REGIONE PIEMONTE Azienda Sanitaria Locale N° 13 NOVARA R RE A’’ SSV EL LA AZ ZIIO ON VO NE OL EA LT TE E AN NN NU UA AL LE E SSU UL LL LE EA AT TT TIIV VIIT TA A AN NN NO O 22000066 D DIIPPA ARRTTIIM ME EN NTTOO ““PPAATTOOLLOOGGIIAA D DEELLLLEE D DIIPPEEN ND DEEN NZZEE”” - Struttura complessa Ser.T.-s.s.v.dip. “Alcologia” – s.s.v.dip. “Penitenziaria”- A cura del Direttore medico -Dr. Liborio Martino CAMMARATA- “Ma chi di loro mangiò del loto il dolcissimo frutto, non voleva portar notizie indietro e tornare, ma volevano là, tra i mangiatori di loto, a pascer loto restare e scordare il ritorno. E io sulla nave li trascinai per forza, piangenti, e nelle concavi navi sotto i banchi dovetti cacciarli e legarli”. [Omero lliade IX 94 99] Ringraziamenti Ringrazio Maria Cristina Vallone e Patrizia Viola che, oramai da tanti anni, contribuiscono alla raccolta dati ed alla elaborazione dei grafici del presente report; altresì, ringrazio tutto il personale afferente alle strutture del Dipartimento per la costante, quotidiana, dedizione ai pazienti e per il prezioso supporto tecnico/scientifico offerto. D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 2 INDICE Premessa Pag. 5 Organizzazione “ 12 Andamento dell’utenza Tossico-alcoldipendente “ 17 Profilo dell’utenza Alcoldipendente “ 20 Profilo dell’utenza Tossicodipendente “ 22 Attività ambulatorio di disassuefazione tabagica “ 24 Utenti distribuiti per sesso “ 26 Diffusione Virale “ 27 Monitoraggio attività residenziale – semiresidenziale per tossico/alcoldipendenti e per paz. in AIDS “ 28 Attività di prevenzione “ 29 Utenti appoggiati in mobilità “ 32 Sostanze primarie d’abuso - paz. T.D. “ 34 Sostanze secondarie d’abuso – paz. T.D. “ 35 Consumo di bevande alcoliche “ 37 Analisi, valutazione, riflessioni e commenti… “ 40 Obiettivi di massima del D.P.D. per l’anno 2007 “ 52 D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 3 “…Come puoi essere obiettivo? Non lo sei mai. Perché, come ci insegna Kurosawa nel film Rashomon, la stessa storia vista da sei persone diverse sono sei storie diverse. Perché il modo stesso in cui guardi un episodio, i dettagli che scegli, gli odori che senti sono la tua scelta personale che influisce moltissimo sul tuo giudizio. … E’ molto più onesto dire che sei molto soggettivo spiegando la tua soggettività, che pretendere di essere obiettivo e non esserlo mai.” [Tiziano Terzani, La fine è il mio inizio, Longanesi, 2006] D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 4 PREMESSA Caro Lettore, Ti propongo, di seguito e nella sua interezza, un articolo che ho avuto modo di ri-leggere recentemente, facente parte degli atti di un convegno tenutosi ad Aosta qualche anno fa, e che mi ha parecchio soddisfatto per la scorrevolezza e per il suo contenuto. Non è facile scrivere di “dipendenze patologiche” e nel contempo essere accattivanti per il lettore, in quanto occorre scegliere parole e scrittura adatte per chi le riceve. Una scrittura od una dizione pienamente adeguate sono quelle che non si vedono, hanno i colori dell’ovvio, hanno una immediata assoluta trasparenza che permette di cogliere senza fatica il suo nucleo essenziale. Il linguaggio, sappiamo però, non vive solo di parole, ma vive anche (soprattutto) della preliminare selezione delle cose che con esse si vogliono dire, delle scelte dei destinatari che possono intenderle, dei rapporti che chi le usa voglia stabilire con questi e voglia che questi stabiliscano con le cose che si dicono e con chi le dice. Mio precipuo intento è quello di stimolare la riflessione in chi legge e, per quanto possibile, incentivare l’approfondimento degli argomenti ritenuti di interesse comune dagli operatori, per il lavoro che essi quotidianamente svolgono o, più semplicemente - per altri che non hanno interessi in tale ambito lavorativo – per mera curiosità culturale. Buona lettura Liborio Martino Cammarata Viva il vino spumeggiante nel bicchiere scintillante come il riso dell'amante mite infonde il giubilo! Viva il vino che è sincero Che ci allieta ogni pensiero, e che affoga l'umor nero, nell'ebbrezza tenera. Ai vostri amori! Beviam! Il brindisi ambiguo è prossimo alla tragedia finale de "La cavalleria rusticana", musicata da Mascagni e tratta dall'omonima novella di Giovanni Verga. La storia è questa: Turiddu, tornato dal servizio militare nella sua Sicilia, trova Lola, di cui era innamorato, sposata con Alfio. Turiddu rimedia rivolgendosi a Santuzza, ma il suo amore è ancora per Lola. Santuzza vi è prima sedotta e poi respinta. Cieca di gelosia, rivela ad Alfio che Lola lo tradisce con Turiddu. Usciti dalla chiesa, Turiddu invita tutti a bere nell'osteria della madre. E' un brindisi festoso, corale. Lo inizia Turiddu, lo ripete il coro. Tra gli invitati si ferma anche Lola, Turiddu brinda agli amori di lei e lei risponde, alza il calice alla fortuna di lui. E' una scena fulminea che continua con tutto un alternarsi di voci degli altri ospiti. L'arrivo di Alfio interrompe il brindisi: sebbene Turiddu lo inviti a bere, e gli riempia il bicchiere, Alfio rifiuta e secco risponde: "Grazie. Ma il vostro vino io non l'accetto, diverrebbe veleno entro il mio petto". E' la fine del brindisi, le donne lasciano la scena, la sfida è dichiarata. In un lampo il sipario si chiude con il celebre grido delle donne: "hanno ammazzato compare Turiddu". Va a finir male, dunque, il brindisi allegro, a colpi di coltello! Si beve, si festeggia inebriati, ma sotto sotto qualcosa non va, c'è sempre l'insoddisfazione. Ma cosa manca a noi uomini che andiamo sempre a cercare qualcosa di diverso? Proviamo a rispondere cominciando a contemplare la Primavera di Botticelli: "un ombroso boschetto, una bellezza perturbante dell'altra Venere, che le grazie la fioriscono, dinotando la primavera". Ma non è solo il mancato ritrovamento di un'unità testuale, alla quale Sandro Botticelli possa essersi riferito, a D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 5 proiettare ombre di dubbio sul giardino di Venere e delle Grazie, qualcos'altro ci inquieta. Facendo un balzo indietro nel tempo ripensiamo ad un'altra situazione di apparente felicità a cui è sottesa una sfera d'inquietudine: pensiamo ai Lotofagi, altrettanto strani, individui ebbri, perduti nel loro mondo che li immobilizza e che impedisce loro di cercare qualsiasi altra cosa che non sia il loto. Immagine ripresa in bellissimi versi del più rappresentativo poeta dell'età vittoriana: A land where all things always seem'd the same! And round about the keel with faces pale, Dark faces pale against that rosy flame, The mild-eyed melancholy lotos-eaters came. Lord Tennyson: The Lotos Eaters - 1832 I lotofagi, antichi tossicomani, sembrano come paralizzati, impossibilitati a cambiare, attaccati alla loro sostanza come essa rappresentasse qualcosa di perduto e ritrovato, come se permettesse di raggiungere qualcosa che si ricerca affannosamente in quanto perso e amato. Ma la droga permette una piccola magia ripetitiva, quanto di fatto non soddisfacente fino in fondo; ed ecco allora il cristallizzarsi di una situazione di continua ricerca di qualcosa, qualcosa che supponiamo sia stato perduto anticamente e di cui segua pertanto la ricerca affannosa. Ciò che per me era perduto appartiene all'età dell'oro; siamo cioè di fronte alla perdita dell'Eden e al tentativo continuo di ripristinare un'epoca paradisiaca in cui ogni richiesta veniva onnipotentemente soddisfatta. (vedi, ad Es., Adamo ed Eva di Masaccio, cacciati dal Paradiso terrestre: il tossicomane con la sua regressione orale tende a ritornare a prima della cacciata dall'Eden, cacciata intollerabile e mai superata). Ma nella ricerca di ciò che era perduto è implicita la situazione melanconica di arresto nell'illusione della perenne ricerca dell'oggetto arcaico. E allora non può non venirci in mente "Lutto e melanconia del 1915", in cui Freud spiega il modello teorico comune, sotteso alla condizione normale del lutto e a quella psicopatologica della melanconia: al centro c'è una perdita e la difficoltà di ogni uomo è accettare una qualsiasi perdita di oggetti interni. Nel caso della tossicodipendenza la perdita cui ci si riferisce è arcaica ed attuale, è un bisogno. Allora possiamo dire che i tossicodipendenti siano dei “depressi cronici”, coi loro bisogni anomali e inappagabili. E' infatti in atto in ogni situazione cronicizzata una regressione lungo gli stadi di sviluppo, che ha leggi ben definite: più antica è la perdita, tanto più è insolubile il legame, tanto maggiore è la regressione: la pulsione, soggetta a regressione, si diffonde; più antica è la regressione, più intenso e irresistibile è il bisogno. Ecco allora che per il dipendente nasce il bisogno anomalo: la legge che lo domina è qui e ora, tutto e subito, che nega ogni possibilità di elaborazione e posposizione, in quanto il bisogno è impellente. Vero è però che la perdita è per l'uomo un destino ineluttabile, in ogni tappa della vita, essa è ubiquitaria, la variabile è invece la carenza emozionale primaria. Il che ci porta a dire che il destino di tutti gli uomini è in qualche modo la dipendenza, alla cui origine sta l'inevitabilità della perdita. Ragioniamo da mammiferi: più di alcuni mesi nell'utero non si può stare, trascorsi i quali a temperatura costante nell'ovattato limbo del sacco amniotico, scatta l'ora dell'uscire, le perdite si susseguono una dopo l'altra, incalzanti, fino alla grande ultima perdita che è la morte. L'obbligatorietà della perdita crea per l'uomo la legge del bisogno. L'uomo necessita di un sostegno che lo aiuti a stare eretto; talora però il bisogno assume connotazioni anomale e ci avviciniamo alla patologia: la tossicodipendenza. Dunque l'inevitabile insoddisfazione adulta può portare a varie strade. La sublimazione della ricerca insoddisfacibile del grande piacere infantile irripetibile può avvenire nella migliore delle ipotesi con l'arte. Ripensando alla Primavera di Botticelli ci è forse più chiaro adesso che cosa ci inquietava: le immagini femminili son tutte incinte, perturbante è dunque la rappresentazione materna,l'espressione del mondo arcaico ideale, il desiderio di ritorno all'utero materno, appunto sublimato nella raffigurazione artistica. Ed eccoci alla grande poesia del XXXIII Canto del Paradiso, dove si raccolgono tutte le cose sparse per l'universo, le sostanze, gli accidenti e le loro proprietà, in cui Dante avverte che la sua lingua sarà incapace ad esprimersi, più incapace di quella di un neonato, inadeguata ad esprimere il concetto, mentre gli appare una luce fulgidissima in cui gli si chiarisce ciò che voleva conoscere. "All'alta fantasia qui mancò possa; ma già volgeva il mio disio e 'l velle, sì come rota ch'igualmente è mossa, l'amor che move il sole e l'altre stelle". D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 6 Quando Dante è di fronte a Dio avverte l'impossibilità di dire ("Ma come il fantolin..."): rappresenta l'uomo che prende atto dell'inadeguatezza delle proprie pulsioni e volontà, della propria espressività e avverte la totalità dei suoi bisogni che si colmano solamente nella contemplazione di Dio. Al di qua non ci sono le parole per esprimere l'appagamento, che sarà possibile solo con Dio, sommo Amore, che anima il "disio" e il "velle". Ogni primo impulso della volontà. Comincia allora l'operazione dell'affetto, in giro ricorrente su stesso: con il moto uniforme d'una ruota che giri sul proprio asse per impulso uguale e costante, l'intelletto e la volontà si svolgono in cerchio rotante su se stesso, ugualmente e costantemente sospinti da “quell'Amor che move il sole e l'altre stelle”. Dio come l'immagine del contenitore arcaico. Tutti gli uomini cercano, come dice il grande inquisitore di Dostoevskij, in un modo o nell'altro qualcuno a cui rimettere la propria libertà, che la contenga, che li contenga risolvendo il grande bisogno interiore. Il problema generale è dunque il desiderio del ritorno a quo ante ben simboleggiato dall'estasi dell'insetto dentro al calice del fiore. Alla radice di tutto questo c'è il narcisismo, termine complesso, derivato dal mito di Narciso che contemplando se stesso rappresenta l'espressione dell'investimento della libido sul sé, anziché su oggetti esterni. Il narcisismo in senso psicopatologico preclude dunque ogni possibilità di relazioni oggettuali autentiche, ma in diversa misura è fenomeno ubiquitario. Ma quali sono i meccanismi di trattamento della perdita antica? Cioè come può l'uomo manipolarla e gestirla? Il livello maggiore di manipolazione è quello più sottile, anche perchè sfuma nel comportamento poliedrico della persona normale che opera continuamente distorsioni, sommovimenti dei contenuti della coscienza dell'Io e delle linee generali del comportamento relazionale. Menzogne non più vissute come menzogne, omissioni che diventano cancellazioni, sul modello del nondum matura erat. Ma quando il conflitto non è risolvibile a livello dell'Io e si rende necessaria la destrutturazione della coscienza e l'alterazione della comunicazione, secondo il principio per cui non sa la mano destra quel che fa la sinistra, si attuano meccanismi di difesa progressivi, dall'espressività somatoforme all'alterazione della comunicazione e della relazione. Un primo metodo è quello isterico, cioè il meccanismo evoluto per il quale, di fronte ad un conflitto insostenibile, si ha un'alterazione delle funzioni della Coscienza e in particolare della funzione relazionale. Si ha infatti un cambiamento dei mezzi di comunicazione a vari livelli: facendo ammalare il corpo con i più svariati sintomi, oppure alterando le vie di comunicazioni classiche, cioè la funzione motoria, sensitiva e sensoriale, oppure ancora ad un livello più elevato viene "annacquata" la coscienza dell'Io, portando ad amnesie psicogene, a menzogne, a dissociazioni della coscienza e a tecniche di teatro. Esistono poi meccanismi intermedi, tra cui il tentativo diretto di recupero dell'oggetto perduto attraverso l'introiezione, oppure la modalità simbolica ben rappresentata dai bisogni e dalle pretese tipiche del paziente borderline, nonché la modalità alexitimica che prevede l'espressione attraverso il corpo, non essendo possibile la verbalizzazione delle emozioni. Ci vengono in mente a questo proposito i modi del dottor Cottard, personaggio proustiano, medico clinico d'eccezionale sicurezza diagnostica, ma di altrettanta incapacità relazionale autentica: interrogato, non sa mai in che tono rispondere, né, spesso, se l'interlocutore scherzi o dica sul serio. Perciò il suo viso è sempre atteggiato a sorriso fra di condiscendente simpatia, di intelligenza, o di benevolenza attesa. I meccanismi regressivi di trattamento della perdita vanno da una regressione globale, che è poi la tipica disintegrazione schizofrenica, a una regressione parziale - osservabile nei disturbi deliranti - , ad una regressione più sinuosa e sottile, presente nei disturbi in Asse Il. Avremo allora dal punto di vista psicopatologico un gruppo di malattie che potremmo definire da bisogno anomalo e comprende la dipendenza patologica, i disturbi somatopsichici (somatoformi), le psicosi e la melancolia, tutte patologie in cui l'alterazione dell'equilibrio narcisistico si esprime in forme tanto diverse (a seconda del meccanismo di difesa psichico prevalente) quanto equivalenti. Allorché vi sia invece il fallimento delle difese si avranno le patologie più gravi, e dunque la melancolia fino al suicidio, di cui esempio paradigmatico è Otello che "muore su un bacio" a simboleggiare la relazione narcisistica distruttiva con l'oggetto amato: I kissed thee ere / I killed thee / No way but this:/ Killing myself to die upon a kiss. D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 7 Otello e Desdemona: convinto del tradimento uccide l'amata non prima di averle dato un ultimo "un bacio, un bacio... ancora un bacio" ("sangue amato mi vede"). Si tratta però di un bacio perduto, della distruzione dell'oggetto nel tentativo di averlo tutto per sé. Parallelamente a questo esiste poi il gruppo fisiologico delle situazioni da bisogno, che comprende tutte le condizioni di dipendenza, ubiquitaria nella vita di ogni uomo, e la micromaniacalità della norma che ci fa dire quotidianamente "nondum matura erat". Esisteranno allora per l'uomo due possibili opposti destini: o si diventa psicofobici, individui per i quali l'eccesso di mente, di realtà, di percezione dà fastidio, che saranno dunque inquieti, troppo stimolati e useranno l'eroina; oppure si rientra negli psicofisici, soggetti troppo quiescenti, abulici, astenici, inerti, che useranno la cocaina. Eccoci dunque alla fine di queste riflessioni che ci inducono ora a notare l'evidente equivoco linguistico: la cronicità è tautologica. Il bisogno anomalo da perdita (carenza) arcaica narcisistica è di per sé life-Iong, il problema è invece la possibilità di variare le possibili soluzioni. Si tratta dunque di disturbi Life-Iong. Allora la possibile posizione dell'operatore che si ritrovi alla foce del "Dependence River" sarà duplice: o ci si pone alla foce del fiume a raccogliere i tronchi specifici, diversi dagli altri e biologicamente segnati; oppure alla foce del fiume si rimane a raccogliere tutti i diversi detriti che porta: e quindi tossicodipendenti, gli alcolisti, i fumatori, i gamblers, i workalcoholics, i routinedipendenti, e altri ancora. Perché il destino è proprio quello che descrive Baudelaire: Infame à qui je suis lié Comme le forçat à la chaine, Comme au jeu le joueur tetu, Comme à la bouteille l'ivrogne, Comme aux vermines la charogne Maudite, maudite sois-tu! Questi meravigliosi versi di C. Baudelaire indicano tutta l'ambivalenza di ogni uomo: il poema è rivolto ad una donna, un'antropomorfizzazione della dipendenza, di cui non si può fare a meno. Ma esiste allora la soluzione del problema della tossicodipendenza? Che cosa si può dare in cambio ad un tossicodipendente se gli si toglie la sostanza? L'unica possibile soluzione è la sublimazione, di cui grande esempio e la Pietà di San Pietro: ritornare in braccio alla mamma, ma non dimentichiamo che qui Cristo è morto. ROMOLO ROSSI, Dipartimcnto di Ncuroscicnze - sezione di Psichiatria, Università dcgli Studi di Gcnova CAMILLA MABERINO, Dipartimcnto di Ncuroscienze – sezione di Psichiatria, Università dcgli Studi di Gcnova Bibliografia e Letture consigliate: - Baudelaire c., Oeuvres completes.,Gallimard, Paris, 1968. - Dostoevskij F.M., I fratelli Karamazov, Garzanti, Milano, 1979. - Freud S., (1925) Inibizione, sintomo e angoscia. In Opere, voI. X, Botinghieri, Torino, 1978. - Freud S. (1921), Alcuni meccanismi nevrotici nella gelosia, paranoia e omosessualità. In Opere, voI. IX, Boringhieri, Torino, 1977. - Omero, lIiade, Trad. Vincenzo Monti, Biblioteca Universale Rizzoli-BUR, Milano, 1990. - Shakespeare w., 110, Garzanti, Milano, 2000. - TennysonA. (1832), Poems, MacMillan, London, 1891. - Vasari G, (1568) Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architettori. DeAgostini, Novara, 1967. D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 8 “Cosa chiedo a ciascuno di voi? Tre cose soltanto: non sbirciare fuori di se, non sbirciare dentro agli altri, non pensare a se stessi”.. [Rabbi Mendel di Kozk] D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 9 Il presente report, continuum di un lavoro iniziato nell'anno 1996, ha l’intento di contestualizzare la portata sociale del fenomeno della dipendenza patologica nella provincia di Novara - senza pretesa di esaustività - e rappresenta, da una parte, lo strumento informativo sulle caratteristiche e peculiarità dell’utenza con problematiche droga/tabacco/alcolcorrelate che si è rivolta alle sedi strutturali del D.P.D. - A.S.L. 13 nell’anno 2006, dall’altra, riportando dati relativi ad interventi e trattamenti praticati, offre una chiave di lettura e riflessione per coloro che si vedono quotidianamente impegnati sul fenomeno e per quant’altri avessero voglia di addentrarsi in siffatte problematiche. Esso è suscettibile di modifiche ed aggiornamenti, anche sulla scorta delle eventuali osservazioni che perverranno dai principali destinatari di questo strumento; ciò ovviamente richiede la ri-definizione dei valori in gioco, basati soprattutto sull'importanza che la società nel suo complesso dà al problema, nonché il coinvolgimento di tutti gli attori in un procedimento razionale, esplicito e condiviso. I dati elaborati sono estrapolati dalle rilevazioni periodiche annuali, relative alle singole sedi di servizio, che la nostra struttura produce per l’Osservatorio Epidemiologico Regionale il quale, a sua volta, provvede all'invio delle schede Ministeriali; pertanto essi sono confrontabili con altre esperienze nazionali o regionali. La relazione si articola in quattro parti: A. Dati di struttura: tratta della situazione logistica ed organica; B. Dati di attività: è l’analisi quantitativa relativa all’andamento ed al profilo dell’utenza trattata, ai dati di attività ed agli interventi praticati nelle strutture afferenti al Dipartimento; C. Dati sulle sostanze d'uso/abuso: quantifica le sostanze psicoattive d'uso primario e secondario dei pazienti in carico alla s.c. Ser.T. e le bevande alcoliche d'uso prevalente nei soggetti in carico alla s.s.v.d. Alcologia. D. Analisi, valutazione, riflessioni e commenti sui dati forniti ed obiettivi di massima per l’anno 2007. D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 10 Io abito la Possibilità – una casa più bella della prosa – più ricca di finestre – superba, nelle porte. Ha stanze come cedri, impenetrabili agli occhi – e per tetto la volta infinita del cielo. Per ospiti – soltanto la crema. La mia missione è questa: spalancare le piccole mani per accogliervi il Paradiso. Emily Dickinson D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 11 A. Dati di struttura ORGANIZZAZIONE ¾ Direttore Dipartimento “Patologia delle Dipendenze” (D.P.D.) e s.c. Ser.T.: Dr. Liborio Martino CAMMARATA. ¾ Responsabile s.s.v.dip. “Alcologia”: Dr. Livio GIULIANO ¾ Responsabile s.s.v.dip. “Penitenziaria”: Dr. Maurizio TERAZZI Sede centrale: NOVARA – Via Monte S. Gabriele, 4. - Tel. 0321-374354 (segreteria) FINALITA’ E LINEE DI INDIRIZZO DEL DPD Il Dipartimento, struttura di coordinamento per lo svolgimento di funzioni complesse, è costituito da entità organizzative che, per omogeneità e complementarietà, perseguono finalità comuni nell’area delle dipendenze patologiche, conservando le specifiche attribuzioni e competenze. Al Dipartimento è affidato l’indirizzo, il coordinamento e la verifica sotto il profilo quali/quantitativo delle attività di prevenzione, assistenza, cura e riabilitazione delle dipendenze patologiche espletate dal Ser.T. e dalle altre s.s.v.d. coinvolte nell’area della dipendenza; ad esso spetta altresì la determinazione delle forme di integrazione intra ed extra aziendale. In termini generali tali finalità si realizzano attraverso lo sviluppo di modelli interpretativi condivisi - della clinica e delle strategie di intervento - nella gestione della complessità delle strutture, nell’articolazione dei processi organizzativi e di cura, nella diversificazione dei servizi offerti, nella ricomposizione della complessità degli interventi per garantire una completa gamma di servizi a soggetti diversi, con bisogno diversi, in fasi diverse del processo di intervento. L’ambito di operatività del Dipartimento coincide con l’area territoriale dell’Azienda Sanitaria. Al Dipartimento compete la programmazione del settore e la progettazione degli interventi. Attraverso l’attività di programmazione il Dipartimento individua le priorità, gli obiettivi che si intendono perseguire e le modalità per raggiungerli. L’attività di programmazione costituisce, inoltre, la base per la formulazione del budget aziendale, il quale si configura come un piano complessivo di azioni, correlate alle risorse finanziarie, in rapporto agli obiettivi prioritari dell’Azienda, al fine di soddisfare più efficacemente i bisogni e le esigenze del territorio. Conseguentemente rientra tra le competenze del Dipartimento l’attività di negoziazione con la Direzione Generale dell’Azienda, anche per quel che concerne le risorse (umane, materiali, finanziarie,…) da assegnare al settore. Pertanto, la finalità principale del DPD è quella di organizzare e razionalizzare sia in termini di efficienza che di efficacia i rapporti esistenti tra le diverse strutture organizzative, sia della A.S.L. che del privato sociale, non altrimenti aggregabili. D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 12 A. Dati di struttura s.c. Ser.T. - s.s.v.d. Alcologia – s.s.v.dip Penitenziaria Le strutture dipartimentali, pur nelle difficoltà correnti - relativamente alla carenza di organico, sono uniformemente distribuite nel territorio aziendale; ad esse possono far riferimento i pazienti con problematiche droga/alcol/tabaccocorrelate e le loro famiglie; nello specifico sono presenti a Novara e nelle sedi distrettuali di Trecate, Arona e Borgomanero. L’accesso è libero e non subordinato alla verifica di criteri di eligibilità sociale né di disponibilità finanziaria, ma meramente sulla valutazione professionale della necessità di intervento. 2.1 Sede di Novara: Edificio denominato “Palazzina Verga”, ubicato all’interno dell’Ex O.P., Viale Roma 7; l’ingresso al pubblico insiste sulla via Monte S. Gabriele, 4. -piano terreno: sede operativa (s.c. Ser.T., s.s.v.dip. Alcologia e s.s.v.dip. Penitenziaria); -piano primo: sede operativa (Ambulatorio per la disassuefazione Tabagica; sede progetto “chiocciola 2000”; sala riunioni). La restante superficie, da ristrutturare, sarà successivamente presa in considerazione in funzione di altre attività che ivi saranno destinate nell’ambito di intervento sulle dipendenze patologiche. 2.2 Sede di Trecate: via Rugiada, 20 – piano terra del complesso della sede distrettuale – composta da n° 7 locali con ripostigli, archivio e n. 3 bagni. Coordinatore: Dirigente medico Dr A. Barbero 2.3 Sede di Arona: viale Baracca – II° piano – composta da n° 5 locali più servizi igienici dedicati, insiste nel complesso della sede distrettuale. Coordinatore: Dirigente medico Dr. A. De Giovanni 2.4 Sede di B.manero: viale Zoppis, 6 – piano rialzato – composta da n° 3 locali (senza servizi igienici dedicati), insiste nel complesso della sede distrettuale. Referente: Dirigente medico Dr. Daniele Gioria D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 13 A. Dati di struttura RISORSE s.c. Ser.T. - s.s.v.d Alcologia – s.s.v.d. Penitenziaria ¾ Organigramma personale strutturato: QUALIFICA Direttore medico Dirigente Medico Dirigente psicologo Ass. soc. coord. Assistente sociale Educatore profession. C.P.S.E. (Capo sala) CPE (Inf. Prof.le) Assist. Amministrat. Collab. Amministr. TOTALE NOVARA Personale operante al 31.12.06 1 3,60 (a) 1,58 (b) 0,80 (d) 1 4,166 (e) 1 (f) 4 1 1,70 (l) 19,746 ARONA Personale operante al 31.12.06 1 1 1 1(g) B.MANERO Personale operante al 31.12.06 1,40 (a) 0,50 (c) 1 1 2 (m) 1,70 (h) 6 5,60 TRECATE Personale operante al 31.12.06 2 0,42 (b) 1(i) 1 2 6,42 (a): 1 Dir. Medico in condivisione tra le sedi di Novara (al 60%) e Borgomanero (al 40%) fino al 30.10.06 (b): 1 Dir. Psicologo in condivisione tra le sedi di Novara (al 58%) e Trecate: (al 42%) (c): in part-time al 50% (d): in part-time all’83,33% ; con funzioni operative sulla sede di Novara e di coord. sulle quattro sedi (e): 1 in part-time al 66,6%; 1 in malattia per tutto il 2006; in maternità fino al 22 giugno 2006 (f): funzioni di coordinamento su tutte le sedi (g): in astensione anticipata per maternità dal 6-11-2006 (h): n. 1 a tempo pieno e n. 1 al 70% (i): in maternità per tutto il 2006 (l): 1 in part-time al 70,% (m): n. 1 usufruente della L. 104. Altresì • • • al personale di cui sopra vanno aggiunti: N. 2 ausiliari al 17 %; N. 1 Educ. Prof. (co.co.co.) a tempo determinato con contratto a progetto; Personale medico convenzionato (area sud e nord) per un totale di 60 ore settimanali prestate (di cui 12 ore settimanali a favore di attività ambulatoriali presso la sede di Arona); • Personale in convenzione transitato a far data dal 01.07.2003 dal Ministero di Giustizia all’SSN per attività svolte all’interno della Casa Circondariale di Novara da parte della s.s.v.dip Penitenziaria: personale medico: 1 unità (monte ore annuo: n° 570); personale psicologo e criminologo: 2 unità (monte ore annuo complessivo: n° 360 ore). Si precisa che il D.M. 30 novembre 1990, N. 444 individua l’organico sulla base dei seguenti criteri: per una media di tossicodipendenti contemporaneamente in trattamento compresa da 100 a 150 (definita alta utenza) sono previsti n 21 operatori così distinti: 4 medici; 4 infermieri professionale; 4 psicologi; 4 assistenti sociali; 2 Educatori professionali; 1 Amministrativo; 2 altro personale. Il suddetto D.M. stabilisce, altresì che qualora l’utenza sia superiore a 150 unità, l’ASL …può potenziare l’organico; ove l’utenza superi le 300 unità può essere disposta una diversa organizzazione o lo sdoppiamento del servizio. N.B.: pertanto, l’organico di cui sopra non soddisfa assolutamente quanto previsto dal D.M. 30 novembre 1990, n° 444 e, in considerazione dell’utenza di tossico/alcoldipendenti e tabagisti in carico nell’anno, il rapporto utenti/operatori è nettamente al di sotto della media regionale e nazionale. D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 14 A. Dati di struttura ¾ Automezzi, attrezzature e/o apparecchiature in dotazione: NOVARA ARONA B.MANERO TRECATE Autoveicoli SI SI (*) SI NO Telefoni SI SI SI SI Computers SI SI SI SI Collegam. in rete SI SI SI SI Fotocopiatrice SI SI NO SI Fax SI SI SI SI Lavagna lumin. SI SI NO NO Lettino visite SI SI SI SI Schedari/classif. SI SI SI SI Frigorifero SI SI SI SI Spirometro SI n.p. n.p. n.p. Elettrocardiografo SI n.p. n.p. n.p. Misuratore CO SI n.p. n.p. n.p. Etilometro NO SI (*) NO NO n.p.= non previsto (*): dono Lions Club Arona-Stresa, su specifico progetto - denominato “Giovani, alcol e guida sicura”. D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 15 « Se a ciascun l’interno affanno si leggesse in fronte scritto, molti che invidia già ci fanno ci farebbero pietà ». [Lorenzo il Magnifico] D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 16 B. Dati di attività ANDAMENTO DELL’UTENZA TOSSICO/ALCOLDIPENDENTE ¾ Utenti Tossicodipendenti: UTENTI TOSSICODIPENDENTI D.P.D. - ASL 13 - s.c. Ser.T. 400 350 300 N° UTENT 250 200 150 100 50 0 NOVARA ARONA BORGOMANERO TRECATE 1996 173 94 89 69 1997 213 93 92 71 1998 226 92 98 114 1999 246 97 112 112 2000 301 93 124 102 2001 362 113 139 139 2002 321 127 122 166 2003 331 131 151 143 2004 354 150 143 115 2005 342 140 147 112 2006 330 151 149 107 ANDAMENTO UTENZA NEGLI ANNI Tab. 1 D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 17 B. Dati di attività ¾ Utenti Alcoldipendenti: N° UTENTI ALCOLDIPENDENTI - D.P.D. - ASL 13 - s.s.v.d. Alcologia 230 220 210 200 190 180 170 160 150 140 130 120 110 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 NOVARA ARONA BORGOMANERO TRECATE 1996 70 53 9 3 1997 64 74 13 4 1998 102 43 30 15 1999 105 54 43 11 2000 101 32 32 21 2001 121 54 28 24 2002 140 39 41 25 2003 150 45 46 36 2004 189 63 48 46 2005 199 52 71 50 2006 228 65 84 55 Andamento utenza negli anni Tab. 2 Dalla Tab. 1 si evince che il n. totale di T.D. in carico complessivamente nelle 4 sedi operative è fondamentalmente stabilizzato nel periodo 2002-2006 dopo un progressivo aumento osservato negli anni dal 1996 al 2001. Il trend relativo agli utenti alcoldipendenti in carico alla ssvdip Alcologia (vedi Tab. 2) è, dopo la flessione osservata nell’anno 2000, in costante progressivo aumento. D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 18 B. Dati di attività ¾ Analisi andamenti temporali: ♦ L’utenza in carico alle strutture dipartimentali è complessivamente in costante aumento (vedi tab. 3); ♦ Il D.P.D. rappresenta, con i suoi operatori, un valido punto di riferimento per i pazienti con problematiche connesse all’uso/abuso di sostanze stupefacenti e/o psicotrope; la maggiore visibilità e la professionalità crescente favoriscono i contatti dei paz., dei loro familiari e di quant’altri, a vario titolo, hanno necessità di usufruire di trattamenti e/o di informazione in tale specifico campo. Andamento utenza D.P.D. - ASL 13 1200 1000 n° utent 800 600 400 200 0 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 alcolisti 135 155 190 213 186 227 245 277 346 372 432 tossicodip 425 469 530 567 620 753 746 756 762 741 737 tabagisti totale 0 0 0 0 0 0 20 23 33 46 123 560 624 720 780 806 980 1011 1056 1141 1159 1292 anni Tab. 3 Andamento utenza complessiva N °pazien 800 700 600 500 NOVARA ARONA BORGOMANERO TRECATE 400 300 200 100 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Anni Tab. 3/bis D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 19 B. Dati di attività PROFILO DELL’UTENZA ALCOLDIPENDENTE Relativamente alle caratteristiche della popolazione alcoldipendente che si è rivolta alle varie sedi della struttura, si riscontrano le caratteristiche anagrafiche riportate nella Tab. seguente: ¾ Popolazione Alcoldipendente, in carico alla struttura, distribuita per classi (fasce) d’età: DISTRIBUZIONE UTENTI ALCOLDIPENDENTI PER CLASSI DI ETA' 140 120 N° UTENT 100 80 60 40 20 0 <19 20-29 30-39 40-49 50-59 >60 1996* 0 5 24 31 18 4 1997 0 12 40 46 38 19 1998 0 24 43 62 42 19 1999 0 22 62 58 44 27 2000 1 17 49 57 28 34 2001 0 13 66 76 42 30 2002 1 10 62 89 52 31 2003 1 10 64 88 69 45 2004 0 17 91 105 86 47 2005 0 24 107 111 84 46 2006 1 26 121 125 99 60 CLASSI DI ETA' Tab. 4 - (*) : dal conteggio mancano le fasce d’età della sede di Arona riferite all’anno ’96. D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 20 B. Dati di attività L’analisi dell’utenza per classi d’età (vedi tab. 4) evidenzia che la classe modale prevalente (stabile dall’anno 2000) è 40-49 anni. Gli individui di età compresa tra i 30 e i 59 anni rappresentano il 79,86% di tutti gli alcoldipendenti in esame; i giovani al di sotto dei 30 anni sono una quota pari al 6,25% del totale; infine, non trascurabile è la quota di ultrasessantenni ( 13,9% degli utenti totali). PAZIENTI ALCOLDIPENDENTI ANNO 2006 200 N° 150 100 50 0 nuovi utenti già in carico o rientrati NOVARA 81 147 ARONA 17 48 B.MANERO 33 51 TRECATE 18 37 UTENTI TRATTATI Tab. 5 L’utenza con problematiche alcol-correlate in carico alla struttura cresce negli anni; in termini percentuali essa corrisponde a circa il 33,44 % dell’utenza complessiva. Ciò nonostante essa non rappresenta che una minima parte di coloro che necessiterebbero di un trattamento specifico per problemi alcol-correlati. Più che soddisfacente appare il numero di nuovi utenti (n° 149) che hanno fatto riferimento alla struttura chiedendo la presa in carico. D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 21 B. Dati di attività PROFILO DELL’UTENZA TOSSICODIPENDENTE Relativamente alle fasce (classi) d’età della popolazione tossicodipendente che si è rivolta alla struttura si riscontrano le caratteristiche anagrafiche riportate nella Tab. seguente: ¾ Popolazione Tossicodipendente, in carico alla struttura, distribuita per fasce d’età: DISTRIBUZIONE UTENTI TOSSICODIPENDENTI PER CLASSI DI ETA' 210 N° UTENT 160 110 60 10 -40 <15 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 >39 1996 0 8 76 144 103 73 21 1997 0 9 85 126 151 67 31 1998 0 18 80 147 155 80 50 1999 0 22 84 141 150 108 65 2000 0 22 86 134 169 132 77 2001 2 51 109 153 191 144 103 2002 0 36 139 141 157 154 109 2003 1 27 122 127 184 148 147 2004 1 30 119 127 172 154 159 2005 0 33 119 131 166 149 143 2006 1 34 120 129 143 130 208 CLASSI DI ETA' Tab. 6 Aumenti o diminuzioni numeriche sono da mettersi in relazione, verosimilmente, a: 1. Passaggi da una classe d’età alla successiva; 2. nuova utenza afferente dal “sottobosco”; 3. rientro di pazienti già conosciuti; trasferimento ad altre strutture. 4. chiusura programma, abbandono volontario del trattamento, exitus. D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 22 B. Dati di attività PAZIENTI TOSSICODIPENDENTI ANNO 2006 N° 250 225 200 175 150 125 100 75 50 25 0 nuovi utenti già in carico o rientrati NOVARA 99 231 ARONA 21 130 B.MANERO 55 94 TRECATE 32 75 UTENTI TRATTATI Tab. 7 L’indice di ricambio dell’utenza appare fisiologico. Totale nuovi utenti: n° 207 (n° 30 ingressi in meno rispetto all’anno 2005) – Totale utenti già in carico: n° 530. Il n° totale dei paz. T.D. complessivamente trattati, rispetto all’anno 2005, è diminuito di n° 4 unità. D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 23 B. Dati di attività ATTIVITÀ DELL’AMBULATORIO DI DISASSUEFAZIONE TABAGICA (Svolta con finanziamenti regionali assegnati per iniziative a favore della lotta alle dipendenze patologiche) Nel corso dell’anno 2006 sono stati seguiti, al fine di promuovere stili di vita smoke-free e ridurre i rischi socio-sanitari legati alla dipendenza tabagica, n° 123 utenti, di cui n. 29 già in carico o rientrati e n. 94 nuovi utenti. Complessivamente, rispetto all’anno 2005 (vedi Tab. 3), si è assistito ad un aumento notevole delle persone che hanno dato la loro disponibilità ad un trattamento di disassuefazione tabagica. Le classi d’età, distinte in maschi e femmine, fanno osservare che l’accostamento al servizio è maggiore tra i soggetti di età compresa tra i 30 ed i 59 anni con prevalenza per il sesso maschile. Tabagisti per classi di età - anno 2006 40 30 maschi femmine 20 10 0 15-29 30-44 45-59 60 e 15-29 30-44 45-59 60 e più più Tab.8 TRATTAMENTI EROGATI 14,20% Psicoterapia di gruppo 37,10% 17,10% Psicoterapia individuale Psicoterapia individuale + Terapia Farmacologica Psicoterapia di gruppo + Terapia Farmacologica Counseling 12,80% 18,50% Tab. 9 D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 24 B. Dati di attività L’offerta terapeutica erogata e le differenti tipologie di trattamenti sono evidenziati in Tab. 9 RISULTATI 17,10% 14,20% Non classificabile Cessazione fumo ≤ 5 sigarette/die 11,40% Dimezzamento sig/die Non responders 35,70% 21,40% Tab. 10 I follow-up eseguiti - a tre, sei e 12 mesi (differenziati per tipologie di accesso al trattamento) dalla fine del trattamento di disassuefazione tabagica hanno permesso di rilevare quanto segue: dei 123 pazienti in trattamento nel corso dell’anno 2006 il 35,70% ha smesso di fumare, il 21,40% ha ridotto il n. di sigarette fumate a 5/die, l’11,40% ha dimezzato il n. giornaliero di sigarette fumate; il 17,10% sono “non responders” e il 14,20% non è classificabile. D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 25 B. Dati di attività UTENTI DISTRIBUITI PER SESSO n° utenti anno 20 UTENTI TOSSICODIPENDENTI 300 250 200 150 100 50 0 Novara Arona Borgomane Trecate Maschi 276 124 127 88 Femmine 54 27 22 19 SESSO Tab.11 n° utenti anno 20 UTENTI ALCOLDIPENDENTI 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0 Maschi Femmine Novara Arona Borgomane Trecate 162 48 65 43 66 17 19 12 SESSO Tab. 12 Permane la prevalenza dell’utenza maschile che si rivolge alla nostra struttura per affrontare le problematiche correlate all’uso/abuso di sostanze psicoattive; confermando essere con ciò - la tossico/alcoldipendenza - estremamente selettiva per sesso. Nella fattispecie si rilevano - in media - i seguenti rapporti maschi/femmine: T.D. 5,041/1 (Dato Nazionale riferito all’anno 2002: Rapporto M/F 6,4) - alcodipendenza circa 2,79/1. D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 26 B. Dati di attività DIFFUSIONE VIRALE Diffusione virale in pz. TD - anno 2006 800 700 600 n° utent 500 400 300 200 100 0 Positivi Negativi Non eseg. HCV 235 114 174 217 0 HBV 126 82 171 212 147 HIV 82 176 276 207 0 Totale utenza Non noti vaccinati Tot. Utenza 737 Tab. 13 I dati disponibili, sui test effettuati nell'anno, per le epatiti B, C e per l’HIV, mettono in evidenza come, tra i tossicodipendenti in carico (n° 737), sia nettamente superiore l’infezione da epatite C (n° 235 Positività); seguono le infezioni da epatite B (n° 126 positività) e l’infezione da HIV (n° 82 positività). La prevalenza dell’infezione da HCV - rispetto alle forme infettive da epatite B - è attribuibile, anche, alla mancanza di uno specifico vaccino per l’epatite da Virus C. Tra i soggetti in carico sono stati vaccinati per epatite B n° 147 pazienti. D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 27 B. Dati di attività MONITORAGGIO ATTIVITA' RESIDENZIALE – SEMIRESIDENZIALE PER TOSSICO/ALCOLDIPENDENTI E PER PAZ. IN AIDS: Residenziale Semiresidenz. Case alloggio malati AIDS 75 2 11 Totale pazienti per i quali è stato predisposto l’invio in C.T. – anno 2002 69 2 11 Totale posti letto occupati per periodi vari - anno 2002. 8.107 170 1.438 N° giornate di assistenza – Anno 2002 Totale pazienti per i quali è stato predisposto l’invio in C.T. – anno 2003 Totale posti letto occupati per periodi vari - anno 2003. N° giornate di assistenza – Anno 2003 Totale pazienti per i quali è stato predisposto l’invio in C.T. – anno 2004 Totale posti letto occupati per periodi vari - anno 2004. N° giornate di assistenza – anno 2004 Totale pazienti per i quali è stato predisposto l’invio in C.T. – anno 2005 Totale posti letto occupati per periodi vari - anno 2005. N° giornate di assistenza – anno 2005 Totale pazienti per i quali è stato predisposto l’invio in C.T. – anno 2006 Totale posti letto occupati per periodi vari - anno 2006. N° giornate di assistenza – anno 2006 Tab.14 63 /// 10 59 /// 10 9.041 /// 1.122 57 4 5 52 4 5 8470 163 599 55 2 11 53 2 11 7.144 372 1.175 62 /// 6 (*) 59 /// 6 (*) 7.700 /// 1.267 (*) di cui n. 1 paz in AIDS non tossicodipendente Nell’anno 2006, come già avvenuto negli anni precedenti, abbiamo assistito ad una non completa aderenza all’inserimento in Comunità Terapeutiche residenziali da parte di nostri utenti per i quali era già stato avviato e concluso l’iter amministrativo che predispone all’invio c/o codeste strutture. Infatti, dei sessantadue (62) pazienti eleggibili a questo tipo di trattamento solamente cinquantanove (59) si sono presentati spontaneamente o sono stati accompagnati presso la prescelta Comunità Terapeutica; dei rimanenti tre (3) pazienti, uno ha usufruito dell’indulto ed ha abbandonato l’idea di proseguire in un percorso di comunità, gli altri due paz. sono stati oggetto di rivalutazione da parte delle èquipes curanti, al fine di indagare sulle possibili motivazioni che li hanno indotti a rinunciare a tale percorso e conseguentemente poter offrire loro scelte terapeutiche alternative. Aumentato complessivamente il n° di giornate di degenza, riferite all’anno 2006 rispetto all’anno 2005. D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 28 B. Dati di attività ATTIVITA’ DI PREVENZIONE Soggetti che hanno ricevuto Interventi di tipo informativo n°soggetti raggiu INTERVENTI DI TIPO INFORMATIVO 1800 1650 1500 1350 1200 1050 900 750 600 450 300 150 0 studenti m.i. studenti m.s docenti m.i. docenti m.s. altro anno 2000 240 1192 12 0 304 anno 2001 1101 1695 67 39 454 anno 2002 104 998 57 32 671 anno 2003 222 259 4 30 276 anno 2004 346 733 24 0 416 anno 2005 196 702 5 20 0 anno 2006 118 339 15 4 0 Destinatari dell'intervento Tab. 15 Nell'ambito territoriale di competenza aziendale sono stati effettuati interventi informativi e di sensibilizzazione nelle scuole medie superiori ed inferiori (studenti e personale docente). Tematiche trattate nell’ambito dei comportamenti a rischio: 9 Informazioni sulle sostanze d’abuso, sul senso dei comportamenti a rischio, sui fattori che conducono alla dipendenza; 9 attività del Ser.T.; visibilità ed accessibilità del servizio; risorse d’aiuto presenti; 9 incidenza del fenomeno alcol tra i giovani; problematiche alcol-correlate; 9 il fumo di tabacco ed il tabagismo; 9 le “strategie disfunzionali” utilizzate, inconsapevolmente per raggiungere uno stato di benessere, loro utilità e rischi. D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 29 B. Dati di attività Soggetti che hanno ricevuto Interventi di tipo formativo n° soggetti raggiu INTERVENTI DI TIPO FORMATIVO 1350 1300 1250 1200 1150 1100 1050 1000 950 900 850 800 750 700 650 600 550 500 450 400 350 300 250 200 150 100 50 0 studenti m.i. studenti m.s docenti m.i. docenti m.s. altro anno 2000 0 680 12 18 50 anno 2001 28 936 5 50 0 anno 2002 0 954 9 83 0 anno 2003 234 924 24 119 176 anno 2004 422 750 75 220 0 anno 2005 523 1308 134 153 0 anno 2006 0 893 7 16 20 Destinatari degli interventi Tab. 16 Analogamente ai precedenti, e sempre nell'ambito territoriale di competenza aziendale, sono stati effettuati interventi di tipo formativo rivolti a docenti, studenti, genitori. Nell’anno si è provveduto a dar restituzione dei risultati dei progetti “Eccoci!” e “Chiocciola 2000”, finanziati dalla Regione Piemonte (L.45/99) Tematiche trattate: ¾ “Adolescenza e comportamenti a rischio”; “Adolescenza e prevenzione del disagio adolescenziale”; “Le dipendenze”; “Infezione da HIV”; (docenti e studenti) ¾ Prevenzione primaria al tabagismo; ¾ motivazione, emotività in rapporto all’apprendimento, rinforzo dei comportamenti adattivi ed estinzione di quelli disadattivi; riflessione sui comportamenti degli adolescenti tra loro e con gli adulti; contenuti della crescita: analisi di strategie e risorse da attivare rispetto agli aspetti più faticosi dello sviluppo; (docenti e studenti) ¾ abuso di sostanze psicoattive; concetto di salute, malattia, benessere fisico, benessere psicologico e gestione delle condizioni di malessere psicologico. (studenti); ¾ Formazione alla genitorialità. D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 30 B. Dati di attività N° interventi: informativi/formativi N° INTERVENTI : INFORMATIVI/FORMATIVI 300 n° interven 250 200 150 100 50 0 Novara Borgom. Arona Trecate 1999 148 11 0 26 2000 211 41 6 55 2001 181 73 13 35 2002 152 12 0 26 2003 104 25 3 46 2004 261 13 6 86 2005 260 24 1 62 2006 10 6 8 9 Sedi distrettuali D.P.D. Tab. 17 La panoramica attuale, relativa alle attività di tipo informativo/formativo effettuate nell’anno 2006, mostra una considerevole flessione. Ciò è da mettersi in relazione alla conclusione nell’a.s. 2005/2006 dei progetti di prevenzione, finanziati con fondi regionali “ad hoc”, relativamente agli interventi di front-office, pur permanendo le attività di back-office, nonché per il minor numero di ore dedicabili alle attività di prevenzione da parte del personale strutturato, impegnato prioritariamente in attività di diagnosi, cura e riabilitazione. D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 31 B. Dati di attività UTENTI APPOGGIATI IN MOBILITA' Intra ed Extra regionale ¾ Affluenza di utenti appoggiati alle varie sedi della struttura nel corso dell’anno 2006, in mobilità attiva da altre A.S.L. (intra ed extra regionali): UTENTI APPOGGIATI IN MOBILITA' 120 100 n° utenti 80 60 40 20 0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Novara 71 97 66 74 74 68 46 Arona B.manero 5 22 9 19 8 27 7 26 6 30 15 20 18 15 Sedi distrettuali D.P.D. Trecate 25 26 22 32 21 27 25 Tab. 18 Note: Si osserva una diminuzione dell'affluenza di nuovi utenti T.D. in appoggio da strutture extra-aziendali; la stessa viene quantificata in circa 1/7 dell’utenza T.D. complessivamente in carico alla ns struttura (104/737) e genera, comunque, un carico di lavoro aggiuntivo e particolarmente gravoso per il nostro personale. D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 32 “La cosa più bella è l’universo perché è opera di Dio. La cosa più grande è il destino perché domina tutto. La cosa più saggia è il tempo, perché tutto ricorda e svela. La cosa più difficile è conoscere se stessi. La cosa più facile è dare consigli agli altri”. Talete di Mileto D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 33 C. Dati sulle sostanze d'uso/abuso SOSTANZE PRIMARIE D'ABUSO – Paz. T.D. Allucinogeni Amfetamine Ecstasy Barbiturici Benzodiazepine Cannabinoidi Cocaina Crack Eroina Metadone (escl. Ter. 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 0 0 0 1 0 1 1 2 1 0 3 2 1 0 1 2 1 1 3 2 1 7 non ril. 3 5 5 5 5 3 8 7 7 9 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 5 4 1 3 2 4 3 5 4 6 6 10 31 64 67 65 113 152 147 130 122 91 5 9 19 23 21 39 59 73 88 113 126 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 383 399 424 457 507 579 510 514 524 478 496 0 0 0 0 0 1 1 1 0 0 2 sost.) Morfina Altri oppiacei Inalanti Altro TOTALE 0 non ril. non ril. 0 405 0 0 0 2 452 0 1 0 7 530 0 1 0 8 567 0 1 0 1 603 0 1 0 10 753 0 1 0 4 736 0 3 0 5 756 0 1 0 2 762 0 3 0 5 741 0 4 0 6 737 Tab. 19 % Allucinogeni Amfetamine Ecstasy Barbiturici Benzodiazepine Cannabinoidi Cocaina Crack Eroina Metadone 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 0,00 0,49 non ril. 0,00 1,23 2,47 1,23 0,00 94,57 0,00 0,00 0,22 0,66 0,22 1,33 6,86 1,99 0,00 88,27 0,00 0,00 0,00 1,70 0,00 1,13 12,08 3,58 0,00 80,00 0,00 0,18 0,18 0,88 0,00 0,71 11,82 4,06 0,00 80,60 0,00 0,00 0,33 0,83 0,00 0,17 10,78 3,48 0,00 84,08 0,00 0,13 0,13 0,66 0,00 0,40 15,01 5,18 0,00 76,89 0,13 0,14 0,14 0,68 0,00 0,27 20,65 8,02 0,00 69,29 0,14 0,40 0,40 0,40 0,00 0,53 19,44 9,66 0,00 67,99 013 0,26 0,26 1,04 0,00 0,39 17,06 11,54 0,26 68,76 0,00 0,13 0,94 0,94 0,00 0,67 16,46 15,24 0,00 64,50 0,00 0,00 0,13 0,94 0,00 0,54 12,34 17,09 0,00 67,29 0,27 0,00 0,00 0,00 0,44 0,00 0,19 0,00 1,32 0,00 0,18 0,00 1,41 0,00 0,17 0,00 0,17 0,00 0,13 0,00 1,33 0,00 0,14 0,00 0,54 0,00 0,40 0,00 0,66 0,00 0,13 0,00 0,26 0,00 0,40 0,00 0,67 0,00 0,54 0,00 0,81 (escl.ter.sost.) Morfina Altri oppiacei Inalanti Altro Tab. 20 0,00 non ril. non ril. 0,00 D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 34 C. Dati sulle sostanze d'uso/abuso SOSTANZE D'ABUSO SECONDARIE – Paz. T.D. 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Allucinogeni Amfetamine Ecstasy Barbiturici Benzodiazepine Cannabinoidi Cocaina Crack Eroina Metadone 1 3 non ril. 1 7 49 14 0 7 1 2 3 2 0 10 39 26 0 5 1 0 0 12 0 11 47 58 0 3 0 1 6 4 0 13 65 131 0 10 0 0 0 6 0 28 54 156 0 3 0 0 0 3 1 25 74 189 0 10 0 0 0 4 1 25 64 240 0 8 2 2 1 5 1 22 65 269 1 15 2 1 1 7 4 17 77 297 1 14 13 2 3 7 0 15 59 249 0 21 5 1 4 7 1 10 75 288 1 17 2 0 0 0 24 1 113 0 0 0 41 1 173 0 0 0 64 1 295 0 0 0 42 2 291 0 0 0 35 2 339 1 0 0 44 1 390 1 0 0 47 0 431 1 0 0 61 0 494 1 0 0 62 1 425 1 0 0 65 0 472 (escl.ter.sost.) Morfina Altri oppiacei Inalanti Alcool Altro TOTALE 0 non ril. non ril. 21 3 107 Tab. 21 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 % Allucinogeni Amfetamine Ecstasy Barbiturici Benzodiazepine Cannabinoidi Cocaina Crack Eroina Metadone (escl. 0,93 2,80 1,77 2,65 1,77 0,00 8,85 34,51 23,01 0,00 4,42 0,88 0,00 0,00 6,94 0,00 6,36 27,17 33,53 0,00 1,73 0,00 0,34 2,03 1,36 0,00 4,41 22,03 44,41 0,00 3,39 0,00 0,00 0,00 2,06 0,00 9,62 18,56 53,61 0,00 1,03 0,00 0,00 0,00 0,88 0,29 7,37 21,83 55,75 0,00 2,95 0,00 0,00 0,00 1,03 0,26 6,41 16,41 61,54 0,00 2,05 0,51 0,46 0,23 1,16 0,23 5,10 15,08 62,41 0,23 3,48 0,46 0,20 0,20 1,41 0,80 3,44 15,58 60,12 0,20 2,83 2,63 0,47 0,70 1,64 0,00 3,52 13,88 58,58 0,00 4,94 1,17 0,21 0,84 1,48 0,21 2,11 15,88 61,01 0,21 3,60 0,42 0,00 0,00 0,00 19,63 21,24 2,80 0,88 0,00 0,00 0,00 23,70 0,58 0,00 0,00 0,00 21,69 0,34 0,00 0,00 0,00 14,43 0,69 0,00 0,00 0,00 10,32 0,59 0,26 0,00 0,00 11,28 0,26 0,23 0,00 0,00 10,90 0,00 0,20 0,00 0,00 12,34 0,00 0,23 0,00 0,00 14,58 0,23 0,21 0,00 0,00 13,77 0,00 non ril. 0,93 6,54 45,79 13,08 0,00 6,54 0,93 ter.sost.) Morfina Altri oppiacei Inalanti Alcool Altro Tab. 22 0,00 non ril. non ril. D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 35 C. Dati sulle sostanze d'uso/abuso Sostanze d'abuso primarie - Paz. T.D. 600 500 n° utent 400 300 200 100 0 1996 1997 1998 1999 2000 2002 2003 2004 2005 2006 Ecstasy 0 3 9 5 5 Cannabinoidi 10 31 64 67 65 152 147 130 122 91 Cocaina 5 9 19 23 21 59 113 126 510 514 524 478 496 383 399 Eroina 424 457 507 5 3 73 8 88 7 7 anno Tab. 23 Dalle tabelle 19, 20 e 23 si rileva, rispetto ai consumatori primari dell’anno 2005 una flessione dell’affluenza dei consumatori di cannabinoidi (91 vs 122), un aumento dell’affluenza dei consumatori di cocaina (126 vs 113) e dei consumatori di eroina (496 vs 478); su quest’ultima sostanza la percentuale d’uso in senso assoluto fa osservare un aumento di 2,79 punti percentuali sull’anno precedente (67,29% / 64,50%). Sostanze d'abuso secondarie - Pz. T.D. 500 450 n° utent 400 350 Alcool 300 Eroina Cocaina 250 Cannabinoidi 200 Benzodiazepine 150 Ecstasy 100 50 0 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 anno Tab. 24 D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 36 C. Dati sulle sostanze d'uso/abuso Dalle tabelle 21, 22 e 24 si può notare, rispetto all’uso secondario riferito all’anno 2005, un aumento notevole del numero dei consumatori di cocaina (288 vs 249); aumenta altresì il n° dei consumatori di cannabinoidi quale sostanza secondaria d’abuso (75 vs 59). Ap CONSUMO DI BEVANDE ALCOLICHE 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Superalcolici Aperitivi, amari, digestivi Vini Birra Non rilevato 9 1 5 2 15 6 15 14 22 3 29 5 28 3 31 4 45 8 57 13 61 13 56 4 0 124 7 0 128 29 0 122 28 4 136 25 0 162 31 0 168 45 0 185 57 0 217 76 0 237 75 0 278 80 0 TOTALE 70 138 178 183 186 227 244 277 346 372 432 Tab.25 Aumenta ulteriormente il numero di consumatori di vino, che rimane la sostanza alcolica di uso primario più diffusa tra gli utenti alcoldipendenti in carico, seguiti – nell’ordine – dai consumatori di birra e superalcolici. % Superalcolici Aperitivi, amari, digestivi Vini Birra Non rilevato 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 12,86 3,62 8,43 8,20 11,83 12,78 11,48 11,19 13,00 15,32 14,12 1,43 1,45 3,37 7,65 1,61 2,20 1,23 1,44 2,31 3,49 3,00 80,00 89,86 71,91 66,67 73,12 71,37 68,85 66,79 62,71 63,70 64,35 5,71 5,07 16,29 15,30 13,44 13,66 18,44 20,58 21,96 20,16 18,51 0,00 0,00 0,00 2,19 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Tab. 26 Nell'anno 2006 si osserva un ulteriore decremento relativo percentuale del consumo di birra (18,51%), rispetto al totale dei pazienti in carico e continua nell’osservato il modico aumento percentuale del consumo di vino, passando dal 63,70% del 2005 al 64,35% del 2006. D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 37 C. Dati sulle sostanze d'uso/abuso CONSUMO BEVANDE ALCOLICHE 220 200 180 160 140 n° pazienti alcolist i 120 1996 1997 1998 100 1999 2000 80 2001 2002 2003 60 2004 2005 40 2006 20 0 Superalcolici Aperitivi, amari, digestivi Vini Birra Non rilevato bevande Tab. 27 Nel 2006 (vedi tab. 27), come per altro negli anni precedenti, la bevanda alcolica maggiormente consumata, tra i pazienti afferiti alla ns struttura, è il vino, seguita dalla birra, dai superalcolici e dagli aperitivi, amari e digestivi. D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 38 “Non possiamo compiere atti di grande dolcezza e pazienza e preparare il miele delle virtù più eccellenti, finché non mangiamo il pane dell’amarezza e viviamo in mezzo alle angosce. Come il miele ricavato dai fiori di timo, piccola erba amara, è di gran lunga il migliore, così più eccellente tra tutte è la virtù che si esercita nelle amarezze più vili, basse e abiette”. San Francesco di Sales D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 39 D. Analisi, valutazione, commenti …. ¾ Anno di attività: XXVII° ¾ Riflessioni sintetiche sulla relazione: Lo scrivente non può che continuare, anno dopo anno, ad esprimere la propria soddisfazione per le attività svolte anche nell’anno 2006 e per la disponibilità e qualità del servizio erogato dal personale afferente alle strutture Dipartimentali; pur essendo tutto perfettibile è innegabile lo sforzo profuso – dalla dirigenza e dal comparto - nel concorrere a realizzare gli obiettivi negoziati con la Direzione Generale; L’enorme lavoro trattamentale, di presa in carico e cura, così come l’attenzione ai percorsi di crescita e di prevenzione dei rischi legati al consumo di sostanze, deriva dalla dedizione (profonda) all’ascolto nel pieno rispetto delle persone e della loro domanda di assistenza sanitaria; pertanto, pur avendo garantito con le esigue risorse in dotazione, ancora una volta, livelli prestazionali efficaci ed efficienti devo comunque ribadire quella che è la tendenza che da diversi anni caratterizza la nostra struttura: la domanda (reale e “propria” rispetto alle funzioni istituzionali) è cresciuta in misura eccessiva rispetto al livello di capacità di erogazione stanziato; la cronica (oramai critica) carenza di risorse umane ed economiche - qualora non rivisitata e corretta in funzione del carico di lavoro, del bacino di utenza e delle caratteristiche geografiche territoriali - porterà inesorabilmente alla creazione di liste d’attesa, alla riduzione quantitativa e qualitativa del servizio offerto o alla chiusura delle sedi distrettuali che non potranno garantire risposte adeguate, sul piano trattamentale multidisciplinare, alle richieste di intervento. Comunque, siamo sempre più consci del fatto che occorre garantire un futuro di cura adeguato - in linea con il susseguirsi dei cambiamenti a cui assistiamo nel variegato ed ampio panorama delle dipendenze - e che inevitabilmente parteciperemo alla prossima grande sfida che si svolgerà nel campo dell’organizzazione e dell’offerta trattamentale. Lo scenario attuale impone ai servizi di prestare particolare attenzione al trend crescente di immissione di cocaina sul mercato. L’abuso di cocaina rappresenta un enorme problema sanitario, per il quale, ad oggi, non esistono trattamenti farmacologici efficaci. La cocaina è un pericoloso agente simpaticomimetico naturale ed è divenuta una droga d’abuso grazie alle sue proprietà euforigeniche autorinforzanti; altresì, è un pericoloso stimolante che crea una forte dipendenza e che, da qualche anno, rappresenta un enorme problema non solo per la salute pubblica negli Stati Uniti, ma è diventato un problema crescente anche in molti paesi europei (tra cui l’Italia), dove negli ultimi anni, si sono registrati forti incrementi nell’abuso della sostanza. L’abuso di cocaina è caratterizzato da ripetute autosomministrazioni per via intranasale, endovenosa o per inalazione tramite fumo. Il rapido incremento della concentrazione di cocaina nel cervello porta ad una breve, euforica, “scarica”, la quale si pensa sia un fattore determinante nel causare e mantenere l’assuefazione. La dipendenza da cocaina si associa a problematiche nella vita sociale e la maggior parte delle persone che ne abusa riferisce anche disturbi d’ansia e stati di depressione. Le complicazioni mediche correlate all’uso di cocaina sono di tipo cardiovascolare, respiratorio e neurologico, e includono anche disturbi di tipo gastrointestinale, quali dolori addominali e nausea. Dato che le farmacoterapie testate finora per il trattamento della dipendenza da cocaina si sono dimostrate per lo più inefficaci, vi è la necessità di trovare trattamenti nuovi ed efficaci. Questi nuovi tentativi di cura si sono concentrati sulle funzioni cerebrali, D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 40 focalizzando l’attenzione sugli effetti della cocaina. La ricerca del vaccino TA-CD costituisce, infatti, un approccio alla terapia completamente nuovo, avendo come target la molecola stessa della cocaina mentre si trova ancora libera nel circolo sanguigno, prima che raggiunga il cervello. Il vaccino TA-CD è programmato per innalzare il livello di anticorpi in circolo contro la cocaina, i quali poi si fissano alla cocaina che è entrata nel flusso ematico a seguito della somministrazione per le diverse vie conosciute. Il complesso anticorpo-cocaina che viene a crearsi è troppo grande per attraversare la barriera ematoencefalica, e in tal modo viene impedito che elevate concentrazioni di cocaina raggiungano il mesencefalo ed esercitino un effetto euforizzante. Si ritiene che l’assenza dello stimolo di gratificazione atteso nel nucleo accumbens, riduca gli effetti psicoattivi rinforzanti della gratificazione legati all’assunzione della cocaina. Sebbene i dati clinici disponibili per questo prodotto siano stati raccolti finora solo su un numero limitato di pazienti, i risultati ottenuti in questa difficile area di studio sono stati incoraggianti e saranno, si spera, rinforzarti dagli esiti positivi degli studi clinici di fase I e fase II. Questi dati sono attesi con molta trepidazione, in quanto un risultato positivo permetterà al prodotto di entrare in studi di fase III quanto prima, assicurando l’emozionante prospettiva di una nuova cura per le persone dipendenti da cocaina entro pochi anni. (1) La risposta attuale - al di là della possibilità di utilizzo a scopo preventivo e/o terapeutico del vaccino (immunizzazione attiva) e dell’attuale indisponibilità di farmaci specifici per il trattamento dell’abuso e della dipendenza da cocaina - impone di tener conto, anche e soprattutto, delle caratteristiche peculiari del paziente cocainomane; a tal proposito si consideri che questo tipo di pazienti sono spesso integrati nel tessuto sociale, sono difficilmente stigmatizzati, hanno delle aspettative nei confronti degli operatori tese ad ottenere una risposta rapida, concreta e che non invalidi la percezione del Sé; sono in grado di condividere, come obiettivo, talvolta una interruzione dell’uso di sostanza, tal altra una ripresa del controllo sull’uso e ciò (spesso) richiede numerosi interventi “brevi” (continui interventi di apertura/chiusura di programmi terapeutici). Le suddette motivazioni hanno stimolato gli operatori della s.c. Ser.T. a ricercare risposte terapeutiche alternative e/o complementari al trattamento ed alla (nostra) precedente gestione clinica del cocainismo; a tal proposito è stata effettuata la scelta di utilizzare l’approccio cognitivo-comportamentale, non solamente in quanto quello più studiato nel campo delle psicoterapie del cocainismo, ma anche perché è uno degli approcci più utilizzati e consente, altresì, la possibilità di realizzare trattamenti costruiti per moduli tra loro complementari e ripetibili (quando necessario), che complessivamente rispondono alle esigenze del singolo paziente, pur se somministrati in modo frazionato e su tempi lunghi. Per i motivi su esposti è stata programmata, lanciata, ed è in corso di realizzazione una sperimentazione che utilizza la psicoterapia cognitivo/comportamentale al fine di valutare l’efficacia di tale strumento terapeutico nella nostra realtà. (1) Tratto da: COCAINA – Manuale di aggiornamento tecnico scientifico – Progetto START – del Dipartimento Nazionale per le Politiche Antidroga. A cura di Giovanni Serpelloni, Teodora Macchia, Gilberto Gerra. D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 41 D. Analisi, valutazione, commenti …. ¾ Sintesi valutativa sulle attività: ¾ L’indice di ricambio dell’utenza, ovvero dei nuovi utenti T.D. ed Alcolisti presi in carico (n° 356 nuovi pazienti distinti in 207 T.D. e 149 Alcolisti), corrisponde a circa il 27,56% rispetto al totale utenza (n° 1292 paz.), innegabile frutto del lavoro, svolto a vari livelli dagli operatori della s.c. Ser.T., s.s.v.dip. Alcologia, s.s.v.dip. Penitenziaria ed ambulatorio per la disassuefazione tabagica, teso a favorire l’avvicinamento al servizio da parte del c.d. “sommerso”; ¾ Si è concluso il terzo anno di attuazione del progetto riguardante l’obiettivo “Organizzazione di interventi di informazione/prevenzione nei confronti delle fasce giovanili di popolazione”; si sintetizza , di seguito, l’attività espletata nell’anno: a) Sono state effettuate 9 riunioni di equipe prevenzione; b) Per i progetti finanziati gli incontri di coordinamento sono stati 35, n. 8 per “SAGE”, n. 7 per “CHANNELS”, n. 10 per “ECCOCI!”, n. 5 per “CHIOCCIOLA 2000”, n. 5 per “LASCIATECI PULITI”; c) Gli istituti scolastici che hanno ricevuto continuità di interventi sono stati 20, su 29 istituti coinvolti; d) E’ stata completata la fase di presentazione del progetto “CHANNELS (finanziato ai sensi della L. 45) alle scuole medie inferiori delle province di Novara, Vercelli, Biella. Hanno partecipato per l’ASL 13, n. 5 istituti con n. 7 docenti presenti; per l’ASL 11, n. 10 istituti con n. 11 docenti presenti. Gran parte dei docenti referenti per l’educazione alla salute presenti facevano riferimento a istituti comprensivi, perciò a più di una scuola media inferiore. Sono state raccolte le adesioni al progetto. E’ stato approntato il materiale, acquisiti gli operatori, avviata la calendarizzazione, formalizzato il contratto per la gestione della procedura FAD (CIC Ivrea); e) E’ stato realizzato un momento di formazione interna all’équiper prevenzione, per condividere i documenti che espongono le nuove disposizioni avviate, nei rapporti con le scuole, dalla convenzione tra Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte e MIUR; f) Il progetto “LASCIATECI PULITI” è stato finanziato dalla Regione Piemonte (Progetti HP) ed ha preso avvio: sono state raccolte le adesioni, è stata avviata la procedura per l’acquisizione di uno Psicologo borsista, si sta realizzando la calendarizzazione, sono stati approntati i materiali; g) Rimane attivo il sito WWW.chiocciola2000.it; è stato attivato un forum dedicato al progetto “Channels” è prevista l’attivazione di un forum dedicato al progetto “Lasciateci puliti”; h) Il Dipartimento “Patologie delle Dipendenze” è entrato a far parte del gruppo di lavoro del “Laboratorio Salute” organizzato dal Comune di Vespolate con la collaborazione dei Comuni della Bassa Novarese ed il patrocinio della Provincia di Novara. D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 42 D. Analisi, valutazione, commenti …. ¾ Si è concluso il Progetto Triennale “attivazione e mantenimento interventi di prevenzione delle infezioni droga-correlate (sieropositività per HIV, epatiti, ecc.)”. Il Progetto, partendo dal compito istituzionale di fare prevenzione della infezione da HIV, e delle altre patologie correlate ai comportamenti a rischio adottati dai T.D., ed evidenziando una difformità di comportamento nelle quattro sedi della s.c. Ser.T., ha inizialmente previsto la individuazione di un gruppo di lavoro formato da almeno un operatore per sede, la preparazione di una modulistica omogenea per valutare la situazione infettivologica, la preparazione e l’utilizzo di una scheda infettivologica da tenere in cartella clinica, dove riportare le eventuali patologie infettivologiche riscontrate e lo schema vaccinale proposto in caso di negatività per HBV e la restituzione ai pazienti in carico degli esiti emersi nel corso delle indagini effettuate. Nel corso del progetto è stata effettuata la discussione sui dati emersi dall’analisi delle schede infettivologiche che, oltre ad incentivare l’attenzione ai comportamenti a rischio dei nostri pazienti, ha evidenziato la necessità di una crescita professionale sulle modalità di counselling pre e post test HIV e per gli altri virus, e a tal fine ci si è formati in gruppo presentando poi a tutti i colleghi delle quattro sedi quanto appreso e ritenuto importante. E’ stata organizzata una giornata di aggiornamento nella quale i vari operatori si sono avvicendati nell’esposizione a tutti i colleghi delle quattro sedi di un lavoro multidisciplinare che spaziava dal counselling pre e post test HIV al counselling ai pazienti tossicodipendenti, alle coppie, alle donne in gravidanza, ai ragazzi ed adolescenti, ai pazienti HIV positivi in fase asintomatica e sintomatica, nonché dal counselling infermieristico a quello degli operatori socio-educativi a quello svolto in carcere con anche indicazioni sul protocollo da applicare dopo esposizione professionale al virus e aspetti medico legali dell’HIV counselling. Nel corso dell’anno è stato definito un percorso diagnostico-terapeutico per le donne dipendenti da oppiacei, in quanto esse, se ancora attive (in riferimento all’uso di droghe), affrontano una gravidanza con maggiori difficoltà rispetto ad una donna che non usa sostanze stupefacenti e presentano una patologia della sfera riproduttiva indotta dalle sostanze d’abuso stesse. Altresì, anche il decorso della gravidanza è a rischio, sia per gli effetti diretti degli stupefacenti sul feto e sulla madre, sia per gli effetti indiretti legati allo stile di vita ed alle complicazioni materne quali carenze di ferro e acido folico, alterazioni del metabolismo glicolipidico, infezioni, malattie sessualmente trasmesse; tali condizioni possono essere particolarmente rischiose per il feto, oltre che per la donna, se non vengono diagnosticate per tempo. La procedura di intervento, perfezionata ed approvata con deliberazione del Commissario dell’ASL 13, ha coinvolto la nostra azienda, l’ASO “Maggiore della Carità” di Novara, il Comune e gli Enti Gestori presenti nella provincia di Novara. ¾ Si è concluso il Progetto triennale “Promozione ed attivazione interventi di collegamento Pubblico/Privato-sociale (Comunità Terapeutiche insistenti nel territorio). Nel corso dei tre anni sono stati individuati una serie di temi di interesse comune in grado da un lato di sviluppare una maggior conoscenza circa i rispettivi ruoli di competenza e di possibile collegamento sinergico e dall’altro di favorire una maggiore informazione e aggiornamento rivolti sia agli utenti delle comunità (su richieste specifiche) sia agli operatori delle D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 43 D. Analisi, valutazione, commenti …. stesse. Sono stati pertanto effettuati 10 incontri rivolti agli utenti della Comunità Terapeutica di Montrigiasco (Gruppo Abele di Verbania) – su specifica richiesta della C.T. visto il numero di utenti interessati – aventi come tema le epatiti acute, epatiti croniche, malattie infettive, Alcol, nozioni di primo soccorso, esami di laboratorio per la funzionalità epatica, HIV, AIDS, Malattie Sessualmente Trasmesse. Sono stati inoltre effettuati 7 incontri rivolti agli operatori durante i quali sono state affrontati le nuove tipologie di consumo, la cocaina, l’Art. 75 del DPR 309/90 alla luce della nuova normativa ed il possibile ruolo delle C.T. alla luce dei nuovi cambiamenti del panorama della tossicodipendenza. E’ stato infine elaborato, così come previsto dal progetto, un opuscolo informativo relativo alle tipologie di intervento offerte in ambito territoriale dal Ser.T. e dalle Comunità. ¾ L’attività ambulatoriale di disassuefazione tabagica ha fatto registrare nell’anno un notevole aumento del n° di persone che hanno fatto richiesta di interventi di disassuefazione tabagica (vedi tabelle relative), incrementando così, tra la popolazione, il numero di persone astinenti dal fumo di sigaretta e contribuendo, conseguentemente, a far diminuire il numero di persone non fumatrici esposte al fumo passivo. Altresì, attraverso il progetto S.AGE. (azione 2) sono stati effettuati interventi di sensibilizzazione sui rischi di tipo sanitario e sociale derivanti dal fumo attivo e passivo, nonché sui benefici della disassuefazione da tabacco, ed è stata lanciata la formazione del counselling breve al personale operante presso i consultori dei distretti di Novara e Ghemme. ¾ Attività di formazione interna autogestita – presentazione e discussione di casi clinici – accreditati ECM - tematiche trattate: “Relazione/Dibattito su un caso clinico di dipendenza da cocaina”; “Relazione /Dibattito su un caso di un soggetto dipendente che richiede un programma alternativo al carcere”; “Relazione /Dibattito su un caso clinico di dipendenza da alcol”; Relazione /Dibattito su un caso di doppia diagnosi”.; ¾ Aggiornamento interno, di Quadrante, – accreditato ECM – Specificità della tossicodipendenza nell’adolescnte - tematiche trattate: “L’adolescente poliassuntore”; L’adolescente monoassuntore”; ¾ Aggiornamento interno per il “Gruppo prevenzione” e per gli operatori interessati – tematica trattata: “Metodologia, elaborazione e costruzione di un questionario”; ¾ Progetto “Chiocciola 2000”: è stata effettuata l’elaborazione dei dati raccolti negli anni precedenti e la loro presentazione nella conferenza del 4 dicembre 2006; il sito omonimo rimarrà attivo. D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 44 D. Analisi, valutazione, commenti …. Per i dati relativi all’accesso al sito vedi tab. seguente: 6344 n° visitatori sito Accessi al sito 2003 4203 112199 n° visitatori sito n° pagine visitate Tab. 28 *per 5 mesi il contatore non ha funzionato 2004 10759 236265 2005 6344 160658 2006 3871 85645 Accessi al sito "Chiocciola 2000" 250000 access 200000 150000 n° visitatori sito n° pagine visitate 100000 50000 0 2003 2004 2005 2006 anno Tab. 29 Nota bene: il dato relativo al n° di visitatori del sito ed al n° di pagine visitate, per il 2005, è un dato parziale, in quanto per problemi tecnici (occorsi nei mesi di marzo, maggio, luglio agosto, dicembre) il contatore non ha funzionato correttamente e molti di questi dati sono andati persi. ¾ Di seguito vengono sintetizzatr le principali iniziative aventi carattere informativo, formativo e di sensibilizzazione svolte nell’a.s. 2005/2006, nell’anno 2006, nonché altra attività derivante da programmazione: Sede di: Novara Tipologia di intervento: interventi informativi Durata: anno scolastico 2005-2006 Descrizione contenutistica: il progetto “Informazione, sensibilizzazione in tema di alcool tossicodipendenza” Destinatari: studenti Istituto Magistrale Novara Importo finanziamenti ricevuti: nessuno D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 45 D. Analisi, valutazione, commenti …. Tipologia di intervento: interventi informativi Durata: anno scolastico 2005-2006 Descrizione contenutistica: “Informazione, sensibilizzazione alcool/tossicodipendenza” Destinatari: Studenti e docenti Liceo Scientifico Antonelli Novara Importo finanziamenti ricevuti: nessuno in tema di Tipologia di intervento: interventi formativi Durata: anno scolastico 2005-2006 Descrizione contenutistica: “Prevenire la droga con assertività” Destinatari: Studenti e docenti Liceo Scientifico Antonelli Novara Importo finanziamenti ricevuti: nessuno Tipologia di intervento: interventi informativi Durata: anno scolastico 2006-2007 Descrizione contenutistica: “Prevenzione alcool e tossicodipendenza” Destinatari: studenti Liceo Sociale Castelli Importo finanziamenti ricevuti: nessuno Tipologia di intervento: interventi informativi Durata: anno scolastico 2005-2006 Descrizione contenutistica: intervento richiesto dal comitato autogestione degli studenti: “informazioni in tema di tossicodipendenza”. Destinatari: studenti Istituto per Geometri Nervi Importo finanziamenti ricevuti: nessuno Tipologia di intervento: interventi formativi Durata: anno scolastico 2005-2006 Descrizione contenutistica: “Formazione all’autoaiuto in situazioni di disagio”. Destinatari: docenti Istituto per Geometri Nervi Importo finanziamenti ricevuti: nessuno Tipologia di intervento: interventi formativi Durata: anno scolastico 2005-2006 Descrizione contenutistica: “La prevenzione possibile: ipotesi di un progetto educativo sano e responsabile” Destinatari: studenti Istituto Alberghiero Ravizza. Importo finanziamenti ricevuti: nessuno D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 46 D. Analisi, valutazione, commenti …. Tipologia di intervento: interventi informativi che proseguono dagli anni precedenti. Durata: anno 2006 Descrizione contenutistica: Il Dipartimento di Patologia delle Dipendenze ha gestito il “Progetto Chiocciola 2000”, finanziato dalla Regione Piemonte nell’ambito del Fondo Regionale per la lotta alla droga - programmi integrati di prevenzione primaria, Legge 45/99. Tale Progetto ha l’obiettivo di portare capillarmente sul territorio dell’ASL 13 risorse informativo-formative riguardanti l’uso di droghe e sostanze stupefacenti e nel contempo rendere più visibili ed accessibili i Servizi e le risorse d’aiuto presenti. E’ inoltre attivo un omonimo sito internet che, oltre ad offrire informazioni sulle medesime tematiche, consente un contatto individualizzato ed anonimo con operatori del settore dipendenze patologiche. Poiché le risorse della s.c. Ser.T. non consentono di svolgere autonomamente tutte le attività previste dal progetto, le attività informative ed il sito sono state gestite in collaborazione con personale appositamente formato. Nell’ambito di “Chiocciola 2000” è stato attivato l’omonimo sito internet (www.chiocciola2000.it) sul quale si possono reperire informazioni su: tabacco, alcool, droghe d’abuso, doping e sulle problematiche correlate, consultare le più recenti normative e la rassegna stampa. È possibile esprimere in modo anonimo le proprie opinioni, oppure scrivere una e-mail agli esperti (medico, psicologo, operatore sociale, staff del progetto) e ricevere una mail di risposta nella propria casella di posta elettronica. E’ possibile anche interagire mediante partecipazione ad un Forum moderato. Il sito permette di richiedere anche l’intervento gratuito dello staff, per incontri informativi e di sensibilizzazione sulle stesse tematiche, rivolti a gruppi di persone. Destinatari: popolazione generale : Interventi 6 E mail ricevute 2 n°visitatori sito 3871; HITS 85.645* *(questi valori sono parziali in quanto per problemi tecnici il contatore non ha funzionato sempre correttamente e molti dati sono così andati persi) Importo finanziamenti ricevuti (per tutti gli anni di intervento): € 88.666,00 Tipologia di intervento: interventi formativi Durata: due anni scolastici (2003/2006) Descrizione contenutistica: Progetto “Eccoci!”: fornire informazioni / formazioni ad alunni ed insegnanti, utili alla prevenzione o individuazione di disagi e di comportamenti a rischio, e all’attuazione delle prime strategie da adottare (contatti, riferimenti, modalità) in caso di presenza degli stessi; Valutare il livello e la congruità delle conoscenze relative agli argomenti proposti (Rapporto con gli adulti; Rapporto con i pari; Le droghe; Le malattie correlate all’uso ed alle sue pratiche;) e correggerle quando errate; Offrire spunti di riflessione e discussione sereni sul significato di diventare adulti, sui ruoli che possono assumere le modalità trasgressive tra i giovani, sull'importanza del gruppo dei coetanei come luogo di comunicazione, condivisione e sana sperimentazione; Favorire la sensibilizzazione delle classi coinvolte all’aiuto degli amici a rischio. Ricercare insieme ai ragazzi strategie alternative al piacere trasgressivo che permettano loro di raggiungere gli stessi obiettivi senza danneggiare la propria salute psico-fisica, con riferimenti a “se stesso”, al “contesto esistenziale”, “valoriale e sociale” ed alla “coscienza di un proprio sano futuro”; D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 47 D. Analisi, valutazione, commenti …. Favorire un processo di comunicazione bi-univoco tra gruppo dei pari e gruppo degli adulti nell’ambito scolastico; Promuovere il counselling aperto ad insegnanti e genitori, atto a supportare situazioni di disagio esistenziale non trattabili in sede di gruppo; Promuovere tra le Agenzie interessate al Progetto, la cultura della ricerca e dell’elaborazione dei dati affinché il lavoro svolto sia quantificabile nel suo rapporto efficacia / efficienza. Nell’anno 2005 sono stati oggetto di intervento n° 270 docenti e 1011 studenti. Nell’anno 2006 sono stati elaborati i dati raccolti mediante i questionari ed è stata realizzata la presentazione dei risultati a docenti, scuole, operatori, il 04.12.2006. Destinatari: Corpo docente ed ausiliario; Genitori (quando fattibile); Alunni delle Classi seconda o terza Media Superiore e terza Media Inferiore, da identificarsi; Importo finanziamenti ricevuti (per tutti gli anni di intervento): € 192.589,18 – Progetto Completato. Tipologia di intervento: informazione e formazione Durata: 2006/2008 Descrizione contenutistica: Progetto “Channels”, finanziato dalla Regione Piemonte nell’ambito del Fondo Regionale per la lotta alla droga - programmi integrati di prevenzione primaria, Legge 45/99. Il progetto prevede interventi informativi e di formazione, in tema di alcool, cannabis, comportamenti a rischio, da realizzarsi mediante lo strumento della formazione a distanza. Destinatari: docenti e studenti delle classi seconde medie inferiori esistenti sul territorio delle ASL 13 (capofila), 11, 12 (progetto di quadrante) Importo finanziamenti ricevuti: €. 61.970,14 Tipologia di intervento: informazione e formazione Durata: 2006/2008 Descrizione contenutistica: Progetto “Lasciateci Puliti”, finanziato dalla Regione Piemonte nell’ambito del Fondo Regionale per i Progetti HP. Il progetto prevede interventi informativi e di formazione, per la prevenzione del tabagismo Destinatari: docenti e studenti delle classi seconde medie inferiori esistenti sul territorio delle ASL 13 – sedi distrettuali di Novara, Trecate, Borgomanero Importo finanziamenti ricevuti: € 14.000,00 Tipologia di intervento: informazione e formazione Durata: anno 2006 Descrizione contenutistica: Progetto “SAGE - Azione 3”: interventi informativi e di formazione alla genitorialità, effettuati in piccolo gruppo, condotti da psicologo esperto. Destinatari: genitori di bambini di età inferiore ai 6 anni, in carico al Ser.T. per alcool/tossicodipendenza, o al Dipartimento materno infantile. Importo finanziamenti ricevuti: € 6.000,00 - Progetto Completato. D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 48 D. Analisi, valutazione, commenti …. Sede di: Trecate Tipologia di intervento: interventi informativi Durata: anno scolastico 2005-2006 Descrizione contenutistica: Incontri, concordati con i docenti, su argomenti relativi alla salute: uso di sostanze stupefacenti (alcol, tabacco, vecchie e nuove droghe), malattie sessualmente trasmesse (con particolare attenzione alla trasmissione dell’HIV), educazione sessuale; discussione intorno ai temi del disagio giovanile per sollecitare atteggiamenti di critica costruttiva e indurre comportamenti assertivi per il rispetto dei propri senza comunque ledere i diritti altrui; informazioni circa i Servizi pubblici disponibili sul territorio: specificità e modalità di accesso. Destinatari: Studenti delle Scuole Medie di Cameri, Romentino; studenti dell’Istituto Tecnico PASCAL di Romentino; studenti dell’Istituto OMAR. Sono coinvolti: operatori del Ser.T.; operatore del Consultorio Familiare di Trecate. Importo finanziamenti ricevuti: nessuno Tipologia di intervento: interventi informativi Durata: anno 2006 Descrizione contenutistica: “Libera ‘mente”: facilitare negli studenti una maggiore conoscenza e consapevolezza di sè Destinatari: studenti ITC Pascal di Romentino Importo finanziamenti ricevuti: nessuno Sede di: Arona Tipologia di intervento: interventi informativi Durata: anno 2006 Descrizione contenutistica: intervento informativo in tema di droghe Destinatari: studenti Scuola Media Inferiore di Lesa Importo finanziamenti ricevuti: nessuno Tipologia di intervento: interventi informativi Durata: anno 2006 Descrizione contenutistica: intervento informativo in tema di alcool e droghe Destinatari: studenti IAL Arona Importo finanziamenti ricevuti: nessuno D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 49 D. Analisi, valutazione, commenti …. Tipologia di intervento: interventi informativi Durata: anno 2006 Descrizione contenutistica: intervento informativo in tema di alcool e droghe Destinatari: studenti ITC Arona Importo finanziamenti ricevuti: nessuno Tipologia di intervento: interventi formativi Durata: anno 2006 Descrizione contenutistica: intervento di peer education in tema di infezione da HIV Destinatari: studenti Sc. Media Sup.,. Ragioneria e Liceo, Arona Importo finanziamenti ricevuti: nessuno Sede di: Borgomanero Tipologia di intervento: interventi formativi Durata: anno scolastico 2005/2006 Descrizione contenutistica: “Star bene con sé e con gli altri”; l’intervento è stato condotto mediante lavoro di gruppo e discussione sul tema di salute, malattia, benessere fisico, benessere psicologico e gestione delle condizioni di malessere psicologico, senso dell’uso di sostanze psicoattive. Destinatari: studenti Liceo Psicopedagogico di Gozzano. Importo finanziamenti ricevuti: nessuno (intervento a pagamento) Tipologia di intervento: interventi formativi Durata: anno scolastico 2005/2006 Descrizione contenutistica: “Immagine di sé e rappresentazione corporea”; l’intervento è stato condotto mediante lavoro di gruppo e discussione sulla percezione e rappresentazione del corpo in adolescenza con un confronto tra il corpo ideale proposto dai mass media e il corpo del soggetto. Destinatari: studenti Liceo Psicopedagogico di Gozzano. Importo finanziamenti ricevuti: nessuno (intervento a pagamento) Tipologia di intervento: interventi formativi Durata: anno scolastico 2005/2006 Descrizione contenutistica: Prevenzione al disagio Destinatari: studenti ENAIP Borgomanero Importo finanziamenti ricevuti: nessuno (intervento a pagamento) D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 50 D. Analisi, valutazione, commenti …. Tipologia di intervento: interventi formativi Durata: anno scolastico 2005/2006 Descrizione contenutistica: “Sostanze e adolescenza”; l’intervento è stato condotto mediante lavoro di gruppo e discussione e somministrazione di questionario sulla rappresentazione che gli adolescenti hanno delle sostanze, l’individuazione delle motivazioni all’uso e le strategie per affrontare l’uso. Destinatari: studenti ENAIP Borgomanero Importo finanziamenti ricevuti: nessuno (intervento a pagamento) Tipologia di intervento: intervento formativo Durata: anno scolastico 2005/2006 Descrizione contenutistica: “Discutiamone”; l’intervento è stato condotto mediante lavoro di gruppo e discussione e produzione di materiale su alcool, uso di sostanze in adolescenza. Destinatari: studenti Liceo Scientifico Borgomanero Importo finanziamenti ricevuti: nessuno (intervento a pagamento). Tipologia di intervento: intervento formativo Durata: anno scolastico 2005/2006 Descrizione contenutistica: “Contro Dipendenza” l’intervento è stato condotto mediante lavoro di gruppo e discussione e produzione di materiale su alcool, uso di sostanze in adolescenza. Destinatari: studenti Liceo Gozzano Importo finanziamenti ricevuti: nessuno (intervento a pagamento) D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 51 D. Analisi, valutazione, commenti …. OBIETTIVI DI MASSIMA DEL D.P.D. PER L’ANNO 2007 I. Prosecuzione delle attività di prevenzione, informazione/formazione e sensibilizzazione sul tema specifico delle dipendenze patologiche e correlati, nei limiti delle risorse organiche disponibili; II. Mantenimento della qualità dell'offerta terapeutica sull'utenza già in carico alle strutture afferenti al dipartimento tenendo conto della necessità di dover espletare, nell’attività ordinaria del servizio, incombenze aggiuntive di tipo amministrativo (Es.: consegna questionari di gradimento; consegna modelli privacy; etc.); III. Valutazione delle nuove richieste di presa in carico, verificandone la compatibilità con i carichi di lavoro esistenti e le risorse a disposizione (umane ed economiche); IV. Prosecuzione delle attività del "Gruppo Qualità Ser.T” mediante: a) Definizione di percorsi studiati esitanti nella definizione ed esplicitazione, anche scritta, di Percorsi di Cura Integrati (Integrated Care Pathways: ICP), es. con i servizi sociali di ambito, NPI, Psichiatria, Tribunale dei minori, etc; b) Studio di un sistema informatizzato, in rete con le altre sedi operative delle strutture dipartimentali, con il concorso del CED, finalizzato a registrare i dati di attività/prestazioni del D.P.D., anche al fine di rispondere al debito informativo con uno strumento innovativo, efficace ed efficiente. V. Prosecuzione dei progetti finanziati dalla Regione Piemonte nell’ambito del Fondo Regionale per la lotta alla droga – Legge 45/99 - nell’ambito delle iniziative a favore della lotta alle dipendenze patologiche e progetto HP Regione Piemonte: “CHANNELS” e “LASCIATECI PULITI” VI. Prosecuzione della collaborazione con Università, Ufficio Territoriale del Governo, Provincia, Comuni, A.S.O. “Maggiore della Carità”, Lega Tumori, s.c. Qualità ed Organizzazione, s.s.v.d. Epidemiologia, Comunità Terapeutiche presenti sul nostro territorio, altri Enti, etc, su tematiche inerenti le Dipendenze Patologiche e loro correlati; VII. Prosecuzione dei programmi di formazione interna ed aggiornamento permanente per operatori Ser.T. - D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 52 A sera tardi, quando il giorno si è inabissato dietro di noi, mi capita spesso di camminare lungo il filo spinato e dal mio cuore s’innalza sempre una voce che dice: “La vita è una cosa splendida e grande. A ogni nuovo crimine o orrore dovremo opporre un nuovo pezzetto d’amore e di bontà che avremo conquistato in noi stessi. Possiamo soffrire ma non dobbiamo soccombere”. Etty Hillesum D.P.D.: s.c. Ser.T.- ssvd Alcologia - ssvd Penitenziaria 53