ISTITUZIONE PER LA GESTIONE DEI SERVIZI EDUCATIVI E SCOLASTICI DEL COMUNE DI CASTELFRANCO EMILIA Provincia di Modena REGOLAMENTO DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA COMUNALI Approvato con delibera del Consiglio d’Amministrazione n. 5 del 02.04.2012 e modificato con deliberazione del CdA n. 2 del 10.01.2013 ART. 1 - FINALITÀ Le scuole dell’infanzia comunali, promosse dall’inizio degli anni 70 nel Comune di Castelfranco Emilia, intendono perseguire, entro un sistema integrato dei servizi formativi del territorio, la generalizzazione del diritto allo studio per i bambini e le bambine dai 3 ai 6 anni, in collaborazione con le famiglie, gli organismi di gestione sociale e i cittadini. Le scuole suddette sono gestite dall’Istituzione per la gestione dei servizi educativi e scolastici del Comune di Castelfranco E., di seguito denominata Istituzione. Sul piano istituzionale, educativo e didattico la scuola dell’infanzia comunale fa riferimento alle norme statali vigenti in materia. Essa promuove lo sviluppo armonico e unitario di tutte le potenzialità del bambino perseguendo le seguenti finalità: 1) favorire la riduzione degli scarti socio-culturali di partenza, con particolare attenzione alle situazioni di povertà e di emarginazione e ai bambini immigrati, con particolare attenzione a quelli stranieri; 2) offrire a tutti i bambini e bambine pari opportunità formative, di apprendimento e di socializzazione; 3) promuovere l’inserimento e l’integrazione dei bambini e delle bambine diversamente abili attraverso la predisposizione di tutte le condizioni e azioni tese al massimo sviluppo delle potenzialità residue di apprendimento e di relazione; 4) aprire la scuola alla famiglia attivando nuove e diverse forme di partecipazione alla gestione del sevizio e iniziative tese a favorire la crescita culturale del singolo e dalla collettività. Le scuole dell’infanzia comunali, in coerenza con i principi del pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea, si ispirano e si conformano alla “Carta dei servizi per l’infanzia comunali”, che fissa i principi fondamentali (i diritti dei bambini e i dirittidoveri delle famiglie e degli operatori), le finalità e le prestazioni dei servizi, gli strumenti per la promozione della qualità e gli strumenti di relazione con le famiglie. La scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza. Dette finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento, di alta qualità, garantito dalla professionalità degli operatori e dal dialogo sociale ed educativo con la comunità. ART. 2 - IL PROGETTO PEDAGOGICO L’intervento educativo della scuola dell’infanzia trae ispirazione dalle Indicazioni nazionali summenzionate, facendo riferimento sia alla tradizione pedagogica più accreditata sia agli esiti della ricerca più avanzata nel campo della psicologia e della pedagogia. Intendiamo parlare di un modello pedagogico impostato allo studio e alla ricerca, connotato dalla sperimentazione, aperto alle famiglie e al territorio e che assume la programmazione come strumento di lavoro per orientare gli interventi educativi. La programmazione costituisce un elemento centrale della pratica educativa come modalità di traduzione consapevole, esplicita e controllata di un programma sul piano operativo, una modalità non rigida e statica, ma flessibile, dinamica e connotata di problematicità, attenta al bambino e alla bambina e al loro contesto e nel contempo in grado di garantire a tutti i bambini e bambine le competenze e gli alfabeti di base. La scuola dell’infanzia si pone come: - contesto intenzionalmente pensato e strutturato per sviluppare la motivazione e la curiosità, il gusto della ricerca e della scoperta, e in definitiva la partecipazione attiva alla costruzione di saperi e alla comprensione dei codici simbolici; - luogo fondamentale per lo sviluppo affettivo/emotivo anche attraverso l’esplicitazione e il riconoscimento degli stati emotivi; - luogo per compiere importanti e significative esperienze di comunicazione e relazione, attraverso una pratica educativa fondata sullo scambio, sulla reciprocità e sull’interazione tra culture diverse. Considerato che all’interno della scuola sono accolti ormai molti bambini stranieri, particolare attenzione è posta all’aspetto dell' interculturalità, nel rispetto delle religioni e delle culture di provenienza. L’elaborazione del progetto pedagogico avviene all’interno del collettivo, il gruppo degli operatori della scuola, attraverso l’apporto dei diversi contributi individuali e in un’ottica di condivisione, aperta al confronto esplicito e permanente, anche con l’eventuale supporto di esperti esterni e del direttore dell’Istituzione. Nella consapevolezza che la qualità dei servizi passa attraverso la professionalità degli operatori, la formazione e l' aggiornamento permanenti del personale costituiscono un impegno costante dell’Istituzione. La scuola dell’infanzia si inserisce nella rete dei servizi educativi e scolastici territoriali, in una prospettiva di sistema formativo integrato. Essa persegue l’obiettivo della continuità educativa, attraverso uno stretto raccordo con il nido d’infanzia e la scuola primaria da un lato e con le scuole dell’infanzia statali e private paritarie, le istituzioni territoriali, l’associazionismo e il volontariato dall’altro. Nel quadro della continuità educativa, essenziale è il rapporto costante di confronto e collaborazione con le famiglie per l’elaborazione di obiettivi condivisi pur nel rispetto della specificità dei ruoli. ART. 3 - ORGANIZZAZIONE DEL CALENDARIO SCOLASTICO E ORARI Le scuole dell’infanzia sono articolate in sezioni, prevalentemente omogenee per età. Il numero dei bambini per ciascuna sezione, nonché il rapporto numerico insegnante/bambino/a, sono determinati dalle disposizioni legislative vigenti in merito. Qualora se ne presenti l’esigenza potranno essere strutturate sezioni miste per età che, oltre a garantire un più ampio accesso, rappresentano una ricca esperienza sul piano dell’apprendimento e della socializzazione. In tale caso potranno essere previste modalità organizzative particolari da valutare di volta in volta. Il calendario scolastico ha inizio a settembre e termina alla fine di giugno e viene definito nel dettaglio di anno in anno dall’Istituzione in accordo con le istituzioni scolastiche statali e tenuto conto delle norme contrattuali vigenti. Esso prevede di norma le interruzioni durante le vacanze natalizie e pasquali. Di norma nel mese di luglio, è previsto un servizio di centro estivo per tutti i bambini/e delle scuole comunali e statali le cui famiglie ne facciano esplicita richiesta al comune per documentate esigenze di lavoro. La scuola dell’infanzia rimane aperta di norma dal lunedì al venerdì, dalle ore 7,30 alle ore 16,30. Il normale orario di entrata è fissato dalle ore 8.00 alle ore 9.00 e quello di uscita dalle ore 16.00 alle ore 16.30, fatte salve le eventuali sezioni comunali collocate all’interno di scuole con sezioni a gestione statale, per le quali è previsto l’orario di uscita statale delle ore 16. E’ prevista la possibilità di non fruire del pasto e quindi di avvalersi dell’uscita prevista alle ore 11.30. Per l’eventuale ritiro del bambino/a dopo il pasto l’orario è previsto dalle ore 12.45 alle ore 13.15. L’apertura dalle ore 7.30 alle ore 8.00 e il servizio di prolungamento orario dalle ore 16.30 alle ore 18.00 sono riservati alle famiglie che ne hanno necessità per motivi di lavoro di entrambi i genitori e dietro formale richiesta documentata all’ufficio scuola dell’Istituzione. Il pieno rispetto degli orari di funzionamento del servizio è garanzia per consentire un più efficace svolgimento dell’attività didattica. Qualora il ritiro del bambino avvenga oltre le 16.30 in assenza di iscrizione al servizio di completamento d’orario, l’Ufficio, alla terza segnalazione di ritardo da parte dell’educatore di sezione, provvederà, previa comunicazione ai genitori, a iscrivere d’ufficio il bambino al servizio con relativo addebito della tariffa. I primi due giorni della prima settimana di scuola, per consentire il ri-ambientamento del bambino/a, nelle sezioni di 4 e 5 anni, il servizio funzionerà a orario ridotto dalle ore 8.00 alle ore 12.00 senza il pasto; dal terzo giorno sarà possibile la frequenza completa del servizio. Per i bambini e le bambine della sezione dei 3 anni, essendo nuovi frequentanti, nella prima settimana è previsto un inserimento più graduale. che prevede: − per i primi due giorni, l’articolazione in due gruppi di bambini con frequenza dalle ore 8.00 alle ore 10.00 (1° gruppo) e dalle ore 10.30 alle ore 12.30 (2° gruppo) senza somministrazione del pasto; − il terzo giorno, creazione di unico gruppo con frequenza dalle ore 8.00 alle ore 11.30, senza somministrazione del pasto; − il quarto e il quinto giorno, frequenza dalle ore 8.00 alle ore 13.00, con somministrazione del pasto; − dalla seconda settimana, la frequenza a orario completo. ART. 4 - REFEZIONE Durante la permanenza a scuola è assicurato il servizio di refezione, nonché la merenda pomeridiana. Ai bambini iscritti al servizio di ristorazione scolastica che escono dopo il pranzo possono essere consegnate le merende pomeridiane previste nel menu del giorno qualora costituite da cibi non deperibili e/o che non richiedano particolari modalità di conservazione. Il pasto costituisce un aspetto fondamentale dell’educazione del bambino sia nell’acquisizione di corrette abitudini alimentari sia come momento di relazione. Qualora per motivi di salute siano richieste diete particolari, queste ultime dovranno essere certificate dal pediatra di libera scelta o da uno specialista, utilizzando il modello predisposto dall’Azienda USL. Il menù, definito sulla base di precise tabelle dietetiche e valutato dal S.I.A.N. (servizio igiene alimentazione e nutrizione) dell’Azienda USL, è teso a garantire il massimo equilibrio degli elementi nutrizionali. ART. 5 - ISCRIZIONI E AMMISSIONI Hanno diritto all’ammissione e alla frequenza della scuola dell’infanzia tutti i bambini/e residenti nel territorio comunale, in età compresa fra i 3 anni (da compiersi entro l’anno solare in cui il bambino viene iscritto) e i 5 anni. Relativamente ai bambini che compiono i tre anni entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferimento (anticipi) si rinvia alle normative vigenti. Le iscrizioni si raccolgono di norma entro il mese di Gennaio febbraio, secondo i termini previsti dal Ministero dell’Istruzione. Per quanto riguarda le modalità di iscrizione, i criteri per la formazione delle graduatorie e la gestione delle ammissioni e delle rinunce, si fa riferimento alla vigente “Convenzione tra l’Istituzione del Comune e le Istituzioni scolastiche del territorio per l’approvazione di criteri omogenei ai fini dell’istituzione di graduatorie degli ammessi alle scuole dell’infanzia comunali e statali”. I bambini residenti, una volta ammessi alla scuola dell’infanzia, hanno garantito il loro diritto di frequenza fino al termine del ciclo. Sono da considerarsi residenti anche le famiglie che dimostrino, all’atto dell’iscrizione, apposita documentazione attestante la prossima residenza entro il 30 settembre dell’anno in corso (acquisto immobile, contratto di locazione, ricevuta della richiesta di residenza). Per le famiglie domiciliate per motivi di lavoro, è richiesta la documentazione probante. Il Comune si riserva eventuali verifiche. ART. 6 - TARIFFE Le famiglie corrispondono mensilmente una tariffa a copertura delle spese del servizio di refezione e relativo materiale di consumo. Corrispondono altresì una tariffa per i servizi di pre-scuola dalle 7.30 alle 8.00 e di prolungamento orario fino alle 18.00. ART. 7 - ASSENZE E RINUNCIA AL SERVIZIO Qualora il bambino/a rimanga assente per motivi diversi dalla malattia la famiglia dovrà darne tempestiva comunicazione all’insegnante. Nel caso si verifichino lunghi e ripetuti periodi di assenza ingiustificata, previo preavviso, l’Istituzione potrà adottare i provvedimenti previsti dalla “Convenzione tra l’Istituzione del Comune e le Istituzioni scolastiche del territorio per l’approvazione di criteri omogenei ai fini dell’istituzione di graduatorie degli ammessi alle scuole dell’infanzia comunali e statali”. Gli insegnanti sono tenuti a segnalare all’ufficio scuola dell’Istituzione le assenze ingiustificate di almeno 10 giorni consecutivi. L’ufficio scuola provvederà a richiedere formalmente alle famiglie apposita giustificazione entro i 10 giorni successivi. L’assenza non imputabile a motivi salute, superiore ai 30 giorni e fermo restando le norme previste per le tariffe per la refezione, determina la cancellazione d’ufficio dal servizio. Sono fatte salve situazioni familiari di estrema gravità e debitamente documentate fino ad un’assenza massima di 2 mesi. In caso di rinuncia al servizio da parte della famiglia, questa dovrà darne comunicazione scritta, previo colloquio con il responsabile del’Istituzione qualora le cause fossero imputabili al servizio. Il bambino/a dovrà intendersi dimesso/a dal servizio dalla data della comunicazione scritta, fermo restando il pagamento delle tariffe dovute, secondo i criteri stabiliti dal Regolamento in materia.. ART. 8 - NORME IGIENICO/SANITARIE Considerato che il bambino viene accolto all’interno di una comunità è indispensabile attenersi alle più comuni norme igieniche per ciò che riguarda la cura e la pulizia personale. Per i bambini e per il personale insegnante è consigliabile un abbigliamento pratico, tale da consentire libertà di movimento e lo svolgimento di tutte le attività. Ciascun bambino dovrà avere, presso la scuola, almeno un cambio completo (abito e biancheria). Ai genitori è pertanto vivamente sconsigliato far portare ai propri bambini, almeno durante la frequenza a scuola, spille, catenelle, bracciali e orecchini pendenti al fine di prevenire possibili incidenti. Il Dipartimento di cure primarie - servizio di pediatria di comunità dell’Azienda USL attraverso propri operatori e in particolare il pediatra di comunità, coadiuvato dal medico igienista del Dipartimento di prevenzione, svolge interventi di prevenzione e di controllo dell’igiene nelle diverse scuole, attivando altresì iniziative di educazione sanitaria per operatori e genitori. In caso di assenza legata a problemi di salute, è prevista la certificazione del medico curante a seguito di malattia che abbia comportato la mancata frequenza per un periodo superiore ai 5 giorni continuativi. I giorni festivi vanno conteggiati solo se compresi all’interno del periodo di assenza (i giorni festivi o di chiusura della scuola, che precedono o seguono la malattia, non vanno conteggiati). In ogni caso, trovano applicazione gli eventuali differenti termini e modalità indicati dal competente servizio ASL, anche per i casi di dimissione. Le disposizioni sanitarie, emanate dai competenti servizi sanitari e opportunamente aggiornate, in ordine alla prevenzione e alla profilassi delle malattie, saranno esposte nell’apposita bacheca presso ciascuna scuola e consultabili dai genitori. Qualora dovessero verificarsi particolari malattie infettive interessanti la comunità scolastica verranno fornite, di volta in volta, informazioni su eventuali interventi o controlli da parte del servizio di Pediatria di comunità, così come indicato nell’opuscolo informativo redatto dall’Azienda USL e messo a disposizione presso la scuola. Il personale della scuola dell’infanzia non può, di norma, somministrare medicinali ai bambini, salvo che nei casi e con le modalità previsti dal vigente “Protocollo per la somministrazione dei farmaci a scuola” approvato dai Comuni del Distretto di Castelfranco E., dall’Azienda USL e dalle Istituzioni scolastiche statali. La somministrazione dei farmaci, riservata in particolare ai bambini con patologie croniche che ne richiedono la regolare e inderogabile assunzione, dovrà essere preceduta da una formale richiesta del pediatra curante, su apposito modello predisposto dal Servizio di pediatria di comunità e disposizione dei pediatri. Il pediatra curante compila la prima parte, dove viene indicata la posologia del farmaco, la modalità di somministrazione, i tempi e la modalità di conservazione. Il genitore la sottoscrive e la inoltra al responsabile dell’ufficio scuola, che valuterà se esistono le condizioni per poterla accogliere e come predisporre gli opportuni percorsi informativi e organizzativi per l’accoglimento della richiesta. All’interno delle scuole dell’infanzia dovranno essere adottati tutti i comportamenti e le attenzioni necessarie atte a prevenire possibili tossinfezioni alimentari. A tale fine non potranno essere portati a scuola prodotti e alimenti confezionati a domicilio, soprattutto per quanto riguarda dolci farciti con creme o panna, secondo le disposizioni impartite dall’Azienda USL. In occasione di festeggiamenti per ricorrenze e compleanni, in considerazione del momento di convivialità e di condivisione che permette di apprezzare gusti e sapori diversi e facilitare il legame con le famiglie, oltre ad integrare l’apporto nutrizionale dei bambini, è consentito portare a scuola alimenti preparati a livello domestico o acquistati direttamente da laboratori autorizzati; in questo caso si raccomandano prodotti tipo “da forno”, sia dolci che salati, mentre sono da escludere alimenti che richiedano modalità particolari di conservazione quali dolci farciti con panna o crema o preparazioni con salse a base di uovo o uovo non cotto. Tali eventi saranno tendenzialmente abbinati ad attività di movimento e gioco per controbilanciare l’eccessivo apporto calorico. In ogni caso si dovrà prestare massima attenzione qualora siano presenti bambini con allergie, celiachia o altre patologie che richiedano diete specifiche. Nei locali della scuola dell’infanzia è vietato fumare, ai sensi della normativa vigente. ART. 9 - ACCESSO AI LOCALI E ACCOMPAGNAMENTO DEI BAMBINI L’accesso ai locali della scuola dell’infanzia è vietato agli estranei, compreso chiunque intenda esercitarvi attività pubblicitaria o commerciale. L’accesso è consentito ai genitori naturali o adottivi, agli affidatari, ai tutori, ai nonni e ad altri famigliari, dei bambini iscritti, per l’affidamento e il ritiro giornaliero degli stessi. I bambini non possono essere ripresi da estranei. Qualora i genitori naturali, adottivi, gli affidatari, i tutori, i nonni e altri famigliari delegati, per motivi straordinari, siano impossibilitati a ritirare i bambini, occorrerà un’autorizzazione scritta e firmata dal almeno uno dei genitori naturali, adottivi o affidatari, tutori, per la delega a diversa persona, comunque resa nota all’insegnante. In nessun caso comunque si consegnano i bambini ai minori di anni 18, siano anch' essi famigliari. ART. 10 - IL COLLETTIVO E L'INTERCOLLETTIVO DEGLI OPERATORI Il collettivo è costituito da tutto il personale operante nel plesso scolastico. Tutti gli operatori sono partecipi, individualmente e collegialmente, attraverso il confronto reciproco, della funzione educativa e del buon funzionamento del servizio. Il collettivo, sulla base degli indirizzi organizzativi e pedagogici fissati dall’Istituzione, elabora e redige il Piano dell’Offerta Formativa e ne cura la verifica periodica. Esso cura altresì l’organizzazione di tutte le attività e le iniziative tese a qualificare la scuola nell’ambito dell’innovazione didattica, della continuità con gli altri servizi educativi, del raccordo con le famiglie, gli organismi di gestione e il territorio. Tutto il collettivo dei docenti, partecipa a corsi formazione e aggiornamento promossi dall’Istituzione. Il collettivo e il coordinatore pedagogico definiscono la ripartizione degli incarichi e delle responsabilità, in relazione a specifici ambiti di attività. Per l’espletamento di tutte le attività collaterali a quelle didattiche di rapporto diretto con i bambini, il collettivo ha a propria disposizione un monte ore annuale, individuato in base a quanto stabilito dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e dagli accordi decentrati. L’intercollettivo è costituito dal personale di ciascun servizio scolastico. L’intercollettivo si riunisce almeno 3 o 4 volte all’anno per raccordare l' attività pedagogica e organizzativa delle diverse scuole. ART. 11 - CONSIGLIO DI GESTIONE Il consiglio di gestione, così come l’assemblea di tutti i genitori, costituisce l’organismo di rappresentanza delle famiglie utenti del servizio per la promozione e il controllo sociale del servizio stesso e l’interlocutore nei confronti dell’Istituzione del Comune per la discussione inerente le principali problematiche della scuola. Il consiglio di gestione viene eletto annualmente nell’ambito della prima riunione di sezione, di norma entro il mese di ottobre. Nelle sezioni di 4 e 5 anni potranno essere riconfermati i genitori già eletti precedentemente nel consiglio, salvo dimissioni degli stessi, che saranno sostituiti da altri genitori. Il numero dei rappresentanti è previsto in 4 2 unità per ciascuna sezione. I genitori uscenti potranno far parte del nuovo consiglio in qualità di cittadini, considerato l’apporto di esperienza maturato nelle precedenti gestioni, in numero non superiore alla metà dei genitori. Ne fa parte di diritto tutto il collettivo del personale del plesso. Le convocazioni, contenenti l’ordine del giorno, concordato tra il collettivo e il presidente, dovranno essere esposte in apposita bacheca della scuola almeno una settimana prima della riunione, in visione ai genitori. I rappresentanti saranno convocati con avviso scritto personale o telefonicamente in caso di assenza del bambino. I rappresentanti sono tenuti a presenziare alle sedute e in caso di impedimento dovranno darne tempestiva comunicazione alla scuola. E’ facoltà del presidente valutare la possibilità o meno di rinviare la seduta nel caso si preveda un consistente numero di assenze. Dopo tre assenze consecutive ingiustificate e previa valutazione del consiglio, i componenti dello stesso potranno decadere ed essere sostituiti da un nuovo rappresentante eletto nell’incontro di sezione. Nella 1°seduta del consiglio sono eletti, il presidente e il vice presidente (genitori) e il segretario (genitore) e verrà fissato, a maggioranza, l’orario delle sedute. Il presidente, in accordo con il collettivo, convoca le riunioni fissando l’ordine del giorno. Il segretario ha il compito di redigere il verbale di ogni riunione, da esporre in bacheca, nella salvaguardia di quanto previsto in materia di privacy. Il consiglio di gestione si riunisce di norma 4 o 5 volte all’anno e può essere convocato anche su richiesta motivata e sottoscritta da almeno 1/3 dei componenti del consiglio. ART. 12 - FUNZIONI DEL CONSIGLIO DI GESTIONE Il consiglio quale organo di gestione delegata svolge le seguenti funzioni: 1) discute i problemi di organizzazione e funzionamento della vita scolastica, realizzando momenti di verifica dell’attività svolta; 2) promuove e organizza azioni tese a favorire la partecipazione dei genitori alla vita della scuola, quali iniziative sulle tematiche educative, feste e momenti di aggregazione e attività in collaborazione con altre istituzioni educative (pubbliche e private) e culturali del territorio; 3) avanza proposte, formulate unitariamente all’interno del Consiglio stesso, all’Istituzione intorno alle problematiche della scuola, nonchè proposte di emendamento al presente regolamento. I Presidenti di ciascun Consiglio potranno riunirsi insieme ogni volta che lo ritengano opportuno e potranno essere convocati, come delegati dei Consigli stessi, dall' Istituzione del Comune. ART. 13 - ASSEMBLEA DI PLESSO E DI SEZIONE L’assemblea del plesso è costituita da tutti i genitori dei bambini utenti del servizio e dal personale della scuola. Essa viene convocata qualora se ne presenti l’esigenza ed in particolare per dare informazioni a carattere generale inerenti la vita della scuola. L’assemblea di sezione è costituita da tutti i genitori dei bambini iscritti alla sezione e dal personale operante in essa. Viene convocata almeno due volte all’anno, per discutere sulla vita della sezione, sulla programmazione didattica, prevedendo, altresì, momenti di verifica e di confronto tra docenti e genitori, intorno a tematiche comuni di particolare rilievo, su richiesta dello stesso personale o delle famiglie. Le assemblee di sezione vengono integrate da colloqui individuali tra insegnanti e la famiglia.