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SPORT, CULTURA, MANIFESTAZIONI, TEMPO LIBERO A CARPENEDOLO
28 APRILE / 06 MAGGIO
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CENTRO TENNIS
Torneo tennistico “Nike tour“
12-13 MAGGIO
I° volume
Fiorenti”
“I Carpini
(1870, 1873
A cura di
PRO LOCO
, 1878)
Festa dell’Ambiente
16 MAGGIO
chi
Mario Trebes
CAMBIA ROTTA
Assemblea pubblica
Ore 20,30 Sala ex-Consigliare
20 MAGGIO
PRO LOCO
Carpenedolo in Vetrina
SOTTO I RIFLETTORI
MARZO/APRILE 2007
20 MAGGIO
GEBB
Gita Val di Ledro
o
Il Megafon
2007
Carpenedolo
26 MAGGIO
Rifioriscono i “Carpini Fiorenti”
Un altro grande progetto editoriale si è finalmente concretizzato, ancora una volta frutto della
preziosa e fruttuosa collaborazione tra la nostra
testata e gli amici dell’“Angolo dei Ricordi”.
I “Carpini Fiorenti”, i famosi diari che hanno reso
celebre il concittadino Pancrazio Luigi Pasotti,
ritenuti fonti di primaria importanza a cui attingere per conoscere fatti accaduti a Carpenedolo
nella seconda metà del diciannovesimo secolo, e non solo, vivranno una nuova vita grazie
alla disponibilità e alla passione di don Mario
Trebeschi, che ha curato la pubblicazione.
Quale migliore occasione dell’inaugurazione di
Palazzo Caprioli, tornato agli antichi splendori,
per presentare ai Carpenedolesi un documento
storico, finora fruibile solo dai pochi fortunati
possessori, che, grazie a questa ristampa, può
arricchire le librerie di tutti i nostri lettori!
Vi aspettiamo quindi numerosi il 20 Maggio in
Piazza Matteotti alle 11.00 alla presentazione
ufficiale dell’opera, che sarà subito disponibile
per l’acquisto. Il ricavato delle vendite sarà devoluto al Gruppo Missionario parrocchiale tramite
Sport e Solidarietà.
RAPOCELDONE
Commedia dialettale - Ore 21
Sala polivalente di Palazzo Laffranchi
26 MAGGIO
3
BOCCIOFILA
6
Bocciodromo di Via Verga
dalle ore 15
Quadrangolare Regionale Giovanile
31 MAGGIO, 1-2 GIUGNO
FESTA DELLA PIEVE
2 GIUGNO
BUON COMPLEANNO MEGAFONO
10 GIUGNO
Da segnalare anche un altro importante appuntamento: BUON COMPLEANNO MEGAFONO!
Sabato 2 Giugno, in occasione della Festa della
Pieve, saremo lieti di brindare ai 10 anni del
Megafono e tagliare la torta di Compleanno con
amici e sostenitori
gf
GEBB
Salita Monte Ario
24 GIUGNO
GEBB
Gita Val di Daone
2
GIU’ LE MANI DAI
CAMPIONI
IL BASKET ALLA PORTATA DEI PIU’ PICCOLI
Forse qualcuno a Carpenedolo ancora
non lo sa, ma ci sono dei “Campioni
e Minicampioni” (perlomeno affettivamente per noi lo sono!) che si aggirano
nella nostra cittadina, oppure c’è la
possibilità che li abbiate visti nei vari
parchi (Fusetto o Orti) a correre, palleggiare e saltare felici per mettere la
palla nel canestro: sono i ragazzi delle
nostre giovanili di Basket e tutti nostri i
miniatleti del Minibasket. Conoscete il
Minibasket ?
Noo! Allora nel modo più semplice possibile vedrò di spiegarlo.
Che cosa è il Minibasket?
E’ un gioco-sport ispirato alla pallacanestro ed è riservato ai bambini e alle
bambine che hanno più di cinque anni e
meno di undici. Gli incontri si disputano
tra due squadre composte da un minimo di 10 fino a 12giocatori, dei quali
soltanto 5 per volta prendono parte al
gioco.
Under 13
Dove si gioca?
Il minibasket si può giocare su
campi regolamentari di pallacanestro
(28x15mt.), ma anche su campi di
dimensioni ridotte (esempio 26x1424x13-22x12-20x11mt.). I canestri
sono posti ad un altezza di mt.2,60, il
pallone è più piccolo rispetto a quello di
pallacanestro e pesa circa 400-500gr.
Lo spirito del gioco
Lo scopo di ogni squadra è di lanciare
la palla nel canestro avversario e di
impedire alla squadra avversaria di
impossessarsi della palla o di realizzare un canestro, rispettando le regole
del gioco.
La palla deve essere giocata con le
mani: può essere palleggiata, passata,
nei limiti previsti dal regolamento di
gioco.
Colpire il pallone con il pugno o con il
piede costituisce una violazione.
Quando un giocatore vuole spostarsi
per il campo, può palleggiare (far rimbalzare la palla sul terreno) colpendola
con una sola mano.
L’istruttore è la “guida” della squadra,
è l’amico che cura l’istruzione e la
preparazione dei bambini, ne coordina
il gioco ed opera durante la partita le
sostituzioni previste dal regolamento.
Il Miniarbitro dirige l’incontro, fischia le
violazioni e i falli, convalida o annulla i
canestri realizzati ed infligge le sanzioni
previste dal regolamento.
Una partita nel Minibasket ha la durata
di quattro tempi di otto minuti cadauno.
Nel Minibasket il giocatore deve dare in
ogni momento e in ogni azione prova di
correttezza e di sportività.
Chiunque manifesti deliberatamente
indisciplina, scorrettezza e comportamento antisportivo, deve essere escluso dal gioco.
I giocatori, che sono alternativamente attaccanti e
difensori devono cercare di
non urtare gli
avversari.
Non si deve mai
dimenticare che
l’avversario è
un compagno
di gioco.
Dal
Minibasaket al
Basket
All’età di undici
anni iniziano i
primi campionati provinciali
nella categoria Under13, il
canestro viene
alzato all’altezza regolamentare dei
grandi (3,05mt.), le regole sono già
quelle del basket, ma si usa ancora
la palla da Minibasket (dalla categoria
dopo si comincia ad usare la palla
regolamentare come i grandi ed i minuti
per ogni tempo passano da otto a dieci
come per il Basket), da questa categoria in poi le regole sono come per i
grandi.
Queste in sintesi sono le regole del
Minibasket e dal Minibasket al Basket.
(Per ulteriori informazioni telefonare in
sede ore serali 030.9966017)
Vorrei aprire una parentesi: Il problema
dei genitori non è scegliere lo sport per
il proprio figlio, ma il convincersi che
è importante. La scelta dello sport da
praticare deve essere fatta dal bambino
stesso e deve essere dettata dal divertimento e dal piacere. Solamente in
NUOVA SEDE: Via Cascina Cervo, 39 - Carpenedolo (BS) TEL 030 9983078 - FAX 030 9983249
seguito il bambino e i genitori
si accorgeranno di quanto
sia importante,
per il carattere
e per il corpo,
per l’anima e la
fantasia, insomma per imparare. Lo sport fa
la differenza tra
il crescere ed il
venir su, e deve
essere prima di
tutto, un mezzo
per maturare,crescere,confrontarsi,
giocando e divertendosi insieme.
Franco Confalonieri (Medico dello sport
e metodologo dell’allenamento, responsabile del Centro Sportivo DDS, quello
della campionessa di nuoto Federica
Pellegrini) in un’intervista alla Gazzetta
dello Sport dice : “…fra gli sport di squadra suggerisco Basket e Rugby perché
impegnano l’intero corpo” aggiunge poi:
“Guai a pensare che un bambino dotato
di intelligenza logica debba giocare in
un ruolo specifico. Non esistono schemi fissi. Non esistono sport Maschili o
Femminili. Non voglio nemmeno pensare che in età preadolescenziale si
possa costringere piccoli atleti a sforzi o
a pressioni non consoni ad un bambino.
Bisogna innanzitutto rispettare i bambini nel loro insieme psicofisico.”
Vi siete mai chiesti il perché del nostro
nome “AMICO BASKET”?. Per capirne il
significato basta poco: venire nella palestra delle Scuole Medie di Via Dante a
vedere i nostri miniatleti di minibasket e
provare a praticarlo, con un solo requisito: avere voglia di giocare e divertirsi.
Chiudo con un doveroso ringraziamento a tutti gli sponsor e a tutti coloro che
ci sostengono e che ci hanno sostenuto
in questi anni, dandoci la possibilità di
portare avanti il nostro progetto (se poi
fra i lettori del Mitico Megafono che ringrazio pubblicamente per lo spazio che
ci da’, ci fosse qualcuno interessato ad
appoggiarci, darci una mano e a farsi
coinvolgere nelle nostre idee e progetti,
Settore minibasket
Under 16
e vi giuro sono tanti, sarebbe estremamente positivo, visto che purtroppo per
motivi facili da intuire, a volte siamo
costretti a malincuore a dare delle priorità e fare determinate scelte che poi
riducono non di poco tutto ciò che di
buono vorremmo realizzare per i nostri
giovani), ai genitori che ci seguono.
Un ringraziamento particolare a Marco
Mazzolari (Responsabile Tecnico del
settore Minibasket, e Under 13), Luca
Mora (Responsabile Tecnico Under 16)
e a tutti i collaboratori speciali: Franzosi
Giulia, Mazzolari Andrea e Bresciani
Mattia per i referti arbitrali; Franzoni
Andrea e Agosta Luca per l’aiuto al
tavolo; Tononi GianMaria per la collaborazione a livello tecnico; Ruffini Daniele,
Comensoli Paolo, Gregori Simone e
Engheben Lorenzo sempre disponibili
al momento del bisogno (mi scuso anticipatamente se ho dimenticato qualcuno). Tutte queste persone, adulti e
ragazzi hanno come unico stimolo la
passione e l’amore per la pallacanestro
e per lo sport in generale. Grazie veramente a nome di tutta la società.
Allegate a questa breve presentazione
e informazione sul Minibasket ci sono
anche le foto di buona parte di tutto il
nostro settore giovanile, perché possiate riconoscerli se li incontrate: questi non
sono bambini o ragazzini qualunque, questi sono i bambini e i ragazzini di Amico
Basket, loro sono il presente ed il futuro di
questa società, anzi potremmo osare dire
che “Amico Basket Carpenedolo” sono
soprattutto loro!!! Giuseppe Bresciani
3
SCI CLUB CARPENEDOLO:
GARA SOCIALE 2007 E FESTA SULLA NEVE
OTTIMI RISULTATI ANCHE PER I NEOFITI
Domenica 25 febbraio 2007 si è
tenuta la classica Gara Sociale dello
Sci Club Carpendolo, che quest’anno si è disputata sulla pista Salizzona
di Folgaria.
Le attese per l’evento erano molteplici, viste le novità legate al cambio di
località rispetto agli anni precedenti.
Gli organizzatori di Folgaria sono stati
impeccabili in quanto, nonostante
l’inverno assai povero di neve e freddo, hanno ancora una volta superato
se stessi mettendo a disposizione un
percorso perfetto che ha permesso
a tutti gli atleti di esprimere il proprio meglio per tentare la caccia alle
medaglie.
Visto l’intento della manifestazione, la
scelta del direttivo rispetto alle passate edizioni è stata quella di aumentare le categorie in gara in modo da
poter premiare più concorrenti possibile e dare un po’ a tutti un ricordo della stagione invernale trascorsa
insieme sull’altipiano di Folgaria. In
particolare la nostra soddisfazione
è stata quella vedere cimentarsi su
una pista decisamente impegnativa
quasi tutti i partecipanti al Corso di
Sci, compresi quelli che neanche
due mesi prima era la prima volta
che mettevano gli sci ai piedi. Questo
risultato è stato il segno che le lezioni
organizzate dal nostro Sciclub sono
state utili e proficue. Ma veniamo ai
podi delle varie categorie:
CAT. JUNIOR
1° Jacopo
2° Ottavia
3° Luca
CAT. SENIOR
1° Rino Bigotti
2° Daniele Castelletti
3° Alberto Trivella
CAT. SNOWBOARD
1° Francesco Doninelli
2° Alberto Sandolini
3° Matteo Gatta
CAT. GIOVANI
1° Nicolò
2° Michele Castelletti
3° Chiara Pasquariello
PREMI SPECIALI
Paola , Noemi, Irene
Orgogliosi dei risultati ottenuti in
questa stagione sciistica, vogliamo
ringraziare tutti i partecipanti ai Corsi
di sci e alla Gara
sociale sperando di rivederli anche l’anno
prossimo e fare
ancora
tante
sciate in compagnia.
Marco Monici
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POSTA AEREA AL VIA
SPAZIO
PRO LOCO
Pro Loco: promozione
totale di Carpenedolo
La giovane Pro Loco di Carpenedolo in due anni di vita
si è distinta per una grande attività di promozione e collaborazione. Dalla relazione fatta nell’ultima assemblea
generale si è capito quanto sia già stato fatto e quanto
si vuol fare in continuo crescendo, per far uscire un
paese da una fase di stallo rendendolo visibile in una
società moderna. La valorizzazione ed il rilancio delle
tradizioni sono stati alcuni principi base dell’operato di
il c.d.a. della Pro Loco
questo sodalizio, andando però ben oltre, spaziando
a 360 gradi senza tralasciare alcun settore. Certo sono stati due anni non facili, in
cui si è dovuto superare la diffidenza di molte realtà esistenti che temevano una
possibile invadenza. Tutto questo ormai viene superato e la fiducia verso l’associazione diventa una forma concreta ogni giorno che passa. Chiuso un anno ricco di
bellissime se pur faticose esperienze, se ne è aperto un altro con una programmazione fittissima. A breve si terrà in collaborazione con l’assessorato alla cultura del
comune di Carpenedolo e sotto la direzione tecnica del maestro Luca Tononi una
selezione nazionale blues: si tratta di un evento nuovo di grande interesse che andrà
ad arricchire la visibilità del paese. Sempre partendo dal mese di aprile si terrà in
collaborazione con l’Associazione il Megafono il corso “Bacco e Brescianità”. Il 12
e 13 maggio di concerto con la biblioteca e l’assessorato competente verrà organizzata la festa dell’ambiente: è prevista la pulizia dei parchi, la piantumazione di un
albero per ogni bambino nato nell’anno precedente e l’inaugurazione della nuova
passeggiata sulla collina adiacente alle palestre. Domenica 20 maggio “Carpenedolo
in Vetrina” commercio artigianato industria, inserita ufficialmente nel calendario delle
manifestazioni regionali: tante le novità preparate tra cui la seconda edizione di
Mercanti Principianti. Alla fine di maggio verrà presentato un libro sulle erbe officinali a cura della professoressa Brontesi in collaborazione con due istituti scolastici:
durante la serata verranno preparate delle degustazioni a base di erbe descritte nel
libro stesso. L’8 giugno con il gruppo Raphael verrà data vita ad una serata musicale informativa con la presenza di Don Pierino Ferrari, per una sensibilizzazione nel
campo oncologico. L’evento verrà presentato in collaborazione con la Parrocchia
ed il Comune. La Pro Loco è stata inoltre invitata a dare il suo contributo accanto
al gruppo Country in una manifestazione equestre in ricordo di Claudio Chiesa. Per
l’estate l’associazione sarà impegnata per la migliore riuscita dell’estate carpenedolese in piena collaborazione con il settore cultura e manifestazioni del Comune, mentre già si stanno avviando i motori per l’organizzazione della Fiera di S. Bartolomeo.
Molti eventi nuovi sono in cantiere e che verranno fatti conoscere prossimamente.
La macchina organizzatrice della Pro Loco non ha soste, grazie anche ai numerosi
volontari che operano con molta generosità mettendo a disposizione tempo, sacrifici
in modo del tutto gratuito, per fare in modo che gli obiettivi vengano raggiunti nel
solo interesse del nostro paese.
NON SENZA INCONVENIENTI PER I CITTADINI
L’ATTIVITA’ INIZIATA IL 2 APRILE
I nodi incominciano ad arrivare al pettine.... e quando
leggerete queste nostre righe sarà già quasi un mese
che le attività del cargo postale si saranno attivate.
Infatti come previsto da tempo, il giorno 2 aprile scorso ha preso vita e corpo l’obiettivo prefissato per la
struttura aeroportuale di Montichiari di diventare il
polo cargo del sistema aeroportuale lombardo.
L’attività postale, già a suo tempo proposta allo scalo bolognese e da questo
rifiutata per rispetto ai Cittadini che ne avrebbero avuto notevole danno, è
stata prontamente accolta dallo scalo monteclarense. Come indicato nei vari
articoli riportati dalla stampa locale, i velivoli utilizzati allo scopo sono di vario
tipo e alcuni non brillano certamente per silenziosità e alti standard di sicurezza. Come purtroppo abbiamo constatato, una volta che si è messa in moto,
l’attività aeroportuale è destinata a crescere e ad espandersi sempre più.
E’ questo il momento di far sentire ancora più forte la nostra voce per rivendicare il cambiamento della rotta di avvicinamento alla pista, il divieto di
sorvolo dei centri abitati, il divieto per i voli notturni. Le grandi infrastrutture
del trasporto sono in larga parte realizzate e mantenute in funzione grazie ai
finanziamenti delle amministrazioni pubbliche, quindi con soldi dei Cittadini.
Ci aspettiamo e pretendiamo che queste amministrazioni tengano in considerazione le nostre più che ragionevoli richieste di veder salvaguardata la
nostra salute e la nostra qualità di vita. Ci auguriamo che il tanto proclamato
“sviluppo sostenibile” si manifesti quantomeno con l’utilizzo di aeromobili di
ultima generazione e con il divieto di atterraggio per i velivoli che non rispondano ai più alti standard. Nel mese di maggio si terrà un assemblea pubblica di CambiaRotta, la cui data sarà resa nota successivamente, intenta a
definire le azioni di sostegno alle nostre richieste e per riaffermare ancora
una volta la nostra assoluta determinazione nel difendere la nostra vita. Vi
attendiamo numerosi e come sempre agguerriti, ricordando che il cielo sopra
Carpenedolo è il nostro cielo.
Asd Europa ‘93: si
parte per i nazionali
TRE NOSTRE ATLETE RAPPRESENTERANNO LA REGIONE LOMBARDIA
L’impegno delle atlete di ASD Europa ‘93 continua e non sono mancati ancora
una volta i grandi successi. Domenica 18 Marzo proprio nella nostra Palestra
di via Dante si sono svolte le seconde prove Regionali di miniprima quattro
attrezzi e di seconda categoria di ginnastica artistica. Ancora dal mattino
presto sono giunte nel nostro Comune atlete di tutta la Regione ospitate da
ASD Europa ‘93 che ha saputo garantire un’adeguata accoglienza e organizzazione grazie al coinvolgimento di numerosi genitori che volontariamente si
sono impegnati per la buona riuscita della manifestazione. Le atlete di ASD
Europa ‘93 si sono distinte ottenendo ottimi risultati: sul primo gradino del
podio sono salite Busi Alessia per la 2° cat. Allieve e Zanetti Ilaria per la 2° cat
Senior. Per la 2° cat. Allieve ottimo 5° posto anche per Zanardini Giulia mentre
per la 2°cat. Junior 14° posto per Busi Roberta, 18° per Marini Valeria e 19°
per Bondioli Elena. Nelle gare di Miniprima categoria 13° posto per Pezzotti
Veronica, 18° per Manzin Clarissa e 34°posto per Redini Eva. Grande festa in
casa dunque con ben tre atlete qualificate ai nazionali che andranno a rappresentare la Regione Lombardia. Ma non è finita in quanto ASD Europa ‘93 ha
ospitato anche i Regionali di Acrogym il 21 e il 22 Aprile sempre nella Palestra
Dante. Grazie per la numerosa presenza a sostenere le nostre atlete e a godere di uno spettacolo unico: noi siamo sicuri che ancora una volta lo sport e la
sana competizione contornata dal divertimento siano stati i protagonisti. ASD
Europa ’93, in attesa delle gare, intanto non dimentica chi è più sfortunato e
ha partecipato a sostegno dell’UNICEF al Giocagyn edizione 2007 sostenendo
opere in Africa a favore di bambini a cui non sono garantiti neanche i bisogni
fondamentali come quello di alimentarsi, curarsi e di istruirsi.
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a cura di
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GLI AFIDI
I have a dream.....
Ho fatto un sogno.... uno strano sogno, era un sogno all’incontrario.
Ho sognato di vivere in un paese chiamato Israele, dove i bambini,al mattino, prendono l’autobus per andare a scuola,e le loro madri li salutano sorridendo.
Sanno che li rivedranno presto,che non corrono rischi, che nessun pazzo scatenato
si farà esplodere su quel bus,scatenando terrore e morte. Presto torneranno a casa
e rideranno e giocheranno come tutti i bambini al mondo, racconteranno la loro giornata, le loro avventure, e la loro madre sarà li, ad ascoltarli a coccolarli.
In Aprile è possibile trovare gli afidi (pidocchi) sui germogli o sulla pagina inferiore delle foglie. La presenza di questi insetti, riuniti in grandi colonie, porta le
piante al deperimento: essi si nutrono della linfa sottraendo così il nutrimento
essenziale alla pianta stessa.
Il clima mite favorisce l’attività biochimica del terreno: il terreno, a sua volta,
libera azoto che viene assorbito dalle piante per produrre germogli e foglie; un
eccesso di azoto nel terreno fa assorbire molta acqua alla pianta: essa produce perciò molta linfa grezza. La linfa grezza non è altro che acqua zuccherata,
cibo prediletto degli afidi.
Ecco spiegato perché alcune piante vengono attaccate dai pidocchi ed altre
no.
La presenza di azoto nel terreno è perciò determinante. Attenzione quindi alle
concimazioni: usare troppo fertilizzante azotato nell’intento di stimolare la produzione fogliare, anziché essere benefico può produrre l’effetto contrario.
Per combattere gli afidi si può innanzitutto moderare le concimazioni primaverili usando fertilizzanti a bassa percentuale di azoto; inoltre si può tentare
di eliminare i pidocchi vaporizzando sull’apparato fogliare i seguenti prodotti
naturali: il macerato di ortica, il legno quassio, il sapone neutro o il piretro.
Ho sognato di vivere in un paese chiamato Palestina, dove i bambini al mattino,vanno
a scuola, come tutti i bambini al mondo. Nessun adulto criminale li porterà in un
campo di addestramento militare,gli metterà in mano un fucile, e li convincerà che
uccidere un altro uomo è cosa buona e giusta. Giocheranno con i loro piccoli amici,
e se per caso uno di loro sarà ebreo,non importa, sarà solo un’altra opportunità di
farsi un nuovo amico.
Ho sognato di vivere in un paese chiamato Stati Uniti,dove i bambini al mattino
vanno a scuola come tutti i bambini al mondo. I neri ed i bianchi nella stessa scuola,
non nel ghetto o nella lussuosa scuola privata, ma una scuola pubblica,in cui contano la capacità e la voglia di studiare, in cui non è necessario per un nero essere
un asso nel basket, per emergere, e non è necessario per un bianco che il padre si
prodighi in generose donazioni per andare avanti.
Ho sognato di vivere in un paese chiamato Brasile,dove i bambini, al mattino, vanno
a scuola, come tutti i bambini del mondo. Si sono svegliati nei loro lettini, nelle loro
case, non hanno dormito in strada, sui marciapiedi come gatti randagi. I loro sogni
sono popolati di eroi calciatori, e non di incubi, ubriachi di colla e di malinconia.
Possono passeggiare tranquilli per le vie delle loro città, non ci sarà nessun squadrone della morte che li caccerà come piccoli animali da preda.
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Ho sognato di vivere in un paese chiamato India, dove i bambini al mattino vanno a
scuola come tutti i bambini del mondo. Nessun mercante di schiavi li avrà comprati
e non saranno costretti a cucire con le loro piccole mani milioni di palloni che, ironia
della sorte, renderanno felici altrettanti ricchi bambini occidentali. Il pallone lo useranno per giocare, e non per arricchire criminali internazionali.
Ho sognato di vivere in un paese chiamato Angola, dove i bambini al mattino vanno a
scuola, come tutti i bambini del mondo. Certo la loro scuola è un po’ particolare, non
ha pareti, e al posto del tetto, le fronde di un grande baobab. Ma nessun mercenario
signore della guerra li arruolerà in un esercito di soldati/bambini, non gli insegnerà
ad odiare, non li trasformerà in piccoli assassini avvelenando la loro giovane vita.
Cresceranno sereni nel loro paese meraviglioso, e la loro terra crescerà con loro.
Era solo un sogno? Forse sì, ma non smettiamo mai di sognare, o smetteremo di
vivere.
Rag. Gianpietro Zaniboni
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GEBB: AL VIA LA NUOVA STAGIONE 2007
SCALARE? UNA PASSEGGIATA!
Della serie ‘chi ben comincia………’
speriamo non continui così!!! Causa
tempo inclemente, purtroppo la gita
d’apertura della stagione 2007 a
Monte Conche, da Nave, in terra
bresciana, è stata annullata.
L’appuntamento è stato rinviato
quindi al 22 aprile, dopo la pausa
Pasquale: Tiziano, Rolando e
Giovanni ci hanno accompagnato
nella Valle dei Molini, sul Monte
Baldo.
Margherita e Stefano hanno organizzato, invece, il lungo week-end
del 1 maggio: partenza prevista
per sabato 28 aprile alla volta della
Val Venosta, dove i nostri intrepidi si sono avventurati stavolta in
una biciclettata, ma dove hanno
potuto anche rilassarsi in questa
valle dai contrasti affascinanti. Dalla
luce abbagliante del ghiacciaio al
verde brillante dei pascoli, ci siamo
immersi in una meravigliosa varietà
di paesaggi, fra solitari laghetti cristallini, gorgoglianti e spumeggianti
torrenti, fresca e pura aria di montagna, e, a valle, sconfinate distese di
meli. Un vero paradiso per gli amanti
della natura!
Il 20 maggio dalla Val di Ledro
raggiungeremo, attraverso bellissimi
scorci sul Lago di Garda, la Baita
Segalla, bivacco eretto dagli Alpini
dell’A.N.A., che hanno ben pensato
ad ampi spazi per grigliate! Prima
dunque di gustarci la discesa per il
Lago di Ledro, Daniele e Giovanni
penseranno a sfamare le ‘boche
bune’ con prelibati e fumanti panini
e salamine!
Il presidente Rolando con Davide
organizzeranno, poi, per il 20 giugno
la salita al Monte Ario, nelle Prealpi
bresciane. La splendida piramide
erbosa di 1775 mt, posta tra la Valle
Trompia e la Valle Sabbia, è una delle
cime più frequentate dagli appassionati della “scarpinata”. Nelle giornate limpide svela all’attento occhio di
chi ne raggiunge la vetta, un superbo panorama: il monte Guglielmo, il
Muffetto e la Corna Blacca verso la
Valle Trompia; il Pizzoccolo e l’entroterra gardesano; le Alpi Orobie.
E per chi vorrà camminare ancora su
terreno innevato (almeno nell’ultimo
tratto!) in pieno giugno, domenica
24 Sergio e Modi ‘apriranno’ le Porte
di Danerba, in Val di Daone, a quota
2718 mt, un valico quindi d’alta
quota che mette in comunicazione
con la Val Breguzzo.
Il 7/8 luglio è la volta di un week-end
in Val di Mello con Gabry e Fulvio:
è una piccola valle situata alla fine
della Val Masino, una traversa sul
lato Nord della Valtellina.
La passeggiata in questa valle permette di vedere un ambiente di
grande bellezza, caratterizzato da
un limpido ruscello e ricchi prati,
ed è allo stesso tempo facile e alla
portata di tutti.
Nella serata non mancheranno
gustose grigliate di carne e piatti
tipici valtellinesi, come i pizzoccheri.
Anche in agosto, partiremo per un
week-end pre-ferragostiano con
Sergio e Margherita: tutti potranno
agevolmente raggiungere il rifugio
Prudenzini, nel gruppo dell’Adamello alla testata della Val Salarno,
ai piedi di un anfiteatro di vette di
incomparabile bellezza.
Domenica 5 lasceremo ai più esperti
la salita alla cima dell’Adamello, a
3554 mt di quota.
Dopo il grande appuntamento di
ULTIM’ORA
Un nuovo “gebbino” è tra noi, Tommaso è nato il 24 aprile.
Al papà Sergio Bazzoli e alla mamma Laura tante felicitazioni
da tutto il Gebb e a Tommaso un augurio per un grande futuro.
inizio settembre con SPORT E
SOLIDARIETA’, per ‘rimembrare le
vacanze andate’, il 22-23 settembre
Andrea vi proporrà un week-end in
Liguria…….tutto da scoprire!
Ci daremo anche ad un’escursione
notturna con luna piena sul Monte
Guglielmo il 6-7 ottobre, con previsto arrivo e pernottamento al
Rifugio Almici. Capigita saranno
Daniele&Fulvio brothers.
Per concludere degnamente la stagione, non
può certo mancare il classico ritrovo per il pranzo
sociale a Boniprati………
da conquistarsi però con
una passeggiata a Cima
Pissola! Margherita e
Stefano, esperti della
zona, sapranno ben
scegliere il luogo migliore dove far riposare gli
stanchi piedi.
Le occasioni quindi sono numerose:
vi aspettiamo perciò e vi preannunciamo anche l’intenzione di
riproporre, per la prossima stagione
invernale, un capodanno insolito e
affascinante, più un paio di ciaspolate. Non mancate,
Laura
C A R P E N F I O R I
di
Varini Graziano
Tanti ricordi ci portano a parlare di te.
Il tempo non cancellerà la tua figura
di amico leale.
Ciao Maurizio
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NUOVI ISCRITTI E
NUOVI APPUNTAMENTI
IL FASCINO DEI VECCHI MOTORI COLPISCE ANCORA
NICOLE
Dopo soli sei mesi
dalla nascita dell’Associazione Culturale
Amatori Veicoli Storici
(A.C.A.V.S.) gli iscritti hanno raggiunto la
quota di 53 membri;
con soddisfazione colgo
l’occasione di ringraziare tutti i soci, inoltre,
tengo a ricordarvi i principali appuntamenti per
il mese di maggio:
I Galuppini
sulla mitica ‘500
-Domenica 06 maggio: Gita turistica organizzata dal Club A.S.I. – ritrovo
a Castiglione delle Stiviere in Piazza San Luigi, inizio iscrizioni alle ore
08.30.
Ad allietare la redazione de “Il Megafono” è arrivata Nicole.
A mamma Mara, la nostra grafica, e a papà Fabio,
le nostre più vive congratulazioni!
RAID SOCIALE 2007:
ORTONA D’ ABRUZZO
NATURA, CULTURA E CUCINA
NEL TRADIZIONALE APPUNTAMENTO DI PRIMAVERA
Il Direttivo del G.S. MAGRI GOMME
ha scelto la località della 28^ edizione del Raid Sociale : sarà Ortona in
Abruzzo, precisamente presso l’Hotel
MARA .
Questo Hotel, che ospiterà i circa quaranta partecipanti, si trova in località
Lido Riccio, direttamente sul mare, al
centro della costa adriatica-abruzzese
e a pochi chilometri dalla cittadina di
Ortona, borgo marinaro di antiche origini. L’economia di queste zone e’ prevalentemente agricola (uva regina,vini
, ulivi) ma molto sviluppata e’ anche
la pesca; il ritorno dei pescherecci al
porto e’ uno spettacolo suggestivo che
si ripete tutte le sere.
Dal mare verso il Parco della Maiella
si estende una larga fascia di oltre 40
chilometri di territorio collinare: natura, paesaggio, storia, arte, cultura,
tradizione, folklore ben conditi con
una eccellente enogastronomia saranno senz’altro goduti e apprezzati dal
nostro gruppo di cicloturisti che non
mancherà di percorrere in lungo e in
largo le strade d’Abruzzo.
Per iscriversi a questo Raid c’e’ tempo
fino al 06 maggio, giorno in cui e’ in
programma anche la nostra 1^ manifestazione ufficiale, il G. P. MARMI
GHIRARDI, classica cicloturistica di
primavera che vedrà anche quest’anno oltre 250 partecipanti percorrere le
belle strade che dal nostro paese portano verso le verdi colline moreniche,
sotto il lago di Garda .
E’ veramente un bel percorso anche
perché per buona fortuna e’ lontano
dal caotico via vai quotidiano di auto
e in tal modo offre maggiori garanzie
di sicurezza a tutti i partecipanti che
possono ammirare natura e panorami
di rara bellezza.
Siamo certi che anche in queste occasioni i colori della YOKOHAMA non
mancheranno di farsi onore .
Emilio Zonta
-Domenica 13 maggio: 2° raduno dell’associazione “Pezzaioli Vittorio”
presso la località Trivellini di Montichiari – con sfilata di trattori storici.
-Domenica 27 maggio: 10° raduno di auto moto storiche a scopo benefico – il ricavato della manifestazione verrà devoluto all’associazione
O.N.I.L. che disporrà parte del ricavato al C.B.D. (Centro Bresciano
Down) e parte al gruppo locale “Il Sorriso” – Si avvisa gli amici del club
che il luogo di ritrovo è presso il “Bar Lory” alle ore 08.15 – Preciso inoltre
alle ore 08.15 e non 08.16.
Cogliamo l’occasione di ricordarvi che le iscrizioni all’associazione A.C.A.V.S
sono ancora a aperte a tutti gli interessati, vi attendiamo numerosi agli
appuntamenti elencati del mese di maggio.
Il Presidente Tiziano Tonoli
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NUOVI SUCCESSI
PER IL VOVINAM
VIET VO DAO JUNIOR
Domenica 25 marzo 2007 si è
svolto a Verano Brianza (MI)
il 5° Campionato Nazionale di
Vovinam Viet Vo Dao Junior.
Anche quest’ anno i piccoli atleti carpenedolesi hanno
dato prova della loro abilità,
tenacia e qualità tecnica.
Hanno dovuto confrontarsi
con moltissimi avversari, ma
alla fine, lo sparuto numero
di “topini ninja” della Zona
Dinamica è riuscito a mettersi in evidenza, grazie a
Federico Caffara (alias:zanzara tigre) che nella gara di
Nhap Mon Quyen (forma di
tecnica individuale) si è piazzato al terzo posto, superato solo dai due campioncini
Federico Caffara (Zanzara Tigre), Michele Cornacchia
europei dello scorso anno.
(Pulce Atomica), Davide Beschi (Mhatsugoro)
La via dell’arte marziale è
Erika Beschi (Farfallina d’Argento), con l’istruttore
“fresco campione Italiano dei pesi medi” Rudi Fanelli
impegnativa, richiede metodo
e costanza. Coltivare se stessi nella disciplina, capire i propri limiti per cercare di superarli, a volte anche
solo per capire che più in là non si può andare, non è sempre facile. Essere
forti per essere utili! Grande soddisfazione per i due allenatori Fanelli Rudi e
Mantelli Claudio, che ringraziano vivamente tutta la squadra e le loro famiglie,
sempre molto disponibili.
Con l’ occasione
lanciamo l’invito per
l’esibizione che si terrà
Domenica
20 Maggio a
Carpenedolo.
ULTIMA ORA
Rudi Fanelli alle 12° gare
Federico Caffara
nazionali adulti tenutesi a
Rosà (VI) il 22 aprile, ha vinto
il primo premio. Grande soddisfazione di tutta la Zona Dinamica che ha vinto
molti premi. Un ringraziamento speciale Rudi lo vuole fare al suo allenatore
Paolo Bertasi ...” se mi avesse visto non sarebbe stato contento di me. Oggi
ho vinto ma lui mi avrebbe tirato le orecchie ...Grazie Paolo...” che considero
più un amico che un insegnante (si arrabbierà di brutto).
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Una bella tradizione
non avrà mai fine
I PASSI DI DANZA COME FILO ROSSO
TRA LE GENERAZIONI
E’ di certo una fortuna trovare la
strada della danza folk e non tutti
ancora la conoscono. Se facessimo
un censimento popolare con piccole
domande su cosa è la danza etnica,
da dove viene, che tradizioni ha, da
quali fonti è sgorgata o cosa ne pensano, sarebbe bello poi raccogliere le
risposte date dalla gente più anziana
e dai giovani studenti, leggendo i
suggerimenti come notizie utilissime
e arricchendo così il patrimonio culturale. Qualcuno dice che la tradizione
della danza dei popoli va scomparendo? Un poco come i mestieri artigiani
di una volta, il mondo contadino, di
quello raccolto e archiviato nei musei
locali o come nel film “L’albero degli
zoccoli” di Ermanno Olmi? Errato! La
danza popolare è viva più che mai!
E noi ne siamo testimoni, portatori
sanissimi e orgogliosi di farla! Nella
sua non facile storia, per molti anni
la danza folk, nella cultura cattolica
italiana ed europea, era bandita con
le rappresentazioni in pubblico; questo tipo di manifestazioni, vedendole
come troppo esuberanti e di conseguenza vicine al peccato, allusive al
vizio, erano fatte quasi clandestinamente.
I passi sono stati trasmessi da una
generazione all’altra e si presentano
spesso con un ritmo e una forma
abbastanza ripetitiva; il tempo ne
ha modificato le strutture, anche se
assai lentamente. I modelli di danza
che il grande panorama internazionale ci offre sono tanti, quello del nostro
modo di fare è specificatamente di
gruppo, con parecchie sfaccettature
e mai noiosa, nel senso che vi sono
momenti in cui si balla a coppie, a
terzetti, quartetti, in cerchio, in fila
singola o contrapposta, ecco perché
a noi piace.
Esiste un’illimitata varietà di movimento unita alla ricchezza dei suoni
dai popoli che colora le nostre uscite
di piazza, le dame cambiano cavaliere e viceversa, il cerchio entra in un
altro o i duetti e/o i quartetti si incrociano e fanno una catena inglese.
Il nostro bel mestiere di divertirsi
e divertire, pesca nella storia delle
varie culture della terra, tutte le danze
sono belle ed ognuna ha la sua
originalità, ed è curioso andare a
vedere dove/come ha inizio e in quale
contesto sociale e territoriale è collocata. Il “magazzino” delle ballate è
poi grandissimo, trasmesse, come
sopra dicevo, dalla gente oralmente
o/e semplicemente eseguendole; nei
tempi più moderni, inoltre, sono state
catalogate, sviluppando così anche
più dettagli sui vari modi di muoversi
e di citare un passo, come ad esempio: maym, scottish, swing, doppio
passo, circassia e tanti altri termini:
chissà che non esista un vocabolario
di queste parole.
Alfine una nota sull’uscita del
Girovagando ad Acquafredda, in
occasione di “Bruciamo la vecchia ed
il vecchio”, con l’arrivo della primavera è scoppiata la voglia di uscire dalla
sala di prove, una sera con tanta
gente in piazza, il rogo, gli gnocchi,
il vino e danze a volontà. Anche quest’anno, il grande riscatto del folk è
iniziato, ma aspettiamo anche voi per
migliorare!
Gianfranco Faini
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10
La festa inizia. Ma soprattutto deve continuare
LAVORO DURO E GRANDI GIOIE PER “UCCIO” E LE SUE RAGAZZE
Una festa che deve continuare. E continuerà. La Pallavolo Carpenedolo si avvia
a concludere una stagione entusiasmante. Il primo colpo messo a segno è la
vittoria del titolo provinciale Under 16
femminile. A spuntarla è stata la Marmi
Ghirardi Carpenedolo che in finale ha
travolto con un perentorio 3-0 l’Iseo di
Mirella Sala. Netta la vittoria, anche se
con parziali molto equilibrati (25-22, 2523, 27-25). Un successo che proietta
le ragazze di Ferruccio Perini alle fasi
regionali. E proprio Perini ha già motivo di gioire anche perché con l’Under
14 ha già centrato l’obiettivo delle fasi
regionali. La Pallavolo Carpenedolo del
presidente Andrea Ghirardi e del vicepresidente Attilio Bonetti conferma una
volta ancora la bontà del lavoro svolto sui
giovani, (senza dimenticare l’Under 13, e
i bimbi del minivolley). A questi risultati,
si aggiunge la quasi certa salvezza della
Yokohama di Pierpaolo Begni impegnata
nel campionato di serie B2. Una salvezza
che sembrava difficile al termine del girone d’andata, ma il lavoro “da professionista” del tecnico carpenedolese ha regalato una marea di vittorie nel girone di
ritorno, supportato da un gruppo attento
e capace di superare ogni difficoltà. Ma in
questo momento l’attenzione maggiore la
meritano proprio le ragazze di Ferruccio
Perini. Troppo facile riconoscere i meriti
del tecnico. E’ il lavoro quasi maniacale e
metodico che gli ha permesso di raggiungere tale traguardo. A livello giovanile, si
possono sposare diverse teorizzazioni di
gioco. La sua si è dimostrata vincente,
grazie anche alla preziosa collaborazione
di Enrica Zonta. La cura dei palleggiatori in particolare (cosa che in molti casi
viene trascurata) e di come deve essere
“utilizzato il pollice”, dovrebbe essere da
insegnamento. E proprio da qui parte
un’analisi accurata di quanto è successo
in questi mesi. Antonella Cioffi è la palleggiatrice titolare:“che brutto ruolo fare il
palleggiatore” diceva poco più di un anno
fa. La sua determinazione ha fatto la differenza. E’ lei la palleggiatrice campionessa bresciana. E fortuna che il ruolo non
le piaceva. Maniacale all’esasperazione
(il più grande complimento per un palleggiatore), “Tone” Cioffi ha preso molto
dal proprio allenatore come mentalità:
passa ore al muro a curare il più piccolo
dettaglio. E’ lei il simbolo di una squadra
che quest’anno in 21 partite, ne ha persa
solo una (negli ottavi di finale, ma quando
aveva già certa la promozione ai quarti).
Se Antonella è l’anima pensante della
squadra, Sara “Scric” Liscioli è l’anima
in pena. In pena perché non sa stare
ferma. Neppure se fosse inchiodata con
le scarpe a terra. Strapperebbe parquet
e cemento pur di muoversi. E’ ovunque, sempre. Classe 1994, a 13 anni
può risolvere da sola qualunque tipo di
partita. Il braccio è
sempre caldo, come
una stufa. Chiara
Bazzoli è l’opposto.
Il mancino burlone.
Che arriva alla finale del 1 aprile con
la mano ingessata.
Panico. “Tranquille
ragazze” dice “è solo
un pesce d’aprile”
(il braccio probabilmente glielo hanno
poi spezzato a fine
partita: “Tranquilla
Chiara, guarisce in
due mesi”) Discorso
centrali.
Roberta
Galuppini è arrivata
solo quest’anno e subito si è inserita.
Il braccio è quello di un boscaiolo delle
alpi austriache. La testa quella di una
visanese cocciuta. Ma in questi mesi,
ha preso coscienza delle proprie potenzialità (vedi il palleggio in elevazione del
terzo set della finale, cosa impensabile
per un centrale, anche di serie A). Giulia
Treccani, non può essere ricordata solo
per la sua fascia (immancabile) in testa.
Mette ordine e disciplina, attenta e mai
appagata. C’è poi Elisa Lancellotti. E qui
si vede ancora la mano dell’allenatore.
“L’uso del polso nel colpo d’attacco è la
base per un buon attacco”. Elisa ne è la
NON SOLO OSPITALITA’
ANCHE LE OPERE IN LOCO SONO PARTE DELL’ATTIVITA’ DEL COMITATO
In questi anni il Comitato “Un futuro per i
bambini di Chernobil” si è occupato non
soltanto di fornire ospitalità ai bambini ma
ha realizzato e soprattutto fatto realizzare
in loco una serie di opere che hanno consentito un miglioramento delle condizioni
igienico-sanitarie e strutturali degli ambienti
scolastici.
Come mostrano le immagini allegate sono
stati effettuati interventi di edificazione,
ristrutturazione ed arredo di aule, servizi
igienici, aula di informatica, palestra e cucina.
Nonostante siano stati raggiunti traguardi
considerevoli, il consolidamento delle attuali
necessità e la nascita di nuove esigenze
ci spronano a continuare il nostro lavoro e
migliorarlo. Proprio l’evolversi di tale situazione ci ha portato a valutare degli interventi
di ristrutturazione su alcuni ambienti che
vorremmo adibire a luogo di aggregazione
per quei bambini che ormai sono diventati
adolescenti e che, quindi, necessitano di
spazi adeguati dove riunirsi, socializzare e
divertirsi.
Ricordiamo che tutte le attività finora realizzate, quelle in corso e quelle in progetto,
verranno pubblicate su un opuscolo informativo di prossima edizione. Nello stesso è
nostra intenzione inserire anche le fotografie
che ritraggono tutti i ragazzi finora ospitati dall’associazione; preghiamo pertanto le
famiglie che in questi anni hanno ospitato i
bambini di fornirci una loro fotografia consegnandola al sig. Tiziano Zigliani.
“Il frutto del nostro lavoro può essere solo
una piccola cosa ma per noi, e soprattutto
per loro, è una grande cosa”
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dimostrazione pratica. E’ la giocatrice che
per grinta ha saputo accompagnare la
squadra alla vittoria nella finale con l’Iseo.
Ma lei è così, ogni pallone è quello che fa
vincere la coppa del mondo. Sbagliarlo è
come andare ad un funerale. Ma la vittoria è merito del gruppo. Beatrice Rodella,
Marta Napolitano, Sara Spazzini, Roberta
Corna, Erika Salvi: sono loro che con
il loro impegno e lavoro scrupoloso in
allenamento, giorno dopo giorno hanno
conquistato il diritto di fregiarsi del titolo
di campionesse provinciali 2007.
Luca Prandini giornalista per il settore
pallavolo per il quotidiano “Bresciaoggi”
OCO.
della Solidarietà
11
SOLIDARIETA’ SENZA CONFINI
PER GKN FAD E LA LEONESSA
5 MAGGIO - STADIO MUNDIAL ‘82 - INCONTRO DI CALCIO GKN FAD - LA LEONESSA “SOLIDARIETÀ SENZA CONFINI”
3
GABRIELE
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MISSIONE
07
20-04-20
19:07
Pagina 1
LEONESSA
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SABATO 5 MAGGIO ORE 15.00
STADIO MUNDIAL ‘82 CARPENEDOLO
io di:
Comune di
Carpenedolo
PROGRAMMA DELLA GIORNATA
Ore 15.00: inaugurazione evento
Ore 15.30: incontro pulcini Carpenedolo
Ore 16.00: incontro amichevole GKN FAD - LA LEONESSA
Ore 18.00: estrazione premi lotteria
Ore 18.30: buffet per tutti gli ospiti
tico uremica)
All'evento parteciperà
Gene Gnocchi,
neo acquisto della
squadra del Parma Calcio
SSA
e.
uno dei premi
’evento verrà donata
o molto gradito.
Squadra di calcio: La Leonessa
Squadra di calcio: GKN FAD
Sabato 5 MAGGIO 2007. Un evento
importante aspetta tutti i carpenedolesi: la partita amichevole di
calcio a scopo benefico organizzata da GKN FAD in collaborazione con La Leonessa.
Alle ore 15 le due squadre aziendali
formate da dirigenti e dipendenti si
incontreranno al campo Mundial ‘82,
precedute dalla partita della squadra
pulcini del Carpenedolo, per divertimento, ma soprattutto per raccoPer chi fosse interessato, le donazioni verranno raccolte, oltre che in occasione
della partita, anche tramite bonifico sul conto corrente appositamente creato:
BENEFICIARIO: GKN FAD SPA
BANCA: INTESA SAN PAOLO SPA - CONTO N.: 6152843118-48
AGENZIA: CARPENEDOLO (BS) ITALIA
ABI 03069 CAB 54230 CIN M
IBAN: IT37 M030 6954 2306 1528 4311 848 - SWIFT: BCITIT33346
CAUSALE: DONAZIONE MISSION EVEREST
Contiamo sulla vostra partecipazione.
Per ulteriori informazioni potete contattare i seguenti recapiti:
GKN FAD S.p.A.
Cinzia Furiani [email protected]
Elisabetta Rampazzo [email protected]
Tel. 030 99 86 1
LA LEONESSA S.p.A.
Simona Bignotti [email protected]
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beneficenza a livello locale.
Ma il progetto della multinazionale GKN è quello di destinare, per
ogni Euro raccolto, altrettanti fondi a
Global Angels, associazione benefica che si occupa di vestire, nutrire e
dare una casa ai bambini di alcune
comunità africane.
Doppia beneficenza, quindi, e soprattutto senza confini.
Il programma di sabato 5 maggio
prevede tra l’altro l’estrazione di
premi di una lotteria i cui biglietti
si possono acquistare direttamente
sul posto attraverso una donazione
ed un momento conviviale al termine delle partite con la presenza di
personaggi del mondo dello sport e
dello spettacolo, tra cui il comico e
neo acquisto dell’AC PARMA, Gene
Gnocchi.
Vi aspettiamo numerosi per
trascorrere un pomeriggio
all’insegna dello sport
e della solidarietà.
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GKN FAD - Divisione Ruote)
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Delegato GKN FAD - Divisione Assali)
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Delegato LA LEONESSA)
SEMPRE APERTO
dalle 20.00 alle 03.00
Venerdì, sabato e domenica
dalle 18.00 alle 03.00
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12
Riforma della previdenza
complementare TFR
Dall’inizio degli anni Novanta il sistema
pensionistico italiano è stato oggetto di
un articolato processo di riforma volto
a contenere la spesa pensionistica in
modo da garantirne la sostenibilità
finanziaria. Tale riforma rappresenta
un’importante evoluzione nella storia
della previdenza italiana. Essa è infatti
incentrata sullo sviluppo di un sistema
pensionistico basato su due “pilastri”:
il primo è rappresentato dalla previdenza obbligatoria (erogata da Inps,
Inpdap, Casse professionali ecc.) che
assicura la pensione di base; il secondo è rappresentato dalla previdenza
complementare che è finalizzata a erogare una pensione aggiuntiva a quella
di base. Le prestazioni pensionistiche
che saranno pagate in particolare ai
lavoratori entrati nel mondo del lavoro
dopo il 1° gennaio 1996 o con pochi
anni di servizio a quella data, saranno
inferiori di quelle pagate nel passato.
Per garantire a tutti i lavoratori la possibilità di mantenere un adeguato tenore
di vita anche dopo il pensionamento,
la riforma ha previsto la possibilità di
aderire alle forme pensionistiche complementari. L’adesione alla previdenza complementare, pur non essendo
obbligatoria, è quindi un‘interessante
opportunità per garantire ai pensionati di
domani un reddito di importo adeguato.
Una delle novità più importanti della
Riforma riguarda il Trattamento di Fine
Rapporto (TFR) che può essere utilizzato come fonte di finanziamento delle
forme pensionistiche complementari.
Cosa è il TFR?
Il trattamento di fine rapporto (anche
conosciuto come “liquidazione”) è
la somma che viene corrisposta dal
datore di lavoro al lavoratore al termine del rapporto di lavoro dipendente.
Il TFR si determina accantonando per ciascun anno di lavoro una
quota pari al 6,91 % della retribuzione lorda. La retribuzione utile per il
calcolo del TFR comprende tutte le
voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro, salvo
diversa previsione dei contratti collettivi. Gli importi accantonati sono
rivalutati, al 31 dicembre di ogni
anno, con l’applicazione di un tasso
costituito dall’1,5% in misura fissa e
dal 75% dell’aumento dell’indice dei
prezzi al consumo Istat. Al momento
della liquidazione, il TFR è tassato,
in linea generale, con l’applicazione
dell’aliquota IRPEF media del lavoratore nell’anno in cui è percepito.
Per la parte di TFR che si riferisce
agli anni di lavoro decorrenti dal
1° gennaio 2001, l’amministrazione
finanziaria provvede poi a riliquidare l’imposta, applicando l’aliquota
media di tassazione del lavoratore
degli ultimi 5 anni.
FORME PENSIONISTICHE
COMPLEMENTARI
Le forme pensionistiche complementari sono forme di previdenza finalizzate a erogare una pensione aggiuntiva a
quella erogata dagli Istituti di previdenza obbligatoria. Tali forme sono autorizzate e sottoposte alla vigilanza di
una Autorità pubblica, la Commissione
di vigilanza sui fondi pensione (COVIP).
Sono forme pensionistiche complementari: i fondi pensione negoziali, i
fondi pensione aperti, i piani individuali pensionistici e i fondi pensione
preesistenti, istituiti anteriormente al
novembre 1992. Le forme pensionistiche complementari si distinguono
anche in collettive e individuali, in base
alle modalità istitutive. Nelle forme collettive l’adesione viene contrattata a
livello collettivo e riguarda un gruppo di
lavoratori individuati in base all’appartenenza ad una determinata azienda,
gruppo di aziende, comparto o settore produttivo; nelle forme individuali invece l’adesione avviene su base
rigorosamente individuale a prescindere dal tipo di attività prestata e dall’esercizio o meno di attività lavorativa.
Le forme collettive sono attuate
mediante:
1. I fondi pensione di natura negoziale istituiti per effetto di un contratto
o accordo collettivo di lavoro anche
aziendale
2. I fondi istituiti o promossi dalle
regioni
3. I fondi aperti che ricevono adesioni
collettive
Marisa Magri
Cristian Castelli
Promotori Finanziari
335/215636
338/1736109
4. I fondi istituiti dalle casse professionali privatizzate
5. I fondi preesistenti
Le forme individuali sono attuate
mediante adesione individuale a fondi
pensione aperti o mediante piani pensionistici individuali.
Lavoratori interessati
Sono interessati alla riforma della previdenza complementare attuata con il
d. lgs. n.252/2005 ed entrata in vigore
dal 1° gennaio 2007 tutti i lavoratori
autonomi e i lavoratori dipendenti, ad
esclusione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni sotto elencate.
In base alla disciplina del d. lgs. n.
252/2005 o del d. lgs. n.124/1993,
possono aderire alle forme pensionistiche complementari le seguenti tipologie di lavoratori:
1. i lavoratori dipendenti sia del settore
privato che del settore pubblico;
2. i lavoratori assunti in base alle tipologie contrattuali previste dal d. lgs.
n.276/03 (legge Biagi): soggetti con
contratto di lavoro in somministrazione, con contratto di lavoro intermittente, con contratto di lavoro ripartito, con
contratto di lavoro a tempo parziale,
con contratto di apprendistato, con
contratto di inserimento, con contratto
di lavoro a progetto, con contratto di
lavoro occasionale;
3. i lavoratori autonomi;
4. i liberi professionisti;
5. i soci lavoratori di cooperative;
6. i soggetti che svolgono lavori di
cura non retribuiti derivanti da responsabilità familiari nonché i soggetti che
svolgono, senza vincolo di subordinazione, lavori non retribuiti in relazione
a responsabilità familiari e che non
prestano attività lavorativa autonoma
o alle dipendenze di terzi e non sono
titolari di pensione diretta.
Naturalmente, la specifica disciplina
sul conferimento del Trattamento di
fine rapporto (TFR) alle forme pensionistiche complementari trova applicazione solo con riferimento ai lavoratori
dipendenti. Alle forme pensionistiche
complementari di carattere individuale
(fondi aperti e PIP) possono aderire
anche soggetti diversi da quelli sopra
elencati, come ad esempio i soggetti che non hanno reddito da lavoro.
Possono inoltre iscriversi alle forme
pensionistiche complementari anche i
c.d. “soggetti fiscalmente a carico” cioè
quei soggetti rispetto ai quali il percettore del reddito fruisce delle deduzioni
o delle detrazioni prevista dalla normativa fiscale vigente. Affinché i soggetti
fiscalmente a carico possano effettivamente iscriversi ad un fondo pensione
di natura negoziale è necessario che
tale facoltà sia espressamente prevista
dallo statuto del fondo pensione.
Contribuzione fondo e investimento
contributi
L’obiettivo di costruire una pensione
che integra quella di base corrisposta
dagli Enti di previdenza obbligatoria
viene realizzato dalle forme pensionistiche complementari attraverso la
raccolta dei contributi e il loro investimento. A partire dal primo versamento
effettuato, il fondo pensione apre, per
ciascun lavoratore iscritto, una posizione individuale che viene alimenta
dai successivi contributi versati e dai
rendimenti che maturano attraverso la
gestione finanziaria delle risorse.
Prestazioni
La funzione della previdenza complementare è quella di permettere al
lavoratore di integrare, al momento
del pensionamento, la pensione di
base corrisposta dagli Enti di previdenza obbligatoria con le prestazioni
pensionistiche
aggiuntive.
Dal 1° gennaio 2007, si ha diritto alla
pensione complementare dopo aver
maturato i requisiti di accesso alla
pensione obbligatoria, con almeno cinque anni di iscrizione ad una forma di
previdenza complementare. Agli iscritti
ai fondi pensione è inoltre garantito il
diritto di accesso ad alcune tipologie
di prestazioni anche prima del pensionamento.
Fiscalità
La disciplina fiscale della previdenza
complementare delinea un sistema articolato nelle tre fasi di accumulazione,
investimento ed erogazione. Questo
modello è conosciuto come schema
“ETT” (ESENZIONE, TASSAZIONE,
TASSAZIONE) e distingue tra la disciplina:
• dei contributi;
• dei rendimenti;
• delle prestazioni.
Secondo lo schema “ETT” all’esenzione dei contributi (entro determinati
limiti di deducibilità) si accompagna
la tassazione dei rendimenti prodotti
nella fase di accumulo e la tassazione
delle prestazioni erogate (al netto della
quota corrispondente ai rendimenti già
tassati e al netto dei contributi non
dedotti). Al fine di favorire l’adesione
alle forme di previdenza complementare, la nuova disciplina entrata in vigore
dal 1° gennaio 2007 prevede importanti agevolazioni fiscali.
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13
PROGETTO DI AVVIAMENTO ALLO SPORT
LA BOCCIOFILA COLLABORA CON LA SCUOLA ELEMENTARE DI CARPENEDOLO
La prima esperienza è iniziata nell’anno
scolastico 1999-2000 in collaborazione
con la Scuola Media “Angelo Bertazzoli “
di Carpenedolo.
E’ proseguita con la scuola media fino
all’anno scolastico 2005-2006.
Una classe terza del tempo prolungato
aveva la possibilità di gestire attraverso
i laboratori alcune ore di attività extracurricolari e per il primo quadrimestre
gli insegnanti avevano scelto di portare
la classe, una volta alla settimana, per
due ore al bocciodromo per apprendere e cimentarsi nello sport delle bocce.
Questo era anche stato favorito dal fatto
che nessun contributo economico era
chiesto agli alunni in quanto la Società
Bocciofila “Magri Gomme” metteva a
disposizione gratuitamente l’impianto, la
Federazione aveva fornito il materiale e
messo a disposizione gli istruttori e alcuni volontari della bocciofila collaboravano
a seguire i ragazzi.
Quest’anno sono stati gli insegnanti delle
quattro classi quinte della scuola elementare a chiedere la nostra disponibilità
e la Società Bocciofila “Magri Gomme”
ha risposto con entusiasmo e da gennaio
a maggio viene realizzato questo progetto di avviamento allo sport.
Abbiamo messo a disposizione due presenze settimanali e pertanto ogni classe
frequenta il Bocciodromo una volta ogni
15 giorni.
Gli insegnanti coinvolti sono: Agnese
Brunoni (5^ sez.A); Giacomo Monteverdi
(5^ sez.B e sez.D), Marisa Marini (5^sez.
C). I ragazzi di ogni classe sono circa 24 e
pertanto tutti contemporaneamente sono
impegnati nei campi a svolgere l’attività
sportiva: in ogni campo sono presenti 2
squadre di tre giocatori seguiti a turno dai
nostri volontari: Renato Lesioli, Angelo
Zonta, Angelo Pizza, Giuseppe Pedroni.
Settimio Greco e Pierluigi Zaniboni.
Questa esperienza è giunta a metà, i
ragazzi e le ragazze si sono esercitati
nell’apprendere i due fondamentali del
gioco delle bocce: l’accosto e il tiro ed
ora stanno iniziando a svolgere le prime
vere partite. A chiusura dell’anno scolastico vogliamo organizzare una gara che
li coinvolga invitando anche i genitori.
Siamo certi che l’esperienza sia positiva,
è stata l’occasione per parecchi di vedere per la prima volta un bocciodromo
e di cimentarsi in questo nuovo sport.
Per molti l’unica esperienza era legata
al gioco delle bocce al mare in spiaggia.
Dieci lezioni certamente non faranno
dei campioncini, ma se alcuni vorranno
poi proseguire e provare a cimentarsi in
gare giovanili federali noi saremo contenti di poterli aiutare nella preparazione
programmando per loro una specifica
attività.
L’addetto stampa
Pierluigi Zaniboni
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Alunni della classe 5^ D
al lavoro
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14
MARY LORENZONI
la stella dell’atletica
Carpenedolo
Con i suoi 28 atleti maschi
vinto dapprima il titoe le sue 8 donne, l’ATLElo provinciale cross a
TICA CARPENEDOLO
Borgosatollo il 14 gen-Settore Amatori- sta
naio, poi ha vinto la
mietendo ragguardevoli
riunione interregionale
successi in questo inizio
indoor di Genova sui m.
di anno 2007. Dopo l’in3000 prima di puntare
coraggiante 4° posto nella
ai Campionati Italiani
prima campestre valiIndoor di Ancona del
da per il Campionato di
2-3-4 marzo 2007; nel
Società Cross, il settore
corso di quest’ultima
Maschile si è piazzato 2°
manifestazione è risulin provincia battuto solatata l’atleta bresciana
mente dalla formazione di
più medagliata con 2
Mary Lorenzoni
Paratico; stesso profilo sta
Ori e 1 Argento, titoli
mantenendo la squadra Femminile che italiani vinti nei m. 3000 e m. 1500 con
punta al 3° posto finale.
ampio margine sulle seconde, e terza
Se nel maschile è la compattezza a farla vittoria sfumata negli 800 per soli 40
da padrona, con tutti i suoi elementi a centesimi. A conferma del suo stato di
giocarsi i migliori piazzamenti sul filo dei forma, lo scorso 18 marzo partecipando
secondi, è nella squadra femminile che ai Campionati Italiani Master di cross al
possiamo giocare le carte migliori per parco Colonnetti di Torino ha vinto il 3°
aggiudicarsi titoli ed onori.
titolo italiano di questa stagione distanIn primis ROSA BARBERINI atleta di ziando di ben 1’04” la 2° classificata, la
casa, che dopo aver fatto degna pre- torinese Manzone, dimostrando ancor di
parazione nei cross provinciali, nel più che in ambito nazionale per le avvercorso dei Campionati Italiani Indoor di sarie quest’anno ci sarà poco spazio.
Ancona si è confermata ai vertici vincen- Con questi ultimi titoli la nostra Mary
do la Medaglia d’Oro nei m. 3000 e la Lorenzoni ha collezionato con la maglia
Medaglia d’Argento sia sui 1500 come dell’ATLETICA CARPENEDOLO ben
negli 800, migliorandosi sensibilmente 21 titoli Provinciali, 10 titoli Regionali
e stabilendo nuovi primati personali. Ma e 12 titoli Italiani spaziando dal cross
sicuramente la protagonista dell’Atletica alla strada, dalle indoor alla maratonina,
Carpenedolo è MARY LORENZONI, tes- dalla montagna alla pista. Che dire?!?
serata da alcuni anni nel nostro sodalizio. L’Atletica Carpenedolo è forte, e MARY
Questa ragazza monteclarense semplice LORENZONI è la sua Testimonial !!!
e gioviale da quando nel 2001 ha cominVittorio Corsi
ciato a fare attività agonistica seriamente
ULTIM’ORA
ha colto lusinghieri risultati che la ponAl meeting in notturna
gono ora come una delle migliori realtà
a Brescia dell’11 Aprile
Nazionali Master tale da detenere tuttora
l’atleta carpenedolese
il Record Italiano Indoor su Pista nei m.
Perini Riccardo ha migliorato il
3000 (10.41.27) e nei m. 1500 (5.09.26)
record provinciale del lancio
nella cat. F45 e in ambito bresciano la
del giavellotto cat. Allievi
stessa MARY vanta la 5° prestazione allportandolo a mt.42,67.
time sui m. 10.000 con il tempo di 38.13.4
Vivissime congratulazioni
realizzato a Lumezzane il 12.09.2002.
per il grande risultato.
In questo inizio di stagione MARY ha
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Carpenedolo: arriva il
Kobudo di Okinawa
NOVITA’ DALL’ASD KARATE CARPENEDOLO SHOTOKAN DO
Parlare di Bonsai “pianta in vaso” potrebbe sembrare fuori luogo, ahimè ormai di
consumo. Si narra che durante le lunghissime migrazioni orientali era in uso
portare delle piccole piantine per ricordare la loro terra d’origine, un minuscolo
frammento delle loro radici. Si dice di
semini fatti germogliare con cura ad
ogni nato e tramandati alle future generazioni. Ora a ragion veduta anche le
arti marziali, come ogni famiglia che si
rispetti, possiedono una loro leggenda e
in ogni “leggenda” vi è sempre qualcosa
di vero.
Nel ‘500 d.C. Boudhi Dharma, monaco
e filosofo buddista, fugge dalla sua
patria, l’India, perseguitato dai potenti
Maraja per motivi etico-religiosi. Nel suo
lungo cammino porta con sé due libri
segreti e predicando la non violenza
incontra o fonda il monastero Shaolin
sulle impervie alture dell’Himalaia. In
questo ascetico contesto, tra un digiuno
e una meditazione, vengono gettate le
basi per l’elevazione del corpo e dello
spirito. È quindi nell’assoluto silenzio
delle montagne che nasce il germe
delle arti marziali. Okinawa rappresenta
l’anello mancante tra il mito e la storia. Più volte contesa e conquistata,
ora cinese ora giapponese, distrutta,
saccheggiata e incendiata dai Napalm
durante la Seconda Guerra Mondiale.
Ancora agli albori del Medioevo teneva
contatti via mare con tutto il mondo del
commercio e della cultura orientale.
Gli isolani stanchi dei soprusi e delle
umiliazioni perpretate dai signorotti conquistatori dell’isola, coniarono per primi
gli ideogrammi del Karate “mano vuota”
e del Kobudo usando gli attrezzi delle
primitive agricolture. Ancora oggi gli
arnesi conservano i loro nomi: bo, tonfa,
sai, nunchaku, kama, nanti…È curioso
constatare delle assonanze similari con
gli attrezzi dei nostri avi della terra al
confine tra Carpenedolo (BS) e Castel
Goffredo (MN). L’attento osservatore
inoltre potrà notare che gli indigeni non
sono né cinesi né giapponesi, ma di
bassa statura e caratteri somatici di tipo
europeo.
In Italia le arti marziali arrivano pressoché sconosciute nei primi anni ’60 del
‘900. Poche immagini e di qualità dozzinale, infarcite di aspetto circense: niziava l’inesorabile processo di occidentalizzazione. Ora i tempi sono cambiati,
palestre, federazioni, stage sono attivi
ovunque. A Carpenedolo ad esempio
il karate è conosciuto da diversi anni,
portato da un Maestro a sua volta primo
allievo di uno dei pionieri del Sollevante
approdato nel nostro paese che portava
lo stile Shotkan tradizionale, il cui fondatore ricordiamo fu il mitico Maestro
Funakoshi, nativo di Okinawa.
Da alcuni anni a Carpenedolo è operosa una palestrina diretta dal Maestro
Zaira Gerevini, un bonsai che sta crescendo con amore come nella leggenda, costellato da piccole conquiste dei
suoi giovanissimi atleti.
In questi giorni lo Shotokan Carpenedolo
si è arricchito di due nuove “gemme”
affiliate al karate, si tratta del Kobudo di
Okinawa. Ne sono titolari due ragazze:
Laura Boletti cintura marrone 1° kyu
di karate promossa 5°kyu di kobudo
e Zaira Gerevini cintura nera 3°dan
di karate promossa 5° kyu di kobudo,
entrambe hanno conquistato così la
“cintura rossa”. L’esame è stato superato nella palestra Dinamica di Goito il
15 Marzo 2007, alla presenza del M°
Davide Reggiani cintura nera 4°dan di
karate e cintura nera 1°dan di kobudo
e dell’Istr. Simone Reggiani cintura nera
3°dan di karate e cintura rossa 1°kyu di
kobudo.
Ora si potrà così assaporare il fascino
di entrambe queste antiche arti marziali nella palestra dell’A.S.D. Karate
Carpenedolo Shotokan-do (per info
contattare il M° Zaira Gerevini 3331174319).
G.C.G.
15
BENEFICENZA “RAPOCELDONE”
La compagnia teatrale “RapocEldonE”
invita la popolazione di Carpenedolo e
paesi limitrofi al Piccolo Teatro “Palazzo
Deodato Laffranchi” per una iniziativa
veramente lodevole, ovvero una raccolta
fondi, o beni di prima necessità, per una
famiglia del luogo che
versa in cattive condizioni economiche.
Il gruppo si scusa per
l’utilizzo di una struttura pubblica adatta per
la cultura ed in particolare per spettacoli teatrali, ma, viste le
difficoltà della famiglia
Monfardoni, si è pensato
di attivare le coscienze
per rendere meno gravosa la vita quotidiana dei
componenti di questa famiglia. Siamo
preoccupati in special modo per nonno
Libero, persona anziana e con problemi
di salute, costretto, vista la cronica mancanza di fondi, a saltare spesso i pasti.
Giacomo, il figlio, purtroppo è disoccupato e con qualche frequentazione col
carcere di Canton Mombello; la moglie
Margherita si arrabatta come può e
anche i due figli, Cinto ed Ermengarda,
sono senza lavoro: unico sostentamento è la poca pensione del nonno e
l’aiuto dei vicini di casa, Camillo, Lea
e Wanda, pronti, ogni tanto, nel limite
delle loro possibilità, a fornire qualche
euro o un pasto caldo.
Nessuno può restare insensibile a que-
sta storia di emarginazione sociale e da qui
nasce l’idea di portare sul palco, da parte
dei
“Rapoceldoni”,
la commedia dialettale “Tredes e miliù a
cüimartei” di Egidio
Bonomi con la regia di
Severino Boschetti. La
serata benefica sarà il
26 MAGGIO alle ORE
21,00 al Piccolo Teatro
Palazzo
Deodato
Laffranchi.
Il ricavato andrà alla
famiglia Monfardoni. Pensate al povero
nonno, costretto a saltare i pasti, quando
noi abbiamo più del necessario! Vi aspettiamo quindi numerosi per aiutare queste
persone bisognose!
Per chi non potesse partecipare alla raccolta la sera del 26 Maggio, può rendersi
utile portando generi di prima necessità,
cibo, acqua, vestiti, direttamente alla
famiglia Monfardoni in Via Capriolo, a
Carpenedolo.
Se qualcuno in particolare avesse un
divano nuovo, o seminuovo, farebbe
cosa gradita al nonno che, purtroppo,
deve dormire su un divano squinternato
e solo le persone anziane sanno cosa
vuol dire avere il mal di schiena dovuto al
dormire scomodo…
Se poi qualche azienda avesse del lavoro da offrire ai componenti disoccupati
della famiglia darebbe davvero la possibilità di una vita finalmente serena e
dignitosa a tutti! La compagnia teatrale
“RapocEldonE” ringrazia la Pro-Loco, il
Comune, gli sponsor e tutti coloro che
parteciperanno a questa iniziativa caritatevole per togliere definitivamente la
famiglia Monfardoni dal disagio sociale ed
economico, con una raccolta fondi cospicua e generosa.
VI ASPETTIAMO NUMEROSI!!!!!!!!!
REGIME DI CRISTIANITÀ
A CURA DI LIBERACIÒN
Con questa frase Marcelo Barros ha definito la Chiesa cattolica romana nell’incontro del 9 marzo a Palazzo Laffranchi a Carpenedolo, organizzato dall’Associazione
Liberaciòn con il patrocinio del Comune.
Marcelo Barros è brasiliano, è uno dei maggiori teologi del Sud America e aderisce
alla Teologia della Liberazione: essa nasce alla fine degli anni Sessanta, dopo il
Concilio Vaticano II, nell’America Latina dei regimi repressivi. L’idea di fondo di tale
teologia è che la salvezza cristiana non può ottenersi senza la liberazione economica,
politica, sociale e ideologica come visibili segni della dignità umana. Insomma…altro
che opere pie e adesione ai dogmi del Vaticano: per guadagnarsi l’aldilà (se esiste),
bisogna fare ben altro. Infatti, il rischio è che il cancello d’entrata al paradiso resti serrato per i paesi democratici occidentali che alimentano ingiustizie nel resto del mondo.
Basta ricordare che siamo in 6 miliardi di persone e ci sarebbe da mangiare per 11
miliardi, ma lo stile di vita dei paesi democratici (compresa l’Unione Europea con le
sue “radici cristiane”), costringe alla fame i 2/3 dell’umanità.
Il Vaticano, date le sue esigenze di mantenimento del potere, ha subito avvertito i
germi di spontaneità e autonomia che tale teologia poteva diffondere nelle comunità
locali e l’ha perciò contrastata. Eppure, proprio il Concilio Vaticano II volle intendere
la Chiesa come comunità anziché come gerarchia. Il problema è che non modificò la
struttura dell’istituzione.
Barros racconta nel suo libro “dom Helder Camara. Profeta dei nostri giorni”(ed. EGA
2006), di una lettera al papa scritta negli anni Sessanta da dom Helder (uno dei padri
della Teologia della Liberazione). Egli propose che, per realizzare la missione religiosa con maggiore libertà di fronte ai poteri del mondo, il papa rinunciasse ad essere
Capo di Stato lasciando che il Vaticano diventasse museo internazionale. Quindi, per
esempio, non avrebbe più dovuto avere diplomatici presso i governi e avrebbe dovuto
comunicare con i Paesi attraverso i vescovi locali. Il Segretario di Stato, cardinale
Villot, rispose: “Eccellenza, il santo padre ha ricevuto [la sua lettera] e gradisce la sua
collaborazione, ma sua Eccellenza deve comprendere che non viviamo più ai tempi
del Vangelo”. Amen, aggiungerei.
Oggi, nemmeno dello slancio ideale del Concilio II v’è più traccia nella Chiesa cattolica romana. Sparita la DC (ma il suo spirito aleggia ancora sulla politica italiana), la
Chiesa fa politica senza intermediari e “si è presa la briga e di certo il gusto di dare ai
politici il consiglio giusto”. Ratzinger e Ruini vanno ben oltre l’art. 21 della Costituzione
italiana che sancisce la libertà d’opinione e rompono le regole della società laica lanciando diktat ai parlamentari cattolici eletti dai cittadini italiani. Sono poi sempre più
ossessionati da: omosessuali, divorziati, coppie di fatto, embrioni con diritti, fecondazioni fuori dal letto coniugale e acquirenti di profilattici. In un contesto mondiale fatto
di ordinarie violazioni dei diritti umani e deturpazione dell’ambiente, queste sono le
loro preoccupazioni principali.
E i laici dove sono? Temono di difendere di fronte a tanta tracotanza un concetto
semplice: “per essere laica una società non deve offrire un sostituto delle religioni né
estrarre dalle religioni qualcosa che sembri un codice etico unificato, ma deve difendere gli individui dalle intrusioni di credenze e autorità religiose, lasciando che essi
assumano liberamente impegni morali” (Carlo Augusto Viano, “Laici in ginocchio” ed.
Laterza). Barros, ricordando l’Abbe Pierre, parla di scuola laica, nella quale affrontare
lo studio della storia delle religioni piuttosto che inculcare una specifica spiritualità
(scelta peraltro controproducente, come dimostra la diaspora di fedeli dalle chiese).
Egli sostiene in sostanza una società macroecumenica fondata sul dialogo costante e
universale fra tutte le religioni e sull’impegno per una maggiore giustizia.
Credo che sia una scelta responsabile: stiamo assistendo al rinvigorirsi di nazionalismi, fondamentalismi d’ogni genere e scontri di civiltà. Se alla già pericolosa idea
di nazione viene associata una ben precisa religione che accompagna e alimenta lo
scontro con altre religioni ed etnie, gli effetti possono essere devastanti.
Marina Beatini – [email protected]
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P U N T O
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16
LEZIONE DI YOGA
ALL’APERTO
IL RILASSAMENTO (1a parte)
A CURA DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE “SFERA” - CORSI YOGA
Il rilassamento non è…Riposo - Dolce far niente – Vuoto - Lasciar correre la
mente
Molte persone credono che rilassarsi si riduca a dormire o “distrarsi”; cosa
meglio allora del letto, di un buon libro, di un film o di una passeggiata?
Per la tradizione dello yoga il rilassamento è uno stato mentale molto diverso dalla veglia e molto diverso dal sonno.
IL RILASSAMENTO NON E’ QUALCOSA CHE FAI. E’ UNA RISPOSTA
NATURALE CHE LASCI ACCADERE. IL RILASSAMENTO E’ CIO’ CHE
RIMANE QUANDO SMETTI DI CREARE TENSIONE
Senza ombra di dubbio, con il suo moderno atteggiamento, l’uomo ha danneggiato
e sciupa continuamente la capacità di rilassarsi. Ciò accade poiché vive in continuazione nello stato di attenzione e di veglia attraverso le continue preoccupazioni
che la vita moderna può infliggergli, soprattutto se tali preoccupazioni non le sa
gestire attraverso il non coinvolgimento. Le tensioni conseguenti si somatizzano nel
corpo trasformandosi in contrazioni, attive giorno e notte, che consumano in breve
tempo tutta l’energia. Per capire cosa accade provate a stringere la mano a pugno
con forza e mantenete la contrazione fino a quando vi è possibile. Il consumo di
energia conseguente vi farà sentire stanchi e desiderare di interrompere l’esperimento. Questo è ciò che accade per ogni contrazione, piccola o grande, della quale
siete consapevoli o no, presente nel vostro corpo. Persino il mantenere la fronte
corrugata rappresenta una lenta ma inesorabile emorragia di energia.
Il primo e più importante percorso che si deve compiere, quando si decide di alzare
o ripristinare la qualità del rilassamento, è un percorso di consapevolezza. È’ grazie
alla consapevolezza che scopriamo dove le nostre tensioni si somatizzano, ed è
grazie alla consapevolezza che possiamo intervenire modificando atteggiamenti
e abitudini anche croniche che provocano ipertensione e disturbi nervosi. A molti
soggetti capita, ad esempio, di mantenere le mascelle serrate o altre parti del corpo
contratte, anche mentre dormono o sognano. Questi soggetti sono destinati ad un
pessimo risveglio e abitualmente cominciano la loro giornata stanchi ancora prima
di lavorare. Tutto ciò porta ad un accumulo di tensione che oggi va sotto il nome
di stress.
Tecniche assimilabili a quelle dello yoga vennero utilizzate da molti scienziati per
giungere a grandi scoperte; per citare solo i casi più clamorosi, Newton, ma anche
Leonardo da Vinci, Einstein, e Kekulé: quest’ultimo visualizzò la struttura chimica
della molecola del benzene in uno stato di coscienza ampliato, analogo alla condizione che si crea durante un rilassamento.
In situazioni di questo genere scatta l’intuizione, quella “funzione psicologica che
trasmette percezioni in modo inconscio” (Jung).
Tecnica di rilassamento
Al termine della vostra giornata di lavoro, oppure ogni qualvolta ne avete l’occasione, in ambiente adeguato, create le condizioni idonee, stando attenti, per esempio,
che rumori o altro non possano disturbarvi durante la pratica. Sdraiatevi sul pavimento, abbandonando totalmente il corpo.
La chiave del successo sta proprio nel significato di questa parola: abbandono.
Realizzare un abbandono totale è assai difficile poiché per farlo bisogna ripristinare
quell’atteggiamento di fiducia che l’uomo ha lasciato sul campo delle sue battaglie
perdute (almeno crede fino a che non scopre che le battaglie perdute sono, invece,
grandi momenti di crescita, soprattutto interiore).
Sdraiatevi dunque fiduciosi e divenite consapevoli di tutto il corpo, tutto il corpo
intero. Lasciate cadere le punte dei piedi verso l’esterno e girate il palmo delle mani
verso l’alto per impedire al senso del tatto di mantenervi vincolati al piano materiale.
Avvicinate leggermente il mento allo sterno diminuendo così la curva delle cervicali
e distendete il viso rilassandolo in ogni sua parte (Dovete sapere che all’occhio di
un esperto, il viso appare come una carta geografica delle tensioni mentali).
Per qualche attimo tentate con i vostri mezzi di rilassarvi, nel miglior modo possibile, anzi dite a voi stessi: io mi sto rilassando. Questo serve a trasferire la vostra
attenzione in ciò che state facendo. Passate in rassegna, mentalmente tutto il
corpo e sciogliete ogni contrazione che individuate. Cercate di rimanere immobili
fino al termine della pratica.
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Il tennis a Carpenedolo,
una presenza e una realta’
importanti!
RISULTATI DI SUCCESSO PER UNA STRUTTURA ORMAI POLIVALENTE
Ci siamo anche noi! Dove eravamo rimasti tutto questo tempo?
E’ vero .. il tennis inteso come “gruppo
sportivo“, ha sempre avuto un’importanza
rilevante, sia in termini di partecipanti sia
in termini di iniziative, nel panorama delle
associazioni sportive Carpenedolesi.
In questi ultimi anni c’è stato un notevole
salto di qualità sia per quanto riguarda le
strutture sia riguardo alla riorganizzazione del sodalizio. Tutto questo ha portato
ad una crescita continua ed esponenziale del circolo, riconosciuto ora come
uno dei più importanti nella provincia.
Come potevamo esimerci d’avere uno
spazio tutto nostro in cui raccontarvi delle
nostre vicende nell’ormai decennale “ Il
megafono”?? Per chi non lo sapesse e
per chi non frequenta il circolo e le sue
strutture, si e’ passati dai due gloriosi ed
eterni campi scoperti in “terra battuta”
e uno coperto con superficie sintetica
ad una vera e propria struttura sportiva
polivalente. Due campi per il calcetto/
tennis coperti, due campi all’aperto citati
poc’anzi e altri due campi costruiti di
recente sempre in “terra battuta”,avvolti
da una copertura in legno lamellare che
ne favorisce l’uso nel periodo invernale .
Per finire, a Settembre e’ stato inaugurato, attraverso una proficua sinergia con
l’amministrazione Comunale, che ringraziamo, il campo da calcio a 11 giocatori
in erba sintetica, omologato dalla
F.I.G.C. per partite ufficiali e usato per
buona parte della giornata dall’ A.C.
Carpenedolo giovanile, attraverso una
forma di collaborazione. Come in ogni
circolo tennistico che si rispetti non potevamo dimenticare la rinnovata palazzina
/ club House con annesso bar, cucina
e un’accogliente veranda con tavolini
all’aperto. La meticolosa opera di gestione del circolo e’ affidata alla famiglia Sella;
colgo l’occasione per citare la giovane
Francesca , talento emergente del tennis
italiano, proprio in quest’ultimo periodo
di ritorno da un torneo E.T.A. svoltosi in
Portogallo, in cui ha consrguito buonissimi risultati , tanto da guadagnarsi delle
Wild-car, inviti per tornei in Slovenia e
Polonia. Per riallacciarci all’inizio, riguardo all’organizzazione societaria, l’organi-
gramma del circolo e’ capitanato dal confermatissimo Tiziano Chiarini, dal sempre
presente vice Roberto Zilio e da altri otto
membri che ne compongono il direttivo
. Il “salto di qualita’” e’ stato completato
alcuni anni orsono dall’arrivo dell’istruttore di tennis Claudio Palazzo, romano
di origini ma ormai con radici bresciane,
vero promotore di qualsiasi attività e
iniziativa di carattere agonistico, nonché responsabile della “scuola tennis”,
in cui aderiscono e si radunano circa 50
ragazzi dalla seconda elementare fino ai
13/14 anni di età. Ricordo che Claudio,
come curriculum personale, vanta partecipazioni nei più prestigiosi tornei dell’A.
T.P. e nei primi anni ‘80 ha raggiunto la
lusinghiera posizione di numero 320 nel
Ranking mondiale. Riguardo la parte specificatamente agonistica, il centro tennis
e’ iscritto a numerosi campionati di categoria, rispettivamente con squadre nelle
serie D1 e D4 maschile , D3 Femminile,
in cui è presente la promettente campionessa provinciale di 4° categoria del
2006 Alice Zangrandi, e l’under 14 femminile iscritta al campionato regionale.
Per finire, il calendario delle iniziative
proposte, giusto per rendersi conto delle
dimensioni e del prestigio aquisito negli
anni. Il centro ospiterà, per il secondo
anno consecutivo, dal 28 Aprile al 6
Maggio il torneo giovanile più importante
in circolazione , denominato “Nike tour”,
campionato a tappe itinerante in tutta
Italia ed equiparato in Europa, in cui sono
emersi talenti come lo svizzero Federer e
lo spagnolo Nadal . A breve terminerà il
campionato di “calcio a 6”, durato tutto il
periodo invernale e con la partecipazione
di ben 17 squadre !!
Per gli appassionati della “pedata” e per
rinverdire i fasti del vecchio glorioso torneo notturno che si svolgeva al “Ritrovo
giovanile “, è in cantiere per il periodo
estivo il torneo a 7 giocatori sulla nuova
struttura all’aperto in erba sintetica .
Chi comunque volesse delucidazioni
sulle molteplici iniziative e attività o semplicemente “dare un’occhiata” stuzzicato
dalla curiosità , può farlo tutti i giorni dalla
mattina fino a tarda sera e la Domenica
fino alle 12. Vi aspettiamo ….
T.Z.
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17
A cura dello
STUDIO ZANELLA
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Riferimenti:
Art. 19-bis 1, lett. c) e d), DPR n. 633/72
Sentenza Corte UE 14.9.2006
Comunicato Min. Fin. 14.9.2006 DL n. 258/2006
A seguito della Sentenza della Corte di Giustizia UE, che ha ritenuto illegittimo il regime di indetraibilità vigente per l’IVA delle autovetture, il Governo è intervenuto dettando
specifiche disposizioni in merito al recupero dell’imposta da parte dei contribuenti. Entro
il 15.04.2007 gli interessati dovranno inviare telematicamente all’Agenzia delle Entrate
un’apposita istanza di rimborso relativamente alla maggiore IVA, ora divenuta detraibile,
per gli acquisti effettuati fino al 13.9.2006. L’attivazione del recupero dell’IVA dovrà essere
valutata alla luce dei riflessi prodotti nell’ambito delle imposte dirette.
Per gli acquisti effettuati dal 14.9.2006 la detraibilità dell’IVA è ancorata all’inerenza con
l’attività esercitata, tenendo presente l’eventuale “uso personale”.
Dall’1.1.2001, la Legge 388/2000, ha introdotto la detraibilità dell’IVA sull’acquisto, anche
in leasing, delle autovetture nella percentuale del 10%. Dal 2006, per effetto della Legge
266/2005 tale quota di IVA detraibile è stata aumentata dal 10% al 15%.
LA REAZIONE DEL GOVERNO ITALIANO
Per fronteggiare le inevitabili ripercussioni di carattere finanziario derivanti dalla citata pronuncia comunitaria, il Governo ha emanato uno specifico Decreto Legge che distingue le
conseguenze della Sentenza UE a seconda della data di effettuazione dell’acquisto, vale
a dire prima o dopo la data della pronuncia comunitaria.
CONSEGUENZE PER GLI ACQUISTI EFFETTUATI FINO AL 13.9.2006
Il recupero dell’IVA a credito riguardante gli acquisti/importazioni dei beni/servizi di cui sopra, divenuta detraibile dopo la citata Sentenza UE, potrà avvenire solo tramite rimborso
da richiedere all’Agenzia delle Entrate.
Il rimborso interessa gli acquisti/importazioni “effettuati” fino al 13.9.2006, anche se
la relativa fattura è stata registrata dopo tale data. Tenuto conto dell’art. 19, comma 1,
DPR n. 633/72, di fatto gli effetti della Sentenza si estendono agli acquisti effettuati
dall’1.1.2003.
A tal fine il soggetto interessato deve presentare esclusivamente in via telematica, un’istanza di rimborso all’Agenzia delle Entrate entro il 15.4.2007 od anche successivamente. Le
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modalità operative saranno oggetto di un prossimo Provvedimento Ministeriale.
La quantificazione dell’ammontare oggetto del rimborso dovrà tenere conto comunque della quota (10-15%) dell’IVA già detratta in precedenza.
La scelta operata dal Governo non consente quindi al contribuente di intervenire direttamente sull’IVA relativa al periodo 1.1.2003 – 13.09.2006.
La possibilità di detrarre l’IVA a credito dei beni in esame ha conseguenze anche nel
campo delle imposte dirette. Infatti, l’IVA non detratta in precedenza si è tradotta in un
maggior costo deducibile/ammortizzabile. Ora, attivando il rimborso dell’imposta, il
soggetto interessato deve considerare la “restituzione” all’Erario delle maggiori imposte (IRPEG/IRES-IRPEF e IRAP) dovute a seguito del minor costo deducibile/ammortizzabile (comunicato stampa Min.fin. 14.9.2006).
Il minore costo ammortizzabile dei veicoli potrebbe continuare ad essere superiore all’importo fiscalmente rilevante ex art. 164, TUIR e pertanto l’interessato rimarrebbe
di fatto “indenne” da tale evento.
Considerato quanto previsto dall’ultimo periodo dell’art.1, comma 1, DL n. 258/2006, è
verosimile ritenere che l’ammontare rimborsato sarà al netto delle maggiori imposte
dirette derivanti dal ricalcolo dei costi fiscali.
Dovranno essere specificati gli “interventi” contabili (rettifica del costo del cespite, contabilizzazione della somma oggetto del rimborso, ecc.) e fiscali (adeguamento del libro cespiti)
conseguenti alla richiesta di rimborso dell’IVA.
CONSEGUENZE PER GLI ACQUISTI EFFETTUATI DAL 14.9.2006
Gli effetti della Sentenza UE in esame non si traducono in una “generalizzata” detraibilità dell’IVA a credito per i beni/servizi sopra evidenziati.
Infatti, per individuare l’ammontare dell’IVA ammesso in detrazione va fatto in ogni caso
riferimento al principio di inerenza (ossia in base all’effettivo utilizzo nell’attività).
Come ribadito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nel citato Comunicato stampa
14.9.2006
“..la possibilità di detrarre l’IVA è riferita alle sole autovetture destinate a utilizzazioni
inerenti a operazioni imponibili, effettuate nell’esercizio dell’attività d’impresa. Pertanto,
la detrazione è limitata per le autovetture utilizzate anche ad altri fini, estranei all’attività d’impresa.”
Così, per gli acquisti effettuati dal 14.9.2006 in presenza di beni/servizi “uso promiscuo”, la detrazione deve essere esclusa relativamente alla quota riferibile all’uso
personale. Per quantificare tale quota, nel rispetto comunque dell’inerenza del costo/spesa con l’attività, si potrebbe adottare una delle seguenti soluzioni:
1. applicare la percentuale corrispondente al numero di giorni in cui il veicolo è utilizzato
per fini personali (fine settimana, periodi di ferie, ecc.) rispetto ai giorni complessivi
dell’anno;
2. applicare una percentuale di detrazione forfetizzata.
Il governo italiano è in attesa dell’autorizzazione da parte dell’UE che dovrebbe consentire di detrarre il 40% dell’IVA relativa alle autovetture. Conseguentemente, si potrebbe valutare l’ipotesi di applicare una percentuale di detrazione forfettizzata pari al
40%
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A cura di
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BRESCIANA
In questo secondo appuntamento, con la redazione della rivista “Vini & Cucina
Bresciana”, voglio proporre ai lettori del “Megafono”, un interessante articolo, pubblicato
sulla rivista n. 2, tratto dalla rubrica “L’orto della natura”, a firma di Arturo Crescini, noto
appassionato e grande esperto di botanica. Un modo simpatico per conoscere meglio
questa pianta che nasce spontanea in molti luoghi delle nostre campagne, una pianta
che con i suoi fiori e i suoi frutti ci può regalare la possibilità di preparare gustose ricette
e piatti unici. Vediamo insieme quali e come possiamo prepararli al meglio. Un saluto a
tutti i lettori da Germano Bana.
Pianta conosciuta sin dall’antichità,
apprezzata per le sue molteplici proprietà, utilizzata sia in medicina che in
erboristeria, ma soprattutto valorizzata
in cucina.
Il genere Sambucus, accasato nella famiglia delle Caprifogliacee, annovera nel
Bresciano, così come in tutta la Penisola,
tre specie: l’Ebbio o Sambuchella
(Sambucus ebulis), il Sambuco comune o
nero (Sambucus nigra) e il sambuco rosso
o montano (Sambucus racemosa).
Non v’è dubbio che dei tre ad essere maggiormente conosciuto è, manco a dirlo, il
Sambuco comune. L’arbusto o alberetto
(ma raggiunge e supera in veste arborea
anche i dodici metri), lo si trova nei boschi
umidi, al loro margine, nelle schiarite, nei
cedui, nelle siepi, spesso presso le case
di campagna. Riconoscibile in primavera
per la precocità della fogliazione nei confronti delle altre piante spoglianti.
Da noi già dalla fine d’aprile e particolarmente in maggio e in giugno, a seconda
della quota, fiorisce dal piano al monte con
infiorescenze ombrelliformi (diametro 1-2
decimetri) con numerosissimi fiori biancolattei la cui corolla non supera il diametro
di mezzo centimetro. In una inflorescenza
di medie dimensioni, sui
dodici centimetri, ho contato più di ottocento fiori.
Se le foglie imparipennate
costituite da 5-7 segmenti
ellittici o lanceolati acuminati e seghettati sono tossiche, non lo sono i fiori e
i frutti che da essi derivano, bacche nere e lucide
dal succo amaranto, che
maturano in autunno.
Sambucus, nome già usato da Plinio
per le specie di questo genere, deriva
dal greco sambyke, strumento musicale
che si fabbricava con i rami del sambuco
svuotati del bianco midollo. Operazione,
quella di rendere cavi spezzoni rettilinei
di rami, ben nota ai ragazzini che dal
sambuco ricavavano, (non so se ancora ai
nostri giorni), cerbottane e materia prima
per far zufoli. La pianta, dotata di proprietà medicinali, era conosciuta al tempo di
Teofrasto e Dioscoride. Tutte le sue parti
erano stimate rimedio contro innumerevoli
malanni. Oggi le sono attribuite doti sudorifere, diuretiche e, in secondo luogo, lassative, antireumatiche e antinevralgiche.
Non è certamente poco.
Molte sono le curiosità legate al sambuco
e ai suoi impieghi.
Maschere di bellezza: con i fiori di sambuco, potete ottenere una maschera tonificante, mettete in una ciotola una manciata di fiori freschi di sambuco, una di
fiori di tiglio e una di camomilla, coprite il
tutto con acqua calda e comprimete i fiori
fino a farne una poltiglia. Mettetela tra due
garze e tenetela sul viso per una ventina
di minuti, otterrete un effetto tonificante e
una piacevole sensazione di rilassamen-
to.
Salute: i fiori
contengono
principi
con
proprietà sudorifere e depurative, si impiegano contro raffreddori, asma,
reumatismi,
affezioni renali. I
boccioli dei fiori
invece, vengono anche utilizzati per aromatizzare vini
ed aceto. Con
i frutti ben maturi (altrimenti contenenti
sostanze tossiche) si possono preparare
sciroppi e marmellate. Il succo ha applicazioni terapeutiche nel caso di tosse,
nevralgie e dolori reumatici. Il decotto
di foglie e midollo serve per allontanare
parecchi insetti. Una curiosità: le donne
romane utilizzavano le sue ceneri per
schiarirsi i capelli.
Raccolta: i periodi migliori per la raccolta
di foglie e fiori sono, aprile, maggio e giugno. I frutti al contrario si colgono verso la
fine di agosto e la corteccia si preleva in
autunno.
Sistemi di conservazione: una volta raccolti, i fiori vengono fatti essiccare su dei
telai e si conservano in vasi a chiusura
ermetica, in modo da averli a disposizione in ogni periodo dell’anno. Vengono
prevalentemente utilizzati in cucina o in
farmacia.
In cucina: i fiori freschi sono ottimi nelle
insalate, nelle frittate e nelle macedonie.
Per preparare le frittelle, con uova e farina, si possono usare sia fiori freschi che
essiccati.
Con le bacche appena raccolte si possono preparare delle buone confetture
ricche di vitamina C.
Per mettervi alla prova e gustare fino in
fondo le proprietà di questa pianta dai fiori
profumati e dalle bacche color granata, vi
vogliamo proporre alcune semplici ricette
che non mancheranno di stupirvi favorevolmente…
Foglie, fiori e bacche di sambuco possono
essere impiegate in tanti modi, per realizzare maschere di bellezza, per preparare
infusi e decotti, oppure utilizzati in cucina
per realizzare gustose marmellate, risotti,
frittate o perfino profumati liquori.
Aceto aromatico ai fiori di sambuco
Raccogliete circa 200 gr. di fiori di sambuco togliete i gambi più grossi alle inflorescenze. Mettete i fiori in un vaso di vetro
assieme ad 1 litro di aceto di vino bianco
o rosso a piacere. Chiudete il recipiente
e lasciate macerare per 10 giorni esponendo il vaso al calore del sole. Abbiate
cura di scuotere il recipiente 1 o 2 volte al
giorno. Trascorsi i 10 giorni filtrate il tutto
e con l’aiuto di un imbuto mettete l’aceto
in una bottiglia di vetro scuro. Questo
aceto aromatico è ottimo per insalate,
salse, bolliti di carne o pesce, patate o
verdure lessate.
Confettura di sambuco
Ingredienti:
1 kg. di bacche di sambuco
600 gr. di zucchero, 2 limoni
Raccogliete dei grappoli di sambuco con
le bacche nere e ben mature, sgranateli con cura facendo attenzione a non
rompere i frutti. Lavate più volte i frutti
in acqua corrente, versateli poi in una
bacinella riempita con acqua e succo di
limone, lasciate a bagno per circa un ora.
Scolate il tutto delicatamente e lasciate
asciugare su un canovaccio. Trasferite poi
le bacche in una pentola e unite 600 gr.
di zucchero per ogni kg. di sambuco (se
vi piace più dolce potete aggiungere altri
200 gr. di zucchero).
Irrorare con 100 gr. di acqua fresca (circa
mezzo bicchiere) e con il succo di un
limone. Accendete il fuoco e fate cuocere
a fiamma molto bassa, mescolando molto
delicatamente con un cucchiaio di legno.
Sarà anche necessario schiumare spesso con l’aiuto di un colino fine. Lasciate
cuocere fino ad ottenere una marmellata
densa ed omogenea.
A questo punto trasferite la confettura nei
vasi di vetro, chiudete ermeticamente e
tenete capovolti i vasi per una decina di
minuti, per poi riporli in un luogo fresco,
asciutto e buio.
Se invece preferite procedere alla bollitura
dei vasetti: rovesciate allora nei vasetti
la confettura, chiudete e mettete in un
pentolone grande in grado di contenere
i vasetti e l’acqua. Portate ad ebollizione.
Fate cuocere per circa 15 minuti. Lasciate
raffreddare e disponete i vasetti in un
luogo fresco, asciutto e buio.
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Mercanti... ancora
Principianti
L’entusiasmo e la carica che i partecipanti alla
prima edizione ci hanno trasmesso (come potete leggere dai commenti a lato) ci spingono a
riproporre la manifestazione nuovamente. La forte
partecipazione dell’8 dicembre ha confermato che
certi divertimenti, nonostante l’evoluzione tecnologica, fanno ancora parte dello sviluppo evolutivo di
molti bambini e ragazzi. La possibilità di avere per
un pomeriggio il proprio spazio espositivo come
i veri commercianti, il poter giocare a vendere e
scambiare veramente i propri giochi, ancora validi o poco usati, sono ancora
esperienze che affascinano le nuove generazioni. Come mai? Perché sono esperienze che rendono i ragazzi attori non passivi di piccole, ma per loro importanti,
decisioni e scelte: quali giocattoli non sono più indispensabili; con quale amico/a
condividere questa avventura o gli affari; come investire o a chi destinare i proventi di un pomeriggio di lavoro. Non dimentichiamo, inoltre, che come ogni
esperienza, vissuta in prima persona, porta con sé un apprendimento di vita, fatto
di tante piccole o grandi emozioni, di entusiasmo e pure di paure o delusioni che
valgono spesso mille volte più di tanti discorsi. Questa nuova edizione di Mercanti
Principianti potrà diventare la versione estiva (o quasi). Si terrà infatti, come già si
vocifera, il 20 maggio prossimo all’interno della manifestazione “Carpenedolo in
vetrina”. Lo spazio a disposizione sarà più ampio – Piazzetta Martiri della Libertà
- e ci consentirà di accogliere fino a 70 partecipanti a cui offriremo merenda e
bevande fresche per sopperire alla fatica del duro lavoro da commercianti seppur
principianti. La partecipazione rinnovata del gruppo TIRATARDE agevolerà lo
svolgimento della manifestazione oltre a riservarci piacevoli sorprese per intrattenere partecipanti e genitori. L’iscrizione a partecipare, subordinata all’osservanza
di dettagliato regolamento, avviene attraverso la compilazione di un apposito
modulo sottoscritto dal minorenne partecipante e personalmente da uno dei genitore del partecipante stesso. Le iscrizioni si effettuano fino ad esaurimento dei
70 posti, ESCLUSIVAMENTE dalle ore 14,00 alle 17,00 nei giorni: SABATO 12 e
DOMENICA 13 maggio sempre presso la sede Pro Loco.
A cura dell’
ANGOLO
DEI RICORDI
CarpeVIAM
VIA “TRECCANI” (2
a
parte)
UMBERTO TRECCANI, pubblicista di vari articoli, opuscoli, libri di argomento bresciano, prevalentemente
storico, patriottico e anche poetico. Le “Odi villerecce”
dedicate all’amico Luigi Spada, e recitate ai Novagli di
Montichiari la notte di S. Lorenzo il 10 agosto 1934 inedite, sono diligentemente scritte su un quaderno.
Ecco la seconda: “Il mio podere”
COMMENTI PARTECIPANTI
Il mercatino mi è piaciuto perché facevo alcuni scambi e guadagnavo soldi.
Vicino a me avevo un mio amico e alla fine della bellissima giornata sono
tornato a casa contento . C’erano tantissime persone che sono venute , di tutte
le età ... io spero che l’anno prossimo lo facciano ancora . Ah dimenticavo di ringraziare Manuela e Angelo per l’idea e l’organizzazione! (Diego 8 anni)
Venerdì 8 dicembre ho partecipato ad un mercatino dell’usato chiamato “Mercanti
Principianti”. Ho portato dei giochi e dei peluches, degli oggetti fatti a mano. Mi
sentivo un po’ agitata, dopo aver cominciato a vendere ero più tranquilla. Alla fine
ero molto felice d’aver partecipato e che le cose che avevo portato da casa siano
piaciute alle persone. (Marta 8 anni)
A me questa esperienza è piaciuta perché a me piace vendere, scambiare e desideravo provarci, poi ero vicino alle mie amiche. È per me è stato molto divertente!
(Clara 9 anni)
Mi è piaciuto perché si poteva guadagnare e niente non mi è piaciuto.
(Angelo 9 anni)
Il giorno dell’Immacolata ho partecipato ad un mercatino dell’usato “Mercanti
Principianti”. Da casa ho portato tanti peluches e tanti giochi che io non uso più.
Sono arrivata là con tutti i giochi ed ero molto emozionata perché non conoscevo
nessuno e avevo molta vergogna, però dopo un po’ mi sono abituata. Per me
questa giornata è stata bellissima perché ho potuto fare il mio primo Mercatino.
(Giulia B. 9 anni)
Mi è piaciuto molto perché lo sognavo da tanto tempo questo momento.
(Giulia Z. 9 anni)
A me è piaciuto tanto, perché mi divertivo a vendere e parlare con le amiche, ma
mi divertivo anche a scambiare e a comprare, sul mio banchetto continuavano a
sparire giochi e oggetti perché tutti compravano qualcosa a me è piaciuto e vorrei
rifarlo l’anno prossimo, è durato tanto ed è stato bello. (Ivana 9 anni)
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20
Cronache
A cura di
MARIO
TREBESCHI
CARPENEDOLESI
RE UMBERTO I A CARPENEDOLO (1878)
Il 9 gennaio 1878 moriva Vittorio Emanuele
II, il re che aveva dato un contributo
essenziale all’Italia unita, conducendo vittoriosamente le guerre d’indipendenza.
Papa Pio IX, che si era ritirato sdegnato in
Vaticano, perché gli era stata tolta Roma,
nel 1870, morì poco dopo, il 7 febbraio
1878. Il clima era di grave tensione, tanto
che i resti del papa, trasferiti dalle grotte
vaticane e alla basilica di S. Lorenzo nella
notte del 13 luglio 1881, rischiarono di
essere gettati nel Tevere da una masnada di energumeni, a Ponte S. Angelo. La
morte quasi contemporanea dei due grandi personaggi, segnava la fine di un epoca
di guerre. Quel 1878 fu ferale anche per
Carpenedolo. Il giorno dopo la morte di
Pio IX, l’8 febbraio 1878, morì il santo
parroco d. Giovanni Isonni. Pio IX aveva
fatto in tempo a mandargli la benedizione
papale alcuni giorni prima della morte e i
due si trovarono uniti, poco dopo, nella
pace dei santi. La morte di don Isonni
“fu uno sgomento, una desolazione universale in tutto il paese”, per dirla con
una cronaca di allora. I resti dell’inimitato
arciprete furono posti temporaneamente
nella chiesa di S. Michele (dove giacevano gli altri parroci) e poi traslati solennemente, nel 1880, nella cappella nuova
del cimitero, appositamente costruita e
dedicata in suo onore e visitata tuttora dai
Carpenedolesi, in attesa della resurrezione dei giusti, salvo restando che il solito
svagato, in vena di sgorbi di storia, non li
disperda prima di quel tempo.
A Vittorio Emanuele II succedette il figlio
Umberto I, che aveva solo 34 anni. Al
nuovo re spettava il grave compito di
pacificare gli animi, in un momento particolarmente delicato: l’Italia era fatta, ma
bisognava fare gli italiani, come diceva
Massimo d’Azeglio. Re Umberto si era
insediato dichiarando così i suoi propositi
libertari: “La religiosa perseveranza delle
libere istituzioni è la più sicura salvaguardia contro tutti i pericoli”.
Il nuovo sovrano volle esprimere subito
il suo attaccamento al recente glorioso
passato risorgimentale e, a pochi mesi
dalla sua elezione, intraprese un viaggio
nelle zone dove erano state combattute le guerre d’indipendenza, mostrando, in questo modo, di voler continuare
l’opera di costruzione della nuova Italia;
durante questo viaggio venne anche a
Carpenedolo. Nel 1878 ricorreva il trentesimo anniversario della prima guerra
d’indipendenza, a cui ne erano succedute altre due nel 1859, e nel 1866.
Il teatro di queste guerre era stata la
pianura a nord del Po, dove gli eserciti
trovavano il posto ideale per combattersi
in campo aperto. Le guerre d’indipendenza resero famose alcune località, in cui
le armate si scontrarono fino ad annientarsi: sono rimaste famose le battaglie di
Goito, Pastrengo, Curtatone e Montanara,
Custoza, Montebello, Solferino e S.
Martino (24 giugno 1859). Questi luoghi
portavano, ancora a distanza di anni, le
ferite degli scontri degli eserciti. Si raccoglievano nelle campagne i poveri resti
dei soldati uccisi e si costruivano lapidi
e monumenti commemorativi. Nel cimitero di Carpenedolo furono sepolti alcuni
francesi, ricordati con una iscrizione su un
cippo nella porzione di terreno antistante la cappella Isonni. Nel 1878 si stava
progettando la costruzione della grande
torre storica a S. Martino, che ebbe inizio
nel 1880. Anche le vie dei paesi venivano
intitolate agli eroi del risorgimento. Re
Umberto ritornava nei luoghi dove da
giovane, divenuto capitano di fanteria nel
1858, aveva rischiato la vita accanto al
padre Vittorio Emanuele II, a S. Martino
nel 1859. La visita non era per guidare
una battaglia, ma per passare in rassegna
le armate italiane, che stavano svolgendo
manovre militari, nelle zone del Mella
e del Chiese. L’evento fu seguito dai
giornali di allora, che stesero la cronaca
degli spostamenti del sovrano. Alla fine
della prima settimana di settembre 1878,
re Umberto era a Gambara, ospitato nel
castello. Il giorno 7 e 8 settembre era a
Milzano, nella villa Fassati, ove rimase
per due giorni. Il lunedì 9 mattina partì
per Montichiari, passando per Calvisano
accolto dalla popolazione esultante: fece
sosta in casa Lechi dove prese colazione con il sindaco e il parroco. Nel
pomeriggio giunse a Montichiari, dove fu
alloggiato in casa Bonoris. Le manovre
militari duravano alcuni giorni e si estendevano da Castenedolo a Carpenedolo,
toccando tutta la brughiera di Montichiari,
Ghedi, Calcinato, Calvisano. Il comando
della prima divisione con 120 ufficiali era
accampato a Montichiari; quello della
seconda divisione a Rho. Si trattava di
una vera simulazione di battaglia tra due
corpi d’armata, che andava a concludersi
con la rivista delle truppe schierate nella
campagna di Ghedi. Alle ore 7 del giorno 10 il re, lasciò Montichiari e mosse
alla volta di Carpenedolo, con seguito
di generali del ministro della guerra, con
numeroso stato maggiore ed un codazzo
di corazzieri e lancieri. L’intenzione del
re era di seguire, dall’alto della torre del
monte Rocchetta, i movimenti dei soldati
nella pianura sottostante (continua).
Editore: Associazione Culturale IL MEGAFONO
NUMERO 2 - ANNO X° - APRILE 2007
AUT. TRIB. BS n°19/1998 del 30/03/98
BIMESTRALE - COPIA GRATUITA
Direttore Responsabile: Serena Guzzi
Direttore Editoriale: Giuseppe Fadabeni
Direzione Grafica: Angelo Marzocchi
Redazione: Livio Sajetti-Rolando Perri
Ha collaborato a questo numero: Angela Bicelli
Impaginazione: Art&Image studio grafico
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