PE RI O D I CO
D I I DI
N FINFORMAZIONE
O R M A Z I O N E DELLA
D E L L CAMERA
A C A M EDEL
R A LAVORO
D E L LA V O R O
PERIODICO
A G E N DA L E C C H E S E
N U M E R O
A P R I L E
1
2 0 1 1
W W W. C G I L. L E C C O. I T
Un’informazione dalla parte dei lavoratori
SPECIALE
FILLEA
INFORMA
CGIL
LECCO
Con questo numero la Fillea Cgil
di Lecco ha il piacere di riproporre a tutti i lettori (e in particolare
a tutte le nostre iscritte ed i nostri iscritti) una nuova edizione
del giornalino della categoria
degli edili, del legno e dei settori
ad essi collegati.
Questo importante strumento di
informazione si colloca all’interno
della cornice della storica testata
Agenda Lecchese, approfittando
della collaborazione della Camera
del lavoro territoriale di Lecco.
All’interno di questo periodico
pensiamo di affrontare con voi
una serie di problematiche inerenti ai settori da noi prevalentemente seguiti, ma non solo.
Tra le varie uscite, con periodicità
mediamente trimestrale, troverete informazioni utili rispetto agli
innumerevoli mutamenti legislativi e contrattuali cui il mondo del
lavoro è spesso esposto.
Pertanto è estremamente importante e utile divulgare queste
informazioni al fine di consentire
ad ogni lavoratore gli approfondimenti specifici che gli consentano
di dare una personale valutazione, talvolta anche critica, su ciò
che più o meno direttamente lo
riguarda.
L’altra finalità di questo periodico
di informazione è strettamente
connesso con il tentativo di coinvolgere attorno all’attività del
sindacato il maggiore numero di
lavoratori e lavoratrici nostri iscritti nelle modalità più dirette
ed efficaci possibili.
Su questa iniziativa, preventivamente discussa al Comitato direttivo provinciale della Fillea Cgil di
Lecco, la segreteria intende investire risorse ed energie finalizzate a
creare un sempre maggiore legame
di fiducia con i propri iscritti affinché, attraverso un meccanismo di
massima trasparenza, possano esprimere liberamente la propria
opinione in merito all’operato che
giornalmente la categoria svolge sul
territorio provinciale.
Questo giornalino si aggiunge ad
una serie di altri strumenti di informazione che da anni abbiamo messo in campo e che, con soddisfazione, possiamo affermare essere
riusciti a mantenere un contatto
costante con tutti i lavoratori del
settore.
Mi riferisco in modo particolare al
sito interne (www.fillealecco.net) e
al più moderno profilo su Facebook, di nuova concezione. Basti pensare che il nostro sito conta circa
100 visite al giorno (per un totale di
circa 400 pagine mediamente visitate al giorno). Un grande successo
che colloca il nostro tra i siti sindacali della Cgil più visitati, collocan-
dosi al secondo posto dopo
quello della Fillea Cgil nazionale.
Artefice di questo successo è il
compagno Diego Pirovano, cui
va il ringraziamento di tutti, il
quale volontariamente e gratuitamente aggiorna periodicamente, e minuziosamente, questo
importante strumento di conversazione.
Ovviamente non tutti hanno la
stessa dimestichezza con i più
moderni metodi di comunicazione come internet. Quindi, per
consentire a tutti parità di informazione, abbiamo pensato di
rilanciare questo periodico,
mantenendo così viva la tradizione del giornalino cartaceo. Giornalino che verrà integralmente
riportato, visto che la tecnologia
lo consente, anche in formato
elettronico all’interno del sito.
Concludo nell’informarvi che
proprio per concretizzare la possibilità di interagire con i nostri
lettori, abbiamo pensato di inserire nel nostro giornalino un
angolo specifico dove poter porre domande, osservazioni, critiche utili e proposte. Scrivete le
vostre domande alla pagina
Contattaci del nostro sito
www.fillealecco.net e le risposte verranno pubblicate sul numero successivo del periodico.
Vi auguro una buona e attenta
lettura.
Giuseppe Cantatore
Segretario generale Fillea
Cgil Lecco
PAGINA
2
6 maggio, sciopero generale
La Cgil ha proclamato per il 6
maggio 2011 lo sciopero generale
di tutti lavoratori e le lavoratrici,
a fronte del tentativo del governo, in primo luogo, e di una parte
delle associazioni imprenditoriali,
di isolare la Cgil e di dividere il
sindacato confederale.
Questa scelta del governo, sostenuta per ragioni di “bottega”
anche da Cisl e Uil, non aiuta il
paese ad uscire da una crisi sempre più grave e profonda il cui
prezzo viene pagato principalmente e pesantemente dai lavoratori dipendenti.
Non c’è oggi in Italia (come in altri
paesi europei) e non c’è nemmeno nella nostra provincia, una
vera politica industriale capace di
orientare le risorse pubbliche e
private verso obiettivi di sviluppo
e di crescita dell’occupazione.
Questa dovrebbe essere la vera
priorità a fronte dei dati sempre
più drammatici sulla cassa integrazione, la mobilità e la disoccupazione.
Bisognerebbe sostenere nuove
imprese, nuovi prodotti e la riconversione delle aziende nei settori
produttivi in crisi.
In particolare nel
settore
dell’edilizia sarebbe necessario un
rilancio degli investimenti pubblici verso un’edilizia ecocompatibile e a sostegno di impianti energetici alternativi e finalizzati al
risparmio.
Non solo quindi lo sblocco, urgente, delle risorse degli enti locali
oggi bloccate dal patto di stabilità
e un accesso più favorevole al
credito, ma un vero e proprio
piano di rilancio dell’edilizia pubblica, dentro regole certe e con
strumenti trasparenti.
A
G
E
N
D
A
L E
C
C
H
Per far ciò c’è bisogno di un patto
con tutte le organizzazioni sociali,
evitando, come si sta facendo, di
isolare e colpire la più grande organizzazione sindacale del paese, solo
perché non accetta, senza discutere, decisioni sbagliate contro i lavoratori prese dal governo.
tori direttamente interessati di
potersi esprimere con un voto su
questi accordi e, come nel pubblico impiego, non consentendo
nemmeno di eleggere i propri
rappresentanti in ogni luogo di
lavoro come prevede la legge.
Nel contratto separato del comIn questi mesi , dopo l’accordo se- mercio, poi, si intendono applicare rigidamente le norme approvate dal governo che prevedono la
riduzione salariale nei primi giorni
di malattia, la certificazione di
contratti individuali in deroga al
contratto nazionale, l’obbligo per
i nuovi assunti di ricorrere
all’arbitrato e non al giudice del
lavoro.
Senza nuove regole nei prossimi
mesi saremo di fronte al rischio
concreto di nuovi contratti separati anche nelle categorie con una
forte tradizione unitaria.
parato sul contratto dei metalmeccanici e alla Fiat, in altri due settori
importanti, la pubblica amministrazione ed il commercio, sono state
sottoscritte intese separate.
Siamo di fronte al fatto che la maggioranza dei lavoratori pubblici e
privati non ha un contratto nazionale degno di questo nome e sottoscritto da tutte le organizzazioni
sindacali. Vi è qui una responsabilità
grave di Cisl e Uil.
In questi contratti separati sono
previste norme che riducono i diritti
e bloccano i salari dei lavoratori
senza peraltro produrre nessun
effetto positivo per l’occupazione.
Tutto ciò senza consentire ai lavora-
E
S
E
—
SPECIALE
Per questo con lo sciopero generale del 6 maggio la Cgil chiede un
cambio radicale della politica
industriale e economica del nostro paese, accanto ad una politica fiscale a vantaggio del lavoro e
propone un nuovo modello contrattuale, unitario per tutti i lavoratori pubblici e privati e regole di
rappresentanza e democrazia
universali.
È importante che anche dai settori che hanno una lunga e positiva
tradizione unitaria, come quello
dei lavoratori dell’edilizia e del
legno, venga un contributo significativo per la piena riuscita dello
sciopero generale.
Wolfango Pirelli
Segretario generale Cdlt
Lecco
FILLEA
CGIL
LECCO
NUMERO
1
PAGINA
L’Edilizia: un settore in una profonda crisi
Se solamente nel 2007 qualcuno avesse
ipotizzato che il settore edile potesse
perdere il 15,50 % dei suoi addetti e l’ 8,7
% delle sue imprese iscritte in Cassa Edile
di Lecco e Como in meno di tre anni, lo
avrebbero preso per matto.
Eppure questo è il fenomeno che oggi
registriamo nel nostro territorio. Una crisi
complessa che, inizialmente, è stata sottovalutata dal Governo centrale e anche
dalle stesse Associazioni di Categoria.
Oggi, nessuno può smentire la gravità del
fenomeno.
Nel 2008, a seguito degli Stati Generali
promossi dallo stesso Presidente del Consiglio, la crisi a livello nazionale iniziava a
dare i primi segnali anche nel settore delle
Costruzioni.
Da qui grandi promesse da parte dell'attuale Governo: si parlava del Piano Casa in
cui, in barba a tutte le normative in materia dei PGT locali, si consentiva a qualsiasi
proprietario di immobile di poter ampliare
la propria abitazione dal 20 % al 35% della
volumetria. Si credeva, così, di poter rilanciare il settore dell'edilizia.
Mentre la ripresa nel settore delle infrastrutture si ipotizzava con la messa in
campo di una serie di opere faraoniche
prive di copertura finanziaria come il Ponte sullo Stretto di Messina, la TAV Roma –
Reggio Calabria, l'autostrada Salerno –
Reggio Calabria, la Pedemontana (tratto
autostradale Varese – Como – Milano Bergamo), la Brebemi (tratta autostradale
Milano – Bergamo - Brescia), per non
dimenticare le opere previste per l'EXPO
2015 e la ricostruzione de L'Aquila e hinterland.
Tutte opere (delle quali si potrebbe scrivere un libro nero tra illeciti amministrativi, tangenti, procedure di emergenza,
infiltrazioni di organizzazioni malavitose,
ecc) che non vedono fine e, alcune, neppure un inizio. Se si fossero programmate
più opere di immediata utilità
(marciapiedi, strade, ristrutturazioni di
edifici scolastici ecc), forse avrebbero
lavorato più imprese facendo girare maggiormente l'economia locale. Ma altronde
anche queste sono le contraddizioni della
Lega che poi a questo federalismo nella
pratica ci crede ben poco. Nell'ambito
dell'edilizia pubblica la situazione si è
ulteriormente aggravata: mentre fino a
qualche mese fa, ci si lamentava per il
ritardo ingiustificato dei pagamenti da
parte delle Committenze pubbliche
(fenomeno condizionato dal patto di
Stabilità che mette in grave difficoltà di
liquidità anche imprese strutturate) oggi
si riscontra anche una drastica riduzione
delle opere.
Pertanto quando le imprese hanno la rara
occasione di partecipare a gare di appalti
pubblici, tentano di aggiudicarsi l'opera
al massimo del ribasso (sino anche al 48%
e oltre). Immaginabile può essere il margine di guadagno, o di perdita in alcuni
casi, che, anche con le varianti d'opera
esageratamente gonfiate, diventa difficile
da recuperare.
Ci chiediamo: come può un'impresa partecipare ad un appalto dove i margini di
guadagno sono inimmaginabili, con pagamenti ritardati tra i 90 e gli 80 giorni dalla
consegna? Come verranno pagati (o non
pagati) quei lavoratori che hanno realizzato queste opere? Quali saranno le condizioni di lavoro di questi operai che lavorano per un bene pubblico? E quindi che
tipo di tutele vengono garantite a questi
lavoratori dal committente pubblico,
ovvero dallo Stato? Tante domande,
nessuna risposta. E il privato non è messo
meglio. Comprare un immobile in una
situazione in cui il rischio di perdere il
proprio posto di lavoro o di entrare in
Cassa Integrazione è alto, è un bel rischio.
La stessa restrizione, generata dalle Banche sull'accesso al credito, diventa elemento di difficoltà per l'acquisto di una
casa.
Tutti questi elementi hanno provocato un
calo considerevole di lavoro anche nell'edilizia privata e aumentato l'utilizzo di
ammortizzatori sociali.
Quali potrebbero essere le soluzioni per
uscire da questa drammatica situazione
di stallo? Noi proponiamo alcune idee
per poter aprire un confronto serio e
credibile. Per esempio nell'ambito degli
appalti pubblici è necessario che lo Stato,
in collaborazione con gli enti locali, si
impegni alla realizzazione di opere sul
territorio per migliorare la viabilità, gli
edifici pubblici, opere infrastrutturali di
immediata necessità, autorizzando un
più flessibile allargamento del Patto di
Stabilità.
Il finanziamento per queste opere può
essere trovato mediante un serrata
repressione dell'evasione fiscale, aumentando le imposte per le rendite,
introducendo nuovamente l'ICI per gli
immobili superiori a un certo valore
catastale e aumentando le sanzioni per
gli illeciti amministrativi. Servono, inoltre, regole certe per garantire regolarità
e trasparenza nell'ambito delle gare
d'appalto.
La ripresa dell'edilizia privata passa attraverso accordi specifici tra Stato e
banche, obbligando queste ultime alla
stipula di un patto sociale ed etico per
favorire l'accesso al credito. Nello stesso
tempo è necessario monitorare la compravendita immobiliare ridimensionando
i costi e reprimendo le speculazioni che
hanno alterato il mercato. Indispensabile
è anche l'introduzione di metodologie di
costruzione eco-compatibili a risparmio
energetico anche mediante agevolazioni
sugli oneri di urbanizzazione rispetto
all'edilizia tradizionale.
Tutte queste proposte sono pensate per
incentivare una ripresa del settore. Perché, siamo certi, la ripresa dell'edilizia
consentirebbe una ripresa complessiva
del sistema economico nazionale.
Giuseppe Cantatore
Segretario generale Fillea
Cgil Lecco
3
PAGINA
4
Difendersi dal Collegato lavoro
Lo scorso novembre è stata approvata dalla maggioranza parlamentare di centrodestra (Pdl, Lega
Nord e alleati) la legge n.
183/2010, meglio nota come
“Collegato Lavoro”. Si tratta di un
complesso di norme la cui discussione ed elaborazione coincide
con l’inizio della legislatura e che a
più riprese è stata oggetto di forti
rilievi da parte del Presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano,
che ne hanno determinato il rinvio
alla Camera dei deputati ed al
Senato.
Dopo questo “incidente” istituzionale (di enorme rilevanza se si
pensa che simili interventi del
Quirinale si verificano molto raramente) ne è stata approvata la
versione definitiva che, quantomeno, ha visto la modifica di alcune norme che avrebbero prodotto
conseguenze fortemente negative
per tutti i lavoratori. Una su tutte,
il rischio di non potere più ricorrere alla giustizia ordinaria, cioè al
giudice del lavoro, in caso di licenziamento illegittimo.
contenzioso di lavoro
Mentre praticamente in tutti gli
ambiti della società si cerca di
introdurre la possibilità di risolvere i problemi evitando (o precedendo) il ricorso alle vie legali, nei
contenziosi di lavoro questo obbligo, in vigore da circa 10 anni, e
che in un territorio piccolo come
la nostra provincia consentiva un
discreto numero di accordi, viene
abolito.
Nuovi termini di decadenza per i
licenziamenti
La legge 604 del 1966 prevede
che un licenziamento debba essere impugnato, anche con una
semplice lettera del lavoratore e/
o del sindacato, entro 60 giorni
dalla comunicazione. La nuova
legge stabilisce, entro i successivi
270 giorni, l’obbligo di depositare, a pena di decadenza, presso il
competente Tribunale il ricorso
legale. E’ un termine che può
pregiudicare, in alcune fattispecie
particolari di licenziamento, il
buon esito della causa (ad esempio in caso di riconoscimento di
malattia professionale in luogo di
“normale” malattia, oppure per
licenziamenti fondati su precedenti sanzioni disciplinari, ecc.)
La Cgil si è battuta (spesso in solitudine e senza trovare altrettanta
determinazione in Cisl e Uil) contro questa normativa che colpisce
in profondità i diritti e rende ancora più squilibrato il rapporto tra
lavoratori e aziende, naturalmente
a favore di queste ultime.
ll Collegato Lavoro affronta diversi
argomenti
ed è un
provvedimento molto
articolato. È
pertanto
impo rtante
segnalare le
principali
conseguenze
concrete sul
mondo del
lavoro.
Nuovi termini di impugnazione
Il “Collegato Lavoro” introduce il
termine di 60 giorni per agire,
anche con una semplice lettera
del lavoratore e/o del sindacato,
a tutela dei seguenti atti:
- cessazione del rapporto di lavoro in caso di rapporti di lavoro in
nero, di rapporti atipici (es. contratti di collaborazione, a progetto, ecc.) e a tempo determinato;
- trasferimenti da una unità produttiva ad un’altra;
- riconoscimento di rapporto di
lavoro a tempo indeterminato nel
caso di contratti a termine non
rispettosi delle normative vigenti;
- accertamento del rapporto di
lavoro in capo ad un soggetto
Abolizione
del tentativo
obbligatorio di conciliazione nel
A
G
E
N
D
A
L E
C
C
H
E
S
E
—
SPECIALE
terzo (ad esempio il committente
nel caso di appalto irregolare,
oppure l’azienda utilizzatrice nel
caso di contratto di somministrazione, l’ex lavoro interinale).
Se dovessero capitare problemi di
questo tipo, poiché vi sono sfumature molto complesse da considerare e spiegare, è utile rivolgersi subito al sindacato.
Introduzione di nuove forme di
arbitrato per contenziosi
lavorativi
Il tentativo evidente è quello di
“svuotare” il ruolo del giudice del
lavoro e proporre strade alternative per risolvere i problemi relativi al rapporto di lavoro. Pur nella
consapevolezza che la giustizia
italiana ha bisogno di una profonda scossa che consenta soprattutto una maggiore velocità nei procedimenti, la Cgil è contraria a
queste
forme
di
giustizia
“privatistica” quando diventano
un obbligo al quale non ci si può
sottrarre, anche perché possono
rivelarsi economicamente costose
per il lavoratore che, nella migliore delle ipotesi, viene chiamato a
pagare uno degli arbitri.
Possibilità di introdurre clausole
compromissorie nell’ambito del
contratto di lavoro
Ovvero di prevedere “condizioni
speciali”, a dettagliare o, temiamo, a peggiorare quanto già previsto dai contratti collettivi di
lavoro, per esempio sul tema
delle sanzioni disciplinari. Questa
possibilità può avvenire per i nuovi rapporti di lavoro e per quelli
già in essere: se l’azienda chiede a
un lavoratore di stipulare queste
clausole è opportuno prendere
tempo e contattare il sindacato.
Gabriele Viganò
Responsabile Ufficio Vertenze
Cgil Lecco
FILLEA
CGIL
LECCO
NUMERO
1
PAGINA
5
Edilizia, in 16 mesi persi 900 posti
tesserino di riconoscimento - sia
il modo migliore per attirare
l’attenzione di un lavoratore
edile, magari convinto che il
sindacalista appartenga a una
casta di privilegiati che se ne
stanno chiuso negli uffici, vivacchiando sulle spalle dei lavoratori che pagano la tessera.
Percorrendo il passato, il presente
e pensando anche al futuro, la
Fillea Cgil di Lecco è fermamente
convinta che la priorità per un
sindacato di rappresentanza e
tutela dei lavoratori, debba passare dal rapporto diretto leale e
trasparente con i lavoratori sui
posti di lavoro, nei cantieri e nelle
fabbriche, senza aver paura di
sporcarsi le scarpe.
Per questo motivo pensiamo che
presentarci nei cantieri – naturalmente forniti di tutti i dispositivi
antinfortunistici, scarpe, elmetto e
momento difficile come quello
che stiamo attraversando. La
crisi interessa il nostro settore
ormai da parecchi mesi e la preoccupazione è forte: il lavoro è
poco e scarseggiano le risorse
economiche.
La cosa più preoccupante è la
mancanza di liquidità, che favoriLa presenza della Fillea di Lecco sce il sorgere di fenomeni partiè ben visibile nei cantieri in colari.
quanto le nostre auto sono
riconoscibili dal nostro logo e Ci sono pseudo imprenditori che,
dalla scritta “Fillea Cgil Lecco”.
approfittando di questa situazioNon possiamo essere scambiati ne, convincono i dipendenti a
per qualcos’altro.
dimettersi e a trasformarsi in
artigiani con la promessa di dar
Ho un’esperienza diretta di loro lavoro e col miraggio di
cantieri: sono stato muratore maggiori guadagni. Cosa che poi,
per sedici anni, conosco dal vivo col tempo, scoprono non essere
la fatica, il freddo dell’inverno e vera.
il caldo dell’estate, la pioggia e il Oppure li convincono a dimetterfango, so quanto è importante si dall’impresa per costituire
vedere la presenza di qualcuno una cooperativa di lavoro dove
che sai che lavora per te. Questa però alla fine i ricavi rimangono a
presenza, attiva e visibile, è capo solo di una persona: il
ancora più importante in un loro ex datore di lavoro.
Quando gli imprenditori sono
seri si rivolgono a noi per aprire
le procedure di cassa integrazione ordinaria, nell’attesa che
torni un po’ di lavoro.
Purtroppo non sempre è così. A
volte siamo chiamati a gestire
procedure di licenziamento,
collettivo o individuale, o la
messa in liquidazione delle aziende con conseguente richiesta di indennità di disoccupazione.
Un dato particolarmente emblematico, fornito dalla Cassa Edile,
fotografa la situazione del settore della nostra provincia: in
sedici mesi, da ottobre 2009 a
febbraio 2011, si sono persi 900
posti di lavoro.
Giancarlo Lupinu
Segretario Fillea
Cgil Lecco
Ciao Remo!
Sabato 16 aprile è improvvisamente deceduto il Compagno Remo Viganò.
Una grande perdita per
l’intera CGIL di Lecco, difficile da colmare.
Remo ha dato molto alla Cgil
e in particolar modo alla FILLEA CGIL di Lecco.
È stato Remo, infatti, che nel
lontano 1957 ha costituito a
Lecco la Federazione Italiana dei Lavoratori Legno Edilizia ed Affini – F.I.L.L.E.A..
Gli siamo immensamente
grati: la sua tenacia e semplicità, che hanno da sempre
caratterizzato il suo operato,
hanno consentito di avvicinare, riunire e organizzare gli
allora difficili lavoratori delle
costruzioni. Operazione tanto
laboriosa quanto complessa
negli anni ’50 con il boom del
settore.
E sempre a lui si deve la dichiarazione del primo Sciopero Generale del settore e i
primi accordi sindacali, scritti
sulla carta del formaggio durante le pause pranzo
all’interno dei cantieri. Accordi che oggi, nelle modalità
con la quale sono stati fatti,
possono sembrare paradossali ma che hanno consentito
la nascita della rappresentatività e l’unità dei lavoratori
del settore delle costruzioni,
creando quindi i presupposti
per la costituzione degli attuali enti paritetici.
“Caro Remo, non ti dimenticheremo mai e rimarrai sempre nei nostri cuori quale esempio esemplare per i giovani sindacalisti di oggi. I tuoi
Compagni di sempre!!!!”
La Segreteria della
FILLEA CGIL di Lecco
Da sinistra: Massimo Cannella, Remo
Viganò, Giuseppe Cantatore, Giancarlo
Lupinu. Dietro Mauro Crimella
PAGINA
6
L’industria del legno tra crisi e concorrenza
Lecco non ha una grossa presenza di aziende del legno sul proprio territorio.
Tra artigiane e industriali, la
Fillea ne segue una cinquantina
di tutte le tipologie: da quelle
che producono mobili a quelle
che realizzano tetti, a quelle che
fabbricano manici per martelli o
cornici. Per il sindacato questo
significa dover affrontare problemi molto diversi tra loro ma
anche problemi comuni a tutti:
dai cali di commesse e produzione alla cassa integrazione, alla
mobilità e ai contratti di solidarietà.
A livello nazionale il settore del
mobile leggero (che con la crisi
ha subito forti flessioni di mercato) sta pian piano recuperando in
questo 2011 e un ulteriore recupero del 2%è previsto per il prossimo anno. Le cose vanno peggio, invece, per i mobili da ufficio
la cui crisi, cominciata nel 1993,
non accenna a finire.
La nostra industria paga in particolare lo scotto di una riduzione
delle esportazioni di circa il 30%
anche a causa del forte aumento
della concorrenza tedesca, che
ha invece incrementato le proprie esportazioni di circa il 50%.
Alla base di tutto, un sistema che
in Italia manca quasi completamente. Basti pensare che la media degli addetti per impresa in
Germania è di 21 dipendenti,
mentre da noi gli addetti sono in
media solo 4.
L’industria tedesca si basa poi
sulla creazione di grossi centri di
distribuzione, cosa che permette
una maggiore razionalizzazione
delle risorse. In Italia si privilegia
invece la distribuzione attraverso
piccoli negozi con conseguente
spreco di risorse e costi notevolmente più alti.
A
G
risorse e costi.
Se si vuole combattere questa crisi,
che ha fatto aumentare la cassa
integrazione ordinaria del 370% e se
si vuole uscire da questa situazione,
l’unico metodo è fare sistema, aggregando i produttori e razionalizzando le reti di vendita.
Ma veniamo alla situazione di casa
nostra, che ha costretto il sindacato
a utilizzare tutti gli strumenti possibili per mitigare l’impatto della crisi
sulle famiglie lecchesi.
Il settore risente di una crisi generalizzata ed è acutizzata dalle difficoltà del settore delle costruzioni che
si riverbera soprattutto su quelle
aziende che si sono specializzate
nella costruzione di tetti, parquet e
accessori per la casa. Pensiamo
all’anno di cassa integrazione, con
conseguente mobilità per una trentina di lavoratori, che ha interessato
un’azienda valsassinese leader nel
settore del mobile di qualità.
L’azienda ha visto ridursi in misura
considerevole il mercato estero e ha
subito la forte flessione del mercato
interno.
Un’altra azienda della Valsassina,
che fabbrica manici per utensili, ha
visto un forte calo del mercato interno e di quello estero, soprattutto
di quello nordafricano, anche in
conseguenza delle note vicende che
stanno vivendo quei paesi.
A completare il quadro, il fatto che
anche l’approvvigionamento della
materia prima è diventato un problema. Parte del legname, infatti,
viene utilizzato per il funzionamento delle centrali a biomasse.
dure di cassa integrazione. Alcune di queste realtà svolgono
attività molto specialistiche e
tecnologicamente avanzate. La
nostra preoccupazione sta nel
fatto che, se questo stato di
malessere non dovesse migliorare dopo gli attuali, prolungati
periodi di cassa integrazione
ordinaria, si debba essere costretti a far ricorso alla cassa
integrazione straordinaria per
crisi strutturale sino all’utilizzo
della mobilità. Se questo avvenisse rischieremmo un impatto
sociale gravissimo sull’intero
territorio lecchese con importanti ricadute sul sistema occupazionale della provincia.
Il settore del legno, che in Italia
conta 420mila addetti, ha la
necessità di strutturarsi meglio
per tener testa alla concorrenza
straniera. Questo però non è
sufficiente. Serve anche una
buona legge sui boschi e sulle
foreste per evitare di importare
la materia prima di cui il settore
necessita per il suo sostentamento. Collegata ad una buona
normativa sulle centrali a biomasse, consentirebbe al settore
una certa autonomia.
C’è tuttavia una nota positiva:
finora le aziende lecchesi non
hanno derogato o disdettato gli
accordi aziendali. La crisi comunque permane e molte aziende si
trovano in deficit di liquidità al
punto
da
dichiarare
l’impossibilità di continuare ad
anticipare la cassa integrazione
per conto dell’Inps.
Il fenomeno interessa anche le aziende che producono pannelli, che
si vedono “derubate” della materia
prima. E a peggiorare la situazione,
la carenza normativa: in Italia,
sull’utilizzo delle biomasse, esiste
una legge aleatoria e insufficiente.
Per il settore sono necessarie
politiche attive e serie mentre
diventa sempre più urgente che
il governo intervenga per metter
mano ad una riforma seria degli
ammortizzatori sociali, che sia
finalizzata a tutelare concretamente le lavoratrici e i lavoratori.
Da qui, se si vuol essere competitivi, la necessità che le imprese
del legno del nostro paese facciano rete, razionalizzando così
Altre realtà industriali significative
segnalano poi sofferenze e si sono
trovate costrette ad aprire le proce-
Mauro Crimella
Segretario Fillea Cgil Lecco
E
E
N
D
A
L E
C
C
H
S
E
—
SPECIALE
FILLEA
CGIL
LECCO
NUMERO
1
PAGINA
Aliquota al 10%: istruzioni per l’uso
Nel mese di luglio
è stato chiarito
che gli straordinari, il lavoro notturno e i premi di
produzione svolti
negli anni 20082009 -2010 possono essere tassati al 10% e non con
l’aliquota ordinaria, per esempio
del 23%. Si possono recuperare le
tasse pagate in più con il modello
730. Nel 2011 per usufruire
dell’aliquota al 10% occorre sottoscrivere l’accordo sindacale.
Chi ne ha diritto e in quale
misura
I lavoratori del settore privato,
entro un tetto massimo e se non
hanno si è superato un determinato reddito:
Anno 2008
tetto max tassato al 10%
€. 3.000, reddito 2007 €. 30.000
no; lavoro notturno (sia relativamente all’importo ordinario che
sulla maggiorazione notturna);
lavoro straordinario.
Anno 2009
tetto max tassato al 10%
€. 6.000, reddito 2008 €. 35.000
Per maggiori informazioni rivolgiti al CAAF Cgil Lecco
tel. 0341286086
tel. 039 5983746
Anno 2010
tetto max tassato al 10%
€. 6.000, reddito 2009 €. 35.000
Anno 2011
tetto max tassato al 10%
€. 6.000, reddito 2010 €. 40.000
In sintesi questi sono gli elementi che possono usufruire
della tassazione al 10%
Premi di produttività e di risultato;
indennità o maggiorazioni di tur-
Siamo Presenti a :
Lecco-Merate-Oggiono-Calolziocorte
-Mandello-ValmadreraCostamasnaga-Barzanò-ColicoIntrobio- Bellano –CasatenovoOlgiate Molgora –Paderno d’Adda
Olginate
Massimo Cannella
Direttore Centro Servizi
Fiscali Cgil Lecco
Dalla cazzuola al web, il nostro sito
Ormai, per chi ci conosce, il nostro sito web non è certo una
novità. È altresì vero che tra il
mese di dicembre 2010 e gennaio 2011 abbiamo effettuato una
sorta di trasloco. Non siamo più
all’indirizzo
web
www.fillealecco.it (anche se
ancora attivo) ma ci trovate definitivamente al nuovo indirizzo
www.fillealecco.net
La Fillea di Lecco possedeva già
una pagina internet amatoriale,
ma da un paio d'anni abbiamo
voluto effettuare un restyling
grafico del sito per renderlo più
moderno. Il numero delle visite
ha evidenziato il successo di tale
scelta: pensate che ad aprile
siamo arrivati a 91225 visitatori.
Dalla home page (pagina iniziale) si accede alle sotto aree dedicate ad approfondimenti specifici del settore edile: news
(ultime notizie da Fillea nazionale, Regionale, Inps, Inail, Inca
ecc.) edicola (le notizie da giornali locali e non), Contratti nazionali (dettagli e tabelle riepilogative) Contratti provinciali
(contratti integrativi della provincia di Lecco), Tabelle paga
(una pagina dove poter verificare in tempo reale la propria busta paga) agenda (utile strumento per trovare eventi e manifestazioni a livello territoriale)
pubblicazione (area dedicata
alle pubblicazioni della Fillea di
Lecco). Nel menù laterale, è
sicuramente da visitare l’area
sulla sicurezza / Rlst dove si
possono trovare norme, linee
guida, opuscoli inerenti la sicurezza sul lavoro. C’è anche una
galleria immagini dove si possono vedere foto delle manifestazioni, scioperi, viaggi della
Fillea di Lecco in italia ma non
solo.
E tante altre informazioni interessanti (ad esempio, il link
Fillea di Lecco su facebook) ma
non vogliamo rovinarvi la sorpresa. Buona navigazione
Diego Pirovano
Presidente Direttivo Fillea
Cgil Lecco
7
PAGINA
8
Rinnovo del contratto provinciale: ecco la piattaforma
riconoscerla come luogo di valorizzazione professionale e garanzia di
lavoro.
PREMESSA
Le Organizzazioni Sindacali FeNEALUIL, FILCA-ClSL e FILLEA-CGIL di
Lecco intendono attuare Ia applicazione della contrattazione di secondo livello così come richiamato dal
C C N L edile sia del settore industria
che di quello dell'Artigianato.
Le logiche che guardano solo al
guadagno immediato sono perdenti perché non creano le condizioni
di sviluppo necessari per costruire
un tessuto sano e capace di guardare alle regole di trasparenza,
sicurezza e garanzia come avanzamenti di qualità settoriali.
Valorizzare la contrattazione di secondo livello significa concretamente valorizzare il settore delle costruzioni che, per le caratteristiche che
lo distingue, ha la necessità di aderire sempre di più alle peculiarità del
territorio in cui opera; lo dimostra la
storica e costruttiva rete di relazioni
sindacali che da sempre ha distinto il
territorio lecchese e che nel tempo
ha consentito di migliorare e rafforzare la qualità delle imprese all'interno di un mercato molto difficile e
destrutturato.
Troppi sono i fenomeni di nuove
imprese individuali che senza alcuna professionalità e strumentazione rischiano di sostituire in alcuni
casi il lavoro subordinato e cosa
peggiore misurano la loro competitività solo su logiche di risparmio
sul costo del lavoro e sulla sicurezza.
La questione della sicurezza è un
tema che affrontato con laicità e
fermezza può nobilitare un settore
come il nostro che purtroppo registra ancora il primato degli infortuni mortali. Passi in avanti in questi
anni ne abbiamo fatti, ora occorre
capitalizzare le esperienze, valorizzarne i risultati ed affinare le azioni
affinché il concetto di sicurezza sia
sempre più patrimonio di tutto il
settore.
Davanti a un panorama socio economico che sta mettendo a dura prova
anche le storiche imprese del territorio, c’è la necessità di introdurre
regole certe e trasparenti atte a
valorizzare, tutelare e rilanciare il
sistema di imprese.
Dobbiamo pertanto vivere I'occasione della definizione del nuovo contratto integrativo provinciale edile
come una reciproca opportunità che
ci consenta di partecipare attivamente ad un mercato delle costruzioni più selettivo e qualitativamente maggiormente professionalizzante.
Riteniamo che vada rafforzato il
sistema fornendo ai nostri enti
paritetici ruoli di qualità riconosciuti dal settore nel suo insieme,
agendo sulla leva della mutualizzazione valorizzando il ruolo che tale
meccanismo ha reso in termini di
diritti per i lavoratori e servizi
all’impresa: in quest’ottica occorre
aggiornarli rendendoli più vicini ad
un settore che cambia e che più di
altri si misura con lavoratori di
diverse nazionalità che rappresentano un valore ma di converso
bisogna dare risposte concrete a
nuovi bisogni.
Occorre operare
contro un sistema
che mina questi
elementi di qualità come la destrutturazione
dell’impresa e il
ricorso a forme di
lavoro non regolari, fenomeni che
purtroppo stiamo
registrando
in
costante aumento.
A questo proposito riteniamo che il
nuovo contratto integrativo deve
segnare un percorso che si caratterizza sulla qualità, il riconoscimento professionale e l’integrazione
sociale.
Riteniamo
che
l’impresa debba
assumere nuovamente un ruolo
sociale dove i lavoratori possano
A
G
E
N
D
A
L E
C
C
H
FORMAZIONE E BORSA LAVORO
Nell’ambito della formazione pen-
E
S
E
—
SPECIALE
siamo che si debba valorizzare maggiormente la nostra scuola edile mediante l’aumento di corsi di formazione
finalizzarti alla riqualificazione degli
addetti del settore anche mediante a
quanto previsto dall’ultimo CCNL di
riferimento.
SICUREZZA E PREVENZIONE
Nell'ambito della tematica della prevenzione e sicurezza all'interno dei
luoghi di lavoro le OO.SS. riteniamo
importante valorizzare il ruolo dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriali – RLST e dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza
aziendali - RLS.
A tal proposito necessita favorire l'agibilità all'interno dei cantieri. Difatti,
solo mediante la partecipazione ed il
concreto coinvolgimento di RLS ed
RLST possiamo dare una svolta al processo della cultura della prevenzione
all'interno dei luoghi di lavoro.
Nell'ambito dell'attività della sicurezza
e della prevenzione svolto dagli RLST
necessita prevedere un maggiore coinvolgimento dei lavoratori. Per questo
motivo chiediamo la possibilità di consentire agli RLST la gestione un monte
ore per lo svolgimento di momenti di
incontro con i lavoratori presso le imprese e/o i cantieri.
LEGALITA' E TRASPARENZA
Necessità definire protocolli di intesa
con le istituzioni locali finalizzati alla
valorizzazione della legalità e della
trasparenza
negli
gare
per
l’agiudicamneto di lavori pubblici.
Nell’ambito di questi protocolli è opportuno sottolineare l’importanza della
contrattazione d’anticipo.
IMPRESE INDIVIDUALI
Il fenomeno delle imprese individuali,
specialmente in quest'ultimo periodo,
nel nostro territorio sta diventando
sempre più dilagante. Al fine di limitare quella che talvolta si trasforma in
concorrenza sleale, le parti sociali devono pertanto ricercare soluzioni congiunte atte a selezionare le differenti
professionalità.
FILLEA
CGIL
LECCO
NUMERO
1
PAGINA
INDENNITA' DI CONCORSO PASTO
Unicamente per i lavoratori che superino le 4 ore giornaliere di attività la
totale copertura dell’intero costo
pasto.
INDENNITA' DI TRASPORTO
FERIE
Obbligo di mettere in condizione i
lavoratori di fruire delle ferie a propria disposizione mediante, ove
possibile, una programmazione
preventiva con i criteri richiamati
dall’attuale Contratto Integrativo
Provinciale Edile.
MALATTIA
Recupero dei tre giorni di carenza
malattia, pagati direttamente dal
datore di lavoro.
Anche in questo caso si richiede un
adeguamento ai costi in considerazione degli aumenti reali con una revisioni durante la vigenza contrattuale da
2€ a 3€.
INDENNITA' DI GUIDA TRASPORTO
OPERAI-IMPIEGATI
Si chiede l’istituzione di una indennità
a favore di coloro che guidano i mezzi
per il trasporto delle persone sui cantieri pari alle tabelle trasferta di cui
sopra maggiorate del 50%, considerando come percorso dal punto di partenza al punto di arrivo del mezzo, per
coloro che rimangono entro gli 8 Km.
una indennità pari al 10%.
COVENZIONE CENTRI FISCALI
INFORTUNIO
Anticipo da parte del datore di lavoro
dell’indennità di infortunio a nome e
per conto dell’INAIL mediante uno
specifico accordo con l’Istituto Nazionale per gli Infortuni.
CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI
Imporre
l’obbligo
da
parte
dell’impresa che faccia richiesta di
Cassa Integrazione Ordinaria – CIGO
nello svolgimento dell’esame congiunto preventivo.
INDENNITA' DI TRASFERTA
Si chiede la modifica degli attuali parametri relativi all'indennità di trasferta
come segue:
Vista la continua necessità da aperte
del lavoratore di ricorrere presso i
Centri di Assistenza Fiscale di CGIL,
CISL e UIL, si richiede la stipula di una
convenzione per l’elaborazione gratuita delle Dichiarazioni dei Redditi.
RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI
OPERATORE EDILE PRESSO L'ESPE DI
LECCO
In considerazione del ruolo e dell'elevata professionalità che alla nostra
Scuola Edile viene riconosciuto,
nell'ambito della formazione triennale
dei giovani che si immettono nel settore si richiede l'inquadramento per i
neodiplomati di primo ingresso al 1°
livello del CCNL di riferimento con
passaggio al 2° livello dopo un anno.
Tale Diritto nello specifico si intende
un viaggio di andata e ritorno dal
cantiere alla propria abitazione almeno ogni 15 giorni a carico dell’azienda.
Per quanto riguarda le ore impiegate
per il viaggio si chiede l’istituzione di
una indennità pari al 50 % di dette ore
retribuite secondo la paga ordinaria.
Per questi lavoratori si chiede che vitto
e alloggio siano a totale carico
dell’azienda.
REVISIONI ASSISTENZE CASSE EDILI
Si chiede una revisione delle assistenze di cassa edile.
IMPIEGATI
Si richiede l'iscrizione degli impiegati
presso la Cassa Edile.
E.V.R.
ELEMENTO VARIABILE DELLA
RETRIBUZIONE
Si chiede di fissare il tetto dell'EVR al
6% dei minimi in vigore al 01/01/2010
come previsto dall'articolo 12 e articolo 38 del CCNL.
Livello
Minimi al 1/1/10
Aumenti 6% (Euro)
7°
1.418,71
85,12
6°
1.276,83
76,61
5°
1.064,02
63,84
4°
993,11
59,58
3°
922,16
55,33
2°
829,95
49,79
1°
709,36
42,56
Da Km 8 a Km 25: 12%
Da Km 25 a Km 45: 18%
Da Km 45 a Km 65: 24%
Oltre Km 65: 30%
Al fine di retribuire in parte il disagio
della trasferta dei lavoratori edili.
INDENNITA' DI REPERIBILITA' E/O
CHIAMATA
Nei confronti di quei lavoratori che
effettuano lavori di manutenzione ed
interventi di urgenza a cui viene richiesta l'immediata disponibilità, si propone una specifica indennità di reperibilità e/o di chiamata di pronto intervento.
INDENNITA' SOSTITUTIVA DI MENSA
Unicamente per i lavoratori che superino le 4 ore giornaliere di attività
l’aumento dell’indennità sostitutiva di
mensa da 6,80 ad un aumento graduale nell’ambito della vigenza contrattuale sino a 8,50 €.
Erogazione:
Si chiede che l'EVR
sia erogato mensilmente.
LAVORATORI PENDOLARI
DECORRENZA E
DURATA
Si chiede l’istituzione del diritto alla
ricongiunzione familiare a favore di
lavoratori residenti in distretti distanti
oltre 100 km dal luogo di lavoro, e che
usufruiscono dell’alloggio.
Dal 1° gennaio
2011, per l’EVR dal
1° luglio 2011,
scadenza 31 dicembre 2013.
9
PAGINA
10
TABELLE PAGA DAL 1 GENNAIO 2011
EDILI INDUSTRIA IMPIEGATI DAL 01/01/2011
LIVELLI
PAGA BASE
CONTI.
I.T.S./P.P
E.E.T.
E.D.R.
STIPENDIO
DIVIS
ORE
PAGA
ORARIA
1im
769,36
512.87
71,26
121.39
10.33
1.485,21
173
8.58
2im
900,15
516.43
82.24
142.03
10.33
1.651,18
173
9.54
3im
1.000,16
519.16
91.68
157.81
10.33
1.779,14
173
10,28
4im
1.077,11
521.25
100.58
169.95
10.33
1.879,22
173
10,86
5
1.154,02
523.35
113.91
182.09
10.33
1.983,70
173
11.46
6
1.384,83
529.63
134.65
218.51
10.33
2.277,95
173
13.16
7
1.538,71
533.82
144.38
242.79
10.33
2.470,03
173
14,27
EDILI INDUSTRIA OPERAI DAL 01/01/2011
1op
4.44
2.96
0.92
0.24
0.05971
1.493,00
173
8.63
2op
5.20
2.98
1,08
0.28
0.05971
1.660,80
173
9.60
3op
5.78
3.00
1.20
0.32
0.05971
1.792,28
173
10.36
4op
6,22
3.01
1.28
0.34
0.05971
1.887,43
173
10.91
EDILI ARTIGIANI IMPIEGATI DAL 01/01/2011
LIVELLI
PAGA
BASE
1im
776,98
2im
889.41
3im
CONTI.
I.T.S.
/P.P
E.E.T.
E.D.R.
STIPENDIO
DIVISORE
PAGA ORARIA
71.26
121.39
10.33
1,492.54
173
8.62
515.43
82.24
142.03
10.33
1,639.28
173
9.47
1006,23
517.85
91.68
157.81
10.33
1,783.90
173
10.31
4im
1,075.94
520.12
100.58
169.95
10.33
1,876.92
173
10.84
5
1,161.54
522.91
113.91
182.09
10.33
1,990.78
173
11.50
6
1,394.10
529.11
134.65
218.51
10.33
2,286.70
173
13.21
7
1,593.72
534.28
144.38
242.79
10.33
2,525.50
173
14.59
8.67
512,58
EDILI ARTIGIANI OPERAI DAL 01/01/2011
A
G
E
op1
4.49
2.96
0.46
0.70
0.05971
1,499.91
173
op2
5,14
2.98
0.53
0.82
0.05971
1,648.69
173
9.53
op3
5.81
2.99
0.59
0.92
0.05971
1,795.74
173
10.38
op4
6,21
3.01
0.64
0.98
0.05971
1,887.43
173
10.91
N
D
A
L E
C
C
H
E
S
E
—
SPECIALE
FILLEA
CGIL
LECCO
MANUFATTI CEMENTO INDUSTRIA DAL 01/01/2011
LEGNO PICCOLA INDUSTRIA DAL 01/03/2011
PAGA
BASE
CONTI.
STIPENDIO
DIVI.
AE1
736,89
512.79
10.33
1.260,01
174
7,24
AE2
876,90
515.30
10.33
1.402,53
174
8,06
AE3
932,17
518.30
10.33
1,460,80
174
8,39
AS1
987,43
518.30
10.33
1.516,06
174
8,71
AS2
1031,64
522.46
10.33
1564,43
174
8,99
AS3
1142,18
522.49
10.33
1675,00
174
9,62
AC1
1046,39
522.49
10.33
1579,21
174
AC2
1142,18
522.49
10.33
1675,00
AC3
1142,18
522.49
10.33
1675,00
AC4
1252,72
528.03
10.33
AD1
1363,24
528.03
AD2
1473,78
528.03
AD3
1584,31
531.30
LIVELLI
E.D.R.
PAGA
ORARIA
LIVELLI
PAGA
BASE
CONTI.
E.D.R.
STIPENDIO
DIVI.
PAGA
ORARIA
Fop
4,17
2.94
0.05937
1249,15
174
7,17
Eop/Eim
4,88
2.95
0.05937
1373,81
174
7,89
Dop/Dim
5,26
2.96
0.05937
1443,13
174
8,29
C
5,66
2.97
0.05937
1513,08
174
8,69
9,07
CS
5,95
2.97
0.05937
1563,34
174
8,98
174
9,62
Bop/Bim
6,29
2.99
0.05937
1626,75
174
9,34
174
9,62
A
7,71
3.03
0.05937
1879,92
174
10,80
1791,08
174
10,29
AS
9,16
3.07
0.05937
2140,58
174
12,30
10.33
1901,60
174
10.92
10.33
2012,14
174
11,56
10.33
2125,94
174
12,21
CALCE CEMENTO GESSO INDUSTRIA DAL 01/01/2011
LEGNO ARTIGIANI DAL 01/01/2010
LIVEL
LI
PAGA
BASE
F
3,21
CONTINGENZA
2,92
Inc.
Reg.
0.27
E.D.R.
0,059
STIPENDIO
DIVISORE
1125,94
AE1
AQ1
PAGA
ORARIA
174
AQ2
6,47
AS1
E
3,59
2,93
0.30
0,059
1200,94
174
6,90
AS2
D
3,95
2,95
0.34
0,059
1272,13
174
7,31
AS3
C
CS
4,34
4,69
2,96
2,97
B
5,02
2,98
A
5,75
3,01
AS
6,38
0.40
0.47
0.52
3,02
0,059
0,059
1351,80
1425,51
174
174
1495,14
174
8,59
AC3
0,059
1536,59
174
8,83
AD1
9,47
AD2
1648,53
174
LEGNO INDUSTRIA DAL 01/01/2011
PAGA
LIVELLI
CONTI.
BASE
AE1
4,23
E.D.R.
2.94
0.05937
STIPENDIO DIVI.
1259,56
174
7,23
5,04
2.95
0.05937
1402,73
174
8,06
AE3
5,35
2.96
0.05937
1459,02
174
8,38
AE4/
AS1 5,67
2.97
0.05937
AC1/
AS2 5,92
2.97
0.05937
AS3
2.99
0.05937
3.00
0.05937
AC23/AS4
AC4
6,25
6,56
7,20
3.01
0.05937
0.05937
0.05937
7,83
3.03
AD1
8,25
3.04
AD3
8,67
8,89
1618,97
174
174
3.05
0.05937
3.05
0.20776
PAGA ORARIA
1261,30
175
7,20
10.33
855,77
10.33
892,65
515.49
10.33
951,67
517.65
10.33
988,53
517.65
10.33
1516,51
10.33
1562,61
519.46
519.55
523.11
10.33
10.33
523.11
10.33
1268,89
523.11
10.33
1386,93
530.24
10.33
1549,23
533.43
10.33
1202,50
1381,59
1418,47
1479,65
1629,10
1691,67
175
7,89
175
8,10
175
8,45
175
8,66
175
8,92
175
9,30
175
9,66
175
1735,94
1802,33
1927,50
2092,99
9,91
175
10,29
175
11,01
175
11,95
8,71
8,96
9,30
LIVEL
LI
PAGA BASE
CONTI.
I.T.S./P.P
E.D.R.
STIPENDIO
DI
VI
SO
RE
PAGA
ORARIA
7
3,53
2.91
0.06
0.05937
1142,79
174
6,56
6
4,00
2.92
0.07
0.05937
1230,44
174
7,07
5
4,33
2.94
0.08
0.05937
1290,17
174
7,41
4
4,59
2.96
0.08
0.05937
1341,09
174
7,70
3
5,08
2.98
0.09
0.05937
1430,58
174
8,22
2
6,23
3.03
0.12
0.05937
1644,93
174
9,45
1
6,83
3.05
0.13
0.05937
1755,61
174
10,08
174
1675,11
AC5
AD2
1560,59
174
DIVI.
LAPIDEI ARTIGIANI OPERAI DAL 01/01/2010
PAGA
ORARIA
AE2
1515,55
STIPENDIO
515.49
1158,23
AD3
E.D.R.
513.24
1099,22
AC2
8,19
CONTI.
737,73
1032,82
AC1
7,76
0,059
0,059
PAGA
BASE
LIVELLI
LAPIDEI PICCOLA INDUSTRIA DAL 01/05/2011
9,62
1919,64
174
10,92
L
I
V
.
1977,15
174
11,36
8
4,29
2,94
0.10391
1277,59
174
7,34
7
5,01
2,95
0.05937
1397,29
174
8,03
6
5,43
2,96
0.05937
1473,17
174
8,46
5
5,77
2,97
0.05937
1533,68
174
8,81
4
6,03
2,97
0.05937
1578,93
174
9,07
3
6,46
2,99
0.05937
1656,18
174
9,51
2
7,90
3,03
0.05937
1914,84
174
11,00
1
8,64
3,05
0.05937
2046,87
174
11,76
1788,45
2051,58
2115,19
174
174
174
10,27
11,79
12,15
PAGA BASE
CONTINGENZA
E.D.R.
STIPENDIO
DIVISOPAGA ORARIA
RE
ASSISTENZE CASSA EDILE
TERMINE
PRESENTAZIONE
ASSISTENZA
Concorso cure termali
(solo lavoratore)
Contributo donatori di sangue
Entro 90 giorni dal termine della
cura
Entro 30 giugno anno successivo
alla donazione
Contributo protesi dentarie
(solo lavoratore)
Assegno funerario per decesso
lavoratore o familiare
Contributo protesi oculistiche
ortopediche, acustiche
(diritto solo lavoratore)
Cure fisioterapiche
(diritto solo lavoratore)
AGENDA
LECCHESE
SPECIALE
FILLEA INFORMA
CGIL LECCO
Anno XXVI—n. 1
Reg. Trib: Lecco
n. 1/86 del
20/01/1986
Proprietà Cgil Lecco
Sede: Lecco, Via
Besonda 11
Direttore
Responsabile
Angelo De Battista
Progetto
Grafico
Michela Magni
Stampa
Tipografia
Commerciale
Lecco
Tiratura
2.700 copie
Soggiorni estivi per figli
(da 6 a 17 anni)
o figli portatori di handicap.
Borse di studio per figli studenti
Contributo per fini di studio per
figli studenti. Si richiede solo per
un figlio
Entro 12 mesi
saldo fattura
Entro 90 giorni data decesso
Entro 12 mesi dalla fattura
Entro 30 aprile anno successivo
alle fatture
Entro 31 Marzo anno di riferimento
Entro 31 ottobre dell’anno scolastico precedente
Entro 31 gennaio anno scolastico
in corso. N.B. occorre avere almeno 2 figli studenti, vale anche
se uno va alla materna
€ 18,00 al giorno
Max. 15 giorni
€ 8,00 a donazione
Diritto sopra € 258 rimborso 40%
fino a € 1.291
Oltre dal 39% al 25% della spesa
Morte del lavoratore € 1.033,
morte del famigliare € 620
Diritto oltre € 77 rimborso 50%
rimborso tetto max. € 775
Fondo disponibile € 7.747
rimborso max. € 516
Per i ragazzi tutto gratis fino a
20 giorni Rimborso per un accompagnatore max € 1.446
solo per portatori di handicap.
Medie superiori - università.
Le borse vanno da € 280 a € 600
Valido dalle medie all’università.
Rimborso da € 70 a € 270. si valutano corsie reddito lavoratore
Su mutui max. € 30.987,
rimborso degli interessi pari al 30%
per ristrutturazioni € 15.494 pari al
20%
Rimborsate protesi e cure odontoRimborso spese sanitarie. Vale
Entro 30 Aprile anno successivo
tecniche,visite, tiket .Rimborso
per
fatture
40% spesa con tetto
lavoratore e familiari a carico
max. € 258. Franchigia €258
Premio fedeltà scuola/lavoro per lo studente ESPE che abbia terminato il corso triennale e verrà assunto
da una impresa edile, avrà diritto ad un premio complessivo di €650, con erogazione di €200 dopo 800 ore
e di € 450 dopo ulteriori 1.600 ore.
Contributo casa.
Pagate 50 domande anno
Entro 28 gennaio anno successivo
data stipulazione mutuo
PERMANENZE
LECCO via Besonda 11
MERATE via Giotto 6/8
tel. 0341 488225
fax 0341 488292
Da lunedì a venerdì dalle 8,30 alle 13
e dalle 17 alle 18,30
Sabato dalle 9 alle 12
tel. 039 9905119
fax 039 9903066
Lunedì e martedì dalle 17 alle 18,30
Mauro Crimella cell 348 7130292
OGGIONO via Lazzaretto 44
tel. 0341 577703
CALOLZIOCORTE Via F.lli Calvi 14 Fax 0341 260687
tel.0341 644589
fax 0341 631105
Martedì dalle 17 alle 18,30
Giuseppe Cantatore
cell 335 5995483
Chiuso in redazione
Il 27 aprile 2011
Redazione c/o
Cgil Lecco
Via Besonda 11
RIMBORSO
Mercoledì dalle 17 alle 18,30
Giancarlo Lupinu cell 329 0250837
COLICO via Cipollina 4
tel. e fax 341 930345
Venerdì dalle 17 alle 18,30
Mauro Crimella cell 348 7130292
BARZANÒ via dei Mille 33
tel. 039 958961
fax 039 9212117
Giovedì dalle 17 alle 18,30
Giancarlo Lupinu cell 329 0250837
INTROBIO via Filanda 2
tel e fax 0341 982039
SOLO SU APPUNTAMENTO
Mauro Crimella cell 348 7130292
Scarica

apri il pdf