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PARMA
SOCIAL HOUSE
PRESENTAZIONE ISTITUZIONALE
PRESENTAZIONE
ISTITUZIONALE
ottobre 2009
Prof. Francesco
Manfredi
1
Research questions




Public governance e orientamento alla stakeholder satisfaction
nei processi complessi di mktg territoriale. Quali sono i driver
per gli attori coinvolti?
Come possono concretizzarsi i paradigmi della “cogovernance” e delle “ppp”?
Quali sono i meccanismi e le strutture organizzative idonee
per garantire il successo di una partnership pubblico-privata?
Come rendere i bisogni della comunità e la produzione di
valore pubblico un obiettivo condiviso dagli attori coinvolti?
2
Approach

Il tema della co-governance viene affrontato analizzando i
processi complessi della pianificazione territoriale e
utilizzando il caso “Parma Social House”, al cui interno
troviamo:
◦ Un processo complesso di pianificazione urbana multilivello
(sostenibilità sociale, economica e ambientale) basato su
una partnership pubblico-privato
◦ Un modello di collaborazione tra pubblico, privato profit e
privato non profit orientato alla produzione di valore
pubblico
◦ Una ppp fortemente community-oriented
◦ Un innovativo modello organizzativo e gestionale per
soddisfare un bisogno primario della comunità
3
La pianificazione urbana e il marketing
territoriale come campo di sperimentazione dei
meccanismi di co-governance

Il processo di pianificazione urbana integra diverse definizioni
di co-governance, quali “il processo di coordinamento di
attori, di gruppi sociali, di istituzioni, per raggiungere gli
obiettivi specifici discussi e definiti collettivamente in territori
frammentati e incerti”*, in cui questi attori “prendono parte
alla formulazione delle politiche”**.

Il focus è sulle strutture e sui modelli della negoziazione e sul
bilanciamento dei diversi interessi
* Holec N., Brunet-Jolivald G., “Gouvernance: dossier documentaire”, Direction generale de l’urbanisme, de l’habitat et de la construction,
Centre de Documentation de l’Urbanisme, Paris 1999 (“Governance: documentary record”, Directorate General of Planning, Housing and
Construction, Documentation Center of Urban Planning, Paris 1999)
**Maucou G., Rangeon F., Thiebault J.L. , “Le gouvernement des villes et les relations contractuelles entre collectivités publiques”,
Rapport, Programme “Gouvernement urbain : contrats et conventions”, PIR-Villes / CNRS, pp. 1-50, 1996
4
Il nuovo modello di pianificazione
territoriale del Comune di Parma

L’iniziativa dell’Assessorato alle Politiche urbanistiche ed edilizie del
Comune di Parma si colloca all’interno di un nuovo scenario di
governance delle politiche abitative, derivante dall’esaurimento delle
risorse pubbliche finalizzate all’edilizia residenziale sociale, che
obbliga gli enti locali a definire nuovi modelli d’intervento, basati su
◦ La creazione di una rete di rapporti inter-istituzionali
nell’ottica della concertazione a più voci
◦ Il coinvolgimento del sistema degli operatori privati
dell’edilizia e degli investitori finanziari e istituzionali del
settore
◦ La definizione di processi di governo e operativi
partecipati e trasparenti
◦ L’efficienza operativa e la qualità del progetto
◦ L’attivazione di nuovi strumenti di finanziamento
5
PARMA SOCIAL HOUSE (PSH)

Parma Social House è un progetto che prevede l’offerta di
alloggi, servizi, azioni e strumenti dedicati a coloro che non
riescono a soddisfare il proprio bisogno abitativo all’interno del
libero mercato immobiliare (anziani, giovani coppie, lavoratori fuori
sede, studenti fuori sede, migranti, famiglie numerose).

La finalità dell’housing sociale è quella di migliorare e rafforzare la
condizione di queste persone, favorendo la formazione di un
contesto abitativo e sociale di qualità, all’interno di un ambito ricco
di relazioni umane e comunitarie.
6
Finalità e obiettivi del progetto
PSH goals
Finalità pubbliche





Promuovere interventi in grado di
generare un processo di
riqualificazione urbana e
architettonica del contesto
Perseguire un modello insediativo
compatibile con obiettivi di
sviluppo sociale sostenibile, in
grado di rispondere ad una
domanda abitativa
particolarmente diversificata
Conseguire adeguati livelli di
risparmio energetico e delle
risorse
Definire strumenti finanziari
innovativi
Adottare un piano di gestione
degli immobili e dell’utenza, in
grado di garantire trasparenza ed
efficienza
offerta di un sistema integrato di servizi
di comunità a livello di singoli edifici e di
complessi insediativi
 requisiti di socialità, sostenibilità e
affidabilità della futura gestione degli
alloggi in linea con le attese evidenziate
dalle anticipazioni del Piano Casa
nazionale
 notevole qualità edilizia ed urbanistica
grazie all ’ adozione di requisiti
prestazionali elevati e di un concetto
insediativo che integra gli interventi con
il quartiere
 contenimento dei costi complessivi
attraverso
l ’ ottimizzazione
e
l ’ integrazione dell ’ attività di una
pluralità di operatori, con competenze
che vanno dalla realizzazione e gestione
degli immobili e dei residenti, al
finanziamento degli interventi previsti

7
L’edilizia residenziale sociale nella
pianificazione urbanistica

Piano Strutturale Comunale (PSC – delibera CC n. 46/2007)
pianificazione di livello strategico del territorio comunale

Piano Operativo Comunale (POC) e del Regolamento Urbanistico
ed Edilizio (RUE)

Aree acquisite dal Comune ai sensi dell’art. 53 (Attuazione delle
aree di trasformazione del POC) del RUE

2° bando (GC n. 1197/52/2008) per formazione comparti
perequazione urbanistico - ambientale e interventi di edilizia
residenziale pubblica previsti dal PSC

Governo e Riqualificazione solidale del territorio (la L.R. n. 6/2009
art. A-6-ter) – il Comune può favorire il concorso dei soggetti
privati nella realizzazione di edilizia residenziale sociale attraverso
incentivi, permute o altre misure compensative
8
Aree comprese nella manifestazione di
interesse - 2.500 alloggi
9
.
QUALITÀ SOCIALE, SCELTE URBANISTICHE
IL PROGETTO DI COMUNITA’
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ABITARE IL QUARTIERE
In un intervento di housing sociale gli spazi pubblici
dell’intervento acquisiscono particolare importanza
perché rappresentano il terreno di scambio, sia fisico che
simbolico, tra il nuovo insediamento e la comunità esistente.
Si può dire che la
qualità del nuovo
spazio pubblico e
il valore che riesce a
creare sono la
“dote” che
l’intervento porta al
quartiere esistente.
Spazio privato
Spazio semi-pubblico Spazio pubblico
di quartiere
11
ABITARE IL QUARTIERE
Spazi per l’incontro
•
•
•
•
fruibili per tutte le età;
attrezzati con luoghi di sosta e ristoro;
protetti ma attraversabili;
crocevia dei percorsi quotidiani.
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L’INCLUSIONE SOCIALE
L’housing sociale si caratterizza per un mix sociale equilibrato che coinvolge
quelle categorie sensibili composte da: lavoratori italiani e stranieri in mobilità,
giovani coppie, anziani, giovani studenti, famiglie immigrate, lavoratori precari, single e
separati.
Per garantire la creazione di una comunità integrata è prevista l’offerta di diverse
tipologie di alloggi destinati a locazione permanente e a termine, in vendita a
prezzo agevolato o a riscatto e di servizi dedicati sia ai residenti nel nuovo
insediamento che al resto degli abitanti del quartiere, al fine di rafforzare e
valorizzare le relazioni sociali.
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LA COMUNITA’ SOSTENIBILE
Un progetto di housing sociale si propone di incentivare stili di vita basati sulla
sostenibilità sociale, economica ed ambientale della comunità, con
particolare attenzione al risparmio energetico, allo sfruttamento di fonti
alternative, all’utilizzo di nuove tecnologie.
Dal punto di vista sociale, dare vita
ad una comunità sostenibile
significa andare oltre al semplice
concetto di abitare, offrendo spazi
comuni, servizi destinati alla
socializzazione, alla cura della
persona e al tempo libero, con
l’obiettivo di rafforzare
l’identità locale e il senso di
appartenenza della comunità.
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IL PROGETTO DI GESTIONE
Obiettivo della gestione sociale è quello di realizzare progetti di
comunità nei nuovi insediamenti abitativi che, mettendo in relazione
esigenze e culture diverse, realizzino attraverso processi di integrazione
quegli obiettivi di coesione sociale che sono alla base del progetto ERS del
Comune di Parma.
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LA QUALITA’ EDILIZIA ED I LIVELLI
PRESTAZIONALI
La progettazione di edifici sostenibili è il risultato di un equilibrio tra la
forma dell’edificio, le sue relazioni con l’ambiente circostante e le
tecnologie impiegate.
Edifici ed alloggi saranno realizzati con l’obiettivo di creare ambienti di vita
confortevoli, sicuri, accessibili, dotati di moderne tecnologie di risparmio
energetico e di domotica.
Nella configurazione degli spazi e nella scelta di sistemi costruttivi, impianti e materiali
edilizi saranno privilegiate soluzioni tecniche ispirate alle esigenze di riduzione dei
consumi, manutenibilità, durabilità e facilità d’uso anche da parte di persone
con difficoltà motorie, sensoriali o di orientamento.
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I PARTNER

Gli attori coinvolti che hanno condiviso i contenuti ed i modelli di
governo proposti:
◦ un gruppo di imprese di costruzione, storicamente presenti e
riconosciute nel territorio parmigiano, che hanno da tempo inteso
assumere come propri tratti distintivi i temi della qualità
imprenditoriale e della responsabilità sociale
◦ un gruppo di cooperative di abitanti, anch’esse da tempo
presenti e riconosciuti interlocutori della domanda abitativa a
Parma
◦ le fondazioni bancarie, storicamente orientate a sostenere lo
sviluppo e l’innovazione delle comunità locali
◦ investitori istituzionali e privati, che vedono il progetto come
un investimento soddisfacente
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LA STRUTTURA FINANZIARIA



Impieghi: 132 mln
Fonti di finanziamento:
◦ Mutui fondiari e altre forme di debito: 66 mln
◦ Partecipazione del Fondo dei fondi nazionale (limite massimo
previsto dal DPCM): 26 mln
◦ Investitori istituzionali interessati alle ricadute socioeconomiche
sul territorio e investitori istituzionali interessati al rendimento
obiettivo: 40 mln
Tipologie di quote
◦ Quote A “Ordinarie”
◦ Quote B “Privilegiate”
◦ Quote C con “Earn-out”
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PSH – Struttura organizzativa 1/2

ATI (imprese di costruzione, cooperative, partner
istituzionali)
◦ Interfaccia unitaria con Comune e SGR
◦ Definisce i contratti, gli accordi e propone le procedure
operative
◦ Sottoscrive le obbligazioni
◦ Propone i processi di pianificazione e persegue gli obiettivi
attraverso i suoi membri

Garantisce la capacità operativa per fornire valore attraverso una
gestione efficace ed efficiente delle risorse
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PSH – Struttura organizzativa 1/2

Il “manager sociale”
◦ strumento operativo dell’ATI e interfaccia unica per le famiglie e
le comunità di utenti
◦ promozione e attuazione di comunità coese e sostenibili
◦ identificazione di strumenti in grado di rispondere adeguatamente
alle esigenze dei residenti e di perseguire gli obiettivi della
coesione sociale.
◦ assicurare uniformità nel modo di gestione e consegna delle case
◦ affiancare i nuovi residenti e sostenere il processo di
trasformazione del territorio urbano coinvolto nel progetto
Garante del processo di integrazione comunitaria e del
progetto di sostenibilità sociale.
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Il percorso di co-governance nel
progetto Parma Social House
Questo complesso progetto, in termini di dimensioni, struttura
organizzativa, numero di attori e diversità degli interessi di partenza,
si basa su strategie di governance definite
 potere ed autonomia decisionale dei diversi soggetti,
 equilibrio dei poteri discrezionali delle due parti,
 dinamismo operativo,
 maggiore coinvolgimento dei soggetti partecipanti.
COMMUNITY GOVERNANCE
*Clarke M., Stewart J., “Community governance, Community leadership and the New Labour Government”, YPS, 1998
21
Meccanismi di co-governance
ed outcome
Principi








Ruolo ed aspettative definiti
Chiarezza di obiettivi
Co-ownership
Processi decisionali trasparenti e
condivisi
Cooperazione e delega di responsabilità
Co-pianificazione della strategia del
progetto e della sua implementazione
Co-progettazione e partecipazione degli
utenti
Qualità del bene e del servizio reso alla
comunità
Obiettivi






Ridurre i rischi derivanti da asimmetrie
informative
Evitare incertezze
Aumentare il livello di allineamento degli
interessi
Produrre un coinvolgimento sostanziale
e non solo formale
Consentire la soddisfazione di interessi
diversi attraverso azioni congiunte
Rafforzare la qualità e l’efficacia delle
politiche pubbliche
Creazione di valore pubblico attraverso la qualità delle politiche pubbliche e
l’ottimizzazione dei processi gestionali
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Risultati attesi

Aumento dell’offerta di alloggi in locazione, nelle varie forme,
del 45% in 5 anni;

2.500 alloggi (primo stralcio 1050) in vendita convenzionata, affitto
convenzionato con diritto di riscatto, affitto sostenibile

Urban welfare: integrazione comunitaria, controllo dei conflitti
sociali, sicurezza urbana, miglioramento della qualità della vita dei
tessuti urbani

Ritorno dell’investimento per gli investitori istituzionali allineato
con le attese di mercato (7%)
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“Lessons learnt”

L’approccio del pubblico alle partnership può essere efficace quando
basato sul governo condiviso e sull’azione cooperativa

Le ppp possono essere pensate come “organizational network”
per la gestione di progetti complessi fortemente orientati alla
comunità e in grado di affrontare nuovi bisogni

Il pubblico deve “tenere il timone piuttosto che remare” e
consentire il convergere di interessi collettivi nel processo
collaborativo e la delega come driver per permettere processi
decisionali inclusivi
24
Open points

Il modello studiato è facilmente applicabile altrove? La cultura locale
e la storia degli attori sono fattori chiave di successo del progetto?

Quali sono i confini?

Ci sono altre condizioni particolari od elementi contingenti perché
questo modello sia applicabile ed efficace in altri contesti?

…
25
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Manfredi LUM: Caso PSH - P-LAB