disse in quanto al ruolo di Cristo, all’evitare l’immoralità e al resistere alle malvage forze spirituali. Dio si propone l’unità In primo luogo, Paolo spiegò in che modo Dio avrebbe prodotto l’unità tramite Cristo. (1:1-23) Geova si propose di radunare di nuovo tutte le cose in cielo e sulla terra mediante “un’amministrazione” (un modo di gestire le cose). Tramite Cristo, Dio avrebbe unito a sé quelli scelti per vivere nei cieli e altri che sarebbero vissuti sulla terra. Oggi Dio ha unito gli unti e una “grande folla”, e il ‘radunamento di tutte le cose sulla terra’ continuerà fino a che quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la voce di Gesù e ne verranno fuori. (Rivelazione 7:9; Giovanni 5:28, 29) Dovremmo essere grati di questo, proprio come Paolo pregò che gli efesini apprezzassero il provvedimento che Dio aveva preso per loro. 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(2:1–3:21) Mediante Cristo fu abolita la Legge e fu posta la base affinché ebrei e gentili fossero uniti e divenissero un tempio che Dio abitasse mediante lo spirito. La gestione affidata a Paolo era quella di far conoscere il sacro segreto secondo cui i gentili possono diventare uniti a Cristo, mediante il quale possono avvicinarsi a Dio con libertà di parola. Paolo pregò poi di nuovo per gli efesini, questa volta chiedendo a Geova di renderli fermamente stabiliti mediante la fede e l’amore. Fattori unificanti Paolo mostrò che Dio ha provveduto fattori unificanti. (4:1-16) Tra questi c’è il fatto che la congregazione è un solo corpo spirituale. Questo corpo funziona in unità e riconosce come capo Cristo. Egli provvede doni negli uomini per aiutare tutti a conseguire l’unità della fede. Geova rende anche possibile manifestare qualità cristiane che promuovono l’unità. (4:17–6:9) Avendo rivestito la “nuova personalità”, i cristiani rifuggono cose empie come i discorsi immorali. Essi camminano in maniera saggia, mostrano rispetto per Cristo e manifestano la debita sottomissione. Oltre a ciò, Dio permette ai cristiani di resistere alle malvage forze spirituali che cercano di infrangere la nostra unità. (6:10-24) L’armatura spirituale provveduta da Dio offre tale protezione. Perciò facciamone buon uso e preghiamo con fervore, includendo i compagni di fede nelle nostre supplicazioni. Che eccellenti consigli diede Paolo agli efesini! Seguiamoli evitando l’immoralità e opponendoci alle malvage forze spirituali. E apprezziamo profondamente l’unità di cui godiamo mediante Gesù Cristo. Dardi infuocati: L’armatura spirituale include il “grande scudo della fede” con cui spegnere o rendere inoffensivi i “dardi infuocati” di Satana. (Efesini 6:16) Alcuni dardi usati dai romani erano formati da canne vuote le quali, sotto la punta, avevano un ricettacolo di ferro che veniva riempito di nafta ardente. Questi dardi si tiravano con archi lenti, per evitare di spegnere la fiamma, e gettandovi sopra acqua non si faceva che diffondere il fuoco. Ma i grandi scudi proteggevano i soldati da queste frecce proprio come la fede in Geova permette ai suoi servitori di “spegnere tutti i dardi infuocati del malvagio”. Sì, la fede ci aiuta a resistere ad esempio Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 329 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti quando siamo attaccati dagli spiriti malvagi o quando siamo tentati di commettere una trasgressione, di perseguire uno stile di vita materialistico o di cedere al timore e al dubbio. “CONTINUIAMO A CAMMINARE ORDINATAMENTE” (Filip. 1:1–4:23) Dalla lettera di Paolo ai Filippesi traspare molto amore. “Questo è ciò che continuo a pregare”, dice Paolo, “che il vostro amore abbondi sempre più in accurata conoscenza e pieno discernimento”. Per aiutarli a evitare la trappola dell’eccessiva sicurezza di sé, li esorta: “Continuate a operare la vostra salvezza con timore e tremore”. — Filip. 1:9; 2:12. Paolo incoraggia i cristiani maturi a proseguire “verso la meta per il premio della superna chiamata di Dio”. Afferma: “Fin dove abbiamo fatto progresso, continuiamo a camminare ordinatamente in questa stessa condotta”. — Filip. 3:14-16. Risposta a domande bibliche: 1:23 e nota in calce: Da quali “due cose” Paolo era messo alle strette, e quale “liberazione” desiderava? A motivo delle circostanze in cui si trovava, Paolo era messo alle strette dalle due possibilità che gli si presentavano: la vita o la morte. (Filip. 1:21) Anche se non specifica quale sarebbe stata la sua scelta, rende noto ciò che desiderava: “la liberazione e di essere con Cristo”. (Filip. 3:20, 21; 1 Tess. 4:16) Questa “liberazione” durante la presenza di Cristo avrebbe permesso a Paolo di ricevere la ricompensa che Geova aveva preparato per lui. — Matt. 24:3. 2:12, 13: In che modo Dio produce in noi “il volere e l’agire”? Lo spirito santo di Geova può operare nel nostro cuore e nella nostra mente per accrescere in noi il desiderio di fare del nostro meglio nel servizio che gli rendiamo. Quindi non siamo lasciati senza aiuto mentre ‘continuiamo a operare la nostra salvezza’. Lezioni per noi: 1:3-5. Anche se erano materialmente poveri, i filippesi sono per noi un ottimo esempio di generosità. — 2 Cor. 8:1-6. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 330 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti 2:5-11. Come dimostra l’esempio di Gesù, l’umiltà non è un segno di debolezza ma di forza morale. Inoltre, Geova esalta gli umili. — Prov. 22:4. 3:13. “Le cose che sono dietro” potrebbero essere una carriera ben retribuita, la sicurezza che deriva dall’appartenere a una famiglia benestante o persino peccati gravi commessi in passato, di cui ci siamo pentiti e da cui siamo “stati lavati”. (1 Cor. 6:11) Dovremmo dimenticare queste cose, cioè smettere di preoccuparcene, e ‘protenderci verso quelle che sono davanti’. Punti notevoli di Filippesi Avanziamo verso la meta! L’APOSTOLO Paolo desiderava che i cristiani di Filippi continuassero ad avanzare verso la meta così da conseguire il premio della vita eterna. Pertanto, verso il 60 o il 61 E.V., durante la sua prima prigionia a Roma, scrisse loro una lettera. Egli stesso, circa dieci anni prima, aveva fondato a Filippi la congregazione a cui era indirizzata la lettera. Nel I secolo E.V. Filippi, che era stata fondata da Filippo il Macedone (il padre di Alessandro Magno), era diventata “la principale città del distretto della Macedonia”, regione che attualmente occupa la Grecia settentrionale e la Iugoslavia meridionale. — Atti 16:11, 12. I credenti di Filippi erano poveri ma generosi. Più di una volta avevano mandato qualcosa per soddisfare le necessità di Paolo. (Filippesi 4:14-17) Ma la sua lettera era molto più di un messaggio di ringraziamento. Era anche incoraggiante, esprimeva amore e provvedeva consigli. Qualità cristiane evidenti Paolo iniziò la sua lettera esprimendo il suo amore per i cristiani filippesi. (1:1-30) Ringraziò Geova per il contributo che essi davano alla diffusione della buona notizia e pregò che il loro amore aumentasse. Paolo era lieto che la sua prigionia li spingesse a mostrare “più coraggio nell’annunciare la parola di Dio senza timore”. Egli desiderava essere con Cristo ma capiva che poteva ancora servirli. Paolo voleva anche che essi continuassero a ‘combattere a fianco a fianco per la fede della buona notizia’. 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(2:1-30) I filippesi furono incoraggiati a mostrare interesse personale per gli altri e a manifestare umiltà a imitazione di Cristo. Essi ‘risplendevano come illuminatori nel mondo’ e furono esortati a mantenere “una salda presa sulla parola della vita”. Paolo sperava di mandare da loro Timoteo, e confidava di potersi recare personalmente da loro al più presto. Per rassicurarli sul conto di Epafrodito, che era stato molto male, Paolo rimandava da loro questo leale servitore. Continuiamo ad avanzare verso la meta L’apostolo mostrò poi ai filippesi in cosa dovevano confidare mentre avanzavano verso la meta. (3:1-21) Dovevano confidare in Gesù Cristo, non nella carne o nella circoncisione, come facevano alcuni. Paolo considerava i suoi requisiti carnali come rifiuti rispetto all’“eccellente valore della conoscenza di Cristo”. L’apostolo ‘proseguiva verso la meta per il premio della superna chiamata di Dio mediante Cristo Gesù’, e incoraggiò i filippesi ad avere la stessa attitudine mentale. Seguendo i consigli conclusivi di Paolo, i filippesi sarebbero stati aiutati a non perdere di vista la meta e il premio. (4:1-23) Egli li esortò ad affidare a Dio in preghiera le loro ansietà e a riempire la mente di pensieri sani. Paolo li lodò di nuovo per la generosità e concluse salutandoli ed esprimendo il desiderio che l’immeritata benignità del Signore Gesù Cristo fosse con lo spirito che mostravano. La lettera di Paolo ai filippesi promuove generosità, amore e umiltà. Incoraggia a confidare in Cristo e a pregare sentitamente Dio. E le parole di Paolo aiutano senz’altro i testimoni di Geova a continuare ad avanzare verso la meta così da conseguire il premio della vita eterna. Verso la meta: “Dimenticando le cose che sono dietro e protendendomi verso quelle che sono davanti”, scrisse Paolo, “proseguo verso la meta per il premio della superna chiamata di Dio mediante Cristo Gesù”. (Filippesi 3:13, 14) L’apostolo si sforzava come se partecipasse a una corsa. Non sprecava tempo ed energie guardando indietro ma avanzava verso la meta, come un corridore che si impegna al massimo per arrivare al traguardo. Per Paolo e altri cristiani unti, il premio era la vita celeste mediante una risurrezione Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 332 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ ___ Alcuni miei piccoli appunti dopo essere rimasti fedeli a Dio sino alla fine della propria vita terrena. Che la nostra speranza sia celeste o terrena, manteniamoci integri verso Geova e avanziamo verso la meta come suoi Testimoni. — 2 Timoteo 4:7. “RESI STABILI NELLA FEDE” (Col. 1:1–4:18) Nella lettera ai Colossesi, Paolo confuta le opinioni errate dei falsi insegnanti. Spiega che la salvezza non dipende dal rispettare i precetti della Legge, ma dal ‘rimanere nella fede’. Paolo incoraggia i colossesi a continuare a “camminare unitamente a [Cristo], radicati ed edificati in lui e resi stabili nella fede”. Quale effetto avrebbe avuto questo su di loro? — Col. 1:23; 2:6, 7. “Oltre a tutte queste cose”, scrive Paolo, “rivestitevi d’amore, poiché è un perfetto vincolo d’unione. E la pace del Cristo domini nei vostri cuori”. L’apostolo continua: “Qualunque cosa facciate, fatela con tutta l’anima come a Geova, e non agli uomini”. A proposito di quelli che non fanno parte della congregazione, dice: “Continuate a camminare con sapienza verso” di loro. — Col. 3:14, 15, 23; 4:5. Risposta a domande bibliche: 2:8: Cosa sono “le cose elementari del mondo” da cui Paolo mise in guardia? Sono gli elementi del mondo di Satana, ovvero i capisaldi o i princìpi che stanno alla base di questo mondo, lo influenzano o lo dirigono. (1 Giov. 2:16) Tra questi ci sono le filosofie, il materialismo e le false religioni del mondo. 4:16: Perché la lettera ai Laodicesi non si trova nella Bibbia? Può darsi che quella lettera non contenesse informazioni necessarie per noi oggi. O forse ribadiva punti già menzionati nelle altre lettere canoniche. Lezioni per noi: 1:2, 20. Il riscatto, un provvedimento che rispecchia l’immeritata benignità di Dio, può purificare la nostra coscienza dai sensi di colpa e farci provare pace interiore. 2:18, 23. La “finta umiltà”, simulata per far colpo su altri ed espressa forse rinunciando a cose materiali o Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 333 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti trattando severamente il proprio corpo, è tipica di chi è “gonfio . . . per la sua disposizione di mente carnale”. Punti notevoli di Colossesi Mantenete la fede in Dio e in Cristo PER essere salvati è essenziale avere fede in Geova Dio e in Gesù Cristo. Ma mantenere questa fede è una sfida. Lo era anche per i cristiani di Colosse, città dell’Asia Minore situata a est di Efeso. Perché? Perché lì falsi insegnanti sostenevano erroneamente che la salvezza dipendesse dalla circoncisione, da ciò che si mangiava e dall’osservare alcuni precetti. È quindi comprensibile che l’apostolo Paolo fosse preoccupato per il benessere spirituale dei cristiani di Colosse; egli desiderava senz’altro che essi mantenessero la loro fede in Dio e in Cristo. Perciò, verso la fine della sua prima prigionia a Roma (verso il 60-61 E.V.), l’apostolo scrisse una lettera ai colossesi allo scopo di confutare idee errate ed edificare la loro fede. Vediamo in che modo le sue amorevoli parole possono essere di beneficio anche per noi. Apprezzamento per la posizione di Cristo All’inizio della lettera Paolo espresse apprezzamento per la posizione di Gesù. (1:1–2:12) Egli lodò i colossesi per la loro fede riguardo a Cristo e per l’amore che avevano per i compagni di fede. Paolo menzionò la posizione preminente di Cristo: egli è Colui mediante il quale sono state create tutte le altre cose, è il Capo della congregazione e il primogenito dai morti. La riconciliazione con Dio ha luogo per mezzo di Cristo, in cui sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza. In considerazione di tutto questo, i cristiani dovrebbero continuare a camminare uniti a Cristo e non permettere che alcuno li porti via come sua preda per mezzo della filosofia umana. Mediante Cristo, Dio ha tolto di mezzo la Legge. (2:13-23) Essa è stata simbolicamente inchiodata al palo su cui è morto Gesù. Le esigenze della Legge erano solo “un’ombra delle cose avvenire, ma la realtà appartiene al Cristo”. Attenendosi saldamente a Cristo, i colossesi non avrebbero permesso a nessuno di privarli del premio della vita immortale nei cieli. 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(3:1-17) Tenendo la mente rivolta alle cose di sopra, avrebbero dato la precedenza agli interessi spirituali. Questo richiedeva che eliminassero modi di pensare e di parlare sbagliati. Quali benedizioni li attendevano se si rivestivano di qualità come compassione, modestia di mente e amore! La pace di Cristo avrebbe regnato nel loro cuore se avessero fatto ogni cosa nel nome di Gesù, ringraziando Dio per mezzo di lui. L’apprezzamento per Geova Dio e per Cristo dovrebbe anche influire sui rapporti che il cristiano ha con altri. (3:18–4:18) Mogli, mariti, figli, schiavi e signori devono assolvere le proprie responsabilità nel timore di Dio e riconoscendo Cristo. E com’è essenziale perseverare nella preghiera e camminare con sapienza! La lettera di Paolo ai Colossesi ci può aiutare a evitare falsi insegnamenti che ci priverebbero del premio della vita. L’importanza che l’apostolo dà al riconoscere l’autorità di Geova e il suo Figlio può avere un ottimo effetto sui nostri rapporti con gli altri. E se manteniamo la nostra fede in Dio e in Cristo ci vengono promesse ricche benedizioni. La lettera a Laodicea: “Quando questa lettera sarà stata letta fra voi”, scrisse Paolo ai colossesi, “disponete che sia letta anche nella congregazione dei laodicesi e che anche voi leggiate quella da Laodicea”. (Colossesi 4:16) Laodicea era una ricca città situata nella parte occidentale dell’Asia Minore, collegata da strade a città come Filadelfia ed Efeso. È probabile che l’opera che Paolo compì a Efeso fosse divenuta nota fino a Laodicea, anche se egli non servì in quella città. Paolo mandò una lettera ai cristiani laodicesi, anche se alcuni eruditi ritengono che si trattasse di una copia di quella che scrisse agli efesini. La lettera a Laodicea non compare nella Bibbia, forse perché non conteneva informazioni di cui abbiamo bisogno oggi, o forse perché ripeteva punti trattati in maniera sufficiente in altre lettere canoniche. 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Perciò quando Timoteo, che forse all’epoca aveva poco più di vent’anni, torna da Tessalonica portando a Paolo buone notizie, questi è spinto a scrivere ai tessalonicesi una lettera per lodarli e incoraggiarli. Composta probabilmente verso la fine del 50 E.V., questa lettera è il primo degli scritti ispirati di Paolo. Poco tempo dopo egli scrive una seconda lettera ai cristiani di Tessalonica. Questa volta corregge un punto di vista sbagliato che avevano alcuni ed esorta i fratelli a essere fermi nella fede. Circa dieci anni dopo Paolo si trova in Macedonia e Timoteo a Efeso. Paolo scrive a Timoteo incoraggiandolo a rimanere a Efeso e a continuare a impegnarsi nel combattimento spirituale contro i falsi maestri all’interno della congregazione. Quando si scatena un’ondata di persecuzione contro i cristiani in seguito all’incendio che devasta Roma nel 64 E.V., Paolo scrive la sua seconda lettera a Timoteo. È l’ultimo dei suoi scritti ispirati. Oggi possiamo trarre beneficio dall’incoraggiamento e dai consigli contenuti in queste quattro lettere di Paolo. — Ebr. 4:12. “STIAMO SVEGLI” (1 Tess. 1:1–5:28) Paolo loda i tessalonicesi per ‘la loro fedele opera, la loro amorevole fatica e la loro perseveranza’. Dice loro che sono la sua ‘speranza e gioia e corona di esultanza’. — 1 Tess. 1:3; 2:19. Dopo aver incoraggiato i cristiani di Tessalonica a confortarsi reciprocamente con la speranza della risurrezione, Paolo afferma: “Il giorno di Geova viene esattamente come un ladro di notte”. Consiglia loro di ‘stare svegli ed essere sobri’. — 1 Tess. 4:16-18; 5:2, 6. 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Sono i cristiani unti in vita durante la presenza di Gesù nel potere del Regno. ‘Incontrano il Signore’ Gesù nell’invisibile reame celeste. Per far questo, però, devono prima morire ed essere risuscitati come creature spirituali. (Rom. 6:3-5; 1 Cor. 15:35, 44) La presenza di Cristo è già cominciata, per cui i cristiani unti che muoiono oggi non rimangono morti. Vengono “rapiti”, cioè destati istantaneamente. — 1 Cor. 15:51, 52. 5:23: Cosa intendeva Paolo quando pregò che ‘fosse conservato sano lo spirito e l’anima e il corpo dei fratelli’? Paolo si riferiva allo spirito, all’anima e al corpo della congregazione cristiana nel suo insieme, compresi i cristiani di Tessalonica unti con lo spirito. Anziché pregare semplicemente che la congregazione ‘fosse conservata sana’, Paolo pregò che ne fosse protetto lo “spirito”, o disposizione mentale. Pregò anche per la sua “anima”, la sua vita, o esistenza, e per il suo “corpo”, ovvero il gruppo dei cristiani unti. (1 Cor. 12:12, 13) Dalla preghiera di Paolo si nota il suo sincero interesse per la congregazione. Lezioni per noi: 1:3, 7; 2:13; 4:1-12; 5:15. Un modo efficace per dare consigli è quello di unire le lodi sincere all’incoraggiamento a fare meglio. 4:1, 9, 10. Gli adoratori di Geova devono continuare a crescere spiritualmente. 5:1-3, 8, 20, 21. Mentre il giorno di Geova si avvicina, “manteniamoci sobri, avendo rivestito la corazza della fede e dell’amore e per elmo la speranza della salvezza”. Prestiamo inoltre viva attenzione alla Parola profetica di Dio, la Bibbia. Punti notevoli di Primo Tessalonicesi Siate pronti per il giorno di Geova! IL GIORNO di Geova! I cristiani dell’antica Tessalonica pensavano che fosse imminente. Avevano ragione? Quando sarebbe venuto? Questo è un Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 337 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ____ Alcuni miei piccoli appunti argomento importantissimo che l’apostolo Paolo menziona nella sua prima lettera ai Tessalonicesi, lettera che scrisse da Corinto verso l’anno 50 E.V. Paolo e Sila avevano fondato la congregazione di Tessalonica, sede amministrativa della provincia romana della Macedonia. (Atti 17:1-4) In seguito, nella sua prima lettera ai Tessalonicesi, Paolo li lodò, li esortò e parlò del giorno di Geova. Anche noi possiamo trarre beneficio da questa lettera, specialmente ora che il giorno di Geova è così vicino. Lodate e incoraggiate Per prima cosa Paolo lodò i tessalonicesi. (1:1-10) Meritavano di essere lodati per la loro fedele opera e per la loro perseveranza. Era anche degno di lode il fatto che avevano ‘accettato la parola fra molta tribolazione con la gioia dello spirito santo’. Lodate anche voi altri, come fece Paolo? L’apostolo aveva dato un ottimo esempio. (2:1-12) Pur essendo stato trattato insolentemente a Filippi, aveva ‘preso coraggio mediante Dio per annunciare la buona notizia’ ai tessalonicesi. Paolo aveva rifuggito adulazione, concupiscenza e ambizione personale. Non era divenuto un costoso peso ma li aveva trattati teneramente, come una madre che alleva un figlio. Che ottimo esempio per gli anziani odierni! Paolo poi incoraggiò i tessalonicesi a rimanere saldi nonostante la persecuzione. (2:13–3:13) Essi erano stati perseguitati dai loro connazionali, e Timoteo aveva portato a Paolo buone notizie sulla loro condizione spirituale. L’apostolo pregava che essi abbondassero nell’amore e che il loro cuore fosse reso fermo. In maniera analoga, oggi i testimoni di Geova pregano a favore dei loro compagni di fede perseguitati, se ne hanno la possibilità li incoraggiano e gioiscono quando vengono a sapere della loro fedeltà. Rimanete spiritualmente desti Paolo, poi, diede dei consigli ai tessalonicesi. (4:118) Essi dovevano camminare più pienamente nella condotta che piace a Dio, mostrare amore fraterno in maggiore misura e lavorare con le proprie mani per soddisfare i propri bisogni. Oltre a ciò, dovevano confortarsi gli uni gli altri con la speranza che al tempo della presenza di Cristo i credenti generati dallo spirito che erano morti sarebbero stati destati per primi e si sarebbero uniti a Cristo. In seguito gli unti ancora viventi, Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 338 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti al momento della loro morte e risurrezione, avrebbero raggiunto Cristo e quelli già risuscitati alla vita celeste. Dopo ciò, Paolo parlò del giorno di Geova e diede ulteriori consigli. (5:1-28) Il giorno di Geova sarebbe venuto come un ladro, e dopo il grido: “Pace e sicurezza!” sarebbe venuta sicuramente un’improvvisa distruzione. Per questo motivo i tessalonicesi dovevano rimanere spiritualmente desti, protetti dalla corazza della fede e dell’amore e dall’elmo della speranza della salvezza. Dovevano avere profondo riguardo per quelli che presiedevano nella congregazione e astenersi dalla malvagità, proprio come dobbiamo fare noi. La prima lettera di Paolo ai Tessalonicesi dovrebbe indurci a lodare e incoraggiare i compagni di fede. Dovrebbe anche spingerci a essere esemplari nel comportamento e nel modo di pensare. E i consigli che contiene ci possono senz’altro aiutare a essere pronti per il giorno di Geova. Corazza ed elmo: Esortando a rimanere spiritualmente desti, Paolo scrisse: “Manteniamoci sobri, avendo rivestito la corazza della fede e dell’amore e per elmo la speranza della salvezza”. (1 Tessalonicesi 5:8) La corazza era la parte dell’armatura che proteggeva il torace del guerriero, e consisteva di lamine, maglie o piastre di metallo. Allo stesso modo, la corazza della fede ci protegge spiritualmente. E che dire dell’elmo? Era un copricapo militare, spesso metallico, destinato a proteggere il combattente durante la battaglia. Come l’elmo proteggeva la testa del soldato, così la speranza della salvezza protegge le facoltà mentali del cristiano, permettendogli di rimanere integro. Com’è essenziale che il popolo di Geova indossi questa armatura spirituale! — Efesini 6:11-17. “STATE FERMI” (2 Tess. 1:1–3:18) Torcendo quello che Paolo aveva detto nella sua prima lettera, a quanto pare alcuni nella congregazione sostengono che la ‘presenza del Signore’ sia imminente. Per correggere questo punto di vista Paolo spiega ciò che deve ‘venire prima’. — 2 Tess. 2:1-3. Paolo esorta: “State fermi e mantenete la vostra presa sulle tradizioni che vi furono insegnate”. Dà loro ordine di ‘ritirarsi da ogni fratello che cammina disordinatamente’. — 2 Tess. 2:15; 3:6. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 339 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti Risposta a domande bibliche: 2:3, 8: Chi è “l’uomo dell’illegalità”, e come verrà soppresso? Quest’“uomo” composito è il clero della cristianità inteso collettivamente. Colui che è autorizzato a dichiarare i giudizi di Dio contro i malvagi e a dare l’ordine di eseguirli è “la Parola”, cioè il principale Portavoce di Dio, Gesù Cristo. (Giov. 1:1) Perciò si può dire che Gesù sopprimerà l’uomo dell’illegalità “con lo spirito [o forza attivante] della sua bocca”. 2:13, 14: In che senso i cristiani unti sono stati ‘scelti dal principio per la salvezza’? Gli unti come classe furono preordinati quando Geova si propose che il seme della donna schiacciasse la testa di Satana. (Gen. 3:15) Geova inoltre prestabilì i requisiti che avrebbero dovuto soddisfare e l’opera che avrebbero dovuto compiere, e indicò che avrebbero subìto delle prove. In tal modo li ‘chiamò a questo destino’. Lezioni per noi: 1:6-9. Geova esegue i suoi giudizi in maniera selettiva. 3:8-12. L’approssimarsi del giorno di Geova non deve essere una scusa per non lavorare al fine di provvedere ai propri bisogni e sostenersi nel ministero. L’ozio può farci diventare pigri e ‘intromettenti nelle cose altrui’. — 1 Piet. 4:15. Punti notevoli di Secondo Tessalonicesi “Non smettete di fare il bene” VERSO il 51 E.V. l’apostolo Paolo scrisse la sua seconda lettera ai cristiani della città macedone di Tessalonica perché era preoccupato per loro. Qualcuno nella congregazione sosteneva a torto che la presenza di Gesù Cristo fosse imminente, e può darsi anche che una lettera erroneamente attribuita a Paolo venisse usata per sostenere che “il giorno di Geova” fosse arrivato. — 2 Tessalonicesi 2:1, 2. Alcuni tessalonicesi, pertanto, avevano bisogno di modificare il proprio modo di pensare. Nella sua seconda lettera, Paolo li lodò per la loro crescente fede, per il loro amore sempre più forte e per la loro fedele Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 340 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti perseveranza. Ma mostrò anche che la presenza di Gesù sarebbe stata preceduta dall’apostasia. Pertanto li attendevano tempi difficili, e la lettera dell’apostolo li avrebbe aiutati a prestare ascolto alla sua esortazione: “Non smettete di fare il bene”. (2 Tessalonicesi 3:13) Le parole di Paolo possono aiutare allo stesso modo anche noi. La rivelazione e la presenza di Cristo Per prima cosa Paolo parlò del sollievo dalla tribolazione. (1:1-12) Questo sarebbe venuto “alla rivelazione del Signore Gesù dal cielo con i suoi potenti angeli”. In quel tempo quelli che non ubbidiscono alla buona notizia subiranno la distruzione eterna. È confortante ricordare questo quando soffriamo tribolazione per mano di persecutori. Dopo ciò, Paolo indicò che prima della presenza di Cristo doveva essere rivelato “l’uomo dell’illegalità”. (2:117) I tessalonicesi non dovevano eccitarsi per qualche messaggio secondo cui “il giorno di Geova” era già arrivato. Prima doveva venire l’apostasia e doveva essere rivelato l’uomo dell’illegalità. Dopo di ciò Gesù l’avrebbe ridotto a nulla, al tempo della manifestazione della Sua presenza. Nel frattempo, Paolo pregò che Dio e Cristo confortassero il cuore dei tessalonicesi e li rendessero “fermi in ogni opera e parola buona”. Come trattare i disordinati Tra le altre cose che Paolo scrisse c’erano delle istruzioni su come trattare i disordinati. (3:1-18) Egli espresse la fiducia che il Signore avrebbe rafforzato i tessalonicesi e li avrebbe salvaguardati dal malvagio, Satana il Diavolo. Tuttavia essi dovevano fare dei passi per il proprio benessere spirituale. Dovevano ritirarsi dai disordinati, quelli che si intromettevano nelle faccende che non li riguardavano e che si rifiutavano di lavorare. “Se qualcuno non vuole lavorare”, disse Paolo, “neppure mangi”. Costoro andavano segnati e non bisognava fraternizzare con loro, anche se bisognava ammonirli come fratelli. I fedeli cristiani di Tessalonica non dovevano smettere di fare il bene, e Paolo desiderava che l’immeritata benignità del Signore Gesù Cristo fosse con tutti loro. La seconda lettera di Paolo ai Tessalonicesi assicura ai testimoni di Geova che avranno sollievo dalla loro tribolazione quando Cristo e i suoi angeli recheranno vendetta su quelli che non ubbidiscono alla buona Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 341 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti notizia. Anche sapere che “l’uomo dell’illegalità” (la classe del clero della cristianità) e tutta la falsa religione saranno presto ridotti a nulla rafforza la fede. Nel frattempo, seguiamo l’esortazione di Paolo e non smettiamo di fare il bene. La parola di Geova si diffonde rapidamente: “Pregate per noi”, scrisse Paolo, “affinché la parola di Geova continui a diffondersi rapidamente [o, “corra”] e sia glorificata come lo è infatti presso di voi”. (2 Tessalonicesi 3:1; Interlineare del Regno [inglese]) Alcuni studiosi hanno suggerito che l’apostolo stesse alludendo a corridori che si muovono rapidamente in una gara. Anche se questo non è certo, Paolo chiese che i cristiani di Tessalonica pregassero affinché lui e i suoi collaboratori potessero diffondere la parola di verità con urgenza e senza impedimenti. Visto che Dio risponde a questo tipo di preghiere, la sua parola si sta ‘diffondendo rapidamente’ man mano che, in questi ultimi giorni, la buona notizia viene predicata con urgenza. La parola di Geova viene anche “glorificata”, tenuta in alta considerazione dai credenti come “potenza di Dio per la salvezza”, come lo fu presso i tessalonicesi che l’accettarono. (Romani 1:16; 1 Tessalonicesi 2:13) Come siamo felici che Dio stia benedicendo i proclamatori del Regno e stia rapidamente aumentando le file dei suoi adoratori! — Isaia 60:22 “CUSTODISCI IL DEPOSITO CHE TI È AFFIDATO” (1 Tim. 1:1–6:21) Paolo invita Timoteo a ‘continuare a combattere l’eccellente guerra, mantenendo fede e buona coscienza’. L’apostolo fa un elenco di requisiti per gli uomini nominati nella congregazione. Inoltre dice a Timoteo di ‘respingere le false storie che violano ciò che è santo’. — 1 Tim. 1:18, 19; 3:1-10, 12, 13; 4:7. Paolo scrive a Timoteo: “Non criticare severamente l’uomo anziano”. Poi lo esorta: “Custodisci il deposito che ti è affidato, evitando le parole vuote che violano ciò che è santo e le contraddizioni della falsamente chiamata ‘conoscenza’”. — 1 Tim. 5:1; 6:20. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 342 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti Risposta a domande bibliche: 1:18; 4:14: Quali “predizioni” furono pronunciate riguardo a Timoteo? Potrebbero essere state profezie relative al futuro ruolo di Timoteo nella congregazione cristiana, pronunciate sotto ispirazione quando Paolo visitò Listra durante il suo secondo viaggio missionario. (Atti 16:1, 2) In base a queste “predizioni”, gli anziani della congregazione ‘imposero le mani’ sul giovane Timoteo, separandolo per un particolare servizio. 2:15: In che senso la donna è “tenuta in salvo per mezzo del parto”? Per mezzo del parto, avendo cura dei figli e dei lavori domestici la donna è “tenuta in salvo” non rischiando di diventare un’oziosa ‘pettegola che si intromette negli affari degli altri’. — 1 Tim. 5:11-15. 3:16: Qual è il sacro segreto della santa devozione? Se è possibile o no che gli esseri umani dimostrino perfetta ubbidienza alla sovranità di Geova rimase un segreto per secoli. Gesù fornì la risposta mantenendo una perfetta integrità fino alla morte. 6:15, 16: Queste parole si applicano a Geova Dio o a Gesù Cristo? Si applicano a Gesù Cristo, di cui questi versetti descrivono la manifestazione. (1 Tim. 6:14) In paragone con gli esseri umani che governano come re e signori, Gesù è il “solo Potentato” e l’unico ad avere l’immortalità. (Dan. 7:14; Rom. 6:9) Da quando è asceso ai cieli invisibili nessun uomo sulla terra lo “può vedere” con gli occhi letterali. Lezioni per noi: 4:15. Sia che abbiamo accettato il cristianesimo da poco oppure da molto tempo, dobbiamo impegnarci per continuare a crescere in senso spirituale. 6:2. Se il nostro datore di lavoro è un compagno di fede, non dobbiamo approfittare di lui in nessun modo, ma servirlo ancora più prontamente di quanto faremmo con chi non fa parte della congregazione. 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(Atti 20:29, 30) Nel giro di pochi anni, l’insegnamento apostata era divenuto così grave che Paolo incoraggiò Timoteo a impegnarsi in un combattimento spirituale all’interno della congregazione per preservarne la purezza e aiutarne i componenti a restare nella fede. Questo fu uno dei motivi principali per cui Paolo, verso il 61-64 E.V., scrisse dalla Macedonia la sua prima lettera a Timoteo. A Timoteo fu detto quali sono i compiti di un anziano, il posto assegnato da Dio alle donne, i requisiti di anziani e servitori di ministero e altre cose. Queste istruzioni sono utili anche oggi. Esortazione ad avere fede Paolo cominciò la lettera con il consiglio di mantenere fede e buona coscienza. (1:1-20) Incoraggiò Timoteo a rimanere a Efeso e a ‘comandare a certuni di non insegnare diversa dottrina’. Paolo era grato del ministero assegnatogli, riconoscendo di aver agito per ignoranza e con mancanza di fede quando perseguitava i seguaci di Gesù. L’apostolo comandò a Timoteo di continuare a combattere la guerra spirituale, “mantenendo fede e buona coscienza” e non divenendo come quelli che avevano fatto “naufragio riguardo alla loro fede”. Consigli riguardo all’adorazione Dopo ciò, Paolo diede consigli quale “maestro di nazioni in quanto a fede e verità”. (2:1-15) Si doveva pregare per quelli che erano altolocati affinché i cristiani potessero vivere in pace. È volontà di Dio che ogni sorta di uomini siano salvati, e un insegnamento fondamentale è che Cristo “diede se stesso come riscatto corrispondente per tutti”. Paolo mostrò che le donne devono adornarsi con modestia e non esercitare autorità sull’uomo. La congregazione dev’essere ben organizzata. (3:116) Pertanto Paolo indicò i requisiti che devono avere i sorveglianti e i servitori di ministero. Da quello che l’apostolo scrisse, Timoteo avrebbe saputo come Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 344 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti comportarsi nella congregazione, “colonna e sostegno della verità”. Paolo diede a Timoteo consigli personali per aiutarlo a stare in guardia contro i falsi insegnamenti. (4:1-16) In tempi successivi alcuni si sarebbero allontanati dalla fede. Tuttavia, prestando costante attenzione a se stesso e al suo insegnamento, Timoteo ‘avrebbe salvato se stesso e quelli che lo avrebbero ascoltato’. Timoteo ricevette consigli anche su come trattare i singoli individui, giovani e non. (5:1-25) Ad esempio, bisognava provvedere in maniera adeguata alle vedove più anziane che avevano un’eccellente reputazione cristiana. Anziché pettegolare, le vedove più giovani dovevano sposarsi e avere figli. Gli anziani che presiedevano in maniera eccellente dovevano essere ritenuti degni di doppio onore. Santa devozione con autosufficienza Paolo terminò la sua lettera dando consigli sulla santa devozione. (6:1-21) La “santa devozione con autosufficienza” è un mezzo di grande guadagno, mentre chi determina di arricchire va incontro alla distruzione e alla rovina. Paolo esortò Timoteo a combattere l’eccellente combattimento della fede e ad ‘afferrare fermamente la vita eterna’. Per afferrare tale vera vita, i ricchi dovevano “riporre la loro speranza non nelle ricchezze incerte, ma in Dio”. Salvata per mezzo del parto: Quando scrisse: “Essa sarà tenuta in salvo per mezzo del parto, purché rimangano in fede e amore e santificazione insieme a sanità di mente”, Paolo non stava parlando della salvezza in vista della vita eterna, bensì del giusto ruolo della donna cristiana. (1 Timoteo 2:11-15) Per mezzo del parto, avendo cura dei figli e dei lavori domestici la donna sarebbe stata “tenuta in salvo” non rischiando di diventare un’oziosa pettegola che si intromette negli affari degli altri. (1 Timoteo 5:11-15) Le sue attività domestiche avrebbero completato il suo servizio a Geova. Naturalmente, tutti i cristiani dovrebbero badare alla propria condotta e usare saggiamente il tempo. — Efesini 5:15, 16. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 345 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti “PREDICA LA PAROLA, DATTI AD ESSA CON URGENZA” (2 Tim. 1:1–4:22) Per preparare Timoteo in vista dei tempi difficili avvenire, Paolo scrive: “Dio non ci diede uno spirito di codardia, ma di potenza e di amore e di sanità di mente”. A Timoteo viene raccomandato: “Lo schiavo del Signore non ha bisogno di contendere, ma di essere gentile verso tutti, qualificato per insegnare”. — 2 Tim. 1:7; 2:24. Paolo esorta Timoteo: “Rimani nelle cose che hai imparato e sei stato persuaso a credere”. Gli insegnamenti apostati stanno prendendo piede, perciò l’apostolo consiglia al giovane sorvegliante: “Predica la parola, datti ad essa con urgenza . . . , riprendi, rimprovera, esorta”. — 2 Tim. 3:14; 4:2. Risposta a domande bibliche: 1:13: Cos’è “il modello di sane parole”? Le “sane parole” sono “quelle del nostro Signore Gesù Cristo”, i veri insegnamenti cristiani. (1 Tim. 6:3) Ciò che Gesù insegnò e fece era in armonia con la Parola di Dio, perciò l’espressione “sane parole” può per estensione riferirsi a tutti gli insegnamenti biblici. Tali insegnamenti ci aiutano a capire quello che Geova richiede da noi. ‘Continuiamo a tenere questo modello’ mettendo in pratica ciò che abbiamo imparato dalla Bibbia. 4:13: Cos’erano “le pergamene”? Il termine “pergamene” si riferisce a pelli appositamente trattate per essere usate come materiale scrittorio. È possibile che Paolo chiedesse alcune parti delle Scritture Ebraiche così da studiarle mentre era detenuto a Roma. Forse alcuni rotoli erano di papiro e altri di pergamena. Lezioni per noi: 1:5; 3:15. Il motivo fondamentale per cui Timoteo aveva fede in Cristo Gesù, una fede che influiva su tutto ciò che Timoteo faceva, era l’istruzione scritturale che aveva ricevuto in famiglia sin dall’infanzia. È davvero importante che i genitori riflettano seriamente su ciò che stanno facendo per adempiere questa responsabilità nei confronti di Dio e dei loro bambini. 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Quando i nostri compagni di fede affrontano prove, persecuzione o prigionia, preghiamo per loro e facciamo tutto il possibile per aiutarli. — Prov. 3:27; 1 Tess. 5:25. 2:22. I cristiani, specialmente i giovani, non devono lasciarsi assorbire da body building, sport, musica, svago, hobby, viaggi, conversazioni frivole e cose simili, al punto da avere poco tempo per le attività spirituali. Punti notevoli di Secondo Timoteo Confidiamo nella forza che Dio dà GEOVA dà ai suoi servitori la forza di sopportare prove e persecuzione. E quanto bisogno avevano Timoteo e gli altri cristiani di quella forza! Nel 64 E.V. un incendio devastò Roma, e si sparse la voce che il responsabile fosse l’imperatore Nerone. Per scagionarsi, egli incolpò i cristiani, e sembra che ciò desse origine a un’ondata di persecuzione. Fu probabilmente in quel tempo (verso il 65 E.V.) che l’apostolo Paolo fu nuovamente imprigionato a Roma. Pur essendo vicino alla morte, egli scrisse allora la sua seconda lettera a Timoteo. La lettera di Paolo preparava Timoteo a resistere agli apostati e a rimanere saldo di fronte alla persecuzione. Lo incoraggiava a continuare a fare progresso spirituale e gli spiegava la situazione di Paolo in prigione. Inoltre, questa lettera aiuta i lettori a confidare nella forza che Dio dà. Soffri il male e insegna con mitezza Dio impartisce potenza onde possiamo sopportare la persecuzione quali proclamatori della buona notizia. (1:1-18) Paolo non dimenticò mai Timoteo nelle sue preghiere, e ricordava la sua fede senza ipocrisia. Dio diede a Timoteo ‘non uno spirito di codardia, ma uno spirito di potenza e di amore e di sanità di mente’. Egli perciò non doveva vergognarsi di dare testimonianza e di soffrire il male per amore della buona notizia. Timoteo, inoltre, doveva ‘continuare a tenere il modello di sane parole’ udite da Paolo, proprio come noi dobbiamo attenerci strettamente alla pura verità cristiana anche se altri se ne allontanano. Le cose che Paolo aveva insegnato dovevano essere affidate a uomini fedeli che avrebbero insegnato ad altri. (2:1-26) Timoteo fu esortato ad essere un Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 347 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _ eccellente soldato di Cristo, fedele nel soffrire il male. Paolo stesso soffriva in prigione per aver predicato la buona notizia. Egli incoraggiò Timoteo a fare tutto il possibile per presentarsi a Dio come un operaio approvato, evitando i discorsi vuoti che violano ciò che è santo, e gli ricordò che lo schiavo del Signore deve istruire altri con mitezza. Predica la parola! Per affrontare gli ultimi giorni e difendere la verità scritturale ci sarebbe stato bisogno della forza di Dio. (3:1-17) Tra gli empi sarebbero sorti uomini ‘che imparano sempre ma non sono mai in grado di venire all’accurata conoscenza della verità’. Tali ‘uomini malvagi e impostori avrebbero progredito di male in peggio, sviando ed essendo sviati’. Tuttavia, Timoteo doveva ‘rimanere nelle cose che aveva imparato’. E così dovremmo fare anche noi, sapendo che ‘tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile per insegnare, riprendere, correggere e disciplinare nella giustizia, affinché l’uomo di Dio sia pienamente competente, del tutto preparato per ogni opera buona’. Timoteo doveva opporsi agli apostati e compiere il suo ministero. (4:1-22) Per far questo doveva ‘predicare la parola’ e attenersi ad essa. Questo era essenziale, poiché la congregazione attraversava un “tempo difficoltoso” a motivo del fatto che alcuni insegnavano false dottrine. Anche gli odierni testimoni di Geova si attengono alla Parola di Dio, predicandola con urgenza nella congregazione e alle persone di fuori, anche in condizioni sfavorevoli. Paolo ‘aveva osservato la fede’, anche se alcuni l’avevano abbandonato. Ma ‘il Signore gli aveva infuso potenza, affinché per mezzo suo la predicazione fosse compiuta pienamente’. Confidiamo anche noi nella forza che Dio dà e continuiamo a predicare la buona notizia. Un soldato eccellente: Paolo esortò Timoteo: “Quale eccellente soldato di Cristo Gesù accetta la tua parte nel soffrire il male. Nessuno che presta servizio come soldato si immischia negli affari commerciali della vita, affinché guadagni l’approvazione di chi lo ha arruolato come soldato”. (2 Timoteo 2:3, 4) Un fante romano ‘soffriva il male’ quando doveva portare armi pesanti, una scure, un cesto, razioni di cibo per tre giorni e altre cose. (Giuseppe Flavio, La guerra giudaica, libro III, capitolo 5) Egli non si dedicava al commercio, poiché questo non avrebbe fatto piacere ai suoi superiori, e le Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 348 Alcuni miei piccoli appunti _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ __ Alcuni miei piccoli appunti sue spese erano coperte. In maniera analoga, il cristiano sopporta le prove che l’essere un “eccellente soldato di Cristo” comporta. Anche se forse ha un lavoro secolare per assolvere le sue responsabilità scritturali, egli non deve immischiarsi in cose materiali al punto di smettere di combattere la guerra spirituale. (1 Tessalonicesi 2:9) Dando testimonianza di casa in casa, brandisce “la spada dello spirito, cioè la parola di Dio”, e contribuisce a liberare le persone dall’errore religioso. (Efesini 6:1117; Giovanni 8:31, 32) Visto che sono in gioco delle vite, possano tutti i soldati cristiani continuare ad avere l’approvazione di Gesù Cristo e di Geova Dio in questo modo. La Parola di Geova è vivente Punti notevoli delle lettere a Tito, a Filemone e agli Ebrei NEL 61 E.V., qualche tempo dopo la sua prima detenzione a Roma, l’apostolo Paolo visita l’isola di Creta. Notando la condizione spirituale delle congregazioni dell’isola, lascia lì Tito per rafforzarle. In seguito, probabilmente dalla Macedonia, Paolo scrive a Tito una lettera per dargli istruzioni su come assolvere i suoi incarichi e per garantire che l’opera di Tito ha il sostegno dell’apostolo. In precedenza, poco prima del suo rilascio nel 61 E.V., Paolo aveva scritto una lettera a Filemone, un conservo cristiano che viveva a Colosse. Si tratta di una richiesta personale fatta a un amico. Verso il 61 E.V. Paolo scrisse anche una lettera ai credenti ebrei della Giudea, dove dimostra la superiorità del cristianesimo rispetto al sistema giudaico. Tutt’e tre le lettere contengono validi consigli per noi. — Ebr. 4:12. MANTENETEVI SANI SPIRITUALMENTE (Tito 1:1–3:15) Dopo aver dato istruzioni su come fare “nomine di anziani di città in città”, Paolo consiglia a Tito di ‘continuare a riprendere gli insubordinati con severità, affinché siano sani nella fede’. Esorta tutti i componenti delle congregazioni di Creta “a ripudiare l’empietà . . . e a vivere con sanità di mente”. — Tito 1:5, 10-13; 2:12. Paolo dà ulteriori consigli per aiutare i fratelli di Creta a mantenersi sani spiritualmente. Dice espressamente a Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 349 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti Tito di evitare “le questioni stolte . . . e le lotte relative alla Legge”. — Tito 3:9. Risposta a domande bibliche: 1:15: Com’è possibile che “tutte le cose” siano “pure per i puri”, ma impure per “i contaminati e gli infedeli”? Per rispondere bisogna capire cosa intendeva Paolo con l’espressione “tutte le cose”. Stava parlando non delle cose che la scritta Parola di Dio condanna esplicitamente, ma delle questioni in cui le Scritture consentono a ogni credente di prendere la propria decisione. Per chi ha un modo di pensare in armonia con le norme di Dio, queste cose sono pure. Nel caso di chi ha un modo di pensare distorto e una coscienza contaminata avviene invece il contrario. 3:5: In che senso i cristiani unti sono ‘salvati per mezzo del bagno’ e ‘rinnovati mediante lo spirito santo’? Vengono ‘salvati per mezzo del bagno’ in quanto Dio li ha lavati, o purificati, con il sangue di Gesù applicando il valore del sacrificio di riscatto. Sono ‘rinnovati mediante lo spirito santo’ perché sono diventati “una nuova creazione” quali figli di Dio generati dallo spirito. — 2 Cor. 5:17. Lezioni per noi: 1:10-13; 2:15. I sorveglianti cristiani devono dimostrare coraggio per correggere le cose che non vanno nella congregazione. 2:3-5. Come nel I secolo, oggi le sorelle cristiane mature devono essere “di condotta riverente, non calunniatrici, né schiave di molto vino, maestre di ciò che è bene”. In tal modo possono efficacemente ammaestrare in privato “le giovani” della congregazione. 3:8, 14. Rivolgere “la mente a come mantenere opere eccellenti” è ‘eccellente e utile’ perché ci aiuta a portare frutto nel servizio di Dio e ci mantiene separati da questo mondo malvagio. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 350 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ _ Alcuni miei piccoli appunti Punti notevoli di Tito Rimanete sani nella fede! LE CONGREGAZIONI cristiane dell’isola mediterranea di Creta avevano bisogno di cure spirituali. Chi poteva aiutarle? Ebbene, Tito, il compagno d’opera dell’apostolo Paolo! Tito era coraggioso, qualificato per insegnare, zelante nelle opere eccellenti e sano nella fede. Paolo fece visita a Creta fra la sua prima e la seconda detenzione a Roma, e lasciò Tito sull’isola perché correggesse alcune situazioni e nominasse anziani di congregazione. Tito doveva anche rimproverare i falsi insegnanti e dare il giusto esempio. Tutto questo lo impariamo dalla lettera che Paolo scrisse a Tito, e che probabilmente inviò dalla Macedonia tra il 61 e il 64 E.V. I consigli dell’apostolo, se messi in pratica, possono aiutare gli odierni sorveglianti e gli altri compagni di fede ad essere coraggiosi, zelanti e spiritualmente sani. Cosa si richiede dai sorveglianti? Era necessario nominare sorveglianti e risolvere alcuni gravi problemi. (1:1-16) L’uomo che veniva nominato sorvegliante doveva essere libero da accusa, esemplare sia a livello personale che familiare, ospitale, equilibrato e padrone di sé. Doveva insegnare ciò che è verità, esortare e riprendere quelli che esprimevano punti di vista contraddittori. Doveva avere coraggio, perché bisognava mettere a tacere uomini insubordinati nelle congregazioni, e specialmente quelli che sostenevano la circoncisione, poiché avevano sovvertito intere case. Bisognava impartire una severa riprensione affinché le congregazioni rimanessero spiritualmente sane. Anche oggi i sorveglianti cristiani devono avere il coraggio di riprendere ed esortare al fine di edificare la congregazione. Mettiamo in pratica il sano insegnamento Tito doveva impartire un insegnamento spiritualmente sano. (2:1-15) Gli uomini d’età avanzata dovevano essere esemplari in quanto a moderazione, serietà, sanità di mente, fede, amore e perseveranza. Le donne anziane dovevano essere “di condotta riverente”. Quali “maestre di ciò che è bene”, potevano aiutare le donne più giovani ad avere un giusto concetto delle loro responsabilità di mogli e madri. I giovani dovevano essere di mente sana, e gli schiavi dovevano essere Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 351 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti sottomessi ai loro padroni in modo da adornare l’insegnamento di Dio. Tutti i cristiani dovevano ripudiare l’empietà e vivere con sanità di mente in questo sistema di cose, aspettando la gloriosa manifestazione di Dio e di Gesù Cristo, “che diede se stesso per noi, per liberarci da ogni sorta d’illegalità e purificare per sé un popolo particolarmente suo, zelante nelle opere eccellenti”. Mettendo in pratica questi sani consigli, sforziamoci anche noi di ‘adornare l’insegnamento di Dio’. I consigli conclusivi di Paolo promuovono la salute spirituale. (3:1-15) Bisogna mostrare la giusta sottomissione ai governanti e coltivare la ragionevolezza. I cristiani hanno la speranza della vita eterna, e le parole di Paolo dovevano essere ribadite per incoraggiarli a rivolgere la mente alle opere eccellenti. Bisognava evitare questioni stolte e controversie sulla Legge, e chi promuoveva una setta doveva essere rigettato dopo essere stato ammonito due volte. Se gli anziani applicheranno anche oggi questi consigli, sia essi che i loro compagni di fede rimarranno sani nella fede. Evitiamo di essere schiavi del vino: Anche se le donne non devono insegnare agli uomini nella congregazione, le sorelle anziane possono istruire le donne più giovani in privato. Per essere efficaci sotto questo aspetto, le donne di una certa età devono prestare ascolto alle parole di Paolo: “Le donne d’età avanzata siano di condotta riverente, non calunniatrici, né schiave di molto vino, maestre di ciò che è bene”. (Tito 2:1-5; 1 Timoteo 2:11-14) In vista degli effetti del bere, i sorveglianti, i servitori di ministero e le sorelle più anziane devono usare moderazione, non dandosi a molto vino. (1 Timoteo 3:2, 3, 8, 11) Tutti i cristiani devono evitare l’ubriachezza e astenersi dal bere alcolici mentre compiono la “santa opera” di predicare la buona notizia. — Romani 15:16; Proverbi 23:20, 21. ESORTATE “IN BASE ALL’AMORE” (Filem. 1-25) Filemone viene lodato per il suo esempio di ‘amore e fede’. Paolo ha provato “molta gioia e conforto” nel vedere che Filemone è fonte di ristoro per i compagni di fede. — Filem. 4, 5, 7. Col modo in cui affronta la delicata questione di Onesimo, Paolo dà l’esempio a tutti i sorveglianti. Infatti Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 352 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ Alcuni miei piccoli appunti non impartisce un ordine ma esorta “in base all’amore”. Dice a Filemone: “Confidando nella tua condiscendenza, ti scrivo, sapendo che farai anche più delle cose che dico”. — Filem. 8, 9, 21. Risposta a domande bibliche: 10, 11, 18: In che senso Onesimo, un tempo “inutile”, era diventato “utile”? Onesimo era uno schiavo insubordinato che era scappato dalla casa di Filemone a Colosse e si era rifugiato a Roma. Probabilmente, per pagarsi il viaggio di 1.400 chilometri, Onesimo aveva anche derubato il suo padrone. In effetti, per Filemone era “inutile”. Ma a Roma, grazie all’aiuto di Paolo, Onesimo era diventato cristiano. Adesso che era un fratello spirituale, questo schiavo un tempo “inutile” era diventato “utile”. 15, 16: Perché Paolo non chiese a Filemone di concedere la libertà a Onesimo? Paolo voleva attenersi strettamente all’incarico di ‘predicare il regno di Dio e insegnare le cose inerenti al Signore Gesù Cristo’. Pertanto decise di evitare qualsiasi coinvolgimento nelle questioni sociali, come quelle relative alla schiavitù. — Atti 28:31. Lezioni per noi: 2. Filemone mise la sua casa a disposizione per tenervi le adunanze cristiane. È un privilegio avere un’adunanza per il servizio di campo a casa propria. — Rom. 16:5; Col. 4:15. 4-7. Dovremmo prendere l’iniziativa di lodare i nostri conservi che sono un esempio di fede e amore. 15, 16. Quando nella vita si verificano situazioni spiacevoli non dovremmo farci assalire dall’ansia. Come nel caso di Onesimo, potrebbero esserci dei risvolti positivi. 21. Paolo si aspettava che Filemone perdonasse Onesimo. In modo simile, anche noi siamo tenuti a perdonare un fratello che può averci offeso. — Matt. 6:14. 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(Giovanni 13:34, 35) Questo amore li avrebbe spinti persino a morire l’uno per l’altro. Sì, l’amore fraterno è così forte e spinge ad agire. L’apostolo Paolo era certo che Filemone, un cristiano appartenente alla congregazione di Colosse, città dell’Asia Minore, avrebbe agito spinto dall’amore fraterno. L’amore aveva già indotto Filemone a mettere a disposizione la sua casa come luogo di adunanza cristiana. Onesimo, uno schiavo di Filemone, era fuggito, probabilmente rubando del denaro per pagarsi il viaggio fino a Roma, dove in seguito aveva incontrato Paolo e abbracciato il cristianesimo. Mentre era in prigione a Roma, verso il 60-61 E.V., Paolo scrisse una lettera indirizzata principalmente a Filemone esortandolo ad accogliere Onesimo, che tornava da lui, con uno spirito d’amore fraterno. Leggete questa lettera e noterete che è un capolavoro di affetto e di tatto, un esempio che i servitori di Geova fanno bene a imitare. Lodato per il suo amore e la sua fede Rivolgendosi a Filemone e ad altri, Paolo per prima cosa li lodò. (Versetti 1-7) L’apostolo aveva continuato a udire tanto dell’amore che Filemone aveva per Cristo e per tutti i santi quanto della sua fede. Questo induceva Paolo a ringraziare Geova e gli recava molta gioia e conforto. E noi, personalmente, lodiamo i nostri fratelli che danno il buon esempio in quanto ad amore e a fede? Dovremmo farlo. Come mostrano le parole di Paolo, quando si ha a che fare con altri cristiani è sempre desiderabile esortare facendo appello all’amore. (Versetti 8-14) Dopo la sua introduzione piena di tatto l’apostolo Paolo disse che, benché potesse ordinare a Filemone di “fare ciò che è conveniente”, preferiva esortarlo. Esortarlo a fare che cosa? A ricevere di nuovo lo schiavo Onesimo in maniera benigna! Paolo avrebbe voluto continuare a beneficiare dei servizi di Onesimo, ma non lo voleva fare senza il consenso di Filemone. Paolo indicò poi che spesso avvenimenti apparentemente spiacevoli risultano benefici. (Versetti Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 354 _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _______________________ _ Alcuni miei piccoli appunti 15-21) In effetti, la fuga di Onesimo aveva prodotto buoni risultati. Perché? Perché Filemone ora poteva riaverlo come volenteroso e onesto fratello cristiano, non come schiavo riluttante e forse anche disonesto. Paolo chiese a Filemone di ricevere Onesimo proprio come avrebbe ricevuto lui stesso. Se Onesimo aveva fatto qualche torto a Filemone, l’apostolo avrebbe saldato il debito. Per convincere ulteriormente Filemone ad accondiscendere, Paolo gli ricordò che egli stesso era in debito con l’apostolo per essere divenuto cristiano. Perciò Paolo era certo che Filemone avrebbe fatto anche più di ciò che gli era chiesto. Che richiesta amorevole e piena di tatto! Di certo, è così che dovremmo trattare i nostri conservi cristiani. Paolo concluse la lettera con parole di speranza, saluti e auguri. (Versetti 22-25) Sperava di essere presto rimesso in libertà mediante le preghiere di altri a suo favore. (Come indica la seconda lettera di Paolo a Timoteo, quelle preghiere furono esaudite). Concludendo, Paolo inviò saluti e augurò che l’immeritata benignità di Gesù Cristo potesse essere con lo spirito mostrato da Filemone e dagli altri adoratori di Geova. Più di uno schiavo: Riguardo al ritorno di Onesimo, lo schiavo fuggitivo di Filemone, Paolo disse: “Forse . . . si separò per un’ora, affinché tu lo riavessi per sempre, non più come schiavo ma come più di uno schiavo, come fratello diletto, specialmente tale a me, e quanto più a te sia per relazione carnale che nel Signore”. (Filemone 15, 16) Nell’impero romano la schiavitù era sostenuta dal governo imperiale, e Paolo riconosceva tali “autorità superiori”. (Romani 13:1-7) Egli non giustificò la ribellione degli schiavi, ma aiutò tali individui a ottenere la libertà spirituale come cristiani. In armonia con il suo stesso consiglio secondo cui gli schiavi dovevano essere sottoposti ai loro signori, Paolo rimandò Onesimo da Filemone. (Colossesi 3:22-24; Tito 2:9, 10) Ora Onesimo era più di uno schiavo mondano. Era un diletto compagno di fede che avrebbe mostrato sottomissione relativa a Filemone come schiavo migliore, essendo governato da santi princìpi e manifestando amore fraterno. Raccolta Punti notevoli con Mini notes Pagina 355 ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ ______________________ Alcuni miei piccoli appunti ‘AVANZATE VERSO LA MATURITÀ’ (Ebr. 1:1–13:25) Per dimostrare che la fede nel sacrificio di Gesù è superiore alle opere della Legge, Paolo mette in risalto l’eccellenza del Fondatore del cristianesimo, del suo sacerdozio, del