IL SALUTO DELLA PRESIDENTE
Cari soci, socie e simpatizzanti della S.A.T. sezione di Ton,
per l’anno 2015 il direttivo ha deciso di stendere un programma di attività più
dettagliato. Come ogni anno si è cercato di creare tipologie di percorsi più o meno
impegnativi, dando così la possibilità a tutti di poter partecipare alle escursioni.
L’unica raccomandazione che ricordiamo è che il minorenne deve essere sempre
accompagnato da un genitore. Tengo a precisare che le gite potranno subire delle
variazioni causa condizioni meteo o percorsi non agibili. Inoltre vi invitiamo a visitare
il nuovo sito web ricco di novità, molto più completo e sempre aggiornato.
Dall’anno scorso abbiamo avuto un incremento del numero di tesserati ed oggi
vantiamo 12 soci giovani su un totale complessivo di 91 iscritti.
Un doveroso ringraziamento va a tutti i soci, in particolare a quelli che collaborano
attivamente alle escursioni, alle manutenzioni/ripristino dei sentieri e segnaletica, alla
sistemazione del rifugio Rododendro e alla preparazione delle attività in genere; alle
vostre famiglie che vi concedono il tempo da dedicare alla montagna; alla Cassa
Rurale Bassa Anaunia per il suo sostegno nella realizzazione di questo opuscolo.
Auguro a tutti un felice e sereno 2015.
EXCELSIOR!
La Presidente
Elisa Rigotti
CONSIGLIO DIRETTIVO
PRESIDENTE
VICEPRESIDENTE
SEGRETARIO
CASSIERE
CONSIGLIERI
Rigotti Elisa
DallaTorre Bruno
Marcolla Luca
Anesi Christian
Dallago Ruggero, Eccher Eugenio, Marcolla Franco, Marcolla
Luciano, Rigotti Tullio, Paternoster Marco Tovazzi Matteo
REVISORI DEI CONTI Battan Massimiliano, Defant Diego
GRADO DELLE DIFFICOLTÀ ESCURSIONISTICHE
T - Sentiero turistico. Itinerari su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi
ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Richiedono
una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla
camminata.
E - Sentiero escursionistico. Itinerari che si svolgono su sentieri di ogni genere, oppure
su evidenti tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie) con
segnalazioni. Possono svolgersi su pendii ripidi, dove tuttavia i tratti esposti sono in
genere protetti o assicurati (cavi), possono avere singoli passaggi, o brevi tratti su
roccia, non esposti, non faticosi né impegnativi grazie alla presenza di attrezzature
(scalette, pioli, cavi) che però non necessitano di equipaggiamento specifico
(imbragatura, moschettoni, ecc.) Richiedono un certo senso di orientamento una
certa esperienza e conoscenza dell’ambiente alpino, allenamento alla camminata
oltre a equipaggiamento e calzature adeguati.
EE - Sentiero per escursionisti esperti. Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma
che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su
terreno impervio (pendii ripidi e/o scivolosi di erba o misti di roccia ed erba, o roccia e
detriti) Terreno vario, anche a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non
ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà
tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minor impegno) Rimangono
invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza
crepacci (perchè il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della
picozza, nonché la conoscenza delle relative manovre di assicurazione). Necessitano di
esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino, passo
sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica
adeguate. Per i percorsi attrezzati è inoltre necessario conoscere l’uso di dispositivi di
autoassicurazione (moschettoni, dissipatore, imbragatura, cordini).
EEA - Sentiero per escursionisti esperti con attrezzature. Questa sigla indica certi
percorsi attrezzati o vie ferrate, al fine di preavvertire l’escursionista che l’itinerario
richiede l’uso dei dispositivi di autoassicurazione.
EAI - Escursionismo in ambiente innevato. Richiede l’utilizzo di racchette da neve, con
percorsi evidenti, con facili vie d’accesso non impervie o su crinali aperti e poco
esposti, con dislivelli e difficoltà generalmente contenuti che garantiscano sicurezza di
percorribilità.
COMPORTAMENTO IN CASO DI INCIDENTE
Mantenere la calma, non agire d’impulso, cercando di valutare attentamente la
situazione venutasi a creare.
Valutare la situazione generale (l’aspetto ambientale) e quella particolare
(l’incidente), cercando di individuare i pericoli presenti e quelli possibili.
Adottare immediatamente misure idonee per evitare e prevenire altri rischi.
Segnalare la necessità di soccorso chiamando subito il 118, se ciò non fosse possibile
usare i seguenti metodi di segnalazione:
SOCCORSO ALPINO
SEGNALI INTERNAZIONALI DI SOCCORSO
Chiamata: lanciare 6 (sei) volte in un minuto (ogni 10 sec.) un segnale ottico od
acustico; ripetere i segnali dopo un minuto.
Risposta: lanciare 3 (tre) volte in un minuto (ogni 20 sec.) un segnale ottico od
acustico; ripetere i segnali dopo un minuto.
È fatto obbligo a chiunque intercetti un segnale di soccorso di avvertire il Posto di
chiamata o la Stazione di Soccorso Alpino più vicina, o il custode del rifugio o le guide
o le comitive che incontrasse.
Fungono da posti di chiamata i rifugi con custode e tutte le località abitate di
fondovalle.
Inoltre, per chiamare qualsiasi Stazione del C.N.S.A.S., si può telefonare al 118,
indicando la località dove l’aiuto è richiesto.
6 REGOLE PER L’ESCURSIONISTA
Per le tue escursioni in montagna, scegli itinerari in funzione
delle tue capacità fisiche e tecniche, documentandoti sulla
zona da visitare e dotandoti di adeguata carta topografica.
Se cammini in gruppo prevedi tempi di percorrenza in
relazione agli escursionisti più lenti.
Provvedi ad un abbigliamento ed equipaggiamento consono
all'impegno e alla lunghezza dell'escursione e porta nello
zaino l'occorrente per eventuali situazioni di emergenza,
assieme ad una minima dotazione di pronto soccorso.
Di preferenza non intraprendere da solo un'escursione in
montagna e in ogni caso lascia detto a qualcuno l'itinerario
che prevedi di percorrere, riavvisando del tuo ritorno.
Informati sulle previsioni meteo e osserva costantemente lo
sviluppo del tempo.
Nel dubbio torna indietro. A volte è meglio rinunciare che
arrischiare l'insidia del maltempo o voler superare difficoltà
di grado superiore alle proprie forze, capacità, attrezzature.
Studia preventivamente itinerari alternativi di rientro.
Riporta a valle i tuoi rifiuti. Rispetta la flora e la fauna. Evita
di uscire inutilmente dal sentiero e di fare scorciatoie.
Rispetta le culture e le tradizioni locali ricordandoti che sei
ospite delle genti di montagna.
CALENDARIO ATTIVITÀ
30 gennaio: Assemblea Ordinaria dei soci
8 febbraio:
Decima Ciaspolada in malga Bodrina
22 febbraio: Gita sulla neve a passo S. Pellegrino
15 marzo:
Ciaspolada sul monte Luch
17 maggio:
Gita primaverile al Rif. Tonini
Maggio – giugno: Lavori di manutenzione sentieri
14 giugno:
Festa del Rododendro
28 giugno:
Gita alpinistica al rif. Dorigoni – Cima Collecchio
12 luglio:
Gita alpinistica in Marmolada
26 luglio:
Gita alpinistica a Cima Brenta
9 agosto:
Gita coi bambini in val di Funes
25 ottobre: Castagnata sociale e premiazione soci benemeriti.
24 Dicembre: Brulè di mezzanotte sotto l’albero
* Il programma potrebbe subire variazioni in base alle condizioni meteo-nivologiche
30
Assemblea ordinaria dei soci
Vigo di Ton – Piazza F. Guardi - Sala Blu
GENNAIO
8
Decima edizione della
Ciaspolada in malga Bodrina
FEBBRAIO
Ore 7.30 - Ritrovo in piazza a Vigo
Ore 8.00 - Partenza per malga Bodrina. (I tempi di salita alla malga
dipenderanno dalle condizioni della neve. (...e dei partecipanti...) Circa 3 - 4 ore.
Ore 12.00 - Pranzo. Nel pomeriggio possibilità di escursioni nei dintorni della malga.
Ogni partecipante dovrà munirsi di piatto bicchiere e posate personali e di
attrezzatura da alta montagna, comprese le ciaspole. Possibilità di noleggio presso la
nostra sede (massimo 25 paia). Per motivi organizzativi la sezione garantisce il pasto
per un n. massimo di 150 persone. Iscrizioni entro venerdì 6 febbraio, telefonando
al n. 3284410277
Lunghezza: Km 6,5
Dislivello in salita: m 1.100
Ore cammino: 4,00
Difficoltà: EAI
22
Gita sulla neve a Passo S. Pellegrino
FEBBRAIO
ORE 7.00 - Partenza in pullman dalla piazza di Vigo per S.Michele, Ora, Moena, Passo
San Pellegrino
Sci Fondo
Qui si trova il Centro del fondo Alochet, un vero e proprio punto di riferimento per lo
sci nordico. È possibile sciare lungo quasi15 km di piste organizzate ad anelli di varie
difficoltà.
Ciaspole
Itinerario per ciaspole che porta al Passo della Forca Rossa sfruttando i segnavia 670 e
694 che solcano i piedi delle bellissime guglie del Gruppo della Marmolada.
L’itinerario risulta sempre ben battuto, fino al rifugio Fuchiade. Da Fuchiade si va
leggermente a dx (dir. Est) e si segue il segna 670 “Forca Rossa”. Giunti sulla dorsale si
prosegue a mezza costa in direzione Nord-Est (in estate segnavia 670). Si continua
transitando per una serie di ripiani (Pian della Schita – in estate segnavia 694),
raccordati da brevi ma talvolta impegnative rampe, che conducono al Passo Forca
Rossa (2490m). Al di là del passo si apre la Val di Franzèdas (Malga Ciapela) che, visto
il pericolo di slavina, non è consigliabile ad escursionisti con ciaspole. Dalla Forca
Rossa si può raggiungere invece comodamente la vicinissima elevazione (2505m)
posta alla sua dx (Sud); libro di vetta e punto panoramico di eccezionale bellezza. Si
rientra per l’itinerario di salita.
Sci Alpino
il Passo San Pellegrino consente di sciare su più di 60 chilometri di piste in uno dei
comprensori sciistici più famosi e affascinanti del circuito Dolomiti Superski, che offre
oltre 100 km di piste a cavallo tra il Veneto e il Trentino con un unico skipass.
Il programma dettagliato e le quote di partecipazione verranno definite in prossimità dell’evento.
15
MARZO
Monte Luchet m 2162
Escursione di sci alpino o ciaspole sulla cima più a est delle
Maddalene
Il Luchet è un “panettone” a sud ovest del ben più imponente Monte Luco m 2434
Accesso stradale: dalla statale della Val di Non si prende la strada per la Val d’Ultimo e
si prosegue fino al tunnel dove a destra si trova un grande parcheggio.
Itinerario: all’imbocco del lungo tunnel di Castrin si sale in direzione nord e si supera
facilmente una fascia boschiva fino al vasto Pra del Signor. Da qui sempre in salita si
arriva fino al Passo Castrin e poi proseguendo a destra si arriva a Malga Castrin. Dalla
Malga si prende il sentiero estivo che passa vicino ad una vasca di presa dell’acqua e si
prosegue in direzione del crinale nord-est del Monte Luchet, lo si risale superando
brevi dossi fino ad una piccola croce posta sul punto più alto del crinale.
Discesa: per lo stesso percorso dell’andata.
Lunghezza: Km 9
Dislivello salita: 550 m
Difficoltà: EAI
Tempo di percorrenza: 4 ore
MAGGIO
Lavori di manutenzione sentieri
GIUGNO
I lavori interesseranno i sentieri di nostra competenza:
il n. 500, 509, 510, 516, 516/A, 516/B e il sentiero Frassati.
17
Escursione al rif. Tonini
Altopiano di Pinè – Lagorai
MAGGIO
Si parte per l’altopiano di Pinè SP83 fino a Brusago. Si sale in direzione del Rifugio
Tonini. Si percorre una strada asfaltata assai ripida che si inoltra in Val Spruggio e la si
segue fino allo slargo dove si lascia la macchina, a quota 1245m.
Si prende la mulattiera selciata che prosegue dritta ed è contrassegnata dalle tabelle
del sentiero SAT 443. Si prosegue su questa stradina, inizialmente ripida e poi con
pendenze più morbide, percorrendo la sinistra orografica della Val di Spruggio.
Lo stradino si trasforma in sentiero e giunge al guado (quota 1330m) che consente di
passare sulla destra orografica della Val di Sprugio, attraversando il torrente con una
piccola passerella di legno.
Proprio dall’altra parte del torrente proseguire lungo il sentiero 443 che sale con
pendenze abbastanza decise. Ci si alza così nella vegetazione e, seguendo il sentiero,
si tocca per due volte la strada forestale. A quota 1617m si passa per Malga Sprugio
Bassa. Si segue la stradina (sempre contrassegnata dal segnavia 443) e, in breve, si
devia a sinistra seguendo la tabella che indica per il Rifugio Tonini. Attraversando un
ultimo tratto di bosco fitto si giunge ai bei prati del Rifugio Sprugio - Giovanni Tonini.
Grandiosa la vista che si gode sul Lagorai. Si rientra per il percorso di salita.
Lunghezza: Km 3,4
Dislivello salita: 700 m
Difficoltà: E
Tempo di percorrenza: 3 ore
14
Festa del Rododendro
Malga Bodrina
GIUGNO
Classico appuntamento al rifugio Rododendro gestito dalla sezione SAT.
Si parte a Vigo alle 7.30 per il sentiero 509 per arrivare in malga alle 11. Pranzo a base
di specialità locali. Possibilità di escursioni nei dintorni; cima Roccapiana 1887 m. a
circa 1 ora di cammino è un punto panoramico eccezionale.
Nel pomeriggio lotteria con ricchi premi.
Lunghezza: Km 5
Dislivello salita: 1100 m
Difficoltà: E
Tempo di percorrenza: 3,30 ore
28
Gita alpinistica al rif. Dorigoni
Monte Collecchio Val di Rabbi
GIUGNO
Il rifugio Dorigoni 2436 metri s.l.m. e la Cima Collecchio 2957 metri s.l.m. si trovano
nel Parco Nazionale delle Stelvio nel versante della Val di Rabbi.
Itinarario: Escursione ad anello con partenza dal parcheggio in località Coler in Va di
Rabbi. Partenza da Vigo verso Cles si prosegue per la Val di Sole e quindi per la Val di
Rabbi si passa il paese di S. Bernardo, Rabbi, Somrabbi e si arriva al parcheggio Coler.
Dal Parcheggio parte il sentiero sat 106 strada asfaltata nella prima parte, si arriva alla
Malga Stablasolo 1539 metri s.l.m. Dopo la malga si prosegue lungo il sentiero 106 ci
vogliono circa 3 ore al Rifugio Dorigoni. Si arriva al Doss della Cros. Dal rifugio si
prosegue sul sentiero sat 107 Lago Corvo circa 3h30, e in circa 2 ore si arriva al Passo
del Giogo Nero 2823 metri s.l.m. Dal Passo si sale alla Cima Collecchio su traccia ben
visibile ci si arriva in circa 15-20 minuti.
Rientro: Dalla cima si prosegue lungo un sentiero passando a fianco a dei laghetti, in
circa 1h30 si arriva al Lago Corvo da li in circa 10 minuti al Rifugio Lago Corvo 2426 m.
Dal rifugio si scende per la Val del Corvo. Si prosegue sul 108, si va verso la Malga
Caldesa Bassa 1835 m. restando sempre sul 108 si prosegue per Piazzola- Parcheggio
Cavalar. Arrivati al parcheggio Cavalar si continua sul sat 108, fino ad arrivare al bivio
con la strada asfaltata che porta al parcheggio Coler punto di partenza.
Lunghezza: Km 16
Dislivello salita: 1600 m
Difficoltà: EE
Tempo di percorrenza: 6-7 ore
* Percorso alternativo per chi non sale alla cima.
12
Gita alpinistica in MARMOLADA
FERRATA CRESTA OVEST
LUGLIO
Si parcheggia l’auto ad Alba di Canazei m. Si prende quindi la strada forestale/sentiero
602 fino al Rif. Contrin m 2056 (2 ore fin qui). Dal rifugio si prende il sentiero 606 per
forcella Marmolada m 2896 (ore 2.30 dal rifugio Contrin). Poco sotto la forcella ha
inizio la ferrata che porta a Cima Punta Penia m 3342.
Sotto alla baracca-rifugio, si scende per un evidente costolone di neve, la Schena de
Mul. In estate non servono i ramponi, che si usano più sotto sul ghiacciaio. La
pendenza è modesta e la dorsale ampia, la traccia ben segnata, non ci sono problemi.
Si giunge quindi a quota 3175 dove inizia un tratto attrezzato con staffe e cordino
lungo una cengia rocciosa trasversale, di solito “pulita”, che scende verso il ghiacciaio
dove si possono osservare i crepacci terminali. Giunti sul ghiacciaio si calzano i
ramponi e ci si lega in cordata per superare i crepacci, che ovviamente variano
secondo la stagione. Nei pressi, c’è un palo di ferro per fare da sicura. Di solito è bene
seguire sempre la traccia, che non manca mai, ed evitare di avventurarsi sul ghiacciaio
“provando” nuovi passaggi. Superata la crepaccia terminale si procede ancora in
cordata seguendo la traccia fino al Pian dei Fiacconi m 2621. Qui si può prendere
l’impianto che scende fino alla diga di Passo Fedaia.
Lunghezza: Km 16
Dislivello salita: 1850 m
Difficoltà: EEA
Tempo di percorrenza: 8 ore
* Percorso alternativo per chi non sale alla cima.
26
Gita alpinistica in Brenta
Cima Brenta - normale sud - 3150 m
LUGLIO
La Cima Brenta è la seconda cima più alta del Brenta, superata di 23 m dalla Cima
Tosa. La via normale attualmente più praticabile è quella che sale lungo la parete sud.
Accesso: Dal Rif. Vallesinella seguire il sentiero n. 318 che sale al Rif. Casinei e
prosegue lungo fino al Rif. Brentei. Si sale per il sentiero verso il Rif. Alimonta fino al
vallone con i ghiaioni che scendono dalla parete sud. Abbandonato il sentiero si risale
verso una bianca parete rocciosa a gradini a sinistra di due conoidi di neve (o ghiaie)
salire la parete gradinata bianca alta circa 60 m con gradini e solide rocce articolate
(II). Questo è un buon punto di accesso all’ampio canalone-anfiteatro superiore che
va risalito fino alla cima.
Discesa: Ridiscendere tutto il canalone fino alla fino alla Spalla Sud di Cima Brenta,
punto in cui ci si raccorda con la Via delle Bocchette Alte; da qui si può raggiungere il
Rif. Alimonta e quindi per sentiero si torna al Rif. Brentei.
Note: Dato il lungo sviluppo della via e la lunghezza del ritorno, è consigliabile
procedere in conserva il più possibile. Come attrezzatura alpinistica sono sufficienti
alcuni cordini, qualche nuts o friends e il kit da via ferrata per il ritorno lungo la Via
delle Bocchette Alte e la ferrata Detassis. Ramponi ad inizio stagione.
Dislivello di salita:
Tempo di salita:
Difficoltà:
Punti di appoggio:
Tipo di percorso:
1637 m - Totale: 3274 m
6,30 h - Totale: 13,00 h
EEA - AR - II - PD
Rif. Brentei (q. 2182 m) - Rif. Alimonta (q. 2580 m)
Traccia e roccette, passaggi su roccia
* Percorso alternativo per chi non sale alla cima.
9
Escursione per famiglie in Val di Funes
Rif. Genova
AGOSTO
TOUR: Alta Via delle Dolomiti: Malga Zannes – S. Zenon – Forcella del Furcia- Forcella
di Medalges - Passo di Poma– Rifugio Genova – Malga Gampen.
Dal parcheggio di Zannes ci si incammina sul sentiero n°6 per S. Zenon alla Forcella del
Furcia (2293 m). Da lì si prosegue in lieve salita alla Forcella di Medalges (2421) per
seguire poi l’Alta Via n°3 in direzione del Passo di Poma. si prosegue sul sentiero n°3
fino al Passo di Poma – Rifugio Genova. Discesa: Si scende alla Malga Gampen si
attraversano gli omonimi prati seguendo il sentiero 33 fino al ruscello Caseril e infine
al parcheggio della Malga di Zannes.
Lunghezza: Km 7
Dislivello salita: 400 m
Difficoltà: E
Tempo di percorrenza: 4 ore
25
Castagnata sociale e premiazione soci
benemeriti.
OTTOBRE
Conclusione della stagione con il pranzo dei soci e simpatizzanti seguito dalla castagnata e
premiazione dei soci benemeriti.
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Gita alpinistica al rif. Dorigoni