B VARIETÀ Letterariee Linguistich DI PADOVA LEANDRO BIADENE FRATELLI DRUCKER — LIBRAI - 1896 EDITORI ? — VERONA VARIETÀ Letterarie e Linguistich DI LEANDRO BIADENE -7 PADOVA TIP. all'università - 1896 FRATELLI GALLINA AVVERTENZA recensioni le Fra letterarj, ne ragione ristampa fare raccolte al assai da usata anche In comparvero fine Dante e lettore maggior numero quello sul la prima degli V di scritti è si della indicato della di trovano fra comprese lo note s' intitola per opportunità Queste valenti che indegni note significato nuto ve- periodici quelli vedrà, che alcuni recentemente d'ognuno nelle sono volumetto. meno aggiunte. il è lunga) nei offrivano pagina Come argomento esse di parte sopra parvero ed pie quadre. parentesi diede a che questo caduta è mi modificazioni essi scritti comporre tempo stesso brevi maggior a scelta l'altra per nello e ad tutte di o alcuni la che dire Superfluo una scelto ho altri la pubblicando, via via gli e che scritto (una nuove dalla ribo Ca- voce quale rono disputa- studiosi. dove e quando volta. L. B. LA FANCIULLA morta omnaì strane. Riferita la fanciulla della Questa da ad di precetti il discepolo, finge « che dunque facta reginae amicitiae « multa infantia « ab « itaque « tum. Et « sani et (*) dalle I Aristotile Abtb.) natura sua nisi Hertz. d. Munchen, k. hayer. 1893, dona imbuta pp. iscritto inter quae serpentum: serpen- in inspexissem (Estr. Giflmddchcn. Wìss, ip- audacter. ideoque der 78. recole causa naturam vom si dell'opera puella, in al lontano. veneno Alcadeuiie sofo filo- venusta, judicassem, 4.°, serie mandavit venustissima Suge una Alexander, tibi sagaciter Die buito attri- grande parte «O erat bora magica WiLHEM et versa illa arte et il la fuit nutrita AbJ?andl. dica: per libro per prima più troviamo allora quando fuit delle il che enxenia (sic) missa quos « della Indorum, una contenente e conquistatore, punto leggenda la indirizzato avrebbe certo un Aristotile grande una secreto?^um, ammaestramenti, vecchio già A di e anche Magno Secretum ad é è ed Alessandro nel falsamente velenosa pezzo un volta prima VELENOSA^) I CI. XX B. 2 « horribiliter « gebat visum « quod « stea « dissem, mors « quuta (i).La intertìceret » solo duodecimo, il Secretum sullo scorcio e tutto rifatto in in o in l'antica fu che il reca più e Il H. la della lezione della nelP del Tesoro R. Accademia illustrazione tip. avremo della or di (2) Su rum della leggenda delle aiiribuito N. S. vedi di ad compreso redazioni due qui sopra Bologna, impensisBe- : dal anche Laiini le è D'Angonta versificalo^ Lincei, 1889 (p. 33), citare nuovamente. stie e to secre- pugnatore redazionivolgari(Prosui difetti di questo 336. intero l'attenzione tedesco di Brunetto [1889]II, 72-102), (3J Lo riportatutto in Monaco dei e del l'ampiezza per Cecioni, //Secretum Aristotile dei di 6, seguita G. lavoro, la Romania^ XX, Richiamiamo più volte Reggimento che l'opportunità di ora esso p. al ricorderemo di stampa 18, che italiano biblioteca nedicti Hecioris, 15 Roma, anche e nome tardiva secolo latino; inoltre riporta (pp. 6-7) traducendola la incunabolo riprodotta del rima, fu tradotto in o subito più tardi al o in (3),rifacimento versificato (i) un quale, lettore conse- originariamente sembra, voltato il rifacimento e più larga Tesoro da lingua. Al versione Signori (2) del in prosa o coitus fu steso po- osten- qui. Gioverà lingue d' Europa, molte stessa una nella parte, certissime ardore quel che a principio del seguente, o in è tutta leggenda prima, non quod experimento morsu, fuisset tua fi- suum perpendi siquidem probasti, et nisi hoc et che arabo inverecunde et facies hominum, in rammentare in incessanler et didicisti — sui il D'Ancona, seguenti versi op. di cit., pp. 29-32. esso (p. 29) : 3 — svolto, cioè •ond'è un -Il H. dopo La E sapea Era nana, Che ile secondo dubbio di dove episodio forse Graal indiana del di inchinerebbe ragione reina. a che creder nana l'appellattivo cui spetta non che egli fi che la bensì nana « sia sotto e d'aver .^Tormo la congettura (1.e.) soggiunge anche dono in da gina re- una Malcrèàtiure e nana sia non lezione falso fanciulla non giova nelle era cato predi- p. supposto 250) una che avvelenata, a il ricordare novelle realtà testo, per popolari avvelenatrice,si in per (La Leggenda ma ms., dal udito o del Clausen, 1892, ^ quindi volte sintattica Carraroli alla attribuito più qui chè Per- Olimpia, come libertà muove seducenti,ma ». (c sarebbe Dario ingannatrice forme sciancata Anche Egli certamente: fanciulla che giusta tiene. non alla V[(.agno Alessandro a : vece in- allora mostruose, ammettere, soggetto senza {Parxival^519, 21). Sennonché, concedere voglia altro mandate indiane La spia : questa a sono surziere fatica ad si dura riferire stesso fu annota maga)-). H., il quale per creature la si il D'A. verso leggersi Wolfram dello (p. i6n),per isbaglio regalatadalla regina di Curdrìe da è nana una •quanto al quarto al nana il H. debba Dubito altri negli come parola geometria^questa osserva verosimile •sembra re come geomantia.E nana? stata questi versi, la dovea nascer gran guerra, tórli la terra. forza per sapea Alesandro dimenare spia. sua per seppe sorte uno occorre usata, di al dovea all' ultimo nato sua per. d'Olimpìade gli altri (pp. 13-18). geometria. sua per era Che E che et particolari, asennata sorte Alessandro Che "Nel fare dei precisione gli opportuni con molto era novità e da tutti distinto fornito aver reina copia la luogo ben tiene — di presenta statura 4 — ragguagli arabo intorno egli alla storia anche rassegna nelle biblioteche la i parliamo sia che la raccontarono al fino principio del secolo Esaminando si vede poi che dall'altra avvelenata la e collo è intorno col di causa fatto di del cattivo cotesti del lungo cotesti e fatti,in superstizioso sieno all' illustratore folk-lore, che della egli studia quanto la storia degli uomini. Così è larga gli vien fra le altre testé menzionate che intorno credenza sia delle che diventare di s' intrattiene s'avveleni atti esattamente, le ricerche si dimentichi col di più che an- sudore, col o, popolo ma morso, al fascino è mortale sguardo (pp. 19-23),e dell'alito (pp.24-27),sia degli uomini (non coito apportare varj testi,essa contatto, E mostrare, la col l'una del- la fanciulla estendendo lunga diffusissima così zioni, tramuta- e potuto dei rappresentano morte, e riportando onde conto nel leggenda altrettanti temi terra generale^ più notevole avrebbe col bacio, amorosamente, forse soltanto non nell'opinione quanto in cenno, modo, al avvelenatrice deflorazione. nella e traduzioni coteste sguardo, coU'alito, alterata scrittori la differenza uccidere poteva intesa decimosettimo. Giacché, tenendo morte. come stata e conservano proprie parole (pp. 6-18). S' arriva le loro spesso si ordinatamente fecero ne o (dell'originale che mss. varj traduttori, rifacitori da la del libro europee), mostra di cui leggenda — a morte bestie, massime e la fanciulla natura sulla della dei leggenda serpentina), superstizione che cogliendo la rosa d'amore serpenti e X più nisce fia uomo (pp. 27-43). 5 Poiché per tempo, e é portato al svantaggiosa fonti, dell'amore, al nostro tesse morale fossero Tra Zorzi, di Varthema, di Gaspare Dalle o anche si pagati (i) alle vero luogo dovico Polo, di Lu- volta da Ramusio Battista queste erudite pagine. contrade citato tutti che direttamente di (pp. 28-31),dagli schiavi dei discorrendo del degli uomini dal H., che gli scritti citarlo che lettori sovverrà derivano, accennò, ne Amori negli di ben ciò a che non nianze. testimo- l'ultimo di Marco apprende, che in talune Mantegazza noclis incredibili grandi viaggiatori Balbi, di Giovan qualcuno usanze Paolo libro A repugnanti usava togliere la verginità alle fanciulle usa riate sva- dei fratelli Careri, di Alessandro più d'una quali più delle certo i nomi l'argomento sul- etnologia parrebbero nostri dei viaggi; e da si affacciano costumi e tengono non i racconti e narratori usi certificati dall' autorità queste le relazioni capitolo di che e alle é gliendo racco- già s'avevano che attingendo discorre mentre ed almeno o qui (i). E notevole un senso non se molte altre ed poli po- volta una impediente le notizie punto, alcuni presso matrimonio loro un codesto su era addirittura ordinando e fanciulle delle oggi condizione pur tuttora, ragionare del fatto,che a verginità la € regnino parte idee regnassero quali strane far vedere in — non alle fonti si jus priinac aveva suo bisogno, essendo attinse formato in- benissimo mostra s'attengono al onde e (Milano 1886, II, 85-99), pur che (p. 31), molto, anche detto così mini uo- tal fatto a è non da il E tema. lito risa- Mantegazza. 6 — dagli stranieri (pp. 31-33)»dai dal sovrano per le il H. in il sangue che air autore della in portato quali lo le riconduce lunghe In la gli adulta, avesse s'è quel anche kanyd o di delle una po' troppo la con suo come quale fin popolare,d'accordo con che diani gli In- presso visa- quella che si sarebbe cibata appropriò poi alla radice di alcune sa nemico proprio: si chiamava significò in origine veleno come cosa poi, divenuta lei,aveva che vi'sa^ in fatti in- dall' infanzia sovrano corrispondente alla anche di come affinché bis, nome facessero è l'India e nire ve- leggendarie (p.46),e al morte fa arabo ragionano veleno nome vis angaria, velenosissimo, un velenosa; ne paese la un cresce gono s' intratten- medievali; dell'erba test'erba sia comecches- avrebbero creature commercio quali si credeva qui agevole trapassar veduto, l'autore fanciulla procurasse avuto dannoso e (p. 38).Di menerebbe la fanciulla nutrita stata condo se- al Secretum, Una notissima. impuro veleno, di cui come patria di cotali scrittori di fosse dir come dall'India spiegazioni, ma torna le cronache e — — questo, sia che del grembo usanze, superstizione regnante memoria delle donne leggende le per dotta coteste deflorazione nella esce discorrere a nella terra, che della parte gran (pp. 33-33)^ insufficienti,sarebbe meno ricercare da varie proposte più qual qual tutte l'originedi (pp. 35-36).E quali furono sacerdoti soltanto sanscrita voce in genere, si ma specie di aconito, le nell'India. Invece Europa; é il nostro dirci in tanti modi n a co- pel lo, la botanica quella dei dotti (pp.48-51). 7 — Seguitando, importantissima è d'incerta età, che tanto apparterrebbe al secolo air ottavo fin e e dal 55-56), riassunto relazione somiglianza e V antefatto undecimo, Il H. che l'attore il quale nella leggenda di Aristotile, il bramano nome a passare è che delle tante una la abbonda si tocca altro che il L'età libro discendere, fanciulle è incerta, che osservando predette fanciulle,dev'essere libro pure arabo decimo dello accennò arabo s'arriva un a nel La vedere nella a ar-Razi conchiudere nota pezzo Bekr il proprio far che invece non senza niente si non ciò che di preciso. di bilire sta- farlo può le concerne la fonte di stato altro un primi decennj del poi, cioè torno a un'altra in colo se- cipio prin- fonte il celebre quelle anche bro liper al H. riesce ma secolo,attingendo brevemente Abu dà velenose, per nei composto (p. 38).In quel stesso fa la parte bene, in questo più giù del quale il termine poi, falsificazioni di cui e compilatore sappia dircene del Si noti mentre Or araba. delle anche indiano, compilazioni letteratura (pp. tossicologia,che si voleva dall' tradotto per altri la strettissima indiana Tschanakya, di libro arabo un un talisti orien- secondo racconti. due di la riassume apparisce evidente dei della alcuni secondo al settimo. anco la storia dotta indiana, che, ri- poetica, costituisce in forma dramma per leggenda un'altra leggenda nostra — diana, indico me- (lat.Rhases, f 932). Così siffatta letteratura leggenda araba era quando già da fu colta ac- Secretum. menzione quale teste fatta di Razi fosse l'opinione conduce degli uomini di il H. a scienza^ 8 — dei naturalisti cui ci nutrita di il veleno, tradizione del imbevuta di nota il serpenti. Qui, E che fanciulla cosa di come una del parola di certa cosa di tutti ne Mercuriale Grevin (t 1570).L'ultimo veleno potè di cotesta favola del scorsero di- ne neppur dubitando non spiegarlo; altri e il celebre fine in- mente tenace- medico (i530-1605);altrettanto non il poeta anche di Clermont, che si occupasse Pietro celebre meno ed medico decimosettimo, secolo rità? ve- o erudito Parigi in jprofesso della ex questione fu il portoghese Gaspare de los Reyes la metà di fp.60;. aggiungervi la verità il (1500-1577);come Giacomo i dotti decisamente di Forlì la combattè decisamente Più stata varie. Alcuni nello sostenne del Secretum altri, pur fede. sarebbe credettero senza commento; alcuni dì Avicenna del opinioni furono gli ricusarono Gerolamo La differenza, principio,nella non dunque s'accordarono fatto, non Mattioli il testo avvelenata? solito le Al e ci esso secondo H., l'autorità pensarono cosi in Alessandro napello far correggere da tanto, fermati ad inviata sugo notevole alessandrino: dell'aneddoto lui, sarebbe importante. Per cui ci siamo su Avicenna la fanciulla secondo questo, ragione di un'altra la fanciulla anche che e che anche rammenta Particolare napello. quella oltre badi, anzitutto, Canone suo renderci è dato medici, rispettoall'argomento di Si occupiamo. (f 1037) nel stato dei e — nel quale verso la genda leg- svanisce. E come mai essa, riferita ad Alessandro chiederà Magno? il lettore, Anche a potè esser tale dimanda 10 — fa neppur mestieri orientali,non — ricercare cessava : questi, nel istante un di degli concetto vegliare sul suo regale discepolo. su cui il H. di che Dopo fa vedere sieno state moderne, e messe in prima di Chi chiavelli. non fonda si principalmente sa fatta dell'erba di far virtù giovane dà cui da a che ha accodate a donna, memoria)] giorni, otto ch'elT abbia presa del Mandragola Alla fu, sua tradotta In si come Rapp novella in francese a far colla fra zione è un'inven- Questa polare po- e s in seguito all'uso di in dei continuato questi, e (f 1864) un'altra alle fanciulle anche sa samente espres- Daiighter, che fu anche riscontro trova superstizione indiana Hawthorne La Fontaine. si richiama N. acini' dal La imitata sa, perfetta corrispondenza temere prima egli come poggia sulla credenza americano la più da ha poi, appendici pozione, muoia di Alessandro leggenda la nione opi- era possibilitàdi così fatti avvelenamenti. il poeta nella pozione l'astuto due che ma cotesta Machiavelli, che della la dabbenaggine la marito, delle altrove. è detto non gomenti ar- (e chi voglia persuadersene aggiunge, quell'uomo che stesso quali con come sterili, la seconda scorrere del Ma- s'intitola abbia al malaccorto comune questa a e bene, che Or la commedia intendere composizioni ingannare a ingravidare le donne abbastanza non riesce Nicia? messer leggenda Mandragola quali arti con superstizioni nostra alcune nella l'astuto Callimaco di la gioco in tutto le come di uomini veleni,non inoltre turca. velenose^ i quali, avevano possedevano la li - di uccidere diabolica potenza giaciuti(p. 68). Tale dal al 151 1459 varj scrittori, si arriva in fondo il H., è da Sicché, dice l'oppio dall'occidente amatori degli i tra credere dell'oppio. da oriente mini uo- quando là trovò e grandi, la leggenda del nutrimento costoro a mangiassero essi che che in minando esa- cotesti mangiare fu portato Gud- essi riferiscono di conchiudere si sia attaccata velenoso che di attentamente persuadersi che a facevano non che ciò tano il sul- stato il regno tenne Sennonché, 1. confrontando e sarebbe es. p. sero quali fos- colle le donne Bigarrah, che Mahmud scherat — modo, per da veleno veramente far del continuo. Tale capi questa sommi per abbiamo procurato abbiamo riferito le quanto per che Molte le breve, basterà tradizioni nuove di per e abbiam giacché delle e tra Alla avremmo raccolto sultamenti delle lucidamente sue via via quali soltanto e natamente ordi- sono e dei popolari. immagina da metter sono scritti consultò gine, pa- alcune d'ogni maniera. desiderato, che esposto parte: ampie queste 1' autore e suo sumendo, che, riasinteressanti, stesse libri,opuscoli credenze il lettore notizie le comporre centinaia fine di esamina degli usi conoscenza dovuto straricche per sé il lettore molteplici aspetti del alla ne sunto, il rias- e persuadere a quale il H. più forse di quel che cose avesse nel i assai delle costumi, principali conchiusioni; acutamente conferisce Noi scoprirne V intelaiatura, e studio, questo e tema, di memoria. dotta i 1' autore principalire- indagini, e poiché il suo discorso - procede divisioni senza aggiunto indice sono interrotto non e cose tutt'altro che dalla distinzioni il sommario. delle 12 Utile — prima di all'ultima sorta, che anche sarebbe ne pagina avesse stato un più importanti, le quali, ripetiamo, poche, cosi nel testo, come letteratura italiana,anno nelle piosissime co- annotazioni. n. della (Rassegnabibliografica 4, aprile 1894). II, VIAGGIO IL Il miracoloso dalle di meno ture; della di racconto. farhrt^ nella i88g, pp. ogni « « « zione colo (*) in pp. aulico Zeitschr.f, i la si letteratura Francesco veneziano. LVIII-108). legami Novatt. — Bergamo, studiosi altro per le e dello agli il XXXIII, la peregrina- imrama VII di meglio e il ed (p. Vili) Navigatio Sancii fr. Meer- ecc. cui è non vicende d'aver per » a argomento Alterth. fra La nel f^rendans riallaccia irlandese fu parecchi vanto abbondò quali tempi, quali deutsch. «il di visitarlo, l'origine 257-338) divina di dMoZìmmtv additato de' ai non avven- grazia di vendo mo- per per ultimi parte tutto Spetta brandanica echtrai,, da dei 129-220, altro e medievale; chiarire strano degno questi a l'oceano singolarissime terrestre investigazioni riuscito « fino letteratura naviga fatto paradiso al dotte è che Brandano, San incontrando anni secolo, nostro di dell'Irlanda coste finalmente e BRANDANO SAN viaggio sette approdare di DI Cattaneo, ; IX ma Brendani 1892 agli se- non » (8.% 14 — si possa, pare « nico locale di Brandano le radici e egli fa, negare com' tradizione «antica nei la leggenda facile assentimento che la Navigatio « di cui « samente nel quel « al altro chiudere, che (( vigatio a zioni intorno da in alla laici,da « lari, da alla cimo, « si mantennero « posizioni poetiche « la « porti fra il mondo ce loro di e e di « tutte come naturale » il con- della varie Na- tradi- di Branca da come giul- e il secolo orali,di di racconti lais^sino celtico nella apo- de- altri testi latini,dall'altra ad ed al il volgari » in cui momento vieppiù i tutta molti son com- rap- francese, permise cristianità prosaici de' quali le letterature e verso agevolando normann?., « qualche novellatori (ibid.). Poiché, giova ripetere, sono «poetici di chierici da vita, forma sotto spandersi e comparsa così da dettero Navigatio « per peregrinazione oceanica parte conquista fatto molte letterati al pari che una non contenenti palesano questo Irlanda dano, le quali, raccolte « santo, più già lungo cammino della prima il sarebbe I codici un di conto correvano critico stesso viaggio del fra di loro si assai verà tro- neppure che significativo,« sarà ugualmente fonde pro- quel libretto di « e undecimo. secolo tenendo '( (p. X), » graficorrotti,deformati (p. XI). E d'Europa. E scritto del confrontati testo e moltiplicaronsi così prodigio- gli esemplari risalga che ocea- in Irlanda messo ^rendani, evo documento antico ha viaggio larghe son l'opinione dello Sancii medio il concernente parte gran l'esistenza d'una « (ibid.)jtanto » che volghi di — quanta » i testi «così ricche (p. XII). Essi presso sono che stati dai lo- — in « procedono « Brendanl « rappresenta "c probabilmente "( vincie "( latino,l'un dritta « saga conservasi Mss. Z4TINTI, i chi il secondo aver bibl il pp. Nazionale Firenze desunto da esso codice un del secolo quello fiorentino nella Francia^ IH, di del metà 193), quattrocento, di glia, Sivi- e tradizioni Pisa, Nistri, 1865, quattrocentino della C. 2. di cui si Soppr. volume dell'ambrosiana Nel in parte e conoscere pure (Conv. XV. p. Parigi (n. 1708 àtlfonds la descrizione lingua (v. Maz- Tours di Commedia, nel codice un principio del XIV, che fatto codice un quello stampato quarto anch' di sur quattro in primo fAntiche leggende illustrano la T)ivina 83-109) di di testo pubblicato dal Villari della celtica alla Colombina appartenuto viene posseggono indicheremo, ora or il della passò alla Nazionale ital.)Terzo testi (p. XIII). Sono » Comunale codice un più piccola la le vicende del o ital. delle in che, dopo che nostri studj XIII oggi nella testo un (pp. XII-XIII). è fatta parti d'uno, che secolo » da pro- italiana,e la dimenticanza qui inediti. Leggesi fine del della nelle volta sua non cristiano mondo alcune fin erano a anche per diversa, e si fonda composto perduti alla letteratura nel e, tranne tratto classificazione interesse (ibid-);il secondo » poema l'altro come ingiusta,giacché molto un sopra che Sancii Navigatio affatto tradizione una basso-renane, parte « il primo redazioni Le « dalla linea costituiscono In questa è gruppi. ripartiti in due critici codice del letteraria,in 1550); parla e (D. 158 inf.) di Tours viaggio dialetto e in ci si presenta veneziano 16 - negli altri due. i quattro testi finirà toscana il chi E è che non quale doveva liani « versione noi a XlV secolo gione veneta, « (pp. XV« zioni di « « « italiane del cui però da mettere versioni della le mentre Navigatio e soltanto è del tale difetto, due le stranieri e a sione un' isola » di Si Il noti s' incontra che portanza. l'imnella che mente larga- trovar il paradiso racconto verso parer quasi da tentato avanti che loro, e di «la colle terra la ti mu- noi consta^ a scrivendo riparare de- meraviglie dell'Eden, riparano quali sono semplici e cui, per quel che i testi italiani. Nei i prodigioso viaggio dei conciso avevano non descritto (p. XVII). breve distribuito lascia vedere parte? e i due Brendani, contenendo altre, ne lungo le reda- fra pure propria soltanto delusa cosi « » dovranno ha aspettazione del lettore di meta diventa A Sancii re- veneziano primo colle il e alla (p. XVI). Ma particolareggiatamente rimane 1 ato. che nel fascio un qual è codesta Y terrestre, fine in una appartenne moderna leggenda distingue dalle E riproducono così le cose, posto Navigatio parte una i testi ita- viaggio di S. Brandano volgari della testi tutti eseguita fra il XIII dunque la critica con ambrosiano. e addirittura fu prendere in che leggenda non Stando necessità santo, se dialettale^ somiglianza scrittore che uno XVI). gruppi, esse della la versione testo un parigino col dire Navigatio da di codici dai della fra di loro persuadersi, che moltissima aver noti confronti e rifacimento «concluderemo « « esamini col quello conservatoci Sicché - veramente di promos- bellezze e colla 18 — le del avventure favore Santo — incontrarono la per r editore come che stesso intendimenti con l'esame E letterari. la sintassi e è dei naturale, le lingua fin veneti la fonologia proprio testo, gli altri antichi rimasti Passiona Halle, 1891,M. Ein Halle, 1882. Nello parte, faccio ma ^ cui con po'più di un qui parte a a osservazion- spicciolate. Paulo al opportuno era aggiungere dialettale gli esempi di o di vicinanza addurre poteva trovasi curador non senz' altro 7 è dato n. schiettamente che invece seguire alcune soltanto e desiderare minuta, esaminarlo di intendo Non Goldstaub si potrebbe non quella, assai di quali, i più ^ianischer"^BestiaiHus -vene condotto; si desidererebbe sobrietà. ma spoglio diligenza maggiore celle tosco presenti, ignoti : G. Oehlert, oAlt-Veroneser Wendriner, logia morfo- testi veneziani soli dei qui pubblicati;due la prefazione. linguistiche di cui gli sieno stato occupa la tenne recenti, sembra è presente guistici piuttosto lin- della illustrazioni accompagnati vanno sennonché, ; (p. Xni)^ la avverte L'editore, studiando com' testo quinto dei sei capitoli in cui è divisa il tutto del contenenza pubblicazione è fatta R. costante e (pp. XXIII-XXIV). Questo e largo e che palatino anche (n. 24e),sibbene metatesi scambio In riduce ad nella Fra nella u n. a jpercurador r forma nome. succeduta del di del la fine del verso lutan,forma in altri documenti. si avrà si la è anche viva sempre protonico suono che latinismo, come si 11 luitariy per jpro- prima prefisso.Delle laba sil- forme 19 - che non contanti forma cotesta del il risultato la accanto si poteva aìbanon occorrono doni voglia n e ^eitrag (v. MussAFiA, critica Svista l'altra col istrettissima senterion della E setentrion. Una trion^ s'era già beli' riduzione normale notevoli pose, che vosemo, (n. 53). O che anche prime e non lo del del forse qui pare, stesso e sarà che alvan^ar^ gruppo tr condizionale r. sarebbero il impedisce presenti in da tal caso ? la ripetere di ha in sente- a Forme rimasero come in la senterion^ per all' editore contesto si arrivati a col fra loro n Quanto mente vera- posemo, inesplicate di derarle consi- alle spiegazione vosemo, e sì la forma del di che senza metatesi volta aban- per s. sieno giunti diwche e altri testi in sillaba prima connessione. per proposito di it^ II, 153 n), sicurezza, con / nella 26, testo lonsegar, e a p. Così essa. albandoni e ecc., lett, affermare ora abandon per siamo pos- più d'un in anche, che notare ben ad sempre dire, regolare che losengar (v. Q/lrch, glott, XII, 411). E anbandona forma s'incontra Italia, troviamo dell'alta antico la accanto motivo, così per anbadona, che lonxengar^ a il sarà, tra coesistita immaginare struzione. rico- riconoscere vedere ora essa metatetica tanto sol- popolare? Dell'epentesi so non anbandona, e chiara di- falsa una più verosimile dell' oscillazione abandona sarà un'etimologia ad quanto ma invece chintara in n che aggiunge sarà Feditole giudizio (p. XXXVIIw); dare osa Non in contanti senterion^ chintara, anbandonUj per — che due é via, ov- non 20 — trovasi nel Nel luogo del capitolo (pp. LVI-LVIII) — testo indicato nello spoglio (i). ultimo della prefazione ed sesio si descrive il codice si dà ragguaglio Nella quale l'editore dice di diligenza la di chiara occupa fine sta un per verso riscontri limiti entro Colla Tavola i La con cura, alla mente il T^e anche e regimine notare da con Romania, XXII, appunto questo per ha autore (p. LVIII). di 303-4, saggio del Novati. parecchie altre giuste e notevoli i zione. pubblicaamore e richiama in prosa, Minorità, Paolino secolo, da quel bene condizionale, come riscontri esaminando la veneziano del per contenerlo. esteriore fra di forme opportuni voci lode molto con testo quarto di saputo la bellezza veramente le dilucidazioni rapporti in cui si chiude proprj rectoris un lo seguono, notevoli,cogli opportuni antico altro un (i) [Sono fece V dere ren- (pp. 103-108) delle apparisce fatta quale che testi;glossario degno quali di accolgono latino testo V altro de' Nomi ormai edito il ed per altri si ogni con agevole lettura. note varianti il Glossario o di nelle di e stampa. sforzandosi pur indispensabilisui la versione In e nella riprodotto aver intelligenzae alle volte a seguito ms., pagine, 92 (pp. 93-102) oltre stanno metodo grafia del il testo Il testo del Ambrosiano, E. dal Ivi si G. lato Parodi della troveranno osservazioni.] nella lingua anche 21 — merito valente e illustratore de' nostri che dialettali è Adolfo del (i) [Oltrela recensione vedere di C. pure BosER, che dissentendo recensione — nella in di B. Wiese Mussafia Parodi Romania, XXII, esamina la leggenda più d'un antichi punto nel LiteraturhlaU (i). citata sopra 581 e nelle dal numenti mo- sgg., sue Novati. f, german, verà gio- quella varie Altra — u. dazioni re- roman» I Philol.^ gennaio 1893, coli. 19-20.] della (Rassegna bibliografica n. 2, febbraio 1893). lelteraiura italiana),anno I, UNIVERSITÀ L' maggior il dopo 1260, 1314 del continuato amplia, compie nifle, Die civile e *) XI far di cultura Angelo JI e q^iel tempo, (8.°, pp. pp. vedere, 369). e sorse cenni Treviso, di essa Il M. di di Tip. del Verci, il civile Pio credette e di e Istituto vita questa su Treviso letteraria portuno op- di condizioni Università De- Mittel- des l'Università; storia ficare retti- del Inoltre quali ci non argomento 461-67. V aver dunque grado in Universìtàten tra Marchesan. XIV deve anno se tanto sol- d'Austria principalmente der 1885, di qual è anche poco a Federico medesimo sul versità all'Uni- costituita certezza. con scorta Entstehung BerHno, alterSy in dire potuto il quel risalgono esistere, talvolta e colla quanto, aveva nulla più sapere intorno potè da ad poco raccolse regolarmente dopo 1318; ben dato é che riconosciuta e *) fonti, primordj fu che ma diploma con i cui Treviso, nel notizie di numero di alle attingendo L'autore, TREVISO DI nei della Turazza, coli se- città 1892. 24 parte circa che si diffonde armonico ed netto la abbastanza di cose generalmente talvolta disposto note la lode testimonianze così un e si che nella vita nella di poi gli si concederà pensi che V amore, spira da cittadino esso, la per si conveniva poiché E altri di lett. it, XX, e esso e sciato la- alcun letteraria il libro volta fu e anche inspirato e del amore provincia. S'aggiunga, che hanno pregio accrescono già parlato periodici (p. es., il Giornale 437-60,e s'è di chiarire nell'appendice di sioni, digres- più volentieri,quando cui questa città sua raccolti i documenti al volume. è nelle qualche personaggio. La tanto da con possiamo esso civile storia non giudizio volentieri e tentato o al M. a mando trivigiano, fer- anche spesso modo, buon ad avere sia cialmente spe- ricercato aver studio di chiarito controverso specialmente lode inoltre ogni con intorno po' troppo trascorrere, punto discusso e brerà sem- chi a mende, merita, di quanto tutto in cui d'altre sull'antico di certo; sapere e Ad in dilunga secondarie, erudito. si zionate. propor- il libro é indirizzato difetti che si e ne ragionare a eccessiva, anche non diligenza ed esaminato le si distende e che conto di cotesti negata va cui s'attarda dimostrazioni e al lettore malgrado scito gli è riu- non di loro ben tra e addirittura tener a quindi rato rielabo- ha ne non e congiunte questioncelle certe autore prolissitàpoi con La occupi essa disporla in guisa, che le parti e saldamente sìeno V : materia, di ordinarla dire può disegno del quale è tutt' altro il libro. Il mezzo si tanto, che la Rivista storica come storico IX, 691-92), 26 — estensione di risonante conformità strofa, tutta donna dentro di le rime dal Fraticelli anche alcuno beriniano e da cui é così in un forme che l'uso noia tanta per ma da non poi so canzoni bene ch'io dire ritoi^ni piacque i^. sempre pratica delle rime di Dante a seconda, Fanfani fLe più 2) v. del La virtù senz' altre antiche prima è dire la fu a Dante, rime di Cino da altre due Era verso. piace amore amore cui a tardato fra le rime stampa 103) tra Dante a indicazioni,chi strofa prima pubblicata d' avrebbe non già ti somma vano da- specialmente prim.o ^^^acchè la per che e Delle il strane tuto soprat- maggior toscano. un (ediz. cit.,pag. vale dell'altra, della « anche la comm. nemmeno reca e Così che a principiano » lui appunto; ragionasse attribuendola non che di singolare riconoscerla come il M. Bar- (si noti terza 9, tra, l'al- come il codice (^iiadrio; il quale al cioè Maiano, della e che e i tra luogo parranno non poi Cam^oniere mano s'incontrano essa voleva non esse veneto I, 4, IV, st. di era resterà non è tutto tratta il M. primo, trova del sembra, come se, caratteristico plurale: terza in si e che (3 ediz., p. 242). Che, dubitare, tale canzone » il per nell'edizione Rossi tutta e presentano siede cinquecento, sia del De questa da certe dal mi cor pubblicato apocrife di Dante curata endecasillabi interne, al aver fino stampa a di gurazione confi- nella ma potersi quasi dire identità. La (p. 133 n) crede già poco), frequenti rime da Giovene « dir (che vorrebbe della — una primi quelle di Pistoia, pag. ha ad corgersi ac- crife apo- parte sei versi Cino dal 426),che 27 — il frammento trasse cui secondo dottore da di leggie ». La e « Color di dette si sarebbe tutta intera. il perla proprio il De caso non che modo: indirizzato inedita rimaneva », 3, marzo desiderato 1893). di Rosso e attribuzione dei uno sarà due tori rima- l'altro, al- componimento Rossi dunque a Gino. che Di la ramente vezone can- la quale per le ragioni sopra di della ("Rassegnabibliografica n. Gino.... Messer qual duplice solito in questo Magliabechiano, codice un «Di sarebbe spiegare nel abbia da - trovar hlteralura qui riprodotta ifalianaj anno T, SORDELLO più Del famoso immortale nel sul aveva di cui la lodevole corredato non trovatore non menzione, ed maggior la (*) G. quale De dobbiam qui 1896 senza Yila (8.°, due che pp. e poesìe VITI- prima altro 326). sarà merita Sordello nei e di di libro nel letteratura per que cin- dei che si contentarci non Lollis. che dubitare da far studio, poesie, alla specialmente di tempo in diligenza — Niemeyer è studio, uno medesimo delle non Lollis De d' annotazioni testo decorso prof. suo distribuito al sommario, ragguaglio a quel ora minuta dedicati neolatina; Halle, Il parliamo. periodici il mancò Nuova testé anno bia ab- nella pubblicato copia preposti Già marzo) i ricomparisce con dell' mantovano 'Tiassegna avesse, esaminato e compiacersi è da italiano. mesi Sordello di italiani, Dante, un febbraio i di cui di primi dei capitoli, di trovatori l'edizione oAntologia del dei poema procurato (fase, '^) darne logia filo- un prima aver di Coito, 30 — lodato la molta del larga giovato vi del cui poeta preso non manca pur che credere nel l' introduzione, la trovatore; e e degli accenni di altri trovatori. la ricerchi a 1220 vita, si presenta Firenze, litigantiin per rissa una sottrarsi nell'onore si a è sarebbe in dola purgan- alla vita del conto dei persona, lo riguardano prima quelle all'ira di Ezzelino chi a da ne verso uno d'una dei tola. bet- dovette quando 1229, troppo in volta come pare, della sorella Cunizza: si la- Coito, nell'interno al e che come di la chi abbiam come dato sua per a qualsiasi modo nativo accaduta stretto in di dover lingua. tenendo quel che in Italia fino Rimase uscirne e, stile,è trovato composta, alla Sordello chezza fran- e dello cogliere così nelle poesie di lui scian pare, espressione fatto di primo proprj che dell'uomo V elocuzione, quale è ritessuta veri documenti il ^ sgradiscono anche cinque capitoli,ond'é Dei il in schifiltoso sia molto lari partico- facendo, egli,a anche parte teria ma- nettamente movimento là avrebbe e qua nelF la dei l'immagine neologismi, che di certi detto, più efficacia migliorare in alcuna non uscisse cosi dizio, giu- gli sarebbe folla e la getto sog- di rielaborare a delineata disinvoltura e Forse dalla studiare; a Provenza, la dirittura dimostra. considerazioni raria lette- e s'attengono al e discorso, sicché suo più rapidi tocchi con da L. di come po' più di pazienza delle e e il De un del d'Italia trattare, l'acume a che così civile storia degli scritti che conoscenza preso nella erudizione XIII sec. — lui offeso, colla dello quale Sor- intimi rapporti, 31 secondo e subito non r S. Bonifazio. Il nel dal più "( in Spagna quest' ultimo paese di lui stesse r abilità dietro alle Provenza pubblico del col Secondo a quale è non «'s'han ben signori di Benevento notizia Nel il 5 e che certa prima del di prese tener rimase qualche a in Italia,probabilmente Carlo d' Angiò. alla battaglia parte è l'ultima 1269 (e questa di nifesta ma- lui; ebbe in dono l' dal- cinque castelli dell'Abruzzo. secondo di Sordello non capitolo si vuol e solo forme che determinare e il De il far ciò occorreva intese tutte anche conoscere Provenza, cognizione Così bene avere le varie sicurezza. Per poeta. come poesie di lui, ma i caratteri 1235)^ si questi parte dei baroni, fino al 1265: e marzo si ha sitasse vi- irrefutabili lece ritorno anno poi invece : specialmente ogni verosimigUanza angioino certo prove dell'esercito grosso viso, Tre- da Portogallo. Quando e poetando, prendendo accanto seguito varcati e peregrinazioni del trovatore, nell'autunno con Verci, in ciò Movendo aver nuto avve- essere sagacia del biografo nel la e amoreggiando, lo può non dall'Alpe, dove di là (p. 30). E può non lunghi soggiorni in Provenza suoi atto modo il di la via prese si recò poesie e di Ricciardo conte biografo O. Schultz. recente Bordello nelle 1226, opinava come 1224, i Pirenei del il ogni ad ratto luogo prima avuto marito rapita al aveva telli, istigazione dei fra- che, ad dopo viso, L., in Tre- del De ragionevole congettura la assai maniere L. egli, esaminando mostra e lore va- turalmente na- quante da vicino della poesia di di possedere raffrontando, 32 — dirci può "( singolare « litica che « ispetta non i molti tra - trovatori dopo gli avvenimenti (p. 72), e che anche nei cioè in qualcuno composti « poeta « tro « more d'indiscutibile che ridiscende nel conchiudendo, visiamo « i tratti caratteristici « colo «di e contemporanei « sentante monto, popolarità » tare la capitolo suo si conforma « essa e notizia come suoi rappre- piegava al che se- lirica dalla insigne un godettero d'una rimaneva a Purgatorio » quella di dal dice delle suo vedere « a Dante dantesco Sordello compianto deve nel ce tra- certa poema. in morte avventure L., d'accordo Ed e se come il ; la cui terzo figura quale trovatore essersi appunto il De insieme ta rappresen- (p. 90); cosicché Sordello dal interpreti del ebbe furono già dai modo, piacque Dante componimento, ereditati quello che a ernerge rav- provenzali del figura di Sordello poeta, s' intitola « 9O, e con nel ogni ^" quelli che trovatori poi in parte d'a- poeta (pp. 85-86). di avventuriero s'accordi tutt'al- lirico di Sordello componimenti i suoi e appar (p. jj).Talché, » poesia provenzale Ricostruita « dei considerato della Sordello «come nettezza dall'Alpi: fu, ad qua « « la loro furon (pp. 74-76L suo « comune patrimonio in tutta imita originalità e di merito u XIII, Bremon, al livello » personali, quelli (p. j6), mentre comune» Albigese morali di sirventesi Pietro di po- crociata inventi posta un cantaron componimenti dei contro che della dagli altri,più di quel che Invece Sordello a di Blacas » gina (pa- ispirato a quel gliori in ciò coi mi- egli probabilmente incontrate dal trovatore 34 la materia offrono in cui oltre appare molte a critiche ed note la cultura che storica esegetiche, anche quella il quale ha poi opportunamente filologicadell'editore; in raccolto differente registrati con o que glossario i breve un In roman. appendice di dire modi significatonel Lexisedici stampati sono canti man- menti, docu- quasi tutti inediti,in cui è fatta menzione Bordello, che e tratti fuori sono di Francia, di Spagna del (i) [Dello studio subito Antologiarese Società Uscito Dantesca poi il volume, interpretazionedel romanischer terprctation ToRRACA riprese riferiscono nel Giornale a N. A. a (i). De S. I, II, 121-23 si trattare occupò Bordello in Dantesco,anno scritto uno gennaio 1896). delle assai IV, quad. n. letteratura i^95)* (^^gg^o della poesie (Zur Kritik molte Nuova nel Btdlettino della Texte,Vienna, 1896, della Rassegna bibliografica n. pubblicato nella L. Mussafia delle testo lia, varjarchivjd'Ita- E. G. Parodi conto italiana da di pp. critica und 1-29) questioni esteso e In^ e che F. si comparso 1-2.J anno italiana, IV, SCUOLA LA Tutti allo il libro della sulla pubblicato Scuola in nel le ora molte tutti da ciò mirabile che osservò, di più Catania, G. rifare A. e il correzioni, che libro, La 1894 (8°. poesia pp. XI ai siderato con- ed tezza esat- logica filo- e principale, siciliana 12). con fare, potranno si non carattere -4 parire ap- fosse copia pareva ha primo letteraria si ma cona D'An- A. superfluo vi con pregio Vi nel competenti; soggetto dottrina metodo. di suo più aspetti, il — Giannetta, il larga Cesareo. dal XIII Gaspary sarebbe giudici forma ne aggiunte fin varj con dirittura che che suoi i cui dai date ragguagli, e, (*) lodi A. secolo prefazione di libro un attesero conoscono del compianto con giustamente parve siciliana italiano furono gli di E anni letteratura poetica in ultimi questi dal * SICILL\NA antica tedesco 1882. ripetere in nostra tradotto e quali che coloro studio 1878 POETICA e sotto vesse do- valore gli si Svevi. 36 — scientifico. qualche Non Cesareo qui secolo della di XIII, vedere in quale, in la tutta questo è di mentre restringe ne sità quindi la curiolibro nuovo sifichi diver- cognizione alla poesia. Apriamolo. parti: i Poeti, la tre sig. poesia siciliana più antica nostra del fiorita al tempo aggiunga cosa della divide il Legittima cosa che e già s'aveva Si che vedemmo il volume quella soltanto sveva. dall'altro che di non di ma dominazione di luce quindi quello del Gaspary, trattando l'argomento, del alla annunziato; sopra maggiore mole meraviglia senza fa uscire mese — Lingua^ la T^oesìa. prima Nella cultura della decimosecondo l'opinione ce e cf che poeti aulici Dopo in due Manfredi. grafici che di primo e in II» del ciascuno sia provenzali, fuori dell' isolay di sussidio col generazioni nata (p. 17)e che i primi congetturò il Monaci, i sia l'arte loro, in quanto appresa di che secola l'A. espone siciliana volgar Federigo come più antichi : nella dotta varj criterjde* rimatori, che vide di- quella di Federigo II e quella poi i ragguagli biogra- offre mente potè raccogliere, giovandosi in ciò specialquanto libro, A. suo cArrig-o Testa più già avevano capitolo del su liana, di Di cadere poesia quali furono termina sul la quella dei probabilmente? Bologna. Sicilia principio del seguente, abbiano di imitazione in delle condizioni toccato aver sul il regno avanti di parte, dopo larga e misura i il detto Zenatti primordi delle Gaspary nella nel tazione disser- della lirica itanotizie sobrie e 37 — sicure ?dei dal Monaci premesse secoli primi già nel poetasse che ha Giacomo notaro a in intorno dall' battaglia combattutasi F. Torraca al vecchio fatto storico. alcun altri non nella manifesti nativo fin chiusa di si vi Piuttosto aveva d'Aquino rimatore qui d' potrà esser Ulteriore nel in nel nome ignota al nelVArchiv. 250-56, prima meglio o secolo sig. C. Stud. probabilmente parte del la nota libro di V. Di Giovanni dei Lincei, Serie poi dei rimatori siciliani tìgliodi Federigo scorso della a O. nei u. Lit, XCI, questa quando Guido su parve com- delle Colonne "Rendicontidella R. Accademia Alla quinta, III,171-82. era da aggiungere II dimenticato stampa i tre di Schultz stampata letteratura,sebbene nostta fossero Spr. esaminiamo a sia rimasta sembra già doci paren- storiche persone neuen era che giudice di Messina moderni alle d, si Quanto comunicazione di una ciò Rinaldo potrà, non il testo. decimoterzo, /. das e chiaro ben tamente atten- Principato del terra Diciamo Napoletano. Doria, tologia An- componimento suo Montella quel luogo Percivalle d'un len- vero, che osservato, un uno Y indicazione trova , tal in (p. 414), che, leggendo dimostrato cenno ac- strofa della una una ; sennonché quella strofa, non che fatto disiosa ed acuto il autori. pubblicato di fresco (i ottobre) nella Nuova tinese di singoli si desumerebbe veder quell'anno dotto Crestomaziaitaliana che come 1205, namoran^a in studio dei la notizia si vorrebbe La canzone nella alle rime sarebbe Nuova — il lista nome dagli storici fino dal primi versi d' colo se- una 38 — sua E fin che canzone Arrigo. Fatica delle rime in qui Palatino di 418 dei che perchè questi primi nelle La il Vaticana e accordano sempre attribuzioni. seconda del parte allo avvertimmo, studio poesie siciliane. Vi data, libro è della lingua si riferiscono come opinioni dei letterati aveva come ; dando altro per Lo richiesta per trattandosi poi, di il fece tanto della i tre ritrovò Zeno la nei Bi^ sua Arrigo figliodi Fe« ad glielifece che canzone, ne che gliene Crescimbeni, era colla Commentari assai componimento il primo noscere. co- geloso; fatta aveva che scusa dovette di già blicarlo pub- II, 45). (vedi Zeno, Epistolario^ la storia sua publica ragione accontentarsi volgar poesia^ Venezia, versi di desiderava raro più fuori mandò neanche Crescimbeni V Istoria Apostolo nella , non come non al inserirla egli per Ma di Zeno, che cederla di Mongitore 269, attribuendoli fede sulla II rifiutò p. il stione que- interpretazionea un' ardita (i) Li pubblicò per primo hliotheca Staila, varie le filologisulFintricata dei e antiche delle prima da sopra già fatto il Gaspary nel capitolo omonimo, derigo 3793, IX, 63, almeno si non dici co- tener Vaticano Vili, 305 L. bene stato codici tre dei verificare,con Laurenziano-Rediano e è 1'elenca utile, e compilato, potuto sarebbe esso altri,il Chigiano due 3214, anche coi abbiamo in oltre conto, elenco un (i). rintracciare Tindicazione con leggono. É si diligenza; soltanto sempre poeta quello che per s'è potuta non propria dell' autore tutta di ciascun cui — editi dal di 1730, Mongitore. la raria, lette- poesia , e ristampare neU III, 30-31 sol- 39 — un T)e del passo si vorrebbe dopo, della è minuto, proporlo di che del conchiusione dell'isola (pp. 38 altro talvolta allo specchio d'allora,il il latino dei elementi con sig. C. spetta dialettale testi di prosa, libro del in questa la fine, là dove meridionali alcuna e parte; veniamo tal terza parla dell'indole e delle poesia sicihana. L' autore anche La del al evidenza il altri non di tichi an- Gaspary. Del anche largamente giova tanto, le voci che e verso le forme nell' antica entrate chiusione con- m^odo che po' più rassegna provenzali alla in per letterarie ogni messo sene in passa poetica, lo ripete quasi E ad opinione è largamente lingue ma quale il sig. C. si giova seconda arriva anche, col sussidio fatto, rettificando avessero remo ose- non continentali. un che qual- mescolandolo e aver siciliano ma 1'autore delle due nuova, di siciliane 116), ripulendolo e vicini dialetti il merito subito rime usarono provenzale, è molto non fondo e viene sobrietà,d' ordine, cui rimatori gli antichi dialetto che di a pretazione, inter- (scritto citato, Gaspary, modello il profitto anche a al fin manca nuova antiche messo ignoto come lucidità. La questa: é rimasto cotesta nelle hanno Ci comune. L' esame, usata esso per tutti col Torraca erronea. lingua e testo illustre crediamo sia 394) che gare parlasse dì vol- anziché, come volgare ma p. ivi Dante spazio di discutere lo e che siciliano di qui inteso, tempo vulgari eloqueniia (I,12),in quanto desumerne illustre — lingua quale. parte varie del forme incomincia libro, in cui si maniere della il discorso con e 40 — un'osservazione che che ma critici maggiori la letteratura oggi «che «tanti anteriore nostra dalla provenzale nessuno, dopo «scritti d'arte: ^e sicurezza, che che non fu so « Y del tici cri- resca popola- i caratteri fissato osserva anche si credesse le rime tendenze alla Notaro, l'inventore da la del niera ma- (pp. 257vamento rinnodel Sonetto quale con quanti sarà partecipata. contenenza, illusione,per Notaro vero un ab- (p. 257). del poesìa dottrinale del negli più » diverse tre s'è fatta menzione massimo dai la e su dei popolareschi, sia opera concerne scritto di cui precursore che Storia rime rilevate segnerebbe lirica per sig. C. asseris ciò la e maniera terza già dissipato « nella poesia borghese, la poesia aulica la tacer per l'attenzione aver anzitutto di contraddirvi aulica non teramente insegno a « (p. 243). Ma, quali distingue della nello di spontaneo, e finora esamina nelle 58).Questa per ; già note, il sig.G cose che de' Provenzali una è imitata affermazioni quali furono paesano d'assai Giacomo, Dante solenni (pp. 245). Dopo provarlo a che popolarità nelle propriamente bondante riconoscere attentarsi di ripetendo non nel segg.)jrichiamato Nei l'elemento come lui i la cavalleresca realistica prima Secondo francese e le può note o maniere: due della e siciliani? trovatori E a esatta. già il Gaspary anche aveva traccie alcune il tutto d' accordo sono d' lett. it. (pp. 61 E giustificarnel'opportunità, qualche trepidazione» non d'altri, « del valentuomini, «senza « dovrebbe è non _ cui il Torraca più sopra il lentinese Guinizelli nel ha parve tentativo 42 — sgg.).Compiuto e due interessanti e codesti « stevano ce o « tura v" nacquero raffronti colla che colla questo punto metrica dei non » tichi fin c( Rediano non che non che ciò esso, che in lo stesso, finora interamente. l'autore della "( di che Sicilia essa strambotto, (P.395). nota che canzone che non perla », parecchjfatti d' accordo sono dovè che la produrre si e fu e popolare tre cata pubbli- sorta stione, que- V esistenza medio soggiunge quelle chiamano, canzone : evo; che « di com- chiamarono, si e il su di Nicolò attestano nel non tere ripe- può seconda alla Quanto se rileva, sola poesia popolare italiana tutti «ponimenti « di nulla si è canzone una Barberiniano una an- Ora ». già stampata, caso non Laurenziano- neppure questo del Color (( sia si eccettui se Rossi e' è se « compiuta sarà persuaso tutti i testi del a configurazione tentò, di almeno tore au- stato qualche profitto con qualche altro, e anche su lo non ma sarebbe della anche che e casuali. L' sono importanza quanta Barberiniano, primo codice de nostrali erano qui noti, segnatamente osservare di temi pubblicazione del fatti gli opportuni E poesia francese, risponde alla quei farsi lettera- esistevano, onde svilupparono?» componimenti, e della vento veramente confronto un la quando su di Esi- « poesìa popolare italiana; poesia straniera possa « del nella si s' avvide bene questioni (p.351) : 1° come gli accordi che delicate oltralpe ? 2.° Se e si propone esame temi domanda prima l'autore cotesto importati fra noi dal furono d' - contrasto in lo "" 43 — così finisce il libro E riassunto che A nostro, parer esatta a il conoscenza in chiudere ad quella un in usata di rifare il breve scritto ciò che libro* nel questo osservazioni vivo ed solido di emendazioni proposte là e qua o se non in non o sono ci ripensa sarà come certo troppi errori (i) [Illibro nuovamente po', finirà col dolente di cui con manca soltanto delle del Cesareo rale gene- probabili, Un vero guisa,da sembrare altrui; e grave, degli studiosi lasciati sopra del giusta riconoscerla il merito non V autore, ma della stampa ebbe sta quello che invece è essersi revisione V attenzione a poco delle fatiche è nella in suo per L' osservazione un mezzo colpa dell'autore, una parere indagini e Gaspary 1 in inammissibili. più d'un luogo che eglidia solo pur guardi, in ben esposizione;la quale procede il frutto delle se può mentre altre toccare chi esse, assolutamente poi, che di cautela degli antichi testi seminate necessarie erano sono difetto neir volume, nel torno dire in- insieme avanza, appoggio nei fatti.Per meglio veramente reca e qualche ipotesiragionevole,parecchie un di quale, acuto proprie, sue fatto maggiore con Gaspary. di dover parso vero acquistata più aver materia, avrebbe gli fosse nel eravamo sig.C, dopo saggio di ingegno alcune Dopo particolari. bisogno procedendo essa, brevemente della importante e nuovo dà non minuti a ci fosse pensando abbiamo persuasi che letto ci siamo averlo che scendere senza — ; sfuggire (i). di richiamare l'argomento in -44-- che indicheremo, ora cìeià Dantesca italiana qualche nella x\. Jeanroy quella più d. stor, acuto lef:. discorrendo che gli scritti, Fra Antologia Nuova (i 1894), La ottobre 1894 e I come della R. scuola di poetica siciliana dei pregevoli per di di del considerazioni Poetica Siciliana Scuola Siciliana^Messina, 1895, ristretti, quello della E. di A. a Restivo, discorrere (15 novembre siciliana Intorno Rassegna "Pugliese, XII, 151-54 e gio mage nuove per la storia qualche nuova tizia no- La scuola Zenatti, e confini entro La (i V, fase. 2). Anche XIII^ Messina, 1894 e, Lentini da (Rendiconti della e Colonna^ Messina, 1895. L'autore riprese poi nella secolo F. di voi. poetica di recensione, gli Aneddoti V, Di Natoli scuola osservazioni E. Monaci gli opuscoli congettura L. Giacomo e sono Lincei, Serie bontà Cesareo. stampati nella alla scuola notizie Gionu fase. 3-4. Torraga notaro fine in- diligente, un del poeticasiciliana interessanti pure Accademia e scuola ricchi tre è carattere F. 1895),Attorno dicembre 1896), tutti acute; hbro hanno quellidi cialmente spe- nel occuparsi anche intitolati // e notevole pubblie aiionisulla non anzitutto nomineremo 93-97), quella di quale dell'intero recenti più Literattirhlattf. Lollis storico siciliano,XX, Archivio^ uqW siciliana alcune De la ad di e poesia d'oltralpe, 112-32, naturale, ebbe Di coli. sulla 1' acume 465-72, C. di tutte itaL, XXVfl, com'è questo, di giudizioso esame e XXIX, tiene con- Giacomo, nel Wiese che interpretare a si esercitò 1895, A. 1894), 1894), si ferma colla piuto. com- Bulleilino della So^ di Notaro (marzo raffronti estesa nel e B. sia novembre dicembre sotto, Romania, alcuni per Casini quella di Tbilol, romcin. u. (25 canzone una più Inoltre critico. T. l'elenco quella espositivadi Dommica TI, 33-43 vedremo quale, come genn. di oscura stanza che Oltre osservazione nuova poi parecchjscritti, presumere quella di rammenteremo d'un senza Fanfulla della nel Gabrielli quale comparvero le recensioni. Anzitutto una al intorno trattato, esso scuola di Ancora della po' più un siciliana e Odo quest'ultimoopuscolo alla 184-87, scuola e nello siciliana stesso 45 — periodico (XII, 46-47) alcuni di versi La detto di il fatto aveva 38-41 fase. in I, e rendendo II La la da S. di pur delle » del dell'omonimo è dello autore stesso dal • n. rimatore di in ritmo, colla arti di Morpurgo, gliese^Firenze, 1894, poiché non leti, Le quelle,ciò arti di ottobre l'opuscolo del- Ruggeri Apula notare dell' intonazione « Uinil secolo che il M. e propria, dal ed sono XIII, e se pur si astiene miglianza so- del glioso^) orgonon dentemente pru- decidere.] della letteratura italiana,anno (Rassegna bibliografica IO, Mus- A. menzione si faccia canzone del 1895). sgg. luogo la esso ma Federico ital.jIII, 6^-16 VII, 169 parrà qui fuori nuziale da esame l'interpretazionesua di fil.rom.^ negli Stiidj non degli scritti gennaio 15 minuto a Parodi G. E. XXV, opuscoli dello due Antol. come ital,. II, lui,intitolato di altro, pure d, Rassegna bibliografica « Dantesca secondo del e poi sottoposta Finalmente contenuto dei pra so- del 4 gennaio d. leit. it, slor. primo Restivo ultimo, difendendo Cesareo Giorn, questo, Messina Bidleitino d, Soc, critica, scritti suoi di scussione di- incomincia la loro di Gaietta del del dell' e fu nella SAFiA di anche poesiaproven:(aìe(Nìiova canzone argomento de' primo conto nel recensione Torraca e abbiamo predetto BuIIellinOj II, 101-103, Zenatti, di quello del nel Pellegrini nel come esercitarono nel nella il Casini alla coda il Torraca poi Fl. e fornì nota, cui j),su il Restivo 1895, che, Giacomo, è quellache d'interpretarla, modo Cesareo, citati,e ragionato Sopra Pugliese, Notaro 'namoran^a disiosa dopo innanzi poco principio di questa in La Giacomino canzone sul « aveva — 1894). li, CARIBO n. dopo riferito aver la sia della indovinato il la Crusca, caribo nell'ultima Filomusi abbia eh' e Guelfi la egli forse più poi invece sicura conferma che da avrebbe si e la strato regi?) al dott. significato cotesto etimologia industriandosi rebbe vor- verebbe, deri- parola Corybas; un' condo Se- trova vocabolario da come, ne vera etimologia. non tondo^ sembra innanzi mette ballo usata dimostrare altro Y del gli da- spiegazione per (o perchè importa non quale impressione ballo dire la di la sbagliandone senso Crusca intese anzi migliore date caribo voce condo, se- Guelfi spiegazioni della 132), (volume Filomusi L. le tutte XXXI, spiegazione italiane il dott. moderni (Purg, quella Scuole 1890) quasi dai e Dante che maggio I 9, antichi da delle Biblioteca Nella nuova di provarne mi sembra la legittimità. Ora accennerò non alle alla derivazione ribdis; le difficoltà debite al mezzodì mi da contenterò difiFerenze della tanto neppure, di lui varia che proposta, solo di fonetiche, Francia, di che natura notare era dove s'oppongono da Cha- caribo, salve sarebbe che voce perfluo, su- non probabilmente estranea passò 48 — in Italia,e che né il ballo in quanto e tondo O che tutti Leys d'amof^Sj ampio retorica di e del secolo istruito nel ocitanica della chi dell' poesia di verba ses ci non hanno » di garips no cert a della Divina (i; Fu dovea essere especial e a parole ^k senza pronunzia o pubblicatadal dei un certo e e caribi perchè special suono trovata più conferme- come leggono alcuni commentatori, alcuni Gatien-Arnoult Moniimenìs esturmens dunque Parrebbe gariboj han quar occupiamo), provenzale Commedia la serie ci (non d' so raro, lettera,« Di alla ossia, traducendo riguardo assai uso de e la a dove 330, entremeten, nos Or stampato e solamente alla quest' opera minori spiegazione. Caribo mente generale. pagina intramettiamo di strumenti in a De poesia della 1841 (i) e precisamente « sario neces- pienamente essere romanza metà quasi raffinata arte metrica prima direi e voglia volume respieg solamen nella un sono di grammatica, composto parla dei componimenti leggiamo: la da primo nel di le diranno ? Lo ignorasse, chi lo per utilissimo trattato magistero anzi nel Tolosa si provenzale XIV, ritmico movimento certo balloy voglia puramente il caribo trattato conoscersi a bene, quali, minuzioso e quel dunque le si nome di sanno. era cosa designavano non qualsiasi altra maniera ne indicare che corpo gli antichi essa quest'ultimo con unicamente del con - inizia testi par- quellache Uttérature romane. 50 — caribi,Q di cui con volta riguardo E s' ha del anch' soltanto detto al le diretta come aggiunge la prova la lor loro aver avanti angelico caribo^ e santi seguenti di Giacomino Comparetti, Le antiche ìHme gari, vol- I, p. 388}; Isto caribo ben distribo dele maldiciente bon' ò (i) Nel suo de {Bibliothèque 486-92). : stormento vo sonand e cantando^ lavoro : talento blondetta pp. che teologali nei versi lo vence canto cannone s'ha anche Pugliese (D* Ancona voi. col questioncella. Dopo Volgi, Beatrice^ volgi gli occhi e aver il poeta: subito era « luogo di Dante stesso presente al il caribo s'accompagnasse si fero danzando Meyer (i), alcuna ». nello virtù tre Paolo il caribo origine alla che suono di determinare procurato appunto essa che resto la prova diede i caratteri esattezza poteva fa ha anni venf — sui l' Ecole o^ piagiente Deniiers de troubadours Charles^Serie de VI, la Protom. V, 51 — € la conferma dovrebbe se era della musica ci è Dante, a dagli Accademici esaminati (1) [E la che cui tutti a alla il più d'uno comunica dei sembri coli' aiuto del verso maggior e Levy in Singolareche in proprio paese quello anche dialetti dove fu sfentilmente francesi riattaccarsi del G. a per altro 1837 di quello che se moderni né del pro- aver alcuna Provenzaè ancora parola nosca co- invece conti Chabaneau trovato si bilità proba- tutta ne importata! Lo non certezza non con giu- alcuno del cotesta d'origine e di la conoscenza colla stampa danscritti mano- la quasi l'autore ribo^ ca- sta propo- dei indicarmene profonda E. né cantando dimostrata rimarrà seppero larga delle Purgatorio parte in fondo resta esempio un suo (2) [Va edizione definirlo preferire la lezione dalla non nota, lettera soltanto è », fare,il significato di che Suppìemenl'Wòrterhiich^ giunto lecito come nel esistano non detto avrò è lisches sarj di sia da (2),e che Chabaneau, A^enzale canto coU'accompagnamento come sembra, :^andorecata, C. ribo ca- confusione una anche parola s'incontra,alla lezione tal -quando di e fermato, consentito stato apparisce evidente dove col il ». Tornando Leys scambio uno venzali, pro- forte (i). Intanto accompagnato si faceva danzando che canto dagli esempj qui si raccoglie che facile sarebbe molto idee di di ballo di conto fin detto stato un'aria tenendo e « è « fornita essere esistono, di che dubito pur ciò che da - mi nei glos- la quale parola garip.\ notato accolsero che i moderni la lezione Accademici dannando, come nella os- 52 — dell' stezza la dal interpretazionedi Benvenuto del quale Parenti resto, già maggior trovato di caribo già nella mai si il quale a di che riferita anche dovette ballo,ovvero canto ».] principiodello in f,p. 213, che caribo a canione finora ragionevole. Ve- sorta le danze quale accompagnavansi scritto del Filomusi-Guelfi, il quale probabilmente la tolse dallo dott. Scartazzini Eccola da curata (t.IV, pag. idest,ad ad vel suae, tripudiantes et (2) Alarne (3) [Ad essi difatti Scuola simul è 1823, pp. forse da conformabant sicut motum facere solent ». aggiungere 1895, F. Torraca 31, che 86-88. sospetto Siciliana,Messina, 1896, p. angelico caribo angelicam, ipsarum, angelorum, voci irragionevoleil anche giore mag- super Dantis della lingua italiana^ annoiaiionial di:(ionario II, Modena, parte cantionem et cantantes al loro danxando « angelorum, ita quod cantuni con Lacaita,Firenze, Barbera, 1887. F. 239) : gratulationem voci suum G. qui nuovo del Coni entum l'edizione secondo Comoediam riportarladi bene sarà ma ; esattezza della sarebbe speciedi una (i) Trovasi vel gli altri due dubbio resta non anticamente essere col si potesse non il Poletto,Dizionario dantesco^ Siena,1885, vo\. servò per se degli esempj si sieno esame (3).La dimanda conoscono ella appariva, po' lunghetto sul significato un scarsezza trascurati di prendere in (i); seguito delle altre. potrebbe chiudersi, come Imola meglio precisata stata era da ragionevolissima che il discorso qui chiedere dopo che (2),come aveva E - Garibo poesia rimata^, p. 143, nella d^to come di A. p. 8, un altro. Non sembra Zenatti, Jficora a Nuova cui temente recen- Antologia^i da G. M. autore accennò della gio mag- Barbieri,Origine di un componi- I 53 diamo cotesti due dunque in caribo sia il si fa lodare non ballo tondo caribo che quel di mento, la Libro musicale; quel « po' sia di senso egli pubblica siciliano i due quel componimento.] (2) [A ripensarcinon al spiegarsi pare, certo suono perchè chiare stirac- ammettere non primi togliendoli versi invece smarrito, possa ora da « sforzo, mi di meno parrebbe non l'interpretazione?(2) Perchè cui poemetto rozzo designato. Ma era nome » qui caribo un nonché sen- il essere nome esso parolaa tale carihi caso sarebbe, intende Così a sione p. riferisca alla che pari di mostra scritto, che non misura, si possa melodia, precede di siion sol immediatamente dolci resto, dosi richiaman- italiana che si badi a a straniera, e ismisurati quQW che fisso ». E tamente cer- 1' aggettivo si due questa dani^e. la conchiu- ritmo senza dubitare che molte di accettarne crede in questo mento parla,comple- si ora storia letteraria 181). Egli poi senza significare a di cui Flamini, il quale del principale (Studi di sembra stanza F. nostro Livorno, 1895, stia luogo di udivi, al anche questo nel tirare poi gliargani per occorrono significazione. Superfluoavvertire oggetto « anche che sembra regolarità di costrutti,ne molta Con ». cosi dal che potrebbe prendersi nel con Guelfi strumento conto per che strano tutto Filomusi precisione di concetti grande per in concordanze. d'uno nome lui tenendo a di al dott. danze, ismusurati cennamelle e anche dolci molte chitarre,caribi trombe Qui di suon dell' //i- stanza comincia: la 295^, telligenia, Udivi esempj.Una luoghi e in della cui si 54 — che caribo nell'esempio or \QggQ (vv. 1-2): « Quiv'era dolzi stirate e melodie Cantando smisurava qui come 1' la di esso r dell' opinione dalle Koebner, leggono E cui invece poeta la apparisce non r edizione sua a la quale che vero a le » poi a ben dolzi smisuranze edizioni sulla caribi soltanto » e è offerta Gellrich (Breslau, si citati sopra concordanze. in chitarre a premessa se musicali; sendo es- sibile impos- non quest'ultimo quali criterjil dal nome oltre ma Gellrich ? significherebbe cosa loro alle che nel- strumenti recano del smisuranie vale proprio lo « pur ? E a mezzi e ben noni ca- tutto anzi- questi; ma mezzicanoni codice stesso i meglio o dimensioni si menzionano sono fede, sembra, quale ci manoscritti, (\uQ:\VismisiLrati propriato ap- sotto anteriori osservare danze con accennare più luogo conferma a potrebbe versi in con ai nel smisurati anche che di versi di caribi,parrebbe a chiaro strumenti tre che : preposizione s' attenga ragione anche P. tre designasserostrumenti si si di cennamelle e dif6cile che non ì caribi qui ripetuta davanti certo meno nem- farci sapere od poemetto (p. 202) 'n e trombe veramente del di molto son chitarre E Poiché^ )). qui discorso, e quella a forma questa In morie a data ora espressa, testo anteriori Udivi poeta misura fin prima dal 1883), in in s'è cui noi è desunta edizioni d'un' arpa sonar misura. di InteUigen^ay essa di interpretazione da ' probabilmente isuiisurata^cioè uguaglianza à^W eh' che più dell'ordinaria Contro del Ismi-- occorrerebbe lai,non un veramente ch'organava Tristan come cantava era ed unità fuori lai esplicitadichiarazione musica senza donzella una un detto, si è sia recato ora Audi poi (vv. 5-6).' e » - ranze smisu- Magliabechiano, di ismisiirati ? e e che 55 — il d'uno nome ad cosa vorrebbe Tutt'insieme sembra dare di suoni quel preferenza,il potevano che pare, più fossero del l'opinione Scuola che essa fondo in le poesia il poeta o esso di sopra si parli fosse un ossia del canto citato colla di parola Il piuttostoall'aria musicale non [Ancora della garibo cava indi- pretazione inter- », Torraca, è non la e nemmeno accostarsi sembra al poesia. come di danza E vero che si (non veramente, raccogliereanche Pugliese. Sia del aver quelladel Poletto, esposte intenda {Nuova quale ballo il pure si possa ha deve non o a anche Giacomino caribo caribo canzone caribo si quando, riprendendo voce inchina ballata) sembra una sopra la (p. 52n), é ragioni quando luogo testo che perfettamente esatta, intende, Zenatti A. Torraca che staccata come parte, F. Flamini giusto,non pur italiano,asseriva 9n) vedemmo per soltanto come da di persuadere del scritto. nostro quel a fondamentale, in anche questo Vocabolario cui quale, come solo esatta particolarespecie tina a ma è è di parole suono, speciale ». discorso, che suo di neppure del ballo le e studiati 1896, pp. 3in-32n), Siciliana^p. « d'un anche almeno canto il merazione enu- che la definizione di dimostrare dell'esistenza conosciuto E ci siamo suono ed tutti i casi Antologia^i maggio era il e un' credere vocabolo: del Quindi il (c tutta solamente danza come testo. opportuno saputo V altra significatocomune; da non la unica, contesto attaglia a no- nQ\VIntelUgeiì:(a eh' è accompagnarsi. esso nel il è strumenti, anziché non ma sopra dall'intero ha come anche poco indichi, se suono ad i caribi creduto di si che quella stanza, è l'idea fondamentale ripetiamo, che press'a in e termine che 1' una cosi dunque caribi a perchè press'a poco, con dire lo ZinRarelli ? espressione convenga Già strumento? modo ogni — accennare che in dal esso piuttosto al proprio componimento, 56 — che tato(i) ideale da « strumento » soltanto, conviene stata alla torta da non eh* opera Carribo terzina è del e effetti, si più che che notare congedava di uno è n. C. 224; del cfr. anche vaticano V, p. 383) lib. IV^ e. XXIII, discordo Ch' e danza. uopo (i^ Parole e e in D'Anconta Le così Jacopone da già tier resto Carribo [Opere anche di con G. notare Tbilol. XI, alle rime op. cit. Comparetti, Todi gari vol- (ediz. Tresatti, Imprendi a sto dannare ».] della Divina aliene Commedia doppio r edizione della pag. Divina dal letto dia- I, 165. V edizione reca Boccaccio^voi. XV, qualche fece rom. fiore?itino negli Studj di filologia romania. (2) punto ap- rime intorno scrivere: 4-5) poteva forme antiche signavano de- Lucca da chiamandolo come e in nome Provenza, si Zeitschrift f, 5795 ti e' è tale Bonagiunta Comparetti, 60), evidente, reminiscenze con in usava Così V. è altre ad componimenti II, p. 92, vv. nella come Ameto Casini, Annotaiioni critiche codice voi. mW che di Descort^ nella Appel, ( Vom tribo. e discordo^ un ciò siffatti voi. CXXr, degno tribo, proprio da dan^a (D'Ancona (Ameto^ 93): colui vicina trova canti Dante, ! questo anche che di di carribo dantesca ItaHa, differentemente »; credere. a Boccaccio con Purgatorio reminiscenza tanto sia questo (2) in rima del La giova egli inchinava ch'operato sia degno alti strumento significazioneprima com' cosi a dello suono « aggiungere, la parola sarebbe esempio Sol a ora nuova Dante, L'altro poi impossibile il trapassa sarebbe non - 184), del come Commedia. Mou- del 58 — già (i). Il Costa alla medievale di invece Divina e vedo averla di 1887, p. (i) Vedi t. varie : vedo lettare al- buio menzionata, (3), mi appunto etimologico^ 5* ediz.^ Lungo Dino nei la e Cronica^ sua I, p. 46 Gn. I. parte si Compagni conserva sempre dialetti. Il vari nel provenzale Mistral, Lou proven^al frangaisI, 427 sotto Tresor dóu le reca guenti se- calhihàri, caribàrì^ cbaravàri, tarihàrì, charicalibàri, charavarhi, caliéuàri, calhacalhahàri^ chanavari^charbalt, chachereverin,cberebelin, chavaìami, chanvarln^ eh aravi!, cavameli. ari j Quanto poi anche antico manisches cali di etimologia Wòrlerbuch (nel francese charivari Lateinisch-ro- n. secondo V (vedi anche 1511 la cui appendice)pare parola sarebbe di composta (particellapeggiorativa)e vari^ scompiglio, trambusto.] (3) [Per che rendercene charìvariiini col composta stato all' chalivali,caribari)^al Kòrtimg, probabile quella estratto (4) di cie spe- trasformazione molto t^ari^calìbarij caribari, charibari:,tarivarL per dal significauna della vari, charihari, charihali„ charahali, rat caribo l'etimologiapotrebbe senso Vocabolario 'Dictìomiaire ou felibn'ge mento com- 544 (4). (2) [La parola molto nel venire in fondo soltanto nel Del Firenze, 1879, forme fa chiaro, anzi fece il Diez Bonn, che il per molto contenterò come Commedia poiché nel modo (2); ma non seguito dal Bianchi charivarhim, musica, — solito il rettificare una fosse suffisso nominato di Da -arto. il come essa tere ammet- parola una poi sarebbe caribo che il 1' occasione Diez, colgo piccola svista,se espressione, del Canello; un'etimologia considerato parmi, semplice charivo.] ho Giacché dovremmo, conto pure quale sembra questi non non è inesattezza attribuire diede. Ecco al Diez le pa- 59 — role del Canello voi. ìli, delle vano Ma delle Dalle parole caribo dall' arabo cit. loc. lario non se di ag'g'iunta. Stavamo ». anche Zingarelli nel indicato Yocabo- qui sopra del se trattatello di consultare di omettere di Amore veniendi di consoninm^ che e omnis inventio similibus die talia verba Ecco tavansi questo è al soni nomen caribo chiaramente del suono nonie discorso non Biblioteca di 1890). che del consonium. potuto Scuole di De O. variis in- Antognoni la bene, Nella zione men- Glossa in I disuso antiquitus dicebatur aliquocaribo^nota, fabricantis insieme messo cuparci oc- apprende più avanti, si sonum caribo^si avremmo delle vel detto al tempo quello avevano super ad lirici andati generi fosse Or d'amors. consonium que titolo sgg. Leys dovuto ai Documenti componebantur, precompositis qui dunque inoltre a e antico un avremmo pubblicate da esso leggiamo fp. 96) : verborum di in Glosse quali col le nelle cosa dove vel nelle fra i nomi troviamo rammentati cominciammo quando IV, 93 che chiara non vero, furono modis rom, filol. c'è,e più (p. 95) fin da Barberino, et rimandi Giornale nel dir a argomento, questo F. da di che, ci siamo fatta menzione fosse caribo ritmica già per licenziare alla stampa fortunatamente foglio quando vedere (La sicure lo il Diez luogo 132). derivi le intese che nel non misura are, il Diez il calibro testo. questo e che è invece vero di caribo tocca Nota il il 'pozzo' ben paiono infatti cosi logico glotto- (Purg. XXXI, non parrebbe caribo e ; ballo dieziane qalib,e cit.) ; fuoco da riferite ora da canzone o Sfontana' arab. (Diez, less. P, 100): armi etimologie (op. Qalìb « 'stampo' danza queste nei 349); p. canne di specie e ( Gli AllotropiitalicijiinelT Archivio 'forma' qàlab — le nota con pita, stam- ho- sonis. secuntur ». stampita^ e parole, le quali adatanch' chiamavano Barberino, Miglior mentre con esse volta una conferma al nostro desiderare. voi. italiane^ Ili n. 3, 16 bre novem- BISNENT 'Direttore Signor Ogni qualvolta del che di anche di l'origine Mi di appunto e di permetto di cessità ne- turale na- dilettano curiosi parola, mi si non essere cotesta stione que- quindi par che coloro, della (i), bisogna spesso debbano curiosità tale discorrere pisnent. o di studj etimologici, a accade e Progresso di bisnent di molti del accade Montello, parlare PISNENT E scere cono- disfare sod- per indirizzarle la presente. Per quello ormai essere quasi nel dialetto sinonimo bisnent del cosicché essi per di boscariol. badi questa del bosco Montello va trasformandosi di cosa che che fu.] alla lettera interamente coltura, bisnent Chi ha si la fu distrutto, discorre assai dita ven- nent pis- o del pratica sulla voce, scritta può raccogliere a poi si dalla abitanti che sa vivono, vanno cotesti di gli abitanti ricavato medesimi rustico, [Si quali be dovreb- provincia pisnent o i giornali, della guadagno trivigiano (i) fuori Montello; eh' legna bosco; sia Ora il solamente, della anche noto, d'intorno poveri sui si è stampato si chiamano che Treviso, dire che dieci e quale anni il cui meno, fa. suolo come 62 — La fermare di prego alla di Montello, intensità, in minore con po' P attenzione, un del zona nell'intero distretto di tutto Treviso, Asolo territorio questo si nent designano del di da alcuno. che suolsi la necessità, chi sul penserebbe tale state uno uno che troppo ad mettere essa, a esso non badando inchiuso di volte al abbiente. Ovdi ammxettere non mi La a concetto che azzarderò ma rosimiglianz inve- sua altre anche sarà verte av- mologia eti- vera per non zioni, spiega- occasione ebbi parole si di niente, proposte non pato, stam- Nonostante, bisnent^ è chiaro converrebbe si lascia di cui far passare secondo anzitutto dino conta- o niente^cioè, come manifesta. colte,e in remo contente- siasi anche possiede meno superfluo spendere quattro vedere credo po' di radice un dizione con- omonimi ci schiarimento serio mezzanamente E e pubblicamente è riuscito di con pis- mai, ch'io sappia, indagato spiegazione del vocabolo? è essendo fu in o di qualificativonon significadue aggiungere che stretti di- anche quella dei loro di tale finora bisnent E dire a nei campagna condizione dice, è vero, Si vale quella di bracciante come subito, né vedere provincia Montebelluna, Castelfranco. a Montello, L'etimo povero. della stretta ri- sebbene qualificativodi bisnent identica definire è non ode, del Piave, gli abitanti della sociale confratelli di e col si ma la parte tutta Treviso, che giace alla destra oltre che ad — di rificare, ve- nelle sone per- quindi del tutto dimostrarne si vorrebbe che che possibilità. l'im- per niente arrivare equivalga di affermare ri- 63 — il che solutamente concetti due niente facile. E abbia non in di nulla se ubbiente^ è ella forse un'idea chi è di quella spiegazione,bisnent miseria. i bisnent E di essi E per del la forma si dovesse E che vedere del Trivigiano bisgnent e si non (i) [Ora impossibilità della potuto cosa essere alla in e ma a e lungaggine quale altri s'impuntava in O della sono forse che anche e più nata accen- sopra in questione nella generale del Veneto Di me de'iva/.ione più breve perlativo, su- non nel termine bisnent. Sopra non anche un (i) bisniente,essa può sorvolare. pare di il massimo sociale. se gica; illo- o parola che, dato la quale, in una esistesse,suonerebbe toscano la forza gli accattoni? certo a ammettendo vocabolo, la spiegazione é inammissibile. lecito dubitarne. ingiusta se sempre scala non bisnent^ data di solo per ragion del concetto, non volte ? Sia popolare indicare della esiston non due uomo poveri bensì, ma sono poi proprio gli ultimi sotto di avrebbe cioè ad servirebbe un per l'idea dell'intera strano, che, evidente mi che significato dell'avverbio saprei dire non dire concedendo la denominazione è data, sarebbe giacche devo poi anche parola tóne/tf,che sarebbe Inoltre all'altro di questi impossibile, ma tale evoluzione che istante passaggio dall'uno sia tutt'altro che pare — che accanto il discorso di hisucnt reciso. chi più Forse sapesse si pronuncerebbe coltà diffi- questa forma alla intorno da hìsnìeute pagna cam- alla avrebbe condonerebbe che qual- V ostinazione colla quell'etimologia.] 64 - e' è la forma bisnent, nel chi v'abbia o asserisce pisnent mi riservo dare colla tra il contrario. all'elenco scorsa abbia delle voci neir può si provi a spontaneo a (i) [duest' etimologia il accennava recentemente VII, 231, confermandola nante, che, se non siast avvertiti bisnent^sì base intorno bene volta poi Una po' di un e tica pra- pisnent che non pena ap- gli si pigionante, che, ottenne dubbio lasciano mi mologico di b eti- e tal forma etimologia vera si sincopata, supposta una si persuaderà veneto subito una cioè pisonent Questa sarà la non nel mosse. nota forma una reintegrare risale sanno, incomincianti chi abbia conchiusione, che essere le prendere latina ! (i) Ma verità nante. pensiomai come sua. senta pre- come 1' approvazione di alla dica pazienza esempio da non dialettologia italiana di tutti dell' etimo conviene questa a la quest' osservazione con indagine pisnent non E scrupolo Boerio, del che an- pisnent sì Chi un Tuna che uno ^^tr principio di parola che in p. arrivati che per che ci sia neppur non a forte vitalità. ben una poco, che e di dubbio soltanto e strata regi- predomini lettera p nel citato dizionario mutato la sola diffusa,sebbene e Ma sempre provarlo non in da usata è fuori facilmente, di una più forme, mantiene come che è anzi il contrario. due s' intende bisnent, ma di la come l'altra delle Ora pisnent, che T)i:[ionario veneziano del Boerio, risulterebbe me — Ad tali essa romaniay Salvioni, Studjdi filologia col isbaglio,è riscontro anche del milanese bolognese. E pisosebbene 66 Mostrato il così come significato che la forma mi : o è Questa ? nent perché mi io morfologia chi per seconda, appunto esempj fuori veneti d' uso, più all'infinito scoiar e guanent r altro di altro A {sanguinente del tipo di altro un di resto mai altro qualche broent allato vivo, men è della fatto af- vivere a sarebbe d'uso questi ormai scotent Crusca e nario, dizio- suo avvenne non e quelli (bracciante) citarne forse ancora, participio un siasi ritirato esteso piso- rispetto alla sul molto desse si chie- fabbricato pisnente.Ma me ora vostro secondo, è forse meglio broàr mi nel citato credo esempio allato un il dunque Un comune. sinonimi uno, si dicesse sono sapesse, sempre mine ter- toscana il brucente come bellunesi. montagne udirli. Sarà di lo non Boerio, quali addita sulle il che alla Pisonent coniugazione foggiato della mi se mi non comodo. prima due che il assunto fuori pescato forma una della masenente, ha vole irragione- pisonanie^e essere avete facesse é, noi meraviglierei dover mai dove nulla corrispondente veneta sembrerebbe detta di presso pigionante, non che sìa per non e a san- si usa anche della oggi in poesia). E, si noti, questi participi prima coniugazione conservano ancora colla desinenza in buon numero (i) [Vedi Salvioni, di Fonetica se piuttosto che di questa « che nel lombardo del dialetto moderno Milano^ Torino, Loescher, 1884, giustamente (p. 49) -entfej^che in p. in molti riduzione 47 e casi sgg. rimane fonetica non si (i). della città Egli serva os- dubbio trattisi 67 oggi sieno. Così non oltre €sempj che tolti da se del sembra, dunque è si poteva forse passati d'un alterazioni sa, si sarà prima sillaba sinent « », realmente processo Così del si sarà assimilato sforzo pisnent m busnàr -enius del qui sangiienenl recato della prima conjugazione guinentus, giacché, Tobler, la parola Lexiqiieroman lingua -eiiA del non si come suona di della poi pi- dice disnar « fa mi in esemplare esempio privatamente ma è esempj pur di sancnen ». dell'Ascoli, consenso provenzale maci- del di participio -ente, risalirà piuttosto in E concorrenza stesso col seconda. come chi come l'i della masnàr nello come Raynouard, conoscono della », sopra, glottologico,I, 453, che dire o anche suffisso quelle l'accento sotto a in si sarà facilmente, bocca o quel a di una intendere buccinare « suffisso e per T ad nella anzi strana, si trovano non nato, e pisonent,non pisinent,vale avuto fonetico ^4rchiuio in che sia diventato desinare Da soggette vanno alcuno occorre affatto pisnent,ma Si Vannozzo, provincia. "Pisonent nostra normale. le vocali ognun non cui a primi di questi i due Francesco niente salto bastente, jparlente ricordarlo, fiorito nella forma viamo tro- citato, trementCj decimoquarto, secolo dire antico che antiche venete sopra poesie di appunto non prima già che scarsi meno scritture fa mestieri pur metà seconda veneto aggiungere bene sono rimatore, in sang'uenente sarà e nel bisog'nente,mercadente, tremolente, eccj anche volta una erano a *san' osservare (manca frequente),e il al in questa participidella prima 68 nare nei "\ condizioni identiche Oramai pulsare il che altri dialetti molti noto, più dialetto nostro la per del e alla vitalità sua fosse non col esiste latino due esempj toscano il veneto, e molto deboli sieme (in- panco bancOy anche coloro da studio. spazio che ho doverosa sarebbe io dir vero ad latino etimologica che del prima quale minciano co- letto, dia- nostro se so se usare lettera di si sarà toscano quella brevità per altro ai piglia pagni com- tanto Ella, signor Direttore, potrà disnar arrivati disjunare^che, del di dere inten- di ricerche rivolgessi soltanto mi l'esempio esso farmi di si occupano non potuto Questa non giacché dal voci anche alcune linguistiche,non i) [A il bis latino, col altro che una ferito con- il bis della che l'illusione avventura per è finita. Desiderando cicalata di avrà E pisnent per con è ben come si dice rola, pa- bisnono, biscoto, bislongo^ bisonto. come base fajpotheca^ bisnent bisnent veramente che dal in Toscana se forma la sorta La primi bolso Ma baia, buia, bisi. Similmente sillaba che noi diciamo banco)j palla, pula, piselli, a volta principiodi preferiscei suoni sua alcuni bisnent comuni ha romanzi. natura toscano, per latino dal botega e nelle luogo di addurre b in in del p apisnent. Ricorderò accanto che giustificarela forma di ha (i). mutamento affine sincope nrii rimane non del esempj la quali esempj come non ben pare desinare.] è molto presto a posito, pro- mente diretta- accertato, è la 69 — accoglierla nel — giornale.Nessun suo male manere ri- dovrà se inedita. Mi creda 1886. ^4soIOj novenihre dev."^o suo \ Leandro *P.5. Anche là dove cita mi di indicai forma non a senente detto il macinato nel ridire,la riduzione a dare la spiegazione italiano Povero anziché a obbligati a erano magionante, e quindi masenente ci non riferita dal macinante Ma- « ~ sarebbe regolarissima; ma sarebbe teste ma Fu giornaliero,.,... fonologia si lasciò illudere probabilmente masenente spiega la parola: Egli ragguaglia dunque Rispetto alla macinante. nulla )). il Boerio che corrisponderebbe perchè tali Contadini masenente pagare o tera let- masenente^ toscana cosi bracciante m. s. pisnente anche Il Boerio veneta. questa quale di luogo aprire nella di ricordare é accaduto quale sinonimo il terrà larga parentesi che avrei dovuto una a postilla! Essa una Biadene assai il Boerio parola, della suono corrisponderà a latino un a un mansio- (i). nante (i) [E poiché del rammentare sembra lat. mansio il da si possa vuincre, ». Così dubitare gioverà participio sostantivato significare« contadino maneìite non che il francese di della verbo questo può manantj vazione deri- anch' esso il genovese (Cfr.Diez, EtymologiscbesWòrterhuch^5.*ediz. 70 p. il 633), mìnenle. romano nel manen provenzale, valgono ((benestante,ricco del prove nostro (lì Progresso,Giornale e 14 dicembre » se ciò è di significato di Treviso^anno 1886). francese nell' italiano toglie non ed nel manant viancnfe riscontro della elasticità di 13 Che nulla solo una certe parole. V, nn. antica portunità all'op- delle 342 tico^ an- molte e 343^ TORNADA' LA DELLA Sull'etimologia della al commiato della Secondo il versi con indicato più dal Berlino, ^ che verbo fu Bartsch Leben mer, 1883, specialmente die sieno di tomaie stanza Lieder P^^"* nelle 29n non al des j. E canzoni quella nelle furono una si voce offre del antiche. di quelli Meyer versi Appel Rogier, Berlin, che si e altra, ogni C. i difficoltà. ripetuti da scolo opu- come dal come sono 79). suo alcuna parola, Teire spiega i^omanensem, Kalischer quali caso pag. altrettanti particolarità più il dimostrare raccolti Trohadors che {Poesie^ poesim quasi osservato anche dell' ultima und in provenzale la parte 1866, intende già che (i) Esempj parole prima Le- ', cioè, egli aggiunge, ' Anrede l'etimologia tornar^ che cuni al- o nel autore Wendung nella tornada pensieri osservò e Observationes Duemmler, Sennonché dal oder Apostrophe significati di raro per Kalischer, A. è d'accordo. il termine Il Diez "). Raynouard intitolato del refrain si dava sono stesso traduce 377 in Provenza ripete alcuni vi tivo primi- II, 163) significherebbe (i). Lo convenientemente ^ Per V, ritournelle, « (Choixj valore sul tutti non canzone T{pman, xique canzone, il poeta della che nome Raynouard poiché dire meglio a tornada, voce ritorno, o CANZONE o {Das Rei- riscontra 72 - deve principio un da avuto aver — significato ben solo determinato. il E primo dei due provenzalisti II,298 e T{evue critique, nella contengono esprime assai come ha che 1857,n. volta, amico, la alla o canzone, modo che è alla o il le più a al messo, o Tornadas delle ». Commiato^ 's Poetik la tornida fa che parte (nel Jahrbucìi o ragione come ^ melodia della der che deve od cantare quale in certo già fece Gassmann, quale nel Guillem dell' von 1877,pag. 25),quella Convito, tratt. Dantegeaggiunge Toulouse, II,cap. anche parte una della tale altra, essendo, (V. M. stessa pitolo ca- lavoro suo (pag. 362). E essa Anelier nel e altro dell'ultima il Tobler osservare Geschichte cosi chiamata ' ritorno del nione opi- stessa ^ur per essere di La deutschen apparisce più probabile Troubadour il potrebbe cagione del formale strofa protettore (pag. 71) sellschaft,III,303-97). In questo a si canzone un Grundriss nel proven^alischenLiteratur sul che plice sem- di tornada e stessa, la canzone il Bartsch espresse Dante significatopiù personificatae apostrofata. In questa categoria e rientrano der sta que- Centralblatt, volgere principale dama, sua a gica etimolo- essere egli dice, alla fine della volge dall' argomento tornar attiene Literarisches nel di tornar celi poeta, che miati com- più frequente, la più antica, 580, osserva naturale e inviare,si i che e probabilità di invece col. 21, invio un di la maggiore Il Bartsch ». sgg., notando più l'idea bene l'accezione « quella lo per nominati, teste recata Gisi, Der Solothurn, da XII, scrive: Dante, (^^T"ico 74 — Uolta gue. termine era dagli antichi il della stanza in Dante che cimus quella della ficato della parte della parte che strofa Dante dal principiante da (i) Trattato parti della dalle poi della la ritmici (v. Le voce a O. indicare di questa it. IV, voce volta recato nel da Dante le volle, usa indicare a della di F. stanza.. da quella Ciò si apprende F. di Giorn. di A alle ed ultima in da anch'essi pars due volte blicate Barberino, pub- fil,rom. IV, 95). La (De vulg. eloq,lib. II,cap, X) non forse sarà dimostrare le natu- duce quale ricon- della chiamati re micamente rit- canzoni suddividersi poi la tutta punto, Quarta « nella Rassema vorrebbe segg. parte passo d' Amo parola. [I.Sanesi 221 tamento mu- Accennando 117. dottrina poteva Antognoni appunto il o nelle stanze volgari^p. volta ; intende^ uguale alla volta, è alla ballata^ Documenti adoperata vers'is altre uguali,i quali erano glosse ai da La ». si coda. o (p. 128), scrive: canzone appellaturvolta periodi delle rime stanza di- aliam in indicare quel sirima d'ordinario era diesim « (i). E, poiché il commiato Tempo distinto più antiche da tanto estese denomina Da la definisce e oda una sapere voglia dire, e il signifi- si che parola si fa rivolgimento il avveniva melodia X); facilmente significare, come della lo vulgus alloquimur ^^).Volta cum dove prima parte diesis con de vergentem vocamus, il punto anche Ce seconda. quella parola deductionem poi doveva della vulg. eloq. lib. II, cap. {De (liane Voltam popolare col quale designavasì volgere della melodia traduce così — che d. leti, bibliografica l'improprietà della possibilisuddivisioni lui era Barberino], traduzione certamente della conda se- sfuggito il 75 - più come le vicende state (i) Di Ueher della 's Dante Schrift De Dante la con [lnve*cela A. Gaspary e di volta P. provenzale ha ritornare, XV", 460) versi r opinione dove non della strofa di il vizio neghiamo parola di professoriCaix sembra della e versus il dono di ritorno tutto che nostra detto che il con s'è rispetto ciò visto, quale essi italiano é che il ultimi anche due ai dovuto argomentazione. gazione spie- in provenzale degli sia non noi il mania, (^Ro- la in come alla melodia come tentò con- che pezzo credere neppur stato un indicare, ad l'italiano significatodel- aver da si essa XI, 276) dimostrato Del resto significato dicono.) dedicata {Miscellaneadi Filologiae Linguistica^ dei i quale probabile parve PhiloL, row. voluto Con essere il 29n), pag. contro secondo, recisamente possa non primo precedente, che, Dante. Boehmer confondere abbandonato aver sì sia ci critici, stia il e il anche frequente anche di ritornello,il o della valorosi di tornada volta con Il riferita,soggiunge sopra con opinione Meyer. tornar è siriina. o (Zeilschr./. notare fondo sembra citato_, medesima a in essere (i). vtdg, eloq. ecc., ora loghe, Ana- nome. detto, potrebbero tornada voce opinione questa questo con s' e sopra altro,nel luogo per dì si chiamasse anch'esso che rale - Canello,Firenze, 1886, alla memoria p. 371-72). LINGUA LA DI Com'è stimò agli noto giustamente edizione, ormai Biondelli. è nel non nel promessa di cedere è a dire ebbe ora origine In del così si poemetto da tal testo della strato illu- di da cui non Così suo. par facciamo ci quale tener man- voluto, di compito, sdebitarsi nifesti, ma- seguito cure B. quale più avrebbe come disertazione che è gli che Keller. — altri Come la prima Sprache Frauenfeld, tip.Huber la esame brevi accodati sono Die — minuto degli stampa. non Barsegapè, a insieme nell'ultima E. varie cotesto saputo sottopone e lombardi, C^) poi da plice du- da 1856 gli errori in in conto. essa lavoro il il divenuta e dal avrebbe presto altri ad la render a impedito avrebbe se lo pando ristam- che ms. fino anche che sennonché, al riprodurre rispettandone la pensò fedele 1891 432-88, XV, Barsegapè, pubblicata annunziava ; da nel dell'opera Thilol, rom. sempre Il Salvioni codice, Salvioni il prezzo Pietro stato era rara, f. di religioso poemetto fare Zeitschr. nella C. studiosi, di BARSEGAPÈ*) DA PIETRO a modo di parte dice d'appen- C, 1896 sto que- studio uno Reimpredìgl et tali dialet- l'autore, avverte der testi lingua des (4.° pp. Pietro 63). 78 ^ sul poemetto; nella ne ricercherà le fonti fonti. di parte esso dal ci fa anche é non può non converrebbe alla persona in mettere 31 nobili et del un .dal i altri decidere poemetto. ragguaglio Ser in parte del tale In Torraca se Con de perchè quella a occasione poi ricerca si non domino torno in- nulla sa su di Firenze Petro de la sia cautela pari Jacopino del 1279, ci è cautamente dell'autore conservata qui (e prof. Novati), si in doveva il che rire compa- apprende una il scritta O^iediolano persona [Manfredi come certi Rangone soggiungeremo del a lettera una Baiagape de stessa dall' erudizione Bescape quondam raccogliere intorno 1896, p. 20),lasciando questi che nel notizie l'attenzione podestà documento medesimo recondite maggio ci viene Petrus un l'idea, ricorrere prof. F. il viro probo (Nuova AntoL, ad comodo a Barse- attuasse proposito qualche alcune luce 1260 marzo pensato facesse, anche il di poiché il del sermone di cui antichi, fermò rimatori libro del prima dell' autore, (i) Recentemente e dicata quella in- (i). certezza con è — versi da tedesca. di tentare 1' ultima pubblicato. E altri rivista nella universale avere agevole né sempre compresa che gli sarà per riprendesse ed ne bene biblica,seb- come critica del che alle accennare difficilmente vicine di un'edizione egli che lui da sapere gapé, gioverebbe se così Lodi da procurare e dire negli ultimi Tobler Uguccione intenderà giudizio il letteraria,egli sia la narrazione di — E non si possa ora di additarne dato K. seconda, d'indole più vicine che fin d — dalla raccolta di 79 ~ varj fenomeni i e testi antichi studj sui molti a non facile sem.pre nei forse é limiti del quelli che convenisse r dell' assunto di questo del nella se é noto, grammatica fermarci sulle da excerpta alle antiche nel al appartenga sebbene 1274, XIV sec. (3) Rileveremo perf. di polere che si dovrà il po^i in cui suona no verso unca che è è già tale forma (( pogi Per e' uno il codice in che p. si trova, pogie guarire », corrispondente di mostra Ugucon ci è op. e il poi che secondo si dovrà anche (1790): « 427), 9) pogie, riapparirà verso Per 23 11, la stampa leggere « il del persona p. così e fu pervenuto cit. p. prima Tutto Quanto il poemetto (cfr.anche 27 di quelle parti seicento. cui come Bonvesin. come la che morfologi- su che (cfr.Salvioni, verbale guarire », guarir ». nel sciogliere in pogi e\ in lingua studiata e alquanto rammentare registrato a la cosa più poco accuratamente insieme soltanto invece che nostro, parer fonologiche messa forse a lessico. Tralasciando invece carte date, gioverà scritto già osservazioni (2), c'intratterremo provetti, quella di Bonvesin, da nel e fetto, di- po' più larghi di un in e stata Un dai anche fatti dei restringersi a doveva diversifichi quale, com'è e evitare a lia Ita- qui pubblicando. induzione. tracciare,mentre autore Barsegapè fin dall'osservazione nuova dei conto dell'alta e venuti lavoro, determinare : lombardi qualche di assorgere gati spie- rettamente sempre sono l'autore Talvolta tenta si generale, che in lingua. diligenza con giusto luogo, tenendo lor a è fatta testo quasi seno collocati e del grammaticale sulla studio dello accontentiamoci Intanto L'analisi — Per confronto vui no vu col puti 80 — _ che crediamo interessare dei lettori,il capitolo sulla il K. Come i lode delle di rime seguendo della fece Rimane però cui da anzitutto fonetica di parimenti testo. per bene delle una legittima Rimarrebbe; il senso come e forme più addietro. perfette, im- all'occhio dovesse e dei essere Sono e anche a voci magari il ritmo si possono presente, dole esaminanmeno. lo come che alla sostituisca 1896-97; ma essere, forme almeno del sciamo Lastesso figura un'altra nello ricorrente sacia in ma coppie in alcune poche, spettata ri- dellas- e tonica, quelle in cui, alegra: del vocal della sparisce solo due rima della indicate parte la differenza osserva, del di rime non riduranno si attentamente K. cioè differente. sarebbe portunit l'op- emendazione sembri essenziale capitolo troviamo essa si offre degli uditori. In generale è l'uguaglianza del ristabilire, numero che quella la condizione fine sattezza illusorie, e l'e- o agevolmente buon delle Molte già proposte un dall' orecchio sonanza, nell'illustrazione apparenti aveva di rita me- F eJenco compilato S. Caterina. l' imperfezione maggiore sentita giatamente particolareg- (pp. 31-36),così qualche giusta sempre sebbene lettori esaminare si lascia ne numero glossario. K,; al quale ciò facendo altre come il Mussafia dal di di proporre testo, maggior (pp. 36-40)del poemetto^ al solito, il mostra e assonanze rima della rim^ a veronese sono, al diligenza l'esempio dato assonanze più sintattici con delle leggenda come bene costrutti avere e di stesso queste così perfetto;e 82 - Sinché ulta 744-45. spirito: da sarebbe con forme quest'ultimo caso quelli ia cui parola una Anche qui è probabile ci stieno perfetto regolarmente del pio esem- ossitona, al pari dell' altro una alegra: predica y^y^^. innanzi la tal togliere da parossitona rima — accentate sull'ultima. al Passando glossario, si potrebbe già fatta ripetere l'osservazione maticale. pratica E una un certa abbondanza per spoglio nuoccia. generale che Il Biondelli del uan giunto sec. XIII^ ad copista è e' sarebbe dire il ora * che che voce, per la prima nota. volta, la avrebbe la "\ significa E se genuino, di ceriolaria plur. di copista poi,abbattutosi ben rara avrebbe stessa 1' opinione potuto lomb. di razione alteche ceriolera, vale essere se e rarità chiamarsi ci una a ce- in rilevata tra nell'al- tramutata chi ? alterazione nuova perduta essere Sennonché improbabile cervelera doveva '. Il parola {Poesie il termine sfigurato, debba candelliere tale a terne lan- con probabilmente interamente sembra E donde una regolare continuatore più non è, ci stato riolarium questa voce è non servato os- di simile cosa annotava ce razione dichia- appresso: lumere : essa iii): p. tacerei,o fiaccole^se «del qualche grande con gazioni spie- giustamente aver ceruelere) si domanda et ined. dopo indicare deve (Illigè lumera Il K., 1335. in sicure; e una più ampia. Li registriamo qui cervelera grani- Le esatte si desidererebbe pochi alcuni esso per copioso, sebbene non in sono lo per po' troppo vocaboli dei soltanto forse anche ci fa osserva credere che specie di 83 - di forma lanterna quel con desv arte tal parte, per gioni notevole appunto che del cata indi- capo di divSparte?» Sembra «In 220^, va?% all'armatura (it.cervellierd), nome sarebbe caso simile — in si dice come è stato lombardo testo un si,e in i ladini tra varte dei Gri- già spiegato dall'Ascoli,Arch. glottol. I, 100. semolato trova Ecco 230. il ho eo ben si Come Ke uè dito Ke no sera lume poco Tultimo credere il verso vi porrò è che rima ad dal Il Biondelli semblanto sarebbe Ciò ^ione;ma una a sa 54n) dopo oscuro inchinava spiegato aver chHo modo: spiega senz'altro K. che dunque che e per egli lui un sembianza, la qual parola evoluzione stessa fino già che forse in semblato essendo p. Sembra alla può estendersi perchè anche in questo può arrivare possibile; si antica ». soggetta Gleichniss^ che è (op. cit. eguiile a semblanto equivalga andata preciso significato contesto, anche probabile sancto; Il inaniitali imagini. Il semblato sancto. con significasse^^ermo/ie, Gleichniss, Erzahlung faccia de determinare, a essa in cui s'incontra d semblato seno para difficile viene verso. a tal un leggersi semblanto. parola della menemanca vede, semblato quindi debba fìduxia deo in Setticaomiunca di si voce : Et « tal dove luogo a dire ideale En^àhlimg. somiglianza nella fino a gua lin- significarecowpara- confluisce anche exem- 84 — ]plum[i). Certo poi da quest'ultima di X2mbiania dei senso 228), Anchora eio altro uno Bonvexino odando e conferma A poesia inedita una e è Riva da ka la parola intera epistole né a dire se, anche certi casi poteva venuto Bonvesin di inebrianze de altre bone exeinplanie. ma renderlo sembianza da di done agevolan- materialmente in similantia, che significatonon un Bonvesin col derivato confondersi, a sì da avere mo. exemplan^a (S. 529) : parole la trasformazione uguale pò, mente Barsegapè. Final- inedita exemplantìa; a sarebbe voce se xembian:^a o sembianza di veramente questa del pure né evangeli]* Conchiudendo, risale zo, volio ve luogo quilò; cuntare quale dice co- (R 93): autore quale pertene semolato odire del il seguente imprendere ìa 129, 132^ iniziale x il avverte l'espressionedire sembianza poesia delectava me drita ditar in un'altra lo volio ve rilevare a lo stesso sempre questa corrispondente troviamo dello intendando è anche più giungersi può dis- non come valga exemplo^ da sembianza Dove Bonvesin, anche accennare berlinese. di voce luoghi in cui è adoperata (B 57, H sembra e ?- molto tano lon- dall'altra. (i) [Come il semblanto al del mi fa osservare Barsegapè provenzale semhìan^ che racconto^. il De basterebbe tra altro Lollis, per ispiegare a rigore anche significa richiamarci parabola^ 85 — perchè certo non fuisti inestabile uà 85n) che Ke 'I Ke li no làndische in -are da spiare render "ii e lento nei nel pista. co- 1740. E Come nella Mussafia, rivata de- si ha meglio, (così accade per talvolta coronar. confusione leggenda gloss. es. p. o corar corer. una formazioni legittimamente -onare e corrente^ semplice dell' infin. in-one. bambini) di senso foggiato analogamente dev'essere quella in currulare a delle tante una perfetta l'analogia, coràr ediz. dal iìber die mai- he Studien latino spionare, così (cfr.malavaxe e correre^ non alterato stato quali alla forma a' (op. cit.,p. G^n corrisponda non accrescittivo pronunciare tosto. uas^a Trieste, 1879,P- ^5^ ^^ dimandava basso accanto un si copo fosse qui invece maraluaxia xia corona^ uento '1 stia significarese Etimologi se del Avremo sta può avventura quei verbi e che analogiche. Coronar a con lo ke par nesun corona non Mtmi^r^, currulis veloce. registrarla; è: con giustamente il dubbio per uà gè no il verb^ 11 Maschka, da e e K., : esprimeva esso fate coronando sempre di vedere Sempre Biondelli, notando ?se che dagli esempj. Il primo l'altro Il ha dal omessa conto appare Ki •e stata mettesse non 385,811.Non coronar come è qualche parola che Ora ?e — p. veronese 79) e di marava- di S. malvaxia^ terina, Ca- 86 - mcritoco gSg. Sarà Salvioni, in meritò subito di cui ligaran lo a in continua indoso roba è indosso », mezzo del meritò co eoe di e fosse pur passivo, dire latro », de Cudè poL roba lasciata fatto espresso Dali e me da per ki al ». 2360. Errore, invece nudo in « prosegue: HU « gli sarà di il periodo rità irregola- dice: un non fosse è in e trudo di per cor e fpercorre^ Ugucon. glossario poi sarà Dal ^^ pensar gi lagaran ^(No si come non forte sé il crede perchè una parlando quanto di parole anche persona: percogliere)^come esitare accadere presenta palo Come terza sciogliere,come due parte Cristo che », per le fanno sintattica. da co. Può separare a — da togliere trudo (2254),correggendolo l'espressio nelsenza crudo- di leti.itaL,IV, n. (Rassegna bibliografica 7, luglio1896)* BALLATE componimenti I prima Treviso. di delle 6 è quali brevi str.) si strambotti (n.^ toccherà V. codice Ballate Trevisano Nella (i) Hai., 507 p. scritta la nella stampa che cod. noto già poesie der e vili, edita la attribuite cinque Quelle emendazioni fu e Lionardo del al fino i da di della noi iv il e del proposte. 1881, da B. den v. e della 1-55). leti. stata blicazione pubduto avve- codice che un sano trevi- anche il Gasini (n. ix) una con altre {'^eim'^ehn Lie- DnicJceii) le comunica io essersi quale Wjese altent Gian sua insieme recente, Giustiniani, ballate queste dal era contenute del da della alla del sono a tratti pezzo di 1078, cenno slor, un ballate 10, 7iach da avverte xviii), ristampata forma leti, it, IV, aggiunse cinque tavola cui XV sec. Giorn. già Gian VII. xxir, n. descrive d, del quale Ginstinianis v. il XVII, magliab. pubblicato aveva era IV, II, V quando nota, una nel uscito e breve un del stor. voi. recensione, questa (n.' Giorn, del cronaca sgg., dopo dal (estr. str., accuratamente stramholti e xin), (n. della xxi) una (i). sotto poi che Gian 8 xrx, xvi, di principio l'editore, fatto manoscritto, *) (n. xiv, più Nell'introduzione del il nale Comu- ballate, 18 : 23 soltanto poesie altre metrica tutto conservato di della miscellaneo in Sono serie e codice un la formano Gian V. da XV*) SEC. DEL pubblicati di parte due STRAMBOTTI E ix Di tutte varianti. confermano le parte, detto e propose « del sola codice, il storia della si possa pare il fine del studio; breve troppo veder che inoltre rilevate lo ballate difficili o dalle o, modo ogni ad sappia, della metrico persuadersi per quello che CA BC; in nell'ordine schemi è (n.Mi-viir, x DeEb (n. xvir); V. VI. GD, AbbA— primo e il terzo cui e xv); di DeeA questi svolgimento a I. (n.^ schemi xix sono 15-16 AA— BC, GB; BA), AbAb-cd, DeeA Gd; pag. gli più piccolo valore AA-BC, IL che e contributo un Eccoli; Gian. AbbA-Gd, ; metriche considerare (n. xx); IV. GD irregolarità ad disposti un e che egli dice dello Basterà sono al parso i); III. AA-BBBA ». abbiano come (n. storia ballata nostra metriche forme delle giudicare a futura alla e sattezze ine- più queste perfetto riscontro senza esito non indifferente non di ch'io insistere gli dispiacerà prime, incertezze ad «accanto di osservazioni spiegarsi, compaiono a rare, Per appresso. evitare saputo corso particolari è in- nei non linguistiche. Cominciando mi via una per avvertito nelle nella raggiungere ha parecchie inesattezze, che qui posto generale saputo non stesso già note; In pervenire potea lui il e giusta la conchiusione sia L' editore s' incontrano nelle simazione appros- attribuire popolare». egli abbia vi ma da già cose su in di che sicura. e pericolo il poesia dire contenuto suo ragionevolmente propostosi, cioè suo più del carattere nostra quella maggiore con si stampa, possibile in siffatte ricerche, l'età é gli si potrebbe che nella tenuto di determinare che del metodo ed; (n. xviii); e xi). Ora certamente il i 90 — Resta dire a che della gli strambotti. o Il F secondaria n. del serventese del regolare di composto BDB. CBC (oro consonanza •* core) Fra e SonetOj culcura scarsa quel che furono, a poesie, possono trica da comuni, che infine quindi che si la legge voce generica alla Quanto l'editore entra « in di in una : questo di dei indizio ragionevolmente minore della questi che ignoranza delle me-^ forme delle anche nel è finito, E nella in tanti più componimenti, assai codice, e probabile zione significa- altri casi. generale parlando, l'elemento misura è poi che la divisione sia usata poesia, come sonanza as- minazione deno- questa tanta una ABA, componimento un noti soneto sonetto lingua il xxr il 14 soltanto rimaneggiatori cinque terzetti è fatta rilevare in v' Si il Sonetto? come e n. e' è soltanto 5 (p. 8-9).Ma riconoscere saper deplorevole rimati: e 2 com^ anche stati essere non e pare, bile riduci- non considera trascrittori dei w. cod. erronea come 1883,n. lxxiv). così fra Fu l'editore e i una dal Giustiniani gli sdruccioli. Il (tenpo: aspeto). Nel intitolato anche condizione essa EFE. EFE. ciale spe- parlando, è endecasillabi 15 nome cantilena la ACCD^ un Romagnoli, per in prevalgono testo: con usata specie di breve una forma a è è XVI ABBA. designa non [Poesie^ Bologna, Il rime: nimenti, compo- tetrastici incatenati 12 poesia, che, metricamente questa forma le per L'editore ecc. di consta tre fra le ballate comprendere xiv n. disposti così DEEF, degli altri struttura si possono non — di aspettarci». Ora secondo dialettale quanto tremmo po- trattandosi 91 - poesie di in e trascritte siano, della lingua, l'editore il voler che « sufficienti indizi e conforta nella es. ballata onde e dialetti nordital. p. è da che osservare costruito e è personale Italia;p. ha nei gnar, fosse dialetti XV im ricondotto p. segg.) Ma e 99 non meglio mancano etimologica del avrebbe per il suo suo tutti a rfer 1873 tale di convenire e Crusca, quinta della si non i tato (v. il ci- toscano fonetico può quel verbo cogner^ suona luoghi. Se avesse prova davvero tener non che vernacolo dato tempo non stesso Dipon. veneto il cogno padov. cògner esemp) nello il Ora duplice ragione. E prima per settentrionali, dove veramente convegno nel Per propria JahrJj,, Vienna, cognir^ scognir, secondo stato sicuramente es. )\ convegno Mussafia, Beitrag :[ur Kimde speciale abito dello morire « posizione di rima. impressione, § xxviii);poi, che conto seguente: in personalmente Beitrag nota quindi parrà decisivo argomento altro veneta legge Mundarten 87» (correggi: per si dell'alta convenire; vedi = linguistica di 20, siffatta costruzione dei loso perico- un'origine sospettare v. viir, verso giero leg- poesie da lui pubblicate si hanno quest'asserzionecolla fine di in delle alcune per che un aggiunge ; esso non sempre condizione di gionevolmente ra- discorrere a esser xv, che con Proseguendo arguire dalla l'origineprima canto un se toscano rammenta sec pare aspettare di fondo dialettale. nel ma d'origine, mi sono, come intonaco Veneto, ci potremmo non esse nel toscane parte gran bensì — co- 1' autore consapevolmente alla di una molto forma scana to- sagacia notevole. 92 che Ma — l'editore avanti dall'esame chiedere da del di delle lingua colla del alcun il dubbio venne che col codice La hivece venme nel m'hai venne Che Ball. (i) occide senza a V. IO e dal diverso I, i = V. 26 un iv 7 11 e vv. le varianti mente pura- le omissioni e le altre (r). nota nella stampa abbandonata. In meo; abbando[na)ta. Le smn. = ball, nella me; vili := 8 ; parole dopo di sono iv te ti; = sei 6 me voler carattere 22 vn giunti agCon Tania; = doìentre; ix, malcidy;xii, iir, 6 stati essere Tanto =: soave == devono e dolente 15 soave 34 Ini ; vi, 8 = m'alcide sconsolata uni; ballata ix, sagurata me/ite = 14 =z vita caxon son della 41 ognia; xii, 3 la ne senca Coffi; vili, 6 mi mio la ay resto dopo; = inesattezze, non sconsolata, caxon me// m occidi ; =: la vita men a Pensando 6 zione l'edi- tutta finisce m non codice: E IX, di trascrizione, ; Che m ball, mi nota, errore qui soltanto della quarta E del altre lessicali,e raccoglierò in stanza così un Tralasciando grafiche, indicherò le varianti di m'accorsi e mancanti in collazionai Allora rilievo. però di molto avvertimento di la lezione l'opportunità,verificai che male. apposto ero strofe più tutto esattamente due si trattasse e, avendone mi meglio il quale è anzi riproduca trovato senza dimestichezza apparirà Circa testo. Avendo ms. m^lta poesie sue la stampa se verso, un mostri non = 12 ey ogni mi; xiii, 93 Nella colpa V. e ballata iv manca F ultimo [= no ?J per mio am e invece 22 così il invece senso di ball. XX, xxiii, IO tol el to Che remagna Il metodo col evidentemente Che non guasta del e se remagna, le si vorrebbe ovvia, agevolarne Nelle interpungendo. note altri testi, le proposte con di sia quando non temporaneamente con- e più quanto possibile l'intelligenzasciogliendo i nessi e poesie si si tiene generalmente sia la correzione si vorrebbe sia me codice, ultimo nella balL core; stampate sono ciya facia; nella non tol el non neir xix, pubblicazioni. Non la lezione toccare e servir a dolce la giù sia quello che per su n. sacia, e e in consimili cioè :^ira ; al core quale alca toa quinta» è solo legga xii, 3 strambotto, 25 può dire che si ; nella la dolce terzo difetto} nella servir a corre alca del verso di solo Sol per verso: breviature le ab- e fronti raf- i sono emendazioni dei luoghi più guasti,l'interpretazionedi quelli più oscuri e la dichiarazione di qualsiasiapparisca è non stato i al v. resprandoj abbastanza non 2 va conforte e FA. la ma == xviii, — sospiry; annota: correzione naturale 27 se' = xv. 13 cjnforia;xxii, un rispetto per anche cha; = 2, « altro r Il cod. ha esprende Ora, la forma ». che si; xix, per bene. modificata, trovandosi sospiro gravo; ovvia 29 che Quiesto metodo notevole. praticato troppo ball, Nella ciò tutto 2 suno 4, 8 m'abbandoni altrove xviii, pare ms. (con di- 3 grave zizjono; r=: del ramente ve- xix, = 8. 3 mal bai ulani. 94 risoluzione versa cit. p. trag 12). La Oi L'editore non ma non € alla avi col altro precetti! Al umana, in la ball. V. 28 cui molti Ili così ball. é 11 la verso 2^ se la Amor, de' ball, giochi !» de' bontà posta essa, caducità mei iv nella vago miei della ». forma la legge duce perfetto si ri-ss- e' é dubbio invece ne dial. ital. anziché a tintende sot- nota: questa di ant. settentrionali non gete) leg- offendereste sing. del della mi si della d'uomo bocca che sono E di -st- riferiti, legittimità della leggere abbandonato primo o esempio dialetti è in sia da lì mi non sue esce lasso, quelle Mussafia, Mon. altro un per ma dimostrare a di delle su Oimè « sing. perfetto ; cfr. Della 13, in v. fussi si cita : : debba morale, versi ascoltate goduto 3 della v. dunque mi due maritata fine alla nei riconoscendo Fiissi 2^ pers.. generale giusto. come al conformi che mai avete goduto, Qui cente, soddisfa- modo il senso Giunto (^'oiche se facilmente vita ! ciascuna parafrasare così tutti non « quele cavarne a contenuta possono aveste difficile amante. suo nell'esclamazione da da sentì versi; ofesso. spiegarseliin a par coi due sonte insegnando istruzioni, tutf offeso tuti piazer riesce vedovella, si da finisce rivolge alla giovinetta, alla donna si contenersi che ballata mai mi -p/-.*respiando, cfr. Bei- nesso lasso, me Se Il poeta del di stampa dilleto ! Poiché che nata» abbandosuona: al 95 — evidente pare ma ochi invece sono ball, Il codice. legga quindi: una lo schema abc. Le For delle come in gran tornire parole {'E perj e cj roìK-^^^erà di questa non rima della cosi bene ballata coU'ultimo (i) [Al possibile e la Casini degnia poni ripresa e devQ la fine sova v. può non Nella ball. abC, stato: si dovranno 5 glossa che ripete il concetto -osa che e forse vien col di l'ultimo corrispondenza della di prime lità anorma- della volta dovrebbe come S. E io giusta misura verso della rzpT^"ij, v. le due precedente. L'unica é che state dopo. Al diventerà esso delle saranno dolse^a^si tolgano si dognia; per essere del angossa lassa a temperan:^a sova starà del si dovrà non ma 49). cap. in nota, senso; (Tropuptatore N. mancata 8 v. degnia precedenti (quanta penaj rima al {ch\ divixo quindi e ognia temperanza. muta una suggerite dalla per d' e fiche gra- di S. Caterina, Marciano, propone dà non parole quanta espungere due e c'è altri testi Leggenda donna, Fora io glossa che in 120; il Gian come dove scorrezioni;la forma diviooa,e in verso essere v. di bocca fuori di misura XII A. Sona ^c scorrezioni anche trova : 29,32. essere di tratta annota vv, Paolino, cod. mutato sostituire lasso, è si e Fra è in ix andrà del si Non » 284; V. 4 potrebbero non scioglierein gi 3 T editore v. Monumenti^ MussAFiA, V. e spiegabile è La ; Al Cfr. ball, xvii, non, seno? per sono se so, se per giochi si debba che gii occhi. cioè — ;i). Il, 36711) non rime tra e voliti^ perciò aggiunge par la // fine core 96 — Nella cantilena all'editore oscuro La dialetti veneti, dalla nell'isola Nuovo poiché il ma Sicilia,parmi una (i).Nel per laso {= lasso) fine dei versi il punto delia isvista Ma la sarà una sua e m/, del strambotto 41, 44 nome alta casa e perta sco- (Mortillaro^ 43 della e n. mi so deve il Gian xix di Ma invece dimenticanza ball, si non xx in se trova interrogativo. Tralascio fermarmi altre osservazioni considerare a di po' da un minor conto vicino la per lingua questi componimenti. r editore Se es.j ai ballate cccxxi, cu, nr edite dal astraci} Vocab, piastra . è propria /^Moniti,Vocab. Per antiche, delle anche del p. Cantilene lombardo àslregh (Cherubini, àstricb^ berg. s. v.). E ostracus. ballate noi e- Carducci.] (i) [La parola seguenti forme i appartengano cccxxx cccxxiv, a deirirregolaritàda nelle pure le tutte determinare a veneta esempio s' incontra affermata sopra regione qualcliealtro ma 3 ; V. provarsi potuto della quale provincia riconoscerne saputo avesse forme, egli avrebbe e rare conside- deva àstracu, col qual la «parte primo stampato aver V.) si essa di nei so, proviene probabilmente più parti, il terra^^io » o ostrego. un eh' io quel a canto che veneta de sovra trova, rimasto 45-46),é e diponario siciliano-italiano,Palermo, Lao, 1876, p. 124) al si non si chiama da Volo verso riduzione come di il ostrego voce (v. pp. 23-24 xvi n. — nel latino l'etimologia Kòrting, com. s. v.) medievale vedi Latein.-roman. Vocah. astrec Wb. niiìan, n.ì astricm 2^^ p. 860 s. (Tiraboschi, s'incontra Diez, ElVbK le sotto e s. 6206.] w 98 — nell'antico veneziano sulla vioni punt. I ei'O; Antiche eio, ma è si [Di testi le Como, del nel dal recente che e bardo lom- testo doti. C. gìott.^ voi Sal- che Rosa, altri ediz., maggior testi, in stralcio e tradizioni che videro la vate delle PP» quello dopo.] a codice libro potrebbero luce tore, edi- anni esempj a si e del di 1857, alcuni copia core quella Bergamo, citare zione pubblica- parecchj anteriormente pubblicati in « Fartele da Poiché 23. e all'egregio da già costumi potuti e diversa trovò 2^ Brescia, di menzionato da le : le abbiamo questa ricordare' lauda luce {Dialetti^ sarebbero lombardi la citare di alquanto 8 IX, tre sicché lin. 8 p. Tutte io. verbo, 0 di della visto 1300» si e permetto strofe lezione e ad 12 e lin. 7, pag. dinanzi 11 mi prime G. noiVArch. l'opportunità avevano Bergamo eio lin. Salvioni, in di 7 p. V. elide si presentata amorcj opera di di lombarde parte. a finale che fine ^66'6j), r, frequenza edito scritture anche e del di glott, certa con Passione Y-o volte lo Aìxh. (i). (i) mi (v. ricorrere vedo ora - per della Provincie 214-15). anche qui ora da pra so- giungere ag- GIUNTE Delle Alle 34. Sordello più di terra sotto dal d, nella Reviie De ovvie. leggasi promosslone lett. XXVI V. edizione Lollis. particolareggiata assai stor. dell' recensioni procurata quella si di P. aggiungere ora quella e di poesie Guarnerio litt, fase, de et delle può E. 383-401 II, critique d'Inst. nel A." di Giorn, Jeanroy del 26 ottobre 1896. prof. E. Monaci fece 283-86. col seguire altre titolo note^ Ancora su Aneddoti Agli 44. pag. due da 2 le promissione pag, pp. lin. i6, di terra tralascieremo correzioni pag. CORREZIONI E la Per Arrigo delia storia Guido Su una il qcc. della Odo e poetica Colonna anch'esse pubblicate Testa scuola siciliana 1' altra e Rendiconti nei ^ dei dato Lincei (giugno, pag. 57n, pag. 63^ agosto lin. ultima lin. da 5 a 1896). settembre e p. 6 \, p. a che^ dato sotto ^i la quale^ 1. la quale ^ che pag. passo pag. lin. 74n, recato 84, lin. 3 da sotto 1. passo 7 pertene usa sopra XP 1. usala e recalo 1. pertene a :(o ibid. lin. tima ul-