LO STRILLO L a v o c e d e l l a U . T. E . Anno 2° - Pubblicazione n.5 - Maggio 2010 Periodico di attualità e cultura a distribuzione gratuita edito dalla U.T.E di Paderno Dugnano Sede: Via Italia, 13 - 20037 Paderno Dugnano (MI) Tel. 0299046630 www.utepadernodugnano.it - e-mail: [email protected] Presidente Ute: NICOLA BAGLIVI Direttore Editoriale: FIORENZA BIGATTI Segretario di Redazione: BRUNO BEGHETTI Segreteria U.T.E: BRUNO BEGHETTI IGNAZIO STALLONE Correzione Bozze: GIULIANA CAIMI Grafica e Impaginazione: MARIA MANTOVANI GIOVANNA MORNATI Hanno collaborato: FEDERICA ANGIOLINI GIOVANNI BASSO ALDO BARBERI EDOARDO BIANCHI NUNZIA BONSANTO GIULIANA CAIMI ILARIO COLOMBO MARIA STELLA DESIANTE SABINO DI PACE DANIELA GELMINI ANTONIO MARANDO OSVALDO PIZZI BRICIOLE DALLA SEGRETERIA DI PADERNO DUGNANO di Bruno Beghetti È arrivato maggio e, quindi anche noi della UTE, come tutte le altre scuole, ci prepariamo a concludere l’anno accademico 2009/2010. A tal proposito vogliamo innanzitutto ringraziare tutti i nostri Docenti (51) ed i Segretari (15) che col loro impegno costante durante tutto l’anno scolastico, hanno permesso il funzionamento della scuola, frequentata da circa 550 corsisti suddivisi in 87 corsi. Di seguito illustriamo gli eventi che terremo in questo mese di maggio: Metropolis 13 maggio h. 20:30 TEATRO MILANESE 20 maggio h. 20:30 Metropolis CABARET 21 maggio h. 20:00 Saggio di Ballo e Difesa Personale Centro Falcone Borsellino 23 maggio h. 15:00 Festa fine anno corsi Senago Centro Civico v. Neruda 2 29 maggio h. 20:30 Oratorio Incirano TEATRO MILANESE Come si può vedere abbiamo un calendario molto intenso di spettacoli, ed il loro successo ovviamente, dipenderà dalla partecipazione numerosa da parte di tutti. Cogliamo l’occasione di questa uscita del nostro giornalino, per dare alcune anticipazioni utili per l’anno accademico 2010/2011: 11 settembre 2010 OPEN DAY Paderno luogo da definire 18 settembre 2010 OPEN DAY Senago Centro Civico P. Neruda 20 settembre 2010 Apertura iscrizioni Paderno e Senago 11 ottobre 2010 Inizio nuovo anno accademico Paderno e Senago Concludiamo con l’augurio di buone vacanze a tutti e un arrivederci per l’anno prossimo. ATTENZIONE!!!!!! Sul nostro sito www.utepadernodugnano.it potrete trovare tutte le notizie utili aggiornate. A.A.A. ATTORI CERCASI Quest’anno l’U.T.E. di Senago aveva messo in programma un laboratorio teatrale che, anche se con uno sparuto manipolo di eroi, si era dato come obiettivo principale il divertirsi insieme, e di conseguenza farne partecipe con una rappresentazione tutti gli amici dell’università. Ho parlato di un “manipolo di eroi” perchè non è stato facile trovare persone che si offrissero di partecipare a questa prima esperienza. Comunque con entusiasmo abbiamo iniziato e fatto le prime prove. Nel corso dei mesi però “questo manipolo” si è ridotto al lumicino non per mancanza di volontà ma per vari motivi. Noi siamo sempre più intenzionati ad andare avanti... formare una vera compagnia... portare sulla scena il frutto del nostro lavoro... proporvelo... farvi divertire! Ma abbiamo bisogno di voi... sì di voi! Amici vi aspettiamo... non esitate... venite! Divertirsi per divertire! Vi aspettiamo... per il prossimo anno UTE. Ciaoooo Edoardo Bianchi fondata dal con il patrocinio della Città di Lions Club PADERNO DUGNANO Paderno Dugnano membro della Federazione Italiana delle Università della Terza Età gemellata con UNIVERSITÉ DU TEMPS LIBRE DU BAS LANGUEDOC 1 Il prossimo itinerario nel verde, Ginestra dei Carbonai e di alcune specie acidofile come il lo facciamo nel Pino silvestre e la Betulla. PARCO PINETA di APPIANO La Fauna di questo Parco è un capitolo particolarmente negaGENTILE e TRADATE tivo. Pur tenendo conto che, che ha una superficie di 4597 ettari. specie per i mammiferi, l’habiÈ un territorio boscato tat non è particolarmente favocompatto, posto al revole per le caratteristiche centro del triangolo proprie del terreno che non Milano-Como-Varese. consentono la presenza coHa una vegetazione tipica stante di fonti di abbeveradella groana lombarda (robi- zione; tuttavia non si può negare che vi sia una carenza nie, acacie, betulle, ecc.). La fitta pineta che si stende nel di vita animale tutt’altro che irterritorio del parco è da taluni rilevante. In ciò concorrono anche il carico e la pressione urbana circostante. Da alcuni rilievi fatti, non si sono evidenziate che deboli tracce di mammiferi: Lepre e Coniglio selvatico, pochi Scoiattoli e Ghiri. In talune aree si sono trovate tracce di Ricci e Talpe, nonché di Anfibi comuni. Pochissime le presenze di Rettili. Nelle aree a bosco sono preattribuita all’opera di Maria senti diverse specie di uccelli: Teresa d’Austria, da sempre Corvo, Merlo, Pettirosso, Usiconsiderata il nume tutelare gnolo, Cincia nera, ecc. Si è del “buon governo” nella Lom- anche rilevata la presenza bardia del ‘700, anche se la dell’Upupa. Gli uccelli rapaci struttura di questa zona ha ori- diurni sono da considerarsi gini più antiche e rivela una caratteristica peculiare del territorio lombardo, e cioè non un piano orizzontale – come appare all’occhio – ma un piano dolcemente inclinato che si estende dalla base delle Alpi AMA IL VECCHIO alla valle del Po. Ama tuo padre che la vita ti ha dato, La vegetazione di questo Parco ama tuo padre che ti ha accarezzato, è caratterizzata da individui ar- se è arrabbiato lascialo stare, borei tipici dei boschi alpini. Le se ti rimprovera è per il tuo bene, specie dominanti sono rappresentate dal Pino silvestre, dal ama il vecchio Castagno, dalla Quercia e fallo parlare della sua vita passata, dalla Betulla. A queste si deve ha tante cose da raccontare aggiungere la “onnipresente” di tutto ciò che ha vissuto, Robinia, il Pino strobo, la lascialo uscire con i suoi amici e Quercia rossa e il Larice giap- che sia felice ponese. In tempi lontani erano hanno tante cose da raccontarsi stati sistematicamente distrutti i delle conquiste amorose di gioventù, boschi di Quercia e Betulle, fallo giocare con i tuoi bambini che dominavano i piani alti del e si divertirà un pochino, territorio. La demolizione di fa che racconti favole vere oppure questa vegetazione ha favorito di fantasia, l’azione degli agenti atmosfe- lascialo cantare finché ne avrà voglia rici che hanno ridotto le capa- è il suo modo per farsi capire, cità produttive dei terreni, cerca di ascoltarlo e non te ne pentirai. stimolando l’insediamento di Ama il vecchio, specie frugali come il Brugo, la fallo parlare, parlare, parlare, molto rari, mentre esiste una presenza – se pur molto rara – di Uccelli migratori. All’interno del Parco le uniche attività economiche sono quelle legate all’uso del suolo: modeste zone agricole, certamente non favorite dalla caratteristica del terreno acido argilloso. Abbastanza diffusi gli impianti di essenze legnose a rapido accrescimento e, in una delle aree più pregevoli, si è trasformata un’azienda agricola in allevamento di cavalli da corsa. Inoltre, purtroppo, si rileva la presenza in accentuato sviluppo di attività produttive a piccola e media dimensione, prevalentemente di tipo manifatturiero, tra cui sono da segnalare le produzioni meccaniche e quelle legate alla trasformazione di materie plastiche. di Giuliana Caimi da “Parchi Naturali della Lombardia” edito da Regione Lombardia anche se ripete mille volte le stesse cose, così si sentirà importante e che non puoi farne a meno di lui, lascialo invecchiare in Santa pace cerca di aver pazienza, non abbandonarlo, stagli accanto tra le cose che ami di più, se lo vedi piangere, se lo vedi triste, cerca di farlo sorridere e fagli capire che solo non è. Ama il tuo vecchio, lascialo pregare come lui vorrà, davanti a Dio i suoi peccati confesserà, lascialo morire con dignità. Ama il vecchio, sarai ricompensato, digli che l’ami, e se ti ha deluso non è una scusa. Ama tuo padre: l’hai conquistato. Maria Stella Desiante 2 ARRIVA L’ESTATE di Ilario Colombo uando ero ragazzo non vedevo l’ora che la scuola terminasse per poter godere delle vacanze estive, avere molto tempo libero per stare con gli amici e dedicarmi ai passatempi preferiti. Ora invece che ci stiamo avvicinando alla chiusura delle lezioni dell’UTE, un po’ mi dispiace in quanto dovrò riorganizzare la giornata per riempire il tempo lasciato libero dall’assenza delle numerose lezioni che sto frequentando con grande applicazione e piacere: Psicologia della Memoria, Musica, Storia dell’Architettura, Storia delle Religioni, Spagnolo. La cosa positiva è che l’arrivo della stagione estiva coincide per i più fortunati con viaggi, vacanze al mare, al lago o ai monti secondo i propri gusti. In ogni caso tutti abbiamo la voglia di stare a contatto con la natura per eliminare dal nostro corpo le tossine accumulate durante il lungo e freddo inverno. Io sono amante del mare fin da bambino, ricordo che la prima volta che lo vidi fu un’emozione intensa ed indimenticabile. Ancora adesso la visione di questa grande distesa di acqua mi affascina tanto che non mi stancherei mai di ammirarla! Il mare che conosco di più per la relativa vicinanza è il Ligure; spero di fare cosa gradita ricordando che la salvaguardia dell’ambiente marino è di vitale importanza per tutti noi, per le grandi ma non infinite risorse ittiche, per il piacere che da un bagno fatto in acque non inquinate; per questo ognuno di noi può fare qualcosa per mantenere pulito il “Nostro Mare”, evitando di gettare rifiuti di ogni genere nelle sue acque. Di seguito indicherò i tempi di degradazione di alcuni oggetti di uso comune, che ho rilevato da un opuscolo distribuito dalla Regione Liguria, Assessorato Ambiente (Osservatorio Ligure Pesca Ambiente). Q FAZZOLETTO DI CARTA 3 MESI FIAMMIFERI E CERINI 6 MESI TORSOLO DI MELA 3 MESI CARTONE DEL LATTE 1 ANNO BUCCIA DI BANANA 2 ANNI MOZZICONE DI SIGARETTA 1-5 ANNI GOMMA DA MASTICARE 5 ANNI OGGETTI IN PLASTICA 10-20 ANNI COTTON FIOC 20-30 ANNI OGGETTI IN NYLON 30-40 ANNI LATTINE IN ALLUMINIO 10-100 ANNI BOTTIGLIA IN VETRO 1000 ANNI CARTA TELEFONICA 1000 ANNI POLISTIROLO Oltre 1000 ANNI Spero che leggendo questi dati ognuno di noi possa essere sensibilizzato ed attento affinché neppure distrattamente possa gettare nell’acqua di mare, lago o fiume oggetti che devono essere smaltiti o riciclati secondo le norme ecoambientali. Per concludere mi sembra doveroso ringraziare tutti i docenti, i segretari e coloro che con il loro impegno fanno si che l’UTE di Paderno Dugnano sia una gran bella realtà. PULIZIE DI PRIMAVERA DEPURIAMO IL NOSTRO CORPO… E NON SOLO! CON LE ERBE NATURALMENTE… di Nunzia Bonsanto Naturoigienista Iridologa Heilpratiker primavera è arrivata, e nella medicina naturale, che è alla portata tutti, è d’abitudine utilizzare rimedi a base di piante adatte a ripuLlireadil’organismo dalle tossine accumulate durante l’inverno. Il nostro corpo, il microcosmo, è in continuo contatto con l’universo e il macrocosmo, e con il cambiare delle stagioni e degli eventi climatici sente la necessità di adeguarsi ad esso. Le manifestazioni di piccole disarmonie psico-fisiche come ad esempio: stanchezza, mal di testa, tensione, prurito, digestioni difficili, malavoglia, ecc. evocano ad un maggior rigore nell’alimentazione, nella cura dell’igiene del proprio corpo, ad una maggiore attività fisica e all’utilizzo di piante officinali che facilitano l’espulsione di accumuli tossinici, attraverso gli organi emuntori come: pelle, reni ed intestino, ma anche bocca, orecchie e naso. Le piante in questione sono ricche di principi amari, puliscono il fegato, fluidificano la bile e rigenerano il tessuto stesso del fegato: tra loro troviamo il Tarassaco che lavora sul fegato e sull’intestino essendo blandamente lassativo; il Carciofo che stimola la secrezione biliare e promuove lo svuotamento della cistifellea, diuretico e lassativo, utile nella digestione dei grassi. E poi il Cardo Mariano che rigenera il fegato, la Bardana per i disturbi digestivi e la pelle e molte altre ancora… Sotto forma di tisane o di estratti, questi efficaci rimedi naturali, aiutano l’organismo ripristinare lo stato di salute e ad essere più vitali e in forma (anche in termini di peso corporeo). In questo periodo è utile limitare l’utilizzo di certi alimenti come i formaggi stagionati e gli insaccati, e fare più uso di alimenti vegetali come frutta e verdura fresca e cereali integrali. Anche i fiori di Bach possono coadiuvare la cura depurativa: il fiore CRAB APPLE, rimuove le tossine donando splendore alla pelle, ma anche assorbendo eventuali impurità psico emotive, che si manifestano con senso di disagio nei confronti della propria imperfetta fisicità e spiritualità. 3 DIFESA PERSONALE di Federica Angiolini n questo articolo potrei scrivere mille cose, ma diventerebbe un Iromanzo, quindi cercherò di scrivere in modo sintetico tutto quello che concerne il corso di Difesa Personale, ma soprattutto dei Corsisti. Parlare di tutto quello che riguarda il mio corso, mi dà una grande soddisfazione, sì, io sono orgogliosissima dei miei: "RAGAZZI"! Quello che sino ad ora hanno imparato è un mix di diverse Arti Marziali, e credetemi non è una cosa facilissima. Quasi tutti i corsi di Arti Marziali iniziano con un numero di persone (50 /60) assolutamente entusiaste, che nel giro di 3 mesi si rendono conto della difficoltà e della fatica, e decidono di ritirarsi, quindi, ci si ritrova con il trenta per cento degli allievi con i quali si era iniziato. Nel mio corso invece, hanno iniziato in 50 e, incredibile ma vero, ne sono rimasti una trentina! Questo è un dato molto positivo, soprattutto se si considera l'età media dei partecipanti. I miei ragazzi sono tutti molto motivati, molto attivi e molto desiderosi di imparare, vogliono imparare bene e non si accontentano di un risultato mediocre, cercano sempre di fare tutto nel migliore dei modi. Non si fermano di fronte a nulla, né alla fatica fisica, né a quella mentale. Per esempio: il dover usare la parte sinistra del corpo esattamente come la destra, non è assolutamente una cosa facile, anche perchè non si è abituati a farlo, ma loro lo stanno imparando. Non si fermano di fronte ai lividi, che inevitabilmente ci si procura nel provare le tecniche di contatto, nè di fronte a qualche acciacco fisico personale o stagionale, e posso garantire che anche questa è davvero una cosa straordinaria. Loro ci sono sempre, se non riescono ad allenarsi fisicamente, vengono a guardare la lezione, per non perdere nulla di ciò che viene insegnato, e se hanno qual- che problema alle gambe, da seduti, provano comunque tutte le tecniche con le braccia. Un altro sforzo notevole è quello di entrare in sintonia con la cultura Orientale, dove il modo di pensare è totalmente diverso dal nostro, diosa. Devo assolutamente citare Ennia, la più grande del gruppo, con i suoi 76 anni! È fortissima, non si tira mai indietro, e penso spesso che, se lei non si risparmia mai, è un grande esempio da seguire per visto che tutte le Arti Marziali nascono in Giappone, in Cina, ed in altri Paesi Orientali. La cosa incredibile è che ci riescono benissimo! Sono persone straordinarie, con una mente molto aperta e curiosa, ed io ripeto che sono molto fiera di loro e dei risultati che hanno conseguito. Il mio iniziale obiettivo, era quello di fargli acquisire sicurezza di sé e delle proprie capacità, volevo che non si sentissero più indifesi di fronte ad un qualsiasi teppista male intenzionato. Posso affermare che tutti loro ci sono riusciti, si vede da come camminano, da come muovono la testa, dallo sguardo e dalla postura. Adesso sanno di poter fare qualcosa per difendersi, di conseguenza hanno meno paura, e questo per tutti, ma specialmente per le donne, è una cosa gran- tutti noi. Un altro lato positivo è lo spirito di squadra, provare le tecniche con i compagni e aiutare chi ha più difficoltà, un messaggio che hanno ricevuto subito e che si impegnano a mettere in pratica. Dei miei allievi avrei molte altre belle cose da dire, anche parlandone singolarmente, perchè ognuno di loro mi ha dato molto, ed ognuno di loro è una persona davvero speciale, ma lo spazio non lo consente. Sono contenta di tutti loro, insieme abbiamo raggiunto gli obiettivi prefissati, e sono certa che ne raggiungeremo molti altri, quindi che altro scrivere se non: "Grazie mille ai miei Irriducibili Ragazzi!" Anzi: Domò Arigatò Sampai, Oss dal vostro Sensei! LO SAPEVATE CHE... Gli scienziati delle Università di Harvard e Yale negli Stati Uniti hanno scoperto che chi canta regolarmente vive più a lungo. Il “canto” fa bene al cuore, fa scorrere più velocemente il sangue e l'ossigeno nel corpo, abbassa i livelli dello stress e rafforza i muscoli del torace. Quindi cantate sotto la doccia e, meglio ancora, entrate e far parte di un coro! 4 UNA POESIA SCRITTA NEL CEMENTO di Aldo Barberi osì vorrei definire la sede della Mondadori progettata dal grande architetto brasiliano Oscar Niemeyer. Una poesia straordinaria dove le forme armoniose definite da una struttura di cemento armato purissima si specchia nell’acqua che riflette il colore del cielo e fa da sfondo al verde dei prati e degli alberi. La realizzazione dell’edificio che si trova nei pressi dell’Idroscalo, fu voluta da Giorgio Mondadori che, affascinato dalle sue opere, nel 1968 chiamò l’architetto che aveva appena terminato di progettare assieme al suo amico e maestro Lucio Costa, la città di Brasilia. L’architetto brasiliano, sognava da tempo di poter progettare un’opera innovativa non solo per la struttura e la forma, ma anche per il modo in cui si sarebbe potuto viverla. Più di mille persone, dovevano poter lavorare in armonia in uno spazio totalmente aperto, senza pilastri o impedimenti. C ☺ ☻ ☺ ☻ ☺ Fu questa l’occasione per Niemeyer, che progettò un parallelepipedo traforato dal ritmo irregolare di pilastri che si concludono in archi parabolici in cemento armato a vista, differenti uno dall’altro. A questa struttura che è un’autentica poesia di luci ed ombre, è appeso un prisma di quattro piani di acciaio e vetro che contiene gli uffici. Alla rigorosa geometria di questo blocco, fanno da contorno due basse costruzioni curvilinee che emergono dall’acqua e completano l’armonia dell’assieme. Un bel pomeriggio di marzo, a completamento delle lezioni che svolgiamo in aula, abbiamo potuto visitare e godere questo straordinario edificio ormai divenuto uno dei monumenti fondamentali dell’architettura moderna. Come sempre è successo nel nostro “corso di storia dell’architettura”, ogni volta che siamo andati a vedere dal vivo quanto stavamo studiando, abbiamo avuto l’occasione di rinsaldare un’amicizia che si va sempre più consolidando, oltre che vivere una straordinaria opportunità di arricchimento culturale. ☻ ☺ ☻ ☺ ☻ CONSIGLI UTILI: “AROMA CAFFÈ” Per dare al caffè un aroma particolare, mettete nel filtro della moka (insieme al macinato) un pezzettino di cioccolato fondente o una bacca di vaniglia. CONSIGLI UTILI: “CATTIVI ODORI NEL FORNO” Per eliminare i cattivi odori rimasti nel forno, dopo averlo pulito cuocetevi alcune bucce d'arancia a 180°. ☺ ☻ ☺ ☻ ☺ ☻ ☺ ☻ ☺ ☻ UN AIUTO DALLA MUSICA o sapevate che la conoscenza della musica aiuta ad ascoltare Lmeglio gli altri? La ricercatrice della Northwestern University di Evanston, Nina Kraus, ha accertato che l’apprendimento della musica, e di uno strumento musicale, può influenzare positivamente lo sviluppo sensitivo e quindi: aiuta ad ascoltare meglio chi parla anche in un ambiente rumoroso, perché permette di “isolare” i suoni. Questa capacità è stata valutata studiando il cervello dei musicisti, in particolare chi suona in un’orchestra, dove ogni musicista riesce a cogliere i segnali chiave che gli consentono di “entrare”nel momento giusto. Gli studi di Nina Kraus, infatti, hanno dimostrato che il sistema nervoso risponde allo stimolo acustico del linguaggio (cioè di chi sta parlando) ed allo stimolo musicale (come una canzone) immediatamente, e i musicisti lo fanno più velocemente degli altri. È stato anche dimostrato che l’esperienza musicale permette di ascoltare con più attenzione gli altri, interpretando con maggiore facilità le sfumature del linguaggio legate a cambiamenti, anche minimi, dell’intonazione della voce dell’interlocutore. UN SALUTO Desidero salutare i miei allievi e ringraziarli per l’attenzione prestatami. Spero di aver trasmesso loro, oltre che le nozioni necessarie all’apprendimento anche la passione per questa meravigliosa materia. Li esorto a continuare nello studio e negli esercizi, affinché nulla vada disperso dando loro l’appuntamento al prossimo anno, con gli auguri di una buona vacanza. Antonio Marando 5 IL VINO E IL FORMAGGIO a cura di Daniela Gelmini cco qui la palestra ideale per E allenarsi nel piacevole gioco dell’abbinamento cibo-vino. I formaggi consentono gli accostamenti più variegati, curiosi e affascinanti. Volete stupire i vostri amici con una cenetta poco convenzionale? Basta procurarsi una decina di formaggi di diversa stagionatura e tipologia (mozzarella di bufala fresca, caciotta, provolone, pecorino, parmigiano, gorgonzola, rochefort) e mettere a tavola contemporaneamente alcune bottiglie di vino che sceglierete in base ai formaggi. Accompagniamo il tutto con delle verdure crude e delle confetture. Scopriremo prospettive del gusto mai immaginate. Una noce di parmigiano stagionato è l’ideale per far risaltare la pienezza di un rosso di lungo invecchiamento o uno spumante eccellente, uno zola naturale si abbina in maniera strepitosa con tutti i passiti. Lasciando libero spazio alla creatività, va comunque ricordato che al crescere della stagionatura dei formaggi si deve salire anche con la struttura del vino. Per questa ragione mai abbinare un rosso carico di tannini (barricato) con un formaggio fresco o un bianco leggero dalla spiccata acidità con un formaggio stagionato: si distruggerebbero l’un l’altro. I formaggi di pasta semidura come la fontina e l’asiago vanno associati con dei rossi di medio invecchiamento. I formaggi a pasta filata come il caciocavallo e il provolone vogliono dei rossi caratterizzati da un buon corpo e da un’elegante morbidezza. Un discorso a parte lo meritano i formaggi come il gorgonzola e il rochefort. Conosciamo bene il sapore ‘forte’ di questi formaggi ed è per questo che l’abbinamento con un particolare vino risulta difficile. I vini più adatti devono avere due caratteristiche ben precise: la morbidezza di corpo, cioè la massiccia presenza di zuccheri che servono a smorzare l’amaro del formaggio, e poi un grado alcolico almeno intorno ai 15°. In questo modo si riesce a pulire il palato dalla sensazione di grasso che questi formaggi lasciano in bocca. Spero di avervi dato un’alternativa interessante al solito ‘vino bianco con il pesce, vino rosso con la carne’. E buon appetito! UOMO E DONNA ONNIPOTENTI di Giovanni Basso erché ambedue sono stati fatti ad P immagine e somiglianza dello Stesso Dio Creatore. Non esiste alcuna differenza comportamentistica costituzionale tra uomo e donna. Ambedue sono fatti ad immagine e somiglianza dell’Unico Dio Onnipotente Creatore (dal Genesi ) che esprimono attraverso la individuale specifica costituzione fisica. È su questo principio che si fonda la specificità e la individualità della donna e la specificità e l’individualità dell’uomo. Il concetto stesso di “parità”, di “pari diritti” è mortificante sia per la donna, sia per l’uomo. Infatti, tra esseri e tra componenti essenziali: non si instaura mai un rapporto di forza, definendo “primo”o “secondo”: “Più importante” o “meno importante”, e nemmeno se affermandoli “uguali”. “uguale”, perché anche il concetto di uguaglianza attribuisce al potere il valore della persona. Come è altrettanto scorretta l’affermazione che lo spirito è più importante dell’anima, o viceversa; oppure che il materialismo sia più o meno importante dello spiritualismo. Perché si tratta sempre di elementi costituzionali del mondo in cui viviamo. Altrettanto è scorretta l’affermazione che il marito è più importante, o ha più autorevolezza della moglie, e viceversa. Fortunatamente queste aberrazioni sono state cancellate dai codici civili e religiosi che le affermavano e che queste aberranti affer- mazioni hanno generato la schiavitù, quale negazione di ogni potere e di ogni diritto. Fondamentalmente l’uomo (marito) è uomo e si comporta attraverso la propria individualità maschile (possibilmente onesta e corretta), come la donna (moglie) è donna e si comporta attraverso la propria individualità femminile (possibilmente onesta e corretta). Pertanto l’uomo ha tutti i diritti e doveri fisici e psichici specifici della mascolinità o della virilità, e la donna ha tutti i diritti e doveri fisici e psichici specifici della femminilità. Queste due specificità si incontrano ma non si confrontano, come si incontrano e non si confrontano le dinamiche energetiche del polo positivo con le dinamiche energetiche del polo negativo e questo incontro è creativo di nuova energia vitale. Anche tra i diversi esseri umani funziona il principio: ”Unione nella tensione”, perché ognuno difende la propria specifica individualità. I rapporti di forza tra componenti essenziali all’interno di un’entità unitaria (marito e moglie) distruggono l’unità famigliare. Altrettanto il concetto di parità distrugge l’unità famigliare. Le differenze sono creative, mentre le uguaglianze sono distruttive; infatti, due poli uguali nello stesso campo magnetico si respingono. Si constata, infatti, che nelle cause di divorzio ognuno rimprovera all’altro ciò che – più o meno consapevolmente - è lui stesso. E soprattutto nella vita di coppia è importante difendere le differenze: fare delle cose insieme non significa fare tutto insieme; avere delle idee in comune non significa avere tutte le idee in comune. Purtroppo l’amore coniugale è percepito come “dovere” e “limitazione della propria libertà”; questa visione distorta e mortificante dovrebbe essere sostituita dalla visione di amore libero che lascia liberi, come Dio ha dato la libertà all’uomo che ama, perché solo la libertà fa scoprire e scegliere la verità. Nella vita di coppia si dovrebbero fare scelte, non esecuzione di doveri. 6 ALLA SCOPERTA DEI SEGRETI DEL BRIDGE di Sabino Di Pace l bridge è sicuramente il più malIpunto sano degli sport, almeno dal di vista fisico. Ore ed ore seduti al chiuso davanti a tredici carte, un partner e due avversari a cui vendere cara la pelle. E sino a poco tempo fa, poi, il fumo si tagliava col coltello. E tuttavia è uno sport, regolarmente federato CONI, con tanto di Olimpiadi. In molte nazioni si insegna a scuola, proprio come l’educazione fisica. Diciamo che è ginnastica per i neuroni e che, una volta provato è difficile abbandonarlo, è una ginnastica mentale, è utile sia agli anziani che ai più giovani. Per i giovani ha la stessa funzione dell’apprendimento della matematica, agli anziani serve per il mantenimento della lucidità. È un gioco antichissimo, nato insieme al mazzo di carte. Le carte provengono dall’oriente ma solo in Inghilterra, con l’impiego del mazzo francese (52 carte in quattro semi) il gioco si è semplificato, assumendo la denominazione di “whist”. Dapprima il gioco era praticato dalle classi meno abbienti mentre, in un secondo tempo, se ne appropriarono i nobili che, in tempi molto più recenti, lo hanno trasformato nel bridge moderno. Il bridge si gioca a coppie, insegna l’ordine e l’organizzazione, è un gioco di aggregazione. La prima regola è il rispetto verso il compagno e verso gli avversari. È un mezzo di comunicazione perché nella fase iniziale ci si scambiano informazioni, che devono essere comprensibili anche agli avversari. A un tavolo di Bridge, attraverso le varie fasi di gioco, una coppia di italiani può comunicare con estrema facilità con una coppia di cinesi o di arabi, perché nel bridge le parole non servono, anzi, non devono essere usate! Soluzione della mano del mese precedente: Poniamo caso di giocare a carte coperte, come in una normalissima partita, noi vediamo solo le nostre carte e quelle del morto. Dopo l’attacco di Re di picche, notiamo che il problema è quello di “sistemare” la terza picche (la seconda la scartiamo sul Re di fiori). A questo punto potremmo tentare l’impasse al Re di cuori o alla Donna di fiori, ma con il rischio che qualora l’impasse dovesse fallire (qualunque esso sia), il down sarebbe sicuro perché gli avversari incasserebbero subito la terza picche. Pertanto la strada meno rischiosa da percorrere è quella dell’affrancamento delle fiori. Unica controindicazione un eventuale surtaglio di Nord (ma questo evento corrisponde solo al 16%). Ovest quindi prende con l’Asso di picche ed incassa Asso e Re di fiori (ma la Donna non cade), scartina di fiori dal morto, tagliata con molta apprensione, e le fiori sono franche. Atout di quadri per il Re del morto, che serviva come rientro, ed una terza fiori (franca) per lo scarto dell’ultima picche. Nord taglia ed a questo punto, indipendentemente dalla carta che giocherà Nord, il contratto viene mantenuto. I RISCHI DELLA SOTTOSCRIZIONE DI UN BOND di Osvaldo Pizzi l processo di innovazione finanziaria ha portato negli ultimi anni modifiche significative, rendendo i titoli obbligazionari un segmento particolarmente articolato e complesso con diversi profili di rischio. La valutazione di un titolo obbligazionario deve considerare diversi elementi: - rendimento (effettivo a scadenza), - struttura finanziaria del titolo (presenza di opzione/clausole), - esposizione al rischio tasso di interesse, - valutazione del rischio emittente (rating), - liquidità del titolo, - esposizione al rischio cambio. Da tenere sotto controllo le clausole contrattuali da parte degli emittenti come: - possibili riacquisti dei titoli (opzione call ), ° - previsioni di cedole massime (cap), °° - eventuali reinvestimenti delle cedole ai nuovi tassi di mercato, - l’impatto dei movimenti dei tassi sul portafoglio, - lo stato di salute economico finanziario dell’emittente. I ° Clausola call L’emittente ha la possibilità di rimborsare in anticipo il prestito. °° Clausola cap In un contratto si pone dei limiti alla sua validità in relazione a eventuali rischi futuri di un tasso d’interesse o di una cedola. 7 BARZELLETTIAMO ☺ ☻ ☺ ☻ ☺ ☻ ☺ ☻ ☺ ☻ ☺ PICCOLE GOCCE DI VERDE a cura di Giuliana Caimi GERANIO PILLOLE Il signor Marwell ha dei terribili dolori allo stomaco, va dal medico il quale, dopo averlo visitato, gli prescrive delle pillole " Queste pillole sono molto forti - dice il medico le raccomando di prenderne una il lunedì, saltare il martedì, una il mercoledì, saltare il giovedì, una il venerdì, saltare il sabato e così via fino a quando non le avrà finite." Un paio di settimane dopo il signor Maxwell ritorna dal medico che gli chiede: " Va meglio il suo stomaco?". " Il mio stomaco adesso va bene, ma - aggiunge il paziente - potrebbe darmi qualche cosa per le gambe? Con tutto quel saltare, mi fanno un male tremendo." ☺ ☻ ☺ ☻ ☺ Pianta molto adatta per giardini e terrazzi dove fiorisce da maggio a ottobre/novembre. Le tre specie più diffuse sono: geranio zonale – geranio edera – geranio imperiale. Terreno: fertile e ben drenato. Esposizione: in pieno sole. Sui terrazzi spesso è bene ombreggiare nelle ore calde. Solo nelle zone a clima mite può trascorrere l’inverno all’aperto, altrove deve svernare in luogo fresco e luminoso (temperatura min. 7°). Annaffiature: abbondanti in estate, con regolare concimazione (ogni 15 gg.) Coltivazione: si moltiplica per seme o per talea, ma con la semina si ottengono piante più sane. Si semina in febbraio in cassette riscaldate (15°) sottovetro, trapiantando in marzo/aprile in piccoli vasi e successivamente a dimora in maggio/giugno, fertilizzando bene la terra. ☺ ☻ ☺ ☻ ☺ ☻ ☺ ☻ ☺ ☻ ☺ MUFFINS AL GORGONZOLA (per 15 muffins) gr. 300 farina bianca 2 uova ½ bicchiere olio di oliva ½ bicchiere di latte gr. 120 gorgonzola piccante 1 bustina lievito per salati poco burro – poco sale In una terrina setacciare la farina con il lievito, aggiungere olio, latte, uova, poco sale e il formaggio a pezzettini. Lavorare bene con un cucchiaio di legno gli ingredienti fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Imburrare e infarinare lo stampo per muffins e suddividerne il composto. Cuocere in forno a 180° per 30’ circa. ☻ ☺ ☻ ☺ ☻ ☺ ☻ ☺ ☻ ☺ ☻ Q uesto è l’ultimo numero per l’anno scolastico 2009/2010. Per noi è stato un piacere ricevere, leggere, stampare gli articoli che, di volta in volta, arrivavano in redazione: ci hanno aiutato a conoscere meglio quello che “viveva” nei corsi dell’Ute. Per questo i componenti della redazione de “LO STRILLO” ringraziano tutti, augurano buone e serene vacanze, aspettano vecchi e nuovi corsisti per la prossima tornata e -soprattutto- tanti amici con la voglia di scrivere articoli, pensieri, consigli, barzellette, esperienze! Fiorenza Bigatti ☺ ☻ ☺ ☻ Bruno Beghetti ☺ ☻ Giuliana Caimi ☺ ☻ ☺ Maria Mantovani ☻ ☺ ☻ Giovanna Mornati ☺ ☻ ☺ ☻ 8