Ufficio Stampa Rassegna stampa del 05/10/2009 www.kikloi.it - Prodotta da Kikloi s.r.l. Rassegna stampa del 05/10/2009 Il Resto del Carlino Ravenna "Ora dateci più piste ciclabili in città"(Ambiente) La Voce di Romagna Ravenna Nei regni meravigliosi degli attori(Cultura e Turismo) Questa volta tocca a Lugo! Giovedì si ride e sabato ci si diverte(Sanità e sociale) Il peso vivo della bibliofilia(Cultura e Turismo) Lugo(Cultura e Turismo) Il Corriere Romagna di Ravenna In alto mare il riordino dei servizi sociali(Sanità e sociale) Sfida sui kart allombra del Pavaglione(Sport) www.kikloi.it - Prodotta da Kikloi s.r.l. press LIf1E Resto del orlino Ravenna 05/10/2009 «Ora dateci più piste ciclabili in città» Navacchia (Amici della bici) dopo il boom di acquisti con gli incentivi di ROBERTO ROMI N sultato al diciottesimo posto assoluto con 287 bici vendute . In reE L ' INIZIO era stato tiepi gione hanno fatto meglio i comu do, la fine è diventata di fuo ni di Rimini (terzo assoluto co n co . Ottocento le biciclett e 896 biciclette), Forlì (484) e Cese vendute a livello provinciale in na (394), ma la performance più si quattro giorni : questo il bilancio gnificativa è targata S .Agata su l degli incentivi promossi dal Mini Santerno . Il comustero dell'ambiente ne più piccolo della per l'acquisto di bic i nostra provincia, e biciclette a pedalaIl bonus ha indotto che ospita nel prota assistita . A livell o prio territorio la una spesa di quasi nazionale, i 7,7 miSomec, è giunto die 300mila euro lioni di euro stanzia tro al capoluogo nel in provincia ti hanno innescato la classifica dei di acquisti per quasi 2 2 ciotto comuni de l milioni . La quota Ravennate . «In quattro giorni — media dell ' incentivo è stata di ha rivelato Oliviero Gallegati, tito 130 euro (il 30 per cento del prez lare della Somec dal 1973 — ab zo) e quindi il costo medio dell e biamo venduto 208 biciclette, apbici acquistate è stato di circa 40 0 plicando gli incentivi previsti dal euro . Il comune di Ravenna è ri la normativa. Rispetto alla prece- dente tornata di contributi, stavolta non ci sono stati problemi sulla linea informatica e così abbiam o potuto soddisfate tutte le richieste . Anzi, alle 18 .30 di martedì, quando in un batter d' occhio sono terminati i fondi sul sito de l ministero, avevamo ancora un a decina di pratiche aperte . Per correttezza nei confronti dei clienti, li abbiamo accontentati tutti l o stesso, accollandoci noi il cost o dell 'incentivo». UN RECORD, alla Somec, l o hanno comunque realizzato, vist o che l ' importo delle vendite (115mila euro) è stato superiore a quello dell ' intero comune di Ravenna, fermatosi a quasi 72 mila euro . Il giro d'affari a livello provinciale è stato di oltre 300mila euro . «Abbiamo svuotato il magazzino, e diversi modelli sono an dati esauriti . In questi quattr o giorni, il negozio è stato pres o d 'assalto . Abbiamo lavorato fin o alle 22 per preparare e assemblare tutte le bici vendu te . I modelli più get tonati sono stat i quelli di fascia me dia come city bike e mountain bike, in grado di sfruttare a l massimo i benefic i dell ' incentivo, ma molti ne hanno approfittato pe r acquistare anche bici da corsa» . 556 euro è stata la media per ogn i acquisto, contro i 250 euro del co mune di Ravenna . A Lugo son o state vendute 57 bici, 54 a Cervia, 48 a Bagnacavallo, 124 a Faenza . «Ora dahxipù ate iidabaim Resto del Orlino press LIf1E Ravenna 05/10/2009 Le altre sono state acquistate a d Alfonsine, Castel Bolognese, Casola, e Massa. È ANCHE interessante notare come la nostra regione si sia piazza ta al terzo posto assoluto con 7.083 bici dietro al Veneto e alla Lombardia (11 .286). «A quest o punto — ha com mentato Andrea Navacchia, presidente della Federazione italiana amici della bicicletta — diventa sempre più urgente il rimagliamento delle reti ciclabili cittadina, la produzione del `Biciplan' comunale e la creazione di un apposito ufficio mobilità ciclabile» . Gli acquirent i si sono orientat i soprattutto su city e mountain bike . .. . ... . . . . . . . . . . . . . . . . .. .. .. .. . . . . . . ... . . . . . . . . . La Somec (foto a sinistra) ha svuotato il magazzin o e molti modelli di bic i sono andati esaurit i in soli quattro giorn i Surfing shoop (a destra) assieme ad altri negoz i specializzati della città del sale ha portato a 54 il totale di bici vendute «Ora dahxipù ate iidabaim Storia, vicissitudini e grandezza delle 58 "arene" romagnole dove si recita ., si canta, e si balla asini dalRossini Romagna terra di teatri? Sicuramente sì, i numeri parlano chiaro . Nelle tre province, contando solo quelli in cui si svolge regolarmente un'attività di spettacolo, si posson o definire tali ben 58 spazi scenici: 23 appartengono al territorio forhv-ese-cesenate, 19 a quello ravennate, i restanti 16 a quello riminese . Oltre al dato quantitativo, un'altra par ticolarità connota i teatri di Romagna: quasi la metà di essi (26 su 58) . ubicati sia nei capoluoghi sia in piccoli centri, rientra nella categoria dei 'teatri storici", ovvero costruiti prima del 1925 . La maggior parte offre una programmazione ricca e articolata ch e comprende allestimenti di prosa, balletto , opera, operetta, concerti e speciali rappresentazioni per ragazzi e scuole. `viri e propri cuori pulsanti della vita culturale, sono spesso edifici di grande rilevanza artistico-erc'-' trtttonica . E' il caso del "lanci" di Cose €a inaugurato nel 1846 dall'inusuale "Maria di Rohan" di Gaetano annetti ; o dell'' lighieri"" di Ravenna (il più cap iente del gruppo con 830 posti distribuiti tra platea e quattro ordini di palchi pii• loggione, aperto alla pubblica fruizione il 1 5 maggio 1852) ; o del "Masini" di Faenza , che è tra i più antichi in regione (primato che in Romagna condivide con l'originari o insediamento del piccolo "Garibaldi" d i Bagno), ultimato nel 1787 e inaugurato l'anno dalan con la rappresentazione di un'opera un paio di balletti. Più piccolo del Bonci e dell'Alighieri, il prezioso gioiello manfredo (498 posti a disposizione) si distin gue da quelli anche per un'altra particolarità progettuale : l'insieme di palchi su quattro ordini più loggione, corridoi e platea, ancorché riconducibile al 'ferro di cavallo' del la tradizione italiana, s inscrive di fatto entro tre circonferenze concentriche, la qual cosa ne fa un modello unico a livello nazionale . Risale al 1895 la costruzione di quello che cinquant'anni più, tardi, scampato al progressivo degrado e ai bombardamenti dell a Seconda guerra mondiale (ma completa mente ristrutturato) diventerà l'attuale e Teatri di Romagna alcuni splendidi esempi . Qu i in alta l'Alighieri di Ravenna e a destra il Bermi d i Cesena . Sotto il Msini di Faenz a "Novelli" di Rimini, 639 posti, centro artistico, ricreative e culturale del capoluogo marino . Distrutto invece nel 1944 dal crollo della prospiciente torre civica (ne rimane solo traccia dell'ingombro nella pavimentazione di piazzetta della Misura) , i l "Fabbri" di Forlì ha ora le zerrbianze dell'al cinema Astra, un moderno conteni - toro da 700 posti restituito alla città nel n o vembre 29Ul con un memorabile concerto dell'Orchestra Filarmonica della Scala diret ta da Riccardo Muti . Di grandissimo pregio storico-artistico sono poi il "frassini" d i Largo, un 'ferra di cavallo' da 448 posti intitolato al compositore pesarese nel 185 9 (ma il cui primo progetto, risalente al 1758, fu in seguito perfezionato nelle forme attua li tra il 1819 e il 1821), e il " "Goldoni"" di Bagnacavallo, una classica realizzazione dello 'specialista' Filippo Antolini, completato nel 1845 con gran gioia dei 398 spetta tori che vi poterono apprezzare l'inaugurale "Emani''. Singolare è anche la storia dell'attuale "Verdi" di Forlimpopoli : realizza- to all'interno della Rocca appoggiandone l e panciute balconate su esili colonnine di ghisa, lo spazio teatrale artusiano venne trasfor mato nel 1877 su preesistenze d'inizio seco lo, quelle stesse in cui nella serata del 2 5 gennaio 1851 fece irruzione Stefano Pelloni detto il Passatore (un episodio che si ritiene sia stato particolarmente traumatico per la famiglia del futuro padre della gastronomi a di casa, determinandone la 'migrazione' a Firenze) . Ancora sul versante dei teatri stori ci non si possono trascurare gli splendidi "Dragoni" di 1Meldola (frequentatissimo fin dal 1837, anno del completamento nell e forme attuali, dispone di 318 posti), ' etrella" di Longiano (inaugurato nell'estate del 1870 con la rappresentazione dell'opera "I promessi sposi" del compositor e eponimo, può accogliere circa 200 spettato ri per le numerose prime nazionali che n e connotano la programmazione) e i Comunali di Cervia, Cesenatico e flussi (ancora a 'ferro di cavallo' come vuole tradi zione, aperti ai rispettivi 230, 271 e 305 spet tatori tra il 1865 e il 1887) . Primo-novecenteschi sono infine i Comunali di Conselice (del 1910, posti 400) , Mercato Saraceno (solo 99 poltroncine, ospitate pero nella struttura liberty di Palazzo Dolcini), Calcata (1929, 173 posti) e Predappio (anni '30,199 sedute) . ll "Teatro della Regina" di Cattolica, è l'unico costruito nel dopoguerra in Italia ed offr e un'invitante stagione di prosa e lirica . Legati in particolare all'attività teatrale d'innovazione o di specifiche compagnie sono infine i più recenti "Rasi" di Ravenna (quartier generale dei gruppi "Teatro delle Albe" e "Drammatico Vegetale"), "Cm mandali" di Cesena ("saneta sanctorum" della "Socìetas Raffaello Sanzio") , "Testori" di Forti (già Teatro dell'Arca, è una delle quattro sedi nazionali di Elsinor) e "Casa del Teatro" di Faenza (animato dalla programmazione della compagnia Teatro Due Mondi) . Emanuela Andreatta Pagina 22 Festa del Volontariat o Questa volta tocca a Lui o! Giovedì si ride e sabato ci si diverte LL GQ Lu .CtII — Lugoilvulbntui- mn ic l "Ridare itt dò : E' qu sin il modo sfocino dal ra"_LPerInpmatindíael,aprcnoLazian i Coordinamento delle t i ninni di dei biglietti jl0 cui gli adulti - cur o i bambini) oecerre telefonare al il n i.riato del Comunu ili belgi.) pur prDmucVere la testa del V,lcnari. MO21 .4517 . II rl e al2 .,mìr dewluln lec il . elle si tetra questi settinnmi, al Coordinamento dalle .1s rei,uioni coii il poLracinio comunale e in colladi Vcl mirano de-1 Comune di Lago . L raci_nc con d _entra di servizi [ Sabat o 10 . invece, l' appuntamento e i, gite edi a sabato 10 ottoalla loggia del P.c . lione, dovei :t part ti lire .Fina son ili appuntamenti pievilire dalle le si lenti il neon g propri o sei per promuovere fatti itu delle dinrnn_nt, di testa Pino alle lJ retteverso attivo sul turi itom i ranno c poeti i LanchonLi del) a .núac favorire Fin nti , coni cittadini. Iivni lushcsi e momenti di .mrmazioL i,vudi,8 ottobre . alle 21 al teatri) San ne. si illernuranno ,a -unta tl.cnim enti Poetico . in via Garibaldi I I andrei in i bambini ara mon musicali lPer inc . na b:, spettacolo comico eb _almet taitri ni, r t llo idi ii ile c sarti distri1' butto zucchero ilut La fiata dal vialenr.arialo il litigo chiude una serie el i appuntamenti di riti C a e COMMISE , ne tra sii lontani i cittuilini che null e .car n e satlmmne si sane, susseguiti in ripida successione nelle principal i città della Romagna . ,\d aprire le clan 'C statu la ritta di rodi 1 scorso 2 0 scttembriseguita da liacnzm che h i radunalo tutte le asseui ioni in piazsa dal 5 settembre al : ottobre. c da Rodala, cine ha lattei lesta con i volontari stilato _ settembre . L'ultima fasta del volont,uiatn in ordine tempo i sella quella ti Cervia, conclusasi ier i dopo unfl tre giorni ricca di iniziative.. Pagina 27 Sante Medri ci porta tra le letture e gli amori del letterato lughes e Il peso vivo della bibliofili a Gli scaffali generosi di Pietro Cavallin i Paolo Turron i LUGO - "L'universo (che altri chiama la Biblioteca) si compone d'un numero indefinito, e forse infinito, di galle rie esagonali, con vasti pozzi di ventilazione nel mezzo, bordati di bass e ringhiere. Da qualsiasi esagono si ve dono i piani superiori e inferiori, interminabilmente. La distribuzione de gli oggetti nelle gallerie è invariabile. Venticinque vasti scaffali, in ragion e di cinque per lato, coprono tutti i lat i meno uno ; la loro altezza, che è quel la stessa di ciascun piano, non supera di molto quella d'una biblioteca normale . Il lato libero dà su un angusto corridoio che porta a un'altra galle ria, identica alla prima e a tutte . D i qui passa la scala spirale, che s'inabissa e s'innalza nel remoto . Nel corridoio è uno specchio, che fedelmente duplica le apparenze . Gli uomin i sogliono inferire da questo specchi o che la Biblioteca non è infinita (s e realmente fosse tale, perché quest a duplicazione illusoria?) io preferisc o sognare che queste superfici argenta te figurino e promettano l'infinito . . . " Così Jorge Luis Borges, nel suo memorabile La biblioteca di Babele, racconto all'interno di Finzioni, descriv e il sogno - o l'incubo - di ogni bibliofilo . Di libri e simili passioni parla Sante Medri nel suo ultimo saggio , un'opera di ottima fattura, degna i n pieno del personaggio ritratto, Pietro Cavallini. Viaggio nei libri e nelle lettur e di un bibliofilo lughese (Fondazione Cassa di risparmio e Banca del monte di Lugo, Edit Faenza, pagg. 256) . L'opera è preceduta da un ampio saggio di Marino Biondi, Un libro s u Pietro Cavallini . I molti amori del bibliofilo, in cui viene analizzata quella "bibliofollia", la passione smodat a per il libro, per l'oggetto libro, insieme e a volte prima del contenuto del volume stesso . I libri sanno anche essere pericolosi, come ricorda la sventura di Don Chisciotte, traviato proprio dalle troppe letture, ma come avvisa anche Borges, con la sua biblioteca, imponente e terribile. Il bibliofilo desidera il libro raro, il libro prezioso, e se abbandona il contenuto per il contenitore, se cioè segue co n disperata passione l'edizione e non il testo, sprofonda ad ogni passo verso l'abisso della collezione, una ricerca di completezza che non potrà ma i avere luogo, perché, come insegnava Ippocrate quando diceva che "la vita è breve, l'arte lunga, l'esperienza ingannevole, il giudizio difficile". Nella consapevolezza della fintezza dell'esistenza umana, il bibliofilo vive la sua passione con un tarlo, costante e in quietante : la fine che farà la preziosa collezione dopo la sua scomparsa . Lo stesso Cavallini aveva assistito alla fine di collezioni librarie preziose e di grandi dimensioni, a causa dell'interesse economico degli eredi o per altri fattori ben più imprevedibili . Ch e fare, allora? Mazzarò, il protagonist a della novella La roba di Giovanni Verga ha una risposta: distruggere tutto, al grido di "Roba mia, vientene co n me!" - ma il bibliofilo difficilment e distrugge l'oggetto del suo amore . Ecco allora l'altra possibilità, la donazione, che eterna il nome del donato re nella cultura cittadina, e mette a disposizione di tutti i frutti delle ricerche e delle passioni di uno solo . Pietro Cavallini, ci informa Medri , già in vita si era prodigato in quest o senso, facendo entrare in casa sua tutti coloro che cercavano un libro, per mettendo loro di portarselo a casa , studiarlo per restituirlo . Un uom o che era già una biblioteca . Un uom o che visse fra due secoli, nascendo a Lugo il 19 gennaio del 1891, morendovi il 27 dicembre 1967 . In poche righe Medri delinea il suo personaggio : "Dopo avere compiuto gli studi ginna siali presso il Collegio degli Scolop i di Badia Fiesolana, dove aveva studia - Una foto della biblioteca di Pietro Cavallini nel suo palazzo di Lug o Pagina 31 D peso vivo della bibliofilia Gli sca u/i saturo,/ di Pie . ~Mi Due opere che fanno parte del fondo lasciato dal bibliofilo alla biblioteca di Lugo to anche Francesco Baracca, per moprovvisamente apparse in stanze buie , tivi di salute, interruppe il liceo ch e e poi prodigiosamente dissoltesi "i n terminò in seguito presso i Padri Sale aria, in aria sottile", come recitava il siani di Faenza . Si iscrisse, poi, all a mago Prospero nella Tempesta shake facoltà di lettere presso l'Universit à speariana . Non sappiamo se quest e di Bologna, cambiando diverse volt e dicerie avessero una base, forse u n la sede universitaria (Torino, Firenze , fatto di sangue avvenuto generazion i Roma) senza terminare gli studi e prima, di cui nulla è giunto fino all a conseguire la laurea . Se si eccettua il contemporaneità, ma di sicuro nell a periodo della formazione giovanile e biblioteca di Cavallini ci fu spazio per della prima guerra mondiale, a cui l'occulto, come rileva Medri nel su o partecipò sul fronte dell'Isonzo e a saggio : Materia e spirito, Dio, l'uom o Salonicco, trascorse buona parte del e l'aldilà, Occultismo e suoi fenomela sua vita a Lugo nel palazzo nobiliani, fino ad un'intera sezione dell a re Cantua-Cavallini . Condusse un a "Biblioteca di scienze occulte" edita dalvita appartata e schiva, occupandos i la casa editrice Fidi di Milano negli dell'amministrazione dei beni famianni Venti . Ma Cavallini ebbe molti liari e dedicandosi con passione e interessi verso il Modernismo, tentacompetenza alla cura della sua pregetivo di laici e religiosi ad inizio XX se vole biblioteca privata". L'ambiente i n colo di svecchiare la Chiesa Cattolica , cui Cavallini visse, apparentemente , duramente represso da papa Pio X : non era dei più adatti a far nascere e nella sua biblioteca si trovano infatt i sviluppare un bibliofilo . Solo pochi le opere di Ernesto Buonaiuti, u n decenni prima, nel 1811, così venivapersonaggio ingiustamente dimentino descritti gli abitanti, in particolar e cato (recentemente Giordano Bruno i contadini . "Storpian le parole, dicoGuerri ha scritto un libro su di lui : no una cosa, e ne intendono un'altra . Eretico e profeta : Ernesto Buonaiuti , Meritan compatiment o un prete contro la chiesa, Utet, Toriperché sono ignoranti di no 2007) : testi di apologeloro natura . Difficile è il tica, di critica storica all a Il suo dare ragguaglio del loro Castoria della Chiesa, biograrattere, perché non hanno palazzo peri fie di santi . Un interess e avuta quella civile educaaltrettanto forte si ritrova lughesi è un grazie alla presenza di zione, che distingue l'Uomo socievole, e ben fatto". simbolo della opere particolarmente leUn ritratto certamente no n gate al rapporto fra Chies a Città idilliaco ; Pietro Cavallini , e Stato, o fra Chiesa e soperò, era un possidente tercietà: le encicliche di Leoriero, e aveva mezzi e tem ne XIII, le opere di Artur o po per dedicarsi all'elevazione del Carlo Jemolo, i testi di Ernesto Balsuo animo . Non solo in senso culturaducci e Primo Mazzolari. Come si le : il bibliofilo dedicava il venerdì al presentava questa ricca biblioteca, vel'elemosina, facendo accorrere a para testimone dei molteplici interess i lazzo numerosi mendicanti, che no n d'un uomo così aperto e curioso? L o andavano mai via a mani vuote, e al sappiamo da una lettera che Pasquanipote, Mario Falchi Cavallini, ch e le Rignani, direttore della Bibliotec a era tornato a casa senza averne fatt a comunale di Lugo inviò il 9 febbrai o alcuna, ordinò di tornare indietro, e del 1968 al sindaco della città romadi dare a ognuno un'elemosina . Cagnola, per informarlo dello stato dell e ratteri d'altri tempi . In sintonia con il cose : "I volumi presentemente si tropalazzo di famiglia, Palazzo Cantuavano collocati alla rinfusa in cinqu e Cavallini, risalente al XVIII secolo , stanze, in massima parte collocati i n per i Lughesi uno dei simboli dell a scansie di legno di debole struttura a città, perché, oltre alla sua bellissim a 3-4-5 scaffali; altri sono ammucchiati fattura, con tanto di affreschi all'inter a terra o accostati alle pareti" . Il pes o no, opera di Felice Giani, la bibliotedella cultura, che, come ricorda Maca era accessibile a tutti quelli che n e rino Biondi nell'introduzione, facev a facevano richiesta, in una prospettiv a temere a Gianfranco Contini per l a non solo di conservazione, ma anch e solidità del pavimento del suo appardi fruizione dei libri, per l'incrementamento . Il peso - come apparirà a into della conoscenza . Forse la suggeventario terminato - di 19530 volumi stione del luogo era data anche dall e e 4430 opuscoli. Il lascito di un uom o voci che nel palazzo, come usa dire i n ricco di spirito per la sua città, in cui , Romagna, "ci si vedesse" : si favolegoggi e giustamente, il suo nome no n giava di voci incorporee che sussurraviene e non può venire dimenticato . vano rosarii, di creature diafane im paoloturroni@virgilio .it La biblioteca era accessibile a tutti quell i che ne facevano richiesta, in una prospettiva non solo di conservazione, ma anche di fruizione dei libri, per l'incremento della conoscenza Pagina 3 1 D peso vivo della bibliofilia Glisca 'R/i Xaiurosl dr FA . Cmv i Lugo Martedì onfesercenti attacca le amministrazioni comunal i "complici" del monopolio commerciale in mano agli Iper : negli ultim i mesi hanno chiuso i battenti 145 ne gozi . Mercoledì Ben 380 student i del liceo di Lugo chiedono di inserire la celebrazione della messa d'inizio anno alla prima ora ma un inghippo burocratico fa considerar e chi vi parteciperà come "assente" e dovrà presentare una "giustificazio ne". E' bufera . Gioved ì Dietrofront al lice o di Lugo sulla messa d'inizio anno : l e lezioni sono sospese per consentir e agli studenti di parteciparvi senza dover essere ritenuti "assenti" dall e attività scolastiche . Venerdì Incidente nell e campagne lughesi : un cacciatore re sta ucciso dalla fucilata di un colle ga Sabato . La storica - e ormai una tra le due superstiti - sala cinematografica Giardino di Lugo è a ri schio chiusura . Appello dei titolari a conservare la magia della settimana arte in città . Domenica A Lugo vinto il primo "Win for life" della Romagna, i l nuovo gioco della Sisal che preved e un premio da 4mila curo per vent i anni . Pagina 38 Vlavi del Iicm nxybo I iia nIlnrla press LIETE Corriere 05/10/2009 I tempi ristretti potrebbero non far escludere una soluzione temporanea. Palmarini : «Ma la programmazione deve restare in capo ai Comuni » In alto mare ' riordino dei servizi soci i 1131 dicembre si scioglie il Consorzio, ma non c'è ancora un piano per il futur o di Elena De Murta s RAVENNA . Mancano meno di tr e mesi alla data prevista per lo scioglimento del Consorzio per i Serviz i sociali di Ravenna, Cervia e Russi - il Con il passaggio alle Asp, le nuove aziende di servizi alla persona, si ridefinirà il sistema del welfare , ma nel caso di Ravenna , Cervia e Russi la divergenza di vedute - evidenziate fin dall'inizio sulla trasformazione delle ex Ipab - pare non essere ancora superata . Se il Comune di Ravenna pare infatti intenzionata a trasferire integralmente le funzioni del Con sorzio alla futura Asp, Il Comune di Cervia sembra voler mantenere la piena titolarità sulla gestione di alcuni servizi . La questione non sembra di immediata soluzione, tanto ch e non si esclude che - data la vicinanza della scadenza possa farsi strada alla fin e una soluzione temporanea per traghettare il sociale verso il futuro sistema Asp . Se sabato in una nota i Comunisti italiani si face vano portavoce del disagio dei dipendenti vista l'indeterminatezza del loro futuro lavorativo, è di ieri l'intervento del consigliere comunale Gian franco Spadoni . Il quale e videnzia che «servon o sforzi progettuali e organizzativi condivisi in modo più organico e razionale per analizzare le vari e sfaccettature in seno alla delicata materia : obiettivi generali, programmi, budget delle risorse, progetti di razionalizzazione e di 31 dicembre 2009 - ma la riorganizzazione delle funzioni attualment e in capo all'ente è ancora in alto mare . Non solo gli anziani al centro dell'attività delle future As p riorganizzazione, definizione dei carichi assisten ziali e degli standard de i servizi» . In un contesto so ciale così composito com e il nostro, sottolinea Spadoni, «non emergono ancora strategie sufficient i di armonizzazione e di ra zionalizzazione delle ex I pab sino ad ora caratteriz zate da procedure, meto dologie gestionali e organizzative assolutament e diverse l'una dall'altra» . Un aspetto su cui insiste Paolo Palmarini, segreta rio della Uil provinciale : «Già si partiva sul territo rio provinciale da tre di versi sistemi di gestion e fra Ravenna, Faenza e Lu go ; il nostro auspicio er a che con il riordino si tro vasse una forma quant o più omogenea possibile, mentre ora sembra ch e Ravenna, Cervia e Russ i intendano gestire in maniera diversa fra loro il processo relativo al Con sorzio, creando ulterior i differenziazioni» . L'altra perplessità della Uil riguarda la varietà de i servizi fino ad oggi in cap o al Consorzio, dall'assistenza agli anziani alla tutela dei minori ; il timore è che l'attività dell'Asp s i concentri sulla missio n prevalente, l'assistenza a gli anziani non autosuffi cienti . Ma ciò su cui Palmarin i tiene a fare chiarezza è che, in ogni caso, l'Asp sa rà unicamente l'ente gestore, mentre la program mazione deve rimaner e comunque in capo ai Co muni . Pagina 55 press LIETE Corriere 05/10/2009 Sfida sui kart all'ombra del Pavaglion e Disputato ilMemorialMelandri Educazione stradale e solidarietà di Amalio Ricci Garott i LUGO . L'equipaggio Bergamelli, Cassani, Varini e Zipolu ha vinto il "Me moria/ Alfredo Melandri 2009" . Si è conclusa così con una partecipazion e di pubblico al di sopra di ogni previsio - Si tratta di un evento i n continua crescita, co n parte del ricavato in solidarietà, per molti ancora più pregevole della Festa del cavallino rampante , vista la possibilità per tutti di "viverlo" direttamente in prima persona . «Era una manifestazione attesa dai lughesi - precisa il sindaco Raffael e Cortesi - . E la dimostrazione è tangibile sotto due aspetti : il primo riguarda l'affluenza di pubblico , sempre più numeroso, i l secondo, strettamente legato al primo, la generosità della nostra comunità quando si tratta di aiutar e gli altri . Il Comune è veramente soddisfatto, come l o staff organizzatore meritevole di uno spontaneo riconoscimento, della mani- ne la XII edizione della kermesse pro mossa da Massimo Melandri, Mari o Cornacchia e Federico Lucchini, evento organizzato nell'ambito del cartellone di eventi di "Rombi di passione" . Don Leo, parroco della Collegiata, con un casco assai particolar e festazione che ora è patri monio di tutta una città» . Prestigiosa la partecipazione, con vip dello sport , dello spettacolo, di pilot i professionisti, di don Le o Pori (parroco della Collegiata), dei rappresentant i delle forze dell'ordine e di imprenditori . Tutti a bor do dei kart messi a dispo sizione da Diemme spa sul tracciato cittadino di piaz za Garibaldi . Diverse sono state l e molteplici esperienze d i "assaggio" dei tanti appassionati . La sfida finale (coordinata da Alfredo Banci co n il cronometraggio di Sebastiano Lodi) è stata disputata tra 9 equipaggi (in totale 36 contendenti) . Una gara entusiasmante, co n cambio ogni 4 minuti effettuato nella apposita pit line, disputata con impegno agonistico e nel massimo rispetto degli avversari . Dopo alterne e divertenti fasi l'ha spuntata i l quartetto Bergamelli , Cassani, Varini e Zipolu , che ha prevalso sulla formazione Braschi, Serra , Zuffetti e Garelli e su Drudi, Seganti, Melandri e So laroli . E' seguita la premiazione con la consegn a dei simbolici e tradizionali premi (in vetroresina) e la bottiglia di spumant e per far festa . La sfida sui kart ha rappresentato l'epilogo d i "Rombi di passione", ch e ha visto nei giorni scors i iniziative ed eventi legat i all'educazione stradale rivolti in primo luogo ai pi ù giovani, anche con lezion i propedeutiche al patentino per i ragazzi a bordo d i ciclomotori . Pagina Kartisti in azione sul circuito del Pavaglione (foto Massimo Fiorentini) 59