8
personaggi
DOMENICO TROILO,
BANDITO DELLA LIBERTÀ
Scomparso il Vice-comandante della Brigata “Maiella”
Era nato a Gessopalena (Chieti) il
22 aprile 1922 e si era laureato giovanissimo in sociologia.
Come militare di leva, Domenico
Troilo prestò servizio nella Regia Aeronautica e dopo due anni trascorsi
in Tunisia, la notizia dell’armistizio
del 1943 lo colse mentre si trovava in
provincia di Torino.
Intraprese allora un viaggio fortunoso che lo portò al paese natio, dove
rimase sino al 4 dicembre di quell’anno, quando perse la madre barbaramente trucidata dai nazisti
insieme ad altri civili inermi. Da
quel momento il giovane, datosi alla
macchia, entrò nelle file della resistenza locale, organizzando azioni di
sabotaggio e collaborando con un
gruppo di patrioti che operavano al
comando di ufficiali polacchi.
Quando gli Alleati giunsero in
Abruzzo, ricevette da questi l’incarico di vice-comandante del neonato
Corpo Volontari della Maiella, organizzato e guidato dall’avvocato
socialista Ettore Troilo, con cui condivideva solo il cognome, senza
esserne affatto parente.
Domenico, al quale fu ufficialmente
riconosciuto il grado di maggiore, al
termine del conflitto partecipò, fino
allo scioglimento ed alla smobilitazione della formazione, all’intero
ciclo operativo di questa importante
unità partigiana, l’unica decorata
con Medaglia d’Oro al Valor
Militare e la prima a combattere al
di fuori dei confini regionali di costituzione, per essere inquadrata poi
nell’esercito alleato.
Con la Brigata “Maiella”, che era
stata aggregata al II Corpo polacco
del generale Anders, giunse in Romagna nel novembre del 1944, partecipando alla liberazione di Brisighella ed all’avanzata verso Bologna
dell’aprile ’45. Ferito due volte in
combattimento, tornò sempre al proprio posto di comando nonostante le
menomate condizioni fisiche, venendo insignito di importanti decorazioni
Rivista bimestrale della Provincia di Ravenna Anno XXII N. 3/2007. Spedizione in a. p. art 2 comma 20/c legge 662/96. Filiale di Ravenna
militari italiane e straniere, come la
Croce al merito polacca. Nel dopoguerra ricoprì l’incarico di Presidente
dell’Associazione nazionale ex combattenti della “Maiella” e condusse
approfonditi studi sulla Resistenza
abruzzese e nazionale.
Marco Serena
Per saperne di più:
- NICOLA TROILO, Brigata Maiella
(Medaglia d’Oro al V.M.), Firenze, La
Nuova Italia, s.d. [ma 1967].
- DOMENICO TROILO, Gruppo Patrioti
della Maiella decorato di Medaglia d’Oro
al valor Militare alla Bandiera, Pescara,
Edizioni del Gesso, 2004.
- MARCO PATRICELLI, I banditi della
libertà. La straordinaria storia della Brigata
Maiella partigiani senza partito e soldati
senza stellette, Torino, UTET, 2005.
- MARCO SERENA, I ragazzi della
Maiella. Le operazioni della brigata sul
fronte romagnolo (1944-1945), Imola,
Bacchilega Editore, 2005.
In luglio, a Faenza, tre giorni in compagnia dei nativi americani. Verrà anche ricreato un piccolo villaggio con i tradizionali tepee.
Buffalo Spirit Indian Village è organizzato dall’associazione di scambi culturali Folkermesse col patrocinio della Provincia (a pagina 7).
1
unione europea
40 ANNI DI AMICIZIA CON DUBROVNIK
Il 29 settembre 1967, l’allora presidente della
Provincia Giuseppe Gambi (in carica dal 15
marzo 1965 al 10 maggio 1968) e il Sindaco di
Dubrovnik (Croazia), Nikola Grill, sottoscrissero
il gemellaggio (nella foto sotto) tra i rispettivi territori che s’affacciano sul mare Adriatico. Ravenna e Dubrovnik hanno entrambe ricevuto il
riconoscimento dell’ Unesco come città patrimo-
Vista della città vecchia di Dubrovnik
nio dell’umanità. “Prendiamo impegno di sviluppare ogni iniziativa atta a mantenere legami permanenti fra le rispettive comunità amministrate,
a favorire una reciproca conoscenza e una diretta collaborazione sui singoli problemi di carattere economico, sociale e culturale e a contribuire al crearsi di una salda amicizia tra le genti – si
legge nel protocollo del 1967 che si chiude con
queste parole: “Il presente patto, suggellato fra
due enti territoriali appartenenti a Paesi con
struttura sociale diversa, acquista valore nell’affermazione dei principi di democrazia, di autodecisione e di pacifica coesistenza”.
Quarant’anni dopo, presso nel Palazzo della
Provincia, si è tenuta una seduta straordinaria del
consiglio alla presenza degli ex presidenti della
Provincia. Nel corso della seduta solenne, hanno
preso la parola: il presidente della Provincia,
Francesco Giangrandi, la presidente del consiglio
provinciale, Elena Rambelli, il sindaco di
Dubrovnik, Dubravka Suica, e Klaus Pavel, il presidente dell’Ostalbkreis (Germania).
Erano presenti anche: il deputato al Bundestag,
Georg Brunnhuber; il vicesindaco di Dubrovnik,
Nike Sudarevic, assessore alla pianificazione e
protezione dell' ambiente; il Sindaco di Pola
(Croazia), Boris Miletic. L’inizio della seduta
PARTNER EUROPEI CON
TANTI PROGETTI COMUNI
Le città di Dubrovnik e di Ravenna sono accomunate dal riconoscimento Unesco di città patrimonio dell’umanità. Ma non solo. Dubrovnik è
infatti partner della nostra Provinica in diversi
progetti finanziati con il programma comunitario
INTERREG IIIA Transfrontaliero Adriatico
2000-2006. Si tratta del Progetto B.A.R.C.A.
relativo alla ricerca e conservazione dei Beni
archeologici dell’Adriatico. Poi c’è il Progetto
INFIORE, per un’azione comune dei territori dell’area adriatica sul tema del verde urbano e per
una promozione turistica integrata delle città
della regione adriatica. Tutti partner del progetto
si sono incontrati a Cervia per la manifestazione
Vista della città vecchia di Dubrovnik
“Adriatico in Fiore”. Dubrovnik e Provincia collaborano nel Progetto NAP, relativo alla valorizzazione delle aree Parco dell’Adriatico: tra cui le
riserve naturali presso Dubrovnik. Infine, il
Progetto FARE-ADRI col quale s’intende contribuire al rafforzamento della rete istituzionale dei
rapporti per facilitare l’integrazione europea dei
paesi dell’aerea balcanica. Il progetto prevede la
realizzazione di alcuni seminari presso i paesi
partner dell’area balcanica per individuare nel
corso del 2007 le idee progettuali per la presentazione di progetti congiunti sui prossimi bandi del
nuovo programma di cooperazione transfrontaliero Adriatico 2007-2013 (IPA).
Giangrandi col Sindaco Dubravka Suica
solenne è stato preceduto, proprio come quarant’anni fa a Dubrovnik, da un’esibizione, nella sottostante Piazza San Francesco, del gruppo musici
e sbandieratori del Rione Rosso di Faenza, nato
negli anni Sessanta e conosciuto in tutt’Europa,
davanti agli alunni della scuola elementare San
Vincenzo de’ Paoli di Ravenna.
Il calendario dei festeggiamenti per il 40° del
gemellaggio prevedeva anche, in collaborazione
con l’associazione Collegium Musicum Classense
e i Comuni di Cervia e di Ravenna, due concerti
del coro Libertas di Dubrovnik diretto da Viktor
Lenert. Il primo a Milano Marittima, presso la
chiesa Stella Maris; il secondo a Ravenna, presso
la Basilica di Santa Maria Maggiore.
SOMMARIO
Unione Europea
1
Sicurezza stradale
2
Viabilità
3
Edilizia scolastica
4
Scuola
5
Turismo
6
Appuntamenti
7
Personaggi
8
2
sicurezza stradale
UN PROGRAMMA EUROPEO E UN PIANO
NAZIONALE PER RIDURRE GLI INCIDENTI
Il “Programma d’azione europeo per la sicurezza stradale” mette in luce come la riduzione del
50% del numero di vittime della strada, auspicato per il 2010, sia una responsabilità da condividere tra i diversi attori coinvolti (costruttori di automobili, compagnie di assicurazione,
collettività locali, utenti della strada).
Rivista bimestrale della Provincia di Ravenna
Direttore: Francesco Giangrandi
Direttore responsabile: Oscar Manzelli
Caporedattore: Gianfranco D’Attorre
Hanno collaborato a questo numero:
Roberto Babini, Gabriele Gardini, Gastone Guerrini,
Giorgio Montanari, Pierluigi Papi, Marco Serena.
Comitato editoriale: Arrigo Antonelli,
Silvia Bassani, Pier Domenico Laghi,
Adriano Manaresi, Annarosa Missiroli,
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Stampa: Grafiche Morandi Fusignano
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n. 1336 del 17/2/86
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Diffusione gratuita
Associato all’USPI
Unione Stampa Periodica Italiana
COPIA OMAGGIO
Nonostante la riduzione del numero degli incidenti stradali registrata negli ultimi anni, il
decesso per incidente stradale rimane la prima
causa di morte tra i giovani.
La Provincia, da diversi anni opera attivamente secondo una strategia che prevede di affrontare il problema simultaneamente nei diversi
ambiti di intervento (educazione, comunicazione, monitoraggio, infrastrutture, controllo e
repressione) così come richiesto dal Piano Nazionale Sicurezza Stradale.
Un intervento sperimentale, sulla direttrice
Russi-Cervia, si propone di individuare le tipologie più idonee, da attuarsi in modo sistematico ed
unitario lungo tutto l’itinerario.
Questo importante intervento è articolato in tre
linee interdisciplinari: gli interventi infrastrutturali, gli strumenti di comunicazione ed educazione e gli strumenti di pianificazione e monitoraggio.
Le ulteriori componenti di progetto prevedono
l’istituzione del Centro di pianificazione, programmazione, monitoraggio e gestione, la costituzione di un Osservatorio Provinciale per la
Sicurezza Stradale, per mettere in rete il sistema
informativo relativo agli incidenti stradali e
costituire una base dati di tutti gli interventi
finalizzati alla sicurezza stradale sul territorio provinciale e, infine, la creazione di una "Consulta
per la sicurezza stradale", mediante la messa a
punto di un progetto di educazione alla sicurezza
stradale nelle scuole e agli adulti.
EDUCAZIONE A SCUOLA
“Etilometro” e corsi per il patentino
Il Corpo di Polizia Provinciale ha collaborato
con le scuole della Provincia per attuare due
progetti di educazione stradale rivolti al mondo
giovanile: il Progetto di educazione stradale
“Etilometro” e i corsi per il conseguimento del
patentino per il ciclomotore.
Per la prevenzione della guida in stato di ebbrez-
za sono stati realizzati 25 interventi in 12 scuole superiori che hanno coinvolto complessivamente 890 studenti. In due ore, due operatori
del Corpo di Polizia Provinciale danno informazioni presentando casi concreti e fanno provare ai ragazzi l’etilometro in dotazione ed utilizzato per i servizi di prevenzione e repressione.
Durante l’intervento vengono, inoltre, distribuiti a tutti i test usa e getta per verificare il
livello di alcol nel sangue, un giroscopico
manuale per il calcolo del tasso alcolico in relazione al consumo di diverse tipologie di bevande alcoliche, l’opuscolo “Guido sano”, appositamente realizzato dalla Polizia Provinciale per
tale attività.
Il nuovo codice della strada prevede che, per
poter condurre il ciclomotore, anche i quattordicenni devono essere in possesso di un patentino apposito.
La Polizia Provinciale partecipa attivamente con
52 interventi realizzando alcuni dei moduli previsti dal programma ministeriale per il conseguimento del patentino con interventi nelle scuole
secondarie di primo e secondo grado strutturati
su un orario medio di due ore ciascuno.
viabilità
PISTA CICLABILE
A GIOVECCA
Una pista ciclopedonale, lungo la SP 13 Bastia, in
corrispondenza del centro abitato di Giovecca: il
progetto ha un importo di 450 mila euro, finanziati per 280 mila dalla Provincia e per 170 mila dal
Comune di Lugo. Entro giugno verrà esperita la
gara d’appalto e l’inizio dei lavori è previsto per il
mese di settembre.
Sul lato destro della carreggiata, saranno realizzati
800 metri di pista ciclo-pedonale bidirezionale, con
una larghezza media di 2,50 metri, protetta da
un’aiuola spartitraffico della larghezza di mezzo
metro. Verrà adeguata la rete scolante mediante
nuovi tratti di tombinamenti, la costruzione e l’integrazione dei necessari pozzetti di ispezione e raccolta, dei grigliati e delle cunette.
Conseguentemente sarà regolarizzata la carreggiata
stradale che avrà una larghezza minima costante di
sette metri.
PIU’ SICURO IL PONTE
DEL MOLINO DI BAFFADI
Il progetto per il consolidamento statico e l’adeguamento sismico del ponte di “Molino di
Baffadi” è andato in porto. Si tratta di un ponte
in cemento armato, posto sulla SP 306, in
Comune di Casola Valsenio, che ha un’altezza
di circa 20 metri e una luce totale di 130 metri.
L’intervento, che costerà alla Provincia un
milione e 135 mila euro, si è reso necessario per
lo stato di degrado del ponte e in particolare per
l’ammaloramento del calcestruzzo nei cordoli e
nelle pile. I lavori prevedono un complesso di
interventi: dal consolidamento delle fondazion
alla controventatura delle pile; dall’allargamento dell’impaleato con la ricreazione di 2 percorsi laterali pedonali, realizzati in legno lamellare
e protetti da nuove barriere di sicurezza alla
pavimentazione stradale e la soletta con nuova
impermeabilizzazione e la realizzazione di connettori tra i nuovi e vecchi getti. Entro il mese
di giugno verrà esperita la gara d’appalto.
3
MESSA IN SICUREZZA
LA S. SILVESTRO FELISIO
Il lotto appena concluso prevedeva l’adeguamento delle caratteriste geometriche e di portanza del tratto dalla nuova rampa di accesso
in destra del nuovo ponte, oltrepassando l’innesto della S.P. Ponte S. Andrea, fino alla
rampa del cavalcavia dell’A14 nei pressi del
collegamento con la S.P. di Lugo; un nuovo
svincolo canalizzato della S.P. Ponte S.
Andrea sulla S.P n. 7 San Silvestro Felisio, e
il miglioramento dell’andamento planoaltimetrico dal nuovo innesto in direzione
Naviglio per un tratto di circa 400 metri.
Nel tratto fronte svincolo sono state realizzate tre corsie, due di marcia laterali e una centrale specializzata di accelerazione per i veicoli provenienti dalla SP 55.
L’ innesto della Ponte Sant’Andrea è stato
razionalizzato con corsie canalizzate.
Sono stati realizzati due golfi di fermata, uno
in destra e uno in sinistra, sulla Felisio nei
pressi dell’intersezione con la Ponte
Sant’Andrea.
Il costo complessivo dell’intervento ammonta
a un milione e 600 mila euro, finanziato dal
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
TERMINATI I LAVORI
SULLA SP GAMBELLARA
A S. PIETRO IN VINCOLI
Si è concluso l’intervento di rifacimento del
corpo stradale della S.P. n. 3 Gambellara, nel
tratto all’interno del centro abitato di S.
Pietro in Vincoli, in collaborazione con il
Comune di Ravenna. L’importo dei lavori è
stato pari a 1 milione e 690 mila euro, di cui:
927 mila a carico della Provincia e 763 mila
del Comune di Ravenna. L’intervento consisteva nella demolizione dell’attuale sovrastruttura stradale e nel rifacimento, a una
quota di livello inferiore a quella esistente,
con lavori e opere di adeguamento delle pertinenze stradali presenti ai lati della carreggiata. Si è lavorato su oltre 900 metri di strada
per migliorare notevolmente la sicurezza dei
conducenti e dei pedoni all’interno del centro
abitato di S. Pietro in Vincoli.
4
edilizia scolastica
FATE LARGO ALL’ARTISTICO
Un milione e mezzo di euro per nuovi spazi
Nuovi spazi didattici complementari e accessori
necessari al pieno e funzionale svolgimento dell’attività didattica del Liceo Artistico “P. L.
Nervi”: attraverso il recupero di locali esistenti,
si doterà la scuola di due nuovi ampi spazi per le
esercitazioni pratiche. Le motivazioni e finalità
della Provincia sono naturalmente condivise
dalla dirigenza scolastica, con la quale sono state
discusse e concordate le caratteristiche dell’intervento e, in particolare, il dimensionamento, il
numero e il tipo degli spazi necessari a realizzare
l’obiettivo.
La comparazione delle esigenze alle potenzialità
edilizie dell’edificio sede del Liceo “Nervi” ha poi
consentito di verificare che – sia pure in un quadro di non trascurabili difficoltà tecnico-operative e normative – la operazione ipotizzata risulta
concretizzabile attraverso il recupero di un ampio
sottotetto ora inutilizzato. L’intervento presuppone un insieme di lavori di manutenzione, recupero edilizio e ristrutturazione distributiva attraverso i quali la zona di sottotetto sarà resa agibile a
uso didattico e collegata ai piani sottostanti
anche attraverso un collegamento meccanico
che consentirà l’abbattimento di una buona
parte delle numerose barriere architettoniche
oggi presenti nell’edificio.
L’intervento sarà poi completato con la parziale
ristrutturazione dei locali già in uso al fine di ridistribuire le attività del Liceo “Nervi” coerentemente alla nuova disponibilità di locali.
L’intervento sarà soggetto all’autorizzazione della
Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il
Paesaggio. L’elaborazione del progetto sarà avviata a partire da giugno e, su questa base, il progetto definitivo sarà pronto entro settembre per
essere approvato a ottobre di quest’anno.
A FAENZA “E. TORRICELLI”
E “F. SEVERI” PRESTO UNITI
Da qualche anno i due tradizionali licei faentini
(Liceo Classico “E.Torricelli” e Liceo Scientifico
“F. Severi”)sono stati aggregati in una nuova
entità didattico-amministrativa (Liceo Classico
“E. Torricelli” con annessa sezione scientifica “F.
Severi”) che, per altro, ha continuato a svolgere
le proprie attività nelle distinte sedi delle scuole
aggregate. Uno di tali plessi (la sede di quello
che era il Liceo Scientifico “F. Severi”) è di buon
livello edilizio – funzionale oltre che di notevo-
le valore storico ed architettonico. Il secondo
plesso, cioè la sede, storica e attuale, del Liceo
Classico “Torricelli” possiede analogo valore
architettonico, ma presenta carenze edilizie di
così rilevante entità.
Questa situazione ha determinato la Provincia a
prevedere l’accorpamento delle attività in un
unico complesso costituito dalla sede del Liceo
“Severi” e da una porzione di fabbricato, ad essa
frontistante lungo la Via G. Pascoli, che sarà
messo a disposizione dal Comune di Faenza.
Il programma di intervento contempla dunque il
completamento del recupero del complesso
cosiddetto di S. Umiltà (già sede del Liceo
“Severi”) e la totale ristrutturazione, con la integrazione di alcuni nuovi corpi di fabbricato, dell’edificio messo a disposizione dal Comune di
Faenza. La complessa operazione edilizia è articolata in tre lotti di cui il primo già realizzato per
soddisfare le più impellenti esigenze di spazio del
Liceo “Torricelli”. La realizzazione del 2° lotto (e
poi quella del 3°) rimangono tuttavia urgenti
anche perché la popolazione studentesca del
“Torricelli” tende a incrementarsi. I lavori
cominceranno nel 2008.
DALLA REGIONE
4 MILIONI DI EURO
NEL TRIENNIO 2007-2009
Per sicurezza, accessibilità,
e miglioramento generale
delle strutture
Sono stati approvati dalla Regione gli indirizzi
e i criteri
l´edilizia scolastica
delRegione
programma
Sono
statiper
approvati
dalla della
gli
triennale
2007-2009.
indirizzi e i criteri per l´edilizia scolastica del
I criteri riguardano
la sicurezza,
il miglioramento
programma
triennale
2007-2009.
I criteri
delle
strutture
e
le
nuove
esigenze
delle scuole.
riguardano la sicurezza, il miglioramento
delle
La
Regione
finanzia
gli
interventi
con
4
miliostrutture e le nuove esigenze delle scuole. La
ni di euro
cui sigliaggiungono
i contributi
Regione
finanzia
interventi con
4 milioni di
di
Stato,
Province,
Comuni
per
un
totale
comeuro cui si aggiungono i contributi di Stato,
plessivo diComuni
11 milioni
Province,
per di
uneuro.
totale complessivo di
Le
risorse
sono
suddivise
in quote provinciali
11 milioni di euro.
sulla
base sono
degli alunni
iscritti
alle scuole
statali
Le
risorse
suddivise
in quote
provinciali
per l´infanzia
ad altriiscritti
indicatori
ministero.
sulla
base deglie alunni
alledel
scuole
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Le l´infanzia
risorse regionali
nazionalidel
saranno
poi
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e ad altrieindicatori
ministero.
ripartite
quote provinciali,
con ilsaranno
7,84% alla
Le
risorseinregionali
e nazionali
poi
Provincia
di
Ravenna.
ripartite in quote provinciali, con il 7,84% alla
Le risorsediassegnate
Provincia
Ravenna. ad ogni provincia sono
determinate
per il 60%adsulla
base
del numero
di
Le
risorse assegnate
ogni
provincia
sono
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scuole
statali
e
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il 60%
sulla
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del numero di
per il 40%
in base
al valore
di sintesi
degli indi-e
alunni
iscritti
alle scuole
statali
dell´infanzia,
catori
Miur
riguardanti
l’edilizia
scolastica.
per il 40% in base al valore di sintesi degli indicatori Miur riguardanti l´edilizia scolastica.∑
LUGO, UN’UNICA SEDE
PER I LICEI CLASSICO
E SCIENTIFICO
L’intervento si propone l’obiettivo di unificare
in una sola sede il Liceo Scientifico “G. Ricci
Curbastro” ed il Liceo Classico “GrazianiTrisi” di Lugo. Le due sedi attuali, determinano
inconvenienti logistici, diseconomie organizzative e disagi connessi alla suddivisione delle
attività su due edificiabbastanza distanti tra
loro. La Provincia ha deciso di procedere alla
unificazione “fisica” delle due scuole o meglio,
delle due sezioni di quello che ormai è un solo
istituto, ampliando, allo scopo, la sede attuale
del Liceo “Curbastro” che è la sede di maggiori dimensioni, è di proprietà provinciale ed
offre dal punto di vista edilizio buone condizioni di espandibilità.
I dati significativi di base, dal punto di vista
dimensionale, su cui è stato elaborato il progetto di intervento sono i seguenti: 20 nuove
aule normali, 4 laboratori (n.2 linguistici, n.2
informatici), 2 aule da disegno ed una biblioteca per 20.000 volumi, mentre sotto l’aspetto
finanziario l’intervento comporterà una spesa
di tre milioni e seicentomila euro.
Attualmente è in corso l’appalto dei lavori,
mentre – in concreto e realisticamente – i
lavori potranno iniziare entro luglio.
scuola
5
LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
È DI CASA IN PROVINCIA
Proclamati i primi 6 laureati del Corso di Laurea
Specialistica in “Cooperazione internazionale,
regolazione e tutela dei diritti e dei beni etnoculturali” -afferente alla Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali- è stato attivato
nell’Anno Accademico 2004/05 quale logica
prosecuzione del Corso di Laurea triennale interfacoltà in Civiltà dell’Europa Orientale e del
Mediterraneo, ed oggi rappresenta un’eccellenza
per l’insediamento universitario ravennate, risultando ai vertici delle Lauree Specialistiche
dell’Ateneo di Bologna per numero di iscritti. Il
Corso di Laurea Specialistica offre una solida formazione interdisciplinare e problem-oriented ai
laureati triennali, provenienti da diverse facoltà,
che intendono impegnarsi nel campo della
cooperazione internazionale, della cooperazione
decentrata e dell’aiuto allo sviluppo.
Tale Corso di Laurea mira infatti a fornire le
competenze idonee a sviluppare, gestire e valutare i programmi di cooperazione allo sviluppo, i
progetti civili correlati alle missioni di pace, i
programmi per la salvaguardia dell’identità cul-
turale dei gruppi di minoranza, per il rafforzamento delle istituzioni democratiche, la tutela
dei diritti umani e la conservazione dei beni culturali in contesti multiculturali e particolarmente complessi. Il Corso di Laurea, avviato
nell’Anno Accademico 2004/05 con il sostegno
finanziario di Fondazione Flaminia, dall’Anno
Accademico 2006/07 è sostenuto tramite convenzione quinquennale.
Il Corso di Laurea Specialistica in “Cooperazione
L’ITIS CULLA DI GIOVANI
REGISTI EUROPEI
Grazie al Progetto CinemaScuola della Provincia
L’istituto ITIS Nullo Baldini di Ravenna ha vinto
il primo premio del concorso European young
film maker of the year. In quanto vincitori al concorso europeo, gli studenti dell’Itis che hanno
aderito al progetto cinema dell’istituto, coordinata dalla professoressa Donatella Vasi, parteciperanno a Seul, capitale della Corea del sud, nel giugno 2008, al “World congress on safety and health
at work” dove rappresenteranno appunto l’Europa
(ulteriori indicazioni sull’evento nel sito:
http://osha.europa.eu/OSHA). Il “corto”, intitolato “Il gioco della vita”, si era piazzato secondo
al concorso “Partiamo Bene” dell’INAIL sulla
sicurezza negli ambienti di lavoro ed era quindi
stato inviato a Bilbao per concorrere allo
European young film maker of the year. Lo hanno
realizzato tre ragazzi: Diego Tamburini (ideatore),
Andrea Vecchi e Massimo Piadelli che si sono
dedicati al montaggio, accompagnati dalla
Prof.ssa Carla Laghi (nella foto a sinistra).
Il video è stato realizzato nell’ambito del Progetto
CinemAscuola della Provincia.
Un filone del progetto CinemAscuola prevede il
sostegno a laboratori di cinema nelle scuole del territorio: Provincia e Comuni si impegnano a finanziare annualmente, in modo congiunto, fino al
50% del costo di questi progetti, che altrimenti
sarebbero interamente a carico della scuola: in questo contesto è stato prodotto il video premiato.
Il corto è visibile su Youtube e così come tutti i
video realizzati nell’istituto, può essere visionato
(e scaricato) in formato DIVX dal sito della scuola (www.itisravenna.it/ al link CINE/VIDEO).
internazionale, regolazione e tutela dei diritti e
dei beni etno-culturali” volge particolare attenzione allo studio delle relazioni economiche,
sociali e culturali tra l’Unione Europea e il
Mediterraneo, i paesi dell’Europa Orientale e dell’area geopolitica eurasiatica.
Con un numero significativo di iscritti, che nell’anno accademico 2006/2007 ha raggiunto le
32 unità, il Corso si articola in due curricula
attinenti rispettivamente alla “Regolazione e
tutela dei diritti e rapporti di cooperazione
internazionale dell’Europa”, e ai “Rapporti di
cooperazione dell’Europa con il Mondo
Orientale e con il Mediterraneo per la conservazione dei beni etno-culturali”.
Prevede per gli studenti di svolgere periodi di
tirocinio curriculare presso organismi internazionali e nazionali, ONG, istituti di ricerca, imprese
pubbliche e private, enti e istituzioni locali. La
possibilità, fortemente incoraggiata dai docenti
del Corso, di effettuare periodi di studio all’estero, completa il quadro delle opportunità formative del Corso.
MASTER DI
ARCHEOLOGIA DA
RAVENNA ALLA CINA
Il Master Internazionale in “Study, Diagnosis and
restoration of archaelogical materials” dell’Università di Bologna, in collaborazione con la Xi’an
Jaotong University, primo Master organizzato in
Cina su tematiche di Conservazione e Restauro,
è un progetto, che vede la partecipazione di studenti cinesi, italiani, inglesi e americani. Si svolge nella città cinese di Xi’an, famosa per l’importante ritrovamento archeologico dei Guerrieri di
Terracotta.
Il Master, attraverso lezioni teoriche e sessioni di
laboratorio tenute da docenti del Polo
Scientifico – Didattico di Ravenna, si propone di
creare una figura tecnico – professionale in grado
di operare nel settore del restauro dei beni
archeologici attraverso l’acquisizione di capacità
scientifiche di interpretazione sia della materia
costituente il manufatto e del suo stato di alterazione, che del contesto in cui esso si colloca.
Tali capacità consentiranno agli studenti di elaborare, pianificare ed operare sul manufatto
archeologico deteriorato al fine di prolungarne
l’esistenza o rallentarne il degrado definendo
interventi di conservazione e restauro da adattare ai rispettivi contesti nazionali.
6
turismo
A CERVIA, BORGOMARINA
VETRINA DI ROMAGNA
Artigiani e artisti si danno appuntamento ogni giovedì sul Borgomarina di Cervia. L’iniziativa valorizza un angolo suggestivo della Città che va dalla
Torre San Michele e i Magazzini del Sale all’antico
Faro. Fra questi monumenti, si estende tutto il
Borgo fatto delle case dei pescatori, dei ristoranti
tipici, dei negozi particolari. Il Giovedì sera da
Giugno a Settembre dalle 19 alle 24, si chiude al
traffico e i ristoranti apparecchiano sulla strada i
tavoli. Ogni giovedì, un comune dell’entroterra
Faentino e Ravennate espone i propri prodotti: il
tegliaio di Montetiffi, lo stampatore di tele roma-
gnole di Cervia (nella foto sopra con Giangrandi),
i ceramisti di Faenza, i decoratori, i maestri del ferro
battuto, le artigiane della cera scolpita, gli specialisti dell’ argento e delle pietre dure, l’incisore e
poi…gli apicoltori, gli ortolani, i produttori di vini
romagnoli di alta qualità, i salinari di Cervia, il
cioccolatiere, i produttori di olio d’oliva, di formaggi, i norcini di mora romagnola di Brisighella.
Duecentomila persone visiteranno il Borgomarina
di Cervia e fra queste almeno cinquantamila sceglieranno di cenare nel Borgo.
Giorgio Montanari
Gastone Guerrini
CONSUEGRA E CERVIA
Un’idea per Piazza A.Costa
A margine della
mostra ravennate
appena conclusa, va
ricordato che l’architetto spagnolo Guillermo Vázquez Consuegra, ha analizzato
le tematiche dei
nostri luoghi nell’ambito del progetto
didattico riguardante
la piazza Andrea
Costa della città di
Cervia nell'Anno Accademico 2002/2003 all'interno del Laboratorio di Progettazione
Architettonica IV della Facoltà di Architettura
di Bologna (sede di Cesena). Nella progettazione il vuoto urbano, adibito ora a parcheggio,
caratterizzato dalla presenza di un intorno di qualità, con la Torre di S. Michele, i Magazzini del
Sale e il porto-canale, introducono nell’ambito
della sperimentazione progettuale un frammento
di città nella città permettendo di oltrepassare il
limite del canale e di disegnare grandi composizioni civiche qualificate dalla presenza degli antichi magazzini del sale.
Gabriele Gardini
DUE RUOTE SULLE TRACCE DELLA STORIA
Un itinerario per ricordare i 200 anni dalla nascita di Giuseppe Garibaldi
In occasione del duecentenario della nascita del
nostro più illustre eroe risorgimentale, proponiamo un’itinerario cicloturistico, per il piacere
di assaporare il vento nei capelli mentre ripercorriamo gli argini che furono testimoni della
fuga di Giuseppe Garibaldi, braccato dalle truppe Austriache e Papaline.
Si tratta di un’ottima occasione per pedalare in
tranquillità, bastano una Mountain Bike, una
borraccia per ristorarsi e la voglia di pedalare
alla scoperta della natura e della storia.
Tour particolarmente indicato per chi, armato
di binocolo e macchina fotografica, desidera
ammirare la natura, osservare ed immortalare
l’avifauna particolarmente ricca in questa zona
L’itinerario suggerito prevede la partenza da
S.Alberto presso il traghetto sul fiume Reno e si
sviluppa lungo l’argine della Valle per circa 11
chilometri, fino ad arrivare alla vecchia foce del
Po di Primaro.
Da questo punto si costeggia per un tratto la
“Via dei Romei” percorrendo la strada denominata “della corriera antica” fino ad arrivare al
Cippo innalzato a memoria di Anita Garibaldi e
quindi si prosegue l’itinerario fino alla “fattoria
Guiccioli”, luogo che è stato testimone della
morte della compagna di Garibaldi.
Una piccola deviazione per la Valle della Canna
e per una sosta dedicata al Birdwatching e si
riprende il canale destra Reno per rientrare a
S.Alberto.
Il tour non ha difficoltà particolari, non presenta né salite né pendenze ed è quindi adatto a
tutti, basta essere muniti di una MTB o altra bici
Palazzo della Provincia, il Garibaldi di G. Bucci
idonea allo sterrato, saper ammirare ed avere il
piacere di pedalare. Inoltre si presta a diverse
varianti e può essere allungato a piacimento per
raggiungere il litorale e la pineta.
L’itinerario è, in prevalenza, sconnesso e sterrato e quindi non si può considerare adatto ad
ogni tipo di bici, meglio una MTB con cambio
a 18 oppure a 21 rapporti, se disponete di una
bici ammortizzata ancora meglio.
Non mancano le possibilità per progettare
escursioni anche più brevi, ad esempio percorrere il solo argine della valle può sempre considerarsi una bella gita anche per chi ha “poca
gamba”.
Il percorso non è adatto ad essere praticato tutto
l’anno, alcuni problemi possono verificarsi nella
stagione estiva per l’elevata presenza di insetti e
la calura accentuata.
Ottimo il periodo primaverile ed autunnale
quando le condizioni climatiche sono più gradevoli e gli insetti meno numerosi, consigliabile comunque prevedere sempre di portare con sé una copertura impermeabile per bagagli e ciclista.
Organizzazione escursioni ciclistiche:
www.racine.ra.it/cicloguidelugo
Roberto Babini
appuntamenti
7
EVENTI VERDI ANIMANO CASOLA VALSENIO
Mercatino delle Erbe, ogni venerdì sera dal 6 luglio al 31 agosto
Dal 6 luglio al 31 agosto, tutti i venerdì sera dalle
ore 18 alle 24, il centro storico di Casola Valsenio
ospita l’evento di punta dell’estate casolana, l’originale “mercatino serale delle erbe”, giunto alla
sua venticinquesima edizione. Si tratta di un’importante mostra-mercato, sicuramente unica nel
panorama nazionale, di piante officinali e degli
estratti utilizzati nella cosmesi, nella medicina e
nella gastronomia. Inoltre, nel corso delle serate
prendono vita incontri e conferenze sulla coltivazione e l’uso di queste piante. In concomitanza
del Mercatino i ristoranti casolani propongono
interessanti e gustosi menù ed assaggi a base di
erbe. I frutti dimenticati, invece, sono caratteristici della stagione autunnale. “la festa dei frutti
dimenticati” ha come protagonisti tanti bei frutti
dai nomi spesso originali: giuggiole, pere spadone,
corniole, nespole, mele cotogne, corbezzoli, azzeruole, sorbe, pere volpine, uva spina, senza
dimenticare noci, nocciole, melagrane e i marroni, simbolo dell'autunno.
L’appuntamento è nel centro storico del paese il
20 e 21 ottobre. Info: www.terredifaenza.it
Pierluigi Papi
GIORNATA
DELLA LAVANDA
La lavanda è diventata un po’ il simbolo di
Casola Valsenio tant’è che le è stata dedicata
anche una strada: l'idea di percorrere a piedi, in
auto, in bicicletta le vie di collina con il profumo della lavanda era sicuramente di grande
interesse ed un sogno che si è coronato nel 1991.
Lungo questa strada, ovviamente, si trova anche
il Giardino delle Erbe.
Per la giornata del 23 sono in programma visite
guidate ai “lavandeti” accompagnati da esperti
botanici che illustreranno le varie cultivar presenti nel giardino: dalla “lavanda vera”, la
migliore, con spighe corte e piccole, al “lavandino o ibrido della lavanda” con ricca fioritura,
spighe allungate, notevole sviluppo e ricco di
canfora, per arrivare alla “lavanda spontanea”
detta spigo ed al “lavandino ordinario” noto
come “lavanda delle nonne”. Come da antica
tradizione locale, alle 19 avverrà la benedizione
dello spigo della lavanda.
LO SPIRITO DEL BISONTE RIVIVE A FAENZA
Buffalo Spirit Indian Village è il titolo dell’evento – in programma a Faenza il 20, 21 e 22 luglio
2007 al Parco Tassinari - nato dall’incontro fra
due culture: quella Nativa americana e quella italiana. Con l’allestimento di un accampamento di
tende indiane e attraverso la realizzazione di varie
attività (mostre, laboratori, incontri, letture, spettacoli, percorsi didattici, ecc.) Buffalo Spirit
Indian Village offre a Faenza una rappresentazione autentica dei Nativi Americani.
L’accampamento vuole ricreare un piccolo villaggio indiano. Saranno così allestiti diversi tepee
(la caratteristica tenda indiana): quello dedicato
alla spiritualità per conoscere e approfondire la
filosofia dei nativi americani, quello dedicato alle
armi dei guerrieri delle Grandi Pianure, quello
VERI NATIVI
DAL CANADA
dedicato alla lavorazione della pelle all’interno
del quale si terrà anche un laboratorio per la realizzazione dei tamburi. Ci sarà anche una parte
appositamente pensata per i bambini che avranno la possibilità di realizzare un piccolo oggetto
d’artigianato e di ascoltare il racconto di storie e
leggende tradizionali.
Il venerdì sera, 20 luglio, e il sabato sera, 21
luglio, prenderanno poi vita due grandi spettacoli di danze popolari e canti attorno al fuoco nel
corso dei quali il pubblico non mancherà di essere coinvolto.
Nel corso della tre giorni, sarà operativo anche
uno stand gastronomico dove sarà possibile degustare alcuni piatti tipici della tradizione indiana
del Nord America.
BUFFALO SPIRIT è una compagnia teatrale,
proveniente dal Canada, che lavoro sulle tradizioni dei nativi del Nord America. Gli spettacoli messi in scena dalla compagnia raccontano il presente e il passato degli indiani attraverso canti, musiche e danze di una tradizione
millenaria. I membri della compagnia sono
tutti danzatori e musicisti che arrivano da differenti tribù delle Grandi Pianure del Nord
America. BUFFALO SPIRIT è stata creata da
un idea di QUEENTIN PIPSTEN, danzatore e
musicista canadese. Nato nel 1971 a Calgary
vicino alla riversa dove risiedevano gli avi
della sua tribù, i TSUU T’INA (o Sarcee),
Queentin ha trascorso parte della sua adolescenza all’interno della riserva prendendo così
parte alla vita tradizionale e spirituale della sua
gente, imparando la musica e la danza tradizionale. Per Queentin il modo migliore per spiegare e far capire la cultura indiana al maggior
numero di persone è quello di coinvolgere la
gente attraverso la danza, i canti e la musica
dei suoi spettacoli.
8
personaggi
DOMENICO TROILO,
BANDITO DELLA LIBERTÀ
Scomparso il Vice-comandante della Brigata “Maiella”
Era nato a Gessopalena (Chieti) il
22 aprile 1922 e si era laureato giovanissimo in sociologia.
Come militare di leva, Domenico
Troilo prestò servizio nella Regia Aeronautica e dopo due anni trascorsi
in Tunisia, la notizia dell’armistizio
del 1943 lo colse mentre si trovava in
provincia di Torino.
Intraprese allora un viaggio fortunoso che lo portò al paese natio, dove
rimase sino al 4 dicembre di quell’anno, quando perse la madre barbaramente trucidata dai nazisti
insieme ad altri civili inermi. Da
quel momento il giovane, datosi alla
macchia, entrò nelle file della resistenza locale, organizzando azioni di
sabotaggio e collaborando con un
gruppo di patrioti che operavano al
comando di ufficiali polacchi.
Quando gli Alleati giunsero in
Abruzzo, ricevette da questi l’incarico di vice-comandante del neonato
Corpo Volontari della Maiella, organizzato e guidato dall’avvocato
socialista Ettore Troilo, con cui condivideva solo il cognome, senza
esserne affatto parente.
Domenico, al quale fu ufficialmente
riconosciuto il grado di maggiore, al
termine del conflitto partecipò, fino
allo scioglimento ed alla smobilitazione della formazione, all’intero
ciclo operativo di questa importante
unità partigiana, l’unica decorata
con Medaglia d’Oro al Valor
Militare e la prima a combattere al
di fuori dei confini regionali di costituzione, per essere inquadrata poi
nell’esercito alleato.
Con la Brigata “Maiella”, che era
stata aggregata al II Corpo polacco
del generale Anders, giunse in Romagna nel novembre del 1944, partecipando alla liberazione di Brisighella ed all’avanzata verso Bologna
dell’aprile ’45. Ferito due volte in
combattimento, tornò sempre al proprio posto di comando nonostante le
menomate condizioni fisiche, venendo insignito di importanti decorazioni
Rivista bimestrale della Provincia di Ravenna Anno XXII N. 3/2007. Spedizione in a. p. art 2 comma 20/c legge 662/96. Filiale di Ravenna
militari italiane e straniere, come la
Croce al merito polacca. Nel dopoguerra ricoprì l’incarico di Presidente
dell’Associazione nazionale ex combattenti della “Maiella” e condusse
approfonditi studi sulla Resistenza
abruzzese e nazionale.
Marco Serena
Per saperne di più:
- NICOLA TROILO, Brigata Maiella
(Medaglia d’Oro al V.M.), Firenze, La
Nuova Italia, s.d. [ma 1967].
- DOMENICO TROILO, Gruppo Patrioti
della Maiella decorato di Medaglia d’Oro
al valor Militare alla Bandiera, Pescara,
Edizioni del Gesso, 2004.
- MARCO PATRICELLI, I banditi della
libertà. La straordinaria storia della Brigata
Maiella partigiani senza partito e soldati
senza stellette, Torino, UTET, 2005.
- MARCO SERENA, I ragazzi della
Maiella. Le operazioni della brigata sul
fronte romagnolo (1944-1945), Imola,
Bacchilega Editore, 2005.
In luglio, a Faenza, tre giorni in compagnia dei nativi americani. Verrà anche ricreato un piccolo villaggio con i tradizionali tepee.
Buffalo Spirit Indian Village è organizzato dall’associazione di scambi culturali Folkermesse col patrocinio della Provincia (a pagina 7).
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Anno 2007 - n. 3 - Provincia di Ravenna