la rivista dei bambini e
delle loro famiglie
GIROT NDO
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R
O
ANNO 2 á N¡ 8 á SETTEMBRE 2013 á DISTRIBUZIONE GRATUITA
WWW.RIVISTAGIROTONDO.IT
Giocare per crescere:
quanto  importante
il gioco per il loro
sviluppo?
Le carie ai denti:
come riconoscerle,
e come intervenire?
Il furetto:
lÕanimale da compagnia
che ama giocare
a nascondino!
Lettera di una pediatra
a un clown
dottore...
il nostro sostegno a
bambini e famiglie:
ecco i risultati
a cura dott.ssa Cristiana Chiapparelli
,
l editoriale
giornalista, direttore responsabile Girotondo
28.000 copie regalate e
60.000 visite sul sito:
un anno in concreto
Cari lettori,
con la riapertura della scuola anche Girotondo  tornato! Il nostro primo pensiero
 a voi che ci incoraggiate a portare avanti questo compito a favore dei vostri
bambini: Grazie! E i numeri ci danno ragione!
Per˜ non tutti la pensano come voiÉ
Vogliamo ricordare che se Girotondo esiste, se potete leggere questo nuovo
numero, se potete visitare il sito internet,  grazie alla passione di tre volontarie,
due mamme e una direttrice pedagogica di un asilo nido, le quali, attraverso
l'Associazione Culturale Girotondo, cercano di aiutare i genitori nel difficile compito
di educare i propri figli. Girotondo si propone infatti di svolgere un Òruolo socialeÓ
utile a colmare quel vuoto d'informazione che persiste tutt'oggi nel Òsostegno
genitorialeÓ, per la diffusione di un benessere in famiglia, a tutto vantaggio dei
bambini che sono il futuro e la nostra risorsa pi importante.
Girotondo esiste grazie a un pool di professionisti, specializzati nel mondo dei
bambini, che scrivono le rubriche a titolo gratuito, adoperandosi per sostenere
questo progetto con la loro competenza e disponibilitˆ di tempo.
Girotondo esiste grazie ai sostenitori, lettori come voi che hanno deciso di schierarsi
dalla parte delle famiglie, diventando co-creatori di questa realtˆ. Grazie al loro
supporto possiamo realizzare la grafica e stampare 5000 copie della rivista,
distribuita gratuitamente nelle scuole di Cave, Palestrina, San Cesareo e Zagarolo.
Scaricando sul vostro smartphone l'app
QRReader e puntando sul codice sovrastante,
vi collegate direttamente al sito internet di
Girotondo: www.rivistagirotondo.it
Registrazione presso il Tribunale di Tivoli
n. 14 del 25.11.2011
Distribuzione gratuita nelle Scuole Primarie e
dellÕInfanzia di Cave, Palestrina, San Cesareo
e Zagarolo
Fondato da: Cristiana Chiapparelli e Silvia
Schiano di Tunnariello de LÕIsola che non CՏ
-LÕasilo dei Bambini da 6 mesi a 6 anni- con
la collaborazione di Ilaria Zamboni
Direttore Responsabile: Cristiana Chiapparelli
Responsabile Comitato Scientifico: Silvia
Schiano di Tunnariello
Comitato Scientifico: Alessandra Chiapparelli,
Marina Ciampoli, Marco Cipolletti, Francesca
Cristofari, Valentina Degano, Angelo De
Martino, Valentina De Matteis, Antonio di Napoli,
Lino Di Ventura, Franca Errani, Claudia Filidi,
Lucia Fusco, Sara Innocenti, Marta
Magliocchetti, Simona Marocchini, Alessia
Mattei, Cristina Pantaleo, Viviana Paturzo,
Mariangela Pinci, Licia Scacco.
Immagine, comunicazione, sito internet e
progetto grafico: Ilaria Zamboni
Stampa: Arti Grafiche Agostini Srl, Via
Decollatura, 64 - 00118 Morena (RM)
Scusateci se la rivista contiene anche spazi pubblicitari e coupon promozionali,
esclusivi per le famiglie che ci leggono. Diciamo scusateci perchŽ questo sembra
essere il problema per i dirigenti scolastici e gli insegnanti degli
degli Istituti Goffredo
Mameli e Karol
Karol Wojtyla
Wojtyla di Palestrina.
Palestrina. Purtroppo in questi due Istituti non ci permettono
pi di distribuire la rivista perchŽ ritenuta un Òopuscolo di pubblicitˆÓ di nessuna
utilitˆ per la scuola. Certo, la scuola non ha nessun tornaconto tangibile, solo il
disturbo per le insegnanti di portare in classe la rivista e distribuirla. Una rivista che
ha al centro il bambino, mentre evidentemente non  cos“ per alcune scuole che
preferiscono appoggiare progetti di noti marchi commercialiÉ
Ci dispiace per i lettori che non riceveranno pi la rivista attraverso la scuolaÉ Ci
stiamo attivando perchŽ possiate trovarla fuori la scuola, nelle palestre, in piscina,
in alcuni supermercati di Palestrina! In qualunque momento potete andare su
www.rivistagirotondo.it
www
.rivistagirotondo.it che in meno di 6 mesi ha avuto quasi 30 mila visitatoriÉ
vorrˆ dire qualcosa???
Redazione: Associazione Culturale Girotondo,
Via Prenestina Nuova, 30 - 00036 Palestrina
(RM), [email protected],
Tel. 393.41.42.932.
Cogliamo l'occasione per ringraziare la sensibilitˆ, la disponibilitˆ,
disponib l'appoggio degli
istituti che ci aiutano a far s“ che Girotondo arrivi nelle famiglie:
famiglie: l'Istituto Comprensivo
ÒVia Matteotti 11Ó Cave, l'Istituto Comprensivo ÒGiovanni PierluigiÓ di Palestrina,
l'Istituto Comprensivo Statale Zagarolo (Colle dei Frati), 275¡ Circolo di Zagarolo,
l'Istituto Comprensivo San Cesareo.¥
girotondo
Finito di stampare a Settembre 2013
Ogni collaborazione  a titolo gratuito. Tutti i
materiali, le foto, i testi inviati alla redazione ai
fini della pubblicazione non verranno restituiti,
salvo diverso accordo, e tale invio fornisce
automaticamente alla redazione la liberatoria,
da parte del mittente, per l'uso delle immagini
e del pensiero anche sul sito internet. La
riproduzione anche parziale dei materiali e dei
testi pubblicati  espressamente vietata.
anno 2 á n¡8 á settembre Ô13
la rivista dei bambini
e delle loro famiglie
pag
09
in questo
nuovo
re
Clo Sto
Roma)
C a v e ( rgioli, 17/C
i Gio
Via Ort 06.958.02.15
Tel.
pag
28
numero
La relazione dÕaiuto
Il counselor chi ? Counseling e relazione dÕaiuto
La parola al Pedagogista
Il gioco euristico con gli oggetti:
quell'affascinante mondo delle cianfrusaglie!
Migliora Mente
Gioco e interazione sociale nel bambino con autismo
Pillole di Pediatra
La lettera di una pediatra a un clown dottore
L'intervento dello Psicologo
Quel serissimo e importante
jogging per la mente chiamato gioco
Neuropsichiatria e dintorni
Giocare per crescere!
L'attivitˆ ludica e lo sviluppo armonioso del bambino
Approfondi Denti
ÒMamma, mi fa male un dentino!Ó
Al femminile
l'Ostetrica: la professionista della salute al fianco della donna
Mondo donna
La prevenzione in ostetricia:
la consulenza preconcezionale della coppia fertile
Cuccioli and Co.
LÕamico ÒfurettoÓ: l'animale
da compagnia che ama giocare a nascondinoÉ
Nutriamoci bene
Siamo nell'era del biologicoÉcosa vuol dire?
Cosa bolle in pentola?
Sogliola in... turbanti di mago Merlino!
Bambini d'europa
PerchŽ  cos“ difficile imparare una lingua straniera?
Ecco il metodo giustoÉ
Pianeta scuola
Il gioco come esperienza per liberare la fantasia
e sperimentare il mondo
LÕofficina dei bambini
Una super-estate di vacanze al mare con tutta la famiglia!
ÒEÕ proprio qui che mi piacerebbe giocare con i miei amici!Ó
Approfondimenti
Riportiamo la scuola al centro
della comunitˆ: possiamo farlo insieme
Informatica al via!
Internet: una risorsa per leggere, ascoltare e vedere favole!
Filo diretto con i genitori
I giochi di una volta: molta fantasia e tanto divertimento!
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a cura dott.ssa Franca Errani
counselor relazionale, direttrice scuola counseling ÒInnerTeamÓ
e dott.ssa Silvia Schiano di Tunnariello
pedagogista, counselor relazionale, coordinatrice ÒLÕisola che non CՏÓ
la relazione di aiuto
Il counselor  una figura professionale che da
oggi  finalmente riconosciuta dallo stato
italiano con la legge n. 4 del 14 gennaio 2013
il counselor, chi ?
ÒcounselingÓ
e relazione dÕaiuto
Il counseling  un'attivitˆ professionale che si propone di aiutare le persone
a trovare soluzioni pratiche,
pratiche centrate sul qui e ora, ai loro problemi di tipo
psicologico, esistenziale, comunicativo - relazionale.
Nasce negli anni '50 negli USA si diffonde in Europa a partire dagli anni '70
sia come servizio di orientamento che come strumento di supporto nei servizi
sociali, sanitari e nel volontariato. Il counseling inizia a diffondersi anche in Italia
verso la fine degli anni 80'.
Counseling  un termine inglese non traducibile in italiano, in quanto non 
l'esatto corrispondente di ÒconsulenzaÓ, infatti il counseling non  un'attivitˆ
professionale centrata sul fornire nŽ consigli nŽ soluzioni.
Il counseling, dunque,  un insieme di abilitˆ, atteggiamenti e tecniche per
Òaiutare la persona ad aiutarsiÓ; partendo dal presupposto che la persona ha
giˆ in sŽ le risorse necessarie per aiutarsi, si propone di creare le condizioni
per farle emergere. Si tratta di un intervento breve e circoscritto nel tempo che
lavora nel presente, nel Òqui e oraÓ.
Il counseling relazionale  una branca specialistica del counseling, che si
interessa in modo particolare dei problemi che riguardano la comunicazione
e le relazioni con gli altri: incomprensioni e crisi nei rapporti di coppia; rapporti
tra genitori e figli; difficoltˆ tra insegnanti e allievi; problemi nelle relazioni sul
lavoro (mobbing, molestie, scarsa collaborazione dei colleghi, conflitti coi
superiori, etc.). Attraverso il counseling relazionale si pu˜:
- Affinare e potenziare la capacitˆ di comunicazione;
- Aumentare la fiducia in se stesso e scoprire talenti nascosti,
- Migliorare la gestione delle relazioni, sia interpersonali che di coppia,
- Valorizzare il rapporto con il proprio corpo
e allenare la capacitˆ di ascoltarne i bisogni,
- Imparare a gestire lo stress.
Il ruolo del counselor  in primo luogo
basato sull'ascolto, per comprendere
la natura del problema, le esigenze
delle persone in esso coinvolte e le
caratteristiche dell'ambiente socioculturale in cui vivono. Compresi i termini
del problema il counselor punta a
facilitare la soluzione del problema; non
tanto fornendo soluzioni
Òpreconfezionate dall'altoÓ bens“
stimolando nei clienti quelle capacitˆ
di autoconsapevolezza che consentano
loro di arrivare autonomamente alle
possibili soluzioni.
Il counseling relazionale non  una
psicoterapia ma un metodo per aiutare
a comprendere i problemi di relazione
e trovare dentro di sŽ soluzioni pratiche
per migliorare la situazione nei casi di
difficoltˆ. Il Counselor Relazionale 
dunque un esperto in comunicazione
e dinamiche relazionali a livello
individuale e di gruppo; un mediatore
di conflitti, un facilitatore dello sviluppo
delle risorse umane.
Attraverso una metodologia olistica
d'intervento, potenzia la consapevolezza e il benessere dell'individuo e
dei sistemi sociali in cui vive e lavora
aiutandolo a sviluppare una forza molto
preziosa: quella di trasformare il disagio
in una risorsa.¥
Cartolibreria
Materiale per Feste
Assistenza e Accessori PC
fornitura scuola/ufficio
Viale Giulio Venzi, 8/10
CAVE (Rm) • tel. 06.958.11.16
[email protected]
a cura dott.ssa Silvia Schiano di Tunnariello
pedagogista, counselor relazionale, coordinatrice asilo ÒLÕisola che non CՏÓ
la parola al pedagogista
Quante volte vi sarˆ capitato di vedere i vostri
bambini, in particolar modo intorno ai due anni di
etˆ, lasciare nella loro cameretta bambole,
macchinine, costruzioni, trenini, ecc.. e dirigersi con
passo sicuro, curioso e sguardo da esploratore, verso
cassetti e sportelli della vostra cucina?
Il gioco euristico con
gli oggetti: quell'affa s
mondo delle cianfru s
Proprio l“, si apre per loro un mondo affascinante tutto osservare, toccare,
battere, rotolare, incastrare, impilare...  il mondo delle pentole, padelle,
contenitori, coperchi, tappi, palette di legno, cucchiai, ecc É Oltre alla
cucina, ambienti degni di attenzione ed interesse da parte dei nostri cuccioli
cucina
sono tutti quei contenitori, armadi, cassetti, bauli dove di solito riponiamo
oggetti di vari natura, che non usiamo pi o molto poco e che solitamente
classifichiamo ÒcianfrusaglieÓ!
ÒcianfrusaglieÓ
Agazzi, due importanti
Di ÒcianfrusaglieÓ parlano nel 1895 le sorelle Agazzi
pedagogiste italiane, il gioco con le cianfrusaglie
cianfrusaglie,  un gioco che si serve
di oggetti semplici (cianfrusaglie), di uso comune e non strutturato; ma
con un elevato valore affettivo ed emotivo, capace di sollecitare
apprendimento, fantasia, creativitˆ, socievolezza e cooperazione.
cooperazione.
In tempi pi recenti, grazie ai lavori della Goldschmied,
Goldschmied conosciamo il gioco
euristico con gli oggetti, il termine euristico deriva dal verbo greco ÒeuriskoÓ,
Òriuscire a scoprireÓ.
il gioco euristico  un gioco di scoperta attraverso gli oggetti: consiste nel dare ad un
gruppo di bambini, per un periodo di tempo definito, in un ambiente controllato, una
grande quantitˆ di oggetti diversi, contenitori di diversa natura con i quali possono
giocare liberamente, senza l'intervento dell'adulto.
I bambini nel loro secondo anno di etˆ hanno un forte bisogno di esplorare,
di scoprire da soli come si comportano gli oggetti nello spazio, a seconda
di come vengono utilizzati. Il bambino per attuare i suoi esperimenti ha
bisogno di una grande quantitˆ di oggetti, sempre nuovi e interessanti e
che difficilmente si trovano al negozio dei giocattoli.
Il gioco euristico, dunque,  un tipo di gioco che sviluppa molto anche la
fantasia dell'adulto, infatti gli adulti anche se durante lo svolgimento del
gioco non possono intervenire direttamente, hanno l'importante compito
7
pag
di ricerca e selezione del materiale, ricerca che sarˆ guidata dalla propria
fantasia! Naturalmente , andranno esclusi tutti gli oggetti pericolosi (appuntiti,
taglienti, troppi piccoli, ecc..).
,
L ISOLA CHE
,,
Ce
NON
Il gioco euristico, oltre a stimolare l'apprendimento, la ricerca, la scoperta,
ha una funzione molto importante, favorisce nei bambini il piacere della
concentrazione, durante questo gioco si interrompo tutte le altre attivitˆ,
ci si concentra sugli oggetti, i bambini hanno il tempo per riflettere,
osservare, studiare, sperimentare; quando il gioco funziona bene, si respira
un'atmosfera silenziosa quasi da biblioteca.
i dinocroc che insegnano le lingue ai bambini
LÕASILO DEI BAMBINI
Una fase importante del gioco 
quella del riordino
riordino, che oltre ad avere
una funzione pratica, rendere
l'ambiente pronto per una nuova
attivitˆ, ha anche una funzione logica,
riordinare  un'operazione di
classificazione, aiuta quindi anche
a riordinare la mente. Il riordino,
conclude l'esperienza,  un rito e in quanto tale  rassicurante.
Questo tipo di gioco sposta l'attenzione dal prodotto, dal risul
risultato
tato finale,
al processo; pone gli adulti, genitori ed educatori, di fronte ad un nuovo
compito quello di Òcreatori di contestiÓ, Òfacilitatori di apprendimentoÓ, a
tal proposito ricordiamo le parole di Maria Montessori
Montessori, scritte quasi un
secolo fa, ma di grande attualitˆ! ¥
a scinante
u saglie!!
Ò...lÕadulto deve
aiutare il bambino
Òa fare da sŽ tutto quanto gli  possibile fare.
Cos“ invece di vestirlo, gli insegnerˆ a vestirsi,
invece che lavarlo, gli insegnerˆ a lavarsi, invece
di imboccarlo gli farˆ apprendere a mangiare da soloÉ
Quando lÕadulto non
si sostituisce al bambino,
ma  il bambino stesso che agisce, si presenta la necessitˆ
di preparargli un ambiente proporzionato...
LÕorgoglio della nuova maestra
diventa perci˜ quello di aver aiutato il bambino a fare senza di lei ÉÓ
dal ÒManuale di pedagogia scientificaÓ di M. Montessori 1914
6
¨
6
DAI MESI AI ANNI
E I LORO GENITORI
Òimpara lÕinglese
divertendoti
con noi !!!Ó
a cura dott.ssa Marta Magliocchetti
tecnico della riabilitazione psichiatrica
migliora mente
Con il termine ÒGiocoÓ in genere si indica una
fondamentale caratteristica dell'essere umano.
Se pensiamo al concetto di ÒgiocoÓ immaginiamo
qualcosa che sia divertente e spontaneo, un veicolo
di interazione ma anche un modo per passare il
tempo in solitudine.
Gioco e interazione
sociale nel bambino
con autismo
Nel bambino con autismo, il gioco  una delle aree compromesse; non
apprende spontaneamente a giocare per cui  necessario insegnargli
esplicitamente a farlo.
Partendo dalla motivazione e dalla collaborazione del bambino, verranno
sviluppati gli obiettivi sulla condivisione di attivitˆ di gioco. Il lavoro sul gioco
diventa il prerequisito all'intersoggettivitˆ e alla condivisione emotiva.
Nel complesso, un bambino con autismo mostra alcune caratteristiche nelle
attivitˆ di gioco e tempo libero, che hanno a che fare con le difficoltˆ a:
¥ Riconoscere inizio e fine dell'attivitˆ.
¥ Prevedere la durata dell'attivitˆ.
¥ Intraprendere nuove attivitˆ.
¥ Intraprendere attivitˆ spontaneamente.
¥ Organizzare la sequenza delle fasi che compongono un'attivitˆ.
Il primo obiettivo per insegnare il gioco a un bambino con autismo  la
cura per la motivazione. Si ritiene che sia motivante ci˜ che si capisce, ci˜
che si  in grado di fare e ci˜ che corrisponde al proprio stile emotivo e
percettivo. Infatti  importante proporre, in maniera interessante, delle attivitˆ
anche minime che spingano il bambino a continuare nell'apprendimento,
a sviluppare un atteggiamento positivo verso le proposte, ad amare ci˜
che sta facendo.
Per definizione, il bambino con autismo mostra interessi Òristretti e ripetitiviÓ.
L'attaccamento a questi interessi si pu˜ combattere unicamente ampliando
il repertorio di comportamenti e, quindi, il repertorio di gioco. Ecco alcuni
suggerimenti:
¥ creare giochi che permettano di ottenere
effetti percettivi simili a quelli che il bambino ama;
¥ utilizzare gli oggetti graditi per le attivitˆ di apprendimento;
¥ creare situazioni in cui gli argomenti interessanti
possano fare da tramite sociale.
La gioia e il reale interesse, uniti al rispetto, sono i maggiori predittori di
successo nel gioco con il bambino con autismo: divertitevi!¥
9
pag
a cura dott.ssa Marina Ciampoli
responsabile unitˆ pediatrica-nido Ospedale di Palestrina
pillole di pediatra
Caro Collega Dottore Clown,
abbiamo lavorato insieme per molti anni nella
stesso Reparto per curare bambini pi o meno
malati, io con le cose che ho imparato sui libri...
La lettera
di una pediatra
a un clown dottore
... e con le medicine che le case farmaceutiche mi hanno di volta in volta
fornito, Tu con quello che senti nel cuore e con trapianti di nasi rossi,
trasfusioni di cioccolata e iniezioni giganti di allegria.
Abbiamo fatto tutti e due un buon lavoro tanto che molte mamme non
fanno che ringraziarci e ricordarci con affetto ma, secondo me, Tu hai fatto
qualcosa di pi ed  per questo che oggi ti scrivo questa lettera.
Tutti parlano dell'importanza della "terapia del sorriso", molti studi scientifici
sono stati fatti sull'argomento e concordano nel dire che ridere e giocare
aiuta la guarigione dei nostri piccoli pazienti, li fa soffrire di meno e abbrevia
il decorso di molte patologie, anche i genitori si avvantaggiano di un'ora
di allegria e si rasserenano nel vedere i loro figli malati sereni e felici cos“
come da sani.
Ma forse nessuno Ti
Ti ha mai detto quanto Tu
Tu e i tuoi Colleghi Clown siate
di aiuto a noi "medici veri", quelli "seri" che ridono poco e spesso
spesso sono
tristi, quelli che sono stanchi per le troppe notti lavorate e per
per le poche
ore trascorse con i propri figli a casa, quelli che per i tanti anni passati a
vedere soffrire i bambini, che detto fra di noi,  una cosa davvero
davvero
sconvolgente, si sono dimenticati che un sorriso serve pi di una
una iniezione,
che una carezza e un abbraccio sono spesso pi utili di una diagnosi
diagnosi
elaborata e che un bambino malato ha bisogno di tanto affetto e pochi
farmaci mirati.
Grazie perci˜ a nome di tutti noi "medicimedici" perchŽ lavorare con voi "medici
clown" ci ricorda l'importanza di tutto
ci˜. Io quando indosso il camice
indosso sempre un allegro braccialetto
che un giorno Tu mi hai regalato con
su scritto "sorrisiamo", mi serve a
ricordare in ogni momento della mia
giornata di lavoro, anche quando Tu
non sei in reparto, che devo sempre
sorridere e far sorridere i miei pazientini,
che una risata renderˆ le medicine che
prescrivo sicuramente pi buone e utili
e che un gesto gentile rasserenerˆ
anche la mamma pi ansiosa e
preoccupata meglio e prima di tanti
paroloni.
Il lavoro che fai lo so, richiede anche a
Te tanti sacrifici, credo che Tu non sia
neanche pagato per farlo, qualche volta
non ne hai voglia neppure Tu perchŽ ti
fa male un dente o sei preoccupato
per qualcuno a casa, ma Ti assicuro
che dietro quegli occhialoni grandi n
la fatica n la tristezza si vedono mai,
perci˜ continua cos“ per favore per tanti
e tanti anni ancora e, se serve, presta
anche a noi quei tuoi occhialoni grandi...
Grazie !!!¥
!!!
Fisiosar
Dott.ssa Sara Braghese
fisioterapista
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KINESITERAPIA
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a cura dott.ssa Alessia Mattei
,
l intervento dello psicologo
psicologo
ÒIl gioco  come un caleidoscopioÓ sostiene Marc
Bekoff biologo evolutivo dell'Universitˆ del Colorado,
nel senso che  creativo e casuale. Per questo favorisce
flessibilitˆ e creativitˆ che in futuro potrebbero
rivelarsi particolarmente importanti per risolvere
situazioni impreviste e problematiche con il
conseguente sviluppo dell'adattamento all'ambiente.
Quel serissimo e
importante jogging pe r
chiamato ÒgiocoÓ...
Il gioco  anche una modalitˆ di apprendimento ed una opportunitˆ di imparare,
tanto pi se fatto all'aperto: in un prato, in mezzo alla terra ma anche in un
piazzale purchŽ sia fuori casa. é proprio all'aperto che i bambini possono
muoversi, correre, saltare e sono ormai molte le ricerche che dimostrano come
l'attivitˆ fisica favorisca lo sviluppo intellettuale.
PerchŽ il movimento alimenta la mente?
La risposta  nel cervello dicono i neuropsicologi. Uno studio condotto nel
2003 presso la Washington State University indica che il gioco favorisce lo
sviluppo neurale delle aree coinvolte nelle funzioni Òpi alteÓ del cervello, come
le reazioni emotive e l'apprendimento sociale.
Il gioco in movimento rilascia una proteina (BDNF) che stimola la crescita di
nuovi neuroni. Il gioco libero, quindi,  fondamentale per l'acquisizione della
competenza sociale e per la costruzione di capacitˆ cognitive come il problem
solving.
L'attivitˆ fisica aumenta il benessere mentale. Da diversi studi  emerso che i
bambini dopo lo sport sono di buonumore e soddisfatti di sŽ. Tutto ci˜ nel
tempo pu˜ favorire la costruzione di un'immagine positiva di sŽ.
Se  vero che saltare rinforza l'autostima allora il movimento e le esperienze
collegate ad esso imprimono atteggiamenti ed abitudini che influenzano il
corso dell'esistenza.
I bambini hanno bisogno di stare all'aperto, saltare, inseguirsi, correre, per 3 motivi:
1. il movimento riduce l'ormone dello stress, il cortisolo, rilasciato dallÕipofisi in condizioni di stress psichico;
2. il contatto con la natura rinforza l'autostima e l'amore per se stessi;
3. il gioco all'aperto favorisce lo sviluppo di creativitˆ, spontaneitˆ e capacitˆ logiche, perch  solo fuori
che gli stimoli sono sempre nuovi, vari e reali. Un ambiente chiuso stimola meno il bambino se non con
stimoli virtuali, propri dei giochi elettronici, che sono oggettivamente meno socializzanti e creativi di
quelli fatti all'aria aperta. Tra l'altro, non fa riflettere forse che gli stessi videogames hanno come
location d'azione proprio luoghi aperti?
11
pag
é proprio di abitudini che vorrei parlare: come mai nei paesi nordici i bambini
sono lasciati molto pi liberi di giocare all'aperto, nonostante il clima sfavorevole,
e noi al contrario, siamo cos“ riluttanti a far muovere all'aperto i nostri figli?
La risposta va ricercata nel legame tra ambiente e cultura.
Il clima influenza la cultura cio le credenze, le opinioni, le abitudini per cui
ÒGioca pure, ma non sporcarti, non sudare, non correre, stai fermo,
fermo, attento
a non farti male...Ó sono al primo posto tra gli incitamenti detti ai nostri figli,
che condizionano il momento ludico. Poi troviamo un eccessivo bisogno di
protezione e di controllo, per paura di non assolvere alla funzione
funzione primaria di
accudimento e cura. Con ci˜ non voglio dire che tale bisogno sia una
prerogativa di noi mamme italiane ma sicuramente le nordiche lo vivono in
modo diverso, sono cio pi propense a lasciare i bambini liberi di agire,
muoversi, di acquisire autonomia.
e r la mente
PerchŽ i giochi preferiti da noi mamme
sembrano essere quelli pi sedentari e
controllati?
Il genitore ideale ovviamente non esiste.
Il genitore perfetto non esiste, ma esiste
il genitore che impara e fa tesoro delle
esperienze fatte. L'essenziale  capire cosa sia veramente importante per
nostro figlio. Il gioco libero, spontaneo, all'aperto  un diritto del bambino e
limitarlo pu˜ produrre una generazione di adulti ansiosi, infelici e socialmente
disadattati. E allora? Sicuramente non sbagliamo se diamo la giusta importanz
importanza
a
a quel serissimo bisogno di giocare all'aperto.¥
all'aperto.
a cura dott.ssa Mariangela Pinci
neuropsichiatra infantile
neuropsichiatria e dintorni
I bambini, oltre ad avere bisogno di accudimento
fisico e affettivo, necessitano di giocare poichŽ
quest'attivitˆ ne condiziona lo sviluppo delle funzioni
intellettive, affettive e relazionali.
Giocare per crescere!
L'attivitˆ ludica e lo s v
armonioso del bam b
Inoltre ill gioco favorisce l'apprendimento delle funzioni e dei modelli ssociali;
ociali;
permette la rappresentazione di vissuti emotivi. Diversi ricercatori ritengono
che il gioco abbia un ruolo fondamentale per un adeguato sviluppo psicofisico.
Il bambino gioca fin da piccolissimo: l'attivitˆ ludica si esprime giˆ quando
attiva risposte di tipo sensoriale e motorio agli stimoli del mondo che lo circonda
(gioco
gioco sensomotorio)
sensomotorio sperimentando cos“ piacere e divertimento. Questa
forma di attivitˆ ludica gli permette di conoscere se stesso, il proprio corpo e
la propria efficienza motoria. Le azioni tipiche del gioco senso-motorio sono
rappresentate da simulazioni di cadute, accelerazioni tonico-posturali,
tonico-posturali,
sollevamenti, trascinamenti, apparire/scomparire, saltare, cadere,
cadere, tuffarsi, girare,
arrampicarsi, scivolare, scalare, trascinare, alzare, schiacciare,
schiacciare, riempire/svuotare,
coprire/scoprire, tirare, portare, lanciare, cercare, chiudere/aprire,
chiudere/aprire, ecc.
L'esplorazione dell'ambiente, durante il primo anno di vita, sarˆ arricchita
gradualmente dal reclutamento degli oggetti con cui il bambino viene a contatto
e dalla concomitante emissione di suoni e/o di sillabe (vocalizzazione
vocalizzazione ludica
ludica).
L'esplorazione degli oggetti, effettuata con la bocca e in seguito con le mani,
che permette la conoscenza delle varie caratteristiche (forma, dimensione,
grandezza, natura fisica) assume talora un carattere ludico.
L'interesse che il bambino esprime per ci˜ che lo circonda gli permette di
diventare uno sperimentatore instancabile; infatti se scopre che battendo un
cucchiaio su una superficie dura produce rumore, ogni nuovo oggetto pu˜
essere utilizzato in questo modo per conoscerne tutti i rumori che riesce a
produrre. Il bambino si diverte a riprodurre i suoni provocati dalla caduta a terra
delle cose; per cui butta sistematicamente tutto per terra!
Tali esperienze ludiche permettono al bambino di agire sulle cose e con le
cose e inoltre ne stimolano la abilitˆ creative.
Attraverso il gioco il bambino riesce a capire come funzionano gli oggetti mediante
un'attivitˆ per lo pi imitativa rispetto alle situazioni reali (gioco funzionale). Quando
quest'ultimo diventa rappresentativo, cio quando il bambino utilizza funzionalmente
gli oggetti, si comincia a parlare di vera e propria attivitˆ ludica (gioco rappresentativo).
13
pag
Infatti a partire dalla fine del secondo anno di vita il bambino pu˜ essere in
grado di utilizzare simboli, immagini, parole e azioni che rappresentano le
cose. In questa fase  possibile la riproduzione di un modello (ad esempio
situazione di vita quotidiana) in modo differito poichŽ ne ha conservato una
rappresentazione interna. Successivamente si sviluppa il gioco simbolico per
cui il bambino utilizza un oggetto come se fosse qualcosa di diverso: ad
esempio una scopa pu˜ essere usata come un cavallo o un treno. Nel
frattempo i giochi di tipo senso-motorio, sebbene siano prevalenti nei primi
18 mesi di vita, continuano a rivestire grande importanza nell'attivitˆ ludica del
bambino e si possono osservare anche negli anni della scuola materna.
I bambini di etˆ inferiore ai due anni e mezzo-tre seppur fisicamente
fisicamente vicini,
interagiscono poco tra di loro e preferiscono un
gioco pi solitario. Dopo l'ingresso nella scuola
dell'infanzia le capacitˆ di socializzazione
migliorano e si impara a giocare con gli altri. Tale
passaggio  favorito anche dalla maggiore
capacitˆ di comunicazione verbale che facilita
le relazioni con i pari e con gli adulti. All'etˆ di
quattro/cinque anni si acquisisce la capacitˆ di
autogestirsi in semplici giochi di gruppo.
s viluppo
m bino
Dai sei anni il bambino si diverte anche con giochi complicati, svolti in casa
e all'aperto, che possono richiedere precise istruzioni preliminari, buon
allenamento, stretto rispetto delle regole e senso di lealtˆ...
É cari genitori allora lasciate i bambini liberi di giocare !¥
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LÕASILO DEI BAMBINI
a cura dott.ssa Viviana Paturzo
specialista in ortodonzia
approfondi denti
Ecco una frase che non vorremo mai
sentire dal nostro bambino! Spesso,
nonostante la nostra attenzione
nell'igiene dentale, bambini di 4-5 anni
cominciano ad avere alcuni dentini
cariati. I denti da latte hanno un colore
bianco-lucido, pi chiaro e brillante
rispetto ai definitivi.
La carie su questo tipo di denti si
manifesta come una macchiolina
bianco-gessosa, per questo motivo
non viene riconosciuta dai genitori. Se
il bambino  piccolo e non ha ancora
iniziato ad assumere con i cibi e le
bevande delle sostanze coloranti (the,
coca-cola ecc), anche sui denti definitivi,
per lo pi i primi molari, la carie apparirˆ
come una macchia bianca e non nera.
Ma quali sono le ragioni per cui la carie
si presenta precocemente? Per lo pi
si tratta di motivi di tipo igienico e/o
alimentare.
E' importante che il bambino inizi presto
a ÒgiocareÓ con lo spazzolino, ma
nonostante le nostre indicazioni,
sicuramente non sarˆ capace di
spazzolarsi bene i denti fino a 7-8 anni.
Dobbiamo quindi aiutarlo noi almeno
una volta al giorno (meglio la sera prima
di andare a letto), mostrandogli i
movimenti corretti e poi facendoli
ripetere davanti allo specchio.
ÒMamma,
mi fa male
un dentino!Ó
Per quanto riguarda l'alimentazione, l'errore pi frequente  quello di dare al
bambino un biberon dolcificato con zucchero o miele prima di andare
andare a
dormire. Questa abitudine, se mantenuta per anni, porterˆ sicuramente allo
sviluppo di carie. Un altro comportamento scorretto, che avevano per lo pi
le nostre mamme e nonne,  quello di inzuppare il ciuccio di zucchero o miele
per non far piangere il bimbo. Entrambi questi comportamenti danno origine
alla Òsindrome da biberonÓ, ovvero allo sviluppo di carie, spesso molto
aggressive, sui molaretti e sugli incisivi superiori.
Anche la carie sui denti da latte va curata: i molaretti, infatti, vengono persi a
11-12 anni e sono indispensabili nel mantenimento dello spazio per i denti
definitivi sottostanti (i premolari) e nel corretto posizionamento dei primi molari.
La carie nei denti da latte  spesso pi veloce e distruttiva di quella sui
permanenti.
Ricordiamoci inoltre che quando il bambino lamenta dolore a un dente
dente  giˆ
troppo tardi per curarlo in modo definitivo, perchŽ significa che
che la carie ha
raggiunto la parte ÒvivaÓ, dove sono presenti il nervo e i vasi sanguigni. In
questo caso spesso il dente va estratto per evitare la formazione di dolorosi
ascessi ricorrenti.Quindi, osserviamo attentamente i denti dei nostri piccoli e
in presenza di macchie bianche e/o scure portiamoli subito dallo specialista!¥
Dott.ssa Viviana Paturzo
Specialista in Ortodonzia
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a cura dott.ssa Simona Marocchini
15
pag
ostetrica
al femminile
Quando si sente il termine ÒostetricaÓ, spesso viene
naturale immaginare esclusivamente i momenti
legati alla nascita.
Effettivamente, per anni, l'Ostetrica ha lavorato
prevalentemente nelle sale parto, assistendo
mamme e bambini nel momento del loro primo
incontro.
l'Ostetrica: la professionista
della salute al fianco
della donna
E poi? Il suo lavoro finisce l“?
In realtˆ l'Ostetrica ha un campo d'azione molto pi ampio: si occupa
della donna, a 360 gradi, dalla nascita alla menopausa, passando per
l'adolescenza, la vita fertile, la gravidanza.
Pensare all'Ostetrica come colei che fa solamente nascere i bambini 
molto riduttivo: essa crea una continuitˆ assistenziale, prendendo in carico
la donna, guidandola verso strade di salute e benessere in ambito
sessuale-riproduttivo, fondamentale aspetto dell'essere femminile.
Prevenzione, promozione, assistenza, supportoÉsono tutte parole chiave
della sua attivitˆ.
Per fare qualche esempio, possiamo partire dalla prevenzione dei tumori
della sfera sessuale e riproduttiva e delle malattie sessualmente trasmissibili,
ma anche la promozione della contraccezione e il counselling preconcezionale, al fine di sostenere le coppie nel pianificare responsabilmente
il loro futuro familiare.
L'Ostetrica si occupa dei corsi di accompagnamento alla nascita,
dell'educazione prenatale e della genitorialitˆ, per orientare i futuri genitori
a creare un sano rapporto con il bambino che ancora si trova dentro la
pancia, guidandoli verso una gravidanza serena e verso la preparazione
fisica e mentale al parto, ma soprattutto all'arrivo del nuovo membro della
famiglia.
Si occupa della salute e della rieducazione del perineo, parte fondamentale
ma poco conosciuta del corpo femminile, il cui corretto funzionamento
determina la qualitˆ di vita della donna; si occupa della donna in gravidanza,
accompagnandola dal suo inizio fino
ai momenti del travaglio e del parto,
ma anche nel dopo-parto,
sostenendo l'allattamento al seno; si
occupa del sostegno nel periodo
della menopausa, o seconda
primavera, come la chiamano gli
orientali, supportando la donna in
questa nuova splendida fase della
vita.
Tu t t i q u e s t i d i v e r s i a s p e t t i
contraddistinguono un'arte, l'arte di
essere Ostetrica, che accompagna
la vita della donna e della sua famiglia
in maniera olistica, assistendola non
solo dal punto di vista fisico e sanitario,
ma anche dal punto di vista emotivo,
psicologico e sociale.
L'Ostetrica si pu˜ definire una donna
con la donna che, in maniera delicata,
quasi in punta di piedi, entra piano in
un mondo particolare, che necessita
di attenzioni altrettanto
particolari.¥
a cura dott.ssa Claudia Filidi
ginecologo
mondo donna
Negli ultimi anni si sta focalizzando l'attenzione
sulla cura preconcezionale della coppia fertile.
Infatti i notevoli progressi nella conoscenza dello
sviluppo fisiologico e patologico dell'embrione e del
feto hanno permesso una migliore assistenza alla
gravidanza e al parto, con un aumento della
sopravvivenza e un calo di eventi avversi.
La prevenzione in ostetricia:
la consulenza precon c
della coppia fertile
Tuttavia una reale strategia preventiva, di tipo primario,  possibile solo con
la consulenza e l'assistenza preconcezionale della coppia: solo cos“ sarˆ
possibile far nascere un bimbo sano che sarebbe invece nato con un
difetto congenito perchŽ il periodo organogenetico si  giˆ in gran parte
completato quando la donna si rivolge al proprio ginecologo (generalmente
7-8 settimane).
L'obiettivo  di mettere in atto una serie di interventi per identificare e
modificare eventuali fattori di rischio, medici, comportamentali e sociali, al
fine di migliorare la salute della donna e l'esito della gravidanza. Innanzitutto
 indispensabile un'attenta valutazione anamnestica e clinica della
della futura
mamma. Il colloquio preliminare con la coppia vuole evidenziare eventuali
familiaritˆ per patologie, sindromi genetiche o malformative, la presenza
di malattie in atto in uno o entrambi i partner, o di terapie farmacologiche.
Lo scopo di questo primo step  valutare lo stato di salute globale e, in
caso di pazienti affette da patologie croniche (diabete, ipertensione,
epilessia, malattie autoimmuni, tireopatie, fenilchetonuria), mettere in atto
strategie per ridurre i rischi gravidici e neonatali.
In linea generale nelle pazienti portatrici di tali malattie sarebbe opportuno
programmare la gravidanza in fase di remissione o comunque di buon controllo della
patologia di base, ottimizzando il trattamento farmacologico con terapie non teratogene,
in grado di trattare adeguatamente la madre, ma con i minori rischi fetali.
Sono inoltre raccomandati, in fase preconcezionale, alcuni screening per
malattie infettive, come l'epatite B e C, l'HIV, la rosolia, la varicella, la
toxoplasmosi e il citomegalovirus.
Alcune infezioni, infatti, in gravidanza possono essere causa di danno fetale
se si verifica la trasmissione attraverso la barriera placentare.
Per tale motivo  altamente consigliata, in epoca preconcezionale nei
soggetti suscettibili (non immunizzati), la vaccinazione anche contemporanea
per rosolia e varicella, con un periodo di attesa prima del concepimento
17
pag
di almeno un mese. E' ulteriormente raccomandata anche la vaccinazione
per l'epatite B nei soggetti a rischio.
In base poi alla storia personale e familiare e/o all'appartenenza a un
determinato gruppo etnico, il medico pu˜ consigliare una consulenza
genetica per l'eventuale prescrizione di test di screening per la fibrosi
cistica o le emoglobinopatie (vedi anemia mediterranea) e test per malattie
sessualmente trasmesse come la Clamidia e la Gonorrea., il cui trattamento
preventivo pu˜ migliorare il tasso di fertilitˆ e l'outcome gravidico.
Infine attraverso il colloquio preconcezionale il medico valuta lo stile di
vita, l'alimentazione (BMI pregravidico condiziona il peso fetale, l'andamento
e l'epoca gestazionale del parto), i
comportamenti a rischio (fumo,
alcool, droghe possono comportare
iposviluppo fetale, malformazioni,
prematuritˆ, riduzione del quoziente
intellettivo), l'ambiente in cui la donna
lavora (esposizione a sostanze
tossiche professionali), consigliando
cos“ la dieta e le opportune misure di prevenzione, compresa la
supplementazione vitaminica con l'acido folico.
n cezionale
Si tratta di una vitamina del gruppo B, presente soprattutto negli ortaggi
verdi freschi, nei legumi, nel fegato, nel lievito, nel tuorlo d'uovo, in alcuni
tipi di frutta e nel succo d'arancia. E' stato dimostrato che un deficit di tale
vitamina pu˜ avere un ruolo causale nell'insorgenza di difetti del tubo
neurale, come la spina bifida.¥
A tutte le donne
in etˆ fertile
desiderose di prole  raccomandata l'assunzione
giornaliera di 0.4 mg di acido folico almeno 3 mesi
prima della gravidanza e per tutto il I trimestre.
Nelle pazienti a rischio (donne affette da diabete, epilessia,
obesitˆ, malassorbimento, o portatrici di mutazioni genetiche
che alterano il metabolismo dell'acido folico - vedi MTHFR )
 raccomandato un aumento del dosaggio a 4 mg.
La consulenza
preconcezionale
 un'opportunitˆ unica per mettere in atto efficaci strategie
preventive di eventi avversi, come anomalie congenite,
basso peso alla nascita, parto prematuro etc, anche se
non sempre  possibile programmare una gravidanza...
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a cura Dott.ssa Stefania Meschini
medico veterinario
cuccioli and co.
Il furetto  entrato a far parte di molte famiglie
italiane come nuovo animale da compagnia, ed 
adorato soprattutto dai bambini per il suo carattere
socievole e molto affettuoso.
LÕamico ÒfurettoÓ:
l'animale da compa g
ama giocare a nas c
In generale passa tre quarti della giornata a sonnecchiare arrotolato su se
stesso o a pancia all'aria, ma quando si sveglia ha bisogno di sgranchirsi
le zampette e di giocare; il divertimento e l'interazione stimolano il furetto
non solo a livello fisico ma anche mentale. E' importante per˜ tenere a
mente che questo simpatico pelosetto non pu˜ essere lasciato libero
senza la vostra supervisione, sebbene si comporti quasi come un gatto,
perchŽ  in grado di cacciarsi in guai, a volte anche seri. Adibirete quindi
una stanza a prova di furetto dove lo lascerete giocare senza il rischio di
cavi elettrici, spugne e saponette che possa mordere e/o ingerire, lavatrici,
frigoriferi, lavastoviglie aperti dove possa nascondersi, ecc..
Fortunatamente al furetto non serve molto per divertirsi, perci˜ non occorre
necessariamente acquistare giochi costosi, ma si pu˜ utilizzare ci˜ che si
ha in casa. Anche le stesse coccole e carezze risultano essere un'interazione
decisamente positiva, alla quale dedicarsi anche mentre guardate la tv.
Considerando poi quanto gli piace nascondersi potete, ad esempio,
utilizzare dei vecchi pantaloni dismessi, tagliargli le gambe ed utilizzarle
come tunnel. Il vostro animaletto ci si intrufolerˆ pi e pi volte, facendo
avanti e indietro come un forsennato. Sempre a proposito di tunnel, 
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possibile costruirne alcuni unendo pi rotoli di carta con del nastro adesivo,
di quelli che si trovano all'interno della carta da cucina; saranno cos“
apprezzati da essere scelti anche per schiacciare un pisolino ogni tanto.
Siccome il furetto ama giocare a nascondino, oltre ai tunnel, mettete agli
angoli della stanza adibita ai suoi giochi dei vecchi panni appallottolati;
lo vedrete intrufolarsi e poi dimenarsi come un matto per poi uscire
all'improvviso allo scoperto saltellando sulle quattro zampe, incitandovi al
gioco.
Un'altra passione del vostro nuovo amichetto sono le palline che rotolano
e i giochi che fanno rumore. E'
possibile acquistarne presso negozi
specializzati, o usare anche qui un
po' di fantasia e costruirveli da soli.
Ad esempio l'interno degli ovetti di
cioccolata, preventivamente privati
dell'interno, e ovviamente dell'esterno,
possono essere proposti al vostro
amichetto che impazzirˆ nel corrergli dietro. Se poi all'interno vi sistemerete
anche qualche sua crocchetta, contribuirete ad aumentare il divertimento,
soprattutto dei pi ÒforzutiÓ che riusciranno ad aprirli e a vincere la gustosa
ricompensa.
Per stimolare il suo ingegno potete anche utilizzare bicchieri di plastica
dura e spessa (non quelli bianchi usa e getta) rovesciati con dei pezzetti
di cibo nascosti sotto. In realtˆ il cibo si pu˜ nascondere ovunque: all'interno
di scatole di cartone, all'interno dei tunnel, ecc.., stimolando il suo ingegno
e curiositˆ, decisamente innati.
a gnia che
s condino...
Come avrete capito non ci vuole tanto per stimolare il suo divertimento,
divertimento,
basta porre estrema attenzione ai materiali che si utilizzano: devono essere
abbastanza resistenti, come palline di plastica dura o di gomma dura, da
non essere rotti in piccoli pezzi, che se ingeriti possono arrecare gravi
danni e farvi correre dal veterinario, che dovrˆ essere specializzato in
animali da compagnia non convenzionali, se volete che riceva le cure
necessarie nel modo pi corretto.
Se poi la fantasia non  il vostro
forte, non preoccupatevi!!
Esistono negozi specializzati
e siti online che potranno
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meglio il loro Òruolo genitorialeÓ,
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tramite il sito e la rivista che viene
distribuita gratuitamente nelle scuole
pubbliche del territorio.
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a cura dott.ssa Valentina De Matteis
nutrizionista
nutriamoci bene
A chiunque venga chiesto se il
biologico piace la risposta  S“... In
realtˆ in pochi poi sanno fornire una
spiegazione se non esaustiva, almeno
esauriente di tale termine!
Senza essere tediosi, credo sia
doveroso collocare la nascita di
questo termine, oramai relativamente
giovane. L'agricoltura biologica arriva
in Europa negli anni '50, dopo la
seconda guerra mondiale.
Antesignani di questa tipologia di
coltivazione furono Rudolf Steiner e
l'inglese Albert Howard,
Howard fondatore di
una scuola di coltivazione biologica
in terra indiana.
Da allora, grazie anche a una
crescente consapevolezza sugli effetti
dell'alimentazione nella qualitˆ della
vita, i metodi e la diffusione hanno
conosciuto una crescita continua.
Scegliere di nutrirsi unicamente con
prodotti provenienti dall'agricoltura
biologica significa percorrere la strada
del benessere alimentare, in armonia
con i tempi e le risorse che sono in
natura.
I prodotti biologici, coltivati con il solo
utilizzo di sostanze naturali, sono il
frutto di un'agricoltura sostenibile e
rigidamente controllata: il risultato 
un'alimentazione che diventa stile di
vita, consapevole scelta che viene
• Protesi per amputati
• Busti per scoliosi ed artrosi
• Calzature ortopediche
Siamo nell'era
del biologicoÉ
cosa vuol dire?
portata avanti ogni giorno. C' da aggiungere per˜ che un'alimentazione
sana e naturale, che non preveda l'utilizzo di sostanze chimiche di sintesi
come pesticidi e OGM,  cosa piuttosto recente.
Non tutto quello che circonda il biologico  realmente cos“ ÒsanoÓÉ
Purtroppo per molti il mondo bio rappresenta prima uno status, una moda,
questo ha fatto s“ che per altri sia fonte di semplice guadagno e pubblicitˆ
semplice, banale commercio, lucro.
Negli ultimi anni il business del bio  in cos“ rapida ascesa a tal punto da
creare ÒtarocchiÓ anche tra i prodotti alimentari. Piccole aziende che
inspiegabilmente riescono a produrre quantitˆ abnormi di prodotti alimentari
É agriturismi che richiamano clienti con la produzione e l'offerta di prodotti
biologiciÉ
Tutto ci˜ implica una maggiore attenzione nella scelta dei prodotti,
prodotti, a partire
dalla provenienza ma anche della metodica di coltivazione utilizzata.
utilizzata.
Per ostacolare le frodi l'Unione
Unione Europea ha emanato norme rigide e istituito
un marchio di riconoscimento per i prodotti biologici, rappresentato
graficamente da una foglia con 12 stelline su uno sfondo verde.
Facciamo attenzione a mangiare il vero biologico! ¥
• Tutori e docce - Cinti erniari - Ventriere
• Deambulatori - Bastoni - Carrozzelle
• Incontinenza
Convenzioni con le A.S.L.
V I A P R E N E S T I N A A N T I C A , 1 6 4 / A - PA L E S T R I N A - T E L . 0 6 . 9 5 3 . 5 4 . 3 6
25
pag
a cura del Ristorante Montoni
cosa bolle in pentola?
Sogliola in
turbanti di Mago
Merlino
Far mangiare il pesce o le verdure ai bambini  unÕimpresa per la
maggioranza delle mamme... allora, facciamoci aiutare dalla creativitˆ per
proporre ai nostri figli ricette sane, buone ma soprattutto cos“ fantasiose
che attireranno la loro curiositˆ, per lo meno ad assaggiare!
E spesso il primo boccone basta per ÒconvinverliÓ che il sapore non 
cos“ male come sÕimmaginavano e che Òquella cosa estraneaÓ proposta
nel piatto  abbastanza gustosa da poter esser mangiata volentieri.. .e
magari anche fare il bis!
Oggi vi porponiamo una ricetta di pesce semplice, molto gustosa e di
sicuro effetto da cucinare ai bambini, basta presentarla condita di tanta
ÒfantasiaÓ! Ecco a voi i Òturbanti di Mago MerlinoÓ, una ricetta dello
Chef Pasqualino Montoni:
Ingredienti
80g filetti di sogliola, 100g patate, 90g zucchine, 80g carote, un cucchiaino
di formaggio grattugiato tipo grana padano, sale e pepe q.b.
Preparazione
Lava le verdure, pela le patate, spunta e gratta le carote, spunta le zucchine.
Taglia il tutto a pezzetti piccoli e cuoci gli ortaggi ridotti a cubetti per circa
20 minuti in acqua bollente salata. Filtra e tieni da parte il brodo vegetale.
Sciacqua con cura sotto l'acqua corrente i filetti di sogliola giˆ puliti e
tagliali a metˆ per il lungo, aggiusta di sale e di pepe e poi arrotola i filetti
creando degli involtini. Adagiali delicatamente a testa in su in una piccola
teglia rivestita di carta da forno.
Versa mezza tazza (100 ml) di brodo delle verdure e cuoci in forno giˆ
caldo a 180¡ C per 15-20 minuti circa. Estrai la teglia, spolvera il pesce
con il formaggio grattugiato e fai dorare per altri 5 minuti.¥
Ristorante Montoni
dal 1971
Circondato da un parco
e tanta tranquillitˆ, dotato di tre sale
sobriamente arredate e tutte climatizzate
dove poter gustare un'accurata
e raffinata cucina accompagnata
da unÕeccellente cantina D.O.C.
Via Quadrelle, 142 - Palestrina (Rm)
Tel. e Fax 06 953 43 66
a cura di Cristiana Chiapparelli
,
bambini d europa
PerchŽ non sappiamo parlare bene l'inglese anche
se lo studiamo fin dalla materna? E le altre lingue?
francese, tedesco, spagnolo... PerchŽ non riusciamo
a imparare una lingua straniera per comunicare?
PerchŽ  cos“ difficile
imparare una lingua s
ecco il metodo gius t
Il motivo sta nel modello didattico che finora ha sempre avuto come oggetto
di studio la lingua (sintassi, grammatica) piuttosto che considerare il
processo mentale con cui si impara quella determinata lingua.
L'insegnamento di una lingua straniera (L2), oggi, si basa sul metodo della
disciplina detta "glottodidattica", cio attraverso lo studio di un testo, il libro
scritto. Lo studente deve leggere, interpretare, capire e imparare a memoria
per poi ripetere. Questo tipo di apprendimento  lungo e difficile perchŽ
innaturale e astratto (modello di apprendimento simbolico ricostruttivo).
ricostruttivo).
Studiare una L2 non  come studiare storia o matematica che, anche se
verranno in parte dimenticate, non compromettono l'efficacia della
comunicazione. Possiamo dimenticarci una formula algebrica, che potremmo
andare a cercare sui manuali, ma non possiamo dimenticarci come si
saluta o come si chiede qualcosa se ci troviamo davanti a un inglese!
Allora come si impara una lingua straniera con successo?
Il metodo pi semplice e immediato  di vivere in un contesto in cui si parla
la lingua straniera, per avere un contatto continuo con essa e doverla
parlare per comunicare. Utilizzare e praticare una lingua  certamente pi
efficace che leggerla e studiarla su un libro!
Ma allora una lingua straniera si pu˜ imparare solo andando all'estero? No!
Si pu˜ ricorrere a un metodo, detto percettivo-motorio, che invita a fare, agire, vivere
un'esperienza in L2 senza la mediazione del libro. Il processo di apprendimento 
immediato e si impara stando immersi nell'esperienza.
27
pag
é un tipo di apprendimento naturale e spontaneo, basato su "cicli
"cicli ripetuti
di percezione-azione" (guardo e imito, ascolto e ripeto) praticato
praticato attraverso
i gesti, sotto la guida di un insegnante che, pi che dire, mostra
mostra come
fare. I gesti, ovvero atti di significato, sono alla base dell'apprendimento
percettivo motorio: il bambino divertito nel riprodurre il gesto proposto
dall'insegnante e nel comprenderne il significato, non avrˆ bisogno della
traduzione del vocabolo che l'insegnante ha appena detto, perchŽ lo
capisce attraverso il gesto, inoltre pronuncerˆ la parola in modo corretto
per contagio (imitazione).
Questo metodo non richiede concentrazione, non ci fa fare fatica,
fatica, non ci
stanca ed  molto pi veloce perchŽ
si crea un clima di apprendimento
gioioso, ricco, chiaro, non confuso.
Il clima di gioia aumenta lo stato
affettivo con l'insegnante e con i
compagni e stimola la voglia di
comunicare e quindi di apprendere.
Se ci pensiamo i bambini imparano
a parlare proprio cos“! Ed  per
questo che una lingua straniera pu˜ essere appresa fin dall'etˆ dell'asilo
nido. Ricerche scientifiche dimostrano che la capacitˆ di apprendimento
di una lingua  al massimo da 0 a 7 anni di etˆ!
straniera?
s to...
Per poter imparare una lingua bisogna rispettare i processi mentali
mentali che
sono alla base dell'apprendimento del linguaggio (psicolinguistica),
(psicolinguistica), solo
dopo aver fatto ci˜ si pu˜ passare all'insegnamento della grammatica
grammatica e
della sintassi di quella lingua (linguistica).
Nella pratica di insegnamento delle lingue straniere, questo si traduce nel
far apprendere attraverso il modello psicolinguistico del Format Narrativo,
ideato dalla prof. Traute Taeschner
Taeschner dell'universitˆ La Sapienza di Roma e
sperimentato in oltre 120 scuole dell'infanzia e primarie di tutta Europa,
con risultati di apprendimento eccellenti e documentati!
Per conoscere meglio Hocus e Lotus
Lotus, i due dinocroc che insegnano ai
bambini a parlare l'inglese, andate su www.hocus-lotus.edu
www.hocus-lotus.edu ¥
Il mondo magico
dei due dinocrocs
Hocus & Lotus
incoraggia i bambini a parlare la lingua di questi
due simpatici personaggi: si impara attraverso la
drammatizzazione delle azioni, attraverso attivitˆ
mimico-gestuali, attraverso la musica, si impara
perchŽ si crea per il bambino un ambiente sereno,
un rapporto affettuoso con l'insegnante, un clima
di gioia che si protrae nel tempo e stimola la
comunicazione.
a cura dott.ssa Sara Innocenti
insegnante scuola ispirazione steineriana ÒArcobalenoÓ Roma
pianeta scuola
La crescita di ogni bambino  scandita da momenti
essenziali che colorano le giornate vissute e rendono
chiare le sfumature che il mondo nasconde; come
piccoli esploratori o avventurieri i fanciulli
aprono i loro occhi all'ambiente che li circonda...
Il gioco come esperienza
per liberare la fanta s
sperimentare il mo n
e in cui vivono cercando di comprendere e imparare ci˜ che il loro potenziale
sviluppo richiede. Questa sorta di viaggio, che attraversa tutto il periodo
dell'infanzia, avviene in compagnia di un amico speciale che ogni adulto
ricorda con il sorriso e un po' di commozione: il gioco. Esso  l'attivitˆ pi
importante mediante cui il bambino libera le proprie forze di maturazione
maturazione
e fantasia, per tale ragione ha un'alta funzione educativa, formativa e sociale;
quando il fanciullo gioca mette in atto un processo di imitazione che lo
porta a prendere coscienza della natura dell'ambiente culturale in cui 
inserito, inoltre sperimenta il mondo con tutti i sensi: osserva, odora, ascolta,
assapora e tocca ci˜ che le sue avventure gli portano a scoprire e in questo
modo inizia ad immaginare una realtˆ non vera ma reale nella sua funzione
e soprattutto nelle emozioni che suscita.
Attraverso Òil far finta diÉÓ il bambino pu˜ divenire qualsiasi personaggio
e intraprendere qualsiasi attivitˆ, magari esorcizzando paure inconscie o
liberare brutti pensieri, pu˜ vivere momenti che suscitano una grande gioia
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pag
in quanto esaudiscono veri e propri desideri, per tale ragione 
fondamentale, sia per i genitori che per gli insegnanti, osservare senza
intromissione o giudizio i fanciulli mentre giocano, ma allo stesso tempo
 consigliabile anche organizzare dei momenti ludici insieme al fine di
rendere partecipe l'uno della vita dell'altro.
Ogni attivitˆ ludica si presenta come Òun qualcosa da inventare, da
organizzare, da svolgere e anche da terminareÓ, per tale ragione essa
sviluppa e rafforza le capacitˆ cognitive supportando la nascita del pensiero
creativo che gli psicologi definiscono ÒdivergenteÓ.
a sia e
Se gli oggetti che il bambino ha a disposizione sono
semplici, duttili e versatili nel loro utilizzo saranno
sicuramente di maggior aiuto in quanto, come sostiene
il pedagogista Rudolf Steiner,  l'immaginazione del
fanciullo come fantasia creatrice che deve compiere
la trasformazione e aiutare a entrare in un ruolo: un
semplice pezzo di stoffa pu˜ divenire una bambolina oppure il velo di
una principessa o ancora il mantello di un coraggioso cavaliere!
o ndo
L'abilitˆ dell'adulto sta proprio nel comprendere quali siano gli
gli strumenti
migliori per sostenere e stimolare i bambini durante un'attivitˆ cos“ delicata,
senza dimenticare che essa costituisce anche un momento prezioso
mediante cui educare ai grandi valori della vita, come il coraggio, la bontˆ,
la lealtˆ, la pazienza, l'audacia, la perseveranza e la compassione.
Il gioco ha quindi un forte risvolto sociale, insegna il rispetto
rispetto delle regole
e degli altri, tinge di forti emozioni e sentimenti i rapporti con
con gli amici o
con gli adulti pi cari, mantenendo la sua natura di spazio dedicato
all'avvenire, in quanto proprio facendo finta di essere qualcuno che non
si , forse si anticipa a se stessi quel che si potrˆ diventare un giorno. ¥
Vuoi essere
dei nostri?
Il nostro progetto di Òsostegno
alla genitorialitˆÓ aspetta te!
LÕassociazione culturale Girotondo
senza fini di lucro  nata proprio
per aiutare i genitori ad affrontare
meglio il loro Òruolo genitorialeÓ,
sostenendoli nel difficile compito
dell'educazione dei propri figli.
Informiamo e supportiamo le famiglie
tramite il sito e la rivista che viene
distribuita gratuitamente nelle scuole
pubbliche del territorio.
Diventa uno dei nostri sostenitori:
con un piccolo contributo potrai
pubblicizzare la tua attivitˆ sulla rivista
-arrivando in mano a migliaia di
famiglie- e ci aiuterai ad aiutare i
bambini e i loro genitori.
Ti aspettiamo
nella nostra
grande famiglia!
Per info e sostegno: 393.41.42.932
[email protected]
www.rivistagirotondo.it
a cura dott.ssa Silvia Schiano di Tunnariello
pedagogista, counselor relazionale, coordinatrice asilo ÒLÕisola che non CՏÓ
officina dei bambini
Questo  uno spazio-laboratorio tutto per voi! Carta,
colori e tanta fantasia  tutto quel che occorre per
creare insieme alle vostre maestre oppure con
mamma e papˆ, tante fantastiche storie!
Una super-estate di
vacanze al mare
... tutti insieme!
L'officina dei bambini del mese di Settembre  dedicata alle testimonianze
della vostra estate! In redazione sono arrivate tante foto e tante storie...
ringraziamo tutti di cuore per lÕaffettuosa fedeltˆ con cui ci seguite!
Le prime pervenute sono quelle di Sofia, 3 anni e Greta, 1 anno, appassionate
lettrici di Girotondo. Ecco come hanno giocato in riva al mare insieme a
mamma, papˆ e all'inseparabile pinguino, amico di giochi dÕacqua...
Scopriamo cosa ha inventato Sofia per festeggiare il primo compleanno
della sorellina Greta... sembrerebbe proprio una torta di dimensioni
gigantesche... ma  vera o  di sabbia?!?
Inoltre pubblichiamo la storia di Chiara, 12 anni che ci scrive:
ÒLa cosa pi divertente della mia
estate al mare  stata la torta di
sabbia che io e la mamma abbiamo
fatto in spiaggia per il compleanno
di Greta! Abbiamo costruito una
torta a tre piani e ci abbiamo anche
messo sopra una candelina rosa
vera! Per˜ c'era troppo vento e
non si accendevaÉÓ
Sofia, 3 anni
ÒIn riva al mare con il mio amico
pinguinoÉ il mio compagno
inseparabile!Ó
Greta, 1 anno
Ò...questÕanno sono tornata allÕisola dÕElba perch mi piace tanto... il
mare  azzurro e trasparente e il cielo blu intenso come i miei occhi.
Sono stata a vedere la casa di Napoleone Bonaparte, un Re francese
vissuto tanto tempo fa... doveva essere un signore molto importante
(infatti era un imperatore) perch  stato allÕElba solo pochi mesi ma
tutti ne parlano molto. Questo Re ha fatto tante cose per lÕisola e lÕha
resa famosa.... doveva essere la sua prigione, ma lui una sera decise
di dare una grande festa in suo onore, con tante cose buone da
mangiare e giochi divertenti per tutti e mentre tutta lÕisola si divertiva
e ballava, mangiava e rideva, lui Òquatto quattoÓ si dilegu˜ scappando
dallÕisola con una piccola barchetta... furbo, eh?Ó
Chiara, 12 anni
31
pag
ÒEÕ proprio qui che mi
piacerebbe giocare
con i miei amici!Ó
Hey piccolo lettore di Girotondo, dico proprio a te: vuoi essere fotografo
per un giorno? Finch il tempo  bello e soleggiato, fai tante passeggiate
allÕaria aperta con mamma e papˆ e quando trovi un bel posto dove ti
piacerebbe tanto giocare con i tuoi amici, fotografalo! La foto che
pubblicheremo nel prossimo numero di Girotondo potrebbe essere proprio
la tua!
Allora, armati di macchina fotografica e da bravo esploratore vai
vai alla ricerca
del tuo posto preferito dando libero sfogo ai tuoi desideri di gioco
gioco allÕaperto!
Noi siamo molto curiosi di sapere qualՏ il gioco che ti piace di pi fare
con i tuoi amici e non vediamo lÕora di vedere le foto delle tue esplorazioni
per respirare ancora un po dÕestate e di magia assieme a tutti i lettori di
Girotondo...
Buona caccia, esploratore...
Hai tempo fino al 2 Novembre per inviarci i tuoi Òtrofei di cacciaÓ!
La redazione di Girotondo
Invia il tuo lavoro in formato JPEG con risoluzione 300 dpi
via e-mail a: [email protected]
oppure spedisci tutto per posta a: Asilo Nido l'Isola che non c'
via della Colombella, 109 - Palestrina (RM).
Hai tempo fino al 2 novembre 2013!
a cura di Gioia De Angelis,
insegnante scuola primaria ÒDe AmicisÓ, Zagarolo
approfondimenti
Dopo aver vissuto in passato momenti di eccellenza,
la scuola pubblica si trova a vivere vive da diversi
anni in una situazione di degrado generale,
esponendosi spesso a critiche e attacchi che ne
compromettono struttura e funzionalitˆ.
Riportiamo la
scuola al centro della c
possiamo farlo insie m
Grazie all'azione sinergica dei Presidenti dei Consigli di Circolo
Circolo e
Istituto di Zagarolo, prende quest'anno piede un ambizioso progetto
progetto
sin qui condiviso da diversi operatori scolastici, da molte associazioni
locali e da professionisti che, negli anni, hanno dimostrato attenzione
ai problemi della scuola.
Obiettivo del progetto  quello di riportare la scuola, da sempre
impegnata a formare culturalmente le nuove generazioni, al centro
della comunitˆ affinchŽ sia possibile generare un Òrisveglio delle
coscienzeÓ e contribuire alla ricostruzione di un senso civico e di
appartenenza ormai perso ma quanto mai indispensabile.
Il progetto di massima  ora al vaglio dell'Amministrazione Comunale
e, nello specifico, del Consiglio del 275¡ Circolo per l'avvio di una
Òfase sperimentaleÓ, che si auspica velocemente diffusa a tutto il
territorio.
Attraverso lo sviluppo di progetti mirati e tra loro sinergici si vogliono
anche creare nuovi momenti di aggregazione sociale e, se possibile,
strumenti di autofinanziamento oggi assolutamente necessari per
la scuola.
Si opererˆ, ad esempio, affinchŽ i bambini tornino a essere i grandi protagonisti
delle feste che storicamente appartengono loro (Natale, Epifania e Carnevale)
con proposte che, partendo dalle scuole e avvalendosi del supporto delle associazioni
locali e singoli cittadini, si trasformino in momenti importanti di aggregazione
e condivisione per la comunitˆ tutta.
33
pag
Al vaglio un progetto teso a trasformare l'ora di refezione in un
vero e proprio momento educativo-formativo che preveda la
sensibilizzazione del bambino verso i diversi alimenti, la conoscenza
dei disturbi alimentari, il contenimento degli sprechi e il recupero
del cibo non fruito, da destinare a persone indigenti.
Anche in tal senso si prevede il potenziamento dell'orto, giˆ
realizzato con cura dai bambini lo scorso anno, e la realizzazione
di laboratori di cucina per la realizzazione di prodotti che potranno
essere oggetto di vendita in occasione del Mercato Contadino di
Zagarolo o di altri eventi organizzati dalla scuola come ad esempio
quello del cineforum, previsto all'interno del progetto quale
estensione pomeridiana del
Programma di Offerta Formativa
Formativa
della scuola e che si porrˆ
l'obiettivo di affrontare, dopo la
proiezione, momenti di
socializzazione e riflessione sul
tema proposto.
a comunitˆ:
e me
A questo si integra poi la volontˆ di un'azione atta a sensibilizzare
e informare famiglie e operatori sui grandi temi che sempre pi
frequentemente ci si trova ad affrontare, quali: anoressia, bulimia
e, con i ragazzi pi grandi, l' educazione sessuale, quella stradale
e quella civica.
Per genitori e docenti si prevedono inoltre corsi di Òproblem solvingÓ
e Òcomunicazione attivaÓ, affinchŽ siano dotati di strumenti che
consentano di gestire al meglio i rapporti con i giovani.
Queste e altre le idee che bollono in pentola e che, se si andranno
a condividere bisogni, competenze e risorse, siamo convinti
possano generare molti interessanti progetti.
La redazione di Girotondo  stata invitata a far parte delle riunioni
preliminari e seguirˆ con puntualitˆ e simpatia le iniziative del 275¡
CircoloÉ
Ivano Bruno
Presidente del 275¡ Circolo Didattico di Zagarolo
QUANDO?
DOVE?
,
L ISOLA CHE
,,
Ce
NON
LÕASILO DEI BAMBINI
6
¨
6
DAI MESI AI ANNI
E I LORO GENITORI
BAMBINI
DA 3 a 6 ANNI
Percorso ludo-didaddico di avvicinamento e familiarizzazione
al mondo delle lettere e dei numeri per aiutare i bambini
ad acquisire piuÕ facilmente la scrittura divertendosi
BAMBINI
DA 3 a 99 ANNI
Un laboratorio di pittura dove il segno e la traccia
diventano segnali che il bambino dˆ del suo ambiente.
per entrare in contatto con la sua sensibilitˆ pi profonda.
a cura dott. Antonio Di Napoli
ingegnere informatico
informatica al via!
Una delle caratteristiche che ha
contribuito sin da subito alla diffusione
di Internet al grande pubblico  quella
della multimedialitˆ. Internet non offre
solo informazioni testuali o grafiche
ma anche contenuti audio e video.
Nello prima parte dellÕarticolo
pubblicato la volta scorsa, vi ho
segnalato siti internet affidabili dove
scaricare storie da leggere con i vostri
figli. Oggi vi segnalo il sito web di
Piccola Radio: Òil percorso sonoro
che RADIO TRE dedica alla lettura
per l'infanzia e al mondo dei pi
piccoliÓ.
Piccola Radio  un'emittente
accessibile esclusivamente via web
che permette ai bambini di entrare
nella magia di una fiaba, oltre che
consigliare ricette di cucina, itinerari
di viaggio e canzoni ma tutto
sempre per i piccoli ascoltatori.
Fiorentini
Scavi Srl
Via Valle del Ponte n¡5
00036 Palestrina
Tel.06.957.34.33
Fax.06.953.11.56
[email protected]
Internet: una risorsa per
leggere, ascoltare
e vedere favole!
SECONDA PARTE
E' possibile ascoltare sia la diretta audio (anche detta streaming) sia
scaricare le puntate precedenti che sono disponibili in formato mp3
cliccando sulla scritta ÒpodcastÓ oppure sul riquadro ÒArchivioÓ collocato
nella parte in basso a destra nella pagina. Si accede a Piccola Radio dal
sito di Radio Tre (http://www
http://www.radio3.rai.it
.radio3.rai.it), si scorre la pagina in basso fino
a trovare sulla destra il riquadro Òpiccola RAI radio3Ó.
Rimanendo sempre in tema ma cambiando canale, su RAI Radio1 sono
disponibili una serie di audiofiabe in formato mp3, ossia dei racconti brevi
dei grandi della letteratura, ascoltabili sul sito stesso o scaricabili sul proprio
computer o smartphone in modo da essere riprodotti quando si ritiene pi
opportuno. Per trovare il sito vi consiglio di digitare su un motore di ricerca
le seguenti parole chiave: audiofiabe radio1. In ogni caso il link  il seguente:
http://www.radio.rai.it/radio1/fantasticamente/elencoaudiofiabe.cfm?
Uno dei maggiori pregi dei contenuti audio  che ben si prestano a essere
ascoltati in automobile quando siete con i vostri figli.
Se avete uno stereo in grado di leggere il formato mp3 allora basta
unicamente registrare le tracce audio su un CD/DVD tramite uno dei
programmi che spesso sono giˆ installati sui personal computer altrimenti
 necessario prima convertire i files mp3 in formato .wav (ad esempio
tramite Windows Media Player) e poi masterizzare il CD.
E' importante evidenziare che le fiabe, le favole e i fumetti in formato digitale
(testo o audio) non sono da intendersi come sostituti dei tradizionali
tradizionali libri,
che mantengono ancora un'elevata fruibilitˆ, ma come validi complementi
complementi
da tenere in considerazione per arricchire i contenuti giˆ presenti
presenti in casa,
magari quando servono in tempi rapidi dei nuovi racconti oppure si vuole
rispondere in maniera semplice alle domande poste da figli particolarmente
curiosi su tematiche complesse o delicate.
Se avete domande, curiositˆ, dubbi scrivetemi pure una email... ma anche
una bella lettera! ¥
35
pag
a cura di Francesca Cristofari
filo diretto con i genitori
autore: F. Errani Civita
S“ edizioni
prezzo ind.: 14 euro
I giochi di una volta:
molta fantasia
e tanto divertimento!
I nostri nonni raccontano come quando erano piccoli riuscivano a divertirsi
avendo a disposizione materiali poveri, un bicchierino di latta, un manico
di scopa, una palla di pezza. All'improvviso rivivono antiche viuzze e sterrate
piazzette, piene del vociare continuo di frotte di ragazzini, tutti intenti allo
stesso gioco.
ÒLa ruzzicaÓ si fa con un mattone di terracotta che viene arrotondato
lentamente utilizzando un sasso di materiale pi duro. Alla fine si liscia
fregandolo su una pietra bagnata. Una volta confezionata Òla ruzzicaÓ si
gioca cercando di lanciarla pi lontano dei compagni di gara. Vince chi
riesce a farla correre per un tratto pi lungo.
Per Òlo fischiettoÓ si prendono i noccioli delle albicocche, si sfregano
lungamente su una pietra bagnata o sulle scale di peperino o sui selci
inumiditi fino a bucarlo. Si lava il mezzo nocciolo rimasto e si fischia
soffiando sopra il buco.
ÒIl battimuroÓ consiste nel battere violentemente i soldi contro un muro
qualsiasi. Vince chi riesce a piazzare il proprio soldo vicino a quello
dell'avversario a una distanza minore della lunghezza del palmo della
propria mano.
Il caleidoscopio interiore
Questo libro offre al lettore la possibilitˆ di
scoprire le varie parti, o 'voci', da cui 
composto ognuno di noi: un mondo nuovo
e affascinante, tutto da esplorare. Chi lo
legge imparerˆ molto sui diversi aspetti
della propria personalitˆ e come essi
entrino in azione quando ci rapportiamo
agli altri.
autore: H. & S. Stone
Edizioni Crisalide
prezzo ind.: 16 euro
La coppia viva
Molti di noi sono cresciuti con la convinzione che la relazione di coppia sia una cosa
semplice: incontri qualcuno, te ne innamori
e per avere un futuro felice basta l'amore.
Ma in realtˆ non funziona cos“. L'amore  un
elemento essenziale ma non sufficiente a
preservare l'intimitˆ e la vitalitˆ della relazione.
Molti altri aspetti concorrono alla salute della
coppia: la capacitˆ di comunicare, la creativitˆ
nell'affrontare la quotidianitaÕ senza farsi
soffocare dalla routine e dai doveri familiari
e lavorativi, la consapevolezza delle aspettative
e della paure inconsce che ognuno nutre
verso l'altro.
ÒLa palla di pezzaÓ  il gioco del calcio, giocato in modo rudimentale
utilizzando una palla fatta di stracci cuciti. Il gioco si svolgeva nelle piazzette
e nei vicoli del paese.
ÒLa stellaÓ  il famoso gioco dell'aquilone. Si realizza ritagliando a forma
di rombo un foglio di carta colorata, per tenerlo ben teso gli si applica
sotto un arco di canna spaccata attaccato con colla di farina. A uno dei
vertici si applicano striscioline come coda. La stella si lancia con un lungo
filo nelle belle giornate di primavera.
ÒLa cordaÓ  un gioco ancora oggi conosciuto. Due ragazze fanno girare
una corda tenendola ognuna per una delle estremitˆ. Una terza compagna
entra senza che loro si fermino e salta secondo il ritmo e la velocitˆ con
cui le due decidono di far girare la corda. Chi sbaglia va a girare la corda
mentre l'altra salta.¥
autore: S. Schiano
Macro edizioni
prezzo ind.: 10 euro
Genitori si diventa
Genitori non si nasce ma si diventa, si
impara attraverso l'esperienza, la forza e il
coraggio di mettersi in discussione alla
ricerca di una stile educativo personale.
Consapevoli che la conoscenza non  un
dato acquisito una volta per tutte, ma che
siamo tutti in cammino.
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InnerTeam
Ritr
percorsi di trasformazione
Scuola di Counseling & Coaching
Indirizzo Voice Dialogue
- Metodo InnerTeam -
ascoltarsi
e scoprire risorse interiori per fronteggiare difficoltˆ e crisi
conoscersi
e darsi un'opportunitˆ di crescita personale molto utile
trasformarsi
e migliorare la propria professionalitˆ o crearsene di nuove
divertirsi
e stare meglio nel proprio corpo in salute e benessere
sperimentarsi
e conoscersi meglio per cambiare modi di agire-reagire
Perch iscriversi?
PerchŽ con il Metodo InnerTeam avrai a disposizione il frutto di un'esperienza
ventennale nel campo della formazione.
PerchŽ i docenti InnerTeam sono impegnati in un costante aggiornamento
personale e professionale, dalla passione per la ricerca e la sperimentazione che
permettono al Metodo stesso di svilupparsi ed evolvere.
PerchŽ la Scuola InnerTeam permette di fare un percorso di autoconoscenza
approfondito e ben collaudato, accreditato dal Registro AN.CO.RE. (Associazione
Nazionale Counselor Relazionali, patrocinio Universitˆ di Siena).
PerchŽ il Counseling e il Coaching sono strumenti ideali per trovare nuove
risposte dentro di noi e facilitare il raggiungimento degli obiettivi.
PerchŽ la figura professionale del counselor  riconosciuta dallo stato italiano
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Settembre