PIANO DELLA PERFORMANCE 2011-2013
(art. 10, comma 1, lett. a), decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150)
PRESENTAZIONE DEL PIANO
Il D.Lgs. n. 150/2009 dell’art. 10 comma 1 lett.a) prevede che le amministrazioni pubbliche,
annualmente, redigono un documento programmatico triennale denominato ―Piano della
Performance‖, da adottare in coerenza con i contenuti e il ciclo della programmazione finanziaria e
di bilancio, che individua gli indirizzi e gli obiettivi strategici ed operativi e definisce, con riferimento
agli obiettivi finali ed intermedi ed alle risorse, gli indicatori per la misurazione e la valutazione
della performance dell’amministrazione, nonché gli obiettivi assegnati al personale dirigenziale ed i
relativi indicatori.
La Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche con
delibera n. 112 del 28/10/2010 ha approvato la ―Struttura e modalità di redazione del Piano della
Performance‖, contenente le istruzioni operative per la predisposizione del documento
programmatico che dà avvio al ciclo di gestione delle performance.
In sede di prima applicazione, per l’anno 2011, il ―Piano della Performance‖ verrà articolato
prevalentemente seguendo le indicazioni contenute nella predetta deliberazione, compatibilmente
con l’adeguamento della struttura organizzativa dell’Ente ai principi contenuti nel D.Lgs. n.
150/2009.
Il Comune di Bitritto, all’uopo, si è dotato di un regolamento disciplinante gli obiettivi e il
funzionamento dell’Organismo Indipendente di valutazione con delibera di G.M. n. 20 del
24/03/2011. Con decreto sindacale n. 7430 del 24/5/2011 è stato nominato l’organismo
indipendente di valutazione, che ha avviato le proprie attività a decorrere da giugno 2011.
L’articolo 3 del regolamento elenca le funzioni dell’OIV e al comma 3 recita: «Svolge, nei confronti
degli organi politici di governo dell’ente, un ruolo di guida e supporto nell’elaborazione del Piano della
Performance; in particolare guidandone la stesura dello stesso e seguendone il monitoraggio continuo nel
tempo e i consequenziali correttivi emergenti dalle verifiche periodiche».
Il Comune di Bitritto ha intenzione di attuare la riforma c.d. BRUNETTA, considerandola una
preziosa opportunità di crescita interna della struttura e di comunicazione istituzionali.
La predisposizione del Piano della Performance, a cura del Direttore Generale, dell’OIV, con il
supporto dell’intera struttura operativa, costituisce un primo strumento attuativo dei principi
contenuti nel D.Lgs. 150/2009, seppure con l’adozione di alcune metodologie di valutazione,
contenute negli strumenti operativi vigenti nell’ente.
1
Il Piano della Performance si articolerà sostanzialmente in linea con i contenuti della precitata
delibera CIVIT n. 112, che esplicita un percorso logico di gestione del ―Piano della Performance‖
definito ―l’albero delle performance‖.
Il Piano è composto da una prima parte relativa al contesto interno ed esterno del Comune,
contenenti dati essenziali dei compiti dell’ente, della storia e delle peculiarità essenziali del
territorio.
Seguirà una parte specifica dedicata al contesto interno, quindi alla dotazione organica dell’Ente,
alla struttura organizzativa ai mezzi operativi, alle risorse economiche-finanziarie che il Comune
gestisce.
Particolare attenzione sarà dedicata all’analisi degli obiettivi istituzionali strategici/di sviluppo ed
operativi scaturenti dall’analisi delle linee programmatiche di mandato e dalla programmazione
strategica perseguita dall’Amministrazione Comunale; ciò costituirà il fulcro del programma.
Per giungere alla definizione degli obiettivi strategici su base triennale, l’O.I.V. di concerto con la
Direzione
Generale
dell’Ente
e
sulla
scorta
degli
indirizzi
impartiti
dal
Sindaco
e
dall’amministrazione Comunale, ha proceduto ad un analitico esame delle linee di mandato al fine
di estrapolare i medesimi. Per ciascun obiettivo strategico, si è conseguentemente proceduto
nell’individuazione di uno o più obiettivi da realizzarsi in tutto o in parte, a seconda dei casi, su
base annuale, ovvero in un periodo più o meno lungo dell’anno.
Sono stati, pertanto, individuati una serie di obiettivi strategici da realizzare nel triennio, attraverso
l’attuazione degli obiettivi operativi annuali.
Gli obiettivi operativi saranno assegnati ai Responsabili di Servizio incaricati di Posizione
Organizzativa i quali dovranno realizzarli tramite il gruppo di lavoro da individuarsi tra il personale
accorpato alla struttura di appartenenza. A tal proposito è stata messa a punto una scheda
(esplicitata nel piano) nella quale dovranno essere individuati gli indicatori di risultato.
Dall’analisi e valutazione del raggiungimento degli obiettivi/risultati da parte dell’O.I.V. sarà
conseguentemente ricavata una valutazione sulla performance organizzativa annuale dell’Ente.
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IL COMUNE
Chi siamo - Cosa facciamo - Come operiamo
Il Comune è l’Ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove
lo sviluppo. Il Decreto Legislativo n. 267/2000 al titolo II, capo 1, denominato ―Comune‖ ne indica
le funzioni « … tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il territorio
comunale, precisamente nei settori organici dei servizi alla persona e alla comunità, all’assetto ed
utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico, salvo quanto non sia espressamente
attribuito da altri soggetti dalla legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze …».
Alla luce delle modifiche introdotte dalla riforma del titolo V della Costituzione la materia delle
funzioni degli enti locali è stato oggetto di revisione, con ulteriori funzioni di decentramento agli
enti locali. L’art. 36 del TUEL individua gli Organi di Governo del Comune: il Consiglio, la Giunta e il
Sindaco.
L’Amministrazione Comunale di Bitritto, rappresentata dal Sindaco, rag. Vito LUCARELLI, e
composta dai consiglieri comunali di seguito riportati con l’individuazione delle cariche ricoperte.
NATUZZI Angelo
Insieme per Bitritto
Vice Sindaco
TROTTI Donato
Insieme per Bitritto
Assessore
DE LETTERIIS Gerardo
Insieme per Bitritto
Assessore
SACINO ANDREA
Insieme per Bitritto
Assessore
Vice
Presidente
SACINO COSTANTINO
Insieme per Bitritto
Consiglio/Capogruppo
PIETRAGALLO Marina
Insieme per Bitritto
Assessore
BOZZI Vito
Insieme per Bitritto
Assessore
GAZANEO Saverio
Insieme per Bitritto
Consigliere
CAMPAGNA Francesco
Insieme per Bitritto
Presidente del Consiglio
PALMIERI Michele
Insieme per Bitritto
Consigliere
GIUSTI Giuseppe
Insieme per Bitritto
Consigliere
GIULITTO Giuseppe
Partito Democratico
Consigliere/Capogruppo
MONTENEGRO Nicola
Partito Democratico
Consigliere
GRANDOLFO Antonio
Partito Democratico
Consigliere
PAPARELLA Sabino
Partito Democratico
Consigliere
GIULIANI LEONARDO
Partito Democratico
Consigliere
del
Il Capo 1, titolo III, Parte I del D.Lgs. 267/2000 contiene i compiti dei citati organi. Al successivo
titolo IV sono contenute le disposizioni in materia di organizzazione del personale del Comune. Lo
Statuto Comunale ed i regolamenti comunali contengono funzioni, prerogative e competenze dei
singoli comuni, nell’ambito dell’autonomia statutaria e regolamentare vigente.
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Lo statuto comunale di Bitritto è stato approvato con delibera di C.C. n. 60 del 22/9/1992 e
successivamente modificato con delibera di C.C. n. 9 del 7/471995, n. 36 del 28/9/1999, n. 18 del
28/6/2002.
E’ stata di recente nominata una Commissione Consiliare per l’adeguamento dello Statuto alla
normativa sopravvenuta.
ANALISI DEL CONTESTO
Sintesi storica
Si riporta, di seguito, in estratto, una breve ricostruzione storica di Bitritto tratta dal volume
―BITRITTO NELLA STORIA DI BARI‖ di Vito DE BELLIS e Rosa COLONNA (2007 – WIP Edizioni):
« … Nella ricostruzione della storia di Bitritto, innumerevoli sono i fili che legano le vicende del
paese a quelle del territorio di cui fa parte, cioè la conca barese: si comincia dalla descrizione
della grotta Mapane, analoga, per assimilazione territoriale, agli insediamenti antropici
protostorici tipici di tutto il territorio di Bari.
Le prime comunità umane residenti nella zona dell’attuale Bitritto dovevano dunque essere
presenti in ipogei carsici, successivamente trincerati e poi agglomerati in villaggi (vicini),
corrispondenti alle antiche contrade oggi denominate San Marco, San Giovanni, Randa ed altre;
villaggi di età greco-peuceta di cui esistono testimonianze archeologiche .
Nell’evoluzione dal sistema vicano a quello paganico, si ipotizza quindi l’esistenza dell’antico
"pagus" di Bitritto nella zona attualmente nota come il "Pendìo", che doveva verosimilmente
essere l’acropoli, il punto più alto, meglio difendibile, più salubre, il meno soggetto al ristagno di
acque meteoriche, ben collegato al reticolo viario, vicino alla fonte d’acqua di due rami di una
lama e nelle immediate vicinanze di terreni fertili .
Il pagus protourbano del Pendìo, sviluppatosi intorno al VII - VI secolo a. C., a un certo punto,
intorno al IV secolo, doveva però essere diventato insufficiente a contenere l’aumento della
popolazione che, analogamente all’esempio della vicinissima Ceglie, si sarà inurbata a ridosso
dell’acropoli, cioè a nord-ovest , dando vita ad una civiltà di rilevante sviluppo, come
testimoniano i reperti vascolari della necropoli di Sant’Andrea.
In età romana, poi, sorse una "villa" nella zona corrispondente all’attuale castello: ci sono infatti
chiare tracce dell’esistenza di torchi, vasche per la lavorazione e contenitori per olio e vino sotto
l’ala nord-est del castello. L’importanza di questo insediamento produttivo romano sicuramente
era dovuta anche al fatto che era collocato in prossimità del passaggio del decumano massimo
del territorio di Bari (l’ager varinus) e che poco lontano passava anche il cardo massimo,
corrispondente alla via Cardo-Carrera .
Trae allora ancora più forza ed efficacia la tesi, già argomentata in passato, dell’origine del
toponimo di Bitritto dal termine latino "Vitaritum" (vigneto): la domus romana presso la quale si
svolgeva la lavorazione di olio e vino, sita in prossimità di importanti vie di comunicazione,
aveva attorno a sé ricche campagne prevalentemente coltivate a vite, che d’altra parte accanto
4
all’olivo e al grano era la più antica coltivazione mediterranea, e ricavava la sua forza economica
proprio da questa attività.
Successivamente alla caduta dell’impero romano e alla guerra greco-gotica, sorgono
insediamenti longobardi, come la prima elevazione, a livello del basamento, della Casa - torre
sita in piazza Leone, originariamente posto di guardia a difesa dell’abitato.
Nel periodo bizantino, Bitritto si espande poi, con le caratteristiche di un villaggio (chorion) nella
zona a sud dell’antico pagus del Pendìo, con reticoli viari (tra via Minghetti, via Monaco e via
Loconte) di ascendenza sia araba che bizantina, una comune "koinè" urbana panmediterranea).
All’incirca nella stessa fase avviene la penetrazione di comunità monastiche nel territorio: così
come è documentato anche in altri luoghi, monaci orientali e poi benedettini occupano cavità
carsiche ed ereggono chiese e monasteri. E’ il periodo in cui si sviluppa, anche a Bitritto, il culto
di San Michele Arcangelo e si costruisce l’omonima chiesa, sita fuori del centro abitato come
attestano anche i documenti dell’epoca.
La chiesa di San Michele Arcangelo, poi diventata Chiesa Collegiata di Bitritto con annesso un
monastero, conteneva un antichissimo bassorilievo, ora misteriosamente scomparso ma di cui
esiste documentazione fotografica, in cui la figura del Cristo benedicente tra la Vergine e
l’Arcangelo Gabriele mostra chiare influenze bizantine che si possono ricondurre alla chiesa di
Santa Sofia di Costantinopoli.
In epoca normanna, Bitritto ha nuovamente cambiato fisionomia: è ora un centro fortificato,
cinto da solide mura, all’estremità delle quali, sul sito della precedente villa romana forse
demolita o andata distrutta, è stato edificato un poderoso castello. Castello che assume il ruolo
di edificio-simbolo negli anni successivi: nei secoli che vanno dall’XI al XV, le vicende del
castrum bitrittese sono uno spaccato della storia del Basso Medioevo nell’Italia Meridionale. Tra
le mura e i camminamenti antichi sembra di leggere infatti lo scontro tra i poteri forti del
Medioevo l’autorità religiosa, l’autorità regia, i feudatari laici – ripercorrendo gli avvenimenti di
una lotta lunga e inarrestabile, punteggiata dai caratteri aspri degli assedi e delle battaglie, per
il possesso di un castello e del suo casale. Le secolari dispute, sia militari che giuridiche, che
testimoniano quanto dovesse essere ricca e fiorente l’economia bitrittese, se era in grado di
scatenare interessi così tenaci, si concludono definitivamente con l’attribuzione del feudo
all’arcivescovo di Bari: e si apre così un lungo periodo della storia di Bitritto, che fino all’età
moderna condividerà con Cassano il singolare titolo di possesso feudale della curia barese.
Nel Cinquecento e nel Seicento il paese appare dunque dominato dalle figure vescovili e dal
clima della Controriforma tridentina: all’erezione della Chiesa Matrice, dedicata alla Madonna di
Costantinopoli e legata alla fine dell’epidemia di peste, seguono l’istituzione di confraternite
laicali e la costruzione di nuove chiese, oltre alle visite pastorali dei vescovi Puteo e Riccardi.
Il clima sociale e religioso comincia a mutare nel secolo successivo, quando la riedificazione
della Chiesa Matrice, ricostruita dalle fondamenta, avviene per iniziativa dei cittadini ed è
finanziata con denaro pubblico, ricavato dall’autotassazione che aggiunge balzelli straordinari a
quelli stabiliti per disposizione regia dal catasto onciario.
Alla fine del Settecento, come accade d’altra parte in tutto il Regno di Napoli, la presenza laica
diventa in effetti emergente ed inizia ad acquisire un’importanza, sia economica che politica,
5
sconosciuta in passato. Ma nel caso di Bitritto la nuova classe sociale borghese si scontra con il
potere feudale vescovile, per cui il Comune (chiamato all’epoca Università) si pone per la prima
volta come soggetto autonomo nei confronti della Mensa Arcivescovile di Bari.
L’aspirazione popolare ad affrancarsi dal barone-arcivescovo, oltre alla secolare opposizione
città - campagna, sono le motivazioni che probabilmente stanno alla base della scelta, nel 1799,
di sostenere le truppe sanfediste contro la Bari repubblicana: il vescovo Gennaro Maria
Guevara, infatti, come tutto il clero barese, era passato nelle file dei rivoluzionari, e lottare,
paradossalmente, contro l’albero della libertà di ispirazione francese, significava nel caso di
Bitritto lottare invece per la propria libertà dall’antico potere feudale.
Nel decennio napoleonico (1806-1815) la legge dell’abolizione del feudalesimo del 2 agosto
1806, unitamente all’emanazione di altre disposizioni antifeudali, elimina finalmente i diritti
feudali dei baroni, e il Comune inizia a darsi precise regole con l’istituzione degli Statuti
Municipali.
Ma se dal punto di vista politico i tempi iniziano a cambiare, per quel che riguarda la vita sociale
e soprattutto familiare i mutamenti appaiono molto più lenti: all’inizio dell’Ottocento, la donna e
i figli sono ancora visti come proprietà del padre-patriarca e sono quindi privi di diritti giuridici. I
figli sono ―famuli‖ nel significato etimologico di servi, che occorre emancipare con apposito rito
per renderli uomini liberi, e il matrimonio è una complessa istituzione ancora regolata da una
mescolanza di diritto romano e diritto longobardo, così come è fissata nelle Consuetudines
barenses di origine medievale.
Durante la Restaurazione, la storia di Bitritto non si discosta da quanto avviene nel barese e in
tutto il Regno di Napoli: sorge una "vendita" della Carboneria, denominata La Speranza‖ e
controllata dalla polizia borbonica; nel 1821, ci sono numerosi carbonari bitrittesi, nella legione
della provincia di Bari comandata dal colonnello Carlo Nicolai di Canneto, che combattono
nell’esercito del generale Pepe sconfitto dagli Austriaci ad Antrodoco.
Alla vigilia della proclamazione del Regno d’Italia, la fine imminente del potere arcivescovile
baronale a Bitritto è segnata da un evento clamoroso: la devastazione di terreni appartenenti
alla curia da parte di numerosi cittadini. Già a Santeramo e a Gioia del Colle nei mesi precedenti
si erano verificati tumulti e disordini; a Bitritto, nel febbraio 1861, l’ira popolare troppo a lungo
repressa esplode, devastando il giardino della Mensa vescovile ed aprendovi il varco per una
strada, più volte regolarmente richiesta e negata dal capitolo, in direzione di Sannicandro.
La sistemazione delle strade e dell’urbanistica fu in effetti una delle principali preoccupazioni
dell’amministrazione comunale nel periodo post-unitario, che vede una notevole espansione del
centro abitato. Ma la situazione economica a fine secolo, dopo la crisi vinicola ed agraria del
1888 seguita alla rottura del trattato commerciale con la Francia, si aggrava soprattutto per
quanto riguarda piccoli proprietari e contadini.
A numerosi bitrittesi, in seguito alle difficoltà che rendono problematica la sopravvivenza, non
resta che una sola possibilità, comune a tanti lavoratori meridionali: l’emigrazione. Nel primo
decennio del Novecento partono da Bitritto a centinaia, prevalentemente diretti negli Stati Uniti,
spesso portando con sé intere famiglie; ma il fenomeno non resta circoscritto a quegli anni
6
poiché conosce una nuova fase ancora imponente nel periodo del secondo dopoguerra,
realizzando una tendenza che si fermerà solo negli anni Ottanta.
Nel frattempo, chi resta vede completare un’importante opera pubblica: l’Acquedotto Pugliese,
sostenuto dall’illustre concittadino, all’epoca Ministro ai Lavori Pubblici, Nicola Balenzano, ed
ultimato nel 1915. Seguono, negli anni Venti e Trenta, la costruzione della fognatura e
l’installazione della rete elettrica e di quella telefonica. L’impulso all’espansione edilizia subisce
una brusca battuta d’arresto negli anni della seconda guerra mondiale, quando tutte le risorse,
perfino i monumenti in bronzo, sono dirottate a scopi bellici. Ma nel 1944 gli infissi del Palazzo
Municipale, andati in frantumi in occasione dell’ultima incursione aerea del capoluogo, vengono
riparati con i vetri dei quadri di personalità del cessato regime fascista: un primo segnale di
volontà di ricostruzione post-bellica.
La ricostruzione vera e propria avviene poi dagli anni Sessanta e Settanta, attraverso un
processo di trasformazione che si accentua con gli anni Ottanta e Novanta e che arriva fino ai
nostri giorni, e vede da una parte una notevole crescita democratica, politica, sociale della
cittadinanza, dall’altra un incalzante e diffuso benessere economico, un aumento demografico
ed una consequenziale e rapida espansione urbanistica, che colloca ormai Bitritto all’interno
della più vasta area metropolitana».
Contesto attuale
Le problematiche del Comune di Bitritto sono le stesse dei comuni dell’area metropolitana di Bari;
in particolare i temi riguardano l’aspetto occupazionale e una migliore e completa integrazione tra i
nativi e i nuovi residenti, ivi compresi gli immigrati. L’espansione demografica che ha riguardato il
territorio negli ultimi 25 anni, è rappresentata prevalentemente da cittadini baresi, diventati
residenti a Bitritto, per i minori costi da sostenere nell’acquisto della casa e, forse, per un ambiente
più tranquillo. Comunque, storicamente, i nuovi residenti sono rimasti legati alla loro città di
origine e, pertanto, non a sufficienza inseriti nel tessuto socio-economico e culturale locale. I
quartieri di più recente istituzione sono per buona parte ―quartieri dormitorio‖ di Bari. Le
dimensioni modeste della cittadina consentono, attraverso opportune azioni, di lavorare
proficuamente per una identità locale, ―sentita‖ anche dalle nuove famiglie, pur considerando il
nuovo modello di società, meno propenso alle relazioni. Questa espansione demografica ha poi
comportato alcuni problemi di sicurezza urbana e, d’altro canto, non ci si può ritenere
completamente immuni da fenomeni criminogeni che la vicinanza alla città può determinare.
Si auspica che l’attuazione del PRGC costituisca un volano per l’economia locale, mediante la
realizzazione del Piano degli Insediamenti Produttivi, del Comparto Speciale CS01, del Consorzio
degli Industriali. Anche l’auspicata realizzazione – completamento della metropolitana di superficie
di collegamento con Bari, con la stazione di testa proprio a Bitritto, potrà dare un contributo a una
diversa mobilità.
7
Sul territorio vi sono 546 aziende agricole (compresi i produttori) n. 200 aziende artigianali, n. 240
aziende commerciali e n. 8 aziende bancarie e assicurative.
Analisi del contesto interno
Un ruolo fondamentale per lo sviluppo di Bitritto deve essere svolto dalla macchina Comunale.
L’analisi del contesto interno al Comune riguarderà l’organizzazione dall’Ente, le risorse strumentali
ed economiche, le risorse umane e la salute finanziaria dell’ente, intesa in termini di equilibri
finanziari, economici e patrimoniali.
Personale
Il Comune di Bitritto ha una dotazione organica approvata con delibera del Commissario
Straordinario n. 73 del 4/12/2003, modificata con delibera di G.M. n. 86 del 21/12/2004, di n. 69
dipendenti così composta (la dotazione organica che segue è quella in vigore al 21.01.04 e non tiene
conto delle modifiche intervenute a seguito di pensionamenti, nuove assunzioni, variazioni di funzioni, ecc.):
DOTAZIONE ORGANICA DELL’ENTE
8
Rispetto alla previsione regolamentare di n. 69 posti attualmente sono coperti n. 46, oltre il
Segretario Generale Dr. Rosella Anna Maria GIORGIO, con funzioni di Direttore Generale e di
Datore di Lavoro.
Con deliberazione di G.M. n. 1 del 9/01/2002 sono state istituite n. 7 posizioni organizzative di
seguito riportate:
9
 Posizione organizzativa ―Servizio Segreteria – Affari Generali‖ – Dr. Grazia Rita ROSSI
 Posizione organizzativa ―Servizio Finanziario‖ - Dr. Giuseppe IACOVELLI
 Posizione organizzativa ―Servizio Tecnico Lavori Pubblici‖– ad interim Ing. Alberto DE
NUCCI
 Posizione organizzativa ―Servizio Tecnico–Urbanistica e Ambiente‖ - Ing. Alberto DE NUCCI
 Posizione
organizzativa ―Servizio Demografico‖ – ad interim Avv. Rosella Anna Maria
GIORGIO
 Posizione organizzativa ―Servizio Polizia Municipale‖ – Maresciallo Magg. Vincenzo CARONE
 Posizione organizzativa ―Servizio Affari Sociali‖ – A.S. Francesca VINELLA
Attualmente, la Posizione organizzativa Servizio Tecnico Lavori Pubblici (vacante), è ricoperta ad
interim dall’Ing. DE NUCCI, titolare della P.O. Servizio Tecnico – Urbanistica, mentre quella del
Servizio Demografico (vacante) è recuperata ad interim dal Segretario/Direttore Generale Dr.ssa
GIORGIO.
Il funzionigramma attuale del Comune è il seguente:
10
Personale in servizio
N.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
Cat.
D
D
D
D
D
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
B(3)
B(3)
B(3)
B(3)
B(3)
B(3)
B(3)
B(3)
B(3)
B(1)
B(1)
B(1)
B(1)
B(1)
B(1)
B(1)
B(1)
A
A
A
A
A
A
A
A
Profilo
Istruttore Direttivo Amministrativo
Istruttore Direttivo Finanziario
Istruttore Direttivo Tecnico
Assistente Sociale – Coordinatrice
Assistente Sociale
Istruttore Amministrativo – Economo
Istruttore Amministrativo
Istruttore Amministrativo
Istruttore Amministrativo
Istruttore Amministrativo
Istruttore Amministrativo
Istruttore Tecnico – Geometra
Istruttore Tecnico – Geometra
Operatore di Polizia Municipale
Operatore di Polizia Municipale
Operatore di Polizia Municipale
Operatore di Polizia Municipale
Operatore di Polizia Municipale
Operatore di Polizia Municipale
Operatore di Polizia Municipale
Operatore di Polizia Municipale
Addetto registrazione dati
Addetto registrazione dati
Addetto registrazione dati
Addetto registrazione dati
Addetto registrazione dati
Addetto registrazione dati
Addetto registrazione dati
Addetto registrazione dati
Addetto registrazione dati
Autista
Autista
Autista
Applicato
Applicato
Applicato
Applicato
Applicato
Centralinista
Commesso
Giardiniere
Giardiniere
Operaio – Custode Cimitero
Operatore ecologico
Operatore ecologico
Operatore ecologico
Dipendente
Dr. Grazia Rita ROSSI
Dr. Giuseppe IACOVELLI
Ing. Alberto DE NUCCI
A.S. Francesca VINELLA
Vittoria PANTALEO
Vito Giuseppe DE PINTO
Onofrio DE LIGIO
Annunziata URSINI
Crescenza MONTELLI
Vincenza PEDOTA
Michele BAVARO
Michele RIZZI
Tommaso RUTIGLIANO
Angelo CAPOZZI
Vincenzo CARONE
Giuseppe DALESSANDRO
Michele PALMIERI
Nicola Paolo CATANZARO
Giuseppe BOSCO
Angelo TAFUNI
Vito BELLONO DE GRECIS
Anna Grazia MAFFEI
Raffaella MURAGLIONE
Salvatore PELLEGRINO
Giovanni DE PALMA
Eduardo PIERRI
Andrea MAFFEI
Francesca Anna GASPARRO
Carmela PRIANO
Elena PEPE
Silvestro DI TULLIO
Giuseppe LORUSSO
Oronzo CIRACÌ
Grazia LO RISO
Donato M.C. PANTALEO
Anna LOLLINO
Pasquale MASELLIS
Michele TRIMIGLIOZZI
Caterina CAPOZZO
Maria NOCCHIERO
Michele DE MICHINO
Franco DALESSANDRO
Riccardo DE NATALE
Lorenzo COLAIANNI
Antonio MARZILIANO
Vincenzo VENTURIERO
Personale a t.d. Edoado DE CARLO – ufficio di Staff del Sindaco (cat.D)
11
Servizio
Segreteria – Affari Generali
Servizio Ragioneria
S. Tecnico- Urb. Ambiente
Servizio Affari Sociali
Servizio Affari Sociali
Servizio Ragioneria
Servizio Demografico
Servizio Affari Sociali
Servizio Lavori Pubblici
Segreteria – Affari Generali
S. Tecnico- Urb. Ambiente
Servizio Lavori Pubblici
S. Tecnico- Urb. Ambiente
Servizio Polizia Municipale
Servizio Polizia Municipale
Servizio Polizia Municipale
Servizio Polizia Municipale
Servizio Polizia Municipale
Servizio Polizia Municipale
Servizio Polizia Municipale
Servizio Polizia Municipale
Segreteria – Affari Generali
Segreteria – Affari Generali
Servizio Affari Sociali
Servizio Polizia Municipale
Servizio Lavori Pubblici
Servizio Demografico
Servizio Demografico
Segreteria – Affari Generali
Servizio Affari Sociali
Segreteria – Affari Generali
Servizio Affari Sociali
Servizio Affari Sociali
Servizio Ragioneria
Servizio Ragioneria
Servizio Demografico
Segreteria – Affari Generali
Servizio Lavori Pubblici
Servizio Ragioneria
Segreteria – Affari Generali
Servizio Lavori Pubblici
Servizio Lavori Pubblici
Servizio Lavori Pubblici
Servizio Polizia Municipale
Servizio Polizia Municipale
Servizio Polizia Municipale
Organigramma
12
Controlli
Il Comune di Bitritto ha un Revisore Unico dei Conti, Dr. Domenico MAGISTRALE, nominato con
delibera di C.C. n. 2 del 17/2/2009, in carica per tre anni.
Con decreto sindacale del 24/5/2011 è stato costituito l’organismo indipendente di valutazione nel
modo di seguito indicato:
BELLINO Dr. Luigi
- Presidente, NICASSIO Dr.ssa Maria - Componente, SCIANNAMEO Dr.ssa
Marialuce - Componente
Il predetto Organismo avrà la durata di tre anni. Ai lavori
dell’O.I.V. partecipa il
Segretario/Direttore Generale Rosella Anna Maria GIORGIO.
Il servizio di controllo di gestione è disciplinato con regolamento comunale ed è attualmente
scoperto; è in fase di perfezionamento l’affidamento dell’incarico di supporto.
Situazione economico finanziario
Il bilancio del Comune di Bitritto è sostanzialmente un bilancio ―sano‖ sul fronte delle entrate
infatti quelle proprie sono superiori rispetto ai trasferimenti di contributi da parte dello Stato e
Regioni.
Ciò è in linea con la trasformazione in corso del sistema di finanziamento delle autonomie locali,
che sta passando da un sistema di finanza derivata ad uno caratterizzato dall’autonomia finanziaria
dei diversi livelli di governo, alla luce della riforma del federalismo fiscale, che attua il principio
secondo cui imposte e tasse pagate dai cittadini appartenenti ad un certo territorio devono essere
impiegati nel medesimo territorio.
Il ricorso all’indebitamento è effettuato per la realizzazione di opere pubbliche e per la
manutenzione straordinaria del patrimonio comunale, nel rispetto della capacità di indebitamento
dell’Ente.
E’ intendimento dell’amministrazione attuare azioni di valorizzazione dei beni patrimoniali dell’Ente,
in verità abbastanza contenuti, anche mediante il ricorso a forme di paternariato pubblico/privato.
Sul fronte spesa i bilanci degli ultimi anni hanno risentito dei tagli imposti dalle manovre correttive,
rivolte a singole voci di spesa, prevalentemente spese legate al personale, agli studi ed incarichi di
consulenza, alle mostre, convegni, relazioni pubbliche, pubblicità, rappresentanza, autovetture,
missioni, sponsorizzazioni, ecc.
Nonostante i tagli il Comune ha garantito sostanzialmente i servizi ai cittadini, adottando politiche
fiscali sostanzialmente di aumento dei tributi e dei servizi e domanda individuale in linea con
l’incremento dell’indice ISTAT.
13
QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO ANNO 2011
14
IL PROCESSO SEGUITO E LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO DEL CICLO DI
GESTIONE DELLA PERFORMENCE
La performance
Il parametro in base al quale si misura, si valuta e si premia il lavoro pubblico è rappresentato
dalla performance.
Il Comune di Bitritto valuta la performance con riferimento all’Amministrazione nel suo complesso,
ai Servizi in cui si articola, ai Responsabili di P.O. ed ai singoli dipendenti, al fine di migliorare la
qualità dei servizi offerti a la crescita delle competenze professionali attraverso la valorizzazione del
merito e l’erogazione dei premi per i risultati conseguiti dai Responsabili dei Servizi nonché dai
singoli dipendenti.
Uno degli obiettivi del piano della performance è quello di rendere-conto circa l’utilizzo delle
risorse, rispetto agli obiettivi programmatici e alle diverse aree di intervento. In questa ottica
diventa fondamentale definire i soggetti portatori di interesse rispetto all’azione del Comune: i
cosiddetti stakeholder.
La performance nel suo complesso valuta l'efficacia esterna, ed è tesa ad incidere sui bisogni della
collettività mediante un sistema misurabile e rendicontabile di performance organizzativa e
individuale.
La misurazione e la valutazione della performance organizzativa avviene da parte dell’Organismo
Indipendente di Valutazione (O.I.V.).
La performance organizzativa fa riferimento ai Servizi dell'Ente e tiene conto dei seguenti aspetti:

attuazione delle politiche attivate sulla soddisfazione finale dei bisogni della collettività;

attuazione di piani e programmi, ovvero misurazione dell'effettivo grado di attuazione dei
medesimi, nel rispetto delle fasi e dei tempi previsti, degli standard qualitativi e quantitativi
definiti, del livello previsto di assorbimento delle risorse;

rilevazione del grado di soddisfazione dei destinatari delle attività e dei servizi;

modernizzazione e miglioramento qualitativo dell'organizzazione e delle competenze
professionali e capacità di attuazione di piani e programmi;

efficienza nell'impiego delle risorse, con particolare riferimento al contenimento ed alla
riduzione dei costi, nonché all'ottimizzazione dei processi e dei procedimenti amministrativi;

qualità e quantità delle prestazioni e dei servizi erogati;

raggiungimento degli obiettivi di promozione delle pari opportunità.
I Parametri di valutazione dei Servizi sono rappresentati dai :seguenti elementi:

grado di raggiungimento degli obiettivi previsti nel Piano della performance che ,
come indicatore quantitativo, assume la percentuale di raggiungimento prefissato;

rispetto delle procedure: carta dei servizi, che come indicatore quantitativo assume la
percentuale di raggiungimento prefissato;
15

impatto sulla soddisfazione finale dei bisogni della collettività ( customer satisfaction): che
come indicatore qualitativo assume l'indagine di customer all'interno della procedura di
qualità.
Per " performance " del singolo si intende il dovere del lavoratore, sia come singolo, sia
come componente di un ufficio, di svolgere il lavoro con impegno, capacità ed intensità tali da
ottenere il massimo risultato. Questa viene valutata per:
Responsabili titolari di posizione organizzativa
La misurazione e la valutazione della performance individuale avviene a cura dell’Organismo
Indipendente di Valutazione — O.I.V. ed è collegata a:

agli indicatori di performance relativi all'ambito organizzativo di diretta responsabilità;

al raggiungimento di specifici obiettivi individuali;

alla qualità del contributo assicurato alla performance generale della struttura, alle
competenze professionali e manageriali dimostrate;

dalla capacità di valutazione dei propri collaboratori, dimostrata tramite una significativa
differenziazione dei giudizi.
Dipendenti
La misurazione e la valutazione della
performance individuale del personale
svolta dai
responsabili dei servizi sulla base del sistema di misurazione e valutazione della performance e
collegate a:

al raggiungimento di specifici obiettivi di gruppo o individuali;

alla qualità del contributo assicurato alla performance dell'unità organizzativa di
appartenenza,
alle
competenze
dimostrate
ed
ai
comportamenti
professionali
e
organizzativi.
I controlli interni del Comune di Bitritto sono integrati dal Controllo di gestione, allocato nelle
competenze della
Direzione Generale dell’Ente, teso a misurare l'efficienza, l'efficacia, e
l'economicità dell'ente.
I soggetti delle performance
Il Piano triennale della performance
viene approvato dalla Giunta Comunale che, a seguire
approva il Peg (Piano Esecutivo di Gestione) e contestualmente il piano degli obiettivi, alloca le
risorse ai singoli programmi/servizi, approva il sistema di misurazione della performance.
La Giunta Comunale approva altresì il rendiconto sulla performance presentato dall’OIV entro il
mese di giugno dell'anno seguente alla valutazione.
I soggetti chiamati a svolgere la misurazione e la valutazione sono:
-
Organismo indipendente di Valutazione;
-
Il Segretario/Direttore Generale;
16
-
I Responsabili di P.O.
L’Organismo Indipendente di Valutazione svolge funzioni di valutazione indipendente del
sistema dei controlli, dell’adeguatezza degli strumenti utilizzati e di attestazione e
validazione della correttezza di scelte gestionali. Per diverse attività il S egretario/Direttore
Generale collabora direttamente con l’O.I.V. per. l'esercizio delle sue funzioni.
L’Organismo Indipendente di valutazione è composto da n. 3 Esperti Esterni di cui uno
che lo presiede. Esso
opera in posizione di autonomia e risponde esclusivamente
all'Organo politico. Esso riveste i compiti e le funzioni di indicate nell’apposito
regolamento approvato con delib. G.M. n. 20 del 24/03/2011.
I Responsabili dei servizi, incaricati di P.O.
sono chiamati a valutare, secondo uno
schema e parametri approvati dalla giunta, i dipendenti loro assegnati e a trasmettere
all'OIV tali valutazioni .
Ciclo di gestione della pe r fo r mance
A monte di questo ciclo di gestione della performance c'è l'approvazione da parte della Giunta
Comunale del Piano triennale della Performance dal quale deriva il sistema di misurazione della
performance.
Il piano triennale prevede un percorso di individuazione di obiettivi strategici partendo della linee
programmatiche.
Annualmente in relazione agli stessi e anche attraverso i contenuti della Relazione Previsionale e
Programmatica e delle Linee di Mandato saranno individuati gli obiettivi operativi, valori attesi di
risultato e gli indicatori.
Sarà operato il collegamento tra obiettivi ed allocazione di risorse, il monitoraggio in corso ed
attivazione di eventuali interventi correttivi, la misurazione e valutazione della Performance e
l'utilizzo di sistemi premianti.
Per la valutazione degli obiettivi operativi è stata predisposta una scheda da parte dell’O.I.V., che
costituirà un modello per l’elaborazione degli obiettivi operativi annuali, inserito nel Piano degli
obiettivi, allegato del PEG.
Si riporta di seguito prototipo di scheda, che è stata condivisa in conferenza di servizi con i titolari
di P.O.
Scheda obiettivo operativo
17
18
19
In sede di prima applicazione per l’anno 2011, nelle more della graduazione delle Posizioni
Organizzazione, si applicherà come metodologia di valutazione la disposizione transitoria contenuta
nella delibera di G.M. n. 1/2002 che contiene una griglia di giudizi (sufficiente, discreto, buono,
ottimo) sul raggiungimento degli obiettivi del PEG, a cui corrisponderà il riconoscimento della
retribuzione di risultato nella misura rispettivamente del 10%, 15%, 20% e 25%.
Gli obiettivi del PEG oggetto di valutazione saranno quelli contenuti nell’allegato Piano degli
obiettivi, predisposti secondo l’allegato prototipo.
Il controllo di gestione ai fini del referto anno 2011 opererà sugli obiettivi predisposti dai titolari di
P.O. in fase di predisposizione del bilancio di previsione 2011, ed allegati al PEG 2011.
OBIETTIVI STRATEGICI
L’O.I.V. di concerto con la Direzione Generale dell’Ente ha provveduto, dopo una disamina
generale,
ad
analizzare
i
programmi
strategici
contenuti
nelle
linee
di
mandato
dell’Amministrazione e ad estrapolare gli obiettivi strategici triennali da realizzare mediante
obiettivi operativi annuali.
Di seguito vengono riportati gli obiettivi strategici triennali (2011 – 2013) con accanto l’indicazione
di obiettivi operativi, che hanno valenza annuale. I suddetti obiettivi strategici sono stati individuati
per ogni linea di mandato contenuta nel programma elettorale.
Al PEG verrà allegato il Piano degli obiettivi annuali, predisposti secondo il prototipo allegato al
paragrafo precedente.
Le linee programmatiche del Comune di Bitritto sono otto e sono le seguenti:
LINEA PROGRAMMATICA N. 1
LA MACCHINA COMUNALE AL SERVIZIO DEL
CITTADINO.
Democrazia, partecipazione e trasparenza dell’azione
amministrativa.
LINEA PROGRAMMATICA N. 2
POLITICHE FISCALI DEL BILANCIO
LINEA PROGRAMMATICA N. 3
POLITICHE
PER
LA
GESTIONE
E
LA
ED
IL
VALOIZZAZIONE DEL TERRITORIO
LINEA PROGRAMMATICA N. 4
POLITICHE
SOCIALI:
LA
SOCIETA’
BENESSERE DEI CITTADINI. Diritti di cittadinanza
sociali.
LINEA PROGRAMMATICA N. 5
POLITICHE PER LO SVILUPPO ECONOMICO DELLA
CITTA’
20
LINEA PROGRAMMATICA N. 6
POLITICHE PER LA SICUREZZA E VIVIBILITA’
URBANA – POLIZIA LOCALE – Miglioramento della
sicurezza e vivibilità urbana.
LINEA PROGRAMMATICA N. 7
POLITICHE
CULTURALI,
GIOVANILI,
TEMPO
LIBERO E TURISMO. La crescita dell’individuo e della
comunità.
LINEA PROGRAMMATICA N. 8
AMBIENTE E VERDE PUBBLICO
21
PROGRAMMA 1
La macchina comunale al servizio del cittadino
In questo programma sono contenute le attività che l’Amministrazione intende realizzare per la
comunicazione, partecipazione e trasparenza dell’azione amministrativa.
Si inciderà sull’adeguamento ed il potenziamento dei servizi mediante il sito internet del Comune.
Si attueranno misure per favorire l’accesso ad internet di più cittadini possibili, anche mediante la
creazione di Punti Internet di Accesso Pubblico.
Sono previste forme di partecipazione dei cittadini all’attività dell’Ente, mediante la creazione di
consulte tematiche ed il potenziamento di momenti assembleari, soprattutto in materia urbanistica.
Linea
Obiettivi Strategici
Programmatica
2011 - 2013
Obiettivi Operativi
Attuazione strumenti di
1

democrazia partecipativa
e deliberativa
Misure a sostegno della
1

formazione del personale
e di miglioramento dei

servizi all’utenza
Riorganizzazione
1
struttura
della
comunale

in


ossequio al principio di
efficienza delle risorse
22
Attivare una campagna ―e-mail‖ del
Comune. Servizio gratuito per la
trasmissione di mail su scadenza
tributarie,
opportunità
di
lavoro,
scadenze bandi, ecc.
Attività di rilevazione del 15° censimento
generale della popolazione e delle
abitazioni.
Istituzione ed attuazione servizio di posta
elettronica per utenti del servizio
demografico.
Analisi
delle
linee
procedimentali
(procedimenti) di ciascun settore.
Proposta di riorganizzazione.
Indagine sul benessere organizzativo
della struttura.
PROGRAMMA 2
Politiche fiscali e di bilancio
Le misure economiche degli ultimi anni hanno ridotto i trasferimenti erariali dello Stato e imposto
dei tagli alle spese correnti ed in conto capitale degli enti, hanno creato grandi difficoltà ai Comuni
costretti nella maggioranza dei casi a tagliare servizi ai cittadini per mantenere gli equilibri di
bilancio.
L’impegno delle linee guida per l’ottimizzazione delle risorse economico finanziarie dell’Ente,
contenute nelle linee di mandato, è quello di non aumentare la pressione fiscale sui cittadini e non
ridurre i servizi agli stessi.
La politica di razionalizzazione delle risorse pubbliche dell’Ente intende indicare iniziative di
parternariato pubblico – privato, mediante finanza di progetto, leasing immobiliare.
Linea
Obiettivi Strategici
Programmatica
2011 - 2013
Iniziative
Obiettivi Operativi
gestionali

finalizzate a ridurre la
2
pressione
fiscale,
a

migliorare i servizi ed
agevolare
le
categorie
Riduzione imposizione fiscale Tarsu
parallelamente al conferimento dei rifiuti
corretto e differenziato.
Verifica dei contratti uso beni strumentali
ed eventuali ricontrattazioni a condizione
più economica dell’Ente.
sociali più disagiate.
Reperimento
risorse

mediante un programma
di
2
ricognizione

economico-finanziario


Potenziamento
2
materia
in
di

lotta

all’evasione fiscale
Garantire
2
gli
derivanti
da
pubblicità
e
affissioni
attraverso
introiti

imposta
pubbliche
anche
il
contrasto
all’abusivismo
23
Progetti di concerto con la P.M. per
l’utilizzo mirato di introiti da sanzioni
amministrative.
Verifiche, controllo e aggiornamento in
ordine alle autorizzazioni all’occupazione
di suolo pubblico.
Gestione diretta dei
sinistri
per
risarcimento danni fino a € 15.000
Ricognizione e retrocessione dei loculi
cimiteriali non utilizzati e riassegnazione
Predisposizione capitolato e atti di gara
per l’esternalizzazione del servizio.
Monitoraggio delle entrate di addizionali
comunali.
Predisposizione
Pubblicitari.
Piano
Impianti
PROGRAMMA 3
Politiche per la gestione e valorizzazione del territorio
La fase attuativa del Piano Regolatore Generale, con l’attuazione dei comparti, il completamento
dell’iter per l’approvazione del Piano Particolareggiato dei Servizi e l’attuazione del Comparto
Speciale CS01, porterà ad uno sviluppo organico ed ordinato del territorio con una crescita della
qualità della vita, grazie alle nuove urbanizzazioni del paese, all’arricchimento del paese di nuove
strutture e servizi pubblici.
Sono previsti due macrointerventi in materia di sviluppo per l’artigianato e l’industria, quali la
progettazione e realizzazione della zona P.I.P. ed azioni a sostegno del Consorzio ―Parco Vecchio‖.
Questo programma contiene, inoltre, misure a sostegno dell’affermazione del diritto alla casa, di
riqualificazione del centro storico.
Il programma di gestione di opere pubbliche prevede la messa a norma della palestra comunale, la
ristrutturazione della scuola media e del mercato coperto, ecc.
Verrà prestata particolare attenzione alla pianificazione degli interventi di manutenzione ordinaria e
straordinaria del patrimonio comunale, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili.
Linea
Obiettivi Strategici
Programmatica
2011 - 2013
Obiettivi Operativi
Attuazione PRGC

Azioni di sviluppo per


3
3
l’artigianato e l’industria
Attuazione
pubbliche
3

opere
previste

nel
Piano Triennale O.O.P.P.


24
Completamento del procedimento per
l’approvazione
del
Piano
Particolareggiato dei Servizi (PPS).
Attuazione del Comparto speciale CS01.
Progettazione e realizzazione zona PIP
(Piano Insediamenti Produttivi).
Misure di sostegno al Consorzio ―Parco
Vecchio‖.
Predisposizione progettazione esecutiva
per lavori di rifacimento manto erboso
campo sportivo.
Predisposizione progettazione esecutiva
per lavori atti alla realizzazione della
palestra comunale.
Recupero funzionale viabilità abitato.
PROGRAMMA 4
Politiche Sociali: la società ed il benessere del cittadino
Il Comune di Bitritto garantirà una costante presenza nel sistema di protezione sociale, nonostante
le riduzioni del fondo per le politiche sociali e le difficoltà nella partenza del Piano Sociale di Zona.
Sono garantiti il servizio taxi per anziani, il trasporto scolastico, e non, per i diversamente abili per
tutti i livelli di istruzione, compresa l’Università.
Sono in via di attuazione nuovi servizi per i cittadini più bisognosi.
Linea
Obiettivi Strategici
Programmatica
2011 - 2013
Obiettivi Operativi
Politiche di inclusione dei

diversamente abili

4

4
Educazione alla legalità

4
Tempo libero

Creazione di gruppi di

4
acquisto solidale
Azioni a sostegno degli
4

immigrati

25
Istituzione
della
consulta
dei
diversamente abili.
Redazione di opuscolo contenente
informazioni
riguardanti
i
profili
previdenziali, assistenziali e dei servizi
fruibili dai diversamente abili, nochè le
potenzialità e i limiti dei disabili dello
sport.
Iniziative di pratica motoria-sportiva
rivolta alle persone disabili anche
mediante
collaborazione
con
le
associazioni sportive cittadine.
Istituzione Consiglio Comunale dei
Ragazzi.
Organizzazione
attività
ricreative
giovanili.
Iniziative di promozione Costituzione dei
gruppi.
Attivazione
centro
sociale
con
realizzazione di corsi per l’apprendimento
della lingua italiana, attività manuali quali
cucito, ricamo, cucina.
Sportello di ascolto
PROGRAMMA 5
Politiche per lo sviluppo economico della città
Le politiche di sviluppo economico della città si articolano in tre macroaree.
La prima contiene misure a sostegno del reddito e per lo sviluppo dell’imprese, con una serie di
iniziative quali il protocollo d’intesa tra il Comune ed i commercianti ―Su con la vita‖.
La seconda contiene misure di valorizzazione razionalizzazione delle infrastrutture e delle risorse
strumentali, comprendenti l’istituzione del SUAP.
Le misure a sostegno dell’agricoltura sono rivolte sia al potenziamento delle infrastrutture che in
termini di iniziative a sostegno degli agricoltori.
Linea
Obiettivi Strategici
Programmatica
2011 - 2013
Riqualificazione
5
promozione
del
Obiettivi Operativi
e

centro

storico.
5
Attivazione SUAP



Misure di sostegno al
territorio
5
agricolo

comunale.

Azioni a sostegno delle
5



attività commerciali sul
territorio.
26
Completamento
del
Piano
di
riqualificazione del CS.
Progetto di rivitalizzazione culturale ed
economica del CS.
Attività di esternalizzazione del SUAP.
Implementazione delle procedure.
Piano complessivo di interventi per lo
sviluppo dell’agricoltura locale.
Attivazione delle convenzioni con comuni
viciniori e altri soggetti per le attività
irrigue.
Procedura di gestione dei pozzi artesiani
in corso di realizzazione.
Realizzazione progetto ―Su con la vita‖.
Progetto ―Salvadanaro‖.
Revisione del Piano del commercio su
aree pubbliche.
PROGRAMMA 6
Politiche per la sicurezza e vivibilità urbana – Polizia Locale
Alla luce delle specifiche competenze assegnate dal legislatore agli enti locali in materia di
sicurezza e ordine pubblico, il Comune di Bitritto metterà in atto politiche concrete di sicurezza e
vivibilità urbana attraverso la fattiva ed indispensabile collaborazione della Polizia Municipale.
Il Piano Comunale della sicurezza urbana costituisce uno strumento programmatico di azioni ed
interventi atti a garantire la sicurezza urbana dei cittadini. Questo piano contempla un servizio di
pattugliamento per un maggiore controllo del territorio e il potenziamento della vigilanza nella zona
centrale e a maggiore concentrazione di cittadini. In ambito preventivo si predisporranno
programmi di educazione stradale nelle scuole e campagne di sensibilizzazione culturale e di
comunicazione sociale.
Linea
Obiettivi Strategici
Programmatica
2011 - 2013
Piano
Obiettivi Operativi
comunale

operativo della sicurezza

6

Istituzione
6
sosta
di
aree
controllata
di

e
miglioramento delle aree
Rivisitazione del piano di cui alla Delibera
di G.C. 82/10, avendo cura di
differenziare obiettivi strategici e/o
innovativi da obiettivi di mantenimento e
miglioramento.
Piano di monitoraggio della segnaletica
stradale e interventi di sostituzione e
miglioramento.
Censimento delle zone del territorio
soggette a degrado e ad abbandono
incontrollato di rifiuti e piano di controllo
ai fini di interventi migliorativi.
Individuazione di aree da destinare alla
sosta
controllata
e
limitata
e
implementazione.
Individuazione
di
nuove aree a traffico limitato.
a traffico limitato.
Azioni di comunicazione
sociale
6
e
di
sensibilizzazione
per


migliorare la qualità della
vita
27
Istituzione del ―tavolo tecnico‖ della
legalità.
Ideazione del piano di miglioramento
complessivo della città (individuando
collaborazioni, ambiti, attività, ecc.). In
questo piano potrebbero rientrare attività
che siano da supporto ad altri obiettivi
strategici (per es. raccolta differenziata,
educazione alla legalità, ecc.). Altre
attività come l’individuazione e la
valorizzazione di aree agricole con
interesse naturalistico (lame, ecc.)
potrebbero essere oggetto di interesse e
studio per proposte di intervento
all’Amministrazione
comunale.
Altre
attività
potrebbero
essere
l’organizzazione di incontri tematici
riguardanti
iniziative
volte
alla
conoscenza del nostro territorio.
28
PROGRAMMA 7
Politiche culturali, giovanili e tempo libero
In materia di interventi per l’istruzione e la cultura il Comune svolgerà un ruolo di supporto, anche
finanziario, all’arricchimento dell’offerta formativa proposta dalla scuola elementare e media.
E’ intenzione di questa amministrazione fare in modo che i giovani partecipino alla vita sociale e
politica di questa città, sarà avviato il Consiglio Comunale dei ragazzi.
Sopperire alla mancanza di spazi di aggregazione per i giovani costituisce l’obiettivo principale delle
politiche giovanili e dello sport.
In collaborazione con istituzioni sopra comunali verrà promosso e sostenuto il turismo sul territorio.
Linea
Obiettivi Strategici
Programmatica
2011 - 2013
Iniziative
e
rassegne
culturali
7
Obiettivi Operativi

Stipula convenzione con Associazione
culturale per il progetto ―I love Bitritto‖.

Programmazione e gestione dell’estate
bitrittese (Mostre diverse, conferenze e
incontri
letterari,
rassegne
cinematografiche,
di
musica
contemporanea.

Promozione della lettura, realizzata
mediante lo sviluppo di
attività
bibliotecarie rivolte ai ragazzi (0 -18
anni). Allestimento di scaffali telematici,
laboratori, lettura ad alta voce.
Ottimizzazione della gestione degli
impianti
sportivi
comunali
con
individuazione di forme innovative di
gestione.
che
caratterizzano il Comune
di
Bitritto
anche
con
riflessi per la promozione
del turismo
Valorizzazione
7
patrimoniali
beni
per
lo
svolgimento delle attività
culturali dell’Ente
Progetti
7
educativi
collaborazione
con
in
le
scuole locali
Favorire
7
l’accesso
alla

pratica sportiva
29
PROGRAMMA 8
Ambiente
La politica ambientale di questa amministrazione riguarda vari settori di azione del Comune, alcuni
interventi in materia di territorio (risanamento e bonifico dei siti) creazione di spazi verdi ecc., sono
collegati alle azioni di questo programma.
L’adozione di un regolamento energetico comunale costituisce uno degli obiettivi di questo piano.
Un’attenta gestione di servizio di igiene urbana è altro obiettivo operato di questo programma,
finalizzato ad un potenziamento della raccolta differenziata e quindi ad una riduzione nella
produzione dei rifiuti.
Linea
Obiettivi Strategici
Programmatica
2011 - 2013
Iniziative
regolative
Obiettivi Operativi
di

efficienza energetica e di
8
rispetto ambiente


Programma di riduzione

della produzione di rifiuti
8
e di recupero, riutilizzo e
riuso e incremento della

raccolta differenziata.

30
Regolamento Energetico Comunale –
Preparazione Bozza di regolamento.
Approvazione.
Regolamento
acquisti
verdi.
Approvazione regolamento.
Azioni di miglioramento della cultura
dello
sviluppo
sostenibile
ed
ecocompatibile delle costruzioni edilizie.
Realizzazione di un piano di intervento
complessivo per la riduzione di rifiuti e
per
il
corretto
conferimento.
Sperimentazione di mercato di scambio
e vendita di prodotti usati.
Iniziative di promozione al rispetto
dell’ambiente.
Attività informativa con le scuole in
materia ambientale.
Sommario
PRESENTAZIONE DEL PIANO ................................................................................................... 1
IL COMUNE .................................................................................................................................. 3
Chi siamo - Cosa facciamo - Come operiamo .................................................................................. 3
ANALISI DEL CONTESTO........................................................................................................... 4
Sintesi storica .................................................................................................................................. 4
Contesto attuale............................................................................................................................... 7
Analisi del contesto interno ............................................................................................................. 8
Personale ........................................................................................................................................ 8
Personale in servizio ..................................................................................................................... 11
Organigramma .............................................................................................................................. 12
Controlli ....................................................................................................................................... 13
Situazione economico finanziario .................................................................................................. 13
IL PROCESSO SEGUITO E LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO DEL CICLO DI GESTIONE
DELLA PERFORMENCE ........................................................................................................... 15
La performance ............................................................................................................................. 15
Responsabili titolari di posizione organizzativa ............................................................................. 16
Dipendenti .................................................................................................................................... 16
I soggetti delle performance .......................................................................................................... 16
Ciclo di gestione della per fo r ma nc e .......................................................................................... 17
Scheda obiettivo operativo ............................................................................................................ 17
OBIETTIVI STRATEGICI ........................................................................................................... 20
PROGRAMMA 1 ......................................................................................................................... 22
La macchina comunale al servizio del cittadino ............................................................................. 22
PROGRAMMA 2 ......................................................................................................................... 23
Politiche fiscali e di bilancio ......................................................................................................... 23
PROGRAMMA 3 ......................................................................................................................... 24
Politiche per la gestione e valorizzazione del territorio .................................................................. 24
PROGRAMMA 4 ......................................................................................................................... 25
Politiche Sociali: la società ed il benessere del cittadino ................................................................ 25
PROGRAMMA 5 ......................................................................................................................... 26
Politiche per lo sviluppo economico della città .............................................................................. 26
PROGRAMMA 6 ......................................................................................................................... 27
Politiche per la sicurezza e vivibilità urbana – Polizia Locale ........................................................ 27
PROGRAMMA 7 ......................................................................................................................... 29
Politiche culturali, giovanili e tempo libero ................................................................................... 29
PROGRAMMA 8 ......................................................................................................................... 30
Ambiente ...................................................................................................................................... 30
31
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piano della performance 2011-2013