VIBO VALENTIA E PROV. VIBO VALENTIA E PROV. F. M. 106.1 - 100.5 REP. PUBBLICITA’ & MARKETING TEL. 0963-45733 F. M. 106.1 - 100.5 REP. PUBBLICITA’ & MARKETING TEL. 0963-45733 e-mail: [email protected] MENSILE INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE-ATTUALITA’-CULTURA ANNO X n.1 Gennaio 2008 IN EDICOLA OGNI MESE 1,00 EURO TROPEA A colloquio con DINA RUFFA 27 dicembre La prima NOTTE BIANCA tropeana o m ia r u Aug tutti o a n n A n Buo LA PIAZZA GIOVANI Giornata internazionale contro la violenza sulle donne ALL’INTERNO: TROPEA Pag. 2 - Memorial Lello Pontorieri TROPEA anni ‘70 Pag. 3 - Anno 2007: siamo certi di aver fatto tutti la nostra parte? Il fenomeno delle Radio Libere Pag. 5 - Intitolata a Lorenzo Albino la Biblioteca di Tropea Pag. 6 - Il Presepe antico nella Chiesa dei Liguorini ASSOCIAZIONI Pag.6-Gruppo Paleontologico: occasioni di approfondimenti scientifici Pag. 8 - Oltre il Giardino presenta la “Festa dell’accoglienza” Pag. 10 - Le “Chiazzarole” di Tropea: oltre trenta anni di successi IN ESCLUSIVA LE IMMAGINI DELLA Leggenda de “I missaggi” Pag. 2 -gennaio 2008 - Tropea- Intervista a Dina Ruffa “ credo che quanto più la classe dirigente calabrese, sarà capace di lasciare spazi per nuove speranze, nuovi progetti e nuove idee, tanto minore sarà il numero di giovani che saranno costretti ad abbondonarla alla ricerca del loro futuro” di Saverio Ciccarelli Nata a Tropea il 2 ottobre 1957. Laureata in lingue e letterature staniere c/o l'università “ La Sapienza” di Roma con il massimo dei voti nel Dicembre 1979. Insegnante di Lingua Francese al Liceo Classico di Tropea. Coniugata e mamma di 1 figlia. Oggi membro della commissione pari opportunità alla Regione Calabria. Consigliere del Partito Democratico al Comune di Tropea con delega per la Cultura. Sei impegnata in molti settori del sociale a Tropea. Qual'è la motivazione del tuo impegno ? R. Il mio impegno nel sociale è parte della storia della mia famiglia (permettetemi di ricoradare le figure dei miei zii Don Gerardo, Francesco, Raffaele e di mio padre Rocco Ruffa), particolarmente presente nei settori inerenti alle tematiche del mondo della scuola e del disagio giovanile, nonché alle questioni del lavoro che riguardano la gente più umile e meno tutelata. Tutto questo certamente non può non aver influito sul mio percorso formativo e sulla mia cultura. La sensibilità all'ascolto dei problemi di tutti mi è sembrata, quindi, una continuità naturale e ritengo di averla acquisita come valore peculiare per la mia crescita umana e politica. Mons. Bregantini dice che le donne, nella nostra regione, hanno il compito di insegnare ai calabresi l'amore per la propria terra. Senti anche tu il peso di questo compito? Se si, come pensi di poter coinvolgere altre donne in questo impegno ? R.Io ritengo che nel pensiero di Mons. Bregantini ci sia un appello alle “donne di mafia” in quanto potrebbero scardinare meccanismi talmente consolidati d'aver reso fin qui inattaccabile culturalmente questo fenomeno. Le donne hanno il potere sui figli e quindi sulla loro educazione e sulle loro scelte. Per ciò che mi riguarda, il fatto che abbia scelto di fare politica attivamente penso sia stata la risposta più responsabile a questo tipo di impegno. Naturalmente come è proprio del pensiero di genere, non posso prescindere dal coinvolgere un gruppo dal quale attingere le migliori forze sul territorio. Come consigliere comunale, mi attiverò per una serie di iniziative tra le quali l'istituzione anche all'interno del Comune di Tropea, di una analoga commisssione di pari opportunità così come alla Provincia ed alla Regione, in modo tale da rafforzare la rete tra le donne che già lavorano in tale direzione nel nostro territorio. Come spieghi il tuo recente successo nelle elezioni primarie del Pd tropeano ? R. Io mi auguro che questa affermazione, sia l'affermazione di un progetto per il governo del nostro territorio, a livello comunale, provinciale e regionale, nonché per il governo del Paese. Questo progetto auspica l'incontro delle culture cattolica, popolare e progressista. Se questo progetto fallisce, la mia affermazione non LA PIAZZA Mensile indipendente Registrazione Tribunale di V. Valentia n. 82 del 25.02.1994 Direttore responsabile: Saverio Ciccarelli Capo redattore: Pino Carone Editrice: Radio Lattemiele Soc. Coop. a.r.l. 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Tuttavia, non eludo la domanda e, per rispondere, dico che, evidentemente, i cittadini tropeani, che voglio ancora ringraziare, hanno creduto al mio impegno nonostante, ad oggi, io non abbia alcun ruolo nel governo della nostra città. Si parla di violenza alle donne. Pensi che a Tropea esista il problema e se si in che misura ? R. Parlare di violenza alle donne è come violare la coscienza più rimossa e più profonda di Noi. E' come entrare in una dimensione che non sempre riusciamo a fare emergere e a portare ad una reale coscienza della portata del problema. In parole più semplici la violenza alle donne non va inquadrata nella risultante drammatica di un omicidio o di uno stupro, quindi ad una violenza di tipo esclusivamente fisico. La violenza più subdola alle donne è quella che viene fatta continuamente come frutto di un mondo maschilista che non riesce a relazionarsi col pensiero delle donne. In questo quadro, culturalmente ancora così arretarto, Tropea, non può certamente non avere questo tipo di problematiche. Anche a Tropea quindi esiste il problema, in tutte le sue forme, anche le più gravi. Tu sei anche un'educatrice che svolge il suo lavoro con passione, ci pensi ogni tanto che la quasi totalità dei giovani a cui tu insegni, un domani andranno via da questa terra, non contribuendo così al suo sviluppo e che la cosa purtroppo rischia di perpetuarsi ? R. Io credo che quanto più la classe dirigente calabrese, sarà capace di lasciare spazi per nuove speranze, nuovi progetti e nuove idee, tanto minore sarà il numero di giovani che saranno costretti ad abbondonarla alla ricerca del loro futuro. Tornando alla politica, pensi di avere spazio all'interno del neocostituito Partito democratico? R. Intanto il fatto di essere stata eletta nelle ultime primarie per l'assemblea regionale del nuovo partito è un successo che mi gratifica e mi inorgoglisce. Le primarie, poi, costituiscono solo il punto di partenza per la costruzione del partito democratico.Per quanto riguarda lo spazio che io potrò avere, esso dipenderà dal sostegno che continuerò ad avere e da come questo progetto si svilupperà. Secondo te perché sono poche le donne tropeane che si impegnano in politica e cosa faresti per coinvolgerle? R.Ritengo che le donne impegnate in politica siano poche sia per un fattore culturale, sia perché, purtroppo, ancora i tempi, gli spazi e i luoghi della politica sono assolutamente maschili. Se questi tempi e questi luoghi fossero più a misura di donna, allora ci sarebbero maggiori chanches per un una partecipazione più diretta delle donne. Di mio, come già detto molte volte, posso ripetere l'appello che le donne devono assolutamente partecipare e volerci essere nella vita pubblica con forza e determinazione. Sei impegnata anche come consigliere comunale di maggioranza. Che regalo vorresti fare per il nuovo anno ai tropeani ? R.Vi voglio sorprendere! Vorrei che Tropea fosse, in Italia, il segnapasso di una politica diversa finalmente a misura di donna. Cosa pensi che bisognerebbe fare per trattenere i giovani nella nostra terra e pensi veramente che loro potrebbero essere la carta vincente per lo sviluppo della regione ? R. Ci sono dei temi, come “le donne”, “ l'ambiente”, “ i giovani” di cui tutti si riempono la bocca perché “ tirano” molto. Io credo sia ora di smetterla con i luoghi comuni. I giovani hanno il diritto di pensare al loro futuro. Il futuro dei giovani è il diritto di pensare ad un lavoro, una casa, un progetto di famiglia. Se questo diritto viene loro negato i giovani continueranno ad andare via. Per farli restare, perché possano essere una “carta vincente” bisogna non negar loro questo diritto, altrimenti il loro futuro è già passato. Il turismo è il futuro della città. Ma di fatto siamo molto indietro, sia a livello comunale che regionale, cosa pensi che si dovrebbe fare di più e secondo te perché non si fa? R. Partendo dal dato oggettivo che Tropea è la capitale del turismo regionale, occorrerebbe senza mezzi termini una legge speciale per il turismo, così come altre città a vocazione turistica hanno (vedi Taormina ad esempio) che possa permettere a noi amministratori di programmare a medio e lungo termine politiche turistiche efficaci, senza dover sprecare energie e fondi per coprire le emergenze che si presentano di volta in volta. In definitiva credo, che Tropea meriti, non solo sulla carta, l'appellativo di “perla del Tirreno”, ma che questo nome, questa tradizione, questa bellezza siano oggi ripagate concretamente. Poco si può fare in caso contrario. Solo grande demagogia. Senza una legge con queste caratteristiche, anche i più riusciti eventi, la costruzione di pregio, la stessa realtà portuale, saranno piccole cose o cose di corto respiro. Perché non si fa? Occorre fantasia e molto coraggio. - Tropea- LA PIAZZA ANNO 2007: SIAMO CERTI DI AVER FATTO OGNUNO LA PROPRIA PARTE? L'anno 2007 è finito e lo lasciamo alle nostre spalle. Si apre un nuovo anno ricco di speranze e di aspettative.La nostra città non può non avere aspettative e fiducia nella propria principale risorse: il turismo. Il 2007 è stato un anno un po' particolare per il vistoso calo di presenze che saranno quantificate dai dati forniti dagli organi preposti. Le ragioni sono diverse ma certamente non tutte attribuibili alla città, bensì anche alla c.d. congiuntura nazionale. Alcune cose sono andate male per l'aumento dei prezzi, per il diminuito potere di acquisto di salari e stipendi e, per la concorrenza di altre realtà.Anche se,a parte il vistoso calo di presenze, alcune componenti della Il presepe vivente del gruppo folk “Le città (commercianti edchiazzarole” associazioni di volontariato) si sono veramente date da fare con ottimi risultati, creando eventi di rilievo nazionale che hanno messo Tropea al pari di altre realtà.nazionali. Le manifestazioni di un certo rilievo ci sono state, l'impegno di promozione durante l'estate c'è stato. Si è colmata una lacuna che da tempo era vuota, quella delle manifestazioni e degli intrattenimenti. Il settore che ha risposto meno, purtroppo, è stato quello dell'amministrazione della città che, non si comprende bene per quale motivo, ha esibito notevoli smagliature (poca pulizia per le strade, carenza d'acqua, rumori molesti, viabilità caotica). Ancora una volta per le strade della città, in quel breve periodo delle vacanze estive, si sono viste molte carenze che ci hanno MEMORIAL LELLO PONTORIERI Si è conclusa con la finale del 31 dicembre il secondo Memorial di calcio dedicato a Lello Pontorieri, il giovane scomparso tragicamente due anni fa.Le squadre Beautiful e quella Punto Luce, si sono incontrate nel pomeriggio allo Stadio del sole dove hanno dato vita ad un incontro che ha suscitato, come sempre, l'entusiasmo dei numerosi tifosi presenti. Alla fine l'ha spuntata la squadra Punto Luce, capitanata da Giuseppe Larosa che ha ottenuto il giusto riconoscimento la sera stessa in piazza Vittorio Veneto, nel corso di una manifestazione, presentata con brio da Valeria Valente, patrocinata dall'Ascot, cui ha partecipato, fra gli altri, il Presidente della Provincia Ottavio Il veterano Tonino Gaetano Bruni che ha consegnato a Tonino La La Torre con la coppa Torre (Il mago del gelato), una coppa alla carriera “per la dedizione allo sport e in particolar modo per aver contribuito alla formazione calcistica ed all'educazione allo sport di molti giovani di Tropea da oltre quaranta anni.” E' infatti nella memoria di tutti i tropeani la sua macchina piena zeppa di giovani che ha trasportato in giro per la Calabria per partecipare alle partite di calcio. Oltre al primo ed al secondo posto (la squadra Punto Luce e la squadra Beautiful, capitanata quest'ultima da Antonello Accorinti) hanno ricevuto riconoscimenti: la squadra Amici di Lello (cap. Tardone) la Coppa Fair play, la Coppa simpatia è andata ai Real Gesuiti (cap. Pasquale Russo), la coppa al Pag. 3 - gennaio 2008 fatto perdere terreno e credibilità nei confronti dei villeggianti. Tirate le somme: le bellezze naturali e storiche ci sono e sono di alto livello, le manifestazioni ci sono state e anche di alto livello (Film festival, Premio letterario, Festival del blues, Radio Il presepe vivente della Scuola media Italia, Tour arancio), manca una di Tropea cura particolare alla città . Per questo nuovo anno non possiamo che augurarci che l'associazione dei commercianti continui con successo il suo lavoro, le associazioni di volontariato continuino con tenacia e passione pari a quella del 2007 e che l'Amministrazione comunale renda questa cittadina un esempio di ordine e pulizia, nell'arredo e nei servizi, La terza edizione della Mostra dei presepi i restituendo ad essa quello miniatura è stata quest’anno ospitata nella che manca: la dignità di Chiesa di S. Caterina una cittadina turistica. Sarebbe veramente un bel regalo. (S.C.) Scena del Presepe vivente e gli zampognari che hanno suonato ogni mattina, dalle 4,30 alle 8,00, nei giorni della Novena giocatore più anziano l'ha ricevuta Agostino Scordo che a 59 anni ancora calpesta, con la stessa passione ed entusiasmo di sempre, il terreno di gioco e poi al miglior portiere Francesco Addolorato, al miglior giocatore Pasquale Adilardi, al miglior capo cannoniere Giuseppe Caprera e ad Alessandro Mamone insignito del titolo La premiazione di Miglior allenatore (del Real Gesuiti). Un riconoscimento più che meritato anche per gli arbitri Pasquale Addolorato, Enzo Pugliese e Francesco Cortese, quest'ultimo anche instancabile organizzatore che ha faticato non poco a dirigere e coordinare tutte le squadre in campo sin dalla prima partita. Soddisfatta la presidente dell'Ascot Deborah Valente che ha ringraziato tutti gli sportivi, tifosi e calciatori, per la collaborazione prestata e lo spirito calcistico mantenuti in un Torneo che vuol ricordare ogni anno, la figura del giovane Lello, tifoso appassionato della Roma. Francesco Cortese,e il numeroso pubblico sugli spalti LA PIAZZA - Tropea- Pag. 4-gennaio 2008 27 dicembre La prima Notte bianca tropeana Numerosa la partecipazione di giovani per una serata diversa che ha coinvolto diversi gruppi musicali ed artistici. Un’esperienza da ripetere Pensieri e propositi per il nuovo anno di Deborah Valente Molti i giovani presenti che hanno cantato e ballato durante l’esibizione dei complessi Si è conclusa con un bilancio positivo la prima Notte bianca tropeana organizzata dall’Ascot, con la collaborazione della Consulta delle associazioni ed il patrocinio del Comune di Tropea. Molti i giovani presenti che hanno ballato, fin oltre la mezzanotte, al ritmo della musica suonata dai gruppi musicali che si sono esibiti sul palco, ma anche molto seguito il balletto eseguito dagli allievi del Ballet schule. Soddisfazione fra i commercianti che sono rimasti aperti. L’associazione Enotria di Brattirò, ha fornito vino e pane biscottato per tutti; gli opuscoli contro la violenza sulle donne, e l’albero di Natale offerto dal Presidente della Camera di Commercio Michele Lico, all’Ascot. La postazione di Radio Onda verde che per tutta la sera ha trasmesso in diretta, e il simpatico Babbo Natale che ha distribuito caramelle ai presenti Sta per concludersi il primo anno di attività dell'Ascot. Abbiamo un lungo elenco di attività e di iniziative svolte. E' stato un lavoro intenso, dinamico, entusiasmante ma difficile e faticoso. All'inizio è stato necessario darci una struttura, un'organizzazione , definire gli obiettivi e quindi i progetti da sviluppare. L'entusiasmo e la positività hanno unito alcune persone che hanno dato corpo ad un direttivo che si è dimostrato un gruppo di lavoro unito, pulito e positivo, spesso attaccato e che ha subito iniziative tese a provocarne la divisione al suo interno. Abbiamo fatto molto e avremmo potuto fare di più e certamente di meglio, ma dobbiamo dire grazie a pochissimi. La notte bianca del 27 dicembre scorso, è stata la realizzazione di una delle idee tese a rivitalizzare Tropea e a darle una propria dimensione e una sua vitalità indipendentemente dal flusso turistico. L'obiettivo dell'Ascot è migliorare la qualità della vita dei tropeani nel corso dell'intero anno e non solo in funzione della stagione estiva e dei turisti. Questo è possibile solo se i commercianti capiranno che, nella totale assenza di collaborazione di enti e istituzioni, l'unica soluzione è fare da soli. E quello che possiamo fare da soli è dare vita ad iniziative e tenere aperte le proprie attività il più possibile. La notte del 27, chi ha avuto l'accortezza di aprire, è stato premiato da una clientela che diversamente non avrebbe avuto e che altri, chiusi, non hanno avuto e mai avranno se non comprenderanno che occorre credere nelle proprie attività tutto l'anno. Solo così, lavorando nella legalità, producendo attività, manifestando cura per la cosa privata e per quella pubblica, i commercianti, forti e uniti, avranno ragione di pretendere servizi, giustizia e regole. Criticare, sparlare, fare disfattismo, distruggere, tentare di dividere, non fa del male solo all'Ascot, che qualcuno vuole spegnere, ma fa male ad ognuna delle nostre attività e soprattutto alla collettività.I progetti da realizzare sono innumerevoli e in molte direzioni: ricreative ma anche nel sociale, nella formazione e, ove occorre, nell'indirizzare politicamente e commercialmente le scelte che riguardano la nostra categoria. Ma l'Ascot può vivere solo se gli stessi commercianti ne comprendono l'assoluta necessità, nell'interesse proprio e dell'intera cittadina. Diversamente, anche persone entusiaste, determinate ed innamorate di Tropea, sono pronte a rimettere il mandato, in favore di chi, si ritenga più capace. LA PIAZZA -Attualità- Pag.5 -gennaio 2008 Intitolata al pittore Albino Lorenzo la biblioteca comunale della città Giornata contro la violenza sulle donne. Grande successo e molta partecipazione Su iniziativa del Rotary club di Tropea si è svolta la cerimonia di intitolazione della Biblioteca comunale al pittore tropeano Albino Lorenzo, scomparso lo scorso anno. Erano presenti, oltre al numeroso pubblico, il Sindaco Giuseppe Euticchio, la presidente della Consulta delle associazioni Vittoria Saccà, il presidente del Rotary di Tropea Luigi Condina, l'assessore comunale al turismo Michele Accorinti, la presidente del circolo artisti “La fenice”,alcuni dei figli del pittore e la moglie Gina Capua. La cerimonia, che ha avuto il suo culmine nella scopertura dell'intestazione sulla vetrata della porta principale, si è svolta in maniera molto sobria ma partecipata. Commosso anche il ricordo che del maestro ha fatto il pittore Giuseppe Vitetta, tramite alcune brevi parole di ringraziamento lette dalla stessa Vittoria Saccà. Il critico d'arte Piperno si è Il ritratto dell’artista esposto in sala e complimentato per chi ha preso realizzato da Giuseppe Vitetta l'iniziativa di intitolare la biblioteca ad uno dei pittori più importanti del nostro Meridione. Nel corso della manifestazione sono stati consegnati attestati di partecipazione a numerosi pittori tropeani e dell'hinterland. Incontro tra i ragazzi di Tropea le Operatrici dei Centri Antiviolenza Da sinistra: Vittoria Saccà, Michele Accorinti, Antonio Euticchio,Luigi Condina e Marcella Romano A lato, il quadro di Lorenzo esposto nella sala e dal quale è stato realizzato un francobollo per le poste elvetiche Sotto, il numeroso pubblico presente nella sala della Biblioteca del Comune di Tr o p e a , o r a i n t i t o l a t a all’artista tropeano “Ferite” di Elisa Salvati I ragazzi dell'Istituto d'Istruzione Superiore di Tropea ed i Centri Antiviolenza di Roma sono stati i protagonisti dell'incontro che, il 13 dicembre scorso, si è tenuto nella splendida sala convegni del liceo scientifico di Tropea, patrocinato dalla Commissione Regionale di Pari Opportunità, dall'Associazione Differenza Donna, e dalle Associazioni femminili di Tropea Inner Wheel, Plurale Femminile e Fidapa. L'incontro, incastonato nella Campagna contro la violenza sulle donne della provincia di Vibo Valentia, è nato dalla consapevolezza che, arma di contrasto alla violenza non può che essere un cambiamento culturale che deve partire dai ragazzi; prevenzione, dunque, oltre che interventi di contrasto alla violenza già in atto. La giornata, aperta dalla Dirigente scolastica, Beatrice Lento e da Dina Ruffa, in qualità di delegata della Commissione di Pari Opportunità per la provincia di Vibo Valentia, che hanno voluto la manifestazione, proposta dalla Responsabile del Centro Antiviolenza del Comune di Roma, Luigia Barone, ha visto 140 ragazzi coinvolti in un confronto con le operatrici dei Centri, sul fenomeno della violenza contro le donne. Luigia Barone, Maria Spiotta e Francesca Spadafora, anche attraverso l'utilizzo di materiale multimediale, hanno parlato della spirale della violenza domestica e di altre forme di violenza, coinvolgendo attivamente i ragazzi che si sono mostrati interessati, curiosi, profondi ed acuti; ha avuto luogo un confronto intenso, vivo e partecipato. Le esperienze delle operatrici dei centri hanno permesso ai ragazzi di entrare a pieno nella tematica proposta ed in alcuni aspetti di una professione in favore di tutte le donne, di qualsiasi nazionalità, religione ed età che subiscono violenza. Alcuni messaggi importanti sono stati lanciati in questa giornata che, si vuole, essere solo un primo passo verso la realizzazione di un progetto importante con i ragazzi delle scuole superiori di Tropea. Si è parlato della trasversalità del fenomeno della violenza che, a volte, ci tocca più da vicino di quanto si possa pensare, della capacità di confrontarsi con fenomeni importanti che non possono lasciarci indifferenti. Luigia Barone ha chiuso l'incontro ricordando ai ragazzi quanto sia importante credere nei propri sogni e perseguirli fino a farli diventare degli obiettivi e come questo possa accadere anche partendo da Tropea. LA PIAZZA - Attualità - Pag.6 -gennaio 2008 Brindisi per gli auguri di Natale al Gruppo Paleontologico UN’OCCASIONE DI APPROFONDIMENTI SCIENTIFICI Anche quest’anno il Gruppo Paleontologico, ha voluto chiudere l’anno sociale con una festa degli auguri che si è svolta nella Sede espositiva dell’Associazione sita nello stabile della scuola media di Parghelia. Tra i presenti, oltre ai soci e le loro famiglie, vi erano anche amici e il vice Sindaco di Cessaniti Giuseppe Costanzo, sensibile al problema della paleontologia e da sempre vicino alle iniziative dell’Associazione. L'occasione degli auguri è stata anche quella di approfondire con una breve conferenza tenuta della dottoressa Claudia Caruso, geologa presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università della Calabria che ha relazionato su delle osservazioni microstrutturali e diagenetiche su alcuni echinidi del sito paleontologico di Cessaniti, e ha concluso Luigi Cotroneo, vice presidente del Gruppo paleontologico, con una relazione sulle oggettive difficoltà di La sala con una parte del materiale individuare i parametri morfologici negli echinidi ai fini paleontologico esposto tassonomici. Ha introdotto i lavori lo stesso presidente del gruppo Particolare di uno scheletro ritrovato Pino Carone che ha salutato i presenti ed augurato un anno ricco di nella cava nuove scoperte. La giovane ricercatrice universitaria, con il supporto di alcune immagini ricavate al microscopio a scansione elettronica, ha documentano gli studi fatti sui reperti, fornendo ai presenti elementi paleoambientali del nostro territorio e sulla struttura e le origini dei numerosi “clipeastri” presenti nell’area di Cessaniti. Gino Cotroneo ha anche mostrato e commentato una serie di immagini sugli “echinidi” da lui stesso raccolti e classificati in anni di ricerche e di sopralluoghi in quello che, a detta degli esperti, è uno dei luoghi fra i più importanti del Mediterraneo per la ricchezza di forme di vita risalenti a circa sette milioni di anni fa. Alla fine della serata i presenti hanno visitato la mostra permanente del Gruppo nei locali messi a disposizione dall'amministrazione comunale di Parghelia. Fra i tanti reperti, lo scheletro di un “sirenide” che il gruppo ha allestito nel corso dell'anno; le bacheche malacologiche con numerosi reperti provenienti dalla valle del fiume Mesima della prima glaciazione ecc. Come ha dichiarato lo stesso Pino Carone “Il materiale esposto rappresenta solo una piccola parte rispetto a quanto vorremmo esibire, ma ciò ci viene impedito dalla mancanza di spazia deguati”. Da sin. Claudia Caruso, Pino Carone e Luigi Cotroneo Presepi storici Saverio Laureana (detto Vevè), un vero artista del presepe, ha realizzato dal 1987 al 1999 (anno della sua scomparsa) un presepe nella chiesa dei Liguorini, con delle statue antichissime. L’opera è stata arricchita ogni anno da nuove rappresentazioni. Il Laureana ha provveduto a restaurare, spesso personalmente, gli antichi pastori, alcuni dei quali di pregiatissima fattura. Saverio Laureana (detto Vevè) davanti al “suo” presepe. Pag.7-gennaio 2008 -Attualità - PREMIO INTERNAZIONALE DI POESIA “Tropea: Onde mediterranee”5a edizione 2008 REGOLAMENTO Il Premio Internazionale di Poesia “Tropea: Onde Mediterranee” si articola nelle seguenti sezioni: Onda prima - Poesia giovane: inedita, in lingua italiana, per giovani autori fino a 18 anni di età; si suddivide in :A - riservato agli alunni di scuola elementare- B - riservato agli alunni di scuola media inferiore-C - riservato agli alunni di scuola media superiore. Onda seconda - Poesia adulti: inedita, in lingua italiana per autori che abbiano già compiuto 18 anni di età. Onda terza - Poesia in vernacolo: inedita, in tutti i dialetti d'Italia con traduzione a fronte, perautori senza limiti di età. Onda quarta - Poesia edita: in lingua italiana, per autori senza limiti di età. Onda quinta - Poesia d'Europa e mediterranea: inedita, in una delle lingue parlate in Europa o neiPaesi mediterranei, con traduzione a fronte, per autori senza limiti di età. Onda sesta Poesia del primo lustro: inedita, in lingua italiana o in vernacolo, per gli autori adulti che abbiano partecipato a tutte le edizioni precedenti. Tutti gli autori, a prescindere dall'età, possono partecipare con una o due poesie, ciascuna nons uperiore a 30 versi.Di ogni poesia bisogna inviare sei copie dattiloscritte, di cui solo una va firmata dall'autore; le altrecopie, completamente anonime e senza alcun segno di riconoscimento, devono contenere soltanto il testo e il titolo della poesia. Nella busta contenente le opere deve essere allegata la scheda di partecipazione, debitamentecompilata. Per Onda prima - Poesia giovane sulla copia firmata è necessario apporre il timbro della scuola e indicare la classe frequentata. La partecipazione è gratuita.Per la Onda terza - Poesia in vernacolo è obbligatoria la traduzione a fronte in lingua italiana el'indicazione sulla copia firmata del luogo in cui il dialetto è parlato.Per la Onda quarta - Poesia edita ogni autore partecipa con un solo libro pubblicato negli ultimi cinque anni, inviando sei copie; una sola copia deve riportare la firma.Per la Onda quinta - Poesia d'Europa e mediterranea è obbligatoria la traduzione a fronte inlingua italiana e l'indicazione sulla copia firmata del luogo in cui la lingua è parlata.Per ogni sezione del premio (esclusa la sezione Onda prima-Poesia giovane) è richiesto un contributominimo di € 10,00 da inserire nel plico unitamente alle opere e alla scheda di partecipazione.È consentita la partecipazione a più sezioni purché per ognuna di esse sia regolarmente inviato ilcontributo minimo di € 10,00.Le opere, corredate da quanto prescritto nel presente regolamento, devono essere inviate per posta entro e non oltre il 28 febbraio 2008 (farà fede il timbro postale) al seguente indirizzo:Prof. PASQUALE DE LUCA, CONTRADA GORNELLA, 89861 Tropea (VV) ITALIA. La mancata osservanza di uno dei requisiti richiesti comporta l'esclusione dal Premio.I concorrenti accettano incondizionatamente le norme del presente regolamento ed il giudizio dellaCommissione esaminatrice (i cui nomi saranno resi pubblici durante la manifestazione di premiazione) che è insindacabile e non ricorribile.Le poesie inedite premiate, segnalate o ritenute particolarmente interessanti, potranno essere pubblicate in volume, che sarà inviato ad enti pubblici e biblioteche nazionali o messo in vendita. Glieventuali proventi saranno utilizzati per l'organizzazione del Premio. Gli organizzatori si ritengono aciò autorizzati. Tutte le opere inviate al premio, anche quelle non ammesse, non saranno restituite.La partecipazione degli autori alla premiazione finale non comporterà onere di alcun genere per gli organizzatori. La premiazione avverrà domenica 27 aprile 2008 a Tropea (VV). Nel corso della manifestazione verrà conferito un riconoscimento speciale ad un personaggio che con la sua opera si sia particolarmente distinto in attività che abbiano dato lustro alla nostra Comunità. PREMI Onda prima - Poesia giovane: per i primi tre classificati dei settori A, B, C, sono previsti i seguenti premi:Primo posto: coppa-Secondo posto: targa-Terzo posto: targa Onda seconda - Poesia adulti: per i primi tre classificati sono previsti i seguenti premi:Primo posto: € 100,00 + coppa-Secondo posto: € 50,00 + targa-Terzo posto: targa Onda terza - Poesia in vernacolo: per i primi tre classificati sono previsti i seguenti premi: Primo posto: € 100,00 + coppa-Secondo posto: € 50,00 + targa-Terzo posto: targa Onda quarta - Poesia edita: per i primi tre classificati sono previsti i seguenti premi: Primo posto: € 200,00 + coppa-Secondo posto: € 100,00 + targa-Terzo posto: € 50,00 + targa Onda quinta - Poesia d'Europa e mediterranea: per i primi tre classificati sono previsti i seguenti premi:Primo posto: € 100,00 + coppa-Secondo posto: € 50,00 + targa-Terzo posto: targa Onda sesta - Poesia del primo lustro: per i primi tre classificati sono previsti i seguenti premi: Primo posto: coppa-Secondo posto: targa-Terzo posto: targa Gli autori che risulteranno vincitori nella sezione Onda quarta - Poesia edita, hanno facoltà di apporresulla copertina del libro la dicitura “Premio Internazionale di Poesia - Tropea: Onde Mediterranee”e l'indicazione del posto conseguito.Gli autori premiati saranno tempestivamente informati sull'ora e sul luogo della premiazione; ad essi è fatto obbligo di ritirare personalmente in tale data il premio che, in ogni caso, non sarà spedito a domicilio. Per ulteriori informazioni: Tel (+39) 0963 666344 - (+39) 329 7094134 - (+39) 338 6157041 oppure visitate il sito www.meligranaeditore.com - [email protected] Informativa ex art, 13 dlgs 196/03. Titolare del trattamento l'organizzazione del Premio. Verranno a conoscenza dei dati solo il titolare e gli addetti alla commissione. Ai sensi della legge 675/96 gli indirizzi ed i dati dei partecipanti saranno usati solo per comunicazioni riguardanti il concorso. Scrivendo al titolare del trattamento si potrà esercitare il diritto di cui all'ari. 7 dlgs 196/03 (aggiornamento, rettificazione, cancellazione, opposizione). TORNA IL CLUB ARTISTI “LA FENICE” La cerimonia di intitolazione della Biblioteca comunale al pittore tropeano Albino Lorenzo è stata l'occasione per il ritorno sulla scena del Circolo di artisti “La Fenice” diretto da Marcella Romano. Numerosi i pittori che, con le loro opere hanno impreziosito la Biblioteca rendendo così omaggio al loro maestro, Lorenzo. E' bene citarli tutti per meglio comprendere la sostenuta partecipazione, la sensibilità dimostrata all'iniziativa e la vitalità che il mondo della pittura esprime a Tropea: Buttafuoco Salvatore, Di Benedetto Antonio, Giroldini Ernesto, Romano Marcella, Fortuna Celestina, Saccà Vittoria, Vitetta Giuseppe, Fortebraccio Antonio, Tambuscio Antonio, Cricelli Enza, Muscia Tanina, Caracciolo Agostino, Cuturello Francesco, Mirabella Giuliana, Certo Vincenzo, Laganà Franco, Dauphin Kim, Davola Francesco e, da ultimo, una rivelazione, la figlia del pittore, Lorenzo Lucia. La mostra, sponsorizzata da Officine e Bar Madison, rimane aperta fino al 7 gennaio. Prossimo appuntamento con il Club degli artisti, a Pasqua con la manifestazione “Arte in vetrina”. La consegna dell’attestato da parte della moglie di Lorenzo, al pittore Vitetta -La piazza giovani- LA PIAZZA Pag.8 - gennaio 2008 Tenutasi nei locali del “Seminario” il 12 dicembre scorso Fine anno: L'associazione “Oltre il giardino” presenta: “La festa dell'accoglienza” tempo di buoni La festa ha dato l' avvio ai preparativi per un Natale “Interculturale” ed propositi… aprirà un ciclo d'incontri ludico-ricreativi rivolti ai bambini dai 5 ai 10 anni di Chiara Petracca di Francesco Marino Il 12 dicembre si è tenuta, nei locali del seminario, la “Festa dell'accoglienza”, organizzata dall'associazione interculturale “Oltre il giardino”. Gli invitati sono stati accolti da una canzone slava seguita poi da una italiana e, una volta presenti tutti nella sala, Annarita Pandullo ha recitato un passo di “Ogni uno”, una canzone di Eugenio Bennato; al termine Annarita ha ceduto la parola alla presidentessa dell'associazione Sonia di Sanza che ha presentato la festa e ha passato ai ringraziamenti a Don Ignazio per la disponibilità e per i locali, alla presidentessa del gruppo “Abbraccio”, al Centro “Don Mottola” e alla signora Marcella Romano ed al gruppo Folk. Finiti i ringraziamenti la presidentessa è passata ad illustrare i prossimi appuntamenti, infatti questa associazione prevede un ciclo di incontri ludico-ricreativi rivolti ai bambini compresi tra i 5-10 anni italiani e stranieri nei locali del seminario a partire dal 16 gennaio 2008. Ma un primo ritrovo è stata una tombolata all'Hotel Virgilio. Saluti in tutte le lingue sono stai rivolti ai presenti: ucraino, bulgaro, polacco, rumeno e cecoslovacco. Si è passato poi alla presentazione del gruppo“Le Chiazzarole” da parte della signora Romano che si sono esibite in alcuni balli tipici tropeani; dopo i balli tropeani quelli ucraini, che hanno coinvolto anche le Chiazzarole ed alcuni invitati. Al termine del ballo sono state recitate alcune poesie, una polacca ed un'altra ucraina; ma dopo le poesie si è entrati nella vera festa, nella quale si sono alternati diversi balli, capaci di coinvolgere tutti gli invitati, piccoli e grandi: ucraini, bulgari e anche un greco. Alla fine dei balli il buffet, composto da dolci delle varie nazioni presenti, e con la presentazione del pane slavo offerto a tutti gli invitati, che indica, secondo la t r a d i z i o n e , l'accoglienza degli ospiti. Il 2007 è ormai alla fine, e come ogni anno, dopo aver tirato le somme su ciò che è stato, bisogna anche fare nuovi propositi per l'imminente 2008. In molti cercano in un certo modo di prevederlo compilando una ipotetica lista di cose da fare ad ogni costo durante l'anno nuovo, alcune magari troppo “grandi” o “impossibili”, altre un po' più banali, ma comunque importanti. Ho chiesto così ai giovani di Tropea quali sono i loro buoni propositi per il 2008. Mi sono state date diverse risposte, a seconda delle esigenze di ognuno. Alcuni confidano in una migliore situazione politica, ma anche ambientale, meno inquinamento, più rispetto per l'ambiente che ci circonda, un maggiore senso di solidarietà nei confronti di chi ha bisogno, ma anche buoni propositi forse meno teorici: prendere la patente, portare a termine i propri studi nel migliore dei modi, trovare un lavoro soddisfacente, sapere le persone care felici, avere una maggiore serenità, perseverare nei campi dove si ha l'impressione di vedersi realizzati, coltivare lo sport, le proprie passioni, smettere di fumare, trovare una facoltà adatta ai propri interessi, essere più “buoni” con se stessi e con gli altri, imparare ad essere più puntuali, ascoltare di più chi sta intorno, viaggiare, dire sempre ciò che si pensa, fare volontariato, essere più ordinati …e infine, l'ultimo buono proposito, come ci suggerisce Bridget, la trentenne inglese protagonista del film e del libro “Diario di Bridget Jones”, ragazza che inizia il proprio diario con la lista dei buoni propositi, è proprio quello di rispettare tutti i buoni propositi per l'anno nuovo! Pag. 9- gennaio 2008 LA PIAZZA -La piazza giovani- “La violenza contro le donne è un reato contro i diritti umani” Convegno sulla violenza sulle donne. E non solo quella fisica. di Annalisa Fusca, Alessandra Pepè e Lucia Rizzo Il 13 dicembre scorso, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, si è tenuto, nell'aula magna del Liceo Scientifico “Fratelli Vianeo”, il convegno in ricorrenza della morte delle sorelle Mirabal: Maria e Minerva uccise il 25 novembre 1960 per essersi opposte alla dittatura di Rafael Trujillo nella Repubblica Domenicana. Hanno partecipato: La dirigente dell'Istituto d'Istruzione Superiore, Professoressa Beatrice Lento; la docente Ruffa Maria Gerarda, referente del comitato regionale “Pari Opportunità” ; la dottoressa Luigia Barone, co-responsabile del centro antiviolenza di Roma; Maria Spiotta e Francesca Spatafora, anch'esse del centro antiviolenza. La psicologa ha innanzitutto delineato lo scopo e il compito dei centri anti-violenza, nati da pochi anni in Italia - come del resto sono passate solo poche decine di anni da quando per la prima volta la violenza sulle donne è divenuta un reato perseguibile - “ nei nostri centri le donne si sentono accolte e protette, vengono sempre credute e le aiutiamo a sporgere denuncia verso l'aggressore, che spesso, troppo spesso è un membro della famiglia, un marito o un padre, da pochissimo la violenza in famiglia è diventata un vero è proprio crimine, prima era considerata un avvenimento privato che non doveva riguardare nessuno se non i diretti interessati…” . È stata riportata la testimonianza di una donna che per dieci anni ha subito violenza dal marito. Le dinamiche sono quasi sempre le stesse, la donna si sente inadeguata, inadatta, il suo cervello inizia a formulare sensi di colpa, poi subentrano l'isolamento e la vergogna, si rende conto di non avere più nessuno e si vergogna della sua situazione, molto spesso è l'amore per i figli che da alle donne il coraggio di ribellarsi. “La violenza contro le donne è un reato contro i diritti umani. Un male che uccide più del cancro, degli incidenti, delle guerre”. La violenza agita sulle donne riguarda Paesi Occidentali e Paesi Orientali. Coinvolge tutte le classi sociali e non comprende una fascia d'età precisa. Questa non è una realtà lontana, ma ci circonda quotidianamente. Ogni anno, infatti, nel nostro Paese vengono uccise oltre 100 donne (138 solo nel 2005) per aver subito violenze. Nel convegno ci si è soffermati molto sul tipo di violenza più comune, quella domestica. Generalmente, quando si parla di violenza sulle donne, si pensa ad una violenza operata da mariti, padri, fidanzati, fratelli e consanguinei, che maltrattano le donne attraverso percosse. In realtà la violenza si manifesta in vari modi: controllo economico, violenza fisica, violenza sessuale e violenza psicologica. Nel controllo economico, la donna, viene intrappolata; l'uomo le impedisce di gestire autonomamente anche i soldi che le derivano dal suo lavoro, ed esercita un duro controllo su di essa. Nella violenza psicologica, la donna, è sempre umiliata e svilita dall'uomo attraverso insulti, denigrazione e ridicolizzazioni rivolti in privato o in pubblico e spesso anche in presenza dei figli così da sminuire, oltre l'autostima, il suo ruolo di madre. La violenza fisica è rappresentata da continue percosse che la donna è costretta a subire nei momenti e per i motivi più diversi. Anche la violenza sessuale è parte integrante del reato di maltrattamento, l'aspetto peggiore di questo tipo di violenza è che, nella maggior parte dei casi, la donna non riconosce come violenza la costrizione del marito o del compagno ad atti sessuali poiché ritiene suo “dovere” assecondare i desideri sessuali dell'uomo che ama. La realtà, naturalmente, non è questa. Non esiste alcun obbligo, né di tipo religioso, né di tipo “legislativo”. Si è cercato di trovare una definizione di violenza, insieme dunque si è arrivati alla conclusione che la violenza stessa è la violenza, nessun altro modo per definirla. Durante il convegno, le responsabili dei centri antiviolenza, hanno fatto sì che i ragazzi, attraverso varie diapositive, comprendessero che anche la più piccola delle minuzie può portare alla violenza sulla donna, infatti le diapositive mostravano la vita coniugale di una comune coppia. Dapprima il marito ha un comportamento consueto, in seguito, la gelosia lo porta a isolare la moglie e a privarla di qualsiasi cosa. Quindi è importante ricordare che: “la gelosia patologica non è una forma di riconoscimento, ma solo desiderio di controllo; mancanza di rispetto per la persona che si dice di amare”. Un breve cortometraggio ambientato in un commissariato, mostra una donna che denuncia il marito di aver abusato di lei. Per dare un ulteriore prova dell'attualità del tema è stato mostrato il video della canzone “Mary” dei Gemelli Diversi, che tratta di una ragazza che viene violentata sessualmente e psicologicamente dal padre. Per tutelare le vittime esistono centri “antiviolenza”, ovvero luoghi adeguati per prevenire e contrastare il fenomeno in maniera specifica e specializzata. Questi centri, gestiti esclusivamente da donne, hanno lo scopo di sensibilizzare “l'altra metà del cielo”, come afferma la docente Ruffa Maria Gerarda rivolgendosi a quell'altro universo degli uomini. È curata da: Ines Barritta, Carlo Candido, Domenico Ceravolo, Chiara Condò, Valeria Frezza. Francesco Marino, Maria Romana Pedazzo Chiara Petracca, Giuseppe Privitera, Alberto Tassone E-Mail: [email protected] LA PIAZZA Notizie natalizie di Chiara Condò Come ogni anno di questo periodo l'Istituto Comprensivo di Tropea si è impegnato nella rappresentazione della nascita del Cristo che ha avuto luogo tradizionalmente nel Centro Storico di Tropea, con una sola, particolare e quanto mai inaspettata variante: il presepe si è tenuto all'interno del Palazzo Gabrielli ( foto sopra) posizione scomoda per i visitatori, costretti a darsi il cambio, ma logisticamente parlando favorevole ai ragazzi che non hanno dovuto confrontarsi con il freddo- , su due piani. Nel primo bambine vestite di abiti sfarzosi e colorati tessevano e ricamavano, mentre nel piano terra Maria cullava un bambino (vero, signori, non il solito bambolotto di plastica) ricevendo i Re Magi e i pastori. E poi musici imbraccianti strumenti antichi che sembravano quasi provenire da un quadro del Caravaggio, e botteghe, giare di vibo e così via. Ma la vera novità è stata nel'impronta che i professori hanno voluto dare quest'anno: il presepe si è liberamente ispirato al presepe di matrice napoletana. I costumi ricchi e colorati, gli strumenti musicali tipici del 600 ne sono stati bandiera. È giunta anche nel Liceo Classico di Tropea la “Luce di Betlemme” (foto a fianco) ovvero la fiaccola portata dagli Scouts contenente in sé una fiamma che attraverso le loro laboriose mani ha visto il mondo intero. Chiarissimo messaggio di pace e fraternità, invito a trovare noi stessi prima di partire alla ricerca delle cose del mondo, un frammento di luce di questa fiamma è adesso anche nel nostro Liceo Classico, e chiunque, portando con sé una candela, potrà portarla a casa. -La piazza giovani- Pag. 10 gennaio 2008 TUTTI (O QUASI) PAZZI PER IL PESCE! “Cucinerò pesce!” ecco cosa hanno risposto la maggior parte dei tropeani alla domanda: “carne o pesce”? di Roberta Gagliardi e M. Elena Muggeri ”A casa mia si mangerà insalata di mare, risotto al salmone, orata al forno, mousse di formaggio con piselli, crne con peperoni e parmigiana di melanzane”: questo è il tradizionale menù di una famiglia tropeana. Un altro: ”spaghetti alle vongole, calamari ripieni, baccalà, insalata di frutti di mare e orata al cartoccio”, un altro invece ha preferito rinunciare al pesce prediligendo piatti a base di carne: “Faremo un cenone semplice composto da ravioli, polpette, insalate e carne”. Le anziane signore a loro volte non possono assolutamente abbandonare il “tradizionale menù della notte di Natale” di una volta: Ai miei tempi - afferma una signora- ogni anno si mangiava risotto agli scampi Ma molti andranno al ristorante, piuttosto che mettersi ai fornelli e anche in questo caso, molto gettonato il pesce, sono infatti pochi i tropeani che hanno dichiarato di voler mangiare carne la notte di Natale. Nonostante carne o pesce, i tropeani si sono però trovati d'accordo sul dessert: nessuna rinuncia a pandoro e spumante. In tutte le case di Tropea il classico dolce natalizio sarà consumato in grande quantità, accompagnato da un bicchiere di Ferrari o di Martini. Gli scouts con la “Luce di Betlemme” Pag. 11 - gennaio 2008 -Associazioni- LA PIAZZA LE CHIAZZAROLE DI TROPEA Da oltre trenta anni testimone del nostro folklore Nell'anno 2000 il gruppo folk “Le chiazzarole” di Tropea, di cui è presidente Mimmo Sganga e direttore artistico Marcella Romano, ha festeggiato i trenta anni di attività continua. Per l'occasione è stato realizzato un opuscolo in cui la stessa direttrice, con ritagli di giornale e foto, illustra e documenta l'attività del gruppo in giro per il mondo. Iniziò tutto alla fine dell'anno scolastico di quell'anno, quando, assieme a Franca Mazzara, allora presidente della Proloco, si recò al liceo per reclutare ragazzi disposti ad esibirsi in canti e balli folkloristici durante un convegno medico che si sarebbe tenuto di li a poco a Villa Felice di S. Angelo. Ad agosto il gruppo si costituì e crebbe, percorrendo, da quel giorno le vie di mezzo mondo. Si aggregarono, nella dirigenza, Cristina Romano (direttrice del coro) e poi Lucio Bosco, Salvatore Mazzara e Certo Rosario, fino ai giorni nostri.Dalle foto storiche del gruppo è facile vedere come molta parte della gioventù tropeana sia passata da queste fila, il cui scopo è stato quello di diffondere e far conoscere le rivivere queste tradizioni è quella dei musicisti, Silvio Blasa, mastro Carmelo Seva, Pietro Certo, Caracciolo Francesco, Dalila Nesci, Michele Simonelli, solo per citarne alcuni, sono stati coloro che, con chitarra e fisarmonica, hanno accompagnato le loro esibizioni. I festeggiamenti in onore di San Pantaleone di Limbadi, con la partecipazione di Albano e Kocis, hanno visto il gruppo Le chiazzarole esibirsi al Primo Raduno del folklore calabrese, poi Zurigo e, il 2 giugno 1973 al Palalido di Milano, con Mino Reitano, Otello Profazio ed i gruppi di Castrovillari e Cittanova. Nel giugno del 1974 all'Hotel Excelsior di Roma, l'on.le Giulio Andreotti, consegnò nelle mani di Franca Mazzara, accompagnata dal gruppo folk, il premio “Leader del turismo”. E poi, nello stesso anno, l'assegnazione del premio europeo leader del folklore nella sala del Campidoglio in Roma da parte del Centro europeo progresso economico e sociale. La partecipazione al Carnevale di Castrovillari, la medaglia d'oro del folklore calabrese in Campidoglio nel 1988, il primo premio nazionale Unicef (anni '89 e '90), la partecipazione all'Oktober fest con assegnazione del premio da parte del Sindaco di Monaco del 1996, la segnalazione speciale alla Festa delle nazioni a Vienna nel 1999 e tanti altri riconoscimenti hanno sempre premiato la professionalità e la passione di questo gruppo che è stato il primo a portare il nome della nostra città in giro per il mondo.Ancora oggi gli artisti si esibiscono in occasione di incontri con tour operator stranieri, feste private, manifestazioni pubbliche ed in tutte quelle occasioni in cui occorre un “biglietto da visita” per presentare la nostra città a chi non la conosce. Auguri ancora di buon lavoro e di tanti successi, per i prossimi anni, sotto la direzione di Mimmo Sganga e Marcella Romano. tradizioni della nostra terra. Il gruppo ha partecipato altresì a molte manifestazioni riscuotendo ovunque consenso e successo e veicolando un'immagine positiva della nostra regione. Oltre ai ballerini ed ai cantanti, l'altra figura importante per far Il 16 dicembre scorso per poche ore il Monte Poro è stato ricoperto dalla neve. Questo fenomeno non si rinnova tutti gli anni a causa della modesta altitudine dell’altopiano che ha un’altezza media di 600 metri Nel centro storico di Tropea, dietro le Tre fontane ,c’è una piazzetta chiamata “Làmia”. Che vorrà dire? -Tropea- LA PIAZZA Negli anni Settanta in Italia si diffuse l'informazione libera… anche in Calabria Radio Tropea 95 Mhz… sembra ieri L'emittente tropeana è stata tra le prime in Italia Di Bruno Cimino Foto Archivio A.C. Tropeana Pag. 12 -gennaio 2008 Di celebrità, per quell'epoca, ce ne furono tante altre, come ad esempio Claudio Villa, Gian Pieretti, Mino Reitano… C'è stato pure qualche boccone amaro difficile ancora oggi, dopo trent'anni, da mandare giù: in evidenza un telegramma che un giorno inviò un ufficio della Regione Calabria dove si annunciava di avere concesso una piccola sovvenzione a sostegno della radio … che mai poi giunse. pensiero che non erano disgreganti e non aveva alcunché di opportunistico. Non dimentichiamo che quelli erano gli anni dove ancora gli echi delle Giuseppe Tropeano e Franco Grillo proteste sessantottine erano forti e i focolai delle guerre americane o l'ultima delle grandi rivolte nazionali, quella di Reggio Calabria, erano ancora vive. Inizialmente la sede radiofonica fu presso i locali del “Convento”, dove fino a qualche anno prima c'era stato l'Istituto Professionale di Stato per il Commercio. Le altre sedi, dove si scrissero pagine di storia locale e nazionale, furono in Via Libertà ed in Viale Tondo. Nei primi anni Ottanta Radio Tropea In stretto rapporto di collaborazione stentava economicamente. Le pubblicità con Radio Milano International ed iniziavano ad essere sempre meno, c'era Effetto Radio di Roma, emittenti con le l'affitto dei locali da pagare e stare dietro quali sono state realizzate anche delle alle innovazioni tecnologiche non era dirette radiofoniche, Radio Tropea cosa da poche lire. Già da qualche anno tecnicamente veniva considerata tra le erano stati installati dei ripetitori e la loro migliori d'Italia. manutenzione aveva un costo esoso, così Gaetano Vallone, Pasquale Tropeano e Bruno Cimino I momenti che esaltarono come costavano tutte le apparecchiature, quell'impegno giornalistico furono alcune divenute obsolete della sala di davvero parecchi e le trasmissioni di registrazione e della sala principale. un certo spessore altrettante. Non Alla fine non si poté evitare la vendita, mancarono le dirette degli incontri anzi la svendita che chiudeva uno dei di calcio (in casa) del Tropea, capitoli più belli ed interessanti della o p p u r e q u e l l e d e i C o n s i g l i storia di Tropea. Comunali a Palazzo Sant'Anna, inizialmente osteggiati sia da esponenti della minoranza che della maggioranza. Interessantissime furono alcune trasmissioni (specialmente in estate) con la partecipazione di giornalisti bisogno di comunicare, ascoltare, che si trovavano in vacanza a imparare, informare. Tropea, e ciò significava uno I programmi spaziavano dalla scambio di opinioni serrate su musica leggera a quella dei cantautori, argomenti che variavano dal alla disco music, a quella folk, pop, sociale all'impegno politico sino reggae e rock internazionale; quelli alla necessità di garantire pluralità culturali sviluppavano argomenti di d'informazione. Queste erano, ad medicina, religione, politica, cinofilia, esempio, le trasmissioni che Gaetano Vallone, Giuseppe Tropeano, Carlo Romano, turismo, ambiente, sport e attualità. seguiva l'ex brigatista Corrado Bruno Cimino e, seduto, Egidio Repice Tra gli slogan veicolati che meglio Alunni, almeno così dichiarò rispondevano ai principi etici di tutti gli quando venne arrestato e gli fu speaker c'era quella di matrice chiesto come trascorresse le Foto di gruppo kennediana: “Non chiederti cosa può giornate “in vacanza clandestina” fare per te la tua città, l' importante è a Tropea. cosa tu puoi fare per Tropea!”, e poi: La maggior parte dell'opinione “L'informazione deve essere onesta, pubblica non sa e vale ricordarlo corretta e veritiera!”. che è stata Radio Tropea, durante Radio Tropea è stata davvero una manifestazione, a battezzare un'emittente libera. I protagonisti, Tropea “Capitale delle Vacanze” e conduttori, tecnici, soci e collaboratori, “Perla del Tirreno”, presenti avevano idee politiche differenti e testimonial d'eccezione come il all'epoca la politica aveva un senso, compianto amico attore Gianni ossia un significato vero d'appartenenza, Medici e la star Mal dei Primitives. stralciava da autentiche culture di Roma - Negli anni '70 l'Italia visse il fermento delle emittenti radiofoniche libere. Tropea alzò la sua prima antenna nella primavera del 1975 e per circa dieci anni la città visse uno dei periodi più intensi e coinvolgenti in termini d'informazione musicale, politica, sportiva e di impegno sociale che ancora oggi non conosce confronti. A decidere questo straordinario successo fu un esercito di circa settanta giovani i quali si alternavano nella conduzione di programmi radiofonici di vario genere, 24 ore su 24. Grazie a queste collaborazioni, le trasmissioni andavano in onda in diretta, tranne le pubblicità. Non so se l'immaginazione possa dare un'idea completa di quello che significò questo coinvolgimento giovanile che rispondeva al sogno di tutti, per fare qualcosa nella e per la propria città, per i propri ideali, per il LA PIAZZA -Tropea- Oltre a Radio Tropea, in quegli anni vi erano altre realtà radiofoniche nella città. Ricordiamo: radio Sud Alternativa che purtroppo ha avuto breve vita, radio Antenna del Mare (105 mhz) che trasmetteva da una postazione sita in largo Mercato le cui frequenze coprivano tutta la costa tirrenica della Calabria fino a Cetraro. Garantì un servizio radiofonico che durò molti anni e la sua valenza è stata, tra le altre, quella di proporre musiche alternative introducendo generi Pag. 13 - gennaio 2008 musicali ancora poco conosciuti ma che divennero anche a Tropea di grande successo negli anni che seguirono, quali il Blues, il Rock Psichedelico e il Country. Radio Giovane (98 mhz), quest’ultima con trasmissioni di intrattenimento ed informazione, saltuarie. (Nella foto a sinistra il mago Alexander ai microfoni di Radio Giovane; nella foto a destra Pino Carone ai microfoni di Radio Antenna del Mare. Correva l’anno 1979) 5 gennaio 2008 Manifestazioni conclusive del Natale tropeano Nelle foto: gli auguri dell’Amministrazi one Comunale ai cittadini, la premiazione della mostra dei presepi con consegna dei regali ai bambini bielorussi dell’Associazione Kuore, e la befana organizzata dall’Associazion e “Carabinieri in pensione”, simpaticamente interpretata da Francesco Stefanelli. LA PIAZZA -Attualità- Pag. 14-gennaio 2008 STORIA CITTADINA Una spiaggia da ribattezzare: I Missaggi (*) Chi si affaccia da quello sperone di roccia, che si lascia alle spalle il convento dei Francescani, vede distendersi un lungo nastro di bianca spiaggia che ha come punti terminali, a levante, il grande scoglio dell'Isola con il Santuario dedicato alla Sacra Famiglia; a ponente , la rupe di Riace, con la sua pittoresca insenatura. Il Creatore, come se avesse voluto evitare la monotonia di un paesaggio uniforme e fissare quasi il centro di quella distesa marina, incastrò nella sabbia uno scoglio arenario, oggi in fase avanzata di disfacimento e destinato a seguire la triste sorte del suo vicino, detto Scarpa, già divorato dalla ingorda rapacità del tempo e del mare. E ne calò nel mare altri due di granito, facendoli emergere dal pelo dell'acqua come una coppia di scuri maialini, attaccati al primo da una recente innaturale corda di pietrame, che il mare- come indispettito- si propone di spezzare nei suoi momenti di furiosa rabbia. Oggi questo complesso di scogli, con un tratto di spiaggia a destra ed a sinistra del masso di terra, è chiamato “Spiaggia del Convento “ per il monastero che domina dall'alto della rupe; ma il suo originario toponimo, ancora sulla bocca della gente fino ad alcune decine di anni orsono, è “Spiaggia di Missaggi”, derivato da un episodio ivi accaduto e tramandato da Lorenzo Dardano, scrittore tropeano del XVI secolo. Da poco era passata una di quelle non frequenti terribili tempeste che, abbattutasi violentemente su Tropea e dintorni, aveva dimostrato la pochezza e la paura dell'uomo di fronte a certi violenti capricci della natura. Il mare, che aveva dato spettacolo con una convulsa esibizione, pur se aveva ripreso il suo pacifico aspetto, era ancora oggetto di curiosa attenzione, specialmente da parte di chi, portato a meditare sulle vicende della vita, si rende conto che l'umano dualismo buono-cattivo asume anche dimensioni cosmiche quando la natura si lascia incattivire dalla furia della sua ira. Ad un tratto, allo sguardo attonito di alcuni curiosi che avevano scelto come posto di osservazione lo sperone di roccia, apparve una scena che, sul momento, fu considerata un'allucinazione collettiva: un uomo, evidentemente in cerca di salvezza, tentava di salire, con visibili sforzi non comuni, su uno dei due scogli a mare, precisamente su quello lato Vaticano. L'amore verso il prossimo, che generalmente si concreta più pienamente nelle disperate contingenze della vita, fu di molla in alcuni per portare aiuto a quello sconosciuto, che l'invocava con cenni delle mani. Per i più svelti e volenterosi, procurarsi una barca ed avvicinarsi al naufrago per trasportarlo a terra, fu cosa di poco tempo. Era alto, bello, di straordinaria forma; sembrava proprio un angelo, commentava chi era sceso alla spiaggia per curiosare più da vicino. Chiestogli chi fosse, fece capire che non riusciva a parlare, poteva solo scrivere. Infatti su un pezzo di carta portagli, scrisse :”Non so chi io sia, né donde, né come sia venuto. La vita è breve per tutti, brevissima è la mia” Mentre gli astanti si tiravano dalle mani il foglio con incontrollato desiderio di sapere, pur coscientii più- di essere analfabeti, il naufragò spirò dolcemente ed il suo corpo fu cristianamente seppellito nella chiesa del convento dei Cappuccini, oggi dei Francescani Minori. La fantasia popolare, subito messasi in azione, vide nel fatto un segno soprannaturale ed interpretò l'espressione “la vita è breve per tutti” come un messaggio ammonitore agli uomini. Da qui venne fuori la denominazione “Spiaggia di Missaggi”. NELLE FOTO IN ESCLUSIVA PER LA PRIMA VOLTA LE IMMAGINI DELLA LEGGENDA DE “I MISSAGGI” nel diorama di Saverio Ciccarelli UN PRESEPE SOTTO LA RUPE (*)Tratto da “Storie e leggende di Tropea e dintorni” di Antonio Sposaro a cura dell'Amministrazione provinciale di Catanzaro-Centro culturale del folklore e delle tradizioni popolari di Tropea- Off.Grafiche Garrì- aprile 1985- (Per gentile concessione dell'autore) Perché la Madonna di Romania viene festeggiata il 27 marzo ed il 9 settembre? E' una domanda alla quale molti non sanno rispondere. Nell'anno 1638 la Madonna apparve in sogno al vescovo dell'epoca, Ambrogio Codova e gli annunciò che Tropea si sarebbe salvata da un imminente pericolo, se si fosse messa sotto la sua protezione. Il vescovo indisse una processione il 27 marzo e, nel corso del suo svolgimento, un terremoto scosse la città senza che subisse alcun danno. Si gridò subito al miracolo e la Vergine venne posta sull'altare principale. Il 9 settembre è il giorno in cui, nell'anno 1877, il quadro venne incoronato con la corona d'oro che ancor oggi è posta sul suo capo. E’ uno spazio del lungomare e della rupe pericoloso ed inagibile. Per abbellirlo, almeno durante il Natale, gli artisti locali potrebbero realizzare ciascuno delle statue a grandezza naturale e ricostruire la Natività. -Poesia antica- LA PIAZZA Massara Gaetano LA PIAZZA (Rimatore-1746--1823) Questo gaio spirito e festevole nacque il 7 novembre 1746 e rnorì il 12 settembre 1823, ai tempi del Vescovo Giovanni Tomasuolo. Tra gli Affaticati si nomò il “Furibondo”. Nulla donò alle stampe. Ma le sue composizioni nel materno dialetto tropeano sono veramente graziose, e sentono del sale Oraziano. Compose: La Camarra degli Accademici Affatigati di Tropea, recitata all'Accademia nel 1822. I Tignosi, cantata recitata nell'accademia nel 1783. La presa di Gioacchiuo Murat a Pizzo 1815. Il fanatismo confutato. La Tigneide I Mannaia n'ura e quantu si nsustusu, Non parri vota nommu parri a casu: Cu ti lu dissi a tia ca non è usu Mu nchiana a vogghia sua supra a Parnasu. Cui pi sua mala sorti fu tignusu, E cui di pici consumau nu vasu ? Si chissu fissi veru, pardeu santu, Chiù d'unu nisceriamu di stu cantu. 2 E' veru ca jeu ndeppi setti cappi, Ma tu Don Cicciu avisti chimmu sciuppi. La tua fu vera tigna rappi rappi, Ch'eppìsti cu li cipru mu l'accuppi. Jeu mi ricordu beni ca ma scappi Ndavisti (mbivisti ?) amari e pessimi sciruppi. E mo pi ricordanza, amicu caru. Paghi la pici ogn'anno a S. Gennaru. 3 Si fussi veru quantu tu mi dici, Non nci sarria tignusi ma' capaci; .Anzi avarria tali virtù la pici L'umanu ciriveju pimmu spaci. Nè don Gnaziu sarria tantu felici E di virtuti tanto perspicaci: Perchì la tigna sua fu tali e tanta Chi subra ogn'autra tigna si la vanta. 4 Vidi a don Mariu. ca m'aiuta o diri, E cu la prova di la tigna ch'avi Dici ca chissu non pò mai sci-tiri, Ca sugn mbenzioni chi ti scavi; Si no la leggi non porria sapiri, E li dutturi li cchiu grossi e bravi; Anzi asserisce apposta ca è tignusu E cchiu di l'autri dottu e virtuusu, 5 Ca sia don Ferdinandu ed è pueta Lu migghiuri di tutta sta brigata; Puru la tigna sua fu tanta nqueta Ch'eppi cchiù di na coppula mpicata. Dimmi don Cicciu chistu cu lu veta Di fari la sua solita cantata? Dunca voI diri ca su li tignusi Li poeti cchiu grandi e valurusi. 6 Anzi hannu tra nui lu megghiu locu, E li posti cchiù grandi ed anurati. Guarda don Cicciu Politu nu pocu E vidinci li cuzzichi mundati. La tesa ci ristau, vidila jocu, Cu trenta capijuzzi spettinati, E paga ogn'annu cchiù di mia la decima Pirchì ha la luna sempri a quinta decima 7 Lu medicu Cutuli avi a Galenu, E l'usa cu li punti (cu la parma?) di la manu, E puru di la tigna lu vilenu Di testa lu ridussi beju spanu Na cosa nc'è, ca la pilucca arrnenu Nci cummogghia lu coccalu supranu Si no tu viderissi la sua luna Rendi-i chiara la cchiù notti bruna 8 Votati l'occhiu und'è Peppi Ciminu, Guardalu puru attentu e chianu chianu Viditi com'è fattu lu meschinu. S'ebbi la tigna sua cchiù di Gaitanu. E s'arrampica puro a capu chinu M'arriva di Parnasu nta lu chianu Apollu chi lu vidi a la nchianata Lu chiama e ju pari ca si schiata. 9 Puru u patri nobili viggenti Eppi la tigna pi tutti li canti, Anzi pi quantu criu nsina a li denti Nci arrivanu li cuzzichi penanti, Tanti i duluri ch'eppi e li turmenti Lu ficiru in virtù cchiù penetranti; Dunca si vidi ca la tigna è strata Chi li conduci porta litterata. 10 Jeu non lu dicu pirchì m'è frateju, E mi pungi la contra e la custata, Tu sai si l'arciptreviti Mazziteju La faci megghiu d'ognuno la frittata, Chi ppì tant'anni non portau cappeju Tantu eppi la sua tigna disperata; Perciò non è lu mastru in Teologia E nu veru Petracca in poesia? 11 Guardati lu decanu, viderai Ch'eppi la tigna a pateju di fundu: Ma di la lingua sua poi sentirai Cosi daveru di chiantaru mundu, Se dotto o non è dottu tu lu sai, Chi l'omini conusci sinu a fundu. Pirchì la tigna a tia Cicciu Baruni Pardeu! Ti fici dottu, e dutturuni. 12 Ma cu tutta sa celebri duttrina Jeu vi fici la cosa chiana chiana, E v'ammostrai cu la mia lingua fina, Che è la vera perfetta Trupiana, Ca lu tignusu ha purviri e farina Ed è lu primu ch'o Parnasu nchiana, Anzi Apollu e li Musi su cuntenti Aviri li tignusi pi parenti. (L'ò copiata da un manoscritto, favoritomi dal Signor Raffaele La Torre, nell’ottobre 1932. La poesia dev'essere riveduta perché ortograficamente scorretta. Ho rifatto qualche piede di qualche verso. Essa è stata copiata, ne siam certi, sotto dettatura di qualcuno che la sapeva a memoria.Il manoscritto portava la data del 4 giugno 1904. La Tigneide venne recitata all'Accademia degli Affaticati nel 1783. Lo ricavo da un manoscritto della Tigneide del Maestro Antonio Cutuli). Per le festività natalizie, si è pensato bene di ripulire le strade dalle erbacce e dalla terra accumulata lungo i marciapiedi. Ma perché, come al solito, il lavoro è rimasto a metà ed i cumuli di terra non sono stati rimossi ? Continuano i lavori per la pavimentazione dello spazio antistante la chiesa dell’Annunziata. DIVIETO DI TRANSITO O DIVIETO DI SOSTA ? All’imbocco di via Umberto primo (la via dei forgiari) c’è un segnale di divieto di transito e, nello stesso tempo, due segnali di divieto di sosta.....Ma se è completamente vietato il transito, come fa una macchina a sostare ? A causa dello sciopero dei Tir, del mese scorso, il libro uscirà in edicola nel mese di gennaio. Pag. 16 -gennaio 2008 - Pubblicità - Vibo Valentia e prov. F.M. 100.5 - 106.1 - 90.1 Piana di Gioia Tauro F.M. 106.1- 92.0 - 99.1 Piana di Lamezia F.M. 90.1 - 100.5 - 106.1 Catanzaro e prov. F.M. 106.1 - 104.6 - 93.1 Cosenza e prov. F.M. 103.5 - 106.1 - 103.0 -103.2 - 103.4 Crotone e provincia F.M. 103.6 - 106.1 - 104.6 Reggio Calabria e prov. 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