Via E. Ferri, 91 - 25123 Brescia (Italia)
Tel: 0302306873 - Fax: 0302309427
Mail: [email protected] - Web: www.scaip.it
Gli uffici della segreteria sono aperti dal lunedì al venerdì
dalle ore 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.00. Chiuso il venerdì pomeriggio.
In caso di momentanea assenza funziona la segreteria telefonica.
Servizio Collaborazione
Assistenza Internazionale Piamartino
Notiziario Nº 3 - Dicembre 2002
A tutti i missionari, gli amici
e i sostenitori dello SCAIP
i migliori auguri di Buon Natale
e Felice Anno Nuovo
Notizie dallo SCAIP
C
ari Soci,
con questo anno 2002 che volge alla sua conclusione, termina anche il mio primo anno come
Presidente della nostra Associazione. Il lavoro da noi fatto ci pone sempre più in quel grande contesto che si chiama “Solidarietà internazionale” e che tratta delle difficoltà tra il Nord e il Sud del
mondo, tra i paesi industrializzati e quelli in via di sviluppo. La consapevolezza di questi e di tanti altri
problemi che affliggono il nostro mondo, ci invita a soffermarci ed a meditare sulla nostra realtà e
sulla necessità di fare del bene per i nostri fratelli più sfortunati, per le popolazioni che ogni giorno
muoiono per fame o per malattie. L’impegno che soci, consiglieri e collaboratori hanno profuso nello
SCAIP è grande; diversamente non si giustificherebbero le importanti dimostrazioni di concreta solidarietà di cui siamo testimoni. Nonostante questo mi permetto di invitare tutti a fare di più, a dimostrare il valore di essere soci dello SCAIP, per non dimenticare le missioni dei padri piamartini e le
tante altre iniziative per cui ogni giorno lavoriamo.
Alla vigilia delle prossime festività Vi giunga a nome di tutto il consiglio di amministrazione e
mio personale, il migliore augurio per un Santo Natale ricco di pace e di vero Amore.
Il Presidente SCAIP
Camillo Fratus
Notizie
Flash
• Da questo numero
abbiamo pensato
di rinnovare la veste
grafica del nostro
giornalino.
• Vi invitiamo
a visitare il nostro
sito internet
all’indirizzo www.scaip.it
• Ricordiamo
che SCAIP
potrà emettere
dichiarazioni valide
ai fini fiscali relative
al 2002 solamente
a fronte delle offerte
che ci perverranno
con valuta entro
la fine del 2002.
2
Notizie dallo SCAIP
Il nostro bilancio
certificato da KPMG
N
el corso del 2001 SCAIP ha avuto in carico i seguenti
12 progetti da realizzare nei Paesi in Via di Sviluppo e cofinanziati dall’Unione Europea (UE), dal Ministero Affari
Esteri (MAE) e dalla Regione Lombardia (RL):
• 7 progetti cofinanziati dalla UE di cui 1 in consorzio
con MSP di Torino (capofila SCAIP)
Progetto “Macchine a controllo numerico”
Progetto “Apodí UE”
Progetto “Ovino caprino”
Progetto “Rete speranza”
Progetto “Beberibe”
Progetto “Paulo Afonso”
Progetto “Ponta Grossa”
Fortaleza - Ceará - Brasile
Fortaleza - Ceará - Brasile
Fortaleza - Ceará - Brasile
Curitiba - Paraná - Brasile
Fortaleza - Ceará - Brasile
Bahia - Brasile
Curitiba - Paraná - Brasile
• 1 progetto cofinanziato dal MAE in consorzio con
MSP di Torino (capofila MSP)
Progetto “Apodí MAE”
Fortaleza - Ceará - Brasile
• 1 progetto cofinanziato dalla RL
Progetto “Un asilo a Santiago”
Cile
• 3 progetti (micro) rientranti nella Donazione Globale
2000 della UE
Progetto “Micro 27”
Progetto “Micro 28”
Progetto “Micro 29”
Malí
Malí
Brasile
Per queste iniziative SCAIP ha ricevuto i seguenti fondi:
dall’Unione Europea
dal Ministero Affari Esteri
dalla Regione Lombardia
da offerte private
totale
1.411.878,22
4.959,54
85.473,62
478.876,76
€ 1.981.188,13
Ulteriori offerte private hanno permesso a SCAIP di sostenere anche 23 realtà bisognose nel terzo mondo (missionari piamartini e altri partners riassunti dalla seguente tabella) per un
totale di € 604.903,12.
E’ giusto ricordare che la gestione di tutti i progetti promossi da
SCAIP è assicurata dalla fattiva e preziosa attività di vari Gruppi
di Volontariato, dalle persone che svolgono la propria opera a
titolo gratuito e dal personale che svolge il lavoro con dedizione
e serietà. A tutti loro vada un sentito ringraziamento.
Comunico a tutti i benefattori che il nostro bilancio consuntivo, disponibile in forma completa presso i nostri uffici, è certificato dalla Società di revisione KPMG (di cui pubblichiamo
la relazione) che garantisce la chiarezza e la rappresentazione
veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria ed
economica dello SCAIP.
Il Viice Presidente SCAIP
Lorenzo Manessi
Progetti sostenuti
da SCAIP
senza il cofinanziamento
di enti pubblici
Ass. Il Ponte
Ass. Don Remo Prandini
Ass. Il Padre Pellegrino
Ass. Operazione Lieta
Ass. Operazione Mato Grosso
Escola P. João Piamarta - Brasile
Gruppo Malì Gavardo
Missione di Luanda - Angola
Missione di Lucala - Angola
Missione di Macapá - Brasile
Missione di Matelândia - Brasile
Missione di Santiago - Cile
Missione di São Bento - Brasile
Missione di Talca - Cile
Missione di União da Vitória - Brasile
Movimento Ecclesiale Carmelitano
Parrocchia di N.S. de Nazaré - Fortaleza - Brasile
Ponta Grossa Adozioni - Brasile
Seminario di Yaoundé - Cameroun
Sottoscrizione Alba Prandini
Suor Maria Prandini - Madagascar
Suore Angola
Suore Fortaleza - Brasile
€ 604.903,12
3
Notizie dallo SCAIP
Riccione
Relazione del Presidente della FOCSIV
in occasione della convention
per il trentennale della federazione
arlo perché cerco, non perché so: è lo
stato d’animo che mi vede qui per la
Focsiv e per il trentennale della Focsiv.
Sono qui insieme all’Ufficio Missionario
Nazionale e alla Caritas. Ringrazio Mons.
Giuseppe Andreozzi e il dottor Roberto
Rambaldi per questa che considero una fortunata circostanza. L’essere insieme è un privilegio e, nello stesso tempo, una speranza.
Ringrazio le autorità intervenute, il sindaco di
Riccione che ci ospita e quanti sono impegnati nell’organizzazione.
L’Assemblea della Focsiv e il Consiglio hanno
detto più volte che il trentennale non doveva
essere tanto una festa celebrativa quanto l’occasione per rivisitare le esperienze vissute, per
puntualizzare i problemi e per immaginare le
soluzioni da applicare nel futuro.
Focsiv, Ufficio Missionario e Caritas sono insieme perché hanno in comune dei percorsi su cui
possono camminare. Il primo, il più importante, che tutto comprende, nasce dalla comune
matrice cristiana. Se le parole hanno un significato, come devono, (Don Milani in una lettera
a sua madre dice di “vivere le parole”) il termine cristiano che c’è nel logo della nostra federazione, non può essere mai usato casualmente,
magari per impreziosire l’immagine.
Senza radicalismi, ma con mitezza e umiltà
vogliamo sottolineare questo nostro essere
cristiani, per poterne gioire sempre. La preoccupazione è di dare per scontata queta gioia al
punto da dimenticarla. Essere cristiani significa sentirsi in pace con tutti, dove la pace è il
massimo bene che si può immaginare, significa credere nella giustizia dove la giustizia
significa fare del bene, significa usare la misericordia, come dire che l’altro è tuo fratello,
significa aver risolto il problema della vita.
L’altro percorso che accomuna Focsiv, Ufficio
Missionario e Caritas riguarda i problemi
operativi della pratica quotidiana e cioè l’incontro con i poveri, nel sud del mondo come
qui da noi. Ci sono quelli che muoiono di
fame, 24 mila perone al giorno, che non
hanno l’acqua potabile, le medicine, l’ospedale, le scuole, la casa, il lavoro e quindi non
hanno nemmeno giustizia e non si sa come
facciano ancora a sperare e ci sono i poveri di
morale, di umanità, di amore. Quest’ultima
povertà è trasversale e la si trova forse di più
da noi, in occidente, dove la gente sta bene
economicamente, ma spesso sta male dentro e
ciò si evidenzia con il disprezzo per la vita, i
suicidi, gli aborti, la tossicodipendenza, l’inquinamento. Succede perché cresce la corsa al
potere, al profitto, al consumo, al piacere
anche quando è cinico e sfrenato.
Ufficio Missionario, Caritas e Focsiv hanno in
comune la scelta del volontariato e quindi la
figura del volontario.
Molte sono le interpretazioni, qualcuna da
sempre, altre più recenti che vengono date a
P
4
questo termine. Si dice, ad esempio, che è
volontario colui che sceglie il mestiere del soldato e che per una missione arriva a percepire
molti soldi. Con tutto il rispetto per le scelte e
per le interpretazioni altrui, per noi, volontario, è colui che sa di aver ricevuto gratuitamente dei doni e li restituisce, con almeno
pari gratuità, a chi ne ha bisogno.
Ci accomuna la ricerca delle soluzioni, ci
accomuna l’impegno di fare il bene, di partecipare alle vicende del mondo. Ci accomuna la
solidarietà che postula l’uguaglianza tra le persone e quindi autonomaticamente porta ad
intervenire verso chi sta peggio, verso i più
diseredati, gli afflitti nel corpo e nell’anima.
Ci accomuna l’identità di essere fratelli in
Cristo perché figli di un unico Padre.
Siamo convinti che sono importanti le risorse
sia pubbliche che private. Esse ci permettono
di procurare il cibo, le medicine, di costruire
le scuole, i pozzi e gli ospedali, ma tutti sappiamo che la realizzazione di un progetto non
è la soluzione, perché per un autentico sviluppo, insieme al progetto deve esserci la crescita
dell’uomo, del suo protagonismo, della sua
interiorità, della sua spiritualità.
A questo proposito abbiamo bisogno di riqualificare la nostra religiosità, di combattere il
laicismo dilagante.
Dobbiamo operare perché si adotti uno stile
di vita più sobrio. Solo così è condivisione.
Ciò permetterà di capire i bisogni dell’altro e
di dividere con l’altro. Laicato missionario,
volontariato cristiano e cooperazione internazionale possono recuperare l’entusiasmo delle
origini e operare di più, pur nella specificità
dei ruoli e delle funzioni.
La cooperazione tra le chiese è indispensabile
e va sostenuta come fattore di sviluppo, convinti, come dice un antico proverbio, che il
vero miracolo non è camminare sull’acqua o
volare nell’aria, ma è camminare sulla terra.
Sulla quale terra la religione è in grado di
rimettere in moto il protagonismo dei popoli.
È di straordinaria attualità ciò che succede
negli stati arabi dove la vera risorsa forse non è
più il petrolio, ma la religione. A differenza di
quanto capita superficialmente di sentire, lo
scontro di civiltà non è tra cristiani ed islamici,
ma è semmai tra la nostra filosofia materialista
da una parte e Islam e Cristianesimo dall’altra.
La cooperazione e il dialogo interreligioso
sono in grado di produrre autentici miracoli,
compreso quello di allontanare i conflitti.
Siamo di fronte al Dio della storia che vede
oltre noi (Edit Stain - patrona dell’Europa).
Abbiamo paura di confondere le nostre scelte
con quelle della chiesa?
Abbiamo paura di essere troppo confessionali? Paura della nostra identità cristiana? In
giro più che laicismo c’è profanazione. Resta
un dato di fatto: Dio non si allontana da noi,
anche quando noi ci allontaniamo da Lui. Ci
sono 99 pecore e una, che si era perduta, sta in
spalla al pastore. Occorre solo superare la
logica di considerare l’io come un parziale
diminutivo di Dio.
L’occasione per vedere le luci e le ombre di
questi trent’anni ci conferma che la povertà
nel mondo è tanta, ma che, da un lato, la
povertà più grave è colpa, mentre dall’alto al
centro della persona c’è sempre Cristo. Il
resto viene di conseguenza.
Poi, nella nostra quotidianità, tutto è politica,
perché è scelta, è giudizio, è voto. Il voto e
quindi la scelta politica, ognuno la realizza
quotidianamente, quando va al supermercato,
o alla bottega del commercio equo e solidale, o
alla banca etica, o quando sceglie uno spettacolo, un cinema, un libro, un programma TV.
Ma se tutto è politica, oggi si sente il bisogno
di una rifondazione etica della politica e ciò
può avvenire solo applicando alla politica il
Vangelo. Per carità, nessuno pensi che si voglia
proporre quanto avviene negli stati islamici o
in Israele, dove la norma religiosa viene imposta come norma civile. La nostra società non
corre pericoli di questo tipo. Siamo figli dell’illuminismo e della rivoluzione francese. La
norma religiosa, nel nostro caso, parte dalla
singola persona ed è portata avanti dal basso
verso l’alto attraverso le istituzioni, mentre
negli stati islamici e in Israele la norma religiosa viene calata dall’alto sulle singole persone.
Quindi niente radicalismi e confusioni tra il
ruolo della religione e ruolo della politica, ma
occorre costruire un rapporto virtuoso tra la
politica e la verità, tra l’impegno politico e i
valori. Nella logica che l’impegno politico è il
più alto livello della persona, questo impegno
si esprime, oggi soprattutto, anche nel governo dell’economia e deve presiedere alla funzione sociale della ricchezza. Forse dalla voce del
verbo privare viene il termine di proprietà privata e ne troviamo gli effetti nei rapporti tra le
persone. Privare è usato anche quando si tratta di ambiente, mentre Heghel dice: “nessun
uomo può vantare dei diritti di fronte alla
sovranità della natura”.
Che oggi la politica sia, a priori, o contrapposizione o mediazione è un concetto che mi piacerebbe veder superato. È “servito” per il passato, ma il futuro è “o si, o no” il resto, per dirlo
alla svelta è del maligno.
La regola è il Vangelo e lo scetticismo nei confronti della politica cresce proprio perché non
c’è chiarezza morale. La rifondazione etica
della politica avviene applicando la conversione
interiore, quella singola che sfocia nella rappresentanza collettiva, democraticamente intesa.
continua sul prossimo numero
Presidente FOCSIV
Agostino Mantovani
I progetti dello SCAIP
Mato Grosso
Un oratorio sulle Ande
per pregare e stare allegri
ari amici dello SCAIP, colgo il
vostro invito di scrivere due
righe per presentare l’iniziativa,
che da alcuni anni ormai, mi vede percorrere i corridoi dei Padri Piamartini e in
particolare quello che conduce all’ufficio
dello SCAIP.
Devo anzitutto ringraziare per la collaborazione che ci è stata offerta e per la
fiducia che ci è stata accordata, negli
scorsi anni con la presidenza della
Signora Alba Prandini ed ora con quella
del Signor Camillo Fratus.
Senza di loro non avremmo potuto fare
quello che ora vi voglio illustrare.
Da molti anni, insieme a tanti amici, mi
interesso dell'aiuto ai poveri dell'America
Latina con il gruppo dell’Operazione
Mato Grosso (OMG) e in particolare in
questi ultimi anni mi sono preoccupato di
tanti ragazzi poveri delle Ande del Perù.
Su quelle bellissime montagne, che
nulla hanno da invidiare alle nostre Alpi,
vivono popolazioni poverissime dedite a
pastorizia e agricoltura.
Su queste montagne è giunto nel 1976
un sacerdote italiano, p. Ugo De Censi,
che commosso dalla condizione di vita
estremamente povera di tante persone, e
soprattutto di tanti ragazzi rimasti orfani, decise che doveva far qualcosa per
sopperire a quella miseria.
Così nel 1978 prese in casa con se alcuni ragazzi campesinos tra i più poveri
C
con l'intento di insegnar loro un lavoro.
Chiamò con se un maestro d'intaglio del
legno, un artista locale del Cuzco.
Piano piano i ragazzi impararono a lavorare il legno, impararono a scolpire, diventarono veri artigiani. Poi vennero altri scultori anche dall'Italia e da altre nazioni.
Altri ragazzi bussarono alla porta di
p.Ugo e così il numero crebbe. Poi vennero le ragazze, poi la scuola per i maestri rurali, poi il seminario e poi in questi ultimi anni la scuola per guide alpine
(o meglio andine) insieme alla costruzione di 3 rifugi d’alta montagna ai piedi
delle più belle cime della Cordillera (rif.
Perù mt. 4765 - rif. Ishinca mt. 4350 rif. Huascaran mt. 5000).
Così sulle Ande peruviane sono nate più
di 40 missioni dove ci sono volontari,
(che non guadagnano nulla) anche con
figli, che lavorano per crescere e educare tanti ragazzi poveri.
Sono circa 1500 i ragazzi e le ragazze
che ospitiamo attualmente ogni giorno
come in una famiglia nelle nostre case.
In queste case rimangono 5anni. Tutte
queste case (taller) portano il nome di
Don Bosco o di Maria Ausiliatrice.
Ricevono tutto gratis: istruzione, alimenti, attrezzi di lavoro, medicinali e
l’educazione religiosa. Vivono della
Carità che arriva da tanti ragazzi e giovani che qui in Italia dedicano il loro
tempo libero a lavorare per raccogliere
fondi per questa finalità (raccolta materiali usati, lavori agricoli, tinteggiature,
traslochi e tante altre iniziative).
Rimane però in noi sempre l'interrogativo: "Questi ragazzi, quando termineranno i 5 anni di taller e cominceranno a guadagnare e vivere del loro lavoro, saranno
più buoni di quelli che non hanno avuto la
possibilità di frequentare il taller? Si
ricorderanno dei loro fratelli più poveri?
Si ricorderanno di Gesù? ....."
Così, un pò per far nascere nei ragazzi il
seme della Carità, un pò per avvicinare e
aiutarne tanti altri, è nato l'Oratorio
delle Ande.
Al sabato quando le lezioni terminano i
ragazzi tornano alla loro comunità (chi
deve fare 2 ore di strada a piedi, chi 3,
chi 5 qualcuno anche 6).
Nei loro villaggi i ragazzi del taller avvicinano tanti ragazzini e bambini. Il saba-
to e la domenica con loro giocano, insegnano a cantare, a pregare, lavorano per
le persone più povere (ciechi, storpi,
malati, vecchine), piantano alberi, scavano canali d'irrigazione, ...
Ecco questo è l'Oratorio delle Ande:
20.000 ragazzi che tutte le domeniche si ritrovano a lavorare, a pregare,
a stare allegri nel nome di Don Bosco.
E alla domenica non manca mai un piatto di minestra per tutti: chi ne prende 2,
chi 3 o anche 4 per avere la pancia piena
almeno un giorno alla settimana.
A tutti questi ragazzi dell'Oratorio delle
Ande da alcuni anni facciamo un regalo:
alcuni oggetti utili per loro e per la loro
famiglia. L'anno scorso abbiamo regalato un materasso e due coperte, l'anno
precedente pentole posate tazze.
Questi regali vengono consegnati alla
fine di un concorso che impegna i ragazzi peruviani da Pasqua fino ad ottobre.
E' un modo per far loro dono di una
cosa utile e allo stesso tempo di richiedere loro impegno e partecipazione.
Quest'anno il regalo sarà uno zaino (ci
metteranno i quaderni – di libri non se
ne parla – e il mais abbrustolito per
ammorbidire la fame), un poncho
impermeabile (per ripararsi dalla pioggia), una torcia elettrica (sulle Ande
non c’è la corrente elettrica) e un coltellino.
Nella CARITÀ che inizia con il
DARE GRATUITO abbiamo incontrato e desideriamo far scoprire, anche
ai nostri figli, ai nuovi amici, un senso
alla propria vita, come il Vangelo ci
indica.
Ecco questo senso della vita. Tutto ciò
che abbiamo ci è stato regalato; per questo a nostra volta dobbiamo regalare.
Tutti possiamo lavorare un po' di più e
dare il frutto del nostro lavoro ai più
poveri. Questa è la regola del gioco al
quale tutti siamo invitati.
Un caro saluto e grazie.
Il referente OMG
Alberto Zorat
5
I progetti dello SCAIP
(dal Giornale di Brescia)
A Muratello di Nave si lavora per preparare l’operazione di solidarietà
finalizzata alla realizzazione di un dipartimento scolastico
Un centro professionale
donato all’Angola
deciso: nel gennaio 2003 il gruppo missionario Muratello ritornerà in Angola per completare il
centro professionale «Beato Piamarta».
Si costruirà un’ala di un fabbricato destinato ad accogliere aule, biblioteca, sale
riunioni e studi, una chiesetta e una
cucina con forno e i missionari piamartini potranno così offrire un pane ai
1000 e più ragazzi che frequentano giornalmente la scuola.
Il gruppo missionario Muratello nasce
nel 1994 con i primi 6 pionieri che
aggregati al gruppo
Mali Gavardo si
recano nel Paese
africano
per
costruire il centro
professionale Don
Bosco, opera complessa e impegnativa di 4700 mq di
superficie
sulla
quale sorge una
scuola, una sala
polivalente,
un
dormitorio, officine, laboratori e una
casa missionaria.
L’anno dopo sempre con il Mali
Gavardo i muratellesi si recano a
Koutiala (Mali) per
contribuire
alla
realizzazione del centro nutrizionale
delle suore del Santo Natale. I primi
giorni dell’annata 1996 vengono invece
dedicati alla costruzione della sucola
elementare a Bamako (Mali) e al centro
professionale: i muratellesi si sono sempre aggregati al gruppo Mali Gavardo e
parteciperanno ad altre iniziative dei
gavardesi sino al 1999. Nel gennaio febbraio del 2000 prima esperienza autonoma dei navensi in Angola dove c’è da
costruire il centro professionale dedicato al beato Padre Piamarta: l’edificio
È
6
realizzato avrà una superficie di 1440
mq. Verso la fine di agosto 2000 alcuni
componenti del gruppo missionario
Muratello si recano a Drenova (Croazia)
e in collaborazione con la Caritas bresciana e di Rijeka partecipano alla
costruzione di una casa destinata ad una
famiglia numerosa.
Nel 2001 l’attività del gruppo subisce
uno stop perché il promotore delle iniziative, Ilario Fanelli, è alle prese con
problemi di salute; superato il delicato
momento Ilario si rituffa nell’attività e
stimola i generosi amici ad impegnarsi
nel completamento di quel centro professionale Piamartino di Luanda
(Angola) iniziato nel 2000. Siamo ormai
nella fase principale di questa nuova
avventura, quella dedicata che prevede
la programmazione degli interventi,
l’acquisto e la spedizione del materiale,
la formazione della squadra che nel gennaio 2003 partirà per l’Angola e dovrà
realizzare il tutto in circa 30 giorni.
È un impegno notevole per i volontari
che, senza alcun fine di lucro ma come
testimonianza di fede e di carità evangelica si accingono all’impresa che sarà di
grande aiuto per quel popolo.
«È un impegno gravoso anche dal punto
di vista organizzativo che finanziario –
dice Iliario Fanelli – ma contiamo nella
Provvidenza e nella sensibilità di persone buone e generose. Le offerte che
riceviamo da famiglie, enti, aziende
sono deducibili dalle denunce Irpef e
Irpeg poiché il progetto Angola è
stato accolto dallo Scaip (Servizio
Collaborazione
Assistenza
Internazionale Piamartino),
ONG
riconosciuta
dal
Ministero
degli
esteri. Lo Scaip di
via Ferri 91 a
Brescia, indicando
il codice fiscale può
pertanto rilasciare
ricevute da detrarre
dal reddito. I versamenti, con causale Angola/Muratello, possono essere
effettuati presso la
Banca Bipop Carire conto corrente
37667
(codice
5437-11200) oppure presso la Banca di Centro Cooperativo di Brescia
sede di Nave (Abi/cab 08692-54800)
intestandola al gruppo Missionario
Muratello sul conto corrente 15759/45.
Abbiamo bisogno anche di persone di
buona volontà meglio se muratori, elettricisti, piastrellisti da coinvolgere
direttamente nei lavori che verranno
programmati: la messe è molta vi aspettiamo».
Per informazioni contattare Ilario
Fanelli 030/2530775 o e-mail: [email protected] o sul sito www.gruppomissonario.it
(ort.)
I progetti dello SCAIP
nizia per noi quest’anno un programma di lavoro, di più anni, in campo sanitario, nell’ambito di un progetto della
Chiesa Cattolica in Mali che ha, come obiettivo, di dotare di centri SOCIO SANITARI le zone più lontane dalle città.
Questi interventi sono realizzati soprattutto a favore delle popolazioni dei villaggi della savana, ognuno dei quali
conta circa 100.000 persone.
I
Le località in cui lavoreremo sono:
• KOUTIALA (regione di Sikasso) dicembre 2002 - febbraio 2003
• GUALALA (regione di Bamako-Bougouni) dicembre 2003 - febbraio 2004
• BAMAKO (in un quartiere periferico della capitale)
operativo dal marzo 2003
operativo dal marzo 2004
operativo dal marzo 2005
In ogni centro sono previsti i servizi di:
• Pronto soccorso • Poliambulatori e diagnostiche • Laboratorio analisi • Ambulatorio dentistico
• Maternità • Pediatria - Centro nutrizionale • Aule per educazione sanitaria • Servizio di dialisi (nel centro di Bamako)
L’impegno, anche economico, che ci attende non è da poco. I centri di Koutiala e Gualala costeranno circa 460.000,00 €
ognuno, mentre quello di Bamako oltre 600.000,00 €. Come nei precedenti interventi, con la collaborazione e la generosità di tante persone, riusciremo a realizzare anche questi “sogni” in favore dei più piccoli e delle persone ammalate. Ecco
il motivo per cui chiediamo anche il tuo aiuto per la nuova iniziativa. Finora abbiamo costruito scuole di base e professionali... ora collaboriamo nella sanità.
“Padre Ricardo”
è il nuovo Vescovo di Caetité
Oggi, 13 novembre 2002, quarto anniversario della morte dell’indimenticabile
Don Mario Zanetta, il Santo Padre ha nominato nuovo vescovo di Caetité, in
Bahia - Brasile, don Riccardo Guerrino Brusati.
Don Riccardo, o “Padre Ricardo”, come è conosciuto qui, è sacerdote della
diocesi di Novara, ma dal 1982 lavora a Paulo Afonso in Brasile.
La notizia ci riempie di gioia sia per lui, sia per la Chiesa che vede entrare nel
numero dei suoi pastori un sacerdote integro, lavoratore, sensibile e totalmente dedicato al Vangelo.
Allo stesso tempo, la notizia ci lascia tristi perché perdiamo, per così dire, un
aiuto fondamentale nel nostro lavoro. In tutti questi anni, pe. Ricardo è stato
protagonista di innumerevoli iniziative di carattere sociale, umano ed educativo. Basti ricordare l’INSTEC, Instituto Tecnológico Don Mário Zanetta, ideato da don Mario ma solo reso possibile dal concreto impegno e dall’appoggio
continuo di pe Ricardo. Dio ha voluto che questo suo impegno e dedicazione
fossero adesso messi a disposizione di nuovi fratelli, in questo suo nuovo campo
di lavoro. Preghiamo per lui!
G.P.C.
7
Posta dalle Missioni
Padre Osvaldo
e la sua missione
uando si parla di beneficenza a
volte si viene colti da una punta
di fastidio perché oggi, diciamolo francamente, anche le iniziative più
nobili vengono affidate, per la promozione, ad esperti di marketing. E poi sono
tante; non passa giorno senza che troviamo, nella corrispondenza che riceviamo a
casa o in ufficio, opuscoli relativi a raccolte di fondi o a vendite di beneficenza.
Tutte iniziative lodevoli, forse, ma troppe;
e poi ci domandiamo: quanto della nostra
offerta andrà effettivamente a favore dei
bambini del terzo mondo, dei missionari
che operano nelle zone più disagiate o dei
rifugiati che hanno dovuto abbandonare le
loro case, i loro cari, il loro paese? E siccome non abbiamo il tempo per
approfondire ogni singola iniziativa, per
comprenderne appieno le finalità e la
genuinità, le lasciamo cadere, oppure limitiamo il nostro impegno a pochi euro
quando potremmo, e sicuramente vorremmo, fare di più se solo ne sapessimo di
più. Qui di seguito vi raccontiamo la storia di un uomo e di quello che si può fare
credendo in se stessi e nella provvidenza.
È la storia di Padre Osvaldo Santoni nato
a Fiavé, un piccolissimo paese della provincia di Trento, il 26 Maggio 1940 e
membro della congregazione fondata da
Giovanni Piamarta a Brescia. Il 31
Maggio 1978 il vescovo di União da
Q
8
Vitória (Stato del Parana, Brasile) accoglie Padre Osvaldo giunto per conto
della sua congregazione a verificare la
possibilità di iniziare un’opera sociale a
favore dei bambini della strada.
Dal 13 Ottobre 1978 Padre Osvaldo
guida una parrocchia di periferia ad
União da Vitória e dall’Agosto del 1979,
con l’aiuto della prima volontaria,
Raimunda (che ancora oggi lo affianca)
inizia l’opera assistendo i primi 3 bambini; che ospita in una casetta di legno adiacente la parrocchia.
Dopo qualche tempo la Diocesi assegna a
Padre Osvaldo un terreno incolto di 15
ettari, fuori città, per costruire l’opera
che oggi si chiama Piamarta e Palazzolo.
Per i primi 10 anni l’opera ha ospitato
solo ragazzi, costruendo alloggi molto
modesti e capaci di accoglierne non più
di 60. La città di União ha contribuito al
mantenimento dell’opera fino al 1983,
anno in cui una grande alluvione mette la
città per un mese sotto l’acqua e... in
ginocchio.
Da quel momento niente più aiuti, le fabbriche chiudono, la disoccupazione
aumenta così come aumentano i bambini
abbandonati da genitori che emigrano in
altre città in cerca di fortuna. Un vero
disastro, niente più sostegni per l’opera,
proprio nel momento in cui aumenta il
bisogno della sua azione e presenza.
Giorni duri per Padre Osvaldo, spesso
costretto a girare per le campagne, con
un vecchio furgone, alla ricerca di un sacchetto di fagioli o di farina per organizzare un pasto ai ragazzini che assiste.
Nell’84 per dare una svolta alla situazione, che localmente non lasciava
intravedere sbocchi, Padre Osvaldo
torna in Italia per dare il via al progetto
delle adozioni a distanza. Trova negli
amici di Mantova grande disponibilità
e, grazie alla generosità di tanti, la
“Missione” prende nuova vita e alla
semplice attività di accoglienza si
affiancano i laboratori artigianali – falegnameria, elettricità, idraulica – allo
scopo di dare un mestiere ai ragazzi per
il loro futuro di uomini.
Nel 1989 il provvidenziale arrivo a
União da Vitória di 4 suore della congregazione fondata a Bergamo da Luigi
Palazzolo, consente a Padre Osvaldo di
estendere l’opera all’assistenza e accoglienza di bambine e ragazze madri. Si
costruiscono nuove case per le bambine
e si rinnovano quelle dei bambini allo
scopo di poterne accogliere un numero
maggiore.
Posta dalle Missioni
la somma mensile, in modo che a 18
anni, quando lasciano la casa, dispongano di un po’ di soldi oltre ché di un’istruzione e di un mestiere.
L’8 Dicembre 2002 salirà all’altare il 6º,
tra gli ex alunni dell’opera che hanno
deciso di diventare sacerdoti per seguire
le orme di Padre Osvaldo.
Quanto costa l’opera?
Circa 3.500 Reais al giorno, cioè 1.750
euro, come dire 3 milioni e mezzo delle
nostre vecchie lire. Quando possibile,
una o due volte l’anno, Padre Osvaldo
viene in Italia e incontra quanti più possibile dei suoi amici e benefattori dell’opera. Vale la pena di essere tra questi e
ricevere ogni tanto una letterina di
benedizioni e la foto di un bambino, o di
una bambina, che possono guardare al
futuro con serenità.
Via via l’opera continua a crescere e altri
volontari giungono ad affiancare
Raimunda. Altri vengono per brevi
periodi dall’Italia, ferie permettendo,
per dare una mano e soprattutto per
rendersi conto che esistono, nel mondo,
anche queste realtà. Ai laboratori di artigianato nel frattempo si sono aggiunte
attività professionali quali l’agraria e
l’informatica. La realtà di oggi vede assistiti 431 bambini tra interni ed esterni,
questi ultimi vengono forniti di tutto e,
se hanno un parente che li possa seguire
(in genere è una nonna) anche di una
casa costruita in legno dalla falegnameria della “Missione”.
Confessammo a Padre Osvaldo, un
giorno di tanti anni fa, di vergognarci
per il fatto che il mettere qualche soldo
ogni tanto era comunque niente rispetto
ai suoi sacrifici...
Lui ci consolò dicendo: “Ognuno di noi
fa la sua parte, non potrei fare niente
senza di voi”. Ti vogliamo bene Padre
Osvaldo: per il tuo coraggio, la tua
umiltà, la tua determinazione, il tuo spirito di sacrificio, la tua fede.
Voi che leggete potrete facilmente comprendere che doti bisogna possedere per
decidere a 38 anni, 24 anni fa, di lasciare la famiglia, gli amici, il proprio paese
per dedicarsi completamente agli altri,
ai più piccoli, ai più indifesi, ai più bisognosi.
Padre Osvaldo è un amico a cui fa piacere, anche e solo, ricevere una lettera
di solidarietà; o ricevere visite: se programmate un viaggio in Brasile aggiungete 3 giorni per passare da Uniäo da
Vitória, Padre Osvaldo sarà lieto di
ospitarvi.
Chi fa del bene spesso è ignorato ma, a
volte, è addirittura osteggiato: la chiesa
in Brasile deve dedicare molte risorse a
combattere le sette ed il Governo è infastidito dalle attività delle Missioni perché fanno emergere la sua inefficienza.
Dice Padre Osvaldo: “La mia missione è
frutto della provvidenza che si è servita
di me per dare vita ai tanti nati ai margini della vita”.
Se anche voi, a volte, avete sentito l’impulso di fare qualcosa di concreto per gli
altri ma avete esitato non sapendo con
certezza che cosa e quanto avrebbero
prodotto le vostre offerte, mettetevi al
fianco di Padre Osvaldo e tutto vi sembrerà più bello.
Dal 1992 Padre Osvaldo ha attivato un
asilo, frequentato dai piccoli dell’opera e
dai bambini delle periferie provenienti
dalle famiglie più povere della città.
L’asilo al momento ospita 168 creature e
Padre Osvaldo provvede a tutto, incluso
il costo delle 21 maestre necessarie a
mandarlo avanti.
Ci sono poi un ambulatorio medico, un
attrezzatissimo studio dentistico e... cosa
importante, Padre Osvaldo mette da
parte, ad ognuno dei ragazzi, una picco-
9
Posta dalle Missioni
Ponta Grossa
Chi sono
i missionari?
Notizie
Le novità non mancano mentre le attività continuano ad aumentare. Il grande progetto PVD/2000/49/IT, destinato alla promozione di corsi per la formazione professionale di giovani poveri,
uomini e donne, delle borgate vicine all’istituto, sta arrivando alla
fine del secondo anno (sono previsti quattro anni per la sua realizzazione) e i corsi si stanno moltiplicando. Il laboratorio di taglio
e cucito è stato attrezzato con le migliori macchine e trenta alunne, signore e ragazze, hanno appena concluso il primo corso di
100 ore, realizzato con grande profitto e soddisfazione di insegnanti e partecipanti. Nel nuovissimo e moderno laboratorio di
lingue si sta svolgendo un corso di inglese diretto da un professoressa dell’Università. Stiamo intanto montando il laboratorio di
elettricità e presto avranno inizio i corsi con la collaborazione del
CEFET (Centro Federal de Educação Tecnológíca do Paraná) e
del SENAI (Centro Educação Profissional Ponta Grossa). Tra
breve incominceranno corsi per la trasformazione del latte.
Proseguono a pieno ritmo i corsi di informatica con la partecipazione di alunni/e dell’istituto e delle borgate vicine. La Banda
Musicale migliora sempre come quantità di partecipanti e livello di
rendimento. Il 20 ottobre scorso ha partecipato a un concorso di
bande e fanfare promosso dallo stato del Paranà nella città di
Londrina, a più di 200 Km da Ponta Grossa, e ha conquistato il 1º
premio nella categoria infantile-giovanile. È facile immaginare l’entusiasmo dei nostri ragazzi e la nostra soddisfazione. È già a buon
punto la costruzione di una nuova casa destinata a ospitare un
trentina di ragazzi. Per la realizzazione di questa opera, di 380 mq.
di superficie, stanno collaborando lo Stato del Paraná (per un
terzo della spesa) e amici e benefattori dell’Italia e della città di
Ponta Grossa. La nuova casa porterà il nome di Alba Prandini e
sarà questa una maniera per esprimere la nostra riconoscenza alla
Sig.na Alba per l’affettuosa attenzione che, attraverso lo SCAIP,
ha sempre dimostrato nei confronti delle opere piamartine di
Ponta Grossa. Quanto all’orticoltura e pescicoltura siamo molto
soddisfatti: c’è sovrabbondanza di produzione di verdure e, da un
poco di tempo, si è incominciato a pescare nelle vasche (laghetti)
realizzate con il micro-progetto Itticoltura PVD/2000/116/IT.
Dulcis in fundo. Ci prepariamo a concludere quest’anno con
l’Ordinazione Sacerdotale di tre dei nostri religiosi-chierici: il 7
dicembre sarà ordinato a Matelândia il diacono Nivaldo; il 14
dicembre sarà la volta del diacono Súlivan, a Fortaleza; il 21
dicembre, qui nell’istituto, sarà ordinato Ezequiel, nostro alunno
fin da bambino. Siamo felici di comunicare queste notizie a voi,
amici dello SCAIP e, per mezzo vostro, a quanti, con simpatia e
generosità, accompagnano il lavoro che la nostra comunità sta svolgendo a favore di tanti bambini, ragazzi e giovani ai quali cerchiamo di offrire motivi e opportunità di crescita e di speranza.
P. Livio Bosetti
SCAIP ringrazia le seguenti ditte che hanno
scelto di donarci i fondi stanziati per i regali
di natale aziendali:
Sono persone “chiamate ad annunciare con la propria vita i consigli evangelici, in qualsiasi paese del mondo”.
Ogni missionario ci invita “a vivere la vita con le gioie e i dolori
di ogni giorno, con la forza della Fede, della speranza e della
carità. È quello che Dio vuole da me, da te, da tutti noi”.
Ma come faccimao noi laici, a vivere come Dio vuole, con la vita
frenetica che viviamo ogni giorno?
I missionari ci chiedono di salire sulle spalle di quei giganti spirituali, come Santa Teresa del Bambino Gesù, che pur essendo di
clausura, nel giorno 14 di dicembre 1927, il papa Pio XI l’ha
dichiarata patrona principale, assieme a san Francesco Saverio, di
tutti i missionari e di tutte le missioni cattoliche del mondo.
Per questo, in un momento così particolare quando tutto il
mondo cerca la pace, scrivo alla direzione dello SCAIP, agli amici
e ai collaboratori per ringraziare del lavoro che state facendo nel
mondo. È il gesto più concreto per vivere la carità ed è anche una
testimonianza per tutti noi consacrati. Auguri a tutti. Che Dio vi
Benedica.
Fratello Francisco
Investi bene,
fai del bene.
VERSAMENTI
Le offerte per sostenere lo SCAIP, le missioni ed i progetti
possono pervenire tramite:
• versamento presso la ns. sede;
• versamento sul c/c postale n. 12053252 intestato a SCAIP;
• bonifico sul c/c bancario n. 37667, intestato a SCAIP, presso BIPOP-CARIRE sede di Brescia (ABI 05437 - CAB 11200).
• bonifico sul c/c bancario n. 39100144, intestato a SCAIP
presso INTESA BCI sede di Brescia (ABI 3069 - CAB 11210).
VANTAGGI FISCALI
Le offerte e i contributi alla ONG S.C.A.I.P. da privati e dalle
imprese, sono deducibili nella misura del 2% dai redditi dichiarati. Ai sensi delle vigenti leggi, è possibile richiedere a SCAIP
una dichiarazione per poter usufruire delle previste agevolazioni fiscali. La normativa impone che il versamento debba
pervenire attraverso “idonei mezzi di pagamento” quali:
• assegno bancario, postale o circolare intestato a SCAIP;
• versamento su c/c postale o c/c bancario intestato a SCAIP.
Detta offerta dovrà essere accompagnata dai dati anagrafici
dell’offerente (compreso di codice fiscale o di partita IVA).
Qualsiasi altro mezzo di pagamento precluderà la possibilità
di emettere la suddetta dichiarazione.
TRATTAMENTO DATI PERSONALI
La informiamo che i suoi dati, custoditi presso i nostri archivi informatici, saranno utilizzati per inviarLe il giornalino, le
informazioni delle nostre attività ed i ringraziamenti per
eventuali donazioni. Lei ha il diritto di accedere liberamente
alle informazioni che la riguardano per aggiornarle e modificarle, rivolgendosi alla nostra sede (Legge 675/96).
CENTRAL BETON S.P.A.
calcestruzzi e inerti
www.rallyweb.it
10
PDI/107/02
valida dal 13/03/2002
In caso di mancato recapito inviare a CMP Brescia
per la restituzione al mittente, previo pagamento resi.
Perché anche questo Natale
non sia una gratificazione
solo del consumismo, ti proponiamo
di condividere anche con i più bisognosi
la gioia della nascita di Gesù.
Servizio
Collaborazione
Assistenza
Internazionale
Piamartino
25123 Brescia (Italia)
Via E. Ferri, 91
Tel: 0302306873
Fax: 0302309427
Mail: [email protected]
Web: www.scaip.it
Pubblicazione periodica di
collegamento con amici simpatizzanti e benefattori.
Consiglio di amministrazione:
Presidente
Camillo FRATUS
Vicepresidente
Lorenzo MANESSI
Un panettone
per un Natale
di Solidarietà
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attraverso un bollettino
di c/c postale intestato a SCAIP
ccp nr. 12053252
oppure tramite bonifico bancario intestato
a SCAIP sul c/c 37667
Bipop Carire Abi 5437 Cab 11200
oppure tramite bonifico bancario intestato
a SCAIP sul c/c 39100144
Intesa BCI Abi 3069 Cab 11210
Consiglieri
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P. Umberto SCOTUZZI
Mario SALVI
Luciano RICCI
Edo TONEGATTI
Gabriele AVANZI
Claudio MERIGO
Giuseppe PLUDA
Collegio sindacale:
Presidente
Dott. Giorgio FERRARI
Effettivi
Dr.ssa Egle ALBERTI
Dr.ssa Cristina BUIZZA
Supplenti
Veronica BELLINI
P. Giancarlo CAPRINI
Gli uffici della Segreteria
sono aperti tutti i giorni
dalle ore 8.30 alle 12.30
e dalle 14.30 alle 17.00
Chiuso il venerdì pomeriggio
Il quadro in copertina è di Mario Gilberti
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