Europe Direct 9/2013 Speciale
Centro di informazione Europeo del Salento
dalla redazione
La nuova
programmazione
europea in materia
di educazione,
istruzione,
formazione,
gioventù e sport
La Programmazione Europea ha sempre cercato
di dare risposte ai problemi comuni agli Stati
dell’Unione, fornendo agli attori sociali delle
modalità operative e degli strumenti d’azione
(Programmi, Call for proposals) per poter
intraprendere progetti in grado di affrontare le
sfide attuali e future.
Tra queste, combattere il livello crescente di
disoccupazione è diventato negli ultimi anni una
delle priorità più urgenti presenti nelle agende
di molti Paesi europei e nella stessa Unione;
egualmente importante è saper cogliere la sfida
per lo sviluppo del capitale umano tra le giovani
generazioni, per garantire il loro empowerment e
la loro capacità di partecipazione attiva all’interno
della società.
Non solo questo: un’effettiva crescita sociale
non può prescindere dalla promozione della
Politiche Comunitarie
collaborazione e del dialogo tra istituzioni,
cittadini e Organizzazioni della Società Civile,
indirizzandoli alla cooperazione trasversale a più
livelli (locale, regionale, nazionale ed europeo) e in
diversi settori (pubblico, privato, profit, no-profit).
E’ in questo background che è concepito il
Programma Erasmus+, relativo ai settori
considerati strategici dall’UE per garantire una
crescita sostenibile, inclusiva e intelligente
(secondo la Strategia Europa 2020) per il
periodo 2014-2020, attraverso il principio
dell’apprendimento continuo in ambito formale e
non formale nell’educazione, nella formazione, nel
supporto ai giovani e alle strutture giovanili e nello
sport.
Il Programma raccoglie al suo interno tre Azioni
Chiave (Key Action, KA): KA 1 - Mobilità per gli
individui, KA 2 - Cooperazione per l’innovazione e
lo scambio di buone pratiche, KA 3 - Supporto per
le riforme politiche.
Ci si aspetta che i progetti presentati all’interno
delle varie KA non solo rispecchino le politiche
e i rispettivi obiettivi e priorità del Programma
in materia di occupazione, innovazione,
cooperazione istituzionale e sociale, ma che tali
progetti possano portare un valore aggiunto
a livello Europeo dal punto di vista delle
metodologie adottate, dell’impatto sul territorio,
dei partenariati creati.
La parola chiave del nuovo programma è Mobilità,
concepita come un settore che attraversa e allo
stesso tempo unisce le dimensioni del lavoro,
dell’istruzione e della formazione. La mobilità
è presentata come un’ opportunità di crescita
professionale e personale, che permette di
acquisire conoscenze e competenze al di là del
proprio Paese, in quella terra di infinite possibilità
dalla redazione:
Erasmus+ 2014/2020
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che è l’Europa, dove è possibile fare esperienza
in diversi settori professionali, sperimentarsi in
variegate realtà lavorative, conoscere diverse
metodologie di lavoro o di studio.
Il focus sulla mobilità è sempre stato presente
nella programmazione Europea; quello che
cambia rispetto alla vecchia programmazione, e
che rappresenta il valore aggiunto nella nuova,
riguarda la possibilità non solo di acquisire le
competenze all’estero, ma di riportarle nella realtà
territoriale, creando così un circolo virtuoso che
crea del valore per le singole persone e per lo
stesso territorio.
La mobilità rappresenta quindi il focus
fondamentale del Programma, alla quale sono
state destinate più risorse (circa il 63% dei fondi
destinati al Programma).
Un’altra importante novità è l’attenzione che
il Programma assegna al partenariato nella
presentazione di progetti (KA 2, circa il 28% dei
fondi destinati al Programma), che deve essere
qualitativo a livello internazionale ma presentare
anche una forte componente nazionale o locale
a supporto del progetto: l’ottica di agire in un
sistema risulterà infatti premiante nella nuova
programmazione.
Il Programma, inoltre, favorisce il dialogo tra
istituzioni e cittadini, tra istituzioni e Unione
Europea e tra cittadini e Unione Europea (KA 3,
circa il 4 % dei fondi destinati al Programma),
promuovendo strategie quali il Dialogo
Strutturato e il Metodo Aperto di Coordinamento.
Chi può usufruire del Programma Erasmus+?
Il Programma (KA 1) ha come beneficiari finali
singoli studenti di istituti professionali e licei,
universitari (in corso di studi, laureandi o
laureati), docenti (scuola superiore e università),
educatori in settori professionali specifici,
Politiche Comunitarie
ricercatori, lavoratori e disoccupati interessati ad
intraprendere un’esperienza di mobilità all’estero;
Le KA 2 e KA 3 invece coinvolgono istituzioni della
società civile, enti locali, regionali e nazionali,
associazioni, imprese, istituti di ricerca, scuole
e istituti di formazione e università, che siano
interessati a proporre un progetto di mobilità
nella KA1, di costruzione del partenariato per
lo scambio di buone pratiche e/o creazione di
partenariati strategici a sostegno dell’occupazione
e dell’innovazione sociale.
L’impatto che la Commissione si aspetta dal
programma è altissimo: sono stimati circa 4
milioni di persone che potranno beneficiare
dei fondi stanziati attraverso il Programma per
cogliere le opportunità di studio e formazione
all’estero tra il 2014 ed il 2020, raddoppiando
quasi il volume delle persone che al momento
hanno usufruito di tali opportunità, insieme
all’accrescimento delle capacità operative,
di competenze e know how e di ONG e altre
istituzioni.
La nuova guida al programma che definisce nel
dettaglio gli obiettivi, le azioni ammissibili, le
scadenze, e i criteri di partecipazione è stata
pubblicata il 12 Dicembre ed è disponibile in lingua
inglese sul sito http://ec.europa.eu/programmes/
erasmus-plus/
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Erasmus+ 2014/2020
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dott.ssa Marzia Stenti
Project Manager
Associazione Work in Progress
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Erasmus+:
“Abbiamo migliorato
il vecchio programma
Intervista a Doris Pack,
Group of the European
People’s Party - Christian
Democrats, Member of
the Bureau
La mobilità degli studenti è senza dubbio
uno dei più grandi vantaggi per i giovani che
vivono nell’UE. Il celebre programma Erasmus,
utilizzato da più di 230.000 studenti ogni anno,
è appena stato rinnovato. 14 miliardi di euro per
il programma Erasmus+ consentiranno a oltre
5 milioni di giovani di studiare in altri paesi,
formarsi e partecipare ad attività di volontariato
o sportive. Prima del voto in plenaria ne
abbiamo parlato con la relatrice tedesca del
centro-destra, Doris Pack.
Qual è il maggior cambiamento tra Erasmus + e
il “vecchio” Erasmus?
L’Erasmus, come gli studenti ben sanno, è
una parte dell’Erasmus+. Il nuovo programma
comprende tutti i programmi formali o informali
che non volevamo perdere il marchio Erasmus,
Politiche Comunitarie
abbiamo chiamato il nuovo programma
Erasmus+.L’Erasmus+ include l’Erasmus,
l’Erasmus Mundus, i programmi Leonardo
da Vinci, Comenius, Grundtvig e Youth
in action e, per la prima volta, lo sport.
Chiaramente ci saranno Budget differenti
per i differenti programmi.
Qual è il futuro dell’Erasmus+? Darà
spazio anche a esperienze di lavoro e stage,
oltre agli scambi tra studenti?
Se l’Erasmus+ non esistesse, avremmo dovuto
inventarlo. Si tratta di un valore aggiunto europeo
per le politiche regionali, nazionali e talvolta
locali nel campo dell’istruzione e della gioventù.
Abbiamo mantenuto tutto ciò che era buono
prima e l’abbiamo semplicemente migliorato per
supportare anche coloro che desiderano avere
delle esperienze lavorative in altri paesi: pagati e
tutelati a livello sociale.
Che impatto avrà l’Erasmus+ sulla
disoccupazione giovanile?
Erasmus+ non rappresenta una soluzione al
problema della disoccupazione. Tuttavia, parlare
più lingue, avere un’istruzione e capacità più varie
- soprattutto nel settore tecnologico -, significa
accrescere le possibilità di trovare un lavoro.
Anche al di fuori del proprio paese.
ERASMUS+ aiuterà più di 4 milioni di giovani a
formarsi o studiare in un altro paese UE
Il nuovo programma comunitario Erasmus+,
che finanzierà borse di studio per studenti,
insegnanti, formatori e apprendisti per studiare
all’estero nell’UE, è stato approvato martedì dal
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Erasmus+ 2014/2020
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Parlamento europeo. Potranno usufruirne anche
i giovani leader, i volontari e i giovani sportivi.
Un nuovo meccanismo di garanzia consentirà
inoltre agli studenti di master di ottenere
prestiti più favorevoli per studiare all’estero.
«Il Programma Leonardo da Vinci è stato
istituito dal 1995 ed è stato un grande successo.
Noi non partiamo da zero nella lotta contro la
disoccupazione giovanile e il nostro impegno
per la formazione, la mobilità e l’incontro tra
gli europei, ma dobbiamo prenderci cura dei
programmi esistenti e finanziarli adeguatamente»,
ha dichiarato la relatrice Doris Pack (PPE, DE)
durante il dibattito prima del voto in plenaria .
Erasmus+ riunirà i programmi UE per l’istruzione,
la formazione e la gioventù Comenius, Erasmus,
Erasmus Mundus, Leonardo da Vinci (formazione
professionale) e Grundtvig in un unico programma
che, per la prima volta, includerà anche lo sport.
Questi sottoprogrammi, pur rientrando nel nuovo
sistema, manterranno la loro denominazione, già
conosciuta dal pubblico.
Con un bilancio complessivo di circa € 14,7
miliardi, Erasmus+ aiuterà i giovani di età
compresa tra 13 e i 30 anni a studiare all’estero
e offrirà agli studenti di master che intendono
studiare in un altro paese UE un meccanismo di
garanzia di prestito per ottenere prestiti agevolati,
che vanno da 12.000 euro (per un master di un
anno ) a 18.000 euro (due anni). Il Parlamento
sottolinea che tale meccanismo non deve
sostituire un sistema di finanziamento nazionale
esistente o impedire la creazione di meccanismi di
Politiche Comunitarie
finanziamento a livello nazionale.
Erasmus+ sosterrà anche i nuovi partenariati tra
istituti d’insegnamento e imprese. Le “alleanze
della conoscenza” e le “alleanze delle abilità
settoriali” dovrebbe consentire la formazione in un
ambiente di lavoro reale, nuovi approcci didattici e
nuovi corsi su misura per il mondo del lavoro.
Erasmus: molto di più di uno scambio tra
università
L’Erasmus, il programma di scambio tra studenti
europei, è diventato ancora più importante
trasformandosi in Erasmus+. Riguarderà
l’educazione, la formazione, i giovani e lo sport.
Più di 3 milioni di studenti hanno beneficiato
dell’Erasmus dal 1987, l’anno della sua nascita.
L’anno scorso è stato raggiunto un nuovo recordo:
più di 250.000 studenti sono partiti “in Erasmus”
per studiare o per una formazione all’estero.
L’Erasmus+ prevede anche degli scambi per
gli sportivi, delle iniziative contro il doping, la
violenza, la discriminazione e l’intolleranza. Gli
studenti che vorranno frequentare un master
in un altro Stato membro potranno anche
richiedere un prestito a condizioni favorevoli.
A seguito dei risultati delle negoziazioni con il
Consiglio in giugno, la commissione alla Cultura
e all’educazione ha votato la proposta il 5
novembre, approvata in plenaria il 19 novembre.
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SPECIALE
ERASMUS PLUS:
una panoramica
sul nuovo
programma
Dal 1° gennaio 2014 prenderà il via un nuovo
programma della Commissione europea che
coprirà sette anni e, con molta probabilità,
prenderà il nome di Erasmus per tutti. Per
comprendere la sua portata e gli elementi
principali riportiamo i passaggi fondamentali
avvenuti fino ad oggi per l’avvio del programma.
La proposta di regolamento che istituisce il
programma “Erasmus per tutti” è stata presentata
dalla Commissione a novembre 2011 con la
Comunicazione 17188/11 . Essa riunisce in un
unico programma attività precedentemente
oggetto di una serie di programmi separati e
comprende anche azioni nel nuovo settore di
competenza europea, lo sport. Cosa prevede Erasmus plus
Erasmus plus raggrupperà tutti gli attuali
programmi dell’UE, anche quelli di dimensione
internazionale, nel settore dell’istruzione,
della formazione, della gioventù e dello
sport, sostituendo i sette programmi esistenti
(Programma di apprendimento permanente
(Erasmus, Leonardo da Vinci, Comenius,
Grundtvig), Gioventù in azione, Erasmus
Politiche Comunitarie
Mundus, Tempus, Alfa, Edulink e il programma di
cooperazione bilaterale con i paesi industrializzati)
con un unico programma. Ciò aumenterà
l’efficienza, semplificherà la presentazione delle
domande di borse e ridurrà la duplicazione e la
frammentazione.
Il bilancio proposto per il programma ammonta
a 19 miliardi di EUR e le sue principali priorità
operative sono la semplificazione delle procedure,
l’assegnazione dei fondi basata sulle prestazioni
e la creazione di legami più stretti tra i settori
dell’istruzione e dell’apprendimento formale,
informale e non formale.
• Erasmus per tutti in sintesi • Opuscolo sul Programma Erasmus for All • Domande frequenti dalla redazione:
Erasmus+ 2014/2020
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Gli aspetti innovativi
Vi sono inoltre alcune proposte innovative,
quali lo strumento di garanzie per i prestiti agli
studenti nell’ambito del master Erasmus - che
mira a promuovere la mobilità e l’accesso a
un finanziamento abbordabile che consenta
agli studenti di diplomarsi (master) in un altro
Stato membro - le alleanze della conoscenza
e le alleanze delle abilità settoriali.
Infine, il
programma punta anche a sostenere gli sforzi
dell’UE per superare uno dei periodi economici più
difficili della sua storia, in particolare allineandosi
in maniera molto rigorosa alla strategia Europa
2020 per la crescita e l’occupazione, in cui
l’istruzione e la formazione svolgono un ruolo
essenziale.
Nel corso del Consiglio “Istruzione,
gioventù, cultura e sport” del 10 e 11 maggio 2012,
i ministri dell’istruzione dell’UE hanno adottato
all’unanimità un orientamento generale parziale
sulla proposta, raggiungendo cioè un accordo
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preliminare sull’intero testo, ad esclusione delle
disposizioni aventi implicazioni di bilancio in
attesa dei risultati dei negoziati sul prossimo
QFP, quali il bilancio totale del programma, le
assegnazioni tra i diversi settori e lo strumento
di garanzie per i prestiti destinati agli studenti di
master.
Le modifiche del Consiglio
Sebbene abbia mantenuto l’architettura generale
della proposta della Commissione, che pone
l’accento sulla semplificazione e su diversi tipi di
azione piuttosto che su un approccio puramente
settoriale, il Consiglio ha introdotto una serie di
modifiche al testo, molte delle quali sono state
in seguito accolte dal Parlamento europeo, in
particolare:
•Creazione di un capitolo a se stante dedicato alla
gioventù con una dotazione di bilancio separata,
unitamente a un accesso più esteso per le attività
giovanili non organizzate;
•conferimento di maggiore flessibilità agli
Stati membri in termini di attuazione, ad
es. autorizzare più di un’agenzia nazionale e
consentire la gestione di più attività a livello
nazionale;
•garanzia di livelli di spesa minimi per ciascuno
dei diversi settori dell’istruzione (scuole,
istruzione superiore, istruzione e formazione
professionale ed educazione degli adulti);
•accesso più ampio al programma al fine di
garantire la partecipazione delle persone con
esigenze particolari o con minori opportunità.
...e del Parlamento euopeo:
Il 27 novembre 2012, la commissione del
Parlamento europeo competente per il merito
(CULT) ha votato 273 emendamenti alla proposta.
Politiche Comunitarie
Inoltre altre quattro commissioni - BUDG, DEVE,
EMPL e ITRE - hanno formulato un parere. I
principali settori di divergenza rispetto alla
posizione del Consiglio possono essere sintetizzati
nel modo seguente:
•nuovo nome per il programma: YES EUROPE;
•mantenimento degli attuali “marchi” dei
sottoprogrammi (Comenius, Erasmus, Leonardo
di Vinci, Grundtvig, ecc.);
•obiettivi dettagliati per i capitoli istruzione,
formazione e gioventù;
•inclusione degli indicatori nell’atto di base (in un
allegato);
•maggiore utilizzo di atti delegati.
dalla redazione:
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Contesto
Il programma ERASMUS ha festeggiato il suo
25° anniversario nel 2012 ed è considerato il
programma di scambio per studenti di maggior
successo a livello mondiale. Esso offre inoltre
opportunità di tirocini in imprese per studenti,
insegnamento e formazione per il personale
universitario e finanzia progetti di cooperazione
tra istituti di istruzione superiore in tutta
Europa.
Oltre 230mila studenti beneficiano
ogni anno del programma Erasmus per studiare
all’estero e attualmente il 4% circa di tutti gli
studenti dei paesi partecipanti in Europa riceve
una borsa di studio durante gli studi all’estero.
Da
quando è stato avviato nel 1987 circa 3 milioni di
studenti hanno preso parte al programma, come
pure, a partire dal 1997, oltre 300mila insegnanti
e altro personale dell’istruzione superiore (questo
tipo di scambio è stato ulteriormente esteso
nel 2007). Il suo bilancio annuale è pari a 450
milioni di EUR, vi partecipano più di 4mila istituti
di istruzione superiore e 33 paesi e altri ancora
intendono aderirvi.
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Verso Erasmus+: le prossime tappe
La tabella di marcia per arrivare all’entrata in forze
del nuovo programma prevede ancora alcuni
passaggi fondamentali all’interno delle istituzioni
europee.
5 Novembre
18-21 novembre
fine novembre
9-12 dicembre
fine dicembre
metà/fine gennaio
Votazione della Base Legale che istituisce Erasmus+ nella Commissione
Cultura del Parlamento Europeo
Votazione nel Parlamento Europeo in plenaria
Adozione da parte del Consiglio UE
Firma ufficiale
Pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea
Entrata in vigore di Erasmus+
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Pubblicata la guida Erasmus Plus
Le organizzazioni che nel 2014 desiderano
trasmettere una candidatura per ottenere un
finanziamento attraverso Erasmus+, il nuovo
programma dell’Unione europea a favore
dell’istruzione, della formazione, dei giovani
e dello sport, possono iniziare fin da subito
a preparare le domande di sovvenzione. E’
disponibile la guida del nuovo programma
Erasmus+, che fornisce informazioni dettagliate
su come presentare la domanda.
Il programma è
aperto ad organizzazioni che operano nel settore
dell’istruzione, della formazione, dei giovani o
dello sport. Le candidature per il finanziamento
possono essere presentate online a partire dalla
fine gennaio 2014.
Nel 2014 Erasmus+ disporrà
complessivamente di 1 miliardo e 800 milioni di
euro per finanziamenti volti a promuovere
Politiche Comunitarie
opportunità di mobilità per studenti, tirocinanti,
insegnanti e altro personale docente, giovani
per gli scambi di giovani, animatori giovanili e
volontari.
Il termine di presentazione delle
domande relative a progetti di mobilità per
l’apprendimento è il 17 marzo 2014.
Guida
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2013 Europe Direct - Bollettino n.009