Via E. Ferri, 91 - 25123 Brescia (Italia) Tel: 0302306873 - Fax: 0302309427 Mail: [email protected] - Web: www.scaip.it Gli uffici della segreteria sono aperti dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.00. Chiuso il venerdì pomeriggio. In caso di momentanea assenza funziona la segreteria telefonica. Servizio Collaborazione Assistenza Internazionale Piamartino Notiziario Nº 3 - Dicembre 2002 A tutti i missionari, gli amici e i sostenitori dello SCAIP i migliori auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo Notizie dallo SCAIP C ari Soci, con questo anno 2002 che volge alla sua conclusione, termina anche il mio primo anno come Presidente della nostra Associazione. Il lavoro da noi fatto ci pone sempre più in quel grande contesto che si chiama “Solidarietà internazionale” e che tratta delle difficoltà tra il Nord e il Sud del mondo, tra i paesi industrializzati e quelli in via di sviluppo. La consapevolezza di questi e di tanti altri problemi che affliggono il nostro mondo, ci invita a soffermarci ed a meditare sulla nostra realtà e sulla necessità di fare del bene per i nostri fratelli più sfortunati, per le popolazioni che ogni giorno muoiono per fame o per malattie. L’impegno che soci, consiglieri e collaboratori hanno profuso nello SCAIP è grande; diversamente non si giustificherebbero le importanti dimostrazioni di concreta solidarietà di cui siamo testimoni. Nonostante questo mi permetto di invitare tutti a fare di più, a dimostrare il valore di essere soci dello SCAIP, per non dimenticare le missioni dei padri piamartini e le tante altre iniziative per cui ogni giorno lavoriamo. Alla vigilia delle prossime festività Vi giunga a nome di tutto il consiglio di amministrazione e mio personale, il migliore augurio per un Santo Natale ricco di pace e di vero Amore. Il Presidente SCAIP Camillo Fratus Notizie Flash • Da questo numero abbiamo pensato di rinnovare la veste grafica del nostro giornalino. • Vi invitiamo a visitare il nostro sito internet all’indirizzo www.scaip.it • Ricordiamo che SCAIP potrà emettere dichiarazioni valide ai fini fiscali relative al 2002 solamente a fronte delle offerte che ci perverranno con valuta entro la fine del 2002. 2 Notizie dallo SCAIP Il nostro bilancio certificato da KPMG N el corso del 2001 SCAIP ha avuto in carico i seguenti 12 progetti da realizzare nei Paesi in Via di Sviluppo e cofinanziati dall’Unione Europea (UE), dal Ministero Affari Esteri (MAE) e dalla Regione Lombardia (RL): • 7 progetti cofinanziati dalla UE di cui 1 in consorzio con MSP di Torino (capofila SCAIP) Progetto “Macchine a controllo numerico” Progetto “Apodí UE” Progetto “Ovino caprino” Progetto “Rete speranza” Progetto “Beberibe” Progetto “Paulo Afonso” Progetto “Ponta Grossa” Fortaleza - Ceará - Brasile Fortaleza - Ceará - Brasile Fortaleza - Ceará - Brasile Curitiba - Paraná - Brasile Fortaleza - Ceará - Brasile Bahia - Brasile Curitiba - Paraná - Brasile • 1 progetto cofinanziato dal MAE in consorzio con MSP di Torino (capofila MSP) Progetto “Apodí MAE” Fortaleza - Ceará - Brasile • 1 progetto cofinanziato dalla RL Progetto “Un asilo a Santiago” Cile • 3 progetti (micro) rientranti nella Donazione Globale 2000 della UE Progetto “Micro 27” Progetto “Micro 28” Progetto “Micro 29” Malí Malí Brasile Per queste iniziative SCAIP ha ricevuto i seguenti fondi: dall’Unione Europea dal Ministero Affari Esteri dalla Regione Lombardia da offerte private totale 1.411.878,22 4.959,54 85.473,62 478.876,76 € 1.981.188,13 Ulteriori offerte private hanno permesso a SCAIP di sostenere anche 23 realtà bisognose nel terzo mondo (missionari piamartini e altri partners riassunti dalla seguente tabella) per un totale di € 604.903,12. E’ giusto ricordare che la gestione di tutti i progetti promossi da SCAIP è assicurata dalla fattiva e preziosa attività di vari Gruppi di Volontariato, dalle persone che svolgono la propria opera a titolo gratuito e dal personale che svolge il lavoro con dedizione e serietà. A tutti loro vada un sentito ringraziamento. Comunico a tutti i benefattori che il nostro bilancio consuntivo, disponibile in forma completa presso i nostri uffici, è certificato dalla Società di revisione KPMG (di cui pubblichiamo la relazione) che garantisce la chiarezza e la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica dello SCAIP. Il Viice Presidente SCAIP Lorenzo Manessi Progetti sostenuti da SCAIP senza il cofinanziamento di enti pubblici Ass. Il Ponte Ass. Don Remo Prandini Ass. Il Padre Pellegrino Ass. Operazione Lieta Ass. Operazione Mato Grosso Escola P. João Piamarta - Brasile Gruppo Malì Gavardo Missione di Luanda - Angola Missione di Lucala - Angola Missione di Macapá - Brasile Missione di Matelândia - Brasile Missione di Santiago - Cile Missione di São Bento - Brasile Missione di Talca - Cile Missione di União da Vitória - Brasile Movimento Ecclesiale Carmelitano Parrocchia di N.S. de Nazaré - Fortaleza - Brasile Ponta Grossa Adozioni - Brasile Seminario di Yaoundé - Cameroun Sottoscrizione Alba Prandini Suor Maria Prandini - Madagascar Suore Angola Suore Fortaleza - Brasile € 604.903,12 3 Notizie dallo SCAIP Riccione Relazione del Presidente della FOCSIV in occasione della convention per il trentennale della federazione arlo perché cerco, non perché so: è lo stato d’animo che mi vede qui per la Focsiv e per il trentennale della Focsiv. Sono qui insieme all’Ufficio Missionario Nazionale e alla Caritas. Ringrazio Mons. Giuseppe Andreozzi e il dottor Roberto Rambaldi per questa che considero una fortunata circostanza. L’essere insieme è un privilegio e, nello stesso tempo, una speranza. Ringrazio le autorità intervenute, il sindaco di Riccione che ci ospita e quanti sono impegnati nell’organizzazione. L’Assemblea della Focsiv e il Consiglio hanno detto più volte che il trentennale non doveva essere tanto una festa celebrativa quanto l’occasione per rivisitare le esperienze vissute, per puntualizzare i problemi e per immaginare le soluzioni da applicare nel futuro. Focsiv, Ufficio Missionario e Caritas sono insieme perché hanno in comune dei percorsi su cui possono camminare. Il primo, il più importante, che tutto comprende, nasce dalla comune matrice cristiana. Se le parole hanno un significato, come devono, (Don Milani in una lettera a sua madre dice di “vivere le parole”) il termine cristiano che c’è nel logo della nostra federazione, non può essere mai usato casualmente, magari per impreziosire l’immagine. Senza radicalismi, ma con mitezza e umiltà vogliamo sottolineare questo nostro essere cristiani, per poterne gioire sempre. La preoccupazione è di dare per scontata queta gioia al punto da dimenticarla. Essere cristiani significa sentirsi in pace con tutti, dove la pace è il massimo bene che si può immaginare, significa credere nella giustizia dove la giustizia significa fare del bene, significa usare la misericordia, come dire che l’altro è tuo fratello, significa aver risolto il problema della vita. L’altro percorso che accomuna Focsiv, Ufficio Missionario e Caritas riguarda i problemi operativi della pratica quotidiana e cioè l’incontro con i poveri, nel sud del mondo come qui da noi. Ci sono quelli che muoiono di fame, 24 mila perone al giorno, che non hanno l’acqua potabile, le medicine, l’ospedale, le scuole, la casa, il lavoro e quindi non hanno nemmeno giustizia e non si sa come facciano ancora a sperare e ci sono i poveri di morale, di umanità, di amore. Quest’ultima povertà è trasversale e la si trova forse di più da noi, in occidente, dove la gente sta bene economicamente, ma spesso sta male dentro e ciò si evidenzia con il disprezzo per la vita, i suicidi, gli aborti, la tossicodipendenza, l’inquinamento. Succede perché cresce la corsa al potere, al profitto, al consumo, al piacere anche quando è cinico e sfrenato. Ufficio Missionario, Caritas e Focsiv hanno in comune la scelta del volontariato e quindi la figura del volontario. Molte sono le interpretazioni, qualcuna da sempre, altre più recenti che vengono date a P 4 questo termine. Si dice, ad esempio, che è volontario colui che sceglie il mestiere del soldato e che per una missione arriva a percepire molti soldi. Con tutto il rispetto per le scelte e per le interpretazioni altrui, per noi, volontario, è colui che sa di aver ricevuto gratuitamente dei doni e li restituisce, con almeno pari gratuità, a chi ne ha bisogno. Ci accomuna la ricerca delle soluzioni, ci accomuna l’impegno di fare il bene, di partecipare alle vicende del mondo. Ci accomuna la solidarietà che postula l’uguaglianza tra le persone e quindi autonomaticamente porta ad intervenire verso chi sta peggio, verso i più diseredati, gli afflitti nel corpo e nell’anima. Ci accomuna l’identità di essere fratelli in Cristo perché figli di un unico Padre. Siamo convinti che sono importanti le risorse sia pubbliche che private. Esse ci permettono di procurare il cibo, le medicine, di costruire le scuole, i pozzi e gli ospedali, ma tutti sappiamo che la realizzazione di un progetto non è la soluzione, perché per un autentico sviluppo, insieme al progetto deve esserci la crescita dell’uomo, del suo protagonismo, della sua interiorità, della sua spiritualità. A questo proposito abbiamo bisogno di riqualificare la nostra religiosità, di combattere il laicismo dilagante. Dobbiamo operare perché si adotti uno stile di vita più sobrio. Solo così è condivisione. Ciò permetterà di capire i bisogni dell’altro e di dividere con l’altro. Laicato missionario, volontariato cristiano e cooperazione internazionale possono recuperare l’entusiasmo delle origini e operare di più, pur nella specificità dei ruoli e delle funzioni. La cooperazione tra le chiese è indispensabile e va sostenuta come fattore di sviluppo, convinti, come dice un antico proverbio, che il vero miracolo non è camminare sull’acqua o volare nell’aria, ma è camminare sulla terra. Sulla quale terra la religione è in grado di rimettere in moto il protagonismo dei popoli. È di straordinaria attualità ciò che succede negli stati arabi dove la vera risorsa forse non è più il petrolio, ma la religione. A differenza di quanto capita superficialmente di sentire, lo scontro di civiltà non è tra cristiani ed islamici, ma è semmai tra la nostra filosofia materialista da una parte e Islam e Cristianesimo dall’altra. La cooperazione e il dialogo interreligioso sono in grado di produrre autentici miracoli, compreso quello di allontanare i conflitti. Siamo di fronte al Dio della storia che vede oltre noi (Edit Stain - patrona dell’Europa). Abbiamo paura di confondere le nostre scelte con quelle della chiesa? Abbiamo paura di essere troppo confessionali? Paura della nostra identità cristiana? In giro più che laicismo c’è profanazione. Resta un dato di fatto: Dio non si allontana da noi, anche quando noi ci allontaniamo da Lui. Ci sono 99 pecore e una, che si era perduta, sta in spalla al pastore. Occorre solo superare la logica di considerare l’io come un parziale diminutivo di Dio. L’occasione per vedere le luci e le ombre di questi trent’anni ci conferma che la povertà nel mondo è tanta, ma che, da un lato, la povertà più grave è colpa, mentre dall’alto al centro della persona c’è sempre Cristo. Il resto viene di conseguenza. Poi, nella nostra quotidianità, tutto è politica, perché è scelta, è giudizio, è voto. Il voto e quindi la scelta politica, ognuno la realizza quotidianamente, quando va al supermercato, o alla bottega del commercio equo e solidale, o alla banca etica, o quando sceglie uno spettacolo, un cinema, un libro, un programma TV. Ma se tutto è politica, oggi si sente il bisogno di una rifondazione etica della politica e ciò può avvenire solo applicando alla politica il Vangelo. Per carità, nessuno pensi che si voglia proporre quanto avviene negli stati islamici o in Israele, dove la norma religiosa viene imposta come norma civile. La nostra società non corre pericoli di questo tipo. Siamo figli dell’illuminismo e della rivoluzione francese. La norma religiosa, nel nostro caso, parte dalla singola persona ed è portata avanti dal basso verso l’alto attraverso le istituzioni, mentre negli stati islamici e in Israele la norma religiosa viene calata dall’alto sulle singole persone. Quindi niente radicalismi e confusioni tra il ruolo della religione e ruolo della politica, ma occorre costruire un rapporto virtuoso tra la politica e la verità, tra l’impegno politico e i valori. Nella logica che l’impegno politico è il più alto livello della persona, questo impegno si esprime, oggi soprattutto, anche nel governo dell’economia e deve presiedere alla funzione sociale della ricchezza. Forse dalla voce del verbo privare viene il termine di proprietà privata e ne troviamo gli effetti nei rapporti tra le persone. Privare è usato anche quando si tratta di ambiente, mentre Heghel dice: “nessun uomo può vantare dei diritti di fronte alla sovranità della natura”. Che oggi la politica sia, a priori, o contrapposizione o mediazione è un concetto che mi piacerebbe veder superato. È “servito” per il passato, ma il futuro è “o si, o no” il resto, per dirlo alla svelta è del maligno. La regola è il Vangelo e lo scetticismo nei confronti della politica cresce proprio perché non c’è chiarezza morale. La rifondazione etica della politica avviene applicando la conversione interiore, quella singola che sfocia nella rappresentanza collettiva, democraticamente intesa. continua sul prossimo numero Presidente FOCSIV Agostino Mantovani I progetti dello SCAIP Mato Grosso Un oratorio sulle Ande per pregare e stare allegri ari amici dello SCAIP, colgo il vostro invito di scrivere due righe per presentare l’iniziativa, che da alcuni anni ormai, mi vede percorrere i corridoi dei Padri Piamartini e in particolare quello che conduce all’ufficio dello SCAIP. Devo anzitutto ringraziare per la collaborazione che ci è stata offerta e per la fiducia che ci è stata accordata, negli scorsi anni con la presidenza della Signora Alba Prandini ed ora con quella del Signor Camillo Fratus. Senza di loro non avremmo potuto fare quello che ora vi voglio illustrare. Da molti anni, insieme a tanti amici, mi interesso dell'aiuto ai poveri dell'America Latina con il gruppo dell’Operazione Mato Grosso (OMG) e in particolare in questi ultimi anni mi sono preoccupato di tanti ragazzi poveri delle Ande del Perù. Su quelle bellissime montagne, che nulla hanno da invidiare alle nostre Alpi, vivono popolazioni poverissime dedite a pastorizia e agricoltura. Su queste montagne è giunto nel 1976 un sacerdote italiano, p. Ugo De Censi, che commosso dalla condizione di vita estremamente povera di tante persone, e soprattutto di tanti ragazzi rimasti orfani, decise che doveva far qualcosa per sopperire a quella miseria. Così nel 1978 prese in casa con se alcuni ragazzi campesinos tra i più poveri C con l'intento di insegnar loro un lavoro. Chiamò con se un maestro d'intaglio del legno, un artista locale del Cuzco. Piano piano i ragazzi impararono a lavorare il legno, impararono a scolpire, diventarono veri artigiani. Poi vennero altri scultori anche dall'Italia e da altre nazioni. Altri ragazzi bussarono alla porta di p.Ugo e così il numero crebbe. Poi vennero le ragazze, poi la scuola per i maestri rurali, poi il seminario e poi in questi ultimi anni la scuola per guide alpine (o meglio andine) insieme alla costruzione di 3 rifugi d’alta montagna ai piedi delle più belle cime della Cordillera (rif. Perù mt. 4765 - rif. Ishinca mt. 4350 rif. Huascaran mt. 5000). Così sulle Ande peruviane sono nate più di 40 missioni dove ci sono volontari, (che non guadagnano nulla) anche con figli, che lavorano per crescere e educare tanti ragazzi poveri. Sono circa 1500 i ragazzi e le ragazze che ospitiamo attualmente ogni giorno come in una famiglia nelle nostre case. In queste case rimangono 5anni. Tutte queste case (taller) portano il nome di Don Bosco o di Maria Ausiliatrice. Ricevono tutto gratis: istruzione, alimenti, attrezzi di lavoro, medicinali e l’educazione religiosa. Vivono della Carità che arriva da tanti ragazzi e giovani che qui in Italia dedicano il loro tempo libero a lavorare per raccogliere fondi per questa finalità (raccolta materiali usati, lavori agricoli, tinteggiature, traslochi e tante altre iniziative). Rimane però in noi sempre l'interrogativo: "Questi ragazzi, quando termineranno i 5 anni di taller e cominceranno a guadagnare e vivere del loro lavoro, saranno più buoni di quelli che non hanno avuto la possibilità di frequentare il taller? Si ricorderanno dei loro fratelli più poveri? Si ricorderanno di Gesù? ....." Così, un pò per far nascere nei ragazzi il seme della Carità, un pò per avvicinare e aiutarne tanti altri, è nato l'Oratorio delle Ande. Al sabato quando le lezioni terminano i ragazzi tornano alla loro comunità (chi deve fare 2 ore di strada a piedi, chi 3, chi 5 qualcuno anche 6). Nei loro villaggi i ragazzi del taller avvicinano tanti ragazzini e bambini. Il saba- to e la domenica con loro giocano, insegnano a cantare, a pregare, lavorano per le persone più povere (ciechi, storpi, malati, vecchine), piantano alberi, scavano canali d'irrigazione, ... Ecco questo è l'Oratorio delle Ande: 20.000 ragazzi che tutte le domeniche si ritrovano a lavorare, a pregare, a stare allegri nel nome di Don Bosco. E alla domenica non manca mai un piatto di minestra per tutti: chi ne prende 2, chi 3 o anche 4 per avere la pancia piena almeno un giorno alla settimana. A tutti questi ragazzi dell'Oratorio delle Ande da alcuni anni facciamo un regalo: alcuni oggetti utili per loro e per la loro famiglia. L'anno scorso abbiamo regalato un materasso e due coperte, l'anno precedente pentole posate tazze. Questi regali vengono consegnati alla fine di un concorso che impegna i ragazzi peruviani da Pasqua fino ad ottobre. E' un modo per far loro dono di una cosa utile e allo stesso tempo di richiedere loro impegno e partecipazione. Quest'anno il regalo sarà uno zaino (ci metteranno i quaderni – di libri non se ne parla – e il mais abbrustolito per ammorbidire la fame), un poncho impermeabile (per ripararsi dalla pioggia), una torcia elettrica (sulle Ande non c’è la corrente elettrica) e un coltellino. Nella CARITÀ che inizia con il DARE GRATUITO abbiamo incontrato e desideriamo far scoprire, anche ai nostri figli, ai nuovi amici, un senso alla propria vita, come il Vangelo ci indica. Ecco questo senso della vita. Tutto ciò che abbiamo ci è stato regalato; per questo a nostra volta dobbiamo regalare. Tutti possiamo lavorare un po' di più e dare il frutto del nostro lavoro ai più poveri. Questa è la regola del gioco al quale tutti siamo invitati. Un caro saluto e grazie. Il referente OMG Alberto Zorat 5 I progetti dello SCAIP (dal Giornale di Brescia) A Muratello di Nave si lavora per preparare l’operazione di solidarietà finalizzata alla realizzazione di un dipartimento scolastico Un centro professionale donato all’Angola deciso: nel gennaio 2003 il gruppo missionario Muratello ritornerà in Angola per completare il centro professionale «Beato Piamarta». Si costruirà un’ala di un fabbricato destinato ad accogliere aule, biblioteca, sale riunioni e studi, una chiesetta e una cucina con forno e i missionari piamartini potranno così offrire un pane ai 1000 e più ragazzi che frequentano giornalmente la scuola. Il gruppo missionario Muratello nasce nel 1994 con i primi 6 pionieri che aggregati al gruppo Mali Gavardo si recano nel Paese africano per costruire il centro professionale Don Bosco, opera complessa e impegnativa di 4700 mq di superficie sulla quale sorge una scuola, una sala polivalente, un dormitorio, officine, laboratori e una casa missionaria. L’anno dopo sempre con il Mali Gavardo i muratellesi si recano a Koutiala (Mali) per contribuire alla realizzazione del centro nutrizionale delle suore del Santo Natale. I primi giorni dell’annata 1996 vengono invece dedicati alla costruzione della sucola elementare a Bamako (Mali) e al centro professionale: i muratellesi si sono sempre aggregati al gruppo Mali Gavardo e parteciperanno ad altre iniziative dei gavardesi sino al 1999. Nel gennaio febbraio del 2000 prima esperienza autonoma dei navensi in Angola dove c’è da costruire il centro professionale dedicato al beato Padre Piamarta: l’edificio È 6 realizzato avrà una superficie di 1440 mq. Verso la fine di agosto 2000 alcuni componenti del gruppo missionario Muratello si recano a Drenova (Croazia) e in collaborazione con la Caritas bresciana e di Rijeka partecipano alla costruzione di una casa destinata ad una famiglia numerosa. Nel 2001 l’attività del gruppo subisce uno stop perché il promotore delle iniziative, Ilario Fanelli, è alle prese con problemi di salute; superato il delicato momento Ilario si rituffa nell’attività e stimola i generosi amici ad impegnarsi nel completamento di quel centro professionale Piamartino di Luanda (Angola) iniziato nel 2000. Siamo ormai nella fase principale di questa nuova avventura, quella dedicata che prevede la programmazione degli interventi, l’acquisto e la spedizione del materiale, la formazione della squadra che nel gennaio 2003 partirà per l’Angola e dovrà realizzare il tutto in circa 30 giorni. È un impegno notevole per i volontari che, senza alcun fine di lucro ma come testimonianza di fede e di carità evangelica si accingono all’impresa che sarà di grande aiuto per quel popolo. «È un impegno gravoso anche dal punto di vista organizzativo che finanziario – dice Iliario Fanelli – ma contiamo nella Provvidenza e nella sensibilità di persone buone e generose. Le offerte che riceviamo da famiglie, enti, aziende sono deducibili dalle denunce Irpef e Irpeg poiché il progetto Angola è stato accolto dallo Scaip (Servizio Collaborazione Assistenza Internazionale Piamartino), ONG riconosciuta dal Ministero degli esteri. Lo Scaip di via Ferri 91 a Brescia, indicando il codice fiscale può pertanto rilasciare ricevute da detrarre dal reddito. I versamenti, con causale Angola/Muratello, possono essere effettuati presso la Banca Bipop Carire conto corrente 37667 (codice 5437-11200) oppure presso la Banca di Centro Cooperativo di Brescia sede di Nave (Abi/cab 08692-54800) intestandola al gruppo Missionario Muratello sul conto corrente 15759/45. Abbiamo bisogno anche di persone di buona volontà meglio se muratori, elettricisti, piastrellisti da coinvolgere direttamente nei lavori che verranno programmati: la messe è molta vi aspettiamo». Per informazioni contattare Ilario Fanelli 030/2530775 o e-mail: [email protected] o sul sito www.gruppomissonario.it (ort.) I progetti dello SCAIP nizia per noi quest’anno un programma di lavoro, di più anni, in campo sanitario, nell’ambito di un progetto della Chiesa Cattolica in Mali che ha, come obiettivo, di dotare di centri SOCIO SANITARI le zone più lontane dalle città. Questi interventi sono realizzati soprattutto a favore delle popolazioni dei villaggi della savana, ognuno dei quali conta circa 100.000 persone. I Le località in cui lavoreremo sono: • KOUTIALA (regione di Sikasso) dicembre 2002 - febbraio 2003 • GUALALA (regione di Bamako-Bougouni) dicembre 2003 - febbraio 2004 • BAMAKO (in un quartiere periferico della capitale) operativo dal marzo 2003 operativo dal marzo 2004 operativo dal marzo 2005 In ogni centro sono previsti i servizi di: • Pronto soccorso • Poliambulatori e diagnostiche • Laboratorio analisi • Ambulatorio dentistico • Maternità • Pediatria - Centro nutrizionale • Aule per educazione sanitaria • Servizio di dialisi (nel centro di Bamako) L’impegno, anche economico, che ci attende non è da poco. I centri di Koutiala e Gualala costeranno circa 460.000,00 € ognuno, mentre quello di Bamako oltre 600.000,00 €. Come nei precedenti interventi, con la collaborazione e la generosità di tante persone, riusciremo a realizzare anche questi “sogni” in favore dei più piccoli e delle persone ammalate. Ecco il motivo per cui chiediamo anche il tuo aiuto per la nuova iniziativa. Finora abbiamo costruito scuole di base e professionali... ora collaboriamo nella sanità. “Padre Ricardo” è il nuovo Vescovo di Caetité Oggi, 13 novembre 2002, quarto anniversario della morte dell’indimenticabile Don Mario Zanetta, il Santo Padre ha nominato nuovo vescovo di Caetité, in Bahia - Brasile, don Riccardo Guerrino Brusati. Don Riccardo, o “Padre Ricardo”, come è conosciuto qui, è sacerdote della diocesi di Novara, ma dal 1982 lavora a Paulo Afonso in Brasile. La notizia ci riempie di gioia sia per lui, sia per la Chiesa che vede entrare nel numero dei suoi pastori un sacerdote integro, lavoratore, sensibile e totalmente dedicato al Vangelo. Allo stesso tempo, la notizia ci lascia tristi perché perdiamo, per così dire, un aiuto fondamentale nel nostro lavoro. In tutti questi anni, pe. Ricardo è stato protagonista di innumerevoli iniziative di carattere sociale, umano ed educativo. Basti ricordare l’INSTEC, Instituto Tecnológico Don Mário Zanetta, ideato da don Mario ma solo reso possibile dal concreto impegno e dall’appoggio continuo di pe Ricardo. Dio ha voluto che questo suo impegno e dedicazione fossero adesso messi a disposizione di nuovi fratelli, in questo suo nuovo campo di lavoro. Preghiamo per lui! G.P.C. 7 Posta dalle Missioni Padre Osvaldo e la sua missione uando si parla di beneficenza a volte si viene colti da una punta di fastidio perché oggi, diciamolo francamente, anche le iniziative più nobili vengono affidate, per la promozione, ad esperti di marketing. E poi sono tante; non passa giorno senza che troviamo, nella corrispondenza che riceviamo a casa o in ufficio, opuscoli relativi a raccolte di fondi o a vendite di beneficenza. Tutte iniziative lodevoli, forse, ma troppe; e poi ci domandiamo: quanto della nostra offerta andrà effettivamente a favore dei bambini del terzo mondo, dei missionari che operano nelle zone più disagiate o dei rifugiati che hanno dovuto abbandonare le loro case, i loro cari, il loro paese? E siccome non abbiamo il tempo per approfondire ogni singola iniziativa, per comprenderne appieno le finalità e la genuinità, le lasciamo cadere, oppure limitiamo il nostro impegno a pochi euro quando potremmo, e sicuramente vorremmo, fare di più se solo ne sapessimo di più. Qui di seguito vi raccontiamo la storia di un uomo e di quello che si può fare credendo in se stessi e nella provvidenza. È la storia di Padre Osvaldo Santoni nato a Fiavé, un piccolissimo paese della provincia di Trento, il 26 Maggio 1940 e membro della congregazione fondata da Giovanni Piamarta a Brescia. Il 31 Maggio 1978 il vescovo di União da Q 8 Vitória (Stato del Parana, Brasile) accoglie Padre Osvaldo giunto per conto della sua congregazione a verificare la possibilità di iniziare un’opera sociale a favore dei bambini della strada. Dal 13 Ottobre 1978 Padre Osvaldo guida una parrocchia di periferia ad União da Vitória e dall’Agosto del 1979, con l’aiuto della prima volontaria, Raimunda (che ancora oggi lo affianca) inizia l’opera assistendo i primi 3 bambini; che ospita in una casetta di legno adiacente la parrocchia. Dopo qualche tempo la Diocesi assegna a Padre Osvaldo un terreno incolto di 15 ettari, fuori città, per costruire l’opera che oggi si chiama Piamarta e Palazzolo. Per i primi 10 anni l’opera ha ospitato solo ragazzi, costruendo alloggi molto modesti e capaci di accoglierne non più di 60. La città di União ha contribuito al mantenimento dell’opera fino al 1983, anno in cui una grande alluvione mette la città per un mese sotto l’acqua e... in ginocchio. Da quel momento niente più aiuti, le fabbriche chiudono, la disoccupazione aumenta così come aumentano i bambini abbandonati da genitori che emigrano in altre città in cerca di fortuna. Un vero disastro, niente più sostegni per l’opera, proprio nel momento in cui aumenta il bisogno della sua azione e presenza. Giorni duri per Padre Osvaldo, spesso costretto a girare per le campagne, con un vecchio furgone, alla ricerca di un sacchetto di fagioli o di farina per organizzare un pasto ai ragazzini che assiste. Nell’84 per dare una svolta alla situazione, che localmente non lasciava intravedere sbocchi, Padre Osvaldo torna in Italia per dare il via al progetto delle adozioni a distanza. Trova negli amici di Mantova grande disponibilità e, grazie alla generosità di tanti, la “Missione” prende nuova vita e alla semplice attività di accoglienza si affiancano i laboratori artigianali – falegnameria, elettricità, idraulica – allo scopo di dare un mestiere ai ragazzi per il loro futuro di uomini. Nel 1989 il provvidenziale arrivo a União da Vitória di 4 suore della congregazione fondata a Bergamo da Luigi Palazzolo, consente a Padre Osvaldo di estendere l’opera all’assistenza e accoglienza di bambine e ragazze madri. Si costruiscono nuove case per le bambine e si rinnovano quelle dei bambini allo scopo di poterne accogliere un numero maggiore. Posta dalle Missioni la somma mensile, in modo che a 18 anni, quando lasciano la casa, dispongano di un po’ di soldi oltre ché di un’istruzione e di un mestiere. L’8 Dicembre 2002 salirà all’altare il 6º, tra gli ex alunni dell’opera che hanno deciso di diventare sacerdoti per seguire le orme di Padre Osvaldo. Quanto costa l’opera? Circa 3.500 Reais al giorno, cioè 1.750 euro, come dire 3 milioni e mezzo delle nostre vecchie lire. Quando possibile, una o due volte l’anno, Padre Osvaldo viene in Italia e incontra quanti più possibile dei suoi amici e benefattori dell’opera. Vale la pena di essere tra questi e ricevere ogni tanto una letterina di benedizioni e la foto di un bambino, o di una bambina, che possono guardare al futuro con serenità. Via via l’opera continua a crescere e altri volontari giungono ad affiancare Raimunda. Altri vengono per brevi periodi dall’Italia, ferie permettendo, per dare una mano e soprattutto per rendersi conto che esistono, nel mondo, anche queste realtà. Ai laboratori di artigianato nel frattempo si sono aggiunte attività professionali quali l’agraria e l’informatica. La realtà di oggi vede assistiti 431 bambini tra interni ed esterni, questi ultimi vengono forniti di tutto e, se hanno un parente che li possa seguire (in genere è una nonna) anche di una casa costruita in legno dalla falegnameria della “Missione”. Confessammo a Padre Osvaldo, un giorno di tanti anni fa, di vergognarci per il fatto che il mettere qualche soldo ogni tanto era comunque niente rispetto ai suoi sacrifici... Lui ci consolò dicendo: “Ognuno di noi fa la sua parte, non potrei fare niente senza di voi”. Ti vogliamo bene Padre Osvaldo: per il tuo coraggio, la tua umiltà, la tua determinazione, il tuo spirito di sacrificio, la tua fede. Voi che leggete potrete facilmente comprendere che doti bisogna possedere per decidere a 38 anni, 24 anni fa, di lasciare la famiglia, gli amici, il proprio paese per dedicarsi completamente agli altri, ai più piccoli, ai più indifesi, ai più bisognosi. Padre Osvaldo è un amico a cui fa piacere, anche e solo, ricevere una lettera di solidarietà; o ricevere visite: se programmate un viaggio in Brasile aggiungete 3 giorni per passare da Uniäo da Vitória, Padre Osvaldo sarà lieto di ospitarvi. Chi fa del bene spesso è ignorato ma, a volte, è addirittura osteggiato: la chiesa in Brasile deve dedicare molte risorse a combattere le sette ed il Governo è infastidito dalle attività delle Missioni perché fanno emergere la sua inefficienza. Dice Padre Osvaldo: “La mia missione è frutto della provvidenza che si è servita di me per dare vita ai tanti nati ai margini della vita”. Se anche voi, a volte, avete sentito l’impulso di fare qualcosa di concreto per gli altri ma avete esitato non sapendo con certezza che cosa e quanto avrebbero prodotto le vostre offerte, mettetevi al fianco di Padre Osvaldo e tutto vi sembrerà più bello. Dal 1992 Padre Osvaldo ha attivato un asilo, frequentato dai piccoli dell’opera e dai bambini delle periferie provenienti dalle famiglie più povere della città. L’asilo al momento ospita 168 creature e Padre Osvaldo provvede a tutto, incluso il costo delle 21 maestre necessarie a mandarlo avanti. Ci sono poi un ambulatorio medico, un attrezzatissimo studio dentistico e... cosa importante, Padre Osvaldo mette da parte, ad ognuno dei ragazzi, una picco- 9 Posta dalle Missioni Ponta Grossa Chi sono i missionari? Notizie Le novità non mancano mentre le attività continuano ad aumentare. Il grande progetto PVD/2000/49/IT, destinato alla promozione di corsi per la formazione professionale di giovani poveri, uomini e donne, delle borgate vicine all’istituto, sta arrivando alla fine del secondo anno (sono previsti quattro anni per la sua realizzazione) e i corsi si stanno moltiplicando. Il laboratorio di taglio e cucito è stato attrezzato con le migliori macchine e trenta alunne, signore e ragazze, hanno appena concluso il primo corso di 100 ore, realizzato con grande profitto e soddisfazione di insegnanti e partecipanti. Nel nuovissimo e moderno laboratorio di lingue si sta svolgendo un corso di inglese diretto da un professoressa dell’Università. Stiamo intanto montando il laboratorio di elettricità e presto avranno inizio i corsi con la collaborazione del CEFET (Centro Federal de Educação Tecnológíca do Paraná) e del SENAI (Centro Educação Profissional Ponta Grossa). Tra breve incominceranno corsi per la trasformazione del latte. Proseguono a pieno ritmo i corsi di informatica con la partecipazione di alunni/e dell’istituto e delle borgate vicine. La Banda Musicale migliora sempre come quantità di partecipanti e livello di rendimento. Il 20 ottobre scorso ha partecipato a un concorso di bande e fanfare promosso dallo stato del Paranà nella città di Londrina, a più di 200 Km da Ponta Grossa, e ha conquistato il 1º premio nella categoria infantile-giovanile. È facile immaginare l’entusiasmo dei nostri ragazzi e la nostra soddisfazione. È già a buon punto la costruzione di una nuova casa destinata a ospitare un trentina di ragazzi. Per la realizzazione di questa opera, di 380 mq. di superficie, stanno collaborando lo Stato del Paraná (per un terzo della spesa) e amici e benefattori dell’Italia e della città di Ponta Grossa. La nuova casa porterà il nome di Alba Prandini e sarà questa una maniera per esprimere la nostra riconoscenza alla Sig.na Alba per l’affettuosa attenzione che, attraverso lo SCAIP, ha sempre dimostrato nei confronti delle opere piamartine di Ponta Grossa. Quanto all’orticoltura e pescicoltura siamo molto soddisfatti: c’è sovrabbondanza di produzione di verdure e, da un poco di tempo, si è incominciato a pescare nelle vasche (laghetti) realizzate con il micro-progetto Itticoltura PVD/2000/116/IT. Dulcis in fundo. Ci prepariamo a concludere quest’anno con l’Ordinazione Sacerdotale di tre dei nostri religiosi-chierici: il 7 dicembre sarà ordinato a Matelândia il diacono Nivaldo; il 14 dicembre sarà la volta del diacono Súlivan, a Fortaleza; il 21 dicembre, qui nell’istituto, sarà ordinato Ezequiel, nostro alunno fin da bambino. Siamo felici di comunicare queste notizie a voi, amici dello SCAIP e, per mezzo vostro, a quanti, con simpatia e generosità, accompagnano il lavoro che la nostra comunità sta svolgendo a favore di tanti bambini, ragazzi e giovani ai quali cerchiamo di offrire motivi e opportunità di crescita e di speranza. P. Livio Bosetti SCAIP ringrazia le seguenti ditte che hanno scelto di donarci i fondi stanziati per i regali di natale aziendali: Sono persone “chiamate ad annunciare con la propria vita i consigli evangelici, in qualsiasi paese del mondo”. Ogni missionario ci invita “a vivere la vita con le gioie e i dolori di ogni giorno, con la forza della Fede, della speranza e della carità. È quello che Dio vuole da me, da te, da tutti noi”. Ma come faccimao noi laici, a vivere come Dio vuole, con la vita frenetica che viviamo ogni giorno? I missionari ci chiedono di salire sulle spalle di quei giganti spirituali, come Santa Teresa del Bambino Gesù, che pur essendo di clausura, nel giorno 14 di dicembre 1927, il papa Pio XI l’ha dichiarata patrona principale, assieme a san Francesco Saverio, di tutti i missionari e di tutte le missioni cattoliche del mondo. Per questo, in un momento così particolare quando tutto il mondo cerca la pace, scrivo alla direzione dello SCAIP, agli amici e ai collaboratori per ringraziare del lavoro che state facendo nel mondo. È il gesto più concreto per vivere la carità ed è anche una testimonianza per tutti noi consacrati. Auguri a tutti. Che Dio vi Benedica. Fratello Francisco Investi bene, fai del bene. VERSAMENTI Le offerte per sostenere lo SCAIP, le missioni ed i progetti possono pervenire tramite: • versamento presso la ns. sede; • versamento sul c/c postale n. 12053252 intestato a SCAIP; • bonifico sul c/c bancario n. 37667, intestato a SCAIP, presso BIPOP-CARIRE sede di Brescia (ABI 05437 - CAB 11200). • bonifico sul c/c bancario n. 39100144, intestato a SCAIP presso INTESA BCI sede di Brescia (ABI 3069 - CAB 11210). VANTAGGI FISCALI Le offerte e i contributi alla ONG S.C.A.I.P. da privati e dalle imprese, sono deducibili nella misura del 2% dai redditi dichiarati. Ai sensi delle vigenti leggi, è possibile richiedere a SCAIP una dichiarazione per poter usufruire delle previste agevolazioni fiscali. La normativa impone che il versamento debba pervenire attraverso “idonei mezzi di pagamento” quali: • assegno bancario, postale o circolare intestato a SCAIP; • versamento su c/c postale o c/c bancario intestato a SCAIP. Detta offerta dovrà essere accompagnata dai dati anagrafici dell’offerente (compreso di codice fiscale o di partita IVA). Qualsiasi altro mezzo di pagamento precluderà la possibilità di emettere la suddetta dichiarazione. TRATTAMENTO DATI PERSONALI La informiamo che i suoi dati, custoditi presso i nostri archivi informatici, saranno utilizzati per inviarLe il giornalino, le informazioni delle nostre attività ed i ringraziamenti per eventuali donazioni. Lei ha il diritto di accedere liberamente alle informazioni che la riguardano per aggiornarle e modificarle, rivolgendosi alla nostra sede (Legge 675/96). CENTRAL BETON S.P.A. calcestruzzi e inerti www.rallyweb.it 10 PDI/107/02 valida dal 13/03/2002 In caso di mancato recapito inviare a CMP Brescia per la restituzione al mittente, previo pagamento resi. Perché anche questo Natale non sia una gratificazione solo del consumismo, ti proponiamo di condividere anche con i più bisognosi la gioia della nascita di Gesù. Servizio Collaborazione Assistenza Internazionale Piamartino 25123 Brescia (Italia) Via E. Ferri, 91 Tel: 0302306873 Fax: 0302309427 Mail: [email protected] Web: www.scaip.it Pubblicazione periodica di collegamento con amici simpatizzanti e benefattori. Consiglio di amministrazione: Presidente Camillo FRATUS Vicepresidente Lorenzo MANESSI Un panettone per un Natale di Solidarietà La tua offerta può essere fatta direttamente attraverso un bollettino di c/c postale intestato a SCAIP ccp nr. 12053252 oppure tramite bonifico bancario intestato a SCAIP sul c/c 37667 Bipop Carire Abi 5437 Cab 11200 oppure tramite bonifico bancario intestato a SCAIP sul c/c 39100144 Intesa BCI Abi 3069 Cab 11210 Consiglieri P. Giancarlo ORLINI P. Umberto SCOTUZZI Mario SALVI Luciano RICCI Edo TONEGATTI Gabriele AVANZI Claudio MERIGO Giuseppe PLUDA Collegio sindacale: Presidente Dott. Giorgio FERRARI Effettivi Dr.ssa Egle ALBERTI Dr.ssa Cristina BUIZZA Supplenti Veronica BELLINI P. Giancarlo CAPRINI Gli uffici della Segreteria sono aperti tutti i giorni dalle ore 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.00 Chiuso il venerdì pomeriggio Il quadro in copertina è di Mario Gilberti