12 C ORRIERE BA DEL M EZZOGIORNO U D OMENICA 23 L UGLIO 2006 C ORRIERE DEL M EZZOGIORNO U D OMENICA 23 L UGLIO 13 2006 BA DOSSIER i porti della Puglia L A S P IAG GIA L’IN FO Al «Sun Bay» I circoli nautici Il «Sun Bay» di San Vito è uno dei lidi storici di Taranto. Una volta si chiamava Lido Bruno, oggi è soprattutto un luogo vip. Spiaggia di mattina, luogo per prendere il fresco o assistere a spettacoli la sera. Si trova a soli dieci minuti di auto dalla città. Per chi ci arriva è pronto un comodo parcheggio, un ombrellone, una sdraio e via. È praticamente la pole position dell’estate, una vera terrazza sulle notti festaiole e mondane. Vi transitano cantanti, veline, volti noti dello spettacolo e calciatori, personaggi cittadini in vista e bellezze da strabuzzare gli occhi. Ma soprattutto si trova su un mare limpido e cristallino. Diversi i circoli nautici che oeprano nel porto di Taranto. Ci sono la Lega Navale Italiana con base nautica (tel. 099.4593801); Sporting Club Marina di Pulsano, associato Fiv (tel. 099.4590919, 335.5238720 o 099.4595696); Circolo Masseria Vaccarella, sempre associato Fiv (tel. 099.4725115 o 099 4527509); Club Del Mon Reve, Fiv (tel. 099.7375747 o 099.7716093); Centro Velico Alto Ionio, Fiv (tel. 099.4535028); Circolo Della Vela Taranto, Fiv ( tel. 099.7793173); Ondabuena, Fiv (099.7354370); Circolo Motonautico Tarantino. Fim (tel. 099.7350681 o 099.352991). Sulle rotte del turismo Marina, un approdo all’avanguardia Si lavora al recupero del cantiere navale LA D ISCO TECA IL G O LF Il Nafoura A Riva dei Tessali Il Nafoura è una delle discoteche più conosciute di Puglia e si trova lungo la provinciale che collega Castellaneta alla sua Marina, nel comprensorio della masseria D’Anela, una delle masserie storiche del Tarantino. Classica discoteca estiva all’aperto, si sviluppa attorno ad una grande pista centrale inserita nella natura. Da segnalare il privè «Clorofilla» al quale si accede da una lunga scalinata che sembra portare nella ad un’oasi immersa nella natura più selvaggia. Una sorta di Amazzonia all’italiana, in cui le calde notti d’estate diventano il pretesto per riscoprire madre natura. Info: 099.8431764. Dove divertirsi di Carmen Carbonara A Nova Yardinia un’oasi di natura, mare e piacere Un grande parco divertimenti, un enorme parco tematico, cinque chilometri di spiaggia dorata, un villaggio turistico, ristoranti, centro congressi, talassoterapia e strutture alberghiere d’avanguardia firmate Hilton, cui si aggiungerà presto anche un campo da golf. Tutto questo è Nova Yardinia, la cittadella del benessere e dell’entertainment nella marina di Castellaneta, a pochi chilometri da Taranto, calata in mezzo ad una natura pressochè incontaminata e affaccita su un mare cristallino. Sorge infatti sul confine della riserva biogenetica Stornara, bosco da seme per il pino d’aleppo ed è un autentico paradiso per gli uccelli migratori che svernano sugli argini del fiume Lato. In particolare Felifonte è il parco divertimenti più grande del Centro-Sud; mentre Felisia è una «città vivibile». Le strutture architettoniche sono state ideate Emilio Ambasz, architetto noto in tutto il mondo che lavora secondo l’assunto «green over the grey». SEGUE DA PAGINA 11 I SERVIZI - L’approdo nel Marina è di quelli all’avanguardia. Chi arriva infatti alla reception, viene subito accompagnato negli alberghi scelti. Sempre nella reception si ha la possibilità di conoscere le offerte turistiche della città, della provincia e degli eventi in corso grazie agli addetti e ad appositi opuscoli informativi. Inoltre è disponibile uno staff medico multispecialistico ed infermieri professionali. All’interno sono previsti una portineria aperta 24 ore su 24 e un servizio informazioni. I servizi a disposizione delle imbarcazioni comprendono: scivolo e scalo alaggio, gru mobile fino a tonnellate, 150 posti auto, rimessaggio all’aperto, servizio antincendio, ritiro dei rifiuti, servizio meteo, servizi igienici e docce, bar, market e rivendita ghiaccio, rifornimento carburante. Mentre nelle immediate vicinanze ci sono: pub, ristorante, farmacia, banca, bancomat, rivendita articoli da pesca, lavanderia a gettoni, erboristeria, internet point, ferramenta. Direttamente attraverso il Marina si possono affittare imbarcazioni, tra le più moderne e confortevoli. Attraverso i circoli nautici operanti nell’area del porto, vengono organizzate attività sportive di vario genere. In particolare gare di off-shore, regate veliche, di pesca d’altura, ma anche corsi di vela e immersioni subacquee. IL BUSINESS LE ESCURSIONI - Con i propri mezzi o con quelli messi a disposizione dal porto turistico, si possono organizzare gite ed escursioni. Tra le altre, ci sono le gite guidate attraverso i due seni del Mar Piccolo per andare alla scoperta della palude «La Vela», oasi incontaminata del Wwf, e scorgere i fenicotteri e i cigni, oppure gli uccelli che nidificano proprio in queste zone prima di migrare. Non può mancare poi un giro nell’incantevole scenario della costa tarantina nel Mar Grande con le sue isole Cheradi, con la possibilità di gustare anche un piacevole menù a bordo dell’imbarcazione. C’è poi anche la possibilità di fare crociere serali, sempre con partenza dal porto turistico. Nel momento clou della serata ovviamente non può mancare la cena. Ci sono anche le mini crociere archeologiche nel Mar Piccolo, che vengono svolte in prossimità dei torrenti Cervaro e San Pietro oppure percorrendo itinerari più ampi, quali quelli della Magna Grecia inoltrandosi fino a Reggio Calabria. Infine l’attività di pesca-turismo viene svolta su motopescherecci abilitati, a bordo dei quali sarà cucinato anche il pesce una volta pescato. Il Golf club Riva dei Tessali si trova in una vera oasi, nel cuore della Magna Grecia. Il villaggio residenziale, progettato dall’architetto milanese Paolo Caccia Dominioni, si estende ai bordi di un mare blu e si affaccia su una spiaggia bianchissima che si allunga per un centinaio di chilometri da Taranto a Metaponto. Il percorso di 18 buche da campionato, lungo 6284 metri, par 72, SR 130 presenta un tracciato molto aperto con farways larghi e green ondulati, ed è frammezzato da bunker e laghetti che rappresentano avvincenti sfide. Le prime buche sono ritagliate tra il verde degli agrumeti, mentre le altre sono dominate da olivi posizionati strategicamente. Marina militare, industria e commercio: a Taranto la ricchezza passa per il porto Dove mangiare La storia di Taranto è strettamente legata a quella del suo porto, che è di tipo militare, commerciale e industriali, ma con uno spazio più che dignitoso per il diportismo. Nel periodo immediatamente successivo all’Unità d’Italia, lo Stato ritenne necessario collocare a Taranto, nel bacino del Mar Piccolo, l’Arsenale militare della Marina italiana. Mentre solo una minima parte del Mar Grande, con due piccolissimi moli, rendeva possibili le attività portuali di natura non militare. L’ampliamento arrivò negli anni ’60, quando l’attivazione del grande complesso siderurgico dell’Ilva e della raffineria petrolifera Eni rese necessarie strutture ad hoc. Anzi, nel Mar Grande si è arrivati a creare un molo polisettoriale che, insieme al molo Ovest, costituisce una delle opere marittime di maggior rilievo dello scalo tarantino. Naturalmente a favorire lo sviluppo del porto di Taranto in tutti i sensi è stata la sua posizione strategica nel cuore del Mediterraneo, nonché l’ubicazione in un golfo poco esposto a venti e correnti, la profondità adeguata per accogliere navi di ultima generazione e la presenza di strutture e ampi spazi disponibili. Ormai il porto di Taranto è pienamente inserito nei traffici internazionali e intercontinentali di container. È il terzo in Italia e il 18esimo in Europa per volume complessivo delle merci movimentate. Queste consistevano, sino a metà 2001, in rinfuse solide e prodotti siderurgici legati allo stabilimento dell’Ilva e a petrolio greggio e prodotti raffinati dell’Eni. Con l’attivazione, a fine giugno 2001, del terminal container realizzato sul molo polisettoriale e gestito dalla Taranto Container Terminal (società del gruppo Evergreen Marine Corporation di Taiwan) tra i leader mondiali del trasporto marittimo containerizzato, il porto ha assunto una rilevante caratteristica commerciale. Il volume merci dal 1995 (anno di istituzione dell’Autorità portuale) al 2005 è in continua crescita. L’anno scorso si è chiuso con quasi 48 milioni di tonnellate di merci movimentate, ovvero più 9,4% rispetto al 2004. (C. Car.) IL PROGETTO - Una delle strutture che prossimamente sarà al servizio del diportismo nel Mar Piccolo è senza dubbio il cantiere navale di Fincantieri, in disuso da una trentina d’anni e di recente acquisito da un grosso imprenditore dell’area per sei milioni di euro. Un’operazione completamente sostenuta dalla Banca di credito cooperativo San Giuseppe di San Marzano, attraverso Agrileasing, che ha compiuto un’operazione fortemente emotiva in un territorio in cui il mare costituisce forse la principale fonte di reddito. La struttura, una volta recuperata, sarà al servizio sia delle attività industriali che di quelle strettamente cantieristiche (per manutenzione, assistenza e produzione di manufatti) e per l’approdo di imbarcazioni da diporto. Insomma, dovrebbero sorgere altri posti barca, anche se l’attività principale sarà indubbiamente quella cantieristica. Carmen Carbonara I sapori della terra al «Ritrovo degli amici» e da «La Strega» LE BELLEZZE ARTISTICHE DEL TERRITORIO Il ponte girevole che unisce la città dei due mari Gli ori, ovvero lo splendore della Magnia Grecia che fu Il ponte girevole è il simbolo di Taranto. Collega l’isola del borgo antico alla città nuova e supera il canale che unisce il Mar Grande al Mar Piccolo. Il ponte, dedicato a San Francesco da Paola, ha sostituito nel 1958 una struttura in legno risalente al 1886. Mentre il canale navigabile fu scavato nel 1481 per proteggere la città dagli attacchi dei Turchi. Il ponte girevole viene aperto periodicamente, facendo ruotare le due metà su un lato, per consentire il passaggio a grosse navi militari. In questi casi, mentre le imbarcazioni sfilano con l’equipaggio sul ponte, familiari e amici salutano i prorpi cari dal lungomare. La manovra di apertura dura meno di tre minuti, ma il passaggio delle navi richiede più tempo. Il momento ha un forte significato simbolico, perchè la città è temporaneamente spezzata in due. (c. car.) I tesori della Taranto colonia di Sparta, sontuosa capitale della Magna Grecia, sono custoditi nel museo archeologico nazionale. Si tratta di una vastissima collezione di ceramiche e terracotte che permette di conoscere le tradizioni funebri, dell’arte della guerra, del ruolo dello sport, dei commerci, della cura per l’eleganza nella Taranto antica. Di stupefacente bellezza è la sezione dedicata all’arte orafa della Taranto ellenistica (IV - II secolo avanti Cristo). Fra i numerosi pezzi in esposizione ci sono un diadema in oro e alcune pietre dure rinvenute in una tomba di Canosa, degli orecchini a testa di leone (nella foto), una teca in argento a forma di conchiglia e uno schiaccianoci. Gli ori di Taranto sono stati esposti con enorme successo di pubblico a Milano, Parigi, Amburgo e Tokio. (c. car.) Ci sono due ristoranti, non molto distanti da Taranto, in cui vale davvero la pena fare un salto. Uno è «La Strega» di Palagianello in via F.lli Bandiera 61 (tel. 099/8444678), con un menù alla cara che va dai 36 ai 48 euro. Le specialità sono i carciofi farciti e gratinati con pancetta, pan brioche e ventresca all’aceto balsamico; i ravioli di fagiano e fonduta di gorgonzola dolce; il medaglione di maialino da latte con invidia caramellata in salsa di fagioli e lardo croccante. A Martina Franca, città del celebre Festival della Valle d’Itria, c’è invece «Il ritrovo degli amici», un piccolo locale in corso Messapia 8 (tel. 080.4839249) che in estate si proietta all’esterno. L’ambiente è di charme e la cucina è altrettanto ricca di sapori delicati, all’insegna della tradizione del territorio. In menù, piatti di carne, come la tagliata di manzo o il capocollo di Martina Franca. Si paga intorno ai 35 euro.