B
VARIETÀ
Letterariee
Linguistich
DI
PADOVA
LEANDRO
BIADENE
FRATELLI
DRUCKER
—
LIBRAI
-
1896
EDITORI
?
—
VERONA
VARIETÀ
Letterarie e
Linguistich
DI
LEANDRO
BIADENE
-7
PADOVA
TIP.
all'università
-
1896
FRATELLI
GALLINA
AVVERTENZA
recensioni
le
Fra
letterarj, ne
ragione
ristampa
fare
raccolte
al
assai
da
usata
anche
In
comparvero
fine
Dante
e
lettore
maggior
numero
quello
sul
la
prima
degli
V
di
scritti
è
si
della
indicato
della
di
trovano
fra
comprese
lo
note
s' intitola
per
opportunità
Queste
valenti
che
indegni
note
significato
nuto
ve-
periodici
quelli
vedrà,
che
alcuni
recentemente
d'ognuno
nelle
sono
volumetto.
meno
aggiunte.
il
è
lunga)
nei
offrivano
pagina
Come
argomento
esse
di
parte
sopra
parvero
ed
pie
quadre.
parentesi
diede
a
che
questo
caduta
è
mi
modificazioni
essi
scritti
comporre
tempo
stesso
brevi
maggior
a
scelta
l'altra
per
nello
e
ad
tutte
di
o
alcuni
la
che
dire
Superfluo
una
scelto
ho
altri
la
pubblicando,
via
via
gli
e
che
scritto
(una
nuove
dalla
ribo
Ca-
voce
quale
rono
disputa-
studiosi.
dove
e
quando
volta.
L.
B.
LA
FANCIULLA
morta
omnaì
strane.
Riferita
la
fanciulla
della
Questa
da
ad
di
precetti
il
discepolo,
finge
«
che
dunque
facta
reginae
amicitiae
«
multa
infantia
«
ab
«
itaque
«
tum.
Et
«
sani
et
(*)
dalle
I
Aristotile
Abtb.)
natura
sua
nisi
Hertz.
d.
Munchen,
k.
hayer.
1893,
dona
imbuta
pp.
iscritto
inter
quae
serpentum:
serpen-
in
inspexissem
(Estr.
Giflmddchcn.
Wìss,
ip-
audacter.
ideoque
der
78.
recole
causa
naturam
vom
si
dell'opera
puella,
in
al
lontano.
veneno
Alcadeuiie
sofo
filo-
venusta,
judicassem,
4.°,
serie
mandavit
venustissima
Suge
una
Alexander,
tibi
sagaciter
Die
buito
attri-
grande
parte
«O
erat
bora
magica
WiLHEM
et
versa
illa
arte
et
il la
fuit
nutrita
AbJ?andl.
dica:
per
libro
per
prima
più
troviamo
allora
quando
fuit
delle
il
che
enxenia
(sic) missa
quos
«
della
Indorum,
una
contenente
e
conquistatore,
punto
leggenda
la
indirizzato
avrebbe
certo
un
Aristotile
grande
una
secreto?^um,
ammaestramenti,
vecchio
già
A
di
e
anche
Magno
Secretum
ad
é
è
ed
Alessandro
nel
falsamente
velenosa
pezzo
un
volta
prima
VELENOSA^)
I
CI.
XX
B.
2
«
horribiliter
«
gebat visum
«
quod
«
stea
«
dissem,
mors
«
quuta
(i).La
intertìceret
»
solo
duodecimo,
il Secretum
sullo
scorcio
e
tutto
rifatto
in
in
o
in
l'antica
fu
che
il
reca
più
e
Il H.
la
della
lezione
della
nelP
del
Tesoro
R.
Accademia
illustrazione
tip.
avremo
della
or
di
(2) Su
rum
della
leggenda
delle
aiiribuito
N.
S.
vedi
di
ad
compreso
redazioni
due
qui
sopra
Bologna, impensisBe-
:
dal
anche
Laiini
le
è
D'Angonta
versificalo^
Lincei, 1889 (p. 33),
citare
nuovamente.
stie
e
to
secre-
pugnatore
redazionivolgari(Prosui
difetti
di
questo
336.
intero
l'attenzione
tedesco
di
Brunetto
[1889]II, 72-102),
(3J Lo riportatutto
in
Monaco
dei
e
del
l'ampiezza
per
Cecioni, //Secretum
Aristotile
dei
di
6, seguita
G.
lavoro, la Romania^ XX,
Richiamiamo
più volte
Reggimento
che
l'opportunità di
ora
esso
p.
al
ricorderemo
di
stampa
18,
che
italiano
biblioteca
nedicti Hecioris, 15
Roma,
anche
e
nome
tardiva
secolo
latino; inoltre
riporta (pp. 6-7) traducendola
la
incunabolo
riprodotta
del
rima, fu tradotto
in
o
subito
più tardi
al
o
in
(3),rifacimento
versificato
(i)
un
quale,
lettore
conse-
originariamente
sembra,
voltato
il rifacimento
e
più larga
Tesoro
da
lingua. Al
versione
Signori (2)
del
in prosa
o
coitus
fu steso
po-
osten-
qui. Gioverà
lingue d' Europa,
molte
stessa
una
nella
parte,
certissime
ardore
quel che
a
principio del seguente,
o
in
è tutta
leggenda
prima,
non
quod experimento
morsu,
fuisset
tua
fi-
suum
perpendi siquidem
probasti, et nisi hoc
et
che
arabo
inverecunde
et
facies hominum,
in
rammentare
in
incessanler
et
didicisti
—
sui
il D'Ancona,
seguenti
versi
op.
di
cit.,
pp. 29-32.
esso
(p. 29)
:
3
—
svolto, cioè
•ond'è
un
-Il H.
dopo
La
E
sapea
Era
nana,
Che
ile
secondo
dubbio
di
dove
episodio
forse
Graal
indiana
del
di
inchinerebbe
ragione
reina.
a
che
creder
nana
l'appellattivo
cui
spetta
non
che
egli fi
che
la
bensì
nana
«
sia
sotto
e
d'aver
.^Tormo
la
congettura
(1.e.)
soggiunge
anche
dono
in
da
gina
re-
una
Malcrèàtiure
e
nana
sia
non
lezione
falso
fanciulla
non
giova
nelle
era
cato
predi-
p.
supposto
250)
una
che
avvelenata, a
il
ricordare
novelle
realtà
testo,
per
popolari
avvelenatrice,si
in
per
(La Leggenda
ma
ms.,
dal
udito
o
del
Clausen, 1892,
^
quindi
volte
sintattica
Carraroli
alla
attribuito
più
qui
chè
Per-
Olimpia, come
libertà
muove
seducenti,ma
».
(c
sarebbe
Dario
ingannatrice
forme
sciancata
Anche
Egli
certamente:
fanciulla
che
giusta
tiene.
non
alla
V[(.agno
Alessandro
a
:
vece
in-
allora
mostruose,
ammettere,
soggetto
senza
{Parxival^519, 21). Sennonché,
concedere
voglia
altro
mandate
indiane
La
spia : questa
a
sono
surziere
fatica ad
si dura
riferire
stesso
fu
annota
maga)-).
H., il quale per
creature
la
si
il D'A.
verso
leggersi
Wolfram
dello
(p. i6n),per isbaglio
regalatadalla regina
di
Curdrìe
da
è
nana
una
•quanto
al quarto
al
nana
il H.
debba
Dubito
altri
negli
come
parola geometria^questa
osserva
verosimile
•sembra
re
come
geomantia.E
nana?
stata
questi versi,
la
dovea
nascer
gran
guerra,
tórli la terra.
forza
per
sapea
Alesandro
dimenare
spia.
sua
per
seppe
sorte
uno
occorre
usata,
di
al
dovea
all' ultimo
nato
sua
per.
d'Olimpìade
gli altri (pp. 13-18).
geometria.
sua
per
era
Che
E
che
et
particolari,
asennata
sorte
Alessandro
Che
"Nel
fare
dei
precisione gli opportuni
con
molto
era
novità
e
da tutti
distinto
fornito
aver
reina
copia
la
luogo ben
tiene
—
di
presenta
statura
4
—
ragguagli
arabo
intorno
egli
alla storia
anche
rassegna
nelle biblioteche
la
i
parliamo sia
che
la
raccontarono
al
fino
principio del secolo
Esaminando
si vede
poi
che
dall'altra
avvelenata
la
e
collo
è intorno
col
di
causa
fatto
di
del cattivo
cotesti
del
lungo
cotesti
e
fatti,in
superstizioso sieno
all' illustratore
folk-lore, che
della
egli studia
quanto
la storia
degli uomini.
Così
è
larga
gli vien
fra le altre testé menzionate
che
intorno
credenza
sia delle
che
diventare
di
s' intrattiene
s'avveleni
atti
esattamente,
le ricerche
si dimentichi
col
di
più
che
an-
sudore,
col
o,
popolo
ma
morso,
al
fascino
è
mortale
sguardo (pp. 19-23),e dell'alito (pp.24-27),sia
degli uomini
(non
coito
apportare
varj testi,essa
contatto,
E
mostrare,
la
col
l'una
del-
la fanciulla
estendendo
lunga
diffusissima
così
zioni,
tramuta-
e
potuto
dei
rappresentano
morte,
e
riportando
onde
conto
nel
leggenda altrettanti temi
terra
generale^
più notevole
avrebbe
col
bacio,
amorosamente,
forse
soltanto
non
nell'opinione
quanto
in
cenno,
modo,
al
avvelenatrice
deflorazione.
nella
e
traduzioni
coteste
sguardo,
coU'alito,
alterata
scrittori
la differenza
uccidere
poteva
intesa
decimosettimo.
Giacché, tenendo
morte.
come
stata
e
conservano
proprie parole (pp. 6-18). S' arriva
le loro
spesso
si
ordinatamente
fecero
ne
o
(dell'originale
che
mss.
varj traduttori, rifacitori
da
la
del libro
europee), mostra
di cui
leggenda
—
a
morte
bestie,
massime
e
la fanciulla
natura
sulla
della
dei
leggenda
serpentina),
superstizione che
cogliendo la
rosa
d'amore
serpenti
e
X
più
nisce
fia
uomo
(pp. 27-43).
5
Poiché
per
tempo,
e
é portato
al
svantaggiosa
fonti,
dell'amore,
al nostro
tesse
morale
fossero
Tra
Zorzi,
di
Varthema,
di
Gaspare
Dalle
o
anche
si
pagati
(i)
alle
vero
luogo
dovico
Polo, di Lu-
volta
da
Ramusio
Battista
queste
erudite
pagine.
contrade
citato
tutti
che
direttamente
di
(pp. 28-31),dagli schiavi
dei
discorrendo
del
degli uomini
dal
H.,
che
gli scritti
citarlo
che
lettori sovverrà
derivano, accennò,
ne
Amori
negli
di
ben
ciò
a
che
non
nianze.
testimo-
l'ultimo
di Marco
apprende, che in talune
Mantegazza
noclis
incredibili
grandi viaggiatori
Balbi, di Giovan
qualcuno
usanze
Paolo
libro
A
repugnanti
usava
togliere la verginità alle fanciulle
usa
riate
sva-
dei fratelli Careri, di Alessandro
più d'una
quali
più
delle
certo
i nomi
l'argomento
sul-
etnologia
parrebbero
nostri
dei
viaggi; e
da
si affacciano
costumi
e
tengono
non
i racconti
e
narratori
usi
certificati dall' autorità
queste
le relazioni
capitolo di
che
e
alle
é
gliendo
racco-
già s'avevano
che
attingendo
discorre
mentre
ed
almeno
o
qui
(i). E
notevole
un
senso
non
se
molte
altre
ed
poli
po-
volta
una
impediente
le notizie
punto,
alcuni
presso
matrimonio
loro
un
codesto
su
era
addirittura
ordinando
e
fanciulle
delle
oggi condizione
pur
tuttora,
ragionare del fatto,che
a
verginità
la
€
regnino
parte
idee regnassero
quali strane
far vedere
in
—
non
alle fonti
si
jus priinac
aveva
suo
bisogno, essendo
attinse
formato
in-
benissimo
mostra
s'attengono al
onde
e
(Milano 1886, II, 85-99),
pur
che
(p. 31),
molto, anche
detto
così
mini
uo-
tal fatto
a
è
non
da
il
E
tema.
lito
risa-
Mantegazza.
6
—
dagli stranieri (pp. 31-33)»dai
dal
sovrano
per
le
il H.
in
il sangue
che
air autore
della
in
portato
quali lo
le
riconduce
lunghe
In
la
gli
adulta,
avesse
s'è
quel
anche
kanyd
o
di
delle
una
po' troppo
la
con
suo
come
quale
fin
popolare,d'accordo
con
che
diani
gli In-
presso
visa-
quella che si sarebbe
cibata
appropriò poi alla radice di alcune
sa
nemico
proprio: si chiamava
significò in origine veleno
come
cosa
poi, divenuta
lei,aveva
che
vi'sa^
in
fatti
in-
dall' infanzia
sovrano
corrispondente alla
anche
di
come
affinché
bis, nome
facessero
è
l'India
e
nire
ve-
leggendarie (p.46),e
al
morte
fa
arabo
ragionano
veleno
nome
vis angaria,
velenosissimo,
un
velenosa;
ne
paese
la
un
cresce
gono
s' intratten-
medievali;
dell'erba
test'erba
sia
comecches-
avrebbero
creature
commercio
quali si credeva
qui
agevole trapassar
veduto, l'autore
fanciulla
procurasse
avuto
dannoso
e
(p. 38).Di
menerebbe
la fanciulla
nutrita
stata
condo
se-
al Secretum,
Una
notissima.
impuro
veleno, di cui
come
patria di cotali
scrittori di
fosse
dir
come
dall'India
spiegazioni, ma
torna
le cronache
e
—
—
questo,
sia
che
del
grembo
usanze,
superstizione regnante
memoria
delle donne
leggende
le
per
dotta
coteste
deflorazione
nella
esce
discorrere
a
nella
terra, che
della
parte
gran
(pp. 33-33)^
insufficienti,sarebbe
meno
ricercare
da
varie
proposte
più qual
qual
tutte
l'originedi
(pp. 35-36).E
quali furono
sacerdoti
soltanto
sanscrita
voce
in genere,
si
ma
specie di aconito, le
nell'India. Invece
Europa; é il nostro
dirci in tanti modi
n
a
co-
pel lo,
la botanica
quella dei dotti (pp.48-51).
7
—
Seguitando,
importantissima
è
d'incerta
età,
che
tanto
apparterrebbe al secolo
air ottavo
fin
e
e dal
55-56),
riassunto
relazione
somiglianza
e
V antefatto
undecimo,
Il H.
che l'attore il quale nella leggenda
di
Aristotile, il bramano
nome
a
passare
è che
delle tante
una
la
abbonda
si tocca
altro
che
il
L'età
libro
discendere,
fanciulle
è incerta,
che
osservando
predette fanciulle,dev'essere
libro
pure
arabo
decimo
dello
accennò
arabo
s'arriva
un
a
nel
La
vedere
nella
a
ar-Razi
conchiudere
nota
pezzo
Bekr
il
proprio
far
che
invece
non
senza
niente
si
non
ciò
che
di preciso.
di
bilire
sta-
farlo
può
le
concerne
la fonte di
stato
altro
un
primi decennj del
poi, cioè
torno
a
un'altra
in
colo
se-
cipio
prin-
fonte
il celebre
quelle anche
bro
liper
al H. riesce
ma
secolo,attingendo
brevemente
Abu
dà
velenose,
per
nei
composto
(p. 38).In quel
stesso
fa la parte
bene, in questo
più giù del quale
il termine
poi,
falsificazioni di cui
e
compilatore sappia dircene
del
Si noti
mentre
Or
araba.
delle
anche
indiano,
compilazioni
letteratura
(pp.
tossicologia,che si voleva
dall'
tradotto
per
altri
la strettissima
indiana
Tschanakya,
di
libro arabo
un
un
talisti
orien-
secondo
racconti.
due
di
la riassume
apparisce evidente
dei
della
alcuni
secondo
al settimo.
anco
la storia
dotta
indiana, che, ri-
poetica, costituisce
in forma
dramma
per
leggenda
un'altra
leggenda
nostra
—
diana,
indico
me-
(lat.Rhases, f 932). Così
siffatta
letteratura
leggenda
araba
era
quando
già da
fu
colta
ac-
Secretum.
menzione
quale
teste
fatta di Razi
fosse l'opinione
conduce
degli uomini
di
il H.
a
scienza^
8
—
dei
naturalisti
cui
ci
nutrita
di
il
veleno,
tradizione
del
imbevuta
di
nota
il
serpenti. Qui,
E
che
fanciulla
cosa
di
come
una
del
parola di
certa
cosa
di tutti
ne
Mercuriale
Grevin
(t 1570).L'ultimo
veleno
potè
di
cotesta
favola
del
scorsero
di-
ne
neppur
dubitando
non
spiegarlo; altri
e
il celebre
fine
in-
mente
tenace-
medico
(i530-1605);altrettanto
non
il poeta
anche
di
Clermont,
che
si occupasse
Pietro
celebre
meno
ed
medico
decimosettimo,
secolo
rità?
ve-
o
erudito
Parigi
in
jprofesso della
ex
questione fu il portoghese Gaspare de los Reyes
la metà
di
fp.60;.
aggiungervi
la verità
il
(1500-1577);come
Giacomo
i dotti
decisamente
di Forlì
la combattè
decisamente
Più
stata
varie. Alcuni
nello
sostenne
del
Secretum
altri, pur
fede.
sarebbe
credettero
senza
commento;
alcuni
dì Avicenna
del
opinioni furono
gli ricusarono
Gerolamo
La
differenza,
principio,nella
non
dunque
s'accordarono
fatto, non
Mattioli
il testo
avvelenata?
solito le
Al
e
ci
esso
secondo
H., l'autorità
pensarono
cosi
in
Alessandro
napello
far correggere
da
tanto,
fermati
ad
inviata
sugo
notevole
alessandrino:
dell'aneddoto
lui, sarebbe
importante. Per
cui ci siamo
su
Avicenna
la fanciulla
secondo
questo,
ragione di un'altra
la fanciulla
anche
che
e
che
anche
rammenta
Particolare
napello.
quella
oltre
badi, anzitutto,
Canone
suo
renderci
è dato
medici, rispettoall'argomento di
Si
occupiamo.
(f 1037) nel
stato
dei
e
—
nel
quale
verso
la
genda
leg-
svanisce.
E
come
mai
essa,
riferita ad Alessandro
chiederà
Magno?
il lettore,
Anche
a
potè
esser
tale dimanda
10
—
fa neppur
mestieri
orientali,non
—
ricercare
cessava
:
questi, nel
istante
un
di
degli
concetto
vegliare sul
suo
regale discepolo.
su
cui
il H.
di che
Dopo
fa vedere
sieno
state
moderne,
e
messe
in
prima
di
Chi
chiavelli.
non
fonda
si
principalmente
sa
fatta dell'erba
di far
virtù
giovane dà
cui
da
a
che
ha
accodate
a
donna,
memoria)]
giorni,
otto
ch'elT abbia
presa
del
Mandragola
Alla
fu,
sua
tradotta
In
si
come
Rapp
novella
in francese
a
far colla
fra
zione
è un'inven-
Questa
polare
po-
e
s
in
seguito all'uso
di
in
dei
continuato
questi,
e
(f 1864)
un'altra
alle fanciulle
anche
sa
samente
espres-
Daiighter, che fu anche
riscontro
trova
superstizione indiana
Hawthorne
La
Fontaine.
si richiama
N.
acini'
dal La
imitata
sa,
perfetta corrispondenza
temere
prima
egli
come
poggia sulla credenza
americano
la
più da
ha
poi,
appendici
pozione, muoia
di Alessandro
leggenda
la
nione
opi-
era
possibilitàdi così fatti avvelenamenti.
il poeta
nella
pozione
l'astuto
due
che
ma
cotesta
Machiavelli, che
della
la dabbenaggine
la
marito,
delle
altrove.
è detto
non
gomenti
ar-
(e chi voglia persuadersene
aggiunge, quell'uomo che
stesso
quali
con
come
sterili,
la seconda
scorrere
del Ma-
s'intitola abbia
al malaccorto
comune
questa
a
e
bene, che
Or
la commedia
intendere
composizioni
ingannare
a
ingravidare le donne
abbastanza
non
riesce
Nicia?
messer
leggenda
Mandragola
quali arti
con
superstizioni
nostra
alcune
nella
l'astuto Callimaco
di
la
gioco in
tutto
le
come
di
uomini
veleni,non
inoltre
turca.
velenose^
i
quali,
avevano
possedevano
la
li
-
di uccidere
diabolica
potenza
giaciuti(p. 68). Tale
dal
al 151
1459
varj scrittori, si arriva
in fondo
il H., è da
Sicché, dice
l'oppio dall'occidente
amatori
degli
i
tra
credere
dell'oppio.
da
oriente
mini
uo-
quando
là trovò
e
grandi, la leggenda del nutrimento
costoro
a
mangiassero
essi
che
che
in
minando
esa-
cotesti
mangiare
fu portato
Gud-
essi riferiscono
di
conchiudere
si sia attaccata
velenoso
che
di
attentamente
persuadersi che
a
facevano
non
che
ciò
tano
il sul-
stato
il regno
tenne
Sennonché,
1.
confrontando
e
sarebbe
es.
p.
sero
quali fos-
colle
le donne
Bigarrah, che
Mahmud
scherat
—
modo,
per
da
veleno
veramente
far
del
continuo.
Tale
capi questa
sommi
per
abbiamo
procurato
abbiamo
riferito le
quanto
per
che
Molte
le
breve, basterà
tradizioni
nuove
di per
e
abbiam
giacché
delle
e
tra
Alla
avremmo
raccolto
sultamenti
delle
lucidamente
sue
via
via
quali
soltanto
e
natamente
ordi-
sono
e
dei
popolari.
immagina
da
metter
sono
scritti
consultò
gine,
pa-
alcune
d'ogni maniera.
desiderato, che
esposto
parte:
ampie
queste
1' autore
e
suo
sumendo,
che, riasinteressanti,
stesse
libri,opuscoli
credenze
il lettore
notizie
le
comporre
centinaia
fine
di
esamina
degli usi
conoscenza
dovuto
straricche
per
sé
il lettore
molteplici aspetti del
alla
ne
sunto,
il rias-
e
persuadere
a
quale il H.
più forse di quel che
cose
avesse
nel
i
assai
delle
costumi,
principali conchiusioni;
acutamente
conferisce
Noi
scoprirne V intelaiatura, e
studio,
questo
e
tema,
di
memoria.
dotta
i
1' autore
principalire-
indagini, e poiché il
suo
discorso
-
procede
divisioni
senza
aggiunto
indice
sono
interrotto
non
e
cose
tutt'altro che
dalla
distinzioni
il sommario.
delle
12
Utile
—
prima
di
all'ultima
sorta, che
anche
sarebbe
ne
pagina
avesse
stato
un
più importanti, le quali, ripetiamo,
poche, cosi
nel testo,
come
letteratura
italiana,anno
nelle
piosissime
co-
annotazioni.
n.
della
(Rassegnabibliografica
4, aprile 1894).
II,
VIAGGIO
IL
Il
miracoloso
dalle
di
meno
ture;
della
di
racconto.
farhrt^
nella
i88g,
pp.
ogni
«
«
«
zione
colo
(*)
in
pp.
aulico
Zeitschr.f,
i
la
si
letteratura
Francesco
veneziano.
LVIII-108).
legami
Novatt.
—
Bergamo,
studiosi
altro
per
le
e
dello
agli
il
XXXIII,
la
peregrina-
imrama
VII
di
meglio
e
il
ed
(p.
Vili)
Navigatio
Sancii
fr.
Meer-
ecc.
cui
è
non
vicende
d'aver
per
»
a
argomento
Alterth.
fra
La
nel
f^rendans
riallaccia
irlandese
fu
parecchi
vanto
abbondò
quali
tempi,
quali
deutsch.
«il
di
visitarlo,
l'origine
257-338)
divina
di
dMoZìmmtv
additato
de'
ai
non
avven-
grazia
di
vendo
mo-
per
per
ultimi
parte
tutto
Spetta
brandanica
echtrai,,
da
dei
129-220,
altro
e
medievale;
chiarire
strano
degno
questi
a
l'oceano
singolarissime
terrestre
investigazioni
riuscito
«
fino
letteratura
naviga
fatto
paradiso
al
dotte
è
che
Brandano,
San
incontrando
anni
secolo,
nostro
di
dell'Irlanda
coste
finalmente
e
BRANDANO
SAN
viaggio
sette
approdare
di
DI
Cattaneo,
;
IX
ma
Brendani
1892
agli
se-
non
»
(8.%
14
—
si possa,
pare
«
nico
locale
di Brandano
le radici
e
egli fa, negare
com'
tradizione
«antica
nei
la
leggenda
facile assentimento
che
la
Navigatio
«
di cui
«
samente
nel
quel
«
al
altro
chiudere, che
((
vigatio
a
zioni
intorno
da
in
alla
laici,da
«
lari, da
alla
cimo,
«
si mantennero
«
posizioni poetiche
«
la
«
porti fra il mondo
ce
loro
di
e
e
di
«
tutte
come
naturale
»
il con-
della
varie
Na-
tradi-
di Branca
da
come
giul-
e
il secolo
orali,di
di racconti
lais^sino
celtico
nella
apo-
de-
altri testi latini,dall'altra
ad
ed
al
il
volgari
»
in cui
momento
vieppiù i
tutta
molti
son
com-
rap-
francese, permise
cristianità
prosaici de' quali
le letterature
e
verso
agevolando
normann?.,
«
qualche
novellatori
(ibid.).
Poiché, giova ripetere, sono
«poetici
di
chierici
da
vita,
forma
sotto
spandersi
e
comparsa
così da
dettero
Navigatio
«
per
peregrinazione oceanica
parte
conquista
fatto
molte
letterati al pari che
una
non
contenenti
palesano
questo
Irlanda
dano, le quali, raccolte
«
santo,
più
già lungo cammino
della
prima
il
sarebbe
I codici
un
di
conto
correvano
critico
stesso
viaggio del
fra di loro si
assai
verà
tro-
neppure
che
significativo,« sarà
ugualmente
fonde
pro-
quel libretto di
«
e
undecimo.
secolo
tenendo
'(
(p. X),
»
graficorrotti,deformati
(p. XI). E
d'Europa. E
scritto del
confrontati
testo
e
moltiplicaronsi così prodigio-
gli esemplari
risalga che
ocea-
in Irlanda
messo
^rendani,
evo
documento
antico
ha
viaggio
larghe
son
l'opinione dello
Sancii
medio
il
concernente
parte
gran
l'esistenza d'una
«
(ibid.)jtanto
»
che
volghi di
—
quanta
»
i testi «così
ricche
(p. XII). Essi
presso
sono
che
stati
dai
lo-
—
in
«
procedono
«
Brendanl
«
rappresenta
"c
probabilmente
"(
vincie
"(
latino,l'un
dritta
«
saga
conservasi
Mss.
Z4TINTI,
i
chi
il secondo
aver
bibl
il
pp.
Nazionale
Firenze
desunto
da
esso
codice
un
del
secolo
quello fiorentino
nella
Francia^ IH,
di
del
metà
193),
quattrocento,
di
glia,
Sivi-
e
tradizioni
Pisa, Nistri, 1865,
quattrocentino della
C.
2.
di cui
si
Soppr.
volume
dell'ambrosiana
Nel
in parte
e
conoscere
pure
(Conv.
XV.
p.
Parigi (n. 1708 àtlfonds
la descrizione
lingua
(v. Maz-
Tours
di
Commedia,
nel
codice
un
principio del XIV, che
fatto
codice
un
quello stampato
quarto
anch'
di
sur
quattro
in
primo
fAntiche leggende
illustrano la T)ivina
83-109) di
di
testo
pubblicato dal Villari
della celtica
alla Colombina
appartenuto
viene
posseggono
indicheremo,
ora
or
il
della
passò alla Nazionale
ital.)Terzo
testi
(p. XIII). Sono
»
Comunale
codice
un
più piccola
la
le vicende
del
o
ital. delle
in
che, dopo
che
nostri
studj
XIII
oggi nella
testo
un
(pp. XII-XIII).
è fatta
parti d'uno, che
secolo
»
da
pro-
italiana,e la dimenticanza
qui inediti. Leggesi
fine del
della
nelle
volta
sua
non
cristiano
mondo
alcune
fin
erano
a
anche
per
diversa, e si fonda
composto
perduti
alla letteratura
nel
e, tranne
tratto
classificazione
interesse
(ibid-);il secondo
»
poema
l'altro
come
ingiusta,giacché
molto
un
sopra
che
Sancii
Navigatio
affatto
tradizione
una
basso-renane,
parte
«
il primo
redazioni
Le
«
dalla
linea
costituiscono
In questa
è
gruppi.
ripartiti in due
critici
codice
del
letteraria,in
1550);
parla
e
(D. 158 inf.)
di Tours
viaggio
dialetto
e
in
ci si presenta
veneziano
16
-
negli altri due.
i quattro
testi finirà
toscana
il
chi
E
è che
non
quale
doveva
liani
«
versione
noi
a
XlV
secolo
gione veneta,
«
(pp. XV«
zioni
di
«
«
«
italiane
del
cui
però da
mettere
versioni
della
le
mentre
Navigatio
e
soltanto
è
del
tale difetto,
due
le
stranieri
e
a
sione
un' isola
»
di
Si
Il
noti
s' incontra
che
portanza.
l'imnella
che
mente
larga-
trovar
il
paradiso
racconto
verso
parer
quasi
da
tentato
avanti
che
loro, e
di
«la
colle
terra
la
ti
mu-
noi consta^
a
scrivendo
riparare de-
meraviglie dell'Eden, riparano
quali
sono
semplici
e
cui, per quel che
i testi italiani. Nei
i
prodigioso viaggio dei
conciso
avevano
non
descritto
(p. XVII).
breve
distribuito
lascia vedere
parte?
e
i due
Brendani, contenendo
altre, ne
lungo
le reda-
fra
pure
propria soltanto
delusa
cosi
«
»
dovranno
ha
aspettazione del lettore di
meta
diventa
A
Sancii
re-
veneziano
primo
colle
il
e
alla
(p. XVI). Ma
particolareggiatamente
rimane
1 ato.
che
nel
fascio
un
qual è codesta
Y
terrestre,
fine
in
una
appartenne
moderna
leggenda
distingue dalle
E
riproducono
così le cose,
posto
Navigatio
parte
una
i testi ita-
viaggio di S. Brandano
volgari della
testi
tutti
eseguita fra il XIII
dunque
la critica
con
ambrosiano.
e
addirittura
fu
prendere
in
che
leggenda
non
Stando
necessità
santo,
se
dialettale^
somiglianza
scrittore che
uno
XVI).
gruppi,
esse
della
la versione
testo
un
parigino
col dire
Navigatio
da
di
codici
dai
della
fra di loro
persuadersi, che
moltissima
aver
noti
confronti
e
rifacimento
«concluderemo
«
«
esamini
col
quello conservatoci
Sicché
-
veramente
di promos-
bellezze
e
colla
18
—
le
del
avventure
favore
Santo
—
incontrarono
la
per
r editore
come
che
stesso
intendimenti
con
l'esame
E
letterari.
la sintassi
e
è
dei
naturale, le
lingua
fin
veneti
la
fonologia
proprio
testo,
gli altri antichi
rimasti
Passiona Halle, 1891,M.
Ein
Halle, 1882. Nello
parte,
faccio
ma
^
cui
con
po'più di
un
qui
parte
a
a
osservazion-
spicciolate.
Paulo
al
opportuno
era
aggiungere
dialettale
gli esempi di
o
di
vicinanza
addurre
poteva
trovasi
curador
non
senz' altro
7 è dato
n.
schiettamente
che
invece
seguire alcune
soltanto
e
desiderare
minuta,
esaminarlo
di
intendo
Non
Goldstaub
si potrebbe
non
quella, assai
di
quali, i più
^ianischer"^BestiaiHus
-vene
condotto; si desidererebbe
sobrietà.
ma
spoglio
diligenza
maggiore
celle
tosco
presenti,
ignoti : G. Oehlert,
oAlt-Veroneser
Wendriner,
logia
morfo-
testi veneziani
soli dei
qui pubblicati;due
la prefazione.
linguistiche di cui
gli sieno
stato
occupa
la
tenne
recenti, sembra
è
presente
guistici
piuttosto lin-
della
illustrazioni
accompagnati
vanno
sennonché,
;
(p. Xni)^ la
avverte
L'editore, studiando
com'
testo
quinto dei sei capitoli in cui è divisa
il
tutto
del
contenenza
pubblicazione è fatta
R.
costante
e
(pp. XXIII-XXIV).
Questo
e
largo
e
che
palatino
anche
(n. 24e),sibbene
metatesi
scambio
In
riduce
ad
nella
Fra
nella
u
n.
a
jpercurador
r
forma
nome.
succeduta
del
di
del
la fine del
verso
lutan,forma
in altri documenti.
si avrà
si
la
è anche
viva
sempre
protonico
suono
che
latinismo,
come
si
11
luitariy
per jpro-
prima
prefisso.Delle
laba
sil-
forme
19
-
che
non
contanti
forma
cotesta
del
il
risultato
la
accanto
si poteva
aìbanon
occorrono
doni
voglia
n
e
^eitrag
(v. MussAFiA,
critica
Svista
l'altra col
istrettissima
senterion
della
E
setentrion.
Una
trion^ s'era già beli'
riduzione
normale
notevoli
pose,
che
vosemo,
(n. 53). O
che
anche
prime
e
non
lo
del
del
forse
qui
pare,
stesso
e
sarà
che
alvan^ar^
gruppo
tr
condizionale
r.
sarebbero
il
impedisce
presenti
in
da
tal
caso
?
la
ripetere di
ha
in
sente-
a
Forme
rimasero
come
in
la
senterion^ per
all' editore
contesto
si
arrivati
a
col
fra loro
n
Quanto
mente
vera-
posemo,
inesplicate
di
derarle
consi-
alle
spiegazione
vosemo,
e
sì
la forma
del
di
che
senza
metatesi
volta
aban-
per
s.
sieno
giunti diwche
e
altri testi
in
sillaba
prima
connessione.
per
proposito di
it^ II, 153 n),
sicurezza,
con
/ nella
26,
testo
lonsegar,
e
a
p.
Così
essa.
albandoni
e
ecc.,
lett,
affermare
ora
abandon
per
siamo
pos-
più d'un
in
anche, che
notare
ben
ad
sempre
dire,
regolare
che
losengar
(v. Q/lrch, glott, XII, 411). E
anbandona
forma
s'incontra
Italia, troviamo
dell'alta
antico
la
accanto
motivo,
così
per
anbadona,
che
lonxengar^
a
il
sarà,
tra
coesistita
immaginare
struzione.
rico-
riconoscere
vedere
ora
essa
metatetica
tanto
sol-
popolare? Dell'epentesi
so
non
anbandona,
e
chiara
di-
falsa
una
più verosimile
dell' oscillazione
abandona
sarà
un'etimologia
ad
quanto
ma
invece
chintara
in
n
che
aggiunge
sarà
Feditole
giudizio (p. XXXVIIw);
dare
osa
Non
in
contanti
senterion^ chintara,
anbandonUj
per
—
che
due
é
via,
ov-
non
20
—
trovasi
nel
Nel
luogo
del
capitolo
(pp. LVI-LVIII)
—
testo
indicato
nello
spoglio (i).
ultimo
della
prefazione
ed
sesio
si descrive
il codice
si dà
ragguaglio
Nella
quale l'editore dice di
diligenza
la
di chiara
occupa
fine sta
un
per
verso
riscontri
limiti
entro
Colla
Tavola
i
La
con
cura,
alla
mente
il T^e
anche
e
regimine
notare
da
con
Romania, XXII,
appunto
questo
per
ha
autore
(p. LVIII).
di
303-4,
saggio del Novati.
parecchie altre giuste
e
notevoli
i
zione.
pubblicaamore
e
richiama
in prosa,
Minorità,
Paolino
secolo, da
quel
bene
condizionale, come
riscontri
esaminando
la
veneziano
del
per
contenerlo.
esteriore
fra
di
forme
opportuni
voci
lode
molto
con
testo
quarto
di
saputo
la bellezza
veramente
le dilucidazioni
rapporti in cui
si chiude
proprj
rectoris
un
lo seguono,
notevoli,cogli opportuni
antico
altro
un
(i) [Sono
fece
V
dere
ren-
(pp. 103-108) delle
apparisce fatta
quale
che
testi;glossario degno
quali
di
accolgono
latino
testo
V altro
de' Nomi
ormai
edito
il
ed
per
altri
si
ogni
con
agevole lettura.
note
varianti
il Glossario
o
di
nelle
di
e
stampa.
sforzandosi
pur
indispensabilisui
la versione
In
e
nella
riprodotto
aver
intelligenzae
alle
volte
a
seguito
ms.,
pagine,
92
(pp. 93-102) oltre
stanno
metodo
grafia del
il testo
Il testo
del
Ambrosiano,
E.
dal
Ivi
si
G.
lato
Parodi
della
troveranno
osservazioni.]
nella
lingua
anche
21
—
merito
valente
e
illustratore de' nostri
che
dialettali
è Adolfo
del
(i) [Oltrela recensione
vedere
di
C.
pure
BosER, che
dissentendo
recensione
—
nella
in
di B. Wiese
Mussafia
Parodi
Romania, XXII,
esamina
la
leggenda
più d'un
antichi
punto
nel LiteraturhlaU
(i).
citata
sopra
581
e
nelle
dal
numenti
mo-
sgg.,
sue
Novati.
f, german,
verà
gio-
quella
varie
Altra
—
u.
dazioni
re-
roman»
I
Philol.^
gennaio 1893, coli. 19-20.]
della
(Rassegna bibliografica
n.
2,
febbraio
1893).
lelteraiura
italiana),anno
I,
UNIVERSITÀ
L'
maggior
il
dopo
1260,
1314
del
continuato
amplia,
compie
nifle,
Die
civile
e
*)
XI
far
di
cultura
Angelo
JI
e
q^iel tempo,
(8.°,
pp.
pp.
vedere,
369).
e
sorse
cenni
Treviso,
di
essa
Il
M.
di
di
Tip.
del
Verci,
il
civile
Pio
credette
e
di
e
Istituto
vita
questa
su
Treviso
letteraria
portuno
op-
di
condizioni
Università
De-
Mittel-
des
l'Università;
storia
ficare
retti-
del
Inoltre
quali
ci
non
argomento
461-67.
V
aver
dunque
grado
in
Universìtàten
tra
Marchesan.
XIV
deve
anno
se
tanto
sol-
d'Austria
principalmente
der
1885,
di
qual
è anche
poco
a
Federico
medesimo
sul
versità
all'Uni-
costituita
certezza.
con
scorta
Entstehung
BerHno,
alterSy
in
dire
potuto
il
quel
risalgono
esistere,
talvolta
e
colla
quanto,
aveva
nulla
più
sapere
intorno
potè
da
ad
poco
raccolse
regolarmente
dopo
1318;
ben
dato
é
che
riconosciuta
e
*)
fonti,
primordj
fu
che
ma
diploma
con
i cui
Treviso,
nel
notizie
di
numero
di
alle
attingendo
L'autore,
TREVISO
DI
nei
della
Turazza,
coli
se-
città
1892.
24
parte
circa
che
si diffonde
armonico
ed
netto
la
abbastanza
di
cose
generalmente
talvolta
disposto
note
la lode
testimonianze
così
un
e
si
che
nella
vita
nella
di
poi gli si concederà
pensi che
V amore,
spira da
cittadino
esso,
la
per
si conveniva
poiché
E
altri
di lett. it, XX,
e
esso
e
sciato
la-
alcun
letteraria
il libro
volta
fu
e
anche
inspirato
e
del
amore
provincia. S'aggiunga, che
hanno
pregio
accrescono
già parlato
periodici (p. es., il Giornale
437-60,e
s'è
di chiarire
nell'appendice
di
sioni,
digres-
più volentieri,quando
cui
questa
città
sua
raccolti
i documenti
al volume.
è
nelle
qualche personaggio. La
tanto
da
con
possiamo
esso
civile
storia
non
giudizio
volentieri
e
tentato
o
al M.
a
mando
trivigiano, fer-
anche
spesso
modo,
buon
ad
avere
sia
cialmente
spe-
ricercato
aver
studio
di
chiarito
controverso
specialmente
lode
inoltre
ogni
con
intorno
po' troppo
trascorrere,
punto
discusso
e
brerà
sem-
chi
a
mende,
merita, di
quanto
tutto
in cui
d'altre
sull'antico
di certo;
sapere
e
Ad
in
dilunga
secondarie,
erudito.
si
zionate.
propor-
il libro é indirizzato
difetti
che
si
e
ne
ragionare
a
eccessiva, anche
non
diligenza ed esaminato
le
si distende
e
che
conto
di cotesti
negata
va
cui s'attarda
dimostrazioni
e
al lettore
malgrado
scito
gli è riu-
non
di loro ben
tra
e
addirittura
tener
a
quindi
rato
rielabo-
ha
ne
non
e
congiunte
questioncelle
certe
autore
prolissitàpoi con
La
occupi
essa
disporla in guisa, che le parti
e
saldamente
sìeno
V
:
materia,
di ordinarla
dire
può
disegno del quale è tutt' altro
il libro. Il
mezzo
si
tanto, che
la Rivista
storica
come
storico
IX, 691-92),
26
—
estensione
di
risonante
conformità
strofa, tutta
donna
dentro
di
le rime
dal
Fraticelli
anche
alcuno
beriniano
e
da
cui
é
così
in
un
forme
che
l'uso
noia
tanta
per
ma
da
non
poi
so
canzoni
bene
ch'io
dire
ritoi^ni
piacque
i^.
sempre
pratica delle rime
di Dante
a
seconda,
Fanfani
fLe
più
2)
v.
del
La
virtù
senz' altre
antiche
prima
è
dire la
fu
a
Dante,
rime
di
Cino
da
altre due
Era
verso.
piace
amore
amore
cui
a
tardato
fra le rime
stampa
103)
tra
Dante
a
indicazioni,chi
strofa
prima
pubblicata
d'
avrebbe
non
già
ti
somma
vano
da-
specialmente
prim.o
^^^acchè
la
per
che
e
Delle
il
strane
tuto
soprat-
maggior
toscano.
un
(ediz. cit.,pag.
vale
dell'altra,
della
«
anche
la
comm.
nemmeno
reca
e
Così
che
a
principiano
»
lui appunto;
ragionasse attribuendola
non
che
di
singolare
riconoscerla
come
il M.
Bar-
(si noti
terza
9,
tra,
l'al-
come
il codice
(^iiadrio; il quale
al
cioè
Maiano,
della
e
che
e
i
tra
luogo
parranno
non
poi
Cam^oniere
mano
s'incontrano
essa
voleva
non
esse
veneto
I, 4, IV,
st.
di
era
resterà
non
è tutto
tratta
il M.
primo,
trova
del
sembra,
come
se,
caratteristico
plurale:
terza
in
si
e
che
(3 ediz., p. 242). Che,
dubitare,
tale
canzone
»
il
per
nell'edizione
Rossi
tutta
e
presentano
siede
cinquecento,
sia del De
questa
da
certe
dal
mi
cor
pubblicato
apocrife di Dante
curata
endecasillabi
interne,
al
aver
fino
stampa
a
di
gurazione
confi-
nella
ma
potersi quasi dire identità. La
(p. 133 n) crede
già
poco),
frequenti rime
da
Giovene
«
dir
(che vorrebbe
della
—
una
primi
quelle di
Pistoia, pag.
ha
ad
corgersi
ac-
crife
apo-
parte
sei versi
Cino
dal
426),che
27
—
il frammento
trasse
cui
secondo
dottore
da
di
leggie ». La
e
«
Color
di
dette
si sarebbe
tutta
intera.
il
perla
proprio
il De
caso
non
che
modo:
indirizzato
inedita
rimaneva
»,
3,
marzo
desiderato
1893).
di Rosso
e
attribuzione
dei
uno
sarà
due
tori
rima-
l'altro,
al-
componimento
Rossi
dunque
a
Gino.
che
Di
la
ramente
vezone
can-
la quale per le ragioni sopra
di
della
("Rassegnabibliografica
n.
Gino....
Messer
qual duplice
solito
in questo
Magliabechiano,
codice
un
«Di
sarebbe
spiegare nel
abbia
da
-
trovar
hlteralura
qui riprodotta
ifalianaj
anno
T,
SORDELLO
più
Del
famoso
immortale
nel
sul
aveva
di
cui
la
lodevole
corredato
non
trovatore
non
menzione,
ed
maggior
la
(*)
G.
quale
De
dobbiam
qui
1896
senza
Yila
(8.°,
due
che
pp.
e
poesìe
VITI-
prima
altro
326).
sarà
merita
Sordello
nei
e
di
di
libro
nel
letteratura
per
que
cin-
dei
che
si
contentarci
non
Lollis.
che
dubitare
da
far
studio,
poesie,
alla
specialmente
di
tempo
in
diligenza
—
Niemeyer
è
studio,
uno
medesimo
delle
non
Lollis
De
d' annotazioni
testo
decorso
prof.
suo
distribuito
al
sommario,
ragguaglio
a
quel
ora
minuta
dedicati
neolatina;
Halle,
Il
parliamo.
periodici
il
mancò
Nuova
testé
anno
bia
ab-
nella
pubblicato
copia
preposti
Già
marzo)
i
ricomparisce
con
dell'
mantovano
'Tiassegna
avesse,
esaminato
e
compiacersi
è da
italiano.
mesi
Sordello
di
italiani,
Dante,
un
febbraio
i
di
cui
di
primi
dei
capitoli,
di
trovatori
l'edizione
oAntologia
del
dei
poema
procurato
(fase,
'^)
darne
logia
filo-
un
prima
aver
di
Coito,
30
—
lodato
la molta
del
larga
giovato
vi
del
cui
poeta
preso
non
manca
pur
che
credere
nel
l' introduzione,
la
trovatore;
e
e
degli accenni
di altri trovatori.
la
ricerchi
a
1220
vita, si presenta
Firenze,
litigantiin
per
rissa
una
sottrarsi
nell'onore
si
a
è
sarebbe
in
dola
purgan-
alla vita
del
conto
dei
persona,
lo riguardano
prima
quelle
all'ira di Ezzelino
chi
a
da
ne
verso
uno
d'una
dei
tola.
bet-
dovette
quando
1229,
troppo
in
volta
come
pare,
della sorella Cunizza:
si la-
Coito,
nell'interno
al
e
che
come
di
la
chi
abbiam
come
dato
sua
per
a
qualsiasi modo
nativo
accaduta
stretto in
di dover
lingua.
tenendo
quel che
in Italia fino
Rimase
uscirne
e,
stile,è
trovato
composta,
alla
Sordello
chezza
fran-
e
dello
cogliere così nelle poesie di lui
scian
pare,
espressione
fatto di
primo
proprj che
dell'uomo
V elocuzione,
quale è ritessuta
veri
documenti
il
^
sgradiscono anche
cinque capitoli,ond'é
Dei
il
in
schifiltoso
sia molto
lari
partico-
facendo, egli,a
anche
parte
teria
ma-
nettamente
movimento
là avrebbe
e
qua
nelF
la
dei
l'immagine
neologismi, che
di certi
detto,
più
efficacia
migliorare in alcuna
non
uscisse
cosi
dizio,
giu-
gli sarebbe
folla
e
la
getto
sog-
di
rielaborare
a
delineata
disinvoltura
e
Forse
dalla
studiare;
a
Provenza,
la dirittura
dimostra.
considerazioni
raria
lette-
e
s'attengono al
e
discorso, sicché
suo
più rapidi tocchi
con
da
L.
di
come
po' più di pazienza
delle
e
e
il De
un
del
d'Italia
trattare, l'acume
a
che
così
civile
storia
degli scritti che
conoscenza
preso
nella
erudizione
XIII
sec.
—
lui
offeso,
colla
dello
quale Sor-
intimi
rapporti,
31
secondo
e
subito
non
r
S. Bonifazio.
Il
nel
dal
più
"(
in
Spagna
quest' ultimo
paese
di lui
stesse
r abilità
dietro
alle
Provenza
pubblico
del
col
Secondo
a
quale
è
non
«'s'han
ben
signori
di Benevento
notizia
Nel
il 5
e
che
certa
prima del
di
prese
tener
rimase
qualche
a
in
Italia,probabilmente
Carlo
d'
Angiò.
alla battaglia
parte
è l'ultima
1269 (e questa
di
nifesta
ma-
lui; ebbe
in dono
l'
dal-
cinque castelli dell'Abruzzo.
secondo
di Sordello
non
capitolo si vuol
e
solo
forme
che
determinare
e
il De
il
far ciò
occorreva
intese
tutte
anche
conoscere
Provenza, cognizione
Così
bene
avere
le varie
sicurezza.
Per
poeta.
come
poesie di lui, ma
i caratteri
1235)^
si
questi
parte
dei
baroni, fino al 1265:
e
marzo
si ha
sitasse
vi-
irrefutabili
lece ritorno
anno
poi
invece
:
specialmente
ogni verosimigUanza
angioino
certo
prove
dell'esercito
grosso
viso,
Tre-
da
Portogallo. Quando
e
poetando, prendendo
accanto
seguito
varcati
e
peregrinazioni del trovatore,
nell'autunno
con
Verci, in ciò
Movendo
aver
nuto
avve-
essere
sagacia del biografo nel
la
e
amoreggiando,
lo
può
non
dall'Alpe, dove
di là
(p. 30). E
può
non
lunghi soggiorni in Provenza
suoi
atto
modo
il
di
la via
prese
si recò
poesie
e
di
Ricciardo
conte
biografo O. Schultz.
recente
Bordello
nelle
1226,
opinava
come
1224,
i Pirenei
del
il
ogni
ad
ratto
luogo prima
avuto
marito
rapita al
aveva
telli,
istigazione dei fra-
che, ad
dopo
viso,
L., in Tre-
del De
ragionevole congettura
la
assai
maniere
L.
egli, esaminando
mostra
e
lore
va-
turalmente
na-
quante
da
vicino
della
poesia di
di
possedere
raffrontando,
32
—
dirci
può
"(
singolare
«
litica
che
«
ispetta
non
i molti
tra
-
trovatori
dopo gli avvenimenti
(p. 72), e che
anche
nei
cioè
in
qualcuno
composti
«
poeta
«
tro
«
more
d'indiscutibile
che
ridiscende
nel
conchiudendo,
visiamo
«
i tratti caratteristici
«
colo
«di
e
contemporanei
«
sentante
monto,
popolarità
»
tare
la
capitolo
suo
si conforma
«
essa
e
notizia
come
suoi
rappre-
piegava al
che
se-
lirica
dalla
insigne
un
godettero d'una
rimaneva
a
Purgatorio
»
quella di
dal
dice
delle
suo
vedere
«
a
Dante
dantesco
Sordello
compianto
deve
nel
ce
tra-
certa
poema.
in morte
avventure
L., d'accordo
Ed
e
se
come
il
; la cui
terzo
figura
quale
trovatore
essersi appunto
il De
insieme
ta
rappresen-
(p. 90); cosicché
Sordello
dal
interpreti del
ebbe
furono
già dai
modo,
piacque
Dante
componimento,
ereditati
quello che
a
ernerge
rav-
provenzali del
figura di Sordello
poeta,
s' intitola
«
9O,
e
con
nel
ogni
^"
quelli che
trovatori
poi in parte
d'a-
poeta
(pp. 85-86).
di avventuriero
s'accordi
tutt'al-
lirico di Sordello
componimenti
i suoi
e
appar
(p. jj).Talché,
»
poesia provenzale
Ricostruita
«
dei
considerato
della
Sordello
«come
nettezza
dall'Alpi: fu, ad
qua
«
«
la loro
furon
(pp. 74-76L
suo
«
comune
patrimonio
in tutta
imita
originalità e di merito
u
XIII,
Bremon,
al livello
»
personali, quelli
(p. j6), mentre
comune»
Albigese
morali
di
sirventesi
Pietro
di po-
crociata
inventi
posta
un
cantaron
componimenti
dei
contro
che
della
dagli altri,più di quel che
Invece
Sordello
a
di Blacas
»
gina
(pa-
ispirato a quel
gliori
in ciò coi mi-
egli probabilmente
incontrate
dal
trovatore
34
la materia
offrono
in cui
oltre
appare
molte
a
critiche ed
note
la cultura
che
storica
esegetiche,
anche
quella
il quale ha poi opportunamente
filologicadell'editore;
in
raccolto
differente
registrati con
o
que
glossario i
breve
un
In
roman.
appendice
di dire
modi
significatonel Lexisedici
stampati
sono
canti
man-
menti,
docu-
quasi tutti inediti,in cui è fatta menzione
Bordello,
che
e
tratti fuori
sono
di Francia,
di
Spagna
del
(i) [Dello studio
subito
Antologiarese
Società
Uscito
Dantesca
poi
il
volume,
interpretazionedel
romanischer
terprctation
ToRRACA
riprese
riferiscono
nel
Giornale
a
N.
A.
a
(i).
De
S.
I,
II,
121-23
si
trattare
occupò
Bordello
in
Dantesco,anno
scritto
uno
gennaio 1896).
delle
assai
IV, quad.
n.
letteratura
i^95)*
(^^gg^o
della
poesie (Zur Kritik
molte
Nuova
nel Btdlettino della
Texte,Vienna, 1896,
della
Rassegna bibliografica
n.
pubblicato nella
L.
Mussafia
delle
testo
lia,
varjarchivjd'Ita-
E. G. Parodi
conto
italiana
da
di
pp.
critica
und
1-29)
questioni
esteso
e
In^
e
che
F.
si
comparso
1-2.J
anno
italiana,
IV,
SCUOLA
LA
Tutti
allo
il
libro
della
sulla
pubblicato
Scuola
in
nel
le
ora
molte
tutti
da
ciò
mirabile
che
osservò,
di
più
Catania,
G.
rifare
A.
e
il
correzioni,
che
libro,
La
1894
(8°.
poesia
pp.
XI
ai
siderato
con-
ed
tezza
esat-
logica
filo-
e
principale,
siciliana
12).
con
fare,
potranno
si
non
carattere
-4
parire
ap-
fosse
copia
pareva
ha
primo
letteraria
si
ma
cona
D'An-
A.
superfluo
vi
con
pregio
Vi
nel
competenti;
soggetto
dottrina
metodo.
di
suo
più
aspetti,
il
—
Giannetta,
il
larga
Cesareo.
dal
XIII
Gaspary
sarebbe
giudici
forma
ne
aggiunte
fin
varj
con
dirittura
che
che
suoi
i
cui
dai
date
ragguagli,
e,
(*)
lodi
A.
secolo
prefazione
di
libro
un
attesero
conoscono
del
compianto
con
giustamente
parve
siciliana
italiano
furono
gli
di
E
anni
letteratura
poetica
in
ultimi
questi
dal
*
SICILL\NA
antica
tedesco
1882.
ripetere
in
nostra
tradotto
e
quali
che
coloro
studio
1878
POETICA
e
sotto
vesse
do-
valore
gli
si
Svevi.
36
—
scientifico.
qualche
Non
Cesareo
qui
secolo
della
di
XIII,
vedere
in
quale,
in
la
tutta
questo
è di
mentre
restringe
ne
sità
quindi la curiolibro
nuovo
sifichi
diver-
cognizione
alla
poesia. Apriamolo.
parti: i Poeti, la
tre
sig.
poesia siciliana
più antica
nostra
del
fiorita al tempo
aggiunga
cosa
della
divide
il
Legittima
cosa
che
e
già s'aveva
Si
che
vedemmo
il volume
quella soltanto
sveva.
dall'altro
che
di
non
di
ma
dominazione
di
luce
quindi
quello del Gaspary,
trattando
l'argomento,
del
alla
annunziato;
sopra
maggiore
mole
meraviglia
senza
fa uscire
mese
—
Lingua^
la
T^oesìa.
prima
Nella
cultura
della
decimosecondo
l'opinione
ce
e
cf
che
poeti aulici
Dopo
in due
Manfredi.
grafici che
di
primo
e
in
II»
del
ciascuno
sia
provenzali, fuori dell' isolay
di
sussidio
col
generazioni
nata
(p. 17)e che i primi
congetturò il Monaci,
i
sia
l'arte loro, in quanto
appresa
di che
secola
l'A. espone
siciliana
volgar
Federigo
come
più antichi
:
nella dotta
varj criterjde*
rimatori, che
vide
di-
quella di Federigo II e quella
poi i ragguagli biogra-
offre
mente
potè raccogliere, giovandosi in ciò specialquanto
libro, A.
suo
cArrig-o Testa
più
già
avevano
capitolo del
su
liana,
di
Di
cadere
poesia
quali furono
termina
sul
la
quella dei
probabilmente?
Bologna.
Sicilia
principio del seguente,
abbiano
di
imitazione
in
delle condizioni
toccato
aver
sul
il regno
avanti
di
parte, dopo
larga
e
misura
i
il
detto
Zenatti
primordi
delle
Gaspary
nella
nel
tazione
disser-
della lirica itanotizie
sobrie
e
37
—
sicure
?dei
dal Monaci
premesse
secoli
primi
già nel
poetasse
che
ha
Giacomo
notaro
a
in
intorno
dall'
battaglia combattutasi
F. Torraca
al vecchio
fatto storico.
alcun
altri
non
nella
manifesti
nativo
fin
chiusa
di
si
vi
Piuttosto
aveva
d'Aquino
rimatore
qui
d'
potrà
esser
Ulteriore
nel
in
nel
nome
ignota
al
nelVArchiv.
250-56,
prima
meglio
o
secolo
sig. C.
Stud.
probabilmente
parte
del
la nota
libro
di V.
Di
Giovanni
dei Lincei, Serie
poi dei rimatori
siciliani
tìgliodi Federigo
scorso
della
a
O.
nei
u.
Lit, XCI,
questa
quando
Guido
su
parve
com-
delle Colonne
"Rendicontidella
R. Accademia
Alla
quinta, III,171-82.
era
da
aggiungere
II dimenticato
stampa
i
tre
di
Schultz
stampata
letteratura,sebbene
nostta
fossero
Spr.
esaminiamo
a
sia rimasta
sembra
già
doci
paren-
storiche
persone
neuen
era
che
giudice di Messina
moderni
alle
d,
si
Quanto
comunicazione di
una
ciò
Rinaldo
potrà, non
il testo.
decimoterzo,
/. das
e
chiaro
ben
tamente
atten-
Principato
del
terra
Diciamo
Napoletano.
Doria,
tologia
An-
componimento
suo
Montella
quel luogo
Percivalle
d'un
len-
vero,
che
osservato,
un
uno
Y indicazione
trova
,
tal
in
(p. 414), che, leggendo
dimostrato
cenno
ac-
strofa della
una
una
; sennonché
quella strofa, non
che
fatto
disiosa
ed acuto
il
autori.
pubblicato di fresco (i ottobre) nella Nuova
tinese
di
singoli
si desumerebbe
veder
quell'anno
dotto
Crestomaziaitaliana
che
come
1205,
namoran^a
in
studio
dei
la notizia
si vorrebbe
La
canzone
nella
alle rime
sarebbe
Nuova
—
il
lista
nome
dagli storici
fino dal
primi versi d'
colo
se-
una
38
—
sua
E
fin
che
canzone
Arrigo. Fatica
delle rime
in
qui
Palatino
di
418
dei
che
perchè questi
primi nelle
La
il Vaticana
e
accordano
sempre
attribuzioni.
seconda
del
parte
allo
avvertimmo,
studio
poesie siciliane. Vi
data,
libro
è
della
lingua
si riferiscono
come
opinioni dei letterati
aveva
come
; dando
altro
per
Lo
richiesta
per
trattandosi
poi,
di
il
fece
tanto
della
i tre
ritrovò
Zeno
la
nei
Bi^
sua
Arrigo figliodi Fe«
ad
glielifece
che
canzone,
ne
che
gliene
Crescimbeni,
era
colla
Commentari
assai
componimento
il
primo
noscere.
co-
geloso;
fatta
aveva
che
scusa
dovette
di
già
blicarlo
pub-
II, 45).
(vedi Zeno, Epistolario^
la
storia
sua
publica ragione
accontentarsi
volgar poesia^ Venezia,
versi
di
desiderava
raro
più fuori
mandò
neanche
Crescimbeni
V Istoria
Apostolo
nella
,
non
come
non
al
inserirla
egli per
Ma
di
Zeno, che
cederla
di
Mongitore
269, attribuendoli
fede
sulla
II
rifiutò
p.
il
stione
que-
interpretazionea
un' ardita
(i) Li pubblicò per primo
hliotheca Staila,
varie
le
filologisulFintricata
dei
e
antiche
delle
prima
da
sopra
già fatto il Gaspary nel capitolo omonimo,
derigo
3793,
IX, 63, almeno
si
non
dici
co-
tener
Vaticano
Vili, 305
L.
bene
stato
codici
tre
dei
verificare,con
Laurenziano-Rediano
e
è 1'elenca
utile, e compilato,
potuto
sarebbe
esso
altri,il Chigiano
due
3214, anche
coi
abbiamo
in
oltre
conto,
elenco
un
(i).
rintracciare
Tindicazione
con
leggono. É
si
diligenza; soltanto
sempre
poeta
quello che
per
s'è potuta
non
propria dell' autore
tutta
di ciascun
cui
—
editi dal
di
1730,
Mongitore.
la
raria,
lette-
poesia ,
e
ristampare neU
III, 30-31
sol-
39
—
un
T)e
del
passo
si vorrebbe
dopo,
della
è minuto,
proporlo
di
che
del
conchiusione
dell'isola
(pp. 38
altro talvolta allo
specchio
d'allora,il
il
latino
dei
elementi
con
sig. C. spetta
dialettale
testi di prosa,
libro del
in questa
la
fine, là dove
meridionali
alcuna
e
parte;
veniamo
tal
terza
parla dell'indole
e
delle
poesia sicihana.
L'
autore
anche
La
del
al
evidenza
il
altri
non
di
tichi
an-
Gaspary. Del
anche
largamente
giova tanto,
le voci
che
e
verso
le forme
nell' antica
entrate
chiusione
con-
m^odo
che
po' più
rassegna
provenzali
alla
in
per
letterarie
ogni
messo
sene
in
passa
poetica, lo ripete quasi
E
ad
opinione
è
largamente
lingue
ma
quale il sig. C. si giova
seconda
arriva
anche, col sussidio
fatto, rettificando
avessero
remo
ose-
non
continentali.
un
che
qual-
mescolandolo
e
aver
siciliano
ma
1'autore
delle due
nuova,
di
siciliane
116), ripulendolo
e
vicini dialetti
il merito
subito
rime
usarono
provenzale,
è molto
non
fondo
e
viene
sobrietà,d' ordine,
cui
rimatori
gli antichi
dialetto
che
di
a
pretazione,
inter-
(scritto citato,
Gaspary,
modello
il
profitto anche
a
al
fin
manca
nuova
antiche
messo
ignoto
come
lucidità. La
questa:
é
rimasto
cotesta
nelle
hanno
Ci
comune.
L' esame,
usata
esso
per
tutti
col Torraca
erronea.
lingua
e
testo
illustre
crediamo
sia
394) che
gare
parlasse dì vol-
anziché, come
volgare
ma
p.
ivi Dante
spazio di discutere
lo
e
che
siciliano
di
qui inteso,
tempo
vulgari eloqueniia (I,12),in quanto
desumerne
illustre
—
lingua
quale.
parte
varie
del
forme
incomincia
libro, in
cui
si
maniere
della
il discorso
con
e
40
—
un'osservazione
che
che
ma
critici
maggiori
la letteratura
oggi
«che
«tanti
anteriore
nostra
dalla
provenzale
nessuno,
dopo
«scritti
d'arte:
^e
sicurezza, che
che
non
fu
so
«
Y
del
tici
cri-
resca
popola-
i caratteri
fissato
osserva
anche
si credesse
le rime
tendenze
alla
Notaro,
l'inventore
da
la
del
niera
ma-
(pp. 257vamento
rinnodel
Sonetto
quale
con
quanti sarà partecipata.
contenenza,
illusione,per
Notaro
vero
un
ab-
(p. 257).
del
poesìa dottrinale
del
negli
più
»
diverse
tre
s'è fatta menzione
massimo
dai
la
e
su
dei
popolareschi, sia
opera
concerne
scritto di cui
precursore
che
Storia
rime
rilevate
segnerebbe
lirica per
sig. C. asseris
ciò
la
e
maniera
terza
già dissipato
«
nella
poesia borghese, la poesia aulica
la
tacer
per
l'attenzione
aver
anzitutto
di
contraddirvi
aulica
non
teramente
insegno
a
«
(p. 243). Ma,
quali distingue
della
nello
di
spontaneo,
e
finora
esamina
nelle
58).Questa
per
;
già note, il sig.G
cose
che
de' Provenzali
una
è imitata
affermazioni
quali furono
paesano
d'assai
Giacomo,
Dante
solenni
(pp. 245). Dopo
provarlo
a
che
popolarità nelle
propriamente
bondante
riconoscere
attentarsi
di
ripetendo
non
nel
segg.)jrichiamato
Nei
l'elemento
come
lui i
la cavalleresca
realistica
prima
Secondo
francese
e
le
può
note
o
maniere:
due
della
e
siciliani?
trovatori
E
a
esatta.
già il Gaspary anche
aveva
traccie
alcune
il
tutto
d' accordo
sono
d' lett. it. (pp. 61
E
giustificarnel'opportunità,
qualche trepidazione»
non
d'altri,
«
del
valentuomini,
«senza
«
dovrebbe
è
non
_
cui
il Torraca
più
sopra
il lentinese
Guinizelli
nel
ha
parve
tentativo
42
—
sgg.).Compiuto
e
due
interessanti
e
codesti
«
stevano
ce
o
«
tura
v"
nacquero
raffronti
colla
che
colla
questo
punto
metrica
dei
non
»
tichi fin
c(
Rediano
non
che
non
che
ciò
esso,
che
in
lo stesso,
finora
interamente.
l'autore
della
"(
di che
Sicilia
essa
strambotto,
(P.395).
nota
che
canzone
che
non
perla
»,
parecchjfatti
d' accordo
sono
dovè
che
la
produrre
si
e
fu
e
popolare
tre
cata
pubbli-
sorta
stione,
que-
V esistenza
medio
soggiunge
quelle
chiamano,
canzone
:
evo;
che
«
di
com-
chiamarono,
si
e
il
su
di Nicolò
attestano
nel
non
tere
ripe-
può
seconda
alla
Quanto
se
rileva,
sola
poesia popolare italiana
tutti
«ponimenti
«
di
nulla
si
è
canzone
una
Barberiniano
una
an-
Ora
».
già stampata,
caso
non
Laurenziano-
neppure
questo
del
Color
((
sia
si eccettui
se
Rossi
e' è
se
«
compiuta
sarà
persuaso
tutti i testi
del
a
configurazione
tentò,
di
almeno
tore
au-
stato
qualche profitto
con
qualche altro, e anche
su
lo
non
ma
sarebbe
della
anche
che
e
casuali. L'
sono
importanza
quanta
Barberiniano,
primo codice
de
nostrali
erano
qui noti, segnatamente
osservare
di
temi
pubblicazione
del
fatti gli opportuni
E
poesia francese, risponde alla
quei
farsi
lettera-
esistevano, onde
svilupparono?»
componimenti,
e
della
vento
veramente
confronto
un
la
quando
su
di
Esi-
«
poesìa popolare italiana;
poesia straniera
possa
«
del
nella
si
s' avvide
bene
questioni (p.351) : 1°
come
gli accordi
che
delicate
oltralpe ? 2.° Se
e
si propone
esame
temi
domanda
prima
l'autore
cotesto
importati fra noi dal
furono
d'
-
contrasto
in
lo
""
43
—
così finisce il libro
E
riassunto
che
A
nostro,
parer
esatta
a
il
conoscenza
in
chiudere
ad
quella
un
in
usata
di rifare il
breve
scritto ciò che
libro* nel
questo
osservazioni
vivo
ed
solido
di emendazioni
proposte
là
e
qua
o
se
non
in
non
o
sono
ci ripensa
sarà
come
certo
troppi errori
(i) [Illibro
nuovamente
po', finirà
col
dolente
di
cui
con
manca
soltanto
delle
del Cesareo
rale
gene-
probabili,
Un
vero
guisa,da
sembrare
altrui; e
grave,
degli studiosi
lasciati
sopra
del
giusta
riconoscerla
il merito
non
V autore,
ma
della stampa
ebbe
sta
quello che invece è
essersi
revisione
V attenzione
a
poco
delle fatiche
è
nella
in
suo
per
L' osservazione
un
mezzo
colpa dell'autore,
una
parere
indagini e
Gaspary 1
in
inammissibili.
più d'un luogo che eglidia
solo
pur
guardi, in
ben
esposizione;la quale procede
il frutto delle
se
può
mentre
altre
toccare
chi
esse,
assolutamente
poi, che
di
cautela
degli antichi testi seminate
necessarie
erano
sono
difetto
neir
volume,
nel
torno
dire in-
insieme
avanza,
appoggio nei fatti.Per
meglio
veramente
reca
e
qualche ipotesiragionevole,parecchie
un
di
quale,
acuto
proprie,
sue
fatto
maggiore
con
Gaspary.
di dover
parso
vero
acquistata più
aver
materia, avrebbe
gli fosse
nel
eravamo
sig.C, dopo
saggio di ingegno
alcune
Dopo
particolari.
bisogno
procedendo
essa,
brevemente
della
importante
e
nuovo
dà
non
minuti
a
ci fosse
pensando
abbiamo
persuasi che
letto ci siamo
averlo
che
scendere
senza
—
;
sfuggire
(i).
di
richiamare
l'argomento in
-44--
che
indicheremo,
ora
cìeià Dantesca
italiana
qualche
nella
x\. Jeanroy
quella più
d.
stor,
acuto
lef:.
discorrendo
che
gli scritti,
Fra
Antologia
Nuova
(i
1894), La
ottobre
1894
e
I
come
della
R.
scuola
di
poetica siciliana
dei
pregevoli per
di
di
del
considerazioni
Poetica
Siciliana
Scuola
Siciliana^Messina, 1895,
ristretti,
quello
della
E.
di
A.
a
Restivo,
discorrere
(15 novembre
siciliana
Intorno
Rassegna "Pugliese,
XII, 151-54
e
gio
mage
nuove
per la storia
qualche nuova
tizia
no-
La
scuola
Zenatti,
e
confini
entro
La
(i
V, fase. 2). Anche
XIII^ Messina, 1894
e,
Lentini
da
(Rendiconti della
e
Colonna^ Messina, 1895. L'autore
riprese poi
nella
secolo
F.
di
voi.
poetica
di recensione,
gli Aneddoti
V,
Di
Natoli
scuola
osservazioni
E. Monaci
gli opuscoli
congettura
L.
Giacomo
e
sono
Lincei, Serie
bontà
Cesareo.
stampati nella
alla scuola
notizie
Gionu
fase. 3-4.
Torraga
notaro
fine
in-
diligente,
un
del
poeticasiciliana
interessanti
pure
Accademia
e
scuola
ricchi
tre
è
carattere
F.
1895),Attorno
dicembre
1896), tutti
acute;
hbro
hanno
quellidi
cialmente
spe-
nel
occuparsi anche
intitolati //
e
notevole
pubblie aiionisulla
non
anzitutto
nomineremo
93-97), quella di
quale
dell'intero
recenti
più
Literattirhlattf.
Lollis
storico siciliano,XX,
Archivio^
uqW
siciliana
alcune
De
la
ad
di
e
poesia d'oltralpe,
112-32,
naturale, ebbe
Di
coli.
sulla
1' acume
465-72,
C.
di
tutte
itaL, XXVfl,
com'è
questo,
di
giudizioso esame
e
XXIX,
tiene
con-
Giacomo,
nel
Wiese
che
interpretare
a
si esercitò
1895,
A.
1894),
1894),
si ferma
colla
piuto.
com-
Bulleilino della So^
di Notaro
(marzo
raffronti
estesa
nel
e
B.
sia
novembre
dicembre
sotto,
Romania,
alcuni
per
Casini
quella di
Tbilol,
romcin.
u.
(25
canzone
una
più
Inoltre
critico.
T.
l'elenco
quella espositivadi
Dommica
TI, 33-43
vedremo
quale, come
genn.
di
oscura
stanza
che
Oltre
osservazione
nuova
poi parecchjscritti,
presumere
quella di
rammenteremo
d'un
senza
Fanfulla della
nel
Gabrielli
quale comparvero
le recensioni.
Anzitutto
una
al
intorno
trattato,
esso
scuola
di
Ancora
della
po' più
un
siciliana
e
Odo
quest'ultimoopuscolo
alla
184-87,
scuola
e
nello
siciliana
stesso
45
—
periodico (XII, 46-47)
alcuni
di
versi
La
detto
di
il
fatto
aveva
38-41
fase.
in
I,
e
rendendo
II
La
la
da
S.
di
pur
delle
»
del
dell'omonimo
è
dello
autore
stesso
dal
•
n.
rimatore
di
in
ritmo,
colla
arti
di
Morpurgo,
gliese^Firenze, 1894, poiché
non
leti,
Le
quelle,ciò
arti di
ottobre
l'opuscolo
del-
Ruggeri Apula
notare
dell' intonazione
«
Uinil
secolo
che
il M.
e
propria, dal
ed
sono
XIII,
e
se
pur
si astiene
miglianza
so-
del
glioso^)
orgonon
dentemente
pru-
decidere.]
della letteratura italiana,anno
(Rassegna bibliografica
IO,
Mus-
A.
menzione
si faccia
canzone
del
1895).
sgg.
luogo la
esso
ma
Federico
ital.jIII, 6^-16
VII, 169
parrà qui fuori
nuziale
da
esame
l'interpretazionesua
di fil.rom.^
negli Stiidj
non
degli scritti
gennaio
15
minuto
a
Parodi
G.
E.
XXV,
opuscoli dello
due
Antol.
come
ital,. II,
lui,intitolato
di
altro, pure
d,
Rassegna bibliografica
«
Dantesca
secondo
del
e
poi sottoposta
Finalmente
contenuto
dei
pra
so-
del 4 gennaio
d. leit. it,
slor.
primo
Restivo
ultimo, difendendo
Cesareo
Giorn,
questo,
Messina
Bidleitino d, Soc,
critica,
scritti
suoi
di
scussione
di-
incomincia
la loro
di
Gaietta
del
del
dell'
e
fu
nella
SAFiA
di
anche
poesiaproven:(aìe(Nìiova
canzone
argomento
de'
primo
conto
nel
recensione
Torraca
e
abbiamo
predetto BuIIellinOj
II, 101-103,
Zenatti, di quello
del
nel
Pellegrini
nel
come
esercitarono
nel
nella
il Casini
alla
coda
il Torraca
poi
Fl.
e
fornì
nota,
cui
j),su
il Restivo
1895,
che,
Giacomo,
è quellache
d'interpretarla,
modo
Cesareo,
citati,e
ragionato Sopra
Pugliese,
Notaro
'namoran^a disiosa
dopo
innanzi
poco
principio di questa
in
La
Giacomino
canzone
sul
«
aveva
—
1894).
li,
CARIBO
n.
dopo
riferito
aver
la
sia
della
indovinato
il
la
Crusca,
caribo
nell'ultima
Filomusi
abbia
eh'
e
Guelfi
la
egli
forse
più
poi
invece
sicura
conferma
che
da
avrebbe
si
e
la
strato
regi?)
al
dott.
significato
cotesto
etimologia
industriandosi
rebbe
vor-
verebbe,
deri-
parola
Corybas;
un'
condo
Se-
trova
vocabolario
da
come,
ne
vera
etimologia.
non
tondo^
sembra
innanzi
mette
ballo
usata
dimostrare
altro
Y
del
gli
da-
spiegazione
per
(o perchè
importa
non
quale
impressione
ballo
dire
la
di
la
sbagliandone
senso
Crusca
intese
anzi
migliore
date
caribo
voce
condo,
se-
Guelfi
spiegazioni
della
132),
(volume
Filomusi
L.
le
tutte
XXXI,
spiegazione
italiane
il dott.
moderni
(Purg,
quella
Scuole
1890)
quasi
dai
e
Dante
che
maggio
I
9,
antichi
da
delle
Biblioteca
Nella
nuova
di
provarne
mi
sembra
la
legittimità.
Ora
accennerò
non
alle
alla
derivazione
ribdis;
le
difficoltà
debite
al mezzodì
mi
da
contenterò
difiFerenze
della
tanto
neppure,
di
lui
varia
che
proposta,
solo
di
fonetiche,
Francia,
di
che
natura
notare
era
dove
s'oppongono
da
Cha-
caribo,
salve
sarebbe
che
voce
perfluo,
su-
non
probabilmente
estranea
passò
48
—
in
Italia,e che
né
il ballo
in
quanto
e
tondo
O
che
tutti
Leys d'amof^Sj
ampio
retorica
di
e
del secolo
istruito
nel
ocitanica
della
chi
dell'
poesia
di
verba
ses
ci
non
hanno
»
di
garips
no
cert
a
della
Divina
(i; Fu
dovea
essere
especial
e
a
parole
^k
senza
pronunzia
o
pubblicatadal
dei
un
certo
e
e
caribi
perchè
special suono
trovata
più conferme-
come
leggono
alcuni
commentatori,
alcuni
Gatien-Arnoult
Moniimenìs
esturmens
dunque
Parrebbe
gariboj
han
quar
occupiamo),
provenzale
Commedia
la serie
ci
(non
d'
so
raro,
lettera,« Di
alla
ossia, traducendo
riguardo
assai
uso
de
e
la
a
dove
330,
entremeten,
nos
Or
stampato
e
solamente
alla
quest' opera
minori
spiegazione. Caribo
mente
generale.
pagina
intramettiamo
di strumenti
in
a
De
poesia
della
1841 (i) e precisamente
«
sario
neces-
pienamente
essere
romanza
metà
quasi
raffinata
arte
metrica
prima
direi
e
voglia
volume
respieg
solamen
nella
un
sono
di
grammatica,
composto
parla dei componimenti
leggiamo:
la
da
primo
nel
di
le
diranno
? Lo
ignorasse,
chi lo
per
utilissimo
trattato
magistero
anzi
nel
Tolosa
si
provenzale
XIV,
ritmico
movimento
certo
balloy
voglia puramente
il caribo
trattato
conoscersi
a
bene,
quali,
minuzioso
e
quel
dunque
le
si
nome
di
sanno.
era
cosa
designavano
non
qualsiasi altra maniera
ne
indicare
che
corpo
gli antichi
essa
quest'ultimo
con
unicamente
del
con
-
inizia
testi
par-
quellache
Uttérature
romane.
50
—
caribi,Q
di cui
con
volta
riguardo
E
s' ha
del
anch'
soltanto
detto
al
le
diretta
come
aggiunge
la prova
la lor
loro
aver
avanti
angelico caribo^
e
santi
seguenti di Giacomino
Comparetti, Le antiche
ìHme
gari,
vol-
I, p. 388};
Isto
caribo
ben
distribo
dele
maldiciente
bon'
ò
(i) Nel
suo
de
{Bibliothèque
486-92).
:
stormento
vo
sonand
e
cantando^
lavoro
:
talento
blondetta
pp.
che
teologali
nei versi
lo
vence
canto
cannone
s'ha anche
Pugliese (D* Ancona
voi.
col
questioncella. Dopo
Volgi, Beatrice^ volgi gli occhi
e
aver
il poeta:
subito
era
«
luogo di Dante
stesso
presente
al
il caribo
s'accompagnasse
si fero
danzando
Meyer (i), alcuna
».
nello
virtù
tre
Paolo
il caribo
origine alla
che
suono
di determinare
procurato
appunto
essa
che
resto
la prova
diede
i caratteri
esattezza
poteva
fa ha
anni
venf
—
sui
l' Ecole
o^
piagiente
Deniiers
de
troubadours
Charles^Serie
de
VI,
la Protom.
V,
51
—
€
la conferma
dovrebbe
se
era
della
musica
ci è
Dante,
a
dagli Accademici
esaminati
(1) [E
la
che
cui
tutti
a
alla
il
più d'uno
comunica
dei
sembri
coli' aiuto
del
verso
maggior
e
Levy
in
Singolareche
in
proprio paese
quello
anche
dialetti
dove
fu
sfentilmente
francesi
riattaccarsi
del
G.
a
per altro
1837
di
quello
che
se
moderni
né
del
pro-
aver
alcuna
Provenzaè
ancora
parola
nosca
co-
invece
conti
Chabaneau
trovato
si
bilità
proba-
tutta
ne
importata! Lo
non
certezza
non
con
giu-
alcuno
del
cotesta
d'origine e
di
la
conoscenza
colla stampa
danscritti
mano-
la
quasi
l'autore
ribo^
ca-
sta
propo-
dei
indicarmene
profonda
E.
né
cantando
dimostrata
rimarrà
seppero
larga
delle
Purgatorio
parte
in fondo
resta
esempio
un
suo
(2) [Va
edizione
definirlo
preferire la lezione
dalla
non
nota,
lettera
soltanto
è
»,
fare,il significato di
che
Suppìemenl'Wòrterhiich^
giunto
lecito
come
nel
esistano
non
detto
avrò
è
lisches
sarj
di
sia da
(2),e
che
Chabaneau,
A^enzale
canto
coU'accompagnamento
come
sembra,
:^andorecata,
C.
ribo
ca-
confusione
una
anche
parola s'incontra,alla lezione
tal
-quando
di
e
fermato,
consentito
stato
apparisce evidente
dove
col
il
».
Tornando
Leys
scambio
uno
venzali,
pro-
forte (i). Intanto
accompagnato
si faceva danzando
che
canto
dagli esempj
qui si raccoglie che
facile sarebbe
molto
idee
di
di ballo
di
conto
fin
detto
stato
un'aria
tenendo
e
«
è
«
fornita
essere
esistono, di che dubito
pur
ciò che
da
-
mi
nei
glos-
la
quale
parola
garip.\
notato
accolsero
che
i moderni
la lezione
Accademici
dannando, come
nella
os-
52
—
dell'
stezza
la
dal
interpretazionedi Benvenuto
del
quale
Parenti
resto,
già
maggior
trovato
di caribo
già
nella
mai
si
il
quale
a
di
che
riferita anche
dovette
ballo,ovvero
canto
».]
principiodello
in
f,p. 213,
che caribo
a
canione
finora
ragionevole. Ve-
sorta
le danze
quale accompagnavansi
scritto del
Filomusi-Guelfi, il quale probabilmente la tolse dallo
dott.
Scartazzini
Eccola
da
curata
(t.IV, pag.
idest,ad
ad
vel
suae,
tripudiantes et
(2)
Alarne
(3) [Ad essi
difatti
Scuola
simul
è
1823,
pp.
forse da
conformabant
sicut
motum
facere
solent
».
aggiungere
1895,
F. Torraca
31, che
86-88.
sospetto
Siciliana,Messina,
1896, p.
angelico caribo
angelicam, ipsarum,
angelorum,
voci
irragionevoleil
anche
giore
mag-
super Dantis
della lingua italiana^
annoiaiionial di:(ionario
II, Modena,
parte
cantionem
et
cantantes
al loro
danxando
«
angelorum, ita quod
cantuni
con
Lacaita,Firenze, Barbera, 1887.
F.
239) :
gratulationem
voci
suum
G.
qui
nuovo
del Coni entum
l'edizione
secondo
Comoediam
riportarladi
bene
sarà
ma
;
esattezza
della
sarebbe
speciedi
una
(i) Trovasi
vel
gli altri due
dubbio
resta
non
anticamente
essere
col
si potesse
non
il Poletto,Dizionario
dantesco^
Siena,1885, vo\.
servò
per
se
degli esempj si sieno
esame
(3).La dimanda
conoscono
ella appariva,
po' lunghetto sul significato
un
scarsezza
trascurati di prendere in
(i);
seguito delle altre.
potrebbe chiudersi,
come
Imola
meglio precisata
stata
era
da
ragionevolissima che
il discorso
qui
chiedere
dopo che
(2),come
aveva
E
-
Garibo
poesia rimata^, p. 143,
nella
d^to
come
di
A.
p.
8,
un
altro.
Non
sembra
Zenatti, Jficora
a
Nuova
cui
temente
recen-
Antologia^i
da G. M.
autore
accennò
della
gio
mag-
Barbieri,Origine
di
un
componi-
I
53
diamo
cotesti due
dunque
in
caribo
sia il
si fa lodare
non
ballo
tondo
caribo
che
quel
di
mento,
la
Libro
musicale;
quel
«
po'
sia
di
senso
egli pubblica
siciliano
i
due
quel
componimento.]
(2) [A ripensarcinon
al
spiegarsi
pare,
certo
suono
perchè
chiare
stirac-
ammettere
non
primi
togliendoli
versi
invece
smarrito, possa
ora
da
«
sforzo, mi
di
meno
parrebbe
non
l'interpretazione?(2) Perchè
cui
poemetto
rozzo
designato. Ma
era
nome
»
qui caribo
un
nonché
sen-
il
essere
nome
esso
parolaa
tale
carihi
caso
sarebbe,
intende
Così
a
sione
p.
riferisca
alla
che
pari di
mostra
scritto,
che
non
misura,
si possa
melodia,
precede
di
siion
sol
immediatamente
dolci
resto,
dosi
richiaman-
italiana
che
si badi
a
a
straniera,
e
ismisurati
quQW
che
fisso
».
E
tamente
cer-
1' aggettivo si
due
questa
dani^e.
la conchiu-
ritmo
senza
dubitare
che
molte
di accettarne
crede
in questo
mento
parla,comple-
si
ora
storia letteraria
181). Egli poi
senza
significare
a
di cui
Flamini, il quale del
principale (Studi di
sembra
stanza
F.
nostro
Livorno, 1895,
stia
luogo
di udivi, al
anche
questo
nel
tirare
poi gliargani per
occorrono
significazione.
Superfluoavvertire
oggetto
«
anche
che
sembra
regolarità di costrutti,ne
molta
Con
».
cosi
dal
che
potrebbe prendersi nel
con
Guelfi
strumento
conto
per
che
strano
tutto
Filomusi
precisione di concetti
grande
per
in concordanze.
d'uno
nome
lui tenendo
a
di
al dott.
danze,
ismusurati
cennamelle
e
anche
dolci
molte
chitarre,caribi
trombe
Qui
di
suon
dell' //i-
stanza
comincia:
la 295^,
telligenia,
Udivi
esempj.Una
luoghi
e
in
della
cui
si
54
—
che
caribo
nell'esempio
or
\QggQ (vv. 1-2): « Quiv'era
dolzi
stirate
e
melodie
Cantando
smisurava
qui
come
1'
la
di
esso
r
dell'
opinione
dalle
Koebner,
leggono
E
cui
invece
poeta
la
apparisce
non
r edizione
sua
a
la
quale
che
vero
a
le
»
poi
a
ben
dolzi
smisuranze
edizioni
sulla
caribi
soltanto
»
e
è offerta
Gellrich
(Breslau,
si
citati
sopra
concordanze.
in
chitarre
a
premessa
se
musicali;
sendo
es-
sibile
impos-
non
quest'ultimo
quali criterjil
dal
nome
oltre
ma
Gellrich
?
significherebbe
cosa
loro
alle
che
nel-
strumenti
recano
del
smisuranie vale proprio
lo
«
pur
? E
a
mezzi
e
ben
noni
ca-
tutto
anzi-
questi; ma
mezzicanoni
codice
stesso
i
meglio
o
dimensioni
si menzionano
sono
fede, sembra,
quale ci
manoscritti, (\uQ:\VismisiLrati
propriato
ap-
sotto
anteriori
osservare
danze
con
accennare
più
luogo
conferma
a
potrebbe
versi
in
con
ai
nel
smisurati
anche
che
di
versi
di
caribi,parrebbe
a
chiaro
strumenti
tre
che
:
preposizione
s' attenga
ragione
anche
P.
tre
designasserostrumenti
si
si
di
cennamelle
e
dif6cile che
non
ì
caribi
qui ripetuta davanti
certo
meno
nem-
farci sapere
od
poemetto
(p. 202)
'n
e
trombe
veramente
del
di molto
son
chitarre
E
Poiché^
)).
qui discorso, e
quella
a
forma
questa
In
morie
a
data
ora
espressa,
testo
anteriori
Udivi
poeta
misura
fin
prima
dal
1883), in
in
s'è
cui
noi
è desunta
edizioni
d'un' arpa
sonar
misura.
di
InteUigen^ay
essa
di
interpretazione
da
'
probabilmente isuiisurata^cioè
uguaglianza
à^W
eh'
che
più
dell'ordinaria
Contro
del
Ismi--
occorrerebbe
lai,non
un
veramente
ch'organava
Tristan
come
cantava
era
ed
unità
fuori
lai
esplicitadichiarazione
musica
senza
donzella
una
un
detto, si
è
sia
recato
ora
Audi
poi (vv. 5-6).'
e
»
-
ranze
smisu-
Magliabechiano,
di ismisiirati ?
e
e
che
55
—
il
d'uno
nome
ad
cosa
vorrebbe
Tutt'insieme
sembra
dare
di suoni
quel
preferenza,il
potevano
che
pare,
più
fossero
del
l'opinione
Scuola
che
essa
fondo
in
le
poesia
il poeta
o
esso
di
sopra
si
parli
fosse
un
ossia
del
canto
citato
colla
di
parola
Il
piuttostoall'aria musicale
non
[Ancora
della
garibo
cava
indi-
pretazione
inter-
»,
Torraca,
è
non
la
e
nemmeno
accostarsi
sembra
al
poesia.
come
di danza
E
vero
che
si
(non veramente,
raccogliereanche
Pugliese. Sia
del
aver
quelladel Poletto,
esposte
intenda
{Nuova
quale
ballo
il
pure
si possa
ha
deve
non
o
a
anche
Giacomino
caribo
caribo
canzone
caribo
si
quando, riprendendo
voce
inchina
ballata) sembra
una
sopra
la
(p. 52n), é
ragioni
quando
luogo
testo
che
perfettamente esatta,
intende,
Zenatti
A.
Torraca
che
staccata
come
parte,
F.
Flamini
giusto,non
pur
italiano,asseriva
9n)
vedemmo
per
soltanto
come
da
di persuadere
del
scritto.
nostro
quel
a
fondamentale,
in
anche
questo
Vocabolario
cui
quale, come
solo
esatta
particolarespecie
tina
a
ma
è
è
di
parole
suono,
speciale ».
discorso, che
suo
di
neppure
del
ballo
le
e
studiati
1896, pp. 3in-32n),
Siciliana^p.
«
d'un
anche
almeno
canto
il
merazione
enu-
che
la definizione
di dimostrare
dell'esistenza
conosciuto
E
ci siamo
suono
ed
tutti i casi
Antologia^i maggio
era
il
e
un'
credere
vocabolo:
del
Quindi
il
(c
tutta
solamente
danza
come
testo.
opportuno
saputo
V altra
significatocomune;
da
non
la
unica,
contesto
attaglia a
no-
nQ\VIntelUgeiì:(a
eh' è
accompagnarsi.
esso
nel
il
è
strumenti,
anziché
non
ma
sopra
dall'intero
ha
come
anche
poco
indichi, se
suono
ad
i caribi
creduto
di
si
che
quella stanza,
è l'idea fondamentale
ripetiamo,
che
press'a
in
e
termine
che
1' una
cosi
dunque
caribi
a
perchè
press'a poco,
con
dire
lo ZinRarelli
?
espressione
convenga
Già
strumento?
modo
ogni
—
accennare
che
in
dal
esso
piuttosto
al
proprio componimento,
56
—
che
tato(i)
ideale
da
«
strumento
»
soltanto, conviene
stata
alla
torta
da
non
eh* opera
Carribo
terzina
è del
e
effetti,
si
più che
che
notare
congedava
di
uno
è
n.
C.
224;
del
cfr. anche
vaticano
V,
p.
383)
lib. IV^
e.
XXIII,
discordo
Ch'
e
danza.
uopo
(i^ Parole
e
e
in D'Anconta
Le
così
Jacopone
da
già
tier
resto
Carribo
[Opere
anche
di
con
G.
notare
Tbilol.
XI,
alle rime
op. cit.
Comparetti,
Todi
gari
vol-
(ediz. Tresatti,
Imprendi
a
sto
dannare ».]
della Divina
aliene
Commedia
doppio
r
edizione
della
pag.
Divina
dal
letto
dia-
I, 165.
V edizione
reca
Boccaccio^voi. XV,
qualche
fece
rom.
fiore?itino
negli Studj di filologia
romania.
(2)
punto
ap-
rime
intorno
scrivere:
4-5) poteva
forme
antiche
signavano
de-
Lucca
da
chiamandolo
come
e
in
nome
Provenza, si
Zeitschrift
f,
5795
ti e' è
tale
Bonagiunta
Comparetti,
60),
evidente,
reminiscenze
con
in
usava
Così
V.
è
altre
ad
componimenti
II, p. 92,
vv.
nella
come
Ameto
Casini, Annotaiioni critiche
codice
voi.
mW
che
di
Descort^ nella
Appel, ( Vom
tribo.
e
discordo^
un
ciò
siffatti
voi.
CXXr,
degno
tribo, proprio
da
dan^a (D'Ancona
(Ameto^ 93):
colui
vicina
trova
canti
Dante,
!
questo
anche
che
di
di
carribo
dantesca
ItaHa, differentemente
»;
credere.
a
Boccaccio
con
Purgatorio
reminiscenza
tanto
sia
questo
(2) in rima
del
La
giova
egli inchinava
ch'operato sia degno
alti
strumento
significazioneprima
com'
cosi
a
dello
suono
«
aggiungere, la parola sarebbe
esempio
Sol
a
ora
nuova
Dante,
L'altro
poi impossibile il trapassa
sarebbe
non
-
184),
del
come
Commedia.
Mou-
del
58
—
già (i). Il Costa
alla
medievale
di
invece
Divina
e
vedo
averla
di
1887, p.
(i) Vedi
t.
varie
:
vedo
lettare
al-
buio
menzionata,
(3), mi
appunto
etimologico^ 5* ediz.^
Lungo
Dino
nei
la
e
Cronica^
sua
I, p. 46 Gn.
I. parte
si
Compagni
conserva
sempre
dialetti. Il
vari
nel
provenzale
Mistral,
Lou
proven^al frangaisI, 427
sotto
Tresor
dóu
le
reca
guenti
se-
calhihàri, caribàrì^ cbaravàri, tarihàrì, charicalibàri,
charavarhi,
caliéuàri, calhacalhahàri^
chanavari^charbalt,
chachereverin,cberebelin,
chavaìami,
chanvarln^
eh aravi!, cavameli.
ari
j
Quanto
poi
anche
antico
manisches
cali
di
etimologia
Wòrlerbuch
(nel francese
charivari
Lateinisch-ro-
n.
secondo
V
(vedi anche
1511
la
cui
appendice)pare
parola sarebbe
di
composta
(particellapeggiorativa)e vari^ scompiglio, trambusto.]
(3) [Per
che
rendercene
charìvariiini
col
composta
stato
all'
chalivali,caribari)^al Kòrtimg,
probabile quella
estratto
(4)
di
cie
spe-
trasformazione
molto
t^ari^calìbarij caribari, charibari:,tarivarL
per
dal
significauna
della
vari, charihari, charihali„ charahali,
rat
caribo
l'etimologiapotrebbe
senso
Vocabolario
'Dictìomiaire
ou
felibn'ge
mento
com-
544 (4).
(2) [La parola
molto
nel
venire
in fondo
soltanto
nel
Del
Firenze, 1879,
forme
fa
chiaro, anzi
fece il Diez
Bonn,
che
il
per
molto
contenterò
come
Commedia
poiché nel modo
(2); ma
non
seguito dal Bianchi
charivarhim,
musica,
—
solito
il
rettificare
una
fosse
suffisso
nominato
di
Da
-arto.
il
come
essa
tere
ammet-
parola
una
poi
sarebbe
caribo
che
il
1' occasione
Diez, colgo
piccola svista,se
espressione, del Canello;
un'etimologia
considerato
parmi,
semplice charivo.]
ho
Giacché
dovremmo,
conto
pure
quale sembra
questi
non
non
è
inesattezza
attribuire
diede.
Ecco
al Diez
le
pa-
59
—
role
del
Canello
voi.
ìli,
delle
vano
Ma
delle
Dalle
parole
caribo
dall' arabo
cit. loc.
lario
non
se
di
ag'g'iunta. Stavamo
».
anche
Zingarelli
nel
indicato
Yocabo-
qui
sopra
del
se
trattatello
di
consultare
di
omettere
di
Amore
veniendi
di
consoninm^
che
e
omnis
inventio
similibus
die
talia
verba
Ecco
tavansi
questo
è
al
soni
nomen
caribo
chiaramente
del
suono
nonie
discorso
non
Biblioteca
di
1890).
che
del
consonium.
potuto
Scuole
di
De
O.
variis
in-
Antognoni
la
bene,
Nella
zione
men-
Glossa
in
I
disuso
antiquitus dicebatur
aliquocaribo^nota,
fabricantis
insieme
messo
cuparci
oc-
apprende più avanti,
si
sonum
caribo^si
avremmo
delle
vel
detto
al tempo
quello
avevano
super
ad
lirici andati
generi
fosse
Or
d'amors.
consonium
que
titolo
sgg.
Leys
dovuto
ai Documenti
componebantur, precompositis
qui dunque
inoltre
a
e
antico
un
avremmo
pubblicate da
esso
leggiamo fp. 96) :
verborum
di
in
Glosse
quali col
le
nelle
cosa
dove
vel
nelle
fra i nomi
troviamo
rammentati
cominciammo
quando
IV, 93
che
chiara
non
vero,
furono
modis
rom,
filol.
c'è,e più
(p. 95)
fin da
Barberino,
et rimandi
Giornale
nel
dir
a
argomento,
questo
F. da
di
che,
ci siamo
fatta menzione
fosse
caribo
ritmica
già per licenziare alla stampa
fortunatamente
foglio quando
vedere
(La
sicure
lo
il Diez
luogo
132).
derivi
le intese
che
nel
non
misura
are,
il Diez
il
calibro
testo.
questo
e
che
è invece
vero
di caribo
tocca
Nota
il
il
'pozzo'
ben
paiono
infatti
cosi
logico
glotto-
(Purg. XXXI,
non
parrebbe
caribo
e
;
ballo
dieziane
qalib,e
cit.)
;
fuoco
da
riferite
ora
da
canzone
o
Sfontana'
arab.
(Diez, less. P, 100):
armi
etimologie
(op.
Qalìb
«
'stampo'
danza
queste
nei
349);
p.
canne
di
specie
e
( Gli AllotropiitalicijiinelT Archivio
'forma'
qàlab
—
le
nota
con
pita,
stam-
ho-
sonis.
secuntur
».
stampita^
e
parole, le quali adatanch'
chiamavano
Barberino,
Miglior
mentre
con
esse
volta
una
conferma
al
nostro
desiderare.
voi.
italiane^
Ili
n.
3, 16
bre
novem-
BISNENT
'Direttore
Signor
Ogni
qualvolta
del
che
di
anche
di
l'origine
Mi
di
appunto
e
di
permetto
di
cessità
ne-
turale
na-
dilettano
curiosi
parola,
mi
si
non
essere
cotesta
stione
que-
quindi
par
che
coloro,
della
(i), bisogna
spesso
debbano
curiosità
tale
discorrere
pisnent.
o
di
studj etimologici,
a
accade
e
Progresso
di
bisnent
di
molti
del
accade
Montello,
parlare
PISNENT
E
scere
cono-
disfare
sod-
per
indirizzarle
la
presente.
Per
quello
ormai
essere
quasi
nel
dialetto
sinonimo
bisnent
del
cosicché
essi
per
di
boscariol.
badi
questa
del
bosco
Montello
va
trasformandosi
di
cosa
che
che
fu.]
alla
lettera
interamente
coltura,
bisnent
Chi
ha
si
la
fu
distrutto,
discorre
assai
dita
ven-
nent
pis-
o
del
pratica
sulla
voce,
scritta
può
raccogliere
a
poi
si
dalla
abitanti
che
sa
vivono,
vanno
cotesti
di
gli abitanti
ricavato
medesimi
rustico,
[Si
quali
be
dovreb-
provincia
pisnent
o
i
giornali,
della
guadagno
trivigiano
(i)
fuori
Montello;
eh'
legna
bosco;
sia
Ora
il
solamente,
della
anche
noto,
d'intorno
poveri
sui
si è stampato
si chiamano
che
Treviso,
dire
che
dieci
e
quale
anni
il cui
meno,
fa.
suolo
come
62
—
La
fermare
di
prego
alla
di
Montello,
intensità, in
minore
con
po' P attenzione,
un
del
zona
nell'intero distretto
di
tutto
Treviso, Asolo
territorio
questo
si
nent
designano
del
di
da
alcuno.
che
suolsi
la necessità,
chi
sul
penserebbe
tale
state
uno
uno
che
troppo
ad
mettere
essa,
a
esso
non
badando
inchiuso
di
volte
al
abbiente. Ovdi
ammxettere
non
mi
La
a
concetto
che
azzarderò
ma
rosimiglianz
inve-
sua
altre
anche
sarà
verte
av-
mologia
eti-
vera
per
non
zioni,
spiega-
occasione
ebbi
parole
si
di niente,
proposte
non
pato,
stam-
Nonostante,
bisnent^ è chiaro
converrebbe
si lascia
di cui
far passare
secondo
anzitutto
dino
conta-
o
niente^cioè, come
manifesta.
colte,e
in
remo
contente-
siasi anche
possiede meno
superfluo spendere quattro
vedere
credo
po' di radice
un
dizione
con-
omonimi
ci
schiarimento
serio
mezzanamente
E
e
pubblicamente
è riuscito
di
con
pis-
mai, ch'io sappia, indagato
spiegazione del vocabolo?
è
essendo
fu
in
o
di
qualificativonon
significadue
aggiungere
che
stretti
di-
anche
quella dei loro
di tale
finora
bisnent
E
dire
a
nei
campagna
condizione
dice, è vero,
Si
vale
quella di bracciante
come
subito, né
vedere
provincia
Montebelluna,
Castelfranco.
a
Montello,
L'etimo
povero.
della
stretta
ri-
sebbene
qualificativodi bisnent
identica
definire
è
non
ode,
del Piave,
gli abitanti della
sociale
confratelli
di
e
col
si
ma
la parte
tutta
Treviso, che giace alla destra
oltre che
ad
—
di
rificare,
ve-
nelle
sone
per-
quindi del
tutto
dimostrarne
si vorrebbe
che
che
possibilità.
l'im-
per
niente
arrivare
equivalga
di affermare
ri-
63
—
il
che
solutamente
concetti
due
niente
facile. E
abbia
non
in
di
nulla
se
ubbiente^ è ella forse un'idea
chi
è
di
quella spiegazione,bisnent
miseria.
i bisnent
E
di essi
E
per
del
la forma
si dovesse
E
che
vedere
del
Trivigiano
bisgnent e
si
non
(i) [Ora
impossibilità della
potuto
cosa
essere
alla
in
e
ma
a
e
lungaggine
quale altri s'impuntava
in
O
della
sono
forse
che
anche
e
più
nata
accen-
sopra
in questione
nella
generale del Veneto
Di
me
de'iva/.ione
più breve
perlativo,
su-
non
nel termine
bisnent. Sopra
non
anche
un
(i)
bisniente,essa
può sorvolare.
pare
di
il massimo
sociale.
se
gica;
illo-
o
parola che, dato la quale, in
una
esistesse,suonerebbe
toscano
la forza
gli accattoni?
certo
a
ammettendo
vocabolo, la spiegazione
é inammissibile.
lecito dubitarne.
ingiusta
se
sempre
scala
non
bisnent^ data
di
solo per ragion del concetto,
non
volte
? Sia
popolare
indicare
della
esiston
non
due
uomo
poveri bensì, ma
sono
poi proprio gli ultimi
sotto
di
avrebbe
cioè ad
servirebbe
un
per
l'idea dell'intera
strano,
che,
evidente
mi
che
significato dell'avverbio
saprei dire
non
dire
concedendo
la denominazione
è data, sarebbe
giacche
devo
poi anche
parola tóne/tf,che sarebbe
Inoltre
all'altro di questi
impossibile, ma
tale evoluzione
che
istante
passaggio dall'uno
sia
tutt'altro che
pare
—
che
accanto
il discorso
di hisucnt
reciso.
chi
più
Forse
sapesse
si pronuncerebbe
coltà
diffi-
questa
forma
alla
intorno
da hìsnìeute
pagna
cam-
alla
avrebbe
condonerebbe
che
qual-
V ostinazione
colla
quell'etimologia.]
64
-
e' è la forma
bisnent,
nel
chi
v'abbia
o
asserisce
pisnent
mi
riservo
dare
colla
tra
il contrario.
all'elenco
scorsa
abbia
delle
voci
neir
può
si
provi
a
spontaneo
a
(i) [duest' etimologia
il
accennava
recentemente
VII, 231,
confermandola
nante, che,
se
non
siast
avvertiti
bisnent^sì
base
intorno
bene
volta poi
Una
po' di
un
e
tica
pra-
pisnent
che
non
pena
ap-
gli si
pigionante, che,
ottenne
dubbio
lasciano
mi
mologico
di b eti-
e
tal forma
etimologia
vera
si
sincopata,
supposta
una
si persuaderà
veneto
subito
una
cioè
pisonent
Questa sarà la
non
nel
mosse.
nota
forma
una
reintegrare
risale
sanno,
incomincianti
chi abbia
conchiusione,
che
essere
le
prendere
latina
! (i) Ma
verità
nante.
pensiomai
come
sua.
senta
pre-
come
1' approvazione di
alla
dica
pazienza
esempio
da
non
dialettologia italiana
di
tutti
dell' etimo
conviene
questa
a
la
quest' osservazione
con
indagine
pisnent
non
E
scrupolo
Boerio,
del
che
an-
pisnent sì
Chi
un
Tuna
che
uno
^^tr
principio di parola che
in p.
arrivati
che
per
che
ci sia neppur
non
a
forte vitalità.
ben
una
poco,
che
e
di dubbio
soltanto
e
strata
regi-
predomini
lettera p nel citato dizionario
mutato
la sola
diffusa,sebbene
e
Ma
sempre
provarlo
non
in
da
usata
è fuori
facilmente,
di
una
più
forme,
mantiene
come
che
è anzi
il contrario.
due
s' intende
bisnent, ma
di
la
come
l'altra delle
Ora
pisnent, che
T)i:[ionario
veneziano del Boerio,
risulterebbe
me
—
Ad
tali
essa
romaniay
Salvioni, Studjdi filologia
col
isbaglio,è
riscontro
anche
del
milanese
bolognese.
E
pisosebbene
66
Mostrato
il
così
come
significato che
la forma
mi
: o
è
Questa
?
nent
perché mi
io
morfologia
chi
per
seconda, appunto
esempj
fuori
veneti
d' uso,
più
all'infinito
scoiar
e
guanent
r altro
di
altro
A
{sanguinente del
tipo di
altro
un
di
resto
mai
altro
qualche
broent
allato
vivo,
men
è della
fatto
af-
vivere
a
sarebbe
d'uso
questi
ormai
scotent
Crusca
e
nario,
dizio-
suo
avvenne
non
e
quelli
(bracciante)
citarne
forse
ancora,
participio
un
siasi ritirato
esteso
piso-
rispetto alla
sul
molto
desse
si chie-
fabbricato
pisnente.Ma
me
ora
vostro
secondo, è forse
meglio
broàr
mi
nel citato
credo
esempio
allato
un
il
dunque
Un
comune.
sinonimi
uno,
si dicesse
sono
sapesse,
sempre
mine
ter-
toscana
il
brucente
come
bellunesi.
montagne
udirli. Sarà
di
lo
non
Boerio,
quali
addita
sulle
il
che
alla
Pisonent
coniugazione foggiato
della
mi
se
mi
non
comodo.
prima
due
che
il
assunto
fuori
pescato
forma
una
della
masenente,
ha
vole
irragione-
pisonanie^e
essere
avete
facesse
é,
noi
meraviglierei
dover
mai
dove
nulla
corrispondente
veneta
sembrerebbe
detta
di
presso
pigionante, non
che
sìa per
non
e
a
san-
si
usa
anche
della
oggi in poesia). E, si noti, questi participi
prima
coniugazione
conservano
ancora
colla
desinenza
in buon
numero
(i) [Vedi Salvioni,
di
Fonetica
se
piuttosto che
di
questa
«
che
nel lombardo
del dialetto moderno
Milano^ Torino, Loescher, 1884,
giustamente (p. 49)
-entfej^che
in
p.
in molti
riduzione
47
e
casi
sgg.
rimane
fonetica
non
si
(i).
della città
Egli
serva
os-
dubbio
trattisi
67
oggi
sieno. Così
non
oltre
€sempj
che
tolti da
se
del
sembra,
dunque
è
si poteva
forse
passati d'un
alterazioni
sa,
si sarà
prima
sillaba
sinent
«
»,
realmente
processo
Così
del
si sarà
assimilato
sforzo
pisnent m
busnàr
-enius
del
qui
sangiienenl recato
della
prima conjugazione
guinentus, giacché,
Tobler,
la
parola
Lexiqiieroman
lingua
-eiiA
del
non
si
come
suona
di
della
poi pi-
dice
disnar
«
fa
mi
in
esemplare
esempio
privatamente
ma
è
esempj
pur
di
sancnen
».
dell'Ascoli,
consenso
provenzale
maci-
del
di
participio
-ente, risalirà piuttosto
in
E
concorrenza
stesso
col
seconda.
come
chi
come
l'i della
masnàr
nello
come
Raynouard,
conoscono
della
»,
sopra,
glottologico,I, 453,
che
dire
o
anche
suffisso
quelle
l'accento
sotto
a
in
si sarà
facilmente,
bocca
o
quel
a
di
una
intendere
buccinare
«
suffisso
e
per
T
ad
nella
anzi
strana,
si trovano
non
nato,
e
pisonent,non
pisinent,vale
avuto
fonetico
^4rchiuio
in
che
sia diventato
desinare
Da
soggette
vanno
alcuno
occorre
affatto
pisnent,ma
Si
Vannozzo,
provincia. "Pisonent
nostra
normale.
le vocali
ognun
non
cui
a
primi di questi
i due
Francesco
niente
salto
bastente, jparlente
ricordarlo, fiorito
nella
forma
viamo
tro-
citato, trementCj
decimoquarto,
secolo
dire
antico
che
antiche
venete
sopra
poesie di
appunto
non
prima
già
che
scarsi
meno
scritture
fa mestieri
pur
metà
seconda
veneto
aggiungere
bene
sono
rimatore,
in
sang'uenente
sarà
e
nel
bisog'nente,mercadente,
tremolente,
eccj
anche
volta
una
erano
a
*san'
osservare
(manca
frequente),e
il
al
in questa
participidella prima
68
nare
nei
"\
condizioni
identiche
Oramai
pulsare
il
che
altri dialetti
molti
noto,
più
dialetto
nostro
la
per
del
e
alla
vitalità
sua
fosse
non
col
esiste
latino
due
esempj
toscano
il veneto,
e
molto
deboli
sieme
(in-
panco
bancOy
anche
coloro
da
studio.
spazio che
ho
doverosa
sarebbe
io
dir
vero
ad
latino
etimologica
che
del
prima
quale
minciano
co-
letto,
dia-
nostro
se
so
se
usare
lettera
di
si sarà
toscano
quella brevità
per
altro
ai
piglia
pagni
com-
tanto
Ella, signor Direttore, potrà
disnar
arrivati
disjunare^che,
del
di
dere
inten-
di ricerche
rivolgessi soltanto
mi
l'esempio
esso
farmi
di
si occupano
non
potuto
Questa
non
giacché
dal
voci anche
alcune
linguistiche,non
i) [A
il bis latino, col
altro che
una
ferito
con-
il bis della
che
l'illusione
avventura
per
è finita. Desiderando
cicalata
di
avrà
E
pisnent
per
con
è ben
come
si dice
rola,
pa-
bisnono, biscoto, bislongo^ bisonto.
come
base
fajpotheca^
bisnent
bisnent
veramente
che
dal
in Toscana
se
forma
la
sorta
La
primi bolso
Ma
baia, buia, bisi. Similmente
sillaba
che
noi diciamo
banco)j palla, pula, piselli,
a
volta
principiodi
preferiscei suoni
sua
alcuni
bisnent
comuni
ha
romanzi.
natura
toscano,
per
latino
dal
botega
e
nelle
luogo
di addurre
b in
in
del p
apisnent. Ricorderò
accanto
che
giustificarela forma
di
ha
(i).
mutamento
affine
sincope
nrii rimane
non
del
esempj
la
quali esempj
come
non
ben
pare
desinare.]
è
molto
presto
a
posito,
pro-
mente
diretta-
accertato,
è
la
69
—
accoglierla nel
—
giornale.Nessun
suo
male
manere
ri-
dovrà
se
inedita.
Mi
creda
1886.
^4soIOj novenihre
dev."^o
suo
\
Leandro
*P.5. Anche
là dove
cita
mi
di
indicai
forma
non
a
senente
detto
il macinato
nel
ridire,la riduzione
a
dare
la
spiegazione
italiano
Povero
anziché
a
obbligati a
erano
magionante,
e
quindi
masenente
ci
non
riferita
dal
macinante
Ma-
«
~
sarebbe
regolarissima; ma
sarebbe
teste
ma
Fu
giornaliero,.,...
fonologia
si lasciò illudere
probabilmente
masenente
spiega la parola:
Egli ragguaglia dunque
Rispetto alla
macinante.
nulla
)).
il Boerio
che
corrisponderebbe
perchè tali Contadini
masenente
pagare
o
tera
let-
masenente^
toscana
cosi
bracciante
m.
s.
pisnente anche
Il Boerio
veneta.
questa
quale
di
luogo
aprire nella
di ricordare
é accaduto
quale sinonimo
il
terrà
larga parentesi che avrei dovuto
una
a
postilla! Essa
una
Biadene
assai
il Boerio
parola,
della
suono
corrisponderà
a
latino
un
a
un
mansio-
(i).
nante
(i) [E poiché
del
rammentare
sembra
lat. mansio
il
da
si possa
vuincre,
».
Così
dubitare
gioverà
participio sostantivato
significare« contadino
maneìite
non
che
il francese
di
della
verbo
questo
può
manantj
vazione
deri-
anch'
esso
il genovese
(Cfr.Diez, EtymologiscbesWòrterhuch^5.*ediz.
70
p.
il
633),
mìnenle.
romano
nel
manen
provenzale,
valgono ((benestante,ricco
del
prove
nostro
(lì Progresso,Giornale
e
14
dicembre
»
se
ciò
è
di
significato
di
Treviso^anno
1886).
francese
nell' italiano
toglie
non
ed
nel
manant
viancnfe
riscontro
della elasticità di
13
Che
nulla
solo
una
certe
parole.
V,
nn.
antica
portunità
all'op-
delle
342
tico^
an-
molte
e
343^
TORNADA'
LA
DELLA
Sull'etimologia
della
al
commiato
della
Secondo
il
versi
con
indicato
più
dal
Berlino,
^
che
verbo
fu
Bartsch
Leben
mer,
1883,
specialmente
die
sieno
di
tomaie
stanza
Lieder
P^^"*
nelle
29n
non
al
des
j. E
canzoni
quella
nelle
furono
una
si
voce
offre
del
antiche.
di
quelli
Meyer
versi
Appel
Rogier, Berlin,
che
si
e
altra,
ogni
C.
i
difficoltà.
ripetuti
da
scolo
opu-
come
dal
come
sono
79).
suo
alcuna
parola,
Teire
spiega
i^omanensem,
Kalischer
quali
caso
pag.
altrettanti
particolarità
più
il
dimostrare
raccolti
Trohadors
che
{Poesie^
poesim
quasi
osservato
anche
dell' ultima
und
in
provenzale
la
parte
1866, intende
già
che
(i) Esempj
parole
prima
Le-
', cioè, egli aggiunge,
'
Anrede
l'etimologia
tornar^
che
cuni
al-
o
nel
autore
Wendung
nella
tornada
pensieri
osservò
e
Observationes
Duemmler,
Sennonché
dal
oder
Apostrophe
significati di
raro
per
Kalischer,
A.
è
d'accordo.
il termine
Il Diez
").
Raynouard
intitolato
del
refrain
si dava
sono
stesso
traduce
377
in Provenza
ripete alcuni
vi
tivo
primi-
II, 163) significherebbe
(i). Lo
convenientemente
^
Per
V,
ritournelle,
«
(Choixj
valore
sul
tutti
non
canzone
T{pman,
xique
canzone,
il poeta
della
che
nome
Raynouard
poiché
dire
meglio
a
tornada,
voce
ritorno,
o
CANZONE
o
{Das
Rei-
riscontra
72
-
deve
principio un
da
avuto
aver
—
significato ben
solo
determinato.
il
E
primo
dei
due
provenzalisti
II,298 e
T{evue critique,
nella
contengono
esprime assai
come
ha
che
1857,n.
volta,
amico,
la
alla
o
canzone,
modo
che
è
alla
o
il
le
più
a
al messo,
o
Tornadas
delle
».
Commiato^
's Poetik
la tornida
fa
che
parte
(nel Jahrbucìi
o
ragione
come
^
melodia
della
der
che
deve
od
cantare
quale in
certo
già fece
Gassmann,
quale nel
Guillem
dell'
von
1877,pag. 25),quella
Convito,
tratt.
Dantegeaggiunge
Toulouse,
II,cap.
anche
parte
una
della
tale
altra, essendo,
(V. M.
stessa
pitolo
ca-
lavoro
suo
(pag. 362). E
essa
Anelier
nel
e
altro
dell'ultima
il Tobler
osservare
Geschichte
cosi chiamata
'
ritorno
del
nione
opi-
stessa
^ur
per
essere
di
La
deutschen
apparisce più probabile
Troubadour
il
potrebbe
cagione del formale
strofa
protettore
(pag. 71)
sellschaft,III,303-97). In questo
a
si
canzone
un
Grundriss
nel
proven^alischenLiteratur
sul
che
plice
sem-
di tornada
e
stessa, la
canzone
il Bartsch
espresse
Dante
significatopiù
personificatae apostrofata. In questa categoria
e
rientrano
der
sta
que-
Centralblatt,
volgere
principale
dama,
sua
a
gica
etimolo-
essere
egli dice, alla fine della
volge dall' argomento
tornar
attiene
Literarisches
nel
di tornar
celi poeta,
che
miati
com-
più frequente, la più antica,
580, osserva
naturale
e
inviare,si
i
che
e
probabilità di
invece
col.
21,
invio
un
di
la
maggiore
Il Bartsch
».
sgg., notando
più
l'idea
bene
l'accezione
«
quella
lo
per
nominati,
teste
recata
Gisi, Der
Solothurn,
da
XII, scrive:
Dante,
(^^T"ico
74
—
Uolta
gue.
termine
era
dagli antichi
il
della
stanza
in
Dante
che
cimus
quella della
ficato
della
parte
della
parte
che
strofa
Dante
dal
principiante da
(i) Trattato
parti della
dalle
poi
della
la
ritmici
(v.
Le
voce
a
O.
indicare
di
questa
it.
IV,
voce
volta
recato
nel
da
Dante
le volle,
usa
indicare
a
della
di
F.
stanza..
da
quella
Ciò
si apprende
F.
di
Giorn.
di
A
alle
ed ultima
in
da
anch'essi
pars
due
volte
blicate
Barberino, pub-
fil,rom.
IV, 95). La
(De vulg. eloq,lib. II,cap, X)
non
forse
sarà
dimostrare
le
natu-
duce
quale ricon-
della
chiamati
re
micamente
rit-
canzoni
suddividersi
poi
la
tutta
punto,
Quarta
«
nella Rassema
vorrebbe
segg.
parte
passo
d' Amo
parola. [I.Sanesi
221
tamento
mu-
Accennando
117.
dottrina
poteva
Antognoni
appunto
il
o
nelle
stanze
volgari^p.
volta
;
intende^
uguale alla volta, è
alla
ballata^
Documenti
adoperata
vers'is
altre
uguali,i quali erano
glosse ai
da
La
».
si
coda.
o
(p. 128), scrive:
canzone
appellaturvolta
periodi
delle rime
stanza
di-
aliam
in
indicare
quel
sirima
d'ordinario
era
diesim
«
(i). E, poiché il commiato
Tempo
distinto
più antiche
da
tanto
estese
denomina
Da
la definisce
e
oda
una
sapere
voglia dire, e il signifi-
si
che
parola si
fa
rivolgimento
il
avveniva
melodia
X);
facilmente
significare, come
della
lo
vulgus alloquimur ^^).Volta
cum
dove
prima parte
diesis
con
de
vergentem
vocamus,
il punto
anche
Ce
seconda.
quella parola
deductionem
poi doveva
della
vulg. eloq. lib. II, cap.
{De
(liane Voltam
popolare col quale designavasì
volgere della melodia
traduce
così
—
che
d. leti,
bibliografica
l'improprietà della
possibilisuddivisioni
lui
era
Barberino],
traduzione
certamente
della
conda
se-
sfuggito il
75
-
più
come
le vicende
state
(i) Di
Ueher
della
's
Dante
Schrift De
Dante
la
con
[lnve*cela
A.
Gaspary
e
di
volta
P.
provenzale
ha
ritornare,
XV", 460)
versi
r
opinione
dove
non
della
strofa
di
il vizio
neghiamo
parola
di
professoriCaix
sembra
della
e
versus
il
dono
di
ritorno
tutto
che
nostra
detto
che
il
con
s'è
rispetto
ciò
visto,
quale
essi
italiano
é
che
il
ultimi
anche
due
ai
dovuto
argomentazione.
gazione
spie-
in provenzale
degli
sia
non
noi
il
mania,
(^Ro-
la
in
come
alla melodia
come
tentò
con-
che
pezzo
credere
neppur
stato
un
indicare,
ad
l'italiano
significatodel-
aver
da
si
essa
XI, 276)
dimostrato
Del
resto
significato
dicono.)
dedicata
{Miscellaneadi Filologiae Linguistica^
dei
i
quale
probabile
parve
PhiloL,
row.
voluto
Con
essere
il
29n),
pag.
contro
secondo,
recisamente
possa
non
primo
precedente, che,
Dante.
Boehmer
confondere
abbandonato
aver
sì sia
ci
critici,
stia
il
e
il
anche
frequente anche
di
ritornello,il
o
della
valorosi
di
tornada
volta
con
Il
riferita,soggiunge
sopra
con
opinione
Meyer.
tornar
è
siriina.
o
(Zeilschr./.
notare
fondo
sembra
citato_,
medesima
a
in
essere
(i).
vtdg, eloq. ecc.,
ora
loghe,
Ana-
nome.
detto, potrebbero
tornada
voce
opinione
questa
questo
con
s' e
sopra
altro,nel luogo
per
dì
si chiamasse
anch'esso
che
rale
-
Canello,Firenze, 1886,
alla memoria
p.
371-72).
LINGUA
LA
DI
Com'è
stimò
agli
noto
giustamente
edizione,
ormai
Biondelli.
è
nel
non
nel
promessa
di
cedere
è
a
dire
ebbe
ora
origine
In
del
così
si
poemetto
da
tal
testo
della
strato
illu-
di
da
cui
non
Così
suo.
par
facciamo
ci
quale
tener
man-
voluto,
di
compito,
sdebitarsi
nifesti,
ma-
seguito
cure
B.
quale
più
avrebbe
come
disertazione
che
è
gli
che
Keller.
—
altri
Come
la
prima
Sprache
Frauenfeld, tip.Huber
la
esame
brevi
accodati
sono
Die
—
minuto
degli
stampa.
non
Barsegapè,
a
insieme
nell'ultima
E.
varie
cotesto
saputo
sottopone
e
lombardi,
C^)
poi da
plice
du-
da
1856
gli errori
in
in
conto.
essa
lavoro
il
il
divenuta
e
dal
avrebbe
presto
altri
ad
la
render
a
impedito
avrebbe
se
lo
pando
ristam-
che
ms.
fino
anche
che
sennonché,
al
riprodurre
rispettandone
la
pensò
fedele
1891
432-88,
XV,
Barsegapè,
pubblicata
annunziava
;
da
nel
dell'opera
Thilol,
rom.
sempre
Il Salvioni
codice,
Salvioni
il prezzo
Pietro
stato
era
rara,
f.
di
religioso
poemetto
fare
Zeitschr.
nella
C.
studiosi,
di
BARSEGAPÈ*)
DA
PIETRO
a
modo
di
parte
dice
d'appen-
C,
1896
sto
que-
studio
uno
Reimpredìgl
et
tali
dialet-
l'autore,
avverte
der
testi
lingua
des
(4.° pp.
Pietro
63).
78
^
sul
poemetto;
nella
ne
ricercherà
le
fonti
fonti.
di
parte
esso
dal
ci fa anche
é
non
può
non
converrebbe
alla persona
in
mettere
31
nobili
et
del
un
.dal
i
altri decidere
poemetto.
ragguaglio
Ser
in
parte
del
tale
In
Torraca
se
Con
de
perchè
quella
a
occasione
poi
ricerca
si
non
domino
torno
in-
nulla
sa
su
di
Firenze
Petro
de
la
sia
cautela
pari
Jacopino
del
1279,
ci è
cautamente
dell'autore
conservata
qui (e
prof. Novati),
si
in
doveva
il
che
rire
compa-
apprende
una
il
scritta
O^iediolano
persona
[Manfredi
come
certi
Rangone
soggiungeremo
del
a
lettera
una
Baiagape de
stessa
dall' erudizione
Bescape quondam
raccogliere
intorno
1896, p. 20),lasciando
questi
che
nel
notizie
l'attenzione
podestà
documento
medesimo
recondite
maggio
ci viene
Petrus
un
l'idea,
ricorrere
prof. F.
il
viro
probo
(Nuova AntoL,
ad
comodo
a
Barse-
attuasse
proposito qualche
alcune
luce
1260
marzo
pensato
facesse, anche
il
di
poiché il
del
sermone
di cui
antichi, fermò
rimatori
libro
del
prima
dell' autore,
(i) Recentemente
e
dicata
quella in-
(i).
certezza
con
è
—
versi
da
tedesca.
di
tentare
1' ultima
pubblicato. E
altri
rivista
nella
universale
avere
agevole né
sempre
compresa
che
gli sarà
per
riprendesse ed
ne
bene
biblica,seb-
come
critica del
che
alle
accennare
difficilmente
vicine
di
un'edizione
egli
che
lui
da
sapere
gapé, gioverebbe
se
così
Lodi
da
procurare
e
dire
negli ultimi
Tobler
Uguccione
intenderà
giudizio
il
letteraria,egli
sia la narrazione
di
—
E
non
si possa
ora
di additarne
dato
K.
seconda, d'indole
più vicine che
fin d
—
dalla
raccolta
di
79
~
varj fenomeni
i
e
testi antichi
studj sui
molti
a
non
facile
sem.pre
nei
forse
é
limiti
del
quelli che
convenisse
r
dell'
assunto
di
questo
del
nella
se
é
noto,
grammatica
fermarci
sulle
da
excerpta
alle
antiche
nel
al
appartenga
sebbene
1274,
XIV
sec.
(3) Rileveremo
perf. di polere
che
si dovrà
il
po^i
in
cui
suona
no
verso
unca
che
è
è
già
tale forma
((
pogi
Per
e'
uno
il codice
in
che
p.
si trova,
pogie guarire »,
corrispondente
di
mostra
Ugucon
ci
è
op.
e
il
poi
che
secondo
si dovrà
anche
(1790): «
427),
9) pogie,
riapparirà
verso
Per
23 11,
la stampa
leggere «
il
del
persona
p.
così
e
fu
pervenuto
cit. p.
prima
Tutto
Quanto
il poemetto
(cfr.anche
27
di
quelle parti
seicento.
cui
come
Bonvesin.
come
la
che
morfologi-
su
che
(cfr.Salvioni,
verbale
guarire »,
guarir ».
nel
sciogliere in pogi e\
in
lingua
studiata
e
alquanto
rammentare
registrato a
la
cosa
più
poco
accuratamente
insieme
soltanto
invece
che
nostro,
parer
fonologiche
messa
forse
a
lessico. Tralasciando
invece
carte
date, gioverà
scritto
già
osservazioni
(2), c'intratterremo
provetti,
quella di Bonvesin,
da
nel
e
fetto,
di-
po' più larghi di
un
in
e
stata
Un
dai
anche
fatti
dei
restringersi a
doveva
diversifichi
quale, com'è
e
evitare
a
lia
Ita-
qui pubblicando.
induzione.
tracciare,mentre
autore
Barsegapè
fin
dall'osservazione
nuova
dei
conto
dell'alta
e
venuti
lavoro,
determinare
:
lombardi
qualche
di assorgere
gati
spie-
rettamente
sempre
sono
l'autore
Talvolta
tenta
si
generale, che
in
lingua.
diligenza
con
giusto luogo, tenendo
lor
a
è fatta
testo
quasi
seno
collocati
e
del
grammaticale
sulla
studio
dello
accontentiamoci
Intanto
L'analisi
—
Per
confronto
vui
no
vu
col
puti
80
—
_
che
crediamo
interessare
dei
lettori,il capitolo sulla
il K.
Come
i
lode
delle
di
rime
seguendo
della
fece
Rimane
però
cui
da
anzitutto
fonetica
di
parimenti
testo.
per
bene
delle
una
legittima
Rimarrebbe;
il
senso
come
e
forme
più addietro.
perfette,
im-
all'occhio
dovesse
e
dei
essere
Sono
e
anche
a
voci
magari
il ritmo
si
possono
presente,
dole
esaminanmeno.
lo
come
che
alla
sostituisca
1896-97; ma
essere,
forme
almeno
del
sciamo
Lastesso
figura
un'altra
nello
ricorrente
sacia
in
ma
coppie in
alcune
poche,
spettata
ri-
dellas-
e
tonica,
quelle in cui,
alegra:
del
vocal
della
sparisce solo
due
rima
della
indicate
parte
la differenza
osserva,
del
di rime
non
riduranno
si
attentamente
K.
cioè
differente.
sarebbe
portunit
l'op-
emendazione
sembri
essenziale
capitolo troviamo
essa
si offre
degli uditori. In generale è
l'uguaglianza
del
ristabilire,
numero
che
quella
la condizione
fine
sattezza
illusorie, e l'e-
o
agevolmente
buon
delle
Molte
già proposte
un
dall' orecchio
sonanza,
nell'illustrazione
apparenti
aveva
di
rita
me-
F eJenco
compilato
S. Caterina.
l' imperfezione
maggiore
sentita
giatamente
particolareg-
(pp. 31-36),così
qualche giusta
sempre
sebbene
lettori
esaminare
si lascia
ne
numero
glossario.
K,; al quale ciò facendo
altre
come
il
Mussafia
dal
di
di proporre
testo,
maggior
(pp. 36-40)del poemetto^
al solito,
il
mostra
e
assonanze
rima
della
rim^
a
veronese
sono,
al
diligenza
l'esempio dato
assonanze
più
sintattici
con
delle
leggenda
come
bene
costrutti
avere
e
di
stesso
queste
così
perfetto;e
82
-
Sinché
ulta 744-45.
spirito:
da
sarebbe
con
forme
quest'ultimo
caso
quelli ia
cui
parola
una
Anche
qui
è
probabile ci stieno
perfetto regolarmente
del
pio
esem-
ossitona, al pari dell' altro
una
alegra: predica y^y^^.
innanzi
la tal
togliere da
parossitona rima
—
accentate
sull'ultima.
al
Passando
glossario, si potrebbe
già fatta
ripetere l'osservazione
maticale.
pratica
E
una
un
certa
abbondanza
per
spoglio
nuoccia.
generale
che
Il Biondelli
del
uan
giunto
sec.
XIII^
ad
copista è
e'
sarebbe
dire
il
ora
*
che
che
voce,
per
la
prima
nota.
volta, la
avrebbe
la
"\
significa
E
se
genuino,
di ceriolaria
plur. di
copista poi,abbattutosi
ben
rara
avrebbe
stessa
1' opinione
potuto
lomb.
di
razione
alteche
ceriolera, vale
essere
se
e
rarità
chiamarsi
ci
una
a
ce-
in
rilevata
tra
nell'al-
tramutata
chi
?
alterazione
nuova
perduta
essere
Sennonché
improbabile
cervelera
doveva
'. Il
parola
{Poesie
il termine
sfigurato, debba
candelliere
tale
a
terne
lan-
con
probabilmente
interamente
sembra
E
donde
una
regolare continuatore
più
non
è, ci
stato
riolarium
questa
voce
è
non
servato
os-
di simile
cosa
annotava
ce
razione
dichia-
appresso:
lumere
:
essa
iii):
p.
tacerei,o fiaccole^se
«del
qualche
grande
con
gazioni
spie-
giustamente
aver
ceruelere) si domanda
et
ined.
dopo
indicare
deve
(Illigè
lumera
Il K.,
1335.
in
sicure;
e
una
più ampia. Li registriamo qui
cervelera
grani-
Le
esatte
si desidererebbe
pochi
alcuni
esso
per
copioso, sebbene
non
in
sono
lo
per
po' troppo
vocaboli
dei
soltanto
forse
anche
ci fa
osserva
credere
che
specie di
83
-
di forma
lanterna
quel
con
desv arte
tal
parte,
per
gioni
notevole
appunto
che
del
cata
indi-
capo
di
divSparte?» Sembra
«In
220^,
va?%
all'armatura
(it.cervellierd),
nome
sarebbe
caso
simile
—
in
si dice
come
è stato
lombardo
testo
un
si,e in
i ladini
tra
varte
dei
Gri-
già spiegato dall'Ascoli,Arch.
glottol. I, 100.
semolato
trova
Ecco
230.
il
ho
eo
ben
si
Come
Ke
uè
dito
Ke
no
sera
lume
poco
Tultimo
credere
il
verso
vi
porrò
è
che
rima
ad
dal
Il Biondelli
semblanto
sarebbe
Ciò
^ione;ma
una
a
sa
54n)
dopo
oscuro
inchinava
spiegato
aver
chHo
modo:
spiega senz'altro
K.
che
dunque
che
e
per
egli
lui
un
sembianza, la qual parola
evoluzione
stessa
fino
già che
forse in semblato
essendo
p.
Sembra
alla
può estendersi
perchè
anche
in questo
può arrivare
possibile; si
antica
».
soggetta
Gleichniss^ che
è
(op. cit.
eguiile a semblanto
equivalga
andata
preciso significato
contesto,
anche
probabile
sancto;
Il
inaniitali imagini. Il
semblato
sancto.
con
significasse^^ermo/ie,
Gleichniss, Erzahlung
faccia
de
determinare,
a
essa
in cui s'incontra
d
semblato
seno
para
difficile
viene
verso.
a
tal
un
leggersi semblanto.
parola
della
menemanca
vede, semblato
quindi debba
fìduxia
deo
in
Setticaomiunca
di
si
voce
:
Et
«
tal
dove
luogo
a
dire
ideale
En^àhlimg.
somiglianza nella
fino
a
gua
lin-
significarecowpara-
confluisce
anche
exem-
84
—
]plum[i). Certo
poi da
quest'ultima
di
X2mbiania
dei
senso
228),
Anchora
eio
altro
uno
Bonvexino
odando
e
conferma
A
poesia inedita
una
e
è
Riva
da
ka
la
parola intera
epistole né
a
dire
se,
anche
certi casi poteva
venuto
Bonvesin
di
inebrianze
de
altre
bone
exeinplanie.
ma
renderlo
sembianza
da
di
done
agevolan-
materialmente
in
similantia, che
significatonon
un
Bonvesin
col derivato
confondersi,
a
sì da
avere
mo.
exemplan^a (S. 529) :
parole
la trasformazione
uguale
pò,
mente
Barsegapè. Final-
inedita
exemplantìa;
a
sarebbe
voce
se
xembian:^a o sembianza di
veramente
questa
del
pure
né
evangeli]*
Conchiudendo,
risale
zo,
volio
ve
luogo
quilò;
cuntare
quale
dice
co-
(R 93):
autore
quale pertene
semolato
odire
del
il seguente
imprendere
ìa
129, 132^
iniziale
x
il
avverte
l'espressionedire sembianza
poesia
delectava
me
drita
ditar
in un'altra
lo
volio
ve
rilevare
a
lo
stesso
sempre
questa
corrispondente
troviamo
dello
intendando
è anche
più
giungersi
può dis-
non
come
valga
exemplo^
da
sembianza
Dove
Bonvesin,
anche
accennare
berlinese.
di
voce
luoghi in cui è adoperata (B 57, H
sembra
e
?-
molto
tano
lon-
dall'altra.
(i) [Come
il semblanto
al
del
mi
fa
osservare
Barsegapè
provenzale semhìan^ che
racconto^.
il De
basterebbe
tra
altro
Lollis, per ispiegare
a
rigore
anche
significa
richiamarci
parabola^
85
—
perchè
certo
non
fuisti inestabile
uà
85n) che
Ke
'I
Ke
li
no
làndische
in
-are
da
spiare
render
"ii
e
lento
nei
nel
pista.
co-
1740.
E
Come
nella
Mussafia,
rivata
de-
si ha
meglio,
(così accade
per
talvolta
coronar.
confusione
leggenda
gloss.
es.
p.
o
corar
corer.
una
formazioni
legittimamente
-onare
e
corrente^
semplice dell' infin.
in-one.
bambini)
di
senso
foggiato analogamente
dev'essere
quella in
currulare
a
delle tante
una
perfetta l'analogia, coràr
ediz.
dal
iìber die mai-
he Studien
latino
spionare, così
(cfr.malavaxe
e
correre^
non
alterato
stato
quali alla forma
a'
(op. cit.,p. G^n
corrisponda
non
accrescittivo
pronunciare
tosto.
uas^a
Trieste, 1879,P- ^5^ ^^ dimandava
basso
accanto
un
si copo
fosse
qui invece
maraluaxia
xia
corona^
uento
'1 stia
significarese
Etimologi se
del
Avremo
sta
può
avventura
quei verbi
e
che
analogiche. Coronar
a
con
lo
ke
par
nesun
corona
non
Mtmi^r^,
currulis
veloce.
registrarla;
è:
con
giustamente
il dubbio
per
uà
gè
no
il verb^
11 Maschka,
da
e
e
K.,
:
esprimeva
esso
fate
coronando
sempre
di
vedere
Sempre
Biondelli, notando
?se
che
dagli esempj. Il primo
l'altro
Il
ha
dal
omessa
conto
appare
Ki
•e
stata
mettesse
non
385,811.Non
coronar
come
è
qualche parola che
Ora
?e
—
p.
veronese
79)
e
di
marava-
di S.
malvaxia^
terina,
Ca-
86
-
mcritoco
gSg. Sarà
Salvioni, in meritò
subito
di cui
ligaran
lo
a
in
continua
indoso
roba
è
indosso
»,
mezzo
del
meritò
co
eoe
di
e
fosse
pur
passivo,
dire
latro »,
de
Cudè
poL
roba
lasciata
fatto espresso
Dali
e
me
da
per
ki al
».
2360. Errore, invece
nudo
in
«
prosegue:
HU
«
gli sarà
di
il periodo
rità
irregola-
dice:
un
non
fosse
è in
e
trudo
di per
cor
e
fpercorre^
Ugucon.
glossario poi sarà
Dal
^^
pensar
gi lagaran
^(No
si
come
non
forte
sé
il
crede
perchè
una
parlando
quanto
di
parole anche
persona:
percogliere)^come
esitare
accadere
presenta
palo Come
terza
sciogliere,come
due
parte
Cristo
che
»,
per
le
fanno
sintattica.
da
co. Può
separare
a
—
da
togliere trudo
(2254),correggendolo
l'espressio
nelsenza
crudo-
di leti.itaL,IV, n.
(Rassegna bibliografica
7,
luglio1896)*
BALLATE
componimenti
I
prima
Treviso.
di
delle
6
è
quali
brevi
str.)
si
strambotti
(n.^
toccherà
V.
codice
Ballate
Trevisano
Nella
(i)
Hai.,
507
p.
scritta
la
nella
stampa
che
cod.
noto
già
poesie
der
e
vili,
edita
la
attribuite
cinque
Quelle
emendazioni
fu
e
Lionardo
del
al
fino
i
da
di
della
noi
iv
il
e
del
proposte.
1881,
da
B.
den
v.
e
della
1-55).
leti.
stata
blicazione
pubduto
avve-
codice
che
un
sano
trevi-
anche
il
Gasini
(n. ix)
una
con
altre
{'^eim'^ehn Lie-
DnicJceii)
le
comunica
io
essersi
quale
Wjese
altent
Gian
sua
insieme
recente,
Giustiniani,
ballate
queste
dal
era
contenute
del
da
della
alla
del
sono
a
tratti
pezzo
di
1078,
cenno
slor,
un
ballate
10,
7iach
da
avverte
xviii),
ristampata
forma
leti, it, IV,
aggiunse
cinque
tavola
cui
XV
sec.
Giorn.
già
Gian
VII.
xxir,
n.
descrive
d,
del
quale
Ginstinianis
v.
il
XVII,
magliab.
pubblicato
aveva
era
IV,
II,
V
quando
nota,
una
nel
uscito
e
breve
un
del
stor.
voi.
recensione,
questa
(n.'
Giorn,
del
cronaca
sgg.,
dopo
dal
(estr.
str.,
accuratamente
stramholti
e
xin),
(n.
della
xxi)
una
(i).
sotto
poi
che
Gian
8
xrx,
xvi,
di
principio
l'editore, fatto
manoscritto,
*)
(n.
xiv,
più
Nell'introduzione
del
il
nale
Comu-
ballate,
18
:
23
soltanto
poesie
altre
metrica
tutto
conservato
di
della
miscellaneo
in
Sono
serie
e
codice
un
la
formano
Gian
V.
da
XV*)
SEC.
DEL
pubblicati
di
parte
due
STRAMBOTTI
E
ix
Di
tutte
varianti.
confermano
le
parte,
detto
e
propose
«
del
sola
codice, il
storia
della
si possa
pare
il fine
del
studio;
breve
troppo
veder
che
inoltre
rilevate
lo
ballate
difficili
o
dalle
o,
modo
ogni
ad
sappia,
della
metrico
persuadersi
per
quello che
CA
BC;
in
nell'ordine
schemi
è
(n.Mi-viir, x
DeEb
(n. xvir); V.
VI.
GD,
AbbA—
primo
e
il
terzo
cui
e
xv);
di
DeeA
questi
svolgimento
a
I.
(n.^
schemi
xix
sono
15-16
AA—
BC,
GB;
BA),
AbAb-cd,
DeeA
Gd;
pag.
gli
più piccolo
valore
AA-BC,
IL
che
e
contributo
un
Eccoli;
Gian.
AbbA-Gd,
;
metriche
considerare
(n. xx); IV.
GD
irregolarità
ad
disposti
un
e
che
egli dice
dello
Basterà
sono
al
parso
i); III. AA-BBBA
».
abbiano
come
(n.
storia
ballata
nostra
metriche
forme
delle
giudicare
a
futura
alla
e
sattezze
ine-
più queste
perfetto riscontro
senza
esito
non
indifferente
non
di
ch'io
insistere
gli dispiacerà
prime,
incertezze
ad
«accanto
di
osservazioni
spiegarsi, compaiono
a
rare,
Per
appresso.
evitare
saputo
corso
particolari è in-
nei
non
linguistiche. Cominciando
mi
via
una
per
avvertito
nelle
nella
raggiungere
ha
parecchie inesattezze, che
qui
posto
generale
saputo
non
stesso
già note;
In
pervenire
potea
lui
il
e
giusta la conchiusione
sia
L' editore
s' incontrano
nelle
simazione
appros-
attribuire
popolare».
egli abbia
vi
ma
da
già
cose
su
in
di
che
sicura.
e
pericolo
il
poesia
dire
contenuto
suo
ragionevolmente
propostosi, cioè
suo
più
del
carattere
nostra
quella maggiore
con
si
stampa,
possibile in siffatte ricerche, l'età
é
gli si potrebbe
che
nella
tenuto
di determinare
che
del
metodo
ed;
(n. xviii);
e
xi). Ora
certamente
il
i
90
—
Resta
dire
a
che
della
gli strambotti.
o
Il
F
secondaria
n.
del
serventese
del
regolare
di
composto
BDB.
CBC
(oro
consonanza
•*
core)
Fra
e
SonetOj
culcura
scarsa
quel che
furono,
a
poesie,
possono
trica
da
comuni,
che
infine
quindi
che
si
la
legge
voce
generica
alla
Quanto
l'editore
entra
«
in
di
in
una
:
questo
di
dei
indizio
ragionevolmente
minore
della
questi che
ignoranza
delle
me-^
forme
delle
anche
nel
è finito,
E
nella
in tanti
più
componimenti,
assai
codice,
e
probabile
zione
significa-
altri casi.
generale parlando, l'elemento
misura
è
poi che la divisione
sia usata
poesia, come
sonanza
as-
minazione
deno-
questa
tanta
una
ABA,
componimento
un
noti
soneto
sonetto
lingua
il
xxr
il 14 soltanto
rimaneggiatori
cinque terzetti è fatta rilevare
in
v'
Si
il Sonetto?
come
e
n.
e' è soltanto
5
(p. 8-9).Ma
riconoscere
saper
deplorevole
rimati:
e
2
com^
anche
stati
essere
non
e
pare,
bile
riduci-
non
considera
trascrittori
dei
w.
cod.
erronea
come
1883,n. lxxiv).
così
fra Fu
l'editore
e
i
una
dal Giustiniani
gli sdruccioli. Il
(tenpo: aspeto). Nel
intitolato
anche
condizione
essa
EFE.
EFE.
ciale
spe-
parlando, è
endecasillabi
15
nome
cantilena
la
ACCD^
un
Romagnoli,
per
in
prevalgono
testo:
con
usata
specie di breve
una
forma
a
è
è
XVI
ABBA.
designa
non
[Poesie^ Bologna,
Il
rime:
nimenti,
compo-
tetrastici incatenati
12
poesia, che, metricamente
questa
forma
le
per
L'editore
ecc.
di
consta
tre
fra le ballate
comprendere
xiv
n.
disposti così
DEEF,
degli altri
struttura
si possono
non
—
di
aspettarci». Ora
secondo
dialettale
quanto
tremmo
po-
trattandosi
91
-
poesie
di
in
e
trascritte
siano,
della
lingua, l'editore
il voler
che
«
sufficienti
indizi
e
conforta
nella
es.
ballata
onde
e
dialetti
nordital.
p.
è da
che
osservare
costruito
e
è
personale
Italia;p.
ha
nei
gnar,
fosse
dialetti
XV
im
ricondotto
p.
segg.) Ma
e
99
non
meglio
mancano
etimologica
del
avrebbe
per
il
suo
suo
tutti
a
rfer
1873
tale
di convenire
e
Crusca, quinta
della
si
non
i
tato
(v. il ci-
toscano
fonetico
può
quel verbo
cogner^
suona
luoghi. Se
avesse
prova
davvero
tener
non
che
vernacolo
dato
tempo
non
stesso
Dipon.
veneto
il cogno
padov. cògner
esemp)
nello
il
Ora
duplice ragione. E prima
per
settentrionali, dove
veramente
convegno
nel
Per
propria
JahrJj,, Vienna,
cognir^ scognir, secondo
stato
sicuramente
es.
)\
convegno
Mussafia, Beitrag :[ur Kimde
speciale abito
dello
morire
«
posizione di rima.
impressione, § xxviii);poi, che
conto
seguente:
in
personalmente
Beitrag
nota
quindi
parrà decisivo
argomento
altro
veneta
legge
Mundarten
87» (correggi:
per
si
dell'alta
convenire; vedi
=
linguistica di
20,
siffatta costruzione
dei
loso
perico-
un'origine
sospettare
v.
viir,
verso
giero
leg-
poesie da lui pubblicate si hanno
quest'asserzionecolla
fine di
in
delle
alcune
per
che
un
aggiunge
;
esso
non
sempre
condizione
di
gionevolmente
ra-
discorrere
a
esser
xv,
che
con
Proseguendo
arguire dalla
l'origineprima
canto
un
se
toscano
rammenta
sec
pare
aspettare
di fondo
dialettale.
nel
ma
d'origine, mi
sono,
come
intonaco
Veneto,
ci potremmo
non
esse
nel
toscane
parte
gran
bensì
—
co-
1' autore
consapevolmente
alla
di
una
molto
forma
scana
to-
sagacia
notevole.
92
che
Ma
—
l'editore
avanti
dall'esame
chiedere
da
del
di
delle
lingua
colla
del
alcun
il dubbio
venne
che
col codice
La
hivece
venme
nel
m'hai
venne
Che
Ball.
(i)
occide
senza
a
V.
IO
e
dal
diverso
I,
i
=
V.
26
un
iv
7
11
e
vv.
le varianti
mente
pura-
le omissioni
e
le altre (r).
nota
nella
stampa
abbandonata.
In
meo;
abbando[na)ta.
Le
smn.
=
ball,
nella
me;
vili
:=
8
;
parole dopo
di
sono
iv
te
ti;
=
sei
6
me
voler
carattere
22
vn
giunti
agCon
Tania;
=
doìentre; ix,
malcidy;xii,
iir, 6
stati
essere
Tanto
=:
soave
==
devono
e
dolente
15
soave
34
Ini ; vi, 8
=
m'alcide
sconsolata
uni;
ballata
ix,
sagurata
me/ite
=
14
=z
vita
caxon
son
della
41
ognia; xii, 3
la
ne
senca
Coffi; vili, 6 mi
mio
la
ay
resto
dopo;
=
inesattezze, non
sconsolata,
caxon
me//
m
occidi ;
=:
la vita
men
a
Pensando
6
zione
l'edi-
tutta
finisce
m
non
codice:
E
IX,
di trascrizione,
;
Che
m
ball,
mi
nota,
errore
qui soltanto
della
quarta
E
del
altre
lessicali,e raccoglierò in
stanza
così
un
Tralasciando
grafiche, indicherò
le varianti
di
m'accorsi
e
mancanti
in
collazionai
Allora
rilievo.
però di molto
avvertimento
di
la lezione
l'opportunità,verificai che
male.
apposto
ero
strofe
più
tutto
esattamente
due
si trattasse
e, avendone
mi
meglio
il quale è anzi
riproduca
trovato
senza
dimestichezza
apparirà
Circa
testo.
Avendo
ms.
m^lta
poesie
sue
la stampa
se
verso,
un
mostri
non
=
12
ey
ogni
mi; xiii,
93
Nella
colpa
V.
e
ballata
iv
manca
F ultimo
[=
no
?J per
mio
am
e
invece
22
così
il
invece
senso
di
ball.
XX,
xxiii,
IO
tol el to
Che
remagna
Il metodo
col
evidentemente
Che
non
guasta
del
e
se
remagna,
le
si vorrebbe
ovvia,
agevolarne
Nelle
interpungendo.
note
altri testi, le proposte
con
di
sia
quando
non
temporaneamente
con-
e
più
quanto
possibile l'intelligenzasciogliendo i nessi
e
poesie si
si tiene generalmente
sia
la correzione
si vorrebbe
sia
me
codice,
ultimo
nella balL
core;
stampate
sono
ciya
facia; nella
non
tol el
non
neir
xix,
pubblicazioni. Non
la lezione
toccare
e
servir
a
dolce
la
giù sia quello che
per
su
n.
sacia,
e
e
in consimili
cioè
:^ira
; al
core
quale
alca
toa
quinta»
è
solo
legga
xii, 3
strambotto,
25
può dire che
si
; nella
la dolce
terzo
difetto} nella
servir
a
corre
alca
del
verso
di solo
Sol per
verso:
breviature
le ab-
e
fronti
raf-
i
sono
emendazioni
dei
luoghi più guasti,l'interpretazionedi quelli più oscuri
e
la dichiarazione
di
qualsiasiapparisca
è
non
stato
i
al
v.
resprandoj
abbastanza
non
2
va
conforte
e
FA.
la
ma
==
xviii,
—
sospiry;
annota:
correzione
naturale
27
se'
=
xv.
13
cjnforia;xxii,
un
rispetto
per
anche
cha;
=
2,
«
altro
r
Il cod. ha
esprende
Ora, la forma
».
che
si; xix,
per
bene.
modificata, trovandosi
sospiro
gravo;
ovvia
29
che
Quiesto metodo
notevole.
praticato troppo
ball,
Nella
ciò
tutto
2
suno
4, 8 m'abbandoni
altrove
xviii,
pare
ms.
(con di-
3 grave
zizjono;
r=:
del
ramente
ve-
xix,
=
8. 3
mal bai ulani.
94
risoluzione
versa
cit. p.
trag
12). La
Oi
L'editore
non
ma
non
€
alla
avi
col
altro
precetti! Al
umana,
in
la ball.
V.
28
cui
molti
Ili
così
ball.
é
11
la
verso
2^
se
la
Amor,
de'
ball,
giochi
!»
de'
bontà
posta
essa,
caducità
mei
iv
nella
vago
miei
della
».
forma
la
legge
duce
perfetto si ri-ss-
e' é dubbio
invece
ne
dial. ital.
anziché
a
tintende
sot-
nota:
questa
di ant.
settentrionali
non
gete)
leg-
offendereste
sing. del
della
mi
si
della
d'uomo
bocca
che
sono
E
di
-st-
riferiti,
legittimità della
leggere abbandonato
primo
o
esempio
dialetti
è in
sia da
lì
mi
non
sue
esce
lasso,
quelle
Mussafia, Mon.
altro
un
per
ma
dimostrare
a
di
delle
su
Oimè
«
sing. perfetto ; cfr. Della
13, in
v.
fussi si cita
:
:
debba
morale,
versi
ascoltate
goduto
3 della
v.
dunque
mi
due
maritata
fine
alla
nei
riconoscendo
Fiissi 2^ pers..
generale
giusto.
come
al
conformi
che
mai
avete
goduto,
Qui
cente,
soddisfa-
modo
il senso
Giunto
(^'oiche
se
facilmente
vita
!
ciascuna
parafrasare così
tutti
non
«
quele
cavarne
a
contenuta
possono
aveste
difficile
amante.
suo
nell'esclamazione
da
da
sentì
versi;
ofesso.
spiegarseliin
a
par
coi due
sonte
insegnando
istruzioni, tutf
offeso
tuti
piazer
riesce
vedovella,
si
da
finisce
rivolge alla giovinetta, alla donna
si
contenersi
che
ballata
mai
mi
-p/-.*respiando, cfr. Bei-
nesso
lasso,
me
Se
Il poeta
del
di
stampa
dilleto
! Poiché
che
nata»
abbandosuona:
al
95
—
evidente
pare
ma
ochi
invece
sono
ball,
Il
codice.
legga
quindi:
una
lo schema
abc.
Le
For
delle
come
in gran
tornire
parole {'E perj
e
cj roìK-^^^erà
di questa
non
rima
della
cosi
bene
ballata
coU'ultimo
(i) [Al
possibile
e
la
Casini
degnia
poni
ripresa e
devQ
la fine
sova
v.
può
non
Nella
ball.
abC,
stato:
si dovranno
5
glossa che ripete il concetto
-osa
che
e
forse
vien
col
di
l'ultimo
corrispondenza
della
di
prime
lità
anorma-
della
volta
dovrebbe
come
S.
E
io
giusta misura
verso
della rzpT^"ij,
v.
le due
precedente. L'unica
é che
state
dopo. Al
diventerà
esso
delle
saranno
dolse^a^si tolgano
si
dognia;
per
essere
del
angossa
lassa
a
temperan:^a
sova
starà
del
si dovrà
non
ma
49).
cap.
in nota,
senso;
(Tropuptatore N.
mancata
8
v.
degnia
precedenti (quanta penaj
rima
al
{ch\
divixo
quindi
e
ognia temperanza.
muta
una
suggerite dalla
per
d'
e
fiche
gra-
di S. Caterina,
Marciano,
propone
dà
non
parole quanta
espungere
due
e
c'è
altri testi
Leggenda
donna,
Fora
io
glossa
che
in
120;
il Gian
come
dove
scorrezioni;la forma
diviooa,e
in
verso
essere
v.
di
bocca
fuori di misura
XII
A.
Sona
^c
scorrezioni
anche
trova
:
29,32.
essere
di
tratta
annota
vv,
Paolino, cod.
mutato
sostituire lasso,
è
si
e
Fra
è in
ix
andrà
del
si
Non
»
284;
V.
4
potrebbero
non
scioglierein gi
3 T editore
v.
Monumenti^
MussAFiA,
V.
e
spiegabile
è
La
;
Al
Cfr. ball, xvii,
non,
seno?
per
sono
se
so,
se
per
giochi si debba
che
gii occhi.
cioè
—
;i).
Il, 36711) non
rime
tra
e
voliti^
perciò aggiunge
par
la
//
fine
core
96
—
Nella
cantilena
all'editore
oscuro
La
dialetti
veneti,
dalla
nell'isola
Nuovo
poiché il
ma
Sicilia,parmi
una
(i).Nel
per
laso
{=
lasso)
fine
dei
versi
il punto
delia
isvista
Ma
la
sarà
una
sua
e
m/,
del
strambotto
41, 44
nome
alta
casa
e
perta
sco-
(Mortillaro^
43 della
e
n.
mi
so
deve
il Gian
xix
di Ma
invece
dimenticanza
ball,
si
non
xx
in
se
trova
interrogativo.
Tralascio
fermarmi
altre
osservazioni
considerare
a
di
po' da
un
minor
conto
vicino
la
per
lingua
questi componimenti.
r editore
Se
es.j ai
ballate
cccxxi,
cu,
nr
edite
dal
astraci}
Vocab,
piastra
.
è
propria
/^Moniti,Vocab.
Per
antiche,
delle
anche
del
p.
Cantilene
lombardo
àslregh (Cherubini,
àstricb^
berg. s. v.). E
ostracus.
ballate
noi
e-
Carducci.]
(i) [La parola
seguenti forme
i
appartengano
cccxxx
cccxxiv,
a
deirirregolaritàda
nelle
pure
le
tutte
determinare
a
veneta
esempio
s' incontra
affermata
sopra
regione
qualcliealtro
ma
3 ;
V.
provarsi
potuto
della
quale provincia
riconoscerne
saputo
avesse
forme, egli avrebbe
e
rare
conside-
deva
àstracu, col qual
la «parte
primo
stampato
aver
V.)
si
essa
di
nei
so,
proviene probabilmente
più parti, il terra^^io »
o
ostrego.
un
eh' io
quel
a
canto
che
veneta
de
sovra
trova,
rimasto
45-46),é
e
diponario siciliano-italiano,Palermo, Lao, 1876,
p. 124)
al
si
non
si chiama
da
Volo
verso
riduzione
come
di
il
ostrego
voce
(v. pp. 23-24
xvi
n.
—
nel
latino
l'etimologia
Kòrting,
com.
s.
v.)
medievale
vedi
Latein.-roman.
Vocah.
astrec
Wb.
niiìan,
n.ì
astricm
2^^
p.
860
s.
(Tiraboschi,
s'incontra
Diez, ElVbK
le
sotto
e
s.
6206.]
w
98
—
nell'antico
veneziano
sulla
vioni
punt.
I
ei'O;
Antiche
eio,
ma
è
si
[Di
testi
le
Como,
del
nel
dal
recente
che
e
bardo
lom-
testo
doti.
C.
gìott.^
voi
Sal-
che
Rosa,
altri
ediz.,
maggior
testi,
in
stralcio
e
tradizioni
che
videro
la
vate
delle
PP»
quello
dopo.]
a
codice
libro
potrebbero
luce
tore,
edi-
anni
esempj
a
si
e
del
di
1857,
alcuni
copia
core
quella
Bergamo,
citare
zione
pubblica-
parecchj
anteriormente
pubblicati
in
«
Fartele
da
Poiché
23.
e
all'egregio
da
già
costumi
potuti
e
diversa
trovò
2^
Brescia,
di
menzionato
da
le
:
le
abbiamo
questa
ricordare'
lauda
luce
{Dialetti^
sarebbero
lombardi
la
citare
di
alquanto
8
IX,
tre
sicché
lin.
8
p.
Tutte
io.
verbo,
0
di
della
visto
1300»
si
e
permetto
strofe
lezione
e
ad
12
e
lin.
7,
pag.
dinanzi
11
mi
prime
G.
noiVArch.
l'opportunità
avevano
Bergamo
eio
lin.
Salvioni,
in
di
7
p.
V.
elide
si
presentata
amorcj
opera
di
di
lombarde
parte.
a
finale
che
fine
^66'6j),
r,
frequenza
edito
scritture
anche
e
del
di
glott,
certa
con
Passione
Y-o
volte
lo
Aìxh.
(i).
(i)
mi
(v.
ricorrere
vedo
ora
-
per
della
Provincie
214-15).
anche
qui
ora
da
pra
so-
giungere
ag-
GIUNTE
Delle
Alle
34.
Sordello
più
di
terra
sotto
dal
d,
nella
Reviie
De
ovvie.
leggasi
promosslone
lett.
XXVI
V.
edizione
Lollis.
particolareggiata
assai
stor.
dell'
recensioni
procurata
quella
si
di
P.
aggiungere
ora
quella
e
di
poesie
Guarnerio
litt, fase,
de
et
delle
può
E.
383-401
II,
critique d'Inst.
nel
A."
di
Giorn,
Jeanroy
del
26
ottobre
1896.
prof.
E.
Monaci
fece
283-86.
col
seguire
altre
titolo
note^
Ancora
su
Aneddoti
Agli
44.
pag.
due
da
2
le
promissione
pag,
pp.
lin.
i6,
di
terra
tralascieremo
correzioni
pag.
CORREZIONI
E
la
Per
Arrigo
delia
storia
Guido
Su
una
il
qcc.
della
Odo
e
poetica
Colonna
anch'esse
pubblicate
Testa
scuola
siciliana
1' altra
e
Rendiconti
nei
^
dei
dato
Lincei
(giugno,
pag.
57n,
pag.
63^
agosto
lin.
ultima
lin.
da
5
a
1896).
settembre
e
p.
6
\,
p.
a
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