Circolo PD Parioli
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Oggetto: raccolta differenziata, verde urbano e igiene pubblica nel Municipio II; il nuovo
contratto di servizio con AMA: osservazioni e critiche
In questo documento, il Circolo PD Parioli (via Scarlatti 9a) si propone di presentare proposte, osservazioni e
critiche all’attuale gestione del decoro e della sanità pubblica nel Municipio II. Nonostante, infatti, la grande
opportunità data dal nuovo contratto di servizio con AMA, molti problemi, piccoli e grandi, ma tutti legati
alla vita quotidiana dei cittadini del Municipio, rimangono irrisolti.
Partendo dalle problematiche concrete, presentiamo quindi una lista di proposte per – in ordine – la nuova
raccolta differenziata, lo spazzamento ordinario e straordinario delle strade, una gestione più razionale dei
rifiuti e del ripristino dell’igiene pubblica in relazione alle attività commerciali e ai mercati rionali, una
manutenzione più efficacie del verde pubblico presente sul nostro territorio, ed, infine, alcune osservazioni
sul nuovo contratto di servizio con AMA e l’implementazione di pratiche e regolamenti migliorativi da
mettere a sistema.
Nel fare questo, ci siamo proposti di inviare critiche costruttive e rimaniamo quindi totalmente a disposizione
dell’amministrazione municipale.
Nuova raccolta differenziata
Inizio della raccolta differenziata in cinque frazioni: scarti alimentari e organici, vetro, plastica e metallo, carta
e cartoncino e materiali non riciclabili nel Municipio II da Luglio 2015. A quanto ci risulta, per ora saranno
cinque le zone interessate invece dal porta a porta: Villaggio Olimpico, San Lorenzo, Prati della Signora,
Monte Parioli, Flaminio.
Si auspica una progressiva estensione, con le risorse umane attualmente disponibili, della raccolta
differenziata porta a porta per circa 40.000 utenti in zone limitrofe a quelle attualmente già servite.
Porta a Porta
Come procede l’esperienza delle zone del Municipio in cui già da tempo è presente il porta a porta? Quali
soggetti (Comune, Municipio, AMA) prenderanno la decisione riguardo le ulteriori zone da coprire? Se, come
riteniamo, vanno decise in condivisione fra i soggetti istituzionali, saranno interpellati i cittadini e con quali
modalità? Ci sono impegni precisi di AMA per le risorse da dedicare a queste attività senza dover subire
ulteriore deterioramento della qualità del servizio, ad es. di spazzamento strade?
Riteniamo, comunque, che la volontà di superare la raccolta tramite cassonetti sia un obbiettivo prioritario,
domandandoci quindi se esiste già un piano strategico del Comune di Roma per indirizzare in questo senso
le scelte aziendali di AMA.
Cassonetti
Dove si metteranno i 5 cassonetti della differenziata? Chi decide il luogo e il passaggio dei camion? Chi fa il
controllo? Come i residenti possono contribuire a far sì che il servizio sia effettuato a dovere? Quali saranno
le modalità in cui potranno contattare l’amministrazione ed AMA?
Centro di raccolta municipale
Sarà compito del Municipio individuare le aree necessarie per le strutture fisiche funzionali alla gestione dei
rifiuti nel proprio territorio. Anche per il centro, riteniamo che la decisione sulla sua localizzazione vada presa
in condivisione fra i soggetti principali e segnaliamo che manca un’adeguata informazione sulla loro struttura
e sul loro funzionamento.
Informazioni al pubblico
A fronte di uno sforza organizzativo non indifferente, è necessario coinvolgere i cittadini con opere di
informazioni che non passino solo dai semplici opuscoli informativi, comunque necessari e da distribuire,
possibilmente, nelle lingue più parlate anche dagli aiuti domestici delle famiglie del Municipio.
Utili potrebbero risultare delle assemblee cittadine nelle varie parti del territorio municipale, dove esperti di
Ama potranno spiegare come dovrà essere realizzata nel concreto della vita di tutti i giorni la raccolta
differenziata: cosa va lasciato all’indifferenziato e cosa invece dovrà essere separato, come avviene il
processo di smaltimento e di riciclo. Sono solo alcune delle tematiche che dovrebbero essere affrontate nei
mercati, nelle scuole, nei circoli, nelle parrocchie, nei parchi.
Spazzamento delle strade
La qualità dello spazzamento delle strade si è molto deteriorata, raggiungendo in alcune zone livelli
inaccettabili. L’introduzione del porta a porta sicuramente distoglierà risorse umane da questa attività già
messa a dura prova da scarsità di personale e carenze organizzative.
Qual è il progetto dell’amministrazione per questa questione? Se le macchine spazzatrici possono essere una
soluzione, ci domandiamo quante sono e se ne è previsto l’acquisto di ulteriori unità.
Inoltre riteniamo che ci debba essere un’accurata pianificazione di cui vadano informati i residenti. Inoltre ai
cittadini va data la possibilità di segnalare casi di inadempienza a cui l’amministrazione o Ama direttamente
devono rispondere in forma tracciabile.
Suggeriamo anche una discussione sulla reintroduzione delle modalità di pulizia delle strade ad automobili
non parcheggiate da effettuare un giorno stabilito del mese (es.: la seconda domenica di ogni mese).
Commercianti e mercati
Pur consapevoli delle differenti realtà sul territorio, accade spesso di trovare i cassonetti vicini agli esercizi
commerciali particolarmente problematici: stracolmi di rifiuti, spesso nemmeno differenziati secondo norma,
non è raro trovarvi immondizia abbandonata ai lati.
Senza puntare il dito contro una categoria al suo interno variegata, è necessario che i commercianti e i
mercati si attengano alla regolamentazione e smaltiscano i loro rifiuti secondo le norme della differenziata.
E’ auspicabile quindi che vengano inasprite le sanzioni, per dissuadere i comportamenti scorretti, con la
possibilità di prevedere la chiusura per una giornata dell’esercizio reo a causa di problemi di igiene pubblica.
Ad accompagnare il regime di sanzioni, sarà imprescindibile la revisione delle regole di esercizio di AMA per
renderne possibile l’intervento programmato in sintonia con mercati e bancarelle, in modo da evitare cumuli
di rifiuti non smaltibili dalla regolare raccolta.
Verde Urbano
Se nella teoria il Documento programmatico del 2013 sul governo e la gestione del verde urbano, che
prevedeva la rete ecologica dove verde urbano, pulizia delle strade e decoro della città erano elementi che
si tenevano insieme reciprocamente, nella pratica al momento molto rimane da fare. E’ infatti ancora da
attuare una visione concreta e coerente a tutto campo sulla gestione del verde nel nostro Municipio.
Una prima problematica è quella che riguarda la manutenzione straordinaria delle Ville storiche e del verde
di vicinato. Se e quante risorse siano disponibili rimane da chiarire, ma è un dato di fatto che, pur rimanendo
i vincoli di sicurezza pubblica, molti lavori di ripristino sono del tutto fermi. Quelli che interessano la facciata
di Villa Borghese, deturpata da mesi da un telo verde che previene la caduta di calcinacci ne è solo un
esempio.
Ulteriore elemento da rivedere è la gestione ordinaria. Al Comune si contano 300 giardinieri, la cui
produttività – nonostante le promesse dei servizi in global service – è tutta da verificare nel concreto. Utile
in merito sarebbe organizzarne i piani di lavoro secondo una logica che integri sia la pianificazione degli
interventi su base routinaria, sia la possibilità di interventi a chiamata.
Un piccolo, ma concreto passo, potrebbe essere quello di indicare al comune cittadino un numero utile da
chiamare nel caso di immondizia dispersa nei parchi e nei giardini pubblici. Il nostro Municipio raccoglie una
grande quantità di parchi e di zone verdi: valorizzarle risulta un punto importante.
Certo, molti sarebbero gli interventi da mettere in agenda anche con il solo riferimento al territorio afferente
al Circolo PD Parioli: piano pubblico e controllabile dai cittadini sullo spazzamento delle strade, interventi di
potatura degli alberi (i cui rami ormai ostacolano anche il passeggio), spargimento di diserbante sulle
mattonelle dei marciapiedi (dove è l’erba a farla da padrone), sistemazione delle aiuole che circondano gli
alberi su strada.
Contratto di servizio fra Comune e Ama
A che punto si trova l’iter di approvazione del contratto di servizio tra Comune e AMA? Sono stati o saranno
coinvolti i Municipi nella definizione dettagliata dei servizi da erogare, nell’individuazione delle attività e della
responsabilità del controllo del lavoro di Ama, oltre che nell’individuazione delle aree per le infrastrutture
fisiche di raccolta previste nei Municipi? Quale è stato il coinvolgimento dei cittadini in merito e a chi tocca
l’ultima parola nelle scelte di contratto con Ama?
Sono solo alcuni degli interrogativi rimasti inevasi su un argomento che dovrebbe meritare invece chiarezza.
Come limpidezza richiederebbe la definizione delle convenzioni che, a rigore di contratto di servizio, i
Municipi dovrebbero predisporre per avviare servizi integrativi al di fuori del regime tariffario relativamente
all’igiene urbana: bandi e gare da affidare sembra (anche) a privati, cooperative e società di servizi di cui
bisognerebbe esplicitare gli obblighi in termini di servizi effettivi da fornire al cittadino.
Da chiarire rimane anche le modalità di monitoraggio e controllo della gestione ordinaria e straordinaria dei
rifiuti che il Municipio può attuare nei termini del contratto di servizio con Ama. E’ necessario, in sintesi,
chiarire i margini operativi che il governo municipale ha nei confronti di Ama e quali sono invece le pertinenza
di Ama e del Comune, individuando eventualmente canali, sia a livello istituzionale, sia a livello di cittadino,
di comunicazione e controllo con la municipalizzata.
Essenziale in tal senso, una volta individuate le pertinenze di competenza dei vari livelli di governo cittadino,
presentare al pubblico le figure responsabili e stabilire sanzioni.
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La raccolta differenziata nel Municipio II