PIANO DELLA PERFORMANCE 2011-2013 (art. 10, comma 1, lett. a), decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150) PRESENTAZIONE DEL PIANO Il D.Lgs. n. 150/2009 dell’art. 10 comma 1 lett.a) prevede che le amministrazioni pubbliche, annualmente, redigono un documento programmatico triennale denominato ―Piano della Performance‖, da adottare in coerenza con i contenuti e il ciclo della programmazione finanziaria e di bilancio, che individua gli indirizzi e gli obiettivi strategici ed operativi e definisce, con riferimento agli obiettivi finali ed intermedi ed alle risorse, gli indicatori per la misurazione e la valutazione della performance dell’amministrazione, nonché gli obiettivi assegnati al personale dirigenziale ed i relativi indicatori. La Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche con delibera n. 112 del 28/10/2010 ha approvato la ―Struttura e modalità di redazione del Piano della Performance‖, contenente le istruzioni operative per la predisposizione del documento programmatico che dà avvio al ciclo di gestione delle performance. In sede di prima applicazione, per l’anno 2011, il ―Piano della Performance‖ verrà articolato prevalentemente seguendo le indicazioni contenute nella predetta deliberazione, compatibilmente con l’adeguamento della struttura organizzativa dell’Ente ai principi contenuti nel D.Lgs. n. 150/2009. Il Comune di Bitritto, all’uopo, si è dotato di un regolamento disciplinante gli obiettivi e il funzionamento dell’Organismo Indipendente di valutazione con delibera di G.M. n. 20 del 24/03/2011. Con decreto sindacale n. 7430 del 24/5/2011 è stato nominato l’organismo indipendente di valutazione, che ha avviato le proprie attività a decorrere da giugno 2011. L’articolo 3 del regolamento elenca le funzioni dell’OIV e al comma 3 recita: «Svolge, nei confronti degli organi politici di governo dell’ente, un ruolo di guida e supporto nell’elaborazione del Piano della Performance; in particolare guidandone la stesura dello stesso e seguendone il monitoraggio continuo nel tempo e i consequenziali correttivi emergenti dalle verifiche periodiche». Il Comune di Bitritto ha intenzione di attuare la riforma c.d. BRUNETTA, considerandola una preziosa opportunità di crescita interna della struttura e di comunicazione istituzionali. La predisposizione del Piano della Performance, a cura del Direttore Generale, dell’OIV, con il supporto dell’intera struttura operativa, costituisce un primo strumento attuativo dei principi contenuti nel D.Lgs. 150/2009, seppure con l’adozione di alcune metodologie di valutazione, contenute negli strumenti operativi vigenti nell’ente. 1 Il Piano della Performance si articolerà sostanzialmente in linea con i contenuti della precitata delibera CIVIT n. 112, che esplicita un percorso logico di gestione del ―Piano della Performance‖ definito ―l’albero delle performance‖. Il Piano è composto da una prima parte relativa al contesto interno ed esterno del Comune, contenenti dati essenziali dei compiti dell’ente, della storia e delle peculiarità essenziali del territorio. Seguirà una parte specifica dedicata al contesto interno, quindi alla dotazione organica dell’Ente, alla struttura organizzativa ai mezzi operativi, alle risorse economiche-finanziarie che il Comune gestisce. Particolare attenzione sarà dedicata all’analisi degli obiettivi istituzionali strategici/di sviluppo ed operativi scaturenti dall’analisi delle linee programmatiche di mandato e dalla programmazione strategica perseguita dall’Amministrazione Comunale; ciò costituirà il fulcro del programma. Per giungere alla definizione degli obiettivi strategici su base triennale, l’O.I.V. di concerto con la Direzione Generale dell’Ente e sulla scorta degli indirizzi impartiti dal Sindaco e dall’amministrazione Comunale, ha proceduto ad un analitico esame delle linee di mandato al fine di estrapolare i medesimi. Per ciascun obiettivo strategico, si è conseguentemente proceduto nell’individuazione di uno o più obiettivi da realizzarsi in tutto o in parte, a seconda dei casi, su base annuale, ovvero in un periodo più o meno lungo dell’anno. Sono stati, pertanto, individuati una serie di obiettivi strategici da realizzare nel triennio, attraverso l’attuazione degli obiettivi operativi annuali. Gli obiettivi operativi saranno assegnati ai Responsabili di Servizio incaricati di Posizione Organizzativa i quali dovranno realizzarli tramite il gruppo di lavoro da individuarsi tra il personale accorpato alla struttura di appartenenza. A tal proposito è stata messa a punto una scheda (esplicitata nel piano) nella quale dovranno essere individuati gli indicatori di risultato. Dall’analisi e valutazione del raggiungimento degli obiettivi/risultati da parte dell’O.I.V. sarà conseguentemente ricavata una valutazione sulla performance organizzativa annuale dell’Ente. 2 IL COMUNE Chi siamo - Cosa facciamo - Come operiamo Il Comune è l’Ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo. Il Decreto Legislativo n. 267/2000 al titolo II, capo 1, denominato ―Comune‖ ne indica le funzioni « … tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il territorio comunale, precisamente nei settori organici dei servizi alla persona e alla comunità, all’assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico, salvo quanto non sia espressamente attribuito da altri soggetti dalla legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze …». Alla luce delle modifiche introdotte dalla riforma del titolo V della Costituzione la materia delle funzioni degli enti locali è stato oggetto di revisione, con ulteriori funzioni di decentramento agli enti locali. L’art. 36 del TUEL individua gli Organi di Governo del Comune: il Consiglio, la Giunta e il Sindaco. L’Amministrazione Comunale di Bitritto, rappresentata dal Sindaco, rag. Vito LUCARELLI, e composta dai consiglieri comunali di seguito riportati con l’individuazione delle cariche ricoperte. NATUZZI Angelo Insieme per Bitritto Vice Sindaco TROTTI Donato Insieme per Bitritto Assessore DE LETTERIIS Gerardo Insieme per Bitritto Assessore SACINO ANDREA Insieme per Bitritto Assessore Vice Presidente SACINO COSTANTINO Insieme per Bitritto Consiglio/Capogruppo PIETRAGALLO Marina Insieme per Bitritto Assessore BOZZI Vito Insieme per Bitritto Assessore GAZANEO Saverio Insieme per Bitritto Consigliere CAMPAGNA Francesco Insieme per Bitritto Presidente del Consiglio PALMIERI Michele Insieme per Bitritto Consigliere GIUSTI Giuseppe Insieme per Bitritto Consigliere GIULITTO Giuseppe Partito Democratico Consigliere/Capogruppo MONTENEGRO Nicola Partito Democratico Consigliere GRANDOLFO Antonio Partito Democratico Consigliere PAPARELLA Sabino Partito Democratico Consigliere GIULIANI LEONARDO Partito Democratico Consigliere del Il Capo 1, titolo III, Parte I del D.Lgs. 267/2000 contiene i compiti dei citati organi. Al successivo titolo IV sono contenute le disposizioni in materia di organizzazione del personale del Comune. Lo Statuto Comunale ed i regolamenti comunali contengono funzioni, prerogative e competenze dei singoli comuni, nell’ambito dell’autonomia statutaria e regolamentare vigente. 3 Lo statuto comunale di Bitritto è stato approvato con delibera di C.C. n. 60 del 22/9/1992 e successivamente modificato con delibera di C.C. n. 9 del 7/471995, n. 36 del 28/9/1999, n. 18 del 28/6/2002. E’ stata di recente nominata una Commissione Consiliare per l’adeguamento dello Statuto alla normativa sopravvenuta. ANALISI DEL CONTESTO Sintesi storica Si riporta, di seguito, in estratto, una breve ricostruzione storica di Bitritto tratta dal volume ―BITRITTO NELLA STORIA DI BARI‖ di Vito DE BELLIS e Rosa COLONNA (2007 – WIP Edizioni): « … Nella ricostruzione della storia di Bitritto, innumerevoli sono i fili che legano le vicende del paese a quelle del territorio di cui fa parte, cioè la conca barese: si comincia dalla descrizione della grotta Mapane, analoga, per assimilazione territoriale, agli insediamenti antropici protostorici tipici di tutto il territorio di Bari. Le prime comunità umane residenti nella zona dell’attuale Bitritto dovevano dunque essere presenti in ipogei carsici, successivamente trincerati e poi agglomerati in villaggi (vicini), corrispondenti alle antiche contrade oggi denominate San Marco, San Giovanni, Randa ed altre; villaggi di età greco-peuceta di cui esistono testimonianze archeologiche . Nell’evoluzione dal sistema vicano a quello paganico, si ipotizza quindi l’esistenza dell’antico "pagus" di Bitritto nella zona attualmente nota come il "Pendìo", che doveva verosimilmente essere l’acropoli, il punto più alto, meglio difendibile, più salubre, il meno soggetto al ristagno di acque meteoriche, ben collegato al reticolo viario, vicino alla fonte d’acqua di due rami di una lama e nelle immediate vicinanze di terreni fertili . Il pagus protourbano del Pendìo, sviluppatosi intorno al VII - VI secolo a. C., a un certo punto, intorno al IV secolo, doveva però essere diventato insufficiente a contenere l’aumento della popolazione che, analogamente all’esempio della vicinissima Ceglie, si sarà inurbata a ridosso dell’acropoli, cioè a nord-ovest , dando vita ad una civiltà di rilevante sviluppo, come testimoniano i reperti vascolari della necropoli di Sant’Andrea. In età romana, poi, sorse una "villa" nella zona corrispondente all’attuale castello: ci sono infatti chiare tracce dell’esistenza di torchi, vasche per la lavorazione e contenitori per olio e vino sotto l’ala nord-est del castello. L’importanza di questo insediamento produttivo romano sicuramente era dovuta anche al fatto che era collocato in prossimità del passaggio del decumano massimo del territorio di Bari (l’ager varinus) e che poco lontano passava anche il cardo massimo, corrispondente alla via Cardo-Carrera . Trae allora ancora più forza ed efficacia la tesi, già argomentata in passato, dell’origine del toponimo di Bitritto dal termine latino "Vitaritum" (vigneto): la domus romana presso la quale si svolgeva la lavorazione di olio e vino, sita in prossimità di importanti vie di comunicazione, aveva attorno a sé ricche campagne prevalentemente coltivate a vite, che d’altra parte accanto 4 all’olivo e al grano era la più antica coltivazione mediterranea, e ricavava la sua forza economica proprio da questa attività. Successivamente alla caduta dell’impero romano e alla guerra greco-gotica, sorgono insediamenti longobardi, come la prima elevazione, a livello del basamento, della Casa - torre sita in piazza Leone, originariamente posto di guardia a difesa dell’abitato. Nel periodo bizantino, Bitritto si espande poi, con le caratteristiche di un villaggio (chorion) nella zona a sud dell’antico pagus del Pendìo, con reticoli viari (tra via Minghetti, via Monaco e via Loconte) di ascendenza sia araba che bizantina, una comune "koinè" urbana panmediterranea). All’incirca nella stessa fase avviene la penetrazione di comunità monastiche nel territorio: così come è documentato anche in altri luoghi, monaci orientali e poi benedettini occupano cavità carsiche ed ereggono chiese e monasteri. E’ il periodo in cui si sviluppa, anche a Bitritto, il culto di San Michele Arcangelo e si costruisce l’omonima chiesa, sita fuori del centro abitato come attestano anche i documenti dell’epoca. La chiesa di San Michele Arcangelo, poi diventata Chiesa Collegiata di Bitritto con annesso un monastero, conteneva un antichissimo bassorilievo, ora misteriosamente scomparso ma di cui esiste documentazione fotografica, in cui la figura del Cristo benedicente tra la Vergine e l’Arcangelo Gabriele mostra chiare influenze bizantine che si possono ricondurre alla chiesa di Santa Sofia di Costantinopoli. In epoca normanna, Bitritto ha nuovamente cambiato fisionomia: è ora un centro fortificato, cinto da solide mura, all’estremità delle quali, sul sito della precedente villa romana forse demolita o andata distrutta, è stato edificato un poderoso castello. Castello che assume il ruolo di edificio-simbolo negli anni successivi: nei secoli che vanno dall’XI al XV, le vicende del castrum bitrittese sono uno spaccato della storia del Basso Medioevo nell’Italia Meridionale. Tra le mura e i camminamenti antichi sembra di leggere infatti lo scontro tra i poteri forti del Medioevo l’autorità religiosa, l’autorità regia, i feudatari laici – ripercorrendo gli avvenimenti di una lotta lunga e inarrestabile, punteggiata dai caratteri aspri degli assedi e delle battaglie, per il possesso di un castello e del suo casale. Le secolari dispute, sia militari che giuridiche, che testimoniano quanto dovesse essere ricca e fiorente l’economia bitrittese, se era in grado di scatenare interessi così tenaci, si concludono definitivamente con l’attribuzione del feudo all’arcivescovo di Bari: e si apre così un lungo periodo della storia di Bitritto, che fino all’età moderna condividerà con Cassano il singolare titolo di possesso feudale della curia barese. Nel Cinquecento e nel Seicento il paese appare dunque dominato dalle figure vescovili e dal clima della Controriforma tridentina: all’erezione della Chiesa Matrice, dedicata alla Madonna di Costantinopoli e legata alla fine dell’epidemia di peste, seguono l’istituzione di confraternite laicali e la costruzione di nuove chiese, oltre alle visite pastorali dei vescovi Puteo e Riccardi. Il clima sociale e religioso comincia a mutare nel secolo successivo, quando la riedificazione della Chiesa Matrice, ricostruita dalle fondamenta, avviene per iniziativa dei cittadini ed è finanziata con denaro pubblico, ricavato dall’autotassazione che aggiunge balzelli straordinari a quelli stabiliti per disposizione regia dal catasto onciario. Alla fine del Settecento, come accade d’altra parte in tutto il Regno di Napoli, la presenza laica diventa in effetti emergente ed inizia ad acquisire un’importanza, sia economica che politica, 5 sconosciuta in passato. Ma nel caso di Bitritto la nuova classe sociale borghese si scontra con il potere feudale vescovile, per cui il Comune (chiamato all’epoca Università) si pone per la prima volta come soggetto autonomo nei confronti della Mensa Arcivescovile di Bari. L’aspirazione popolare ad affrancarsi dal barone-arcivescovo, oltre alla secolare opposizione città - campagna, sono le motivazioni che probabilmente stanno alla base della scelta, nel 1799, di sostenere le truppe sanfediste contro la Bari repubblicana: il vescovo Gennaro Maria Guevara, infatti, come tutto il clero barese, era passato nelle file dei rivoluzionari, e lottare, paradossalmente, contro l’albero della libertà di ispirazione francese, significava nel caso di Bitritto lottare invece per la propria libertà dall’antico potere feudale. Nel decennio napoleonico (1806-1815) la legge dell’abolizione del feudalesimo del 2 agosto 1806, unitamente all’emanazione di altre disposizioni antifeudali, elimina finalmente i diritti feudali dei baroni, e il Comune inizia a darsi precise regole con l’istituzione degli Statuti Municipali. Ma se dal punto di vista politico i tempi iniziano a cambiare, per quel che riguarda la vita sociale e soprattutto familiare i mutamenti appaiono molto più lenti: all’inizio dell’Ottocento, la donna e i figli sono ancora visti come proprietà del padre-patriarca e sono quindi privi di diritti giuridici. I figli sono ―famuli‖ nel significato etimologico di servi, che occorre emancipare con apposito rito per renderli uomini liberi, e il matrimonio è una complessa istituzione ancora regolata da una mescolanza di diritto romano e diritto longobardo, così come è fissata nelle Consuetudines barenses di origine medievale. Durante la Restaurazione, la storia di Bitritto non si discosta da quanto avviene nel barese e in tutto il Regno di Napoli: sorge una "vendita" della Carboneria, denominata La Speranza‖ e controllata dalla polizia borbonica; nel 1821, ci sono numerosi carbonari bitrittesi, nella legione della provincia di Bari comandata dal colonnello Carlo Nicolai di Canneto, che combattono nell’esercito del generale Pepe sconfitto dagli Austriaci ad Antrodoco. Alla vigilia della proclamazione del Regno d’Italia, la fine imminente del potere arcivescovile baronale a Bitritto è segnata da un evento clamoroso: la devastazione di terreni appartenenti alla curia da parte di numerosi cittadini. Già a Santeramo e a Gioia del Colle nei mesi precedenti si erano verificati tumulti e disordini; a Bitritto, nel febbraio 1861, l’ira popolare troppo a lungo repressa esplode, devastando il giardino della Mensa vescovile ed aprendovi il varco per una strada, più volte regolarmente richiesta e negata dal capitolo, in direzione di Sannicandro. La sistemazione delle strade e dell’urbanistica fu in effetti una delle principali preoccupazioni dell’amministrazione comunale nel periodo post-unitario, che vede una notevole espansione del centro abitato. Ma la situazione economica a fine secolo, dopo la crisi vinicola ed agraria del 1888 seguita alla rottura del trattato commerciale con la Francia, si aggrava soprattutto per quanto riguarda piccoli proprietari e contadini. A numerosi bitrittesi, in seguito alle difficoltà che rendono problematica la sopravvivenza, non resta che una sola possibilità, comune a tanti lavoratori meridionali: l’emigrazione. Nel primo decennio del Novecento partono da Bitritto a centinaia, prevalentemente diretti negli Stati Uniti, spesso portando con sé intere famiglie; ma il fenomeno non resta circoscritto a quegli anni 6 poiché conosce una nuova fase ancora imponente nel periodo del secondo dopoguerra, realizzando una tendenza che si fermerà solo negli anni Ottanta. Nel frattempo, chi resta vede completare un’importante opera pubblica: l’Acquedotto Pugliese, sostenuto dall’illustre concittadino, all’epoca Ministro ai Lavori Pubblici, Nicola Balenzano, ed ultimato nel 1915. Seguono, negli anni Venti e Trenta, la costruzione della fognatura e l’installazione della rete elettrica e di quella telefonica. L’impulso all’espansione edilizia subisce una brusca battuta d’arresto negli anni della seconda guerra mondiale, quando tutte le risorse, perfino i monumenti in bronzo, sono dirottate a scopi bellici. Ma nel 1944 gli infissi del Palazzo Municipale, andati in frantumi in occasione dell’ultima incursione aerea del capoluogo, vengono riparati con i vetri dei quadri di personalità del cessato regime fascista: un primo segnale di volontà di ricostruzione post-bellica. La ricostruzione vera e propria avviene poi dagli anni Sessanta e Settanta, attraverso un processo di trasformazione che si accentua con gli anni Ottanta e Novanta e che arriva fino ai nostri giorni, e vede da una parte una notevole crescita democratica, politica, sociale della cittadinanza, dall’altra un incalzante e diffuso benessere economico, un aumento demografico ed una consequenziale e rapida espansione urbanistica, che colloca ormai Bitritto all’interno della più vasta area metropolitana». Contesto attuale Le problematiche del Comune di Bitritto sono le stesse dei comuni dell’area metropolitana di Bari; in particolare i temi riguardano l’aspetto occupazionale e una migliore e completa integrazione tra i nativi e i nuovi residenti, ivi compresi gli immigrati. L’espansione demografica che ha riguardato il territorio negli ultimi 25 anni, è rappresentata prevalentemente da cittadini baresi, diventati residenti a Bitritto, per i minori costi da sostenere nell’acquisto della casa e, forse, per un ambiente più tranquillo. Comunque, storicamente, i nuovi residenti sono rimasti legati alla loro città di origine e, pertanto, non a sufficienza inseriti nel tessuto socio-economico e culturale locale. I quartieri di più recente istituzione sono per buona parte ―quartieri dormitorio‖ di Bari. Le dimensioni modeste della cittadina consentono, attraverso opportune azioni, di lavorare proficuamente per una identità locale, ―sentita‖ anche dalle nuove famiglie, pur considerando il nuovo modello di società, meno propenso alle relazioni. Questa espansione demografica ha poi comportato alcuni problemi di sicurezza urbana e, d’altro canto, non ci si può ritenere completamente immuni da fenomeni criminogeni che la vicinanza alla città può determinare. Si auspica che l’attuazione del PRGC costituisca un volano per l’economia locale, mediante la realizzazione del Piano degli Insediamenti Produttivi, del Comparto Speciale CS01, del Consorzio degli Industriali. Anche l’auspicata realizzazione – completamento della metropolitana di superficie di collegamento con Bari, con la stazione di testa proprio a Bitritto, potrà dare un contributo a una diversa mobilità. 7 Sul territorio vi sono 546 aziende agricole (compresi i produttori) n. 200 aziende artigianali, n. 240 aziende commerciali e n. 8 aziende bancarie e assicurative. Analisi del contesto interno Un ruolo fondamentale per lo sviluppo di Bitritto deve essere svolto dalla macchina Comunale. L’analisi del contesto interno al Comune riguarderà l’organizzazione dall’Ente, le risorse strumentali ed economiche, le risorse umane e la salute finanziaria dell’ente, intesa in termini di equilibri finanziari, economici e patrimoniali. Personale Il Comune di Bitritto ha una dotazione organica approvata con delibera del Commissario Straordinario n. 73 del 4/12/2003, modificata con delibera di G.M. n. 86 del 21/12/2004, di n. 69 dipendenti così composta (la dotazione organica che segue è quella in vigore al 21.01.04 e non tiene conto delle modifiche intervenute a seguito di pensionamenti, nuove assunzioni, variazioni di funzioni, ecc.): DOTAZIONE ORGANICA DELL’ENTE 8 Rispetto alla previsione regolamentare di n. 69 posti attualmente sono coperti n. 46, oltre il Segretario Generale Dr. Rosella Anna Maria GIORGIO, con funzioni di Direttore Generale e di Datore di Lavoro. Con deliberazione di G.M. n. 1 del 9/01/2002 sono state istituite n. 7 posizioni organizzative di seguito riportate: 9 Posizione organizzativa ―Servizio Segreteria – Affari Generali‖ – Dr. Grazia Rita ROSSI Posizione organizzativa ―Servizio Finanziario‖ - Dr. Giuseppe IACOVELLI Posizione organizzativa ―Servizio Tecnico Lavori Pubblici‖– ad interim Ing. Alberto DE NUCCI Posizione organizzativa ―Servizio Tecnico–Urbanistica e Ambiente‖ - Ing. Alberto DE NUCCI Posizione organizzativa ―Servizio Demografico‖ – ad interim Avv. Rosella Anna Maria GIORGIO Posizione organizzativa ―Servizio Polizia Municipale‖ – Maresciallo Magg. Vincenzo CARONE Posizione organizzativa ―Servizio Affari Sociali‖ – A.S. Francesca VINELLA Attualmente, la Posizione organizzativa Servizio Tecnico Lavori Pubblici (vacante), è ricoperta ad interim dall’Ing. DE NUCCI, titolare della P.O. Servizio Tecnico – Urbanistica, mentre quella del Servizio Demografico (vacante) è recuperata ad interim dal Segretario/Direttore Generale Dr.ssa GIORGIO. Il funzionigramma attuale del Comune è il seguente: 10 Personale in servizio N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 Cat. D D D D D C C C C C C C C C C C C C C C C B(3) B(3) B(3) B(3) B(3) B(3) B(3) B(3) B(3) B(1) B(1) B(1) B(1) B(1) B(1) B(1) B(1) A A A A A A A A Profilo Istruttore Direttivo Amministrativo Istruttore Direttivo Finanziario Istruttore Direttivo Tecnico Assistente Sociale – Coordinatrice Assistente Sociale Istruttore Amministrativo – Economo Istruttore Amministrativo Istruttore Amministrativo Istruttore Amministrativo Istruttore Amministrativo Istruttore Amministrativo Istruttore Tecnico – Geometra Istruttore Tecnico – Geometra Operatore di Polizia Municipale Operatore di Polizia Municipale Operatore di Polizia Municipale Operatore di Polizia Municipale Operatore di Polizia Municipale Operatore di Polizia Municipale Operatore di Polizia Municipale Operatore di Polizia Municipale Addetto registrazione dati Addetto registrazione dati Addetto registrazione dati Addetto registrazione dati Addetto registrazione dati Addetto registrazione dati Addetto registrazione dati Addetto registrazione dati Addetto registrazione dati Autista Autista Autista Applicato Applicato Applicato Applicato Applicato Centralinista Commesso Giardiniere Giardiniere Operaio – Custode Cimitero Operatore ecologico Operatore ecologico Operatore ecologico Dipendente Dr. Grazia Rita ROSSI Dr. Giuseppe IACOVELLI Ing. Alberto DE NUCCI A.S. Francesca VINELLA Vittoria PANTALEO Vito Giuseppe DE PINTO Onofrio DE LIGIO Annunziata URSINI Crescenza MONTELLI Vincenza PEDOTA Michele BAVARO Michele RIZZI Tommaso RUTIGLIANO Angelo CAPOZZI Vincenzo CARONE Giuseppe DALESSANDRO Michele PALMIERI Nicola Paolo CATANZARO Giuseppe BOSCO Angelo TAFUNI Vito BELLONO DE GRECIS Anna Grazia MAFFEI Raffaella MURAGLIONE Salvatore PELLEGRINO Giovanni DE PALMA Eduardo PIERRI Andrea MAFFEI Francesca Anna GASPARRO Carmela PRIANO Elena PEPE Silvestro DI TULLIO Giuseppe LORUSSO Oronzo CIRACÌ Grazia LO RISO Donato M.C. PANTALEO Anna LOLLINO Pasquale MASELLIS Michele TRIMIGLIOZZI Caterina CAPOZZO Maria NOCCHIERO Michele DE MICHINO Franco DALESSANDRO Riccardo DE NATALE Lorenzo COLAIANNI Antonio MARZILIANO Vincenzo VENTURIERO Personale a t.d. Edoado DE CARLO – ufficio di Staff del Sindaco (cat.D) 11 Servizio Segreteria – Affari Generali Servizio Ragioneria S. Tecnico- Urb. Ambiente Servizio Affari Sociali Servizio Affari Sociali Servizio Ragioneria Servizio Demografico Servizio Affari Sociali Servizio Lavori Pubblici Segreteria – Affari Generali S. Tecnico- Urb. Ambiente Servizio Lavori Pubblici S. Tecnico- Urb. Ambiente Servizio Polizia Municipale Servizio Polizia Municipale Servizio Polizia Municipale Servizio Polizia Municipale Servizio Polizia Municipale Servizio Polizia Municipale Servizio Polizia Municipale Servizio Polizia Municipale Segreteria – Affari Generali Segreteria – Affari Generali Servizio Affari Sociali Servizio Polizia Municipale Servizio Lavori Pubblici Servizio Demografico Servizio Demografico Segreteria – Affari Generali Servizio Affari Sociali Segreteria – Affari Generali Servizio Affari Sociali Servizio Affari Sociali Servizio Ragioneria Servizio Ragioneria Servizio Demografico Segreteria – Affari Generali Servizio Lavori Pubblici Servizio Ragioneria Segreteria – Affari Generali Servizio Lavori Pubblici Servizio Lavori Pubblici Servizio Lavori Pubblici Servizio Polizia Municipale Servizio Polizia Municipale Servizio Polizia Municipale Organigramma 12 Controlli Il Comune di Bitritto ha un Revisore Unico dei Conti, Dr. Domenico MAGISTRALE, nominato con delibera di C.C. n. 2 del 17/2/2009, in carica per tre anni. Con decreto sindacale del 24/5/2011 è stato costituito l’organismo indipendente di valutazione nel modo di seguito indicato: BELLINO Dr. Luigi - Presidente, NICASSIO Dr.ssa Maria - Componente, SCIANNAMEO Dr.ssa Marialuce - Componente Il predetto Organismo avrà la durata di tre anni. Ai lavori dell’O.I.V. partecipa il Segretario/Direttore Generale Rosella Anna Maria GIORGIO. Il servizio di controllo di gestione è disciplinato con regolamento comunale ed è attualmente scoperto; è in fase di perfezionamento l’affidamento dell’incarico di supporto. Situazione economico finanziario Il bilancio del Comune di Bitritto è sostanzialmente un bilancio ―sano‖ sul fronte delle entrate infatti quelle proprie sono superiori rispetto ai trasferimenti di contributi da parte dello Stato e Regioni. Ciò è in linea con la trasformazione in corso del sistema di finanziamento delle autonomie locali, che sta passando da un sistema di finanza derivata ad uno caratterizzato dall’autonomia finanziaria dei diversi livelli di governo, alla luce della riforma del federalismo fiscale, che attua il principio secondo cui imposte e tasse pagate dai cittadini appartenenti ad un certo territorio devono essere impiegati nel medesimo territorio. Il ricorso all’indebitamento è effettuato per la realizzazione di opere pubbliche e per la manutenzione straordinaria del patrimonio comunale, nel rispetto della capacità di indebitamento dell’Ente. E’ intendimento dell’amministrazione attuare azioni di valorizzazione dei beni patrimoniali dell’Ente, in verità abbastanza contenuti, anche mediante il ricorso a forme di paternariato pubblico/privato. Sul fronte spesa i bilanci degli ultimi anni hanno risentito dei tagli imposti dalle manovre correttive, rivolte a singole voci di spesa, prevalentemente spese legate al personale, agli studi ed incarichi di consulenza, alle mostre, convegni, relazioni pubbliche, pubblicità, rappresentanza, autovetture, missioni, sponsorizzazioni, ecc. Nonostante i tagli il Comune ha garantito sostanzialmente i servizi ai cittadini, adottando politiche fiscali sostanzialmente di aumento dei tributi e dei servizi e domanda individuale in linea con l’incremento dell’indice ISTAT. 13 QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO ANNO 2011 14 IL PROCESSO SEGUITO E LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMENCE La performance Il parametro in base al quale si misura, si valuta e si premia il lavoro pubblico è rappresentato dalla performance. Il Comune di Bitritto valuta la performance con riferimento all’Amministrazione nel suo complesso, ai Servizi in cui si articola, ai Responsabili di P.O. ed ai singoli dipendenti, al fine di migliorare la qualità dei servizi offerti a la crescita delle competenze professionali attraverso la valorizzazione del merito e l’erogazione dei premi per i risultati conseguiti dai Responsabili dei Servizi nonché dai singoli dipendenti. Uno degli obiettivi del piano della performance è quello di rendere-conto circa l’utilizzo delle risorse, rispetto agli obiettivi programmatici e alle diverse aree di intervento. In questa ottica diventa fondamentale definire i soggetti portatori di interesse rispetto all’azione del Comune: i cosiddetti stakeholder. La performance nel suo complesso valuta l'efficacia esterna, ed è tesa ad incidere sui bisogni della collettività mediante un sistema misurabile e rendicontabile di performance organizzativa e individuale. La misurazione e la valutazione della performance organizzativa avviene da parte dell’Organismo Indipendente di Valutazione (O.I.V.). La performance organizzativa fa riferimento ai Servizi dell'Ente e tiene conto dei seguenti aspetti: attuazione delle politiche attivate sulla soddisfazione finale dei bisogni della collettività; attuazione di piani e programmi, ovvero misurazione dell'effettivo grado di attuazione dei medesimi, nel rispetto delle fasi e dei tempi previsti, degli standard qualitativi e quantitativi definiti, del livello previsto di assorbimento delle risorse; rilevazione del grado di soddisfazione dei destinatari delle attività e dei servizi; modernizzazione e miglioramento qualitativo dell'organizzazione e delle competenze professionali e capacità di attuazione di piani e programmi; efficienza nell'impiego delle risorse, con particolare riferimento al contenimento ed alla riduzione dei costi, nonché all'ottimizzazione dei processi e dei procedimenti amministrativi; qualità e quantità delle prestazioni e dei servizi erogati; raggiungimento degli obiettivi di promozione delle pari opportunità. I Parametri di valutazione dei Servizi sono rappresentati dai :seguenti elementi: grado di raggiungimento degli obiettivi previsti nel Piano della performance che , come indicatore quantitativo, assume la percentuale di raggiungimento prefissato; rispetto delle procedure: carta dei servizi, che come indicatore quantitativo assume la percentuale di raggiungimento prefissato; 15 impatto sulla soddisfazione finale dei bisogni della collettività ( customer satisfaction): che come indicatore qualitativo assume l'indagine di customer all'interno della procedura di qualità. Per " performance " del singolo si intende il dovere del lavoratore, sia come singolo, sia come componente di un ufficio, di svolgere il lavoro con impegno, capacità ed intensità tali da ottenere il massimo risultato. Questa viene valutata per: Responsabili titolari di posizione organizzativa La misurazione e la valutazione della performance individuale avviene a cura dell’Organismo Indipendente di Valutazione — O.I.V. ed è collegata a: agli indicatori di performance relativi all'ambito organizzativo di diretta responsabilità; al raggiungimento di specifici obiettivi individuali; alla qualità del contributo assicurato alla performance generale della struttura, alle competenze professionali e manageriali dimostrate; dalla capacità di valutazione dei propri collaboratori, dimostrata tramite una significativa differenziazione dei giudizi. Dipendenti La misurazione e la valutazione della performance individuale del personale svolta dai responsabili dei servizi sulla base del sistema di misurazione e valutazione della performance e collegate a: al raggiungimento di specifici obiettivi di gruppo o individuali; alla qualità del contributo assicurato alla performance dell'unità organizzativa di appartenenza, alle competenze dimostrate ed ai comportamenti professionali e organizzativi. I controlli interni del Comune di Bitritto sono integrati dal Controllo di gestione, allocato nelle competenze della Direzione Generale dell’Ente, teso a misurare l'efficienza, l'efficacia, e l'economicità dell'ente. I soggetti delle performance Il Piano triennale della performance viene approvato dalla Giunta Comunale che, a seguire approva il Peg (Piano Esecutivo di Gestione) e contestualmente il piano degli obiettivi, alloca le risorse ai singoli programmi/servizi, approva il sistema di misurazione della performance. La Giunta Comunale approva altresì il rendiconto sulla performance presentato dall’OIV entro il mese di giugno dell'anno seguente alla valutazione. I soggetti chiamati a svolgere la misurazione e la valutazione sono: - Organismo indipendente di Valutazione; - Il Segretario/Direttore Generale; 16 - I Responsabili di P.O. L’Organismo Indipendente di Valutazione svolge funzioni di valutazione indipendente del sistema dei controlli, dell’adeguatezza degli strumenti utilizzati e di attestazione e validazione della correttezza di scelte gestionali. Per diverse attività il S egretario/Direttore Generale collabora direttamente con l’O.I.V. per. l'esercizio delle sue funzioni. L’Organismo Indipendente di valutazione è composto da n. 3 Esperti Esterni di cui uno che lo presiede. Esso opera in posizione di autonomia e risponde esclusivamente all'Organo politico. Esso riveste i compiti e le funzioni di indicate nell’apposito regolamento approvato con delib. G.M. n. 20 del 24/03/2011. I Responsabili dei servizi, incaricati di P.O. sono chiamati a valutare, secondo uno schema e parametri approvati dalla giunta, i dipendenti loro assegnati e a trasmettere all'OIV tali valutazioni . Ciclo di gestione della pe r fo r mance A monte di questo ciclo di gestione della performance c'è l'approvazione da parte della Giunta Comunale del Piano triennale della Performance dal quale deriva il sistema di misurazione della performance. Il piano triennale prevede un percorso di individuazione di obiettivi strategici partendo della linee programmatiche. Annualmente in relazione agli stessi e anche attraverso i contenuti della Relazione Previsionale e Programmatica e delle Linee di Mandato saranno individuati gli obiettivi operativi, valori attesi di risultato e gli indicatori. Sarà operato il collegamento tra obiettivi ed allocazione di risorse, il monitoraggio in corso ed attivazione di eventuali interventi correttivi, la misurazione e valutazione della Performance e l'utilizzo di sistemi premianti. Per la valutazione degli obiettivi operativi è stata predisposta una scheda da parte dell’O.I.V., che costituirà un modello per l’elaborazione degli obiettivi operativi annuali, inserito nel Piano degli obiettivi, allegato del PEG. Si riporta di seguito prototipo di scheda, che è stata condivisa in conferenza di servizi con i titolari di P.O. Scheda obiettivo operativo 17 18 19 In sede di prima applicazione per l’anno 2011, nelle more della graduazione delle Posizioni Organizzazione, si applicherà come metodologia di valutazione la disposizione transitoria contenuta nella delibera di G.M. n. 1/2002 che contiene una griglia di giudizi (sufficiente, discreto, buono, ottimo) sul raggiungimento degli obiettivi del PEG, a cui corrisponderà il riconoscimento della retribuzione di risultato nella misura rispettivamente del 10%, 15%, 20% e 25%. Gli obiettivi del PEG oggetto di valutazione saranno quelli contenuti nell’allegato Piano degli obiettivi, predisposti secondo l’allegato prototipo. Il controllo di gestione ai fini del referto anno 2011 opererà sugli obiettivi predisposti dai titolari di P.O. in fase di predisposizione del bilancio di previsione 2011, ed allegati al PEG 2011. OBIETTIVI STRATEGICI L’O.I.V. di concerto con la Direzione Generale dell’Ente ha provveduto, dopo una disamina generale, ad analizzare i programmi strategici contenuti nelle linee di mandato dell’Amministrazione e ad estrapolare gli obiettivi strategici triennali da realizzare mediante obiettivi operativi annuali. Di seguito vengono riportati gli obiettivi strategici triennali (2011 – 2013) con accanto l’indicazione di obiettivi operativi, che hanno valenza annuale. I suddetti obiettivi strategici sono stati individuati per ogni linea di mandato contenuta nel programma elettorale. Al PEG verrà allegato il Piano degli obiettivi annuali, predisposti secondo il prototipo allegato al paragrafo precedente. Le linee programmatiche del Comune di Bitritto sono otto e sono le seguenti: LINEA PROGRAMMATICA N. 1 LA MACCHINA COMUNALE AL SERVIZIO DEL CITTADINO. Democrazia, partecipazione e trasparenza dell’azione amministrativa. LINEA PROGRAMMATICA N. 2 POLITICHE FISCALI DEL BILANCIO LINEA PROGRAMMATICA N. 3 POLITICHE PER LA GESTIONE E LA ED IL VALOIZZAZIONE DEL TERRITORIO LINEA PROGRAMMATICA N. 4 POLITICHE SOCIALI: LA SOCIETA’ BENESSERE DEI CITTADINI. Diritti di cittadinanza sociali. LINEA PROGRAMMATICA N. 5 POLITICHE PER LO SVILUPPO ECONOMICO DELLA CITTA’ 20 LINEA PROGRAMMATICA N. 6 POLITICHE PER LA SICUREZZA E VIVIBILITA’ URBANA – POLIZIA LOCALE – Miglioramento della sicurezza e vivibilità urbana. LINEA PROGRAMMATICA N. 7 POLITICHE CULTURALI, GIOVANILI, TEMPO LIBERO E TURISMO. La crescita dell’individuo e della comunità. LINEA PROGRAMMATICA N. 8 AMBIENTE E VERDE PUBBLICO 21 PROGRAMMA 1 La macchina comunale al servizio del cittadino In questo programma sono contenute le attività che l’Amministrazione intende realizzare per la comunicazione, partecipazione e trasparenza dell’azione amministrativa. Si inciderà sull’adeguamento ed il potenziamento dei servizi mediante il sito internet del Comune. Si attueranno misure per favorire l’accesso ad internet di più cittadini possibili, anche mediante la creazione di Punti Internet di Accesso Pubblico. Sono previste forme di partecipazione dei cittadini all’attività dell’Ente, mediante la creazione di consulte tematiche ed il potenziamento di momenti assembleari, soprattutto in materia urbanistica. Linea Obiettivi Strategici Programmatica 2011 - 2013 Obiettivi Operativi Attuazione strumenti di 1 democrazia partecipativa e deliberativa Misure a sostegno della 1 formazione del personale e di miglioramento dei servizi all’utenza Riorganizzazione 1 struttura della comunale in ossequio al principio di efficienza delle risorse 22 Attivare una campagna ―e-mail‖ del Comune. Servizio gratuito per la trasmissione di mail su scadenza tributarie, opportunità di lavoro, scadenze bandi, ecc. Attività di rilevazione del 15° censimento generale della popolazione e delle abitazioni. Istituzione ed attuazione servizio di posta elettronica per utenti del servizio demografico. Analisi delle linee procedimentali (procedimenti) di ciascun settore. Proposta di riorganizzazione. Indagine sul benessere organizzativo della struttura. PROGRAMMA 2 Politiche fiscali e di bilancio Le misure economiche degli ultimi anni hanno ridotto i trasferimenti erariali dello Stato e imposto dei tagli alle spese correnti ed in conto capitale degli enti, hanno creato grandi difficoltà ai Comuni costretti nella maggioranza dei casi a tagliare servizi ai cittadini per mantenere gli equilibri di bilancio. L’impegno delle linee guida per l’ottimizzazione delle risorse economico finanziarie dell’Ente, contenute nelle linee di mandato, è quello di non aumentare la pressione fiscale sui cittadini e non ridurre i servizi agli stessi. La politica di razionalizzazione delle risorse pubbliche dell’Ente intende indicare iniziative di parternariato pubblico – privato, mediante finanza di progetto, leasing immobiliare. Linea Obiettivi Strategici Programmatica 2011 - 2013 Iniziative Obiettivi Operativi gestionali finalizzate a ridurre la 2 pressione fiscale, a migliorare i servizi ed agevolare le categorie Riduzione imposizione fiscale Tarsu parallelamente al conferimento dei rifiuti corretto e differenziato. Verifica dei contratti uso beni strumentali ed eventuali ricontrattazioni a condizione più economica dell’Ente. sociali più disagiate. Reperimento risorse mediante un programma di 2 ricognizione economico-finanziario Potenziamento 2 materia in di lotta all’evasione fiscale Garantire 2 gli derivanti da pubblicità e affissioni attraverso introiti imposta pubbliche anche il contrasto all’abusivismo 23 Progetti di concerto con la P.M. per l’utilizzo mirato di introiti da sanzioni amministrative. Verifiche, controllo e aggiornamento in ordine alle autorizzazioni all’occupazione di suolo pubblico. Gestione diretta dei sinistri per risarcimento danni fino a € 15.000 Ricognizione e retrocessione dei loculi cimiteriali non utilizzati e riassegnazione Predisposizione capitolato e atti di gara per l’esternalizzazione del servizio. Monitoraggio delle entrate di addizionali comunali. Predisposizione Pubblicitari. Piano Impianti PROGRAMMA 3 Politiche per la gestione e valorizzazione del territorio La fase attuativa del Piano Regolatore Generale, con l’attuazione dei comparti, il completamento dell’iter per l’approvazione del Piano Particolareggiato dei Servizi e l’attuazione del Comparto Speciale CS01, porterà ad uno sviluppo organico ed ordinato del territorio con una crescita della qualità della vita, grazie alle nuove urbanizzazioni del paese, all’arricchimento del paese di nuove strutture e servizi pubblici. Sono previsti due macrointerventi in materia di sviluppo per l’artigianato e l’industria, quali la progettazione e realizzazione della zona P.I.P. ed azioni a sostegno del Consorzio ―Parco Vecchio‖. Questo programma contiene, inoltre, misure a sostegno dell’affermazione del diritto alla casa, di riqualificazione del centro storico. Il programma di gestione di opere pubbliche prevede la messa a norma della palestra comunale, la ristrutturazione della scuola media e del mercato coperto, ecc. Verrà prestata particolare attenzione alla pianificazione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio comunale, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili. Linea Obiettivi Strategici Programmatica 2011 - 2013 Obiettivi Operativi Attuazione PRGC Azioni di sviluppo per 3 3 l’artigianato e l’industria Attuazione pubbliche 3 opere previste nel Piano Triennale O.O.P.P. 24 Completamento del procedimento per l’approvazione del Piano Particolareggiato dei Servizi (PPS). Attuazione del Comparto speciale CS01. Progettazione e realizzazione zona PIP (Piano Insediamenti Produttivi). Misure di sostegno al Consorzio ―Parco Vecchio‖. Predisposizione progettazione esecutiva per lavori di rifacimento manto erboso campo sportivo. Predisposizione progettazione esecutiva per lavori atti alla realizzazione della palestra comunale. Recupero funzionale viabilità abitato. PROGRAMMA 4 Politiche Sociali: la società ed il benessere del cittadino Il Comune di Bitritto garantirà una costante presenza nel sistema di protezione sociale, nonostante le riduzioni del fondo per le politiche sociali e le difficoltà nella partenza del Piano Sociale di Zona. Sono garantiti il servizio taxi per anziani, il trasporto scolastico, e non, per i diversamente abili per tutti i livelli di istruzione, compresa l’Università. Sono in via di attuazione nuovi servizi per i cittadini più bisognosi. Linea Obiettivi Strategici Programmatica 2011 - 2013 Obiettivi Operativi Politiche di inclusione dei diversamente abili 4 4 Educazione alla legalità 4 Tempo libero Creazione di gruppi di 4 acquisto solidale Azioni a sostegno degli 4 immigrati 25 Istituzione della consulta dei diversamente abili. Redazione di opuscolo contenente informazioni riguardanti i profili previdenziali, assistenziali e dei servizi fruibili dai diversamente abili, nochè le potenzialità e i limiti dei disabili dello sport. Iniziative di pratica motoria-sportiva rivolta alle persone disabili anche mediante collaborazione con le associazioni sportive cittadine. Istituzione Consiglio Comunale dei Ragazzi. Organizzazione attività ricreative giovanili. Iniziative di promozione Costituzione dei gruppi. Attivazione centro sociale con realizzazione di corsi per l’apprendimento della lingua italiana, attività manuali quali cucito, ricamo, cucina. Sportello di ascolto PROGRAMMA 5 Politiche per lo sviluppo economico della città Le politiche di sviluppo economico della città si articolano in tre macroaree. La prima contiene misure a sostegno del reddito e per lo sviluppo dell’imprese, con una serie di iniziative quali il protocollo d’intesa tra il Comune ed i commercianti ―Su con la vita‖. La seconda contiene misure di valorizzazione razionalizzazione delle infrastrutture e delle risorse strumentali, comprendenti l’istituzione del SUAP. Le misure a sostegno dell’agricoltura sono rivolte sia al potenziamento delle infrastrutture che in termini di iniziative a sostegno degli agricoltori. Linea Obiettivi Strategici Programmatica 2011 - 2013 Riqualificazione 5 promozione del Obiettivi Operativi e centro storico. 5 Attivazione SUAP Misure di sostegno al territorio 5 agricolo comunale. Azioni a sostegno delle 5 attività commerciali sul territorio. 26 Completamento del Piano di riqualificazione del CS. Progetto di rivitalizzazione culturale ed economica del CS. Attività di esternalizzazione del SUAP. Implementazione delle procedure. Piano complessivo di interventi per lo sviluppo dell’agricoltura locale. Attivazione delle convenzioni con comuni viciniori e altri soggetti per le attività irrigue. Procedura di gestione dei pozzi artesiani in corso di realizzazione. Realizzazione progetto ―Su con la vita‖. Progetto ―Salvadanaro‖. Revisione del Piano del commercio su aree pubbliche. PROGRAMMA 6 Politiche per la sicurezza e vivibilità urbana – Polizia Locale Alla luce delle specifiche competenze assegnate dal legislatore agli enti locali in materia di sicurezza e ordine pubblico, il Comune di Bitritto metterà in atto politiche concrete di sicurezza e vivibilità urbana attraverso la fattiva ed indispensabile collaborazione della Polizia Municipale. Il Piano Comunale della sicurezza urbana costituisce uno strumento programmatico di azioni ed interventi atti a garantire la sicurezza urbana dei cittadini. Questo piano contempla un servizio di pattugliamento per un maggiore controllo del territorio e il potenziamento della vigilanza nella zona centrale e a maggiore concentrazione di cittadini. In ambito preventivo si predisporranno programmi di educazione stradale nelle scuole e campagne di sensibilizzazione culturale e di comunicazione sociale. Linea Obiettivi Strategici Programmatica 2011 - 2013 Piano Obiettivi Operativi comunale operativo della sicurezza 6 Istituzione 6 sosta di aree controllata di e miglioramento delle aree Rivisitazione del piano di cui alla Delibera di G.C. 82/10, avendo cura di differenziare obiettivi strategici e/o innovativi da obiettivi di mantenimento e miglioramento. Piano di monitoraggio della segnaletica stradale e interventi di sostituzione e miglioramento. Censimento delle zone del territorio soggette a degrado e ad abbandono incontrollato di rifiuti e piano di controllo ai fini di interventi migliorativi. Individuazione di aree da destinare alla sosta controllata e limitata e implementazione. Individuazione di nuove aree a traffico limitato. a traffico limitato. Azioni di comunicazione sociale 6 e di sensibilizzazione per migliorare la qualità della vita 27 Istituzione del ―tavolo tecnico‖ della legalità. Ideazione del piano di miglioramento complessivo della città (individuando collaborazioni, ambiti, attività, ecc.). In questo piano potrebbero rientrare attività che siano da supporto ad altri obiettivi strategici (per es. raccolta differenziata, educazione alla legalità, ecc.). Altre attività come l’individuazione e la valorizzazione di aree agricole con interesse naturalistico (lame, ecc.) potrebbero essere oggetto di interesse e studio per proposte di intervento all’Amministrazione comunale. Altre attività potrebbero essere l’organizzazione di incontri tematici riguardanti iniziative volte alla conoscenza del nostro territorio. 28 PROGRAMMA 7 Politiche culturali, giovanili e tempo libero In materia di interventi per l’istruzione e la cultura il Comune svolgerà un ruolo di supporto, anche finanziario, all’arricchimento dell’offerta formativa proposta dalla scuola elementare e media. E’ intenzione di questa amministrazione fare in modo che i giovani partecipino alla vita sociale e politica di questa città, sarà avviato il Consiglio Comunale dei ragazzi. Sopperire alla mancanza di spazi di aggregazione per i giovani costituisce l’obiettivo principale delle politiche giovanili e dello sport. In collaborazione con istituzioni sopra comunali verrà promosso e sostenuto il turismo sul territorio. Linea Obiettivi Strategici Programmatica 2011 - 2013 Iniziative e rassegne culturali 7 Obiettivi Operativi Stipula convenzione con Associazione culturale per il progetto ―I love Bitritto‖. Programmazione e gestione dell’estate bitrittese (Mostre diverse, conferenze e incontri letterari, rassegne cinematografiche, di musica contemporanea. Promozione della lettura, realizzata mediante lo sviluppo di attività bibliotecarie rivolte ai ragazzi (0 -18 anni). Allestimento di scaffali telematici, laboratori, lettura ad alta voce. Ottimizzazione della gestione degli impianti sportivi comunali con individuazione di forme innovative di gestione. che caratterizzano il Comune di Bitritto anche con riflessi per la promozione del turismo Valorizzazione 7 patrimoniali beni per lo svolgimento delle attività culturali dell’Ente Progetti 7 educativi collaborazione con in le scuole locali Favorire 7 l’accesso alla pratica sportiva 29 PROGRAMMA 8 Ambiente La politica ambientale di questa amministrazione riguarda vari settori di azione del Comune, alcuni interventi in materia di territorio (risanamento e bonifico dei siti) creazione di spazi verdi ecc., sono collegati alle azioni di questo programma. L’adozione di un regolamento energetico comunale costituisce uno degli obiettivi di questo piano. Un’attenta gestione di servizio di igiene urbana è altro obiettivo operato di questo programma, finalizzato ad un potenziamento della raccolta differenziata e quindi ad una riduzione nella produzione dei rifiuti. Linea Obiettivi Strategici Programmatica 2011 - 2013 Iniziative regolative Obiettivi Operativi di efficienza energetica e di 8 rispetto ambiente Programma di riduzione della produzione di rifiuti 8 e di recupero, riutilizzo e riuso e incremento della raccolta differenziata. 30 Regolamento Energetico Comunale – Preparazione Bozza di regolamento. Approvazione. Regolamento acquisti verdi. Approvazione regolamento. Azioni di miglioramento della cultura dello sviluppo sostenibile ed ecocompatibile delle costruzioni edilizie. Realizzazione di un piano di intervento complessivo per la riduzione di rifiuti e per il corretto conferimento. Sperimentazione di mercato di scambio e vendita di prodotti usati. Iniziative di promozione al rispetto dell’ambiente. Attività informativa con le scuole in materia ambientale. Sommario PRESENTAZIONE DEL PIANO ................................................................................................... 1 IL COMUNE .................................................................................................................................. 3 Chi siamo - Cosa facciamo - Come operiamo .................................................................................. 3 ANALISI DEL CONTESTO........................................................................................................... 4 Sintesi storica .................................................................................................................................. 4 Contesto attuale............................................................................................................................... 7 Analisi del contesto interno ............................................................................................................. 8 Personale ........................................................................................................................................ 8 Personale in servizio ..................................................................................................................... 11 Organigramma .............................................................................................................................. 12 Controlli ....................................................................................................................................... 13 Situazione economico finanziario .................................................................................................. 13 IL PROCESSO SEGUITO E LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMENCE ........................................................................................................... 15 La performance ............................................................................................................................. 15 Responsabili titolari di posizione organizzativa ............................................................................. 16 Dipendenti .................................................................................................................................... 16 I soggetti delle performance .......................................................................................................... 16 Ciclo di gestione della per fo r ma nc e .......................................................................................... 17 Scheda obiettivo operativo ............................................................................................................ 17 OBIETTIVI STRATEGICI ........................................................................................................... 20 PROGRAMMA 1 ......................................................................................................................... 22 La macchina comunale al servizio del cittadino ............................................................................. 22 PROGRAMMA 2 ......................................................................................................................... 23 Politiche fiscali e di bilancio ......................................................................................................... 23 PROGRAMMA 3 ......................................................................................................................... 24 Politiche per la gestione e valorizzazione del territorio .................................................................. 24 PROGRAMMA 4 ......................................................................................................................... 25 Politiche Sociali: la società ed il benessere del cittadino ................................................................ 25 PROGRAMMA 5 ......................................................................................................................... 26 Politiche per lo sviluppo economico della città .............................................................................. 26 PROGRAMMA 6 ......................................................................................................................... 27 Politiche per la sicurezza e vivibilità urbana – Polizia Locale ........................................................ 27 PROGRAMMA 7 ......................................................................................................................... 29 Politiche culturali, giovanili e tempo libero ................................................................................... 29 PROGRAMMA 8 ......................................................................................................................... 30 Ambiente ...................................................................................................................................... 30 31