La pianta del Centro Ambientale
Archeologico
Pianta della sala
A lato la pianta della
prima sala di
esposizione.
In evidenza la
collocazione del
reperto funerario più
significativo:
l’alabarda in rame.
Nelle località evidenziate si
trovano i siti archeologici
da cui provengono i reperti
conservati in questa sala e
risalenti al Neolitico, all’Età
del rame, all’Età del
bronzo.
La necropoli dell’Olmo, a Nogara
Particolare importanza ha la necropoli
dell’Olmo, a Nogara, situata lungo il
fiume Tartaro.
Da questa necropoli proviene anche
l’alabarda.
L’alabarda: materiale e
lavorazione
L'alabarda è in rame,
un materiale molto
malleabile, che può
essere lavorato anche
a freddo, con la sola
battitura. I chiodi posti
alla base indicano che
essa era fissata ad
un'asta di legno, in
modo perpendicolare.
L’alabarda: valore simbolico
Essendo molto sottile è improbabile che fosse usata
come arma; si pensa invece ad un valore simbolico
visto il suo ritrovamento in una tomba. Probabilmente
apparteneva ad un personaggio importante all'interno
del villaggio; infatti l'alabarda era simbolo di potere.
Gli altri reperti: il Neolitico
Risalenti al Neolitico, sono esposti materiali come cocci
di vasi e punte di selce, che attestano una presenza
assai antica di insediamenti umani nelle odierne Valli
Grandi Veronesi
L’Età del Rame
All‘Età del Rame
risalgono questi vasi
in ceramica, dove le
differenze stilistiche
sono identificabili
nelle anse, che
cambiano in base
alle esigenze.
Vi sono poi strumenti
in selce, quali falcetti
e punte di freccia, e
ossa lavorate
L’Età del bronzo
Dell‘Età del Bronzo vengono esposti alcuni
reperti di insediamenti edificati su palafitte,
posti nei pressi di luoghi sicuri come i fiumi.
Bucranio e ascia
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Sala 1