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>Fabriano
6
Fabriano-Matelica euro 1,20
>Fabriano
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>Matelica
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n. 2 Anno CIII 18 gennaio 2014
>Sport
Eliambulanza:
un viaggio
tra gli sprechi
La povertà
è sempre
più presente
Su il sipario
al teatro
Piermarini
La Pallavolo
è tornata
al successo
M
E
O
L
ai utilizzato l'hangar a San Cassiano, ora in cantiere ce
n'è un altro.... Intanto la
pista costa 4 mila euro
d'affitto al mese.
ntriamo nel mondo
della Caritas diocesana, con i suoi numerosi interventi a favore
dei bisognosi, che sono
sempre di più...
tto appuntamenti in programma:
dalla commedia dell'arte a Shakespeare, dalle
risate alla danza... Ecco
la stagione 2014.
25
e ragazze fabrianesi
di Porfirio Rossini
si impongono 3-1 sulla
Pieralisi Jesi e stazionano in una zona centrale
della classifica.
L'ossessione
del tempo
Ora che stiamo riprendendo i ritmi consueti
post-natalizi dettati dalle nostre attività lavorative ci sembra che il tempo si sia come
bloccato, non passi mai. Ed invece in tanti
abbiamo colto l’espressione di un tempo che
vola di fronte a parentesi festive desiderate
e godute. Troppo in fretta, è già finito. Il
tempo, già, non è sempre lo stesso. Passato,
presente e futuro cambiano, mutano con il
trascorrere del tempo. Come il tempo stesso.
Sembrerà un paradosso, ma in fondo non
lo è. Perché il tempo non è neutro, cambia
con la percezione che ne abbiamo. Ma cos’è
questa strana espressione che chiamiamo
tempo? La risposta, giustamente celebre, di
S. Agostino affidata alle sue “Confessioni”
rimane sempre efficace. Il tempo è ciò che,
se nessuno me lo chiede, lo so. Ma se voglio
spiegarlo a chi me lo chiede, non lo so più.
Una definizione semplice, non per nulla
scontata. Il tempo, così come almeno è stato compreso sin dalle origini, non è niente
di più che la consapevolezza del ritmo del
giorno e della notte, delle stagioni, degli anni
che passano uno dopo l’altro. Ma la cosa si
complica se iniziamo a riflettere: già, perché
un conto è il tempo, l’altro è l’idea di tempo
che tutti noi abbiamo. Ecco la difficoltà che
ha tanto impegnato filosofi e studiosi da sempre: il tempo non è per tutti uguale, perché
tutti ne hanno una loro idea. La percezione
del tempo non è indifferente. Basti pensare
a cosa succede nella vita di tutti i giorni:
siamo in qualche posto, magari in coda ad
uno sportello o in un’autostrada e non passa mai. Poi la stessa identica situazione si
ripete impegnandoci lo stesso tempo, però
stavolta incontrando un amico con il quale
chiacchierare e il tempo vola. Lo scriveva
Samuel Beckett in un suo dialogo di Aspettando Godot: “Vladimir: ‘Questo ci ha fatto
passare il tempo’. Estragon: ‘Ma sarebbe
passato in ogni caso’-. Vladimir: ‘Sì, ma non
così rapidamente’”. Il tempo è qualcosa di
cui facciamo esperienza: a seconda di come
lo viviamo, si presenta in maniera diversa.
Passa, corre, fugge via. Oppure si dondola
lento, come una cantilena stonata. Eppure
non varia soltanto a seconda di chi lo vive.
Muta anche con il contesto storico, sociale
ed economico. E’ l’idea stessa di progresso,
mutevole concezione che ha trovato epoche
d’oro e altre di tragico declino. Prendiamo
il Novecento, il secolo dell’accelerazione.
Tutto è stato veloce: le innovazioni tecnologiche, le guerre fino allo sviluppo industriale degli anni Sessanta. E’ il momento
della retorica del “tempo è denaro”, del non
perdere l’occasione, del carpe diem. Tutto
scorre veloce. Tutto invecchia presto. Basti
pensare alla durata delle cose: come scriveva Gesualdo Bufalino, “una Balilla è (...)
(Segue a pagina 2)
Cosa
abbiamo
in Comune
Q
uattro elezioni a sindaco nel comprensorio (è
esclusa solo Fabriano): si voterà a Genga, Sassoferrato, Cerreto d’Esi e a Matelica per la nomina
del primo cittadino. Una tornata elettorale che si
preannuncia all’insegna della crisi territoriale data
la recessione economica, con molti altri punti in comune tra i
vari comuni. Abbiamo analizzato la situazione interpellando
i sindaci uscenti, alcuni ricandidabili e altri no. E conoscere
le prospettive di un territorio a cinque Comuni.
Servizi a pag. 3 di Alessandro Moscè e Carlo Cammoranesi
Carlo Cammoranesi
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>EDITORIALI<
L'Azione 18 GENNAIO 2014
Una rivoluzione
che sospira
P
di DAVIDE RONDONI
aese di urla, di blocchi, di spintoni. Paese del malcontento. Della furia. Della malora. Abbiamo avuto per
giorni davanti agli occhi una immagine di un Paese,
l’Italia, stremata, alla deriva e arrabbiata. Un’immagine che non corrisponde al vero. Non del tutto. Spesso propagandata ben oltre la reale consistenza di un reale disagio. Una idea
di Italia fondata sul malcontento e sul grido. Che finisce per
coprire spesso problemi gravi e interventi da troppo mancati.
È da un po’ che va avanti questa ‘moda’. Una maniera di
condurre la battaglia politica fondata sul grido di guerra.
Come se più gridando, si cambiassero le cose. La realtà
non la si cambia gridando. Occorre la forza del sospiro.
Che non è una cosa per cuori sentimentali, per anime belle.
Il sospiro – come insegna la grande storia del monachesimo
benedettino, risorsa in un’epoca di crisi ben più grave di
questa – è anzi la parte più dura, più tenace di una persona.
Noi sospiriamo per amore e per dedizione a qualcosa che
ci riempie e oltrepassa il cuore. Occorre un forte sospiro,
ovvero amare qualcosa di grande, per trarre ogni giorno la forza per provare a cambiare in meglio le cose che
non vanno. Chiedete ai missionari che in molti luoghi del
mondo hanno strappato alla malora situazioni terrificanti.
Giravano gridando? Occorre sospirare per qualcosa che
si ama con tutto il cuore per avere la forza di cambiare e
per imprimere una forza di cambiamento alla realtà circostante. E anche quando il grido di protesta o di rabbia
prorompe (e in certi momenti è giusto, è inevitabile che
prorompa) potrà assumere forma costruttiva soltanto se
pure esso, quel grido, poserà sulla forza di un sospiro. Di
una dedizione a qualcosa di più grande di ogni tornaconto.
Uomini che gridano possono forse muovere masse per un po’
di tempo. Ma solo uomini e donne che sospirano e ogni giorno
si impegnano con la realtà – rugosa, diceva Rimbaud, ovvero
faticosa – possono cambiare qualcosa. In questi anni troppa
fiducia è stata raccolta e dispersa da urlatori di vario genere.
A essi si sono opposti altri urlatori, o gente composta nei
modi che però per il fatto di
non essere urlanti non hanno
dimostrato necessariamente
di essere uomini del sospiro.
Si sono rivelati, almeno in
parte, uomini della conservazione e dell’immobilismo. Il
sospiro fa meno scena dell’urlo. Ma è più rivoluzionario. Fa
meno presa immediata sulle
folle, ma è più lentamente e
profondamente persuasivo
quando incontra altre persone
che ancora ne sono animate.
L’urlo cerca il consenso immediato. Il sospiro ottiene il consenso del cuore. Il primo raduna militanti, il secondo svela
compagni fraterni. L’urlo cerca la ribalta dei media (che spesso
stolti e banali gliela concedono facilmente, pure troppo, quasi
servili), il sospiro invece non ha strategie di comunicazione.
Non esiste la banale, erronea contrapposizione tra ‘urlo’ e
‘conservazione’.
Il sospiro è una grande forza di cambiamento. C’è un
cambiamento superficiale voluto da chi urla e un cambiamento più profondo voluto da chi sospira. Ma da
cosa si riconosce in questi tempi un persona del sospiro?
Un tempo, in un momento grave in cui tutto cambiò in
Occidente, una buona parte degli uomini si riconosceva e
si radunava attorno all’abito e alle mura dei monasteri benedettini. I monasteri diventarono luoghi di preghiera di lavoro,
di coltivazione della terra e del sapere. E di difesa, e di cura.
In quei luoghi il sospiro verso il cielo di non molti uomini
divenne una possibile nuova fiducia verso la vita per molti.
Ma ora? Da cosa riconosciamo tal genere di persone? Occorre solo guardarsi intorno. Esistono non pochi luoghi di
sospiro e di ripresa. Luoghi dove si scommette sul futuro
di ragazzi e sulla cura di chi non ha risorse. Persone genialmente impegnate nella educazione e nel fare impresa.
Nel non cadere nella tentazione della sola rabbia sterile. Persone che non gridano o se lo fanno, a volte, è per ricordare
a se stessi e ad altri per cosa vale la pena sospirare e costruire. Esistono nel nostro Paese tradizioni diverse, di matrice
religiosa o animate da buona volontà sociale che han dato
prova di nascere da un sospiro profondo e genuino e di non
esaurirsi nell’urlare facile. A queste tradizioni vive, presenti,
nuove occorre che chi ha responsabilità pubblica guardi e da
esse impari cosa e dove cambiare, cosa lasciar crollare e cosa
rinnovare. Il sospiro rappresenta una forza di reale cambiamento. Ma deve essere presa sul serio. Se un’epoca di crisi
si consegna agli uomini dell’urlo lascerà solo macerie e non
provocherà cambiamenti positivi. Solo scontro e più malora
per tutti. Per chi ha orecchie e cuore attenti, il sospiro è più
forte e importante dell’urlo. Ma ci sono orecchie attente?
Rifare, non disfare:
la
di oggi
S
di MARIO BARTOCCI
pread. Riservata al gergo iniziatico di banchieri e
finanzieri, la parola è entrata nell’uso comune, in
questi ultimi anni, a sintetizzare, forse un po’ superficialmente, i mali dell’economia italiana.
In realtà, spread è termine inglese dai molti significati, come
avviene spesso nei vocaboli di questa lingua; fra i tanti, il
più adatto al nostro caso sembra essere quello dell’Oxford
Dictionary, che lo definisce – anche! - come “the difference
between two rates or prices”. Ancor più puntualmente, lo
spread di cui si parla comunemente da noi è la differenza
fra i tassi dei nostri titoli pubblici italiani e quelli tedeschi.
Perché il confronto con quelli tedeschi, è facile dirlo: perché
l’economia della Germania è da qualche tempo quella più sana
e più dinamica dell’Unione Europea, e se vogliamo misurare
seriamente i ritardi dell’Italia, bon gré mal gré, dobbiamo
confrontarci con i primi e non con gli ultimi della classe.
E’ chiaro che più stretto è lo spread e più bassi sono gli interessi che l’Italia deve pagare sul suo debito pubblico e più
bassi quelli che le banche italiane potrebbero – potrebbero! praticare ai loro clienti. Ma esso misura indirettamente anche
Sorta nel 1911
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Carlo Cammoranesi
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n.11 del 6/09/1948
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la fiducia che l’Italia riscuote sui mercati internazionali; una
sua riduzione è quindi un indice di miglioramento di questo
elemento, fondamentale per gli investitori esteri e per quelli
italiani. Ora, dopo avere toccato livelli stratosferici, il nostro
spread è sceso al di sotto dei duecento punti percentuali, cosa
che non avveniva da oltre dieci anni. Tutti – o quasi - se ne
sono legittimamente rallegrati e tutti – o quasi - hanno visto
l’evento come la fine di un lungo incubo.
Ma sono proprio questi momenti di sollievo che impongono la
cautela indispensabile per non farsi travolgere dall’entusiasmo.
E’ indubbiamente vero che l’economia italiana “ha sfebbrato”,
come si usa dire, ma è altrettanto vero che il calo della febbre
non significa quasi mai che il malato è guarito; anzi, è proprio
il calo della febbre che dovrebbe consentire l’applicazione di
cure più radicali e più intense, necessarie a ristabilire la salute.
Non è necessario consultare medici e farmacisti, per sapere
quali sono le cure necessarie all’Italia; se ne parla da tempo immemorabile ed hanno perfino un nome: si chiamano
riforme. Il problema vero è che quasi tutte queste riforme
comportano perdite di prestigio, di soldi, di posizione sociale
per coloro che le dovrebbero attuare; i quali quindi, lo farebbero – e non è detto - solo sotto costrizione. Qualcuno crede
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Stampa
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Ogni copia € 1.20. L'Azione paga la tassa
L'ossessione
del tempo
(...) già come una colonna dorica”. E’ il tempo della
Lancia Aurelia guidata da Gassman, con al fianco
Trintignant nel “Sorpasso” di Dino Risi. Un tempo
dove si guarda al futuro, dove si vive forte la speranza
di un avvenire radioso, promessa di magnifiche sorti
e progressive. Ecco quindi che il tempo si dilata. Il
domani sarà felice, se ne ha certezza, quindi l’oggi può
durare pure un po’ di più. Ma il tempo è anche figlio
della propria epoca. E dal benessere si scivola alla crisi
che ci fa riconsiderare il nostro sentire quotidiano. Si
vive alla giornata, il futuro appare non come una logica
conseguenza. Nella crisi il tempo ne risente. Gli oggetti
non invecchiano più come prima. Anzi, si riparano. C’è
stato un momento in cui il domani altro non era che la
dinamica inevitabile di ciò che costruivo oggi. Non è
più così. Si è tornati al periodo di Victor Hugo, nella
seconda metà dell’Ottocento, quando lo scrittore notava: “I tempi primitivi sono lirici, i tempi antichi sono
epici, i tempi moderni sono tragici”. Nessun accenno ai
tempi futuri. Viviamo del resto in un eterno presente,
una dilatazione dell’oggi quasi a non voler affrontare
ciò che ci spetta dopo la notte. E come consolazione ci
si reinventa il passato per immaginare la bellezza del
futuro. Oggi abbiamo tempo perché non ci appartiene
un’immagine certa di futuro. Rimane la nostra capacità di fare del tempo ciò che preferiamo. E’ il tempo
ritrovato di Marcel Proust nel suo capolavoro: “Il tempo
che abbiamo quotidianamente a nostra disposizione è
elastico: le passioni che sentiamo lo espandono, quelle
che ispiriamo lo contraggono e l’abitudine riempie
quello che rimane”. Ma il tempo, quello che occupa e dà
consistenza al nostro vivere, è sempre qualcosa legato
al modo di cogliere la realtà, al senso che ne diamo ad
essa. E che condiziona decisamente il nostro umore e
le nostre scelte. Da cui dipende il futuro. Allora non
perdiamo altro tempo! Il 2014 ci spinge ad affrontare
sfide cui non possiamo sottrarci.
Carlo Cammoranesi
che i ”forconi” siano lo strumento adatto, ma i forconi sono
sempre stati utilissimi per distruggere, mai per costruire; e
quello che serve all’Italia è rifare, non disfare. Altri pensano
che il rinnovamento si realizzi seppellendo nel fango il mondo
della politica; ma, più che d’infangamento, la nostra politica
ha bisogno di pulizia, questa sì che sia energica. Noi non
abbiamo la competenza neanche per formulare opinioni su
quali debbano essere le riforme da compiere, ma ci sembra
che, ristretto lo spread sugli interessi, molti altri spread restino
da chiudere, se non da eliminare. Per esempio quello che ci
vede largamente di sopra alla media europea per indice di
diseguaglianza economica e sociale; o quello che ci vede secondi per livello di evasione fiscale, o, ancora, che ci pone fra
gli ultimi nel conseguimento di un’istruzione superiore. Carità
di patria ci impedisce di continuare nell’elenco, peraltro lunghissimo; possiamo soltanto dire che, a nostro avviso, soltanto
un ringiovanimento radicale - non solo nella politica e non
solo nell’età anagrafica, ma nella nostra intera cultura civile
- può darci, se non certezze, qualche ragionevole speranza.
per la restituzione di copie non consegnate.
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L'Azione 18 GENNAIO 2014
3
>INCHIESTA<
La voce dei cinque sindaci
servizi a cura di ALESSANDRO MOSCÈ e CARLO CAMMORANESI
Giancarlo Sagramola,
Giuseppe Medardoni,
Ripresa nel lavoro
Il traino delle Grotte
sindaco di Fabriano
Il sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola fa il punto della situazione riguardo la sua città.
“La vertenza Indesit si è chiusa come volevamo, cioè con un gesto eloquente che è stato il
togliere lo striscione dal palazzo comunale. Si è registrata la condivisione del piano dell’azienda
con le Rsu e con i lavoratori stessi che hanno scongiurato l’ipotesi degli esuberi paventati
nel mese di giugno 2013. Anche alla Tecnowind una vicenda complessa è stata chiusa positivamente ed aumentano i segnali di ripresa. Alla J&P è stata rinnovata la cassa integrazione
straordinaria e con l'ausilio degli ammortizzatori sociali gli operai possono tirare un sospiro
di sollievo per un altro anno. Siamo consapevoli che il 2014 sarà ancora difficile dal punto di
vista imprenditoriale e occupazionale, ma siamo altresì convinti che la speranza di risollevarsi
dalla fase recessiva così delicata, non tarderà a venire. I lavoratori contano su se stessi e sulle
loro capacità, non demordendo, ma le istituzioni hanno il compito di aiutare la città e il comprensorio a creare le condizioni perché si possa ancora fare impresa”. Insiste il sindaco: “Non
trascuriamo l’artigianato e il terziario, che possono darci una spinta fondamentale, così come
l'utilizzo del brand Unesco, un vero e proprio riconoscimento mondiale attribuito a Fabriano,
città delle arti e dei mestieri. Spesso si pensa di aver ragione solo perché si pagano le tasse,
ma vorrei ricordare che si pagano anche per il raggiungimento di un bene comune e perché
vengano garantiti dei servizi all’intera collettività". Continua il primo cittadino: “Gli errori
si fanno ovunque, ma la discussione deve avvenire serenamente, non alzando mai barriere.
Auspico ancora la voglia di partecipazione in una città dove si fanno molte cose e dove specie
il mondo associazionistico è vitale, sia nel settore del sociale, che della cultura, che dello
sport. Non è vero che Fabriano è una città dormitorio. Ricordo inoltre che il municipio è la
casa di tutti. Io sono disponibile a ricevere, come faccio abitualmente, coloro che mi vogliono
parlare. Questo sarà l'anno dell'apertura della biblioteca multimediale, una struttura all’avanguardia, e del polo delle arti visive, per una maggiore e migliore concentrazione di servizi”.
Paolo Sparvoli,
sindaco di Matelica
Prestigio nello sport
Il nostro Comune è riuscito se pur a fatica a rispettare tutti i parametri imposti dallo stato
centrale ed a garantire i servizi essenziali alla popolazione, mantenendo l’equilibrio finanziario
che consentirà nuove possibilità di investimenti.
Sul fronte occupazionale nonostante il momento difficile, il tessuto imprenditoriale matelicese
al quale va il mio vivo ringraziamento per il loro grande impegno, sta reggendo abbastanza
bene; anzi si ha in previsione la riapertura dell’ex Mediterranea, l’ampliamento dell’Ecoservice
e perché no, anche qualche altro intervento a cui si sta lavorando, mirato al recupero occupazionale. Sul settore commercio si sta cercando di fare incontri per mettere in piedi strategie
di rilancio, utilizzando al meglio tutte le opportunità. I lavori pubblici nel rispetto dei nuovi
parametri di indebitamento garantirà una serie di interventi di grande interesse popolare vedi
manutenzioni su tutte le infrastrutture comunali, parco cani, ampliamento cimitero centrale
e quello della frazione Piane, rifacimenti di zone verdi attrezzate e il ripristino dei selciati in
alcune zone del centro storico.
Il settore urbanistica sta lavorando su alcune varianti che dovrebbero far ripartire il settore
edilizio in grossa difficoltà.
Sui settori cultura, servizi sociali, ambiente, agricoltura e servizi sociali si stanno seguendo
diversi progetti, degni della nostra bella e dinamica cittadina.
Sul nostro ospedale sperando che questa volta, dopo cinque anni di promesse disattese, la
Regione Marche mantenga i suoi impegni, si aprirà il reparto di riabilitazione.
Infine si prevede in maniera sempre più concreta una primavera scintillante sul fronte sportivo che sembra veramente vivere un momento magico su tutti i fronti, con la prospettiva di
raggiungere traguardi mai avuti nella seppur storica tradizione sportiva matelicese.
Ugo Pesciarelli,
sindaco di Sassoferrato
Bandiera arancione?
L’inizio di ogni anno porta sempre con sé in dote un corredo di speranze e di prospettive
migliori, soprattutto in tempi di crisi come quelli che stiamo vivendo e che stanno lasciando
segni profondi di cui soffriremo anche nei prossimi anni. Questo 2014 vedrà concretizzarsi,
per la nostra comunità, alcuni rilevanti progetti che l’Amministrazione comunale ha curato da
tempo, che riguardano in particolare i servizi alla persona, la valorizzazione del patrimonio
culturale ed artistico e la promozione del territorio. Diventerà realtà, ad esempio, la “Residenza
protetta”, un progetto ambizioso, del costo di un milione di euro, realizzato al primo piano
del nostro presidio ospedaliero. Con il compimento di tale progetto si daranno così risposte
concrete alle esigenze della popolazione anziana e rappresenterà un passo fondamentale per
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sindaco di Genga
Il 2014 sarà l’anno delle elezioni amministrative anche a Genga, ma il sindaco Giuseppe
Medardoni non ci pensa, almeno fino ad oggi, nonostante sia ricandidabile per un secondo
mandato. “Francamente finora abbiamo pensato a tutto meno che alla prossima tornata
elettorale. Ci sono in piedi varie problematiche, tra le quali i danni provocati dall’alluvione
di novembre alla viabilità e alle strutture cittadine e del comprensorio gengarino. Stiamo
lavorando per ripristinare il tratto a senso unico alternato nell’area della Gola di Frasassi e
stiamo reperendo fondi necessari per restituire l’utilizzo dell’asse viario nella zona tra San
Vittore e le Grotte di Frasassi. Il marciapiede, in particolare, è danneggiato in diversi punti
che presentano pericolose buche. Altri disagi sono legati agli ambulatori medici, momentaneamente spostati, al palazzetto dello sport, alle attività commerciali e ad alcuni stabili di
proprietà privata fino a Genga Stazione”. Il sindaco Medardoni sottolinea l’importanza di
una donazione recentemente effettuata dall’azienda Ariston Thermo, che dimostra attenzione
e sensibilità per il territorio in un momento di particolare crisi, così come altre aziende del
posto. “Questa somma di denaro sarà utilizzata nel migliore dei modi e decideremo a breve
come spenderla”. Quindi le Grotte di Frasassi, sulle quali si concentra da sempre uno degli
interessi primari dell’amministrazione comunale: “Le grotte hanno chiuso il 2013 in modo
positivo, cioè con una leggera flessione del numero di visitatori (1,8% in meno, ndr). Nei
primi giorni del 2014 si è registrata però un’impennata. Dal 10 al 30 le grotte rimarranno
chiuse al pubblico per i lavori di manutenzione. Intanto abbiamo istituito un bando per la
costruzione di una biglietteria-ufficio informazione nuova, così da migliorare l’accoglienza al
pubblico”. Il sindaco evidenzia, infine, anche un altro bando di concorso: “Riguarda i lavori
di ampliamento del museo di arte, storia e tradizioni locali, che è di proprietà della curia,
ma che viene gestito direttamente dal comune. Lavori che attengono anche alla biblioteca,
all’archivio storico, alla sala multimediale".
David Alessandroni,
sindaco di Cerreto d'Esi
E la Pedemontana?
Scade il mandato del sindaco di Cerreto d'Esi David Alessandroni: a maggio del 2014, infatti,
ci saranno le elezioni per nominare il nuovo primo cittadino. Alessandroni non potrà ripresentarsi, dato che ha fatto due mandati. "Mi dispiace di dover lasciare in un momento difficile,
date la crisi economica e la vicenda Tares, dai noi gestita con oculatezza, ma di fatto è come
se un comune debba fare l'esattore per conto dello Stato. Non ho difficoltà ad ammettere che
la Tares è stata introdotta con una legge vergognosa da parte del governo Monti". Come se
non bastasse, in questi ultimi cinque mesi, Alessandroni avrà a che fare con un'altra tassa, la
cosiddetta Iuc, da poco introdotta: "La nuova imposta attiene alla legge di stabilità del 2014.
Si compone di tre voci che sono l'Imu sugli immobili diversi dall'abitazione principale, la Tari
(tassa rifiuti, ndr) e la Tasi, che colpisce tutti gli immobili. L'unica certezza è che è possibile
pagare in un'unica soluzione entro il 16 giugno di ogni anno. Siamo di fronte, davvero, ad
una confusione mentale senza precedenti”. Il rammarico di Alessandroni è che non è stata
ancora realizzata la Pedemontana per il tratto Fabriano-Matelica, nonostante se ne parlasse
sin dal primo anno del suo insediamento. Cerreto d'Esi è attraversata da un fiume di mezzi
privati e inevitabilmente l'inquinamento sia atmosferico che acustico si fa sentire. Quindi la
costruzione della centrale di biogas: “Determinerà su tutto il territorio delle pesanti ricadute
in termini ambientali ed economiche, a causa dell’inquinamento dell’aria con i cattivi odori
sprigionati dall’impianto, costruito vicino al confine tra Cerreto e Matelica, ma soprattutto
dall'andirivieni delle autobotti per il trasporto del liquame proveniente dalla bassa Vallesina.
Ci si chiede, quindi, perché questa centrale non viene costruita nella bassa Vallesina, vicino
ai principali allevamenti di suini, risparmiando quindi anche sui notevoli costi del trasporto".
Infine gli aspetti positivi del decennio da primo cittadino. Afferma David Alessandroni: "Abbiamo migliorato o creato ex novo moltissimi servizi sociali. La casa di riposo e la residenza
protetta sono fiori all'occhiello dell'ambito territoriale. Abbiamo riaperto il teatro Casanova
che era chiuso da tanti anni. Per la prima volta Cerreto d'Esi ha ospitato un concerto lirico,
peraltro seguitissimo. La manutenzione delle strade procede senza particolari problemi, come
è sempre successo”.
la realizzazione della futura “Casa della Salute” che restituirà piena funzionalità al nostro
presidio ospedaliero. In ambito culturale figura la concretizzazione di un altro importante
progetto, l’inaugurazione della Galleria d’arte contemporanea, in fase di definitivo allestimento nel seicentesco Palazzo degli Scalzi, con un investimento di 330.000 euro, rendendo
così fruibile al pubblico una selezione delle circa 4.000 opere di arti visive, acquisite in ben
sessantatre edizioni della Rassegna/Premio “G.B. Salvi”. Altri significativi interventi, volti
alla valorizzazione e promozione del territorio ai fini turistici, si concretizzeranno nell’anno
appena iniziato, quali la ristrutturazione dell’immobile che ospita il Museo della miniera di
zolfo di Cabernardi e la riqualificazione del borgo rurale di Rotondo con un secondo intervento riguardante l’antica rocca. Una serie di importanti interventi saranno realizzati anche
nel settore della viabilità per i quali sono stati attivati finanziamenti per oltre di 300.000 euro.
Tutta una serie di opere, dunque, che saranno certamente utili per l’ottenimento del prestigioso
riconoscimento del marchio “Bandiera arancione” il cui iter è stato avviato lo scorso anno e
per il quale si sta predisponendo il piano di miglioramento.
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L'Azione 18 GENNAIO 2014
VENDESI
VENDO acquario usato pochissimo Juwel Aquarium, 60 litri. Tel. 329 2089712.
É nata Sofia
Tanti
auguri
Angela!!
Domenica 12 gennaio alle 11.08 è nata Sofia
Luzi per la gioia di mamma Simona, papà
Enea, la sorella Martina, i nonni, gli zii e i
tanti parenti e amici. Da tutti loro un grande
augurio a Sofia e un sincero ringraziamento al
validissimo personale del reparto di Ostetricia
dell'ospedale 'Profili' di Fabriano.
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Ginevra Bisolfati il 20 gennaio festeggia il 4°
compleanno. Tantissimi auguri dai genitori
Antonella e G. Luca, il fratello Rocco e dai
nonni, gli zii e la cugina Gloria.
Il 18 gennaio Lavinia compie 18 anni. La sua
nascita è stata ed è una grande gioia per tutti
noi, auguroni!, che la tua vita sia piena d'amore,
salute, felicità. Che tu possa realizzare tutto ciò
che desideri.
Mamma, Rachele, nonno, nonna e gli zii
Lavinia
Maggitelli
Venerdì 17 gennaio Angela
Biagelli compirà 90 anni!
Tantissimi auguri dai figli,
dai generi, dai nipoti e dai
pronipoti.
GLI ANNUNCI VANNO
PORTATI
IN REDAZIONE, ENTRO
IL MARTEDÌ MATTINA
Il Circolo Arci elegge
il nuovo consiglio direttivo
Sabato 21 dicembre, si è svolta la votazione per il nuovo direttivo
del Circolo Arci "Il Corto Maltese". Da questa consultazione è
emerso un nuovo direttivo, che a seguito dell’insediamento avvenuto il 7 gennaio, ha deciso di nominare presidente del circolo
Massimiliano Argalia, che subentra a Valeria Tizzoni. Il nuovo
direttivo ci tiene a ringraziare i suoi predecessori ed i soci, per
l’eccellente lavoro svolto negli anni passati. Nostri obbiettivi
dichiarati, e che hanno permesso un ricambio avvenuto sulla
quasi unanimità dei soci presenti all’assemblea, è stato imprimere
un’accelerazione sul profilo culturale, e sul radicamento nel territorio. A questo proposito, obbiettivo dichiarato sin dalle prime
battute dal nuovo presidente Argalia, è stato quello di mettere in
rete il circolo Arci con altri soggetti che si trovano sul territorio
fabrianese e marchigiano. In particolare riteniamo indispensabile
una maggior comunicazione e progettualità anche con gli altri
circoli Arci presenti nelle immediate vicinanze. Intendiamo far
sì che il circolo Arci "Il Corto Maltese", attraverso la cultura e
la promozione sociale, possa diventare il luogo di incontro di
tutte le idee e i valori fondanti alla base della coesione sociale.
In qualità di nuovo direttivo, proponiamo l’utilizzo dell’arte come
strumento di risveglio e sensibilizzazione delle coscienze, al fine
di creare una società più attiva. Cercheremo inoltre di migliorare il
circolo e far sì che diventi strumento politico al fine di migliorare
il dibattito pubblico locale, ponendo soluzioni che siano il frutto
dell’elaborazione dell’intelligenza collettiva dei soci.
Il direttivo del Circolo Arci
“Il Corto Maltese”
Edmondo Petrucci
Grande Ufficiale
Su proposta del presidente del Consiglio dei Ministri, il Capo dello Stato Giorgio Napolitano con
proprio decreto ha conferito al Presidente Ass. Nazionale Carabinieri sezione "A. LA ROCCA"
di Fabriano Comm. Petrucci Edmondo la nomina di GRANDE UFFICIALE all'Ordine et merito
della Repubblica Italiana. Agli auguri si associano i familiari, il Consiglio Direttivo dell'Anc. di
Fabriano, il Gen. Honorati Ispettore Regionale Carabinieri delle Marche e Carabinieri in servizio
della giurisdizione della Compagnia CC. di Fabriano al Comando del Capitano Benedetto Iurlaro.
Il nuovo insignito ringrazia tutti con sincera stima e cordialità.
Il presidente di sezione
Carabiniere scelto Petrucci Comm. G. U. Edmondo
La Casa Albergo con l'abito di festa tra Natale ed Epifania
Terminate in bellezza le festività natalizie alla Casa
Albergo di Fabriano; il 5 gennaio è passata la Befana ad
allietare il pranzo e a donare una calza tutta speciale con
biscottini tradizionali e altri dolciumi. Il 18 dicembre
abbiamo festeggiato il Santo Natale con la tradizionale
cena di gala nel miglior salone della struttura addobbata
a festa. Come ogni anno Ornella e le
ragazze hanno preparato con cura i
tavoli scegliendo le migliori tovaglie
e posate… ogni posto a tavolo aveva
il suo “centro-tavola”, quest’anno
una pigna addobbata come alberello
natalizio creato da Ines insieme agli
ospiti della casa, per accogliere al
meglio i parenti e gli amici che tanto
attendono quest’evento.
Ad allietare la serata anche quest’anno la musica e il carisma del prof.
Nicola Pagliuca accompagnato da
Veronica giovane promessa del
canto. Sui piatti creative e appetitose pietanze: antipasto,
due primi compreso il
tradizionale tortellino in
brodo, due secondi, dolce
e frutta serviti come nei
migliori ristoranti, tutto
era ben coordinato grazie
a Danilo e Irene in cucina
e a Ornella e le Oss per il
servizio in sala. Grazie a Ines e Nicola molti hanno cantato
e ballato in un clima di festa e divertimento.
Dulcis in fundo è anche arrivato Babbo Natale per donare sacchi di doni agli ospiti, ansiosi di scartare i regalini
meritatissimi. Grazie a tutti i parenti e gli amici di sempre
intervenuti alla serata, grazie alle amministrazioni comunali
presenti, compresi il sindaco e il
vescovo; grazie a Erika e Jenny
responsabili di settore della
Coop. l’Agorà d’Italia la quale
ci ha permesso di realizzare
tutto ciò, e grazie mille alle
organizzatrici dell’evento: tutto
lo staff della Casa Albergo di
Fabriano che ha lavorato senza
sosta per non lasciare nulla al
caso, a partire da Ornella, Ines,
Danilo, Irene, Alba, Francesca,
Luana, Anna Lisa R., Graziella,
Giuseppina, Tecla, Margherita,
Anna Lisa S., Felicia e infine un
grazie alla giovane Francesca figlia di Ornella per averci aiutato
con pazienza nel trovare le pigne
e altro materiale utile per i lavori
decorativi.
Buon anno nuovo a tutti e che
sia migliore di quello passato,
che possiamo condividere ancora
momenti come questo.
Gli scrutatori tra i disoccupati
Gli scrutatori siano scelti tra i disoccupati. Lo chiede il presidente del
Consiglio comunale - Pino Pariano - che, viste le difficoltà economiche
che stanno attraversando molte famiglie, in vista delle prossime elezioni
per eleggere i membri del Parlamento Europeo che si terranno nel prossimo mese di maggio, chiede ai componenti della Commissione Elettorale
Comunale di adoperarsi per individuare dei criteri oggettivi di nomina
degli scrutatori, iscritti all’Albo, che tengano conto della condizione lavorativa di coloro che manifestano la disponibilità a svolgere tale importante
e fondamentale compito, cercando di favorire disoccupati, inoccupati,
cassaintegrati e studenti. L’iniziativa ricalca quella che Pariano aveva già
avanzato, attraverso un O.d.G. del 25 ottobre 2012.
04 mercatino.indd 2
La mini Imu
non si paga
La mini Imu, secondo una precisa
scelta dell’amministrazione comunale fabrianese, non si pagherà, in
quanto è stato deciso di non aumentare le imposte sulla prima casa. Il
Comune ha quindi deliberato in merito facendo risparmiare ai cittadini
un ulteriore esborso che avrebbe
pesato, specie di questi tempi.
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5
L'Azione 18 GENNAIO 2014
>CRONACA
La gente che ha affollato
il Consiglio comunale
di giovedì scorso
Sagramola non si dimette
Il sindaco regge l'urto della minoranza e del comitato di cittadini
di CHIARA TIBERI
C
ontinua la protesta del
neo comitato “Sveglia
Fabrianesi” con la cospicua partecipazione dei
loro rappresentanti al Consiglio
comunale dello scorso 9 gennaio.
Due le loro principali richieste:
la rateizzazione della Tares e le
dimissioni del sindaco. Come ulteriore segno di contestazione anche
una bara con su scritto “Fabriano è
morta”, posta all’esterno dell’aula
consiliare. Sorto un mese fa come
gruppo di protesta alla nuova tassa
sui rifiuti, il comitato si sta allargando sempre di più.
Formatosi in rete, dove i componenti scambiavano opinioni, spunti
di riflessioni ma in particolar modo
sfogavano la loro rabbia e il loro
malcontento, ora è diventato concreto e corposo. Ammonta a circa
750 il numero degli iscritti e ben
1.500 sono i loro simpatizzanti.
Le prime azioni risalgono a metà
dicembre, con la manifestazione
in piazza, la raccolta di firme in
loro sostegno e il confronto con il
sindaco all’Oratorio della Carità.
La presenza ai consigli è costante
e i promotori del gruppo hanno
l’appoggio degli stessi consiglieri di
minoranza, i quali non si schierano
in base ai partiti di appartenenza.
Il portavoce del comitato Davide
Muratori lo ribadisce prima di ogni
altro concetto: “Siamo anzitutto un
gruppo apolitico e apartitico, nato
dal basso e di protesta. Il nostro
dissenso è nato a causa dell’inatteso
e ingente pagamento della Tares, la
tassa sui rifiuti e i servizi, ma oggi i
nostri obiettivi vanno ancora oltre.
Intendiamo realizzare un’opera
di documentazione per capire le
problematiche del nostro territorio,
raccogliendo foto, materiali e documenti per controllare in tal modo lo
stato in cui versa la città. Chiediamo
una classe politica onesta e trasparente che rispetti le nostre esigenze
e i nostri diritti e che quanto meno
sia disposta ad ascoltarci. Loro
non sono abituati a questi tipi di
confronti e con il nostro operato li
stiamo disturbiamo molto. Partecipiamo ad ogni Consiglio comunale,
come stiamo facendo oggi, ma purtroppo non possiamo intervenire.
Infatti una delle prossime proposte
che vorremmo portare ai consiglieri
di minoranza è la richiesta di un
incontro mensile con la Giunta
comunale e tutte le associazioni
civiche presenti sul territorio.
Vogliamo che non sia soltanto un
leader a parlare per tutti, ma che
ogni cittadino possa rivendicare i
propri diritti ed esporre le proprie
esigenze. Nel caso in cui questo
non fosse possibile tenteremo di
rieleggere il comitato di quartiere.
Sappiamo che non sarà un percorso
facile ma per ora ci accontentiamo
del disturbo che stiamo arrecando e
del forte interesse suscitato in tanti
cittadini. Faremo di tutto per sensibilizzare e risvegliare il fabrianese
dormiente ormai da troppo tempo”.
Il comitato non intende mollare la
presa. Arrabbiati, frustati e stanchi
di una crisi interminabile, continueranno a chiedere le dimissioni
del sindaco Sagramola che non
starebbe gestendo l’emergenza
come dovrebbe.
Caso Quadrilatero: i tempi si allungano...
I cantieri della Quadrilatero, nel tratto marchigiano della Statale 76, sono
fermi da tempo: lo stop iniziato a marzo 2013 sembra destinato a rimanere
tale almeno fino ad aprile di quest’anno e anche oltre. E’ quanto emerso dal
summit di fine dicembre sulla direttissima Ancona-Perugia, tra il Governatore regionale Gian Mario Spacca e il
neo presidente di Quadrilatero Guido
Perosino. L’eventuale cessione del
ramo d’azienda da parte dell’attuale
società appaltatrice “Impresa Spa”,
secondo quanto riferito da Daniela
Saitta, alla guida dell’azienda commissariata, potrà avvenire entro la fine
di aprile. “Tutte le istituzioni”, ha detto Spacca, “devono lavorare insieme,
con grande velocità e determinazione,
affinché il Ministro Zanonato approvi
immediatamente la cessione”. E’
fondamentale che la vendita avvenga
per il solo ramo d’azienda, altrimenti
i tempi si allungherebbero a tal punto
che la ripresa dei lavori diventerebbe
un miraggio. Un’opera determinante
non solo dal punto di vista infrastrutturale, ma anche economico, per i tanti
lavoratori e le imprese collegate. Tutto questo con il paradosso di un’arteria viaria interamente finanziata che non può procedere per le difficoltà
dell’impresa chiamata a realizzarla. La preoccupazione per il blocco dei
cantieri rimane alta. Sul tratto umbro, viceversa, le cose stanno andando
meglio. Il 3 dicembre è stato abbattuto il diaframma della galleria Pale sulla
05 fabriano.indd 2
Strada Statale 77 della Val di Chienti lungo la direttrice Foligno-Civitanova
Marche, nell’ambito del completamento dello scavo dell’ultima galleria
delle tredici presenti nel tratto Foligno-Pontelatrave. A tal proposito Gian
Mario Spacca ha dichiarato: “Mi auguro che l’esempio che viene dato
attraverso quest’opera possa diventare
la normalità per il nostro Paese. Il
collegamento Marche-Umbria attraverso la Statale 77 ci inorgoglisce.
Auspichiamo di poter vedere presto
il completamento dell’opera nel suo
insieme”. Il costo complessivo dei
lavori della Quadrilatero, suddivisi in
due maxilotti, è di oltre 2 miliardi di
euro, per circa 160 chilometri di rete
viaria che si prevedeva di completare nel 2014. Il progetto prevede un
piano di cofinanziamento (il p iano
di Area Vasta) che intende valorizzare i benefici al territorio derivanti
dal potenziamento degli assi viari,
trasformandoli in flussi di ricavi attraverso l’insediamento di nuove aree
produttive, denominate Aree Leader e
Aree di Implementazione. Il rischio,
però, è di trovarsi di fronte ad una grande incompiuta, che riguarda, nello
specifico, anche il tratto della Pedemontana che dovrebbe collegare Matelica e Fabriano lungo la tratta Sferza-Muccia-Fabriano. Parlare di date
sembra come giocare un terno al lotto, a questo punto.
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>FABRIANO<
L'Azione 18 GENNAIO 2014
Eliambulanza degli sprechi
Un hangar mai utilizzato, un altro in cantiere e pista in affitto...
I
di JACOPO DEL PIO
primi lavori per la base dell’eliambulanza furono eseguiti
nel 2008 presso la zona di
S. Cassiano, costruendo una
struttura in ferro e teloni per assicurare un “ricovero” all’elicottero
che fu però spazzata via dal primo
maltempo con un forte vento. La
struttura così com’era è durata in
perfetto ordine ed inutilizzo per un
paio d’anni dopo il completamento
dei lavori. Insieme alla struttura…
volata via, vennero edificate delle
casette in legno per ospitare il personale sanitario e tecnico, addetti
all’elicottero, dipendenti dell’ospedale ed infermieri del 118. Il tutto
per una spesa che si è aggirata sui
600mila euro. Questa è la somma
gettata al vento in quanto l’hangar
iniziale è tutto da rifare ed anche
le piccole case deteriorate dal
prolungato inutilizzo. Il mancato
uso in questi anni è stato dovuto
all’Enac (ente che si occupa della
sicurezza in volo) perché non dava
il “via libera”. Così i vertici sanitari della Regione Marche hanno
deciso di ricostruire l’hangar, ma
stavolta realizzando una struttura
in cemento armato e coibentata.
Sarà così pronta la nuova casa
della seconda eliambulanza che
finora negli ultimi quattro anni ha
dovuto servirsi di un’altra pista
d’atterraggio, situata in un’area di
proprietà della famiglia Merloni,
in zona Marischio, pagando un
affitto di 4mila euro mensili. Le
cifre stanziate dalla Regione per
questo secondo intervento sono
di poco inferiori ai 500mila euro.
L’inaugurazione ci sarà ormai nella
primavera di quest'anno, così come
l’accordo con la Regione Umbria di
concederle in prestito l’eliambulan-
L'hangar per l'eliambulanza mai utilizzato a San Cassiano
za “Icaro 2”, in quanto sprovvista
di elicotteri di soccorso. Facendo
un passo indietro nella vicenda,
viene spontaneo chiedersi come
mai l’Enac non abbia mai dato
il via libera all’uso della prima
Di notte nei cunicoli fabrianesi:
la prima visita con Hypogaeum
Venerdì 27 dicembre, l’Associazione
Speleo Archeologica Hypogaeum
ha chiuso le attività dell’anno sperimentando, per la prima volta, la
“visita speleo urbana notturna”.
L’evento, a numero chiuso, è già
praticato da altre associazioni nei
centri storici delle città italiane.
In compagnia di alcuni cittadini ed
amici speleologi (che si sono dedicati ad aprire e chiudere, insieme
agli speleologi dell’Associazione,
una catena di sicurezza per i meno
esperti) è stata effettuata la visita
presso la sezione praticabile dell’acquedotto del Venanzio e la sua estensione definita “ramo del Poio” dagli
esploratori di Hypogaeum.
“Evidente - commenta il presidente
Tiziano Marino - è stata l’emozione
dei partecipanti, dai più ai meno
esperti, nell’accedere in queste antiche gallerie ipogee.
Siamo partiti dalla bellissima Piazza Papa Giovanni
Paolo II illuminata meritatamente, appena di fronte
alla maestosa facciata della Cattedrale della città.
Abbiamo viaggiato a ritroso nel tempo per vedere con
i nostri occhi la storia e l’architettura di un’urbanistica
estremamente avanzata per il tempo, ripercorrendo
quei condotti costruiti circa 200 anni or sono. Una
struttura importante che fornivano
l’acqua alle fonti cittadine e una
risorsa primaria per la vita, oggi di
frequente sperperata con stoltezza”.
Ambiziosi gli obiettivi che l’Associazione Hypogaeum si è prefissata
per l’anno 2014: eseguire nuovi
rilievi per la mappatura degli ipogei
esplorati recentemente. Verificare in
collaborazione con l’Associazione
Gauum, il Comune di Sassoferrato
e le Soprintendenze competenti, i
cunicoli presenti nell’area archeologica di Sentinum, realizzare una
conferenza per il cittadino, durante
il mese di marzo, in collaborazione
con l’Archeoclub – sede di Fabriano,
pubblicare un primo scritto sullo
studio di questi sotterranei del nostro
territorio.
Infine, presentare il progetto “Spumante Fabrianese di Grotta” (attualmente in fase di
sviluppo) che prevede il recupero di alcune grotte
artificiali presenti in antiche costruzioni del centro
storico, per la produzione dello Spumante “metodo
Scacchi” (www.spumantefabriano.it) che possa fare
da kickstarter ad uno sviluppo del turismo enologico
della città.
Marco Antonini
Dieci progetti per una valle creativa
Il sindaco di Fabriano, Giancarlo
Sagramola ha partecipato all’incontro nei giorni scorsi presso
la sede della Regione Marche in
Ancona, relativo alla presentazione
dei progetti finanziati nell’ambito
della misura regionale “Distretto
Culturale Evouto”, tra cui quello
denominato “Valle della Creatività”, di cui Fabriano è il comune
capofila.
“Il distretto culturale Valle della
Creatività - ha dichiarato il sindaco
Giancarlo Sagramola presentando
il progetto - da oggi prende vita utilizzando la creatività per cambiare
il territorio, con un progetto che
innoverà il modo di fare dei soggetti coinvolti: imprese, volontariato
culturale ed i Comuni”.
La Regione Marche ha lanciato il
progetto Distretto Culturale Evoluto delle Marche come azione
06 fabriano.indd 2
strategica della programmazione
regionale, promossa in coerenza
con le direttive dell’Unione Europea. Il Programma del Distretto
Culturale Evoluto si avvale di un
ammontare di risorse pari a 4,2
milioni. A fronte di 20 progetti
presentati ne sono stati giudicati
ammissibili 18; di questi 10 sono
stati finanziati per un importo complessivo del concorso finanziario
regionale di 2.450.000,00 euro. Il
progetto “Valle della Creatività”
prevede la realizzazione di un
centro di documentazione del catalogo d’arte su carta e dei servizi
connessi al Museo della Carta e
della Filigrana di Fabriano presso
la Biblioteca pubblica “Romualdo
Sassi”. Il Comune di Fabriano
è anche capofila di interventi
innovativi nella piccola impresa
artigiana della Vallesina, ispirati al
tema della invenzione artigianale
e al collegamento di un insieme di
micro offerte per rendere la Valle
della Creatività un luogo attrattivo
per creativi e professionisti.
Sedici infine i partner che aderiscono al progetto “Valle della
Creatività”: Provincia di Ancona,
Camera di Commercio di Ancona,
Comune di Sassoferrato, Comune
Serra de’ Conti, Comune di Cupramontana, Comune di Falconara
Marittima, Gal Colli Esini San
Vicino, Associazione Culturale “In
Bacheca”, Associazione Culturale
“Inarte”, Associazione Culturale
“Notte Nera”, Lalli di Sebastianelli
& C., I.M Srl (Lordflex), Casa
Editrice Il Lavoro Editoriale Srl,
Azienda Agricola Tenuta di Rocca
Priora, Gagliardini Srl, Fondazione
Ermanno Casoli.
Elisabetta Monti
struttura. Semplice negligenza o i
lavori eseguiti non erano a norma?
Nel secondo caso, perché aspettare
che l’hangar venisse distrutto dalle
intemperie e le casette abbandonate, dovendoci così tornare di nuovo
con un’ulteriore spesa di denaro
pubblico? Altra questione sollevata
è che l’eliambulanza è operativa solamente nel fine settimana, sabato
e domenica, in quanto negli altri
giorni non ci sarebbero i tecnicioperatori disponibili alla guida del
mezzo. Così eventuali emergenze
che richiedano l’uso dell’elicottero
vengono risolte, utilizzando i mezzi della Forestale o del Soccorso
Alpino. Inoltre l’eliambulanza
monta su di sé il “verricello”, una
macchina che serve a spostare pesi
tramite l’utilizzo di fune e catena,
esattamente come l’argano. Esso è
formato da un cilindro orizzontale
(chiamato tamburo) che avvolge la
fune e serve per sollevare la barella
con l’infortunato o per calare a terra
i soccorsi. Per questo dispositivo,
viene pagato un affitto, nonostante
finora la seconda eliambulanza non
sia mai stata utilizzata.
Il talento di Burattini
sbarca sul Time!
Giacomo Burattini è un ingegnere
di 34 anni che abita a Fabriano. Ha
una piccola società di informatica,
tifa Inter e malgrado i discorsi che
a volte lo portano prendersela con
la sua città, ne è profondamente legato. È un fabrianese come tanti. La
sera quando torna a casa dal lavoro
apre la sua cartellina, prende i fogli,
le matite e si mette a disegnare. Il
disegno per Giacomo è quello che
per altri potrebbe essere la danza,
la lettura o la poesia. Una passione.
Forse è scorretto usare un termine
così scontato per descrivere ciò
che per lui rappresenta il disegno,
perché, se le cose
che riescono meglio sono quelle
che più si amano, sarebbe giusto
usare termini più
profondi, che forse
neanche esistono.
Giacomo disegna
da quando ha più
o meno un anno,
da sempre ama osservare i dettagli,
le peculiarità delle cose, ciò che
sembra invisibile
agli occhi di tanti. Nel tempo
ha sperimentato varie tecniche,
dall’acrilico ai colori a olio, dalla
pittura naïf alle illustrazioni con
matita e china, senza mai seguire
corsi o insegnamenti legati all’arte.
Giacomo è un autodidatta; studia
nuove tecniche ispirandosi ai suoi
artisti preferiti e mette in pratica i
nuovi insegnamenti con il talento,
la sensibilità e l’umiltà che da sempre lo caratterizzano. Nel novembre
del 2012 si è cimentato per la prima
volta nel disegno iper-realista a matita, ne ha fatto presto la sua forma
di espressione privilegiata e le sue
opere, dotate di intensa espressività
e incredibile realismo, non hanno
tardato ad essere notate. Dopo aver
partecipato alla sua prima mostra a
Loreto lo scorso luglio, all’interno
del Festival Nuovi Talenti, non ha
smesso di crescere e migliorare, ha
aperto un blog (giacomoburattini.
tumblr.com) in cui pubblica le sue
opere, una pagina Facebook (www.
facebook.com/GiacomoBurattiniArt) con più di 1000 followers
e continua a disegnare nei ritagli
di tempo dal lavoro, vivendo il
disegno come un aspetto integrante
della sua quotidianità. È proprio
nel bel mezzo della routine di tutti
i giorni che due mesi fa, tornando
a casa dal lavoro, Giacomo ha
ricevuto una di quelle e-mail che
difficilmente si scordano. Un’email che può trasformare una grigia
serata fabrianese di fine autunno
in un momento indimenticabile.
L’e-mail era firmata da DW Pine,
il direttore grafico
della copertina del
"Time Magazine",
che lo ha contattato chiedendogli
di realizzare un ritratto iperrealista di
Edward Snowden,
poiché quest’ultimo risultava tra i
candidati all’elezione di “person
of the year” 2013.
Ebbene sì, da quel
giorno di novembre
sono passate ormai
diverse settimane, l’edizione più
importante del "Time" è uscita e il
ritratto di Edward Snowden realizzato da Giacomo Burattini è comparso tra le prime pagine. Come
sappiamo, Papa Francesco è stato
nominato persona dell’anno, ma
Snowden è risultato secondo nella
lista dei candidati, quindi degno di
essere ritratto da un artista scelto
personalmente dalla redazione del
"Time" e proveniente direttamente
da “casa nostra”.
E’ così che il nome di un artista
fabrianese dal talento unico è comparso tra le prime pagine di uno dei
settimanali più influenti del mondo
ed è così che dietro la quotidianità
di una città di provincia, nella quale
pochi ancora sperano, esiste una
Narnia silenziosa di storie, talenti
e vite che rendono questo posto
un mondo ancora degno di essere
esplorato.
Michela Rocchi
15/01/14 11.08
L'Azione 18 GENNAIO 2014
>SPECIALE SCUOLA<
7
La centralità dell'oratorio
Un ponte tra la Chiesa e la strada per una vera sfida educativa
di ELISABETTA CAMMORANESI
L'
educazione è innanzitutto una questione antropologica, riguarda la
natura dell'uomo, piccolo o grande
che sia; è una questione che il cuore
e la ragione riconoscono come domanda di significato strutturale dell'umano. Sappiamo bene
che le sfide educative oggi non sono più quelle
di una volta: i giovani d'oggi sono di fronte ad
una eccedenza di opportunità e devono giocare
maggiormente la loro libertà essendo di fronte a
un numero di scelte maggiore rispetto al passato.
Educare è quindi il più emergente problema
del nostro tempo e ciò che è in gioco è il senso
stesso dell'uomo e delle relazioni che lo costituiscono: infatti l'educazione è implicata in tutte
le relazioni sociali.
L’attenzione verso la crescita umana e l’approfondimento nella fede delle nuove generazioni
è stata sempre al cuore della missione della
Chiesa. Sono numerose le iniziative rivolte
ai giovani per offrire loro percorsi educativi
in grado di rispondere alle sfide del nostro tempo. Tra le
proposte più significative assume un ruolo importante quella
dell’oratorio, realtà ricca di tradizione e nello stesso tempo
capace di garantire un continuo rinnovamento per andare
incontro alle odierne esigenze educative. Oggi come ieri
abbiamo bisogno di luoghi reali e l'esperienza dell'oratorio
pone al centro un processo educativo basato sulla realtà. Un
luogo dove nascono e crescono le relazioni e dove la vita,
tutta la vita, viene accolta.
Nell'introduzione alla realtà il giovane sviluppa la conoscenza
del mondo esterno e di se stesso, accade così un incremento
delle capacità conoscitive, affettive e relazionali che costituiscono la vita della persona.
Tra le varie agenzie educative, la famiglia in primis e in secondo luogo la scuola, anche l’oratorio cerca di rispondere a
queste priorità offrendo un luogo educativo e significativo per
i ragazzi grazie alla presenza di figure adulte, di volontari,
di educatori e di animatori credibili e accoglienti. Una realtà
animata da una proposta educativa continuamente in dialogo
con il vissuto dei ragazzi.
Un luogo teso a valorizzare la centralità della persona nella
sua globalità, e sostenere le situazioni più disagiate e a rischio
di devianza, offrendo momenti ricreativi guidati, stimolando
la creatività mediante l'esperienza di laboratori espressivi,
facilitando il confronto e l'aiuto reciproco, ingredienti fondamentali insieme al coinvolgimento delle famiglie per favorire
l'integrazione sociale.
Per chi vive la realtà oratoriale la recente nota pastorale della
Cei "Il laboratorio dei talenti" è una conferma e uno sprone
per il proprio impegno in oratorio. In quelle pagine è con-
tenuto lo spirito che ogni oratorio dovrebbe avere.
Tale nota vuole in primo luogo ribadire l’impegno
educativo nei confronti dei ragazzi, degli adolescenti e dei giovani, riconoscendone la soggettività e
valorizzando i talenti di cui sono portatori.
La priorità è quella di far diventare gli oratori
sempre più spazi di accoglienza e di dialogo, dei
veri ponti tra l’istituzionale e l’informale, ponti tra
la Chiesa e la strada. Gli oratori non nascono come progetti “fatti a tavolino” ma dalla capacità di lasciarsi provocare e
mettersi in discussione dalle urgenze e dai bisogni
del proprio tempo, con la stessa passione dei grandi
maestri dell’educazione come san Filippo Neri, san
Giovanni Bosco.
In un'epoca di transizione e in una società complessa come la nostra, non esistono le cosiddette
"istruzioni per l'uso", solchi già tracciati su cui si
possa procedere in modo sicuro. Ogni situazione
nuova è una sfida alla creatività e all'inventiva di
chi deve trovare la risposta adeguata.
La dote di un educatore oggi è quella di saper
ascoltare e interpretare le nuove esigenze. Un vero
educatore sa essere presente, si interessa, ha a cuore l'altro, sa
attendere e sa farsi da parte quando è necessario. E i giovani
hanno sempre più bisogno di testimoni credibili con cui confrontarsi per trovare la propria strada, e di adulti ed educatori
che sappiano creare relazioni autentiche e coinvolgenti dove
i propri desideri e progetti possano trovare dimora.
Bisogna tenere presente infatti che coloro che frequentano
un oratorio cercano innanzitutto un incontro, non solo offerte
culturali, educative o sportive.
Ogni incontro può essere un'opportunità di cambiamento per
la propria vita. Ma l'educazione come si evince dalla nota
pastorale, è sempre un'opera corale. Educare da soli è come
perdere in partenza.
Famiglia, scuola, sport sono i luoghi principali attorno a cui
costruire significative “alleanze educative”, anche per fare
dell’oratorio un laboratorio di cultura e partecipare quindi al
dibattito pubblico sui temi e compiti educativi della nostra
società.
Concludo questa riflessione invitando ad una lettura diretta
ed approfondita della nota pastorale della Cei con la certezza
che partendo dalla condivisione dei bisogni elementari e accogliendo la persona nella sua totalità si possa favorire una
socialità nuova e innescare dinamiche di reale integrazione,
anche in una società multiculturale come la nostra.
C'è l'ambito privilegiato del dopo scuola
Tratto dalla nota pastorale sul valore e la missione degli oratori nel contesto dell’educazione alla vita buona
del Vangelo: “Il laboratorio dei talenti”. Commissione
Episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali –
Commissione Episcopale per la famiglia e la vita.
19. Alleanze feconde e diversificate
... L'oratorio per sua natura è chiamato a promuovere
ampie e feconde alleanze educative, gettando ponti verso
l'esterno. Si rende così più visibile ed evidente la sua
natura estroversa, tesa a valorizzare ciò che di buono è
già presente nel territorio, mettendosi cordialmente in
dialogo con le diverse realtà. La prima e fondamentale
alleanza educativa è certamente quella con la famiglia,
come ricordato dai Vescovi: "Se è vero che la famiglia
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non è solo agenzia educatrice, soprattutto nei confronti dei
figli adolescenti, dobbiamo ribadire con chiarezza che c'è
un'impronta che essa sola può dare e che rimane nel tempo.
La Chiesa, pertanto, si impegna a sostenere i genitori nel
ruolo di educatori" (Educare alla vita buona del Vangelo,
n.36). Il ruolo fondamentale della famiglia nei processi
educativi implica anche una particolare attenzione da parte
dei responsabili dell'oratorio verso quei ragazzi e giovani che
hanno in casa situazioni di maggiore fragilità e sofferenza.
Altro orizzonte fondamentale di alleanza educativa è quello
che fa riferimento al mondo della scuola, con il quale l'oratorio crea quanto più possibile una collaborazione permanente
ai diversi livelli, nell'interesse reciproco e prima ancora dei
ragazzi stessi. Particolare attenzione sarà riservata alla figura
del docente di religione cattolica, che potrà concorrere a
stabilire punti di contatto e di sapiente interazione. Tra le
attività dell'oratorio, quella molto diffusa del doposcuola
costituisce certamente un ambito privilegiato di collaborazione che merita di essere incentivato e incrementato.
Di grande rilevanza inoltre è la collaborazione con le associazioni sportive che spesso gravitano attorno all'oratorio.
Lo sport, con il suo bagaglio di valori, costituisce una
delle più grandi risorse educative e pertanto deve sentirsi
a casa propria nell'oratorio. Occorre però vigilare affinché
gli aspetti agonistici non prendano mai il sopravvento
sulle finalità educative. L'oratorio, oltre a promuovere al
suo interno attività sportive, potrà anche valutare, di volta
in volta e dopo adeguato discernimento, l'opportunità di
sviluppare collaborazioni con le altre realtà sportive del
territorio.
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>FABRIANO<
L'Azione 18 GENNAIO 2014
La povertà si moltiplica...
Migliaia di interventi effettuati dalla Caritas nel 2013: la situazione
di JACOPO DEL PIO
Spesa al Market sociale:
distribuite novanta tessere
D
ai quattro principali
centri di ascolto (uno
diocesano e tre vicariali: Sassoferrato-Genga,
Albacina-Cerreto d’Esi e Matelica),
dove si svolgono anche attività
formative, sappiamo che sono
state svolte ben diciotto attività
durante l’anno appena trascorso.
Tra le più importanti citiamo la
formazione ragazzi del servizio
civile, il corso per assistenti domiciliari, le giornate di formazione
volontari Caritas, l’incontro con
i ragazzi del Liceo Scientifico di
Fabriano. Durante il 2013, in questi
centri, sono state ascoltate circa
1.700 persone a Fabriano, 390 a
Matelica, 396 a Sassoferrato ed un
centinaio a Cerreto d’Esi. Tutte le
persone che si sono rivolte a questi
centri d’ascolto, hanno famiglia e
per monitorare la situazione, si fa
riferimento alla scheda familiare
dove si chiede nel rispetto della
privacy, la composizione del nucleo
familiare. L’intera diocesi comprendente i cinque Comuni, fa sapere
la Caritas, ha ascoltato in totale
circa 6.300 persone considerate in
condizione di povertà. Per attribuire
lo stato di “povertà” si prendono in
riferimento i parametri Isee, quindi
si cerca di dialogare per vedere
quante rispondenze vi sono con i
documenti presentati dalla persona.
Attualmente, fa sapere il direttore
della Caritas fabrianese Edmondo
Ercolani, non è solo un momento
di “dare-avere” ma soprattutto di
ascolto. Si prendono momenti di
riflessione e poi di discernimento:
si viene incontro nei limiti del
possibile, cercando di fare anche
attività pedagogica. Non si fa solo
attività pastorale, ma si chiede anche di capire come nascono certe
situazioni. Per fare ciò, occorre
molta pazienza e formazione. Chi fa
parte della Caritas, deve percorre un
determinato periodo di formazione.
Gli stessi volontari vengono formati, compresi i ragazzi del servizio
civile, svolgendo nove ore di formazione, in base al progetto, insieme
ad altre settantadue ore riguardanti
l’ascolto e la valutazione delle situazioni delle persone. Poi vi sono
momenti di riflessione anche collaborando con sacerdoti e persone
che vengono alla Caritas italiana
che hanno lo scopo di formare e
far riflettere i futuri volontari. La
riflessione è rivolta anche alle modalità dell’avvento, rapportate alle
attività della Caritas (fare opere nel
nome della carità). Se fino al 2008
le persone povere si contavano sulle
dita di una mano, ora sono moltiplicate spaventosamente e ciò deve
far riflettere su come poter meglio
intervenire in ogni singolo caso. Un
tempo era forte la presenza straniera
(rappresentava l’ottanta per cento
del totale), ora invece siamo arrivati
ad una sostanziale parità tra italiani
e non. Molti immigrati hanno trovato una qualche soluzione trasferendosi altrove o tornando nelle loro
rispettive nazioni. Considerando la
crisi, essi sono diminuiti, ma sono
aumentati contemporaneamente i
nuovi poveri italiani. In base a ciò
che emerge dall’ascolto si passa
all’intervento sul soggetto: se in
una famiglia c’è una persona che
necessita di assistenza medica, o
che ha perso il lavoro, si cerca di
08 fabriano.indd 2
I locali della Caritas di Fabriano con abiti e giochi
capire se vi sono le condizioni per
poterla aiutare ed in quale modo.
Attualmente si sta lavorando su progetti messi in atto da altre Caritas,
che possano creare condizioni di
lavoro. I progetti nati da iniziative
della stessa Caritas, sono legati
spesso a lavori che possono essere
artigianali o nel settore agricolo. Ad
esempio a Senigallia su dieci ettari
irrigui, è stata istituita una cooperativa che produce beni ortofrutticoli
che poi vengono venduti ai supermercati. A Fabriano si voleva fare
un’attività simile producendo pellet
per l’ospedale locale, ma poi con il
sisma del ‘97, quando si è andati a
stringere per far partire il progetto,
dalle istituzioni locali sono arrivate
dichiarazioni che hanno bloccato
tutto ed il progetto è ancora in
stand-by. La Caritas continua l’ottima collaborazione con la S. Vincenzo de’ Paoli, soprattutto attraverso il
lato alimentare. Ora esiste anche il
mercatino solidale dove si assistono
le persone con gli alimenti. Con il
lavoro in rete, si possono fare grandi
cose, ma tale opera con il Comune
non si è riuscita a fare, a causa della
mancanza di locali disponibili. E’
difficile trovare una persona delle
istituzioni con la quale colloquiare.
Attualmente la Caritas ha cinque
ragazzi del servizio civile e circa
cinquanta volontari, che però non
sono mai sufficienti, specie nei
giorni di distribuzione dei beni,
perché quando manca qualcuno si
va facilmente in difficoltà. Si distribuiscono principalmente indumenti,
giocattoli e calzature e per fortuna
Fabriano risponde abbastanza bene
a questo tipo d’appello. Il problema
più grande riguarda la mancata
distribuzione gratuita di alimenti
di prima necessità, anche se supportati dai supermercati con i beni
prossimi alla scadenza. Su circa
trecento-quattrocento persone che
si ravvisano necessarie di questa
assistenza, si riesce a soddisfarne
solo trenta. La speranza è di avere
altri alimenti disponibili tramite
donazioni. Fra le attività della Caritas oltre la sensibilizzazione delle
persone, vi è stata anche l’attività
di scolaresche che si sono mostrate
interessate a capire le necessità e le
modalità di possibili interventi in
collaborazione con la Caritas stessa.
Per quanto concerne invece l’assistenza per le bollette, essa è costata
142mila euro. Ma in cosa consiste
concretamente il pagamento delle
bollette? Intanto si deve valutare
l’effettiva necessità, in quanto vi
sono famiglie che hanno bisogni
accertati, nel senso che la molta
corrente usata è per assistere i figli
affetti da gravi malattie invalidanti
come la Sla. Quindi l’energia elettrica serve per i macchinari che li
tengono in vita. Un’altra famiglia
viene aiutata con una forma di assistenza diretta tramite infermieri
specializzati per dare modo ai genitori di avere tre ore da dedicare al lavoro. In ogni caso niente viene dato
senza un’attenta valutazione della
persona e della situazione da lei
descritta. Il rischio è sempre quello
Pover tà o esclusione
sociale, rischia 1 su 3.
L’Istat lancia l’allarme: nel
2012 +1,7 punti su 2011
Il 29,9% delle persone
residenti in Italia è a rischio
di povertà o esclusione
sociale. L’indicatore cresce di 1,7 punti rispetto
al 2011 ed è di 5,1 punti
percentuali più elevato
rispetto a quello medio
europeo pari al 24,8%.
“La povertà è aumentata
in tutta Italia. Il Comune di
Fabriano non può trovare
lavoro ma studiare un
rimedio temporaneo.” L’assessore alle
politiche sociali Giorgio Saitta (foto)
illustra la situazione dell’assessorato più
difficile da gestire in tempo di crisi. La
povertà relativa riguarda oltre il 30% della
popolazione per la mancanza di lavoro.
L’ultimo progetto, in ordine di tempo, il
Market Sociale fortemente voluto anche
dall’Amministrazione comunale. Ce ne
sono otto in tutta Italia, i più interessanti
a Pescara e Parma. “Abbiamo cercato
di mettere in rete i Comuni dell’Ambito
Territoriale 10 e le Associazioni di volontariato. Caritas, San Vincenzo de Paoli e
la cooperativa Il Tulipano gestiscono il
Market. Attualmente sono 90 le persone
che hanno ricevuto la tessera con i 50 punti
mensili che permette di accedere in via
Mamiani: 50 italiani e 40 stranieri. Diverse
persone, invece, non avendo i requisiti,
non sono stati ammessi. Intanto il Market
è in piena attività. A dicembre sono stati
recuperati e redistribuiti sul territorio 23
quintali di prodotti ortofrutticoli che viceversa sarebbero stati distrutti. I prodotti
sono stati donati alle strutture residenziali
sia del Comune di Fabriano che dei paesi
limitrofi e alle prime famiglie in possesso
della Fabriano Social Card. Ora è iniziato
il recupero dei prodotti freschi vicini alla
scadenza e quello dei prodotti non più
commercializzabili. A coordinare i lavori
c’è un operatore che ha già lavorato in
di avere a che fare con persone che
tentano di approfittare della carità
per soddisfare esigenze di “non
estrema urgenza”. Non si fanno
controlli nelle abitazioni, ma si cerca di avvalersi della cooperazione
dei parroci e di chi collabora nelle
Caritas. Ogni parrocchia dovrebbe
avere una Caritas parrocchiale
proprio per ascoltare i bisogni delle
una struttura del genere
ed è delegato alla gestione
del sistema informatico per monitorare gli
utenti. Cristiano Ferro. è
l’unico dipendente con
uno stipendio di 600
euro al mese” spiega
il dottor Saitta mentre
cerca di placare alcune
polemiche. “Il Simply di
Fabriano ha organizzato
una raccolta straordinaria
di alimenti ed ha aiutato
ad allestire il market ma
a tutti i supermercati della
città abbiamo chiesto
di collaborare. Il sistema informatico
che controlla eventuali abusi, invece,
è stato donato da Francesco Merloni”.
L’assessore presenta a L’Azione anche
gli altri progetti che a breve saranno presentati alla stampa con maggiori dettagli:
i voucher lavorativi e le borse lavoro. “I
voucher saranno destinati a disoccupati
e cassaintegrati. Saranno coinvolte 100
persone in lavori socialmente utili sia in
città che nelle frazioni. La borsa lavoro,
invece, si basa sulla legge regionale del 16
dicembre 2013. Sarà rivolta a disoccupati
over 45 ed avrà la durata di sei mesi con
importo pari a 650 euro mensili”. Metà
dell’importo sarà finanziato dalla Regione
Marche mentre il resto è nelle mani di
privati. Intanto Giorgio Saitta conferma
quanto già scritto dal nostro settimanale
alcuni mesi fa: “L’assessorato Servizi Sociali ha tagliato qualsiasi tipo di contributo
per pagamenti di bollette o affitto. Regola
uguale per tutti e “negli uffici è diminuito il
numero di coloro che vengono a chiedere
aiuto. Diamo una piccola risposta concreta
pur non avendo soldi attraverso questi
progetti”. A breve Caritas, San Vincenzo
de' Paoli e Comune di Fabriano saranno
unite con un nuovo sistema informatico
per monitorare ogni situazione e per una
distribuzione di aiuti concreti sempre
più oculata.
Marco Antonini
persone e fare da tramite tra loro e
la Caritas. Durante l’anno l’attività
viene coordinata da incontri di
ascolto a Loreto fra tutti i direttori
delle Caritas marchigiane (dove
le situazioni vengono verbalizzate
e riferite alla Cem) per decidere
come intervenire, senza escludere i
momenti di grave disagio provocati
da calamità naturali.
Amicizia e comunità: a pranzo con la San Vincenzo
La San Vincenzo de’ Paoli fabrianese, domenica 5 gennaio, giorno che
precede l'Epifania, ha festeggiato presso il modulo di legno di San Nicolò, uno straordinario e atteso appuntamento annuale, il traguardo dei 10
anni del “pranzo comunitario e dell’amicizia”. Una splendida iniziativa di
solidarietà che raduna ogni anno circa 160 persone per condividere insieme una giornata all’insegna dell’amicizia e della fraternità. Il saluto del
Vescovo Mons. Giancarlo Vecerrica ha sottolineato, come la Preghiera dei
Vincenziani letta prima del pranzo, che non dobbiamo passare accanto a
nessuno con il volto indifferente, con il cuore chiuso ma dobbiamo aiutare
il fratello che ci è accanto, chi soffre senza mostrarlo, chi si sente isolato. E
il Padre Nostro, che ci vuole bene ci donerà una sensibilità che ci libererà
dall’egoismo aiutandoci a servire, amare e ascoltare ogni fratello che ci
fa incontrare. I volontari della San Vincenzo de' Paoli ringraziano tutti gli
invitati presenti al convivio e in particolare gli ospiti della Casa Madonna
della Rosa, della Casa Albergo, della Casa di Riposo Vittorio Emanuele e
la Comunità Buona Novella. Hanno partecipato al pranzo i rappresentanti
dei movimenti assistenziali: Avulss, Caritas, Croce Azzurra, Unitalsi e don
Luigi Forotti che ha concesso l’uso del confortevole modulo. Il presidente
della San Vincenzo fabrianese, Francesco Mearelli, non presente per un
recente intervento chirurgico, ringrazia il gruppo Scout Fabriano 2 che
con impegno e umiltà ha espletato con grande professionalità il servizio
a tavola. La ditta Ristor Art di Fabrizio Palanca ha curato l’allestimento
della tavola e servito un abbondante menù. Nel pomeriggio, per allietare la
gioiosa giornata trascorsa con tanti amici, si è svolta la tradizionale tombola
che ha coinvolto tutti i partecipanti, gratificati con tantissimi premi… per i
più fortunati. Il prossimo appuntamento dei volontari della San Vincenzo
de’ Paoli è il “Carnevale vincenziano” a febbraio, un pomeriggio vissuto
in allegria per portare un sorriso a chi vive nella solitudine e nel bisogno.
Sandro Tiberi
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>FABRIANO<
L'Azione 18 GENNAIO 2014
Un giorno da
non dimenticare
di DANIELE GATTUCCI
D
urante la seconda guerra
mondiale, l’11 gennaio
1944, aerei alleati raggiunsero e bombardarono la città di Fabriano: furono
duramente colpite abitazioni in via
Cialdini, Corso della Repubblica,
via Le Moline e anche il Mercato
Coperto di Piazza Garibaldi fu
gravemente danneggiato.
Si contarono 64 vittime, tra cui
l’intera famiglia Bilei riunita per
il pranzo, quattro componenti
della famiglia Baffi che stavano
festeggiando all’Albergo Campana
e circa 150 feriti.
A distanza di 70 anni, finalmente,
sono stati ricordati questi fabrianesi
che pagarono con la loro vita il
prezzo della libertà.
Sabato 11 gennaio hanno avuto luogo le celebrazioni di questo tragico
evento, durante cui, dopo la Santa
Messa officiata nella Cattedrale di
S. Venanzio da don Alfredo Zuccatosta, è stata apposta una targa
commemorativa tra l’angolo del
Corso della Repubblica e piazza
della Repubblica, chiamata ora
“Largo Caduti 11 gennaio 1944”,
scoperta dal sindaco Giancarlo
Sagramola (nel suo saluto ufficiale
ha letto i nomi delle 64 vittime) e
benedetta dal vescovo Giancarlo
Vecerrica.
E’ seguito un convegno partecipatissimo, tenuto in uno stracolmo
Oratorio della Carità, con relatori
Federico Uncini, che ha proiettato
un video davvero toccante di venti
minuti, Aldo Pesetti, dell’Associazione Fabriano Storica (che ha
organizzato la manifestazione) e lo
11 gennaio 1944
storico Terenzio Baldoni: il tutto
arricchito dalla lettura delle testimonianze “affinché le presenti e
future generazioni non dimentichino quanto accaduto quel giorno”.
“Negli anni passati era ancor vivo
il ricordo degli allarmi” sono parole
di Federico Uncini “le corse verso
i rifugi, il gettarsi a terra per evitare i mitragliamenti dei così detti
“picchiatelli”, l’assordante rombo
dei motori e le numerose linee
bianche emanate dalle fortezze
volanti che andavano a colpire gli
obiettivi nell’Italia settentrionale e
la Germania. Fabriano, nel periodo
1943-1944, subì circa 55 bombardamenti, con 96 morti e 213 feriti,
oltre 7000 vani e fabbriche rase
al suolo, la stazione ferroviaria
distrutta e i ponti abbattuti. Il più
pesante attacco aereo alleato americano su Fabriano avvenne l’11
gennaio 1944. L’obiettivo era la
stazione ferroviaria di Fabriano e
i suoi smistamenti. Il bombardamento colpì molte case civili specialmente nei rioni di via Cialdini
e vicoli della Gioia causando la
morte di 64 persone e il ferimento
di 150. Fu il giorno più nero e triste della seconda guerra mondiale
nel fabrianese – conclude - sono
trascorsi 70 anni da questa grave
tragedia e l’11 gennaio si è voluto
mettere fine a questo lungo silenzio
grazie a Fabriano Storica ed al Comune di Fabriano con un incontro
commemorativo a ricordo di quel
giorno e delle tante vittime civili.
Diverse le testimonianze ascoltate
all’Oratorio della Carità, compresa
quella di Marcello Belgrado di Firenze, la cui sorella quindicenne è
rimasta sotto le macerie, ospite di
una zia fabrianese per sfuggire al
Sopra il Vescovo
Vecerrica
benedice la targa
commemorativa;
a sinistra le autorità
presenti davanti
al Largo Caduti 11
gennaio 1944
pericolo che poteva correre in terra
toscana. E’ stata portata anche una
sveglia bloccata alle ore 13.32, ora
del bombardamento, ritrovata tra i
cumuli di rovine all’Albergo Campana dove era in corso una festa di
onomastico e dove sono decedute
11 persone.
Da sinistra Terenzio Baldoni,
Aldo Pesetti e Federico Uncini
Fabriano
ha ricordato
le vittime
delle bombe
di 70 anni fa
Il pubblico presente all'incontro all'Oratorio della Carità
Quel ragazzino, simbolo di una nuova generazione
La celebrazione dei settanta anni dal bombardamento aereo dell’11 gennaio 1944 ha
riportato all’attenzione delle fabrianesi
testimonianze e documentazioni di quel
tragico evento.
Tra le molte immagini di devastazione e di rovina, una
ci è sembrata meritevole di particolare commento.
E’ la foto di un ragazzino, infagottato in un cappotto “da
tempo di guerra”, che sembra contemplare le macerie di
una palazzina abbattuta dalle bombe, forse all’angolo con
Piazza Garibaldi, dove il raid picchiò con più violenza.
Non ci è dato vederne la faccia, essendo stato ripreso di
spalle; né siamo in grado di sapere chi fosse e che sorte
abbia avuto negli anni successivi.
09 fabriano.indd 2
Potremmo però prenderlo a simbolo di quella nuova generazione che stava emergendo dal disastro materiale e morale
dell’Italia intera.
Una generazione che si trovò a dover rifare tutto da zero,
mettendoci l’impegno, il coraggio e il sacrificio che solo
chi ha vissuto in quei tempi può saperne qualcosa; una generazione che seppe non solo “rifare tutto”, ma aggiungerci
qualcosa in più per migliorare l’economia, la società, la vita
civile di questo nostro Paese. Ora, una nuova generazione
sta emergendo in mezzo alle rovine di un’economia disastrata, di un pauroso declino morale, di una preoccupante
decadenza del senso civile, di quella che a molti appare una
crisi della democrazia. Più che di una ricostruzione fisica,
si tratta di rimettere al loro posto i valori della solidarietà,
dell’intraprendenza, della partecipazione alla costruzione
del bene comune.
Tenuto conto della situazione attuale, ogni auspicio in tal
senso è ai confini dell’utopia.
Pure, vedendo tanti giovani impegnati in tante piccole
attività produttive, spesso dense d’innovazione, o in
un volontariato talvolta ingenuo, ma sempre sincero ed
entusiasta, ci viene voglia di forzare il pessimismo che i
tempi meriterebbero.
E di sperare che tanti “ragazzini”, come quello di quel
lontano undici gennaio, riescano a dare all’Italia quelle
prospettive di sviluppo sociale e civile che sembrano
oggi avvolte dalla nebbia dell’incertezza e della sfiducia.
Mario Bartocci
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>FABRIANO<
L'Azione 18 GENNAIO 2014
I ragazzi del dopo musical
I giovani attori di "Face": come stanno proseguendo il cammino artistico
di ROBERTA STAZI
S
ono passati diversi mesi
dalle serate in cui il Musical organizzato dalla
Pastorale Giovanile “Face,
ogni volto una storia” ha riempito
il Teatro Gentile, e tutti i ragazzi
sono tornati alle loro vite “straordinariamente” normali. Qualcuno
di loro, però, complice o no il
Musical, ha scelto di seguire (o
continuare a seguire) il proprio
talento artistico: scopriamo cosa
fanno alcuni di loro. Cominciamo
con un giovane e grande talento,
Serena Allegrucci. Diplomata
all’Accademia di Musical Lim, e
già nel cast di due musical andati
in scena a Roma - “Canterville” e
“Ciao Rudy” - Serena il prossimo
anno farà parte di due importanti
musical, “Rocky Horror Picture
Show” e “Georgie”, quest’ultimo
su soggetto originale.
“Il mio amore per lo spettacolo è
nato molto prima di “Face” – ci
racconta Serena –“. “Canto da 10
anni e quindi ho avuto la fortuna
di iniziare presto a sentirmi a mio
agio sul palcoscenico. Il teatro
è nato grazie al Tenore Robert
Steiner che mi ha fatto conoscere
il mondo del musical e da lì non
mi sono più staccata dall’idea che
volessi fare questo lavoro”. Serena
è davvero intenzionata a fare di
questa arte il suo lavoro. “Grazie
al mio personaggio,”- continua
Serena – “alquanto negativo ma
che alla fine si redime, ho capito
che se davvero vuoi qualcosa devi
mettercela tutta, devi crederci fino
in fondo, devi sudare e devi sopportare tante ingiustizie e tante porte
in faccia… ma alla fine dipende
tutto dalla passione, dall’energia
e dalla voglia di farcela che ci
metti. Raggiungere i propri sogni
è davvero un cammino arduo, duro
e molto lento, e qualcuno non ci
arriva perché abbandona e magari
è a un passo dal riuscirci e non lo
sa. La carica, o “ricarica” – meglio
ancora - viene anche dalle persone
che ogni giorno ti supportano e ti
sopportano e credono in te anche
quando sei tu la prima a non crederci più”.
Qualche altro giovane del cast di
“Face” che si è messo in gioco è
Lisa Fiorani, anche se la sua scelta
di studio di canto non c’entra nulla
con il Musical della Pastorale, perché lo aveva già deciso, bisognava
solo trovare il coraggio di farlo:
“Ho deciso di dar voce alla mia
voce e mi sono iscritta alla St Louis
Musical Academy – ci racconta
Lisa – dove studio canto pop: solfeggio, tecnica vocale, pianoforte,
etc… Ora vivo a Roma in una realtà
completamente diversa da quella
in cui sono cresciuta ovviamente.
Canto da 13 anni, e il Musical
“Face” è stata una bella esperienza,
dove ho conosciuto tante persone e
partecipato ad un buon progetto per
i giovani a Fabriano, finalmente!”
A differenza di Lisa, uno di quei
ragazzi in cui il musical scritto da
Don Umberto Rotili ha contribuito
a fare scelte importanti è Riccardo
Costanzi. Il Musical ed altri eventi
che capitano nella vita e che come
tasselli si allineano perfettamente spingendoci a fare scelte che
sembrano grandi ma diventano
improvvisamente naturali. Riccardo ha da qualche mese ha fatto
“armi e bagagli” e con coraggio,
intraprendenza e animato dalla
passione per la danza si è trasferito
a New York per frequentare una
famosa scuola di ballo. “’Face’ –
ci racconta Riccardo - insieme ad
altri eventi accaduti, mi ha fatto
prendere la decisione di venire a
New York! Devo ringraziare molto
la mia insegnante di danza, Anna
Rita Riccioni e anche Emanuele
Giombetti, che mi hanno aiutato
prima e dopo la scelta. In realtà,
dopo aver deciso, tutto è stato più
semplice e ho imparato che se vuoi
qualcosa e lo vuoi ardentemente
tutto intorno a te si muove per far
sì che si avveri!” Qualcuno invece, l’amore per lo spettacolo lo ha
scoperto durante il Musical, come
Gianmarco Angeletti: “La cosa che
più mi ha segnato e colpito di 'Face'
è stata la sua crescita e la sua acquisizione - nel corso della costruzione
e dell’assemblaggio dell’intero
musical - di uno spazio sempre
più grande nella mia vita...”. “Ricordo che un anno fa” – continua
Gianmarco - “all’inizio di questa
sensazionale esperienza, vedevo
il musical come un elemento che
avrebbe caratterizzato il solo mese
di maggio. Poi, qualcosa è cambiato: l’ambiente si è trasformato,
complici l’allacciarsi di nuovi
BREVI DA FABRIANO
~ LADRI IN UFFICI I E LABORATORI
Melano-Marischio, notte 1-2 gennaio.
Sembra che siano tre nomadi coloro che,
forzando le porte, sono entrati nei locali di
in un concessionario d’auto ed hanno preso
80 euro, ma scattato l’allarme antifurto si
sono dileguati. I tre hanno “ripulito” di soldi
un lavaggio automatico dove hanno rotto
tre macchinette asportando 100 euro ed
un distributore di gas; poi sono fuggiti a
bordo di un furgone che avevano rubato
in una vicina azienda. Il veicolo veniva
ritrovato poco dopo sulla strada ed a pochi
chilometri. Probabilmente avevano rubato
altri 100 euro in un laboratorio artigianale.
Indagini delle Forze dell’Ordine.
~ FURIOSO, DANNOSO
SCOPERCHIANTE
Fabriano, 4 gennaio. Il vento che arriva con
folate fortissime e urlanti fa vari danni tra i
quali stacca circa 60 metri quadrati della
guaina bituminosa che copre il palasport
“Guerrieri”; inoltre il pezzo minaccia di
cadere ed i VdF tolgono le parti svolazzanti
e temporaneamente pongono un telone
raccogli-acqua all’interno del palazzetto.
La riparazione verrà fatta successivamente.
~ VENTO, VOLAVA ALBERO
DI NATALE E TEGOLE
Fabriano, 3-4 gennaio. Anche l’albero di
Natale posto in piazza del Comune viene investito dal furioso vento e rischia di cadere,
ed i VdF, che in un primo tempo avevano
transennato l’area, hanno dovuto tagliarlo.
I “controllori” del fuoco hanno lavorato
ininterrottamente 20 ore aiutati anche dai
colleghi di Jesi dotati di autoscala.
E ci è voluta proprio l’autoscala per togliere
10 fabriano.indd 2
le tegole in bilico sul tetto del complesso
monumentale San Benedetto, dopo che una
tegola era finita su un’auto in sosta. I VdF
locali, hanno registrato altri 20 interventi per
rimozione ostacoli che ostacolavano la circolazione, piante cadute o in bilico, finestre e
tende pericolanti e altro, in città e nelle frazioni.
~ SALICI CADONO
ED OSTRUISCONO IL GIANO
Moscano, 7 gennaio. Nella zona tra il depuratore ed il ponte di Moscano, due grandi salici
- diametro tra 40 e 50 centimetri, altezza 8
metri - sradicati dalla piena d’acqua finiscono
nel fiume Giano. L’acqua passa ugualmente
ma meno del solito e scava lateralmente le
sponde del corso d’acqua. Non c’è allarme
immediato ed i VdF dopo la constatazione
inviano un comunicato al Demanio affinché
provveda per toglierli.
~ 16ENNE CON TANTA MARIJUANA
Fabriano centro, 7 gennaio, ore 18. Durante
un controllo antidroga la Polizia scopre che un
16enne romeno qui residente aveva tra i vestiti
20 dosi di marijuana, ognuna del peso di un
grammo e veniva portato in Commissariato. La
madre affermava di non saper nulla dell’attività
illecita di suo figlio. Il giovane, per detenzione
a fini di spaccio della droga, ora può andare
a scuola ed in palestra - se è iscritto - e la
sera deve rincasare presto. La madre, che
ha la patria potestà, deve vigilare per fargli
rispettare l’obbligo.
~ I SEGNALI DEVONO STARE A DESTRA
Fabriano, 11 gennaio ore 14.30. Provenendo
da via Santa Croce, per arrivare alla chiesa di
S. Maria, c’è via Bennani. La via all’inizio ha
il segnale di divieto di accesso, ma è posto
a sinistra, quindi per il codice stradale
non vale ed a destra c’è la possibilità di
metterlo. In Italia si circola sul lato destro e
la segnaletica, a destra, deve essere posta:
a sinistra la si può porre come “bis” cioè
come ripetizione del segnale di destra. Per
inciso, i segnali possono stare a sinistra
come duplicati con quelli di destra. Fatto
sta, che il fabrianese, visto il rettilineo, la
chiesa a trecento metri e il bel tempo, ha
proseguito; prudentemente ed a passo
d’uomo perché sa che anche in altre zone
la segnaletica non è ben messa. Giunto
a destinazione ha chiesto ed ha saputo
che aveva percorso la via controsenso.
Ma chi non c’è stato mai, o raramente,
sicuramente si comporta come lo scrivente, creando pericoli anche per gli altri.
E se accadeva un incidente, chi pagava?
Il guidatore che interpreta i segnali come
regola vuole, o l’Amministrazione che non
li ha messi bene? I segnali si mettono per
tutti, “parlano muti” a tutti, anche a chi
non conosce la nostra lingua. Bisogna
rimediare al più presto.
Porthos
~ LAVORI IN VIA GIOBERTI:
CHIUDE LA STRADA
La Polizia Municipale mette al corrente la
cittadinanza della chiusura di via Gioberti
dalle 8.30 di lunedì 27 gennaio, fino alle ore
16 di venerdì 6 febbraio. Ciò per consentire
il ripristino, da parte di Multiservizi, della
pavimentazione esattamente davanti al
civico 18. Questi lavori potranno causare
dei disagi alla collettività, ma si rendono
indispensabili e improrogabili, secondo
quanto riferito dalle stesse maestranze
comunali.
rapporti e di persone stupende… è
grazie all’ambiente, ai componenti
e alle emozioni che 'Face' mi ha
fatto arrivare a capire l’amore per
lo spettacolo”.
L’amore per lo spettacolo, invece,
Matteo Volpotti – uno dei protagonisti del Musical e soprattutto,
l’autore di tutte le canzoni originali
dello spettacolo, lo conosce da molto tempo. Studia nella stessa scuola
di Serena, il Lim, un’accademia di
musical, e studia la performance in
tutte le sue discipline: canto, danza, recitazione, tip tap e storia del
musical. Insegna anche ai bambini
in una scuola di Roma dove ha
un laboratorio di musica d’insieme. Anche Matteo conosce già il
palcoscenico, ed ha partecipato a
diversi Musical nella capitale. Il
suo amore più grande è la musica,
che ama da sempre, e vuole fare di
questa passione il suo lavoro. Su
“Face” la sua prospettiva è diversa
rispetto agli altri: “Face mi ha
dato una consapevolezza diversa
mettendomi dalla parte opposta
del palco e facendomi capire tutto
il lavoro che sta dietro ad un’esibizione – racconta infatti Matteo –“.
“Questo mi da la facoltà di affrontare diversamente gli studi perché è
come se conoscessi in piccola parte
a cosa devo arrivare e quanto devo
sudare. Poi oggi, dopo 4 mesi nei
quali non ho pensato minimamente
allo spettacolo, ci sto rimettendo
mano con una preparazione diversa
e con una testa diversa... ho più
strumenti di prima e questo mi
permette di raggiungere meglio
alcune “corde emotive” che prima
avevo in testa ma non riuscivo ad
esternare. ”La consapevolezza di
Matteo è forte anche riguardo al
suo futuro artistico: “La strada è
lunghissima – continua - ma credo
che sto mettendo un piccolo piede
avanti all’altro giorno dopo giorno.
Come ho detto altre volte, l’appoggio dei miei genitori è vitale... ogni
mattina ci sentiamo al telefono per
augurarci di fare ognuno il meglio
per tutti! Quattro mesi a Roma in
questa nuova avventura mi hanno
già dato tanto e ho la sensazione
che se ci credo e mi impegno
sarà un crescendo positivo!”. La
forza, l’amore per quello che si
fa, l’energia di Matteo e degli altri
ragazzi che ci hanno raccontato di
sé, la loro positività, sono stati un
bell’esempio per tutti i ragazzi del
Musical. Ed è nelle parole che ci
hanno detto, nei racconti e nei loro
occhi che brillano, che vediamo
uno dei più bei frutti di “Face”: la
consapevolezza che i sogni vanno
inseguiti con determinazione, e che
non bisogna arrendersi, trovando
nel rapporto con gli altri e con le
persone vicine soprattutto, la forza
per andare avanti. Presso lo studio
Pixel in via don Petruio, 8, si può
trovare il dvd dello spettacolo
“Face, ogni volto una storia”.
Tante band in città
Gli organizzatori al completo della manifestazione
organizzata nel periodo natalizio
Si è conclusa tra i consensi e la soddisfazione degli organizzatori e del
pubblico, la prima edizione del progetto "Musica in Città " Natale 2013". Il
progetto è stato sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano
e Cupramontana, dal Comune di Fabriano e da buona parte dei musicisti
della città della carta. Sei concerti, sei occasioni per ascoltare la musica
fabrianese con l'obiettivo di rivitalizzare e rendere più appetibile il centro
storico della città della carta. Una serie di concerti e momenti di aggregazione culturale pensati per far conoscere in maniera più approfondita
la musica ed i musicisti locali. Sul piccolo palco allestito all’interno del
Mercato Coperto si sono esibiti: la Kolotorchestra, il Mauro Gubbiotti
Hammond Trio, la Fabriano Pro Musica band, il Giovanni Baleani Trio,
l’alternative rock psichedelico dei Soundsick, lo swing/folk del Quintetto
Petrov, il rock dei Hey, Jhonny Park!, i Casbah City Rockers, i Laika Senza
Ritorno, i Piccola Orchestra Folk, i Reig Agheinst De Mascin, il pop/
rock dei 7/4, il jazz/blues dei Funkonnction, il Federico Lenci Hammond
Trio, la Maurizio Matt Blues Band e i Blues Up. Generi ed esperienze
diverse, ma sempre percorse da una passione unica e trasversale capace
di raccogliere consensi ed applausi durante ogni esibizione.
Una serie di concerti pensati anche per cercare di rivitalizzare una città
ancora alle prese con il difficile momento socio-economico, apprezzati
e partecipati.
Saverio Spadavecchia
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L'Azione 18 GENNAIO 2014
>FABRIANO<
11
Un nuovo polo informativo
Collaborazione web tra Radio Gold, il Fabrianese e il Borghigiano
di JACOPO DEL PIO
G
igliola Marinelli, fondatrice della radio fabrianese “Radio Gold”, in
occasione del secondo
anno di vita della radio, ha annunciato di aver arricchito la redazione con delle professionalità
importanti. Si è deciso di creare
un polo informativo sempre più
aggiornato in tempo reale. Quindi
l’aspetto radiofonico viene abbinato
con il lato web. La comunicazione
web è quella proprio che permette
l’aggiornamento in tempo reale.
RadioGold in collaborazione con
“Il fabrianese” ed “Il borghigiano”
ha deciso di inglobare tutta questa
realtà nella testata giornalistica
“RadioGold news”. Questa redazione che vedrà tra le sue file
il giornalista pubblicista Daniele
Gattucci, Marco Antonini, Andrea
Poeta, aggiornerà la città su tutti
gli avvenimenti più principali e
più importanti, comprese le varie
conferenze stampa. Daniele Gattucci ha ribadito l’importanza della
11 fabriano.indd 2
giornata di venerdì 10 gennaio, in
quanto rappresenta un punto di
svolta nella storia dell’informazione
fabrianese. Si è riuscito a trovare la
sintesi di quello che sono le evoluzioni dei media a Fabriano, i quali
hanno avuto da sempre momenti di
alternanza e che stabilmente hanno
avuto il punto di riferimento, come
periodico, ne L’Azione, e come
quotidiani, ne Il Resto del Carlino,
Corriere Adriatico e Messaggero.
Ovviamente con l’apertura al web,
questa dimensione si è ampliata ed
ha trovato momenti di supporto e
conforto che si sono rivelati determinanti per cambiare lo scenario
generale dell’informazione. RadioGold ha avuto un ruolo fondamentale perché, aldilà della parte che
ha esercitato da decenni in altre
emittenti locali, ha scelto la linea
e l’impegno di seguire la città ed il
suo comprensorio da vicino. Con
una serie di operazioni, in questo
caso, il sito “il fabrianese” creato
insieme ad Andrea Poeta, ha raggiunto nel giro di poco più di un
mese 25mila contatti. Ha fatto passi
Da sinistra Antonini,
Marinelli, Poeta
e Gattucci
da gigante ed è riuscito ad essere
inserito nella rassegna stampa del
Comune di Fabriano. Importante è
stato anche trovare la disponibilità
del direttore di RadioGold. Marco
Antonini ha parlato del sito di
“RadioGold news”. Sito nato nel
silenzio ormai un anno e mezzo
fa, ma che ha visto toccare negli
ultimi giorni le 610mila visite. Risultato molto importante che non è
stato messo in luce come avrebbe
meritato. Pensando a quanto poco
attiri la politica, cosi come le notizie
sportive o di spettacolo (perché in
una città come Fabriano, di notizie nuove e di un certo spessore
non avvengono di frequente), le
610mila visualizzazioni, sono un
ottimo risultato. Si abbina a ciò
anche l’apertura su Matelica, grazie
a Jessica Menichelli, che permette
di spaziare e dare degli approfondimenti anche su altre realtà. Ma
l’obiettivo non è riportare la notizia
che sta sempre sui quotidiani, ma
condurre approfondimenti come le
inchieste sulle industrie insalubri di
Matelica stessa. Ci si dedica anche
alle denunce, come quella relativa
alla situazione dei pendolari regionali che, ad
eccezione di RadioGold
e de L’Azione, è stata
affrontata tardivamente
dagli organi informativi.
Altro aspetto importante
che affronterà RadioGold sarà il limitare
l’intasamento sul web
della stessa notizia. Ci
sarà un posto unico con un limite
ai post giornalieri. Largo spazio
anche all’associazionismo e volontariato. Prosegue anche la normale
programmazione della redazione
col gr nazionale che va in onda
dalle 9 alle 19 ogni ora intera.
Informazione locale alternata con
notizie sportive locali. Il progetto ha
anche un’importanza anche storica,
perché ciò che verrà messo in rete
oggi sarà anche consultabile nei
decenni futuri e si potrà sapere cosa
avveniva nel nostro comprensorio.
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>EVENTI<
L'Azione 18 GENNAIO 2014
L'arpa è protagonista
Ritmi celtici al Gentile con l'irlandese Cormac De Barra
A
d impreziosire la stagione di musica da camera
della Gioventù Musicale
di quest’anno, domenica
26 gennaio alle 17 al Teatro Gentile potremo ascoltare un solista
davvero straordinario: considerato
uno dei più grandi arpisti celtici a
livello mondiale, il dublinese Cormac De Barra viene da una famiglia
di musicisti e cantanti che ha una
lunghissima tradizione di musica
popolare irlandese. Ha studiato l’arpa tradizionale con la nonna Ròisin
Ni Shè in Irlanda, proseguendo poi
gli studi negli Usa con Leone Paulson. Si è esibito sin da giovane in
prestigiose sale da concerto in tutto
il mondo, ed in particolare ha effettuato lunghe tournèe in Giappone,
Australia, Usa, Italia e Spagna. Nel
1989 ha vinto la Féis Harp Competition, ed ha inciso per importanti
case discografiche anche in duo con
l’arpista Anne Marie O’Farrel, la
flautista Karin Leitner e molti altri
artisti di grande fama. In Irlanda è
molto noto anche come presentatore
televisivo e anche per aver fondato
insieme ai fratelli Fionàn ed Eamonn il trio “Barcò”, dedito alla
musica tradizionale della sua terra.
Tra i brani in programma sono da
segnalare la delicata ninna nanna
che in gaelico suona “ Seoithìn Seò”
e la struggente canzone d’amore
dell’Irlanda del sud “Paìstìn Fionn”.
Ingresso gratis per gli abbonati alla
Gioventu’ Musicale, 10 euro i non
abbonati.
Cormac De Barra
con la sua arpa
Giornata della Memoria: tanti eventi Sant'Antonio
per ricordare le vittime dell'Olocausto all'Agraria
La Società Dante Alighieri Comitato di Fabriano, in
collaborazione con il Comune di Fabriano e con il
contributo della Fondazione Cassa di Risparmio e
Cupramontana, ha programmato per il 27 gennaio,
“giornata della memoria”, una settimana di eventi
culturali e di riflessione con il contributo e la partecipazione di molti cittadini fabrianesi.
La settimana dal 24 gennaio al 2 febbraio prevede
diversi appuntamenti tra cui la proiezione del film
“Deportati (andavano al passo e cantavano)” di
Mauro Allegrini. Il film è tratto dall’opera teatrale
“L’istruttoria” di Peter Weiss ed è incentrato sulle
testimonianze deposte durante il processo tenuto
nel 1965 a Francoforte, in cui fu giudicata la manovalanza che collaborò con i nazisti nel campo di
sterminio di Auschwitz.
La settimana si aprirà con l’inaugurazione di una
mostra fotografica e pittorica che resterà aperta dal
24 al 30 gennaio presso la Nuova Galleria delle
Arti in via Gioberti, 7. All’interno della mostra, il
giorno 27 gennaio, il gruppo “Artemisia” leggerà
alcuni brani sulla vita di donne ebree. La mattina
del 27 gennaio, presso la multisala Movieland,
ci sarà una prima proiezione del film “Deportati
(andavano al passo e cantavano)” destinata ai soli
studenti delle scuole superiori mentre alle ore 21,
sempre presso la multisala, il film sarà presentato
alla cittadinanza. Per favorire chi non potrà partecipare all’evento, le proiezioni saranno ripetute nei
giorni 28, 29 e 30 gennaio alle ore 17.30 presso la
Nuova Galleria delle Arti.
Domenica 2 febbraio alle ore 15.30, presso l’Oratorio della Carità, si terrà una conferenza seguita
da un dibattito aperto a tutta la cittadinanza a cui
interverranno: Bruno Coen, presidente della Comunità Ebraica di Ancona, don Giovanni Varagona,
assistente spirituale del carcere “Barcaglione”
di Ancona, e il prof. Terenzio Baldoni, storico
fabrianese. Il tema del dibattito sarà quello dell’emarginazione, partendo dalla realtà presente, per
interrogarsi sui rischi e pericoli che corre la società
futura, sempre più esposta alla possibilità che un
passato non tanto lontano possa ancora ripetersi.
Partendo dalla storia di 70 anni fa, la Società
Dante Alighieri di Fabriano intende sensibilizzare
studenti e cittadinanza al valore della memoria, sui
problemi della diaspora, dell’emarginazione e del
diritto di vivere e di avere un futuro.
In occasione della ricorrenza del Santo
protettore degli animali, San Antonio Abate, l’intera comunità scolastica dell'istituto
tecnico agrario Morea-Vivarelli di Fabriano,
anche quest’anno intende manifestare al
Santo la propria devozione e chiedere intercessione per la raccolta dei frutti della terra.
Ecco le modalità di svolgimento delle varie
attività nella giornata di venerdì 17 gennaio: ore 8.20, dopo l’appello, gli studenti
delle classi quinte accompagnati dai docenti
in servizio, si recheranno nell’Aula Micozzi
per un incontro formativo con il Preside
della Facoltà di Agraria dell’Università
Politecnica delle Marche, prof. Santilocchi
delegato per l’orientamento fino alle 10; al
termine della ricreazione verranno scattate
le foto sulla scalinata dell’atrio principale;
alle 12 i rappresentanti di classe di Istituto e
della Consulta si recheranno nella Cappellina dell’Istituto per una riflessione religiosa
e la successiva benedizione degli animali
all’esterno della scuola. Alla cerimonia è
invitata l’intera cittadinanza.
Il libro sul rock-heavy
di Giosuè in Biblioteca
Sabato 18 gennaio alle ore 17,
presso la Biblioteca Pubblica
R.Sassi sarà presentato il libro
“Folk metal. Dalle origini al Ragnarock” di Fabrizio Giosuè. L’evento
è organizzato dalla Biblioteca
Pubblica R.Sassi di Fabriano in
collaborazione con la
Casa editrice Crac di
Falconara. Fabrizio
Giosuè, in perenne movimento tra la Capitale
e Fabriano, presenta
un libro fondamentale
per la storia della musica rock/heavy: Folk
Metal, Dalle origini al
Ragnarök. Oltre 400
pagine di analisi dettagliata, interviste, foto e aneddoti
di una scena musicale (quella molto
particolare del pagan/viking/folk
metal) che nasce all’estremo nord
del mondo per diffondersi in tutto
il pianeta attraendo a sé centinaia
di migliaia di fans e assumendo
sfaccettature originali e interessanti
che il libro indaga con dovizia di
12 eventi.indd 2
particolari. Un libro fondamentale
per gli appassionati del genere – il
primo in assoluto, al mondo –, ma
anche per i cuoriosi e gli appassionati di musica che, attraverso di
esso, possono compiere un viaggio
tra antiche tradizioni e chitarre
distorte, tra storie narrate attorno al fuoco
e dispettosi troll che
infastidiscono i contadini, tra gesta eroiche
di guerrieri impavidi e
dolci melodie di violino e tin whistle. Crac
edizioni è una piccola
realtà editoriale indipendente marchigiana
(Falconara Marittima) che, dal 2011, pubblica libri
dedicati al mondo della musica
underground, con una particolare
attenzione alla realtà italiana (ha
pubblicato, fra gli altri, la monografia dei marchigiani Kurnalcool, ma
anche libri sul Punk italiano, la No
Wave, la oramai celebre biografia di
Steve Sylvester e quella di Garbo).
~ GENITORI SCUOLA MARCO POLO
CORSO DI SCACCHI PER BAMBINI
A PARTIRE DAL 17 GENNAIO
L’Associazione Genitori della Scuola
Marco Polo organizza un corso di
scacchi per bambini che si terrà presso la Biblioteca pubblica “R. Sassi” a
partire dal 17 gennaio con il seguente
orario: 15.30-16.45 corso avanzato,
16.45-17.45 corso base. La durata
prevista del corso è di 10 lezioni. Per
informazioni e iscrizioni rivolgersi a
Beatrice Rapaccini, tel. 340/5018258,
email: [email protected].
~ LICEO " FRANCESCO STELLUTI"
CONSEGNA DIPLOMI 2012-13
VENERDI' 17 GENNAIO ORE 17
Presso la sala convegni del Museo
della Carta e della Filigrana avverrà
la cerimonia di consegna dei diplomi
dell’esame di Stato 2012-2013 del Liceo
Classico, Linguistico, Scienze Umane
ed Economico sociale. Ci sarà la lectio
magistralis di Irene Bladriga, storica
dell’arte ed autrice del saggio “L’occhio
della lince” (Accademia Nazionale dei
Lincei, 2002) sul tema “Verso l’età
moderna. I Lincei delle origini, tra arte
e scienza”.
~ MOVIMENTO 5 STELLE
E ALTERNATIVA SOCIALE
INCONTRO CON GIULIETTO CHIESA
SABATO 18 GENNAIO ORE 17
Presso la sala Ubaldi a Fabriano si
parlerà di Europa con Giulietto Chiesa.
L’iniziativa è organizzata dal Movimento
5 stelle di Fabriano e dall’associazione
Alternativa Sociale, movimento politico
e culturale fondato da Giulietto Chiesa a
Roma il 17 aprile 2010. L’incontro vuole
stimolare un aperto e laico dibattito sul
nostro essere cittadini europei. Non a
caso il titolo dell’iniziativa ruota intorno
alle tre parole: vita, democrazia, libertà.
“Cosa sappiamo, infatti, - dicono in
sede di presentazione gli esponenti
grillini - dell’Europa dell’Ue, della Bce,
del Mes e di tutti quei meccanismi che
influiscono volenti o nolenti sulla nostra
vita quotidiana, a parte i luoghi comuni
acriticamente celebrativi o acriticamente
distruttivi? Parliamone insieme”.
~ CIRCOLO DEL CINEMA
PROIEZIONE "8 E MEZZO" DI FELLINI
GIOVEDI' 23 GENNAIO ORE 21.15
Presso il cinema teatro della Misericordia, in via don Riganelli, 1, saranno
proiettati una serie di film a cura del
Circolo del Cinema Fabriano. L’ingresso
è riservato ai soci che potranno acquistare la tessera 2014 al prezzo di 5 euro.
Per il primo incontro la proiezione sarà
gratuita, mentre per le successive il
prezzo potrà variare. Il primo spettacolo
è per giovedì 23 gennaio alle 21.15
presso il teatrino della parrocchia della
Misericordia con “Otto e mezzo” di
Federico Fellini.
~ GRUPPO MICOLOGICO
ASSEMBLEA ELETTIVA DEI SOCI
SABATO 25 GENNAIO ORE 17
Presso la sala Avis (via Mamiani,
43 - Fabriano) dalle ore 17 (seconda
convocazione) sarà l’occasione per
fare un bilancio del 2013 appena trascorso, per votare il nuovo consiglio e
per decidere insieme quali attività o
nuove iniziative saranno organizzate
nell’anno 2014. L’Assemblea annuale di
sabato 25 gennaio prossimo è aperta
agli oltre 120 soci della nostra città e
a tutti gli appassionati di funghi che
intendano in quest’occasione aderire
al gruppo. Per qualsiasi chiarimento
e/o ulteriore informazione: David Monno 393-2351701, Sandro Morettini
348-3985622 o Gruppo Micologico
Fabrianese su facebook.
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>SPAZIO LAVORO<
L'Azione 18 GENNAIO 2014
13
Piano per una casa sicura
Un progetto regionale con incontri per evitare incidenti domestici
I
foto) del Servizio Igiene e Sanità
Pubblica dell’Asur Marche ex Zona
Territoriale di Fabriano “è il primo
luogo che il bambino esplora e
quello in cui trascorre gran parte del
suo tempo. Quindi è necessario sviluppare consapevolezza, mettere in
atto cambiamenti comportamentali,
ricordarsi di controllare sempre il
bambino per prevenire gli incidenti.
Le case in cui viviamo – aggiunge - sono pensate dagli adulti per
gli adulti e per questo presentano
spesso pericoli di incidenti per i
più piccoli. I traumi da caduta e
da schiacciamento, l’assunzione
accidentale di sostanze nocive,
le ferite e le lesioni provocate da
animali sono eventi frequenti”. Ci
sono dati al riguardo? “In Italia,
secondo l’indagine Multiscopo
Istat - Aspetti di vita quotidiana circa 3.300.000 persone sono state
vittime di incidenti domestici nel
2009. Nella regione Marche, i dati
sulla sorveglianza effettuata tramite
il Sistema Informativo Nazionale
sugli infortuni in Ambienti di Civile
Abitazione “Siniaca”, evidenziano
che l’11% degli incidenti vede
coinvolti bambini di età compresa
tra 1 e 10 anni. Fascia di età ad
elevato rischio sembra essere quella
compresa tra 1 e 4 anni, quando il
bambino inizia a muoversi autonomamente senza avere la percezione
del pericolo degli oggetti che lo
circondano. Frequenti anche le
ustioni, con cicatrici permanenti;
l’avvelenamento per ingestione di
prodotti tossici non correttamente
riposti: farmaci, prodotti chimici;
infine, come fonte di pericolo, non
vanno dimenticati i giocattoli, per
la presenza di parti ingeribili, per la
possibile tossicità dei materiali di
cui sono composti e perché, se incustoditi, possono essere d’ostacolo
negli spostamenti in casa”.
Come risvegliare l'immobiliare
anche creare un numero maggiore
di strutture ricettive che rendano
ancor più appetibile un territorio
che turisticamente parlando ha già
di per sé tutte le carte in regola.
Dunque una rete che si allarga e
che, dal mercato immobiliare andrà
a coinvolgere, secondo gli intenti
dei fondatori della nuova attività,
anche il mercato del turismo nazionale ed internazionale, vera spinta
trainante per il futuro del territorio.
di DANIELE GATTUCCI
n sette ex zone territoriali, tra
cui Fabriano, con Urbino, Pesaro, Fano, Camerino, Ascoli
Piceno e San Benedetto, la
Regione, in collaborazione con
l’Asur Marche, è da sempre impegnata per la prevenzione degli
incidenti domestici, in particolare
attraverso i progetti “Proteggiamoci dai pericoli domestici” e “Casa
Sicura”, quest’ultimo inserito nel
Piano Regionale della Prevenzione
2010-2012. Sul programma “Casa
Sicura” in particolare, sono stati organizzati incontri sulla prevenzione
degli incidenti domestici in occasione dei corsi preparto organizzati
presso gli ospedali o i consultori nei
Distretti. Inoltre nei centri vaccinali
dei Servizi Igiene e Sanità Pubblica
da maggio a luglio 2012 è stato
consegnato ai genitori, al momento della seconda vaccinazione, un
In tempi di crisi nascono nuove
idee. Il periodo di stallo che sta investendo il territorio trascina con sé
anche delle novità che costituiscono
vere e proprie opportunità per tutti.
Tra questa idee innovative quella
di un’attività insolita, mai vista
prima d’ora nel territorio: si tratta
di un’agenzia immobiliare sui
generis, ispirata da un noto programma televisivo. Non un’unica
attività di compravendita o affitto
degli immobili, bensì la possibilità
di unire insieme un team di persone per riqualificare le strutture
in vendita e in affitto in base alle
esigenze del cliente: è questo il
concetto chiave sul quale si fonda la
opuscolo informativo sulla prevenzione degli incidenti domestici,
una scheda rischi e una check-list
di azioni/correzioni da mettere in
pratica presso la propria abitazione.
Risultati: su 430 questionari raccolti
alla domanda “dopo aver letto il
“LMpropertymanagment”. L’idea,
nata da una positiva esperienza
pregressa dei titolari, è quella di
unire l’attività di vendita e affitto
degli immobili a quella di un loro
restyling, rendendoli sia più appetibili nei confronti dei potenziali
acquirenti ed affittuari, sia andando
a migliorarne l’aspetto esteriore e,
dunque il loro impatto visivo sul
territorio. Senza considerare la possibilità di unire insieme più competenze diverse che saranno coinvolte
materiale proposto ha adottato dei
sistemi di sicurezza? ”I genitori
che hanno risposto sì sono stati
il 76%. I luoghi dove sono stati
adottati i sistemi di sicurezza sono:
cucina – soggiorno - bagno –scale.
I sistemi di sicurezza più adottato
sono stati: copriprese, paraspigoli,
sponde per lettini, dispositivi di
chiusura per sportelli e cancelletto
per scale. Alla domanda “dopo aver
letto il materiale ha modificato i
suoi comportamenti?” il 65% dei
genitori hanno risposto di sì. Da qui
i comportamenti più adottati come
la sistemazione inaccessibile di detersivi, medicinali; sorveglianza del
bambino al momento del bagnetto;
controllo della temperatura e della
grandezza del cibo; conservare
in luogo inaccessibile sacchetti e
borse di plastica, uso di catenine/
nastri reggi ciuccio di adeguata
lunghezza. “La casa” ci spiega la
dottoressa Daniela Cimini, (nella
nell’attività di restyling degli immobili, cercando di creare una rete
di lavoro in cui i componenti possano incentivarsi vicendevolmente
condividendo nuove opportunità. I
creatori dell’attività si riferiscono
non solo ai tanti immobili presenti
in città e che, a fatica, molte volte
i proprietari riescono a vendere o
affittare, ma anche ai tanti casolari
in condizioni precarie presenti nelle
campagne del territorio: dei veri e
propri gioielli sul quale creare non
solo abitazioni ma anche strutture
ricettive per i turisti. Ed è proprio
quello del turismo l’altro elemento
che ha spinto i titolari dell’attività
ad iniziare questo nuovo percorso,
nella consapevolezza che un mercato immobiliare attivo possa non
solo far rifiorire l’economia ma
Daniele Gattucci
Gaia Germoni
IO DISOCCUPATI
a cura di Marika Ragni
La fretta e la politica
Quale percentuale ha ormai
toccato la disoccupazione giovanile? 41%, e la gravità di questo
dato sembra davvero spaventare.
Nei giornali, nei talk show e
nelle tribune politiche se ne parla
come di una corsa al limite del
tempo, come di un obiettivo da
centrare ora o mai più. Siamo
tutti preoccupati, terrorizzati da
un fenomeno sociale così pericoloso e sintomo di una società
che si sta deteriorando. Tutti
totalmente consapevoli della
priorità che la politica dovrebbe
dare al lavoro e, in particolare,
al lavoro giovanile.
Intanto i giorni scorrono, e così i
mesi, e i più fortunati quasi non
se ne accorgono. Il tempo passa
imperterrito e insensibile, tra allarmismi e momenti di silenzio,
stati di quiete apparente; siamo
tutti convinti di aver centrato il
problema, di aver individuato
le priorità, gli obiettivi a breve
scadenza. Anche la politica lo
riconosce e noi quasi vorremmo
tirare un respiro di sollievo: individuare il problema è già parte
della soluzione.
In realtà, invece, i mesi scorrono
con la tranquillità di chi non ha
13 spazio lavoro.indd 2
una vera urgenza, di chi
non è sull’orlo del baratro. Scorrono i mesi e i
problemi si moltiplicano,
le tematiche da affrontare
si discutono, i dibattiti si
riaccendono. Serve una nuova legge
elettorale, fondamentale per andare
alle urne e dunque per creare un governo legittimo che possa risolvere
il problema dell’occupazione.
Condizione fondamentale per risolvere qualsiasi problema.
Così cresce in noi l’insofferenza, la
paura: capiamo l’importanza della
legge elettorale ma non abbiamo
più il tempo ed è proprio questo
che sembra non essere chiaro.
Esiste una soglia, un limite oltre il
quale non è più possibile intervenire, oltre il quale non si può più
tornare indietro. Molte famiglie si
muovono quotidianamente su quel
limite e cercano di non scivolare
dall’altra parte.
In una situazione come questa,
dopo aver ascoltato tutte le fazioni
politiche riconoscere questo stato
di emergenza, ci si aspetterebbe di
vedere interventi concreti ed immediati, ci si aspetterebbe almeno la
concitazione soprattutto da coloro
che sono chiamati a risolvere questi
problemi.
Così sono passati dei mesi, forse
degli anni; probabilmente ogni
intervento ha bisogno di tempo,
ogni medicina ha bisogno di un
periodo di convalescenza del malato. Ma noi continuiamo a muoverci lungo quel filo invisibile,
lungo la soglia, e speriamo che
qualcuno ci aiuti ad avere almeno
una possibilità; e allora, quando
ci rendiamo conto che nei politici
la concitazione sembra passata,
che hanno ricominciato i soliti
dibattiti su ogni intervento, su
ogni possibilità, l’esasperazione
ci colpisce.
La fretta non sembra più costituire un fattore da tenere in
considerazione, il tempo sembra
essere tornato a scorrere lento e
sornione come prima.
Proprio allora capiamo che è
ricominciata la politica, al di
là dello stato d’eccezione, e a
noi non resta che continuare ad
aspettare.
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14
>MATELICA<
L'Azione 18 GENNAIO 2014
Tutti in banca:
si paga l'Imu
I
di GIOVANNI CICCARDINI
l 24 gennaio c’è la scadenza della “Mini Imu”: siete
pronti? Sul sito della città di Matelica l’Ufficio Tributi
ci informa che per l’Imu prima casa “si dovrà versare il
40% della differenza tra l’aliquota di stato (4 per mille)
e l’aliquota deliberata dal Comune (5,5 per mille), in pratica lo 0.6 della
base imponibile”. La news ci dice anche che questo balzello è dovuto perché chi ha governato il nostro Comune ha stabilito un’aliquota Imu sulla
prima casa superiore a quella standard. Evidenzio che il Comune avrebbe
potuto applicare un’aliquota inferiore a quella standard ed indicare, nello
specifico regolamento, anche la misura del versamento minimo. Il combinato disposto della volontà/necessità di far cassa da parte del Comune
e la confusione legislativa in materia di tassazione locale ha determinato
questo “aborto” di imposta, che obbliga tutti i proprietari di abitazione
principale a calcolare, o farsi calcolare, il nuovo importo da pagare ed
eseguire il versamento, con modello F24 o con bollettino postale. Quello
che andremo a sborsare a breve è solo un anticipo di quanto si dovrà pagare
per il 2014. La Legge di Stabilità 2014 ha introdotto una nuova tassazione
su casa e rifiuti (Iuc). Imposta che andrà ad inglobare tasse e tributi dovuti
in relazione alla casa (Imu) e alla produzione di rifiuti (ex Tia e Tarsu e
Santa Teresa e...
quel monastero
da far vivere
In molti hanno visto
una gru "lavorare"
sopra il Monastero
dei Silvestrini di Santa Teresa e si sono
chiesti cosa bollisse
in pentola. Beh, per
ora si tratta di dovuti
e necessari lavori di
manutenzione della
struttura, il tetto, nella zona centrale, si stava rovinando per effetto di
alcune infiltrazioni d'acqua. Peraltro i lavori sono per ora bloccati fino
alla fine di febbraio, quando si sbloccheranno in banca i fondi necessari. "I lavori sono tutti a carico del nostro Ordine: la gente comune
non fa distinzione e parla sempre di Chiesa, di diocesi, ma a livello
amministrativo sono due cose ben diverse", puntualizza il parroco di
Santa Teresa, don Vincenzo Bracci. Che poi prende spunto da questi
lavori per andare oltre e volare in alto, ma con una fantasia densa di
pragmatismo. E ci racconta che sul futuro e sulla possibile destinazione
di questa struttura, c'è più di un'idea. "Inizialmente si era pensato di
creare un convitto per studenti in una parte, e adibire un’altra ala per un
La Commissione Europea
indaga sulle industrie
insalubri di Matelica
Aperto
lo sportello
telematico
del Suap
Tares). L’imposta è composta da più parti: l’imposta Imu sul possesso di
immobili (escluse le prime abitazioni), la tariffa Tari sulla produzione di
rifiuti e quella Tasi, che copre i servizi comunali indivisibili, con una quota
anche a carico dei locatari. La Iuc è dunque una Service Tax composita,
che si paga sia rispetto al possesso di un immobile sia alla sua locazione,
applicabile tanto ai proprietari, quanto agli inquilini: che bella confusione!
A marzo del 2012 ebbi modo di evidenziare la possibilità, poi confermata, che il nostro Comune avrebbe applicato, per far cassa, un aumento
dell’aliquota Imu rispetto a quella standard; lo stesso ritengo accadrà con
la Iuc. Per la Tasi l’aliquota base è pari allo 0,1%, il comune ha la facoltà
di ridurla fino all’azzeramento oppure, questo penso che accadrà, alzarla
fino allo 0,25% (non è da escludere che il Governo alzi il possibile tetto
massimo). Mentre per la nuova tassa sui rifiuti il Comune determina la
tariffa in base a superficie e quantità di rifiuti prodotti, oppure applicando
il principio del “chi inquina paga”. In entrambi i casi la Tari dovrà coprire
integralmente il costo di investimento ed esercizio del servizio di raccolta
e smaltimento rifiuti; anche per la Tari il Comune ha discrezionalità sul
gettito da raggiungere. La settimana scorsa ho fatto rifermento alla mancanza di progetti politici-elettorali per le prossime amministrative. Oggi
vorrei conoscere, fra quanti si stanno organizzando per la prossima tornata
elettorale, chi è interessato a ridurre le tasse comunali e con quali azioni.
B&B per ragazzi, economicissimo, a 10 euro". Un progetto a cui se ne
è aggiunto un secondo, quando il presidente Spacca, due anni orsono, è
venuto in città. "Spacca lo conoscevo già bene, era venuto ed ha voluto
vedere lo stato della struttura. Ammirato, il suo consiglio fu quello di
coinvolgere l'Università di Camerino ed effettuare, congiuntamente, una
domanda per poter accedere così facilmente ai fondi europei, destinando la struttura a quel punto restaurata ad una eventuale nuova Facoltà.
Ancora scettico sono andato a parlare con il Rettore Corradini, che si
è invece mostrato molto interessato. Quindi è in piedi anche questo discorso". Certo, senza fondi e senza soldi non si va lontano: la struttura
è grande. "Vorrei che i matelicesi si interrogassero sul possibile utilizzo
di queste strutture, che costituiscono un tesoro per la città". Ma non
finisce qui, c'è anzi quella che lo stesso don Vincenzo definisce "una
bomba": "se questi progetti non andranno in porto, grazie ad eventuali
soldi offerti da benefattori, si potrebbero adibire questi locali a rifugio
per poveri e bisognosi, seguendo anche la linea di Papa Francesco. Un
punto di accoglienza, dove magari creare una mensa per chi ha necessità". L'esempio, esistente, è quello di Fabriano, dove una casa canonica
della parrocchia non utilizzata è stata data in comodato d'uso alla San
Vincenzo de' Paoli. Qui si potrebbe dare, magari, alla Caritas…
a.g.
gli Stati membri dell’Ue e rappresenta il preludio per un’eventuale procedura d’infrazione contro l’Italia. Ricordiamo che contro la Variante per
l’insediamento di industrie insalubri a Matelica è tuttora pendente anche
un ricorso al Tar Marche promosso sempre dal Wwf”. Sul tema è stato
diramato anche un comunicato della neonata sezione matelicese dell’Associazione Blu per l’Italia, dove si dichiara che “il territorio matelicese
deve tornare ad indirizzare la propria opera politica, a vantaggio di quei
tesori che rendono unico il nostro territorio, producono un'economia sana e
sopratutto indirizzata a valorizzarlo e promuoverla concretamente, evitando
il più possibile tutte quelle opzioni che andrebbero a 'ledere' non soltanto
la salute, ma anche l’economia di un settore, quello agricolo-vinicolo e
enogastronomico, che ha prodotto economia qualitativa…”.
BREVI DA MATELICA
Un momento della manifestazione del 9 marzo
La vicenda della Variante al Prg che apriva la strada anche alle industrie
Rir, che ha infiammato tanti mesi di dibattito matelicese, è finita nel mirino
dell’Unione Europea, a seguito dell’esposto del Wwf del 10/12/2012. Un
comunicato dello stesso Wwf, a firma del suo referente matelicese Danilo
Baldini recita: “La Commissione Europea per l’Ambiente sta raccogliendo
informazioni, tramite il Sistema “Eu Pilot”, sulla variante per l’insediamento di industrie insalubri, di prima e seconda classe, presso l’area
industriale di Matelica. Come si ricorderà, il 29/11/2012 e con successive
deliberazioni, il Comune di Matelica aveva adottato una variante al Prg
utilizzando la legge sulle alienazioni e valorizzazioni degli immobili di
proprietà comunali, in modo così da evitare sia la Vas che la Via, in aperta
violazione però della Direttiva Europea 2011/42/CE, in materia di attività
pericolose e a rischio di incidente rilevante.
Il Sistema “Eu Pilot” è in sostanza una banca dati di comunicazione fra
14 matelica.indd 2
~ NUOVE
CINTURE DI KARATE
A MATELICA
Nella giornata di venerdì 20 dicembre
presso la palestra
della Scuola Media
Mattei di Matelica si
sono svolti gli esami di
passaggio cintura per
gli atleti della scuola
di Karate Takahashi
Shotokan della città.
Le numerose nuove leve hanno avuto
modo di cimentarsi nel primo piccolo ostacolo della loro carriera sportiva e nonostante
l’emozione se la sono cavata piuttosto bene. Anche alcuni dei ragazzi più grandi
hanno avuto l’occasione per mostrare i loro progressi ed hanno affrontato prove sia
nel Kumite (combattimento) che nel Kata (forma). Le nuove cinture sono le seguenti:
Morelli Elisa,Colonnelli Francesco, Pecorella Alex, Galluzzi Lorenzo e Caponera Sofia
Cintura Gialla 8°Kyu; Fratini Filippo, Felfoul Abder, Sagoni Gabriele e Scatola Siro Cintura
Arancio 6° Kyu; Frascarelli Emanuele,Dilevrano Gioele e Zavate Vasile Cintura Verde
3°Kyu; Aureli Michele Cintura Marrone1°Kyu. Complimenti a tutti i ragazzi e un augurio
di un futuro ricco di successi!
Ottemperando ad un obbligo previsto dal Dpr del 7 settembre 2010,
il Comune di Matelica, servendosi
del software Halley, ha istituito la
digitalizzazione del Suap (Sportello
Unico Attività Produttive). Si tratta
di un portale, raggiungibile dal sito
web del Comune di Matelica, che
in pratica concentra ogni passaggio
burocratico che passi per il Comune
o in qualche modo lo riguardi (permessi dei Vigili del Fuoco, o della
Asl, ecc..): ogni attività potrà e dovrà registrarsi, e da quel momento
ogni permesso, richiesta, autorizzazione, verrà gestita e protocollata
direttamente online. Sarà possibile,
sempre comodamente davanti al pc,
controllare lo stato di avanzamento
della pratica. Ma il servizio si propone anche di essere una guida: vi
è possibile reperire informazioni
sulla modalità di avviamento delle
pratiche, i vari requisiti, la normativa di riferimento, le fasi previste
dall’iter amministrativo. Il portale
è attivo da lunedì 13 gennaio, ed
è stato “presentato” agli addetti ai
lavori giovedì sera, nella Sala Multimediale “Boldrini”, alla presenza
del sindaco Sparvoli e del vice sindaco Canil. Presente naturalmente
il responsabile dello sportello,
Nicola Boarelli. E’ seguito poi un
addestramento della dott.ssa Chiara
Fabiani sul funzionamento pratico
del software, addestramento rivolto
proprio a commercialisti, geometri,
architetti e a quanti, per lavoro, si
troveranno a usufruire di questo
servizio.
Addio file in ufficio? Beh, c’è
ovviamente un periodo di transizione, nel quale al portale online,
dove si potranno reperire i vari
moduli e documenti, continuerà ad
affiancarsi l’attuale procedimento
cartaceo. Detto periodo terminerà
il 3 marzo prossimo: da quella
data sarà obbligatorio utilizzare lo
sportello telematico. Destinatarie
del Suap sono tutte quelle attività
commerciali e di produzione, dal turismo all’agricoltura, al commercio,
all’edilizia non privata (soggetta già
ad una procedura ad hoc).
a.g.
MateliCAmbia,
una nuova
Associazione
Il 12 gennaio, come gruppo di
liberi cittadini abbiamo costituito
l’associazione politico-culturale
MateliCAmbia, ispirandoci a principi di uguaglianza, solidarietà e
democrazia. Uno dei nostri obiettivi
è quello di svolgere attività culturali
e di affrontare le problematiche
sociali con iniziative che stimolino
la partecipazione della nostra popolazione. Avvertiamo inoltre, la
necessità di costruire un’alternativa
vera a forme deviate di politica, che
si sono rilevate del tutto inadeguate.
Un gruppo aperto alla collaborazione con chiunque senta il desiderio di
costruire un progetto nell’interesse
della comunità, su valori e prospettive condivise.
MateliCAmbia
15/01/14 11.23
15
>MATELICA<
L'Azione 18 GENNAIO 2014
E’ di nuovo tempo di Teatro
Domenica 26 gennaio il primo di otto appuntamenti previsti al Piermarini
di ANTONIO GENTILUCCI
L’
appuntamento è per
sabato 18 gennaio ore
18 nel Foyer del Teatro Piermarini: con un
conferenza stampa, aperta a tutti,
si darà il via ufficialmente al ritorno di una vera e propria stagione
teatrale a Matelica, dopo che il
2013 aveva visto i soli finalisti del
premio Paolucci. Si sono messe le
mani avanti, parlando di un’austera
stagione di crisi, ma l’amministrazione comunale
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di Matelica, in collaborazione con
RuvidoTeatro, propone in realtà
un’ampia offerta di eventi teatrali:
l’obiettivo era quello, rimanendo a
costi contenuti, di soddisfare tante
diverse sensibilità ed età diverse. I
bilanci si faranno a fine stagione
ma le premesse ci sono tutte: il
cartellone prevede infatti una serie
di ben otto appuntamenti, esaltando al massimo capacità e talento
nostrani, con ben tre produzioni
Ruvido Teatro, una delle quali, e
questa è una vera notizia, realizzata insieme con la Banda “Veschi”
e la Corale Polifonica “Antonelli”:
le tre prestigiose realtà cittadine
si uniscono per proporre insieme
uno spettacolo in onore del loro
più illustre concittadino, l’ing.
Enrico Mattei.
Ma andiamo con ordine: è
proprio la dinamica compagnia
teatrale matelicese ad aprire le
danze, domenica 26 gennaio,
con uno spettacolo “che tocca le
corde dell’interiorità raccontando
suggestioni e rimandi al tema degli
angeli, attraverso il movimento e
la parola di un gruppo molto affiatato sul palco”, sintetizza Vania
Marcato.
Sabato 1 febbraio ci sarà l’incontro con una giovane ma valida
compagnia di Senigallia – Cantina
Rablè- che ci presenterà lo spettacolo “Falsi d’amore” ricco di
umorismo e ironia, attraverso l’uso
della commedia dell’arte, e raccontandoci l’amore e le difficoltà di
metterlo in pratica.
I patiti del teatro classico avranno
pane per i loro denti sabato 15
febbraio, con un classico di Shakespeare, Il mercante
di Venezia. La mano è
quella della compagnia
Ctr di Macerata con la
regia di Antonio Mingarelli, giovane talentuoso
con un curriculum che
vanta una formazione
al Piccolo di Milano,
allievo di Luca Ronconi.
A seguire sabato 1 marzo un felice ritorno con
Roberto Abbiati, già apprezzato
a Matelica con lo spettacolo “Pasticceri” bellissimo spettacolo di
alcuni anni fa, e attore di alcuni
film di Mazzacurati, che presenterà
una piece tra l’ironico e il clownesco molto liberamente tratta dal
“Riccardo III” di Shakespeare dal
titolo emblematico: “Il mio regno
per un pappagallo”. E il sorriso
sembra essere proprio il filo rosso
di questa stagione: domenica 9
marzo, in un’atmosfera pregna di
Carnevale, RuvidoTeatro presenterà
uno spettacolo per le famiglie nella
tradizione italiana della Commedia
dell’Arte, con i personaggi delle
maschere tipiche di questo periodo,
in un susseguirsi di gag e comicità
dal titolo ammiccante “Le avventure di Arlecchino”.
Giovedì 27 marzo sarà una serata
dedicata alla danza: la compagnia
veneta Fabula Saltica, presente nella programmazione di alcuni teatri
prestigiosi marchigiani, presenterà
una rivisitazione coreografica di
“Pinocchio”, con le musiche di
Eugenio Bennato. Questa proposta
vede la collaborazione con Amat,
circuito marchigiano del teatro e
della danza. Sabato 5 aprile, come
preannunciato, il piatto forte, quello
che senza dubbio, senza nulla to-
gliere al valore delle altre proposte,
“rischia” di riempire il teatro: una
nuova produzione sulla figura di
Enrico Mattei dal titolo “L’ingegnere”, che vedrà la collaborazione di
tre realtà importanti per la cultura
matelicese, vale a dire la compagnia
RuvidoTeatro, il Coro polifonico A.
Antonelli diretto dal Maestro Cinzia
Pennesi, il Complesso bandistico P.
Veschi diretto dal Maestro Gabriele
Bartoloni, che, con la regia di Fabio
Bonso, metterà in scena con uno
sguardo diverso e accattivante, alcuni momenti della vita di Enrico
Mattei.
Curiosa e innovativa anche la chiusura, sabato 10 maggio: vi sarà una
serata dedicata alle band del territorio, con una maratona di musica
giovane e per i giovani dal titolo
appunto “Una musica giovane”.
“E’ un'occasione per la comunità
di rinnovare l’amore per il teatro e
tutti i suoi linguaggi, e per il nostro
Teatro comunale Piermarini, che
tanto lustro e bellezza dona alla
città. Un’occasione anche di restare
insieme, e favorire quell’incontro
tra cittadini, associazioni, e momenti di svago e crescita culturale
importanti per rinnovare una tradizione storica e sociale presente nel
territorio” è l’ultima esortazione di
Ruvido Teatro ai matelicesi.
Il teatro nacque duecento anni fa
dall’iniziativa di tante famiglie
private, che volevano un luogo,
allora indispensabile, di cultura e
divertimento. Oggi, in un’epoca
in cui pure la televisione sembra
ormai obsoleta, pur contando 300
diversi canali, il teatro è più che mai
attuale, con la sua socialità vera e
non…2.0.
A merenda Cercando l'ultimo Signore di Matelica
con la Befana I rapporti storici tra Matelica degli Ottoni e Costacciaro dei Della Rovere
Si è rinnovato anche quest’anno presso lo Spazio
Immagine di Piazzale Gerani, lo scorso 5 gennaio
l’appuntamento con la Pasquella, tradizione di
canti di questua che venivano fatti proprio nella
notte dell’Epifania dai canterini che, andando
nelle campagne per portare la “novella”, ricevevano in cambio viveri e quant’altro fosse utile
che poi, nello spirito della fratellanza e dell’amicizia, veniva condiviso con i fratelli più poveri.
Da qualche anno a questa parte, anche i giovani
dell’Associazione Folkloristica “Città di Matelica” portano avanti questa bella tradizione riproponendo questo canto che anche quest’anno,
visto il successo della precedente edizione, è
stato eseguito esclusivamente da loro.
I canterini più grandi, invece, hanno girato fin
dalla mattina per le vie della città, visitando
anche le case di campagna, proprio nel nome
della vecchia tradizione.
Per coloro che si sono “persi” questa opportunità,
i canterini matelicesi, insieme all’Associazione
Folklorica “Città di Matelica” e la Gma Ristorazione di Matelica, organizzano per sabato 25
gennaio una cena presso la Gma Ristorazione
nella quale sarà appunto possibile riascoltare i
Canterini.
Naturalmente vi aspettiamo numerosi per poter
iniziare insieme una nuova stagione di folklore
matelicese… che volesse potrà avere maggiori
informazioni e prenotarsi ai numeri 3484323294
(Mirko), 3468250706 (Silvia) e 3458290190
(Ilaria). Le prenotazioni sono gradite entro il
20 gennaio.
Vi aspettiamo per continuare questa fantastica
tradizione: la Pasquella.
15 matelica.indd 2
Nell’anno 2006, il valente ricercatore d’archivio eugubino Fabrizio
Cece, nel corso d’una sua accurata ricerca, storico-documentaria,
d’archivio, su Costacciaro, ha, fra le molte altre cose, scoperto
come, tra la fine del 1500 e gli inizi del 1600, Pirro Ottoni, ultimo
Signore di Matelica, possedesse una casa e proprietà terriere a
Costacciaro. Già il 27 aprile 1564, tuttavia, il capitano Ettore da
Matelica risultava detenere, legalmente, taluni beni immobili a
Costacciaro: “Item unam domum sitam in dicto castro Costacciarij
iuxta bona capitanei Hectoris de Matelica […] et stratam publicam”
(Sasg, Fondo Comunale, Comitatus Civitatis Eugubii, n. 1, c. 89r).
La casa del capitano Ettore da Matelica potrebbe essere la stessa
acquistata da Pirro Ottoni alcuni anno dopo ed ivi sotto documentata
dall’atto del 12 agosto 1596. Tale abitazione risultava essere situata
vicino ai beni immobiliari del duca d’Urbino, tra la via pubblica e le
proprietà di Ettore e Leone “de Amicis” (cfr. Sasg, Fondo Notarile,
prot. 921, c. 1r). Alcune possessioni fondiarie
di Pirro Ottoni, invece, si trovavano in vocabolo
“Propezoneca”, vale a dire nella villa di San
Donato, che corrisponde all’attuale Caprile. Tali
beni fondiari erano ubicati “in cima e al lato le
proprietà di Alfonso Frontoni, e sull’altro lato la
strada vicinale, ai piedi ser Guidone Calamari e
altri lati”. Queste terre vengono alienate da Pirro
Ottoni che “vende a donna Armilea, erede del
fu ser Pompilio Longhi di Costacciaro, un pezzo
di terra vineato”. Il 12 agosto 1596, Pirro Ottoni
risultava avere un figlio per nome “Aranettum”
(cfr. Sasg, Fondo Notarile, prot. 923, c. 229r),
mentre il 14 agosto 1601, lo stesso Ottoni ed il
medesimo figlio Ranetto, che apparivano ancora
abitare a Costacciaro (cfr. Sasg, Fondo Notarile,
prot. 925, c. 90v), comperavano un pezzo di
terra da Lucrezia Carboni (cfr. Sasg, Fondo
Notarile, prot. 925, c. 80r), “sorella ed erede del
fu Lodovico Carboni”, grande umanista d’ori-
gine costacciarola. Il 16 gennaio 1606, facendosi una procura, per
aggregare la Confraternita della Morte di Costacciaro all’omonima
Arciconfraternita romana, Alessandro di Mario del fu Francesco
“de Mari” di Costacciaro, priore della Società di Santa Maria della
Misericordia di Costacciaro, costituiva suo procuratore il Signor
Lodovico Ottoni di Matelica, che si trovava, allora, in Roma, per
comparire avanti ai Guardiani dell’Arciconfraternita della Morte di
Roma, onde richiedere loro l’aggregazione della Confraternita della
Morte di Costacciaro (Sasg, Fondo Notarile, prot. 926, c. 11r). Il 26
ottobre 1606, dovendosi disporre una nuova procura, per associare
la Confraternita dei Bianchi di Costacciaro all’Arciconfraternita del
Gonfalone di Roma, Berbardino di Bartolla “de Cerisionibus” di Costacciaro, priore della Società del Crocefisso, detta la Compagnia dei
Bianchi, e Mario del fu Francesco “de Mari” nominavano procuratore
il Signor Lodovico Ottoni di Matelica, dimorante in Roma (Sasg, Fondo Notarile, prot. 926, c. 76v). Nel 1644, infine,
Rinaldo Ottoni di Matelica, abitante nel castello
di Costacciaro, erogava una somma di denaro a
favore della Compagnia della Misericordia, per la
celebrazione di alcune messe (Avg, 11/3, c. 296r).
Resta, ora, da capire perché l’illustre Signore
Pirro Ottoni di Matelica curasse così rilevanti
interessi a Costacciaro, vale a dire quali legami,
d’amicizia e d’interesse, politico ed economico,
avesse, egli, precedentemente intrattenuto o con
ragguardevoli personaggi costacciaroli o con lo
stesso duca d’Urbino, anch’egli possessore di terre
e case a Costacciaro. Ancora nel 1787, promotore
il Priore della Confraternita dei Bianchi, Maestro
Francesco Venturi, il pittore matelicese Filippo
Adriano Conti “inventò e dipinse” una bella tela
dell’Assunzione (da restaurare!), per la chiesa
confraternale di Santa Maria Assunta in via Nova,
detta “La Bianca”.
Euro Puletti
15/01/14 11.26
16
>MATELICA<
Un Mercato
sempre più
s...coperto
I
l 4 gennaio, presso la Sala Boldrini di Palazzo Ottoni, si è tenuto l’incontro pubblico per la presentazione del progetto
"Il Nuovo Mercato Coperto" di Matelica.
Ad esporlo i sei ragazzi che, a partire da una
tesi di master, hanno cominciato a ragionare
sul futuro dell’ex mercato coperto comunale
di Matelica: Valentina Pallotti, architetto e
frequentante un master in arti civiche presso
l’Università degli Studi di Roma Tre, Pietro
Tozzi, dottorando di ricerca in Fisica e membro educatore del gruppo scout di Matelica,
Francesca Pettinelli, praticante avvocato presso lo studio legale di un’azienda, Francesco
Mentonelli, attore e docente di teatro, Marta
Pallotta, esperta in marketing e comunicazione, Marco Riganelli, dottore in geologia.
Durante l’incontro si sono voluti illustrare i
diversi aspetti che compongono il progetto,
a partire dall’inquadramento dell’oggetto di
lavoro, uno stabile, quello dell’ex mercato
coperto comunale, inserito nel tessuto storico
di Matelica, recentemente privatizzato, e per il
quale si prevede la demolizione e la costruzione di edifici residenziali. Da qui, dunque, si è
passati ad esporre il lavoro di tesi che prevede,
entro marzo prossimo, la realizzazione di un
progetto di allestimento all’interno del mercato, nonché la creazione di un evento collegato,
al quale parteciperanno tutti gli interessati,
L'Azione 18 GENNAIO 2014
siano essi produttori locali, associazioni, artisti, musicisti,...
Quest’iniziativa costituisce il
punto di partenza del progetto
Il Nuovo Mercato Coperto di
Matelica, che ha l’obiettivo di
fornire un’alternativa valida alla
demolizione dell’immobile, da
presentare allo stesso proprietario, e che prevede la creazione di
un incubatore sociale e culturale
proprio nel vivo della nostra città. La proposta viene illustrata,
dunque, nella sua duplice valenza di centro enogastronomico e
culturale, una vetrina del nostro
territorio, uno ‘spazio pubblico’
secondo l’accezione comune
dell’aggettivo, ossia di qualcosa
che riguarda e interessa tutti i
cittadini, l’intera collettività.
L’incontro ha toccato anche gli
aspetti più ‘tecnici’, in merito
specialmente alla proposta di
costituzione di un consorzio
come modello di gestione del
progetto, spiegandone i vantaggi
e le agevolazioni che tale modello comporta.
Infine, si è parlato dell’aspetto finanziario del
progetto, illustrando le varie possibilità di
accedere a finanziamenti esterni, che vanno
dalla partecipazione a bandi di concorso per
start up, al crowdfunding, a bandi regionali
o provinciali,... Questi i punti principali
affrontati durante l’incontro; un’occasione
di confronto e di condivisione, alla quale i
cittadini hanno risposto positivamente. L'ulteriore passo è dunque quello del prossimo
marzo, al termine dei lavori di allestimento
del mercato, ai quali ognuno di voi è chia-
mato a dare il proprio contributo. Le giornate
di lavoro sono fissate per ogni domenica, a
partire dal 19 gennaio; partecipare è semplice,
basta venire al mercato ed essere pronti a
lavorare insieme agli altri. Saranno occasioni
importanti di incontro e di scambio, giornate
in cui stare insieme e soprattutto divertirsi.
Per il calendario delle giornate consultate il
sito mercatocopertomatelica.wordpress.com
o consultate la bacheca allestita all’interno del
mercato coperto. Per informazioni scrivere a
[email protected].
v.p.
Una mostra dal cuore della terra
Pienone di curiosi ed esperti speleologi per
l’inaugurazione della mostra “Dove il cielo è
di pietra”, con foto tratte dalla pubblicazione
del libro "Buco Cattivo" (Bologna, ed. Moderna, 2011), che si è tenuta sabato 1 gennaio
a Matelica negli spazi di Eventisette, al centro
direzionale della cittadina.
Simone Cerioni, speleologo gengarino e
Giampaolo Zaniboni, speleologo e fotografo
bolognese, con i loro colleghi (nella foto in
alto a sinistra) hanno raccontato brividi, fatiche, rischi e soddisfazioni di questa impresa
fotografica che li ha tenuti occupati da fine
2009 al 2011 quando è uscito il libro.
Il Buco Cattivo è l’ingresso e il cosiddetto
“Fiorini”, un corridoio pericoloso ed angusto
delle Grotte di Frasassi di Genga, che si apre
a 460 m slm, sviluppando un percorso lungo
7500 m e un dislivello complessivo di 173
metri. Buco Cattivo fu scoperto nel 1949 da
Pietro Giuseppetti, che ascoltò i racconti di
un contadino che riferiva che da quel pozzo
emergeva vapore, come se “dovesse essere la
bocca dell’inferno (dal diario di Giuseppetti,
n.d.a)”.
Buco Cattivo è una grotta di difficoltà medioalta che ha il proprio ingresso in località
Monte Valmontagnana; è molto vicina alle
più note Grotte di Frasassi, tanto che, come
ha sottolineato Zaniboni nell’inaugurazione,
da decenni si sta cercando un probabile
collegamento. I ragazzi dell’associazione
speleologica di Genga San Vittore di Fra-
sassi l’hanno percorsa in lungo e in largo,
fotografandola in toto nel corso di due anni,
producendo in totale 2193 foto. Provate ad
EVENTISETTE:
scrigno di iniziative
Eventisette è un progetto nato da un bando
della provincia di Macerata che vede Sara Bonfili
in collaborazione con Roberto Mosciatti della
libreria Mondadori di Matelica. La definizione
che gli organizzatori hanno dato a Eventisette
è “incubatore di eventi”: vuole essere infatti
un luogo in cui organizzare proposte culturali,
laboratori e corsi, in cui convogliare la creatività di giovani e meno giovani, e da mettere a
disposizione per mostre, per lavorare in comune,
affittando aule e sala riunioni per il coworking.
Tutte le informazioni su www.eventisette.it.
a.g.
immaginare cosa significhi entrare in spazi
angusti e posizionare l’attrezzatura in un luogo umido, freddo, inospitale (eppur abitato da
rane e pipistrelli) e immaginate il valore documentario di una pubblicazione totalmente
2013, un grande anno
per il tennis matelicese
Si chiude con la classica cena sociale l’attività
del T.C. Matelica
per l’anno 2013,
un’annata densa
di attività e di novità. La giornata
è stata allietata da
due graditi ospiti:
Matteo Spernanzoni (classifica
2.4) e Stefano Travaglia, classifica
n. 375 dell’Atp
mondiale, che
16 matelica.indd 2
nuova su una grotta di fama minore, rispetto
a quelle di Frasassi. I ragazzi lo hanno fatto
per questo e per l’obiettivo di rappresentarla
tutta come l’occhio umano non potrebbe mai
vederla. Per ciò hanno sentito freddo, hanno
imbragato cavalletti e faretti, e messo a rischio
la propria attrezzatura per il fango, fotografato e camminato per 12 o 17 ore al giorno,
hanno riportato a Matelica il
grande tennis; nell’esibizio-
ne che ha preceduto la cena
hanno offerto un vero spettacolo ai tanti presenti. Alla
cena, che anche quest’anno
ha radunato tantissimi fra ragazzi, genitori e sostenitori,
il presidente Sauro Falzetti
ha tracciato un lusinghiero
bilancio dell’attività svolta, dalla
Scuola Sat sempre
più partecipata, al
campus estivo alle
varie competizioni
e ai grandi risultati ottenuti dai
giovani (vittorie
in diverse competizioni e quattro
titoli provinciali
giovanili), segno
come hanno raccontato. Ma hanno anche
nuotato in un lago sotterraneo di 30 metri e
hanno visto un salone così grande che ci sono
volute venti foto insieme per rappresentarlo.
“Lo rifarei - dice Simone. “Non credo che lo
di indiscussa vitalità e capacità organizzativa, coadiuvata da un ottimo settore
tecnico. Le novità dell’anno
2013 riguardano soprattutto il settore tecnico che
si arricchisce
della presenza di Simone
Galloppa, in
aggiunta allo
staff precedente, che insieme alla parte
tecnica (preparazione atletica) consente
di ricostituire
una squadra di
prim’ordine e
dalla quale sarà
rifarei oggi”, dice Giampaolo, che è appena
uscito con un altro volume fotografico, molto
meno “avventuroso” sulla sua Bologna, edito
per la casa editrice Linchiostroblu.
Molte le domande del pubblico, composto
da curiosi, esperti delle vicine associazioni
di Speleologia, fotografi come Erminio Burzacca, recentemente protagonista di una bella
mostra sulla Matelica vista dall’alto.
Last but not least i vini Gagliardi hanno
allietato la serata: Umberto, titolare dell’omonima casa vinicola e presidente del Comitato
Produttori di Verdicchio di Matelica, li ha
gentilmente offerti, illustrandoli e servendoli, anticipando la volontà di accompagnare
questo progetto nei successivi appuntamenti.
Un binomio di cultura e tipicità eno-gastronomiche che non va sottovalutato nella
promozione del territorio e nel passaparola
delle idee vincenti!
Le foto del libro sono in mostra presso i locali
di Eventisette, in via Grifoni 27, dall’11 al 26
gennaio (orari d’apertura: 17-20).
lecito attendersi risultati di
prestigio in campo regionale.
Durante la serata sono state
effettuate tutte le premiazioni, a cura dei vari ospiti,
dai tecnici ai due giocato-
s.b.
ri all’assessore allo Sport
Mauro Canil in rappresentanza dell’amministrazione
comunale che ha elogiato
l’Associazione per quanto riesce a realizzare in completa
autonomia.
La serata si è
conclusa con lo
scambio degli
auguri di Buone
Feste e con gli
appuntamenti che
già anticipano la
prossima stagione con la Coppa
Giuseppucci (primi due incontri
chiusi con due
vittorie).
T.C. Matelica
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L'Azione 18 GENNAIO 2014
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>SASSOFERRATO<
L'Azione 18 GENNAIO 2014
Ospedale: novità
Saggi e note:
volume filosofico
Sarà residenza protetta e casa della salute di Galliano Crinella
L
di VERONIQUE ANGELETTI
a primavera 2014 porterà il suo carico di novità per il
presidio ospedaliero Sant’Antonio Abate. Certo non
sarà mai più l’ospedale di una volta e nell’orizzonte
della nuova politica di gestione sanitaria regionale è
tuttora previsto – non si sa quando - il tanto contestato trasferimento, a Fabriano, dell’intera unità di Medicina riabilitativa,
del suo personale e dei suoi posti letti, ma nel bilancio l’ex
ospedale ridiventa un perno fondamentale per le famiglie
perché ospiterà al suo primo piano una residenza protetta e,
al piano terra, la casa della Salute, gli ambulatori dei medici
di base e ovviamente il personale a servizio dell’unità del 118.
Partiamo dalla Residenza Protetta. Un progetto lungimirante
portato a termine dall’amministrazione comunale e che nell’agenda del sindaco Ugo Pesciarelli dovrebbe essere inaugurata
a fine marzo - inizio aprile, tempo di finire alcuni piccoli lavori. Per l’operatività tutto dipende dal bando europeo di gara che
il Comune sta per indire ma è facile anticipare che per fine giugno i 25 posti letti della Residenza Protetta saranno una realtà.
L’investimento sfiora il milione di euro ed è stato finanziato
al 45 % dai fondi Fas e al 55 % dal Comune con l’assunzione
di un mutuo per 250.000 euro con la cassa Depositi e Prestiti.
Destinata ad accogliere in modo temporaneo o anche in al-
cuni casi in modo permanente gli anziani non autosufficienti
che non necessitano più di prestazioni sanitarie complesse,
ma hanno patologie psichiche, fisiche, sensoriali stabilizzate
impossibile a curare a domicilio. La Residenza Protetta è una
risposta concreta ai bisogni di cure per gli anziani e soprattutto
alle loro famiglie. Rivoluzionato anche il piano terra. Previsto
l’arrivo della famosa “Casa della salute”. Quella voluta dalla
Regione Marche all’immagine delle politiche sanitarie toscoemiliane. Casa dove il cittadino potrà trovare risposte ai suoi
problemi nei vari servizi distrettuali, sociali, di prevenzione
e negli ambulatori specialistici. Insomma è lo spostamento di
una parte importante del sistema sanitario sul territorio che
si prevede sarà effettivo entro l’anno. Intanto, anticipando
la Casa della Salute, i medici di base del sentinate si sono
dichiarati più che disponibili a spostare i loro ambulatori dal
borgo all’interno del presidio. E sono così disponibili che il
progetto sta per essere definitivamente approvato dall’Asur al
punto che si prevede che entro aprile, forse maggio, i medici
di base nostrani visiteranno direttamente i loro pazienti nei
loro ambulatori all’interno del Sant’Antonio Abate. Anche per
il personale dell’unità del 118 si prospettano cambiamenti.
Ma solo di stanza, poiché saranno collocati nella vecchia
farmacia dell’ospedale mentre la loro postazione di lavoro
rimane nelle stanze site all’entrata laterale.
Stigmatizzare la mania diffusa di vedere
dappertutto le tracce dei Templari
La replica
dell’Associazione Templari Cattolici
d’Italia al mio
articolo comparso su questo giornale il 2 novembre
scorso non fornisce nessuna
risposta sostanziale alle mie
contestazioni, sviando invece
il discorso sui valori e sulle
finalità religiose dell’associazione stessa, nel cui merito non intendevo, né intendo
minimamente entrare.
Nessuno vuole infatti mettere in discussione il diritto
di chiunque di riunirsi in
qualsivoglia associazione
finalizzata alla devozione e
al culto religioso o contestare la sincerità della fede
religiosa e della devozione
degli associati: caso mai
si potrebbe obiettare sul
diritto di attribuirsi l’eredità
drammaticamente seria di un
ordine che non ha lasciato
eredi, visto che è stato abrogato, a torto o a ragione, dalla
Chiesa stessa sette secoli fa.
Ma questa è un’altra storia.
L’intento dell’articolo era invece quello di stigmatizzare
la mania diffusa da qualche
anno (almeno nelle Marche)
di vedere ovunque tracce dei
Templari e la pratica scorretta e illegittima di appropriarsi
di luoghi sacri che hanno una
propria storia conclamata e
che niente hanno a che fare
con quella dell’ordine in
questione: mi riferisco nel
caso specifico a S. Croce di
Sassoferrato e a S. Ansovino
di Avacelli, ma il fenomeno
riguarda molte altre chiese
anche più note, perfino la
Collegiata di S. Ginesio nel
maceratese.
Queste interpretazioni fantasiose poi vengono servite e
divulgate come verità storiche sui siti on line e su molte pubblicazioni turistiche,
anche di ampia diffusione,
fornendo al lettore ignaro
un’immagine falsata non
solo della storia dei luoghi,
ma anche, il che è più grave, della stessa storia delle
istituzioni ecclesiastiche.
Nel nostro caso gli autori
dell’articolo di replica, a
sostegno delle loro tesi,
accennano sommariamente
a prove documentarie dubbie o inesistenti, offrendo
un esempio evidente della
disinvoltura con cui si procede a confezionare presunte
verità o “scoperte storiche”
a proprio uso e consumo. Si
menzionano ad esempio “i
cabrei di Malta” (cioè dei
cavalieri gerosolimitani, poi
ospitalieri, poi di Malta):
è vero che nel 1312 con la
bolla "Ad providam" i beni
dei Templari vennero destinati agli Ospitalieri, ma
purtroppo non ci è pervenuto
nessun inventario o cabreo di
questi beni; in ogni caso non
avrebbero niente a che fare
con le chiese in questione,
dal momento che nessuna
di esse è mai appartenuta ai
Gerosolimitani. Mi si invita
poi a consultare il sito on line
di Avacelli di Arcevia; al che
rispondo che la scheda su S.
Ansovino menziona documenti (in particolare quello
del 12 agosto 1308) che non
riguardano né la chiesa in
questione, né altre chiese
dell’area. Il bassorilievo incastonato poi sulla facciata
rappresentante una croce
astile contornata da sei palle
appartiene alla simbologia
romanica medievale e niente
ha a che fare con i Templari.
Quanto poi al basssorilievo
della chiesa di S. Croce di
Sassoferrato raffigurante
la croce greca con i bracci
terminanti a triangolo detta
croce patente, si tratta di un
segno universalmente usato
fin da prima dei Templari e
presente in moltissime chiese. I Templari se lo videro
riconosciuto come simbolo
da Papa Eugenio III nel
1147 e da allora la usarono
in molte versioni, anche dissimili fra di loro. Ma la sua
presenza in luoghi di culto
o edifici medievali, senza
altri documenti di appoggio,
non ha di per se stessa alcun
valore di prova della presenza dei templari, essendo
solo una immagine di culto.
Inoltre non deve sorprendere
la sua presenza in una chiesa
intitolata alla Santa Croce.
In sostanza che la devozione
religiosa abbia il diritto di
manifestarsi nel modo che
crede più opportuno nessuno
lo contesta, ma dal momento
che le manifestazioni religiose sono anche pubbliche
e finiscono per travalicare
l’ambito strettamente devozionale, riguardando anche
quello culturale e sociale,
hanno l’obbligo di rispettare
la verità storica.
Virginio Villani
L'antica tradizione della Pasquella
C’era un tempo in cui la notte tra il 5 e il 6 gennaio prima
della Befana, i ragazzini delle campagne aspettavano i cantori
della “Pasquella”. Questa usanza era tipica delle zone rurali
delle Marche, la Romagna e l’Umbria, dove gruppi di uomini
e donne si presentavano presso le fattorie e chiedevano il permesso al “padrone di casa” di entrare e cantando gli stornelli
si cercava di raccogliere qualcosa da mangiare, oppure del
denaro, per sé o per i più poveri.
Ovviamente se la famiglia era stata colpita da un lutto non
ci si fermava. Le strofe dalle canzoni sono semplici e fanno
riferimento alla vita agricola ai piaceri dell’uomo quali il bere
e il mangiare, senza tante pretese.
Si invocava poi la benedizione di Sant’Antonio, protettore
del bestiame, la cui festa cade il 17 gennaio. Anche le vie
di Sassoferrato e le frazioni limitrofe sono state “invase” dai
18 sasso.indd 2
cantori della “Pasquella”, con i cappelli di panno e i loro mantelli rossi e l’immancabile organetto. Il giro ha attraversato le
vie cittadine, il Crocifisso, il piano di Frassineta, Monterosso
stazione, Sant’Ugo e Montelago.
Il gruppo è composto da circa una quindicina di cantori, che
fanno anche parte della banda cittadina e vi partecipa anche
il sindaco Ugo Pesciarelli.
È una tradizione abbastanza radicata e seguita nel nostro territorio ed in passato interessava altre frazioni ma l’estensione
del Comune è tale che obbligava i partecipanti a stare fuori
casa tutto il giorno. Solo per qualche anno questa tradizione
si è interrotta. Ma adesso essendo un gruppo anche di giovani, c’è la speranza che l’organetto e le allegre strofe della
“Pasquella” animino le vie del nostro Comune ancora a lungo.
Brunella Savelli
Edito recentemente nella Collana “Quaderni del
Consiglio Regionale delle
Marche”, sarà presentato
giovedì 23 gennaio, alle ore
17.30, a Sassoferrato, presso
Palazzo Oliva, il volume di
Galliano Crinella, "Saggi e
note di filosofia". L’iniziativa
è promossa dall’istituto internazionale di Studi Piceni con
il patrocinio del Comune di
Sassoferrato. Interverranno
alla presentazione, che sarà
condotta da Antonio Maria
Luzi, il Presidente dell’Assemblea legislativa delle
Marche Vittoriano Solazzi,
il Sindaco di Sassoferrato
Ugo Pesciarelli, Antonio
Pieretti dell’Università degli
Studi di Perugia, Massimo
Baldacci e Nicola De Sanctis
dell’Università degli Studi di
Urbino “Carlo Bo”.
Crinella è docente di filosofia
teoretica nell’Università di
Urbino “Carlo Bo”, presidente dell’Istituto internazionale
di Studi Piceni e direttore del
Premio nazionale Gentile da
Fabriano.
Ecco la sua premessa al
volume: “Raccolgo qui alcuni scritti minori, già editi
in riviste di filosofia e in
pubblicazioni collettanee. Si
tratta di saggi, note e recensioni che risalgono agli anni
settanta - ottanta e ai primi
anni novanta, concordati e
discussi con Italo Mancini, il
maestro di studi filosofici e di
vita universitaria, relatore del
mio esame di laurea sul tema
dell’utopia e successivamente maestro di studi filosofici
e di vita universitaria. Con
questi scritti è possibile, per
me, ripercorrere i primi e
i successivi anni di ricerca
e di impegno accademico
all’Università di Urbino, in
un ambiente che era molto
diverso dall’oggi. Erano
anni di grande fermento
culturale, in un Ateneo di
grandi tradizioni - cresciuto
sotto l’autorevolissima guida
e il magistero intellettuale
e civile di Carlo Bo, dal
1984 Senatore a vita per
alti meriti culturali - in cui
si confrontavano molteplici
studiosi di riconosciuto valore speculativo e differenti
prospettive filosofiche. E’
opportuno ricordare, tra le
altre, quelle di Italo Mancini, Pasquale Salvucci, Livio
Sichirollo, Enrico Garulli
nella facoltà di Magistero,
e di Carmelo Lacorte, Icilio
Vecchiotti, Emilia Giancotti
Boscherini nella facoltà di
Lettere e filosofia. Il volume
si articola in tre parti, nelle
quali gli scritti sono disposti
nell’ordine cronologico di
pubblicazione. Nella prima
sono contenuti alcuni saggi
storico-teoretici di diverso
argomento e impostazione,
ma che mostrano ricorrenti
attenzioni al rapporto tra
lavoro intellettuale e società.
La finalizzazione operativa
delle ipotesi teoretiche è
presente in gran parte delle
ricerche, dalla breve ricognizione kantiana riferita al
rapporto teoria-prassi al confronto tra principio responsabilità e principio speranza.
La seconda parte del volume
presenta schede e annotazioni, insieme con profili di
più ampio respiro, dedicati
ad alcuni studiosi e filosofi
italiani contemporanei, da
Italo Mancini ad Augusto del
Noce, da Rodolfo Mondolfo
a Carlo Bo. Nella terza parte
si trovano poi note e analisi
di opere filosofiche con le
quali intendevo segnalare
iniziative e aspetti meritevoli
di attenzione nella riflessione
filosofica e nella vita culturale di quegli anni”.
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>CERRETO D'ESI<
L'Azione 18 GENNAIO 2014
Mattei approda in teatro
Il grande sogno del fondatore dell'Eni: appuntamento per il 5 aprile
di MARINO LIPPERA*
L’
A ssociazione
“Club delle Sei”
di Fabriano, è
un’associazione
culturale ricreativa, che si
pone l’obbiettivo di migliorare la professionalità sociale,
culturale ed artistica tra i
suoi tesserati, favorendone
l’aggregazione e la coesione.
Saranno promosse iniziative
nel campo delle arti, spettacolo e turismo, organizzerà
corsi di aggiornamento e
perfezionamento professionale di musica, canto, moda,
recitazione, danza, pittura,
fotografia, animazione ed
informatica, oltre a semplici
attività sportive e ludiche,
come escursioni, passeggiate
in bici, alle quali tutti possono partecipare per crescere
insieme agli altri. Con il
progetto attuale sulla figura
di Enrico Mattei, i ragazzi
dell’Associazione vogliono
ricordare il grande presidente dell’Eni, scomparso
tragicamente
nei cieli di Bascapè, il 27 ottobre del 1962,
coinvolgendo
un pubblico
giovanile, anche scolastico, che di Mattei
e del suo tempo, ha una conoscenza minima o del tutto
assente. Il 5 aprile alle ore
21, al teatro “Casanova” di
Cerreto d’Esi andrà in scena
lo spettacolo teatrale, “Enrico Mattei sulle tracce di un
sogno…” con testi, canzoni,
musiche e coreografie tutte
originali, composte e realiz-
zate per l’occasione. L’evento verrà trasmesso in diretta
su piattaforma U-STREAM
e potrà essere visto su PC,
Tablet, Smartphone, proiettato su grandi schermi
di Cinema,
teatri, associazioni, Sale
Ricreative,
e strutture
ricettive di
ogni genere.
Sarà una forma di pubblicità nuova e moderna per
le nostre aziende e attività
commerciali, interessate a
promuovere la propria immagine, sia in ambito locale che
nazionale e internazionale.
Tutte le istituzioni, strutture
pubbliche (musei, pinacoteche, biblioteche, gallerie
e tutti i luoghi d’arte) oltre
L'immagine dell'iniziativa teatrale del prossimo 5 aprile
naturalmente ad aziende
ricettive (hotel, ristoranti,
agriturismi ecc.) e di servizi
(agenzie turistiche, mobilità
e trasporti), che parteciperanno all’evento, saranno
coinvolte nel creare per l’occasione dei “pacchetti turistici” per promuovere il nostro
territorio, pieno di storia e
di arti. L’Associazione non
persegue scopi di lucro, ma
si basa su autofinanziamenti
dei propri soci ordinari, soci
sostenitori, soci benemeriti
e/o contributi di enti pubblici
e privati. Se pensi che l’Associazione “Club delle Sei”
sia un posto per poterti mettere in gioco, se hai nuove
idee da proporre, collabora
anche tu ed entra a far parte
dell’Associazione… la porta
è aperta a tutti, ti aspettiamo!
*presidente Club delle Sei
Parte da Cerreto un progetto
La Polizia di Stato
di rete di imprese marchigiane istruisce sulla "legalità"
Un’azienda di Cerreto d’Esi potrebbe essere il nuovo futuro
della Roland di Acquaviva, azienda specializzata in strumenti
musicali di alto profilo. Certo, si tratta solo di una proposta ed
insegue un iter non ben definito ma contatti sono stati avviati
proprio questi giorni con gli ex vertici della Roland in accordo con la spa proprietaria in Giappone. Andrea Vertolomo e
Giovanni Monorchio (foto), di recente, il 31 luglio scorso,
sono diventati i nuovi soci della Prefabbricati Emmecinque
srl di Cerreto d’Esi e sono convinti di aver trovato nei manager, ricercatori e operai della Roland dei partner ideali per
produrre la parte ad alta tecnologia del loro nuovo prodotto
per l’edilizia. In pratica, hanno comprato la Prefabbricati Emmecinque proprio per costruire monoblocchi in calcestruzzo
antisismici poiché senza legature, opportunamente migliorati
con aggregati speciali. Costruzioni che sono abbinati ad un sistema domotico che controlla e trasmette in
tempo reale i dati di assestamenti del terreno e dunque ogni variazione. Una scheda sensibile da collegare
anche ad altre costruzioni che potrebbe diventare un componente del nascituro fascicolo del fabbricato.
Strumento per il monitoraggio dello stato di conservazione del patrimonio edilizio finalizzato ad individuare le situazioni di rischio e a programmare gli interventi di manutenzione o di ristrutturazione. Il che
apre il mercato della sicurezza edilizia e quello delle politiche pubbliche di prevenzione o di gestione
delle emergenze ovunque dove ci sono problemi idrogeologici o sismici. “Noi, non siamo Rockefeller –
spiegano. Ma siamo convinti che perdere una maestranza così preparata sarebbe un danno per le Marche.
Non è la Roland in sé che c’interessa, ma le risorse umane che hanno lavorato su quel progetto. Pertanto
– concludono – stiamo studiando un piano industriale condiviso basato su un piano di riconversione solidale attivato magari attraverso una rete d’imprese marchigiane”. Un progetto che già il mese scorso i due
soci di Cerreto d’Esi hanno spiegato in dettaglio a consulenti e imprenditori e che potrebbe essere una
soluzione per i 150 posti di lavori cancellati nel comprensorio piceno da un piano di ristrutturazione a
medio termine che prevede di aumentare l’efficienza produttiva e di centralizzare quest’ultima in Oriente. Veronique Angeletti
Tennis Club al via
con sette tesserati
La neonata squadra agonistica del Tennis Club Cerreto d'Esi
è composta da 7 tesserati e partecipa al campionato regionale
"Coppa Giuseppucci 2014". Due vittorie ed una sconfitta nelle
prime due gare ufficiali. Questo è il battesimo per la squadra
agonistica del Tennis Club Cerreto d’Esi, la prima selezione
del genere nella storia dell’associazione di via Fontenera che,
pur molto giovane, si distingue per la vivacità dell’ambiente e
dei propri tesserati. La nuova squadra è composta da Claudio
Canavari, Claudio Lodovici, Giuseppe Rossini, Gian Marco
Lodovici, Fabrizio Lodovici, Riccardo Lodovici e Marco
Dagoli. Inoltre cogliamo l’occasione per fare i complimenti
al nostro giocatore Claudio Lodovici vincitore a dicembre
del torneo sociale di Matelica. Ha battuto in finale il giovane
Filippo Mariotti del Tennis Club Matelica. Alla fine di questo
campionato il gruppo parteciperà anche all’edizione 2014
della Coppa Marche che si svolgerà nei prossimi mesi. In
bocca al lupo!
Roger Dolce, presidente Tennis Club Cerreto
19 cerreto.indd 2
Progetto “Legalità e bullismo”: gli alunni della scuola secondaria di primo grado
“Stanislao Melchiorri” si sono recati al centro parrocchiale, messo gentilmente a
disposizione dal sacerdote don Gabriele Trombetti, per partecipare ad un incontro
con la Polizia di Stato. Fautore e principale attore dell’iniziativa è stato il vice
questore aggiunto, dott. Mario Russo, che ha dapprima illustrato agli alunni il
concetto di legalità. Educare alla legalità, ha spiegato, vuol dire in primo luogo
praticarla: le regole non devono essere presentate come puri comportamenti obbligatori, ma devono essere vissute con consapevolezza e partecipazione. Educare
alla legalità significa elaborare e diffondere la cultura dei valori civili. Essa aiuta
a comprendere come l’organizzazione della vita personale e sociale si fondi su un
sistema di relazioni giuridiche, sviluppa la consapevolezza che condizioni quali
dignità, libertà, solidarietà, sicurezza non possano considerarsi come acquisite
per sempre, ma vanno perseguite, volute e, una volta conquistate, protette. Nella
seconda parte dell’incontro il dott. Russo ha piacevolmente colpito la platea di
studenti con una sorpresa: gli istruttori del reparto cinofilo di Ancona insieme a
Rocky, un cane poliziotto. Gli alunni hanno così avuto la possibilità di conoscere
la commovente storia di questo pastore tedesco, che da lupo-bandito, destinato
ad essere soppresso per avere aggredito i suoi vecchi proprietari, si è trasformato
in un agile e vivace poliziotto, grazie alla cura, all’amore e all’addestramento
del suo istruttore. L’aggressività di Rocky infatti era stata causata dai maltrattamenti subiti da cucciolo da parte di chi non aveva saputo educare il suo carattere
dominante. – È stata un’esperienza interessante ed emozionante - , commentano
i ragazzi con i professori. Il coinvolgimento verso l’argomento e il lavoro della
Polizia di Stato è stato dimostrato anche dalle molte domande che gli alunni
hanno posto al vice questore aggiunto e agli istruttori sulle loro attività e sulle
difficoltà che incontrano ogni giorno nel loro lavoro. In conclusione docenti e
studenti ringraziano il vice questore aggiunto e gli istruttori del reparto cinofilo
di Ancona per la loro disponibilità in questo incontro.
Ilaria e Nicola Riganelli
Spettacolo di Natale Quattro giorni di festa
alla Scuola Primaria per S. Antonio Abate
Giovedì 19 dicembre, nella scuola primaria “T. Lippera” di
Cerreto d’Esi, gli alunni della classe 1°B si sono esibiti in
uno spettacolino musicale, alla presenza dei propri genitori
e parenti. Visibilmente emozionati, ma con tanto entusiasmo, i bambini hanno debuttato nel mondo delle sette note,
mostrando disinvoltura e sicurezza. Guidati dall’insegnante
Maddalena Mancini, i piccoli alunni hanno interpretato alcune
melodie tradizionali natalizie, mettendo in scena, con successo, canti e balletti, accompagnandosi anche con semplici
strumenti musicali. Suggestiva l’atmosfera, grazie alle belle
scenografie e ai costumi leggiadri.
Grande è stata la gioia all’arrivo del Babbo Natale dell’Avis, al quale i bambini avevano inviato una letterina, in cui
chiedevano di poter trascorrere questa festa con un pizzico
di magia, con amore, bontà e tanta allegria.
Graditissima, tra il pubblico, la presenza di alcuni componenti
della Giunta comunale, sempre pronti ad apprezzare le attività
artistiche della scuola.
Ecco il programma dei festeggiamenti per Sant'Antonio Abate, organizzato dalla parrocchia S. Maria Assunta
e dalla Confraternita Sant’Antonio
Abate. Giovedì 16 venerdì 17 e
sabato 18 gennaio: distribuzione del
pane benedetto per le case ad opera
dei Confratelli di S.Antonio Abate.
Giovedì 16 e venerdì 17 alle ore 18
nella Collegiata giorni di S.Messa in
preparazione Festa del Santo. Sabato
18 gennaio ore 17 nella Collegiata
S.Messa prefestiva con i ragazzi. Domenica 19 gennaio ore 8.30 - 11,15.
Ore 12 Piazzale della stazione benedizione degli animali e
dei trattori. Processione per la reposizione dell’immagine del
Santo alla chiesa di S.Maria della Porta passando per la Casa
di Riposo. Si chiude con il pranzo sociale.
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L'Azione 18 GENNAIO 2014
>CHIESA
(Foto Siciliani-Gennari/SIR)
La giornata mondiale
del Migrante e del Rifugiato
di domenica 19 gennaio
Verso un mondo migliore
N
di DON ALDO BUONAIUTO
ell’alveo delle numerose iniziative promosse dalla
Chiesa cattolica, una ricorrenza particolarmente
significativa è quella della Giornata Mondiale del
Migrante e del Rifugiato che si celebra domenica 19
gennaio. Il tema scelto quest’anno dal Santo Padre è “migranti
e rifugiati: verso un mondo migliore”.
La Giornata cade in un periodo e in un contesto, quello italiano,
segnato da numerose vicende legate all’immigrazione, dagli
sbarchi quotidiani sulle nostre coste, ai problemi nei centri
di smistamento, allo sfruttamento sulle strade o nei campi di
lavoro. Durante viaggi estenuanti e pericolosi tante persone
perdono la vita nella speranza di trovare un luogo pacifico
e accogliente nel quale lavorare per migliorare la propria
condizione e quella dei propri cari. Già Paolo VI descriveva
nel 1967, per mezzo dell’enciclica Populorum progressio, le
aspirazioni degli uomini di tutti i tempi: “Essere affrancati
dalla miseria, garantire in maniera più sicura la propria sussistenza, la salute, un’occupazione stabile; una partecipazione
più piena alle responsabilità, al di fuori da ogni oppressione, al
Per Padre Pio
Gruppo di preghiera di San Padre
Pio: presso il Santuario della Madonna del Buon Gesù giovedì 23
gennaio alle ore 8.30 S. Rosario,
seguito alle ore 9 dalla S. Messa in
onore di San Padre Pio. Tutti sono
invitati a partecipare al sacro rito.
riparo da situazioni che offendono la dignità umana”. Il cuore
umano, infatti, desidera un “di più” che non è semplicemente
un conoscere di più o un avere di più, ma è soprattutto un
“essere” di più. Benché siano ancora tante le problematiche
legate al mondo dei migranti, sono maggiori le possibilità e le
ricchezze che derivano dall’integrazione. Papa Francesco ha
brillantemente descritto il crescente fenomeno della mobilità
umana come un “segno dei tempi moderni”: se da una parte,
infatti, le migrazioni denunciano spesso carenze e lacune degli
Stati e della comunità internazionale, dall’altra rivelano anche
l’aspirazione dell’umanità a vivere l’unità nel rispetto delle
differenze, l’accoglienza e l’ospitalità che permettano l’equa
condivisione dei beni della terra, la promozione della centralità
di ogni essere umano. La realtà delle migrazioni, con le dimensioni che assume nella nostra epoca della globalizzazione,
chiede di essere affrontata e gestita in modo nuovo, equo ed
efficace. Papa Benedetto XVI ne ha tracciato le coordinate
nella sua enciclica Caritas in veritate affermando che “tale
politica va sviluppata a partire da una stretta collaborazione
tra i Paesi da cui partono i migranti e i Paesi in cui arrivano”.
Nessun Paese può affrontare da solo le difficoltà connesse
La benedizione
degli animali
Venerdì 17 gennaio alle ore 19, dopo la S. Messa,
nel piazzale attiguo a San Giuseppe Lavoratore
a Fabriano ci sarà la benedizione degli animali
in occasione della festa di Sant' Antonio Abate.
Tre giorni al Seminario
per un percorso
sull'affettività
Cosa significa
imparare
ad amare?
L’amore non è forse la cosa più spontanea e fuori dal nostro controllo che
si possa immaginare, qualcosa che accade e su cui non abbiamo nessun
potere? Che cos’è dunque l’amore perché si debba dire che occorre imparare
ad amare?
Per dare risposta a queste domande che sono nel cuore di ogni giovane e per
uscire dall’analfabetismo affettivo odierno in modo da aiutare i nostri ragazzi
a riconoscere un’emozione da un sentimento, da un affetto, da un desiderio,
da un bisogno, da un sogno.. (fondamentale per ben impostare le relazioni
future)...è stato organizzato in diocesi (Pastorale Giovanile e Pastorale Familiare) un primo percorso di educazione all’affettività e alla sessualità per
ragazzi dai 18 ai 30 anni dal 31 gennaio (ore 21) al 2 febbraio (17 con S.
Messa e conclusioni) presso il seminario di Fabriano. Nella giornata del 1
febbraio sono previsti due incontri con una serata a sorpresa. Sarà coordinato
dal Padre Angelo Angelisanti dell’Ordine dei Frati Minori con i giovani e da
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a questa emergenza, che è così ampia da interessare ormai
tutti i Continenti nel duplice movimento di immigrazione ed
emigrazione.
Un ulteriore elemento importante da considerare è lo sforzo
che ogni Nazione dovrebbe compiere per produrre migliori
condizioni economiche e sociali in patria creando possibilità di
lavoro, così da non rendere l’emigrazione l’unica opzione per
chi cerca pace, giustizia, sicurezza e non permettere il disgregarsi delle famiglie. Infine, come persone di “buona volontà”,
siamo tutti chiamati ad abbandonare quell’innato senso di
paura nei confronti del “diverso” per un atteggiamento nuovo
di accoglienza che abbia alla base la “cultura dell’incontro”,
l’unica capace di costruire un mondo più giusto e fraterno.
Papa Francesco conclude il messaggio incitando i cristiani
a rispondere con vigore al mandato di Cristo “Andate e fate
discepoli tutti i popoli” per portare ovunque l’annuncio del
Vangelo, poiché nel volto di ogni persona è impresso il volto
di Cristo. Il miglior augurio che si può rivolgere ai migranti
è di non perdere mai la speranza di un futuro più sicuro e
di incontrare sempre il calore dell’amicizia e la solidarietà
fraterna in ogni ambito vitale.
VIVERE IL VANGELO
di Don Aldo Buonaiuto
Domenica 19 gennaio
dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 1,29-34)
Una parola per tutti
Il libro dell’Esodo e quello di Isaia raccontano di un “agnello che maltrattato, si lasciò
umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello”. L’Agnello di
Dio che toglie il peccato del mondo, disprezzato dagli uomini, si è caricato delle nostre
sofferenze. Egli ha portato le nostre iniquità ed è stato trafitto per i nostri peccati; grazie
alle sue piaghe siamo stati guariti. Giovanni Battista testimonia che Gesù è il Figlio di
Dio: ha visto lo Spirito scendere e rimanere sul Messia. Il Padre, il Figlio e lo Spirito
Santo, amandosi infinitamente, sono una cosa sola, pur essendo distinti in tre Persone.
Lo Spirito Santo fa conoscere Cristo, il Salvatore del mondo e dà impulso all’evangelizzazione; è un “fuoco” di passione d’amore verso Cristo e la Chiesa.
Gesù è venuto a dare vita, attraverso il Battesimo, ad un nuovo popolo di Dio che riceve
forza e unità da Lui stesso. Nel sacrificio di Cristo è contenuto tutto il movimento di
grazia, amore, unione e vita nuova che avviene nella comunità ecclesiale.
Come la possiamo vivere
Gesù fa entrare nel cuore degli uomini la sua vita e la sua Parola. Noi che ci professiamo
cristiani lo riconosciamo nel corso della nostra esistenza, testimoniandolo con i nostri
gesti quotidiani?
La fede non può essere vissuta in modo individualistico, come se fosse un affare privato,
ma come popolo. Il grado del nostro stare con Cristo si misura dalla partecipazione alla
vita della comunità alla quale apparteniamo.
Non dimentichiamo mai di rivolgere il nostro sguardo ai poveri e agli emarginati che
portano su di sé le conseguenze di un peccato che non hanno commesso. Essi, come
dice S. Paolo nella prima lettera ai Corinzi, sembrano le membra più deboli, mentre
sono le più necessarie... Il Sacramento della Riconciliazione rimette in circolo la vita
divina portando amore dove c’è odio e giustizia dove vige ingiustizia. Cristo è la luce che
indica la via per togliere il peccato del mondo: l’espiazione. Rinunciando alla superbia,
all’arroganza, alla falsità lasciamo cadere su di noi il peccato dei nostri fratelli creando
così un mondo nuovo dove trionfano la pace e l’amore.
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>CHIESA<
L'Azione 18 GENNAIO 2014
E' festa al Collegio Gentile
L'anniversario della Congregazione dei Fratelli della Misericordia
di FRATEL LODOVICO ALBANESI
S
abato 25 gennaio, al Collegio Gentile, si festeggia,
l’anniversario di fondazione della Congregazione
dei Fratelli di Nostra Signora della
Misericordia.
L’inizio della Congregazione è
avvenuto il 25 gennaio 1839 nella
città di Malines in Belgio ad opera
di un giovane sacerdote: Victor
Scheppers in comunione del vescovo della città, Mons. Engelberto
Sterck. I primi Fratelli erano tre:
Fratel Vincenzo, Fratel Luigi, Fratel
Romoldo. Lo scopo era quello di
raggiungere la santità con la pratica
delle opere di Misericordia; la rieducazione dei carcerati, l’istruzione
ed educazione della gioventù, specialmente quella più povera, l’aiuto
e l’assistenza degli anziani. Piano,
piano, altri giovani entrarono nel
nuovo Istituto e la Congregazione,
con la guida del Sacerdote Victor
Scheppers fece esperienza nelle
prigioni, nel mondo della scuola,
nel mondo degli anziani e dei malati. Nel 1854 il Papa Pio IX, ora
beato, chiamò i religiosi dal Belgio
per migliorare le carceri pontificie:
Santa Balbina, le carceri di Termini,
Victor Scheppers, fondatore della
Congregazione dei Fratelli di Nostra
Signora della Misericordia
le carceri militari di san Michele
di Roma. I Fratelli belgi venuti a
Roma, più di cinquanta giovani
generosi dettero prova di eroismo,
di dedizione e di santità. Il Papa Pio
IX era entusiasta e, più volte ricevendo il Fondatore Victor, il Papa
ha elogiato i Fratelli per il servizio
e l’esempio dimostrati. Il seme della
Salari, nuovo presidente
dell'Azione Cattolica
In occasione della marcia della pace del 1 gennaio scorso il vescovo
Vecerrica ha annunciato di aver nominato Marco Salari come nuovo
presidente diocesano dell’Azione Cattolica, che subentra a Francesca
Rogari. Ecco gli altri responsabili eletti per il nuovo triennio: Responsabili del Settore Adulti Romina Troncone e Daniele De Bellis,
Responsabili del Settore Giovani Lucia Oppietti e Lorenzo Cavalieri,
Responsabili Acr Cristina Romei e Giorgia Spadini.
Congregazione è cresciuto oltre il Belgio,
diffondendosi nel
mondo della scuola,
per l’insegnamento e
per l’educazione, ma
oltre i piccoli confini della patria: nel
1856 i Fratelli sono
sbarcati in Inghilterra
nella città di Londra
e nei sobborghi, dove
c’erano migliaia di
giovani Irlandesi in
cerca di alloggio e di
guida. Di lì a poco si
aprirono case anche
in Olanda. Dopo la
morte del fondatore,
avvenuta il 7 marzo
1877, la Congregazione, con l’aiuto di Dio, ha seguito
nello spirito iniziale; diffondendosi
in Italia, non solo a Roma, ma
a Perugia, a Bologna, a Todi, a
Carpineto Romano, entrando nel
mondo della scuola e nel servizio degli ospedali. Solamente nel
novecento la Congregazione si è
sviluppata nell’America latina, nel
Canada, nell’Africa centrale. Nel
1914 i Fratelli di Nostra Signora
della Misericordia sono giunti a
Fabriano, nella zona della Portella
e il primo Direttore era il Fratello
belga: Arnoldo de Block. Nel 1924
i Fratelli hanno lasciato la Portella
per sistemarsi nell’attuale Collegio
Gentile, più grande e più centrale.
In pratica sono cento anni che i
Fratelli si trovano a Fabriano per
l’educazione e l’istruzione della
gioventù. Migliaia di giovani sono
passati nel Collegio e tutti ne conservano un bel ricordo. Il prossimo
sabato 25 gennaio sarà giornata di
ringraziamento. Al mattino l’orario
sarà il seguente: Ore 8 S. Messa
nella cappella “Mater Misericordiae”, via Cavour, 104. Ore 10.30
esposizione solenne del Santissimo
Sacramento. Ore 11.30 Benedizione eucaristica. Ore 18.30 Santa
Messa concelebrata dal vescovo
Mons. Giancarlo Vecerrica. Nel
calendario di quest’anno sono previsti: mercoledì 19 marzo, l'udienza
dal Papa a Roma. Nel pomeriggio,
cerimonia a Santa Balbina. Mese
di aprile: mostra al Gonfalone di
Fabriano, Mons. Vittore Scheppers
e il suo apostolato. Mese di maggio:
20 maggio pellegrinaggio mariano
a Loreto. 27-30 giugno: pellegrinaggio a Malines (Belgio) in aereo
alla tomba del fondatore.
Seminaristi con il Vescovo
Nei giorni scorsi il Vescovo ha incontrato i quattro seminaristi della
diocesi ed Elisa dell’Ordo Virginum, prima del rientro nelle loro
sedi per un momento conviviale, insieme ai sacerdoti della pastorale
giovanile-vocazionale in modo da conoscere meglio il loro cammino
di Chiesa e le loro prospettive.
Mercoledì 4 dicembre si è svolto, presso i locali della parrocchia di San
Giuseppe Lavoratore, il secondo incontro rivolto a catechisti ed educatori.
In tale occasione il direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano don Tonino Lasconi ha fornito ai presenti un nuovo indirizzo metodologico per
la catechesi quest’anno incentrata, seguendo il cammino pastorale della
Diocesi, sulla preghiera del Padre Nostro. Ricordando tra i limiti della
catechesi quello di essere troppo spesso un’attività decentrata rispetto alla
vita della parrocchia, della Diocesi e della Chiesa universale, il direttore
ha precisato che come prima cosa da far comprendere a bambini e ragazzi
è che la preghiera insegnataci da Gesù non è una formula o una cantilena ma la sintesi del messaggio evangelico e una scelta di vita. «Dire la
preghiera non è pregare! -ha proseguito don Tonino- In questo caso chi
recita il Padre Nostro si impegna a credere nella sua grandezza di padre
buono, a santificare il suo nome con le azioni di tutti i giorni perché venga
il suo regno di giustizia, verità, amore e pace, a perdonare e a resistere alle
tentazioni che ci invitano ad andare contro la sua volontà.» Per far capire
a bambini e ragazzi in quali situazioni gli uomini seguono il messaggio
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FESTIVE
ore 7.00:
ore 8.00:
ore 8.30:
ore 8.45:
ore 9.00:
ore 10.00:
ore 10.15:
ore 10.30:
ore 11.00:
ore 11.15:
di Don Leopoldo Paloni
Per una nuova catechesi
FESTIVE DEL SABATO
ore 17.30: - S. Nicolò (Centro Comunitario)
- Collegiglioni
ore 18.00: - Cattedrale S.Venanzio
- M. della Misericordia
- Sacra Famiglia
- Oratorio S. Giovanni Bosco
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
- Collegio Gentile
ore 9.30:
AGENDA LITURGICA
~ FESTA DI SANT’ANTONIO A SANTA TERESA: venerdì 17 gennaio alle ore 8.30,
presiede Mons. Vecerrica.
~ IL VESCOVO CELEBRA PER L’ASSEMBLEA INTERREGIONALE DEL CSO: sabato
18 gennaio alle ore 8 a San Luca.
~ FESTA DI SAN MARCELLO AD ARGIGNANO: domenica 19 gennaio alle ore 11.30,
presiede Mons. Vecerrica.
~ FESTA DI SAN SEBASTIANO A PIEROSARA: domenica 19 gennaio alle ore 17,
presiede Mons. Vecerrica.
~ FESTA DI SAN SEBASTIANO A MARISCHIO: domenica 19 gennaio alle ore 18.30,
presiede Mons. Vecerrica.
~ IL VESCOVO CELEBRA PER LA FESTA DELLA POLIZIA MUNICIPALE: lunedì 20 gennaio
alle ore 10.30 nel santuario della Madonna del Buon Gesù, presiede Mons. Vecerrica.
~ COMUNITÀ DEI GIOVANI PRETI: giovedì 23 gennaio alle ore 10.30 presso il seminario di via Serraloggia.
FERIALI
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)
ore 7.20: - S. Silvestro
ore 7.30: - M. della Misericordia
- Mon. S. Margherita
ore 7.45: - Monastero Cappuccine
ore 8.00: - Casa di Riposo
- Collegio Gentile - S. Luca
ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo
ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù
- S. Caterina (Auditorium)
ore 16.00: - Cappella dell’ospedale
ore 17.30: - Cattedrale S.Venanzio
- S. Nicolò (lun.-merc.-ven.)
- S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.)
ore 18.00: - M.della Misericordia
- Sacra Famiglia
- Oratorio S. Giovanni Bosco
ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
ore 11.30:
ore 11.45:
ore 16.30:
ore 17.00:
ore 18.00:
ore 18.15:
ore 18.30:
Il Vescovo con i quattro seminaristi ed Elisa dell'Ordo Virginum
contenuto in questa preghiera o, al contrario, si allontanano da esso, è stata
suggerita questa iniziativa: appendere in ogni stanza dove avviene il catechismo un cartellone con scritto in cima il testo del Padre Nostro e nello
spazio sottostante incollare foto o titoli di giornale di fatti che lo pregano
o lo negano. Quest’iniziativa non deve però mai perdere di vista l’età dei
bambini e il loro percorso sacramentale. Con quelli di prima e seconda
elementare, pertanto, ci si dovrà soffermare sulla grandezza e bontà di Dio
e sul rispetto della vita e del creato per santificare il suo nome; ai bambini
che si apprestano a ricevere il sacramento della Confessione, invece, sarà
bene far capire che cosa sono i “debiti” e quanto sia difficile -seppur necessario- perdonare. Coloro che per la prima volta riceveranno il corpo di
Gesù dovranno conoscere la differenza tra il superfluo e il necessario per
vivere e che il “pane” non è da intendersi solo quello che nutre il corpo
ma anche quello che nutre lo spirito. Con i ragazzi che si preparano alla
Cresima, invece, ci si potrà soffermare sul fatto che santificare il nome di
Dio significa essere, dovunque siano chiamati a vivere e operare, diffusori di
santità con l’aiuto dei doni dello Spirito Santo. Da questo approfondimento
bambini e ragazzi saranno chiamati a comporre riflessioni, preghiere o
disegni che poi verranno a marzo raccolti e assemblati in un libretto che
spiegherà il Padre Nostro agli adulti con le parole dei più piccoli.
Antonella Bartolini & Antonella Spilli, Ufficio Catechistico Diocesano
- S. Caterina (Auditorium)
- M. della Misericordia
- Casa di Riposo
- S. Nicolò (Centro Comunitario)
- Sacra Famiglia
- S. Margherita
- S. Luca
- Cappella dell’ospedale
- Ss. Biagio e Romualdo
cripta
- S. Giuseppe Lavoratore
- S. Caterina (Auditorium)
- Collegio Gentile
- Monastero Cappuccine
- Cattedrale San Venanzio
- Collepaganello
- M. della Misericordia
- Nebbiano
- Cupo
- Attiggio
- S. Silvestro
- S. Nicolò
- S. Giuseppe Lavoratore
- Cattedrale San Venanzio
- Sacra Famiglia
- M. della Misericordia
- S. Maria in Campo
- Melano
- Argignano
- Cattedrale San Venanzio
- S.Maria in Campo
- M.della Misericordia
- Ss. Biagio e Romualdo
- S. Giuseppe Lavoratore
MESSE FERIALI
7.30: - Regina Pacis
8.00: - S.Teresa
9.30: - Concattedrale S. Maria
17.30: - Regina Pacis
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa - S. Francesco
MESSE FESTIVE DEL SABATO
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa
19.00: - Regina Pacis
Messe FESTIVE
7.30:- Beata Mattia
8.00:- Concattedrale S. Maria
8.30:- Regina Pacis - Ospedale
9.00:- S. Rocco - S.Francesco
9.30:- Invalidi - S. Teresa
10.30:- Concattedrale S. Maria
- Regina Pacis
11.00:- S. Teresa -Braccano
11.15:- S. Francesco
11.30:- Regina Pacis
12.00:- Concattedrale S. Maria
18.00:- Concattedrale S. Maria
18.30:- S. Teresa
- Regina Pacis
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>DEFUNTI<
L'Azione 18 GENNAIO 2014
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
AURELIA PALAZZETTI
in LATTANZI
CHIESA di SAN VENANZIO
Sabato 18 gennaio
ricorre il 3° anniversario
della scomparsa della cara
TERESA BOLZONETTI
ved. MEARELLI
La figlia Maria Antonietta con Franco, i nipoti Guido e Stefano con le
rispettive famiglie, nel ricordarla
con immenso affetto a quanti la
conobbero, faranno celebrare una
S.Messa di suffragio sabato 18
gennaio alle ore 18. Si ringrazia chi
si unirà alle preghiere.
CHIESA di VIACCE
Sabato 25 gennaio
ricorre il 2° anniversario
della scomparsa dell'amato
EMILIANO TERZONI
4.3.1925
25.01.2012
La moglie Elena, i figli Roberto e
Mariella, i nipoti, la nuora, il genero
ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa domenica 26 gennaio
alle ore 10. Si ringrazia chi si unirà
alle preghiere.
CHIESA di ALBACINA
Lunedì 13 gennaio
è ricorso il 15° anniversario
della scomparsa dell'amata
FRANCESCA URBISAGLIA
in FURBETTA
Il marito, i figli, la nuora, il genero,
i nipoti ed i parenti la ricordano con
affetto. S.Messa sabato 18 gennaio
alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà
alle preghiere.
CHIESA del COLLEGIO GENTILE
Sabato 18 gennaio
ricorre il 4° anniversario
della scomparsa dell'amato
FERNANDO LATINI
La moglie, il figlio, la nuora, i nipoti
ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa domenica 19 gennaio
alle ore 9. Si ringrazia chi si unirà
alle preghiere.
CHIESA del SACRO CUORE
CERRETO D'ESI
Domenica 19 gennaio
ricorre il 1° anniversario
della scomparsa dell'amato
AUGUSTO MAZZOLINI
La moglie Eva, la figlia, le nipoti
ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa lunedì 20 gennaio alle
ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
ANNIVERSARIO
3 MESI
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
22-01-2013
E' già passato un anno da quel
giorno di tempesta in cui Dio ti ha
voluta portare con Lui. Ora sei un
angelo... Vola tra i cieli più azzurri,
sopra prati fioriti e sopra giardini di
rose profumate. Nessuno potrà mai
toglierti dai nostri pensieri e dai
nostri cuori perchè ti amiamo e ti
ameremo sempre.
Tuo marito e i tuoi figli
Ti ricorderemo mercoledì 22 gennaio nella chiesa di S.Maria in Campo alle 18.45.
CHIESA di S. NICOLO'
Nella ricorrenza
del 1° anniversario
dalla scomparsa dell'amata
PATRIZIA BROZZESI
I familiari, i parenti e gli amici la
ricordano con affetto. S. Messa lunedì 20 gennaio alle ore 17.30. Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
RINGRAZIAMENTO
CHIESA di S.GIUSEPPE LAV.
Venerdì 17 gennaio
ricorre il 23° anniversario
della scomparsa dell'amato
ANTONIO BUSINI
I figli ed i parenti lo ricordano con
affetto. S.Messa venerdì 17 gennaio alle ore 18.30. Si ringrazia chi si
unirà alle preghiere.
CHIESETTA LA CUPA
ARGIGNANO
Giovedì 16 gennaio
ricorre l'8° anniversario
della scomparsa dell'amato
ROBERTO RUGGERI
I familiari ed i parenti lo ricordano
con affetto. S.Messa venerdì 17
gennaio alle ore 17.30. Si ringrazia
chi si unirà alle preghiere.
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
Mercoledì 22 gennaio
ricorre il 3° anniversario
della scomparsa dell'amato
DORIANO PICCHIO
La moglie, le figlie, i genitori, i fratelli, le cognate lo ricordano con
immenso affetto. Nella chiesa di
Collepaganello verrà celebrata una
S.Messa mercoledì 22 gennaio alle
ore 17.30 e a S.Maria Maddalena
venerdì 24 gennaio ore 18.30. Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
CHIESA di S.NICOLO'
CENTRO COMUNITARIO
Mercoledì 22 gennaio
ricorre l'anniversario
della scomparsa dell'amato
GIUSEPPE PEROCCHI
La sorella Italia lo ricorda con affetto. Nella S.Messa di martedì 21
gennaio alle ore 17.30 saranno ricordati tutti i familiari. Si ringrazia
chi si unirà alle preghiere.
ANNUNCIO
ANNUNCIO
Sabato 11 gennaio, a 83 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
PAOLA BIANCHI
ved. MATTEI
Lo comunicano il figlio Enrico, la
sorella Lucia, i parenti tutti.
Marchigiano
Domenica 12 gennaio, a 93 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
LINA SILVESTRINI
ved. ANTONINI
Lo comunicano la figlia Silvana, i
nipoti Daniela con Roberto, Stefano con Tatiana e l'amato pronipote
David, la sorella Annunziata con
Modesto, la cognata Antonia, i nipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Venerdì 10 gennaio, a 85 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
GIOVANNI OCCHINO
Lo comunicano la moglie Stella, i
nipoti, la sorella Giusi, il cognato,
la cugina Enza ed i familiari tutti.
Impresa Funebre Belardinelli
ANNUNCIO
Sabato 11 gennaio, a 76 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
IGINO BOCCACCINI
Lo comunicano Annalena, il figlio
Franco, la nuora Milena, l'amatissima nipote Rebecca, i fratelli Fabrizio e Sandro, i nipoti Elisa ed
Emanuele, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Venerdì 10 gennaio, a 90 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
DINO CONTI
Lo comunicano la moglie Domenica
Carlucci, il figlio Guerrino, la nuora
Ines, il nipote Giovanni, il fratello
Nello, le sorelle Nina, Delia, Maria,
i cognati, le cognate, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Mercoledì 8 gennaio, a 88 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
MARIA (TERESINA)
BRAVI
Lo comunicano i parenti e gli amici
tutti.
Marchigiano
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CHIESA di S.NICOLO'
"Sempre vivo sei nostri
cuori come sempre presente
sei nella nostra casa"
Domenica 19 gennaio
ricorre il 6° anniversario
della scomparsa dell'amato
UMBERTO MARINELLI
La moglie, i figli, la nuora, i nipoti
lo ricordano nella S.Messa di lunedì
20 gennaio alle ore 17.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ALDO BUSCO MEI
La moglie, la figlia, il genero e nipoti lo ricordano con affetto. S.
Messa martedì 21 gennaio alle ore
18.30. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
ANTONIO ROMANI
La moglie, i figli, le sorelle, la nuora
ed i parenti tutti lo ricordano con
tanto amore e affetto. S. Messa
lunedì 20 gennaio alle ore 18. Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
GEOMETRA
ANNUNCIO
Lunedì 13 gennaio, a 90 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
SECONDO CONTENTI
Lo comunicano la figlia Donatella,
il genero Andrea Marinelli, i parenti
tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Lunedì 13 gennaio, a 94 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ANNUNCIO
AMELIA CECCHI
ved. MARINELLI
Lo comunicano il figlio Silvio, le
nuore Anna e Lidia, i nipoti, la pronipote, la cara Halina ed i parenti
tutti.
Impresa Funebre Bondoni
Giovedì 9 gennaio, a 80 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ANGELO FRATINI
Lo comunicano la moglie Nazzarena Battistoni, i figli Francesco e Roberta, la sorella Marisa, i cognati,
le cognate, i nipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
ANNUNCIO
Domenica 12 gennaio, a 90 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
PIERINA ORFEI
ved. BIANCONI
Lo comunicano il figlio Mario, la
nuora Adelaide, i nipoti Gabriele
con Serena e Daniela con Andrea,
i pronipoti Alessandra, Francesca e
Diego, la cognata, gli altri nipoti ed
i parenti tutti.
Impresa Funebre Bondoni
Mercoledì 8 gennaio,
a Siena, a 74 anni, è mancata
all'affetto dei suoi cari
ADELIA CALABRÒ
ved. BELARDINELLI
Lo comunicano la figlia Orietta, il
genero Filippo Grifanti, i nipoti Ludovica e Filiberto, le sorelle, i fratelli, i cognati, le cognate, i parenti
tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Venerdì 10 gennaio, presso
l'R.S.A. di Sassoferrato, a 80 anni
è mancata all'affetto dei suoi cari
DINORA DIOTALLEVI
in MAIOLATESI
Lo comunicano il marito Valerio, la
figlia Chantal, il genero Alberto, i
nipoti Valerio con Silvia e Chiara, i
pronipoti Diego ed Oliviero ed i familiari tutti.
Impresa Funebre Belardinelli
La famiglia Lippera
ringrazia quanti in vari modi
si sono uniti al lutto
per la scomparsa della cara
MARIA EMILIA
ANNUNCIO
Martedì 14 gennaio, a 91 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
MARTA VENTURINI
Lo comunicano la cognata Liliana, i
nipoti Anna Rita, Francesca, Giampiero, Giuliana, i pronipoti, i parenti
tutti.
Marchigiano
RINGRAZIAMENTO
Martedì 14 gennaio, a 65 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
FRANCESCO BARBAROSSA
Lo comunicano la moglie Laura Pavoni, i fratelli Giovanni, Leonello,
Pietro, le sorelle Maria, Rita, Santa,
i cognati, le cognate, i nipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Domenica 12 gennaio, a 84 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
FRANCESCO COLONNA
Lo comunicano la moglie Iole Ruggeri, i figli Fabrizio, Siro e Patrizia,
la nuora Letizia, il genero Mario, i
nipoti Francesco, Lorenzo e Cecilia,
le sorelle, i cognati, le cognate, gli
altri nipoti ed i parenti tutti.
Impresa Funebre Bondoni
CHIESA della SACRA FAMIGLIA
Lunedì 20 gennaio
ricorre il 2° anniversario
dalla scomparsa dell'amato
ANNUNCIO
Venerdì 10 gennaio, a 91 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ERINA RUGGERI
Lo comunicano il fratello Arturo,
le cognate Maria e Dora, i nipoti
Giancarlo, Ginesio, Angelo, Delfino
e Rosaura, i pronipoti ed i parenti
tutti.
Impresa Funebre Bondoni
ANNUNCIO
CHIESA di S. M. MADDALENA
Martedì 21 gennaio
ricorrono 3 mesi
dalla scomparsa dell'amato
La famiglia Pecci
ringrazia quanti si sono uniti
al lutto per la scomparsa della
cara ANNA BRIGNOCCHI
Marchigiano
RINGRAZIAMENTO
20.01.2009 20.01.2014
CHIESA di VALLEREMITA
Lunedì 20 gennaio
ricorre il 5° anniversario
dalla scomparsa dell'amata
TERESA CAMPIONI
in CAPORALI
Il marito Ivan, i figli Ettore e Fabio,
le nuore Tiziana ed Angela, i nipoti
Simone, Flaviana, Marina e Jacopo,
la sorella Vanda, il fratello Terzilio,
la cognata Anna, il cognato Celeste, i parenti e gli amici la ricordano
con immenso affetto. S. Messa lunedì 20 gennaio alle ore 15.30. Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
CHIESA di S. M. MADDALENA
Lunedì 20 gennaio
ricorre il 1° anniversario
dalla scomparsa dell'amata
AVE POCOGNOLI ved. ZEPPONI
I figli, le nuore, i nipoti e i parenti
tutti la ricordano con affetto nella
S. Messa di lunedì 20 gennaio alle
ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà
alle preghiere.
La famiglia Gambini - Bordi
ringrazia quanti si sono uniti
al lutto per la scomparsa del caro
ADUSE
Marchigiano
GLI ANNUNCI VANNO
PORTATI
IN REDAZIONE, ENTRO
IL MARTEDÌ MATTINA
Suor Franca Polverari,
una vita nel Signore
Suor Franca Polverari, nata ad Arcevia il 23 luglio 1924, secondogenita di
una famiglia composta da cinque figli,
agli inizi degli anni trenta si trasferì a
Campodiegoli in località Casa Polverari
(casolare da molti anni diroccato che
successivamente acquisì questo toponimo).
Entrò giovanissima nell’Istituto di Grottaferrata come francescana missionaria
di Maria e già a 20 anni fu ammessa alla
professione temporanea.
Fu trasferita ad Assisi poi nuovamente a
Grottaferrata, ma il sogno di ogni giovane religiosa è quello di partire per i paesi
di missione, e questo sogno si realizzò anche per lei quando, dopo
essere stata per diversi anni in Francia, in varie località, fu inviata in
Marocco, dove si occupò degli uffici interni della comunità in diverse
case. Ritornata in Italia nel 1971, completò i suoi studi a Roma poi
seguì un corso di taglio a San Remo. Infine fu inviata a Rovereto dove
prese la patente di guida, che le consentì di rendersi molto utile alla
comunità. Vi rimase fino al 1973 e fu trasferita successivamente a
Torino, a Villasmundo (Sicilia), ad Agello (Umbria).
Nel 1983 venne trasferita a Porano dove si occupò della dispensa, poi
ancora ad Assisi e infine nell’anno 2000 ritornò nuovamente a Porano
per occuparsi della sacrestia.
Da circa due anni si trovava all’infermeria afflitta da molti mali.
Il Signore l’ha chiamata a Sé proprio il giorno dell’Epifania a Porano:
nel giorno della Sua manifestazione ai pagani, Egli si è manifestato ai
suoi occhi e le ha mostrato il Suo volto di infinita bellezza.
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L'Azione 18 GENNAIO 2014
>CULTURA
Sgarbi: tesori da scoprire
Oratorio della Carità gremito per l'incontro con il celebre critico d'arte
U
di SAVERIO SPADAVECCHIA
n Oratorio della Carità gremito (così come il
Ridotto del teatro dove era posizionato un maxi
schermo) ha aspettato il ritorno del critico d'arte
nella città della carta. Vittorio Sgarbi è stato accolto dagli applausi di un pubblico caloroso accorso per ascoltare
il pensiero di uno dei critici d’arte più conosciuti, preparati
ed influenti sul territorio nazionale. “Sono davvero felice di
essere ritornato a Fabriano a breve distanza dall’ultima volta”,
ha esordito Sgarbi. “Ho dato alle stampe un libro necessario
per sviluppare la storia dell’arte, anche per chi come me,
durante il periodo scolastico, ha odiato questo mondo per
poi ritrovare slancio negli studi successivi”. Una critica che
si è estesa anche a quegli amministratori della cosa pubblica
incapaci di andare oltre cifre irrisorie per lo sviluppo e la
L'identità corale
e un mix di cultura
Anche se ormai le festività natalizie sono alle nostre spalle
e con esse tutto ciò che è stato offerto alla cittadinanza in
termini di iniziative e manifestazioni artistiche, risulta comunque piacevole ed opportuno render conto degli eventi più
significativi. Fra quelli che possono essere riconosciuti come
tali c’è senza dubbio il concerto-spettacolo del Coro Giovani
Fabrianesi, svoltosi al Teatro Gentile il 26 dicembre scorso.
“E sarà Natale, se...”, questo il titolo della manifestazione,
si è rivelato un sapiente e sensato mix di istanze musicali,
coreutiche e socio-culturali. L’ormai affermata identità corale
del “Giovani Fabrianesi” ha trovato, sul palco del Gentile,
un’ideale spazio sonoro in cui dar luogo, grazie all’esperta
conduzione e guida del M° Dino Casanova, a sequenze
musicali caratterizzate da equilibrio polifonico e aderenza
espressiva autonomamente scaturita dai coristi. A mantenere
compatta la resa dei vari brani, attinti da repertori di grande
GUIDO CRAINZ:
cronaca e storia
Mercoledì 8 gennaio, all’Oratorio della Carità, il tandem
Società Civile (Paolo Paladini) e Tota Tueri (Marco
Ottaviani) ha organizzato l’incontro con lo storico e opinionista di “Repubblica” Guido Crainz, che ha presentato
il suo ultimo saggio dal titolo “Diario di un naufragio”
(Donzelli 2013). Al tavolo dei relatori Paolo Paladini,
Alessandro Moscè e Gian Pietro Simonetti. Il tema della
serata è stato il presente come storia. La forma del libro
è quella di un diario pubblico che ripercorre anno dopo
anno la trama del nostro passato più recente sul filo di
una originalissima “memoria individuale”, intessuta di
raffronti tra i giudizi del momento e le valutazioni che
l’autore ne può dare oggi. Una parabola impressionante:
dall’apparente consolidarsi della seconda Repubblica si
23 cultura.indd 2
cura del patrimonio artistico. La lunga avventura dell’arte
italiana descritta nel volume “Il tesoro d’Italia”, edito da
Bompiani, è una sorta di mappa, una descrizione puntuale
del patrimonio artistico-culturale inestimabile presente su
tutto il territorio nazionale. Dalla mappatura effettuata da
Vittorio Sgarbi emergono circa quaranta artisti (equamente
divisi tra noti e meno noti) che tracciano un percorso capace
di rappresentare un approfondimento delle bellezze che caratterizzano il Paese. Una ricchezza incredibile e diffusa, di
cui però molti ignorano luoghi più o meno conosciuti. Non
solo lo spazio per le celebrate attrazioni turistiche capaci
di accogliere migliaia di turisti, ma anche i piccoli borghi
a misura d’uomo. Il libro presentato a Fabriano dal critico
non è altro che uno strumento per quanti ancora non siano
a conoscenza di parte della cultura italiana, per quanti non
voglio solamente “conoscere l’arte”, ma scegliere di “scoprire
l’arte”. Al di là delle attrazioni turistiche, nel libro vengono
descritti capolavori inestimabili diffusi in modo capillare su
tutto il territorio. Un volume dedicato a quanti sono mossi
dalla curiosità, dalla voglia di approfondire l'arte che permea
il territorio italiano e marchigiano. Perché lo stesso territorio
di casa nostra, monumentale e pittorico, viene descritto con
attenzione e passione da Sgarbi. Introdotto dal saluto del
Presidente della Fondazione Carifac Guido Papiri (che ha
ricordato il successo della mostra “Da Rubens a Maratta.
Meraviglie del Barocco nelle Marche. Osimo e l’Alta Marca”
appena conclusa la scorsa domenica) è intervenuto anche il
consigliere Sergio Mustica, che ha voluto ricordare il rapporto
privilegiato del critico ferrarese con la città della carta, anticipando una probabile collaborazione che presumibilmente
si concretizzerà con la registrazione di alcune audio-guide
dedicate alla Pinacoteca Bruno Molajoli.
fascino, ha sicuramente contribuito la funzionale ed efficiente compagine strumentale (Alessandro Paternesi, Duccio
Spacca, Paolo Lepri e Paolo De Maria) che ha interagito,
con professionalità e consapevolezza stilistica, con il gruppo
corale e i suoi solisti i quali, però, hanno presentato anche una
nuova e promettente sezione: i bambini di “Musigiocando”
che hanno contribuito alla resa esecutiva con freschezza ed
intonazione precisa. Grazie all’appassionata e competente
disponibilità di Carlo De Maria, il Coro Giovani Fabrianesi
ha voluto favorire quest’esperienza formativa attraverso la
quale consentire a giovanissimi cantori di scoprire la propria
dimensione corale. La prevalente dimensione musicale ha
trovato, poi, un naturale connubio con quella coreutica ad
essa intimamente connessa. A tale risultato hanno contribuito
felicemente le giovani ballerine della Scuola di Danza “Anna
Nikolova” le quali, agendo all’interno di coreografie accattivanti, hanno conferito un ulteriore connotazione artistica
alle esecuzioni musicali.
Con un approccio consapevole di come il Natale possa
costituire uno spazio di maggiore considerazione delle realtà critiche che ci circondano, il Coro Giovani Fabrianesi
ha voluto far conoscere l’Associazione Onlus “Donne e
Giustizia”, da tempo impegnata, nel territorio regionale, a
supportare la soggettività femminile nel mondo del diritto e
a fornire strumenti di tutela in situazioni, sempre più diffuse,
di disagio ed attacco alla dignità fisica e morale delle donne.
Tutti questi elementi, organicamente distribuiti, hanno fatto
sì che la serata assumesse via via un significato sempre più
pieno e degno di essere fruito con attenzione e soddisfazione
dal numeroso pubblico.
Un momento
dello spettacolo
del Coro Giovani Fabrianesi
(Foto Matteo Mingo)
passa al suo rovinoso crollo. Sullo sfondo, crisi e bufere
globali, dal dramma di Nassiriya al “pericolo greco”, dagli
attentati di Londra e Madrid ad una crisi economica internazionale che svela gli inganni del neoliberismo. Sino al
nodo dell’Europa, all’angoscia da spread e al permanere
della stagione berlusconiana. Su tutte, una domanda: perché
questi processi hanno trovato così deboli anticorpi? Perché
la stagione berlusconiana ha potuto protrarsi così a lungo?
Il libro diventa una riflessione impietosa sull’inadeguatezza
della sinistra italiana, sulla sua incapacità di progettare il
futuro e di modificare radicalmente il proprio modo di essere restituendo ai cittadini la fiducia nella democrazia: una
fiducia gravemente erosa da una “partitocrazia senza partiti”,
priva di etica e spesso di decenza. Se una nuova partenza è
possibile, può avvenire solo da questo dato. Da ricordare di
Guido Crainz, “Il paese mancato” (Donzelli, 2003), bellissimo pamphlet in cui si racconta come dalla fine degli anni
sessanta ai primi anni ottanta il paese sia stato attraversato
da sommovimenti che coinvolsero le economie e le culture,
le produzioni e i consumi, i soggetti sociali e gli immaginari
collettivi. Come sottolineato nel corso dei numerosi interventi
Emilio Procaccini
del pubblico, i quotidiani e i periodici, ma anche i film, le
canzoni, la letteratura, la televisione sono parte integrante
di tutto lavoro di scrittura di Guido Crainz, costantemente
sospeso tra cronaca e storia.
Il tavolo dei relatori all'incontro con lo storico Guido Crainz
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>CULTURA<
L'Azione 18 GENNAIO 2014
Fedrigoni, tre anni di lavoro
La Fondazione impegnata nel diffondere la cultura della carta nel mondo
L
a Fondazione Gianfranco
Fedrigoni, Istituto Europeo di Storia della Carta
e delle Scienze Cartarie,
è stata costituita nel 2011 per iniziativa di Alessandro Fedrigoni,
presidente della Fedrigoni S.p.A.,
leader mondiale nel settore della
carta e figlio di Gianfranco Fedrigoni, uno dei più tenaci e qualificati
imprenditori nel comparto cartario
italiano. La fondazione, che nasce
a Fabriano presso la sede delle antiche Cartiere Miliani, dal 2002 di
proprietà della Fedrigoni di Verona,
si propone di diffondere la cultura
della carta in Italia e nel mondo.
La sede è stata posta a Fabriano
in quanto riconosciuta nel mondo
come culla e leader della scienza
cartaria. Dal marzo del 2011, sotto
il nome di Fondazione Gianfranco
Fedrigoni, si uniscono le tradizioni e le conoscenze di due realtà
storiche differenti ma legate dalla
stessa cultura, la carta: le cartiere
fabrianesi, eredi di una plurisecolare tradizione risalente alla seconda
metà del XIII secolo, e le Cartiere
Fedrigoni, nate nel 1717 grazie
a Giuseppe Fedrigoni che fonda
la Cartiera di San Colombano a
Trambileno. La fondazione, che
non ha fini di lucro, ha lo scopo di
contribuire alla promozione degli
studi di storia della carta e delle
discipline connesse. In particolare intende pubblicare i risultati
delle ricerche per arricchire la
storiografica cartaria; organizzare
convegni e seminari, incontri su
temi e questioni di storia della
carta, coinvolgendo studiosi e
storici italiani e stranieri; mantenere contatti e scambi culturali
con istituti universitari, accademie,
musei, biblioteche, archivi storici
pubblici e privati e con i singoli
studiosi e ricercatori; tutelare i
beni archeologici e archivistici
dell’industria cartaria e la tradizione delle tecniche medioevali per la
fabbricazione della carta; svolgere
attività museale di conservazione e
manutenzione e fruizione dei beni
archivistici e librari, dei reperti
archeologici, dei beni storici cartai
delle Cartiere Miliani Fabriano di
proprietà della Fedrigoni S.p.A.;
realizzare sinergie culturali ed
editoriali con la Pia Università dei
Cartai. La fondazione ha intrapreso
l’attività di catalogazione, anche
fotografica, di tutti i beni storici
cartai, dei beni archivistici e librari
di proprietà della Fedrigoni S.p.A.
Pertanto, si è presto provveduto
alla formalizzazione dei contratti
di comodato riguardanti tutti i
beni di carattere storico dalla stessa posseduti per provvedere alla
loro custodia e conservazione e
per destinarli ad utilizzi espositivi
all’interno dell’area museale della
fondazione o ad eventi e manifestazioni culturali in Italia o all’estero.
La fondazione ha ricevuto altresì
mandato dalla fondatrice di valorizzare e tutelare tutti quanti quei
beni di interesse storico e culturale
di proprietà della Fedrigoni S.p.A.
il Catalogo e la Documentazione
di Roma, e della Soprintendenza
per i Beni Storici, Artistici ed
Etnoantrologici delle Marche,
chiamati a collaborare e confrontarsi come organi di consulenza
tecnico-scientifica su un nuovo
progetto dell’istituto cartario: “Le
forme delle cartiere fabrianesi nella
storia della carta occidentale. Dagli
antichi mastri modulari ai formisti
dell’era industriale”. Questo è il
titolo provvisorio del piano dell’opera, studio collettaneo sulle forme
per la fabbricazione della carta a
mano, con le tecniche applicate
nella seconda metà del XIII secolo
per la prima volta in Italia, dove ha
origine la carta occidentale. Il tutto
conseguente al progetto, approvato nel marzo 2013, per tutelare
e quindi catalogare (conoscere),
conservare, valorizzare e fruire i
beni storici cartari delle Cartiere
Miliani, curati dalla Fondazione
G. Fedrigoni, Istituto europeo di
Storia delle Carta e delle Scienze
cartarie, di proprietà della Fedrigoni S.p.A.
Lo studio comporta la costituzione
di un gruppo di lavoro interdisciplinare formato da esperti e da storici
della carta e delle scienze cartarie
con il compito di redigere i saggi
monografici suddivisi per zone di
competenza e per tematiche. Le
indagini e la ricerca delle fonti storiche si concentreranno nei secoli
XIX e XX, durante i quali sono
state costruite e utilizzate le forme
delle Cartiere Miliani.
Walter Biondi, il piacere di ricordare
La mostra di Malleus
Con Walter Biondi ci siamo ritrovati, dopo anni, nella Casa di Riposo “Villa Celeste”, situata sulle
splendide colline di Mergo. Classe 1926, malgrado gli acciacchi e la disabilità, Walter conserva ancora
la vivacità e la comunicativa di chi è solito lamentarsi il meno possibile e di vivere pienamente ogni
minuto. Intendiamoci, in quel luogo è una felice eccezione, che balza subito agli occhi girando per i
corridoi dell’edificio e sbirciando nelle camere, peraltro ben curate, dove ci sono tanti vecchietti con
lo sguardo perso nel vuoto. Nella sua stanza, sulle pareti e sopra i pochi mobili, c’è tutta la sua vita,
sotto forma di fotografie e di ritagli di giornali.
Quando ci siamo incontrati a fargli compagnia c’era, insieme alla figlia Stefania, un vecchio campione del ciclismo marchigiano, Ubaldo Pugnaloni, classe 1926 anche lui, che il 25 luglio 1943 vinse il
titolo italiano a Firenze, passando però inosservato per la caduta del fascismo avvenuta quel giorno.
Il ciclismo appunto. La passione da una vita di Walter Biondi. Sapendolo, gli ho fatto dono del mio
“Mestieri in bicicletta”. In cambio, del tutto inaspettatamente, mi ha donato le sue memorie, a cui ha
dato il titolo di “Ritagli… il piacere di ricordare”, ristampate nel 2012 con la collaborazione degli
amici ciclisti fabrianesi. Novantacinque pagine che si leggono tutte d’un fiato, con la foto in copertina
che lo ritrae con la divisa della “Petruio” e l’inseparabile bici da corsa.
Il lungo filo rosso della sua esistenza è rappresentato da quattro passioni. La prima, come si è detto,
è per la bicicletta. Iniziò con l’incontro – da giovanissimo – con Nino Petruio, il campione fabrianese
(“un po’ pazzo”, dice Walter) di ciclismo che a lui e a Roberto Gasperini trasmise la passione per
questo sport, ma che giocò loro anche un brutto scherzo, lasciandoli soli in Assisi, dove si erano recati
per acquistare l’olio, una merce rara in quei tempi.
Poi giunsero la guerra e i bombardamenti, a cui seguì lo sfollamento a Viacce. Suo padre lavorava al
Maglio, la storica azienda meccanica che chiuse i battenti nel Natale del 1964, quando venne inviata
la lettera di licenziamento a decine di capifamiglia, tra cui lo stesso Walter, che aveva preso il posto
del padre. In quel periodo, quasi per caso, si trovò a fare la staffetta partigiana, tenendo i collegamenti
in bicicletta con i gruppi che operavano tra il monte Cucco e il monte Catria. Sempre con le due ruote
raggiunse la sorella Ida a Milano, dopo essersi fatto da solo i copertoni con materiali di fortuna.
La sua vita cambiò quando l’altra sua passione per il ballo (suo amico era Nino Venturi, il “gigante
buono” della boxe fabrianese) gli fece incontrare l’amore di una vita, Mariella Rossi, la futura moglie,
da cui sono nate Miranda e Stefania, e con cui ha soddisfatto la terza passione: la famiglia. Dopo la
drammatica chiusura del Maglio, Biondi iniziò una nuova vita: aprì il distributore Total (da vero anticipatore) a Rocchetta, ma, visto il sacrificio cui costringeva la famiglia, preferì realizzare il sogno
tipicamente italiano del posto fisso. Acquistò anche la casa e la macchina, prima la mitica 600 bianca
con la tappezzeria azzurra, poi la “124 special”.
Walter Biondi non nasconde, nelle sue memorie, le difficoltà famigliari (non poche e tutte di “peso”),
ma anche le gioie procurategli dalle figlie e dai due nipoti (emblematica è la foto che chiude il libro,
in cui si riconosce anche Jeff Agostinelli, un fotografo di grande talento deceduto prematuramente),
l’ultima sua passione, che definisce “meravigliosi”, al punto da farlo sentire un “nonno scortato”.
Una cosa è certa. Poche righe non possono rendere il senso di una vita. In particolare quando si parla
di Walter Biondi, un uomo che, malgrado l’età e le avversità, trasmette tanta voglia di vivere. Una
bella testimonianza per i nostri giovani.
Il noto fabrianese Enrico Ragni, in arte
Malleus, è il fondatore
a Recanati dell’Antica Bottega Amanuense (1988), un importante laboratorio in
ambito europeo che
ha lo scopo di riprendere lo studio e l’arte della Calligrafia,
che in greco significa
“Bella scrittura”. La
Delegazione Pontificia
Santuario della Santa Casa di Loreto, con l’Arcivescovo Mons. Giovanni Tonucci, ha commissionato al Maestro Enrico Ragni una serie di sei pergamene
in cui l’Antica Bottega Amanuense di Recanati ha riprodotto la preghiera
del “Pater Noster” ricca di miniature e oro in rilievo in diversi caratteri:
capitale (I sec. d.C.), quello delle scritture onciali-celtiche dei sec. VI e VII,
quello del gotico (sec. XII e XIII), la scrittura umanistica rotonda creata
da Poggio Bracciolini nel 1402 e infine il carattere cancelleresco, in uso in
epoca rinascimentale. Il grande lavoro che Enrico Ragni ha prodotto è stato
inserito in una mostra che si è inaugurata a fine novembre a Loreto, presso
il Museo Antico Tesoro, per celebrare i duecento anni dalla morte di Giambattista Bodoni (1740-1813), il tipografo di Saluzzo (Cuneo) che nel 1806
pubblico un volume nel quale ha “disegnato” la preghiera del Padre Nostro
in 155 lingue. La mostra è una rivisitazione sull’opera di quegli Amanuensi
che per secoli hanno saputo coniugare arte, bellezza e manualità. Come recita
un antico detto, diffuso tra gli Amanuensi: “Scrivete cose belle, portate la
conoscenza ed il ricordo a passeggio nell’eternità. Siate i traghettatori delle
parole e tanto più degne sono, tanto più meritano tutto il vostro impegno e
la vostra Arte, poiché la scrittura vi renderà immortali”. La mostra rimarrà
aperta fino al 23 marzo prossimo, poi verrà spostata a Roma presso il Museo
del Pio Sodalizio dei Piceni. La notorietà di Maestro Calligrafico-Amanuense
in campo internazionale di Enrico Ragni è ormai consolidata permettendo
all’Antica Bottega Amanuense di Recanati di affermarsi come il più grande
Scriptorium Europeo. Per questi notevoli risultati raggiunti in venticinque anni
di attività meriterebbe di ricevere il prestigioso “Premio Nazionale Gentile
da Fabriano” curato con grande professionalità dal prof. Galliano Crinella, un
riconoscimento alla creatività artistica e la conservazione di quel patrimonio
culturale che la scrittura ci ha trasmesso fino ai nostri giorni.
Terenzio Baldoni
24 cultura.indd 2
e, parte dei quali, consegnati in
comodato d’uso ai Comuni di Fabriano e Pioraco e sistemati nelle
rispettive aree museali. In occasione del 150° anniversario dell’Unità
d’Italia (1861-2011), la Fondazione
Gianfranco Fedrigoni, come simbolico segno di partecipazione alle
celebrazioni di questo evento, ha
progettato e diffuso una filigrana,
fabbricata a mano, adottando le
antiche tecniche di lavorazione.
La filigrana, dedicata agli artefici
dell’unità nazionale, è stata inviata
in omaggio a studiosi, ricercatori,
musei, biblioteche, imprese nel
settore cartario in Italia e all’estero,
ed è stata molto apprezzata.
Nel mese di marzo 2013 è stato
approvato, al fine di tutelare il
patrimonio storico delle Cartiere
Miliani Fabriano, un progetto
di catalogazione delle n.1.553
“forme” o “moduli” per la fabbricazione della carta a mano, delle
quali alcuni esemplari sono stati
concessi in comodato d’uso ai Musei della Carta e della Filigrana di
Fabriano e di Pioraco i poli cartari
italiani ed effettuarne una prima
mappatura; studiare l’evoluzione
tecnica dei manufatti cartari camerti e fabrianesi, attraverso analisi
chimico-fisiche in grado di creare
un quadro il più completo possibile
dei materiali impiegati. Il 7 novembre 2013, nella storica sede delle
Cartiere Miliani Fabriano, si sono
riuniti trenta tra storici, ricercatori,
studiosi in ambito cartario, funzionari dell’Iccd, Istituto Centrale per
Sandro Tiberi
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L'Azione 18 GENNAIO 2014
>SPORT
Soddisfazioni
anche
dal vivaio
L'attacco jesino
si schianta contro
il buon muro
fabrianese
(foto di Matteo
Mingo)
Ottima prestazione corale della squadra di Prima Divisione della Pallavolo
Fabriano, che vince in trasferta contro
la Dinamis Falconara per 0-3 (21-25,
20-25, 16-25). Gara controllata dalle
fabrianesi dal primo all’ultimo scambio.
La formazione: Angeletti, Carnevali, De
Gioia, Di Leo, Fattorini, Gubinelli, Malzew,
Mollari, Pallotta (L), Paolucci, Spadini;
all. Moretti. Prossimo incontro venerdì
17 gennaio alle 20.30 all’I.T.I.S. contro
la Pieralisi Jesi. Anche la formazione
dell’Under 18 ha vinto 3-0 contro l’Esino
Volley Chiaravalle (25-11, 25-11, 25-8).
La pratica è stata chiusa in 45 minuti,
con le nostre ragazze che terminano la
prima fase al secondo posto in classifica
dietro la rivale di sempre, la Pieralisi
Jesi. Adesso è in programma la fase
preliminare dei quarti di finale contro
la Mantovani Volley di Ancona. Primo
incontro in terra anconetana mercoledì
15 gennaio, gara di ritorno in casa il 22
gennaio alle 20.30. Turno amaro per la
squadra Under 16, sconfitta 3-1 a Polverigi (24-26, 25-16, 25-20, 25-23). Ora è
prevista la seconda fase del campionato.
VOLLEY
Serie B2 femminile
Fabriano si prende i 3 punti
Il team di Rossini fa il suo dovere contro l'ultima della classe
di LORENZO CARSETTI
L
a Pallavolo Fabriano ritrova certezze nell’orto di casa, piegando
il fanalino di coda Jesi (3-1) e affacciandosi con più serenità alle ultime
due partite – con la Battistelli Rimini
e, in casa, la capolista Pescara – che
la separano dalla chiusura del girone
d’andata. Ma non è stata una passeggiata. Ha sofferto tremendamente nel
secondo set, confermando i problemi
di ricezione che ormai hanno assunto il
crisma della criticità. Eppure, è andata
a punti per la quarta volta consecutiva,
ritrovando anche il bottino pieno e
muovendo una classifica che premia gli
sforzi fatti finora. A due tornate dal giro
di boa Fabriano è settima con 8 punti
di vantaggio sulla zona retrocessione
e 5 di distacco da quella playoff, alla
PODISMO
quale sabato guarderà direttamente in
faccia, dal momento che il calendario
le opporrà la Battistelli Rimini, terza
forza del lotto. Dovessero imbucare
il colpaccio, le ragazze di Porfirio
Rossini si ritroverebbero a contatto
di gomito con il terzetto di testa. Una
sollecitazione alla quale in via Veneto
preferiscono far spallucce, ma è un dato
oggettivo al quale nemmeno il tecnico
volta del tutto le spalle. “L’obiettivo
resterà sempre e comunque la salvezza,
da qui a fine stagione. Anche se questa
squadra sa dare il meglio quando non è
sotto pressione”. Un po’ come avverrà
sabato, nel catino romagnolo che fin
qui ha ceduto solo alla capolista. Ma
che adesso fa meno paura.
Derby di rincorsa. La pressione, per la
verità, Fabriano ce l’ha avuta addosso
per tutta la sfida interna con la Piera-
lisi Jesi, che ha messo a dura prova le
coronarie dei supporters cartai molto
più di quanto non lasci intendere il
risultato finale. Occorrevano i tre punti
per evitare di presentarsi alla temuta
doppietta finale con l’acqua alla gola.
Fatto, ma non senza patemi. E’ servito
andar sùbito sotto 0-3 per dare la scossa
a Persigilli e compagne, brave poi a
riprendere in mano il controllo di un
primo set archiviato agevolmente. Nel
secondo, però, Jesi ha risalito prepotentemente la china, trascinata da Alessandrini e sfruttando l’imprecisione della
ricezione locale, sulla quale Sonaglia ha
faticato a distribuire palloni giocabili.
Ripresa sull’1-1, Fabriano ha dovuto
baciare un turno al servizio di Cerini,
ancora tra le migliori, che dal 14-16
l’ha riportata sopra 19-16, spegnendo di
fatto le velleità delle jesine, che anche
Il bilancio del 2013
CICLISMO
nel quarto parziale sono rimaste a galla
fino a metà set prima di capitolare sotto
i colpi di una ritrovata Valente.
A viso aperto. Sabato 18 gennaio,
dunque, si va a Rimini per affrontare la
terza della classe. Sulla carta difficile,
ma non ingiocabile. “Non è una squadra
imbattibile – afferma coach Rossini –
Abbiamo la possibilità di tirar fuori dei
punti. Il sogno sarebbe chiudere l’andata con 20 punti, l’anno scorso erano
23 ma eravamo in piena corsa playoff,
poi sappiamo tutti com’è andata e il
calo che abbiamo avuto. Quest’anno
la classifica è più corta e il campionato
più livellato, può succedere di tutto”.
Buone nuove, nel frattempo, arrivano da
Martina Lametti. L’opposto, out per un
problema alla spalla, rientrerà in gruppo
ad inizio febbraio. L’obiettivo è riaverla
in campo il 22 febbraio.
PALLAVOLO FABRIANO
PIERALISI JESI
3
1
PALLAVOLO FABRIANO – Balducci,
Cerini 11, Ciccolini 10, Malefora, Fattorini,
Mancini Palamoni 4, Sonaglia 8, Valente
12, Santoni 11, Pallotta, Persigilli, Vincenti
(L). All. Rossini
PIERALISI JESI - Diaz 8, Bassotti, Cecconi
(L1), Martucci 7, Kus 9, Monna 3, Alessandrini 24, Perelli, Castellucci 10, Bellesi
(L2), Romagnoli, Bachieca. All. Sabbatini
PARZIALI -25-16, 20-25, 25-21, 25-22
CLASSIFICA - Pescara 29, Gabicce 26,
Battistelli Rimini 23, Manoppello 22,
Moie 21, Montegranaro 19, Fabriano 18,
Stella Rimini 15, Macerata 14, Perugia
12, Gubbio 10, Lorese 9, Altino 8, Jesi 5.
Mountain bike
Berettoni bravo a Bastia, Il gruppo "Pedale stracco"
a Salvatori il trofeo sociale
tra iniziative e turismo
Anche quest’anno la Podistica Avis Fabriano ha partecipato con un bel
gruppo di atleti (venti) alla tradizionale “Invernalissima”, mezza maratona
(21 km e 97 metri) svoltasi a Bastia Umbra. E’ stata una edizione record
con ben 1.828 iscritti. Il migliore dei fabrianesi è stato Claudio Berettoni,
classificatosi al 153° posto con il tempo di 1 ora 26 minuti e 11 secondi.
A seguire, ecco i tempi degli altri avisini presenti: Mario Santori 1h 30’
00”, Stefano Corrieri 1h 30’ 32”, Gabriele Salvatori 1h 30’ 42”, Marco
Frascarello 1h 31’ 14”, Stefano Stefanetti 1h 32’ 14”, Marcello Stazi 1h
33’ 51”, Luca Gambini 1h 33’ 59”, Lauro Brocanelli 1h 34’ 44”, Mauro
Moschini 1h 37’ 29”, Daniele Renzi 1h 39’ 25”, Romualdo Burattini 1h
43’ 02”, Giancarlo Camilli 1h 44’ 16”, Arturo Balduccio 1h 44’ 35”, Crescenzo Papale 1h 46’ 18”, Vincenzo Russo 1h 50’ 26”, Cristina Guerci 1h
58’ 03”, Alfio Faggioni 2h 03’ 54”, Derek Barnes 2h 07’ 00”, Sabina Rossi
2h 13’ 27”. A chiusura della stagione 2013, come sempre, il presidente
della Podistica Avis Fabriano – Stefano Corrieri – durante la conviviale
di fine anno ha consegnato i riconoscimenti per gli atleti fabrianesi che
più si sono distinti nel corso dell’annata in termini di qualità dei risultati
conseguiti e di assiduità di partecipazione alle gare. Ebbene, per il secondo
anno consecutivo a prevalere tra gli altri avisini è stato Gabriele Salvatori, seguito da Lauro Brocanelli
e da Mauro Moschini. Tra le donne, ha primeggiato Roberta Rotili. Romualdo Burattini, invece, è stato
premiato per aver presto parte a tutte le gare!
Ferruccio Cocco
25 sport.indd 2
Fabriano è “abbracciata” dalle montagne con i loro sentieri. Il gruppo fabrianese “Pedale stracco” è
un’associazione sportiva dilettantistica fabrianese di mountain bike nata circa tre anni fa ed è composto da numerosi ragazzi con più o meno primavere, si va dal più piccolo con appena 14 anni ai più
“esperti”; sono comunque aperte le iscrizioni per poter aumentare il gruppo sempre di più. A seguito
dell’iscrizione inoltre, sarà possibile acquistare ad un prezzo accessibile la tenuta professionale ciclistica.
Per ogni informazione, il “Pedale stracco” invita tutti a visitare la propria pagina Facebook.
A parlare è Daniele Buttà, studente d’ingegneria meccanica all’Università di Perugia: “Il gruppo è in
forte crescita, il 29 dicembre dell’anno appena passato abbiamo organizzato una pedalata ciclo-turistica,
che ha attraversato Attiggio, il Monte Fano, Bassano, le Fosse di Burano. Ma questa vuole essere solo
una di molte altre pedalate ciclo-turistiche. Inoltre per settembre prossimo, con la collaborazione della
Frasassi Mountain Bike, organizzeremo una competizione a Genga, probabilmente valevole per il
campionato italiano”.
La nostra Fabriano ha tra le sue risorse i sentieri montani, che potrebbero essere una importante attrattiva (e quindi essere anche una risorsa turistica) per i gruppi di appassionati di mountain bike e per
eventuali competizioni agonistiche. Sempre Buttà ci racconta i sentieri della nostra zona. “Spesso siamo
andati presso le Cime Mutali, a Val Sorda, al Monte Maggio, al Monte Cucco. Sicuramente un percorso
semplice e alla portata di tutti è il sentiero del Cento che va dalla Croce di San Silvestro fino alla zona
Capretta, circa sotto il Monastero”.
Questi nomi montani purtroppo non sono conosciuti da tutti, eppure potrebbero essere una rilevante
opportunità di turismo legata allo sport e non solo. Ma ciò non potrà mai essere così, fino a quando non
ci sarà un’adeguata valorizzazione e pubblicizzazione.
Andrea Giombi
15/01/14 11.11
26
>SPORT<
CALCIO
L'Azione 18 GENNAIO 2014
Serie D
Il difensore
D'Addazio
Matelica, pari ad occhiali
con grande prova difensiva
S
di SARA SANTACCHI
olo risvolti positivi per il Matelica all’indomani del pareggio nel
derby con la Vis Pesaro (0-0 il
finale). Da non far passare in secondo
piano la prova decisamente convincente del reparto difensivo che non
ha concesso niente e ha portato a tre
le giornate senza subire reti. Un buon
punto, dunque, come sostiene lo stesso
difensore Francesco D’Addazio: “il risultato ottenuto è senza dubbio positivo,
un punto importante che accogliamo
di buon grado al termine di una bella
partita, equilibrata e contro la squadra
che tutti ritengono esprimere il miglior
calcio del campionato”.
E se all’andata la compagine pesarese
riuscì a mettere in difficoltà il Matelica,
uscendo dal campo con i tre punti, la
gara del ritorno è stata un’altra storia.
“Le differenze sono state tante e penso
si siano viste. Senza togliere meriti
alla Vis Pesaro, all’andata certamente
c’erano state mancanze da parte nostra.
Dovevamo assestare il tiro e, trovati i
giusti equilibri, penso di poter dire che
ci siamo rifatti”.
Un punto guadagnato, dunque, quello
ottenuto o due persi?
“Assolutamente guadagnato. Col senno
di poi si possono fare tante considerazioni, anche in relazione ad altri
risultati, ma noi dobbiamo pensare al
nostro cammino che nel girone d’andata
ci vedeva con un punto, dopo due gare,
mentre oggi ne abbiamo quattro. Riuscire poi a tenere il trend positivo e la
continuità avuta dalla settima giornata
in poi, penso che sarebbe una condizione su cui tutti metteremmo la firma”.
Ad oggi il Matelica è quarto con 34
punti, una gara in meno (col Sulmona)
sulla quale si attende la decisione del
giudice sportivo, e il carattere nonché
CALCIO Prima e Seconda Cat.
MATELICA
VIS PESARO
l’atteggiamento che non ricorda più
quello di una matricola del torneo. Sono
cambiate le ambizioni o la squadra
avverte pressioni diverse?
“Penso invece - spiega D’Addazio - che
la nostra forza sia proprio questa: la
naturalezza con cui affrontiamo e viviamo partita dopo partita. Affrontiamo
la settimana con estrema serenità senza
pensare a dover centrare obbligatoriamente chissà quali risultati. Poi è chiaro
– conclude - che vincere piaccia a tutti
e, arrivati a marzo, in base a quale sarà
la nostra posizione, vedremo di fare
due conti...”.
0
0
MATELICA - Spitoni, Colantoni, Ercoli,
D’Addazio, Tonelli, Scartozzi, Lazzoni
(46’ st Gadda), Jachetta, Moretti (31’
st Staffolani), Mangiola, Cacciatore. All.
Carucci (squalificato)
VIS PESARO - Foiera, Dominici E.,
Mar tini A., Pangrazi, Dominici G.,
Bianchi, Torelli A., Omiccioli, Di Carlo
(41’ st Rossi), Costantino, Chicco (16’
pt Pieri). All. Magi
Lazzoni e Scartozzi lottano a centrocampo
CALCIO
L'angolo D... Maurizio Fontenova
Domenica ancora derby
contro la Jesina di Bacci
La seconda giornata dopo il giro
di boa è stata favorevole solo alla
Maceratese che ha sbancato Fermo.
L’Ancona, come previsto, ha trovato
la strenua resistenza del Termoli di
mister Giacomarro, che
con la solita furbizia ed
il pragmatico agonismo
ha imbrigliato, anche con
l’aiuto non richiesto della
terna arbitrale, la prima in classifi ca, fermata
sullo zero a zero. Stessa
sorte nel derby degli altri
biancorossi, Matelica e
Vis Pesaro, stessi colori,
stessa sagacia tecnica
e tattica, simili anche i
rispettivi allenatori mister
Carucci e mister Magi,
che hanno pensato, anziché rischiare
la cocente sconfi tta: meglio non farsi
male ed accontentarsi del punto che fa
classifi ca, prolunga i risultati utili ed
accresce l’autostima della squadra. E’
stata comunque una partita molto bella
per merito di entrambi le squadre. Certo, quando manca il gol è come quando
manca il sale nelle pietanze, perché il
gol è l’essenza di questo gioco così
amato a tutte le latitudini, ma a ben
guardare lo zero a zero in questi
casi dà ragione ai filosofi di
questa disciplina sportiva
che teorizzano che lo zero
Prima Categoria
Un punto
La Fortitudo che non ti aspetti:
al Sasso colpaccio contro il Fabriano Cerreto
PRIMA CATEGORIA
Nel girone A, il Sassoferrato Genga
pareggia per 1-1 contro la Fermignanese e mantiene il secondo posto in
classifica con sei lunghezze di ritardo
dal Barbara capolista.
Prossimo turno: Santa Cecilia UrbaniaSassoferrato Genga (all'andata 0-5)
SECONDA CATEGORIA
Nel girone D, undicesima sconfitta
stagionale per l’Albacina di mister
Biagini: contro la Sampaolese termina
1-0. I padroni di casa trovano il gol della
vittoria al 34’ con Orlandini bravo a
superare l’estremo difensore avversario
Cardoni.
Nella ripresa è ancora la Sampaolese
ad andare vicina al gol del raddoppio
con Catalano prima e Marchegiani poi.
I neroverdi si trovano attualmente al
quartultimo posto in classifica a sole
cinque lunghezze di distanza dal Pianello Vallesina fanalino di coda.
La formazione dell’Albacina scesa in
campo: Cardoni, Archetti, Xheleshi
(43’ Ruggeri O.), Carbini, Biagini,
Zampetti, Scipioni, (63’ Gentilucci),
Lippera, Amedu, Polli, Ragni (83’
Ruggeri T.); all. Biagini.
Nel girone F, la Fabiani Matelica
pareggia in trasferta per 1-1 contro
l’Urbisalviense e scivola al quinto posto
in classifica.
Prossimo turno: Albacina-Spes Jesi (00), Fabiani Matelica-Rione Pace (2-3)
Luca Antonio Somma
26 sport.indd 2
FABRIANO CERRETO
FORTITUDO FABRIANO
0
2
FABRIANO CERRETO - Ruggeri, Di
Luca, Battistoni, (6’ st Aydari), Orlando,
Galuppa, La Mantia, Martellucci, Zaccagnini (38’ st Piccolini), Silvi, Arcangeli,
Guidarelli. All. Tiranti
FORTITUDO FABRIANO - Tamburini,
Ippolito, Gobbi, Clementi, Bernardi, Scaloni, Filipponi (32’ st Pallotta), Porcarelli
(17’ st Socci), Animobono, Angeletti (8’
st Moretti), Vincioni. All. Ranaldi
RETI - 4’ st Vincioni, 13’ st Animobono
Un derby pieno di sorprese, quello
tra Fabriano Cerreto e Fortitudo
Fabriano: bello e a tratti anche entusiasmante. Alla fine l’ha spuntata
la squadra allenata da Ranaldi che,
con una gara accorta, è riuscita nella
ripresa a superare con due ottime reti
i più quotati locali. La Fortitudo è una
formazione molto giovane eppure ha
dimostrato già tanto carattere e stavolta
è stata super anche perché tra le sue file
erano assenti giocatori importanti come
Biagini, Cristiano Ruggeri e Biocco.
Per contro, il Fabriano Cerreto era con
il morale alle stelle per aver battuto la
prima della classe e per essersi ritrovato
dopo un periodo di sbandamento. Alla
fine ne è uscita una gara da due volti.
Infatti nella prima frazione di gara i
padroni di casa hanno avuto una netta
supremazia territoriale, ma che non è
sfociata nel vantaggio. I locali hanno
battuto molti calci d’angolo e in un
paio di occasioni Tamburini ha dovuto
fare gli straordinari. Poi, pian piano, la
squadra ospite ha preso confidenza e
ha chiuso il primo parziale in attacco.
Nella ripresa, sorpresa amara per il
Fabriano Cerreto. Infatti gli ospiti entravano in campo concentratissimi e al
4’ passavano in vantaggio con un tiro
dai venti metri di Vincioni che sorprendeva Ruggeri. Sulle ali dell’entusiasmo
ecco il raddoppio al 13’ della Fortitudo.
Dopo un batti e ribatti nel campo degli
ospiti un difensore lancia Animobono
che (in sospetto fuorigioco) lascia sul
posto un paio di avversari, s’invola verso la porta avversaria e, sull’uscita del
portiere, lo supera
con un delizioso
pallonetto. Sullo
0-2 e con la Fortitudo in dieci uomini
per l’espulsione per
doppia ammonizione di Vincioni,
i ragazzi di Tiranti
hanno una veemente reazione e al 26’
hanno l’occasione
giusta per accorciare le distanze,
ma Tamburini è
bravo a respingere
un colpo di testa
ravvicinato di Or-
lando. Nel finale non succede più nulla,
tanto gioco per i padroni di casa e molta
difesa ordinata degli ospiti. Al triplice
fischio dell’arbitro esplosione di gioia
per la Fortitudo e amara delusione per
i locali. Prossimi appuntamenti: il
Fabriano Cerreto sarà di scena in trasferta contro Le Torri ((che ha superato
lontano dal suo pubblico il Monserra
per 2-3) mentre la Fortitudo giocherà
in casa contro il Monsano che ha perso
con l’Avis Arcevia per 2-1. Sono due
importanti appuntamenti da prendere
con le molle e, da affrontare con la
concentrazione giusta per poter continuare a raccogliere punti importanti
per rimanere incollate oltre la metà
classifica in zona sicurezza.
Angelo Campioni
a zero è il risultato della “partita perfetta” in quanto il gol scaturisce sempre
da un errore o di posizione o di marcatura, anche la famosa giocata fantastica
inizia sempre da una disattenzione del
difendente. Questa volta
i difendenti sono stati più
bravi degli offendenti!
Quando in squadra hai
un portiere come Spitoni e due centrali come
Angelo Ercoli (foto),
top-player del ruolo, e
Francesco D’Addazio suo
degno compare, diventa
per tutti diffi cile forzare
la cassaforte biancorossa. Domenica ennesimo
derby, ancora con una
compagine biancorossa,
la Jesina di mister Francesco Bacci,
fi glio d’arte del grande mister Sauro
Bacci conosciutissimo e stimato nel
triangolo Fabriano-Cerreto-Matelica.
La gara promette scintille. All’andata
fu un uno a uno con tanti rimpianti per
il Matelica, speriamo che i biancorossi
del presidente Canil “bissino” l’ultima
trasferta con l’Amiternina, la vittoria
darebbe ulteriore carica al Matelica
e notevole pressione alla “regina”
Ancona: il 16 febbraio si avvicina, in
cartello Matelica vs Ancona, la storia si
avvicina, sarebbe bellissimo raccontare
una favola vincente!
classifiche
SERIE D
Ancona 41 (-1); Maceratese 36; Termoli 35;
Matelica 34; Vis Pesaro
33; Giulianova 32; Jesina
30; Sulmona 29; Civitanovese e Celano
26; Fermana 23; Fano e Amiternina 22;
Recanatese 21; Agnonese 20; Isernia
15 (-1); Angolana 7; Bojano 3 (-1).
PRIMA CATEGORIA girone A
Barbara 37; Sassoferrato Genga 31;
Urbino Pieve, Gabicce Gradara e Della
Rovere 30; Laurentina 28; Piobbico 25;
Montecalvo e Cuccurano 20; Mondolfo
19; Villa San Martino e Fermignanese
18; Usav Pesaro 16; Peglio 15; Santa
Cecilia Urbania 12; Montecchio 9.
PRIMA CATEGORIA girone B
Collemarino 30; Filottrano e Camerano
29; Arcevia 27; Le Torri 26; Fabriano
Cerreto, Vigor Castelfidardo e Osimana
25; Vallesina 24; Villa Musone 22;
Fortitudo Fabriano 21; Filottranese
20; Cameranese 17; Monsano 16; San
Biagio 12 (-2); Monserra 10.
SECONDA CATEGORIA girone D
Leonessa Montoro 39; Chiaravalle e
Sampaolese 32; Falconarese 31; Borgo
Minonna 28; Falconara 26; Castelbellino
e Cupramontana 25; Spes Jesi, Staffolo
e Victoria Strada 23; Osimo Stazione
19; Albacina e Borghetto 12; Labor
10; Pianello Vallesina 7.
SECONDA CATEGORIA girone F
Amatori Corridonia 43; Francavilla 37;
Muccia 35; Elfa Tolentino 29; Fabiani
Matelica 27; Giovani Tolentino e San
Ginesio 25; Rione Pace 22; Sarnano 21;
Esanatoglia e Serralta 20; Colbuccaro
18; Urbisalviense e Sefro 15; Juventus
Club 12; Robur 8.
15/01/14 11.12
27
>SPORT<
L'Azione 18 GENNAIO 2014
BASKET
Divisione Nazionale C
Violata anche Civitanova:
l'Halley ha messo il turbo!
di ANTONIO GENTILUCCI
N
on fatevi ingannare dalla classifica, che poteva far intuire
un derby non proibitivo per
l’Halley Matelica, contro una Naturino a -8 in classifica. Si è trattato di
una grande vittoria, ottenuta a base di
cuore, gambe e tanto sangue freddo.
L'Halley arriva al palasport di Via Ginocchi senza l’asse play-pivot titolare,
il primo squalificato, Jacopo Pecchia;
il secondo, Usberti, alle prese con l’influenza per l’intera settimana. Assenza
doppiamente pesante quella del lungo
emiliano, perché il cuore pulsante della
Naturino è tutto nell’area pitturata. Il
leit motiv dell’incontro si vede già nei
primi minuti: i matelicesi si appoggiano
quasi solo al tiro da fuori, mentre i padroni di casa dominano l’area in attacco
e a rimbalzo con il duo ContigianiBaldoni. Il primo allungo civitanovese
è sul finale del primo periodo, 20-12,
appena smorzato da Novatti che serve
un assist comodo per Porcarelli: 20-14
e primo periodo archiviato. Nel secondo
quarto Sonaglia comincia a mescolare
le carte in difesa, piazzando una zona
che all’inizio dà qualche frutto ma viene
poi punita da una tripla di Contigiani,
semplicemente immarcabile: 24-16. La
montagna sembra sempre più dura da
scalare. Sonaglia prova a trasformare
la debolezza in forza: manda in campo
Gatti, che si unisce a Novatti, Porcarelli, Montanari e Quercia e fa del suo
quintetto una "Banda Bassotti" con
il preciso mandato di mordere il più
possibile in difesa. Pian piano viene
NATURINO CIVITANOVA
HALLEY MATELICA
69
71
NATURINO CIVITANOVA – Centanni
9, Vallasciani 7, Baldoni 21, Magrini 1,
Contigiani 28, Felicioni, Ferraro 3, Tegazi,
Poletti, Righetti. All. Rossi
HALLEY MATELICA - Sorci 7, Novatti 19,
Gatti 3, Quercia 27, Paoletti 11, Porcarelli
4, Montanari, Pecchia L. ne, Bracchetti
ne, Botticelli ne. All. Sonaglia
compagni e puntando sistematicamente
la difesa Naturino. Prima segna il 5862, che scava un primo piccolo solco,
utile soprattutto a rendere pesantissimo
il pallone per i locali. Poi, senza farne
una questione di distanza, spara una
tripla da quasi otto metri che scatena il
pandemonio tra i consueti tantissimi tifosi matelicesi (l'Halley sembra sempre
giocare in casa!) e costringe immediatamente Rossi al time out. Civitanova si
rifà sotto: a 27” dal termine, è tornata
ricolmato il gap. Quercia, Novatti, poi
di nuovo Quercia alimentano l’attacco a
suon di triple e portano l'Halley al primo
vantaggio (28-30). Sorci guadagna un
fallo su penetrazione e porta i suoi a
+4 e Paoletti sigla allo scadere la tripla
del +7 (28-35): Matelica sa di potersela giocare. Il terzo quarto comincia
male: Baldoni e soprattutto Contigiani
riaprono la partita, sul 39-39. Matelica
vive su iniziative di talento in attacco,
in primis di Quercia e Novatti. Ma si
sbaglia molto da entrambe le parti ed
è la difesa che fa sperare gli ospiti:
Sonaglia spedisce Gatti su Contigiani
e mette gli altri a zona. La soluzione è
efficace, Gatti si appiccica al talentuoso avversario e lo limita moltissimo.
Andando avanti punto a punto si arriva
ai minuti finali, da vivere tutti in apnea: gli schemi saltano e si impone la
freddezza dei singoli. Il reparto esterni
di Civitanova si accende a sprazzi e
appare inadeguato a gestire il finale.
Per Matelica è Novatti che si carica la
squadra sulle spalle, dando sicurezza ai
Cerreto
e Spider
sempre ok
a -3 (66-69) e ha la palla in mano. Ma
ormai l’Halley ha deciso per la grande
impresa: recupera la palla e va in lunetta
con Quercia, che si dimostra glaciale:
66-71. Centanni per la fretta butta via
il pallone. Non c’è più spazio per una
rimonta Naturino, nonostante una tripla
disperata di Contigiani che mette paura.
C’è spazio solo per la meritata gioia dei
matelicesi. Sabato 18 gennaio l'Halley
torna a giocare in casa contro l'Empoli
(PalaCarifac di Cerreto, ore 18.30).
L'esultanza dei matelicesi a fine partita
Serie C regionale
L'Urbania sbanca il parquet fabrianese
Janus battuta di misura in casa: troppi errori ai liberi...
classifiche
DIVISIONE NAZIONALE C
Pisaurum e Bottegone
24; Osimo 22; Halley
Matelica 20; Fucecchio,
Monsummano ed Empoli 16; Valdisieve 12; Liburnia Livorno, Civitanova e
Loreto Pesaro 10; Gubbio 8; Pontedera
e Altopascio 4.
SERIE C REGIONALE
Perugia 26; Tolentino 24; Janus
Fabriano e Urbania 22; Bramante
Pesaro 20; Fermignano 16; Gualdo e
Pontevecchio 14; Umbertide 10; Fano,
Aesis Jesi e San Severino 6; Cagli 4;
Maior Senigallia 2.
PROMOZIONE girone A
Cerreto 16; Spider Fabriano 14; Dinamo Ancona, Temmates Jesi e New
Basket Jesi 10; Marotta 8; Chiaravalle,
Adriatico Ancona e Brown Sugar
Fabriano 6; P73 Ancona 4; Vallesina 0.
PROMOZIONE girone B
Independiente Macerata 14; Pro
Basket Osimo e Lully Porto Recanati
12; Fortitudo Castelfidardo e Gruppo
’82 Tolentino 10; Pollenza 8; Cus Camerino e Adriatica Porto Recanati 6;
Gladiatores Matelica e Futura Osimo
4; Acli Recanati 2.
SERIE C FEMMINILE
Olimpia Pesaro e Blu Spoleto 14; Offida
12; Highlander Pesaro e Fermano 10;
Thunder Matelica e Senigallia 8; Adriatico Ancona e Osimo 6; Fabriano 0.
27 sport.indd 2
Promozione
CERRETO
ADRIATICO ANCONA
74
48
CERRETO – Spedaletti, Rossini 5, Jachetta 16, Moscatelli 6, Marsico 5, Giorgino
9, Capodimonte 4, Liendo 12, Cafasso
6, Chiarucci 11. All. D'Innocenzo
ADRIATICO ANCONA - Giacchetti 8,
Ripanti, Ausili 2, Baldini 6, Sordoni 4,
Cabrera, Cotellessa 13, Bedetti 9, Ausili
1, Scalseggi 5.
Giorgio
Rossini
(Cerreto)
BASKET
Urbania fa dieci vittorie in fila e la
Janus Fabriano perde in volata al PalaGuerrieri (73-74). Dopo 40’ concitati la
squadra di Lupacchini e Cutugno deve
arrendersi alla lanciatissima Urbania,
giunta in doppia cifra nelle vittorie
consecutive, che aggancia al terzo posto
proprio la Janus. I biancoblù, sempre
senza il sostituto di Meier, tengono
bene botta nei primi venti minuti: Silvi e
Romagnoli, 9 punti nei primi 20’ e zero
nei successivi venti, ispirano il primo
allungo (24-18 al 14’). Urbania non è
impeccabile al tiro, Matteucci e Biagetti
graziano spesso la difesa biancoblù, e
la Janus può andare al riposo lungo in
vantaggio 39-32. La svolta arriva ad
inizio terzo quarto con il parziale ospite di 0-10 in soli due minuti e mezzo,
complici anche i tecnici affibbiati a
Romagnoli e Lupacchini. Il veterano
Facenda ne approfitta per mandare i
suoi a +8 (45-53 al 27’), ma Carnevali
e Pellacchia ispirano la rimonta fino al
56 pari del terzo gong. Matteucci e Mo-
BASKET
relli ribattono colpo su colpo a Silvi e
Carnevali ed a 38’’ dal termine è ancora
parità (71-71). Facenda dalla lunetta fa
+2, la Janus si incarta in attacco (passi
di Silvi), così tocca ancora a Facenda ai
JANUS FABRIANO
URBANIA
73
74
JANUS FABRIANO – Carnevali 14, Tonini
2, Bugionovo 5, Silvi 13, Piermartiri 4,
Nizi 10, Romagnoli 9, Venturi 5, Loretelli,
Pellacchia 11. All. Lupacchini
URBANIA - Baldassarri 3, Biagetti 12,
Marini, Morelli 10, Federici, Matteucci
18, Tancini, Catani 12, Diana 2, Dziho,
Facenda 17. All. D’Amato
Carnevali in lunetta (foto M.Lippera)
BASKET
liberi ma stavolta fa 1/2. L’antisportivo
di Catani regala speranze alla Janus,
Pellacchia fa 2/2 dalla lunetta ma il
successivo tiro della vittoria di Bugionovo sulla sirena gira sul ferro ed esce.
“Complimenti ad Urbania – commenta
Lupacchini – Abbiamo sbagliato molti
liberi ma non posso rimproverare nulla
ai ragazzi, stanno dando tutto nonostante l’organico ristretto. Da martedì ricominceremo a lavorare per migliorarci in
vista del prossimo impegno, sabato 18
gennaio a Cagli“.
Luca Ciappelloni
Serie C femminile
La Thunder si impone al fotofinish
Il 2014 si è aperto con una vittoria per la Thunder Matelica:
47-46 contro l’Highlander Pesaro, squadra composta da giocatrici molto esperte e tecnicamente di livello superiore. Ma
la giovane formazione matelicese ha affrontato questa sfida
senza nessun timore, contrastando molto bene la temibile
pivot Rossi (ex Nazionale). Il primo tempo si chiude con
Pesaro avanti di 7 lunghezze. Nella ripresa la Thunder prova
ad alzare il ritmo recuperando man mano il gap. Nell’ultimo
quarto, Pesaro vuole chiudere l’incontro cercando di allun-
Anno nuovo, musica vecchia. Cerreto
e Spider Fabriano proseguono sulla
scia di quanto buono fatto nel 2013
e restano rispettivamente al primo e
secondo posto del campionato di Promozione. Entrambe hanno iniziato il
2014 travolgendo le squadre anconetane: l’imbattuto Cerreto confeziona un
+26 sull’Adriatico con il solito Jachetta
top scorer; la Spider Fabriano batte
addirittura di 31 la Dinamo mandando
tutti gli uomini a referto e sciorinando
una grande prova offensiva, per una
squadra che ha cambiato decisamente
volto con l’arrivo di Cortese (quattro
vittorie consecutive e la striscia resta
aperta). I Brown Sugar Fabriano sono
invece usciti sconfitti 80-76 dalla dura
trasferta a Jesi contro i veterani della
New Basket nel remake della semifinale
playoff dell’anno scorso e continuano
a stazionare nella zona medio-bassa di
una graduatoria, comunque serrata nelle
retrovie. La squadra di Rapanotti è già
tornata in campo mercoledì contro il
Vallesina, oltre i nostri tempi di stampa, mentre il Cerreto sarà impegnato
giovedì a Jesi contro i Teammates (ore
21.30). Turno di riposo per la Spider.
Nel girone B, pesante sconfitta per i
Gladiatores Matelica, superati a domicilio dall’Adriatica Porto Recanati
48-59, e sempre nei bassifondi della
classifica. Nel prossimo turno (venerdì
17 gennaio, ore 21.30) i Gladiatores
faranno visita alla vicecapolista Osimo.
l.c.
gare, ma Matelica non ci sta e si riporta sotto. Gli ultimi
minuti sono intensissimi. Una difesa arcigna permette alla
Thunder di recuperare due palloni decisivi per il sorpasso
finale. Buona la prestazione di tutta la squadra matelicese.
In evidenza Lorenza Nwafor, Debora Pecchia e la baby Francesca Stronati in cabina di regia, dove sta facendo dei buoni
progressi. Il tabellino della Thunder: Cerioni, Ricciutelli 8,
Stopponi, Nwafor 13, Granini 8, Stronati 6, Pecchia 12, Belli,
Ricciutelli, Fedeli; all. Costantini, ass. Piermartiri.
Nicola Narcisi della Spider
SPIDER FABRIANO
DINAMO ANCONA
82
51
SPIDER FABRIANO – Battistoni 4, Pietrini
9, Paris 2, Teatini 2, Narcisi 10, Mazzoni
4, Rossini 14, Cecchini 8, Cortese 11,
Carnevali 18. All. Porcarelli
DINAMO ANCONA - D’Angelo 1, Marcelli
6, Molitari 4, Zuccaro 5, Poggiaspalla
5, Scalise 2, Ornelli 18, De Grandis 5,
Ballerini 5, Agostinelli. All. Bani
15/01/14 11.13
28
>SPORT<
L'Azione 18 GENNAIO 2014
CALCIO a 5
Serie C1
Il Real vede la vetta
CALCIO a 5 Virtus Fabriano
Ragazzi
e ragazze,
Prosegue la striscia positiva della squadra di Rinaldi turno triste
di FERRUCCIO COCCO
E'
la quarta vittoria consecutiva
(la settima nelle ultime otto
partite!) conquistata dal Real
Fabriano, che ha superato 6-3 il San
Crispino e così si proietta al secondo
Gabriele
Carnevali
posto in classifica alle spalle del Corinaldo. Contro il San Crispino, i ragazzi
di mister Francesco Rinaldi hanno
iniziato a tutta birra portandosi sul 4-0
e poi hanno amministrato la vittoria.
Di Carnevali (2), Bartolucci, Angeloni,
Baldoni e Morelli le reti del successo.
Questa la formazione completa: Cesaroni, Paris, Bartolucci, Angeloni, Baldoni,
Bello Burzo, Bruzzichessi, Bartolini,
Carnevali, Angelelli, Morelli, Caporali. Venerdì 17 gennaio il Real andrà
in trasferta a Montegranaro contro il
fanalino di coda.
La classifica attuale: Corinaldo 38; Real
Fabriano 35; Cus Macerata 34; Fermo
e Bocastrum United 33; Urbino 32;
Ascoli 25; Sant’Angelo 24; Torrese e
Fano 23; Castelbellino 18; Osimo 16;
Falconara e San Crispino 13; Riviera
delle Palme 11; Montegranaro 0.
CALCIO a 5
Serie C2
La formazione del Real Fabriano, che sta andando molto bene
CALCIO a 5
Serie D
Il Cerreto risale la china:
è la terza vittoria di fila
Junior Matelica super:
ne fa dieci in trasferta
Prosegue il momento magico del Cerreto, che sbanca Potenza Picena per 1-3 (terza
vittoria consecutiva per i rossoneri) con reti di Gubinelli (2) e Teo Innocenzi. La
formazione: Innocenzi Juri, Sampaolo, Francucci, Tozzi, Mancini, Innocenzi Teo,
Leporoni, Spilli, Centocanti, Albini, Gubinelli. Grazie a questi tre punti, la squadra
di mister Kristian Giordani si allontana dalla pericolosa zona play-out e torna a
vedere da vicino la zona play-off: ora sarà necessario proseguire su questa positiva
strada. Venerdì 17 dicembre appuntamento casalingo contro il Sambucheto (PalaCarifac di Cerreto, ore 21.30). La classifica attuale: Nuova Ottrano 43; Grottaccia
36; Gagliole 29; Castrum Lauri 28; Appignano 26; Cerreto, Sambucheto e Cantine Riunite 25;
Campocavallo 22; Recanati 20; Santa
Maria Nuova
e Futsal Macerata 19;
Treia 18; Potenza Picena e
Montelupone
15; Casenuove 7.
f.c.
Da questa settimana iniziamo a fornire anche i risultati del campionato di serie D di calcio a 5, che vede
cinque formazioni del nostro territorio raggruppate
nel girone D. Il Campodonico di Poeta ha pareggiato
6-6 contro la Polisportiva Victoria grazie alle reti di
Piermartiri (4), Mannelli e Biocco. Bel colpo esterno
del Cerreto d'Esi di mister Buratti, che ha sbancato
Frontale di Apiro per 4-5 grazie a cinque reti del
bomber Paolo Amadei. Il Nebbiano di Emanuele
Farneti non è andato oltre il 4-4 contro il Moscosi: a
segno Spadini (2), Samuele ed Alessandro Farneti. La
Virtus Matelica è stata
sconfitta a domicilio
per 4-7 dal San Severino: ai vistussini non sono bastati i gol di Veliu, De
Simei, Leoni e Procaccini. Infine, goleada vincente
della Junior Matelica che ha espugnato il campo del
Serralta per 4-10 grazie alle segnature di Cordovani,
Gelmi, Manoni, Ferretti, Prearsi (2), Campoli (2) e
Orpello (2).
La classifica dopo tredici giornate: Cerreto d'Esi,
San Severino e Junior Matelica 33; Cus Camerino
27; Frontale 24; Serralta 20; Avenale e Nebbiano 19;
Castelraimondo 16; Moscosi 15; Polisportiva Victoria
13; Campodonico 7; Cingolana e Virtus Matelica 4.
f.c.
La squadra
del Cerreto
CALCIO
Ci auguravamo che con il nuovo anno
potesse variare il trend negativo della
Virtus Fabriano di C2, specialmente
considerando che l’avversaria di turno,
il Verbena, nella prima gara di andata
era apparsa ben poca cosa. Invece così
non è stato, ed anche in questa prima
giornata del girone di ritorno i virtussini
hanno lasciato l’intera posta in palio
ai locali, venendo sconfitti ancora una
volta in rimonta, dopo essere stati
in vantaggio per 4-1, con punteggio
finale di 5-4 per i dorici. Risucchiati
così a pieno titolo in zona play-out,
cosa combineranno i fabrianesi venerdì
17 gennaio nella gara casalinga con il
Pietralacroce, 4° in classifica con 10
punti in più? Anche le ragazze di serie
D hanno iniziato il girone di ritorno con
una battuta d’arresto in casa, contro il
Camerano. Dopo il vantaggio di Guerci
al 9’, le ragazze ospiti ribaltavano il
risultato fino all'1-3 finale. Formazione
fabrianese: Crocetti; Bianchi, Falsetti;
Gambini, Guerci; Galtelli, Fazliji, Leone, Berardi, Riccardi; Cozza. Sabato 18,
trasferta a Chiaravalle, nella tana della
capolista Atletico. In campo sono tornati anche gli Allievi: a Fano, la truppa
di Manzetti ha vinto per 5-2, con reti di
Bisegna (3), Farinelli e Verdini. Formazione: Mosciatti; Bisegna, Bugionovi;
Dell’Osso, Farinelli; Verdini, Nocera,
Vecchi, Sellitti. Sabato 18 impegno
casalingo alle 16 al Pala Guerrieri contro il Buldog Lucrezia: sarà aggancio?
Giovanissimi di scena anche loro in
trasferta, a Villa Musone: ad un primo
tempo in cui i locali prendevano il largo, nella seconda parte della frazione
(4-1 il parziale, con rete di Bartoloni),
faceva seguito una ripresa molto più
incerta, con i fabrianesi che riuscivano
addirittura ad andare in vantaggio, con
le quattro reti di Dandani (2), Petrone e
Koci. Veemente la rimonta questa volta
dell’Acli Villa Musone, che dall’11’
al 24’ riusciva a realizzare le cinque
marcature che fissavano il risultato sul
9-5 finale a proprio favore. Formazione:
Roscini; Iacobucci, Melacotte; Bartoloni, Petrucci, Bedaj; Dandani, Costea,
Petrone, Koci. I Giovanissimi sabato
18 giocheranno in casa, alle 18 al Pala
Cesari, contro i falconaresi della Dinamis. E’ ripresa a pieno ritmo l’attività
di preparazione della scuola Calcio
(Esordienti, Pulcini, Piccoli Amici) in
attesa dell’inizio dei Tornei Primaverili.
Settore giovanile
Galassia Sport: il primo bilancio è molto lusinghiero
Dopo i primi mesi di attività, la nuova Galassia
Sport saluta il 2013 con un bilancio decisamente
positivo ed apre il 2014 in maniera promettente.
Sia dal punto di vista sportivo che sociale. L’ultimo impegno dell’anno ha visto uscire vincitori i
ragazzi della categoria Giovanissimi Cadetti, che
il 21 dicembre hanno affrontato gli avversari del
Biagio Nazzaro sul difficile terreno di Chiaravalle.
Le due squadre, ben preparate dai rispettivi staff
tecnici ed organizzate sul campo, hanno dato vita
ad un piacevole incontro, a tratti anche equilibrato.
Alla distanza però sono emerse le qualità offensive
della Galassia Sport, che si è imposta per 6-1, con
le realizzazioni di Gubinelli (4), Zepponi e Petroni.
Con questa vittoria la Galassia Sport si attesta
al quarto posto del campionato Cadetti, grazie
alla striscia di cinque risultati positivi, una bella
rimonta dopo la partenza un po’ blanda di inizio
campionato. Apertura del nuovo anno ugualmente
scoppiettante per la categoria Giovanissimi. I fuochi sono iniziati sabato 11 gennaio nell’incontro
di vertice con il Vallesina City, svoltosi presso il
Vecchio Campo Sportivo di Fabriano. Nonostante
il valore dell’avversario, i ragazzi della Galassia
si sono imposti mostrando una certa superiorità,
sottolineata dal netto risultato finale di 3-0. Due
le marcature nel primo tempo, realizzate da Mo-
28 sport.indd 2
scatelli e Pecci, su punizione, una nel secondo
tempo, realizzata da Gubinelli su rigore. Con questa ennesima vittoria la Galassia consolida la sua
prima posizione in campionato a punteggio pieno
insieme alla Jesina. Se uniamo i brillanti risultati
delle due squadre Giovanissimi a quelli confortanti
delle categorie Esordienti (2001-2002) e Pulcini
(2003-2005), otteniamo dunque un quadro molto
positivo di questi primi mesi della nuova gestione.
Bel lavoro dunque quello portato avanti dallo
I ragazzi della Galassia Sport
Staff Tecnico guidato da capitan Giorgio Giannini,
coadiuvato da Danilo Sampaoli (Giovanissimi),
Sergio Salimbeni (Esordienti), Alessio Martellucci
(Pulcini) e Cristiano Cardoni (Portieri), Simonetta
Venturi e Gabriele Pellicciari per i fantastici bambini della categoria Primi Calci (2006-2008) e il
loro contributo alla preparazione atletica di tutte le
altre categorie. L'apporto dello staff e dei ragazzi
va ben oltre i risultati sportivi.
La bella serata del 21 dicembre, che abbiamo
trascorso tutti insieme per festeggiare la chiusura
della stagione 2013 e scambiarci gli auguri per il
Santo Natale ed il nuovo anno, è stata l’ennesima
testimonianza del clima estremamente positivo
che si è creato all’interno della società, nonché
dell’amicizia che regna fra i ragazzi, i loro genitori e lo staff. Saper stare insieme e collaborare in
armonia con rispetto reciproco sono valori che la
Galassia Sport sta cercando di trasmettere ai suoi
giovani atleti, assolvendo così al ruolo educativo
che la società e in particolare tutte le scuole calcio
debbono avere.
E’ con lo stesso spirito che auguriamo a tutti gli
atleti e alle rispettive famiglie, sia quelli della
Galassia Sport sia quelli delle squadre avversarie,
un sereno 2014.
Marco Spuri
15/01/14 10.45
L'Azione 18 GENNAIO 2014
29
>FUORI PORTA<
Talento poetico nel carcere
Un laboratorio di scrittura creativa a Villa Fastiggi. Parla Ramundo
S
di SILVIA RAGNI
i è svolta il 7 dicembre
scorso, presso la Casa
Circondariale di Pesaro,
la presentazione del libro “Lettere. Parole da dentro.”,
raccolta degli elaborati prodotti
dai partecipanti ai laboratori di
Scrittura Creativa realizzati a Villa
Fastiggi dalla Cooperativa L’Officina. Abbiamo incontrato Alberto
Ramundo, coordinatore dei corsi,
per una conversazione incentrata
sulla struggente poetica che emerge
dagli scritti dei detenuti e sul carcere in senso lato. “Lettere. Parole da
dentro”, edito da L’ Officina, può
essere richiesto in libreria citando
il codice ISBN 978-88-97711-06-3.
Come sono stati organizzati,
quest’ anno, i laboratori?
Gli ultimi due mesi siamo riusciti
ad integrare anche la sezione maschile, infatti si troveranno nel libro
anche scritti di ragazzi. Il tema di
quest’anno era scrivere una lettera. Scrivere lettere è qualcosa di
familiare, di intimo, di lanciato a
cercare gli occhi di qualcun altro
che leggerà, proprio per questo
rappresenta una trasgressione,
una vera trasgressione che supera
i vincoli imposti da vecchie idee
gocciolanti di pregiudizi. Con
questo libro uomini e donne del
nostro tempo si ritrovano nell’essenza del cercare parole che possano oltrepassare le mura insieme
ai fogli di carta, una scrittura che
può portare ai picchi più alti dei
valori più sublimi, ad un mondo
in cui ciascuno possa navigare più
ampiamente nella vita secondo la
propria autentica etica, timone e
non catena, vela e non sperone. E’
stato un tema bellissimo e di cui i
ragazzi e le ragazze hanno scritto
molto, infatti abbiamo pubblicato
un libro di 336 pagine.
Quali interlocutori appaiono più
frequentemente nelle lettere?
Le lettere sono indirizzate a molte
espressioni dell’Universo: lettera al
vento, lettera a qualcosa che se n’è
andato e a qualcosa che rimane, lettera al fuoco, all’amicizia, a qualcuno a cui vorresti dire qualcosa,
alla rabbia, alla donna, all’uomo,
alla pigrizia e molti altri temi fino
ad arrivare alla lettera a se stessi.
Come si è svolta la presentazione
del libro?
E’ stata molto emozionante . C'erano due musicisti (uno con la fisarmonica, l’altro con le percussioni)
e tre voci recitanti. Quest’anno
è stato particolarmente difficile
presentare il libro perché era dedicato a due persone: Giovanna e
Said. Giovanna è morta in carcere
per un malore, era molto malata e
magari non doveva stare li, è morta
mentre andava al colloquio con il
figlio. Said si è ucciso, impiccato
con i lacci delle scarpe, solo, senza
alcun aiuto, nella sua cella. Queste
due morti ci hanno colpito
molto perché avevano fatto
un cammino con noi per mesi
e come ho scritto sul libro
“Erano a pochi passi da noi”
… “in una società, chiamata
civile, di cui anch’io faccio
parte, e di cui anche il carcere fa parte, che non riesce,
anche con tutti gli sforzi
positivi delle persone che
ci lavorano, a rispettare gli
esseri umani”.
In una realtà esterna minata dalla crisi e dalla disperazione
il carcere diventa, per paradosso,
il luogo in cui prendere le distanze da un mondo disastrato?
La situazione che stiamo vivendo in questo momento la si vive
in carcere come la si vive fuori.
Dobbiamo renderci conto che in
carcere ci sono persone: donne,
uomini, che provano sentimenti,
rabbia, amore come tutti noi. Lo
sbaglio maggiore è pensare che il
carcere sia un’altra cosa da noi, sia
una società al di fuori della nostra.
Con questa cultura dell’ignoranza
non potremo mai risolvere i grandi
problemi che ci sono in carcere.
Finché noi non ci renderemo conto
Vitali Rosati, mostra a Ferrara
Sì è conclusa lunedì 6 gennaio a
Ferrara, nella storica cornice della
Porta degli Angeli, “La passiflora
non è una passeggiata en plein air”,
personale di Rita Vitali Rosati organizzata dall’associazione Yoruba.
Inserita nell’ambito del progetto
Città/Territorio/Società promosso
dalla R.T.A. Porta degli Angeli
ed allestita in collaborazione con
la Galleria Marconi di Cupra Marittima (AP), “La passiflora non è
una passeggiata en plein air” si è
avvalsa del patrocinio del Comune
di Ferrara Circoscrizione 1 ed è stata inaugurata il 14 dicembre scorso.
“Quello proposto da Rita Vitali
Rosati è un percorso drammatico
e intenso – spiega la curatrice M.
Letizia Paiato – che attraverso la
metafora della passiflora, del fiore
appassito, affronta temi esistenziali
legati alla sfera della sofferenza
interiore e del dolore. “A Ferrara
l’artista ha esposto tre grandi
fotografie, che rappresentano un
nuovo tassello della sua ricerca e
che si aggiungono e completano
la serie “Passionflowers” iniziata
nel 2008, una fragile installazione
appositamente studiata e realizzata per gli spazi della Porta degli
Angeli e un’opera inedita, il video
“Volete lasciare un messaggio?”.
L’ inaugurazione è stata anticipata
dalla presentazione del libro “La
passiflora non è una passeggiata
en plein air”, da cui il titolo della
stessa esposizione: un volume
fotografico accompagnato dagli
intensi e profondi testi poetici di
mano dei più interessanti autori
29 fuori porta.indd 2
di poesia contemporanea presenti
oggi sulla scena italiana.
A presentare il volume è stato il
giovane critico letterario Matteo
Bianchi, già autore di vari volumi
di poesia, che ha dialogato con
l’artista addentrandosi in quel
profondo e intenso legame che lega
l’arte all’esercizio poetico. Paolo
Ruffilli, poeta e critico ospitato
dall’ artista nel volume, ha commentato: “L’occhio di Rita Vitali
Rosati ha sempre uno scarto immaginoso, ragion per
cui lei personalmente ha sempre
avuto un rapporto
preferenziale con i
poeti e da fotografo qual è ha sempre
rappresentato la
realtà (delle cose e
delle persone) con
un passo poetico,
spesso in una reciproca collaborazione tra il fotografo e i poeti, come
in 'La passiflora
non è una passeggiata en plein air',
esemplare catalogo
della sua poetica
fotografica“.
Yoruba ha inoltre
avviato, in occasione della mostra,
una collaborazione con Areagiovani del Comune
di Ferrara, che ha
previsto la parte-
cipazione di alcuni ragazzi nella
realizzazione di una ripresa video
della giornata inaugurale ed il loro
coinvolgimento nelle aperture della
Porta degli Angeli, dove accoglievano e spiegavano al pubblico la
mostra.
Silvia Ragni
Un'immagine tratta dal libro
“La passiflora non è una passeggiata
en plein air”
di Rita Vitali Rosati
che anche lì ci sono persone, che
hanno sbagliato, magari delle volte
facendo anche cose orribili, ma che
anche loro fuori hanno: mogli, figli,
mariti, persone che soffrono.
Dobbiamo capire, soffermarci a
pensare che se noi non rispettiamo
l’essere umano siamo come quelli
che hanno ucciso, che hanno violentato eccetera. Dobbiamo cercare
di capire con il cuore, tirare fuori
l’amore e non il senso di vendetta,
altrimenti tutti dovremmo stare lì.
Un’ultima cosa: bisogna cominciare a parlarne nelle scuole, noi
quest’anno cercheremo di fare un
documentario.
Tra le lettere incluse nel libro,
quale ti ha colpito in modo particolare?
In ogni lettera c’è qualcosa di
meraviglioso, di unico. Ma una mi
ha colpito particolarmente: è uno
scritto di Said, il ragazzo che si è
impiccato.
Parlavamo di scrivere una lettera a
quello che se ne andava e a quello
che rimaneva e lui si è avvicinato
a me e mi ha detto che non sapeva
come spiegare che per lui se ne
andava la paura di amare e rimaneva l’amore. Ha scritto: “Ho perso
una lacrima nell’oceano. Quando
la troveranno, smetterò di amarti“.
Ci sono anche persone come Said,
in carcere.
PSICOLOGICA...MENTE
a cura della psicologa Valeria Catufi
“Ci incontriamo
su... Facebook!”
Un tempo ci si incontrava al bar, si passeggiava al giardino chiacchierando del più e del meno.
Oggi ci si incontra su Facebook! “Mi ha chiesto l’amicizia!”, “Ti
ho taggato!”, “Mi piace” sono espressioni non legate ai tradizionali
rapporti umani, ma rientrano nel portale di Facebook.
Facebook, come altri siti denominati “Social Networks”, rappresenta
un aggregatore di persone che cercano e vogliono mantenere contatti
con vecchi e nuovi amici, condividendo foto, video e contenuti
della propria vita.
Accanto alle caratteristiche positive di visibilità, condivisione,
recupero di vecchie amicizie e nascita di nuove, sono comparsi
anche aspetti negativi.
Si parla di “Social Network addiction” e “Friendship addiction” e
sono una sorta di dipendenza da connessione, da aggiornamento e
controllo della propria pagina web e da ricerca di nuove amicizie
virtuali.
La dipendenza dai Social Networks sembra essere dovuta al forte
senso di sicurezza, di personalità e di socialità che tale forma di siti
sono in grado di fornire, ma queste dinamiche sviluppano sintomi
di dipendenza, isolamento sociale e conseguenti difficoltà delle
principali sfere vitali come quelle lavorativa, familiare, sociale,
affettiva, ecc.
Infatti, in alcuni casi si notano ritardi o assenze a scuola o a lavoro,
graduale isolamento, rottura di rapporti affettivi, disgregazione del
gruppo amicale.
In alcuni si sviluppano anche ansia, pensieri fissi, attacchi di panico.
Possono, inoltre, subentrare problemi fisici come emicrania, stress
oculare, iper sudorazione, tachicardia, tensioni, crampi e/o dolori
muscolari (a causa delle numerose ore passate davanti al computer),
forte stanchezza.
Cerchiamo di incontrarci … al Corso!
Per informazioni e domande: Dr.ssa Valeria Catufi - valeriacatufi@
virgilio.it
15/01/14 10.46
30
>DIALOGO<
L'Azione 18 GENNAIO 2014
Essenza creativa
Una qualità fabrianese da esportare all'estero
di PAOLO GIONCHETTI
A
nche il Capodanno è passato, con
sè ha portato via
un anno intenso,
introducendo un altro alle
porte, pieno di buoni propositi e alacrità d’intenzioni.
Rimettendoci in forma sia
fisica (diete, atività ginnica)
che mentale (lavoro, studio)
per affrontare al meglio le
sfide propinate tutti i giorni,
abbandonando le dicotomie
crisi e lavoro, catastrofismi
di tasse elevate, per riuscire
nell’intento di rivalutarsi di
mettersi in gioco credendo
di più a noi stessi. Affermando le proprie potenzialità riuscendo a valorizzare
quello che si fa al meglio.
Anche Fabriano è testimone
dell’essenza del saper fare
e del creare, con delle salde
radici territoriali, esportando
anche all’estero la propria
arte, come ad esempio la
tradizione cartaia sbarcata
a Washington, nell’iniziativa
Anno della Cultura Italiana
negli Stati Uniti. La manifestazione è stata ospitata
nell’ambasciata italiana, dal
titolo “Fabriano 1264 - 750
anni di carta d’occidente, per
portare cultura, diffondere il
sapere, avvicinare i popoli”,
l’evento ha proposto una
selezione di varie filigrane
sia storiche che moderne,
accrescendo la rilevanza del
made in Italy unico nel suo
genere, connubio di arte,
manualità, storia e capacità
Roberto Stelluti,
la carta fabrianese
a Washington
d’inventiva. Punto comunitario quello della carta,
anche Fabriano Boutique
store della Fedrigoni, apre
a Londra, nel quartiere Neal
Street a Covent Garden,
portando a conoscenza del
popolo inglese la qualità dei
prodotti, allargando così i
vari punti vendita sparsi per
le principali città del mondo,
affiancando trasversalmente
anche l’arte della conoscenza,
effettuando vari
corsi da quello
c a l l i g r a fi c o a
quello degli origami, tenutosi il
primo nello store
di Verona, il secondo nello store
di Firenze. Ma
non finisce qui:
Fabriano sta diventando un ricettacolo di creatività, un evento molto interessante si
è appena concluso, esprimendo
con allegoria e
satira gli eventi
dell’Europa, sto
parlando delle vignette,
esposte al Museo della Carta
e della Filigrana con il titolo,
“Il Tratto d’Europa”, una
collettiva di vignettisti che
collaborano per le maggiori
testate giornalistiche europee, con l’obiettivo di affrontare i temi sociali e etici con
irriverentismo, annichilendo
l’apparente leggerezza del
contesto.
Combattiamo questa “modernità liquida” formula
scritta dal sociologo e filosofo Zygmunt Bauman,
secondo il quale si sono “liquefatti” i legami tra gli individui, disgregandosi anche
i legami sociali, ora più che
mai con lo smantellarsi delle
sicurezze e la mercificazione
dell’esistenza. Bisognerebbe
cercare di rafforzare i legami
d’appartenenza alla comunità, riallacciando legami
comunitari escludendo in
maniera forte la dissoluzione
dell’integrazione sociale.
Ricercare in noi stessi quella
carica autentica di passione
che ci spinge nell’inventiva
nel voler produrre un qualcosa per noi e per la società.
Miglior presepe,
idea coinvolgente!
Davvero una bella iniziativa quella lanciata dal parroco don
Andrea Simone di Melano. Ogni anno nelle nostre case realizziamo dei presepi che purtroppo restano “nascosti” alla maggior parte della gente per cui ne è nata l’idea di farli conoscere
con un concorso che avrebbe premiato i primi tre presepi:
quello più originale, quello più tradizionale e quello più ...in
famiglia! Tutto è cominciato con una iniziale passa - parola a
cui ha fatto seguito un lungo elenco di “volontarie” iscrizioni.
Poi “qualcuno” ha iniziato a bussare alle porte delle case di
Melano e Cupo ma siccome gli scatti non potevano restare nascosti, qualcun altro ha pensato bene che dovevamo
metterli su facebook e così è iniziata la gara interattiva
che ha visto la partecipazione di moltissime persone. La
“rete” stava impazzendo. Tanti erano i presepi che stavamo
“caricando” ma anche questo ancora non sembrava bastare,
qualcuno continuava a bussare... I presepi valutati sono stati
poi premiati il giorno dell’Epifania, abbiamo avuto degli ex
aequo in tutte le categorie ma se siete curiosi di vederli dal
vivo... mi spiace temo che per quest’anno sia troppo tardi,
ma per il prossimo ci possiamo attrezzare! Un grazie davvero
sincero al nostro parroco che partendo da un’apparentemente
semplice proposta ci spinge ad uscire dalle nostre case, ad
incontrare i nostri “vicini” di casa, a portare un augurio o, a
volte, anche solo un sorriso.
I parrocchiani di Melano-Cupo
Chiusura d'anno in casa Unitalsi Le Fosse Ardeatine,
Una cerimonia religiosa, un pranzo e la consegna di doni
Domenica 8 dicembre si è concluso un altro anno
di fruttuoso e fraterno lavoro dei volontari Unitalsi
Già, l’appuntamento era per le 10.30, ma fin dalle
10 ci si era ritrovati tutti presso la sala convegni
dell’Hotel Gentile da Fabriano. Ottimi organizzatori
i fratelli e le dame
delle sottosezioni di
Fabriano e Sassoferrato hanno trovato
posto a tutti i disabili, non disabili,
anziani e non… insomma c’eravamo
tutti! C’era anche
il nostro sindaco
Giancarlo Sagramola, che non fa mai
mancare quella buona parola, come dice
egli stesso. Stretti
affettuosamente da
un vincolo di amore
fraterno, ci siamo messi in attesa di don Aldo Mei che
celebrerà la Santa Messa con noi. Oggi è la giornata
dell’Adesione e l’attesa è sempre più trepidante. Intanto qualcuno ci ha raccontato le emozioni vissute
nell’udienza di Papa Francesco con Unitalsi, ma
ecco don Aldo! Inizia la Messa (la scrivente sempre
a prestito di aria, talmente emozionata che riesce
perfino a cantare i primi due canti), durante il rito don
Aldo ci ha spiegato con grande maestria il concetto
di Immacolata Concezione e ha presenziato anche
alla cerimonia di Adesione dell’Unitalsi. Qualche
parola di presentazione della presidente dell’Unitalsi,
Emanuela Frabroni, e i richiedenti vengono chiamati per nome…
Francesco… Angelo… Aldo… e
poi Marco… Cristina… Paolo… e
così via tutti a pronunciare quelle
piccole brevi frasi,
cariche di impegno così grande.
Il loro sorriso è
pieno di gioia, la
loro disponibilità
sempre puntuale.
La Messa è finita,
don Aldo Mei ci
saluta e ci augura
buon pranzo. Tutti i presenti sono stati invitati. Siamo
in 160 e con l’efficace azione dei fratelli e sorelle
Unitalsi in poco tempo siamo già tutti sistemati a
tavola, parecchi in carrozzella, molti anziani e tanti
altri ai quali l'Unitalsi è sempre stata vicino e continuerà a stare vicino. Il clima che si respira è un clima
di serenità e di amicizia. Durante il pranzo, tra una
portata e l’altra, è venuto a salutarci anche il Vescovo
Monsignor Vecerrica.
C’è stata anche la consegna di
alcuni doni per la presidente e per
i due volontari che a settembre
scorso erano con noi a Lourdes.
Semplicemente dei sassi raccolti
nel greto del fiume Gave che
scorre proprio davanti alla Grotta
delle Apparizioni, ora decorati e
personalizzati. Il tempo è stato
animato da giochi a quiz e canti.
Belle voci tra gli invitati, tra i
quali Sergio Guidi, che in fatto
di canto nulla gli si può dire!
Così è finita questa bellissima
domenica di festa. Appuntamento
al prossimo anno!
Luigia Morra
30 dialogo.indd 2
un massacro da evitare
Vorrei inviare tramite il vostro: ”Sì, sì–No, no” un pubblico ringraziamento
ai sacerdoti della Fraternità di S.Pio X di Albano Laziale per non aver rifiutato “unici tra cotanto senno” i funerali religiosi al cattolico Priebke del cui
cadavere, ridotto in polvere, le Belve (quelle vere!) avrebbero voluto disfarsi
gettandone le ceneri nel fi ume Tevere; episodio non del tutto nuovo presso
quel popolo di Roma che, di conquista in conquista, sfugge ormai anche alla
norma antica del “parce sepulto” e non considera più un peccato neanche lo
sfregio ai cadaveri, ma guidato da falsi profeti operanti sul campo ed appoggiato dai nuovi capi (preti, prelati, presuli, vescovi e Papa) viene sospinto oltre
per nuove sacrileghe vie, non più verso la salvezza ma verso la perdizione.
Grazie per aver smantellato con coraggio l’ennesimo tentativo di gesuitica
ipocrisia con cui la nuova religione, fatta dall’uomo per l’uomo moderno, vuol
distruggere quella fatta da Dio per l’uomo a Sua immagine. Con l’esempio
e con la continua difesa della tradizione essi ci ricordano che non basta una
“inzuccherata” d’amore per trasformare il male in bene e che, come dice S.
Paolo nella lettera ai Galati: Su chiunque si azzardi a cambiare soltanto una
parola di quelle dette da Gesù, nostro unico maestro (fosse anche un angelo!)
cada l’anatema. – Ed a Voi che, fidi guardiani della tradizione, continuate a
difenderla a prezzo di qualsiasi sacrificio, vada ancora una volta il mio grazie
ed il mio incoraggiamento. Vostra Maria Giuditta Boldrini.
Con questo scritto di Maria Giuditta Boldrini si chiude, per ora, una vicenda
storica che ha interessato l’ultimo settantennio; dalle “Fosse Ardeatine” alla
morte di Priebke. Da detta vicenda nessuno è uscito pulito, iniziando dai governi che si sono succeduti, ai partigiani, alla magistratura ed infine la chiesa
di Roma. Al momento, quali sono le considerazioni che si possono fare sulla
vicenda evitando, per quanto possibile, di essere di parte?
Quello delle Fosse Ardeatine è stato un massacro che si doveva evitare e che
più che una azione di guerra, come ipocritamente l’hanno definita, è stata una
azione imprevidente e irragionevole. Gli eroi sono quelli che salvano la vita
degli altri e non quelli che la mettono a rischio con le loro bravate. Una azione
di guerra ha logica quando non ha un prezzo di vite così alto.
L’imboscata tesa ai militari tedeschi è stata una inutile vigliaccheria per la
quale si sapeva che avrebbe determinato una feroce reazione contro poveri
innocenti, in una guerra senza il rispetto delle regole. La strage delle Fosse
Ardeatine fu un crimine di guerra ordinato da Kappler ed eseguito da un ufficiale subalterno (Priebke) che al dovere univa una naturale e feroce volontà
di vendetta per l’eccidio dei giovani connazionali. Dopo la cattura, Priebke
viene processato in Italia e i giudici prima lo assolsero e poi minacciati dagli
ebrei romani, gli stessi giudici lo condannarono. Infine la morte di Priebke;
lui fermo nella sua convinzione di aver fatto in proprio dovere e il popolo
italiano, il governo argentino e tedesco ed anche la chiesa della diocesi di
Roma, incapaci di avere pietà; non di assolverlo ma di avere la compassione
che si deve ad un corpo inerme di un essere umano. E’ noto a tutti che le
stragi compiute dai vincitori non sono mai dei crimini. Non ci sono parole per
esprimere l’assurdità a cui arriva il genere umano accecato dall’odio di una
guerra spietata. Ai posteri il giudizio finale, ma sin da ora si può affermare
che tutti, poteri e personaggi coinvolti, hanno mostrato il loro lato peggiore.
Gianni Trecciola
15/01/14 10.48
31
>DIALOGO<
L'Azione 18 GENNAIO 2014
Nel mondo di oggi ciò che è imperfetto non ha diritto di esistere
Qual è l'uomo che vogliamo?
di ADELE GIOIA
E’
nitido il ricordo. Siedo su un banco di legno con la ribaltina,
con un buco rotondo
che contiene il calamaio dove attingere il pennino (quanti peluzzi
fastidiosi!) attenta alla maestra che
con voce ferma e chiara espone,
come fosse una fiaba, l’apologo di
Menenio Agrippa.
Nelle sue mani il mio ricordo mette
verghe di legno: ognuna, da sola,
non ha forza, ma unita alle altre,
rende difficile, se non impossibile,
lo spezzarla.
Oggi so che le verghe sono frutto
della mia fantasia, incantata dalla
narrazione, ma il messaggio è
chiaro: nulla di valido è realizzabile
senza l’intesa e la collaborazione
di tanti. Il messaggio è rimasto.
Ne traggo due considerazioni. La
prima sul determinante potere che
hanno il comportamento e le parole
degli adulti - genitori o docenti
che siano – sulla formazione dei
fanciulli. Non sempre se ne ha
consapevolezza. I grandi ‘educano’
comunque, poco attenti alle conseguenze dei loro comportamenti.
E’ una consapevolezza che si va
perdendo quando si resta affascinati
da una parola luminosa: libertà. In
nome di questo sacrosanto diritto,
il singolo (la fragile verga) ritiene
di poter agire avendo di mira ‘solo’
il suo proprio diritto, ignorando e
talvolta cancellando il diritto dei
più deboli ed indifesi. Tutto quanto
di bello e grande è stato realizzato
nella storia è frutto dell’opera solidale e concorde di più persone,
spesso con il sacrificio della loro
vita. Artisti, esploratori, santi hanno contribuito al progresso umano
e culturale di quanti sono nati dopo
di loro.
Base e protagonista di questa umana avventura è stata la famiglia.
Con leggi e costumi diversi, ma
sempre nel rispetto della natura.
L’uomo di oggi, accecato dai poteri
che la tecnologia gli offre, pensa di
poter sovvertire la natura.
Si sente padrone della vita (che
può ‘creare’ in laboratorio) e della
morte, guidato dalla teoria dello
scarto: ciò che appare imperfetto
non ha diritto ad esistere, quanti
perdono lucidità o sono malati possono essere ‘aiutati’ a morire anche
se bambini. Ognuno ha diritto di
scegliere il suo sesso, di cambiarlo
quando gli aggradi. I figli? E’ indifferente che abbiano o no un padre e
una madre purché siano un perfetto
prodotto tecnologico.
E’ una concezione che cancella la
natura dell’uomo quale lo abbiamo
conosciuto come protagonista della
Storia.
E’ importante che se ne abbia
consapevolezza. E’ questo che si
vuole? E’ questo che consentirà
l’appagamento delle aspirazioni
umane? L’essere ‘creatore’ porterà
o no al dominio di pochi detentori
del ‘progresso’ tecnologico, su
esseri ridotti a robot inconsapevoli?
E’ indispensabile riflettere su quanto ci viene proposto e non stancarci
di difendere la nostra concezione
dell’uomo.
La libertà, che è vera solo se responsabile, diviene, quanto la si
consideri come bene egoistico da
difendere, schiavitù.
Una Confraternita Il mio resta solo un sogno...
da... Buona Novella
Percorrendo via Ramelli mi
sono tornati in mente frammenti di racconti degli anni
‘20 ascoltati distrattamente
molto tempo fa. Pomeriggi
d’estate, ragazzini che da
Sant’Agostino scendono la
discesa per raggiungere il
vicino ponte delle Moline,
canne da pesca rudimentali
in mano. L’intenzione,
insidiare gli abitanti di
quelle acque, i leggendari
“capesciotti”, pesciolini
particolarmente esigenti
in fatto di qualità delle
acque e, per questo, oggi
inevitabilmente estinti. Le
eventuali catture, non avendosi in quel tempo alcuna
seria considerazione per la
tecnica di pesca “no kill”,
finivano allegramente in
padella ad integrare cene
presumibilmente frugali.
Lodevole iniziativa della Confraternita del Cristo Morto di MelanoCupo, quella svolta lo scorso sabato 4 gennaio.
I confratelli, divisi in gruppi, hanno fatto visita agli ospiti di Santa
Caterina, della Madonna della Rosa e della Buona Novella. Il pomeriggio è trascorso in un clima sereno e augurale e gli ospiti
hanno apprezzato la compagnia offerta dai confratelli.
La confraternita tutta ringrazia le strutture interessate per l’accoglienza riservata e nella speranza di altre iniziative di umana solidarietà augura un felice 2014 a tutti gli amici e conoscenti.
Confraternita Cristo Morto
Un Capodanno
con il "Città Gentile"
Il 31 dicembre per la prima volta in assoluto nelle rinnovate sale del
Circolo “Città Gentile” abbiamo vissuto il veglione di Capodanno per
salutare insieme il vecchio anno ed iniziare il 2014.
Sono intervenuti alla festa circa cento soci, che hanno salutato in compagnia ed allegria questo evento deliziandoci con un gradevole cenone.
L’allestimento delle stanze ed il servizio catering è stato affidato al Ristorante “Cavallo Pazzo”, tutto è stato seguito con scrupolo dal titolare
Fabrizio Palanca che si è avvalso della collaborazione di cinque camerieri
che hanno servito con eleganza il ricco menù.
La serata si è conclusa con l’arrivo del sindaco Giancarlo Sagramola e
di sua moglie che hanno voluto essere presenti per brindare insieme ai
partecipanti, dimostrando ancora una volta quanto le iniziative del centro
sociale “Città Gentile” rappresentino momenti importanti per il tessuto
sociale della nostra città.
L’immagine odierna, con
cui ho tentato il confronto,
mi è apparsa tristemente
lontana da quei racconti.
Tunnel in cemento armato,
costruzioni fatiscenti, rifiuti di vario genere, effluvi
maleodoranti...mi sono
sembrati un habitat improbabile per qualsivoglia
specie ittica, molto probabile, invece, per tutte quelle
tipologie di roditori ed
insetti tra le meno gradite
in una forzata convivenza
con gli umani.
Nino Annese
Non ho potuto non immaginare...la vista di nuovo decorosa ed il sito reso salubre, consentono ai ragazzini
di pescare, alle famiglie di frequentare senza più timore il nostro torrente e, sulla riva, approntare qualche
fumante grigliata di trote fario appena pescate. Magari non più per necessità di integrare la cena, solo per
respirare una serata di aria buona.
Inaudito...impossibile...evidentemente non ti rendi conto...le difficoltà...i soldi...i problemi...le difficoltà...i
problemi...i soldi...
Ma il mio è un sogno, ed i sogni hanno il vantaggio di non doversi perdere dietro queste “ordinarie” problematiche amministrative che toccano a chi ha l’onere di garantire la salute ed il benessere dei cittadini.
Romolo Capotombolo con il sindaco Sagramola
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