8 Sabato 8 marzo 2008 l’Altopiano 28 8 Sabato 8 marzo 2008 a cura di Giovanni Dalle Fusine l’Altopiano Da sabato 8 a venerdì 21 marzo Verso la metà del mese di marzo il Sole sorge alle 6.30 e tramonta alle 18,21 Sabato 8 marzo. S. Giovanni di Dio. L’8 marzo è il 68° giorno del calendario che considera gli anni bisestili. Mancano 298 giorni alla fine dell’anno.. Domenica 9. V^ di Quaresima, S. Domenico Savio. Lunedì 10. SS. Simplicio e Emiliano. Martedì 11. SS. Costantino Mercoledì 12. S. Massimiliano. Nel 1945 nel lager di Belghen Belsen muore Anna Frank Giovedì 13. SS. Patrizia e Cristina. Venerdì 14. S. Matilde. Primo quarto di Luna alle ore 11.46. Nel 1879 nasce il fisico Albert Einstein Sabato 15. SS. Luisa e Cesare. Domenica 16. S. Giuliano. Domenica delle Palme. Lunedì 17. S. Patrizio vescovo. Nel 1871 viene proclamato il Regno d’Italia Martedì 18. S. Cirillo di Gerusalemme. Mercoledì 19. S. Giuseppe. Giovedì 20. SS. Claudia e Alessandra. Equinozio di primavera Venerdì 21. SS. Benedetto e Nicola. Il Sole entra nel segno dell’Ariete. Luna piena alle ore 19.14 Un ramo di mimosa (Acacia dealbata), fiore che in molte culture è il simbolo della Festa della donna Un po’ di storia 8 marzo, festa della donna La Giornata Internazionale della Donna, comunemente definita col termine di Festa della Donna è un giorno di celebrazione per le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne ed è una festività internazionale acclamata in diversi paesi del mondo occidentale. L’usanza di regalare mimose in occasione della festa non è invece diffusa ovunque. L’8 marzo era originariamente una giornata di lotta, specialmente nell’ambito delle associazioni femministe: il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli. Nel corso degli anni il vero significato di questa ricorrenza è andato un po’ sfumando, lasciando il posto ad una ricorrenza caratterizzata anche - se non soprattutto - da connotati di carattere commerciale e politico. L’origine della festività è controversa. Una possibilità è che la sua istituzione risalga al 1910 nel corso della II Conferenza dell’Internazionale Socialista svoltasi a Copenaghen nella Folkets Hus (Casa del popolo) chiamata poi “Ungdomshuset”. Sarebbe di Clara Zetkin la proposta di dedicare questo giorno alle donne. In Italia è molto diffusa una storia che fa risalire l’origine della festa ad un grave fatto di cronaca avvenuto negli Stati Uniti. Questo evento fu elaborato dalla stampa comunista ai tempi della guerra fredda, ma in Italia recentemente è stata riportata come la vera origine della festa della donna dai telegiornali creando così una “leggenda”. La versione “tradizionale” vuole che nel 1908 a New York, alcuni giorni prima dell’8 marzo, le operaie dell’industria tessile Cotton iniziarono a scioperare per protestare contro le condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero proseguì per diversi giorni finché l’8 marzo Dalle ore 8.45 di sabato 8 alle ore 8.45 di sabato 15 marzo GALLIO- Farmacia di Gallio snc del dr. Stefano Dalla Valle – Via Prestinari, 34 Dalle ore 8.45 di sabato 15 alle ore 8.45 di sabato 22 marzo ASIAGO – Farmacia Rossi sas del dr. Adelchi Zuccato – Viale Matteotti Domenica 9 marzo Asiago: TOTAL – Via Autieri d’Italia Domenica 16 marzo Asiago: IP – Via Rendola, 54 Vendesi rustico In zona nord di Asiago vendesi rustico da ristrutturare, di 110 metri quadri abitabili, con 13.800 metri quadri di pascolo. Prezzo: 350.000 euro non trattabili. Gli interessati possono rivolgersi alla nostra redazione ARIETE Affidatevi a un’intuizione, potrebbe risolvere un problema di rapporti, specie in ambito amoroso. Potrete superare con facilità un ostacolo che non avevate previsto, purché siate pronti ad accettare una novità. All’inizio ne sarete spaventati, ma dopo un’attenta analisi, questa si rivelerà più che utile, soprattutto alla vostra organizzazione materiale e finanziaria. TORO Sfruttate a vostro piacimento il favore del destino: soprattutto amore e sesso possono acquistare maggiore intensità e dare frutti concreti, con un ritorno di fiamma o l’arrivo di un figlio desiderato. Non va escluso un maggiore coinvolgimento nel lavoro e nei rapporti sociali, che potrebbero arricchirsi di nuovi e inattesi risvolti professionali. GEMELLI Giove mantiene la sua benevolenza, sostenuto ancora per pochi giorni da Venere. Vuole dire che i rapporti si addolciscono, mentre viene messo da parte quel rigore che finora ha impedito la confidenza. Nell’amore lasciatevi andare e fidatevi di qualcuno che lo merita davvero e da tempo chiede timidamente il permesso di entrare nel vostro cuore. CANCRO Il clima generale sta migliorando, quindi non dubitate che anche nel campo dell’amore e delle amicizie riacquisterete il fascino che sentivate di aver perduto. Chi mira a recuperare un rapporto in crisi, o a crearne uno nuovo, dedichi maggiore attenzione alla vita sociale: accettando inviti insoliti, che potrebbero aprire a nuovi percorsi sentimentali. LEONE Sorvegliate attentamente i vostri impulsi, eviterete complicazioni d’amore e di sesso, senza rinunciare ai sentimenti, quelli veri, sui quali sarà il caso di riflettere per meglio mettere a frutto i doni del destino. Il vostro fascino è in 27 I santi del mese – San Benedetto: L’anno di nascita di S. Benedetto non è storicamente certo, ma la tradizione lo colloca nel 480 a Norcia. Il venerabile apparteneva ad una famiglia nobile, forse quella gens Anicia, che come molte, nel periodo di decadenza dell’Impero, aveva abbandonato Roma per la più tranquilla provincia. Celebre fu la Regola Benedettina, I due cardini della vita comunitaria sono il concetto di stabilitas loci (l’obbligo di risiedere per tutta la vita nello stesso monastero contro il vagabondaggio allora piuttosto diffuso di monaci più o meno “sospetti”) e la conversatio, cioè la buona condotta morale, la pietà reciproca e l’obbedienza all’abate, il “padre amoroso” (il nome deriva proprio dal siriaco abba, “padre”) mai chiamato superiore, e fondamento di una famiglia ben ordinata che scandisce il tempo nelle varie occupazioni della giornata durante la quale la preghiera e il lavoro si alternano nel segno del motto “ora et labora” (“prega e lavora”). Papa Paolo VI ha proclamato san Benedetto da Norcia patrono d’Europa. L’Equinozio di primavera Equinozio deriva da “equum nocti” ovvero “uguale alla notte”, infatti giorno e notte hanno la stessa durata. Questo raro bilanciamento perfetto dei giorni solstiziali era considerato dai popoli antichi un momento potente per i riti sacri. Il nome Marzo deriva dal latino Martius, ossia dedicato a Marte, il dio della guerra che rappresenta la forza capace di affrontare e superare le difficoltà, come i germogli che, ormai forti, rompono la terra per affacciarsi alla vita, ma Marte era anche il dio che proteggeva la casa, i suoi abitanti e la loro terra. 2 proverbi due Laztar net haken ‘in paort voname reschar ba de hat de hant ba de zitter (trad: non lasciarti tagliar la barba da barbiere cui tremi la mano). Bear bartet ‘in munfel von den andern, schaint spete un übel (trad: chi aspetta il boccone dagli altri, cena tardi e male) Mr. Johnson, il proprietario della fabbrica, bloccò tutte le vie di uscita. Poi allo stabilimento venne appiccato il fuoco (alcune fonti parlano di un incendio accidentale). Le 129 operaie prigioniere all’interno non ebbero scampo. L’incendio avvenne nel 1911 (quindi dopo, e non prima della tradizionale data di nascita della festa, il 1910), a New York, nella Triangle Shirtwaist Company. Le lavoratrici non erano in sciopero, ma erano state protagoni- ste di una importante mobilitazione, durata quattro mesi, nel 1909. L’incendio, per quanto le condizioni di sicurezza del luogo di lavoro abbiano contribuito non poco al disastro, non fu doloso. Le vittime furono oltre 140, ma non furono tutte donne, anche se per il tipo di fabbrica erano la maggior parte. I proprietari della fabbrica si chiamavano Max Blanck e Isaac Harris, vennero prosciolti nel processo penale ma persero una causa civile. ascesa: potete decidere se incamerarlo nella passione d’amore o nel lavoro, o perfino in una amicizia a cui tenete particolarmente. VERGINE Le stelle vi promettono soddisfazione, sia nei rapporti affettivi, sia in quelli di lavoro, dove otterrete un riconoscimento lusinghiero da parte di chi stimate. Chi è in coppia fronteggerà decisioni impegnative, come un matrimonio o forse un divorzio, che potrebbero però significare l’apertura ad un rapporto gratificante e più adatto ai vostri bisogni. BILANCIA La presenza stabile di Saturno nel vostro segno non vi inquieti: il pianeta della ragione vi aiuterà a focalizzare progetti ancora confusi, forse perché troppo audaci. L’ambito lavorativo è in fase di espansione e dunque richiede la massima concentrazione. Beninteso non a danno dell’amore, che va stimolato anche se con prudenza. SCORPIONE Concedetevi pure una battuta d’arresto, senza curarvi della vostra proverbiale aspirazione alla perfezione, avrete modo così di concentrarvi su un progetto ambizioso, di cui però è opportuno rinviare l’attuazione. Nella sfera privata una divergenza con il partner potrà rivelare difficoltà insospettabili, che per essere recuperate andranno analizzate a fondo. SAGITTARIO In attesa delle novità promesse, non restate con le mani in mano, e dedicatevi a esaminare vecchi problemi, affrontandoli da una prospettiva che tenga conto dei più recenti sviluppi. Gli ostacoli che hanno impedito la realizzazione di un vostro desiderio, saranno presto superati. Prestate più attenzione ai sentimenti, si stabilizzeranno positivamente. CAPRICORNO Marte nel segno, in ottimo aspetto con Nettuno e il Sole, vi anima con un insolito fervore. Da vivere soprattutto nel campo dell’amore, dedicandovi in modo fantasioso a un partner che, specie se Sagittario, potrebbe essere un po’ stanco. Nel lavoro e nelle amicizie, apriteli a esperienze e proposte che vi arriveranno da nuovi ambienti. ACQUARIO Il coraggio regalatovi da un Giove particolarmente generoso, vi permette di affrontare e risolvere un problema che avevate lasciato da parte. Nel lavoro è il momento giusto per ribadire con decisione le vostre idee, basandovi sui fatti che vi danno ragione. Nell’amore non sono escluse piacevoli, anche se fugaci, novità. PESCI Marte troppo aggressivo rischia di darvi alla testa, spingendovi in iniziative rischiose, che potrebbero anche costarvi care. Nell’amore evitate tentativi chiarificatori, il rischio è quello di aumentare l’incomprensione. Andate sul sicuro e assentatevi dal rapporto: funzionerà. Per i single, invece, si aprono nuovi orizzonti. 8 l’Altopiano Sabato 8 marzo 2008 Pane, amore e ... Don Nicola De Guio classe 1970, missionario fidei donum nella periferia di Quito (Ecuador) originario di Mezzaselva di Roana scrive ai suoi paesani 26 I neolaureati dell’Altopiano Omar Panozzo di Treschè Conca, anni 21. Figlio di Albino e Donatella. Laureato in Statistica, Economia e Finanza all’Università di Padova il 22 febbraio 2008. Voto: 110 e lode Titolo della tesi: “Analisi tecnica per la determinazione di strategie di investimento. Il caso del titolo Fiat”. Dichiarazioni dopo la laurea: “Un grande ringraziamento ai miei genitori che mi hanno sempre sostenuto anche economicamente nelle mie scelte. Un grazie anche a tutti i miei parenti ed amici per i festeggiamenti”. Progetti per il futuro: Continuare a studiare “divertendomi” per la specialistica e magari, in futuro, lavorare in borsa e, per- ché no, Wall Street. Una nota rivolta in particolare agli amici: il Malibù non è reato. Parcheggiare per andare in chiesa: un problema che esige una soluzione Carissimi amici, dopo un bel po’ di tempo ci sentiamo per condividere qualcosa della nostra missione e la bellezza di sentirci chiamati a credere, sperare ed amare. Qualche e-mail o chiamata personale ogni tanto ci unisce e ci permette di scambiare un pensiero; provo ora a scrivere una riflessione che mi accompagna in questo periodo. Tempo fa mio fratello mi diceva, con un po’ di preoccupazione, che il prezzo del pane era aumentato (anche del latte e di qualche altro prodotto basico). L’ondata di aumenti naturalmente si è sentita anche qui in America Latina e si capisce come questo aspetto tocchi soprattutto la vita delle famiglie povere che devono fare i conti anche con quel centesimo o quel dollaro in più che viene a mancare a scapito di una già precaria economia familiare. In tutto questo non posso nascondere le difficoltà che ci sono da parte delle nostre famiglie di spendere a piacimento e per qualsiasi cosa, peggio quando qualche malattia o spesa imprevista obbliga a fare i conti con le poche entrate sicure. Per fortuna in questo tempo quaresimale la sobrietà ci aiuta a capire e a condividere con chi non ha e magari anche a sostenere chi potrebbe essere nella necessità: insomma ci sentiamo in famiglia e sentiamo che la vita di alcune famiglie è anche la nostra vita. Anche per noi missionari è importante riflettere sulle nostre spese e sulla gestione delle nostre (e vostre) risorse. Il nostro stile di vita, l’aiuto che possiamo dare alla gente e a questa Chiesa, il condividere i nostri progetti e le nostre prospettive di impegno... sono elementi che dobbiamo conside- rare per non perdere l’essenziale della missione: l’evangelizzazione e la promozione umana che accompagnano anche il nostro stile e la nostra presenza. Cerchiamo allora che non manchino questi elementi anche nella nostra parrocchia e nella nostra Caritas perchè la nostra presenza e la nostra attività vengano meno al senso missionario e di condivisione che siamo chiamati a vivere. È per stare in questa linea che, in sintonia con il tema dell’annuncio che accompagna la nostra attività pastorale durante quest’anno, stiamo studiando a fondo una proposta di catechesi per gli adulti attraverso un percorso che avrà come riferimento la Bibbia, il Pane quotidiano del discepolo. L’esperienza e la proposta dei gruppi biblici presente in parrocchia ci ha orientati ad approfondire questo tema e ad ampliarlo perchè più persone possano avvicinarsi alla Parola di Dio e possano crescere come discepoli del Maestro (è una scelta anche della Chiesa Latinoamericana dopo la Conferenza dei vescovi ad Aparecida, in Brasile). Con il sostegno della parrocchia di Cogollo del Cengio stiamo diffondendo la Bibbia ad un prezzo più accessibile, così nella catechesi la maggioranza dei ragazzi la può avere ed usare. Cerchiamo inoltre di offrire momenti e strumenti di formazione perchè si possa crescere nel nostro essere discepoli del Signore (qui la minaccia delle sette è sempre presente). Cresce il numero di chi ha fame di Dio e cresce anche il numero di persone che stiamo aiutando a nome della vostra generosità e anche a nome di una dignità che ci sentiamo il dovere di costruire insieme. Il sostegno che ci viene dall’Ita- lia (e certamente anche dalla tua generosità) ci permette di aiutare quelle persone e quei progetti che con le sole risorse locali non sarebbero realizzabili. Sappiamo che dietro a questi aiuti ci sono comunità parrocchiali, gruppi, famiglie e singole persone che confidano nella nostra responsabilità. Con la nostra Caritas parrocchiale stiamo cercando di sensibilizzare la comunità a farsi carico delle necessità di molte persone; al mercoledì per esempio cerchiamo di garantire quel pane ad ogni anziano che trova una piccola colazione che lo distrae dalla solitudine della casa o dalla trascuratezza dei famigliari emigrati o lontani; sosteniamo quelle famiglia che trovano difficoltà nel far continuare gli studi al proprio figlio a volte perchè deve lavorare; accompagniamo quelle situazioni di emergenza che si presentano in quelle famiglie già minacciate da difficoltà economiche e anche umane (solitudine, abbandono, maltratto). Insomma, abbiamo a cuore che questi nostri fratelli e sorelle partecipino dei doni che Dio ha dato a tutti gli uomini. Sento che in tutto questo c’è sempre un filo di speranza che mi accompagna e mi sostiene; non sempre lo so riferire a Dio, ma ne sento la grandezza rispetto alle mie e nostre capacità... ... e così ho compreso meglio il senso del versetto di Isaia 55,1: “o voi tutti assetati venite all’acqua, chi non ha denaro venga ugualmente; comprate e mangiate senza denaro e, senza spesa, vino e latte.” Vale la pena spender-si per qualcos’altro? un abbraccio latinoamericano don Nicola Quito, 18 febbraio 2008 Parlando con tanta gente di Asiago ho avvertito un forte senso di disagio per il problema di parcheggiare, non tanto quando si sosta per fare delle commissioni o per andare al bar (in questi casi può essere giusto anche pagare), ma per assistere alle funzioni liturgiche: messe, funerali etc… In quest’ultimo caso, dopo tante lamentele e richieste, si era ottenuto che il Comune aprisse il parcheggio antistante il Duomo per tali occasioni, ma giova segnalare che la catena viene spesso aperta soltanto 2 o 3 minuti prima dell’arrivo del defunto e talvolta non viene proprio aperta. Qualcuno mi ha detto che, se casualmente i vigili sono in ferie, non c’è nessuno che la apre (non Il Giornale pubblica le Vostre lettere! Inviatele a: Giornale dell’Altopiano e-mail: [email protected] Per favorire il lavoro della redazione sarebbe preferibile riceverle via posta elettronica. E’ comunque possibile inviarle all’indirizzo: Piazzetta delle Poste n.3 36012 Asiago Si ricorda che, per poter essere pubblicate, le lettere devono riportare sempre firma e indirizzo e numero di telefono del mittente. La redazione si riserva anche eventualmente di ridurre, modificare o non accettare eventuali testi di cattivo si può incaricare un altro dipendente comunale?) In occasione di un recente funerale per il quale la catena non è stata aperta, qualcuno, che se n’è andato perché non riusciva a parcheggiare, mi ha detto, forse ironicamente, che il parcheggio viene aperto solo per le persone importanti. Spero che questo non sia vero perché i cristiani davanti a Dio sono tutti uguali a prescindere dalla loro condizione terrena! E che dire per quanto riguarda la Messa domenicale? Si vedono tanti posti parcheggio vuoti vicino al Duomo e mamme che da lontani parcheggi (stadio del ghiaccio, Ipsia) vanno verso la chiesa trascinandosi dietro bambini mezzi addormentati. Qualcuno dirà che siamo pigri, ma la gente non intende pagare il biglietto per andare a Messa e se una mamma ha poco tempo o se il tempo è brutto preferisce rimanere a casa e, da voci che ho colto, qualcuno va addirittura a Messa in un altro Comune, a Gallio ad esempio, dove parcheggia gratis fuori dalle porte della chiesa. E il problema esiste anche per la messa feriale delle 8.30 perché, pur prendendo il biglietto, dopo 25 minuti è scaduto e si è passibili di sanzione. Tante persone mi hanno anche detto che è strano che anche il Parroco don Roberto, non abbia mai pensato a questi disagi. Si spera che, se c’è la volontà di fare qualcosa, Dio veda e provveda. Giorgio Rigoni Candida l’Altopiano Sabato 8 marzo 2008 L’Altopiano srl - Società unipersonale Registrazione n. 10/02 del 04/12/2002 presso il tribunale di Bassano del Grappa Telefono servizio lettori: 348 - 3138606 Telefono servizio abbonati 349 - 6548872 Telefono per inserzioni pubblicitarie 338-1460517 E-mail: [email protected] Direttore responsabile: Stefania Longhini Segretaria di redazione: Silvana Bortoli In redazione: Giovanni Dalle Fusine, Cesare Pivotto, Luigi Frigo Bettinado, Egidio Zampese, Beppa Rigoni Scit, Martina Rossi, Gerardo Rigoni, Stefano Angonese, Stefania Simi, Cesare Rebeschini Hanno collaborato: Virginia Gianello, Aurora Carli, Giovanni Rattini, don Marco Pozza, Giulia Panozzo, Cristina Balista, Walter Pozza, Alessandro Cunico Responsabile grafico e impaginazione: Fabrizio Favaro Impaginazione: Davide Degiampietro - Grafica Altopiano Foto: Foto Verona - Archivio Giornale Stampa: Centro Stampa delle Venezie Via Austria, 19/b - 35217 Padova 8 l’Altopiano Sabato 8 marzo 2008 25 Lettera aperta al presidente del Consorzio Turistico Libera Consulta, un movimento indipendente per valorizzare la marca “Altopiano 7 Comuni” Sig. De Guio, ho letto qualche minuto fa le sue difese in “Rispondo alle critiche rivolte al Consorzio” pubblicate su L’Altopiano di sabato 23 febbraio. Non voglio polemizzare con lei in prima persona, non è mai stata mia intenzione. Credo che ciascuno di noi due abbia ben altro da fare. Non ho mai scritto il Suo nome prima che in questo preciso momento: è davvero la prima volta. Non l’ho mai citata direttamente o indirettamente, né citato il ruolo di Presidente del Consorzio Turistico 7 Comuni. Chiarito questo, da cosa starà mai difendendo con così tanta irritazione l’organismo che presiede? Dalle elucubrazioni di alcuni perditempo su un blog? Credo l’abbiano informata male anche sul lavoro che faccio. Non sono un grafico (se ne guardi presidente!), ma un consulente marketing e comunicazione. Mi occupo da oltre 25 anni di strategie e posizionamento della marca. Ogni settimana, a Brescia, Modena, Reggio Emilia, Vicenza, Treviso, Milano mi pagano per sedermi intorno ad un tavolo e definire progress di Piani Attività di Posizionamento e Comunicazione. Nelle pause caffè non perdo occasione di raccontare orgogliosamente da dove vengo. Più di qualcuno di questi miei clienti è già venuto più volte con me a camminare in questo bendiddio di altopiano che sembra proprio non vogliamo meritarci. Cresciuto in Altopiano, figlio di commercianti, mi sono dovuto trasferire per poter fare questo lavoro al livello che volevo. Oggi dirigo una mia struttura di una decina di persone riconosciuta da UNICOM (Unione Nazionale Imprese Comunicazione) che opera con successo dal 1980 nel branding per clienti leader nazionali e internazionali nell’abbigliamento, arredamento, ciclismo, motociclismo ...in passato la nostra agenzia ha anche realizzato il marchio a quattro ogive in occasione dei Campionati del Mondo Juniores di Sci Nordico (ora non ricordo l’anno) che ancora vedo utilizzato, Giuliano Dall’Oglio potrà confermarglielo. Ma non è certo di questo che le voglio scrivere. Ribadisco, non mi sto proponendo e non sto proponendo i servizi della mia struttura. Confermo, altresì, la disponibilità di offrire all’Altopiano la mia esperienza e specifica professionalità in forma di volontariato, in subordine solo ai miei impegni di lavoro. Le chiedo qui, pubblicamente, di voler valutare nella sua carica di presidente, questa opportunità. Attendo sue indicazioni per un incontro preparatorio in questo senso. Non voglio rispondere alle sue illazioni, sono certo che siano frutto di incomprensione, pregiudizi e di suggerimenti strumentali. Segnalo invece quello che già sto facendo come volontariato per l’altopiano. Dovrà sopportare ancora qualche riga però. Si tratta del progetto LIBERA CONSULTA PER IL MARKETING TERRITORIALE SPETTABILE REGGENZA 7 COMUNI che nasce come movimento indipendente, basato sul volontariato, aperto a tutti. Spero che vorrà accogliere positivamente questo nostro impegno, partecipare o farsi promotore attivo degli incontri che organizzeremo. L’obiettivo è avviare un processo di coinvolgimento, di diffusione e approfondimento di temi quali (solo come esempio) la ricerca per la riqualificazione dell’offerta su 12 mesi attraverso l’approccio sistemico e organi- I programmi di Radio Asiago Sui 107.700 MHz Da lunedì a venerdì Buongiorno Altopiano con Salvatore dalle 8,30 alle 12 ([email protected]). Da lunedì a venerdì Notiziario locale alle 12,45 e repliche alle 16-1821,30, a cura di Stefania Longhini ( [email protected]), con pagina sportiva curata da Massimo Rigoni. Il sabato, alle 12,45 e in replica alle 16 – 1821.30 Sabato Sport, con Massimo Rigoni. Per inviare comunicati, risultati, classifiche l’indirizzo è [email protected] Nel primo week end di febbraio prende il via “Spazio Cinema” con Alberto Rigoni (classifiche, recensioni, curiosità e programmazioni dei cinema Lux, Grillo Parlante e Cineghel), venerdì dalle 18 alle 19 e sabato dalle 10 alle 11. Dream Power con Tony Rock, tutti i giorni (anche domenica), al mattino verso le 10 e al pomeriggio alle 17,30 Il Mercatino, con Lilly Te s s a r i , t u t t i i g i o r n i , alle 8, 11, 14 e 19. Per in serire g ra tuitam e nte gli annunci scrivere a [email protected] Tu t t o l ’ h o c k e y m i n u t o per minuto, a cura di Massimo Rigoni, nelle serate in cui si gioca il campionato di serie A di hockey su ghiaccio, dalle 20,10 fino alle 23 circa. Quando l’Asiago g i o c a i n c a s a , b re v e dopo partita con commenti e interviste ([email protected]) co della Mobilità Dolce estesa a tutta l’area basso-collinare, la valorizzazione dell’Identità di Marca e la sua coerenza nello sviluppo della narrazione creativa, la raccolta e l’organizzazione valoriale storico-ambientale mirata alla maggior fruibilità della storia e cultura del nostro territorio, prospettive e nuovi scenari offerti dalla cooperazione interterritoriale dell’Altopiano in termini di vantaggi competitivi spendibili verso il consumatore e distribuzione diffusa della ricaduta verso i residenti... In una nuova economia caratterizzata dalla rilevanza della competitività, l’Altopiano ha bisogno di condividere un’attività di marketing territoriale univoca. Un’attività che sappia tradursi in un’immediata crescita qualitativa, quantomeno accettabile, della comunicazione. E’ basilare ed é urgente la costituzione di un’agenzia interterritoriale che funga da TUTOR in questo, che individui, che raccolga, che accolga e attiri a sé, risorse umane con esperienza, competenza e professionalità multidisciplinari. Questo deve avvenire in un clima interno non solo non-campanilistico, ma aperto tanto verso l’interno quanto verso l’esterno dell’Altopiano, con particolare riferimento al mondo della comunicazione e del marketing. L’obiettivo è semplice: favorire, dall’esterno, un processo che porti quanto prima ad operare non dico in termini di eccellenza, ma almeno come quotidianamente si opera, a parità di investimenti, in aziende altrettanto grandi. Quale strategia mettere in atto? Contrariamente a quanto afferma con sufficienza Giancarlo Bortoli, il nostro comprensorio non ha le risorse professionali minime richieste dalla grande idea-sfida del rilancio della nostra offerta turistica. Le aspettative esterne sono cresciute, le capacità professionali interne no. Permangono inoltre forti pregiudizi e un’arcaica chiusura, fino a rilevare oggettivamente che ad oggi il vero problema non è ancora sul tavolo. Da queste premesse parte l’idea di bypassare con la Libera Consulta l’attuale sedime di osticità intrinseche, ovvero nasce la proposta di mutuare e di attingere direttamente da una cultura di marketing esterna apportando risorse progettuali in questo campo all’attuale filiera decisionale dell’Altopiano. Solo da qui può iniziare un’estensione di bonifica, l’introduzione di metodologie avanzate, l’attitudine a muoversi per obiettivi condivisi, la creazione di circoli virtuosi. La strategia è quindi: proporre analisi, strategie di marketing e obiettivi di sviluppo sostenibile attraverso linee guida comuni e condivise dal territorio. Modalità: affiancamento di consulenze dall’esterno a supporto della filiera decisionale. ComMon7C, Uffici Turismo e pro loco dei Comuni, IAT e ConTur7C continuino per le loro strade e per i loro destini, ma onestà intellettuale vuole che venga dato spazio e cresca in Altopiano un laboratorio di studi e idee adeguato alle nuove dinamiche di mercato, proprio come accade nella nostra pedemontana (per fare degli esempi che tutti conoscono) alla DIESEL, all’APRILIA, alla DAINESE... Nessuno di questi rilevanti successi internazionali ha risorse di marketing e comunicazione interne. Inoltre, fatte le debite proporzioni, nessuno ha budget esponenzialmente superiori al complessivo conferito all’Altopiano. La mission è e rimane “competitività, attualità e rilevanza, della marca Altopiano 7 Comuni”. Se non Grazie agli organizzatori di Schella Marzo Gentile Direttore, mi permetto di utilizzare lo spazio che eventualmente vorrà riservarmi sul suo giornale per ringraziare di cuore gli organizzatori di Schella Marzo. Nelle tre serate di chiasso mi sono lasciata piacevolmente coinvolgere dall’allegria e dalla fantasia dei gruppi di bambini, ragazzi e giovani che hanno girato per le strade trascinando lunghe fila di bidoni tra le quali si è vista più di qualche originale e simpatica creazione. Mi sono perfino commossa nel partecipare alla festa di venerdì e nel vedere tutta quella gente girare per il centro seguendo il chiassoso e atipico corteo. Sono rimasta ancora una volta stupita dal buon lavoro svolto dal Gruppo di Base di Asiago per realizzare la Vecia. Li ho osservati, uomini e donne, mentre in piazza si davano da fare per sistemare al meglio la Vecia e per distribuire cioccolata e vin brulè. Credo che meritino veramente un plauso particolare per tutto il loro impegno, il loro senso di partecipazione alle iniziative del paese, la loro costanza nel presenziare, da protagonisti, a tante manifestazioni. Sono proprio bravi, da ammirare e credo, in certe cose, insostituibili. Giorgia Rigoni sapessi, per averci fatto i capelli bianchi, che questo progresso è impegnativo, se non conoscessi quali risorse umane richieda e quanti difficili superamenti di pregiudizi generazionali imponga, allora si Sig. De Guio accetterei la più strumentale delle sue accuse: la mancanza di critica costruttiva. Mi consideri a sua disposizione. Con sincera ammirazione per il suo impegno per il nostro territorio, Andrea Cunico Jegary 8 Sabato 8 marzo 2008 l’Altopiano 24 VOLLEY CESUNA SPORT Esce dal campo con l’onore delle armi il Caseificio Pennar Cesuna che sabato 23 nella trasferta di Valdagno l’A.D. Cornedo, terza forza del campionato di 2^ divisione maschile. Come di consueto quando hanno di fronte una squadra di livello i nostri non risentono di alcun timore riverenziale e danno il meglio di sé pur in presenza degli innumerevoli infortuni che condizionano il prosieguo del campionato. Il risultato 3 a 0 con parziali di 2624, 25-17 e 25-22 a favore del Cornedo fa crescere il rammarico per non riuscire a fornire le stesse prestazioni con squadre di minor spessore e dover lottare sul filo della retrocessione. Ora, dopo il turno di riposo, la squadra sarà impegnata nella trasferta di Thiene questo sabato 8 marzo in una sfida salvezza che si presenta ancor più decisiva dopo gli ultimi risultati negativi. Prix Volley Cesuna Sabato 23 febbraio Prix Volley Cesuna in trasferta a Malo per la contesa del 5° posto nel girone del campionato 2^ divisione femminile. Purtroppo per le nostre sul parquet è scesa una sola squadra con la mentalità MICHELA SILVAGNI IMPAREGGIABILE IN DIFESA Il match contro il S. Vitale esalta le doti della laterale delle Tigers che alla fine sono riuscite a conquistare una sofferta vittoria al tie-break partita si è prolungato oltre il Pri x dovuto e solo grazie al prezioVso oleycontributo in ricezione e diCfesa esuna della ritrovata laterale Mi- vincente, l’altra sembrava avvolta nella fitta nebbia che circondava il palazzetto; in questo modo la Pallavolo Malo ha fatto sua una partita senza storia per 3 a 0 con parziali di 2513, 25-19 e 25-9. Il risultato è stato talmente indigesto da invocare, mutuandone l’esempio dal calcio, un quanto mai opportuno silenzio stampa per fis- sare l’attenzione sul successivo appuntamento in calendario. L’occasione di voltare pagina si è presentata lo scorso primo marzo in casa contro il S. Vitale Castelnuovo di Isola Vicentina, partita sulla carta alla portata delle nostre. Ma, come recita il celebre proverbio “Non dire gatto se non l’hai nel sacco”, lo strascico della precedente chela Silvagni (nella foto), le “Tigers” sono riuscite a conquistare una sofferta vittoria al tie-break. Il risultato finale di 3 a 2, con parziali di 21-25, 24-26, 25-12, 25-21 e 15-11, consente alla squadra di conservare il 6° posto in classifica a 25 punti tenendo a debita distanza le immediate inseguitrici dell’U.S. Astico di Lugo che arrivano a quota 23. Under 16 Nel campionato U16 A.I.C.S. dopo l’esito della partita casalinga contro il Molina Volley valida per la corsa al 4° posto, ultimo utile per l’accesso ai play-off, il Volley Cesuna vede allontanarsi la speranza di accedere a questa fase. Il Molina facendo sua la partita per 3 a 0, parziali di 25-27, 21-25 e 1925, allunga a 5 punti il distacco dalle padrone di casa che vedono così assottigliarsi le possibilità di recupero nelle ultime due partite che saranno disputate entrambe in12 traUnder sferta. Under 13 Per l’U13 quarto posto nel girone nel torneo “Braccio di Ferro” dopo gli ultimi altalenanti risultati che hanno visto le ragazze cedere contro lo Schio Volley per 3 a 1 e nel recupero con le 95Tigre sempre di Schio per 3 a 0; vittoria per 3 a 0, invece, nella trasferta di S. Vito di domenica 2 marzo: utile in questa fase acquisire confidenza con le competizioni in vista dell’inserimento nei campionati giovanili già dalla prossima stagione. Under 12 Non finisce di sorprendere il cammino per l’U12 che dopo la vittoria per 3 a 0 nel recupero programmato per domenica 2 marzo in casa contro il Cogollo si proiettano al vertice del girone a quota 22 staccando di due lunghezze le inseguitrici del PGS Auxilium Volley di Schio. Avversario sicuramente temibile l’Auxilium, af- Silvagni Michela Anno: 1986 altezza: 171 cm. Le prossime partite in casa I prossimi impegni casalinghi vedono impegnate la squadra di 2^ divisione Femminile sabato 8 marzo alle 16,30 contro l’U.S. Altair di Vicenza e, a seguire, l’U13 alle 18,30 contro le coetanee dell’U.S. Summano di Piovene Rocchette. Per il maschile bisognerà invece attendere sabato 15 quando sfideranno alle 20,30 il Torrebelvolley. frontato sul parquet amico sabato 1 marzo, con risultato finale 2 a 2 che soddisfa entrambe le formazioni. I virtuosi altopianesi del La Sportivi Ghiaccio Roana ghiaccio in scena all’Odegar piazza cinque atleti sul podio Pattinaggio velocità Il 14 marzo lo spettacolo di fine stagione. Il Circolo Pattinatori Asiago tira le somme di un anno di lavoro e soddisfazioni Ottimi risultati nella gara di fine stagione a Baselga di Pinè Si è conclusa domenica 1 marzo a Baselga di Pinè la stagione agonistica nazionale per il settore del pattinag- gio di velocità. L’ultima gara, denominata “Italia closing games season” ha visto la partecipazione di 73 atleti in rappresentanza di 10 Società. La SG R o a n a h a portato 5 atleti sul podio: Denise Frigo, 1^ nei JUn B; Cristian Rossi, 2°, e Nicola Tumolero, 3° nella Categoria Jun D; Giulia Zovi, 3^ nella Jun C; Alessia Tu m o l e ro n e l J u n E f , Rebeschini Federico nei Jun Em ha effettuato una prova veramente eccezionale nella gara ad inseguimento a squadre dove con Matteo Casentini, Andrea Stefani e Giulia Zovi, ha ottenuto un prestigioso 3° posto in una specialità dove è necessario un grande affiatamento e perfetto sincronismo nei cambi. Le prime tre classificate si sono giocate i piazzamenti sul filo dei centesimi di secondo. Inoltre la Società ha concluso con un onorevole 3° posto nella classifica a punti. In questo fine settimana (7 e 8 marzo) si svolge ad Heerenveen in Olanda, la “Viking Race” gara internazionale per nazioni dove la rappresentativa giovanile italiana è impegnata con i suoi migliori elementi. A difendere i colori del pattinaggio altopianese sono presenti in terra olandese Stefani Andrea, Rossi Cristian, Zovi Giulia e Ravnic Tea. Valerio Fabris Con la manifestazione di pattinaggio su ghiaccio in programma il 14 marzo si conclude la stagione agonistica della tre società sportive del pattinaggio artistico dell’Altopiano. Una serata dove gli ospiti ed i residenti potranno “gustare” i virtuosismi dei nostri giovani campioni che con grande sacrificio e convinzione si dedicano al pattinaggio artistico. Tra le società che parteciperanno alla serata c’è il Circolo Pattinatori Asiago, società che dal ’94 si dedica al pattinaggio artistico oltre al pattinaggio di velocità, e che annovera tra le sue fila alcune promesse del pattinaggio nazionale. Tra queste spicca il 14enne Filippo Ambrosini che, nonostante abbia scelto di dedicarsi al pattinaggio alla scuola di Milano, continua a vestire i colori della società asiaghese. Il giovane, dopo la vittoria in Coppa Europa dell’anno scorso, ha raggiunto un terzo posto nella gara internazionale “Merano Cup 2008” oltre a vari piazzamenti di rilievo tra cui un 4° posto nel campionato italiano, un 2° nella finale nazionale e un altro 2° posto nella gara internazionale di Obersdorf. Alle sue spalle sta crescendo anche Maria Chiara Carli, altra atleta su cui la società punta molto per il futuro: con il suo 2° posto nei campionati triveneti si è qualificata al Trofeo delle Regioni. La giovane asiaghese sta letteralmente bruciando le tappe ed ha acquisito già l’anno scorso il punteggio necessario per competere nelle categorie nazionali. Tra i giovani si distinguono Giulia Povoledo e Ylenia Rossi. La prima si è piazzata terza all’ultima gara che si è svolta a Claut mentre la Rossi ha raccolto due secondi e un terzo posto qualificandosi nel campionato Wisp. Altre atlete da tenere d’occhio sono Carrie Tessari, classificatasi per il campionato Wisp, Giulia Panozzo e Giada Leoni, quest’ultima giunta sul primo scalino del podio nella gara esordienti svoltasi ad Auronzo. A completare la “squadra” del Circolo Pattinatori, composto da 28 atleti, c’è un vivaio di tutto rispetto che miete successi in tutte le gare d’esordio. Alla base c’è un grande lavoro che richiede circa 2 ore e mezzo di ghiaccio al giorno per essere competitivi, sorretti anche da una buona coreografia. “Ringraziamo il Comune di Asiago che ci mette a disposizione lo stadio senza che questo gravi economicamente sulle famiglie degli atleti” dicono dal Circolo Pattinatori che si autofinanzia con qualche sponsor, con lo spettacolo di pattinaggio che da qualche anno si tiene a ridosso della Pasqua e con tanta buona volontà da parte dei genitori volontari. Una bella realtà che merita di essere apprezzata e sorretta proprio nella sera del 14. Gerardo Rigoni 8 l’Altopiano Sabato 8 marzo 2008 23 Hockey Inline INLINE Tutto è tornato alla normalità, quasi. I campioni d’Europa e d’Italia in carica, infatti, hanno subito rialzato la testa dopo lo scivolone con Empoli, superando a pieni voti l’insidioso derby con Vicenza; mentre la sfida con il Polet Trieste è stata vinta con qualche difficoltà di troppo e certamente evitabile. E così l’inseguimento all’altra metà dell’hockey giuliano, l’Edera, prosegue, in attesa dello scontro diretto in programma a Trieste martedì 25 marzo (ore 19, con tanto di diretta su Rai Sport Satellite). Dopo l’inopinato passo falso con Empoli, poi sonoramente battuto sia da Edera che da Arezzo, ci si attendeva una reazione e nel derby c’è stata, eccome. Partita a senso unico, dominata e controllata dagli Asiago Vipers, dimostratisi superiori un po’ dappertutto. Tutto bene anche nei primi 10’ del match contro il Polet; poi, però, gli uomini di Cristian Rela hanno smesso di giocare, regalandosi una seconda parte di gara inutilmente in salita, ma fortunatamente senza beffa finale. C’è ancora qualcosa da sistemare, dunque, per una squadra che all’orizzonte vede arrivare la trasfertatrappola di Roma, dove sabato 8 marzo (ore 20) incon- Asiago Vipers su la testa L’inseguimento all’Edera continua In Serie A2 i Black Vipers debuttano nella “poule promozione”. In Serie B è “derby-time” trerà la rivelazione della stagione: la matricola Civitavecchia, che sta volando verso i playoff grazie alle parate del portiere slovacco Franko e ai gol della scatenata coppia ceco-slovacca Kucera-Simunek. Già all’andata, seppur con l’attenuante Champions, non fu una passeggiata e questa volta non sarà da meno, anche giocando con il piglio del derby. Ma questo rappresenta anche il lato piacevole del campionato 2007/08, il primo a girone unico, che sta finalmente offrendo un po’ di suspence dopo anni di partite dall’esito pressoché scontato. Tolti un paio di incontri, infatti, quest’anno se una squadra non è al meglio può davvero rischiare di lasciare punti per strada. Un’incertezza a cui non si era abituati, ma che esalta maggiormente l’ultimo segmento della regular season in cui si lotta un po’ ovunque: in vetta, con Edera Trieste, Milano 24 ed Asiago racchiuse in un solo punto; per il quarto posto, con quattro formazioni nello spazio di tre lunghezze, ma anche per evitare la retrocessione diretta in Serie A2. Insomma, quest’anno si soffre, ma ci si diverte un po’ di più. Anche in Serie A2 adesso la situazione inizia a farsi davvero interessante. Tuttavia l’inizio della “poule promozione”, previsto per questo fine settimana, slitterà in seguito all’ennesimo pasticcio che troppo spesso va a minare la crescita e, purtroppo, anche la credibilità di questo sport. Si dovrà disputare nuovamente lo spareggio tra le seconde squadre classificate (Montebelluna, Padova e S. Benedetto, la squadra prima estromessa e poi riammessa) che determinerà l’ultima partecipante alla “poule promozione” che comprende già Asiago Black Vipers (1° posto nel girone “A”), Ferrara (1° posto nel girone “B”) e Latina (1° posto nel girone “C”). Primo ostacolo, se sarà confermato il calendario, il Ferrara dell’amico Roberto Ciprian, ex giocatore e tecnico degli Asiago Vipers con cui ha conquistato due scudetti. Per i Black l’obiettivo è chiaro, fin dall’inizio: la promozione in Serie A1. Un conto aperto da un anno, da quando i “men in Black” di coach Marobin arrivarono secondi alle spalle del Modena. Un finale amaro, che nessuno ha dimenticato, ma che tutti, ora, vogliono cancellare. << Sarà il gruppo a dover Gara di settino all’osteria Sciessere Dopo il “Fungo” i settinisti sono tornati in rampa di lancio con una gara svoltasi all’osteria “Sciessere” di via Sciessere a Lusiana. Ha vinto la coppia formata da Fabrizio Bordignon e Valentino Cappozzo. Piazza d’onore per Luciano Ronzani e Angelo Frello. Terzo posto per Renzo Ronzani e Delio Broglio. Prossima gara, ancora a Lusiana, l’8 marzo al bar “Gnomo’s”.Seguiranno altre due sfide a Lusiana con una gara al “Centrale” una maxi tornata per 64 coppie alla “Conca Verde” prima che si torni a giocare a Gallio, Foza e Asiago fino a Novembre quando al “Bertiaga” di Lusiana verrà giocata la fi- nale del campionato del mondo di specialità. E.Z. Nella foto, le prime tre coppie classificatesi all’osteria “Sciessere”. fare la differenza >>. Parola di capitan Andrea Benetti. E, dulcis in fundo, il derbyssimo. Domenica 9 mar- zo alle ore 18 (palestra di Via Cinque), si accenderanno le luci sulla stracittadina tra le due formazioni che militano nel torneo di Serie B e che si contendono il secondo posto alle spalle del Verona, che proprio nell’anticipo di questa 11a giornata ha incassato il primo ko per mano dello Spinea. A giocare in casa saranno gli Asiago Vipers “A”, la formazione con maggior esperienza nella categoria, che vanta un trend positivo che dura ormai da cinque turni (con altrettante vittorie) e che vuol pareggiare i conti, visto che all’andata, dopo l’iniziale vantaggio (Massimo Vellar), fu raggiunta e superata dagli Asiago Vipers “B”. Un 3-1 finale “griffato” Francesco Gios e Francesco Rigoni (doppietta). Ora è tempo di rivincita. Per entrambe le formazioni, soprattutto quella “B”, qualche volto nuovo in organico rispetto all’andata e pronostico come sempre aperto ad ogni soluzione. Nei Vipers “B”, che sabato 8 marzo (ore 21) dovranno scendere in pista anche a Sacile per il recupero della 4a giornata, torna a disposizione il presidente-giocatore Fabio Forte, che ha scontato i due turni di squalifica dopo un altro derby, quel- lo con Vicenza. << Speriamo sia una festa – afferma Forte – perchè è quello lo spirito per cui non appena possibile iscriviamo nuove formazioni ai vari campionati. Poi, ovviamente, l’agonismo non mancherà di certo, ma è giusto così; anche questo è nel nostro dna >>. LE CLASSIFICHE Serie A1: Edera Trieste * punti 43, Milano e Asiago Vipers punti 42, Vicenza punti 28, Arezzo punti 27, Empoli e Civitavecchia punti 25, Forlì punti 19, Polet Trieste punti 15, Modena 10 punti, Torino punti 7, Milano 17 Rams punti 0. * due punti di penalizzazione Serie B: Verona * punti 24, Asiago Vipers “B” * e Asiago Vipers “A” 18, Spinea 12, Sacile *, Caoduro Vicenza e Buja 10, Bassano 9, Udine 4. * una partita in meno 8 Sabato 8 marzo 2008 l’Altopiano 22 A.C. ASIAGO ALTOPIANO CALCIO Occhi puntati sul settore giovanile Riprendono i campionati dopo la pausa natalizia – D’Errico: “La stagione sta andando bene, nel pieno rispetto di tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati” Leonardo e Cesare, due giovanissimi dell’A.C. Canove “Se dobbiamo stare in panchina lo accettiamo, perché sappiamo che il calcio comporta anche questo” Dopo la pausa natalizia, durata per i nostri giovani dalla metà di dicembre alla fine di gennaio, sono ricominciate progressivamente le partite del girone di ritorno delle varie squadre impegnate nelle diverse categorie. Dopo le feste, i panettoni e i pandori, la prima squadra del settore giovanile ad iniziare è stata quella della categoria Juniores, allenata da Giobatta Rigoni e Roberto Apolloni, che ha finora inanellato una serie di risultati positivi e qualche inaspettata sconfitta, seguita a ruota dai Giovanissimi allenati da Marco Fracaro, Romano Basso e Giorgio Dal Sasso. Nei prossimi fine settimana inizieranno i rispettivi campionati, un po’ in ordine sparso, anche i ragazzi della categoria Esordienti, allenati da Luciano Longhini e Mario Stevan, i Pulcini anno 97 allenati da Enrico D’Errico, i Pulcini anno 98, allenati da Vasco Sambugaro, i Pulcini anno 99, allenati da Andrea Tessari, e i più giovani, appartenenti alla categoria Piccoli Amici, seguiti da Luca Compagno. L’ A.C. Asiago Altopiano Calcio e’ inoltre riuscita a creare una specifica sessione di allenamenti, con cadenza settimanale, mirata insegnare e perfezionare le abilita’ e le prestazioni dei portieri, sia del settore giovanile che della prima squadra, che sono scrupolosamente seguiti da Luca Longhini e Alessandro Cunico. Tutti i genitori che volessero iscrivere i loro figli nelle varie squadre o volessero anche semplicemente avvicinarli al calcio per far loro trascorrere qualche ora all’aperto e per farli divertire, possono telefonare ai numeri telefonici 348/ 2617808, 336/808313 e 338/ 8098196 per avere tutte le informazioni necessarie circa luoghi ed orari di allenamento. L’ A.C. Asiago Altopiano, oramai da qualche anno, ha sviluppato un programma di collaborazione con la prestigiosa società professionistica militante nel Campionato di Serie A F.C. INTERNAZIONALE di Milano, diventandone società affiliata. Tale affiliazione permette di mantenere un proficuo collegamento con il calcio che conta sia alivello di corsi riservati ai tecnici del settore giovanile, sia ospitando, tra giugno e luglio i prestigiosi “Inter Campus”, ovvero le sessioni settimanali di vacanza anima- zione e sport in cui vengono coinvolti, per ogni anno, una cinquantina di ragazzi, dai 10 ai 15 anni, provenienti da tutta Italia e con un’unica grande passione: il gioco del calcio. Abbiamo chiesto a Enrico D’Enrico, tecnico del settore giovanile, un parere generale sull’andamento della stagione delle varie squadre del settore giovanile: “La stagione sta andando molto bene, generalmente rispettando le aspettative e gli obbiettivi che ci eravamo proposti fin dall’inizio; stiamo programmando nel frattempo la possibilità di partecipare ad alcuni tornei giovanili, da disputare al termine dei vari campionati, nel prossimo mese di maggio”. Alessandro Cunico La prima squadra ancora in corsa per i play off Per quanto riguarda la prima squadra, dopo un positivo ciclo ininterrotto di tre vittorie consecutive, è arrivata l’immeritata ed amarissima sconfitta contro il Recoaro, squadra che è peraltro balzata in testa alla classifica del campionato. L’Asiago, dopo una partita giocata per 90 minuti all’attacco, sempre con grandissima generosità e determinazione, dopo aver colpito a più riprese pali e traverse, è stato trafitto in contropiede dagli avversari con l’unica vera conclusione realizzata proprio nella fase finale della partita. Nei pochi minuti mancanti al termine dell’incontro, i giallorossi non sono poi riusciti a realizzare il gol del pareggio, che sarebbe stato meritatissimo. Va sottolineato che anche il pari sarebbe stato un risultato stretto perla formazione asiaghese, che, visto l’andamento complessivo della gara, avrebbe meritato ampiamente la vittoria. Comunque l’A.C. Asiago Altopiano si e’prontamente ripreso e già nella partita Successiva giocata a Cogollo del Cengio domenica scorsa, ha vinto per2 a 1, riprendendo a pieno regime la corsa per un posto nei play off che daranno diritto alla vittoria finale del campionato. A. C. L’ultimo turno del campionato di calcio di prima categoria ha visto l’A.C. Canove subire una sconfitta per 1 a 0 ad opera dello Scledum. “Una partita spenta, abbiamo perso punti preziosi, mentre era necessario vincere per poter proseguire con una certa tranquillità verso il traguardo che ci siamo prefissati. La situazione di classifica, che vede tante squadre vicine a pochi punti di differenza, ci impone ora di vincere”. E’ un’analisi semplice, che però non lascia posto a incertezze, quella che fanno due giovanissimi calciatori della squadra altopianese, Leonardo Peron e CesareAzzolini. Quest’ultimo, classe 1991 è il più “piccolo” della squadra, nella quale ha debuttato proprio nella stagione in corso, dopo aver comunque giocato da sempre nelle giovanili del Canove.Abita a Roana, così come Leonardo, classe 1988, nativo di Malo e trasferitosi in Altopiano cinque anni fa. Leonardo, dopo aver praticato il nuoto fino all’età di 11-12 anni, ha sempre giocato a calcio nella squadra della sua cittadina, continuando anche nei primi due anni dopo il trasferimento. “Visto che per motivi di studio mi recavo giornalmente in pianura – spiega – ho continuato a giocare nel Malo, fino a tre anni fa, quando sono approdato al Canove. Mi sono inserito subito bene, anche se ho trovato una mentalità diversa nei confronti del calcio e dello sport in generale rispetto a giù, dove c’è più rivalità anche fra giocatori della stessa squadra. Qui invece è proprio come essere in famiglia”. Una famiglia, una squadra molto unita, lo hanno ripetuto tutti coloro che finora abbiamo incontrato e conosciuto un po’ meglio. “Peccato che questa sia la realtà dello spogliatoio, delle serate che passiamo insieme, e un po’ meno del campo, dove non dimostriamo questa nostra unità – commentano i due compagni di squadra - Il Mister ci ripete spesso che in campo dobbiamo parlarci, far vedere quanto siamo uniti, e invece questo non succede, forse ci manca ancora una certa sicurezza”. Una domanda per Cesare, gli chiediamo come si trova in mezzo a tanti giocatori più grandi di lui. “Tutti mi vengono incontro – racconta – mi danno consigli, anche il Mister mi dimostra la sua fiducia. Ho iniziato la stagione scorsa ad allenarmi con la squadra, notando subito una grande differenza rispetto al calcio giocato fino ad allora. Mi considero molto fortunato, perché ho giocato parecchio, molto più di quel che mi aspettavo. L’unica cosa che mi dispiace è che ho l’impressione che a volte ci vorrebbe un maggior sostegno e incitamento da parte dei tifosi che seguono la squadra”. Cesare oltre al calcio pratica lo sci a livello agonistico, e vorrebbe diventare maestro di sci. Doppia attività sportiva, e in più la scuola (frequenta il terzo anno di liceo scientifico), è difficile conciliare tutto? “Sono sempre riuscito ad organizzarmi, non mi crea problemi praticare sport e studiare. Se c’è passione non si sente tanto la fatica, e poi devo dire che i miei genitori mi hanno sempre sostenuto e aiutato”. Papà Gastone , ma soprattutto mamma Milena, riescono a loro volta a conciliare impegni di lavoro con gli impegni sportivi dei figli, accompagnandoli ad allenamenti, gare e partite. Cesare ha fratello minore, Gabriele, anche lui molto appassionato di calcio e che, dopo aver giocato a Canove, da tre anni gioca a Thiene, Si può ben immaginare quale sia l’impegno che ciò comporta, le corse continue per poter seguire tutto. Anche la vita di Leonardo è una corsa continua, dice di essere sempre preso, tra il lavoro di barista che svolge alla Baricatella, sul Costo, e nel locale di famiglia, La Baitina al campo sportivo di Roana, allenamenti e partite. Ma come riesce a trovare la giusta concentrazione prima delle partite? “Mi basta un attimo – dice – per lasciare da parte i pensieri di lavoro, dimenticare tutto e pensare solo al gioco. Per contro, una volta finita la partita, me la dimentico e non ci penso più”. Anche Leonardo ha un fratello, Lorenzo, maggiore di un anno, e anche lui gioca a calcio, nell’Asiago. E per “caricarsi” un po’ prima della partita, cosa fanno i due compagni di squadra? “Mi rilasso ascoltando un po’ di musica – dice Cesare – infilandomi le cuffiette dell’hi pod e sentendo le canzoni che mi piacciono al momento”. Per Leonardo la carica viene da un “In bocca al lupo” del tutto speciale, quello di Valentina, la sua ragazza. “Anche se un po’ sono dispiaciuto perché, a causa degli impegni di studio, raramente viene a vedermi giocare, il suo augurio me la fa sentire vicina!”. Che consiglio vi sentite di dare ai giovanissimi che ambiscono ad arrivare in prima squadra? “Di essere costanti, disposti alla fatica e al sacrificio, e accettare la panchina se ciò è necessario, consapevoli che c’è ancora tanto da fare. A noi hanno dato fiducia, cerchiamo di ricambiarla, soprattutto quella del nostro allenatore, che ammiriamo per la sua passione e serietà. Mister Bernardi negli incontri si fa prendere, ci mette l’anima, e da lui c’è sempre tanto da imparare. A questo proposito vogliamo dire che ci dispiace non venga con noi in Belgio (per un torneo annuale a cui parteciperanno quest’anno a maggio tutti i giocatori, ndr) ma gli promettiamo che non ci faremo distrarre da questa nuova esperienza, che aspettiamo con ansia!”. E proprio mentre termino di scrivere queste righe, vengo a conoscenza di un infortunio (non in campo, ma sugli sci) accaduto a Leonardo, ricoverato per questo all’ospedale di Asiago. E allora non può mancare un grosso augurio perché possa presto ristabilirsi, da parte della nostra redazione, e da tutta la squadra dell’A.C. Canove. Silvana Bortoli 8 l’Altopiano Sabato 8 marzo 2008 Stagione finita per l’Emisfero Asiago SPORT Va dunque anticipatamente agli archivi (anche se scrivo queste righe alla vigilia dell’ultima partita) per la seconda volta consecutiva la stagione dell’hockey asiaghese, piazza che resta così anche quest’anno fuori dai playoff; sfugge così di mano alla squadra di Jimmy Camazzola il dichiarato obiettivo stagionale, quello cioè di migliorare l’ultima posizione del precedente torneo. Peccato, un vero peccato, anche perché, rispetto a quella 2006/07, quella di quest’anno era certo una formazione di maggior spessore e talento, una squadra potenzialmente capace (e lo ha dimostrato quando ha saputo esprimersi ai livelli di cui era accreditata) di dar fastidio e di competere con tutte le altre protagoniste della RBK Hockey Cup. Dall’altopiano, dunque, ancora un mesto saluto al treno che, sganciata la sua carrozza numero nove dipinta ancora con i colori giallorossi, prosegue con gli altri otto vagoni verso la prossima stazione, percorrendo via via quei binari che lo porteranno entro un mese a rimanere con una sola carrozza, quella vincente. Evidentemente c’è delusione, mischiata ad una certa amarezza, per non aver trovato le condizioni e le situazioni per restare agganciati a quel treno; a dire il vero questa squadra ha Campionato sottotono per gli altopianesi. Tuttavia la squadra ha poco o nulla da rimproverarsi sul piano dell’impegno e dell’orgoglio. La disgrazia d’inizio stagione e gli infortuni hanno avuto il loro peso sui risultati poco, forse nulla, da rimproverarsi sul piano dell’impegno e dell’orgoglio, sempre o quasi peculiarità delle sue prestazioni, ma deve andare a cercare altrove le cause di questo insuccesso. Bilanci e considerazioni tecniche saranno motivo di approfondimento nel prossimo futuro con i diretti interessati (società, tecnici e giocatori), ma non posso non affermare che la tragedia di avvio sta- gione ha sicuramente segnato per un buon tratto il cammino giallorosso; si sono aggiunti via via altri “elementi destabilizzanti”, come gli infortuni (molti dei quali lunghi ad essere risolti), un paio di inattese defezioni, il cambio di un giocatore (avvicendamento peraltro positivo) ed il turn over per l’ingaggio di un terzino in più. Tutto questo ha messo un po’ i pali fra le ruote AD ASIAGO SUCCESO PER IL TORNEO DEL CENTENARIO DELLA IIHF Lo scorso week era dedicato ai festeggiamenti per il centenario di fondazione della I.I.H.F., la Federazione Internazionale dell’hockey su ghiaccio, presieduta dallo svizzero René Fasel. In Italia i vari Comitati Regionali, vista la sospensione di tutti i tornei, hanno organizzato manifestazioni per sottolineare questa ricorrenza. Per la nostra Regione il Comitato Veneto, l’Asiago Hockey ed il Comune diAsiago hanno organizzato domenica scorsa 2 marzo un torneo fra i giocatori dei vari campionati veneti giovanili. Una sorta di festa dell’hockey giovanile e così agli incontri amichevoli hanno partecipato più di 120 giovani hockeisti provenienti da sei delle più importanti società di hockey del Veneto-Trentino:Asiago,Alleghe, Feltre, Pieve, Cortina, Auronzo. Tutti i giocatori, suddivisi senza distinzione di società o provenienza, sono stati assegnati ad una delle due squadre in gioco: Veneto “A” e Veneto “B”. Per ognuna delle categorie (U10, U12, U14, U16) le rappresentative si sono affrontate dando vita a due incontri di 15 minuti ognuno. Al termine della giornata di gioco, la rappresentativa del Veneto “A” si è aggiudicata nettamente la vittoria finale con 13 punti (frutto di sei vittorie ed un pareggio) mentre il Veneto “B” ha ottenuto una sola vittoria ed un pareggio per un totale di 3 punti. C.P. Tra i migliori giocatori del torneo anche 4 asiaghesi: Portiere U12 – Luca Stevan (Asiago) Difensore U12 – Luca Tagliaro (Asiago) Difensore U14 – Andrea Strazzabosco (Asiago) Portiere U16 – Edoardo Mantovani (Asiago) SCACCHI Inchiodati sulla scacchiera di casa Un pari con l’Asolo nella seconda giornata del Campionato Promozione Veneta Un 2-2 finale che lascia un po’ di amaro in bocca, quello con Hockey Ghiaccio Femminile Agordo campione, ma festeggia pure Asiago Tra poche ore le ragazze dell’Agordo scenderanno sul ghiaccio di Alleghe per la passerella finale contro le All Stars Piemonte; poi si scatenerà la festa, meritata, per la conquista dello scudetto, il secondo consecutivo, il nono nella storia del club bellunese. Un titolo arrivato al termine di una rincorsa affannosa al Bolzano, inceppatosi ad un passo dal traguardo. Un titolo che ha visto tra le protagoniste anche un’asiaghese, Martina Caneva, che un anno fa aveva iniziato insieme a tante altre ragazze altopianesi l’avventura nell’inline con le Asiago Pink Vipers. Poi, però, un invito a provare l’esperienza sul ghiaccio rivolto a lei e a Monica Pesavento (capitano delle Pink) da una giocatrice dell’Agordo, Silvia Toffano, aveva aperto anche questa nuova prospettiva. Per entrambe, dunque, nuove emozioni, prima in Elite Women Hockey League, una sorta di Alpenliga al femminile, e quindi in campionato. Gli impegni, anche di allenatrice, nell’inline, hanno indotto però Monica Pesavento a concentrarsi solo su questa disciplina; mentre Martina ha proseguito sul ghiaccio, facendosi trovare pronta quando il coach l’ha schierata a a coach Camazzola, anche lui con grande entusiasmo ma con un’esperienza da costruire insieme, alle prese con una squadra giovane da far maturare e crescere sia sul piano tecnico e tattico ma anche nella personalità e nell’esperienza; i riscontri avuti, al di là dell’eliminazione forse immeritatamente subita, ritengo però possano essere classificati in chiave positiva. Abbiamo visto bravi ragazzi, buoni giocatori e tanto impegno e disponibilità a lavorare duro; questo dovrebbe automaticamente far già pensare in chiave positiva per la prossima stagione quando, con l’italianizzazione di alcuni di essi, l’inserimento di poche pedine di valore e la maturazione dei nostri giovani, sono certo potremo applaudire un Asiago di nuovo protagonista, capace di porsi traguardi ambiziosi. Cesare Pivotto 21 difesa della gabbia bellunese, e sabato 1 marzo ha così potuto festeggiare il tricolore dopo il 4-0 rifilato al Bolzano nel match decisivo. << La situazione era delicata – racconta Martina Caneva – perché a quattro partite dalla fine del campionato bastava una sconfitta per essere fuori dai giochi scudetto. Dovevamo solo vincere >>. E l’Agordo c’è riuscito, beffan- do in volata il Bolzano. Per Martina Caneva, che difenderà la porta delle neo campionesse d’Italia anche nel festoso epilogo di sabato 8 marzo ad Alleghe, la gioia è davvero tanta: << Per fortuna è andato tutto bene, è stata una grande soddisfazione aver contribuito alla conquista di questo scudetto. Ringrazio i dirigenti dell’Agordo per avermi dato questa opportunità >>. Stefano Angonese Il calendario del girone “2” Promozione Veneta. Domenica 17 febbraio Pedone Belluno vs Altopiano 7 Comuni 4-0 Domenica 2 marzo Altopiano 7 Comuni vs Asolo 2-2 Domenica 9 marzo Treviso vs Altopiano 7 Comuni Domenica 6 aprile turno di riposo Altopiano 7 Comuni Domenica 13 aprile Altopiano 7 Comuni vs Marosticense Gli incontri casalinghi del Circolo Altopiano 7 Comuni si svolgono presso la Sala Verde del Comune di Gallio ed hanno inizio alle ore 14.30. La formazione: Vinicio Rigoni (1N), Marco Baschirotto (1N), Paolo Lodi (2N), Ivan Fracaro (NC), Luciano Villanova (2N), Alessio Cogo (NC), Gianni Lunardi (NC), Alberto Noale (LC), Livio Finco (NC), Renato Daberto (NC). Info: il Circolo Scacchistico Altopiano 7 Comuni si ritrova ogni giovedì, a partire dalle ore 20, presso il Bar Fortuna di Gallio. http:// Sito internet: it.geocities.com/asiagoscacchi ; e-mail [email protected] Martina Caneva cui il circolo Altopiano 7 Comuni è stato inchiodato dall’Asolo nella seconda giornata del campionato Promozione Veneta. Dopo la prevedibile sconfitta contro il Pedone Belluno, indicato come il grande favorito per il salto di categoria, gli altopianesi hanno debuttato sulla “scacchiera di casa” (la sala Verde del Comune di Gallio). L’obiettivo era la vittoria, ma alla fine ci si è dovuti accontentare di un pareggio. “Il successo arriverà la prossima volta”, fanno sapere dal circolo. La tensione, infatti, ha giocato un brutto scherzo, inducendo due protagonisti a qualche errore imprevisto che ha così precluso la possibilità di conquistare il successo pieno. I due punti sono arrivati grazie alle vittorie di Vinicio Rigoni e Marco Baschirotto. In casa Altopiano 7 Comuni, comunque, c’è grande fiducia e già si pensa al prossimo impegno, previsto per domenica 9 marzo, in trasferta contro il Treviso, che all’esordio ha piegato 3-1 l’Asolo. S.A. 8 Sabato 8 marzo 2008 l’Altopiano 20 Giochi Sportivi Studenteschi 2007-2008 Nuove emozioni nella famiglia dell’Istituto “P.M. Pozza” di Lusiana SPORT Gli eredi delle vice campionesse dei G.S.S. 2006 Francesca Cantele, Francesca Lupato e Julia Villanova si sono fatti ancora onore. Dopo gli “allenamenti presciistici” nelle località Biancoia e Monte Corno, “il riscaldamento” nella fase provinciale di Recoaro Mille, la “verifica dei materiali” nel passaggio regionale di Falcade, i nostri sono pronti per dar battaglia nella fase Nazionale dei Giochi in programma in Valle d’Aosta nelle località di Pila e Cogne dal 27 al 31 Marzo. Ma andiamo con ordine. Nella nebbia del Biancoia di fine Gennaio, con un pubblico di fan “formato mamma-nonna”, i nostri atleti si sono cimentati nella fase comunale di sci alpino. Sui 50 atleti presenti tra maschi e femmine, hanno brillato tutti per sportività e agonismo e si sono distinti i due assi della specialità: Sara Cantele e Diego Pernechele. Tappa successiva nel pomeriggio in località Granezza - Monte Corno per la specialità sci nordico, dove il sole e il tifo dei compagni l’hanno fatta da padrone in una cornice invernale davvero suggestiva. Nella categoria maschile si conferma Simone Bertacco già distintosi lo scorso anno quale componente della 1^ squadra regionale di fondo G.S.S. 2006 . Appuntamento successivo per “il riscaldamento” in quel di Recoaro Mille dove i nostri si sono distinti ancora una volta. Ottimi Sara e Diego con i loro primi posti nella specialità Slalom femminile e maschile e anche i loro compagni di squadra Chiara Dal Ponte, Chiara Cortese, Giada Busa, Luca Maino, Pieralberto Poli e Domenico Ronzani. Nel fondo buona la prestazione di Simone Bertacco e della squadra formata da Riccardo Marolla e Gianantonio Michelon. Bene anche le ragazze con Alice Zampese, Chiara-Maria Cortese, Lisa Battaglin e Laura Zanella.Afine giornata ben quat- La campionessa Sara Cantele e la Prof. Balista Cristina Gran Premio Giovanissimi AMSI, le fasi regionali il 16 marzo a Enego Valmaron La Scuola Sci Enego 2000, in collaborazione con le Scuole Sci Gallio, Melette, Kaberlaba – Asiago, Campomulo, organizza per domenica 16 marzo 2008 in località Valmaron – Enego, la fase regionale del 31° Gran Premio Giovanissimi dell’AMSI (Associazione Maestri Sci Italiani). La gara è aperta a bambini di qualsiasi nazionalità, maschi e femmine, valligiani e cittadini, purché allievi della Scuola Italiana Sci, nati negli anni compresi dal 1997 al 2000. I primi classificati di ogni categoria parteciperanno alla fase Finale Nazionali. Sabato 15 marzo, alle ore 17 è in programma il ritrovo degli atleti e delle Scuole Sci presso gli impianti sportivi di Via Zante ad Enego, da dove, alle 17.30 partirà la sfi- lata delle squadre partecipanti, fino ad arrivare in piazza S. Marco. Alle 18 è prevista l’apertura ufficiale della manifestazione, alla presenza delle autorità regionali dell’AMSI e delle autorità comunali. Seguirà, fino alle 20, la distribuzione dei pettorali presso la Palazzina Turistica. Il giorno successivo, domenica 16 marzo, la partenza del primo concorrente è prevista per le ore 9.30, le gare si terranno sulla pista Rossa per i nati negli anni 1997-98 e sulla pista Stazio per i nati negli anni 1999-2000. Le premiazioni si terranno in piazza S. Marco ad Enego alle 14.30. Le iscrizioni si ricevono entro il giorno 10 marzo, all’AMSI Veneto, via fax al n. 0437 292491, o via mail all’indirizzo [email protected], accompagnata dal versamento di 10 euro per ogni iscritto, tramite bonifico sul c/c Scuola Italiana Sci Enego 2000, Cassa Rurale della Bassa Valsugana, Ag. di Enego - Iban IT 29 M 08102 60370 000002050133, indicando la causale “iscrizione Gran Premio Giovanissimi 2008”. S.B. tro le coppe a livello provinciale con i piazzamenti: 1^ squadra Slalom Maschile, 3 ^ squadra Slalom femminile, 3^ squadra di Fondo maschile e femminile. Si passa quindi a Falcade il 20 di Febbraio, con partenza fissata per il giorno precedente e riposo in albergo (formula già sperimentata con successo nel 2006 a Cibiana e San Vito di Cadore). Quella che doveva essere una semplice gara regionale della serie “è meglio partecipare che vincere” si è rivelata ricca di emozioni per gli atleti e per i loro sostenitori con a capo “l’inossidabile” prof. Cristina Balista. Alla sera il palmares contava 3 primi posti con Sara, Diego, Simone e un primo posto come squadra di Slalom maschile con Diego, Luca e Pieralberto. Ciliegina sulla torta un podio al 2° posto come squadra femminile di slalom per la nostra ex campionessa Julia Villanova con le colleghe Nicole Dal Pozzo e Martina Todesco . Appuntamento quindi per la “gara vera e propria” dei nostri campioni in Valle d’Aosta nelle località di Pila e Cogne per la fase nazionale dei G.S.S. di fine marzo e “nel bene o nel male” saranno nuove emozioni. P.S.: Un grazie doveroso da parte degli atleti a chi li ha sostenuti e non solo Villanova Julia, Dal Pozzo Nicole e il maestro Mariano Villanova L’allegra compagnia” al completo in queste tappe: a Fabrizio Tescari e Carlo Dal Pozzo (più i collaboratori Marino Rosa, Carlo Manea e Laura Rigoni ), al Corpo Forestale dello Stato rappresentato dal Dr. Isidoro Furlan per la disponibilità; al maestro Mariano Villanova, alle Amministrazioni comunali di Conco e Lusiana, al Pre- side dell’Istituto Comprensivo di Lusiana Francesco Montemaggiore, a Francesco, Fortunato, Fabio, Sonia, Joel e alla Prof. Cristina Balista. Laura e Luigi, quasi campioni a Verona Domenica 2 marzo hanno conquistato il secondo posto ai campionati Regionali di danza sportiva Vice campioni regionali di danza. E’ il prestigioso risultato raggiunto nei Campionati Regionali di danza sportiva da Laura Cigniacco ( di Torri di Quartesolo) e Luigi Frigo (di Canove e nostro collaboratore!). Nella manifestazione tenutasi l’1 e 2 marzo al palazzetto dello sport di Vigasio (Verona), la coppia ha partecipato alla finale a quattro della categoria 19/34, classe B2, e con molta determinazione ha conquistato il secondo posto dopo aver dato prova di abilità in ben 5 balli: LAURA E LUIGI, LA SECONDA COPPIA DI BALLERINI PARTENDO DA SINISTRA valzer inglese, tango, valzer viennese, slow fox trott e queek step. Laura e Luigi, sono entrambi studenti universitari e fanno coppia fissa anche nella vita. Quest’anno hanno disputato diverse gare, anche a carattere nazionale, e questa è la più bella soddisfazione raccolta nella loro carriera di danzatori. Ballano insieme da cinque anni e attualmente fanno parte del Team Diablo Paolo e Kiara di Torri di Quartesolo. C’è qualcosa che è andato storto nell’esecuzione dei balli e che vi è costato il primo posto? “C’è sempre tanta emozione prima di entrare in pista che rende l’ aria elettrica e a volte fa tremare un po’ le gambe – risponde Laura - ma non credo che qualcosa ci abbia penalizzato, penso piuttosto che la coppia che si è aggiudicata il primo posto se lo meritasse davvero! La prova era molto impegnativa, l’esecuzione di 5 danze standard una di seguito all’ altra richiede una certa dose di fiato e resistenza”. Quale ballo vi piace di più? “Il nostro ballo preferito è il tango perchè, come ballo passionale per eccellenza, ci permette di esprimere la grinta e il carisma che ci caratterizza!” Quanto allenamento richiede questo sport? “Ci alleniamo dalle 2 alle 3 volte a settimana, oltre alle lezioni che svolgiamo con i nostri maestri!” Come è nata questa passione per il ballo? “La passione per il ballo è nata dalla voglia di intraprendere un’attività che potesse coinvolgere entrambi in modo divertente e sano e pian piano, partendo da un corso principianti, intrapreso con allegria, è cresciuta in noi la passione e la voglia di migliorarci! Con il tempo abbiamo maturato l’idea di metterci alla prova gareggiando contro altri ballerini che condividevano la nostra voglia di ballare e che ciò poteva essere motivo di divertimento e magari di soddisfazioni!” Stefania Longhini 8 Sabato 8 marzo 2008 l’Altopiano 19 Il cellulare? Ai giovani non serve per telefonare Dicono che siamo la generazione dei computer e dei telefonini, e hanno perfettamente ragione. Raramente vi imbatterete in uno di noi che non abbia il cellulare a portata di mano, e se mai vi dovesse capitare, state tranquilli, è perchè ha avuto la disgrazia di dimenticarselo a casa... Ormai il cellulare non è più uno strumento per telefonare e basta, anzi, quella è forse la funzione per la quale viene utilizzato di meno: gli sms, gli mms, il bluetooth, la fotocamera e il lettore mp4 integrato gli hanno ormai fatto assumere a pieno titolo un ruolo indispensabile nelle nostre vite. Adesso,se qualcuno vi vuole conoscere, non vi avvicinerà per presentarsi, ma si farà dare il numero da un amico comune, per poi provarci spudoratamente e darvi molto probabilmente un appuntamento al buio. Eh già, i cellulari hanno reso moooolto più semplici le modalità di approccio... I più coraggiosi, già dal primo messaggio, si arrischiano a mettere un “tvb” (anche se non vi hanno mai parlato, nota bene!), che se la relazione platonica va avanti si trasformerà poi nelle più svariate forme di sublimazione del sentimento: tvttttttb, tv1kdbxs, tadb (=”ti amo di bene”...ma che senso ha???), tat...beh, una volta mi è capitato di leggere un messaggio di un mio amico che alla fine recitava “TADMIET3MSCXS”...giuro che ci ho messo 2 minuti buoni per decifrarlo...ok, vi arrendete? La soluzione è...(rullo di tamburi)...”ti amo da morire, io e te 3 metri sopra il cielo per sempre”. Miiiii, che fantasia! Al quale, sconcertata, ho risposto che forse aveva sbagliato numero...e in effetti l'sms era rivolto alla sua ex! A proposito, un altro vantaggio (o svantaggio per i “colpevoli”) degli sms è che quando un ragazzo (e cito la parte maschile solo perchè sono di parte) intrattiene relazioni con 2 o più ragazze, se sbaglia a mandare un messaggio (come il tipo sopracitato) è possibile sgamarlo facilmente...e da lì potrete divertirvi a osservare il modo pietoso in cui si arrampica sugli specchi! (della serie: “no, era veramente per te, ho solo sbagliato a scrivere il tuo nome, che c'è di male?tatttttt”). E se tenterete di controllare i numeri di cellulare in rubrica per vedere che ragazza/o faccia la parte del nemico/a...beh, mettevela via, se sono almeno un po' furbi l'hanno salvato sotto il nome del loro migliore amico, spacciandolo per un suo secondo numero. Il mondo diventa a portata di tutti su internet: ormai la moda di avere un blog (da “web log”, traccia su rete) impazza, che siano pubblici oppure quasi dei diari privati (io stessa ne ho 5, fate un po' conto), dove ci si può conoscere e far conoscere...l'emblema per eccellenza del blog è MySpace, che a seconda delle esigenze può diventare anche un trampolino di lancio per molti aspiranti artisti che, pubblicando foto, video dei live o singoli demo, con un po' di fortuna potranno essere contattati dai pezzi grossi del mondo della musica: si vedano ad esempio i Panic!At The Disco, o anche i nostri più vicini Lost... Chi ha un blog può metterci foto, scrivere fatti che gli succedono, inserire video...insomma, è uno spazio dove trova vita una nostra identità virtuale. Ancora di più che per i cellulari, attraverso il blog si acquista più coraggio, ci si sfoga su cose che non si direbbero a chi ci sta più vicino nella vita reale, si leggono i commenti di persone sconosciute che diventeranno poi, quasi di sicuro, degli amici virtuali...in pratica, ci si crea un alter ego, e a volte succede anche che qualcuno si spacci per una persona che non è...tanto chi ci conosce? Sempre più frequenti sono gli incontri via blog: da un commento su un cd in comune (fatti e persone puramente casuali!!!) si arriva a conoscersi un po' meglio tramite messaggi privati (un'altra funzione del blog) e, se si scopre di essere particolarmente vicini, si arriva anche ad incontrarsi...(occhio, però: fidarsi è bene, NON fidarsi è MEGLIO...). Ormai le coppie nate in discoteca sono sorpassate: via libera ai blog, dunque! Si può così fare da ignoti spettatori alla nascita di un amore platonico (e pubblico) commento dopo commento, post dopo post...vederne gli alti e i bassi...e la conclusione con tanto di augurio di morte reciproco! (tutto questo, naturalmente, sempre via commento). Infatti, anche lì, se qualcuno è particolarmente dotato di spirito da Veronica Mars e come me sembra avere un futuro nella Polizia Postale, gli incauti individui che tentano di mascherare qualche losco affare avranno il piacere di incontrare la vostra furia. Situazione tipo presa dalla realtà (chiameremo i soggetti in causa Lui&Lei, per evitare che qualcuno si vada a cercare su Google i nickname reali!): Lui incontra Lei via blog, si incontrano dal vivo e cominciano a frequentarsi; Lui sparisce per qualche mese e riappare dal nulla commentando una foto con la scusa “dovevo studiare”, infine scompare di nuovo...e quando Lei si rifà sentire via cellulare, Lui le manda il poco piacevole sms “chi 6?” Resosi conto della figura da “ciodo”, Lui si scusa con il pretesto che il cellulare è andato in tilt e non riconosce più neanche i numeri di famiglia...riprendono a vedersi, dopo qualche mese finalmente si mettono insieme e fin qui è la parte dolce&romantica della storia...il meglio arriva adesso! Dopo un po', Lei si accorge che Lui comincia ad avere mooolte nuove amiche virtuali che gli commentano il blog...una delle quali si spinge a un appassionato “Ti amo, grazie per la canzone che mi hai dedicato l'altra sera...sei la mia vita”...A quel punto Lui è costretto a confessare il suo tentativo di mettere il piede in due scarpe, come si suol dire. Round 1: 1 a 0 per Lei. Passa un altro po' di tempo e Lei nota che una ragazza continua a visitare il suo blog: va a vedere chi può essere talmente os- sessionata dalla sua vita virtuale...e non è altro che...la ex di Lui! La curiosità femminile prende il sopravvento: si va a ricambiare la visita al blog, naturalmente, per vedere che faccia e che livello di Q.I. abbia la rivale. Poco tempo dopo, Lei si connette a Internet con il computer (e il permesso, naturalmente) di Lui...e quale scoperta le si presenta agli occhi? Lui è connesso con nickname e password della ex, salvati disgraziatamente da un poco caritatevole sistema di memoria del pc. Alla faccia che non ci pensava più! La furia di Lei si spreca. Round 2: 2 a 0 per Lei. Dopo un breve periodo di tregua, Lei (che ormai è ambita come assistente da tutti i detective privati della nazione) comincia a estendere il dubbio iperbolico cartesiano a tutto ciò che Lui dice e, ripensando a qualche incongruenza nelle sue parole, si arma di computer e ripesca tutti i dettagli che i post vecchi le offrono per confermare i suoi sospetti. Messo ormai alle strette, Lui è costretto ancora una volta a dichiarare le sue colpe: ne deriva che tutti i punti di domanda in sospeso vengono risolti, con un unico terreno comune: quando si sono conosciuti e per i primi mesi del loro frequentamento, lui era felicemente fidanzato! Round 3: Stravince Lei mettendo Lui KO. Com'è iniziata, allo stesso modo deve finire: litigio via sms e infine l'addio definitivo tramite un post pubblicato sul blog, che fa aumentare le visite di almeno l'80%. Eh già, l'ultima puntata alla Beautiful in genere è la più seguita: da lì quasi certamente arriveranno messaggi privati a entrambi i protagonisti da ragazzi/e che non conoscono assolutamente, ma che sperano di far dimenticare la disavventura al povero blogger deluso dalla vita virtuale (e proponendosi subito come validi sostituti). Purtroppo cellulari e diari virtuali hanno sicuramente reso più facile la capacità di relazionarsi, ma allo stesso tempo hanno annullato la costrizione a confrontarsi direttamente con gli altri, faccia a faccia, esponendosi come si è veramente e non come si mostra nell'avatar (l'immagine descrittiva a scelta di ogni blogger) accanto al nickname... Quindi, se fino a una decina di anni fa per farsi perdonare vi potevano mandare una lettera chilometrica con tanto di profumo...beh, ora mettetevela via, è già tanto se vi manderanno un mms con un orsetto che proclama “scusa” al posto loro! In ogni caso nell'avere un blog non c'è niente di male...basta che se non vi buttiate a capofitto nel mondo virtuale dimenticandovi che quella non è la realtà! E soprattutto, se avete qualcosa da nascondere, evitate di pubblicare dettagli e riferimenti...o almeno, siate abili nel non farvi sgamare! Alla prossima! (Da questo numero ci si vede una volta al mese...venitemi a trovare nel blog nel frattempo!) Byeeeeeeeeeeeeeee 8 l’Altopiano Sabato 8 marzo 2008 LA RUBRICA DELLA PSICOLOGIA Tra il passivo e l’aggressivo: ecco la via maestra per migliorare i nostri rapporti interpersonali Nel nostro vivere quotidiano ci imbattiamo continuamente nel rapporto con gli altri. Uso il termine “imbattiamo” perché spesso non siamo preparati ad affrontare in modo adeguato le relazioni interpersonali e ne veniamo sopraffatti. Un esempio classico è la reazione ad una provocazione o ad un’offesa. Il nostro istinto ci direbbe di rispondere all’attacco (perché così è da noi percepito) con le stesse armi utilizzate dal nemico. Quando ci sentiamo offesi o criticati il nostro sistema di difesa ci pone nella posizione di considerare l’altro una minaccia per la nostra incolumità fisica o psichica. L’affronto subito viene codificato come pericolo e questo impone una risposta forte. Potremmo considerare l’idea di difenderci dalle provocazioni moderando il tono della voce, cercando di comunicare in modo sobrio e convincente, ma nella nostra testa ronzerà comunque l’idea del confronto, che dal latino significa scontro a viso aperto (come lo schieramento di due eserciti uno contro l’altro). Pertanto, alcune situazioni relazionali impongono un modello di difesa volto alla protezione personale e contemporaneamente una risposta di attacco nei confronti dell’avversario. Provate a pensare qual è la vostra comune modalità di reagire alla provocazione; cosa fate se una persona vi critica apertamente o vi offende? Ognuno di noi nel corso della vita ha sviluppato diverse modalità di reazione e le applica a seconda di come viene percepita soggettivamente la situazione. Qualcuno si dimostrerà aggressivo e preferirà attaccare piuttosto di evitare il conflitto. Qualcun altro tenderà alla passività e incasserà il colpo senza batter ciglio, almeno apparentemente. Altri ancora, cercheranno di chiarire il problema interpersonale comunicando il proprio disagio alla controparte auspicando una soluzione positiva per entrambi che presupponga un cambiamento costruttivo per il futuro. Tutte queste razioni sono plausibili e appartengono al nostro repertorio; siamo noi stessi a decidere come comportarsi scegliendo la reazione più appropriata a seconda del contesto e della persona che abbiamo di fronte. Ad esempio, alla medesima provocazione reagiremmo in modo opposto se ad attaccarci è il nostro datore di lavoro o un malcapitato che non conoscia- mo. La capacità di rispettare i propri diritti e contemporaneamente quelli degli altri, di esprimerci in modo autentico e di sentirci liberi nelle relazioni si chiama assertività. Essere assertivi vuol dire letteralmente autodeterminare la propria identità nelle relazioni sociali senza scendere a compromessi che ledano i nostri o gli altrui diritti; è, in nuce, un repertorio di abilità sociali che si possono apprendere e che ci aiutano a interagire in modo efficace evitando di essere passivi o aggressivi, ponendoci… nel giusto mezzo! Alcune persone hanno appreso senza rendersi conto alcune di queste competenze attraverso i modelli educativi incontrati nella loro vita. Altri invece tendono a spostarsi sul versante aggressivo o passivo in modo pervasivo, creando danni agli altri e a se stessi. A queste persone consiglio di consultare un esperto per migliorare il loro repertorio interpersonale. C’è però un quarto stile di risposta che a mio parere merita la nostra attenzione. È la cosiddetta modalità passivo-aggressiva. Questo tipo di espressione ha un duplice effetto: danneggia emotivamente la persona e compromette le relazioni. Facciamo un esempio per capirci. Quando un amico ci provoca, criticando il nostro operato o offendendo la nostra persona, sicuramente sta invadendo i nostri diritti. Potremmo reagire con astio contrattaccando (modalità aggressiva) o evitare lo scontro “inghiottendo” il boccone amaro (modalità passiva). Se invece, come si suol dire, ce la leghiamo al dito (o all’orecchio) e non affrontiamo la situazione per risolverla, con il passare del tempo l’accumulo delle provocazioni ci fa covare uno spirito di risentimento e di rabbia che all’occasione propizia verrà espressa in modo distruttivo attraverso uno sfogo e un attacco diretto. Quando rifletto con persone che utilizzano questa modalità emerge sempre che la difficoltà principe è quella di saper perdonare e di non voler dimenticare l’accaduto. Inoltre, in queste persone c’è l’idea che dovrebbero essere gli altri ad accorgersi del loro comportamento offensivo chiedendo scusa o dimostrandosi disponibili al cambiamento in modo volontario. Con quest’idea in testa il rapporto si blocca in una dinamica di tensione reciproca dove le due parti non accennano a fare il primo passo, un po’ per orgoglio, un po’ per mancanza, appunto, di capacità assertive. Che fare per non rovinare i rapporti e vivere con più serenità la pro- pria esistenza? Di solito il trattamento terapeutico che propongo ha ottimi risultati e consente alla persona di migliorare il suo stile relazionale godendo poi dei frutti del cambiamento. La prima parte del lavoro consiste nel modificare la percezione della situazione, mettendosi nei panni degli altri ed accettando i loro difetti. Le persone con modalità passivo-aggressive sono molto rigide nel giudicare gli altri e tendono a non perdonare le loro imperfezioni. Il primo passo è guardarsi “da fuori” per accorgerci che siamo tutti sulla stessa barca e che, perché i rapporti possano essere gratificanti, il modello antagonista (che ci pone in posizioni di confronto anziché di collaborazione costruttiva) ha molte controindicazioni e non è per nulla adeguato. Fatto questo, la persona deve migliorare il suo lato passivo cercando di acquisire nuove capacità espressive e credendo maggiormente nei propri diritti di libera espressione delle proprie emozioni. Quando si affronta una comunicazione delicata in cui è necessario far presente alla controparte dei suoi comportamenti lesivi, l’accento non va posto sulla critica personale ma sulla comunicazione dei propri stati d’animo negativi e va fatta una proposta circostanziata dei cambiamenti reciproci al fine di migliorare il rapporto. Il lato aggressivo di queste persone tende invece suggerire loro di evitare il vis a vis per poi vendicarsi o o sfogarsi al momento opportuno. Questo però non aiuta alla ricostruzione della relazione e la minaccia alla radice. Chi riesce a cambiare questo “set cognitivo”, ovvero la modalità di affrontare i problemi interpersonali, percepisce da subito di volersi più bene e comprende in poco tempo che la sua immagine sociale ne guadagna. Diventare assertivi aiuta se stessi e gli altri, portando benefici ai nostri rapporti e bonificando l’immagine di sé e degli altri che spesso è troppo negativa e auto distruttrice. Stefano Rigoni, Psicologo Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale – Tel. 338.2919597 – E-mail: [email protected] 18 I METALLI E L’UOMO IN MOSTRA A MAROSTICA, PER RACCONTARE ANCHE UN PO’ DI ALTOPIANO Sabato 1 marzo, alle 16.00, presso il Castello inferiore di Marostica, si è tenuta l’inaugurazione di una mostra, la terza di un felice e riuscito ciclo, dal titolo “I metalli e l’uomo”. Negli anni passati erano stati presi in considerazione altri importanti materiali, che da sempre caratterizzano e accompagnano la vita dell’uomo:il legno e la pietra. La curatrice, nativa di Foza e sempre attiva anche nel suo Altopiano, è Gianna Francesca Rodeghiero, presidente dell’Associazione “Mondo Rurale” di Marostica. A corredo di ogni mostra, come ormai è consuetudine, viene sempre pubblicato un catalogo, particolarmente curato ed esauriente, che tocca tutti gli aspetti del tema in considerazione. Anche per questo catalogo, intitolato come la mostra “I metalli e l’uomo”, hanno dato il loro contributo diversi autori, fra i quali non mancano autori altopianesi. Fra tutti, è doveroso ricordare Patrizio Rigoni, che fino all’ultimo ha voluto dare il suo prezioso e validissimo aiuto, fornendo fra l’altro una se- rie di interessanti fotografie riguardanti oggetti creati grazie al riutilizzo di materiali bellici. Ma l’Altopiano è presente anche nei capitoli, a cura di Luigi e Rossella Menegatti, che trattano la questione dei recuperanti, e degli emigranti altopianesi impegnati nelle miniere di ferro sparse nel mondo. Proprio il tema dei recuperanti è stato al centro della bella serata di presentazione del catalogo, accompagnata inoltre dalla proiezione del ormai classicissimo “I recuperanti” di Ermanno Olmi. La mostra invece, che occupa le stanze all’interno del castello inferiore di Marostica, il restauro delle quali è stato da poco ultimato, è stata inaugu- rata sabato 1 marzo e resteFoto rà aperta tutto Carlo Gios il mese con orario 10 – 12 / 15 – 18. Una rassegna di oggetti, utensili e strumenti per la lavorazione del metallo, ricchissima, un vero excursus nella storia dell’umanità fin dalle sue origini. L’esposizione, come è già accaduto gli anni scorsi, sarà itinerante e toccherà in agosto anche Foza. Infine è da sottolineare il fatto che la mostra è corredata da una serie corposa di appuntamenti collaterali: visite guidate alla mostra, incontri e diapositive sui metalli nell’arte sacra, sull’arte del ferro battuto, del rame, sui lavori di un tempo e non mancheranno visite al museo degli attrezzi agricoli Dal Degan. E per chiudere si ritorna in Altopiano con la visita al riparo Dalmeri. Riparo che verrà “raccontato” venerdì 14 marzo alle 20.30 in sala Consiliare, proprio dal Prof. Dalmeri. Stefania Simi Francesca Rodeghiero curatrice della mostra 8 Sabato 8 marzo 2008 l’Altopiano 17 Pubblicazioni, dvd, percorsi ed eventi per valorizzare e promuovere il territorio Servizi giornalistici, libri, opuscoli informativi, guide, cartine a tema, dvd e rassegne fotografiche, oltre a qualche manifestazione turisticosportiva. E’ quanto è stato realizzato con l’azione 12 del piano di sviluppo locale del Gal Montagna Vicentina nell’ambito del programma europeo Leader +. Per la “promozione e la comunicazione dei valori del territorio” sono stati impiegati circa 482.202 euro. “Capofila, cioè coordinatrice, del progetto – spiegano all’Ufficio Gal Montagna Vicentina – è stata la Comunità Montana Astico Brenta. Attraverso un protocollo d’intesa con le altre comunità montane del vicentino, sono state individuate una serie di iniziative, alcune delle quali comuni, altre peculiari per la valorizzazione turistica di ciascuna area rappresentata”. Per quanto riguarda la parte comune, si è puntato soprattutto su materiale promo pubblicitario e meritano di essere menzionate le 4 agili guide in 3 lingue (italiano, inglese e tedesco) su: Recoaro, Piccole Dolomiti e Pasubio; Massiccio del Grappa e Valbrenta; Tonezza e Altopiano dei Fiorentini; Asiago e Astico-Brenta. La Comunità Montana che più ha usufruito dei contributi messi a disposizione in questo capitolo dal programma Leader + è stata quella dei Sette Comuni, che, attraverso il Consorzio Turistico Asiago 7C, ha portato a termine tanti piccoli progetti: l’organizzazione del Funky Day tenutosi nel giugno 2003, la realizzazione di uno speciale servizio giornalistico su “Alp Vacanze”, un educational per giornalisti della stampa specializzata nel turismo invernale, che per tre giorni hanno visitato l’Altopiano, la stampa del volume fotografico “Magico Altopiano”, la pubblicazione di opuscoli su weekend a tema in Altopiano, la realizzazione di un dvd sulla rievocazione della battaglia storica del Monte Ortigara; la ristampa della guida alle malghe intitolata “La via delle Malghe” che era stata realizzata nell’ambito del programma europeo Leader II; la realizzazione di una campagna pubblicitaria specifica per utilizzo su pubblicazioni a carattere turistico. La Comunità Montana Astico-Brenta ha provveduto alla realizzazione di materiale fotografico sulle malghe. La Comunità Montana del Brenta ha puntato sulla proposta di spot televisivi sui canali minori, provvedendo alla realizzazione di altro materiale promo pubblicitario e all’organizzazione della Brentalonga, un raduno all’insegna dell’allegria e della natura in Valbrenta con escursioni, visite guidate, convegni e appuntamenti gastronomici. La Comunità Montana Agno Chiampo e Astico Posina ha voluto valorizzare la strada delle 52 gallerie con la pubblicazione di un opuscolo illustrativo. La Comunità Montana Agno Chiampo ha portato avanti un progetto comune sulle Alte Valli Vicentine, che comprendono il territorio delle co- munità montane LeograTimonchio, Agno-Chiampo e Alto Astico-Posina. con la progettazione di nuovi percorsi per trekking e mountain bike e la produzione di cartine dettagliate del territorio. 8 Sabato 8 marzo 2008 LUSIANA Domenica 2 marzo in una S. Caterina di Lusiana “rosso Valentino” o meglio “rosso Pellicano” si sono festeggiati i 35 anni di vita del locale gruppo donatori di sangue. Giornata solare, primaverile ad indicare che l’opera dei donatori rivitalizza i malati e anche il tempo. Ritrovo presso la stele dedicata al donatore in via Piazzetta, lettura della preghiera del donatore da parte del presidente del gruppo Valter Pozza e trasferimento verso la chiesa per la S. Messa accompagnati dalla banda musicale “A. Ronzani” di Lusiana. S. Messa celebrata dal nostro donatore Don Giovanni Crivellaro e allietata dalla corale di S. Caterina. Spazio per la benedizione del nuovo labaro. Dopo la cerimonia religiosa, trasferimento presso la sala dell’asilo parrocchiale per l’Assemblea dei soci. Primo intervento di ringraziamento a nome della Comunità da parte del Sig. Matteo Bonato che in un discorso accorato e poetico ha elogiato l’attività del gruppo svolta in questi anni: “35 anni non sono molti ma neppure pochi…..”. A seguire la relazione del presidente Valter Pozza con proiezione di dati, foto dell’assemblea dello scorso anno, della gita e delle iniziative programmate. Discorsi del presidente provinciale Giuseppe Munaretto, dei Sindaci di Lusiana e Conco e dei presidenti dei gruppi gemellati di l’Altopiano Buon Compleanno Fidas Vicenza Gruppo S. Caterina di Lusiana! Nella festa per il trentacinquesimo anniversario di fondazione, presentata la pubblicazione “Donatori a S. Caterina di Lusiana 35 anni di storia” Bancole (MN) e Feltre. Premiazione dei giovani donatori, delle donatrici e donatori più maturi e dei soci che hanno raggiunto i “traguardi” delle 15, 35, 50 e 65 donazioni. Gran finale con la presentazione della pubblicazione “Donatori a S. Caterina di Lusiana 35 anni di storia”, opera realizzata con il prezioso contributo della Banca di Credito di Romano e S. Caterina.. Prima parte dedicata ai saluti del presidente di grup- po, del sindaco di Lusiana, del presidente provinciale e del parroco. A seguire presentazione e premiazione dei vari presidenti di gruppo succedutesi dal 1973 ad oggi con elencazione dei loro direttivi. Nella parte centrale e finale sviluppo delle tematiche “Dalla nascita ai giorni nostri”, “Gli amici di Bancole”, il “Decennale”, la “Sede”, il “Ventennale”, gli “Amici di Feltre”, il “Trentennale”, il “Viale del Donatore”, “Momenti Conviviali”, il “Trentacinquesimo di fondazione”, “Inno del donatore” e “Ringraziamenti”. Due ore di Assemblea, dove non volava nemmeno una mosca e alla fine buffet presso le scuole elementari di S. Caterina. Un grazie particolare “ ai donatori che non possono gioire con noi, perché prematuramente scomparsi e a tutti coloro che con il loro ottimismo e incoraggiamento, hanno sostenuto la famiglia dei donatori”. Il Direttivo del Gruppo Chiuso il corso di frutticoltura Una quarantina gli appassionati che vi hanno partecipato. Con interessanti lezioni, il prof. Giorgio Rigoni Candida ha spiegato i segreti delle piante arboree da frutto Se n’è andato Leonello Tescari (Leo) avrebbe compiuto 103 anni fra pochi giorni All’età di 102 anni, se ne è andato Leonello Tescari, l’uomo più longevo di Lusiana. Avrebbe compiuto 103 anni il 25 marzo, se non fossero subentrati problemi di salute. Leonello (Leo) Tescari era persona conosciutissima. Con la famiglia gestiva il negozio di generi alimentari in piazza IV Novembre a Lusiana e fino a pochi anni fa si dilettava a mettere sulle confezioni il prezzo stampato. Riordinava con passione gli scaffali segnando tutto quello che mancava. La sua speciali- 16 tà era il pane della salute, una ciambella di color marrone, leggermente zuccherata, di cui i bambini andavano ghiotti e il “bussulà” una specie di dolce casereccio assai appetitoso. Nella sua vita ha fatto anche altri lavori tra cui il tassista e fu uno dei primi proprietari di una “Balilla” che usava per trasportare i passeggeri. Al suo funerale hanno assistito molte persone a testimonianza di quanto era amato come personaggio. E.Z. Nella foto, Leonello (Leo) Tescari deceduto a 102 anni. Con l’ultima lezione su “Impianto del frutteto: scelte, forme di allevamento e potatura”, si è chiuso il corso di frutticoltura tenuto dal prof. Giorgio Rigoni Candida e promosso dall’associazione “Opfel on pira”. Si è svolta anche una lezione pratica di potatura in contrada Conte dove, in un vivaio sperimentale, il naturalista Antonio Cantele ha fornito delucidazioni sulle tecniche di innesto e potatura. Il corso ha visto l’adesione di una quarantina di appassionati di frutticoltura che hanno seguito le lezioni al Palazzon. Negli incontri teorici, l’esperto ha spiegato interessanti nozioni sulle caratteristiche botaniche e gli aspetti fisiologici delle piante arboree da frutto e la loro propagazione con vari sistemi. L’interesse dimostrato ha moralmente sostenuto gli organizzatori che hanno promosso l’iniziativa nel tentativo di fermare l’abbandono delle aree agricole nella nostra zona dove le piante da frutto secolari non vengono più ripristinate da anni e molte varietà di mele e pere sono state perdute perché non è stata avviata una I Ronzani in festa Con la festa dei “Ronzani” tornano a riunirsi i casati delle persone che portano lo stesso cognome. La festa dei “Ronzani” è in programma sabato 15 marzo e sono invitati tutti coloro che portano il cognome Ronzani. Il pranzo si svolgerà al ristorante “Alla Rosa”di Velo di Lusiana. Le adesioni si ricevono al bar locanda “Centrale” di Alessia Ronzani e alla tabaccheria da “Marina e Oscar Ronzani”. Negli anni scorsi si erano riuniti gli ononimi che portavano il cognome Pozza, Soster e Cantele. E.Z. politica di salvaguardia con l’innesto in altre piante della varietà di frutta in estinzione. A questo proposito è stato realizzato, a cura di Venetoagricoltura, un vivaio in località Bose con un centinaio di piante innestate con varietà di melo nostrane i cui ramoscelli, tra qualche anno, potranno essere innestati su altre piante da frutto. Tra poco il campo catalogo di via Bose sarà recintato in modo che non possano essere potati i rami delle piante ancora piccole. Egidio Zampese Nella foto, il naturalista Antonio Cantele spiega le tecniche di potatura nella lezione svoltasi in contrada Conte. Salta la chiamata di marzo, matutto è pronto per il fuoco alla pira Per difficoltà organizzative non è andata in scena la chiamata di Marzo che il gruppo che rispolvera le antiche tradizioni di Lusiana aveva organizzato negli ultimi anni. Partendo da Santa Caterina, Piazza, Velo e Cobbaro, corredati di campanacci e “bandoni” e “bussolotti” i fracassoni raggiungevano il centro di Lusiana dove in corteo sfilavano fino a viale Europa per riunirsi sulla scalinata del municipio dove veniva assegnata, in base al fracasso prodotto, la campana della “Pro loco”, il “Ciocon”. Il cambio della guardia in seno al direttivo della “Pro” ha causato probabilmente il flop della manifestazione che ha lasciato delusi i festanti dei quattro Colonnelli. In ogni caso una “rivincita” ci sarà perché i nostalgici dei tempi andati stanno già organizzandosi per il “brusamarso”. La grande pira sarà incendiata nel cortile della ex segheria di via PiazzaCampana. Il punto è anche panoramico e potrà essere osservato, il fuoco, anche dalla pianura. E.Z. 8 Sabato 8 marzo 2008 l’Altopiano 15 “Una stagione molto positiva” Un vivaio promettente, ma soprattutto tecnici di livello assoluto rendono grande questa società. Successo per i Campionati regionali organizzati alla Golf Arena e per il “Memorial Andrea Costa” Pagina a cura di Stefano Angonese << Fin qui una stagione estremamente positiva >>. Non hanno dubbi Sergio Vellar ed Ivano Costa, rispettivamente presidente e responsabile del settore sci nordico dell’Unione Sportiva Asiago Sci quando si trovano a dover tracciare un primo consuntivo dell’annata sportiva 2007/08. << Nonostante la neve non sia caduta come ci si augurava – proseguono – le soddisfazioni a livello sportivo sono comunque arrivate. Abbiamo un vivaio forte, che sta crescendo davvero bene. Merito dei ragazzi, ma, soprattutto, merito dei nostri tecnici, di livello assoluto e che ormai da tempo seguono un iter che sintetizza al meglio le loro capacità: iniziano qui, si affermano, poi passano ad operare nei quadri della Nazionale prima di far ritorno “a casa”, da noi, con un ulteriore bagaglio di esperienza da trasmettere ai nostri giovani >>. Giovani promettenti, che recentemente (domenica 24 febbraio) hanno dimostrato le loro potenzialità nel corso della quarta edizione dei campionati regionali, svoltasi nella cornice della “Golf Arena” di Asiago, illuminata da uno splendido sole e gremita da un numeroso pubblico che si è goduto questa giornata di sport in un clima quasi primaverile. A farla da padrone è stata proprio l’Unione Sportiva Asiago Sci, che ha sbaragliato la concorrenza aggiudicandosi con ampio margine la classifica per società. A livello individuale (si gareggiava con la formula a tecnica classica), in due categorie su quattro, sul gradino più alto del podio sono saliti gli atleti dell’Unione Sportiva Asiago Sci: Simone Bertacco tra i “Ragazzi” e Stefano Rigoni tra gli “Allievi”. Nell’altra metà dello sci nordico, invece, affermazioni per Deborah Rosa (Sci Nordico “Tour de Ski” ad Asiago: il 4 aprile la decisione Monte Corno) tra i “Ragazzi femminile” e per Anna Maccagnan (Polisportiva Sovramonte) tra gli “Allievi femminile”. Dove i fondisti dell’Unione Sportiva Asiago Sci non sono riusciti a conquistare il successo finale, sono comunque arrivati piazzamenti sul podio. << Bravi – commentano orgogliosi Sergio Vellar ed Ivano Costa – siamo davvero soddisfatti di quello che stanno facendo i nostri ragazzi. Ora speriamo possano confermarsi anche in campo nazionale, certamente una verifica importante. Si parte già domenica 9 marzo con la prova in programma a Sappada >>. Tra i “Senior” il titolo veneto è stato appannaggio di Marco Crestani (G.S.A. Asiago); mentre nella prova di “Coppa Italia” la vittoria è andata all’azzurro Christian Zorzi. Primo tra i vicentini Sergio Rigoni, piazzatosi al 15° posto. Al termine della manifestazione, come consuetudine, c’è stato spazio per un momento conviviale particolarmente gradito dai piccoli fondisti, che hanno così potuto stare a stretto contatto con i loro beniamini. << Quando un campione – afferma Sergio Vellar – si mette così a disposi- zione è sempre un piacere e rappresenta un momento importante per chi sogna di diventarlo >>. A fare da prologo, e che prologo visto i protagonisti impegnati, al campionato regionale e alla Coppa Italia, il “Memorial Andrea Costa”, una gara sprint in notturna che venerdì 22 febbraio ha visto al via numerosi specialisti: da Christian Zorzi, campione olimpico e mondiale, a Renato Pasini, anche lui iridato, senza poi dimenticare i migliori rappresentanti di tutti i gruppi sportivi militari. Una “Golf Arena” praticamente illuminata a giorno lungo il percorso di 600 metri (sei i giri da coprire equamente divisi tra i due frazionisti) ha fatto da suggestivo scenario a questo evento sportivo che non ha certo fatto mancare spettacolo ed emozioni, riuscendo a coniugare sano agonismo con solidarietà ed amicizia nel ricordo di un giovane fondista prematuramente scomparso. Ventuno le squadre al via. Ad aggiudicarsi il primo posto la coppia composta da Renato Pasini e Sergio Rigoni in forza al Centro Sportivo Forestale, seguita da quella formata da Christian Zorzi e Bruno De Bertolis delle Fiamme Gialle. << Un week-end ben riuscito sotto ogni aspetto – concludono Vellar e Costa – in cui sono scesi in pista circa 250 concorrenti ed in cui il pubblico ha risposto secondo le previsioni affollando la “Golf Arena”, soprattutto nella giornata di domenica. Manifestazioni di questo tipo, infatti, riescono a muovere, oltre agli atleti, anche famiglie ed amici, con un conseguente e tangibile beneficio per le attività commerciali del nostro Altopiano >>. Il 2008 in casa Unione Sportiva Asiago Sci prosegue dunque a pieno ritmo, ma già si pensa al futuro, alla prossima annata sportiva, con una novità che sta per approdare sull’Altopiano, allargando e completando così l’offerta sportiva della società altopianese: il biathlon. << Tra circa un mese inizierà la preparazione atletica – fanno sapere Vellar e Costa – e con la nuova stagione partirà l’attività vera e propria. In passato questa disciplina aveva cercato, senza fortuna, di trovare una sua collocazione sull’Altopiano (a Cesuna ndr); ora è tempo di riprovare. Le basi per costruire la squadra ci sono già, anche se ci servono ancora forze fresche a livello di responsabili di settore. Lavoreremo anche su questo aspetto per essere pronti al più presto >>. Per informazioni ed iscrizioni l’ufficio della società in Via Cinque è sempre aperto dal lunedì al venerdì dalle 17,00 alle 18,30. Tel e fax 0424.462668 NEWSPOWER EOS 4 aprile 2008-4 gennaio 2009. Due date che hanno in comune Asiago e la sua dimensione internazionale per quanto concerne lo sci nordico. Il ricordo della Golf Arena accarezzata dalla neve, quella poca caduta finora, e al tempo stesso infiammata dalla “battaglia” all’ultimo respiro tra i migliori interpreti del fondo mondiale è ancora ben presente negli occhi di tutti. Era il 4 gennaio scorso. Tre mesi più tardi, il 4 aprile, a Cavalese, si deciderà il destino del “Tour de Ski”, l’emozionante kermesse sullo stile delle più famose corse a tappe ciclistiche articolata in otto gare concentrate in soli dieci giorni. Un destino, quello della competizione introdotta due anni fa dalla Federazione Internazionale, non ancora delineato per il 2009, conside- rato che potrebbe anche risentire della vicinanza con i campionati del mondo in programma a Liberec (Repubblica Ceca) da metà febbraio 2009. Ecco quindi che Asiago, già designata ad ospitare la tappa del 4 gennaio 2009, rimane in attesa di una decisione in merito che dovrebbe giungere al termine del meeting che vedrà coinvolti i vertici del fondo internazionale e dei vari comitati organizzatori. Ma a creare le maggiori preoccupazioni sono in realtà le decisioni prese nell’ultima seduta del consiglio federale della F.I.S.I. in materia di contratti per le gare di Coppa del Mondo tanto da spingere i comitati organizzatori delle prove stesse ad inviare una lettera ai vertici dello sci nazionale per far valere le proprie ragioni. Si attendono reazioni e sviluppi. 8 Sabato 8 marzo 2008 Il corteo che si aggirava per le strade del centro di Asiago nella serata di venerdì 29 febbraio sembrava interminabile. Una folla itinerante di bambini, giovani e adulti che trascinavano lunghe fila di barattoli di latta, da quelle fatte con le lattine per bibite, a quelle realizzate con le scatole di passata di pomodoro, fino ai serpentoni con i grandi contenitori di colore . F an t asi ose creazioni quali coccodrilli, serpenti, omini, uccelli, sempre in lamiera, ti facevano girare continuamente la testa e pensare a tutta la cura messa nell’assemblarle, colorarle, dar loro una personalità. Si è camminato per circa un’ora, allegramente e rumorosamente, attraversando il centro in lungo in largo, assaporando la festa resa ancor più piacevole da un clima tutto sommato mite. Si attendeva l’arrivo della “vecia”, re a l i z z a t a a n c h e q u e st’anno dal Gruppo di l’Altopiano 14 Shella Marzo, la tradizione che unisce gli asiaghesi base di Asiago e come sempre la fantasia, l’inventiva e l’ironia di questi instancabili volontari ha stupito tutti. Il ro g o i n p i a z z a d e l l a “ v e c i a ” , personificazione dell’inverno che se ne va lasciando il posto alla primavera, è avvenuto come da tradizione al termine delle tre serate di baccano tese risvegliare la bella stagione e a scacciare il freddo. Non sono mancate le corse e le danze di personaggi folcloristici quali streghe e diavoli, a r i c o rd a re l e a n t i c h e radici nelle quali affonda questo rito di fine inverno. Al termine della sfilata, S a l v a t o re B a ù , v o c e nota di Radio Asiago, ha intrattenuto i presenti e accompagnato l’estrazione a sorte fra i partecipanti del gruppo di ragazzi che, oltre a ottenere la Schella 2008 (la schella è il campanaccio delle vacche, strumento il cui suono ha il compito di richiamare la primavera) hanno avuto l’onore di appiccare il fuoco alla “vecia”. Quest’anno la signora di Shella marzo si è incendiata quest’anno in modo spettacolare con tanto d i e f f e t t i p i ro t e c n i c i . L’ e v e n t o , o rg a n i z z a t o dal Comune di Asiago, dal Gruppo di Base di Asiago e dal Comitato spontaneo Schella Marz 2008, date le condizion i m e t e re o l o g i c h e d e i giorni successivi, non sembra essersi rivelato un rito propiziatorio per l’inizio della primavera, ma uno scopo importante l’ha, come sempre, ottenuto: far scendere in piazza gli asiaghesi, anche quelli delle contrade, e riunirli nella baldoria, nel divertimento e nella tradizione. Giovanni Dalle Fusine L’Highway Truck Team di Thiene realizza un nuovo progetto benefico Sfilata di camion per beneficenza Sfilata di camion sull’Altopiano sabato scorso per il 5° raduno dell’Highway Truck Team che ha riunito oltre 70 “bisonti” da vari parti d’Italia e dall’estero. Il raduno, oltre ad essere stato un momento di ritrovo e di svago, ha avuto come finalità la sensibilizzazione della popolazione delle varie attività benefiche portate avanti dal gruppo thienese. Quest’anno l’Highway Truck Team, in collaborazione con il team “Energia e Sorrisi onlus”, ha raccolto abbigliamento, giocatoli, materiale didattico e utensili di varia natura per poi portarli nel sud del Marocco e consegnarli ai bambini del deserto durante il Tuareg Rally 2008 previsto per fine marzo a cui parteciperanno un consigliere del Highway Truck e una decina di appartenenti all’Energia e Sorrisi. Dopo la partenza dal ristorante “Tre Regioni” di Sarcedo, dove è stato allestito uno dei punti di raccolta, i camionisti sono passati per il cimitero di Pianezze per un saluto sonoro a Lorenzino Bressan, uno dei fondatori del Highway Truck Team scomparso nel 2006, poi passaggio per Crosara e Conco, ed arrivo ad Asiago nel parcheggio di Via Verdi dove i camionisti “con un cuore grande così” si sono fermati per qualche ora intrattenendosi con i presenti. Verso sera poi via di nuovo con tappa al bar Tre Pezzi di Tresché Conca, altro punto di raccolta delle donazioni, per poi fare ritorno a Thiene. Nemmeno il tempo di finire un obiettivo che l’Highway Truck Team ha subito sposato una nuova finalità, quella di raccogliere fondi da destinare alle case famiglia in Lituania in seno al progetto thienese “Casa di Stefano”, progetto promosso personalmente dal presidente del Consiglio Veneto, Marino Finozzi. Il gruppo non è nuovo ad atti- vità benefiche. Sono molte le associazioni che hanno goduto dall’attività di questi camionisti con un piede sul pedale, ma la testa rivolta verso ai meno fortunati. Dal Ctrp di Montecchio Precalcino, all’associazione Miluod, dal finanziamento di progetti di sviluppo in Africa, alla Croce Rossa Italiana. Ora tocca ai bambini del deserto ai quali i camionisti sperano di regalare un sorriso distribuendo personalmente nei villaggi il lauto raccolto di materiale effettuato nei giorni scorsi. Gerardo Rigoni 8 l’Altopiano Sabato 8 marzo 2008 13 Un Protocollo per la pista ciclabile del Brenta ENEGO La Giunta Provinciale ha approvato un “Protocollo di Intesa” con il Comune di Enego e il Bacino Imbrifero del Brenta per realizzare la prosecuzione della ciclopista del Brenta nel tratto in Comune di Enego e per sistemare il sentiero naturalistico in destra Brenta dalla Piovega di Sotto a Piovega di Sopra. “Nel 2005 – ricorda l’ Assessore alla Viabilità e alla Difesa del Suolo Costantino Toniolo – la Provincia aveva contribuito con i Comuni di Enego, Bassano del Grappa, Valstagna, Cismon del Grappa, Campolongo sul Brenta e con le Comunità Montane dei Sette Comuni e del Brenta, alla realizzazione del primo tratto di questa pista ciclabile che riveste un’importantissima valenza turistica, considerato che l’obiettivo è quello di collegare direttamente Trento con Bassano del Grappa e di proseguire in Prevista la prosecuzione dell’itinerario nel tratto in Comune di Enego e la sistemazione del sentiero naturalistico in destra Brenta alla Piovega di Sotto a Piovega di Sopra futuro fino addirittura a Venezia, per favorire ulteriormente uno specifico segmento del cicloturismo.” Nel settembre del 2007 il Comune di Enego faceva presente che la pista ciclabile realizzata aveva comportato una pericolosa interferenza di ciclisti nell’innesto con la strada provinciale 47 e che pertanto si rendeva necessario provvedere alla predisposizione di un progetto di prolungamento al fine di ridurre il pericolo di in- Dedicata ai volontari Una poesia, semplici parole pregne di significato, un dovere un bisogno, un ringraziamento dovuto che la poetessa eneghese G.I. Cenci ha sentito la necessità di dedicare ad un gruppo di volontari, il cui ruolo si dimostra sempre più insostituibile e di inestimabile valore: i volontari dell’ambulanza dell’Associazione Monte Lisser. cidenti stradali per i ciclisti.Il Comune ha ottenuto un contributo regionale per un importo pari al 70% del costo complessivo, cioè per 270mila euro, provvedendo a far redigere, mediante incarico a professionista esterno, il progetto definitivo-esecutivo denominato “Realizzazione della ciclopista e sentiero naturalistico in destra brenta dalla Piovega di Sotto a Piovega di sopra nel Comune di Enego”. L’Assessorato alla Viabilità del- GLI ANGELI Avida di un tocco lieve di un’ala benedetta risalivo impensabili scarpate romanzando stravaganze persa in trascendenti evocazioni per cogliere l’essenza dei voli angelici ma un vuoto di passi sgualciva il mio credo. A ricomporlo una piccola schiera di angeli rupestri vestiti di umana sostanza che celata nell’ombra delle contrade fra la mia gente turchina con ali di carità e spade di compassione opera la buona volontà Giovanna Ileana Cenci la Provincia ha valutato l’interesse a sostituirsi al Comune di Enego e di intervenire anche nel co-finanziamento del progetto assieme agli altri Enti pubblici territoriali coinvolti. La direzione turismo della Regio- ne Veneto ha comunicato il parere favorevole affinché sia la Provincia a realizzare l’intervento in sostituzione del Comune di Enego e garantendo, contemporaneamente, il trasferimento del contributo regionale di 270mila euro direttamente alla Provincia che potrà a questo punto assumere il ruolo di coordinamento. Nel “Protocollo di Intesa” la cui bozza è stata stilata in un incontro avvenuto presso la Comunità Montana del Brenta, vengono esplicitati i contributi che i tre Enti interessati sono disposti a concedere e precisamente: 102.500 euro la Provincia di Vicenza; 13mila euro il Comune di Enego, che ha fat- to redigere a proprie spese il progetto esecutivo e sempre a proprie spese provvederà all’acquisizione delle aree private; 10mila euro il Bacino Imbrifero del Brenta: 5mila per l’opera e 5mila per la realizzazione di cartellonistica e materiali di promozione turistica, che verranno realizzati a cura della Comunità montana del Brenta “Grazie alla sinergia tra enti – conclude l’Assessore Toniolonon solo metteremo in sicurezza i tanti ciclisti che transitano sulla pista del Brenta, ma creeremo anche un sentiero naturalistico che rappresenterà un suggestivo percorso pedonale per i residenti e i turisti”. Giovanni Dalle Fusine Cuori gialli di mimosa, cuori rosa di ginestra Per la festa della donna, per Pasqua, per le cerimonie di primavera, tante idee regalo alla Casa della Bomboniera San Valentino è passato, ma il “cuore” resta uno dei temi principali di addobbi e pensieri gentili, anche per le ricorrenze di primavera. Un cuore giallo di mimose con un cioccolatino della stessa forma, un modo semplice ma originale per augurare buona festa alle donne in occasione dell’8 marzo. Un cuore di ginestra rosa, con ovetti di cioccolato per dire invece Buona Pasqua e dare il benvenuto alla primavera. Sono solo due delle innumerevoli idee che propone la Casa della Bomboniera di Asiago: per la Festa della Donna, se il classico ramoscello di mimosa vi sembra scontato, potete scegliere una delle piccole o grandi confezioni che abbinano il fiore simbolo della ricorrenza a qualche dolce specialità. Per la Pasqua la scelta è infinita: il cioccolato, quello di ottima qualità, è come sempre il principale protagonista, con uova di tutti i tipi e grandezze, in confezioni classiche o fantasiose, adatte a tutte le età. Ma ci sono anche le campane, i coniglietti, gli ovetti confezionati in deliziosi segnaposti, e ancora tantissimi pupazzi e peluche, pulcini, galline: pensati per i bambini piacciono moltissimo anche ai grandi. Le idee regalo non mancano, come non mancano gli oggettini che abbelliscono la casa annunciando la bella stagione, con i colori romantici della primavera. Alla Casa della Bomboniera di Asiago è tempo di nuovi arrivi, giorno dopo giorno, con le bomboniere novità, proposte per matrimoni, battesimi, comunioni, cresime e anniversari. C’è tanto cri- stallo abbinato all’argento, ci sono le intramontabili immagini sacre, ci sono sacchetti per confetti nuovi e inediti, a prezzi contenuti. Si avvicinano le date delle cerimonie di primavera, fate un giro alla Cassa della Bomboniera, potrete senza impegno rendervi conto di persona della gamma molto vasta di proposte, da regalare, da regalarvi, da scegliere come bomboniera o per fare un piccolo dono, per augurare buona festa, qualsiasi essa sia. Servizio Redazionale 8 Sabato 8 marzo 2008 l’Altopiano 12 Bisbant, una strada…senza uscita FOZA “Può una strada ad uso privato essere realizzata su terreno comunale gravato da uso civico e, per giunta, oggetto di contenzioso tra il Comune e una ditta privata?” E’ questa la domanda che si è posta la minoranza di Foza, cioè i consiglieri Raffaello Lazzari, Antonio Menegatti, Santino Gheller e Carlo Lunardi), trovando anche già la risposta. “No – ci dicono – la strada di raccordo alla cava “Bisbant” dalla strada provin- L’ingarbugliata vicenda legata alla realizzazione della via di collegamento tra la Provinciale per Valstagna e la cava Bisbant in concessione alla C&C Marmi – La minoranza contesta alla giunta la non regolarità dei lavori. “Non è stato rispettato il diritto storico d’uso civico” ciale che la ditta C&C Marmi srl, concessionaria della cava, sta realizzando con lavori che durano da qualche mese, non può essere fatta. Abbiamo verificato, e il responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale Geometra Costa, da noi interpellato, l’ha pubblicamente confermato, che manca a tal proposito l’autorizzazione della Provincia per il collegamento con la strada provinciale e soprattutto manca ancora il mutamento di destinazione d’uso dei terreni gravati da uso civico”. L’istanza di autorizzazione al mutamento di destinazione è stata chiesta con delibera di consiglio comunale approvata nella seduta del 28 dicembre 2007, ma la Regione non ha ancora dato risposta. “Una richiesta – aggiungono i consiglieri di minoranza – avanzata quando già la giunta comunale aveva dato autoriz- Altopiano chiama Australia La Comunità Montana dei 7 Comuni, presente a Melbourne con un cospicuo numero di soci, ha accolto con gioia la visita di un gruppo di 28 persone, venute da Foza e Gallio. G. Bortoli: “La distanza non divide le nostre tradizioni” Un’accoglienza che rinsalda i legami di sangue, rinnova le tradizioni delle famiglie unite ed elimina i migliaia di chilometri che dividono l’Australia dalla montagna vicentina. Questo è quanto emerge dal viaggio compiuto da una trentina di altopianesi giunti a Melbourne per incontrare i compaesani ivi emigrati da ormai tanti anni. Il gruppo era formato da persone di ogni età provenienti da Foza, Gallio e contrade limitrofe, tra loro figurava pure una delegazione della Sezione Alpini di Foza con il presidente Enzo Biasia La piacevole vacanza è durata 3 settimane, durante le quali gli ospiti hanno avuto modo di compiere interessanti escursioni attorno alla baia di Melbourne, visitando Mount Buller, le dolci colline di Dandenong, con l’immancabile picnic nel parco del Veneto Club di Bulleen. Alle splendide passeggiate in luoghi di interesse turistico, abbelliti da una lussureggiante vegetazione, gli altopianesi hanno alternato incontri conviviali dove, tra nostalgie ed emozioni, tutti hanno avuto modo di esprimersi liberamente ricordando eventi e persone legate ad un passato mai dimenticato. Durante la serata conviviale, organizzata dal locale Veneto club presieduto da Luciano Benetti, un illustre altopianese, il noto chirurgo prof. Ivo Vellar, ha presentato il libro “Da Camporovere a Carlton”, una biografia che illustra il percorso migratorio dei Vellar e famiglie correlate, riccamente illustrato da fotografie che spaziano nell’arco di oltre 70 anni. Al saluto di Benetti hanno risposto i rappresentanti della comitiva altopianese con parole di sincero ringraziamento e facendosi portavoce dei saluti di don Roberto, arciprete di Asiago, di don Valentino parroco di Foza e di Giancarlo Bortoli. Quello che segue è un estratto del messaggio inviato dal presidente della Comunità Montana: “Carissimi concittadini e fratelli cari. Così si scambiavano il saluto i nostri antichi padri dell’altopiano quando, arrivando ad Asiago da tutti gli altri Comuni, si ritrovavano a Consiglio per discutere dei problemi delle nostre contrade. Così vogliamo salutarvi, come fratelli cari. Fratelli, perché siamo nati dalla stessa Terra, perché abbiamo imparato a parlare veneto, e prima ancora a parlare cimbro, la nostra lingua, perché abbiamo visto le stesse montagne, abbiamo sentito il profumo e ascoltato il silenzio degli stessi boschi! Fratelli anche e soprattutto quando la sorte vi ha portati lontano, a cercare miglior vita, a portare il vostro saper fare, il vostro contributo di storia, di cultura e di umanità nella lontana terra d’Australia. Fratelli cari ai nostri cuori e sempre presenti nel cuore di ognuno di noi! Anche se la distanza fisica è grande, anche se la geografia ci insegna che siamo “dall’altra parte del mondo” ci sentiamo sempre intimamente uniti a voi e vi sentiamo vicini e partecipi delle nostre giornate. Grazie all’amico Enzo e a tutti gli amici Alpini di Foza che hanno deciso di portarvi il saluto della vostra Terra! Da parte nostra l’augurio, di ogni bene, di salute, prosperità e serenità. A nome dei sindaci di Foza, Enego, Gallio, Asiago, Roana, Rotzo, Conco e Lusiana ricevete l’abbraccio di tutta la Gente dell’intera Comunità Montana “Spettabile Reggenza dei Sette Comuni”. GDF zazione per la realizzazione della strada, i lavori erano già partiti e, su indicazione della Regione, da noi interessata al problema, era stato chiesto al Comune di farli sospendere. Del fatto abbiamo informato anche la Provincia, che aveva assicurato provvedimenti e i Forestali che, a quanto ci risulta, non si sono mossi”. Sull’argomento è stata chiesta dalla minoranza la convocazione del consiglio comunale (già tenutosi nella serata di venerdì 29 febbraio). “Ma il sindaco - afferma il gruppo d’opposizione – non ci ha dato alcuna risposta, giustificandosi col fatto che non può esprimersi a causa del contenzioso in corso”. Il contenzioso riguarda il Comune e la ditta Co.Ba. Marmi Sas di Conco alla quale l’amministrazione comunale, in seguito a gara pubblica, ha dato in concessione, dietro versamento di una cauzione di 50.000 euro, un’area di circa 10.000 metri quadrati per l’apertura di una nuova cava in località Val Vecchia sotto Tessar di Sopra. “Terreno che – afferma la minoranza – guarda caso, corrisponde a quello per cui è stato chiesto il mutamento di destinazione d’uso e sul quale è stata realizzata la strada di accesso alla cava Bisbant”. La vicenda appare, insomma, piuttosto ingarbugliata. “Al di là dei risvolti legali – concludono i consiglieri di mino- ranza - siamo convinti che il comportamento dell’amministrazione comunale calpesti il diritto storico dell’uso civico dei cittadini di Foza e che per la realizzazione della strada sia stato danneggiato il patrimonio comunale con lo sradicamento di molti alberi che poi sono stati coperti con materiale di scavo”. Stefania Longhini 8 Sabato 8 marzo 2008 l’Altopiano “Cammina Alpi Vicentine”: da Recoaro al Grappa Il calendario di una interessante iniziativa estiva. Dal 9 al 17 agosto 7 giorni di trekking, molte sulle nostre montagne, con l’autore del libro Alta Via dell’Alpi Vicentine, l’alpinista Tarcisio Bellò Prenderà il via nella prossima estate un singolare ciclo di escursioni e passeggiate tra i cui obiettivi si inserisce la conoscenza socio-politica di eventi storici legati al nostro passato. Si tratta di una nuova iniziativa che ha lo scopo primario di promuovere il territorio e le risorse agri-turistiche della montagna frontaliera tra Vicenza e Trento. Il progetto prende il via quattro secoli dopo che il cav. Francesco Caldogno, Provveditore della Serenissima Repubblica, ne vigilò i confini divenendo un personaggio di spicco nell’ambito dello stato Veneto e degli equilibri internazionali dell’epoca, fino alla data della sua morte l’8 agosto 1608. L’eredità più importante lasciata ai posteri fu la stesura del suo manoscritto Relazione dell’Alpi Vicentine, de Passi, Boschi e Popoli Loro dove egli narra questioni confinarie, usi e costumi del suo tempo, e poi vi descrive con delizia alcuni luoghi montani vicentini (“…nella sommità di Marcesina v’è un prato di erba così viva che pare vestito di smeraldi…” solo per citarne un passo) . Studiosi e cultori di storia oggi frequentemente attingono notizie da quest’opera che dovrebbe avere maggior fortuna e diffondersi ad un pubblico assai più vasto. L’organizzazione delle escursioni prevede: - Colazione-cena in tende refettorio, pranzo con sacco viveri. - Trasporto di sacchi a pelo, materassini, tende, e sacca personale con ricambio indumenti, eventuali brandine (extra quota). In alcune località potranno essere utilizzate strutture (malghe, palestre, scuole) gentilmente messe a disposizione da enti e/o privati. - Ogni sera ai vari posti tappa verranno organizzati incontri con esperti, scrittori, guardie forestali, gruppi corali, autorità locali. Ai partecipanti verrà distribuito un libretto con mappe e descrizione del percorso. È previsto il rientro con pullman o mezzi propri alla località di partenza. I tipi di percorso sono caratterizzati da trekking medio-facile (adatto anche a ragazzi) con possibilità di seguire tratti di sentiero attrezzato. Le partenze sono fissate per le ore 7.00, con soste didattiche lungo il tragitto. Costi per partecipazione individuale: trekking con vitto/ alloggio 35 Euro/giorno, mentre le escursioni giornaliere (senza servizi) sono libere, aperte a tutti e assolutamente gratuite. I partecipanti potranno aderire al trekking completo oppure solo ad una parte pagando le quote giornaliere dei servizi effettiva- 11 Il programma delle escursioni: Sabato 9 agosto: in mattinata a Vicenza presso Villa Caldogno, presentazione programma, celebrazione a ricordo di Francesco Caldogno, visita guidata alla villa Palladiana, con rinfresco; pomeriggio trasferimento a Recoaro (pullman o mezzi propri), taglio del nastro di partenza; salita al rifugio La Gazza (pernottamento a Recoaro) ore 3.00; Domenica 10 agosto rifugio La Gazza, Campobrun - rif. Scalorbi, traversata Cresta Alta del Fumante e discesa a Campogrosso (pernottamento a Recoaro) ore 6.00; Lunedì 11 Agosto: Pian delle Fugazze, rif. Papa Pasubio, Sette Croci, Passo della Borcola (pernottamento a Posina) ore 7; facoltativa escursione Sentiero di Arroccamento e salita al Cornetto, circa 3 ore in più; Martedì 12 Agosto: Passo della Borcola, Borcoletta, Monte Maggio, Passo Coe, Val Orsara, Ghebo dell’Astico, Porta del Leon, Carbonare, Dazio, Piccoli, Covolo di Pissavacca, Nicolussi, Lavarone (con pernottamento) ore 8.00; Mercoledì 13 Agosto: Lavarone, Monterovere, Cima Vezzena, Mandriolo, Porta Manazzo, malga Larici (pernott.) ore 7.00; Giovedì 14 Agosto: malga Larici, cima Portule, cima Undici, Ortigara, Cima Caldiera, Piazzale Lozze (pernott.) ore 6.00; Venerdi 15 agosto: passo Moline, Castelloni San Marco, Giogomalo, Marcesina, malga Valmaron (pernott.) ore 8.00; Sabato 16 agosto: malga Valmaron I lotto, val Bella, forcella Frizzon, Enego, Fosse, Piovega, Cismon (pernott.) ore 6.00; Domenica 17 agosto: Cismon, Val Goccia, Monte Pertica, Monte Grappa, Valle Santa Felicita, Romano d’Ezzelino, ore 8.00. mente usufruiti. Per le iscrizioni, obbligatorie anzitempo, rivolgersi a CAI Marostica – martedì/giovedì ore 20.30 22.30 tel./fax. 0424-470952 [email protected] per le iscrizioni andrà rispettato l’ordine cronologico (termine 12 luglio). Metà quota dovrà essere versata all’iscrizione, saldo entro il 31 luglio (invia- re copie versamenti). Comunicazioni e conferme prima della partenza. A costi detratti, eventuali proventi saranno devoluti al progetto “Una fontana per Gothulti – costruzione di un acquedotto in un villaggio del nord del Pakistan” Giovanni Dalle Fusine 8 Sabato 8 marzo 2008 l’Altopiano 10 Antonella Stella nella Tribù dei Coraggiosi GALLIO Sono passati poco più di due anni da quando il 10 gennaio 2006 alle ore 15.20, un attentato feriva gravemente Antonella Stella, Sindaco di Gallio e devastava i locali del suo studio medico a Padova. Un atto di vigliaccheria, che se ha ferito nel fisico l’amministratore vicentino, non sembra avere scalfito il suo coraggio. Per la sua forza d’animo, è stata infatti inserita dalla Comunità di Villa San Francesco di Facen di Padavena (BL) nella tribù dei Coraggiosi. Per spiegare di cosa si tratta, bisogna però fare un passo indietro, non di due, ma di duemila anni circa. La storia della Cristianità ha avuto inizio in seguito ad un censimento, quello amministrativo, ordinato dall’imperatore romano Cesare Augusto, che sulla terra d’Israele venne indetto con decreto di Quirino, Governatore della Siria. Per quel censimento Giuseppe e Maria furono costretti a scendere da Nazareth a Betlemme. Nell’iconografia che ci è stata tramandata, fedele sostegno di Giuseppe nel lungo viaggio è un bastone, simbolo del pellegrino, di colui che cammina per le strade del mondo cercando e testimoniando. L’estate scorsa tre giovani della Comunità di Villa San Francesco (www.comunita vsfrancesco.it) hanno ricevuto a Nazareth, nella casa dei Piccoli Fratelli di Charles de Foucault, il bastone del pellegrino, un arbusto di acacia nazaretana, che hanno portato fino a Betlemme, al termine di un cammino di circa 170 chilometri. Quel bastone del pellegrino, diventato per l’occasione anche del cittadino, la sera del giorno di Pasqua, inizierà da Feltre un lungo viaggio a piedi di circa 4000 chilometri per le strade d’Italia, che terminerà con il ritorno al punto di partenza, il giorno di Natale 2008. Come nel caso di Giuseppe e Maria, anche questo lungo cammino è legato ad un censimento. I moderni pellegrini sono stati divisi dalla Comunità di Villa San Francesco, responsabile dell’iniziativa, in dodici tribù: Senza utile, Ri-cercatori, Calunniati, Giusti, Essenziali, Memori, Coraggiosi, Testimoni, Credibili, Sognatori, Contemplativi e Rispettosi. L’adempimento del dovere di solidarietà che l’art. 2 della Costituzione impone a tutti in via inderogabile, esige una verifica periodica dei valori ideali e comportamentali di ogni cittadino. Ciascuno di questi che si riconoscesse in una delle tribù, potrà iscriversi, o meglio censirsi, presso il Museo dei Sogni, della Memoria e dei Presepi (0439/ 80668), che accoglie simboli di terre, pietre ed acque provenienti da 198 Paesi del mondo, a Feltre presso la Cooperativa Sociale Arcobaleno ’86. Ma ci si potrà censire anche a distanza, per procura, dalla propria casa, dalla propria situazione di vita e durante il percorso lungo lo Stivale. Sarà anche possibile “camminare” con il pensiero, gli occhi e il cuore in qualsiasi parte del mondo. Antonella Stella ricorda con stupore e commozione la comunicazione ricevuta dalla Comunità di Villa San Francesco, sentimenti ai quali si è aggiunta una profonda gratitudine nei confronti degli organizzatori, manifestata in occasione della sua visita per portare personalmente il ringraziamento alla Comunità, oltre ad un apprezzamento per l’organizzazione della lunga ed impegnativa marcia. Nella Tribù dei coraggiosi ci sono anche il padre comboniano Alex Zanotelli, per una dozzina d’anni nell’inferno della baraccopoli di Korogocho in Kenya ed ora in prima linea nelle tante battaglie che i napoletani devono affrontare quotidianamente, lo scrittore Roberto Saviano, raro esempio di autore sotto scorta, dopo la pubblicazione dell’esplosivo “Gomorra” e Mons. Antonio Riboldi, Vescovo emerito di Acerra, da sempre impegnato in favore della legalità e della giustizia. “Io non conosco le stelle. Io metto un passo avanti nella notte”. Sono parole di Papa Giovanni XXIII. Che possano essere un buon viatico per chi si appresta a partire? Giovanni Rattini Incontri dall’altro mondo: rassegna di cinema e letteratura arabo-africana “Incontri dall’altro mondo”. Questo il titolo della rassegna di cinema e letteratura araboafricana, organizzata in marzo al Cineghel di Gallio. Una manifestazione che vuole andare alla scoperta di cineasti pressoché sconosciuti, con un occhio di riguardo alle protagoniste femminili, nel mese nel quale cade la festa della donna, ricorrenza di grande spessore sociale, troppo spesso trasformata in appuntamento consumistico non sempre festeggiato con buongusto. Proprio una donna è stata la protagonista della pellicola proiettata il 4 e 5 marzo, “Hyenes” (Iene), del regista senegalese Djibril Diop Mambéty, rivisitazione in chiave africana dell’opera teatrale del drammaturgo svizzero Friedrich Durrenmatt. Arriva invece carica di riconoscimenti l’ultima pellicola del regista tunisino Abdellatif Kechiche, “Cous Cous”, in programma l’11 e 12 marzo, che racconta le vicende, tra il serio e il faceto, di una famiglia tunisina trapiantata in Francia. Dopo il gran premio della giuria e quello per la migliore attrice esordiente al Festival del Cinema di Venezia 2007, anche un poker di César, gli oscar francesi, per miglior film, regia, sceneggiatura originale e nuovamente miglior promessa femminile ad Hafsia Herzi. Ancora una donna, la libanese Nadine Labaki, protagonista nella doppia veste di regista e attrice del film “Caramel”, in programmazione il 18 e 19 marzo. Cinque donne di diverse età, mentre lavorano in un istituto di bellezza a Beirut, raccontano le loro storie e si scambiano confidenze. Il 25 marzo il cinema lascerà il posto alla narrativa. Ospite del Cineghel la giornalista e scrittrice italo-somala Cristina Ali Farah, per presentare il suo primo romanzo “Madre piccola”. Nata a Verona nel 1973 da padre somalo e madre italiana, Cristina Ali Farah è vissuta a Mogadiscio dall’età di tre anni fino al 1991, quando con il primo figlio, è stata costretta a fuggire dal suo paese a causa della guerra civile. Il romanzo racconta le vicende di Domenica-Axad e Barni, cugine, ma legate come sorelle, mentre sullo sfondo della loro storia va in scena il dramma della diaspora. E se gli uomini si dimostrano deboli e fragili lontani dalla loro terra natale, sono ancora una volta le donne a portare avanti le famiglie e dimostrare come usare la bussola della vita. L’ultimo appuntamento della rassegna il 26 marzo con il film Samba Traorè di Idrissa Ouèdraogo, che nel 1993 ha vinto l’Orso d’Argento al Festival di Berlino. L’Africa raccontata è quella del Burkina Faso, patria del regista e scenario delle vicende di una coppia, formata dal simpatico e corpulento Samba e dalla paziente ed energica Saratou. Anche in questo caso il passato ha un peso non indifferente sull’esito della storia. Spettacoli ed incontro letterario inizieranno alle ore 20.45. Giovanni Rattini 8 Sabato 8 marzo 2008 l’Altopiano 9 Roana, litigi in consiglio per l’ediliza ROANA L’architetto Antonella Cocco, dopo un confronto acceso con il sindaco, abbandona l’aula e fa saltare il numero legale. Annullata la seduta Piazza “Fabrizio De Andrè”? Ai cesunesi l’idea non piace “Meglio intitolarla ad Attilio Porto, fondatore della banda paesana” L’idea del sindaco di Roana Mario Porto di intitolare una piazza di Cesuna al cantautore Fabrizio De Andrè pare proprio non trovare il favore dei suoi compaesani. “Ma con tutti i personaggi illustri che ci sono e che possono essere in qualche modo legati al nostro paese – esordisce Giuliano Spiller – il sindaco proprio a De Andrè doveva pensare, che con Cesuna non ha nessun nesso?! Niente di personale nei confronti del cantautore, ma non riesco a trovare alcun collegamento che possa motivare tale scelta. Se vogliamo restare nel mondo della musica, perché non intitolare la piazza del mercato al fondatore della Banda Musicale Monte Lemerle, Attilio Porto, che oltretutto era il nonno dell’attuale sindaco, e che ha il merito di aver fondato una realtà musicale che negli anni ha annoverato fra i suoi componenti tantissimi paesani?”. “Ma perché voler cambiare nome alla piazza da tutti conosciuta come “Ex Stazione” – dicono Maria Grazia Valente e Laura Dalla Costa – per intitolarla a un personaggio, il cui valore artistico non è in discussione, ma che con il nostro paese non c’entra proprio nulla?” “Se devo essere sincera – commenta una ragazza – quanto ho sentito questa storia mi è venuto da ridere…. Come gli sarà balenata questa idea al sindaco? E poi perché deve decidere lui? Personalmente preferirei dare alla piazza il nome dei R.E.M!” “Io candido Vasco Rossi! – le fa eco un’amica – Battute a parte, perché cambiare? La piazza viene sempre menzionata come “Piazzale Ex Stazione”, anche d’estate quando vi si svolgono le manifestazioni. Lasciamole questo nome!” “Non sono d’accordo con il sindaco – dice Bruno Rossi – tanto che, non appena ne avrò l’occasione, glielo dirò personalmente. Forse farebbe meglio sentire il parere della gente, in fondo basterebbe un piccolo sondaggio, magari la domenica mattina all’uscita da messa”. Originale la risposta della signora Rosaria Penasa, alla domanda se condivide l’idea del sindaco: “A me va bene intitolare la piazza a qualsiasi persona, purché questo possa essere da stimolo per creare degli appuntamenti per celebrare il personaggio che vi è ricordato. La vogliamo chiamare “”Piazza Fabrizio De André” ? Va bene, mettiamoci un busto dell’artista e orga- nizziamo degli eventi a lui dedicati, facendo arrivare qui gruppi di suoi fan!”. “Ma se proprio il sindaco vuole celebrare De Andrè – commenta una giovane signora – gli intitoli una delle tante nuove stradine che stanno nascendo intorno ai condomini in continua costruzione. Perché proprio quel piazzale, che per molti di noi ha un valore affettivo? Dopo aver tolto la stazione, ci vogliono togliere anche il suo ricordo, cambiando il nome al luogo in cui si trovava il bellissimo edificio!” Tra i sentiti c’è anche chi dice di non conoscere la questione e, una volta spiegategliela, mostra totale indifferenza “credo ci siano cose ben più importanti a cui pensare e di cui discutere!” è il commento di una signora. “Senza voler entrare nelle questioni delle altre frazioni – commenta Gianni Corà, che abita a Canove, ma che ha anche origini cesunesi -personalmente riterrei più appropriata la scelta di intitolare la piazza ad Attilio Porto, fondatore della Banda Musicale Monte Lemerle, unica banda altopianese, che, fra alterne vicende, è riuscita a confermarsi negli anni un’importante realtà musicale”. E pare proprio che a Cesuna ci siano altri a pensarla come Giuliano Spiller e Gianni Corà, anche se sembrano prevalere coloro che vorrebbero mantenere il nome attuale. Alla fine chissà fra questi tre nomi quali avranno il ruolo dei due litiganti e chi risulterà essere poi il terzo che gode! Silvana Bortoli L’edilizia fa litigare il consiglio comunale di Roana tanto da far saltare il numero legale. La seduta della scorsa settimana è stata così annullata. Al centro della disputa un piano di lottizzazione denominato “Masiere” che da privato è diventato di iniziativa pubblica destando un confronto acceso tra la consigliera indipendente, Antonella Cocco, ed il primo cittadino Mario Porto. Inoltre il piano di lottizzazione è stato dibattuto per ben tre volte in commissione edilizia e solo alla terza è stato accettato, spingendo la consigliera Cocco a chiedere cosa sia cambiato per far sì che il piano fosse alla fine ritenuto valido. La lottizzazione in questione è vecchia di almeno una quindicina d’anni ed è stata al centro di numerose questioni amministrative e legali. La lottizzazione era originariamente di 27.000 metri quadrati poi diminuiti a 12.000 dal Prg poi ridotti ancora a meno di 3000 metri. A quel punto le aziende interessate alla lottizzazione, tra cui una partecipata dall’attuale assessore al Turismo, Luigi Martello, hanno fatto ricorso al Tar vincendo la causa, ma, nonostante la sentenza favorevole ai lottizzanti, la cubatura è rimasta tale e quale grazie ad astuzie della vecchia amministrazione, sempre secondo i lottizzanti. Sui motivi per cui la lottizzazione sia diventata di iniziativa pubblica il Comune sottolinea che in base alla legge se i proprietari dei terreni interessati non riescono a mettersi d’accordo l’amministrazione comunale può fare suo il piano. Spiegazioni che il sindaco non ha dato alle interrogazioni della Cocco sottolineando che le pratiche sono state seguite dai tecnici comunali. “Io non volevo mettere in discussione il piano in sé, ma volevo capire dove sussisteva l’interesse pubblico, quando questo piano è diventato pubblico e in pratica cosa si doveva deliberare, un piano privato, pubblico o misto – spiega Antonella Cocco – E’ inammissibile che il sindaco non sappia rispondere a queste domande, tanto più che è anche assessore all’Urbanistica. Non si può scaricare le responsabilità di una decisione politica su i tecnici, in particolare sull’arch. Marco Farro, oltretutto dopo quello che è successo”. “Dagli atti – continua l’archi- tetto Cocco - risulta che la Giunta presieduta da Porto ha adottato la delibera il 17 luglio scorso quindi com’è possibile che il sindaco non sappia nulla a riguardo? Non si può pretendere che il consiglio voti qualche cosa senza spiegazioni”. A quel punto non ottenendo risposte precise la consigliera Cocco si è alzata abbandonando l’aula facendo mancare il numero legale perché già due consiglieri di maggioranza mancavano all’appello: l’assessore Martello non poteva votare ed i consiglieri di minoranza da tempo abbandonano l’aula quando si affrontano questioni legati all’edilizia. Gerardo Rigoni 8 Sabato 8 marzo 2008 l’Altopiano 8 Don Roberto: arciprete e campione di fondo L’11 febbraio a Sestola (MO), il sacerdote asiaghese ha vinto la gara di sci ‘Il Signore s(c)ia con noi’. La sua vita fatta di lavoro per la nostra Parrocchia, ma anche di sport. L’11 febbraio a Sestola (MO), si è svolta la nona edizione de ‘Il Signore s(c)ia con noi’, un campionato che, come si può ben capire dal titolo dell’iniziativa, correla simpaticamente liturgia e sport e vede misurarsi i sacerdoti sciatori di tutta la Penisola. L’evento, ideato da don Arrone Magni (consulente ecclesiastico emiliano), è stato organizzato dal Centro Sportivo italiano dell’Emilia Romagna, in collaborazione con il CSI Reggio Emilia, Modena e Carpi. Tra gli oltre sessanta sacerdoti scesi in pista, era presente quest’anno, per la prima volta, il nostro Arciprete don Roberto Bonomo, nella categoria under 60. Il sacerdote-sportivo si è classificato quarto nella gara di slalom gigante, mentre ha ottenuto un meritatissimo primo posto nella gara di fondo, ottenendo il risultato migliore non solo nella propria categoria, ma anche di tutti i partecipanti. Abbiamo deciso di incontrare don Roberto per fargli qualche domanda sulla sua passione e sullo sport. Tra i suoi fittissimi impegni per la nostra Parrocchia, proprio nel bel mezzo di una riunione, è riuscito a trovare un po’ di tempo da dedicarci e, nonostante l’iniziale imbarazzo dovuto alla sua grande umiltà, è riuscito, ancora una volta e come ogni domenica in Chiesa, a darci degli insegnamenti di vita tramite la sua esperienza. Com’è nata l’idea di partecipare all’esperienza ‘Il Signore s(c)ia con noi’? “Più volte ho letto in Internet o su riviste dell’esistenza di questo Campionato Nazionale. Con il mio ritorno il Altopiano, ho potuto allenarmi ed impratichirmi sulle piste e quest’anno ho dunque deciso di partecipare per la prima volta in assoluto”. A proposito di allenamento, è un fatto noto, in Altopiano, che oltre ad essere un bravo arciprete lei sia anche un eccellente sportivo: in cosa consistono i suoi allenamenti? “Due volte la settimana amo andare a sciare a Campomulo o al Barentaal; E’ stata una bella festa, quella di venerdì 22 febbraio ai Due Mori di Camporovere, con la cena a cui sono stati invitati a partecipare tutti coloro che negli anni hanno fatto parte di Radio Asiago. E le varie generazioni sono state ben rappresentate, a partire dai fondatori, con i primi presidenti, fino alle ultime “leve”. Una bella rimpatriata: c’è chi, per non mancare all’appuntamento, è arrivato in aereo da Londra, chi da Firenze, da Milano, da Rovigo, dal veronese, dal Tonale, da Bassano o da Thiene. Alcuni non si erano mai incontrati prima, ma non ci son stati problemi per legare, in fondo in comune si sono scoperte tante cose, su tutto la musica. E allora, fra l’ottima cucina del ristorante, l’impareggiabile voce di Luca e chitarra di Manuel, qualche “new entry” canora così così, e la compagnia, definita da qualcuno “the best”, la serata è andata avanti “al top”, tra canti, ricordi, brindisi! ovviamente posso farlo di mattina presto, conciliando così i miei impegni parrocchiali con lo sport. Di solito, arrivo sulle piste per primo, quando la neve è ancora intatta e mi alleno per un’oretta circa. Oltre allo sci di fondo, amo anche la corsa, che, solitamente, pratico la sera (anche tarda) dopo aver terminato le mie mansioni”. Qual è stato lo spirito dell’iniziativa? “Il clima della nona edizione della gara è stato sereno e gioioso, anche perché ho potuto conoscere sacerdoti provenienti da tutta Italia. Il più vicino a noi era il parroco di S. Martino di Castrozza. Sono stati due giorni di festa, vissuti nella condivisione, dato che, oltre a misurarci sulle piste, abbiamo anche alloggiato e desinato nello stesso albergo”. Cosa ne pensa delle manifestazioni sportive come quella a cui ha partecipato? “Gli eventi sportivi mettono in rilievo la bellezza di fare sport, al di là della competizione. Lo sport consente di creare nuove amicizie e di mettere alla prova sé stessi; è salutare sia dal punto di vista fisico che da quello relazionale, perché rigenera permettendo di comunicare con più gioia e serenità, anche nelle mansioni parrocchiali. Inoltre è utile anche a livello soggettivo ed individuale, allargando il cuore e conciliando la capacità di ascolto”. E dello sport in Altopiano, in relazione ai giovani, cosa ne pensa? “I nostri giovani, soprattutto per quanto riguarda gli sport invernali, hanno grandi possibilità. E’ necessaria una sinergia tra ragazzi, allenatori e famiglie per sottolineare l’importanza dello sport come crescita umana e spirituale, come forma di aggregazione e condivisione e per evitarne l’esasperazione. Infatti, il desiderio esagerato di ottenere risultati porta ad eclissare lo spirito di amicizia, solidarietà e divertimento insito nel concetto si sport e particolarmente evidente in quello di squadra. Certo, il risultato ha una sua importanza, ma prima di tutto bisogna considerare la gara o la partita sportiva che sia come un mezzo di aggregazione. E’ necessario anche un rapporto di dialogo e non di interferenza con la parrocchia di riferimento, che stiamo cercando di instaurare con riunioni con gli allenatori e gli educatori prima di fissare gli orari del catechismo, per esempio. Un altro passo avanti è stato la celebrazione della Santa Messa all’interno dello Stadio Odegar di Asiago in occasione della Festa dello Sport di quest’anno. Io e don Federico seguiamo spesso anche le partite, le gare e gli eventi sportivi. Miriamo ad un’armonia profonda tra la nostra Parrocchia e la realtà dello sport”. L’anno prossimo parteciperà all’iniziativa ‘Il Signore s(c)ia con noi’? “Certo e invito anche gli altri preti dell’Altopiano a parteciparvi: non serve essere atleti (pensate che il sacerdote partecipante più anziano aveva più di ottant’anni!), perché, oltre alla gara, l’esperienza è prima di tutto un momento di aggregazione. Don Federico, che mi ha accompagnato senza però gareggiare, si è proposto di farlo l’anno venturo. Inoltre ricorreranno i dieci anni dall’avvio della manifestazione, dunque sarà un grande momento di aggregazione e di festa”. Martina Rossi 8 Sabato 8 marzo 2008 ASIAGO Sciagura aerea sopra i cieli di Asiago. No, non è l’ennesimo fatto di cronaca nera, ma lo scenario previsto per una grossa esercitazione di protezione civile prevista ad Asiago nel mese di giugno. L’operazione, di carattere internazionale, vedrà la presenza di numerosi gruppi militari, civili e sanitari e si svolgerà dal 16 al 18 giugno prossimi. A prendere parte all’esercitazione saranno l’Aeronautica militare italiana, quella francese, quella spagnola e quella maltese. Inoltre parteciperanno uomini e mezzi della Protezione Civile dell’Altopiano, il Soccorso Alpino, i Vigili del fuoco, il 118, l’elisoccorso di Trento, la Guardia di Finanza, la Croce Rossa Italiana, la Polizia di Stato, i Carabinieri e la Capitaneria di Porto di Venezia. I particolari dell’esercitazione sono stati resi noti durante il primo incontro avvenuto nel Municipio ad Asiago la settimana scorsa con il Ten. Col. Oskar Spath dell’Aero- l’Altopiano Una maxi esercitazione di Protezione Civile L’iniziativa a carattere internazionale si terrà ad Asiago dal 16 al 18 giugno - Impegnerà l’Aeronautica militare di Italia, Francia, Spagna e Malta, oltre agli uomini di numerose istituzioni e associazioni locali nautica militare che ha illustrato il programma delle tre giornate. Presenti all’incontro i rappresentanti di quasi tutte le istituzioni che prenderanno parte all’esercitazione. L’iniziativa tende a met- tere alla prova il piano di protezione civile appena messo a punto dalla Comunità Montana che ha coordinato i vari piani comunali previsti dalla legge. Nello specifico si prevede che nella serata del 16 due velivoli si scontreranno nei cieli di Asiago con una aereo che finirà in mare al largo di Venezia, mentre l’altro cadrà nella zona nord dell’Altopiano. Partito l’allarme scatteranno tutte le misure previste e si provvederà all’allestimento di un punto medico avanzato nell’aeroporto di Asiago. Le ricerche continueranno per tutto il giorno successivo per terminare la mattina del 18. “La scelta di riproporre un’esercitazione in larga scala sull’Altopiano dopo quella effettuata quattro anni fa è segno che le nostre capacità organizzative e operative sono state apprezzate – dice Giampaolo Rigoni, assessore alla Protezione Civile della Comunità Montana – Da non trascurare poi la risonanza internazionale che questa manifestazione avrà che non fa mai male”. Gerardo Rigoni 7 Un mese di lavori lungo la Fratellanza Deviazione obbligatoria per chi da Conco scende verso Bassano del Grappa Circolazione stradale sospesa dal 10 marzo all’11 aprile 2008 lungo la strada provinciale Fratellanza in Comune di Marostica, nel tratto compreso dal Km. 8+500 circa al Km. 9+200 circa. L’ordinanza, già emessa, è necessaria per poter eseguire lavori di allargamento e sistemazione della sede stradale. “Cercheremo di ridurre al minimo i disagi - afferma l’Assessore alla Viabilità della Provincia di Vicenza Costantino Toniolo- sia in termini di tempo che di spazio. Chiediamo però a tutti i fruitori della strada di pazientare, perché poi il risultato sarà una strada dove il traffico sarà più fluido e più sicuro.” Il percorso alternativo da seguire sarà il seguente: tutti i mezzi provenienti da Conco in direzione di Bassano del Grappa, in prossimità dell’intersezione con la S.P. 71 Rameston, dovranno svoltare lungo questa e proseguire fino a raggiungere l’intersezione con la S.P. 248 Schiavonesca Marosticana. Quindi svolteranno a sinistra lungo quest’arteria fino a raggiungere Bassano del Grappa, e viceversa seguendo l’opportuna segnaletica stradale. Sarà assicurata agli utenti l’informazione stradale mediante la posa dei segnali di chiusura, dei relativi segnali di preavviso e di deviazione, dei segnali di divieto di sosta con rimozione forzata. L’ordinanza è già stata trasmessa, come di consueto, ai Comuni interessati, quindi Marostica, Bassano del Grappa, Conco, Lusiana, nonché agli Organi di Polizia, al Comando dei Vigili del Fuoco, alle FTV e all’ULSS n. 3, competente per territorio. “L’informazione capillare conclude Toniolo - permetterà alla ditta che eseguirà i lavori di poter svolgere al meglio le proprie funzioni, e ai residenti di adeguarsi alla nuova situazione, sia viabilistica che di trasporti, in maniera agevole. La collaborazione e la comprensione sono indispensabili per una buona riuscita dell’intervento.” 8 Sabato 8 marzo 2008 l’Altopiano 6 Foto tratte da: http://muredhawks.cstv.com/ facilities/mioh-goggin-icearena.html Guardate le foto qui sopra, le abbiamo trovate nel sito della Miami University e ci mostrano la splendida arena riservata alle partite dei Redhawks (hockey su ghiaccio). Ecco, il palazzetto dello sport di Asiago ci piacerebbe così: capiente, luminoso, bello da vedere, con un bell’impianto audio, con spazi ben organizzati, rispondente in pieno a tutte le esigenze delle squadre che ne dovranno usufruire (non solo di casa nostra) e anche a quelle della stampa che deve seguire le partite di campionato o gli eventi speciali. Insomma un mix perfetto di funzionalità ed eleganza. La struttura che l’amministrazione intende realizzare in zona Millepini diventerà non solo la casa per i gli Asiago Vipers (hockey in line), ma anche per la Pallacanestro Asiago, per la Slegar Volley, ma dovrà poter ospitare anche grandi manifestazioni sportive a livello nazionale e internazionale che portino ad Asiago squadre di grosso calibro e di sicuro richiamo. Sono cose a cui è meglio pensare visto che l’opera viene costruita ex novo e che il progetto è ancora da fare. L’assessore ai lavori pubblici di Asiago Giampaolo Rigoni sembra essere pienamente cosciente di ciò: “Il bando per l’assegnazione della progettazione scade il 10 marzo – dice – e una volta individuato lo studio di progettazione sicuramente organizzeremo un incontro in municipio con i progettisti e con i rap- Il palazzetto che vorremmo Al Millepini una nuova struttura per soddisfare le esigenze delle squadre locali, ma anche per ospitare grandi eventi sia sportivi che musicali. Scade il 10 marzo il bando per i progettisti presentanti delle associazioni sportive che dovranno farci sapere cosa chiedono ad una struttura come questa”. Ma qual è l’idea dell’amministrazione? “Abbiamo pensato ad un palazzetto con 2000/ 2500 posti a sedere – risponde Rigoni – adatto a varie discipline sportive, nel quale ospitare manifestazioni, sportive e non, di richiamo. Per questo il luogo scelto ci sembra il più idoneo, nell’area Millepini, vicino ai campi da Tennis, facil- mente raggiungibile sia per chi risiede ad Asiago, sia per chi arriva da fuori e trova lì vicino una notevole disponibilità di parcheggio”. Il budget di spesa preventivato qual è? “3 milioni 670 mila euro, finanziabili con l’intervento di una società di leasing e quindi dilazionati negli anni, nel frattempo cercheremo di accedere a qualche contributo importante”. E’ possibile dire quando potranno iniziare i lavori? “Cal- colando i tempi tecnici e amministrativi, probabilmente già quest’autunno, per avere il palazzetto pronto, si spera, entro il 2010". Che si pronto al più presto e che possa davvero diventare una cornice prestigiosa per incontri di campionato ed eventi speciali se lo augurano prima di tutti gli A s i a g o Vipers che da dieci anni sono costretti a disputare in trasferta anche le partite casalinghe. “Ma il palazzetto non sarà solo la casa dei Vipers – tiene a sottolineare il presidente Fabio Forte – un bell’impianto è fondamentale per il turismo e ad Asiago se ne sente la mancanza da molto tempo. Certo noi sappiamo bene cosa serve per l’hockey in line, nel nostro girovagare per mezza Europa ci siamo fatti sicuramente un’idea precisa di come dovrebbe essere questa struttura: dalle misure della pista per ospitare anche manifestazioni a carattere internazionale, al numero di spogliatoi, agli spazi per la stampa, alla zona bar. Essendo proprio all’entrata del paese è chiaro che sarà importante curarne il profilo esterno. Saremo comunque ben felici di essere interpellati e dare modestamente il nostro parere”. Non sono da meno le altre società sportive quali la pallacanestro Asiago o la Sle- gar Volley, sicuramente lusingate di poter in un prossimo futuro disputare le proprie partite in un bel palazzetto invece che in una semplice, seppur nuova e dignitosa, palestra. “Noi non abbiamo grosse esigenze. Il pubblico che ci segue non è così numeroso – dice Sonia Cavallo presidente della Slegar Volley – ma è anche vero che la nostra è una società in crescita: da una squadra siamo passate a tre e stiamo valutando la possibilità di avivarne una quanrta l’anno prossimo. Avere a disposizione un’altra struttura per allenamenti e partite potrebbe risolverci qualche problema. Svolgere le partite in un palazzetto sarebbe importante anche per un fatto d’immagine e di visibilità con tutto l’indotto di sponsor che questo potrebbe comportare” “Con il nuovo palazzetto – dice l’assessore Rigoni - l’impianto polifunzionale, ormai in fase i ultimazione, i campi da tennis, l’Agility Park e, a pochi passi, lo stadio del ghiaccio, l’area del Millepini sta diventando di grande importanza ed utilità per il paese e di grosso richiamo turistico”. Una volta realizzato il palazzetto, ad Asiago mancherà solo un nuovo campo da calcio in grado di ospitare i ritiri estivi di grosse squadre. “Sarà la prossima cosa a cui penseremo – afferma Giampaolo Rigoni – e, perché no, potremo realizzarlo proprio vicino al palazzetto!” Stefania Longhini 8 Sabato 8 marzo 2008 l’Altopiano 5 Rifiuti: Altopiano poco riciclone ATTUALITA’ Gli altopianesi non fanno la raccolta differenziata. E’ quanto emerge dai dati relativi allo smaltimento rifiuti. Il Comune più bravo è Lusiana con il 35% di raccolta differenziata. Asiago è invece il fanalino di coda con solo il 9%. Gli altri Comuni si collocano nel mezzo, ma sempre ben al di sotto dei dati di molti Comuni della pianura che arrivano a superare il 50%, fino a punte massime di quasi l’80%. Ci si chiede quindi come mai questa disparità e da cosa dipenda. In realtà da molti fattori tra cui la dispersione del- La raccolta differenziata arriva al 35% a Lusiana, solo al 9% ad Asiago. Allo studio un nuovo sistema di raccolta nel capoluogo altopianese con contenitori apribili con tessera magnetica o chiavi la popolazione su un vasto territorio vanificando ogni speranza di raccolta porta a porta che faciliterebbe molto il controllo di cosa la gente butta nelle spazzature. Altro fattore la poca accessibilità delle isole ecologiche, l’aumento esponenziale dei rifiuti in periodo turistico, la mancanza di centri di raccolta, ed anche, come sottolinea il sindaco di Foza, Giovanni Alessio Oro, una scarsa propensione alla raccolta differenziata e una bassa sensibilità verso questo problema. Quindi una campagna di sensibilizzazione è doverosa e necessaria perché si possano creare le basi per migliorare i dati, portando l’Altopiano a livelli delle città della pianura. “Necessario e fondamentale arrivare a 60 – 70% soprattutto per quei Comuni che hanno intrapreso la certificazione Emas – spiega il sindaco di Lusiana, Virgilio Boscardin, il cui Comune ha fatto un balzo in avanti con l’istituzione dell’ecocentro – Tirando le somme comunque bisogna trovare il modo di incentivare il cittadino a fare la rac- Asiago, si pensa alle contrade Dopo la sistemazione del centro storico con la realizzazione di importanti opere pubbliche, si provvederà a dotare le contrade di nuova illuminazione e di aree gioco per i bambini Illuminazione pubblica, sistemazione in alcune zone dei manti bitumati, creazione di aree dove i bambini possono giocare in sicurezza. Queste sono gli interventi principali che il Comune di Asiago intende apportare alle contrade dopo la sistemazione del centro storico. “Purtroppo, per motivi legati al completamento di opere pubbliche importanti, visto l’impegno finanziario che si è dovuto afforntare, abbiamo dovuto desistere negli anni scorsi nelle opere previste per le contrade – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Giampaolo Rigoni – La casa di riposo, il centro polifunzionale del Millepini, il palazzetto dello sport sono progetti che ci hanno impegnato molto, ora che sono stati definiti possiamo finalmente dedicarci a realizzare quelle opere nelle contrade che ci siamo prefissati”. Il Comune sta portano avanti un progetto di completamento del parco Millepini che, una volta finito, farà di quest’area una specie di cittadella dello sport e della cultura. Il centro polifunzionale del Millepini, con le sue sale dedicate a convegni e teatro, ma anche sala prove di musica e biblioteca, assieme al palazzetto dello sport, i cui lavori saranno assegnati a marzo, la sistemazione dei percorsi pedonali all’interno del parco andranno a creare, insieme allo stadio del ghiaccio e all’Agility Forest, un rilevante polo attrattivo per turisti e residenti. “La zona del parco diventerà un polo di aggregazione dei nostri giovani e, nello stesso tempo, darà la possibilità di ospitare convegni, rappresentazioni, concerti e manifestazioni sportive di tutti i tipi – dice Rigoni – Tra l’altro una zona facilmente raggiungibile dal centro, ma anche agibile per chi arriva da fuori con tre parcheggi a disposizione e una via di grande afflusso come quella dell’ex statale 349". A completare l’opera di riqualificazione del centro anche l’asfaltatura delle principali vie di Asiago una volta terminati i lavori dello scolmatore e di ViEnergia nonché l’illuminazione del percorso pedonale verso il laghetto ed il completamento del Museo dell’Acqua. “Poteremo a termine i lavori lasciati in eredità dalla precedente amministrazione e anche quelle prefissate da noi – conclude Rigoni credo sia un bel risultato”. Gerardo Rigoni colta differenziata, o diminuendo la tariffa a chi ricicla oppure alzandola a chi non lo fa; serve poi tutto il resto, informazione, sensibilizzazione e disponibilità delle aree adibite alla raccolta.” In futuro gli incentivi dovrebbero essere applicati agli utenti ricicloni di Asiago una volta che entrerà totalmente in funzione il nuovo sistema di raccolta messo a punto assieme ad Etra spa che dovrebbe portare la raccolta differenziata a quasi 60%. Un sistema del tutto simile del progetto pilota di Etra a Cadoneghe dove la raccolta differenziata è balzata da 10 a oltre il 70%. Il sistema prevede la sostituzione dei cassonetti con isole di raccolta dove si conferiscono i rifiuti. Le isole sono collocate in modo da essere facilmente accessibili e disposte per riuscire a servire circa 300 utenze. Ogni isola è costituita da quattro contenitori per il conferimento di carta, plastica e vetro , da un multipress container ad apertura con tessera magnetica e da un contenitore per l’umido con apertura con chiave. Il cittadino, munito di chiave e tessera magnetica personalizzata, si reca quindi all’isola di raccolta dove conferisce tutte le tipologie di rifiuti differenziati prodotti. I contenitori poi sono “intelligenti” cioè dotati di un siste- ma che segnala quando sono quasi pieni, così da poter ottimizzare i costi della raccolta, evitando passaggi inutili per contenitori semivuoti. “Il passo propedeutico a questo sistema è stato quello di portare da tassa a tariffa il costo all’utenza per la raccolta dei rifiuti perché non si può pensare di fare una raccolta come si deve senza i fondi necessari, la raccolta differenziata costa, e molto in montagna, ma è una scelta obbligata”. Una scelta che probabilmente sarà poi seguita dagli altri Comuni altopianesi una volta avviata la sperimentazione ad Asiago. Gerardo Rigoni Un ordine del giorno al consiglio provinciale per l’autonomia e il federalismo fiscale Do p o l a p ro p o s t a d e l G o v e r n o d i c re a re l a Provincia Autonoma di Belluno con legge costituzionale il consigliere p ro v i n c i a l e a s i a g h e s e Francesco Gattolin non ci sta a vedere la montagna vicentina trattata come la cugina povera di quella bellunese. Il consigliere del Ppe quindi ha presentato un Ordine del Giorno per l’autonomia e il federalismo fiscale in Consiglio Provinciale, sottoscritta anche da altri gruppi. «La scorciatoia di ingegneria costituzionale ipotizzata dal Governo si traduce in una negazione totale e irrispettosa della dignità dei cittadini dell’Altopiano di Asiago, oltreché in una mancanza di attenzione per la comunità vicentina tutta che sente come propri i disagi lamentati dalla montagna - rileva Gattolin - è inaccettabile che forme di autonomia per la Montagna Veneta, necessarie per dare risposte reali alle popolazioni, possano riguardare solo il Bellunese e non già nello specifico il Vicentino». La proposta chiede, in sostanza, al Parlamento Italiano l’attribuzione al Veneto di forme d’autonomia idonee a ridurre il divario ormai insostenibile con le vicine Regioni a statuto speciale so- stenendo la battaglia re g i o n a l e per il federalismo fiscale. Inoltre la proposta chiede l’approvazione di una riforma che attraverso il federalismo fiscale metta il Veneto in condizione di dare risposte concrete alle richieste di modernizzazione, di sostegno alle famiglie e di innovazione del sistema economico che coralmente emergono dalla comunità veneta. «Se guardiamo i numeri il vicentino ha oltre 22.000 cittadini che chiedono il cambio di regione a differenza dei 15.000 bellunesi quindi maggiori attenzioni qui da noi». G. R. 8 Sabato 8 marzo 2008 l’Altopiano 4 Microcriminalità in Altopiano “Cittadini, serve la vostra collaborazione” ATTUALITA’ “Dove sono le forze dell’ordine?” E’ una domanda che i cittadini dell’Altopiano spesso si pongono, specie quando si vedono impotenti e si sentono indifesi di fronte ad una microcriminalità ormai dilagante anche nel nostro territorio. Chi subisce un furto di qualsiasi genere si aspetta che al primo segnale di allarme i Carabinieri siano prontissimi ad arrivare, così da poter, se non far scappare i ladri a mani vuote o coglierli in flagranza di reato, almeno fermarli in tempo per recuperare la merce rubata. Non succede mai, ma non per mancanza di buona volontà, prontezza o di organizzazione da parte delle stazioni dei carabinieri presenti in Altopiano (Asiago, Canove, Enego e Lusiana), bensì per tempi tecnici difficilmente accorciabili dovuti al sistema organizzativo generale nel quale l’Altopiano si trova compreso. Ne parliamo con il Capitano Sabatino Piscitello, da un anno e mezzo comandante della Compagnia dei Carabinieri di Thiene, alla quale fanno capo le stazioni di Asiago e di Canove (Enego e Lusiana invece dipendono da Bassano). Capitano, ci fa capire cosa succede quando un cittadino chiama il 112 per richiedere l’intervento dei Carabinieri e com’è organizzata la sorveglianza sul territorio? “Un servizio di Pronto Intervento dei Carabinieri 24 ore su 24 sull’Altopiano non esiste. I pattugliamenti vengono garantiti dagli uomini delle stazioni di Asiago e di Canove durante tutto l’arco del giorno, fino alle 20 o 22, addirittura alle 24. A volte, specie nei weekend, quando c’è più movimento sulle strade, si eseguono anche pattugliamenti notturni. Il servizio di richiesta intervento funziona così: il cittadino chiama il 112, risponde la centrale operativa della Compagnia di Bassano del Grappa, che prontamente indirizza la chiamata a Thiene. Se c’è una pattuglia sul posto o nelle vicinanze viene subito allertata, Il Capitano Piscitello, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Thiene, invita gli altopianesi - Ad avere fiducia nelle istituzioni e sottolinea: “Le isole felici non esistono più” oppure parte una macchina da Thiene. Nei casi più gravi e urgenti vengono svegliati i Carabinieri reperibili di Asiago o Canove”. I fenomeni legati alla microcriminalità sono decisamente aumentati anche in Altopiano considerato fino a poco tempo fa un posto tranquillo rispetto alla pianura “Purtroppo le isole felici non esistono più. Dobbiamo fare i conti con una criminalità itinerante che ora colpisce anche nei piccoli centri, dove non ci sono ancora forme adeguate di autotutela. La maggior parte dei furti commessi in Altopiano è ad opera di gente che viene da fuori e che è ben organizzata. Non si può più pensare di lasciare finestre aperte o porte con le chiavi nella toppa e neanche macchine con le chiavi nel cruscotto. E’ facile, come già successo, vedersele portar via sotto gli occhi senza poter far nulla”. Cosa fanno i Carabinieri per arginare e contrastare questi fenomeni? “Oltre al normale pattugliamento sul territorio, si cerca di fare un lavoro di intelligence per rilevare tutti i movimenti sospetti, tenendo d’occhio persone, magari già schedate, la cui presenza nel territorio altopianese risulti non giustificata. Facciamo comunque tutto il possibile per tutelare i cittadini cercando di essere il meno possibile in caserma e il più possibile fuori. Spesso non ci riusciamo perché impegnati in altre incombenze. Si pensi ad esempio in questo periodo invernale alla nostra assidua presenza sulle piste da sci, sia alle Melette che al Verena che impegna parte dei nostri uomini per parecchie ore al giorno”. C’è qualcosa che i cittadini possono fare per contribuire al vostro lavoro? “Sicuramente avere fiducia nelle istituzioni. Noi siamo qui per loro. E poi collaborare: è importante che ci segnalino qualsiasi cosa anomala, anche quelli che possono sembrare i particolari più insignificanti che, se magari subito non dicono nulla, possono poi rivelarsi quei tasselli mancanti che aiutano a prevenire gli episodi di microcriminalità o a individuarne i responsabili”. Lei ritiene che un maggiore coordinamento tra tutte le forze dell’ordine presenti in Altopiano sia possibile? “Un coordinamento con le altre forze dell’ordine già c’è. Siamo sempre in contatto e organizziamo gli interventi a seconda delle competenze. Se si riferisce al pattugliamento specie notturno del territorio sarebbe sicuramente auspicabile, ma queste sono decisioni che vengono prese in seno al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica”. Stefania Longhini Capitano Sabatino Piscitello, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Thiene Prima lettera aperta alle Forze dell’Ordine, ai Sindaci e agli Assessori del Sociale del nostro Altopiano Siamo adulti preoccupati. Seriamente preoccupati della situazione dei figli del nostro altopiano. Quello che sta succedendo, alcool e droga, avrà conseguenze negli anni a venire e si manifesterà esattamente come si è già disastrosamente manifestata in passato nelle città di pianura. Solo che, qui ci conosciamo tutti. Tutti sappiamo e permettiamo che impunemente vengano furbescamente adescati i nostri giovani e iniziati alla dipendenza con subdole tecniche quali quelle di passare una “riga” di eroina o cocaina nelle “canne”!!! E una volta inalate le sostanze malefiche, le conseguenze le conosciamo bene. Come conosciamo bene l’effetto delle meta anfetamine che dopo mez- zanotte, dicono, siano comodamente trovabili nei locali del “dopo mezzanotte”! E si, dopo mezzanotte, i nostri giovani si spostano per danzare e incontrano venditori e compratori! Fino ad una certa età si può andare “lì” e dopo una certa età e qualche sostanza in più si può andare anche di “là”! E in alcuni locali, senza eticità e coscienza dei gestori, contro la legge, vengono venduti alcolici ai minori. Ci chiediamo cosa intendono fare le forze dell’ordine a riguardo. E nei luoghi dove i più giovani figli dell’altopiano si ritrovano per giocare e divertirsi, spesso sono appostati alcuni dei portatori di morte. Conosciamo bene chi OGGI sta facendo questo e come lo fa e dove lo fa. Sappiamo bene che queste meschinità permettono loro di guadagnarci, di fare uso e di permettersi beni ottenuti sulla vita dei nostri giovani. Non dobbiamo essere ipocriti. Non dobbiamo essere complici della morte. I fragili sono i primi ad essere colpiti. Alcuno di questi è già stato segnato per la vita da qualche “biscaro”! Serve il morto per fare qualche cosa? Se qualcuno vuole essere aiutato, naturalmente va aiutato. Ma se non vuole essere aiutato, e vende morte e sofferenza, deve essere fermato! Non servono tanti incontri. Serve “coerenza sociale” e “legalità! Sempre più spesso l’altopiano viene considerato territorio “libero” dove ci si può ubriacare e usare sostanze senza grossi problemi. Occorre vigilare e intervenire invece. Chi di dovere non può più aspettare! Chiediamo ai Sindaci di muoversi per quanto di loro competenza. Chiediamo la non apatia e il semplice rispetto delle regole da parte di tutti. Nessuno può restare indifferente. Per cortesia, in nome della sofferenza, non permettetevi nessuna risposta di politica estetica. Siamo in attesa solo di fatti. E se con i fatti temete di “toccare” quei gestori che guadagnano sulle vite, sulla sofferenza e sulla morte dei figli dell’altopiano siete complici in coscienza e di fatto dei trafficanti e dei guadagni facili illegali. Adulti preoccupati. 8 Sabato 8 marzo 2008 l’Altopiano 3 LA NEVE DEL VICINO Lo sci in crisi? Non dove si investe ATTUALITA’ Qualche decennio fa, nei cosiddetti anni d’oro per l’Altopiano, era piuttosto improbabile che a febbraio la gente del posto caricasse sci e valigie in auto per andarsene a sciare in qualche vicino comprensorio del Trentino o dell’Alto Adige: qui arrivavano parecchi turisti e c’era dunque lavoro per tutti, non solo per gli occupati in attività strettamente legate al turismo. Oggi invece sembra essere diventata un’abitudine per molti appassionati sciatori di casa nostra concedersi alcune giornate, o la classica settimana bianca, su piste di caroselli moderni e all’avanguardia, spingendosi fino in Austria o Germania, dove negli anni si è lavorato e investito per mantenere efficienti e competitivi i comprensori sciistici, nonché crearne di nuovi capaci di offrire agli appassionati di neve e sci le emozioni che cercano. E’ tutt’altro che infrequente sentire commenti di amici e conoscenti che si incontrano e si scambiano informazioni e pareri su quanto offrono luoghi come la Val Gardena, Plan de Corones, Solden, St.Anton, l’elenco potrebbe continuare a lungo. Parlano di impianti futuristici, di collegamenti che permettono di passare un’intera giornata sulla neve senza mai ripetere la stessa di- Altopianesi in vacanza per qualche giorno in altre località turistiche invernali: “Piste affollate e difficoltà a trovare stanze libere: tutto esaurito da dicembre a marzo” scesa, di panorami mozzafiato, di fiumi di gente che di giorno affollano le piste e la sera i locali delle cittadine da dove partono gli impianti. Si dicono stupiti soprattutto nel constatare di persona quanta gente frequenti, in qualsiasi giorno della settimana, queste località turistiche invernali. “Si dice che mancano i soldi – commenta un gruppo di sciatori appena rientrati dall’Austria – che ci sia crisi economica, che anche per questo la gente non viene più a sciare. La realtà che si può toccare con mano in questi posti è il benessere dato da un indotto turistico ad alto livello. Il “pienone” da tutto esaurito di cui godono da dicembre a fine marzo, dimostra che dove si è saputo stare al passo con i tempi la crisi non esiste. Basti pensare che, se non si prenota con largo anticipo, risulta quasi impossibile trovare un posto per dormire in zona, se non ben lontani dai punti di partenza degli impianti di risalita. Personalmente siamo riusciti a trovare alloggio per la notte solo a trenta chilometri di distanza dalla località scelta per sciare. Alcuni nostri conoscenti hanno fatto numerose telefonate e lunghe ricerche in internet prima di trovare delle camere libere”. Il gruppo di amici sciatori racconta di piste e baite stracolme di gente, di code agli impianti di risalita che portano sulle cime più suggestive, di impianti moderni che permettono trasporto veloce; di locali dedicati all’aprés ski dove a volte è impossibile entrare perché pieni zeppi di gente che dopo aver passato la giornata sulla neve si ferma a far festa in allegria. A seconda dei luoghi i frequentatori sono famiglie, o gruppi di amici, alcune zone sono preferite dai più giovani, altre da gente di media età. “In questi posti si sono saputi organizzare per valorizzare e sfruttare economicamente quanto la montagna offre. Se si vogliono continuare a definire i nostri “paesi turistici” – aggiungono gli sciatori - bisogna renderli turistici, adeguarsi con stazioni moderne, nuove piste, sistemi di innevamento arti- ficiale. Le potenzialità ci sono, la montagna deve e può dare da vivere alla sua gente. Mentre le altre località si sono aggiornate, con continui investimenti, qui, da trentacinque anni a questa parte, non si è fatto più nulla, arrivando a una tale precarietà dell’offerta, con ambienti vecchi e depressi, che ormai anche coloro che possiedono una seconda casa vanno a fare le settimane bianche altrove e qui ci vengono solo quando è il momento di pagare le spese condominiali. Vorremmo sottolineare che i posti che abbiamo frequentato in questi ultimi anni non sono economicamente vantaggiosi, ma se le stazioni sciistiche sono moderne, riescono a lavorare in pieno anche con prezzi alti, ciò che offrono porta loro una grande econo- mia, che va a vantaggio di tutto il territorio. Questo vale per tutte quelle località che si sono sviluppate in positivo, in fondo non occorre andare lontano, basta guardare l’esempio di Folgaria, a due passi da noi”. - Turismo e ambiente naturale sono strettamente interconnessi. Frequentando questi posti si ha l’impressione che i danni causati all’ambiente e alla natura da disboscamenti per la costruzione degli impianti e delle piste non siano stati presi in considerazione, badando al solo ritorno benefico a favore dell’economia, o si è cercato di trovare un giusto equilibrio per favorire quest’ultima senza troppo intaccare il territorio? “Forse – concludono – si è avuto il coraggio di sacrificare una parte di territorio per il bene futuro della sua gente, impegnandosi però allo stesso tempo a restituire alla natura parte di quanto tolto, come pubblicizzato ampiamente in depliant che, tra le varie informazioni, riportano anche la descrizione di interventi che vengono annualmente portati a termine per ripristinare il manto erboso e il patrimonio boschivo, di come si dà una mano agli agricoltori locali acquistando i loro prodotti da utilizzare nei ristoranti, o ancora di come si utilizzino impianti solari e di recupero del calore residuo per produrre energia. Siamo convinti che lo stesso si possa fare anche da noi, e che l’adeguamento non sia più rinviabile se vogliamo continuare a considerarci località a vocazione turistica”. Silvana Bortoli 8 l’Altopiano Sabato 8 marzo 2008 2 RIUNIONI POPOLARI PER DISCUTERE SUI PROGETTI Nuove piste, nasce un comitato ATTUALITA’ Nuovi impianti di risalita e nuove piste da discesa in Altopiano, sembra stia per nascere anche un comitato civico altopianese in loro favore. Ne parliamo con Daniele Paganin, presidente dell’Associazione Scuole Sci dell’Altopiano, ma soprattutto titolare assieme ai fratelli Mario e Franco dell’Agenzia Viaggi Happy Siben, un’agenzia di “incoming” il cui scopo è quello di far arrivare turisti sull’altopiano, prevalentemente d’inverno, con le settimane bianche. “E’ vero, si è parlato fra maestri di sci e operatori turistici locali, di creare un movimento di opinione e di sensibilizzazione per la creazione di nuovi impianti di risalita e piste da sci. Per il momento siamo ancora impegnati nella stagione in cor- Paganin: “L’ultimo investimento sugli impianti risale agli anni ’70. Fondamentali sono le strutture, piste e la possibilità di programmare la neve. Qualche albero si può pure sacrificare” so, ma l’idea è quella di organizzare entro breve delle riunioni popolari, sperando in un interesse generale che possa appoggiare lo sviluppo delle infrastrutture turistiche necessarie al rilancio del turismo invernale sull’Altopiano, partendo tra l’altro dal fatto che, finalmente, le amministrazioni sembrano orientate in questo senso”. - Quali sono le località interessate alla creazione di questi nuovi impianti? “Non è nostra intenzione discriminare un posto per un altro, certo andrebbe data la priorità a quei luoghi che meglio si prestano, in considerazione dei cambiamenti climatici e meteorologici che hanno portato a un innalzamento delle quote interessate da precipitazioni nevose. A parte questo, qualsiasi posto secondo noi va bene, purché gli impianti si facciano. L’ultimo investimento importante sull’Altopiano risale agli inizi degli anni ’70, con il comprensorio delle Melette, poi più nulla, se non pochi ammodernamenti. Del resto gli impiantisti non sono più in grado di sopportare i grandi investimenti necessari, è indispensabile possano avere l’aiuto di tutti”. - Cosa risponde a coloro che non vogliono gli impianti perché dicono che si andrebbero a compromettere irrimediabilmente gli equilibri di siti naturali di grande valore e importanza? “Credo che il futuro Sapor d’acqua natìa “Donna, sei bellissima!” Donna, sei bellissima! Ti chiamerò Margherita, perché è il nome di un fiore che imparai a riconoscere sin da bambino nel prato tra la casa e il torrente. Margherita, come quei petali che mi piaceva strappare quando mi fischiavano le orecchie nell’intento d’indovinare quale volto mi stesse pensando. T’ho pensato perché una mimosa, tutta gialla e tremolante, m’ha rimembrato la tua festa sbocciando nel giardino di casa mia. La festa della donna: cioè della bellezza e della seduzione, dell’incantesimo e della femminilità. Del sorriso, della vita, di Dio. Oggi il mio cuore di sacerdote è in festa per te! Un controsenso per l’umano e malizioso pensare, un dono nella legge del “centuplo quaggiù” voluta da Dio. Pure Lui scelse una donna vergine per offrire al mondo la femminilità. Fece storia “donna” Maddalena che accarezzò i piedi del Maestro a casa di Simone il fariseo. Era donna la Samaritana aspettata al pozzo, la peccatrice di fronte alla quale Cristo scriveva per terra, la Donna rimasta agganciata sotto la Croce. Donna fu Ester, Rut e Giuditta, Rachele, Rebecca e Lia. La Bibbia esalta le donne nel suo lento parlare di Dio. Donne che toccano nel profondo: e chi ti tocca diventa profeta per te. E in quei tocchi Dio ti sfiora, ti emoziona, t’accende i passi. Il giorno del mio sacerdozio eri lì, bella e tremante. Ma c’eri anche il giorno dopo. E il giorno dopo ancora. E’ un’amicizia che non spaventa perchè rispetta e conserva le distanze. Consacrato sacerdote avvertii che santità non significa spegnere una passione, bensì convertirla: un prete che uccida l’umano è un analfabeta emotivo. Ti tenni stretta. Distanti e vicini. Ma anche stretti e lontani perché “gli dei muoiono di troppa vicinanza” (R. Caillois). All’inizio ti nascosi per paura che l’uomo sporcasse la tua presenza. Poi, tra gli scaffali della biblioteca, intesi la storia di Bernardo di Chiaravalle con Ermengarda, contessa nobile e potente. Per lei allungava i viaggi, slittava gli appuntamenti, spandeva effusioni affettuose e amorose. Divenne san Bernardo in sua compagnia. Ad Assisi un altro uomo di Dio, Francesco di Bernardone, volle vicino Iacopa dei Sottesoli. In punto di morte le chiese dei biscotti. Per sentire la mano che li offriva. Il cuore che guidava la mano. Teresa di Gesù, donna potentissima, a padre Girolamo Graciàn dedicò lettere di appassionato affetto. Nel silenzio dei chiostri, storie fatte di incontri, affetto e amicizia: che architettura d’umanità! Scrive Ermes Ronchi: “se spegni le passioni diventerai solo un eunuco, non un santo”. Tenerezza e castità: un te- orema inestricabile! Tu lo sai che non potrò mai dire che per me “amare” significa amare te. Questo lo riservo solo al mio Dio. Ma mi piace vedere che non ne sei gelosa: anzi, sei rassicurata nelle mie intenzioni. Mi conforta avvertire che l’essenziale della castità non è la castrazione o la rinuncia del possesso, ma l’indirizzare tutto verso Dio. Per rinforzare questa vita. Nella casa di Betania, stretto tra Marta e Maria, l’Uomo di Nazareth tenne una lectio magistralis sull’amicizia femminile. Con le donne condivise pensieri, orizzonti e sogni. Una mimosa oggi mi ricorda la tua festa. E il mio sacerdozio. Un sacerdozio che Dio ha posto sulla soglia di una carezza che non trattiene. Per spiegarmi che il cuore abita vicino anche se il corpo è lontano! Don Marco Pozza www.spritz.it/blog/don marco dell’Altopiano sia il turismo, se vogliamo offrire un domani migliore ai nostri figli è necessario incrementare le presenze invernali, e questo sarà possibile solo facendo nuovi impianti, anche se sarà necessario sacrificare qualche albero. Da dire poi che le piste di sci si devono considerare positivamente dal punto di vista naturalistico ed estetico perché diversificano l’ambiente dell’Altopiano, che oramai è completamente occluso da boscaglie di scarso pregio economico e naturalistico. A tutti balza agli occhi la bellezza della striscia bianca delle piste del Verena, o le poche radure delle malghe rimaste in mezzo alle estese e onnipresenti foreste. Dal punto di vista ecologico l’Altopiano abbisogna di biodiversità, che abbiamo perso con il rimboschimento di tutta la parte medio alta. Questo è il fenomeno ecologico maggiormente negativo dei giorni nostri e le piste di sci si devono vedere positivamente in questa ottica. Vorrei anche sottolineare come, dal 1970 ad oggi, parecchi impianti abbiamo chiuso, ricordo con nostalgia il Bellocchio (con un impianto di illuminazione artificiale negli anni ’70!) il Maddarello (con il trampolino!), il Monte Corno, il Puffele, Cima Ekar, i Larici, la seggiovia del Kaberlaba per un totale di 15 impianti di risalita che abbiamo in meno. - E’ stato ipotizzato anche un referendum per sentire il parere di tutta la popolazione su questo argomento che trova riscontri a volte anche molto diversi tra loro. “Se questo serve a dare forza di decisione alle amministrazioni, ben venga. Il contatto costante con le persone a cui rivolgiamo le nostre offerte turistiche, mi dà conferma continua dei limiti di ciò che andiamo a proporre: impianti vecchi, stazioni lontane dai centri abitati con poche corse di skibus, anche se in questi ultimi anni si è migliorati in questo servizio. - Un commento sulla stagione che si va a concludere, quest’ultima nevicata servirà ad allungarla un po’? “Siamo molto soddisfatti – conclude Paganin – perché siamo riusciti a lavorare bene e a far lavorare bene coloro che ci sono vicini. La recente nevicata forse servirà ad allungare leggermente la stagione, ma non è fondamentale. La stagione va programmata ora per il prossimo anno. La neve naturale attira e serve, ma non ci si può basare solo su di essa. Quel che serve sono le strutture, impianti, piste e la possibilità di programmare la neve indipendentemente dal “cielo”, insomma quello che stanno facendo a confine meglio di noi.” Silvana Bortoli QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI La voce degli 8 Comuni l’Altopiano ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” N. 263 - ANNO XI - EURO 1,50 GALLIO Antonella Stella nella Tribù dei Coraggiosi ROANA Cocco-Porto E’ ancora scontro in Consiglio Comunale pag. 14 I SAPORI DELLA TRADIZIONE SABATO 8 MARZO 2008 CESUNA La piazza intitolata a De Andrè? Un NO corale alla proposta pag. 9 pag. 9 SICUREZZA Nuovi Nuovi impianti impianti di di risalita risalita un un comitato comitato per per ilil si si Intervista con il capitano Sabatino Piscitello “Le isole felici non esistono più” Paganin: Paganin: “Qualche “Qualche albero albero si si può può anche anche sacrificare” sacrificare” pag. 4 pag. 7 Lo sci in crisi? Confrontiamoci con i comprensori che investono in servizi sempre nuovi pag. 2 - 3 RIFIUTI ASIAGO La parola d’ordine per il prossimo futuro è riciclare Il palazzetto che vorremmo! pag. 5 SPORT Amara chiusura per la stagione dell’Emisfero Asiago LUSIANA pag. 6 FOZA L’Aeronautica militare di Italia, Francia, Spagna e Malta nei cieli dell’Altopiano 35 anni di attività per il Gruppo Donatori pag. 12 E’ POLEMICA SULLA STRADA PER LOCALITA’ BISBANT pag. 16 Sci Club La bella stagione dell’Unione Sportiva Asiago Per la Sportivi Ghiaccio Roana e il Circolo Pattinatori Asiago pagina 22 è il momento dei bilanci da pag. 20 a p.24 pag. 15