“Zona Nove” è su www.niguarda.eu Onoranze Funebri La Madonnina s.n.c. F.lli Gammone APRILE 2012 Anno 19 - n. 197 ONA NOVE 32.000 copie distribuite GIORNALE DI NIGUARDA - CA’ GRANDA - BICOCCA - ISOLA Redazione: via Val Maira 4 (Mi), tel. 02/39662281, e-mail: [email protected] Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 648 del febbraio 1997 - Editore: Associazione Amici di “Zona Nove”, via Val Maira 4, Milano - Stampa: Litosud s.r.l. via A. Moro, 2, Pessano con Bornago (Mi). dal 1959 siamo tradizione e serietà servizi completi, trasporti ovunque, cremazioni reperibili 24h su 24h Via Benefattori dell’Ospedale, 24 tel. 02.6427494 - fax 02.6472228 20162 Milano e-mail: [email protected] Direttore: Luigi Allori. Redazione: Giovanni Beduschi (vignettista), Franco Bertoli, Andrea Bina, Roberto Braghiroli, Ortensia Bugliaro, Valeria Casarotti, Teresa Garofalo, Sergio Ghittoni, Roberto Lana, Antonella Loconsolo, Angelo Longhi, Lorenzo Meyer, Grazia Morelli, Diana Roca, Sandra Saita, Gero Urso, Maria Volpari. Collaboratori: Laura Albani, Valia Allori, Stefano Bartolotta, Silvia Benna Rolandi, Maria Piera Bremmi, Don Giuseppe Buraglio, Arturo Calaminici, Primo Carpi, Daniele Cazzaniga, Roberta Coccoli, Augusto Cominazzini, Luca Corbellari, Silvia Cravero, Ivan Crippa, Celestino De Brasi, Piera Galbiati, Antonietta Gattuso, Luigi Ghezzi, Lorenzo Gomiero, Anna Maria Indino, Monica Landro, Luigi Luce, Sergio Maestri, Valeria Malvicini, Franco Massaro, Giorgio Meliesi, Luigi Muzzi, Pamela Napoletano, Antonio Pizzinato, Laura Quattrini, Mira Redaelli, Mauro Raimondi, Margherita Rampoldi Meyer, Vittorio Sardo, Alessio Seminario, Caterina Sinisi, Renato Vercesi, Norman Zoia. Presidente dell’Associazione Amici di “Zona Nove”: Lorenzo Gomiero. Pubblicità: Flaviano Sandonà (tel. 02/39662281). Impaginazione: Roberto Sala (tel. 3341791866). Il fioretto di orro Corrotti e corruttori nche al Parco Nord mazzette per i lucrosi appalti per la gestione del verde pubblico (pag. 5). Come al solito i media hanno messo in evidenza l’ennesimo caso di corruzione di un esponente politico, sottovalundo il fatto che, oltre a quelli che incassano soldi in cambio di favori, c’è sempre un non-politico che paga per poterne godere. Questo modo di presentare le cose può alimentare l’impressione che la corruzione sia prerogativa solo dei politici, di tutti i politici, e che coinvolga tutti i partiti.Il che non è vero: come in tutte le comunità, anche in quella politica ci sono gli onesti e le mele marce. E anche tra chi viene indagato c’è da distinguere: c’è chi sostiene di essere vittima di persecuzione o complotto e rimane attaccato alla poltrona e chi, serenamente, si affida alla magistratura e si dimette dalle cariche pubbliche. Il secondo aspetto da considerare è che a ogni corrotto corrisponde sempre un corruttore, di solito un imprenditore che, invece di rispettare le leggi, cerca di ottenere con le tangenti ciò che non gli spetta. Anche questi esponenti di una “società civile” corruttrice vanno, allo stesso modo dei politici, denunciati come un male da estirpare. Anche per non trovarceli al posto dei politici, pure di quelli onesti. Berlusconi insegna: gestire direttamente dal governo delle istituzioni il bene pubblico a proprio vantaggio costa meno che pagare altri per ottenerne dei benefici. In ogni caso i bilanci dei partiti devono essere trasparenti (qualcuno lo fa già) e controllati. AREA C “Tangenti verdi” al Parco Nord I vantaggi per la zona A pag. 3 VIGILI DI QUARTIERE Sono operativi pag. 3 IL PAPA IN ZONA Le iniziative del decanato pag. 4 NIGUARDA pag. 6 Barrriere architettoniche MARIA VOLPARI (disegno di Gero Urso) L’ultimo saluto pag. 12 SUPPLEMENTO ONA NOVE pagg. 13-14 Il termometro della criminalità a cura di Grazia Morelli in collaborazione con i Carabinieri di Greco viale F. Testi 119 - tel. 02/66104191 (Non sono compresi i reati denunciati alla Ps) RAPINE MARZO ‘12 3 MARZO ‘11 0 FURTI Angelo Giammario, attuale consigliere regionale, avrebbe intascato mazzette per affidare a imprese florovivaiste “amiche”, tra cui quella dei Baronchelli, appalti per il verde pubblico. pag. 5 MARZO ‘12 MARZO ‘11 72 59 SCIPPI Scarioni: quando una piscina va in letargo pag. 6 MARZO ‘12 0 MARZO ‘11 0 Viva l’Unità Nazionale Autorimessa Posteggio auto mensile da € 4 al giorno Posteggio moto mensile da € 2 al giorno Vendita auto nuove Multimarca Giovanni Beduschi sei stato molto bravissimo, o mio bel Giovannino Stavolta “pennelli rotti eppure bisogna disegnar”. L’avventurosa proporzione metaforica “meno fascisti meno figlioli” è davvero spi- I parcheggi dell’ospedale asquale Cannatelli, direttore del Niguarda, ha aggiornato il P CdZ 9 sui lavori di costruzione del nuovo ospedale. In particolare ha parlato dei parcheggi. Ci saranno circa 1800 posti disponibili, gratuiti o a pagamento, all’interno dell’area ospedaliera. Disabili e pazienti con accessi ripetuti (esempio i dializzati) avranno accesso gratuito mentre i visitatori pagheranno. Al pronto soccorso di notte salta il chirurgo raccio di ferro tra i medici del pronto soccorso del Niguarda e i verB tici dell’ospedale.A provocare lo scontro è la decisione della direzione dell’ente di intervenire sugli organici del pronto soccorso e togliere il chirurgo che, di notte, faceva squadra insieme agli altri tre camici bianchi, specializzati in medicina d’urgenza. Al pronto soccorso ogni notte arrivano una media di 80 pazienti, con le sale operatorie che lavorano parecchio per salvare vittime di incidenti, di accoltellamenti o di ferite di arma da fuoco, o per assistere persone che hanno bisogno di interventi chirurgici immediati. “Per 200 notti l’anno il chirurgo opera.E questo fa capire quanto sia importante la sua presenza fissa in pronto soccorso”, spiegano i 26 medici del dipartimento d’emergenza che hanno detto no al taglio degli organici. La direzione, da parte sua, spiega che questa operazione “serve a migliorare l’organizzazione del lavoro e ad evitare sprechi”. “Sopra al pronto soccorso c’è la chirurgia d’urgenza e, se occorre, il medico scende e opera. Quindi il servizio è garantito”, spiega Giuseppe Genduso, direttore sanitario. Ma chi lavora al pronto soccorso non è d’accordo:“Questa organizzazione funziona se in pronto soccorso si presenta una sola emergenza chirurgica, ma se arrivano due o tre malati in contemporanea che devono essere portati in sala operatoria, che si fa? In realtà, togliere un chirurgo dal pronto soccorso non può che acuire le difficoltà che già ci sono”. E poi ci sono i tempi di attesa troppo lunghi per il ricovero di chi arriva in pronto soccorso.“Ci sono pazienti con problemi chirurgici che stazionano da noi fino a 72 ore, prima di essere trasferiti in corsia. Questo perché mancano posti letto nel reparto di chirurgia d’urgenza.” ritosa e degna di altre divertenti applicazioni estemporanee. Che ne dici, per esempio, di “meno Berlusconi meno baldracche”? Oppure, stando sul padano grattugiato, del bossiano “me- Il “Botellòn” della Bicocca otellòn, che probabilmente deriva dalla parola spagnola “botella”, B bottiglia, sta ad indicare un fenomeno diffuso in Spagna in cui gruppi di giovani si riuniscono in luoghi aperti per bere, ballare, cantare e chiacchierare in allegria. Praticamente una sorta di rave party. Un incontro di questo genere si è tenuto anche nei pressi dell’Università Bicocca sabato 7 aprile. Già nella notte tra il 23 e il 24 settembre scorsi, un evento di questo tipo si era già svolto proprio alla nuova Bicocca, e aveva provocato notevoli danni e disagi, con musica ad alto volume fino alle 5 del mattino, senza che le forze dell’ordine intervenissero, e lasciando in giro per il quartiere bottiglie e rifiuti vari. I ragazzi si danno appuntamento tramite social network, pubblicizzando la manifestazione e raccomandando ai vari gruppi partecipanti “di portare musica, bevande, ed allegria per dare una spruzzata di colore e fantasia ai piazzali adiacenti l’Università”, e raccomandando inoltre di portare un sacco nero per raccogliere l’immondizia per tenere pulito l’ambiente, ma si sa come vanno queste cose. È indubbio che anche questo “botellòn” si somma agli altri disagi del quartiere, come il famoso problema dello stridio della metrotramvia nel raggio di curvatura di fronte alla stazione di Greco, la chiusura dell’unico ufficio postale di zona, la mancanza di una farmacia, e non ultimo il problema di attraversamento pedonale fra Via Padre Beccaro e Viale Sarca, non sicuro perché mancante di semaforo, pur essendo nei pressi di una scuola. (Roberta Coccoli) CRONACA di Ortensia NERA Bugliaro Comasina: camion uccide 82enne sulle strisce • La donna stava tornando a casa in zona Comasina, all'incrocio tra via Comasina e largo Nicola Abbagnano. L'autista, 39 anni, non è riuscito a vederla e l'ha travolta sulle strisce pedonali. Immediato l'intervento dei mezzi del 118, ma non c'era più nulla da fare. ll 19 ottobre scorso, all'incrocio tra via Astesani e via Sand, un chilometro più in là, una 72enne era morta travolta da una betoniera, mentre era sulle strisce. Nel quartiere si levarono decine di voci contro il passaggio dei mezzi pesanti lungo quella strada. (23 marzo) Suzzani: giù dal quarto piano mentre lavora • Un altro morto sul lavoro: la vittima è un egiziano di 41 anni, tito- lare di un’impresa edile, che stava ristrutturando un appartamento al quarto piano di via Suzzani 17 ed è precipitato per 15 metri a causa del fatto che la carrucola per calare le macerie si è staccata dal sostegno e lo ha trascinato nel vuoto. Lascia tre figli. (1 aprile) no trote meno bamboccioni”? Oppure ancora, spostandoci dentro il video tv, dell’iconoclasta “meno ciccia meno Ferrara”? (Meno Zorro meno Nove) OOM IN 0NA di Ortensia Bugliaro - foto Giansanti Niente canestro utti hanno notato che in T tanti punti della zona sono stati installati numerosi cestini. Peccato che non sempre si ha la mira giusta, tanto che molti rifiuti giacciono più in strada che dentro i contenitori. A distanza di 30 metri l’uno dall’altro, a Niguarda la situazione si presenta così... L’Associazione Amici di “Zona Nove” organizza la Gita di Primavera 2012 CASTELL’ARQUATO VAL D’ARDA e GRAZZANO VISCONTI 12 maggio 2012 Partenza da Niguarda (via Bauer- Banca Intesa), ore 7,30 e da via Val Maira n° 4 (fronte chiesa), ore 7,45 Arrivo a Castell’Arquato e incontro con la guida per la visita alla Rocca Viscontea, alla Collegiata e al museo. Tempo a disposizione per la visita alla cittadina. Pranzo libero. Ore 15, partenza per Grazzano Visconti, borgo medievale che dal 1986, si fregia del titolo di “città d’arte” perché vi si continua, dopo secoli, la lavorazione del legno, del ferro e della ceramica Ritrovo e partenza ore 18,00 per rientro a Milano. Quota di partecipazione: euro 30 La quota comprende: bus andata e ritorno, visita guidata e biglietti d’ingresso, assicurazione infortuni Prenotazioni: Sig.ra Mira 3381361194 in sede 0239662281 entro il 03/05/2012 Ospedale: finti medici contrabbandieri di auto • La polizia stradale ha arrestato per truffa sei persone, tra cui una donna. Acquistavano attraverso internet con assegni circolari falsi auto di grossa cilindrata che in seguito venivano vendute a intermediari per rivenderle nei paesi del Nord Europa. I presunti truffatori si spacciavano per medici, chiudendo la trattativa nei pressi di ospedali (Niguarda e San Raffaele) dove si presentavano all’appuntamento con indosso un camice bianco. (1 aprile) Un grazie al fiorista Signorelli n grazie di cuore al fiorista Signorelli che anche quest’anU no ha voluto allietare con meravigliosi mazzi di mimosa i festeggiamenti dell’8 marzo organizzati dalle donne dell’Associazione Amici di “Zona Nove”. ATTENZIONE La sede della redazione in via Val Maira 4 (Pratocentenaro) è aperta ogni mercoledì pomeriggio dalle 15.30 alle 18 per ricevere coloro che desiderano segnalare problemi, annunciare o proporre iniziative, articoli o servizi per il giornale. Si può anche telefonare allo 02.39662281. ONA NOVE 2 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. TRAFFICO E VIABILITÀ Area C: chi risiede in periferia che benefici ne ha tratto? Intervista esclusiva a Luca Simi, presidente della Commissione Ambiente del CdZ 9. rea C: quali considerazioni si possono fare A per i nostri quartieri? Prima di sentire il parere del CdZ 9 diamo qualche dato generale. In gennaio e febbraio, con l’Area C, il traffico in Milano è calato del 6%, rispetto allo stesso periodo del 2011. Ogni giorno sono entrati nella Ztl Cerchia dei Bastioni 31.500 veicoli a pagamento. Gli ingressi: rispetto allo stesso periodo del 2011 sono ogni giorno circa 49mila in meno, pari a -36%, oltre 2 milioni di ingressi in meno per due mesi. E per le sostanze inquinanti? Il black carbon (particolato carbonioso nocivo per i polmoni) è in diminuzione: meno 30% in città e meno 48% nelle zone pedonali. Infine l’utilizzo dei mezzi pubblici: a fine febbraio i passeggeri in più sul metrò sono stati 1 milione. E per la zona 9 che si può dire? Avvaliamoci di Luca Simi, presidente della Commissione Ambiente del CdZ 9. Bene questi dati ma per chi risiede fuori dall’Area C cosa è cambiato? L’area C a mio avviso è solo l’inizio di un percorso che deve portare sia i cittadini milanesi sia i pendolari a diminuire l’uso del mezzo privato. Qualcosa fuori dal centro storico è cambiato, faccio un esempio: il ponte della Ghisolfa da due mesi in direzione Bovisa è meno intasato, forse contribuirà anche la crisi, fatto sta che la svolta a sinistra in via Scalvini con la corsia di accumulo che prima necessitava di diversi tempi semaforici è oggi più agevole. C’è stato un peggioramento a causa delle auto parcheggiate fuori dall’Area C? Non mi pare. Il milione di passeggeri in più sui metro sta a significare che le auto sono rimaste nei box e/o fuori da Milano e ne circola- Daniele Cazzaniga no complessivamente meno. Nel nostro piccolo e indipendentemente dall’Area C faccio un altro esempio: la tranvia Milano-Limbiate fino all’anno scorso trasportava giornalmente 1.900 passeggeri; da quando è stata aperta la stazione M3 di Comasina e il tram fa capolinea li, i passeggeri giornalieri sono diventati circa 6.900 ovvero sono triplicati, il che significa circa 5mila auto in meno in entrata sulla via Comasina e sulla Superstrada. Che pensate di proporre come CdZ 9? Stiamo lavorando per regolamentare la sosta nelle periferie,per garantire il parcheggio ai residenti e disincentivare la sosta selvaggia dei pendolari e stiamo cercando risorse che la Giunta precedente non ci ha lasciato per realizzare parcheggi di interscambio con i mezzi pubblici al confine della città. I parcheggi d’interscambio infatti sono il punto dolente della nostra zona: esiste solo quello di piazzale Maciachini di 450 posti. È assurdo che per una zona attraversata da due assi di penetrazione come Fulvio Testi ed Enrico Fermi, nonché da due metrò (M3 e M5), non si sia pensato a questa questione. I nuovi Amministratori hanno capito questa lacuna ma oggi stiamo rincorrendo la problematica invece di anticiparla e i finanziamenti scarseggiano. Inoltre dobbiamo tenere conto che, sebbene importanti, i parcheggi di interscambio da soli non bastano: drenano solo qualche migliaio di auto. Dobbiamo convincere i pendolari a partire da casa con il mezzo pubblico e quindi i mezzi pubblici devono essere più efficienti di oggi. E il traffico merci? Il carico e scarico merci è oggi una giungla che va disciplinata con rigidi orari per le consegne e con l’utilizzo di mezzi ecocompatibili. Circolano diesel di 7-8 e più anni, non dotati di filtro antiparticolato, neanche Euro 3. E noi cittadini cosa potremmo fare? Se tutti o quasi i milanesi fossero abbonati all'Atm (come avviene in molte città europee) potrebbero usare i mezzi anche per accompagnare i figli a scuola, fare shopping, andare la domenica ai giardini, ecc. e se gli abbonamenti fossero tanti il loro costo potrebbe essere molto più contenuto di oggi (300 euro) con effetti positivi per Atm, che potrebbe migliorare il servizio anche sulle tratte periferiche oggi penalizzate dalla mancanza di utenza. Entra a regime il progetto dei Vigili di Quartiere L’assessore Marco Granelli promette lotta alla microcriminalità. l progetto dei vigili di quartiere avanza. IBeatrice Nel numero scorso avevamo chiesto a Uguccioni, la presidente del nostro CdZ, di descriverci l’iniziativa. Ora abbiamo l’assessore comunale alla sicurezza, Marco Granelli, che ci fa il punto della situazione. A che punto è il progetto? Conclusa la fase attuativa il 10 aprile, il progetto è a regime: i vigili di quartiere sono passati da 200 a 350, recuperando personale dagli uffici o dal servizio di controllo del traffico. Per questioni di bilancio non possiamo ancora fare nuove assunzioni, ma da oggi in strada ci sono più vigili. Quali i compiti di questi vigili? Esaminare le segnalazioni, decidere le priorità e preparare l’azione con il Coordinamento dei Vigili di Quartiere, il Comando dei Vigili e il CdZ. Ogni tre mesi incontro in assessorato per il punto sull’attuazione del programma e sui risultati. Ci aspettiamo che mano a mano che i vigili maturano la conoscenza del quartiere non solo rispondano alle richieste, ma anche prevengano le situazioni più diverse: dal ridipingere strisce pedonali scolorite a risolvere situazioni incancrenite di viabilità e di abbandono.Ci sarà anche un collegamento diretto tra vigili di quartiere, CdZ e Segnaletica del Comune, al fine di migliorare la visibilità e l’efficacia dei cartelli stradali. Aumenta anche la criminalità: furti in appartamenti e auto, scippi, truffe agli anziani… Ho avuto incontri con Prefetto, Polizia e Carabinieri per trovare soluzioni alla microcriminalità. Soluzioni che non sono facili, in quanto si tratta di lottare contro piccole organizzazioni: quando ne hai neutralizzata una ne spunta subito un’altra. Occorre muoversi in due direzioni: presidiare il territorio non solo con i vigili di quartiere, ma anche con le altre forze dell’ordine, la cui presenza ha un effetto deterrente sulla microcriminalità diurna. Inoltre il presidio del territorio permette di notare movimenti anomali o presenze sospette che possono far prevenire gli atti delittuosi. L’altra azione che ci prefiggiamo è il controllo delle zone di degrado (edifici abbandonati, ecc.) in cui le realtà criminali si annidano. Ci sono poi realtà storiche, per esempio i “Camminanti Sinti”, nomadi italiani dediti ai furti che in primavera tornano dal Sud al Nord. In questi casi vogliamo impedire il posteg- Imbiancatura • Verniciatura • Tappezzeria Stucco antico • Marmorino • Tamponato Spugnato • Terre fiorentine • Velatura Cellulare 338.3142219 - Tel. 02.6472345 Vuoi SUBITO contanti portaci l’oro che non usi COMPRO ORO COMPRO ORO, ARGENTO, DIAMANTI, MONETE, OROLOGI PRESTIGIOSI MASSIMA VALUTAZIONE Viale Sarca, 91 Milano Tel. 02.39543511 gio di camper e roulottes lungo le strade, istallare archi metallici all’entrata dei parcheggi per impedire l’ingresso a tali veicoli e presidiare i loro insediamenti dove non si può impedirli. E altri sistemi, come le telecamere? Abbiamo messo a bilancio un milione di euro per mille nuove telecamere da installare con un nuovo sistema senza cavi, per ridurre drasticamente gli alti costi di installazione e poterle spostare facilmente al mutare delle esigenze. Nel contempo stiamo potenziando la centrale operativa e la relativa “Control Room” per un miglior controllo delle immagini raccolte dalle videocamere. Stiamo anche sperimentando un collegamento tra la nostra centrale operativa e quella della Polizia di Stato. Stiamo verificando con il questore i vantaggi che si possono ottenere dall’integrazione delle informazioni sulla criminalità, ma anche sul traffico e le manifestazioni di piazza.Al questore abbiamo infine chiesto di riorganizzare i commissariati per farli coincidenti con le zone. Ci sono ottimi esempi di interventi congiunti Vigili-Polizia che ci incoraggiano su questa strada. E i cittadini come possono collaborare? Denunciare. Magari la singola denuncia, da sola, non sarà risolutiva, ma messa insieme alle altre può consentire ai nuclei investigativi di ricostruire i “modus operandi” e arrivare presto o tardi alla cattura dei responsabili. (Sergio Ghittoni) Coop. Ed. L’Adda Quadrifoglio A prezzi scontati assegna ultimi box e cantine di varie metrature in via Palanzone 16 e 18 con forno a legna Telefonare a Coop. Ed. L’Adda via Mario Pagano 49 - Milano - Tel. 02.4335021 Morisco Pizzeria anche da asportare a mezzogiorno pranzo completo € 10 Via Ornato 47 Tel. 02 6438639 C’è qualcosa di vecchio… di nuovo… di VINTAGE Arcobaleno compra - vendita usato al mercoledì riposiamo ONORANZE FUNEBRI GROPPI SERVIZI ACCURATI COMPLETI 24 ORE SU 24 Milano - Via Ornato 46 - Tel. 02 6435741 Milano - Via Reguzzoni 4 Tel. 02 6428414 Aperto dal martedì al sabato dalle 15 alle 19 Martedì - venerdì - sabato apertura anche al mattino dalle 9.30 alle 12.30 Esposizione gratuita dei vostri oggetti Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 3 GRANDI EVENTI Restaurant cafè pizzeria a cura di Lorenzo Meyer Verso l’Incontro Mondiale delle famiglie con il Papa Parco Nord: una tendopoli per 50mila persone ANCHE PIZZA D’ASPORTO ogni 4 pizze una birra in omaggio A pranzo e a cena accettiamo tutti i tipi di ticket Domenica sera aperto Via Di Calboli 4 - Tel. 02.66100328 Simulazione dell’evento del 3 giugno al campo volo di Bresso apa Ratzinger sarà a Milano, e in P particolare nella nostra zona, per il Settimo Incontro Mondiale delle Famiglie, che si svolgerà dal 30 maggio al 3 giugno prossimi anche nella nostra zona, al Parco Nord. La visita del Pontefice a Milano inizierà nel pomeriggio di venerdì primo giugno per concludersi nel pomeriggio di domenica 3 giugno. Si prevede l’afflusso in città di almeno un milione di pellegrini provenienti da ogni parte del mondo. Il Comune assicura che i lavori per rendere disponibile almeno temporaneamente la linea 5 della metropolitana fino a Bresso saranno ultimati per la fine di aprile. Benedetto XVI nei giorni in cui sarà presente a Milano alloggerà presso il Palazzo dell’Arcivescovado. Arriverà venerdì po- meriggio, 1 giugno, e subito alle 17.30 terrà un discorso in piazza Duomo. Alle 19,30 assisterà alla Scala a un concerto del maestro Daniel Barenboim, che dirigerà la “Nona” di Beethoven avvalendosi del coro e dell’orchestra Filarmonica della Scala. Sabato, alle 11 di mattina, il Pontefice si recherà a San Siro per presiedere all’incontro con i cresimandi. Nel pomeriggio sarà presente all’incontro con le autorità cittadine, presso la Curia. Finalmente, la sera del sabato, alle 20, all’aeroporto di Bresso, all’interno del Parco Nord, si terrà la “festa delle testimonianze”. Ma il momento clou sarà la Santa Messa che sarà celebrata di domenica, alle 10, sempre all’aeroporto di Bresso, dove è atteso almeno un milione di fedeli. Per ospitarli nella notte precedente, oltre agli alloggi volontari presso le famiglie, il Comune ha autorizzato l’allestimento di un campo con tende per 50mila persone al campo volo di Bresso. Altri 4.588 posti letto sono previsti in strutture pubbliche e private, tra cui diverse parrocchie, palestre e scuole comunali. Il Decanato di Niguarda accoglierà 300 pellegrini A margine dell’evento il 1° maggio un incontro su “La Famiglia e il Lavoro” presso il Teatro di Piazza San Giuseppe. l prossimo 1° maggio (ore 16) si Irocchia svolgerà presso il Teatro della ParGesù Divin Lavoratore di Piazza San Giuseppe un incontro sul tema: “La Famiglia e il lavoro: come non disumanizzarci durante una crisi economica”, organizzato dal Decanato di Niguarda. A spiegarci il significato di questo appuntamento è Don Leone Nuzzolese, parroco di San Carlo alla Ca’ Granda e coordinatore per il Decanato di Niguarda degli eventi in preparazione del Settimo Incontro Mondiale delle famiglie in programma a Milano, anche al Parco Nord, dal 30 maggio al 3 giugno: “Premesso che Governo e Istituzioni, con l’aiuto delle parti sociali, devono mettere in atto tutte le misure necessarie per tutelare i lavoratori, con questo incontro ci proponiamo di analizzare l’aspetto etico dell’attuale crisi sistemica di cui, attualmente, non si possono avere previsioni di durata.” Quello del 1° maggio è il quarto e ultimo appuntamento preparatorio in vista dell’evento di inizio giugno che avrà come tema “La Famiglia: il lavoro e la festa”. “Ritengo che la scelta di questo argomento sia stata particolarmente felice - continua Don Nuzzolese -. Lavoro e festa sono infatti questioni che possono permettere la massima espressione sia ai credenti che ai laici.” Sono migliaia i fedeli attesi a Milano e anche il Decanato di Niguarda si sente chiamato ad un gesto di ospitalità e condivisione, aprendo le porte degli oratori, ma soprattutto delle case, all’accoglienza delle famiglie provenienti da tutto il mondo. “L’accoglienza nella nostra zona è stata ottima - afferma Don Nuzzolese. Ad una richiesta di circa 200 posti letto, 160 per la Comunità ecumenica internazionale di Chemin Neuf e 30 per un gruppo di fedeli rumeni, abbiamo risposto con una disponibilità per 300 persone. I 100 posti avanzati verranno quindi messi a disposizione della Diocesi di Milano.” Molto attesi nella nostra zona gli eventi previsti con Papa Benedetto XVI che si svolgeranno al Parco Nord presso l’Aeroporto di Bresso. Sabato 2 giugno alle 20 il Papa incontrerà le famiglie nell’ambito delle Festa delle Testimonianze mentre domenica 3 alle 10 celebrerà la Santa Messa conclusiva. Per partecipare agli incontri con Papa Ratzinger è necessario richiedere gratuitamente il Pass di accesso. “Il documento conclude Don Nuzzolese - può essere richiesto sul sito internet www.family2012.com/it/ oppure direttamente nelle Parrocchie attraverso i Responsabili organizzativi locali. ### Via Luigi Ornato 6 - Milano - Tel. 02.6472573 AMMINISTRAZIONE E GESTIONE DI BENI IMMOBILI rag. Rodolfo di Bisceglie iscrizione A.N.A.C.I. - MI - N° 1036/711 consulenza legale in sede previo appuntamento Via Teano 10/1 - 20161 Milano Tel. 02 6457942 - Fax 02 66204711 e-mail: [email protected] Metropolitana linea 3 fermata Comasina Hai problemi con il FAP? … Ho la soluzione!!! 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CORRUZIONE Parco Nord: denunciato un giro di “tangenti verdi” Indagati un ex amministratore e i fratelli Baronchelli Angelo Giammario, attuale consigliere regionale, avrebbe intascato mazzette per affidare a imprese florovivaiste “amiche”, tra cui quella dei Baronchelli, appalti per il verde pubblico. metà marzo la magistratura ipotizza A che le tangenti sono entrate prepotentemente al Parco Nord e che nel giro di mazzette ci siano anche gli “ultimi contadini di Niguarda”, i fratelli Baronchelli, Achille in particolare. Da sempre in zona si considera il Parco Nord una “celeste creatura”, quasi un’icona sacra, inviolabile e intoccabile, e apprendere che è stato utilizzato per arricchirsi indebitamente è per noi inaccettabile. Ancor di più quando il (presunto) corruttore è una persona che collabora da decenni per dare vita con i suoi trattori alla bella sfilata di carri allegorici carnevaleschi che “Zona Nove” organizza con le scuole. Ribadendo la nostra più totale fiducia nella magistratura, ci auguriamo che le persone indagate possano dimostrare la loro totale estraneità ai fatti che vengono loro contestati. Ma che cosa contestano i magistrati agli ex amministratori del Parco Nord e ai Fratelli Baronchelli? Tutto parte, come ormai da troppo tempo avviene, dalla Regione Lombardia, istituzione presieduta da Formigoni & C. e che ormai conta decine d’indagati, consiglieri/e che si dimettono (ultimo il gio- Michele Brenna vane Bossi) e la presunta organizzatrice delle notti brave di Berlusconi (la Minetti). Stavolta la Procura indaga per corruzione e finanziamento illecito ai partiti il consigliere Angelo Giammario, attualmente vicepresidente della Commissione Ambiente della Regione Lombardia e membro della commissione sanità, uno degli uomini di punta del Pdl milanese: è l’ennesima inchiesta per corruzione che si abbatte sul Consiglio Regionale della Lombardia, dopo quella che all’inizio di marzo aveva coinvolto il leghista Davide Boni, Presidente dello stesso Consiglio. Giammario avrebbe preso mazzette nella sua veste di amministratore del Parco Nord di Milano. Secondo i pm che coordinano le indagini, Alfredo Robledo e Giordano Baggio, il consigliere regionale avrebbe intascato una tangente di 10 mila euro nel marzo 2009 (una prima tranche perché ne dovevano arrivare altri 30 mila) per affidare a imprese “amiche” appalti per il verde pubblico in Brianza. Con Giammario indagati il florovivaista Achille Baronchelli, Ni- cola Di Rosario, vicepresidente del Consorzio Stabile Litta, Fulvio Saldini e Gianmauro Nigretti. L’indagine della Procura di Milano nasce da uno stralcio di una precedente inchiesta dei colleghi di Monza, che avevano indagato su turbative d’asta in appalti per arredo urbano e manutenzione del verde, a Monza e in altre città lombarde, imbattendosi anche in Angelo Giammario nella sua veste di amministratore del Parco Nord di Milano. Nelle carte dell’inchiesta monzese si legge che “Baronchelli, organizzatore del cartello d’imprese, decideva la partecipazione alle gare d’appalto, distribuendo agli associati i ribassi d’asta da presentare, stringendo accordi di non belligeranza, seguendo i criteri di spartizione territoriale e per singole stazioni appaltanti, intrattenendo altresì rapporti con esponenti della Regione Lombardia e dirigenti di enti pubblici in grado di favorire le attività delle imprese, sia nella fase di aggiudicazione delle gare sia nella fase di esecuzione dei lavori.” Due appalti contestati riguardano proprio il Consorzio Parco Nord Milano, di cui Giammario è stato amministratore. 28 aprile: Giornata mondiale contro l’amianto L’asbesto non rappresenta soltanto un problema del passato, ma una grave emergenza del presente e del futuro che riguarda tutti. Michele Michelino ([email protected]) I l 28 aprile prossimo, contemporaneamente alla “Giornata Mondiale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro”, si celebrerà la “Giornata mondiale contro l’amianto” con prese di posizione, manifestazioni, assemblee e cortei. Su scala nazionale le manifestazioni più importanti si terranno in Piemonte, a Casale Monferrato, e in Lombardia, a Sesto San Giovanni. A Sesto un corteo percorrerà le vie della città ricordando assieme a tutte le vittime del lavoro anche gli operai della Pirelli, della Breda, della Falck, della Marelli e dell’Ansaldo, che hanno abitato o tuttora vivono a Niguarda o nel resto della nostra zona (vedi il riquadro qui a destra). Molti pensano che sia un problema del passato, ma l’amianto rappresenta una grave emergenza del presente e del futuro e riguarda tutti. Ogni 5 minuti, nel mondo, una persona muore a causa dell’amianto: ogni anno nel mondo 120.000 persone ne sono vittime di cui circa 4.000 morti all’anno in Italia, mentre altre migliaia si ammalano. Questa strage avrà il suo picco massimo attorno al 2020-2030, anche perché i piani di bonifica vanno a rilento e sono ancora troppo pochi: finora (dati aggiornati al 2011) solo 13 regioni su 20 hanno approvato i piani. Per l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) l’amianto provoca tumori della pleura (mesoteliomi), del polmone, della laringe, dell’ovaio e forse an- Corteo a Sesto San Giovanni abato 28 aprile, ore 16, corteo a cuS ra del Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio, con partenza dal Centro di Iniziativa Proletaria “G. Tagarelli” di via Magenta 88, Sesto San Giovanni, fino alla lapide di via Carducci., per ricordare i nostri morti, contro la logica del massimo profitto che distrugge gli esseri umani. Il corteo, dopo la deposizione dei fiori, terminerà alle 17,30 con un’assemblea aperta presso il Centro di Iniziativa Proletaria in via Magenta 88. che dell’apparato digerente (alla faringe, allo stomaco, al colon). Non esiste un limite di concentrazione delle fibre al di sotto del quale l’amianto è innocuo. A basse concentrazioni il rischio è certamente minore, ma non diventa mai pari allo zero. Finora gli assassini che hanno anteposto la logica del profitto alla vita umana sono rimasti impuniti, ma la lotta di tante associazioni e comitati ha rotto finalmente il muro di omertà. Di recente i padroni dell’Eternit sono stati condannati a 16 anni di carcere per “disastro doloso e rimozione di cautele”. Ma la lobby dell’amianto è sempre forte, come dimostra il processo a Padova contro la Marina Militare, che si è concluso in primo grado il 22 marzo 2012. Gli ammiragli della Marina Militare - accusati di omicidio colposo e omissioni di sicurezza sul lavoro per la morte di due militari colpiti da mesotelioma pleurico - sono stati assolti perché il “fatto non sussiste”. In Italia ci sono ancora 32 milioni di tonnellate di amianto e, secondo il Cnr, 2,5 miliardi di metri quadri di coperture in Eternit. E sono ancora molte le questioni aperte, tra cui le bonifiche dei siti dimessi e delle coperture in cemento-amianto. Anche riguardo ai rischi di inquinamento devono essere studiati metodi più scientifici, integrando le rilevazioni ambientali con la ricerca delle fibre ultracorte e di quelle ultrafini che uccidono come quelle “regolamentate”. Ristorante Pizzeria Viale Sarca 179 - 20126 Milano (vicino Teatro degli Arcimboldi) Tel. 02.6425226 Cell. 338.4300052 www.ristorantelabicoccamilano.it Menù degustazione pesce Antipasti Bis di Primi Secondo Dessert Vino € 40,00 Chiuso la domenica e il sabato a mezzogiorno STUDIO LEGALE BORTOLOTTI Avvocato Carlo Bortolotti Consulenza e assistenza in materia Civile, del Lavoro e Tributaria Prima consulenza gratuita a chi si presenterà con una copia di Zona Nove Viale Fulvio Testi, 74 - 20126 Milano Tel./Fax 02.39562104 Cell. 347.7188684 e-mail: [email protected] di Angela Grande ABBIGLIAMENTO Uomo - Donna Elena Mirò taglie forti Pennyblack 20125 MILANO - Via Pianell 47 - Telefono 02.64.25.857 FABRIZIO FOLCIA Imbiancature, verniciature, tappezzeria, stucchi veneziani, spatolati, effetti anticati e decorazioni Da più di 30 anni decora le vostre case Via Frugoni 19 - 20162 Milano Tel. 335.6602677 - E-mail: [email protected] CORSI DI YOGA • Yoga integrale • Yoga per la gravidanza • Yoga per la terza età V.le Rodi 85 (zona Università Bicocca) Per informazioni lunedì: ore 17-19 martedì: ore 9-10 Tel. 347.7820043 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 5 DEGRADO a cura di Franco Bertoli e Lorenzo Meyer Quando la piscina va in letargo PIZZERIA - RISTORANTE - TAVOLA CALDA Pizze al trancio da asportare e da gustare sul posto Birre alla spina ARIA CONDIZIONATA chiuso il lunedì 5 197 dal 20162 Milano - via Val Maira,11 tel. 02.64.37.287 e foto pubblicate in questa pagina documentano l’attuale staL to di degrado della Piscina Scarioni denunciato dalla Signora Anna Minichelli con una lettera a “Zona Nove”. La signora, dal suo balcone di via Val Maira, assiste quotidianamente all’abbandono del centro sportivo nel quale le pulizie e il taglio dell’erba vengono effettuati solo a metà giugno, poco prima dell’apertura estiva della piscina e forse solo un’altra volta a impianto aperto. Nel resto dell’anno, afferma la signora, non si vede più anima viva: non vengono rimosse le foglie che vanno a ricoprire tutti i prati e gli spazi cementati; non viene tagliata l’erba che durante l’anno supera anche il metro di altezza; non viene tolta l’immondizia che si accumula ai margini interni della recinzione della piscina; nessuno provvede alla potatura di piante e cespugli che risalgono agli anni ’50. Tutto ciò provoca il proliferare di scarafaggi, ratti e soprattutto zanzare. La signora da oltre 5 anni denuncia, senza essere stata finora ascoltata, questa situazione di degrado al Comune e a Milanosport. Anche noi di “Zona Nove” abbiamo interpellato l’amministrazione comunale sulla questione e contiamo di riferirvi sulle risposte nel prossimo numero. Dott. Giovanni Galli Medico Chirurgo Specialista in malattie della pelle e a trasmissione sessuale Studio via Romolo Bitti, 18 - 20125 Milano Per appuntamento telefonare Tel. 02.6420086 - Cell. 347.8247384 www.dermatologomilano.net Si effettuano anche visite domiciliari Le barriere architettoniche a Niguarda vanno rimosse al più presto Sergio Ghittoni a tempo sono senza soluzione alcuni problemi di viabilità e di D permanenza di barriere architettoniche a Niguarda e il nostro giornale registra di tanto in tanto proteste e lamentele di cittadini in difficoltà in questo o quel punto del quartiere. Stiamo parlando di persone con disabilità, principalmente, ma non solo: spesso anche persone anziane o genitori con bambini piccoli sul passeggino trovano disagevole o addirittura pericoloso muoversi per Niguarda. Nel nostro CdZ c’è un consigliere che ha fatto dell’attenzione verso questi problemi la sua specialità. Si tratta di Giovanni Faregna, del gruppo Pd, e con lui facciamo il punto sulle cose ancora da risolvere, documenti alla mano. Parliamo per esempio delle barriere architettoniche di via Santagostino /piazza Belloveso. In quel punto da una parte non c’è marciapiede e dall’altra per un tratto c’è, ma è strettissimo, non ci sono strisce pedonali, né scivoli per le carrozzine. Si configura una situazione di pericolo perché i passanti sono costretti a camminare sulla carreggiata, in un punto che è anche a doppio senso di marcia per le auto. Negli orari di uscita dalla Messa il problema è davvero serio, in particolare per le persone costrette alla sedia a rotelle, ma anche per tutti gli altri. Ecco allora Faregna che presenta un’interrogazione che in gennaio è stata posta all’attenzione del direttore del Servizio Infrastrutture per la mobilità del Comune. Ancora non c’è stata risposta. Come mai? Un altro punto critico è l’incrocio tra via Ornato e via Terruggia. Nel primo tratto della via Terruggia, infatti, i due marciapiedi sono strettissimi e non adeguati al passaggio di carrozzine, cosa particolarmente critica per la presenza all’interno della villa Clerici, giusto in via Terruggia, di un centro disabili e di un asilo nido. Altra interrogazione di Faregna a cui segue una risposta dell’assessore Maran in persona: “Il calibro stradale è tale che la proposta di allargamento di almeno uno dei marciapiedi presenti, entrambi di larghezza assai ristretta, non può essere realizzata senza l’eliminazione della sosta presente su strada. Si ritiene quindi che sia necessaria una riqualificazione complessiva che provveda a considerare anche il problema della riorganizzazione della sosta”. La lettera, del dicembre scorso, termina assicurando che la proposta verrà inserita nella lista degli interventi e appena si potranno reperire le risorse adeguate sarà messa a piano. Un problema analogo si presenta all’incrocio tra via Val di Ledro e via Val d’Ossola, a fianco dei giardini intitolati a Gina Galeotti Bianchi. Come nei casi precedenti, in quel punto niente strisce pedonali e permanenza di barriere architettoniche. Un problema che si somma a quello ancora senza soluzione dell’eccessiva velocità delle auto in via Val di Ledro, che tanti incidenti, qualcuno anche con gravi conseguenze, ha provocato. Anche in questo caso Faregna ha presentato un’interrogazione, raccogliendo le segnalazioni e le proteste di diversi cittadini. Risponde il Settore Tecnico Infrastrutture - 4° Reparto Strade del Comune: “La verifica della fattibilità dell’intervento rientra nelle competenze del corpo di Polizia locale. Nel caso in cui pervenga autorizzazione formale, l’abbattimento delle barriere architettoniche potrà essere eseguito solo dopo la tracciatura della segnaletica orizzontale di competenza del reparto segnaletiche”. Prima si dipingono le strisce, poi si fanno gli scivoli. Non capiremo mai la logica della burocrazia. Dal 10 aprile presso il CENTRO SILK MASSAGGE spa Porte blindate • Tapparelle di ogni tipo Serramenti in alluminio e all/legno Porte per interni • Zanzariere Opere da fabbro • Cancelli in ferro Produzione propria - Show-Room Telefono 02 6431402 - Show-Room - Via Val Furva 4 Laboratorio via Ampère 2 - Paderno Dugnano OPTOMETRISTI 20162 Milano Piazza Belloveso, 2 Tel. 02.6472651 Telerie Mercato V.le Fulvio Testi 70 (ang. via Pianell) Milano - Tel. 02/6434071 INTIMO UOMO DONNA CONFEZIONI BAMBINO FILA - LOVABLE - LIABEL Biancheria per la casa Servizi immobiliari Gestione affitti Sarà attivo il servizio di parruchiera, prezzi convenienti, prodotti italiani. 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Il tutto entro il 2016. l 2 marzo scorso la Giunta del Comune di Icentramento Milano ha approvato la Riforma del DeTerritoriale. Modificando così il precedente Regolamento del Decentramento Territoriale del 13 marzo 1997. “Con questa delibera parte un piano che riforma in profondità il sistema del decentramento milanese”, ha dichiarato l’assessore all’Area metropolitana, Decentramento e Municipalità Daniela Benelli, che ringrazia per il sostegno e l’aiuto dei CdZ che hanno fornito consigli, osservazioni e sostegno al suo lavoro. I Consigli di Zona parteciperanno alla programmazione centrale dell’Amministrazione, indicando le loro priorità, in una serie definita di materie: il piano annuale e triennale delle opere pubbliche, la manutenzione ordinaria del patrimonio comunale nelle Zone, il piano degli interventi e dei servizi sociali del Comune (inclusi asili e scuole materne), la pianificazione generale e di dettaglio della mobilità e del traffico, lo sviluppo dei servizi e delle attività delle biblioteche di pubblica lettura, lo sviluppo della rete e degli spazi culturali, i programmi culturali cittadini, la programmazione degli interventi per il diritto allo studio, la definizione dei Distretti Urbani del Commercio, la collaborazione con la Polizia locale di Zona anche per l’utilizzo dei Vigili di quartiere. La partecipazione delle Zone in tutta la materia urbanistica, sarà invece disciplinata in modo specifico con un nuovo provvedimento. Su altre materie i CdZ avranno maggiore autonomia di decisione: localizzare le nuove aree verdi da istituire, scegliere come attrezzare le aree verdi (sia nuove sia già esistenti), assegnare spazi verdi alla cura di associazioni, gruppi di cittadini e sponsor privati, scegliere le tipologie di arredo urbano compresa l’illuminazione, assegnare gli impianti sportivi zonali tramite bandi, assegnare gli immobili co- munali zonali liberi e non destinati a uso abitativo, istituire nuove aree pedonali e piste ciclabili di zona, individuare aree da destinare a mercati tematici, individuare nuovi immobili da destinare a mercati coperti, effettuare piccoli interventi urgenti di manutenzione. Un altro aspetto su cui si interviene progressivamente è il Bilancio delle Zone. Gli obiettivi sono di arrivare a una distribuzione più equa delle risorse tra le Zone e, grazie anche a una ricognizione sulle spese del Bilancio comunale distribuite sul territorio, cominciare a costruire reali Bilanci di Zona. Al momento, infatti, i budget sono costituiti da una serie di interventi - di cui buona parte sono i sussidi per anziani - che vengono erogati in modo automatico dagli uffici centrali. La riforma precede infine l’aumento del numero delle Zone. Da 9 a 12. Forse 13, i cui consigli saranno eletti nelle prossime amministrative del 2016. Van Gogh Monet - Klint Caravaggio Bruegel - Renoir Fiamminghi INGRESSO LIBERO APERTO TUTTI I GIORNI COMPRESI SABATO DOMENICA E FESTIVI Ritratti e dipinti su commissione Orari: dalle 10 alle 13 dalle 14,30 alle 20 Galleria Maria Sidoli Via Trescore 3 (P.le Istria) MM 3 (Zara) Tram 2-5-7-11 Bus 42-43 Milano - Tel. 330/336890 - www.mariasidoli.it Lista nozze CdZ 9: Roberto Medolago eletto presidente della Commissione del Decentramento arte la Riforma in Comune e simultaneaP mente in CdZ 9 diviene operativa l’ottava commissione, quella del Decentramento appunto, la cui formazione, in deroga al preesistente numero massimo di sette commissioni, era già stato deciso lo scorso autunno. A presiederla è stato chiamato il consigliere del Pd Roberto Medolago, Presidente finora della Commissione Polo Multifunzionale Zonale (presidenza nella quale viene sostituito dalla sua vice, Anna Santoiemma). L’insediamento recentissimo rende obbligatoria una fase iniziale di contatti con tutte le forze politiche presenti nel Consiglio per costituire la commissione vera e propria e tarare sensibilità e aspettative dei suoi componenti. Tra qualche settimana la nuova commissione si darà invece un programma e una scaletta. Come si dice in questa stessa pagina, sono tanti i campi nei quali il CdZ dovrà dare contributi e portarsi a casa autonomie reali di decisione e di attuazione. Autonomie che passeranno attraverso nuovi strumenti e nuovi fondi assegnati al Consiglio in generale ed alle sue sette commissioni in particolare. Ma le nuove regole del gioco, per l’appunto, saranno tracciate invece dalla Commissione per il Decentramento. Non mancano già le critiche alla Riforma del 2 marzo giudicata dalle opposizioni troppo astratta, con ambiti volutamente non specificati, con attribuzioni di fatto spesso già previste anche nel precedente regolamento del decentramento territoriale del Comune di Milano (risalente al marzo 1997). La differenza tra il vecchio ed il nuovo regolamento dovrebbe stare principalmente nel passaggio dalle attuali competenze con diritto-dovere di “dare dei pareri” alle nuove competenze con diritto-dovere di “prendere delle decisioni” e di gestirne la attuazione. E, in questo passaggio, il prerequisito finanziario rappresenta, di questi tempi, la criticità più evidente. Staremo a vedere. L’attuale volto del Decentramento comunale è di fatto insufficiente e inefficiente, e la nuova giunta non ha certamente mai nascosto la sua intenzione di superarlo radicalmente. Intanto però non possiamo non vedere che in questi primi suoi mesi di vita, il binomio Centro-Periferia sta già facendo molte prove di convivenza più avanzata e partecipata. La scommessa del decentramento, in effetti, la si vince innanzitutto con un nuovo modo di vivere il rapporto tra il cittadino e le sue Istituzioni. Ed ecco che le domande poste dai cittadini al CdZ, vengono immediatamente ed esplicitamente fatte proseguire verso le competen- SACCULLO GIUSEPPE di Giuseppe Massimo ze centrali quando non pertinenti per il Consiglio (e la risposta viene concretamente sollecitata e trasmessa al cittadino che l’ha originata). Ed ecco che al Consiglio viene comunque anticipato il Piano Centrale dettagliato delle Spe-se del triennio 2012-2014 per informarlo e per chiedergli di fare le osservazioni che gli sembrano più opportune. Significativo è il fatto che, nel caso dell’assegnazione alle Zone dei famosi vigili di quartiere è il Consiglio a notificare obiettivi e priorità, così come al Consiglio non ci si rivolge più solo per avere un contributo o un patrocinio, ma anche perché lo si ritiene il punto più naturale di informazione e di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza. Come il Consiglio si aspetta che il Comune riduca sempre più barriere e distanze nei suoi confronti, anche il cittadino si aspetta da lui lo stesso atteggiamento. La Consulta delle Periferie informava qualche mese fa che poco più di un quarto dei cittadini conosce con sufficiente chiarezza l’esistenza del loro Consiglio di Zona! Quando questo rapporto sarà raddoppiato e si riferirà non solo all’esistenza ma anche alle funzioni dell’istituzione zonale, comunque essa si chiamerà, il decentramento sarà già, di fatto, una realtà culturale. E quindi una realtà politica. di fronte al capolinea del 4 sotto i portici ARTIGIANO EDILE OUTLET ABBIGLIAMENTO E ACCESSORI DELLE MIGLIORI MARCHE A PREZZI IMBATTIBILI! 20162-Milano-Viale Suzzani, 273 Tel. 338.4782545 - E.mail: [email protected] MADD DIFFUSION S.r.l. Via Ornato 134 - 20162 Milano Tel. 02.66117123 - Fax 02.66107421 [email protected] - www.madddiffusionsrl.com impresa familiare RIEDUCAZIONE POSTURALE GLOBALE Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 7 ONA NOVE 8 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. Viva la Resistenza! Le iniziative per il 25 aprile ono numerose e belle le iniziative per il 25 aprile nei nostri quartieri, molte con S il patrocinio del Consiglio di Zona 9. • Niguarda 24 aprile Alle 15,30 “Biciclettata per Lia”, organizzata dal Teatro della Cooperativa con partenza da via Hermada in ricordo di Gina Galeotti Bianchi uccisa da soldati tedeschi in via Graziano Imperatore proprio il 24 aprile 1945. Alle 19.30 al circolo Pd di via Hermada 8 con la proiezione di “25”, un corto di 17 minuti parlato in milanese e ambientato a Niguarda proprio in quei giorni del 1945. Il film con la regia di Antonio Megna, è stato presentato al festival del Cinema di Locarno. Sarà presente lo sceneggiatore Gianmario Molteni, ni- guardese. Dopo la proiezione il corteo. Inoltre nei banchetti sui marciapiedi di via Hermada sarà possibile trovare il libro edito dall’Anpi niguardese “Dall’Internazionale a Fischia il vento a Niguarda” e il dvd dello spettacolo del Teatro della Cooperativa “Nome di battaglia Lia”. A cura del Centro di Documentazione antifascista Francesco Rigoldi saranno distribuite le cartoline delle barricate niguardesi pubblicate inedite da “Zona Nove” e decine di dvd di documentari sulla Resistenza a prezzo di costo del dvd (1 euro). Alle 21 la Manifestazione con la Banda d’Affori, organizzata dall’Anpi di Niguarda con partenza da via Hermada e arrivo al Circolino Familiare di via Terruggia, dove prenderà la parola Roberto Cenati, segretario provinciale dell’Anpi. Grazie all’attore Joseph Scicluna ci saranno dei momenti di animazione, e sempre grazie all’associazione UNza! alla fine del corteo verrà posizionato un telaio serigrafico grazie al quale sarà possibile stampare sulle magliette (portate le vostre, saranno impresse!). • Pratocentenaro 25 aprile Alle 9.30, Viale Suzzani 273. Il tradizionale corteo di auto si muoverà per la Bicocca e Pratocentenaro raggiungendo le lapidi di cui le più importanti sono quelle dell’Atm e della Pirelli di viale Sarca. Alle 11 cerimonia di ricordo degli scioperi della Pirelli nel cortile della Casa di Alex in via Moncalieri. • Niguarda 25 aprile Alle 21, al Centro Culturale della Cooperativa in via Hermada 14, con il patrocinio dell’Anpi si terrà una serata di narrazione del 24 aprile niguardese con la proiezione delle “cartoline resistenti” cioè le foto inedite delle barricate del 24 aprile ’45 pubblicate su “Zona Nove” nel 2011 e che saranno distribuite agli intervenuti. Interverranno Elio Croci e Peppino Colzani presenti allora e testimoni oggi. (Angelo Longhi - [email protected]) Nel lager di Kahla ora i nostri caduti hanno finalmente un nome Una lapide ricorda 9 operai della Pirelli e della Breda deportati come lavoratori coatti nella fabbrica sotterranea dei caccia Messerschmitt. rganizzato dall’Aned di SeO sto S. Giovanni e dall’Anpi di Pratocentenaro lo scorso marzo si è svolto un pellegrinaggio a Kahla, cittadina tedesca della Turingia, luogo simbolo del lavoro coatto così come Mauthausen lo è della deportazione politica e Auschwitz dello sterminio razziale. Nel cimitero della cittadina, proprio sulla fossa comune che raccoglie i resti dei deceduti del lager di Kahla, la delegazione ha deposto una lapide con incisi i nomi di otto lavoratori della Pirelli e uno della Breda, vittime della brutalità nazista. Tra i presenti alla cerimonia anche alcuni familiari dei deceduti, il presidente dell’Aned di Sesto Giuseppe Valota, il presidente dell’Anpi Inge Rasmussen Nicolis e le massime autorità locali tedesche. Con questa iniziativa il Comune di Sesto e l’Aned proseguono il percorso iniziato anni fa che prevede di onorare con una lapide i loro caduti nei lager nazisti. Così è stato per Gusen, Mauthausen, Hartheim, Ebensee, Dachau e ora per Kahla. Dei 9 lavoratori coatti morti in questo campo di lavoro 4 erano residenti nella nostra zona, Astesani Romeo ad Affori, Colombo Angelo all'Isola,Vacchini Mario a Niguarda e Merlini Giuseppe alla Bovisa. La loro tragica storia è identica.Arrestati tutti il 23 novembre 1944 in fabbrica in seguito allo sciopero, sono carcerati nel braccio tedesco di San Vittore, poi dallo scalo Farini trasferiti in treno a Reichenau (Innsbruck), a Erfurt e infine a Kalha dove nel giro di pochissimi mesi 3 di loro perdono la vita. Il niguardese Vacchini tornerà a casa per morire però nel gennaio del 1946 a seguito di una malattia contratta nel lager. Restituire il nome alle vittime di un credo assurdo e inumano, come quello nazifascista, ha un valore molto più ampio e profondo di una pura commemorazione. La sola memoria di ciò che è accaduto, infatti, è sterile se non rapportiamo il passato al nostro quotidiano. “La memoria non è il ricordo - ha detto Piero Terracina, uno degli ultimi testimoni di Auschwitz - la memoria è quel filo che lega il passato al presente e condiziona il futuro”. Ciò che è stato, ricordiamolo, anche se in forme diverse può ancora tornare, e la storia degli ultimi anni ce lo insegna. • Kahla: un lager feroce camuffato da campo di lavoro. Kahla. Pochi conoscono il nome di questo paesino della Turingia e ancor meno sanno che qui durante la guerra fu perpetrato uno dei peggiori crimini del III Reich. Tra le ridenti colline che circondano la cittadina c’è quella di Walpersberg che si nota per una particolarità; sulla sua cima, perfettamente spianata, c’è una pista di decollo in cemento lunga 1.500 mt e larga 50. Da qui dovevano partire nell’ultimo anno di guerra i caccia a reazione Messerschmitt 262, una delle armi segrete dei nazisti. Ma perché una pista aerea in un luogo così insolito? Perché anche a Kahla nel ‘44, a causa dei bombardamenti alleati, i nazisti furono costretti a spostare le loro fabbriche sottoterra e nelle viscere di questa collina 32 Km di gallerie nascondevano stabilimenti in cui 12.000 “schiavi di Hitler” venivano usati come lavoratori forzati. Qui si assemblavano le varie parti dei caccia che, tramite una ferrovia a cremagliera, venivano poi condotti sulla pista in cima alla collina pronti per essere consegnati direttamente ai reparti operativi.A ideare questo progetto fu Hermann Göring e a realizzarlo 3000 tecnici e operai specializzati tedeschi e circa 12.000 lavoratori, persone rastrellate ma anche prigionieri di guerra e deportati politici provenienti da ben 9 paesi, obbligati forzatamente a essere usati come manodopera per le industrie del Reich. Lo scavo nelle miniere del Walpersberg iniziò l’11 aprile ‘44 e tra i primi lavoratori coatti a Kahla 187 italiani, costretti a firmare un contratto di lavoro in bianco come “volontari per la Germania”. Rifiutare significava essere fucilati. Così firmavano. Nell’ottobre del '44 iniziò la produzione degli aerei. Il primo Me 262 decollò il 21 febbraio ‘45 e malgrado le ottimistiche previsioni furono tra i 26 e i 40 gli aerei prodotti fino al marzo dello stesso anno quando, avvicinandosi ormai le truppe americane, le SS progettano di eliminare i prigionieri. L’idea di avvelenarli tutti con il cianuro mescolato al cibo o di radunarli nelle gallerie e far saltare le entrate con l’esplosivo non si realizzò unicamente per un calcolo di opportunità: il capo del lager temeva di dover rispondere del massacro a un tribunale degli alleati. Non fu comunque risparmiata ai deportati una tragica “marcia della morte” verso l’interno del paese, una marcia forzata che decimò le fila dei prigionieri. Le truppe americane, che raggiunsero Kahla il 12 aprile del ‘45, dopo aver soccorso i deportati rimasti nel campo, si impadronirono della documentazione dei lavori e della tecnologia dei Me 262, che né loro né i sovietici possedevano. Portarono via 5 aerei e altro materiale così che, quando arrivarono i sovietici nel campo non c’era nulla di tecnicamente utile. Lo spianamento della collina, la costruzione delle gallerie e delle baracche, la fame, il freddo, le malattie e le percosse determinarono a Kahla una mortalità altissima, si presume dai 5 ai 6 mila morti dal momento che la vita dei deportati non superava i 2-3 mesi. I dati ad oggi non sono però né certi né definitivi. I sopravvissuti affermano che quando un deportato moriva nella baracca le guardie del lager lo facevano sparire senza lasciarne traccia. I documenti ufficiali dichiarano un totale di soli 900 deceduti a Kahla e di questi ben 441 sono italiani.Una cifra terrificante se pensiamo che tutto è accaduto in meno di un anno di vita del lager, un vero e proprio campo di concentramento camuffato da campo di lavoro. (Valeria Casarotti - Teresa Garofalo) Bruno Ghittoni, nome di battaglia Scesa Durante la Resistenza, Bruno e Mariuccia, sua moglie, diffondevano la stampa antifascista nelle fabbriche, raccoglievano finanziamenti per il soccorso rosso, parteciparono all’organizzazione degli scioperi del ‘44. ent’anni fa nasceva Bruno C Ghittoni. E ci lasciava, ancora giovane, nel 1977. Anche la sua vedova, Maria Morosini, ci ha da poco salutato alla bella età di 98 anni. Ed è stato proprio nel riordinare le carte dopo la sua morte che sono stati trovati documenti, scritti, lettere, racconti, poesie di suo marito Bruno. Che lei aveva conservato per decenni in fondo a un cassetto. Una coppia come tante, Bruno e Mariuccia, che si riconoscevano nel famoso film con un giovane De Sica “Gli uomini che mascalzoni”, i cui protagonisti si chiamavano allo stesso modo, Bruno e Mariù (“Parlami d’amore, Mariù…”); lei, d’altra parte, era proprio una bella ragazza, sul tipo di Lucia Bosè, che non a caso era una sua lontana cugina. Però Bruno era di idee comuniste e si era messo nei guai nel ‘41, quando era stato arrestato per propaganda sovversiva e condannato a 5 anni dal tribunale speciale fascista, insieme al suo gruppo che gravitava attorno al Circolo Filologico. Una condanna pesante se comparata alla “colpa”: aver distribuito volantini con le parole del “Manifesto” di Marx e Engels. Una pena che sconterà solo in parte, perché i prigionieri politici saranno tutti liberati dopo l’8 settembre del ‘43. Ma l’uomo che uscì dal portone del carcere era ben diverso da quello che c’era entrato un anno e mezzo prima. Non era più il ragazzo appassionato, ma ingenuo e impreparato. Era diventato un quadro formato e perfettamente istruito dalle lunghe conversazioni con gli altri prigionieri politici che, loro sì, erano dei mili- tanti di grande esperienza, dei veri rivoluzionari professionisti. I fascisti, cercando di reprimere le sue pulsioni libertarie, ne avevano invece fatto un nemico molto più pericoloso e determinato. Appena uscito di prigione si capì subito che né la guerra, né il fascismo erano davvero finiti. Bruno e sua moglie si diedero alla clandestinità. Lasciarono il loro appartamento e vissero fino alla Liberazione in case abbandonate o perché pericolanti per via dei bombardamenti o perché i loro occupanti erano sfollati in provincia, si procurarono documenti falsi con l’aiuto del Partito Comunista, della cui direzione entrò a far parte, un lavoro di copertura, un nome di battaglia (Scesa. Quindi la moglie venne subito identificata come Scesina…) e cominciarono a dare il loro contributo alla Resistenza milanese. Si trattava di diffondere la stampa antifascista nelle fabbriche, di raccogliere i finanziamenti per il soccorso rosso, di organizzare azioni di resistenza al regime (importante fu il suo lavoro nell’organizzazione degli scioperi del ’44, soprattutto nel settore trasporti) e di mettere in piedi una rete logistica (case sicure, denaro, cibo, protezione) a Milano, di supporto ai partigiani combattenti o agli esiliati che segretamente facevano ritorno in patria. Una rete che funzionò perfettamente e che non venne mai scoperta.Alla fine, anche se per un breve periodo, ricoprì la carica di comandante del secondo settore delle Brigate Garibaldi a Milano. Un’attività che gli valse il riconoscimento dello Stato: la croce di ferro al valor militare. Dopo la Liberazione il Partito lo destinò all’Unità, il giornale che finalmente usciva dalla clandestinità e nel quale operò per più di vent’anni fino alla carica di vice direttore amministrativo. (Luigi Luce) Nei rifugi antiaerei dei viali Sarca e Rodi sotto le bombe delle fortezze volanti a Bicocca è sempre stata il centro di un imponenL te apparato industriale che si estendeva da Viale Sarca sino a Sesto San Giovanni, raggruppando fabbriche che hanno fatto la storia di Milano e del nostro paese,la Pirelli,la Breda,l’Ercole Marelli.È stato naturale, perciò, che, durante il conflitto mondiale, gli Alleati abbiano effettuato, soprattutto dal ‘43 in poi, massicce incursioni aeree volte a distruggere il nostro potenziale industriale. È quindi interessante osservare che, sin dagli anni 30, molte abitazioni e fabbriche si dotassero, preventivamente, di rifugi antiaerei, volti a proteggere la popolazione ivi residente o presente al lavoro.Tra queste spicca,per ampiezza della struttura, il complesso residenziale di Viale Sarca, 163/ Viale Rodi, 84, edificato tra il 1935 e il 1937. I rifugi potevano accogliere tutta la popolazione del caseggiato ed erano aperti anche ai passanti, quando la sirena antiaerea annunciava di notte i bombardieri inglesi, di giorno gli aerei americani, tra cui l’enorme “fortezza volante” B17. E fu proprio in una giornata di sole che Silvana Poltronieri, allora bambina e tutt’ora residente in Viale Rodi 84, il cui papà era stato deportato a Mauthausen per la sua opposizione ai nazifascisti, vide per la prima volta dal balcone di casa risplendere alla luce solare, prima un piccolo aereo da ricognizione (il popolare “Pippo”) e poi la massa di carlinghe argentate dei colossali B17, diretti in quel caso non su Milano, ma probabilmente verso la Germania. La sirena per qualche misterioso motivo era stata ignorata da sua madre e ricorda Silvana che la mamma le ordinò, in quel caso, di rientrare immediatamente e di mettersi con lei, sotto il cosiddetto “muro maestro”, posto all’altezza della porta di ingresso della loro abitazione, e che non sarebbe, a dire di sua madre, crollato sotto le bombe. Le bombe in quell’occasione non caddero sulle fabbriche del quartiere, ma nella maggior parte dei casi non era così e la fuga nei rifugi era obbligata. Lino Silvani, oggi 80nne, anch’egli tutt’ora residente nella stessa casa, ha ricordi molto chiari delle sensazioni che si provavano quando la sirena ululava e a tutta velocità si correva nei rifugi. “Quando la porta del rifugio, in acciaio, si chiudeva, le persone si stringevano le une accanto alle altre e aspettavano il bombardamento. Il silenzio si imponeva su tutto e tutti, con la tremenda paura che, se la casa fosse stata colpita, si poteva rimanere intrappolati come topi senza vie di fuga. Anche i bambini sospendevano il respiro e non ricordo che scoppiassero in pianti o altro. Le bombe poi iniziavano a cadere e la terra tremava come nel peggiore terremoto. I rumori arrivavano dentro il rifugio solo leggermente attutiti, le luci tremavano o si spegnevano e si era davvero in balia degli eventi”, ricorda il signor Lino in un linguaggio,da me adattato per questo testo,che mischia dolcemente l’italiano e il suo amato dialetto milanese. “Terminato l’attacco, un enorme sospiro di sollievo collettivo si spargeva nel rifugio e il sorriso tornava a regnare, con la consapevolezza che anche in quell’occasione, nessuno era rimasto vittima del bombardamento”. La casa, pur collocata in un contesto di grande interesse bellico per l’aviazione alleata, non fu in effetti mai colpita e superò indenne le successive ondate di bombardamenti che colpirono il quartiere. I rifugi, ora trasformati in cantine e depositi, sono tutt’ora presenti, a ricordare, nell’anniversario della Liberazione, che la guerra, in cui un regime dissennato trascinò l’Italia, ebbe un impatto tremendo anche sulla popolazione civile e, in particolare, sui bambini. Come non ricordare, ad esempio, i bambini della scuola elementare di Gorla, periti nell’ottobre del ‘44 sotto un bombardamento alleato? (Claudio Dozio) Platinetti, un partigiano di quelli veri ippo Platinetti è nato P a Misey sur Marne (Francia) nel 1923. A tre anni il padre lo porta in Italia, a Case Nuove di Fontaneto d’Agogna, dove frequenta le elementari. A 10 anni si trasferisce a Montrigone (Borgosesia) e a dodici anni lavora insieme al padre Gaudenzio e a Domenica, cognata di Cino Moscatelli, uno dei capi più conosciuti e rispettati dell’antifascismo, alla Manifattura Italiana Tappeti. Nell’autunno ‘43-’44 il padre, antifascista, ospita insieme con Domenica, la signora Maria moglie di Cino, con le bambine. Racconta una vicina di casa, la signora Franceschina Franzini, che ai primi di novembre del 43 “il Pippo ci presentò gli ospiti come sfollati in modo molto convincente, noi del posto non abbiamo mai immaginato chi fossero veramente”. Nel ‘44, durante l’occupazione si unisce ai partigiani, distinguendosi per coraggio. Il 3 settembre rimane miracolosamente illeso nell’imboscata tesa dai fascisti non lontano da Santa Cristina, dove muore anche il fratello Mario. Poi Pippo si trasferisce nel basso novarese dove tra l’altro cattura con moglie e autista il Col. Celada, comandante della piazzaforte dei carristi di Milano. Memorabile è pure il 26 Aprile ‘45: alle porte di Novara, vicino al ponte sull’autostrada, una colonna corazzata tedesca esce da Novara e si imbatte in due garibaldini - uno dei due è Pippo - che con gesto temerario intimano alla colonna di tornare indietro:“Di qui non si passa”. Con gesti eloquenti fanno credere all’ufficiale tedesco che sono circondati, di conseguenza l’ufficiale ordina il dietro-front. Il nostro Pippo, con la Resistenza nel sangue, coraggioso e simpatico, non ha mai chiesto nulla a nessuno. Iscritto al Pci dalla prim’ora, sfuggì alla deportazione quando sul treno alla stazione di Bologna, lui minuto e giovanile, fu scambiato per ragazzino e non arrestato. Si fece poi a piedi fino alla Valsesia mangiando solo fagioli con conseguenze immaginabili. (Alberto Tognola) Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 9 VERDE PUBBLICO CORSIVO IN PUNTA DI BIC a cura di Andrea Bina • I parcheggi della Comasina • Giuseppe Manni, ecco il nuovo presidente del Parco Nord on passa giorno che su internet non si legga di proteN ste per l’assenza di parcheggi in Comasina, rione che, dopo l’apertura delle nuove fermate della linea 3 metropo- “Vogliamo trasformare l’evento straordinario dell’arrivo del Papa in una festa che coinvolga tutti noi. In ogni caso i nostri normali programmi andranno avanti, con il festival della Biodiversità in testa.” uesta è un’intervista esclusiva a GiusepQ pe Manni, neo presidente del Parco Nord, che ci spiega tutto sui progetti futuri e sui preparativi per l’arrivo del Papa (vedi a pag. 4). Come si è giunti alla sua elezione? Alla mia elezione si è giunti su proposta dei sindaci del Nord Milano, Gasparini, Oldrini, Zinni, Cornelli e Ghisellini, e condivisa dal presidente della Provincia Podestà e dal sindaco di Milano Pisapia: credo che si sia trovato un punto di equilibrio sul mio nome in virtù della mia storia e di quello che ho fatto sul territorio Sono il segretario del circolo Pd ”A. Vassallo” di Bresso, faccio politica da molti anni, presiedo riunioni, monto gazebo, faccio volantinaggio, attacco manifesti, il tutto occupando tempo mio. Questa è stata la scuola che mi ha portato a diventare sindaco della mia città (Bresso, ndr) per due legislature e di amministrarla credo bene. Buona parte delle attenzioni di sindaco sono state dedicate al Parco Nord. Ho fatto molte cose per far diventare Bresso la Città del Parco Nord: dalla riqualificazione del Seveso alle aree comunali passate in consegna al Parco, dai progetti di viabilità sostenibile sulla via Clerici e su viale Gramsci - cantiere ora finalmente aperto - alla riqualificazione dell’ingresso di via Don Vercesi, dalle piste ciclabili per l’integrazione Bresso-Parco, alla scelta della metrotramvia come mezzo di trasporto ecologico. Ma soprattutto voglio citare la situazione più “spinosa”: la definizione del Protocollo d’intesa che risolve positivamente il rapporto Parco-Aeroporto. Quando assumi una carica di pubblico amministratore sono più oneri che onori: è con questo spirito che ho accettato l’incarico. Era già nel precedente consiglio di amministrazione e quindi non è un neofita del Parco. Ci elenca luci e ombre di questo nostro grande polmone verde? Il Parco Nord è una straordinaria realtà conquistata in 40 anni dai cittadini, dagli amministratori dei Comuni che lo circondano, dagli architetti, progettisti, tecnici e operai che hanno fatto di un’area degradata un grande spazio verde attrezzato. A 30 anni dai primi rimboschimenti, si sta completando la fase di co- ONA NOVE 10 struzione del parco e siamo entrati nella fase più difficile e complessa della gestione e della tutela.A questo collego le “ombre”, o meglio, le maggiori difficoltà: far percepire a tutti che il Parco è un patrimonio consolidato da tutelare e valorizzare, e non uno spazio “neutro” dove realizzare altre opere e infrastrutture. Quando c’è un cambio al vertice, chi subentra decide se dare una discontinuità rispetto al passato o proseguire il lavoro intrapreso da altri. Cosa farà lei? Entrambe le cose: continuità, perché le istituzioni che sostengono il Parco non sono cambiate, come non è cambiato il progetto che deve essere completato; discontinuità perché il nuovo Consiglio di gestione opererà secondo la propria sensibilità e il proprio stile. Ho inoltre un ottimo Consiglio di Gestione: il vice presidente, Vincenzo Guastafierro, è consigliere provinciale con ottime competenze professionali; Rita Zuccolin, espressione dell’ambientalismo lombardo, ha una lunga esperienza di collaborazione con il Consiglio Regionale; Stefano Tagliabue è un agronomo indicato dalla Regione e consigliere del Parco del Grugnotorto; Pierlugi Angiuoni, storica figura di militante politico della Zona 9, ha ricoperto negli anni importanti incarichi istituzionali. Il Patto di Stabilità ha procurato tagli dolorosi agli Enti locali, da cui dipendono le risorse del Parco Nord... Gli ultimi governi hanno scelto di far pagare i costi della crisi ai Comuni quando forse potevano andare a toccare i patrimoni. I tagli dei trasferimenti agli Enti locali possono avere ripercussioni gravissime sul Parco, come le stanno avendo sui cittadini. Stiamo affrontando il bilancio di previsione 2012 e per la prima volta ci saranno problemi per farlo quadrare. Quali saranno i suoi primi atti amministrativi e politici? Il primo atto politico è stato l’incontro con il personale e il Consiglio di gestione per esprimere il riconoscimento del lavoro e delle competenze dei dipendenti e delle Guardie Ecologiche Volontarie. Il primo atto amministrativo è stata la conferma, sentito il Consiglio di Gestione, del Direttore Riccardo Gini. La professionalità sua e della sua équipe è la condizione necessaria per proseguire con serenità e nuovo slancio il lavoro. Ci attendono inoltre il Piano Territoriale di Coordinamento, da aggiornare alle nuove normative regionali, e il Progetto di massima, lo strumento che “disegna” il parco come sarà nei prossimi decenni. A quali iniziative state lavorando per la stagione di massimo afflusso al parco? Ovviamente ci stiamo preparando all’arrivo del Pontefice a giugno.Questo evento straordinario inevitabilmente orienta la programmazione “ordinaria”. Da questo punto di vista, confermiamo che l’evento per noi più importante, cioè il Festival della Biodiversità, sarà mantenuto anche per quest’anno a settembre. Ma il parco è vivo durante tutti i week end primaverili: con le attività per le famiglie al Microlab e all’Aula Verde, con le visite guidate ai Bunker e all’Area Didattica Natura, con la bicicletta o a dorso di asino, con iniziative realizzate insieme alle associazioni sportive e culturali del territorio e con una mostra fotografica all’aperto davvero particolare che realizzeremo a maggio con il Museo della Fotografia di Cinisello Balsamo. D’estate, è ormai consolidata la tradizione di ospitare numerosi bambini e ragazzi, terminata la scuola, per attività di “vacanza in città”: a carattere sportivo o naturalistico, avventuroso o educativo, i nostri centri estivi nel verde sono ormai diventati un servizio di riferimento per le famiglie. Parco Nord e Papa. Come vi state preparando all’evento di fine maggio? Evitando interventi invasivi, collaborando con la Fondazione, la Prefettura, i Comuni, e preparandoci ad accogliere i pellegrini con tutti gli occhi aperti per la tutela del patrimonio naturale del Parco,contando sulla collaborazione non solo delle nostre Guardie Ecologiche ma di quelle di tutta la Regione Lombardia. Abbiamo ormai superato la fase del timore della devastazione e stiamo cogliendo la grande opportunità che questo evento ci offre: quello di vivere un tempo straordinario, fuori dall’ordinario, e di trasformare un evento mondiale in una festa che coinvolge tutti. litana, letteralmente scoppia di auto in sosta e parcheggio selvaggio: auto sui marciapiedi, sulle strisce pedonali, sui passi carrai; auto in doppia fila, per traverso, per sbieco. Se solo ci riuscissero le metterebbero una sopra l’altra. E allora mi ha preso un prurito di tornare a sentire le parole del governatore Formigoni all’inaugurazione in pompa magna, quella organizzata in fretta e furia per fungere da spottone elettorale alla socia Letizia Moratti, quelle che finirono in un tripudio di fischi da parte della gente, che appunto lamentava la mancanza di un parcheggio. E siccome sono uno che quando gli comincia a girare in testa una idea non trova pace, sono andato a ritrovare l’intervista (http://www.youtube.com/watch?v=ok64mUimvik). “Ma non c’è un problema parcheggi?” domanda l’intrepido giornalista. “Questo è un interscambio fevvo su fevvo - risponde seccato il Celeste - quindi qui la gente arriva in treno! Non abbiamo voluto portare nuove macchine!” Ecco, chiedetelo oggi agli abitanti della Comasina, e anche di Affori, se non sono state portate nuove macchine. Chiedete loro se i parcheggi di corrispondenza sono inutili. Ma la gente ha la memoria corta. Probabilmente, a chiederlo in giro, adesso ti direbbero che la colpa per la mancanza dei parcheggi è di Pisapia. • Solidarietà al Trota • I l Trota, alias Renzo Bossi, si è dimesso da consigliere regionale. Vorrei esprimergli la mia solidarietà, totale e incondizionata. Calma, non c’entra il Chiaretto con cui ho annaffiato il pranzo pasquale. Dichiaro di essere in possesso delle mie facoltà mentali, integre per quanto l’età me lo consente. Solo non mi piace quando tutte le colpe vengono scaricare su una sola persona. Vogliamo parlare di Formigoni che commenta su Twitter con sollievo la decisione del buon Renzo? Lui, proprio lui, che in Consiglio Regionale ha portato l’igienista dentale implicata nel caso Ruby? Lui che ha una giunta provvisoriamente trasferita dietro le sbarre? Vogliamo parlare di Maroni, inconsapevole pulzella, che occupava fino a pochi mesi fa il ruolo di ministro dell’Interno? È veramente credibile che non sapesse niente del marcio che si annidava non in Danimarca, ma nella vicina via Bellerio? E Bossi, il grande capo, con la sua signora, sono stati legati a una sedia, imbavagliati e bendati mentre degli sconosciuti criminali seriali gli ristrutturavano casa a loro insaputa? E tutto il resto del partito, non aveva nessun dubbio su Rosy Mauro e il suo presunto amante, che cantava a squarciagola “Kooly noody” a Radio Padania? “Va pensiero, sull’ali d’orate” recita un adesivo che si vendeva a una festa della Lega Nord. Così va il mondo, Renzo, non prendertela: ieri erano Trote, oggi sono Orate, ma i pesci boccaloni restiamo sempre noi. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. SENZA TITOLO ...né giustificazione. (Pamela Napoletano) ONA NOVE VITA E CULTURA Visti e non visti Pamela Napoletano www.pamelanapoletano.com GLI APPUNTAMENTI DEL MESE FILMS IN ONA a cura di Grazia Morelli a cura di Silvia Cravero Chi intenda far pubblicare proprie iniziative in questa rubrica dovrà farne pervenire notizia entro il 20 del mese precedente l’uscita del giornale. Visti nelle sale di Skyline, Multisala Bicocca e cinema Rondinella G GIOVEDÌ 19 APRILE G MARTEDÌ 24 APRILE Museo Interattivo del Cinema (Mic) V.le Testi 121 Art Action Via Dante 15/A Bresso Alle 15, Il cavallo di Leonardo - Miff Awards 2012, festival dei registi indipendenti. Teatro degli Arcimboldi Via Innovazione 1 La Scighera Via Candiani 131 Casa di Alex Via Moncalieri 5 Biblioteca Affori Viale Affori 21 Alle 21.30, proiezione di Dalle mani, di Titta Cosetta Raccagni. Alle 21, Serata danzante.Tutti i giovedì. Sala Fontana Via Boltraffio 21 Alle 21, Il corsaro nero, da Emilio Salgari, adattamento di G. Mingucci, con R. Boscolo, S. Braschi, G. Mingucci, A. Quattro, regia di R. Boscolo. Fino al 24/4. Alle 21, Musica leggera, con Marco Mengoni. Teatro degli Arcimboldi Via Innovazione 1 Teatro della Cooperativa Via Hermada 8 Mostra 12 Capolavori del ‘400 e del ‘500, dall’Accademia Carrara di Bergamo. Orario: 18.30-20. Chiuso domenica e festivi. Fino al 24/4. G VENERDÌ 20 APRILE Centro culturale della Cooperativa Via Hemada 14 Alle 18, inaugurazione della mostra Una matita contro il fascismo e la guerra, di Giuseppe Scalarini, vignettista dell’Avanti! negli anni 1911-1926. Alle 21, presentazione della mostra con Giovanni Galli. G SABATO 21 APRILE La Scighera Via Candiani 131 Casa di Alex Via Moncalieri 5 Alle 22, Concerto, con Nido Workshop. Alle 22, Concerto Rock, con Le Maschere di Clara. G DOMENICA 22 APRILE La Scighera Via Candiani 131 Museo Interattivo del Cinema (Mic) V.le Testi 121 Alle 11, Gite ed Escursioni, Corso Buenos Aires…oltre lo shopping.Alle 15.30, Le domeniche della Scigherina, Facciamo l’Orto! (primo incontro). Alle 15, La Pantera Rosa, episodi della famosa serie animata ideata negli anni Sessanta, colonna sonora di Henry Mancini. G LUNEDÌ 23 APRILE Casa di Alex Via Moncalieri 5 Alle 21, Musical, Nôtre Dame de Paris 10th Anniversary. Fino al 29/4. G MERCOLEDÌ 25 APRILE Casa di Alex Via Moncalieri 5 Dalle 18 alle 20, Percussioni, con Luca Malaspina. Centro culturale della Cooperativa Via Hemada 14 Alle, 21, in collaborazione con la sezione “Martiri niguardesi” dell’Anpi, Cartoline resistenti, le foto delle barricate niguardesi nell’aprile ‘45, narrazione di Angelo Longhi e Antonio Masi, testimonianze di Elio Croci e Peppino Colzani. Dalle 15.30 alle 18.30, Un film con thè, a cura dell’Associazione Culturale Teatrino al Rovescio, film La storia di Agnes Browne. Alle 21, Produzione Canora associazione culturale, Non sparate sulla mamma, di Carlo Terron, con S. Pepe e R. Petrozzi, regia di M. Rampoldi. Fino al 22/4. Alle 18.30, Lezioni di Ballo. Alle 21, Danze popolari, con Cristina Duci. Tutti i lunedì. La strage di Cesare G GIOVEDÌ 26 APRILE Alle 21, La violenza sessuale alle donne. La pedofilia, con approfondimento su quella del clero, con don Piero Barberi. Auditorium Ca’ Granda V. Ca’ Granda 19 G VENERDÌ 27 APRILE La Scighera Via Candiani 131 Alle 22, Teatro, Saltimbanchi Off Laboratorio. Casa di Alex Via Moncalieri 5 Alle 22, Concerto blues, con Veronica Sbergia e Max De Bernardi;presentazione del loro ultimo cd Old Stories for Modern Times. G SABATO 28 APRILE Casa di Alex Via Moncalieri 5 Alle 22, Concerto blues, con Elena & Blues Project. La Scighera Via Candiani 131 Alle 18, CantoAntico presenta: La tammurriata nei cortili - La voce giovane di una antica. G LUNEDÌ 30 APRILE Biblioteca Affori Viale Affori 21 mediocre discreto bello imperdibile Alle 21, Rassegna di poesia Future tradizioni, Paola Turroni legge Amelia Rosselli. Il Gis ONA NOVE informa G DOMENICA 6 MAGGIO Teatro degli Arcimboldi Via Innovazione 1 • Quasi amici ( ) Regia: Olivier Nakache, Eric Toledano. Cast: Francois Cluzet, Omar Sy, Anne Le Ny. Genere: Commedia. Nazione e Anno: Francia, 2011. Philippe, aristocratico francese, resta disabile in seguito a un incidente di parapendio. Decide di assumere qualcuno che lo aiuti a svolgere qualche lavoro domestico, e così entra nella sua vita Driss, un ragazzo di colore appena uscito di prigione. • Romanzo di una strage ( ) Regia: Marco Tullio Giordana. Cast:Valerio Mastandrea, Pierfrancesco Favino, Laura Chiatti. Genere: Drammatico. Nazione e Anno: Italia, 2012. Il film racconta tre tragiche vicende dell’Italia di fine anni ‘60 ed inizio anni ‘70. Un Paese mai realmente ripulito dal fascismo, in preda ai deliri degli schieramenti politici extraparlamentari, incapace di rivelare il vero. Marco Tullio Giordana ricostruisce la strage di Piazza Fontana. • In Time ( ) Regia: Andrew Niccol. Cast: Justin Timberlake, Amanda Seyfried, Olivia Wilde. Genere: Fantascienza. Nazione e Anno: Stati Uniti, 2011. La scienza è riuscita ad isolare ed estinguere il gene che causa l’invecchiamento. Ci si trova così a dover fronteggiare un problema di sovrappopolazione. In questo mondo, la valuta non è più il denaro, bensì il tempo. I ricchi possono vivere per sempre mentre gli altri cercano a fatica di ottenere l’immortalità. • Magnifica presenza ( ) Regia: Ferzan Ozpetek. Cast: Elio Germano, Paola Minaccioni, Beppe Fiorello. Genere: Commedia drammatica. Nazione e Anno: Italia, 2012. Pietro si è trasferito a Roma dalla Sicilia per fare l’attore. Passando da un provino all’altro, si guadagna da vivere sfornando cornetti. Condivide l’appartamento con la cugina, con la quale ha un rapporto conflittuale. • Cesare deve morire ( ) Regia: fratelli Taviani. Cast: Cosimo Regai (Cassio), Salvatore Striano (Bruto), Giovanni Arcur (Cesare), Antonio Frasca (Marcantonio), J. Dario Bonetti (Decio), Vincenzo Gallo (Lucio). Genere: Drammatico. Nazione e Anno: Italia, 2012. Il carcere di Rebibbia prevede un programma di riabilitazione attraverso il teatro e i detenuti sostengono un provino per prendere parte alla rappresentazione, che verrà proposta in modo nuovo e originale, recitata in dialetto. Il teatro è una forma di analisi, di espressione, una formula che restituisce respiro. I detenuti provano le battute nell’ora d'aria, fra i quattro muri delle celle, ritrovando la loro dimensione umana all'interno della finzione ed evadendo dalla loro quotidianità di “guardatori di soffitto” come si autodefiniscono. Il confine con la realtà è molto sottile, perché i temi del “Giulio Cesare” sono attuali: potere, violenza, onore. Musica leggera, Tangerine Dream, The electric mandarine tour 2012. Maria Piera Bremmi - Piera Galbiati - Renato Vercesi G LUNEDÌ 7 MAGGIO ella prima quindicina di aprile è andato in scena alla Scala N il balletto “L’altra metà del cielo” su musiche di Vasco Rossi. Le canzoni che forniscono la base musicale del balletto sono 13 Circolo I. Calvino Via Zanoli 15 successi di Vasco reinterpretati per l’occasione. Dal 24 al 29 aprile torna in scena al Teatro degli Arcimboldi la rappresentazioni di “Nôtre-Dame de Paris”, il musical di Cocciante. Alle 21, Milanesi, popol mio, letture teatrali tratte da Carlo Porta, Emilio De Marchi, Delio Testa, interpretate da Ernesto Rossi, Teatro della Cooperativa. Info: Centro Culturale della Cooperativa 02/66114499, www.niguarda.eu-sezione Gis “Zona Nove”. Per contattarci: 3283535160 C. C. della Cooperativa 02/66114499 - E-Mail: [email protected]. Abbigliamento Grandi Taglie dal 51 al 81 ed extralunghe dal 48 al 64 • a by Aldo Moda nn o D dal 1960 mo o •U Via Luigi Ornato 19 - Niguarda - 20162 Milano Tel. 02.6424757 - Fax 02.6424761 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 11 I NOSTRI LUTTI Maria Volpari. È morta una donna formidabile Maria ha fatto la sua ultima “assemblea” il 30 marzo. Sono intervenuti tra gli altri, portando il loro ultimo saluto, gli onorevoli Marilena Adamo, Barbara Pollastrini e Antonio Pizzinato; Franco Mirabelli, consigliere regionale; Andrea Bina, Antonella Loconsolo, Roberto Medolago, consiglieri di Zona; Mariangela Rustico, responsabile del Pd di zona 9; Giovanni Poletti, presidente della Cooperativa Abitare; Luigi Introini e Francesco Tripodi, rispettivamente vice-presidente e presidente della Cooperativa di Abitanti Pratocentenaro e Sassetti; Dante Reggi, pre il bandolo del rapporto solidale con gli uomini. Uomini come Ali, con cui fra l’altro ha personalmente risolto, in modo naturale e in tempi molto più refrattari di oggi, anche il problema attualissimo della famiglia interetnica. Negli ultimi anni Maria si è infine dedicata all’organizzazione civile e politica del volontariato per gli anziani. Attraverso “Zona Nove”, di cui è stata uno dei più attivi e lucidi soci fondatori, ha creato il Gruppo Femminile “Progetto Anziani”: un organismo con il compito - come diceva lei - di “agire per dotare la nostra zona di servizi capaci di risolvere i tanti differenti bisogni delle persone anziane”. E per perseguire tali obiettivi ha promosso l’Associazione Urban, cui oltre al “Progetto Anziani” partecipavano 12 associazioni laiche e cattoliche pre- senti nella zona, tra cui Arci, Auser, Acli, Caritas, Consultorio familiare, Decanato, Coop Pandora, Unione Samaritana. Urban, sotto la salda direzione di Maria, ha contribuito fortemente alla realizzazione del Centro socio-ricreativo-culturale di via Grivola, del Centro multiservizi di via Giolli, del Centro diurno Alzheimer di via Comune Antico. Maria, sempre come Urban, nell’Anno Internazionale dell’Anziano, - lei che per divertirsi aveva solo bisogno di una sedia, di un giornale e di una sigaretta - ha coordinato la realizzazione perfino di un Festival della Terza Età di un intero mese, con musica, teatro, ballo, animazione, conferenze e concorsi. Fino all’ultimo Maria ha letto, ha scritto, ha battagliato, ha amato il suo nipotino, sua figlia, suo marito. E tutti noi, i suoi amici, con cui non hai mai smesso di discutere le sue belle idee. Maria ha dato tutto per noi. E noi che possiamo ancora fare per lei? Da parte di “Zona Nove”, per ricordarne la memoria, dedicheremo a lei lo “Zonino Rosa” che, a fianco delle Zonino d’Oro, riconosca il merito alle donne della nostra zona che raccoglieranno e porteranno avanti il suo esempio al servizio della comunità. (Luigi) bertà per le donne non vale?” Maria... che vede uccidere a fucilate un sin- dacalista, Maria che ha paura ma resta lì. Maria che il padre le aveva detto: “Se esci da questa porta non entri più”, lei ritorna dopo mesi e mesi, rimette i vestiti nel cassettone, si lava le mani, si siede a tavola e fa finta di essere uscita la mattina stessa. Maria che il Pci la manda in Russia, conosce Alì, un uomo bellissimo, intelligente e sensibile, e in Bicocca nessuna famiglia era uguale alla loro, ma loro non ci facevano caso. Maria che ride con Alì mentre racconta che, in attesa di una visita, una signora le dice: “Un po' vecchiotto il suo badante!” e lui risponde “Vecchiotto e fedele, sono quarant’anni che bado a lei”. Maria che voleva per le donne e per gli anziani rispetto vero, e diritti. Che non aveva paura di litigare, che ha scritto sul nostro giornale quasi fino all'ultimo giorno. Ciao Maria, un pezzo di storia della nostra zona, una donna (Antonella) aria Carla Volpari è stata una donna. M Una donna appassionata, disinteressata e intelligente. All’inizio della sua lunga vita al servizio degli altri è stata una giovanissima e coraggiosa sindacalista in Puglia al fianco dei braccianti di Di Vittorio, contro i latifondisti e la ‘ndrangheta. Là, allora, la difesa del lavoro poteva comportare il rischio della vita. Maria è stata poi un’operosa dirigente politica, piena di idee e di voglia di fare, secondo obiettivi sempre ambiziosi ma mai velleitari o egoistici: la pace, l’antifascismo, la democrazia, la giustizia e il progresso sociale,l’emancipazione degli ultimi dalla miseria e dalla discriminazione.Anche nei confronti della sua parte politica - dal Pci al Pd - è sempre stata salda nei principi e al contempo costruttivamente critica nella loro applicazione. Maria è stata inoltre una grande organizzatrice popolare. Basti ricordare le tante battaglie combattute per dotare la nostra zona di scuole pubbliche moderne ed efficienti, a partire dagli asili nidi e dalle scuole materne. Maria è stata in particolare una femminista instancabile nella difesa dell’identità e dei diritti delle donne, capace però di cercare sem- Maria che... morta Maria, lei che sembrava non poÈ ter essere sconfitta da nulla. Maria che aveva un padre antifascista, e il giorno che lei era tornata a casa con la divisa da Piccola Italiana glie l'aveva fatta a piccoli quadratini e poi aveva detto alla madre di farci le pattine. Maria comunista che girava Milano con la borsa piena di cose che avrebbero potuto spedirla in Germania in un attimo. Maria che dice al padre: “La Cgil mi manda in meridione, per il contratto delle raccoglitrici di olive” e il padre le risponde: “Le donne devono stare a casa”. E lei, con la valigia in mano: “Mi hai fatto vivere l'inferno sotto il fascismo per il tuo ideale di libertà. Ci mancava il pane, ti portavano a San Vittore sfondando la porta di notte. E adesso mi dici che la li- ONA NOVE 12 dell’Anpi niguardese;Valeria Malvicini, presidente della Coop. Pandora; Pierluigi Angiuoni,del direttivo del Consorzio Parco Nord;e le tante amiche e amici dell’Auser, del Centro anziani Grivola, dell’Associazione Senza Limiti, con i quali Maria ha condiviso tante battaglie. Matteo Limongelli ci ha lasciati l pittore e scultore Matteo Limongelli, vissuto tantissimi Ia Canosa anni nella nostra zona, è deceduto il 3 febbraio 2012. Nato di Puglia il 19 marzo 1921, è stato un artista senza tempo come si vede anche nel bozzetto dell’Arca di Noè, un suo progetto scultoreo che qui pubblichiamo. I suoi ideali di libertà di pensiero - paesaggi della memoria incastrati nella roccia - sono espressi in sintesi su marmo, pietra, tufo, argilla, rame, legno, ceramica. Ha scritto la moglie Maria Selleri: “Il credo nell’arte e nella creatività da te espresso vivrà in etreno. Grazie, amore mio”. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. Pagina web: www.niguarda.eu Per la vostra pubblicità su questo giornale per le zone Affori, Bovisa, Bruzzano, Comasina e Dergano telefonate a Patrizia APRILE 2012 Anno 5 - n. 40 ONA NOVE GIORNALE DI NIGUARDA - CA’ GRANDA - BICOCCA - ISOLA Cell. 347.5447285 Redazione: via Val Maira 4 (Mi), tel./fax 02.39820110 - e-mail: [email protected] - Supplemento di “Zona Nove” Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 648 del febbraio 1997 - Editore: Associazione Amici di “Zona Nove”, via Val Maira 4, Milano - Stampa: Litosud s.r.l. via A. Moro, 2, Pessano con Bornago (Mi). Per la vostra pubblicità su questo giornale per la zona Isola telefonate a Mira Redaelli Cell. 338.1361194 Direttore: Luigi Allori. Redazione di “Zona Nove”: Giovanni Beduschi (vignettista), Andrea Bina, Roberto Braghiroli, Ortensia Bugliaro, Valeria Casarotti, Diego Attilio Cherri, Teresa Garofalo, Sergio Ghittoni, Antonella Loconsolo, Lorenzo Meyer, Grazia Morelli, Sandra Saita, Maria Volpari. Redazione del supplemento Isola: Sergio Ghittoni (responsabile), Primo Carpi, Gilda Ciaruffoli, Diana Comari, Roberto Lana, Penelope Dixon Giaouris, Angelo Longhi, Maria Antonia Vetti. Collaboratori: Silvia Benna Rolandi, Don Giuseppe Buraglio, Augusto Cominazzini, Ivan Crippa, Celestino De Brasi, Simona Fais, Luigi Ghezzi, Lorenzo Gomiero, Anna Maria Indino, Monica Landro, Angelo Longhi, Luigi Luce, Sergio Maestri, Valeria Malvicini, Giorgio Meliesi, Sabrina Orrico, Antonio Pizzinato, Laura Quattrini, Mira Redaelli, Mauro Raimondi, Margherita Rampoldi Meyer, Diana Roca, Caterina Sinisi, Gero Urso, Luigi Venturini, Renato Vercesi, Roberto Vettorello, Norman Zoia. Amministrazione: Lorenzo Gomiero. Impaginazione: Roberto Sala (tel. 3341791866). Ore decisive per il nuovo mercato di piazzale Lagosta ra che i lavori per la Metro 5 stanno finendo e O che già si capisce che tra poco via Volturno tornerà ad essere una via agibile e non una voragine,riprendono le polemiche sulla prossima ubicazione del mercato di piazzale Lagosta. Ricordiamo che lo storico mercato, terzo per dimensioni a Milano, che si estendeva non solo in piazzale Lagosta, ma anche nelle vicine vie, aveva dovuto sloggiare da via Volturno (dove si concentravano soprattutto i banchi della frutta e verdura) per via dei lavori della metropolitana ed era stato sistemato in piazzale Archinto e dintorni. Ma i commercianti non avevano gradito la nuova collocazione e denunciavano un sensibile calo delle vendite. Ora che i lavori si stanno concludendo, cominciano le pressioni per un ritorno in via Volturno, ma ormai ci sono le stazioni della M5: sarà compatibile il mercato con le stazioni? Sentiamo Giorgio Fiorelli, un cittadino molto attento alle vicissitudini del mercato, che ha collaborato con il CdZ in varie opportunità e anche al nostro giornale ha fatto pervenire foto e testimonianze: Premesso che il “mercato storico” di via Volturno è stato trasferito provvisoriamente nelle vie Pollaiuolo,Della Pergola,piazzale Archinto, ubicazioni risultate “non commerciali” e soprattutto inadatte ad ospitare un mercato, i residenti ed in particolar modo gli ambulanti desiderano che gli accordi presi a suo tempo con il Comune, con la Zona e con le associazioni degli ambulanti, negozianti e residenti, vengano rispettate, ovvero che il mercato torni in via Volturno. Le motivazioni sollevate da alcuni cittadini della via Volturno (pista ciclabile che percorre la via - come se cento metri di pista ciclabile potessero impedire lo svolgimento di un servizio pubblico! - oppure le uscite di sicurezza della M5), ci appaiono deboli ed inconsistenti, ma soprattutto gli stessi tecnici del Comune, recatisi in loco lo scorso autunno presente il presidente di commissione Quattrociocchi, per esporre il nuovo progetto definitivo Comunale del mercato,avevano giudicato tali motivazioni completamente infondate. È da un po’ di tempo, ormai, che in zona e nel quartiere si parla di viale Zara come situazione alternativa a via Volturno, dimenticando che, prima dell’attuale “sistemazione provvisoria”,il mercato era già stato posizionato sempre in viale Zara e gli ambulanti si erano decisamente lamentati di quella sistemazione, così come stanno facendo ora per l’attuale. Ci giungono voci che il mercato potrebbe anche essere trasferito in via Taramel-li: e chi più ne ha, più ne metta! Tutto aiuta a ritardare il più possibile il ritorno del merca- Via Pollaiuolo: il mercato oggi to nella sua “legittima sede!”. Ricordo che tramite una lettera del Direttore Centrale Dottoressa Maria Teresa Broggini Moretto e del Direttore di Settore Avvocato Giuseppe Pannuti, i residenti ricevettero rassicurazioni in tal senso: “per quanto riguarda il trasferimento del mercato settimanale nelle suddette vie (Pollaiuolo, Archinto, Della Pergola) si deve rammentare che esso ha carattere temporaneo,essendo legato alle opere di costruzione della metro 5, al termine delle quali i banchi torneranno in via Volturno”. Questo “balletto” di soluzioni alternative ci appare come un facile pretesto per aggirare quanto a suo tempo decretato dalle autorità e soprattutto la volontà degli stessi operatori del mercato, i quali lamentano ormai da quattro anni una grave perdita economica legata a tale posizionamento assolutamente non commerciale. Ora, sicuramente, il vento è mutato e ci auguriamo che il solito politico o ex-politico di turno, presente in via Volturno, non si opponga, in maniera assolutamente anti democratica e quindi in totale dispregio dei principi ispiratori di questa nuova amministrazione, a che il mercato ritorni nella sua sede originaria, storica e più razionale, anche dal punto di vista della viabilità. Ma pare che non sarà così, almeno a giudicare dalla relazione (poi trasformata in delibera e passata in Consiglio a larghissima maggioranza) della commissione del CdZ all’assessorato al Commercio, alla Direzione Centrale Commercio e alla Vigilanza Urbana,in cui si chiede di valutare il riposizionamento dei banchi sulle corsie centrali di viale Zara o nell’area di via Taramelli-Abbadesse. Quest’ultima area era stata presa in esame anni fa, come una possibile alter- Via Volturno: il mercato domani? nativa, ma era stata scartata per via della presenza in quella via degli uffici della Regione, che però ora non ci sono più. Abbiamo chiesto a Andrea Quattrociocchi, il presidente della commissione Commercio del CdZ di darci qualche spiegazione per queste novità. La verità è che i gli abitanti di via Volturno non se la sentono di ritrovarsi di nuovo l’incubo del mercato sotto casa, dopo tutto quello che hanno dovuto passare con i cantieri della metro. Poi la presenza delle stazioni M5 e della pista ciclabile rende la via non più così agibile come prima. Abbiamo chiesto all’amministrazione comunale di prendere in esame il primo isolato di viale Zara, nelle corsie centrali, garantendo comunque il passaggio in quelle laterali. Via Taramelli e Abbadesse è una seconda possibilità da valutare se la soluzione Zara dovesse presentare delle criticità. In ogni caso abbiamo richiesto con forza che qualsiasi area venga individuata, questa si debba attrezzare con colonnine per l’acqua e l’elettricità, come si fa in tutta Europa, e che si debba prevedere una raccolta differenziata (umido,legno e plastica-lattine) come si sta già sperimentando in via Fauché. Comunque ormai i tempi stringono: il Comune dovrà decidere entro l’estate e lo spostamento dovrà essere effettivo da questo autunno. Le vie Pollaiuolo e Della Pergola saranno liberate dal mercato, così come piazzale Archinto. Oltre a viale Zara (o Taramelli), il mercato rimarrà in via Garigliano e in piazza Minniti, ma sarà completamente razionalizzato: ci sarà più spazio per l’entrata e l’uscita dai portoni, sarà liberata l’area davanti alla chiesa del Sacro Volto e si troverà una nuova ubicazione per i banchi del pesce. Se viale Zara non sarà sufficiente a contenere tutti gli ambulanti, abbiamo suggerito di occupare una piccola area di piazzale Lagosta o di utilizzare le vie laterali, come la via Arese. Abbiamo chiesto un commento anche a due consiglieri dell’Isola che pur non essendo direttamente responsabili delle scelte del CdZ conoscono bene il problema per doverlo vivere in prima persona ogni martedì e sabato. Si tratta di Vanessa Senesi e Stefano Indovino, entrambi del Partito Democratico: Siamo estremamente soddisfatti da quanto deliberato dal Consiglio di Zona. Da tempo il Pd sostiene la necessità di spostare il mercato all’aperto di piazzale Lagosta dalle vie in cui attualmente si sviluppa, tanto da aver organizzato una raccolta firme per raggiungere questo obiettivo, visti i grandi disagi creati ai residenti, in un quartiere già colpito dal cantiere Garibaldi-Repubblica. Quello che potevamo fare in Zona 9 è stato fatto, ora attendiamo fiduciosi i rilevamenti dell’Assessorato, convinti che ci sia disponibilità da parte della Giunta Pisapia, nello specifico dell’Assessore al commercio D’Alfonso, a percorrere fino in fondo la strada che porterà il mercato a trasferirsi finalmente sull’asse Zara-Lagosta, rendendolo uno spazio attrezzato nel quale residenti, cittadini e clienti possano convivere senza più problemi e nel quale si possano immaginare eventi ed iniziative nel prossimo futuro. Vanessa Senesi, poi, rincara la dose: La soluzione di Zara l’hanno proposta i cittadini dell’Isola in modo autonomo,una volta saputo del progetto delle piste ciclabili approvato dal Comune proprio in via Volturno, e che per questo volevano difendere tale idea di maggiore vivibilità e al contempo non perdere la vicinanza del mercato. Zara si è presentata come la proposta più naturale anche perché la viabilità limitata con l’utilizzo dei controviali era già stata sperimentata con i cantieri degli ultimi anni. Zara diventerebbe così un luogo strutturato che faciliti la convivenza tra cittadini e mercato e porti un valore aggiunto diventando spazio utilizzabile anche per fiere e marcatini. Ricordo che questa raccolta firme è l’ultima di una serie che, in passato, i cittadini dell’isola hanno già fatto: l’ennesimo tentativo di far sentire la loro voce e poter decidere del loro destino. La cosa importante da sottolineare è poi che la soluzione proposta non è contro i mercati, ma al contrarioe a loro favore, con l’assegnazione di un luogo adeguato e trasformandoli così in un esempio di convivenza, sicurezza e rispetto delle regole. (Sergio Ghittoni) Progetto “Escoadisola”, i graffiti che fanno tendenza La sfida tra i writers di Nuova Acropoli - Ferrovie ed il sottopasso Garibaldi - via Pepe è al suo secondo round. E non è finita… a prima fase, dedicata al tema del viaggio, occupò il week end L del 12 e 13 novembre 2011 e vide i migliori writers italiani (e non solo) impegnati ad affrescare a colpi di acrilico il primo tratto del sottopasso ed il livello binari. Opere di alto livello artistico e ornamentale, la cui vincitrice, “Around the world”, è visionaria e gioiosa al tempo stesso. Le migliori le riportammo sul nostro numero di dicembre, e, unitamente al nostro articolo, hanno fatto il giro delle agenzie della stampa Web. Sabato 24 e domenica 25 marzo hanno visto impegnati i vincitori di una seconda fase del progetto Nuova Acropoli – Ferrovie. Un altro concorso per artisti di murales, ma rivolto ad un’altra fascia di età. Programmatico il suo titolo: “Piccoli Artisti della Vita”. Ne sono risultate 12 opere che hanno portato “bellezza e bontà” su di un lato del secondo tratto del sottopasso. Vincitrice Alessandra Cantoni, romana, classe 1984, con un’opera onirica e coinvolgente: “Città che dorme non piglia pesci”. Che coraggio! A Milano! Nella stazione dei pendolari per eccellenza! E non è finita. In data da destinarsi ci sarà una terza ondata di writers per conquistare anche l’altro lato del secondo tratto. Stavolta il bando aveva come titolo “Vi raccontiamo una storia…” ed era rivolto alle scuole. E si sa già chi l’ha vinto. Il Liceo Artistico Statale Boccioni con “Day Dreamers”. Un unico racconto corale di 55 metri! Con un senso ed una morale giurano i ragazzi. Intanto ferve un’altra ricerca di Nuova Acropoli. Quella di artisti giocolieri, suonatori, mimi, cantanti, per l’animazione del sottopasso nei momenti più importanti della sua giornata. I ragazzi si danno da fare, le Ferrovie pagano loro i materiali, il Comune apprezza ed i suoi assessori si mescolano ai curiosi che guardano gli artisti al lavoro. Murales e graffiti, già di casa all’Isola, hanno ricevuto un altro impulso stupefacente. Si moltiplicano, ad esempio, le saracinesche fiammeggianti all’acrilico. A quando una gara per la saracinesca più bella dell’Isola? (Primo Carpi - foto di Roberto Lana) Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 13 Vita e Cultura Il volto dell’Isola che verrà L’assessore Maran presenta il futuro del quartiere. M artedì 27 marzo, assemblea sul futuro del quartiere presso l’oratorio del Sacro Volto organizzata dal Comitato per Milano di Maciachini, Farini, Isola e Garibaldi, alla presenza dell’assessore Pierfrancesco Maran. Cinque le sezioni nelle quali si sono snodate le relazioni introduttive di Maran e raggruppate le domande: ciclabili e viabilità, parcheggi, arredo urbano e verde, mezzi pubblici, segnaletica. Carte alla mano, l’assessore e i suoi funzioari rassicurano che dopo la smobilitazione dei cantieri l’Isola resterà luogo di destinazione e non di transito e che il grosso del traffico graverà sull’asse Galvani Pola Gioia. Via Volturno non rappresenterà una via di traffico di attraversamento perché si comporrà di due segmenti a senso unico contrario che si incontreranno all’altezza di via Confalonieri. Una volta liberata dai cantieri, inoltre, via Volturno sarà dotata, da piazzale Lagosta a via Confalonieri, di due ampi marciapiedi con alberatura, di stallo di sosta a lato, di due corsie ciclabili a senso unico. Via Restelli sarà invece bidirezionale ma con calmierazione del traffico e con castellana centrale. La spianata del Podio sotto la torre Cesar Pelli sarà pedonale. C’è un solo accesso carrabile da via De Castillia (a U) per taxi e motivi di servizio. Rilievo particolare viene dato dall’assessore alle piste ciclabili su cui, nonostante i pochi fondi, il Comune sta investendo. Molte, però, le critiche dei presenti per il cavalcavia Bussa, la cui pista ciclabile lato città è ora troncata a fine discesa. L’assessore ribadisce che l’obiettivo del Comune è la connessione con l’area Farini-Valtellina. Molti inoltre gli argomenti cari ai residenti (reale utilizzo bici, dissuasori, criticità strutturale di via Confalonieri e accesso al quartiere da largo De Benedetti in testa). Si è parlato anche del rischio di collasso della viabilità per il traffico indotto dai nuovi residenti, della riorganizzazione dei mezzi pubblici di superficie, la miglior vivibilità del quartiere (verde e panchine), i rumori in curva dei jumbo bus, l’arredo urbano nel contesto del Distretto Commerciale Isola-Farini e poi dimenticato e, dulcis in fondo, la nuova sede del mercato bisettimanale! Risposte e promesse vengono date a tutti i punti di competenza dell’assessore. Nell’ordine, gli studi viabilistici degli uffici del Comune assicurano, al momento, la sostenibilità della viabilità di tutta la zona Isola e dintorni. Viene assicurato un ampio piano di discussione sulle nuove configurazioni di mezzi pubblici su gomma e su rotaia dopo l’apertura della nuova linea lilla del metrò. Alle difficoltà di parcheggio si risponderà con accorgimenti generalizzati (incremento punti car sharing e bike sharing) e con programmi di intervento puntuali. Come l’intenzione di proporre ai residenti del quartiere 149 posti auto a prezzi calmierati per venderli ai residenti. Mercato: in attesa dei pareri degli uffici centrali si prende atto della proposta del Consiglio di Zona di spostarlo nelle corsie centrali del tratto finale di viale Zara. Panchine, ci si lavorerà. Importante per tutto e su tutto la continuazione del dialogo con i cittadini del quartiere. E la mediazione sempre più regolare e condivisa del Consiglio di Zona che, nelle conclusioni di Maran, deve diventare sempre più il tavolo di regia del nuovo volto dell’Isola. (Primo Carpi) ONA NOVE 14 Le celebrazioni del 25 aprile Nonno Luciano e il ciliegio che non vuole essere visto ’Isola vanta uno dei monumenti più belli della città per i suoi ercoledi 21 marzo, primo giorno di primavera, nel parco di Villa L caduti ed il suo prete di allora, don Eugenio Bussa, è ricorM Hanau, sede del CdZ 9 in via Guerzoni 38, alla presenza di dato nel Giardino dei Giusti di Gerusalemme. La sezione Anpi Daniela Benelli e del presidente Beatrice Uguccioni e di altri consiglie“Almo Colombo” dell’Isola ha così organizzato la celebrazione della giornata: h. 9,30, Ritrovo in piazzale Segrino ang. via Borsieri per la posa delle corone alla memoria dei Caduti partigiani del rione Isola - h. 12, Posa corona a don Eugenio Bussa presso la chiesa del Sacro Volto in via Sebenico 31 h. 12,30, “Aperitivo partigiano” aperto alla partecipazione dei cittadini presso la Sala 1° Maggio in via Sebenico 21 - h. 14, Ritrovo a Zara (edicola) per partecipazione a Manifestazione nazionale con partenza dai Bastioni di Porta Venezia. Per un quartiere tutto verde l Salone del Mobile, apertosi il 17 aprile, è stato presentato A “Green Island (Isola Verde), un progetto che nasce nel quartiere dieci anni fa” ci spiega Claudia Zanfi, direttrice di aMAZElab, laboratorio di progettazione culturale che si occupa di territorio, comunità locali e connessioni tra arte e paesaggio, e dalla cui iniziativa, in collaborazione con l’Associazione Commercianti e Artigiani di via Borsieri e via Thaon di Revel, ha preso vita questo progetto. Ci spiega Claudia: “Green Island è un laboratorio attivo tra le piccole botteghe artigiane di nuova apertura nei pressi di via Pepe, coinvolgendo anche le realtà storiche, così come i laboratori di fabbri, falegnami, liutai...”. L’idea di trasformare il quartiere in un “polmone verde” inizia in Stazione Garibaldi - dove verrà steso un tappeto decorato con disegni di erbe spontanee e ortaggi - e prosegue oltre i confini di via Pepe.“Le realtà che aderiscono al progetto - prosegue Claudia - sono oltre 50 e danno vita a iniziative come Vetrine&Design,un progetto nelle vetrine tra Borsieri e Thaon di Revel, per l’esposizione di orti-giardino con erbe aromatiche, prototipi di design sostenibile realizzati dagli studenti del Master in EcoDesign del Politecnico. Ad essere coinvolti sono poi laboratori artistici, artigianali e commerciali in oltre dieci vie dell’Isola che vengono messi in rete da un percorso teso a stimolare nel visitatore il rispetto dell’ambiente, il senso di appartenenza alla comunità, la scoperta di una zona davvero accogliente e proposte culinarie creative e a chilometro zero. Non mancheranno poi mostre, aperitivi, musica e presentazioni”. (Gilda Ciarrufoli) ri del CdZ 9, si è tenuta la cerimonia della piantumazione di un ciliegio in memoria del piccolo Kevin, strappato alla vita dalla cosiddetta “morte in culla” il 17 dicembre scorso. Presenti i giovani genitori di Kevin, Linda e Davide, i nonni, gli amici e alcune classi del comprensorio scolastico Bodio-Guicciardi. Come dice una toccante lettera del sindaco letta durante la cerimonia, il Comune, dedicando un albero al piccolo Kevin, vuole avviare l’applicazione della legge n. 113 del 29 gennaio 1992, conosciuta come legge Rutelli, e si impegnerà a piantare un albero per ogni neonato che prenderà la residenza a Milano. Non abbiamo conosciuto Kevin. Conosciamo Luciano, il nonno di Kevin che abita all’Isola dove è attivo da tempo in Pepe Verde, un’associazione che ha fatto della conversione al verde di ogni angolo del suo quartiere non ancora coperto dal cemento la propria missione. Già da tempo Luciano aveva intrapreso con il Comune un assedio paziente di dialogo e di proposte, la più urgente delle quali, appunto, l’applicazione di quella legge 113. Proposta che diventa ancora più motivata quando nasce Kevin, il 21 agosto dello scorso anno. E si tramuta in dovere quando quattro mesi dopo l’assurda morte lo porta via. Accanto ad un altro dovere che Luciano cerca ora di attuare: un convegno per far conoscere meglio l’esistenza della morte in culla e i modi della sua prevenzione. A noi questo ciliegio commuove tantissimo. È piccolo, è esile, è fragile. Ma le sue fibre delicate prenderanno viepiù forza e consistenza grazie alla cura dell’uomo e al loro misterioso appuntamento con l’universo.Lo stesso misterioso appuntamento al quale stava recandosi Kevin. E al quale misteriosamente si avvieranno tutti i bambini che nascendo aggiungeranno un altro albero accanto al suo. Com’è nella sua natura di parte di un grande tutto, l’albero di Kevin non crescerà per mostrarsi, ma per nascondersi. Per aggiungere il sorriso dei suoi fiori alla grande tavolozza della vita. (Primo Carpi) In ricordo di Felice Insciale utta la gente dell’Isola ti T conosceva per il tuo impegno nel sociale. In particolare i ragazzi dell’oratorio del Sacro Volto ti ricordano con affetto per i consigli e per il sorriso che hai saputo trovare per ognuno di essi. Il tuo lavoro non è andato perduto, sopravvive nella loro maturazione e nel loro cuore. Felice era il tuo nome, e noi siamo sicuri che tu ora lo sia anche in Cielo. (Gli amici dell’Isola) Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. LE NOSTRE DONNE Una psicologa al servizio della zona Al Centro Culturale della Cooperativa si parla di autostima con la psicologa Ilaria Magnaghi. Sergio Ghittoni Roberta Coccoli A l Centro Culturale di Niguarda il 16 marzo l’incontro su “Autostima e Assertività un percorso verso l’equilibrio con se stessi e con gli altri” ha suscitato vivo interesse in un pubblico numeroso che ha seguito attento la conferenza dedicata a un aspetto solleticante della psicologia.A sviluppare l’argomento in modo competente e appassionato è stata Ilaria Magnaghi, psicologa e psicoterapeuta da anni impegnata in questo settore. Partendo dal tema dell’Autostima, ha illustrato alcune delle problematiche che possono provocare una scarsa stima di se stessi. Ha affrontato poi anche il tema dell’assertività, cioè un comportamento appreso che permette alla persona di difendere il proprio punto di vista, i propri diritti senza ignorare quelli altrui, di dire di no senza per questo sentirsi in colpa gestendo in modo efficace le critiche manipolative. Alla fine della serata, resa ancor più dinamica da scene tratte da film e aneddoti, molte sono state da parte del pubblico le richieste di approfondimenti o le testimonianze di un proprio vissuto. Come è nata l’idea di una serata sul tema dell’autostima? Avendo lavorato per diversi anni in un consultorio milanese, mi è capitato spesso di gestire gruppi e trattare questi argomenti in un’ottica di apprendimento e di acquisizione di strumenti e tecniche tesi al miglioramento del proprio benessere. Inoltre durante il Servizio di Consulenza Psicologica della Cooperativa Abitare che gestisco, frequentemente affronto con i miei pazienti questo tema. Tenga conto che spesso i problemi d’ansia sono collegabili ad alcuni aspetti della propria autostima. Così ho pensato di proporre questo argomento con l’obiettivo di stimolare nelle persone presenti una auto-riflessione, ma anche per suggerire un possibile supporto psicologico a chi potesse essere interessato o ne sentisse l’esigenza. Sono rimasta colpita dalla numerosa affluenza e dall’interesse manifestato dai partecipanti alla serata, che ho letto come un indicatore valido di una sana e positiva ricerca del proprio benessere e dello “stare bene” con gli altri! Sull’onda di questa stimolante esperienza sto organizzando per maggio un ciclo di incontri di gruppo su come migliorare l’autostima e l’assertività, incontri che si svolgeranno presso il Centro Culturale della Cooperativa. Chiunque vo- Mariangela Rustico: “La crisi economica colpisce le donne più degli uomini” lesse informazioni si può rivolgere alla Sig.ra Bremmi, responsabile del Centro, che approfitto per ringraziare della sua disponibilità nell’organizzare gli eventi. Dove si è formata ed è cresciuta la sua esperienza di psicologa? Ho frequentato il liceo scientifico di zona, il Russell, successivamente mi sono laureata in Psicologia a Padova. Per anni ho lavorato presso la Regione Lombardia nel settore della Formazione, Istruzione e Lavoro. Durante quel periodo mi sono specializzata in Psicoterapia Breve e ho conseguito un Master sulle Dipendenze. Ho lavorato per anni in un consultorio milanese dove ho maturato esperienze sotto vari aspetti: conduzione di gruppi a tema psicologico, interventi di prevenzione nelle scuole, che tutt’ora eseguo, psicoterapie individuali, di coppia e di famiglia. Accanto all’attività consultoriale seguo i miei pazienti privatamente in studio. Da più di due anni ormai collaboro anche con la Cooperativa Abitare occupandomi del Servizio di Consulenza Psicologica in Via Val di Ledro 23. Che progetti ha per il futuro con Abitare? La Cooperativa mi ha dato la possibilità di esercitare la professione di Psicologa e Psicoterapeuta nel territorio dove sono nata e cresciuta, di entrare in contatto e di poter aiutare le persone che hanno condiviso con me nel corso degli anni la stessa realtà di quartiere. Questo è per me un importante stimolo a proporre varie possibilità di incontro e di scambio su temi che fanno parte della mia esperienza professionale. Mi piacerebbe ad esempio poter organizzare uno spazio di confronto e di supporto per le neomamme con bimbi al di sotto di un anno di età, ma anche creare uno luogo di accoglienza e conforto per le donne che hanno perso il proprio bambino durante la gravidanza. Vorrei poter affrontare con i genitori di ragazzi adolescenti le problematiche che incontrano con i loro figli in questa delicata fase di sviluppo. E ancora accogliere il disagio psicologico ed emotivo aiutando a rielaborare il lutto che comporta la perdita di persone amate. e donne vittime della crisi economica più deL gli uomini.Questo il tema dell’interessante dibattito presso il circolo Pd di via Hermada tenutosi il 2 aprile scorso davanti a un pubblico prevalentemente femminile. La serata contava sulla presenza di Alessia Mosca, parlamentare e co-autrice del libro “Senza una donna, un dialogo su potere, famiglia, diritti nel paese più maschilista d’Europa”. Insieme a lei Laura Specchio, responsabile del settore lavoro del Pd lombardo, e Mariangela Rustico, coordinatrice Pd della nostra Zona e membro della segreteria provinciale. Molti i temi toccati e tutti di grande attualità. Le quote rosa, ad esempio, che tutte giudicano indispensabili per invertire la tendenza che vede quasi solo uomini occuparsi della cosa pubblica. Oppure le analisi comparative tra scolarità e voti ottenuti (che vedono le ragazze prevalere sia in numero che in qualità) contro tassi di occupazione e salari (che vedono i maschi in netto vantaggio). Poi ancora spiegazioni per il crollo dell’occupazione femminile in Italia, con la morte del settore tessile, ma non solo. Un interesse quanto mai opportuno, questo del Partito Democratico nei confronti della crisi. Crisi che sta facendo sentire i suoi devastanti effetti su tutta la popolazione a reddito medio-basso. Le pensioni si abbassano,i salari non crescono,le tasse si abbattono con forza sulle teste degli Italiani, i prezzi esplodono (i carburanti soprattutto). E tutto questo senza una prospettiva, senza una speranza: i posti di lavoro continuano a diminuire, la disoccupazione non è mai stata così alta. Un duro risveglio, dopo le favolette consolatorie che ci hanno raccontato per vent’anni. Ma sentiamo Mariangela Rustico: “La crisi economica colpisce duramente, siamo ormai al quinto anno consecutivo. Le famiglie italiane sono in affanno, preoccupate per l’oggi e ancor più preoccupate per il loro futuro, è difficile intravedere segnali rassicuranti. I giovani non trovano lavoro o sono condannati a barcamenarsi tra un contratto e l’altro, i padri vivono con la spada di Damocle di poter perdere il lavoro da un giorno all’altro. E le donne vivono tutte e due le condizioni con l’aggravante che su di loro continua a pesare l’assenza dello stato sociale. Perciò le donne hanno una bassa percentuale di impiego e vivono sulla loro pelle la mancanza di lavoro, devono occuparsi dei bambini e degli anziani con una scarsa presenza di asili nido o di strutture di sostegno alla terza età. La donna continua a svolgere un ruolo cardine nella nostra società e si accentua la solitudine nella quale viene lasciata. C’è una stanchezza personale che sta diventando rassegnazione sociale: pessimi segnali, urgono risposte immediate e concrete”. Premiata la “nostra” Sandra Saita per i suoi 25 anni di volontariato L’attestato di riconoscenza alla nostra redattrice, che opera presso Neuropsichiatria dell’ospedale di Niguarda, rilasciato dall’Unione Samaritana. Antonietta Gattuso La Dottoressa Ilaria Magnaghi è reperibile presso il Servizio di Consulenza Psicologica della Cooperativa, che si rivolge a persone con problemi familiari e di coppia, a persone che hanno difficoltà a superare momenti difficili o di crisi, a persone che soffrono di attacchi di panico e di ansia. Centro Servizi Achille Ghiglione, Via Val di Ledro 23 email: [email protected] Come migliorare l’autostima resso il Centro culturale della P Cooperativa, via Hermada 14, sono aperte le iscrizioni per il ciclo di incontri di gruppo dedicati a “Migliorare l’Autostima”: l’autostima è l’opinione che abbiamo di noi stessi, come ci giudichiamo, come ci rappresentiamo, ci sentiamo, ci amiamo e ci accettiamo. Le finalità del percorso sono: imparare a dare spazio alle proprie emozioni; imparare ad ascoltare se stessi; riconoscere le proprie qualità ed accettare i propri limiti; riconoscere i propri bisogni nelle relazioni con gli altri; imparare ad esprimere idee, emozioni e bisogni superando paure ed insicurezze. Il percorso, che si svolgerà in 5 incontri di un’ora e mezza con cadenza settimanale, verrà condotto dalla Dottoressa Ilaria Magnaghi, Psicologa e Psicoterapeuta, presso il Centro Culturale della Cooperativa. Per informazioni: 02/66114499 [email protected]. Maggio: il Mese dell’informazione e della prevenzione psicologica Monica Landro n tutte le città italiane, più di 1000 psicoloIgratuiti gi e psicoterapeuti erogheranno colloqui per la prevenzione e l’ascolto per un intero mese, in occasione del Mip, Maggio di Informazione Psicologica, organizzato da Psycommunity, la più grande web community degli psicologi italiani. A Milano 157 professionisti offriranno a chiunque ne farà richiesta, un colloquio gratuito. Il Mip ha tra i suoi obiettivi quelli di diffondere una cultura del benessere psicologico; sensibilizzare alla prevenzione del disagio psichico; facilitare l’incontro con lo psicologo e lo psicoterapeuta; divulgare corrette informazioni e sfatare pregiudizi; incoraggiare e promuovere la cultura psicologica in Italia; far conoscere gli ambiti di applicazione della psicologia; fare chiarezza sulla professionalità dello psicologo e dello psicoterapeuta. Il Mip vuole porre l’attenzione su quell’energia che scorre dentro di noi e che ci fa sentire vivi. Il nostro benessere dipende da un sottile equilibrio dinamico fra i nostri bisogni, le nostre risorse energetiche, appunto, e le richieste dell’ambiente in cui viviamo. Nei momenti di grande crisi sociale possiamo sentire che quella sensazione di forza e di pienezza che abbiamo sempre avvertito dentro noi è come scomparsa. A volte, questo cambiamento nella percezione che abbiamo di noi stessi è concomitante a un cambiamento: fasi della crescita, matrimo- nio, nascita di figli, separazioni, lutti, perdita o cambiamento di lavoro ecc. In questi momenti ci sentiamo senza fiducia nelle nostre capacità. “Sono senza energie”, “Mi sento perso” diciamo quando lo stress s’impadronisce di noi. Ci capita, allora, di non riuscire a gestire le difficoltà da soli o con l’aiuto delle persone che ci sono più vicine; di non riuscire a capire quale sia il problema o la via d’uscita. Lo psicologo è invece in grado di aiutare chi si trova in stato di disagio a scoprire “come” ripartire e riorganizzare la propria vita in maniera più adeguata ai propri bisogni. Lo psicologo aiuta le persone ad affrontare gli ostacoli che impediscono lo sviluppo delle proprie potenzialità, accompagnandole nella scoperta di se stesse e delle proprie risorse. Un intero mese ogni anno, maggio, dedicato alla prevenzione perché la prevenzione è possibile anche in ambito psicologico. In psicologia il concetto di prevenzione può essere inteso come l’insieme delle azioni che consentono di ridurre i fattori di rischio che conducono alla strutturazione di un determinato disturbo. Ma, allo stesso tempo, nel caso in cui la sofferenza psichica sia già presente, l’intervento psicologico impedisce che il disagio stesso si aggravi. Per informazioni e contatti, consultare il sito www.psicologimip.it. 31 marzo si è svolta, presso l’Aula Magna del ItanalNiguarda, una premiazione dell’Unione Samaridedicata ai Volontari dell’ Associazione che festeggia quest’anno 65 anni di servizio. Tra coloro che hanno ricevuto un Attestato di Riconoscenza c’è pure Sandra Saita, che è anche redattrice del nostro giornale (a destra nella foto). Sandra adesso è responsabile dei Volontari del reparto di Neuropsichiatria dell’ospedale, reparto in cui opera come volontaria da 25 anni. Sandra ha donato e continua a donare il suo tempo con cura e passione instaurando un rapporto sereno ed equilibrato con i pazienti. È felice di questa esperienza che ha arricchito la sua vita, rendendola attenta alla psicologia di chi è più sfortunato. Non è facile a volte gestire situazioni particolari, ma lei è sempre riuscita a rasserenare i pazienti che, seppur inizialmente ar- roganti e burberi, dopo rispondono sempre alla gentilezza in modo amichevole. Alla fine dell’incontro il Presidente Onorario dell’Unione Samaritana, Luigi Venturini, mi ha raccontato che opera per l’Associazione dal 1947, quando si è costituita, e si è subito impegnato nell’assistenza agli ammalati. L’esperienza vissuta nei diversi reparti, l’aiutare chi era solo nel bisogno, hanno contribuito alla costruzione della sua umanità. Il suo impegno per potenziare il numero dei Volontari con una preparazione adeguata inizia nel 1980. Inoltre la loro esperienza viene arricchita dagli incontri formativi di “Dialogo-Relazione-Aiuto”. Infine ogni anno viene loro proposta una giornata di studio e un incontro etico al fine di perseguire:Attenzione all’altro; Adeguata preparazione; Responsabilità e fedeltà al servizio nel tempo; Spirito di collaborazione. “L’amore è bello, ma è fragile” Al via i corsi sull’amore distorto A cura di Don Piero Barberi, Docente della Cattolica di Milano. Clara Amodeo a parola “amore” evoca spesso sentimenti dolci, L stati d’animo sereni e una generale pace dei sensi: ma non sempre è così. Il risvolto negativo di tale termine porta infatti con sé comportamenti corrotti e degenerati che, in certi estremi casi, conducono anche alla morte. Poiché molti di questi comportamenti toccano la morale individuale e interessano quella collettiva, le parole d’ordine nella trattazione di tali argomenti non sono certo repressione o divieto ma prevenzione ed educazione. È questo l’obiettivo che il Consultorio familiare interdecanale Milano Nord “Il caminetto”, il Circolo culturale San Dionigi, le Acli Pratocentenaro e della Provincia di Milano si sono prefissati con il corso serale “L’amore è bello, ma è fragile”. Gli incontri, che si terranno l’11, il 18 e il 26 aprile dalle 21 presso l’Auditorium comunale di via Ca’ Granda, con il fascino coinvolgente delle immagini, tratteranno alcuni settori di “fragilità” dell’ambito sentimentale: la prima serata sarà infatti dedicata al significato del pudore del nudo e a come questi siano intesi nella scienza, nell’arte, nel commercio e nella religione; la seconda serata si occuperà delle for- me moderne dell’adulterio nelle religioni ebraica, cristiana e islamica; l’ultima sarà dedicata alle estreme forme di amore distorto della violenza sessuale e della pedofilia. “Ho deciso di dare vita a questo corso - spiega Don Piero Barberi, Docente dell’Università Cattolica di Milano che condurrà le serate - perché credo che dalla trattazione delle negatività dell’amore sia possibile costruire un senso positivo e sano di tale sentimento. Le problematiche che verranno trattate saranno inoltre di grande interesse per i cittadini, ma anche per le coscienze morali in ambiti religiosi”. E ciò non ha potuto che creare qualche tensione al momento dell’approvazione del progetto da parte del Consiglio di Zona: “All’opposizione non è piaciuta la scelta delle tematiche della delibera - dice Simone Macario, Presidente della Commissione politiche sociali e salute -. Ma, nonostante gli attriti, l’esito è stato positivo. Sono contento che il progetto vada in porto perché è la prima attività culturale che, attraverso la trattazione di tematiche delicate ma interessanti, ha portato la politica locale a una discussione vera”. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 15 APPUNTAMENTI CULTURALI Dalle vignette di Scalarini alle cartoline dei partigiani sulle barricate di Niguarda Diana Roca ue meravigliose citazioni: “Meglio D essere protagonisti della propria tragedia che spettatori della propria vita.” (Oscar Wilde). “Sorridi sempre, anche se è un sorriso triste, perché più triste di un sorriso triste c’è la tristezza di non saper sorridere.” (Jim Morrison). La primavera fiorisce dietro le quinte, su un palco e tra i sorrisi degli attori e spettatori che si accingono ad applaudire al termine di ogni evento, anche se il copione a volte è, tra virgolette “tragico”… La risata e il sorriso, addirittura quando è forzata, cioé quando “obblighiamo” i muscoli del viso a mascherarlo di allegria, è terapeutico per corpo e psiche, migliora l’umore e la resistenza allo stress, fa bene al cuore abbassando la pressione del sangue. E, dulcis in fundo, uno studio recentissimo, pubblicato sull’“International Journal of Obesity”, ha dimostrato che ridere 15 minuti al giorno può permettere di perdere in un anno oltre due chili. Dopo questa enciclopedica spiegazione sul sorriso, armiamoci e partiamo verso i luoghi culturali di relax… • Teatro della Cooperativa (via Hermada 8) - Dall’11 al 22 aprile, alle 21, “Non sparate sulla mamma”, di Carlo Terron, con Stefania Pepe e Roberta Petrozzi, regia di Marco Rampoldi, scene di Marco Rossi. Le mamme sono sante, le mamme non si toccano. E, per tutte le mamme, i figli sono santi, i figli non si toccano. Soprattutto quando i figli cominciano a crescere, e a volerli toccare sono quelle scostumate delle altre donne: siano esse compagne di scuola, professoresse o cameriere. E per resistere a questa “congiura per recidere il legame sacro che avvince figli e madri”, ogni mezzo è lecito. Ma è necessario affrontarne poi le conseguenze, che possono essere inaspettate. Piccolo gioiello esilarante dei primi anni ‘60. - Dal 2 al 12 maggio, alle 21, “Cca na volta era tutta campagna”, di e con Domenico Pugliares., regia di Marco Di Stefano È il racconto di un territorio attraverso i ricordi fievoli e leggeri di un bambino o attraverso i racconti dei vecchi. Senza nostalgia, ma solo constatazione di quello che esisteva e che ora non esiste più ad Augusta, mortificata e avvilita da anni di industria petrolchimica che ha trasformato una delle coste più belle del mondo in un laboratorio a cielo aperto. • Centro Culturale della Cooperativa (Via Hermada 14) - Venerdì 20 aprile, un doppio appuntamento su Giuseppe Scalarini: Alle 18, inaugurazione della mostra “Una matita contro il fascismo e la guerra”, con l’esposizione di 20 vignette di satira politica di Giuseppe Scalarini, pubblicate sull’Avanti! nel periodo 1911-1926: disegni sui grandi avvenimenti che cambiavano il volto del paese: comunicavano un’idea, trasmettevano un messaggio, erano uno strumento più incisivo di un articolo di fondo. Alle 21, Giovanni Galli racconterà l’attività politica, la battaglia per la giustizia sociale e la vita dal 1926 alla fine della guerra, quando Scalarini fu costantemente esposto a persecuzioni da parte del fascismo. - Mercoledì 25 aprile, alle 21, “Cartoline resistenti. Le foto delle barricate niguardesi nell’aprile 1945”, racconto di Angelo Longhi e Antonio Masi sui giorni dell’Insurrezione con la presentazione delle foto ricuperate da privati cittadini che le hanno messe a disposizione in collaborazione con la sezione “Martiri niguardesi” dell’Anpi. (vedi anche pag. 9) A sinistra in alto, un momento di “Non sparate sulla mamma”. A sinistra in basso, una vignetta di Scalarini. Serena Siniscalco (presidente del Premio) l Premio Milano-Streghetta riprende il suo I41ma volo, già lungo nel tempo. È giunto alla Edizione ed è uno fra i più prestigiosi Premi Letterari Italiani, tutto dedicato alla Poesia. La premiazione dei finalisti, che prevede 10 classificati, di cui il primo conquisterà in laude il bellissimo trofeo “Streghetta”, 10 segnalati, 10 partecipanti con merito, è fissata per venerdì 4 maggio alle ore 16, presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca,edificio U6, Aula 4 (ingresso da via Pirelli 22). Per il secondo anno il Circolo Culturale “Premio Streghetta”, con l’autorità di 41 anni di Premio Internazionale omonimo e sotto il Patrocinio degli enti Regionale, Provinciale e Genova; Prof. Elio Andriuoli, letterato, poeta, scrittore, saggista, da Genova; Prof. Silvano Demarchi, letterato, poeta, scrittore, critico da Padova; Dott. Giovanni Chiellino, poeta, scrittore, critico, saggista da Casalette, Torino. La Giuria della “Laurea Apollinaris” è presieduta dal Prof. Orazio Antonio Bologna, letterato, poeta, esimio latinista dell’Università di Roma. Durante la manifestazione verranno lette le poesie vincitrici. Il tenore Enrico Bellani allieterà gli intervalli. L’ingresso è libero a tutti i poeti e agli amanti del bello scrivere. I nomi dei vincitori saranno segnalati nel numero di giugno di “Zona Nove”. Hangar Bicocca: nuovo look e aperture by night rari dilatati fino alle 23, ingressi graO tuiti comprese le molteplici attività per adulti e bambini, mostre di arte contemporanea: all’11 aprile l’Hangar Bicocca è ripartito. Anche in questa nuova fase della sua vita l’Hangar, dopo la chiusura per la risistemazione degli spazi, non cambia l’ambito degli interessi: l’arte contemporanea resta al centro. Le iniziative, oltre alle rassegne, vogliono stimolare il pubblico a capire le opere e a confrontarsi con gli artisti attraverso un’offerta culturale educativa, didattica, divulgativa. L’Hangar è stato organizzato in aree più razionali di prima, con spazio dedicato ai bambini, parete multimediale interattiva, area polifunzionale per workshop, altra area di consultazione di libri e riviste a disposizione di tutti. I visitatori possono accedere gratuitamente dal giovedì alla domenica con orario 11-23, mentre il rinnovato ristorante-caffetteria sarà aperto dal martedì alla domenica. Nei fine settimana verranno concentrate le attività educative che impegnano tutta la giornata. Infine le mostre. S’inizia con la retrospettiva dedicata agli artisti visivi Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi. Lei ha studiato pittura in Austria con Oskar Kokoschka, lui è di origini armene, vivono a Milano e insieme si dedicano dagli anni Settanta al cinema con proiezioni, performance e manipolazioni delle pellicole che vengono colorate, virate, rallentate, creando opere nuove. L’Ecomuseo ha fatto la cosa giusta! E intanto il pulmino Storybus inizia il suo viaggio a nona edizione L di “Fa’ la cosa giusta!” è stata un’occasione importante per far conoscere a un vasto pubblico chi è e che cosa fa Ecomuseo Urbano Metropolitano Milano Nord (Eumm). Molte le persone incontrate che, pur geograficamente lontane dal territorio di azione di Ecomuseo, hanno dimostrato attenzione per le modalità innovative di valorizzazione del patrimonio del paesaggio urbano, costituito non solo dalle testimonianze architettoniche e dai beni culturali, ma anche dai saperi e dalle testimonianze che Ecomuseo documenta e mette in circolo per ricomporne la memoria e il senso attuale. E un “filo rosso” è stato scelto quale segno/simbolo della postazione di Ecomuseo a “Fa’ la cosa giusta!”: una trama che si snoda ONA NOVE 16 attraverso la storia e le storie della città e dei suoi abitanti. Eumm ha svolto alcuni laboratori con alunni e insegnanti, suscitando molto interesse per il Geoblog Mappa-Mi che Eumm ha realizzato quale strumento multimediale interattivo di documentazione e di narrazione del territorio. I ragazzi, insieme ai docenti, hanno potuto visualizzare qualche brano del loro ambiente di vita, grazie alle fotografie portate e postate. Mappa-Mi è una delle proposte educative ideate da Ecomuseo e rivolte a tutte le scuole per conoscere l’ecosistema del territorio urbano, partendo dal suo passato, riconoscere il presente e formulare proposte per il futuro. In Fiera è inoltre partito il viaggio di Storybus, il pulmino dei racconti urbani, una postazione mobile su ruote, un contenitore tecnologicamente attrezzato che compie un viaggio a tappe nel territorio del Nord Milano per raccogliere storie e memorie dei cittadini in presa diret- omenica 13 maggio, alle ore 21, gli Esuli ritorneranno D in concerto presso il Teatro dell’oratorio della Parrocchia di San Giovanni Battista alla Bicocca. La serata sarà un omaggio ai grandi cantautori italiani degli anni ‘60 e ‘70. De Gregori, Dalla, De Andrè e Battisti saranno solo alcuni degli autori che verranno riproposti. La serata sarà a sostegno dell’Associazione umanitaria “Il mondo è la mia casa”. Villa Clerici/1: si può visitare occasione della IlanXIV Settimana delCultura la Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei di Villa Clerici a Niguarda, avrà un’apertura straordinaria. Dalle 10 alle 18 di sabato 21 e domenica 22 aprile sarà possibile visitare autonomamente o con visite guidate gratuite la collezione e le sale dello storico complesso architettonico, edificato nella prima metà del ‘700 dall’architetto Francesco Croce per la famiglia dei conti Clerici. Villa Clerici/2: Poeti e Poesie a premiazione del concorso “Poeti e Poesie” si è svolta il 31 marL zo alla Villa Clerici. Hanno partecipato i poeti finalisti: Fabio Amato, Lucia Battaglia, Claudio Bedussi, Giusy Calligari, Elisa Cazzato, Giuseppe Chiatti, Federico Manfredini, Andrea Crespi, Maria Di Lucia, Gianfranco Galasso, Antonietta Gattuso, Anna Maria Giano, Federico Gueli, Arianna Iezzi, Maurizio Alberto Molinari, Adriano Marelli, Osvaldo Martani, Eleonora Sabatino, Aldo Sèlleri, Valentina Vignes. È stato Roberto Brivio, in arte “il Gufo”, a ideare il Concorso. Il Direttore Artistico è stato Aldo Colonnello, vicepresidente del Comitato per il Nobel postumo alla poetessa milanese Alda Merini, che è stata ricordata durante la serata. La scelta dei 21 finalisti è stata effettuata da Maurizio Cucchi, poeta e giornalista del “Corriere della Sera”, giudice unico. È stato proclamato primo classificato Aldo Sèlleri con la poesia “Triestamar”; seconda classificata Eleonora Sabatino con “Riflessi”; terza classificata Valentina Vignes con “L’essenza dei tuoi occhi”. Le poesia presentate da tutti e 21 i finalisti, saranno pubblicate in un libro edito da Otma Edizioni. (Stella Reggio) FIATO ALLE TROMBE A maggio il Premio internazionale di poesia “Streghetta” Comunale, attribuirà cinque Lauree in Arte Poetica (Ars Apollinaris) a personaggi di somma capacità poetica, riferiti agli ultimi decenni di attività letteraria, sia nel campo della poesia, sia nel campo della saggistica e della critica. Il riconoscimento, riesumato dall’antico rito in terminologia oraziana detto ”Laurea donandus Apollinari”- meritevole dell’alloro di Apollo - (Horat.Carmina IV,II,9) che il sommo Poeta latino riconosceva ai meriti di Pindaro, vede quest’anno degni protagonisti: Dott. Corrado Calabrò, Pres.Incar. in Magistratura e Pubblica Amministrazione, poeta, da Roma; Prof. Guido Zavanone, Procuratore Generale di Corte di Cassazione, poeta, scrittore, da Gli Esuli a volte ritornano ta, un bus itinerante con cui conoscere il passato e il presente per disegnare il domani. Storybus viaggerà nel Nord Milano con un calendario che si costruirà anche a partire della proposte del territorio: si sposterà tra mercati rionali, feste, eventi pubblici, sempre pronto a raccogliere materiale, costruire nuove relazioni. I cittadini potranno inoltre fare riferimento anche a “punti di raccolta” presenti sul territorio, negozi, associazioni o privati cittadini che si fanno promotori del progetto, nell’ottica di una costruzione collettiva della memoria e del patrimonio. Storybus sta macinando i suoi primi chilometri, quindi il suo calendario è ancora in fase di definizione! Per le date e luoghi: www.eumm-nord.it o Facebook (eumm). A maggio le date saranno comunicate anche su Zona 9! Per info: 338.8924777 - [email protected] - www.eumm-nord.it oppure www.mappa-mi.it. a cura di Stefano Bartolotta Lisa Hannigan ai Magazzini Generali amien Rice è il più geniale cantautore tra coloro che hanno iniD ziato la propria carriera in questo secolo. Non ho paura a fare un’affermazione così forte, nonostante l’artista irlandese abbia pubblicato solo due album e non si faccia più sentire a livello discografico da ben sei anni. In molte delle sue canzoni è presente la voce femminile di Lisa Hannigan, che dà un ottimo contributo alla resa dei brani cui partecipa, soprattutto per quanto riguarda l’impatto emozionale. Il perfetto sodalizio artistico tra Damien e Lisa si interrompe bruscamente nel 2007, nel bel mezzo di un tour. Damien continua il tour senza Lisa e successivamente sparisce dalle scene fino a tutt’oggi; Lisa, invece, avvia una carriera solista che, finora, ha visto due album pubblicati, “Sea Sew” e il recente “Passenger”. Il primo disco viene molto ben accolto in patria e in Gran Bretagna,tanto da meritarsi una nomination al prestigioso Mercury Prize. Nel Vecchio Continente, invece, rimane un lavoro un po’ di nicchia, nonostante alcuni pareri positivi di critici e appassionati. “Passenger” sembrava destinato alla stessa sorte: nominato per diversi premi assegnati nella verde isola e quasi ignorato da questo lato della Manica. Il disco, infatti, è del settembre 2011, ma se, ancora adesso, cercate in rete recensioni in italiano, ne trovate alcune ma non certo molte. Eppure, qualcosa si sta muovendo:Lisa,infatti è stata ospite di “Quelli che il calcio” qualche settimana fa e soprattutto ha annunciato la sua prima data italiana, il 7 maggio ai Magazzini Generali. Per fortuna,questo è uno di quei casi in cui l’artista in questione sta riuscendo a farsi notare su un mercato più vasto non grazie ad astute mosse di marketing ma unicamente per merito dell’accresciuta qualità della propria proposta. “Passenger”, infatti, è un bel salto in avanti rispetto al già apprezzabile “Sea Sew”: qui, infatti, troviamo il piglio, l’intensità e anche la scrittura che rendono Lisa Hannigan un’artista di livello. Le melodie sono tremendamente ispirate, la voce mostra grande duttilità ed espressività e il suono è curato in modo che la precisione fin nei minimi dettagli non sia un fine, ma solo il mezzo con cui spingere in alto l’intensità emotiva. Già in passato non mancavano una buona varietà di idee e un amalgama molto equilibrato delle varie componenti, ma qui si cresce negli aspetti sopra specificati e ormai non si può più parlare di Lisa come di una buona promessa, ma le va riconosciuto un talento portato totalmente alla luce. Chi ha visto Damien Rice dal vivo sa che la Hannigan sa destreggiarsi molto bene anche su un palco. Certo, in quelle occasioni non era comunque la leader che è ora, quindi sarà interessante vedere come se la caverà nel momento in cui tutti gli occhi saranno puntati su di lei. La presenza ai Magazzini il 7 maggio è, quindi, altamente consigliata. Lisa Hannigan con Damien Rice Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 17 CULTURA DELL’IMMAGINE Tutti pronti per una full immersion nel mondo affascinante del cinema? E allora seguiteci nelle sale del Museo Interattivo del Cinema (Mic) di viale F. Testi per scoprire insieme strumenti, magie e personaggi di questa moderna settima arte. testo di Valeria Casarotti-Teresa Garofalo - foto di Antonio De Angelis i soffermiaC mo subito davanti ad alcuni oggetti, per noi alquanto misteriosi: sono macchinari del precinema, quando le luci e le ombre erano protagoniste principali di spettacoli itineranti. • Dalla lanterna al cinematografo Ecco, infatti, due esemplari di lanterne magiche risalenti al 1700, precursori degli attuali proiettori di diapositive. Il meccanismo di funzionamento era semplice e intuitivo: inserendo nella macchina disegni o vetri dipinti questa li proiettava magicamente sulla parete. Ad attirare la nostra attenzione accanto alle lanterne una grande scatola in legno con un foro provvisto di lente e più sportellini sui diversi lati. È il pantoscopio che, attraverso la lente, offriva a stupiti spettatori la visione di mondi meravigliosi ed esotici, paesaggi, giardini, palazzi lontani, balli e feste di corte. In una teca due dischi di uno strumento importantissimo nella storia del cinema perché il più diretto antenato della pellicola cinematografica, il fenachistoscopio. Inventato nel 1830 esso creava l’illusione del movimento sfruttando il fenomeno della persistenza retinica, ancora oggi alla base della visione filmica. Poco più avanti scopriamo un tesoro tutto milanese, la macchina da presa di Italo Pacchioni, pioniere del cinema italiano che reinventò una macchina simile a quella appena realizzata a Parigi dai Lumière e scelse Milano per i suoi film, testimonianze uniche di come era la nostra città alla fine dell’Ottocento. Tra i suoi filmati una vera chicca sono i trenta secondi girati durante i funerali di Giuseppe Verdi che possiamo rivedere in una postazione digitale del museo insieme ad altri slot di contenuto storico e cinematografico. In una teca scatole di pellicole e una piccola giuntatrice richiamano la figura di Luca Comerio, fotografo e cineoperatore geniale. Cronista d’assalto immortalò le barricate erette dai milanesi nel 1898 contro gli austriaci e il cannoneggiamento sulla folla di Bava Beccaris. Pioniere del cinema, per primo realizzò una ripresa cinematografica aerea; infatti, legato insieme alla sua camera a manovella alla carlinga di un aereo, filmò dall’alto la città di Milano. Non può mancare naturalmente al Mic il primo apparecchio di ripresa e proiezione dei fratelli Lumière, nel 1895 inventori della “Fotografia animata”. • I manifesti dei film Alle pareti di una sala ci attraggono una carrellata di nostalgici manifesti di inizio Novecento oltre a caricature, disegni e appunti originali ideati per le scenografie da cineasti come Fellini, Visconti e George Méliès, il mago del cinema fantastico dei primi anni del secolo scorso. Per la fertilissima fantasia e la singolare abilità esecutiva questi è considerato il vero creatore dello spettacolo cinematografico e di lui il Mic possiede in forma integrale il famosissimo “Viaggio nella luna” del 1902. In una saletta uno schermo proietta a getto continuo filmati di animazione e spot pubblicitari in bianco e nero coinvolgendo grandi e piccoli nelle divertenti storie nate dalla matita e dalla fantasia di autori milanesi per “Carosello”. Chi tra i non giovanissimi non ricorda, infatti, i mitici Calimero, Lancillotto, l’omino della Lagostina o i grandi attori come Calindri, Volpi, Virna Lisi che hanno prestato il loro volto alla pubblicità televisiva? • Gli schemi interattivi Ma il Mic è un museo estremamente moderno, interattivo e stimolante con schermi, video e touch screen da toccare e manipolare. Così possiamo pensare di trasformarci in registi e, scegliendo la posizione della macchina da presa e le luci, inventarci una storia e creare un set virtuale dove far muovere i nostri attori. Divertente è anche la postazione che permette di improvvisarci doppiatori prestando la nostra voce ad attori famosi come Totò, Peppino De Filippo o Marty Feldman e poi riascoltare i dialoghi registrati. Un tavolino basso da salotto, su cui è riportata la mappa dinamica di Milano, viene letteralmente “assalito” dai visitatori curiosi e noi con loro. Con un semplice tocco delle dita selezioniamo vari punti della città e così con un breve clip abbiamo la sorpresa di scoprire o richiamare alla memoria film girati in questo o in quel luogo. • Si gira a Milano Una Milano sorprendente e incredibile è quella che invece ci rivelano gli storici filmati dei fratelli Lumière, pellicole di inestimabile valore che mostrano piazza Duomo e piazza Castello popolate nei primi anni del Novecento da carrozze, biciclette, damine in abiti lunghi, larghi cappelli e romantici ombrellini oppure da uomini e donne che in buffi costumi, più che castigati, affollano i Bagni Diana, la prima piscina pubblica milanese. Il nostro giro in questo museo per oggi termina qui ma tanti sono ancora i tesori che il Mic può svelare a chi sa cercarli. Bisogna solamente curiosare, indagare e sperimentare e il divertimento è assicurato. Un’ampia documentazione fotografica del museo è stata realizzata da Antonio De Angelis. Per contattarlo [email protected] Art Around al lavoro Arte pubblica nel Nord Milano iovani artisti al laG voro nel Nord Milano. È questo lo slogan di Art Around immagini per lo spazio pubblico, un percorso in più tappe, da maggio 2011 a maggio 2012, che dialoga con un territorio che da area industriale tra le più importanti d’Europa, in anni recenti si è trasformato in laboratorio di conoscenze e cultura su scala metropolitana. Tra il 24 aprile e il 5 maggio 2012 si inaugurano tutti i progetti site-specific e presso il Museo di Fotografia Contemporanea sarà possibile vedere una mostra personale dell’artista svizzero Beat Streuli. Nell’attesa, eccovi cosa sta per succedere. Fabrizio Bellomo accende l’attenzione sul Parco Archeologico Industriale ex-Breda con un maxi striscione che ridà valore al binomio uomo-macchina. Daniele invita i cittadini di Cinisello Balsamo ad esprimere un desiderio, un sogno per il nuovo centro culturale Pertini. La Collina dei ciliegi di Simona Di Meo è un viaggio nella memoria degli abitanti del Borgo Pirelli tra l’industrializzazione del Novecento, la vita operaia e la massiccia operazione immobiliare della Pirelli. Ti sono Vicino di Matteo Girola crea una vera e propria finestra spazio-temporale tra il foyer del Teatro degli Arcimboldi e il Festival Internazionale della Cultura di Bergamo. Rachele Maistrello ci porta Di qua dal Paradiso, attraverso un percorso suggestivo fatto di immagini, vegetazione e fantasie. Nicola Nunziata riflette sul tema del paesaggio e della relazione tra questo e l’uomo contemporaneo agendo nello spazio pubblico. Alessandro Sambini ha inventato “Replay!”, un quiz tv di ultima generazione dove le famiglie italiane si sfidano nella riproduzione di video amatoriali. A quanto pare, all’inaugurazione sarà presente una nota star della tv, riconoscibile da un folto pelo rosa. Giulia Ticozzi insieme ai partecipanti de Il mio libro sei tu, restituisce un racconto inedito di Paderno Dugnano. • Calendario delle inaugurazioni: Matteo Girola 24 aprile ore 20 Teatro degli Arcimboldi/Festival Internazionale della Cultura di Bergamo - Alessandro Sambini 10 maggio ore 21 Centro Sperimentale Cinematografia - Simona Di Meo, data da definire - Rachele Maistrello 6 maggio ore 11.30 Parco Nord - Fabrizio Bellomo 5 maggio ore 19, Spazio Mil Sesto S. Giovanni - Giulia Ticozzi 2 maggio ore 21 Biblioteca Tilane, Paderno Dugnano - Daniele Ansidei 3/05 ore 18.30 Centro Culturale Pertini - Nicola Nunziata dal 5 maggio affissioni pubbliche a Cinisello Balsamo. ONA NOVE 18 Al Mic “Il film dell’obbligo” Un libro per genitori, insegnanti (e bambini) Il 22 maggio, alle 17, presentazione del libro di Luigi Allori “Il film dell’obbligo. guida pratica per fare cinema con i ragazzi a scuola”. Nell’occasione visita guidata al museo e proiezione di film prodotti dalla scuola di via Passerini. Roberto Casalini. nno di grazia A 1988: un adulto imbarazzato lascia il cinema Nuovo Arti-Casa Disney di Milano trascinandosi dietro una bambina di quattro anni che urla: “Brutta stregaccia, te lo faccio vedere io, ti butto nel pentolone!” L’adulto era mia moglie, la bambina mia figlia, il film “Biancaneve e i sette nani”. E quella lontana chiassata è diventata un classico delle storie di famiglia che raccontiamo nelle riunioni conviviali. Bene, mia figlia è cresciuta ed è diventata cinefila: Truffaut, Rohmer, Cassavetes, Dreyer, il free cinema, Bellocchio, mica bruscolini. Mia figlia a tredici anni (noi eravamo terrorizzati all’idea di essercela portata dietro, in un cinema estivo) si divertì un mondo a vedere “Pulp fiction”: come se fosse un cartone animato, come se nelle scene di violenza ci fossero Wil Coyote e compagni e non attori in carne ed ossa. Bene, per noi quelle reazioni sono sempre rimaste un mistero. Ora Luigi Allori, nel suo libro “Il film dell’obbligo”, mi spiega (finisco di scrivere questa prefazione e vado a raccontarlo a mia moglie): “Un film positivo nel suo complesso può diventare, per il bambino, ‘negativo’ solo perché contiene una sola scena negativa in sé”. Quella in cui il piccolo s’identifica di più. Spiega molte altre cose, Allori, in questo manuale che, una tantum, interrompe la felice serie dei “Feuilleton del cinema”. Spiega che cosa apprezzano i bambini in un film (voi pensate che siano affascinati dai cowboys? Sbagliato, sono conquistati dai cavalli), che cosa capiscono di un film (non lo capiscono per intero fino ai dodici anni: memorabile l’esperimento sulla comprensione dei bambini dai tre ai tredici anni di fronte allo stesso film), quanto opera in loro l’identificazione con la vicenda narrata (opera in maniera totale, assoluta, purché il film non duri più di sessanta minuti: dopo, la disat- tenzione fa piazza pulita di ogni coinvolgimento). Insomma, se volete sapere tutto su cinema, tv, video e infanzia, leggete con attenzione la prima parte di questo libro, in cui Allori dà la parola a filmologi, pedagogisti, psicologi ed esperti assortiti. È il doveroso antipasto che ci predispone al “fare cinema con i ragazzi a scuola”. Al cinema dell’obbligo, in altre parole. E se il termine obbligo può suonare sinistro a una generazione di genitori antiautoritari, venuti su a precettistica da dottor Spock, si può rassicurarli. Nessun nozionismo (ma molte sane e pratiche nozioni: invano si cercherebbero, in testi blasonati, esposizioni chiare e sintetiche come quelle che l’autore dedica, in poco più di una pagina, alle inquadrature), nessun cineforum con o senza “Corazzata Potemkin”, nessuna pratica cattedratica più o meno respingente. Semplicemente, con passione e molto buon senso, Allori dice che, per non essere manipolati dal cinema e dalla tv, per non essere spettatori passivi che si bevono tutto, occorre imparare a “leggere e scrivere le immagini”, così come si leggono e scrivono le parole (il cinema a scuola ha precedenti anche remoti: a Catania nel 1906, per esempio, leggere per credere). E che il metodo migliore per imparare a leggere e scrivere le immagini è realizzare un film in classe. Suonerà utopistico, in una scuola dell’obbligo dove manca persino la carta igienica, ma è un’ impresa meno difficile (e meno costosa) di quel che si creda. Lasciamoci guidare dall’autore, che dal preambolo (come proporlo ai ragazzi?), al primo passo (che cosa c’inventiamo? preso da Gianni Rodari, di accostare due parole assai lontane fra loro, come cane e armadio o volpe e lampadina, e vedere che cosa la fantasia degli alunni riesce a cavarne), ci conduce nelle varie fasi della lavorazione dalla scelta del soggetto alla sceneggiatura, spiega come fare le riprese, illustra le tecniche di montaggio e di sonorizzazione, fino al momento finale: il giudizio (e la visione) collettiva dell’opera realizzata. “Il film dell’obbligo” è un manuale brillante e convincente. Buona lettura e, più ancora, buona creazione a chi lo accosta. Perché, dopo averlo letto, passare alla pratica è d’obbligo. Si può fare. Hangar Bicocca e Mic per i cinefili di domani Museo interattivo del cinema (Mic) propone una Iallelserie di rassegne cinematografiche che, dedicate famiglie, si svolgeranno all’Hangar di via Chiese. Le proiezioni, che si dividono in cicli tematici e per fasce d’età (4-10 anni e 11-14 anni), si inseriscono nel programma di attività “HB Kids”: l’intento è quello di far conoscere ai bambini e ai ragazzi il cinema di qualità, senza limiti di tempo, spazio o tecniche, tanto che i film muti saranno accostati ai cartoni per l’infanzia, i film indipendenti con le pellicole d’animazione realizzate con le tecniche più diverse per promuovere l’eccellenza di un cinema che spesso non arriva al grande pubblico. Accanto alle proiezioni, poi, i laboratori uniranno la visione con la creazione: professionisti del settore si metteranno infatti a disposizione dei bambini e dei ragazzi per trasmettere le proprie conoscenze e metterli alla prova coi ruoli di regia, animazione, proiezione con il cinematografo o addirittura col cellulare. Ecco dunque le proposte che, dalle 15, l’HB Kid con Mic offre alla fascia 11-14 anni: il laboratorio di regia “Vi presento una bugia” coinvolgerà i ragazzi domenica 29 aprile, mentre “Vedozero-Come raccontare se stessi con il cellulare” impegnerà sabato 12 maggio il regista Andrea Caccia a riprendere il mondo con l’obiettivo di un telefonino; domenica 20 maggio è invece la volta del laboratorio di animazione “Dalle matite all’animazione digitale”, mentre domenica 10 giugno concluderà il ciclo il laboratorio “Esplora la pellicola- Alla scoperta della storia della proiezione”. Per il ciclo “Favole in musica”, dedicato alla fascia 4-14 anni, saranno proiettati i film “Le avventure straordinarissime di Saturnino Farandola” (domenica 6 maggio), “La rosa di Bagdad” (domenica 20 maggio) e “Blue Bird” (domenica 27 maggio). l’iscrizione alle attività laboratoriali e alle proiezioni cinematografiche avverrà, infine, tramite e-mail ([email protected]) o numero di telefono (02.66111573), fino a esaurimento posti. (Clara Amodeo) La Casa di Alex Via Moncalieri 5 Domenica 27 aprile, alle 22 Max De Bernardi Veronica Sbercia in Old Stories for Modern Times Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA FRANCA La piccola pubblicità degli indirizzi utili a cura di Sandra Saita NIGUARDA Mario, con il pennello al Parco Nord Questo mese entriamo nel mondo dei poeti della pittura ella prima metà N dell’ottocento dipingere voleva dire rappresentare fatti e personaggi del mondo religioso o culturale. Tutto era minuziosamente dipinto per ispirare sentimenti di eroismo e di grandezza. Ai pittori ufficiali dell’epoca sarebbe parso indecoroso dipingere ad esempio povere cose e umili oggetti. L’impressionismo reagisce a questo modo di rappresentare il mondo. I pittori impressionisti dipingono dal vero, sostituendo ai soggetti tradizionali scene ispirate alla vita quotidiana, agli avvenimenti più consueti: l’importante è cogliere un momento della realtà, un’impressione, ed esprimerla coi colori. Mario Martinotti é senza dubbio un poeta della pittura. Abitiamo da 37 anni nello stesso palazzo. Lo conoscevo solo come pittore naif: da anni nel saloncino ci sono diverse sue tele dove la neve fa da cornice al paesaggio calmo dell’inverno. In realtà Mario é un personaggio da conoscere. Nasce a Milano nel 1934, è sposato da più di 50 anni con Enrica, ha figli e nipoti appassionati di pittura come il nonno. A 17 anni lavora come apprendista litografo per le stampe d’arte. A 21 anni entra al “Corriere” e diventa cromista della prima pagina della “Domenica del Corriere” (c’erano i famosi disegni di Walter Molino e Beltrame). Gli chiedo come nasce in lui la pittura: ”Nasce dando la percentuale di colori necessaria per la riproduzione, avvicinandosi al più possibile all’originale attraverso un procedimento fotogra- fico. Essendo stato un ritoccatore fotografico nei miei falsi d’arte ho rifatto diversi Renoir, Van Gogh, Boldini, Monet”. Mentre Mario parla mi mostra le sue opere. “Abbandonando il falso, oggi dipingo opere ”impressionistiche”. Mi mostra la fotografia di un suo quadro: “Estate al Parco Nord”. Il dipinto é un olio su tela 35x50. Mario lo ha donato al Comitato di quartiere delle case di via E. Cecchi della Coop Abitare. Il quadro, molto realistico, riproduce l’angolo di parco dove nei mesi estivi si riuniscono persone delle vicine vie Adriatico, Ruvenzori e Maestri del Lavoro. Lo ha dipinto in inverno, vedendo le piante spoglie, i tavoli senza i giocatori di carte, i degustatori di vino, i giocatori di bocce. Mario Martiontti non ha mai fatto una mostra dei suoi quadri. Ma per me, che amo l’arte, Mario Martinotti é un vero e proprio poeta della pittura. I Lezioni di PROGETTO YOGA D.A.M. canto Dinamica Armonia Multilateralità Un nuovo modo di fare yoga È possibile organizzare • Un programma ed un calendario personalizzato (lezioni private) • Un programma per piccoli gruppi RESPIRAZIONE DIAFRAMMATICA IGIENE VOCALE IMPOSTAZIONE VOCALE tel. +39.339.8073143 - 02.3541075 email [email protected]. Associazione Culturale c.f. 97552850154 Per info 3347702981 Studio Legale avv. Elisabetta Gusso Via Luigi Ornato 65 20162 Milano Tel. e Fax 02.6435168 Cell. 338.4650727 [email protected] www.studiolegalegusso.it ISOLA Via Graziano Imperatore 35 20162 Milano - Tel. 02.36748523 ATTREZZATURE TOELETTATURA alimenti VENDITA ANIMALI Orario continuato: 9/19.30 Chiuso il lunedì Via Paolo Rotta, 4 - 20162 Milano (ang. Via Ornato) Zona Niguarda Tel./Fax 02.66.10.48.18 www.argopetshop.it [email protected] Studio Dentistico Dott. Vittorio Bonvini Medico Chirurgo Odontoiatra Via Borsieri 32 20159 Milano Tel./Fax 02.6884249 PRATOCENTENARO una donna che con grande forza e impegno ha gestito il Centro Anziani “Grivola”. Tutta la Redazione di “Zona Nove” è vicina alla famiglia. Musika e Pittura ad Art Action l 21 aprile, alle ore 18.30, inaugurazione della collettiva ”Musika”con Paolo Avanzi,Francesco Boero, Vittorio Maria Di Carlo, Anna Maria Indino, Hermes Stringo, Gero Urso, Giulia Voltini. È la prima volta che la Galleria dedica una mostra alla musica, e lo fa combinando la rappresentazione pittorica dell’elemento musicale con la musica in senso stretto, quella della improvvisazione jazz di Paolo Avanzi che si esibisce al piano in mezzo alle opere in esposizione. ospita Artisti per mostre personali e collettive di Pittura - Scultura Grafica - Fotografia Tel./Fax 02.6436327 348.0345251 [email protected] Sede operativa: via Hermada 4 20162 Milano cell. 348.1756079 - [email protected] www.ecoedile.org Il primo Corner scommesse di Niguarda con slot machines La Rosetta ci ha lasciati opo una lunga malattia è venuta a mancare D Rosetta Olivari, conosciuta da tutti come “la Rosetta”. Presidente del Centro Grivola, è stata Fulvio Orlando Costruzioni • Ristrutturazioni Bioedilizia La Caneva Enoteca con vino sfuso Via Ornato (ang. via Hermada) Tel 02.66114268 Spazio Arte Tra le opere esposte spicca quella di Vittorio Maria Di Carlo: la sua damigella con liuto ripropone in chiave contemporanea una scena dal sapore rinascimentale, con richiami ad opere del periodo cubista. A sua volta Paolo Avanzi rappresenta due musicisti - un sassofonista e un contrabbassista - trasfigurati come se percepiti attraverso uno specchio. Gli stessi soggetti sono calati da Gero Urso lungo una fila di passeggeri in attesa della metropolitana: lo stile di Gero è naif ma al tempo stesso sottilmente ironico. Di ispirazione jazz è il quadro di Francesco Boero: una composizione di violino, contrabbasso, tastiera e batteria che suggerisce ritmo e velocità. Più classico è il dipinto di Hermes Stringo, in cui violino e partitura appaiono rischiarati da una candela che crea una atmosfera calda e ovattata tipica della musica cameristica. Nel collage di Giulia Voltini l’elemento musicale viene invece inserito in un contesto di oggetti che gli conferiscono uno spiccato senso di aderenza alla contemporaneità. Richiamo alla contemporaneità che ritroviamo anche nell'opera di Anna Maria Indino, una tastiera su sfondo rosso realizzata con materiale riciclato, come è nel suo spirito antiretorico e irriverente. Signora 43enne disponibile tutto il giorno compresi i festivi per assistenza domiciliare Cell. 340.3893994 COMPUTER E INTERNET facile e senza limite di età Livello base o avanzato Lezioni individuali da un’ora a partire da € 19 Marco cell. 338.7787196 E-mail: [email protected] PORTA VITTORIA Studio Legale Renzulli V.le Ca’ Granda 2 Tel./Fax 02.66100795 www.avvocatorenzulli.it [email protected] BICOCCA Studio Legale Avv. Eloisia Minolfi Dott. 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Per una nuova primavera della scuola”. Il simbolo della protesta è una primula, segnale della rinascita della primavera e di auspicio della rinascita della scuola pubblica. Insegnanti e genitori della scuola di via Passerini, con i bambini, hanno colorato, ritagliato e appeso alla cancellata le primule di carta per richiamare l’attenzione sui gravi problemi della scuola. Come i fiori che sbocciano in primavera, anche la scuola è un bene comune, che ha bisogno di cure e risorse, risorse che da anni non solo vengono tolte, ma addirittura negate se richieste. L’Urlo della Scuola è l’urlo di rabbia per come la scuola sia abbandonata, l’urlo che vorrebbe attirare l’attenzione di chi non desidera ascoltare. Non a collaborazione tra Anmvi (Associazione Naz. Medici VeteL rinari) e Panini, ha consentito a centinaia di scuole in tutta Italia di partecipare al progetto “Animali del cielo, della terra e del mare”, un ciclo di lezioni svolte da veterinari con l’obiettivo di educare gli alunni al rispetto, alla cura degli animali e alla tutela dell’ambiente in cui vivono. Nella nostra zona hanno aderito con grande interesse le classi terze della scuola elementare di via Passerini. Le lezioni sono state tenute dal dott. Andrea Colombo, niguardese doc, che è tornato con grande emozione nella sua scuola, interagendo piacevolmente con 47 allievi che non hanno risparmiato le domande. Nel corso delle lezioni, tra diapositive, quiz, giochi e attività pratiche, sono comparsi la tartaruga, il pesce rosso e tanti altri rappresentanti del mondo animale, ma chi ha destato più meraviglia sono stati Theo, un labrador addestrato al salvataggio in acqua, e un cane da pet-theraphy. Proprio per sugellare l’amicizia tra uomo e cane c’è stato uno scambio di medaglie tra Theo e un’alunna in rappresentanza delle classi: un momento indimenticabile, seguito da una lezione pratica sulle responsabilità di chi desidera possedere un cane. Ai partecipanti Panini ha regalato l’album “Zampe & Co”, una guida divertente sugli animali domestici e selvatici, sui loro habitat e sulle loro abitudini, e un “decalogo” di educazione civica: no all’abbandono, raccolta delle feci, uso del guinzaglio e molti altri consigli. Nell’ultima lezione i bambini si sono improvvisati piccoli veterinari e, con tanto di camice e stetoscopio, hanno cercato di individuare i piccoli malesseri degli amici animali. L’esperienza dunque ha avuto buoni risultati, come rileva il dott. Andrea: “È una soddisfazione vedere tanti bambini attenti e collaborativi. Mi brillavano gli occhi quando ho letto i temi e i disegni che mi hanno regalato. Spero di tornare in classe con loro! Un particolare ringraziamento va a tutte le insegnanti, tra cui la mia maestra Anna per avermi riportato a scuola in un’altra veste.” (Ortensia Bugliaro) La storia a scuola abato 31 marzo e domenica 1 S aprile, la Storia è scesa in campo nel giardino della Scuola Primaria di via Guicciardi. I guerrieri e le dame del gruppo di rievocazione storica, Compagnia del Cardo e del Brugo, hanno realizzato un campo medievale, in cui bambini e adulti hanno potuto partecipare a laboratori di tessitura, cucina e lavorazione dell’argilla, seguire le visite guidate durante le quali gli esperti hanno narrato loro la vita quotidiana di tempi lontani ed assistere ad appassionanti combattimenti. I genitori hanno preparato per tutti ottimi panini con la salamella. L’evento è stato promosso dalla Compagnia del Cardo e del Brugo, dalla Dirigente Scolastica Laura Barbirato e dall’Associazione dei Genitori Abg. (Maria Rita Zibellini, insegnante di via Guicciardi e rievocatrice storica) “Giocooperiamo: Tocca anche a noi” tenere a bada i rifiuti nocivi setto alla Lim”, con l’impegno dei bambini in primo luogo, ma anche di genitori ed insegnanti e dell’intera comunità, a dotare la scuola di una lavagna interattiva multimediale. Quest’anno un altro progetto ambizioso: istituire nella scuola un punto di raccolta degli oli esausti. Questo rifiuto, pericoloso se finisce negli scarichi domestici, dovrebbe essere smaltito nelle riciclerie. Rendere più facile e a portata di mano la raccolta differenziata è una garanzia di efficacia. Ecco così i bambini di terza e quarta affrontare il problema. Innanzitutto un’animazione alla Coop e a scuola per capire di che cosa sono fatti i nostri rifiuti, do- ve vanno a finire, come si possono ridurre, come si effettua una corretta raccolta differenziata. Ma i bambini con le loro maestre sono già passati alla fase successiva: che cosa si può fare? Ecco allora, dopo la raccolta degli scarti vegetali, già raccolti per realizzare compost per l’orto della scuola, l’idea di avviare la raccolta di oli esausti. Con l’aiuto fondamentale di nonno Carlo, che curerà che tutto avvenga in modo corretto, il punto di raccolta è stato inaugurato durante la festa di primavera del 24 marzo. L’iniziativa ha avuto il patrocinio del CdZ 9. Un volantino realizzato dai bambini ha promosso l’iniziativa. Le classi ora sono impegnate nella realizzazione di un cartone animato che avrà il compito di sensibilizzare i cittadini sul tema. (Valeria Malvicini) Per il Burkina Faso razie all’interessamento della Commissione G Intercultura dell’Istituto Vittorio Locchi, è stata dedicata una serata al Burkina Faso, venerdì 23 marzo, presso la scuola di Via Cesari. Comitato Soci Coop Ornato e Pandora, con il con- ONA NOVE 20 Successo del concorso per le Scuole Primarie e Secondarie di Primo Grado. ci stancheremo mai di urlare che la scuola pubblica, a furia di tagli, ha perso gran parte della propria qualità formativa. Non ci stancheremo mai di urlare che i bambini disabili hanno visto calare le ore di sostegno, che i bambini più fragili senza ore di compresenza non possono essere recuperati, che tutti i bambini non possono più usufruire delle attività di laboratorio e che le uscite didattiche si sono ridotte all’osso. Le risorse di cui la scuola ha bisogno sono: più insegnanti per un ritorno al tempo pieno; più ore di compresenza per progetti di recupero e laboratoriali;più finanziamenti per un funzionamento più efficace e qualificante; più collaboratori scolastici per ambienti più puliti; personale supplente che ormai non viene più chiamato. (Alcune insegnanti della scuola di via Passerini) Il veterinario in classe ertamente ricorderete che, grazie al progetto C “Giocooperiamo-Tocca anche a noi”, la scuola di via Cesari era riuscita, con il progetto “dal ges- Poesiàmoci in Zona 9: 175 poeti in erba tributo di Fondazione Cariplo, Associazione Mowgli Education e Associazione Donne per le Donne, hanno presentato dei progetti di cooperazione con questo Stato, volti a sviluppare un’agricoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente. (foto di Franco Bertoli) i è svolta sabato 14 aprile la S Premiazione del Concorso “Poesiàmoci in Zona Nove”. Il Concorso, indetto dall’Associazione Amici di “Zona Nove”, con il Patrocinio del CdZ 9, ha coinvolto i bambini del IV e V anno della Scuola Primaria (Sezione A) e i ragazzi del I, II e terzo anno della Scuola Secondaria di I grado (Sezione B). Le poesie partecipanti sono state 175 e le classi concorrenti 13: 8 della Scuola Primaria (Via Cesari, Via Passerini, Via Pianell, P.zza Gasparri) e 5 della Scuola Secondaria di I grado (Cassinis di Via Hermada, Rodari di Via Gabbro). Alla premiazione hanno partecipato il Presidente del CdZ 9, Beatrice Uguccioni; il Presidente della Commissione Educazione, Antonella Loconsolo; il Presidente del Premio, Luigi Allori. La Giuria, composta dal Presidente, poetessa Serena Siniscalco, dalla poetessa Ortensia Bugliaro, dalla coordinatrice Antonietta Gattuso, dallo scrittore Alberto Oddone, dal musicista e compositore Oreste Pagliano e dalla poetessa Sandra Saita, ha conferito il Primo Premio per la sezione A (Scuola Primaria) all’alunno Ludovico Messa con la poesia “Paesaggio Alpino”,della classe IV A della Locchi (vedi sotto); il Secondo Premio all’alunna Alice Fabian per la poesia “Risveglio del Bosco”, della classe IV A della Locchi; il Terzo Premio all’alunna Marialuisa Bua per la poesia “La Musica”, della classe IV A della Locchi. Per la Sezione B (Scuola Secondaria di I grado), il Primo Premio è stato conferito all’alunno Pietro Marra per la poesia “Ascolta”, della classe IID della Cassinis (vedi sotto); il Secondo Premio all’alunna Sofia Màspero per la poesia “Domani”, della classe IID della Cassinis; il terzo premio all’alun- no Alessandro Caldani per la poesia “Il Treno” della Scuola Rodari. Inoltre sono state conferite sei partecipazioni con merito e una menzione speciale della giuria, per tutte e due le sezioni. Le partecipazioni con merito sono state conferite agli alunni: Gaia Casali (Cassinis), Giovanni De Luca (Cassinis), Matteo Duvìa (Cassinis), Linda Gioffreda (Locchi), Marco Mapelli (Duca degli Abruzzi), Marco Meroni (Cassinis), Niccolò Miani (Duca degli Abruzzi), Ylenia Proietto (Duca degli Abruzzi), Renzo Rengifo Ybarra (Poerio), Francesca Rizzo (Rodari), Simona Smedile (Cassinis), a tutta la IV B per una poesia composta da tutti i bambini insieme (Sorelle Agazzi). Le due menzioni speciali della giuria sono state conferite ad Aura Gazzini (Locchi) e Iryna Votyakova (Cassinis). I bambini e i ragazzi primi classificati e partecipanti con merito hanno ricevuto una medaglia e un attestato ciascuno. Tutti i partecipanti hanno ricevuto in dono due libri ciascuno, uno è “La Storia dei Fratelli Lumière” di Luigi Allori, l’altro un libro di poesie di Ortensia Bugliaro.Alle insegnanti delle classi partecipanti invece, il Presidente della Giuria Serena Siniscalco, ha voluto gentilmente donare un proprio “Poesiario” (diario di poesie). Sono state conferite anche “partecipazioni con merito” alle classi partecipanti che si sono distinte per l’impegno e l’originalità delle composizioni. Le poesie premiate e le partecipanti con merito, sono state lette dalle poetesse Serena Siniscalco, Ortensia Bugliaro e Sandra Saita, su un sottofondo musicale delle note dei New Hara (duo composto da Luca Bianchi e Oreste Pagliano), che si sono esibiti anche, tra una premiazione e tra una lettura e l’altra, con dei brani di loro composizione personale (musiche di Luca e parole di Oreste). Paesaggio Alpino Ascolta Ludovico Messa (IV A della Scuola Vittorio Locchi) Pietro Marra (II D della Scuola Gino Cassinis) L’acqua fresca e cristallina di quel limpido ruscello, scorre e canta ogni mattina e risveglia il mondo bello. In quel bosco fitto fitto traversato dal ruscello, tutto sboccia per incanto col cantare di un uccello. Dietro al bosco la montagna ha le vette tutte bianche e con l’ombra sua gigante fa alla valle il sorvegliante. Ascolta il rumore della natura ad occhi chiusi Ascolta la pioggia che cade sulla tua faccia che resta asciutta Ascolta i vecchi taciturni e leggi nei loro occhi divenuti così piccoli brani di saggezza antica Ascolta il loro respiro affannato che non ha voce I nostri sogni in un graffito Associazione culturale L’ Arci Varieazioni, in collaborazione con il Doposcuola Medie Affori (organizzato dal Circolo Culturale Italo Calvino e da Abitare Società Cooperativa) e con La Lanterna onlus, realizzerà il 19 maggio un murales/graffito attraverso il quale noi giovani di Affori, Bruzzano, Comasina e Dergano potremo raccontare i nostri sogni per il futuro nel luogo simbolo dell’attentato al futuro della città, il Palazzetto di via Iseo, oggetto di atti vandalici di stampo mafioso nel 2011. Sono state anche coinvolte le istituzioni scolastiche, in particolare l’Istituto Comprensivo Statale Don Orione. Vogliamo lanciare un messaggio sul futuro dei giovani della zona 9 attraverso una forma di espressione a loro molto vicina, il graffito, in un luogo pubblico (scelto tutti insieme) che testimonia un presente che non vogliamo accettare: il muro della mensa scolastica di fronte al Palazzetto di via Iseo.Si è poi svolto un laboratorio con un affermato writer, Marte, che ha messo a disposizione il suo talento. Ci sono state rivolte delle domande. Ecco le risposte. Cosa pensate dei luoghi in cui vivete? Paola:“Mi piacciono,ma di sicuro c’è troppo sporco in giro, hanno bisogno di essere abbelliti, colorati e ripuliti!”. Alessandro: “Ci sono molte cose che mi piacciono, come il parco di Villa Litta e i campi dove posso giocare a calcio con gli amici.” - Fabio: “Scusate, ma io preferisco la montagna, dove c’è più verde!” “Matteo: “Sono uno scout, quindi preferisco posti come il Parco Nord.” - Nicolò: “Ultimamente sono suc- cessi dei brutti episodi, come al Palazzetto di via Iseo. Spero non si ripetano.” - Mattia: “Mi piace molto Affori come è ora, non cambierei nulla.” Vi piacciono i graffiti e i murales? Matteo: “Sì, molto, perché sono colorati, scenografici, rappresentano la situazione reale del quartiere (anche politica).” - Sharon: «Anche a me piacciono, perché sono un modo di esprimere con delle parole e dei disegni aspetti della vita e sentimenti, divertendosi. Non è una cosa fatta a caso. “ - Paola: “Le scritte sui muri no, ma dei murales colorati come quelli di via Don Grioli, ci piacciono molto!” Ne avete mai realizzato uno? Sharon: “No, ma ho visto degli amici farli.” - Fabio: “Anche io ho visto mio fratello che ne ha fatto uno e mi è piaciuto molto. Mi piace disegnare.” L’ultima domanda riguarda il futuro: dove vi immaginate e come pensate sarà la città? Paola: “Io ho un buon ricordo della scuola di via Iseo e non voglio quindi lasciare la zona e gli amici.Mi vedo in un bel parco verde e finalmente pulito!” - Fabio: “A dirla tutta, Milano non mi piace molto, spero di spostarmi, magari in montagna, creando una mia bella famiglia.” - Sharon:“Vorrei andare a New York, lì hanno anche inventato i graffiti!” (Le ragazze e i ragazzi del Doposcuola Medie di via Zanoli 15) L’evento del 19 maggio sarà una festa aperta e pubblica, con esibizioni e animazioni sul tema dell’hip hop, che ci auguriamo possa essere anche un momento di condivisione e riflessione importante per tutti. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 21 UNIVERSITÀ BICOCCA a cura di Luigi Luce Un concerto del Conservatorio “G. Verdi” A Milano il rumore vien di notte e soprattutto alla domenica l 23 aprile, alle 14.30, all’Università Bicocca, Aula Magna, Ipercorso Edificio U6, piazza dell’Ateneo Nuovo 1, “La Musica come di scienza e conoscenza”, concerto gratuito e aperto al L’ ultima analisi dell’inquinamento acustico di Milano arriva dal Laboratorio di acustica della Bicocca diretto dal professor Giovanni Zambon. I monitoraggi - postazioni fisse e mobili in diversi punti della città - da un lato confermano che in città si sono zone con sforamenti anche di 10 decibel, ma anche isole di pace dove il livello acustico è addirittura inferiore a quello di legge. Il dato più interessante, e nuovo, racconta una città più rumorosa di notte che di giorno, più nei fine settimana rispetto ai giorni feriali, più ai piani alti che in basso. Salendo, infatti, aumentano le fonti di rumore: al pianterreno si sente molto forte il tram, ma non il traffico dell’isolato a fianco. I dati di un monitoraggio al primo e all’undicesimo piano dello stesso palazzo sono chiari: a mezzanotte, quando la centralina del primo piano segna 44,9 decibel, all’undicesimo ce ne sono 47,5. Un’ora dopo lo scarto è tra 40,5 e 44,3, alle due è 42,8 e 45,9, e così via. Solo alle sei si registra l’inversione di tendenza, ma le differenze restano contenute. Un’altra sorpresa è la pubblico, con un programma musicale esclusivo, accompagnerà la cerimonia di consegna dei diplomi delle scuole di dottorato e la firma della convenzione tra l’Università e il Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano, per l’avvio di un progetto formativo d’avanguardia. Il Maestro Davide Gualtieri, docente del Conservatorio di Milano, dirigerà un programma che spazierà dalla musica antica a performance improvvisative e sarà completato da un’esibizione di percussionisti guidati dal Maestro Andrea Dulbecco. Materiali perfetti? Ecco come ottenerli differenza fra giorno e notte: è la notte il momento più critico. La legge fissa un calo di dieci decibel dopo il tramonto (da 65 a 55), ma non avviene mai. Un esempio: in Melchiorre Gioia dalle 6 alle 22 i decibel superano di 6,7 punti la soglia consentita, con 71,7 decibel totali; ma dalle 22 alle 6 il margine fuorilegge sale a 14,6, con 69,6 totali. Nel weekend, poi, è ancora peggio: se durante il giorno i festivi sono sempre più silenziosi dei feriali, dalle 23 il dato si inverte. Soluzioni? Per Zambon “interrare il più possibile il traffico, perché quando le auto in strada calano aumenta la velocità e il rumore resta alto. Potrebbero dare buoni risultati le ricerche in corso sul suono generato da pneumatici e motori sugli asfalti fonoassorbenti”. Dove volano le rondini questa primavera? imbolo della primaS vera, svernano a sud del Sahara o nel subcontinente indiano e nidificano tra l’Europa e la Cina. In Lombardia stanno diminuendo a vista d’occhio: come contrastare la tendenza? Lo spiega Roberto Ambrosini, ricercatore dell’Università Bicocca. Perché in Lombardia è scattata l’emergenza rondini? In seguito a nostre ricerche in tre zone diverse (Parco Adda sud, Parco di Montevecchia e della Valle del Curone, Parco Piemontese del Ticino) le rondini diminuirebbero ogni anno dell’8,4 per cento, contro il dato medio europeo del -1 per cento. In particolare nel Parco Adda sud si è passati da 4000 coppie di rondini nel ‘99 a 1800 nel 2011, con una flessione del 56,7 per cento in dodici anni. Siamo di fronte a un rischio di estinzione? I numeri a livello europeo non sono preoccupanti e si può escludere il rischio per i prossimi 20 anni. Tuttavia val la pena occuparsi delle rondini perché si tratta di una specie di simbolo della primavera. Preservare un ambiente favorevole per questa specie, inoltre, significa preservarne molte altre in pericolo, tra cui lucciole, libellule e averle, anch’esse legate all’ecosistema agricolo. Le rondini, in particolare, sono animali legati all’agro-ecosiste- ma, uccelli migratori e insettivori aerei, così studiarle ci dà informazioni contemporaneamente sulle specie di uccelli appartenenti a ben tre categorie in marcato declino demografico. Per quale motivo ne arrivano sempre meno a nidificare in Europa? Si pensa, ma non è ancora stato dimostrato, che dipenda dai cambiamenti climatici, il che spiegherebbe in parte il divario tra il tasso di decremento medio in Europa e quello in Lombardia, regione più vicina all’estremità meridionale della zona di nidificazione e quindi più colpita dal cambiamento climatico. Il divario dipende anche dai pochi dati disponibili sulle rondini in Europa meridionale. Ecco perché studiarle qui da noi in Italia è così importante. Come fermare la diminuzione degli arrivi delle rondini? Da una parte è necessario acquisire maggiori informazioni su dove vanno a svernare e sulle loro rotte. Dall’altra, occorre sapere le condizioni che ne favoriscono la riproduzione e cercare di predisporle. Per il primo punto, è in corso un nostro progetto finanziato da Cariplo. Alcune rondini in partenza alla fine della scorsa estate sono state “equipaggiate” con un piccolo geolocalizzatore da mezzo grammo, il geolocator, che al loro ritorno in primavera ci darà informazioni dettagliate sulle rotte migratorie seguite. Un’esperienza con il geolocator era già stata effettuata l’anno precedente nel Parco Piemontese del Ticino. Per quanto riguarda le condizioni favorevoli alla nidificazione, sappiamo che le rondini costruiscono nidi solo in edifici e manufatti umani, accessibili e preferibilmente scaldati dalla presenza di allevamenti. Il declino delle cascine influisce quindi negativamente sulla loro nidificazione, ma in particolare il declino è maggiore - così dimostrano le ricerche nel Parco Adda sud - laddove entro i 200 metri dalla cascina ci sono meno prati. Alla luce di questi dati, poiché non è sostenibile economicamente una politica che contrasti la dismissione degli allevamenti, si sta cercando di incentivare gli agricoltori a seminare i campi con culture foraggere e a mantenere i prati stabili. Ne torneranno di più negli anni a venire? Riteniamo, dalle recenti ricerche e da quelle ancora in corso, che prati estesi con larga presenza di insetti di cui si nutrono le rondini e locali accessibili per costruire i nidi possano ridurre l’impatto negativo costituito dalla dismissione degli allevamenti. Con iniziative come quella del bando che incentiva le culture foraggere nel Parco Adda Sud speriamo di poter invertire o almeno limitare, nei prossimi anni, la diminuzione delle rondini nel nostro Paese. E ne beneficerebbero anche altre specie, tutte indispensabili per il mantenimento della biodiversità. segreto di un materiale perfetto, non soggetto a Ibenlrotture, distorsioni o altre imperfezioni, è crescere impilato. È la scoperta dei ricercatori di Scienza dei Materiali dell’Università Bicocca in collaborazione tra gli altri con il Politecnico di Milano. Gli autori della ricerca hanno, infatti, dimostrato come si possano integrare strati di materiali semiconduttori, particolari e diversi, sul silicio (abbondante, economico e ben conosciuto), senza avere crisi di rigetto, difetti, distorsioni e rotture. Grazie alla tecnologia sviluppata si può ottenere un miglioramento delle prestazioni dei diversi materiali applicati sul silicio, potenziandone le proprietà. Grazie a questa tecnologia sarà possibile realizzare celle solari ad alta efficienza per satelliti, più leggere e meno costose; sensori che monitorano le operazioni in laparoscopia con bassissime dosi di raggi X; dispositivi elettronici di potenza meno costosi e più efficienti, per gestire autoveicoli e produzione di energie alternative. Il vantaggio sta nell'utilizzo di un supporto poco costoso e abbondante come il silicio. Senza questa tecnologia, per ottenere materiale senza rotture o difetti, bisognerebbe utilizzare materiale pregiato, con costi molto maggiori. Il risparmio, ad esempio nelle celle fotovoltaiche, è stimato intorno al 15/20 % per ogni cella (sul costo di circa 200 euro). Le celle solari ora si fanno con la luce A un giovane chimico della Bicocca il Premio Cariplo “Ricerca di frontiera”. elle solari organiche fabbricate utilizzando la luce. Con questa innovativa idea Luca C Beverina, giovane ricercatore di chimica organica del dipartimento di Scienza dei Materiali dell’Università Bicocca, si è classificato al quarto posto nel Premio Cariplo “Ricerca di Frontiera” con un finanziamento alla ricerca di 130 mila euro. L’idea di Beverina, affiancato dal collega Riccardo Ruffo, consiste nell’uso della luce sia come reagente fondamentale nella preparazione del dispositivo fotovoltaico sia come alimentazione della cella stessa una volta assemblata. “L'utilizzo della luce non tanto e non solo come alimentazione di una cella fotovoltaica ma come vero e proprio strumento per la sua realizzazione è l’idea alla base di questo progetto - ha detto Beverina -. L’obiettivo di questa ricerca è favorire l’industrializzazione di questa tecnologia e contribuire all’affermazione dei materiali organici nel fotovoltaico” Il progetto ha l’obiettivo di migliorare il processo produttivo delle celle fotovoltaiche organiche (basate su composti del carbonio) realizzando i collegamenti fra le diverse celle che formano un pannello con lo sfruttamento contemporaneo di autoassemblaggio e reattività fotochimica di materiali attivi originali. I vantaggi in termini industriali sono l’aumento dell’efficienza di conversione dell’energia solare in energia elettrica delle celle organiche, ora attestata intorno al 10 per cento, e la riduzione dei costi produttivi. La città a disposizione con un click Wi-fi gratuito in tutta la zona 9? Presentato dal sindaco Pisapia e dal rettore Fontanesi il progetto Open Data. Ne parliamo con i consiglieri Jacopo Rossi e Andrea Quattrociocchi. 14 marzo è stato presenIdacoltato, alla presenza del sinGiuliano Pisapia e del rettore Marcello Fontanesi, il progetto Open Data, cui partecipa l’Università di Milano-Bicocca, insieme tra gli altri al Politecnico di Torino. Lo scopo dello studio è quello di rendere accessibili tutti i dati della città, dagli orari dei negozi alle informazioni sul singolo quartiere. Gli Open Data servono a fornire al cittadino dati sui trasporti, sull’ambiente, sulla raccolta dei rifiuti fino agli orari dei negozi, accessibili liberamente dalla rete e senza costi per tutti i cittadini. Open Data rivoluziona il modo di informare i cittadini, grazie a una serie di dati disponibili su una piattaforma accessibile da pc, smartphone e Iphone. Gli Open Data servono a migliorare la vita in città, dando la possibilità ai cittadini di conoscere in tempo reale, ad esempio, dove trovare un posto libero per parcheggiare l’auto, quale percorso tramviario è meno trafficato, come raggiungere un negozio nel minor tempo possibile o, più semplicemente, sapere se la palestra del quartiere è aperta anche di domenica. “È importante - ha detto il sindaco - implementare la diffusione di internet, la conoscenza del- ONA NOVE 22 l'agenda digitale, degli Open Data, perché l’innovazione può essere uno strumento importante anche per superare la crisi economica. Il Comune di Milano è già impegnato in questo senso. Anche in vista di Expo Milano 2015”. “Crediamo molto in questa iniziativa che permette di rendere ancora più accessibili i dati sui servizi pubblici - ha affermato dal canto suo Fontanesi -. Come Università siamo molto interessati a mettere a disposizione le nostre competenze per progetti come quello sugli Open Data. Il nostro è l’impegno di un ateneo aperto e disponibile alla collaborazione con il territorio. L’Università contribuisce al progetto Open Data mettendo in campo specifiche competenze sugli aspetti legali e sugli aspetti tecnologici.” uone nuove dal mondo della comunicazione B on line e senza fili: il CdZ 9 ha infatti recentemente approvato una lista di aree, soprattutto verdi, individuate dalla Commissione per il decentramento che ben si prestano a canalizzare la grande innovazione dell’Hot Spot (area in cui internet è accessibile senza fili) gratuito di quartiere. Il progetto corre di pari passo all’ambizioso piano di installare in tutta la capitale meneghina 1.200 centri di propagazione negli spazi aperti, che si andranno a unire al wi-fi libero e gratuito già presente in tutti gli uffici comunali e attivo dal 16 gennaio. Ma c’è di più: abbandonato il modello del wi-mi, internet wireless inaugurato nella scorsa amministrazione che consentiva di navigare gratis per una sola ora al giorno, il nuovo wi-fi comunale sarà libero e gratuito tutti i giorni della settimana, 24 ore su 24, a condizione che non si visitino siti vietati ai minori di 18 anni, il peer-to-peer e lo streaming. “Sono entusiasta del progetto - dice Jacopo Rossi, vice presidente della Commissione territorio e attività produttive del CdZ 9 -. Poiché esso viaggia verso due ambiziosi progetti: il riequilibrio delle zone centrali, in cui la rete serve, e la valorizzazione di quelle periferiche, dove la rete potrebbe portare a un nuovo tipo di aggregazione e di sicurezza. Per questo ho presentato un emendamento che chiede l’installazione, all’interno dei parchi di Zona 9, di tavoli e gazebi che possano rendere il progetto maggiormente fruibile dalla cittadinanza”. Azione positiva, dunque, anche per la libera circolazione dei pensieri e della comunicazione: ma come la mettiamo con la salute e la sicurezza? “Il vice direttore generale, responsabile area innovazione, economia e sviluppo del comune di Milano Sergio Mancuso dice che siamo al di sotto dei limiti di legge, anche al di sotto del 3G - risponde Rossi -. Ma per essere ancora più certi della sicurezza del wi-fi sarà a breve istituita una commissione di studio all’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) della Lombardia. Anche Andrea Quattrociocchi, presidente della Commissione del CdZ 9 che si occupa in zona della questione con l’aiuto del consigliere Leonardo Cribio, non nasconde il suo entusiasmo per questo progetto gestito dal City Manager del Comune Davide Corritore: “Sarà una delle realizzazioni più significative di tutta Europa: stiamo parlando di ben 250 antenne installate in zona, ciascuna delle quali coprirà un’area in un raggio di cento metri. Saranno ulteriori installazioni rispetto a quelle che già ci sono, nelle biblioteche per esempio, nelle università, in edifici pubblici o in locali privati. Un progetto da molti milioni di euro che cambierà totalmente la cultura informatica della nostra città e consentirà anche a chi non si può permettere la spesa di un contratto con un provider di visitare siti e di usare la posta elettronica.” (Clara Amodeo) Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA 9 DERBY SPORT IN ONA a cura di Roberto Braghiroli a cura di Lorenzo Meyer e Mauro Raimondi Un calcio alla crisi Champions, addio oberto Clerici, presidente del Niguarda Calcio, ha appena perso R la moglie Luigia, classe 1946, che domenica 1 aprile si è arresa a un male che la tormentava da una quindicina d’anni. Un lutto grave, O scudetto o stagione buttata (perché la Supercoppa vinta con l’Inter in Cina è ormai lontana anni luce). Questo, ha stabilito la serata di Barcellona. E così sono finiti gli atroci dilemmi che nelle ultime settimane hanno tormentato noi tifosi rossoneri. Primo: il Milan ha realmente la possibilità di battere i campioni del mondo? Secondo: abbiamo la squadra e la rosa per vincere Champions e Campionato? E se no, è meglio proseguire il cammino in Coppa prosciugando le nostre non infinite energie e rischiando di perdere con il Chelsea o in finale con il Real (o il Bayern)? O è preferibile essere eliminati subito e concentrarci nella sfida con i gobbi? Bene, ora tutte le domande hanno ottenuto una risposta. Sulla prima, in realtà, non vi erano molti dubbi. Per superare il Barcellona ci vuole tutto quello che ha avuto l’Inter due anni fa (solo 2 anni? Sembrano passati secoli!): 1) una squadra molto forte e anche molto tosta caratterialmente; 2) molta fortuna; 3) qualche aiuto arbitrale. Deve essere l’anno buono, insomma. E per il Milan, evidentemente, non lo è. Innanzitutto perché il probabile rigore non visto per il Barcellona a San Siro l’abbiamo subito pagato al Nou Camp, e pure con gli interessi: il secondo penalty di Messi è stato un vero regalo, ed è pure giunto in un momento importante della partita, allo scadere del primo tempo. Se fossimo andati al riposo sull’1-1 forse (e sottolineo forse) sarebbe stata un’altra partita. Inoltre bisogna ammettere che la fortuna non è stata dalla parte del Milan, innanzitutto nel sorteggio: incontrare la squadra più forte al mondo in doppia gara ti lascia poche possibilità. In partita unica, magari, ce la puoi anche fare, ma così era molto dura. Soprattutto se mezza squadra arriva reduce da infortuni e se manca il perno della difesa, quel Thiago Silva che pare diventato fondamentale come il Baresi di un tempo. Tuttavia noi milanisti siamo tendenzialmente onesti e obiettivi, e perciò diciamolo chiaramente: il Milan non ha ancora la squadra idonea per sfidare il Barcellona e vincere la Champions. E qui è inutile che il presidente onorario per acclamazione (!) si arrabbi, tra l’altro in diretta televisiva (che sia stato un remake dell’esonero di Zaccheroni e noi non lo sappiamo ancora?). Innanzitutto, tranne Ibrahimovic e pochi altri, negli ultimi anni il Milan ha speso il minimo sindacale, limitandosi soprattutto a prendere giocatori a fine contratto o saldi di fine stagione,come (il pur bravo) Nocerino. Fabregas, per tanto tem- po oggetto del desiderio rossonero, era in panchina con la maglia del Barcellona. E poi: chi, quando Galliani era già in viaggio per acquistare Tevez e vendere a peso d’oro Pato, ha ordinato di sospendere l’operazione? Noi no di certo. Così adesso Tevez ha ripreso a giocare nel Manchester City e Pato, dopo essere stato fermo per mesi, adesso si è di nuovo infortunato, ma all’altra gamba! Che decisione sagace! Perché è vero che Ibrahimovic negli appuntamenti internazionali sparisce, ma vogliamo anche dargli una vera seconda punta a fianco? Uno che la butti dentro spesso e non solo qualche volta come Robinho? Per quanto tempo Ibra dovrà cantare e portare la croce (scusate il paragone, visto che siamo a Pasqua...), salvo poi arrivare sfiancato a metà stagione? Se nella classifica marcatori del campionato il secondo goleador rossonero è Nocerino credo proprio che degli errori ci siano stati. E non solo in attacco, perché se Allegri è costretto a far giocare Nesta con le stampelle e Ambrosini in tutte le partite (fra un po’ entrerà in campo con la maschera per l’ossigeno), qualcosa non torna. E di Seedorf che alla sua tenera età zampetta per il campo in entrambe le gare decisive della Champions, cosa dobbiamo dire? Personalmente, ritengo che Allegri abbia magari sbagliato qualche “pedina” ma non sbagliato approccio: il Barcellona ha e avrebbe sempre, anche contro i marziani, un possesso palla superiore al 60%. Sono loro che comandano, tu puoi solo aspettarli e ripartire. E se invece vuoi provare a sfidarli a viso aperto, innanzitutto devi avere a centrocampo gli uomini adatti per farlo (che il Milan non ha) e poi stare molto attento a non scoprirti, che nei larghi spazi ti uccidono. Diciamocelo: per adesso sono di un’altra categoria: una squadra che farà la storia del football come il Milan di Sacchi (e mai e poi mai l’Inter di Mourinho). Ma prima o poi caleranno anche loro, è la legge del calcio. E così, cari amici rossoneri, adesso non ci resta che il campionato. Dove, se solo gli arbitri avessero visto tutti i nostri gol, saremmo nettamente primi. E invece non è così, perché la Juventus ha superato il momento di crisi ed è pure spinta dalla grandissima motivazione dell’imbattibilità che li fa raddoppiare le energie. Si deciderà come nel basket, punto a punto. E chissà che gli interisti, alla penultima giornata, per odio verso i loro “amici” bianconeri, non ci facciano lo stesso regalo che la Lazio ha fatto loro due anni fa… FOTOREPORTER DI ONA che non gli impedisce però di fare due chiacchiere con “Zona Nove” sul Niguarda Calcio, un hobby e una passione che ora non potranno che rafforzarsi: “In effetti adesso avrò un po’ più di tempo libero e, almeno per il momento, un po’ meno voglia di tornare a casa”, ammette. • Occhio alla spesa E allora, parliamo di calcio, che è meglio. “In tutta sincerità - racconta - non è un periodo semplice nemmeno da questo punto di vista. Non per i risultati delle squadre del Niguarda Calcio, dei quali siamo molto soddisfatti, a parte qualche eccezione. Piuttosto, sta diventando sempre più difficile far quadrare i conti: la nostra società si mantiene con le quote d’iscrizione versate dalle famiglie dei giovani tesserati, che rispetto ad altri sport sono molto più basse, e dal contributo di qualche sponsor. Ecco, proprio da quest’ultimo fronte arrivano le note più dolenti: molti commercianti di zona, anche se il loro contributo era di poche centinaia di euro, stanno rinunciando a darci una mano; segno che la crisi sta colpendo duro”. Tenere in piedi una società di oltre 260 atleti tesserati, però, non è uno scherzo: tra rimborsi spese agli allenatori, acquisto di materiale sportivo, manutenzione dei campi e bollette di acqua, luce ed elettricità, anche qualche centinaio di euro in più può fare comodo. Oltre a qualche volontario in più: “Sì, in effetti siamo sempre alla ricerca di qualcuno che abbia voglia di impegnarsi, ovviamente a titolo gratuito, nel Niguarda Calcio. Magari fin da subito, visto che a maggio inizieranno i nostri due tornei primaverili”, scherza (ma non troppo) Clerici. • Al via i tornei In effetti, ci siamo quasi: il 2 maggio, infatti, ci sarà il fischio d’inizio sia del torneo Amleto Farina, riservato alle categorie non agonistiche che si disputerà sull’omonimo campo di via Cesari, sia del torneo Giuseppe Righi (fino all’anno scorso chiamato Enrico Cucchi), intitolato al dirigente rossoazzurro scomparso lo scorso agosto, che si disputa sul campo di via Arezzo. Due appuntamenti importanti, che dureranno tutto il mese e che chiuderanno, come sempre, la stagione sportiva. “In attesa della prossima, per la quale siamo già alla ricerca di nuovi bambini, da quelli nati nel 2006-2007 in su, per la nostra Scuola Calcio. E chissà che non si riesca a organizzare un bel torneo a settembre da dedicare a mia moglie…”, chiude Roberto Clerici. La StraNiguarda è il 20 maggio omenica 20 maggio QuiNiguarda organizza la corsa-camminata D StraNiguarda nel quartiere e nel Parco Nord. Il ritrovo sarà davanti alla scuola Cassinis alle ore 9.30. È possibile iscriversi, a partire dal 23 aprile, presso: la Banca del tempo, via Passerini; il Centro Culturale della Cooperativa via Hermada 14; Ecoedile, via Hermada angolo via Ornato; La Caneva, via Ornato 7. All’arrivo in via Passerini (spazio Villa Trotti) sarà organizzato un punto ristoro e ci sarà un mercatino di hobbisti e associazioni del quartiere.Vuoi esporre anche tu come hobbista o vuoi esserci come associazione? Scrivi a Chiara Morelli [email protected] <mailto:[email protected]>. BELLEZZA IN ONA a cura di Franco Bertoli a cura di Franco Massaro Collina dei Ciliegi & Borgo Pirelli È arrivata la Primavera Due luoghi molto particolari: un borgo ormai unico che necessita decisamente di interventi di ristrutturazione da parte dell’Aler e una una collina di ben 27 metri di altezza, nata dalle macerie, che offre un panorama particolare sulla Milano dei grattacieli e che, con qualche miglioria, potrebbe davvero diventare un luogo di incontro privilegiato per un quartiere che l’ha sempre ignorata. De Calboli: Polizia Locale Bicocca: stazione del metrò Presso il Nucleo Tutela Donne e Minori, così vengono trattate le bandiere europea, italiana e comunale. Non è il caso di intervenire da parte delle autorità? Ecco come di presenta, ormai terminato, uno degli accessi alla stazione della nuova linea della metropolitana 5 alla Bicocca. opo un incredibile tira e molla, ecco che la Primavera è arrivata veD ramente! Allora usciamo come le lumache dopo la pioggia e buttiamoci a cercar fiori. È un momento speciale per i fotografi, perché ogni pianta spinge i propri all’aperto, persino il Bagolaro, grande e grosso, mostra i suoi minuscoli fiori con solo due petali di pochi millimetri. Ci sono poi quelli che prendono sempre il primo posto, in queste gare, come il Pruno, il Ciliegio, l'Albicocco, il Pesco, il Melo, ma un sacco di ammiratori li ha anche il Corniolo con i suoi mazzetti di fiorellini gialli. E la Glicine? E la Robinia? Spettacolosi! Eppure il primo piacere ce lo fornisce il prato con un sacco di Veroniche, Ranuncoli e Margherite. Magari come quella della foto, che ho scoperto casualmente in questi giorni e che mi ha lasciato a bocca aperta ed occhi spalancati, con un sorriso sulle labbra. Eh, sì, è tempo da digitale in tasca e via! ([email protected] <mailto:[email protected]>) Per la vostra pubblicità su questo giornale telefonate a Flaviano Sandonà Tel/Fax/Segr. 02/39662281 Cell. 335.1348840 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 23 ONA NOEUV Cont el coo in di nivôl L’angolo di Don Giuseppe La colonna poetica a cura di Augusto Cominazzini a cura di Don Giuseppe Buraglio a cura dei lettori La Presunziôn C’era una volta il West La pace del cuore mmagino una famigliola americana stretta nella morsa Itemente della povertà, economica e sociale, in un tempo sufficienlontano dal nostro. Penso al suo capofamiglia che Classe III C - Scuola Primaria Via Pianell, 40 Coordinamento Ins. Antonella Ghiuri guarda verso ovest e dice: mettiamoci in cammino e raggiungiamo terre lontane, larghe, estese, verdi, ospitali, che possano diventare la nostra casa. In mezzo al nulla. Vedo montagne attorno a distese a perdita d’occhio. Vedo, nel mezzo, una casa di legno piuttosto malandata, più baracca che casa. È circondata da un approssimativo steccato. La terra adiacente è sommariamente coltivata, qualche animale pascola lì attorno. C’è una donna, qualche bambino. L’uomo di casa sta lavorando il campo appena più lontano dalla casa, ma sempre con lo sguardo a portata di casa. Mi viene da chiamarlo ranch, ma il nome mì sembra eccessivamente lussuoso per quello che vedo. Sì, sono dentro uno dei vecchi film che raccontano l’epopea del Lontano Ovest. In ogni caso, fiction o realtà, mi prende un senso di essenzialità che mi è suggerito non solo dal paesaggio ma anche e soprattutto dallo stile di vita dei suoi pochi abitanti. L’ora del pasto è un momento di grande significato familiare: poche, pochissime cose maneggiate con stoviglie assolutamente essenziali. In mezzo alla tavolaccia di legno c’è un grande piatto, sempre di legno, con dentro una pietanza che è la somma di ingredienti che noi, oggi, non metteremmo insieme. Eppure sembra buona. Una vecchia e sbeccata brocca al centro tavola dice che la bevanda per il pasto è l’acqua. Tutti si radunano attorno a questo desco essenziale, il papà si leva il cappello, i figli si raccolgono in silenzio, la mamma, stando in piedi affaccendata, si ferma un attimo, il papà inizia la preghiera di ringraziamento al Signore per quel provvidenziale cibo. Tutti mangiano sereni, i bambini scherzano, gli adulti esprimono anche le loro preoccupazioni per quella vita così precaria. Ma tutto ha tanto il sapore del bello essenziale, della pace ritrovata, della scomparsa del male sociale. Mi accorgo che è poesia. Parecchio. Sì, perché quella vita è tanto dura, c’è meno del necessario, si è esposti ai mille pericoli provenienti dalla natura, dalle malattie, dai pochi umani che rischi di incontrare comunque. È una vita dove il rischio significa morte, dove la morte è sempre alla tua porta e non ha pudore nel portarti via persone care anche in giovane età. È però una poesia che mi piace, che mi fa pensare. Una poesia che mi permette, pur considerando la realtà in tutta la sua interezza, di riportare all’essenziale il mio modo di vivere di uomo del ventunesimo secolo. Un’umile regale candida Colomba amica dell’Ulivo leggiadra vola nel Cielo dando vita ad un inaspettato Arcobaleno. L’òmm el gh’ha on’idea fissa: la fanatica presunziôn, compagnada da la paradòssal conviziôn, de riuscì a scovrì i sterminaa confin de l’Univèrs, anca se quèll che la pensaa incoeu... doman l’è giamò divèrs. El gh’ha la presunziôn de compètt con la Natura, ma l’è minga bôn de eguaglià la sôa bravura e quand lee la ghe presenta i sò tremend sorpres, el streng i ciapp per la paura, meschin e indifes. L’ha traa in pee la moda del biologich, de natural anca se tutt intôrna gh’è soltant l’artificial, con OGM, pesticidi, amiant, ruff tossich dispèrs o sotterraa e aria, acqua e tèrra vergognosament inquinaa. E tutt l’è soggètt a la chimica alimentar, per fa profitt: fôrment, melgôn, carne, latt, fôrmagg, biedrav, cornitt, con la pubblicità che la esalta i pregi, l’alta qualità de prodott pastrugnaa che hann perduu la genuinità. Allôra sì che se mangiava genuin, con polenta e saracch, incoeu con fesa de vitèll cressuu con metodi bislacch, pollaster strengiuu dent in stabièll, in batteria, latt e fôrmagg sofisticaa, manipolaa con maestria. Realtà dovvuu a la presunziôn de chi se cred perfètt, ma ch’el desmentega de soppesà i pròpi difètt, specialment l’integrità moral e la coscienza, necessari per podè viv con onestà e decenza. L’è difficil per l’esser uman rinuncià ai sò abitudin sospètt se gh’è de mèzz l’illecit ch’el procura danee e grand rispètt, ma l’è pusse facil, per lu, offend la propria dignità. Ven de domandass:” Perchè l’òmm el pecca mai de umiltà?” Così il Cuore, sazio di Pace e Gioia, può finalmente volare libero nella sua Patria. Buona Pasqua Jennifer (prima elementare di via Pianell) Le uova sorpresa le rondini e i fiori rallegran la Pasqua di vivi colori. Ma il dono più bello il regalo migliore lo porta la pace in fondo al cuore. Buona Pasqua odiaco di ona a cura di Anna Maria Indino L’oroscopo di Aprile Figlia di ona a cura di Silvia Faggiano ARIETE 21.3 – 20.4 Momenti di stasi in vari campi della vostra vita, ora vi sarà più utile fare il punto della situazione che dare il via a nuove iniziative. In amore un’amicizia potrà trasformarsi in un sentimento stupendo. Un genitore sarà polemico, ma saggio. Non irritatevi, ma mostrategli gratitudine. BILANCIA 23.9 – 22.10 Al lavoro proteste sentirvi un po’ controllati, in realtà tutto si aggiusterà in tempi rapidi. Una cara amica lontana vi porterà buone nuove e vi farà un’offerta davvero allettante. In casa un nodo deve venire al pettine, meglio subito che più avanti nel tempo. Weekend di Pasqua in montagna. TORO 21.4 – 20.5 Forse vi siete presi troppi impegni e ora vi sentite un po’ stressati e preoccupati. Mettetevi a tavolino ed eliminate per ora ciò che potrete riprendere dopo la Pasqua. In amore, ascoltate ciò che vi dice il vostro cuore, assecondando relazioni con persone nelle quali c’è affinità intellettuali. SCORPIONE 23.10 – 22.11 Scommetterete il tutto per tutto in amore,sembrate essere completamente assorbiti da un sentimento molto forte. La voglia di prestare cure e attenzioni al corpo e al vostro aspetto vi porterà ad avere più sicurezza in voi stessi e a essere straordinariamente disinvolti. Lavoro tutto ok. GEMELLI 21.5 – 21.6 Eventi inaspettati e situazioni intime soddisfacenti vi renderanno più sicuri nei rapporti con l’altro sesso.Al lavoro dimostrate di essere all’altezza delle mansioni affidatevi e a mano a mano diverrete insostituibili. A Pasqua, evitate i disturbi psicosomatici dedicandovi ad attività all’aria aperta. SAGITTARIO 23.11 – 21.12 Tenderete a rimandare alcune decisioni professionali che implicano delle responsabilità, ma dopo Pasqua. Non sembrate pronti a decidere adesso. Qualcuno vi aprirà il suo cuore ed esprimerà i suoi veri sentimenti, anche nei vostri confronti, potrete rimanere a bocca aperta. CANCRO 22.6 – 22.7 Le nuove iniziative in ogni campo sono favorite, buttatevi con entusiasmo in attività insolite. In amore si potrà giungere a un bivio, molti di voi troveranno il coraggio di chiudere un rapporto ormai logoro e insoddisfacente. Il consiglio di un parente stretto sarà illuminante. Cambiate look. CAPRICORNO 22.12 – 20.1 Dovrete seguire più da vicino i contatti che vi interessano e i progetti che vi stanno a cuore. Gratificazioni anche dal partner, non vi mancheranno le dimostrazioni d’affetto e quelle piccole, ma importanti, attenzioni. Una buona carica vi aiuterà a portare avanti anche attività extralavorative. LEONE 23.7 – 23.8 Vi servirà del tempo per il riposo e le attività distensive, o da soli o in rilassante compagnia. In amore potrete trovare nuovi punti d’intesa sia sul piano mentale sia sul piano fisico, e Pasqua, lasciatevi andare a dolci promesse. Potrete tentare la fortuna al gioco, le stelle vi appoggiano. ACQUARIO 21.1 – 19.2 Saprete capire chi è sincero e chi è interessato, basta che aguzziate l’ingegno. Inutile per ora tentare strade nuove in amore, se quelle già conosciute sono rassicuranti e positive. Non saprete che pesci pigliare con un’amica che sta diventando troppo possessiva, dopo Pasqua è meglio chiarire. VERGINE 24.8 – 22.9 Una buona spinta all’ambizione costruttiva vi giungerà da un parente in gamba, seguite i suoi consigli. Vitalità ed entusiasmo caratterizzeranno i vostri rapporti sociali, sarete apprezzati e ricercati da più parti. Avvenimenti emozionanti vi porteranno a fare un bel viaggetto. PESCI 20.2 – 20.3 Una persona entrerà più spesso nei vostri pensieri, stimolandovi a riflettere e a prendere decisioni che si riveleranno positive. Non sarà facile far tornare i conti a fine mese, ma alcune mosse sagge potrebbero portarvi a netti miglioramenti, come trascorrere le feste di Pasqua in famiglia. IL SEGNO DEL MESE ARIETE 21.3 – 20.4 Segno di Fuoco, è detto Cardinale in quanto dà inizio alla stagione della primavera. Caratterizza personalità impulsive, vivaci, leali, ingenue, generose, dalla psicologia semplice ed immediata. PIETRA: Rubino – COLORE: Scarlatto – ESSENZA: Lavanda – FIORE: Garofano – GIORNO: Martedì ONA NOVE 24 Comunicare n tempo poter comunicare a distanza era sicuramente più U difficile. Potevi spedire cartoline o lettere, o mandare telegrammi, ma comunque i tempi erano lunghi, molto lunghi, specialmente se la destinazione dell’eventuale lettere era come da qui in Cina. Ora invece è tutto più semplice: ci sono i cellulari, per non parlare poi dell’enorme risorsa di internet con la quale possiamo inviare email, chattare in tempo reale su facebook e social-network o comunicare attraverso skype, che funziona un po’ come una video-chiamata: parli con il microfono e grazie alla webcam vedi anche con chi stai parlando. Trovo molto utile queste nuove tecnologie, perché rendono il lavoro più veloce: infatti anche nella mia scuola le classi prime stanno seguendo un progetto dove comunicano con ragazzi della Polonia, in modo tale da imparare a parlare meglio l'inglese e comprendere meglio usanze e stili di vita diversi dai loro. Inoltre si ha la possibilità di conoscere e parlare con amici che magari sono molto distanti da te. Per l’appunto poche settimane fa mio papà è andato, per lavoro, in Cina e siccome c’è il cambio dell’ora la sera lui andava al pc e io alle 15 mi collegavo a skype per poter comunicare con lui. Ho potuto così vedere la camera del suo hotel, sapere come era andata la sua giornata e informarlo di come stavo io e il resto della famiglia. Mi ha perfino mostrato un filmato sui panda che mangiavano bambù,che aveva fatto con il cellulare in uno zoo, e tutto questo dall’altro capo del mondo! Che dire d'altro... viva la tecnologia, gli amici lontani e il mio papà! Ricette alla milanese a cura di Franco Bertoli Frittadinn e preparen di frittadinn che sien bèj moresin e suttil e se S fan frigg in l’ oli. Quand hin fritt, se tajen come se fussen tajadèj. Se fa indorà cònt el buttér ona seigolletta a fettin, quej foeuj de erbasavia, mezz cugiarin de salza de tomàtes poeu se ghe gionta on pòo de broeud, se sala e se lassa coeus i fritadinn adasi fintant che gh’ è pù de broeud. • Frittatine Preparare tante frittatine morbide e sottili fritte nell’olio. Tagliarle poi come se fossero delle tagliatelle. Fare un soffritto di burro, cipolla -piccola- affettata, qualche foglia di salvia e mezzo cucchiaino di salsa di pomodoro. Aggiungere poi qualche cucchiaiata di brodo, salare e far sobbollire piano piano le frittatine sino a quando non hanno completamente assorbito tutto il liquido. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. FILO DIRETTO CON…/1 LE NOTIZIE DEL MESE In Lombardia 21mila licenziati nei primi tre mesi del 2012 Angelo Longhi ([email protected]) pure, pur millantando di essere manager, sui derivati accesi 10 anni or sono dal Comune di Milano si erano fatti “fregare” alla grande come politici parvenù dalle banche che oggi, dopo mesi di trattativa, restituiscono ben 445 milioni di euro (900 miliardi delle vecchie lire) al Comune di Milano. Sono 4 le banche sotto inchiesta: Ubs, Deutsche Banck, Depfa, JP Morgan. • 28 marzo. Palazzo Marino occupato dagli aderenti al Centro Sociale Cantiere. C’è sempre qualcuno che dice di essere più a sinistra di te. Per i centri sociali... lo sono quelli del Cantiere, che martedì 27 marzo hanno occupato la Sala Alessi di Palazzo Marino, per impedire lo svolgimento di un convegno indetto dall’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) a cui sarebbe dovuto intervenire il giudice Caselli, uno dei magistrati che con più coraggio si è speso per la lotta alla mafia. Caselli da tempo è nel mirino di alcune frange dei No Tav perché è stato il giudice a firmare gli arresti di alcuni aderenti al movimento, solo accusati per il momento di vari reati e detenuti in attesa di giudizio. Il sindaco Pisapia: “i violenti non ci intimidiranno, la libertà di espressione è alla base di Democrazia e Costituzione, la difenderemo da provocazioni e risse”, la capogruppo del Pd Rozza: “ Oggi ho visto solo tanta arroganza e presunzione”, il segretario provinciale Pd Roberto Cornelli: “È intollerabile che si tenti di imporre il silenzio agli altri”, Basilio Rizzo: “Caselli è un uomo a cui l’Italia deve essere riconoscente”. Più “sfumata” la posizione del consigliere comunale Mirko Mazzali (Sel) avvocato e difensore di uno dei ragazzi No Tav arrestati. • 29 marzo. Dopo il no del vescovo di Milano Scola, sulle coppie di fatto l’assessore Majorino insiste. In una intervista a “Famiglia Cristiana” il vescovo milanese sostiene che il Comune di Milano non dovrebbe occuparsi del registro delle coppie di fatto.“È un compito del potere legislativo: operazioni di questo tipo possiedono una preoccupante connotazione ideologica. L’assessore Majorino non demorde: “Entro l’estate partirà un progetto contro la discriminazione e l’omofobia: la giunta non si ferma…”. Conferma anche da parte di Marilisa D’Amico, presidente Pd della Commissione affari istituzionali e principale artefice di quella delibera. • 29 marzo. Multe Atm: sconto per chi paga subito. Sconto di 5 euro per chi paga subito, e niente multa agli abbonati che avessero dimenticato a casa il tesserino, a patto che entro 3 giorni dimostrino di possederlo. Una piccola rivoluzione per tentare di arginare il fenomeno delle multe non pagate: ogni anno pari a 12 milioni di euro. Inoltre saranno messi i tornelli con striscio del biglietto anche per uscire dalla metropolitana inizialmente in 10 fermate tra cui Sondrio della linea gialla. • 30 marzo. Omicidio di Lea Garofano, testimone di giustizia sciolta nell’acido, a Monza: 6 ergastoli su 6. I “vigliacchi” (definiti cosi dal Pubblico Ministero Tatangelo) aderenti alla ‘ndrangheta, che hanno sequestrato, torturato, sparato in testa e sciolto nell’acido Lea Garofalo, sono stati condannati all’ergastolo, il fine pena mai. In un’aula protetta ha ascoltato la sentenza anche Denise, la giovane coraggiosa figlia di Lea, che ha avuto la forza di testimoniare contro suo padre ed ex compagno della madre Lea, anche lui tra gli assassini. Condannati Carlo Cosco e il fratello Vito, Giuseppe Cosco, Rosario Curcio, Massimo Sabatino, Carmine Venturino. • 31 marzo. Fisco: dichiarazioni incredibili (come sempre negli ultimi 30 anni). I datori di lavoro guadagnano molto meno dei dipendenti. La media dei redditi dichiarati al fisco nel 2010 secondo i dati pubblicati dal Ministero dell’Economia è 19.250 euro l’anno. Ma quasi uno su due (il 49%) non arriva ai 15mila euro l’anno. E uno su tre si ferma sotto la soglia dei 10mila. Solo l’1% guadagna più di 100mila euro e solo lo 0,07 della popolazione (30.590 persone) dichiara più di 300mila euro lordi. Gli imprenditori guadagnano 18.170 euro e non raggiungono il reddito medio! 10,6 milioni di italiani sono così poveri da essere esentati dal pagare l’Irpef. Pur considerando che la crisi economica colpisce e la catena di suicidi di questi mesi lo sta a indicare, non si capisce come sia possibile conciliare questi dati con il fatto che 600mila italiani, il 10% della popolazione ha portafogli finanziari sopra i 500mila euro, possiede 600mila auto di lusso, 100mila yacht, 500 elicotteri e gestisce il 40% della ricchezza nazionale. Una parte di paese fatta di cialtroni, di evasori incalliti, di ladri, che usufruiscono delle strade, delle scuole, della polizia, degli ospedali pubblici ma che non li vogliono pagare. • 31 marzo. Medici del Niguarda senza assicurazione. L’Ospedale di Niguarda è considerato ad alto rischio per le assicurazioni. E così la compagnia assicurativa in vista del rinnovo ha alzato il premio, trovandosi di fronte al rifiuto dell’Ospedale, con al conseguente disdetta del contratto. Dal 2 marzo al Niguarda è scattata l’autoassicurazione,cioè un fondo rischi di 3 milioni 300 mila euro che dovrebbe essere bastante per coprire eventuali risarcimenti di sinistri. I lavoratori nonostante le rassicurazioni della direzione, sono scettici, specie i medici, che ricordano come l’articolo 31 del contratto dei medici preveda espressamente una copertura assicurativa individuale. Hanno paura che il Niguarda in certi casi possa decidere di rivalersi sul camice bianco finito sotto accusa. • 3 aprile. Per 7 Suv su 10 servono maggiori accertamenti. Nei controlli fiscali della Guardia di Finanza del 28 gennaio sono incappati 358 Suv. Per il 70% di questi servono maggiori accertamenti perché la situazione economica del guidatore non è compatibile con il costo dell’auto. • 5 aprile. In Lombardia 21 mila licenziati nei primi tre mesi del 2012. Secondo la Cisl sono 21.249 i lavoratori che hanno perso il lavoro nel primo trimestre di quest’anno, il 31,7 per cento in più del 2011. • 7 aprile. Boom di cassa integrazione e disoccupazione in marzo. “Senza interventi in tempi rapidi rischiamo che il 2012 diventi l’anno della disoccupazione di massa”. È secco Vincenzo Scudiere della segreteria della Cgil commentando i dati sulla disoccupazione di marzo. Le domande di disoccupazione presentate sono state 80.693 con un incremento dell’8,7% rispetto a un anno prima. (disegno di Luigi Muzzi) • 4 marzo. Il Tar lombardo respinge le prime richieste di sospensione dell’Area C. Sono 4 i ricorsi dei contrari all’Area C presso il Tribunale Amministrativo Regionale, che ieri ha respinto il primo, quello dei residenti in zona Centro. Soddisfazione in Giunta e promesse di rilancio anche se non prima del 2013 con l’estensione dell’Area C alla circonvallazione della 90-91, come chiesto peraltro dai referendum ambientali dello scorso anno.Il Comune rimarca che, se il Pm10 non scende in città, ad abbassarsi è la quantità di black carbon, la componente più dannosa delle polveri sottili: -47% rispetto al di fuori della cerchia dei bastioni. • 13 marzo. La spesa familiare nei tempi della crisi. Secondo uno studio di Intesa San Paolo gli italiani ormai tagliano sulla tavola. Che non è come rimandare l’acquisto di un foulard: risparmiare sul cibo è l’ultima spiaggia del risparmio, di chi non arriva a fine mese, ma è una strada obbligata. Nel 1990 i servizi necessari, (gas, acqua, luce, carburanti, mutui, affitti), pesavano sul bilancio familiare per il 24,7 % del totale, nel 2007-2009 si è arrivati a quota 40. Il calo nell’acquisto di alimentari solo nel 2011 è stato dell’1,5%. I discount sono stati i soli nella grande distribuzione a essere usciti indenni dal calo delle vendite. Nel 1970 un terzo dello stipendio se ne andava per fare la spesa, nel 2008 la percentuale secondo Confcommercio era pari al 16,3, con auto, telecomunicazioni e servizi bancari che pesavano meno sul bilancio. • 15 marzo. Pubblicati i redditi dei consiglieri di Palazzo Marino. Si evidenzia un impoverimento rispetto alla scorsa legislatura : passano da 14 a 7 quelli sopra i 100mila euro. E sono tutti di destra tranne due: il sindaco Pisapia (863 mila euro) e Natale Comotti del Pd (113 mila). Gli altri sono Mariolina Moioli (173 mila) e via via a scendere, Osnato, Vagliati, Moratti, Masseroli, Mascaretti, Salvini, Grassi. • 22 marzo. Milanesi sempre più “furbi”. In mille non restituiscono i pass per gli invalidi. Certo a Milano è difficile trovare un parcheggio. E allora i milanesi si ingegnano. Se hanno un parente invalido deceduto non restituiscono il pass al Comune e continuano a usarlo (un migliaio di casi), oppure lo restituiscono ma dopo averne fatta una copia, comprano sul mercato nero i pass rubati dalle auto dei legittimi utilizzatori a cifre che vanno dai 100 ai 200 euro, oppure li ottengono direttamente dai vigili che glieli vendono ( proprio in seguito a questa inchiesta del 2009 che convolse 26 vigili fra cui 4 ufficiali, l’assegnazione dei pass è passata al Comune). La scelta dell’assessore alla mobilità Pierfrancesco Maran è chiara: guerra senza quartiere a chi parcheggia negli spazi riservati ai disabili senza averne il diritto e controllo di quelli rilasciati. • 22 marzo. L’acqua del rubinetto è buona. Ma molti milanesi la comprano in bottiglia. Secondo un recente sondaggio commissionato dalla Mm che gestisce l’acquedotto milanese, il 70% dei milanesi sa che l’acqua del rubinetto è sana e che comperare la minerale fa male al portafoglio e all’ambiente ma nonostante ciò il 54% continua a bere solo acqua in bottiglia. • 23 marzo. Derivati di Albertini-Moratti: le banche restituiranno 455 milioni alle casse comunali grazie a Corritore e alla sua squadra di tecnici comunali. “Siamo manager non politici di professione”: era il leit motiv del duo Albertini-Moratti: ep- PIRELLONE Un’inchiesta della Regione Lombardia sul caso Monte Tabor-San Raffaele Franco Mirabelli (Presidente della Commissione d’inchiesta sulla fondazione Monte Tabor-San Raffaele) a vicenda del San Raffaele e della collegata Fondazione Monte L Tabor merita una riflessione politica. Lasciamo alla magistratura la verifica delle responsabilità penali e degli illeciti commessi come delle eventuali connivenze di cui avrebbero beneficiato i responsabili. Quello che interessa qui, ed è il mandato che ha ricevuto la commissione di inchiesta regionale, è capire come sia stato possibile non accorgersi che una struttura accreditata col servizio sanitario regionale e riconosciuta dallo Stato come istituto di ricovero e cura di carattere scientifico nonché sede universitaria, abbia potuto per oltre 10 anni accumulare una quantità di debiti spropositata che ha portato a sommare un deficit di oltre un miliardo di euro e al fallimento dell’ente. Capire se sono mancati i controlli e perché, se ci sono lacune normative da colmare per evitare il ripetersi di vicende analoghe. Ci sono almeno tre questioni su cui già ora si può dire che sarà necessario riflettere e costruire proposte normative più efficaci. La prima questione riguarda i controlli. Quelli sulle prestazioni erogate a carico del Servizio Sanitario regionale sono via via migliorati nel tempo, ma resta da capire se siano sufficienti non solo per verificare la congruità dei rimborsi ma anche l'appropriatezza delle prestazioni. La seconda e più corposa questione riguarda i requisiti per l'accreditamento delle strutture. Sulla eccellenza sanitaria rappresentata del San Raffaele non c'è alcun dubbio, così come sulla qualità di prestazioni che attraggono pazienti da tutta Italia e sulla importanza della ricerca che lì viene fatta. Il tema è come possa cautelarsi il pubblico? Quali garanzie sulla correttezza del proprio bilancio deve dare una struttura privata accreditata visto che non solo riceve soldi pubblici, ma svolge una funzione di interesse pubblico? In particolare è evidente, da ciò che è accaduto, che i controlli sui bilanci in essere non sono sufficienti. In particolare per ciò che riguarda le Fondazioni come la Monte Tabor, i controlli interni appaiono tali da non garantire la necessaria trasparenza, e la stessa vigilanza che è in capo alle prefetture non ha impedito l'accumularsi di un debito impressionante originato da investimenti scriteriati e da spese faraoniche estranee alle finalità dell'ente. Servono nuove norme per garantire la Regione e lo Stato rispetto all'uso corretto e nell'esclusivo interesse pubblico dei finanziamenti e delle convenzioni. Infine resta un’ultima questione, ma non meno importante, che pure riguarda il rapporto tra regione ed enti accreditati. Da quando nel 1995 sono entrati in vigore i pagamenti a prestazione, mol- ti enti hanno cercato di far risultare prestazioni non effettuate per ottenere rimborsi non dovuti. Il San Raffaele è stato fino al 2005 denunciato dalla Regione più volte per truffa in questo contesto, alcuni processi sono stati prescritti, ma altri hanno portato a una condanna per danno erariale e alla definizione di un risarcimento di 20 miliardi di lire non ancora completamente versato alla Regione. A fronte di una responsabilità accertata di questo tipo è comprensibile, visto il valore sanitario dell’ente e i problemi occupazionali che si creerebbero altrimenti, continuare a mantenere in essere la convenzione col sistema sanitario regionale. Altro é, come invece è successo, lasciare inalterata la possibilità del San Raffaele di poter accedere ai finanziamenti per la ricerca destinati alle onlus sanitarie o concorrere alla assegnazione di altri fondi regionali. Si tratta di pensare alla necessità di trovare le forme per penalizzare chi ha commesso illeciti riconosciuti ai danni della Regione, creando così un ulteriore deterrente per evitare il ripetersi di fatti analoghi. Insomma, dopo la vicenda San Raffaele, diventa più urgente intervenire sui controlli ma anche per garantire l'uso trasparente e corretto dei fondi pubblici e degli enti che operano da privati svolgendo una funzione pubblica. PALAZZO MARINO Grazie all’accordo sui derivati il Comune non aumenterà l’addizionale Irpef Mattia M. Stanzani (presidente della Commissione Bilancio del Comune di Milano) ome anticipato nello scorso numero, è stato trovato l’accordo fra C il Comune e le banche sui derivati. È stato estinto così il derivato sui tassi di interesse. Palazzo Marino contabilizzerà entrate per 455 milioni di euro, di cui 40 disponibili per la parte corrente del Bilancio 2012 e si è svincolato il fondo rischi di 80 milioni di euro destinabili a nuovi investimenti . Il Comune di Milano e Depfa BankPlc., Deutsche Bank AG, JPMorgan Chase Bank, N.A., UBS Limited, J.P. Morgan Securities Ltd e UBS Italia Sim S.p.A. hanno perfezionato infatti un accordo transattivo che ha comportato la chiusura del derivato in essere sui tassi di interesse. I proventi della liquidazione di tale valore di smobilizzo sono stati depositati dal Comune presso le quattro banche, vincolati a garanzia delle altre componenti dell'originaria operazione in derivati. Una significativa parte di tali proventi - pari a due terzi del totale - è stata investita dal Comune in un portafoglio di titoli di Stato italiani (segno della fiducia dell’amministrazione Pisapia nel nostro Paese). In conseguenza di tale risoluzione l’indebitamento del Comune relativo al Bond emesso con cedola 4.019% nel giugno 2005 - 1,685 miliardi di Euro in scadenza nel 2035 - torna ad essere a tas- so fisso, ad un livello inferiore alle attuali condizioni di indebitamento di pari durata. In considerazione dell’accordo transattivo raggiunto, il Tribunale di Milano,con il parere favorevole della Procura,ha disposto il dissequestro delle somme oggetto del provvedimento cautelare emesso nel 2009 durante le indagini condotte dal Pm Alfredo Robledo. L'accordo transattivo e il conseguente smobilizzo della componente positiva del derivato Irs sui tassi di interesse, fanno seguito a una trattativa avviata alla fine dello scorso anno e che aveva dato luogo ad un’ipotesi di accordo approvato dalla Giunta a febbraio, seguita a pochi giorni di distanza da una delibera del Consiglio comunale, successivamente all’analisi fatta in commissione Bilancio con la partecipazione del direttore generale del Comune Corritore, relativa alla costituzione di garanzie sull’operazione. Tale operazione consentirà infatti al Comune di contabilizzare entrate pari a 455 milioni di euro, di cui 40 milioni disponibili per la parte corrente del bilancio 2012. A ciò si aggiungeranno negli anni prossimi, a favore del Comune, gli interessi attivi sulle somme investite, interessi registrabili come future entrate correnti. L’operazione consente anche uno smobilizzo per il 2012 di 80 milioni di euro, ora vincolati in un fondo rischi sui derivati e da oggi destinabili a nuovi investimenti per la città. In considerazione di questo positivo accordo raggiunto, l’Amministrazione si è assunta l’impegno di non incrementare l’addizionale Irpef per l’anno in corso. Questa operazione consentirà di compensare a vantaggio dei contribuenti e dei cittadini milanesi l’entrata straordinaria dei derivati relativa all’anno 2012. Il rendiconto relativo al 2011 si chiude in sostanziale equilibrio (40.000 euro su un totale di 2,5 miliardi di euro di spesa). Si sono ridotte le spese finali rispetto al bilancio di previsione di quasi 110 milioni di euro, pari al 4,3% della spesa prevista. In sintesi, l’azione di revisione della spesa (spending review) ha iniziato a dare risultati e deve essere estesa nel 2012. È aumentata la velocità di riscossione e di pagamento, riducendo cosi l’incidenza dei residui passivi, e l’avanzo di amministrazione di 500 milioni di euro è significativamente influenzato dall’operazione Sea (la vendita a F2i del 29,75% di proprietà del Comune in seguito a gara pubblica). Questa è la base per proseguire e per rendere possibile un triennio di forti investimenti per la città. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 25 FILO DIRETTO CON…/2 SOCIAL NETWORK Facebook e Google: gratis con sorpresa Valia Allori social network “Facebook” e il motore di ricerca “Google” fanno ormai Ici lparte della vita dell'internauta classico, anche di quello meno esperto: si è iscritti a Facebook per ritrovare vecchi amici o compagni di scuola, e si usa Google tutti i giorni per cercare notizie, informazioni e curiosità. La cosa grandiosa è che sono gratis! Non è fantastico? Ma non è anche un po’ strano? Come fanno Mark Zuckerberg, il creatore di Facebook, e Larry Page e Sergey Brin, i fondatori di Google, ad essere miliardari? Il grande scrittore di fantascienza Robert Heinlein una volta scrisse: “Non esiste nulla come i pasti gratis”. E aveva ragione: Facebook e Google (per citarne due dei più famosi) non costano nulla in denaro, ma non è detto che questo sia l’unico modo di far pagare un servizio. Quello con cui i “nostri” guadagnano è la pubblicità: quella che appare di fianco alle schermate di Facebook, o nelle ricerche di Google. Non vi è mai capitato di notare una di queste pubblicità e pensare:“Toh, volevo proprio comprare questo oggetto, che coincidenza!” In realtà non è affatto una coinciden- za, si chiama pubblicità mirata: tutte le volte che accediamo a Facebook, e tutte le volte che facciamo una ricerca su Google dobbiamo abilitare i cosiddetti “cookies”, che poi “ci seguono” nei nostri viaggi per internet. Cioè controllano che cosa cerchiamo e che cosa leggiamo, e se lo registrano. Così costruiscono un profilo completo delle nostre preferenze e dei nostri interessi: informazioni che gli Zuckerberg, i Page e i Brin vendono a peso d’oro ai vari venditori. Perché fare la pubblcità dei cioccolatini a tutti, quando quelli a cui interessa sono solo una parte della popolazione? Non è meglio fare la pubblicità dei cioccolatini a chi già dice di amarli, e la pubblicità dell’amaro a chi mostra di avere quei gusti? Detto, fatto: con le informazioni che questi venditori hanno su di noi, possono spedirci pubblicità di quello che già ci interessa, massimizzando la loro probabilità di vendere. Cerchiamo su internet qualcosa sui cioccolatini? La prossima volta che si apre Facebook vedremo una bella pubblicità di una fabbrica di cioccolato. Che tentazione! Sui giornali si è già parlato dei problemi di Facebook con la privacy, ma adesso nel mirino c’è Google. Infatti dal primo marzo Google ha implementato nuove “regole della privacy”, così ironicamente chiamate: ora Google potra costruire un nostro profilo commerciale molto più affidabile mettendo insieme anche i nostri video preferiti (che cerchiamo su Youtube), le nostre discussioni con i nostri amici (tramite Google+, il social network di Google), e le nostre E-mail (tramite un account di Gmail). L’Unione Europea ha già rizzato i capelli, e non è chiaro come andrà a finire. Quindi non crediate che i servizi offerti siano gratis: si pagano in termini di privacy. In un modo un po’ reminescente del “Grande Fratello” di Orwell, le nostre ricerche su internet vengono monitorate, registrate e vendute al miglior offerente. Questo può turbare o no, può essere accettabile o no. Però di sicuro è una cosa di cui bisogna essere consapevoli. PARERI LEGALI Il nuovo concetto di Privacy in Rete Dimitri Barbera l termine “Privacy”, di origine anglosassone, inizialmente riferiIevoluta, va la sfera della vita privata. Negli ultimi decenni la nozione si è arrivando a indicare il diritto del singolo a controllare i propri dati personali. I riferimenti normativi sono ravvisabili negli artt. 14, 15 e 21 della Cost., rispettivamente riguardanti il domicilio, la libertà e segretezza della corrispondenza, e la libertà di manifestare il proprio pensiero. Soprattutto, però, si fa riferimento all’art. 2 della Cost., incorporando la riservatezza nei diritti inviolabili dell'uomo. La recente diffusione delle nuove tecnologie però, ha contribuito ad un assottigliamento della barriera della privacy. A tal proposito si deve sottolineare che di crescente rilievo è il tema della sicurezza informatica che riguarda sia i privati cittadini che imprese, coinvolgendo tutti gli aspetti della protezione dei dati sensibili archiviati digitalmente e con rierimento anche e soprattutto, all’uso di internet. In effetti, la rete è in grado di offrire una vasta gamma di informazioni e servizi ma contemporaneamente può costituire un luogo pericoloso per la nostra privacy. In un contesto simile, mantenere l’anonimato risulta spesso impossibile, risultando sempre più semplice per i malintenzionati accedere alle nostre informazioni riservate. A tal proposito, una delle piaghe più dannose della rete è lo spyware che, installandosi spesso in maniera fraudo- lenta nel personal computer delle vittime, provvede ad acquisire illegittimamente i dati personali dei questi ultimi. A tal fine sarebbe opportuno usare alcuni piccoli ma efficaci accorgimenti, come per esempio utilizzare password non banali e con codici alfanumerici, evitare il più possibile di comunicare la propria password ad altri, installare e configurare bene firewall e antivirus tenendoli costantemente aggiornati, procurarsi un antispyware in grado di ripulire efficacemente il sistema e soprattutto, non aprire allegati di mail provenienti da utenti sconosciuti o sospetti. Esistono inoltre soluzioni meno immediate ma di sicuro molto più efficaci come l’utilizzo della crittografia, che ci permette di criptare un messaggio privato attraverso particolari software (firma digitale), facendo sì che solo l’utente destinatario possa leggerlo in chiaro. Non da meno sussiste violazione della Privacy nel caso di diffusione in rete di notizie e/o immagini che ci riguardano, giacchè tale attività non può ritenersi “coperta” dal diritto di cronaca che, come precisato dalla suprema Corte, incontra un limite invalicabile “nel rispetto della persona, la cui reputazione è toccata dalle notizie diffuse, e nel rispetto della verità”. E' intuitivo che le offese alla reputazione personale o artistica attuate mediante la diffusione di notizie o foto, possono comportare rilevanti danni tanto alla vita di relazione e ai rapporti personali, quanto a quella professionale per quanto riguarda la perdita di occasioni di lavoro. Quando la notizia diffusa con il mezzo della stampa risulta essere non rispondente al vero o lesiva della propria dignità, la persona interessata può esercitare il diritto di rettifica riconosciutogli da diverse leggi. A norma dell'art. 8 L. n. 47/1948, «.. il direttore o, comunque, il responsabile è tenuto a fare inserire gratuitamente nel quotidiano o nel periodico o nell'agenzia di stampa le dichiarazioni o le rettifiche dei soggetti di cui siano state pubblicate immagini od ai quali siano stati attribuiti atti o pensieri o affermazioni da essi ritenuti lesivi della loro dignità o contrari a verità, purché le dichiarazioni o le rettifiche non abbiano contenuto suscettibile di incriminazione penale. E poi, il diritto di rettifica dei dati personali è previsto in generale anche dalla legge n. 675/96 (c.d. legge sulla privacy), secondo la quale ogni soggetto può esercitare il diritto di ottenere l'aggiornamento, la rettificazione ovvero, qualora vi abbia interesse, l’integrazione dei propri dati personali. Dimitri Barbera - Avvocato del Foro di Milano V. Arganini, 24 - Studio Legale e Tributario Via Soperga 4, telefono 02.66714559 fax 02.700418300 - [email protected]. ODONTOIATRIA Implantologia a costo contenuto Nunzio M. Tagliavia opinione comune che i trattamenti implantologici, cioè l’inserimento È di viti al titanio che imitano le radici dei denti, siano sempre erroneamente considerati costosi. Ci si riferisce, in particolare, ai quei casi in cui mancano completamente i denti,o in cui la situazione degli elementi dentari residui sia talmente compromessa da dovere estrarli tutti. In entrambi i casi, ci trova nella condizione di proporre o una protesi mobile totale, comunemente chiamata dentiera, o un trattamento implantologico che ripristini un adeguato numero di elementi dentari. La prima soluzione è quella più economica ma presenta l’inconveniente di dover utilizzare un dispositivo ingombrante che nella parte superiore della bocca ricopre tutto il palato per garantirne un“effetto ventosa”, affinché la protesi rimanga in posizione, con la sgradita sensazione di avere un corpo estraneo in bocca al quale occorra abituarsi, e con la permanente sensazione di non poter sentire la gengiva del palato; sensazione necessaria, anche dal punto di vista fisiologico, per la percezione dei sapori. Per la parte inferiore della bocca il problema di stabilità è maggiore, perché non è sempre possibile creare un efficace effetto ventosa adeguato, in quanto la superficie orale a disposizione è minore, e anche perché la presenza della lingua tende muovere la protesi mobile. Con gli immaginabili disagi estetici e di masticazione. In questo caso, spesso, si ricorre alle paste adesive che non tutti tollerano, sia per la sensazione sgradevole che producono, e sia perché la pasta adesiva richiede una pulizia maggiore della protesi. Quindi, quando le valutazioni radiologiche dell’osso lo indicano, l’implantologia fornisce due soluzioni alternative per ovviare a questi disagi. La prima consta nell’inserire un numero di viti d’impianto il più alto possibile, sulle quali posizionare corone (o capsule) unite tra loro, detti ponti. Questa soluzione, pur essendo corretta, presenta lo svantaggio di essere costosa per il consistente numero di corone-ponti da posizionare. La seconda è molto meno costosa e la possiamo considerare come una via di mezzo tra quella delle protesi mobili complete e quella di soli impianti, appena descritta. Questa “terza via” prevede l’utilizzo di una protesi mobile completa, però più ridotta nelle dimensioni, e ancorata a tre-quattro viti implantologiche. Il risultato è che per la parte superiore della bocca si può evitare il fastidio del palato, e nella parte inferiore la protesi, avendo un saldo ancoraggio sulle viti, rimane stabile senza dover utilizzare la pasta adesiva. Questa soluzione necessita una manutenzione molto sempli- ce che consiste nella rimozione della protesi mobile una volta a giorno per l’igiene. Una variante, un po' più sofisticata di questa appena descritta, si chiama “Toronto Bridge” ed è, essenzialmente, una protesi bloccata con delle viti agli impianti che può rimuovere solo il dentista, in pratica è come se fossero denti fissi. Queste soluzioni della “terza via” inoltre, presentano una notevole resa estetica, di masticazione, e di facile utilizzo; e sono indicate ai pazienti di un’età non necessariamente avanzata, che si trovano nella condizione di avere una situazione orale talmente compromessa da rendere irrecuperabili tutti i denti. Con l’indubbio vantaggio di essere una soluzione estremamente economica rispetto a quella “tutta impianti”. Questa terza possibilità, infine, non pregiudica il fatto che successivamente si possa realizzare un’arcata completamente fissa, aggiungendo altre viti implantologiche e sfruttando ancora quelle precedentemente inserite. Dottor Nunzio M. Tagliavia, medico chirurgo dentista, via Luigi Mainoni d’Intignano 17/a - Telefono 026424705 - [email protected] - www.dentistalowcost.it Tra Cielo e Terra: la primavera è nell’aria Tante le novità della primavera: l’allestimento dello spazio all’aperto ripensato, non solo nell’ottica del relax, ma anche delle possibilità atletiche e ludiche; il nuovo Campus Estivo Kids 2012 per l’estate dei bimbi e ragazzi a Milano; e i nuovi corsi di Ballo da Sala e Liscio rivolti a tutti, per godersi il vero piacere del ballo. on l’arrivo della bella stagione che ha risveC gliato Milano dal letargo invernale, un nuovo positivo fermento ha scandito subito le iniziative legate alla primavera. Il Centro Tra Cielo e Terra di Viale Zara 9 riapre il proprio giardino ampliato dopo le ultime sistemazioni. Parlando con il direttore, Dr. Paolo Menconi, appare evidente la volontà, non solo di aumentare gli spazi a disposizione dei propri soci, ma anche la possibilità di cogliere varie opportunità legate ad un’area completamente protetta, ma collocata all’aperto. Ci spiega il Dr. Menconi: “Sempre nell’ottica del miglioramento continuo, abbiamo pensato di iniziare a valorizzare, come merita, lo spazio all’aperto della palestra. Per la sua posizione, ho sempre ritenuto potesse essere un naturale completamento dell’area relax, favorendo la permanenza dei soci prima o dopo i corsi, per distendersi e svagarsi in un ambiente verde, tra erba, fiori e piante sorseggiando, magari, un fresco drink alla frutta. Così è stato ripulito e riorganizzato utiliz- zando materiali ecologici, anche riciclati, come assi, reti, coperture antivento, legno, sassi, bamboo per creare percorsi e punti panchine, sdraio, gazebo adatti anche per accogliere bimbi e i ragazzi per una sana merenda. Insomma, con lo spirito che caratterizza la filosofia della palestra, è stato rivisto principalmente armonizzando gli spazi, mantenendo un costante equilibrio tra i vari elementi strutturali e naturali. Inoltre, l’ampiezza del giardino ci consente anche la possibilità di sviluppare alcuni corsi all’aperto in previsione della bella stagione. Stiamo, perciò, lavorando per implementare le offerte legate a questa nuova opzione che, sicuramente, saranno ben accolte dai nostri associati vecchi e nuovi, vista la scarsità di verde a Milano! Stiamo,inoltre,organizzando il Campus Estivo Kids che,da giugno a settembre, sarà il punto di riferimento dei numerosi bambini e ragazzi della nostra zona che durante il periodo estivo rimarranno in città: tanto sport, giochi di squadra, musica, inglese giocando, merende e tanto divertimento per tutti. Anche i Balli da Sala e Liscio fanno parte di un ventaglio ampio di attività rivolto a tutti. In realtà, è ormai risaputo l’effetto salutare e benefico del ballo, tanto da essere considerato terapeutico anche dalla medicina. Chi balla tende ad essere più aperto, socievole ed espansivo affrontando, generalmente, la vita con un sorriso. Il ballo è, inoltre, una valida integrazione all’attività della palestra ed un modo simpatico per bruciare i grassi in eccesso. Insomma, grazie alla musica e al ritmo l’umore migliora rendendo tutti più spensierati e positivi. Fare amicizia in allegria non è mai stato così facile e l’invito è rivolto alle più varie fasce d’età, indistintamente! I nostri insegnanti, con cordialità e professionalità, saranno il riferimento concreto per condurranno i gruppi di principianti od esperti tra Valzer, Polka, Mazurka, Foxtrot, Tango, Paso doble e danze latino-americane, proprio come “Ballando con le Stelle”! Siete tutti invitati a nuovi Corsi che, mettendo voi stessi al Centro, faranno emergere la vostra personalità e sensualità; scoprirete le vostre capacità all’insegna del divertimento, diventando protagonisti di fantastiche serate danzanti!”. Corsi di computer a Villa Clerici da Maurizio Petito Niguarda qualche anno fa c’era un “Centro scolastico” dove si potevano trovaA re persone di “buona volontà” che, partendo dalle proprie conoscenze tecniche, davano una risposta appropriata ai vari problemi informatici che un cittadino si trovava ad affrontare dopo aver acquistato un pc. Ti eri beccato un virus? Volevi usare al meglio programmi come Word o Excel? Volevi imparare l’utilizzo della posta elettronica? Tutto questo era possibile presso la Coop Tensioni Creative, ma a causa di vari problemi quell’esperienza si è a suo tempo chiusa. Ma oggi “Don Luigi”, assiduo frequentatore della Coop Tensioni Creative, con l’aiu- ONA NOVE 26 to di tanti amici, è riuscito ad “ancorare a Niguarda” un pezzo di quella storia. Circa un anno e mezzo fa, il buon Maurizio Petito, insegnante informatico, ha trovato uno spazio nella bellissima cornice di Villa Clerici, dove da anni si organizzano diverse attività culturali e sociali. Un ambiente tranquillo e accogliente, dotato di sei computeri dove si svolgono corsi di Informatica a tutti livelli, con assistenza tecnica e grafica web designer. Info: Maurizio Resp. Aula computer - 02 66111237 / 347 3317076 www.pcmaurix.com - [email protected]. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. Iscriviti all’Associazione Amici di ONA NOVE Socio ordinario Euro 10 (Euro 5 per studenti e pensionati), Sostenitore Euro 25. Per iscriversi rivolgersi presso la sede del giornale in via Val Maira 4. TA EBAO Per la vostra pubblicità su questo giornale telefonate a Flaviano Sandonà Tel/Fax/Segr. 02/39662281 Cell. 335.1348840 Pagina riservata ai lettori lettere in redaz ione AUTOVELOX A BRESSO In gennaio è stato attivato un autovelox a Bresso in viale XX settembre. Il 22 marzo sono state inviate a molte persone verbali in quantità inusitata. Io stesso ne ho ricevuti 11 datati dal 28/1 al 16/2, e in questi giorni ho preso contatto con altre 15 persone sovraccaricate di multe da parte del Comune. Stando solo al progressivo dei verbali, il Comune di Bresso ha elevato in meno di un mese più di diecimila multe, e molte altre sono in arrivo. Sconcerta il fatto che non ci sia attivati per dissuadere con più solerzia il traffico nel viale che collega la nostra zona a Bresso, e soprattutto che si siano elevati giornalmente centinaia di verbali senza nessuno stimolo effettivo a dissuadere dalle “alte” velocità e che si sia atteso il 57esimo giorno utile rispetto ai 60 disponibili, per notificare i verbali a noi malcapitati. Lettera firmata (marzo) MISTERO IN STRADA La foto in basso a destra rappresenta, nonostante il divieto di sosta, la situazione “normale” in via Arganini. La foto a sinistra è un piccolo miracolo: nello stesso punto incredibilmente non ci sono auto in sosta. Da non credere! P.S. forse c’era qualche cosa di sospetto in quel sacco verde? Antonio Squeo (marzo) FURTI IN ZONA La lista dei furti in zona, fatta sul numero scorso, va purtroppo allungata: presi di mira anche i box di recente realizzazione in viale Suzzani, 285, visitati per ben 2 volte negli ultimi 4 mesi. Ladri di probabile origine ucraina, dato che la mia bici è attualmente in vendita su un mercatino on-line ucraino, senza che la polizia possa o voglia intervenire. Lettera firmata (marzo) PANCHINE E PALLONI I miei genitori frequentano, assieme ad altre persone anziane, i giardini di Ca’ Granda /Testi. Poiché gli alberi di questi bei giardini non sono “secolari”, l’ombra scarseggia e quindi le uniche panchine che permettono di godere di un po’ di ombra sono quelle situate sotto la torre di Viale Suzzani. Questo piccolo angolo, dove sono situate alcune panchine, è sempre affollato anche di bambini che giocano al pallone. E qui sta il punto dolente! È già capitato più volte (l’ultima martedì 27 marzo) che qualcuno di questi anziani fosse centrato da qualche pallonata di non debole intensità lanciata dai futuri campioni di calcio. I quali, sempre difesi strenuamente dalle loro mamme, non possono giocare in altri spazi perché appunto “troppo soleggiati” e quindi i bambini “sudano”! Inutile dire che frequentemente nascono discussioni e litigi tra il gruppo anziani (sempre più debole e fragile) e il gruppo di bambini/mamme. I vigili, interpellati e chiamati l’anno scorso per intervenire in proposito, hanno invitato i due gruppi a “mettersi d’accordo”. Cosa chiediamo? Non abbiamo nulla contro i bambini ma siamo costretti a chiedere che venga o inibito il gioco del calcio in quella parte del giardino o che vengano protette le persone sedute sulle panchine da eventuali pallonate. Erminio Beria (marzo) DAVANTI ALL’INPS Sono mesi (indicativamente da fine 2011) che la guardia giurata dell’Inps di via Cicerone 14 parcheggia regolarmente sul marciapiede l’autovettura, con motore acceso, davanti all’ingresso dell'istituto, costringendo i pedoni a transitare in strada. Verifico personalmente tale situazione quasi tutte le mattine nella fascia oraria tra le 8 e le 8,15. Non so dire se sussiste anche successivamente. Alla mattina genitori e nonni, che accompagnano i bambini all’asilo e a scuola, sono costretti a scendere dal marciapiede per aggirare l’ostacolo. In una via di larghezza ridotta, e resa ancor più stretta dalle macchine parcheggiate costantemente sul lato sinistro, autovetture provenienti da Piazza Gran Paradiso e pedoni difficilmente riescono a procedere contemporaneamente. Ho avvisato telefonicamente il comando dei vigili di cui sopra almeno 3 volte. Non ho visto alcun risultato. Lettera firmata (marzo) LE DONNE AFGHANE E LA PACE Desidero ringraziare il Circolo Culturale della Cooperativa Abitare per aver organizzato sabato 10 marzo un incontro con la delegata Samia Walid di Rawa (Associazione Rivoluzionaria Donne Afghane). L’evento è stato possibile grazie a un’associazione italiana, il Cisda (Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afghane). Questa giovane e mite donna afghana, dai profondi occhi scuri, ha saputo testimoniare con tanta forza e con coraggio la situazione che vivono quotidianamente le sue connazionali. Ci ha raccontato come, nel tempo, il potere politico e le sue propaggini abbiano continuato a controllare, reprimere, umiliare e punire le donne. E nulla sembra cambiato negli ultimi anni. Anzi, ha continuato Samia, con un’ulteriore passo indietro, il governo di Karzai ha approvato in questi giorni un “Codice di Condotta” che impone alle donne di viaggiare solo se autorizzate e comunque sempre con un accompagnatore maschio. E di non parlare con sconosciuti in luoghi pubblici, come mercati, uffici e persino scuole. Inoltre consente al marito, dentro le mura domestiche, di picchiare la moglie se lo ritiene “giusto”. Samia ha chiesto un anno fa mi ha risposto dicendo che nel breve avrebbero risolto la situazione, ma nulla è cambiato. Ernesto Meschia (marzo) Vorremmo pedalare ma… mplementare nella nostra città le piste ciclabili deve essere Iimpostazione un’impresa ardua, in quanto la rete stradale urbana nella sua storica oggi pone non pochi problemi per favorire la realizzazione di un’ampia rete ciclabile, e quindi l'uso della bicicletta come mezzo di circolazione. Se consideriamo che Milano ha una superficie pressoché pianeggiante, il che si adatta molto bene all'uso della bici, non si comprende perché questo mezzo sia sempre stato snobbato, a differenza di molte città europee, oltretutto con un clima anche meno favorevole del nostro, dove l'uso della bici è molto più diffuso. Io ho 76 anni, adopero molto la bicicletta per spostarmi in città, purtroppo debbo rilevare che poco e niente si è fatto per favorinre l’uso. Quando mi reco all'ospedale di Niguarda, per citare un esempio, parcheggiare la bici in modo corretto non è sempre possibile. Secondo il mio parere tutti i padiglioni dovrebbero essere dotati di regolare struttura per chi fa uso della bicicletta. Il Blocco Sud, moderna e funzionante recente costruzione è dotata di un posteggio bici insufficiente. Visto il notevole investimento sostenuto, la struttura ne meritava uno più adeguato, munito di copertura antipioggia Queste ultime potrebbero avere un effetto positivo alla stessa stregua delle pensiline alle fermate dei mezzi pubblici, che a mio avviso ne hanno favorito l'utilizzo. Adeguate aree dotate di copertura potrebbero dunque invogliare i cittadini all'uso della bicicletta, che rimane a mio avviso un mezzo per muoversi in città senza eguali: mantiene in forma, non inquina ed è economico. Antonio Gualazzi (marzo) • D’accordissimo! Pensiamo però anche al problema di regolamentare l’uso della bici in modo che non solo non inquini ma non sia neanche un pericolo per sé e gli altri: non viaggiare contromano, non impossessarsi dei marciapiedi, non sorpassare le auto a destra, non attraversare in bici alle strisce pedonali... Si dirà: non ci sono le piste riservate! È vero, ma se non ci educhiamo ora, poi forse sarà peggio. LA a tutti noi di sostenere in ogni ambito il diritto all’uguaglianza delle donne afghane e il diritto del popolo afghano all’autodeterminazione senza l’ingerenza di potenze straniere. Se volete saperne di più, i siti da consultare sono questi: www.osservatorioafghanistan.org e www.rawa.org. Maria Maddalena Vedovelli (marzo) UN SEMAFORO DISATTIVO Abito da tre anni in un appartamento delle due nuove torri che ci sono alla fine di via Benefattori dell’Ospedale, dopo il ponte della ferrovia, in prossimità di piazzale Nizza. Vi scrivo per segnalare il completo disinteresse delle autorità preposte all’attivazione dei semafori sottovalutando il pericolo che corrono coloro che abitano in via e coloro che accedono ai giardini pubblici posti in via. L'impianto semaforico è posto all’altezza del civico numero 2 di via Benefattori dell’Ospedale e dovrebbe regolamentare l’incrocio per l’accesso ai civici 2, 2a e 4 della via laterale (sempre Benefattori dell’Ospedale) e al giardino pubblico nonché l’attraversamento dell’incrocio da parte della linea tranviaria 4. Allo stato attuale l’incrocio in questione, regolamentato dai soli semafori lampeggianti, mette a repentaglio la sicurezza fisica dei pedoni e la circolazione di auto, cicli e motocicli anche in relazione alla frequenza del passaggio dei convogli della linea 4. Inoltre ora anche la pavimentazione dell’incrocio nella parte di attraversamento manuale si è dissestata e il tutto rende ancora più complicato l’attraversamento dell’ incrocio soprattutto con passeggini o carrozzine. Sino ad ora è andata bene, ma non si capisce cosa stia aspettando l’amministrazione locale per attivare tale impianto in un incrocio così ad alto rischio. Ho scritto anche all’ufficio reclami del Comune che circa CIUMBIA CHE BICIPITI Vi scrivo in merito ad un articolo uscito sul vostro giornale (marzo 2012). L’articolo in questione è “Ciumbia che bicipiti” nella rubrica Corsivo in punta di bic. Sono una dipendente del negozio Abercrombie&Fitch (il nome è stato evitato ma il riferimento è abbastanza palese). Rimango attonita nel leggere le parole riportate da questo giornalista, il quale, armato in perbenismo e del ben collaudato “dove andremo a finire?!”,definisce i mie colleghi (testuali parole) degni di possedere forse due criceti nel cervello. Tralasciando la tristezza che mi suggerisce il suddetto commento, ci tengo ad informarvi del fatto che due dei modelli all’entrata sono dottori in economia ed ingegneria informatica. Non vi parlo degli altri perché non li conosco e a voi non può interessare. Passando oltre, tengo anche molto a porre questa domanda al brillante autore dell’articolo: Secondo Lei, egregio, uno studente fuori sede in un’Italia dal paesaggio lavorativo alquanto deludente, uno studente bello (come il sole) che ha la possibilità di finanziarsi (ed anche bene) col semplice sorridere, cosa dovrebbe fare? Parlo a nome di una categoria che è quella dei giovani stufi ed incazzati neri d’essere considerati bamboccioni quando ci chiudiamo in casa in attesa del il momento nel quale il nostro pezzo di carta (laurea) potrà portarci soldi sul conto, d’essere considerati deficienti se nati belli e abbastanza furbi da sfruttare questa fortuna, d’essere considerati nullafacenti e privi di valori. Gentilissimi, vi invito, dal basso della mio punto di vista, a riflettere prima di pubblicare certe cose: mio fratello ha 14 anni ed anche lui comprenderebbe l’elementare ragionamento che c’è in un giovane adulto che deve pagarsi le bollette e, magari, spedire parte del suo stipendio al Sud dai suoi. Mio fratello, come ho detto arriverebbe a capirlo. Il mio criceto, invece, che poverino s’è senti- to preso in causa visto che pare alloggiare nella testa dei miei colleghi, ecco lui capirebbe anche quanto sia abominevole anche solo pensare che la punizione delle flessioni sia vera. Ma per favore. Se così fosse avrei dei glutei marmorei, vi assicuro che non è così. Perché invece non si dedica un bel trafiletto riguardo cosa passi per la testa delle persone che lascian giù lo stipendio in quanto clienti per acquistare felpe e magliettine? Sono loro i veri casi clinici, di certo non noi. Gaia Gragnano (marzo) • Cara signora Gaia, mi fa piacere sapere che i modelli siano laureati, non ho giudicato il loro cervello, ma il fatto che i loro clienti si domandino se lo possiedano o meno. E non ho giudicato chi lavora lì, ma proprio la “… signora beota che dichiara di aver speso lì dentro i risparmi di un anno”. Il mio invito non è a licenziarsi, ma a non acquistare nulla da chi umilia i lavoratori, esponendoli semi-nudi all’ingresso (uomo o donna non cambia) e chiedendo loro di fare le flessioni quando “sbagliano”. Non è vera questa notizia? È comparsa sui giornali, attendo di apprendere che il grande magazzino ha intrapreso azioni legali per pensare che si tratti di un falso. Una vita di frequentazione dei luoghi di lavoro mi ha reso assai credulone circa i modi che le società si inventano per vessare e discriminare i lavoratori. E se fossi al governo, anziché continuare a cercare strade per rendere lettera morta lo Statuto dei lavoratori, andrei a fare un bel controllino sulle tipologie di contratto applicate da negozi che vendono felpe e magliette a prezzi da urlo … di dolore. Ma non è sicuramente il caso dei meravigliosi, statuari laureati di quella catena, che immagino siano tutti, e con loro i colleghi meno “dotati”, assunti a tempo indeterminato. (bic) EXPOPÒ ALLA BICOCCA Ho appena segnalato per telefono la cosa all’Amsa, ma non credo che ci saranno dei risultati. Il fatto è che le vie San Miniato, Empoli, Mann ecc sono costellate di cacche di cani. Expopo?! Lettera firmata (marzo) E IL CENTRO STORICO? Dal 1954, quando sono venuto a vivere a Niguarda, ho visto fare pochi interventi di valorizzazione a eccezione della Cascina Villa Trotti: un progetto sano di ristrutturazione che oggi ospita l’anagrafe, la polizia municipale e una magnifica biblioteca e una sala adibita a riunioni e conferenze. Ma sono anni che attendiamo di avere il centro storico con l’isola pedonale. Il progetto di Villa Trotti in via Passerini testimonia il ritardo: impalcature, ponteggi, recinti e lavori fermi. Sollecitiamo le autorità a darsi una mossa per questo patrimo- nio storico unificante i cittadini. Franco Santoro (marzo) CITTADINI A SEGNANO È una sensazione diffusa che oggi si stia vivendo un momento delicato: una situazione di disagio, di sfiducia e perdita di valori. È una situazione che interessa il nostro paese, alle prese con le conseguenze dei “modelli” di vita di questo “sviluppo” economico e con la sua dilagante corruzione (vedi l’Api di Rutelli, la Lega di Bossi, la Lombardia di Formigoni), che interessa la nostra città nella sua vita quotidiana e anche il rione di Segnano. Penso, ad esempio, alla politica di sviluppo urbanistico della passata amministrazione comunale, così poco attenta agli effettivi bisogni degli abitanti, siano questi bambini (cui è dedicato come unico spazio di gioco un angolo ritagliato nel traffico), giovani o anziani. Di fronte a tutto ciò mi chiedo e ci chiediamo: e se si impostasse lo sviluppo futuro del quartiere in modo diverso? In un modo attento ai bisogni dei cittadini di guardare alle vere esigenze,per trovare risposte al disagio? Ritengo che sia davvero giunto il momento di porsi questa domanda,perché oggi si può costruire quel “modo diverso”:la Giunta Pisapia si sta dimostrando sensibile ai bisogni dei cittadini, perché allora non iniziare a pensare al nostro rione tenendo conto della qualità della vita? Segnano sta cambiando: nuove edifici sono stati costruiti, e altri stanno per sorgere. La proposta è di tenere sempre presenti gli spazi verdi, di gioco, d’incontro, per non trovarci di fronte ad uno dei tanti quartieri fantasma. Orientando lo sviluppo del rione in funzione dei bisogni delle persone e non della speculazione. Proponendo che di fronte a nuove costruzioni, siano sempre previsti degli spazi comuni e aperti. Perché il problema sotteso al disagio sociale è la mancanza di socialità, l’assenza di un sorriso, di comunicazione e condivisione, la difficoltà di stare bene con se stessi e con il prossimo. Per dare risposte a questo problema si può operare anche in ambito urbano, anche a livello del nostro rione, costruendole insieme come cittadini attivi, capaci di vedere il disagio e di cercare, proporre e realizzare soluzioni. Antonio Pinna per il Comitato cittadini di Segnano (marzo) SENZA GLUTINE In risposta alla signora Nadia Ferrari, che sul numero scorso chiedeva dove si potessero trovare alimenti senza glutine, informiamo che la Macelleria Del Desiderio, in via Ornato 45, è attrezzata in questo senso. I proprietari (aprile) tel. e fax. 02/39662281 – e-mail: [email protected] Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 27 CAPRICCIO AZZURRO Albergo Residenziale Boario Terme (BS) Via Roccole 17 Villa Liberty-Boario Terme Villa San Rocco-Capo di Ponte HOTEL RESIDENCE CAPRICCIO AZZURRO COMUNITÀ RESIDENZIALE PER ANZIANI A soli 90 minuti da Milano, immerso nella stupenda natura della Valle Camonica, a pochi passi dal Centro di cura Termale Boario, il Residence Capriccio Azzurro si propone di offrire in un ambiente elegante, il soggiorno più piacevole a chi desidera tranquillità e assistenza. 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