Dipartimento di Ingegneria Idraulica ed Ambientale Università degli Studi di Pavia Simulazioni numeriche, effettuate con la tecnica SPH, della caduta di frane e di blocchi rocciosi compatti entro il volume liquido in quiete contenuto in un bacino. G. Braschi, S. Falappi, M. Gallati 1 Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale - Universita’ di Pavia Il fenomeno trattato presenta numerosi effetti correlati fra i quali: – La formazione di un’onda nel bacino con eventuale risalita nelle zone rivierasche – Inondazione dei centri abitati posti in prossimità del bacino – Eventuale tracimazione di dighe, cedimento parziale e totale delle stesse – Propagazione di un’onda di piena a valle del bacino 2 Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale - Universita’ di Pavia Pertanto il problema trattato è di fondamentale importanza per: – La gestione degli invasi naturale ed artificiali – La sicurezza dei centri abitati che si trovano in prossimità di tali invasi – La sicurezza delle opere in prossimità dell’invaso 3 Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale - Universita’ di Pavia Il fenomeno è suddivisibile in più fasi: – Movimento delle parti solide – Impatto di tali parti con la massa liquida – Sviluppo di un’onda nella massa liquida – Propagazione dell’onda 4 Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale - Universita’ di Pavia Le caratteristiche del fenomeno e la gravità degli eventi correlati dipendono da: – Natura della frana ( dal blocco rigido alle colate di fango) – Volume ed energia della frana – Volume d’acqua invasato – Profondità media del volume d’acqua 5 Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale - Universita’ di Pavia Necessità di sviluppare strumenti previsionali : – Affidabili nel descrivere il fenomeno – Flessibili: • possibilità di realizzare differenti scenari di crollo • possibilità di valutare gli effetti dell’impatto con differenti livelli di riempimento del bacino Attualmente gli strumenti previsionali che meglio soddisfano queste richieste sono i MODELLI NUMERICI 6 Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale - Universita’ di Pavia Problemi relativi alla simulazione numerica del fenomeno trattato: – Flusso non stazionario rapidamente variato – Presenza di superficie libera – Presenza di interfaccia fra materiali diversi – Comportamento non-newtoniano delle frane 7 Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale - Universita’ di Pavia Tecnica numerica adottata per le simulazioni è la tecnica lagrangiana SPH: – Ideata negli anni 70 per problemi di astrofisica – Non necessita di un reticolo di calcolo – Tratta con facilità problemi di interfaccia – Adatta alla simulazione di correnti fluide rapidamente variate 8 Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale - Universita’ di Pavia Tecnica numerica SPH – Il continuo materiale è rappresentato da un insieme di particelle distribuite su volumi finiti 9 Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale - Universita’ di Pavia Tecnica numerica SPH – Le grandezze fisiche sono distribuite sul volume di competenza tramite una funzione di nucleo, essa è nulla ad una distanza finita (Smoothing Lenght) dal baricentro della particella 10 Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale - Universita’ di Pavia Tecnica numerica SPH – Il valore di una grandezza fisica in un punto è dato dalla somma dei contributi delle particelle adiacenti al punto 11 Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale - Universita’ di Pavia Tecnica numerica SPH – In base a tale considerazione si discretizzano le equazioni del moto – Si integra il sistema di equazioni ottenuto con algoritmi espliciti in un contesto lagrangiano – Si ottengono le successive posizioni delle particelle con associati i valori delle grandezze fisiche 12 Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale - Universita’ di Pavia Esempi di simulazioni con tecnica SPH Casi test a geometria semplice di impatto di materiale compatto in una massa di liquido in quiete – Simulazioni bidimensionali di impatti di corpi indeformabili in masse liquide in quiete • Corpo circolare guidato verticalmente * • Corpo quadrato guidato verticalmente * • Corpo rettangolare libero * Confronto con risultati di laboratorio 13 Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale - Universita’ di Pavia Esempi di simulazioni con tecnica SPH Esempio di simulazione numerica di un evento reale – Simulazione bidimensionale della frana caduta nel serbatoio del Maè (Pontesei) 14 Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale - Universita’ di Pavia Sviluppi futuri: – Abbandonare la schematizzazione bidimensionale per passare ad un modello tridimensionale completo Problemi correlati: – Necessità di un’elevata potenza di calcolo, visto l’elevato numero di particelle richieste per un calcolo tridimensionale, non comunemente disponibile 15 Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale - Universita’ di Pavia