Periodico della Comunità Montana del Catria e Cesano
C eC
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Dal prossimo numero Catria e Cesano avrà inoltre uno spazio per i
lettori che vorranno scriverci. Siamo certi che le vostre idee e i vostri suggerimenti potranno valorizzare al meglio la nostra azione,
che con forte spirito di collaborazione e profondo pluralismo abbiamo cercato di portare avanti: nelle progettualità, nei servizi, nel
turismo, nel sociale...
Il Presidente della CM
Gigetto Tarsi
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nche questo numero, come avrete notato, esce insieme
al periodico “La Nostra Valle”. Questa scelta, oltre a permetterci un sensibile risparmio finanziario, offre la possibilità ai nostri lettori di avere contemporaneamente due
giornali, certamente diversi tra loro ma che trattano entrambi temi riguardanti la Val Cesano.
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I Siti ufficiali dei nostri enti:
Comunità Montana
http://www.cm-pergola.ps.it/
e-mail: [email protected]
Comune di Fratte Rosa
http://www.provincia.ps.it/comune.fratte-rosa/
e-mail: [email protected]
Comune di Frontone
http://www.provincia.ps.it/comune.frontone/
e-mail: [email protected]
Comune di Pergola
http://www.provincia.ps.it/comune.pergola/
e-mail: [email protected]
Comune di San Lorenzo in Campo
http://www.provincia.ps.it/comune.san-lorenzo/
e-mail: [email protected]
Comune di Serra Sant’Abbondio
http://www.provincia.ps.it/comune.serra/
e-mail: [email protected]
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Giubileo del 2000
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na.
Il progetto di massima è rivolto ai
bambini che vanno da 0 a 12 anni
ed ha valenza prettamente culturale. Sono stati acquistati materiali
ludici i quali diventano mediatori in
quanto favoriscono il gioco, la partecipazione attiva, consentono al
bambino l’esperienza delle regole,
la percezione, la comunicazione.
Grazie alla presenza dell’educatore, si opera attraverso tre livelli:
livello cognitivo nel combinarsi delle curiosità esplorative percettive,
livello affettivo con l’espressione individuale dei sentimenti e delle emozioni ed il livello dell’autonomia per
il mettersi alla prova. Il gioco diventa quindi principale fonte di sviluppo e non più confinato in un periodo della vita.
Le aree del gioco riguardano lo spazio morbido per bambini da 0 a 6
anni, i giochi da tavolo, le letture e
i laboratori.
Tra gli interventi programmati nel
progetto, ce n’è uno svolto proprio
lo scorso 30 aprile: “Auto: farne a
meno per un giorno”, realizzato con
il patrocinio del Comune di Pergola
e in collaborazione con le Associazioni Sportive e Culturali dei Comuni membri.
È stato un pomeriggio di divertimento, lungo le strade del centro
storico di Pergola, coinvolgendo
bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni
in giochi, tornei e gare sportive.
Confidando nella buona volontà dei
genitori nel sacrificare un po’ del
proprio tempo libero per mettersi
totalmente a disposizione dei propri figli, ci auguriamo di vedere crescere e consolidare l’iniziativa promossa.
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La legge 285/97 concernente la
“Promozione di diritti ed opportunità per l’infanzia e l’adolescenza” ha
consentito agli Enti Locali capofila,
in questo caso la Comunità Montana del Catria e del Cesano, di progettare iniziative ed attività per
l’ambito territoriale, costituito dai
cinque Comuni membri.
Il progetto di realizzare un Centro Giochi in ognuno dei Comuni
membri rientra nel piano territoriale triennale ratificato con l’accordo di programma tra gli Enti
locali interessati, l’ ASL n. 3 di
Fano, il Provveditorato agli Studi
di Pesaro, il Centro di giustizia
minorile dell’Emilia Romagna e
Marche. Tali attività, sono volte
al conseguimento delle finalità
specifiche della legge e intendono soddisfare la carenza di gioco
e aggregazione spontanea che
tra i bambini sta venendo meno
a causa dei sempre maggiori impegni (att. sportive, musicali,
ecc..) dei bambini nel dopo scuola.
Per una migliore gestione e coordinamento del lavoro svolto dal
personale
selezionato, inserito nei cinque
Centri, si è ritenuto necessario stipulare una convenzione tra Comunità Montana del Catria e del
Cesano e l’Associazione “Isabella
Petrucci” di Fratte Rosa, che da diversi anni lavora nel settore.
L’Associazione è sorta nel 1993
su iniziativa di un piccolo gruppo
di persone per ricordare l’amica
conterranea Isabella, insegnante di scuola Materna, ricercatrice
e sperimentatrice nel campo dell’infanzia, prematuramente scomparsa. L’Associazione che non ha scopo di lucro, persegue l’obiettivo di
collaborare con coloro che si occupano di ricerca sul gioco e sull’infanzia promuovendo e sostenendo
iniziative e progetti.
Il progetto di base ricalca infatti l’iniziativa attivata due anni prima, con
successo da tale Associazione che
nel tempo ha promosso le seguenti
attività: Seminari Formativi rivolti a
insegnanti, mostre sul gioco e giocattolo, Ludobus, ecc.
Successivamente il Comune di S. Lorenzo in Campo ha inaugurato nell’anno 1998 il Centro Gioco presso
la sede della locale scuola mater-
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Il centro gioco
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La Comunità’ Montana si è fatta carico a suo tempo (Dicembre 1997)
di coordinare e promuovere un piano strategico degli interventi proposti da diversi enti a soggetti del
nostro territorio ( fra cui la Diocesi
di Fano e tutte le Parrocchie del nostro comprensorio, tutti i comuni,
la provincia di Pesaro e Urbino, la
Camera di Commercio, i Monaci
Camaldolesi, l’Azienda Speciale
Consorziale del Catria e la
Montimar), che prevedeva una serie di progetti mirati al recupero storico culturale e artistico di beni e
manufatti religiosi e storici di proprietà pubblica o privata, di realizzare una rete di accoglienze e
ricettività per i pellegrini del Giubileo e in generale per coloro che sono
interessati al turismo religioso e
culturale funzionalmente integrati,
offrendo in particolari ai giovani opportunità di occupazione stabile in
un settore di grande rilevanza culturale e religiosa e di indubbio interesse generale.I progetti da noi presentati come nella maggior parte di
quelli relativi alla nostra Provincia
non sono stati ammessi a finanziamento fatta eccezione per quello
relativo alla realizzazione di parcheggi
a Fonte Avellana. Il progetto finanziato per un importo di 700.000.000
ai quali vanno aggiunti altri
50.000.000 di coofinanziamento da
parte della nostra Comunità Montana prevede la realizzazione di n. 130
posti macchina e il collegamento con
bus –navetta con i comuni di Serra
Sant’Abbondio, Frontone e Pergola.
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I poeti dell’Eremo
a cura di Angelo Verdini
Il gruppo, attivo dal 1991 e con
sede ufficiale presso il circolo
COVAGI-FENALC di Petrara di Serra Sant’Abbondio, è attualmente
costituito da Sandro Caverni, Meri
Angela Della Virginia, Silvia Faggi
Grigioni, Elisabetta Mascioni, Paola Martinelli, Simona Palazzetti,
Angelo Verdini. Oltre alla ormai
nota “Cena del Poeta” (importante appuntamento culturale dell’alta valle del Cesano, che si svolge
l’ultimo sabato del mese di novembre di ogni anno), il gruppo ha
operato con le scuole, pubblicando due raccolte di versi di alunni e
studenti (Poeti in erba e Sogni che
resistono all’attacco) ed è impegnato nella valorizzazione delle
voci poetiche più genuine e atten-
te del nostro entroterra (impegno
testimoniato dalla realizzazione
dell’antologia “Dove sono gemme
su alberi nel vento “, che contiene
una introduzione di Umberto
Piersanti, e dall’uscita di quattro
numeri tematici della omonima rivista, con i titoli: “Dell’inizio”, “Lo
sguardo e le mani”, “Omaggio a
Giovanni Mazzoni”, “Degli angeli
necessari”). Non è facile oggi dare
uno sguardo globale alla confusa
contemporaneità: la poesia immersa nella vita, seleziona parole non
ordinarie contro l’inflazione, dà
voce non contaminata ad un linguaggio altro, che va dal dentro al
dentro, allontana il dolore, toglie
le maschere, aggredisce l’ingiustizia, costruisce e rispetta.
LA QUERCIA
di Sandro Caverni
LA FACCIA DEL VENTO
di Meri Angela Della Virginia
Qui
al centro del tutto
col sole negli occhi
guardo.
E le cose nascono
seducono i colori
toccati dai riflessi
e ai contorni si concedono pigre
per farsi immagini,
quadri.
Qui
al centro del tutto
c’è la faccia del vento
che sconvolge, confonde, accarezza
poi si nasconde nel gioco.
Ha due mani due piedi
due occhi grandi di tempo
e due labbra che raccontano fiabe.
Fiabe dolci di ieri
fiabe tristi di oggi
e una regina piccina
che ha perso il suo trono.
Amo la quercia
di casa mia,
gigante quieto
che sfida le tempeste
e braccia contorte
distende verso il cielo.
Abbraccio il tronco corrugato
e penso…
Alla catena lunga, dei tuoi giorni;
a quando eri
tenero arboscello,
alle foglie infinite
che hai mutato,
ai frulli d’ali
di perduti uccelli
a torride estati
e gelide invernate,
al vento furioso
gagliardo nemico
d’incessanti lotte.
Quando io non sarò
tu resterai
chissà per quanto ancora!
Sarai i miei occhi
sulla verde valle,
ascolterai per me
le melodie dei passeri
e i passi delle volpi,
per me sentirai
i profumi del bosco a primavera
l’odore aspro della terra bagnata.
Io ci sarò
se tu ci sarai.
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Ben arrivata,
Europa!
Le agenzie nazionali di Italia,
Francia, Spagna e Inghilterra del
Programma Socrates della Commissione Europea hanno approvato all’unanimità, nell’ambito del
sottoprogramma Comenius 1, il
Progetto Educativo Europeo “Giochi e giocattoli nella tradizione”
promosso e coordinato dalle scuole elementari della Direzione Didattica di Pergola. Accanto alle scuole elementari del nostro Circolo
(Pergola, San Lorenzo in Campo,
Serra Sant’Abbondio e Fratte Rosa,
dove si insegna anche la lingua
straniera) aderiscono al progetto
le scuole partners di Ipswich,
Neuville en Ferrain e Lleida.
Il progetto, che, nella sua fase
preparatoria, si è avvalso del contributo e della collaborazione dei
Comuni, della Comunità Montana
e di alcune associazioni, nasce
dalla consapevolezza dell’urgenza dello sviluppo della dimensione europea dell’insegnamento e
di una mentalità più aperta all’accettazione, allo scambio, al confronto. Il progetto è ben integrato nella storia didattica del Circolo (una delle azioni sperimentali della autonomia riguarda proprio il gioco) e nella tradizione del
nostro territorio (l’Associazione
“Isabella Petrucci” di Fratte Rosa
e il lavoro della C.M. sui centrigioco confermano questa importante attenzione). Bambini, insegnanti di L2 e insegnanti di classe stanno già lavorando con convinzione ed entusiasmo. Presto
si ritornerà sull’argomento per
diffondere i primi risultati, in termini di apprendimenti e di emozioni.
Il direttore didattico
Angelo Verdini
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I Depliants
della Comunità
Montana
Sono pronti e ormai in fase di
distrbuzione i cofanetti contenenti
i pieghevoli promozionali della Comunità Montana.
Tratteranno sinteticamente 7 temi
diversi e saranno anche disponibili nelle lingue inglese, francese, tedesco.
G.P.
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differenze e campanilismi e si lavora insieme il metodo della
concertazione certamente si rafforza, elimina le diffidenze reciproche e spinge sempre più ad operare uniti.
Questa sorta di teoria ha trovato
applicazione in varie iniziative di questa Amministrazione comunitaria nel
corso dell’attuale legislatura.
Molte delle iniziative illustrate negli articoli che troverete in questa
e nelle successive pagine perseguono questo obiettivo.
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Oggi si parla spesso di concertazione
come di un metodo di lavoro tra più
soggetti tendente a conciliare le esigenze di tutti attraverso il
perseguimento di un obiettivo comune. Ogni soggetto coinvolto è consapevole che dovrà rinunciare a qualcosa a favore degli altri poiché le ragioni dello stare insieme prevalgono
su quelle della dissociazione.
Come primo passo la politica della
concertazione si traduce in intese,
accordi di programma, protocolli e
deleghe attraverso cui perseguire gli
obiettivi comuni. Se si superano
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Perseguire obiettivi comuni con
la politica della concertazione
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Nel 1997-98 la Comunità Montana
(CM) ed i suoi Comuni membri hanno dibattuto a lungo sulla opportunità di associarsi relativamente
alle attività di promozione turistica. Con delibera regionale dell’Agosto 1997 le vecchie APT venivano
infatti sostituite con un nuovo organismo regionale che promuove
il turismo nella nostra Regione coinvolgendo direttamente i Comuni. Si
comprende come si debba, in questo settore come in altri, praticare
la concertazione per presentarsi,
nei confronti del nuovo Organismo
Regionale, in veste di unico
referente in grado di rappresentare le esigenze degli Enti associati.
Per queste ragioni la CM ed i suoi
cinque Comuni hanno sottoscritto
uno specifico accordo sul turismo
che delega l’Ente comunitario ad
operare, entro certi limiti, per conto dei suoi Comuni nel settore del
turismo.
Nel precedente numero del
giornalino ho già citato alcuni risultati concretizzatisi proprio in virtù
di questo accordo; ne riprendo uno
che, più degli altri, documenta il
successo della politica della
concertazione. Forte della delega
conferitagli la Comunità Montana
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Gestione associata
della promozione turistica
ha potuto infatti rivolgersi anche ad
altre realtà amministrative per verificare se sussistono le ragioni per
allargare l’intesa attuale andando
a definire un territorio più ampio di
quello del comprensorio montano.
Il territorio individuato è l’intero
bacino
del
fiume
Cesano;
l’interlocutore il Comune di
Mondolfo. Ne è nato un altro protocollo d’intesa aperto anche ad
altre aree d’interesse – in particolare la gestione associata dei servizi – che ha già prodotto un primo
risultato concreto, un progetto congiunto per la valorizzazione del turismo in tutta la Val Cesano.
Quante volte si è parlato di questa
valle di confine, dell’idea di farne
qualcosa di diverso e di più di una
semplice espressione geografica.
Credo che questa sia la prima volta in cui, superate tante difficoltà e
diffidenze, i poli amministrativi
estremi, la Comunità Montana ed il
Comune di Mondolfo, si danno un
metodo di lavoro ed una piattaforma comuni per valorizzare tutto il
bacino del Cesano ed auspicano
l’adesione all’intesa anche degli
altri comuni vallivi.
L’Assessore
Dott. Guido Peverieri
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Parliamo dell’evento sisma.
Le carte sismiche della Prefettura indicano che la nostra zona è soggetta a movimenti tellurici sino al nono
grado della scala Mercalli.
Vuol dire il 60% delle abitazioni saranno inagibili, una popolazione in
preda al panico, inebetita colpita anche negli affetti più cari; niente luce,
acqua, riscaldamento, mezzi di trasmissione e comunicazione. L’ospedale sarà ancora funzionante? Sarà
in grado di fare fronte alle richieste
di ricovero? La massa dei senza tetto dove sarà ospitata con immediatezza? Con quali mezzi saranno salvati i sepolti vivi dalle macerie? Perché questo - e solo in parte – è il
panorama che si presenterà dopo un
terremoto dell’ottavo grado.
Durante l’ultima guerra mondiale,
quando le sirene annunciavano l’allarme aereo la popolazione staccava l’interruttore dell’energia elettrica; chiudeva la chiavetta del gas di città, prendeva la maschera antigas (ne erano
state distribuite molte) e più o meno
ordinatamente si poneva al riparo di
un muro maestro negli scantinati. Eravamo psicologicamente preparati agli
eventi bellici ed eravamo stati costretti anche ad esercitazioni pratiche.
Oggi sappiamo come dovremmo comportarci?
Come si attuano i piani d’emergenza
previsti per ogni Comune? Quanti
hanno previsto le aree da utilizzare
per i senza tetto? Sono state effettuate le suggerite esercitazioni?
La legge prevede che la C.M. sia delegata a risolvere i problemi di Protezione Civile; per fare cosa se manca
la sensibilità al problema ed i fondi
necessari?
- “Eppur si muove” affermò Galileo;
qualcosa è stato fatto; mi auguro
ed auguro a tutti che nel futuro
l’Assessorato alla Protezione Civile goda di maggior credito.
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Gli eventi calamitosi che possono riguardarci sono:
1 - Sisma
2 - Incendi boschivi
3 - Frane
M.A.
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Comunicazione
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Il Presidente della Comunità Montana del Catria e Cesano vista la
deliberazione C.C. n.22 del 06.06.1996 di approvazione del regolamento per la erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi ecc. in
applicazione dell’art. 12 della Legge 07.08. n. 24 stabilisce quale
termine ultimo di presentazione delle domande per la richiesta di
concessione dicontributi per la migliore riuscita delle manifestazioni
organizzate dagli Enti, dalle libere forme associative o da privati,il
giorno 31 maggio 1999.
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Ma a che punto siamo? Siamo all’anno 1 o giù di lì; un passo avanti è
stato fatto per quanto riguarda la
prevenzione ed il primo intervento
per gli incendi boschivi; (quest’anno
la Comunità Montana di Pergola terrà a Serra S. Abbondio un corso di
circa 70 ore per la prevenzione degli
incendi boschivi).
Si è costituita un’associazione forma-
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Ecco quindi che se l’evento calamitoso
può essere considerato “casuale”, la
risposta della popolazione colpita e
l’opera dei gruppi di “Protezione Civile” dipende dalla loro preparazione.
ta da circa 40 iscritti che garantisce
nel periodo più caldo dell’anno la copertura di punti d’avvistamento, un
centro operativo e tre squadre d’intervento su mezzi propri. I risultati
ottenuti negli scorsi anni sono stati
ottimi; in tutto abbiamo avuto meno di
un ettaro distrutto dagli incendi; si pensi a cosa è accaduto nella zona di
Genga o in altre parti dell’Appennino
Marchigiano.
Per il resto è notte fonda! Il fatto che i
volontari di cui sopra girino per strade
disastrate con mezzi propri la dice lunga; nei bilanci dei cinque Comuni che
formano questa Comunità Montana
non esiste neppure la voce “previsioni
di spese per la Protezione Civile”.
Ma ovunque esiste scarsa sensibilità
al problema; si seguita a pensare all’evento calamitoso come ad una casualità; per l’incendio boschivo c’è
un’attenzione differente, perché se
ne verificano a decine tutti gli anni e
prossimi alla nostra zona.
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Ogni qual volta si verifica un evento
calamitoso più o meno naturale apprendiamo dalle fonti d’informazione
che l’intervento della “Protezione Civile” è stato di valido aiuto per la cittadinanza; sono state erette
baraccopoli, sistemate tende e
container, si è provveduto a distribuire coperte e viveri, allestiti ospedali
da campo, ripristinati servizi idrici ed
elettrici e mezzi di comunicazione, si
sono soddisfatte le esigenze elementari per una vita organizzata con particolare riguardo per ammalati, anziani, bambini.
Il tutto in tempi estremamente brevi
se rapportati alla gravità di quanto è
accaduto; ma poiché l’evento è considerato casuale (e non è così) anche il confluire di una massa di uomini e mezzi è ritenuto tale.
Ma non è così; la “Protezione Civile”
è un’istituzione che opera su tutto il
territorio nazionale, formata da volontari e non, preparati ed addestrati e muniti di mezzi necessari per operazioni di pronto intervento nei confronti delle popolazioni colpite da calamità.
Ma c’è di più; poiché rilevamenti a livello nazionale consentono di conoscere quali sono ad esempio le zone
a maggior rischio sismico ( è prevista
anche la gravità della scossa tellurica)
o soggette a inondazioni per le
tracimazioni dei fiumi, ad alluvioni, a
frane , esistono dei precisi piani di
prevenzione ed intervento ed altrettanto precise indicazioni per la loro
attuazione.
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A proposito di... Protezione Civile
Pergola, 06.03.1999
Il Presidente
Gigetto Tarsi
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nizzare corsi di fotografia, ecc. Con
la pubblicazione del volume ”Gli Statuti comunali di San Lorenzo in
Campo e di San Vito”, si è sicuramente divulgata un opera di alto valore culturale e storico. Si è cercato
anche di dare maggior rilievo alla biblioteca comunale potenziandola con
l’acquisto di nuovi libri e rendendola
più fruibile aumentando gli orari di
apertura. Grazie alla partecipazione
di tutta la cittadinanza, con il contributo dell’amministrazione comunale e della C.M. si è svolta con notevole successo la mostra mercato dei
prodotti dell’artigianato, dell’agricoltura e dell’antiquariato denominata
“MESTIERI E MERCANTI”. Grosso
consenso ha ottenuto anche la rievocazione storica in costume medioevale del “Palio dei Della Rovere”.
Queste iniziative, con la fiera di San
Lorenzo dell’11 Agosto, la Sagra del
Castagnolo, la Sagra della
Bruschetta, la stagione teatrale, la
prossima riapertura dei musei comunali, rientrano nel nostro programma di promozione turistica. Per
la sistemazione, l’esposizione ed il
restauro dei reperti del nostro museo archeologico, sono stati reperiti
finanziamenti da diverse Istituzioni
per più di 160.000.000, i lavori saranno ultimati presumibilmente per
l’estate del 1999. Per quanto riguarda gli interventi sulle nostre due frazioni, a San Vito è stato sistemato
e migliorato l’impianto di illuminazione, è stato costruito un impianto di fitodepurazione per il trattamento delle acque nere, sono stati
sistemati alcuni parcheggi, è stata
consolidata la chiesa di San Francesco, l’impresa Guidi per conto dell’Istituto Autonomo Case Popolari
IACP sta ristrutturando la ex scuola elementare per ricavarne 4 appartamenti. A Montalfoglio è stata
ripristinata la cinta muraria ed è
stato riportato alla luce un vecchio
torrione, per un importo di
200.000.000
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uno ad uno i vecchi negozi. Sempre con l’ottica di rivitalizzare e valorizzare il centro storico, diversi
interventi stanno per essere realizzati, come la ripulitura ed il restauro della settecentesca fontana della Pieve ed il rifacimento del
marciapiede sotto i portici. Non è
stato dimenticato l’impegno per la
ciclo - pedonale che da Miralbello
conduce a San Lorenzo, che è stata realizzata nel tratto Ponte Rotto – Via Zara, con il lavoro e la professionalità dei nostri dipendenti
comunali.
Con l’installazione di un denitrificatore
alla stazione di sollevamento di San
Severo, sono stati superati i gravi disagi per il verificarsi dell’alta concentrazione di nitrati rendendo l’acqua
del nostro acquedotto potabile. E’
stato realizzato un tratto di fognatura per un importo di 130.000.000 che
collega la zona dell’Hotel Giardino con
il depuratore. E’ attualmente in corso
l’appalto, con un investimento di circa 320.000.000, per la realizzazione
della rete fognaria e dell’impianto di
depurazione di Miralbello e Pieve San
Vito. Tra i lavori pubblici sono inoltre
da annoverare: l’asfaltatura di un
tratto di strada comunale tra
Montalfoglio e San Vito, la recente
asfaltatura delle strade interne al
paese, i lavori per il completamento
del nuovo campo sportivo, la costruzione dei loculi al cimitero di San Vito,
inoltre l’Amministrazione comunale
è in procinto di realizzare i loculi nel
cimitero del capoluogo. Nel campo sociale, per chi ne ha bisogno e
per chi è in precarie condizioni economiche, è stato istituito il servizio
di assistenza domiciliare con l’impiego degli obbiettori di coscienza.
Inoltre l’Amministrazione comunale
ha aderito al progetto “Margherita”
predisposto dalla Comunità Montana,
per l’inserimento nel mondo scolastico e del lavoro delle persone disabili
e portatori di handicap. Per venire
incontro alle esigenze dei giovani
laurentini, si sono sistemati dei locali per dar modo ai ragazzi di incontrarsi, di ascoltare musica, di orga-
L’Assessore della C.M.
Lamberto Barbadoro
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San Lorenzo in Campo, ha avuto
una crescita economica considerevole, in quanto diverse aziende industriali ed artigianali si sono
insediate nelle aree messe a disposizione dall’Amministrazione comunale, ed ha avuto anche un consistente sviluppo edilizio, una espansione urbanistica ed un discreto
aumento della popolazione. In questi ultimi quattro anni è stata, completata la zona industriale di
Miralbello, migliorato l’accesso alla
zona industriale di San Severo e
soprattutto è stata urbanizzata
parte della zona industriale denominata “San Severo II”, che permetterà una nuova espansione.
Per programmare un ordinato sviluppo urbanistico l’Amministrazione
comunale si è dotata del Piano
Regolatore Generale, che dopo
essere stato ampiamente discusso con i cittadini, è stato approvato dal consiglio comunale all’unanimità.
Essendo l’attuale scuola media ai
limiti della agibilità ci si è posti il
problema di costruire una nuova
sede. Utilizzando fondi di bilancio
si sono iniziati i lavori e con un successivo finanziamento statale a
fondo perduto, l’opera verrà completata
entro
l’anno.
Ci
auspichiamo di riuscire a trasformare successivamente il vecchio edificio scolastico dandogli una destinazione per servizi e pubblica utilità, soprattutto con lo scopo di dare
un nuovo assetto urbanistico al
nostro centro storico, ed un impulso vitale alle attività commerciali
già esistenti, cercando di trasformare il nostro paese, attraverso un
opera di modernizzazione, in una
“città”. È quindi nostra intenzione
dar vita ad un circuito di negozi, con
specialità merceologiche diversificate e di qualità. Solo così, creando all’interno del centro una sorta
di “ipermercato” tra vie e monumenti, in un raggio di 100 150 metri, forse sarà possibile evitare quell’effetto deleterio che la grande distribuzione sta penalizzando ad
○
San Lorenzo in Campo:
un paese che diventa una città
7
C a t r i a
C e s a n o
Le interviste
Gigetto Tarsi - Presidente della
Comunità Montana del Catria e Cesano
L’Intesa Istituzionale di Programma
tra Governo e Giunta della Regione
Marche indica tra le priorità la
Pedemontana. Al Presidente della
Comunità Montana del Catria e
Cesano di Pergola Gigetto Tarsi, uno
dei più convinti sostenitori della
Pedemontana abbiamo chiesto di farci il punto della situazione.
L’accordo di programma tra Governo e Regione Marche per l’utilizzo
dei fondi del terremoto, prevede
che “le infrastrutture stradali
prioritarie sulle quali sono necessari interventi di adeguamento
sono: la SS 76, la SS 77, la
Pedemontana nel tratto che attraversa l’intera area colpita dall’evento sismico (da Muccia a Cagli).”
E’ un risultato importantissimo perché accoglie in pieno le richieste che
avevamo avanzato e un sogno si
trasforma in realtà.
Può darci qualche dato tecnico?
Per il tratto Fabriano-Cagli è previsto un costo di progettazione di circa 15 miliardi e un costo di realizzazione di circa 350 miliardi. Il costo
complessivo per la progettazione
delle 3 priorità (SS 76,SS 77,e
pedemontana), dovrebbe aggirarsi
sui 71 miliardi (15 + 26 +30) di questi 42,6 sono a carico dei fondi disponibili dall’intesa istituzionale di
programma Governo –Regione, la
restante quota per 28,4 miliardi a
carico dell’ANAS. Il tratto ricadente
nel territorio della provincia di Pesaro
(Morello-Cagli) è di 12 km circa.
Quale merito va ascritto all’amministrazione da lei presieduta?
8
Il merito più grande è di aver creduto possibile questo risultato e di aver
insistito con convinzione per far rientrare questo importante collegamento viario tra quelli beneficiari dei fondi del terremoto.
Se pensiamo all’inconcludente e rissoso dibattito che per decenni ha
caratterizzato il confronto tra gli amministratori sul problema della realizzazione
o
meno
della
Pedemontana o su quale percorso
dovesse seguire e lo confrontiamo
con la posizione unitaria espressa
attualmente dalla nostra Comunità
Montana è evidente che abbiamo lavorato molto e soprattutto in profondità.
Si tenga conto che fino a 2 anni fa lo
stesso consiglio della nostra Comunità Montana era diviso sulla realizzazione o meno e sul tracciato della
strada in oggetto, mentre nel novembre scorso in un convegno da noi organizzato a Serra Sant’Abbondio siamo stati in grado di proporre un
tracciato unanimemente accettato
anche dai Comuni Di Frontone, Pergola, Serra Sant’Abbondio.
Quali sono state le tappe più importanti della vostra azione?
Abbiamo proposto un accordo di
programma da realizzare tra le 3
Comunità Montane di Pergola, Cagli, Fabriano, le 2 provincie di Pesaro
e Ancona, la Regione Marche, i comuni interessati di Fabriano,
Sassoferrato, Serra Sant’Abbondio,
Pergola, Frontone, Cagli. In questa
proposta abbiamo messo a disposizione 100.000.000 di L (70.000.000
della nostra Comunità Montana,
10.000.000 del Comune di
Frontone,10.000.000 del Comune di
Pergola, 10.000.000 del Comune di
Serra Sant’Abbondio) da utilizzare
quale nostro contributo alle spese
di progettazione,, a dimostrazione
della nostra chiara volontà. Molto
importante è il lavoro svolto insieme
agli amministratori della provincia di
Ancona ed in particolare della Comunità Montana di Fabriano. Il collegamento pedemontano tra le 2 province è stato inserito su nostra richiesta tra le priorità, nel documento preliminare per il patto territoriale sottoscritto a Fonte Avellana l’8
febbraio scorso che vede coinvolte
le 3 Comunità Montane di Pergola,
Fossombrone, Fabriano.
Quali sono stati a suo giudizio gli
altri fattori che hanno contribuito a determinare questo importante risultato?
Sicuramente la posizione netta e
chiara assunta oltre che dalla nostra Comunità Montana anche dal
Comune di Pergola ed in particolare dal Sindaco Conti, Questa è servita a modificare l’atteggiamento
dell’Amministrazione Provinciale ed
in particolare del Presidente
Bernardini il quale si era sempre
opposto alla realizzazione di questa strada e che ha dato un importante contributo per la definizione
del tracciato proposto. Giorni fa ho
incontrato l’assessore ai lavori pubblici Mirco Ricci che mi ha informato
sull’intesa di programma GovernoRegione e mi ha assicurato il suo
impegno futuro.
Visto che non è mai troppo tardi per
redimersi è auspicabile che anche
altri amministratori provinciali prendano atto di questa situazione
nuova, spingano nella direzione
giusta e ricordino che siamo da
troppo tempo in attesa di notizie
concrete per la 424.
A livello regionale mi pare evidente che il Vice-Presidente Berionni e
l’assessore Mentrasti abbiano mantenuto gli impegni presi, vogliamo
ringraziarli per la coerenza invitandoli a perseverare.
Presidente ha qualche rammarico?
Due in particolare.
Il primo è il silenzio degli amministratori della Comunità Montana e
del Comune di Cagli……
Il secondo è rappresentato dalle
inutili polemiche che i soliti “ritardatari” vorrebbero alimentare continuando a contrapporre Intervalliva
e Pedemontana, ma in realtà queste 2 ipotesi non sono tra loro alternative.
La Pedemontana nel tracciato concordato non è la “strada per i turisti della domenica”, bensì un collegamento razionale tra Fabriano
e Cagli, tra Fabriano e Pergola, tra
Pergola e Cagli.
La nostra proposta prevede infatti
l’adeguamento della S.P. Canneto nel tratto Torricella-Canneto
che permetterà tra l’altro l’utilizzo al meglio della 424 compresa
la variante esistente in prossimità di Pergola.
Questo importante risultato, raggiunto con il finanziamento del progetto esecutivo della Pedemontana,
dimostra al contrario che le divisioni e i campanili non producono niente e quindi bisogna lavorare sempre di più insieme.
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Pergola, 22 gennaio 1999
Proposta accordo di programma allegata alla precedente e indirizzata al Presidente della Provincia di Pesaro.
Al Sig. Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, e.p.c. all’assessore Regionale ai Trasporti, ai
Presidenti della Provincia di Ancona, della Comunità Montana Esino-Frasassi Fabriano, Della Comunità Montana Catria e Nerone di Cagli, ai Sindaci del Comune di Fabriano, del Comune di Sassoferrato,
del Comune di Cagli
OGGETTO: PROPOSTA DI ACCORDO DI PROGRAMMA FINALIZZATO ALLA PROGETTAZIONE DEL TRATTO
DI PEDEMONTANA SASSOFERRATO – SMIRRA DI CAGLI
Nell’incontro tenutosi a Serra Sant’Abbondio il 05/11/1998, organizzato dalla Comunità Montana del Catria
e Cesano di Pergola, avente l’obiettivo di verificare la situazione progettuale del tratto di Pedemontana
Morello-Smirra, incontro al quale era presente, insieme a numerosi amministratori, tra questi l’Assessore
Regionale ai trasporti Mentrasti, il Presidente della Comunità Montana dell’Esino-Frasassi, il Presidente
della Comunità Montana del Catria e Nerone di Cagli, I sindaci dei Comuni di Sassoferrato, Pergola, Frontone,
Serra Sant’Abbondio, San Lorenzo in Campo, Fratte Rosa e numerosi altri amministratori, tecnici e funzionari, sono emerse alcune chiare volontà da parte degli Amministratori locali:
A) Innanzitutto si è potuto rilevare la unanimità di consensi rispetto al tracciato proposto dalla Comunità Montana del Catria e Cesano, insieme ai Comuni di Serra Sant’Abbondio, Frontone e Pergola.
B) Il tracciato in oggetto è stato tra l’altro verificato dai proponenti con i tecnici della Provincia di
Pesaro e Urbino in data 2/11/1998.
C) Dal dibattito è emersa la profonda consapevolezza che le occasioni di finanziamento prodotte
dagli eventi sismici, richiedono risposte progettuali immediate, onde poter dare a una delle aree più
disagiate della nostra Provincia i collegamenti viari necessari.
D) Diversi amministratori locali hanno dimostrato la propria disponibilità a contribuire anche
finanziariamente alla realizzazione della progettazione in oggetto.
E) Il Presidente della Comunità Montana dell’Esino-Frasassi di Fabriano e il Sindaco di Sassoferrato
hanno sottolineato la necessità che l’ipotesi progettuale in discussione comprenda anche il tratto di
Pedemontana ricadente in Provincia di Ancona non ancora progettato (Morello - zona industriale di
Sassoferrato).
Alla luce di quanto sopra siamo con la presente ad invitarla formalmente a verificare rapidamente la
possibilità di addivenire ad un Accordo di programma, stipulato ai sensi della L. 142/90, dalle Province e Comunità Montane interessate, nonché dai Sindaci dei Comuni di Fabriano, Sassoferrato, Serra
Sant’Abbondio, Frontone, Pergola e Cagli, finalizzato alla progettazione e realizzazione del tratto di
Pedemontana che va da Sassoferrato a Smirra.
Le azioni prioritarie da concordare sono quelle relative alla progettazione definitiva e possibilmente
esecutiva (almeno per il tratto ricadente in zona dichiarata fascia A a seguito degli eventi sismici del
1997/98), seguendo lo schema di proposta di programma presentato dai Dirigenti i Servizi Progettazione e Urbanistica della Provincia di Pesaro nell’incontro del 05/11/1998 tenutosi a Serra Sant’Abbondio
(di cui si allega copia).
Sarà altrettanto importante svolgere una forte pressione politica verso la Regione Marche perché il
progetto predisposto venga inserito nel Piano triennale.
Per quanto riguarda i costi della progettazione, rilanciamo la nostra proposta di ripartirli tra i soggetti sottoscrittori dell’Accordo di programma secondo uno schema che potrebbe vedere gli Enti ricompresi
in ognuna delle tre Comunità Montane interessate, partecipare con una propria quota di circa
100.000.000, per un totale di L. 300.000.000, il rimanente costo dovrebbe essere ripartito tra le due
Province di Pesaro e Ancona e la Regione Marche. I sottoscrittori della presente si impegnano a
mettere a disposizione la propria quota di L.100.000.000
(L. 40.000.000 di questi sono immediatamente disponibili), secondo la ripartizione seguente:
Comunità del Catria e Cesano – Pergola L. 70.000.000
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L. 10.000.000.
Siamo certi che questo nostro impegno servirà a chiarire in modo inequivocabile la
nostra volontà politica, e soprattutto fa emergere con chiarezza, che non sono
certamente nostra Comunità Montana, qualora esistano, gli oppositori alla realizzazione del tratto di Pedemontana in oggetto.
11
C a t r i a
C e s a n o
Un aiuto al restauro dell’arte
Fonte Avellana - Il contributo di L 30.000.000 che la Comunità Montana ha
concesso per la ristrutturazione della biblioteca Dante Alighieri di Fonte
Avellana è stato stornato per il più urgente restauro della tela rappresentante Il martirio di Sant’Andrea che si trova nel refettorio del Monastero
Benedettino, che ha subito danni a causa del sisma del settembre 1997.
Monastero di Fonte Avellana, Refettorio.
Giorgio Giuliano di Civita Castellana, S.
Andrea condotto al martirio, 1622.
Il gigantesco dipinto (cm 850 x 460) occupa
tutta la parete di fondo del settecentesco
refettorio del Monastero.
L’enorme tela è firmata e datata in basso a
destra, dove si legge: “GEORGIUS IULIANUS
EX CIVITATE CASTELLANA ... FECIT A.S.
MDCXXII”
Il soggetto è copia del celeberrimo affresco di
Guido Reni dipinto intorno al primo decennio
del Seicento nel Monastero di S. Gregorio al
Celio in Roma. Si tratta di una ripresa di poco
posteriore realizzata da un suo discepolo che
ha usato lo stesso “cartone” del Maestro.
E’ facilmente ipotizzabile la committenza da
parte dei monaci Cenobiti dell’Avellana,
appartenenti alla Stessa Congregazione che
annoverava S. Gregorio al Celio tra le sue
Comunità, desiderosi di avere una “copia”
dello splendido affresco, copia che risulta
cromaticamente superiore, per lo splendore
dei colori, delle luci, dei riflessi, allo stesso
originale. Inoltre non è da escludersi un
intervento diretto del Reni, cioè del “maestro
di bottega”.
La tela dell’Avellana è dunque copia fedelissima del prototipo reniano, con l’aggiunta
laterale di lesene e specchiature marmoree
utili a “riempire” lo spazio della parete, più
ampio di quello occupato della tela.
Altre manifestazioni
dell’estate
In quest’ultimo biennio alcune manifestazioni ed eventi del territorio
comunitario sono state rilanciate e
rafforzate. Si è andati, di concerto
con i Comuni Membri, verso una
scelta di qualità, puntando a valorizzare le manifestazioni maggiormente caratterizzanti il nostro territorio. Si tratta delle cinque manifestazioni seguenti: la Fiera del
Fungo di Frontone (in settembre);
la Mostra mercato del Tartufo di
Pergola (in ottobre); Il Palio dell’Oca di Serra Sant’Abbondio (in
agosto); Fiere e Mercanti di San
Lorenzo in Campo (in agosto); Ohi
che bel castello a Fratte Rosa (in
agosto), festa paesana alla scoperta dei gusti antichi.
A cominciare dal 1997 è stato pubblicato un calendario delle manifestazioni, unico per tutti i nostri comuni
ed è stata anche promossa una campagna pubblicitaria su riviste specializzate quali Turismo Plein Air,
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Autocaravan, Viaggi di Repubblica.
Il contributo della Comunità Montana è venuto anche su altri fronti.
In prima linea va senz’altro citato
il progetto di Turismo Plein Air, finanziato in parte dalla Regione
Marche, che ha fatto affluire, in occasione delle manifestazioni elencate ma anche per la Fiorita del
Monte Catria in primavera, un folto numero di camperisti. Analogo
progetto verrà riproposto per l’anno prossimo inserendo eventi singolari quali il raduno europeo degli
equipaggi dei camper Laika.
Altri contributi alla buona riuscita
delle manifestazioni sono venuti
con l’organizzazione di convegni e
dibattiti sul tema del turismo e delle potenzialità offerte dal nostro
territorio e con l’acquisto di
tensostrutture da utilizzare per
l’accoglienza e per lo svolgimento
di iniziative varie al coperto.
GP
Comunicazione
La Comunità Montana ha richiesto alla Regione Marche il finanziamento per un progetto
formativo denominato Operatori Servizi Turistici del Tempo Libero.
Ci sono buone possibilità che
questo progetto venga approvato.
E’
finalizzato
al
coinvolgimento in una esperienza lavorativa/formativa di cinque
soggetti in attesa di prima occupazione e/o disoccupati nel
settore turistico. Il progetto,
della durata di 1040 ore nell’arco di un anno di cui 120 teoriche, prevede una indennità
mensile di lire 800.000 per soggetto e la reale possibilità di un
impiego futuro, nel caso i soggetti decidessero la costituzione di una impresa di servizi..
C a t r i a
C e s a n o
Tutto corre dentro un filo
Durante l’ultimo secolo sono state sviluppate moltissime Reti di comunicazione che, attualmente, circondano il
globo terrestre spingendosi perfino
nello spazio; radio, televisione, collegamenti telefonici ed ora computers
permettono a centinaia di milioni di
persone di tenersi in contatto fra loro
spesso a distanza di migliaia di chilometri. Una delle ultime nate è
INTERNET.
Com’è ormai noto, da circa 2 anni nel
nostro territorio è possibile collegarsi, a costi contenuti, ad Internet anche grazie al nuovo Centro SICI funzionante nella sede della Comunità
Montana del Catria e Cesano di Pergola. Il Nodo di Pergola, che gestisce
le connessioni provenienti dai comuni appartenenti alla stessa Area Locale telefonica di Acqualagna,
Apecchio, Cagli, Cantiano, Fratte
Rosa, Frontone, Pergola, Piobbico,
San Lorenzo in Campo e Serra
Sant’Abbondio (ricadenti dunque nella categoria delle tariffe urbane), è il
risultato di una intensa attività
organizzativa dell’Assessorato alla
Informazione della Comunità Montana iniziata già nel 1996 con il convegno svoltosi a Pergola sul tema
“FRONTIERE DELL’INFORMATICA:
INTERNET”.
Il progetto S.I.C.I. (Servizi Informativi a Cittadini ed Imprese) nasce dunque da una specifica volontà da parte della nostra Comunità Montana nel
voler dare un contributo, anche piccolo, all’inserimento delle nostre aree
all’interno dell’ormai imminente processo di globalizzazione consentendo così, anche ai cittadini stessi, di
potersi avvalere di strumentazioni
sempre all’avanguardia garantendogli dunque la possibilità di poter mantenere sempre alta la loro
competitività. Questa competitività
assume una particolare e rilevante
importanza se si considera l’opportunità offerta alle piccole, medie e
grandi imprese di utilizzare tecnologie avanzate che possano facilitare
e velocizzare lo scambio di informazioni consentendogli così di raggiungere, se opportunamente strutturate, fette di mercato in continua espansione.
Dunque, la possibilità di disporre di
un Nodo nel proprio territorio va considerata come una grande risorsa da
utilizzare sia nel settore produttivo
sia in quello privato. Infatti, le reti
telematiche consentono ai giovani in
cerca di una prima occupazione, come
pure a quelli alle prime esperienze
imprenditoriali, di tenersi continuamente aggiornati su quelle che sono
le novità del mondo del lavoro dandogli così modo di seguire ed eventualmente raggiungere quelle che potrebbero essere le loro aspirazioni
professionali.
Non di meno, l’utilizzo delle reti telematiche fornisce la possibilità a tutti
gli Enti collegati (es. Scuole, Ospedali, Comuni, Comunità Montane, Provincie ecc.) di mettere a disposizione
dei cittadini, delle imprese ed degli
Enti stessi una serie di servizi in Rete
evitando così gli spostamenti del singolo cittadino legati all’assolvimento
delle pratiche amministrative presso
i diversi soggetti territoriali.
Questo sarà possibile grazie ad una
Rete di tipo Proprietario (denominata Intranet) che, utilizzando le tecnologie di Internet, creerà un’infrastruttura telematica sulla quale possa viaggiare qualsiasi tipo di informazione (testuale, grafica e/o
multimediale).
Proprio in questo ultimo contesto la
Comunità Montana si è ulteriormente attivata per aderire al progetto
S.I.U.T.P. (Sistema Informativo Urbanistico Territoriale Provinciale) che si
prefigge, fra le varie finalità, di formare una banca dati delle cartografie
tecniche relative al territorio di competenza dei comuni membri in modo
da facilitare la fruibilità di informazioni territoriali, come pure quelle di varia natura, erogate dalle amministrazioni centrali e locali dello Stato.
Il responsabile tecnico del
progetto SICI per la
Comunità Montana
del Catria e Cesano
Dr. Gianluca CESPUGLIO
Comunicazione
Il Presidente della Comunità Montana del Catria e Cesano vista la
deliberazione C.C. n.22 del 06.06.1996 di approvazione del regolamento per la erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi ecc. in applicazione dell’art. 12 della Legge 07.08. n. 24 stabilisce quale termine ultimo di presentazione delle domande per la richiesta di concessione dicontributi per la migliore riuscita delle manifestazioni organizzate dagli Enti, dalle libere forme associative o da privati,il giorno 31
maggio 1999.
Pergola, 06.03.1999
Il Presidente
Gigetto Tarsi
13
C a t r i a
C e s a n o
L’Università Agraria degli uomini originari di
Serra Sant’Abbondio
14
Il Medioevo ci appare come un mondo
scomparso o sul punto di scomparire,
dove i personaggi, istituzioni, valori e
costumi sembrano racchiusi in una dimensione remota da rivitalizzare e
riscoprire. Tra le istituzioni scomparse
dalla memoria storica e che ancora
esistono nonostante il dilagare del consumismo di massa e una subcultura
smemorata, dobbiamo ricordare quelle
istituzioni medievali note con il nome
di “Universitas” che aggregavano gli
abitanti di un villaggio o di un castello
per la difesa di diritti comuni. Questi
organismi sussistono ancora oggi anche se spesso se ne ignora l’esistenza, si tratta delle cosiddette Università
Agrarie, forme associative per il
promiscuo godimento di terre. Tali istituzioni, ancora esistenti in varie regioni
d’Italia, rappresentano le vestigia di
un’epoca passata in cui svolgevano un
ruolo fondamentale nella vita economica e sociale delle popolazioni rurali
e costituiscono il residuo storico di antiche forme di gestione di proprietà collettive. Nel silenzio pressochè totale
delle fonti cronistiche, l’unico fondamento della storia sui momenti della
vita di queste istituzioni rimangono i
documenti anche se spesso dispersi tra
fondi disparati, lontani tra loro e i cui
legami con la fonte di provenienza
sfuggono spesso alle ricerche più accurate da scoraggiare gli studiosi.
Uno di questi documenti del tempo del
priorato di S. Albertino, menziona l’Università del Castello della Serra di S.
Abbondio. Si tratta di un atto di compromesso del 23/06/1278 stipulato tra
Robbolus Martini, sindicus hominum et
universitatis del castello di Serra di S.
Abbondio e Pulcinus, conversus et
sindicus heremi Sancte Crucis Fontis
Avellane per la composizione della lite
apertasi per la determinazione dei confini di alcuni territori di proprietà
dell’eremo ed assegnati in uso agli
abitanti dei castelli di Leccia,
Campietro, Spicchio e altri situati nell’area di pertinenza avellanita. La presenza della stessa Università è confermata in un “arbitratus” del 25/06/
1278 sempre tra Robbolus Martini e 12
boni viri electi de dicto castro et
universitate, e Pulcinus, conversus et
sindicus heremi, riuniti alla presenza
del priore Albertino scelto dalle parti
come arbitro per la conferma dei confini dei medesimi castelli. Un’ulteriore
prova dell’esistenza dell’Università del
castello di Serra di Sant’Abbondio ci è
fornita da una “Chartula Confirmationis
Emphyteusis” del 20/01/1467 con la
quale si rinnovava il contratto di cessione in enfiteusi per tre generazioni
(99 anni) delle terre del Catria di proprietà dell’eremo di S. Croce di Fonte
Avellana agli Uomini e all’Università del
castello di Serra di S. Abbondio.
La storia dell’Università Agraria degli
Uomini Originari del castello di Serra
di S. Abbondio, relativa alle vicende
per il possesso delle terre del Catria,
si intrecciò con quella dell’eremo di S.
Croce di Fonte Avellana. Lo scioglimento della Congregazione Avellanita e la
sua unione a quella Camaldolese, voluta dal pontefice Pio V con Bolla del
10/12/1569, coinvolgevano tutti il patrimonio terriero degli Avellaniti e,
quindi, anche quelle terre che l’eremo
aveva concesso in enfiteusi agli Uomini dell’Università del castello di Serra
di S. Abbondio. La fusione delle due
Congregazioni non produsse però
quella
chiarezza
che
molti
auspicavano, anzi si creò altra confusione proprio per un dispositivo dell’abate commendatario, cardinale
Giulio Feltrio della Rovere, il quale nel
1570 concedeva alcuni beni alla chiesa
di S. Croce di Fonte Avellana senza
menzionare le terre del Catria concessi
in enfiteusi all’Università del castello
della Serra di S. Abbondio. Sarà proprio tale concessione del cardinale della
Rovere ad innescare la lunga e difficile
controversia giudiziale che avrà come
attori il Collegio germanico Ungarico di
Roma, al quale papa Gregorio XIII con
Bolla del 05/09/1579 confermava il patrimonio avellanita già amministrato dal
cardinale dal 1565 al 1569, e la Congregazione Camaldolese che rivendicava il possesso ultracentenario di quei territori. Tale vertenza che si protrasse fino
al 1714 coinvolse anche l’Università degli Uomini del castello di Serra di
Sant’Abbondio che però riuscì a far salvi i propri diritti giungendo ad un compromesso con i gesuiti del Collegio
Germanico ungarico, con la stipula di
un atto del notaio Balducci, rogato a
Pergola il 14/09/1672. A seguito però
di altre controversie che minacciavano di vedere compromesso l’uso delle
terre già in godimento, l’intera Comunità degli uomini originari di Serra di
S. Abbondio era profondamente preoccupata per la minacciata revoca della
concessione enfiteutica delle terre del
Catria con danni incalcolabili alla vita
economica delle popolazioni. Tale preoccupazione era fugata dalla definitiva affrancazione delle terre del Catria
del 13/05/1848. Dopo la tanto sofferta acquisizione bisognava codificare
questo attaccamento alle montagne del
Catria con la stesura di un regolamento
per mettere fine agli abusi, ai disordini e ai danni commessi in passato e
garantisse il “bene universale del Consorzio”. La Congregazione Speciale,
organo di governo dell’università, si
mise al lavoro senza indugio e, in poco
tempo, giunse alla formulazione del
tanto atteso Regolamento che venne
portato all’approvazione della Congregazione generale, assemblea dei
capifamiglia, nella seduta del 13/09/
1841. Il Regolamento che sanciva
definitivamente la nascita del Consorzio degli uomini e Famiglie Originarie
del Comune di Serra di S. Abbondio
otteneva l’approvazione del legato
Pontificio cardinale Riario Sforza il 12/
07/1842.
Anche se nel corso degli anni il Regolamento venne più volte modificato per
adattarlo alle nuove esigenze, nella
sostanza resta il documento ufficiale
che garantisce ancora un regolare funzionamento dell’ente. Si tratta di norme così precise e scrupolose da costituire un vero codice di comportamento che nulla ha da invidiare ai numerosi proclami che quotidianamente
vengono emanati da enti e associazioni
naturalistiche.
Serra Sant’Abbondio,
24 febbraio 1999
Luigi Marra
(Per riferimento bibliografici e ulteriori approfondimenti vedi:
Marra L., Serra Sant’Abbondio un Paese tra
Marche e Umbria, Cagli 1996).
C a t r i a
C e s a n o
Verso un piano di sviluppo turistico della
Valle del Cesano
Abbiamo bisogno di turismo, ma anche di lungimiranza...
E’ bene non nasconderselo, nei confronti dei Turismo l’atteggiamento all’interno della nostra società è ambiguo: da una parte la civiltà occidentale mostra una sotterranea allergia per
i flussi dei vacanzieri, per il consumismo turistico accentuato ed esasperato, quasi ci si dovesse difendere da una
sorta di ‘occupazione’... dall’altra, ogni
area geografica punta proprio a promuovere e ad incrementare l’arrivo
degli ospiti, come fonte - certa e facile
- per il conseguimento o il mantenimento di uno standard di benessere.
Nessuno più parla di giocare “la carta
dell’industria”, per promuovere economicamente e socialmente il proprio territorio e la propria popolazione. Ed è
anche una questione di dimensioni: le
grandi aziende sono ormai un’eccezione nel panorama italiano. Non reggono economicamente. Non sono più produttive di fronte alla concorrenza, e
mostrano grossi limiti sul piano delle
relazioni umane, al loro interno. Quello
che invece cresce è la spinta verso la
piccola impresa, il piccolo o piccolissimo gruppo di lavoro. Dove l’impegno
è alto, lo sforzo è notevole, ma le soddisfazioni personali non mancano. Nel
piccolo gruppo le motivazioni dei componenti sono l’elemento trainante. Piccola e piccolissima impresa, e lavoro
autonomo: si lavora in proprio, a volte da soli, collaborando dall’esterno all’attività di altre aziende, anch’esse minuscole. Il lavoro si va atomizzando,
in un intreccio, però, fittissimo di rapporti, che molte volte corrono sul filo
di quei computer collegati sempre di
più fra loro. Se questo è il futuro (tra
l’altro già ben radicato nel presente),
quali sono i settori economici che lo
sosterranno? Non ci sono dubbi, accanto alla telematica, all’assistenza,
alla cultura, ecc. ecc. troviamo - prepotentemente - l’industria dell’ospitalità. Così, infatti, la chiamano gli americani: industria dell’ospitalità, un settore economico che non abbraccia soltanto il classico “turismo”, ma tutto ciò
che si consuma fuori della propria abitazione, anche quando si resta nella
città in cui si risiede. Un’impostazione
che dal punto di vista dell’analisi economica non fa una grinza. Provate a
pensare all’attività di un pub o di un
ristorante: che senso ha tentare di distinguere il fatturato dovuto ai residenti da quello originato dai forestieri?
Sono tutti consumi, all’interno di quella enorme galassia che è l’industria pardon, l’economia - dell’ospitalità!
Il
futuro
prevede
la
moltiplícazione dei turisti.
Il destino è segnato. Anzi, ora tocca
propria alle Marche - una regione da
sempre motto schiva - salire alla ri-
balta delle nuove realtà di sicuro successo turistico! Gli apprezzamenti
sono unanimi. I grandi sensori (dalla
stampa più accreditata all’austero
Touring Club, dall’Alpitour agli
opinionisti più intriganti) non hanno
dubbi: chi è ricco di storia, chi detiene
un ambiente interessante, chi ha ereditato un paesaggio significativo, chi
ha tutte queste doti senza averle compromesse e bruciate nel fuoco di uno
sviluppo selvaggio e cieco, chi ha tutto questo oggi è ricco di straordinarie
potenzialità.
La Valcesano ha tutte queste qualità. Deve solo crederci.
La Valcesano: un’area ad alta carenza
di notorietà!
Quello della Vallata del Cesano è, però,
un territorio scarsamente conosciuto
fuori regione, se si fa eccezione per
gli appassionati del trekking o per gli
esperti di turismo religioso...
Ma il trend è positivo, non solo per i
motivi di ordine generale, ma anche
perché la regione Marche sta, appunto, guadagnando in visibilità: si presenta
come una “nuova meta”, una “nuova
destinazione”, che non soffre i problemi di una “destinazione matura”.
E, allora, cosa si fa?
Nella Valcesano le risorse turistiche,
attuali e soprattutto potenziali, ci sono:
sfruttarle può voler dire trovare quei
mezzi economici e quelle soluzioni sociali - vedi occupazione - utili al mantenimento e al potenziamento di quest’area, sempre più in grado - così - di
alimentare altro interesse turistico. Un
circolo virtuoso, quindi. Da realizzare
trovando un equilibrio: né puntando su
di un assalto turistico smodato, né
mantenendo l’afflusso - per quantità e
qualità - al di sotto di una soglia di necessità. Se non si raggiunge questa
soglia si rischia l’impoverimento del
tutto, dal punto di vista economico,
sociale, culturale...
La parola d’ordine è: trovare un equilibrio! Che non è difficile. Basta non
procedere in maniera disordinata, ma
coscientemente: in qualche modo,
programmando lo sviluppo e l’evoluzione della situazione. Facciamo un
esempio: non si può puntare su di
una crescita indiscriminata dei flussi turistici diretti all’Eremo di Fonte
Avellana; non si può snaturare quei
clima di raccoglimento e di studio che
caratterizza quella realtà, e la rende
così attraente. Non a caso i responsabili dell’Eremo chiedono al CAI di
spostare leggermente il tracciato del
“Sentiero Italia”, che fa tappa proprio lì da loro, mentre contemporaneamente - gli stessi - si attendono
aiuti economici e partecipanti per i
loro progetti di qualificato turismo
religioso e culturale…
Non un turismo di “occupazione”, ma
di intelligente “esplorazione” Non è,
quindi, sbagliato porsi la domanda:
Turismo, per fare che cosa ?
Per sostenere e incrementare l’occupazione?
Per salvaguardare, tutelare l’ambiente?
Per conservare ed alimentare la storia e la cultura?
Quello che serve, comunque, è un turismo che salvi l’ambiente e ne valorizzi la storia.
Sviluppo e conservazione devono procedere di pari passo! Sembra un paradosso. E invece si tratta solo di buon
senso.
Gíulíano Ghirardelli
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C a t r i a
C e s a n o
Dai tartufi al miele, passando per la
protezione civile ... consuntivo di un
mandato amministrativo.
Giunti al termine del mandato è consuetudine fare un consuntivo dell’attività svolta nell’ambito dell’assessorato; sarebbe stato più importante dire cosa non è stato fatto e
perché in modo da migliorare l’attività del futuro, ma considerato i
mezzi a disposizione (personale e
fondi) e il reale tempo operativo che
ha permesso alla Comunità Montana di esprimersi, poco più di due
anni, ritengo che tutto sommato non
si sia lavorato male. L’esposizione
degli argomenti che tratterò sarà
senz’altro arida in quanto è un mero
resoconto dei progetti sviluppati.
Settore funghi e tartufi
Le due manifestazioni a Frontone e
a Pergola stanno avendo notevole
successo e nel tempo hanno avuto
un incremento sensibile di visitatori
provenienti da altre località; non ultimo l’afflusso di oltre 100 camperisti
in occasione delle due mostre. Questo ha consentito di far conoscere a
molti provenienti dalle più disparate
città d’Italia l’ospitalità e la bellezza
delle nostre zone e l’ospitalità delle
nostre genti e di promuovere la conoscenza e i prodotti tipici della nostra zona . Nel contempo si è attuato il servizio di vigilanza nel settore
svolto da guardie giurate e che ha
avuto notevole effetto deterrente e
di prevenzione nel rispetto delle leggi che regolano la raccolta di funghi
e tartufi. Prossimamente sarà stam-
pato un opuscolo dal titolo “Andar
per funghi” che sarà gratuitamente
distribuito a tutti e raccoglitori per
informarli sulla legislazione vigente.
Si è costituito in Pergola il gruppo
micologico, con oltre 100 iscritti, che
partecipa a convegni di carattere
nazionale ed organizza numerose
gite ed escursioni in località tipiche
per la produzione dei funghi. Inoltre
si effettuerà presso la sede dell’Azienda Speciale del Catria di
Frontone un corso di circa 300 ore
teorico-pratico per Periti Micologi e
questo consentirà in un prossimo
futuro di avere persone qualificate
nel settore.
E’ stato inaugurato a Frontone con
la collaborazione della cooperativa
La Mimosa il centro di tartuficoltura,
ancora in embrione, ma in fase di
sviluppo che sarà in grado di fornire
assistenza e consulenza tecnica a
tutti i tartufai e coltivatori, entrando
nel merito della scelta dei siti d’impianto, e con l’effettuazione di campionature per le analisi fisico-chimiche del terreno. Prossimamente lo
stesso centro sarà potenziato con
la collaborazione di una università
che conduce da anni studi avanzati sulla ricerca del DNA delle piante
in interesse e di appropriate
metodologie di coltivazione. Inoltre
siamo in attesa di stipulare un’ apposita convenzione con l’I.R.A.B. per
la concessione di un ettaro di terreno nel quale verranno recuperate
Comunicazione
Concessione di contributi c/ interessi su finanziamenti alle
imprese commerciali
La Comunità Montana concede contributi per l’abbattimento del tasso di interesse nella misura del 3% annuo su finanziamenti (fino a
20.000.000) accesi dalle imprese presso l’agenzia Carifano di Pergola, per la durata di 1,5 anni. Il regolamento, che privilegia la costituzione di nuoce imprese commerciali, l’età del richiedente, la
commercializzazione di prodotti tipici, è disponibile presso gli uffici
della C.M.
Pergola, 06.03.1999
16
Il Presidente
Gigetto Tarsi
tutte le varietà di piante autoctone
(visciole antichi vitigni ed altre varietà) per costituire un vivaio e avere
quindi la possibilità di reinserirle sul
mercato. Saranno inoltre allestite
delle serre per la produzione orticola
e floricola che sarà curata dalla cooperativa La Minosa con l’inserimento di disabili. L’impegno complessivo
è di circa 80.000.000 di cui la metà a
carico della Comunità Montana.
Settore apiculture
E’ stato effettuato il censimento
degli apicoltori esistenti nell’area
della Comunità Montana; sono state stampate le etichette distribuite
gratuitamente ai produttori di miele per meglio identificare e promuovere il prodotto della nostra zona.
Protezione civile
Sono state utilizzate per la pulizia
degli alvei fluviali 166.000.000 e ne
sono
stati
stanziati
altri
185.000.000. Inoltre è prevista
una spesa di 105.000.000, una
parte per individuare aree dissestate da recuperare e una parte di
interventi relativi.In accordo con
l’Azienda Speciale del Catria Ente
Attuatore del Progetto, sarà possibile inserire nel mondo del lavoro
giovani occupati o disoccupati che
saranno retribuiti per 12 mesi,
dopo un corso formativo teorico di
120 ore ufficialmente riconosciuto
dalla Regione in varie attività (vigilanza antincendio, vigilanza del
tettitorio sentieristica etc) con prospettiva anche futura. Ho sempre
ritenuto di fondamentale importanza il ripristino del lago di Bellisio, sia
per un fatto ambientale che come
bacino idrico per la lotta antincendi
boschivi. Oggi esistono due possibilità di recupero in quanto le Comunità Montane di Fabriano e di Pergola e i Comuni di Sassoferrato e
Pergola usufruendo di fondi del progetto Leader II hanno stabilito di
procedere al recupero di quanto
contenuto nelle ex miniere di zolfo
dell’area di Bellisio Solfare quale
Museo Storico Industriale; inoltre
Dott. Santi Augusto
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Aperto il venerdì dalle ore 16.00 alle
ore 19.00
Il Centro offre consulenza gratuita per:
- progettazione e realizzazione
impianti di tartuficoltura;
- guida all’acuisto di essenze
tartufigene;
- assistenza agronomica alla
tartufaia;
- promozione alla tartuficoltura.
Su richiesta a pagamento:
- controllo della micorrizazione con
prelievo radicale.
Per informazioni e appuntamenti:
Dott. Luciano Filanti – Tel.
0336.745816
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Sede: Frontone - Via Roma (Palazzo Pro Loco)
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La regione marche con delibera n.
2819/98 ha approvato un bando
per l’erogazione di finanziamenti
per la realizzazione del “Servizio di
Trasporto a Chiamata”.
L’obiettivo di questa deliberazione
è quello di assicurare la realizzazione di servizi alternativi a quelli
di linea. Gli interventi previsti sono
i seguenti: a) Realizzazione di un
sistema di autobus a chiamata utilizzando il parco autobus già esistente; b) l’utilizzo dei servizi di
scuolabus attualmente esistenti da
parte di tutta l’utenza.
La Comunità Montana si è fatta carico della progettazione da presentare alla regione incaricando un tecnico, l’ingegnere Mario Alessandrelli,
e ha presentato il progetto esecutivo nei termini previsti dal bando alla
regione Marche.
Il finanziamento per l’acquisto e/o
l’adeguamento dei nuovi scuolabus
per i comuni di Pergola, Frontone,
San Lorenzo, Fratte Rosa ammonta a circa 740.000.000.000.
Questo servizio, che è stato già’ istituito in maniera autonoma dal comune di Serra Sant’Abbondio ed è
pienamente operante, porterà notevoli vantaggi a tutti quei cittadini
attualmente “tagliati fuori” dalle
normali linee di trasporto.
Centro per la
Tartufologia e
la Promozione
dell’Ambiente
Montano
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Servizi di
trasporti a
chiamata
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L’Assessore Aldo Mocali
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grazie all’attiva collaborazione del
Presidente della società Natura e
quindi alla ricerca effettuata da una
azienda specializzata nel settore oggi
conosciamo il costo esatto del
ripristinodel lago di Bellisio e la possibilità del suo utilizzo per la produzione di energia elettrica, che consentirebbe l’ammortamento della spesa
sostenuta in circa 8 anni. Avremmo
così creato nella zona, di indubbio
interesse paesaggistico e storico, un
ameno luogo di sosta che consentirebbe anche l’attività sportiva della
pesca nel periodo di festività settimanale e per tutto il mese di agosto.
Si è costituita l’associazione di Volontari della protezione civile per il
servizio di protezione degli incendi
boschivi formata da circa 50 giovani in maggior parte studenti e laureati che hanno svolto con serietà
ed impegno il compito loro affidato;
per la prima volta c’è stato un immediato ritorno economico su disoccupati della nostra area. A metà
aprile inizierà un corso di perfezionamento a Serra Sant’Abbondio
sulle tecniche antincendio che consentirà di avere un nucleo di elementi ben preparati per il loro compito. Purtroppo la carenza ed i fondi non ha consentito di sviluppare
progettualità relative allo sviluppo
della protezione civile in senso lato.
Questo è il quadro dell’attività svolta in poco più di due anni di lavoro.
Ritengo ci siano le basi per importanti sviluppi futuri.
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C a t r i a
Andar per
Funghi
La più grande
pastasciutta
del mondo
Gli oltre 2000 residenti della nostra Comunità Montana in possesso del tesserino per la ricerca e raccolta dei funghi giustificano lo sforzo fatto per la pubblicazione di questo piccolo opuscolo che cerca di sintetizzare alcune semplici , ma basilari nozioni utili a tutti gli appassionati
cercatori . L’opuscolo è a disposizione presso gli uffici della Comunità Montana a tutti i possessori del permesso.
La Pro Loco di Pergola , con il patrocinio del Comune di Pergola il 25
aprile 1999 ha realizzato la più
grande pastasciutta del mondo,
tante le persone che hanno presto parte alla manifestazione:
400 kg di pasta cotti in una unica
soluzione nel cuocipasta più grande
del mondo,
Dimensioni del cucchiaio h. 350 cm
Dimensione della pentola 175 cm xh.
125 cm.
Capacità pentola 2970 litri.
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C a t r i a
C e s a n o
Frontone Calcio
Categoria Giovanissimi – Girone B
Ottimo campionato quello disputato dai giovanissimi di Frontone che pur fra mille difficoltà (non ultima
quella dell’indisponibilità del campo locale all’inizio
del campionato) hanno superato alla grande la fase
eliminatoria battendo squadre blasonate come il
Cagli e piazzandosi subito dopo la capolista Urbino.
Merito di questo successo va attribuito alla volontà
ferrea dei ragazzi, al loro costante impegno e passione, alla tenacia con cui di volta in volta hanno
guadagnato risultati positivi aprendosi così la strada alla fase finale in cui le prime quattro squadre
classificate di ogni girone si scontreranno tra loro e
da cui alla fine emergerà un unico vincitore.
Merito del successo va attribuito anche all’allenatore della squadra, Rino Musilli, supportato ottimamente da Irvando Catena che da sempre con professionalità e passione seguono questi ragazzi:
Ecco la formazione completa della squadra:
TAGNANI GIORGIO
Portiere
VITI RICCARDO
Terzino
PROFIRI DAVIDE
Terzino
CAVERNI LUDOVICO
Mediano
TAGNANI MARCO
Difensore centrale
GIOMBETTI DANIEL
Libero
CIARUFFOLI MARCO
Ala destra
CASACCIA DANILO
Mezz’ala
PEDANA MATTIA
Centravanti
CATENA GIORDANO
Mezz’ala
MILLI ANDREA
Ala sinistra
ROSSI MARCO
Universale
FILIPPINI LORENZO
2° Portiere
MUSILLI RINO
Allenatore
CATENA IRVANDO
Coadiuvatore
Volley
Per i primi di marzo è previsto l’inizio dei campionati ai quali le squadre, femminile e maschile, prenderanno parte disputando gare nella
categoria di 3^ divisione.
La Sezione Volley, guidata dal presidente Caccia Giorgio, continua la
sua attività nonostante i disagi causati dalla mancata possibilità di utilizzo della palestra comunale a seguito del sisma del Settembre 1997.
Intenso e costante è l’impegno del
direttivo formato oltre che dal Presidente sopra menzionato, da
Spadoni Roberta (Vice Presidente),
Fiorani Paola (Segretaria), i Consiglieri: Ascani Alberto, Ascani Sonia,
Blasi Toccaceli Mario, Fiorani Luana,
Serafini Enio, Serafini Raffaella,
Spadoni Catia.
Paolo Righi
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La ricetta
“PULENTA CON FAGIOLI E
CODICHE”
Ingredienti: Polenta, fagioli, codiche, cipolla, pomodoro,
lardo, sale, pepe e acqua.
Procedimento: Dopo aver messo a bagno i fagioli per
una notte, lessarli in acqua dentro una pigna insieme
alle codiche.
A parte fare un sugo con pomodoro con l’aggiunta di
cipolla, olio, sale e pepe quanto basta.
Versare i fagioli lessati dentro il sugo ottenuto.
In un caldaio con acqua portata ad adeguata temperatura, versare la farina di granoturco nella quantità di un
pugno per volta e girare energicamente, continuando
ad aggiungere farina fino ad ottenere un amalgama di
giusta densità. Una volta portata a cottura la farina di
polenta, versare nel caldaio i fagioli e mescolare.
Togliere il caldaio dal fuoco e rovesciarne tutto il contenuto in una “spianatora” di legno.
Cultura, spettacoli, sapori nei borghi
antichi della Valle del Cesano
Da Fratte al Gibbo è una rassegna di
iniziative culturali e di svago che si
svolgono nel nostro territorio fin dal
1994. La manifestazione è nata con
l’intento di valorizzare i luoghi, gli antichi borghi, il patrimonio artistico, culturale e architettonico dei comuni della Valle del Cesano.
Il suo percorso, tra realtà e immaginazione parte dalle cittadine di “confine e
assiepate”, FRATTE
(Fratte Rosa) e arriva
sulle pendici del Catria
cantato da Dante (IL
GIBBO), attraverso LE
CITTA’ –MUSEO dei
Bronzi di Cartoceto di
Pergola e dei Reperti
archeologici di Suasa.
In programma, in questo percorso, altre
tappe: San Costanzo e Mondolfo.
Il tema ricorrente è il TEATRO con rappresentazioni di tutti i generi dalla commedia popolare al teatro d’animazione,
al teatro dialettale. Ci sarà spazio anche
per la musica negli ormai consolidati e
seguitissimi appuntamenti gastronomici
negli antichi borghi.
C a t r i a
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MUSEI LOCALI
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Il C.d.A. del G.A.L. nella seduta del
05/03/1999 ha deliberato il finanziamento dei progetti riguardanti i
seguenti Musei:
- Biblioteca Museo di Fonte
Avellana £ 40.000.000
- Museo Comunale naturalistico di
Pergola £ 50.000.000
- Museo delle proprietà collettive
(Medit Silva) £ 20.000.000
- Museo “I cocci di Fratte Rosa” £
25.000.000
- Museo di San Lorenzo in Campo
£ 50.000.000
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TEATRI STORICI
ADEGUAMENTO LABORATORI
ARTIGIANI E P.M.I.
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Il C.d.A. del G.A.L. nella seduta del
05/03/1999 ha deliberato il finanziamento del progetto riguardanti
il Teatro di Pergola per la somma di
£ 170.000.000.
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L’emergenza rifiuti è un problema dibattuto ormai da anni. Ciò nonostante la nostra società deve confrontarsi tuttora con i problemi derivanti dallo smaltimento dei suoi
scarti. La prima conseguenza di
questa situazione è che viviamo circondati, se non sommersi, dai rifiuti. La discarica continua a rappresentare il sistema di smaltimento più
diffuso, con le inevitabili conseguenze negative sul consumo di territorio e di risorse. Ma la “malagestione”
dei rifiuti è anche fonte di pesantissime diseconomie e di uno spreco
di risorse senza eguali.
Oggi lo scenario sta cambiando. Il
decreto Ronchi (D.Lgs. 22/97), che
ha abrogato quasi tutta la normativa precedente, rappresenta, infatti,
una svolta fondamentale nella
regolamentazione dei rifiuti. Esso ha
tra i suoi obiettivi principali
l’incentivazione delle attività di
riciclaggio e di recupero dei rifiuti,
anche attraverso lo sviluppo di tecnologie innovative, e la riduzione
della quantità e della pericolosità dei
rifiuti prodotti. Il decreto, sul tema
della raccolta differenziata, impone
limiti temporali e di quantità molto
precisi e molto impegnativi. Questi
impegni saranno sempre più importanti in futuro, e coinvolgeranno attivamente le abitudini di tutti noi.
La Comunità Montana del Catria e
Cesano, per contribuire alla formazione di una nuova coscienza che
valorizzi il rapporto uomo-ambiente,
orientata sempre verso il miglioramento della qualità della vita, e per
non giungere impreparata agli appuntamenti fissati dalla normativa,
promuove questo progetto, finanziato dalla Provincia di Pesaro e
Urbino attraverso la Legge Regionale n. 32 del 20/05/1997 “Interventi
in materia di smaltimento dei rifiuti e
risanamento ambientale”.
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Sono scaduti i termini per la presentazione delle domande per i
finanziamenti rivolti all’adeguamento
dei laboratori artigiani e P.M.I. ai sensi
della L.N. 46/90 e L.N. 626/94, sono
diverse le Ditte operanti nella Comunità Montana del Catria e Cesano
che si vedranno riconosciuti
finanziamenti sino alla somma di £
6.000.000.
Tuttavia non avendo esaurito i fondi
a disposizione per questo intervento il G.A.L. intende a breve riaprire
i termini per la presentazione di
ulteriori domande.
Catria, Cesano
e Ambiente:
i prossimi
interventi
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Sono aperti i termini per la presentazione delle domande fino al 13/
04/1999.
L’intervento intende finanziare borse di studio e lavoro finalizzate alla
professionalizzazione di giovani disoccupati inserendoli nelle botteghe di artigiani ancora operanti nel
settore dell’artigianato artistico.
Il contributo a fronte di un corso di
1000 ore è di £ 5.000.000 per l’artigiano e di £ 5.000.000 per il giovane a titolo di rimborso spese.
Il testo del bando è disponibile
presso tutti i Comuni del territorio
Leader II, le CC. MM., e presso la
sede del G.A.L.
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ARTIGIANATO ARTISTICO
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Sono tutt’ora aperte le iscrizioni al
corso di formazione breve per gli
operatori S.A.D. (servizio di assistenza domiciliare) finanziato dal
Leader II e gestito dalla Coop. Soc.
“La Macina” alla quale debbono
pervenire le richieste di adesione.
I moduli di domanda sono disponibili presso tutti i Comuni del territorio Leader II, le CC. MM., e presso la sede del G.A.L.
Verrà presto avviato anche un altro importante corso di formazione
per “animatori culturali” da inserire poi nel progetto di gestione della rete museale.
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FORMAZIONEOPERATORI
ECONOMICIEDELVOLONTARIATO
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Lo Sportello Informativo Leaderimpresa
è un servizio di consulenza gratuito sulle possibilità finanziarie offerte dalla legislazione regionale, nazionale e comunitaria rivolto a giovani, donne, imprenditori che desiderano essere sempre informati su
tutte le possibilità previste dalle
normative vigenti.
Nella C.M. del Catria e Cesano il servizio è presente il martedì dalle 9.15
alle 13 presso il Comune di San Lorenzo in Campo e il sabato nel Comune di Pergola dalle 9.30 alle 12.30
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SPORTELLO INFORMATIVO
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Interventi del leader II nella
C.M. del Catria e del Cesano
C e s a n o
Il progetto, realizzato e gestito dalla
Società Hystrix di Fano, prevede interventi per la raccolta differenzia-
19
PICCOLO PAESE
ta dei rifiuti urbani ed assimilabili, attraverso la creazione e il
potenziamento delle strutture e la crescita di una cultura del riutilizzo.
Consci del ruolo educativo fondamentale svolto dalla scuola nel promuovere comportamenti consapevoli e corretti, il progetto prevede
anche interventi rivolti agli studenti sulla gestione integrata dei rifiuti.
È in fase di distribuzione una pubblicazione che vuole essere innanzi tutto uno strumento agile di informazione e di educazione,
a disposizione di amministrazioni, imprese, associazioni, scuole e
cittadini, sul problema “emergenza rifiuti” e sulle tematiche legate
alla raccolta differenziata, al fine diffondere azioni responsabili.
Coinvolgere e informare i cittadini, a partire dalle generazioni più
giovani che dovranno gestire le città di domani, è indispensabile
per una loro attiva e convinta partecipazione; ma è compito di
ognuno di noi contribuire a promuovere la crescita di una sensibilità verso i problemi ecologici e di una cultura della minore produzione dei rifiuti e di diminuzione degli sprechi.
M.B. – G.I.
Vecchie case addossate l’una all’ altra;
viuzze in salita, cantoni,
piazzette dai selciati scabrosi.
Il campanile “su dentro”
punge il cielo,
quello della pieve è piccolo e tozzo.
Il suono a festa delle campane,
o i rintocchi all’ imbrunire,
mi commuovono,
mi riportano bambina.
Percorrendo la strada
lungo la cerchia delle mura
ammiro un panorama stupendo:
paesi e colline, mari e monti
fino all’ orizzonte:
panorama variabile
secondo l’ora,il tempo,la stagione.
Che mirabili tramonti!
Che aria pura e dolce
si respira su questa altura,
fra queste quattro case
che sono il dolce e familiare
rifugio della mia vita!
Di notte una miriade di luci,
tutt’ intorno,
evidenziano la presenza
di grandi e piccoli centri abitati.
Il buio della notte…
il brillìo delle luci…
le stelle lontanissime nel cielo…
Qui, per me, è il centro dell’ infinito.
Aprile 1995
Laura Cesarini
Catria e Cesano n.3
Supplemento al periodico
La Nostra Valle
Anno 20° - n. 238 - aprile 1999
Aut. trib. di Pesaro n.307/89
Sped. a.p. 45% art. 2
comma 20/c legge 662/96.
Filiale di Pesaro
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