Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN) >Fabriano 6 Fabriano-Matelica euro 1,20 >Fabriano 8 >Matelica 15 n. 2 Anno CIII 18 gennaio 2014 >Sport Eliambulanza: un viaggio tra gli sprechi La povertà è sempre più presente Su il sipario al teatro Piermarini La Pallavolo è tornata al successo M E O L ai utilizzato l'hangar a San Cassiano, ora in cantiere ce n'è un altro.... Intanto la pista costa 4 mila euro d'affitto al mese. ntriamo nel mondo della Caritas diocesana, con i suoi numerosi interventi a favore dei bisognosi, che sono sempre di più... tto appuntamenti in programma: dalla commedia dell'arte a Shakespeare, dalle risate alla danza... Ecco la stagione 2014. 25 e ragazze fabrianesi di Porfirio Rossini si impongono 3-1 sulla Pieralisi Jesi e stazionano in una zona centrale della classifica. L'ossessione del tempo Ora che stiamo riprendendo i ritmi consueti post-natalizi dettati dalle nostre attività lavorative ci sembra che il tempo si sia come bloccato, non passi mai. Ed invece in tanti abbiamo colto l’espressione di un tempo che vola di fronte a parentesi festive desiderate e godute. Troppo in fretta, è già finito. Il tempo, già, non è sempre lo stesso. Passato, presente e futuro cambiano, mutano con il trascorrere del tempo. Come il tempo stesso. Sembrerà un paradosso, ma in fondo non lo è. Perché il tempo non è neutro, cambia con la percezione che ne abbiamo. Ma cos’è questa strana espressione che chiamiamo tempo? La risposta, giustamente celebre, di S. Agostino affidata alle sue “Confessioni” rimane sempre efficace. Il tempo è ciò che, se nessuno me lo chiede, lo so. Ma se voglio spiegarlo a chi me lo chiede, non lo so più. Una definizione semplice, non per nulla scontata. Il tempo, così come almeno è stato compreso sin dalle origini, non è niente di più che la consapevolezza del ritmo del giorno e della notte, delle stagioni, degli anni che passano uno dopo l’altro. Ma la cosa si complica se iniziamo a riflettere: già, perché un conto è il tempo, l’altro è l’idea di tempo che tutti noi abbiamo. Ecco la difficoltà che ha tanto impegnato filosofi e studiosi da sempre: il tempo non è per tutti uguale, perché tutti ne hanno una loro idea. La percezione del tempo non è indifferente. Basti pensare a cosa succede nella vita di tutti i giorni: siamo in qualche posto, magari in coda ad uno sportello o in un’autostrada e non passa mai. Poi la stessa identica situazione si ripete impegnandoci lo stesso tempo, però stavolta incontrando un amico con il quale chiacchierare e il tempo vola. Lo scriveva Samuel Beckett in un suo dialogo di Aspettando Godot: “Vladimir: ‘Questo ci ha fatto passare il tempo’. Estragon: ‘Ma sarebbe passato in ogni caso’-. Vladimir: ‘Sì, ma non così rapidamente’”. Il tempo è qualcosa di cui facciamo esperienza: a seconda di come lo viviamo, si presenta in maniera diversa. Passa, corre, fugge via. Oppure si dondola lento, come una cantilena stonata. Eppure non varia soltanto a seconda di chi lo vive. Muta anche con il contesto storico, sociale ed economico. E’ l’idea stessa di progresso, mutevole concezione che ha trovato epoche d’oro e altre di tragico declino. Prendiamo il Novecento, il secolo dell’accelerazione. Tutto è stato veloce: le innovazioni tecnologiche, le guerre fino allo sviluppo industriale degli anni Sessanta. E’ il momento della retorica del “tempo è denaro”, del non perdere l’occasione, del carpe diem. Tutto scorre veloce. Tutto invecchia presto. Basti pensare alla durata delle cose: come scriveva Gesualdo Bufalino, “una Balilla è (...) (Segue a pagina 2) Cosa abbiamo in Comune Q uattro elezioni a sindaco nel comprensorio (è esclusa solo Fabriano): si voterà a Genga, Sassoferrato, Cerreto d’Esi e a Matelica per la nomina del primo cittadino. Una tornata elettorale che si preannuncia all’insegna della crisi territoriale data la recessione economica, con molti altri punti in comune tra i vari comuni. Abbiamo analizzato la situazione interpellando i sindaci uscenti, alcuni ricandidabili e altri no. E conoscere le prospettive di un territorio a cinque Comuni. Servizi a pag. 3 di Alessandro Moscè e Carlo Cammoranesi Carlo Cammoranesi 01 prima.indd 2 15/01/14 10.48 2 >EDITORIALI< L'Azione 18 GENNAIO 2014 Una rivoluzione che sospira P di DAVIDE RONDONI aese di urla, di blocchi, di spintoni. Paese del malcontento. Della furia. Della malora. Abbiamo avuto per giorni davanti agli occhi una immagine di un Paese, l’Italia, stremata, alla deriva e arrabbiata. Un’immagine che non corrisponde al vero. Non del tutto. Spesso propagandata ben oltre la reale consistenza di un reale disagio. Una idea di Italia fondata sul malcontento e sul grido. Che finisce per coprire spesso problemi gravi e interventi da troppo mancati. È da un po’ che va avanti questa ‘moda’. Una maniera di condurre la battaglia politica fondata sul grido di guerra. Come se più gridando, si cambiassero le cose. La realtà non la si cambia gridando. Occorre la forza del sospiro. Che non è una cosa per cuori sentimentali, per anime belle. Il sospiro – come insegna la grande storia del monachesimo benedettino, risorsa in un’epoca di crisi ben più grave di questa – è anzi la parte più dura, più tenace di una persona. Noi sospiriamo per amore e per dedizione a qualcosa che ci riempie e oltrepassa il cuore. Occorre un forte sospiro, ovvero amare qualcosa di grande, per trarre ogni giorno la forza per provare a cambiare in meglio le cose che non vanno. Chiedete ai missionari che in molti luoghi del mondo hanno strappato alla malora situazioni terrificanti. Giravano gridando? Occorre sospirare per qualcosa che si ama con tutto il cuore per avere la forza di cambiare e per imprimere una forza di cambiamento alla realtà circostante. E anche quando il grido di protesta o di rabbia prorompe (e in certi momenti è giusto, è inevitabile che prorompa) potrà assumere forma costruttiva soltanto se pure esso, quel grido, poserà sulla forza di un sospiro. Di una dedizione a qualcosa di più grande di ogni tornaconto. Uomini che gridano possono forse muovere masse per un po’ di tempo. Ma solo uomini e donne che sospirano e ogni giorno si impegnano con la realtà – rugosa, diceva Rimbaud, ovvero faticosa – possono cambiare qualcosa. In questi anni troppa fiducia è stata raccolta e dispersa da urlatori di vario genere. A essi si sono opposti altri urlatori, o gente composta nei modi che però per il fatto di non essere urlanti non hanno dimostrato necessariamente di essere uomini del sospiro. Si sono rivelati, almeno in parte, uomini della conservazione e dell’immobilismo. Il sospiro fa meno scena dell’urlo. Ma è più rivoluzionario. Fa meno presa immediata sulle folle, ma è più lentamente e profondamente persuasivo quando incontra altre persone che ancora ne sono animate. L’urlo cerca il consenso immediato. Il sospiro ottiene il consenso del cuore. Il primo raduna militanti, il secondo svela compagni fraterni. L’urlo cerca la ribalta dei media (che spesso stolti e banali gliela concedono facilmente, pure troppo, quasi servili), il sospiro invece non ha strategie di comunicazione. Non esiste la banale, erronea contrapposizione tra ‘urlo’ e ‘conservazione’. Il sospiro è una grande forza di cambiamento. C’è un cambiamento superficiale voluto da chi urla e un cambiamento più profondo voluto da chi sospira. Ma da cosa si riconosce in questi tempi un persona del sospiro? Un tempo, in un momento grave in cui tutto cambiò in Occidente, una buona parte degli uomini si riconosceva e si radunava attorno all’abito e alle mura dei monasteri benedettini. I monasteri diventarono luoghi di preghiera di lavoro, di coltivazione della terra e del sapere. E di difesa, e di cura. In quei luoghi il sospiro verso il cielo di non molti uomini divenne una possibile nuova fiducia verso la vita per molti. Ma ora? Da cosa riconosciamo tal genere di persone? Occorre solo guardarsi intorno. Esistono non pochi luoghi di sospiro e di ripresa. Luoghi dove si scommette sul futuro di ragazzi e sulla cura di chi non ha risorse. Persone genialmente impegnate nella educazione e nel fare impresa. Nel non cadere nella tentazione della sola rabbia sterile. Persone che non gridano o se lo fanno, a volte, è per ricordare a se stessi e ad altri per cosa vale la pena sospirare e costruire. Esistono nel nostro Paese tradizioni diverse, di matrice religiosa o animate da buona volontà sociale che han dato prova di nascere da un sospiro profondo e genuino e di non esaurirsi nell’urlare facile. A queste tradizioni vive, presenti, nuove occorre che chi ha responsabilità pubblica guardi e da esse impari cosa e dove cambiare, cosa lasciar crollare e cosa rinnovare. Il sospiro rappresenta una forza di reale cambiamento. Ma deve essere presa sul serio. Se un’epoca di crisi si consegna agli uomini dell’urlo lascerà solo macerie e non provocherà cambiamenti positivi. Solo scontro e più malora per tutti. Per chi ha orecchie e cuore attenti, il sospiro è più forte e importante dell’urlo. Ma ci sono orecchie attente? Rifare, non disfare: la di oggi S di MARIO BARTOCCI pread. Riservata al gergo iniziatico di banchieri e finanzieri, la parola è entrata nell’uso comune, in questi ultimi anni, a sintetizzare, forse un po’ superficialmente, i mali dell’economia italiana. In realtà, spread è termine inglese dai molti significati, come avviene spesso nei vocaboli di questa lingua; fra i tanti, il più adatto al nostro caso sembra essere quello dell’Oxford Dictionary, che lo definisce – anche! - come “the difference between two rates or prices”. Ancor più puntualmente, lo spread di cui si parla comunemente da noi è la differenza fra i tassi dei nostri titoli pubblici italiani e quelli tedeschi. Perché il confronto con quelli tedeschi, è facile dirlo: perché l’economia della Germania è da qualche tempo quella più sana e più dinamica dell’Unione Europea, e se vogliamo misurare seriamente i ritardi dell’Italia, bon gré mal gré, dobbiamo confrontarci con i primi e non con gli ultimi della classe. E’ chiaro che più stretto è lo spread e più bassi sono gli interessi che l’Italia deve pagare sul suo debito pubblico e più bassi quelli che le banche italiane potrebbero – potrebbero! praticare ai loro clienti. Ma esso misura indirettamente anche Sorta nel 1911 soppressa nel 1925 risorta nel 1945 Direttore responsabile Carlo Cammoranesi Direzione, redazione e amministrazione Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10 60044 Fabriano (An) Te l. 0732 21352 Fax 0732 22330 www.lazione.com e-mail: [email protected] Autorizz. Tribunale Civile di Ancona n.11 del 6/09/1948 Amministratore Giovanni Chiavellini www.lazione.com 02 editoriali.indd 2 la fiducia che l’Italia riscuote sui mercati internazionali; una sua riduzione è quindi un indice di miglioramento di questo elemento, fondamentale per gli investitori esteri e per quelli italiani. Ora, dopo avere toccato livelli stratosferici, il nostro spread è sceso al di sotto dei duecento punti percentuali, cosa che non avveniva da oltre dieci anni. Tutti – o quasi - se ne sono legittimamente rallegrati e tutti – o quasi - hanno visto l’evento come la fine di un lungo incubo. Ma sono proprio questi momenti di sollievo che impongono la cautela indispensabile per non farsi travolgere dall’entusiasmo. E’ indubbiamente vero che l’economia italiana “ha sfebbrato”, come si usa dire, ma è altrettanto vero che il calo della febbre non significa quasi mai che il malato è guarito; anzi, è proprio il calo della febbre che dovrebbe consentire l’applicazione di cure più radicali e più intense, necessarie a ristabilire la salute. Non è necessario consultare medici e farmacisti, per sapere quali sono le cure necessarie all’Italia; se ne parla da tempo immemorabile ed hanno perfino un nome: si chiamano riforme. Il problema vero è che quasi tutte queste riforme comportano perdite di prestigio, di soldi, di posizione sociale per coloro che le dovrebbero attuare; i quali quindi, lo farebbero – e non è detto - solo sotto costrizione. Qualcuno crede Redazione Matelica Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc) Tel. e Fax 0737 787551 e-mail: [email protected] Impaginazione Tania Bugatti Ferruccio Cocco Daniela Pedica Editore Fondazione di Culto e Religione “Diakonia Ecclesiale” D.P.R. n. 99 del 2/5/84 Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione in abbonamento postale gr. 1 Aut. DCSP 1/1/5681/102/88LG pubb. inf. 45%. Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/2001. Stampa Rotopress International srl via Brecce - Loreto (An) Ogni copia € 1.20. L'Azione paga la tassa L'ossessione del tempo (...) già come una colonna dorica”. E’ il tempo della Lancia Aurelia guidata da Gassman, con al fianco Trintignant nel “Sorpasso” di Dino Risi. Un tempo dove si guarda al futuro, dove si vive forte la speranza di un avvenire radioso, promessa di magnifiche sorti e progressive. Ecco quindi che il tempo si dilata. Il domani sarà felice, se ne ha certezza, quindi l’oggi può durare pure un po’ di più. Ma il tempo è anche figlio della propria epoca. E dal benessere si scivola alla crisi che ci fa riconsiderare il nostro sentire quotidiano. Si vive alla giornata, il futuro appare non come una logica conseguenza. Nella crisi il tempo ne risente. Gli oggetti non invecchiano più come prima. Anzi, si riparano. C’è stato un momento in cui il domani altro non era che la dinamica inevitabile di ciò che costruivo oggi. Non è più così. Si è tornati al periodo di Victor Hugo, nella seconda metà dell’Ottocento, quando lo scrittore notava: “I tempi primitivi sono lirici, i tempi antichi sono epici, i tempi moderni sono tragici”. Nessun accenno ai tempi futuri. Viviamo del resto in un eterno presente, una dilatazione dell’oggi quasi a non voler affrontare ciò che ci spetta dopo la notte. E come consolazione ci si reinventa il passato per immaginare la bellezza del futuro. Oggi abbiamo tempo perché non ci appartiene un’immagine certa di futuro. Rimane la nostra capacità di fare del tempo ciò che preferiamo. E’ il tempo ritrovato di Marcel Proust nel suo capolavoro: “Il tempo che abbiamo quotidianamente a nostra disposizione è elastico: le passioni che sentiamo lo espandono, quelle che ispiriamo lo contraggono e l’abitudine riempie quello che rimane”. Ma il tempo, quello che occupa e dà consistenza al nostro vivere, è sempre qualcosa legato al modo di cogliere la realtà, al senso che ne diamo ad essa. E che condiziona decisamente il nostro umore e le nostre scelte. Da cui dipende il futuro. Allora non perdiamo altro tempo! Il 2014 ci spinge ad affrontare sfide cui non possiamo sottrarci. Carlo Cammoranesi che i ”forconi” siano lo strumento adatto, ma i forconi sono sempre stati utilissimi per distruggere, mai per costruire; e quello che serve all’Italia è rifare, non disfare. Altri pensano che il rinnovamento si realizzi seppellendo nel fango il mondo della politica; ma, più che d’infangamento, la nostra politica ha bisogno di pulizia, questa sì che sia energica. Noi non abbiamo la competenza neanche per formulare opinioni su quali debbano essere le riforme da compiere, ma ci sembra che, ristretto lo spread sugli interessi, molti altri spread restino da chiudere, se non da eliminare. Per esempio quello che ci vede largamente di sopra alla media europea per indice di diseguaglianza economica e sociale; o quello che ci vede secondi per livello di evasione fiscale, o, ancora, che ci pone fra gli ultimi nel conseguimento di un’istruzione superiore. Carità di patria ci impedisce di continuare nell’elenco, peraltro lunghissimo; possiamo soltanto dire che, a nostro avviso, soltanto un ringiovanimento radicale - non solo nella politica e non solo nell’età anagrafica, ma nella nostra intera cultura civile - può darci, se non certezze, qualche ragionevole speranza. per la restituzione di copie non consegnate. ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00 Amicizia € 60,00 - Sostenitore € 80,00 Europa e Bacino Mediterraneo € 165,00 Africa, Asia e America € 165,00 Oceania € 175,00 C.C.P. 17618604 intestato a L'Azione C.C.B. IT 36 U 05035 21110 410570009048 intestato a L'Azione presso Veneto Banca Ag. Corso della Repubblica Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003 informiamo gli abbonati che i dati da loro forniti per la sottoscrizione dell’abbonamento vengono trattati per l’espletamento di obblighi di legge e per finalità amministrative, attraverso l’utilizzo di strumenti e procedure idonee a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Il trattamento potrà essere effettuato sia mediante supporti cartacei, sia attraverso l’ausilio di strumenti elettronici. Informiamo altresì gli abbonati, che in relazione ai dati personali da loro forniti, potranno esercitare tutti i diritti previsti all’art. 7 del D. Lgs. n. 196/2003. L’informativa completa è disponibile sul sito www. lazione.com e presso la sede de “L’Azione”. Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3 della legge 250 del 7/8/1990. 15/01/14 10.52 L'Azione 18 GENNAIO 2014 3 >INCHIESTA< La voce dei cinque sindaci servizi a cura di ALESSANDRO MOSCÈ e CARLO CAMMORANESI Giancarlo Sagramola, Giuseppe Medardoni, Ripresa nel lavoro Il traino delle Grotte sindaco di Fabriano Il sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola fa il punto della situazione riguardo la sua città. “La vertenza Indesit si è chiusa come volevamo, cioè con un gesto eloquente che è stato il togliere lo striscione dal palazzo comunale. Si è registrata la condivisione del piano dell’azienda con le Rsu e con i lavoratori stessi che hanno scongiurato l’ipotesi degli esuberi paventati nel mese di giugno 2013. Anche alla Tecnowind una vicenda complessa è stata chiusa positivamente ed aumentano i segnali di ripresa. Alla J&P è stata rinnovata la cassa integrazione straordinaria e con l'ausilio degli ammortizzatori sociali gli operai possono tirare un sospiro di sollievo per un altro anno. Siamo consapevoli che il 2014 sarà ancora difficile dal punto di vista imprenditoriale e occupazionale, ma siamo altresì convinti che la speranza di risollevarsi dalla fase recessiva così delicata, non tarderà a venire. I lavoratori contano su se stessi e sulle loro capacità, non demordendo, ma le istituzioni hanno il compito di aiutare la città e il comprensorio a creare le condizioni perché si possa ancora fare impresa”. Insiste il sindaco: “Non trascuriamo l’artigianato e il terziario, che possono darci una spinta fondamentale, così come l'utilizzo del brand Unesco, un vero e proprio riconoscimento mondiale attribuito a Fabriano, città delle arti e dei mestieri. Spesso si pensa di aver ragione solo perché si pagano le tasse, ma vorrei ricordare che si pagano anche per il raggiungimento di un bene comune e perché vengano garantiti dei servizi all’intera collettività". Continua il primo cittadino: “Gli errori si fanno ovunque, ma la discussione deve avvenire serenamente, non alzando mai barriere. Auspico ancora la voglia di partecipazione in una città dove si fanno molte cose e dove specie il mondo associazionistico è vitale, sia nel settore del sociale, che della cultura, che dello sport. Non è vero che Fabriano è una città dormitorio. Ricordo inoltre che il municipio è la casa di tutti. Io sono disponibile a ricevere, come faccio abitualmente, coloro che mi vogliono parlare. Questo sarà l'anno dell'apertura della biblioteca multimediale, una struttura all’avanguardia, e del polo delle arti visive, per una maggiore e migliore concentrazione di servizi”. Paolo Sparvoli, sindaco di Matelica Prestigio nello sport Il nostro Comune è riuscito se pur a fatica a rispettare tutti i parametri imposti dallo stato centrale ed a garantire i servizi essenziali alla popolazione, mantenendo l’equilibrio finanziario che consentirà nuove possibilità di investimenti. Sul fronte occupazionale nonostante il momento difficile, il tessuto imprenditoriale matelicese al quale va il mio vivo ringraziamento per il loro grande impegno, sta reggendo abbastanza bene; anzi si ha in previsione la riapertura dell’ex Mediterranea, l’ampliamento dell’Ecoservice e perché no, anche qualche altro intervento a cui si sta lavorando, mirato al recupero occupazionale. Sul settore commercio si sta cercando di fare incontri per mettere in piedi strategie di rilancio, utilizzando al meglio tutte le opportunità. I lavori pubblici nel rispetto dei nuovi parametri di indebitamento garantirà una serie di interventi di grande interesse popolare vedi manutenzioni su tutte le infrastrutture comunali, parco cani, ampliamento cimitero centrale e quello della frazione Piane, rifacimenti di zone verdi attrezzate e il ripristino dei selciati in alcune zone del centro storico. Il settore urbanistica sta lavorando su alcune varianti che dovrebbero far ripartire il settore edilizio in grossa difficoltà. Sui settori cultura, servizi sociali, ambiente, agricoltura e servizi sociali si stanno seguendo diversi progetti, degni della nostra bella e dinamica cittadina. Sul nostro ospedale sperando che questa volta, dopo cinque anni di promesse disattese, la Regione Marche mantenga i suoi impegni, si aprirà il reparto di riabilitazione. Infine si prevede in maniera sempre più concreta una primavera scintillante sul fronte sportivo che sembra veramente vivere un momento magico su tutti i fronti, con la prospettiva di raggiungere traguardi mai avuti nella seppur storica tradizione sportiva matelicese. Ugo Pesciarelli, sindaco di Sassoferrato Bandiera arancione? L’inizio di ogni anno porta sempre con sé in dote un corredo di speranze e di prospettive migliori, soprattutto in tempi di crisi come quelli che stiamo vivendo e che stanno lasciando segni profondi di cui soffriremo anche nei prossimi anni. Questo 2014 vedrà concretizzarsi, per la nostra comunità, alcuni rilevanti progetti che l’Amministrazione comunale ha curato da tempo, che riguardano in particolare i servizi alla persona, la valorizzazione del patrimonio culturale ed artistico e la promozione del territorio. Diventerà realtà, ad esempio, la “Residenza protetta”, un progetto ambizioso, del costo di un milione di euro, realizzato al primo piano del nostro presidio ospedaliero. Con il compimento di tale progetto si daranno così risposte concrete alle esigenze della popolazione anziana e rappresenterà un passo fondamentale per 03 inchiesta.indd 2 sindaco di Genga Il 2014 sarà l’anno delle elezioni amministrative anche a Genga, ma il sindaco Giuseppe Medardoni non ci pensa, almeno fino ad oggi, nonostante sia ricandidabile per un secondo mandato. “Francamente finora abbiamo pensato a tutto meno che alla prossima tornata elettorale. Ci sono in piedi varie problematiche, tra le quali i danni provocati dall’alluvione di novembre alla viabilità e alle strutture cittadine e del comprensorio gengarino. Stiamo lavorando per ripristinare il tratto a senso unico alternato nell’area della Gola di Frasassi e stiamo reperendo fondi necessari per restituire l’utilizzo dell’asse viario nella zona tra San Vittore e le Grotte di Frasassi. Il marciapiede, in particolare, è danneggiato in diversi punti che presentano pericolose buche. Altri disagi sono legati agli ambulatori medici, momentaneamente spostati, al palazzetto dello sport, alle attività commerciali e ad alcuni stabili di proprietà privata fino a Genga Stazione”. Il sindaco Medardoni sottolinea l’importanza di una donazione recentemente effettuata dall’azienda Ariston Thermo, che dimostra attenzione e sensibilità per il territorio in un momento di particolare crisi, così come altre aziende del posto. “Questa somma di denaro sarà utilizzata nel migliore dei modi e decideremo a breve come spenderla”. Quindi le Grotte di Frasassi, sulle quali si concentra da sempre uno degli interessi primari dell’amministrazione comunale: “Le grotte hanno chiuso il 2013 in modo positivo, cioè con una leggera flessione del numero di visitatori (1,8% in meno, ndr). Nei primi giorni del 2014 si è registrata però un’impennata. Dal 10 al 30 le grotte rimarranno chiuse al pubblico per i lavori di manutenzione. Intanto abbiamo istituito un bando per la costruzione di una biglietteria-ufficio informazione nuova, così da migliorare l’accoglienza al pubblico”. Il sindaco evidenzia, infine, anche un altro bando di concorso: “Riguarda i lavori di ampliamento del museo di arte, storia e tradizioni locali, che è di proprietà della curia, ma che viene gestito direttamente dal comune. Lavori che attengono anche alla biblioteca, all’archivio storico, alla sala multimediale". David Alessandroni, sindaco di Cerreto d'Esi E la Pedemontana? Scade il mandato del sindaco di Cerreto d'Esi David Alessandroni: a maggio del 2014, infatti, ci saranno le elezioni per nominare il nuovo primo cittadino. Alessandroni non potrà ripresentarsi, dato che ha fatto due mandati. "Mi dispiace di dover lasciare in un momento difficile, date la crisi economica e la vicenda Tares, dai noi gestita con oculatezza, ma di fatto è come se un comune debba fare l'esattore per conto dello Stato. Non ho difficoltà ad ammettere che la Tares è stata introdotta con una legge vergognosa da parte del governo Monti". Come se non bastasse, in questi ultimi cinque mesi, Alessandroni avrà a che fare con un'altra tassa, la cosiddetta Iuc, da poco introdotta: "La nuova imposta attiene alla legge di stabilità del 2014. Si compone di tre voci che sono l'Imu sugli immobili diversi dall'abitazione principale, la Tari (tassa rifiuti, ndr) e la Tasi, che colpisce tutti gli immobili. L'unica certezza è che è possibile pagare in un'unica soluzione entro il 16 giugno di ogni anno. Siamo di fronte, davvero, ad una confusione mentale senza precedenti”. Il rammarico di Alessandroni è che non è stata ancora realizzata la Pedemontana per il tratto Fabriano-Matelica, nonostante se ne parlasse sin dal primo anno del suo insediamento. Cerreto d'Esi è attraversata da un fiume di mezzi privati e inevitabilmente l'inquinamento sia atmosferico che acustico si fa sentire. Quindi la costruzione della centrale di biogas: “Determinerà su tutto il territorio delle pesanti ricadute in termini ambientali ed economiche, a causa dell’inquinamento dell’aria con i cattivi odori sprigionati dall’impianto, costruito vicino al confine tra Cerreto e Matelica, ma soprattutto dall'andirivieni delle autobotti per il trasporto del liquame proveniente dalla bassa Vallesina. Ci si chiede, quindi, perché questa centrale non viene costruita nella bassa Vallesina, vicino ai principali allevamenti di suini, risparmiando quindi anche sui notevoli costi del trasporto". Infine gli aspetti positivi del decennio da primo cittadino. Afferma David Alessandroni: "Abbiamo migliorato o creato ex novo moltissimi servizi sociali. La casa di riposo e la residenza protetta sono fiori all'occhiello dell'ambito territoriale. Abbiamo riaperto il teatro Casanova che era chiuso da tanti anni. Per la prima volta Cerreto d'Esi ha ospitato un concerto lirico, peraltro seguitissimo. La manutenzione delle strade procede senza particolari problemi, come è sempre successo”. la realizzazione della futura “Casa della Salute” che restituirà piena funzionalità al nostro presidio ospedaliero. In ambito culturale figura la concretizzazione di un altro importante progetto, l’inaugurazione della Galleria d’arte contemporanea, in fase di definitivo allestimento nel seicentesco Palazzo degli Scalzi, con un investimento di 330.000 euro, rendendo così fruibile al pubblico una selezione delle circa 4.000 opere di arti visive, acquisite in ben sessantatre edizioni della Rassegna/Premio “G.B. Salvi”. Altri significativi interventi, volti alla valorizzazione e promozione del territorio ai fini turistici, si concretizzeranno nell’anno appena iniziato, quali la ristrutturazione dell’immobile che ospita il Museo della miniera di zolfo di Cabernardi e la riqualificazione del borgo rurale di Rotondo con un secondo intervento riguardante l’antica rocca. Una serie di importanti interventi saranno realizzati anche nel settore della viabilità per i quali sono stati attivati finanziamenti per oltre di 300.000 euro. Tutta una serie di opere, dunque, che saranno certamente utili per l’ottenimento del prestigioso riconoscimento del marchio “Bandiera arancione” il cui iter è stato avviato lo scorso anno e per il quale si sta predisponendo il piano di miglioramento. 15/01/14 10.55 4 L'Azione 18 GENNAIO 2014 VENDESI VENDO acquario usato pochissimo Juwel Aquarium, 60 litri. Tel. 329 2089712. É nata Sofia Tanti auguri Angela!! Domenica 12 gennaio alle 11.08 è nata Sofia Luzi per la gioia di mamma Simona, papà Enea, la sorella Martina, i nonni, gli zii e i tanti parenti e amici. Da tutti loro un grande augurio a Sofia e un sincero ringraziamento al validissimo personale del reparto di Ostetricia dell'ospedale 'Profili' di Fabriano. AFFITTASI AFFITTASI a Meleto di Genga appartamento arredato e completamente ristrutturato. Composto da soggiorno, cucina, 2 camere, bagno, giardino. Libero da subito. 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Da questa consultazione è emerso un nuovo direttivo, che a seguito dell’insediamento avvenuto il 7 gennaio, ha deciso di nominare presidente del circolo Massimiliano Argalia, che subentra a Valeria Tizzoni. Il nuovo direttivo ci tiene a ringraziare i suoi predecessori ed i soci, per l’eccellente lavoro svolto negli anni passati. Nostri obbiettivi dichiarati, e che hanno permesso un ricambio avvenuto sulla quasi unanimità dei soci presenti all’assemblea, è stato imprimere un’accelerazione sul profilo culturale, e sul radicamento nel territorio. A questo proposito, obbiettivo dichiarato sin dalle prime battute dal nuovo presidente Argalia, è stato quello di mettere in rete il circolo Arci con altri soggetti che si trovano sul territorio fabrianese e marchigiano. In particolare riteniamo indispensabile una maggior comunicazione e progettualità anche con gli altri circoli Arci presenti nelle immediate vicinanze. Intendiamo far sì che il circolo Arci "Il Corto Maltese", attraverso la cultura e la promozione sociale, possa diventare il luogo di incontro di tutte le idee e i valori fondanti alla base della coesione sociale. In qualità di nuovo direttivo, proponiamo l’utilizzo dell’arte come strumento di risveglio e sensibilizzazione delle coscienze, al fine di creare una società più attiva. Cercheremo inoltre di migliorare il circolo e far sì che diventi strumento politico al fine di migliorare il dibattito pubblico locale, ponendo soluzioni che siano il frutto dell’elaborazione dell’intelligenza collettiva dei soci. Il direttivo del Circolo Arci “Il Corto Maltese” Edmondo Petrucci Grande Ufficiale Su proposta del presidente del Consiglio dei Ministri, il Capo dello Stato Giorgio Napolitano con proprio decreto ha conferito al Presidente Ass. Nazionale Carabinieri sezione "A. LA ROCCA" di Fabriano Comm. Petrucci Edmondo la nomina di GRANDE UFFICIALE all'Ordine et merito della Repubblica Italiana. Agli auguri si associano i familiari, il Consiglio Direttivo dell'Anc. di Fabriano, il Gen. Honorati Ispettore Regionale Carabinieri delle Marche e Carabinieri in servizio della giurisdizione della Compagnia CC. di Fabriano al Comando del Capitano Benedetto Iurlaro. Il nuovo insignito ringrazia tutti con sincera stima e cordialità. Il presidente di sezione Carabiniere scelto Petrucci Comm. G. U. Edmondo La Casa Albergo con l'abito di festa tra Natale ed Epifania Terminate in bellezza le festività natalizie alla Casa Albergo di Fabriano; il 5 gennaio è passata la Befana ad allietare il pranzo e a donare una calza tutta speciale con biscottini tradizionali e altri dolciumi. Il 18 dicembre abbiamo festeggiato il Santo Natale con la tradizionale cena di gala nel miglior salone della struttura addobbata a festa. Come ogni anno Ornella e le ragazze hanno preparato con cura i tavoli scegliendo le migliori tovaglie e posate… ogni posto a tavolo aveva il suo “centro-tavola”, quest’anno una pigna addobbata come alberello natalizio creato da Ines insieme agli ospiti della casa, per accogliere al meglio i parenti e gli amici che tanto attendono quest’evento. Ad allietare la serata anche quest’anno la musica e il carisma del prof. Nicola Pagliuca accompagnato da Veronica giovane promessa del canto. Sui piatti creative e appetitose pietanze: antipasto, due primi compreso il tradizionale tortellino in brodo, due secondi, dolce e frutta serviti come nei migliori ristoranti, tutto era ben coordinato grazie a Danilo e Irene in cucina e a Ornella e le Oss per il servizio in sala. Grazie a Ines e Nicola molti hanno cantato e ballato in un clima di festa e divertimento. Dulcis in fundo è anche arrivato Babbo Natale per donare sacchi di doni agli ospiti, ansiosi di scartare i regalini meritatissimi. Grazie a tutti i parenti e gli amici di sempre intervenuti alla serata, grazie alle amministrazioni comunali presenti, compresi il sindaco e il vescovo; grazie a Erika e Jenny responsabili di settore della Coop. l’Agorà d’Italia la quale ci ha permesso di realizzare tutto ciò, e grazie mille alle organizzatrici dell’evento: tutto lo staff della Casa Albergo di Fabriano che ha lavorato senza sosta per non lasciare nulla al caso, a partire da Ornella, Ines, Danilo, Irene, Alba, Francesca, Luana, Anna Lisa R., Graziella, Giuseppina, Tecla, Margherita, Anna Lisa S., Felicia e infine un grazie alla giovane Francesca figlia di Ornella per averci aiutato con pazienza nel trovare le pigne e altro materiale utile per i lavori decorativi. Buon anno nuovo a tutti e che sia migliore di quello passato, che possiamo condividere ancora momenti come questo. Gli scrutatori tra i disoccupati Gli scrutatori siano scelti tra i disoccupati. Lo chiede il presidente del Consiglio comunale - Pino Pariano - che, viste le difficoltà economiche che stanno attraversando molte famiglie, in vista delle prossime elezioni per eleggere i membri del Parlamento Europeo che si terranno nel prossimo mese di maggio, chiede ai componenti della Commissione Elettorale Comunale di adoperarsi per individuare dei criteri oggettivi di nomina degli scrutatori, iscritti all’Albo, che tengano conto della condizione lavorativa di coloro che manifestano la disponibilità a svolgere tale importante e fondamentale compito, cercando di favorire disoccupati, inoccupati, cassaintegrati e studenti. L’iniziativa ricalca quella che Pariano aveva già avanzato, attraverso un O.d.G. del 25 ottobre 2012. 04 mercatino.indd 2 La mini Imu non si paga La mini Imu, secondo una precisa scelta dell’amministrazione comunale fabrianese, non si pagherà, in quanto è stato deciso di non aumentare le imposte sulla prima casa. Il Comune ha quindi deliberato in merito facendo risparmiare ai cittadini un ulteriore esborso che avrebbe pesato, specie di questi tempi. 15/01/14 11.37 5 L'Azione 18 GENNAIO 2014 >CRONACA La gente che ha affollato il Consiglio comunale di giovedì scorso Sagramola non si dimette Il sindaco regge l'urto della minoranza e del comitato di cittadini di CHIARA TIBERI C ontinua la protesta del neo comitato “Sveglia Fabrianesi” con la cospicua partecipazione dei loro rappresentanti al Consiglio comunale dello scorso 9 gennaio. Due le loro principali richieste: la rateizzazione della Tares e le dimissioni del sindaco. Come ulteriore segno di contestazione anche una bara con su scritto “Fabriano è morta”, posta all’esterno dell’aula consiliare. Sorto un mese fa come gruppo di protesta alla nuova tassa sui rifiuti, il comitato si sta allargando sempre di più. Formatosi in rete, dove i componenti scambiavano opinioni, spunti di riflessioni ma in particolar modo sfogavano la loro rabbia e il loro malcontento, ora è diventato concreto e corposo. Ammonta a circa 750 il numero degli iscritti e ben 1.500 sono i loro simpatizzanti. Le prime azioni risalgono a metà dicembre, con la manifestazione in piazza, la raccolta di firme in loro sostegno e il confronto con il sindaco all’Oratorio della Carità. La presenza ai consigli è costante e i promotori del gruppo hanno l’appoggio degli stessi consiglieri di minoranza, i quali non si schierano in base ai partiti di appartenenza. Il portavoce del comitato Davide Muratori lo ribadisce prima di ogni altro concetto: “Siamo anzitutto un gruppo apolitico e apartitico, nato dal basso e di protesta. Il nostro dissenso è nato a causa dell’inatteso e ingente pagamento della Tares, la tassa sui rifiuti e i servizi, ma oggi i nostri obiettivi vanno ancora oltre. Intendiamo realizzare un’opera di documentazione per capire le problematiche del nostro territorio, raccogliendo foto, materiali e documenti per controllare in tal modo lo stato in cui versa la città. Chiediamo una classe politica onesta e trasparente che rispetti le nostre esigenze e i nostri diritti e che quanto meno sia disposta ad ascoltarci. Loro non sono abituati a questi tipi di confronti e con il nostro operato li stiamo disturbiamo molto. Partecipiamo ad ogni Consiglio comunale, come stiamo facendo oggi, ma purtroppo non possiamo intervenire. Infatti una delle prossime proposte che vorremmo portare ai consiglieri di minoranza è la richiesta di un incontro mensile con la Giunta comunale e tutte le associazioni civiche presenti sul territorio. Vogliamo che non sia soltanto un leader a parlare per tutti, ma che ogni cittadino possa rivendicare i propri diritti ed esporre le proprie esigenze. Nel caso in cui questo non fosse possibile tenteremo di rieleggere il comitato di quartiere. Sappiamo che non sarà un percorso facile ma per ora ci accontentiamo del disturbo che stiamo arrecando e del forte interesse suscitato in tanti cittadini. Faremo di tutto per sensibilizzare e risvegliare il fabrianese dormiente ormai da troppo tempo”. Il comitato non intende mollare la presa. Arrabbiati, frustati e stanchi di una crisi interminabile, continueranno a chiedere le dimissioni del sindaco Sagramola che non starebbe gestendo l’emergenza come dovrebbe. Caso Quadrilatero: i tempi si allungano... I cantieri della Quadrilatero, nel tratto marchigiano della Statale 76, sono fermi da tempo: lo stop iniziato a marzo 2013 sembra destinato a rimanere tale almeno fino ad aprile di quest’anno e anche oltre. E’ quanto emerso dal summit di fine dicembre sulla direttissima Ancona-Perugia, tra il Governatore regionale Gian Mario Spacca e il neo presidente di Quadrilatero Guido Perosino. L’eventuale cessione del ramo d’azienda da parte dell’attuale società appaltatrice “Impresa Spa”, secondo quanto riferito da Daniela Saitta, alla guida dell’azienda commissariata, potrà avvenire entro la fine di aprile. “Tutte le istituzioni”, ha detto Spacca, “devono lavorare insieme, con grande velocità e determinazione, affinché il Ministro Zanonato approvi immediatamente la cessione”. E’ fondamentale che la vendita avvenga per il solo ramo d’azienda, altrimenti i tempi si allungherebbero a tal punto che la ripresa dei lavori diventerebbe un miraggio. Un’opera determinante non solo dal punto di vista infrastrutturale, ma anche economico, per i tanti lavoratori e le imprese collegate. Tutto questo con il paradosso di un’arteria viaria interamente finanziata che non può procedere per le difficoltà dell’impresa chiamata a realizzarla. La preoccupazione per il blocco dei cantieri rimane alta. Sul tratto umbro, viceversa, le cose stanno andando meglio. Il 3 dicembre è stato abbattuto il diaframma della galleria Pale sulla 05 fabriano.indd 2 Strada Statale 77 della Val di Chienti lungo la direttrice Foligno-Civitanova Marche, nell’ambito del completamento dello scavo dell’ultima galleria delle tredici presenti nel tratto Foligno-Pontelatrave. A tal proposito Gian Mario Spacca ha dichiarato: “Mi auguro che l’esempio che viene dato attraverso quest’opera possa diventare la normalità per il nostro Paese. Il collegamento Marche-Umbria attraverso la Statale 77 ci inorgoglisce. Auspichiamo di poter vedere presto il completamento dell’opera nel suo insieme”. Il costo complessivo dei lavori della Quadrilatero, suddivisi in due maxilotti, è di oltre 2 miliardi di euro, per circa 160 chilometri di rete viaria che si prevedeva di completare nel 2014. Il progetto prevede un piano di cofinanziamento (il p iano di Area Vasta) che intende valorizzare i benefici al territorio derivanti dal potenziamento degli assi viari, trasformandoli in flussi di ricavi attraverso l’insediamento di nuove aree produttive, denominate Aree Leader e Aree di Implementazione. Il rischio, però, è di trovarsi di fronte ad una grande incompiuta, che riguarda, nello specifico, anche il tratto della Pedemontana che dovrebbe collegare Matelica e Fabriano lungo la tratta Sferza-Muccia-Fabriano. Parlare di date sembra come giocare un terno al lotto, a questo punto. taccuino FABRIANO FARMACIE Sabato 18 e domenica 19 gennaio POPOLARE Via Cialdini 4 Tel. 0732 21917 DISTRIBUTORI Sabato 18 e domenica 19 gennaio Self-service aperto in tutti i distributori EDICOLE Domenica 19 gennaio Edicolè Corso della Repubblica Edicolandia Via La Spina Morelli Simone Via XIII Luglio L'Edicolante Via Profili Belardinelli Via Martiri della Libertà News snc Stazione ferroviaria Braconi Alberto Frazione Marischio Sinopoli Simona Via Corsi Silvestrini Via Benedetto Croce CROCE ROSSA P.zza Altini tel. 0732 21948 orario continuato CROCE AZZURRA Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444 GUARDIA MEDICA Rivolgersi al tel. 0732 22860 GUARDIA MEDICA veterinaria Rivolgersi al tel. 0732 7071 BIGLIETTERIA FERROVIARIA dal lunedì al sabato dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30 domenica dalle ore 13.30 alle 19.30 Tel. 0732.5345 Agenzia Viaggi del Gentile Atrio stazione FS dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 16.30-19.30 sabato 8.30-12.30, domenica e festivi chiuso tel. 0732.5345 - 0732.5066 - fax 0732.233063 www.viaggidelgentile.it Agenzia viaggi Santini via Buozzi 24 lun/ven 9-12.45 e 15-19, sab. 9.30/12.30 e 17.30/19 tel. 0732 23161 www.santiniviaggi.it Agenzia Janus viaggi Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522) Alessandro Moscè 15/01/14 11.05 6 >FABRIANO< L'Azione 18 GENNAIO 2014 Eliambulanza degli sprechi Un hangar mai utilizzato, un altro in cantiere e pista in affitto... I di JACOPO DEL PIO primi lavori per la base dell’eliambulanza furono eseguiti nel 2008 presso la zona di S. Cassiano, costruendo una struttura in ferro e teloni per assicurare un “ricovero” all’elicottero che fu però spazzata via dal primo maltempo con un forte vento. La struttura così com’era è durata in perfetto ordine ed inutilizzo per un paio d’anni dopo il completamento dei lavori. Insieme alla struttura… volata via, vennero edificate delle casette in legno per ospitare il personale sanitario e tecnico, addetti all’elicottero, dipendenti dell’ospedale ed infermieri del 118. Il tutto per una spesa che si è aggirata sui 600mila euro. Questa è la somma gettata al vento in quanto l’hangar iniziale è tutto da rifare ed anche le piccole case deteriorate dal prolungato inutilizzo. Il mancato uso in questi anni è stato dovuto all’Enac (ente che si occupa della sicurezza in volo) perché non dava il “via libera”. Così i vertici sanitari della Regione Marche hanno deciso di ricostruire l’hangar, ma stavolta realizzando una struttura in cemento armato e coibentata. Sarà così pronta la nuova casa della seconda eliambulanza che finora negli ultimi quattro anni ha dovuto servirsi di un’altra pista d’atterraggio, situata in un’area di proprietà della famiglia Merloni, in zona Marischio, pagando un affitto di 4mila euro mensili. Le cifre stanziate dalla Regione per questo secondo intervento sono di poco inferiori ai 500mila euro. L’inaugurazione ci sarà ormai nella primavera di quest'anno, così come l’accordo con la Regione Umbria di concederle in prestito l’eliambulan- L'hangar per l'eliambulanza mai utilizzato a San Cassiano za “Icaro 2”, in quanto sprovvista di elicotteri di soccorso. Facendo un passo indietro nella vicenda, viene spontaneo chiedersi come mai l’Enac non abbia mai dato il via libera all’uso della prima Di notte nei cunicoli fabrianesi: la prima visita con Hypogaeum Venerdì 27 dicembre, l’Associazione Speleo Archeologica Hypogaeum ha chiuso le attività dell’anno sperimentando, per la prima volta, la “visita speleo urbana notturna”. L’evento, a numero chiuso, è già praticato da altre associazioni nei centri storici delle città italiane. In compagnia di alcuni cittadini ed amici speleologi (che si sono dedicati ad aprire e chiudere, insieme agli speleologi dell’Associazione, una catena di sicurezza per i meno esperti) è stata effettuata la visita presso la sezione praticabile dell’acquedotto del Venanzio e la sua estensione definita “ramo del Poio” dagli esploratori di Hypogaeum. “Evidente - commenta il presidente Tiziano Marino - è stata l’emozione dei partecipanti, dai più ai meno esperti, nell’accedere in queste antiche gallerie ipogee. Siamo partiti dalla bellissima Piazza Papa Giovanni Paolo II illuminata meritatamente, appena di fronte alla maestosa facciata della Cattedrale della città. Abbiamo viaggiato a ritroso nel tempo per vedere con i nostri occhi la storia e l’architettura di un’urbanistica estremamente avanzata per il tempo, ripercorrendo quei condotti costruiti circa 200 anni or sono. Una struttura importante che fornivano l’acqua alle fonti cittadine e una risorsa primaria per la vita, oggi di frequente sperperata con stoltezza”. Ambiziosi gli obiettivi che l’Associazione Hypogaeum si è prefissata per l’anno 2014: eseguire nuovi rilievi per la mappatura degli ipogei esplorati recentemente. Verificare in collaborazione con l’Associazione Gauum, il Comune di Sassoferrato e le Soprintendenze competenti, i cunicoli presenti nell’area archeologica di Sentinum, realizzare una conferenza per il cittadino, durante il mese di marzo, in collaborazione con l’Archeoclub – sede di Fabriano, pubblicare un primo scritto sullo studio di questi sotterranei del nostro territorio. Infine, presentare il progetto “Spumante Fabrianese di Grotta” (attualmente in fase di sviluppo) che prevede il recupero di alcune grotte artificiali presenti in antiche costruzioni del centro storico, per la produzione dello Spumante “metodo Scacchi” (www.spumantefabriano.it) che possa fare da kickstarter ad uno sviluppo del turismo enologico della città. Marco Antonini Dieci progetti per una valle creativa Il sindaco di Fabriano, Giancarlo Sagramola ha partecipato all’incontro nei giorni scorsi presso la sede della Regione Marche in Ancona, relativo alla presentazione dei progetti finanziati nell’ambito della misura regionale “Distretto Culturale Evouto”, tra cui quello denominato “Valle della Creatività”, di cui Fabriano è il comune capofila. “Il distretto culturale Valle della Creatività - ha dichiarato il sindaco Giancarlo Sagramola presentando il progetto - da oggi prende vita utilizzando la creatività per cambiare il territorio, con un progetto che innoverà il modo di fare dei soggetti coinvolti: imprese, volontariato culturale ed i Comuni”. La Regione Marche ha lanciato il progetto Distretto Culturale Evoluto delle Marche come azione 06 fabriano.indd 2 strategica della programmazione regionale, promossa in coerenza con le direttive dell’Unione Europea. Il Programma del Distretto Culturale Evoluto si avvale di un ammontare di risorse pari a 4,2 milioni. A fronte di 20 progetti presentati ne sono stati giudicati ammissibili 18; di questi 10 sono stati finanziati per un importo complessivo del concorso finanziario regionale di 2.450.000,00 euro. Il progetto “Valle della Creatività” prevede la realizzazione di un centro di documentazione del catalogo d’arte su carta e dei servizi connessi al Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano presso la Biblioteca pubblica “Romualdo Sassi”. Il Comune di Fabriano è anche capofila di interventi innovativi nella piccola impresa artigiana della Vallesina, ispirati al tema della invenzione artigianale e al collegamento di un insieme di micro offerte per rendere la Valle della Creatività un luogo attrattivo per creativi e professionisti. Sedici infine i partner che aderiscono al progetto “Valle della Creatività”: Provincia di Ancona, Camera di Commercio di Ancona, Comune di Sassoferrato, Comune Serra de’ Conti, Comune di Cupramontana, Comune di Falconara Marittima, Gal Colli Esini San Vicino, Associazione Culturale “In Bacheca”, Associazione Culturale “Inarte”, Associazione Culturale “Notte Nera”, Lalli di Sebastianelli & C., I.M Srl (Lordflex), Casa Editrice Il Lavoro Editoriale Srl, Azienda Agricola Tenuta di Rocca Priora, Gagliardini Srl, Fondazione Ermanno Casoli. Elisabetta Monti struttura. Semplice negligenza o i lavori eseguiti non erano a norma? Nel secondo caso, perché aspettare che l’hangar venisse distrutto dalle intemperie e le casette abbandonate, dovendoci così tornare di nuovo con un’ulteriore spesa di denaro pubblico? Altra questione sollevata è che l’eliambulanza è operativa solamente nel fine settimana, sabato e domenica, in quanto negli altri giorni non ci sarebbero i tecnicioperatori disponibili alla guida del mezzo. Così eventuali emergenze che richiedano l’uso dell’elicottero vengono risolte, utilizzando i mezzi della Forestale o del Soccorso Alpino. Inoltre l’eliambulanza monta su di sé il “verricello”, una macchina che serve a spostare pesi tramite l’utilizzo di fune e catena, esattamente come l’argano. Esso è formato da un cilindro orizzontale (chiamato tamburo) che avvolge la fune e serve per sollevare la barella con l’infortunato o per calare a terra i soccorsi. Per questo dispositivo, viene pagato un affitto, nonostante finora la seconda eliambulanza non sia mai stata utilizzata. Il talento di Burattini sbarca sul Time! Giacomo Burattini è un ingegnere di 34 anni che abita a Fabriano. Ha una piccola società di informatica, tifa Inter e malgrado i discorsi che a volte lo portano prendersela con la sua città, ne è profondamente legato. È un fabrianese come tanti. La sera quando torna a casa dal lavoro apre la sua cartellina, prende i fogli, le matite e si mette a disegnare. Il disegno per Giacomo è quello che per altri potrebbe essere la danza, la lettura o la poesia. Una passione. Forse è scorretto usare un termine così scontato per descrivere ciò che per lui rappresenta il disegno, perché, se le cose che riescono meglio sono quelle che più si amano, sarebbe giusto usare termini più profondi, che forse neanche esistono. Giacomo disegna da quando ha più o meno un anno, da sempre ama osservare i dettagli, le peculiarità delle cose, ciò che sembra invisibile agli occhi di tanti. Nel tempo ha sperimentato varie tecniche, dall’acrilico ai colori a olio, dalla pittura naïf alle illustrazioni con matita e china, senza mai seguire corsi o insegnamenti legati all’arte. Giacomo è un autodidatta; studia nuove tecniche ispirandosi ai suoi artisti preferiti e mette in pratica i nuovi insegnamenti con il talento, la sensibilità e l’umiltà che da sempre lo caratterizzano. Nel novembre del 2012 si è cimentato per la prima volta nel disegno iper-realista a matita, ne ha fatto presto la sua forma di espressione privilegiata e le sue opere, dotate di intensa espressività e incredibile realismo, non hanno tardato ad essere notate. Dopo aver partecipato alla sua prima mostra a Loreto lo scorso luglio, all’interno del Festival Nuovi Talenti, non ha smesso di crescere e migliorare, ha aperto un blog (giacomoburattini. tumblr.com) in cui pubblica le sue opere, una pagina Facebook (www. facebook.com/GiacomoBurattiniArt) con più di 1000 followers e continua a disegnare nei ritagli di tempo dal lavoro, vivendo il disegno come un aspetto integrante della sua quotidianità. È proprio nel bel mezzo della routine di tutti i giorni che due mesi fa, tornando a casa dal lavoro, Giacomo ha ricevuto una di quelle e-mail che difficilmente si scordano. Un’email che può trasformare una grigia serata fabrianese di fine autunno in un momento indimenticabile. L’e-mail era firmata da DW Pine, il direttore grafico della copertina del "Time Magazine", che lo ha contattato chiedendogli di realizzare un ritratto iperrealista di Edward Snowden, poiché quest’ultimo risultava tra i candidati all’elezione di “person of the year” 2013. Ebbene sì, da quel giorno di novembre sono passate ormai diverse settimane, l’edizione più importante del "Time" è uscita e il ritratto di Edward Snowden realizzato da Giacomo Burattini è comparso tra le prime pagine. Come sappiamo, Papa Francesco è stato nominato persona dell’anno, ma Snowden è risultato secondo nella lista dei candidati, quindi degno di essere ritratto da un artista scelto personalmente dalla redazione del "Time" e proveniente direttamente da “casa nostra”. E’ così che il nome di un artista fabrianese dal talento unico è comparso tra le prime pagine di uno dei settimanali più influenti del mondo ed è così che dietro la quotidianità di una città di provincia, nella quale pochi ancora sperano, esiste una Narnia silenziosa di storie, talenti e vite che rendono questo posto un mondo ancora degno di essere esplorato. Michela Rocchi 15/01/14 11.08 L'Azione 18 GENNAIO 2014 >SPECIALE SCUOLA< 7 La centralità dell'oratorio Un ponte tra la Chiesa e la strada per una vera sfida educativa di ELISABETTA CAMMORANESI L' educazione è innanzitutto una questione antropologica, riguarda la natura dell'uomo, piccolo o grande che sia; è una questione che il cuore e la ragione riconoscono come domanda di significato strutturale dell'umano. Sappiamo bene che le sfide educative oggi non sono più quelle di una volta: i giovani d'oggi sono di fronte ad una eccedenza di opportunità e devono giocare maggiormente la loro libertà essendo di fronte a un numero di scelte maggiore rispetto al passato. Educare è quindi il più emergente problema del nostro tempo e ciò che è in gioco è il senso stesso dell'uomo e delle relazioni che lo costituiscono: infatti l'educazione è implicata in tutte le relazioni sociali. L’attenzione verso la crescita umana e l’approfondimento nella fede delle nuove generazioni è stata sempre al cuore della missione della Chiesa. Sono numerose le iniziative rivolte ai giovani per offrire loro percorsi educativi in grado di rispondere alle sfide del nostro tempo. Tra le proposte più significative assume un ruolo importante quella dell’oratorio, realtà ricca di tradizione e nello stesso tempo capace di garantire un continuo rinnovamento per andare incontro alle odierne esigenze educative. Oggi come ieri abbiamo bisogno di luoghi reali e l'esperienza dell'oratorio pone al centro un processo educativo basato sulla realtà. Un luogo dove nascono e crescono le relazioni e dove la vita, tutta la vita, viene accolta. Nell'introduzione alla realtà il giovane sviluppa la conoscenza del mondo esterno e di se stesso, accade così un incremento delle capacità conoscitive, affettive e relazionali che costituiscono la vita della persona. Tra le varie agenzie educative, la famiglia in primis e in secondo luogo la scuola, anche l’oratorio cerca di rispondere a queste priorità offrendo un luogo educativo e significativo per i ragazzi grazie alla presenza di figure adulte, di volontari, di educatori e di animatori credibili e accoglienti. Una realtà animata da una proposta educativa continuamente in dialogo con il vissuto dei ragazzi. Un luogo teso a valorizzare la centralità della persona nella sua globalità, e sostenere le situazioni più disagiate e a rischio di devianza, offrendo momenti ricreativi guidati, stimolando la creatività mediante l'esperienza di laboratori espressivi, facilitando il confronto e l'aiuto reciproco, ingredienti fondamentali insieme al coinvolgimento delle famiglie per favorire l'integrazione sociale. Per chi vive la realtà oratoriale la recente nota pastorale della Cei "Il laboratorio dei talenti" è una conferma e uno sprone per il proprio impegno in oratorio. In quelle pagine è con- tenuto lo spirito che ogni oratorio dovrebbe avere. Tale nota vuole in primo luogo ribadire l’impegno educativo nei confronti dei ragazzi, degli adolescenti e dei giovani, riconoscendone la soggettività e valorizzando i talenti di cui sono portatori. La priorità è quella di far diventare gli oratori sempre più spazi di accoglienza e di dialogo, dei veri ponti tra l’istituzionale e l’informale, ponti tra la Chiesa e la strada. Gli oratori non nascono come progetti “fatti a tavolino” ma dalla capacità di lasciarsi provocare e mettersi in discussione dalle urgenze e dai bisogni del proprio tempo, con la stessa passione dei grandi maestri dell’educazione come san Filippo Neri, san Giovanni Bosco. In un'epoca di transizione e in una società complessa come la nostra, non esistono le cosiddette "istruzioni per l'uso", solchi già tracciati su cui si possa procedere in modo sicuro. Ogni situazione nuova è una sfida alla creatività e all'inventiva di chi deve trovare la risposta adeguata. La dote di un educatore oggi è quella di saper ascoltare e interpretare le nuove esigenze. Un vero educatore sa essere presente, si interessa, ha a cuore l'altro, sa attendere e sa farsi da parte quando è necessario. E i giovani hanno sempre più bisogno di testimoni credibili con cui confrontarsi per trovare la propria strada, e di adulti ed educatori che sappiano creare relazioni autentiche e coinvolgenti dove i propri desideri e progetti possano trovare dimora. Bisogna tenere presente infatti che coloro che frequentano un oratorio cercano innanzitutto un incontro, non solo offerte culturali, educative o sportive. Ogni incontro può essere un'opportunità di cambiamento per la propria vita. Ma l'educazione come si evince dalla nota pastorale, è sempre un'opera corale. Educare da soli è come perdere in partenza. Famiglia, scuola, sport sono i luoghi principali attorno a cui costruire significative “alleanze educative”, anche per fare dell’oratorio un laboratorio di cultura e partecipare quindi al dibattito pubblico sui temi e compiti educativi della nostra società. Concludo questa riflessione invitando ad una lettura diretta ed approfondita della nota pastorale della Cei con la certezza che partendo dalla condivisione dei bisogni elementari e accogliendo la persona nella sua totalità si possa favorire una socialità nuova e innescare dinamiche di reale integrazione, anche in una società multiculturale come la nostra. C'è l'ambito privilegiato del dopo scuola Tratto dalla nota pastorale sul valore e la missione degli oratori nel contesto dell’educazione alla vita buona del Vangelo: “Il laboratorio dei talenti”. Commissione Episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali – Commissione Episcopale per la famiglia e la vita. 19. Alleanze feconde e diversificate ... L'oratorio per sua natura è chiamato a promuovere ampie e feconde alleanze educative, gettando ponti verso l'esterno. Si rende così più visibile ed evidente la sua natura estroversa, tesa a valorizzare ciò che di buono è già presente nel territorio, mettendosi cordialmente in dialogo con le diverse realtà. La prima e fondamentale alleanza educativa è certamente quella con la famiglia, come ricordato dai Vescovi: "Se è vero che la famiglia 07 fabriano.indd 2 non è solo agenzia educatrice, soprattutto nei confronti dei figli adolescenti, dobbiamo ribadire con chiarezza che c'è un'impronta che essa sola può dare e che rimane nel tempo. La Chiesa, pertanto, si impegna a sostenere i genitori nel ruolo di educatori" (Educare alla vita buona del Vangelo, n.36). Il ruolo fondamentale della famiglia nei processi educativi implica anche una particolare attenzione da parte dei responsabili dell'oratorio verso quei ragazzi e giovani che hanno in casa situazioni di maggiore fragilità e sofferenza. Altro orizzonte fondamentale di alleanza educativa è quello che fa riferimento al mondo della scuola, con il quale l'oratorio crea quanto più possibile una collaborazione permanente ai diversi livelli, nell'interesse reciproco e prima ancora dei ragazzi stessi. Particolare attenzione sarà riservata alla figura del docente di religione cattolica, che potrà concorrere a stabilire punti di contatto e di sapiente interazione. Tra le attività dell'oratorio, quella molto diffusa del doposcuola costituisce certamente un ambito privilegiato di collaborazione che merita di essere incentivato e incrementato. Di grande rilevanza inoltre è la collaborazione con le associazioni sportive che spesso gravitano attorno all'oratorio. Lo sport, con il suo bagaglio di valori, costituisce una delle più grandi risorse educative e pertanto deve sentirsi a casa propria nell'oratorio. Occorre però vigilare affinché gli aspetti agonistici non prendano mai il sopravvento sulle finalità educative. L'oratorio, oltre a promuovere al suo interno attività sportive, potrà anche valutare, di volta in volta e dopo adeguato discernimento, l'opportunità di sviluppare collaborazioni con le altre realtà sportive del territorio. 15/01/14 11.09 8 >FABRIANO< L'Azione 18 GENNAIO 2014 La povertà si moltiplica... Migliaia di interventi effettuati dalla Caritas nel 2013: la situazione di JACOPO DEL PIO Spesa al Market sociale: distribuite novanta tessere D ai quattro principali centri di ascolto (uno diocesano e tre vicariali: Sassoferrato-Genga, Albacina-Cerreto d’Esi e Matelica), dove si svolgono anche attività formative, sappiamo che sono state svolte ben diciotto attività durante l’anno appena trascorso. Tra le più importanti citiamo la formazione ragazzi del servizio civile, il corso per assistenti domiciliari, le giornate di formazione volontari Caritas, l’incontro con i ragazzi del Liceo Scientifico di Fabriano. Durante il 2013, in questi centri, sono state ascoltate circa 1.700 persone a Fabriano, 390 a Matelica, 396 a Sassoferrato ed un centinaio a Cerreto d’Esi. Tutte le persone che si sono rivolte a questi centri d’ascolto, hanno famiglia e per monitorare la situazione, si fa riferimento alla scheda familiare dove si chiede nel rispetto della privacy, la composizione del nucleo familiare. L’intera diocesi comprendente i cinque Comuni, fa sapere la Caritas, ha ascoltato in totale circa 6.300 persone considerate in condizione di povertà. Per attribuire lo stato di “povertà” si prendono in riferimento i parametri Isee, quindi si cerca di dialogare per vedere quante rispondenze vi sono con i documenti presentati dalla persona. Attualmente, fa sapere il direttore della Caritas fabrianese Edmondo Ercolani, non è solo un momento di “dare-avere” ma soprattutto di ascolto. Si prendono momenti di riflessione e poi di discernimento: si viene incontro nei limiti del possibile, cercando di fare anche attività pedagogica. Non si fa solo attività pastorale, ma si chiede anche di capire come nascono certe situazioni. Per fare ciò, occorre molta pazienza e formazione. Chi fa parte della Caritas, deve percorre un determinato periodo di formazione. Gli stessi volontari vengono formati, compresi i ragazzi del servizio civile, svolgendo nove ore di formazione, in base al progetto, insieme ad altre settantadue ore riguardanti l’ascolto e la valutazione delle situazioni delle persone. Poi vi sono momenti di riflessione anche collaborando con sacerdoti e persone che vengono alla Caritas italiana che hanno lo scopo di formare e far riflettere i futuri volontari. La riflessione è rivolta anche alle modalità dell’avvento, rapportate alle attività della Caritas (fare opere nel nome della carità). Se fino al 2008 le persone povere si contavano sulle dita di una mano, ora sono moltiplicate spaventosamente e ciò deve far riflettere su come poter meglio intervenire in ogni singolo caso. Un tempo era forte la presenza straniera (rappresentava l’ottanta per cento del totale), ora invece siamo arrivati ad una sostanziale parità tra italiani e non. Molti immigrati hanno trovato una qualche soluzione trasferendosi altrove o tornando nelle loro rispettive nazioni. Considerando la crisi, essi sono diminuiti, ma sono aumentati contemporaneamente i nuovi poveri italiani. In base a ciò che emerge dall’ascolto si passa all’intervento sul soggetto: se in una famiglia c’è una persona che necessita di assistenza medica, o che ha perso il lavoro, si cerca di 08 fabriano.indd 2 I locali della Caritas di Fabriano con abiti e giochi capire se vi sono le condizioni per poterla aiutare ed in quale modo. Attualmente si sta lavorando su progetti messi in atto da altre Caritas, che possano creare condizioni di lavoro. I progetti nati da iniziative della stessa Caritas, sono legati spesso a lavori che possono essere artigianali o nel settore agricolo. Ad esempio a Senigallia su dieci ettari irrigui, è stata istituita una cooperativa che produce beni ortofrutticoli che poi vengono venduti ai supermercati. A Fabriano si voleva fare un’attività simile producendo pellet per l’ospedale locale, ma poi con il sisma del ‘97, quando si è andati a stringere per far partire il progetto, dalle istituzioni locali sono arrivate dichiarazioni che hanno bloccato tutto ed il progetto è ancora in stand-by. La Caritas continua l’ottima collaborazione con la S. Vincenzo de’ Paoli, soprattutto attraverso il lato alimentare. Ora esiste anche il mercatino solidale dove si assistono le persone con gli alimenti. Con il lavoro in rete, si possono fare grandi cose, ma tale opera con il Comune non si è riuscita a fare, a causa della mancanza di locali disponibili. E’ difficile trovare una persona delle istituzioni con la quale colloquiare. Attualmente la Caritas ha cinque ragazzi del servizio civile e circa cinquanta volontari, che però non sono mai sufficienti, specie nei giorni di distribuzione dei beni, perché quando manca qualcuno si va facilmente in difficoltà. Si distribuiscono principalmente indumenti, giocattoli e calzature e per fortuna Fabriano risponde abbastanza bene a questo tipo d’appello. Il problema più grande riguarda la mancata distribuzione gratuita di alimenti di prima necessità, anche se supportati dai supermercati con i beni prossimi alla scadenza. Su circa trecento-quattrocento persone che si ravvisano necessarie di questa assistenza, si riesce a soddisfarne solo trenta. La speranza è di avere altri alimenti disponibili tramite donazioni. Fra le attività della Caritas oltre la sensibilizzazione delle persone, vi è stata anche l’attività di scolaresche che si sono mostrate interessate a capire le necessità e le modalità di possibili interventi in collaborazione con la Caritas stessa. Per quanto concerne invece l’assistenza per le bollette, essa è costata 142mila euro. Ma in cosa consiste concretamente il pagamento delle bollette? Intanto si deve valutare l’effettiva necessità, in quanto vi sono famiglie che hanno bisogni accertati, nel senso che la molta corrente usata è per assistere i figli affetti da gravi malattie invalidanti come la Sla. Quindi l’energia elettrica serve per i macchinari che li tengono in vita. Un’altra famiglia viene aiutata con una forma di assistenza diretta tramite infermieri specializzati per dare modo ai genitori di avere tre ore da dedicare al lavoro. In ogni caso niente viene dato senza un’attenta valutazione della persona e della situazione da lei descritta. Il rischio è sempre quello Pover tà o esclusione sociale, rischia 1 su 3. L’Istat lancia l’allarme: nel 2012 +1,7 punti su 2011 Il 29,9% delle persone residenti in Italia è a rischio di povertà o esclusione sociale. L’indicatore cresce di 1,7 punti rispetto al 2011 ed è di 5,1 punti percentuali più elevato rispetto a quello medio europeo pari al 24,8%. “La povertà è aumentata in tutta Italia. Il Comune di Fabriano non può trovare lavoro ma studiare un rimedio temporaneo.” L’assessore alle politiche sociali Giorgio Saitta (foto) illustra la situazione dell’assessorato più difficile da gestire in tempo di crisi. La povertà relativa riguarda oltre il 30% della popolazione per la mancanza di lavoro. L’ultimo progetto, in ordine di tempo, il Market Sociale fortemente voluto anche dall’Amministrazione comunale. Ce ne sono otto in tutta Italia, i più interessanti a Pescara e Parma. “Abbiamo cercato di mettere in rete i Comuni dell’Ambito Territoriale 10 e le Associazioni di volontariato. Caritas, San Vincenzo de Paoli e la cooperativa Il Tulipano gestiscono il Market. Attualmente sono 90 le persone che hanno ricevuto la tessera con i 50 punti mensili che permette di accedere in via Mamiani: 50 italiani e 40 stranieri. Diverse persone, invece, non avendo i requisiti, non sono stati ammessi. Intanto il Market è in piena attività. A dicembre sono stati recuperati e redistribuiti sul territorio 23 quintali di prodotti ortofrutticoli che viceversa sarebbero stati distrutti. I prodotti sono stati donati alle strutture residenziali sia del Comune di Fabriano che dei paesi limitrofi e alle prime famiglie in possesso della Fabriano Social Card. Ora è iniziato il recupero dei prodotti freschi vicini alla scadenza e quello dei prodotti non più commercializzabili. A coordinare i lavori c’è un operatore che ha già lavorato in di avere a che fare con persone che tentano di approfittare della carità per soddisfare esigenze di “non estrema urgenza”. Non si fanno controlli nelle abitazioni, ma si cerca di avvalersi della cooperazione dei parroci e di chi collabora nelle Caritas. Ogni parrocchia dovrebbe avere una Caritas parrocchiale proprio per ascoltare i bisogni delle una struttura del genere ed è delegato alla gestione del sistema informatico per monitorare gli utenti. Cristiano Ferro. è l’unico dipendente con uno stipendio di 600 euro al mese” spiega il dottor Saitta mentre cerca di placare alcune polemiche. “Il Simply di Fabriano ha organizzato una raccolta straordinaria di alimenti ed ha aiutato ad allestire il market ma a tutti i supermercati della città abbiamo chiesto di collaborare. Il sistema informatico che controlla eventuali abusi, invece, è stato donato da Francesco Merloni”. L’assessore presenta a L’Azione anche gli altri progetti che a breve saranno presentati alla stampa con maggiori dettagli: i voucher lavorativi e le borse lavoro. “I voucher saranno destinati a disoccupati e cassaintegrati. Saranno coinvolte 100 persone in lavori socialmente utili sia in città che nelle frazioni. La borsa lavoro, invece, si basa sulla legge regionale del 16 dicembre 2013. Sarà rivolta a disoccupati over 45 ed avrà la durata di sei mesi con importo pari a 650 euro mensili”. Metà dell’importo sarà finanziato dalla Regione Marche mentre il resto è nelle mani di privati. Intanto Giorgio Saitta conferma quanto già scritto dal nostro settimanale alcuni mesi fa: “L’assessorato Servizi Sociali ha tagliato qualsiasi tipo di contributo per pagamenti di bollette o affitto. Regola uguale per tutti e “negli uffici è diminuito il numero di coloro che vengono a chiedere aiuto. Diamo una piccola risposta concreta pur non avendo soldi attraverso questi progetti”. A breve Caritas, San Vincenzo de' Paoli e Comune di Fabriano saranno unite con un nuovo sistema informatico per monitorare ogni situazione e per una distribuzione di aiuti concreti sempre più oculata. Marco Antonini persone e fare da tramite tra loro e la Caritas. Durante l’anno l’attività viene coordinata da incontri di ascolto a Loreto fra tutti i direttori delle Caritas marchigiane (dove le situazioni vengono verbalizzate e riferite alla Cem) per decidere come intervenire, senza escludere i momenti di grave disagio provocati da calamità naturali. Amicizia e comunità: a pranzo con la San Vincenzo La San Vincenzo de’ Paoli fabrianese, domenica 5 gennaio, giorno che precede l'Epifania, ha festeggiato presso il modulo di legno di San Nicolò, uno straordinario e atteso appuntamento annuale, il traguardo dei 10 anni del “pranzo comunitario e dell’amicizia”. Una splendida iniziativa di solidarietà che raduna ogni anno circa 160 persone per condividere insieme una giornata all’insegna dell’amicizia e della fraternità. Il saluto del Vescovo Mons. Giancarlo Vecerrica ha sottolineato, come la Preghiera dei Vincenziani letta prima del pranzo, che non dobbiamo passare accanto a nessuno con il volto indifferente, con il cuore chiuso ma dobbiamo aiutare il fratello che ci è accanto, chi soffre senza mostrarlo, chi si sente isolato. E il Padre Nostro, che ci vuole bene ci donerà una sensibilità che ci libererà dall’egoismo aiutandoci a servire, amare e ascoltare ogni fratello che ci fa incontrare. I volontari della San Vincenzo de' Paoli ringraziano tutti gli invitati presenti al convivio e in particolare gli ospiti della Casa Madonna della Rosa, della Casa Albergo, della Casa di Riposo Vittorio Emanuele e la Comunità Buona Novella. Hanno partecipato al pranzo i rappresentanti dei movimenti assistenziali: Avulss, Caritas, Croce Azzurra, Unitalsi e don Luigi Forotti che ha concesso l’uso del confortevole modulo. Il presidente della San Vincenzo fabrianese, Francesco Mearelli, non presente per un recente intervento chirurgico, ringrazia il gruppo Scout Fabriano 2 che con impegno e umiltà ha espletato con grande professionalità il servizio a tavola. La ditta Ristor Art di Fabrizio Palanca ha curato l’allestimento della tavola e servito un abbondante menù. Nel pomeriggio, per allietare la gioiosa giornata trascorsa con tanti amici, si è svolta la tradizionale tombola che ha coinvolto tutti i partecipanti, gratificati con tantissimi premi… per i più fortunati. Il prossimo appuntamento dei volontari della San Vincenzo de’ Paoli è il “Carnevale vincenziano” a febbraio, un pomeriggio vissuto in allegria per portare un sorriso a chi vive nella solitudine e nel bisogno. Sandro Tiberi 15/01/14 11.11 9 >FABRIANO< L'Azione 18 GENNAIO 2014 Un giorno da non dimenticare di DANIELE GATTUCCI D urante la seconda guerra mondiale, l’11 gennaio 1944, aerei alleati raggiunsero e bombardarono la città di Fabriano: furono duramente colpite abitazioni in via Cialdini, Corso della Repubblica, via Le Moline e anche il Mercato Coperto di Piazza Garibaldi fu gravemente danneggiato. Si contarono 64 vittime, tra cui l’intera famiglia Bilei riunita per il pranzo, quattro componenti della famiglia Baffi che stavano festeggiando all’Albergo Campana e circa 150 feriti. A distanza di 70 anni, finalmente, sono stati ricordati questi fabrianesi che pagarono con la loro vita il prezzo della libertà. Sabato 11 gennaio hanno avuto luogo le celebrazioni di questo tragico evento, durante cui, dopo la Santa Messa officiata nella Cattedrale di S. Venanzio da don Alfredo Zuccatosta, è stata apposta una targa commemorativa tra l’angolo del Corso della Repubblica e piazza della Repubblica, chiamata ora “Largo Caduti 11 gennaio 1944”, scoperta dal sindaco Giancarlo Sagramola (nel suo saluto ufficiale ha letto i nomi delle 64 vittime) e benedetta dal vescovo Giancarlo Vecerrica. E’ seguito un convegno partecipatissimo, tenuto in uno stracolmo Oratorio della Carità, con relatori Federico Uncini, che ha proiettato un video davvero toccante di venti minuti, Aldo Pesetti, dell’Associazione Fabriano Storica (che ha organizzato la manifestazione) e lo 11 gennaio 1944 storico Terenzio Baldoni: il tutto arricchito dalla lettura delle testimonianze “affinché le presenti e future generazioni non dimentichino quanto accaduto quel giorno”. “Negli anni passati era ancor vivo il ricordo degli allarmi” sono parole di Federico Uncini “le corse verso i rifugi, il gettarsi a terra per evitare i mitragliamenti dei così detti “picchiatelli”, l’assordante rombo dei motori e le numerose linee bianche emanate dalle fortezze volanti che andavano a colpire gli obiettivi nell’Italia settentrionale e la Germania. Fabriano, nel periodo 1943-1944, subì circa 55 bombardamenti, con 96 morti e 213 feriti, oltre 7000 vani e fabbriche rase al suolo, la stazione ferroviaria distrutta e i ponti abbattuti. Il più pesante attacco aereo alleato americano su Fabriano avvenne l’11 gennaio 1944. L’obiettivo era la stazione ferroviaria di Fabriano e i suoi smistamenti. Il bombardamento colpì molte case civili specialmente nei rioni di via Cialdini e vicoli della Gioia causando la morte di 64 persone e il ferimento di 150. Fu il giorno più nero e triste della seconda guerra mondiale nel fabrianese – conclude - sono trascorsi 70 anni da questa grave tragedia e l’11 gennaio si è voluto mettere fine a questo lungo silenzio grazie a Fabriano Storica ed al Comune di Fabriano con un incontro commemorativo a ricordo di quel giorno e delle tante vittime civili. Diverse le testimonianze ascoltate all’Oratorio della Carità, compresa quella di Marcello Belgrado di Firenze, la cui sorella quindicenne è rimasta sotto le macerie, ospite di una zia fabrianese per sfuggire al Sopra il Vescovo Vecerrica benedice la targa commemorativa; a sinistra le autorità presenti davanti al Largo Caduti 11 gennaio 1944 pericolo che poteva correre in terra toscana. E’ stata portata anche una sveglia bloccata alle ore 13.32, ora del bombardamento, ritrovata tra i cumuli di rovine all’Albergo Campana dove era in corso una festa di onomastico e dove sono decedute 11 persone. Da sinistra Terenzio Baldoni, Aldo Pesetti e Federico Uncini Fabriano ha ricordato le vittime delle bombe di 70 anni fa Il pubblico presente all'incontro all'Oratorio della Carità Quel ragazzino, simbolo di una nuova generazione La celebrazione dei settanta anni dal bombardamento aereo dell’11 gennaio 1944 ha riportato all’attenzione delle fabrianesi testimonianze e documentazioni di quel tragico evento. Tra le molte immagini di devastazione e di rovina, una ci è sembrata meritevole di particolare commento. E’ la foto di un ragazzino, infagottato in un cappotto “da tempo di guerra”, che sembra contemplare le macerie di una palazzina abbattuta dalle bombe, forse all’angolo con Piazza Garibaldi, dove il raid picchiò con più violenza. Non ci è dato vederne la faccia, essendo stato ripreso di spalle; né siamo in grado di sapere chi fosse e che sorte abbia avuto negli anni successivi. 09 fabriano.indd 2 Potremmo però prenderlo a simbolo di quella nuova generazione che stava emergendo dal disastro materiale e morale dell’Italia intera. Una generazione che si trovò a dover rifare tutto da zero, mettendoci l’impegno, il coraggio e il sacrificio che solo chi ha vissuto in quei tempi può saperne qualcosa; una generazione che seppe non solo “rifare tutto”, ma aggiungerci qualcosa in più per migliorare l’economia, la società, la vita civile di questo nostro Paese. Ora, una nuova generazione sta emergendo in mezzo alle rovine di un’economia disastrata, di un pauroso declino morale, di una preoccupante decadenza del senso civile, di quella che a molti appare una crisi della democrazia. Più che di una ricostruzione fisica, si tratta di rimettere al loro posto i valori della solidarietà, dell’intraprendenza, della partecipazione alla costruzione del bene comune. Tenuto conto della situazione attuale, ogni auspicio in tal senso è ai confini dell’utopia. Pure, vedendo tanti giovani impegnati in tante piccole attività produttive, spesso dense d’innovazione, o in un volontariato talvolta ingenuo, ma sempre sincero ed entusiasta, ci viene voglia di forzare il pessimismo che i tempi meriterebbero. E di sperare che tanti “ragazzini”, come quello di quel lontano undici gennaio, riescano a dare all’Italia quelle prospettive di sviluppo sociale e civile che sembrano oggi avvolte dalla nebbia dell’incertezza e della sfiducia. Mario Bartocci 15/01/14 11.13 10 >FABRIANO< L'Azione 18 GENNAIO 2014 I ragazzi del dopo musical I giovani attori di "Face": come stanno proseguendo il cammino artistico di ROBERTA STAZI S ono passati diversi mesi dalle serate in cui il Musical organizzato dalla Pastorale Giovanile “Face, ogni volto una storia” ha riempito il Teatro Gentile, e tutti i ragazzi sono tornati alle loro vite “straordinariamente” normali. Qualcuno di loro, però, complice o no il Musical, ha scelto di seguire (o continuare a seguire) il proprio talento artistico: scopriamo cosa fanno alcuni di loro. Cominciamo con un giovane e grande talento, Serena Allegrucci. Diplomata all’Accademia di Musical Lim, e già nel cast di due musical andati in scena a Roma - “Canterville” e “Ciao Rudy” - Serena il prossimo anno farà parte di due importanti musical, “Rocky Horror Picture Show” e “Georgie”, quest’ultimo su soggetto originale. “Il mio amore per lo spettacolo è nato molto prima di “Face” – ci racconta Serena –“. “Canto da 10 anni e quindi ho avuto la fortuna di iniziare presto a sentirmi a mio agio sul palcoscenico. Il teatro è nato grazie al Tenore Robert Steiner che mi ha fatto conoscere il mondo del musical e da lì non mi sono più staccata dall’idea che volessi fare questo lavoro”. Serena è davvero intenzionata a fare di questa arte il suo lavoro. “Grazie al mio personaggio,”- continua Serena – “alquanto negativo ma che alla fine si redime, ho capito che se davvero vuoi qualcosa devi mettercela tutta, devi crederci fino in fondo, devi sudare e devi sopportare tante ingiustizie e tante porte in faccia… ma alla fine dipende tutto dalla passione, dall’energia e dalla voglia di farcela che ci metti. Raggiungere i propri sogni è davvero un cammino arduo, duro e molto lento, e qualcuno non ci arriva perché abbandona e magari è a un passo dal riuscirci e non lo sa. La carica, o “ricarica” – meglio ancora - viene anche dalle persone che ogni giorno ti supportano e ti sopportano e credono in te anche quando sei tu la prima a non crederci più”. Qualche altro giovane del cast di “Face” che si è messo in gioco è Lisa Fiorani, anche se la sua scelta di studio di canto non c’entra nulla con il Musical della Pastorale, perché lo aveva già deciso, bisognava solo trovare il coraggio di farlo: “Ho deciso di dar voce alla mia voce e mi sono iscritta alla St Louis Musical Academy – ci racconta Lisa – dove studio canto pop: solfeggio, tecnica vocale, pianoforte, etc… Ora vivo a Roma in una realtà completamente diversa da quella in cui sono cresciuta ovviamente. Canto da 13 anni, e il Musical “Face” è stata una bella esperienza, dove ho conosciuto tante persone e partecipato ad un buon progetto per i giovani a Fabriano, finalmente!” A differenza di Lisa, uno di quei ragazzi in cui il musical scritto da Don Umberto Rotili ha contribuito a fare scelte importanti è Riccardo Costanzi. Il Musical ed altri eventi che capitano nella vita e che come tasselli si allineano perfettamente spingendoci a fare scelte che sembrano grandi ma diventano improvvisamente naturali. Riccardo ha da qualche mese ha fatto “armi e bagagli” e con coraggio, intraprendenza e animato dalla passione per la danza si è trasferito a New York per frequentare una famosa scuola di ballo. “’Face’ – ci racconta Riccardo - insieme ad altri eventi accaduti, mi ha fatto prendere la decisione di venire a New York! Devo ringraziare molto la mia insegnante di danza, Anna Rita Riccioni e anche Emanuele Giombetti, che mi hanno aiutato prima e dopo la scelta. In realtà, dopo aver deciso, tutto è stato più semplice e ho imparato che se vuoi qualcosa e lo vuoi ardentemente tutto intorno a te si muove per far sì che si avveri!” Qualcuno invece, l’amore per lo spettacolo lo ha scoperto durante il Musical, come Gianmarco Angeletti: “La cosa che più mi ha segnato e colpito di 'Face' è stata la sua crescita e la sua acquisizione - nel corso della costruzione e dell’assemblaggio dell’intero musical - di uno spazio sempre più grande nella mia vita...”. “Ricordo che un anno fa” – continua Gianmarco - “all’inizio di questa sensazionale esperienza, vedevo il musical come un elemento che avrebbe caratterizzato il solo mese di maggio. Poi, qualcosa è cambiato: l’ambiente si è trasformato, complici l’allacciarsi di nuovi BREVI DA FABRIANO ~ LADRI IN UFFICI I E LABORATORI Melano-Marischio, notte 1-2 gennaio. Sembra che siano tre nomadi coloro che, forzando le porte, sono entrati nei locali di in un concessionario d’auto ed hanno preso 80 euro, ma scattato l’allarme antifurto si sono dileguati. I tre hanno “ripulito” di soldi un lavaggio automatico dove hanno rotto tre macchinette asportando 100 euro ed un distributore di gas; poi sono fuggiti a bordo di un furgone che avevano rubato in una vicina azienda. Il veicolo veniva ritrovato poco dopo sulla strada ed a pochi chilometri. Probabilmente avevano rubato altri 100 euro in un laboratorio artigianale. Indagini delle Forze dell’Ordine. ~ FURIOSO, DANNOSO SCOPERCHIANTE Fabriano, 4 gennaio. Il vento che arriva con folate fortissime e urlanti fa vari danni tra i quali stacca circa 60 metri quadrati della guaina bituminosa che copre il palasport “Guerrieri”; inoltre il pezzo minaccia di cadere ed i VdF tolgono le parti svolazzanti e temporaneamente pongono un telone raccogli-acqua all’interno del palazzetto. La riparazione verrà fatta successivamente. ~ VENTO, VOLAVA ALBERO DI NATALE E TEGOLE Fabriano, 3-4 gennaio. Anche l’albero di Natale posto in piazza del Comune viene investito dal furioso vento e rischia di cadere, ed i VdF, che in un primo tempo avevano transennato l’area, hanno dovuto tagliarlo. I “controllori” del fuoco hanno lavorato ininterrottamente 20 ore aiutati anche dai colleghi di Jesi dotati di autoscala. E ci è voluta proprio l’autoscala per togliere 10 fabriano.indd 2 le tegole in bilico sul tetto del complesso monumentale San Benedetto, dopo che una tegola era finita su un’auto in sosta. I VdF locali, hanno registrato altri 20 interventi per rimozione ostacoli che ostacolavano la circolazione, piante cadute o in bilico, finestre e tende pericolanti e altro, in città e nelle frazioni. ~ SALICI CADONO ED OSTRUISCONO IL GIANO Moscano, 7 gennaio. Nella zona tra il depuratore ed il ponte di Moscano, due grandi salici - diametro tra 40 e 50 centimetri, altezza 8 metri - sradicati dalla piena d’acqua finiscono nel fiume Giano. L’acqua passa ugualmente ma meno del solito e scava lateralmente le sponde del corso d’acqua. Non c’è allarme immediato ed i VdF dopo la constatazione inviano un comunicato al Demanio affinché provveda per toglierli. ~ 16ENNE CON TANTA MARIJUANA Fabriano centro, 7 gennaio, ore 18. Durante un controllo antidroga la Polizia scopre che un 16enne romeno qui residente aveva tra i vestiti 20 dosi di marijuana, ognuna del peso di un grammo e veniva portato in Commissariato. La madre affermava di non saper nulla dell’attività illecita di suo figlio. Il giovane, per detenzione a fini di spaccio della droga, ora può andare a scuola ed in palestra - se è iscritto - e la sera deve rincasare presto. La madre, che ha la patria potestà, deve vigilare per fargli rispettare l’obbligo. ~ I SEGNALI DEVONO STARE A DESTRA Fabriano, 11 gennaio ore 14.30. Provenendo da via Santa Croce, per arrivare alla chiesa di S. Maria, c’è via Bennani. La via all’inizio ha il segnale di divieto di accesso, ma è posto a sinistra, quindi per il codice stradale non vale ed a destra c’è la possibilità di metterlo. In Italia si circola sul lato destro e la segnaletica, a destra, deve essere posta: a sinistra la si può porre come “bis” cioè come ripetizione del segnale di destra. Per inciso, i segnali possono stare a sinistra come duplicati con quelli di destra. Fatto sta, che il fabrianese, visto il rettilineo, la chiesa a trecento metri e il bel tempo, ha proseguito; prudentemente ed a passo d’uomo perché sa che anche in altre zone la segnaletica non è ben messa. Giunto a destinazione ha chiesto ed ha saputo che aveva percorso la via controsenso. Ma chi non c’è stato mai, o raramente, sicuramente si comporta come lo scrivente, creando pericoli anche per gli altri. E se accadeva un incidente, chi pagava? Il guidatore che interpreta i segnali come regola vuole, o l’Amministrazione che non li ha messi bene? I segnali si mettono per tutti, “parlano muti” a tutti, anche a chi non conosce la nostra lingua. Bisogna rimediare al più presto. Porthos ~ LAVORI IN VIA GIOBERTI: CHIUDE LA STRADA La Polizia Municipale mette al corrente la cittadinanza della chiusura di via Gioberti dalle 8.30 di lunedì 27 gennaio, fino alle ore 16 di venerdì 6 febbraio. Ciò per consentire il ripristino, da parte di Multiservizi, della pavimentazione esattamente davanti al civico 18. Questi lavori potranno causare dei disagi alla collettività, ma si rendono indispensabili e improrogabili, secondo quanto riferito dalle stesse maestranze comunali. rapporti e di persone stupende… è grazie all’ambiente, ai componenti e alle emozioni che 'Face' mi ha fatto arrivare a capire l’amore per lo spettacolo”. L’amore per lo spettacolo, invece, Matteo Volpotti – uno dei protagonisti del Musical e soprattutto, l’autore di tutte le canzoni originali dello spettacolo, lo conosce da molto tempo. Studia nella stessa scuola di Serena, il Lim, un’accademia di musical, e studia la performance in tutte le sue discipline: canto, danza, recitazione, tip tap e storia del musical. Insegna anche ai bambini in una scuola di Roma dove ha un laboratorio di musica d’insieme. Anche Matteo conosce già il palcoscenico, ed ha partecipato a diversi Musical nella capitale. Il suo amore più grande è la musica, che ama da sempre, e vuole fare di questa passione il suo lavoro. Su “Face” la sua prospettiva è diversa rispetto agli altri: “Face mi ha dato una consapevolezza diversa mettendomi dalla parte opposta del palco e facendomi capire tutto il lavoro che sta dietro ad un’esibizione – racconta infatti Matteo –“. “Questo mi da la facoltà di affrontare diversamente gli studi perché è come se conoscessi in piccola parte a cosa devo arrivare e quanto devo sudare. Poi oggi, dopo 4 mesi nei quali non ho pensato minimamente allo spettacolo, ci sto rimettendo mano con una preparazione diversa e con una testa diversa... ho più strumenti di prima e questo mi permette di raggiungere meglio alcune “corde emotive” che prima avevo in testa ma non riuscivo ad esternare. ”La consapevolezza di Matteo è forte anche riguardo al suo futuro artistico: “La strada è lunghissima – continua - ma credo che sto mettendo un piccolo piede avanti all’altro giorno dopo giorno. Come ho detto altre volte, l’appoggio dei miei genitori è vitale... ogni mattina ci sentiamo al telefono per augurarci di fare ognuno il meglio per tutti! Quattro mesi a Roma in questa nuova avventura mi hanno già dato tanto e ho la sensazione che se ci credo e mi impegno sarà un crescendo positivo!”. La forza, l’amore per quello che si fa, l’energia di Matteo e degli altri ragazzi che ci hanno raccontato di sé, la loro positività, sono stati un bell’esempio per tutti i ragazzi del Musical. Ed è nelle parole che ci hanno detto, nei racconti e nei loro occhi che brillano, che vediamo uno dei più bei frutti di “Face”: la consapevolezza che i sogni vanno inseguiti con determinazione, e che non bisogna arrendersi, trovando nel rapporto con gli altri e con le persone vicine soprattutto, la forza per andare avanti. Presso lo studio Pixel in via don Petruio, 8, si può trovare il dvd dello spettacolo “Face, ogni volto una storia”. Tante band in città Gli organizzatori al completo della manifestazione organizzata nel periodo natalizio Si è conclusa tra i consensi e la soddisfazione degli organizzatori e del pubblico, la prima edizione del progetto "Musica in Città " Natale 2013". Il progetto è stato sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, dal Comune di Fabriano e da buona parte dei musicisti della città della carta. Sei concerti, sei occasioni per ascoltare la musica fabrianese con l'obiettivo di rivitalizzare e rendere più appetibile il centro storico della città della carta. Una serie di concerti e momenti di aggregazione culturale pensati per far conoscere in maniera più approfondita la musica ed i musicisti locali. Sul piccolo palco allestito all’interno del Mercato Coperto si sono esibiti: la Kolotorchestra, il Mauro Gubbiotti Hammond Trio, la Fabriano Pro Musica band, il Giovanni Baleani Trio, l’alternative rock psichedelico dei Soundsick, lo swing/folk del Quintetto Petrov, il rock dei Hey, Jhonny Park!, i Casbah City Rockers, i Laika Senza Ritorno, i Piccola Orchestra Folk, i Reig Agheinst De Mascin, il pop/ rock dei 7/4, il jazz/blues dei Funkonnction, il Federico Lenci Hammond Trio, la Maurizio Matt Blues Band e i Blues Up. Generi ed esperienze diverse, ma sempre percorse da una passione unica e trasversale capace di raccogliere consensi ed applausi durante ogni esibizione. Una serie di concerti pensati anche per cercare di rivitalizzare una città ancora alle prese con il difficile momento socio-economico, apprezzati e partecipati. Saverio Spadavecchia 15/01/14 11.14 L'Azione 18 GENNAIO 2014 >FABRIANO< 11 Un nuovo polo informativo Collaborazione web tra Radio Gold, il Fabrianese e il Borghigiano di JACOPO DEL PIO G igliola Marinelli, fondatrice della radio fabrianese “Radio Gold”, in occasione del secondo anno di vita della radio, ha annunciato di aver arricchito la redazione con delle professionalità importanti. Si è deciso di creare un polo informativo sempre più aggiornato in tempo reale. Quindi l’aspetto radiofonico viene abbinato con il lato web. La comunicazione web è quella proprio che permette l’aggiornamento in tempo reale. RadioGold in collaborazione con “Il fabrianese” ed “Il borghigiano” ha deciso di inglobare tutta questa realtà nella testata giornalistica “RadioGold news”. Questa redazione che vedrà tra le sue file il giornalista pubblicista Daniele Gattucci, Marco Antonini, Andrea Poeta, aggiornerà la città su tutti gli avvenimenti più principali e più importanti, comprese le varie conferenze stampa. Daniele Gattucci ha ribadito l’importanza della 11 fabriano.indd 2 giornata di venerdì 10 gennaio, in quanto rappresenta un punto di svolta nella storia dell’informazione fabrianese. Si è riuscito a trovare la sintesi di quello che sono le evoluzioni dei media a Fabriano, i quali hanno avuto da sempre momenti di alternanza e che stabilmente hanno avuto il punto di riferimento, come periodico, ne L’Azione, e come quotidiani, ne Il Resto del Carlino, Corriere Adriatico e Messaggero. Ovviamente con l’apertura al web, questa dimensione si è ampliata ed ha trovato momenti di supporto e conforto che si sono rivelati determinanti per cambiare lo scenario generale dell’informazione. RadioGold ha avuto un ruolo fondamentale perché, aldilà della parte che ha esercitato da decenni in altre emittenti locali, ha scelto la linea e l’impegno di seguire la città ed il suo comprensorio da vicino. Con una serie di operazioni, in questo caso, il sito “il fabrianese” creato insieme ad Andrea Poeta, ha raggiunto nel giro di poco più di un mese 25mila contatti. Ha fatto passi Da sinistra Antonini, Marinelli, Poeta e Gattucci da gigante ed è riuscito ad essere inserito nella rassegna stampa del Comune di Fabriano. Importante è stato anche trovare la disponibilità del direttore di RadioGold. Marco Antonini ha parlato del sito di “RadioGold news”. Sito nato nel silenzio ormai un anno e mezzo fa, ma che ha visto toccare negli ultimi giorni le 610mila visite. Risultato molto importante che non è stato messo in luce come avrebbe meritato. Pensando a quanto poco attiri la politica, cosi come le notizie sportive o di spettacolo (perché in una città come Fabriano, di notizie nuove e di un certo spessore non avvengono di frequente), le 610mila visualizzazioni, sono un ottimo risultato. Si abbina a ciò anche l’apertura su Matelica, grazie a Jessica Menichelli, che permette di spaziare e dare degli approfondimenti anche su altre realtà. Ma l’obiettivo non è riportare la notizia che sta sempre sui quotidiani, ma condurre approfondimenti come le inchieste sulle industrie insalubri di Matelica stessa. Ci si dedica anche alle denunce, come quella relativa alla situazione dei pendolari regionali che, ad eccezione di RadioGold e de L’Azione, è stata affrontata tardivamente dagli organi informativi. Altro aspetto importante che affronterà RadioGold sarà il limitare l’intasamento sul web della stessa notizia. Ci sarà un posto unico con un limite ai post giornalieri. Largo spazio anche all’associazionismo e volontariato. Prosegue anche la normale programmazione della redazione col gr nazionale che va in onda dalle 9 alle 19 ogni ora intera. Informazione locale alternata con notizie sportive locali. Il progetto ha anche un’importanza anche storica, perché ciò che verrà messo in rete oggi sarà anche consultabile nei decenni futuri e si potrà sapere cosa avveniva nel nostro comprensorio. 15/01/14 11.18 12 >EVENTI< L'Azione 18 GENNAIO 2014 L'arpa è protagonista Ritmi celtici al Gentile con l'irlandese Cormac De Barra A d impreziosire la stagione di musica da camera della Gioventù Musicale di quest’anno, domenica 26 gennaio alle 17 al Teatro Gentile potremo ascoltare un solista davvero straordinario: considerato uno dei più grandi arpisti celtici a livello mondiale, il dublinese Cormac De Barra viene da una famiglia di musicisti e cantanti che ha una lunghissima tradizione di musica popolare irlandese. Ha studiato l’arpa tradizionale con la nonna Ròisin Ni Shè in Irlanda, proseguendo poi gli studi negli Usa con Leone Paulson. Si è esibito sin da giovane in prestigiose sale da concerto in tutto il mondo, ed in particolare ha effettuato lunghe tournèe in Giappone, Australia, Usa, Italia e Spagna. Nel 1989 ha vinto la Féis Harp Competition, ed ha inciso per importanti case discografiche anche in duo con l’arpista Anne Marie O’Farrel, la flautista Karin Leitner e molti altri artisti di grande fama. In Irlanda è molto noto anche come presentatore televisivo e anche per aver fondato insieme ai fratelli Fionàn ed Eamonn il trio “Barcò”, dedito alla musica tradizionale della sua terra. Tra i brani in programma sono da segnalare la delicata ninna nanna che in gaelico suona “ Seoithìn Seò” e la struggente canzone d’amore dell’Irlanda del sud “Paìstìn Fionn”. Ingresso gratis per gli abbonati alla Gioventu’ Musicale, 10 euro i non abbonati. Cormac De Barra con la sua arpa Giornata della Memoria: tanti eventi Sant'Antonio per ricordare le vittime dell'Olocausto all'Agraria La Società Dante Alighieri Comitato di Fabriano, in collaborazione con il Comune di Fabriano e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio e Cupramontana, ha programmato per il 27 gennaio, “giornata della memoria”, una settimana di eventi culturali e di riflessione con il contributo e la partecipazione di molti cittadini fabrianesi. La settimana dal 24 gennaio al 2 febbraio prevede diversi appuntamenti tra cui la proiezione del film “Deportati (andavano al passo e cantavano)” di Mauro Allegrini. Il film è tratto dall’opera teatrale “L’istruttoria” di Peter Weiss ed è incentrato sulle testimonianze deposte durante il processo tenuto nel 1965 a Francoforte, in cui fu giudicata la manovalanza che collaborò con i nazisti nel campo di sterminio di Auschwitz. La settimana si aprirà con l’inaugurazione di una mostra fotografica e pittorica che resterà aperta dal 24 al 30 gennaio presso la Nuova Galleria delle Arti in via Gioberti, 7. All’interno della mostra, il giorno 27 gennaio, il gruppo “Artemisia” leggerà alcuni brani sulla vita di donne ebree. La mattina del 27 gennaio, presso la multisala Movieland, ci sarà una prima proiezione del film “Deportati (andavano al passo e cantavano)” destinata ai soli studenti delle scuole superiori mentre alle ore 21, sempre presso la multisala, il film sarà presentato alla cittadinanza. Per favorire chi non potrà partecipare all’evento, le proiezioni saranno ripetute nei giorni 28, 29 e 30 gennaio alle ore 17.30 presso la Nuova Galleria delle Arti. Domenica 2 febbraio alle ore 15.30, presso l’Oratorio della Carità, si terrà una conferenza seguita da un dibattito aperto a tutta la cittadinanza a cui interverranno: Bruno Coen, presidente della Comunità Ebraica di Ancona, don Giovanni Varagona, assistente spirituale del carcere “Barcaglione” di Ancona, e il prof. Terenzio Baldoni, storico fabrianese. Il tema del dibattito sarà quello dell’emarginazione, partendo dalla realtà presente, per interrogarsi sui rischi e pericoli che corre la società futura, sempre più esposta alla possibilità che un passato non tanto lontano possa ancora ripetersi. Partendo dalla storia di 70 anni fa, la Società Dante Alighieri di Fabriano intende sensibilizzare studenti e cittadinanza al valore della memoria, sui problemi della diaspora, dell’emarginazione e del diritto di vivere e di avere un futuro. In occasione della ricorrenza del Santo protettore degli animali, San Antonio Abate, l’intera comunità scolastica dell'istituto tecnico agrario Morea-Vivarelli di Fabriano, anche quest’anno intende manifestare al Santo la propria devozione e chiedere intercessione per la raccolta dei frutti della terra. Ecco le modalità di svolgimento delle varie attività nella giornata di venerdì 17 gennaio: ore 8.20, dopo l’appello, gli studenti delle classi quinte accompagnati dai docenti in servizio, si recheranno nell’Aula Micozzi per un incontro formativo con il Preside della Facoltà di Agraria dell’Università Politecnica delle Marche, prof. Santilocchi delegato per l’orientamento fino alle 10; al termine della ricreazione verranno scattate le foto sulla scalinata dell’atrio principale; alle 12 i rappresentanti di classe di Istituto e della Consulta si recheranno nella Cappellina dell’Istituto per una riflessione religiosa e la successiva benedizione degli animali all’esterno della scuola. Alla cerimonia è invitata l’intera cittadinanza. Il libro sul rock-heavy di Giosuè in Biblioteca Sabato 18 gennaio alle ore 17, presso la Biblioteca Pubblica R.Sassi sarà presentato il libro “Folk metal. Dalle origini al Ragnarock” di Fabrizio Giosuè. L’evento è organizzato dalla Biblioteca Pubblica R.Sassi di Fabriano in collaborazione con la Casa editrice Crac di Falconara. Fabrizio Giosuè, in perenne movimento tra la Capitale e Fabriano, presenta un libro fondamentale per la storia della musica rock/heavy: Folk Metal, Dalle origini al Ragnarök. Oltre 400 pagine di analisi dettagliata, interviste, foto e aneddoti di una scena musicale (quella molto particolare del pagan/viking/folk metal) che nasce all’estremo nord del mondo per diffondersi in tutto il pianeta attraendo a sé centinaia di migliaia di fans e assumendo sfaccettature originali e interessanti che il libro indaga con dovizia di 12 eventi.indd 2 particolari. Un libro fondamentale per gli appassionati del genere – il primo in assoluto, al mondo –, ma anche per i cuoriosi e gli appassionati di musica che, attraverso di esso, possono compiere un viaggio tra antiche tradizioni e chitarre distorte, tra storie narrate attorno al fuoco e dispettosi troll che infastidiscono i contadini, tra gesta eroiche di guerrieri impavidi e dolci melodie di violino e tin whistle. Crac edizioni è una piccola realtà editoriale indipendente marchigiana (Falconara Marittima) che, dal 2011, pubblica libri dedicati al mondo della musica underground, con una particolare attenzione alla realtà italiana (ha pubblicato, fra gli altri, la monografia dei marchigiani Kurnalcool, ma anche libri sul Punk italiano, la No Wave, la oramai celebre biografia di Steve Sylvester e quella di Garbo). ~ GENITORI SCUOLA MARCO POLO CORSO DI SCACCHI PER BAMBINI A PARTIRE DAL 17 GENNAIO L’Associazione Genitori della Scuola Marco Polo organizza un corso di scacchi per bambini che si terrà presso la Biblioteca pubblica “R. Sassi” a partire dal 17 gennaio con il seguente orario: 15.30-16.45 corso avanzato, 16.45-17.45 corso base. La durata prevista del corso è di 10 lezioni. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi a Beatrice Rapaccini, tel. 340/5018258, email: [email protected]. ~ LICEO " FRANCESCO STELLUTI" CONSEGNA DIPLOMI 2012-13 VENERDI' 17 GENNAIO ORE 17 Presso la sala convegni del Museo della Carta e della Filigrana avverrà la cerimonia di consegna dei diplomi dell’esame di Stato 2012-2013 del Liceo Classico, Linguistico, Scienze Umane ed Economico sociale. Ci sarà la lectio magistralis di Irene Bladriga, storica dell’arte ed autrice del saggio “L’occhio della lince” (Accademia Nazionale dei Lincei, 2002) sul tema “Verso l’età moderna. I Lincei delle origini, tra arte e scienza”. ~ MOVIMENTO 5 STELLE E ALTERNATIVA SOCIALE INCONTRO CON GIULIETTO CHIESA SABATO 18 GENNAIO ORE 17 Presso la sala Ubaldi a Fabriano si parlerà di Europa con Giulietto Chiesa. L’iniziativa è organizzata dal Movimento 5 stelle di Fabriano e dall’associazione Alternativa Sociale, movimento politico e culturale fondato da Giulietto Chiesa a Roma il 17 aprile 2010. L’incontro vuole stimolare un aperto e laico dibattito sul nostro essere cittadini europei. Non a caso il titolo dell’iniziativa ruota intorno alle tre parole: vita, democrazia, libertà. “Cosa sappiamo, infatti, - dicono in sede di presentazione gli esponenti grillini - dell’Europa dell’Ue, della Bce, del Mes e di tutti quei meccanismi che influiscono volenti o nolenti sulla nostra vita quotidiana, a parte i luoghi comuni acriticamente celebrativi o acriticamente distruttivi? Parliamone insieme”. ~ CIRCOLO DEL CINEMA PROIEZIONE "8 E MEZZO" DI FELLINI GIOVEDI' 23 GENNAIO ORE 21.15 Presso il cinema teatro della Misericordia, in via don Riganelli, 1, saranno proiettati una serie di film a cura del Circolo del Cinema Fabriano. L’ingresso è riservato ai soci che potranno acquistare la tessera 2014 al prezzo di 5 euro. Per il primo incontro la proiezione sarà gratuita, mentre per le successive il prezzo potrà variare. Il primo spettacolo è per giovedì 23 gennaio alle 21.15 presso il teatrino della parrocchia della Misericordia con “Otto e mezzo” di Federico Fellini. ~ GRUPPO MICOLOGICO ASSEMBLEA ELETTIVA DEI SOCI SABATO 25 GENNAIO ORE 17 Presso la sala Avis (via Mamiani, 43 - Fabriano) dalle ore 17 (seconda convocazione) sarà l’occasione per fare un bilancio del 2013 appena trascorso, per votare il nuovo consiglio e per decidere insieme quali attività o nuove iniziative saranno organizzate nell’anno 2014. L’Assemblea annuale di sabato 25 gennaio prossimo è aperta agli oltre 120 soci della nostra città e a tutti gli appassionati di funghi che intendano in quest’occasione aderire al gruppo. Per qualsiasi chiarimento e/o ulteriore informazione: David Monno 393-2351701, Sandro Morettini 348-3985622 o Gruppo Micologico Fabrianese su facebook. 15/01/14 11.19 >SPAZIO LAVORO< L'Azione 18 GENNAIO 2014 13 Piano per una casa sicura Un progetto regionale con incontri per evitare incidenti domestici I foto) del Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’Asur Marche ex Zona Territoriale di Fabriano “è il primo luogo che il bambino esplora e quello in cui trascorre gran parte del suo tempo. Quindi è necessario sviluppare consapevolezza, mettere in atto cambiamenti comportamentali, ricordarsi di controllare sempre il bambino per prevenire gli incidenti. Le case in cui viviamo – aggiunge - sono pensate dagli adulti per gli adulti e per questo presentano spesso pericoli di incidenti per i più piccoli. I traumi da caduta e da schiacciamento, l’assunzione accidentale di sostanze nocive, le ferite e le lesioni provocate da animali sono eventi frequenti”. Ci sono dati al riguardo? “In Italia, secondo l’indagine Multiscopo Istat - Aspetti di vita quotidiana circa 3.300.000 persone sono state vittime di incidenti domestici nel 2009. Nella regione Marche, i dati sulla sorveglianza effettuata tramite il Sistema Informativo Nazionale sugli infortuni in Ambienti di Civile Abitazione “Siniaca”, evidenziano che l’11% degli incidenti vede coinvolti bambini di età compresa tra 1 e 10 anni. Fascia di età ad elevato rischio sembra essere quella compresa tra 1 e 4 anni, quando il bambino inizia a muoversi autonomamente senza avere la percezione del pericolo degli oggetti che lo circondano. Frequenti anche le ustioni, con cicatrici permanenti; l’avvelenamento per ingestione di prodotti tossici non correttamente riposti: farmaci, prodotti chimici; infine, come fonte di pericolo, non vanno dimenticati i giocattoli, per la presenza di parti ingeribili, per la possibile tossicità dei materiali di cui sono composti e perché, se incustoditi, possono essere d’ostacolo negli spostamenti in casa”. Come risvegliare l'immobiliare anche creare un numero maggiore di strutture ricettive che rendano ancor più appetibile un territorio che turisticamente parlando ha già di per sé tutte le carte in regola. Dunque una rete che si allarga e che, dal mercato immobiliare andrà a coinvolgere, secondo gli intenti dei fondatori della nuova attività, anche il mercato del turismo nazionale ed internazionale, vera spinta trainante per il futuro del territorio. di DANIELE GATTUCCI n sette ex zone territoriali, tra cui Fabriano, con Urbino, Pesaro, Fano, Camerino, Ascoli Piceno e San Benedetto, la Regione, in collaborazione con l’Asur Marche, è da sempre impegnata per la prevenzione degli incidenti domestici, in particolare attraverso i progetti “Proteggiamoci dai pericoli domestici” e “Casa Sicura”, quest’ultimo inserito nel Piano Regionale della Prevenzione 2010-2012. Sul programma “Casa Sicura” in particolare, sono stati organizzati incontri sulla prevenzione degli incidenti domestici in occasione dei corsi preparto organizzati presso gli ospedali o i consultori nei Distretti. Inoltre nei centri vaccinali dei Servizi Igiene e Sanità Pubblica da maggio a luglio 2012 è stato consegnato ai genitori, al momento della seconda vaccinazione, un In tempi di crisi nascono nuove idee. Il periodo di stallo che sta investendo il territorio trascina con sé anche delle novità che costituiscono vere e proprie opportunità per tutti. Tra questa idee innovative quella di un’attività insolita, mai vista prima d’ora nel territorio: si tratta di un’agenzia immobiliare sui generis, ispirata da un noto programma televisivo. Non un’unica attività di compravendita o affitto degli immobili, bensì la possibilità di unire insieme un team di persone per riqualificare le strutture in vendita e in affitto in base alle esigenze del cliente: è questo il concetto chiave sul quale si fonda la opuscolo informativo sulla prevenzione degli incidenti domestici, una scheda rischi e una check-list di azioni/correzioni da mettere in pratica presso la propria abitazione. Risultati: su 430 questionari raccolti alla domanda “dopo aver letto il “LMpropertymanagment”. L’idea, nata da una positiva esperienza pregressa dei titolari, è quella di unire l’attività di vendita e affitto degli immobili a quella di un loro restyling, rendendoli sia più appetibili nei confronti dei potenziali acquirenti ed affittuari, sia andando a migliorarne l’aspetto esteriore e, dunque il loro impatto visivo sul territorio. Senza considerare la possibilità di unire insieme più competenze diverse che saranno coinvolte materiale proposto ha adottato dei sistemi di sicurezza? ”I genitori che hanno risposto sì sono stati il 76%. I luoghi dove sono stati adottati i sistemi di sicurezza sono: cucina – soggiorno - bagno –scale. I sistemi di sicurezza più adottato sono stati: copriprese, paraspigoli, sponde per lettini, dispositivi di chiusura per sportelli e cancelletto per scale. Alla domanda “dopo aver letto il materiale ha modificato i suoi comportamenti?” il 65% dei genitori hanno risposto di sì. Da qui i comportamenti più adottati come la sistemazione inaccessibile di detersivi, medicinali; sorveglianza del bambino al momento del bagnetto; controllo della temperatura e della grandezza del cibo; conservare in luogo inaccessibile sacchetti e borse di plastica, uso di catenine/ nastri reggi ciuccio di adeguata lunghezza. “La casa” ci spiega la dottoressa Daniela Cimini, (nella nell’attività di restyling degli immobili, cercando di creare una rete di lavoro in cui i componenti possano incentivarsi vicendevolmente condividendo nuove opportunità. I creatori dell’attività si riferiscono non solo ai tanti immobili presenti in città e che, a fatica, molte volte i proprietari riescono a vendere o affittare, ma anche ai tanti casolari in condizioni precarie presenti nelle campagne del territorio: dei veri e propri gioielli sul quale creare non solo abitazioni ma anche strutture ricettive per i turisti. Ed è proprio quello del turismo l’altro elemento che ha spinto i titolari dell’attività ad iniziare questo nuovo percorso, nella consapevolezza che un mercato immobiliare attivo possa non solo far rifiorire l’economia ma Daniele Gattucci Gaia Germoni IO DISOCCUPATI a cura di Marika Ragni La fretta e la politica Quale percentuale ha ormai toccato la disoccupazione giovanile? 41%, e la gravità di questo dato sembra davvero spaventare. Nei giornali, nei talk show e nelle tribune politiche se ne parla come di una corsa al limite del tempo, come di un obiettivo da centrare ora o mai più. Siamo tutti preoccupati, terrorizzati da un fenomeno sociale così pericoloso e sintomo di una società che si sta deteriorando. Tutti totalmente consapevoli della priorità che la politica dovrebbe dare al lavoro e, in particolare, al lavoro giovanile. Intanto i giorni scorrono, e così i mesi, e i più fortunati quasi non se ne accorgono. Il tempo passa imperterrito e insensibile, tra allarmismi e momenti di silenzio, stati di quiete apparente; siamo tutti convinti di aver centrato il problema, di aver individuato le priorità, gli obiettivi a breve scadenza. Anche la politica lo riconosce e noi quasi vorremmo tirare un respiro di sollievo: individuare il problema è già parte della soluzione. In realtà, invece, i mesi scorrono con la tranquillità di chi non ha 13 spazio lavoro.indd 2 una vera urgenza, di chi non è sull’orlo del baratro. Scorrono i mesi e i problemi si moltiplicano, le tematiche da affrontare si discutono, i dibattiti si riaccendono. Serve una nuova legge elettorale, fondamentale per andare alle urne e dunque per creare un governo legittimo che possa risolvere il problema dell’occupazione. Condizione fondamentale per risolvere qualsiasi problema. Così cresce in noi l’insofferenza, la paura: capiamo l’importanza della legge elettorale ma non abbiamo più il tempo ed è proprio questo che sembra non essere chiaro. Esiste una soglia, un limite oltre il quale non è più possibile intervenire, oltre il quale non si può più tornare indietro. Molte famiglie si muovono quotidianamente su quel limite e cercano di non scivolare dall’altra parte. In una situazione come questa, dopo aver ascoltato tutte le fazioni politiche riconoscere questo stato di emergenza, ci si aspetterebbe di vedere interventi concreti ed immediati, ci si aspetterebbe almeno la concitazione soprattutto da coloro che sono chiamati a risolvere questi problemi. Così sono passati dei mesi, forse degli anni; probabilmente ogni intervento ha bisogno di tempo, ogni medicina ha bisogno di un periodo di convalescenza del malato. Ma noi continuiamo a muoverci lungo quel filo invisibile, lungo la soglia, e speriamo che qualcuno ci aiuti ad avere almeno una possibilità; e allora, quando ci rendiamo conto che nei politici la concitazione sembra passata, che hanno ricominciato i soliti dibattiti su ogni intervento, su ogni possibilità, l’esasperazione ci colpisce. La fretta non sembra più costituire un fattore da tenere in considerazione, il tempo sembra essere tornato a scorrere lento e sornione come prima. Proprio allora capiamo che è ricominciata la politica, al di là dello stato d’eccezione, e a noi non resta che continuare ad aspettare. 15/01/14 11.21 14 >MATELICA< L'Azione 18 GENNAIO 2014 Tutti in banca: si paga l'Imu I di GIOVANNI CICCARDINI l 24 gennaio c’è la scadenza della “Mini Imu”: siete pronti? Sul sito della città di Matelica l’Ufficio Tributi ci informa che per l’Imu prima casa “si dovrà versare il 40% della differenza tra l’aliquota di stato (4 per mille) e l’aliquota deliberata dal Comune (5,5 per mille), in pratica lo 0.6 della base imponibile”. La news ci dice anche che questo balzello è dovuto perché chi ha governato il nostro Comune ha stabilito un’aliquota Imu sulla prima casa superiore a quella standard. Evidenzio che il Comune avrebbe potuto applicare un’aliquota inferiore a quella standard ed indicare, nello specifico regolamento, anche la misura del versamento minimo. Il combinato disposto della volontà/necessità di far cassa da parte del Comune e la confusione legislativa in materia di tassazione locale ha determinato questo “aborto” di imposta, che obbliga tutti i proprietari di abitazione principale a calcolare, o farsi calcolare, il nuovo importo da pagare ed eseguire il versamento, con modello F24 o con bollettino postale. Quello che andremo a sborsare a breve è solo un anticipo di quanto si dovrà pagare per il 2014. La Legge di Stabilità 2014 ha introdotto una nuova tassazione su casa e rifiuti (Iuc). Imposta che andrà ad inglobare tasse e tributi dovuti in relazione alla casa (Imu) e alla produzione di rifiuti (ex Tia e Tarsu e Santa Teresa e... quel monastero da far vivere In molti hanno visto una gru "lavorare" sopra il Monastero dei Silvestrini di Santa Teresa e si sono chiesti cosa bollisse in pentola. Beh, per ora si tratta di dovuti e necessari lavori di manutenzione della struttura, il tetto, nella zona centrale, si stava rovinando per effetto di alcune infiltrazioni d'acqua. Peraltro i lavori sono per ora bloccati fino alla fine di febbraio, quando si sbloccheranno in banca i fondi necessari. "I lavori sono tutti a carico del nostro Ordine: la gente comune non fa distinzione e parla sempre di Chiesa, di diocesi, ma a livello amministrativo sono due cose ben diverse", puntualizza il parroco di Santa Teresa, don Vincenzo Bracci. Che poi prende spunto da questi lavori per andare oltre e volare in alto, ma con una fantasia densa di pragmatismo. E ci racconta che sul futuro e sulla possibile destinazione di questa struttura, c'è più di un'idea. "Inizialmente si era pensato di creare un convitto per studenti in una parte, e adibire un’altra ala per un La Commissione Europea indaga sulle industrie insalubri di Matelica Aperto lo sportello telematico del Suap Tares). L’imposta è composta da più parti: l’imposta Imu sul possesso di immobili (escluse le prime abitazioni), la tariffa Tari sulla produzione di rifiuti e quella Tasi, che copre i servizi comunali indivisibili, con una quota anche a carico dei locatari. La Iuc è dunque una Service Tax composita, che si paga sia rispetto al possesso di un immobile sia alla sua locazione, applicabile tanto ai proprietari, quanto agli inquilini: che bella confusione! A marzo del 2012 ebbi modo di evidenziare la possibilità, poi confermata, che il nostro Comune avrebbe applicato, per far cassa, un aumento dell’aliquota Imu rispetto a quella standard; lo stesso ritengo accadrà con la Iuc. Per la Tasi l’aliquota base è pari allo 0,1%, il comune ha la facoltà di ridurla fino all’azzeramento oppure, questo penso che accadrà, alzarla fino allo 0,25% (non è da escludere che il Governo alzi il possibile tetto massimo). Mentre per la nuova tassa sui rifiuti il Comune determina la tariffa in base a superficie e quantità di rifiuti prodotti, oppure applicando il principio del “chi inquina paga”. In entrambi i casi la Tari dovrà coprire integralmente il costo di investimento ed esercizio del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti; anche per la Tari il Comune ha discrezionalità sul gettito da raggiungere. La settimana scorsa ho fatto rifermento alla mancanza di progetti politici-elettorali per le prossime amministrative. Oggi vorrei conoscere, fra quanti si stanno organizzando per la prossima tornata elettorale, chi è interessato a ridurre le tasse comunali e con quali azioni. B&B per ragazzi, economicissimo, a 10 euro". Un progetto a cui se ne è aggiunto un secondo, quando il presidente Spacca, due anni orsono, è venuto in città. "Spacca lo conoscevo già bene, era venuto ed ha voluto vedere lo stato della struttura. Ammirato, il suo consiglio fu quello di coinvolgere l'Università di Camerino ed effettuare, congiuntamente, una domanda per poter accedere così facilmente ai fondi europei, destinando la struttura a quel punto restaurata ad una eventuale nuova Facoltà. Ancora scettico sono andato a parlare con il Rettore Corradini, che si è invece mostrato molto interessato. Quindi è in piedi anche questo discorso". Certo, senza fondi e senza soldi non si va lontano: la struttura è grande. "Vorrei che i matelicesi si interrogassero sul possibile utilizzo di queste strutture, che costituiscono un tesoro per la città". Ma non finisce qui, c'è anzi quella che lo stesso don Vincenzo definisce "una bomba": "se questi progetti non andranno in porto, grazie ad eventuali soldi offerti da benefattori, si potrebbero adibire questi locali a rifugio per poveri e bisognosi, seguendo anche la linea di Papa Francesco. Un punto di accoglienza, dove magari creare una mensa per chi ha necessità". L'esempio, esistente, è quello di Fabriano, dove una casa canonica della parrocchia non utilizzata è stata data in comodato d'uso alla San Vincenzo de' Paoli. Qui si potrebbe dare, magari, alla Caritas… a.g. gli Stati membri dell’Ue e rappresenta il preludio per un’eventuale procedura d’infrazione contro l’Italia. Ricordiamo che contro la Variante per l’insediamento di industrie insalubri a Matelica è tuttora pendente anche un ricorso al Tar Marche promosso sempre dal Wwf”. Sul tema è stato diramato anche un comunicato della neonata sezione matelicese dell’Associazione Blu per l’Italia, dove si dichiara che “il territorio matelicese deve tornare ad indirizzare la propria opera politica, a vantaggio di quei tesori che rendono unico il nostro territorio, producono un'economia sana e sopratutto indirizzata a valorizzarlo e promuoverla concretamente, evitando il più possibile tutte quelle opzioni che andrebbero a 'ledere' non soltanto la salute, ma anche l’economia di un settore, quello agricolo-vinicolo e enogastronomico, che ha prodotto economia qualitativa…”. BREVI DA MATELICA Un momento della manifestazione del 9 marzo La vicenda della Variante al Prg che apriva la strada anche alle industrie Rir, che ha infiammato tanti mesi di dibattito matelicese, è finita nel mirino dell’Unione Europea, a seguito dell’esposto del Wwf del 10/12/2012. Un comunicato dello stesso Wwf, a firma del suo referente matelicese Danilo Baldini recita: “La Commissione Europea per l’Ambiente sta raccogliendo informazioni, tramite il Sistema “Eu Pilot”, sulla variante per l’insediamento di industrie insalubri, di prima e seconda classe, presso l’area industriale di Matelica. Come si ricorderà, il 29/11/2012 e con successive deliberazioni, il Comune di Matelica aveva adottato una variante al Prg utilizzando la legge sulle alienazioni e valorizzazioni degli immobili di proprietà comunali, in modo così da evitare sia la Vas che la Via, in aperta violazione però della Direttiva Europea 2011/42/CE, in materia di attività pericolose e a rischio di incidente rilevante. Il Sistema “Eu Pilot” è in sostanza una banca dati di comunicazione fra 14 matelica.indd 2 ~ NUOVE CINTURE DI KARATE A MATELICA Nella giornata di venerdì 20 dicembre presso la palestra della Scuola Media Mattei di Matelica si sono svolti gli esami di passaggio cintura per gli atleti della scuola di Karate Takahashi Shotokan della città. Le numerose nuove leve hanno avuto modo di cimentarsi nel primo piccolo ostacolo della loro carriera sportiva e nonostante l’emozione se la sono cavata piuttosto bene. Anche alcuni dei ragazzi più grandi hanno avuto l’occasione per mostrare i loro progressi ed hanno affrontato prove sia nel Kumite (combattimento) che nel Kata (forma). Le nuove cinture sono le seguenti: Morelli Elisa,Colonnelli Francesco, Pecorella Alex, Galluzzi Lorenzo e Caponera Sofia Cintura Gialla 8°Kyu; Fratini Filippo, Felfoul Abder, Sagoni Gabriele e Scatola Siro Cintura Arancio 6° Kyu; Frascarelli Emanuele,Dilevrano Gioele e Zavate Vasile Cintura Verde 3°Kyu; Aureli Michele Cintura Marrone1°Kyu. Complimenti a tutti i ragazzi e un augurio di un futuro ricco di successi! Ottemperando ad un obbligo previsto dal Dpr del 7 settembre 2010, il Comune di Matelica, servendosi del software Halley, ha istituito la digitalizzazione del Suap (Sportello Unico Attività Produttive). Si tratta di un portale, raggiungibile dal sito web del Comune di Matelica, che in pratica concentra ogni passaggio burocratico che passi per il Comune o in qualche modo lo riguardi (permessi dei Vigili del Fuoco, o della Asl, ecc..): ogni attività potrà e dovrà registrarsi, e da quel momento ogni permesso, richiesta, autorizzazione, verrà gestita e protocollata direttamente online. Sarà possibile, sempre comodamente davanti al pc, controllare lo stato di avanzamento della pratica. Ma il servizio si propone anche di essere una guida: vi è possibile reperire informazioni sulla modalità di avviamento delle pratiche, i vari requisiti, la normativa di riferimento, le fasi previste dall’iter amministrativo. Il portale è attivo da lunedì 13 gennaio, ed è stato “presentato” agli addetti ai lavori giovedì sera, nella Sala Multimediale “Boldrini”, alla presenza del sindaco Sparvoli e del vice sindaco Canil. Presente naturalmente il responsabile dello sportello, Nicola Boarelli. E’ seguito poi un addestramento della dott.ssa Chiara Fabiani sul funzionamento pratico del software, addestramento rivolto proprio a commercialisti, geometri, architetti e a quanti, per lavoro, si troveranno a usufruire di questo servizio. Addio file in ufficio? Beh, c’è ovviamente un periodo di transizione, nel quale al portale online, dove si potranno reperire i vari moduli e documenti, continuerà ad affiancarsi l’attuale procedimento cartaceo. Detto periodo terminerà il 3 marzo prossimo: da quella data sarà obbligatorio utilizzare lo sportello telematico. Destinatarie del Suap sono tutte quelle attività commerciali e di produzione, dal turismo all’agricoltura, al commercio, all’edilizia non privata (soggetta già ad una procedura ad hoc). a.g. MateliCAmbia, una nuova Associazione Il 12 gennaio, come gruppo di liberi cittadini abbiamo costituito l’associazione politico-culturale MateliCAmbia, ispirandoci a principi di uguaglianza, solidarietà e democrazia. Uno dei nostri obiettivi è quello di svolgere attività culturali e di affrontare le problematiche sociali con iniziative che stimolino la partecipazione della nostra popolazione. Avvertiamo inoltre, la necessità di costruire un’alternativa vera a forme deviate di politica, che si sono rilevate del tutto inadeguate. Un gruppo aperto alla collaborazione con chiunque senta il desiderio di costruire un progetto nell’interesse della comunità, su valori e prospettive condivise. MateliCAmbia 15/01/14 11.23 15 >MATELICA< L'Azione 18 GENNAIO 2014 E’ di nuovo tempo di Teatro Domenica 26 gennaio il primo di otto appuntamenti previsti al Piermarini di ANTONIO GENTILUCCI L’ appuntamento è per sabato 18 gennaio ore 18 nel Foyer del Teatro Piermarini: con un conferenza stampa, aperta a tutti, si darà il via ufficialmente al ritorno di una vera e propria stagione teatrale a Matelica, dopo che il 2013 aveva visto i soli finalisti del premio Paolucci. Si sono messe le mani avanti, parlando di un’austera stagione di crisi, ma l’amministrazione comunale bigliettepettacoli la aperta s li g e d i rn Nei gio rini sarà lo. tro Pierma ria del Tea ll’inizio dello spettaco , a 8 o 0 n 85 8 dalle 17 fi 8079, 0737 o.eu. 8 7 1 8 3 3 : Per info vidoteatr 30, www.ru ennaio e del 0737 7818 g 6 gli oli del 2 Gli spettac ieranno alle 17. Tutti iz in 10 marzo .15. altri alle 21 di Matelica, in collaborazione con RuvidoTeatro, propone in realtà un’ampia offerta di eventi teatrali: l’obiettivo era quello, rimanendo a costi contenuti, di soddisfare tante diverse sensibilità ed età diverse. I bilanci si faranno a fine stagione ma le premesse ci sono tutte: il cartellone prevede infatti una serie di ben otto appuntamenti, esaltando al massimo capacità e talento nostrani, con ben tre produzioni Ruvido Teatro, una delle quali, e questa è una vera notizia, realizzata insieme con la Banda “Veschi” e la Corale Polifonica “Antonelli”: le tre prestigiose realtà cittadine si uniscono per proporre insieme uno spettacolo in onore del loro più illustre concittadino, l’ing. Enrico Mattei. Ma andiamo con ordine: è proprio la dinamica compagnia teatrale matelicese ad aprire le danze, domenica 26 gennaio, con uno spettacolo “che tocca le corde dell’interiorità raccontando suggestioni e rimandi al tema degli angeli, attraverso il movimento e la parola di un gruppo molto affiatato sul palco”, sintetizza Vania Marcato. Sabato 1 febbraio ci sarà l’incontro con una giovane ma valida compagnia di Senigallia – Cantina Rablè- che ci presenterà lo spettacolo “Falsi d’amore” ricco di umorismo e ironia, attraverso l’uso della commedia dell’arte, e raccontandoci l’amore e le difficoltà di metterlo in pratica. I patiti del teatro classico avranno pane per i loro denti sabato 15 febbraio, con un classico di Shakespeare, Il mercante di Venezia. La mano è quella della compagnia Ctr di Macerata con la regia di Antonio Mingarelli, giovane talentuoso con un curriculum che vanta una formazione al Piccolo di Milano, allievo di Luca Ronconi. A seguire sabato 1 marzo un felice ritorno con Roberto Abbiati, già apprezzato a Matelica con lo spettacolo “Pasticceri” bellissimo spettacolo di alcuni anni fa, e attore di alcuni film di Mazzacurati, che presenterà una piece tra l’ironico e il clownesco molto liberamente tratta dal “Riccardo III” di Shakespeare dal titolo emblematico: “Il mio regno per un pappagallo”. E il sorriso sembra essere proprio il filo rosso di questa stagione: domenica 9 marzo, in un’atmosfera pregna di Carnevale, RuvidoTeatro presenterà uno spettacolo per le famiglie nella tradizione italiana della Commedia dell’Arte, con i personaggi delle maschere tipiche di questo periodo, in un susseguirsi di gag e comicità dal titolo ammiccante “Le avventure di Arlecchino”. Giovedì 27 marzo sarà una serata dedicata alla danza: la compagnia veneta Fabula Saltica, presente nella programmazione di alcuni teatri prestigiosi marchigiani, presenterà una rivisitazione coreografica di “Pinocchio”, con le musiche di Eugenio Bennato. Questa proposta vede la collaborazione con Amat, circuito marchigiano del teatro e della danza. Sabato 5 aprile, come preannunciato, il piatto forte, quello che senza dubbio, senza nulla to- gliere al valore delle altre proposte, “rischia” di riempire il teatro: una nuova produzione sulla figura di Enrico Mattei dal titolo “L’ingegnere”, che vedrà la collaborazione di tre realtà importanti per la cultura matelicese, vale a dire la compagnia RuvidoTeatro, il Coro polifonico A. Antonelli diretto dal Maestro Cinzia Pennesi, il Complesso bandistico P. Veschi diretto dal Maestro Gabriele Bartoloni, che, con la regia di Fabio Bonso, metterà in scena con uno sguardo diverso e accattivante, alcuni momenti della vita di Enrico Mattei. Curiosa e innovativa anche la chiusura, sabato 10 maggio: vi sarà una serata dedicata alle band del territorio, con una maratona di musica giovane e per i giovani dal titolo appunto “Una musica giovane”. “E’ un'occasione per la comunità di rinnovare l’amore per il teatro e tutti i suoi linguaggi, e per il nostro Teatro comunale Piermarini, che tanto lustro e bellezza dona alla città. Un’occasione anche di restare insieme, e favorire quell’incontro tra cittadini, associazioni, e momenti di svago e crescita culturale importanti per rinnovare una tradizione storica e sociale presente nel territorio” è l’ultima esortazione di Ruvido Teatro ai matelicesi. Il teatro nacque duecento anni fa dall’iniziativa di tante famiglie private, che volevano un luogo, allora indispensabile, di cultura e divertimento. Oggi, in un’epoca in cui pure la televisione sembra ormai obsoleta, pur contando 300 diversi canali, il teatro è più che mai attuale, con la sua socialità vera e non…2.0. A merenda Cercando l'ultimo Signore di Matelica con la Befana I rapporti storici tra Matelica degli Ottoni e Costacciaro dei Della Rovere Si è rinnovato anche quest’anno presso lo Spazio Immagine di Piazzale Gerani, lo scorso 5 gennaio l’appuntamento con la Pasquella, tradizione di canti di questua che venivano fatti proprio nella notte dell’Epifania dai canterini che, andando nelle campagne per portare la “novella”, ricevevano in cambio viveri e quant’altro fosse utile che poi, nello spirito della fratellanza e dell’amicizia, veniva condiviso con i fratelli più poveri. Da qualche anno a questa parte, anche i giovani dell’Associazione Folkloristica “Città di Matelica” portano avanti questa bella tradizione riproponendo questo canto che anche quest’anno, visto il successo della precedente edizione, è stato eseguito esclusivamente da loro. I canterini più grandi, invece, hanno girato fin dalla mattina per le vie della città, visitando anche le case di campagna, proprio nel nome della vecchia tradizione. Per coloro che si sono “persi” questa opportunità, i canterini matelicesi, insieme all’Associazione Folklorica “Città di Matelica” e la Gma Ristorazione di Matelica, organizzano per sabato 25 gennaio una cena presso la Gma Ristorazione nella quale sarà appunto possibile riascoltare i Canterini. Naturalmente vi aspettiamo numerosi per poter iniziare insieme una nuova stagione di folklore matelicese… che volesse potrà avere maggiori informazioni e prenotarsi ai numeri 3484323294 (Mirko), 3468250706 (Silvia) e 3458290190 (Ilaria). Le prenotazioni sono gradite entro il 20 gennaio. Vi aspettiamo per continuare questa fantastica tradizione: la Pasquella. 15 matelica.indd 2 Nell’anno 2006, il valente ricercatore d’archivio eugubino Fabrizio Cece, nel corso d’una sua accurata ricerca, storico-documentaria, d’archivio, su Costacciaro, ha, fra le molte altre cose, scoperto come, tra la fine del 1500 e gli inizi del 1600, Pirro Ottoni, ultimo Signore di Matelica, possedesse una casa e proprietà terriere a Costacciaro. Già il 27 aprile 1564, tuttavia, il capitano Ettore da Matelica risultava detenere, legalmente, taluni beni immobili a Costacciaro: “Item unam domum sitam in dicto castro Costacciarij iuxta bona capitanei Hectoris de Matelica […] et stratam publicam” (Sasg, Fondo Comunale, Comitatus Civitatis Eugubii, n. 1, c. 89r). La casa del capitano Ettore da Matelica potrebbe essere la stessa acquistata da Pirro Ottoni alcuni anno dopo ed ivi sotto documentata dall’atto del 12 agosto 1596. Tale abitazione risultava essere situata vicino ai beni immobiliari del duca d’Urbino, tra la via pubblica e le proprietà di Ettore e Leone “de Amicis” (cfr. Sasg, Fondo Notarile, prot. 921, c. 1r). Alcune possessioni fondiarie di Pirro Ottoni, invece, si trovavano in vocabolo “Propezoneca”, vale a dire nella villa di San Donato, che corrisponde all’attuale Caprile. Tali beni fondiari erano ubicati “in cima e al lato le proprietà di Alfonso Frontoni, e sull’altro lato la strada vicinale, ai piedi ser Guidone Calamari e altri lati”. Queste terre vengono alienate da Pirro Ottoni che “vende a donna Armilea, erede del fu ser Pompilio Longhi di Costacciaro, un pezzo di terra vineato”. Il 12 agosto 1596, Pirro Ottoni risultava avere un figlio per nome “Aranettum” (cfr. Sasg, Fondo Notarile, prot. 923, c. 229r), mentre il 14 agosto 1601, lo stesso Ottoni ed il medesimo figlio Ranetto, che apparivano ancora abitare a Costacciaro (cfr. Sasg, Fondo Notarile, prot. 925, c. 90v), comperavano un pezzo di terra da Lucrezia Carboni (cfr. Sasg, Fondo Notarile, prot. 925, c. 80r), “sorella ed erede del fu Lodovico Carboni”, grande umanista d’ori- gine costacciarola. Il 16 gennaio 1606, facendosi una procura, per aggregare la Confraternita della Morte di Costacciaro all’omonima Arciconfraternita romana, Alessandro di Mario del fu Francesco “de Mari” di Costacciaro, priore della Società di Santa Maria della Misericordia di Costacciaro, costituiva suo procuratore il Signor Lodovico Ottoni di Matelica, che si trovava, allora, in Roma, per comparire avanti ai Guardiani dell’Arciconfraternita della Morte di Roma, onde richiedere loro l’aggregazione della Confraternita della Morte di Costacciaro (Sasg, Fondo Notarile, prot. 926, c. 11r). Il 26 ottobre 1606, dovendosi disporre una nuova procura, per associare la Confraternita dei Bianchi di Costacciaro all’Arciconfraternita del Gonfalone di Roma, Berbardino di Bartolla “de Cerisionibus” di Costacciaro, priore della Società del Crocefisso, detta la Compagnia dei Bianchi, e Mario del fu Francesco “de Mari” nominavano procuratore il Signor Lodovico Ottoni di Matelica, dimorante in Roma (Sasg, Fondo Notarile, prot. 926, c. 76v). Nel 1644, infine, Rinaldo Ottoni di Matelica, abitante nel castello di Costacciaro, erogava una somma di denaro a favore della Compagnia della Misericordia, per la celebrazione di alcune messe (Avg, 11/3, c. 296r). Resta, ora, da capire perché l’illustre Signore Pirro Ottoni di Matelica curasse così rilevanti interessi a Costacciaro, vale a dire quali legami, d’amicizia e d’interesse, politico ed economico, avesse, egli, precedentemente intrattenuto o con ragguardevoli personaggi costacciaroli o con lo stesso duca d’Urbino, anch’egli possessore di terre e case a Costacciaro. Ancora nel 1787, promotore il Priore della Confraternita dei Bianchi, Maestro Francesco Venturi, il pittore matelicese Filippo Adriano Conti “inventò e dipinse” una bella tela dell’Assunzione (da restaurare!), per la chiesa confraternale di Santa Maria Assunta in via Nova, detta “La Bianca”. Euro Puletti 15/01/14 11.26 16 >MATELICA< Un Mercato sempre più s...coperto I l 4 gennaio, presso la Sala Boldrini di Palazzo Ottoni, si è tenuto l’incontro pubblico per la presentazione del progetto "Il Nuovo Mercato Coperto" di Matelica. Ad esporlo i sei ragazzi che, a partire da una tesi di master, hanno cominciato a ragionare sul futuro dell’ex mercato coperto comunale di Matelica: Valentina Pallotti, architetto e frequentante un master in arti civiche presso l’Università degli Studi di Roma Tre, Pietro Tozzi, dottorando di ricerca in Fisica e membro educatore del gruppo scout di Matelica, Francesca Pettinelli, praticante avvocato presso lo studio legale di un’azienda, Francesco Mentonelli, attore e docente di teatro, Marta Pallotta, esperta in marketing e comunicazione, Marco Riganelli, dottore in geologia. Durante l’incontro si sono voluti illustrare i diversi aspetti che compongono il progetto, a partire dall’inquadramento dell’oggetto di lavoro, uno stabile, quello dell’ex mercato coperto comunale, inserito nel tessuto storico di Matelica, recentemente privatizzato, e per il quale si prevede la demolizione e la costruzione di edifici residenziali. Da qui, dunque, si è passati ad esporre il lavoro di tesi che prevede, entro marzo prossimo, la realizzazione di un progetto di allestimento all’interno del mercato, nonché la creazione di un evento collegato, al quale parteciperanno tutti gli interessati, L'Azione 18 GENNAIO 2014 siano essi produttori locali, associazioni, artisti, musicisti,... Quest’iniziativa costituisce il punto di partenza del progetto Il Nuovo Mercato Coperto di Matelica, che ha l’obiettivo di fornire un’alternativa valida alla demolizione dell’immobile, da presentare allo stesso proprietario, e che prevede la creazione di un incubatore sociale e culturale proprio nel vivo della nostra città. La proposta viene illustrata, dunque, nella sua duplice valenza di centro enogastronomico e culturale, una vetrina del nostro territorio, uno ‘spazio pubblico’ secondo l’accezione comune dell’aggettivo, ossia di qualcosa che riguarda e interessa tutti i cittadini, l’intera collettività. L’incontro ha toccato anche gli aspetti più ‘tecnici’, in merito specialmente alla proposta di costituzione di un consorzio come modello di gestione del progetto, spiegandone i vantaggi e le agevolazioni che tale modello comporta. Infine, si è parlato dell’aspetto finanziario del progetto, illustrando le varie possibilità di accedere a finanziamenti esterni, che vanno dalla partecipazione a bandi di concorso per start up, al crowdfunding, a bandi regionali o provinciali,... Questi i punti principali affrontati durante l’incontro; un’occasione di confronto e di condivisione, alla quale i cittadini hanno risposto positivamente. L'ulteriore passo è dunque quello del prossimo marzo, al termine dei lavori di allestimento del mercato, ai quali ognuno di voi è chia- mato a dare il proprio contributo. Le giornate di lavoro sono fissate per ogni domenica, a partire dal 19 gennaio; partecipare è semplice, basta venire al mercato ed essere pronti a lavorare insieme agli altri. Saranno occasioni importanti di incontro e di scambio, giornate in cui stare insieme e soprattutto divertirsi. Per il calendario delle giornate consultate il sito mercatocopertomatelica.wordpress.com o consultate la bacheca allestita all’interno del mercato coperto. Per informazioni scrivere a [email protected]. v.p. Una mostra dal cuore della terra Pienone di curiosi ed esperti speleologi per l’inaugurazione della mostra “Dove il cielo è di pietra”, con foto tratte dalla pubblicazione del libro "Buco Cattivo" (Bologna, ed. Moderna, 2011), che si è tenuta sabato 1 gennaio a Matelica negli spazi di Eventisette, al centro direzionale della cittadina. Simone Cerioni, speleologo gengarino e Giampaolo Zaniboni, speleologo e fotografo bolognese, con i loro colleghi (nella foto in alto a sinistra) hanno raccontato brividi, fatiche, rischi e soddisfazioni di questa impresa fotografica che li ha tenuti occupati da fine 2009 al 2011 quando è uscito il libro. Il Buco Cattivo è l’ingresso e il cosiddetto “Fiorini”, un corridoio pericoloso ed angusto delle Grotte di Frasassi di Genga, che si apre a 460 m slm, sviluppando un percorso lungo 7500 m e un dislivello complessivo di 173 metri. Buco Cattivo fu scoperto nel 1949 da Pietro Giuseppetti, che ascoltò i racconti di un contadino che riferiva che da quel pozzo emergeva vapore, come se “dovesse essere la bocca dell’inferno (dal diario di Giuseppetti, n.d.a)”. Buco Cattivo è una grotta di difficoltà medioalta che ha il proprio ingresso in località Monte Valmontagnana; è molto vicina alle più note Grotte di Frasassi, tanto che, come ha sottolineato Zaniboni nell’inaugurazione, da decenni si sta cercando un probabile collegamento. I ragazzi dell’associazione speleologica di Genga San Vittore di Fra- sassi l’hanno percorsa in lungo e in largo, fotografandola in toto nel corso di due anni, producendo in totale 2193 foto. Provate ad EVENTISETTE: scrigno di iniziative Eventisette è un progetto nato da un bando della provincia di Macerata che vede Sara Bonfili in collaborazione con Roberto Mosciatti della libreria Mondadori di Matelica. La definizione che gli organizzatori hanno dato a Eventisette è “incubatore di eventi”: vuole essere infatti un luogo in cui organizzare proposte culturali, laboratori e corsi, in cui convogliare la creatività di giovani e meno giovani, e da mettere a disposizione per mostre, per lavorare in comune, affittando aule e sala riunioni per il coworking. Tutte le informazioni su www.eventisette.it. a.g. immaginare cosa significhi entrare in spazi angusti e posizionare l’attrezzatura in un luogo umido, freddo, inospitale (eppur abitato da rane e pipistrelli) e immaginate il valore documentario di una pubblicazione totalmente 2013, un grande anno per il tennis matelicese Si chiude con la classica cena sociale l’attività del T.C. Matelica per l’anno 2013, un’annata densa di attività e di novità. La giornata è stata allietata da due graditi ospiti: Matteo Spernanzoni (classifica 2.4) e Stefano Travaglia, classifica n. 375 dell’Atp mondiale, che 16 matelica.indd 2 nuova su una grotta di fama minore, rispetto a quelle di Frasassi. I ragazzi lo hanno fatto per questo e per l’obiettivo di rappresentarla tutta come l’occhio umano non potrebbe mai vederla. Per ciò hanno sentito freddo, hanno imbragato cavalletti e faretti, e messo a rischio la propria attrezzatura per il fango, fotografato e camminato per 12 o 17 ore al giorno, hanno riportato a Matelica il grande tennis; nell’esibizio- ne che ha preceduto la cena hanno offerto un vero spettacolo ai tanti presenti. Alla cena, che anche quest’anno ha radunato tantissimi fra ragazzi, genitori e sostenitori, il presidente Sauro Falzetti ha tracciato un lusinghiero bilancio dell’attività svolta, dalla Scuola Sat sempre più partecipata, al campus estivo alle varie competizioni e ai grandi risultati ottenuti dai giovani (vittorie in diverse competizioni e quattro titoli provinciali giovanili), segno come hanno raccontato. Ma hanno anche nuotato in un lago sotterraneo di 30 metri e hanno visto un salone così grande che ci sono volute venti foto insieme per rappresentarlo. “Lo rifarei - dice Simone. “Non credo che lo di indiscussa vitalità e capacità organizzativa, coadiuvata da un ottimo settore tecnico. Le novità dell’anno 2013 riguardano soprattutto il settore tecnico che si arricchisce della presenza di Simone Galloppa, in aggiunta allo staff precedente, che insieme alla parte tecnica (preparazione atletica) consente di ricostituire una squadra di prim’ordine e dalla quale sarà rifarei oggi”, dice Giampaolo, che è appena uscito con un altro volume fotografico, molto meno “avventuroso” sulla sua Bologna, edito per la casa editrice Linchiostroblu. Molte le domande del pubblico, composto da curiosi, esperti delle vicine associazioni di Speleologia, fotografi come Erminio Burzacca, recentemente protagonista di una bella mostra sulla Matelica vista dall’alto. Last but not least i vini Gagliardi hanno allietato la serata: Umberto, titolare dell’omonima casa vinicola e presidente del Comitato Produttori di Verdicchio di Matelica, li ha gentilmente offerti, illustrandoli e servendoli, anticipando la volontà di accompagnare questo progetto nei successivi appuntamenti. Un binomio di cultura e tipicità eno-gastronomiche che non va sottovalutato nella promozione del territorio e nel passaparola delle idee vincenti! Le foto del libro sono in mostra presso i locali di Eventisette, in via Grifoni 27, dall’11 al 26 gennaio (orari d’apertura: 17-20). lecito attendersi risultati di prestigio in campo regionale. Durante la serata sono state effettuate tutte le premiazioni, a cura dei vari ospiti, dai tecnici ai due giocato- s.b. ri all’assessore allo Sport Mauro Canil in rappresentanza dell’amministrazione comunale che ha elogiato l’Associazione per quanto riesce a realizzare in completa autonomia. La serata si è conclusa con lo scambio degli auguri di Buone Feste e con gli appuntamenti che già anticipano la prossima stagione con la Coppa Giuseppucci (primi due incontri chiusi con due vittorie). T.C. Matelica 15/01/14 11.49 L'Azione 18 GENNAIO 2014 17 pubb..indd 2 17 15/01/14 11.16 18 >SASSOFERRATO< L'Azione 18 GENNAIO 2014 Ospedale: novità Saggi e note: volume filosofico Sarà residenza protetta e casa della salute di Galliano Crinella L di VERONIQUE ANGELETTI a primavera 2014 porterà il suo carico di novità per il presidio ospedaliero Sant’Antonio Abate. Certo non sarà mai più l’ospedale di una volta e nell’orizzonte della nuova politica di gestione sanitaria regionale è tuttora previsto – non si sa quando - il tanto contestato trasferimento, a Fabriano, dell’intera unità di Medicina riabilitativa, del suo personale e dei suoi posti letti, ma nel bilancio l’ex ospedale ridiventa un perno fondamentale per le famiglie perché ospiterà al suo primo piano una residenza protetta e, al piano terra, la casa della Salute, gli ambulatori dei medici di base e ovviamente il personale a servizio dell’unità del 118. Partiamo dalla Residenza Protetta. Un progetto lungimirante portato a termine dall’amministrazione comunale e che nell’agenda del sindaco Ugo Pesciarelli dovrebbe essere inaugurata a fine marzo - inizio aprile, tempo di finire alcuni piccoli lavori. Per l’operatività tutto dipende dal bando europeo di gara che il Comune sta per indire ma è facile anticipare che per fine giugno i 25 posti letti della Residenza Protetta saranno una realtà. L’investimento sfiora il milione di euro ed è stato finanziato al 45 % dai fondi Fas e al 55 % dal Comune con l’assunzione di un mutuo per 250.000 euro con la cassa Depositi e Prestiti. Destinata ad accogliere in modo temporaneo o anche in al- cuni casi in modo permanente gli anziani non autosufficienti che non necessitano più di prestazioni sanitarie complesse, ma hanno patologie psichiche, fisiche, sensoriali stabilizzate impossibile a curare a domicilio. La Residenza Protetta è una risposta concreta ai bisogni di cure per gli anziani e soprattutto alle loro famiglie. Rivoluzionato anche il piano terra. Previsto l’arrivo della famosa “Casa della salute”. Quella voluta dalla Regione Marche all’immagine delle politiche sanitarie toscoemiliane. Casa dove il cittadino potrà trovare risposte ai suoi problemi nei vari servizi distrettuali, sociali, di prevenzione e negli ambulatori specialistici. Insomma è lo spostamento di una parte importante del sistema sanitario sul territorio che si prevede sarà effettivo entro l’anno. Intanto, anticipando la Casa della Salute, i medici di base del sentinate si sono dichiarati più che disponibili a spostare i loro ambulatori dal borgo all’interno del presidio. E sono così disponibili che il progetto sta per essere definitivamente approvato dall’Asur al punto che si prevede che entro aprile, forse maggio, i medici di base nostrani visiteranno direttamente i loro pazienti nei loro ambulatori all’interno del Sant’Antonio Abate. Anche per il personale dell’unità del 118 si prospettano cambiamenti. Ma solo di stanza, poiché saranno collocati nella vecchia farmacia dell’ospedale mentre la loro postazione di lavoro rimane nelle stanze site all’entrata laterale. Stigmatizzare la mania diffusa di vedere dappertutto le tracce dei Templari La replica dell’Associazione Templari Cattolici d’Italia al mio articolo comparso su questo giornale il 2 novembre scorso non fornisce nessuna risposta sostanziale alle mie contestazioni, sviando invece il discorso sui valori e sulle finalità religiose dell’associazione stessa, nel cui merito non intendevo, né intendo minimamente entrare. Nessuno vuole infatti mettere in discussione il diritto di chiunque di riunirsi in qualsivoglia associazione finalizzata alla devozione e al culto religioso o contestare la sincerità della fede religiosa e della devozione degli associati: caso mai si potrebbe obiettare sul diritto di attribuirsi l’eredità drammaticamente seria di un ordine che non ha lasciato eredi, visto che è stato abrogato, a torto o a ragione, dalla Chiesa stessa sette secoli fa. Ma questa è un’altra storia. L’intento dell’articolo era invece quello di stigmatizzare la mania diffusa da qualche anno (almeno nelle Marche) di vedere ovunque tracce dei Templari e la pratica scorretta e illegittima di appropriarsi di luoghi sacri che hanno una propria storia conclamata e che niente hanno a che fare con quella dell’ordine in questione: mi riferisco nel caso specifico a S. Croce di Sassoferrato e a S. Ansovino di Avacelli, ma il fenomeno riguarda molte altre chiese anche più note, perfino la Collegiata di S. Ginesio nel maceratese. Queste interpretazioni fantasiose poi vengono servite e divulgate come verità storiche sui siti on line e su molte pubblicazioni turistiche, anche di ampia diffusione, fornendo al lettore ignaro un’immagine falsata non solo della storia dei luoghi, ma anche, il che è più grave, della stessa storia delle istituzioni ecclesiastiche. Nel nostro caso gli autori dell’articolo di replica, a sostegno delle loro tesi, accennano sommariamente a prove documentarie dubbie o inesistenti, offrendo un esempio evidente della disinvoltura con cui si procede a confezionare presunte verità o “scoperte storiche” a proprio uso e consumo. Si menzionano ad esempio “i cabrei di Malta” (cioè dei cavalieri gerosolimitani, poi ospitalieri, poi di Malta): è vero che nel 1312 con la bolla "Ad providam" i beni dei Templari vennero destinati agli Ospitalieri, ma purtroppo non ci è pervenuto nessun inventario o cabreo di questi beni; in ogni caso non avrebbero niente a che fare con le chiese in questione, dal momento che nessuna di esse è mai appartenuta ai Gerosolimitani. Mi si invita poi a consultare il sito on line di Avacelli di Arcevia; al che rispondo che la scheda su S. Ansovino menziona documenti (in particolare quello del 12 agosto 1308) che non riguardano né la chiesa in questione, né altre chiese dell’area. Il bassorilievo incastonato poi sulla facciata rappresentante una croce astile contornata da sei palle appartiene alla simbologia romanica medievale e niente ha a che fare con i Templari. Quanto poi al basssorilievo della chiesa di S. Croce di Sassoferrato raffigurante la croce greca con i bracci terminanti a triangolo detta croce patente, si tratta di un segno universalmente usato fin da prima dei Templari e presente in moltissime chiese. I Templari se lo videro riconosciuto come simbolo da Papa Eugenio III nel 1147 e da allora la usarono in molte versioni, anche dissimili fra di loro. Ma la sua presenza in luoghi di culto o edifici medievali, senza altri documenti di appoggio, non ha di per se stessa alcun valore di prova della presenza dei templari, essendo solo una immagine di culto. Inoltre non deve sorprendere la sua presenza in una chiesa intitolata alla Santa Croce. In sostanza che la devozione religiosa abbia il diritto di manifestarsi nel modo che crede più opportuno nessuno lo contesta, ma dal momento che le manifestazioni religiose sono anche pubbliche e finiscono per travalicare l’ambito strettamente devozionale, riguardando anche quello culturale e sociale, hanno l’obbligo di rispettare la verità storica. Virginio Villani L'antica tradizione della Pasquella C’era un tempo in cui la notte tra il 5 e il 6 gennaio prima della Befana, i ragazzini delle campagne aspettavano i cantori della “Pasquella”. Questa usanza era tipica delle zone rurali delle Marche, la Romagna e l’Umbria, dove gruppi di uomini e donne si presentavano presso le fattorie e chiedevano il permesso al “padrone di casa” di entrare e cantando gli stornelli si cercava di raccogliere qualcosa da mangiare, oppure del denaro, per sé o per i più poveri. Ovviamente se la famiglia era stata colpita da un lutto non ci si fermava. Le strofe dalle canzoni sono semplici e fanno riferimento alla vita agricola ai piaceri dell’uomo quali il bere e il mangiare, senza tante pretese. Si invocava poi la benedizione di Sant’Antonio, protettore del bestiame, la cui festa cade il 17 gennaio. Anche le vie di Sassoferrato e le frazioni limitrofe sono state “invase” dai 18 sasso.indd 2 cantori della “Pasquella”, con i cappelli di panno e i loro mantelli rossi e l’immancabile organetto. Il giro ha attraversato le vie cittadine, il Crocifisso, il piano di Frassineta, Monterosso stazione, Sant’Ugo e Montelago. Il gruppo è composto da circa una quindicina di cantori, che fanno anche parte della banda cittadina e vi partecipa anche il sindaco Ugo Pesciarelli. È una tradizione abbastanza radicata e seguita nel nostro territorio ed in passato interessava altre frazioni ma l’estensione del Comune è tale che obbligava i partecipanti a stare fuori casa tutto il giorno. Solo per qualche anno questa tradizione si è interrotta. Ma adesso essendo un gruppo anche di giovani, c’è la speranza che l’organetto e le allegre strofe della “Pasquella” animino le vie del nostro Comune ancora a lungo. Brunella Savelli Edito recentemente nella Collana “Quaderni del Consiglio Regionale delle Marche”, sarà presentato giovedì 23 gennaio, alle ore 17.30, a Sassoferrato, presso Palazzo Oliva, il volume di Galliano Crinella, "Saggi e note di filosofia". L’iniziativa è promossa dall’istituto internazionale di Studi Piceni con il patrocinio del Comune di Sassoferrato. Interverranno alla presentazione, che sarà condotta da Antonio Maria Luzi, il Presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche Vittoriano Solazzi, il Sindaco di Sassoferrato Ugo Pesciarelli, Antonio Pieretti dell’Università degli Studi di Perugia, Massimo Baldacci e Nicola De Sanctis dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. Crinella è docente di filosofia teoretica nell’Università di Urbino “Carlo Bo”, presidente dell’Istituto internazionale di Studi Piceni e direttore del Premio nazionale Gentile da Fabriano. Ecco la sua premessa al volume: “Raccolgo qui alcuni scritti minori, già editi in riviste di filosofia e in pubblicazioni collettanee. Si tratta di saggi, note e recensioni che risalgono agli anni settanta - ottanta e ai primi anni novanta, concordati e discussi con Italo Mancini, il maestro di studi filosofici e di vita universitaria, relatore del mio esame di laurea sul tema dell’utopia e successivamente maestro di studi filosofici e di vita universitaria. Con questi scritti è possibile, per me, ripercorrere i primi e i successivi anni di ricerca e di impegno accademico all’Università di Urbino, in un ambiente che era molto diverso dall’oggi. Erano anni di grande fermento culturale, in un Ateneo di grandi tradizioni - cresciuto sotto l’autorevolissima guida e il magistero intellettuale e civile di Carlo Bo, dal 1984 Senatore a vita per alti meriti culturali - in cui si confrontavano molteplici studiosi di riconosciuto valore speculativo e differenti prospettive filosofiche. E’ opportuno ricordare, tra le altre, quelle di Italo Mancini, Pasquale Salvucci, Livio Sichirollo, Enrico Garulli nella facoltà di Magistero, e di Carmelo Lacorte, Icilio Vecchiotti, Emilia Giancotti Boscherini nella facoltà di Lettere e filosofia. Il volume si articola in tre parti, nelle quali gli scritti sono disposti nell’ordine cronologico di pubblicazione. Nella prima sono contenuti alcuni saggi storico-teoretici di diverso argomento e impostazione, ma che mostrano ricorrenti attenzioni al rapporto tra lavoro intellettuale e società. La finalizzazione operativa delle ipotesi teoretiche è presente in gran parte delle ricerche, dalla breve ricognizione kantiana riferita al rapporto teoria-prassi al confronto tra principio responsabilità e principio speranza. La seconda parte del volume presenta schede e annotazioni, insieme con profili di più ampio respiro, dedicati ad alcuni studiosi e filosofi italiani contemporanei, da Italo Mancini ad Augusto del Noce, da Rodolfo Mondolfo a Carlo Bo. Nella terza parte si trovano poi note e analisi di opere filosofiche con le quali intendevo segnalare iniziative e aspetti meritevoli di attenzione nella riflessione filosofica e nella vita culturale di quegli anni”. 15/01/14 11.18 19 >CERRETO D'ESI< L'Azione 18 GENNAIO 2014 Mattei approda in teatro Il grande sogno del fondatore dell'Eni: appuntamento per il 5 aprile di MARINO LIPPERA* L’ A ssociazione “Club delle Sei” di Fabriano, è un’associazione culturale ricreativa, che si pone l’obbiettivo di migliorare la professionalità sociale, culturale ed artistica tra i suoi tesserati, favorendone l’aggregazione e la coesione. Saranno promosse iniziative nel campo delle arti, spettacolo e turismo, organizzerà corsi di aggiornamento e perfezionamento professionale di musica, canto, moda, recitazione, danza, pittura, fotografia, animazione ed informatica, oltre a semplici attività sportive e ludiche, come escursioni, passeggiate in bici, alle quali tutti possono partecipare per crescere insieme agli altri. Con il progetto attuale sulla figura di Enrico Mattei, i ragazzi dell’Associazione vogliono ricordare il grande presidente dell’Eni, scomparso tragicamente nei cieli di Bascapè, il 27 ottobre del 1962, coinvolgendo un pubblico giovanile, anche scolastico, che di Mattei e del suo tempo, ha una conoscenza minima o del tutto assente. Il 5 aprile alle ore 21, al teatro “Casanova” di Cerreto d’Esi andrà in scena lo spettacolo teatrale, “Enrico Mattei sulle tracce di un sogno…” con testi, canzoni, musiche e coreografie tutte originali, composte e realiz- zate per l’occasione. L’evento verrà trasmesso in diretta su piattaforma U-STREAM e potrà essere visto su PC, Tablet, Smartphone, proiettato su grandi schermi di Cinema, teatri, associazioni, Sale Ricreative, e strutture ricettive di ogni genere. Sarà una forma di pubblicità nuova e moderna per le nostre aziende e attività commerciali, interessate a promuovere la propria immagine, sia in ambito locale che nazionale e internazionale. Tutte le istituzioni, strutture pubbliche (musei, pinacoteche, biblioteche, gallerie e tutti i luoghi d’arte) oltre L'immagine dell'iniziativa teatrale del prossimo 5 aprile naturalmente ad aziende ricettive (hotel, ristoranti, agriturismi ecc.) e di servizi (agenzie turistiche, mobilità e trasporti), che parteciperanno all’evento, saranno coinvolte nel creare per l’occasione dei “pacchetti turistici” per promuovere il nostro territorio, pieno di storia e di arti. L’Associazione non persegue scopi di lucro, ma si basa su autofinanziamenti dei propri soci ordinari, soci sostenitori, soci benemeriti e/o contributi di enti pubblici e privati. Se pensi che l’Associazione “Club delle Sei” sia un posto per poterti mettere in gioco, se hai nuove idee da proporre, collabora anche tu ed entra a far parte dell’Associazione… la porta è aperta a tutti, ti aspettiamo! *presidente Club delle Sei Parte da Cerreto un progetto La Polizia di Stato di rete di imprese marchigiane istruisce sulla "legalità" Un’azienda di Cerreto d’Esi potrebbe essere il nuovo futuro della Roland di Acquaviva, azienda specializzata in strumenti musicali di alto profilo. Certo, si tratta solo di una proposta ed insegue un iter non ben definito ma contatti sono stati avviati proprio questi giorni con gli ex vertici della Roland in accordo con la spa proprietaria in Giappone. Andrea Vertolomo e Giovanni Monorchio (foto), di recente, il 31 luglio scorso, sono diventati i nuovi soci della Prefabbricati Emmecinque srl di Cerreto d’Esi e sono convinti di aver trovato nei manager, ricercatori e operai della Roland dei partner ideali per produrre la parte ad alta tecnologia del loro nuovo prodotto per l’edilizia. In pratica, hanno comprato la Prefabbricati Emmecinque proprio per costruire monoblocchi in calcestruzzo antisismici poiché senza legature, opportunamente migliorati con aggregati speciali. Costruzioni che sono abbinati ad un sistema domotico che controlla e trasmette in tempo reale i dati di assestamenti del terreno e dunque ogni variazione. Una scheda sensibile da collegare anche ad altre costruzioni che potrebbe diventare un componente del nascituro fascicolo del fabbricato. Strumento per il monitoraggio dello stato di conservazione del patrimonio edilizio finalizzato ad individuare le situazioni di rischio e a programmare gli interventi di manutenzione o di ristrutturazione. Il che apre il mercato della sicurezza edilizia e quello delle politiche pubbliche di prevenzione o di gestione delle emergenze ovunque dove ci sono problemi idrogeologici o sismici. “Noi, non siamo Rockefeller – spiegano. Ma siamo convinti che perdere una maestranza così preparata sarebbe un danno per le Marche. Non è la Roland in sé che c’interessa, ma le risorse umane che hanno lavorato su quel progetto. Pertanto – concludono – stiamo studiando un piano industriale condiviso basato su un piano di riconversione solidale attivato magari attraverso una rete d’imprese marchigiane”. Un progetto che già il mese scorso i due soci di Cerreto d’Esi hanno spiegato in dettaglio a consulenti e imprenditori e che potrebbe essere una soluzione per i 150 posti di lavori cancellati nel comprensorio piceno da un piano di ristrutturazione a medio termine che prevede di aumentare l’efficienza produttiva e di centralizzare quest’ultima in Oriente. Veronique Angeletti Tennis Club al via con sette tesserati La neonata squadra agonistica del Tennis Club Cerreto d'Esi è composta da 7 tesserati e partecipa al campionato regionale "Coppa Giuseppucci 2014". Due vittorie ed una sconfitta nelle prime due gare ufficiali. Questo è il battesimo per la squadra agonistica del Tennis Club Cerreto d’Esi, la prima selezione del genere nella storia dell’associazione di via Fontenera che, pur molto giovane, si distingue per la vivacità dell’ambiente e dei propri tesserati. La nuova squadra è composta da Claudio Canavari, Claudio Lodovici, Giuseppe Rossini, Gian Marco Lodovici, Fabrizio Lodovici, Riccardo Lodovici e Marco Dagoli. Inoltre cogliamo l’occasione per fare i complimenti al nostro giocatore Claudio Lodovici vincitore a dicembre del torneo sociale di Matelica. Ha battuto in finale il giovane Filippo Mariotti del Tennis Club Matelica. Alla fine di questo campionato il gruppo parteciperà anche all’edizione 2014 della Coppa Marche che si svolgerà nei prossimi mesi. In bocca al lupo! Roger Dolce, presidente Tennis Club Cerreto 19 cerreto.indd 2 Progetto “Legalità e bullismo”: gli alunni della scuola secondaria di primo grado “Stanislao Melchiorri” si sono recati al centro parrocchiale, messo gentilmente a disposizione dal sacerdote don Gabriele Trombetti, per partecipare ad un incontro con la Polizia di Stato. Fautore e principale attore dell’iniziativa è stato il vice questore aggiunto, dott. Mario Russo, che ha dapprima illustrato agli alunni il concetto di legalità. Educare alla legalità, ha spiegato, vuol dire in primo luogo praticarla: le regole non devono essere presentate come puri comportamenti obbligatori, ma devono essere vissute con consapevolezza e partecipazione. Educare alla legalità significa elaborare e diffondere la cultura dei valori civili. Essa aiuta a comprendere come l’organizzazione della vita personale e sociale si fondi su un sistema di relazioni giuridiche, sviluppa la consapevolezza che condizioni quali dignità, libertà, solidarietà, sicurezza non possano considerarsi come acquisite per sempre, ma vanno perseguite, volute e, una volta conquistate, protette. Nella seconda parte dell’incontro il dott. Russo ha piacevolmente colpito la platea di studenti con una sorpresa: gli istruttori del reparto cinofilo di Ancona insieme a Rocky, un cane poliziotto. Gli alunni hanno così avuto la possibilità di conoscere la commovente storia di questo pastore tedesco, che da lupo-bandito, destinato ad essere soppresso per avere aggredito i suoi vecchi proprietari, si è trasformato in un agile e vivace poliziotto, grazie alla cura, all’amore e all’addestramento del suo istruttore. L’aggressività di Rocky infatti era stata causata dai maltrattamenti subiti da cucciolo da parte di chi non aveva saputo educare il suo carattere dominante. – È stata un’esperienza interessante ed emozionante - , commentano i ragazzi con i professori. Il coinvolgimento verso l’argomento e il lavoro della Polizia di Stato è stato dimostrato anche dalle molte domande che gli alunni hanno posto al vice questore aggiunto e agli istruttori sulle loro attività e sulle difficoltà che incontrano ogni giorno nel loro lavoro. In conclusione docenti e studenti ringraziano il vice questore aggiunto e gli istruttori del reparto cinofilo di Ancona per la loro disponibilità in questo incontro. Ilaria e Nicola Riganelli Spettacolo di Natale Quattro giorni di festa alla Scuola Primaria per S. Antonio Abate Giovedì 19 dicembre, nella scuola primaria “T. Lippera” di Cerreto d’Esi, gli alunni della classe 1°B si sono esibiti in uno spettacolino musicale, alla presenza dei propri genitori e parenti. Visibilmente emozionati, ma con tanto entusiasmo, i bambini hanno debuttato nel mondo delle sette note, mostrando disinvoltura e sicurezza. Guidati dall’insegnante Maddalena Mancini, i piccoli alunni hanno interpretato alcune melodie tradizionali natalizie, mettendo in scena, con successo, canti e balletti, accompagnandosi anche con semplici strumenti musicali. Suggestiva l’atmosfera, grazie alle belle scenografie e ai costumi leggiadri. Grande è stata la gioia all’arrivo del Babbo Natale dell’Avis, al quale i bambini avevano inviato una letterina, in cui chiedevano di poter trascorrere questa festa con un pizzico di magia, con amore, bontà e tanta allegria. Graditissima, tra il pubblico, la presenza di alcuni componenti della Giunta comunale, sempre pronti ad apprezzare le attività artistiche della scuola. Ecco il programma dei festeggiamenti per Sant'Antonio Abate, organizzato dalla parrocchia S. Maria Assunta e dalla Confraternita Sant’Antonio Abate. Giovedì 16 venerdì 17 e sabato 18 gennaio: distribuzione del pane benedetto per le case ad opera dei Confratelli di S.Antonio Abate. Giovedì 16 e venerdì 17 alle ore 18 nella Collegiata giorni di S.Messa in preparazione Festa del Santo. Sabato 18 gennaio ore 17 nella Collegiata S.Messa prefestiva con i ragazzi. Domenica 19 gennaio ore 8.30 - 11,15. Ore 12 Piazzale della stazione benedizione degli animali e dei trattori. Processione per la reposizione dell’immagine del Santo alla chiesa di S.Maria della Porta passando per la Casa di Riposo. Si chiude con il pranzo sociale. 15/01/14 11.20 20 L'Azione 18 GENNAIO 2014 >CHIESA (Foto Siciliani-Gennari/SIR) La giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato di domenica 19 gennaio Verso un mondo migliore N di DON ALDO BUONAIUTO ell’alveo delle numerose iniziative promosse dalla Chiesa cattolica, una ricorrenza particolarmente significativa è quella della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che si celebra domenica 19 gennaio. Il tema scelto quest’anno dal Santo Padre è “migranti e rifugiati: verso un mondo migliore”. La Giornata cade in un periodo e in un contesto, quello italiano, segnato da numerose vicende legate all’immigrazione, dagli sbarchi quotidiani sulle nostre coste, ai problemi nei centri di smistamento, allo sfruttamento sulle strade o nei campi di lavoro. Durante viaggi estenuanti e pericolosi tante persone perdono la vita nella speranza di trovare un luogo pacifico e accogliente nel quale lavorare per migliorare la propria condizione e quella dei propri cari. Già Paolo VI descriveva nel 1967, per mezzo dell’enciclica Populorum progressio, le aspirazioni degli uomini di tutti i tempi: “Essere affrancati dalla miseria, garantire in maniera più sicura la propria sussistenza, la salute, un’occupazione stabile; una partecipazione più piena alle responsabilità, al di fuori da ogni oppressione, al Per Padre Pio Gruppo di preghiera di San Padre Pio: presso il Santuario della Madonna del Buon Gesù giovedì 23 gennaio alle ore 8.30 S. Rosario, seguito alle ore 9 dalla S. Messa in onore di San Padre Pio. Tutti sono invitati a partecipare al sacro rito. riparo da situazioni che offendono la dignità umana”. Il cuore umano, infatti, desidera un “di più” che non è semplicemente un conoscere di più o un avere di più, ma è soprattutto un “essere” di più. Benché siano ancora tante le problematiche legate al mondo dei migranti, sono maggiori le possibilità e le ricchezze che derivano dall’integrazione. Papa Francesco ha brillantemente descritto il crescente fenomeno della mobilità umana come un “segno dei tempi moderni”: se da una parte, infatti, le migrazioni denunciano spesso carenze e lacune degli Stati e della comunità internazionale, dall’altra rivelano anche l’aspirazione dell’umanità a vivere l’unità nel rispetto delle differenze, l’accoglienza e l’ospitalità che permettano l’equa condivisione dei beni della terra, la promozione della centralità di ogni essere umano. La realtà delle migrazioni, con le dimensioni che assume nella nostra epoca della globalizzazione, chiede di essere affrontata e gestita in modo nuovo, equo ed efficace. Papa Benedetto XVI ne ha tracciato le coordinate nella sua enciclica Caritas in veritate affermando che “tale politica va sviluppata a partire da una stretta collaborazione tra i Paesi da cui partono i migranti e i Paesi in cui arrivano”. Nessun Paese può affrontare da solo le difficoltà connesse La benedizione degli animali Venerdì 17 gennaio alle ore 19, dopo la S. Messa, nel piazzale attiguo a San Giuseppe Lavoratore a Fabriano ci sarà la benedizione degli animali in occasione della festa di Sant' Antonio Abate. Tre giorni al Seminario per un percorso sull'affettività Cosa significa imparare ad amare? L’amore non è forse la cosa più spontanea e fuori dal nostro controllo che si possa immaginare, qualcosa che accade e su cui non abbiamo nessun potere? Che cos’è dunque l’amore perché si debba dire che occorre imparare ad amare? Per dare risposta a queste domande che sono nel cuore di ogni giovane e per uscire dall’analfabetismo affettivo odierno in modo da aiutare i nostri ragazzi a riconoscere un’emozione da un sentimento, da un affetto, da un desiderio, da un bisogno, da un sogno.. (fondamentale per ben impostare le relazioni future)...è stato organizzato in diocesi (Pastorale Giovanile e Pastorale Familiare) un primo percorso di educazione all’affettività e alla sessualità per ragazzi dai 18 ai 30 anni dal 31 gennaio (ore 21) al 2 febbraio (17 con S. Messa e conclusioni) presso il seminario di Fabriano. Nella giornata del 1 febbraio sono previsti due incontri con una serata a sorpresa. Sarà coordinato dal Padre Angelo Angelisanti dell’Ordine dei Frati Minori con i giovani e da 20 chiesa.indd 2 a questa emergenza, che è così ampia da interessare ormai tutti i Continenti nel duplice movimento di immigrazione ed emigrazione. Un ulteriore elemento importante da considerare è lo sforzo che ogni Nazione dovrebbe compiere per produrre migliori condizioni economiche e sociali in patria creando possibilità di lavoro, così da non rendere l’emigrazione l’unica opzione per chi cerca pace, giustizia, sicurezza e non permettere il disgregarsi delle famiglie. Infine, come persone di “buona volontà”, siamo tutti chiamati ad abbandonare quell’innato senso di paura nei confronti del “diverso” per un atteggiamento nuovo di accoglienza che abbia alla base la “cultura dell’incontro”, l’unica capace di costruire un mondo più giusto e fraterno. Papa Francesco conclude il messaggio incitando i cristiani a rispondere con vigore al mandato di Cristo “Andate e fate discepoli tutti i popoli” per portare ovunque l’annuncio del Vangelo, poiché nel volto di ogni persona è impresso il volto di Cristo. Il miglior augurio che si può rivolgere ai migranti è di non perdere mai la speranza di un futuro più sicuro e di incontrare sempre il calore dell’amicizia e la solidarietà fraterna in ogni ambito vitale. VIVERE IL VANGELO di Don Aldo Buonaiuto Domenica 19 gennaio dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 1,29-34) Una parola per tutti Il libro dell’Esodo e quello di Isaia raccontano di un “agnello che maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello”. L’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo, disprezzato dagli uomini, si è caricato delle nostre sofferenze. Egli ha portato le nostre iniquità ed è stato trafitto per i nostri peccati; grazie alle sue piaghe siamo stati guariti. Giovanni Battista testimonia che Gesù è il Figlio di Dio: ha visto lo Spirito scendere e rimanere sul Messia. Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, amandosi infinitamente, sono una cosa sola, pur essendo distinti in tre Persone. Lo Spirito Santo fa conoscere Cristo, il Salvatore del mondo e dà impulso all’evangelizzazione; è un “fuoco” di passione d’amore verso Cristo e la Chiesa. Gesù è venuto a dare vita, attraverso il Battesimo, ad un nuovo popolo di Dio che riceve forza e unità da Lui stesso. Nel sacrificio di Cristo è contenuto tutto il movimento di grazia, amore, unione e vita nuova che avviene nella comunità ecclesiale. Come la possiamo vivere Gesù fa entrare nel cuore degli uomini la sua vita e la sua Parola. Noi che ci professiamo cristiani lo riconosciamo nel corso della nostra esistenza, testimoniandolo con i nostri gesti quotidiani? La fede non può essere vissuta in modo individualistico, come se fosse un affare privato, ma come popolo. Il grado del nostro stare con Cristo si misura dalla partecipazione alla vita della comunità alla quale apparteniamo. Non dimentichiamo mai di rivolgere il nostro sguardo ai poveri e agli emarginati che portano su di sé le conseguenze di un peccato che non hanno commesso. Essi, come dice S. Paolo nella prima lettera ai Corinzi, sembrano le membra più deboli, mentre sono le più necessarie... Il Sacramento della Riconciliazione rimette in circolo la vita divina portando amore dove c’è odio e giustizia dove vige ingiustizia. Cristo è la luce che indica la via per togliere il peccato del mondo: l’espiazione. Rinunciando alla superbia, all’arroganza, alla falsità lasciamo cadere su di noi il peccato dei nostri fratelli creando così un mondo nuovo dove trionfano la pace e l’amore. 15/01/14 11.21 21 >CHIESA< L'Azione 18 GENNAIO 2014 E' festa al Collegio Gentile L'anniversario della Congregazione dei Fratelli della Misericordia di FRATEL LODOVICO ALBANESI S abato 25 gennaio, al Collegio Gentile, si festeggia, l’anniversario di fondazione della Congregazione dei Fratelli di Nostra Signora della Misericordia. L’inizio della Congregazione è avvenuto il 25 gennaio 1839 nella città di Malines in Belgio ad opera di un giovane sacerdote: Victor Scheppers in comunione del vescovo della città, Mons. Engelberto Sterck. I primi Fratelli erano tre: Fratel Vincenzo, Fratel Luigi, Fratel Romoldo. Lo scopo era quello di raggiungere la santità con la pratica delle opere di Misericordia; la rieducazione dei carcerati, l’istruzione ed educazione della gioventù, specialmente quella più povera, l’aiuto e l’assistenza degli anziani. Piano, piano, altri giovani entrarono nel nuovo Istituto e la Congregazione, con la guida del Sacerdote Victor Scheppers fece esperienza nelle prigioni, nel mondo della scuola, nel mondo degli anziani e dei malati. Nel 1854 il Papa Pio IX, ora beato, chiamò i religiosi dal Belgio per migliorare le carceri pontificie: Santa Balbina, le carceri di Termini, Victor Scheppers, fondatore della Congregazione dei Fratelli di Nostra Signora della Misericordia le carceri militari di san Michele di Roma. I Fratelli belgi venuti a Roma, più di cinquanta giovani generosi dettero prova di eroismo, di dedizione e di santità. Il Papa Pio IX era entusiasta e, più volte ricevendo il Fondatore Victor, il Papa ha elogiato i Fratelli per il servizio e l’esempio dimostrati. Il seme della Salari, nuovo presidente dell'Azione Cattolica In occasione della marcia della pace del 1 gennaio scorso il vescovo Vecerrica ha annunciato di aver nominato Marco Salari come nuovo presidente diocesano dell’Azione Cattolica, che subentra a Francesca Rogari. Ecco gli altri responsabili eletti per il nuovo triennio: Responsabili del Settore Adulti Romina Troncone e Daniele De Bellis, Responsabili del Settore Giovani Lucia Oppietti e Lorenzo Cavalieri, Responsabili Acr Cristina Romei e Giorgia Spadini. Congregazione è cresciuto oltre il Belgio, diffondendosi nel mondo della scuola, per l’insegnamento e per l’educazione, ma oltre i piccoli confini della patria: nel 1856 i Fratelli sono sbarcati in Inghilterra nella città di Londra e nei sobborghi, dove c’erano migliaia di giovani Irlandesi in cerca di alloggio e di guida. Di lì a poco si aprirono case anche in Olanda. Dopo la morte del fondatore, avvenuta il 7 marzo 1877, la Congregazione, con l’aiuto di Dio, ha seguito nello spirito iniziale; diffondendosi in Italia, non solo a Roma, ma a Perugia, a Bologna, a Todi, a Carpineto Romano, entrando nel mondo della scuola e nel servizio degli ospedali. Solamente nel novecento la Congregazione si è sviluppata nell’America latina, nel Canada, nell’Africa centrale. Nel 1914 i Fratelli di Nostra Signora della Misericordia sono giunti a Fabriano, nella zona della Portella e il primo Direttore era il Fratello belga: Arnoldo de Block. Nel 1924 i Fratelli hanno lasciato la Portella per sistemarsi nell’attuale Collegio Gentile, più grande e più centrale. In pratica sono cento anni che i Fratelli si trovano a Fabriano per l’educazione e l’istruzione della gioventù. Migliaia di giovani sono passati nel Collegio e tutti ne conservano un bel ricordo. Il prossimo sabato 25 gennaio sarà giornata di ringraziamento. Al mattino l’orario sarà il seguente: Ore 8 S. Messa nella cappella “Mater Misericordiae”, via Cavour, 104. Ore 10.30 esposizione solenne del Santissimo Sacramento. Ore 11.30 Benedizione eucaristica. Ore 18.30 Santa Messa concelebrata dal vescovo Mons. Giancarlo Vecerrica. Nel calendario di quest’anno sono previsti: mercoledì 19 marzo, l'udienza dal Papa a Roma. Nel pomeriggio, cerimonia a Santa Balbina. Mese di aprile: mostra al Gonfalone di Fabriano, Mons. Vittore Scheppers e il suo apostolato. Mese di maggio: 20 maggio pellegrinaggio mariano a Loreto. 27-30 giugno: pellegrinaggio a Malines (Belgio) in aereo alla tomba del fondatore. Seminaristi con il Vescovo Nei giorni scorsi il Vescovo ha incontrato i quattro seminaristi della diocesi ed Elisa dell’Ordo Virginum, prima del rientro nelle loro sedi per un momento conviviale, insieme ai sacerdoti della pastorale giovanile-vocazionale in modo da conoscere meglio il loro cammino di Chiesa e le loro prospettive. Mercoledì 4 dicembre si è svolto, presso i locali della parrocchia di San Giuseppe Lavoratore, il secondo incontro rivolto a catechisti ed educatori. In tale occasione il direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano don Tonino Lasconi ha fornito ai presenti un nuovo indirizzo metodologico per la catechesi quest’anno incentrata, seguendo il cammino pastorale della Diocesi, sulla preghiera del Padre Nostro. Ricordando tra i limiti della catechesi quello di essere troppo spesso un’attività decentrata rispetto alla vita della parrocchia, della Diocesi e della Chiesa universale, il direttore ha precisato che come prima cosa da far comprendere a bambini e ragazzi è che la preghiera insegnataci da Gesù non è una formula o una cantilena ma la sintesi del messaggio evangelico e una scelta di vita. «Dire la preghiera non è pregare! -ha proseguito don Tonino- In questo caso chi recita il Padre Nostro si impegna a credere nella sua grandezza di padre buono, a santificare il suo nome con le azioni di tutti i giorni perché venga il suo regno di giustizia, verità, amore e pace, a perdonare e a resistere alle tentazioni che ci invitano ad andare contro la sua volontà.» Per far capire a bambini e ragazzi in quali situazioni gli uomini seguono il messaggio 21 chiesa.indd 2 FESTIVE ore 7.00: ore 8.00: ore 8.30: ore 8.45: ore 9.00: ore 10.00: ore 10.15: ore 10.30: ore 11.00: ore 11.15: di Don Leopoldo Paloni Per una nuova catechesi FESTIVE DEL SABATO ore 17.30: - S. Nicolò (Centro Comunitario) - Collegiglioni ore 18.00: - Cattedrale S.Venanzio - M. della Misericordia - Sacra Famiglia - Oratorio S. Giovanni Bosco ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore - Collegio Gentile ore 9.30: AGENDA LITURGICA ~ FESTA DI SANT’ANTONIO A SANTA TERESA: venerdì 17 gennaio alle ore 8.30, presiede Mons. Vecerrica. ~ IL VESCOVO CELEBRA PER L’ASSEMBLEA INTERREGIONALE DEL CSO: sabato 18 gennaio alle ore 8 a San Luca. ~ FESTA DI SAN MARCELLO AD ARGIGNANO: domenica 19 gennaio alle ore 11.30, presiede Mons. Vecerrica. ~ FESTA DI SAN SEBASTIANO A PIEROSARA: domenica 19 gennaio alle ore 17, presiede Mons. Vecerrica. ~ FESTA DI SAN SEBASTIANO A MARISCHIO: domenica 19 gennaio alle ore 18.30, presiede Mons. Vecerrica. ~ IL VESCOVO CELEBRA PER LA FESTA DELLA POLIZIA MUNICIPALE: lunedì 20 gennaio alle ore 10.30 nel santuario della Madonna del Buon Gesù, presiede Mons. Vecerrica. ~ COMUNITÀ DEI GIOVANI PRETI: giovedì 23 gennaio alle ore 10.30 presso il seminario di via Serraloggia. FERIALI ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium) ore 7.20: - S. Silvestro ore 7.30: - M. della Misericordia - Mon. S. Margherita ore 7.45: - Monastero Cappuccine ore 8.00: - Casa di Riposo - Collegio Gentile - S. Luca ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù - S. Caterina (Auditorium) ore 16.00: - Cappella dell’ospedale ore 17.30: - Cattedrale S.Venanzio - S. Nicolò (lun.-merc.-ven.) - S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.) ore 18.00: - M.della Misericordia - Sacra Famiglia - Oratorio S. Giovanni Bosco ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore ore 11.30: ore 11.45: ore 16.30: ore 17.00: ore 18.00: ore 18.15: ore 18.30: Il Vescovo con i quattro seminaristi ed Elisa dell'Ordo Virginum contenuto in questa preghiera o, al contrario, si allontanano da esso, è stata suggerita questa iniziativa: appendere in ogni stanza dove avviene il catechismo un cartellone con scritto in cima il testo del Padre Nostro e nello spazio sottostante incollare foto o titoli di giornale di fatti che lo pregano o lo negano. Quest’iniziativa non deve però mai perdere di vista l’età dei bambini e il loro percorso sacramentale. Con quelli di prima e seconda elementare, pertanto, ci si dovrà soffermare sulla grandezza e bontà di Dio e sul rispetto della vita e del creato per santificare il suo nome; ai bambini che si apprestano a ricevere il sacramento della Confessione, invece, sarà bene far capire che cosa sono i “debiti” e quanto sia difficile -seppur necessario- perdonare. Coloro che per la prima volta riceveranno il corpo di Gesù dovranno conoscere la differenza tra il superfluo e il necessario per vivere e che il “pane” non è da intendersi solo quello che nutre il corpo ma anche quello che nutre lo spirito. Con i ragazzi che si preparano alla Cresima, invece, ci si potrà soffermare sul fatto che santificare il nome di Dio significa essere, dovunque siano chiamati a vivere e operare, diffusori di santità con l’aiuto dei doni dello Spirito Santo. Da questo approfondimento bambini e ragazzi saranno chiamati a comporre riflessioni, preghiere o disegni che poi verranno a marzo raccolti e assemblati in un libretto che spiegherà il Padre Nostro agli adulti con le parole dei più piccoli. Antonella Bartolini & Antonella Spilli, Ufficio Catechistico Diocesano - S. Caterina (Auditorium) - M. della Misericordia - Casa di Riposo - S. Nicolò (Centro Comunitario) - Sacra Famiglia - S. Margherita - S. Luca - Cappella dell’ospedale - Ss. Biagio e Romualdo cripta - S. Giuseppe Lavoratore - S. Caterina (Auditorium) - Collegio Gentile - Monastero Cappuccine - Cattedrale San Venanzio - Collepaganello - M. della Misericordia - Nebbiano - Cupo - Attiggio - S. Silvestro - S. Nicolò - S. Giuseppe Lavoratore - Cattedrale San Venanzio - Sacra Famiglia - M. della Misericordia - S. Maria in Campo - Melano - Argignano - Cattedrale San Venanzio - S.Maria in Campo - M.della Misericordia - Ss. Biagio e Romualdo - S. Giuseppe Lavoratore MESSE FERIALI 7.30: - Regina Pacis 8.00: - S.Teresa 9.30: - Concattedrale S. Maria 17.30: - Regina Pacis 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa - S. Francesco MESSE FESTIVE DEL SABATO 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa 19.00: - Regina Pacis Messe FESTIVE 7.30:- Beata Mattia 8.00:- Concattedrale S. Maria 8.30:- Regina Pacis - Ospedale 9.00:- S. Rocco - S.Francesco 9.30:- Invalidi - S. Teresa 10.30:- Concattedrale S. Maria - Regina Pacis 11.00:- S. Teresa -Braccano 11.15:- S. Francesco 11.30:- Regina Pacis 12.00:- Concattedrale S. Maria 18.00:- Concattedrale S. Maria 18.30:- S. Teresa - Regina Pacis 15/01/14 11.22 22 >DEFUNTI< L'Azione 18 GENNAIO 2014 ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO AURELIA PALAZZETTI in LATTANZI CHIESA di SAN VENANZIO Sabato 18 gennaio ricorre il 3° anniversario della scomparsa della cara TERESA BOLZONETTI ved. MEARELLI La figlia Maria Antonietta con Franco, i nipoti Guido e Stefano con le rispettive famiglie, nel ricordarla con immenso affetto a quanti la conobbero, faranno celebrare una S.Messa di suffragio sabato 18 gennaio alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA di VIACCE Sabato 25 gennaio ricorre il 2° anniversario della scomparsa dell'amato EMILIANO TERZONI 4.3.1925 25.01.2012 La moglie Elena, i figli Roberto e Mariella, i nipoti, la nuora, il genero ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa domenica 26 gennaio alle ore 10. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA di ALBACINA Lunedì 13 gennaio è ricorso il 15° anniversario della scomparsa dell'amata FRANCESCA URBISAGLIA in FURBETTA Il marito, i figli, la nuora, il genero, i nipoti ed i parenti la ricordano con affetto. S.Messa sabato 18 gennaio alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA del COLLEGIO GENTILE Sabato 18 gennaio ricorre il 4° anniversario della scomparsa dell'amato FERNANDO LATINI La moglie, il figlio, la nuora, i nipoti ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa domenica 19 gennaio alle ore 9. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA del SACRO CUORE CERRETO D'ESI Domenica 19 gennaio ricorre il 1° anniversario della scomparsa dell'amato AUGUSTO MAZZOLINI La moglie Eva, la figlia, le nipoti ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa lunedì 20 gennaio alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO 3 MESI ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO 22-01-2013 E' già passato un anno da quel giorno di tempesta in cui Dio ti ha voluta portare con Lui. Ora sei un angelo... Vola tra i cieli più azzurri, sopra prati fioriti e sopra giardini di rose profumate. Nessuno potrà mai toglierti dai nostri pensieri e dai nostri cuori perchè ti amiamo e ti ameremo sempre. Tuo marito e i tuoi figli Ti ricorderemo mercoledì 22 gennaio nella chiesa di S.Maria in Campo alle 18.45. CHIESA di S. NICOLO' Nella ricorrenza del 1° anniversario dalla scomparsa dell'amata PATRIZIA BROZZESI I familiari, i parenti e gli amici la ricordano con affetto. S. Messa lunedì 20 gennaio alle ore 17.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO RINGRAZIAMENTO CHIESA di S.GIUSEPPE LAV. Venerdì 17 gennaio ricorre il 23° anniversario della scomparsa dell'amato ANTONIO BUSINI I figli ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa venerdì 17 gennaio alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESETTA LA CUPA ARGIGNANO Giovedì 16 gennaio ricorre l'8° anniversario della scomparsa dell'amato ROBERTO RUGGERI I familiari ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa venerdì 17 gennaio alle ore 17.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO Mercoledì 22 gennaio ricorre il 3° anniversario della scomparsa dell'amato DORIANO PICCHIO La moglie, le figlie, i genitori, i fratelli, le cognate lo ricordano con immenso affetto. Nella chiesa di Collepaganello verrà celebrata una S.Messa mercoledì 22 gennaio alle ore 17.30 e a S.Maria Maddalena venerdì 24 gennaio ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA di S.NICOLO' CENTRO COMUNITARIO Mercoledì 22 gennaio ricorre l'anniversario della scomparsa dell'amato GIUSEPPE PEROCCHI La sorella Italia lo ricorda con affetto. Nella S.Messa di martedì 21 gennaio alle ore 17.30 saranno ricordati tutti i familiari. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNUNCIO ANNUNCIO Sabato 11 gennaio, a 83 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari PAOLA BIANCHI ved. MATTEI Lo comunicano il figlio Enrico, la sorella Lucia, i parenti tutti. Marchigiano Domenica 12 gennaio, a 93 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari LINA SILVESTRINI ved. ANTONINI Lo comunicano la figlia Silvana, i nipoti Daniela con Roberto, Stefano con Tatiana e l'amato pronipote David, la sorella Annunziata con Modesto, la cognata Antonia, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Venerdì 10 gennaio, a 85 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari GIOVANNI OCCHINO Lo comunicano la moglie Stella, i nipoti, la sorella Giusi, il cognato, la cugina Enza ed i familiari tutti. Impresa Funebre Belardinelli ANNUNCIO Sabato 11 gennaio, a 76 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari IGINO BOCCACCINI Lo comunicano Annalena, il figlio Franco, la nuora Milena, l'amatissima nipote Rebecca, i fratelli Fabrizio e Sandro, i nipoti Elisa ed Emanuele, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Venerdì 10 gennaio, a 90 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari DINO CONTI Lo comunicano la moglie Domenica Carlucci, il figlio Guerrino, la nuora Ines, il nipote Giovanni, il fratello Nello, le sorelle Nina, Delia, Maria, i cognati, le cognate, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Mercoledì 8 gennaio, a 88 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari MARIA (TERESINA) BRAVI Lo comunicano i parenti e gli amici tutti. Marchigiano 22 defunti.indd 2 CHIESA di S.NICOLO' "Sempre vivo sei nostri cuori come sempre presente sei nella nostra casa" Domenica 19 gennaio ricorre il 6° anniversario della scomparsa dell'amato UMBERTO MARINELLI La moglie, i figli, la nuora, i nipoti lo ricordano nella S.Messa di lunedì 20 gennaio alle ore 17.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ALDO BUSCO MEI La moglie, la figlia, il genero e nipoti lo ricordano con affetto. S. Messa martedì 21 gennaio alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANTONIO ROMANI La moglie, i figli, le sorelle, la nuora ed i parenti tutti lo ricordano con tanto amore e affetto. S. Messa lunedì 20 gennaio alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO GEOMETRA ANNUNCIO Lunedì 13 gennaio, a 90 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari SECONDO CONTENTI Lo comunicano la figlia Donatella, il genero Andrea Marinelli, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Lunedì 13 gennaio, a 94 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari ANNUNCIO AMELIA CECCHI ved. MARINELLI Lo comunicano il figlio Silvio, le nuore Anna e Lidia, i nipoti, la pronipote, la cara Halina ed i parenti tutti. Impresa Funebre Bondoni Giovedì 9 gennaio, a 80 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ANGELO FRATINI Lo comunicano la moglie Nazzarena Battistoni, i figli Francesco e Roberta, la sorella Marisa, i cognati, le cognate, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO ANNUNCIO Domenica 12 gennaio, a 90 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari PIERINA ORFEI ved. BIANCONI Lo comunicano il figlio Mario, la nuora Adelaide, i nipoti Gabriele con Serena e Daniela con Andrea, i pronipoti Alessandra, Francesca e Diego, la cognata, gli altri nipoti ed i parenti tutti. Impresa Funebre Bondoni Mercoledì 8 gennaio, a Siena, a 74 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari ADELIA CALABRÒ ved. BELARDINELLI Lo comunicano la figlia Orietta, il genero Filippo Grifanti, i nipoti Ludovica e Filiberto, le sorelle, i fratelli, i cognati, le cognate, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Venerdì 10 gennaio, presso l'R.S.A. di Sassoferrato, a 80 anni è mancata all'affetto dei suoi cari DINORA DIOTALLEVI in MAIOLATESI Lo comunicano il marito Valerio, la figlia Chantal, il genero Alberto, i nipoti Valerio con Silvia e Chiara, i pronipoti Diego ed Oliviero ed i familiari tutti. Impresa Funebre Belardinelli La famiglia Lippera ringrazia quanti in vari modi si sono uniti al lutto per la scomparsa della cara MARIA EMILIA ANNUNCIO Martedì 14 gennaio, a 91 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari MARTA VENTURINI Lo comunicano la cognata Liliana, i nipoti Anna Rita, Francesca, Giampiero, Giuliana, i pronipoti, i parenti tutti. Marchigiano RINGRAZIAMENTO Martedì 14 gennaio, a 65 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari FRANCESCO BARBAROSSA Lo comunicano la moglie Laura Pavoni, i fratelli Giovanni, Leonello, Pietro, le sorelle Maria, Rita, Santa, i cognati, le cognate, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Domenica 12 gennaio, a 84 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari FRANCESCO COLONNA Lo comunicano la moglie Iole Ruggeri, i figli Fabrizio, Siro e Patrizia, la nuora Letizia, il genero Mario, i nipoti Francesco, Lorenzo e Cecilia, le sorelle, i cognati, le cognate, gli altri nipoti ed i parenti tutti. Impresa Funebre Bondoni CHIESA della SACRA FAMIGLIA Lunedì 20 gennaio ricorre il 2° anniversario dalla scomparsa dell'amato ANNUNCIO Venerdì 10 gennaio, a 91 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari ERINA RUGGERI Lo comunicano il fratello Arturo, le cognate Maria e Dora, i nipoti Giancarlo, Ginesio, Angelo, Delfino e Rosaura, i pronipoti ed i parenti tutti. Impresa Funebre Bondoni ANNUNCIO CHIESA di S. M. MADDALENA Martedì 21 gennaio ricorrono 3 mesi dalla scomparsa dell'amato La famiglia Pecci ringrazia quanti si sono uniti al lutto per la scomparsa della cara ANNA BRIGNOCCHI Marchigiano RINGRAZIAMENTO 20.01.2009 20.01.2014 CHIESA di VALLEREMITA Lunedì 20 gennaio ricorre il 5° anniversario dalla scomparsa dell'amata TERESA CAMPIONI in CAPORALI Il marito Ivan, i figli Ettore e Fabio, le nuore Tiziana ed Angela, i nipoti Simone, Flaviana, Marina e Jacopo, la sorella Vanda, il fratello Terzilio, la cognata Anna, il cognato Celeste, i parenti e gli amici la ricordano con immenso affetto. S. Messa lunedì 20 gennaio alle ore 15.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA di S. M. MADDALENA Lunedì 20 gennaio ricorre il 1° anniversario dalla scomparsa dell'amata AVE POCOGNOLI ved. ZEPPONI I figli, le nuore, i nipoti e i parenti tutti la ricordano con affetto nella S. Messa di lunedì 20 gennaio alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. La famiglia Gambini - Bordi ringrazia quanti si sono uniti al lutto per la scomparsa del caro ADUSE Marchigiano GLI ANNUNCI VANNO PORTATI IN REDAZIONE, ENTRO IL MARTEDÌ MATTINA Suor Franca Polverari, una vita nel Signore Suor Franca Polverari, nata ad Arcevia il 23 luglio 1924, secondogenita di una famiglia composta da cinque figli, agli inizi degli anni trenta si trasferì a Campodiegoli in località Casa Polverari (casolare da molti anni diroccato che successivamente acquisì questo toponimo). Entrò giovanissima nell’Istituto di Grottaferrata come francescana missionaria di Maria e già a 20 anni fu ammessa alla professione temporanea. Fu trasferita ad Assisi poi nuovamente a Grottaferrata, ma il sogno di ogni giovane religiosa è quello di partire per i paesi di missione, e questo sogno si realizzò anche per lei quando, dopo essere stata per diversi anni in Francia, in varie località, fu inviata in Marocco, dove si occupò degli uffici interni della comunità in diverse case. Ritornata in Italia nel 1971, completò i suoi studi a Roma poi seguì un corso di taglio a San Remo. Infine fu inviata a Rovereto dove prese la patente di guida, che le consentì di rendersi molto utile alla comunità. Vi rimase fino al 1973 e fu trasferita successivamente a Torino, a Villasmundo (Sicilia), ad Agello (Umbria). Nel 1983 venne trasferita a Porano dove si occupò della dispensa, poi ancora ad Assisi e infine nell’anno 2000 ritornò nuovamente a Porano per occuparsi della sacrestia. Da circa due anni si trovava all’infermeria afflitta da molti mali. Il Signore l’ha chiamata a Sé proprio il giorno dell’Epifania a Porano: nel giorno della Sua manifestazione ai pagani, Egli si è manifestato ai suoi occhi e le ha mostrato il Suo volto di infinita bellezza. 15/01/14 11.04 23 L'Azione 18 GENNAIO 2014 >CULTURA Sgarbi: tesori da scoprire Oratorio della Carità gremito per l'incontro con il celebre critico d'arte U di SAVERIO SPADAVECCHIA n Oratorio della Carità gremito (così come il Ridotto del teatro dove era posizionato un maxi schermo) ha aspettato il ritorno del critico d'arte nella città della carta. Vittorio Sgarbi è stato accolto dagli applausi di un pubblico caloroso accorso per ascoltare il pensiero di uno dei critici d’arte più conosciuti, preparati ed influenti sul territorio nazionale. “Sono davvero felice di essere ritornato a Fabriano a breve distanza dall’ultima volta”, ha esordito Sgarbi. “Ho dato alle stampe un libro necessario per sviluppare la storia dell’arte, anche per chi come me, durante il periodo scolastico, ha odiato questo mondo per poi ritrovare slancio negli studi successivi”. Una critica che si è estesa anche a quegli amministratori della cosa pubblica incapaci di andare oltre cifre irrisorie per lo sviluppo e la L'identità corale e un mix di cultura Anche se ormai le festività natalizie sono alle nostre spalle e con esse tutto ciò che è stato offerto alla cittadinanza in termini di iniziative e manifestazioni artistiche, risulta comunque piacevole ed opportuno render conto degli eventi più significativi. Fra quelli che possono essere riconosciuti come tali c’è senza dubbio il concerto-spettacolo del Coro Giovani Fabrianesi, svoltosi al Teatro Gentile il 26 dicembre scorso. “E sarà Natale, se...”, questo il titolo della manifestazione, si è rivelato un sapiente e sensato mix di istanze musicali, coreutiche e socio-culturali. L’ormai affermata identità corale del “Giovani Fabrianesi” ha trovato, sul palco del Gentile, un’ideale spazio sonoro in cui dar luogo, grazie all’esperta conduzione e guida del M° Dino Casanova, a sequenze musicali caratterizzate da equilibrio polifonico e aderenza espressiva autonomamente scaturita dai coristi. A mantenere compatta la resa dei vari brani, attinti da repertori di grande GUIDO CRAINZ: cronaca e storia Mercoledì 8 gennaio, all’Oratorio della Carità, il tandem Società Civile (Paolo Paladini) e Tota Tueri (Marco Ottaviani) ha organizzato l’incontro con lo storico e opinionista di “Repubblica” Guido Crainz, che ha presentato il suo ultimo saggio dal titolo “Diario di un naufragio” (Donzelli 2013). Al tavolo dei relatori Paolo Paladini, Alessandro Moscè e Gian Pietro Simonetti. Il tema della serata è stato il presente come storia. La forma del libro è quella di un diario pubblico che ripercorre anno dopo anno la trama del nostro passato più recente sul filo di una originalissima “memoria individuale”, intessuta di raffronti tra i giudizi del momento e le valutazioni che l’autore ne può dare oggi. Una parabola impressionante: dall’apparente consolidarsi della seconda Repubblica si 23 cultura.indd 2 cura del patrimonio artistico. La lunga avventura dell’arte italiana descritta nel volume “Il tesoro d’Italia”, edito da Bompiani, è una sorta di mappa, una descrizione puntuale del patrimonio artistico-culturale inestimabile presente su tutto il territorio nazionale. Dalla mappatura effettuata da Vittorio Sgarbi emergono circa quaranta artisti (equamente divisi tra noti e meno noti) che tracciano un percorso capace di rappresentare un approfondimento delle bellezze che caratterizzano il Paese. Una ricchezza incredibile e diffusa, di cui però molti ignorano luoghi più o meno conosciuti. Non solo lo spazio per le celebrate attrazioni turistiche capaci di accogliere migliaia di turisti, ma anche i piccoli borghi a misura d’uomo. Il libro presentato a Fabriano dal critico non è altro che uno strumento per quanti ancora non siano a conoscenza di parte della cultura italiana, per quanti non voglio solamente “conoscere l’arte”, ma scegliere di “scoprire l’arte”. Al di là delle attrazioni turistiche, nel libro vengono descritti capolavori inestimabili diffusi in modo capillare su tutto il territorio. Un volume dedicato a quanti sono mossi dalla curiosità, dalla voglia di approfondire l'arte che permea il territorio italiano e marchigiano. Perché lo stesso territorio di casa nostra, monumentale e pittorico, viene descritto con attenzione e passione da Sgarbi. Introdotto dal saluto del Presidente della Fondazione Carifac Guido Papiri (che ha ricordato il successo della mostra “Da Rubens a Maratta. Meraviglie del Barocco nelle Marche. Osimo e l’Alta Marca” appena conclusa la scorsa domenica) è intervenuto anche il consigliere Sergio Mustica, che ha voluto ricordare il rapporto privilegiato del critico ferrarese con la città della carta, anticipando una probabile collaborazione che presumibilmente si concretizzerà con la registrazione di alcune audio-guide dedicate alla Pinacoteca Bruno Molajoli. fascino, ha sicuramente contribuito la funzionale ed efficiente compagine strumentale (Alessandro Paternesi, Duccio Spacca, Paolo Lepri e Paolo De Maria) che ha interagito, con professionalità e consapevolezza stilistica, con il gruppo corale e i suoi solisti i quali, però, hanno presentato anche una nuova e promettente sezione: i bambini di “Musigiocando” che hanno contribuito alla resa esecutiva con freschezza ed intonazione precisa. Grazie all’appassionata e competente disponibilità di Carlo De Maria, il Coro Giovani Fabrianesi ha voluto favorire quest’esperienza formativa attraverso la quale consentire a giovanissimi cantori di scoprire la propria dimensione corale. La prevalente dimensione musicale ha trovato, poi, un naturale connubio con quella coreutica ad essa intimamente connessa. A tale risultato hanno contribuito felicemente le giovani ballerine della Scuola di Danza “Anna Nikolova” le quali, agendo all’interno di coreografie accattivanti, hanno conferito un ulteriore connotazione artistica alle esecuzioni musicali. Con un approccio consapevole di come il Natale possa costituire uno spazio di maggiore considerazione delle realtà critiche che ci circondano, il Coro Giovani Fabrianesi ha voluto far conoscere l’Associazione Onlus “Donne e Giustizia”, da tempo impegnata, nel territorio regionale, a supportare la soggettività femminile nel mondo del diritto e a fornire strumenti di tutela in situazioni, sempre più diffuse, di disagio ed attacco alla dignità fisica e morale delle donne. Tutti questi elementi, organicamente distribuiti, hanno fatto sì che la serata assumesse via via un significato sempre più pieno e degno di essere fruito con attenzione e soddisfazione dal numeroso pubblico. Un momento dello spettacolo del Coro Giovani Fabrianesi (Foto Matteo Mingo) passa al suo rovinoso crollo. Sullo sfondo, crisi e bufere globali, dal dramma di Nassiriya al “pericolo greco”, dagli attentati di Londra e Madrid ad una crisi economica internazionale che svela gli inganni del neoliberismo. Sino al nodo dell’Europa, all’angoscia da spread e al permanere della stagione berlusconiana. Su tutte, una domanda: perché questi processi hanno trovato così deboli anticorpi? Perché la stagione berlusconiana ha potuto protrarsi così a lungo? Il libro diventa una riflessione impietosa sull’inadeguatezza della sinistra italiana, sulla sua incapacità di progettare il futuro e di modificare radicalmente il proprio modo di essere restituendo ai cittadini la fiducia nella democrazia: una fiducia gravemente erosa da una “partitocrazia senza partiti”, priva di etica e spesso di decenza. Se una nuova partenza è possibile, può avvenire solo da questo dato. Da ricordare di Guido Crainz, “Il paese mancato” (Donzelli, 2003), bellissimo pamphlet in cui si racconta come dalla fine degli anni sessanta ai primi anni ottanta il paese sia stato attraversato da sommovimenti che coinvolsero le economie e le culture, le produzioni e i consumi, i soggetti sociali e gli immaginari collettivi. Come sottolineato nel corso dei numerosi interventi Emilio Procaccini del pubblico, i quotidiani e i periodici, ma anche i film, le canzoni, la letteratura, la televisione sono parte integrante di tutto lavoro di scrittura di Guido Crainz, costantemente sospeso tra cronaca e storia. Il tavolo dei relatori all'incontro con lo storico Guido Crainz 15/01/14 11.08 24 >CULTURA< L'Azione 18 GENNAIO 2014 Fedrigoni, tre anni di lavoro La Fondazione impegnata nel diffondere la cultura della carta nel mondo L a Fondazione Gianfranco Fedrigoni, Istituto Europeo di Storia della Carta e delle Scienze Cartarie, è stata costituita nel 2011 per iniziativa di Alessandro Fedrigoni, presidente della Fedrigoni S.p.A., leader mondiale nel settore della carta e figlio di Gianfranco Fedrigoni, uno dei più tenaci e qualificati imprenditori nel comparto cartario italiano. La fondazione, che nasce a Fabriano presso la sede delle antiche Cartiere Miliani, dal 2002 di proprietà della Fedrigoni di Verona, si propone di diffondere la cultura della carta in Italia e nel mondo. La sede è stata posta a Fabriano in quanto riconosciuta nel mondo come culla e leader della scienza cartaria. Dal marzo del 2011, sotto il nome di Fondazione Gianfranco Fedrigoni, si uniscono le tradizioni e le conoscenze di due realtà storiche differenti ma legate dalla stessa cultura, la carta: le cartiere fabrianesi, eredi di una plurisecolare tradizione risalente alla seconda metà del XIII secolo, e le Cartiere Fedrigoni, nate nel 1717 grazie a Giuseppe Fedrigoni che fonda la Cartiera di San Colombano a Trambileno. La fondazione, che non ha fini di lucro, ha lo scopo di contribuire alla promozione degli studi di storia della carta e delle discipline connesse. In particolare intende pubblicare i risultati delle ricerche per arricchire la storiografica cartaria; organizzare convegni e seminari, incontri su temi e questioni di storia della carta, coinvolgendo studiosi e storici italiani e stranieri; mantenere contatti e scambi culturali con istituti universitari, accademie, musei, biblioteche, archivi storici pubblici e privati e con i singoli studiosi e ricercatori; tutelare i beni archeologici e archivistici dell’industria cartaria e la tradizione delle tecniche medioevali per la fabbricazione della carta; svolgere attività museale di conservazione e manutenzione e fruizione dei beni archivistici e librari, dei reperti archeologici, dei beni storici cartai delle Cartiere Miliani Fabriano di proprietà della Fedrigoni S.p.A.; realizzare sinergie culturali ed editoriali con la Pia Università dei Cartai. La fondazione ha intrapreso l’attività di catalogazione, anche fotografica, di tutti i beni storici cartai, dei beni archivistici e librari di proprietà della Fedrigoni S.p.A. Pertanto, si è presto provveduto alla formalizzazione dei contratti di comodato riguardanti tutti i beni di carattere storico dalla stessa posseduti per provvedere alla loro custodia e conservazione e per destinarli ad utilizzi espositivi all’interno dell’area museale della fondazione o ad eventi e manifestazioni culturali in Italia o all’estero. La fondazione ha ricevuto altresì mandato dalla fondatrice di valorizzare e tutelare tutti quanti quei beni di interesse storico e culturale di proprietà della Fedrigoni S.p.A. il Catalogo e la Documentazione di Roma, e della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantrologici delle Marche, chiamati a collaborare e confrontarsi come organi di consulenza tecnico-scientifica su un nuovo progetto dell’istituto cartario: “Le forme delle cartiere fabrianesi nella storia della carta occidentale. Dagli antichi mastri modulari ai formisti dell’era industriale”. Questo è il titolo provvisorio del piano dell’opera, studio collettaneo sulle forme per la fabbricazione della carta a mano, con le tecniche applicate nella seconda metà del XIII secolo per la prima volta in Italia, dove ha origine la carta occidentale. Il tutto conseguente al progetto, approvato nel marzo 2013, per tutelare e quindi catalogare (conoscere), conservare, valorizzare e fruire i beni storici cartari delle Cartiere Miliani, curati dalla Fondazione G. Fedrigoni, Istituto europeo di Storia delle Carta e delle Scienze cartarie, di proprietà della Fedrigoni S.p.A. Lo studio comporta la costituzione di un gruppo di lavoro interdisciplinare formato da esperti e da storici della carta e delle scienze cartarie con il compito di redigere i saggi monografici suddivisi per zone di competenza e per tematiche. Le indagini e la ricerca delle fonti storiche si concentreranno nei secoli XIX e XX, durante i quali sono state costruite e utilizzate le forme delle Cartiere Miliani. Walter Biondi, il piacere di ricordare La mostra di Malleus Con Walter Biondi ci siamo ritrovati, dopo anni, nella Casa di Riposo “Villa Celeste”, situata sulle splendide colline di Mergo. Classe 1926, malgrado gli acciacchi e la disabilità, Walter conserva ancora la vivacità e la comunicativa di chi è solito lamentarsi il meno possibile e di vivere pienamente ogni minuto. Intendiamoci, in quel luogo è una felice eccezione, che balza subito agli occhi girando per i corridoi dell’edificio e sbirciando nelle camere, peraltro ben curate, dove ci sono tanti vecchietti con lo sguardo perso nel vuoto. Nella sua stanza, sulle pareti e sopra i pochi mobili, c’è tutta la sua vita, sotto forma di fotografie e di ritagli di giornali. Quando ci siamo incontrati a fargli compagnia c’era, insieme alla figlia Stefania, un vecchio campione del ciclismo marchigiano, Ubaldo Pugnaloni, classe 1926 anche lui, che il 25 luglio 1943 vinse il titolo italiano a Firenze, passando però inosservato per la caduta del fascismo avvenuta quel giorno. Il ciclismo appunto. La passione da una vita di Walter Biondi. Sapendolo, gli ho fatto dono del mio “Mestieri in bicicletta”. In cambio, del tutto inaspettatamente, mi ha donato le sue memorie, a cui ha dato il titolo di “Ritagli… il piacere di ricordare”, ristampate nel 2012 con la collaborazione degli amici ciclisti fabrianesi. Novantacinque pagine che si leggono tutte d’un fiato, con la foto in copertina che lo ritrae con la divisa della “Petruio” e l’inseparabile bici da corsa. Il lungo filo rosso della sua esistenza è rappresentato da quattro passioni. La prima, come si è detto, è per la bicicletta. Iniziò con l’incontro – da giovanissimo – con Nino Petruio, il campione fabrianese (“un po’ pazzo”, dice Walter) di ciclismo che a lui e a Roberto Gasperini trasmise la passione per questo sport, ma che giocò loro anche un brutto scherzo, lasciandoli soli in Assisi, dove si erano recati per acquistare l’olio, una merce rara in quei tempi. Poi giunsero la guerra e i bombardamenti, a cui seguì lo sfollamento a Viacce. Suo padre lavorava al Maglio, la storica azienda meccanica che chiuse i battenti nel Natale del 1964, quando venne inviata la lettera di licenziamento a decine di capifamiglia, tra cui lo stesso Walter, che aveva preso il posto del padre. In quel periodo, quasi per caso, si trovò a fare la staffetta partigiana, tenendo i collegamenti in bicicletta con i gruppi che operavano tra il monte Cucco e il monte Catria. Sempre con le due ruote raggiunse la sorella Ida a Milano, dopo essersi fatto da solo i copertoni con materiali di fortuna. La sua vita cambiò quando l’altra sua passione per il ballo (suo amico era Nino Venturi, il “gigante buono” della boxe fabrianese) gli fece incontrare l’amore di una vita, Mariella Rossi, la futura moglie, da cui sono nate Miranda e Stefania, e con cui ha soddisfatto la terza passione: la famiglia. Dopo la drammatica chiusura del Maglio, Biondi iniziò una nuova vita: aprì il distributore Total (da vero anticipatore) a Rocchetta, ma, visto il sacrificio cui costringeva la famiglia, preferì realizzare il sogno tipicamente italiano del posto fisso. Acquistò anche la casa e la macchina, prima la mitica 600 bianca con la tappezzeria azzurra, poi la “124 special”. Walter Biondi non nasconde, nelle sue memorie, le difficoltà famigliari (non poche e tutte di “peso”), ma anche le gioie procurategli dalle figlie e dai due nipoti (emblematica è la foto che chiude il libro, in cui si riconosce anche Jeff Agostinelli, un fotografo di grande talento deceduto prematuramente), l’ultima sua passione, che definisce “meravigliosi”, al punto da farlo sentire un “nonno scortato”. Una cosa è certa. Poche righe non possono rendere il senso di una vita. In particolare quando si parla di Walter Biondi, un uomo che, malgrado l’età e le avversità, trasmette tanta voglia di vivere. Una bella testimonianza per i nostri giovani. Il noto fabrianese Enrico Ragni, in arte Malleus, è il fondatore a Recanati dell’Antica Bottega Amanuense (1988), un importante laboratorio in ambito europeo che ha lo scopo di riprendere lo studio e l’arte della Calligrafia, che in greco significa “Bella scrittura”. La Delegazione Pontificia Santuario della Santa Casa di Loreto, con l’Arcivescovo Mons. Giovanni Tonucci, ha commissionato al Maestro Enrico Ragni una serie di sei pergamene in cui l’Antica Bottega Amanuense di Recanati ha riprodotto la preghiera del “Pater Noster” ricca di miniature e oro in rilievo in diversi caratteri: capitale (I sec. d.C.), quello delle scritture onciali-celtiche dei sec. VI e VII, quello del gotico (sec. XII e XIII), la scrittura umanistica rotonda creata da Poggio Bracciolini nel 1402 e infine il carattere cancelleresco, in uso in epoca rinascimentale. Il grande lavoro che Enrico Ragni ha prodotto è stato inserito in una mostra che si è inaugurata a fine novembre a Loreto, presso il Museo Antico Tesoro, per celebrare i duecento anni dalla morte di Giambattista Bodoni (1740-1813), il tipografo di Saluzzo (Cuneo) che nel 1806 pubblico un volume nel quale ha “disegnato” la preghiera del Padre Nostro in 155 lingue. La mostra è una rivisitazione sull’opera di quegli Amanuensi che per secoli hanno saputo coniugare arte, bellezza e manualità. Come recita un antico detto, diffuso tra gli Amanuensi: “Scrivete cose belle, portate la conoscenza ed il ricordo a passeggio nell’eternità. Siate i traghettatori delle parole e tanto più degne sono, tanto più meritano tutto il vostro impegno e la vostra Arte, poiché la scrittura vi renderà immortali”. La mostra rimarrà aperta fino al 23 marzo prossimo, poi verrà spostata a Roma presso il Museo del Pio Sodalizio dei Piceni. La notorietà di Maestro Calligrafico-Amanuense in campo internazionale di Enrico Ragni è ormai consolidata permettendo all’Antica Bottega Amanuense di Recanati di affermarsi come il più grande Scriptorium Europeo. Per questi notevoli risultati raggiunti in venticinque anni di attività meriterebbe di ricevere il prestigioso “Premio Nazionale Gentile da Fabriano” curato con grande professionalità dal prof. Galliano Crinella, un riconoscimento alla creatività artistica e la conservazione di quel patrimonio culturale che la scrittura ci ha trasmesso fino ai nostri giorni. Terenzio Baldoni 24 cultura.indd 2 e, parte dei quali, consegnati in comodato d’uso ai Comuni di Fabriano e Pioraco e sistemati nelle rispettive aree museali. In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia (1861-2011), la Fondazione Gianfranco Fedrigoni, come simbolico segno di partecipazione alle celebrazioni di questo evento, ha progettato e diffuso una filigrana, fabbricata a mano, adottando le antiche tecniche di lavorazione. La filigrana, dedicata agli artefici dell’unità nazionale, è stata inviata in omaggio a studiosi, ricercatori, musei, biblioteche, imprese nel settore cartario in Italia e all’estero, ed è stata molto apprezzata. Nel mese di marzo 2013 è stato approvato, al fine di tutelare il patrimonio storico delle Cartiere Miliani Fabriano, un progetto di catalogazione delle n.1.553 “forme” o “moduli” per la fabbricazione della carta a mano, delle quali alcuni esemplari sono stati concessi in comodato d’uso ai Musei della Carta e della Filigrana di Fabriano e di Pioraco i poli cartari italiani ed effettuarne una prima mappatura; studiare l’evoluzione tecnica dei manufatti cartari camerti e fabrianesi, attraverso analisi chimico-fisiche in grado di creare un quadro il più completo possibile dei materiali impiegati. Il 7 novembre 2013, nella storica sede delle Cartiere Miliani Fabriano, si sono riuniti trenta tra storici, ricercatori, studiosi in ambito cartario, funzionari dell’Iccd, Istituto Centrale per Sandro Tiberi 15/01/14 11.09 25 L'Azione 18 GENNAIO 2014 >SPORT Soddisfazioni anche dal vivaio L'attacco jesino si schianta contro il buon muro fabrianese (foto di Matteo Mingo) Ottima prestazione corale della squadra di Prima Divisione della Pallavolo Fabriano, che vince in trasferta contro la Dinamis Falconara per 0-3 (21-25, 20-25, 16-25). Gara controllata dalle fabrianesi dal primo all’ultimo scambio. La formazione: Angeletti, Carnevali, De Gioia, Di Leo, Fattorini, Gubinelli, Malzew, Mollari, Pallotta (L), Paolucci, Spadini; all. Moretti. Prossimo incontro venerdì 17 gennaio alle 20.30 all’I.T.I.S. contro la Pieralisi Jesi. Anche la formazione dell’Under 18 ha vinto 3-0 contro l’Esino Volley Chiaravalle (25-11, 25-11, 25-8). La pratica è stata chiusa in 45 minuti, con le nostre ragazze che terminano la prima fase al secondo posto in classifica dietro la rivale di sempre, la Pieralisi Jesi. Adesso è in programma la fase preliminare dei quarti di finale contro la Mantovani Volley di Ancona. Primo incontro in terra anconetana mercoledì 15 gennaio, gara di ritorno in casa il 22 gennaio alle 20.30. Turno amaro per la squadra Under 16, sconfitta 3-1 a Polverigi (24-26, 25-16, 25-20, 25-23). Ora è prevista la seconda fase del campionato. VOLLEY Serie B2 femminile Fabriano si prende i 3 punti Il team di Rossini fa il suo dovere contro l'ultima della classe di LORENZO CARSETTI L a Pallavolo Fabriano ritrova certezze nell’orto di casa, piegando il fanalino di coda Jesi (3-1) e affacciandosi con più serenità alle ultime due partite – con la Battistelli Rimini e, in casa, la capolista Pescara – che la separano dalla chiusura del girone d’andata. Ma non è stata una passeggiata. Ha sofferto tremendamente nel secondo set, confermando i problemi di ricezione che ormai hanno assunto il crisma della criticità. Eppure, è andata a punti per la quarta volta consecutiva, ritrovando anche il bottino pieno e muovendo una classifica che premia gli sforzi fatti finora. A due tornate dal giro di boa Fabriano è settima con 8 punti di vantaggio sulla zona retrocessione e 5 di distacco da quella playoff, alla PODISMO quale sabato guarderà direttamente in faccia, dal momento che il calendario le opporrà la Battistelli Rimini, terza forza del lotto. Dovessero imbucare il colpaccio, le ragazze di Porfirio Rossini si ritroverebbero a contatto di gomito con il terzetto di testa. Una sollecitazione alla quale in via Veneto preferiscono far spallucce, ma è un dato oggettivo al quale nemmeno il tecnico volta del tutto le spalle. “L’obiettivo resterà sempre e comunque la salvezza, da qui a fine stagione. Anche se questa squadra sa dare il meglio quando non è sotto pressione”. Un po’ come avverrà sabato, nel catino romagnolo che fin qui ha ceduto solo alla capolista. Ma che adesso fa meno paura. Derby di rincorsa. La pressione, per la verità, Fabriano ce l’ha avuta addosso per tutta la sfida interna con la Piera- lisi Jesi, che ha messo a dura prova le coronarie dei supporters cartai molto più di quanto non lasci intendere il risultato finale. Occorrevano i tre punti per evitare di presentarsi alla temuta doppietta finale con l’acqua alla gola. Fatto, ma non senza patemi. E’ servito andar sùbito sotto 0-3 per dare la scossa a Persigilli e compagne, brave poi a riprendere in mano il controllo di un primo set archiviato agevolmente. Nel secondo, però, Jesi ha risalito prepotentemente la china, trascinata da Alessandrini e sfruttando l’imprecisione della ricezione locale, sulla quale Sonaglia ha faticato a distribuire palloni giocabili. Ripresa sull’1-1, Fabriano ha dovuto baciare un turno al servizio di Cerini, ancora tra le migliori, che dal 14-16 l’ha riportata sopra 19-16, spegnendo di fatto le velleità delle jesine, che anche Il bilancio del 2013 CICLISMO nel quarto parziale sono rimaste a galla fino a metà set prima di capitolare sotto i colpi di una ritrovata Valente. A viso aperto. Sabato 18 gennaio, dunque, si va a Rimini per affrontare la terza della classe. Sulla carta difficile, ma non ingiocabile. “Non è una squadra imbattibile – afferma coach Rossini – Abbiamo la possibilità di tirar fuori dei punti. Il sogno sarebbe chiudere l’andata con 20 punti, l’anno scorso erano 23 ma eravamo in piena corsa playoff, poi sappiamo tutti com’è andata e il calo che abbiamo avuto. Quest’anno la classifica è più corta e il campionato più livellato, può succedere di tutto”. Buone nuove, nel frattempo, arrivano da Martina Lametti. L’opposto, out per un problema alla spalla, rientrerà in gruppo ad inizio febbraio. L’obiettivo è riaverla in campo il 22 febbraio. PALLAVOLO FABRIANO PIERALISI JESI 3 1 PALLAVOLO FABRIANO – Balducci, Cerini 11, Ciccolini 10, Malefora, Fattorini, Mancini Palamoni 4, Sonaglia 8, Valente 12, Santoni 11, Pallotta, Persigilli, Vincenti (L). All. Rossini PIERALISI JESI - Diaz 8, Bassotti, Cecconi (L1), Martucci 7, Kus 9, Monna 3, Alessandrini 24, Perelli, Castellucci 10, Bellesi (L2), Romagnoli, Bachieca. All. Sabbatini PARZIALI -25-16, 20-25, 25-21, 25-22 CLASSIFICA - Pescara 29, Gabicce 26, Battistelli Rimini 23, Manoppello 22, Moie 21, Montegranaro 19, Fabriano 18, Stella Rimini 15, Macerata 14, Perugia 12, Gubbio 10, Lorese 9, Altino 8, Jesi 5. Mountain bike Berettoni bravo a Bastia, Il gruppo "Pedale stracco" a Salvatori il trofeo sociale tra iniziative e turismo Anche quest’anno la Podistica Avis Fabriano ha partecipato con un bel gruppo di atleti (venti) alla tradizionale “Invernalissima”, mezza maratona (21 km e 97 metri) svoltasi a Bastia Umbra. E’ stata una edizione record con ben 1.828 iscritti. Il migliore dei fabrianesi è stato Claudio Berettoni, classificatosi al 153° posto con il tempo di 1 ora 26 minuti e 11 secondi. A seguire, ecco i tempi degli altri avisini presenti: Mario Santori 1h 30’ 00”, Stefano Corrieri 1h 30’ 32”, Gabriele Salvatori 1h 30’ 42”, Marco Frascarello 1h 31’ 14”, Stefano Stefanetti 1h 32’ 14”, Marcello Stazi 1h 33’ 51”, Luca Gambini 1h 33’ 59”, Lauro Brocanelli 1h 34’ 44”, Mauro Moschini 1h 37’ 29”, Daniele Renzi 1h 39’ 25”, Romualdo Burattini 1h 43’ 02”, Giancarlo Camilli 1h 44’ 16”, Arturo Balduccio 1h 44’ 35”, Crescenzo Papale 1h 46’ 18”, Vincenzo Russo 1h 50’ 26”, Cristina Guerci 1h 58’ 03”, Alfio Faggioni 2h 03’ 54”, Derek Barnes 2h 07’ 00”, Sabina Rossi 2h 13’ 27”. A chiusura della stagione 2013, come sempre, il presidente della Podistica Avis Fabriano – Stefano Corrieri – durante la conviviale di fine anno ha consegnato i riconoscimenti per gli atleti fabrianesi che più si sono distinti nel corso dell’annata in termini di qualità dei risultati conseguiti e di assiduità di partecipazione alle gare. Ebbene, per il secondo anno consecutivo a prevalere tra gli altri avisini è stato Gabriele Salvatori, seguito da Lauro Brocanelli e da Mauro Moschini. Tra le donne, ha primeggiato Roberta Rotili. Romualdo Burattini, invece, è stato premiato per aver presto parte a tutte le gare! Ferruccio Cocco 25 sport.indd 2 Fabriano è “abbracciata” dalle montagne con i loro sentieri. Il gruppo fabrianese “Pedale stracco” è un’associazione sportiva dilettantistica fabrianese di mountain bike nata circa tre anni fa ed è composto da numerosi ragazzi con più o meno primavere, si va dal più piccolo con appena 14 anni ai più “esperti”; sono comunque aperte le iscrizioni per poter aumentare il gruppo sempre di più. A seguito dell’iscrizione inoltre, sarà possibile acquistare ad un prezzo accessibile la tenuta professionale ciclistica. Per ogni informazione, il “Pedale stracco” invita tutti a visitare la propria pagina Facebook. A parlare è Daniele Buttà, studente d’ingegneria meccanica all’Università di Perugia: “Il gruppo è in forte crescita, il 29 dicembre dell’anno appena passato abbiamo organizzato una pedalata ciclo-turistica, che ha attraversato Attiggio, il Monte Fano, Bassano, le Fosse di Burano. Ma questa vuole essere solo una di molte altre pedalate ciclo-turistiche. Inoltre per settembre prossimo, con la collaborazione della Frasassi Mountain Bike, organizzeremo una competizione a Genga, probabilmente valevole per il campionato italiano”. La nostra Fabriano ha tra le sue risorse i sentieri montani, che potrebbero essere una importante attrattiva (e quindi essere anche una risorsa turistica) per i gruppi di appassionati di mountain bike e per eventuali competizioni agonistiche. Sempre Buttà ci racconta i sentieri della nostra zona. “Spesso siamo andati presso le Cime Mutali, a Val Sorda, al Monte Maggio, al Monte Cucco. Sicuramente un percorso semplice e alla portata di tutti è il sentiero del Cento che va dalla Croce di San Silvestro fino alla zona Capretta, circa sotto il Monastero”. Questi nomi montani purtroppo non sono conosciuti da tutti, eppure potrebbero essere una rilevante opportunità di turismo legata allo sport e non solo. Ma ciò non potrà mai essere così, fino a quando non ci sarà un’adeguata valorizzazione e pubblicizzazione. Andrea Giombi 15/01/14 11.11 26 >SPORT< CALCIO L'Azione 18 GENNAIO 2014 Serie D Il difensore D'Addazio Matelica, pari ad occhiali con grande prova difensiva S di SARA SANTACCHI olo risvolti positivi per il Matelica all’indomani del pareggio nel derby con la Vis Pesaro (0-0 il finale). Da non far passare in secondo piano la prova decisamente convincente del reparto difensivo che non ha concesso niente e ha portato a tre le giornate senza subire reti. Un buon punto, dunque, come sostiene lo stesso difensore Francesco D’Addazio: “il risultato ottenuto è senza dubbio positivo, un punto importante che accogliamo di buon grado al termine di una bella partita, equilibrata e contro la squadra che tutti ritengono esprimere il miglior calcio del campionato”. E se all’andata la compagine pesarese riuscì a mettere in difficoltà il Matelica, uscendo dal campo con i tre punti, la gara del ritorno è stata un’altra storia. “Le differenze sono state tante e penso si siano viste. Senza togliere meriti alla Vis Pesaro, all’andata certamente c’erano state mancanze da parte nostra. Dovevamo assestare il tiro e, trovati i giusti equilibri, penso di poter dire che ci siamo rifatti”. Un punto guadagnato, dunque, quello ottenuto o due persi? “Assolutamente guadagnato. Col senno di poi si possono fare tante considerazioni, anche in relazione ad altri risultati, ma noi dobbiamo pensare al nostro cammino che nel girone d’andata ci vedeva con un punto, dopo due gare, mentre oggi ne abbiamo quattro. Riuscire poi a tenere il trend positivo e la continuità avuta dalla settima giornata in poi, penso che sarebbe una condizione su cui tutti metteremmo la firma”. Ad oggi il Matelica è quarto con 34 punti, una gara in meno (col Sulmona) sulla quale si attende la decisione del giudice sportivo, e il carattere nonché CALCIO Prima e Seconda Cat. MATELICA VIS PESARO l’atteggiamento che non ricorda più quello di una matricola del torneo. Sono cambiate le ambizioni o la squadra avverte pressioni diverse? “Penso invece - spiega D’Addazio - che la nostra forza sia proprio questa: la naturalezza con cui affrontiamo e viviamo partita dopo partita. Affrontiamo la settimana con estrema serenità senza pensare a dover centrare obbligatoriamente chissà quali risultati. Poi è chiaro – conclude - che vincere piaccia a tutti e, arrivati a marzo, in base a quale sarà la nostra posizione, vedremo di fare due conti...”. 0 0 MATELICA - Spitoni, Colantoni, Ercoli, D’Addazio, Tonelli, Scartozzi, Lazzoni (46’ st Gadda), Jachetta, Moretti (31’ st Staffolani), Mangiola, Cacciatore. All. Carucci (squalificato) VIS PESARO - Foiera, Dominici E., Mar tini A., Pangrazi, Dominici G., Bianchi, Torelli A., Omiccioli, Di Carlo (41’ st Rossi), Costantino, Chicco (16’ pt Pieri). All. Magi Lazzoni e Scartozzi lottano a centrocampo CALCIO L'angolo D... Maurizio Fontenova Domenica ancora derby contro la Jesina di Bacci La seconda giornata dopo il giro di boa è stata favorevole solo alla Maceratese che ha sbancato Fermo. L’Ancona, come previsto, ha trovato la strenua resistenza del Termoli di mister Giacomarro, che con la solita furbizia ed il pragmatico agonismo ha imbrigliato, anche con l’aiuto non richiesto della terna arbitrale, la prima in classifi ca, fermata sullo zero a zero. Stessa sorte nel derby degli altri biancorossi, Matelica e Vis Pesaro, stessi colori, stessa sagacia tecnica e tattica, simili anche i rispettivi allenatori mister Carucci e mister Magi, che hanno pensato, anziché rischiare la cocente sconfi tta: meglio non farsi male ed accontentarsi del punto che fa classifi ca, prolunga i risultati utili ed accresce l’autostima della squadra. E’ stata comunque una partita molto bella per merito di entrambi le squadre. Certo, quando manca il gol è come quando manca il sale nelle pietanze, perché il gol è l’essenza di questo gioco così amato a tutte le latitudini, ma a ben guardare lo zero a zero in questi casi dà ragione ai filosofi di questa disciplina sportiva che teorizzano che lo zero Prima Categoria Un punto La Fortitudo che non ti aspetti: al Sasso colpaccio contro il Fabriano Cerreto PRIMA CATEGORIA Nel girone A, il Sassoferrato Genga pareggia per 1-1 contro la Fermignanese e mantiene il secondo posto in classifica con sei lunghezze di ritardo dal Barbara capolista. Prossimo turno: Santa Cecilia UrbaniaSassoferrato Genga (all'andata 0-5) SECONDA CATEGORIA Nel girone D, undicesima sconfitta stagionale per l’Albacina di mister Biagini: contro la Sampaolese termina 1-0. I padroni di casa trovano il gol della vittoria al 34’ con Orlandini bravo a superare l’estremo difensore avversario Cardoni. Nella ripresa è ancora la Sampaolese ad andare vicina al gol del raddoppio con Catalano prima e Marchegiani poi. I neroverdi si trovano attualmente al quartultimo posto in classifica a sole cinque lunghezze di distanza dal Pianello Vallesina fanalino di coda. La formazione dell’Albacina scesa in campo: Cardoni, Archetti, Xheleshi (43’ Ruggeri O.), Carbini, Biagini, Zampetti, Scipioni, (63’ Gentilucci), Lippera, Amedu, Polli, Ragni (83’ Ruggeri T.); all. Biagini. Nel girone F, la Fabiani Matelica pareggia in trasferta per 1-1 contro l’Urbisalviense e scivola al quinto posto in classifica. Prossimo turno: Albacina-Spes Jesi (00), Fabiani Matelica-Rione Pace (2-3) Luca Antonio Somma 26 sport.indd 2 FABRIANO CERRETO FORTITUDO FABRIANO 0 2 FABRIANO CERRETO - Ruggeri, Di Luca, Battistoni, (6’ st Aydari), Orlando, Galuppa, La Mantia, Martellucci, Zaccagnini (38’ st Piccolini), Silvi, Arcangeli, Guidarelli. All. Tiranti FORTITUDO FABRIANO - Tamburini, Ippolito, Gobbi, Clementi, Bernardi, Scaloni, Filipponi (32’ st Pallotta), Porcarelli (17’ st Socci), Animobono, Angeletti (8’ st Moretti), Vincioni. All. Ranaldi RETI - 4’ st Vincioni, 13’ st Animobono Un derby pieno di sorprese, quello tra Fabriano Cerreto e Fortitudo Fabriano: bello e a tratti anche entusiasmante. Alla fine l’ha spuntata la squadra allenata da Ranaldi che, con una gara accorta, è riuscita nella ripresa a superare con due ottime reti i più quotati locali. La Fortitudo è una formazione molto giovane eppure ha dimostrato già tanto carattere e stavolta è stata super anche perché tra le sue file erano assenti giocatori importanti come Biagini, Cristiano Ruggeri e Biocco. Per contro, il Fabriano Cerreto era con il morale alle stelle per aver battuto la prima della classe e per essersi ritrovato dopo un periodo di sbandamento. Alla fine ne è uscita una gara da due volti. Infatti nella prima frazione di gara i padroni di casa hanno avuto una netta supremazia territoriale, ma che non è sfociata nel vantaggio. I locali hanno battuto molti calci d’angolo e in un paio di occasioni Tamburini ha dovuto fare gli straordinari. Poi, pian piano, la squadra ospite ha preso confidenza e ha chiuso il primo parziale in attacco. Nella ripresa, sorpresa amara per il Fabriano Cerreto. Infatti gli ospiti entravano in campo concentratissimi e al 4’ passavano in vantaggio con un tiro dai venti metri di Vincioni che sorprendeva Ruggeri. Sulle ali dell’entusiasmo ecco il raddoppio al 13’ della Fortitudo. Dopo un batti e ribatti nel campo degli ospiti un difensore lancia Animobono che (in sospetto fuorigioco) lascia sul posto un paio di avversari, s’invola verso la porta avversaria e, sull’uscita del portiere, lo supera con un delizioso pallonetto. Sullo 0-2 e con la Fortitudo in dieci uomini per l’espulsione per doppia ammonizione di Vincioni, i ragazzi di Tiranti hanno una veemente reazione e al 26’ hanno l’occasione giusta per accorciare le distanze, ma Tamburini è bravo a respingere un colpo di testa ravvicinato di Or- lando. Nel finale non succede più nulla, tanto gioco per i padroni di casa e molta difesa ordinata degli ospiti. Al triplice fischio dell’arbitro esplosione di gioia per la Fortitudo e amara delusione per i locali. Prossimi appuntamenti: il Fabriano Cerreto sarà di scena in trasferta contro Le Torri ((che ha superato lontano dal suo pubblico il Monserra per 2-3) mentre la Fortitudo giocherà in casa contro il Monsano che ha perso con l’Avis Arcevia per 2-1. Sono due importanti appuntamenti da prendere con le molle e, da affrontare con la concentrazione giusta per poter continuare a raccogliere punti importanti per rimanere incollate oltre la metà classifica in zona sicurezza. Angelo Campioni a zero è il risultato della “partita perfetta” in quanto il gol scaturisce sempre da un errore o di posizione o di marcatura, anche la famosa giocata fantastica inizia sempre da una disattenzione del difendente. Questa volta i difendenti sono stati più bravi degli offendenti! Quando in squadra hai un portiere come Spitoni e due centrali come Angelo Ercoli (foto), top-player del ruolo, e Francesco D’Addazio suo degno compare, diventa per tutti diffi cile forzare la cassaforte biancorossa. Domenica ennesimo derby, ancora con una compagine biancorossa, la Jesina di mister Francesco Bacci, fi glio d’arte del grande mister Sauro Bacci conosciutissimo e stimato nel triangolo Fabriano-Cerreto-Matelica. La gara promette scintille. All’andata fu un uno a uno con tanti rimpianti per il Matelica, speriamo che i biancorossi del presidente Canil “bissino” l’ultima trasferta con l’Amiternina, la vittoria darebbe ulteriore carica al Matelica e notevole pressione alla “regina” Ancona: il 16 febbraio si avvicina, in cartello Matelica vs Ancona, la storia si avvicina, sarebbe bellissimo raccontare una favola vincente! classifiche SERIE D Ancona 41 (-1); Maceratese 36; Termoli 35; Matelica 34; Vis Pesaro 33; Giulianova 32; Jesina 30; Sulmona 29; Civitanovese e Celano 26; Fermana 23; Fano e Amiternina 22; Recanatese 21; Agnonese 20; Isernia 15 (-1); Angolana 7; Bojano 3 (-1). PRIMA CATEGORIA girone A Barbara 37; Sassoferrato Genga 31; Urbino Pieve, Gabicce Gradara e Della Rovere 30; Laurentina 28; Piobbico 25; Montecalvo e Cuccurano 20; Mondolfo 19; Villa San Martino e Fermignanese 18; Usav Pesaro 16; Peglio 15; Santa Cecilia Urbania 12; Montecchio 9. PRIMA CATEGORIA girone B Collemarino 30; Filottrano e Camerano 29; Arcevia 27; Le Torri 26; Fabriano Cerreto, Vigor Castelfidardo e Osimana 25; Vallesina 24; Villa Musone 22; Fortitudo Fabriano 21; Filottranese 20; Cameranese 17; Monsano 16; San Biagio 12 (-2); Monserra 10. SECONDA CATEGORIA girone D Leonessa Montoro 39; Chiaravalle e Sampaolese 32; Falconarese 31; Borgo Minonna 28; Falconara 26; Castelbellino e Cupramontana 25; Spes Jesi, Staffolo e Victoria Strada 23; Osimo Stazione 19; Albacina e Borghetto 12; Labor 10; Pianello Vallesina 7. SECONDA CATEGORIA girone F Amatori Corridonia 43; Francavilla 37; Muccia 35; Elfa Tolentino 29; Fabiani Matelica 27; Giovani Tolentino e San Ginesio 25; Rione Pace 22; Sarnano 21; Esanatoglia e Serralta 20; Colbuccaro 18; Urbisalviense e Sefro 15; Juventus Club 12; Robur 8. 15/01/14 11.12 27 >SPORT< L'Azione 18 GENNAIO 2014 BASKET Divisione Nazionale C Violata anche Civitanova: l'Halley ha messo il turbo! di ANTONIO GENTILUCCI N on fatevi ingannare dalla classifica, che poteva far intuire un derby non proibitivo per l’Halley Matelica, contro una Naturino a -8 in classifica. Si è trattato di una grande vittoria, ottenuta a base di cuore, gambe e tanto sangue freddo. L'Halley arriva al palasport di Via Ginocchi senza l’asse play-pivot titolare, il primo squalificato, Jacopo Pecchia; il secondo, Usberti, alle prese con l’influenza per l’intera settimana. Assenza doppiamente pesante quella del lungo emiliano, perché il cuore pulsante della Naturino è tutto nell’area pitturata. Il leit motiv dell’incontro si vede già nei primi minuti: i matelicesi si appoggiano quasi solo al tiro da fuori, mentre i padroni di casa dominano l’area in attacco e a rimbalzo con il duo ContigianiBaldoni. Il primo allungo civitanovese è sul finale del primo periodo, 20-12, appena smorzato da Novatti che serve un assist comodo per Porcarelli: 20-14 e primo periodo archiviato. Nel secondo quarto Sonaglia comincia a mescolare le carte in difesa, piazzando una zona che all’inizio dà qualche frutto ma viene poi punita da una tripla di Contigiani, semplicemente immarcabile: 24-16. La montagna sembra sempre più dura da scalare. Sonaglia prova a trasformare la debolezza in forza: manda in campo Gatti, che si unisce a Novatti, Porcarelli, Montanari e Quercia e fa del suo quintetto una "Banda Bassotti" con il preciso mandato di mordere il più possibile in difesa. Pian piano viene NATURINO CIVITANOVA HALLEY MATELICA 69 71 NATURINO CIVITANOVA – Centanni 9, Vallasciani 7, Baldoni 21, Magrini 1, Contigiani 28, Felicioni, Ferraro 3, Tegazi, Poletti, Righetti. All. Rossi HALLEY MATELICA - Sorci 7, Novatti 19, Gatti 3, Quercia 27, Paoletti 11, Porcarelli 4, Montanari, Pecchia L. ne, Bracchetti ne, Botticelli ne. All. Sonaglia compagni e puntando sistematicamente la difesa Naturino. Prima segna il 5862, che scava un primo piccolo solco, utile soprattutto a rendere pesantissimo il pallone per i locali. Poi, senza farne una questione di distanza, spara una tripla da quasi otto metri che scatena il pandemonio tra i consueti tantissimi tifosi matelicesi (l'Halley sembra sempre giocare in casa!) e costringe immediatamente Rossi al time out. Civitanova si rifà sotto: a 27” dal termine, è tornata ricolmato il gap. Quercia, Novatti, poi di nuovo Quercia alimentano l’attacco a suon di triple e portano l'Halley al primo vantaggio (28-30). Sorci guadagna un fallo su penetrazione e porta i suoi a +4 e Paoletti sigla allo scadere la tripla del +7 (28-35): Matelica sa di potersela giocare. Il terzo quarto comincia male: Baldoni e soprattutto Contigiani riaprono la partita, sul 39-39. Matelica vive su iniziative di talento in attacco, in primis di Quercia e Novatti. Ma si sbaglia molto da entrambe le parti ed è la difesa che fa sperare gli ospiti: Sonaglia spedisce Gatti su Contigiani e mette gli altri a zona. La soluzione è efficace, Gatti si appiccica al talentuoso avversario e lo limita moltissimo. Andando avanti punto a punto si arriva ai minuti finali, da vivere tutti in apnea: gli schemi saltano e si impone la freddezza dei singoli. Il reparto esterni di Civitanova si accende a sprazzi e appare inadeguato a gestire il finale. Per Matelica è Novatti che si carica la squadra sulle spalle, dando sicurezza ai Cerreto e Spider sempre ok a -3 (66-69) e ha la palla in mano. Ma ormai l’Halley ha deciso per la grande impresa: recupera la palla e va in lunetta con Quercia, che si dimostra glaciale: 66-71. Centanni per la fretta butta via il pallone. Non c’è più spazio per una rimonta Naturino, nonostante una tripla disperata di Contigiani che mette paura. C’è spazio solo per la meritata gioia dei matelicesi. Sabato 18 gennaio l'Halley torna a giocare in casa contro l'Empoli (PalaCarifac di Cerreto, ore 18.30). L'esultanza dei matelicesi a fine partita Serie C regionale L'Urbania sbanca il parquet fabrianese Janus battuta di misura in casa: troppi errori ai liberi... classifiche DIVISIONE NAZIONALE C Pisaurum e Bottegone 24; Osimo 22; Halley Matelica 20; Fucecchio, Monsummano ed Empoli 16; Valdisieve 12; Liburnia Livorno, Civitanova e Loreto Pesaro 10; Gubbio 8; Pontedera e Altopascio 4. SERIE C REGIONALE Perugia 26; Tolentino 24; Janus Fabriano e Urbania 22; Bramante Pesaro 20; Fermignano 16; Gualdo e Pontevecchio 14; Umbertide 10; Fano, Aesis Jesi e San Severino 6; Cagli 4; Maior Senigallia 2. PROMOZIONE girone A Cerreto 16; Spider Fabriano 14; Dinamo Ancona, Temmates Jesi e New Basket Jesi 10; Marotta 8; Chiaravalle, Adriatico Ancona e Brown Sugar Fabriano 6; P73 Ancona 4; Vallesina 0. PROMOZIONE girone B Independiente Macerata 14; Pro Basket Osimo e Lully Porto Recanati 12; Fortitudo Castelfidardo e Gruppo ’82 Tolentino 10; Pollenza 8; Cus Camerino e Adriatica Porto Recanati 6; Gladiatores Matelica e Futura Osimo 4; Acli Recanati 2. SERIE C FEMMINILE Olimpia Pesaro e Blu Spoleto 14; Offida 12; Highlander Pesaro e Fermano 10; Thunder Matelica e Senigallia 8; Adriatico Ancona e Osimo 6; Fabriano 0. 27 sport.indd 2 Promozione CERRETO ADRIATICO ANCONA 74 48 CERRETO – Spedaletti, Rossini 5, Jachetta 16, Moscatelli 6, Marsico 5, Giorgino 9, Capodimonte 4, Liendo 12, Cafasso 6, Chiarucci 11. All. D'Innocenzo ADRIATICO ANCONA - Giacchetti 8, Ripanti, Ausili 2, Baldini 6, Sordoni 4, Cabrera, Cotellessa 13, Bedetti 9, Ausili 1, Scalseggi 5. Giorgio Rossini (Cerreto) BASKET Urbania fa dieci vittorie in fila e la Janus Fabriano perde in volata al PalaGuerrieri (73-74). Dopo 40’ concitati la squadra di Lupacchini e Cutugno deve arrendersi alla lanciatissima Urbania, giunta in doppia cifra nelle vittorie consecutive, che aggancia al terzo posto proprio la Janus. I biancoblù, sempre senza il sostituto di Meier, tengono bene botta nei primi venti minuti: Silvi e Romagnoli, 9 punti nei primi 20’ e zero nei successivi venti, ispirano il primo allungo (24-18 al 14’). Urbania non è impeccabile al tiro, Matteucci e Biagetti graziano spesso la difesa biancoblù, e la Janus può andare al riposo lungo in vantaggio 39-32. La svolta arriva ad inizio terzo quarto con il parziale ospite di 0-10 in soli due minuti e mezzo, complici anche i tecnici affibbiati a Romagnoli e Lupacchini. Il veterano Facenda ne approfitta per mandare i suoi a +8 (45-53 al 27’), ma Carnevali e Pellacchia ispirano la rimonta fino al 56 pari del terzo gong. Matteucci e Mo- BASKET relli ribattono colpo su colpo a Silvi e Carnevali ed a 38’’ dal termine è ancora parità (71-71). Facenda dalla lunetta fa +2, la Janus si incarta in attacco (passi di Silvi), così tocca ancora a Facenda ai JANUS FABRIANO URBANIA 73 74 JANUS FABRIANO – Carnevali 14, Tonini 2, Bugionovo 5, Silvi 13, Piermartiri 4, Nizi 10, Romagnoli 9, Venturi 5, Loretelli, Pellacchia 11. All. Lupacchini URBANIA - Baldassarri 3, Biagetti 12, Marini, Morelli 10, Federici, Matteucci 18, Tancini, Catani 12, Diana 2, Dziho, Facenda 17. All. D’Amato Carnevali in lunetta (foto M.Lippera) BASKET liberi ma stavolta fa 1/2. L’antisportivo di Catani regala speranze alla Janus, Pellacchia fa 2/2 dalla lunetta ma il successivo tiro della vittoria di Bugionovo sulla sirena gira sul ferro ed esce. “Complimenti ad Urbania – commenta Lupacchini – Abbiamo sbagliato molti liberi ma non posso rimproverare nulla ai ragazzi, stanno dando tutto nonostante l’organico ristretto. Da martedì ricominceremo a lavorare per migliorarci in vista del prossimo impegno, sabato 18 gennaio a Cagli“. Luca Ciappelloni Serie C femminile La Thunder si impone al fotofinish Il 2014 si è aperto con una vittoria per la Thunder Matelica: 47-46 contro l’Highlander Pesaro, squadra composta da giocatrici molto esperte e tecnicamente di livello superiore. Ma la giovane formazione matelicese ha affrontato questa sfida senza nessun timore, contrastando molto bene la temibile pivot Rossi (ex Nazionale). Il primo tempo si chiude con Pesaro avanti di 7 lunghezze. Nella ripresa la Thunder prova ad alzare il ritmo recuperando man mano il gap. Nell’ultimo quarto, Pesaro vuole chiudere l’incontro cercando di allun- Anno nuovo, musica vecchia. Cerreto e Spider Fabriano proseguono sulla scia di quanto buono fatto nel 2013 e restano rispettivamente al primo e secondo posto del campionato di Promozione. Entrambe hanno iniziato il 2014 travolgendo le squadre anconetane: l’imbattuto Cerreto confeziona un +26 sull’Adriatico con il solito Jachetta top scorer; la Spider Fabriano batte addirittura di 31 la Dinamo mandando tutti gli uomini a referto e sciorinando una grande prova offensiva, per una squadra che ha cambiato decisamente volto con l’arrivo di Cortese (quattro vittorie consecutive e la striscia resta aperta). I Brown Sugar Fabriano sono invece usciti sconfitti 80-76 dalla dura trasferta a Jesi contro i veterani della New Basket nel remake della semifinale playoff dell’anno scorso e continuano a stazionare nella zona medio-bassa di una graduatoria, comunque serrata nelle retrovie. La squadra di Rapanotti è già tornata in campo mercoledì contro il Vallesina, oltre i nostri tempi di stampa, mentre il Cerreto sarà impegnato giovedì a Jesi contro i Teammates (ore 21.30). Turno di riposo per la Spider. Nel girone B, pesante sconfitta per i Gladiatores Matelica, superati a domicilio dall’Adriatica Porto Recanati 48-59, e sempre nei bassifondi della classifica. Nel prossimo turno (venerdì 17 gennaio, ore 21.30) i Gladiatores faranno visita alla vicecapolista Osimo. l.c. gare, ma Matelica non ci sta e si riporta sotto. Gli ultimi minuti sono intensissimi. Una difesa arcigna permette alla Thunder di recuperare due palloni decisivi per il sorpasso finale. Buona la prestazione di tutta la squadra matelicese. In evidenza Lorenza Nwafor, Debora Pecchia e la baby Francesca Stronati in cabina di regia, dove sta facendo dei buoni progressi. Il tabellino della Thunder: Cerioni, Ricciutelli 8, Stopponi, Nwafor 13, Granini 8, Stronati 6, Pecchia 12, Belli, Ricciutelli, Fedeli; all. Costantini, ass. Piermartiri. Nicola Narcisi della Spider SPIDER FABRIANO DINAMO ANCONA 82 51 SPIDER FABRIANO – Battistoni 4, Pietrini 9, Paris 2, Teatini 2, Narcisi 10, Mazzoni 4, Rossini 14, Cecchini 8, Cortese 11, Carnevali 18. All. Porcarelli DINAMO ANCONA - D’Angelo 1, Marcelli 6, Molitari 4, Zuccaro 5, Poggiaspalla 5, Scalise 2, Ornelli 18, De Grandis 5, Ballerini 5, Agostinelli. All. Bani 15/01/14 11.13 28 >SPORT< L'Azione 18 GENNAIO 2014 CALCIO a 5 Serie C1 Il Real vede la vetta CALCIO a 5 Virtus Fabriano Ragazzi e ragazze, Prosegue la striscia positiva della squadra di Rinaldi turno triste di FERRUCCIO COCCO E' la quarta vittoria consecutiva (la settima nelle ultime otto partite!) conquistata dal Real Fabriano, che ha superato 6-3 il San Crispino e così si proietta al secondo Gabriele Carnevali posto in classifica alle spalle del Corinaldo. Contro il San Crispino, i ragazzi di mister Francesco Rinaldi hanno iniziato a tutta birra portandosi sul 4-0 e poi hanno amministrato la vittoria. Di Carnevali (2), Bartolucci, Angeloni, Baldoni e Morelli le reti del successo. Questa la formazione completa: Cesaroni, Paris, Bartolucci, Angeloni, Baldoni, Bello Burzo, Bruzzichessi, Bartolini, Carnevali, Angelelli, Morelli, Caporali. Venerdì 17 gennaio il Real andrà in trasferta a Montegranaro contro il fanalino di coda. La classifica attuale: Corinaldo 38; Real Fabriano 35; Cus Macerata 34; Fermo e Bocastrum United 33; Urbino 32; Ascoli 25; Sant’Angelo 24; Torrese e Fano 23; Castelbellino 18; Osimo 16; Falconara e San Crispino 13; Riviera delle Palme 11; Montegranaro 0. CALCIO a 5 Serie C2 La formazione del Real Fabriano, che sta andando molto bene CALCIO a 5 Serie D Il Cerreto risale la china: è la terza vittoria di fila Junior Matelica super: ne fa dieci in trasferta Prosegue il momento magico del Cerreto, che sbanca Potenza Picena per 1-3 (terza vittoria consecutiva per i rossoneri) con reti di Gubinelli (2) e Teo Innocenzi. La formazione: Innocenzi Juri, Sampaolo, Francucci, Tozzi, Mancini, Innocenzi Teo, Leporoni, Spilli, Centocanti, Albini, Gubinelli. Grazie a questi tre punti, la squadra di mister Kristian Giordani si allontana dalla pericolosa zona play-out e torna a vedere da vicino la zona play-off: ora sarà necessario proseguire su questa positiva strada. Venerdì 17 dicembre appuntamento casalingo contro il Sambucheto (PalaCarifac di Cerreto, ore 21.30). La classifica attuale: Nuova Ottrano 43; Grottaccia 36; Gagliole 29; Castrum Lauri 28; Appignano 26; Cerreto, Sambucheto e Cantine Riunite 25; Campocavallo 22; Recanati 20; Santa Maria Nuova e Futsal Macerata 19; Treia 18; Potenza Picena e Montelupone 15; Casenuove 7. f.c. Da questa settimana iniziamo a fornire anche i risultati del campionato di serie D di calcio a 5, che vede cinque formazioni del nostro territorio raggruppate nel girone D. Il Campodonico di Poeta ha pareggiato 6-6 contro la Polisportiva Victoria grazie alle reti di Piermartiri (4), Mannelli e Biocco. Bel colpo esterno del Cerreto d'Esi di mister Buratti, che ha sbancato Frontale di Apiro per 4-5 grazie a cinque reti del bomber Paolo Amadei. Il Nebbiano di Emanuele Farneti non è andato oltre il 4-4 contro il Moscosi: a segno Spadini (2), Samuele ed Alessandro Farneti. La Virtus Matelica è stata sconfitta a domicilio per 4-7 dal San Severino: ai vistussini non sono bastati i gol di Veliu, De Simei, Leoni e Procaccini. Infine, goleada vincente della Junior Matelica che ha espugnato il campo del Serralta per 4-10 grazie alle segnature di Cordovani, Gelmi, Manoni, Ferretti, Prearsi (2), Campoli (2) e Orpello (2). La classifica dopo tredici giornate: Cerreto d'Esi, San Severino e Junior Matelica 33; Cus Camerino 27; Frontale 24; Serralta 20; Avenale e Nebbiano 19; Castelraimondo 16; Moscosi 15; Polisportiva Victoria 13; Campodonico 7; Cingolana e Virtus Matelica 4. f.c. La squadra del Cerreto CALCIO Ci auguravamo che con il nuovo anno potesse variare il trend negativo della Virtus Fabriano di C2, specialmente considerando che l’avversaria di turno, il Verbena, nella prima gara di andata era apparsa ben poca cosa. Invece così non è stato, ed anche in questa prima giornata del girone di ritorno i virtussini hanno lasciato l’intera posta in palio ai locali, venendo sconfitti ancora una volta in rimonta, dopo essere stati in vantaggio per 4-1, con punteggio finale di 5-4 per i dorici. Risucchiati così a pieno titolo in zona play-out, cosa combineranno i fabrianesi venerdì 17 gennaio nella gara casalinga con il Pietralacroce, 4° in classifica con 10 punti in più? Anche le ragazze di serie D hanno iniziato il girone di ritorno con una battuta d’arresto in casa, contro il Camerano. Dopo il vantaggio di Guerci al 9’, le ragazze ospiti ribaltavano il risultato fino all'1-3 finale. Formazione fabrianese: Crocetti; Bianchi, Falsetti; Gambini, Guerci; Galtelli, Fazliji, Leone, Berardi, Riccardi; Cozza. Sabato 18, trasferta a Chiaravalle, nella tana della capolista Atletico. In campo sono tornati anche gli Allievi: a Fano, la truppa di Manzetti ha vinto per 5-2, con reti di Bisegna (3), Farinelli e Verdini. Formazione: Mosciatti; Bisegna, Bugionovi; Dell’Osso, Farinelli; Verdini, Nocera, Vecchi, Sellitti. Sabato 18 impegno casalingo alle 16 al Pala Guerrieri contro il Buldog Lucrezia: sarà aggancio? Giovanissimi di scena anche loro in trasferta, a Villa Musone: ad un primo tempo in cui i locali prendevano il largo, nella seconda parte della frazione (4-1 il parziale, con rete di Bartoloni), faceva seguito una ripresa molto più incerta, con i fabrianesi che riuscivano addirittura ad andare in vantaggio, con le quattro reti di Dandani (2), Petrone e Koci. Veemente la rimonta questa volta dell’Acli Villa Musone, che dall’11’ al 24’ riusciva a realizzare le cinque marcature che fissavano il risultato sul 9-5 finale a proprio favore. Formazione: Roscini; Iacobucci, Melacotte; Bartoloni, Petrucci, Bedaj; Dandani, Costea, Petrone, Koci. I Giovanissimi sabato 18 giocheranno in casa, alle 18 al Pala Cesari, contro i falconaresi della Dinamis. E’ ripresa a pieno ritmo l’attività di preparazione della scuola Calcio (Esordienti, Pulcini, Piccoli Amici) in attesa dell’inizio dei Tornei Primaverili. Settore giovanile Galassia Sport: il primo bilancio è molto lusinghiero Dopo i primi mesi di attività, la nuova Galassia Sport saluta il 2013 con un bilancio decisamente positivo ed apre il 2014 in maniera promettente. Sia dal punto di vista sportivo che sociale. L’ultimo impegno dell’anno ha visto uscire vincitori i ragazzi della categoria Giovanissimi Cadetti, che il 21 dicembre hanno affrontato gli avversari del Biagio Nazzaro sul difficile terreno di Chiaravalle. Le due squadre, ben preparate dai rispettivi staff tecnici ed organizzate sul campo, hanno dato vita ad un piacevole incontro, a tratti anche equilibrato. Alla distanza però sono emerse le qualità offensive della Galassia Sport, che si è imposta per 6-1, con le realizzazioni di Gubinelli (4), Zepponi e Petroni. Con questa vittoria la Galassia Sport si attesta al quarto posto del campionato Cadetti, grazie alla striscia di cinque risultati positivi, una bella rimonta dopo la partenza un po’ blanda di inizio campionato. Apertura del nuovo anno ugualmente scoppiettante per la categoria Giovanissimi. I fuochi sono iniziati sabato 11 gennaio nell’incontro di vertice con il Vallesina City, svoltosi presso il Vecchio Campo Sportivo di Fabriano. Nonostante il valore dell’avversario, i ragazzi della Galassia si sono imposti mostrando una certa superiorità, sottolineata dal netto risultato finale di 3-0. Due le marcature nel primo tempo, realizzate da Mo- 28 sport.indd 2 scatelli e Pecci, su punizione, una nel secondo tempo, realizzata da Gubinelli su rigore. Con questa ennesima vittoria la Galassia consolida la sua prima posizione in campionato a punteggio pieno insieme alla Jesina. Se uniamo i brillanti risultati delle due squadre Giovanissimi a quelli confortanti delle categorie Esordienti (2001-2002) e Pulcini (2003-2005), otteniamo dunque un quadro molto positivo di questi primi mesi della nuova gestione. Bel lavoro dunque quello portato avanti dallo I ragazzi della Galassia Sport Staff Tecnico guidato da capitan Giorgio Giannini, coadiuvato da Danilo Sampaoli (Giovanissimi), Sergio Salimbeni (Esordienti), Alessio Martellucci (Pulcini) e Cristiano Cardoni (Portieri), Simonetta Venturi e Gabriele Pellicciari per i fantastici bambini della categoria Primi Calci (2006-2008) e il loro contributo alla preparazione atletica di tutte le altre categorie. L'apporto dello staff e dei ragazzi va ben oltre i risultati sportivi. La bella serata del 21 dicembre, che abbiamo trascorso tutti insieme per festeggiare la chiusura della stagione 2013 e scambiarci gli auguri per il Santo Natale ed il nuovo anno, è stata l’ennesima testimonianza del clima estremamente positivo che si è creato all’interno della società, nonché dell’amicizia che regna fra i ragazzi, i loro genitori e lo staff. Saper stare insieme e collaborare in armonia con rispetto reciproco sono valori che la Galassia Sport sta cercando di trasmettere ai suoi giovani atleti, assolvendo così al ruolo educativo che la società e in particolare tutte le scuole calcio debbono avere. E’ con lo stesso spirito che auguriamo a tutti gli atleti e alle rispettive famiglie, sia quelli della Galassia Sport sia quelli delle squadre avversarie, un sereno 2014. Marco Spuri 15/01/14 10.45 L'Azione 18 GENNAIO 2014 29 >FUORI PORTA< Talento poetico nel carcere Un laboratorio di scrittura creativa a Villa Fastiggi. Parla Ramundo S di SILVIA RAGNI i è svolta il 7 dicembre scorso, presso la Casa Circondariale di Pesaro, la presentazione del libro “Lettere. Parole da dentro.”, raccolta degli elaborati prodotti dai partecipanti ai laboratori di Scrittura Creativa realizzati a Villa Fastiggi dalla Cooperativa L’Officina. Abbiamo incontrato Alberto Ramundo, coordinatore dei corsi, per una conversazione incentrata sulla struggente poetica che emerge dagli scritti dei detenuti e sul carcere in senso lato. “Lettere. Parole da dentro”, edito da L’ Officina, può essere richiesto in libreria citando il codice ISBN 978-88-97711-06-3. Come sono stati organizzati, quest’ anno, i laboratori? Gli ultimi due mesi siamo riusciti ad integrare anche la sezione maschile, infatti si troveranno nel libro anche scritti di ragazzi. Il tema di quest’anno era scrivere una lettera. Scrivere lettere è qualcosa di familiare, di intimo, di lanciato a cercare gli occhi di qualcun altro che leggerà, proprio per questo rappresenta una trasgressione, una vera trasgressione che supera i vincoli imposti da vecchie idee gocciolanti di pregiudizi. Con questo libro uomini e donne del nostro tempo si ritrovano nell’essenza del cercare parole che possano oltrepassare le mura insieme ai fogli di carta, una scrittura che può portare ai picchi più alti dei valori più sublimi, ad un mondo in cui ciascuno possa navigare più ampiamente nella vita secondo la propria autentica etica, timone e non catena, vela e non sperone. E’ stato un tema bellissimo e di cui i ragazzi e le ragazze hanno scritto molto, infatti abbiamo pubblicato un libro di 336 pagine. Quali interlocutori appaiono più frequentemente nelle lettere? Le lettere sono indirizzate a molte espressioni dell’Universo: lettera al vento, lettera a qualcosa che se n’è andato e a qualcosa che rimane, lettera al fuoco, all’amicizia, a qualcuno a cui vorresti dire qualcosa, alla rabbia, alla donna, all’uomo, alla pigrizia e molti altri temi fino ad arrivare alla lettera a se stessi. Come si è svolta la presentazione del libro? E’ stata molto emozionante . C'erano due musicisti (uno con la fisarmonica, l’altro con le percussioni) e tre voci recitanti. Quest’anno è stato particolarmente difficile presentare il libro perché era dedicato a due persone: Giovanna e Said. Giovanna è morta in carcere per un malore, era molto malata e magari non doveva stare li, è morta mentre andava al colloquio con il figlio. Said si è ucciso, impiccato con i lacci delle scarpe, solo, senza alcun aiuto, nella sua cella. Queste due morti ci hanno colpito molto perché avevano fatto un cammino con noi per mesi e come ho scritto sul libro “Erano a pochi passi da noi” … “in una società, chiamata civile, di cui anch’io faccio parte, e di cui anche il carcere fa parte, che non riesce, anche con tutti gli sforzi positivi delle persone che ci lavorano, a rispettare gli esseri umani”. In una realtà esterna minata dalla crisi e dalla disperazione il carcere diventa, per paradosso, il luogo in cui prendere le distanze da un mondo disastrato? La situazione che stiamo vivendo in questo momento la si vive in carcere come la si vive fuori. Dobbiamo renderci conto che in carcere ci sono persone: donne, uomini, che provano sentimenti, rabbia, amore come tutti noi. Lo sbaglio maggiore è pensare che il carcere sia un’altra cosa da noi, sia una società al di fuori della nostra. Con questa cultura dell’ignoranza non potremo mai risolvere i grandi problemi che ci sono in carcere. Finché noi non ci renderemo conto Vitali Rosati, mostra a Ferrara Sì è conclusa lunedì 6 gennaio a Ferrara, nella storica cornice della Porta degli Angeli, “La passiflora non è una passeggiata en plein air”, personale di Rita Vitali Rosati organizzata dall’associazione Yoruba. Inserita nell’ambito del progetto Città/Territorio/Società promosso dalla R.T.A. Porta degli Angeli ed allestita in collaborazione con la Galleria Marconi di Cupra Marittima (AP), “La passiflora non è una passeggiata en plein air” si è avvalsa del patrocinio del Comune di Ferrara Circoscrizione 1 ed è stata inaugurata il 14 dicembre scorso. “Quello proposto da Rita Vitali Rosati è un percorso drammatico e intenso – spiega la curatrice M. Letizia Paiato – che attraverso la metafora della passiflora, del fiore appassito, affronta temi esistenziali legati alla sfera della sofferenza interiore e del dolore. “A Ferrara l’artista ha esposto tre grandi fotografie, che rappresentano un nuovo tassello della sua ricerca e che si aggiungono e completano la serie “Passionflowers” iniziata nel 2008, una fragile installazione appositamente studiata e realizzata per gli spazi della Porta degli Angeli e un’opera inedita, il video “Volete lasciare un messaggio?”. L’ inaugurazione è stata anticipata dalla presentazione del libro “La passiflora non è una passeggiata en plein air”, da cui il titolo della stessa esposizione: un volume fotografico accompagnato dagli intensi e profondi testi poetici di mano dei più interessanti autori 29 fuori porta.indd 2 di poesia contemporanea presenti oggi sulla scena italiana. A presentare il volume è stato il giovane critico letterario Matteo Bianchi, già autore di vari volumi di poesia, che ha dialogato con l’artista addentrandosi in quel profondo e intenso legame che lega l’arte all’esercizio poetico. Paolo Ruffilli, poeta e critico ospitato dall’ artista nel volume, ha commentato: “L’occhio di Rita Vitali Rosati ha sempre uno scarto immaginoso, ragion per cui lei personalmente ha sempre avuto un rapporto preferenziale con i poeti e da fotografo qual è ha sempre rappresentato la realtà (delle cose e delle persone) con un passo poetico, spesso in una reciproca collaborazione tra il fotografo e i poeti, come in 'La passiflora non è una passeggiata en plein air', esemplare catalogo della sua poetica fotografica“. Yoruba ha inoltre avviato, in occasione della mostra, una collaborazione con Areagiovani del Comune di Ferrara, che ha previsto la parte- cipazione di alcuni ragazzi nella realizzazione di una ripresa video della giornata inaugurale ed il loro coinvolgimento nelle aperture della Porta degli Angeli, dove accoglievano e spiegavano al pubblico la mostra. Silvia Ragni Un'immagine tratta dal libro “La passiflora non è una passeggiata en plein air” di Rita Vitali Rosati che anche lì ci sono persone, che hanno sbagliato, magari delle volte facendo anche cose orribili, ma che anche loro fuori hanno: mogli, figli, mariti, persone che soffrono. Dobbiamo capire, soffermarci a pensare che se noi non rispettiamo l’essere umano siamo come quelli che hanno ucciso, che hanno violentato eccetera. Dobbiamo cercare di capire con il cuore, tirare fuori l’amore e non il senso di vendetta, altrimenti tutti dovremmo stare lì. Un’ultima cosa: bisogna cominciare a parlarne nelle scuole, noi quest’anno cercheremo di fare un documentario. Tra le lettere incluse nel libro, quale ti ha colpito in modo particolare? In ogni lettera c’è qualcosa di meraviglioso, di unico. Ma una mi ha colpito particolarmente: è uno scritto di Said, il ragazzo che si è impiccato. Parlavamo di scrivere una lettera a quello che se ne andava e a quello che rimaneva e lui si è avvicinato a me e mi ha detto che non sapeva come spiegare che per lui se ne andava la paura di amare e rimaneva l’amore. Ha scritto: “Ho perso una lacrima nell’oceano. Quando la troveranno, smetterò di amarti“. Ci sono anche persone come Said, in carcere. PSICOLOGICA...MENTE a cura della psicologa Valeria Catufi “Ci incontriamo su... Facebook!” Un tempo ci si incontrava al bar, si passeggiava al giardino chiacchierando del più e del meno. Oggi ci si incontra su Facebook! “Mi ha chiesto l’amicizia!”, “Ti ho taggato!”, “Mi piace” sono espressioni non legate ai tradizionali rapporti umani, ma rientrano nel portale di Facebook. Facebook, come altri siti denominati “Social Networks”, rappresenta un aggregatore di persone che cercano e vogliono mantenere contatti con vecchi e nuovi amici, condividendo foto, video e contenuti della propria vita. Accanto alle caratteristiche positive di visibilità, condivisione, recupero di vecchie amicizie e nascita di nuove, sono comparsi anche aspetti negativi. Si parla di “Social Network addiction” e “Friendship addiction” e sono una sorta di dipendenza da connessione, da aggiornamento e controllo della propria pagina web e da ricerca di nuove amicizie virtuali. La dipendenza dai Social Networks sembra essere dovuta al forte senso di sicurezza, di personalità e di socialità che tale forma di siti sono in grado di fornire, ma queste dinamiche sviluppano sintomi di dipendenza, isolamento sociale e conseguenti difficoltà delle principali sfere vitali come quelle lavorativa, familiare, sociale, affettiva, ecc. Infatti, in alcuni casi si notano ritardi o assenze a scuola o a lavoro, graduale isolamento, rottura di rapporti affettivi, disgregazione del gruppo amicale. In alcuni si sviluppano anche ansia, pensieri fissi, attacchi di panico. Possono, inoltre, subentrare problemi fisici come emicrania, stress oculare, iper sudorazione, tachicardia, tensioni, crampi e/o dolori muscolari (a causa delle numerose ore passate davanti al computer), forte stanchezza. Cerchiamo di incontrarci … al Corso! Per informazioni e domande: Dr.ssa Valeria Catufi - valeriacatufi@ virgilio.it 15/01/14 10.46 30 >DIALOGO< L'Azione 18 GENNAIO 2014 Essenza creativa Una qualità fabrianese da esportare all'estero di PAOLO GIONCHETTI A nche il Capodanno è passato, con sè ha portato via un anno intenso, introducendo un altro alle porte, pieno di buoni propositi e alacrità d’intenzioni. Rimettendoci in forma sia fisica (diete, atività ginnica) che mentale (lavoro, studio) per affrontare al meglio le sfide propinate tutti i giorni, abbandonando le dicotomie crisi e lavoro, catastrofismi di tasse elevate, per riuscire nell’intento di rivalutarsi di mettersi in gioco credendo di più a noi stessi. Affermando le proprie potenzialità riuscendo a valorizzare quello che si fa al meglio. Anche Fabriano è testimone dell’essenza del saper fare e del creare, con delle salde radici territoriali, esportando anche all’estero la propria arte, come ad esempio la tradizione cartaia sbarcata a Washington, nell’iniziativa Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti. La manifestazione è stata ospitata nell’ambasciata italiana, dal titolo “Fabriano 1264 - 750 anni di carta d’occidente, per portare cultura, diffondere il sapere, avvicinare i popoli”, l’evento ha proposto una selezione di varie filigrane sia storiche che moderne, accrescendo la rilevanza del made in Italy unico nel suo genere, connubio di arte, manualità, storia e capacità Roberto Stelluti, la carta fabrianese a Washington d’inventiva. Punto comunitario quello della carta, anche Fabriano Boutique store della Fedrigoni, apre a Londra, nel quartiere Neal Street a Covent Garden, portando a conoscenza del popolo inglese la qualità dei prodotti, allargando così i vari punti vendita sparsi per le principali città del mondo, affiancando trasversalmente anche l’arte della conoscenza, effettuando vari corsi da quello c a l l i g r a fi c o a quello degli origami, tenutosi il primo nello store di Verona, il secondo nello store di Firenze. Ma non finisce qui: Fabriano sta diventando un ricettacolo di creatività, un evento molto interessante si è appena concluso, esprimendo con allegoria e satira gli eventi dell’Europa, sto parlando delle vignette, esposte al Museo della Carta e della Filigrana con il titolo, “Il Tratto d’Europa”, una collettiva di vignettisti che collaborano per le maggiori testate giornalistiche europee, con l’obiettivo di affrontare i temi sociali e etici con irriverentismo, annichilendo l’apparente leggerezza del contesto. Combattiamo questa “modernità liquida” formula scritta dal sociologo e filosofo Zygmunt Bauman, secondo il quale si sono “liquefatti” i legami tra gli individui, disgregandosi anche i legami sociali, ora più che mai con lo smantellarsi delle sicurezze e la mercificazione dell’esistenza. Bisognerebbe cercare di rafforzare i legami d’appartenenza alla comunità, riallacciando legami comunitari escludendo in maniera forte la dissoluzione dell’integrazione sociale. Ricercare in noi stessi quella carica autentica di passione che ci spinge nell’inventiva nel voler produrre un qualcosa per noi e per la società. Miglior presepe, idea coinvolgente! Davvero una bella iniziativa quella lanciata dal parroco don Andrea Simone di Melano. Ogni anno nelle nostre case realizziamo dei presepi che purtroppo restano “nascosti” alla maggior parte della gente per cui ne è nata l’idea di farli conoscere con un concorso che avrebbe premiato i primi tre presepi: quello più originale, quello più tradizionale e quello più ...in famiglia! Tutto è cominciato con una iniziale passa - parola a cui ha fatto seguito un lungo elenco di “volontarie” iscrizioni. Poi “qualcuno” ha iniziato a bussare alle porte delle case di Melano e Cupo ma siccome gli scatti non potevano restare nascosti, qualcun altro ha pensato bene che dovevamo metterli su facebook e così è iniziata la gara interattiva che ha visto la partecipazione di moltissime persone. La “rete” stava impazzendo. Tanti erano i presepi che stavamo “caricando” ma anche questo ancora non sembrava bastare, qualcuno continuava a bussare... I presepi valutati sono stati poi premiati il giorno dell’Epifania, abbiamo avuto degli ex aequo in tutte le categorie ma se siete curiosi di vederli dal vivo... mi spiace temo che per quest’anno sia troppo tardi, ma per il prossimo ci possiamo attrezzare! Un grazie davvero sincero al nostro parroco che partendo da un’apparentemente semplice proposta ci spinge ad uscire dalle nostre case, ad incontrare i nostri “vicini” di casa, a portare un augurio o, a volte, anche solo un sorriso. I parrocchiani di Melano-Cupo Chiusura d'anno in casa Unitalsi Le Fosse Ardeatine, Una cerimonia religiosa, un pranzo e la consegna di doni Domenica 8 dicembre si è concluso un altro anno di fruttuoso e fraterno lavoro dei volontari Unitalsi Già, l’appuntamento era per le 10.30, ma fin dalle 10 ci si era ritrovati tutti presso la sala convegni dell’Hotel Gentile da Fabriano. Ottimi organizzatori i fratelli e le dame delle sottosezioni di Fabriano e Sassoferrato hanno trovato posto a tutti i disabili, non disabili, anziani e non… insomma c’eravamo tutti! C’era anche il nostro sindaco Giancarlo Sagramola, che non fa mai mancare quella buona parola, come dice egli stesso. Stretti affettuosamente da un vincolo di amore fraterno, ci siamo messi in attesa di don Aldo Mei che celebrerà la Santa Messa con noi. Oggi è la giornata dell’Adesione e l’attesa è sempre più trepidante. Intanto qualcuno ci ha raccontato le emozioni vissute nell’udienza di Papa Francesco con Unitalsi, ma ecco don Aldo! Inizia la Messa (la scrivente sempre a prestito di aria, talmente emozionata che riesce perfino a cantare i primi due canti), durante il rito don Aldo ci ha spiegato con grande maestria il concetto di Immacolata Concezione e ha presenziato anche alla cerimonia di Adesione dell’Unitalsi. Qualche parola di presentazione della presidente dell’Unitalsi, Emanuela Frabroni, e i richiedenti vengono chiamati per nome… Francesco… Angelo… Aldo… e poi Marco… Cristina… Paolo… e così via tutti a pronunciare quelle piccole brevi frasi, cariche di impegno così grande. Il loro sorriso è pieno di gioia, la loro disponibilità sempre puntuale. La Messa è finita, don Aldo Mei ci saluta e ci augura buon pranzo. Tutti i presenti sono stati invitati. Siamo in 160 e con l’efficace azione dei fratelli e sorelle Unitalsi in poco tempo siamo già tutti sistemati a tavola, parecchi in carrozzella, molti anziani e tanti altri ai quali l'Unitalsi è sempre stata vicino e continuerà a stare vicino. Il clima che si respira è un clima di serenità e di amicizia. Durante il pranzo, tra una portata e l’altra, è venuto a salutarci anche il Vescovo Monsignor Vecerrica. C’è stata anche la consegna di alcuni doni per la presidente e per i due volontari che a settembre scorso erano con noi a Lourdes. Semplicemente dei sassi raccolti nel greto del fiume Gave che scorre proprio davanti alla Grotta delle Apparizioni, ora decorati e personalizzati. Il tempo è stato animato da giochi a quiz e canti. Belle voci tra gli invitati, tra i quali Sergio Guidi, che in fatto di canto nulla gli si può dire! Così è finita questa bellissima domenica di festa. Appuntamento al prossimo anno! Luigia Morra 30 dialogo.indd 2 un massacro da evitare Vorrei inviare tramite il vostro: ”Sì, sì–No, no” un pubblico ringraziamento ai sacerdoti della Fraternità di S.Pio X di Albano Laziale per non aver rifiutato “unici tra cotanto senno” i funerali religiosi al cattolico Priebke del cui cadavere, ridotto in polvere, le Belve (quelle vere!) avrebbero voluto disfarsi gettandone le ceneri nel fi ume Tevere; episodio non del tutto nuovo presso quel popolo di Roma che, di conquista in conquista, sfugge ormai anche alla norma antica del “parce sepulto” e non considera più un peccato neanche lo sfregio ai cadaveri, ma guidato da falsi profeti operanti sul campo ed appoggiato dai nuovi capi (preti, prelati, presuli, vescovi e Papa) viene sospinto oltre per nuove sacrileghe vie, non più verso la salvezza ma verso la perdizione. Grazie per aver smantellato con coraggio l’ennesimo tentativo di gesuitica ipocrisia con cui la nuova religione, fatta dall’uomo per l’uomo moderno, vuol distruggere quella fatta da Dio per l’uomo a Sua immagine. Con l’esempio e con la continua difesa della tradizione essi ci ricordano che non basta una “inzuccherata” d’amore per trasformare il male in bene e che, come dice S. Paolo nella lettera ai Galati: Su chiunque si azzardi a cambiare soltanto una parola di quelle dette da Gesù, nostro unico maestro (fosse anche un angelo!) cada l’anatema. – Ed a Voi che, fidi guardiani della tradizione, continuate a difenderla a prezzo di qualsiasi sacrificio, vada ancora una volta il mio grazie ed il mio incoraggiamento. Vostra Maria Giuditta Boldrini. Con questo scritto di Maria Giuditta Boldrini si chiude, per ora, una vicenda storica che ha interessato l’ultimo settantennio; dalle “Fosse Ardeatine” alla morte di Priebke. Da detta vicenda nessuno è uscito pulito, iniziando dai governi che si sono succeduti, ai partigiani, alla magistratura ed infine la chiesa di Roma. Al momento, quali sono le considerazioni che si possono fare sulla vicenda evitando, per quanto possibile, di essere di parte? Quello delle Fosse Ardeatine è stato un massacro che si doveva evitare e che più che una azione di guerra, come ipocritamente l’hanno definita, è stata una azione imprevidente e irragionevole. Gli eroi sono quelli che salvano la vita degli altri e non quelli che la mettono a rischio con le loro bravate. Una azione di guerra ha logica quando non ha un prezzo di vite così alto. L’imboscata tesa ai militari tedeschi è stata una inutile vigliaccheria per la quale si sapeva che avrebbe determinato una feroce reazione contro poveri innocenti, in una guerra senza il rispetto delle regole. La strage delle Fosse Ardeatine fu un crimine di guerra ordinato da Kappler ed eseguito da un ufficiale subalterno (Priebke) che al dovere univa una naturale e feroce volontà di vendetta per l’eccidio dei giovani connazionali. Dopo la cattura, Priebke viene processato in Italia e i giudici prima lo assolsero e poi minacciati dagli ebrei romani, gli stessi giudici lo condannarono. Infine la morte di Priebke; lui fermo nella sua convinzione di aver fatto in proprio dovere e il popolo italiano, il governo argentino e tedesco ed anche la chiesa della diocesi di Roma, incapaci di avere pietà; non di assolverlo ma di avere la compassione che si deve ad un corpo inerme di un essere umano. E’ noto a tutti che le stragi compiute dai vincitori non sono mai dei crimini. Non ci sono parole per esprimere l’assurdità a cui arriva il genere umano accecato dall’odio di una guerra spietata. Ai posteri il giudizio finale, ma sin da ora si può affermare che tutti, poteri e personaggi coinvolti, hanno mostrato il loro lato peggiore. Gianni Trecciola 15/01/14 10.48 31 >DIALOGO< L'Azione 18 GENNAIO 2014 Nel mondo di oggi ciò che è imperfetto non ha diritto di esistere Qual è l'uomo che vogliamo? di ADELE GIOIA E’ nitido il ricordo. Siedo su un banco di legno con la ribaltina, con un buco rotondo che contiene il calamaio dove attingere il pennino (quanti peluzzi fastidiosi!) attenta alla maestra che con voce ferma e chiara espone, come fosse una fiaba, l’apologo di Menenio Agrippa. Nelle sue mani il mio ricordo mette verghe di legno: ognuna, da sola, non ha forza, ma unita alle altre, rende difficile, se non impossibile, lo spezzarla. Oggi so che le verghe sono frutto della mia fantasia, incantata dalla narrazione, ma il messaggio è chiaro: nulla di valido è realizzabile senza l’intesa e la collaborazione di tanti. Il messaggio è rimasto. Ne traggo due considerazioni. La prima sul determinante potere che hanno il comportamento e le parole degli adulti - genitori o docenti che siano – sulla formazione dei fanciulli. Non sempre se ne ha consapevolezza. I grandi ‘educano’ comunque, poco attenti alle conseguenze dei loro comportamenti. E’ una consapevolezza che si va perdendo quando si resta affascinati da una parola luminosa: libertà. In nome di questo sacrosanto diritto, il singolo (la fragile verga) ritiene di poter agire avendo di mira ‘solo’ il suo proprio diritto, ignorando e talvolta cancellando il diritto dei più deboli ed indifesi. Tutto quanto di bello e grande è stato realizzato nella storia è frutto dell’opera solidale e concorde di più persone, spesso con il sacrificio della loro vita. Artisti, esploratori, santi hanno contribuito al progresso umano e culturale di quanti sono nati dopo di loro. Base e protagonista di questa umana avventura è stata la famiglia. Con leggi e costumi diversi, ma sempre nel rispetto della natura. L’uomo di oggi, accecato dai poteri che la tecnologia gli offre, pensa di poter sovvertire la natura. Si sente padrone della vita (che può ‘creare’ in laboratorio) e della morte, guidato dalla teoria dello scarto: ciò che appare imperfetto non ha diritto ad esistere, quanti perdono lucidità o sono malati possono essere ‘aiutati’ a morire anche se bambini. Ognuno ha diritto di scegliere il suo sesso, di cambiarlo quando gli aggradi. I figli? E’ indifferente che abbiano o no un padre e una madre purché siano un perfetto prodotto tecnologico. E’ una concezione che cancella la natura dell’uomo quale lo abbiamo conosciuto come protagonista della Storia. E’ importante che se ne abbia consapevolezza. E’ questo che si vuole? E’ questo che consentirà l’appagamento delle aspirazioni umane? L’essere ‘creatore’ porterà o no al dominio di pochi detentori del ‘progresso’ tecnologico, su esseri ridotti a robot inconsapevoli? E’ indispensabile riflettere su quanto ci viene proposto e non stancarci di difendere la nostra concezione dell’uomo. La libertà, che è vera solo se responsabile, diviene, quanto la si consideri come bene egoistico da difendere, schiavitù. Una Confraternita Il mio resta solo un sogno... da... Buona Novella Percorrendo via Ramelli mi sono tornati in mente frammenti di racconti degli anni ‘20 ascoltati distrattamente molto tempo fa. Pomeriggi d’estate, ragazzini che da Sant’Agostino scendono la discesa per raggiungere il vicino ponte delle Moline, canne da pesca rudimentali in mano. L’intenzione, insidiare gli abitanti di quelle acque, i leggendari “capesciotti”, pesciolini particolarmente esigenti in fatto di qualità delle acque e, per questo, oggi inevitabilmente estinti. Le eventuali catture, non avendosi in quel tempo alcuna seria considerazione per la tecnica di pesca “no kill”, finivano allegramente in padella ad integrare cene presumibilmente frugali. Lodevole iniziativa della Confraternita del Cristo Morto di MelanoCupo, quella svolta lo scorso sabato 4 gennaio. I confratelli, divisi in gruppi, hanno fatto visita agli ospiti di Santa Caterina, della Madonna della Rosa e della Buona Novella. Il pomeriggio è trascorso in un clima sereno e augurale e gli ospiti hanno apprezzato la compagnia offerta dai confratelli. La confraternita tutta ringrazia le strutture interessate per l’accoglienza riservata e nella speranza di altre iniziative di umana solidarietà augura un felice 2014 a tutti gli amici e conoscenti. Confraternita Cristo Morto Un Capodanno con il "Città Gentile" Il 31 dicembre per la prima volta in assoluto nelle rinnovate sale del Circolo “Città Gentile” abbiamo vissuto il veglione di Capodanno per salutare insieme il vecchio anno ed iniziare il 2014. Sono intervenuti alla festa circa cento soci, che hanno salutato in compagnia ed allegria questo evento deliziandoci con un gradevole cenone. L’allestimento delle stanze ed il servizio catering è stato affidato al Ristorante “Cavallo Pazzo”, tutto è stato seguito con scrupolo dal titolare Fabrizio Palanca che si è avvalso della collaborazione di cinque camerieri che hanno servito con eleganza il ricco menù. La serata si è conclusa con l’arrivo del sindaco Giancarlo Sagramola e di sua moglie che hanno voluto essere presenti per brindare insieme ai partecipanti, dimostrando ancora una volta quanto le iniziative del centro sociale “Città Gentile” rappresentino momenti importanti per il tessuto sociale della nostra città. L’immagine odierna, con cui ho tentato il confronto, mi è apparsa tristemente lontana da quei racconti. Tunnel in cemento armato, costruzioni fatiscenti, rifiuti di vario genere, effluvi maleodoranti...mi sono sembrati un habitat improbabile per qualsivoglia specie ittica, molto probabile, invece, per tutte quelle tipologie di roditori ed insetti tra le meno gradite in una forzata convivenza con gli umani. Nino Annese Non ho potuto non immaginare...la vista di nuovo decorosa ed il sito reso salubre, consentono ai ragazzini di pescare, alle famiglie di frequentare senza più timore il nostro torrente e, sulla riva, approntare qualche fumante grigliata di trote fario appena pescate. Magari non più per necessità di integrare la cena, solo per respirare una serata di aria buona. Inaudito...impossibile...evidentemente non ti rendi conto...le difficoltà...i soldi...i problemi...le difficoltà...i problemi...i soldi... Ma il mio è un sogno, ed i sogni hanno il vantaggio di non doversi perdere dietro queste “ordinarie” problematiche amministrative che toccano a chi ha l’onere di garantire la salute ed il benessere dei cittadini. Romolo Capotombolo con il sindaco Sagramola 31 dialogo.indd 2 Grazie all’amico Renato Ciavola per la “foto d’epoca” r.o. 15/01/14 10.49 Foto Cico diventiamo grandi Un'AZIONE Un' AZIONE per crescere La nostra sorpresa per tutti gli abbonati: la shopping Card Chi pagherà con bonifico bancario o bollettino postale potrà ritirare la card presso le nostre redazioni di Fabriano (Piazza Giovanni Paolo II, 10) e Matelica (Via Parrocchia, 3) esibendo la relativa ricevuta di pagamento. Tanti sconti in tanti negozi! Ecco i negozi che aderiscono all'iniziativa > acquaviva Centro Estetico Via Fabio Filzi, 75 Fabriano tel. 0732 4138 10% SU TUTTI I TRATTAMENTI > by nice Gelateria Via Cialdini, 1 Angolo Via Ramelli Fabriano cell. 335 5828548 5% SU VASCHETTE DI GELATO DA ASPORTO ESCLUSI I MESI DI GIUGNO, LUGLIO, AGOSTO > carsetti biancheria Corso V. Emanuele, 56 Matelica tel. 0737 786178 20% SU TUTTA LA MERCE > centro medico H&B Via G.B. 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