ATTIVITÀ EDUCATIVE TORINO EISUOIMUSEI TORINO È TUTTA QUI. Aperto 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, MuseoTorino è il museo - reale e virtuale - della città, innovativo e unico nel panorama nazionale e internazionale, creato per far conoscere, capire e amare Torino dai suoi cittadini e dai suoi ospiti. MuseoTorino è un sito www.museotorino.it dove, percorrendo la città presente attraverso una mappa, è possibile trovare la storia di ogni luogo attraverso schede, immagini, approfondimenti e scegliere così un proprio percorso di visita ogni volta nuovo, ogni volta diverso. Per riconoscere nella città di oggi i segni dei suoi molti passati e scoprire nei suoi luoghi la storia e le storie di cui sono testimoni. www.museotorino.it main partner partners In occasione della celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia, la nostra città sarà visitata da milioni di persone, provenienti sia dall’estero sia dalle altre regioni italiane. Torino sarà al centro dell’attenzione nazionale e, come avvenuto in occasione delle Olimpiadi e dei grandi eventi che hanno caratterizzato questi ultimi anni, si mostrerà bella, accogliente e in grado di cogliere le sfide del mondo contemporaneo. Tra i fattori di attrazione un ruolo importante sarà sicuramente giocato dalle esposizioni temporanee ospitate alle Officine Grandi Riparazioni e alla Reggia di Venaria Reale, che racconteranno la nostra storia, dal punto di vista sociale, culturale, tecnologico e artistico con uno sguardo aperto sul futuro. Accanto alle grandi mostre, Torino presenterà ai suoi ospiti un sistema culturale di grande interesse, occasione di conoscenza e di formazione per tutti i giovani, torinesi e non. Il patrimonio culturale può infatti contribuire in maniera efficace a costruire cittadinanza e a far riscoprire una storia comune. Da anni i nostri musei lavorano su questi temi e si presentano oggi come un sistema noto a livello nazionale per la qualità dei servizi educativi offerti. Questo opuscolo ha l’intento di promuovere un catalogo di proposte educative che i musei di Torino hanno costruito a partire dagli anni Novanta, con il coordinamento della Città, rivolto alle scuole in primo luogo e a tutti i cittadini interessati a conoscere - attraverso il patrimonio culturale - la nostra storia comune. Durante il periodo di allestimento delle mostre alle OGR, i musei torinesi proporranno in spazi appositamente attrezzati attività laboratoriali che nelle sedi museali rivestono carattere di continuità e stabilità. L’invito a cogliere questa opportunità è dunque rivolto a tutti coloro, singoli, gruppi o scuole, che verranno a scoprire la nostra città nel 2011 e ci auguriamo torneranno per conoscerla e apprezzarla sempre di più. Il Presidente Comitato Italia 150 Sindaco Città di Torino Sergio Chiamparino centro città città intorno alla città punto ristoro bookshop percorsi assistiti accesso disabili audioguida interpretario LIS 06 ARMERIA REALE 08 BORGO E ROCCA MEDIEVALE 10 CASTELLO DI RACCONIGI 12 CASTELLO DI RIVOLI - MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA 14 ECOMUSEO URBANO DI TORINO 16 FONDAZIONE MERZ 18 FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO 20 FONDAZIONE TEATRO REGIO 22 FORTE DI EXILLES 24 GALLERIA SABAUDA 26 GAM - GALLERIA CIVICA D'ARTE MODERNA CONTEMPORANEA 28 INFINI.TO - PLANETARIO DI TORINO 30 LA VENARIA REALE 32 MAO - MUSEO D'ARTE ORIENTALE 34 M.A.U. - MUSEO D'ARTE URBANA 36 MUSEO A COME AMBIENTE 38 MUSEO CIVICO PIETRO MICCA E DELL’ASSEDIO DI TORINO DEL 1706 40 MUSEO DELLA FRUTTA “FRANCESCO GARNIER VALLETTI” 42 MUSEO DELLA SCUOLA E DEL LIBRO PER L’INFANZIA 44 MUSEO DELLA SINDONE 46 MUSEO NAZIONALE DELL'AUTOMOBILE 48 MUSEO DI ANATOMIA UMANA “LUIGI ROLANDO” 50 MUSEO DI ANTICHITÀ 52 MUSEO DI ANTROPOLOGIA CRIMINALE “CESARE LOMBROSO” 54 MUSEO DI ANTROPOLOGIA E ETNOGRAFIA 56 MUSEO ACCORSI OMETTO 58 MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA, DELLA DEPORTAZIONE, DELLA GUERRA, DEI DIRITTI E DELLE LIBERTÀ 60 MUSEO DELLE ANTICHITÀ EGIZIE 62 MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA 64 MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO ITALIANO 66 MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA DUCA DEGLI ABRUZZI 68 MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI 70 PALAZZO MADAMA - MUSEO CIVICO D’ARTE ANTICA 72 PALAZZO REALE 74 PAV - PARCO ARTE VIVENTE 76 PINACOTECA GIOVANNI E MARELLA AGNELLI 78 REALI TOMBE DI CASA SAVOIA BASILICA DI SUPERGA 80 VILLA DELLA REGINA 06 ARMERIA REALE Fondata da Carlo Alberto di Savoia Carignano, re di Sardegna, nel 1837, è una delle più ricche collezioni d’armi e armature del mondo, ospitata Le collezioni dell’Armeria Reale sono state formate sulla base di un criterio non solo storico-dinastico, ma anche d’eccellenza qualitativa ed estetica degli oggetti. Il Museo si pone come obiettivi lo studio e la valorizzazione del proprio patrimonio nei suoi molteplici aspetti, da quello storico a quello artistico, con particolare riferimento all’evoluzione delle tecnologie del metallo e della sua decorazione. in ambienti un tempo parte del Palazzo Reale. Comprende le collezioni sabaude, da Emanuele Filiberto a Vittorio Emanuele III, e acquisizioni successive che spaziano dalla preistoria fino alla prima metà del secolo scorso. ARMERIA REALE Piazza Castello, 191 - Torino T 011 543889 T 011 543889 int.2 (da lunedì a venerdì, per prenotazioni) 08.30 - 19.30 (da martedì a domenica) www.artito.arti.beniculturali.it [email protected] [email protected] Per informazioni su orari, prenotazioni e tariffe: www.artito.arti.beniculturali.it T 011 543889 Dal 1998 la sezione didattica del Museo si occupa dei rapporti con le scuole, in particolare svolge visite guidate gratuite su prenotazione ai gruppi scolastici, per gruppi organizzati di adulti, ed è stata anche sperimentata la visita tattile per disabili. Con il nuovo riallestimento della Galleria Beaumont il Museo, oltre al sito internet, si è dotato di audioguide e postazioni informatiche utilizzabili per approfondimenti nella visita individuale. L’attività didattica offerta dal museo nasce dallo studio delle differenti tipologie di pubblico e dalle sue esigenze, traendo anche spunto da altri eventi connessi all’attività del museo, mostre o ricerche. Attraverso apposite convenzioni si offre inoltre alle scuole la possibilità di vivere il Museo attraverso un’esperienza programmata e ripetuta nel tempo. Obiettivi del lavoro sono quelli di scoprire le radici storiche della realtà locale e, attraverso la conoscenza e l’uso di termini specifici del linguaggio tecnico, leggere e interpretare le testimonianze del passato presenti nelle collezioni. Per i più piccoli la visita proposta prende forma attraverso lo strumento della fiaba, per i ragazzi delle scuole medie delle visite a tema, mentre con le scuole superiori è invece possibile organizzare programmi di studio e di lavoro congiunto, in particolare per le scuole di formazione artistica. 08 BORGO E ROCCA MEDIEVALE Il Borgo si sviluppa intorno alla Rocca, dimora fortificata, dove è possibile visitare le stanze che ospitavano la vita del signore e di chi viveva nel castello. Sotto, il villaggio, con case, botteghe, fontane, cortili e la chiesa: la vita quotidiana nel medioevo. Infine, il giardino, dove si trovano piante ornamentali, aromatiche e ortaggi, con Il Borgo Medievale di Torino viene costruito nel 1884 come Sezione di Storia di Arte antica dell’Esposizione Generale Italiana e riproduce elementi architettonici, decorativi e di arredo di modelli quattrocenteschi del Piemonte e della Valle d’Aosta. Tra gli scopi degli ideatori, la salvaguardia del patrimonio artistico antico e delle tecniche di produzione tradizionali: per questo, sin dall’inaugurazione, sono presenti e attive al Borgo le botteghe artigianali. Un’operazione di grande respiro intellettuale condotta con scrupolo filologico da una speciale commissione, guidata dall’architetto portoghese Alfredo D’Andrade. pratiche nelle moderne sale didattiche. Per le famiglie si organizzano incontri rivolti ad adulti e bambini, per partecipare insieme ad attività laboratoriali, nei fine settimana o in occasione di particolari ricorrenze (Natale, Carnevale, Pasqua, Epifania...) legate anche alle tradizioni medievali. arredi tipici di orti nobili e monastici. BORGO E ROCCA MEDIEVALE Viale Virgilio 107, Parco del Valentino - Torino T 011 4431701 www.borgomedievaletorino.it SERVIZI EDUCATIVI Per informazioni su orari, prenotazioni e tariffe: T 011 4431710 T 011 4431712 [email protected] visita guidata L’offerta formativa per le scuole di ogni ordine e grado è strutturata in percorsi di studio divisi in quattro aree tematiche: Alla scoperta del Borgo, Alla scoperta della Rocca, Alla scoperta del Giardino, Alla scoperta dell’Artigianato, per fornire agli studenti e agli insegnanti spunti di lettura differenziati del museo, con visite dettagliate ai diversi spazi storici del Borgo e attività L’azione educativa nei confronti del pubblico si coniuga con momenti di svago e d’incontro, adatti a gruppi eterogenei per età e interessi che prevedono, nel corso dell’anno, concerti di musica antica, corsi condotti da esperti in vari settori, conferenze, presentazione di libri, spettacoli. Una serie di incontri di formazione, aggiornamento e visite guidate tematiche alla Rocca sono rivolti al pubblico e ai docenti, con i quali è possibile programmare progetti particolari su argomenti storicoartistici. Il Borgo Medievale di Torino: un passato che ritorna, un presente che incanta. 10 Il castello di Racconigi costituisce una tappa obbligata nel circuito delle Residenze Sabaude ed è l’ultima tra le CASTELLO DI RACCONIGI Il fascino di questa residenza sta nell’offrire, accanto al più austero carattere di rappresentanza degli appartamenti del piano nobile, un ambiente più famigliare e intimo, quale si rivela visitando le cucine e gli appartamenti del secondo piano. “Ville di Delizie” edificate in età barocca nei dintorni di Torino ad essere stata regolarmente frequentata dai Savoia fino al secondo conflitto mondiale. Visitando la residenza e il parco di esperienza e di conoscenza che mettano in collegamento i temi trattati nell’ambito della programmazione per sviluppare tutte quelle relazioni che lo stare nel castello o nel parco possono suggerire. In questa prospettiva la multidisciplinarietà, ovvero la possibilità di una lettura trasversale dei fatti e dei fenomeni della storia collegati alle manifestazioni della natura, rappresenta, a nostro parere, il migliore contributo che il castello e il parco di Racconigi possono offrire. circostante (nominato nel 2010 Parco più bello d’Italia), si ripercorre la storia del gusto, dell’arte, del costume di vita quotidiano dei prìncipi e dei re. CASTELLO E PARCO DI RACCONIGI Piazza Carlo Alberto, 1 - Via Morosini, 3 Racconigi (CN) T 0172 84005 www.ilcastellodiracconigi.it [email protected] [email protected] Questi ultimi, ancora ricchi di fotografie, ritratti e oggetti personali, conservano l’atmosfera di una casa vissuta e documentano lo stile di vita di una corte ottocentesca e le abitudini quasi borghesi della famiglia reale nei primi decenni del Novecento. Ed è proprio grazie a questa ricchezza che sono state create modalità diverse di fruizione del complesso: i materiali di conoscenza raccolti in anni di studi, di ricerca e di restauri, maturati attraverso il rapporto con il pubblico hanno costituito solide basi per i servizi educativi e le proposte di fruizione del castello e del parco. Il principio su cui si basano le attività progettate - che ora si propongono alla attenzione degli insegnanti - è quello di offrire alle scolaresche in visita occasioni Il castello di Racconigi programma per il 2011, in occasione dei Centocinquant’anni dell’Unità d’Italia la creazione di una serie di eventi che graviteranno intorno al tema “La casa dei Re”. Il castello come abitazione vissuta in diverse fasi da tutti i sovrani d’Italia; passato al patrimonio privato di Vittorio Emanuele II nel 1870, conserva, grazie alla regolare frequentazione della famiglia fino al 1946, l’atmosfera di una “casa”, di grande fascino ancora oggi. 12 Il Castello è parte di un grandioso progetto mai terminato, ideato nel 1718 da Filippo Juvarra. Primo Museo d’Arte CASTELLO DI RIVOLI MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA Contemporanea in Italia, il Castello di Rivoli si è configurato sin dall’apertura come uno dei protagonisti della scena internazionale, grazie alla assoluta particolarità degli spazi, al patrimonio della Collezione Permanente, alla qualità dell’attività espositiva e di quella educativa. CASTELLO DI RIVOLI MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA Il Castello di Rivoli è costituito da un imponente edificio barocco, ex Residenza Sabauda incompiuta. Dal 1984, dopo un accurato processo di restauro, è divenuto sede del primo museo in Italia dedicato all’arte contemporanea. Il Dipartimento Educazione, istituito contestualmente all’apertura del Museo, promuove e diffonde la conoscenza dell’arte e della cultura contemporanea. L’impianto metodologico, concettuale e operativo, è riconducibile al principio ispiratore “Educare all’arte con l’arte” e si esprime in modo da rendere lo spettatore protagonista: l’incontro con l’arte, dentro e fuori dal Museo, traduce la conoscenza in autentica esperienza di vita. Le innumerevoli attività, in sintonia con standard nazionali e internazionali, sono ispirate ai principi del Lifelong learning, della Peer Education e dell’accessibilità totale per i diversamente abili. Piazza Mafalda di Savoia - Rivoli (TO) T 011 9565222 T 011 9565213 - dipartimento educazione www.castellodirivoli.org [email protected] 10.00 - 17.00 (da martedì a venerdì) 10.00 - 19.00 (sabato e domenica) Il Dipartimento Educazione, grazie alla sua attività sperimentale e di ricerca, ha posto in evidenza l’importanza della fun- zione educativa dell’arte nella dimensione sociale, ottenendo riconoscimenti e premi, nazionali e internazionali tra cui nel 2010 il Premio Rivoli del Rotary Club e nel 2009 il Minimum Prize assegnato da Cittadellarte Fondazione Pistoletto. In occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, il Dipartimento Educazione realizza un grande progetto di rete nazionale, promosso dal Comitato Italia150: Italiæ. 150 eventi in piazza per ri-disegnare l’Italia. 150 piazze italiane, intese come agorà, ospitano per tutto il 2011 grandi eventi collettivi aperti a tutti: occasioni di incontro e confronto per ri-definire insieme inediti ritratti del Bel Paese. In relazione al progetto, al Castello di Rivoli sono proposti percorsi per le scuole, weekend per le famiglie, formazione insegnanti, incontri e workshop, in riferimento alle opere degli artisti contemporanei che hanno rielaborato la forma dell’Italia. 14 ECOMUSEO URBANO DI TORINO L’Ecomuseo Urbano di Torino (EUT) valorizza i beni cultuali diffusi sul territorio cittadino, con particolare Non si tratta di un museo tradizionale, confinato in uno spazio delimitato e dedicato. L’interesse dell’EUT è esteso all’insieme del territorio e alle sue molteplici testimonianze. Dieci gruppi di lavoro “locali” agiscono all’interno di centri che ospitano esposizioni temporanee e incontri, promuovono percorsi sul territorio, producono materiali, realizzano ricerche. patrimonio culturale come fonte primaria di conoscenza e di arricchimento, ad un tempo individuale e collettivo, favorendo il contatto diretto con i prodotti e le manifestazioni della cultura. attenzione alla memoria del Novecento. È articolato in ecomusei locali che realizzano ciascuno un proprio programma di attività nelle dieci Circoscrizioni. L’EUT propone ai cittadini di prendersi cura in prima persona del patrimonio culturale locale. ECOMUSEO URBANO DI TORINO Via San Francesco da Paola, 3 - Torino T 011 4434491 www.comune.torino.it/ecomuseo [email protected] Le scuole partecipano attivamente a progetti speciali e ricerche di ambiente, le associazioni contribuiscono a realizzare mostre, presentazioni di volumi, ricerche, itinerari. Tutti gli ecomusei mettono a disposizione una ricca documentazione orale, scritta, iconografica e multimediale. Si può partecipare alle proposte dell’EUT con più modalità: da semplici fruitori o da protagonisti, proponendo un progetto e realizzandolo con il sostegno del gruppo locale. La finalità principale è infatti il coinvolgimento attivo delle comunità locali, dei singoli cittadini. Tutte le proposte promuovono una procedura sistematica di lavoro incentrata sul Partecipare ed essere coinvolti nella salvaguardia del patrimonio culturale consente infatti alle persone di consolidare il senso di appartenenza e di rafforzare le relazioni nelle comunità territoriali. Permette anche di avere occasioni di relazione diretta con i beni. In questo contesto, ciascuno costruisce una propria narrazione, a partire da un’esperienza di conoscenza contestualizzata in uno specifico luogo e condivisa con uno specifico gruppo di persone, ispirata allo scambio dei saperi, portando il proprio contributo e - insieme agli altri - costruendo conoscenza. “L’esperto è l’abitante” (Hugues de Varine) 16 La Fondazione Merz ospita il fondo di opere di Mario Merz con lo scopo di conservarlo, tutelarlo, renderlo accessibile e comprensibile al pubblico. FONDAZIONE MERZ Alle mostre tematiche e scientifiche su Mario Merz si alternano progetti espositivi temporanei di artisti invitati a dialogare e a confrontarsi con lo spazio e i lavori dell’artista. La Fondazione ospita l’Archivio Merz e una biblioteca, aperta al pubblico, specializzata in arte moderna e contemporanea. Il Dipartimento Educativo concorre al conseguimento degli obiettivi della Fondazione, con la consapevolezza di condividere lo specifico dell’azione formativa ed educativa che essa è chiamata a svolgere offrendo risorse, competenze e occasioni per favorire l’accesso all’ opera di Mario Merz e ai valori di cui l’arte contemporanea è portatrice. La centralità dell’Opera, il suo stare come luogo di mediazione, di relazione, determina, come principio metodologico delle attività che il Dipartimento Educativo propone, il riferimento costante ad essa, ai suoi elementi concettuali e ai suoi aspetti formali. Sono questi, infatti, il tramite per la progettazione di attività e iniziative conformate allo specifico dei diversi pubblici per rendere accessibile a più ampio raggio il patrimonio dell’arte contemporanea. All’attività di lettura critica e di decodificazione delle opere sono accostate pratiche di laboratorio, esperienze ricche di quei valori educativi, formativi e di proiezione emotiva sempre sottesi all’esercizio della creatività. Potenziare la capacità di interpretazione e lettura dei linguaggi e favorire la creazionedi uno spazio per la riflessione sulle forme dell’arte e per l’espressione individuale sono gli obiettivi essenziali del progetto educativo che il Dipartimento propone. FONDAZIONE MERZ Via Limone, 3 - Torino T 011 19719437 T 011 19719792 - sezione educativa www.fondazionemerz.org [email protected] 11.00 - 19.00 (da martedì a domenica) lunedì chiuso Attività proposta: “Flags: che cosa è una bandiera?” è un’attività pittorica e di costruzione, finalizzata alla realizzazione di un segno distintivo, e al contempo aggregativo, partendo dall’analisi e dalla sperimentazione degli elementi specifici del linguaggio pittorico (segno, forma, colore) in relazione a uno spazio predeterminato. 18 La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo è un osservatorio sulla ricerca e la produzione delle più interessanti FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO avanguardie artistiche dei nostri giorni, Dipartimento Educativo Il Dipartimento Educativo propone percorsi di avvicinamento all’arte contemporanea, coinvolgendo scuole, insegnanti, famiglie, giovani e pubblico adulto in progetti che hanno l’intento di sviluppare il senso dell’osservazione e un approccio critico alla cultura contemporanea. una struttura flessibile, che ha il fine di avvicinare il pubblico all’arte contemporanea attraverso attività educative ed eventi di approfondimento. La sede espositiva, aperta al pubblico nel 2002, è uno spazio industriale dismesso, in stile neo-minimalista. FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO Via Modane, 16 - Torino T 011 3797600 T 011 3797631 - sezione educativa www.fsrr.org [email protected] - sezione educativa 14.00 - 19.00 (martedì, mercoledì e venerdì) 14.00 - 19.30 | 20.00 - 23.00 ingresso libero (giovedì) 12.00 - 19.00 (sabato e domenica) Negli ultimi anni sono stati attivati percorsi sperimentali nell’ambito del dialogo interculturale, in un’ottica di promozione del museo come spazio di incontro, scambio, narrazione, confronto, apprendimento e crescita. Il Dipartimento Educativo, in collaborazione con docenti e studenti, organizza mostre, proiezioni video e performance aperte al pubblico. Esistono inoltre programmi dedicati alle famiglie, ai centri gioco e agli asili nido, percorsi per i pubblici diversamente abili, giornate di disegno, workshop intensivi sulle mostre in corso per accademie e università, progetti di scambio e collaborazione con musei a livello nazionale e internazionale e corsi di formazione e aggiornamento. La mediazione culturale d’arte Di fronte alle opere d’arte contemporanea, il visitatore prova spesso un senso di smarrimento. Non sa da dove iniziare per comprenderne forme e contenuti. Accompagnato dal mediatore culturale d’arte, il pubblico entra in contatto diretto con l’opera e la mostra. Nel corso di un percorso d’interpretazione condivisa, riceve ascolto e informazioni, esprime dubbi e interrogativi, formula le proprie letture e visioni. Il servizio è continuo, gratuito e disponibile, oltre che in italiano, in lingua inglese e francese. Il visitatore ne può usufruire in qualsiasi momento, tutti i giorni e lungo tutto l’orario di apertura. Lo staff dei mediatori propone inoltre dei laboratori per il pubblico adulto, il giovedì sera, aperti a tutti e gratuiti su prenotazione. 20 Le origini del Teatro Regio di Torino risalgono all’inizio del XVIII secolo quando Vittorio Amedeo II decise FONDAZIONE TEATRO REGIO L’opera lirica, il primo spettacolo multimediale della storia, ha una tradizione lunga quattro secoli ma è ancora oggi in grado di riflettere, anche nelle forme e negli stili del passato, il nostro modo di leggere la realtà e di raccontarla. di commissionare all’architetto Filippo Juvarra la progettazione e la costruzione di un nuovo grande teatro, nell’ambito del più generale riassetto urbano della Piazza Castello. Nel 1936 il Teatro viene distrutto da un violento incendio: saranno necessari quasi quarant’anni vent’anni. Vent’anni di visite guidate, lezioni, laboratori e progetti, molti dei quali “in rete” con altre Istituzioni della Città. L’obiettivo che ci poniamo da sempre è quello di fare esperienza di teatro, facendo appello ai saperi già acquisiti dai ragazzi, nonché alle loro conoscenze ed emozioni, alla loro storia individuale e collettiva: così i fondamenti del classicismo si stagliano sullo sfondo delle opere mozartiane, le passioni romantiche si infiammano nelle vicende verdiane, il rapporto padri-figli, tema portante di tanti capolavori del melodramma, tocca tutt’oggi le nostre sensibilità. per la sua ricostruzione. Il nuovo Teatro Regio viene inaugurato il 10 aprile del 1973. FONDAZIONE TEATRO REGIO Piazza Castello, 215 - Torino T 011 8815557 T 011 8815209 - sezione educativa www.teatroregio.torino.it [email protected] 10.00 - 14.30 (lunedì) 10.30 - 12.30 | 14.30 - 17.00 (da martedì a venerdì) 12.00 - 19.00 (sabato e domenica) Quest’anno la stagione del Regio è dedicata a Giuseppe Verdi campione della nostra unificazione culturale e, oltre a coincidere con il Grande Anniversario Nazionale, costituisce un momento importante nella storia del nostro Teatro, che festeggia i duecentosettanta anni della sua fondazione. C’è un’altra concomitanza che ci piace ricordare, sicuramente più legata alla cronaca che alla Storia, ma della quale andiamo ugualmente orgogliosi: La Scuola all’Opera, l’attività che il Regio dedica al mondo della scuola e che ogni anno coinvolge oltre 50.000 ragazzi, compie La Scuola all’Opera offre a bambini e ragazzi di ogni età proposte di studio e approfondimento storico e musicale, laboratori di canto, musica strumentale, danza e gestualità, spettacoli interattivi, nei quali i piccoli spettatori possono intervenire col canto e spettacoli d’opera in cui i giovanissimi possono vivere in prima persona l’affascinante “rito” del teatro. 22 FORTE DI EXILLES Il Forte di Exilles, gestito congiuntamente dal Museo Nazionale della Montagna e dalla Regione Piemonte, è un edificio imponente e complesso, eccellente esempio di architettura fortificata sabauda di primo Ottocento. Sorge su un promontorio roccioso a La visita alla fortezza ha inizio con una breve passeggiata che dal piazzale ai piedi del Forte conduce fino al cortile del Cavaliere, da sempre punto nevralgico dell’intera struttura. Da qui partono due percorsi di visita del monumento: dai sottotetti, caratterizzati da alte colline di terra concepite a scopo difensivo, si scende, attraverso le scuderie e il basso forte, fino al grande fossato dominato dal fronte principale di fuoco del forte e si risale attraverso la lunga scala nella roccia e le buie e inquietanti prigioni. di passare una piacevole giornata all’aria aperta e di relazionarsi e interagire con le tematiche che contraddistinguono il Forte: l’evoluzione dell’architettura fortificata dal castello medievale alla fortezza moderna, le trasformazioni storiche di un territorio di confine e la vita dei soldati in montagna. strapiombo sulla Dora Riparia, nel cuore della valle di Susa, in un’area ancora oggi di grande fascino paesaggistico. FORTE DI EXILLES Exilles (TO) T 0122 58270 T 011 6604104 - sezione didattica www.fortediexilles.it [email protected] dal 26 marzo: 10.00 - 19.00 (chiuso il lunedì) ACCESSO PARZIALE Nel fronte principale delle Cannoniere e nel bastione Diamante sono ubicati due percorsi museali caratterizzati da allestimenti altamente evocativi. Sono dedicati rispettivamente: agli alpini, ultimi abitanti della fortezza, e all’antichissima storia del forte, con plastici, carte e mappe che descrivono l’evoluzione architettonica della fortezza. La Sezione Didattica propone percorsi ludico educativi che permettono a bambini e ragazzi Attraverso il gioco e il divertimento i ragazzi entrano quindi in contatto con un edificio monumentale molto complesso, altamente evocativo e ricco di storia. Il viaggio alla scoperta del Forte fa sì che anche i più giovani acquisiscano un bagaglio di nozioni e sensazioni essenziali per un’avventura a diretto contatto con la natura, la montagna e la storia. 24 GALLERIA SABAUDA Pinacoteca nazionale che raccoglie opere d’arte dal XIII al XIX secolo. Venne fondata nel 1832 per volontà di Carlo Alberto di Savoia, riunendo le opere che i suoi avi avevano collezionato nel corso di circa tre secoli. Il nucleo originario del La Sezione Didattica della Galleria Sabauda - in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e con importanti istituzioni culturali locali, quali la Fondazione Teatro Regio, il Conservatorio “Giuseppe Verdi”, il Museo della Frutta “Francesco Garnier Valletti”, la Sezione didattica di Eataly propone una serie di attività museali finalizzate ad avvicinare i giovani visitatori alle opere d’arte, svelandone contenuti narrativi e codici di lettura. museo fu successivamente arricchito con numerosi acquisti e lasciti volti a integrare le collezioni sabaude. Oggi è una delle più le immagini dei santi, le tecniche esecutive, gli abiti alla moda e gli strumenti musicali dell’antichità diventano di volta in volta i fili conduttori di altrettanti modi di vivere il museo. Molti dei percorsi iniziano in piazze o vie del centro storico di Torino, per far comprendere ai giovani fruitori che i musei sono parte integrante e testimonianza eccellente della storia di una città; proseguono poi nelle sale espositive, dove sono sempre forniti di schede e supporti didattici che consentono di prolungare e portare con sé l’esperienza formativa vissuta sul posto, favorendone l’interiorizzazione e la memorizzazione. importanti pinacoteche d’Italia. GALLERIA SABAUDA Via Accademia delle Scienze, 6 - 2° piano - Torino T 011 547440 T 011 5641729 - sezione educativa www.artito.arti.beniculturali.it/galleria_sabauda [email protected] 08.30 - 14.00 (martedì, venerdì, sabato e domenica) 14.00 - 19.30 (mercoledì e giovedì) lunedì chiuso Tutti i percorsi didattici sono progettati per piccoli gruppi di partecipanti e nel rispetto dei programmi scolastici e dello sviluppo cognitivo dei ragazzi, con l’obiettivo di costruire, anno dopo anno, un approccio sempre più approfondito nell’ambito delle arti figurative. Concentrandosi su pochi dipinti e tematiche scelte, le attività si strutturano grazie ad una studiata regia costruttiva: gli animali, i fiori, i ritratti, i moti dell’animo, La Sezione Didattica, per favorire una sempre maggiore confidenza col museo e un più consapevole rapporto con la storia del territorio, si rivolge ai più piccoli anche attraverso attività editoriali e quaderni didattici. 26 GAM GALLERIA CIVICA D'ARTE MODERNA CONTEMPORANEA La GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna Contemporanea di Torino è una finestra aperta sul mondo dell’arte con particolare riferimento a capolavori internazionali La GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna Contemporanea è il più antico museo d’arte moderna in Italia dal 1863 - anno dell’apertura del museo civico - ad oggi, le raccolte d’arte si sono arricchite di capolavori che permettono di mettere in dialogo la stretta contemporaneità e le raccolte storiche. L’attuale allestimento presenta le collezioni attraverso quattro percorsi tematici che si rinnovano nel tempo. realizzati dalla fine del Settecento ai giorni nostri. Il patrimonio è costituito da 45.000 opere e comprende dipinti, sculture, installazioni, fotografie, disegni, incisioni e una tra le più importanti raccolte di film e video d’artista d’Europa. GAM GALLERIA CIVICA D'ARTE MODERNA CONTEMPORANEA Via Magenta, 31 - Torino T 011 4429518 - centralino T 011 4429595 - segreteria www.gamtorino.it SERVIZI EDUCATIVI Per informazioni su orari, prenotazioni e tariffe: T 011 4429546 T 011 4429547 F 011 4429503 [email protected] Il cambiamento ha riguardato anche le attività didattiche, lo spazio è stato raddoppiato con una sala al piano interrato per seminari, conferenze rivolte al pubblico adulto e l’Educational Area, al piano terreno, per ragazzi, famiglie e persone diversamente abili per le quali il programma d’attività è in costante sviluppo. Per i non vedenti ci sono percorsi tattili e laboratori, i disabili mentali usufruiscono di progetti concordati con educatori specializzati e per i non udenti è stato predisposto un servizio d’interpretariato LIS. L’Educational Area spazia in 500 mq molto luminosi ed è organizzata in sei sale attrezzate per lo svolgimento di un ricco ventaglio di progetti educativi che prevedono: attività di laboratorio, workshop, azioni performative, allestimenti creativi, pomeriggi speciali per famiglie, incontri formativi per insegnanti, educatori museali e studenti universitari. I laboratori affacciano sul giardino del museo allestito per accogliere iniziative all’aria aperta e momenti di relax delle classi scolastiche. La GAM, migliorando lo spazio per avvicinare in modo “attivo” il pubblico al patrimonio artistico e alle mostre, potenzia e aggiorna l’impegno assunto negli anni Ottanta, quando si avviarono le prime sperimentazioni nel campo della didattica museale e dimostra di dedicare sempre maggiore attenzione alla funzione educativa: uno degli aspetti più importanti della missione del museo. 28 Arrivando a Infini.to si respira l’aria di un cielo azzurro ma anche delle verdi colline di Pino Torinese, luoghi ideali per ammirare Torino, Superga, la corona delle Alpi e soprattutto per guardare in su, verso lo Spazio. INFINI.TO PLANETARIO DI TORINO Infini.to non è solo un museo scientifico, non è solo un planetario. Infini.to è entrambe le cose e molto altro ancora. Un progetto unico in Italia in grado vivere direttamente la scienza sono le parole chiave per comprendere la filosofia che anima l’intera struttura e le attività proposte. Accanto alle visite guidate nel museo, ai laboratori e alle proiezioni nel planetario, Infini.to offre un ricco calendario di incontri: dalle serate per l’osservazione diretta al telescopio ai seminari ed agli eventi in cui il linguaggio della scienza e quello di altre discipline si intrecciano. di mettere in contatto mondi lontani: dal ricercatore allo studente, dall’astrofilo al semplice curioso, Infini.to offre un’ampia gamma di percorsi espositivi e diversi livelli di approfondimento. INFINI.TO PLANETARIO DI TORINO Via Osservatorio, 8 - Pino Torinese (TO) T 011 8118640 www.planetarioditorino.it [email protected] Per informazioni su orari, prenotazioni e tariffe: T 011 8118640 www.planetarioditorino.it (prenotazione obbligatoria per scuole e gruppi) Il Planetario propone un viaggio tra stelle, buchi neri, galassie e pianeti sconosciuti; un viaggio nel tempo, fino all’origine dell’Universo, al Big Bang, e poi avanti nel futuro alla scoperta dei possibili destini del cosmo. Una esplorazione che da sempre affascina la mente e rappresenta una sfida per il futuro dell’umanità. Infini.to utilizza tutti i moderni strumenti delle esposizioni scientifiche all’avanguardia, immagini spettacolari, exhibit interattivi, ipertesti, simulazioni per l’approfondimento, videoinstallazioni, personaggi guida, totem-archivi. Lo scopo non è “istruire” quanto piuttosto creare ambienti esperienziali in cui siano la curiosità del visitatore e il suo interesse a muovere il processo cognitivo. Toccare, provare, sperimentare per Le attività della sezione didattica, progettate in équipe, fanno riferimento alle più moderne metodologie di insegnamento delle scienze. La filosofia che sta dietro la progettazione e la conduzione di ogni attività attinge direttamente al metodo scientifico: osservare, formulare le ipotesi, verificare con l’esperienza e quindi sistematizzare le conoscenze acquisite. La proposta didattica viene costantemente rinnovata nell’ottica di offrire un percorso ideale che accompagna l’individuo dall’infanzia all’età adulta. 30 Il complesso della Venaria Reale, dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, è un unicum ambientale-architettonico LA VENARIA REALE dal fascino straordinario, uno spazio immenso dove il visitatore non può che restare coinvolto in atmosfere magiche. La Venaria Reale è il seicentesco Borgo; è l’imponente Reggia che, con i suoi Giardini, rappresenta un esempio della magnificenza dell’architettura barocca; è il Parco La Mandria, una della maggiori realtà di tutela ambientale in Italia con un’estensione di 3600 ettari di territorio. LA VENARIA REALE Piazza della Repubblica - Venaria Reale (TO) T 011 4992333 www.lavenariareale.it SERVIZI EDUCATIVI T 011 4992355 08.30 - 17.00 (da lunedì a venerdì) 08.30 - 12.30 (sabato) [email protected] I Servizi Educativi della Reggia di Venaria Reale nascono nel 2007 in occasione della riapertura al pubblico dei Giardini della Reggia e lavorano per offrire agli studenti di ogni età, le migliori condizioni per vivere al meglio l’incontro con l’arte e la storia che La Venaria Reale offre. L’obiettivo di tutte le proposte per le scuole è quello di diversificare il linguaggio, proporre punti di vista diversi perché la scuola possa cogliere lo spirito della Reggia: scrigno di storia e arte, ma luogo di produzione culturale contemporaneo, in continua evoluzione, che può essere per la scuola un’occasione di incontri ed emozioni da cui partire per intraprendere importanti percorsi di conoscenza. Con questa prospettiva, sono state attivate collaborazioni con prestigiose istituzioni culturali: il Teatro Regio, la Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani, l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, l’Università del Gusto di Pollenzo e SlowFood. Per visitare lo straordinario patrimonio della Venaria, le classi di ogni ordine e grado possono quindi scegliere tra percorsi tematici differenziati per età, laboratori e attività ludiche. In occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, gli 80.000 metri quadri della Reggia e i 50 ettari dei suoi Giardini ospitano mostre e eventi di rilievo nazionale: nelle imponenti Scuderie Juvarriane la mostra La bella Italia. Arte e identità delle città capitali e nelle suggestive Sale delle Arti Moda in Italia. 150 anni di eleganza; nell’incantevole cornice dei Giardini, si inaugura il più grande Potager d’Italia. A queste iniziative i Servizi Educativi hanno dedicato visite e laboratori specifici. 32 MAO MUSEO D'ARTE ORIENTALE Uno sguardo ad una pluralità di ambiti geografici e di tradizioni culturali e artistiche. Un patrimonio di 1500 opere provenienti da diversi paesi dell’Asia e con alcuni pezzi di assoluta eccellenza, con i quali il Museo si pone a fianco delle principali istituzioni europee dedicate a questo ambito artistico. Dai Paesi Islamici dell’Asia al Giappone, dalla Regione Himalayana al Sud Est asiatico, attraverso millenni di storia, le collezioni del MAO Museo d’Arte Orientale raccontano importanti tradizioni culturali e artistiche dell’Asia. L’arte, la storia, la religione, la filosofia, le manifestazioni culturali più varie intrecciano i loro fili dietro e dentro le opere esposte, facendone l’oggetto d’interessi e finalità didattiche molteplici. I Servizi Educativi del Museo lavorano in collaborazione con enti e associazioni territoriali su temi legati all’intercultura. La valorizzazione della tradizione artistica di popoli e culture diversi da quelli occidentali è infatti un contributo importante al delicato processo di integrazione delle migliaia di persone provenienti dai paesi orientali che ora vivono in Italia e in Piemonte. MAO MUSEO D'ARTE ORIENTALE Via San Domenico, 11 - Torino T 011 4436927 www.maotorino.it [email protected] Per informazioni su orari, prenotazioni e tariffe: www.maotorino.it T 011 4436927 La sede stessa del MAO - collocato nel quadrilatero romano, cuore della Torino multietnica, crocevia di popoli e di lingue diverse - assume un valore simbolico, in linea con questi obiettivi. Per le scuole d’ogni ordine e grado, i Servizi Educativi progettano attività diversificate che mirano a fornire un quadro generale del Museo e delle sue collezioni, o ad approfondire aspetti caratterizzanti delle culture rappresentate, associando spesso alla visita guidata proiezioni di immagini e attività in aula didattica. Di anno in anno, inoltre, grazie a nuovi progetti in collaborazione, il Museo entra in relazione con altre importanti istituzioni culturali della città. Le proposte per adulti, dalle visite guidate ad un ricco calendario d’eventi, offrono occasioni per conoscere le collezioni del Museo, ma anche uno sguardo più ampio sulle culture rappresentate dalle opere, con momenti dedicati alla musica, al teatro, alla letteratura, al cinema. Le attività per famiglie, infine, consentono a adulti e bambini di scoprire insieme questa ricca parte del patrimonio culturale cittadino. MAO Museo d’Arte Orientale, una finestra sull’Oriente. 34 M.A.U. MUSEO D'ARTE URBANA Il MAU Museo d’Arte Urbana di Torino, nato nel 1995, è il primo progetto italiano di arte pubblica che ha dato vita ad un insediamento permanente all’interno di una ampia porzione di spazio urbano in un grande centro metropolitano. Nel quartiere Borgo Vecchio Campidoglio, settanta artisti torinesi e non, sono stati invitati a realizzare opere d’arte in situ: murales, installazioni, dipinti e sculture. Accanto alla didattica per adulti, sviluppata nel corso degli anni con un elevato numero di visite guidate, da quest’anno è stata avviata una specifica Sezione Didattica a cura della Cooperativa quattro quArti. Titolo del progetto “Per le strade del Museo. Il MAU nel Borgo Campidoglio”. Visitare il MAU significa visitare le strade, i palazzi, le persone, le abitudini, i suoni, i rumori e i racconti di un intero quartiere: Borgo Campidoglio. Per questo, allora, il percorso di didattica museale diventa un percorso attraverso il quartiere, alla riscoperta della sua identità, della sua memoria, delle sue peculiarità storiche, urbanistiche, architettoniche, artistiche e sociali. M.A.U. MUSEO D'ARTE URBANA Via Musinè, 19 - Torino T 335 6398351 T 347 6679519 - sezione educativa www.museoarteurbana.it [email protected] orario senza limitazioni Prima finalità della proposta è accrescere nei bambini e nei ragazzi la consapevolezza dell’identità del quartiere in cui vivono, attraverso la riscoperta e l’approfondimento delle sue specificità. Ogni fascia di età lavora sul museoquartiere in un’ottica e con finalità diffe- renti. Ciascun percorso si conclude con la realizzazione di tre diverse installazioni da dislocare, in linea con la filosofia del MAU, per le strade del quartiere. Il coinvolgimento attivo degli insegnanti e degli abitanti del quartiere è un aspetto fondamentale per la buona riuscita dell’intero progetto. Le tre differenti proposte didattiche, ciascuna con un proprio sottotitolo, elaborate per fasce d’età, sono orientate a contestualizzare il MAU all’interno della particolare realtà che lo ospita e della quale è parte integrante. Un progetto come il Museo d’Arte Urbana fa riscoprire all’arte la sua dimensione etica. 36 MUSEO A COME AMBIENTE Conoscere e giocare con l’energia, la mobilità, i rifiuti, l’acqua, Il Museo è un grande laboratorio per le scuole di ogni fascia di età (e per le famiglie). La caratteristica principale è l’uso da parte dei visitatori di tutti i propri sensi grazie agli allestimenti curiosi, interattivi, tecnologici, con tanti e diversi linguaggi di comunicazione. l’alimentazione, gli atomi e le cellule, i cambiamenti climatici... Un museo interattivo e multimediale di “macchine della divulgazione” (exhibit) per percorsi didattici sui temi ambientali d’attualità, sulla realtà quotidiana odierna, dove rispondere alla domanda “che cosa posso fare io?” MUSEO A COME AMBIENTE Corso Umbria, 90 - Torino T 011 0702535 www.museoambiente.org [email protected] 09.00 - 17.00 (da lunedì a venerdì) 14.00 - 19.00 (sabato e domenica) Le modalità di utilizzo: visite e laboratori scientifici e manuali, flessibili a seconda delle esigenze degli insegnanti e dei percorsi scolastici. Gli animatori aiutano i visitatori nell’esplorazione del museo. Offrono un mix di cultura scientifica e umanistica; di teoria e pratica; di “pro e contro”; di conoscenze di base e di informazioni su quanto è “sotto il nostro naso”; di conoscenze di base e di consigli di comportamenti. I temi possono essere approfonditi a vari livelli dalle scuole dell’infanzia fino alle scuole superiori. Il taglio interattivo e ludico permette di memorizzare meglio gli argomenti, di coinvolgere e appassionare gli studenti. Il taglio didattico fornisce stimoli per capire di “essere parte” dell’ambiente, analizzare gli inquinamenti, cercare soluzioni e alternative, conoscere le tecnologie e i materiali, evitare gli sprechi, essere un po’ più “esperti”, esaminare i processi produttivi e verificare le innovazioni. Per gli insegnanti sono a disposizione: visite gratuite di conoscenza, seminari, corsi di formazione, materiali didattici, proposte di visite in luoghi ambientali sul territorio e informazioni periodiche. Nel protocollo d’intesa triennale con l’USR-MIUR il Museo è riconosciuto come un luogo utile e unico di divulgazione per le scuole. È promosso e gestito da 18 partner: Città di Torino, Provincia di Torino, Regione Piemonte, aziende e strutture che si occupano di ambiente. L’edificio, con 1300 mq di esposizione, è una ex struttura industriale che si affaccia sul nuovo Parco Dora. Abbonamento gratuito alle news settimanali e alle news per la scuole. “Un Museo dove si respira l’aria del futuro” (M.Gramellini) 38 La storia del Museo nasce nel 1958 a seguito della scoperta della “scala di Pietro Micca” grazie alle attente ricerche del Generale Guido Amoretti. MUSEO CIVICO PIETRO MICCA E DELL'ASSEDIO DI TORINO DEL 1706 Inaugurato 1961 in occasione del Centenario dell’unificazione italiana, il museo conserva documenti, stampe, tenenti reperti ritrovati nella scala “Pietro Micca” e quelli rinvenuti nel Cisternone. Questo pozzo profondo 23 metri era dotato di due rampe elicoidali, su una scendevano gli uomini e gli animali, sull’altra risalivano. Il Museo offre a tutti i ragazzi delle scuole che vogliono conoscere più a fondo la storia dell’Assedio di Torino del 1706 un percorso didattico gratuito grazie alla disponibilità delle guide volontarie. oggetti e plastici della città e della Cittadella relativi all’assedio del 1706. In quella circostanza Pietro Micca perse la vita facendo esplodere una mina in una galleria, fermando così l’assedio francese e salvando la città. MUSEO CIVICO PIETRO MICCA E DELL’ASSEDIO DI TORINO DEL 1706 Via Guicciardini, 7 - Torino T 011 546317 www.museopietromicca.it [email protected] Nelle due sale, e soprattutto nelle gallerie sotterranee (un intricato sistema di cunicoli sotterranei che si diramava dalla Cittadella per 14 chilometri verso la campagna), rivive ogni giorno un pezzo di storia di Torino e d’Italia. Metodi di combattimento, ormai superati dal tempo ma all’epoca all’avanguardia, come la guerra di mina e di contromina, colpiscono l’attenzione del visitatore portandolo alla scoperta di una città, Torino, divenuta con Emanuele Filiberto, capitale del Ducato Sabaudo e nel 1861 capitale del Regno d’Italia. Vi sono inoltre due bacheche con- L’attività prevede due incontri nelle sedi scolastiche di appartenenza e una visita al museo. La visita didattica è supportata da filmati, cartelloni esplicativi e schede didattiche. In collaborazione con le Reali Tombe di Casa Savoia - Basilica di Superga, sono previste visite e laboratori ad integrazione e completamento del percorso storico. 40 MUSEO DELLA FRUTTA FRANCESCO GARNIER VALLETTI Il Museo della Frutta presenta la collezione di mille e più «frutti artificiali plastici» modellati a fine Ottocento da Francesco Garnier Valletti di cui ripercorre la storia, valorizzandone il prezioso patrimonio storico, scientifico e artistico. Un tuffo nel passato che costituisce l’occasione per riflettere sul Il Museo, attraverso la ricostruzione dei laboratori d’analisi, delle sale della collezione, della biblioteca, dell’ufficio del direttore della Stazione di via Ormea, valorizza il prezioso patrimonio storico-scientifico e ne segue la vicenda nel contesto di un aspetto poco noto della storia della città: l’evoluzione della ricerca applicata all’agricoltura a Torino tra Otto e Novecento. I servizi educativi del museo sono impegnati a costruire percorsi didattici e supporti in collaborazione con insegnanti ed associazioni, per agevolare la comprensione delle collezioni, l’apprezzamento e il rispetto per la diversità nella vita quotidiana di tutti, nelle piccole e grandi cose, per il futuro stesso dell’umanità. tema attualissimo della biodiversità. no corsi con insegnanti di altre discipline, perché i contenuti museali offrono curiosità e spunti di riflessione in diverse materie. Alle scuole primarie viene proposto un percorso educativo specifico con l’omaggio a ciascun bambino di un quaderno didattico che racconta, sulla falsariga dei cantastorie, la «Storia di Francesco Garnier Valletti modellatore di frutti artificiali» narrata durante la visita guidata. Domande, quiz e giochi numerici fanno interagire i bambini con gli oggetti della collezione pomologica. Inoltre, con l’ausilio di una valigetta didattica, che il museo mette a disposizione delle classi delle scuole primarie, vengono svolte esperienze scientifiche per avvicinare i bambini alla conoscenza della scienza e della botanica. Essa comprende schede tematiche per la realizzazione di esperimenti di chimica/biologia per conoscere la composizione dei frutti e materiali per la realizzazione di calchi e di esperimenti. MUSEO DELLA FRUTTA FRANCESCO GARNIER VALLETTI Via Pietro Giuria, 15 - Torino T 011 6708195 www.museodellafrutta.it [email protected] 08.00 - 18.00 (da lunedì a sabato) domenica chiuso Il Museo offre visite guidate gratuite (durata 1 ora) per le scuole di ogni ordine e grado. Per quanto riguarda le scuole secondarie, il percorso di visita si rivolge sia a studenti accompagnati da insegnanti di materie scientifiche, sia a quelli che seguo- “...frutti modellati così vivamente dal vero da scambiarli coi naturali” (Francesco Garnier Valletti 1871, Catalogo della Pomona Artificiale) 42 MUSEO DELLA SCUOLA E DEL LIBRO PER L'INFANZIA Il Museo, ricollegandosi alle esperienze educative avviate a Palazzo Barolo dai Marchesi Giulia e Tancredi di Barolo, propone un percorso coinvolgente e partecipativo sulla storia della scuola tra Otto e Novecento, che si è andato via via integrando con un percorso parallelo sulla storia del libro per l’infanzia e del libro scolastico. Il Museo, accanto all’Archivio e alla Biblioteca della Fondazione Tancredi di Barolo, opera in rete con le scuole e con altre istituzioni nazionali e internazionali per la riscoperta e valorizzazione del patrimonio legato alla storia della scuola e del libro per l’infanzia. Il percorso di visita guidata, aperto e interattivo, è mirato ad avvicinare i ragazzi al reale e all’immaginario della scuola primaria dell’Ottocento e del primo Novecento, stimolando nel contempo analisi e riflessioni sulla realtà di oggi. Sulla base del principio dell’apprendere divertendosi, e a partire dai materiali e arredi d’epoca conservati al Museo, le attività educative propongono laboratori specifici, con particolare attenzione alle scuole elementari e medie. MUSEO DELLA SCUOLA E DEL LIBRO PER L'INFANZIA Via Corte d’Appello, 20 - Torino T 011 19784944 www.fondazionetancredidibarolo.com [email protected] 09.30 - 12.30 (da lunedì a venerdì) 15.30 - 18.30 (ogni seconda domenica del mese) ACCESSO PARZIALE Con le superiori vengono sviluppati progetti didattici e di ricerca in partnership che vedono la partecipazione attiva degli allievi e degli insegnanti. I laboratori, realizzati anche in collaborazione con altre istituzioni sul territorio, consentono di vivere esperienze concrete di vita di classe in alcuni ambienti particolarmente suggestivi, come l’Aula dei tempi di “Cuore”, in cui vengono effettuate drammatizzazioni, simulazioni e giochi di ruolo, o l’Aula della “Buona scrittura” in cui si impara a scrivere con penna e calamaio. Particolare attenzione è dedicata ai laboratori musicali. Il nuovo allestimento in corso di completamento, dedicato alla storia del libro per l’infanzia, presenta preziose edizioni e disegni originali, provenienti dall’Archivio della Fondazione e dall’Archivio SEI e si ricollega alla presenza storica a Palazzo Barolo della tipografia Editrice Eredi Botta. Attraverso installazioni, postazioni multimediali, laboratori è possibile ripercorrere praticamente tutta la “filiera del libro”, dalla stampa, alla colorazione, al libro animato, al libro virtuale, giocare con le immagini del magico Sensitive Wall, sfogliare pagine e ascoltare storie nella Biblioteca Fantastica. 44 Nel museo è raccolto tutto ciò che documenta la storia del sacro lino dalla seconda metà del Quattrocento, MUSEO DELLA SINDONE quando divenne proprietà di Casa Savoia. A Torino da quasi ottant’anni esiste un museo unico al mondo che ha acquisito una notevole notorietà anche all’estero: il Museo della Sindone. È di proprietà della Confraternita del SS.Sudario ed è stato allestito dal Centro Internazionale di Sindonologia. Sono oltre 15.000 i visitatori ogni anno, la metà dei quali stranieri. Reperti, oggetti, libri, documenti, stampe e dipinti, testimoniano e illustrano le pubbliche Ostensioni. Il museo offre un’informazione molto ampia sulle ricerche sindonologiche, dalle prime fotografie da cui presero il via le indagini scientifiche, fino ai più recenti risultati. MUSEO DELLA SINDONE Via San Domenico, 28 - Torino T 011 4365832 www.sindone.org [email protected] 09.00 - 12.00 | 15.00 - 19.00 (tutti i giorni) La Sindone è a Torino dal 1578 e dal 2000 è conservata in una cappella, appositamente attrezzata, del Duomo di Torino. Per garantire una perfetta conservazione del tessuto e dell’immagine su di esso impressa, non è possibile mostrarla sempre, perché deve essere conservata al riparo dalla luce e immersa in un gas inerte. Pertanto chi si reca nel Duomo di Torino in un periodo che non coincida con le rare e brevi ostensioni, può vedere solamente il sarcofago che contiene la teca di vetro e acciaio nella quale è conservata la Sindone. Per vederne una copia fotografica in dimensioni naturali, per capire il significato delle sue impronte, per conoscerne la storia e le ricerche degli scienziati che l’hanno studiata negli ultimi cent’anni, è indispensabile visitare il Museo della Sindone. Ogni anno sono migliaia gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado che visitano il Museo; dal 2001 la visita è inserita in un progetto formativo interdisciplinare dell’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte che prevede anche incontri nelle scuole. La visita guidata al Museo è concepita in modo da far prendere coscienza agli alunni dell’importanza nella ricerca moderna dell’interdisciplinarietà attraverso l’esame dei seguenti temi: la conoscenza e la descrizione della Sindone, con l’ausilio della proiezione di un filmato di presentazione; la lettura sinottica in parallelo dell’immagine visibile sulla Sindone e della descrizione evangelica della passione e morte di Gesù; la storia della Sindone; le manifestazioni di devozione alla Sindone in Piemonte; il rapporto tra Sindone e iconografia di Cristo, con particolare riferimento al primo millennio; le ricerche scientifiche più importanti e significative, con particolare riferimento ai settori della chimica, biologia, fisica, informatica e medicina. 46 Il Museo, dopo una radicale trasformazione del percorso espositivo e una grandiosa ristrutturazione Proprio in occasione della riapertura anche il ruolo della didattica museale viene ridefinito e potenziato secondo modalità e percorsi che favoriscano un’approfondita comprensione del Museo e una sua maggior apertura verso l’esterno. dell’edificio, è stato riaperto il 19 MUSEO NAZIONALE DELL'AUTOMOBILE marzo 2011. Nato nel 1932, figura tra molteplici tipologie di attività e interventi rivolgendosi nel tempo a fasce di pubblico sempre più estese. In primis il Museo ha cercato di instaurare un dialogo con gli insegnanti, di lavorare a stretto contatto comprendendone così le esigenze e cercando di soddisfare le richieste nella progettazione delle attività didattiche future. i più antichi Musei dell’Automobile del mondo e vanta una delle collezioni più rare ed interessanti. Il nuovo percorso, attraverso gli spettacolari allestimenti di François Confinò racconta l’evoluzione dell’auto e le trasformazioni sociali connesse. MUSEO NAZIONALE DELL'AUTOMOBILE Corso Unità d’Italia, 40 - Torino T 011 677666 F 011 6647148 www.museoauto.it [email protected] - sezione educativa 10.00 - 14.00 (lunedì) 14.00 - 19.00 (martedì) 10.00 - 19.00 (mercoledì e giovedì) 10.00 - 21.00 (venerdì e sabato) 10.00 - 19.00 (domenica) L’obiettivo è quello di dare un nuovo senso all’importante patrimonio che ospita, moltiplicandone i significati e inserendolo all’interno di un più ampio contesto socio-culturale: attraverso l’evoluzione dell’auto si possono raccontare mutazioni non solo tecnologiche ma anche sociali, ambientali e urbanistiche e toccare tematiche trasversali quali arte e design, sport e spettacolo, globalizzazione ed ecologia, pubblicità, moda e musica. Inoltre la rinnovata struttura prevede spazi e servizi aggiuntivi, in modo da poter ospitare anche collaborazioni esterne e costruire nel tempo una sempre più consistente attività didattica. Oltre alle visite guidate e tematiche, il progetto di sviluppo dell’aspetto didattico si articolerà secondo fasi diverse e progressive, utilizzando Oltre che per gruppi di studenti il Museo organizza attività di approfondimento e intrattenimento anche per il visitatore individuale e altre categorie omogenee che scelgono di impiegare parte del proprio tempo al Museo per interesse extrascolastico o extra-lavorativo. In scena il mito dell’automobile: dai sogni di Leonardo ai prototipi del futuro. 48 MUSEO DI ANATOMIA UMANA LUIGI ROLANDO Il Museo ha origine nel 1739 e trova la sua collocazione definitiva nel Palazzo degli Istituti Anatomici nel 1898. Da allora il suo allestimento è rimasto pressoché intatto, offrendo al visitatore la possibilità di fare un “tuffo” nella scienza ottocentesca torinese, attraverso vetrine d’epoca, modelli in cera, in cartapesta... e migliaia di Varcando la soglia del Museo si ha la sensazione di entrare in una “cattedrale della scienza”: l’architettura monumentale si sviluppa in una serie di colonne di granito che sostengono alte volte a crociera e suddividono lo spazio in tre navate mentre oli su tela con ritratti di scienziati ornano le pareti. La visita evidenzia quindi aspetti che vanno oltre la semplice importanza scientifica degli oggetti esposti, investendo anche significati storici, artistici e architettonici. Un obiettivo primario del Museo è quello di favorire la diffusione della cultura scientifica nelle scuole: per questo vengono offerte visite guidate calibrate a seconda dell’età degli studenti. Inoltre agli insegnanti che ne fanno richiesta viene data in prestito gratuito una “valigetta didattica”, quale supporto per sviluppare autonomamente in classe i temi trattati durante la visita guidata anche attraverso attività pratiche. preparati anatomici. MUSEO DI ANATOMIA UMANA LUIGI ROLANDO Corso Massimo d’Azeglio, 52 - Torino T 011 6707883 - museo e sezione educativa www.museounito.it/anatomia www.torinoscienza.it/anatomia [email protected] 10.00 - 18.00 (da lunedì a sabato) domenica chiuso Particolare attenzione è rivolta ai bambini delle scuole primarie, ai quali viene regalato un quaderno didattico sotto forma di filastrocca che permette loro, con l’aiuto dell’animatore, di fare un percorso mirato, alternando momenti di riflessione a momenti ludici (colorare, completare rebus...). Le visite guidate per le scuole secondarie di primo e secondo grado prevedono un percorso che si rivolge sia a studenti accompagnati da insegnanti di materie scientifiche, che a quelli che seguono corsi di tipo umanistico (ad esempio storia, filosofia e arte), perché la storia e i contenuti del museo offrono curiosità e spunti di riflessione in diverse discipline. Infine le proposte per gli adulti e le famiglie spaziano dalle visite guidate a un interessante calendario di eventi quali spettacoli musicali, teatrali e conferenze. 50 MUSEO DI ANTICHITÀ Il Museo di Antichità è il principale museo archeologico della regione, dedicato all’archeologia del Piemonte, alle civiltà Le attività didattiche proposte dai Servizi Educativi, in collaborazione con il Museo, intendono promuovere la sensibilizzazione alla salvaguardia del patrimonio archeologico, attraverso la conoscenza della loro complessa vicenda culturale dai tempi lontani della sua formazione a quelli successivi della riscoperta. d’Italia antica, del Mediterraneo e del Vicino Oriente. Nei suggestivi spazi delle ex-Serre reali che ospitano le collezioni, è possibile ripercorrere le tappe della riscoperta dell’antico, con figure ed opere di per la salute e la bellezza del corpo. Il secondo, Archeologi del Risorgimento, ripercorre la storia del Museo con le figure che hanno partecipato alle vicende del loro tempo, caratterizzate dal processo di unificazione nazionale, dall’affermazione di nuove discipline di studio dell’antico e da eventi di profonda trasformazione della vita politica anche internazionale: Costantino Nigra e il recupero dei marmi dal Louvre, Carlo Promis e gli scavi di Luni, Bartolomeo Gastandi dal darwinismo alla paletnologia, Ariodante Fabretti etruscologo esule e Parla di Cesnola, un “archeologo” eroe di due mondi. straordinaria importanza artistica e storica nazionale e internazionale. MUSEO DI ANTICHITÀ Via XX Settembre, 88 - Torino T 011 5211106 F 011 5213145 www.museoarcheologico.piemonte.beniculturali.it su prenotazione Strumento operativo sono le visite guidate tematiche che l’offerta formativa 2010-2011 ha finalizzato in due specifici ambiti. Il primo, Dalla Terra all’Uomo, propone l’esperienza didattica degli antichi mestieri a partire dalle materie prime utilizzate. È un itinerario alla scoperta della vita e dei lavori antichi con i prodotti della mano dell’uomo e dell’opera del fuoco (ceramica e metalli) e le piante Percorsi a tema specifici, visite sperimentali per non vedenti ed ipovedenti possono essere realizzati su richiesta. Uno spazio junior è a disposizione per attività di laboratorio attivabili su progetto. 52 Nel 2009, a cento anni dalla morte di Cesare Lombroso, fondatore della antropologia criminale, si è riallestito il “suo” museo, unico al mondo. MUSEO DI ANTROPOLOGIA CRIMINALE CESARE LOMBROSO Le collezioni comprendono preparati anatomici, disegni, fotografie, corpi di reato, scritti e produzioni artigianali e artistiche, anche di pregio, realizzati da internati nei manicomi e da carcerati. Il Museo intende visualizzare un sistema scientifico oggi superato, che riflette L’ecletticità del personaggio Lombroso e la complessità dei temi trattati dall’esposizione sollecitano il visitatore a rispolverare il proprio bagaglio culturale, toccando argomenti legati a discipline scientifiche come l’anatomia, l’antropologia, la psichiatria... e anche di ambito umanistico quali la storia, la filosofia, la sociologia. Per questi motivi, il Museo offre la possibilità di visite guidate con percorsi educativi differenziati, anche in base all’età, invitando a riflettere su domande che Lombroso si pose e che tuttora sono aperte a discussione, quali le cause della criminalità e della follia. il posto centrale della cultura positivista di fine Ottocento. MUSEO DI ANTROPOLOGIA CRIMINALE CESARE LOMBROSO Via Pietro Giuria, 15 - Torino T 011 6708195 www.museounito.it/lombroso [email protected] 10.00 - 18.00 (da lunedì a sabato) domenica chiuso Le visite guidate per le scuole secondarie di primo e secondo grado si rivolgono dunque sia a studenti accompagnati da insegnanti di materie scientifiche, che a quelli che seguono corsi di tipo umanistico. I percorsi sono facilitati da proiezioni video e supporti multimediali, che hanno l’obiettivo di illustrare collezioni, temi specifici e il contesto storico-scientifico in cui è vissuto Lombroso. Nel 2010, il progetto territoriale di educazione museale “A ciascuno la sua faccia! Verso una cittadinanza tollerante e aperta alle diversità”, che ha coinvolto bambini, insegnanti e genitori di una scuola primaria del quartiere di San Salvario, ha fornito l’opportunità di far visitare il museo anche ai più piccoli. Da questa esperienza nel 2011 è nato un libretto di supporto alla visita che viene regalato a ciascun bambino delle scuole primarie (secondo ciclo). Accompagnati da un animatore che impersona Cesare Lombroso, e con l’ausilio di questo libretto, i bambini visitano il Museo affrontando temi quali la complessità e diversità umana e l’importanza della convivenza. Infine le proposte per gli adulti e le famiglie spaziano dalle visite guidate a un interessante calendario di eventi quali spettacoli musicali, teatrali e conferenze. 54 MUSEO DI ANTROPOLOGIA ED ETNOGRAFIA Il Museo custodisce numerose collezioni Le collezioni sono da sempre utilizzate come supporto alla didattica universitaria in quanto il Museo provvede in maniera continuativa alla formazione di studenti della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali e della Facoltà di Lettere in materia antropologica. Il tema principalmente sviluppato riguarderà inoltre la storia dell’Uomo dal punto di vista biologico e culturale. primatologiche, antropologiche, paletnologiche ed etnografiche con reperti di qualità eccezionale, assai rari e talvolta unici, che rappresentano un patrimonio culturale e scientifico di inestimabile valore. È visitabile periodicamente grazie all’organizzazione di mostre tematiche. MUSEO DI ANTROPOLOGIA ED ETNOGRAFIA Via Accademia Albertina,13 e 17 - Torino T 011 6704550 T 011 6704551 SERVIZI EDUCATIVI T 011 6704546 10.00 - 12.00 (lunedì, mercoledì e venerdì) [email protected] Il Museo, in attesa di essere collocato nella nuova sede presso il polo museale universitario “Museo dell’Uomo”, non è aperto stabilmente e quindi non espone tutte le sue collezioni, ma grazie all’organizzazione di mostre temporanee tematiche è possibile ammirare parte del patrimonio: in occasione del XIX Congresso dell’Associazione Antropologica Italiana dal titolo “1961-2011: cinquant’anni di congressi. Passato, presente e futuro dell’Antropologia” che si terrà a Torino dal 21 al 24 settembre 2011, verrà allestita una mostra con i reperti più significativi delle collezioni per ripercorrere la storia del Museo e illustrare le origini dell’Antropologia in città. I servizi educativi offriranno attività inerenti le collezioni esposte e, pertanto, verranno realizzati percorsi educativi e divulgativi rivolti a tutte le classi di ogni ordine e grado durante tutto il periodo della mostra. Per gli studenti delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo grado, si proporranno visite guidate alla mostra e laboratori didattici sull’evoluzione e sulla paleontologia umana con il supporto di specifiche schede didattiche. Per le scuole secondarie di secondo grado, si presenterà la mostra attraverso visite guidate condotte da ricercatori che operano all’interno dell’Istituzione. Infine, per il pubblico composto da adulti, sono previste oltre le visite guidate, incontri con esperti e seminari. Uomo conosci la tua storia? 56 MUSEO ACCORSI OMETTO Il fascino del Settecento rivive nella casa-museo del “principe degli antiquari” Pietro Accorsi. Le 27 sale sono state arredate, secondo il gusto del fondatore, da Giulio Ometto, Questo Museo è concepito nel rispetto del gusto di Accorsi come una casa abitata, un susseguirsi di sale di straordinaria ricchezza, da cui il proprietario sembra appena uscito e dove mobili, tappeti, arazzi, argenti, porcellane e dipinti sono messi in relazione tra loro per ricreare gli ambienti del Settecento. Questo è il suo segno inconfondibile, unico nel panorama italiano, che rende la visita estremamente ricca e interessante. suo allievo e Presidente del Museo. Splendono argenti, porcellane, dipinti, arredi e il famoso doppio corpo di Pietro Piffetti, considerato uno dei mobili più belli al mondo. MUSEO ACCORSI OMETTO Via Po, 55 - Torino T 011 837688 T 011 837688 int.4 - sezione educativa www.fondazioneaccorsi.it [email protected] - sezione educativa 10.00 - 13.00 | 14.00 - 18.00 (da martedì a domenica) lunedì chiuso Gli itinerari didattici rivolti alle Scuole Secondarie di Primo e Secondo grado, hanno l’obiettivo di far immergere i ragazzi nell’arte, la storia e le atmosfere del Settecento e di avvicinarli alle arti decorative, presentandole non solo come oggetti dall’alto valore artistico, ma anche come testimonianze del gusto e del modo di vivere dell’epoca, come chiave di lettu- ra della società. In questo modo si vuole rendere piacevole e coinvolgente l’incontro con lo spazio museale e con le opere esposte, stimolando il senso estetico e la capacità di contestualizzazione. Gli incontri didattici sono articolati in due momenti: la classe esamina in sala conferenze mediante la proiezione di immagini un tema specifico, scelto in base ai singoli programmi scolastici. Segue la relativa visita tematica alle collezioni del Museo, diversificata a seconda degli itinerari. Alla domenica sono organizzate attività per le famiglie con visite pensate per i giovani visitatori e merenda finale per i bambini. Inoltre, ogni terzo venerdì del mese si propone una nuova iniziativa rivolta ai nonni e ai loro nipotini che potranno passare insieme al Museo del tempo in modo diverso. Per il pubblico adulto le visite guidate e le conferenze permettono di scoprire e approfondire l’affascinante mondo storico-artistico delle arti decorative. 58 MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA, DELLA DEPORTAZIONE, DELLA GUERRA, DEI DIRITTI E DELLE LIBERTÀ Il Museo, che ha sede nel complesso settecentesco dei Quartieri Militari, Partendo dalle vicende di Torino e del suo territorio durante il secondo conflitto mondiale, il Museo estende il suo interesse all’Europa e alla contemporaneità, attraverso mostre temporanee, incontri, convegni, proiezioni, spettacoli. Propone iniziative speciali per il Giorno della Memoria e per la Festa della Liberazione. costruito su disegno di Filippo Juvarra, offre la possibilità di approfondire i molteplici temi ai quali rimanda la sua intitolazione: la storia e la memoria, i valori della democrazia e della pace, il tema dei Per le scuole è stata strutturata un’offerta didattica che, attraverso esperienze laboratoriali, punta a fornire strumenti interpretativi utilizzabili in altri contesti e a stimolare una conoscenza critica dei temi trattati. Gli insegnanti interessati possono concordare preventivamente percorsi specifici in base alle diverse esigenze. Il concetto di “museo diffuso” sottolinea lo stretto rapporto con il territorio: una delle offerte più significative è il Percorso nella memoria dei luoghi: una passeggiata nei luoghi di memoria, dai quali nasce la nostra identità civile, alla riscoperta di un pezzo fondamentale della storia della città in cui si vive. diritti umani e civili, la riflessione sulla contemporaneità. MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA, DELLA DEPORTAZIONE, DELLA GUERRA, DEI DIRITTI E DELLE LIBERTÀ Corso Valdocco, 4/a - Torino T 011 4361433 - biglietteria T 011 4363470 - uffici www.museodiffusotorino.it [email protected] - sezione educativa 10.00 - 18.00 (martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica) 14.00 - 22.00 (giovedì) lunedì chiuso L’allestimento permanente “Torino 1938/1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione” propone un viaggio multimediale nella città di quegli anni. Attraverso testimonianze, fotografie, filmati e documenti si rievocano le esperienze vissute durante la guerra, l’occupazione tedesca, la Resistenza fino al ritorno alla vita democratica, per concludersi con un’nstallazione interattiva dedicata alla Costituzione. I Servizi Educativi del Museo propongono attività rivolte a pubblici diversi, cercando di rispondere alla necessità di coniugare le esigenze della conservazione della memoria storica con quelle legate alla sua divulgazione. Per il pubblico non scolastico, infine, sono previste diverse attività, tra cui visite guidate alle mostre temporanee (il giovedì sera), all’allestimento permanente e ai luoghi di memoria (nel fine settimana). 60 MUSEO DELLE ANTIcHITà EGIZIE Il Museo delle Antichità Egizie di Torino fu costituito nel 1824 con l’acquisizione di una collezione di 5.268 reperti da parte di Carlo Felice di Savoia, a cui si aggiunsero più di 26.000 reperti con le spedizioni archeologiche d’inizio Novecento. Per la qualità delle sue Il Museo delle Antichità Egizie rappresenta una meta imperdibile per gli appassionati di arte e storia poiché offre un accesso completo e divulgativo alla conoscenza di una delle più affascinanti civiltà del passato, grazie a collezioni che coprono un arco temporale di oltre 4.000 anni. Un viaggio nel tempo attraverso testimonianze sull’arte e l’architettura, sulla religione, la spiritualità e il culto dell’aldilà, sulla scienza e la tecnologia, con statue monumentali, papiri, sarcofagi, mummie, bronzi, amuleti e numerosissimi oggetti di vita quotidiana per un’immersione totale nell’antico Egitto. collezioni è considerato il più importante al mondo dopo quello del Cairo. zione privata. Negli ultimi 5 anni il Museo delle Antichità Egizie di Torino ha raddoppiato il suo pubblico e la programmazione didattica rappresenta un fiore all’occhiello ed è impostata sulla metodologia della scoperta, dell’approfondimento e della condivisione delle osservazioni, sotto la guida di egittologi altamente specializzati, formati in modo particolare alla relazione con i bambini. Il Museo delle Antichità Egizie prevede differenti percorsi corredati da materiale didattico specifico; l’offerta didattica è diversificata per gradi scolastici e fornisce a tutte le fasce d’età una panoramica sugli aspetti fondamentali della civiltà egizia. Tutti i laboratori prevedono attività pratiche che privilegiano l’aspetto ludico dell’apprendimento. Su richiesta, tutte le attività didattiche sono disponibili anche in lingua straniera e possono essere fruite anche da studenti diversamente abili. MUSEO DELLE ANTICHITà EGIZIE Via Accademia delle Scienze, 6 - Torino T 011 5617776 T 011 4406903 - sezione educativa www.museoegizio.it [email protected] - sezione educativa 08.30 - 19.30 (da martedì a domenica, ultimo ingresso ore 18.30) lunedì chiuso Nel dicembre 2004 il Ministero per i Beni e le Attività Culturali la Regione Piemonte, la Provincia di Torino, la Città di Torino, la Compagnia di San Paolo e la Fondazione CRT hanno costituito la Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino e ad essa hanno conferito il museo e le sue collezioni: tale scelta rappresenta il primo esperimento di costituzione, da parte dello Stato, di uno strumento di gestione museale a partecipa- Il più antico museo egizio del mondo. 62 MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA Il Museo Nazionale del Cinema ha sede all’interno della Mole Antonelliana, edificio simbolo della città di Torino. Il ricchissimo patrimonio e il peculiare Le attività dei Servizi Educativi promuovono la valorizzazione e la mediazione didattica del cinema a partire dal patrimonio e dalle iniziative culturali del museo. I percorsi proposti consentono di avvicinarsi alle collezioni attraverso modalità coinvolgenti di scoperta e sperimentazione attiva, con varie possibilità di approfondimento e di personalizzazione delle esperienze didattiche. allestimento museale mostrano in una spettacolare cornice scenografica la storia del cinema attraverso manifesti, oggetti e film che ne fanno un museo unico nel suo genere e fra i più importanti al mondo. MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA Mole Antonelliana - Via Montebello, 20 - Torino T 011 8138511 www.museocinema.it/educa [email protected] Per informazioni e prenotazioni: T 011 8138564 - T 011 8138565 09.00 - 18.00 (da lunedì a venerdì) SERVIZI EDUCATIVI T 011 8138516 - T 011 8138536 09.00 - 13.00 | 14.00 - 18.00 (da lunedì a venerdì) La proposta didattica per le classi prevede visite guidate tematiche a cui è possibile abbinare, per un maggiore approfondimento, laboratori didattici al Museo e nelle scuole del territorio piemontese che coinvolgono i ragazzi in attività pratiche di sperimentazione di dispositivi dell’archeologia del cinema e di tecniche cinematografiche, o nella produzione di cortometraggi. Le scuole possono inoltre usufruire della sala incontri della Bibliomediateca per la visione di film o richiedere proiezioni al mattino dei film in programmazione al Cinema Massimo. Workshop e corsi di aggiornamento dedicati agli insegnanti approfondiscono le molteplici opportunità di fruizione del patrimonio museale. Per il pubblico e le Scuole Secondarie di Secondo Grado il Museo propone spettacolari visite animate “Fuori dagli schermi”: la suggestiva Aula del Tempio della Mole Antonelliana si anima di personaggi “usciti dagli schermi” che interagiscono con la guida e con il gruppo in modo insolito e divertente. Il programma dettagliato dell’offerta didattica è disponibile sul sito del Museo www.museocinema.it, nella sezione Educ.a arricchita con il blog Passaparola; tutti gli insegnanti, gli educatori e gli appassionati di didattica dell’audiovisivo potranno usufruire di uno spazio di informazione, scambio di opinioni, condivisione di materiali e soprattutto di dialogo per essere sempre aggiornati e partecipi delle nostre iniziative e attività. 64 I colori delle sale, scelti in base a codici cromatici riconducibili ai temi trattati e l’utilizzo di contributi multimediali accompagnano lo studente nel percorso museale. MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO ITALIANO Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano situato all’interno di Palazzo Carignano, considerato una delle opere meglio riuscite del matematico e architetto Guarino Guarini, riapre a marzo 2011 profondamente rinnovato con allestimenti e servizi all’avanguardia. MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO ITALIANO Via Accademia delle Scienze, 5 - Torino ingresso da Piazza Carlo Alberto, 8 T 011 5621147 F 011 5624695 T 011 5623719 - prenotazioni e sezione didattica www.museorisorgimentotorino.it [email protected] 09.00 - 19.00 (da martedì a domenica, ultimo ingresso ore 18.00) 09.00 - 13.00 (da lunedì a venerdì, per prenotazioni) Il Risorgimento è narrato cronologicamente in chiave europea oltre che torinese, piemontese e italiana. L’esposizione è arricchita da filmati realizzati con immagini provenienti dalle più importanti collezioni europee e visibili su schermi di grandi dimensioni e da tavoli interattivi che consentono l’approfondimento di temi specifici mediante riproduzioni di quadri, litografie, oggetti d’epoca, fotografie e documenti. Il nuovo allestimento del Museo offre la possibilità di scegliere tra diversi percorsi differenziati; alle scuole è consigliato quello standard della durata di circa 90’ in cui vengono descritti con un linguaggio semplice e accessibile, ma rigoroso, alcuni oggetti particolarmente significativi all’interno di ciascuna delle trenta sale, partendo dal simbolo di sala, individuato per l’importanza storica e narrativa. All’inizio o al termine del percorso di visita le scuole possono usufruire, previa prenotazione, di due aule didattiche della capienza rispettivamente di 20 e di 10 posti. A richiesta è disponibile un servizio di accompagnamento alla visita in più lingue. In collaborazione con il Teatro Regio e Fondazione Torino Musei Palazzo Madama - Museo Civico d’Arte Antica, il Museo propone, nella primavera 2011, un percorso educativo rivolto alle scuole secondarie di I e di II grado intitolato “150° a tre voci. Il Parlamento Subalpino, il Senato del Regno e il Teatro Regio”, appositamente elaborato per le celebrazioni dell’Unità d’Italia. 66 MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA DUCA DEGLI ABRUZZI Situato sul Monte dei Cappuccini, in posizione privilegiata per ammirare Torino e 450 km di Alpi, il Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” è un polo culturale di riferimento sulle montagne del mondo. Nato nel 1874 come Vedetta Alpina, oggi il Museo è una struttura di studio, di documentazione e di promozione della montagna. Attraverso le sale espositive che ospitano la collezione permanente si può ripercorrere la storia della montagna in tutti i suoi aspetti: la religiosità, le comunicazioni, il turismo e l’alpinismo, il Club Alpino, lo sci e gli sport invernali, l’esplorazione e l’ambiente. All’allestimento museografico fisso si aggiungono poi le esposizioni temporanee, che consentono di approfondire alcuni temi e aspetti più curiosi. Le strutture del Museo dispongono di un patrimonio di 246.000 pezzi che viene regolarmente presentato in progetti espositivi. MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA DUCA DEGLI ABRUZZI Piazzale Monte dei Cappuccini, 7 - Torino T 011 6604104 F 011 6604622 www.museomontagna.org [email protected] 09.00 - 19.00 (da martedì a domenica) La Sezione Didattica propone percorsi ludico educativi che permettono ai bambini di relazionarsi e interagire con le tematiche che contraddistinguono il Museo. L’esperienza del gioco e del divertimento dà la possibilità ai ragazzi di entrare in contatto con le collezioni e di rivivere le emozioni custodite nelle sale espositive. La visitalaboratorio si svolge come un’ascensione: dopo i primi due piani in cui si “incontra” la montagna, giunti sulla Terrazza Panoramica si può godere della splendida vista. In aggiunta ai percorsi sull’esposizione permanente, in occasione del Centocinquantenario dell’Unità d’Italia, il Museo propone due progetti mirati, nell’ottica di una riscoperta storica del forte legame tra la Nazione e il suo territorio alpino. Attraverso gradi diversificati di avvicinamento al tema, i ragazzi si interrogheranno sul concetto di identità nazionale e sul rapporto tra identità territoriale e dimensione nazionale. Percorsi: I villaggi alpini. L’identità nazionale alle grandi esposizioni (scuole elementari e medie inferiori). Le Alpi e l’Unità nazionale. Trasformazioni e mutamenti (scuole medie superiori). È possibile inoltre sviluppare un percorso educativo presso la sede staccata del Museo in Valle di Susa, il Forte di Exilles. 68 Il Museo Regionale di Scienze Naturali conserva, incrementa e valorizza le proprie collezioni e la loro storia al fine di promuovere e diffondere la scoperta, la conoscenza, l’interpretazione, la salvaguardia, l’uso responsabile e il godimento della natura in tutti i suoi aspetti. MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI Il Museo Regionale di Scienze Naturali, ospita le collezioni naturalistiche dalla Torino di fine settecento ad oggi. Il patrimonio degli antichi Musei dell’Università di Torino e i reperti Il Centro Didattico progetta attività articolate: dalle più semplici e dirette, come le visite guidate alle esposizioni sia permanenti che temporanee, a offerte ben più ricche e complesse, come i laboratori didattici o i percorsi formativi di approfondimento su specifici temi delle scienze naturali, sia a cura del solo MRSN, sia in collaborazione con importanti realtà museali o istituzioni culturali torinesi. I docenti, inoltre, possono trovare, di anno in anno, corsi di formazione e aggiornamento. di recente acquisizione costituiscono un unicum che spazia dai minerali alle rocce, dai vegetali agli animali, dai viventi di oggi a quelli di milioni di anni fa. MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI Via Giolitti, 36 - Torino T 011 4326354 www.mrsntorino.it [email protected] Per informazioni su orari, prenotazioni e tariffe: www.mrsntorino.it T 011 4326307 T 011 4326334 T 011 4326337 I reperti naturalistici, siano essi fogli d’erbario, campioni di rocce, fossili o animali naturalizzati sono spesso, però, nella loro realtà scientifica, di difficile lettura per il grande pubblico, quasi incomprensibili per i più piccoli. Diventa quindi necessario contestualizzare l’informazione. È in questo ruolo che la Sezione Didattica del MRSN evidenzia tutte le sue potenzialità di mediatore e diffusore della conoscenza naturalistica con proposte educative rivolte al pubblico generico e alle scuole di ogni ordine e grado, dai bambini della scuola dell’infanzia agli studenti universitari. Le attività per famiglie, proposte nel corso delle grandi mostre temporanee, avvicinano, con percorsi ludici di sperimentazione e manipolazione, adulti e bambini alle tematiche della Natura; animatori specializzati, in occasione di feste di compleanno o ricorrenze, fanno giocare i piccoli e i grandi con la scienza attraverso esperimenti divertenti e controintuitivi. Conferenze e momenti dedicati a cinema, teatro, letteratura e musica arricchiscono l’offerta museale. 70 PALAZZO MADAMA MUSEO CIVICO D'ARTE ANTICA Patrimonio dell’Umanità con le altre residenze sabaude, Palazzo Madama Nel cuore di Torino sorge l’edificio più antico, spettatore involontario di tutte le fasi di vita della città, dall’epoca romana all’Ottocento, e testimone della sapiente capacità dei nostri predecessori di adattare e riconvertire le strutture a seconda delle necessità. racchiude all’interno delle proprie mura preziosi tesori realizzati da artisti e artigiani piemontesi ed europei nel corso di 2000 anni. La varietà dei materiali Anche le famiglie possono contare su laboratori manuali e gli adulti su workshop dedicati alle tecniche antiche. Per le celebrazioni del 150º dell’Unità il museo presenta la ricostruzione del primo Senato del Regno (19 marzo 2011- 8 gennaio 2012), animata da un percorso multimediale adatto a tutte le tipologie di pubblico. A partire dalla primavera 2011 sarà inoltre aperto il giardino medievale, un nuovo spazio che ricrea il giardino documentato nel Quattrocento nell’antico castello dei Principi d’Acaia. e delle tecniche utilizzate offre una pluralità di sguardi sul lavoro dell’uomo con richiami a un dialogo costante tra passato e presente. PALAZZO MADAMA MUSEO CIVICO D'ARTE ANTICA Piazza Castello - Torino T 011 4433501 T 011 4429911 - sezione educativa www.palazzomadamatorino.it [email protected] 10.00 - 18.00 (da martedì a sabato) 10.00 - 20.00 (domenica) lunedì chiuso Il percorso di visita si snoda lungo quattro piani nei quali la storia del palazzo s’ interseca con le collezioni del Museo Civico d’Arte Antica, qui collocate dal 1934. Per conoscere il palazzo e le sue meraviglie i visitatori possono contare su diversi strumenti: alla base delle attività educative del museo stanno la valorizzazione delle conoscenze e delle esperienze del visitatore. Ogni domenica alle ore 16 si può visitare il museo con una guida specializzata. Le scuole usufruiscono di percorsi e laboratori tematici attraverso i quali conoscono la storia del palazzo e i suoi usi, e sperimentano le tecniche utilizzate da artisti e artigiani vissuti tra il Medioevo e l’epoca barocca. Al piano terra, nella Corte medievale del Palazzo, si potrà assistere a uno spettacolare allestimento multimediale sulla storia della città. Lo spettacolo segnerà l’apertura e sarà parte di MuseoTorino, il museo della città, innovativo e unico nel panorama nazionale e internazionale. Un museo - reale e virtuale - creato per far conoscere, capire e amare Torino ai suoi cittadini e ai suoi ospiti. La casa dei secoli. 72 PALAZZO REALE Museo storico, dimora regale, centro di potere, in due sole parole: Palazzo Reale. I suoi fastosi ambienti, autentici simboli di magnificenza, narrano una storia pluricentenaria e raccolgono preziose collezioni che dal XVII secolo giungono agli anni ‘30 del Novecento, comprendendo dipinti, sculture, arazzi, tappeti, orologi, porcellane, argenti, arredi e altri oggetti appartenuti alla famiglia reale. PALAZZO REALE Piazzetta Reale - Torino T 011 4361455 F 011 4361557 www.beniarchitettonicipiemonte.it/sbappto [email protected] - sez. educativa 08.30 - 19.30 (da martedì a domenica, ultimo ingresso ore 18.20) lunedì chiuso Per informazioni su orari, prenotazioni e tariffe: T 011 4369213 Costruito a partire dalla seconda metà del Cinquecento, questo aulico edificio conserva le tracce della lunga storia che nel 1861 portò la famiglia Savoia al trono d’Italia, passando attraverso il trasferimento della capitale del Ducato sabaudo da Chambéry a Torino nel 1563, la reggenza delle Madame Reali nel XVII secolo, l’ascesa al Regno di Sicilia nel 1713 e il Risorgimento italiano. Molti furono gli architetti che si cimentarono nella sua secolare realizzazione, tra questi Ascanio Vittozzi, Carlo di Castellamonte, Filippo Juvarra, Benedetto Alfieri, Pelagio Palagi, mentre pittori di corte della levatura di Daniel Seiter e Claudio Francesco Beaumont ne arricchirono lo splendore, raccontando per immagini miti, battaglie e allegorie. Nel corso dei secoli, scultori, stuccatori, ebanisti, minusieri e numerose altre maestranze collaborarono alle successive trasformazioni degli ambienti, spesso rinnovati in base alla loro funzione seguendo il gusto e la moda dell’epoca. Oggi, Palazzo Reale offre al pubblico differenti percorsi di visita: le suggestive cucine reali, ubicate nel piano interrato; gli appartamenti del re e della regina con affaccio sulla piazza e sul giardino, a piano terreno; le sale che compongono il primo piano nobile, scenario della vita e dell’etichetta di corte, e gli appartamenti privati del secondo piano dove soggiornarono l’ultimo re d’Italia, Umberto II, e la sua consorte, Maria José del Belgio. Per le scuole, sono stati pensati nuovi itinerari tematici volti ad avvicinare bambini e ragazzi (dai 6 ai 14 anni) alla conoscenza del patrimonio storico, artistico e culturale di Palazzo Reale: sarà possibile scegliere e concordare diverse proposte didattiche che potranno variare a seconda delle differenti opzioni di apertura del museo. 74 PAV PARCO ARTE VIVENTE Il Parco Arte Vivente - centro sperimentale d’arte contemporanea - è un museo interattivo, realizzato secondo i principi dell’architettura bioclimatica. L’interno e Il Parco Arte Vivente, inaugurato nel 2008 e situato su un territorio ex industriale di 23.500 mq, è un centro d’arte contemporanea dotato d’ambienti espositivi interni all’edificio semi ipogeo e di un vasto territorio verde, vero e proprio museo all’aria aperta. Il PAV è soprattutto noto per essere un luogo di ricerca interessato al dialogo tra arte, scienza e natura, biotecnologie ed ecologia, fra pubblico e artisti, biologi e ambientalisti. Proponendo una formazione il più possibile universale - come nella più ampia accezione inglese di education - le attività sono rivolte alle scuole di ogni ordine e grado e al pubblico adulto interessato a un apprendimento continuo e permanente. il parco ospitano le installazioni permanenti Bioma, Trèfle e Jardin Mandala, oltre a cicli di mostre temporanee caratterizzate da una specificità: la sperimentazione e la ricerca dell’arte del vivente. PAV PARCO ARTE VIVENTE Via Giordano Bruno, 31 - Torino T 011 3182235 www.parcoartevivente.it Per informazioni su orari, prenotazioni e tariffe: www.parcoartevivente.it [email protected] T 011 3182235 10.00 - 13.00 | 14.00 - 17.00 (da martedì a venerdì, visite guidate e laboratori per le scuole e i gruppi) Workshop con gli artisti e laboratori per famiglie: il sabato e la domenica All’interno della programmazione espositiva annuale, e sempre in relazione con l’arte del vivente, le Attività Educative e Formative propongono visite guidate e laboratori che, a partire dal percorso museale, hanno l’obiettivo di dare nuovo impulso alla partecipazione attiva dei cittadini alla vita culturale, sensibilizzandoli ai temi ambientali. La metodologia adottata nei laboratori analizza la grammatica, la sintassi, la processualità e gli aspetti relazionali delle opere esposte e utilizza la tecnologia e i linguaggi espressivi della contemporaneità. Il programma dei laboratori è strutturato in specifici e pluridisciplinari campi d’indagine: Biologia Creativa, Microsguardi, Ibridazioni e Paesaggi, quattro ambiti d’approfondimento nei quali sperimentare i temi e i processi adottati dagli artisti, italiani e internazionali, presenti al PAV. A questo si aggiungono le attività di workshop, condotte in prima persona dagli artisti, che spesso arrivano a produrre veri e propri eventi artistici, e il cui esito finale prevede l’esposizione dell’opera collettiva. Le attività, adatte a tutti, sono declinate in base alle diverse fasce d’età e sono accessibili alle persone con disabilità. “Quella con il pubblico è un’esperienza che potremmo definire ‘strutturale’ per il raggiungimento dei fini estetici del PAV”. (Piero Gilardi) 76 PINACOTECA GIOVANNI E MARELLA AGNELLI La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli espone al pubblico una collezione permanente composta da 25 capolavori dal 1700 alla metà del ‘900 e si occupa di ricerche, mostre temporanee e conferenze sul tema del collezionismo. Le mostre temporanee, realizzate in collaborazione con collezioni private internazionali, intendono analizzare La Pinacoteca ha ideato un programma per le scuole di ogni ordine e grado con laboratori didattici sugli artisti in collezione. Gli allievi delle materne ed elementari lavorano su Matisse, con approfondimenti sull’uso dei colori, analizzando le opere e le sue tecniche nei laboratori didattici sui fiori e sugli interni. Picasso è il soggetto di altri laboratori che indagano il periodo Blu e il Cubismo e le diverse tecniche utilizzate dall’artista, dalla tempera al collage. Sono inoltre proposti percorsi sui personaggi e gli oggetti che popolano i quadri di Canaletto e Bellotto per comprendere come le vedute del ‘700 siano lo specchio della vita quotidiana di quel secolo. il fenomeno del collezionismo nei suoi molteplici aspetti. le tematiche del progresso, della velocità, dell’automobile in Balla e Severini. Il tema della bellezza classica e moderna a confronto si sviluppa nel laboratorio sulle opere di Canova. Altri laboratori sono dedicati al ritratto, alle cornici e ad altri artisti tra cui Modigliani e Renoir. Oltre alle attività sulla collezione permanente, la Pinacoteca propone laboratori sui temi delle mostre temporanee. Un modello tridimensionale, realizzato in resina, dell’intero complesso architettonico del Lingotto è a disposizione per visite guidate approfondite sulla storia del Lingotto e sulla sua trasformazione e per visite tattili dedicate a non vedenti e ipo-vedenti. È inoltre attivo un programma per gli adulti e le famiglie che si svolge la domenica pomeriggio e che ripercorre i temi della collezione permanente e delle mostre temporanee. PINACOTECA GIOVANNI E MARELLA AGNELLI Via Nizza, 230/103 - Torino T 011 0062713 T 011 0062615 - sezione educativa www.pinacoteca-agnelli.it [email protected] - sezione educativa 10.00 - 19.00 (da martedì a domenica) lunedì chiuso Gli allievi delle scuole medie possono seguire attività sul vedutismo e la prospettiva, costruendo una vera e propria camera ottica, o percorsi sul Grand Tour, il viaggio di studio del XVIII secolo alla scoperta delle più belle opere d’arte italiane. Il Futurismo è indagato in laboratori che approfondiscono La gioia di ammirare l’arte. 78 REALI TOMBE DI CASA SAVOIA BASILICA DI SUPERGA La Basilica, realizzata da Juvarra tra il 1717 e il 1731 per Vittorio Amedeo II, ospita nella cripta le Tombe Reali Sabaude, con sculture monumentali, nonché il piccolo Appartamento reale utilizzato dalla Famiglia Savoia una volta all’anno. La visita all’intero complesso è una continua scoperta di capolavori artistici e architettonici e di bellezze paesaggistiche. Da Duchi a Re d’Italia, i Savoia, storica Casata Piemontese, hanno intrecciato profondamente la loro storia con quella del Piemonte e di Torino, influenzandone fortemente le sorti. La Basilica di Superga ed il suo complesso museale, sono luoghi fortemente legati alla loro presenza. Nata dal voto del Duca Vittorio Amedeo II nel 1706, in occasione della famosa “Battaglia di Torino”, la chiesa diventerà, nel tempo, un luogo caro ai torinesi e uno dei monumenti più conosciuti della città. Un luogo così ricco di storia e arte è perfetto per avvicinare bambini, ragazzi e adulti alla storia del loro Paese e per tracciare un percorso che, tra arte e personaggi del passato, racconti e aiuti a comprendere la complessa situazione politica dei decenni tra Sette e Ottocento in Piemonte. REALI TOMBE DI CASA SAVOIA BASILICA DI SUPERGA Strada della Basilica di Superga, 75 - Torino T 011 8997456 www.basilicadisuperga.com [email protected] 09.30 - 19.00 (tutti i giorni da marzo a ottobre, ultimo ingresso ore 18.45) 09.30 - 18.00 (da lunedì a venerdì, da novembre a febbraio. Ultimo ingresso ore 17.45, sabato e domenica chiuso) Siamo sempre aperti per gruppi e attività di laboratorio su prenotazione I servizi Educativi del Museo, lavorando in sinergia con altri Enti del territorio, si propongono, attraverso attività studiate e dedicate ad ogni fascia di età, di farsi portavoce di questi temi e di avvicinare i diversi pubblici alla conoscenza e comprensione del pa- trimonio artistico e storico della Basilica e degli spazi ad essa annessi. Per le scuole, in particolare, è stata studiata una ricca serie di percorsi e laboratori che mirano ad approfondire aspetti della storia e dei personaggi ad essa legati, da Vittorio Amedeo II a Carlo Alberto, ma anche delle numerose opere d’arte presenti nel complesso e delle consuetudini della vita quotidiana nel ‘700. Per il pubblico adulto sono presenti numerose iniziative che comprendono visite tematiche, in lingua piemontese e conferenze di approfondimento dedicate a diversi temi storico-artistici. Per le famiglie, infine, sono state organizzate attività dedicate, che permettono a grandi e piccini di condividere un momento di svago e, al contempo, di esplorare con occhi diversi questo monumento così profondamente legato alla storia della città. Basilica di Superga... la Vetta di Torino. 80 VILLA DELLA REGINA Villa della Regina, Vigna collinare, al centro di giardini all’italiana con padiglioni, giochi d’acqua e aree agricole, fu edificata per volontà di Maurizio di Savoia ad inizio Seicento. Aggiornata da Filippo Juvarra, testimonia, fra arredi e decorazioni Villa della Regina promuove la conoscenza della sua ritrovata identità di “Vigna” collinare invitando i giovani ad individuare la sua specificità di proprietà regia con parti auliche, giardini e aree produttive, con aggiornamenti stratificatisi nel tempo. I progetti didattici mirano innanzitutto a far scoprire a bambini e ragazzi l’organizzazione e l’uso degli spazi cerimoniali e le scelte di arredo e decorazione attuate dai sovrani attraverso architetti e pittori, in stretta relazione con il verde, e in confronto con la vita di corte nelle altre residenze urbane ed extraurbane. preziose, il gusto del vivere in villa in una residenza di corte amata da principesse e regine. VILLA DELLA REGINA Strada Santa Margherita, 79 - Torino T 011 8195035 www.artito.arti.beniculturali.it [email protected] Modalità di accesso e orari da concordare su appuntamento La complessità della residenza suggerisce approfondimenti da condurre d’intesa con gli insegnanti: percorsi guidati alla lettura e riflessione su temi storici e storicoartistici, con disegni di interpretazione e “rilievi” di motivi decorativi, per giungere a proposte di itinerari tematici per i coetanei, concretizzabili in materiale di supporto alla visita, fino ad attività ludiche. Approfondimenti su tecniche e iconografia sono offerti dal magnifico repertorio di immagini profuso con materiali preziosi nelle stanze “alla China”, dai motivi a “grotteschi e arabeschi”, dai partiti decorativi in stucco e ad affresco, da ritratti e dipinti, padiglioni e fontane. Offrono un ampio spettro di approfondimenti la straordinaria collocazione paesaggistica, lo spettacolare Teatro d’acque, i giardini formali e le aree agricole ora recuperate, come il vigneto. La scoperta di attività e svaghi che scandivano i ritmi della vita in Villa, porta a incontrare sovrani e regine di Casa Savoia, ma anche architetti, artisti, artigiani, giardinieri e conservatori che ne sostenevano la gestione. E infine fotografie, arredi e lasciti invitano a conoscere anche l’ultima fase della Villa con le attività di studio e ricreazione delle allieve del collegio dell’Istituto Nazionale per le Figlie dei Militari Italiani (1868-1975). “Come un’isola imprevedibile, che attirava per la sua ‘bellezza perfetta’ i viaggiatori del Grand Tour, Villa della Regina apre una nuova stagione e moltiplica meraviglia e sorpresa.” (Andreina Griseri, 2005) tutti i giorni: 9.00-18.00 www.torinocultura.it www.comune.torino.it/museiscuola “Torino e i suoi Musei, attività educative” è un progetto del Comitato Italia 150 e della Città di Torino Divisione Cultura, Comunicazione e Promozione della Città Materiale fotografico e illustrazioni Si ringraziano tutti i musei e le istituzioni culturali per le immagini messe gentilmente a disposizone Stampa Tipografia Sosso - Torino Coordinamento editoriale, design e impaginazione Penno Advertising - Torino Testi aggiornati marzo 2011