PE RI O D I CO D I I DI N FINFORMAZIONE O R M A Z I O N E DELLA D E L L CAMERA A C A M EDEL R A LAVORO D E L LA V O R O PERIODICO A G E N DA L E C C H E S E N U M E R O A P R I L E 1 2 0 1 1 W W W. C G I L. L E C C O. I T Un’informazione dalla parte dei lavoratori SPECIALE FILLEA INFORMA CGIL LECCO Con questo numero la Fillea Cgil di Lecco ha il piacere di riproporre a tutti i lettori (e in particolare a tutte le nostre iscritte ed i nostri iscritti) una nuova edizione del giornalino della categoria degli edili, del legno e dei settori ad essi collegati. Questo importante strumento di informazione si colloca all’interno della cornice della storica testata Agenda Lecchese, approfittando della collaborazione della Camera del lavoro territoriale di Lecco. All’interno di questo periodico pensiamo di affrontare con voi una serie di problematiche inerenti ai settori da noi prevalentemente seguiti, ma non solo. Tra le varie uscite, con periodicità mediamente trimestrale, troverete informazioni utili rispetto agli innumerevoli mutamenti legislativi e contrattuali cui il mondo del lavoro è spesso esposto. Pertanto è estremamente importante e utile divulgare queste informazioni al fine di consentire ad ogni lavoratore gli approfondimenti specifici che gli consentano di dare una personale valutazione, talvolta anche critica, su ciò che più o meno direttamente lo riguarda. L’altra finalità di questo periodico di informazione è strettamente connesso con il tentativo di coinvolgere attorno all’attività del sindacato il maggiore numero di lavoratori e lavoratrici nostri iscritti nelle modalità più dirette ed efficaci possibili. Su questa iniziativa, preventivamente discussa al Comitato direttivo provinciale della Fillea Cgil di Lecco, la segreteria intende investire risorse ed energie finalizzate a creare un sempre maggiore legame di fiducia con i propri iscritti affinché, attraverso un meccanismo di massima trasparenza, possano esprimere liberamente la propria opinione in merito all’operato che giornalmente la categoria svolge sul territorio provinciale. Questo giornalino si aggiunge ad una serie di altri strumenti di informazione che da anni abbiamo messo in campo e che, con soddisfazione, possiamo affermare essere riusciti a mantenere un contatto costante con tutti i lavoratori del settore. Mi riferisco in modo particolare al sito interne (www.fillealecco.net) e al più moderno profilo su Facebook, di nuova concezione. Basti pensare che il nostro sito conta circa 100 visite al giorno (per un totale di circa 400 pagine mediamente visitate al giorno). Un grande successo che colloca il nostro tra i siti sindacali della Cgil più visitati, collocan- dosi al secondo posto dopo quello della Fillea Cgil nazionale. Artefice di questo successo è il compagno Diego Pirovano, cui va il ringraziamento di tutti, il quale volontariamente e gratuitamente aggiorna periodicamente, e minuziosamente, questo importante strumento di conversazione. Ovviamente non tutti hanno la stessa dimestichezza con i più moderni metodi di comunicazione come internet. Quindi, per consentire a tutti parità di informazione, abbiamo pensato di rilanciare questo periodico, mantenendo così viva la tradizione del giornalino cartaceo. Giornalino che verrà integralmente riportato, visto che la tecnologia lo consente, anche in formato elettronico all’interno del sito. Concludo nell’informarvi che proprio per concretizzare la possibilità di interagire con i nostri lettori, abbiamo pensato di inserire nel nostro giornalino un angolo specifico dove poter porre domande, osservazioni, critiche utili e proposte. Scrivete le vostre domande alla pagina Contattaci del nostro sito www.fillealecco.net e le risposte verranno pubblicate sul numero successivo del periodico. Vi auguro una buona e attenta lettura. Giuseppe Cantatore Segretario generale Fillea Cgil Lecco PAGINA 2 6 maggio, sciopero generale La Cgil ha proclamato per il 6 maggio 2011 lo sciopero generale di tutti lavoratori e le lavoratrici, a fronte del tentativo del governo, in primo luogo, e di una parte delle associazioni imprenditoriali, di isolare la Cgil e di dividere il sindacato confederale. Questa scelta del governo, sostenuta per ragioni di “bottega” anche da Cisl e Uil, non aiuta il paese ad uscire da una crisi sempre più grave e profonda il cui prezzo viene pagato principalmente e pesantemente dai lavoratori dipendenti. Non c’è oggi in Italia (come in altri paesi europei) e non c’è nemmeno nella nostra provincia, una vera politica industriale capace di orientare le risorse pubbliche e private verso obiettivi di sviluppo e di crescita dell’occupazione. Questa dovrebbe essere la vera priorità a fronte dei dati sempre più drammatici sulla cassa integrazione, la mobilità e la disoccupazione. Bisognerebbe sostenere nuove imprese, nuovi prodotti e la riconversione delle aziende nei settori produttivi in crisi. In particolare nel settore dell’edilizia sarebbe necessario un rilancio degli investimenti pubblici verso un’edilizia ecocompatibile e a sostegno di impianti energetici alternativi e finalizzati al risparmio. Non solo quindi lo sblocco, urgente, delle risorse degli enti locali oggi bloccate dal patto di stabilità e un accesso più favorevole al credito, ma un vero e proprio piano di rilancio dell’edilizia pubblica, dentro regole certe e con strumenti trasparenti. A G E N D A L E C C H Per far ciò c’è bisogno di un patto con tutte le organizzazioni sociali, evitando, come si sta facendo, di isolare e colpire la più grande organizzazione sindacale del paese, solo perché non accetta, senza discutere, decisioni sbagliate contro i lavoratori prese dal governo. tori direttamente interessati di potersi esprimere con un voto su questi accordi e, come nel pubblico impiego, non consentendo nemmeno di eleggere i propri rappresentanti in ogni luogo di lavoro come prevede la legge. Nel contratto separato del comIn questi mesi , dopo l’accordo se- mercio, poi, si intendono applicare rigidamente le norme approvate dal governo che prevedono la riduzione salariale nei primi giorni di malattia, la certificazione di contratti individuali in deroga al contratto nazionale, l’obbligo per i nuovi assunti di ricorrere all’arbitrato e non al giudice del lavoro. Senza nuove regole nei prossimi mesi saremo di fronte al rischio concreto di nuovi contratti separati anche nelle categorie con una forte tradizione unitaria. parato sul contratto dei metalmeccanici e alla Fiat, in altri due settori importanti, la pubblica amministrazione ed il commercio, sono state sottoscritte intese separate. Siamo di fronte al fatto che la maggioranza dei lavoratori pubblici e privati non ha un contratto nazionale degno di questo nome e sottoscritto da tutte le organizzazioni sindacali. Vi è qui una responsabilità grave di Cisl e Uil. In questi contratti separati sono previste norme che riducono i diritti e bloccano i salari dei lavoratori senza peraltro produrre nessun effetto positivo per l’occupazione. Tutto ciò senza consentire ai lavora- E S E — SPECIALE Per questo con lo sciopero generale del 6 maggio la Cgil chiede un cambio radicale della politica industriale e economica del nostro paese, accanto ad una politica fiscale a vantaggio del lavoro e propone un nuovo modello contrattuale, unitario per tutti i lavoratori pubblici e privati e regole di rappresentanza e democrazia universali. È importante che anche dai settori che hanno una lunga e positiva tradizione unitaria, come quello dei lavoratori dell’edilizia e del legno, venga un contributo significativo per la piena riuscita dello sciopero generale. Wolfango Pirelli Segretario generale Cdlt Lecco FILLEA CGIL LECCO NUMERO 1 PAGINA L’Edilizia: un settore in una profonda crisi Se solamente nel 2007 qualcuno avesse ipotizzato che il settore edile potesse perdere il 15,50 % dei suoi addetti e l’ 8,7 % delle sue imprese iscritte in Cassa Edile di Lecco e Como in meno di tre anni, lo avrebbero preso per matto. Eppure questo è il fenomeno che oggi registriamo nel nostro territorio. Una crisi complessa che, inizialmente, è stata sottovalutata dal Governo centrale e anche dalle stesse Associazioni di Categoria. Oggi, nessuno può smentire la gravità del fenomeno. Nel 2008, a seguito degli Stati Generali promossi dallo stesso Presidente del Consiglio, la crisi a livello nazionale iniziava a dare i primi segnali anche nel settore delle Costruzioni. Da qui grandi promesse da parte dell'attuale Governo: si parlava del Piano Casa in cui, in barba a tutte le normative in materia dei PGT locali, si consentiva a qualsiasi proprietario di immobile di poter ampliare la propria abitazione dal 20 % al 35% della volumetria. Si credeva, così, di poter rilanciare il settore dell'edilizia. Mentre la ripresa nel settore delle infrastrutture si ipotizzava con la messa in campo di una serie di opere faraoniche prive di copertura finanziaria come il Ponte sullo Stretto di Messina, la TAV Roma – Reggio Calabria, l'autostrada Salerno – Reggio Calabria, la Pedemontana (tratto autostradale Varese – Como – Milano Bergamo), la Brebemi (tratta autostradale Milano – Bergamo - Brescia), per non dimenticare le opere previste per l'EXPO 2015 e la ricostruzione de L'Aquila e hinterland. Tutte opere (delle quali si potrebbe scrivere un libro nero tra illeciti amministrativi, tangenti, procedure di emergenza, infiltrazioni di organizzazioni malavitose, ecc) che non vedono fine e, alcune, neppure un inizio. Se si fossero programmate più opere di immediata utilità (marciapiedi, strade, ristrutturazioni di edifici scolastici ecc), forse avrebbero lavorato più imprese facendo girare maggiormente l'economia locale. Ma altronde anche queste sono le contraddizioni della Lega che poi a questo federalismo nella pratica ci crede ben poco. Nell'ambito dell'edilizia pubblica la situazione si è ulteriormente aggravata: mentre fino a qualche mese fa, ci si lamentava per il ritardo ingiustificato dei pagamenti da parte delle Committenze pubbliche (fenomeno condizionato dal patto di Stabilità che mette in grave difficoltà di liquidità anche imprese strutturate) oggi si riscontra anche una drastica riduzione delle opere. Pertanto quando le imprese hanno la rara occasione di partecipare a gare di appalti pubblici, tentano di aggiudicarsi l'opera al massimo del ribasso (sino anche al 48% e oltre). Immaginabile può essere il margine di guadagno, o di perdita in alcuni casi, che, anche con le varianti d'opera esageratamente gonfiate, diventa difficile da recuperare. Ci chiediamo: come può un'impresa partecipare ad un appalto dove i margini di guadagno sono inimmaginabili, con pagamenti ritardati tra i 90 e gli 80 giorni dalla consegna? Come verranno pagati (o non pagati) quei lavoratori che hanno realizzato queste opere? Quali saranno le condizioni di lavoro di questi operai che lavorano per un bene pubblico? E quindi che tipo di tutele vengono garantite a questi lavoratori dal committente pubblico, ovvero dallo Stato? Tante domande, nessuna risposta. E il privato non è messo meglio. Comprare un immobile in una situazione in cui il rischio di perdere il proprio posto di lavoro o di entrare in Cassa Integrazione è alto, è un bel rischio. La stessa restrizione, generata dalle Banche sull'accesso al credito, diventa elemento di difficoltà per l'acquisto di una casa. Tutti questi elementi hanno provocato un calo considerevole di lavoro anche nell'edilizia privata e aumentato l'utilizzo di ammortizzatori sociali. Quali potrebbero essere le soluzioni per uscire da questa drammatica situazione di stallo? Noi proponiamo alcune idee per poter aprire un confronto serio e credibile. Per esempio nell'ambito degli appalti pubblici è necessario che lo Stato, in collaborazione con gli enti locali, si impegni alla realizzazione di opere sul territorio per migliorare la viabilità, gli edifici pubblici, opere infrastrutturali di immediata necessità, autorizzando un più flessibile allargamento del Patto di Stabilità. Il finanziamento per queste opere può essere trovato mediante un serrata repressione dell'evasione fiscale, aumentando le imposte per le rendite, introducendo nuovamente l'ICI per gli immobili superiori a un certo valore catastale e aumentando le sanzioni per gli illeciti amministrativi. Servono, inoltre, regole certe per garantire regolarità e trasparenza nell'ambito delle gare d'appalto. La ripresa dell'edilizia privata passa attraverso accordi specifici tra Stato e banche, obbligando queste ultime alla stipula di un patto sociale ed etico per favorire l'accesso al credito. Nello stesso tempo è necessario monitorare la compravendita immobiliare ridimensionando i costi e reprimendo le speculazioni che hanno alterato il mercato. Indispensabile è anche l'introduzione di metodologie di costruzione eco-compatibili a risparmio energetico anche mediante agevolazioni sugli oneri di urbanizzazione rispetto all'edilizia tradizionale. Tutte queste proposte sono pensate per incentivare una ripresa del settore. Perché, siamo certi, la ripresa dell'edilizia consentirebbe una ripresa complessiva del sistema economico nazionale. Giuseppe Cantatore Segretario generale Fillea Cgil Lecco 3 PAGINA 4 Difendersi dal Collegato lavoro Lo scorso novembre è stata approvata dalla maggioranza parlamentare di centrodestra (Pdl, Lega Nord e alleati) la legge n. 183/2010, meglio nota come “Collegato Lavoro”. Si tratta di un complesso di norme la cui discussione ed elaborazione coincide con l’inizio della legislatura e che a più riprese è stata oggetto di forti rilievi da parte del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ne hanno determinato il rinvio alla Camera dei deputati ed al Senato. Dopo questo “incidente” istituzionale (di enorme rilevanza se si pensa che simili interventi del Quirinale si verificano molto raramente) ne è stata approvata la versione definitiva che, quantomeno, ha visto la modifica di alcune norme che avrebbero prodotto conseguenze fortemente negative per tutti i lavoratori. Una su tutte, il rischio di non potere più ricorrere alla giustizia ordinaria, cioè al giudice del lavoro, in caso di licenziamento illegittimo. contenzioso di lavoro Mentre praticamente in tutti gli ambiti della società si cerca di introdurre la possibilità di risolvere i problemi evitando (o precedendo) il ricorso alle vie legali, nei contenziosi di lavoro questo obbligo, in vigore da circa 10 anni, e che in un territorio piccolo come la nostra provincia consentiva un discreto numero di accordi, viene abolito. Nuovi termini di decadenza per i licenziamenti La legge 604 del 1966 prevede che un licenziamento debba essere impugnato, anche con una semplice lettera del lavoratore e/ o del sindacato, entro 60 giorni dalla comunicazione. La nuova legge stabilisce, entro i successivi 270 giorni, l’obbligo di depositare, a pena di decadenza, presso il competente Tribunale il ricorso legale. E’ un termine che può pregiudicare, in alcune fattispecie particolari di licenziamento, il buon esito della causa (ad esempio in caso di riconoscimento di malattia professionale in luogo di “normale” malattia, oppure per licenziamenti fondati su precedenti sanzioni disciplinari, ecc.) La Cgil si è battuta (spesso in solitudine e senza trovare altrettanta determinazione in Cisl e Uil) contro questa normativa che colpisce in profondità i diritti e rende ancora più squilibrato il rapporto tra lavoratori e aziende, naturalmente a favore di queste ultime. ll Collegato Lavoro affronta diversi argomenti ed è un provvedimento molto articolato. È pertanto impo rtante segnalare le principali conseguenze concrete sul mondo del lavoro. Nuovi termini di impugnazione Il “Collegato Lavoro” introduce il termine di 60 giorni per agire, anche con una semplice lettera del lavoratore e/o del sindacato, a tutela dei seguenti atti: - cessazione del rapporto di lavoro in caso di rapporti di lavoro in nero, di rapporti atipici (es. contratti di collaborazione, a progetto, ecc.) e a tempo determinato; - trasferimenti da una unità produttiva ad un’altra; - riconoscimento di rapporto di lavoro a tempo indeterminato nel caso di contratti a termine non rispettosi delle normative vigenti; - accertamento del rapporto di lavoro in capo ad un soggetto Abolizione del tentativo obbligatorio di conciliazione nel A G E N D A L E C C H E S E — SPECIALE terzo (ad esempio il committente nel caso di appalto irregolare, oppure l’azienda utilizzatrice nel caso di contratto di somministrazione, l’ex lavoro interinale). Se dovessero capitare problemi di questo tipo, poiché vi sono sfumature molto complesse da considerare e spiegare, è utile rivolgersi subito al sindacato. Introduzione di nuove forme di arbitrato per contenziosi lavorativi Il tentativo evidente è quello di “svuotare” il ruolo del giudice del lavoro e proporre strade alternative per risolvere i problemi relativi al rapporto di lavoro. Pur nella consapevolezza che la giustizia italiana ha bisogno di una profonda scossa che consenta soprattutto una maggiore velocità nei procedimenti, la Cgil è contraria a queste forme di giustizia “privatistica” quando diventano un obbligo al quale non ci si può sottrarre, anche perché possono rivelarsi economicamente costose per il lavoratore che, nella migliore delle ipotesi, viene chiamato a pagare uno degli arbitri. Possibilità di introdurre clausole compromissorie nell’ambito del contratto di lavoro Ovvero di prevedere “condizioni speciali”, a dettagliare o, temiamo, a peggiorare quanto già previsto dai contratti collettivi di lavoro, per esempio sul tema delle sanzioni disciplinari. Questa possibilità può avvenire per i nuovi rapporti di lavoro e per quelli già in essere: se l’azienda chiede a un lavoratore di stipulare queste clausole è opportuno prendere tempo e contattare il sindacato. Gabriele Viganò Responsabile Ufficio Vertenze Cgil Lecco FILLEA CGIL LECCO NUMERO 1 PAGINA 5 Edilizia, in 16 mesi persi 900 posti tesserino di riconoscimento - sia il modo migliore per attirare l’attenzione di un lavoratore edile, magari convinto che il sindacalista appartenga a una casta di privilegiati che se ne stanno chiuso negli uffici, vivacchiando sulle spalle dei lavoratori che pagano la tessera. Percorrendo il passato, il presente e pensando anche al futuro, la Fillea Cgil di Lecco è fermamente convinta che la priorità per un sindacato di rappresentanza e tutela dei lavoratori, debba passare dal rapporto diretto leale e trasparente con i lavoratori sui posti di lavoro, nei cantieri e nelle fabbriche, senza aver paura di sporcarsi le scarpe. Per questo motivo pensiamo che presentarci nei cantieri – naturalmente forniti di tutti i dispositivi antinfortunistici, scarpe, elmetto e momento difficile come quello che stiamo attraversando. La crisi interessa il nostro settore ormai da parecchi mesi e la preoccupazione è forte: il lavoro è poco e scarseggiano le risorse economiche. La cosa più preoccupante è la mancanza di liquidità, che favoriLa presenza della Fillea di Lecco sce il sorgere di fenomeni partiè ben visibile nei cantieri in colari. quanto le nostre auto sono riconoscibili dal nostro logo e Ci sono pseudo imprenditori che, dalla scritta “Fillea Cgil Lecco”. approfittando di questa situazioNon possiamo essere scambiati ne, convincono i dipendenti a per qualcos’altro. dimettersi e a trasformarsi in artigiani con la promessa di dar Ho un’esperienza diretta di loro lavoro e col miraggio di cantieri: sono stato muratore maggiori guadagni. Cosa che poi, per sedici anni, conosco dal vivo col tempo, scoprono non essere la fatica, il freddo dell’inverno e vera. il caldo dell’estate, la pioggia e il Oppure li convincono a dimetterfango, so quanto è importante si dall’impresa per costituire vedere la presenza di qualcuno una cooperativa di lavoro dove che sai che lavora per te. Questa però alla fine i ricavi rimangono a presenza, attiva e visibile, è capo solo di una persona: il ancora più importante in un loro ex datore di lavoro. Quando gli imprenditori sono seri si rivolgono a noi per aprire le procedure di cassa integrazione ordinaria, nell’attesa che torni un po’ di lavoro. Purtroppo non sempre è così. A volte siamo chiamati a gestire procedure di licenziamento, collettivo o individuale, o la messa in liquidazione delle aziende con conseguente richiesta di indennità di disoccupazione. Un dato particolarmente emblematico, fornito dalla Cassa Edile, fotografa la situazione del settore della nostra provincia: in sedici mesi, da ottobre 2009 a febbraio 2011, si sono persi 900 posti di lavoro. Giancarlo Lupinu Segretario Fillea Cgil Lecco Ciao Remo! Sabato 16 aprile è improvvisamente deceduto il Compagno Remo Viganò. Una grande perdita per l’intera CGIL di Lecco, difficile da colmare. Remo ha dato molto alla Cgil e in particolar modo alla FILLEA CGIL di Lecco. È stato Remo, infatti, che nel lontano 1957 ha costituito a Lecco la Federazione Italiana dei Lavoratori Legno Edilizia ed Affini – F.I.L.L.E.A.. Gli siamo immensamente grati: la sua tenacia e semplicità, che hanno da sempre caratterizzato il suo operato, hanno consentito di avvicinare, riunire e organizzare gli allora difficili lavoratori delle costruzioni. Operazione tanto laboriosa quanto complessa negli anni ’50 con il boom del settore. E sempre a lui si deve la dichiarazione del primo Sciopero Generale del settore e i primi accordi sindacali, scritti sulla carta del formaggio durante le pause pranzo all’interno dei cantieri. Accordi che oggi, nelle modalità con la quale sono stati fatti, possono sembrare paradossali ma che hanno consentito la nascita della rappresentatività e l’unità dei lavoratori del settore delle costruzioni, creando quindi i presupposti per la costituzione degli attuali enti paritetici. “Caro Remo, non ti dimenticheremo mai e rimarrai sempre nei nostri cuori quale esempio esemplare per i giovani sindacalisti di oggi. I tuoi Compagni di sempre!!!!” La Segreteria della FILLEA CGIL di Lecco Da sinistra: Massimo Cannella, Remo Viganò, Giuseppe Cantatore, Giancarlo Lupinu. Dietro Mauro Crimella PAGINA 6 L’industria del legno tra crisi e concorrenza Lecco non ha una grossa presenza di aziende del legno sul proprio territorio. Tra artigiane e industriali, la Fillea ne segue una cinquantina di tutte le tipologie: da quelle che producono mobili a quelle che realizzano tetti, a quelle che fabbricano manici per martelli o cornici. Per il sindacato questo significa dover affrontare problemi molto diversi tra loro ma anche problemi comuni a tutti: dai cali di commesse e produzione alla cassa integrazione, alla mobilità e ai contratti di solidarietà. A livello nazionale il settore del mobile leggero (che con la crisi ha subito forti flessioni di mercato) sta pian piano recuperando in questo 2011 e un ulteriore recupero del 2%è previsto per il prossimo anno. Le cose vanno peggio, invece, per i mobili da ufficio la cui crisi, cominciata nel 1993, non accenna a finire. La nostra industria paga in particolare lo scotto di una riduzione delle esportazioni di circa il 30% anche a causa del forte aumento della concorrenza tedesca, che ha invece incrementato le proprie esportazioni di circa il 50%. Alla base di tutto, un sistema che in Italia manca quasi completamente. Basti pensare che la media degli addetti per impresa in Germania è di 21 dipendenti, mentre da noi gli addetti sono in media solo 4. L’industria tedesca si basa poi sulla creazione di grossi centri di distribuzione, cosa che permette una maggiore razionalizzazione delle risorse. In Italia si privilegia invece la distribuzione attraverso piccoli negozi con conseguente spreco di risorse e costi notevolmente più alti. A G risorse e costi. Se si vuole combattere questa crisi, che ha fatto aumentare la cassa integrazione ordinaria del 370% e se si vuole uscire da questa situazione, l’unico metodo è fare sistema, aggregando i produttori e razionalizzando le reti di vendita. Ma veniamo alla situazione di casa nostra, che ha costretto il sindacato a utilizzare tutti gli strumenti possibili per mitigare l’impatto della crisi sulle famiglie lecchesi. Il settore risente di una crisi generalizzata ed è acutizzata dalle difficoltà del settore delle costruzioni che si riverbera soprattutto su quelle aziende che si sono specializzate nella costruzione di tetti, parquet e accessori per la casa. Pensiamo all’anno di cassa integrazione, con conseguente mobilità per una trentina di lavoratori, che ha interessato un’azienda valsassinese leader nel settore del mobile di qualità. L’azienda ha visto ridursi in misura considerevole il mercato estero e ha subito la forte flessione del mercato interno. Un’altra azienda della Valsassina, che fabbrica manici per utensili, ha visto un forte calo del mercato interno e di quello estero, soprattutto di quello nordafricano, anche in conseguenza delle note vicende che stanno vivendo quei paesi. A completare il quadro, il fatto che anche l’approvvigionamento della materia prima è diventato un problema. Parte del legname, infatti, viene utilizzato per il funzionamento delle centrali a biomasse. dure di cassa integrazione. Alcune di queste realtà svolgono attività molto specialistiche e tecnologicamente avanzate. La nostra preoccupazione sta nel fatto che, se questo stato di malessere non dovesse migliorare dopo gli attuali, prolungati periodi di cassa integrazione ordinaria, si debba essere costretti a far ricorso alla cassa integrazione straordinaria per crisi strutturale sino all’utilizzo della mobilità. Se questo avvenisse rischieremmo un impatto sociale gravissimo sull’intero territorio lecchese con importanti ricadute sul sistema occupazionale della provincia. Il settore del legno, che in Italia conta 420mila addetti, ha la necessità di strutturarsi meglio per tener testa alla concorrenza straniera. Questo però non è sufficiente. Serve anche una buona legge sui boschi e sulle foreste per evitare di importare la materia prima di cui il settore necessita per il suo sostentamento. Collegata ad una buona normativa sulle centrali a biomasse, consentirebbe al settore una certa autonomia. C’è tuttavia una nota positiva: finora le aziende lecchesi non hanno derogato o disdettato gli accordi aziendali. La crisi comunque permane e molte aziende si trovano in deficit di liquidità al punto da dichiarare l’impossibilità di continuare ad anticipare la cassa integrazione per conto dell’Inps. Il fenomeno interessa anche le aziende che producono pannelli, che si vedono “derubate” della materia prima. E a peggiorare la situazione, la carenza normativa: in Italia, sull’utilizzo delle biomasse, esiste una legge aleatoria e insufficiente. Per il settore sono necessarie politiche attive e serie mentre diventa sempre più urgente che il governo intervenga per metter mano ad una riforma seria degli ammortizzatori sociali, che sia finalizzata a tutelare concretamente le lavoratrici e i lavoratori. Da qui, se si vuol essere competitivi, la necessità che le imprese del legno del nostro paese facciano rete, razionalizzando così Altre realtà industriali significative segnalano poi sofferenze e si sono trovate costrette ad aprire le proce- Mauro Crimella Segretario Fillea Cgil Lecco E E N D A L E C C H S E — SPECIALE FILLEA CGIL LECCO NUMERO 1 PAGINA Aliquota al 10%: istruzioni per l’uso Nel mese di luglio è stato chiarito che gli straordinari, il lavoro notturno e i premi di produzione svolti negli anni 20082009 -2010 possono essere tassati al 10% e non con l’aliquota ordinaria, per esempio del 23%. Si possono recuperare le tasse pagate in più con il modello 730. Nel 2011 per usufruire dell’aliquota al 10% occorre sottoscrivere l’accordo sindacale. Chi ne ha diritto e in quale misura I lavoratori del settore privato, entro un tetto massimo e se non hanno si è superato un determinato reddito: Anno 2008 tetto max tassato al 10% €. 3.000, reddito 2007 €. 30.000 no; lavoro notturno (sia relativamente all’importo ordinario che sulla maggiorazione notturna); lavoro straordinario. Anno 2009 tetto max tassato al 10% €. 6.000, reddito 2008 €. 35.000 Per maggiori informazioni rivolgiti al CAAF Cgil Lecco tel. 0341286086 tel. 039 5983746 Anno 2010 tetto max tassato al 10% €. 6.000, reddito 2009 €. 35.000 Anno 2011 tetto max tassato al 10% €. 6.000, reddito 2010 €. 40.000 In sintesi questi sono gli elementi che possono usufruire della tassazione al 10% Premi di produttività e di risultato; indennità o maggiorazioni di tur- Siamo Presenti a : Lecco-Merate-Oggiono-Calolziocorte -Mandello-ValmadreraCostamasnaga-Barzanò-ColicoIntrobio- Bellano –CasatenovoOlgiate Molgora –Paderno d’Adda Olginate Massimo Cannella Direttore Centro Servizi Fiscali Cgil Lecco Dalla cazzuola al web, il nostro sito Ormai, per chi ci conosce, il nostro sito web non è certo una novità. È altresì vero che tra il mese di dicembre 2010 e gennaio 2011 abbiamo effettuato una sorta di trasloco. Non siamo più all’indirizzo web www.fillealecco.it (anche se ancora attivo) ma ci trovate definitivamente al nuovo indirizzo www.fillealecco.net La Fillea di Lecco possedeva già una pagina internet amatoriale, ma da un paio d'anni abbiamo voluto effettuare un restyling grafico del sito per renderlo più moderno. Il numero delle visite ha evidenziato il successo di tale scelta: pensate che ad aprile siamo arrivati a 91225 visitatori. Dalla home page (pagina iniziale) si accede alle sotto aree dedicate ad approfondimenti specifici del settore edile: news (ultime notizie da Fillea nazionale, Regionale, Inps, Inail, Inca ecc.) edicola (le notizie da giornali locali e non), Contratti nazionali (dettagli e tabelle riepilogative) Contratti provinciali (contratti integrativi della provincia di Lecco), Tabelle paga (una pagina dove poter verificare in tempo reale la propria busta paga) agenda (utile strumento per trovare eventi e manifestazioni a livello territoriale) pubblicazione (area dedicata alle pubblicazioni della Fillea di Lecco). Nel menù laterale, è sicuramente da visitare l’area sulla sicurezza / Rlst dove si possono trovare norme, linee guida, opuscoli inerenti la sicurezza sul lavoro. C’è anche una galleria immagini dove si possono vedere foto delle manifestazioni, scioperi, viaggi della Fillea di Lecco in italia ma non solo. E tante altre informazioni interessanti (ad esempio, il link Fillea di Lecco su facebook) ma non vogliamo rovinarvi la sorpresa. Buona navigazione Diego Pirovano Presidente Direttivo Fillea Cgil Lecco 7 PAGINA 8 Rinnovo del contratto provinciale: ecco la piattaforma riconoscerla come luogo di valorizzazione professionale e garanzia di lavoro. PREMESSA Le Organizzazioni Sindacali FeNEALUIL, FILCA-ClSL e FILLEA-CGIL di Lecco intendono attuare Ia applicazione della contrattazione di secondo livello così come richiamato dal C C N L edile sia del settore industria che di quello dell'Artigianato. Le logiche che guardano solo al guadagno immediato sono perdenti perché non creano le condizioni di sviluppo necessari per costruire un tessuto sano e capace di guardare alle regole di trasparenza, sicurezza e garanzia come avanzamenti di qualità settoriali. Valorizzare la contrattazione di secondo livello significa concretamente valorizzare il settore delle costruzioni che, per le caratteristiche che lo distingue, ha la necessità di aderire sempre di più alle peculiarità del territorio in cui opera; lo dimostra la storica e costruttiva rete di relazioni sindacali che da sempre ha distinto il territorio lecchese e che nel tempo ha consentito di migliorare e rafforzare la qualità delle imprese all'interno di un mercato molto difficile e destrutturato. Troppi sono i fenomeni di nuove imprese individuali che senza alcuna professionalità e strumentazione rischiano di sostituire in alcuni casi il lavoro subordinato e cosa peggiore misurano la loro competitività solo su logiche di risparmio sul costo del lavoro e sulla sicurezza. La questione della sicurezza è un tema che affrontato con laicità e fermezza può nobilitare un settore come il nostro che purtroppo registra ancora il primato degli infortuni mortali. Passi in avanti in questi anni ne abbiamo fatti, ora occorre capitalizzare le esperienze, valorizzarne i risultati ed affinare le azioni affinché il concetto di sicurezza sia sempre più patrimonio di tutto il settore. Davanti a un panorama socio economico che sta mettendo a dura prova anche le storiche imprese del territorio, c’è la necessità di introdurre regole certe e trasparenti atte a valorizzare, tutelare e rilanciare il sistema di imprese. Dobbiamo pertanto vivere I'occasione della definizione del nuovo contratto integrativo provinciale edile come una reciproca opportunità che ci consenta di partecipare attivamente ad un mercato delle costruzioni più selettivo e qualitativamente maggiormente professionalizzante. Riteniamo che vada rafforzato il sistema fornendo ai nostri enti paritetici ruoli di qualità riconosciuti dal settore nel suo insieme, agendo sulla leva della mutualizzazione valorizzando il ruolo che tale meccanismo ha reso in termini di diritti per i lavoratori e servizi all’impresa: in quest’ottica occorre aggiornarli rendendoli più vicini ad un settore che cambia e che più di altri si misura con lavoratori di diverse nazionalità che rappresentano un valore ma di converso bisogna dare risposte concrete a nuovi bisogni. Occorre operare contro un sistema che mina questi elementi di qualità come la destrutturazione dell’impresa e il ricorso a forme di lavoro non regolari, fenomeni che purtroppo stiamo registrando in costante aumento. A questo proposito riteniamo che il nuovo contratto integrativo deve segnare un percorso che si caratterizza sulla qualità, il riconoscimento professionale e l’integrazione sociale. Riteniamo che l’impresa debba assumere nuovamente un ruolo sociale dove i lavoratori possano A G E N D A L E C C H FORMAZIONE E BORSA LAVORO Nell’ambito della formazione pen- E S E — SPECIALE siamo che si debba valorizzare maggiormente la nostra scuola edile mediante l’aumento di corsi di formazione finalizzarti alla riqualificazione degli addetti del settore anche mediante a quanto previsto dall’ultimo CCNL di riferimento. SICUREZZA E PREVENZIONE Nell'ambito della tematica della prevenzione e sicurezza all'interno dei luoghi di lavoro le OO.SS. riteniamo importante valorizzare il ruolo dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriali – RLST e dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza aziendali - RLS. A tal proposito necessita favorire l'agibilità all'interno dei cantieri. Difatti, solo mediante la partecipazione ed il concreto coinvolgimento di RLS ed RLST possiamo dare una svolta al processo della cultura della prevenzione all'interno dei luoghi di lavoro. Nell'ambito dell'attività della sicurezza e della prevenzione svolto dagli RLST necessita prevedere un maggiore coinvolgimento dei lavoratori. Per questo motivo chiediamo la possibilità di consentire agli RLST la gestione un monte ore per lo svolgimento di momenti di incontro con i lavoratori presso le imprese e/o i cantieri. LEGALITA' E TRASPARENZA Necessità definire protocolli di intesa con le istituzioni locali finalizzati alla valorizzazione della legalità e della trasparenza negli gare per l’agiudicamneto di lavori pubblici. Nell’ambito di questi protocolli è opportuno sottolineare l’importanza della contrattazione d’anticipo. IMPRESE INDIVIDUALI Il fenomeno delle imprese individuali, specialmente in quest'ultimo periodo, nel nostro territorio sta diventando sempre più dilagante. Al fine di limitare quella che talvolta si trasforma in concorrenza sleale, le parti sociali devono pertanto ricercare soluzioni congiunte atte a selezionare le differenti professionalità. FILLEA CGIL LECCO NUMERO 1 PAGINA INDENNITA' DI CONCORSO PASTO Unicamente per i lavoratori che superino le 4 ore giornaliere di attività la totale copertura dell’intero costo pasto. INDENNITA' DI TRASPORTO FERIE Obbligo di mettere in condizione i lavoratori di fruire delle ferie a propria disposizione mediante, ove possibile, una programmazione preventiva con i criteri richiamati dall’attuale Contratto Integrativo Provinciale Edile. MALATTIA Recupero dei tre giorni di carenza malattia, pagati direttamente dal datore di lavoro. Anche in questo caso si richiede un adeguamento ai costi in considerazione degli aumenti reali con una revisioni durante la vigenza contrattuale da 2€ a 3€. INDENNITA' DI GUIDA TRASPORTO OPERAI-IMPIEGATI Si chiede l’istituzione di una indennità a favore di coloro che guidano i mezzi per il trasporto delle persone sui cantieri pari alle tabelle trasferta di cui sopra maggiorate del 50%, considerando come percorso dal punto di partenza al punto di arrivo del mezzo, per coloro che rimangono entro gli 8 Km. una indennità pari al 10%. COVENZIONE CENTRI FISCALI INFORTUNIO Anticipo da parte del datore di lavoro dell’indennità di infortunio a nome e per conto dell’INAIL mediante uno specifico accordo con l’Istituto Nazionale per gli Infortuni. CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI Imporre l’obbligo da parte dell’impresa che faccia richiesta di Cassa Integrazione Ordinaria – CIGO nello svolgimento dell’esame congiunto preventivo. INDENNITA' DI TRASFERTA Si chiede la modifica degli attuali parametri relativi all'indennità di trasferta come segue: Vista la continua necessità da aperte del lavoratore di ricorrere presso i Centri di Assistenza Fiscale di CGIL, CISL e UIL, si richiede la stipula di una convenzione per l’elaborazione gratuita delle Dichiarazioni dei Redditi. RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI OPERATORE EDILE PRESSO L'ESPE DI LECCO In considerazione del ruolo e dell'elevata professionalità che alla nostra Scuola Edile viene riconosciuto, nell'ambito della formazione triennale dei giovani che si immettono nel settore si richiede l'inquadramento per i neodiplomati di primo ingresso al 1° livello del CCNL di riferimento con passaggio al 2° livello dopo un anno. Tale Diritto nello specifico si intende un viaggio di andata e ritorno dal cantiere alla propria abitazione almeno ogni 15 giorni a carico dell’azienda. Per quanto riguarda le ore impiegate per il viaggio si chiede l’istituzione di una indennità pari al 50 % di dette ore retribuite secondo la paga ordinaria. Per questi lavoratori si chiede che vitto e alloggio siano a totale carico dell’azienda. REVISIONI ASSISTENZE CASSE EDILI Si chiede una revisione delle assistenze di cassa edile. IMPIEGATI Si richiede l'iscrizione degli impiegati presso la Cassa Edile. E.V.R. ELEMENTO VARIABILE DELLA RETRIBUZIONE Si chiede di fissare il tetto dell'EVR al 6% dei minimi in vigore al 01/01/2010 come previsto dall'articolo 12 e articolo 38 del CCNL. Livello Minimi al 1/1/10 Aumenti 6% (Euro) 7° 1.418,71 85,12 6° 1.276,83 76,61 5° 1.064,02 63,84 4° 993,11 59,58 3° 922,16 55,33 2° 829,95 49,79 1° 709,36 42,56 Da Km 8 a Km 25: 12% Da Km 25 a Km 45: 18% Da Km 45 a Km 65: 24% Oltre Km 65: 30% Al fine di retribuire in parte il disagio della trasferta dei lavoratori edili. INDENNITA' DI REPERIBILITA' E/O CHIAMATA Nei confronti di quei lavoratori che effettuano lavori di manutenzione ed interventi di urgenza a cui viene richiesta l'immediata disponibilità, si propone una specifica indennità di reperibilità e/o di chiamata di pronto intervento. INDENNITA' SOSTITUTIVA DI MENSA Unicamente per i lavoratori che superino le 4 ore giornaliere di attività l’aumento dell’indennità sostitutiva di mensa da 6,80 ad un aumento graduale nell’ambito della vigenza contrattuale sino a 8,50 €. Erogazione: Si chiede che l'EVR sia erogato mensilmente. LAVORATORI PENDOLARI DECORRENZA E DURATA Si chiede l’istituzione del diritto alla ricongiunzione familiare a favore di lavoratori residenti in distretti distanti oltre 100 km dal luogo di lavoro, e che usufruiscono dell’alloggio. Dal 1° gennaio 2011, per l’EVR dal 1° luglio 2011, scadenza 31 dicembre 2013. 9 PAGINA 10 TABELLE PAGA DAL 1 GENNAIO 2011 EDILI INDUSTRIA IMPIEGATI DAL 01/01/2011 LIVELLI PAGA BASE CONTI. I.T.S./P.P E.E.T. E.D.R. STIPENDIO DIVIS ORE PAGA ORARIA 1im 769,36 512.87 71,26 121.39 10.33 1.485,21 173 8.58 2im 900,15 516.43 82.24 142.03 10.33 1.651,18 173 9.54 3im 1.000,16 519.16 91.68 157.81 10.33 1.779,14 173 10,28 4im 1.077,11 521.25 100.58 169.95 10.33 1.879,22 173 10,86 5 1.154,02 523.35 113.91 182.09 10.33 1.983,70 173 11.46 6 1.384,83 529.63 134.65 218.51 10.33 2.277,95 173 13.16 7 1.538,71 533.82 144.38 242.79 10.33 2.470,03 173 14,27 EDILI INDUSTRIA OPERAI DAL 01/01/2011 1op 4.44 2.96 0.92 0.24 0.05971 1.493,00 173 8.63 2op 5.20 2.98 1,08 0.28 0.05971 1.660,80 173 9.60 3op 5.78 3.00 1.20 0.32 0.05971 1.792,28 173 10.36 4op 6,22 3.01 1.28 0.34 0.05971 1.887,43 173 10.91 EDILI ARTIGIANI IMPIEGATI DAL 01/01/2011 LIVELLI PAGA BASE 1im 776,98 2im 889.41 3im CONTI. I.T.S. /P.P E.E.T. E.D.R. STIPENDIO DIVISORE PAGA ORARIA 71.26 121.39 10.33 1,492.54 173 8.62 515.43 82.24 142.03 10.33 1,639.28 173 9.47 1006,23 517.85 91.68 157.81 10.33 1,783.90 173 10.31 4im 1,075.94 520.12 100.58 169.95 10.33 1,876.92 173 10.84 5 1,161.54 522.91 113.91 182.09 10.33 1,990.78 173 11.50 6 1,394.10 529.11 134.65 218.51 10.33 2,286.70 173 13.21 7 1,593.72 534.28 144.38 242.79 10.33 2,525.50 173 14.59 8.67 512,58 EDILI ARTIGIANI OPERAI DAL 01/01/2011 A G E op1 4.49 2.96 0.46 0.70 0.05971 1,499.91 173 op2 5,14 2.98 0.53 0.82 0.05971 1,648.69 173 9.53 op3 5.81 2.99 0.59 0.92 0.05971 1,795.74 173 10.38 op4 6,21 3.01 0.64 0.98 0.05971 1,887.43 173 10.91 N D A L E C C H E S E — SPECIALE FILLEA CGIL LECCO MANUFATTI CEMENTO INDUSTRIA DAL 01/01/2011 LEGNO PICCOLA INDUSTRIA DAL 01/03/2011 PAGA BASE CONTI. STIPENDIO DIVI. AE1 736,89 512.79 10.33 1.260,01 174 7,24 AE2 876,90 515.30 10.33 1.402,53 174 8,06 AE3 932,17 518.30 10.33 1,460,80 174 8,39 AS1 987,43 518.30 10.33 1.516,06 174 8,71 AS2 1031,64 522.46 10.33 1564,43 174 8,99 AS3 1142,18 522.49 10.33 1675,00 174 9,62 AC1 1046,39 522.49 10.33 1579,21 174 AC2 1142,18 522.49 10.33 1675,00 AC3 1142,18 522.49 10.33 1675,00 AC4 1252,72 528.03 10.33 AD1 1363,24 528.03 AD2 1473,78 528.03 AD3 1584,31 531.30 LIVELLI E.D.R. PAGA ORARIA LIVELLI PAGA BASE CONTI. E.D.R. STIPENDIO DIVI. PAGA ORARIA Fop 4,17 2.94 0.05937 1249,15 174 7,17 Eop/Eim 4,88 2.95 0.05937 1373,81 174 7,89 Dop/Dim 5,26 2.96 0.05937 1443,13 174 8,29 C 5,66 2.97 0.05937 1513,08 174 8,69 9,07 CS 5,95 2.97 0.05937 1563,34 174 8,98 174 9,62 Bop/Bim 6,29 2.99 0.05937 1626,75 174 9,34 174 9,62 A 7,71 3.03 0.05937 1879,92 174 10,80 1791,08 174 10,29 AS 9,16 3.07 0.05937 2140,58 174 12,30 10.33 1901,60 174 10.92 10.33 2012,14 174 11,56 10.33 2125,94 174 12,21 CALCE CEMENTO GESSO INDUSTRIA DAL 01/01/2011 LEGNO ARTIGIANI DAL 01/01/2010 LIVEL LI PAGA BASE F 3,21 CONTINGENZA 2,92 Inc. Reg. 0.27 E.D.R. 0,059 STIPENDIO DIVISORE 1125,94 AE1 AQ1 PAGA ORARIA 174 AQ2 6,47 AS1 E 3,59 2,93 0.30 0,059 1200,94 174 6,90 AS2 D 3,95 2,95 0.34 0,059 1272,13 174 7,31 AS3 C CS 4,34 4,69 2,96 2,97 B 5,02 2,98 A 5,75 3,01 AS 6,38 0.40 0.47 0.52 3,02 0,059 0,059 1351,80 1425,51 174 174 1495,14 174 8,59 AC3 0,059 1536,59 174 8,83 AD1 9,47 AD2 1648,53 174 LEGNO INDUSTRIA DAL 01/01/2011 PAGA LIVELLI CONTI. BASE AE1 4,23 E.D.R. 2.94 0.05937 STIPENDIO DIVI. 1259,56 174 7,23 5,04 2.95 0.05937 1402,73 174 8,06 AE3 5,35 2.96 0.05937 1459,02 174 8,38 AE4/ AS1 5,67 2.97 0.05937 AC1/ AS2 5,92 2.97 0.05937 AS3 2.99 0.05937 3.00 0.05937 AC23/AS4 AC4 6,25 6,56 7,20 3.01 0.05937 0.05937 0.05937 7,83 3.03 AD1 8,25 3.04 AD3 8,67 8,89 1618,97 174 174 3.05 0.05937 3.05 0.20776 PAGA ORARIA 1261,30 175 7,20 10.33 855,77 10.33 892,65 515.49 10.33 951,67 517.65 10.33 988,53 517.65 10.33 1516,51 10.33 1562,61 519.46 519.55 523.11 10.33 10.33 523.11 10.33 1268,89 523.11 10.33 1386,93 530.24 10.33 1549,23 533.43 10.33 1202,50 1381,59 1418,47 1479,65 1629,10 1691,67 175 7,89 175 8,10 175 8,45 175 8,66 175 8,92 175 9,30 175 9,66 175 1735,94 1802,33 1927,50 2092,99 9,91 175 10,29 175 11,01 175 11,95 8,71 8,96 9,30 LIVEL LI PAGA BASE CONTI. I.T.S./P.P E.D.R. STIPENDIO DI VI SO RE PAGA ORARIA 7 3,53 2.91 0.06 0.05937 1142,79 174 6,56 6 4,00 2.92 0.07 0.05937 1230,44 174 7,07 5 4,33 2.94 0.08 0.05937 1290,17 174 7,41 4 4,59 2.96 0.08 0.05937 1341,09 174 7,70 3 5,08 2.98 0.09 0.05937 1430,58 174 8,22 2 6,23 3.03 0.12 0.05937 1644,93 174 9,45 1 6,83 3.05 0.13 0.05937 1755,61 174 10,08 174 1675,11 AC5 AD2 1560,59 174 DIVI. LAPIDEI ARTIGIANI OPERAI DAL 01/01/2010 PAGA ORARIA AE2 1515,55 STIPENDIO 515.49 1158,23 AD3 E.D.R. 513.24 1099,22 AC2 8,19 CONTI. 737,73 1032,82 AC1 7,76 0,059 0,059 PAGA BASE LIVELLI LAPIDEI PICCOLA INDUSTRIA DAL 01/05/2011 9,62 1919,64 174 10,92 L I V . 1977,15 174 11,36 8 4,29 2,94 0.10391 1277,59 174 7,34 7 5,01 2,95 0.05937 1397,29 174 8,03 6 5,43 2,96 0.05937 1473,17 174 8,46 5 5,77 2,97 0.05937 1533,68 174 8,81 4 6,03 2,97 0.05937 1578,93 174 9,07 3 6,46 2,99 0.05937 1656,18 174 9,51 2 7,90 3,03 0.05937 1914,84 174 11,00 1 8,64 3,05 0.05937 2046,87 174 11,76 1788,45 2051,58 2115,19 174 174 174 10,27 11,79 12,15 PAGA BASE CONTINGENZA E.D.R. STIPENDIO DIVISOPAGA ORARIA RE ASSISTENZE CASSA EDILE TERMINE PRESENTAZIONE ASSISTENZA Concorso cure termali (solo lavoratore) Contributo donatori di sangue Entro 90 giorni dal termine della cura Entro 30 giugno anno successivo alla donazione Contributo protesi dentarie (solo lavoratore) Assegno funerario per decesso lavoratore o familiare Contributo protesi oculistiche ortopediche, acustiche (diritto solo lavoratore) Cure fisioterapiche (diritto solo lavoratore) AGENDA LECCHESE SPECIALE FILLEA INFORMA CGIL LECCO Anno XXVI—n. 1 Reg. Trib: Lecco n. 1/86 del 20/01/1986 Proprietà Cgil Lecco Sede: Lecco, Via Besonda 11 Direttore Responsabile Angelo De Battista Progetto Grafico Michela Magni Stampa Tipografia Commerciale Lecco Tiratura 2.700 copie Soggiorni estivi per figli (da 6 a 17 anni) o figli portatori di handicap. Borse di studio per figli studenti Contributo per fini di studio per figli studenti. Si richiede solo per un figlio Entro 12 mesi saldo fattura Entro 90 giorni data decesso Entro 12 mesi dalla fattura Entro 30 aprile anno successivo alle fatture Entro 31 Marzo anno di riferimento Entro 31 ottobre dell’anno scolastico precedente Entro 31 gennaio anno scolastico in corso. N.B. occorre avere almeno 2 figli studenti, vale anche se uno va alla materna € 18,00 al giorno Max. 15 giorni € 8,00 a donazione Diritto sopra € 258 rimborso 40% fino a € 1.291 Oltre dal 39% al 25% della spesa Morte del lavoratore € 1.033, morte del famigliare € 620 Diritto oltre € 77 rimborso 50% rimborso tetto max. € 775 Fondo disponibile € 7.747 rimborso max. € 516 Per i ragazzi tutto gratis fino a 20 giorni Rimborso per un accompagnatore max € 1.446 solo per portatori di handicap. Medie superiori - università. Le borse vanno da € 280 a € 600 Valido dalle medie all’università. Rimborso da € 70 a € 270. si valutano corsie reddito lavoratore Su mutui max. € 30.987, rimborso degli interessi pari al 30% per ristrutturazioni € 15.494 pari al 20% Rimborsate protesi e cure odontoRimborso spese sanitarie. Vale Entro 30 Aprile anno successivo tecniche,visite, tiket .Rimborso per fatture 40% spesa con tetto lavoratore e familiari a carico max. € 258. Franchigia €258 Premio fedeltà scuola/lavoro per lo studente ESPE che abbia terminato il corso triennale e verrà assunto da una impresa edile, avrà diritto ad un premio complessivo di €650, con erogazione di €200 dopo 800 ore e di € 450 dopo ulteriori 1.600 ore. Contributo casa. Pagate 50 domande anno Entro 28 gennaio anno successivo data stipulazione mutuo PERMANENZE LECCO via Besonda 11 MERATE via Giotto 6/8 tel. 0341 488225 fax 0341 488292 Da lunedì a venerdì dalle 8,30 alle 13 e dalle 17 alle 18,30 Sabato dalle 9 alle 12 tel. 039 9905119 fax 039 9903066 Lunedì e martedì dalle 17 alle 18,30 Mauro Crimella cell 348 7130292 OGGIONO via Lazzaretto 44 tel. 0341 577703 CALOLZIOCORTE Via F.lli Calvi 14 Fax 0341 260687 tel.0341 644589 fax 0341 631105 Martedì dalle 17 alle 18,30 Giuseppe Cantatore cell 335 5995483 Chiuso in redazione Il 27 aprile 2011 Redazione c/o Cgil Lecco Via Besonda 11 RIMBORSO Mercoledì dalle 17 alle 18,30 Giancarlo Lupinu cell 329 0250837 COLICO via Cipollina 4 tel. e fax 341 930345 Venerdì dalle 17 alle 18,30 Mauro Crimella cell 348 7130292 BARZANÒ via dei Mille 33 tel. 039 958961 fax 039 9212117 Giovedì dalle 17 alle 18,30 Giancarlo Lupinu cell 329 0250837 INTROBIO via Filanda 2 tel e fax 0341 982039 SOLO SU APPUNTAMENTO Mauro Crimella cell 348 7130292