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MARTEDÌ 8 GIUGNO 2010
L’ECO DI BERGAMO
VALLI E LAGHI
Aereo precipitato a Rogno
Forse un malore del pilota
IIE CENATE SOT TOM
IN DONO ALLA CARITAS
I FONDI RACCOLTI
DAI RAGAZZI DEL 999
Ivan Belotti, la vittima, era salito a bordo all’ultimo minuto
Aveva preso il posto del fratello del conducente, rimasto a terra
ROGNO Anni e anni di esperienza, una co- tuata tra Rogno e Artogne, e promotore delnoscenza perfetta della pista di decollo e un la manifestazione «Memorial Stoppani», che
ultraleggero, modello Tecnam P92, conside- si svolge a Lovere da alcuni anni e che metrato tra i velivoli più sicuri in circolazione. te in mostra il meglio dell’aviazione civile
Tutti questi elementi non sono bastati dome- e militare del nostro Paese.
Ziliani nel tardo pomeriggio di ieri è salinica mattina ad Alan Pianeti, pilota quarantenne di Esine (Brescia), ad evitare lo schian- to a Cevo, dove oggi alle 16 saranno celebrato a terra del suo aereo a Rogno, costato la vi- ti i funerali, per abbracciare i familiari di Belotti: ha incontrato la moglie Cinta al suo amico Ivan Belotti di Cezia Galbassini e la figlia Claudia.
vo (Brescia), 50 anni, a bordo coIl generale parla al telefono con
me passeggero. Le condizioni di
Il vicepresidente
un filo di voce: «Siamo ancora
Pianeti intanto rimangono gradel Centro volo
nel campo delle ipotesi, perché
vissime: è ancora ricoverato in
Nord: «Pianeti
non abbiamo molti elementi siprognosi riservato ai Civili di
curi in mano. C’è il racconto di
Brescia.
è molto esperto:
un testimone oculare, che dice
Per tutta la giornata di ieri tra
ha
anche
di aver visto decollare l’aereo,
gli appassionati di volo dell’Alcompiere una leggera virata verto Sebino e della Vallecamonica
il brevetto per
è stato un continuo telefonarsi pilotare elicotteri» so sinistra, cioè verso la statale
42, e poi un’altra virata più deper cercare di capire cosa sia succisa verso destra prima di perdecesso domenica mattina poco
dopo le 7, quando il P92 si è schiantato po- re rapidamente quota e schiantarsi a terra con
chi secondi dopo il decollo. «Purtroppo non il muso». Sulla base di questi elementi «Piasappiamo ancora nulla ed è tuttora difficile neti (il pilota, ndr) potrebbe avere avuto un
ricostruire con esattezza la dinamica di quan- malore – riflette il generale Ziliani –, visto
to accaduto». A parlare così è il generale Ric- che il testimone ci ha raccontato anche di
cardo Ziliani, pilota militare dell’Aeronau- aver sentito il motore funzionare regolarmentica italiana, vicepresidente dell’associazio- te; l’altra ipotesi che noi avanziamo è che
ne Centro volo Nord che gestisce la pista si- ci sia stata una folata improvvisa di vento,
che ha reso ingovernabile l’ultraleggero. Ma
queste sono tutte supposizioni, che dovranno essere verificate con cura. L’unica cosa
che possiamo dire con certezza è che Pianeti è un pilota con una buona esperienza di
volo, meticolosissimo. Aveva anche il brevetto per pilotare gli elicotteri».
Domenica mattina quel che restava del velivolo dopo lo schianto a terra è stato recuperato con una gru e portato nell’hangar accanto alla pista: i rottami sono sotto sequestro giudiziario, a disposizione della magistratura. Un perito aeronautico arriverà a Rogno per visionare i resti. Ieri si è anche saputo che Belotti pensava di andare a Ozzano,
nel Bolognese, per partecipare al raduno di
ultraleggeri in auto; solo all’ultimo momento è salito in aereo con Pianeti, che gli aveva
detto di avere posto sull’aereo perché suo fratello aveva rinunciato.
Intanto il sindaco di Rogno, Dario Colossi, preferisce non sbilanciarsi sulla possibilità di trovare un’altra pista di decollo e di atterraggio per le attività del Centro volo Nord:
«In questo momento è difficile parlare e fare progetti, di sicuro noi siamo dell’idea di
dare all’associazione uno spazio adeguato
e sicuro per le sue attività».
I resti del Tecnam P92 caduto a Rogno
IIE SARNICOM
BUSKER E CENA IN ORATORIO
PER DON SERGIO E LA BOLIVIA
«Salamelle per la Bolivia» e per l’ex curato don Sergio
Gamberoni, oggi missionario nel Paese sudamericano.
A organizzare la serata gli scout del gruppo Agesci di
Sarnico, che sabato al centro Meulì proporranno un
pomeriggio di animazione con artisti di strada. I volontari prepareranno una cena a base di salamelle e spiedini per raccogliere fondi da inviare alla missione di
don Sergio. L’ingresso è ovviamente libero. Per ulteriori informazioni, www.scoutsarnico1.org.
«I ragazzi del 999» hanno consegnato alla Caritas diocesana
i 14 mila euro raccolti in occasione della rassegna «Correre oltre la crisi», che si è svolta in due appuntamenti a Cenate Sotto. Il primo si è tenuto
nella chiesa parrocchiale del
paese: un convegno sulla crisi
economica con il vescovo
Francesco Beschi, imprenditori, sindacalisti e amministratori locali. Secondo appuntamento all’insegna dello sport,
con una corsa non competitiva per le vie di Cenate Sotto.
I soldi raccolti andranno a sostenere le famiglie messe in difficoltà dalla crisi economica,
incrementando il fondo di solidarietà promosso dalla Caritas diocesana. La consegna dei
14 mila euro si è svolta in oratorio alla presenza di un’ottantina di persone tra cui il presidente de «I ragazzi del 999»,
Fabio Pasinetti. Per la Caritas
diocesana ha partecipato il collaboratore Marco Zucchelli.
All’organizzazione e alla promozione di «Correre oltre la
crisi» hanno collaborato anche il Consorzio dei Servizi
della Val Cavallina, i centri di
primo ascolto dei vicariati di
Trescore e Casazza e l’amministrazione comunale di Cenate Sotto.
Giuseppe Arrighetti
Tavernola Inaugurata la comunità di «riabilitazione sociale» voluta dai genitori del ragazzo
IIIII ZANDOBBIO
«In questa casa Nicola è ancora con noi»
Invito ai giovani: «Esponete il Tricolore»
Un invito ufficiale a partecipare attivamente alla vita amministrativa:
l’ha fatto ai diciottenni il sindaco di
Zandobbio, Mariangela Antonioli, in
occasione della manifestazione organizzata per celebrare il 64° compleanno della Repubblica. Alla festa hanno preso parte alcuni dei 33 neo maggiorenni di Zandobbio, gli alpini e gli
amministratori comunali, mentre il
tenore Fabio Valenti ha intonato l’Inno di Mameli e il «Va’, pensiero».
«Guardiamo alla politica, quella sana – ha detto il primo cittadino rivolgendosi ai ragazzi –. Chissà che pro-
prio tra voi sia presente un futuro sindaco di Zandobbio, futuri assessori e
consiglieri comunali».
Il sindaco, dunque, ha spalancato le
porte del Comune alle giovani generazioni: «L’invito che vi facciamo è di
non essere timidi, di partecipare. Siamo disponibili ad ascoltare le vostre
proposte e a parlare con voi. Dateci
una mano. Cogliamo l’occasione per
chiedervi fin da subito un piccolo impegno: vi invitiamo ad esporre una
bandiera italiana alle vostre finestre
in occasione di ogni celebrazione ufficiale».
IIIII IN BREVE
Val Cavallina Servizi, incontro a Casazza
➔ I sindaci della Val Cavallina si riuniscono giovedì nella sede di Casazza della Comunità montana dei laghi. A partire dalle 20.45, infatti, il presidente del Consorzio dei Servizi Edoardo Cambianica ha convocato una riunione per fare il
punto sullo stato di avanzamento del patto dei
sindaci per la promozione dell’energia sostenibile e per illustrare la nuova proposta di gestione della Val Cavallina Servizi riguardanti i centri di raccolta rifiuti comunali. Per allinearsi con
la nuova normativa vigente (in vigore da luglio),
la società partecipata a capitale pubblico ha deciso di stilare un nuovo regolamento comunale
di gestione, che verrà appunto sottoposto giovedì
ai primi cittadini della valle.
A Trescore una serata sull’acqua
➔ Venerdì alle 21 il centro anziani di Trescore ospita il Gruppo di acquisto solidale Valcavallina che
organizza un incontro su «L’acqua è un bene comune: perché mai venderla?». Introdotti da Giancarlo Parigi, interverranno l’insegnante Luigi Pasta, autore di un percorso educativo sul bene acqua; il sindaco di Sovere Arialdo Pezzetti; Stefano Lucarelli, ricercatore in Economia politica all’Università di Bergamo e Lorella Lari, del Forum bergamasco dei Movimenti per l’acqua.
TAVERNOLA «Un grazie a Nicola che
ci ha indicato questa strada» per realizzare, a Tavernola, una casa dove aiutare persone sofferenti dello stesso
«male oscuro» che l’ha ucciso nel
2001, a 24 anni. I genitori di Nicola
Malfer, Angelo e Lucia, hanno ristrutturato a Bianica la vecchia cascina «Cavalla», trasformata in una comunità
riabilitativa di media assistenza (Crm),
che a breve accoglierà una decina di
persone.
Lo chalet in pietra e legno vista lago, arredato con mobili in tinta pastello, è stato inaugurato venerdì alla presenza di amministratori degli enti locali, addetti ai servizi sociali, familiari di malati psichici e tanti amici dei
genitori di Nicola, che hanno voluto
condividere la gioia del raggiunto traguardo.
«Nicola ’l ghe amò, de per töt ’l ve fò
e ’l ghe piö de prima in storia mai finita», ha detto don Aldo Cristinelli,
esprimendo con questo suo colorito
linguaggio lo stato d’animo dei presenti. Padre spirituale di Nicola e amico,
don Aldo ha saputo ascoltare il tormento di questo giovane che nel vecchio rustico di famiglia si rifugiava
spesso per trovare un po’ di serenità e
pace, di cui aveva tanto bisogno. Racconta il sacerdote tavernolese che vive nell’eremo di Cortinica, poco distante dalla nuova comunità: «Alla Cavalla veniva a pregare. Andava di sopra, accendeva il fuoco e seduto all’angolo del camino leggeva la Bibbia». Un
caro amico di Nicola ha affidato a un
poster il forte messaggio di speranza
che ha consentito la nascita di questo
luogo di guarigione: «…Allora così
parlò a se stesso. Il giorno del distacco
sarà forse per me giorno di convegno?...
Questo mio dileguare nel tramonto
verrà chiamato aurora?...». Con il suo
disarmante sorriso in primo piano, Nicola parla al nostro cuore attraverso le
parole del poeta e filosofo Khalil Gibran. Queste e altre massime spirituali tratte dalla sua opera più nota «Il Profeta» invitano a pensare in positivo, ad
aver fiducia che qualcosa possa cambiare nella vita di queste persone.
È, infatti, l’obiettivo della «guarigione sociale» il motore che ha mosso
questa iniziativa e che guiderà il lavoro della comunità. Questi, in sintesi, i
contenuti con cui verrà gestita dal
gruppo torinese «Interactive» di Villareggia, guidato dallo psichiatra Paolo
Leggero, che sarà presente quotidianamente alla «Casa di Nicola» con il collega Francesco Restaino: «Vuol essere
un luogo di vita fondato sui principi
della solidarietà, dell’amicizia e della
condivisione. Ma anche un luogo di
cura del disturbo psichico attraverso
diversi tipi di approccio, in particolare quello psico-educazionale che coinvolge anche i familiari, e tecniche cognitive comportamentali e di gruppo.
L’obiettivo finale è quello della "guarigione sociale". Sfruttando tutte le risorse disponibili sul territorio, contiamo di recuperare le capacità di queste
persone di risocializzare sia nella vita
quotidiana che lavorativa».
Nei prossimi giorni arriveranno i primi ospiti che in questa casa, con l’aiuto di educatori e volontari, potranno
trovare, come auspicava Nicola, una
nuova aurora. Intanto il presidente della «De Agostini spa» Marco Drago,
amico di vecchia data dei Malfer, ha
fatto dono di un pulmino per il trasporto degli ospiti.
Dall’alto in senso
antiorario: la cerimonia
d’inaugurazione
di cascina «Cavalla»
che ora ospita una
comunità riabilitativa
di media assistenza;
la cascina e Angelo
Malfer, papà di Nicola,
morto a 24 anni, a cui
la casa è dedicata
Margary Frassi
Albano Sant’Alessandro Lezioni per 1.230 alunni nel parco del Consorzio
Strade e rondò al posto dei banchi di scuola
ALBANO SANT’ALESSANDRO
L’abc dell’educazione stradale
si impara tra le pagine dei libri,
ma meglio al volante di un’auto o in sella di una motocicletta, seppur in miniatura. Lo sanno bene i 1.230 alunni bergamaschi e bresciani che dall’inizio dell’anno scolastico ormai
in dirittura d’arrivo hanno seguito i corsi di teoria e pratica
nel nuovo parco di educazione
stradale ad Albano Sant’Alessandro del Consorzio di polizia
intercomunale dei Colli. Inaugurato nel 2009, riproduce strade, incroci semaforici e rondò,
dove s’impara il codice della
strada a piedi, con mini-moto,
mini-biciclette e mini-auto. I
corsi di educazione stradale del
primo anno si sono conclusi
con i bambini della scuola materna di Bagnatica (il cui Comune è recentemente entrato a far
parte del consorzio).
«Le lezioni di educazione
stradale nel nostro parco sono
In pista al parco di educazione stradale
cominciate a settembre 2009 –
spiega il comandante Enzo
Fiocchi –. Da ottobre fino a
marzo ci siamo fermati per il
freddo, poi abbiamo ripreso fino ai primi di maggio. Lo staff
che ha seguito i bambini era
composto da me, da tre ufficiali e da un paio di agenti istrut-
tori». Per il primo anno di attività l’impianto di via Tonale è
stato aperto alle scuole elementari e alle materne. Gli alunni
sono arrivati dagli otto comuni
del consorzio – Albano, Bagnatica, Brusaporto, Cenate Sotto,
Cenate Sopra, Gorlago, San
Paolo d’Argon, Torre de’ Rove-
ri – e da Borgo di Terzo, Martinengo, Foresto Sparso, Bonate Sopra, Trescore, Entratico,
Gaverina e Villongo. Ma anche
dal comune bresciano di Capriolo.
Fiocchi traccia un bilancio
del primo anno: «Complessivamente – dice – abbiamo ospitato 1.230 bambini, a cui alla fine del corso è stato rilasciato
un attestato di frequenza e un
opuscolo descrittivo del nostro
parco. Che da settembre riaprirà: abbiamo già richieste, per
esempio dalle scuole di Stezzano».
A breve, poi, partiranno anche i lavori per la realizzazione della struttura che completerà il parco di educazione stradale. Il nuovo edificio sorgerà
poco distante dall’impianto e
sarà pronto per settembre: ospiterà sia le nuove aule che il deposito dei mezzi utilizzati per
le lezioni.
Monica Armeli
IIE DA DOMENICA IN CARROZZAM
DOPO 35 ANNI TRA ROVATO E ISEO
TORNA LA «FERROVIA DEI VIGNETI»
Dopo 35 anni riapre la «ferrovia dei vigneti», 12 chilometri che collegano Iseo a
Rovato, in Franciacorta. Il servizio, che
entrerà in vigore domenica in occasione
del nuovo orario estivo, è stato presentato a Iseo dall’assessore alle Infrastrutture e mobilità della Regione, Raffaele Cattaneo, insieme all’assessore ai Trasporti
della Provincia di Brescia Corrado Ghirardelli e l’amministratore delegato di Trenitalia-Lenord, Giuseppe Biesuz.
«Con la riattivazione della tratta ferroviaria tra Iseo e Rovato – ha detto Cattaneo –
garantiremo collegamenti più veloci tra
la Vallecamonica e i centri dell’Ovest Lombardia, ripristinando così un servizio ai
viaggiatori che era fermo da oltre 35 anni. Si potrà partire direttamente da Milano e raggiungere Iseo o Edolo senza cambiare a Brescia. Grazie ai nuovi servizi
sarà possibile ridurre di 30 minuti i tempi di viaggio tra Milano Lambrate e la Vallecamonica e di 60 minuti i tempi di viaggio tra Bergamo e la Vallecamonica. Dal
prossimo anno, inoltre, entreranno in servizio 8 nuovi treni diesel che si aggiungeranno ai tre già presenti sulla tratta».
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