34 MARTEDÌ 8 GIUGNO 2010 L’ECO DI BERGAMO VALLI E LAGHI Aereo precipitato a Rogno Forse un malore del pilota IIE CENATE SOT TOM IN DONO ALLA CARITAS I FONDI RACCOLTI DAI RAGAZZI DEL 999 Ivan Belotti, la vittima, era salito a bordo all’ultimo minuto Aveva preso il posto del fratello del conducente, rimasto a terra ROGNO Anni e anni di esperienza, una co- tuata tra Rogno e Artogne, e promotore delnoscenza perfetta della pista di decollo e un la manifestazione «Memorial Stoppani», che ultraleggero, modello Tecnam P92, conside- si svolge a Lovere da alcuni anni e che metrato tra i velivoli più sicuri in circolazione. te in mostra il meglio dell’aviazione civile Tutti questi elementi non sono bastati dome- e militare del nostro Paese. Ziliani nel tardo pomeriggio di ieri è salinica mattina ad Alan Pianeti, pilota quarantenne di Esine (Brescia), ad evitare lo schian- to a Cevo, dove oggi alle 16 saranno celebrato a terra del suo aereo a Rogno, costato la vi- ti i funerali, per abbracciare i familiari di Belotti: ha incontrato la moglie Cinta al suo amico Ivan Belotti di Cezia Galbassini e la figlia Claudia. vo (Brescia), 50 anni, a bordo coIl generale parla al telefono con me passeggero. Le condizioni di Il vicepresidente un filo di voce: «Siamo ancora Pianeti intanto rimangono gradel Centro volo nel campo delle ipotesi, perché vissime: è ancora ricoverato in Nord: «Pianeti non abbiamo molti elementi siprognosi riservato ai Civili di curi in mano. C’è il racconto di Brescia. è molto esperto: un testimone oculare, che dice Per tutta la giornata di ieri tra ha anche di aver visto decollare l’aereo, gli appassionati di volo dell’Alcompiere una leggera virata verto Sebino e della Vallecamonica il brevetto per è stato un continuo telefonarsi pilotare elicotteri» so sinistra, cioè verso la statale 42, e poi un’altra virata più deper cercare di capire cosa sia succisa verso destra prima di perdecesso domenica mattina poco dopo le 7, quando il P92 si è schiantato po- re rapidamente quota e schiantarsi a terra con chi secondi dopo il decollo. «Purtroppo non il muso». Sulla base di questi elementi «Piasappiamo ancora nulla ed è tuttora difficile neti (il pilota, ndr) potrebbe avere avuto un ricostruire con esattezza la dinamica di quan- malore – riflette il generale Ziliani –, visto to accaduto». A parlare così è il generale Ric- che il testimone ci ha raccontato anche di cardo Ziliani, pilota militare dell’Aeronau- aver sentito il motore funzionare regolarmentica italiana, vicepresidente dell’associazio- te; l’altra ipotesi che noi avanziamo è che ne Centro volo Nord che gestisce la pista si- ci sia stata una folata improvvisa di vento, che ha reso ingovernabile l’ultraleggero. Ma queste sono tutte supposizioni, che dovranno essere verificate con cura. L’unica cosa che possiamo dire con certezza è che Pianeti è un pilota con una buona esperienza di volo, meticolosissimo. Aveva anche il brevetto per pilotare gli elicotteri». Domenica mattina quel che restava del velivolo dopo lo schianto a terra è stato recuperato con una gru e portato nell’hangar accanto alla pista: i rottami sono sotto sequestro giudiziario, a disposizione della magistratura. Un perito aeronautico arriverà a Rogno per visionare i resti. Ieri si è anche saputo che Belotti pensava di andare a Ozzano, nel Bolognese, per partecipare al raduno di ultraleggeri in auto; solo all’ultimo momento è salito in aereo con Pianeti, che gli aveva detto di avere posto sull’aereo perché suo fratello aveva rinunciato. Intanto il sindaco di Rogno, Dario Colossi, preferisce non sbilanciarsi sulla possibilità di trovare un’altra pista di decollo e di atterraggio per le attività del Centro volo Nord: «In questo momento è difficile parlare e fare progetti, di sicuro noi siamo dell’idea di dare all’associazione uno spazio adeguato e sicuro per le sue attività». I resti del Tecnam P92 caduto a Rogno IIE SARNICOM BUSKER E CENA IN ORATORIO PER DON SERGIO E LA BOLIVIA «Salamelle per la Bolivia» e per l’ex curato don Sergio Gamberoni, oggi missionario nel Paese sudamericano. A organizzare la serata gli scout del gruppo Agesci di Sarnico, che sabato al centro Meulì proporranno un pomeriggio di animazione con artisti di strada. I volontari prepareranno una cena a base di salamelle e spiedini per raccogliere fondi da inviare alla missione di don Sergio. L’ingresso è ovviamente libero. Per ulteriori informazioni, www.scoutsarnico1.org. «I ragazzi del 999» hanno consegnato alla Caritas diocesana i 14 mila euro raccolti in occasione della rassegna «Correre oltre la crisi», che si è svolta in due appuntamenti a Cenate Sotto. Il primo si è tenuto nella chiesa parrocchiale del paese: un convegno sulla crisi economica con il vescovo Francesco Beschi, imprenditori, sindacalisti e amministratori locali. Secondo appuntamento all’insegna dello sport, con una corsa non competitiva per le vie di Cenate Sotto. I soldi raccolti andranno a sostenere le famiglie messe in difficoltà dalla crisi economica, incrementando il fondo di solidarietà promosso dalla Caritas diocesana. La consegna dei 14 mila euro si è svolta in oratorio alla presenza di un’ottantina di persone tra cui il presidente de «I ragazzi del 999», Fabio Pasinetti. Per la Caritas diocesana ha partecipato il collaboratore Marco Zucchelli. All’organizzazione e alla promozione di «Correre oltre la crisi» hanno collaborato anche il Consorzio dei Servizi della Val Cavallina, i centri di primo ascolto dei vicariati di Trescore e Casazza e l’amministrazione comunale di Cenate Sotto. Giuseppe Arrighetti Tavernola Inaugurata la comunità di «riabilitazione sociale» voluta dai genitori del ragazzo IIIII ZANDOBBIO «In questa casa Nicola è ancora con noi» Invito ai giovani: «Esponete il Tricolore» Un invito ufficiale a partecipare attivamente alla vita amministrativa: l’ha fatto ai diciottenni il sindaco di Zandobbio, Mariangela Antonioli, in occasione della manifestazione organizzata per celebrare il 64° compleanno della Repubblica. Alla festa hanno preso parte alcuni dei 33 neo maggiorenni di Zandobbio, gli alpini e gli amministratori comunali, mentre il tenore Fabio Valenti ha intonato l’Inno di Mameli e il «Va’, pensiero». «Guardiamo alla politica, quella sana – ha detto il primo cittadino rivolgendosi ai ragazzi –. Chissà che pro- prio tra voi sia presente un futuro sindaco di Zandobbio, futuri assessori e consiglieri comunali». Il sindaco, dunque, ha spalancato le porte del Comune alle giovani generazioni: «L’invito che vi facciamo è di non essere timidi, di partecipare. Siamo disponibili ad ascoltare le vostre proposte e a parlare con voi. Dateci una mano. Cogliamo l’occasione per chiedervi fin da subito un piccolo impegno: vi invitiamo ad esporre una bandiera italiana alle vostre finestre in occasione di ogni celebrazione ufficiale». IIIII IN BREVE Val Cavallina Servizi, incontro a Casazza ➔ I sindaci della Val Cavallina si riuniscono giovedì nella sede di Casazza della Comunità montana dei laghi. A partire dalle 20.45, infatti, il presidente del Consorzio dei Servizi Edoardo Cambianica ha convocato una riunione per fare il punto sullo stato di avanzamento del patto dei sindaci per la promozione dell’energia sostenibile e per illustrare la nuova proposta di gestione della Val Cavallina Servizi riguardanti i centri di raccolta rifiuti comunali. Per allinearsi con la nuova normativa vigente (in vigore da luglio), la società partecipata a capitale pubblico ha deciso di stilare un nuovo regolamento comunale di gestione, che verrà appunto sottoposto giovedì ai primi cittadini della valle. A Trescore una serata sull’acqua ➔ Venerdì alle 21 il centro anziani di Trescore ospita il Gruppo di acquisto solidale Valcavallina che organizza un incontro su «L’acqua è un bene comune: perché mai venderla?». Introdotti da Giancarlo Parigi, interverranno l’insegnante Luigi Pasta, autore di un percorso educativo sul bene acqua; il sindaco di Sovere Arialdo Pezzetti; Stefano Lucarelli, ricercatore in Economia politica all’Università di Bergamo e Lorella Lari, del Forum bergamasco dei Movimenti per l’acqua. TAVERNOLA «Un grazie a Nicola che ci ha indicato questa strada» per realizzare, a Tavernola, una casa dove aiutare persone sofferenti dello stesso «male oscuro» che l’ha ucciso nel 2001, a 24 anni. I genitori di Nicola Malfer, Angelo e Lucia, hanno ristrutturato a Bianica la vecchia cascina «Cavalla», trasformata in una comunità riabilitativa di media assistenza (Crm), che a breve accoglierà una decina di persone. Lo chalet in pietra e legno vista lago, arredato con mobili in tinta pastello, è stato inaugurato venerdì alla presenza di amministratori degli enti locali, addetti ai servizi sociali, familiari di malati psichici e tanti amici dei genitori di Nicola, che hanno voluto condividere la gioia del raggiunto traguardo. «Nicola ’l ghe amò, de per töt ’l ve fò e ’l ghe piö de prima in storia mai finita», ha detto don Aldo Cristinelli, esprimendo con questo suo colorito linguaggio lo stato d’animo dei presenti. Padre spirituale di Nicola e amico, don Aldo ha saputo ascoltare il tormento di questo giovane che nel vecchio rustico di famiglia si rifugiava spesso per trovare un po’ di serenità e pace, di cui aveva tanto bisogno. Racconta il sacerdote tavernolese che vive nell’eremo di Cortinica, poco distante dalla nuova comunità: «Alla Cavalla veniva a pregare. Andava di sopra, accendeva il fuoco e seduto all’angolo del camino leggeva la Bibbia». Un caro amico di Nicola ha affidato a un poster il forte messaggio di speranza che ha consentito la nascita di questo luogo di guarigione: «…Allora così parlò a se stesso. Il giorno del distacco sarà forse per me giorno di convegno?... Questo mio dileguare nel tramonto verrà chiamato aurora?...». Con il suo disarmante sorriso in primo piano, Nicola parla al nostro cuore attraverso le parole del poeta e filosofo Khalil Gibran. Queste e altre massime spirituali tratte dalla sua opera più nota «Il Profeta» invitano a pensare in positivo, ad aver fiducia che qualcosa possa cambiare nella vita di queste persone. È, infatti, l’obiettivo della «guarigione sociale» il motore che ha mosso questa iniziativa e che guiderà il lavoro della comunità. Questi, in sintesi, i contenuti con cui verrà gestita dal gruppo torinese «Interactive» di Villareggia, guidato dallo psichiatra Paolo Leggero, che sarà presente quotidianamente alla «Casa di Nicola» con il collega Francesco Restaino: «Vuol essere un luogo di vita fondato sui principi della solidarietà, dell’amicizia e della condivisione. Ma anche un luogo di cura del disturbo psichico attraverso diversi tipi di approccio, in particolare quello psico-educazionale che coinvolge anche i familiari, e tecniche cognitive comportamentali e di gruppo. L’obiettivo finale è quello della "guarigione sociale". Sfruttando tutte le risorse disponibili sul territorio, contiamo di recuperare le capacità di queste persone di risocializzare sia nella vita quotidiana che lavorativa». Nei prossimi giorni arriveranno i primi ospiti che in questa casa, con l’aiuto di educatori e volontari, potranno trovare, come auspicava Nicola, una nuova aurora. Intanto il presidente della «De Agostini spa» Marco Drago, amico di vecchia data dei Malfer, ha fatto dono di un pulmino per il trasporto degli ospiti. Dall’alto in senso antiorario: la cerimonia d’inaugurazione di cascina «Cavalla» che ora ospita una comunità riabilitativa di media assistenza; la cascina e Angelo Malfer, papà di Nicola, morto a 24 anni, a cui la casa è dedicata Margary Frassi Albano Sant’Alessandro Lezioni per 1.230 alunni nel parco del Consorzio Strade e rondò al posto dei banchi di scuola ALBANO SANT’ALESSANDRO L’abc dell’educazione stradale si impara tra le pagine dei libri, ma meglio al volante di un’auto o in sella di una motocicletta, seppur in miniatura. Lo sanno bene i 1.230 alunni bergamaschi e bresciani che dall’inizio dell’anno scolastico ormai in dirittura d’arrivo hanno seguito i corsi di teoria e pratica nel nuovo parco di educazione stradale ad Albano Sant’Alessandro del Consorzio di polizia intercomunale dei Colli. Inaugurato nel 2009, riproduce strade, incroci semaforici e rondò, dove s’impara il codice della strada a piedi, con mini-moto, mini-biciclette e mini-auto. I corsi di educazione stradale del primo anno si sono conclusi con i bambini della scuola materna di Bagnatica (il cui Comune è recentemente entrato a far parte del consorzio). «Le lezioni di educazione stradale nel nostro parco sono In pista al parco di educazione stradale cominciate a settembre 2009 – spiega il comandante Enzo Fiocchi –. Da ottobre fino a marzo ci siamo fermati per il freddo, poi abbiamo ripreso fino ai primi di maggio. Lo staff che ha seguito i bambini era composto da me, da tre ufficiali e da un paio di agenti istrut- tori». Per il primo anno di attività l’impianto di via Tonale è stato aperto alle scuole elementari e alle materne. Gli alunni sono arrivati dagli otto comuni del consorzio – Albano, Bagnatica, Brusaporto, Cenate Sotto, Cenate Sopra, Gorlago, San Paolo d’Argon, Torre de’ Rove- ri – e da Borgo di Terzo, Martinengo, Foresto Sparso, Bonate Sopra, Trescore, Entratico, Gaverina e Villongo. Ma anche dal comune bresciano di Capriolo. Fiocchi traccia un bilancio del primo anno: «Complessivamente – dice – abbiamo ospitato 1.230 bambini, a cui alla fine del corso è stato rilasciato un attestato di frequenza e un opuscolo descrittivo del nostro parco. Che da settembre riaprirà: abbiamo già richieste, per esempio dalle scuole di Stezzano». A breve, poi, partiranno anche i lavori per la realizzazione della struttura che completerà il parco di educazione stradale. Il nuovo edificio sorgerà poco distante dall’impianto e sarà pronto per settembre: ospiterà sia le nuove aule che il deposito dei mezzi utilizzati per le lezioni. Monica Armeli IIE DA DOMENICA IN CARROZZAM DOPO 35 ANNI TRA ROVATO E ISEO TORNA LA «FERROVIA DEI VIGNETI» Dopo 35 anni riapre la «ferrovia dei vigneti», 12 chilometri che collegano Iseo a Rovato, in Franciacorta. Il servizio, che entrerà in vigore domenica in occasione del nuovo orario estivo, è stato presentato a Iseo dall’assessore alle Infrastrutture e mobilità della Regione, Raffaele Cattaneo, insieme all’assessore ai Trasporti della Provincia di Brescia Corrado Ghirardelli e l’amministratore delegato di Trenitalia-Lenord, Giuseppe Biesuz. «Con la riattivazione della tratta ferroviaria tra Iseo e Rovato – ha detto Cattaneo – garantiremo collegamenti più veloci tra la Vallecamonica e i centri dell’Ovest Lombardia, ripristinando così un servizio ai viaggiatori che era fermo da oltre 35 anni. Si potrà partire direttamente da Milano e raggiungere Iseo o Edolo senza cambiare a Brescia. Grazie ai nuovi servizi sarà possibile ridurre di 30 minuti i tempi di viaggio tra Milano Lambrate e la Vallecamonica e di 60 minuti i tempi di viaggio tra Bergamo e la Vallecamonica. Dal prossimo anno, inoltre, entreranno in servizio 8 nuovi treni diesel che si aggiungeranno ai tre già presenti sulla tratta».