le cia E e sp N lo IBU o n R ter T ll ’in DO A N E Anno VI n. 6 Giugno 2010 News Internazionali Euro 3,00 L’Assistente www.tueor.it ora online! II S TSI T UO TO ® L’ECCELLENZA ITALIANA PREMIATA A GLASGOW IL “POTERE MORBIDO” DEGLI ASO Al Congresso mondiale Ifdh, che si terrà a Glasgow dall’1 al 3 luglio, verrà assegnato il World Dental Hygienist Award – Project Category ad A. Genovesi e O. Marchisio (Istituto Stomatologico Tirreno). > pagina 5 Ruolo impegnativo quello dell’Assistente odontoiatrico: da una parte di supporto alla clinica e dall’altra, di interfaccia tra il dentista e la segreteria, oltre che essere depositaria delle ansie del paziente. > pagina 14 STUDI ODONTOIATRICI Gianfranco prada eletto a Roma nuovo presidente Nazionale Andi La rinascita del nuovo Expodental di Roma Rappresentanti da 98 Sezioni provinciali Andi hanno preso parte il 21 e 22 maggio all’Hotel Parco dei Principi di Roma alla XXVI Assemblea elettiva dei Delegati. Dopo l’approvazione del bilancio 2009 è stata letta, dal presidente uscente Roberto Callioni, l’articolata relazione “Sei anni di associazione per la professione”, da cui emerge tra l’altro l’importante rappresentatività politico-sindacale dell’Andi, forte oggi di 23 mila soci, assai più numerosi di quanto ebbe all’inizio la gestione uscente. Dopo la cena di gala, nella serata di venerdì 21 nell’incantevole Palazzo Doria Pamphili (presenti oltre 250 convitati) seguita dall’intervista pubblica al presidente uscente da parte di Michela Vuga, giornalista Rai, si è tenuto, la mattina dopo, l’atteso confronto elettorale per il rinnovo della guida dell’Associazione per i prossimi quattro anni. DT pagina 2 In Europa i mercati del dentale sfidano la depressione economica Lo scorso 15 maggio a Ferrara, nel Castello degli Estensi, è stato presentato il 38° International Expodental alle aziende e ai giornalisti italiani. L’edizione 2010, che ha il titolo “Science & Magnificence” si svolgerà a Roma i prossimi 7-8-9 ottobre presso la Fiera Roma e sarà allestita nei padiglioni 7-8-9-10. La manifestazione è alla sua 2a edizione romana, dopo il successo del 2009 che ha coinvolto circa 22.000 visitatori (+ 24% rispetto al 2008) e ha ospitato 340 espositori (+ 8% rispetto al 2008). Nel corso della presentazione, che è stata preceduta da una visita guidata al magnifico castello e seguita dalla visita a una importante mostra artistica in un altro palazzo storico, sono state illustrate numerose novità, tutte sottolineate da una filosofia indicata anche sulle brochure: la più importante manifestazione italiana vuole dare il benvenuto a espositori e visitatori nella famosa città “caput mundi”, dove la cultura e gli affari si intrecciano alla storia e al divertimento. DT pagina 3 Lipsia, Germania: Un nuovo rapporto dell’Associazione dei Commercianti del dentale in Europa (ADDE), in Svizzera, ha rivelato che l’anno scorso i più importanti mercati del dentale in Europa hanno raggiunto tassi di crescita superiori al 3%. La Francia ha avuto i tassi di crescita più alti nel 2009 con il 20%, seguita dal Regno Unito (7,4%) e dalla Germania (3,2%). Pur essendo il secondo produttore di attrezzature dentali in Europa, il mercato italiano si è ridotto del 5,9%, secondo il rapporto. La relazione ha inoltre evidenziato che le vendite di unità dentali e di attrezzature sono cresciute del 5,3%, mentre le vendite di beni di consumo sono rimaste stabili. Mentre il mercato delle attrezzature di laboratorio è leggermente aumentato, le vendite di unità CAD/CAM non ha mostrato alcuna crescita significativa. La relazione dell’ADDE, che viene pubblicata annualmente, comprende l’evoluzione del mercato in oltre 15 Paesi. Daniel Zimmermann, DTI 2 News e Commenti Anno VI n. 6 - Giugno 2010 Editoriale Tutti prima Italian Edition prada eletto nuovo presidente Nazionale Andi o poi vanno dal dentista Gentilissimi lettrici e lettori, nei momenti di grande cambiamento sociale anche un Ordine professionale, e quindi una categoria, non può che essere lo spaccato della società in cui è radicato. Nel corso dell’incontro del 25 maggio scorso presso la sede del Ministero a Roma, il direttore generale delle professioni sanitarie, Giovanni Leonardi, ha assicurato che la riforma delle professioni dovrà necessariamente tener conto del contributo degli Ordini e delle Associazioni di rappresentanza dei liberi professionisti, in particolare per l’area Sanità e Salute di Confprofessioni. Ma quanto diverse sono le posizioni e le idee di oltre 50.000 odontoiatri su cosa deve essere il professionista del futuro, su cosa lasciare e cosa conviene cambiare? Ci sono spaccature politiche, generazionali, di sesso, di regioni, di lobbies. Ma ci siamo chiesti quanto una categoria così piccola potrebbe influenzare con cambiamenti positivi ed equilibrati l’intera popolazione italiana? Dagli avvocati, dai notai, ma anche da un cardiologo, un cittadino potrebbe non andare o dover andare nel corso della vita; invece tutti devono andare dal dentista. E se non ci vanno è per motivazioni estranee all’indispensabile necessità. Pensate quanto un cambiamento positivo di una categoria potrebbe influenzare altrettanto positivamente tutta la nostra società. Anni fa, Elettra Dorigo, presidente del Collegio docenti, e il presidente dell’Unidi, Mauro Matteuzzi, invitarono all’unità per affrontare momenti difficili: invito accolto solo in parte. Il 22 maggio è stato eletto Gianfranco Prada, nuovo presidente Andi, la più importante associazione di categoria per numero di iscritti (23.000), con un’ampia maggioranza (circa il 60% dei voti dei delegati, circa 14.000 iscritti) su oltre 50.000 dentisti iscritti all’Ordine. Dunque, la nuova sfida è il dialogo con quei restanti (di cui molti non iscritti a nessuna associazione) che non trovano identità in nessuna parte. In ogni posizione c’è qualcosa di importante, ma, come sostiene Prada, non ci si può esimere dal contestualizzare la propria professione nella società in cui siamo. Con beneficio di tutti: siete forse gli unici che potrebbero parlare al 100% della popolazione. L’Editore patrizia Gatto [email protected] DT pagina 1 A confronto, in un clima di competizione teso ma formalmente corretto, la lista (e i programmi) di Francesco Scarparo, attuale presidente Cic e di Gianfranco Prada, Segretario sindacale nazionale Andi negli ultimi sei anni. Il risultato, scaturente dalle urne, ha dato la maggioranza delle preferenze a quest’ultimo con 297 voti contro i 185 di Scarparo. Nuovo Presidente Andi per il quadriennio 2010-2013, Prada si avvarrà di un Esecuti- vo composto da un Vice Presidente Vicario (Mauro Rocchetti di Viterbo), due Vice Presidenti (Massimo Gaggero di Genova e Aldo Nobili di Bologna), un Vice Presidente vicario delegato per le regioni (Stefano Mirenghi di Massa Carrara) e di Gerardo Ghetti di Faenza, riconfermato Tesoriere nazionale, di Nicola Esposito di Bari, Alberto Libero di Vercelli e Carlo Ghirlanda di Roma, rispettivamente quali Segretario generale, sindacale e culturale. Numerosi e importanti ospiti hanno assistito alla riapertura Il nuovo Esecutivo Andi. dell’Assemblea, prendendo a loro volta la parola per un indirizzo di saluto. Nei suoi interventi, durante e dopo l’elezione, Prada ha riconfermato le linee generali di un programma elettorale che vede in prima linea la difesa della libera professione, specie nel confronto con i Fondi sani- tari integrativi e l’“erosione” di altre figure professionali ai danni del dentista, la collaborazione con il Ministero della Salute, la tutela dei soci che svolgano attività come dipendenti e collaboratori e, infine, l’antico cavallo di battaglia della lotta contro abusivismo e prestanomismo. Le obiezioni del neo presidente alle accuse provenienti dal “fronte Scarparo” Qualche battuta a caldo “rubata” subito dopo la nomina al neo presidente, a colui cioè che ha l’arduo compito di traghettare il maggior sodalizio associativo odontoiatrico italiano verso obiettivi difficili e non del tutto condivisi, almeno a giudicare dall’opposizione esistente in seno all’Andi (“in qualche senso ce l’aspettavamo”, dice Prada) la cui virulenza si è colta specie nel dibattito che ha preceduto il voto. L’accusa, che sotto varie nomi e forme ha preso soprattutto corpo negli interventi di Scarparo e suoi sostenitori, è quella di “centralismo democratico”, accentramento verticistico giudicato poco rispettoso delle istanze ed esigenze della periferia. Ma Prada riafferma il consenso condiviso tra centro e organi provinciali delle decisioni che hanno ispirato la gestione Callioni, che non possono pertanto essere contestate ora come “antidemocratiche” o “non conosciute” dalla base. “È mancata probabilmente la comunicazione a livello nella fascia intermedia – osserva –. Bisognerà colmare la lacuna, magari attraverso newsletter da far pervenire direttamente all’iscritto”. Più o meno la stessa critica è fioccata dal punto di vista “economico”. Della quota versata dall’iscritto dicono le voci contrarie solo una piccola parte rimane alla periferia, l’altra affluisce all’Andi centrale, impedendo di fatto l’autonomia periferica e le iniziative locali. “I soci – è l’osservazione di Prada – devono dirci se vogliono che servizi e iniziative siano generalizzate oppure no. I servizi costano – sottolinea – e questo spiega anche la centralizzazione delle entrate. Si può comunque pensare a centri intermedi operanti a livello regionale”. Altro punto essenziale della passata dirigenza è la necessita di insistere sulla comunicazione “endo” e “eso” categoriale. L’ex presidente ne è stato un convinto assertore (lo si è visto anche nella sapiente regia mediatica dell’elezione romana). Prada, uomo più di mediazione che di comunicazione, non esita tuttavia a riconoscerlo come un plusvalore e si dichiara pronto a seguire le orme del predecessore (pur constatando che i soci Andi sono oggi letteralmente “bombardati” d’informazioni). Ritornando all’opposizione, Prada, dopo aver ribadito della categoria la propria visione riformista/avveniristica contro la concezione “arroccata” di Scarparo e suoi, esprime la volontà della nuova Giunta di aprire all’opposizione, coinvolgendola anche in alcune modifiche giudicate necessarie dello Statuto. m.boc International Imprint Licensing by Dental Tribune International Publisher Group Editor Managing Editor DT Asia Pacific Editorial Assistants Daniel Zimmermann [email protected] +49 341 48 474 107 International Editorial Board Dr. Nasser Barghi, Ceramics, USA Dr. Karl Behr, Endodontics, Germany Dr. George Freedman, Esthetics, Canada Dr. Howard Glazer, Cariology, USA Prof. Dr. I. Krejci, Conservative Dentistry, Switzerland Dr. Edward Lynch, Restorative, Ireland Dr. Ziv Mazor, Implantology, Israel Prof. Dr Georg Meyer, Restorative, Germany Prof. Dr Rudolph Slavicek, Function, Austria Dr. Marius Steigmann, Implantology, Germany Anno VI Numero 6, Giugno 2010 Registrazione Tribunale di Torino n. 5892 del 12/07/2005 Direttore responsabile Massimo Boccaletti Editore TU.E.OR. Srl - Corso Sebastopoli, 225 - 10137 Torino Tel.+39.011.197.15.665 - fax +39.011.197.15.882 www.tueor.com - [email protected] Sede amministrativa Corso Sebastopoli, 225 - 10137 Torino Amministratore Patrizia Gatto [email protected] Copy editor Torsten oemus Claudia Salwiczek [email protected] Sabrina Raaff Hans Motschmann Publisher/President/CEO VP Sales & Marketing Director of Finance & Controlling Marketing & Sales Services License Inquiries Accounting Business Development Manager Executive Producer Production & Ad Disposition Project Manager Online Designer Torsten Oemus Peter Witteczek Dan Wunderlich Nadine Parczyk Jörg Warschat Manuela Hunger Bernhard Moldenhauer Gernot Meyer Jens Lindenhain Alexander Witteczek Franziska Dachsel Comitato scientifico Gian Carlo Pescarmona, Claudio Lanteri, Vincenzo Bucci Sabattini, Gianni Maria Gaeta, Giancarlo Barbon, Paolo Zampetti, Georgios E. Romanos, Marco Morra, Arnaldo Castellucci, Alessandra Majorana, Giuseppe Bruzzone Comitato di lettura e consulenza tecnico-scientifica Luca Aiazzi, Ezio Campagna, Marco Del Corso, Luigi Grivet Brancot, Clelia Mazza, Gianna Maria Nardi, Giovanni Olivi, Franco Romeo, Marisa Roncati, Randal Rowland, Franco Tosco, Anita Trisoglio, Roly Kornblit Contributi C. Antonangelo, M. Aversa, R. Boriani, G. Cantatore, P. Cascarano, A. Castellucci, G. De Paolis, M. Di Gioia, M. Dreyer, M. Galli, G. Gambarini, J. Gibson, N.M. Grande, F. Grazioli, A. Macchi, E. Medi, F. Michmershuizen, G.M. Nardi, E. Pedretti, G. Plotino, M. Principe, L. Testarelli, E. Tucci, S. Rania, S. Rendon, A. Scala, G. Tosti, V. Vincenzi, D. Zimmermann Coordinamento editoriale Cristiana Ferrari Hanno collaborato Enrica Casalegno, Alessia Murari, Francesco Pesce, Carla Ragni Coordinamento tecnico-scientifico Aldo Ruspa Grafica e impaginazione Angiolina Puglia © 2010, Dental Tribune International GmbH. All rights reserved. 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Intento, dunque, di crescita e di ampliamento per questa DT manifestazione che vuole guardare al futuro e conquistarsi un posto di maggior rilievo nel panorama europeo e mondiale. Per questo la Promunidi ha stretto importanti joint venture con le più importanti manifestazioni fieristiche mondiali per un supporto reciproco. Ritengo che tutti gli italiani non possano che augurarsi che queste prospettive siano non solo attese, ma superate, anche con orgoglio: altro che fine conclamata da qualche straniero, e non solo all’edizione di Milano del 2008, ma addirittura una grande rinascita per l’Expodental e per tutto il settore italiano. Dove meglio iniziarla se non nel meraviglioso rinascimentale castello degli Estensi ferraresi? patrizia Gatto pagina 1 Questa, quindi, la nuova veste con cui, dopo il primo test del 2009 e il relativo successo, la nostrana Expo si vuole presentare a tutta la filiera italiana, ma anche al pubblico internazionale, candidandosi per allargare sempre di più l’interesse agli operatori di tutto il mondo per tante e importanti ragioni: l’eccellenza dell’odontoiatria italiana nel mondo, il posto importante che l’industria italiana e il mercato italiano detengono nei mercati internazionali, fiore all’occhiello per il sistema del Paese, ma anche per offrire una indiscussa capitale italiana della cultura, della storia, dello stile e, perché no, del divertimento made in Italy. Il desiderio è che l’Expodental annuale romano diventi una vera e propria “esperienza”, un momento importante in cui condividere affari, opinioni, aggiornamento e tempo libero ai massimi livelli. Questo il motivo esposto dall’organizzatore dell’incontro a Ferrara, Roberto Rosso, dal Presidente dell’Unidi Mauro Matteuzzi, dal Presidente della Promunidi Alessandro Gamberini e dal Consigliere del Direttivo Unidi Maria Gaggiani, relativamente alla scelta della “gita” culturale a Ferrara: da questa location culturale che unisce il lavoro a momenti di tempo libero insieme parte l’idea di “esperienza” che volevano trasferire ai partecipanti. Tale infatti è stato il bellissimo evento di Ferrara, soltanto rovinato purtroppo da una persistente pioggia. A supporto di questi obiettivi ambiziosi di scienza e magnificenza, la manifestazione allestirà nel 10° padiglione, collegato a tutti gli altri, un centro congressi ancora più interessante e coinvolgente del 2009, promettono gli organizzatori (nel 2009 avevano partecipato 1400 congressisti di 10 categorie professionali, in 7 congressi scientifici principali e 5 workshop aziendali). Numerose le organizzazioni che si occuperanno della parte scientifica con un programma per odontoiatri, odontotecnici, igienisti dentali, assistenti e anche interdisciplinari con altre categorie sanitarie. Sempre più importante diventerà l’aggiornamento tecnologico con corsi mirati a numero limitato di partecipanti. Grande novità, poi, sarà il simposio di management di cui daremo ampie anticipazioni prossimamente. Inoltre, si prevedono eventi culturali e sociali anche nell’area romana. Occorre sottolineare come nul- DATI CLINICI CONFERMANO L’EFFICACIA A LUNGO TERMINE DI ORAL-B® TRIUMPH® Oral-B® è la marca di spazzolini elettrici più utilizzata dai dentisti italiani. Oral-B® Triumph® ha dimostrato significativi benefici sulla salute gengivale in due studi a lungo termine1 Oral-B® è la marca di spazzolini elettrici più raccomandata dai dentisti nel mondo. Per ulteriori informazioni e per l’accesso ai dati contattare il numero 06.5097.2534. Riferimento: 1. Dati in archivio, P&G. © 2009 P&G P10655.1 IT P10655.1_GPS-JupiterIII_Ad_210x297_IT.indd 1 24/9/09 12:21:34 4 News e Commenti Anno VI n. 6 - Giugno 2010 Italian Edition Ricerca integrata Key-Stone fotografa lo stato di salute del dentale A Brugg molti sono gli appuntamento importanti cui è un “must” partecipare. Basta ricordare l’ormai tradizionale convegno sull’Odontoiatria essenziale che ha la magica virtù di radunare nella stessa sala i rappresentanti di numerosissime sigle, unite dalla solidarietà, ma divise dal “campanile” e dai vari modi di intendere l’aiuto agli altri. Se, invece, si vuole “tastare il polso” al dentale, conoscerne il trend, sapere dove sta andando, basta presenziare alla (ormai tradizionale anch’essa) “Analisi di Settore” che la Key-Stone, Istituto specializzato in salute e benessere, svolge in nome e per conto di Unidi, con occhio approfondito e “sintetico”, spaziando dall’alto (e da vicino) sulla filiera, per ricavarne un quadro che va oltre le aride cifre. Una panoramica statistica su quasi tutto lo scibile del dentale, talmente attesa e apprezzata che quel sabato 29 mattina, oltre ai giornalisti, c’erano tutti i componenti della filiera. Prescindendo dai committenti dell’indagine (Matteuzzi e Gamberini in prima fila), c’era schierato lo stato maggiore della nuova Dirigenza Andi (compreso l’ex presidente Callioni), i rappresentanti delle sigle odontotecniche (tra tutti il presidente Fenaodi, Ziliotti), a raccogliere da Roberto Rosso, patron della Key-Stone, la coordinate del dentale per il periodo 2005-2008. Rosso si è basato sulle risultanze di un’indagine compiuta su un campione rappresentativo di oltre 1000 dentisti, integrata da un’altra tra 650 laboratori odontotecnici e oltre 300 aziende, per sciorinare dati e cifre che fanno pensare. Dall’estesa ricerca emerge, infatti, che nel 2009 un milione di cittadini in meno è andato dal dentista, con un calo medio del 7% (negli ambulatori privati). È sceso in modo consistente il numero complessivo (16,5 milioni) di cittadini rivoltisi al dentista privato. Ossia, poco più di un terzo della popolazione adulta. Di conseguenza, c’è stata una riduzione dell’8% dei ricavi degli Studi, dovuto probabilmente al minor sviluppo di protesi, che più di tutte hanno sofferto la situazione congiunturale. La loro produzione è calata del 14% nel 2009, con una riduzione più marcata per quelle in ceramica (più costose). Il decremento risulta più marcato anche dal punto di vista geografico: in Meridione, dove si registra una crisi più profon- da, la diminuzione dei pazienti è del’11% e del 17% nelle protesi. Altra diversificazione: la riduzione ha toccato circa il 40% degli Studi dentistici e il 60% dei laboratori odontotecnici, e tra i primi sono i più piccoli (quelli monotematici, magari con una sola poltrona) a risentire il maggior calo (con il 15% di calo tra i pazienti). In parallelo i laboratori più piccoli scendono fino al 22%. Dai dati raccolti da Rosso, emerge inoltre prepotente un fenomeno, una tendenza, che non può lasciare alcun dubbio che la crisi esista, almeno fino allo scorso anno. Per la prima volta, infatti, un mercato da 1,1 miliardi di euro, quello dei prodotti e delle attrezzature a uso dentale, con circa 4000 addetti, ha risentito di una crisi. Non era mai accaduto che il mercato dei prodotti odontoiatrici subisse un calo, particolarmente marcato per prodotti odontotecnici (-9,5%,), consumo dei dentisti (-7%) e implantologia (-4,5%). Quindi, con un settore merceologico in recessione del 7%. Quel che stupisce l’osservatore è l’eterogeneità delle performance degli Studi – “Un chiaro segno”, dice il presidente di Key-Stone – che, in penden- za della crisi, non tutti i dentisti e gli odontotecnici han saputo riorganizzare in modo efficace. Un segnale, quindi, di scarso orientamento imprenditoriale da parte dei più anziani e delle micro strutture. “I primi dati 2010 – osserva tuttavia – sono di nuovo positivi, il che fa ben sperare per un recupero strutturale del mercato. Il vero problema rimane la scarsità di pazienti. C’è da auspicare che, insieme al recupero del mercato dell’industria e della distribuzione, i cittadini possano nuovamente dedicarsi alla cura del proprio sorriso e, soprattutto, della salute”. Al di là di una disanima tanto approfondita, e per alcuni versi sconfortante, c’è da registrare comunque la decisa voglia di combattere. “A febbraio – ha detto Ziliotti al termine della conferenza stampa – è nato un coordinamento tra le varie Organizzazioni di odontotecnici”, fatto assai significativo avendo sempre proceduto su strade diverse, mentre lo stesso Rosso ha annunciato un simposio dedicato al management dentale, già programmato per il prossimo 8 ottobre, in cui farà da moderatore. Il titolo è più che invitante: “L’odontoiatria italiana all’alba del nuovo decennio”, ma lo sono anche i protagonisti, perché interverrà anche Enrico Gherone. L’Unidi, “attenta non solo ai numeri e ai bilanci, ma anche al futuro” – così ha detto Matteuzzi – ha espresso subito la sua adesione, seguita dall’Andi e dagli odontotecnici, in vista di “un tavolo dentale comune”. News Internazionali Italian Edition 5 Anno VI n. 6 - Giugno 2010 A Glasgow, il World Dental Hygienist Award assegnato all’Istituto Stomatologico Tirreno Al Congresso mondiale organizzato dalla British Society di Igiene Dentale e Terapia (Bsdht), sotto l’egida della Federazione Internazionale di Igienisti dentali (Ifdh), che si terrà dall’1 al 3 luglio a Glasgow, in Scozia, all’équipe dell’Istituto Stomatologico Tirreno verrà assegnato il World Dental Hygienist Award. Massimo riconoscimento internazionale nel mondo dell’Igiene dentale nella categoria “Progetti”, il Premio, conferito anche ad altre due prestigiose istituzioni (la canadese British Columbia University e lo svedese Karolinska Institut) rappresenta una lampante conferma alla vocazione all’eccellenza dell’Istituto Tirreno, struttura di recente fondazione, ma che si è già imposta all’attenzione del mondo odontoiatrico per la qualità del suo reparto di Igiene dentale. Diretto da Annamaria Genovesi, nome storico in quest’ambito, ha elaborato infatti, con la collaborazione di Olivia Marchisio, dottoranda di ricerca, un progetto di prevenzione odontoiatrica condotto dal punto di vista clinico da Filippo Moggia (odontoiatra) e da Donatella Molinari (igienista), che presta attenzione alla prevenzione delle patologie orali e loro complicanze attraverso procedure di igiene orale ad personam applicate a pazienti particolari, i neurologici. Premesso che negli ultimi anni, un’assistenza rianimatoria sempre più efficace consente una maggior sopravvivenza a gravi lesioni cerebrali, la mancanza di coscienza e il prolungato allattamento causano, tuttavia, in tali pazienti un notevole scadimento delle condizioni di salute orale e la comparsa di complesse patologie stomatologiche. Per il loro trattamento opera, presso l’Ospedale della Versilia, un reparto di eccellenza (l’Unità Operativa Complessa di Riabilitazione) diretto da Alessandro Battaglia, che cura la formazione specifica a “questo tipo di malati”, avvalendosi della collaborazione del personale infermieristico e della famiglia, intesa come fondamentale risorsa terapeutica. L’Unità Operativa ha stabilito una stretta sinergia con l’Istituto Stomatologico Tirreno, coordinato da Ugo Covani, apprezzato docente di Malattie Odontostomatologiche all’Università di Pisa. A tale sinergia tra pubblico e privato risale, storicamente, l’assegnazione del prestigioso riconoscimento. A proposito di IFDH Probabilmente la conferenza più importante nel calendario odontoiatrico del 2010, questo simposio internazionale di grande rilievo – alla sua 18a edizione – porta a Glasgow autorevoli relatori provenienti da tutto il mondo. Il ricco programma offre più di 16 ore di Continuing Professional Development verificabili (e General CPD) su una vasta gamma di argomenti di interesse fondamentale per tutti i membri del team odontoiatrico. Con l’aggiunta di eventi culturali e di socializzazione, IFDH 2010 non è da perdere... La sede dell’evento è lo Scottish Exhibition & Conference Centre, sulle rive del fiume Clyde a Glasgow (Scozia). Ci saranno conferenze generiche del settore dentale, ma IFDH 2010 è l’unico simposio internazionale di quest’anno specificamente per igienisti e terapisti dentali! Per ulteriori informazioni: www.ifdh.org POLTIxDENTAL_TRIBUNE_210x297 26-05-2010 13:53 Pagina 1 LA PREVENZIONE contro virus, batteri, spore e funghi. Il vapore che disinfetta. Sani System Polti è un’apparecchiatura elettro-medicale per la sanificazione di alto livello in ambienti a rischio di contaminazione biologica (dispositivo medico di classe 2A destinato ad uso professionale). Emette vapore saturo secco surriscaldato ad alta temperatura fino a 180° in combinazione con il sanificante HPMed. Il sistema permette di abbattere in pochi secondi la carica batterica, fungina e virale delle superfici e tessuti su cui viene applicato. Ciò consente di ridurre rapidamente il rischio di infezioni crociate. Sani System Polti è stato sviluppato sulla base di studi condotti dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Pavia ed è stato successivamente sottoposto a numerosi test di laboratorio e studi clinici, sia in Italia che all’estero. Tali studi hanno dimostrato la sicurezza d’uso e l’efficacia di Sani System Polti, che consente di ottenere risultati notevolmente superiori rispetto ai metodi tradizionali di sanificazione ambientale (es. disinfettanti chimici). www.sanisystempolti.com PRENOTATE LA VOSTRA PROVA GRATUITA: [email protected] Via Ferloni 83 - 22070 Bulgarograsso (CO) - Italia - [email protected] TEL. 031 939 111 - 031 939 215 Politica Sanitaria 6 Anno VI n. 6 - Giugno 2010 Italian Edition La salute delle donne: paradigma dello stato di salute dell’intera popolazione Con questa dichiarazione, fatta all’indomani della sua nomina nel 2006 a direttore generale dell’OMS, la dottoressa Margaret Chan ha lanciato al mondo la sua sfida per una rivalutazione complessiva delle politiche sanitarie e sociali in tutte le aree del Pianeta. La salute delle donne, quindi, quale vero e proprio indice per misurare il livello di civiltà, democrazia e sviluppo di un Paese. In altri termini, le donne, il loro mondo, la loro vita e la loro salute sono veri e propri IUM MPOS 2010 “indicatori del benessere” di una società nel suo complesso. La disuguaglianza tra uomini e donne rispecchia infatti ancora oggi tutte le altre disuguaglianze, discriminazioni e oppressioni. Nel mondo, le donne sono ancora le più povere, le meno istruite, quelle con minor reddito e con minori diritti civili. E anche nel nostro Paese, nonostante la straordinaria crescita di soggettività e di protagonismo, la maggioranza delle donne resta esiliata dai luoghi decisionali delle istituzioni, del- re. b 2 otto E SY i l’1 e R in A im C R i di L BIO ngress ici. Palaco cn NOBE o e v t o e u i al n edici trovarc i per m Vieni a viste session e r p Sono NobelProcera Abutment personalizzati per una vasta gamma di sistemi implantari. o evidenza dal contesto in un caso specifico, marchi di fabbrica di Nobel Biocare. © Nobel Biocare Services AG, 2010. Tutti i diritti riservati. Nobel Biocare, il logo Nobel Biocare e tutti gli altri marchi di fabbrica sono, salvo diversa dichiarazione TM Abutment biocompatibili realizzati con tecnologia CAD/CAM in titanio e zirconio in 4 diverse tonalità. Il design personalizzato di un profilo di emergenza praticamente illimitato garantisce l’adattamento ideale dei tessuti molli. La progettazione personalizzata elimina le fasi di rifinitura in studio. Disponibili per tutti gli impianti Nobel Biocare e per i principali sistemi implantari. Provate il nuovo mondo dell’odontoiatria CAD/CAM di elevata precisione, rapida e conveniente. NobelProcera presenta la nuova generazione di abutment personalizzati in titanio e zirconio in diverse tonalità di colore. Gli abutment NobelProcera garantiscono una completa versatilità clinica per tutte le indicazioni: da casi di edentulia singola a totale. 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Le malattie per le quali le donne presentano una maggiore prevalenza rispetto agli uomini sono: le allergie (+ 8%), il diabete (+ 9%), la cataratta (+ 80%), l’ipertensione arteriosa (+ 30%), alcune malattie cardiache (+ 5%), tiroide (+ 500%), artrosi e artrite (+ 49%), osteoporosi (+ 736%), calcolosi (+ 31%), cefalea ed emicrania (+ 123%), depressione e ansietà (+ 138%), alzheimer (+ 100%). E inoltre, secondo le statistiche internazionali, la malattia cardiovascolare è il killer numero uno per la donna. Sebbene sia la prima causa di morte per le donne tra i 44 e i 59 anni, è sempre stata invece considerata una malattia maschile. Le patologie psichiche sono poi prevalenti e in crescita tra le donne. La depressione è la principale causa di disabilità delle donne tra i 15 e i 44 anni, la schizofrenia è sottostimata, le donne sono al primo posto nel consumo dei farmaci, ma sono poco rappresentate nei trials clinici o farmacologici. L’endometriosi ha un’incidenza nella popolazione femminile di circa il 10% e interessa circa il 30% delle donne infertili. È spesso sottovalutata e invalidante, provoca un grave stato di sofferenza psicofisica nella donna. Il suo costo sociale, per le sole giornate lavorative non effettuate, è stimato attorno ai 4 miliardi di euro. E, infine, il tumore alla mammella rappresenta ancora oggi la neoplasia più frequente e la causa di morte per tumore più importante per le donne. Nonostante il piano nazionale di prevenzione e l’organizzazione dei programmi di screening abbiano fatto raggiungere importanti risultati, ancora vi sono forti disuguaglianze territoriali tra Nord e Sud: nel Mezzogiorno, oltre il 60% delle donne risulta ancora privo di un’offerta di mammografia all’interno di programmi organizzati. 2.Perché occorre sviluppare la ricerca di genere E questo perché: • le donne consumano più farmaci degli uomini; • sono anche più soggette degli uomini alle reazioni avverse; • le donne sono da sempre paradossalmente sottorappresentate nei trials clinici (sperimentazioni), con il risultato che la donna consumatrice di farmaci è assimilata al maschio per quanto riguarda l’efficacia e le controindicazioni del farmaco. DT NB Abutm_Dentist_A4_IT RIM.indd 1 10-03-08 14.21.55 pagina 7 politica Sanitaria Italian Edition DT pagina 6 La ricerca di genere permetterebbe invece di segnalare le differenze di assimilazione e di risposta dell’organismo femminile rispetto a quello maschile. Queste differenze vanno studiate per i potenziali rischi, ma anche per i benefici diversi che si possono rilevare tra i generi. Ricordo qui alcuni esempi di recenti studi clinici particolarmente significativi che dimostrano l’utilità della ricerca di genere: • come la ricerca fatta per verificare l’effetto di un far- Giulio preti primo Membro onorario Ismr In riconoscimento della sua leadership, del suo pensiero utopistico e del suo impegno rivolto all’approccio interdisciplinare alla cura del paziente, Giulio Preti è stato insignito del titolo di primo Membro Onorario della Società Internazionale per la riabilitazione maxillo-facciale (Ismr). Storicamente, furono il docente e il suo staff a ospitare il primo Meeting dell’International Society for the Maxillofacial Rehabilitation, svoltosi in Europa. Nel 1998, al Lingotto di Torino, si svolse anche il Congresso Internazionale di Protesi maxillo-facciale e, fin dagli esordi della Società, “il professore – dice la motivazione – è stato un esempio per i suoi colleghi europei”. I suoi allievi di Genova e Torino hanno continuato a supportare la mission educativa della Società, sponsorizzando anche il recente Meeting svoltosi a Sestri Levante (foto) dal 19 al 22 maggio 2010. Per informazioni: International Society for Maxillofacial Rehabilitation 4425 - Cass Street, Suite A San Diego, CA E-mail: [email protected] www.ismr-org.com 7 Anno VI n. 6 - Giugno 2010 maco per il cuore (la digossina) sulla mortalità da scompenso cardiaco, che ha messo in luce un significativo aumento della mortalità nelle donne ma non negli uomini; • oppure le diverse reazioni che sono state registrate per un farmaco antidiabete (rosiglitazone), che nelle donne produce fratture degli arti superiori in percentuale tripla rispetto agli uomini; • e, di segno opposto, la ricerca fatta su un nuovo farmaco anti Aids (saquinavir), che ha permesso di scoprire che esso agisce meglio sulle donne che sugli uomini. Un orientamento, quello alla ricerca di genere, che va nella direzione auspicata dall’OMS, che ha sottolineato la necessità di sviluppare la medicina di genere in modo da ottimizzare così terapie e prevenzione rispetto al target femminile in cui è sempre più evidente che farmaci e patologie si comportano in modo differente rispetto al target maschile. 3. perché i medici devono esse- re formati sulla medicina di genere Dobbiamo infatti porci l’obiettivo di un avanzamento culturale nel mondo medico attivando e promuovendo specifici corsi di formazione sulle specificità della salute della donna, già a partire dal corso di laurea e poi nelle diverse specializzazioni. Emanuela Medi Per visionare il commento sul rapporto Oms-Salute donna, visita il sito www.dental-tribune.com 8 Medicina Legale Anno VI n. 6 - Giugno 2010 Qualche suggerimento per l’uso della certificazione odontoiatrica Il certificato medico-odontoiatrico è un atto scritto con il quale il sanitario dichiara conformi a verità (dichiarazione di conformità del vero) i fatti di natura tecnica riscontrati nell’esercizio della professione. Attestazione avente rilevanza giuridica nei confronti di terzi, è considerato vera e propria “scrittura privata” (art. 2702 c.c.) quand’è redatto da un esercente di un servizio di pubblica utilità, quale l’odontoiatra nell’esercizio libero-professionale mentre assurge ad atto pubblico (art. 2699 c.c.), se rilasciato da pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio. Il certificato, quindi, è la testimonianza scritta su fatti e comportamenti tecnicamente apprezzabili, la cui dimostrazione può produrre affermazione di particolari diritti soggettivi o determinare conseguenze per l’individuo o la collettività aventi rilevanza giuridica e/o amministrativa. Presuppone che i fatti costituenti l’oggetto della certificazione siano di competenza odontoiatrica e che il certificante li abbia accertati a causa e nell’esercizio della professione. Il medico/odontoiatra è tenuto a rilasciare al cittadino certificazioni relative al suo stato di salute con dati clinici direttamente constatati e/o oggettivamente documentati. È tenuto alla massima diligenza, alla più attenta registrazione dei dati e alla formulazione di giudizi obiettivi e scientificamente corretti (art. 24 del codice deontologico). I disturbi non obiettivabili Il problema delle diagnosi riferite dai pazienti è assai delicato. In effetti l’odontoiatra dovrebbe, in teoria, diagnosticare solo quanto da lui riscontrato. È però plausibile che alcuni brevi stati morbosi di elevata intensità inabilitante provochino disturbi non visibili o scomparsi alla visita: per es. una crisi d’emicrania a origine odontogena, una nevralgia, un dolore acuto ma transitorio. Anche in questi casi l’odontoiatra deve rilasciare il certificato perché, sebbene in presenza della più subiettiva delle infermità, non può escludere che essa sussista né contrastare o eludere l’interesse del paziente al certificato. In tal caso, deve certificare che il paziente “accusa” ovvero “riferisce” un disturbo: formula idonea a lasciare al paziente la responsabilità di quanto dice in merito a infermità non obiettivabili. Requisiti formali: redazionali obblighi Il certificato deve essere privo di cancellazioni o correzioni che possono far presumere alterazioni o contraffazioni. In caso di correzioni, devono essere indicate a chiare lettere e controfirmate dall’estensore. Inoltre deve essere redatto con grafia chiara e comprensibile che non dia luogo a equivoci. Non è necessario che il certificato sia scritto di pugno dall’odontoiatra, ma può essere scritto con qualsiasi mezzo, purché controfirmato; può anche essere dettato a un dipendente e poi firmato dal professionista. Assolutamente illegale, invece, la prassi inversa (firmare il ricettario in bianco perché sia riempito dal dipendente). Requisiti essenziali sostanziali: dati Il certificato deve riportare: a) il nome, il cognome, la qualifica e, eventualmente, la struttura sanitaria di appartenenza del certificatore; non è necessario che l’intestazione debba essere scritta a stampa, in quanto la legge non pone tale obbligo. I dati del professionista possono esservi riportati in qualsiasi modo, purché risulti certa l’autenticità dell’atto; b) le generalità del paziente o del richiedente; c) l’oggetto della certificazione: il contenuto tecnico è normalmente articolato in tre parti: 1) sintomatologia riferita dal paziente; 2) obiettività rilevata dal sanitario; 3) suo giudizio (diagnosi e prognosi); d)il luogo e la data di rilascio: la data del certificato deve essere sempre quella in cui il certificato viene redatto; in caso si riferisca a un periodo diverso, ciò deve essere espressamente menzionato; e) la firma dell’odontoiatra. Norme penali: falso materiale, falso ideologico L’art. 485 c.p. (falsità in scrittura privata) interessa maggiormente la professione odontoiatrica. Al proposito ricordiamo che: a) il falso materiale, in quanto esclude la genuinità del documento, può presentarsi in due forme: contraffazio- ne, si ha quando il documento è redatto da persona diversa da quella che appare esserne l’autore; alterazione, che si ha quando al documento, redatto da chi vi appare autore, siano state apportate modificazioni di qualsiasi specie (aggiunte, cancellature) successivamente alla redazione. La falsità materiale, dunque, riguarda in genere tre elementi: l’autore, la data e il luogo di formazione dell’atto; attiene alla struttura del documento; b)il falso ideologico, invece, si ha in ogni caso in cui il documento, non contraffatto né alterato, contiene dichiarazioni menzognere, cosa che il legislatore esprime con il termine “attesta falsamente”; la falsità ideologica, dunque, cade sulle attestazioni dell’autore: attiene al contenuto del documento. Gli errori Se l’odontoiatra commette un errore nel certificato, ma persuaso di essere nel vero e certificando conformemente alla propria convinzione, non può essere accusato di alcun reato, perché in questo caso il certifi- Bibliografia 1. FNOMCEO. “Guida all’Esercizio Professionale per i Medici-Chirurghi e gli Odontoiatri”. CG Edizioni Medico Scientifiche 2003. 2. T. Feola. “Responsabilità Legale del Medico di Medicina Generale” Minerva Medica Editore 1999. 3. M. Perelli, F. Ercolini, R. Mantovani.“Breve Guida per il Medico di Medicina Generale”. Media-Med Edizioni 2004. 4. M. Marin. “Certificazioni Mediche”; www.univadis.it 5. R. De Gobbi. Il certificato medico, la ricetta. 6. Daniele Zamperini. “Avvenire Medico”. Maggio 1999. 7. www.ordinemedicilatina.it cato non è falso, ma solo erroneo. Tuttavia, è una situazione che nella realtà può essere difficile da dimostrare. La stessa cosa dicasi quando l’odontoiatra ha sbagliato in buona fede la diagnosi. La falsità ideologica si riferisce ai fatti, non ai giudizi. Consenso - privacy La richiesta di un certificato sottintende già il consenso del paziente come giusta causa di rivelazione. Nondimeno l’odontoiatra deve certificare solo quanto è necessario rendere noto in base alla naturale destinazione dell’atto. Se il certificato è richiesto dal paziente e consegnato a lui direttamente, non si pongono problemi di riservatezza. Viceversa, se il certificato è consegnato a persona diversa dal richiedente, l’odontoiatra deve acquisire una delega scritta che lo autorizza a rilasciare il certificato nelle mani di un terzo. Considerazioni conclusive L’odontoiatra deve sempre essere consapevole che ogni suo atto, per quanto semplice e apparentemente banale, è carico di implicazioni giuridiche, amministrative e deontologiche. Quindi, prestare la massima attenzione e scrupolo in ogni momento dell’attività, anche nell’esecuzione di atti spesso banali come la redazione di certificati che, proprio perché molto frequenti, sono a più alto il rischio di disattenzioni o superficialità con risvolti anche essere legalmente pesanti. Mario Aversa Specialista medico-legale Odontoiatra Libero professionista in Salerno www.odontolex.it Medicina difensiva di fatto obbligatoria per legge “Sono sempre più frequenti le sentenze che condannano i medici per non aver prescritto esami clinici, utili solo in una minima percentuale di casi. Questo significa che la medicina difensiva è diventata, di fatto, obbligatoria per legge”, questo denuncia Maurizio Maggiorotti, presidente di AMAMI (Associazione per i Medici Accusati di Malpractice Ingiustamente), dal convegno “La professione sanitaria tra le attese dei cittadini e i timori dei professionisti” svoltosi ad Arezzo. Maggiorotti commenta così gli ultimi dati forniti dall’Ania (Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici) che parlano di un’esplosione delle denunce in Sanità – aumentate del 200% dal 1994 a oggi – e la dichiarazione di Giacomo Milillo, segretario nazionale della Fimmg (Federazione italiana medici di famiglia), secondo cui i motivi più frequenti che spingono i pazienti a fare causa al medico di famiglia sono “esami di controllo non prescritti, diagnosi errate e prescrizioni sbagliata di farmaci”. Per Maggiorotti, “la medicina difensiva, che obbliga i medici a prescrivere esami scarsamente utili, viene criticata astrattamente da chi non è esposto al quotidiano controllo della magistratura. Da una parte – spiega il presidente di AMAMI – si chiede ai medici di prescrivere solo ricoveri, esami e farmaci indispensabili, dall’altra, nei giudizi per malpractice, si condannano per omissione i medici che non hanno fatto la diagnosi più improbabile o non hanno prescritto esami di terzo livello. In questo stato di cose, prescrivere in eccesso diventa la routine! Grazie all’attenzione di questo Governo – conclude Maggiorotti – la nostra storica richiesta di prevedere un tentativo obbligatorio di conciliazione nelle cause per malpractice è stata ascoltata. Se lo sarà anche quella relativa al fondo vittime dell’alea terapeutica, è probabile che questo momento buio del rapporto medico-paziente diventi un ricordo del passato”. Case Report Italian Edition 9 Anno VI n. 6 - Giugno 2010 Un caso raro di tumore a cellule granulari del palato trattato con laser a diodo Simone Rania*, Giovanni Tosti**, Francesco Grazioli*** *Odontoiatra, specialista in Ortognatodonzia, Responsabile Servizio di Odontostomatologia Ospedale di Gallarate (VA) **Odontoiatra, libero professionista in Varese ***Dirigente medico U.O. Otorinolaringoiatria Ospedale di Gallarate (VA) Riassunto Scopo del lavoro. Lo scopo del presente lavoro è di valutare la possibilità di applicazione e �1�0�0 la predicibilità dell’utilizzo del laser a diodo per l’escissione di �9�5 un tumore benigno del palato. Materiali e Metodi. Per l’escissione del tumore �7è�5 stato utilizzato un laser a diodo dalla lunghezza d’onda di 915 nm in modalità di emissione continua �2�5 e fibra del diametro di 300 μm a contatto con la mucosa. È sta�5 to effettuato un prelievo bioptico iniziale e esami istologici �0 estemporanei al congelatore per verificare l’assenza di neoplasia lungo i margini di resezione. La paziente si è successivamente sottoposta a visite di controllo a 10, 30 e 60 giorni di distanza. Risultati e Conclusioni. Il laser a diodo 915 nm si è dimostrato uno strumento valido ed efficace per la gestione del caso clinico fornendo notevoli vantaggi sia durante l’intervento, sia nel decorso postoperatorio. La ridotta dose di anestetico locale con vasocostrittore infiltrata ha agevolato la gestione psicologica della paziente e l’individuazione clinica dei margini del tumore. L’intervento è stato eseguito in campo pulito, praticamente esangue e pertanto con ottima visibilità ed elevata compliance della paziente. L’effetto biostimolante del laser ha invece favorito una guarigione più rapida rispetto a un intervento condotto secondo metodiche tradizionali e ha creato i presupposti per un decorso postoperatorio meno traumatico. �1�0�0 �9�5 �7�5 �2�5 �5 �0 Parole chiave: tumore a cellule granulari, laser a diodo. Introduzione Il tumore a cellule granulari è una rara neoplasia benigna dei tessuti molli che in circa 1/3 dei casi interessa il distretto testacollo(1). Nella cavità orale la sede di presentazione più frequente è la lingua, ma possono essere interessate anche la mucosa buccale, il pavimento orale oppure il palato. Non sono noti i fattori eziologici, ma si pensa che origini �1�0�0 dalle cellule di Schwann. Il picco di incidenza si�9�5colloca tra i 40 e i 60 anni e le donne �5 sono più colpite degli �7uomini con un rapporto maschi/femmine di 1:2. Le lesioni possono essere sin(2) �2�5 gole o più raramente multiple , si presentano lisce in superfi�5 cie e di consistenza aumentata. L’epitelio di rivestimento può essere normocromico �0oppure lievemente più chiaro. DT �1�0�0 �9�5 �7�5 �2�5 �5 �0 pagina 10 �S�C�A�N�O�R�A��2�1�0��x��2�9�7 �l�u�n�e�d� � ��2�2��m�a�r�z�o��2�0�1�0��1�7�.�4�2�.�4�6 10 Case Report Anno VI n. 6 - Giugno 2010 Italian Edition Fig. 1 - Immagine preoperatoria che mostra la lesione rilevata presente sul palato, a livello retro incisivo sinistro. DT pagina 9 Il tumore si presenta duro al taglio, è poco demarcato e di colore dal giallo al crema. Il quadro istologico è patognomonico ed è caratterizzato da cellule eosinofile chiare con piccoli nuclei centrali scuri e abbondante citoplasma granulare. Le cellule possono essere poligonali o allungate e possiedono membrane poco demarcate, che appaiono pertanto come dei sincizi. Il tumore non è capsulato e tende a infiltrare i tessuti adiacenti, tipicamente il muscolo striato, e raggiungono la superficie dell’epitelio dove spesso formano piccole isole in corrispondenza delle papille. I granuli sono intensamente PAS positivi. Un aspetto caratteristico del tumore a cellule granulari è che in oltre il 30% dei casi l’epitelio sovrastante mostra una iperplasia pseudo-epiteliomatosa che può essere scambiata per quella tipica dei carcinomi. La lesione è uniformemente S-100 positiva. Le cellule inoltre possono esprimere: enolasi neurone-specifica, calretinina, PGP 9.5 e mostra una lieve positività dei granuli citoplasmatici per l’antigene legato ai lisosomi CD68(3). Dal punto di vista prognostico i tumori a cellule granulari hanno decorso benigno e solo raramente recidivano, anche dopo intervento conservativo. Solo approssimativamente nel 10% dei casi ha mostrato un comportamento aggressivo(2). Materiali e Metodi Si è presentata alla nostra attenzione una paziente di 39 anni in stato di buona salute generale, non fumatrice, con anamnesi patologica prossima e remota negative per patologie sistemiche rilevanti. La signora riferiva comparsa da qualche settimana di una lesione rilevata a livello retro incisivo, che causava un lieve disturbo a causa della compressione locale durante la masticazione. All’esame obiettivo era presente all’incirca in corrispondenza del distretto di innervazione del fascio vascolo nervoso naso-palatino una neoformazione rilevata, dalle dimensioni di circa 2x2 cm di diametro, con forma rotondeggiante e margini frastagliati (Fig. 1). L’aspetto macroscopico a bordi poco definiti e con una tendenza all’infiltrazione locale faceva supporre una natura neoplastica maligna. Pertanto è stato condotto un prelievo bioptico iniziale in previsione di un intervento successivo radicale. L’esame istologico relativo al frammento Fig. 2 - Cerchiaggio e delimitazione della lesione effettuato con la fibra a contatto della mucosa. prelevato deponeva per una diagnosi molto più favorevole. Si trattava infatti di una lesione del tutto benigna: un tumore a cellule granulari. Per l’escissione completa della lesione è stato utilizzato un laser a diodo della lunghezza d’onda di 915 nm (Lasemar900, Eufoton SRL) presso il reparto di Odontostomatologia dell’Ospedale di Gallarate (VA). È stato naturalmente previsto l’utilizzo di occhiali protettivi sia per la paziente, che per gli operatori durante l’utilizzo dell’apparecchiatura. Il followup di controllo prevedeva visite a distanza di 10, 30 e 60 giorni dalla data dell’intervento. Tecnica chirurgica L’intervento è stato condotto circa due settimane dopo la biopsia iniziale. Data la profondità della lesione, è stata utilizzata una minima dose di anestetico locale per infiltrazione a base di articaina 4% con adrenalina 1:100˙000. Il protocollo operativo prevedeva l’utilizzo dell’apparecchiatura laser a potenza di emissione di 3,2 W, in modalità continua e con la fibra ottica a contatto con la superficie della lesione. La sonda utilizzata aveva un diametro di 300 μm ed è stata attivata azionandola al di sopra di una normale cartina di articolazione blu. Sono stati inizialmente delimitati i margini di resezione del tumore con l’utilizzo della fibra in modo piuttosto ampio, affinché questi fossero in tessuto sano (Fig. 2). Successivamente, con l’ausilio di scollatori e pinzette chirurgiche, ci si è approfonditi fino a delimitare un piano di clivaggio che poggiasse sulla lamina dura del palato. In virtù delle ottime proprietà di taglio e coagulazione del laser a diodo, è stato possibile condurre l’intervento con un campo operatorio pulito, quasi completamente esangue e, quindi, con un’ottima visibilità del campo operatorio. Per assicurarci di essere stati radicali nell’escissione del tumore, sono stati effettuati due esami istologici estemporanei al criostato che hanno confermato l’assenza di neoplasia nei lembi di mucosa relativi ai margini. Nell’impossibilità di ottenere una guarigione per prima intenzione, nonostante il laser abbia consentito di portare a termine l’intervento in una condizione di quasi totale assenza di sanguinamento; per migliorare il decorso postoperatorio della paziente si è deciso di effettuare un riempimento della cavità residua con spugnette di collagene e di mantenerle in sede attraverso una sutura sospesa che formasse una sorta di trama di sostegno per le stesse. L’esame istologico definitivo ha confermato la diagnosi precedente. Si trattava di un quadro istologico di tumore a cellule granulari atipico, caratterizzato da mucosa con iperplasia pseudo-epiteliomatosa dell’epitelio di rivestimento e con sottostante proliferazione di cellule prevalentemente a morfologia fusata, con citoplasma ampio e granuloso (PAS+) e nucleo fusato non atipico (Fig. 4). Le cellule erano intensamente S-100 e CD68 positive e l’attività proliferativa valutata con anticorpo Ki67 era presente in circa il 3% delle stesse (Fig. 5). Risultati e Conclusioni La paziente si è presentata alle successive visite di controllo a 10, 30 e 60 giorni. Già al momento di rimuovere la sutura (10 giorni dopo), la ferita si presentava di un colorito roseo, senza evidenti segni di infiammazione e con Fig. 3 - Guarigione a 60 giorni. tutti i parametri che facevano presupporre un’ottima guarigione per seconda intenzione. La paziente ci ha riferito di non aver provato dolore, né durante l’intervento, né nei giorni successivi e di essere riuscita ad alimentarsi senza difficoltà. Non si sono presentati edema e sanguinamento. A due mesi di distanza uno strato di mucosa in via di formazione ricopriva la sede interessata dall’escissione e clinicamente non erano presenti segni di recidiva locale della neoplasia (Fig. 3). Pertanto il laser a diodo 915 nm si è dimostrato essere uno strumento valido ed efficace per la gestione del caso clinico fornendo notevoli e indubbi vantaggi sia durante l’intervento sia nel decorso postoperatorio. Innanzitutto, è stato possibile effettuare l’escissione utilizzando una dose minima di anestetico locale, e questo ha agevolato non solo la gestione psicologica della paziente, ma anche la perfetta individuazione clinica dei margini del tumore, in quanto la ridot- Fig. 4 - Quadro istologico compatibile con tumore a cellule granulari. ta dose di anestetico locale con vaso costrittore infiltrato non ha alterato in maniera significativa il colorito della mucosa. L’intervento è stato eseguito in campo pulito e praticamente esangue e, quindi, con ottima visibilità ed elevata compliance della paziente. L’effetto biostimolante del laser ha invece favorito una guarigione più rapida rispetto a un intervento condotto secondo metodiche tradizionali e ha creato i presupposti per un decorso postoperatorio meno traumatico. Unico vero aspetto a cui prestare attenzione è invece relativo alla possibilità di creare artefatti da ipertermia che potrebbero condizionare in modo importante la possibilità di lettura e interpretazione dei preparati istologici. È consigliabile, pertanto, laddove fosse necessaria una verifica istologica della completa escissione del tumore, adottare margini di resezione leggermente più ampi, affinché si possa stabilire con certezza la presenza di un margine in tessuto privo di neoplasia. Concludendo, il tumore a cellule granulari rappresenta una neoplasia a decorso benigno che può interessare il distretto orale. La sede più frequente di presentazione è la lingua, ma non vanno escluse altre possibili sedi di insorgenza, quali ad esempio il palato. Dato che l’aspetto clinico può simulare quello di un carcinoma, è necessario condurre un prelievo bioptico e quindi formulare una diagnosi precisa prima di effettuare l’escissione completa. Tale intervento conclusivo può essere condotto in maniera eccellente utilizzando una apparecchiatura laser a diodo della lunghezza d’onda di 915 nm con indubbi vantaggi sia per l’operatore sia per il paziente, tanto da rappresentare una metodica di elezione per il trattamento di tali neoplasie benigne della cavità orale. Bibliografia Fig. 5 - Intensa e diffusa positività alla proteina S-100. 1. Boulos R, Marsot-Dupuch K, De Saint-Maur P, Meyer B, Tran Ba Huy P. Granular Cell Tumor of the Palate: A Case Report. AJNR Am J Neuroradiol 2002 May;23(5):850-4. 2. Collins BM, Jones AC. Multiple granular cell tumors of the oral cavity. Int J Oral Maxillofac Surg 1995;53:707711. 3. Barnes L, Eveson JW, Reichart P, Sidransky D. WHO Classification of Tumours, Volume 9; 2005. Anno IV n. 1 Giugno 2010 Supplemento n.1 di Dental Tribune Italian Edition Anno VI, n. 6 - Giugno 2010 Case Report GESTIONE DEI MOLARI SUPERIORI Un caso clinico che presenta le fasi da eseguire quando si affronta il sistema canalare dei primi molari superiori, che si distinguono per la complessa morfologia, al fine di massimizzare la sua disinfezione e bonifica. > pagina 6 Ricerca & pratica Trends CORROSIONE GALVANICA DI STRUMENTI IN NICHEL-T ITANIO TRATTAMENTO DEL “DENS IN DENTE” Un lungo contatto dell’ipoclorito di sodio con strumenti endodontici in Ni-Ti, tenderebbe a comportare un marcato effetto corrosivo, con diminuzione della resistenza di tali strumenti. > pagina 7 Il dens in dente è una patologia dentale, classificata come anomalia di sviluppo, che porta alla formazione di un dente rudimentale all’interno di un dente regolare o soprannumerario. > pagina 9 Annual Meeting AAE a San Diego Sono stati circa 4000 i partecipanti all’Annual Meeting dell’American Association of Endodontics tenutosi nella soleggiata San Diego dal 14 al 17 aprile. Il tema principale del meeting, la cui durata quest’anno è stata di quattro giorni interi, è stato quello dell’“Accesso all’apice, formazione e trattamento” e ha offerto agli specialisti in endodonzia 232 ore C.E. in 120 corsi. Associazione Americana degli Endodontisti ha tenuto il suo meeting Oltre alle diverse oppor- L’ annuale dal 14 al 17 aprile (foto/Sierra Rendon). tunità di apprendimento e formazione, numerosi espositori hanno presentato, in riato. Un recente sondaggio Formazione Altri workshop hanno prooccasione del meeting, i pro- tra i membri AAE ha rilevato dotti più nuovi e innovativi che gli endodontisti eseguo- posto esercitazioni pratiche di no ogni anno una media di diversi ambiti, tra cui la microsul mercato. Di seguito, alcuni momenti 10 trattamenti canalari gra- chirurgia, le tecniche di sutura, tuitamente”. I pazienti sono la rigenerazione, i protocolli di rilevanti dell’evento. stati preselezionati dalle clini- pulizia e sagomatura, impianti, che dentali locali e trattati da CPR e tecniche di pronto socAccesso al progetto Cura L’AAE, con il supporto della endodontisti volontari, auto- corso, cura manuale e ri-tratHenry Shein Dental / Henry rizzati a esercitare in Califor- tamento. Endodontisti di ogni Shein Cares, ha organizzato nia, e da endodontisti residenti livello hanno così potuto sceil primo progetto di “Accesso dell’University of Southern gliere i corsi formativi più adatti alla Cura” presso il San Diego California nella Clinica Den- alle loro necessità, con una faciConvention Center il 17 aprile. tale Mobile della USC. I piani le guida d’accesso alle sessioni In concomitanza con l’ultimo di trattamento accompagnati di interesse per “Educatori”, giorno dell’Annual Meeting, dalle radiografie saranno resi “Residenti e nuovi professiol’associazione ha voluto dimo- alle cliniche di riferimento per nisti” e “Team endodontico”. strare l’importante ruolo che gli le cure di follow-up. Aspetti sociali endodontisti rivestono all’inIn risposta alle richieste dei terno del team odontoiatrico, Chirurgia dal vivo fornendo trattamenti endodonUn’altra novità dell’AAE propri membri, la AAE si è tici a pazienti meno abbienti Annual Meeting sono state impegnata a fornire un’ampia della comunità di San Diego. le procedure di chirurgia dal varietà di luoghi d’incontro e “Il benessere dei pazienti vivo, organizzate in uno sce- di svago. L’organizzazione ha è lo scopo di ogni trattamen- nario teatrale e facenti parte quindi previsto: una serata to dentale e dovremmo fare del Master Clinician Series. di divertimento per la famiogni sforzo per fornire eccel- I partecipanti hanno potuto glia, un programma di fitness, lenti cure endodontiche per assistere a chiari esempi di eventi con l’autore best-seller aiutare i pazienti a conser- microchirurgia e innesto, chi- Cris Crowley (Younger Next vare i loro denti naturali per rurgia apicale guidata da TC, Year) e il celebre commediantutta la vita”, ha affermato chirurgia palatale periradico- te Jay Leno all’Evento con il Gerard Glickman, presidente lare e di ri-trattamento endo- Presidente. della AAE. dontico non chirurgico. “In tutta la nazione, più I dottori L. Stephen Bucha- Eventi futuri dell’80% dei membri AAE nan, Mahamoud Torabinejad, Segnatevi fin d’ora la data del sono impegnati a fare la dif- Wyatt. D. Simons e Garrett prossimo Annual Meeting, che ferenza nelle loro comunità, M. Guess sono stati i clinici di si terrà a San Antonio, Texas, fornendo servizi di volonta- riferimento di questa sessione. dal 13 al 16 aprile 2011. Chirurgia endodontica guidata da TC San Diego, Usa: La prima dimostrazione dal vivo di un’innovativa procedura di chirurgia endodontica è stata presentata all’annuale sessione scientifica della American Association of Endodontists. Eseguita dal Dr. L. Stephen Buchanan, la procedura sperimentale – chirurgia endodontica guidata da TC (GES) – ha impiegato il software di pianificazione del trattamento chirurgico SimPlant® per eseguire il percorso ideale alla radice MB malata e all’osso del primo molare superiore mediante la realizzazione digitale di una mascherina di fre- L. Stephen Buchanan. satura SimPlant per trasferire il trattamento pianificato al computer nella cavità orale del paziente. Questo software di chirurgia guidata viene utilizzato con successo da diversi anni nei trattamenti di implantologia, ma finora non era mai stato utilizzato in endodonzia. Questa presentazione si è tenuta venerdì 16 aprile. Il dr. Buchanan ha affermato che ha preso confidenza con il concetto di chirurgia guidata mentre stava approfondendo le tecniche implantari. ET pagina 4 TECNICHE DI MEDICINA ESTETICA DEL VISO Autori: Ezio Costa Alessio Redaelli In questa collana verranno illustrate: modalità di utilizzo, profondità e zone di iniezione e le tecniche per avere i migliori risultati. Per la parte pratica, questo volume dà la possibilità di valutare anamnesi, analisi facciale e piano di trattamento di quattro pazienti. Seguirà, per ognuno dei casi, la dimostrazione accurata di ogni fase terapeutica con immagini video. L’intenzione è quella di dare un facile supporto pratico e consultativo. DURATA: 80 minuti ca. IN OMAGGIO IL CD HEART BEAT OF FE RT VA LID A FIN A O A ES AURIM EN TO SC OR TE Per ordini e info: 011 0463350 / www.tueor.com PER UNA NUOVA ATMOSFERA NEL TUO STUDIO 2 AAE Annual Meeting Anno IV n. 1 - Giugno 2010 Italian Edition San Diego - LXVII Congresso dell’American Association of Endodontists Nei giorni 14-17 aprile 2010 si è svolto a San Diego il congresso annuale dell’American Association of Endodontists, l’associazione degli endodontisti americani che vede la partecipazione di colleghi provenienti da tutte le parti del mondo. Tantissimi i temi trattati nei 4 giorni del congresso ma, tra quelli più attuali e maggiormente seguiti, sicuramente è stato la cone-beam tomography, argomento con il quale si è aperto il congresso nella mattinata di mercoledì con la brillante relazione della nostra Elisabetta Cotti. La prof.ssa Cotti ha infatti illustrato i sistemi più all’avanguardia nel campo della radiologia diagnostica, come la “computerized tomography”, la “cone-beam tomography” e la “real time echotomography”. Nei giorni seguenti l’argomento è stato ampiamente trattato anche da altri relatori, come Martin Levin, Jean-Yves Cochet, Ove Peters con la moglie Christine, e il dr. Buchanan che ha eseguito un intervento dal vivo di apicectomia sulla radice mesiovestibolare di un molare superiore, intervento eseguito sotto la guida della tomografia computerizzata, la stessa usata in implantologia. Infine, sempre in tema di “cone-beam computed tomography”, il dr. Wyatt Simons ha eseguito dal vivo, nel corso della “Master Clinician Session”, un interessante ritrattamento di un molare superiore, dal disassembly alla preparazione e otturazione con la tecnica di Schilder dei quattro canali, il tutto sotto la guida della tomografia computerizzata. È stato così possibile apprezzare dal vivo e in tempo reale gli enormi vantaggi che derivano da questa nuova tecnologia, che consente di fare diagnosi e quindi terapie estremamente più precise rispetto a quelle basate sui soli esami radiografici bidimensionali. Oltre alla prof.ssa Cotti, il congresso ha visto la partecipazione attiva anche di altri relatori italiani, come il dr. Gabriele Pecora che ha parlato del ruolo del seno mascellare nella microchirurgia, il dr. Filippo Santarcangelo che ha illustrato i benefici dell’utilizzo della “pressione apicale negativa” nell’irrigazione e quindi nella disinfezione del sistema canalare e, infine, il mio intervento personale [il dr. Arnaldo Castellucci, NdR] che ha presentato la risoluzione di casi limite, una volta giudicati come “endodonzia eroica”, con controlli a 11 anni. Ovviamente non sono mancate interessanti relazioni sulla microchirurgia (interessanti le relazioni del dr. Torabinejad e del dr. Allam sulla chirurgia apicale della radice palatina eseguita attraverso il seno mascellare), sulla irrigazione, sui nuovi strumenti in NiTi, sulla preparazione del “glide path” meccanico, sulle diverse tecniche di otturazione, sulla rivascolarizzazione, sui ritrattamenti ecc. C’era veramente l’imbarazzo della scelta ed è stato un pecca- to non poter seguire tutto, visto che le numerosissime relazioni si svolgono in contemporanea nelle varie sale. A onor del vero, però, se da una parte si va sempre con piacere ad ascoltare grossi nomi stranieri che ci tengono aggiornati sulle ultime novità e sugli ultimi risultati delle loro ricerche, dall’altra capita anche di andare a sentire relatori che da anni ormai imperversano nelle loro (ahimè) errate convinzioni. Mi riferisco alla relazione del dr. Richard Walton, che continua a insistere sull’otturazione corta anche di tre millimetri, ignorando i quintali di letteratura che riconoscono nella mancanza di sigillo “apicale” l’unica causa di insuccesso in endodonzia, e che mostrando una radiografia di un incisivo laterale superiore, dove anche un cieco avrebbe riconosciuto il trasporto del forame apicale, ha identificato il piccolo sbuffo di cemento come causa dell’insuccesso. Ancora non si è capito che la causa del fallimento sta nella sovrastrumentazione che ha portato al trasporto apicale e quindi alla fuoriuscita di materiale oltre apice senza peraltro riuscire a sigillare il sistema canalare. In conclusione, i relatori italiani sono stati tutti apprezzatissimi e applauditi e possiamo concludere che per fare della bellissima endodonzia non è necessario essere di madre lingua inglese… Arnaldo Castellucci L’ingresso della mostra merceologica del congresso. Da sinistra, Filippo Santarcangelo, Arnaldo Castellucci, l’ultra ottantenne John Ingle, Eric Herbranson, Wyatt Simons e John Schoeffel. Da sinistra, Oscar Pietro Carli, Giulia Carli, Arnaldo Castellucci, Christine Peters, Ove Peters, Carlo Tocchio e Filippo Santarcangelo. International Imprint Licensing by Dental Tribune International Publisher Group Editor Managing Editor DT Asia Pacific Editorial Assistants Copy editor Daniel Zimmermann [email protected] +49 341 48 474 107 International Editorial Board Dr. Nasser Barghi, Ceramics, USA Dr. Karl Behr, Endodontics, Germany Dr. George Freedman, Esthetics, Canada Dr. Howard Glazer, Cariology, USA Prof. Dr. I. Krejci, Conservative Dentistry, Switzerland Dr. Edward Lynch, Restorative, Ireland Dr. Ziv Mazor, Implantology, Israel Prof. Dr Georg Meyer, Restorative, Germany Prof. Dr Rudolph Slavicek, Function, Austria Dr. Marius Steigmann, Implantology, Germany Torsten Oemus Claudia Salwiczek [email protected] Sabrina Raaff Hans Motschmann Publisher/President/CEO VP Sales & Marketing Director of Finance & Controlling Marketing & Sales Services License Inquiries Accounting Business Development Manager Executive Producer Production & Ad Disposition Project Manager Online Designer Torsten Oemus Peter Witteczek Dan Wunderlich Nadine Parczyk Jörg Warschat Manuela Hunger Bernhard Moldenhauer Gernot Meyer Jens Lindenhain Alexander Witteczek Franziska Dachsel Editore TU.E.OR. Srl - Corso Sebastopoli, 225 - 10137 Torino Tel.+39.011.04.63.350 - fax +39.011.197.15.882 www.tueor.it - [email protected] Supplemento n. 1 di Dental Tribune Italian Edition Anno VI n. 6, giugno 2010 Registrazione Tribunale di Torino n. 5892 del 12/07/2005 Amministratore Patrizia Gatto [email protected] Direzione scientifica Arnaldo Castellucci Comitato scientifico Maria Giovanna Barboni, Elio Berutti, Antonio Bonaccorso, Giuseppe Cantatore, Giacomo Cavalleri, Massimo Gagliani, Gianluca Gambarini, Fabio Gorni, Marco Martignoni, Damiano Pasqualini, Sandro Rengo, Maria Teresa Sberna, Luigi Scagnoli, Silvio Taschieri Traduzioni scientifiche Cristina Rodighiero Coordinamento editoriale Cristiana Ferrari - [email protected] Direttore responsabile Massimo Boccaletti © 2010, Dental Tribune International GmbH. All rights reserved. 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Glickman, Past President AAE. “I servizi da noi forniti potranno aiutare questi pazienti a mantenere i propri denti naturali per tutta la vita”. Il dottor Glickman è stato la forza trainante di questo progetto di “Accesso alle cure”, concependo l’idea come parte dell’impegno dell’associazione a educare e servire tutti i pazienti e migliorare un accesso globale di alta qualità alle cure dentistiche. “È stato fantastico”, ha detto la paziente Alisa Norrup dopo la sua otturazione canalare. “Non ho sentito alcun dolore... pensavo mi avrebbero fatto male, ma non è successo”. Anche Chrystal Stroud ha subito la stessa operazione e ha ammesso di essere stata in ansia, ma ha confermato di essersi sentita molto meglio dopo aver incontrato il suo endodontista. “È stato così gentile e professionale, e prima di iniziare mi ha spiegato esattamente ciò che avrebbe fatto, così ero già preparata”, ha detto. “Pensavo che avrei sentito dolore, ma alla fine mi sono ricreduta”. I pazienti trattati grazie al programma di accesso alle cure sono stati preselezionati dalle cliniche mediche di tutta l’area di San Diego. Sono stati poi ricondotti agli ambulatori per il lavoro di ricostruzione e assistenza. “È bello sapere che ci sono organizzazioni come l’AAE, disposte ad aiutare le persone come me in questo difficile momento economico”, ha detto la paziente Katrina Leffingwell. “Senza questo programma, non sarei stata in grado di permettermi un tale trattamento”. “In quanto specialità, dobbiamo essere impegnati nell’assistenza alle persone che non possono permettersi cure endodontiche”, ha detto Glickman. “Il primo progetto AAE di accesso alle cure è un esempio molto efficace di ciò che i nostri membri possono fare, ma rimane la necessità che tutti i dentisti continuino a prevedere cure gratuite per prolungare l’accessibilità per tutto l’anno”. Circa 40 membri AAE, tra docenti e iscritti della Scuola di Odontoiatria della University of Southern California hanno partecipato all’evento giornaliero, che ha ricevuto il sostegno dell’Henry Schein Denatl/ Henry Schein Cares. Jennifer Gibson è coordinatore Ufficio Stampa per l’AAE. Editing di Fred Michmershuizen, DTA Gli organizzatori del progetto: Thomas A. Levy, a sinistra, direttore del programma universitario di endodonzia alla USC School of Dentistry; Gerald N. Glickman, AAE Past Presidente; Alan H. Gluskin, professore e presidente del dipartimento di endodonzia presso l’Università della Pacific School of Dentistry; Marjorie Domingo, direttore della USC Mobile Clinic; Santosh Sundaresan, assistente professore USC della clinica odontoiatrica (DTI/ Photo AAE). NEW ™ ACCESS THE INACCESSIBLE LAMPADA A LED PER LA FOTOPOLIMERIZZAZIONE Ampio spettro d’assorbimento [395-480nm]: per TUTTI i materiali dentali fotosensibili Tre programmi [Standard, High e Xtra Power]: tre differenti tempi di polimerizzazione e tre diverse intensità Piccola e leggera VALO Lampade convenzionali www.valo-led.com Fascio di luce collimato Vanguard: Any other Light is Obsolete! VALO Lampade convenzionali Profilo basso Numero Verde 800 830 715 Ultradent Italia Srl - Viale Italia, 52 – 20094 Corsico (MI) [email protected] – www.ultradent.com – www.ultradent.it 210X297 Valo dental.indd 1 23-02-2010 10:08:20 4 AAE Annual Meeting Anno IV n. 1 - Giugno 2010 Italian Edition La AAE ospita la prima dimostrazione dal vivo della chirurgia endodontica guidata da TC ET avuto coraggio a mostrare una procedura sperimentale di fronte ai colleghi e, secondariamente, che la chirurgia endodontica guidata sembra avere diversi potenziali vantaggi. Cosa succederà ora per il dr. Buchanan e il team di ingegneri della Materialise? I prossimi 6-12 mesi saranno utilizzati per pianificare trattamenti ed eseguire centinaia di procedure necessarie per far sì che questa tecnica possa essere utilizzata con successo nella clinica endodontica, nonché mettere pagina 1 Il suo amico, il defunto dr. David Rosenberg, a cui ha dedicato questa procedura, gli ha insegnato come le mascherine chirurgiche possono migliorare notevolmente la velocità chirurgica e la precisione durante il posizionamento di un impianto; così, quando uno studente dell’Ucla gli chiese se le mascherine realizzate sulla base della TC potevano essere utilizzate anche nei trattamenti endodontici, egli affermò che il suo intero concetto di chirurgia endodontica cambiò. In modo sorprendente, a seguito di una ricerca in letteratura, il dr. Buchanan trovò che questo concetto era già stato reso noto nel 2007(1). Per le diverse centinaia di endodontisti che hanno assistito alla dimostrazione dal vivo, è risultato chiaro che questa non è ancora una procedura così efficiente. Il suo potenziale, comunque, è evidente. Forse, la parte più dispendiosa della procedura, in termini di tempo, è il posizionamento di un dispositivo di retrazione fissato mediante vite di sua ideazione, ma una volta che le due viti ossee da 1.5 mm sono state fissate, la retrazione della mucosa sopra al sito chirurgico non ha più richiesto alcun sforzo da parte di Buchanan. Egli ha notato che una retrazione del tessuto non corretta è probabilmente la barriera più grande che impedisce di abbreviare notevolmente i tempi chirurgici, e questo aspetto della chirurgia endodontica guidata è ovviamente ancora in via di sviluppo. Nonostante la sfida dell’applicazione di un dispositivo di retrazione e la gestione di un significativo sanguinamento (il paziente aveva la pressione alta), la fresatura attraverso la guida, fino alla lunghezza, con frese da 2, 3, 4 e 5 mm, è stata molto lineare. Dopo aver rimosso la mascherina chirurgica, Buchanan ha acquisito una micro immagine a specchio attraverso il foro da 5 mm eseguito con le frese – che mostrava la radice MB perfettamente tagliata con il canale MB1 precedentemente trattato bisezionato; al di là di questo, verso l’aspetto palatale, vi era l’istmo scuro che portava direttamente al canale MB2 precedentemente non trattato. Successivamente, ha negoziato e allargato il canale MB2 attraverso la radice su cui era stata eseguita la resezione mediante strumenti rotanti in NiTi con conicità .04 nelle dimensioni 15-40. Ha affermato che la limitazione alla conicità .04 ha ridotto l’accumulo di fatica ciclica causata dalla flessione degli strumenti vicino alla superficie radicolare tagliata, permettendogli di tagliare un diametro maggiore di preparazione all’estensione coronale del canale di quello che sarebbe stato possibile con strumenti con conicità maggiore. L’otturazione di questo canale a punto progetti di ricerca su base universitaria per portare la chirurgia guidata endodontica all’attenzione della letteratura. A questo punto, il dr. Buchanan ha affermato: “Il progetto che è stato avviato ci porterà a passare da un modo affascinante, ma lento, di eseguire la chirurgia endodontica a una procedura elegante che sia molto più veloce, più precisa e che richieda un addestramento inferiore rispetto ai metodi tradizionali”. Sierra Rendon, DTA Contatti Il dr. L. Stephen Buchanan, DDS, FICD, FACD, è diplomato all’American Board of Endodontics ed è professore clinico, assistente dei programmi post-graduate in endodonzia presso Usc e Ucla. Esercita la libera professione, limitata all’endodonzia, a Santa Barbara, California, ed è il fondatore del Dental Education Laboratories, un centro di formazione pratico dove odontoiatri generici ed endodontisti possono migliorare le loro conoscenze nell’ambito delle nuove tecnologie endodontiche e implantari. Può essere contattato tramite il Dental Education Laboratories: www.endobuchanan.com. Foto/Su gentile concessione del dr. Buchanan. ha presentato alcune difficoltà in più; comunque, Buchanan è stato in grado di eseguirla con una siringa a pressione riempita di Cavit rosa e un ago da 27-gauge, con il risultato di un’otturazione densa fino alla camera pulpare. Buchanan solitamente utilizza il Cavit perché: a)indurisce in presenza di umidità; b)sigilla contro le infiltrazione altrettanto bene dell’MTA; c)la sua viscosità permette di siringare il prodotto anche a distanza dall’estremità dell’ago. Un’alternativa che sta sperimentando è l’otturazione dei canali strumentati apicalmente con otturatori di tipo carrier. Nonostante i primi risultati sembrino positivi (eccellente otturazione in minor tempo e con meno stress), ha scelto di utilizzare la tecnica più familiare (forse per l’ultima volta). Dopo l’otturazione del canale MB2, Buchanan ha illustrato le sue nuove punte ultrasoniche, che egli definisce “Isthmus Hatchet” (IH). Lunghe 3 mm, con diametro 0.4 mm, angoli acuti su ciascuna estremità, la punta IH (Spartan) cade letteralmente nella radice attraverso il centro dell’istmo, con il risultato di una retro-preparazione a pareti dritte e molto lisce. Il sigillo retro apicale è stato effettuato con ProRoot MTA grigio (Dentsply Tulsa) perché il dr. Buchanan preferisce le sue caratteristiche di lavorabilità rispetto all’MTA bianco usato nelle aree estetiche. L’MTA è stato applicato con i condensatori/carrier MTA di Tulsa’s MTA in quantità di 5-6 ed è stato condensato con un hatchet plugger (HP) adatto alla preparazione, eseguita con la punta IH. Una radiografia convenzionale digitale ha confermato la retro otturazione densa. Il lembo minimamente invasivo è stato suturato con quattro suture Supramid 5-0. Successivamente, è stata eseguita una TC scan con una macchina TC cone-beam J. Morita Veraviewepocs 3D e CT, che mostrava il risultato finale del canale MB2 e della preparazione apicale, otturati in modo completo e compatto. Quando ai partecipanti è stato chiesto cosa ne pensassero di questa nuova procedura di chirurgia endodontica guidata, la risposta più comune è stata che, prima di tutto, Buchanan aveva Bibliografia 1. Pinsky H, Champleboux G, Sarment D. Periapical Surgery Using CAD/CAM Guidance: Preclinical Results. J Endod 2007; 33:148-151. Settimana di informazione sulla cura canalare per sfatare un mito Chicago/New York, Usa: Tutti conoscono le barzellette, gli aneddoti e il confronto con le cose spiacevoli. Non c’è niente di peggio – secondo la percezione popolare – che doversi sottoporre a una cura canalare (eccetto, forse, un’audizione IRS). Questo è il motivo per cui ogni anno, in questo periodo, l’American Association of Endodontists (AAE) promuove “la settimana di informazione sulla cura canalare”. L’idea dietro all’evento, secondo l’AAE, è quella di sfatare gli ormai consolidati miti riguardo alla cura canalare e incrementare la consapevolezza, da parte del pubblico, del fatto che si tratta di una procedura virtualmente indolore. La settimana si propone anche di evidenziare l’importanza dell’endodonzia e del ruolo degli endodontisti. Quest’anno, in particolare, la AAE vuole utilizzare “la settimana di informazione sulla cura canalare” per aiutare a incoraggiare gli odontoiatri generici a inviare più casi agli endodontisti e aiutare i pazienti a prendere decisioni più informate sull’opportunità di consultare uno specialista. ET pagina 5 AAE Annual Meeting Italian Edition ET pagina 4 “Grazie all’uso di tecnologie avanzate e all’esperienza nell’esecuzione dell’anestesia, gli endodontisti eseguono trattamenti canalari praticamente indolori e che durano per tutta la vita”, afferma il dottor Gerald N. Glickman, presidente dell’AAE. Glickman afferma che i pazienti che necessitano di una terapia endodontica dovrebbero chiedere a un odontoiatra generico quali sono i vantaggi del rivolgersi a un endodontista, anche nel caso in cui il dentista generico non raccomandi uno specialista. Dopo tutto, sottolinea la AAE, in presenza di diverse malattie, i medici di famiglia inviano i pazienti dal cardiologo se hanno problemi di cuore o dal podologo in caso di problemi ai piedi, e così via per tutti gli specialisti. Invece, secondo una recente ricerca dell’AAE, in odontoiatria i professionisti generici mandano meno della metà dei pazienti che hanno bisogno di cure canalari ai colleghi specializzati in questa procedura. Secondo questa ricerca, i dentisti inviano in media solo il 46% dei pazienti che hanno bisogno di una cura canalare dall’endodontista, anche se il 94% dei dentisti generici intervistati afferma di avere una percezione da positiva a molto positiva degli endodontisti e dei trattamenti che eseguono. Con più di 15 milioni di trattamenti canalari eseguiti ogni anno, la AAE promuove “la settimana di informazione sulla cura canalare” – che quest’anno è caduta il 3 aprile – per ricordare ai pazienti l’avanzata formazione che un endodontista riceve per eseguire un trattamento dentale così complesso. Anno IV n. 1 - Giugno 2010 stragrande maggioranza dei pazienti che si sono sottoposti a trattamento canalare utilizzano parole positive per descrivere questa esperienza. Secondo una precedente ricerca dell’AAE, chi era stato sottoposto a terapia canalare eseguita da un endodontista aveva una probabilità sei volte superiore di descrivere questa procedura come “non dolorosa” rispetto a chi non si era mai sottoposto a questa procedura. Fred Michmershuizen, DTA Projet4_Mise en page 1 23.03.10 11:52 Page3 Durante un workshop al meeting AAE. DOWNPACK & BACKFILL OTTURAZIONI CANALARI RAPIDE E BEN SIGILLATE Reazione alle affermazioni di Obama Parlando della percezione da parte del pubblico nei confronti dei trattamenti canalari, la AAE non ha lasciato che un riferimento negativo a questa procedura, da parte del Presidente Obama in occasione del suo primo State of the Union, cadesse nel nulla. Obama aveva utilizzato la frase “popolare come un trattamento canalare” riferendosi alle difficoltà affrontate dalla nazione. La AAE ha precisato che in modo involontario Obama aveva rinforzato un mito e un pregiudizio ormai datato riguardo alla “non popolarità” delle procedure canalari. “Sebbene sicuramente comprendiamo l’intento del Presidente, la gente deve sapere che i trattamenti canalari non causano dolore, bensì lo alleviano”, ha sottolineato il dottor Glickman dopo l’affermazione di Obama. “I trattamenti canalari possono spaventare, ma gli endodontisti sono in grado di eseguire questa procedura con velocità, efficienza e praticamente nessun dolore. Il risultato è un dente naturale restaurato che può durare tutta la vita”. La AAE ha sottolineato che la maggior parte dei trattamenti canalari può essere eseguita in una sola seduta, senza alcun disagio. Una ricerca sui consumi a livello nazionale, pubblicata nel 2009, mostra che la 5 OTTURAZIONE CANALARE 3D FACILE ED AFFIDABILE L’otturazione non è mai stata così semplice! • Dispositivo per otturazione Downpack e Backfill Studiato per il vostro comfort • Manipoli realizzati in modo ergonomico con un’ampia angolazione operativa, e attivazione a sfioramento tramite anello in silicone flessibile Otturazione verticale o laterale? I migliori risultati con Calamus ® • La condensazione verticale è il metodo più rapido per ottenere un’otturazione canalare tridimensionale ben sigillata e di lunga durata • Otturazione affidabile dei canali laterali e minimo rischio di fratture radicolari www.dentsplymaillefer.com 6 Case Report Anno IV n. 1 - Giugno 2010 Italian Edition Gestione dei molari superiori Mark Dreyer I primi molari superiori si distinguono per la complessa morfologia del loro sistema canalare. Le radici mesio-buccali (MB) sono caratterizzate da una morfologia ovoidale irregolare, con un conseguente istmo di tessuto pulpare che si estende palatalmente al canale MB principale. Questo caso clinico presenta le fasi da eseguire quando si affronta questo tipo di anatomia, al fine di massimizzare la disinfezione e la bonifica del sistema canalare. Il fallimento del trattamento di questa complessità anatomica può portare al permanere della malattia endodontica o a una sua recidiva. Valutazione endodontica Una paziente di 58 anni si è presentata per una valutazione endodontica e relativa terapia del quadrante superiore di sinistra. La paziente lamentava la presenza di un lieve dolore da diversi giorni. L’anamnesi medica non era significativa, mentre quella dentale lo era, a causa della presenza di diversi restauri in amalgama di ampie dimensioni (Figg. 1-3). Si è quindi proceduto con l’esame clinico e la valutazione diagnostica di tutti i denti posteriori del lato destro, compresi il test di sensibilità al freddo, la percussione, la palpazione, il sondaggio parodontale e il controllo dell’occlusione. I risultati hanno portato a una diagnosi preoperatoria di pulpite irreversibile a carico del dente 3, con tessuti periradicolari normali. Dopo l’anestesia e l’isolamento con diga di gomma, si è creato l’accesso alla camera pulpare calcificata. L’utilizzo di un microscopio operatorio (OM) aumenta notevolmente l’illuminazione e la visibilità, permettendo l’eliminazione accurata e completa della dentina di riparazione, dei residui di polpa e degli altri potenziali impedimenti agli orifizi canalari. È importante sottolineare che bisogna inserire nei canali gli strumenti prima di aver eseguito un accesso corretto. In questi casi, si possono facilmente verificare blocchi e deviazioni, complicando così il trattamento e compromettendone il risultato. Il tessuto pulpare era calcificata e quindi è stato estirpato in toto (Fig. 4). ricca di immagini in 3D. Le radiografie finali dimostrano il posizionamento di una barriera all’orifizio, con applicazione di un’otturazione provvisoria per rimandare la paziente al proprio dentista per il trattamento restaurativo. Un sistema complesso Questo caso clinico dimostra la complessa anatomia canalare presente nei molari superiori. L’utilizzo di un microscopio per tutta l’accurata procedura di accesso Fig. 4 Punte ultrasoniche Sono state utilizzate punte ultrasoniche per spianare il pavimento pulpare e aumentare la visibilità. Sul mercato sono disponibili diverse marche di questi strumenti, in diverse forme e dimensioni, messi a punto per indicazioni cliniche specifiche. L’orifizio del canale MB2 è stato localizzato verso l’orifizio palatale in una configurazione inusuale (Figg. 5, 6). Questo evidenzia l’importanza di esaminare con costanza il tessuto pulpare al microscopio per tutta la procedura, in quanto gli irriganti e la strumentazione alterano continuamente gli accessi e le tracce che portano alla localizzazione dell’orifizio. Una volta localizzato l’orifizio, sono state completate la strumentazione e la negoziazione del canale. In questo caso, si è utilizzata la compattazione verticale a freddo della guttaperca con sigillante ZOE, dimostrando la morfologia del canale trattato (Figg. 7, 8). Il canale MB2 è stato considerate come una canale completamente separato. Fig. 5 Fig. 6 Uno studio che ha esaminato più di 1700 denti, tra cui 1000 primi molari, ho dimostrato la presenza del canale MB2 nel 93% di questi denti(1). Questi risultati non sono sorprendenti, vista la morfologia della radice MB nei molari superiori. Al fine di prendere maggior confidenza con questa anatomia, è consigliabile esaminare i denti estratti o consultare il Tooth Atlas di Brown e Herbranson, una fonte Fig. 7 Fig. 1 Fig. 2 Autore Il dr. Mark Dreyer si è laureato nel 1986 presso la University of Florida College of Dentistry. Esercita la libera professione, limitandosi all’endodonzia, a Orlando e Kissimmee, Florida, e può essere contattato all’indirizzo: [email protected]. Bibliografia Fig. 3 1. Stropko J. Canal morphology of maxillary molars: Clinical observations of canal configurations. JOE, June 1999. Fig. 8 coronale e radicolare massimizza la possibilità di disinfettare ed eliminare tutti i detriti da questi denti. Gli strumenti a ultrasuoni permettono una rimozione corretta e selezionata della dentina, al fine di prevenire danni iatrogeni e un involontario indebolimento del dente. La meticolosa terapia canalare porta a costituire le basi per una ritenzione e un trattamento conservativo di successo e duraturo in caso di pazienti che presentino una patologia endodontica. Ricerca & pratica Italian Edition 7 Anno IV n. 1 - Giugno 2010 Corrosione galvanica di strumenti in Nichel-Titanio: studio macroscopico G. Gambarini, N.M. Grande, G. plotino, G. De paolis, V. Vincenzi, M. principe, M. Galli, E. Tucci, L. Testarelli Università di Roma “Sapienza”, Corso di Laurea Specialistica in Odontoiatria e Protesi Dentaria, Cattedra di Endodonzia pioni (strumenti e soluzioni) È stato dimostrato da nume- ha rilevato differenze statirosi studi in letteratura come il sticamente significative (p < 31-05-2010 12:26 Pagina 1 0.05) fra ProTaper e (TF, Fig. contatto dell’ipoclorito di sodio tfilea4 1), in quanto nei primi si notacon strumenti endodontici in Nichel-Titanio (Ni-Ti), per tempi prolungati (in genere almeno diverse ore), tenderebbe a comportare un marcato effetto corrosivo, con una conseguente diminuzione della resistenza alla frattura di tali strumenti(1-3). Tale problematica non si presenta ovviamente durante la strumentazione all’interno del canale, in quanto il contatto fra ipoclorito di sodio e strumento è piuttosto breve, limitato in pratica a pochi secondi, ma si può verificare in seguito a procedure di sterilizzazione. Infatti, non è infrequente il caso che gli strumenti endodontici, al fine di favorire la pulizia delle lame e una loro iniziale disinfezione, per potere essere maneggiati con maggior sicurezza dal personale ausiliario, siano immersi prima della sterilizzazione in autoclave in ipoclorito; ciò avviene in genere per pochi minuti (in tal modo non comportando indebolimento degli strumenti), ma talora può succedere che gli strumenti vengano lasciati nella soluzione per lungo tempo, con conseguente maggior rischio di indebolimento. Sulla base di queste indicazioni questo studio si propone di valutare se tale effetto corrosivo si manifesti macroscopicamente e quindi visivamente su strumenti con diverse modalità di produzione, in particolare se questa corrosione sia legata all’utilizzo negli strumenti di due diverse leghe, una per il manico e una per la parte lavorante e il gambo. Introduzione no sempre segni di corrosione sugli strumenti e nelle soluzioni (Figg. 2, 3). ET pagina 8 C M Y CM MY Fig. 1 - Risultati ottenuti dallo studio; valori espressi in Kpercentuale sul totale dei campioni testati. CY CMY UNA NUOVA ERA... TWISTED FILE CON TECNOLOGIA R-PHASE • PREPARAZIONI MIGLIORI • MENO STRUMENTI • MINORI FRATTURE • NUOVE MISURE APICALI Metodologia Sono stati testati 36 strumenti di due diverse case produttrici, divisi in due gruppi da 18 campioni: ProTaper (Maillefer, Baillagues, Svizzera) e TF Twisted File (Sybron Endo Orange USA). La differenza principale fra i due strumenti era inerente al fatto che nei TF sia manico sia parte lavorante (e gambo) sono costituiti dalla stessa lega in Nichel-Titanio, cioè gli strumenti sono un pezzo unico, mentre per i ProTaper il gambo è di una lega diversa dal Nichel-Titanio. Tutti gli strumenti sono stati immersi totalmente in ipoclorito di sodio al 5% (Niclor, Ogna, Milano) per dodici ore, al termine delle quali sia gli strumenti che le soluzioni irriganti sono stati esaminati al microscopio al fine di identificare segni visibili di corrosione, intesi come intorbidimento delle soluzioni e modifiche della superficie degli strumenti. Tutti i dati sono stati raccolti e analizzati statisticamente (paired t-test) con significatività del 95%. Risultati La comparazione dei cam- DISTRIBUTORE IN ESCLUSIVA PER L’ITALIA Via delle Costellazioni, 305 - 00144 ROMA tel 06 87 44 051 - fax 06 87 44 05 79 www.dentalhabitat.it - [email protected] 8 Ricerca & Pratica Anno IV n. 1 - Giugno 2010 Italian Edition Fig. 2 - Strumenti ProTaper immersi in ipoclorito di sodio al 5%: notare l’intorbidimento del liquido e i segni di corrosione sugli strumenti. Fig. 3 - Uno strumento ProTaper dopo l’immersione in ipoclorito con particolare dei segni di corrosione galvanica sul gambo dovuta ai diversi metalli di cui sono costituiti gli strumenti. Fig. 4 - Strumenti Twisted Files immersi in ipoclorito di sodio al 5%: si nota l’assenza di reazioni tra il liquido e gli strumenti. Fig. 5 - Particolare di uno strumento Twisted File dopo l’immersione in ipoclorito dove non si notano segni di corrosione galvanica. ET pagina 7 Tali fenomeni, invece, non sono visibili nei TF e nelle soluzioni in cui erano stati immersi (Figg. 4, 5). Discussione Il Nichel-Titanio è una lega superelastica a struttura cristallina. Gli strumenti endodontici in Ni-Ti, rispetto a quelli in acciaio, hanno una maggiore flessibilità, che consente loro di rimanere più centrati nel canale e ridurre al minimo il trasporto apicale. Ne consegue un maggior rispetto della morfologia canalare. Sono strumenti, rispetto a quelli in acciaio, più resistenti alla frattura e alla corrosione, ma questa caratteristica viene meno quando si parla di corrosione galvanica, dovuta non al solo Nichel-Titanio, ma all’interazione di più metalli. Infatti, il meccanismo della corrosione galvanica o elettrochimica si produce secondo un processo a umido e si innesca quando due materiali di diverso potenziale elettrico (nobiltà differente; può essere anche lo stesso materiale che per diversi motivi può assumere un diverso potenziale elettrico), vengono posti a diretto contatto tra di loro (accoppiamento galvanico), in presenza di un terzo elemento (elettrolito), nel nostro caso l’ipoclorito si sodio. Si viene a formare una pila di cortocircuito (cella galvanica o macrocoppia) nella quale gli elettrodi sono costituiti dai due materiali accoppiati. Si genera un flusso di elettroni dal materiale meno nobile (avente potenziale minore), denominato “anodo” o polo (elettrodo) negativo che si ossida (dissoluzione), verso quello più nobile avente potenziale maggiore, denominato “catodo” o polo (elettrodo) positivo che si riduce. Tale fenomeno, se prolungato e intenso, può causare indebolimento della struttura del metallo e quindi rende il manufatto meno resistente alle sollecitazioni meccaniche inerenti all’uso. La corrosione galvanica degli strumenti endodontici è un argomento controverso perché dipende da vari fattori, quali tempi di contatto, modi di contatto, vale a dire se lo strumento entra in contatto con l’irrigante solo per la porzione lavorante o meno, tipo, temperatura e concentrazione delle soluzioni irriganti ecc. In un precedente studio Cavalleri et al.(4) avevano dimostrato come, per tempi ridotti, nell’ordine dei minuti, risultava evidente che l’utilizzo dell’ipoclorito di sodio come irrigante endocanalare – e quindi il contatto di questo con strumenti endodontici rotanti in Ni-Ti – non comporta nessuna alterazione strutturale, a livello superficiale, imputabile a un effetto corrosivo. Nel presente studio, invece, si è notato per tempi prolungati (diverse ore) un effetto nocivo dell’ipoclorito su strumenti endodontici fabbricati con due leghe. Dato che, a oggi, i TF sono gli unici strumenti endodontici in Nichel-Titanio prodotti in un solo pezzo (Fig. 6), si sconsiglia vivamente di tenere in contatto prolungato strumenti tradizionali in Nichel-Titanio completamente immersi in bagno di ipoclorito per effettuare la loro pulizia. Fig. 6 - Serie degli strumenti TF di punta 25 e conicità .12, .10, .08, .06, .04. Bibliografia 1. Peters OA, Roehlike JO, Baumann MA.Effect of immersion in sodium hypochlorite on torque and fatigue resistance of nickel-titanium instruments. J Endod 2007;33:589-93. 2. Berutti E, Angelini E, Rigolone M, Migliaretti G, Pasqualini D. Influence of sodium hypochlorite on fracture properties and corrosion of ProTaper Rotary instruments. Int Endod J 2006;39:693-9. 3. Nóvoa XR, Martin-Biedma B, Varela-Patiño P, Collazo A, Macías-Luaces A, Cantatore G, Pérez MC, Magán-Muñoz F. The corrosion of nickel-titanium rotary endodontic instruments in sodium hypochlorite. Int Endod J 2007;40:36-44. 4. Cavalleri G, Cantatore G, Costa A, Grillenzoni M, Comin Chiaramonti L, Gerosa R. Effetto corrosivo dell’ipoclorito di sodio su strumenti endodontici in Nichel-Titanio: analisi al microscopio elettronico a scansione. Minerva Stomatol 2009;58:225-31. Trends Italian Edition 9 Anno IV n. 1 - Giugno 2010 “Dens in dente”: trattamento combinato ortogrado-retrogrado con Aureoseal R. Boriani*, A. Macchi**, E. Pedretti*** *Professore a contratto Università degli Studi dell’Insubria CLOSPD, insegnamento di Endodonzia **Professore ordinario, Direttore della Clinica Odontostomatologica dell’Università degli Studi dell’Insubria ***Studente CLOSPD Fig. 1 - La radiografia periapicale eseguita con cono di guttaperca introdotto nella fistola mostra l’anomalia radicolare del canale di 13 con apice enorme e una grossa rarefazione periradicolare a probabile origine dal canale accessorio stesso. Il dens in dente è una patologia dentale, classificata come anomalia di sviluppo, che porta alla formazione di un dente rudimentale all’interno di un dente regolare o soprannumerario. Questa è causata dall’invaginazione dei tessuti dentari durante i primissimi stadi di sviluppo del dente, quando non è ancora iniziato il processo di calcificazione. Se l’invaginazione avviene a carico dell’organo dello smalto, si ha lo sviluppo di un dens in dente di tipo coronale; se l’introflessione si verifica a carico della papilla dentaria si origina un dens in dente del tipo radicolare. La loro diversa origine determina anche disparità sulla loro struttura in quanto nel tipo coronale è osservabile uno strato interno di tessuto smalteo che, invece, manca nel tipo radicolare. Hovland (1977) ha calcolato l’incidenza di dens in dente variabile dallo 0.04 al 10% per ogni dente, riscontrando tuttavia una maggior frequenza negli incisivi laterali superiori permanenti. ET Fig. 2 - Un altro aspetto dell’anatomia del dens in dente di cui si nota una lunghezza notevole dell’elemento 13. Fig. 5 - Visione diretta a microscopio dell’apice beante sovrapponibile all’immagine Tac. pagina 10 Fig. 6 - Pulizia dell’endodonto retrogrado mediante punte ultrasoniche. Fig. 4 - Radiografia eseguita dopo chiusura del canale principale e medicazione intermedia con idrossido di calcio dell’accessorio. Fig. 7 - Sigillo apicale ottenuto con Aureoseal (Mineral Trioxide Aggregate). Fig. 3 - Nella sezione Tac superiore si può notare l’indipendenza dei 2 sistemi endodontici e la posizione asimmetrica della rarefazione ossea maggiore in prossimità del canale accessorio con apice beante. 10 Trends Anno IV n. 1 - Giugno 2010 Italian Edition ET Fig. 8 - Radiografia periapicale di 23 a distanza di 1 anno in cui viene evidenziata la neoapposizione di osso al di sopra di Aureoseal. Fig. 9 - Esame Tac eseguito a distanza di 1 anno in cui si evidenzia la buona guarigione ottenuta. Fig. 10 - Particolare della Tac a maggiore ingrandimento che evidenzia la ricrescita ossea. pagina 9 Spesso il dens in dente è un reperto radiografico occasionale riscontrato, durante controlli di routine. Nel nostro caso il paziente di sesso maschile, età 20 anni, durante una seduta di igiene orale riferiva la comparsa di lesione fistolosa in regione 23. L’esame obiettivo mostrava fistola e tumefazione vestibolare in regione 23, con risposta negativa al test di vitalità del medesimo elemento e leggera dolenzia alla percussione ed alla palpazione del fornice. Dalla radiografia, eseguita con un cono di guttaperca inserito all’interno del tragitto fistoloso (Fig. 1), si è potuto osservare una zona di radiotrasparenza a livello dell’osso alveolare in corrispondenza delle radici di 2.2 e 2.3 (Fig. 2). L’elemento presentava anche una particolare anatomia: è stato infatti individuato un canale accessorio, mesiale rispetto al principale, con apice beante nella zona di radiotrasparenza ossea. All’esame intraorale il canino è risultato di dimensioni maggiori rispetto al controlaterale con una protuberanza a livello del cingolo. La Tac ci ha permesso di identificare l’indipendenza dei due sistemi radicolari e ha evidenziato un forame apicale enorme del canale accessorio (Fig. 3). L’approccio terapeutico da noi pianificato ha previsto un tempo ortogrado per l’endodonto principale, e uno retrogrado per quello accessorio. Lo shaping del canale principale è stato ottenuto con Pro Taper da 31 mm, diametro apicale 40, detersione con ipoclorito di sodio 5,25 % (Niclor 5) e EDTA17% e otturazione canalare con condensazione verticale con guttaperca e cemento zoe modificato (Argoseal). L’endodonto accessorio presentava un apice enorme (circa 2x3 mm. di diametro) e un diametro apicale maggiore di quello coronale, pertanto la detersione è stata eseguita con irriganti e il massiccio utilizzo di inserti ultrasonici. L’otturazione canalare temporanea è stata eseguita con idrossido di calcio (Endoidrox) e l’otturazione coronale provvisoria con cemento vetroionomerico (Fig. 4). Si è passati, quindi, alla fase chirurgica con lembo trapezoidale da 11 a 24 a spessore totale con incisione paramarginale festonata durante la quale è stata eseguita la tolettatura della lesione cistica e dell’apice beante (Fig. 5) con punte ultrasoniche (Fig. 6) e otturazione con Aureoseal (Mineral Trioxide Aggregate) materiale d’elezione per otturazioni retrograde con diametro apicale ampio (Fig. 7). A indurimento dell’Aureoseal si è proceduto alla chiusura ortrograda della porzione più coronale dell’endodonto accessorio con guttaperca e cemento ed all’otturazione coronale definitiva. L’assenza di sintomatologia e il quadro Rx (Fig. 8) e Tac (Figg. 9, 10) eseguito a distanza di un anno evidenziano la guarigione della lesione cistica con neoformazione di osso a ridosso dell’Aureoseal a dimostrazione della eccellente biocompatibilità del materiale utilizzato. Dental Meeting & Congressi 11 Italian Edition Anno IV n. 1 - Giugno 2010 Aspettando il 31° Congresso nazionale Sie pari delle opportunità in endodonzia chirurgica forniranno elementi interessanti per chi vuole avere delle informazioni più specifiche. Da ultime, ma non meno importanti, le sessioni quali il Premio Garberoglio per la Ricerca in Endodonzia, il Case Report Contest per premiare il miglior caso clinico presentato dai Soci Sie e il Movie Session, già sperimentato lo scorso anno a Roma, per assegnare al miglior video in tema endodontico una meravigliosa telecamera. Superati i 30 convegni, la Sie si The ultimate L’appuntamento della seconda settimana di novembre (1113/11/2010) torna ad essere nella tradizionale Verona, sede più volte impiegata dalla Società Italiana di Endodonzia (Sie) per organizzare l’evento congressuale annuale giunto alla sua 31a edizione. Come sempre il programma si snoda in tre giornate, contraddistinte il giovedì dai corsi precongressuali, e dalle sessioni congressuali propriamente dette il venerdì e il sabato. I temi sono molteplici e abbracciano non poche branche della disciplina endodontica, dalle più tradizionali e fondamentali a quelle più recentemente sviluppate, sia per le novità tecniche proposte sia per le esperienze clinico-scientifiche maturate nel corso degli ultimi anni. È chiaro che l’endodonzia degli ultimi dieci anni sia andata sofisticandosi sempre più nel tentativo di rendere le procedure più semplici e riproducibili; non va poi dimenticato lo sforzo che numerosi ricercatori hanno fatto per incidere in modo significativo sulle parti biologiche fondanti il processo terapeutico delle affezioni pulpari e dei tessuti periapicali. Proprio a questo riguardo le metodiche di irrigazione canalare hanno svolto e svolgeranno un ruolo sempre più preminente nella pratica quotidiana e, a tal proposito, la Società ha deciso di incentrare il corso pre Congressuale del giovedì pomeriggio sul tema della detersione, il cui titolo sarà “La detersione profonda dello spazio endodontico”, invitando due esperti di caratura mondiale come il dott. John Schoeffel e il prof. Lou Van der Sluis. La giornata sarà coordinata dal presidente Sie, prof. Giuseppe Cantatore. Il giovedì mattina ampia scelta di corsi pratici proposti dalle maggiori aziende che da anni accompagnano il percorso di Sie, quali Simit (Dentsply-Maillefer), Sweden & Martina, Komet, Isasan, Casa Schmidt e Dentsply. La giornata di venerdì sarà aperta dal prof. Antonio Pelliccia che intratterrà i presenti con una relazione dal titolo “Il Management odontoiatrico le strategie di gestione nell’endodonzia”. Al termine, via alle relazioni congressuali distribuite su tre sale, che andranno a toccare temi di grande interesse quali l’approccio e la terapia dei casi complessi, le tecniche laser per la detersione canalare, le tecniche di apertura delle camere pulpari, le possibilità di otturazione con nuovi mezzi e, per finire, i problemi che i sistemi adesivi incontrano nello spazio endodontico. Non mancheranno sezioni come l’approccio al sistema canalare e i ritrattamenti semplici, volte a interessare un pubblico meno esperto, ma non per questo meno desideroso di formarsi durante le giornate veronesi. Il sabato le sessioni si avvieranno di buon mattino con tematiche come le nuove tecnologie per la strumentazione canalare e l’otturazione dello spazio endodontico. Le novità in radiodiagnostica al Per informazioni: [email protected] www.endodonzia.it proietta in una dimensione nuova per accogliere al suo interno tutti i colleghi che vogliano fare comunità nell’ambito dell’endodonzia; si intensificano i corsi a distanza, le sezioni regionali propongono corsi di formazione mirati e giornate regionali sem- pre più interessanti, la rivista nella nuova veste grafica offre contributi sempre più qualificati e la Formazione a Distanza (Fad) è una realtà del sito web www.endodonzia.it, all’interno del quale si possono scovare una serie di interessantissime informazioni, si può partecipare a Forum di discussione su temi endodontici e, in ultima analisi, avere un costante aggiornamento su quelle che sono le novità in questa affascinante branca dell’odontostomatologia. ENDO RESTORATIVE DENTISTRY VI CONGRESSO NAZIONALE 23, 24 e 25 Settembre 2010 Teatro Congressi Pietro d’Abano Abano Terme (PD) Scarica il programma e iscriviti al congresso nel sito Giuseppe Cantatore www.sweden-martina.com 12 Notizie dalle Aziende Anno IV n. 1 - Giugno 2010 Dentsply Italia presenta VDW.ULTRA® Perché è necessario un dispositivo a ultrasuoni in endodonzia? L’utilizzo di ultrasuoni in endodonzia è ormai una realtà da cui oggi il professionista non può prescindere per ottenere trattamenti di successo. La tecnica ultrasonica è infatti in grado di garantire la soluzione più efficace per alcune problemati- che cliniche in campo endodontico come: • la detersione incompleta e inefficace del canale radicolare, possibile fonte di malattie pulpari e periapicali; • la difficile e laboriosa rimo- zione del materiale di riempimento all’interno della cavità o addirittura di strumenti fratturati all’interno del canale; • la corretta rifinitura della cavità d’accesso e l’individuazione degli orifizi canalari; • l’impossibilità di ritrattamento in caso di perni metallici. Dentsply presenta VDW. ULTRA®: il 1° dispositivo a ultrasuoni dedicato all’endodonzia con 4 applicazioni cliniche programmate. 1. IRRI - Irrigazione Ultrasonica Uno dei principali problemi fino ad oggi riscontrati è che a causa dell’irregolarità della struttura anatomica della maggior parte dei canali (estensioni ovali, istmi e delta apicali); con il tradizionale trattamento endodontico risulta impossibile sagomare e detergere completamente il canale radicolare, raggiungendo solo il 65-70% della sua superficie. La tradizionale strumentazione, infatti, non riesce mai a entrare in contatto con l’intera superficie canalare, lasciando batteri, residui organici e smear layer all’interno dei tubuli dentinali che non riescono ad essere efficacemente puliti anche dopo meticolose strumentazioni meccaniche, creando il presupposto per malattie pulpari e periapicali. Il restante 30-35% della superficie canalare può essere invece raggiunto oggi con un’irrigazione intensiva o meglio con una irrigazione ultrasonica passiva. L’irrigazione ultrasonica passiva è in grado di irrigare in profondità il canale, lì dove la preparazione meccanica non arriva, rimuovendo più batteri, smear-layer e biofilm rispetto a un’irrigazione tradizionale e in minor tempo. 2. REDO - Ritrattamento Questa applicazione consente di rimuovere in modo facile e veloce i materiali di riempimento presenti all’interno del canale quali guttaperca, cemento e perni in fibra. Inoltre, grazie a un inserto dedicato (REDO 5) è possibile rimuovere gli strumenti canalari che accidentalmente si fratturano all’interno del canale radicolare. 3. CAVI - Rifinitura della cavità d’accesso Consente di ottenere una visibilità del canale ottimale grazie alla possibilità di rimuovere efficacemente le ostruzioni che ne impediscono l’accesso, eliminando sporgenze di dentina e polpa. 4. MAXI - Rimozione dei perni metallici In caso di ritrattamento questa applicazione consente di rimuovere i perni metallici che diversamente non potrebbero essere estratti dalla cavità. A ognuna delle 4 applicazioni corrisponde un’ampia gamma di inserti endodontici facilmente identificabili: • Inserti Irri; • Inserti Redo; • Inserti Cavi; • Inserti Maxi Mpr. Per informazioni: Dentsply Italia Srl Via Curtatone, 3 00185 Roma Tel.: 06.7264031 Numero verde: 800921107 Fax: 06.72640372 [email protected] www.dentsply.it News Internazionali 11 Italian Edition primo vaccino per il trattamento delle malattie gengivali La soluzione per la rimozione degli strumenti fratturati Nell’ambito di un trattamento endodontico, la frattura di uno strumento non solo rappresenta un enorme stress per l’utilizzatore, ma costituisce per il paziente anche un rischio maggiore di complicazioni post-endodontiche. Spesso, la rimozione di questi frammenti fratturati si rivela difficile e impossibile da pianificare. Il kit Endo Rescue proposto da Komet offre una soluzione semplice e sistematica per l’accesso al canale radicolare e per la rimozione degli strumenti fratturati (strumenti rotanti in nichel-titanio). Poiché una delle cause principali della frattura degli strumenti è una preparazione errata o incompleta dell’accesso canalare o della cavità di accesso, il primo passo è la ripreparazione corretta e precisa degli stessi con l’ausilio degli strumenti tradizionali. Per la corretta rimozione degli strumenti fratturati, quindi, si consiglia l’utilizzo di una fresa con punta non tagliente della misura XXL. Una volta individuata nuovamente l’entrata del canale radicolare e ripristinato l’accesso fino alla testa del frammento, il kit dispone di due strumenti speciali che consentono di semplificare una manovra finora complicata: la fresa di centratura, che espone gli ultimi millimetri e consente quindi l’accesso al frammento, e la fresa di trapanazione particolarmente sottile, che viene applicata al frammento e che ruotando lo blocca per facilitarne l’asportazione. La rotazione in senso antiorario delle fresa di trapanazione permetterà così la rimozione del frammento in modo rapido e sicuro. parte delle lesioni parodontali e anche (ma a livelli più bassi) nei siti sani. Produce alcuni enzimi che hanno mostrato di interagire e degradare le proteine presenti. Anche se è eliminabile attraverso la terapia parodontale, si trova spesso nelle infezioni più ricorrenti. “La parodontite è una malattia grave e per i dentisti è una grossa sfida curarla. La maggior parte dei pazienti infatti non sa di averla fin quando è ormai troppo tardi e l’infezione è progredita”, dice Eric Reynolds, CEO della Cooperative Research Centre for Oral Health Science e Direttore della University of Melbourne Dental School. “Il nuovo approccio fornirà a dentisti e pazienti una cura specifica”. La terapia parodontale tradizionale coinvolge lo scaling Daniel Zimmermann, DTI La scelta della qualità Sequenza di Sagomatura Semplice e Sicura © 03/2010 · BRA/0 · 405038V0 Ricercatori dell’Università di Melbourne (Australia) annunciano di aver avviato una collaborazione con il CSI Limited e il Sanofi Pasteur, le maggiori aziende biofarmaceutiche del Paese, per sviluppare e diffondere un vaccino per il trattamento delle malattie gengivali. Il programma, in corso da ormai 10 anni, coinvolge peptidi e proteine che innescano la risposta immunitaria all’infiammazione parodontale. Il vaccino è attualmente in sperimentazione su cavie, ma si prevede di passare presto allo studio e all’applicazione clinica, dicono i ricercatori. Ha come obiettivo il “ring leader” di un gruppo di batteri patogeni chiamati P. gingivalis, causa di parodontite. Secondo un consorzio di ricerca statunitense basato sul P. gingivalis, elevati livelli di tale batterio sono stati rinvenuti nella maggior e la pulizia manuale nonché la chirurgia con strumenti tradizionali o col laser, nel tentativo di contenere l’infezione batterica. Reynold riferisce che più che intervenire sulla gestione dei sintomi e sulle conseguenze dannose, la nuova linea di vaccini potrà prevenire il progredire della malattia. Sanofi Pasteur ha l’opzione per avere la licenza esclusiva e a livello mondiale, per la diffusione della proprietà intellettuale legata a tali prodotti. 4S KOMET: per un'Endodonzia migliore Komet ha creato una metodica di strumentazione endodontica denominata 4S: Sequenza di Sagomatura Semplice e Sicura. In inglese: Safe and Simple Shaping Sequence. Si tratta di una serie di strumenti nella quale ogni file lavora in modo molto delicato e graduale rispetto a quello precedente e a quello successivo. L’obiettivo è permettere una preparazione progressiva del canale radicolare, senza salti « faticosi » di misure e/o di conicità che spesso sono causa di rotture degli strumenti in NiTi. La metodica 4S KOMET prevede una scelta sequenziale ragionata di diametri e di conicità per risolvere seriamente il problema dell’affaticamento e della sovrasollecitazione degli strumenti e per garantire sicurezza e precisione operativa in tutte le anatomie. 30 08 15 03 15 04 20 04 20 05 20 06 25 06 KOMET ITALIA S.r.l. · Via Fabio Filzi 2 · 20124 Milano · Telefono (02) 67 07 66 54 · Fax (02) 67 47 93 18 · [email protected] · www.komet.it 405038V0_AZ_KI_4S_A4.indd 1 30.03.2010 14:15:52 Uhr 12 Trends Anno VI n. 6 - Giugno 2010 Italian Edition L’erosione dentale si può combattere? Tema affrontato al Simposio GABA al XVII Collegio Docenti In occasione (e nell’ambito) del “Collegio dei Docenti di Discipline odontostomatologiche”, svoltosi dal 21 al 23 aprile all’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti, si è tenuto un Simposio dedicato all’erosione, tema di notevole interesse scientifico-pratico, sul quale hanno autorevolmente riferito tre riconosciuti esperti. pubblichiamo ora di seguito le risposte alle domande che Dental Tribune ha posto agli organizzatori del Convegno. Che cos’è l’erosione dentale? L’erosione dentale rappresenta un fenomeno in continua crescita, un problema che sta diventando rilevante per la salute della dentizione a lungo termine. Si tratta di processo irreversibile contro il quale appare di fondamentale importanza una diagnosi precoce attraverso l’analisi dell’aspetto clinico. Come si può combattere? In occasione del XVII Collegio dei Docenti di Odontoiatria, Gaba Vebas ha promosso il 23 aprile a Chieti un Simposio dedicato specificatamente a questo tema. Intitolato “Erosione: si può combattere? Dalle cause alle più efficaci terapie preventive”, si è proposto di approfondirne cause e principali fattori di rischio, ponendo l’accento sulle recenti novità in campo di diagnosi e prevenzione. Quali i relatori partecipanti al Simposio? Al Simposio si sono alternati tre relatori. Ha “aperto” Livia Ottolenghi, docente all’Università “Sapienza” di Roma, con una breve introduzione sui differenti pro- cessi di perdita di tessuti duri dei denti e, successivamente, con la relazione “Erosione dentale: diagnosi e prevenzione”. Ha quindi presentato un nuovo indice di valutazione di erosione denominato Bewe (Basic Erosive Wear Examination) e un set diagnostico sviluppato da università svizzere e tedesche, quale strumento pratico e di facile utilizzo per una corretta diagnosi. Infatti, solo dopo un’accurata diagnosi si può intraprendere una terapia causale, con l’obiettivo ovviamente di eliminare o ridurre l’origine ed eventualmente una terapia sintomatica. A causa dell’aggressività del processo erosivo, gli approcci terapeutici o preventivi sviluppati per combattere la carie non possono essere applicati direttamente al trattamento dell’erosione. È stato quindi necessario sviluppare nuove strategie di prevenzione: preparazioni contenenti ioni stannosi in associazione a fluoruri, hanno mostrato in situ di proteggere efficacemente dall’erosione dentale. Su quale aspetto si è soffermato in particolare il secondo relatore? Guglielmo Campus dell’Università di Sassari ha focalizzato il suo interven- to sull’“Eziologia dell'erosione dentale e fattori di rischio”. L’erosione dentale è causata dall’attacco diretto di acidi provenienti principalmente dalla dieta e dai succhi gastrici che determinano una riduzione di microdurezza del dente e la progressiva perdita irreversibile di tessuti duri. L’interazione di fattori chimici, biologici e comportamentali appare quindi di cruciale importanza e contribuisce a spiegare perchè alcuni individui mostrino maggiore erosione di altri. Campus ha inoltre illustrato i risultati preliminari di uno studio “cross-sectional” effettuato dalle Università di Sassari e “Sapienza” di Roma, per verificare la prevalenza rispettivamente su un campione di adolescenti e uno di pazienti a rischio erosione. dei tessuti duri e la perdita di microdurezza del dente. In questo senso, preparazioni contenenti ioni stannosi in associazione a fluoruri si sono rivelate efficaci, determinando la formazione di precipitati sulla superficie del dente capaci di proteggere da erosione dentale. Come si è concluso l’incontro? Il focus finale è stato sul ripristino funzionale ed estetico dei tessuti danneggiati, con un’analisi approfondita sui più efficaci trattamenti conservativi. Per maggiori informazioni: www.gaba-info.it Un accenno, infi ne, al terzo contributo apportato al Simposio… Eugenio Brambilla, docente presso l’Università degli Studi di Milano, ha presentato un aggiornamento sui vari principi attivi per l’erosione dentale e il loro meccanismo d’azione. L’obiettivo delle terapie sintomatiche è rafforzare e/o proteggere la superficie del dente per inibire la demineralizzazione I relatori del Simposio GABA. E IL È O N S R LI O C N À GI O Non rincorrere il tuo aggiornamento! CORSO ECM ONLINE TUEOR: ECONOMICO, FACILE, COMODO. FORMAZIONE A DISTANZA 22 CREDITI ECM ANNO 2010 4 mo did t t ici 4 mduli o duli did a ta t ici Tecnologia, Odontoiatria interdisciplinare, Trattamenti odontoiatrici su pazienti con patologie specifiche, Laser Aggiornamento in tutte le specialità direttamente sul tuo PC o MAC Possibilità di seguire il corso dove e quando vuoi “L’utilizzo di nuove tecnologie in Odontoiatria: applicazioni, patologie e tecniche interdisciplinari” Costo del corso: 84,00 euro per gli abbonati; 134,00 euro iscrizione al corso + abbonamento annuale Dental Tribune Per maggiori informazioni o iscrizioni chiamare 011 0463350 o visita il sito www.tueor.it Notizie dalle Aziende Italian Edition Anno VI n. 6 - Giugno 2010 Il motore chirurgico interattivo di analisi scientifica intraoperatoria TMM2 è il rivoluzionario motore, proposto da IDI evolution, frutto di una durissima ricerca scientifica che ha riunito bioingegneri, clinici e ingegneri informatici nel comune sforzo di una macchina per implantologia senza precedenti. TMM2 individua, come il suo predecessore, la classe ossea del tunnel implantare e il grado di stabilità primaria della fixture, ma la sua intelligenza artificiale inserisce questi dati all’interno di una procedura di incorporazione completamente automatica, dove lo scambio bidirezionale di informazioni digitali tra motore e “smart set” permette lo svolgimento completo delle fasi chirurgiche di inserimento dell’impianto senza nessuna interferenza da parte dell’operatore, a cui, tuttavia, è affidata la supervisione degli step procedurali con facoltà di interruzione e modifica. In un mondo implantologico nuovo, l’operatore può 13 lavorare secondo la modalità a lui più congeniale (libera o assistita), nel rispetto dei criteri di ergonomia intraoperatoria, grazie al monitor touch screen a colori, estraibile dal case nel punto più congeniale della sala operatoria. Ogni particolare concorre a rendere fluida la procedura chirurgica, in un contesto concentrato e tranquillizzante: dal pedale multifunzione alla pompa peristaltica programmabile, dai led luminosi dello smart set alla voce clinica del motore, ogni risorsa del TMM2 è spendibile per deprivare l’intervento dei suoi inevitabili fattori di disturbo, logistici e organizzativi. All’operatore resta solo il compito, importantissimo di interpretare i dati e i diagrammi elaborati dal motore: l’analisi delle curve grafiche definisce con chiarezza la tipologia ossea e la qualità della stabilizzazione implantare, lasciando al cli- nico ogni ulteriore decisione relativa al destino funzionale dell’inserto incorporato. Per informazioni: IDI evolution Srl Via Monza, 31 20049 - Concorezzo (MI) Tel.: 039.6908176 Fax: 039.6908862 [email protected] www.idievolution.it Innovativo cuneo in legno morbido GDS Garrison Dental Solutions ha realizzato i cunei Soft Wedge™ prodotti con legno più morbido e compresso, rispetto a quelli tradizionali in legno di acero o di betulla. Durante l’inserimento la compressione e l’espansione consentono un più facile adattamento interprossimale della matrice e una otturazione sicura sulla parete gengivale.Inoltre abbiamo migliorato i cunei Soft Wedge™ attraverso l’uso di un sistema di matrici sezionali: il nuovo Composi-Tight 3D di Garrison Dental Solutions. Un profilo basso elimina eventuali danni a livello interprossimale, mentre il legno morbido garantisce una forma più anatomica e la precisione nell’aderenza. Il cuneo Soft Wedge™ è più lungo di quello standard in legno. La lunghezza rende più facile il lavoro con un sistema di matrici come Composi-Tight 3D, dove l’anello si adatta direttamente al cuneo. Garrison Dental Solutions, produttore dei sistemi di matri- ci sezionali Composi-Tight e di cunei di plastica Wedge Wands vende in Italia tramite tutti i maggiori deposti dentali. Per informazioni: Jacqueline Mersi General Manager Europe Tel.: +49.(0).2451 971 408 Email: [email protected] www.garrisondental.net Snow Ready: lo sbiancante pronto all’uso SNOW READY è una linea di sbiancanti al perossido di idrogeno proposta in comodi tray monouso pre-riempiti pronti all’uso. I tray, in materiale siliconico, ergonomici, sono confezionati singolarmente in blister di alluminio termosaldati e sottovuoto, che mantengono inalterate le caratteristiche del principio attivo. La particolare consistenza del gel, di colore bianco opalescente, permette un facile utilizzo, non cola, non fuoriesce dal tray. L’applicazione è facile e immediata, senza alcun rischio di errore o perdita di tempo, il dosaggio sempre uguale e sicuro; la speciale consistenza e composizione del gel garantiscono risultati ottimali ad una concentrazione decisamente inferiore ai quella dei prodotti professionali equivalenti sul mercato (la maggior parte dei quali contiene il 35% di perossido di idrogeno), riducendo, quindi, in modo notevole il rischio di irritazione gengivale o sensibilizzazione dentale. Non necessita di foto attivazione. La linea comprende: - Snow Ready 25: gel sbiancante al 25% di perossido di idrogeno, in tray monouso pre-riempiti- da utilizzarsi con diga in gel, foto polimerizzabile - uso professionale; - Snow Home Ready: gel sbiancante al 6% di perossido di idrogeno, in tray monouso pre-riempiti - uso domiciliare. Snow Home Ready, per uso domiciliare, va consigliato al paziente sia per il proseguimento sia per mantenimento del trattamento a casa. Grazie al pratico tray monouso pre-riempito, il trattamento periodico domiciliare è facilissimo e comodo da effettuarsi senza alcun fastidio o particolare istruzione da parte del dentista. La bassa concentrazione di perossido di idrogeno (6%) lo rendono innocuo per la mucosa gengivale, mentre la consistenza corposa del gel ne rende stabile l’efficacia. Entrambe le formulazioni contengono il nitrato di potassio che, agendo sulle terminazioni nervose, le desensibilizza e garantisce un maggiore comfort per il paziente. Per informazioni: SWEDEN & MARTINA Spa Via Veneto, 10 35020 - Due Carrare Tel.: 049.9124300 www.sweden-martina.com Zimmer Regenerative Days Zimmer Continuing Education Focus sulla rigenerazione tissutale e ossea esperti nell’ambito della chirurgia avanzata, dell’ implantologia e della rigenerativa – Maurice Salama e Michael Pikos – e dall’avvocato Stefano Fiorentino, consulente in materia di biotecnologie medicali. Questo corso rappresenta una preziosa opportunità per approfondire insieme ai dottori Salama e Pikos i temi clinici dell’anatomia e della biologia degli innesti, le tecniche di incremento osseo verticale, il trattamento dei siti estrattivi e la conservazione dell’alveolo, le modalità e le indicazioni delle ricostruzio- ni in zona estetica, la progettazione del design del sorriso. Da un punto di vista giuridico, invece, l’avvocato Fiorentino presenterà una relazione dal tema: “Biomateriali e qualità: rapporti giuridici tra il professionista e il paziente. L’evento, in fase di accreditamento ECM, si rivolge soprattutto ai professionisti particolarmente attivi in ambito implantare, ma costituisce anche un momento formativo fondamentale per tutti coloro che desiderano confrontarsi con le più moderne tecniche di rigenerazione ossea e tissutale. Hotel Laguna Palace - Venezia Mestre 233 - 244 Settembre 2010 Speakers : Dr. Maurice Salama Dr. Michael Pikos Dr. Stefano Fiorentino in collaborazione con QUINTESSENZA Servizio di traduzione simultanea Zimmer Dental Italy INFO Sempre attenta alle esigenze formative del professionista e pronta a rispondervi con iniziative ed eventi a elevato valore didattico, Zimmer Dental Italy propone un nuovo appuntamento nell’ambito del programma di sviluppo e formazione di Continuing Education. Si tratta del Corso di 2 giorni dal tema “The Ultimate Graft Course-Zimmer Regenerative Days” che si terrà al Laguna Palace Hotel di Venezia Mestre i prossimi 23 e 24 settembre 2010. Il tema del corso verrà sviluppato da due illustri relatori americani Via Matteotti, 98 31029 Vittorio Veneto (TV) Tel.0438 555573 r.a. Fax 0438 553181 e-mail: [email protected] Corso in fase di accreditamento 14 L’Assistente Anno VI n. 6 - Giugno 2010 Italian Edition La professionalità degli Assistenti di Studio Intervista a Carmine Antonangelo Prosegue, anche su questo numero, l’approfondimento dedicato alla figura professionale dell’Assistente di Studio Odontoiatrico (ASO). Gianna Maria Nardi, ricercatore universitario confermato alla “Sapienza” di Roma, ha posto per Dental Tribune alcune domande a Carmine Antonangelo, presidente dell’Aipao. Chi è l’assistente dentale? L’assistente di Studio odontoiatrico è una figura professionale di grande importanza, che collabora alle strette dipendenze dell’odontoiatra. Aumenta e migliora l’operatività dello Studio odontoiatrico e favorisce l’accoglienza e il benessere psicologico del paziente. Nello Studio odontoiatrico è richiesta la figura femminile e soprattutto di bella presenza? Quale è stata la sua esperienza in merito? Ha avuto difficoltà ad essere scelto? Storicamente, nello Studio odontoiatrico, è maggiormente richiesta la figura femminile come assistente di Studio, ma la mia esperienza in merito è stata positiva perché sono stato scelto subito dopo il colloquio preliminare. Mi sono rivolto a una odontoiatra, considerando che forse sarei stato agevolato. Perché? Proprio per aggirare l’ostacolo, e il mio intuito mi ha dato ragione. Inoltre, anch’io credo di avere una presenza gradevole! Di quali particolari caratteristiche deve essere dotata la figura dell’assistente di Studio odontoiatrico? Deve essere dotata di alcune qualità fondamentali: bella presenza, comportamento professionale, riservatezza e discrezione, segreto professionale, responsabilità e preparazione. È di fondamentale importanza Chi è Carmine Antonangelo è l’attuale presidente dell’Aipao (Associazione Italiana Personale Ausiliario Odontoiatrico), relatore in corsi e congressi nazionali e autore di articoli sulla stampa specializzata dedicati alla professione. Ha seguito con particolare interesse le problematiche dell’attività, funzioni e profilo normativo della figura dell’assistente di Studio odontoiatrico. che si crei una simbiosi perfetta con tutto il team odontoiatrico presente. Che cosa significa aspetto professionale? L’Aso (Assistente di Studio odontoiatrico) deve avere un aspetto “professionale”, cioè deve offrire al paziente un impatto visivo estremamente curato, per cui la cura della propria persona e dell’abbigliamento devono essere una testimonianza dell’adesione ai programmi di prevenzione delle infezioni crociate. Che cosa deve rispettare l’assistente nelle svolgimento delle sue mansioni nello Studio odontoiatrico? Deve rispettare soprattutto i protocolli operativi di decontaminazione, disinfezione e sterilizzazione dello Studio odontoiatrico, considerando che può essere un “crocevia di infezioni”. Secondo lei quali vantaggi ha una dottoressa donna con un’assistente uomo? L’odontoiatra può contare su una presenza continua: i maschi non vanno in maternità. Aipao Associazione Italiana Personale Ausiliario Odontoiatrico Il 6 marzo del 1997 è nata l’Aipao (Associazione Italiana Personale Ausiliario Odontoiatrico). È un’associazione sorta a Pisa, non ha scopo di lucro e non è a carattere politico. Accoglie tutti i lavoratori degli studi odontoiatrici sia pubblici sia privati del territorio nazionale ed europeo. L’Aipao si prefigge: E quali svantaggi? Forse le colleghe possono essere più capaci a mettere nel lavoro quel tocco femminile che rende l’ambiente dello Studio più gradevole e accogliente. Gianna Maria Nardi • di aumentare la difesa degli interessi morali e materiali della categoria; • di promuovere la tutela previdenziale e assistenziale dei suoi iscritti; • di assumere la rappresentanza della categoria a tutti gli effetti presso le Autorità e gli Organi nazionali ed europei, nei confronti dei quali la categoria stessa può avere rapporti e interessi. L’Aipao promuove: • incontri culturali per migliorare le qualifiche professionali; • incontri con tutte le componenti del mondo odontoiatrico (medici, odontoiatri, igienisti dentali, collaboratori scientifico-sanitari); • incontri e gemellaggi con associazioni similari. L’Aipao inoltre intende: • impostare i problemi nazionali della categoria con particolare riguardo a quelli attinenti la regolamentazione para-sanitaria, specificatamente alle mansioni Informi i suoi pazienti e promuova la sua professione ti preno o u il s Kit! SORRIDIAMO È IL PRIMO PERIODICO DI INFORMAZIONE AL PAZIENTE SU NOVITÀ IN CAMPO ODONTOIATRICO, SALUTE, BELLEZZA E BENESSERE. Il primo strumento etico ed innovativo per consolidare il rapporto con i pazienti, motivandoli ggio da Masuo nel o! studi all’importanza della salute orale e informandoli su novità in campo diagnostico e terapeutico. Un modo semplice ed economico per fidelizzare motivando alla prevenzione e a alla frequentazione dello studio e per sviluppare nuova potenziale clientela. Personalizzi la rivista, Sorridiamo è su misura per Lei! Contatti i nostri consulenti telefonando allo o scrivendo a [email protected] ADV_DT_4_10_orizzontale.indd 1 Semios - www.key-stone.it I pazienti e le loro famiglie sono il patrimonio più importante dello Studio Dentistico appartenenti alla categoria; • concorrere alla valorizzazione delle funzioni in rapporto alla professionalità e alla collaborazione con l’odontoiatra; • istituire un elenco nell’ambito dell’associazione nel quale vengano evidenziate la qualità, il merito, l’anzianità e le varie specializzazioni degli associati, da mettere a disposizione degli odontoiatri e dei loro rappresentanti; • organizzare congressi, meeting, scuole e corsi di formazione e di aggiornamento nell’ambito delle normative vigenti. L’Aipao, inoltre, per la realizzazione dei suoi scopi, pubblica opuscoli, materiale iconografico e audiovisivo di aggiornamento divulgativo. L’Aipao si sta adoperando affinché la figura professionale abbia un riconoscimento giuridico. Tale riconoscimento implicherà un adeguato iter formativo per tutti coloro che vorranno intraprendere questa carriera, ma anche e soprattutto la riqualificazione del personale che attualmente ricopre questo ruolo. Non vi è infatti dubbio che il lavoro dell’assistente implichi, allo stato attuale, responsabilità crescenti e di vitale importanza: si pensi in particolare alle procedure di controllo delle infezioni crociate. Per queste ragioni l’Aipao si sta impegnando a organizzare congressi, meeting, giornate culturali, il tutto per accrescere la cultura e la preparazione degli assistenti di studio odontoiatrico. www.sorridiamo.info 011-0463350 18-03-2010 12:06:06 Per informazioni: Aipao via Collecarino 03033 - Arpino (FR) Tel.: 360.729022 [email protected] www.aipao.it L’Assistente 15 Italian Edition Anno VI n. 6 - Giugno 2010 Un ruolo certamente delicato ma anche un “potere morbido” Un ruolo delicato quello delle assistenti alla poltrona: metaforicamente se l’odontoiatra simboleggia il ruolo del padre, il loro è quello della madre, più rassicurante, empatico e protettivo. Certamente il compito a loro preposto è delicato: da una parte essere di supporto alla parte clinica e dall’altra, di interfaccia tra il dentista e la segreteria, oltre che spesso essere depositaria delle ansie del paziente. Ruolo impegnativo: deve conoscere la parte clinica, entrare in sintonia con l’odontoiatra, conoscere la psicologia del paziente, essere brava nel comunicare. Compito difficile quest’ultimo quando il contesto clinico richiede l’uso della mascherina e di conseguenza la maggior parte della comunicazione non verbale viene svolta dagli occhi e dalla gestualità. Come si porge uno strumento, se viene riposto nella posizione corretta o meno, se agevola l’esecuzione di un compito o di un’operazione oppure la ostacola, assume allora tutta una valenza particolare. Mai nervosa o in crisi! Le conflittualità non dovrebbe fomentarle, ma risolverle. Quando si è parlato di questo articolo, la prima idea che mi è venuta in mente è stata quella del “potere morbido”, concetto sviluppato da Joseph Nye in ambito delle relazioni internazionali, che sta a indicare quel potere politico di “persuadere, convincere e attrarre altri tramite risorse intangibili quali cultura, valori e istituzioni della politica”. Come mai questo collegamento? L’immagine dell’assistente è quello del filtro, dell’aiuto, un ruolo centrale per la gestione dello studio. Spesso è con lei che l’odontoiatra si consiglia su argomenti che vanno dalla clinica alla gestione delle risorse umane. Il suo braccio destro. E questo potere viene esercitato silenziosamente e senza la forza: la leadership così detta “autoritaria”, che sceglie forme più sensibili e delicate, più femminili nell’accezione di comportamenti che arrivano dalle caratteristiche dell’Anima in senso junghiano. Un potere che non si vede, a volte non si sente quasi, perché esercitato con tono di voce basso. Ma c’è. Una particolarità delle ASO che ho riscontrato frequentemente nei corsi di comunicazione e psicologia è che non sono consapevoli di questa funzione e delle loro capacità relazionali. Spesso peccano di scarsa autostima, schiacciate tra le richieste dello studio e della famiglia. Tempo per se stesse poco, e quel poco difeso strenuamente, ma assolutamente necessario per non cadere nel loop della sindrome del burn-out, quella condizione che rende insensibili alla realtà esterna e che fa sentire la vita quotidiana estranea a se stessi, quasi non ci appartenesse più. E in questa condizione non è possibile essere d’aiuto a nessuno. Alcune sono vittime del senso di colpa: non riescono a fare mai tutte le cose nel modo migliore, responsabili anche del clima che si respira nello studio. Si arriva così a cedere e dare la precedenza alle richieste degli altri sacrificando il tempo e lo spazio per sé. Come fare per non cadere nella spirale dello stress? Intanto prendersi la responsabilità di se stesse: diventa fondamentale tenere bilanciato il senso del dovere e del lavoro con i tempi necessari al recupero, che è a sua volta possibile se viene dedicato spazio alle attività piacevoli per se stes- se, che fanno stare bene. Basta anche mezz’ora saltuariamente e migliora la qualità di vita, e con essa anche la qualità delle relazioni. Patrizia Cascarano, psicologa abbiamo un sorriso per tutti Sistemi laser appositamente rivolti all’odontoiatria Esclusivista dei marchi: DISPONIAMO DEI SISTEMI PIÙ FAMOSI E VERSATILI PER APPLICAZIONI DENTALI ED ESTETICHE • Laser a diodo A2G da 2 a 60 Watt • Piattaforma Lumenis One™: IPL® / Laser Nd:Yag / Lightsheer® diodo/ RF Aluma™ • Laser a diodi: Lightsheer© Duet e Lightsheer® ST - ET - XC • Diodo dentale 6W a partire da E 7.500,00 • • • • • • • • • e IPL® Quantum™ SR, HR ed IPL® Elora™ per fotoringiovanimento ed epilazione Laser frazionale Ultrapulsato: UltraPulse® Encore™ ActiveFX™ - DeepFX™ - TotalFX™ Laser frazionale non ablativo Laser lipolisi Radiofrequenza Ultrasuoni Isoforesi (EPOREX®) Cavitazione (KAVITRON™) Sistemi LED per fotomodulazione, terapia fotodinamica e fotoringiovanimento cutaneo Sistemi di raffreddamento professionali per trattamenti IPL e laser Progettazione e realizzazione di centri medici-estetici chiavi in mano A2G srl Ufficio Commerciale Via degli Olmetti, 18 00060 Formello (zona ind.) ROMA Tel. +39 06 83960390 [email protected] A2G_PUBB 01.indd 1 26-05-2010 17:23:32 16 Dental Meeting & Congressi Anno VI n. 6 - Giugno 2010 Italian Edition Indifferente alla crisi, anzi rafforzata, la 53a edizione degli “Amici di Brugg” È di prammatica, al termine di ogni rassegna, cercar di scoprire quale sia la caratteristica identificante di “quell’edizione”, quel quid che la rende dissimile dalle precedenti. Domanda diffiAnschnitt cile, specieDIN se ilA4 quesito riguar30.07.2009 da la 53a edizione degli Amici di Brugg, svoltasi a Rimini dal 27 al 29 maggio. Il presidente Mario Iorio sembra aver infatti una certa difficoltà, all’inizio, a trovare un elemento distintivo. Ma Uhr poi cita un 1evento che ha 11:11 Seite registrato un grande successo e lo dimostrano, come sempre, i numeri. Quella che lui definisce una vera e propria novità della Fiera di quest’anno è infatti un workshop aziendale a carattere commerciale, svoltosi nella mattinata di giovedì 27 e andato avanti tutto il giorno, fino a trasformarsi in un incontroconvegno. Destinato ai venditori di depositi dentali, ha avuto successo ancor prima di nascere, se si considerano almeno le 190 adesioni pervenute preventivamente e le 130 presenze ammesse al mas- FDI Annual World Dental Congress 2-5 September 2010 Salvador da Bahia, Brazil [email protected] www.fdiworldental.org simo. Motivo di tanto successo? “Relatori indubbiamente capaci – osserva Iorio –, ma anche interessante la formula proposta”. Al punto che si impegna di ripeterlo, e con maggiore ampiezza, nel prossimo anno, spronato dall’aperta soddisfazione espressa dai “commerciali” delle Aziende, cui l’iniziativa è risultata decisamente gradita. Al di là del singolo evento, la soddisfazione per come sono andate le cose a Rimini è grande e non viene affatto celata. Già Matteuzzi, presidente Unidi, solido partner degli Amici, ha parlato in un suo intervento del sabato mattina, di un sorprendente “overbooking”, piacevole sorpresa per Amici e Unidi, visto che entrambi temevano che l’onda lunga della crisi arrivasse a investire anche una manifestazione così consolidata. Invece, Brugg - 53a edizione si è comportata come un’isola felice, in mezzo a un mare di lamentele. Anche qui Iorio rivela un dato eloquente: giovedì 27 si è registrato circa il 20% in più di presenze rispetto all’anno scorso. Anche qui, andando a scovare le cause dell’incremento, si avanza l’ipotesi che a provocarlo sia stato il carattere soprattutto pratico-scientifico degli incontri in programma. Base comune della riuscita di quella, e di tanti altri eventi che costellano Brugg, c’è anche indubbiamente un’immagine di serietà organizzativa consolidata. Iorio non indulge facilmente all’autoreferenzialità e gli si può facilmente credere quando afferma che l’ottima organizzazione di cui Brugg dà bella mostra di sé dipende anche dall’osservanza rigorosa degli orari d’inizio e fine degli incontri: un rispetto che invece di infastidire, accentua il senso dell’organizzazione che si respira a Rimini, cui fa da contrasto (ma non è certo colpa degli “Amici”) il disagio che affronta chi deve raggiungere la Fiera, definito da Iorio “terrificante”. “In passato avevamo anche istituito degli autobus – ricorda –, ma non hanno funzionato, perché c’è la tendenza a privilegiare l’auto privata. In realtà, prima hanno costruito la Fiera e poi hanno pensato alla viabilità”. Una soluzione potrebbe risiedere nell’accordo tra Città di Rimini (il cui sindaco peraltro è anche un medico) e le Ferrovie per un collegamento col treno, come avviene con l’Expodental di Roma ottimamente servita dalla metropolitana. “Però costa, perché le Ferrovie chiedono un contributo per la fermata aggiuntiva e pretendono numeri che nel nostro caso non ci sono”. Dental Meeting & Congressi 17 Italian Edition Anno VI n. 6 - Giugno 2010 primi Master in “Estetica dei Tessuti orali e periorali in odontoiatria” Lo scorso 7 maggio, nello stupendo salone affrescato del Palazzo della Ragione a Padova, si è svolta la cerimonia di consegna dei primi Master in “Estetica dei Tessuti Orali e Periorali in Odontoiatria”. La cerimonia si è svolta alla presenza di Giuseppe Zaccaria, Magnifico Rettore dell’Ateneo, Andrea Stella, Delegato alla Formazione Permanente e Coordinatore della Commissione Master, e di tutti i Direttori dei Master in toga. Più di 800 i masteristi diplomati appartenenti a varie Facoltà. Il Magnifico Rettore ha illustrato l’impegno e le risorse che l’Università di Padova dedica ai progetti di formazione postuniversitaria. Con i Master, l’Università dà continuità al suo ruolo centrale nella formazione professionale, anche per i soggetti già inseriti nel mondo del lavoro. Nell’occasione, per la prima volta in Italia e in Europa, ha ricevuto il Diploma di Master di II livello un gruppo di 10 odontoiatri che nell’anno accademico 2008-2009 hanno seguito un training teoricopratico con 1500 ore di formazione dedicata all’integrazione delle tecniche di Medicina Estetica nella regione periorale. Il Master in “Estetica dei Tessuti Orali e Periorali in Odontoiatria”, diretto dalla prof.ssa Maria Grazia Cocito e coordinato dai dottori Ezio Costa e Alessio Redaelli, è inserito nell’offerta didattica del Dipartimento di Specialità Medico-Chirurgiche, Clinica Odontoiatrica dell’Università di Padova diretto dal prof. Gian Antonio Favero. La durata del Master è annuale e comprende una cospicua parte pratica in ambulatorio su pazienti e una parte teorica di approfondimento di argomenti inerenti al rapporto tra l’Odontoiatria e la Medicina Estetica: dall’anatomia alla dermatologia, da argomenti di estetica dentale ad aspetti medico-legali. È una nuova visione dell’Odontoiatria, afferma il dott. Costa e nasce dalla convinzione degli organizzatori che gli odontoiatri posseggano i requisiti e le conoscenze scientifiche e tecniche per effettuare, con un training mirato, trattamenti di elevata qualità nell’ambito del terzo inferiore del viso nel suo complesso, intraorale e periorale. Il Master rappresenta un’importante risposta istituzionale, al passo con un mercato in trasformazione. Altre università italiane si stanno organizzando per proporre iniziative simili. Sicuramente rappresentano la miglior garanzia per tutte le persone che potranno d’ora in avanti affidarsi, per questa tipologia di trattamenti, a professionisti dotati di un training specifico e certificato. Milvia Di Gioia Nella foto, da sinistra: Ezio Costa, Stefano Visintainer, Milvia Di Gioia, Giorgio Caproni, Beniamino Giannice, Antonio Nigra, Daniela Zanetti, Paolo Andriolo, Paolo Grandesso, Renzo Barbon, Andrea Ulmi; tra loro, in toga al centro, Maria Grazia Cocito e il Magnifico Rettore Giuseppe Zaccaria. Foto/Mirco Bortolato, in collaborazione con Studio fotografico “Foto Bettella Daniele”, Padova. 18 Dental Meeting & Congressi Anno VI n. 6 - Giugno 2010 “Estetica e biocosmetica: terapia o esigenza?” Il debutto della Società Italiana di Estetica Dentale (Sied) In un’era in cui le capacità professionali italiane nel campo dell’odontoiatria estetica si sono ormai fatte strada in tutto il mondo, non si deve attendere molto prima di assistere alla EMS DIN A4 22.02.2010 materializzazione, anche 14:20 nel Bel Paese, di una realtà associa- tiva capace di accogliere e raccogliere tutti gli operatori del settore interessati ad esprimersi nelle scienze e nelle tecniche orali volte a ricercare e plasmare la definizione del “Bello”. UhrCosì, Seite 1 scia di questa prosulla gressiva affermazione di un “edonismo odontoiatrico” sempre più in voga, il 12-13 marzo 2010 a Roma, debutta con il suo I Congresso Nazionale la Società Italiana di Estetica Dentale (Sied), presieduta dal dr. Andrea Guida. Uno dei protagonisti del successo della manifestazione è stato il tema proposto: “Estetica e biocosmetica: terapia o esigenza?”, tema con cui la Sied ha voluto presentarsi tra le realtà culturali italiane per cristallizzare la propria identità e fornire il suo primo contributo prettamente EMS-SWISSQUALITY.COM 1+1=3 IL NUOVO AIR-FLOW MASTER PIEZON – PULIZIA AD ARIA SOTTO – E SOPRAGENGIVALE PIU’ SCALING – DAL NO. 1 DELLA PROFILASSI Pulizia sotto- e sopragengivale ad aria come con Air-Flow Master. Più scaling come con Piezon Master 700. Il tutto si somma per ottenere tre applicazioni in una grazie al nuovo Air-Flow Master Piezon, il più recente sviluppo dell’inventore dei metodi originali. grazie agli strumenti originali EMS Swiss che si adattano perfettamente al nuovo manipolo originale Piezon LED. La proverbiale precisione svizzera combinata con la tecnologia intelligente i.Piezon. PIEZON ASSENZA DI DOLORE > Manipoli originali Air-Flow e Perio-Flow Il paziente non sente dolore e l’epitelio gengivale viene trattato in modo extra-delicato: il massimo confort per il paziente è la caratteristica aggiuntiva, il plus, portato dal capolavoro del metodo Originale Piezon. Per non parlare della superficie dentale incredibilmente liscia. Questi vantaggi extra sono il risultato dell’azione oscillante allineata con la superficie dentale, AIR-FLOW UCCIDE IL BIOFILM E quando si tratta di una pulizia convenzionale sopragengivale ad aria, niente è meglio dell’efficacia, senza eguali, del metodo originale AirFlow. Trattamento efficace, rapido e affidabile senza stress e senza danno al tessuto gengivale o graffi sulla sup e r f ic ie d e i d e n t i . G r a z i e all’applicazione delicata dell’energia biocinetica. Manipolo LED Piezon originale con EMS Swiss Instrument PS Liberarsi del pericoloso biofilm fin nelle tasche più profonde. Questa è l’essenza del metodo originale Air Flow Perio. La riduzione sottogengivale dei batteri previene la perdita dei denti (periodontite) o perdita degli impianti (perimplantite). Il vortice uniforme di miscela ariapolvere-acqua previene l’enfisema dei tessuti molli – anche oltre ai vincoli della profilassi- grazie all’azione del diffusore Perio-Flow. > Con Air-Flow Master Piezon tutto quadra alla perfezione – dalla diagnosi, al trattamento iniziale, al richiamo. Invitiamo i profession ist i della profilassi a scoprirlo da soli. Per maggiori informazioni sulla profilassi > www.ems-swissquality.com specialistico e settoriale alla comunità scientifica nazionale. La Sied ha voluto così suggellare il personale concetto di “erogazione del contributo scientifico” e farsi portavoce coerente di una scelta non semplice, ma ritenuta essenziale per la crescita professionale. Lo sforzo messo in campo per contribuire a chiarire la differenza semantica (e dunque anche operativa) che vige tra “estetica” e “biocosmetica”, nonché quella che separa il concetto di “terapia” da quello di “esigenza”, ha palesato la ferma decisione di voler disperdere alcune ombre che popolano da anni la giungla delle filosofie e delle finalità operative nel campo dell’estetica e che, non di rado, vanno a discapito dell’etica e del corretto operare anche in ambito odontoiatrico, a parziale o totale svantaggio del cittadino-paziente. La Sied ha sapientemente distribuito il peso di questo complesso compito esplicativo, appoggiandosi fondamentalmente su due colonne. La prima si è sostanziata nell’allestimento di un programma poliedrico finalizzato alla formazione di tutto il team. Ampio spazio è stato lasciato alle distinte sessioni plenarie (odontoiatri, igienisti, odontotecnici), a quelle parallele (odontoiatri) e ai numerosi corsi che hanno coinvolto anche le assistenti dentali. Oltre al cospicuo afflusso ottenuto durante tutta la manifestazione, particolarmente affollati si sono dimostrati i diversi workshop teorico-pratici rivolti a tutte le figure professionali del team, a testimonianza di un ancor vivo interesse presente nel settore per l’aggiornamento nonché dell’attualità dei temi proposti. La seconda colonna rende omaggio alle molteplici personalità del mondo odontoiatrico e istituzionale che hanno preso parte alla manifestazione. Per dar vita al programma, infatti, sono intervenuti alcuni tra i maggiori esperti italiani nel campo dell’estetica orale e periorale, tutti relatori di fama nazionale e internazionale. Il messaggio che si è evinto dalla manifestazione è stato forte e univoco: per eccellere nelle riabilitazioni estetiche orali non basta che il singolo professionista impari a conoscere e/o ad amministrare bene una tecnica in più; il segreto dell’eccellenza risiede nella crescita professionale di tutto il “comparto dentale”, ossia di qualunque figura orbiti attorno al pianeta odontoiatria, al punto tale da rappresentare (a qualsiasi livello) una concreta determinante per la strutturazione ed erogazione di un servizio odontoiatrico di qualità. Antonio Scala Responsabile Sied - Rel. Esterne Per informazioni: www.sied.biz Dental Meeting & Congressi 19 Italian Edition Anno VI n. 6 - Giugno 2010 Infopoint ITALIA CGF: I FATToRI DI CRESCITA AUToLoGHI NELLA RIGENERAZIoNE oSSEA E TISSUTALE - ACQUISIZIoNE DELLE CoMpETENZE pER IL pRELIEVo VENoSo Live surgery Dr. Fabio Furlan - Data: 25-26 giugno - Dove: Monfalcone (GO) - Contatti: Alice Betolina - Tel.: 340.6635578 - E-mail: eventi.cgf@ gmail.com CoRSo SU ATTACCHI E CoMpoNENTI pER pRoTESI DENTALI, A RITENZIoNE ELASTICA, TEoRICo-pRATICo - 2° LIV. - Data: 23 luglio - Dove: Rhein 83 Srl V. E. Zago, 8 - Bologna - Contatti: Rhein Srl - Tel.: 051.244510 - Fax: 051.245238 - E-mail: [email protected] 3° INTERNATIoNAL MEETING ACCADEMIA “IL CHIRoNE” - SoRRISo E SoRRISI: AppARATo SToMAToGNATICo E pSICHE - Data: 17-18 settembre - Dove: Università degli studi di Roma “Sapienza” Dipartimento di scienze Odontostomatologiche - Contatti: Meeting Planner Srl - Tel.: 080.9905360 - Fax: 080.2140203 - E-mail: info@ meeting-planner.it pERIo-INTEGRETIoN MEETING TBR - Data: 18 settembre - Dove: Centro Salvator Mundi V. Delle Mura Gianicolesi, 67 Roma - Contatti: TBR Italia - Tel.: 02.72080438 - Fax: 02.89016269 - E-mail: [email protected] 13° CoNGRESSo DI TERApIA IMpLANTARE - Data: 23-25 settembre - Dove: Palazzo della Gran Relations - Tel.: 055.210454 - Fax: 055.283686 - E-mail: aidi@ heventogroup.com - E-mail: segreteria.sie@ fastwebnet.it XXIX CoNGRESSo INTERNAZIoNALE AIop: “ESTREMA RATIo. oVVERo: CoRSo BASE TEoRICopRATICo IN ENDoDoNZIA SU DENTI ESTRATTI TRATTATI AL MICRoSCopIo - Data: 25 settembre - Dove: Salto di Fondi (LT) - Contatti: Segreteria SIE - Tel.: 02.8376799 - Fax: 02. 89424876 - E-mail: segreteria.sie@ fastewebnet.it 38° INTERNATIoNAL EXpoDENTAL - Data: 7-9 ottobre - Dove: Fiera di Roma; Pad. 7-8-9-10 - Contatti: Promunidi Srl - Tel.: 02.70061.220/229 - Fax: 02.70006546 [email protected]; [email protected] SICoI – XX CoNGRESSo INTERNAZIoNALE INNoVAZIoNI BIoLoGICHE E TECNoLoGICHE IN CHIRURGIA IMpLANTARE - Data: 8-9 ottobre - Dove: Ata Hotel Executive COLLABORAZIONE Offerte Medico odontoiatra offresi per collaborazione e direzione sanitaria presso studi dentistici o centri polispecialistici Milano, Varese, Novara e provincia. Tel.: 340.6848463 Medico odontoiatra esperienza ospedaliera pluriennale documentabile offre consulenze chirurgia orale presso studi colleghi Italia meridionale. Tel.: 349.8424330 Richieste Progetto dentale Apollonia network di cliniche odontoiatriche, ricerca per il Friuli Venezia Giulia professionisti con esperienza in conservativa, endodonzia, protesi mobile e fissa e igienisti dentali. Si offre una struttura organizzata, ambiente dinamico e innovativo. Se interessati inviare il curriculum a: [email protected] Azienda operante nel settore estetica Milano - Contatti: Medicina Viva - Tel.: 0521.290191 - Fax: 0521.291314 - E-mail: [email protected] 31° CoNGRESSo NAZIoNALE SIE: “LE NUoVE SFIDE DELL’ENDoDoNZIA” - Data: 11-13 novembre - Dove: Centro Congressi Verona Fiere - Contatti: Segreteria SIE - Tel.: 02.8376799 - Fax: 02.89424876 ENDo RESToRATIVE DENTISTRY - VI CoNGRESSo NAZIoNALE - Data: 23-25 settembre - Dove: Teatro Congressi Pietro d’Abano - Abano Terme Medico odontoiatra cerca per il proprio avviato studio dentistico in provincia di Caserta medico e/o odontoiatra esperto in medicina estetica del volto (tba, filler, peeling ecc.) Tel.: 0823.795147 0823.845326 Giovanni Bona Clinical Group ricerca per i suoi studi in provincia di Torino un odontoiatra di comprovata esperienza. 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Srl - C.so Sebastopoli, 225 - 10137 Torino - Tel. 011 19715665 - Fax 011 19715882 Indirizzo ________________________________________________________________________________________________________________ Città _______________________________________Cap __________________ Prov. _______________________________________________ Tel. ________________________________________E-mail ______________________________________________________________________ SCRIVERE IN STAMPATELLO IL TESTO SPECIFICANDO NOME E COGNOME (O NOME DELLO STUDIO), INDIRIZZO E NUMERO DI TELEFONO. __________________________________________________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________________________________________________ Ai sensi dei Decreti Legislativi 196/03 e 276/03 (Nuovo Codice in materia di protezione dei dati personali e “Legge Biagi”) vi do il mio consenso per il trattamento dei dati sopra riportati. Firma ___________________________________________________________ LA DIREZIONE NON SI CONSIDERA RESPONSABILE DEL CONTENUTO DEGLI ANNUNCI “Corso base di Endodonzia” Segreteria organizzativa: Relatore: prof. Francesco Somma C.N.S. by Maxilo Srl Via Aldebaran, 11 A - 95127 Catania tel. 095/7225313 - fax 095/7225317 E-mail: [email protected] - www.maxilosrl.it “Corso annuale di Parodontologia Base” Relatori: Dott. Stefano Parma Benfenati, Dott. Carlo Tinti n. 14 giorni formativi teorico-pratici - Catania, inizio corso ottobre ’10 Catania, 2 incontri maggio/giugno 2010 Evento in attesa di accreditamento ECM 1. Incontro: Diagnosi, piano di trattamento e cavità d’accesso; Strumentario endodontico in acciaio e in NiTi: caratteristiche e indicazioni d’uso. Pratica: alesaggio biomeccanico con strumenti a conicità .02 in acciaio e in Ni-Ti 2. Incontro: Otturazione canalare con tecniche a freddo: Cono singolo – Condensazione laterale Pratica: Otturazione canalare “Corso avanzato di Endodonzia” Relatore: prof. Francesco Somma Evento ECM 484/9021791 N. 32 CREDITI FORMATIVI Il corso si rivolge tanto al neofita che si sta avvicinando alla branca della Parodontologia quanto a chi già la esercita sporadicamente o routinariamente nella pratica quotidiana. - Tel.: 049.9124300 - Fax: 049.9124290 - E-mail: rtosello@ L’obbiettivo principale del corso è quello di insegnare le tecniche chirurgiche in modo dettagliato ”step by step”, ma anche e soprattutto di trasmettere al clinico la capacità di capire le caratteristiche anatomiche proprie dell’osso, dei denti in relazione tra loro, nonché dell’osso e dei tessuti molli di rivestimento, concetti che devono guidare ogni scelta terapeutica. XX CoNGRESSo NAZIoNALE AIDI: “ UNA FINESTRA SUL FUTURo” - Data: 24-25 settembre - Dove: Milano - Contatti: Hevento Public Studio di Odontostomatologia, sito in Torino zona centro, cerca odontoiatra per collaborazione specialistica in Conservativa e/o Pedodonzia, interessato a utilizzare la struttura per propri pazienti. Per contatti: Dr. Alessandro Abrate - Tel.: 011.540457 STUDI Nome ______________________________________ Cognome __________________________________________________________________ Verranno descritti gli elementi anatomici, diagnostici e prognostici per una adeguata terapia chirurgica parodontale. sweden-martina.com e dentale (vendita prodotti e macchinari) ricerca AGENTI settore dentale estetica e dermatologia per ampliamento propria rete vendita. La posizione prevede l’affidamento della gamma di prodotti e consulenze per la propaganda scientifica e la promozione soprattutto presso dentisti, dermatologi, centri estetici. Assegnazione zona esclusiva. Preferibilmente con portafoglio clienti. Inviare cv con lettera di presentazione e specificare se si è già svolta questa attività: [email protected] Per gli abbonati la pubblicazione è gratuita, per i non abbonati il costo di un singolo annuncio è di 10 Euro. Pagamento da effettuarsi sul c/c postale n. 65700361 o con assegno intestato a: TU.E.OR. da far giungere in redazione assieme all’annuncio, al seguente indirizzo: - Contatti: Rossella Tosello Sweden & Martina Spa - Dove: Bologna Service Congressi - Tel.: 055.2462201 - Fax: 055.2462270 - E-mail: [email protected] MoDULo INSERZIoNE Guardia - Verona - Contatti: Biomax Spa - Tel.: 0444.913410 - Fax: 0443.913695 - E-mail: [email protected] - Data: 19-20 novembre - Contatti: Promo Leader CHI CERCA TRoVA Agopuntura orale, data 18.07.2010. Dove: Griante/Lago di Como. Contatti: [email protected]; Tel.: 0344.41322 - E-mail: CoMpLICANZE, FALLIMENTI E RITRATTAMENTI IN oDoNToIATRIApRoTESICA” Non esiste una tecnica chirurgica che si applica a molti pazienti ma esistono molti pazienti con caratteristiche anatomiche profondamente diverse. Per questo si desidera comunicare un metodo, una filosofia di approccio, per ottenere sicurezza per poi decidere la strategia di intervento, nei propri ambulatori. Scopo del corso è quello di enfatizzare il ruolo fondamentale delle interrelazioni fra Parodontologia e Protesi nel rispetto della salute dei tessuti parodontali, sia integri che associati a patologia. Catania, 2 incontri settembre/ottobre 2010 1. Incontro: Strumenti in Ni-Ti a conicità aumentata – Sistema Protaper. Pratica: alesaggio biomeccanico con strumenti Protaper 2. Incontro: Otturazione canalare con tecniche a a caldo: Sistema Thermafil; Ritrattamento Pratica: Otturazione canalare con il Sistema Thermafil; Ritrattamento con strumenti specifici. “Corsi ECM di conservativa pratici ” Novità Relatore: prof. Livio Gallottini Sedi dei corsi: Roma – Catania Argomenti: 1° Incontro (restauri estetici adesivi nei settori latero-posteriori); 2° Incontro (restauri adesivi nel settore anteriore); 3° Incontro (restauro diretto nel dente trattato endodonticamente con perni in fibra e composito). Il corsista durante i corsi effettuerà un totale di n. 4 interventi su paziente e collaborerà come assistente in altri 4. T-BLACK MINORE ABRASIONE E USURA MIGLIORE EFFICIENZA DI TAGLIO E MINOR RISCALDAMENTO DEI TESSUTI SUPERFICIE ANTIRIFLESSO SURGYSONIC MOTO rappresenta la svolta nella chirurgia dei tessuti duri. Ultrasuoni e micromotore chirurgico brushless due tecnologie - un dispositivo unico. 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