Sabato 16 Luglio 2011 Direttore Antonio Ciliento Anno III - Numero 20 www.gazzettinoeuropeo.it GAZZETTINO EUROPEO PARLAMENTO EUROPEO SETTIMANALE DI INFORMAZIONE E DOCUMENTAZIONE COMUNITARIA PER L’EUROPA E IL MEDITERRANEO GAZZETTINO EUROPEO.IT Un discreto successo i risultati delle “prove da sforzo” effettuate dall'Authority europea su 91 istituti di credito del vecchio continente TERZO STRESS TEST PER LE BANCHE EUROPEE: BOCCIATE MENO DEL 10% Meno del 10% è stato giudicato non in grado di superare gli stress test, Buona la performance dei 5 gruppi italiani (Intesa Sanpaolo, Unicredit, mentre per altre 16 banche è necessario uno sforzo di ricapitalizzazione Montepaschi Siena, Banca Popolare e UBI Banca) impegnati nella prova TABLOID-GATE: LE SCUSE NON BASTANO A PLACARE LO SCANDALO TRAVOLTO DALLO SCANDALO INTERCETTAZIONI TRABALLA L’IMPERO DI RUPERT MURDOCH UNIONE EUROPEA POLONIA ALLA GUIDA DEL SEMESTRE DI PRESIDENZA DELL’UE COMMISSIONE UE AL VAGLIO LA RIFORMA DELLA POLITICA COMUNE DELLA PESCA Il ciclone legato alle intercettazioni illegali messe in atto dalle testate giornalistiche del gruppo News Corporation di Rupert Murdoch per ottenere scoop ai danni di migliaia di persone famose e non, non sembra avere fine. Ogni giorno nuovi, eclatanti colpi di scena. GERMANIA PREMIO “QUADRIGA” CONTESTATO A PUTIN Gli organizzatori del premio hanno annunciato che non assegneranno il premio al premier russo Vladimir Putin, come previsto, per la pioggia di proteste ricevute contro il loro progetto EUROPARLAMENTO ETICHETTE ALIMENTARI: ADOTTATE LE NUOVE NORME SULL’OBBLIGO DI INFORMAZIONE Ora il contenuto energetico e le percentuali di grassi, carboidrati, zuccheri, proteine e sale, dovranno tutte essere indicate 2 Gazzettino Europeo 16 Luglio 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT Un discreto successo i risultati delle “prove da sforzo” effettuate dall'Authority europea su 91 istituti di credito del vecchio continente TERZO STRESS TEST PER LE BANCHE EUROPEE: BOCCIATE MENO DEL 10% Si conclude con un discreto successo il terzo stress test a carico delle banche europee. Il giudizio è della Ipsoa che nella sua analisi ricorda che meno del 10% dei partecipanti all'esercizio non è in grado di superare lo scenario sfavorevole ipotizzato, mentre per altre 16 banche si richiede un ulteriore sforzo di ricapitalizzazione. E l'ammanco di capitale è in ogni caso nettamente inferiore a quanto previsto da analisti e operatori di mercato. Questo, almeno, in base alla semplice lettura dei dati ufficiali, resi noti dalla European Banking Authority nel pomeriggio di venerdì 15 luglio. L'interpretazione dell'esito è più complessa, dovendo tenere conto delle specifiche caratteristiche metodologiche del test. Diciamo subito che le critiche non sono mancate neppure stavolta, anche se è stato generalmente riconosciuto il carattere più rigoroso del test rispetto all'esercitazione svoltasi un anno fa. Ma vediamo anzitutto i dati pubblicati dall'Eba. Sono stati sottoposti all'esercizio 91 istituti bancari. Di questi 90 hanno pubblicato i risultati finali. Si è rifiutata di farlo la tedesca Landesbank Hessen-Thüringen (Helaba), che il 13 luglio ha revocato all'Eba l'autorizzazione di rendere integralmente noti i propri dati. Helaba ha giustificato la decisione contestando la misurazione del Tier-1 capital (ossia il capitale di qualità primaria) da parte delle autorità di sorveglianza comunitarie, in quanto non include alcuni strumenti finanziari consentiti dalla loro controparte tedesca; secondo quanto dichiarato da Helaba, il risultato «avrebbe condotto a dimezzamento del core capital senza alcun fondamento legale». Non è difficile intuire come dietro alla decisione di Helaba vi sia una precisa valutazione dell'organo di sorveglianza bancaria tedesco, la Bafin, il cui presidente, Jochim Sanio, agli inizi di luglio aveva posto in questione la legittimità stessa dell'Eba. Appare quindi giustificato includere Helaba nel novero delle banche che hanno fallito il test, il cui numero sale quindi a nove. Questi gli istituti che, in base ai dati pubblicati, non dispongono di riserve sufficienti per mantene- re il Tier-1 capital ratio (il rapporto fra capitale primario e attivi ponderati in base al livello di rischio) al 5% in caso di uno scenario macroeconomico avverso nell'eurozona: Spagna - Caja de Ahorros del Mediterraneo, Banco Pastor, Grupo Banco Grupo Caja, Unnim, CatalunyaCaixa. Grecia - Banca Agricola di Grecia (ATEbank), EFG Eurobank Austria - Oesterreichische Volksbank Ma l'attenzione dell'Eba si concentra anche sui 16 istituti che hanno superato di misura la barriera, con un Tier1 capital ratio che risulterebbe fra il 5% e il 6% in nel caso sfavorevole. Si tratta di Espirito Santo Fin Group, Marfin Popular Bank, Gruppo Bancario Piraeus, Nova Ljubljanska Banka, Banco Popular Español, Nova Caixa Galicia, Bankinter, Banco Comercial Portugues, BFA Bankia, HSH Nordbank, Hellenic Postbank, Norddeutsche Landesbank, Grupo Banca Civica, Caixa Ontinyent Banco Popolare e Banco De Sabadell. Tutte promosse le banche italiane. I cinque gruppi sottoposti al test (IntesaSanpaolo, Unicredit, Montepaschi Siena, Banca Popolare e UBI Banca) hanno superato la prova con un discreto margine. Grazie alle misure di rafforzamento patrimoniale realizzate in corso d'anno, il Tier-1 capital ratio medio ponderato delle cinque banche risulta pari al 7,3% in caso di scenario avverso (rispettivamente, all'8,9% per Intesa, al 6,7% per UniCredit, al 6,3% per Montepaschi, al 5,7% per Banco Popolare al 7,4% per UBI). Modesto è infine l'ammanco patrimoniale per gli otto istituti che ufficialmente non hanno superato il test. La valutazione dell'Eba è di soli 2,5 miliardi di euro, ben inferiore a quanto previsto da analisti e investitori. La situazione sarebbe stata ben diversa – ha precisato l'ente di sorveglianza – qualora le banche europee non avessero provveduto ad accrescere la propria dotazione patrimoniale fra il gennaio e l'aprile scorso. In tal caso 20 istituti non avrebbero rispettato i criteri minimi di capitalizzazione, con un ammanco complessivo di 26,8 miliardi di euro. Lo “scenario avverso” anche stavolta conteneva la simulazione di un quadro macroeconomico recessivo per l’intera UE, aggravato dalla crisi del debito sovrano e dei mercati azionari. Per il primo criterio è stata ipotizzata una flessione del prodotto interno lordo dell'eurozona pari allo 0,5% nel 2011, con una crescita inferiore di 4 punti percentuali nell'arco del biennio rispetto allo scenario di base. «In altre termini – ha sottolineato nel corso della presentazione dei risultati il presidente dell'Eba Andrea Enria – è come se il quadro del 2009 si ripetesse per due anni di seguito». Oltre a questo, lo scenario sfavorevole include un calo dei mercati azionari euro- pei nella misura del 15% e perdite derivanti dal trading in titoli del debito sovrano non detenuti in portafoglio fino alla scadenza. Secondo le valutazioni critiche di analisti e commentatori, in ogni caso emergono dubbi circa il “realismo” del test. Indubbiamente va riconosciuto all'Eba di avere compiuto un notevole sforzo, rispetto all'esercizio del 2010, per incorporare quanto più possibile dello scenario negativo che vede una riduzione del valore contabile del debito sovrano della Grecia e del Portogallo. Resta il fatto che come è stato osservato da diversi analisti - anche questo scenario non tiene conto (e bisogna ammettere che non è semplice farlo, a meno di non ricorrere ad una metodologia più complessa) delle variabili che possiamo definire come istituzionali, nel senso più ampio del termine, e che formano ormai la cronaca quotidiana della vicenda. Parliamo delle convulsioni dei mercati di fronte alle decisioni delle agenzie di rating, parliamo delle aspettative negative che circondano l'intera questione della stabilità finanziaria della periferia dell'eurozona (in parte giustificata, in parte artificialmente gonfiata dalle decisioni delle agenzie e dai media finanziari britannici e statunitensi), ma parliamo anche delle esitazioni e delle contraddizioni che contraddistinguono la reazione delle autorità europee e dei governi incaricati di applicare le misure di austerità richieste. Tutte queste variabili — che solo con difficoltà, lo ripetiamo, possono essere incorporate in un modello teorico — costituiscono il contesto effettivo entro il quale le banche europee si trovano oggi ad operare, ma non sono in alcun modo rintracciabili neppure in questa edizione riveduta e corretta degli stress test. E questo non può che indurci a considerare con estrema cautela le indicazioni che da essi è possibile ricavare. La tua pubblicità su Efficace, conveniente, diversa. Plausibile alternativa. [email protected] Gazzettino Europeo 16 Luglio 2011 Pubblicità [email protected] 3 GAZZETTINO EUROPEO.IT LA POLONIA INAUGURA IL SEMESTRE DI PRESIDENZA DI TURNO DELL’UE UNIONE EUROPEA Dal primo luglio 2011 Donald Tusk, ministro polacco, ha assunto la presidenza del Consiglio dell’Unione Europea. Carica che lo terrà impegnato fino al prossimo 1 gennaio, quando la cederà al primo ministro danese. Con un discorso determinato e non senza critiche il premier polacco Donald Tusk ha presentato il proprio ambizioso programma di presidenza dell’Unione Europea, ai parlamentari riuniti in sessione plenaria a Strasburgo. Nel suo intervento Tusk ha scatenato in più passaggi gli applausi. In particolare quando ha invitato l’Europa a ritornare al sistema di valori della sua costituzione. Come quello della solidarietà, sia in rifermento all’immigrazione sia ad aiutare la Grecia ad uscire dalla crisi. E, in effetti, l’agenda presidenziale polacca dovrà affrontare, sul piano interno, proprio la questione economica, cercando di preservare al massimo l’unità continentale, sollecitata in maniera dura dalle spinte localistiche, legate proprio alla difficile gestione della prolungata crisi economico finanziaria. Ma non basterà gestire l’emergenza, compito di per se già arduo, giacchè occorrerà pensare a politiche di sviluppo nuove, che permettano, cioè, di ricostruire e rivitalizzare il tessuto connettivo dell’unione. «La cosa più importante oggi è ristabilire la fiducia nel senso dell'Europa», ha spiegato Donald Tusk nell'intervista esclusiva concessa al quotidiano tedesco più istituzionale, la Frankfurter Allgemeine Zeitung - secondo la cronaca di Lettera43 - «e talvolta ho l'impressione che proprio gli europei coltivino il dubbio che l'Europa sia il luogo migliore in cui vivere. E tuttavia l'Europa è proprio il luogo migliore del mondo, se lo osserviamo attraverso la prospettiva dei suoi diritti fondamentali e dei suoi valori, tutti focalizzati alla tutela dell'uomo. E noi europei siamo i primi a dimenticare quanto il nostro continente rappresenti un modello e un esempio per il resto del globo, un oggetto del desiderio». Non deve sorprendere che proprio un Paese rientrato nel cuore dell'Europa dopo decenni di forzata appartenenza al blocco sovietico e un più ampio passato di sofferenze possa restituire nuova linfa vitale a un'idea europea un po' appassita. In appena vent'anni la Polonia ha realizzato una transizione di successo che l'ha trasformata nell'economia più stabile e dinamica dell'ex area socialista ed oggi rappresenta un punto di riferimento PARLAMENTO EUROPEO imprescindibile dei nuovi equilibri europei scivolati verso est. L'approccio nei confronti della crisi greca e di quelle possibili negli altri Paesi a rischio ha un chiaro marchio bruxellese: «Dobbiamo evitare tutti i turbamenti che possano condurre alcuni Paesi alla bancarotta finanziaria e mettere in discussione l'esistenza stessa dell'Europa», ha ripreso Tusk, «appoggiare in ogni modo la coraggiosa opera di riforma del presidente Papandreou e utilizzare i giusti toni nel dibattito pubblico. «Io condivido quella concezione nordica», ha aggiunto il premier polacco, «secondo cui è necessario che i Paesi adeguino le proprie condizioni di vita alle regole fondamentali che ci siamo dati, ma è necessario non far mancare mai la solidarietà, assicurare che la richiesta di un ritorno alla responsabilità sarà accompagnato dagli aiuti necessari». Dalla sofferenza per la separazione all'europeismo integralista L'esperienza di un Paese che ha a lungo sofferto la separazione da un'Europa di cui è parte integrante, ritorna ogni qualvolta l'intervista tocca i punti di crisi nel rapporto fra i diversi membri. È il caso, ad esempio, della decisione danese di rimettere i confini doganali a nord verso la Svezia e a sud verso la Germania. «Forse come polacco posso capire meglio di altri il valore dell'idea di Schengen, cioè di un'Unione senza confini interni», ha replicato Tusk alla Frankfurter, «perché prima di riconquistare la nostra libertà non era mica tanto facile oltrepassare quei confini. Per milioni di europei, l'Europa è soprattutto il sinonimo della libertà di movimento da una parte all'altra, senza passaporti e senza controlli». Ma l'Europa, spesso identificata solo come un enorme carrozzone burocratico privo di legittimità democratica, rischia di appassire per mancanza di fiducia: «Nella situazione attuale abbiamo bisogno del massimo di comprensione e fiducia», ha concluso il premier polacco, «il veleno più insidioso è proprio questa crisi di fiducia che produce visioni ristrette e ci impedisce di pensare con categorie europee ai problemi che abbiamo di fronte. «È necessario ritrovare una voce unitaria invece che parlare per slogan cercando di imporre i nostri interessi nazionali particolari», ha spiegato Tusk, «e credo che oggi siamo testimoni di uno scontro fra due prospettive: una di respiro tattico, che ci conduce a decisioni sbagliate perché legate a problemi interni dei nostri Paesi e magari al risultato di un'elezione particolare, e una strategica. Questa prospettiva strategica richiede coraggio, e soprattutto la forte consapevolezza che esista un interesse comune europeo». Da Varsavia, dunque, arriva una lezione di europeismo che dovrà tradursi, nel breve tempo dei sei mesi di presidenza, in atti concreti. STRASBURGO: I FLUSSI MIGRATORI NON GIUSTIFICANO LA REINTRODUZIONE DEI CONTROLLI ALLE FRONTIERE Il Parlamento europeo si oppone fermamente alla reintroduzione dei controlli alle frontiere all'interno dello spazio Schengen. L'afflusso dei migranti e dei richiedenti asilo non può giustificarne il ripristino, secondo una risoluzione sulle modifiche previste alle norme di Schengen, adottata nell’ultima plenaria di Strasburgo dell’ europarlamento. Il sistema di Schengen è stato recentemente messo sotto pressione, con alcuni Stati membri che, di fronte l'improvviso afflusso di immigrati dal Nord Africa, stanno valutando l'opportunità di ripristinare i controlli alle frontiere nazionali. Il 24 giugno, il Consiglio europeo ha invitato la Commissione a presentare a settembre una proposta sull'introduzione di un "meccanismo di salvaguardia" per far fronte a "situazioni eccezionali". In una risoluzione adottata in plenaria a larga maggioranza, il Parlamento europeo deplora vivamente il tentativo di vari Stati membri di ripristinare i controlli alle frontiere e ribadisce la sua "ferma opposizione a qualsiasi nuovo meccanismo Schengen che persegua obiettivi diversi dal potenziamento della libera circolazione e dal rafforzamento della governance UE dello spazio Schengen". Il Parlamento europeo sottolinea che l'attuale Codice frontiere Schengen prevede la possibilità di reintrodurre controlli alle frontiere interne "solamente in caso di minaccia grave per l'ordine pubblico o la sicurezza interna". Invita la Commissione a presentare un'iniziativa volta a definire la "rigorosa applicazione" delle disposizioni vigenti da parte degli Stati membri, insistendo sul fatto che qualsiasi nuova deroga, ad esempio ulteriori motivi per il ripristino dei controlli di frontiera, "non avrebbe sicuramente l'effetto di rafforzare il sistema Schengen ". Secondo i deputati, i recenti problemi emersi in relazione a Schengen "sono radicati nella riluttanza ad attuare politiche europee comuni in altri settori", in particolare un regime europeo comune in materia di asilo e migrazione. Si chiede, quindi, di realizzare progressi a tale riguardo, considerando che il termine per la creazione di un regime europeo comune in materia di asilo è fissato al 2012. Schengen: è necessario un meccanismo di valutazione comunitario Con il sistema attuale, la decisione di reintrodurre i controlli alle frontiere è presa unilateralmente dagli Stati membri. I deputati chiedono che il nuovo meccanismo di valutazione Schengen sia trasformato in un sistema europeo. Il nuovo meccanismo di valutazione Schengen, attualmente discusso in Parlamento, farà parte della risposta a questo problema, nella misura in cui "assicura un monitoraggio efficace di qualsiasi tentativo di introdurre controlli illegali alle frontiere interne e rafforza la fiducia reciproca". I deputati hanno inoltre ricordato che l'efficacia del meccanismo di valutazione dipende dalla possibilità di applicare sanzioni qualora le carenze persistano e siano tali da mettere a rischio la sicurezza globale dello spazio Schengen; Solidarietà Il nuovo meccanismo di valutazione di Schengen permetterà di chiedere e di ottenere sostegno per gli Stati membri in caso di pressione eccezionale alle frontiere esterne dell'Unione europea. I deputati insistono sul fatto che la creazione dello spazio Schengen definisce una frontiera esterna comune che, in virtù dei trattati, deve essere gestita congiuntamente. Tuttavia, l'UE "non ha ancora pienamente adempiuto a tale obbligo". Il Parlamento raccomanda vivamente una maggiore solidarietà nei confronti degli Stati membri esposti al più forte afflusso di immigrati, al fine di aiutarli ad affrontare questa situazione straordinaria. 4 Gazzettino Europeo 16 Luglio 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT Previsto anche l'obbligo di rispettare una dimensione minima dei caratteri con cui sono scritte le informazioni obbligatorie in modo da migliorare la leggibilità UE: ADOTTATO IL NUOVO REGOLAMENTO SULLE INFORMAZIONI ALIMENTARI. PIU’ FACILE ORA L’IDENTIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI DI DIVERSA QUALITA’ Il Parlamento europeo ha appena adottato, nel corso dell’ultima plenaria di Strasburgo, il nuovo regolamento sulle informazioni alimentari per i consumatori. Questi ora saranno meglio informati e potranno compiere scelte più salutari quando acquistano cibi: in futuro, infatti, il contenuto energetico, così come la percentuale di grassi, grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine e sale dovrà essere chiaramente visibile sugli imballaggi alimentari, in modo che possano essere facilmente identificati. La relatrice del Parlamento, Renate Sommer (PPE, DE), che aveva guidato i negoziati con il Consiglio sfociati in un accordo, ha visto la sua relazione approvata con 606 voti favorevoli, 46 voti contrari e 26 astensioni. Secondo le nuove disposizioni, tutte le informazioni dovranno essere espresse per 100g o per 100ml e potranno inoltre, anche essere espresse in porzioni. Attualmente, tutti gli ingredienti - incluse le sostanze allergeniche - devono essere indicati sulle etichette dei cibi preconfezionati. In futuro, per il consumatore sarà più semplice capire se un prodotto contiene sostanze allergeniche, perché le stesse saranno messe bene in evidenza nella lista degli ingredienti. In questo modo, il consumatore potrà trovare immediatamente le informazioni sugli allergeni. Le nuove regole stabiliscono inoltre che le informazioni sugli allergeni dovranno essere fornite anche per i cibi non imballati, ad esempio quelli venduti nei ristoranti o nelle mense. Gli Stati membri potranno adottare misure per decidere in che modo l'informazione dovrà essere fornita al consumatore. L'origine di certi cibi, come ad esempio quella delle carni bovine, del miele, dell'olio d'oliva, della frutta fresca e degli ortaggi, deve già essere indicata sulle etichette, secondo una specifica legge di settore. L'indicazione è già obbligatoria laddove in sua assenza il consumatore possa essere indotto in errore. Su richiesta del Parlamento, questo requisito dovrà ora essere esteso anche alla carne suina, bovina, caprina e alle carni di volatili. In futuro, l'etichettatura del Paese d'origine potrebbe essere estesa a altre categorie di cibo (come la carne utilizzata come ingrediente, il latte o gli alimenti non trasformati), ma prima la Commissione dovrà effettuare valutazioni d'impatto per verificare la fattibilità e i costi potenziali che tali obblighi d'etichettatura comporterebbero. Le nuove regole assicureranno inoltre che i consumatori non saranno fuorviati dalla presentazione degli imballaggi alimentari, riguardo all'aspetto, alla descrizione e alla presentazione grafica, che saranno resi più comprensibili. Anche gli alimenti che assomigliano a altri, ma sono prodotti con ingredienti diversi, come i "simil-formaggi" prodotti con materie vegetali (le così dette "imitazioni di cibi"), saranno facilmente identificabili. In base all'accordo, qualora si sostituisse un ingrediente che dovrebbe normalmente essere parte del prodotto, ciò dovrà chiaramente essere indicato sulla parte frontale dell'imballaggio, in caratteri ben visibili e accanto alla marca, secondo l'accordo. La carne ottenuta dalla combinazione di più parti di carni dovrà essere indicata come "carne ricomposta", lo stesso varrà per il pesce, che sarà indicato come "pesce ricomposto". Non appena la legge sarà approvata e pubblicata PIU’ INTERVENTI DELLE AUTORITA’ DOGANALI RAFFORZANO LA PROTEZIONE DEI DIRITTI DI PROPRIETA’ INTELLETTUALE Nel 2010 le autorità doganali dell'UE hanno sequestrato alle frontiere esterne oltre 103 milioni di prodotti sospettati di violare i diritti di proprietà intellettuale (DPI). In base alla relazione annuale della Commissione sulla tutela dei DPI da parte delle autorità doganali dell'UE pubblicata nei giorni scorsi, il numero di spedizioni bloccate da tali autorità è quasi raddoppiato rispetto all'anno precedente, passando da 43.500 nel 2009 a quasi 80.000 nel 2010. La relazione adottata presenta anche statistiche relative al tipo, all'origine e alle modalità di trasporto delle merci che violano i DPI fermate alle frontiere esterne dell'UE. Per la prima volta, poi, la relazione indica anche il valore dei beni bloccati, stimato ad oltre 1 miliardo di euro. Le principali categorie di articoli bloccati dalle autorità doganali nel 2010 erano sigarette (34%), forniture per ufficio (9%), altri prodotti del tabacco (8%), etichette, targhette ed emblemi (8%), articoli di abbigliamento (7%) e giocattoli (7%). Il 14,5% di tutti gli articoli bloccati erano prodotti per uso domestico quali shampoo, saponi, medicine o apparecchi domestici (asciugacapelli, rasoi, componenti per computer) che potrebbero avere effetti sulla salute e la sicurezza dei consumatori. Uno dei principali trend registrati è il numero crescente di sequestri di pacchi postali. "Abbiamo registrato un incremento spettacolare dei sequestri nel traffico postale rispetto all'anno precedente: il numero di casi è triplicato, salendo da 15.000 a 48.000, e molti dei beni sequestrati erano medicine e prodotti per l'igiene personale. Questo trend al rialzo è dovuto al numero crescente di acquisti online," è quanto dichiarato da Algirdas Šemeta, commissario per la Fiscalità e l'unione doganale, l'audit interno e la lotta antifrode, il quale ha poi aggiunto: "ho proposto nuove regole in maggio per rafforzare la lotta contro i falsi. I consumatori europei, così come i titolari dei diritti, si aspettano che i prodotti siano accuratamente controllati e sicuri. Continueremo a rafforzare il nostro impegno all'interno dell'UE e con i nostri partner internazionali per garantire il livello massimo di protezione dei DPI sia per le imprese che agiscono correttamente che per i consumatori". Quanto ai paesi di provenienza, la Cina ha continuato ad essere il principale, con in totale l'85% degli articoli non in regola con i DPI. Proveniva da altri paesi come Turchia, Tailandia, Hong Kong o India la maggior parte di talune categorie di prodotti (rispettivamente alimentari, bibite non alcoliche, schede di memoria e medicine). Oltre il 90% di tutte le merci bloccate è stato distrutto oppure si è avviato un procedimento giudiziario per accertare la violazione. Le dogane dell'Unione europea svolgono un ruolo essenziale nell'impedire ai prodotti che violano i diritti di proprietà intellettuale di entrare nel mercato interno europeo. sulla Gazzetta ufficiale dell'UE, gli operatori economici del settore avranno a disposizione tre anni per adattarsi alle nuove norme. Avranno poi altri due anni, per un totale dunque di cinque anni, per applicare le norme sulla dichiarazione nutrizionale. Se quest'ultima viene adottata su base volontaria in data precedente, dovrà conformarsi alle nuove regole entro tre anni dalla pubblicazione ufficiale. Programma "Creative Europe" NUOVI FONDI PER L'ISTRUZIONE, LA GIOVENTÙ E LA CREATIVITÀ PROMUOVERANNO L'OCCUPAZIONE Nell'ambito della sua strategia volta ad incoraggiare l'occupazione la Commissione europea si prefigge di quasi raddoppiare il numero di giovani, insegnanti e ricercatori, che ricevono borse di studio UE per studiare e seguire una formazione all'estero portando il loro numero attuale di 400.000 beneficiari all'anno a quasi 800.000 in futuro. Questo è uno degli obiettivi chiave all'origine dell'aumento dell'investimento UE per l'istruzione, la gioventù e la creatività proposto dalla Commissione nel suo progetto di bilancio per il 2014-2020 come ha segnalato nei giorni scorsi Androulla Vassiliou in conferenza stampa, Commissario europeo responsabile per l'istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù. Migliorare l'istruzione e la formazione e aiutare le persone ad acquisire le giuste qualifiche è essenziale per rispondere alle esigenze future del mercato del lavoro e combattere la povertà. Anche un più forte investimento nelle industrie creative contribuirà ad aumentare le opportunità occupazionali in un settore che rappresenta il 4,5% del PIL e il 3,8% dell'occupazione in Europa. Nell'ambito della proposta della Commissione un nuovo programma per l'istruzione, la formazione e la gioventù stanzierà 15,2 miliardi di euro (+ 73%) nell'arco di sette anni. Oltre ad aumentare il numero di borse di studio e di formazione esso servirà a sostenere e a modernizzare i sistemi di istruzione, a intensificare la cooperazione transfrontaliera tra i istituzioni di istruzione e a portare avanti le riforme in questo ambito. Si tratta del maggior aumento inserito nella proposta di bilancio e ciò ribadisce la priorità conferita all'investimento nei saperi per il futuro dell'Europa. Il nuovo programma "Creative Europe" comprendente gli attuali programmi Cultura, MEDIA e MEDIA Mundus sosterrà i settori culturali creativi e sarà dotato di un bilancio di 1,6 miliardi di euro (+37%). La protezione, infatti, dei DPI è un elemento fondamentale per l'economia dell'UE ed un fattore chiave per la sua ulteriore crescita in settori quali la ricerca, l'innovazione e l'occupazione. L'effettivo rispetto dei DPI è inoltre essenziale in quanto taluni prodotti contraffatti (quali derrate alimentari, articoli per l'igiene personale e per i bambini) fabbricati in un ambiente non regolamentato possono rappresentare un grave rischio per la salute e la sicurezza dei cittadini dell'UE. Anche una buona collaborazione con i partner commerciali internazionali può contribuire significativamente a individuare i beni che violano i DPI e a prevenirne l'esportazione verso l'UE. Nel 2009, per esempio, l'UE ha concordato un piano d'azione con la Cina, incentrato in particolare sulla cooperazione rafforzata da parte delle autorità doganali. Gazzettino Europeo 16 Luglio 2011 Pubblicità [email protected] 5 GAZZETTINO EUROPEO.IT D'ora in poi, le attività di pesca dell'Unione verranno gestite sulla base di piani pluriennali e governate secondo un approccio ecosistemico NUOVA STRATEGIA UE PER RENDERE LA PESCA UN'ATTIVITA’ SOSTENIBILE SUL PIANO AMBIENTALE, ECONOMICO E SOCIALE La riforma della politica europea della pesca è urgente. I pescherecci catturano quantità di pesce maggiori di quelle che possono essere ricostituite in condizioni di sicurezza con la riproduzione, esaurendo i singoli stock ittici e mettendo in pericolo l'ecosistema marino. Attualmente, tre stock su quattro sono soggetti a uno sfruttamento eccessivo: l'82% degli stock del Mediterraneo e il 63% degli stock dell'Atlantico. Il settore della pesca registra una diminuzione delle catture e ha di fronte un incerto futuro. In questo contesto, la Commissione propone un'ambiziosa riforma della politica al fine di creare le condizioni di un futuro migliore per la pesca e le risorse ittiche, nonché per l'ambiente marino da cui esse traggono il sostentamento. L'elemento centrale della riforma proposta è la sostenibilità. Una pesca sostenibile è una pesca esercitata a livelli che non minacciano la riproduzione degli stock e che forniscono rendimenti elevati a lungo termine. In questo contesto, la riforma si incentra sui seguenti elementi: - tutti gli stock ittici devono essere portati a livelli sostenibili entro il 2015, conformemente agli impegni assunti dall’Unione a livello internazionale; - per tutti i tipi di pesca verrà adottato un approccio ecosistemico, con piani di gestione a lungo termine basati sui migliori pareri scientifici disponibili; - verrà progressivamente eliminata la pratica dei rigetti, consistente nel ributtare in mare le catture accidentali di pesce, che costituisce uno spreco di risorse alimentari e una fonte di perdite economiche; i pescatori avranno l’obbligo di sbarcare tutto il pesce catturato; - le proposte includono inoltre obiettivi specifici e scadenze definite per porre fine al sovrasfrutta- mento, strumenti basati sul mercato come le quote dalla Commissione, verrà sottoposto al Parlamento individuali di cattura negoziabili, misure di soste- europeo e al Consiglio per essere adottato secondo gno per la pesca artigianale, una migliore raccolta la procedura legislativa ordinaria (codecisione). Il dei dati nonché strategie volte a promuovere un’ac- termine auspicato per l’adozione e l’entrata in quacoltura sostenibile in Europa; vigore del nuovo quadro normativo è il 1° gennaio - i consumatori potranno ottenere 2013. Tale pacchetto attualemnte include: migliori informazioni in merito alla - una proposta legislativa di un nuovo regolamenqualità e alla sostenibilità dei prodotti to, che fissa le norme principali della PCP; che acquistano; - una proposta legislativa per la formulazione di - i principi e gli obiettivi strategici una nuova politica di mercato; generali verranno prescritti da - una comunicazione sulla dimensione esterna Bruxelles, ma spetterà agli Stati mem- della PCP; bri definire e applicare le misure di - una comunicazione generale che illustra i collegaconservazione più appropriate. Oltre a menti fra gli elementi sopra indicati. semplificare le procedure, questo approccio favorirà soluzioni più adeguate per soddisfare le esigenze regionali e locali; - gli operatori del settore alieutico dovranno adottare le loro decisioni economiche per adattare le dimensioni delle flotte alle possibilità di pesca. Le organizzazioni di produt- La Commissione europea ha avviato nei giorni scorsi un tori svolgeranno un ruolo più efficace nell’o- dibattito sul futuro dei programmi di promozione e inforrientare l’approvvigionamento dei mercati e mazione in materia di prodotti agricoli dell'Unione euronell’aumentare i profitti dei pescatori; pea. Pubblicando un Libro verde sul tema, la - il sostegno finanziario verrà concesso uni- Commissione riflette sul modo di definire una strategia camente a iniziative ecocompatibili che con- per l'avvenire più mirata e più ambiziosa, che consenta ai tribuiscano a una crescita intelligente e consumatori dell'Unione, e non, di meglio apprezzare la sostenibile. Un rigoroso meccanismo di con- qualità, la tradizione e il valore aggiunto dei prodotti trollo escluderà ogni finanziamento che agricoli e alimentari europei. possa avere effetti perversi in termini di atti- Nel presentare il Libro verde, il commissario europeo per vità illecite o di sovraccapacità; l'agricoltura e lo sviluppo rurale, Dacian Ciolos, ha - nell’ambito degli organismi internazionali e dichiarato: "Per tutelare la salute dei nostri consumatori, delle relazioni con i paesi terzi, l’UE appli- gli agricoltori europei devono rispettare norme più sevecherà gli stessi principi praticati a livello re di quelle imposte ai loro concorrenti nel resto del interno e promuoverà la buona governance e mondo in materia di sicurezza alimentare, di condizioni una sana gestione dei mari nel resto del ambientali e di benessere degli animali. L'industria mondo. agroalimentare europea ha bisogno di una politica di proIl nuovo pacchetto di riforme presentato mozione ambiziosa ed efficace che metta in risalto il valore aggiunto del settore. È inoltre importante per l'occupazione e la crescita europee che il settore agroalimentare dell'UE possa migliorare la sua posizione sia sui mercati tradizionali che su quelli emergenti. Dobbiamo pertanto studiare il modo migliore di adeguare i nostri “Recepire nella legislazione dell’UE gli stan- programmi in tal senso." dard adottati all’unanimità dall’IMO rappre- Il documento solleva una serie di questioni articolate senterebbe un passo per migliorare ulterior- sulle quali le parti interessate - consumatori, produttori, mente la sostenibilità del tra- distributori e autorità pubbliche - sono invitate a inviare sporto per via d’acqua. Sono osservazioni e suggerimenti entro il 30 settembre 2011. lieto che la proposta comprenda Il Libro verde è suddiviso in quattro sezioni: il valore una serie di misure di accompa- aggiunto europeo della politica di promozione e informagnamento di breve e medio ter- zione; gli obiettivi da conseguire e le misure da adottare mine che aiutano il settore ad nel mercato interno dell'Unione europea, ivi compresi i mercati locali e regionali; gli obiettivi da conseguire e le affrontare questa sfida”. La legislazione proposta rivede misure da adottare sui mercati internazionali; questioni la direttiva sul tenore di zolfo di più ampie in merito al contenuto e alla gestione della alcuni combustibili liquidi e politica in esame. Le diverse questioni sollevate (16 in incorpora nella legislazione tutto) rinviano a proposte e ad aspetti eterogenei, volti a dell’UE le nuove norme adottate dall’IMO stimolare il dibattito. Viene chiesto, ad esempio, di preper poterne garantire una applicazione cor- cisare quali siano le esigenze specifiche in materia di retta e armonizzata da parte di tutti gli Stati informazione e promozione sia sul mercato UE che su membri. In base alle proposte in questione, il quello esterno e quali dovrebbero essere le priorità. Uno tenore di zolfo massimo consentito dei com- dei quesiti verte invece sui programmi multinazionali e bustibili per uso marittimo utilizzato in zone su cosa si possa fare per promuovere programmi a più sensibili come il Mar Baltico, il Mare del forte dimensione europea. Nord e il Canale della Manica scenderà dal precedente livello di 1,5% allo 0,1% a decorrere dal vigore dal 2015 al 2020. Nel frattempo la 1° gennaio 2015. In altre zone dovranno essere rea- Commissione elaborerà, nel 2012, una serie di lizzati tagli ancora più consistenti, dal 4,5% allo misure di medio e lungo termine nel quadro dell’azione su “Strumenti per trasporti per via d’acqua 0,5% a decorrere dal gennaio 2020. Le navi potranno utilizzare delle tecnologie equiva- sostenibili” diretta a promuovere un trasporto lenti, come sistemi di depurazione dei gas di scari- marittimo di corto raggio sostenibile e competitivo. co, a titolo di alternative all’utilizzo di combustibi- Mentre le nuove norme costituiranno delle sfide per li a basso tenore di zolfo. Altre importanti modifi- i settori interessati, l’uso di tecnologie alternative di che proposte prevedono un sistema più unificato di riduzione delle emissioni permetterà di ridurre in rendicontazione e verifica, nonché norme sul cam- modo significativo i costi di adeguamento alle pionamento allineate agli standard internazionali. norme promuovendo l’innovazione e l’efficienza La proposta dovrebbe entrare gradualmente in delle risorse. UNA PROPOSTA DELL’UE PER RIDURRE DEL 90% LE EMISSIONI DI ANIDRIDE SOLFOROSA PRODOTTE DAL TRASPORTO MARITTIMO La qualità dell’aria è destinata a migliorare grazie alle proposte della Commissione europea dirette a ridurre il tenore di zolfo dei combustibili per uso marittimo. Le proposte in questione permetterebbero di ridurre le emissioni di anidride solforosa fino al 90% e le emissioni di particelle fini fino all’80%. I benefici per la salute pubblica varierebbero tra 15 e 34 miliardi di euro, molto superiori quindi ai costi previsti, che oscillerebbero tra 2,6 e 11 miliardi di euro. Con quasi metà della popolazione europea che vive in aree dove gli obiettivi dell’UE in materia di qualità dell’aria non sono ancora stati raggiunti, l’inquinamento atmosferico costituisce una delle principali preoccupazioni di carattere ambientale che gravano sui cittadini. Il commissario responsabile per l’Ambiente, Janez Potocnik, ha dichiarato: “L’inquinamento atmosferico non si ferma alle frontiere. Le fonti di inquinamento terrestri sono al centro delle attenzioni dei regolatori ormai da un certo tempo ed è venuto il momento di prendere in considerazione anche il settore marittimo, tanto più che gli impatti sulla qualità dell’aria si fanno sentire molto oltre le aree costiere. La presente proposta costituisce un importante passo verso la riduzione delle emissioni inquinanti nel settore in rapida crescita del trasporto marittimo. Tale iniziativa contribuirà a risolvere i persistenti problemi di qualità dell’aria che continuano ad affliggere milioni di europei”. Il vicepresidente Siim Kallas ha aggiunto: UN LIBRO VERDE SULLA PROMOZIONE DEI SAPORI D'EUROPA 6 Gazzettino Europeo 16 Luglio 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT Uno studio Eurydice fornisce informazioni e analisi sui sistemi e le politiche d'istruzione in Europa INTENSIFICARE GLI SFORZI PER MIGLIORARE LA CAPACITA’ DI LETTURA DEI CITTADINI EUROPEI In Europa un quindicenne su cinque ed anche numerosi adulti non sono in grado di leggere adeguatamente. Un nuovo studio pubblicato nei giorni scorsi dalla Commissione europea indica quanto stanno facendo gli Stati per migliorare la capacità di lettura - e anche gli insuccessi realizzati in questo campo. Lo studio, che copre 31 paesi (gli Stati membri dell'UE, l'Islanda, il Liechtenstein, la Norvegia e la Turchia) indica che mentre la maggior parte di tali paesi ha fatto progressi nello sviluppo delle politiche per promuovere la capacità di lettura e scrittura, essi spesso non si concentrano sui gruppi maggiormente a rischio come i ragazzi, i bambini di famiglie svantaggiate e i bambini migranti. I ministri dell'Educazione dell'UE hanno fissato un obiettivo per ridurre la quota di quanti non sanno leggere portandola dal 20% a meno del 15% entro il 2020. Soltanto il Belgio (comunità fiamminga), la Danimarca, l'Estonia, la Finlandia e la Polonia hanno già raggiunto questo obiettivo. Androulla Vassiliou, Commissario responsabile per l'istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha affermato: "È assolutamente inaccettabile che in Europa ci siano ancora così tanti giovani privi delle competenze di base per leggere e scrivere. Ciò li espone al rischio di esclusione sociale, rende loro più difficile la ricerca di un posto di lavoro e riduce la loro qualità della vita. Nell'ultimo decennio abbiamo registrato alcuni progressi, ma non sono sufficienti. La capacità di leggere e scrivere è la base di qualsiasi apprendimento – questo è il motivo per cui ho lanciato di recente una campagna di alfabetizzazione rivolta a tutte le classi d'età e in particolare alle persone provenienti da un contesto svantaggiato come ad esempio i bambini rom." Lo studio, prodotto per la Commissione dalla rete Eurydice, prende in esame quattro aspetti principali: gli approcci didattici, come risolvere le difficoltà di lettura, la formazione degli insegnanti, la promozione della lettura al di fuori della scuola. Esso esamina ciascuno di questi aspetti alla luce dei risultati della ricerca, delle più recenti indagini internazionali e di un riesame approfondito delle politiche, dei programmi e delle buone pratiche nazionali. Esso indica che soltanto otto paesi (Danimarca, Finlandia, Islanda, Irlanda, Malta, Norvegia, Svezia e Regno Unito) offrono nelle scuole specialisti di lettura per coadiuvare gli insegnanti e i discenti. In ogni caso, negli ultimi anni si sono compiuti notevoli sforzi per migliorare gli orientamenti nazionali e promuovere le migliori pratiche pedagogiche. È ora prassi comune in tutta Europa privilegiare la costruzione delle basi per imparare a leggere già a livello preprimario. Le scuole fanno sempre più uso di materiali diversificati per insegnare a leggere come storie, riviste, fumetti e siti web. L'apprendimento della lettura è anche portato avanti nell'ambito di altre materie del curricolo al fine di promuovere la comprensione in contesti diversi. Non vi è però un approccio politico efficace in tutti i casi. Dalle ricerche condotte emerge il suggerimento di combinare diverse strategie per migliorare la capacità di lettura. L'apprendimento collaborativo e le discussioni tra pari possono a loro volta migliorare la capacità di comprensione del testo scritto e aiutare i lettori deboli. Se è vero che la maggior parte dei paesi ha fissato obiettivi in relazione alla capacità di lettura, negli orientamenti nazionali mancano spesso però strategie di respiro sufficientemente ampio, soprattutto nell'ambito dell'istruzione secondaria inferiore. Nel complesso però esistono validi orientamenti nazionali in tema di curricoli e l'attenzione andrebbe ora concentrata sugli insegnanti chiamati a porli in atto. Alle difficoltà di lettura si può reagire in modo efficace se i problemi sono identificati e affrontati il prima possibile, se i materiali didattici sono adattati ai bisogni specifici e se gli insegnanti ricevono una formazione professionale continua. Un'istruzione intensiva e mirata per singole persone o piccoli gruppi può essere particolarmente efficace. Pochi insegnanti hanno però l'opportunità di specializzarsi in questo ambito e specialisti di lettura con il compito di coadiuvare gli insegnanti in classe esistono soltanto nel Regno Unito, in Irlanda, a Malta e nei cinque paesi nordici. Anche la lungaggine delle procedure per organizzare un sostegno addizionale può rappresentare un ostacolo all'erogazione di un sostegno precoce ed efficace ai discenti. La promozione dovrebbe, però, concentrarsi maggiormente sui gruppi a rischio. La promozione della lettura, infatti è ampiamente sostenuta dalle politiche e iniziative nazionali. Queste iniziative però tendono ad affrontare un pubblico generale e non necessariamente le persone maggiormente esposte ad incontrare difficoltà di lettura, come i ragazzi, i giovani provenienti da contesti socioeconomici svantaggiati o la cui lingua materna è diversa da quella usata per l'istruzione. Inoltre, i materiali usati per tali iniziative devono essere quanto più variati possibile e comprendere anche supporti multimediali. Per ricevere il sulla propria mail (in formato .pdf) compilare il modulo sul sito: www.gazzettinoeuropeo.it AFFRONTARE LE SFIDE DELL'INVECCHIAMENTO DEMOGRAFICO IN UE La Commissione europea invita gli Stati membri a sviluppare e a dare seguito a una visione comune sul coordinamento della ricerca a livello di UE in materia di invecchiamento demografico. È questo il messaggio contenuto nella raccomandazione dal titolo "Vivere di più, vivere meglio - potenzialità e sfide del cambiamento demografico" recentemente adottata. La raccomandazione caldeggia l'adesione degli Stati membri a un'iniziativa di programmazione congiunta sull'invecchiamento della popolazione in aree di ricerca volte a prolungare la partecipazione al mercato del lavoro, a promuovere uno stile di vita attivo per gli anziani, all'insegna della salute e della qualità della vita, nonché a rendere sostenibili i futuri regimi previdenziali. Nel 2025 oltre il 30% degli europei avrà più di 65 anni, mentre il numero degli ultraottantenni sarà quasi raddoppiato rispetto ad oggi. Tredici paesi si sono già impegnati ad aderire all'iniziativa di programmazione congiunta, dove esponenti di spicco del mondo della scienza, dell'economia, delle scienze sociali, della sanità e della tecnologia si confrontano con rappresentanti dell'industria, della politica e delle organizzazioni di utenti al fine di promuovere lo sviluppo delle conoscenze in materia di invecchiamento demografico. Nel quadro di quest'iniziativa gli Stati membri collaboreranno, per la prima volta, per finanziare la ricerca strategica in materia. Nella raccomandazione l’Ue invita gli Stati membri a includere le seguenti azioni nelle proprie iniziative di ricerca sull'invecchiamento demografico: - individuare e scambiare informazioni in merito ai programmi nazionali e alle attività di ricerca, nonché scambiare buone pratiche, metodi e orientamenti; - individuare i settori o le attività di ricerca che trarrebbero vantaggio dal coordinamento o dalla condivisione delle risorse; - tenere in considerazione l'evoluzione delle esigenze degli anziani nel definire gli obiettivi per i programmi di ricerca sull'invecchiamento; - condividere, quando opportuno, le infrastrutture di ricerca esistenti oppure sviluppare nuovi strumenti, come banche dati coordinate, o sviluppare modelli per lo studio dei processi di invecchiamento; - incoraggiare una maggiore collaborazione tra settore pubblico e privato, e tra diverse attività di ricerca e settori economici collegati al cambiamento demografico e all'invecchiamento della popolazione; - mettere in rete i centri dedicati al cambiamento demografico e all'invecchiamento della popolazione. Gazzettino Europeo 16 Luglio 2011 E-mail [email protected] 7 GAZZETTINO EUROPEO.IT Per garantire che le norme sulla violazione dei dati in vigore negli Stati membri siano applicate in modo coerente L’UE AVVIA UNA CONSULTAZIONE SULLE REGOLE PRATICHE PER LA NOTIFICA DELLE VIOLAZIONI DEI DATI PERSONALI Gli operatori di telecomunicazioni e i fornitori di servizi internet dispongono di una serie di dati relativi ai loro clienti, come nome, indirizzo, coordinate bancarie, oltre alle informazioni relative alle telefonate e ai siti web visitati. La direttiva ePrivacy attualmente in vigore, entrata in vigore il 25 maggio 2011 nel quadro di un pacchetto di nuove regolamentazioni europee nel settore delle telecomunicazioni, impone agli operatori di telecomunicazioni e ai fornitori di servizi internet di garantire la confidenzialità e la sicurezza di tali dati. Talvolta però i dati vengono persi, rubati o consultati da persone non autorizzate; si parla, in questi casi, di "violazione dei dati personali". Per la frequenza co cui tali episodi si verificano, la Commissione europea invita in questi giorni gli operatori delle telecomunicazioni, i fornitori di servizi internet, gli Stati membri, le autorità nazionali responsabili della protezione dei dati, le organizzazioni di tutela dei consumatori e altre parti interessate a esprimersi in merito alla necessità di introdurre regole pratiche supplementari per garantire che le violazioni dei dati personali siano notificate in modo coerente in tutta l'Unione. Nello specifico, la Commissione intende raccogliere impressioni basate sulle pratiche esistenti e sulle prime esperienze legate all'applicazione delle nuove norme e potrebbe successivamente proporre regole pratiche per chiarire in quali casi le violazioni devono essere notificate, quali sono le procedure da seguire e quali i formati da utilizzare. I contributi alla consultazione possono essere inviati fino al 9 settembre 2011. Neelie Kroes, Commissaria europea per l'agenda europeo della protezione dei dati (GEPD). digitale e vicepresidente della Commissione, ha Dovrebbero essere consultate anche le autorità di dichiarato: "L'obbligo di notificare le violazioni dei regolamentazione del settore delle comunicazioni, dati è un elemento importante delle nuove norme che in alcuni Stati membri sono le autorità compeeuropee in materia di telecomuni- tenti per le violazioni di dati. cazioni, ma occorre che sia rispet- Le misure tecniche di attuazione prenderebbero la tato in modo coerente in tutta forma di una decisione della Commissione adottal'Unione, per evitare che le imprese ta nel quadro della "procedura di comitato di regodebbano districarsi tra una molti- lamentazione", in base alla quale gli Stati membri tudine di regimi nazionali diversi. dovrebbero dapprima approvare le proposte della È mia intenzione creare condizioni Commissione in seno al comitato per le comunicadi concorrenza eque, dare certezze zioni (COCOM). Il Parlamento europeo disporrebai consumatori e offrire soluzioni be poi di tre mesi per esaminare le misure prima pratiche alle imprese." della loro entrata in vigore. Scopo della consultazione è raccogliere opinioni sui seguenti elementi specifici: - Circostanze: in che modo le organizzazioni si conformano, o intendono conformarsi, al nuovo obbligo derivante dalle norme in materia di telecomunicazioni; i tipi di violazioni che farebbero scattare l'obbligo di In risposta all’invito del Parlamento europeo e del informare l'abbonato o la persona interessata Consiglio dell’Unione europea, la Commissione ha adoted esempi delle misure di tutela che possono tato nei giorni scorsi una comunicazione che presenta le rendere i dati inintelligibili. principali opzioni per creare un sistema europeo di con- Procedure: il termine per la notifica, le trollo delle transazioni finanziarie dei terroristi (Terrorist modalità di notifica e la procedura da appli- Finance Tracking System - TFTS). La comunicazione è care ai singoli casi. una prima risposta alla richiesta di preparare un quadro - Formati: il contenuto della notifica all'au- giuridico e tecnico per instaurare un sistema di questo torità nazionale e alla persona interessata, i tipo all’interno dell’Unione europea. formati standard esistenti e la possibilità di La Commissaria per gli Affari interni, Cecilia introdurre un formato europeo standard. Malmström, ha affermato: "In seguito alla conclusione Se sulla base dei contributi ricevuti la dell'Accordo TFTP UE-USA il Parlamento europeo e il Commissione decidesse di proporre misure Consiglio hanno invitato la Commissione a trovare una tecniche di attuazione, dovrebbe consultare soluzione per l’estrazione dei dati richiesti sul territorio l'Agenzia europea per la sicurezza delle reti e UE. La comunicazione odierna descrive le varie opzioni dell'informazione (ENISA), il gruppo dell'ar- e mira a lanciare un dibattito su possibili proposte fututicolo 29 per la tutela dei dati e il garante re. Dal momento che queste dovranno rispettare a pieno i diritti fondamentali e in particolare assicurare un alto livello di protezione dei dati, intendo accordare particolare attenzione alla necessità e alla proporzionalità di qualsiasi misura che possa essere proposta". Un TFTS europeo dovrebbe avere due obiettivi principarelazione sulle donne e la direzione delle li: in primo luogo, contribuire a limitare la quantità di imprese, il Parlamento europeo ha inviato un dati personali trasferiti agli Stati Uniti. In secondo luogo, messaggio forte a governi, parti sociali e contribuire in maniera significativa a impedire ai terroriimprese in Europa". sti di avere accesso a finanziamenti e materiali, nonché a L'Aula chiede alla monitorarne le transazioni. Commissione di "propor- La comunicazione fornisce indicazioni chiare sulle quere delle norme che preve- stioni determinanti da decidere prima di instaurare un dano per il 2012 quote sistema di questo genere, tra cui il pieno rispetto dei per implementare la rap- diritti fondamentali dei cittadini europei, problematiche presentanza femminile relative alla protezione e alla sicurezza dei dati, il campo negli organi dirigenti d’applicazione operativo del sistema e i costi ad esso delle imprese al 30% per relativi. La comunicazione adottata illustra le varie il 2015 e al 40% per il opzioni finora prese in considerazione senza indicarne 2020", qualora le misure una privilegiata. La Commissione discuterà nel dettaglio su base volontaria non tali opzioni con il Consiglio e con il Parlamento europeo dovessero servire a rag- prima di prendere, sulla base di una valutazione d'impatgiungere la proporzione to, decisioni relative a ulteriori passaggi. di donne prevista. Sviluppare un TFTS europeo è parte integrante di un Prendendo ad esempio le quote norvegesi, programma più ampio di prevenzione del terrorismo e di l’europarlamento ha accolto le iniziative di protezione dei cittadini europei, che l’Ue persegue in Francia, Paesi Bassi e Spagna nel raggiunge- tutte le sue strategie di sicurezza interna. re le soglie. Ma anche altre imprese, non soltanto quelle più grandi, dovrebbero bilanciare la Membri dovrebbero mettere in atto nuove politiche rappresentanza di genere e a questo scopo la come la promozione dello sviluppo delle capacità Commissione dovrebbe pianificare una road map. individuali delle donne in seno all'impresa, attraIl Parlamento ha ribadito poi che le assunzioni verso corsi di formazione specifici e altre misure di negli organi di dirigenza delle imprese dovrebbero supporto professionale, ad esempio regimi di tutoessere basate sulle competenze, sulle qualifiche e raggio e collegamento in rete. sulle esperienze del candidato. Studi hanno dimo- Allo stesso tempo, gli Stati Membri dovranno introstrato che le compagnie con una percentuale più durre misure speciali, come l'assistenza ai bambini, alta di donne tendono a produrre migliori risultati alle persone anziane, incentivi fiscali per le aziende o altri tipi di compensazione che consentano a economico-finanziari. Per permettere a un numero maggiore di donne di donne e uomini che lavorano nelle imprese di conassumere posti dirigenziali, Commissione e Stati ciliare la vita familiare con quella professionale. DONNE AI VERTICI DELLE GRANDI AZIENDE: IL PARLAMENTO EUROPEO CHIEDE QUOTE AL 30% Le donne dovranno coprire il 30% delle alte dirigenze nelle più grandi società comunitarie quotate in borsa a partire dal 2015 e il 40% dal 2020. Se le misure su base volontaria per aumentare il numero delle donne nelle posizioni decisionali dovessero rivelarsi fallimentari, si dovrà applicare la legislazione europea. Attualmente le donne occupano il 10% delle direzioni e solo il 3% delle presidenze dei consigli di amministrazione delle più grandi società europee quotate in Borsa. In una risoluzione non vincolante adottata nel corso dell’ultima plenaria di Strasburgo, il Parlamento europeo ha sottolineato che occorreranno altri 50 anni prima che gli organi dirigenziali delle imprese siano composti almeno per il 40% da donne, in quanto la crescita del numero di donne nei Consigli di amministrazione è di solo mezzo punto percentuale all'anno. La risoluzione, redatta dal vicepresidente Rodi Kratsa-Tsagaropoulou (PPE, EL) sulle è stata adottata con 534 voti favorevoli, 109 voti contrari e 29 astensioni. Nel corso del dibattito in Aula la relatrice ha dichiarato che "l'Europa non può permettersi di non sfruttare il talento! Rafforzare il ruolo delle donne nei consigli di amministrazione delle aziende non riguarda solo l'etica e l'uguaglianza, ma è anche essenziale per la crescita economica e per un mercato interno competitivo. Con l'adozione della UN SISTEMA EUROPEO PER CONTROLLARE LE TRANSAZIONI FINANZIARIE DEI TERRORISTI 8 Gazzettino Europeo 16 Luglio 2011 E-mail [email protected] Gazzettino Europeo 16 Luglio 2011 Pubblicità [email protected] 9 GAZZETTINO EUROPEO.IT Europa Cronache TRAVOLTO DALLO SCANDALO INTERCETTAZIONI TRABALLA L’IMPERO DI RUPERT MURDOCH Giornalisti come poliziotti, tutti a caccia di segreti da sbattere in prima pagina. La clamorosa chiusura di "News of the World" non è bastata. Anzi, gli eventi sempre più incalzanti - stanno travolgendo l’impero Murdoch, con inquietanti propaggini che si insinuano fin dentro Scotland Yard. D’altra parte, non passa giorno che la cronaca non registri nuovi eclatanti scoop su quello che è ormai definito il “tabloidgate”. Per avere un’idea di quanto grande sia la posta in palio, appena scoppiato lo scandalo, NewsCorp ha reagito con eccezionale rapidità e decisione bruciando una testata che ha 168 anni di storia. Lo scandalo delle intercettazioni telefoniche promosse dal giornale per frugare nella vita privata di vittime della violenza (dalle ragazzine uccise ai caduti in guerra) ha provocato una reazione popolare senza precedenti. Centinaia di migliaia di persone hanno usato internet per denunciare i comportamenti della testata, decine di aziende hanno cancellato campagne pubblicitarie, il Governo è stato messo con le spalle al muro per le relazioni di amicizia con il gruppo e per la decisione sui destini di BskyB. The News of the World, il settimanale più venduto non solo in Gran Bretagna ma nel mondo occidentale, è stato fondato nel 1843 e si era conquistato una reputazione per scoop ed esclusive. La sua circolazione era andata declinando dall'apice di 9 milioni di copie del 1950 ma vendeva comunque in media 2,8 milioni di giornali ogni domenica a lettori ansiosi di sapere gli ultimi pettegolezzi su celebrità varie e di legge- re piccanti rivelazioni sulla vita privata non proprio esemplare di cantanti, attori e calciatori. Fin dal primo numero del 1° ottobre 1843 News of the World si era proposto come giornale per le classi popolari, offrendo ai lettori notizie forti a caratteri cubitali e una dieta a base di crimini preferibilmente cruenti, vizi segreti e storie tragiche di donne cadute in basso. Già da allora i giornalisti dipendevano molto dalla polizia e da intermediari per ottenere informazioni riservate su indagini e processi in corso. Oltre a crimine e pettegolezzi le notizie sportive erano sempre state di grande importanza, soprattutto il calcio, e il giornale aveva sponsorizzato campionati di molti altri sport. La ricetta si dimostrò subito di successo. Le vendite iniziali di 12mila copie erano diventate 30mila nel 1880, per poi esplodere a 2 milioni nel 1912 e toccare i 4 milioni subito prima della Seconda guerra mondiale. Nel 1950 News of the World era il giornale più venduto al mondo, con vendite medie settimanali di 8,4 milioni di copie e punte di 9 milioni. Nel 1969 Rupert Murdoch riuscí a vincere un'aspra battaglia con l'imprenditore rivale Robert Maxwell e ad acquistare il suo primo giornale britannico, che qualche anno dopo trasformò in tabloid. Da allora la concorrenza è aumentata ma nessuno era riuscito a scalfire il primato del giornale che aveva continuato a dare ai lettori esattamente quello che volevano. Ora che sono stati rivelati i metodi utilizzati per trovare i clamorosi scoop, l’onda d’urto dello scandalo ha travolto tutti e la festa è davvero finita. RUSSIA: TRIBUNALE METTE AL BANDO I LIBRI DEL FONDATORE DI SCIENTOLOGY La Russia ha vietato tutti i libri di Ron Hubbard, controverso fondatore della setta religiosa Scientology, considerata letteratura estremista pericolosa per la società. A parere dell'ufficio del procuratore generale russo, i libri di Hubbard degradano certi gruppi sociali e minano l'autorità costituita, al contrario di quello che afferma l’organizzazione, secondo cui i libri sono parte importante del movimento e circolano da decenni senza nessun problema in mezzo mondo. Il caso è scoppiato il 29 giugno scorso allorchè il giudice Kudryakova del tribunale cittadino di Schelkovsky ha deciso di classificare 8 opere di L. Ron Hubbard come estremiste accogliendo dunque le denunce mosse contro la discussa setta fondata negli Anni Cinquanta da L. Ron Hubbard. Secondo la sentenza, il testo Cos’è Scientology ed altri opuscoli scritti da Hubbard “sono diretti a creare un gruppo sociale isolato, i cui membri vengono indottrinati ad eseguire in modo impeccabile i loro compiti, molti dei quali sono in diretto contrasto con il resto del mondo”. La Corte, in particolare, ha riscontrato in questi materiali l’istigazione ad attività estremistiche, come pratiche volte ad umiliare le persone sulla base della sola condizione sociale. Per la legge russa, adesso la distribuzione delle opere di Hubbard sarà presto proibita in tutto il territorio della Federazione. “E’ una decisione sorprendente”, è stato il commento di Natalia Alekseeva, direttrice delle pubbliche relazioni della Chiesa di Scientology di Mosca. “Gli scritti di Hubbard sono diffusi in ogni parte del mondo - ha ribadito la Alekseeva all’emittente RT -, da sessant’anni milioni di persone di 165 nazionalità diverse li utilizzano per rendere migliori le loro vite, e nessun paese li aveva mai trovati por- tatori di idee estremiste”. La prima Chiesa di Scientology in Russia fu istituita nel 1994, l’ultima a marzo scorso, in un mastodontico edificio nel centro di Mosca. In questi anni sono stati molto frequenti gli scontri con la Chiesa Ortodossa, che la ritiene nient’altro che una setta dedita a pratiche totalitarie. Del resto, questa è un’opinione diffusa non solo in Russia, ma in molti altri paesi: negli ultimi anni sono state numerosissime le cause per plagio e truffa intentate contro Scientology, il più delle volte da stessi suoi ex adepti. Nonostante ciò, Hubbard continua ad avere numerosi seguaci in tutto il mondo, incluse celebrità come Tom Cruise e John Travolta. Per capire come e quando il movimento abbia preso piede nell'ex Unione delle Repubbliche socialiste sovietiche, si deve tornare indietro di qualche anno, più o meno alla dissoluzione dell'Urss (1989). È, infatti, nei primi Anni '90 che Scientology ha cominciato a mettere radici con il benestare dell'élite eltsiniana e la complicità del crollo ideologico che aveva fornito terreno fertile per la proliferazione di ogni tipo di setta. Cifre esatte sulla diffusione dei fedeli di Hubbard in Russia non ci sono. La forbice varia da un minimo di 10 mila a un massimo di 100 mila persone. Comunque, secondo Mosca, troppi, e pure pericolosi. Già nel 2007 era stato vietato nella capitale il rinnovo della registrazione della chiesa di Scientology. In seguito però a una decisione della Corte europea dei diritti umani e a una salata multa, i permessi per svolgere la propria attività erano infine arrivati. Ora il passo della procura generale russa sembra aver dato il segnale verso nuovo un giro di vite. IN SVIZZERA SEMPRE PIU’ PRECARI I DOCENTI DI LINGUA E CULTURA ITALIANA NON DI RUOLO "La situazione degli insegnanti non di ruolo, cioè degli insegnanti dei corsi di lingua e cultura italiana assunti in loco dagli Enti Gestori, è sempre più caratterizzata da una crescente precarietà che lede il diritto del lavoro e punisce il forte impegno che essi hanno sempre profuso per il successo dei corsi". Così Rosanna Chirichella e Rosa Frasci, a nome dei docenti non di ruolo dei Corsi di Lingua e Cultura italiana in Svizzera, in una nota in cui denunciano fra l'altro che, "a fronte della grave crisi economica che ha comportato pesanti tagli ai bilanci degli Enti Gestori, si continua a favorire l'arrivo dall'Italia di docenti di ruolo e non di ruolo, anche aumentando il contingente MAE". Una pratica, questa, che, si legge nella nota, "comporta per lo Stato un notevole aggravio di spesa visto che le differenze salariali tra insegnanti MAE e insegnanti degli Enti Gestori è più che consistente". Gli insegnanti denunciano inoltre che, "mentre gli insegnanti assunti in loco hanno tutto l'interesse a favorire la partecipazione degli alunni ai corsi, non sempre e non per tutti i docenti e supplenti MAE vi è un pari impegno, se non altro perché gli stessi - in caso di perdita di alunni e chiusura dei corsi hanno pur sempre la garanzia di avvalersi di altre possibilità, per esempio i corsi che vengono tolti ai docenti degli Enti Gestori". Senza contare, aggiungono Chirichella e Frasci, che "in molti casi i supplenti ministeriali inviati dall’Italia non possiedono neanche il requisito della conoscenza della lingua locale, requisito richiesto come obbligatorio in tutta la Svizzera". "Gli insegnanti non di ruolo hanno contribuito fin dal 1993 alla salvaguardia dei corsi di lingua e cultura italiana nonostante le marcate sperequazioni di trattamento", rammenta la nota, che poi conclude: "la superficialità che il MAE e la sua Amministrazione mostrano nei loro confronti è grave e incomprensibile perché gli insegnanti assunti in loco garantiscono con i fatti la continuità didattica e hanno un'ottima conoscenza del territorio e della lingua locale". (aise) 10 Gazzettino Europeo 16 Luglio 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT Europa Cronache GERMANIA / LA COMMISSIONE AGGIUDICATRICE DEL PREMIO PARITÀ DI GENERE: "QUADRIGA" RINUNCIA AD ASSEGNARE IL PREMIO A PUTIN LA LOUIS VUITTON Gli organizzatori del premio Quadriga in Germania alla fine hanno deciso che non assegneranno il premio al Primo ministro russo Vladimir Putin, come previsto, per la pioggia di proteste ricevute contro il loro progetto. In un comunicato, hanno chiamato in causa le "forti critiche nei media e nel mondo politico" e dichiarato il "loro profondo rammarico per la notizia che (l'ex presidente ceco) Vaclav Havel intende restituire il premio ricevuto nel 2009", in segno di protesta per il premio promesso a Putin. "Quadriga si è scusato presso le persone interessate" e "si vede, con suo grande rammarico, costretto a rinunciare alla assegnazione del premio in considerazione della crescente pressione sempre più intollerabile e per il pericolo di una ulteriore escalation", precisa il comunicato. Il premio Quadriga, dal nome del gruppo scultoreo che sovrasta la Porta di Brandeburgo a Berlino, viene assegnato dal 2003 a personalità che si sono distinte per il loro contributo innovativo alla vita politica, economica e culturale europea. I critici sostengono che premiare Putin equivale a discreditare i precedenti vincitori oltre a mettere in ridicolo i militanti dei diritti umani. Putin viene in effetti regolarmente additato per la sua condotta della guerra in Cecenia oltre che per aver richiamato all'ordine la stampa e imbavagliato opposizione e società civile. Ha scritto il Tagesspiegel: «Questo riconoscimento, negli anni passati assegnato a uomini come il premier turco Recep Tayyip Erdogan o Simon Peres, Amid Karzai o gli ex cancellieri Helmut Kohl e Gerhard Schröder, premia da sempre personalità che, con la loro opera, possono rappresentare un esempio di democrazia per la Germania di oggi. Che quest'anno l'attenzione potesse spostarsi verso la Russia era in qualche modo atteso, data la coincidenza di due anniversari di grande rilevanza storica: 70 anni dall'invasione hitleriana dell'Unione Sovietica e 20 anni dalla caduta dell'ex Impero del male». Ma che il modello di democrazia controllata istaurato da Putin potesse rappresentare un esempio per la Germania odierna, questo non se lo aspettava nessuno, spiega nella sua cronaca Lettera 43. Le proteste non hanno occupato solo i commenti della stampa, ma si sono estese anche all'interno del consiglio della piccola associazione, con qualche plateale dimissione da parte di alcuni componenti di estrazione politica. Certo, l’assegnazione del premio per molti è sembrato il giusto riconoscimento a due paesi, Germania e Russia, che hanno ottimi rapporti. Da anni le imprese russe sono sbarcate in Germania, investendo capitali, acquistando quote d'aziende, legandosi a doppia mandata alla solida economia tedesca. E anche dal punto di vista politico i rapporti si mantengono sereni, nonostante qualche rimbrotto da parte tedesca, di tanto in tanto, sulle questioni dei diritti civili. Ma l'assegnazione del premio Quadriga è parsa a molti un riconoscimento troppo esplicito. «In politica interna, Putin è riuscito ad assicurare stabilità attraverso la combinazione di benessere economico e riscoperta dell'identità russa», ha scritto ancora il Tagesspiegel in un ulteriore articolo di commento, riportando altri estratti della motivazione, «ma questo è quanto riesce anche ad alcuni dittatori. Sarebbe eccessivo considerare Putin un dittatore e certo la Russia ha vissuto pagine assai più nere nella sua storia rispetto a quelle odierne. Tuttavia non può essere dimenticato che la presunta stabilità della Russia sia stata raggiunta anche attraverso una giustizia violenta, la persecuzione degli oppositori politici, gli assassini di giornalisti e metodi della polizia degni della Stasi». «Se fosse davvero necessario incoronare Wladimir Putin come modello», ha concluso il Tagesspiegel, «allora la Germania non avrebbe più bisogno di un'officina (traduzione letterale di Werkstatt, il nome dell'associazione, ndr), ma le sarebbe sufficiente un rottamatore. Non siamo ancora giunti a questo punto, ma nel trasporto a Mosca la Quadriga ha subito già un grave danno». BULGARIA, VIA DALLA DIPLOMAZIA CHI HA FATTO PARTE DEI SERVIZI SEGRETI DURANTE IL COMUNISMO Chi è stato agente dei servizi segreti nella Bulgaria comunista non potrà occupare alcuna carica diplomatica. Lo ha deciso il parlamento di Sofia, che ha definitivamente approvato gli emendamenti alla legge per il servizio diplomatico. La controversa epurazione è stata voluta dal ministro degli Esteri Nikolai Mladenov ed è stata approvata con 92 voti a favore, 21 contrari e 13 astenuti. L'iniziativa di Mladenov è partita quando lo scorso anno una commissione ad hoc stabilì che circa metà dei diplomatici all'estero ha un passato di collaborazione con gli apparati di sicurezza della Bulgaria comunista. Con la nuova norma, gli ambasciatori che hanno collaborato con la ex sicurezza di Stato (DS) ed i servizi di intelligence dell'esercito nazionale bulgaro (BNA) prima del 1989, saranno esentati dal coprire cariche pubbliche. I dipendenti per i quali è certa l'appartenenza alla ex sicurezza di Stato non saranno espulsi dal sistema. Saranno esentati dall'ufficio pubblico e saranno riassegnati ad un'altra posizione nel servizio diplomatico, specifica l'ufficio stampa del Parlamento. I cambiamenti prevedono che già entrando nell'ufficio delle proprie funzioni il personale deve dare il consenso scritto per la verifica dell'appartenenza alla DS o presentare i docu- menti relativi a questa verifica. È previsto, inoltre, che nel servizio diplomatico, oltre che per concorso generale, le persone possono essere nominate anche tramite concorsi per posizioni specifiche, per le quali si richiedono particolari qualifiche. L’opposizione di sinistra ha reagito duramente definendo i nuovi testi anticostituzionali, in quanto impongono il concetto della ”colpa collettiva” e violano i diritti dell’uomo, e ha minacciato di fare ricorso alla Corte costituzionale. Molto probabilmente il presidente Gheorghi Parvanov imporrà il veto sulla nuova legge. Nel dicembre scorso la Commissione incaricata di aprire ed esaminare gli archivi segreti dell’era comunista, sia della Darzhavna Sigurnost (Ds), la famigerata polizia segreta del dittatore Todor Zhivkov, sia del servizio di spionaggio militare, ha pubblicato i nomi di oltre 200 ambasciatori e consoli generali della diplomazia bulgara che hanno svolto o stanno svolgendo missioni all’estero, i quali in passato avevano fatto parte dei servizi segreti durante il comunismo. Subito dopo lo scandalo, Parvanov, socialista, lui stesso ex agente dei servizi comunisti, aveva dichiarato senza mezzi termini che si sarebbe opposto a ”una eventuale purga con movente politico”. DICE IL SUO SI’ La società LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton ha sottoscritto nei giorni scorsi a Bruxelles l'"impegno formale per più donne alla guida delle imprese europee", in cui si dichiara pronta a portare la presenza femminile ai vertici aziendali al 30% entro il 2015 e al 40% entro il 2020. Contemporaneamente, anche le tre società greche G. Kallimanis SA, G. Leoussis SA e Trofodotiki Aigaiou SA e la belga Schellter Strategy Consulting hanno dato l'esempio sottoscrivendo il protocollo. Commentando l'adesione di LVMH, Viviane Reding, commissaria europea per la Giustizia, ha dichiarato: "Prendo atto con vero piacere dell'esempio emblematico dato da LVMH nell'aderire agli obiettivi dell'Unione europea per migliorare l'equilibrio della rappresentanza di entrambi i sessi all'interno dei consigli d'amministrazione. Dimostrando il suo impegno deciso a riequilibrare la bilancia, LVMH sta perseguendo standard elevati ed io invito caldamente le altre società quotate in borsa a fare altrettanto quanto prima. Avere più donne nei CdA è cruciale per le imprese e salutare per l'economia. Tutte le imprese dovrebbero ormai prenderne atto e agire di conseguenza. Nel marzo del 2012 faremo il bilancio della situazione e se non vedrò iniziative di autoregolamentazione sarò pronta ad adottare tutti i provvedimenti legislativi necessari." La quota di donne negli organi direttivi delle maggiori imprese europee raggiunge appena il 12%, mentre nel 97% dei casi il CdA è presieduto da un uomo. Negli ultimi anni i progressi sono stati lentissimi: la presenza femminile nei consigli di amministrazione dell'UE è aumentata di poco più di mezzo punto percentuale all'anno negli ultimi sette anni. Di questo passo, in mancanza di interventi, ci vorranno altri cinquant'anni per arrivare ad un equilibrio ragionevole nella rappresentanza uomodonna (almeno il 40% per sesso) ai vertici aziendali. E intanto le società dell'UE quotate in borsa continuano a privarsi del talento delle donne. I provvedimenti adottati dagli Stati membri e dal mondo delle imprese europee per riequilibrare la situazione vanno da "misure soft", quali carte e codici di governo societario, a veri e propri provvedimenti legislativi, come le quote rosa (Norvegia, Islanda, Spagna, Francia e, di recente, Paesi Bassi, Italia e Belgio). Gazzettino Europeo 16 Luglio 2011 Pubblicità [email protected] 11 GAZZETTINO EUROPEO.IT Cultura orizzonti transnazionali Al Vittoriale degli Italiani nasce il museo "D’Annunzio Eroe" Un pregiato "assaggio" di un d’Annunzio inedito, ammirato e osservato attraverso il lato intimo della propria vita privata, fatta di indumenti e oggetti personali di notevole interesse storico, lo si era avuto nemmeno un anno fa con l’apertura al Vittoriale degli Italiani del museo "D’Annunzio Segreto". Oggi quello che diventa fruibile al pubblico è un altro, importantissimo volto "inedito" del Vate: quello di un "D’Annunzio Eroe". Si chiama proprio così la nuova galleria espositiva inaugurata lo scorso 3 luglio 2011, al Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera, che ha preso il posto del preesistente Museo della Guerra, inglobandone le stanze. Sono 74 i nuovi cimeli inediti - tra inestimabili reperti-testimonianza legati alle imprese eroiche del Vate e preziosi oggetti a lui donati o da lui stesso regalati ad amici e amanti - che oggi vengono restituiti alla memoria storica e agli italiani, grazie alla volontà del presidente del Vittoriale, Giordano Bruno Guerri, e alla passione dell’ambasciatore Antonio Benedetto Spada, proprietario della collezione privata da cui provengono gli oggetti, che li ha offerti per la dimora dannunziana con la formula di un prestito ventennale rinnovabile. Molti i cimeli di rilevanza storica che il numeroso pubblico presente all’inaugurazione ha potuto ammirare per la prima volta. In particolar modo, il manoscritto autografo dedicato a Garibaldi "La notte di Caprera", che l’ambasciatore Spada acquistò circa 30 anni fa dalla Mondadori, composto da 60 carte e datato dal Vate "Settignano: la Capponcina: 22 gennaio 1901 (ore sei di sera)". "Donato il regno al sopraggiunto re/ il Dittatore silenziosamente/sul far dell’alba con suoi pochi sen viene/alla marina dove la nave attende./Ei si ricorda nell’alba di novembre:/quando salpò da Quarto era la sera,/sera di maggio con ridere di stelle...", così inizia la poesia, dalle sfumature malinconiche, che assume, se possibile, ancora più importanza nell’anno delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Altro pezzo di assoluto valore, l’originale del messaggio lasciato nella Baia di Buccari da Gabriele d’Annunzio nella notte fra il 10 e l’11 febbraio 1918, controfirmato dal medesimo "Per l’autenticità, Fiume Epifania 1921", e l’edizione dell’Alcyone con dedica al capitano Randaccio, datata "Ospedale da Campo 031: 8 novembre 1916". La collezione dannunziana dell’ambasciatore Spada, già realizzatore del precedente Museo della Guerra, è costituita da varie tipologie di reperti: armi, opere d’arte, autografi, uniformi e bandiere. Di quest’ultime, da evidenziare il gagliardetto con dedica "Gli Arditi di Roma ai Compagni di Fiume" e quello del "Nucleo di Vigevano" della "Associazione Nazionali Arditi", mentre, tra le uniformi, spicca quella ordinaria invernale con feluca da Ammiraglio della Regia Marina appartenuta a Costanzo Ciano, protagonista della Beffa di Buccari. In questa nuova galleria, il d’Annunzio eroe rivive anche nella sua essenza più umana e romantica, come testimonia lo stiletto in acciaio, oro, argento dorato e granati donato dal poeta a Giuseppina Mancini Giorgi, chiamata da lui affettuosamente "Giusini" e protagonista di una delle storie d’amore più tormentate della vita del Vate. La dedica, che accompagna il prezioso omaggio, allude evidentemente ad un amore passionale e complice: "30 giugno 1907 GIUSINI Fulva Filigrana". Le armi, di altissima qualità sia per i materiali da cui sono costituite sia per i personaggi ai quali d’Annunzio le ha donate o dai quali le ha ricevute in dono, sono tutte collocabili cronologicamente fra gli anni dell’epopea fiumana e la morte del poeta-soldato, avvenuta nel marzo del 1938. Tra di esse da segnalare la daga d’onore in argento e acciaio, dono della Federazione nazionale Arditi d’Italia, e la Daga d’onore in oro e acciaio, omaggio al Vate della città di Zara. Su quest’ultima, in particolare, sono riportati i due motti cari a d’Annunzio: "Io ho quel che ho donato" e "Memento Audere Semper". Entrambe le Daghe sono custodite in un cofano in argento e lapislazzulo, decorato negli angoli con ancore sormontate da corone reali. "L’importanza documentaria dei cimeli è strepitosa", spiega Giordano Bruno Guerri, presidente del Vittoriale degli Italiani, "anche perché il Vittoriale possiede decine di migliaia di oggetti scelti da d’Annunzio per sé, ma pochissimi donati da lui. I 74 nuovi pezzi, oltre all’enorme valore storico (ed economico), testimoniano bene il gusto del Vate nella scelta e nella cura dei doni, perché sono in gran parte suoi regali per amici e amanti. E, da uomo generoso qual era, a ciò che donava dedicava addirittura più cura di ciò che sceglieva per sé: del resto, "Io ho quel che ho donato". Le nuove sale del D’Annunzio Eroe sono l’apoteosi del d’Annunzio esteta". L’allestimento del "D’Annunzio Eroe" - a cui, novità, si accede direttamente dalla Prioria - è essenziale e persegue l’idea di uno stile sobrio e lineare, che richiami, in alcuni particolari, quello dell’architetto Giancarlo Maroni, ideatore, insieme a d’Annunzio, del Vittoriale degli Italiani. (aise) Al Louvre preziosi disegni e rari incunaboli del rinascimento fiorentino In contemporanea con l'esposizione sulle miniature italiane, il Louvre ospita una mostra altrettanto importante per l'ambito culturale italiano nel mondo: “Da Finiguerra a Botticelli. I primi laboratori italiani del Rinascimento” in cui presenta rari disegni, incunaboli spesso inediti e stampe realizzati nel primo Rinascimento. Tutte opere parte della collezione donata al museo francese nel 1935 dagli eredi del barone Edmond de Rothschild, Finissimo collezionista e mecenate, il barone aveva acquistato da Christie's nel 1883 diversi quaderni di disegni e stampe, formando così quella che oggi viene considerata una delle raccolte più preziose sull'argomento. Curata da Catherine Loisel e Pascal Torres, la mostra comprende più di cinquanta lavori che ben testimoniano non solo il fiorire delle arti grafiche a Firenze verso la metà del XV° secolo ma anche il genio creativo degli artisti toscani del Quattrocento. Nel ripercorrere la produzione di disegni e la nascita della stampa, che secondo il Vasari avvenne nella bottega dell'o- rafo Maso Finiguerra, la mostra propone opere estremamente diversificate nei temi e nei soggetti che annunciano le rivoluzionarie innovazioni plastiche che interverranno nel corso del Rinascimento. Tra i lavori presenti in mostra, particolare importanza ha l' album realizzato da tre artisti diversi nel corso di un secolo dove compaiono sul recto e sul verso di ogni foglio disegni di animali, paesaggi, santi, schizzi architettonici, vedute di città. Un album prezioso composto da venti fogli che proviene da un laboratorio toscano attivo nello stesso periodo in cui operava Beato Angelico. Da menzionare anche “Studio della decorazione della Cappella Castellani nella chiesa di Santa Croce a Firenze” e “ Studio per una figura allegorica scolpita per la Loggia Lanzi” entrambe di Agnolo Gaddi, lo “Studio d'uomo in piedi”, il “San Sebastiano” e lo “Studio di un ragazzo di profilo” tutti di Sandro Botticelli e il “Ritratto virile” di Benozzo Gozzoli. La mostra rimane aperta sino al 10 ottobre 2011. Grande successo a Stoccarda per la rassegna su Pier Paolo Pasolini Si è svolta dal 6 al 10 luglio scorsi a Stoccarda la rassegna "Pier Paolo Pasolini - Immagini, pensieri e storie di uno spirito eretico", dedicata al grande Maestro del cinema italiano. L'iniziativa è stata promossa dall’Associazione EmiliaRomagna in Stuttgart e dalle associazioni friulane Eraple e AlefFVG, con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccarda e l'entusiastica collaborazione di numerose altre istituzioni, come il Centro Studi Italia dell'Università di Stoccarda, il Teatro di Prosa dello Staatstheater di Stoccarda (Schauspiel Stuttgart), la casa editrice Edition RandGruppe, l'associazione "Fondo Pier Paolo Pasolini Bologna", il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Regione Friuli Venezia Giulia. La rassegna si è articolata in diversi eventi, tra i quali la conferenza di Silvia De Laude della Meridiani Mondadori "L'ultimo Pasolini" presso la Biblioteca dell'Università di Stoccarda e la mostra "Der letzte – Am Set" con le fotografie scattate sul set di "Salò" dalla fotografa inglese Deborah Imogen Beer. All'inaugurazione della mostra era presente il vedovo della fotografa Gideon Bachmann, esperto di cinema, che ha parlato dell'esperienza sul set del film. "Pier Paolo Pasolini, un emigrante, un artista, un precursore di una nuova sensibilità" è il titolo dell'altra esposizione, che, sempre nell'ambito del progetto, ha raggiunto il suo culmine nel finissage del 9 luglio, data sino alla quale sono state esposte 26 foto che rappresentano l'autore in diversi momenti della sua vita, in compagnia della madre e di noti intellettuali del periodo. Ancora, la rassegna si è articolata in letture in italiano e tedesco di brani scelti dagli scritti di Pasolini come gli "Scritti Corsari" e "Ceneri di Gramsci". Le letture si sono svolte in più serate e hanno visto protagonisti noti personaggi della scena culturale stoccardese sia tedesca che italiana. Altre letture, ma stavolta sceniche, sono state quelle di "Orgia", in tedesco, e "Tutti figli di Mamma Roma", realizzate dalla Compagnia Teatrale italiana "Teatralia". Infine il progetto è stato arricchito dalla proiezione dei seguenti film: Accattone, Edipo Re, La Ricotta, Che cosa sono le nuvole, Salò, Uccellacci e Uccellini. A conclusione dell'evento gli organizzatori si sono detti "estremamente soddisfatti del successo che questa iniziativa ha ottenuto". 12 Gazzettino Europeo 16 Luglio 2011 E-mail [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT Cultura orizzonti transnazionali Fra "Illuminazioni e Transizioni" da Venezia a Strasburgo la Biennale internazionale del Vetro 2011 Si è aperta ieri 15 luglio al Museo del vetro di Murano per chiudersi il 30 settembre e trasferirsi in Francia la Biennale Internazionale del vetro 2011 dal titolo "SiO2nH2O - ILLUMINAZIONI E TRANSIZIONI", che vede una stretta collaborazione fra Francia ed Italia per supportare opere di artisti che utilizzano il vetro come mezzo di espressione, singolo, oppure associato ad altri materiali. L'iniziativa approda nel "luogo" per eccellenza depositario e custode di quest'arte millenaria: il Museo del Vetro di Murano, dove è ospitato il secondo appuntamento in Laguna della rassegna - dopo Palazzetto Bru Zane (aperto dal 4 giugno) - organizzata dall'European Studio Glass Art Association (ESGAA) di Strasburgo, in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia e realizzata sotto l'Alto Patronato del Ministero della Cultura e della Comunicazione della Repubblica Francese. In mostra le opere di quattro artisti internazionali - Vincent Breed, Joan Crous, Bert Frijns e Caroline Prisse - che, formati alla scultura, al vetro soffiato o al design industriale, rivisitano gli oggetti del quotidiano in una prospettiva allo stesso tempo poetica, ludica, onirica e sociale, dialogando a loro volta con i capolavori esposti in museo. Dopo la tappa italiana la rassegna, giunta alla sua seconda edizione, si trasferirà in autunno in Alsazia (dal 14 ottobre al 28 novembre), in più di dieci luoghi, di cui Strasburgo costituirà il fulcro. La mostra SiO2nH2O - Illuminazioni e transizioni, declinando le infinite modularità estetiche del vetro, stabilisce un'importante collaborazione e sinergia tra il Museo del Vetro di Murano e l'European Studio Glass Art Association (ESGAA) di Strasburgo che, per questa seconda edizione dalla dimensione decisamente europea della Biennale Internazionale del Vetro, ha scelto due "regioni" come Venezia e l'Alsazia, ognuna con le proprie peculiarità, per dialogare sul tema dell'identità patrimoniale legata alla tradizione artistica vetraria da cui scaturisce una visione artistica contemporanea significativa. Nell'ottica di valorizzare il passato come il presente, legati da un indissolubile interscambio artistico-creativo, il Museo del Vetro si apre dunque a una nuova stagione, legata alla produzione attuale del vetro, per evidenziare ancora la necessità di un nuovo, intenso e più prolifico dialogo fra gli artisti e i maestri del vetro. Ispirandosi al tema della 54° Biennale d'Arte di Venezia, la mostra indaga la portata e l'importanza della luce nel processo di creazione e il suo impatto nella società, oltre che la sua relazione con il tempo, lavoro che trova una risonanza particolare nell'opera di tutti gli artisti esposti dall'ESGAA. È il caso di Joan Crous, che ha installato la sua tavola da pranzo apparecchiata, Cenae, 2011 (in vetro e terra), nel salone principale al primo piano del Museo, inscenando una cena fastosa che sembra avvenuta tanto tempo fa, dove le fragili vestigia in pasta di vetro perdurate fino ai nostri giorni, si proiettano verso un futuro incerto. Di Bert Frijns è invece l'installazione che comprende le quattro opere Pass de deux, Rose; Leaninig, leaning, leaning e Straight leaning, con cui sviluppa un vocabolario formale depurato, basato sugli elementi fondamentali della linea, dello spazio e della luce, caratterizzato da un sovradimensionamento falsamente funzionale di vasi e ciotole in un'atmosfera di grande sobrietà che induce a una contemplazione meditativa e fuori dal tempo. Formatosi nell'ambito del disegno industriale, Vincent Breed esplora con Tragedy (in vetro, legno e terracotta) e Au placard (in vetro e legno), un registro diverso nelle tecniche di lavorazione del vetro, creando degli specchi riflettenti che accentuano un'interazione con gli spazi attorno ad essi. Le sue forme voluttuose dall'aspetto quasi organico si amalgamano perfettamente con la ricchezza di decorazioni di Murano. Di Caroline Prisse è invece l'opera più intimista Senza titolo, con la quale l'artista cerca di sperimentare possibilità ibride che oltrepassano il vetro e arrivano a metà strada tra natura e tecnologia, evocando la crescita e il passaggio del tempo, sulla via della riflessione. Completa la sinergia tra istituzioni l'esposizione, in mostra, dell'opera di due studenti della Scuola Superiore delle Arti Decorative di Strasburgo che hanno lavorato in partenariato con la Scuola del Vetro Abate Zanetti di Murano. Quando l'arte è un libro: a Beirut fra parole testi e immagini animate La 98weeks space project di Beirut è testimone di una iniziativa artistica di indubbia sperimentalità, ideata, fra gli altri, dall'italiana Elena Bellantoni. Un esempio, di quanto le maglie della vena artistica si siano nel bene o nel male allargate per investire la realtà materiale, divenendo così omnicomprensiva L'iniziativa, dal titolo "On Books and Translation" si tiene dal 15/7/2011 al 16/7/2011 e rappresenta la prosecuzione della "Platform Translation”, ideata da un gruppo di artisti nel 2007 : Marwa Arsanios (Libano), Elena Bellantoni (Italia), Soledad Pinto (Cile) e Mihalis Theodosiadis (Grecia) - che studiavano insieme a Londra. L'idea era quella di continuare a lavorare insieme e sviluppare le rispettive pratiche artistiche anche al di fuori del contesto universitario. "Abbiamo voluto creare uno spazio dove avremmo potuto sperimentare la nostra arte in viaggio in diverse città per trarne ispirazione, per provare la nostra arte in contesti nuovi." Questo atto ha reso necessario, però, un processo di traduzione, per adattare la pratica di ogni artista ad un nuovo progetto che riflettesse il contesto. Fino ad ora il progetto è stato messo in atto: ad Atene (2008) a cura di Zoi Pappa, Santiago del Cile (2009) a cura di Natalia Arcos, e Roma (2010) a cura di Silvano Manganaro e Barbara D'Ambrosio. Nel 2012 il progetto sarà a Berlino NGBK e Künstlerhaus Bethanien e sarà curata da Elena Agudio. Gazzettino Europeo 16 Luglio 2011 Pubblicità [email protected] 13 GAZZETTINO EUROPEO.IT APRILE Bandi e Concorsi Europei PARLAMENTO EUROPEO COOPERAZIONE EUROPEAID EuropeAid/131454/M/ACT/HR - CROAZIA PROGRAMMA OPERATIVO PER LO SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE 2007-2011 Promuovere nella Repubblica di Croazia l'inclusione sociale dei disoccupati sostenendo il loro accesso al mercato del lavoro. Stanziamento: € 1.000.000 - EuropeAid/131454/M/ACT/HR Scadenza: 03 agosto 2011 COOPERAZIONE EUROPEAID EuropeAid/131086/C/ACT/Multi - EIDHR: SOSTEGNO AI DIFENSORI DEI DIRITTI UMANI E RAFFORZAMENTO DELLE LIBERTÀ FONDAMENTALI DOVE SONO PIÙ A RISCHIO Assicurare l'appoggio diretto ai difensori dei diritti umani. Stanziamento: € 15.700.000 - EuropeAid/131086/C/ACT/Multi Scadenza: 01 agosto 2011 OCCUPAZIONE, AFFARI SOCIALI E PARI OPPORTUNITA’ VP/2011/010 - PROGETTI CHE CONTRIBUISCONO ALLA SCAMBIO DI BUONE PRATICHE - PROGRESS Incoraggiare l'apprendimento reciproco a tutti i livelli e migliorare la diffusione delle politiche più efficaci per il lavoro Stanziamento: € 2.000.000 - VP/2011/010 Scadenza: 29 luglio 2011 ISTRUZIONE E CULTURA EAC/18/11 - AZIONE PREPARATORIA NEL SETTORE DELLO SPORT Promozione di approcci innovativi per rafforzare l'organizzazione dello sport in Europa al fine di individuare e testare adeguate reti e prassi ottimali. Stanziamento: € 2.000.000 - GUUE 2011/C 131/09 Scadenza: 29 luglio 2011 RICERCA E INNOVAZIONE CLEAN SKY JTI (JOINT TECHNOLOGY INITIATIVE) 2011 - SP1-JTI-CS-2011-02 - Invito a presentare proposte per i settori della tecnologia verde e degli aeromobili Obiettivo principale: migliorare la preparazione e la risposta Stanziamento: € 12.700.000 - SP1-JTI-CS-2011-02 Scadenza: 28 luglio 2011 PROTEZIONE CIVILE ESERCITAZIONI DI SIMULAZIONE NELL’AMBITO DEL MECCANISMO DI PROTEZIONE CIVILE DELL’ UNIONE EUROPEA - Invito a presentare proposte Obiettivo principale: migliorare la preparazione e la risposta di protezione civile a tutti i tipi di situazioni di emergenza Stanziamento: € 2.000.000 - GUUE 2011/C 169/08 Scadenza: 25 luglio 2011 AMBIENTE LIFE+ Invito a presentare proposte 2011 Obiettivo principale: proteggere, conservare, ripristinare, monitorare e favorire il funzionamento dei sistemi naturali, degli habitat naturali e della flora e della fauna selvatiche, al fine di arrestare la perdita di biodiversità Stanziamento: € 267.431.506 - GUUE 2011/C 62/07 Scadenza: 18 luglio 2011 POLITICHE MARITTIME PROGRAMMA ITALIA-FRANCIA MARITTIMO 2007-2013 - PROGETTI SEMPLICI INVITO A PRESENTARE PROPOSTE Qualificare la cooperazione fra le aree transfrontaliere in termini di accessibilità, di innovazione, di valorizzazione delle risorse Stanziamento: € 9.024.851 - MARITTIMO 2007-2013 Scadenza: 18 luglio 2011 AVVISO: Per maggiori dettagli sui Bandi soprariportati o per accedere agli elenchi ed alle schede complete dei Bandi in scadenza a luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre e dicembre 2011, consultare “GAZZETTINO EUROPEO - Eurofinanziamenti”, rivista quindicinale in abbonamento. Quote di sottoscrizione sul sito www.gazzettinoeuropeo.it/eurofin.htm 14 Gazzettino Europeo 16 Luglio 2011 Pubblicità [email protected] GAZZETTINO EUROPEO.IT