Centro Forestazione Urbana
Sentieri in città
IN CASO DI MANCATO RECAPITO RESTITUIRE AL CMP ROSERIO PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE PREVIO PAGAMENTO RESI
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 2, DCB Milano
Notiziario di Boscoincittà e Parco delle Cave
editoriale
Aria di primavera!
N
el susseguirsi dei dodici mesi, ogni
stagione ha il suo fascino, ma spesso è quello spregiudicato e accattivante
che sa assumere la primavera a guadagnarsi la simpatia di chi ama stare all’aperto. Anche se, a pagina 6 e 7, i bambini e le famiglie che scelgono i Waldkindergarten ci invitano ad apprezzare i rigori dell’inverno, poiché per stare bene
basta coprirsi in maniera adeguata e saper approfittare di ciò che il freddo può
offrire. Però, a piedi o in bicicletta, in
campagna o in città, resta la primavera il
tempo per cominciare ad uscire di casa
più volentieri ed è per questo che a pagina 10, 11 e 12, con la presentazione del
II serie/anno 5
libro Milano è bella in bici, proponiamo
un itinerario di cicloturismo urbano ideato dai volontari di Ciclobby per pedalare
tra le vie della città alla scoperta di piccole e grandi bellezze, testimonianze
storiche, giardini pubblici e privati, curiosità ordinarie e straordinarie. Prodotto all’interno del progetto RIBICI - La bicicletta come vettore di qualità ambientale urbana che ha coinvolto diversi soggetti come, oltre a Fiab CICLOBBY, +BC,
IRS (Istituto per la ricerca sociale), Legambiente Lombardia, Politecnico di Milano e Fondazione CARIPLO, questo libro propone venticinque itinerari. Il ventiseiesimo ve lo proponiamo noi, alla
scoperta dei parchi dell’ovest Milano, attraverso numerosi sentieri che si inoltrano tra campi coltivati e boschi, costeggiando vie d’acqua e di terra che prefigurano un nuovo scenario di ciclabilità ur-
•
n. 11
•
febbraio 2008
bana, lungo il Filo Rosso, la pista ciclabile che idealmente e nei progetti dell’amministrazione comunale intende perimetrare l’intera città di Milano per raggiungerne il ‘cuore’ attraverso i Raggi Verdi
che si snodano dai parchi periferici fino a
quelli più centrali. Per guidarvi lungo il
ventiseiesimo itinerario useremo il sito
www.cfu.it, mentre nei prossimi numeri
di Sentieri in città torneremo a scrivere di
biciclette, per capire come muoverci in
sicurezza e come si muovono nel resto
d’Europa. In questo viaggio saremo nuovamente accompagnati da Ciclobby (pagina 8 e 9) che con noi e molte altre associazioni è promotrice di Ciclovestate che,
anche quest’anno, il 21 giugno vedrà il
‘popolo a pedali’ protagonista della festa
per il solstizio d’estate.
MILENA BERTACCHI
Lavori in corso
L’Anoplophora chinensis
tra storie vecchie e nuove
Negli ultimi mesi il Parco delle Cave è diventato anche un laboratorio dove Università
degli Studi di Milano e Centro Forestazione Urbana possono
collaborare per trovare nuove metodologie nella prevenzione del parassita
ono trascorsi oltre quindici mesi dai
primi ritrovamenti di Anoplophora chiS
nensis nel Parco delle Cave: la presenza
del coleottero è stata attestata a partire
dall’estate del 2006. La prima segnalazione è pervenuta da un privato che ha riscontrato l’insetto nel cortile della propria
abitazione, situata nei pressi del parco.
Dopo questa segnalazione sono stati registrati altri focolai, sia in giardini privati che
in aree pubbliche di Quarto Cagnino.
Nel corso del 2006, secondo le indicazioni e in accordo con il Servizio Fitosanitario della Regione Lombardia, è stata avviata una campagna di eradicazione che,
nel Parco delle Cave, ha previsto i seguenti interventi:
■ monitoraggio presenza insetto attraverso la ricerca dei fori di sfarfallamento (280 piante colpite)
■ trattamenti antiparassitari con insetticidi a basso impatto ambientale (principio attivo deltametrina)
■ marcatura piante colpite
■ abbattimento piante con accatastamento di tronchi e rami in spazio idoneo
■ triturazione del legno e consegna in
giornata al centro di incenerimento per
evitare dispersioni di larve
■ triturazione ceppaie per eliminare le larve ancora presenti
■ monitoraggio a campione in aree limitrofe al parco (nei giardini privati sono
state evidenziate diverse piante colpite).
Nel 2007 sono state colpite 81 piante, di
cui 25 individuate attraverso la presenza
di fori, 56 attraverso i soli segni di rosura.
Oltre agli interventi effettuati nel periodo
precedente e previsti dalle disposizioni
regionali, sono stati effettuati monitoraggi supplementari. Dopo la marcatura
delle piante colpite, nelle aree limitrofe
sono stati cercati, con cadenza mensile
da giugno a ottobre, segni di rosura, esito dell’ingresso nel tronco di nuove lar-
Per saperne di più:
inserire la parola ‘anoplophora’ nel box ‘cerca’
del sito www.agricoltura.regione.lombardia.it
ve nate dalle uova presenti sui fusti. Con
questo sistema è stato possibile individuare numerose piante colpite che sarebbero sfuggite ai normali monitoraggi
provocando, negli anni, la fuoriuscita di
nuovi insetti adulti.
Tra febbraio e marzo del 2008 gli operatori del CFU, previo accordo con il Servizio Fitosanitario Regionale, si occuperanno degli abbattimenti e della di-
struzione del legname infestato. Un altro importante intervento è stato la realizzazione di un tunnel in rete metallica
che ha permesso l’osservazione dell’intero ciclo biologico dell’insetto al fine di
studiare eventuali parassitoidi (box
pag. 3), presagio di un possibile controllo biologico.
SILVIO ANDERLONI
Centro Forestazione Urbana
oscoincittà, maggio 2007: Regione
Lombardia, Comune di Milano, Università degli Studi, Fondazione Minoprio,
Centro per la Forestazione Urbana, liberi
professionisti, ditte e cooperative di giardinaggio si sono incontrati per sezionare
alcune ceppaie di acero pseudoplatano
colpite dal parassita per verificare le parti
compromesse e l’effettivo andamento
delle gallerie scavate dalle larve.
La foto a destra in alto evidenzia che i
danni più gravi sono al di sotto del colletto dell’albero, dove la larva crea una vasta zona di alimentazione appena sotto la
corteccia; successivamente risale nel fusto creando una galleria verticale dove si
trasforma in pupa.
Quando diventa insetto adulto, scava una
galleria orizzontale per fuoriuscire dal
tronco tramite il classico foro (foto a a destra, in basso).
B
Diffusione in Italia e nel mondo
A. chinensis è un coleottero di origine
asiatica diffuso soprattutto in Cina,
Giappone, Korea e Taiwan. In Europa è stato segnalato nei seguenti Paesi: Olanda,
Gran Bretagna, Francia, Germania e Croazia. In Italia è stato rinvenuto per la prima
volta nel 2000, in provincia di Milano. Oggi il
suo areale di espansione interessa 27 comuni, tra le province di Milano e Varese. Nel
corso del 2007 è stato individuato un focolaio di infestazione anche a Montichiari (BS).
Relativamente alla città di Milano, la presenza di A. chinensis è stata rilevata a par-
L’
2
tire dall’estate 2006 nel Parco delle Cave e
aree limitrofe, sia pubbliche che private.
Dal momento che si tratta di un organismo
da quarantena, l’area infestata è sottoposta
a misure obbligatorie di lotta, definite in appositi decreti. Non essendovi misure di contenimento efficaci, l’unico metodo utilizzabile per il suo controllo è l’abbattimento e la
distruzione delle piante attaccate. Al fine di
non vanificare gli interventi fino ad oggi effettuati, tali misure devono essere adottate
nelle aree pubbliche e private.
COSTANZA JUCKER
Lavori in corso
Il Tachinide: un progetto di ricerca
per una prevenzione biologica
urante il monitoraggio effettuato nel corso del 2006
presso il Parco delle Cave sono
stati trovati adulti di A. chinensis
parassitizzati da Ditteri Tachinidi. Purtroppo i ritrovamenti non
hanno consentito di arrivare alla
classificazione specifica, ma
solo all’individuazione della Famiglia dell’insetto. I Tachinidi
comprendono un gran numero
di parassitoidi - insetti che vivono a spese di altri - che di norma
attaccano l’ospite allo stadio
larvale. Rara è invece la loro presenza su individui adulti, in particolare cerambicidi come in
questo caso. Si comprende
quindi l’importanza di approfondire la ricerca, anche al fine di individuare antagonisti naturali al
pericoloso coleottero.
Nell’ambito del progetto biennale 2007-2008 ANOCHI Anoplophora chinensis (Forster):
nuove acquisizioni di biologia, fisiologia, diffusione e possibilità
di contenimento finanziato dalla
Regione Lombardia nell’ambito
del Piano di Ricerca e Sviluppo
2007-2009 ci si è quindi posto,
tra i numerosi obiettivi, anche
quello di continuare lo studio su
tale parassitoide. A tal fine è stato costruito (maggio 2007), anche con l’aiuto del personale del
CFU, un tunnel di rete metallica
a maglie sottili per contenere alcune piante di acero colpite, ma
appositamente non completamente asportate (foto in alto).
Quindi si è proceduto a raccogliere gli adulti sfarfallati per osservare l’eventuale presenza di
parassitoidi. Tale ricerca verrà
svolta anche nel 2008. Parallelamente verrà verificata la presenza dei nemici naturali anche sulle
larve che saranno estratte dai
D
tronchi delle piante abbattute nel
corso del prossimo mese.
Sempre all’interno del parco sono state sperimentate trappole
con esche alimentari per verificare la capacità di attrarre adulti
del cerambicide. Se efficaci, tali
trappole potrebbero trovare impiego nel monitoraggio e controllo di A. chinensis.
Il progetto di ricerca coinvolge
numerosi enti, differentemente
interessati a seconda dell’obiettivo: la Fondazione Minoprio e
l’Istituto di Entomologia agraria
di Milano stanno approfondendo le conoscenze relative alla
biologia e al comportamento
dell’insetto, oltre alle modalità di
dispersione, al fine di prevederne l’espansione; tale studio sarà
condotto anche presso il Parco
delle Cave. Il DISTAM (Dipartimento di Scienze e Tecnologie
Alimentari e Microbiologiche), in
collaborazione con l’Istituto di
Entomologia, avvierà una ricerca sulla microflora intestinale di
larve e adulti di A. chinensis. Relativamente al controllo, non essendovi alcun prodotto registrato, saranno effettuate, dal Centro di Saggio della Fondazione
Minoprio e da AgroService srl,
prove di efficacia di alcuni formulati contro larve e adulti, utilizzando diverse metodologie
applicative. Infine, in collaborazione con l’EBCL (European
Biological Control Laboratory Montpellier - Francia) saranno
approfondite le indagini relative
alla presenza di antagonisti già
avviate negli anni passati.
COSTANZA JUCKER
Università degli Studi di Milano
Facoltà di Agraria
Istituto di Entomologia
MATTEO MASPERO
Fondazione Minoprio
Sopra: tunnel in rete metallica. In alto a sinistra: aceri non completamente
asportati e mantenuti in loco per effettuare la sperimentazione
relativa alla ricerca di parassitoidi nell’ambito del progetto di ricerca ANOCHI
3
Il libro della giungla
4
Il libro della giungla
I coleotteri
Carabidi, crisomelidi, cerambicidi. Piccoli insetti che possono
essere anche grandi indicatori di qualità ambientale
n tutto il regno animale l’ordine dei coleotteri è il più numeroso: nel mondo
Isono
state censite almeno 350.000 specie, delle quali 12.000 sono presenti in Italia. L’ordine è suddiviso in 150 famiglie
circa; fra le più importanti si possono ricordare carabidi, stafilinidi, scarabeidi,
cerambicidi, crisomelidi, curculionidi.
La caratteristica che accomuna tutti i coleotteri è il fatto di avere il primo paio di ali
trasformato in un astuccio rigido (elitre)
che non è adatto al volo, ma che protegge il dorso. Sono proprio le elitre a dare a
questi insetti l’aspetto ‘corazzato’ che
contraddistingue maggiolini, coccinelle e
scarabei in genere. Al di sotto delle elitre
si trovano le ali membranose, che gli animali possono usare per il volo sollevando
le elitre. Molte specie tuttavia hanno per-
Carabus coriaceus
È
C
uno dei più grandi coleotteri europei (fino
a 4 cm) e appartiene alla famiglia dei carabidi. Benché ampiamente diffuso in Italia, la
sua presenza è alquanto irregolare; risulta comune solo in alcune zone del Paese (Veneto,
Friuli, parti dell’Appennino), mentre in altre appare sporadico e forse del tutto assente. In
Lombardia è abbastanza frequente in alcune
zone collinari, ma è decisamente localizzato in
pianura. È una specie attera, incapace di volare, che predilige le zone a mosaico in cui si alternano prati, coltivi, siepi, boschetti, mentre
tende a evitare le zone ad agricoltura intensiva
come anche i boschi chiusi ed estesi. Si nutre
di altri invertebrati, soprattutto lombrichi, limacce e chiocciole, di cui riesce a tagliare il guscio con le mandibole. Abbastanza diffuso nel
Parco delle Cave dove è più facile incontrarlo in
autunno lungo i vialetti al mattino o nelle giornate umide. Tra i coleotteri è una delle specie di
maggior rilevanza e pregio del parco.
so la capacità di volare e si spostano solo correndo sul terreno. Esistono anche
gruppi adattati alla vita acquatica, che
nuotano agilmente nelle acque dolci.
Lo sviluppo avviene attraverso gli stadi di
uovo, larva, pupa (fase immobile corrispondente alla crisalide delle farfalle) e insetto adulto, e può compiersi in un periodo di tempo molto variabile a seconda
delle specie, da poche settimane a diversi anni.
L’apparato boccale è di tipo masticatore;
sono quindi dotati di robuste mandibole
con cui attaccano quasi ogni sostanza organica conosciuta. Esistono specie predatrici (o zoofaghe) che si cibano di altri
invertebrati (larve e adulti di insetti, molluschi, vermi, crostacei, acari e ragni) e talvolta di vertebrati (piccoli pesci e anfibi),
Chrysomela populi
I
Q
uesta specie della famiglia dei crisomelidi, riconoscibile grazie al colore
rosso vivo delle elitre (lunghezza 10-12 mm),
vive su varie salicacee, in particolare pioppi
e salici ed è diffusa in gran parte dell’Eurasia. Sia gli adulti che le larve si nutrono delle foglie giovani, che possono anche ridurre
allo scheletro, con danni quasi sempre trascurabili. Attacca in particolare i getti che
partono dalla base degli alberi e sono quindi
facili da osservare durante la buona stagione. Nella nostra regione compie 2 o 3 generazioni annue, ampiamente sovrapposte.
Testi e foto sono dell’entomologo Nicola Pilon
(via Capri, 11/3-20153 Milano) che sul sito
www.elitron.mi.it propone un’ampia galleria di
immagini e informazioni relative a coleotteri e
altri insetti.
5
specie vegetariane (o fitofaghe) che vivono a spese di vegetali (foglie, semi, fiori,
radici, fusti legnosi ed erbacei). Vi è poi
l’importantissima categoria dei decompositori, che si nutre di sostanze di scarto
(legno e foglie morte, carogne, escrementi) contribuendo in modo fondamentale al
ciclo degli elementi.
I coleotteri si sono adattati a colonizzare
praticamente tutti gli ambienti del pianeta con eccezione di mari e oceani; dai ruscelli ai deserti, dalle spiagge marine alla
tundra e alle abitazioni dell’uomo, ogni
ambiente ha la propria fauna e ovviamente non è qui possibile passare in rassegna, neanche brevemente, l’infinita varietà di adattamenti e specializzazioni.
Nel nostro Paese sono poche le specie
che hanno un nome comune ben conosciuto da tutti e questi rari casi sono
spesso oggetto di confusione anche perché i coleotteri facilmente osservabili in
città o negli ambienti antropizzati sono
sempre meno frequenti.
D
NICOLA PILON
[email protected]
Anoplophora chinensis
È
un coleottero cerambicide originario dell’estremo oriente che si è recentemente
diffuso in vari Paesi del mondo. Nel 2000 è stato
segnalato per la prima volta anche in Italia nella
zona di Parabiago (MI). È un insetto appariscente (25-35 mm), con una vistosa colorazione nera a macchie bianche e antenne lunghe
più del corpo. Si tratta di un parassita del legno
che attacca una gran varietà di essenze arboree con una preferenza per gli aceri, a cui causa gravi danni. Gli adulti non si allontanano molto dalle piante su cui si sono sviluppati (in genere meno di 300 mt) e la diffusione di questa specie è dovuta prevalentemente al trasporto di legname infestato. Lo sviluppo si compie in 1 o 2
anni a seconda delle condizioni ambientali. La
specie è diffusa in tutto il Parco delle Cave e a
Baggio, ma bisogna attendersi un ampliamento
della sua diffusione in città.
Per saperne di più: Sentieri in città II serie anno 3 n. 8 ottobre 2006
Appunti di viaggio
Waldkindergarten,
gli asili nei boschi
In nord Europa sono ormai un’esperienza
collaudata che consente
ai bambini di giocare e crescere nei boschi
reiburg, sud-ovest della Germania;
una città esemplare, conosciuta in
F
tutta Europa per l’evoluzione e la qualità
della tecnologia e dei servizi offerti. Dalla stazione prendo un tram che mi porta
verso un’area residenziale della città, in
una zona chiamata Guenterstal. A poche centinaia di metri dalla fermata comincia la foresta nera che circonda tutta la città di Freiburg e si estende come
un manto a ricoprire i monti di un’area
molto vasta della Germania meridionale. Al limitare di questo fitto bosco si intravede una piccola casetta circolare,
fatta interamente di legno. Tutt’intorno,
origine degli asili nella natura risale all’intuizione di una mamma danese che
per aiutare altre mamme lavoratrici, in ristrettezze economiche, ha pensato di organizzare un piccolo asilo familiare all’aperto,
ovviando così alla necessità di affittare locali. Oggi la filosofia dei waldkindergarten
può essere riassunta in quattro principi:
■ la natura, con la sua fonte inesauribile di
opportunità di gioco, stimola nei bambini
la fantasia, la curiosità e la creatività
L’
sparpagliati, sono immersi nel gioco
una quindicina di bambini tra i tre e i sei
anni. Ben coperti nei loro vestitini impermeabili, caldi e colorati, se ne stanno liberi in mezzo alla natura, chi a giocare
con l’acqua di una pozzanghera, chi a
fare costruzioni con rami e rametti, chi a
creare mondi immaginari con gli oggetti
e le scenografie che il bosco mette a disposizione. Questa è la scena che mi si
presenta davanti, il 22 dicembre, al mio
arrivo ad un Waldkindergarten, il primo
creato a Freiburg negli anni novanta.
I Waldkindergarten si trovano nei boschi
(wald) e sono centri educativi (kindergar-
■ il contatto diretto con la natura consente
ai bambini di riconoscere spontaneamente il valore dell’ambiente naturale
■ il bosco offre ai bambini un ambiente
ideale per muoversi in libertà, sviluppando sicurezza e fiducia in se stessi
■ nel gioco libero, associato a una routine
quotidiana, i bambini imparano ad intessere le loro relazioni sociali e anche a risolvere i conflitti.
G.B.
6
ten, letteralmente ‘giardini per bambini’,
in età prescolare). Nati in Danimarca negli anni ’50, oggi in Germania se ne contano più di trecento e altri si stanno
diffondendo soprattutto in Austria e in
Giappone. Nei Waldkindergarten i bambini trascorrono la giornata (dalle 8.30 alle 16) all’aperto, in qualunque stagione;
solo in caso di forte maltempo ricorrono
a una piccola struttura, solitamente una
casetta in legno. Non utilizzano giochi
precostruiti ma li creano loro stessi con
ciò che l’ambiente, nei vari momenti dell’anno, mette a disposizione; sono lasciati il più possibile liberi, nella scelta e
nella creazione dei giochi, nel movimento, nell’esplorazione dello spazio, nella
gestione delle relazioni con l’ambiente e
con il gruppo; sperimentano in ogni
istante il delicato equilibrio tra libertà e disciplina. Le regole sono poche e semplici: non allontanarsi dagli operatori, non
raccogliere fiori e non toccare animali.
Ogni giornata si conclude con l’ascolto di
una favola e due volte al mese vengono
organizzate gite nelle fattorie, nei laboratori artigianali, nei musei.
Oggi è un giorno speciale per i bambini,
l’ultimo giorno prima dell’inizio delle va-
Appunti di viaggio
canze di Natale, in Germania molto sentite, e per questa occasione molti bambini
hanno portato qualche dolce o specialità
natalizia da condividere con gli altri. Visto
il rigore della stagione, per la merenda si
andrà a mangiare all’interno della piccola
casetta, riscaldata da una stufa a legna.
Nell’unica stanza i bambini si svestono e
si dispongono in cerchio, seduti a terra.
Sospesa la mia conversazione con Peter,
uno degli educatori nonché fondatore del
Waldkindergarten, anche noi adulti ci sediamo. Quello della merenda è un momento in cui i bambini sanno che si sta in
silenzio o si parla a bassa voce. Ci si prende per mano, si canta assieme una canzone, e si condividono con gioia e serenità questi doni di dolcezze che già sanno
di Natale. Finita la merenda, ancora in
cerchio, ci si prende nuovamente per mano, assieme si ringrazia per il cibo ricevuto, ci si riveste e poi ognuno riprende il
suo gioco, la sua scoperta, il suo cammino. Piccoli boccioli colorati tra i rami spogli dell’inverno, piccoli semi di speranza
per una natura che ha tanto bisogno di ritrovare l’attenzione, l’amore e la cura degli esseri umani.
La lunga tradizione che ha visto la Germania fortemente interessata alla creazione di nuovi paradigmi educativi, come
dimostra la grande diffusione delle scuole
che adottano il metodo montessori o
quello steineriano, ha sicuramente creato
in questo paese un terreno fertile anche
per lo sviluppo dei Waldkindergarten. Dopo 10 anni dalla loro nascita, si stanno cominciando a studiare e valutare i risultati
di questa esperienza pedagogica. I bambini stanno bene e frequentano volentieri,
i genitori sono soddisfatti e le risposte
delle maestre elementari che si trovano
ad insegnare a classi con bambini provenienti dai Waldkindergarten sono generalmente positive: buona capacità di concentrazione e autonomia, spiccata creatività e curiosità, minor aggressività, impazienza e tendenza ad ammalarsi.
Se è vero che da adulti facciamo tesoro
di ciò che abbiamo conosciuto e amato
da bambini, a beneficiare di questi anni
trascorsi a giocare nella e con la natura
non saranno solo i bambini, ma la natura
stessa, verso la quale essi, divenuti adulti, continueranno a nutrire e manifestare
attenzione, rispetto e sensibilità.
GAIA BELVEDERE
[email protected]
Le foto di queste pagine sono pubblicate su gentile
concessione di Alberto Bernasconi
Siti utili:
www.waldkindergarten-freiburg.de
www.frsw.de/littenweiler/kindergarten.htm
www.waldkindergarten-jena.de
7
Associazioni e comitati
Perché in bici,
perché Ciclobby
Per andare in bici a Milano
serve carattere, ma serve anche un’associazione
per non sentirsi soli
■ Sappiamo bene che il ciclista a Mila-
no è un essere invisibile e impensato,
quasi sempre costretto ad arrangiarsi
(magari facendo illegalmente qualche
pezzetto di marciapiede). Perché la nostra realtà è questa: traffico caotico e
aggressivo, veicoli che superano il ciclista ‘a fior di pelle’, svolte non segnalate
e portiere aperte all’improvviso, sosta
in seconda fila che ci manda in mezzo
alla strada, buche nell’asfalto, pavé
sconnesso, binari del tram abbandona-
ti da anni, nessuna rastrelliera o rastrelliere insicure, fatte per legare solo la
ruota davanti (così si ritrova la ruota, ma
non la bicicletta), pochissimi chilometri
di piste ciclabili, scollegate tra loro, mal
tenute, spesso occupate da veicoli,
nessuna o quasi nessuna zona a velocità limitata (30 o 20 km/ora), difficoltà
di caricare la bici sul mezzo pubblico
(metro o treno) e, dulcis in fundo, divieto (illegittimo) di tenere la bici in cortile.
Bicinfesta di primavera (foto: Andrea Scagni/Fiab CICLOBBY
ICLOBBY)
8
■ Proprio per questo esiste Ciclobby,
per organizzare i ciclisti urbani in modo che possano difendersi.
Ci siamo organizzati per questo. Combattiamo per questo. Trattiamo con il
Comune, con la Provincia, con la Regione, con le ferrovie; a volte riusciamo a
ottenere qualcosa. Conosciamo la città
dal punto di vista del ciclista e mettiamo
le nostre conoscenze a disposizione di
chi le vuole usare. Ma quando è necessario organizziamo manifestazioni di
protesta, in bici naturalmente.
■ Ma Ciclobby esiste anche perché an-
dare in bici è bello.
È bello perché pedalare migliora l’umore; perché non stai chiuso in una scatoletta di lamiera; perché ti fermi quando
vuoi, anche solo per salutare un amico;
perché i tuoi tempi di spostamento sono
certi; perché non devi cercare il parcheggio e arrivi fin sotto il tuo portone;
perché sei libero dall’aumento di prezzo
della benzina (e, se vogliamo pensare in
grande, anche dalla responsabilità delle
Associazioni e comitati
guerre per il petrolio). Ma anche per ragioni che non riguardano solo te: perché
la bici non ingombra, non inquina, non
fa rumore e ti dà l’orgoglio di migliorare
l’ambiente per tutti, anche per quelli che
vanno a piedi, sui mezzi pubblici, in
macchina o in moto.
A Ciclobby pensiamo che sia bello anche girare in bici per vedere quello che
c’è da vedere in città, la nostra città che
dall’alto della sella di una bici a volte
non sembra più la stessa; o per uscire
dalla città, per un’escursione o per una
vacanza che fa bene alla salute e rispetta l’ambiente, e che ci permette di vedere davvero i posti che attraversiamo.
Organizziamo le grandi biciclettate, per
stare insieme e per far vedere quanti siamo; i piccoli giri in città; le uscite solo in
bici o con bici + metro, bici + treno; le serate di discussione, di proiezione, di festa,
di presentazione di libri o di iniziative.
■ Ci siamo da più di vent’anni e faccia-
mo parte della FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), una federazione che è nata dal basso quando le
associazioni di ciclisti formatesi spontaneamente in tante città italiane hanno
deciso di federarsi per poter contare
anche a livello nazionale ed europeo.
Non vogliamo obbligare tutti ad andare
Dieci buoni motivi per associarsi
assicurativa Fiab RC BICI
1 Copertura
24 ore su 24 anche al di fuori dalle at-
in tempo reale attraver6 Informazioni
so il sito www.ciclobby.it, la mailing li-
tività associative
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il risarcimento dei danni subiti dalla
persona e dalla bicicletta
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st, i link, il notiziario nazionale Amici
della bicicletta e Ciclobby notizie
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esercizi convenzionati
Ospitalità. Possibilità di essere ospitati dai soci Fiab sparsi in tutta Italia
Treno + bici. Agevolazioni sugli abbonamenti per le bici di Trenitalia per chi
viaggia per lavoro o svago
Questo è il motivo più importante: associati per essere più libero di girare
in bici per la città. Sostieni Ciclobby
che difende i diritti dei ciclisti, che si
batte per la loro, la tua sicurezza
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4
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in bicicletta; ma rivendichiamo per tutti
la libertà - oggi negata - di scegliere, se
vogliono, la bicicletta, senza la paura di
un traffico impazzito.
Perché la bici non è solo un giocattolo o
un attrezzo sportivo: è un mezzo di trasporto, è il nostro mezzo di trasporto.
DONATA SCHIANNINI
Fiab CICLOBBY onlus
Via Borsieri 4/E
20159 Milano
tel. e fax 02.69311624
[email protected]
www.ciclobby.it
Appuntamenti
attivista Fiab CICLOBBY
a cura di Vanna Bartesaghi
Domenica 11 maggio 2008
■ A Milano: ritrovo in piazza San Fedele, ore 9.30 con partenza ore 10.30
■ Nel verde ovest della città: ritrovo a Rho in piazza San Vittore, ore 15 per pedalare fino al Parco dei Fontanili
i svolgerà domenica 11 maggio in tutta Italia la più allegra
e popolare manifestazione della
FIAB - Federazione Italiana Amici
della Bicicletta - dedicata ai bambini, da 0 a 11 anni. A Milano è organizzata da Fiab CICLOBBY. Il
corteo di bimbi in bici, accompagnati da genitori, nonni e amici,
attraverserà per un’ora circa le vie
del centro. Sarà una colorata e
pacifica invasione di bambini di
tutte le età, con le ‘rotelline’ e non,
che per un giorno sperimenteranno cosa significhi potersi muovere in sicurezza e in piena autonomia sulle due ruote. Se la veste di
Bimbimbici è spensierata e alle-
S
gra, serio invece è il suo contenuto: un richiamo rivolto a istituzioni,
genitori, educatori, affinché tutti ognuno nel proprio ambito - si impegnino perché le città siano più
vivibili e respirabili, perché sempre più spazi urbani siano restituiti al gioco e al movimento sicuro
dei bambini, perché cresca la
consapevolezza delle piccole
azioni quotidiane che ognuno può
compiere per non offendere ancor
più il nostro pianeta.
Bimbimbici, che lo scorso anno si
è svolta in 198 città, è quasi sempre la conclusione di un percorso
di educazione al rispetto dell’ambiente che le scuole, spesso in collaborazione con gli Uffici Scolastici Regionali, le Amministrazioni comunali, la Polizia Locale, svolgono
nel corso dell’anno. Un panorama
di iniziative ed esperienze estremamente vivace e interessante.
www.bimbimbici.it
ANNA PAVAN
direttivo Fiab CICLOBBY
Il calendario 2008 è pubblicato
sul sito www.ciclobby.it dove
periodicamente viene aggiornato l’elenco delle gite in programma a Milano, nei dintorni o in altre località da raggiungere con
l’opzione ‘bici + treno’. Tramite il
sito è possibile iscriversi alla
mailing list e, ogni martedì, ricevere tutti gli aggiornamenti direttamente sulla propria casella
di posta elettronica
Marzo a Milano
■ Terza domenica di ogni mese
Giro d’arte
con l’arch. Gianfranco Rocculi e
Marialuisa Bonivento
Ritrovo: piazzetta Reale, ore 10
con partenza ore 10.15
■ Domenica 2 marzo
Buon divertimento
ai bambini curiosi!
Ritrovo: fontana davanti
al Castello Sforzesco, ore 10.15
con partenza ore 10.30
■ Domenica 16 marzo
Bicinfesta di primavera,
Il tradizionale appuntamento per
ottenere una città più ciclabile, più
sicura e meno inquinata
Ritrovo: via Dante, ore 9.00
con partenza ore 10.30
■ Lunedì 24 marzo
Giornata nazionale
Bicintreno
La bici non paga il supplemento
9
Itinerari
ovrete pedalare con una certa lena
perché gli edifici da scoprire sono
D
disseminati qua e là, soprattutto nella
prima fascia periferica, quella costruita
tra fine Ottocento e inizio Novecento.
Vedrete curiosi edifici che vogliono imitare stili di altre città o nazioni. Non hanno generalmente pretese artistiche, ma
certamente danno alle vie in cui sono incastonati colore, vivacità e decoro.
Le due casette di Hansel e Gretel
via Ottolini 2 e 5
Mi è stato raccontato che queste due curiose villette a graticcio, con il tetto un po’
spiovente, le piccole bifore a vetri colorati e gli alti camini, sono state costruite in
stile rigorosamente nordico per due signori tedeschi, importatori di pianoforti,
che evidentemente soffrivano troppo la
nostalgia per il loro paese d’origine.
Percorrendo le strade di questo quartiere-giardino, che in certi angoli richiama
una cittadina della Versilia, vi potrà capitare di sentire un pianoforte suonato
da un grande virtuoso dello strumento
che qui abita. Se non sarete così fortunati, accontentatevi degli uccelletti che
hanno scelto questa oasi tranquilla.
Merletti veneziani
via Curtatone 12
Varcato il portone di una casa turrita del
primo Novecento si ha una deliziosa
sorpresa: in un cortiletto dove il verde
cresce in modo piacevolmente disordinato c’è una lunga veranda a vetri colorati con i tipici archi incrociati del gotico
veneziano.
Il particolare più bello lo troviamo nei
dodici archetti trilobati della finta balaustra, ciascuno dei quali incornicia la
danza leggiadra di fanciulle avvolte in
trasparenti veli.
Milano è bella in bici
Atmosfere nordiche in un
padiglione nel Policlinico
e in un istituto scolastico
Con venticinque itinerari di cicloturismo urbano Anna Pavan
racconta la sua (e nostra) città.
Da piazzale di porta Lodovica a piazza Castello l’itinerario Ma
siamo sicuri di essere a Milano? è il tour d’Europa più rapido
ed economico: Venezia, Pisa, la Costa Azzurra, Londra e
Amsterdam: vicino a casa e in poco più di due ore.
In queste pagine viene proposto in versione integrale
via Commenda 16 - via Conservatorio
10
Percorrendo via della Commenda, il
cuore della ‘cittadella ospedaliera’ milanese, a sinistra, al civico 16, si nota un
edificio in scuri mattoni, dal tetto spiovente e con alti comignoli, seminascosto da una lunga cancellata di un certo
pregio e da una cortina di alberi anziani,
non in ottima salute. È il padiglione Litta, costruito nel 1895 grazie al lascito
della contessa Eugenia Litta Bolognini,
Itinerari
ricordata da una vecchia lapide nell’ingresso. L’edificio oggi mostra tutti i segni del tempo trascorso e dell’incuria,
ma a suo tempo certamente conobbe
altri fasti. L’architetto si ispirò alle atmosfere nordiche e soprattutto la sera non
manca una certa suggestione, favorita
dalla fioca luce dei vecchi lampioni.
È la stessa suggestione che si ritrova all’ora del tramonto passando da via Conservatorio. Qui sorge una ‘scuola londinese’, l’Istituto Vittoria Colonna. È opera dell’architetto Chiappetta che a cavallo tra Ottocento e Novecento si specializzò nell’imitazione del gotico transalpino. Affacciatevi anche sulla via privata Perugia per godere un altro scorcio
di verde Inghilterra.
palazzina riecheggia lo chalet svizzero,
con tanto di balconcino riparato da tettoia in legno e tetto un po’ spiovente.
Un palazzo veneziano
viale Abruzzi 86
Non siamo più sul Canal Grande, ma in un
sestiere di Venezia più popolare. Insomma
questo è il fratello minore del palazzo di
viale Majno. Ha anch’esso qualche pretesa, ma non può certo ostentare la stessa
ricercatezza e ricchezza dei particolari.
Un po’ di Toscana trecentesca
via Cernaia 1
In via Cernaia 1 ci imbattiamo in un palazzo che imita con le sue fasce orizzontali bianche e grigie la bicromia delle
chiese e dei palazzi trecenteschi di Pisa
e Lucca. Qui non si tratta di marmi, ma
di semplice intonacatura, però un certo
effetto non manca.
Di nuovo a Venezia:
un palazzo del Canal Grande
viale Majno 9
In viale Majno 9 trovate un palazzo che
potrebbe specchiarsi nelle acque del
Canal Grande per riflettervi i ricami arabescati delle sue bifore e trifore. Le vecchie foto ci ricordano che un palazzo
molto simile, della stessa epoca, si trovava all’inizio di corso Venezia.
Tra Ferrara e Firenze:
Palazzo Bonacossa
via Quintino Sella
Tra i monumentali palazzoni di foro Buonaparte, disposti a corona intorno al Castello, spicca Palazzo Bonacossa, progettato nel 1894 da Antonio Comini. I
massicci bugnati a forma di diamante richiamano il Palazzo dei Diamanti di Ferrara, ma il resto rimanda alla severa architettura fiorentina dei palazzi medicei.
La villetta rosa
via Poerio 35
Come le vecchie case di Amsterdam,
questa villetta si sviluppa verticalmente,
ha grandi finestre tripartite, il coronamento costituito da tre timpani. Manca
il tradizionale gancio del timpano centrale, sostituito qui da una formella con
disegno goticheggiante.
Un viaggio nel tempo
e nello spazio
via Majella
La via privata Majella è una breve via privata assolutamente deliziosa, come ce
ne sono a Milano più di quanto si pensi.
La si può percorrere per fare un viaggio
nel tempo e nello spazio: due casette,
una gotica e una rinascimentale in fondo,
e poi… un po’ di Costa Azzurra in una
bella casa con ‘bovindo’ alla francese e
tante piante mediterranee: una mimosa,
una palma, un melograno, tanti gelsomini
profumati. All’inizio della via invece una
Nella pagina accanto: l’angolare in ferro battuto
di Palazzo Bonacossa e (sopra) particolari
dei suoi bugnati. A destra: i tre timpani all’olandese
nella casa di via Poerio
11
Itinerari
Il Castello di Vigevano
È il nostro caro Castello Sforzesco: poca
fatica e poche pedalate ci portano davanti alla Torre del palazzo Ducale di Vigevano! L’architetto Luca Beltrami, quando nel
1893 gli fu affidato il compito di restaurare
il Castello, procedette alla ricostruzione
della torre originaria che il Filarete aveva
costruito nel Quattrocento e che era andata totalmente perduta. Si basò su disegni e su analogie con il castello visconteo
di Vigevano. Il risultato fu un bel falso a cui
noi tutti però siamo affezionatissimi e che
ogni giorno è catturato dall’obiettivo di migliaia di turisti. La sua è, insieme a quella
del Duomo, l’immagine di Milano più
esportata nel mondo.
Anna Pavan, Milano è bella in bici, Meravigli Editrice,
Milano 2006, euro 10, in tutte le librerie
Le foto del libro sono di Guia Biscàro,
le mappe di Isabella Cavasino e Andrea Scagni,
il progetto grafico e l’impaginazione di Silvia Malaguti
Istituto Vittoria Colonna
12
Calendario CFU 2008
Boscoincittà e Parco delle Cave
Attività e idee per il tempo libero
■■ TUTTO L’ANNO
■ BOSCHI DEL TEMPO LIBERO
Per adulti. Mercoledì dalle 9 alle 12,
ritrovo cascina San Romano.
Iscrizione obbligatoria
L’iniziativa, giunta alla sua 5°
edizione, coinvolge un gruppo di
volontari impegnati nella cura
dei boschi e nel contenimento
delle infestanti. I volontari, affiancati da un agronomo appassionato, svolgono un lavoro importante per lo sviluppo dei giovani alberi del parco
Laboratori per bambini, giornate
di volontariato per famiglie,
corsi per appassionati di orti e giardini
in città, biciclettate per tutti...
sono alcune delle proposte del CFU
per condividere il piacere
di stare bene all’aperto
e trovare sempre nuovi amici
con cui promuovere la natura in città
■ FIORI DEL TEMPO LIBERO
Per adulti. Martedì e giovedì dalle 9
alle 12, ritrovo cascina San Romano.
Iscrizione obbligatoria
Agricolo Sud Milano (Punto Parco Ovest Milano), con opuscoli,
volantini e libri per approfondirne
la conoscenza
L’iniziativa, giunta alla sua 3°
edizione e guidata da un giardiniere del CFU, coinvolge un
gruppo di volontari nella realizzazione e nella cura del giardino
d’acqua di Boscoincittà: una
collezione di piante acquatiche
raccolte nelle zone umide del
parco, ora a disposizione dei cittadini che desiderano conoscere
la flora igrofila dell’ovest Milano
■ EDUCAZIONE AMBIENTALE
Per le scuole materne, elementari,
medie inf. e sup. Dal 22 settembre
a fine maggio. Iscrizione obbligatoria
Esplorazione del territorio con
escursioni o biciclettate, volontariato ambientale, giochi sensoriali e di orientamento, animazioni, visite naturalistiche, pernottamento. Iscrizione obbligatoria.
Per alcune attività è richiesto un
contributo
■ VISITE GUIDATE
Per gruppi organizzati e delegazioni
Su calendari e programmi da
concordare, il CFU organizza visite guidate divulgative o specialistiche, a piedi o in bicicletta.
Iscrizione obbligatoria
■ INCONTRI IN CABINA
■ PUNTO PARCO
(La Reception del Bosco)
(Parco delle Cave)
Per tutti. Seconda domenica del mese:
appuntamento ore 10
Per tutti. Da aprile a metà luglio,
da settembre a metà ottobre
sabato: 15-19; domenica: 10-12
e 15-19. Cascina San Romano,
ingresso dalla porticina verde sul retro
La (ex) cabina elettrica è un punto
di informazione sul parco. La seconda domenica del mese apre le
sue porte ai cittadini che desiderano partecipare agli incontri organizzati dal CFU e dalle GEV. Appuntamenti in programma: i pesci
di cava (10 febbraio), il legno morto (9 marzo), la zona umida (13
aprile), l’avifauna (11 maggio), le
La reception del Bosco è uno
spazio dove i cittadini possono
iscriversi alle iniziative programmate dal CFU, ma anche trovare
informazioni sul Bosco e altri
parchi. Dal 2006 ospita anche
uno spazio dedicato al Parco
zanzare (8 giugno). L’incontro dura due ore circa, prevede una
proiezione e una visita guidata. A
seguire un aperitivo ‘a tema’ organizzato dai partecipanti
■■ GENNAIO
■ FALO’ DI SANT’ANTONIO
Per tutti. Venerdì 18 gennaio
ore 20.30, cascina San Romano
Festa di antica origine agricola,
dedicata a Sant’Antonio, adatta
a grandi e piccini; ogni anno viene acceso un grande falò nell’area delle Feste di Boscoincittà,
come occasione di buon auspicio per l’anno nuovo
■■ FEBBRAIO
■ LABORATORIO
DI CARNEVALE
Per bambini dai 6 ai 10 anni.
Giovedì 7 e venerdì 8 febbraio,
dalle 8.30 alle 18. Appuntamento
ore 8.30, cascina San Romano.
Sabato 9: sfilata nel centro città,
appuntamento ore 14.30
Contributo 45 euro
(pranzi, merende, materiali inclusi).
Iscrizione obbligatoria a partire dal 15
gennaio entro mercoledì 6 febbraio
Due giorni di gioco e attività di laboratorio per realizzare le maschere di carnevale e allestire il
grande carro da far sfilare durante la tradizionale parata nel centro
della città organizzata dalla FOM
(Federazione Oratori Milanesi)
con il Comune di Mailano
■■ MARZO
✁
■ LABORATORIO PARCO
■ CANTIERI DI LAVORO
VOLONTARIO
Per gruppi, scuole, comunità,
centri socio-assistenziali
Domenica 2 e 9 marzo.
Appuntamento ore 9
È uno spazio del parco da scegliere e accudire, garantendo almeno una presenza settimanale.
Materiali e indicazioni vengono
forniti dagli operatori del CFU
che insieme al responsabile del
gruppo individuano gli obiettivi
del lavoro e le modalità per perseguirli. È una occasione di riabilitazione, di formazione professionale, di conoscenza interattiva del parco, già più volte sperimentata da scuole o gruppi socio-assistenziali
Due domeniche di volontariato
adatte a tutti, grandi e piccini,
dedicate alla sistemazione dei
canali ancora asciutti che, con
l’arrivo delle acque dal Canale
Villoresi, alimentano le aree naturalistiche del parco, i laghi di
cava e permettono l’irrigazione
delle grandi radure e dei campi
coltivati. La giornata di volontariato sarà un’occasione per capire come funziona l’irrigazione del
parco: da dove arriva l’acqua,
dove va, come e per cosa viene
13
Calendario CFU 2008
utilizzata. I cantieri di lavoro
aprono (2 marzo) e chiudono (9
marzo) l’OPERAZIONE CANALI
(3-8 marzo) che da cinque anni
vede impegnati ortisti, pescatori, scuole e operatori del parco,
consapevoli fruitori di un bene
prezioso - l’acqua - indispensabile per coltivare quegli ambienti che permettono lo svolgimento della propria professione o
passione
■■ NOVEMBRE
■ CANTIERI DI LAVORO
VOLONTARIO
Per tutti. Domenica 9
e 16 novembre. Appuntamento ore 9,
cascina San Romano
Due domeniche di volontariato
adatte a tutti, grandi e piccini, dedicate alla sistemazione dei boschi,
come occasione per partecipare al
lavoro degli operatori del parco e
per conoscere le modalità di gestione forestale utilizzata dal CFU
■ CAMPO VOLONTARIATO
INTERNAZIONALE (9°)
■ LUCCIOLE E LANTERNE
Per giovani 18-26 anni. Da domenica
2 marzo a sabato 15 marzo.
Campo residenziale
■ LABORATORIO DI PASQUA
Per bambini dai 5 ai 10 anni. Giovedì 20
e venerdì 21 marzo, dalle 8.30 alle 18.
Martedì 25 e mercoledì 26 marzo,
dalle 8.30 alle 18. Appuntamento
ore 8.30, cascina San Romano
Contributo 30/60 euro (2/4 giorni).
Iscrizione obbligatoria a partire dal 7
febbraio entro mercoledì 19 marzo
Quattro giorni di giochi e passeggiate nei grandi prati e nei
boschi dei parchi dell’ovest della città con alcune attività di laboratorio che coinvolgeranno i
bambini nella costruzione di piccoli oggetti dedicati alla Pasqua
e all’arrivo della primavera. Colazione al sacco portata dai partecipanti
■■ APRILE - MAGGIO
■ COLTIVARE IN CITTÀ:
GLI ALBERI DA FRUTTO
Iscrizione obbligatoria.
Contributo 20 euro
(gratuito per gli ortisti del parco)
Proseguono gli appuntamenti riservati agli appassionati di orticoltura e giardinaggio. Pensati
per gli ortisti di Boscoincittà e
Parco delle Cave, sono aperti a
tutti coloro che hanno un orto,
■■ SETTEMBRE - OTTOBRE
un giardino o più semplicemente
un terrazzo o un balcone dove
coltivare fiori, frutta e verdura.
Quest’anno con i quattro incontri (2 ore pomeridiane cad.) si intende approfondire il tema della
frutta: dalla scelta delle varietà
alle modalità e condizioni di allevamento, dai trattamenti alle
tecniche di potatura per migliorare la produzione
■ COLTIVARE IN CITTÀ:
GLI ALBERI DA FRUTTO
Conclusione corso. In settembre
si svolgeranno gli ultimi due incontri del ciclo ‘Gli alberi da frutto’
dedicati ai trattamenti e alle tecniche di potatura a fini produttivi
Un percorso di avventura e scoperta attraverso semplici giochi
nelle radure e nei boschi, dedicato ai bambini e adatto ai grandi che vogliono divertirsi con i loro figli o i loro amici
■■ DICEMBRE
■ CAMPO DI VOLONTARIATO
INTERNAZIONALE (10°)
Per giovani 18-26 anni. Campo
residenziale. Da giovedì 25 settembre
a mercoledì 8 ottobre
■■ GIUGNO - LUGLIO
■ AVVENTURE NEL BOSCO
Due settimane dedicate alla pulizia e manutenzione dei sentieri
che collegano e attraversano i
parchi dell’ovest Milano, anche
con la sistemazione di piccoli
manufatti. Il campo è organizzato in collaborazione con Legambiente Lombardia e in concomitanza con PULIAMO IL MONDO
(26, 27, 28 settembre)
Per bambini dai 6 ai 10 anni. 9-13/
16-20/23-27 giugno, 30-4 luglio dalle
ore 8.30 alle ore 18. Appuntamento
ore 8.30, cascina San Romano.
Iscrizione obbligatoria a partire da
domenica 6 aprile. Contributo 135 euro.
Per i turni di agosto e settembre
(da definire) le Avventure lasciano
il posto a Liberi tutti che prevede
colazione al sacco,
partecipazione a singole giornate,
orario flessibile (75 euro)
■ IL PARCO DALLE CAVE
Vacanze di natura in città: cinque
giorni per arrampicarsi sugli alberi, costruire capanne nel Bosco, trascorrere intere giornate a
piedi o in bici lungo i sentieri che
attraversano il parco, avventurarsi nel buio della sera per cercare le lucciole e pernottare in
tenda o in foresteria
Famiglie con bambini dai 5 ai 10 anni.
Domenica 28 settembre,
ore 15.30 replica ore 16.30.
Iscrizione obbligatoria
Animazione itinerante in 4 tappe
per conoscere la storia, di ieri e
di oggi, del Parco delle Cave:
dall’attività estrattiva degli anni
’20-’70 alle attività illecite degli
anni ’80-‘90, dalle campagne di
volontariato e dai progetti di riqualificazione alla cura quotidiana con i suoi interventi ordinari e
straordinari (abbattimenti, piantagioni). In ottobre l’animazione
verrà proposta alle scuole primarie di zona (posti limitati)
■ ESPLORANDO
IL MONTEBALDO
Per bambini e ragazzi da 8 a 13 anni
Vacanze residenziali in montagna. Info dal mese di aprile telefonando a Italia Nostra sezione
Verona (tel. 045 953399)
■ CICLOVESTATE
Per informazioni e iscrizioni:
[email protected] • www.cfu.it
tel. 02 4522401
CFU-Boscoincittà
cascina San Romano,
via Novara 340 - 20153 Milano
Per tutti. Sabato 21 giugno,
a partire dal pomeriggio
Biciclettate e altre idee per il solstizio d’estate
14
■ AVVENTURE D’INVERNO
Per bambini dai 6 ai 10 anni.
Lunedì 22, martedì 23 e mercoledì 24
dicembre. Iscrizione obbligatoria.
Contributo 50 euro
IL CFU è il centro operativo dell’associazione Italia Nostra che quotidianamente si occupa di Boscoincittà (dal 1974) e Parco delle Cave
(dal 1997), grazie a un contributo finanziario del Comune di Milano e alla passione civica del volontariato
cittadino. Le attività del calendario
sono ideate e condotte direttamente
dal CFU, a volte in collaborazione
con enti pubblici (Regione Lombardia, Parco Agricolo Sud Milano, Provincia di Milano, Centro Flora Autoctona Monte Barro), associazioni (Legambiente Lombardia, Coordinamento Parco dei Cinque Comuni) e
altri partner (Fondazione CARIPLO,
Federazione Oratori Milanesi, IANOMI, AEM). I contributi, ove richiesti,
partecipano alla copertura delle spese sostenute
Nel corso dell’anno il calendario potrà subire alcune variazioni in relazione alle condizioni meteorologiche
e ad altri eventi indipendenti dagli
organizzatori. Saranno possibili anche integrazioni di date o attività finalizzate al miglioramento del funzionamento dei parchi e della relazione interattiva con i partecipanti
alle attività e più in generale alla vita
di Boscoincittà e Parco delle Cave
Se non diversamente specificato le
attività sono gratuite, adatte e aperte a tutti. In alcuni casi l’iscrizione è
resa obbligatoria per consentire una
migliore organizzazione che prevede
l’impiego di materiali o attrezzi e il
coinvolgimento di operatori anche in
funzione del numero di partecipanti
previsti
✁
Due settimane dedicate alla cura dell’area naturalistica del Parco delle Cave. Il sentiero, le staccionate, i belvedere, le cataste
per la nidificazione di micromammiferi e altri animali sono
nell’agenda dei lavori previsti per
questa edizione del campo: i ragazzi saranno coinvolti nella sistemazione di un’area che negli
anni ha visto il susseguirsi di numerose giornate di volontariato a
livello locale, cittadino e internazionale, appassionando volontari di tutte le età. Il campo è organizzato in collaborazione con Legambiente Lombardia
Per famiglie con bambini dai 4 anni.
Sabato 22 novembre - appuntamento
ore 21, cascina San Romano. Iscrizione telefonica obbligatoria.
Notizie in breve
■■ Boscoincittà e Parco delle Cave:
i censimenti invernali degli uccelli acquatici
Airone cinerino
Germano reale
Ogni inverno, per conto del CFU e del Parco Agricolo Sud Milano è stato effettuato
un censimento degli uccelli acquatici. I
censimenti sono sempre stati effettuati simultaneamente, nella stessa giornata e in
tutte le cave/laghi presenti nel parco.
Il grafico riporta le quantità rilevate: a parte
una differenza numerica dovuta a una diversa disponibilità di specchi d’acqua nei
due parchi, emerge un andamento oscillante tipico delle popolazioni selvatiche.
Nel Parco delle Cave si nota un picco iniziale corrispondente all’anno successivo
(2002) alla realizzazione della zona umida
che ha aumentato considerevolmente la
popolazione, inizialmente non superiore
ai 200 individui. Dopo i picchi del 2002 e
del 2005 la popolazione crolla per risalire
gradualmente negli anni successivi. Dopo alcuni anni di rinaturalizzazione delle
aree morfologicamente modificate nel
2001 si nota un’oscillazione sempre più
contenuta che assesta la popolazione invernale fra 400 e 500 individui. Nel Boscoincittà la consistenza della popolazione invernale è più costante, in quanto il lago è presente già da molti anni, ed è assestata fra 70 e 120 individui.
Boscoincittà
Parco delle Cave
UGO ZILIANI
Platypus srl
565
525
446
391
407
363
289
Folaga
198
Sentieri in città
68
Quadrimestrale
Tiratura: 7.000 copie
Editore: ItaliaNostra Onlus, via Sicilia 66
Roma. A cura del Centro per la Forestazione
Urbana – Boscoincittà, cascina San Romano
via Novara 340 20153 Milano tel 02 4522401
Direttore responsabile: Luca Carra
Comitato di redazione:
Milena Bertacchi (coordinamento),
Silvia Cestaro, Giovanni Fossati, Anty Pansera,
Sergio Pellizzoni, Maria Luisa Sangiorgio
Hanno collaborato a questo numero:
ItaliaNostra Milano: Luca Carra (presidente)
Centro Forestazione Urbana: Silvio Anderloni,
Giulia Barilli, Milena Bertacchi, Roberto Musmeci,
Elena Pelizzoli, Erica Pellizzoni, Silvia Rondina
Fiab CICLOBBY: Vanna Bartesaghi, Guia Biscàro,
Silvia Malaguti, Anna Pavan, Donata Schiannini
e inoltre: Gaia Belvedere, Nicola Pilon (Elitron srl),
Matteo Maspero (Fondazione Minoprio),
Oreste Sacchi e Ugo Ziliani (Platypus srl),
Costanza Jucker (Università degli Studi di Milano)
Foto di copertina: Viola Zambon
Foto e tavole: Archivio CFU
Grafica: Stefano Montagnana/Laboratorio srl
Stampa: Arti grafiche Passoni,
via Monti Sabini 11, Milano. Registrazione n. 118
del 01/03/2004 del Tribunale di Milano
123
114
87
92
66
79
0
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
■■ Il sole in zucca
Il 14 ottobre 2007, negli orti Violè, è stata organizzata la prima festa della zucca, organizzata dagli ortisti insieme al
Centro Forestazione Urbana. Al concorso hanno partecipato una ventina di
candidati provenienti da 9 delle 11 aree
orto presenti nel Boscoincittà e nel Parco delle Cave.
La giuria, presieduta da Dario Olivero,
agricoltore e rappresentante del Consiglio Tecnico Agricolo del Parco Sud Milano, ha premiato tre zucche e relativi
‘coltivatori’: Paolo Nicolò (orti Acquani)
per la zucca più grande, Maria Teresa
Lauri (orti Parea) per quella più piccola,
Domenico Dinisi (orti Violè) per quella
più strana. La festa si è conclusa con il
pranzo a base di piatti di zucca cucinati
dagli ortisti.
GIULIA BARILLI
Centro Forestazione Urbana
15
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
BOSCOINCITTÀ
natura, agricoltura, spazi di libertà
Boscoincittà è un parco
del Comune di Milano.
Insieme al Parco delle Cave
è progettato e curato
dal Centro per la Forestazione
Urbana dell’Associazione
ItaliaNostra, con il contributo
del volontariato cittadino
Si trova a pochi chilometri
dal Duomo, nella cintura verde
ovest Milano. È facilmente
raggiungibile con i mezzi pubblici
■ Per sostenere la realizzazione
di questi due parchi cittadini
puoi diventare socio di ItaliaNostra
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sul sito internet www.cfu.it
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CFU-Boscoincittà, cascina San Romano
via Novara 340, 20153 Milano
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II serie/anno 5 - n.11 - Febbraio 2008