Voci Giovani Parrocchia Maria Santissima Annunziata - Casarano Oratorio San Giovanni Elemosiniere Voci Giovani a cura dell’Oratorio San Giovanni Elemosiniere N U M E R O I 1 G I U G N O 2 0 1 2 Redazione Parrocchia Maria Santissima Annunziata Oratorio “San Giovanni Elemosiniere” Corte Tancredi, 1 - 73042 Casarano (LE) Tel/Fax: 0833 501628 E-mail: [email protected] Direttore responsabile: Don Agostino Bove Coordinatore: Don Giuseppe Montenegro Caporedattore: Alberto Nutricati Redazione: Gloria Amato, Desirèe Corsano, Rocco Gian- La redazione al lavoro nuzzi, Laura Giuranno, Marina Mazzeo, Emanuela Panico, Rachele Panico, Clarissa Pisanò, Marco Schito, Maura Sorrone, Maria Toma, Vittoria Vantaggiato L’immagine di copertina è stata realizzata dal Prof. Salvatore Mercuri Sommario VOCI Pag. 1 Messaggio di buone vacanze Pag. 1 La coscienza non va mai in ferie, neppure in estate Pag. 2 Da Casarano un messaggio per i giovani della diocesi Pag. 3 La Chiesa Madre festeggia i suoi “primi” 300 anni Pag. 3 Dedicato ai ragazzi dell’oratorio... Pag. 4 Oratorio: educhiamoci ad educare Pag. 5 Famiglie in bici… nonostante il maltempo Pag. 5 Tra un jolly e una pinella, una mano di solidarietà Pag. 5 Grest 2012: Passpartù Pag. 6 Madonna della Campana: una devozione radicata nel cuore dei casaranesi Pag. 7 La città festeggia il suo patrono San Giovanni Elemosiniere Pag. 8 Giovani e ambiente: intervista al sindaco di Casarano Pag. 9 Il gioco, tra divertimento e patologia Pag. 9 Il futuro di una nazione si costruisce tra i banchi di scuola Pag. 10 L’estate e i giovani, oggi Pag. 10 L’angolo della ricetta Pag. 11 L’angolo del divertimento GIOVANI PAGINA Messaggio di buone vacanze Carissimi fratelli e sorelle, pace e salute a ciascuno di voi. In questo terzo numero del giornalino parrocchiale“Voci Giovani”, vogliamo principalmente ringraziare, insieme a tutti voi, il Signore per questo anno pastorale che ci ha donato. Desideriamo, come Comunità parrocchiale, ringraziarLo per tutto ciò che ha seminato durante quest’anno e di cui solo Lui conosce i veri frutti. Solo grazie a Dio, il servizio della catechesi, quello della liturgia e quello della carità sono stati possibili ed hanno edificato l’intera Comunità. Un grazie anche ai tanti collaboratori che in vari modi hanno dato la loro disponibilità e si sono prodigati attivamente e costantemente nei gruppi e nelle diverse attività proposte. Anche se ormai l’estate (tanto attesa da tutti) è alle porte, in chiesa l’attività pastorale continua, in particolar modo attraverso iniziative, offerte a ragazzi e ai giovani, come il Grest, i campi scuola, ed anche uscite e pellegrinaggi per gli adulti. Cogliamo il momento per informarvi che le nostre missionarie dell’Immacolata Padre Kolbe hanno organizzato un pellegrinaggio in Polonia dall’8 al 17 agosto sulle orme di San Massimiliano Kolbe. L’estate è tempo di riposo e di svago che trascorriamo restando a Casarano oppure andando in campagna o al mare; c’è anche chi sceglie la montagna. Questo tempo, comunque, può e deve diventare prezioso, perché ci permette di crescere a livello umano e spirituale. L’estate deve essere soprattutto il tempo della ricerca di noi stessi e di Dio. Tutti dobbiamo cercare di prenderci per mano e insieme farci accogliere dalle mani di Dio. Prenderci per mano: occasione per guardarci dentro per ritrovare il proprio io, le profondità del proprio essere, il senso della propria esistenza, i principi del giusto e del vero. È il tempo opportuno per rimettere ordine dentro ognuno di noi. Farci accogliere dalle mani di Dio: occasione per aprire gli occhi e il cuore e riconoscere che Dio è presente, cammina con noi, ci ama, non ci perde di vista, vuole la nostra felicità. È il momento propizio per crescere nella fede e nell’amore verso Dio. Buone vacanze estive a tutti nella pace del cuore e del Signore. Don Agostino e don Giuseppe La coscienza non va mai in ferie, neppure in estate Benché il periodo estivo mal si concili con le domande esistenziali sul perché della vita, del male e del dolore, i recenti avvenimenti che hanno sconvolto l’Italia non possono passare in assoluto silenzio, neppure su un giornalino parrocchiale senza eccessive pretese come il nostro. Il terremoto che si è registrato in Emilia Romagna ha lasciato dietro di sé una scia di morte e distruzione, con decine di vittime e migliaia di sfollati. Il vile episodio di violenza avvenuto a Brindisi è costato la vita ad una ragazza 16enne, Melissa Bassi, ed ha segnato nella carne e nello spirito la vita di molte altre sue coetanee. Vano sarebbe cercare il perché di queste tragedie, né questo sarebbe alla portata delle mie modeste capacità. Il male nel mondo e la sofferenza dell’innocente sono, agli occhi degli uomini, degli enigmi irrisolvibili. La stessa letteratura biblica sapienziale presenta, a questo proposito, un’evidente oscillazione che purtroppo, in questa sede, non può essere approfondita come meriterebbe. Nonostante ciò, tutto quello che accade, anche l’avvenimento più drammatico, non può e non deve gettarci nell’immobilismo e nello sconforto, ma deve avere per noi un senso profondo. Non possiamo permettere che la realtà ci scivoli addosso, senza averci cambiato e arricchito di un insegnamento nuovo. Neppure in estate… Alberto Nutricati 1 PAGINA 2 Da Casarano un messaggio per i giovani della diocesi senti hanno scritto le loro “scelte” su alcuni foglietti che poi sono stati fissati su una croce in legno. Tutti i giovani si sono poi diretti in processione verso la parrocchia Maria Santissima Annunziata, dove è stato proiettato un video che raccontava la storia di una giovane ragazza del Trentino che, affetta da tumore, aveva accettato la malattia, scegliendo di viverla in serenità. A conclusione dell’incontro, alcuni ragazzi della parrocchia Maria Santissima Annunziata, in rappresentanza delle varie foranie, hanno portato all’altare la croce con le “scelte” dei vari giovani. A questo momento hanno fatto seguito una breve preghiera e la riflessione del vescovo Domenico Caliandro, che, ricordando le parole di papa Benedetto XIV nell’udienza del 24 agosto 2010, ha rivolto ai giovani della diocesi il seguente augurio: “Siate sempre lieti nel Signore”. Rachele Panico “Siate sempre lieti nel Signore” Piazza San Giovanni: Giornata Diocesana della Gioventù 2012 Lo scorso 31 marzo, i giovani della diocesi di Nardò-Gallipoli si sono dati appuntamento, alle 19, a Casarano per celebrare la Giornata Diocesana della Gioventù. Le diverse foranie sono state distribuite tra le parrocchie di San Domenico e del Sacro Cuore e la chiesetta dell’Immacolata, per riflettere sul tema della scelta, ascoltando diverse testimonianze. La forania di Casarano è stata assegnata alla parrocchia di San Domenico, dove i giovani hanno assistito alla testimonianza di una coppia di ragazzi che, seppur tra tante diffi- VOCI GIOVANI coltà, hanno scelto di formare una “famiglia allargata”. I due giovani si sono conosciuti in Abruzzo, prestando volontariato ai terremotati, e, una volta ritornati nel proprio paese d’origine, hanno deciso di sposarsi e di aiutare tutti coloro che avevano bisogno del loro soccorso, portandoli a vivere nella propria casa. L’incontro si è concluso con la visione del video “Tutto l’amore che ho” di Jovanotti. Successivamente, i ragazzi pre- La croce delle “scelte” NUMERO I1 PAGINA 3 La Chiesa Madre festeggia i suoi “primi” 300 anni lavori, finalmente ultimata la parte muraria, si poté dare corso sia alla copertura, la “lamia”, che venne ultimata l’11 giugno, sia alla facciata, terminata il 20 ottobre. Il vescovo di Nardò del tempo, mons. Antonio Sanfelice, personalmente interessato a seguire l’avanzamento dei lavori, fece porre un’iscrizione sul fastigio della facciata, a testimonianza del contributo e della generosità dei nostri avi: “La carità dei concittadini, col contributo della vigesima parte su tre prodotti della terra, portò a termine nel 1712 quest’opera, iniziata tredici anni prima”. Ricorre quest’anno il terzo centenario della costruzione della nostra chiesa parrocchiale e la comunità si prepara a ricordare la fede semplice ma viva che ha spinto i nostri antenati a edificare questa chiesa parrocchiale nella forma che ancora oggi possiamo ammirare. Nel 1712, dopo circa tredici anni di La fede degli antenati diventa, dopo tre secoli, stimolo per l’organizzazione delle manifestazioni a memoria dell’evento. A partire dall’11 ottobre 2012 si aprirà l’Anno della Fede, indetto da Sua Santità papa Benedetto XVI; quale occasione migliore di questa per celebrare, con l’inizio dell’Anno della Fede, anche il segno tangibile della fede dei nostri predecessori? Una serie di iniziative e proposte è in fase di studio e di elaborazione, a partire dalla nomina di un apposito comitato che potrà farsi carico dell’organizzazione della manifestazione. Sono al vaglio eventi culturali, seminari sul tema e mostre di documenti, immagini, oggetti e paramenti sacri, manifestazioni teatrali e musicali, realizzazione di opuscoli monotematici. Non mancano proposte per celebrazioni religiose, che potrebbero coinvolgere tutto il clero casaranese, ma non solo. Le celebrazioni liturgiche rileggeranno il tema della fede alla luce dei diversi sacramenti e dei momenti che si susseguono nel corso della vita di ogni credente. A conclusione, a meno di impedimenti, la probabile visita di un alto prelato, nostro conterraneo. Tante le idee e le proposte, che purtroppo rimarranno tali se si dovesse prescindere dalla generosa collaborazione di tutta la comunità non solo parrocchiale, ma anche cittadina. Non bisognerebbe dimenticare che la Chiesa Madre è stata voluta e costruita da tutti i casaranesi, pertanto è patrimonio dell’intera comunità cittadina. Marco Nicolazzo Massimiliano Vetruccio Dedicato ai ragazzi dell’oratorio... Il 29 aprile scorso, mi sono recato in chiesa per partecipare alla S. Messa domenicale delle 11. Mi aspettavo di vedere entrare don Giuseppe, quand’ecco la sorpresa: dalla porticina della sacrestia è apparsa la figura austera del Rev. Mons. Gaetano Filograna (per me, oggi e sempre affettuosamente, don Gaetano). Non vi nascondo che ho provato una grande emozione. Poi, ad un certo punto, ho visto il suo volto dissolversi in quello di don Giuseppe: che strana suggestione, mi sono detto! Cosa c’entrava don Gaetano con don Giuseppe? Un salto generazionale come tra nonno e nipote e, tuttavia, questo per me aveva un senso… La figura di don Gaetano mi riportava alla mente le mie prime esperienze giovanili di socialità e di Fede, quando, ancora sedicenne, insieme ai miei coetanei ascoltavamo, passeggiando, le vulcaniche proposte di don Gaetano: i gruppi giovanili, il centro sportivo, le commedie teatrali, i boy scout. Appena mezzo secolo fa... Ricordi incancellabili di un periodo impiegato per crescere moralmente, spiritualmente, intellettualmente e civilmente, con leggerezza e giocosità: proprio come si impegna a fare oggi don Giuseppe. Quella esperienza è stata, per me, una palestra di vita. Non c’era nulla che ci potesse fermare, né la mancanza di strutture, né di risorse finanziarie, né di automobili per gli spostamenti, né di altri strumenti. C’era, in ognuno di noi, quella naturale sorgente di “energia rinnovabile” che si chiama entusiasmo, favorita da alcune condizioni importanti come la semplicità, la curiosità, l’umiltà, la volontà, il piacere di ritrovarsi, ma soprattutto una guida spirituale sensibile, intelligente e determinata: don Gaetano. Don Gaetano Filograna Pensate… per recarci a disputare una partita di calcio con la formazione di un paese non proprio vicino come Neviano, utilizzavamo “i trasporti intermodali”: bicicletta, motorino, autostop e con una sola autovettura. Gli spogliatoi erano all’aria aperta, i servizi igienici, in aperta campagna, i comfort erano rappresentati da un thermos di tè al limone preparato da qualche mamma volenterosa, il campo di calcio era in “terra rossa” battuta: tutto sembrava normale, tutto giustificato, tutto era estremamente eccitante; la ragione? Non ve la dico, provate voi a darvi una risposta discutendone, quando ne avrete voglia, in uno dei vostri incontri. Francesco (Franco) Barone PAGINA 4 “Miniolimpiadi: torneo di calcio balilla” Oratorio: educhiamoci ad educare Un oratorio vivo e dinamico è chiesa che si fa presenza nel territorio, annuncia alle nuove generazioni il Vangelo, per educarle alla fede e alla fraternità, alla scoperta della paternità di Dio. Come in famiglia, se ciascuno si sente accolto, voluto ed ascoltato, scopre i propri talenti per metterli a disposizione di tutti in uno stile di servizio e corresponsabilità, così ci piace pensare al “nostro” oratorio come ad una seconda casa in cui adulti e giovani si prendono cura dei più piccoli, incondizionatamente, guidandoli e sostenendoli nel loro cammino di crescita. Spinta da questa esigenza di fondo, l'equipe educatori, coordinata da don Giuseppe, ha of- ferto a diversi ragazzi della no- formativo le attività dell'anno si stra parrocchia, e non solo, la sono concluse con le Miniolimconcreta possibilità di stare piadi di calcetto, calcio balilla, insieme, di valorizzare l'altro biliardo, hockey, maratonina, cui attraverso il dialogo, la tolleran- hanno partecipato circa venti za e l'accoglienza, di riflettere ragazzi con spirito di sana comsulla propria vita e sulla direzio- petizione. Coppe al vincitore e ne da imprimerle. Sono nate medaglie per tutti sono stati i dunque iniziative per ragazzi premi per l'entusiasmo e l'assid'età compresa fra i 6 e i 16 duità dei partecipanti. Il 27 maganni, con l'obiettivo finale di gio, l'iniziativa “Famiglie in bici”, formare cristiani e cittadini con- partecipata nonostante ostacoli sapevoli di appartenere ad una metereorlogici, ha favorito la stessa realtà che non esclude socializzazione delle famiglie del nessuno, ma soprattutto con lo nostro territorio. Infine, l'appunscopo di far maturare in ciascu- tamento con il Grest presso no la dimensione della spirituali- l'Hotel Euroitalia dal 25 giugno tà. Le attività or ato r ia ne proposte sono state così orientate in tre direzioni: il divertimento, per favorire la socializzazione e l'aggregazione dei ragazzi nella real- Miniolimpiadi: maratona al 6 luglio chiama giova- tà parrocchiale; la formazione, per la trasmissione di valori quali il rispetto di sé, degli altri e dell'ambiente in cui si vive; la spiritualità, intesa non solo come modo di vivere in senso strettamente cristiano, ma come occasione per interrogarsi sulla propria esistenza e sul significato da dare ad essa. Miniolimpiadi: torneo di hockey Nell'ambito ludico-sportivo e VOCI GIOVANI ni e adulti a collaborare responsabilmente per allietare le giornate dei bambini loro affidati. La partecipazione attiva e responsabile, l'entusiasmo coinvolgente di ragazzi che sono sempre più animati dal desiderio di sperimentare la vita oratoriana sono il segno concreto di un bisogno vivo ed urgente del nostro territorio. L'oratorio San Giovanni Elemosiniere risponde a questa esigenza, pur tra le tante difficoltà, con la convinzione che sia necessario educarsi per educare. Ippazio Memmi Emanuela Panico NUMERO I1 PAGINA 5 Famiglie in bici… nonostante il maltempo Appuntamento alle 9,30 del 27 maggio presso la cappella della Fondazione Filograna per la celebrazione della Santa Messa e poi tutti in bici alla volta della Serra di Supersano: per il secondo anno consecutivo la nostra allegra brigata avrebbe trascorso una giornata all’aria aperta all’insegna del divertimento e della spensieratezza e goduto del bel tempo. Già il bel tempo, o meglio la sua mancanza, l’unica nota stonata nell’armonia della giornata. Nonostante le dense nubi, i nostri coraggiosi non si sono persi d’animo: riempiti gli zaini di panini, lasagne farcite e crostate, hanno scelto coscienziosamente le 4 ruote, piuttosto che le 2, per raggiungere ugualmente la meta. Presenti anche il neo sindaco Gianni Stefàno, come promesso agli organizzatori prima di essere eletto, e il sindaco di Supersano De Vitis, ringraziato per la generosa ospitalità. E’ iniziato così per l’allegra combriccola, noncurante dell’insistente pioggerellina, il programma dei giochi e delle gare per i bambini. Ma, ahimè, un indesiderato quanto annunciato acquazzone ha aspettato il momento giusto per mettere fine alle speranze dei nostri amici che, in fretta e furia, hanno trovato rifugio nella cappella. Se è vero però che la speranza è sempre l’ultima a morire, ecco la proposta di don Giuseppe, giunta a salvarci dall’impasse: “Che ne dite di trasferirci tutti in oratorio?”. In men che non si dica il trasferimento: tavole imbandite, cibo condiviso e il nostro oratorio ha consentito il prosieguo della giornata come da programma. Dopo pranzo, per smaltire un po’, balli latino-americani hanno visto protagoniste assolute le partecipanti al corso di ballo appena concluso. Quindi un po’ di relax con l’esibizione dei ragazzi del corso di chitarra e poi libero sfogo ai giochi organizzati dall’inossidabile don Giuseppe, coadiuvato dall’imparziale giudice Gianluca Martina. Presisi gioco così del mal tempo, gli organizzatori non ne hanno avuto abbastanza: allora tutti di nuovo a Supersano lungo il sentiero per la cripta basiliana della Madonna della Coelimanna. Alla fine, il bilancio non può che essere stato positivo. Ha prevalso la voglia di stare insieme, di condividere e di divertirsi. Ovviamente, con l’intenzione di ripetere l’esperienza. Tommaso Primiceri Tra un jolly e una pinella, una mano di solidarietà Grazie alla generosa disponibilità e collaborazione di tanti volontari, il 22 aprile 2012, presso il nostro Oratorio, si è tenuto l’ottavo torneo di burraco, iniziativa che, oltre ad avere uno scopo benefico, serve per condividere insieme un momento di aggregazione e di gioco. per aiutare i meno fortunati. Il binomio gioco-solidarietà è diventato, per noi organizzatori, un modo simpatico e piacevole per stare insieme, ma soprattutto Franca Pirri Il torneo ha visto impegnati 64 giocatori che si sono affrontati in nome della solidarietà ed è stato arricchito da numerosi premi offerti da generosi sponsor e da un ricco buffet, preparato dai nostri volontari. Una straordinaria serata da ricordare, sopratutto perché l’impegno umanitario degli appassionati di burraco ha contribuito ancora una volta al trionfo della solidarietà. Concludo con un pensiero, quanto mai calzante, di Albert Paine: “Quello che facciamo per noi stessi muore con noi, quello che facciamo per gli altri e per il mondo rimane ed è immortale”. Grest 2012: Passpartù Ormai l'estate è alle porte... Almeno per tre mesi potremo dire addio alla scuola e ai soliti impegni di routine! E cosa c'è di meglio di un sano divertimento per poi ricominciare a settembre con una marcia in più? Proprio per questo, l'oratorio San Giovanni Elemosiniere ha pensato ad una nuova avventura per trascorrere piacevolmente due settimane. Passpartù è il tema del Grest (Gruppo estivo) che si terrà presso l'Euroitalia, dal 25 giugno al 6 luglio. In compagnia di Pim, Pam e del maestro Ttobru, i ragazzi potranno giocare, ballare e divertirsi con i loro nuovi compagni di viaggio, per scoprire il valore di alcune parole con le quali quotidianamente comunichiamo. Sabato 7 luglio la festa finale entusiasmerà anche amici e conoscenti. Non resta che augurarci una nutrita partecipazione. E buon divertimento a tutti. Rachele Panico PAGINA 6 Madonna della Campana: una devozione radicata nel cuore dei casaranesi La notte del sabato Santo, con l’ingresso in chiesa della Madonna, durante la veglia di Pasqua, iniziano i festeggiamenti in onore della Madonna della Campana, compatrona della città di Casarano. All'intonazione del "Gloria", si aprono le porte della chiesa. Si rinnova così una delle più antiche tradizioni della nostra comunità. La domenica successiva alla Pasqua le statue Chiesa della Madonna della Campana della Madonna e di san Giovanni Elemosiniere vengono portate a spalla, partendo dalla chiesa Matrice per arrivare sulla collina, nella chiesa della Campana, accompagnate da uno nutrito gruppo di “ancileddri e vergineddre”. Da qualche anno ho il piacere di guidare il gruppo di amici che si occupa della organizzazione dei festeggiamenti ed è per me motivo di grande orgoglio soprattutto guardando l’attenzione che le persone più anziane ripongono nei confronti di questa festa. E’ bello ogni anno ritrovarsi sulla collina, a comprare le palle di pezza o la immancabile campanella, ritornando anche per pochi attimi indietro nel tem- po, quando tutto era più genuino, più alla portata di tutti. Altro immancabile momento della festa è la sosta dinanzi alla Statua della Madonna nei pressi delle cave, segno tangibile di un grande lavoro svolto dai Cavamonti nella Madonna della Campana Processione in onore di San Giovanni Elemosiniere Alcuni momenti delle festa religiosa (foto Giovanni De Micheli) estrazione del carparo necessario a costruire le case. Per concludere, mi auguro che, negli anni a venire, possano esserci sempre nuove persone che vogliano collaborare al mantenimento di questa bellissima tradizione, di questo momento di storia casaranese che affonda le sue radici nella vera cultura popolare della nostra città. Dario Primiceri VOCI GIOVANI NUMERO I1 PAGINA 7 La città festeggia il suo patrono San Giovanni Elemosiniere Anche quest’anno il Comitato Festa Patronale ha guardato al nostro Santo Patrono San Giovanni Elemosiniere per farsi da Lui guidare in questa bella esperienza che ha permesso alla comunità casaranese di onorare con fede e devozione le sua memoria. I festeggiamenti si sono conclusi da poco, lasciandoci il ricordo di un piacevole momento di aggregazione religioso e civile. Con grande senso di responsabilità ho accettato e vissuto il ruolo di presidente del Comitato della Festa Patronale, consapevole delle forti aspettative che tutta la comunità ripone nei quattro giorni di festa in onore del nostro Patrono, San Giovanni Elemosiniere. Il Comitato ha fatto del proprio meglio, ha bussato a tutte le porte. Processione del 2 giugno 2012 (foto Giovanni De Micheli) stesso tempo non può non aver risentito del momento di difficoltà che vive la nostra città. In questo senso, la nostra festa potrebbe dirsi una festa quasi del tutto a km 0, visto che la maggior parte delle attrazioni sono state locali e salentine. Orgoglioso di aver guidato e di essere stato guidato da quanti in questi mesi hanno sposato per intero la causa “Festa Patronale”, mettendo molto spesso da parte le ambizio- e (foto Giovanni De Micheli) Quello che ha realizzato è il massimo che si sarebbe potuto fare. Il cammino che ha portato tutto il Comitato Festa Patronale all’organizzazione dei tanto attesi quattro giorni di festeggiamenti è stato oltremodo impegnativo, sotto l’aspetto sia economico che organizzativo, ma la fede nel Santo Patrono, l’amore per le nostre tradizioni e tanta caparbietà hanno fatto sì che riuscissimo nel compito di allestire un programma degno, ma che allo Luminarie (foto Giovanni De Micheli) ni personali, gli impegni familiari, lavorativi e di studio per amore del bene comune, rivolgo un invito a tutti coloro che hanno a cuore le sorti della Festa del nostro Santo Patrono, ricordando che la Festa è di Tutti e Tutti, nessuno escluso, debbono contribuire al mantenimento di questa tradizione. Dario Primiceri PAGINA 8 Giovani e ambiente: intervista al sindaco di Casarano "Il mondo dell'associazionismo in generale, e quello cattolico in particolare, del quale io stesso faccio parte, rappresenta una straordinaria ricchezza per la nostra Città. Posso assicurare i giovani casaranesi che cercheremo di avere un rapporto diretto con le varie associazioni che animano il territorio e contribuiscono alla crescita culturale e sociale della nostra Città, favorendo ancora di più il loro protagonismo. Del resto, il grande contributo che associazioni e parrocchie forniscono alla cittadinanza, spesso supplendo alle mancanze delle pubbliche amministrazioni, è di straordinaria rilevanza e merita il riconoscimento e l'apprezzamento da parte di un amministratore". Purtroppo Casarano è finita in un degrado ambientale. In che modo lei ritiene di poter risolvere questo problema? Il sindaco Gianni Stefàno durante la cerimonia di proclamazione (in alto) e nel corso dei festeggiamenti (in basso) Lo scorso 21 maggio, il turno di ballottaggio ha sancito la vittoria elettorale di Gianni Stefano, chiamato ad essere in nuovo sindaco di Casarano. Qualche giorno dopo, gli abbiamo rivolto alcune domande riguardanti i progetti futuri per noi giovani e come fare a risolvere i problemi ambientali. Con molta disponibilità, ha risposto alle nostre domande. Signor sindaco, a Casarano è forte la presenza di associazioni cattoliche. In che modo lei si propone di dare spazio a iniziative che riescano a coinvolgere i giovani cattolici casaranesi? "Il degrado ambientale è figlio di una scarsa sensibilità ecologica. Fortunatamente, nelle scuole prendono sempre più piede i progetti di sensibilizzazione ambientale, come dimostrano i grandi riconoscimenti ottenuti dai bambini del Polo 2, meglio conosciuti con il nome di Paladini di via Messina. Promuovere una corretta raccolta differenziata è un punto di partenza dal quale non si può prescindere e sul quale insisteremo molto, viste anche le ricadute economiche sul territorio". A noi giovani piace la musica. Quest'estate potrebbe redigere un programma di eventi casaranesi che dia spazio ai giovani artisti di Casarano? "Cercheremo di fare il possibile, ma il tempo a disposizione per una seria programmazione e soprattutto la mancanza del preciso quadro economico che caratterizza il Comune non giocano di certo a nostro favore. È necessario capire bene quale sia la situazione finanziaria in cui versa l'ente, per capire come muoversi e quali sono i margini di manovra. Non si può programmare seriamente, senza conoscere quale sia la condizione di partenza. Quel che è certo è che i nostri sforzi non mancheranno". A questo punto, non ci resta che ringraziare il primo cittadino per la disponibilità dimostrata, augurandogli buon lavoro a nome dell’intera redazione. Maria Toma VOCI GIOVANI NUMERO I1 PAGINA 9 Il gioco, tra divertimento e patologia Gli italiani continuano ad affollare le ricevitorie, inseguendo un sogno. Una "mania" innocua, che nasceva nella dimensione del divertimento. Ma il fenomeno della dipendenza da gioco non è certo trascurabile, alla base c'è una seria patologia. Il problema nasce quando non ci si diverte più. Si può parlare di dipendenza nel momento in cui giocare diventa un'azione necessaria, come fosse l'unico modo per far passare l'ansia e il disagio che si avvertono, ma che puntualmente ritornano subito dopo aver giocato. Giocare al lotto o al Superenalotto ogni settimana non significa certo essere dipendenti. Esistono dei criteri precisi per diagnosticare una dipendenza. Il potenziale giocatore patologico, che percepisca di aver perso il divertimento e la propria libertà, deve astenersi completamente. La rottura netta è l'unico modo per venirne fuori. Non bisogna giocare più neppure un euro. L'atteggiamento dello “smetto quando voglio” e la convinzione di poter giocare senza problemi sono illusioni. Spesso sono i familiari a rivolgersi al medico, i malati sanno nascondere molto bene i sintomi. E la famiglia se ne accorge dal conto in banca. Le cause possono essere molteplici: predisposizione al gioco d’azzardo, la sensazione di poter vincere facilmente o il bisogno di soldi. Una delusione amorosa, frustrazioni professionali, disagio e malesseri a livello psicologico: basta un momento “no” per cadere in trappola. Gli uomini manifestano una propensione maggiore rispetto al gentil sesso. Se gli uomini prediligono ippica, scommesse e slot machine, le donne invece preferiscono Bingo e Lotto. Di solito il “ludopata tipo” è un signore di mezza età, di estrazione medio-bassa, ma la patologia sta iniziando a colpire anche i più giovani, a causa della facilità con la quale, ormai, si può avere accesso al gioco. A livello psicologico si assiste al repentino passaggio da euforia a depressione, oltre ad un atteggiamento ossessivo e di bisogno quasi fisiologico di giocare. Una vera e propria dipendenza, del tutto simile, per sintomi e caratteristiche, a quella da sostanze stupefacenti che, se sottovalutata, può peggiorare e compromettere seriamente salute e qualità della vita. Il fenomeno sta diventando serio, anche a causa della facilità con la quale chi soffre di questo disturbo può procurarsi la sua dose quotidiana di gioco. I gratta e vinci sono ormai in ogni bar, i centri di scommesse sono ad ogni angolo di strada e si può scommettere praticamente su ogni tipo di sport. Per questo motivo, gli esperti chiedono a gran voce il soccorso delle istituzioni e l’avvio di una legislazione che gestisca e controlli il fenomeno. Clarissa Pisanò Desirée Corsano Il futuro di una nazione si costruisce tra i banchi di scuola “Non mi va di andare a scuola”: è questa la frase che sentiamo più spesso sulle bocche dei giovani di oggi. Cos’è infatti la scuola per la maggior parte di loro? Un ambiente noioso, fatto solo di posti da occupare per non compiere assenze e di sedie da scaldare: le discipline importanti non sono quelle che vengono insegnate a scuola. Nel mondo moderno contano solo le lingue e una minima conoscenza dell’informatica. E allora viene da chiedersi il perché dell’insegnamento di tutte quelle discipline. Molto probabilmente perché è grazie alla conoscenza di queste materie che l’uomo ha saputo evolversi nel corso dei secoli e dare vita alle comodità e alle tecnologie di cui ci serviamo oggi: se non ci fossero materie come il latino e la filosofia, come farebbe l’uomo a riflettere su se stesso e a scoprire le proprie origini? E senza le scienze come si potrebbe sopravvivere alle catastrofi o semplicemente poter usufruire delle comodità moderne? Il diffondersi dell’atteggiamento di indifferenza dei giovani nei confronti dello studio non fa che portare alla creazione di una generazione di persone ignoranti, che vivono della rendita di quanto è stato dato loro dall’intelligenza di uomini che grazie alle loro capacità intellettive hanno contribuito a rendere il mondo migliore. Secondo alcuni, questo comportamento è causato dalla mancanza di stimoli verso lo studio causata a sua volta dai professori, che i giovani definiscono incapaci di spiegare e farsi capire. Tuttavia, la maggior parte delle volte sono proprio loro a non volersi adeguare ai loro insegnanti , che, nella maggior parte dei casi, fanno tutto il possibile per rendere le lezioni più facili da assimilare e da comprendere. Se si pensa solo a pochi anni fa, ci si rende conto che gli studenti erano più volenterosi e anche i modi di insegnare erano più duri, tanto che anche nelle scuole elementari i bambini erano spesso trattati con la bacchetta. Inoltre, la scuola era un privilegio accessibile a pochi. Forse è proprio per il fatto che tutti adesso possono usufruire dell’istruzione che questa non viene più considerata come qualcosa di prezioso per la crescita non solo personale, ma anche della società in cui viviamo. Inoltre il progresso di una nazione è fondato sulla capacità della popolazione di evolvere in meglio. Pochi, però, sembrano prendere in considerazione l’idea che la popolazione progredisce anche grazie alla cultura. Tutti coloro che non accettano di studiare non fanno altro che minare le basi della società e portare così alla distruzione di un Paese: se infatti ci ritroveremo a doverci affidare alla volontà di persone ignoranti, come faremo a competere con le altre Nazioni? Marina Mazzeo PAGINA 10 L’estate e i giovani, oggi ghe e pillole che possono provocare gravi danni alla persona), addirittura qualche gruppetto di ragazzi preferisce affrontare un viaggio non breve per raggiungere le famosissime discoteche della Riviera nei paraggi di Rimini e Riccione e spesso e volentieri bevendo ed ubriacandosi per poi provocare degli inutili incidenti prevalentemente mortali sulle strade sempre meno sicure il sabato sera, altri invece, rimangono nelle vicinanze trascorrendo con gli amici la serata in uno chalet a parlare e a scambiarsi delle opinioni su argomenti di ogni genere e passeggiare per il lungomare magari consumando un gelato o una rinfrescante granita. Concludendo, i giovani d’oggi socializzano, viaggiano, ascoltano musica, guardano film, amano, ma soprattutto si divertono... Meno sette, sei, cinque, quattro, tre, due, uno… e finalmente la scuola è terminata! E dopo cosa attende i giovani? C’è chi già sta organizzando un viaggio con gli amici, chi non vede l’ora di rilassarsi e dormire ore e ore sulla sabbia e chi, invece, programma i giorni da dedicare allo studio e al divertimento. Da una parte ci sono i ragazzi che preferiscono rimanere tutta la giornata nel proprio letto o restare per tutto il tempo stesi sulla spiaggia a prendere il sole con le cuffie ad ascoltare musica. Chi preferisce, quindi, la tranquillità e l’ozio totale! Chi invece, dall’altra parte, preferisce dedicarsi al divertimento. Ma questo “divertimento” in cosa consiste per i ragazzi di oggi? I giovani di oggi hanno molti modi per divertirsi dato che in questo momento le città offrono molte varianti di svago. Come ad esempio girare in bicicletta o fare partite a calcio o a basket con gli amici o anche con turisti che provengono da tutto il mondo e ancora non si sono ambientati; comunque ci sono molti altri svaghi ed il principale, in questa stagione, è andare al mare passando la maggior parte delle ore tra vari bagni e partite di beach volley con gli amici e lo svago in generale preferito in questo periodo è lo sport all'aria aperta. Per quanto riguarda la serata ci sono vari modi per trascorrerla, rigorosamente insieme ad altri amici. Alcuni preferiscono fare l'alba in discoteca (luogo che presenta parecchie insidie data la circolazione di dro- VOCI GIOVANI Gloria Amato Rocco Giannuzzi L’angolo della ricetta ZUCCOTTO Ingredienti: pan di spagna panna montata gelato al cioccolato o alla nocciola gelato alla panna canditi liquore Strega Preparare precedentemente il pan di spagna e tagliarlo a strati di 1 cm ciascuno. Foderare con il pan di spagna una ciotola (rotonda o rettangolare, purché possa essere riposta nel congelatore). Disporre uno strato di panna montata. Alternare uno strato di gelato al cioccolato o alla nocciola. Porre un altro strato di panna montata o, in alternativa, di gelato alla panna. Distribuire un po' di canditi. Disporre uno strato di pan di spagna precedentemente inzuppato con un po' di liquore Strega diluito e ripetere tutto, finché la ciotola non sarà riempita. Chiudere il contenitore con il coperchio e riporlo nel congelatore, sino a quando il contenuto non si sarà indurito. Per facilitare lo staccamento del semifreddo dal contenitore, passare velocemente la ciotola sotto l'acqua calda. Decorare a piacere con la panna montata. Vittoria Vantaggiato NUMERO I1 PAGINA L’angolo del divertimento Cruciverba: 1 2 3 la Bibbia 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 ORIZZONTALI 1- Il numero dei libri che compongono la Bibbia 4- Il nome usato dagli Ebrei per riferirsi a Dio 6- Un evangelista che non è stato un apostolo 8- I primi cinque libri della Bibbia 9- La Bibbia è divisa in capitoli e…. 10- Il libro della Bibbia che si trova dopo i Vangeli 12- Il re di Israele che fece costruire il Tempio 14- Il nome dell’evangelista che è autore anche degli Atti 15- Lo sono i libri della Bibbia 18- Il primo uomo 19- Il secondo libro della Bibbia 22- I libri ritenuti non ispirati 24- Un nome con cui si indica Dio 25- La lingua usata per scrivere il Nuovo Testamento 26- Una lingua della Bibbia 28- Ne ha scritte tante Paolo 29- L’ultimo libro della Bibbia VERTICALI 1- Il nome con il quale si indicano i primi tre Vangeli 2- La seconda parte della Bibbia: … TESTAMENTO 3- Il primo libro della Bibbia 4- Il patriarca al quale Dio si rivelò per primo come unico Dio 5- La traduzione della parola TESTAMENTO 6- Il personaggio che liberò gli Ebrei dalla schiavitù egiziana 7- Il libro di preghiere del popolo ebraico 11- La prima parte della Bibbia: … TESTAMENTO 12- Il giorno sacro per gli Ebrei 13- Fu venduto dai fratelli a dei mercanti egiziani 14- La traduzione della parola Bibbia 16- L’evangelista che prima di incontrare Gesù faceva l’esattore delle tasse 17- Il numero dei libri della seconda parte della Bibbia 20- Il nome dell’evangelista che è stato anche l’unico apostolo ad assistere alla morte di Gesù 21- Il nome di Dio, ritenuto impronunciabile 23- Sono considerati i messaggeri di Dio e hanno dato il nome a molti libri della Bibbia 27- La prima donna 11 PAGINA 12 Unisci i puntini VOCI GIOVANI NUMERO I1 Per ridere un po’ Un parroco dà l'incarico a quattro ragazzi, tra cui un balbuziente, di vendere 30 bibbie ciascuno. Dopo 10 giorni, il parroco vuol verificare com'è andata la vendita delle bibbie: - Paolo, quante bibbie hai venduto? - Solo 3 su 30… - Stefano... tu quante bibbie hai venduto? - Io solo 2… - Ma insomma!! Non siete neanche capaci di vendere qualche bibbia!? - Claudio (il balbuziente) quante bibbie sei riuscito a vendere? - Tu-t-te..... - Tutte? Ma come hai fatto?! - llll-i ho m-inac-c-iati di-di-dicendogli: o comp-ratte questa bib-b-bia op-p-pure ve la legg-go tutta... PAGINA Labirinti e Crucipuzzle 13 Buone vacanze e arrivederci al prossimo numero dalla Redazione di Voci Giovani La Redazione di Voci Giovani PER IL PRESENTE NUMERO E PER I PROSSIMI SI CHIEDE UN'OFFERTA ALL’UNICO SCOPO DI COPRIRE LE ONEROSE SPESE DI STAMPA