nuova serie numero 3 marzo 2003 Slam Notizie Periodico di informazione per la semplificazione del linguaggio amministrativo ! Chiaro tto Proge ne ficazio li p sem io g per la g a gu del lin vo istrati ammin La prima edizione del Premio Chiaro! di Sabrina Salvatore* DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA via del Sudario, 49 00186 Roma TEL 06 6899 7226 FAX 06 6899 7078 E-MAIL [email protected] Gruppo di lavoro Roberto Contessi (responsabile editoriale di “Slam Notizie”), Maria Teresa de Stefano, Eugenio Falcone, Alfredo Fioritto, Massimo Prampolini, Sabrina Salvatore, Filippo M. Salvo, Mauro Trotta. Segreteria Anna Maria Martino Progetto grafico Ettore Festa www.funzionepubblica.it/ chiaro DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA per l’efficienza delle amministrazioni Alcuni governi organizzano già da diversi anni delle competizioni riservate alle amministrazioni pubbliche, e ad altri soggetti privati, per premiare chi produce i messaggi (atti, moduli, altri documenti) più chiari e leggibili. Ne sono un esempio il premio Plan-Plain language svedese e il premio Crystal mark, noto nel mondo anglosassone e assegnato da un’autorevole associazione privata: la Plain English Campaign. La tradizione virtuosa e già sperimentata all’estero è giunta in Italia ed è merito del Dipartimento della Funzione pubblica quello di aver creduto nell’organizzazione del Premio Chiaro!. Mettere a confronto i documenti di diverse amministrazioni permette non solo di individuare gli atti migliori, vale a dire quelli più semplici e leggibili, ma anche capire a che punto è la sensibilità dei cittadini e delle amministrazioni sul tema della semplificazione. Il numero significativo delle candidature (521), che il Premio Chiaro! ha ricevuto, stimola qualche considerazione. La prima è che l’elevata partecipazione e, in generale, l’entusiasmo che ha accompagnato il Progetto Chiaro! sin dall’inizio, sono il segnale di una rinnovata attenzione ai temi della comunicazione e più in generale a quello dei rapporti con i cittadini. In secondo luogo, però, bisogna anche osservare che a volte l’impegno non basta e che tanta strada resta ancora da fare. Scrivere in modo comprensibile significa padroneggiare alcune tecniche di scrittura controllata e questo rafforza la necessità che il lavoro di sensibilizzazione e informazione su questo tema continui. È necessario diffondere una cultura di semplicità e chiarezza, dare visibilità e diffondere strumenti che possano essere presi ad esempio da altre amministrazioni. D’altro canto, però, 500 candidature sono molte. Sono un segnale forte che la domanda di chiarezza da parte dei cittadini è diventata un’opportunità. È un’opportunità per il buon rapporto con il cittadino, che può capire come e perché pagare una tassa, una multa, o presentare una domanda di concorso. È un’opportunità per i comuni, le regioni, le province, gli ospedali che possono lavorare con maggiore efficienza, risparmiando sui costi, quando il cittadino sa con chiarezza cosa deve fare. *Coordinatrice del Progetto Chiaro! 1 Il lavoro della semplificazione di Giuseppe Mastracchio* Il grande scienziato Louis Pasteur, padre fondatore della microbiologia moderna, già postulava, intorno alla metà del secolo scorso, l’importanza di essere semplici e concisi nell’esposizione. In una lettera inviata ad un collega accademico, porgeva le sue scuse per essersi dilungato troppo e non aver avuto il tempo necessario per essere breve. Già, perché scrivere brevemente è paradossalmente molto più difficile. Dire molto con poco, infatti, è impresa ardua. E lo è soprattutto per chi riveste lo status di pubblico dipendente che, in quanto tale, ha il dovere di trasmettere informazioni accessibili ai cittadini. La Regione Molise, la più giovane delle regioni italiane, spesso non brilla per chiarezza ed efficacia comunicativa dei documenti. Costrutti ampollosi, stereotipati, fanno bella mostra di sé nella gran mole di atti prodotti dai vari uffici. Nemmeno quelli destinati al personale dell’ente ne sono immuni, risultando talvolta vere e proprie indecifrabili ipotesi dottrinali. Ma l’accresciuta sensibilità alla semplificazione del linguaggio amministrativo sta muovendo i primi passi anche nella nostra realtà. La Regione, infatti, seguendo le orme dell’Emilia Romagna, nel biennio 2000-2001 ha preso parte ad un progetto finalizzato allo sviluppo di una comunicazione semplice ed efficace attraverso l’agevolazione del confronto e lo scambio di esperienze tra amministrazioni pubbliche. Il progetto, in realtà, stenta ad avere una sua applicazione a causa della riorganizzazione dell’intero apparato burocratico regionale. Tuttavia le esperienze significative, meritorie di citazione, non mancano. Due esempi su tutti. In primo luogo, all’Assessorato all’Agricoltura è già in fase operativa, da oltre un anno, sia la procedura di informatizzazione del protocollo sia la conseguente automazione dell’intero percorso di lavorazione del Continua a pagina 4 GUIDA ALLA SCRITTURA Istruzioni per l’uso: dal testo di partenza... di Roberto Contessi Gli avvisi pubblici sono testi che hanno, dal punto di vista comunicativo, due caratteristiche specifiche: Comune di XXX a. vengono esposti, cioè appesi in luoghi pubblici Prot.n. b. non hanno un destinatario specifico, ma sono indirizzati a larghe fasce di popolazione. del AVVISO PUBBLICO Oggetto: Proroga termini per il versamento dell imposta comunale sulla pubblicita’, diritti sulle pubbliche affissioni e tassa occupazioni spazi ed aree pubbliche - Anno d’imposta 2002 La prima caratteristica spinge a evitare di usare come titolo “Avviso pubblico”, dato che il luogo dove il foglio è appeso e le circostanze in cui il documento viene letto invitano a identificarlo subito. Per contro, usare il campo “Oggetto” non considera che l’avviso non è tenuto in mano come una lettera, ma appunto è distante da chi legge. Per questo, è necessario un titolo. Un buon titolo cattura l’attenzione di chi non può sapere che quell’avviso lo riguarda personalmente. Un buon titolo è dunque fondamentale quando il destinatario non è specifico. Sottolineiamo inoltre altri due punti importanti: IL FUNZIONARIO RESPONSABILE DELL’AREA ECONOMICO - FINANZIARIA Letto l’art. 27 comma 8 L. 448/2001 il quale prevede che il termine per la deliberazione delle tariffe, delle aliquote d’imposta dei tributi comunali e dei regolamenti disciplinanti le entrate tributarie comunali stabilito entro la data di approvazione del bilancio di previsione; Letto il Decreto Ministero dell’Interno del 20.12.2001 che stabilisce che il bilancio di previsione va approvato entro il 28.02.2002; Visto che l’art. 10 comma 1 lett. a) L. 448/2001 prevede che le tariffe dell’imposta comunale sulla pubblicita’ e del diritto sulle pubbliche affissioni sono deliberate entro il 31 marzo di ogni anno con effetto dal primo gennaio e che in mancanza si intendono prorogate quelle dell’anno precedente; Visto che l’art. 50 e 8 D.Lgs. 507/93 prevede rispettivamente come termine per il versamento della tassa occupazioni spazi ed aree pubbliche (tosap) e dell’imposta comunale sulla pubblicita’ e diritti sulle pubbliche affissioni (icpdpa) il 31.01.2002; Vista la deliberazione G.C. n. 16 del 18.01.2002 con cui si dispone di prorogare al 30.04.2002 il termine per il versamento dell’imposta comunale sulla pubblicita’, diritti sulle pubbliche affissioni e tassa occupazioni spazi ed aree pubbliche - Anno d’imposta 2002 COMUNICA che i versamenti dell’imposta comunale sulla pubblicita’, diritti sulle pubbliche affissioni e tassa occupazioni spazi ed aree pubbliche per l’anno d’imposta 2002 potranno essere effettuati entro il 15.05.2002 senza che vengano applicate sanzioni amministrative pecuniarie e interessi; che i contribuenti che verseranno dopo la suddetta data potranno avvalersi dell’art. 13 comma 1 lett. a) e b) Decreto Legislativo 18.12.1997 n. 472 e successive modificazioni e integrazioni procedendo al versamento dell’imposta dovuta, degli interessi di mora al 3% annuale con maturazione giornaliera e della sanzione del 3,75% per il ritardo entro i 30 giorni e del 6% per il ritardo entro un anno. F.TO IL RESPONSABILE DELL’AREA ECONOMICO - FINANZIARIA a. anzitutto, l’inversione dell’ordine delle informazioni b. in secondo luogo il cambiamento di soggetto. Nel documento originale, i presupposti che costituiscono le ragioni della decisione rappresentano il centro dell’informazione. Dunque, prima è specificato chi firma l’atto, poi vengono indicate le ragioni della decisione e poi viene indicata la decisione stessa. Dal punto di vista comunicativo, invece, il testo appartiene ad una categoria che chiamiamo testo di servizio. Questo comporta una conseguenza importante. 2 IL DOCUMENTO DEL MESE ... al testo di arrivo la linguagg d el sempl ifica zi o Xxxxxx, 24 settembre 2002 PUBBLICITÀ, AFFISSIONI E OCCUPAZIONE SPAZI PUBBLICI Rinvio del pagamento delle tasse per il 2002 Avviso : La scadenza dei pagamenti che indichiamo di seguito è stata rinviata1 al 24 novembre 2002 1. la tassa comunale sulla pubblicità 2. la tassa comunale per i diritti sulle pubbliche affissioni 3. la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche. Come pagare Le persone interessate potranno pagare la tassa in una o più rate entro il termine stabilito. Il pagamento si può effettuare: 1. con un versamento sul c/c postale n° 12345 intestato al Comune di XXX, specificando nello spazio per la causale il tipo di tassa. oppure 2. con un bonifico bancario intestato al Comune di XXX, conto corrente n°6789, ABI 4567, CAB 6578. Chi paga dopo il 15 maggio 2002, dovrà pagare una multa2. Informazioni Il responsabile del procedimento è Mario Verdi dell’area economico-finanziaria (telefono 00/123456). Per avere maggiori informazioni, telefonare dal lunedì al giovedì dalle 08.30 alle 13.30. Il responsabile dell’area economico-finanziaria Mario Verdi Note 1. Vedi • la delibera della Giunta comunale numero 16 del 4 febbraio 2002 • l’articolo 27, comma 8 e l’articolo 1, lettera A della legge 448/2001 che riguarda… • il decreto del Ministero dell’interno del 20.12.2001 • gli articoli 50 e 8 del decreto legislativo 507/1993 che riguardano… 2. Gli interessi moratori sono del 3% annuo, per ogni giorno di riitardo. Inoltre, il contribuente dovrà pagare una multa pari al 3,75% per il ritardo fino a 30 giorni ed una multa pari al 6% per il ritardo fino ad un anno. A questo proposito vedi l'articolo 13 comma 1 lettera a) e b) del Decreto legislativo n.472 del 18.12.1997. 3 er rinvio pagare tassa ! Chiaro Avviso pubblico n. 345/02 Infine la riscrittura, rispetto al documento originale, manifesta alcune attenzioni. Abbiamo scritto frasi brevi, mantenendoci entro le 25 parole per frase, abbiamo distribuito le informazioni con i titoletti e abbiamo sostituito le espressioni meno usate con un linguaggio comune. Osservate gli esempi: proroga versare imposta comunale COMUNE DI XXX AREA ECONOMICO-FINANZIARIA ne Marchio Inoltre, nel documento semplificato la normativa svolge ancora la funzione di fondamento giuridico dell’atto, ma è posta nello spazio dedicato alle note. Questo significa che rappresenta un’informazione che non va persa, ma che non è utile a comprendere il cuore del messaggio. LINGUAGGIO COMUNE istrativo P I testi di servizio sono documenti molto concreti, poiché forniscono una serie di informazioni a proposito di conti da pagare, moduli da riempire, denaro da ritirare. In questo caso, l’informazione centrale è quella che indica entro quando pagare e come fare. Per questo, abbiamo invertito l’ordine delle informazioni e abbiamo dato subito il quando e il come. In secondo luogo, osservate come nel documento originale è molto evidenziato il soggetto che firma il documento: il funzionario responsabile. Invece, il suo ruolo deve essere al servizio del cittadino. Infatti, nel documento semplificato il funzionario responsabile svolge il ruolo di informatore, nel caso di richieste, e garantisce la correttezza dell’atto firmandolo. PAROLE DIFFICILI min io am APPROFONDIMENTI Il linguaggio burocratico e l’uso del computer Istituto di Linguistica computazionale* Segue dalla prima pagina Il lavoro della semplificazione di Giuseppe Mastracchio* processo amministrativo. In secondo luogo, vale la pena di ricordare il collegamento in rete al Sistema informativo agricolo regionale (Siar) anche degli uffici agricoli periferici. Ma vi sono anche esempi che toccano la vita quotidiana di singoli uffici. Il personale ispettivo del Servizio fitosanitario regionale si è impegnato nella redazione di opuscoli divulgativi dedicati ad un’accurata analisi della complessa normativa fitosanitaria in continua evoluzione. Il materiale ha migliorato sensibilmente il rapporto con gli utenti, riscuotendo apprezzamenti anche presso altri enti (Aziende sanitarie locali) coinvolti nel rilascio delle autorizzazioni. Le guide, infatti, consentono agli imprenditori agricoli o ai rivenditori dei prodotti fitosanitari di potersi orientare abbastanza agevolmente nei meandri degli adempimenti previsti per il rilascio dell’autorizzazione alla vendita o all’acquisto dei prodotti fitosanitari. Le guide sono anche utili per coloro che intendono semplicemente aprire un vivaio. Insomma, piccoli passi di cambiamento verso la strada che indicava Pasteur. * Ispettore del Servizio fitosanitario regionale del Molise Il vocabolario dell’italiano è costituito da oltre centomila vocaboli. Si impara ad usare i vocaboli nei primi anni di vita e l’acquisizione delle competenze linguistiche continua costantemente. Poche migliaia di parole sono quelle necessarie alla comunicazione e costituiscono il vocabolario di base, vale a dire quell’insieme di parole che sono note alla maggioranza dei parlanti adulti. Le altre parole sono tipiche di determinati ambiti scientifici e professionali anche se è frequente l’osmosi tra i due sottoinsiemi. Il linguaggio burocratico nasce nel linguaggio amministrativo che, a sua volta, è caratterizzato dall’apporto di diversi linguaggi tecnici, con un contributo rilevante del settore giuridico. Il burocratese è invece costituito da quell’insieme di parole, di espressioni complesse, di formule verbali che hanno uno scarso contenuto informativo e possono essere sostituite con parole di uso comune senza dispersione semantica, ovvero senza cambio di significato. Migliorare la redazione dei documenti amministrativi significa comprendere questi aspetti e orientare gli sforzi in queste direzioni: eliminare il burocratese e migliorare il linguaggio tecnico amministrativo. Di fatto, coloro che scrivono i documenti amministrativi, messi di fronte a diverse scelte lessicali che sono di significato equivalente, tendono spesso a scegliere quelle più rare e difficili e l’abitudine li porta a un uso di formule dotte e arcaiche. D’altro canto, è pur vero che alcuni concetti si esprimono sinteticamente solo con determinate parole “tecniche”, la cui sostituzione comporta l’uso di giri di parole ridondanti e spesso incomplete dal punto di vista del significato. Questo comporta che il vituperato linguaggio burocratico spesso è incomprensibile perché è forgiato da funzionari amministrativi – che lo usano quotidianamente e non si accorgono delle difficoltà – ma è destinato ai cittadini, di cul4 tura e esigenze diverse, che lo usano solo episodicamente. Un supporto linguistico-informatico potrebbe affiancarsi ai manuali di stile redatti negli ultimi anni per facilitare e riconvertire ad un linguaggio più comprensibile coloro che devono scrivere i documenti amministrativi. Se ogni documento elaborato manualmente fosse sottoposto ad un vocabolario di base dell’italiano scritto, le parole che non appartengono a tale insieme, e che pertanto devono essere controllate, sarebbero immediatamente individuate. Un dizionario automatico dei sinonimi potrebbe poi segnalare le possibili parole sostitutive. Analogamente si potrebbe intervenire sulla sintassi segnalando le frasi troppo lunghe, l’uso delle forme non finite del verbo, l’eccessiva o carente punteggiatura. Il redattore di un documento non sarebbe più solo a interrogarsi sulla leggibilità del suo documento e non sarebbe costretto in maniera innaturale a cercare dei sinonimi più comprensibili. Un consigliere, in qualche modo, imparziale lo costringerebbe a prendere coscienza delle possibili difficoltà di comprensione altrui, gli proporrebbe delle scelte e lo indurrebbe ad affinare la sua competenza linguistica e a migliorare le sue capacità espressive. Infine, quel redattore sarebbe anche garantito nelle sue competenze. Il supporto linguistico-informatico potrebbe essere arricchito di quei vocaboli propri del linguaggio amministrativo, che sono ritenuti “tecnici” e di conseguenza insostituibili. * Cnr, Unità staccata di Genova