LO
STRILLO
L a v o c e d e l l a U . T. E .
Anno 2° - Pubblicazione n.5 - Maggio 2010
Periodico di attualità e cultura a distribuzione gratuita
edito dalla U.T.E di Paderno Dugnano
Sede: Via Italia, 13 - 20037 Paderno Dugnano (MI) Tel. 0299046630
www.utepadernodugnano.it - e-mail: [email protected]
Presidente Ute:
NICOLA BAGLIVI
Direttore Editoriale:
FIORENZA BIGATTI
Segretario di Redazione:
BRUNO BEGHETTI
Segreteria U.T.E:
BRUNO BEGHETTI
IGNAZIO STALLONE
Correzione Bozze:
GIULIANA CAIMI
Grafica e Impaginazione:
MARIA MANTOVANI
GIOVANNA MORNATI
Hanno collaborato:
FEDERICA ANGIOLINI
GIOVANNI BASSO
ALDO BARBERI
EDOARDO BIANCHI
NUNZIA BONSANTO
GIULIANA CAIMI
ILARIO COLOMBO
MARIA STELLA DESIANTE
SABINO DI PACE
DANIELA GELMINI
ANTONIO MARANDO
OSVALDO PIZZI
BRICIOLE DALLA SEGRETERIA DI PADERNO DUGNANO
di Bruno Beghetti
È arrivato maggio e, quindi anche noi della UTE, come tutte le altre
scuole, ci prepariamo a concludere l’anno accademico 2009/2010.
A tal proposito vogliamo innanzitutto ringraziare tutti i nostri Docenti (51) ed i Segretari (15) che col loro impegno costante durante tutto l’anno scolastico, hanno
permesso il funzionamento della scuola, frequentata da circa 550 corsisti suddivisi
in 87 corsi.
Di seguito illustriamo gli eventi che terremo in questo mese di maggio:
Metropolis
13 maggio h. 20:30
TEATRO MILANESE
20 maggio h. 20:30
Metropolis
CABARET
21 maggio h. 20:00 Saggio di Ballo e Difesa Personale Centro Falcone Borsellino
23 maggio h. 15:00 Festa fine anno corsi Senago Centro Civico v. Neruda 2
29 maggio h. 20:30
Oratorio Incirano
TEATRO MILANESE
Come si può vedere abbiamo un calendario molto intenso di spettacoli, ed il loro
successo ovviamente, dipenderà dalla partecipazione numerosa da parte di tutti.
Cogliamo l’occasione di questa uscita del nostro giornalino, per dare alcune anticipazioni utili per l’anno accademico 2010/2011:
11 settembre 2010
OPEN DAY Paderno
luogo da definire
18 settembre 2010
OPEN DAY Senago
Centro Civico P. Neruda
20 settembre 2010
Apertura iscrizioni Paderno e Senago
11 ottobre 2010
Inizio nuovo anno accademico Paderno e Senago
Concludiamo con l’augurio di buone vacanze a tutti e un arrivederci per l’anno
prossimo.
ATTENZIONE!!!!!! Sul nostro sito www.utepadernodugnano.it potrete trovare tutte le notizie utili aggiornate.
A.A.A. ATTORI CERCASI
Quest’anno l’U.T.E. di Senago aveva messo in programma un laboratorio teatrale che, anche se con uno sparuto manipolo di eroi, si
era dato come obiettivo principale il divertirsi insieme, e di conseguenza farne partecipe con una rappresentazione tutti gli amici
dell’università. Ho parlato di un “manipolo di eroi” perchè non è
stato facile trovare persone che si offrissero di partecipare a questa
prima esperienza.
Comunque con entusiasmo abbiamo iniziato e fatto le prime prove.
Nel corso dei mesi però “questo manipolo” si è ridotto al lumicino
non per mancanza di volontà ma per vari motivi.
Noi siamo sempre più intenzionati ad andare avanti... formare
una vera compagnia... portare sulla scena il frutto del nostro lavoro... proporvelo... farvi divertire!
Ma abbiamo bisogno di voi... sì di voi! Amici vi aspettiamo... non esitate... venite! Divertirsi per divertire!
Vi aspettiamo... per il prossimo anno UTE. Ciaoooo Edoardo Bianchi
fondata dal
con il patrocinio della Città di
Lions Club
PADERNO DUGNANO
Paderno Dugnano
membro della Federazione Italiana delle Università della Terza Età
gemellata con
UNIVERSITÉ DU TEMPS LIBRE
DU BAS LANGUEDOC
1
Il prossimo itinerario nel verde, Ginestra dei Carbonai e di alcune specie acidofile come il
lo facciamo nel
Pino silvestre e la Betulla.
PARCO PINETA di APPIANO La Fauna di questo Parco è un
capitolo particolarmente negaGENTILE e TRADATE
tivo. Pur tenendo conto che,
che ha una superficie di 4597 ettari. specie per i mammiferi, l’habiÈ un territorio boscato tat non è particolarmente favocompatto, posto al revole per le caratteristiche
centro del triangolo proprie del terreno che non
Milano-Como-Varese. consentono la presenza coHa una vegetazione tipica stante di fonti di abbeveradella groana lombarda (robi- zione; tuttavia non si può
negare che vi sia una carenza
nie, acacie, betulle, ecc.).
La fitta pineta che si stende nel di vita animale tutt’altro che irterritorio del parco è da taluni rilevante. In ciò concorrono
anche il carico e la pressione
urbana circostante. Da alcuni
rilievi fatti, non si sono evidenziate che deboli tracce di
mammiferi: Lepre e Coniglio
selvatico, pochi Scoiattoli e
Ghiri. In talune aree si sono
trovate tracce di Ricci e Talpe,
nonché di Anfibi comuni. Pochissime le presenze di Rettili.
Nelle aree a bosco sono preattribuita all’opera di Maria senti diverse specie di uccelli:
Teresa d’Austria, da sempre Corvo, Merlo, Pettirosso, Usiconsiderata il nume tutelare gnolo, Cincia nera, ecc. Si è
del “buon governo” nella Lom- anche rilevata la presenza
bardia del ‘700, anche se la dell’Upupa. Gli uccelli rapaci
struttura di questa zona ha ori- diurni sono da considerarsi
gini più antiche e rivela una
caratteristica peculiare del territorio lombardo, e cioè non
un piano orizzontale – come
appare all’occhio – ma un
piano dolcemente inclinato che
si estende dalla base delle Alpi AMA IL VECCHIO
alla valle del Po.
Ama tuo padre che la vita ti ha dato,
La vegetazione di questo Parco ama tuo padre che ti ha accarezzato,
è caratterizzata da individui ar- se è arrabbiato lascialo stare,
borei tipici dei boschi alpini. Le se ti rimprovera è per il tuo bene,
specie dominanti sono rappresentate dal Pino silvestre, dal ama il vecchio
Castagno, dalla Quercia e fallo parlare della sua vita passata,
dalla Betulla. A queste si deve ha tante cose da raccontare
aggiungere la “onnipresente” di tutto ciò che ha vissuto,
Robinia, il Pino strobo, la lascialo uscire con i suoi amici e
Quercia rossa e il Larice giap- che sia felice
ponese. In tempi lontani erano hanno tante cose da raccontarsi
stati sistematicamente distrutti i delle conquiste amorose di gioventù,
boschi di Quercia e Betulle, fallo giocare con i tuoi bambini
che dominavano i piani alti del e si divertirà un pochino,
territorio. La demolizione di fa che racconti favole vere oppure
questa vegetazione ha favorito di fantasia,
l’azione degli agenti atmosfe- lascialo cantare finché ne avrà voglia
rici che hanno ridotto le capa- è il suo modo per farsi capire,
cità produttive dei terreni, cerca di ascoltarlo e non te ne pentirai.
stimolando l’insediamento di Ama il vecchio,
specie frugali come il Brugo, la fallo parlare, parlare, parlare,
molto rari, mentre esiste una
presenza – se pur molto rara –
di Uccelli migratori.
All’interno del Parco le uniche
attività
economiche
sono
quelle legate all’uso del suolo:
modeste zone agricole, certamente non favorite dalla caratteristica del terreno acido
argilloso.
Abbastanza diffusi gli impianti
di essenze legnose a rapido
accrescimento e, in una delle
aree più pregevoli, si è trasformata un’azienda agricola in allevamento di cavalli da corsa.
Inoltre, purtroppo, si rileva la
presenza in accentuato sviluppo di attività produttive a
piccola e media dimensione,
prevalentemente di tipo manifatturiero, tra cui sono da segnalare le produzioni meccaniche e quelle legate alla trasformazione di materie plastiche.
di Giuliana Caimi
da “Parchi Naturali della Lombardia”
edito da Regione Lombardia
anche se ripete mille volte le stesse
cose,
così si sentirà importante
e che non puoi farne a meno di lui,
lascialo invecchiare in Santa pace
cerca di aver pazienza,
non abbandonarlo,
stagli accanto tra le cose che ami di più,
se lo vedi piangere, se lo vedi triste,
cerca di farlo sorridere e fagli capire
che solo non è.
Ama il tuo vecchio,
lascialo pregare come lui vorrà,
davanti a Dio i suoi peccati confesserà,
lascialo morire con dignità.
Ama il vecchio, sarai ricompensato,
digli che l’ami, e se ti
ha deluso non è una
scusa.
Ama tuo padre:
l’hai conquistato.
Maria Stella Desiante
2
ARRIVA L’ESTATE
di Ilario Colombo
uando ero ragazzo non vedevo l’ora che la scuola terminasse per poter godere delle
vacanze estive, avere molto tempo
libero per stare con gli amici e dedicarmi ai passatempi preferiti.
Ora invece che ci stiamo avvicinando alla chiusura delle lezioni
dell’UTE, un po’ mi dispiace in
quanto dovrò riorganizzare la giornata per riempire il tempo lasciato
libero dall’assenza delle numerose
lezioni che sto frequentando con
grande applicazione e piacere:
Psicologia della Memoria, Musica,
Storia dell’Architettura, Storia delle
Religioni, Spagnolo.
La cosa positiva è che l’arrivo della
stagione estiva coincide per i più
fortunati con viaggi, vacanze al
mare, al lago o ai monti secondo
i propri gusti. In ogni caso tutti abbiamo la voglia di stare a contatto
con la natura per eliminare dal nostro corpo le tossine accumulate
durante il lungo e freddo inverno.
Io sono amante del mare fin da
bambino, ricordo che la prima
volta che lo vidi fu un’emozione intensa ed indimenticabile. Ancora
adesso la visione di questa grande
distesa di acqua mi affascina tanto
che non mi stancherei mai di ammirarla! Il mare che conosco di più
per la relativa vicinanza è il Ligure;
spero di fare cosa gradita ricordando che la salvaguardia dell’ambiente marino è di vitale
importanza per tutti noi, per le
grandi ma non infinite risorse ittiche, per il piacere che da un
bagno fatto in acque non inquinate; per questo ognuno di noi
può fare qualcosa per mantenere
pulito il “Nostro Mare”, evitando
di gettare rifiuti di ogni genere
nelle sue acque. Di seguito indicherò i tempi di degradazione di
alcuni oggetti di uso
comune,
che ho rilevato da un
opuscolo
distribuito dalla Regione Liguria,
Assessorato Ambiente (Osservatorio Ligure Pesca Ambiente).
Q
FAZZOLETTO DI CARTA
3 MESI
FIAMMIFERI E CERINI
6 MESI
TORSOLO DI MELA
3 MESI
CARTONE DEL LATTE
1 ANNO
BUCCIA DI BANANA
2 ANNI
MOZZICONE DI SIGARETTA 1-5 ANNI
GOMMA DA MASTICARE
5 ANNI
OGGETTI IN PLASTICA
10-20 ANNI
COTTON FIOC
20-30 ANNI
OGGETTI IN NYLON
30-40 ANNI
LATTINE IN ALLUMINIO 10-100 ANNI
BOTTIGLIA IN VETRO
1000 ANNI
CARTA TELEFONICA
1000 ANNI
POLISTIROLO
Oltre 1000 ANNI
Spero che leggendo questi dati
ognuno di noi possa essere sensibilizzato ed attento affinché neppure distrattamente possa gettare
nell’acqua di mare, lago o fiume
oggetti che devono essere smaltiti
o riciclati secondo le norme ecoambientali.
Per concludere mi sembra doveroso ringraziare tutti i docenti, i segretari e coloro che
con il loro impegno fanno si
che l’UTE di Paderno Dugnano sia una gran bella realtà.
PULIZIE DI PRIMAVERA
DEPURIAMO IL NOSTRO CORPO…
E NON SOLO! CON LE ERBE NATURALMENTE…
di Nunzia Bonsanto
Naturoigienista Iridologa Heilpratiker
primavera è arrivata, e nella medicina naturale, che è alla portata
tutti, è d’abitudine utilizzare rimedi a base di piante adatte a ripuLlireadil’organismo
dalle tossine accumulate durante l’inverno.
Il nostro corpo, il microcosmo, è in continuo contatto con l’universo e
il macrocosmo, e con il cambiare delle stagioni e degli eventi climatici
sente la necessità di adeguarsi ad esso.
Le manifestazioni di piccole disarmonie psico-fisiche come ad esempio:
stanchezza, mal di testa, tensione, prurito, digestioni difficili, malavoglia, ecc. evocano ad un maggior rigore nell’alimentazione, nella cura
dell’igiene del proprio corpo, ad una maggiore attività fisica e all’utilizzo di piante officinali che facilitano l’espulsione di accumuli tossinici,
attraverso gli organi emuntori come: pelle,
reni ed intestino, ma anche bocca, orecchie e naso.
Le piante in questione sono ricche di principi amari, puliscono il fegato, fluidificano
la bile e rigenerano il tessuto stesso del fegato: tra loro troviamo il Tarassaco che lavora sul fegato e sull’intestino essendo
blandamente lassativo; il Carciofo che stimola la secrezione biliare e promuove lo
svuotamento della cistifellea, diuretico e
lassativo, utile nella digestione dei grassi.
E poi il Cardo Mariano che rigenera il fegato, la Bardana per i disturbi digestivi e la
pelle e molte altre ancora… Sotto forma di tisane o di estratti, questi
efficaci rimedi naturali, aiutano l’organismo ripristinare lo stato di salute
e ad essere più vitali e in forma (anche in termini di peso corporeo).
In questo periodo è utile limitare l’utilizzo di certi alimenti come i formaggi stagionati e gli insaccati, e fare più uso di alimenti vegetali come
frutta e verdura fresca e cereali integrali.
Anche i fiori di Bach possono coadiuvare la cura depurativa: il fiore
CRAB APPLE, rimuove le tossine donando splendore alla pelle, ma
anche assorbendo eventuali impurità psico emotive, che si manifestano
con senso di disagio nei confronti della propria imperfetta fisicità e spiritualità.
3
DIFESA PERSONALE
di Federica Angiolini
n questo articolo potrei scrivere
mille cose, ma diventerebbe un
Iromanzo,
quindi cercherò di scrivere in modo sintetico tutto quello
che concerne il corso di Difesa
Personale, ma soprattutto dei Corsisti.
Parlare di tutto quello che riguarda
il mio corso, mi dà una grande
soddisfazione, sì, io sono orgogliosissima dei miei: "RAGAZZI"!
Quello che sino ad ora hanno imparato è un mix di diverse Arti
Marziali, e credetemi non è una
cosa facilissima.
Quasi tutti i corsi di Arti Marziali
iniziano con un numero di persone
(50 /60) assolutamente entusiaste,
che nel giro di 3 mesi si rendono
conto della difficoltà e della fatica,
e decidono di ritirarsi, quindi, ci si
ritrova con il trenta per cento degli
allievi con i quali si era iniziato.
Nel mio corso invece, hanno iniziato in 50 e, incredibile ma vero,
ne sono rimasti una trentina! Questo è un dato molto positivo, soprattutto se si considera l'età
media dei partecipanti.
I miei ragazzi sono tutti molto motivati, molto attivi e molto desiderosi di imparare, vogliono
imparare bene e non si accontentano di un risultato mediocre, cercano sempre di fare tutto nel
migliore dei modi.
Non si fermano di fronte a nulla,
né alla fatica fisica, né a quella
mentale. Per esempio: il dover
usare la parte sinistra del corpo
esattamente come la destra, non è
assolutamente una cosa facile,
anche perchè non si è abituati a
farlo, ma loro lo stanno imparando.
Non si fermano di fronte ai lividi,
che inevitabilmente ci si procura
nel provare le tecniche di contatto,
nè di fronte a qualche acciacco fisico personale o stagionale, e
posso garantire che anche questa
è davvero una cosa straordinaria.
Loro ci sono sempre, se non riescono ad allenarsi fisicamente,
vengono a guardare la lezione,
per non perdere nulla di ciò che
viene insegnato, e se hanno qual-
che problema alle gambe, da seduti, provano comunque tutte le
tecniche con le braccia.
Un altro sforzo notevole è quello di
entrare in sintonia con la cultura
Orientale, dove il modo di pensare
è totalmente diverso dal nostro,
diosa.
Devo assolutamente citare Ennia,
la più grande del gruppo, con i
suoi 76 anni! È fortissima, non si
tira mai indietro, e penso spesso
che, se lei non si risparmia mai, è
un grande esempio da seguire per
visto che tutte le Arti Marziali nascono in Giappone, in Cina, ed in
altri Paesi Orientali. La cosa incredibile è che ci riescono benissimo!
Sono persone straordinarie, con
una mente molto aperta e curiosa,
ed io ripeto che sono molto fiera di
loro e dei risultati che hanno conseguito.
Il mio iniziale obiettivo, era quello
di fargli acquisire sicurezza di sé e
delle proprie capacità, volevo che
non si sentissero più indifesi di
fronte ad un qualsiasi teppista male
intenzionato. Posso affermare che
tutti loro ci sono riusciti, si vede da
come camminano, da come muovono la testa, dallo sguardo e dalla
postura. Adesso sanno di poter
fare qualcosa per difendersi, di
conseguenza hanno meno paura,
e questo per tutti, ma specialmente
per le donne, è una cosa gran-
tutti noi.
Un altro lato positivo è lo spirito di
squadra, provare le tecniche con i
compagni e aiutare chi ha più difficoltà, un messaggio che hanno
ricevuto subito e che si impegnano
a mettere in pratica.
Dei miei allievi avrei molte altre
belle cose da dire, anche parlandone singolarmente, perchè
ognuno di loro mi ha dato molto,
ed ognuno di loro è una persona
davvero speciale, ma lo spazio
non lo consente.
Sono contenta di tutti loro, insieme
abbiamo raggiunto gli obiettivi
prefissati, e sono certa che ne raggiungeremo molti altri, quindi che
altro scrivere se non:
"Grazie mille ai miei Irriducibili
Ragazzi!"
Anzi: Domò Arigatò Sampai, Oss
dal vostro Sensei!
LO SAPEVATE CHE...
Gli scienziati delle Università di Harvard e
Yale negli Stati Uniti hanno scoperto che
chi canta regolarmente vive più a lungo.
Il “canto” fa bene al cuore, fa scorrere più
velocemente il sangue e l'ossigeno nel
corpo, abbassa i livelli dello stress e rafforza i muscoli del torace.
Quindi cantate sotto la doccia e, meglio
ancora, entrate e far parte di un coro!
4
UNA POESIA SCRITTA
NEL CEMENTO
di Aldo Barberi
osì vorrei definire la sede della
Mondadori progettata dal
grande architetto brasiliano Oscar
Niemeyer. Una poesia straordinaria dove le forme armoniose definite da una struttura di cemento
armato purissima si specchia nell’acqua che riflette il colore del
cielo e fa da sfondo al verde dei
prati e degli alberi.
La realizzazione dell’edificio che si
trova nei pressi dell’Idroscalo, fu
voluta da Giorgio Mondadori che,
affascinato dalle sue opere, nel
1968 chiamò l’architetto che
aveva appena terminato di progettare assieme al suo amico e maestro Lucio Costa, la città di Brasilia.
L’architetto brasiliano, sognava da
tempo di poter progettare
un’opera innovativa non solo per
la struttura e la forma, ma anche
per il modo in cui si sarebbe potuto viverla.
Più di mille persone, dovevano
poter lavorare in armonia in uno
spazio totalmente aperto, senza pilastri o impedimenti.
C
☺
☻
☺
☻
☺
Fu questa l’occasione per Niemeyer, che progettò un parallelepipedo traforato dal ritmo irregolare
di pilastri che si concludono in
archi parabolici in cemento armato a vista, differenti uno dall’altro. A questa struttura che è
un’autentica poesia di luci ed
ombre, è appeso un prisma di
quattro piani di acciaio e vetro che
contiene gli uffici. Alla rigorosa
geometria di questo blocco, fanno
da contorno due basse costruzioni
curvilinee che emergono dall’acqua e completano l’armonia dell’assieme.
Un bel pomeriggio di marzo, a
completamento delle lezioni che
svolgiamo in aula, abbiamo potuto visitare e godere questo straordinario edificio ormai divenuto
uno dei monumenti fondamentali
dell’architettura moderna.
Come sempre è successo nel nostro “corso di storia dell’architettura”, ogni volta che siamo andati
a vedere dal vivo quanto stavamo
studiando, abbiamo avuto l’occasione di rinsaldare un’amicizia che
si va sempre più consolidando,
oltre che vivere una straordinaria
opportunità di arricchimento culturale.
☻
☺
☻
☺
☻
CONSIGLI UTILI: “AROMA CAFFÈ”
Per dare al caffè un aroma particolare, mettete nel filtro della moka
(insieme al macinato) un pezzettino di cioccolato fondente o una
bacca di vaniglia.
CONSIGLI UTILI: “CATTIVI ODORI NEL FORNO”
Per eliminare i cattivi odori rimasti nel forno, dopo averlo pulito cuocetevi alcune bucce d'arancia a 180°.
☺
☻
☺
☻
☺
☻
☺
☻
☺
☻
UN AIUTO DALLA
MUSICA
o sapevate che la conoscenza
della musica aiuta ad ascoltare
Lmeglio
gli altri?
La ricercatrice della Northwestern
University di Evanston, Nina Kraus,
ha accertato che l’apprendimento
della musica, e di uno strumento
musicale, può influenzare positivamente lo sviluppo sensitivo e
quindi: aiuta ad ascoltare meglio
chi parla anche in un ambiente rumoroso, perché permette di “isolare” i suoni.
Questa capacità è stata valutata
studiando il cervello dei musicisti,
in particolare chi suona in un’orchestra, dove ogni musicista riesce
a cogliere i segnali chiave che gli
consentono di “entrare”nel momento giusto.
Gli studi di Nina Kraus, infatti,
hanno dimostrato che il sistema
nervoso risponde allo stimolo acustico del linguaggio (cioè di chi sta
parlando) ed allo stimolo musicale
(come una canzone) immediatamente, e i musicisti lo fanno più
velocemente degli altri.
È stato anche dimostrato che
l’esperienza musicale permette di
ascoltare con più attenzione gli
altri, interpretando con maggiore
facilità le sfumature del linguaggio
legate a cambiamenti, anche minimi, dell’intonazione della voce
dell’interlocutore.
UN SALUTO
Desidero salutare i miei allievi e
ringraziarli per l’attenzione prestatami. Spero di aver trasmesso loro,
oltre che le nozioni necessarie all’apprendimento anche la passione
per questa meravigliosa materia. Li
esorto a continuare nello studio e
negli esercizi, affinché nulla vada
disperso dando loro l’appuntamento al prossimo anno, con gli
auguri di una buona vacanza.
Antonio Marando
5
IL VINO
E IL FORMAGGIO
a cura di Daniela Gelmini
cco qui la palestra ideale per
E
allenarsi nel piacevole gioco
dell’abbinamento cibo-vino. I formaggi consentono gli accostamenti più variegati, curiosi e
affascinanti.
Volete stupire i vostri amici con
una cenetta poco convenzionale?
Basta procurarsi una decina di formaggi di diversa stagionatura e tipologia (mozzarella di bufala
fresca, caciotta, provolone, pecorino, parmigiano, gorgonzola, rochefort) e mettere a tavola
contemporaneamente alcune bottiglie di vino che sceglierete in
base ai formaggi. Accompagniamo il tutto con delle verdure
crude e delle confetture. Scopriremo prospettive del gusto mai immaginate.
Una noce di parmigiano stagionato è l’ideale per far risaltare la
pienezza di un rosso di lungo invecchiamento o uno spumante eccellente, uno zola naturale si
abbina in
maniera
strepitosa
con tutti i
passiti. Lasciando libero spazio
alla creatività, va comunque
ricordato
che al crescere della stagionatura
dei formaggi si deve salire anche
con la struttura del vino. Per questa
ragione mai abbinare un rosso carico di tannini (barricato) con un
formaggio fresco o un bianco leggero dalla spiccata acidità con un
formaggio stagionato: si distruggerebbero l’un l’altro.
I formaggi di pasta semidura come
la fontina e l’asiago vanno associati con dei rossi di medio invecchiamento. I formaggi a pasta
filata come il caciocavallo e il provolone vogliono dei rossi caratterizzati da un buon corpo e da
un’elegante morbidezza.
Un discorso a parte lo meritano i
formaggi come il gorgonzola e il
rochefort. Conosciamo bene il sapore ‘forte’ di questi formaggi ed è
per questo che l’abbinamento con
un particolare vino risulta difficile.
I vini più adatti devono avere due
caratteristiche ben precise: la morbidezza di corpo, cioè la massiccia
presenza di zuccheri che servono a
smorzare l’amaro del formaggio, e
poi un grado alcolico almeno intorno ai 15°. In questo modo si riesce a pulire il palato dalla
sensazione di grasso che questi formaggi lasciano in bocca.
Spero di avervi dato un’alternativa
interessante al solito ‘vino bianco
con il pesce, vino rosso con la
carne’.
E buon appetito!
UOMO E DONNA
ONNIPOTENTI
di Giovanni Basso
erché ambedue sono stati fatti ad
P
immagine e somiglianza dello
Stesso Dio Creatore.
Non esiste alcuna differenza comportamentistica costituzionale tra
uomo e donna. Ambedue sono fatti
ad immagine e somiglianza dell’Unico Dio Onnipotente Creatore
(dal Genesi ) che esprimono attraverso la individuale specifica costituzione fisica.
È su questo principio che si fonda la
specificità e la individualità della
donna e la specificità e l’individualità dell’uomo.
Il concetto stesso di “parità”, di “pari
diritti” è mortificante sia per la
donna, sia per l’uomo.
Infatti, tra esseri e tra componenti
essenziali: non si instaura mai un
rapporto di forza, definendo
“primo”o “secondo”: “Più importante” o “meno importante”, e nemmeno se affermandoli “uguali”.
“uguale”, perché anche il concetto
di uguaglianza attribuisce al potere
il valore della persona.
Come è altrettanto scorretta l’affermazione che lo spirito è più importante dell’anima, o viceversa;
oppure che il materialismo sia più o
meno importante dello spiritualismo.
Perché si tratta sempre di elementi
costituzionali del mondo in cui viviamo.
Altrettanto è scorretta l’affermazione
che il marito è più importante, o ha
più autorevolezza della moglie, e viceversa. Fortunatamente queste
aberrazioni sono state cancellate dai
codici civili e religiosi che le affermavano e che queste aberranti affer-
mazioni hanno generato la
schiavitù, quale negazione di
ogni potere e di ogni diritto.
Fondamentalmente l’uomo (marito) è uomo e si comporta attraverso la propria individualità
maschile (possibilmente onesta e
corretta), come la donna (moglie) è donna e si comporta attraverso la propria individualità
femminile (possibilmente onesta
e corretta).
Pertanto l’uomo ha tutti i diritti e
doveri fisici e psichici specifici
della mascolinità o della virilità,
e la donna ha tutti i diritti e doveri fisici e psichici specifici della
femminilità. Queste due specificità si incontrano ma non si confrontano, come si incontrano e
non si confrontano le dinamiche
energetiche del polo positivo con
le dinamiche energetiche del
polo negativo e questo incontro
è creativo di nuova energia vitale.
Anche tra i diversi esseri umani
funziona il principio: ”Unione
nella tensione”, perché ognuno
difende la propria specifica individualità.
I rapporti di forza tra componenti
essenziali all’interno di un’entità
unitaria (marito e moglie) distruggono l’unità famigliare.
Altrettanto il concetto di parità
distrugge l’unità famigliare. Le
differenze sono creative, mentre
le uguaglianze sono distruttive;
infatti, due poli uguali nello
stesso campo magnetico si respingono.
Si constata, infatti, che nelle
cause di divorzio ognuno rimprovera all’altro ciò che – più o
meno consapevolmente - è lui
stesso.
E soprattutto nella vita di coppia
è importante difendere le differenze: fare delle cose insieme
non significa fare tutto insieme;
avere delle idee in comune non
significa avere tutte le idee in comune.
Purtroppo l’amore coniugale è
percepito come “dovere” e “limitazione della propria libertà”;
questa visione distorta e mortificante dovrebbe essere sostituita
dalla visione di amore libero che
lascia liberi, come Dio ha dato la
libertà all’uomo che ama, perché solo la libertà fa scoprire e
scegliere la verità. Nella vita di
coppia si dovrebbero fare scelte,
non esecuzione di doveri.
6
ALLA SCOPERTA DEI
SEGRETI DEL BRIDGE
di Sabino Di Pace
l bridge è sicuramente il più malIpunto
sano degli sport, almeno dal
di vista fisico. Ore ed ore seduti al chiuso davanti a tredici
carte, un partner e due avversari a
cui vendere cara la pelle. E sino a
poco tempo fa, poi, il fumo si tagliava col coltello.
E tuttavia è uno sport, regolarmente federato CONI, con tanto di
Olimpiadi. In molte nazioni si insegna a scuola, proprio come l’educazione fisica. Diciamo che è
ginnastica per i neuroni e che, una
volta provato è difficile abbandonarlo, è una ginnastica mentale, è
utile sia agli anziani che ai più giovani. Per i giovani ha la stessa funzione dell’apprendimento della
matematica, agli anziani serve per
il mantenimento della lucidità.
È un gioco antichissimo, nato insieme al mazzo di carte. Le carte
provengono dall’oriente ma solo in
Inghilterra, con l’impiego del
mazzo francese (52 carte in quattro
semi) il gioco si è semplificato, assumendo la denominazione di
“whist”.
Dapprima il gioco era praticato
dalle classi meno abbienti mentre,
in un secondo tempo, se ne appropriarono i nobili che, in tempi
molto più recenti, lo hanno trasformato nel bridge moderno.
Il bridge si gioca a coppie, insegna
l’ordine e l’organizzazione, è un
gioco di aggregazione. La prima
regola è il rispetto verso il compagno e verso gli avversari. È un
mezzo di comunicazione perché
nella fase iniziale ci si scambiano
informazioni, che devono essere
comprensibili anche agli avversari.
A un tavolo di Bridge, attraverso le
varie fasi di gioco, una coppia di
italiani può comunicare con
estrema facilità con una coppia di
cinesi o di arabi, perché nel bridge
le parole non servono, anzi, non
devono essere usate!
Soluzione della mano del mese precedente:
Poniamo caso di giocare a carte coperte, come in una normalissima partita, noi
vediamo solo le nostre carte e quelle del morto.
Dopo l’attacco di Re di picche, notiamo che il problema è quello di “sistemare” la
terza picche (la seconda la scartiamo sul Re di fiori). A questo punto potremmo tentare l’impasse al Re di cuori o alla Donna di fiori, ma con il rischio che qualora
l’impasse dovesse fallire (qualunque esso sia), il down sarebbe sicuro perché gli avversari incasserebbero subito la terza picche. Pertanto la strada meno rischiosa da
percorrere è quella dell’affrancamento delle fiori. Unica controindicazione un eventuale surtaglio di Nord (ma questo evento corrisponde solo al 16%).
Ovest quindi prende con l’Asso di picche ed incassa Asso e Re di fiori (ma la Donna
non cade), scartina di fiori dal morto, tagliata con molta apprensione, e le fiori
sono franche. Atout di quadri per il Re del morto, che serviva come rientro, ed una
terza fiori (franca) per lo scarto dell’ultima picche. Nord taglia ed a questo punto,
indipendentemente dalla carta che giocherà Nord, il contratto viene mantenuto.
I RISCHI DELLA SOTTOSCRIZIONE DI UN BOND
di Osvaldo Pizzi
l processo di innovazione finanziaria ha portato negli ultimi anni modifiche
significative, rendendo i titoli obbligazionari un segmento particolarmente
articolato e complesso con diversi profili di rischio.
La valutazione di un titolo obbligazionario deve considerare diversi elementi:
- rendimento (effettivo a scadenza),
- struttura finanziaria del titolo
(presenza di opzione/clausole),
- esposizione al rischio tasso di interesse,
- valutazione del rischio emittente (rating),
- liquidità del titolo,
- esposizione al rischio cambio.
Da tenere sotto controllo le clausole contrattuali da parte degli emittenti
come:
- possibili riacquisti dei titoli (opzione call ), °
- previsioni di cedole massime (cap), °°
- eventuali reinvestimenti delle cedole ai nuovi tassi di mercato,
- l’impatto dei movimenti dei tassi sul portafoglio,
- lo stato di salute economico finanziario dell’emittente.
I
° Clausola call L’emittente ha la possibilità di rimborsare in anticipo il prestito.
°° Clausola cap In un contratto si pone dei limiti alla sua validità in relazione a eventuali rischi futuri
di un tasso d’interesse o di una cedola.
7
BARZELLETTIAMO
☺
☻
☺
☻
☺
☻
☺
☻
☺
☻
☺
PICCOLE GOCCE DI VERDE
a cura di Giuliana Caimi
GERANIO
PILLOLE
Il signor Marwell ha dei terribili
dolori allo stomaco, va dal
medico il quale, dopo averlo
visitato, gli prescrive delle pillole
" Queste pillole sono molto
forti - dice il medico le raccomando di prenderne
una il lunedì, saltare il martedì,
una il mercoledì, saltare
il giovedì, una il venerdì,
saltare il sabato e così via fino
a quando non le avrà finite."
Un paio di settimane dopo il
signor Maxwell ritorna dal medico che gli chiede:
" Va meglio il suo stomaco?".
" Il mio stomaco adesso va
bene, ma - aggiunge il paziente - potrebbe darmi qualche cosa per le gambe?
Con tutto quel saltare, mi
fanno un male tremendo."
☺
☻
☺
☻
☺
Pianta molto adatta per giardini e
terrazzi dove fiorisce da maggio a
ottobre/novembre.
Le tre specie più diffuse sono:
geranio zonale – geranio edera –
geranio imperiale.
Terreno: fertile e ben drenato.
Esposizione: in pieno sole.
Sui terrazzi spesso è bene ombreggiare nelle ore calde. Solo nelle zone
a clima mite può trascorrere l’inverno all’aperto, altrove deve svernare
in luogo fresco e luminoso (temperatura min. 7°).
Annaffiature: abbondanti in estate, con regolare concimazione (ogni
15 gg.)
Coltivazione: si moltiplica per seme o per talea, ma con la semina si
ottengono piante più sane. Si semina in febbraio in cassette riscaldate
(15°) sottovetro, trapiantando in marzo/aprile in piccoli vasi e successivamente a dimora in maggio/giugno, fertilizzando bene la terra.
☺
☻
☺
☻
☺
☻
☺
☻
☺
☻
☺
MUFFINS AL GORGONZOLA
(per 15 muffins)
gr. 300 farina bianca
2 uova
½ bicchiere olio di oliva
½ bicchiere di latte
gr. 120 gorgonzola piccante
1 bustina lievito per salati
poco burro – poco sale
In una terrina setacciare la farina con il lievito, aggiungere olio, latte,
uova, poco sale e il formaggio a pezzettini.
Lavorare bene con un cucchiaio di legno gli ingredienti fino ad ottenere
un impasto liscio ed omogeneo.
Imburrare e infarinare lo stampo per muffins e suddividerne il composto.
Cuocere in forno a 180° per 30’ circa.
☻
☺
☻
☺
☻
☺
☻
☺
☻
☺
☻
Q uesto è l’ultimo numero per l’anno scolastico 2009/2010.
Per noi è stato un piacere ricevere, leggere, stampare gli articoli che, di volta in volta, arrivavano in redazione: ci hanno aiutato a conoscere meglio quello che “viveva” nei corsi dell’Ute.
Per questo i componenti della redazione de “LO STRILLO” ringraziano tutti, augurano buone
e serene vacanze, aspettano vecchi e nuovi corsisti per la prossima tornata e -soprattutto- tanti
amici con la voglia di scrivere articoli, pensieri, consigli, barzellette, esperienze!
Fiorenza Bigatti
☺
☻
☺
☻
Bruno Beghetti
☺
☻
Giuliana Caimi
☺
☻
☺
Maria Mantovani
☻
☺
☻
Giovanna Mornati
☺
☻
☺
☻
8
Scarica

Scarica Lo Strillo Maggio 2010