Comunità in cammino: con intelligenza e verità Camminiamo insieme… Bollettino settimanale della Parrocchia S. Maria Assunta, Via Antares, 18 - BIBIONE anno VIII/7, 20 febbraio 2011 tel. 0431/43178; cel. 3491554726 VOGLIAMO TOCCARE LA GIOIA «Non tocco mai la gioia». Così dice una ragazza triste in un film girato da un gruppo di liceali. Queste parole costituiscono una sfida, perché manifestano il bisogno di una cultura intera. Tutti cerchiamo la gioia. È la ricerca che accomuna buoni e cattivi: chi è buono, è buono per essere felice; chi è cattivo non lo sarebbe, se non sperasse di potere, con ciò, essere felice. Questa ragazza vuole la gioia, fin qui niente di nuovo. Ma la chiede attraverso il senso più basilare che abbiamo: il tatto. Non i sensi nobili e collegati più direttamente all’intelligenza: la vista e l’udito. No, lei vuole «toccare» la gioia. Vuole che la felicità sia comprensibile alle dita, alla pelle. Questa generazione, nutrita di virtuale, chiede in modo ancora più forte che la salvezza diventi tattile: «L’uomo ha bisogno di vedere e di fare sì che questo tale vedere divenga toccare. Egli deve salire la 'scala' del corpo, per trovare su di essa la strada alla quale la fede lo invita» ( J. Ratzinger). Ma la gioia non raggiunge il tatto perché spesso chi ha la gioia (condizione necessaria ma non sufficiente) e vorrebbe trasmetterla ci prova a parole. Ma le parole non bastano più. Quanti maestri scoraggiati di fronte a ragazzi disinteressati alle loro parole, quanti sacerdoti sfiancati dall’apatia dei ragazzi alle loro parole, quanti genitori pieni di fede rattristati dalla perdita di essa nei loro figli nonostante le tante parole... Non con i discorsi si raggiunge oggi la vita delle persone, ma solo con la vita che si mette in gioco in prima persona, nella carne, nel corpo. La gioia, oggi, è chiamata a rendersi percepibile, non all’ascolto, non alla vista. Non basta più. Deve camminare per le strade del mondo, farsi permeabile al tatto, si deve poter toccare: al supermercato, in aula, in cucina, sul campo di calcio. I ragazzi vogliono toccarla, ma la realtà li delude. Lo sapeva bene un grande cercatore della gioia: «Al solo sentirla nominare tutti si drizzano e ti guardano nelle mani, per vedere se mai tu sia in grado di dare qualcosa al loro bisogno!» (Agostino). Non c’è risposta più assurda che quella data a una domanda non posta. In realtà, la domanda c’è e c’è anche la risposta, almeno questo pretende il cristiano, tanto che qualcuno invitava a «dare ragione della speranza che è in voi». Ecco il punto: riuscire a dare ragione. Ma quella ragione non può essere più fatta solamente di parole, discorsi. Si tratta di dare ragione attraverso qualcosa di immediatamente percepibile al tatto. La verità deve tornare a sedurre la vita, incantarla, estasiarla. Come? «Tutto me trae, tant’è bello», diceva Jacopone da Todi di Cristo. Ecco il valico ancora aperto attraverso cui la verità si fa permeabile al tatto e la gioia percepibile: la bellezza. La bellezza mette d’accordo tutti, è gioia tattile. I ragazzi lo sanno, la cercano in ogni angolo. Dove si è nascosta la bellezza? O dove si sono nascosti i sensi capaci di percepirla, atrofizzati di fronte all’assenza del loro cibo? La bellezza ci 'tocca' solo quando è amore che si realizza, evidenza di un dono: una donna che si fa bella per il marito, una spiaggia che i secoli hanno levigato per i nostri occhi, una rosa che un giardiniere ha curato, un capolavoro che è costato fatica e disperazione ad un artista, una lezione che un professore ha preparato con rinnovato slancio, un sorriso vero a chi entra in ascensore con noi... Il Verbo stesso di Dio non è una spiegazione, non è un concetto, ma è carne tangibile, è la bellezza stessa che si dona nel linguaggio del corpo: il pane. E questo dono è per me. Ma siamo noi affamati di ricevere e donare questo dono? Chi guarda nelle nostre mani lo trova? Nessuno può donare ciò che non ha. Nessuno può far toccare ciò che non lo tocca. A. D’Avenia, in Avvenire 6 febbraio 2010 Il numero del 13 febbraio è stato stampato in 430 copie. Rimaste 0. www.parrocchiabibione.it [email protected] COMUNITA’ IN FESTA Carissimi amici, oggi, 20 febbraio, la nostra Comunità cristiana è in festa. Ricorda infatti i suoi 48 anni di vita e il suo terzo anniversario della Dedicazione della chiesa. Due appuntamenti che ci offrono l’opportunità di fermarci per far memoria del cammino fin qui compiuto, ringraziare il Buon Dio, volgere lo sguardo al cammino che ci attende. In questo nostro sostare desideriamo ricordare al Signore quanti, in vario modo, hanno contributo alla crescita della nostra Comunità: quanti cuori, intelligenze, mani... si sono lasciati coinvolgere per dare un profilo sempre più chiaro alla Comunità. A tutti e per ciascuno il nostro grazie. E ora che fare? Quali iniziative intraprendere? Quali attività proporre? Prima di rispondere a queste domande, vorrei con voi volgere lo sguardo all’odierna Parola di Gesù, in questa settima domenica del tempo ordinario. Una Parola che ci raggiunge come un dono della Provvidenza e quanto vorrei che non cadesse invano! Dice Gesù ai suoi discepoli, e oggi quindi a noi tutti: “ siate perfetti com’è perfetto il Padre vostro celeste”. Questo è il programma che Dio ci affida: divenire perfetti, santi, cioè compiuti. Questo lo saremo se impareremo, se ci educheremo ad essere fino in fondo noi stessi, a immagine e somiglianza di Dio: questo è il nostro orizzonte. Ma per incamminarci verso un progetto così grande, ricorda Sant’Agostino, è fondamentale coltivare nel cuore un grande desiderio, in grado di aiutarci a non smarrirci tra i grattacieli delle cose e delle parole inutili, dimenticando quindi la Meta verso cui siamo incamminati: il Cielo. La Parola che Gesù oggi dona e affida alla nostra responsabilità è questo grande desiderio, che chiede ora di essere accolto e custodito. Ma può bastare questo? A tale riguardo può aiutarci una citazione di A. de Sanit-Exupery, tratta dal libro “Il piccolo principe”. Scrive: “Se vuoi costruire una nave, non radunare uomini per raccogliere il legno e distribuire compiti, ma insegna loro la nostalgia del mare ampio e infinito”. Ecco, la Parola di Gesù di questa domenica vuole suscitare in noi la nostalgia del mare ampio e infinito. In una parola, vuole educarci a cose grandi, vere, belle. La proposta dunque c’è, a ciascuno la libertà di abbracciarla fino a lasciarsi coinvolgere. Auguri a tutti e buon cammino verso quel mare ampio e infinito che è il Cielo, la nostra Meta. d. Andrea Comunità in cammino: pregando INTENZIONI SANTE MESSE Domenica 20, VI domenica t.o. Ore 9.00 + Mario Carlo Tolomio Ore 11.00 48° della parrocchia e 3° anniversario Dedicazione -per benefattori viventi e defunti - per don Arduino Biason - per fidanzati, sposi e famiglie - per bambini, ragazzi, giovani - per gli anziani e malati - per le famiglie in difficoltà - per quanti vivono situazioni “irregolari” - per le vocazioni sacerdotali e religiose - per quanti vivono sulla soglia... - per turisti e operatori turistici Lunedì 21, S. Pier Damiani Ore 18.00 - vespri + Ferdinando Ravagli + Vittorio Sommaggio Martedì 22, Cattedra di S. Pietro Ore 18.00 + Sergio, Francesca Bologna + Adelia Taiariol + def.ti Buttò e Marson Mercoledì 23, S. Policarpo Ore 18.00 + Werther + Rosa + Igeo e def.ti Buttò Giovedì 24, S. Sergio Ore 8.00 + Carmencita + Ireneo e Ludovico Buttò Venerdì 25, S. Cesario Ore 18.00 + Maria Anna e Umberto + Carollo e Vittoria + Dino, Olindo Parcianello + Riccarda Baradel + Maria Stefanello + Graziano Buttò + Maria Selvaggi Pasian Sabato 26, S. Nestore Ore 18.00 + Enzo Scarsini + Raffaello Arreghini Domenica 27, VIII domenica t.o. : 9 e 11.00 Comunità in cammino con POPOTUS, il giornale per bambini in allegato gratuito ad Avvenire ogni giovedì e sabato ADORAZIONE, VESPRI, LECTIO DIVINA Per imparare a conoscere e a pregare la Bibbia. Ogni giovedì: Ore 17.00: apertura adorazione eucaristica Ore 17.30: canto dei vespri Ore 17.50: lectio divina Ore 18.20: adorazione personale Ore 18.30: chiusura adorazione Durante i tempi di adorazione il parroco è disponibile per colloqui e/o confessioni. Ciascuno è libero di scegliere a quale tempo partecipare per la preghiera. IN CAMMINO VERSO IL CONSIGLIO PASTORALE del 1° marzo In vista del Consiglio pastorale del 1° marzo invito i singoli gruppi della parrocchia a ritrovarsi e confrontarsi su itinerari e iniziative da proporre in Consiglio Pastorale. E’ bene arrivare con un’idea forte da portare avanti per due anni, fino al 50° della parrocchia, 20 febbraio 2013. Ogni iniziativa dovrà essere inserita all’interno dell’orizzonte descritto nell’editoriale di prima pagina. Il Consiglio stesso valuterà poi se organizzare anche un’Assemblea parrocchiale prima di Pasqua. Il Consiglio sarà aperto a tutti coloro che lo desiderano. VISITA MALATI Continuano le visite ai malati in ospedale e, in alcuni casi, in abitazione. Si prega di segnalare eventuali ricoverati, grazie. L’EUROPA MIRAGGIO AFRICANO Partono, come facevano i nonni dei nostri nonni che salivano su vecchie navi per arrivare in America: viaggi lunghissimi per tentare di fare fortuna dall’altra parte dell’oceano. Oggi non è cambiato molto: noi italiani non partiamo (quasi) più, eppure in tanti, soprattutto dall’Africa, non hanno mai smesso di mettersi in viaggio, verso casa nostra. Dal primo gennaio al 15 febbraio 2011 sono sbarcate a Lampedusa, l’isola più a sud del nostro Paese, 5.526 persone. Una notizia, visto che da quando l’Italia, come la Spagna, ha di fatto chiuso le porte agli immigrati, anche gli arrivi dalla Sicilia si erano quasi azzerati. Invece adesso riprendono. Cosa è successo? In alcuni Paesi del Nord Africa che guardano sul Mediterraneo è iniziata la rivoluzione. Nel Paese più grande, l’Egitto, milioni di giovani sono scesi in piazza per chiedere la fine del governo di Hosni Mubarak, un presidente che ha guidato con pieni poteri lo Stato per trent’anni. Il regime è caduto ma la situazione è così confusa che alcuni di quegli stessi giovani che protestavano hanno deciso di sfruttare il caos per mettersi in viaggio. Lo stesso hanno pensato, primi tra tutti, i tunisini che hanno spodestato Ben Ali, un altro uoBarzellette… mo forte che comandava da tanto tempo. Qual è il colmo per un esquimese? Agli egiziani e ai tunisini, aggiungete anche Non riuscire a rompere il ghiaccio! ... E per un cane? marocchini, senegalesi e nigeriani, anche Incontrare un osso duro! loro in fuga da Paesi sempre più poveri. Il ... E per un picchio? vero dramma però è il viaggio: spesso tanti Non sopportare i battibecchi! ragazzi vengono fatti salire su barchette improvvisate, guidate da criminali senza Pierino: Mamma, posso farti due doscrupoli. Devono pagare un prezzo per la mande? traversata e qualcuno di loro paga il prezzo - Certo, caro! più alto: la vita. Alcuni pescherecci sono - Posso andare con gli amici a una affondati e decine di persone sono morte, festicciola che finirà verso le quattro altre disperse. A volte chi parte sperando del mattino? - E quale sarebbe la seconda domanin una vita migliore non va incontro a un da? lieto fine. - E perché non posso?! Comunità in cammino: con intelligenza e verità “CASO” RUBY IL NODO CHE DEVE ESSERE SCIOLTO IL CONFLITTO C’È. MA ANCHE LE REGOLE Eccoci al dunque. Le carte dell’inchiesta sul cosiddetto 'caso Ruby' dopo essere passate per molti – troppi – tavoli sono tutte sul tavolo giusto, quello processuale. Non è ancora chiaro se giusto sia anche il luogo in cui il tavolo è posto. Se debba cioè essere il Tribunale ordinario di Milano – secondo il parere dei magistrati che hanno incardinato, gestito e valutato i vari passaggi dell’inchiesta – a processare con «rito immediato» il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per concussione e prostituzione mi-norile, o se invece il giudice naturale del premier sia – secondo l’avviso già espresso da Camera dei deputati e Governo – il Tribunale dei ministri. Questo significa che incombe un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato. E l’interesse generale impone che si faccia tutto il necessario per sciogliere il nodo con rigorosa e assoluta tempestività. Non saranno così ancora fugate le ombre che si sono addensate, non sarà sciolto l’insanabile contrasto tra la visione dell’accusa (nelle carte c’è la «prova evidente » dei reati del premier) e la tesi della difesa (nelle carte c’è la dimostrazione del la sua innocenza) e non saranno neanche cancellati il profondo e amaro di-sagio e le contrapposte e anche esacerbate indignazioni che i fatti evocati e lo scandalo che ne è scatu-rito hanno suscitato in quella che si usa definire l’«opinione pubblica», ma almeno ci sarà il binario sul quale far correre questa pesante vicenda verso la sua conclusione. Secondo le regole che tutti devono rispettare. Marco Tarquinio, Direttore di Avvenire . Comunità in cammino: cosa si è fatto... GRUPPO TEATRO Impegnato, con passione, il gruppo giovani. Venerdì sera si sono ritrovati nello scantinato della canonica per segare, tagliare, avvitare, realizzare...le varie componenti per lo spettacolo “pinocchio”. Sabato, poi, il gruppo dei piccoli (20) si sono ritrovati con il gruppo di Tamai (14) per rivedere insieme quanto realizzato fino ad oggi. Alla sera, infine, i ragazzi di Bibione (piccoli e grandi, in 26) si è ritrovato a cena in canonica, dove alcuni hanno aiutato per la cucina e altri a preparare la tavola. Dopo cena, ancora a piccoli gruppi, c’è chi ha lavato i piatti, chi ha preparato, chi ha pulito...chi ha visitato tutte le stanze della canonica (i più piccini!). Ci siamo così ritrovati in sala, tutti per terra, per raccontarci l’avventura del teatro e cogliere l’insegnamento che deriva dalla storia di Pinocchio. La serata si è conclusa con gare canore. Bella serata! A breve un’altra, con pizza, come richiesto dai ragazzi! PEDAVENA Domenica scorsa, in 72, siamo stati a Pedavena, a visitare la Comunità Villa S. Francesco, espressione del CIF. I ragazzi della Cresima mi hanno offerto gli elementi per stilare questo resoconto. Ascoltiamo: “Aldo Bertelle ci ha impressionati: era talmente appassionato da appassionarci! E poi quell’anfora colma delle acque di 600 posti del mondo; e poi quella colma di terre provenienti da 198 Paesi del mondo. Segni e simboli, questi, per ricordare a noi tutti che si può stare insieme. Bella la storia di quel ragazzo che con i suoi risparmi ha realizzato un pozzo d’acqua in Africa e ha portato un po’ d’acqua nella grande anfora! Veramente un’esperienza bella. Compresa la birra che il don ci ha offerto in birreria a Pedavena! IL DON A ROMA Lunedì e martedì sono stato a Roma. Ho avuto modo d’incontrare i sacerdoti slovacchi, i quali salutano tutti. Con loro abbiamo valutato il calendario estate 2011 con la loro presenza. Sono stato poi in Conferenza Episcopale, dove gli Uffici competenti ci hanno assicurato il patrocinio alle manifestazioni estive 2011, riconoscendo la nostra proposta di alto profilo spirituale-culturale e pienamente in sintonia con il progetto della Chiesa italiana. Un bel segno di stima e di incoraggiamento che accogliamo volentieri e che ci stimola ancor più a far meglio. CATECHISMO-GOSPEL Mercoledì, come al solito, i ragazzi del catechismo 6-11 anni hanno partecipato ad un momento di formazione di canto. Questa volta, però, oltre a Stefano c’era anche Alessandro, direttore del coro Gospel. I bambini si sono dimostrati capaci e bravi e chissà che in futuro… ma ne riparleremo in Consiglio Pastorale! LECTIO DIVINA-ADORAZIONE Giovedì si è tenuto il consueto incontro di preghiera/formazione biblica/liturgica. Presenti 18 persone. Iniziata visita alle famiglie dei cresimandi (3^ m): orari e giorni fissati con i ragazzi/e. VIAGGIO A TORINO “S i m’i n t e r e s s a” , “n o no n m’interessa”, “forse”, “vediamo”, “si m’iscrivo”, “no non vengo più…” l’incertezza regna sovrana sul viaggio a Torino e sono stato perciò costretto ad annullarlo. Mi dispiace perché sarebbe stata un’occasione per toccare con mano due realtà come il Sermig e il Cottolengo: due realtà di vita profondamente educative. Peccato non l’aver colto la grande possibilità che ne sarebbe derivata. Un vero peccato. Comunità in cammino: cosa si farà… IN SETTIMANA… Sabato 26 e domenica 27 febbraio Scuola teatrale con i maestri Jobel. Il sabato a Bibione dalle 15 alle 18, la domenica a Tamai, dalle 10 alle 13. Martedì 22/venerdì 26 Visita alle famiglie dei ragazzi/e che si preparano alla Cresima e benedizione della famiglia e del la casa Martedì 1 marzo Consiglio pastorale: proposte per l’anno 2011-12: l’incontro è aperto a quanti desiderano partecipare. Si concluderà per le ore 22.00. Quanti sono intenzionati ad intervenire sono pregati di arrivare con un testo pronto per far si di essere sintetici, grazie. PROSSIMAMENTE…A DIO PIACENDO Lunedì 14 marzo Fiera Koinè. La più grande fiera del sacro: immagini, statue, casule, pizzi, mobili, calici, camici, tovaglie, tappeti… tutto quello che serve (e non serve!) nella liturgia e per la chiesa. S. messa al Santuario Madonna di Monte Berico; visitaFiera Koinè. Pranzo all’interno della fiera (ognuno provvede c/o self service). Il pellegrinaggio-viaggio sarà a n c h e un’opportunità diformazione liturgica: istruirò i vol on t ari sul senso e sulla c u r a d e l l a liturgia: cosa servono certe cose, come sceglierle, come utilizzarle… Il viaggio è aperto a t u t t i coloro che desiderano partecipare ed offerto ai volonta- ri della chiesa: pulizie, sacristi, fiori, tovaglie, catechiste, coro. 9 marzo, LE CENERI In collaborazione con il Bar Al 2-12 maggio 2011 Giovane, mercoledì delle ceneri, Gli annuali esercizi spirituali (tempo dopo la s. messa delle ore 18.00 di silenzio, di preghiera…) li farò sarà possibile fermarsi insieme e attraverso il cammino di Santiago de Compostela (gli ultimi 170 km su 744 mangiare polenta e renga. Un km). Tempo di strada, di fatica, di modo per iniziare la Quaresima silenzio, di preghiera… E chissà che educandoci alla “penitenza della un giorno non si riesca a farlo portanfraternità”. Per motivi organizdo anche un po’ di giovincelli… di età e zativi, si prega di dare un cenno di spirito. al bar per nr. presenze. Comunità in cammino con impegno e creatività GRUPPO TEATRALE SICAR, Bibione Domenica pomeriggio i nostri ragazzi più grandi si sono ritrovati per tirare le fila sul cammino fin qui compiuto col teatro e per gettare le basi per il futuro. Intanto i ragazzi si sono scelti il nome da dare al gruppo: hanno optato per SICAR, chiedendo ora a me di spiegarne il significato che loro hanno solo intuito. Dico così subito due cose. Innanzitutto, cosa significa? Si tratta di una città della Samaria, vicino al pozzo di Giacobbe (cfr Gen 48,22), dove Gesù incontrò la donna samaritana e conversò con lei (cfr Gv 4,6; vetrata accanto al battistero). Da quell’inaspettato incontro con lo “Sconosciuto” la donna samaritana troverà la fonte dell’acqua viva, che la farà nascere dall’alto. Andando al “pozzo” come la donna, anche noi troviamo Lui. I ragazzi desiderano far sì che questa esperienza teatrale sia come questo pozzo di Sicar: all’inizio potranno esserci anche incontri inaspettati e dai quali richiedere solo alcune cose. Ma pian piano, per quanti hanno fiducia e pazienza di sostare accanto alla “fonte”, si scoprirà che il desiderio che li ha mossi a stare insieme attorno all’esperienza teatrale sacra darà a ciascuno un senso nuovo della vita che trova in Gesù la sua Gioia più grande. Su questo significato cercherò comunque di lavorarci il più possibile per riuscire a dare ai ragazzi quanto mi hanno chiesto. A questo punto…. I giovani del gruppo Sicar mi hanno poi informato del desiderio di avviare un cammino di conoscenza e di preghiera per conoscere la figura di San Pietro e realizzare così uno spettacolo teatrale. Il programma che mi hanno presentato, e che condivido, sarà: studio-preghiera e meditazione sulla figura di S. Pietro (primavera 2011); traccia per il canovaccio dello spettacolo (estate 2011); individuazioni figure ed esigenze per lo spettacolo (autunno 2011). Il progetto coinvolgerà il gruppo giovani e, se necessario, alcuni ragazzi più piccoli, già comunque impegnati con lo spettacolo Pinocchio che sarà portato in giro per le parrocchie: alle Palme a Bibione e Tamai; a maggio a Lignano (?); a luglio a Bibione x estate; a ottobre in seminario a Pordenone per i ragazzi dei ritiri vocazionali… insomma, i nostri piccoli attori cominciano a condividere la gioia e il messaggio sul quale hanno lavorato per l’intero anno. Al gruppo Sicar, buon lavoro e buona ricerca! SCHEDA CANTI, ogni domenica Scheda di formazione per il coro, nr 5 /2011 CANTI 20 febbraio Il Vangelo di oggi è la continuazione del discorso che Gesù rivolge ai suoi discepoli sulla Montagna: abbiamo già ascoltato le Beatitudine, poi l’essere sale e luce… oggi l’invito è amare. Nemici compresi. La Parola di Gesù ci raggiunge nel giorno in cui ricordiamo e festeggiamo l’anniversario della nostra Comunità e gli anniversari di tanti amici. Quale augurio più bello sentirsi rivolgere se non quello di diventare perfetti, santi. Con il canto cercheremo così di esprimere questa gioia. Iniziamo la celebrazione con il canto nr 84, Chiesa del Risorto Con le parole di questo canto desideriamo dire tutta la nostra gioia nell’essere Comunità cristiana fondata nell’amore di Cristo e in comunione con tutta la Chiesa. Gloria di Lourdes La nostra gioia si fa ancora canto con l’inno di gioia. Di lode. Alleluia Eccomi La Comunità è in festa nel ricordare i suoi anniversari. Ma in questa circostanza desideriamo abbracciare e sostenere con la nostra preghiera quanti sono in festa per i loro anniversari o per le tappe di vita che vivranno durante questo anno. Accompagniamo il rito di offertorio con il canto nr. 115, Accogli Signore.. Quali doni offrire al Signore se non la gioia del nostro vivere insieme in Comunità e così la gioia della vita di ciascuno di noi. Santo/Agnello Accompagniamo il rito di comunione con il canto nr. 156, Perché tu sei con me Nel procedere del cammino della vita sappiamo di poter contare sulla guida forte e certa del Signore, nostro Pastore, il quale ci guida e ci nutre col Pane degli angeli, l’Eucaristia. Concludiamo la celebrazione con il canto nr. 344, Santa Maria del cammino Abbiamo parlato di Comunità, di festa, di cammino… in tutto questo sappiamo che su noi volge lo sguardo la Vergine Maria. A Lei ci affidiamo al termine di questa celebrazione sapendo che mai mancherà la sua compagnia nel nostro peregrinare per le strade della vita quotidiana. INSERTO SPECIALE Gli strumenti della Comunità Per la formazione personale e di gruppo e per una corretta e ordinata liturgia, i vari gruppi sono forniti di alcuni strumenti per compiere al meglio il proprio servizio. In questo inserto speciale sarà così possibile trovare una fac simile di com’è organizzata la turnazione dei lettori (scheda mensile); una seconda scheda mostra il fac simile per lavorare col metodo della lectio divina (scheda settimanale, giovedì); nella lectio divina maturo anche le preghiere dei fedeli che ogni settimana scrivo affinché ricalchino sia il messaggio del Vangelo che lo sviluppo della predica nel contesto bibionese. Un’altra scheda è destinata al coro per imparare a motivare le scelte dei canti (scheda settimanale) un ultimo strumento che qui non ho potuto inserire, è l’opuscolo sulla chiesa (110 pagine) che ho predisposto per le catechiste per assicurare loro il materiale per spiegare ai ragazzi segni-simboli-santi presenti in chiesa. Senza calcolare il bollettino parrocchiale che mira non solo nel dare avvisi, ma anche - con vari contributi tratti dal quotidiano Avvenire - nel formare coscienze e intelligenze nel rispetto dei nostri valori. Posso dire che nel nostro piccolo si cerca di far crescere ciascuno rendendolo consapevole e autonomo nel suo operare all’interno della Comunità. d. Andrea Fac simile scheda mensile per i turni di lettori in chiesa FAC SIMILE della scheda per la lectio divina del giovedì Don Andrea spiega il Vangelo, insegna a usare e pregare la Bibbia VII domenica tempo ordinario (domenica 20 febbraio) Lv 19,1-2.17-18 Sl 102 1Cor 3,16-23 Mt 5,38-48 SUGGERIMENTI PER PREGARE CON LA BIBBIA 5, 38-42 L’antica legge del taglione (cfr. Es 21, 23-25; cfr. Lv 24, 19-20; cfr. Dt 19, 18-21) voleva essere un superamento del principio della vendetta indiscriminata (quale è espressa ad es. in cfr. Gen 4, 23-24). Gesù porta ancora più avanti l’esigenza di vita fraterna: occorre strappare dal cuore la radice stessa della vendetta, per giungere fino all’amore del nemico, imitando Dio. Chi dice di non avere nemici è un bugiardo e non conosce bene ancora se stesso: perché se Gesù invita ad amare anche i nemici, a superare l’odio che uno potrebbe avere in cuor suo…beh, se Gesù lo dice, come fa uno a sostenere di non aver nemici! 5, 43 Citazione di cfr. Lv 19, 18. Gli Ebrei tendevano a considerare come loro prossimo soltanto i connazionali. 5,46 I pubblicani riscuotevano le imposte per conto dell’autorità romana. Per la loro collaborazione con i pagani e poiché spesso indulgevano alle prevaricazioni e alla frode erano considerati pubblici peccatori. 5,48 siate voi = sii quel che davvero sei! Ma chi sono io ? chi è l’uomo? E’ figlio di Dio, chiamato a diventare come Lui. Perfetti = “compiuto”. L’uomo, immagine di Dio, è compiuto, è se stesso, solo se è come Lui, il Santo. Cioè? Il Santo è colui che sta dentro il mondo e si china sugli altri, si fa com-passione come Dio si è chinato sull’umanità. L’evangelista Luca dirà “siate misericordiosi come Dio è misericordioso” (Lc 6) Colletta anno A O Dio, nel tuo Figlio spogliato e umiliato sulla croce hai rivelato la forza dell’amore, apri il nostro cuore al dono del tuo Spirito e spezza le catene della violenza e dell’odio, perché nella vittoria del bene sul male testimoniamo il tuo vangelo di riconciliazione e di pace.