ATTIVITÀ EDUCATIVE
TORINO
EISUOIMUSEI
TORINO È TUTTA QUI.
Aperto 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, MuseoTorino è il museo
- reale e virtuale - della città, innovativo e unico nel panorama nazionale
e internazionale, creato per far conoscere, capire e amare Torino dai suoi
cittadini e dai suoi ospiti.
MuseoTorino è un sito www.museotorino.it dove, percorrendo la città
presente attraverso una mappa, è possibile trovare la storia di ogni luogo
attraverso schede, immagini, approfondimenti e scegliere così un proprio
percorso di visita ogni volta nuovo, ogni volta diverso.
Per riconoscere nella città di oggi i segni dei suoi molti passati e scoprire
nei suoi luoghi la storia e le storie di cui sono testimoni.
www.museotorino.it
main partner
partners
In occasione della celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia, la nostra
città sarà visitata da milioni di persone, provenienti sia dall’estero
sia dalle altre regioni italiane. Torino sarà al centro dell’attenzione
nazionale e, come avvenuto in occasione delle Olimpiadi e dei grandi
eventi che hanno caratterizzato questi ultimi anni, si mostrerà bella,
accogliente e in grado di cogliere le sfide del mondo contemporaneo.
Tra i fattori di attrazione un ruolo importante sarà sicuramente giocato
dalle esposizioni temporanee ospitate alle Officine Grandi Riparazioni
e alla Reggia di Venaria Reale, che racconteranno la nostra storia,
dal punto di vista sociale, culturale, tecnologico e artistico con uno
sguardo aperto sul futuro.
Accanto alle grandi mostre, Torino presenterà ai suoi ospiti un sistema
culturale di grande interesse, occasione di conoscenza e di formazione
per tutti i giovani, torinesi e non.
Il patrimonio culturale può infatti contribuire in maniera efficace a
costruire cittadinanza e a far riscoprire una storia comune. Da anni
i nostri musei lavorano su questi temi e si presentano oggi come un
sistema noto a livello nazionale per la qualità dei servizi educativi offerti.
Questo opuscolo ha l’intento di promuovere un catalogo di proposte
educative che i musei di Torino hanno costruito a partire dagli anni
Novanta, con il coordinamento della Città, rivolto alle scuole in
primo luogo e a tutti i cittadini interessati a conoscere - attraverso il
patrimonio culturale - la nostra storia comune.
Durante il periodo di allestimento delle mostre alle OGR, i musei
torinesi proporranno in spazi appositamente attrezzati attività
laboratoriali che nelle sedi museali rivestono carattere di continuità
e stabilità. L’invito a cogliere questa opportunità è dunque rivolto a
tutti coloro, singoli, gruppi o scuole, che verranno a scoprire la nostra
città nel 2011 e ci auguriamo torneranno per conoscerla e apprezzarla
sempre di più.
Il Presidente
Comitato Italia 150
Sindaco Città di Torino
Sergio Chiamparino
centro città
città
intorno alla città
punto ristoro
bookshop
percorsi
assistiti
accesso disabili
audioguida
interpretario LIS
06
ARMERIA REALE
08
BORGO E ROCCA MEDIEVALE
10
CASTELLO DI RACCONIGI
12
CASTELLO DI RIVOLI - MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA
14
ECOMUSEO URBANO DI TORINO
16
FONDAZIONE MERZ
18
FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
20
FONDAZIONE TEATRO REGIO
22
FORTE DI EXILLES
24
GALLERIA SABAUDA
26
GAM - GALLERIA CIVICA D'ARTE MODERNA CONTEMPORANEA
28
INFINI.TO - PLANETARIO DI TORINO
30
LA VENARIA REALE
32
MAO - MUSEO D'ARTE ORIENTALE
34
M.A.U. - MUSEO D'ARTE URBANA
36
MUSEO A COME AMBIENTE
38
MUSEO CIVICO PIETRO MICCA E
DELL’ASSEDIO DI TORINO DEL 1706
40
MUSEO DELLA FRUTTA
“FRANCESCO GARNIER VALLETTI”
42
MUSEO DELLA SCUOLA E DEL LIBRO PER L’INFANZIA
44
MUSEO DELLA SINDONE
46
MUSEO NAZIONALE
DELL'AUTOMOBILE
48
MUSEO DI ANATOMIA UMANA “LUIGI ROLANDO”
50
MUSEO DI ANTICHITÀ
52
MUSEO DI ANTROPOLOGIA CRIMINALE “CESARE LOMBROSO”
54
MUSEO DI ANTROPOLOGIA E ETNOGRAFIA
56
MUSEO ACCORSI OMETTO
58
MUSEO DIFFUSO DELLA
RESISTENZA, DELLA DEPORTAZIONE, DELLA GUERRA, DEI DIRITTI E DELLE LIBERTÀ
60
MUSEO DELLE ANTICHITÀ EGIZIE
62
MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA
64
MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO ITALIANO
66
MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA DUCA DEGLI ABRUZZI
68
MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI
70
PALAZZO MADAMA - MUSEO CIVICO D’ARTE ANTICA
72
PALAZZO REALE
74
PAV - PARCO ARTE VIVENTE
76
PINACOTECA GIOVANNI E MARELLA AGNELLI
78
REALI TOMBE DI CASA SAVOIA BASILICA DI SUPERGA
80
VILLA DELLA REGINA
06
ARMERIA
REALE
Fondata da Carlo Alberto di Savoia
Carignano, re di Sardegna, nel 1837,
è una delle più ricche collezioni d’armi
e armature del mondo, ospitata
Le collezioni dell’Armeria Reale sono state
formate sulla base di un criterio non solo
storico-dinastico, ma anche d’eccellenza
qualitativa ed estetica degli oggetti. Il
Museo si pone come obiettivi lo studio e
la valorizzazione del proprio patrimonio nei
suoi molteplici aspetti, da quello storico a
quello artistico, con particolare riferimento
all’evoluzione delle tecnologie del metallo
e della sua decorazione.
in ambienti un tempo parte del Palazzo
Reale. Comprende le collezioni sabaude,
da Emanuele Filiberto a Vittorio
Emanuele III, e acquisizioni successive
che spaziano dalla preistoria fino
alla prima metà del secolo scorso.
ARMERIA REALE
Piazza Castello, 191 - Torino
T 011 543889
T 011 543889 int.2 (da lunedì a venerdì,
per prenotazioni)
08.30 - 19.30 (da martedì a domenica)
www.artito.arti.beniculturali.it
[email protected]
[email protected]
Per informazioni su orari, prenotazioni e tariffe:
www.artito.arti.beniculturali.it
T 011 543889
Dal 1998 la sezione didattica del Museo
si occupa dei rapporti con le scuole, in
particolare svolge visite guidate gratuite
su prenotazione ai gruppi scolastici,
per gruppi organizzati di adulti, ed è stata
anche sperimentata la visita tattile per
disabili. Con il nuovo riallestimento della
Galleria Beaumont il Museo, oltre al sito
internet, si è dotato di audioguide e postazioni informatiche utilizzabili per approfondimenti nella visita individuale.
L’attività didattica offerta dal museo nasce
dallo studio delle differenti tipologie di
pubblico e dalle sue esigenze, traendo anche spunto da altri eventi connessi all’attività del museo, mostre o ricerche. Attraverso apposite convenzioni si offre inoltre
alle scuole la possibilità di vivere il Museo
attraverso un’esperienza programmata e
ripetuta nel tempo.
Obiettivi del lavoro sono quelli di scoprire
le radici storiche della realtà locale e, attraverso la conoscenza e l’uso di termini
specifici del linguaggio tecnico, leggere e
interpretare le testimonianze del passato
presenti nelle collezioni. Per i più piccoli la
visita proposta prende forma attraverso lo
strumento della fiaba, per i ragazzi delle
scuole medie delle visite a tema, mentre
con le scuole superiori è invece possibile
organizzare programmi di studio e di lavoro
congiunto, in particolare per le scuole di
formazione artistica.
08
BORGO
E ROCCA
MEDIEVALE
Il Borgo si sviluppa intorno alla Rocca,
dimora fortificata, dove è possibile
visitare le stanze che ospitavano la vita
del signore e di chi viveva nel castello.
Sotto, il villaggio, con case, botteghe,
fontane, cortili e la chiesa: la vita
quotidiana nel medioevo. Infine,
il giardino, dove si trovano piante
ornamentali, aromatiche e ortaggi, con
Il Borgo Medievale di Torino viene costruito nel 1884 come Sezione di Storia
di Arte antica dell’Esposizione Generale
Italiana e riproduce elementi architettonici, decorativi e di arredo di modelli
quattrocenteschi del Piemonte e della
Valle d’Aosta. Tra gli scopi degli ideatori,
la salvaguardia del patrimonio artistico
antico e delle tecniche di produzione
tradizionali: per questo, sin dall’inaugurazione, sono presenti e attive al Borgo
le botteghe artigianali.
Un’operazione di grande respiro intellettuale condotta con scrupolo filologico da
una speciale commissione, guidata dall’architetto portoghese Alfredo D’Andrade.
pratiche nelle moderne sale didattiche.
Per le famiglie si organizzano incontri rivolti ad adulti e bambini, per partecipare
insieme ad attività laboratoriali, nei
fine settimana o in occasione di particolari ricorrenze (Natale, Carnevale, Pasqua, Epifania...) legate anche alle tradizioni medievali.
arredi tipici di orti nobili e monastici.
BORGO E ROCCA MEDIEVALE
Viale Virgilio 107, Parco del Valentino - Torino
T 011 4431701
www.borgomedievaletorino.it
SERVIZI EDUCATIVI
Per informazioni su orari, prenotazioni e tariffe:
T 011 4431710
T 011 4431712
[email protected]
visita guidata
L’offerta formativa per le scuole di ogni
ordine e grado è strutturata in percorsi
di studio divisi in quattro aree tematiche:
Alla scoperta del Borgo, Alla scoperta della
Rocca, Alla scoperta del Giardino, Alla scoperta dell’Artigianato, per fornire agli studenti e agli insegnanti spunti di lettura differenziati del museo, con visite dettagliate
ai diversi spazi storici del Borgo e attività
L’azione educativa nei confronti del
pubblico si coniuga con momenti di svago e d’incontro, adatti a gruppi eterogenei per età e interessi che prevedono, nel
corso dell’anno, concerti di musica antica,
corsi condotti da esperti in vari settori,
conferenze, presentazione di libri, spettacoli. Una serie di incontri di formazione,
aggiornamento e visite guidate tematiche
alla Rocca sono rivolti al pubblico e ai docenti, con i quali è possibile programmare
progetti particolari su argomenti storicoartistici.
Il Borgo Medievale di Torino:
un passato che ritorna, un presente che incanta.
10
Il castello di Racconigi costituisce
una tappa obbligata nel circuito delle
Residenze Sabaude ed è l’ultima tra le
CASTELLO
DI RACCONIGI
Il fascino di questa residenza sta nell’offrire, accanto al più austero carattere di
rappresentanza degli appartamenti del
piano nobile, un ambiente più famigliare e
intimo, quale si rivela visitando le cucine
e gli appartamenti del secondo piano.
“Ville di Delizie” edificate in età barocca
nei dintorni di Torino ad essere stata
regolarmente frequentata dai Savoia
fino al secondo conflitto mondiale.
Visitando la residenza e il parco
di esperienza e di conoscenza che
mettano in collegamento i temi trattati
nell’ambito della programmazione per sviluppare tutte quelle relazioni che lo stare
nel castello o nel parco possono suggerire.
In questa prospettiva la multidisciplinarietà, ovvero la possibilità di una lettura
trasversale dei fatti e dei fenomeni della
storia collegati alle manifestazioni della
natura, rappresenta, a nostro parere, il
migliore contributo che il castello e il parco di Racconigi possono offrire.
circostante (nominato nel 2010 Parco
più bello d’Italia), si ripercorre la storia
del gusto, dell’arte, del costume di vita
quotidiano dei prìncipi e dei re.
CASTELLO E PARCO DI RACCONIGI
Piazza Carlo Alberto, 1 - Via Morosini, 3
Racconigi (CN)
T 0172 84005
www.ilcastellodiracconigi.it
[email protected]
[email protected]
Questi ultimi, ancora ricchi di fotografie,
ritratti e oggetti personali, conservano l’atmosfera di una casa vissuta e documentano lo stile di vita di una corte ottocentesca e le abitudini quasi borghesi della
famiglia reale nei primi decenni del
Novecento. Ed è proprio grazie a questa
ricchezza che sono state create modalità
diverse di fruizione del complesso: i materiali di conoscenza raccolti in anni di
studi, di ricerca e di restauri, maturati
attraverso il rapporto con il pubblico
hanno costituito solide basi per i servizi
educativi e le proposte di fruizione del castello e del parco.
Il principio su cui si basano le attività progettate - che ora si propongono alla attenzione degli insegnanti - è quello di offrire
alle scolaresche in visita occasioni
Il castello di Racconigi programma per il
2011, in occasione dei Centocinquant’anni dell’Unità d’Italia la creazione di una
serie di eventi che graviteranno intorno al tema “La casa dei Re”. Il castello
come abitazione vissuta in diverse fasi
da tutti i sovrani d’Italia; passato al patrimonio privato di Vittorio Emanuele II
nel 1870, conserva, grazie alla regolare
frequentazione della famiglia fino al 1946,
l’atmosfera di una “casa”, di grande fascino ancora oggi.
12
Il Castello è parte di un grandioso
progetto mai terminato, ideato nel 1718
da Filippo Juvarra. Primo Museo d’Arte
CASTELLO
DI RIVOLI
MUSEO D'ARTE
CONTEMPORANEA
Contemporanea in Italia, il Castello di
Rivoli si è configurato sin dall’apertura
come uno dei protagonisti della scena
internazionale, grazie alla assoluta
particolarità degli spazi, al patrimonio
della Collezione Permanente, alla qualità
dell’attività espositiva e di quella
educativa.
CASTELLO DI RIVOLI
MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA
Il Castello di Rivoli è costituito da un imponente edificio barocco, ex Residenza
Sabauda incompiuta. Dal 1984, dopo un
accurato processo di restauro, è divenuto
sede del primo museo in Italia dedicato
all’arte contemporanea.
Il Dipartimento Educazione, istituito contestualmente all’apertura del Museo, promuove e diffonde la conoscenza dell’arte
e della cultura contemporanea. L’impianto
metodologico, concettuale e operativo, è
riconducibile al principio ispiratore “Educare all’arte con l’arte” e si esprime in
modo da rendere lo spettatore protagonista: l’incontro con l’arte, dentro e fuori
dal Museo, traduce la conoscenza in autentica esperienza di vita. Le innumerevoli attività, in sintonia con standard
nazionali e internazionali, sono ispirate ai
principi del Lifelong learning, della Peer
Education e dell’accessibilità totale per i
diversamente abili.
Piazza Mafalda di Savoia - Rivoli (TO)
T 011 9565222
T 011 9565213 - dipartimento educazione
www.castellodirivoli.org
[email protected]
10.00 - 17.00 (da martedì a venerdì)
10.00 - 19.00 (sabato e domenica)
Il Dipartimento Educazione, grazie alla
sua attività sperimentale e di ricerca, ha
posto in evidenza l’importanza della fun-
zione educativa dell’arte nella dimensione
sociale, ottenendo riconoscimenti e premi,
nazionali e internazionali tra cui nel 2010
il Premio Rivoli del Rotary Club e nel 2009
il Minimum Prize assegnato da Cittadellarte Fondazione Pistoletto.
In occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, il Dipartimento Educazione realizza un grande progetto di rete nazionale,
promosso dal Comitato Italia150: Italiæ.
150 eventi in piazza per ri-disegnare l’Italia. 150 piazze italiane, intese come agorà,
ospitano per tutto il 2011 grandi eventi collettivi aperti a tutti: occasioni di incontro
e confronto per ri-definire insieme inediti
ritratti del Bel Paese. In relazione al progetto, al Castello di Rivoli sono proposti
percorsi per le scuole, weekend per le
famiglie, formazione insegnanti, incontri e workshop, in riferimento alle opere
degli artisti contemporanei che hanno rielaborato la forma dell’Italia.
14
ECOMUSEO
URBANO
DI TORINO
L’Ecomuseo Urbano di Torino (EUT)
valorizza i beni cultuali diffusi sul
territorio cittadino, con particolare
Non si tratta di un museo tradizionale,
confinato in uno spazio delimitato e dedicato. L’interesse dell’EUT è esteso all’insieme del territorio e alle sue molteplici testimonianze. Dieci gruppi di lavoro “locali”
agiscono all’interno di centri che ospitano
esposizioni temporanee e incontri, promuovono percorsi sul territorio, producono
materiali, realizzano ricerche.
patrimonio culturale come fonte primaria
di conoscenza e di arricchimento, ad un
tempo individuale e collettivo, favorendo il
contatto diretto con i prodotti e le manifestazioni della cultura.
attenzione alla memoria del Novecento.
È articolato in ecomusei locali che
realizzano ciascuno un proprio
programma di attività nelle dieci
Circoscrizioni. L’EUT propone ai cittadini
di prendersi cura in prima persona
del patrimonio culturale locale.
ECOMUSEO URBANO DI TORINO
Via San Francesco da Paola, 3 - Torino
T 011 4434491
www.comune.torino.it/ecomuseo
[email protected]
Le scuole partecipano attivamente a progetti speciali e ricerche di ambiente, le
associazioni contribuiscono a realizzare
mostre, presentazioni di volumi, ricerche,
itinerari. Tutti gli ecomusei mettono a
disposizione una ricca documentazione
orale, scritta, iconografica e multimediale. Si può partecipare alle proposte
dell’EUT con più modalità: da semplici
fruitori o da protagonisti, proponendo un
progetto e realizzandolo con il sostegno del
gruppo locale. La finalità principale è infatti
il coinvolgimento attivo delle comunità
locali, dei singoli cittadini.
Tutte le proposte promuovono una procedura sistematica di lavoro incentrata sul
Partecipare ed essere coinvolti nella salvaguardia del patrimonio culturale consente
infatti alle persone di consolidare il senso
di appartenenza e di rafforzare le relazioni
nelle comunità territoriali. Permette anche
di avere occasioni di relazione diretta con
i beni.
In questo contesto, ciascuno costruisce
una propria narrazione, a partire da
un’esperienza di conoscenza contestualizzata in uno specifico luogo e condivisa con
uno specifico gruppo di persone, ispirata
allo scambio dei saperi, portando il proprio
contributo e - insieme agli altri - costruendo conoscenza.
“L’esperto è l’abitante” (Hugues de Varine)
16
La Fondazione Merz ospita il fondo
di opere di Mario Merz con lo scopo
di conservarlo, tutelarlo, renderlo
accessibile e comprensibile al pubblico.
FONDAZIONE
MERZ
Alle mostre tematiche e scientifiche
su Mario Merz si alternano progetti
espositivi temporanei di artisti invitati a
dialogare e a confrontarsi con lo spazio e
i lavori dell’artista. La Fondazione ospita
l’Archivio Merz e una biblioteca, aperta al
pubblico, specializzata in arte moderna e
contemporanea.
Il Dipartimento Educativo concorre al
conseguimento degli obiettivi della Fondazione, con la consapevolezza di condividere lo specifico dell’azione formativa
ed educativa che essa è chiamata a
svolgere offrendo risorse, competenze e
occasioni per favorire l’accesso all’ opera
di Mario Merz e ai valori di cui l’arte contemporanea è portatrice.
La centralità dell’Opera, il suo stare come
luogo di mediazione, di relazione, determina, come principio metodologico delle
attività che il Dipartimento Educativo
propone, il riferimento costante ad essa,
ai suoi elementi concettuali e ai suoi
aspetti formali.
Sono questi, infatti, il tramite per la progettazione di attività e iniziative conformate
allo specifico dei diversi pubblici per
rendere accessibile a più ampio raggio
il patrimonio dell’arte contemporanea.
All’attività di lettura critica e di decodificazione delle opere sono accostate pratiche di laboratorio, esperienze ricche di
quei valori educativi, formativi e di proiezione emotiva sempre sottesi all’esercizio
della creatività.
Potenziare la capacità di interpretazione
e lettura dei linguaggi e favorire la creazionedi uno spazio per la riflessione sulle
forme dell’arte e per l’espressione individuale sono gli obiettivi essenziali del
progetto educativo che il Dipartimento
propone.
FONDAZIONE MERZ
Via Limone, 3 - Torino
T 011 19719437
T 011 19719792 - sezione educativa
www.fondazionemerz.org
[email protected]
11.00 - 19.00 (da martedì a domenica)
lunedì chiuso
Attività proposta:
“Flags: che cosa è una bandiera?” è
un’attività pittorica e di costruzione, finalizzata alla realizzazione di un segno distintivo, e al contempo aggregativo, partendo dall’analisi e dalla sperimentazione
degli elementi specifici del linguaggio
pittorico (segno, forma, colore) in relazione
a uno spazio predeterminato.
18
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
è un osservatorio sulla ricerca e la
produzione delle più interessanti
FONDAZIONE
SANDRETTO
RE REBAUDENGO
avanguardie artistiche dei nostri giorni,
Dipartimento Educativo
Il Dipartimento Educativo propone percorsi
di avvicinamento all’arte contemporanea,
coinvolgendo scuole, insegnanti, famiglie,
giovani e pubblico adulto in progetti che
hanno l’intento di sviluppare il senso
dell’osservazione e un approccio critico
alla cultura contemporanea.
una struttura flessibile, che ha il fine
di avvicinare il pubblico all’arte
contemporanea attraverso attività
educative ed eventi di approfondimento.
La sede espositiva, aperta al pubblico nel
2002, è uno spazio industriale dismesso, in
stile neo-minimalista.
FONDAZIONE SANDRETTO
RE REBAUDENGO
Via Modane, 16 - Torino
T 011 3797600
T 011 3797631 - sezione educativa
www.fsrr.org
[email protected] - sezione educativa
14.00 - 19.00 (martedì, mercoledì e venerdì)
14.00 - 19.30 | 20.00 - 23.00 ingresso libero (giovedì)
12.00 - 19.00 (sabato e domenica)
Negli ultimi anni sono stati attivati percorsi sperimentali nell’ambito del dialogo
interculturale, in un’ottica di promozione
del museo come spazio di incontro, scambio, narrazione, confronto, apprendimento
e crescita. Il Dipartimento Educativo, in
collaborazione con docenti e studenti, organizza mostre, proiezioni video e performance aperte al pubblico.
Esistono inoltre programmi dedicati alle
famiglie, ai centri gioco e agli asili nido,
percorsi per i pubblici diversamente abili,
giornate di disegno, workshop intensivi
sulle mostre in corso per accademie e
università, progetti di scambio e collaborazione con musei a livello nazionale e
internazionale e corsi di formazione e aggiornamento.
La mediazione culturale d’arte
Di fronte alle opere d’arte contemporanea,
il visitatore prova spesso un senso di
smarrimento. Non sa da dove iniziare per
comprenderne forme e contenuti. Accompagnato dal mediatore culturale d’arte, il pubblico entra in contatto diretto
con l’opera e la mostra. Nel corso di un
percorso d’interpretazione condivisa, riceve ascolto e informazioni, esprime dubbi e interrogativi, formula le proprie letture e visioni. Il servizio è continuo, gratuito
e disponibile, oltre che in italiano, in
lingua inglese e francese. Il visitatore ne
può usufruire in qualsiasi momento, tutti
i giorni e lungo tutto l’orario di apertura.
Lo staff dei mediatori propone inoltre
dei laboratori per il pubblico adulto, il
giovedì sera, aperti a tutti e gratuiti su
prenotazione.
20
Le origini del Teatro Regio di Torino
risalgono all’inizio del XVIII secolo
quando Vittorio Amedeo II decise
FONDAZIONE
TEATRO
REGIO
L’opera lirica, il primo spettacolo multimediale della storia, ha una tradizione
lunga quattro secoli ma è ancora oggi in
grado di riflettere, anche nelle forme e
negli stili del passato, il nostro modo di
leggere la realtà e di raccontarla.
di commissionare all’architetto Filippo
Juvarra la progettazione e la costruzione
di un nuovo grande teatro, nell’ambito
del più generale riassetto urbano
della Piazza Castello. Nel 1936 il Teatro
viene distrutto da un violento incendio:
saranno necessari quasi quarant’anni
vent’anni. Vent’anni di visite guidate,
lezioni, laboratori e progetti, molti dei
quali “in rete” con altre Istituzioni della
Città. L’obiettivo che ci poniamo da
sempre è quello di fare esperienza di
teatro, facendo appello ai saperi già acquisiti dai ragazzi, nonché alle loro conoscenze ed emozioni, alla loro storia individuale e collettiva: così i fondamenti del
classicismo si stagliano sullo sfondo delle
opere mozartiane, le passioni romantiche
si infiammano nelle vicende verdiane,
il rapporto padri-figli, tema portante di
tanti capolavori del melodramma, tocca
tutt’oggi le nostre sensibilità.
per la sua ricostruzione. Il nuovo Teatro
Regio viene inaugurato il 10 aprile del 1973.
FONDAZIONE TEATRO REGIO
Piazza Castello, 215 - Torino
T 011 8815557
T 011 8815209 - sezione educativa
www.teatroregio.torino.it
[email protected]
10.00 - 14.30 (lunedì)
10.30 - 12.30 | 14.30 - 17.00 (da martedì a venerdì)
12.00 - 19.00 (sabato e domenica)
Quest’anno la stagione del Regio è dedicata a Giuseppe Verdi campione della nostra
unificazione culturale e, oltre a coincidere con il Grande Anniversario Nazionale,
costituisce un momento importante nella
storia del nostro Teatro, che festeggia i
duecentosettanta anni della sua fondazione. C’è un’altra concomitanza che ci piace ricordare, sicuramente più legata alla
cronaca che alla Storia, ma della quale
andiamo ugualmente orgogliosi: La Scuola all’Opera, l’attività che il Regio dedica
al mondo della scuola e che ogni anno
coinvolge oltre 50.000 ragazzi, compie
La Scuola all’Opera offre a bambini e
ragazzi di ogni età proposte di studio e
approfondimento storico e musicale, laboratori di canto, musica strumentale,
danza e gestualità, spettacoli interattivi,
nei quali i piccoli spettatori possono intervenire col canto e spettacoli d’opera in
cui i giovanissimi possono vivere in prima
persona l’affascinante “rito” del teatro.
22
FORTE
DI EXILLES
Il Forte di Exilles, gestito congiuntamente
dal Museo Nazionale della Montagna e
dalla Regione Piemonte, è un edificio
imponente e complesso, eccellente
esempio di architettura fortificata
sabauda di primo Ottocento.
Sorge su un promontorio roccioso a
La visita alla fortezza ha inizio con una
breve passeggiata che dal piazzale ai
piedi del Forte conduce fino al cortile del
Cavaliere, da sempre punto nevralgico
dell’intera struttura. Da qui partono due
percorsi di visita del monumento: dai
sottotetti, caratterizzati da alte colline
di terra concepite a scopo difensivo, si
scende, attraverso le scuderie e il basso
forte, fino al grande fossato dominato
dal fronte principale di fuoco del forte e
si risale attraverso la lunga scala nella
roccia e le buie e inquietanti prigioni.
di passare una piacevole giornata all’aria
aperta e di relazionarsi e interagire con le
tematiche che contraddistinguono il Forte: l’evoluzione dell’architettura fortificata dal castello medievale alla fortezza
moderna, le trasformazioni storiche di un
territorio di confine e la vita dei soldati
in montagna.
strapiombo sulla Dora Riparia, nel cuore
della valle di Susa, in un’area ancora oggi
di grande fascino paesaggistico.
FORTE DI EXILLES
Exilles (TO)
T 0122 58270
T 011 6604104 - sezione didattica
www.fortediexilles.it
[email protected]
dal 26 marzo: 10.00 - 19.00 (chiuso il lunedì)
ACCESSO
PARZIALE
Nel fronte principale delle Cannoniere e
nel bastione Diamante sono ubicati due
percorsi museali caratterizzati da allestimenti altamente evocativi. Sono
dedicati rispettivamente: agli alpini, ultimi abitanti della fortezza, e all’antichissima storia del forte, con plastici, carte e
mappe che descrivono l’evoluzione architettonica della fortezza. La Sezione Didattica propone percorsi ludico educativi che permettono a bambini e ragazzi
Attraverso il gioco e il divertimento i ragazzi entrano quindi in contatto con un
edificio monumentale molto complesso,
altamente evocativo e ricco di storia. Il
viaggio alla scoperta del Forte fa sì che
anche i più giovani acquisiscano un bagaglio di nozioni e sensazioni essenziali per
un’avventura a diretto contatto con la
natura, la montagna e la storia.
24
GALLERIA
SABAUDA
Pinacoteca nazionale che raccoglie opere
d’arte dal XIII al XIX secolo.
Venne fondata nel 1832 per volontà di Carlo
Alberto di Savoia, riunendo le opere che
i suoi avi avevano collezionato nel corso
di circa tre secoli. Il nucleo originario del
La Sezione Didattica della Galleria Sabauda - in collaborazione con il Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca e con importanti istituzioni culturali locali, quali la Fondazione Teatro
Regio, il Conservatorio “Giuseppe Verdi”,
il Museo della Frutta “Francesco Garnier
Valletti”, la Sezione didattica di Eataly propone una serie di attività museali
finalizzate ad avvicinare i giovani visitatori alle opere d’arte, svelandone
contenuti narrativi e codici di lettura.
museo fu successivamente arricchito con
numerosi acquisti e lasciti volti a integrare
le collezioni sabaude. Oggi è una delle più
le immagini dei santi, le tecniche esecutive, gli abiti alla moda e gli strumenti
musicali dell’antichità diventano di volta
in volta i fili conduttori di altrettanti
modi di vivere il museo. Molti dei percorsi iniziano in piazze o vie del centro
storico di Torino, per far comprendere ai
giovani fruitori che i musei sono parte
integrante e testimonianza eccellente
della storia di una città; proseguono poi
nelle sale espositive, dove sono sempre
forniti di schede e supporti didattici che
consentono di prolungare e portare con sé
l’esperienza formativa vissuta sul posto,
favorendone l’interiorizzazione e la memorizzazione.
importanti pinacoteche d’Italia.
GALLERIA SABAUDA
Via Accademia delle Scienze, 6 - 2° piano - Torino
T 011 547440
T 011 5641729 - sezione educativa
www.artito.arti.beniculturali.it/galleria_sabauda
[email protected]
08.30 - 14.00 (martedì, venerdì, sabato e domenica)
14.00 - 19.30 (mercoledì e giovedì)
lunedì chiuso
Tutti i percorsi didattici sono progettati
per piccoli gruppi di partecipanti e nel
rispetto dei programmi scolastici e dello
sviluppo cognitivo dei ragazzi, con l’obiettivo di costruire, anno dopo anno, un approccio sempre più approfondito nell’ambito delle arti figurative.
Concentrandosi su pochi dipinti e tematiche scelte, le attività si strutturano grazie ad una studiata regia costruttiva: gli
animali, i fiori, i ritratti, i moti dell’animo,
La Sezione Didattica, per favorire una
sempre maggiore confidenza col museo e
un più consapevole rapporto con la storia
del territorio, si rivolge ai più piccoli anche
attraverso attività editoriali e quaderni
didattici.
26
GAM
GALLERIA
CIVICA
D'ARTE
MODERNA
CONTEMPORANEA
La GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna
Contemporanea di Torino è una finestra
aperta sul mondo dell’arte con particolare
riferimento a capolavori internazionali
La GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna
Contemporanea è il più antico museo
d’arte moderna in Italia dal 1863 - anno
dell’apertura del museo civico - ad oggi, le
raccolte d’arte si sono arricchite di capolavori che permettono di mettere in dialogo la stretta contemporaneità e le raccolte
storiche. L’attuale allestimento presenta le
collezioni attraverso quattro percorsi tematici che si rinnovano nel tempo.
realizzati dalla fine del Settecento ai
giorni nostri. Il patrimonio è costituito da
45.000 opere e comprende dipinti, sculture,
installazioni, fotografie, disegni, incisioni
e una tra le più importanti raccolte di film
e video d’artista d’Europa.
GAM
GALLERIA CIVICA D'ARTE MODERNA
CONTEMPORANEA
Via Magenta, 31 - Torino
T 011 4429518 - centralino
T 011 4429595 - segreteria
www.gamtorino.it
SERVIZI EDUCATIVI
Per informazioni su orari, prenotazioni e tariffe:
T 011 4429546
T 011 4429547
F 011 4429503
[email protected]
Il cambiamento ha riguardato anche le
attività didattiche, lo spazio è stato raddoppiato con una sala al piano interrato
per seminari, conferenze rivolte al pubblico adulto e l’Educational Area, al piano
terreno, per ragazzi, famiglie e persone
diversamente abili per le quali il programma d’attività è in costante sviluppo. Per
i non vedenti ci sono percorsi tattili e laboratori, i disabili mentali usufruiscono
di progetti concordati con educatori specializzati e per i non udenti è stato predisposto un servizio d’interpretariato LIS.
L’Educational Area spazia in 500 mq
molto luminosi ed è organizzata in sei
sale attrezzate per lo svolgimento di
un ricco ventaglio di progetti educativi
che prevedono: attività di laboratorio, workshop, azioni performative,
allestimenti creativi, pomeriggi speciali per famiglie, incontri formativi
per insegnanti, educatori museali
e studenti universitari.
I laboratori affacciano sul giardino del
museo allestito per accogliere iniziative
all’aria aperta e momenti di relax delle
classi scolastiche. La GAM, migliorando
lo spazio per avvicinare in modo “attivo”
il pubblico al patrimonio artistico e alle
mostre, potenzia e aggiorna l’impegno
assunto negli anni Ottanta, quando si avviarono le prime sperimentazioni nel campo della didattica museale e dimostra di
dedicare sempre maggiore attenzione alla
funzione educativa: uno degli aspetti più
importanti della missione del museo.
28
Arrivando a Infini.to si respira l’aria di un
cielo azzurro ma anche delle verdi colline
di Pino Torinese, luoghi ideali per ammirare Torino, Superga, la corona delle Alpi
e soprattutto per guardare in su, verso lo
Spazio.
INFINI.TO
PLANETARIO
DI TORINO
Infini.to non è solo un museo scientifico,
non è solo un planetario. Infini.to è
entrambe le cose e molto altro ancora.
Un progetto unico in Italia in grado
vivere direttamente la scienza sono le
parole chiave per comprendere la filosofia
che anima l’intera struttura e le attività
proposte. Accanto alle visite guidate nel
museo, ai laboratori e alle proiezioni nel
planetario, Infini.to offre un ricco calendario di incontri: dalle serate per l’osservazione diretta al telescopio ai seminari
ed agli eventi in cui il linguaggio della
scienza e quello di altre discipline si intrecciano.
di mettere in contatto mondi lontani:
dal ricercatore allo studente, dall’astrofilo
al semplice curioso, Infini.to offre
un’ampia gamma di percorsi espositivi e
diversi livelli di approfondimento.
INFINI.TO
PLANETARIO DI TORINO
Via Osservatorio, 8 - Pino Torinese (TO)
T 011 8118640
www.planetarioditorino.it
[email protected]
Per informazioni su orari, prenotazioni e tariffe:
T 011 8118640
www.planetarioditorino.it
(prenotazione obbligatoria per scuole e gruppi)
Il Planetario propone un viaggio tra
stelle, buchi neri, galassie e pianeti
sconosciuti; un viaggio nel tempo, fino
all’origine dell’Universo, al Big Bang, e poi
avanti nel futuro alla scoperta dei possibili
destini del cosmo. Una esplorazione che da
sempre affascina la mente e rappresenta
una sfida per il futuro dell’umanità.
Infini.to utilizza tutti i moderni strumenti
delle esposizioni scientifiche all’avanguardia, immagini spettacolari, exhibit
interattivi, ipertesti, simulazioni per l’approfondimento, videoinstallazioni, personaggi guida, totem-archivi. Lo scopo non è
“istruire” quanto piuttosto creare ambienti
esperienziali in cui siano la curiosità del
visitatore e il suo interesse a muovere il
processo cognitivo.
Toccare, provare, sperimentare per
Le attività della sezione didattica, progettate in équipe, fanno riferimento alle più
moderne metodologie di insegnamento
delle scienze.
La filosofia che sta dietro la progettazione e la conduzione di ogni attività attinge direttamente al metodo scientifico:
osservare, formulare le ipotesi, verificare
con l’esperienza e quindi sistematizzare
le conoscenze acquisite. La proposta didattica viene costantemente rinnovata
nell’ottica di offrire un percorso ideale
che accompagna l’individuo dall’infanzia
all’età adulta.
30
Il complesso della Venaria Reale, dichiarato
dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità,
è un unicum ambientale-architettonico
LA
VENARIA
REALE
dal fascino straordinario, uno spazio
immenso dove il visitatore non può che
restare coinvolto in atmosfere magiche.
La Venaria Reale è il seicentesco Borgo;
è l’imponente Reggia che, con i suoi
Giardini, rappresenta un esempio della
magnificenza dell’architettura barocca;
è il Parco La Mandria, una della maggiori
realtà di tutela ambientale in Italia con
un’estensione di 3600 ettari di territorio.
LA VENARIA REALE
Piazza della Repubblica - Venaria Reale (TO)
T 011 4992333
www.lavenariareale.it
SERVIZI EDUCATIVI
T 011 4992355
08.30 - 17.00 (da lunedì a venerdì)
08.30 - 12.30 (sabato)
[email protected]
I Servizi Educativi della Reggia di Venaria
Reale nascono nel 2007 in occasione
della riapertura al pubblico dei Giardini
della Reggia e lavorano per offrire agli
studenti di ogni età, le migliori condizioni per vivere al meglio l’incontro con l’arte e la storia che La Venaria Reale offre.
L’obiettivo di tutte le proposte per le
scuole è quello di diversificare il linguaggio, proporre punti di vista diversi
perché la scuola possa cogliere lo spirito
della Reggia: scrigno di storia e arte,
ma luogo di produzione culturale contemporaneo, in continua evoluzione, che
può essere per la scuola un’occasione
di incontri ed emozioni da cui partire
per intraprendere importanti percorsi di
conoscenza.
Con questa prospettiva, sono state attivate collaborazioni con prestigiose
istituzioni culturali: il Teatro Regio, la
Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani,
l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, l’Università del Gusto di Pollenzo e
SlowFood.
Per visitare lo straordinario patrimonio
della Venaria, le classi di ogni ordine e
grado possono quindi scegliere tra percorsi tematici differenziati per età, laboratori e attività ludiche.
In occasione del 150° Anniversario
dell’Unità d’Italia, gli 80.000 metri
quadri della Reggia e i 50 ettari dei suoi
Giardini ospitano mostre e eventi di rilievo nazionale: nelle imponenti Scuderie Juvarriane la mostra La bella Italia.
Arte e identità delle città capitali e
nelle suggestive Sale delle Arti Moda in
Italia. 150 anni di eleganza; nell’incantevole cornice dei Giardini, si inaugura il
più grande Potager d’Italia. A queste
iniziative i Servizi Educativi hanno dedicato visite e laboratori specifici.
32
MAO
MUSEO
D'ARTE
ORIENTALE
Uno sguardo ad una pluralità di ambiti
geografici e di tradizioni culturali
e artistiche.
Un patrimonio di 1500 opere provenienti
da diversi paesi dell’Asia e con alcuni
pezzi di assoluta eccellenza, con i quali
il Museo si pone a fianco delle principali
istituzioni europee dedicate a questo
ambito artistico.
Dai Paesi Islamici dell’Asia al Giappone,
dalla Regione Himalayana al Sud Est asiatico, attraverso millenni di storia, le collezioni del MAO Museo d’Arte Orientale raccontano importanti tradizioni culturali
e artistiche dell’Asia. L’arte, la storia,
la religione, la filosofia, le manifestazioni culturali più varie intrecciano i loro fili
dietro e dentro le opere esposte, facendone
l’oggetto d’interessi e finalità didattiche
molteplici. I Servizi Educativi del Museo
lavorano in collaborazione con enti e
associazioni territoriali su temi legati
all’intercultura. La valorizzazione della
tradizione artistica di popoli e culture
diversi da quelli occidentali è infatti un
contributo importante al delicato processo di integrazione delle migliaia di
persone provenienti dai paesi orientali
che ora vivono in Italia e in Piemonte.
MAO
MUSEO D'ARTE ORIENTALE
Via San Domenico, 11 - Torino
T 011 4436927
www.maotorino.it
[email protected]
Per informazioni su orari, prenotazioni e tariffe:
www.maotorino.it
T 011 4436927
La sede stessa del MAO - collocato nel
quadrilatero romano, cuore della Torino
multietnica, crocevia di popoli e di lingue
diverse - assume un valore simbolico, in
linea con questi obiettivi.
Per le scuole d’ogni ordine e grado, i
Servizi Educativi progettano attività diversificate che mirano a fornire un quadro
generale del Museo e delle sue collezioni,
o ad approfondire aspetti caratterizzanti
delle culture rappresentate, associando
spesso alla visita guidata proiezioni di immagini e attività in aula didattica.
Di anno in anno, inoltre, grazie a nuovi
progetti in collaborazione, il Museo entra
in relazione con altre importanti istituzioni
culturali della città.
Le proposte per adulti, dalle visite guidate
ad un ricco calendario d’eventi, offrono
occasioni per conoscere le collezioni del
Museo, ma anche uno sguardo più ampio
sulle culture rappresentate dalle opere,
con momenti dedicati alla musica, al teatro,
alla letteratura, al cinema.
Le attività per famiglie, infine, consentono
a adulti e bambini di scoprire insieme
questa ricca parte del patrimonio culturale
cittadino.
MAO Museo d’Arte Orientale,
una finestra sull’Oriente.
34
M.A.U.
MUSEO
D'ARTE
URBANA
Il MAU Museo d’Arte Urbana di Torino,
nato nel 1995, è il primo progetto
italiano di arte pubblica che ha dato
vita ad un insediamento permanente
all’interno di una ampia porzione di
spazio urbano in un grande centro
metropolitano. Nel quartiere Borgo
Vecchio Campidoglio, settanta artisti
torinesi e non, sono stati invitati
a realizzare opere d’arte in situ:
murales, installazioni, dipinti e sculture.
Accanto alla didattica per adulti, sviluppata nel corso degli anni con un elevato
numero di visite guidate, da quest’anno
è stata avviata una specifica Sezione
Didattica a cura della Cooperativa
quattro quArti. Titolo del progetto “Per
le strade del Museo. Il MAU nel Borgo
Campidoglio”.
Visitare il MAU significa visitare le strade,
i palazzi, le persone, le abitudini, i suoni,
i rumori e i racconti di un intero quartiere:
Borgo Campidoglio. Per questo, allora,
il percorso di didattica museale diventa
un percorso attraverso il quartiere,
alla riscoperta della sua identità, della
sua memoria, delle sue peculiarità
storiche, urbanistiche, architettoniche,
artistiche e sociali.
M.A.U.
MUSEO D'ARTE URBANA
Via Musinè, 19 - Torino
T 335 6398351
T 347 6679519 - sezione educativa
www.museoarteurbana.it
[email protected]
orario senza limitazioni
Prima finalità della proposta è accrescere nei bambini e nei ragazzi la consapevolezza dell’identità del quartiere in cui
vivono, attraverso la riscoperta e l’approfondimento delle sue specificità.
Ogni fascia di età lavora sul museoquartiere in un’ottica e con finalità diffe-
renti. Ciascun percorso si conclude con la
realizzazione di tre diverse installazioni
da dislocare, in linea con la filosofia del
MAU, per le strade del quartiere.
Il coinvolgimento attivo degli insegnanti
e degli abitanti del quartiere è un aspetto fondamentale per la buona riuscita
dell’intero progetto. Le tre differenti proposte didattiche, ciascuna con un proprio
sottotitolo, elaborate per fasce d’età,
sono orientate a contestualizzare il MAU
all’interno della particolare realtà che lo
ospita e della quale è parte integrante.
Un progetto come il Museo d’Arte Urbana
fa riscoprire all’arte la sua dimensione etica.
36
MUSEO
A COME
AMBIENTE
Conoscere e giocare con l’energia,
la mobilità, i rifiuti, l’acqua,
Il Museo è un grande laboratorio per le
scuole di ogni fascia di età (e per le famiglie). La caratteristica principale è l’uso
da parte dei visitatori di tutti i propri sensi
grazie agli allestimenti curiosi, interattivi,
tecnologici, con tanti e diversi linguaggi di
comunicazione.
l’alimentazione, gli atomi e le cellule,
i cambiamenti climatici... Un museo
interattivo e multimediale di “macchine
della divulgazione” (exhibit) per percorsi
didattici sui temi ambientali d’attualità,
sulla realtà quotidiana odierna, dove
rispondere alla domanda “che cosa
posso fare io?”
MUSEO A COME AMBIENTE
Corso Umbria, 90 - Torino
T 011 0702535
www.museoambiente.org
[email protected]
09.00 - 17.00 (da lunedì a venerdì)
14.00 - 19.00 (sabato e domenica)
Le modalità di utilizzo: visite e laboratori
scientifici e manuali, flessibili a seconda
delle esigenze degli insegnanti e dei percorsi scolastici. Gli animatori aiutano i
visitatori nell’esplorazione del museo.
Offrono un mix di cultura scientifica e
umanistica; di teoria e pratica; di “pro
e contro”; di conoscenze di base e di informazioni su quanto è “sotto il nostro
naso”; di conoscenze di base e di consigli di comportamenti. I temi possono essere approfonditi a vari livelli dalle scuole dell’infanzia fino alle scuole superiori.
Il taglio interattivo e ludico permette
di memorizzare meglio gli argomenti, di
coinvolgere e appassionare gli studenti.
Il taglio didattico fornisce stimoli per
capire di “essere parte” dell’ambiente,
analizzare gli inquinamenti, cercare soluzioni e alternative, conoscere le tecnologie
e i materiali, evitare gli sprechi, essere
un po’ più “esperti”, esaminare i processi
produttivi e verificare le innovazioni.
Per gli insegnanti sono a disposizione: visite gratuite di conoscenza, seminari, corsi
di formazione, materiali didattici, proposte
di visite in luoghi ambientali sul territorio
e informazioni periodiche. Nel protocollo
d’intesa triennale con l’USR-MIUR il Museo è riconosciuto come un luogo utile
e unico di divulgazione per le scuole. È
promosso e gestito da 18 partner: Città
di Torino, Provincia di Torino, Regione
Piemonte, aziende e strutture che si occupano di ambiente. L’edificio, con 1300 mq di
esposizione, è una ex struttura industriale
che si affaccia sul nuovo Parco Dora.
Abbonamento gratuito alle news settimanali e alle news per la scuole.
“Un Museo dove si respira
l’aria del futuro” (M.Gramellini)
38
La storia del Museo nasce nel 1958 a seguito della scoperta della “scala di Pietro
Micca” grazie alle attente ricerche del Generale Guido Amoretti.
MUSEO CIVICO
PIETRO MICCA
E DELL'ASSEDIO
DI TORINO
DEL 1706
Inaugurato 1961 in occasione del
Centenario dell’unificazione italiana,
il museo conserva documenti, stampe,
tenenti reperti ritrovati nella scala “Pietro
Micca” e quelli rinvenuti nel Cisternone.
Questo pozzo profondo 23 metri era dotato
di due rampe elicoidali, su una scendevano gli uomini e gli animali, sull’altra risalivano. Il Museo offre a tutti i ragazzi delle
scuole che vogliono conoscere più a fondo
la storia dell’Assedio di Torino del 1706 un
percorso didattico gratuito grazie alla
disponibilità delle guide volontarie.
oggetti e plastici della città e della
Cittadella relativi all’assedio del 1706.
In quella circostanza Pietro Micca perse
la vita facendo esplodere una mina in
una galleria, fermando così l’assedio
francese e salvando la città.
MUSEO CIVICO PIETRO MICCA E
DELL’ASSEDIO DI TORINO DEL 1706
Via Guicciardini, 7 - Torino
T 011 546317
www.museopietromicca.it
[email protected]
Nelle due sale, e soprattutto nelle gallerie sotterranee (un intricato sistema di
cunicoli sotterranei che si diramava
dalla Cittadella per 14 chilometri verso
la campagna), rivive ogni giorno un pezzo di storia di Torino e d’Italia. Metodi di
combattimento, ormai superati dal tempo ma all’epoca all’avanguardia, come la
guerra di mina e di contromina, colpiscono
l’attenzione del visitatore portandolo alla
scoperta di una città, Torino, divenuta con
Emanuele Filiberto, capitale del Ducato
Sabaudo e nel 1861 capitale del Regno
d’Italia. Vi sono inoltre due bacheche con-
L’attività prevede due incontri nelle sedi
scolastiche di appartenenza e una visita
al museo. La visita didattica è supportata da filmati, cartelloni esplicativi e
schede didattiche. In collaborazione con
le Reali Tombe di Casa Savoia - Basilica di
Superga, sono previste visite e laboratori
ad integrazione e completamento del percorso storico.
40
MUSEO DELLA
FRUTTA
FRANCESCO
GARNIER
VALLETTI
Il Museo della Frutta presenta la
collezione di mille e più «frutti artificiali
plastici» modellati a fine Ottocento
da Francesco Garnier Valletti di cui
ripercorre la storia, valorizzandone il
prezioso patrimonio storico, scientifico
e artistico. Un tuffo nel passato che
costituisce l’occasione per riflettere sul
Il Museo, attraverso la ricostruzione dei laboratori d’analisi, delle sale della collezione, della biblioteca, dell’ufficio del direttore della Stazione di via Ormea, valorizza
il prezioso patrimonio storico-scientifico
e ne segue la vicenda nel contesto di un
aspetto poco noto della storia della città:
l’evoluzione della ricerca applicata
all’agricoltura a Torino tra Otto e Novecento. I servizi educativi del museo sono
impegnati a costruire percorsi didattici e
supporti in collaborazione con insegnanti
ed associazioni, per agevolare la comprensione delle collezioni, l’apprezzamento e il
rispetto per la diversità nella vita quotidiana di tutti, nelle piccole e grandi cose,
per il futuro stesso dell’umanità.
tema attualissimo della biodiversità.
no corsi con insegnanti di altre discipline,
perché i contenuti museali offrono curiosità
e spunti di riflessione in diverse materie.
Alle scuole primarie viene proposto un percorso educativo specifico con l’omaggio a
ciascun bambino di un quaderno didattico che racconta, sulla falsariga dei cantastorie, la «Storia di Francesco Garnier Valletti modellatore di frutti artificiali» narrata
durante la visita guidata. Domande, quiz e
giochi numerici fanno interagire i bambini
con gli oggetti della collezione pomologica.
Inoltre, con l’ausilio di una valigetta didattica, che il museo mette a disposizione delle
classi delle scuole primarie, vengono svolte esperienze scientifiche per avvicinare
i bambini alla conoscenza della scienza e
della botanica. Essa comprende schede tematiche per la realizzazione di esperimenti
di chimica/biologia per conoscere la composizione dei frutti e materiali per la realizzazione di calchi e di esperimenti.
MUSEO DELLA FRUTTA
FRANCESCO GARNIER VALLETTI
Via Pietro Giuria, 15 - Torino
T 011 6708195
www.museodellafrutta.it
[email protected]
08.00 - 18.00 (da lunedì a sabato)
domenica chiuso
Il Museo offre visite guidate gratuite (durata 1 ora) per le scuole di ogni ordine
e grado. Per quanto riguarda le scuole secondarie, il percorso di visita si rivolge sia
a studenti accompagnati da insegnanti di
materie scientifiche, sia a quelli che seguo-
“...frutti modellati così vivamente dal vero
da scambiarli coi naturali”
(Francesco Garnier Valletti
1871, Catalogo della Pomona Artificiale)
42
MUSEO
DELLA SCUOLA
E DEL LIBRO
PER L'INFANZIA
Il Museo, ricollegandosi alle esperienze
educative avviate a Palazzo Barolo
dai Marchesi Giulia e Tancredi di Barolo,
propone un percorso coinvolgente
e partecipativo sulla storia della scuola
tra Otto e Novecento, che si è andato
via via integrando con un percorso
parallelo sulla storia del libro per
l’infanzia e del libro scolastico.
Il Museo, accanto all’Archivio e alla Biblioteca della Fondazione Tancredi di Barolo, opera in rete con le scuole e con altre
istituzioni nazionali e internazionali per la
riscoperta e valorizzazione del patrimonio legato alla storia della scuola e
del libro per l’infanzia.
Il percorso di visita guidata, aperto e interattivo, è mirato ad avvicinare i ragazzi
al reale e all’immaginario della scuola
primaria dell’Ottocento e del primo Novecento, stimolando nel contempo analisi e
riflessioni sulla realtà di oggi.
Sulla base del principio dell’apprendere
divertendosi, e a partire dai materiali
e arredi d’epoca conservati al Museo, le
attività educative propongono laboratori
specifici, con particolare attenzione alle
scuole elementari e medie.
MUSEO DELLA SCUOLA E DEL LIBRO
PER L'INFANZIA
Via Corte d’Appello, 20 - Torino
T 011 19784944
www.fondazionetancredidibarolo.com
[email protected]
09.30 - 12.30 (da lunedì a venerdì)
15.30 - 18.30 (ogni seconda domenica del mese)
ACCESSO
PARZIALE
Con le superiori vengono sviluppati progetti didattici e di ricerca in partnership
che vedono la partecipazione attiva degli
allievi e degli insegnanti.
I laboratori, realizzati anche in collaborazione con altre istituzioni sul territorio,
consentono di vivere esperienze concrete
di vita di classe in alcuni ambienti particolarmente suggestivi, come l’Aula dei
tempi di “Cuore”, in cui vengono effettuate drammatizzazioni, simulazioni e giochi
di ruolo, o l’Aula della “Buona scrittura” in
cui si impara a scrivere con penna e calamaio. Particolare attenzione è dedicata ai
laboratori musicali.
Il nuovo allestimento in corso di completamento, dedicato alla storia del libro per
l’infanzia, presenta preziose edizioni e
disegni originali, provenienti dall’Archivio della Fondazione e dall’Archivio SEI e
si ricollega alla presenza storica a Palazzo
Barolo della tipografia Editrice Eredi Botta.
Attraverso installazioni, postazioni multimediali, laboratori è possibile ripercorrere
praticamente tutta la “filiera del libro”,
dalla stampa, alla colorazione, al libro
animato, al libro virtuale, giocare con
le immagini del magico Sensitive Wall,
sfogliare pagine e ascoltare storie nella
Biblioteca Fantastica.
44
Nel museo è raccolto tutto ciò che
documenta la storia del sacro lino
dalla seconda metà del Quattrocento,
MUSEO
DELLA
SINDONE
quando divenne proprietà di Casa Savoia.
A Torino da quasi ottant’anni esiste un museo unico al mondo che ha acquisito una
notevole notorietà anche all’estero: il Museo
della Sindone. È di proprietà della Confraternita del SS.Sudario ed è stato allestito
dal Centro Internazionale di Sindonologia.
Sono oltre 15.000 i visitatori ogni anno, la
metà dei quali stranieri.
Reperti, oggetti, libri, documenti, stampe
e dipinti, testimoniano e illustrano le
pubbliche Ostensioni. Il museo offre
un’informazione molto ampia sulle
ricerche sindonologiche, dalle prime
fotografie da cui presero il via le indagini
scientifiche, fino ai più recenti risultati.
MUSEO DELLA SINDONE
Via San Domenico, 28 - Torino
T 011 4365832
www.sindone.org
[email protected]
09.00 - 12.00 | 15.00 - 19.00 (tutti i giorni)
La Sindone è a Torino dal 1578 e dal 2000 è
conservata in una cappella, appositamente attrezzata, del Duomo di Torino. Per garantire una perfetta conservazione del tessuto
e dell’immagine su di esso impressa, non è
possibile mostrarla sempre, perché deve essere conservata al riparo dalla luce e immersa
in un gas inerte. Pertanto chi si reca nel Duomo
di Torino in un periodo che non coincida con le
rare e brevi ostensioni, può vedere solamente
il sarcofago che contiene la teca di vetro e acciaio nella quale è conservata la Sindone. Per
vederne una copia fotografica in dimensioni
naturali, per capire il significato delle sue impronte, per conoscerne la storia e le ricerche
degli scienziati che l’hanno studiata negli
ultimi cent’anni, è indispensabile visitare
il Museo della Sindone. Ogni anno sono
migliaia gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado che visitano il Museo; dal 2001
la visita è inserita in un progetto formativo
interdisciplinare dell’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte che prevede anche
incontri nelle scuole. La visita guidata al
Museo è concepita in modo da far prendere
coscienza agli alunni dell’importanza nella
ricerca moderna dell’interdisciplinarietà attraverso l’esame dei seguenti temi:
la conoscenza e la descrizione della Sindone, con l’ausilio della proiezione di un filmato
di presentazione;
la lettura sinottica in parallelo dell’immagine visibile sulla Sindone e della descrizione
evangelica della passione e morte di Gesù;
la storia della Sindone;
le manifestazioni di devozione alla Sindone in Piemonte;
il rapporto tra Sindone e iconografia di
Cristo, con particolare riferimento al primo
millennio;
le ricerche scientifiche più importanti e
significative, con particolare riferimento
ai settori della chimica, biologia, fisica,
informatica e medicina.
46
Il Museo, dopo una radicale
trasformazione del percorso espositivo
e una grandiosa ristrutturazione
Proprio in occasione della riapertura anche il ruolo della didattica museale viene
ridefinito e potenziato secondo modalità e
percorsi che favoriscano un’approfondita
comprensione del Museo e una sua maggior apertura verso l’esterno.
dell’edificio, è stato riaperto il 19
MUSEO
NAZIONALE
DELL'AUTOMOBILE
marzo 2011. Nato nel 1932, figura tra
molteplici tipologie di attività e interventi
rivolgendosi nel tempo a fasce di pubblico
sempre più estese. In primis il Museo
ha cercato di instaurare un dialogo con
gli insegnanti, di lavorare a stretto contatto comprendendone così le esigenze e
cercando di soddisfare le richieste nella
progettazione delle attività didattiche
future.
i più antichi Musei dell’Automobile del
mondo e vanta una delle collezioni più
rare ed interessanti. Il nuovo percorso,
attraverso gli spettacolari allestimenti
di François Confinò racconta l’evoluzione
dell’auto e le trasformazioni sociali
connesse.
MUSEO NAZIONALE DELL'AUTOMOBILE
Corso Unità d’Italia, 40 - Torino
T 011 677666
F 011 6647148
www.museoauto.it
[email protected] - sezione educativa
10.00 - 14.00 (lunedì)
14.00 - 19.00 (martedì)
10.00 - 19.00 (mercoledì e giovedì)
10.00 - 21.00 (venerdì e sabato)
10.00 - 19.00 (domenica)
L’obiettivo è quello di dare un nuovo senso
all’importante patrimonio che ospita, moltiplicandone i significati e inserendolo
all’interno di un più ampio contesto
socio-culturale: attraverso l’evoluzione
dell’auto si possono raccontare mutazioni
non solo tecnologiche ma anche sociali,
ambientali e urbanistiche e toccare tematiche trasversali quali arte e design, sport
e spettacolo, globalizzazione ed ecologia,
pubblicità, moda e musica.
Inoltre la rinnovata struttura prevede spazi
e servizi aggiuntivi, in modo da poter ospitare anche collaborazioni esterne e costruire nel tempo una sempre più consistente attività didattica. Oltre alle visite
guidate e tematiche, il progetto di sviluppo
dell’aspetto didattico si articolerà secondo
fasi diverse e progressive, utilizzando
Oltre che per gruppi di studenti il Museo
organizza attività di approfondimento
e intrattenimento anche per il visitatore individuale e altre categorie omogenee
che scelgono di impiegare parte del proprio tempo al Museo per interesse extrascolastico o extra-lavorativo.
In scena il mito dell’automobile:
dai sogni di Leonardo ai prototipi del futuro.
48
MUSEO DI
ANATOMIA
UMANA
LUIGI ROLANDO
Il Museo ha origine nel 1739 e trova la
sua collocazione definitiva nel Palazzo
degli Istituti Anatomici nel 1898. Da
allora il suo allestimento è rimasto
pressoché intatto, offrendo al visitatore
la possibilità di fare un “tuffo”
nella scienza ottocentesca torinese,
attraverso vetrine d’epoca, modelli
in cera, in cartapesta... e migliaia di
Varcando la soglia del Museo si ha la sensazione di entrare in una “cattedrale della scienza”: l’architettura monumentale
si sviluppa in una serie di colonne di granito che sostengono alte volte a crociera e
suddividono lo spazio in tre navate mentre
oli su tela con ritratti di scienziati ornano
le pareti. La visita evidenzia quindi aspetti
che vanno oltre la semplice importanza
scientifica degli oggetti esposti, investendo anche significati storici, artistici e
architettonici.
Un obiettivo primario del Museo è quello
di favorire la diffusione della cultura
scientifica nelle scuole: per questo vengono offerte visite guidate calibrate a
seconda dell’età degli studenti.
Inoltre agli insegnanti che ne fanno richiesta viene data in prestito gratuito
una “valigetta didattica”, quale supporto
per sviluppare autonomamente in classe
i temi trattati durante la visita guidata
anche attraverso attività pratiche.
preparati anatomici.
MUSEO DI ANATOMIA UMANA
LUIGI ROLANDO
Corso Massimo d’Azeglio, 52 - Torino
T 011 6707883 - museo e sezione educativa
www.museounito.it/anatomia
www.torinoscienza.it/anatomia
[email protected]
10.00 - 18.00 (da lunedì a sabato)
domenica chiuso
Particolare attenzione è rivolta ai bambini
delle scuole primarie, ai quali viene regalato un quaderno didattico sotto forma di
filastrocca che permette loro, con l’aiuto
dell’animatore, di fare un percorso mirato,
alternando momenti di riflessione a momenti ludici (colorare, completare rebus...).
Le visite guidate per le scuole secondarie
di primo e secondo grado prevedono un
percorso che si rivolge sia a studenti
accompagnati da insegnanti di materie
scientifiche, che a quelli che seguono
corsi di tipo umanistico (ad esempio storia, filosofia e arte), perché la storia e i
contenuti del museo offrono curiosità e
spunti di riflessione in diverse discipline.
Infine le proposte per gli adulti e le famiglie spaziano dalle visite guidate a un
interessante calendario di eventi quali
spettacoli musicali, teatrali e conferenze.
50
MUSEO DI
ANTICHITÀ
Il Museo di Antichità è il principale museo
archeologico della regione, dedicato
all’archeologia del Piemonte, alle civiltà
Le attività didattiche proposte dai Servizi
Educativi, in collaborazione con il Museo, intendono promuovere la sensibilizzazione alla salvaguardia del patrimonio
archeologico, attraverso la conoscenza
della loro complessa vicenda culturale
dai tempi lontani della sua formazione a
quelli successivi della riscoperta.
d’Italia antica, del Mediterraneo e del
Vicino Oriente. Nei suggestivi spazi delle
ex-Serre reali che ospitano le collezioni,
è possibile ripercorrere le tappe della
riscoperta dell’antico, con figure ed opere di
per la salute e la bellezza del corpo.
Il secondo, Archeologi del Risorgimento, ripercorre la storia del Museo
con le figure che hanno partecipato alle
vicende del loro tempo, caratterizzate
dal processo di unificazione nazionale,
dall’affermazione di nuove discipline di
studio dell’antico e da eventi di profonda trasformazione della vita politica
anche internazionale: Costantino Nigra
e il recupero dei marmi dal Louvre, Carlo
Promis e gli scavi di Luni, Bartolomeo
Gastandi dal darwinismo alla paletnologia, Ariodante Fabretti etruscologo esule e Parla di Cesnola, un “archeologo”
eroe di due mondi.
straordinaria importanza artistica e storica
nazionale e internazionale.
MUSEO DI ANTICHITÀ
Via XX Settembre, 88 - Torino
T 011 5211106
F 011 5213145
www.museoarcheologico.piemonte.beniculturali.it
su prenotazione
Strumento operativo sono le visite guidate tematiche che l’offerta formativa
2010-2011 ha finalizzato in due specifici
ambiti.
Il primo, Dalla Terra all’Uomo, propone
l’esperienza didattica degli antichi mestieri a partire dalle materie prime utilizzate. È un itinerario alla scoperta della vita e dei lavori antichi con i prodotti
della mano dell’uomo e dell’opera del
fuoco (ceramica e metalli) e le piante
Percorsi a tema specifici, visite sperimentali per non vedenti ed ipovedenti
possono essere realizzati su richiesta.
Uno spazio junior è a disposizione per attività di laboratorio attivabili su progetto.
52
Nel 2009, a cento anni dalla morte
di Cesare Lombroso, fondatore della
antropologia criminale, si è riallestito il
“suo” museo, unico al mondo.
MUSEO DI
ANTROPOLOGIA
CRIMINALE
CESARE
LOMBROSO
Le collezioni comprendono preparati
anatomici, disegni, fotografie, corpi di
reato, scritti e produzioni artigianali e
artistiche, anche di pregio, realizzati
da internati nei manicomi e da carcerati.
Il Museo intende visualizzare un sistema
scientifico oggi superato, che riflette
L’ecletticità del personaggio Lombroso e
la complessità dei temi trattati dall’esposizione sollecitano il visitatore a rispolverare il proprio bagaglio culturale, toccando
argomenti legati a discipline scientifiche
come l’anatomia, l’antropologia, la psichiatria... e anche di ambito umanistico
quali la storia, la filosofia, la sociologia.
Per questi motivi, il Museo offre la possibilità di visite guidate con percorsi
educativi differenziati, anche in base
all’età, invitando a riflettere su domande
che Lombroso si pose e che tuttora sono
aperte a discussione, quali le cause della
criminalità e della follia.
il posto centrale della cultura positivista
di fine Ottocento.
MUSEO DI ANTROPOLOGIA CRIMINALE
CESARE LOMBROSO
Via Pietro Giuria, 15 - Torino
T 011 6708195
www.museounito.it/lombroso
[email protected]
10.00 - 18.00 (da lunedì a sabato)
domenica chiuso
Le visite guidate per le scuole secondarie di primo e secondo grado si rivolgono
dunque sia a studenti accompagnati da
insegnanti di materie scientifiche, che a
quelli che seguono corsi di tipo umanistico.
I percorsi sono facilitati da proiezioni video e supporti multimediali, che hanno
l’obiettivo di illustrare collezioni, temi specifici e il contesto storico-scientifico in cui
è vissuto Lombroso.
Nel 2010, il progetto territoriale di educazione museale “A ciascuno la sua faccia!
Verso una cittadinanza tollerante e aperta
alle diversità”, che ha coinvolto bambini,
insegnanti e genitori di una scuola primaria del quartiere di San Salvario, ha fornito
l’opportunità di far visitare il museo anche
ai più piccoli.
Da questa esperienza nel 2011 è nato un
libretto di supporto alla visita che viene regalato a ciascun bambino delle scuole primarie (secondo ciclo). Accompagnati da un
animatore che impersona Cesare Lombroso, e con l’ausilio di questo libretto, i bambini visitano il Museo affrontando temi
quali la complessità e diversità umana
e l’importanza della convivenza.
Infine le proposte per gli adulti e le famiglie
spaziano dalle visite guidate a un interessante calendario di eventi quali spettacoli
musicali, teatrali e conferenze.
54
MUSEO DI
ANTROPOLOGIA
ED ETNOGRAFIA
Il Museo custodisce numerose collezioni
Le collezioni sono da sempre utilizzate
come supporto alla didattica universitaria
in quanto il Museo provvede in maniera
continuativa alla formazione di studenti
della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali e della Facoltà di Lettere in
materia antropologica.
Il tema principalmente sviluppato riguarderà inoltre la storia dell’Uomo dal punto
di vista biologico e culturale.
primatologiche, antropologiche,
paletnologiche ed etnografiche
con reperti di qualità eccezionale,
assai rari e talvolta unici, che
rappresentano un patrimonio culturale
e scientifico di inestimabile valore.
È visitabile periodicamente grazie
all’organizzazione di mostre tematiche.
MUSEO DI ANTROPOLOGIA ED ETNOGRAFIA
Via Accademia Albertina,13 e 17 - Torino
T 011 6704550
T 011 6704551
SERVIZI EDUCATIVI
T 011 6704546
10.00 - 12.00 (lunedì, mercoledì e venerdì)
[email protected]
Il Museo, in attesa di essere collocato nella nuova sede presso il polo museale universitario “Museo dell’Uomo”, non è aperto stabilmente e quindi non espone tutte
le sue collezioni, ma grazie all’organizzazione di mostre temporanee tematiche
è possibile ammirare parte del patrimonio:
in occasione del XIX Congresso dell’Associazione Antropologica Italiana dal titolo
“1961-2011: cinquant’anni di congressi.
Passato, presente e futuro dell’Antropologia” che si terrà a Torino dal 21 al 24 settembre 2011, verrà allestita una mostra
con i reperti più significativi delle collezioni
per ripercorrere la storia del Museo e illustrare le origini dell’Antropologia in città.
I servizi educativi offriranno attività inerenti le collezioni esposte e, pertanto, verranno realizzati percorsi educativi e divulgativi rivolti a tutte le classi di ogni
ordine e grado durante tutto il periodo
della mostra.
Per gli studenti delle scuole primarie e
delle scuole secondarie di primo grado, si
proporranno visite guidate alla mostra e
laboratori didattici sull’evoluzione e sulla paleontologia umana con il supporto di
specifiche schede didattiche.
Per le scuole secondarie di secondo grado,
si presenterà la mostra attraverso visite
guidate condotte da ricercatori che operano all’interno dell’Istituzione.
Infine, per il pubblico composto da adulti,
sono previste oltre le visite guidate, incontri con esperti e seminari.
Uomo conosci la tua storia?
56
MUSEO
ACCORSI
OMETTO
Il fascino del Settecento rivive
nella casa-museo del “principe degli
antiquari” Pietro Accorsi.
Le 27 sale sono state arredate, secondo
il gusto del fondatore, da Giulio Ometto,
Questo Museo è concepito nel rispetto del
gusto di Accorsi come una casa abitata,
un susseguirsi di sale di straordinaria ricchezza, da cui il proprietario sembra appena uscito e dove mobili, tappeti, arazzi,
argenti, porcellane e dipinti sono messi in
relazione tra loro per ricreare gli ambienti
del Settecento. Questo è il suo segno inconfondibile, unico nel panorama italiano,
che rende la visita estremamente ricca e
interessante.
suo allievo e Presidente del Museo.
Splendono argenti, porcellane, dipinti,
arredi e il famoso doppio corpo di Pietro
Piffetti, considerato uno dei mobili
più belli al mondo.
MUSEO ACCORSI OMETTO
Via Po, 55 - Torino
T 011 837688
T 011 837688 int.4 - sezione educativa
www.fondazioneaccorsi.it
[email protected] - sezione educativa
10.00 - 13.00 | 14.00 - 18.00 (da martedì a domenica)
lunedì chiuso
Gli itinerari didattici rivolti alle Scuole
Secondarie di Primo e Secondo grado,
hanno l’obiettivo di far immergere i ragazzi nell’arte, la storia e le atmosfere
del Settecento e di avvicinarli alle arti
decorative, presentandole non solo come
oggetti dall’alto valore artistico, ma anche
come testimonianze del gusto e del modo
di vivere dell’epoca, come chiave di lettu-
ra della società. In questo modo si vuole
rendere piacevole e coinvolgente l’incontro con lo spazio museale e con le opere
esposte, stimolando il senso estetico e la
capacità di contestualizzazione.
Gli incontri didattici sono articolati in due
momenti: la classe esamina in sala conferenze mediante la proiezione di immagini
un tema specifico, scelto in base ai singoli
programmi scolastici. Segue la relativa
visita tematica alle collezioni del Museo,
diversificata a seconda degli itinerari.
Alla domenica sono organizzate attività
per le famiglie con visite pensate per i
giovani visitatori e merenda finale per i
bambini. Inoltre, ogni terzo venerdì del
mese si propone una nuova iniziativa
rivolta ai nonni e ai loro nipotini che potranno passare insieme al Museo del tempo in modo diverso.
Per il pubblico adulto le visite guidate
e le conferenze permettono di scoprire e
approfondire l’affascinante mondo storico-artistico delle arti decorative.
58
MUSEO DIFFUSO
DELLA RESISTENZA,
DELLA DEPORTAZIONE,
DELLA GUERRA,
DEI DIRITTI
E DELLE LIBERTÀ
Il Museo, che ha sede nel complesso
settecentesco dei Quartieri Militari,
Partendo dalle vicende di Torino e del
suo territorio durante il secondo conflitto
mondiale, il Museo estende il suo interesse all’Europa e alla contemporaneità,
attraverso mostre temporanee, incontri,
convegni, proiezioni, spettacoli. Propone
iniziative speciali per il Giorno della Memoria e per la Festa della Liberazione.
costruito su disegno di Filippo Juvarra,
offre la possibilità di approfondire i molteplici
temi ai quali rimanda la sua intitolazione:
la storia e la memoria, i valori della
democrazia e della pace, il tema dei
Per le scuole è stata strutturata un’offerta didattica che, attraverso esperienze
laboratoriali, punta a fornire strumenti
interpretativi utilizzabili in altri contesti e a
stimolare una conoscenza critica dei temi
trattati. Gli insegnanti interessati possono concordare preventivamente percorsi
specifici in base alle diverse esigenze.
Il concetto di “museo diffuso” sottolinea
lo stretto rapporto con il territorio: una
delle offerte più significative è il Percorso
nella memoria dei luoghi: una passeggiata
nei luoghi di memoria, dai quali nasce la
nostra identità civile, alla riscoperta di un
pezzo fondamentale della storia della città
in cui si vive.
diritti umani e civili, la riflessione sulla
contemporaneità.
MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA,
DELLA DEPORTAZIONE, DELLA GUERRA,
DEI DIRITTI E DELLE LIBERTÀ
Corso Valdocco, 4/a - Torino
T 011 4361433 - biglietteria
T 011 4363470 - uffici
www.museodiffusotorino.it
[email protected] - sezione educativa
10.00 - 18.00 (martedì, mercoledì, venerdì, sabato
e domenica)
14.00 - 22.00 (giovedì)
lunedì chiuso
L’allestimento permanente “Torino 1938/1948. Dalle leggi razziali
alla Costituzione” propone un viaggio
multimediale nella città di quegli anni.
Attraverso testimonianze, fotografie, filmati e documenti si rievocano le esperienze vissute durante la guerra, l’occupazione tedesca, la Resistenza fino al
ritorno alla vita democratica, per concludersi con un’nstallazione interattiva
dedicata alla Costituzione.
I Servizi Educativi del Museo propongono
attività rivolte a pubblici diversi, cercando di rispondere alla necessità di coniugare le esigenze della conservazione
della memoria storica con quelle legate
alla sua divulgazione.
Per il pubblico non scolastico, infine, sono
previste diverse attività, tra cui visite guidate alle mostre temporanee (il giovedì
sera), all’allestimento permanente e ai
luoghi di memoria (nel fine settimana).
60
MUSEO DELLE
ANTIcHITà EGIZIE
Il Museo delle Antichità Egizie di Torino
fu costituito nel 1824 con l’acquisizione
di una collezione di 5.268 reperti da
parte di Carlo Felice di Savoia, a cui
si aggiunsero più di 26.000 reperti
con le spedizioni archeologiche d’inizio
Novecento. Per la qualità delle sue
Il Museo delle Antichità Egizie rappresenta
una meta imperdibile per gli appassionati di arte e storia poiché offre un accesso
completo e divulgativo alla conoscenza di
una delle più affascinanti civiltà del passato, grazie a collezioni che coprono
un arco temporale di oltre 4.000 anni.
Un viaggio nel tempo attraverso testimonianze sull’arte e l’architettura, sulla religione, la spiritualità e il culto dell’aldilà,
sulla scienza e la tecnologia, con statue
monumentali, papiri, sarcofagi, mummie,
bronzi, amuleti e numerosissimi oggetti
di vita quotidiana per un’immersione totale nell’antico Egitto.
collezioni è considerato il più importante
al mondo dopo quello del Cairo.
zione privata. Negli ultimi 5 anni il Museo
delle Antichità Egizie di Torino ha raddoppiato il suo pubblico e la programmazione
didattica rappresenta un fiore all’occhiello
ed è impostata sulla metodologia della
scoperta, dell’approfondimento e della
condivisione delle osservazioni, sotto la
guida di egittologi altamente specializzati,
formati in modo particolare alla relazione
con i bambini. Il Museo delle Antichità Egizie prevede differenti percorsi corredati
da materiale didattico specifico; l’offerta
didattica è diversificata per gradi scolastici
e fornisce a tutte le fasce d’età una panoramica sugli aspetti fondamentali della civiltà
egizia. Tutti i laboratori prevedono attività
pratiche che privilegiano l’aspetto ludico
dell’apprendimento. Su richiesta, tutte le
attività didattiche sono disponibili anche
in lingua straniera e possono essere fruite
anche da studenti diversamente abili.
MUSEO DELLE ANTICHITà EGIZIE
Via Accademia delle Scienze, 6 - Torino
T 011 5617776
T 011 4406903 - sezione educativa
www.museoegizio.it
[email protected] - sezione educativa
08.30 - 19.30 (da martedì a domenica,
ultimo ingresso ore 18.30)
lunedì chiuso
Nel dicembre 2004 il Ministero per i Beni
e le Attività Culturali la Regione Piemonte,
la Provincia di Torino, la Città di Torino, la
Compagnia di San Paolo e la Fondazione
CRT hanno costituito la Fondazione Museo
delle Antichità Egizie di Torino e ad essa
hanno conferito il museo e le sue collezioni:
tale scelta rappresenta il primo esperimento
di costituzione, da parte dello Stato, di uno
strumento di gestione museale a partecipa-
Il più antico museo egizio del mondo.
62
MUSEO
NAZIONALE
DEL CINEMA
Il Museo Nazionale del Cinema ha sede
all’interno della Mole Antonelliana,
edificio simbolo della città di Torino.
Il ricchissimo patrimonio e il peculiare
Le attività dei Servizi Educativi promuovono la valorizzazione e la mediazione didattica del cinema a partire dal
patrimonio e dalle iniziative culturali del
museo. I percorsi proposti consentono di
avvicinarsi alle collezioni attraverso modalità coinvolgenti di scoperta e sperimentazione attiva, con varie possibilità
di approfondimento e di personalizzazione delle esperienze didattiche.
allestimento museale mostrano in una
spettacolare cornice scenografica la
storia del cinema attraverso manifesti,
oggetti e film che ne fanno un museo
unico nel suo genere e fra i più
importanti al mondo.
MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA
Mole Antonelliana - Via Montebello, 20 - Torino
T 011 8138511
www.museocinema.it/educa
[email protected]
Per informazioni e prenotazioni:
T 011 8138564 - T 011 8138565
09.00 - 18.00 (da lunedì a venerdì)
SERVIZI EDUCATIVI
T 011 8138516 - T 011 8138536
09.00 - 13.00 | 14.00 - 18.00 (da lunedì a venerdì)
La proposta didattica per le classi prevede visite guidate tematiche a cui
è possibile abbinare, per un maggiore
approfondimento, laboratori didattici
al Museo e nelle scuole del territorio
piemontese che coinvolgono i ragazzi in
attività pratiche di sperimentazione di dispositivi dell’archeologia del cinema e di
tecniche cinematografiche, o nella produzione di cortometraggi. Le scuole possono
inoltre usufruire della sala incontri della
Bibliomediateca per la visione di film o
richiedere proiezioni al mattino dei film
in programmazione al Cinema Massimo.
Workshop e corsi di aggiornamento dedicati agli insegnanti approfondiscono le
molteplici opportunità di fruizione del patrimonio museale. Per il pubblico e le Scuole Secondarie di Secondo Grado il Museo
propone spettacolari visite animate
“Fuori dagli schermi”: la suggestiva
Aula del Tempio della Mole Antonelliana si
anima di personaggi “usciti dagli schermi” che interagiscono con la guida e con
il gruppo in modo insolito e divertente.
Il programma dettagliato dell’offerta
didattica è disponibile sul sito del Museo www.museocinema.it, nella sezione
Educ.a arricchita con il blog Passaparola; tutti gli insegnanti, gli educatori e gli
appassionati di didattica dell’audiovisivo
potranno usufruire di uno spazio di informazione, scambio di opinioni, condivisione di materiali e soprattutto di dialogo per
essere sempre aggiornati e partecipi delle
nostre iniziative e attività.
64
I colori delle sale, scelti in base a codici
cromatici riconducibili ai temi trattati e
l’utilizzo di contributi multimediali accompagnano lo studente nel percorso
museale.
MUSEO
NAZIONALE DEL
RISORGIMENTO
ITALIANO
Il Museo Nazionale del Risorgimento
Italiano situato all’interno di Palazzo
Carignano, considerato una delle opere
meglio riuscite del matematico e
architetto Guarino Guarini, riapre a
marzo 2011 profondamente rinnovato
con allestimenti e servizi all’avanguardia.
MUSEO NAZIONALE
DEL RISORGIMENTO ITALIANO
Via Accademia delle Scienze, 5 - Torino
ingresso da Piazza Carlo Alberto, 8
T 011 5621147
F 011 5624695
T 011 5623719 - prenotazioni e sezione didattica
www.museorisorgimentotorino.it
[email protected]
09.00 - 19.00 (da martedì a domenica,
ultimo ingresso ore 18.00)
09.00 - 13.00 (da lunedì a venerdì,
per prenotazioni)
Il Risorgimento è narrato cronologicamente in chiave europea oltre che torinese, piemontese e italiana. L’esposizione è arricchita da filmati realizzati
con immagini provenienti dalle più
importanti collezioni europee e visibili su schermi di grandi dimensioni
e da tavoli interattivi che consentono
l’approfondimento di temi specifici mediante riproduzioni di quadri, litografie,
oggetti d’epoca, fotografie e documenti.
Il nuovo allestimento del Museo offre la
possibilità di scegliere tra diversi percorsi differenziati; alle scuole è consigliato quello standard della durata di
circa 90’ in cui vengono descritti con
un linguaggio semplice e accessibile,
ma rigoroso, alcuni oggetti particolarmente significativi all’interno di ciascuna delle trenta sale, partendo dal
simbolo di sala, individuato per l’importanza storica e narrativa.
All’inizio o al termine del percorso di
visita le scuole possono usufruire, previa prenotazione, di due aule didattiche
della capienza rispettivamente di 20 e
di 10 posti.
A richiesta è disponibile un servizio
di accompagnamento alla visita in
più lingue.
In collaborazione con il Teatro Regio e
Fondazione Torino Musei Palazzo Madama - Museo Civico d’Arte Antica, il Museo propone, nella primavera 2011, un
percorso educativo rivolto alle scuole
secondarie di I e di II grado intitolato
“150° a tre voci. Il Parlamento Subalpino, il Senato del Regno e il Teatro
Regio”, appositamente elaborato per
le celebrazioni dell’Unità d’Italia.
66
MUSEO
NAZIONALE
DELLA
MONTAGNA
DUCA DEGLI
ABRUZZI
Situato sul Monte dei Cappuccini,
in posizione privilegiata per ammirare
Torino e 450 km di Alpi, il Museo
Nazionale della Montagna “Duca
degli Abruzzi” è un polo culturale di
riferimento sulle montagne del mondo.
Nato nel 1874 come Vedetta Alpina, oggi
il Museo è una struttura di studio, di documentazione e di promozione della montagna. Attraverso le sale espositive che
ospitano la collezione permanente si può
ripercorrere la storia della montagna in
tutti i suoi aspetti: la religiosità, le comunicazioni, il turismo e l’alpinismo, il Club Alpino, lo sci e gli sport invernali, l’esplorazione
e l’ambiente. All’allestimento museografico
fisso si aggiungono poi le esposizioni temporanee, che consentono di approfondire
alcuni temi e aspetti più curiosi.
Le strutture del Museo dispongono di
un patrimonio di 246.000 pezzi che
viene regolarmente presentato in
progetti espositivi.
MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA
DUCA DEGLI ABRUZZI
Piazzale Monte dei Cappuccini, 7 - Torino
T 011 6604104
F 011 6604622
www.museomontagna.org
[email protected]
09.00 - 19.00 (da martedì a domenica)
La Sezione Didattica propone percorsi ludico educativi che permettono ai bambini
di relazionarsi e interagire con le tematiche
che contraddistinguono il Museo. L’esperienza del gioco e del divertimento dà la
possibilità ai ragazzi di entrare in contatto
con le collezioni e di rivivere le emozioni
custodite nelle sale espositive. La visitalaboratorio si svolge come un’ascensione:
dopo i primi due piani in cui si “incontra”
la montagna, giunti sulla Terrazza Panoramica si può godere della splendida vista.
In aggiunta ai percorsi sull’esposizione
permanente, in occasione del Centocinquantenario dell’Unità d’Italia, il Museo
propone due progetti mirati, nell’ottica di
una riscoperta storica del forte legame tra
la Nazione e il suo territorio alpino. Attraverso gradi diversificati di avvicinamento
al tema, i ragazzi si interrogheranno sul
concetto di identità nazionale e sul rapporto tra identità territoriale e dimensione
nazionale. Percorsi:
I villaggi alpini. L’identità nazionale alle
grandi esposizioni (scuole elementari e
medie inferiori).
Le Alpi e l’Unità nazionale. Trasformazioni e mutamenti (scuole medie superiori).
È possibile inoltre sviluppare un percorso
educativo presso la sede staccata del Museo in Valle di Susa, il Forte di Exilles.
68
Il Museo Regionale di Scienze Naturali
conserva, incrementa e valorizza le proprie collezioni e la loro storia al fine di
promuovere e diffondere la scoperta, la
conoscenza, l’interpretazione, la salvaguardia, l’uso responsabile e il godimento
della natura in tutti i suoi aspetti.
MUSEO
REGIONALE DI
SCIENZE
NATURALI
Il Museo Regionale di Scienze Naturali, ospita
le collezioni naturalistiche dalla Torino di fine
settecento ad oggi. Il patrimonio degli antichi
Musei dell’Università di Torino e i reperti
Il Centro Didattico progetta attività articolate: dalle più semplici e dirette, come le visite guidate alle esposizioni sia permanenti che temporanee, a offerte ben più ricche
e complesse, come i laboratori didattici o
i percorsi formativi di approfondimento
su specifici temi delle scienze naturali,
sia a cura del solo MRSN, sia in collaborazione con importanti realtà museali o istituzioni culturali torinesi. I docenti, inoltre,
possono trovare, di anno in anno, corsi di
formazione e aggiornamento.
di recente acquisizione costituiscono un
unicum che spazia dai minerali alle rocce, dai
vegetali agli animali, dai viventi di oggi
a quelli di milioni di anni fa.
MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI
Via Giolitti, 36 - Torino
T 011 4326354
www.mrsntorino.it
[email protected]
Per informazioni su orari, prenotazioni e tariffe:
www.mrsntorino.it
T 011 4326307
T 011 4326334
T 011 4326337
I reperti naturalistici, siano essi fogli
d’erbario, campioni di rocce, fossili o
animali naturalizzati sono spesso, però,
nella loro realtà scientifica, di difficile
lettura per il grande pubblico, quasi
incomprensibili per i più piccoli. Diventa
quindi necessario contestualizzare l’informazione. È in questo ruolo che la Sezione Didattica del MRSN evidenzia tutte le
sue potenzialità di mediatore e diffusore
della conoscenza naturalistica con proposte educative rivolte al pubblico generico
e alle scuole di ogni ordine e grado, dai
bambini della scuola dell’infanzia agli
studenti universitari.
Le attività per famiglie, proposte nel corso
delle grandi mostre temporanee, avvicinano, con percorsi ludici di sperimentazione
e manipolazione, adulti e bambini alle tematiche della Natura; animatori specializzati, in occasione di feste di compleanno o
ricorrenze, fanno giocare i piccoli e i grandi con la scienza attraverso esperimenti
divertenti e controintuitivi. Conferenze e
momenti dedicati a cinema, teatro, letteratura e musica arricchiscono l’offerta museale.
70
PALAZZO
MADAMA
MUSEO
CIVICO
D'ARTE
ANTICA
Patrimonio dell’Umanità con le altre
residenze sabaude, Palazzo Madama
Nel cuore di Torino sorge l’edificio più
antico, spettatore involontario di tutte le
fasi di vita della città, dall’epoca romana
all’Ottocento, e testimone della sapiente
capacità dei nostri predecessori di adattare e riconvertire le strutture a seconda
delle necessità.
racchiude all’interno delle proprie mura
preziosi tesori realizzati da artisti e
artigiani piemontesi ed europei nel corso
di 2000 anni. La varietà dei materiali
Anche le famiglie possono contare su laboratori manuali e gli adulti su workshop
dedicati alle tecniche antiche.
Per le celebrazioni del 150º dell’Unità il
museo presenta la ricostruzione del primo
Senato del Regno (19 marzo 2011- 8 gennaio 2012), animata da un percorso multimediale adatto a tutte le tipologie di pubblico.
A partire dalla primavera 2011 sarà inoltre aperto il giardino medievale, un nuovo
spazio che ricrea il giardino documentato
nel Quattrocento nell’antico castello dei
Principi d’Acaia.
e delle tecniche utilizzate offre una
pluralità di sguardi sul lavoro dell’uomo
con richiami a un dialogo costante tra
passato e presente.
PALAZZO MADAMA
MUSEO CIVICO D'ARTE ANTICA
Piazza Castello - Torino
T 011 4433501
T 011 4429911 - sezione educativa
www.palazzomadamatorino.it
[email protected]
10.00 - 18.00 (da martedì a sabato)
10.00 - 20.00 (domenica)
lunedì chiuso
Il percorso di visita si snoda lungo quattro
piani nei quali la storia del palazzo s’ interseca con le collezioni del Museo Civico
d’Arte Antica, qui collocate dal 1934.
Per conoscere il palazzo e le sue meraviglie i visitatori possono contare su diversi
strumenti: alla base delle attività educative del museo stanno la valorizzazione
delle conoscenze e delle esperienze del
visitatore.
Ogni domenica alle ore 16 si può visitare
il museo con una guida specializzata. Le
scuole usufruiscono di percorsi e laboratori tematici attraverso i quali conoscono la
storia del palazzo e i suoi usi, e sperimentano le tecniche utilizzate da artisti e artigiani vissuti tra il Medioevo e l’epoca barocca.
Al piano terra, nella Corte medievale del
Palazzo, si potrà assistere a uno spettacolare allestimento multimediale sulla
storia della città. Lo spettacolo segnerà
l’apertura e sarà parte di MuseoTorino, il
museo della città, innovativo e unico nel
panorama nazionale e internazionale.
Un museo - reale e virtuale - creato per far
conoscere, capire e amare Torino ai suoi
cittadini e ai suoi ospiti.
La casa dei secoli.
72
PALAZZO
REALE
Museo storico, dimora regale, centro
di potere, in due sole parole: Palazzo Reale.
I suoi fastosi ambienti, autentici simboli
di magnificenza, narrano una storia
pluricentenaria e raccolgono preziose
collezioni che dal XVII secolo giungono
agli anni ‘30 del Novecento, comprendendo
dipinti, sculture, arazzi, tappeti, orologi,
porcellane, argenti, arredi e altri oggetti
appartenuti alla famiglia reale.
PALAZZO REALE
Piazzetta Reale - Torino
T 011 4361455
F 011 4361557
www.beniarchitettonicipiemonte.it/sbappto
[email protected] - sez. educativa
08.30 - 19.30 (da martedì a domenica,
ultimo ingresso ore 18.20)
lunedì chiuso
Per informazioni su orari, prenotazioni e tariffe:
T 011 4369213
Costruito a partire dalla seconda metà
del Cinquecento, questo aulico edificio conserva le tracce della lunga storia
che nel 1861 portò la famiglia Savoia
al trono d’Italia, passando attraverso il
trasferimento della capitale del Ducato
sabaudo da Chambéry a Torino nel 1563,
la reggenza delle Madame Reali nel XVII
secolo, l’ascesa al Regno di Sicilia nel
1713 e il Risorgimento italiano. Molti
furono gli architetti che si cimentarono
nella sua secolare realizzazione, tra questi
Ascanio Vittozzi, Carlo di Castellamonte,
Filippo Juvarra, Benedetto Alfieri, Pelagio
Palagi, mentre pittori di corte della levatura di Daniel Seiter e Claudio Francesco
Beaumont ne arricchirono lo splendore,
raccontando per immagini miti, battaglie
e allegorie. Nel corso dei secoli, scultori,
stuccatori, ebanisti, minusieri e numerose altre maestranze collaborarono alle
successive trasformazioni degli ambienti,
spesso rinnovati in base alla loro funzione
seguendo il gusto e la moda dell’epoca.
Oggi, Palazzo Reale offre al pubblico differenti percorsi di visita: le suggestive
cucine reali, ubicate nel piano interrato;
gli appartamenti del re e della regina con
affaccio sulla piazza e sul giardino, a
piano terreno; le sale che compongono il
primo piano nobile, scenario della vita e
dell’etichetta di corte, e gli appartamenti
privati del secondo piano dove soggiornarono l’ultimo re d’Italia, Umberto II, e la
sua consorte, Maria José del Belgio.
Per le scuole, sono stati pensati nuovi itinerari tematici volti ad avvicinare bambini
e ragazzi (dai 6 ai 14 anni) alla conoscenza
del patrimonio storico, artistico e culturale
di Palazzo Reale: sarà possibile scegliere e
concordare diverse proposte didattiche che
potranno variare a seconda delle differenti
opzioni di apertura del museo.
74
PAV
PARCO
ARTE
VIVENTE
Il Parco Arte Vivente - centro sperimentale
d’arte contemporanea - è un museo
interattivo, realizzato secondo i principi
dell’architettura bioclimatica. L’interno e
Il Parco Arte Vivente, inaugurato nel 2008
e situato su un territorio ex industriale di
23.500 mq, è un centro d’arte contemporanea dotato d’ambienti espositivi interni
all’edificio semi ipogeo e di un vasto territorio verde, vero e proprio museo all’aria
aperta. Il PAV è soprattutto noto per essere
un luogo di ricerca interessato al dialogo tra arte, scienza e natura, biotecnologie ed ecologia, fra pubblico e
artisti, biologi e ambientalisti.
Proponendo una formazione il più possibile
universale - come nella più ampia accezione
inglese di education - le attività sono rivolte
alle scuole di ogni ordine e grado e al pubblico adulto interessato a un apprendimento continuo e permanente.
il parco ospitano le installazioni permanenti
Bioma, Trèfle e Jardin Mandala, oltre a cicli
di mostre temporanee caratterizzate da una
specificità: la sperimentazione e la ricerca
dell’arte del vivente.
PAV
PARCO ARTE VIVENTE
Via Giordano Bruno, 31 - Torino
T 011 3182235
www.parcoartevivente.it
Per informazioni su orari, prenotazioni e tariffe:
www.parcoartevivente.it
[email protected]
T 011 3182235
10.00 - 13.00 | 14.00 - 17.00 (da martedì a venerdì,
visite guidate e laboratori per le scuole e i gruppi)
Workshop con gli artisti e laboratori per famiglie:
il sabato e la domenica
All’interno della programmazione espositiva
annuale, e sempre in relazione con l’arte del
vivente, le Attività Educative e Formative
propongono visite guidate e laboratori che,
a partire dal percorso museale, hanno
l’obiettivo di dare nuovo impulso alla partecipazione attiva dei cittadini alla vita
culturale, sensibilizzandoli ai temi ambientali. La metodologia adottata nei laboratori analizza la grammatica, la sintassi, la
processualità e gli aspetti relazionali delle
opere esposte e utilizza la tecnologia e i
linguaggi espressivi della contemporaneità.
Il programma dei laboratori è strutturato
in specifici e pluridisciplinari campi d’indagine: Biologia Creativa, Microsguardi, Ibridazioni e Paesaggi, quattro ambiti
d’approfondimento nei quali sperimentare
i temi e i processi adottati dagli artisti, italiani e internazionali, presenti al PAV.
A questo si aggiungono le attività di workshop, condotte in prima persona dagli artisti, che spesso arrivano a produrre veri e
propri eventi artistici, e il cui esito finale
prevede l’esposizione dell’opera collettiva.
Le attività, adatte a tutti, sono declinate
in base alle diverse fasce d’età e sono accessibili alle persone con disabilità.
“Quella con il pubblico è un’esperienza
che potremmo definire ‘strutturale’
per il raggiungimento dei fini estetici del PAV”.
(Piero Gilardi)
76
PINACOTECA
GIOVANNI
E MARELLA
AGNELLI
La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli
espone al pubblico una collezione
permanente composta da 25 capolavori
dal 1700 alla metà del ‘900 e si occupa
di ricerche, mostre temporanee e
conferenze sul tema del collezionismo.
Le mostre temporanee, realizzate in
collaborazione con collezioni private
internazionali, intendono analizzare
La Pinacoteca ha ideato un programma
per le scuole di ogni ordine e grado con
laboratori didattici sugli artisti in collezione. Gli allievi delle materne ed elementari
lavorano su Matisse, con approfondimenti
sull’uso dei colori, analizzando le opere e
le sue tecniche nei laboratori didattici sui
fiori e sugli interni. Picasso è il soggetto di
altri laboratori che indagano il periodo Blu
e il Cubismo e le diverse tecniche utilizzate
dall’artista, dalla tempera al collage. Sono
inoltre proposti percorsi sui personaggi e
gli oggetti che popolano i quadri di Canaletto e Bellotto per comprendere come le
vedute del ‘700 siano lo specchio della vita
quotidiana di quel secolo.
il fenomeno del collezionismo nei suoi
molteplici aspetti.
le tematiche del progresso, della velocità,
dell’automobile in Balla e Severini. Il tema
della bellezza classica e moderna a confronto si sviluppa nel laboratorio sulle opere di Canova. Altri laboratori sono dedicati
al ritratto, alle cornici e ad altri artisti tra
cui Modigliani e Renoir.
Oltre alle attività sulla collezione permanente, la Pinacoteca propone laboratori sui
temi delle mostre temporanee.
Un modello tridimensionale, realizzato in
resina, dell’intero complesso architettonico
del Lingotto è a disposizione per visite guidate approfondite sulla storia del Lingotto
e sulla sua trasformazione e per visite tattili dedicate a non vedenti e ipo-vedenti.
È inoltre attivo un programma per gli
adulti e le famiglie che si svolge la domenica pomeriggio e che ripercorre i temi
della collezione permanente e delle mostre temporanee.
PINACOTECA GIOVANNI E MARELLA
AGNELLI
Via Nizza, 230/103 - Torino
T 011 0062713
T 011 0062615 - sezione educativa
www.pinacoteca-agnelli.it
[email protected] - sezione educativa
10.00 - 19.00 (da martedì a domenica)
lunedì chiuso
Gli allievi delle scuole medie possono seguire attività sul vedutismo e la prospettiva, costruendo una vera e propria camera
ottica, o percorsi sul Grand Tour, il viaggio
di studio del XVIII secolo alla scoperta delle
più belle opere d’arte italiane. Il Futurismo è
indagato in laboratori che approfondiscono
La gioia di ammirare l’arte.
78
REALI TOMBE
DI CASA SAVOIA
BASILICA
DI SUPERGA
La Basilica, realizzata da Juvarra tra
il 1717 e il 1731 per Vittorio Amedeo II,
ospita nella cripta le Tombe Reali Sabaude,
con sculture monumentali, nonché
il piccolo Appartamento reale utilizzato
dalla Famiglia Savoia una volta all’anno.
La visita all’intero complesso è una
continua scoperta di capolavori artistici
e architettonici e di bellezze paesaggistiche.
Da Duchi a Re d’Italia, i Savoia, storica
Casata Piemontese, hanno intrecciato profondamente la loro storia con quella del
Piemonte e di Torino, influenzandone fortemente le sorti. La Basilica di Superga ed
il suo complesso museale, sono luoghi fortemente legati alla loro presenza. Nata dal
voto del Duca Vittorio Amedeo II nel 1706,
in occasione della famosa “Battaglia di
Torino”, la chiesa diventerà, nel tempo, un
luogo caro ai torinesi e uno dei monumenti
più conosciuti della città. Un luogo così ricco
di storia e arte è perfetto per avvicinare bambini, ragazzi e adulti alla storia del loro Paese e per tracciare un percorso che, tra arte
e personaggi del passato, racconti e aiuti
a comprendere la complessa situazione
politica dei decenni tra Sette e Ottocento in Piemonte.
REALI TOMBE DI CASA SAVOIA
BASILICA DI SUPERGA
Strada della Basilica di Superga, 75 - Torino
T 011 8997456
www.basilicadisuperga.com
[email protected]
09.30 - 19.00 (tutti i giorni da marzo a ottobre,
ultimo ingresso ore 18.45)
09.30 - 18.00 (da lunedì a venerdì, da novembre
a febbraio. Ultimo ingresso ore 17.45, sabato e
domenica chiuso)
Siamo sempre aperti per gruppi e attività di
laboratorio su prenotazione
I servizi Educativi del Museo, lavorando in sinergia con altri Enti del territorio, si propongono, attraverso attività studiate e dedicate
ad ogni fascia di età, di farsi portavoce di
questi temi e di avvicinare i diversi pubblici
alla conoscenza e comprensione del pa-
trimonio artistico e storico della Basilica
e degli spazi ad essa annessi. Per le scuole,
in particolare, è stata studiata una ricca
serie di percorsi e laboratori che mirano ad
approfondire aspetti della storia e dei personaggi ad essa legati, da Vittorio Amedeo
II a Carlo Alberto, ma anche delle numerose
opere d’arte presenti nel complesso e delle
consuetudini della vita quotidiana nel ‘700.
Per il pubblico adulto sono presenti numerose iniziative che comprendono visite tematiche, in lingua piemontese e conferenze
di approfondimento dedicate a diversi temi
storico-artistici.
Per le famiglie, infine, sono state organizzate
attività dedicate, che permettono a grandi e
piccini di condividere un momento di svago
e, al contempo, di esplorare con occhi diversi
questo monumento così profondamente legato alla storia della città.
Basilica di Superga... la Vetta di Torino.
80
VILLA
DELLA
REGINA
Villa della Regina, Vigna collinare,
al centro di giardini all’italiana con
padiglioni, giochi d’acqua e aree
agricole, fu edificata per volontà di
Maurizio di Savoia ad inizio Seicento.
Aggiornata da Filippo Juvarra,
testimonia, fra arredi e decorazioni
Villa della Regina promuove la conoscenza
della sua ritrovata identità di “Vigna” collinare invitando i giovani ad individuare la
sua specificità di proprietà regia con parti
auliche, giardini e aree produttive, con aggiornamenti stratificatisi nel tempo.
I progetti didattici mirano innanzitutto a
far scoprire a bambini e ragazzi l’organizzazione e l’uso degli spazi cerimoniali e le scelte di arredo e decorazione
attuate dai sovrani attraverso architetti e pittori, in stretta relazione con il verde, e in confronto con la vita di corte nelle
altre residenze urbane ed extraurbane.
preziose, il gusto del vivere in villa
in una residenza di corte amata da
principesse e regine.
VILLA DELLA REGINA
Strada Santa Margherita, 79 - Torino
T 011 8195035
www.artito.arti.beniculturali.it
[email protected]
Modalità di accesso e orari da concordare
su appuntamento
La complessità della residenza suggerisce
approfondimenti da condurre d’intesa con
gli insegnanti: percorsi guidati alla lettura e riflessione su temi storici e storicoartistici, con disegni di interpretazione e
“rilievi” di motivi decorativi, per giungere a
proposte di itinerari tematici per i coetanei,
concretizzabili in materiale di supporto alla
visita, fino ad attività ludiche.
Approfondimenti su tecniche e iconografia
sono offerti dal magnifico repertorio di immagini profuso con materiali preziosi nelle
stanze “alla China”, dai motivi a “grotteschi e arabeschi”, dai partiti decorativi in
stucco e ad affresco, da ritratti e dipinti,
padiglioni e fontane.
Offrono un ampio spettro di approfondimenti la straordinaria collocazione paesaggistica, lo spettacolare Teatro d’acque,
i giardini formali e le aree agricole ora recuperate, come il vigneto.
La scoperta di attività e svaghi che scandivano i ritmi della vita in Villa, porta a
incontrare sovrani e regine di Casa Savoia,
ma anche architetti, artisti, artigiani, giardinieri e conservatori che ne sostenevano
la gestione. E infine fotografie, arredi e
lasciti invitano a conoscere anche l’ultima
fase della Villa con le attività di studio e ricreazione delle allieve del collegio dell’Istituto Nazionale per le Figlie dei Militari Italiani (1868-1975).
“Come un’isola imprevedibile, che attirava per la sua
‘bellezza perfetta’ i viaggiatori del Grand Tour,
Villa della Regina apre una nuova stagione e moltiplica
meraviglia e sorpresa.” (Andreina Griseri, 2005)
tutti i giorni: 9.00-18.00
www.torinocultura.it
www.comune.torino.it/museiscuola
“Torino e i suoi Musei, attività educative”
è un progetto del Comitato Italia 150
e della Città di Torino Divisione Cultura,
Comunicazione e Promozione della Città
Materiale fotografico e illustrazioni
Si ringraziano tutti i musei e le istituzioni culturali
per le immagini messe gentilmente a disposizone
Stampa
Tipografia Sosso - Torino
Coordinamento editoriale, design e impaginazione
Penno Advertising - Torino
Testi aggiornati marzo 2011
Scarica

torino ei suoi musei - Logo MAO