REGIONE PIEMONTE
Azienda Sanitaria Locale N° 13
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- Struttura complessa Ser.T.-s.s.v.dip. “Alcologia” – s.s.v.dip. “Penitenziaria”-
A cura del Direttore medico
-Dr. Liborio Martino CAMMARATA-
“Ma chi di loro mangiò del loto il
dolcissimo frutto, non voleva portar
notizie indietro e tornare, ma volevano
là, tra i mangiatori di loto, a pascer loto
restare e scordare il ritorno. E io sulla
nave li trascinai per forza, piangenti, e
nelle concavi navi sotto i banchi dovetti
cacciarli e legarli”.
[Omero lliade IX 94 99]
Ringraziamenti
Ringrazio Maria Cristina Vallone e Patrizia Viola che, oramai da tanti anni, contribuiscono alla raccolta dati
ed alla elaborazione dei grafici del presente report; altresì, ringrazio tutto il personale afferente alle strutture
del Dipartimento per la costante, quotidiana, dedizione ai pazienti e per il prezioso supporto tecnico/scientifico
offerto.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 2
INDICE
Premessa
Pag.
5
Organizzazione
“
12
Andamento dell’utenza Tossico-alcoldipendente
“
17
Profilo dell’utenza Alcoldipendente
“
20
Profilo dell’utenza Tossicodipendente
“
22
Attività ambulatorio di disassuefazione tabagica
“
24
Utenti distribuiti per sesso
“
26
Diffusione Virale
“
27
Monitoraggio attività residenziale – semiresidenziale
per tossico/alcoldipendenti e per paz. in AIDS
“
28
Attività di prevenzione
“
29
Utenti appoggiati in mobilità
“
32
Sostanze primarie d’abuso - paz. T.D.
“
34
Sostanze secondarie d’abuso – paz. T.D.
“
35
Consumo di bevande alcoliche
“
37
Analisi, valutazione, riflessioni e commenti…
“
40
Obiettivi di massima del D.P.D. per l’anno 2007
“
52
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria
3
“…Come puoi essere obiettivo? Non lo sei mai.
Perché, come ci insegna Kurosawa nel film
Rashomon, la stessa storia vista da sei persone
diverse sono sei storie diverse. Perché il modo
stesso in cui guardi un episodio, i dettagli che
scegli, gli odori che senti sono la tua scelta
personale che influisce moltissimo sul tuo
giudizio. … E’ molto più onesto dire che sei
molto soggettivo spiegando la tua soggettività,
che pretendere di essere obiettivo e non esserlo
mai.”
[Tiziano Terzani, La fine è il
mio inizio, Longanesi, 2006]
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria
4
PREMESSA
Caro Lettore,
Ti propongo, di seguito e nella sua interezza, un articolo che ho avuto modo di ri-leggere
recentemente, facente parte degli atti di un convegno tenutosi ad Aosta qualche anno fa, e
che mi ha parecchio soddisfatto per la scorrevolezza e per il suo contenuto. Non è facile
scrivere di “dipendenze patologiche” e nel contempo essere accattivanti per il lettore, in
quanto occorre scegliere parole e scrittura adatte per chi le riceve. Una scrittura od una
dizione pienamente adeguate sono quelle che non si vedono, hanno i colori dell’ovvio, hanno
una immediata assoluta trasparenza che permette di cogliere senza fatica il suo nucleo
essenziale. Il linguaggio, sappiamo però, non vive solo di parole, ma vive anche (soprattutto)
della preliminare selezione delle cose che con esse si vogliono dire, delle scelte dei
destinatari che possono intenderle, dei rapporti che chi le usa voglia stabilire con questi e
voglia che questi stabiliscano con le cose che si dicono e con chi le dice.
Mio precipuo intento è quello di stimolare la riflessione in chi legge e, per quanto
possibile, incentivare l’approfondimento degli argomenti ritenuti di interesse comune dagli
operatori, per il lavoro che essi quotidianamente svolgono o, più semplicemente - per altri
che non hanno interessi in tale ambito lavorativo – per mera curiosità culturale.
Buona lettura
Liborio Martino Cammarata
Viva il vino spumeggiante
nel bicchiere scintillante
come il riso dell'amante
mite infonde il giubilo!
Viva il vino che è sincero
Che ci allieta ogni pensiero,
e che affoga l'umor nero,
nell'ebbrezza tenera.
Ai vostri amori!
Beviam!
Il brindisi ambiguo è prossimo alla tragedia finale de "La cavalleria rusticana",
musicata da Mascagni e tratta dall'omonima novella di Giovanni Verga. La storia è questa:
Turiddu, tornato dal servizio militare nella sua Sicilia, trova Lola, di cui era innamorato,
sposata con Alfio. Turiddu rimedia rivolgendosi a Santuzza, ma il suo amore è ancora per
Lola. Santuzza vi è prima sedotta e poi respinta. Cieca di gelosia, rivela ad Alfio che Lola lo
tradisce con Turiddu.
Usciti dalla chiesa, Turiddu invita tutti a bere nell'osteria della madre. E' un brindisi
festoso, corale. Lo inizia Turiddu, lo ripete il coro. Tra gli invitati si ferma anche Lola,
Turiddu brinda agli amori di lei e lei risponde, alza il calice alla fortuna di lui. E' una scena
fulminea che continua con tutto un alternarsi di voci degli altri ospiti. L'arrivo di Alfio
interrompe il brindisi: sebbene Turiddu lo inviti a bere, e gli riempia il bicchiere, Alfio rifiuta
e secco risponde: "Grazie. Ma il vostro vino io non l'accetto, diverrebbe veleno entro il mio
petto". E' la fine del brindisi, le donne lasciano la scena, la sfida è dichiarata. In un lampo il
sipario si chiude con il celebre grido delle donne: "hanno ammazzato compare Turiddu". Va a
finir male, dunque, il brindisi allegro, a colpi di coltello! Si beve, si festeggia inebriati, ma
sotto sotto qualcosa non va, c'è sempre l'insoddisfazione. Ma cosa manca a noi uomini che
andiamo sempre a cercare qualcosa di diverso? Proviamo a rispondere cominciando a
contemplare la Primavera di Botticelli: "un ombroso boschetto, una bellezza perturbante
dell'altra Venere, che le grazie la fioriscono, dinotando la primavera". Ma non è solo il
mancato ritrovamento di un'unità testuale, alla quale Sandro Botticelli possa essersi riferito, a
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria
5
proiettare ombre di dubbio sul giardino di Venere e delle Grazie, qualcos'altro ci inquieta.
Facendo un balzo indietro nel tempo ripensiamo ad un'altra situazione di apparente
felicità a cui è sottesa una sfera d'inquietudine: pensiamo ai Lotofagi, altrettanto strani,
individui ebbri, perduti nel loro mondo che li immobilizza e che impedisce loro di cercare
qualsiasi altra cosa che non sia il loto. Immagine ripresa in bellissimi versi del più
rappresentativo poeta dell'età vittoriana:
A land where all things always seem'd the same! And round about the keel with faces pale,
Dark faces pale against that rosy flame, The mild-eyed melancholy lotos-eaters came. Lord
Tennyson: The Lotos Eaters - 1832
I lotofagi, antichi tossicomani, sembrano come paralizzati, impossibilitati a cambiare,
attaccati alla loro sostanza come essa rappresentasse qualcosa di perduto e ritrovato, come se
permettesse di raggiungere qualcosa che si ricerca affannosamente in quanto perso e amato.
Ma la droga permette una piccola magia ripetitiva, quanto di fatto non soddisfacente fino in
fondo; ed ecco allora il cristallizzarsi di una situazione di continua ricerca di qualcosa,
qualcosa che supponiamo sia stato perduto anticamente e di cui segua pertanto la ricerca
affannosa. Ciò che per me era perduto appartiene all'età dell'oro; siamo cioè di fronte alla
perdita dell'Eden e al tentativo continuo di ripristinare un'epoca paradisiaca in cui ogni
richiesta veniva onnipotentemente soddisfatta.
(vedi, ad Es., Adamo ed Eva di Masaccio, cacciati dal Paradiso terrestre: il tossicomane con
la sua regressione orale tende a ritornare a prima della cacciata dall'Eden, cacciata
intollerabile e mai superata).
Ma nella ricerca di ciò che era perduto è implicita la situazione melanconica di arresto
nell'illusione della perenne ricerca dell'oggetto arcaico. E allora non può non venirci in mente
"Lutto e melanconia del 1915", in cui Freud spiega il modello teorico comune, sotteso alla
condizione normale del lutto e a quella psicopatologica della melanconia: al centro c'è una
perdita e la difficoltà di ogni uomo è accettare una qualsiasi perdita di oggetti interni.
Nel caso della tossicodipendenza la perdita cui ci si riferisce è arcaica ed attuale, è un
bisogno. Allora possiamo dire che i tossicodipendenti siano dei “depressi cronici”, coi loro
bisogni anomali e inappagabili.
E' infatti in atto in ogni situazione cronicizzata una regressione lungo gli stadi di
sviluppo, che ha leggi ben definite: più antica è la perdita, tanto più è insolubile il legame,
tanto maggiore è la regressione: la pulsione, soggetta a regressione, si diffonde; più antica è
la regressione, più intenso e irresistibile è il bisogno.
Ecco allora che per il dipendente nasce il bisogno anomalo: la legge che lo domina è
qui e ora, tutto e subito, che nega ogni possibilità di elaborazione e posposizione, in quanto il
bisogno è impellente.
Vero è però che la perdita è per l'uomo un destino ineluttabile, in ogni tappa della vita,
essa è ubiquitaria, la variabile è invece la carenza emozionale primaria. Il che ci porta a dire
che il destino di tutti gli uomini è in qualche modo la dipendenza, alla cui origine sta
l'inevitabilità della perdita.
Ragioniamo da mammiferi: più di alcuni mesi nell'utero non si può stare, trascorsi i
quali a temperatura costante nell'ovattato limbo del sacco amniotico, scatta l'ora dell'uscire, le
perdite si susseguono una dopo l'altra, incalzanti, fino alla grande ultima perdita che è la
morte. L'obbligatorietà della perdita crea per l'uomo la legge del bisogno. L'uomo necessita di
un sostegno che lo aiuti a stare eretto; talora però il bisogno assume connotazioni anomale e
ci avviciniamo alla patologia: la tossicodipendenza.
Dunque l'inevitabile insoddisfazione adulta può portare a varie strade. La sublimazione della ricerca insoddisfacibile del grande piacere infantile irripetibile può avvenire nella
migliore delle ipotesi con l'arte.
Ripensando alla Primavera di Botticelli ci è forse più chiaro adesso che cosa ci
inquietava: le immagini femminili son tutte incinte, perturbante è dunque la rappresentazione
materna,l'espressione del mondo arcaico ideale, il desiderio di ritorno all'utero materno,
appunto sublimato nella raffigurazione artistica.
Ed eccoci alla grande poesia del XXXIII Canto del Paradiso, dove si raccolgono tutte
le cose sparse per l'universo, le sostanze, gli accidenti e le loro proprietà, in cui Dante avverte
che la sua lingua sarà incapace ad esprimersi, più incapace di quella di un neonato,
inadeguata ad esprimere il concetto, mentre gli appare una luce fulgidissima in cui gli si
chiarisce ciò che voleva conoscere.
"All'alta fantasia qui mancò possa; ma già volgeva il mio disio e 'l velle, sì come rota
ch'igualmente è mossa, l'amor che move il sole e l'altre stelle".
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria
6
Quando Dante è di fronte a Dio avverte l'impossibilità di dire ("Ma come il fantolin..."): rappresenta l'uomo che prende atto dell'inadeguatezza delle proprie pulsioni e
volontà, della propria espressività e avverte la totalità dei suoi bisogni che si colmano
solamente nella contemplazione di Dio.
Al di qua non ci sono le parole per esprimere l'appagamento, che sarà possibile solo
con Dio, sommo Amore, che anima il "disio" e il "velle". Ogni primo impulso della volontà.
Comincia allora l'operazione dell'affetto, in giro ricorrente su stesso: con il moto uniforme
d'una ruota che giri sul proprio asse per impulso uguale e costante, l'intelletto e la volontà si
svolgono in cerchio rotante su se stesso, ugualmente e costantemente sospinti da “quell'Amor
che move il sole e l'altre stelle”. Dio come l'immagine del contenitore arcaico. Tutti gli
uomini cercano, come dice il grande inquisitore di Dostoevskij, in un modo o nell'altro
qualcuno a cui rimettere la propria libertà, che la contenga, che li contenga risolvendo il
grande bisogno interiore.
Il problema generale è dunque il desiderio del ritorno a quo ante ben simboleggiato
dall'estasi dell'insetto dentro al calice del fiore.
Alla radice di tutto questo c'è il narcisismo, termine complesso, derivato dal mito di
Narciso che contemplando se stesso rappresenta l'espressione dell'investimento della libido
sul sé, anziché su oggetti esterni. Il narcisismo in senso psicopatologico preclude dunque ogni
possibilità di relazioni oggettuali autentiche, ma in diversa misura è fenomeno ubiquitario.
Ma quali sono i meccanismi di trattamento della perdita antica? Cioè come può
l'uomo manipolarla e gestirla? Il livello maggiore di manipolazione è quello più sottile, anche
perchè sfuma nel comportamento poliedrico della persona normale che opera continuamente
distorsioni, sommovimenti dei contenuti della coscienza dell'Io e delle linee generali del
comportamento relazionale. Menzogne non più vissute come menzogne, omissioni che
diventano cancellazioni, sul modello del nondum matura erat.
Ma quando il conflitto non è risolvibile a livello dell'Io e si rende necessaria la
destrutturazione della coscienza e l'alterazione della comunicazione, secondo il principio per
cui non sa la mano destra quel che fa la sinistra, si attuano meccanismi di difesa progressivi,
dall'espressività somatoforme all'alterazione della comunicazione e della relazione. Un primo
metodo è quello isterico, cioè il meccanismo evoluto per il quale, di fronte ad un conflitto
insostenibile, si ha un'alterazione delle funzioni della Coscienza e in particolare della
funzione relazionale. Si ha infatti un cambiamento dei mezzi di comunicazione a vari livelli:
facendo ammalare il corpo con i più svariati sintomi, oppure alterando le vie di
comunicazioni classiche, cioè la funzione motoria, sensitiva e sensoriale, oppure ancora ad un
livello più elevato viene "annacquata" la coscienza dell'Io, portando ad amnesie psicogene, a
menzogne, a dissociazioni della coscienza e a tecniche di teatro. Esistono poi meccanismi
intermedi, tra cui il tentativo diretto di recupero dell'oggetto perduto attraverso l'introiezione,
oppure la modalità simbolica ben rappresentata dai bisogni e dalle pretese tipiche del paziente
borderline, nonché la modalità alexitimica che prevede l'espressione attraverso il corpo, non
essendo possibile la verbalizzazione delle emozioni.
Ci vengono in mente a questo proposito i modi del dottor Cottard, personaggio
proustiano, medico clinico d'eccezionale sicurezza diagnostica, ma di altrettanta incapacità
relazionale autentica: interrogato, non sa mai in che tono rispondere, né, spesso, se
l'interlocutore scherzi o dica sul serio.
Perciò il suo viso è sempre atteggiato a sorriso fra di condiscendente simpatia, di
intelligenza, o di benevolenza attesa. I meccanismi regressivi di trattamento della perdita
vanno da una regressione globale, che è poi la tipica disintegrazione schizofrenica, a una
regressione parziale - osservabile nei disturbi deliranti - , ad una regressione più sinuosa e
sottile, presente nei disturbi in Asse Il.
Avremo allora dal punto di vista psicopatologico un gruppo di malattie che potremmo
definire da bisogno anomalo e comprende la dipendenza patologica, i disturbi somatopsichici (somatoformi), le psicosi e la melancolia, tutte patologie in cui l'alterazione
dell'equilibrio narcisistico si esprime in forme tanto diverse (a seconda del meccanismo di
difesa psichico prevalente) quanto equivalenti. Allorché vi sia invece il fallimento delle
difese si avranno le patologie più gravi, e dunque la melancolia fino al suicidio, di cui
esempio paradigmatico è Otello che "muore su un bacio" a simboleggiare la relazione
narcisistica distruttiva con l'oggetto amato: I kissed thee ere / I killed thee / No way but this:/
Killing myself to die upon a kiss.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria
7
Otello e Desdemona: convinto del tradimento uccide l'amata non prima di averle dato
un ultimo "un bacio, un bacio... ancora un bacio" ("sangue amato mi vede"). Si tratta però di
un bacio perduto, della distruzione dell'oggetto nel tentativo di averlo tutto per sé.
Parallelamente a questo esiste poi il gruppo fisiologico delle situazioni da bisogno, che
comprende tutte le condizioni di dipendenza, ubiquitaria nella vita di ogni uomo, e la
micromaniacalità della norma che ci fa dire quotidianamente "nondum matura erat".
Esisteranno allora per l'uomo due possibili opposti destini: o si diventa psicofobici,
individui per i quali l'eccesso di mente, di realtà, di percezione dà fastidio, che saranno
dunque inquieti, troppo stimolati e useranno l'eroina; oppure si rientra negli psicofisici,
soggetti troppo quiescenti, abulici, astenici, inerti, che useranno la cocaina. Eccoci dunque
alla fine di queste riflessioni che ci inducono ora a notare l'evidente equivoco linguistico: la
cronicità è tautologica.
Il bisogno anomalo da perdita (carenza) arcaica narcisistica è di per sé life-Iong, il
problema è invece la possibilità di variare le possibili soluzioni. Si tratta dunque di disturbi
Life-Iong. Allora la possibile posizione dell'operatore che si ritrovi alla foce del "Dependence
River" sarà duplice: o ci si pone alla foce del fiume a raccogliere i tronchi specifici, diversi
dagli altri e biologicamente segnati; oppure alla foce del fiume si rimane a raccogliere tutti i
diversi detriti che porta: e quindi tossicodipendenti, gli alcolisti, i fumatori, i gamblers, i
workalcoholics, i routinedipendenti, e altri ancora. Perché il destino è proprio quello che
descrive Baudelaire:
Infame à qui je suis lié
Comme le forçat à la chaine,
Comme au jeu le joueur tetu,
Comme à la bouteille l'ivrogne,
Comme aux vermines la charogne
Maudite, maudite sois-tu!
Questi meravigliosi versi di C. Baudelaire indicano tutta l'ambivalenza di ogni uomo: il
poema è rivolto ad una donna, un'antropomorfizzazione della dipendenza, di cui non si può
fare a meno.
Ma esiste allora la soluzione del problema della tossicodipendenza? Che cosa si può
dare in cambio ad un tossicodipendente se gli si toglie la sostanza?
L'unica possibile soluzione è la sublimazione, di cui grande esempio e la Pietà di San
Pietro: ritornare in braccio alla mamma, ma non dimentichiamo che qui Cristo è morto.
ROMOLO ROSSI, Dipartimcnto di Ncuroscicnze - sezione di Psichiatria, Università dcgli Studi di Gcnova
CAMILLA MABERINO, Dipartimcnto di Ncuroscienze – sezione di Psichiatria, Università dcgli Studi di Gcnova
Bibliografia e Letture consigliate:
- Baudelaire c., Oeuvres completes.,Gallimard, Paris, 1968.
- Dostoevskij F.M., I fratelli Karamazov, Garzanti, Milano, 1979.
- Freud S., (1925) Inibizione, sintomo e angoscia. In Opere, voI. X, Botinghieri, Torino, 1978.
- Freud S. (1921), Alcuni meccanismi nevrotici nella gelosia, paranoia e omosessualità. In
Opere, voI. IX, Boringhieri, Torino, 1977.
- Omero, lIiade, Trad. Vincenzo Monti, Biblioteca Universale Rizzoli-BUR, Milano, 1990.
- Shakespeare w., 110, Garzanti, Milano, 2000.
- TennysonA. (1832), Poems, MacMillan, London, 1891.
- Vasari G, (1568) Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architettori. DeAgostini, Novara,
1967.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria
8
“Cosa chiedo a ciascuno di voi?
Tre cose soltanto: non sbirciare
fuori di se, non sbirciare dentro
agli altri, non pensare a se stessi”..
[Rabbi Mendel di Kozk]
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria
9
Il presente report, continuum di un lavoro iniziato nell'anno 1996, ha l’intento di
contestualizzare la portata sociale del fenomeno della dipendenza patologica nella
provincia di Novara - senza pretesa di esaustività - e rappresenta, da una parte, lo
strumento informativo sulle caratteristiche e peculiarità dell’utenza con problematiche
droga/tabacco/alcolcorrelate che si è rivolta alle sedi strutturali del D.P.D. - A.S.L. 13 nell’anno 2006, dall’altra, riportando dati relativi ad interventi e trattamenti praticati,
offre una chiave di lettura e riflessione per coloro che si vedono quotidianamente
impegnati sul fenomeno e per quant’altri avessero voglia di addentrarsi in siffatte
problematiche.
Esso è suscettibile di modifiche ed aggiornamenti, anche sulla scorta delle
eventuali osservazioni che perverranno dai principali destinatari di questo strumento;
ciò ovviamente richiede la ri-definizione dei valori in gioco, basati soprattutto
sull'importanza che la società nel suo complesso dà al problema, nonché il
coinvolgimento di tutti gli attori in un procedimento razionale, esplicito e condiviso.
I dati elaborati sono estrapolati dalle rilevazioni periodiche annuali, relative alle
singole sedi di servizio, che la nostra struttura produce per l’Osservatorio
Epidemiologico Regionale il quale, a sua volta, provvede all'invio delle schede
Ministeriali; pertanto essi sono confrontabili con altre esperienze nazionali o regionali.
La relazione si articola in quattro parti:
A. Dati di struttura: tratta della situazione logistica ed organica;
B. Dati di attività: è l’analisi quantitativa relativa all’andamento ed al profilo
dell’utenza trattata, ai dati di attività ed agli interventi praticati nelle strutture
afferenti al Dipartimento;
C. Dati sulle sostanze d'uso/abuso: quantifica le sostanze psicoattive d'uso primario e
secondario dei pazienti in carico alla s.c. Ser.T. e le bevande alcoliche d'uso
prevalente nei soggetti in carico alla s.s.v.d. Alcologia.
D. Analisi, valutazione, riflessioni e commenti sui dati forniti ed obiettivi di massima
per l’anno 2007.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 10
Io abito la Possibilità –
una casa più bella della prosa –
più ricca di finestre –
superba, nelle porte.
Ha stanze come cedri,
impenetrabili agli occhi –
e per tetto la volta
infinita del cielo.
Per ospiti – soltanto la crema.
La mia missione è questa:
spalancare le piccole mani
per accogliervi il Paradiso.
Emily Dickinson
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 11
A. Dati di struttura
ORGANIZZAZIONE
¾ Direttore Dipartimento “Patologia delle Dipendenze” (D.P.D.) e s.c. Ser.T.:
Dr. Liborio Martino CAMMARATA.
¾ Responsabile s.s.v.dip. “Alcologia”: Dr. Livio GIULIANO
¾ Responsabile s.s.v.dip. “Penitenziaria”: Dr. Maurizio TERAZZI
Sede centrale: NOVARA – Via Monte S. Gabriele, 4. - Tel. 0321-374354 (segreteria)
FINALITA’ E LINEE DI INDIRIZZO DEL DPD
Il Dipartimento, struttura di coordinamento per lo svolgimento di funzioni
complesse, è costituito da entità organizzative che, per omogeneità e
complementarietà, perseguono finalità comuni nell’area delle dipendenze
patologiche, conservando le specifiche attribuzioni e competenze.
Al
Dipartimento è affidato l’indirizzo, il coordinamento e la verifica sotto il profilo
quali/quantitativo delle attività di prevenzione, assistenza, cura e riabilitazione
delle dipendenze patologiche espletate dal Ser.T. e dalle altre s.s.v.d. coinvolte
nell’area della dipendenza; ad esso spetta altresì la determinazione delle forme di
integrazione intra ed extra aziendale.
In termini generali tali finalità si realizzano attraverso lo sviluppo di
modelli interpretativi condivisi - della clinica e delle strategie di intervento - nella
gestione della complessità delle strutture, nell’articolazione dei processi
organizzativi e di cura, nella diversificazione dei servizi offerti, nella
ricomposizione della complessità degli interventi per garantire una completa
gamma di servizi a soggetti diversi, con bisogno diversi, in fasi diverse del
processo di intervento.
L’ambito di operatività del Dipartimento coincide con l’area territoriale
dell’Azienda Sanitaria. Al Dipartimento compete la programmazione del settore
e la progettazione degli interventi. Attraverso l’attività di programmazione il
Dipartimento individua le priorità, gli obiettivi che si intendono perseguire e le
modalità per raggiungerli.
L’attività di programmazione costituisce, inoltre, la base per la
formulazione del budget aziendale, il quale si configura come un piano
complessivo di azioni, correlate alle risorse finanziarie, in rapporto agli obiettivi
prioritari dell’Azienda, al fine di soddisfare più efficacemente i bisogni e le
esigenze del territorio. Conseguentemente rientra tra le competenze del
Dipartimento l’attività di negoziazione con la Direzione Generale dell’Azienda,
anche per quel che concerne le risorse (umane, materiali, finanziarie,…) da
assegnare al settore.
Pertanto, la finalità principale del DPD è quella di organizzare e
razionalizzare sia in termini di efficienza che di efficacia i rapporti esistenti tra le
diverse strutture organizzative, sia della A.S.L. che del privato sociale, non
altrimenti aggregabili.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 12
A. Dati di struttura
s.c. Ser.T. - s.s.v.d. Alcologia – s.s.v.dip Penitenziaria
Le strutture dipartimentali, pur nelle difficoltà correnti - relativamente
alla carenza di organico, sono uniformemente distribuite nel territorio aziendale;
ad esse possono far riferimento i pazienti con problematiche droga/alcol/tabaccocorrelate e le loro famiglie; nello specifico sono presenti a Novara e nelle sedi
distrettuali di Trecate, Arona e Borgomanero.
L’accesso è libero e non subordinato alla verifica di criteri di eligibilità
sociale né di disponibilità finanziaria, ma meramente sulla valutazione
professionale della necessità di intervento.
2.1
Sede di Novara:
Edificio denominato “Palazzina Verga”, ubicato all’interno dell’Ex O.P.,
Viale Roma 7; l’ingresso al pubblico insiste sulla via Monte S. Gabriele, 4.
-piano terreno: sede operativa (s.c. Ser.T., s.s.v.dip. Alcologia e s.s.v.dip.
Penitenziaria);
-piano primo: sede operativa (Ambulatorio per la disassuefazione
Tabagica; sede progetto “chiocciola 2000”; sala riunioni). La restante
superficie, da ristrutturare, sarà successivamente presa in considerazione
in funzione di altre attività che ivi saranno destinate nell’ambito di
intervento sulle dipendenze patologiche.
2.2
Sede di Trecate:
via Rugiada, 20 – piano terra del complesso della sede distrettuale –
composta da n° 7 locali con ripostigli, archivio e n. 3 bagni.
Coordinatore: Dirigente medico Dr A. Barbero
2.3
Sede di Arona:
viale Baracca – II° piano – composta da n° 5 locali più servizi igienici
dedicati, insiste nel complesso della sede distrettuale.
Coordinatore: Dirigente medico Dr. A. De Giovanni
2.4
Sede di B.manero:
viale Zoppis, 6 – piano rialzato – composta da n° 3 locali (senza servizi
igienici dedicati), insiste nel complesso della sede distrettuale.
Referente: Dirigente medico Dr. Daniele Gioria
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 13
A. Dati di struttura
RISORSE
s.c. Ser.T. - s.s.v.d Alcologia – s.s.v.d. Penitenziaria
¾ Organigramma personale strutturato:
QUALIFICA
Direttore medico
Dirigente Medico
Dirigente psicologo
Ass. soc. coord.
Assistente sociale
Educatore profession.
C.P.S.E. (Capo sala)
CPE (Inf. Prof.le)
Assist. Amministrat.
Collab. Amministr.
TOTALE
NOVARA
Personale
operante al
31.12.06
1
3,60 (a)
1,58 (b)
0,80 (d)
1
4,166 (e)
1 (f)
4
1
1,70 (l)
19,746
ARONA
Personale
operante al
31.12.06
1
1
1
1(g)
B.MANERO
Personale
operante al
31.12.06
1,40 (a)
0,50 (c)
1
1
2 (m)
1,70 (h)
6
5,60
TRECATE
Personale
operante al
31.12.06
2
0,42 (b)
1(i)
1
2
6,42
(a): 1 Dir. Medico in condivisione tra le sedi di Novara (al 60%) e Borgomanero (al 40%) fino al 30.10.06
(b): 1 Dir. Psicologo in condivisione tra le sedi di Novara (al 58%) e Trecate: (al 42%)
(c): in part-time al 50%
(d): in part-time all’83,33% ; con funzioni operative sulla sede di Novara e di coord. sulle quattro sedi
(e): 1 in part-time al 66,6%; 1 in malattia per tutto il 2006; in maternità fino al 22 giugno 2006
(f): funzioni di coordinamento su tutte le sedi
(g): in astensione anticipata per maternità dal 6-11-2006
(h): n. 1 a tempo pieno e n. 1 al 70%
(i): in maternità per tutto il 2006
(l): 1 in part-time al 70,%
(m): n. 1 usufruente della L. 104.
Altresì
•
•
•
al personale di cui sopra vanno aggiunti:
N. 2 ausiliari al 17 %;
N. 1 Educ. Prof. (co.co.co.) a tempo determinato con contratto a progetto;
Personale medico convenzionato (area sud e nord) per un totale di 60 ore settimanali prestate (di cui 12
ore settimanali a favore di attività ambulatoriali presso la sede di Arona);
• Personale in convenzione transitato a far data dal 01.07.2003 dal Ministero di Giustizia all’SSN per
attività svolte all’interno della Casa Circondariale di Novara da parte della s.s.v.dip Penitenziaria:
personale medico: 1 unità (monte ore annuo: n° 570); personale psicologo e criminologo: 2 unità
(monte ore annuo complessivo: n° 360 ore).
Si precisa che il D.M. 30 novembre 1990, N. 444 individua l’organico sulla base dei seguenti criteri:
per una media di tossicodipendenti contemporaneamente in trattamento compresa da 100 a 150 (definita
alta utenza) sono previsti n 21 operatori così distinti: 4 medici; 4 infermieri professionale; 4 psicologi; 4
assistenti sociali; 2 Educatori professionali; 1 Amministrativo; 2 altro personale. Il suddetto D.M.
stabilisce, altresì che qualora l’utenza sia superiore a 150 unità, l’ASL …può potenziare l’organico; ove
l’utenza superi le 300 unità può essere disposta una diversa organizzazione o lo sdoppiamento del servizio.
N.B.: pertanto, l’organico di cui sopra non soddisfa assolutamente quanto previsto dal D.M. 30 novembre
1990, n° 444 e, in considerazione dell’utenza di tossico/alcoldipendenti e tabagisti in carico nell’anno, il
rapporto utenti/operatori è nettamente al di sotto della media regionale e nazionale.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 14
A. Dati di struttura
¾ Automezzi, attrezzature e/o apparecchiature in dotazione:
NOVARA
ARONA B.MANERO TRECATE
Autoveicoli
SI
SI (*)
SI
NO
Telefoni
SI
SI
SI
SI
Computers
SI
SI
SI
SI
Collegam. in rete
SI
SI
SI
SI
Fotocopiatrice
SI
SI
NO
SI
Fax
SI
SI
SI
SI
Lavagna lumin.
SI
SI
NO
NO
Lettino visite
SI
SI
SI
SI
Schedari/classif.
SI
SI
SI
SI
Frigorifero
SI
SI
SI
SI
Spirometro
SI
n.p.
n.p.
n.p.
Elettrocardiografo
SI
n.p.
n.p.
n.p.
Misuratore CO
SI
n.p.
n.p.
n.p.
Etilometro
NO
SI (*)
NO
NO
n.p.= non previsto
(*): dono Lions Club Arona-Stresa, su specifico progetto - denominato “Giovani, alcol e
guida sicura”.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 15
« Se a ciascun l’interno affanno
si leggesse in fronte scritto,
molti che invidia già ci fanno
ci farebbero pietà ».
[Lorenzo il Magnifico]
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 16
B. Dati di attività
ANDAMENTO DELL’UTENZA TOSSICO/ALCOLDIPENDENTE
¾ Utenti Tossicodipendenti:
UTENTI TOSSICODIPENDENTI D.P.D. - ASL 13 - s.c. Ser.T.
400
350
300
N° UTENT
250
200
150
100
50
0
NOVARA
ARONA
BORGOMANERO
TRECATE
1996
173
94
89
69
1997
213
93
92
71
1998
226
92
98
114
1999
246
97
112
112
2000
301
93
124
102
2001
362
113
139
139
2002
321
127
122
166
2003
331
131
151
143
2004
354
150
143
115
2005
342
140
147
112
2006
330
151
149
107
ANDAMENTO UTENZA NEGLI ANNI
Tab. 1
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 17
B. Dati di attività
¾ Utenti Alcoldipendenti:
N°
UTENTI ALCOLDIPENDENTI - D.P.D. - ASL 13 - s.s.v.d. Alcologia
230
220
210
200
190
180
170
160
150
140
130
120
110
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
NOVARA
ARONA
BORGOMANERO
TRECATE
1996
70
53
9
3
1997
64
74
13
4
1998
102
43
30
15
1999
105
54
43
11
2000
101
32
32
21
2001
121
54
28
24
2002
140
39
41
25
2003
150
45
46
36
2004
189
63
48
46
2005
199
52
71
50
2006
228
65
84
55
Andamento utenza negli anni
Tab. 2
Dalla Tab. 1 si evince che il n. totale di T.D. in carico complessivamente nelle 4 sedi operative è
fondamentalmente stabilizzato nel periodo 2002-2006 dopo un progressivo aumento osservato negli anni dal
1996 al 2001.
Il trend relativo agli utenti alcoldipendenti in carico alla ssvdip Alcologia (vedi Tab. 2) è, dopo la flessione
osservata nell’anno 2000, in costante progressivo aumento.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 18
B. Dati di attività
¾ Analisi andamenti temporali:
♦ L’utenza in carico alle strutture dipartimentali è complessivamente in costante
aumento (vedi tab. 3);
♦ Il D.P.D. rappresenta, con i suoi operatori, un valido punto di riferimento per i
pazienti con problematiche connesse all’uso/abuso di sostanze stupefacenti e/o
psicotrope; la maggiore visibilità e la professionalità crescente favoriscono i
contatti dei paz., dei loro familiari e di quant’altri, a vario titolo, hanno
necessità di usufruire di trattamenti e/o di informazione in tale specifico
campo.
Andamento utenza D.P.D. - ASL 13
1200
1000
n° utent
800
600
400
200
0
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
alcolisti
135
155
190
213
186
227
245
277
346
372
432
tossicodip
425
469
530
567
620
753
746
756
762
741
737
tabagisti
totale
0
0
0
0
0
0
20
23
33
46
123
560
624
720
780
806
980
1011
1056
1141
1159
1292
anni
Tab. 3
Andamento utenza complessiva
N
°pazien
800
700
600
500
NOVARA
ARONA
BORGOMANERO
TRECATE
400
300
200
100
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10 11
Anni
Tab. 3/bis
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 19
B. Dati di attività
PROFILO DELL’UTENZA ALCOLDIPENDENTE
Relativamente alle caratteristiche della popolazione alcoldipendente che si è rivolta alle varie
sedi della struttura, si riscontrano le caratteristiche anagrafiche riportate nella Tab. seguente:
¾ Popolazione Alcoldipendente, in carico alla struttura, distribuita per classi (fasce)
d’età:
DISTRIBUZIONE UTENTI ALCOLDIPENDENTI PER CLASSI DI ETA'
140
120
N° UTENT
100
80
60
40
20
0
<19
20-29
30-39
40-49
50-59
>60
1996*
0
5
24
31
18
4
1997
0
12
40
46
38
19
1998
0
24
43
62
42
19
1999
0
22
62
58
44
27
2000
1
17
49
57
28
34
2001
0
13
66
76
42
30
2002
1
10
62
89
52
31
2003
1
10
64
88
69
45
2004
0
17
91
105
86
47
2005
0
24
107
111
84
46
2006
1
26
121
125
99
60
CLASSI DI ETA'
Tab. 4 - (*) : dal conteggio mancano le fasce d’età della sede di Arona riferite all’anno ’96.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 20
B. Dati di attività
L’analisi dell’utenza per classi d’età (vedi tab. 4) evidenzia che la classe modale prevalente
(stabile dall’anno 2000) è 40-49 anni. Gli individui di età compresa tra i 30 e i 59 anni
rappresentano il 79,86% di tutti gli alcoldipendenti in esame; i giovani al di sotto dei 30 anni
sono una quota pari al 6,25% del totale; infine, non trascurabile è la quota di ultrasessantenni
( 13,9% degli utenti totali).
PAZIENTI ALCOLDIPENDENTI ANNO 2006
200
N°
150
100
50
0
nuovi utenti
già in carico o rientrati
NOVARA
81
147
ARONA
17
48
B.MANERO
33
51
TRECATE
18
37
UTENTI TRATTATI
Tab. 5
L’utenza con problematiche alcol-correlate in carico alla struttura cresce negli anni; in
termini percentuali essa corrisponde a circa il 33,44 % dell’utenza complessiva.
Ciò nonostante essa non rappresenta che una minima parte di coloro che
necessiterebbero di un trattamento specifico per problemi alcol-correlati.
Più che soddisfacente appare il numero di nuovi utenti (n° 149) che hanno fatto
riferimento alla struttura chiedendo la presa in carico.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 21
B. Dati di attività
PROFILO DELL’UTENZA TOSSICODIPENDENTE
Relativamente alle fasce (classi) d’età della popolazione tossicodipendente che si è rivolta alla
struttura si riscontrano le caratteristiche anagrafiche riportate nella Tab. seguente:
¾ Popolazione Tossicodipendente, in carico alla struttura, distribuita per fasce d’età:
DISTRIBUZIONE UTENTI TOSSICODIPENDENTI PER CLASSI DI ETA'
210
N° UTENT
160
110
60
10
-40
<15
15-19
20-24
25-29
30-34
35-39
>39
1996
0
8
76
144
103
73
21
1997
0
9
85
126
151
67
31
1998
0
18
80
147
155
80
50
1999
0
22
84
141
150
108
65
2000
0
22
86
134
169
132
77
2001
2
51
109
153
191
144
103
2002
0
36
139
141
157
154
109
2003
1
27
122
127
184
148
147
2004
1
30
119
127
172
154
159
2005
0
33
119
131
166
149
143
2006
1
34
120
129
143
130
208
CLASSI DI ETA'
Tab. 6
Aumenti o diminuzioni numeriche sono da mettersi in relazione, verosimilmente, a:
1. Passaggi da una classe d’età alla successiva;
2. nuova utenza afferente dal “sottobosco”;
3. rientro di pazienti già conosciuti; trasferimento ad altre strutture.
4. chiusura programma, abbandono volontario del trattamento, exitus.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 22
B. Dati di attività
PAZIENTI TOSSICODIPENDENTI ANNO 2006
N°
250
225
200
175
150
125
100
75
50
25
0
nuovi utenti
già in carico o rientrati
NOVARA
99
231
ARONA
21
130
B.MANERO
55
94
TRECATE
32
75
UTENTI TRATTATI
Tab. 7
L’indice di ricambio dell’utenza appare fisiologico. Totale nuovi utenti: n° 207 (n° 30
ingressi in meno rispetto all’anno 2005) – Totale utenti già in carico: n° 530. Il n° totale dei
paz. T.D. complessivamente trattati, rispetto all’anno 2005, è diminuito di n° 4 unità.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 23
B. Dati di attività
ATTIVITÀ DELL’AMBULATORIO DI
DISASSUEFAZIONE TABAGICA
(Svolta con finanziamenti regionali assegnati per iniziative a favore della lotta alle dipendenze patologiche)
Nel corso dell’anno 2006 sono stati seguiti, al fine di promuovere stili di vita smoke-free e
ridurre i rischi socio-sanitari legati alla dipendenza tabagica, n° 123 utenti, di cui n. 29 già in
carico o rientrati e n. 94 nuovi utenti.
Complessivamente, rispetto all’anno 2005 (vedi Tab. 3), si è assistito ad un aumento notevole
delle persone che hanno dato la loro disponibilità ad un trattamento di disassuefazione
tabagica.
Le classi d’età, distinte in maschi e femmine, fanno osservare che l’accostamento al servizio è
maggiore tra i soggetti di età compresa tra i 30 ed i 59 anni con prevalenza per il sesso
maschile.
Tabagisti per classi di età - anno 2006
40
30
maschi
femmine
20
10
0
15-29 30-44 45-59 60 e 15-29 30-44 45-59 60 e
più
più
Tab.8
TRATTAMENTI EROGATI
14,20%
Psicoterapia di gruppo
37,10%
17,10%
Psicoterapia individuale
Psicoterapia individuale + Terapia
Farmacologica
Psicoterapia di gruppo + Terapia
Farmacologica
Counseling
12,80%
18,50%
Tab. 9
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 24
B. Dati di attività
L’offerta terapeutica erogata e le differenti tipologie di trattamenti sono evidenziati in Tab. 9
RISULTATI
17,10%
14,20%
Non
classificabile
Cessazione fumo
≤ 5 sigarette/die
11,40%
Dimezzamento
sig/die
Non responders
35,70%
21,40%
Tab. 10
I follow-up eseguiti - a tre, sei e 12 mesi (differenziati per tipologie di accesso al trattamento)
dalla fine del trattamento di disassuefazione tabagica hanno permesso di rilevare quanto
segue: dei 123 pazienti in trattamento nel corso dell’anno 2006 il 35,70% ha smesso di
fumare, il 21,40% ha ridotto il n. di sigarette fumate a 5/die, l’11,40% ha dimezzato il n.
giornaliero di sigarette fumate; il 17,10% sono “non responders” e il 14,20% non è
classificabile.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 25
B. Dati di attività
UTENTI DISTRIBUITI PER SESSO
n° utenti anno 20
UTENTI TOSSICODIPENDENTI
300
250
200
150
100
50
0
Novara
Arona
Borgomane
Trecate
Maschi
276
124
127
88
Femmine
54
27
22
19
SESSO
Tab.11
n° utenti anno 20
UTENTI ALCOLDIPENDENTI
180
160
140
120
100
80
60
40
20
0
Maschi
Femmine
Novara
Arona
Borgomane
Trecate
162
48
65
43
66
17
19
12
SESSO
Tab. 12
Permane la prevalenza dell’utenza maschile che si rivolge alla nostra struttura per
affrontare le problematiche correlate all’uso/abuso di sostanze psicoattive; confermando
essere con ciò - la tossico/alcoldipendenza - estremamente selettiva per sesso. Nella
fattispecie si rilevano - in media - i seguenti rapporti maschi/femmine: T.D. 5,041/1 (Dato
Nazionale riferito all’anno 2002: Rapporto M/F 6,4) - alcodipendenza circa 2,79/1.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 26
B. Dati di attività
DIFFUSIONE VIRALE
Diffusione virale in pz. TD - anno 2006
800
700
600
n° utent
500
400
300
200
100
0
Positivi
Negativi
Non
eseg.
HCV
235
114
174
217
0
HBV
126
82
171
212
147
HIV
82
176
276
207
0
Totale utenza
Non noti vaccinati
Tot.
Utenza
737
Tab. 13
I dati disponibili, sui test effettuati nell'anno, per le epatiti B, C e per l’HIV, mettono
in evidenza come, tra i tossicodipendenti in carico (n° 737), sia nettamente superiore
l’infezione da epatite C (n° 235 Positività); seguono le infezioni da epatite B (n° 126
positività) e l’infezione da HIV (n° 82 positività).
La prevalenza dell’infezione da HCV - rispetto alle forme infettive da epatite B - è
attribuibile, anche, alla mancanza di uno specifico vaccino per l’epatite da Virus C.
Tra i soggetti in carico sono stati vaccinati per epatite B n° 147 pazienti.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 27
B. Dati di attività
MONITORAGGIO ATTIVITA' RESIDENZIALE – SEMIRESIDENZIALE PER
TOSSICO/ALCOLDIPENDENTI E PER PAZ. IN AIDS:
Residenziale Semiresidenz. Case alloggio
malati AIDS
75
2
11
Totale pazienti per i quali è stato
predisposto l’invio in C.T. – anno 2002
69
2
11
Totale posti letto occupati per periodi
vari - anno 2002.
8.107
170
1.438
N° giornate di assistenza – Anno 2002
Totale pazienti per i quali è stato
predisposto l’invio in C.T. – anno 2003
Totale posti letto occupati per periodi
vari - anno 2003.
N° giornate di assistenza – Anno 2003
Totale pazienti per i quali è stato
predisposto l’invio in C.T. – anno 2004
Totale posti letto occupati per periodi
vari - anno 2004.
N° giornate di assistenza – anno 2004
Totale pazienti per i quali è stato
predisposto l’invio in C.T. – anno 2005
Totale posti letto occupati per periodi
vari - anno 2005.
N° giornate di assistenza – anno 2005
Totale pazienti per i quali è stato
predisposto l’invio in C.T. – anno 2006
Totale posti letto occupati per periodi
vari - anno 2006.
N° giornate di assistenza – anno 2006
Tab.14
63
///
10
59
///
10
9.041
///
1.122
57
4
5
52
4
5
8470
163
599
55
2
11
53
2
11
7.144
372
1.175
62
///
6 (*)
59
///
6 (*)
7.700
///
1.267
(*) di cui n. 1 paz in AIDS non tossicodipendente
Nell’anno 2006, come già avvenuto negli anni precedenti, abbiamo assistito ad una non
completa aderenza all’inserimento in Comunità Terapeutiche residenziali da parte di nostri utenti per i
quali era già stato avviato e concluso l’iter amministrativo che predispone all’invio c/o codeste
strutture. Infatti, dei sessantadue (62) pazienti eleggibili a questo tipo di trattamento solamente
cinquantanove (59) si sono presentati spontaneamente o sono stati accompagnati presso la prescelta
Comunità Terapeutica; dei rimanenti tre (3) pazienti, uno ha usufruito dell’indulto ed ha abbandonato
l’idea di proseguire in un percorso di comunità, gli altri due paz. sono stati oggetto di rivalutazione da
parte delle èquipes curanti, al fine di indagare sulle possibili motivazioni che li hanno indotti a
rinunciare a tale percorso e conseguentemente poter offrire loro scelte terapeutiche alternative.
Aumentato complessivamente il n° di giornate di degenza, riferite all’anno 2006 rispetto
all’anno 2005.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 28
B. Dati di attività
ATTIVITA’ DI PREVENZIONE
Soggetti che hanno ricevuto Interventi di tipo informativo
n°soggetti raggiu
INTERVENTI DI TIPO INFORMATIVO
1800
1650
1500
1350
1200
1050
900
750
600
450
300
150
0
studenti m.i. studenti m.s docenti m.i. docenti m.s.
altro
anno 2000
240
1192
12
0
304
anno 2001
1101
1695
67
39
454
anno 2002
104
998
57
32
671
anno 2003
222
259
4
30
276
anno 2004
346
733
24
0
416
anno 2005
196
702
5
20
0
anno 2006
118
339
15
4
0
Destinatari dell'intervento
Tab. 15
Nell'ambito territoriale di competenza aziendale sono stati effettuati interventi
informativi e di sensibilizzazione nelle scuole medie superiori ed inferiori (studenti e
personale docente). Tematiche trattate nell’ambito dei comportamenti a rischio:
9 Informazioni sulle sostanze d’abuso, sul senso dei comportamenti a rischio, sui fattori
che conducono alla dipendenza;
9 attività del Ser.T.; visibilità ed accessibilità del servizio; risorse d’aiuto presenti;
9 incidenza del fenomeno alcol tra i giovani; problematiche alcol-correlate;
9 il fumo di tabacco ed il tabagismo;
9 le “strategie disfunzionali” utilizzate, inconsapevolmente per raggiungere uno stato di
benessere, loro utilità e rischi.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 29
B. Dati di attività
Soggetti che hanno ricevuto Interventi di tipo formativo
n° soggetti raggiu
INTERVENTI DI TIPO FORMATIVO
1350
1300
1250
1200
1150
1100
1050
1000
950
900
850
800
750
700
650
600
550
500
450
400
350
300
250
200
150
100
50
0
studenti m.i.
studenti m.s
docenti m.i.
docenti m.s.
altro
anno 2000
0
680
12
18
50
anno 2001
28
936
5
50
0
anno 2002
0
954
9
83
0
anno 2003
234
924
24
119
176
anno 2004
422
750
75
220
0
anno 2005
523
1308
134
153
0
anno 2006
0
893
7
16
20
Destinatari degli interventi
Tab. 16
Analogamente ai precedenti, e sempre nell'ambito territoriale di competenza aziendale,
sono stati effettuati interventi di tipo formativo rivolti a docenti, studenti, genitori.
Nell’anno si è provveduto a dar restituzione dei risultati dei progetti “Eccoci!” e “Chiocciola
2000”, finanziati dalla Regione Piemonte (L.45/99)
Tematiche trattate:
¾ “Adolescenza e comportamenti a rischio”; “Adolescenza e prevenzione del disagio
adolescenziale”; “Le dipendenze”; “Infezione da HIV”; (docenti e studenti)
¾ Prevenzione primaria al tabagismo;
¾ motivazione, emotività in rapporto all’apprendimento, rinforzo dei comportamenti
adattivi ed estinzione di quelli disadattivi; riflessione sui comportamenti degli
adolescenti tra loro e con gli adulti; contenuti della crescita: analisi di strategie e
risorse da attivare rispetto agli aspetti più faticosi dello sviluppo; (docenti e studenti)
¾ abuso di sostanze psicoattive; concetto di salute, malattia, benessere fisico, benessere
psicologico e gestione delle condizioni di malessere psicologico. (studenti);
¾ Formazione alla genitorialità.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 30
B. Dati di attività
N° interventi: informativi/formativi
N° INTERVENTI : INFORMATIVI/FORMATIVI
300
n° interven
250
200
150
100
50
0
Novara
Borgom.
Arona
Trecate
1999
148
11
0
26
2000
211
41
6
55
2001
181
73
13
35
2002
152
12
0
26
2003
104
25
3
46
2004
261
13
6
86
2005
260
24
1
62
2006
10
6
8
9
Sedi distrettuali D.P.D.
Tab. 17
La panoramica attuale, relativa alle attività di tipo informativo/formativo effettuate
nell’anno 2006, mostra una considerevole flessione. Ciò è da mettersi in relazione alla
conclusione nell’a.s. 2005/2006 dei progetti di prevenzione, finanziati con fondi regionali “ad
hoc”, relativamente agli interventi di front-office, pur permanendo le attività di back-office,
nonché per il minor numero di ore dedicabili alle attività di prevenzione da parte del personale
strutturato, impegnato prioritariamente in attività di diagnosi, cura e riabilitazione.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 31
B. Dati di attività
UTENTI APPOGGIATI IN MOBILITA'
Intra ed Extra regionale
¾ Affluenza di utenti appoggiati alle varie sedi della struttura nel corso dell’anno 2006,
in mobilità attiva da altre A.S.L. (intra ed extra regionali):
UTENTI APPOGGIATI IN MOBILITA'
120
100
n° utenti
80
60
40
20
0
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Novara
71
97
66
74
74
68
46
Arona
B.manero
5
22
9
19
8
27
7
26
6
30
15
20
18
15
Sedi distrettuali D.P.D.
Trecate
25
26
22
32
21
27
25
Tab. 18
Note: Si osserva una diminuzione dell'affluenza di nuovi utenti T.D. in
appoggio da strutture extra-aziendali; la stessa viene quantificata in circa 1/7 dell’utenza
T.D. complessivamente in carico alla ns struttura (104/737) e genera, comunque, un carico
di lavoro aggiuntivo e particolarmente gravoso per il nostro personale.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 32
“La cosa più bella è l’universo perché è opera di
Dio. La cosa più grande è il destino perché domina
tutto. La cosa più saggia è il tempo, perché tutto
ricorda e svela. La cosa più difficile è conoscere se
stessi. La cosa più facile è dare consigli agli altri”.
Talete di Mileto
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 33
C. Dati sulle sostanze d'uso/abuso
SOSTANZE PRIMARIE D'ABUSO – Paz. T.D.
Allucinogeni
Amfetamine
Ecstasy
Barbiturici
Benzodiazepine
Cannabinoidi
Cocaina
Crack
Eroina
Metadone (escl. Ter.
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
0
0
0
1
0
1
1
2
1
0
3
2
1
0
1
2
1
1
3
2
1
7
non ril.
3
5
5
5
5
3
8
7
7
9
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
5
4
1
3
2
4
3
5
4
6
6
10
31
64
67
65
113 152 147 130 122
91
5
9
19
23
21
39
59
73
88
113 126
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
383 399 424 457 507 579 510 514 524 478 496
0
0
0
0
0
1
1
1
0
0
2
sost.)
Morfina
Altri oppiacei
Inalanti
Altro
TOTALE
0
non ril.
non ril.
0
405
0
0
0
2
452
0
1
0
7
530
0
1
0
8
567
0
1
0
1
603
0
1
0
10
753
0
1
0
4
736
0
3
0
5
756
0
1
0
2
762
0
3
0
5
741
0
4
0
6
737
Tab. 19
%
Allucinogeni
Amfetamine
Ecstasy
Barbiturici
Benzodiazepine
Cannabinoidi
Cocaina
Crack
Eroina
Metadone
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
0,00
0,49
non ril.
0,00
1,23
2,47
1,23
0,00
94,57
0,00
0,00
0,22
0,66
0,22
1,33
6,86
1,99
0,00
88,27
0,00
0,00
0,00
1,70
0,00
1,13
12,08
3,58
0,00
80,00
0,00
0,18
0,18
0,88
0,00
0,71
11,82
4,06
0,00
80,60
0,00
0,00
0,33
0,83
0,00
0,17
10,78
3,48
0,00
84,08
0,00
0,13
0,13
0,66
0,00
0,40
15,01
5,18
0,00
76,89
0,13
0,14
0,14
0,68
0,00
0,27
20,65
8,02
0,00
69,29
0,14
0,40
0,40
0,40
0,00
0,53
19,44
9,66
0,00
67,99
013
0,26
0,26
1,04
0,00
0,39
17,06
11,54
0,26
68,76
0,00
0,13
0,94
0,94
0,00
0,67
16,46
15,24
0,00
64,50
0,00
0,00
0,13
0,94
0,00
0,54
12,34
17,09
0,00
67,29
0,27
0,00
0,00
0,00
0,44
0,00
0,19
0,00
1,32
0,00
0,18
0,00
1,41
0,00
0,17
0,00
0,17
0,00
0,13
0,00
1,33
0,00
0,14
0,00
0,54
0,00
0,40
0,00
0,66
0,00
0,13
0,00
0,26
0,00
0,40
0,00
0,67
0,00
0,54
0,00
0,81
(escl.ter.sost.)
Morfina
Altri oppiacei
Inalanti
Altro
Tab. 20
0,00
non ril.
non ril.
0,00
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 34
C. Dati sulle sostanze d'uso/abuso
SOSTANZE D'ABUSO SECONDARIE – Paz. T.D.
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
Allucinogeni
Amfetamine
Ecstasy
Barbiturici
Benzodiazepine
Cannabinoidi
Cocaina
Crack
Eroina
Metadone
1
3
non ril.
1
7
49
14
0
7
1
2
3
2
0
10
39
26
0
5
1
0
0
12
0
11
47
58
0
3
0
1
6
4
0
13
65
131
0
10
0
0
0
6
0
28
54
156
0
3
0
0
0
3
1
25
74
189
0
10
0
0
0
4
1
25
64
240
0
8
2
2
1
5
1
22
65
269
1
15
2
1
1
7
4
17
77
297
1
14
13
2
3
7
0
15
59
249
0
21
5
1
4
7
1
10
75
288
1
17
2
0
0
0
24
1
113
0
0
0
41
1
173
0
0
0
64
1
295
0
0
0
42
2
291
0
0
0
35
2
339
1
0
0
44
1
390
1
0
0
47
0
431
1
0
0
61
0
494
1
0
0
62
1
425
1
0
0
65
0
472
(escl.ter.sost.)
Morfina
Altri oppiacei
Inalanti
Alcool
Altro
TOTALE
0
non ril.
non ril.
21
3
107
Tab. 21
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
%
Allucinogeni
Amfetamine
Ecstasy
Barbiturici
Benzodiazepine
Cannabinoidi
Cocaina
Crack
Eroina
Metadone (escl.
0,93
2,80
1,77
2,65
1,77
0,00
8,85
34,51
23,01
0,00
4,42
0,88
0,00
0,00
6,94
0,00
6,36
27,17
33,53
0,00
1,73
0,00
0,34
2,03
1,36
0,00
4,41
22,03
44,41
0,00
3,39
0,00
0,00
0,00
2,06
0,00
9,62
18,56
53,61
0,00
1,03
0,00
0,00
0,00
0,88
0,29
7,37
21,83
55,75
0,00
2,95
0,00
0,00
0,00
1,03
0,26
6,41
16,41
61,54
0,00
2,05
0,51
0,46
0,23
1,16
0,23
5,10
15,08
62,41
0,23
3,48
0,46
0,20
0,20
1,41
0,80
3,44
15,58
60,12
0,20
2,83
2,63
0,47
0,70
1,64
0,00
3,52
13,88
58,58
0,00
4,94
1,17
0,21
0,84
1,48
0,21
2,11
15,88
61,01
0,21
3,60
0,42
0,00
0,00
0,00
19,63 21,24
2,80 0,88
0,00
0,00
0,00
23,70
0,58
0,00
0,00
0,00
21,69
0,34
0,00
0,00
0,00
14,43
0,69
0,00
0,00
0,00
10,32
0,59
0,26
0,00
0,00
11,28
0,26
0,23
0,00
0,00
10,90
0,00
0,20
0,00
0,00
12,34
0,00
0,23
0,00
0,00
14,58
0,23
0,21
0,00
0,00
13,77
0,00
non ril.
0,93
6,54
45,79
13,08
0,00
6,54
0,93
ter.sost.)
Morfina
Altri oppiacei
Inalanti
Alcool
Altro
Tab. 22
0,00
non ril.
non ril.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 35
C. Dati sulle sostanze d'uso/abuso
Sostanze d'abuso primarie - Paz. T.D.
600
500
n° utent
400
300
200
100
0
1996 1997 1998 1999 2000 2002 2003 2004 2005 2006
Ecstasy
0
3
9
5
5
Cannabinoidi
10
31
64
67
65
152 147 130 122
91
Cocaina
5
9
19
23
21
59
113
126
510 514 524 478
496
383 399
Eroina
424 457 507
5
3
73
8
88
7
7
anno
Tab. 23
Dalle tabelle 19, 20 e 23 si rileva, rispetto ai consumatori primari dell’anno 2005 una
flessione dell’affluenza dei consumatori di cannabinoidi (91 vs 122), un aumento
dell’affluenza dei consumatori di cocaina (126 vs 113) e dei consumatori di eroina (496 vs
478); su quest’ultima sostanza la percentuale d’uso in senso assoluto fa osservare un
aumento di 2,79 punti percentuali sull’anno precedente (67,29% / 64,50%).
Sostanze d'abuso secondarie - Pz. T.D.
500
450
n° utent
400
350
Alcool
300
Eroina
Cocaina
250
Cannabinoidi
200
Benzodiazepine
150
Ecstasy
100
50
0
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
anno
Tab. 24
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 36
C. Dati sulle sostanze d'uso/abuso
Dalle tabelle 21, 22 e 24 si può notare, rispetto all’uso secondario riferito all’anno
2005, un aumento notevole del numero dei consumatori di cocaina (288 vs 249);
aumenta altresì il n° dei consumatori di cannabinoidi quale sostanza secondaria
d’abuso (75 vs 59). Ap
CONSUMO DI BEVANDE ALCOLICHE
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
Superalcolici
Aperitivi, amari,
digestivi
Vini
Birra
Non rilevato
9
1
5
2
15
6
15
14
22
3
29
5
28
3
31
4
45
8
57
13
61
13
56
4
0
124
7
0
128
29
0
122
28
4
136
25
0
162
31
0
168
45
0
185
57
0
217
76
0
237
75
0
278
80
0
TOTALE
70
138
178
183
186
227
244
277
346
372
432
Tab.25
Aumenta ulteriormente il numero di consumatori di vino, che rimane la
sostanza alcolica di uso primario più diffusa tra gli utenti alcoldipendenti in carico,
seguiti – nell’ordine – dai consumatori di birra e superalcolici.
%
Superalcolici
Aperitivi, amari,
digestivi
Vini
Birra
Non rilevato
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
12,86 3,62 8,43 8,20 11,83 12,78 11,48 11,19 13,00 15,32 14,12
1,43 1,45 3,37 7,65 1,61 2,20 1,23 1,44 2,31 3,49 3,00
80,00 89,86 71,91 66,67 73,12 71,37 68,85 66,79 62,71 63,70 64,35
5,71 5,07 16,29 15,30 13,44 13,66 18,44 20,58 21,96 20,16 18,51
0,00 0,00 0,00 2,19 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Tab. 26
Nell'anno 2006 si osserva un ulteriore decremento relativo percentuale del
consumo di birra (18,51%), rispetto al totale dei pazienti in carico e continua
nell’osservato il modico aumento percentuale del consumo di vino, passando dal 63,70%
del 2005 al 64,35% del 2006.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 37
C. Dati sulle sostanze d'uso/abuso
CONSUMO BEVANDE ALCOLICHE
220
200
180
160
140
n° pazienti alcolist i
120
1996
1997
1998
100
1999
2000
80
2001
2002
2003
60
2004
2005
40
2006
20
0
Superalcolici
Aperitivi, amari,
digestivi
Vini
Birra
Non rilevato
bevande
Tab. 27
Nel 2006 (vedi tab. 27), come per altro negli anni precedenti, la bevanda alcolica
maggiormente consumata, tra i pazienti afferiti alla ns struttura, è il vino, seguita dalla
birra, dai superalcolici e dagli aperitivi, amari e digestivi.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 38
“Non possiamo compiere atti di grande
dolcezza e pazienza e preparare il miele
delle virtù più eccellenti, finché non
mangiamo
il
pane
dell’amarezza
e
viviamo in mezzo alle angosce. Come il
miele ricavato dai fiori di timo, piccola
erba amara, è di gran lunga il migliore,
così più eccellente tra tutte è la virtù che
si esercita nelle amarezze più vili, basse e
abiette”.
San Francesco di Sales
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 39
D. Analisi, valutazione, commenti ….
¾ Anno di attività: XXVII°
¾ Riflessioni sintetiche sulla relazione:
Lo scrivente non può che continuare, anno dopo anno, ad esprimere la propria
soddisfazione per le attività svolte anche nell’anno 2006 e per la disponibilità e qualità
del servizio erogato dal personale afferente alle strutture Dipartimentali; pur essendo
tutto perfettibile è innegabile lo sforzo profuso – dalla dirigenza e dal comparto - nel
concorrere a realizzare gli obiettivi negoziati con la Direzione Generale;
L’enorme lavoro trattamentale, di presa in carico e cura, così come l’attenzione ai
percorsi di crescita e di prevenzione dei rischi legati al consumo di sostanze, deriva dalla
dedizione (profonda) all’ascolto nel pieno rispetto delle persone e della loro domanda di
assistenza sanitaria; pertanto, pur avendo garantito con le esigue risorse in dotazione,
ancora una volta, livelli prestazionali efficaci ed efficienti devo comunque ribadire
quella che è la tendenza che da diversi anni caratterizza la nostra struttura: la domanda
(reale e “propria” rispetto alle funzioni istituzionali) è cresciuta in misura eccessiva
rispetto al livello di capacità di erogazione stanziato; la cronica (oramai critica) carenza
di risorse umane ed economiche - qualora non rivisitata e corretta in funzione del carico
di lavoro, del bacino di utenza e delle caratteristiche geografiche territoriali - porterà
inesorabilmente alla creazione di liste d’attesa, alla riduzione quantitativa e qualitativa
del servizio offerto o alla chiusura delle sedi distrettuali che non potranno garantire
risposte adeguate, sul piano trattamentale multidisciplinare, alle richieste di intervento.
Comunque, siamo sempre più consci del fatto che occorre garantire un futuro di
cura adeguato - in linea con il susseguirsi dei cambiamenti a cui assistiamo nel variegato
ed ampio panorama delle dipendenze - e che inevitabilmente parteciperemo alla
prossima grande sfida che si svolgerà nel campo dell’organizzazione e dell’offerta
trattamentale.
Lo scenario attuale impone ai servizi di prestare particolare attenzione al trend
crescente di immissione di cocaina sul mercato. L’abuso di cocaina rappresenta un
enorme problema sanitario, per il quale, ad oggi, non esistono trattamenti farmacologici
efficaci.
La cocaina è un pericoloso agente simpaticomimetico naturale ed è divenuta una droga
d’abuso grazie alle sue proprietà euforigeniche autorinforzanti; altresì, è un pericoloso
stimolante che crea una forte dipendenza e che, da qualche anno, rappresenta un enorme
problema non solo per la salute pubblica negli Stati Uniti, ma è diventato un problema
crescente anche in molti paesi europei (tra cui l’Italia), dove negli ultimi anni, si sono
registrati forti incrementi nell’abuso della sostanza.
L’abuso di cocaina è caratterizzato da ripetute autosomministrazioni per via
intranasale, endovenosa o per inalazione tramite fumo. Il rapido incremento della
concentrazione di cocaina nel cervello porta ad una breve, euforica, “scarica”, la quale si
pensa sia un fattore determinante nel causare e mantenere l’assuefazione. La dipendenza
da cocaina si associa a problematiche nella vita sociale e la maggior parte delle persone
che ne abusa riferisce anche disturbi d’ansia e stati di depressione. Le complicazioni
mediche correlate all’uso di cocaina sono di tipo cardiovascolare, respiratorio e
neurologico, e includono anche disturbi di tipo gastrointestinale, quali dolori addominali e
nausea.
Dato che le farmacoterapie testate finora per il trattamento della dipendenza da cocaina
si sono dimostrate per lo più inefficaci, vi è la necessità di trovare trattamenti nuovi ed
efficaci. Questi nuovi tentativi di cura si sono concentrati sulle funzioni cerebrali,
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 40
focalizzando l’attenzione sugli effetti della cocaina. La ricerca del vaccino TA-CD
costituisce, infatti, un approccio alla terapia completamente nuovo, avendo come target la
molecola stessa della cocaina mentre si trova ancora libera nel circolo sanguigno, prima
che raggiunga il cervello. Il vaccino TA-CD è programmato per innalzare il livello di
anticorpi in circolo contro la cocaina, i quali poi si fissano alla cocaina che è entrata nel
flusso ematico a seguito della somministrazione per le diverse vie conosciute. Il complesso
anticorpo-cocaina che viene a crearsi è troppo grande per attraversare la barriera ematoencefalica, e in tal modo viene impedito che elevate concentrazioni di cocaina raggiungano
il mesencefalo ed esercitino un effetto euforizzante. Si ritiene che l’assenza dello stimolo di
gratificazione atteso nel nucleo accumbens, riduca gli effetti psicoattivi rinforzanti della
gratificazione legati all’assunzione della cocaina.
Sebbene i dati clinici disponibili per questo prodotto siano stati raccolti finora solo su
un numero limitato di pazienti, i risultati ottenuti in questa difficile area di studio sono stati
incoraggianti e saranno, si spera, rinforzarti dagli esiti positivi degli studi clinici di fase I e
fase II. Questi dati sono attesi con molta trepidazione, in quanto un risultato positivo
permetterà al prodotto di entrare in studi di fase III quanto prima, assicurando
l’emozionante prospettiva di una nuova cura per le persone dipendenti da cocaina entro
pochi anni. (1)
La risposta attuale - al di là della possibilità di utilizzo a scopo preventivo e/o
terapeutico del vaccino (immunizzazione attiva) e dell’attuale indisponibilità di farmaci
specifici per il trattamento dell’abuso e della dipendenza da cocaina - impone di tener
conto, anche e soprattutto, delle caratteristiche peculiari del paziente cocainomane; a tal
proposito si consideri che questo tipo di pazienti sono spesso integrati nel tessuto sociale,
sono difficilmente stigmatizzati, hanno delle aspettative nei confronti degli operatori tese
ad ottenere una risposta rapida, concreta e che non invalidi la percezione del Sé; sono in
grado di condividere, come obiettivo, talvolta una interruzione dell’uso di sostanza, tal
altra una ripresa del controllo sull’uso e ciò (spesso) richiede numerosi interventi
“brevi” (continui interventi di apertura/chiusura di programmi terapeutici).
Le suddette motivazioni hanno stimolato gli operatori della s.c. Ser.T. a ricercare
risposte terapeutiche alternative e/o complementari al trattamento ed alla (nostra)
precedente gestione clinica del cocainismo; a tal proposito è stata effettuata la scelta di
utilizzare l’approccio cognitivo-comportamentale, non solamente in quanto quello più
studiato nel campo delle psicoterapie del cocainismo, ma anche perché è uno degli
approcci più utilizzati e consente, altresì, la possibilità di realizzare trattamenti costruiti
per moduli tra loro complementari e ripetibili
(quando necessario), che
complessivamente rispondono alle esigenze del singolo paziente, pur se somministrati in
modo frazionato e su tempi lunghi.
Per i motivi su esposti è stata programmata, lanciata, ed è in corso di realizzazione
una sperimentazione che utilizza la psicoterapia cognitivo/comportamentale al fine di
valutare l’efficacia di tale strumento terapeutico nella nostra realtà.
(1) Tratto da: COCAINA – Manuale di aggiornamento
tecnico scientifico – Progetto START – del Dipartimento
Nazionale per le Politiche Antidroga. A cura di Giovanni
Serpelloni, Teodora Macchia, Gilberto Gerra.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 41
D. Analisi, valutazione, commenti ….
¾ Sintesi valutativa sulle attività:
¾ L’indice di ricambio dell’utenza, ovvero dei nuovi utenti T.D. ed Alcolisti
presi in carico (n° 356 nuovi pazienti distinti in 207 T.D. e 149 Alcolisti),
corrisponde a circa il 27,56% rispetto al totale utenza (n° 1292 paz.),
innegabile frutto del lavoro, svolto a vari livelli dagli operatori della s.c.
Ser.T., s.s.v.dip. Alcologia, s.s.v.dip. Penitenziaria ed ambulatorio per la
disassuefazione tabagica, teso a favorire l’avvicinamento al servizio da parte
del c.d. “sommerso”;
¾ Si è concluso il terzo anno di attuazione del progetto riguardante l’obiettivo
“Organizzazione di interventi di informazione/prevenzione nei confronti delle
fasce giovanili di popolazione”; si sintetizza , di seguito, l’attività espletata
nell’anno:
a) Sono state effettuate 9 riunioni di equipe prevenzione;
b) Per i progetti finanziati gli incontri di coordinamento sono stati 35, n. 8
per “SAGE”, n. 7 per “CHANNELS”, n. 10 per “ECCOCI!”, n. 5 per
“CHIOCCIOLA 2000”, n. 5 per “LASCIATECI PULITI”;
c) Gli istituti scolastici che hanno ricevuto continuità di interventi sono
stati 20, su 29 istituti coinvolti;
d) E’ stata completata la fase di presentazione del progetto “CHANNELS
(finanziato ai sensi della L. 45) alle scuole medie inferiori delle
province di Novara, Vercelli, Biella. Hanno partecipato per l’ASL 13,
n. 5 istituti con n. 7 docenti presenti; per l’ASL 11, n. 10 istituti con n.
11 docenti presenti. Gran parte dei docenti referenti per l’educazione
alla salute presenti facevano riferimento a istituti comprensivi, perciò a
più di una scuola media inferiore. Sono state raccolte le adesioni al
progetto. E’ stato approntato il materiale, acquisiti gli operatori,
avviata la calendarizzazione, formalizzato il contratto per la gestione
della procedura FAD (CIC Ivrea);
e) E’ stato realizzato un momento di formazione interna all’équiper
prevenzione, per condividere i documenti che espongono le nuove
disposizioni avviate, nei rapporti con le scuole, dalla convenzione tra
Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte e MIUR;
f) Il progetto “LASCIATECI PULITI” è stato finanziato dalla Regione
Piemonte (Progetti HP) ed ha preso avvio: sono state raccolte le
adesioni, è stata avviata la procedura per l’acquisizione di uno
Psicologo borsista, si sta realizzando la calendarizzazione, sono stati
approntati i materiali;
g) Rimane attivo il sito WWW.chiocciola2000.it; è stato attivato un forum
dedicato al progetto “Channels” è prevista l’attivazione di un forum
dedicato al progetto “Lasciateci puliti”;
h) Il Dipartimento “Patologie delle Dipendenze” è entrato a far parte del
gruppo di lavoro del “Laboratorio Salute” organizzato dal Comune di
Vespolate con la collaborazione dei Comuni della Bassa Novarese ed il
patrocinio della Provincia di Novara.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 42
D. Analisi, valutazione, commenti ….
¾ Si è concluso il Progetto Triennale “attivazione e mantenimento interventi di
prevenzione delle infezioni droga-correlate (sieropositività per HIV, epatiti,
ecc.)”. Il Progetto, partendo dal compito istituzionale di fare prevenzione
della infezione da HIV, e delle altre patologie correlate ai comportamenti a
rischio adottati dai T.D., ed evidenziando una difformità di comportamento
nelle quattro sedi della s.c. Ser.T., ha inizialmente previsto la individuazione
di un gruppo di lavoro formato da almeno un operatore per sede, la
preparazione di una modulistica omogenea per valutare la situazione
infettivologica, la preparazione e l’utilizzo di una scheda infettivologica da
tenere in cartella clinica, dove riportare le eventuali patologie infettivologiche
riscontrate e lo schema vaccinale proposto in caso di negatività per HBV e la
restituzione ai pazienti in carico degli esiti emersi nel corso delle indagini
effettuate. Nel corso del progetto è stata effettuata la discussione sui dati
emersi dall’analisi delle schede infettivologiche che, oltre ad incentivare
l’attenzione ai comportamenti a rischio dei nostri pazienti, ha evidenziato la
necessità di una crescita professionale sulle modalità di counselling pre e post
test HIV e per gli altri virus, e a tal fine ci si è formati in gruppo presentando
poi a tutti i colleghi delle quattro sedi quanto appreso e ritenuto importante.
E’ stata organizzata una giornata di aggiornamento nella quale i vari
operatori si sono avvicendati nell’esposizione a tutti i colleghi delle quattro
sedi di un lavoro multidisciplinare che spaziava dal counselling pre e post test
HIV al counselling ai pazienti tossicodipendenti, alle coppie, alle donne in
gravidanza, ai ragazzi ed adolescenti, ai pazienti HIV positivi in fase
asintomatica e sintomatica, nonché dal counselling infermieristico a quello
degli operatori socio-educativi a quello svolto in carcere con anche indicazioni
sul protocollo da applicare dopo esposizione professionale al virus e aspetti
medico legali dell’HIV counselling.
Nel corso dell’anno è stato definito un percorso diagnostico-terapeutico per le
donne dipendenti da oppiacei, in quanto esse, se ancora attive (in riferimento
all’uso di droghe), affrontano una gravidanza con maggiori difficoltà rispetto
ad una donna che non usa sostanze stupefacenti e presentano una patologia
della sfera riproduttiva indotta dalle sostanze d’abuso stesse. Altresì, anche il
decorso della gravidanza è a rischio, sia per gli effetti diretti degli stupefacenti
sul feto e sulla madre, sia per gli effetti indiretti legati allo stile di vita ed alle
complicazioni materne quali carenze di ferro e acido folico, alterazioni del
metabolismo glicolipidico, infezioni, malattie sessualmente trasmesse; tali
condizioni possono essere particolarmente rischiose per il feto, oltre che per la
donna, se non vengono diagnosticate per tempo. La procedura di intervento,
perfezionata ed approvata con deliberazione del Commissario dell’ASL 13,
ha coinvolto la nostra azienda, l’ASO “Maggiore della Carità” di Novara, il
Comune e gli Enti Gestori presenti nella provincia di Novara.
¾ Si è concluso il Progetto triennale “Promozione ed attivazione interventi di
collegamento Pubblico/Privato-sociale (Comunità Terapeutiche insistenti nel
territorio). Nel corso dei tre anni sono stati individuati una serie di temi di
interesse comune in grado da un lato di sviluppare una maggior conoscenza
circa i rispettivi ruoli di competenza e di possibile collegamento sinergico e
dall’altro di favorire una maggiore informazione e aggiornamento rivolti sia
agli utenti delle comunità (su richieste specifiche) sia agli operatori delle
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 43
D. Analisi, valutazione, commenti ….
stesse. Sono stati pertanto effettuati 10 incontri rivolti agli utenti della
Comunità Terapeutica di Montrigiasco (Gruppo Abele di Verbania) – su
specifica richiesta della C.T. visto il numero di utenti interessati – aventi come
tema le epatiti acute, epatiti croniche, malattie infettive, Alcol, nozioni di
primo soccorso, esami di laboratorio per la funzionalità epatica, HIV, AIDS,
Malattie Sessualmente Trasmesse. Sono stati inoltre effettuati 7 incontri
rivolti agli operatori durante i quali sono state affrontati le nuove tipologie di
consumo, la cocaina, l’Art. 75 del DPR 309/90 alla luce della nuova normativa
ed il possibile ruolo delle C.T. alla luce dei nuovi cambiamenti del panorama
della tossicodipendenza. E’ stato infine elaborato, così come previsto dal
progetto, un opuscolo informativo relativo alle tipologie di intervento offerte
in ambito territoriale dal Ser.T. e dalle Comunità.
¾ L’attività ambulatoriale di disassuefazione tabagica ha fatto registrare
nell’anno un notevole aumento del n° di persone che hanno fatto richiesta di
interventi di disassuefazione tabagica (vedi tabelle relative), incrementando
così, tra la popolazione, il numero di persone astinenti dal fumo di sigaretta e
contribuendo, conseguentemente, a far diminuire il numero di persone non
fumatrici esposte al fumo passivo. Altresì, attraverso il progetto S.AGE.
(azione 2) sono stati effettuati interventi di sensibilizzazione sui rischi di tipo
sanitario e sociale derivanti dal fumo attivo e passivo, nonché sui benefici
della disassuefazione da tabacco, ed è stata lanciata la formazione del
counselling breve al personale operante presso i consultori dei distretti di
Novara e Ghemme.
¾ Attività di formazione interna autogestita – presentazione e discussione di casi
clinici – accreditati ECM - tematiche trattate: “Relazione/Dibattito su un
caso clinico di dipendenza da cocaina”; “Relazione /Dibattito su un caso di un
soggetto dipendente che richiede un programma alternativo al carcere”;
“Relazione /Dibattito su un caso clinico di dipendenza da alcol”; Relazione
/Dibattito su un caso di doppia diagnosi”.;
¾ Aggiornamento interno, di Quadrante, – accreditato ECM – Specificità della
tossicodipendenza nell’adolescnte - tematiche trattate: “L’adolescente
poliassuntore”; L’adolescente monoassuntore”;
¾ Aggiornamento interno per il “Gruppo prevenzione” e per gli operatori
interessati – tematica trattata: “Metodologia, elaborazione e costruzione di un
questionario”;
¾ Progetto “Chiocciola 2000”: è stata effettuata l’elaborazione dei dati raccolti
negli anni precedenti e la loro presentazione nella conferenza del 4 dicembre
2006; il sito omonimo rimarrà attivo.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 44
D. Analisi, valutazione, commenti ….
Per i dati relativi all’accesso al sito vedi tab. seguente:
6344
n° visitatori sito
Accessi al sito
2003
4203
112199
n° visitatori sito
n° pagine visitate
Tab. 28
*per 5 mesi il contatore non ha funzionato
2004
10759
236265
2005
6344
160658
2006
3871
85645
Accessi al sito "Chiocciola 2000"
250000
access
200000
150000
n° visitatori sito
n° pagine visitate
100000
50000
0
2003
2004
2005
2006
anno
Tab. 29
Nota bene: il dato relativo al n° di visitatori del sito ed al n° di pagine visitate, per il 2005,
è un dato parziale, in quanto per problemi tecnici (occorsi nei mesi di marzo, maggio, luglio
agosto, dicembre) il contatore non ha funzionato correttamente e molti di questi dati sono
andati persi.
¾ Di seguito vengono sintetizzatr le principali iniziative aventi carattere
informativo, formativo e di sensibilizzazione svolte nell’a.s. 2005/2006,
nell’anno 2006, nonché altra attività derivante da programmazione:
Sede di: Novara
Tipologia di intervento: interventi informativi
Durata: anno scolastico 2005-2006
Descrizione contenutistica: il progetto “Informazione, sensibilizzazione in tema di alcool
tossicodipendenza”
Destinatari: studenti Istituto Magistrale Novara
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 45
D. Analisi, valutazione, commenti ….
Tipologia di intervento: interventi informativi
Durata: anno scolastico 2005-2006
Descrizione
contenutistica:
“Informazione,
sensibilizzazione
alcool/tossicodipendenza”
Destinatari: Studenti e docenti Liceo Scientifico Antonelli Novara
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
in
tema
di
Tipologia di intervento: interventi formativi
Durata: anno scolastico 2005-2006
Descrizione contenutistica: “Prevenire la droga con assertività”
Destinatari: Studenti e docenti Liceo Scientifico Antonelli Novara
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
Tipologia di intervento: interventi informativi
Durata: anno scolastico 2006-2007
Descrizione contenutistica: “Prevenzione alcool e tossicodipendenza”
Destinatari: studenti Liceo Sociale Castelli
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
Tipologia di intervento: interventi informativi
Durata: anno scolastico 2005-2006
Descrizione contenutistica: intervento richiesto dal comitato autogestione degli studenti:
“informazioni in tema di tossicodipendenza”.
Destinatari: studenti Istituto per Geometri Nervi
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
Tipologia di intervento: interventi formativi
Durata: anno scolastico 2005-2006
Descrizione contenutistica: “Formazione all’autoaiuto in situazioni di disagio”.
Destinatari: docenti Istituto per Geometri Nervi
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
Tipologia di intervento: interventi formativi
Durata: anno scolastico 2005-2006
Descrizione contenutistica: “La prevenzione possibile: ipotesi di un progetto educativo sano
e responsabile”
Destinatari: studenti Istituto Alberghiero Ravizza.
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 46
D. Analisi, valutazione, commenti ….
Tipologia di intervento: interventi informativi che proseguono dagli anni precedenti.
Durata: anno 2006
Descrizione contenutistica: Il Dipartimento di Patologia delle Dipendenze ha gestito il
“Progetto Chiocciola 2000”, finanziato dalla Regione Piemonte nell’ambito del Fondo
Regionale per la lotta alla droga - programmi integrati di prevenzione primaria, Legge 45/99.
Tale Progetto ha l’obiettivo di portare capillarmente sul territorio dell’ASL 13 risorse
informativo-formative riguardanti l’uso di droghe e sostanze stupefacenti e nel contempo
rendere più visibili ed accessibili i Servizi e le risorse d’aiuto presenti. E’ inoltre attivo un
omonimo sito internet che, oltre ad offrire informazioni sulle medesime tematiche, consente
un contatto individualizzato ed anonimo con operatori del settore dipendenze patologiche.
Poiché le risorse della s.c. Ser.T. non consentono di svolgere autonomamente tutte le
attività previste dal progetto, le attività informative ed il sito sono state gestite in
collaborazione con personale appositamente formato.
Nell’ambito di “Chiocciola 2000” è stato attivato l’omonimo sito internet
(www.chiocciola2000.it) sul quale si possono reperire informazioni su: tabacco, alcool,
droghe d’abuso, doping e sulle problematiche correlate, consultare le più recenti normative e
la rassegna stampa.
È possibile esprimere in modo anonimo le proprie opinioni, oppure
scrivere una e-mail agli esperti (medico, psicologo, operatore sociale, staff del progetto) e
ricevere una mail di risposta nella propria casella di posta elettronica.
E’ possibile anche interagire mediante partecipazione ad un Forum moderato.
Il sito permette di richiedere anche l’intervento gratuito dello staff, per incontri informativi
e di sensibilizzazione sulle stesse tematiche, rivolti a gruppi di persone.
Destinatari: popolazione generale : Interventi 6
E mail ricevute 2
n°visitatori sito 3871; HITS 85.645*
*(questi valori sono parziali in quanto per problemi tecnici il contatore non ha funzionato
sempre correttamente e molti dati sono così andati persi)
Importo finanziamenti ricevuti (per tutti gli anni di intervento): € 88.666,00
Tipologia di intervento: interventi formativi
Durata: due anni scolastici (2003/2006)
Descrizione contenutistica: Progetto “Eccoci!”: fornire informazioni / formazioni ad alunni
ed insegnanti, utili alla prevenzione o individuazione di disagi e di comportamenti a rischio, e
all’attuazione delle prime strategie da adottare (contatti, riferimenti, modalità) in caso di
presenza degli stessi;
Valutare il livello e la congruità delle conoscenze relative agli argomenti proposti (Rapporto
con gli adulti; Rapporto con i pari; Le droghe; Le malattie correlate all’uso ed alle sue
pratiche;) e correggerle quando errate;
Offrire spunti di riflessione e discussione sereni sul significato di diventare adulti, sui ruoli
che possono assumere le modalità trasgressive tra i giovani, sull'importanza del gruppo dei
coetanei come luogo di comunicazione, condivisione e sana sperimentazione;
Favorire la sensibilizzazione delle classi coinvolte all’aiuto degli amici a rischio.
Ricercare insieme ai ragazzi strategie alternative al piacere trasgressivo che permettano loro
di raggiungere gli stessi obiettivi senza danneggiare la propria salute psico-fisica, con
riferimenti a “se stesso”, al “contesto esistenziale”, “valoriale e sociale” ed alla “coscienza di
un proprio sano futuro”;
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 47
D. Analisi, valutazione, commenti ….
Favorire un processo di comunicazione bi-univoco tra gruppo dei pari e gruppo degli adulti
nell’ambito scolastico;
Promuovere il counselling aperto ad insegnanti e genitori, atto a supportare situazioni di
disagio esistenziale non trattabili in sede di gruppo;
Promuovere tra le Agenzie interessate al Progetto, la cultura della ricerca e dell’elaborazione
dei dati affinché il lavoro svolto sia quantificabile nel suo rapporto efficacia / efficienza.
Nell’anno 2005 sono stati oggetto di intervento n° 270 docenti e 1011 studenti.
Nell’anno 2006 sono stati elaborati i dati raccolti mediante i questionari ed è stata realizzata la
presentazione dei risultati a docenti, scuole, operatori, il 04.12.2006.
Destinatari: Corpo docente ed ausiliario; Genitori (quando fattibile); Alunni delle Classi
seconda o terza Media Superiore e terza Media Inferiore, da identificarsi;
Importo finanziamenti ricevuti (per tutti gli anni di intervento): € 192.589,18 – Progetto
Completato.
Tipologia di intervento: informazione e formazione
Durata: 2006/2008
Descrizione contenutistica: Progetto “Channels”, finanziato dalla Regione Piemonte
nell’ambito del Fondo Regionale per la lotta alla droga - programmi integrati di prevenzione
primaria, Legge 45/99. Il progetto prevede interventi informativi e di formazione, in tema di
alcool, cannabis, comportamenti a rischio, da realizzarsi mediante lo strumento della
formazione a distanza.
Destinatari: docenti e studenti delle classi seconde medie inferiori esistenti sul territorio delle
ASL 13 (capofila), 11, 12 (progetto di quadrante)
Importo finanziamenti ricevuti: €. 61.970,14
Tipologia di intervento: informazione e formazione
Durata: 2006/2008
Descrizione contenutistica: Progetto “Lasciateci Puliti”, finanziato dalla Regione Piemonte
nell’ambito del Fondo Regionale per i Progetti HP. Il progetto prevede interventi informativi
e di formazione, per la prevenzione del tabagismo
Destinatari: docenti e studenti delle classi seconde medie inferiori esistenti sul territorio delle
ASL 13 – sedi distrettuali di Novara, Trecate, Borgomanero
Importo finanziamenti ricevuti: € 14.000,00
Tipologia di intervento: informazione e formazione
Durata: anno 2006
Descrizione contenutistica: Progetto “SAGE - Azione 3”: interventi informativi e di
formazione alla genitorialità, effettuati in piccolo gruppo, condotti da psicologo esperto.
Destinatari: genitori di bambini di età inferiore ai 6 anni, in carico al Ser.T. per
alcool/tossicodipendenza, o al Dipartimento materno infantile.
Importo finanziamenti ricevuti: € 6.000,00 - Progetto Completato.
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 48
D. Analisi, valutazione, commenti ….
Sede di: Trecate
Tipologia di intervento: interventi informativi
Durata: anno scolastico 2005-2006
Descrizione contenutistica: Incontri, concordati con i docenti, su argomenti relativi alla
salute: uso di sostanze stupefacenti (alcol, tabacco, vecchie e nuove droghe), malattie
sessualmente trasmesse (con particolare attenzione alla trasmissione dell’HIV), educazione
sessuale; discussione intorno ai temi del disagio giovanile per sollecitare atteggiamenti di
critica costruttiva e indurre comportamenti assertivi per il rispetto dei propri senza comunque
ledere i diritti altrui; informazioni circa i Servizi pubblici disponibili sul territorio: specificità
e modalità di accesso.
Destinatari: Studenti delle Scuole Medie di Cameri, Romentino; studenti dell’Istituto
Tecnico PASCAL di Romentino; studenti dell’Istituto OMAR.
Sono coinvolti: operatori del Ser.T.; operatore del Consultorio Familiare di Trecate.
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
Tipologia di intervento: interventi informativi
Durata: anno 2006
Descrizione contenutistica: “Libera ‘mente”: facilitare negli studenti una maggiore
conoscenza e consapevolezza di sè
Destinatari: studenti ITC Pascal di Romentino
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
Sede di: Arona
Tipologia di intervento: interventi informativi
Durata: anno 2006
Descrizione contenutistica: intervento informativo in tema di droghe
Destinatari: studenti Scuola Media Inferiore di Lesa
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
Tipologia di intervento: interventi informativi
Durata: anno 2006
Descrizione contenutistica: intervento informativo in tema di alcool e droghe
Destinatari: studenti IAL Arona
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 49
D. Analisi, valutazione, commenti ….
Tipologia di intervento: interventi informativi
Durata: anno 2006
Descrizione contenutistica: intervento informativo in tema di alcool e droghe
Destinatari: studenti ITC Arona
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
Tipologia di intervento: interventi formativi
Durata: anno 2006
Descrizione contenutistica: intervento di peer education in tema di infezione da HIV
Destinatari: studenti Sc. Media Sup.,. Ragioneria e Liceo, Arona
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno
Sede di: Borgomanero
Tipologia di intervento: interventi formativi
Durata: anno scolastico 2005/2006
Descrizione contenutistica: “Star bene con sé e con gli altri”; l’intervento è stato condotto
mediante lavoro di gruppo e discussione sul tema di salute, malattia, benessere fisico,
benessere psicologico e gestione delle condizioni di malessere psicologico, senso dell’uso di
sostanze psicoattive.
Destinatari: studenti Liceo Psicopedagogico di Gozzano.
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno (intervento a pagamento)
Tipologia di intervento: interventi formativi
Durata: anno scolastico 2005/2006
Descrizione contenutistica: “Immagine di sé e rappresentazione corporea”; l’intervento è
stato condotto mediante lavoro di gruppo e discussione sulla percezione e rappresentazione
del corpo in adolescenza con un confronto tra il corpo ideale proposto dai mass media e il
corpo del soggetto.
Destinatari: studenti Liceo Psicopedagogico di Gozzano.
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno (intervento a pagamento)
Tipologia di intervento: interventi formativi
Durata: anno scolastico 2005/2006
Descrizione contenutistica: Prevenzione al disagio
Destinatari: studenti ENAIP Borgomanero
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno (intervento a pagamento)
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 50
D. Analisi, valutazione, commenti ….
Tipologia di intervento: interventi formativi
Durata: anno scolastico 2005/2006
Descrizione contenutistica: “Sostanze e adolescenza”; l’intervento è stato condotto mediante
lavoro di gruppo e discussione e somministrazione di questionario sulla rappresentazione che
gli adolescenti hanno delle sostanze, l’individuazione delle motivazioni all’uso e le strategie
per affrontare l’uso.
Destinatari: studenti ENAIP Borgomanero
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno (intervento a pagamento)
Tipologia di intervento: intervento formativo
Durata: anno scolastico 2005/2006
Descrizione contenutistica: “Discutiamone”; l’intervento è stato condotto mediante lavoro di
gruppo e discussione e produzione di materiale su alcool, uso di sostanze in adolescenza.
Destinatari: studenti Liceo Scientifico Borgomanero
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno (intervento a pagamento).
Tipologia di intervento: intervento formativo
Durata: anno scolastico 2005/2006
Descrizione contenutistica: “Contro Dipendenza” l’intervento è stato condotto mediante
lavoro di gruppo e discussione e produzione di materiale su alcool, uso di sostanze in
adolescenza.
Destinatari: studenti Liceo Gozzano
Importo finanziamenti ricevuti: nessuno (intervento a pagamento)
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 51
D. Analisi, valutazione, commenti ….
OBIETTIVI DI MASSIMA DEL D.P.D. PER L’ANNO 2007
I.
Prosecuzione delle attività di prevenzione, informazione/formazione e
sensibilizzazione sul tema specifico delle dipendenze patologiche e correlati, nei
limiti delle risorse organiche disponibili;
II.
Mantenimento della qualità dell'offerta terapeutica sull'utenza già in carico alle
strutture afferenti al dipartimento tenendo conto della necessità di dover
espletare, nell’attività ordinaria del servizio, incombenze aggiuntive di tipo
amministrativo (Es.: consegna questionari di gradimento; consegna modelli
privacy; etc.);
III.
Valutazione delle nuove richieste di presa in carico, verificandone la
compatibilità con i carichi di lavoro esistenti e le risorse a disposizione (umane ed
economiche);
IV.
Prosecuzione delle attività del "Gruppo Qualità Ser.T” mediante: a) Definizione
di percorsi studiati esitanti nella definizione ed esplicitazione, anche scritta, di
Percorsi di Cura Integrati (Integrated Care Pathways: ICP), es. con i servizi
sociali di ambito, NPI, Psichiatria, Tribunale dei minori, etc; b) Studio di un
sistema informatizzato, in rete con le altre sedi operative delle strutture
dipartimentali, con il concorso del CED, finalizzato a registrare i dati di
attività/prestazioni del D.P.D., anche al fine di rispondere al debito informativo
con uno strumento innovativo, efficace ed efficiente.
V.
Prosecuzione dei progetti finanziati dalla Regione Piemonte nell’ambito del
Fondo Regionale per la lotta alla droga – Legge 45/99 - nell’ambito delle
iniziative a favore della lotta alle dipendenze patologiche e progetto HP Regione
Piemonte: “CHANNELS” e “LASCIATECI PULITI”
VI.
Prosecuzione della collaborazione con Università, Ufficio Territoriale del
Governo, Provincia, Comuni, A.S.O. “Maggiore della Carità”, Lega Tumori, s.c.
Qualità ed Organizzazione, s.s.v.d. Epidemiologia, Comunità Terapeutiche
presenti sul nostro territorio, altri Enti, etc, su tematiche inerenti le Dipendenze
Patologiche e loro correlati;
VII.
Prosecuzione dei programmi di formazione interna ed aggiornamento
permanente per operatori Ser.T. -
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 52
A sera tardi, quando il giorno si è inabissato
dietro di noi, mi capita spesso di camminare
lungo il filo spinato e dal mio cuore s’innalza
sempre una voce che dice: “La vita è una cosa
splendida e grande. A ogni nuovo crimine o
orrore dovremo opporre un nuovo pezzetto
d’amore e di bontà che avremo conquistato in
noi stessi. Possiamo soffrire ma non dobbiamo
soccombere”.
Etty Hillesum
D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 53
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