Azienda Ospedaliera Guido Salvini Garbagnate Milanese Piano Organizzativo Aziendale Anno 2008 1. 2. 3. 4. INTRODUZIONE: la finalità del piano e il contesto normativo LA MISSION DELL’AZIENDA L’ATTUALE ASSETTO ACCREDITATO p. 1 p. 2 p. 3 3.1 Le strutture p. 3 3.2 L’assetto organizzativo dei presidi p. 5 3.3 Il progetto del nuovo ospedale e la valorizzazione p. della rete ospedaliera LA DIREZIONE STRATEGICA p. 4.1 Il direttore generale p. 8 8 4.2 Il direttore amministrativo p. 9 4.3 Il direttore sanitario p. 9 4.4 Il collegio di direzione p. 10 4.5 Il consiglio dei sanitari p. 10 4.6 Gli staff della direzione generale p. 11 4.6.1 U.S.C. controllo di gestione p. 11 4.6.2 ufficio marketing e comunicazione p. 11 4.6.3 ufficio stampa p. 13 4.6.4 ufficio formazione permanente p. 14 4.6.5 servizio di prevenzione e protezione p. 14 4.7 Gli staff della direzione amministrativa p. 16 4.7.1 ufficio giuslavoristico e fiscale di direzione amministrativa p. 16 4.8 Gli staff della direzione sanitaria p. 17 4.8.1 U.S.C. dati sanitari e programmazione (ADSP) p. 17 4.8.2 U.S.C. farmacia p. 18 4.8.3 area organizzazione prevenzione e qualità p. 18 4.8.4 ufficio qualità p. 19 4.8.5 ufficio accreditamento p. 19 4.8.6 ufficio coordinamento lotta alle infezioni ospedaliere e risk p. management sanitario 4.8.7 U.S.C. servizio infermieristico terapeutico riabilitativo p. aziendale (S.I.T.R.A.) 4.8.8 servizio di fisica sanitaria e radioprotezione p. 5. 7 LE FUNZIONI DI CONTROLLO 20 20 21 p. 21 5.1 Il collegio sindacale p. 22 5.2 Il codice etico comportamentale p. 22 5.3 Il comitato valutazione sinistri p. 22 5.4 Il collegio tecnico p. 23 5.5 Il nucleo di valutazione p. 23 5.6 L’internal auditing p. 23 5.7 Il comitato etico p. 23 6. LE FUNZIONI DI GESTIONE p. 6.1 Il dipartimento funzionale per il coordinamento delle p. attività amministrative di presidio 6.2 Il dipartimento funzionale per l’organizzazione dei p. servizi sanitari 6.3 La direzione medica di presidio p. 6.4 Il dirigente amministrativo di presidio p. 24 24 24 26 6.5 U.S.C. affari generali e legali p. 27 6.6 U.S.C. amministrazione e sviluppo del personale p. 27 6.7 U.S.C. economico finanziaria p. 28 6.8 U.S.C. acquisti p. p. 29 30 p. 31 6.11 U.S. ingegneria clinica / health tecnology assessment p. 33 6.12 U.S.C. sistemi informativi e informatici p. 34 IL PROGETTO CRS SISS LA STRUTTURA DIPARTIMENTALE p. 36 p. 38 8.1 Il direttore di dipartimento p. 40 8.2 I comitati di coordinamento p. 42 8.3 I dipartimenti gestionali p. 42 8.3.1 dipartimento di chirurgia p. 42 8.3.2 dipartimento di salute mentale p. 43 8.3.3 dipartimento dei servizi p. 44 8.3.4 dipartimento materno – infantile p. 47 8.3.5 dipartimento area medicina p. 48 8.3.6 dipartimento di anestesia , rianimazione, terapia del dolore e p. cure palliative 8.3.7 dipartimento di riabilitazione p. 50 8.4 Il dipartimento ricerca e innovazione 53 6.9 U.S.C. logistica e gestione dei servizi economali e alberghieri 6.10 U.S.C. tecnico patrimoniale 7. 8. 24 Allegati Allegato 1 organigramma generale Allegato 2 organigramma dipartimenti gestionali - schema semplificato sicurezza Allegato 3 relazione Sanitaria - domanda offerta Allegato 4 Regolamento conferimento incarichi Allegato 5 Elenco regolamenti aziendali p. 52 P.O.A. A.O. “G.Salvini” 1. INTRODUZIONE: la finalità del piano e il contesto normativo Il Piano di Organizzazione dell’Azienda scaturisce dalle linee guida regionali approvate con dgr. 7289 del 19 maggio 2008 ed è il risultato della programmazione e dell’indirizzo regionale, applicati coerentemente alla realtà aziendale. Il Documento è coerente con lo “studio di fattibilità per la realizzazione di un sistema ospedaliero a rete” approvato con deliberazione di Giunta Regionale n. VIII/6409 del 27 dicembre 2007 che contempla la realizzazione del nuovo ospedale in sostituzione di quello di Garbagnate, l’ammodernamento e la riqualificazione delle strutture esistenti, in una logica di specializzazione. L’assetto organizzativo dell’Azienda è riconducibile al dettato della legge regionale n. 31 dell’11.7. 1997, come modificata ed integrata, che ha disegnato il SSR, disciplinando agli artt. 7, 8,9 e 10 gli organi, l’organizzazione e le attività. Finalità del documento è delineare l’assetto organizzativo a supporto degli interventi strategici, delle azioni di intervento e delle attività di gestione nonché prevedere i controlli direzionali. Delinea pertanto le modalità organizzative per il perseguimento dell’efficienza e della responsabilità economica e detta le regole sui processi per il loro perseguimento: programmazione delle attività, del budget, delle politiche sulle risorse umane e strumentali con l’obiettivo della qualità e della appropriatezza nella erogazione dei servizi nell’ambito del processo di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione. Per il conseguimento di tale obiettivo il documento delinea la governance dei comportamenti clinico-assistenziali e l’organizzazione sanitaria, gli strumenti e gli indicatori di controllo, definendo i ruoli e le responsabilità cliniche e manageriali. Il Dipartimento continua ad essere il modello ordinario di gestione delle attività sanitarie con il superamento definitivo della logica di presidio ed il Collegio di Direzione, composto dal management strategico, apicale e di staff, assume il ruolo di organismo di coordinamento della programmazione interdisciplinare e di valutazione dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi aziendali. Definito l’assetto e l’organizzazione, il documento fissa le linee di responsabilità che consentono all’Azienda di disporre di un sistema decisionale efficace e tempestivo attraverso il decentramento operativo e l’autonomia delle singole strutture bilanciato dalla centralizzazione delle funzioni di programmazione e controllo. 1 P.O.A. A.O. “G.Salvini” 2. LA MISSION DELL’AZIENDA La mission dell’Azienda è quella di assumere sempre più un ruolo pro-attivo nel processo di prevenzione, diagnosi cura e riabilitazione della popolazione, assicurando la disponibilità e l’accesso all’assistenza ospedaliera, ai servizi ed alle prestazioni sanitarie contemplate dai livelli essenziali di assistenza, mediante l’erogazione di prestazioni sanitarie appropriate. I valori di riferimento per il perseguimento della mission sono: il rispetto e la centralità del paziente nel percorso assistenziale la valorizzazione delle risorse umane come patrimonio culturale professionale l’innovazione e lo sviluppo tecnologico, formativo e professionale la sicurezza e la tutela della salute e L’organizzazione dei servizi aziendali è strutturata per garantire la centralità del cittadino nel sistema aziendale. nel percorso assistenziale è prevista l’ interfaccia permanente con l’utenza in grado di garantire costantemente l’informazione completa, accurata e tempestiva. la formazione è la leva fondamentale, quale strumento di perseguimento degli obiettivi regionali e aziendali coerentemente allo sviluppo professionale continuo in una logica di rafforzamento ed ammodernamento della cultura organizzativa, e di realizzazione di una politica di relazione tesa a sviluppare una partecipazione condivisa sulle attività e sulle decisioni ospedaliere. 3. L’ATTUALE ASSETTO ACCREDITATO 3.1 Le strutture Sono strutture dell’Azienda: il Presidio Ospedaliero G. Salvini di Garbagnate Milanese: area di circa 750.000 mq, di cui 38.000 coperta da fabbricati, 492 posti letto di degenza ordinaria accreditati e 34 di D.H., 16 strutture complesse di ricovero, 5 servizi diagnostici Il Presidio Ospedaliero Caduti Bollatesi di Bollate: area di circa 73.500 mq, di cui 10.737 occupata da fabbricati, 252 posti letto di degenza ordinaria e 25 di D.H. accreditati, 10 strutture complesse di ricovero, 6 servizi diagnostici il Presidio Ospedaliero di Circolo di Rho: area di circa 102.494 mq di superficie fondiaria, di cui 5.675 coperta da fabbricati, 373 posti letto di degenza ordinaria accreditati e 48 di D.H., 17 strutture complesse di ricovero, 5 servizi diagnostici il Presidio Ospedaliero Casati di Passirana- struttura riabilitativa: area di circa 50.000 mq, di cui 4.600 occupati da fabbricati, 153 posti letto di degenza ordinaria accreditati e 19 di D.H. l’ex-Ospedale Psichiatrico Antonini di Limbiate il Presidio di NPI Corberi di Limbiate: struttura monospecialistica con 170 posti letto di degenza e 23 di D.H.1 1 Il presidio Corberi unitamente alle strutture Poliambulatoriali e territoriali di salute mentale insistenti nel Comune di Bollate saranno afferiti rispettivamente alla Asl della Provincia di Monza e alla AO di Desio e Vimercate in attuazione della l.r. 11 del 1° aprile 2008, presumibilmente con decorrenza 1° gennaio 2009. 2 P.O.A. A.O. “G.Salvini” Oltre alle citate strutture ospedaliere sono proprietà dell’Azienda: un certo numero di strutture psichiatriche territoriali (4 CPS,1 CRT, 3 CD, 20 Comunità Protette, 1 ambulatorio) alcuni terreni e case di civile abitazione l poliambulatori di Arese e Paderno Dugnano, assegnati in gestione all’azienda, sono allocati in sedi concesse dai rispettivi Comuni in comodato d’uso. Ai fini dell’adeguamento ai requisiti minimi di accreditamento il fabbisogno economico riferito al precedente progetto, al netto dei fondi già disponibili, risultava essere il seguente: P.O. di Garbagnate 93 miliardi di Lire (€ 48,030 milioni) P.O. di Rho 49 miliardi di Lire (€25,306 milioni) P.O. di Bollate 58 miliardi di Lire (€ 29,95 milioni) P.O. di Passirana 29 miliardi di Lire (€ 14,977 milioni) P.O. di Corberi 23 miliardi di Lire (€11,878 milioni) Presidi Ospedalieri “G. Salvini” di Garbagnate Mil.se con 526 posti letto, entrato in funzione nel 1923 come sanatorio nel 1961 è trasformato con adeguamenti strutturali minimi in ospedale generale. Costituito da 2 grandi padiglioni (est ed ovest) che si estendono su un fronte di 450 metri circa congiunti da un corpo centrale (padiglione centrale) dove sono collocati i reparti di degenza e le UU.OO. sanitarie. Sul fronte nord del padiglione ovest, in posizione centrale è stata realizzata una piastra dove sono allocati la maggior parte dei servizi diagnostici, il blocco operatorio e la terapia intensiva. Sono presenti altri 8 edifici di varia tipologia dove sono ubicati diversi altri servizi sanitari ed amministrativi. “Caduti Bollatesi” di Bollate con 277 posti letto, è entrato in funzione come ospedale di circolo nel 1963. Consta essenzialmente di due padiglioni denominati rispettivamente 63 e 70 che ospitano le divisioni di degenza ed alcuni servizi e da costruzioni isolate di diverso stile e fattura dove sono collocate varie attività come poliambulatori, servizi diagnostici, e servizi di tipo generale. “Ospedale di Circolo” di Rho con 421 posti letto, ad una prima costruzione del 1930, baricentricamente collocata in un’area quasi rettangolare, sono stati aggregati altri edifici sorti per soddisfare le sempre nuove esigenze di spazio. I nuovi padiglioni sono nati come prosieguo dei bracci laterali del corpo sud, (prima quello ovest, successivamente quello est) completati dalla realizzazione di un elemento a nord che ricompattasse il monoblocco e potesse dare maggiore unità alla struttura ospedaliera. Oltre agli edifici principali sono presenti una serie di volumi di ridotte dimensioni che assolvono funzioni di portineria, uffici, centrale termica, camera mortuaria, ecc. Nell’area adiacente a Via Cadorna è stato realizzato un edificio che sarà integrato nel corpo di fabbrica dell’ala sud di prossima ristrutturazione già finanziata nell’ambito del programma pluriennale degli investimenti (art.20 Legge 67/88). ”Passirana” di Rho con 172 posti letto, costruito tra il 1960 e il 1974, si compone di due ali connesse fra loro a formare un diedro quasi piatto che nello spigolo di generazione contiene i collegamenti verticali e l’accesso principale all’ospedale. Il complesso ospedaliero è in pianta costituito da un triplo corpo di fabbrica con 3 P.O.A. A.O. “G.Salvini” una profondità di circa 14 metri e in alzato, da un piano seminterrato e da 5 piani fuori terra. E’ previsto un intervento di ristrutturazione al fine di adeguare una struttura ospedaliera nata 30 anni fa come ospedale generale di Medicina e Chirurgia a nosocomio specializzato per la cura riabilitativa di pazienti affetti da malattie cardiovascolari, dell’apparato respiratorio, da deficit neuromotori e vascolari, dalla malattia di Alzheimer, da lesioni spinali. Funzioni cui la struttura ospedaliera è già interamente dedicata. Presidio Riabilitativo NPI “Corberi” di Limbiate, composto a padiglioni per una consistenza immobiliare di m3 71.185. E’ l’unico Centro pubblico che svolge funzioni specialistiche di riabilitazione per soggetti in età evolutiva portatori di gravi e complesse patologie neuropsichiche. La struttura comprende servizi di tipo ospedaliero (degenziale, a day hospital, ambulatoriali) e servizi di riabilitazione funzionale di tipo lungodegenziale. Strutture Sanitarie: Poliambulatorio di via Col di Lana - Arese - collocato all’interno dell’ex Distretto Socio Sanitario Poliambulatorio di via Cadorna - Rho, palazzina nelle adiacenze del Presidio Ospedaliero già adibita a poliambulatorio Poliambulatorio di via Repubblica - Paderno Dugnano, collocato all’interno dell’ex Distretto Socio Sanitario. Poliambulatorio di via Monte Grappa - Limbiate, all’interno dell’ex Ospedale Psichiatrico Centro Formentano - Limbiate, ubicato in una palazzina dell’ex Ospedale Psichiatrico recentemente ristrutturata Unità Operativa Psichiatrica 42 di Rho Unità Operativa Psichiatrica 41 di Garbagnate Unità Operativa Psichiatrica 62 di Bollate L’istituzione dell’azienda ospedaliera “G.Salvini” ha rappresentato un'opportunità offerta ai presidi che la compongono per andare al superamento delle logiche di singole realtà e per trarne modelli organizzativi nuovi, capaci di valorizzare al meglio le peculiarità e le professionalità presenti. 4 P.O.A. A.O. “G.Salvini” Anatomia e Istologia Patologica1 Anestesia, Rianimazione Terapia Intensiva1 Coord.Blocco Operatorio 1 Chirurgia Generale 1 Laboratorio Analisi Medicina Generale ind. geriatrico Medicina Nucleare Nefrologia e Dialisi Oculistica 1 Ortopedia e Traumatologia 1 Ostetricia e Ginecologia 1 Otorinolaringoiatria 1 Pediatria, Nido 1 Poliambulatorio Ospedaliero Poliambulatorio territoriale Paderno D. Pronto Soccorso UO Psichiatrica N° 62 Radiologia 1 Servizio Immunotrasfusionale, Ematologia Altri Servizi Direzione Medica di Presidio Ufficio Infermieristico di Presidio Presidio di Garbagnate L’assetto organizzativo dei presidi Anatomia e Istologia Patologica 3 Anestesia, Rianimazione Terapia Intensiva3 Coord.Blocco Operatorio 3 Cardiologia, Unità Coronarica 2 Chirurgia Generale 4 Chirurgia Generale 5 Gastroenterologia Laboratorio Analisi 2 Medicina Generale 3 Medicina Generale 4 Neuropsichiatria per l'Infanzia e l'Adolescenza Oculistica 2 Odontoiatria Oncologia Ortopedia e Traumatologia 3 Ostetricia e Ginecologia 3 Otorinolaringoiatria 2 Pediatria, Nido, Neonatologia 3 Terapia Intensiva Neonatale Poliambultario territoriale Cadorna Poliambulatorio territoriale Ospedaliero Pronto Soccorso Radiologia 3 Servizio Immunotrasfusionale, Ematologia Urologia Altri Servizi Direzione Medica di Presidio Ufficio Infermieristico di Presidio Anatomia e Istologia Patologica 2 Anestesia, Rianimazione Terapia Intensiva 2 Coord.Blocco Operatorio 2 Cardiologia 1 Unità Coronarica e Subintensiva Cardiologica Chirurgia Generale 2 Chirurgia Generale 3 Chirurgia Vascolare Cure Palliative con Hospice e Terapia del Dolore Laboratorio Analisi 1 Medicina Generale 1 Medicina Generale 2 Neurologia e Stroke Unit Ortopedia e Traumatologia 2 Ostetricia e Ginecologia 2 Pediatria, Nido, Neonatologia3 Poliambulatorio Ospedaliero Pronto Soccorso UO Psichiatrica N° 41 Pneumologia Psicologia Clinica Radiologia 2 Riab. specialistica Neurologica Servizio Immunotrasfusionale, Ematologia Unità Operativa Ospedaliera di Medicina del Lavoro Urologia Altri Servizi Direzione Medica di Presidio Servizio Infermieristico Tecnico Riabilitativo Aziendale Ufficio Infermieristico di Presidio Presidio di Passirana Presidio di Rho Presidio di Bollate 3.2 Centro Alzheimer Dialisi Poliambulatorio Ospedaliero Radiologia Riab.specialistica Riab.specialistica Cardiologia Riab.specialistica Pneumologica Servizio Recupero e Rieducazione Funzionale UO Psichiatrica N° 42 Unità Spinale Altri Servizi Direzione Medica di Presidio Ufficio Infermieristico di Presidio 5 P.O.A. A.O. “G.Salvini” AREA DEGENZIALE Reparto Mingazzini Reparto Montessori Reparto Ospedaliero AMBULATORI PRESIDIO CORBERI elettroencefalografia fisiochinesiterapia odontoiatria speciale in sedazione cosciente prelievi a gravi portatori di handicap psichiatria oncologico, esame audiometrico tonale, impedenziometria, prescrizione protesi acustica, adattamento protesico, esame otovestibolare) AMBULATORIO TERRITORIALE POLISPECIALISTICO dermatologia ginecologia oculistica otorinolaringoiatria (endoscopia delle prime vie aero-digestive, follow-up oncologico, esame audiometrico tonale, impedenziometria, prescrizione protesi acustica, adattamento protesico, esame otovestibolare) CENTRO ODONTOSTOMATOLOGICO DENTAL SALVINI S.R.L. UNITÀ OPERATIVA DI PSICHIATRIA "CORBERI" CENTRO DIURNO UNITÀ OPERATIVA DI PSICHIATRIA "CORBERI" AMBULATORI POLO TERRITORIALE UONPIA (Unità Operativa di Neuropsichiatria per l'Infanzia e l'Adolescenza) POLO TERRITORIALE DELL' UONPIA CENTRO DIURNO ITACA 6 P.O.A. A.O. “G.Salvini” 3.3 Il progetto del nuovo ospedale e la valorizzazione della rete ospedaliera Lo studio di fattibilità per la realizzazione di un sistema ospedaliero a rete presentato è stato approvato dalla Direzione Generale della Sanità con DGR VIII/6469 del 27 dicembre 2007 prevede la seguente suddivisione del territorio: la nuova rete ospedaliera Il nuovo assetto dell’Azienda, determinato dall’approvazione del nuovo studio di fattibilità e dall’attuazione della legge regionale 11/2008, risulta essere il seguente: Ospedali per acuti: presidi di Garbagnate e Rho Ospedali dedicati prevalentemente ad attività di riabilitazione specialistica e di specialistica ambulatoriale e chirugica: presidi di Passirana e Bollate Ospedale di rieducazione neuropsichiatria: presidio Corberi unitamente alle strutture Poliambulatoriali e territoriali di salute mentale insistenti nel Comune di Bollate saranno afferiti rispettivamente alla Asl della Provincia di Monza e alla AO di Desio e Vimercate in attuazione della l.r. 11 del 1° aprile 2008, presumibilmente con decorrenza 1° gennaio 2009 Il programma degli interventi strutturali prevede: la costruzione del nuovo Ospedale di Garbagnate il completamento degli interventi di ristrutturazione dell’Ospedale di Rho la ristrutturazione dell’Ospedale di Bollate, per la sua riqualificazione strutturale l’adeguamento strutturale ai requisiti di accreditamento dell’Ospedale di Passirana La dotazione dei posti letto a seguito dei predetti interventi può essere così sintetizzata: N. POSTI LETTO AZIENDA OSPEDALIERA A.O. NUOVA POSTI LETTO ORDINARI PER N. 879 ACUTI POSTI LETTO DI RIABILITAZIONE N. 210 POSTI LETTO IN DAY-HOSPITAL N. 147 PER ACUTI POSTI LETTO IN DAY-HOSPITAL N. 12 PER RIABILITAZIONE POSTI LETTO PER LA LIBERA N. 20 PROFESSIONE RETE AMBULATORIALE SPECIALISTICA A.O. ATTUALE % P.L. ACCREDITA TI % P.L. in ESERCIZIO N. 1116 -21,2 -8 N. 184 +14 +25 N. 102 +44,1 +37,4 N. 12 0 0 N. 0 +100 +100 Presidio Ospedaliero di Garbagnate N. POSTI LETTO POSTI LETTO ORDINARI PER ACUTI POSTI LETTO ORDINARI DI RIABILITAZIONE POSTI LETTO IN DAY-HOSPITAL PER ACUTI POSTI LETTO IN DAY-HOSPITAL PER RIABILITAZIONE RETE POLIAMBULATORIALE SPECIALISTICA NUOVO N. 392 N. 18 N. 48 ATTUALE N. 464 N. 46 N. 27 N. 2 N. 2 7 P.O.A. A.O. “G.Salvini” Presidio Ospedaliero di Rho N. POSTI LETTO POSTI LETTO ORDINARI PER ACUTI DAY-HOSPITAL PER ACUTI RETE POLIAMBULATORIALE SPECIALISTICA POSTI LETTO IN NUOVO N. 348 N. 49 ATTUALE N. 385 N. 41 Presidio Ospedaliero di Bollate N. POSTI LETTO POSTI LETTO ORDINARI PER ACUTI POSTI LETTO ORDINARI DI RIABILITAZIONE POSTI LETTO IN DAY-HOSPITAL PER ACUTI POSTI LETTO IN DAY-HOSPITAL PER RIABILITAZIONE POSTI LETTO PER LA LIBERA PROFESSIONE RETE POLIAMBULATORIALE SPECIALISTICA NUOVO N. 139 N. 76 N. 44 ATTUALE N. 252 N. 0 N. 25 N. 4 N. 0 N. 20 N. 0 Presidio Ospedaliero di Passirana N. POSTI LETTO NUOVO ATTUALE POSTI LETTO ORDINARI DI RIABILITAZIONE N. 116 N. 138 POSTI LETTO IN DAY-HOSPITAL PER N. 6 N. 10 RIABILITAZIONE POSTI LETTO ORDINARI PER ACUTI N. 0 N. 15 POSTI LETTO IN DAY HOSPITAL PER ACUTI N. 6 N. 9 RETE POLIAMBULATORIALE SPECIALISTICA PER INTERNI ED ESTERNI 4. LA DIREZIONE STRATEGICA 4.1 Il direttore generale E’ il rappresentante legale dell’Azienda e responsabile della gestione complessiva, nomina i responsabili delle strutture operative dell’Azienda medesima. E’ coadiuvato dal Direttore Amministrativo e del Direttore Sanitario Aziendale , da lui nominati, nell’esercizio delle proprie funzioni comprensive dell’adozione degli atti previsti dalla normativa vigente. E’ competenza del Direttore Generale verificare la corretta ed economica gestione delle risorse, attraverso valutazioni comparative dei costi, rendimenti e risultati e dell’impiego proficuo delle risorse e della rispondenza delle azioni ai canoni di imparzialità e buon andamento dell’azione amministrativa. Sono di esclusiva competenza del Direttore Generale le seguenti funzioni: l’adozione del Piano di Organizzazione, del Piano Strategico e dei Piani Pluriennali di attività; l’adozione di tutti gli atti deliberativi riguardanti la definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l’azione amministrativa e la gestione; l’individuazione delle risorse umane, materiali ed economiche finanziarie da destinare alle diverse finalità e la loro ripartizione tra le strutture complesse; la definizione dei criteri generali in ordine alla gestione economica dell’Azienda. la nomina del R.S.P.P. e degli addetti al Servizio per la promozione del controllo della sicurezza. 8 P.O.A. A.O. “G.Salvini” Delega ai Direttori di Struttura Complessa da lui personalmente nominati propri poteri e compiti definiti di seguito nel presente Piano, specificamente individuati per ogni singolo Dirigente nei contratti individuali all’uopo stipulati. Nomina del Medico Competente incaricato dei compiti previsti dal Dlgs. 626/94 e s.m.i. 4.2 Il direttore amministrativo E’ nominato in via fiduciaria dal Direttore Generale con provvedimento motivato, tra gli aventi i requisiti di legge a rapporto di lavoro a tempo pieno ed esclusivo regolato da un contratto di lavoro di diritto privato di durata non superiore a cinque anni, rinnovabile, stipulato in osservanza delle norma del titolo III, libro V del codice civile. Partecipa alla Direzione dell’Azienda, assumendo diretta responsabilità delle funzioni attribuite alla propria competenza e concorre, con la formulazione di proposte e pareri, alla formazione delle decisioni della Direzione Generale. Coadiuva il Direttore Generale nell’esercizio delle funzioni di gestione complessiva dell’Azienda, con particolare riferimento agli ambiti ed alle problematiche dell’Area tecnico-amministrativa, curando il processo di integrazione ed omogeneizzazione all’interno dell’Azienda. Supporta il Direttore Generale nel definire le strategie aziendali e nell’assunzione di provvedimenti a carattere generale. Dirige i servizi amministrativi e fornisce indirizzi per l’organizzazione ed il budget degli stessi e la scelta dei loro dirigenti. Costituisce riferimento principale per le tematiche giuridiche ed economiche, con particolare riferimento all’applicazione delle normative in tema di attività liberoprofessionale, vendita di prestazioni, rapporto di lavoro, approvvigionamento di beni e servizi e rapporti con il Collegio Sindacale. Assicura, nell’ambito del processo di pianificazione strategica e di pianificazione annuale dell’Azienda, il presidio ed il governo delle aree di responsabilità connesse al Ruolo, individuandone le appropriate politiche gestionali e definendo gli orientamenti operativi delle strutture assegnate. Individua gli obiettivi quantitativi e qualitativi delle proprie attività, sviluppando le competenze mediante la costante ricerca della qualità dei processi e dell’innovazione dei sistemi di gestione. Assume, su delega del Direttore Generale, in caso di assenza o impedimento dello stesso, lo svolgimento delle relative funzioni. 4.3 Il direttore sanitario E’ nominato in via fiduciaria dal Direttore Generale con provvedimento motivato, tra gli aventi i requisiti di legge a rapporto di lavoro a tempo pieno ed esclusivo regolato da un contratto di lavoro di diritto privato di durata non superiore a cinque anni, rinnovabile, stipulato in osservanza delle norma del titolo III, libro V del codice civile. Dirige a livello strategico i servizi sanitari ai fini tecnico-organizzativi ed igienicosanitari e fornisce parere obbligatorio al Direttore Generale sugli atti relativi alle materie di competenza, identificando ai fini programmatori la domanda di assistenza sanitaria. Svolge attività di indirizzo, coordinamento, supporto, verifica nei confronti dei Responsabili dei servizi sanitari e promuove l’integrazione dei servizi stessi. Definisce le strategie e gli indirizzi per l’adozione dei provvedimenti anche straordinari, contingibili e/o urgenti sugli atti relativi alle materie di competenza. Esprime pareri sulle progettazioni edilizie dell’Azienda in merito agli aspetti igienico sanitari e funzionali. E’ responsabile dell’attività di farmaco-vigilanza. 9 P.O.A. A.O. “G.Salvini” In caso di assenza o impedimento del Direttore Sanitario, il Direttore Generale individua il Dirigente Medico Responsabile di Presidio Ospedaliero cui delegare la relativa funzione. 4.4 Il collegio di direzione E’ composto dal direttore sanitario e amministrativo e da tutti i Direttori di Dipartimento, dai Dirigenti Medici di Presidio e dal Dirigente del Servizio Infermieristico, tecnico e riabilitativo, dai Dirigenti Amministrativi di Presidio e dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. Partecipano altresì: il Direttore dell’area risorse umane, il. Dirigente affari generali e legali, il dirigente area Sistemi informativi, controllo di gestione, area programmazione Dati sanitari, area acquisti, economico finanziario …., in una logica di forte integrazione fra i servizi amministrativi e quelli deputati alla erogazione delle prestazioni Al Collegio possono altresì essere chiamati a partecipare in relazione agli argomenti in discussione altri Responsabili di strutture semplici o complesse, di strutture di staff nonché altri dirigenti o collaboratori con approfondita conoscenza dell’argomento. Il Direttore Generale si avvale del Collegio per: il governo delle attività cliniche; la programmazione e valutazione delle attività tecnico-sanitarie e ad alta integrazione sanitarie; la formulazione dei programmi di formazione; le soluzioni organizzative per l’attuazione dell’area libera professione intramoenia; la valutazione dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi clinici; l’elaborazione del programma di attività dell’Azienda; l’organizzazione e lo sviluppo dei servizi; l’utilizzazione delle risorse umane. Inoltre, il Collegio è tenuto ad alcuni adempimenti aggiuntivi rispetto all’art. 17 del decreto legislativo 229/99 quali: art. 15, ter, comma 2 decreto legislativo 502/92, individuazione di uno dei due componenti della commissione per la selezione dei dirigenti di struttura complessa; art. 1, comma 2 decreto legislativo 49/2000, nomina un esperto esterno in qualità di componente del Comitato per la verifica dell’attività svolta dal Dirigente nell’ultimo quinquennio; art. 28, comma 2 decreto legislativo 220/2001, nomina di uno dei componenti le commissioni esaminatrice dei concorsi; art. 5, comma 4 dell’atto di indirizzo e coordinamento approvato con DPCM 27 marzo 2000, fornisce parere favorevole sulle autorizzazione del Direttore Generale a svolgere, nei casi consentiti, la libera professione intramuraria solo in disciplina diversa da quella di appartenenza. Il coordinamento e la convocazione del Collegio di Direzione competono al Direttore Generale con facoltà, in caso di trattazione di temi di specifica competenza amministrativa, di demandare tali funzioni in via contingente al Direttore Amministrativo e al Direttore Sanitario. 4.5 Il consiglio dei sanitari Svolge funzioni di consulenza tecnico-sanitaria in conformità alla normativa in materia. Principali funzioni: Esprimere parere obbligatorio, non vincolante, al Direttore Generale per le attività tecnico-sanitarie, anche sotto il profilo organizzativo e per gli 10 P.O.A. A.O. “G.Salvini” investimenti ad esse attinenti, particolarmente in ordine a: I provvedimenti in materia di organizzazione, istituzione o modificazione di servizi; I piani pluriennali, i programmi annuali e i progetti per specifiche attività; I programmi di acquisto degli impianti e delle attrezzature sanitarie; Le proposte per il miglioramento dell’organizzazione dei servizi sanitari in funzione del conseguimento di una maggiore funzionalità ed efficienza degli stessi. Esprime parere obbligatorio non vincolante, in particolare, sul POA e sul PST. 4.6 4.6.1 gli staff della direzione generale U.S.C. controllo di gestione In staff alla Direzione Generale Articolazione della struttura: - SETTORE BUDGET E SISTEMA DI VALUTAZIONE - SETTORE ATTIVITA’ / PRODUZIONE - SETTORE CONTABILITA’ ANALITICA / COSTI FINALITA DELL’ UFFICIO Supporto alla Direzione Strategica ed ai vari livelli di responsabilità nella definizione, pianificazione e controllo degli obiettivi strategici e nel fornire strumenti per l’utilizzo efficace ed efficiente delle risorse. AREE DI RESPONSABILITA’ Analisi e valutazione delle performance dell’Azienda mirate a perseguire: a) l’efficacia dell’azione nel conseguimento degli obiettivi; b) l’efficienza nell’allocazione delle risorse; c) l’individuazione di aree di miglioramento; gestione del processo di Budget e monitoraggio degli Obiettivi Aziendali (preparazione alla negoziazione, schede di budget, processo negoziale, reportistica periodica); gestione del sistema di valutazione delle Performance dei Dirigenti dell’Azienda; controllo, gestione ed, in parte, alimentazione del sistema di Contabilità Analitica; assolvimento del debito informativo esterno (flussi istituzionali attribuiti alla funzione: flusso regionale del Controllo di Gestione - modello LA); identificazione delle criticità nei flussi informativi e definizione delle aree di miglioramento per l’integrazione e la standardizzazione dei dati; gestione e supporto al Nucleo di Valutazione dell’Azienda mediante la predisposizione di elementi (dati di attività, di costo, risultanze degli obiettivi di Budget, schede Performance Dirigenziali, etc.) che consentano allo stesso di poter svolgere i propri compiti. 4.6.2 ufficio marketing e comunicazione L’Ufficio Marketing e Comunicazione comprende: l’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico l’Ufficio Accoglienza. In stretta relazione con l’Ufficio Stampa gestisce il processo di comunicazione aziendale, disponendo delle strutture organizzative e delle professionalità previste dalla legge 150/2000. FINALITA’ DELL’UFFICIO Ha come mission il creare legami tra l’Azienda e gli ambienti in cui opera, che esplicita sostenendo la strategia di comunicazione aziendale, agendo in sinergia con le aree di attività di comunicazione di Regione Lombardia, consolidando e 11 P.O.A. A.O. “G.Salvini” rafforzando l’utilizzo di internet e delle nuove tecnologie, potenziando l’area delle relazioni con i media nazionali, regionali e locali, realizzando riviste e newsletter e pubblicazioni, organizzando e partecipando a eventi, fiere, convegni sia rivolti agli attori del sistema sanitario sia al grande pubblico, promovendo e sviluppando attività a sostegno delle campagne di comunicazione in ambito di prevenzione ed educazione sanitaria, attivando e rafforzando gli strumenti di ascolto dei cittadini, attraverso l’URP e l’Ufficio Accoglienza, e implementando indagini di customer satisfaction sui servizi erogati allo scopo di promuovere le buone prassi, migliorare la qualità dei servizi, individuare bisogni e aspettative dei diversi target. La strategia organizzativa dell’Ufficio Marketing e Comunicazione è declinata in AREE DI RESPONSABILITA’ marketing: formulare piani di marketing e di comunicazione per progetti proposti dalle UUOO e approvati dalle Direzione Sanitarie di Presidio e Aziendale; fornire consulenze interne per la realizzazione di poster, CD rom, convegni, interviste, incontri; progettare eventi e predisporre i supporti adeguati, ivi compreso il relativo piano di comunicazione; curare la realizzazione di nuovi servizi, individuando strategie di comunicazione tese al raggiungimento degli obiettivi di marketing. comunicazione e relazione esterne: costruire il piano di comunicazione dell’Azienda sulla base degli obiettivi del piano strategico aziendale; curare la comunicazione diretta all’utente-cliente e/o enti pubblici, organismi privati e media; promuovere i flussi di comunicazione integrata fra le UU.OO attraverso gruppi di lavori misti, progetti multidisciplinari, implementazione della rete intranet; sovrintendere e/o realizzare prodotti di informazione e comunicazione diretti a specifici target; sovrintendere le pubblicazioni delle informazioni sul sito internet aziendale; costruire una rete articolata di processi di comunicazione per promuovere l’utilizzo dei Servizi aziendali tra i cittadini; collaborare alla gestione degli eventi con i media: organizzare conferenze stampa, interviste guidate e comunicati stampa, organizzare e sovrintendere trasmissioni radiofoniche e televisive; garantire la reciproca informazione fra l’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico e le altre strutture dell’Azienda, nonché fra gli URP delle aziende ospedaliere e sanitarie del SSR e degli Enti Locali; informare i cittadini sui loro diritti e sulle modalità del loro esercizio, compreso il libero accesso al soggetto erogatore di prestazioni, attraverso la Carta dei Servizi, realizzata, anche in versione on line – accessibile, secondo il D.P.C.M. 19 maggio 1995, e secondo quanto previsto nella circolare regionale 31/SAN 1997. qualità percepita - customer satisfaction e segnalazioni: monitorare gli aspetti di qualità percepita attraverso processi di verifica sul livello di gradimento dei Servizi da parte dei clienti; gestire le segnalazioni degli utenti per capire e ponderare le situazioni di criticità evidenziate; garantire il flusso-debito informativo alla ASL e alla Regione DG Sanità sui processi di customer e delle segnalazioni; individuare le azioni di miglioramento annuali, validate dalla Direzione Generale da inviare in allegato al flusso debito informativo; 12 P.O.A. A.O. “G.Salvini” attivare azioni mirate a conquistare la fiducia del cliente-utente; garantire versioni aggiornate della carta dei servizi su supporti cartacei e informatici; seguire il progetto: pubblicità in ospedale; stimolare una riqualificazione del personale di contatto puntando sulla formazione e sulla responsabilizzazione; concordare con l’ufficio formazione permanente corsi sulla comunicazione e sull’ascolto dell’utenza. Ufficio per le Relazioni con il Pubblico e Accoglienza: garantire accoglienza ed ascolto al cittadino-utente; saper fornire informazioni sui servizi (attività dei livelli organizzativi aziendali, orari, documenti necessari, modalità di accesso e fruizione dei servizi ecc.); provvedere alla diffusione di prodotti informativi specifici (guide ai servizi territoriali o ospedalieri, opuscoli, Carta dei Servizi, ecc.); accogliere le segnalazioni e i suggerimenti; gestire l’accesso e promuovere i diritti di partecipazione del cittadino utente; provvedere all’aggiornamento di procedure per la gestione e l’aggiornamento della Carta dei Servizi e degli opuscoli informativi; progettare software e modulistica specifica per indagini mirate; elaborare prodotti di comunicazione per i servizi o rivedere il lay-out degli stessi per assicurando il rispetto della copy strategy aziendale; fornire supporto al personale di front-office dell’Azienda in situazioni conflittuali con l’utenza; individuare i punti critici dei servizi attraverso l’analisi dei processi organizzativi aziendali; mantenere rapporti con le associazioni di volontariato, che nell’ambito dell’Azienda Ospedaliera tutelano interessi di target affetti da particolari patologie, fornendo collaborazione per la realizzazione di iniziative a favore degli stessi e coinvolgendole in progetti mirati e nell’aggiornamento della carta dei servizi, così come previsto dalla l.r.31/97 all’art.11, comma 2 operare con organismi di tutela, quale Tribunale del Malato, UPT, per la risoluzione di situazioni conflittuali o di sofferenza. E’ struttura semplice dipartimentale. 4.6.3 ufficio stampa FINALITA’ DELL’UFFICIO L’Ufficio Stampa rivolge la sua attività in via prioritaria ai mezzi di informazione di massa AREA DI RESPONSABILITA’ E’ costituito da personale iscritto all’albo nazionale dei giornalisti. Tale dotazione di personale è costituita da dipendenti, anche in posizione di comando o fuori ruolo, o da personale estraneo in possesso dei titoli necessari. L’Ufficio stampa è diretto da un coordinatore, che assume la qualifica di capo ufficio stampa il quale sulla base delle direttive impartite dal Direttore generale, cura i collegamenti con gli organi di informazione, assicurando il massimo grado di trasparenza, chiarezza e tempestività delle comunicazioni da fornire nelle materie di interesse dell’amministrazione. I coordinatori e i componenti dell’ufficio stampa non possono esercitare, per tutta la durata dei relativi incarichi, attività professionali nei settori radiotelevisivo, del giornalismo, della stampa e delle relazioni pubbliche. 13 P.O.A. A.O. “G.Salvini” 4.6.4 ufficio formazione permanente FINALITA’ DELL’UFFICIO Dirige i processi formativi quali leve strategiche per il raggiungimento degli obiettivi aziendali e dello sviluppo professionale degli operatori. AREE DI RESPONSABILITÀ Promuovere, programmare e coordinare la formazione del personale; rilevare e analizzare i bisogni e la domanda di formazione del personale; contribuire alla definizione degli obiettivi aziendali riferiti alla formazione e redigere il piano di formazione annuale: gestire come provider aziendale l'accreditamento ECM delle iniziative formative; supportare e validare la microprogettazione degli eventi formativi; effettuare la selezione e gestione dell'albo fornitori di formazione; gestire la formazione fuori sede del personale; proporre iniziative volte alla promozione esterna degli eventi formativi; promuovere e attivare iniziative formative interaziendali;fFornire supporto metodologico alla costruzione di progetti aziendali riferiti allo sviluppo delle risorse umane;sSupportare la Direzione strategica nei processi di cambiamento organizzativo;mMonitorare gli eventi formativi aziendali e il Piano nella sua complessità; verificare della ricaduta dell'intervento formativo; governare gli aspetti amministrativi correlati al processo formativo; gestire sponsorizzazioni e donazioni relative alla formazione; gestire e coordinare la rete dei formatori aziendali (tutor, animatori); gestire il dossier formativo individuale; contribuire allo sviluppo del sistema di qualità aziendale; collaborare con l'Università per gli aspetti legati ai tirocini clinici. Il Responsabile dell’Ufficio Formazione sottoscrive per delega formale e per competenza i seguenti atti: libretti/autorizzazioni tirocini lettere università/Enti/Istituti/Scuole per accoglienza allievi; convenzioni per tirocini; lettere di partecipazione a corsi con sponsor; lettere di partecipazione a corsi con quota economica a carico dell’Azienda; firma delle convenzioni per sperimentazioni farmaceutiche; attestati e certificati. 4.6.5 servizio prevenzione e protezione FINALITA’ DELL’UFFICIO E’ alle dirette dipendenze del Direttore Generale; è componente del Collegio di Direzione ed è componente del Comitato di formazione aziendale. Garantisce e tutela il datore di lavoro dall’ipotesi di violazioni normative in materia di prevenzione degli infortuni e dell’igiene del lavoro, all’interno del sistema di gestione della sicurezza adottato. Partecipa alla costruzione del sistema di gestione aziendale della sicurezza in virtù delle competenze definite al fine di migliorare il livello della sicurezza e tutela della salute . AREA DI RESPONSABILITA’ Ha competenze in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro per gli adempimenti di cui al Titolo I Sezione III del D.Lgs 81/2008 ( Testo Unico della Sicurezza) riguardante la tutela della salute e della sicurezza delle persone nei luoghi di lavoro. Sono compiti e attribuzioni del Servizio Prevenzione e Protezione: 14 P.O.A. A.O. “G.Salvini” Individuazione dei fattori di rischio, valutazione dei rischi e individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell’organizzazione aziendale. Elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive di cui all’art.28, comma 2, e i sistemi di controllo di tali misure. Elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali. Proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori. Partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica di cui all’art.35. Fornire ai lavoratori le informazioni di cui all’art.36. I componenti del servizio di prevenzione e protezione sono tenuti al segreto in ordine ai processi lavorativi di cui vengono a conoscenza nell’esercizio delle loro funzioni. Promuovere la riunione periodica di prevenzione prevista dall’art. 35. Individuare le modalità organizzative per assolvere al contenuto degli artt. 43, 44 e 46 in materia di prevenzione dell’emergenza e delle misure di evacuazione; si integra con le funzioni del medico competente per l’organizzazione delle misure di primo soccorso, di cui all’art.45, d’intesa con il DEA dell’Azienda Ospedaliera “G.Salvini”. Il servizio di prevenzione e protezione elabora il DUVRI, secondo le indicazioni dell’art.26. Si avvale, per tale scopo, delle dirette corresponsabilizzazioni dell’Area Beni e Servizi, Tecnico-patrimoniale, SITRA, Direzioni Sanitarie e quanti altri servizi siano coinvolti in materia, al fine di ottemperare al dettato normativo e tutelare il datore di lavoro in materia di responsabilità derivanti dai contratti d’appalto o opera o di somministrazione di lavoro. Fornisce indicazioni procedurali per l’elaborazione di criteri aziendali di acquisto di apparecchiature, dispositivi di protezione, attrezzature e macchinari; fornisce altresì indicazioni per gli interventi manutentivi e strutturali. Riceve tutte le informazioni necessarie all’espletamento delle proprie funzioni da parte dei dirigenti di ciascuna struttura organizzativa in materia di: Natura dei rischi; Organizzazione del lavoro, programmazione e attuazione delle misure preventive e protettive Descrizione degli impianti e dei processi produttivi Dati di cui al comma 1, lettera r) e quelli relativi alle malattie professionali Provvedimenti adottati dagli organi di vigilanza Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione, d’intesa con i servizi aziendali necessari, predispone le modalità di elaborazione automatica e di gestione delle documentazioni tecnico-amministrative e delle statistiche degli infortuni e malattie professionali, nonché dei dati relativi a tutti gli aspetti della prevenzione organizzati nel SGSL. Riceve, in prima istanza, le comunicazioni delle Direzioni Mediche di Presidio in materia di riscontro di difformità normative o variazioni significative dell’organizzazione meritevoli di riesame e/o modifiche del modello organizzativo, da sottoporre ad una prima verifica, prima dell’inoltro dell’informazione al datore di lavoro. Elabora, per quanto di competenza, le valutazioni del rischio specifiche per le donne in stato di gravidanza o puerperio (ex D.Lgs 151/2001) e per i lavoratori aziendali disabili o provenienti da paesi stranieri. Verifica la sussistenza di obblighi prevenzionali (valutazione dei rischi, formazione, sorveglianza sanitaria) a carico dell’Azienda Ospedaliera “G.Salvini” per i lavoratori provenienti da cooperative o lavoratori distaccati o a progetto o con prestazioni professionali, nei casi previsti dall’art.3 del D.Lgs 81/2008, previa segnalazione degli Uffici Aziendali competenti per l’affidamento di lavoro 15 P.O.A. A.O. “G.Salvini” ai soggetti sopra menzionati. Il Servizio di Prevenzione provvede inoltre a: Effettuare la proposta di progetto formativo degli operatori aziendali, sui rischi occupazionali, ed attuazione del programma formativo ai sensi della Delibera Aziendale DG n° 885/ 2000. Collaborare nella redazione della valutazione rischio incendio ed alla redazione dei Piani di Emergenza ed Evacuazione ai sensi della Delibera Aziendale DG N° 1181 del 30 Novembre 2005. Gestire la Squadra di Emergenza aziendale ai sensi della DG n° 1185/2005 retticata con DDG n° 519 del 25 maggio 2006. Gestire la convenzione con l’Associazione Squadra Emergenza Operativa “SEO (Delibera DG n. 534 del 10.6.2008 ). Il Servizio di Prevenzione e protezione, a cui è posto a capo un Responsabile, è strutturato in aree di competenza differenziate, in funzione delle caratteristiche e dimensioni delle strutture afferenti all’Azienda Ospedaliera “ G. Salvini ”. 4.7 4.7.1 Gli staff della direzione amministrativa ufficio giuslavoristico e fiscale di direzione amministrativa Viene istituito nella logica di accentrare e rendere più facilmente fruibili a tutti gli uffici di line aggiornamenti ed interpretazioni della normativa giuslavoristica e fiscale con particolare riferimento ai contratti di lavoro c.d. “atipici” assimilabili, consulenze e contratti. E’ struttura semplice. Assiste la direzione amministrativa aziendale nell’individuazione e definizione dei processi di natura fiscale attinenti l’attività dell’Azienda. Assiste la direzione amministrativa aziendale nell’analisi per l’applicazione della normativa giuslavoristica e fiscale riguardo alle politiche di semplificazione, forme flessibili del lavoro. Cura lo studio, l’applicazione e l’aggiornamento della normativa fiscale per gli adempimenti connessi alle dichiarazioni fiscali periodiche. Dichiarazioni. Supporta la direzione amministrativa aziendale e i vari livelli di responsabilità in ordine al trattamento tributario dei fatti aziendali. Cura la disciplina giuslavoristica e fiscale degli incarichi e consulenze a soggetti esterni. Cura la disciplina giuslavoristica e fiscale dei rapporti di lavoro flessibili (co.co.co.; prestazioni occasionali, ecc.). Cura le tematiche relative ai rapporti fiscali con i professionisti esterni a regime fiscale agevolato (contribuenti minimi, ecc.). Cura la disciplina fiscale in ordine all’erogazione dei compensi e gettoni a soggetti terzi. Cura gli aspetti fiscali delle diverse tipologie di libera professione intramuraria: Cura gli aspetti fiscali delle sperimentazioni cliniche. Assiste i vari livelli di responsabilità in merito agli aspetti fiscali derivanti dall’attività contrattuale. Predispone i contratti di lavoro c.d. atipici e consulenze. 16 P.O.A. A.O. “G.Salvini” 4.8 4.8.1 Gli staff della direzione sanitaria aziendale U.S.C. dati sanitari e programmazione (ADSP) FINALITA’ DELL’UFFICIO Si tratta della stessa UO, precedentemente indicata come Area StatisticoEpidemiologica e Qualità (ASEQ) ed ora così denominata, a seguito: del distacco del settore Qualità e Accreditamento; del distacco dell’ufficio Controllo Qualità Dati e Flussi Sanitari, ritornato all’ASII per competenza; della creazione di un nuovo settore: l’ ufficio di staff Datawarehouse Sanitario, dedicato ad una parte della materia inizialmente coordinata dall’ASII a livello di progetto, ma alla quale l’ex ASEQ ha dato un fondamentale contributo in termini di prodotti informativi finiti, messi a disposizione degli utenti finora abilitati. Lo scopo del datawarehouse è quello di creare analisi strategiche per la direzione aziendale e per generare in modo automatico una dettagliata reportistica, appositamente predisposta, validata e personalizzata per utilizzatori interni all’azienda, che possono così acquisire in ogni momento ed in modo autonomo tutte le informazioni di cui abbisognano. U.S.C. è articolata in tre uffici: Statistica ed Epidemiologia valutativa; Programmazione Sanitaria; Datawarehouse Sanitario AREA DI RESPONSABILITA’ L’ADSP collabora con tutte le componenti aziendali per l’elaborazione statistica dei dati riguardanti l’attività svolta dall’azienda ospedaliera, per la predisposizione di indagini epidemiologiche e per l’analisi dei fenomeni aziendali. L’ADSP cura la reportistica sanitaria e i flussi informativi verso i referenti istituzionali esterni. L’ADSP supporta i vari livelli direzionali aziendali nel monitoraggio della produzione ospedaliera e nella programmazione delle attività. L’ADSP è l’unità responsabile del processo di formazione del dato sanitario, così come risulta nel datawarehouse aziendale. Principali funzioni: Definire i criteri generali e particolari per creare flussi informativi sanitari, per organizzare i dati e per interpretare i risultati di analisi statistiche ed epidemiologiche. Curare l’elaborazione di report periodici riguardanti tutte le attività salitarie dell’azienda. Coordinare la produzione delle statistiche correnti, da inviare alla Regione e al Ministero. Intraprendere ricerche finalizzate ad approfondire la conoscenza dei fenomeni di interesse sanitario, al riconoscimento dei bisogni dell’utenza e al miglioramento continuo degli interventi. Monitorare le attività aziendali attraverso la costruzione e la manutenzione di un sistema di indicatori. Valutare la rispondenza delle attività svolte agli obiettivi programmati, mediante verifiche di efficacia (raggiungimento degli obiettivi di salute prefissati e di soddisfazione degli utenti) e di efficienza tecnica (raggiungimento di tali obiettivi con il minimo impiego di risorse). Offrire un supporto all’analisi di processo delle attività aziendali; Promuovere l’utilizzo di tecniche statistiche appropriate, al fine di migliorare la gestione delle attività dell’azienda ospedaliera. Partecipare ad iniziative sperimentali e di ricerca in campo epidemiologico e gestionale che coinvolgano unità operative aziendali ed istituzioni esterne 17 P.O.A. A.O. “G.Salvini” (Regione, Ministero, Università). Elaborare analisi e valutazioni economiche riguardanti unità operative e prestazioni sanitarie. Gestire e validare il datawarehouse sanitario. 4.8.2 U.S.C. farmacia FINALITA’ DELL’UFFICIO: Assicura la distribuzione dei farmaci, dei presidi medico chirurgici, dei disinfettanti e dei materiali di medicazione occorrenti per le attività ospedaliere e ambulatoriali. Supporta l’Area Acquisti nei processi di acquisizione dei beni e dei servizi, fornendo l’adeguato contenuto tecnico. Provvede alla preparazione dei farmaci chemioterapici e dei presidi nutrizionali richiesti dai Primari.Fornisce consulenza professionale farmacologica ai Medici dei Reparti utilizzatori. AREA DI RESPONSABILITA’: Assicura l’appropriata distribuzione dei farmaci e dei materiali di farmacia. Assicura la corretta conservazione e smaltimento dei farmaci e dei dispositivi medici compresa la gestione delle scadenze. Verifica l’efficiente utilizzo dei farmaci e dei dispositivi medici e ispeziona periodicamente gli armadi farmaceutici dei reparti. Collabora nella gestione degli approvvigionamenti di competenza e nella valutazione dei costi/benefici e fornisce orientamenti per le analisi merceologiche. Coordina le procedure relative alla farmacovigilanza. Partecipa all’applicazione dei protocolli terapeutici per gli aspetti di competenza. Aggiorna i Medici e il personale dei reparti sulle materie di competenza. Collabora alla formazione continua del personale per le materie di farmacologia e di legislazione di competenza. Supporta tecnicamente il processo di formazione e le fasi applicative per la sperimentazione del farmaco. Garantisce la corretta informazione e documentazione sul farmaco e sui dispositivi medici al personale sanitario. Garantisce all’interno della propria struttura il rispetto delle norme antinfortunistiche promovendo azioni finalizzate al miglioramento della sicurezza e dell’igiene ambientale. Partecipa al Dipartimento interaziendale di Farmacia assicurando l’apporto specialistico ospedaliero. Il Responsabile del U.S.C. è delegato dal Direttore Sanitario d’Azienda per la firma dei registri di carico/scarico e dei bollettari per l’approvvigionamento/restituzione delle sostanze stupefacenti in dotazione alle Unità Operative dell’Azienda. 4.8.3 U.S. dipartimentale organizzazione prevenzione e qualità L'area organizzazione e prevenzione collabora col Direttore Sanitario Aziendale alla definizione e gestione dell’organizzazione sanitaria aziendale e nei rapporti istituzionali interni ed esterni. Favorisce lo sviluppo di un modello organizzativo nel quale l’aspetto prevenzionale è parte integrante dei processi produttivi e della erogazione dei servizi e nel quale contestualmente viene considerata la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nonché la salvaguardia degli utenti rispetto ai rischi insiti nei vari e specifici cicli produttivi presenti in ambito ospedaliero. Collabora con la Direzione Sanitaria Aziendale alle attività di promozione e valorizzazione della salute e sicurezza sul lavoro attraverso una stretta integrazione tra la linea operativa aziendale e l’organizzazione tecnicoprofessionale oltre che una costante interazione con altre funzioni aziendali preposte a promuovere fattori di benessere fisico, psicologico e sociale. Segue i progetti e riferisce sulle fasi di avanzamento. 18 P.O.A. A.O. “G.Salvini” Principali funzioni: Controlla l’avanzamento dei progetti in corso e riferisce al Direttore Sanitario Aziendale. Collabora col Direttore Sanitario Aziendale alla definizione dei dipartimenti aziendali e lo supporta nella gestione specie per gli aspetti riguardanti la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Collabora con la Direzione Sanitaria Aziendale alla tenuta dei rapporti con tutta l’area medica. Supporta il Direttore Sanitario Aziendale nei processi di pianificazione e riorganizzazione sanitaria. Supporta il Direttore Sanitario Aziendale nelle riunioni organizzative dell’area medica. Supporta il Direttore Sanitario Aziendale nelle relazioni interne ed esterne per tutti i problemi sanitari. Supporta il Direttore Sanitario Aziendale nei rapporti con i direttori sanitari di Presidio. Supporta il Direttore Sanitario Aziendale nello sviluppo di documentazioni tecniche in particolare per gli aspetti riguardanti l’igiene ospedaliera. Sono settori di questa area: Ufficio Di Staff Servizio Medico Competente; Ufficio Di Staff Organizzazione Sanitaria E Rapporti Istituzionali; Coordinamento Lotta Alle Infezioni spedaliere; Coordinamento Sistema Ohsas 18001; Ufficio Di Staff Qualita’. E’ struttura semplice dipartimentale. 4.8.4 ufficio qualità FINALITA’ Unità operativa semplice.La qualità è lo strumento che contribuisce a garantire l’appropriatezza dei processi sanitari. Fornisce l’informazione in tema di Qualità aziendale ed adotta specifici progetti aziendali avvalendosi di gruppi di lavoro interdisciplinari composti da professionisti qualificati e selezionati. Svolge le sue attività in stretto raccordo con i Dipartimenti Gestionali e con il Dipartimento di Ricerca e Innovazione e con la funzione del Risk Management. AREA DI RESPONSABILITA’ Consulenza di carattere generale in tema di Sistemi Qualità e Direttive Comunitarie. Reperimento norme tecniche UNI. Check-up aziendali. Sviluppo del Sistema Qualità in azienda (serie UNI EN ISO 9000). Valutazione e sorveglianza fornitori. Verifiche ispettive, interne all'azienda, per il controllo dell'efficacia del Sistema Qualità. Assistenza per la certificazione. Formazione sulla Qualità. Individuazione e avvio pratiche per l'accesso a possibili finanziamenti. Convenzioni con Enti di Certificazione.Formazione e supporto alle autovalutazioni degli standard JCI. E’ struttura semplice. 4.8.5 ufficio accreditamento FINALITA’ Unità Operativa semplice. L’ufficio si occupa delle attività volte all’adempimento delle attività connesse all’accreditamento istituzionale ed al mantenimento delle stesse per tutte le attività sanitarie dell’Azienda. AREA DI RESPONSABILITA’ Collabora con la Direzione Sanitaria e per l’elaborazione dei piani e dei programmi per lo sviluppo e l’attuazione della politica sanitaria aziendale, utilizzando specifici strumenti e report periodici. Si raccorda con l’USC Tecnico Patrimoniale per gli aspetti strutturali. Gestisce i rapporti con le strutture aziendali, con la Regione e la Asl per le attività riguardanti le procedure di accreditamento istituzionale delle attività. 19 P.O.A. A.O. “G.Salvini” 4.8.6 ufficio coordinamento lotta alle infezioni ospedaliere e risk management sanitario FINALITA’ E’ l’ufficio deputato a definire gli strumenti, i metodi e le azioni da attivare per la misurazione e la stima del rischio. Sviluppa le strategie per governarlo. Attua le iniziative regionali definite con la circolare 46/san. Partecipa al gruppo di coordinamento per l’attività di gestione del rischio, al Comitato per la Valutazione dei Sinistri (CVS), finalizzato alla valutazione delle richieste di risarcimento danni e dei sinistri pervenuti alle Aziende. AREA DI RESPONSABILITA’ Definisce ed implementa il piano annuale di risk management contenente dei progetti secondo delle linee guida definite dalla Regione. Ne monitora l’attuazione. Coordina i programmi di sorveglianza e controllo delle infezioni ospedaliere, promovendo la predisposizione e la diffusione di protocolli preventivi nonché l’utilizzo di sistemi informativi per la raccolta dei dati. Collabora con l’ASL per quanto di competenza. 4.8.7 U.S.C. servizio infermieristico terapeutico riabilitativo aziendale (S.I.T.R.A.) FINALITA’ DELL’UFFICIO: Assiste il Direttore Sanitario e i Direttori di Presidio e di Ospedale e di Struttura nella programmazione e gestione delle attività infermieristiche ed ausiliarie e nei processi di formazione permanente del personale. E’ struttura complessa. AREA DI RESPONSABILITA’: Provvede alla programmazione quali-quantitativa delle risorse infermieristiche e ausiliarie, fornendo assistenza nei processi di selezione e formazione del personale. Cura l’inserimento e l’addestramento del personale assegnato alle Unità organizzative, favorendone la qualificazione e la certificazione. Definisce i criteri di valutazione del personale per la parte di competenza. Attua le politiche di gestione del personale infermieristico - tecnico sanitario e del personale di supporto previsto, in conformità agli indirizzi del Direttore Sanitario. formula indicatori e standard quali-quantitativi per le prestazioni infermieristiche e per le attività di supporto. Definisce gli indici di fabbisogno di personale e la relativa allocazione alle strutture sanitarie in conformità agli obiettivi generali di politica sanitaria e ai bisogni di assistenza infermieristica e ne verifica la congruità. Provvede alla valutazione della qualità delle prestazioni infermieristiche. Indirizza e cura la supervisione e la valutazione delle attività di tipo alberghiero e dei relativi protocolli di lavoro. Gestisce il personale di competenza in relazione alle specifiche posizioni funzionali, promovendone lo sviluppo professionale. Conduzione l’analisi dei bisogni formativi del personale di competenza, effettua ala progettazione, l’attuazione e la valutazione dei piani di aggiornamento dei programmi di formazione continua e di formazione complementare. Promuove e sviluppa progetti di ricerca infermieristica negli ambiti disciplinati. Collabora allo sviluppo del sistema informativo finalizzato al monitoraggio delle attività e delle risorse assegnate. 20 P.O.A. A.O. “G.Salvini” 5.8.8 servizio di fisica sanitaria e di radioprotezione FINALITA’ DELL’UFFICIO Assicura l’osservanza delle norme in materia di: Radioprotezione e sorveglianza sanitaria dei soggetti professionalmente esposti alle radiazioni ionizzanti Sorveglianza fisica degli impianti fonte di radiazioni e dei relativi ambienti; Radioprotezione dei pazienti e dei visitatori; Utilizzo di apparecchiature di Risonanza Magnetica. AREA DI RESPONSABILITA’: Identifica la tipologia e misura l’entità del rischio presente nei locali o nelle situazioni operative al fine di indicare le misure di protezione ed di classificazione del personale esposto. Effettua controlli di qualità sulle apparecchiature di Radiologia e Medicina Nucleare e ne valuta la conformità ai requisiti minimi di legge. Valuta periodicamente le dosi e cura la tenuta delle schede dosimetriche individuali. Provvede alla sorveglianza fisico-sanitaria dei soggetti professionalmente esposti alle radiazioni ionizzanti. Misura gli scarichi radioattivi sull’ambiente. Collabora con gli Specialisti (Radiologi, e Medici Nucleari) per l’ottimizzazione delle prestazioni ed il rispetto dei Limiti Diagnostici di Riferimento. Svolge attività di informazione e formazione. Fornisce consulenza in materia di radioprotezione alla Direzione Sanitaria. Supporta il Servizio Sicurezza per quanto di competenza. 5. LE FUNZIONI DI CONTROLLO Le funzioni di controllo trovano espressione nel decreto legislativo n. 286/99, nel decreto legislativo 231/01 e nell’attività di internal auditing. Il decreto legislativo 286/99 individua e distingue quattro tipologie di valutazione e controllo: i controlli di regolarità amministrativa e contabile, il controllo di gestione, la valutazione ed il controllo strategico, la valutazione della dirigenza. I controlli di regolarità amministrativa e contabile (art. 1, 2 e 10) comprendono l’attività di verifica e dell’azione amministrativa e sono circoscritti ai soli casi previsti dalla legge. Sono di competenza del Collegio Sindacale. Il controllo strategico (artt. 1,6 e 8) valuta l’adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione di direttive e compete alla Regione. Il controllo strategico mette in evidenza la congruenza tra i risultati e gli obiettivi predefiniti, valutando se la strategia scelta risulta in coerenza rispetto alle politiche adottate. Per la valutazione dei risultati di gestione e per la valutazione della dirigenza si rimanda al Nucleo di Valutazione ed al Collegio Tecnico. Il decreto legislativo 231/01 ha a sua volta introdotto il concetto di responsabilità amministrativa delle imprese per reati commessi da amministratori o dipendenti, collegando ad esse pesanti sanzioni pecuniarie o interdittive. Tale disposizione prevede infatti l'attribuzione di alcuni tipi di reati non più solo alle persone fisiche che hanno commesso l'illecito, ma anche e soprattutto alle persone giuridiche quali ad esempio le società per cui lavorano. Pur essendo destinatari di tale norma gli enti privati dotati e non di personalità giuridica la Direzione Generale Sanità ha richiesto alle aziende sanitarie l’adozione di strumenti per la definizione di procedure e sistemi di controllo atti a prevenire i reati di cui al decreto. I principali reati previsti da tale decreto sono quelli verso le Pubbliche Amministrazioni (quali truffa, concussione, corruzione, indebita 21 P.O.A. A.O. “G.Salvini” percezione di erogazioni pubbliche,ecc) e la maggior parte dei reati societari (falso in bilancio, false comunicazioni sociali, aggiotaggio, ecc). La tendenza, comunque, è quella di inserire in futuro all'interno del Decreto anche reati in materia ambientale, di sicurezza sul lavoro e sfruttamento della manodopera. Il sistema dei controlli trova poi il suo completamento della funzione di “internal auditing”, strumento per lo svolgimento dell’attività del sistema di controllo interno nell’ambito della governance tecnico-amministrativa e sanitaria, che si articola nelle funzioni di: audit operativo audit di conformità 5.1 Il collegio sindacale Il Collegio Sindacale nominato dal Direttore Generale è organo dell’Azienda Ospedaliera con i seguenti compiti: Verifica l’amministrazione dell’Azienda sotto il profilo economico. Vigila sull’osservanza della legge. Accerta la regolare tenuta della contabilità e la conformità del bilancio alle risultanza dei libri e delle scritture contabili, ed effettua periodicamente verifiche di cassa. Riferisce almeno trimestralmente alla Regione anche su richiesta di quest’ultima sui risultati del riscontro eseguito, denunciando immediatamente i fatti se vi è fondato sospetto di gravi irregolarità. I componenti del Collegio Sindacale possono procedere ad effettuare atti di ispezione e controllo anche individualmente. Il Collegio Sindacale dura in carica tre anni ed è composto da cinque membri, di cui due designati dalla Regione, uno dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, uno dal Ministero della Salute ed uno dalla Conferenza dei Sindaci dell’Azienda Sanitaria Locale sul cui territorio è ubicata l’Azienda. 5.2 Il codice etico comportamentale Esprime le linee guida di condotta che devono ispirare i comportamenti degli operatori e del management, sia nelle relazioni interne che nei rapporti con gli interlocutori esterni. E’ lo strumento di diffusione della cultura etica dell’Azienda. Definisce pertanto le regole di condotta che devono essere osservate da tutti coloro che operano per nome e per conto dell’Azienda. Il codice etico aziendale, redatto secondo le linee regionali si compone di: codice etico aziendale: che detta i principi etici in relazione ai comportamenti che possono integrare le fattispecie di reato previste dal decreto 321/01, definendo le modalità per l’attuazione del controllo preventivo; il modello organizzativo: con attribuzione delle responsabilità, le dipendenze gerarchiche e la descrizione dei compiti organismo di vigilanza: a cui è affidato il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza del modello. Comunicazione: il modello organizzativo prevede il sistema di comunicazione a tutti coloro che operano nell’organizzazione. 5.3 Il comitato valutazione sinistri Come previsto dagli obblighi della circolare Regionale 46/SAN l'Azienda ha istituito un comitato ristretto per la valutazione delle richieste di risarcimento, meglio definit Comitato Valutazione Sinistri (CVS). Il CVS viene coordinato dal Responsabile U.S.C. Affari Generali e Legali, supportato dal Risk Manager. Sono chiamati a far parte del gruppo, in modo permanente, oltre al Responsabile Affari Generali e al Risk Manager, un Medico 22 P.O.A. A.O. “G.Salvini” Legale ed un Legale designati dall’Azienda, un rappresentante della Compagnia di Assicurazione e il Broker. A questi, quando necessario, possono affiancarsi professionisti che possono contribuire a valutare il sinistro. L'obiettivo che il Comitato Valutazione Sinistri deve perseguire è la minimizzazione dell'impatto economico del sinistro attraverso le seguenti attività: la raccolta di informazioni indispensabili alla gestione dei sinistri; il rispetto degli obiettivi riportati nella Circolare 46/SAN; la definizione della politica di copertura assicurativa aziendale. La definizione, ove possibile, del sinistro in via extragiudiziale. il controllo interno direzionale Gli organismi aziendali preposti alla funzione di controllo sono: 5.4 Il collegio tecnico Ha il compito di verificare le attività professionali svolte e dei risultati raggiunti da parte di tutti i dirigenti indipendentemente dall’incarico conferito, dei dirigenti titolari di incarico di direzione di struttura complessa o semplice nonché dei dirigenti di nuova assunzione ai fini del conferimento di incarico. 5.5 Il nucleo di valutazione E’ incaricato della verifica dei risultati del personale in relazione agli obiettivi assegnatiSi avvale del controllo di gestione con il quale verifica l’efficacia e la qualità dell’azione svolta in vista del raggiungimento degli obiettivi annuali assegnati dalla Direzione strategici al fine della corresponsione della retribuzione di risultato e delle risorse aggiuntive regionali. 5.6 L’internal auditing La funzione di internal auditing è parte del sistema di controllo dell’organizzazione aziendale ed è schematicamente riferito a due tipologie di audit: audit operativo: rivolto al controllo a alla verifica dell’efficacia e dell’efficienza della operativa aziendale (trova attuazione nel Comitato budget e nei comitati di volta in volta disciplinati da appositi provvedimenti aziendali, così come identificati dell’organigramma allegato al presente piano) audit di conformità: rivolto alla verifica del rispetto della normativa, regolamenti, codice etico, linee guida, procedure etc. (trova attuazione nei comitati di volta in volta disciplinati da appositi provvedimenti aziendali, così come identificati dell’organigramma allegato al presente piano). 5.7 Il comitato etico L’istituzione del Comitato Etico Indipendente dell’Azienda Ospedaliera si realizza, non solo in forza ed in adempimento dei Decreti Ministeriali 15 luglio 1997 (“Recepimento delle linee guida dell’Unione Europea di buona pratica clinica per l’esecuzione delle sperimentazioni cliniche dei medicinali”) e 18 marzo 1998 (“Modalità per l’esecuzione degli accertamenti sui medicinali utilizzati nelle sperimentazioni cliniche”), ma anche per la globalità delle esigenze sanitarie in campo etico, compresa l’attività di promozione, informazione e formazione nell’ambito di competenza con riferimento, altresì, alle raccomandazioni, in quanto applicabili alle Aziende ospedaliere, del Comitato Nazionale di Bioetica. Compete al Direttore Generale: 23 P.O.A. A.O. “G.Salvini” 6. Costituire il Comitato Etico Indipendente secondo i criteri e le modalità già definite con d.g.r. n. 40368 del 18.12.1998. Inserire, tra i componenti, esperti esterni di documentata esperienza sulle sperimentazioni terapeutiche controllate e randomizzate, determinando previamente il compenso lordo omnicomprensivo da corrispondere per ogni seduta e fronteggiando il relativo onere ivi incluse le spese di funzionamento del Comitato, a carico delle Imprese, mediante l’utilizzo della quota oggetto delle singole sperimentazioni. LE FUNZIONI DI GESTIONE 6.1 Il dipartimento funzionale per il coordinamento delle attività amministrative di presidio Nella logica di semplificazione dei servizi amministrativi al dirigente amministrativo di presidio, cui è conferito l’incarico di direttore del dipartimento funzionale, compete assumere iniziative volte ad uniformare, integrare in ambito aziendale le procedure degli uffici e servizi afferenti alle Direzioni di Presidio. Cura l’adozione di soluzioni organizzative dell’area amministrativa che consentano il raggiungimento di elevati livelli di efficacia, efficienza orientati al raggiungimento degli obiettivi aziendali. 6.2 Il dipartimento funzionale per l’organizzazione dei servizi sanitari Al dirigente medico di presidio, cui è conferito l’incarico di direttore del dipartimento funzionale, compete assumere iniziative volte ad uniformare, integrare, semplificare in ambito aziendale le procedure degli uffici e servizi afferenti alle Direzioni Mediche di Presidio. Cura l’adozione di soluzioni organizzative che consentano il raggiungimento di elevati livelli di efficacia, efficienza orientati al raggiungimento degli obiettivi aziendali. il management dei presidi ospedalieri E’ costituito dalla Direzione Medica di Presidio e dalla Direzione Amministrativa di Presidio. Entrambe dipendono dalle rispettive direzioni aziendali. 6.3 La direzione medica di presidio Per ciascuno dei Presidi di Garbagnate, Bollate, Rho, Passirana e Limbiate è individuato un dirigente medico di Presidio, titolare della relativa struttura complessa, al quale è attribuita la responsabilità organizzativa, gestionale ed igienico-sanitaria del Presidio. FINALITA’ Dirige, con autonomia tecnico-funzionale lo stabilimento ospedaliero cui è preposto e ne è responsabile ai fini igienico-sanitari ed organizzativi e di sicurezza nell’ambito delle deleghe ricevute e del budget di Presidio. Opera sulla base degli indirizzi stabiliti dalla Direzione Sanitaria Aziendale e concorre al raggiungimento degli obiettivi fissati dal Direttore Generale. Il Dirigente Medico di Presidio si avvale , nell’esercizio delle proprie competenze anche degli Uffici di Staff Aziendali con i quali è chiamato a collaborare. Nell’ambito della struttura di Presidio ha competenze gestionali e organizzative, igienico-sanitarie e di prevenzione, medico legali, scientifiche, di formazione e di 24 P.O.A. A.O. “G.Salvini” aggiornamento e di promozione della qualità delle prestazioni sanitarie. AREA DI RESPONSABILITA’ La Direzione Medica di Presidio ha il compito di: proporre in sede di Direzione gli elementi di programmazione sanitaria aziendale; assumere la direzione sul piano strategico dei servizi sanitari dell’azienda; svolgere attività di indirizzo, coordinamento, supporto, verifica nei confronti dei rispettivi responsabili e promovendo l’integrazione dei servizi stessi; collaborare alla verifica della qualità dei servizi sanitari e delle prestazioni erogate; pianificare l’allocazione delle risorse umane e/o tecnico strumentali nell’ambito delle varie UUOO sanitarie; definire i criteri organizzativi generali conseguenti agli obiettivi aziendali fissati dal Direttore Generale; istruire i pareri sulla progettazione sanitaria edilizia in merito agli aspetti igienico-sanitari e funzionali; coadiuvare il Direttore Generale nelle iniziative per la partecipazione e tutela dei diritti dei cittadini; adottare le misure opportune per rimuovere i disservizi; promuovere attività di ricerca e culturali nell’ambito dei servizi sanitari. garantire il rispetto della normativa sanitaria e delle indicazioni a vario livello (Ministero, Regione, ASL, …) ricevute dal Servizio Sanitario Nazionale al fine della gestione dell’attività sanitaria; garantire l’assimilazione, l’aggiornamento e l’applicazione degli indirizzi gestionali stabiliti dalla Direzione attraverso la predisposizione di strumenti di pianificazione (protocolli e linee guida, incontri e riunioni) e di verifica (analisi dei dati sanitari, verifiche ispettive); organizzare riunioni periodiche all’interno delle quali promuovere momenti di sensibilizzazione e di confronto con i Responsabili delle UUOO; fornire le proprie competenze (partecipazione a gruppi di lavoro, espressione di pareri e valutazioni sulla determinazione e sull’allocazione delle risorse) al fine del miglioramento dell’organizzazione e dei processi sanitari; applicare strumenti idonei per la prevenzione e la gestione dei rischi dovuti a malattie infettive ed all’esercizio di attività pericolose per i dipendenti monitorare l’attività sanitaria in relazione agli obiettivi generali preposti, promuoverne eventuali confronti nel tempo e per aree omogenee di attività, nonché darne comunicazione all’ASL di riferimento ed alle UUOO interessate; garantire la comunicazione chiara, completa e corretta dei risultati della propria attività di indirizzo e di verifica ai soggetti interessati; partecipare alle iniziative dell’AO volte a promuovere le competenze professionali del personale dell’azienda stessa; assicurare che il personale preposto alla gestione delle attività gestite dalla DS di Presidio così come di seguito illustrate sia opportunamente qualificato ed aggiornato in materia di normativa sanitaria. Compete al Dirigente Medico di Presidio su delega del Direttore Generale l’adozione dei singoli atti: Atti relativi all’applicazione del D.M. 449/90 e D.L.vo 230/95 capo VIII e IX; Atti relativi all’art. 4 del D.L.vo 626/94 e successive modifiche ed integrazioni, ad eccezione di quelli ex comma 1,2,4,lett. A; Atti relativi all’applicazione della L. 475/88 relativamente agli art. 7,9 e 9 quinques, la L. 45/89, il Decreto del Ministero dell’Ambiente del 25.5.1989, il D.L. n. 3 del 3.1.1994, relativo ai residui avviati al recupero ed al riutilizzo, la L.R. n. 21/94 ed il decreto Legislativo 5.2.1997 n. 22; Atti relativi ai controlli NOC. 25 P.O.A. A.O. “G.Salvini” I seguenti atti, a rilevanza esterna, competono direttamente al Dirigente Medico di Presidio o suo delegato: Denunce di nascita; Denunce di morte; Comunicazioni relative alla L. 194/78; Formulari e registri dei rifiuti; Copie conformi di cartelle cliniche o altra documentazione sanitaria; Referti Autorità Giudiziaria; Dati I.S.T.A.T. 6.4 Il dirigente amministrativo di presidio FINALITA’ Ha la funzione di indirizzo, coordinamento e controllo delle attività amministrative svolte dagli uffici e servizi afferenti alla Direzione Amministrativa di Presidio, quali l’Ufficio Spedalità, il Centro Unico di Prenotazione, l’Ufficio Ricevimento. AREA DI RESPONSABILITA’ Coordina i Servizi di Portineria e di Centralino. Promuove la formazione, l’aggiornamento e lo sviluppo professionale del personale assegnato. Provvede a quantificare la previsione di spesa per prestazioni sanitarie, consulenze sanitarie da richiedere a terzi, sulla scorta di segnalazioni pervenute dalla Direzione Sanitaria di Presidio e dalle UU.OO. sanitarie, previa valutazione congiunta delle attività erogate dallo stesso presidio definendo il budget di presidio necessario e provvedendo a richiedere, nel corso dell’anno, eventuali trasferimenti tra i vari conti economici e/o integrazioni di budget. D’intesa con il Dirigente Medico di Presidio favorisce l’integrazione funzionale tra l’attività amministrativa e sanitaria del Presidio anche promuovendo iniziative mirate a migliorare l’accessibilità dell’utenza ai servizi erogati. Nell’ambito delle procedure di acquisizione dei servizi di consulenza sanitaria assicura il necessario supporto al Responsabile del Procedimento nelle fasi di formazione della documentazione istruttoria, di studio e di indagini preliminari, programmazione, progettazione,. l’Ufficio Spedalità/CUP provvede alla gestione amministrativa dei ricoveri e delle prestazioni ambulatoriali e strumentali, nel rispetto della normativa di riferimento. Gestisce la procedura di prenotazione e di incasso delle prestazioni ambulatoriali erogate nei diversi regimi (S.S.N., solventi, libera professione). Provvede alla fatturazione attiva delle prestazioni erogate dal presidio ospedaliero sollecitandone, qualora necessario, il pagamento e attivando la procedura connessa al recupero crediti. Provvede a regolarizzare attraverso l’emissione di ordini prestazioni ambulatoriali ed esami strumentali richieste a terzi dalle unità operative sanitarie procedendo alla liquidazione delle fatture in presenza di idoneo corredo contabile. Effettua il controllo sulle autocertificazioni del reddito presentate dagli utenti. Collabora con la Direzione Sanitaria di Presidio, con i Responsabili dei Dipartimenti Gestionali e con gli altri uffici aziendali per la rilevazione dei tempi di attesa delle prestazioni specialistiche ambulatoriali. l’Ufficio Ricevimento provvede alla distribuzione dei referti, collabora con il Cup per la registrazione di alcune tipologie di prestazioni ambulatoriali, supporta l’utenza nell’attività di pagamento del ticket e fornisce informazioni ai cittadini relativamente all’attività sanitaria svolta nel presidio, contribuendo a migliorare l’accesso ai servizi sanitari. 26 P.O.A. A.O. “G.Salvini” Accoglienza: supporta la direzione aziendale e l’area sistemi informativi nella predisposizione di progetti e procedure volte alla semplificazione dei processi di accoglienza e del percorso dei pazienti. le aree amministrative2 e tecnico-sanitarie 6.5 U.S.C. affari generali e legali FINALITA’ Assicura la definizione delle strategie e delle politiche di interventi per garantire un qualificato supporto amministrativo alle attività di carattere generale dell’Azienda. Governa la gestione degli aspetti legali indotti dall’attività dell’Azienda. Dirige e coordina l’attività del personale assegnato all’U.O. e ne gestisce le risorse. Elabora le regole e strumenti atti a garantire legalità e correttezza dei processi amministrativi e degli istituti giuridici di rilevanza generale in ambito sanitario AREA DI RESPONSABILITA’: la gestione dell’iter degli atti deliberativi; la gestione del contenzioso legale ed i rapporti correlati; la stipula delle convenzioni attive e passive; la consulenza tecnico giuridica ai servizi aziendali; la gestione delle convenzioni e rapporti istituzionali (Enti, Istituti, Centri, Scuole, Università); la Gestione coperture assicurative aziendali e dei relativi sinistri; la gestione del protocollo generale aziendale; la raccolta e la divulgazione e le disposizioni normative; la gestione ed il recupero crediti e gestione azione di rivalsa per responsabilità civile (collegamento con U.O. Economico Finanziaria); la gestione ed i rapporti con i broker assicurativi; la stesura dei regolamenti ed indirizzi aziendali in tema di documentazione amministrativa; la gestione dei rapporti con gli Organismi Istituzionali interni ed esterni; la collaborazione all’attività di Risk Management e Comitato Valutazione Sinistri; la gestione dei servizi centrali di supporto; 6.6 U.S.C. area amministrazione e sviluppo del personale FINALITA’ DELL’UFFICIO: Concorre alla definizione delle politiche di gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane e ne garantisce l’attuazione in coerenza con le strategie e la mission aziendale. Fornisce supporto alla linea per la gestione e organizzazione del personale. AREA DI RESPONSABILITA’: Collaborazione alla pianificazione e alla definizione del fabbisogno del personale Predisposizione bilancio preventivo per la parte dei costi del personale e monitoraggio periodico Le modifiche all’assetto organizzative dell’area amministrative sono di norma finanziate nell’ambito dell’attuale assetto, attraverso trasformazioni compensative. Eventuali incrementi di posizione 2 Le modifiche all’assetto organizzativo dell’area amministrativa sono di norma finanziate nell’ambito dell’attuale assetto, attraverso trasformazioni compensative. Eventuali incrementi di posizione saranno formalizzate attraverso l’adozione del provvedimento di ricognizione dei fondi aziendali in occasione del nuovo ccnn. 27 P.O.A. A.O. “G.Salvini” saranno formalizzate attraverso l’adozione del provvedimento di ricognizione dei fondi aziendali in occasione del nuovo ccnn. Gestione dell'acquisizione di risorse umane Gestione giuridica del rapporto di lavoro Gestione economica del rapporto di lavoro Gestione previdenziale Gestione del debito informativo verso interni ed enti esterni Gestione dei contratti di consulenza e di collaborazione Gestione percorsi di carriera Gestione processi di valutazione Gestione relazioni sindacali Gestione procedimenti disciplinari (collaborazione UO AAGG) Collaborazione allo sviluppo e alla gestione di politiche incentivanti Gestione personale convenzionato Gestione rilevazione presenze e assenze Costituzione e gestione dei fondi contrattuali aziendali Gestione rapporti con l'Università in tema di risorse umane Gestione procedure conciliative e contenzioso del lavoro Formazione Supporto attività comitati paritetici previsti dal CCNNNLL Collaborazione alla definizione degli atti di organizzazione aziendale LE ARTICOLAZIONI Strutture Semplici Amministrazione Settore Giuridico Amministrazione Settore Economico Relazioni Sindacali Incarichi Professionali di Alta Specializzazione Ufficio Gestione degli aspetti amministrativi della Libera Professione 6.7 U.S.C. area economico finanziaria FINALITA’ Favorisce la programmazione e assicura la gestione economico finanziaria della azienda in coerenza con le scelte della Direzione Strategica, nel rispetto delle norme dei principi contabili e secondo i criteri di efficienza efficacia ed economicità. Assicura il monitoraggio. Traduce la programmazione annuale in termini economico patrimoniali e finanziari anche mediante il governo e il controllo dei flussi economico finanziari. Assicura la corretta rilevazione dei fatti gestionali e il controllo dei flussi contabili nel rispetto dei principi contabili e della normativa nazionale e regionale vigente con la finalità di elaborazione dei bilanci e la tenuta dei libri obbligatori di competenza. Supporta la Direzione nel processo di definizione ed attuazione delle strategie economiche e finanziarie sia per la gestione della spesa corrente che per gli investimenti nell’ambito degli indirizzi in materia. AREA DI RESPONSABILITA’ Gestione contabilità generale. Elaborazione bilancio consuntivo. Elaborazione bilancio preventivo. Elaborazione rendiconto trimestrale. Rilevazione costi e ricavi aziendali. Verifica compatibilità economica sui costi. 28 P.O.A. A.O. “G.Salvini” Controllo liquidità aziendale, flussi di cassa e rapporti con il tesoriere gestione fiscale. Elaborazione preventiva del budget di cassa. Elaborazione, di concerto con gli ordinatori di spesa, del budget annuale approvato dalla Direzione. Gestione ed organizzazione del personale e delle risorse strumentali assegnate. Elaborazione e promuovere l’adozione di modelli operativi nello specifico campo di competenza. Verifica della regolarità contabile delle proposte di deliberazione di propria competenza. Verifica e controllo della corretta rilevazione dei fatti aziendali in contabilità generale. Sovrintende e coordina l'elaborazione dei bilanci garantendo il rispetto della normativa , delle disposizioni regionali e delle strategie aziendali. Verifica il rispetto della normativa fiscale. Assolve al debito informativo derivante da normative nazionale e regionali. Supporta la direzione strategica nella fase di programmazione. Attività di supporto alla direzione aziendali e altri responsabili aziendali e altri soggetti per il rispetto dell'andamento del budget economico finanziario. Coordina le attività e favorisce l'integrazione con gli altri servizi interni ed esterni all'azienda. 6.8 U.S.C. area acquisti FINALITA’ Garantire la soddisfazione dei fabbisogni necessari all’attività dell’azienda attraverso l’acquisizione di beni e servizi alle migliori condizioni possibili nelle quantità e qualità necessarie, nel rispetto dei principi di eticità, legalità, efficienza, efficacia ed economicità. AREA DI RESPONSABILITA’: Sviluppo politiche d'acquisto aziendali. Collaborazione definizione budget aziendale per beni e servizi. Individuazione e programmazione dei fabbisogni di beni e servizi (marketing interno). Consulenza e supporto nelle scelte di beni e servizi. Acquisizione di beni e servizi: gestione procedura di gara, stipula e gestione del contratto. Analisi e monitoraggio spesa per consumi e supporto alla contabilità analitica e reportistica periodica. Valutazione complessiva delle politiche di acquisizione di beni e servizi tramite il confronto con le altre aziende per l’assolvimento del debito informativo con la Regione (benchmarking). Predisposizione dei provvedimenti amministrativi per le materie trattate. Gestione albo fornitori. Verifica della regolare esecuzione dei contratti di beni e servizi. Assicura il corretto funzionamento della U.O. rispondendo degli obiettivi assegnati dalla Direzione Aziendale. Gestione ed organizzazione del personale e delle risorse strumentali assegnate. Elaborazione e promozione dell’adozione di modelli operativi nello specifico campo di competenza. Legittimità delle proposte di provvedimento del Direttore Generale e degli atti e dei provvedimenti nelle materie di competenza. Sviluppa le politiche di acquisto individuando i fabbisogni di beni e servizi in Collaborazione con i clienti interni (Marketing interno). promuove strategie di acquisto mediante lo studio dei mercati, dei prodotti e dei fornitori (marketing esterno). 29 P.O.A. A.O. “G.Salvini” Programma, progetta e cura, nell’ambito del processo aziendale, l’intera procedura di acquisto a supporto della Direzione Strategica per la definizione ed il raggiungimento degli obiettivi di budget aziendali. 6.9 U.S.C. logistica e gestione dei servizi economali e alberghieri FINALITA’ DELL’UFFICIO: E’ titolare delle funzioni di indirizzo, coordinamento e controllo delle attività logistiche e alberghiere della azienda in particolare gestisce gli economati, i magazzini, gli archivi, il servizio autisti e automezzi. Coordina, avvalendosi dell’apporto dei Referenti dell’Ufficio Economato, l’attività dei servizi di magazzino, cucina, dispensa e guardaroba, ove esistenti. AREA DI RESPONSABILITA’: Logistica e distribuzione Verifica l’applicazione dei servizi informatizzati in particolare per i sotto scorta. Garantisce i vari livelli di servizio attraverso una chiara identificazione delle responsabilità, delle modalità di monitoraggio dell’attività di stoccaggio e consegna dei beni economati. Promuove il processo di riorganizzazione delle attività di servizio in un’ottica di efficienza e responsabilizzazione sui risultati anche attraverso meccanismi incentivanti e di coinvolgimento del personale interessato. Il Magazzino gestisce le scorte tramite l’attivazione del modulo informatica del “sotto scorta”; il ricevimento dei prodotti, il carico a magazzino e lo scarico ai diversi centri di costo. Relativamente agli inventari di magazzino, effettua periodiche verifiche circa la coincidenza tra inventario contabile e inventario fisico. Segnala al Servizio Sezione Economati eventuali disservizi verificatisi nella tempistica delle consegne, nella rispondenza di quanto ordinato rispetto al consegnato in tutti gli aspetti della consegna (imballaggio, consegna con mezzi idonei a garantire la sicurezza dei lavoratori) o comunque tutti gli aspetti a corredo della consegna espressamente previsti dal Capitolato Speciale d’Appalto. Gestione degli archivi Razionalizza gli archivi attraverso l’applicazione del processo di dematerializzazione. Collabora con le Direzioni Sanitarie di Presidio e le altre U.S.C. per la sistemazione degli archivi già esistenti. Gestione dei Servizi Alberghieri Gestisce i servizi alberghieri per tutta l’Azienda Ospedaliera. Svolge tutte le attività di pertinenza dei servizi economali ed alberghieri garantendo il corretto accesso ai servizi, in particolar modo quelli della ristorazione ospedaliera. Effettua verifiche periodiche sulle prestazioni del personale assegnato dalle società aggiudicatarie degli appalti dei servizi alberghieri (pulizie, ristorazione e lavanolo) segnalando all’Area Acquisti eventuali anomalie. Le segnalazioni potranno tradursi anche in azioni correttive per le successive procedure concorsuali possibilmente senza tradursi in costi aggiuntivi per l’Azienda Ospedaliera. Effettua con il Servizio Dietetico Aziendale controlli periodici sulla qualità del servizio di ristorazione in contraddittorio con la Società aggiudicatrice del servizio o secondo quanto stabilito dal capitolato speciale d’appalto. I controlli sulla rispondenza dei contratti dovranno essere effettuati anche per gli altri servizi alberghieri (pulizia e lavanolo). Tutti i controlli dovranno essere comunque trasmessi all’Area Acquisti con periodicità da concordare di volta in volta. Gestione degli Economati L’ufficio Economato provvede all’emissione di ordini per l’acquisizione di beni e di servizi a contratto od in economia. 30 P.O.A. A.O. “G.Salvini” Nell’ambito della liquidazione delle fatture risponde dell’esatta predisposizione del corredo contabile (ordine, bolla, fattura e quant’altro di competenza previsto dai singoli provvedimenti di aggiudicazione/assegnazione dei beni/servizi. Gestisce la Cassa Economale e i Fondi dedicati alle attività riabilitative e risocializzanti. Provvede alla tenuta degli inventari dei beni mobili aziendali, curando la presa in carico, l’eventuale collaudo, il trasferimento e la dismissione dei beni. Cura altresì la procedura connessa alla ricezione dei beni di terzi, in ottemperanza a quanto disciplinato dal regolamento aziendale. Effettua verifiche periodiche sulla spesa di tutti i beni e servizi erogati trasmettendo report periodici all’Area Acquisti al fine di monitorare la spesa preventivata e trasmettendo alla fine di ogni esercizio la spesa a consuntivo. Valuta le richieste di approvvigionamento dei beni economali garantendo la standardizzazione ed omogeneità dei beni richiesti. Inoltra le richieste di acquisto “in economia” all’Area Acquisti con periodicità da concordare. Definisce per la parte di propria competenza i fabbisogni aziendali relativi alla fornitura di beni e servizi, determina la previsione di spesa e richiede motivatamente nel corso dell’anno, se necessario, trasferimenti tra i vari conti economici e/o integrazioni di budget. Nell’ambito delle procedure di acquisizione di beni e/o servizi assicura il supporto tecnico al Responsabile dell’Area Acquisti nelle fasi di formazione della documentazione istruttoria, di studio e di indagini preliminari, programmazione, progettazione, rivestendo, laddove individuato, il ruolo di Direttore dell’esecuzione dei contratti. Promuove la formazione, l’aggiornamento e lo sviluppo professionale del personale assegnato. Definisce, per la parte di propria competenza i fabbisogni aziendali relativi alla fornitura di beni e di servizi, determina la previsione di spesa e richiede motivatamente nel corso dell’anno, se necessario, trasferimenti tra i vari conti economici e/o integrazioni di budget. Nell’ambito delle procedure di acquisizione di beni e/o servizi assicura il necessario supporto al Responsabile del Procedimento nelle fasi di formazione della documentazione istruttoria, di studio e di indagini preliminari, programmazione, progettazione, rivestendo, di norma, il ruolo di Direttore dell’esecuzione della fornitura o del servizio appaltato. Fornisce periodicamente al responsabile dell’area acquisiti relazioni sull’andamento dei servizi e delle forniture appaltate. Avvalendosi del personale del magazzino gestisce il ricevimento dei prodotti, il carico a magazzino e lo scarico ai diversi centri di costo. Relativamente agli inventari di magazzino, effettua periodiche verifiche circa la coincidenza tra inventario contabile e inventario fisico. Gestisce il parco macchine e gli autisti 6.10 U.S.C. tecnico patrimoniale FINALITA’ DELL’UFFICIO Nel rispetto delle norme di sicurezza e prevenzione assicura la gestione del patrimonio mobiliare ed immobiliare dell’Azienda e garantisce la gestione dei progetti per la realizzazione di nuove opere edili ed impiantistiche. Provvede alla cura della gestione patrimoniale degli immobili, sia attiva che passiva , compreso l’aggiornamento catastale e la valorizzazione anche ai fini civilistici e di bilancio, fornendo rendiconto annuale, con riferimento ai dati di: superficie, volumetria, classificazione urbanistica, valutazione di mercato, impiantistica, dati di manutenzione aggiornati, di sicurezza, urbanistici. Promuove e coordina le proposte delle diverse articolazioni dell’ azienda per la 31 P.O.A. A.O. “G.Salvini” programmazione degli interventi per la realizzazione di opere da ricomprendersi nel Programma annuale aziendale. Svolge, in tale contesto, attività di programmazione e d’indirizzo tecnico, coordina l’attività progettuale e di consulenza, effettua attività progettuale in proprio. AREA DI RESPONSABILITA’: Provvede, in particolare: alla redazione del Piano Triennale degli Investimenti ed al Piano Annuale per la programmazione di proposte di programmi d’intervento di manutenzione ordinaria, straordinaria, ristrutturazioni e nuovi interventi; alla progettazione diretta o indiretta attraverso professionisti esterni, di interventi di edilizia o impiantistica; allo svolgimento delle attività di Responsabile del Procedimento, quindi al controllo, redazione degli atti, richiesta ed acquisizione delle autorizzazioni da parte degli enti preposti per le pratiche di competenza ( ASL; Vigili del Fuoco; Comune; ecc.); alla diretta attuazione delle opere previste dai programmi, alla direzione dei lavori, alla gestione e sorveglianza dei cantieri. Allo svolgimento dei compiti relativi alle procedure di affidamento previste dal codice dei contratti, ivi compresi gli affidamenti in economia, e alla vigilanza sulla corretta esecuzione dei contratti, che non siano specificamente attribuiti ad altri organi o soggetti; formula proposte e fornisce dati e informazioni al fine della predisposizione del programma triennale dei lavori pubblici e dei relativi aggiornamenti annuali, nonché al fine della predisposizione di ogni altro atto di programmazione di contratti pubblici di servizi e di forniture, e della predisposizione dell’avviso di preinformazione; cura, in ciascuna fase di attuazione degli interventi, il controllo sui livelli di prestazione, di qualità e di prezzo determinati in coerenza alla copertura finanziaria e ai tempi di realizzazione dei programmi; cura il corretto e razionale svolgimento delle procedure; segnala eventuali disfunzioni, impedimenti, ritardi nell’attuazione degli interventi; accerta la libera disponibilità di aree e immobili necessari; fornisce all’amministrazione aggiudicatrice i dati e le informazioni relativi alle principali fasi di svolgimento dell’attuazione dell’intervento, necessari per l’attività di coordinamento, indirizzo e controllo di sua competenza; propone all’amministrazione aggiudicatrice la conclusione di un accordo di programma, ai sensi delle norme vigenti, quando si rende necessaria l’azione integrata e coordinata di diverse amministrazioni; propone l’indizione, o, ove competente, indice la conferenza di servizi, ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, quando sia necessario o utile per l’acquisizione di intese, pareri, concessioni, autorizzazioni, permessi, licenze, nulla osta, assensi, comunque denominati. Assicura la legittimità delle proposte di provvedimento del Direttore Generale e degli atti e dei provvedimenti nelle materie di competenza. Assicura e coordina l’attività di manutenzione per: opere di ordinaria e straordinaria manutenzione riferite a tutto il sistema edificio (opere edili, pavimentazioni, serramenti, etc.); impianti meccanici ( gestione calore, impianti termici e di condizionamento, sistemi antincendio ecc.); impianti e sicurezza ( elettrici, idro-sanitari,gas medicali, dialisi, allarme, sicurezza ed anti-effrazione ). In ordine ai predetti interventi e manutenzioni cura gli adempimenti connessi all’indizione delle procedure di gara, all’assegnazione dei lavori, all’eventuale direzione, contabilizzazione finale e relative liquidazioni nonché alla 32 P.O.A. A.O. “G.Salvini” sovraintendenza e verifica dell’operato dei tecnici esterni, tanto sul piano dell’esecuzione che su quello della relativa contabilizzazione. Provvede alla gestione amministrativa delle utenze. Provvede alla gestione tecnico-amministrativa di locazioni, comodati, dismissioni e relativi verbali di consegna. Supporta il Servizio Prevenzione e Protezione per l’applicazione del D. Lgs. n. 81/08, per quanto di competenza. Il Responsabile Area Tecnico Patrimoniale firma i seguenti atti: certificati di regolare esecuzione di opere preventivamente autorizzate con specifica delibera del Direttore Generale, che non necessitano di formale successiva approvazione, laddove la relativa spesa sia contenuta nell’importo stanziato e non sussista alcun tipo di contenzioso con l’appaltatore; stati di avanzamento dei contratti di lavori pubblici o certificati di pagamento di acconti di appalti di servizi, che non necessitano di specifica approvazione del Direttore Generale, trattandosi di atti di esecuzione di contratti (laddove la Regione non disponga diversamente o non esistano contestazioni di sorta), laddove l’importo sia contenuto nei costi prefissati. Contratti di Appalto trattandosi di atti in esecuzione di gara ad evidenza pubblica aperta o ristretta. ARTICOLAZIONI DELLA U.S.C. STRUTTURE SEMPLICI: VALORIZZAZIONE E GESTIONE PATRIMONIALE SERVIZIO TECNICO MANUTENTIVO Incarichi professionali di alta specializzazione della struttura semplice valorizzazione e gestione patrimoniale: Ufficio censimento patrimoniale Ufficio Protezione incendio e ambiente 6.11 U.C. ingegneria clinica / health tecnology assessment FINALITA’ DELL’UFFICIO E’ struttura semplice. Funzione cruciale in azienda ospedaliera, gerarchicamente collocata in area amministrativa e funzionalmente collegata sia al dipartimento funzionale Ricerca e Innovazione che alla funzione aziendale del risk management. Contribuisce, per la parte tecnica/tecnologica allo sviluppo di metodiche di Health Tecnology assessment (HTA). L’HTA 3 è la valutazione sistematica di procedure e tecnologie impiegate nell’assistenza sanitaria alla popolazione, messa in atto raccogliendo e valutando le conoscenze e i dati della ricerca in materia, riassumendoli in un apposito rapporto, traendo le relative conclusioni e fornendo tutti i suggerimenti operativi necessari per il sistema sanitario. Le scelte compiute nella sanità e nella politica sanitaria vanno adottate in base a dati scientifici e certi, e devono essere basate sulle prove desunte dalla ricerca clinica sperimentale rigorosamente condotta (evidence-based). L’HTA, quindi, aiuta prevenire l’erogazione di prestazioni inefficaci, inappropriate o superflue nell’ambito del sistema sanitario, contenendo così la spesa che comporterebbero e migliorando la qualità complessiva dell’assistenza medica. AREA DI RESPONSABILITA’ Svolge a tal fine la gestione delle apparecchiature biomediche, ovvero quelle utilizzate direttamente sul paziente per diagnosi e terapia. 3 Nel 1985, l’Istituto di Medicina Americano ha definito l’Health Technology Assessment come un processo di esame e presentazione delle proprietà di una tecnologia sanitaria, come la sicurezza, l’efficacia, le indicazioni d’utilizzo, il costo e il rapporto costo-efficacia, e le conseguenze sociali, economiche ed etiche, siano esse attese o inaspettate, derivanti dall’utilizzo di tale tecnologia [Institute of Medicine, 1985]. 33 P.O.A. A.O. “G.Salvini” Per gestione si intendono tutte le attività tecniche legate agli acquisti, con esclusione quindi di quelle amministrative di competenza dell’area acquisti, tutte le attività tecnico amministrative legate alla manutenzione e l’attività di formazione degli operatori all’uso corretto e sicuro delle apparecchiature ed in particolare: attività di consulenza alla Direzione per la definizione del budget annuale degli investimenti in apparecchiature biomediche; predispone i capitolati tecnici per le gare di acquisto in collaborazione con i sanitari referenti; predispone le relazioni tecniche per la valutazione delle offerte in collaborazione con i sanitari referenti; effettua il collaudo tecnico amministrativo e l’inventario tecnico delle apparecchiature biomediche; gestisce la manutenzione, dalla chiamata alla ditta fino alla liquidazione della fattura mediante contratti di diversa tecnologia (full-risk; manutenzione preventiva, a chiamata, scelti in base alla complessità tecnica e ai tassi di guasto presentati da ogni tecnologia); fornisce il supporto tecnico amministrativo al Servizio di Fisica Sanitaria incaricato della gestione tecnica della manutenzione delle apparecchiature ionizzanti e a risonanza magnetica; esegue il fuori uso di apparecchiature obsolete e/o non più conformi alla normativa vigente e/o la riparazione non è conveniente rispetto alla sostituzione; partecipa alla progettazione di nuove strutture sanitarie mediante la definizione del lay-out, delle caratteristiche e dei requisiti di installazione delle apparecchiature biomediche, concordando le modalità ed i tempi di attivazione delle stesse; supporta la crescita del know-how sia tecnico che amministrativo del proprio personale, per garantire il miglior aggiornamento possibile per lo svolgimento delle attività di competenza. La valutazione delle tecnologie impiegate nell’assistenza sanitaria é affidata una apposita Commissione multidisciplinare di compatibilità. 6.12 U.S.C. sistemi informativi e informatici FINALITA’ Assicura la progettazione, la realizzazione e il miglior funzionamento delle tecnologie informatiche e telecomunicazioni in Azienda, a diretto supporto strategico della Direzione Aziendale, nei limiti degli obiettivi e risorse direttamente autorizzate dalla Direzione stessa e con particolare riferimento alle innovazioni relative alle aree amministrativo-gestionale e clinico-sanitario e relativi riassetti organizzativi. L’area di intervento comprende: i Sistemi Operativi, i Server centrali, i Software applicativi amministrativi e sanitari, le reciproche integrazioni e le Integrazioni al CRS-SISS e alle reti di patologia Regionali, l’ interscambio dati con ASLMI1, lo sviluppo del Datawarehouse, la gestione dell’Hardware periferico e delle Reti per le telecomunicazioni multimediali LAN/WAN ITLC, la Telefonia fissa e mobile, Internet, Intranet, Sicurezza, formazione su tecnologie informatiche. Il tutto in rapporto alle esigenze delle diverse funzioni Aziendali (la Direzione, i Dipartimenti, le Direzioni di Presidio e le Aree amministrative e tecniche, le Unità Operative, ecc.). L’ASII svolge il proprio compito mediante la definizione degli standard ICT (Information and Communication Technology), l’analisi e la progettazione, il Project Management, la gestione, la formazione, l’estensione, la omogeneizzazione, l’integrazione e la facilità d’uso dei sistemi. Particolare attenzione viene posta alla sicurezza dei dati e sistemi, alla regolamentazione per la distribuzione e utilizzo delle risorse ICT e relativo ROI, con l’impegno di ricercare continuamente le nuove soluzioni economicamente vantaggiose offerte 34 P.O.A. A.O. “G.Salvini” dal mercato, nel rispetto della normativa CNIPA, delle disposizioni regionali e delle normative vigenti. AREA DI RESPONSABILITA’ Supporto alla Direzione strategica per la definizione delle linee di sviluppo del sistema informativo informatico aziendale e direzionale. Definizione ed attuazione piani di adeguamento dei sistemi aziendali a indicazioni normative regionali CRS-SISS e reti di patologia, nazionali, europee e CNIPA (es. Codice della amministrazione digitale, leggi finanziarie, ecc.). Definizione e costante aggiornamento degli standard ICT aziendali. Definizione di nuovi progetti di informatizzazione e Project Management. Definizione e gestione del budget per l’ICT aziendale. Gestione e costante aggiornamento dell’infrastruttura ICT dell’azienda. Sala macchine e sistemi centrali. Hardware periferico e informatica distribuita. Soluzioni applicative. Integrazioni con impiego di middleware e linguaggi di comunicazione standard. per il massimo interscambio e riutilizzo dei dati. Rete e servizi per le telecomunicazioni multimediali. Gestione e costante aggiornamento dei servizi infotelematici di supporto (posta, internet, intranet, siti, utenti, password, software di produttività individuale, ecc.). Gestione e costante aggiornamento dei sistemi di Safety (continuità e affidabilità dei sistemi) e di Security (sicurezza e protezione dei sistemi). Gestione e costante aggiornamento delle piattaforme applicative amministrative, sanitarie con le relative integrazioni standard e integrazioni al SISS Regione Lombardia. Sviluppo del datawarehouse aziendale, a supporto della business intelligence direzionale. Supporto ai Dipartimenti e UU.OO. nella definizione dei criteri di evoluzione e integrazione delle piattaforme applicative, nonché nella revisione dei processi organizzativi ad esse connessi. Elaborazione dati, produzione di report, gestione di piccoli DB integrativi delle piattaforme applicative aziendali a supporto delle UU.OO. Supporto tecnico alle UU.OO. responsabili della gestione dei flussi informativi amministrativi e sanitari. Pianificazione dei fabbisogni e realizzazione dei percorsi formativi informatici dei dipendenti dell’Azienda all’uso degli strumenti informatici aziendali, in collaborazione con l’Ufficio Formazione. Assistenza applicativa agli utenti finali degli applicativi gestionali aziendali e di strumenti di informatica di base. Manutenzione tecnica alle postazioni di lavoro informatizzate, mediante strumenti avanzati di help desk che consentono completa tracciabilità. Analisi del patrimonio informatico dell’azienda e definizione dei piani di replacement e fabbisogni. Gestione indagini di mercato e acquisti in economia e dei contratti di fornitura di dispositivi, sistemi e servizi specialistici ICT. Supporto all’Area Acquisti nella definizione dei capitolati tecnici di gara. Gestione della Rete Multimediale dati e telefonia fissa su protocollo IP che collega tutte le sedi Aziendali (LAN E MAN). Gestione della telefonia mobile. Gestione e supporto al funzionamento dei servizi multimediali di rete (FAD, videoconferenza, telemedicina, sistemi di diffusione, ecc.). Coordinamento del Progetto CRS-SISS, gestione e supporto alla diffusione dei servizi SISS. Coordinamento Gruppo di Lavoro sulla Privacy in applicazione del D.Lgs. 196/2003. 35 P.O.A. A.O. “G.Salvini” ARTICOLAZIONI: L’ASII è una struttura complessa con una Direzione, una Vicedirezione e articolata in 3 Sezioni Tecniche, a loro volta divise in Settori, strettamente cooperanti. Ciascuna Sezione Tecnica è diretta da un dirigente di struttura semplice, che risponde alla Direzione dell’Area. Ogni Settore riferisce a una posizione di coordinamento. Direzione e Vicedirezione Direzione e Segreteria Gestione budget, acquisti, contratti, logistica e risorse Sezione Applicazioni Software amministrativi, integrazioni e flussi Software sanitari, SISS, integrazioni e flussi S.I. direzionale, datawarehouse Sezione Sistemi Sistemi e sala macchine, Internet/intranet e security Hardware periferico e postazioni complesse Sezione ITLC Rete multimediale FULL IP – VOIP (ITLC – LAN/MAN) Telefonia fissa e mobile 7. IL PROGETTO CRS SISS Il Sistema Informativo Socio-sanitario SISS Il Sistema Informativo Socio-sanitario regionale è costituito dall’insieme dei sistemi informativi delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere, connessi in rete fra loro e con la Direzione Generale Sanità della Regione. Il SISS utilizza appieno l’infrastruttura messa a disposizione dal progetto lombardo che consente di operare in maniera integrata nell’ambito di una unica rete, finalizzata allo scambio telematico di dati in tempo reale. LA Carta Regionale dei Servizi CRS Chiave di accesso al SISS regionale è la Carta Regionale dei Servizi (CRS). Diffusa a tutti i residenti lombardi, ha assunto anche il valore di Carta Nazionale dei Servizi per i rapporti tra cittadini e Pubbliche Amministrazioni. Ha valore di tesserino di codice fiscale. In ambito SISS, il cittadino lombardo gestisce la scelta e revoca del MMG/PLS, la copertura sanitaria in ambito UE, nonché soprattutto l’accesso ai dati sanitari che lo riguardano. L’A.O. Salvini, inoltre, in quanto azienda erogatrice, cura la diffusione delle cosiddette “carte operatori”, ovvero il tesserino azzurro che abilita medici e infermieri dell’Azienda a interagire con il SISS regionale. Il Fascicolo Sanitario Elettronico FSE Il Fascicolo Sanitario Elettronico è uno degli obiettivi più importanti del SISS regionale. Consiste nella costituzione e gestione della cartelle sanitaria dei cittadini lombardi, ottenuta attraverso la collezione logica dei documenti clinici prodotti e archiviati nei sistemi informatici delle diverse Aziende erogatrici. Usando la SC, il cittadino o il suo medico possono vedere in un unico elenco tutti i precedenti episodi di contatto con strutture sanitarie ed accedere ai singoli documenti, avendone l’abilitazione. L’A.O. Salvini ha iniziato nel 2007 pubblicare al SISS (ovvero rendere accessibili a chi ne ha titolo) lettere di dimissione, referti ambulatoriali, verbali di pronto soccorso, referti di diagnostica strumentale. Nel 2008 ha come obiettivo l’estensione degli strumenti SISS a tutti i reparti e ambulatori, per oltre 500 36 P.O.A. A.O. “G.Salvini” medici e oltre 1.200 infermieri e amministrativi di reparto. La Nuova Anagrafica Regionale NAR La Nuova Anagrafica Regionale costituisce l’architrave informativa di tutto il Progetto e degli FSE in particolare. Non è la solita anagrafica dei cittadini residenti, ma l’anagrafica certificata MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze), ovvero l’anagrafe tributaria che sempre più si afferma come l’anagrafica di riferimento per qualsiasi ambito applicativo. Il Progetto CRS-SISS, e di conseguenza anche l’A.O. Salvini, realizzerà nel 2008 la piena integrazione dei sistemi SISS con la NAR, così da incrementare il profilo pazientocentrico dell’intero sistema informativo. Duplicare erroneamente le posizioni anagrafiche o scambiare una persona per l’altra, sono operazioni deleterie ai fini dell’esatta riconducibilità dei dati clinici ai pazienti che ne sono titolari. La NAR contribuisce a una significativa riduzione di tali rischi. Le Reti di Patologia E’ un altro obiettivo reso possibile dal SISS che nel triennio 2008-2010 vedrà notevole impulso. I cittadini che sono portatori di particolari patologie (oncologia, malattie rare, epilessia, ecc.) vengono gestiti attraverso una sorta di reparto virtuale. In pratica, la storia clinica del paziente limitatamente alla patologia di cui è portatore è condivisa tra tutti i centri accreditati per quella patologia, creandosi così la possibilità di seguire l’evoluzione della malattia indipendentemente dalle strutture alle quali il paziente si è riferito. L’A.O. Salvini è inserita ad oggi in due reti di patologia, quella oncologica e quella delle malattie rare. Sta inoltre attuando il passaggio da una gestione offline, con mero inserimento dei dati in un archivio regionale, ad una gestione pienamente integrata con il sistema di cartella clinica digitale dell’Azienda. Il Call Center Regionale CCR Un ulteriore obiettivo della Regione e delle Aziende, è quello di dare massima libertà di scelta tra le strutture erogatrici ed evitare ai cittadini spostamenti inutili, ottimizzando l’uso delle nuove tecnologie. Il Call Center Regionale è la struttura di gestione delle prenotazioni telefoniche. Attraverso un numero verde, ogni cittadino lombardo può prenotare le visite e gli esami richiesti, trovando informazioni in tempo reale sull’intera offerta regionale per quel tipo di prestazione, in particolare per quanto riguarda i migliori tempi di attesa. L’A.O. Salvini ha fruito del CCR fin dalla sua fase sperimentale (2005), sebbene solo in modalità “remotizzata” (il CCR prenotava sul CUP Salvini, senza però avere visibilità sulle agende di altre aziende); col 2008 il CCR vede e accede a tutte le agende delle strutture erogatrici. Ne deriva anche per l’A.O. Salvini una situazione di effettiva concorrenza con le altre Aziende. Processi di accoglienza Tra gli obiettivi non secondari del CRS-SISS, vi è quello di limitare al minimo indispensabile i tempi di presenza dei cittadini all’interno delle strutture erogatrici. Per questo il progetto offre strumenti per prenotare da casa (il CCR) e organizza anche strumenti di pagamento delle prestazioni che consentano di non recarsi ai tradizionali sportelli CUP aziendali. L’A.O. Salvini, nel triennio considerato, dovrà analizzare e migliorare i percorsi di accoglienza dei cittadini, minimizzando i tempi a monte e a valle dell’atto medico. Prescrizione SISS Fin dal 2004 i medici di base e i pediatri di libera scelta hanno strumenti informatici per fare prescrizioni che, inserite nel SISS regionale, possano subito dopo essere utilizzate al front-office delle aziende erogatrici mediante il codice a barre che le individua univocamente (IUP, Identificativo Univoco di Prescrizione), 37 P.O.A. A.O. “G.Salvini” con riduzione dei tempi e maggiori garanzie di conformità tra il richiesto e l’eseguito. Nel triennio 2008-2010, tali strumenti verranno messi a disposizione anche degli specialisti ospedalieri. La loro prescrizione, ad oggi solo cartacea e non condivisa a livello SISS, sarà a tutti gli effetti una prescrizione SISS e contribuirà a sua volta a realizzare quella situazione di libera scelta del cittadino che è stato fin dall’inizio il principio cardine dell’intero progetto. La Privacy Il SISS rende disponibili a chi ne ha titolo una grande quantità di informazioni. Nel far questo, adotta tutte le misure di tutela dei dati personali, sensibili e genetici, previste dal D.Lgs. 30.06.2003 n. 196, Codice della Privacy. In particolare, a partire dal 2008, le Aziende erogatrici implementano soluzioni software idonee a garantire la riservatezza del dato clinico quando ciò sia imposto da normative speciali (HIV, IVG, tossicodipendenza, ecc.) o quando sia comunque il cittadino che, nel pieno esercizio dei suoi diritti, chiede di oscurare i dati che lo riguardano e renderli accessibili solo in sua presenza e mediante l’uso della sua smart-card. Qualità dei dati A tutt’oggi, i documenti clinici pubblicati al SISS sono in formato testuale non modificabile (pdf). Sono cioè utili alla lettura di chi ne abbia titolo, ma non sono utili per eventuali successive analisi di carattere scientifico o epidemiologico. Per ovviare a questo limite, il SISS nel triennio 2008-2010 integrerà via via il testo non modificabile con un numero sempre crescente di dati strutturati, definiti dalle comunità scientifiche e implementati nei software applicativi dipartimentali al fine di costituire e alimentare imponenti basi dati a supporto della ricerca e dell’epidemiologia. 8. LA STRUTTURA DIPARTIMENTALE Il Dipartimento è una struttura di coordinamento e di direzione per lo svolgimento di funzioni complesse con compiti di orientamento, consulenza e supervisione per la funzione cui è preposto. Il Dipartimento, in quanto aggregazione organizzativa e funzionale, assume la valenza di soggetto negoziale nei rapporti con l’Azienda e con gli altri dipartimenti, agli effetti e nella misura stabiliti dal piano aziendale e dal aziendale e dal contratto di lavoro aziendale. Il dipartimento, a seconda della sua tipologia, è costituito da aree funzionali e strutture organizzative, semplici e complesse, che, per omogeneità, affinità e complementarità hanno comuni finalità; tali articolazioni del dipartimento sono definite dal direttore generale, in base ai criteri generali di programmazione e organizzazione indicati nel piano strategico aziendale, sentiti i direttori amministrativo e sanitario e il collegio di direzione. Le strutture afferenti al dipartimento mantengono la propria autonomia e responsabilità nell’ambito di un modello gestionale e organizzativo comune volto a fornire una risposta unitaria, efficiente e completa alle richieste di prestazioni degli utenti interni ed esterni. A tal fine il dipartimento adotta codici di comportamento uniformi per quanto riguarda in particolare gli aspetti clinico-assistenziali, didattici, di ricerca, etici, medico-legali, giuridici ed economico-finanziari. Nell’ambito di quanto previsto nel precedente comma 3, il dipartimento è dotato di autonomia gestionale soggetta a rendicontazione analitica. Organizzazione Dipartimentale L’organizzazione dipartimentale è il modello ordinario di gestione operativa delle attività ospedaliere. I Dipartimenti aggregano più strutture complesse e semplici 38 P.O.A. A.O. “G.Salvini” a valenza dipartimentale. Esso è di conseguenza un’articolazione organizzativa dell’Azienda, avente quale compito specifico lo svolgimento, in maniera coordinata, di attività complesse al fine di razionalizzare in termini di efficienza , efficacia ed economicità i rapporti tra le strutture. In coerenza con il PSSR 2002-2004, il modello dipartimentale è incentrato sulla flessibilità organizzativa al fine di proporre alla Direzione Sanitaria la variazione della articolazione interna, la distribuzione di posti letto e delle risorse assegnate alle singole specialità, con l’obiettivo di corrispondere con un modello organizzativo flessibile nella modalità qualitativamente ottimale alle variazioni della domanda di prestazioni. Compiti e attività del Dipartimento I Dipartimenti in relazione alla propria funzione e allocazione hanno il compito di: individuare gli obiettivi da perseguire, in termini di attività complesse (sia su base annuale che pluriennale), tramite il coordinamento e l’organizzazione dell’attività di assistenza; analizzare, applicare e verificare sistemi, protocolli diagnostici terapeutici, percorsi clinici diretti a conferire omogeneità alle procedure organizzative, assistenziali e di utilizzo delle apparecchiature, nonché ottimizzare le prestazioni, anche in considerazione dell’evidenza clinica e della letteratura scientifica; individuare gli indicatori utili per la valutazione e la verifica dell’appropriatezza e dell’efficacia delle prestazioni, anche al fine di verificare il livello di personalizzazione degli interventi e la promozione di iniziative finalizzate all’umanizzazione dell’assistenza; valutare e verificare la qualità dell’assistenza fornita e delle prestazioni erogate; ottimizzare l’uso delle risorse assegnate; utilizzare in modo razionale ed ottimale le risorse materiali e professionali, i posti letto, gli spazi per gli assistiti e le apparecchiature, al fine di consentire una più completa assistenza al malato ed una razionalizzazione dei costi; organizzare l’attività libero-professionale insieme all’azienda; partecipare insieme alla struttura aziendale preposta alla valutazione dei bisogni di formazione del personale, alla progettazione degli interventi formativi ed eventualmente alla loro gestione (organizzando la didattica); studiare e applicare sistemi integrati di gestione, tramite l’utilizzo delle tecnologie informatiche al fine di implementare i collegamenti funzionali e lo scambio di informazioni e immagini all’interno del dipartimento e tra dipartimenti aziendali ed interaziendali; ciò potrà oltremodo consentire l’archiviazione unificata e centralizzata dei dati; promuovere nuove attività o nuovi modelli operativi nel settore di competenza. I Dipartimenti dell’Azienda sono suddivisi in: Dipartimenti gestionali Il Dipartimento gestionale è costituito da strutture complesse e semplici dipartimentali caratterizzate da particolari specificità (anche appartenenti a Presidi/Stabilimenti diversi) affini e complementari, comunque omogenee; in esso si concretizza una gestione comune delle risorse finalizzata al raggiungimento di obiettivi definiti e verificati anche attraverso la negoziazione di budget. Caratteristica tipica dei dipartimenti gestionali è l’uso integrato delle risorse e l’attribuzione di un budget unico. Dipartimenti tecnici scientifici Il Dipartimento tecnico scientifico (Funzionale) è costituito da strutture complesse e semplici (anche appartenenti a Presidi/Stabilimenti diversi) la cui attività deve essere uniformata attraverso un comune indirizzo organizzativo, 39 P.O.A. A.O. “G.Salvini” amministrativo, scientifico e tecnico; in esso non si realizza la gestione diretta delle risorse che viene effettuata nell’ambito dei Dipartimenti Gestionali ai quali fanno riferimento le strutture. La finalità di raggiungimento di uno specifico e univoco obiettivo ritrova fondamento, in norme nazionali, in norme o nella programmazione regionale, in esigenze dell’Azienda, ovvero nell’opportunità di garantire la continuità diagnostica terapeutica dei pazienti, aggregando strutture totalmente indipendenti tra di loro. Caratteristica tipica del dipartimento funzionale è l’applicazione di linee e protocolli concordati ed uniformi. Sono, di norma, organismi del Dipartimento: Il Direttore di Dipartimento, il Vice Direttore di Dipartimento e il Comitato di Dipartimento. I dipartimenti tecnico scientifici sono: Dipartimento funzionale per l’organizzazione dei servizi amministrativi di presidio: istituto al fine di raccordare efficacemente tutte le attività proprie delle direzioni amministrative di presidio in una logica di rafforzamento aziendale, armonizzazione di procedure, progettualità e sviluppi con particolare riferimento ai processi di accoglienza e di rilevazione ai fini amministrativi delle attività erogate (spedalità). Dipartimento funzionale per l’organizzazione dei servizi sanitari che raccorda le direzioni mediche di presidio con i dipartimenti funzionali di presidio per l’emergenza e accettazione (DEA) con la finalità di una efficace ed efficiente gestione dei PS. Dipartimento della ricerca e innovazione:con la finalità di raccordare ed integrare tutte le attività connesse allo sviluppo delle metodiche di ricerca di base e applicata, della fruizione della letteratura scientifica, della analisi di appropriatezza in termini di Health Tecnology Assessment HTA, delle sperimentazioni cliniche, quest’ultimo aspetto secondo le indicazioni del Comitato etico. Una finalità del dipartimento è anche quella di sviluppare metodi e strumenti per la gestione della conoscenza, in raccordo la con la funzione delle formazione. Le strutture semplici a valenza dipartimentale Dipendono dal direttore di dipartimento, hanno autonomia organizzativa. Si differenziano dalle strutture complesse per non avere strutture semplici o posizioni di alta professionalità gerarchicamente dipendenti. Hanno dimensioni di attività specialistiche che connotano l’offerta sanitaria aziendale. Per "struttura semplice dipartimentale" si intendono le articolazioni interne dell’azienda, formalmente individuate dal POA o da apposito provvedimento aziendale alla quale attribuita la responsabilità di gestione di risorse umane, tecniche o finanziarie assegnate. L'attribuzione di incarichi di direzione di struttura semplice dipartimentale è normata dall'articolo 15 ter del decreto legislativo n. 502 del 1992, come modificato dal decreto legislativo n. 229 del 1999, oltre che dal CCNL. 8.1 il direttore di dipartimento La Direzione del Dipartimento è affidata su base fiduciaria dal Direttore Generale ad uno dei responsabili di Struttura complessa sulla base della valutazione dei requisiti di esperienza professionale, capacità gestionale ed organizzativa, realizzazione di programmi di attività e sviluppo in sintonia con le linee strategiche aziendali. Il Direttore del Dipartimento è sovraordinato, sul piano organizzativo, ai Responsabili di Struttura complessa. Il Direttore di Dipartimento, in accordo con il Direttore Generale, può mantenere la titolarità della struttura complessa. Qualora non mantenga la relativa responsabilità funzionale, l’incarico di struttura complessa è affidata secondo le modalità previste dal comma 1 dell’art. 18 del CCNL 1998-2001. 40 P.O.A. A.O. “G.Salvini” La durata dell’incarico è triennale rinnovabile e non può superare il periodo dell’incarico del Direttore Generale, decade in caso di decadenza del Direttore Generale. Resta comunque in carica fino alla nomina del nuovo Direttore di Dipartimento. Il Direttore di Dipartimento è coadiuvato, per tutte le funzioni del Dipartimento, e sostituito, in caso di impedimento, da un Vice Direttore. Il Vice Direttore è nominato dalla Direzione Sanitaria Aziendale tra gli aventi diritto, individuati tra i titolari di struttura complessa o semplice dipartimentale appartenente al Dipartimento. Il Vice Direttore dura in carica fino alla durata del Direttore di Dipartimento e decade con esso. Il Direttore di Dipartimento è responsabile del raggiungimento degli obiettivi aziendali del Dipartimento; promuove le attività del Dipartimento, coordina le attività delle Strutture complesse e delle Strutture semplici di riferimento di concerto con i rispettivi responsabili perseguendo la massima integrazione possibile tra le diverse unità organizzative, l’ottimizzazione dell’organizzazione, l’uniforme applicazione di procedure comuni ed il raggiungimento degli obiettivi di attività assegnati al Dipartimento. Il Direttore del Dipartimento gestionale negozia, all’interno del Collegio di Direzione, il budget e gli obiettivi generali e specifici per nome e per conto dei responsabili delle Strutture complesse e semplici a valenza dipartimentale con la Direzione Generale. Il Direttore del Dipartimento gestionale negozia, all’interno del Dipartimento stesso, sia il budget assegnato al Dipartimento che il risultato di budget con i Responsabili delle strutture afferenti. Dirige il Dipartimento ai fini gestionali-organizzativi, ne garantisce il funzionamento; promuove la cultura dell’innovazione, del miglioramento della qualità e della ricerca clinica, dell’aggiornamento professionale e della formazione permanente per la parte inerente i percorsi formativi nell’ambito del Piano Aziendale di formazione e della contrattazione integrativa aziendale, in collaborazione con gli Uffici competenti. Assicura la sistematicità delle relazioni informative con le strutture/servizi centrali. Predispone annualmente una relazione sui risultati dell’attività assistenziale e di ricerca svolta dal Dipartimento e sulle proposte organizzative individuate. Le funzioni di Direttore di Dipartimento verranno indennizzate nei modi previsti dalla normativa contrattuale generale e aziendale vigente nel periodo di riferimento nella misura determinata, secondo contratto, dal Direttore Generale. Viene comunque definito che l’indennità di Responsabile di Dipartimento funzionale è remunerata con una somma pari ad un quarto di quella definita a livello di contrattazione decentrata per il Direttore di Dipartimento gestionale. Il Vice Direttore, come sopra individuato, ha titolo ad una indennità pari ad un decimo del relativo Direttore di Dipartimento. La funzione di Direttore di Dipartimento gestionale e funzionale non può comunque dar luogo a cumulo di indennità. La funzione di Direttore Dipartimento Gestionale o Direzione di Presidio Ospedaliero non è incompatibile con l’incarico contestuale di Direzione Dipartimento funzionale o Vice Direttore. Comitato di Dipartimento Il Comitato di Dipartimento, presieduto dal Direttore di Dipartimento, è un organismo collegiale consultivo con funzioni di indirizzo e di verifica ed è composto di diritto dai responsabili delle Strutture complesse afferenti il Dipartimento, dai Responsabili delle Strutture semplici a valenza dipartimentale, dai Dirigenti Medici dei Presidi Ospedalieri o loro delegati, dal Dirigente dell’Area Farmaceutica o Suo delegato, dal Dirigente sanitario Responsabile del Servizio Infermieristico Tecnico Riabilitativo (SITRA) o suo delegato (es: Responsabile di Ufficio Infermieristico di Presidio) e dal referente amministrativo del 41 P.O.A. A.O. “G.Salvini” Dipartimento, nonché ove previsto da ulteriori membri. Il Comitato di Dipartimento svolge funzioni consultive, di proposta ed esprime parere sulle materie di competenza. I componenti del Comitato rimangono in carica per lo stesso periodo di incarico del Direttore di Dipartimento e parimenti decadono con lo stesso. Il Comitato di Dipartimento svolge funzioni consultive di proposta, esprime pareri previsti dal regolamento specifico e supporta nel Dipartimento gestionale il Direttore nel processo di negoziazione del budget. L’attività di ogni dipartimento è regolata da apposito regolamento redatto sulla scorta del regolamento tipo aziendale approvato con apposito provvedimento aziendale. 8.2 I comitati di coordinamento Al fine di favorire l’integrazione e sviluppare sinergie operative fra le direzioni aziendali, i dipartimenti e le altre articolazioni aziendali, sono evidenziati nell’organigramma i comitati di coordinamento e è più specificamente: COMITATO DI COORDINAMENTO DEL SERVIZIO INFORMATIVO AZIENDALE E FLUSSI coordinato dall’ufficio di direzione al fine di ottenere organicità, coerenza e validazione di tutti i flusso informativi aziendali nell’ottica del migliore e più efficace assolvimento del debito informativo verso gli organismi ragionali e dell’Asl. COMITATO INTERDIPARTIMENTALE GESTIONALE DI DIREZIONE SANITARIA: costituito nell’ottica di omogeneizzare ed armonizzare le attività dipartimentali gestionali con l’attività delle direzioni sanitarie mediche di presidio. COMITATO DI COORDINAMENTO AZIENDALE ONCOLOGICO: costituito al fine di organizzare efficacemente l’attività di prevenzione, diagnosi e cura del paziente oncologico in forte raccordo con il dipartimento Interaziendale Provinciale Oncologico e le linee di programmazione regionale riportate nel piano oncologico vigente. COMITATO DI COORDINAMENTO DELLE GRANDI EMERGENZE: punto di raccordo, per la parte extraospedaliera, con la neo costituta azienda regionale per l’emergenza urgenza. La composizione di detti comitati è disciplinata da apposito provvedimento aziendale. 8.3 I dipartimenti gestionali DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA 8.3.1 dipartimento di chirurgia Chirurgia Generale 1 Chirurgia Generale 2 Chirurgia Generale 3 Chirurgia Generale 4 Chirurgia Generale 5 Chirurgia Vascolare Oculistica 1 Oculistica 2 Ortopedia e Traumatologia 1 Ortopedia e Traumatologia 2 Ortopedia e Traumatologia 3 Otorinolaringoiatria 1 Otorinolaringoiatria 2 Urologia 1 Urologia 2 Odontoiatria (Struttura semplice dipartimentale) Chirurgia Toracica (Struttura semplice dipartimentale) Bollate Garbagnate Garbagnate Rho Rho Garbagnate Bollate Rho Bollate Garbagnate Rho Bollate Rho Garbagnate Rho Rho Garbagnate 42 P.O.A. A.O. “G.Salvini” Finalità e aree di responsabilità: Coordinamento e integrazione delle funzioni delle UU.OO. Razionalizzazione dell’uso delle risorse assegnate alle UU.OO. Predisposizione di protocolli di funzionamento delle strutture delle UU.OO. Garanzia dei livelli d’assistenza. Miglioramento di qualità delle prestazioni. Protocolli per la gestione del Risk Management, in sinergia con gli organismi aziendali deputati. Differenziazione dei percorsi di cura. Definizione di protocolli diagnostico-terapeutici e linee guida cliniche per la presa in carico del paziente. Mantenimento dei posti letto secondo le indicazioni regionali e miglioramento della qualità dei ricoveri e delle attività di emergenza/urgenza. Integrazione e coordinamento delle Strutture Complesse e Semplici a livello di attività e prestazioni specialistiche tra i Presidi ospedalieri per acuti. Messa in rete, tra gli Ospedali per acuti dell’Azienda, della Chirurgia Specialistica già organizzativamente articolata in Strutture Complesse in grado di garantire la presenza specialistica in tutti i presidi anche attraverso l’erogazione di prestazioni in presidi diversi da quello di appartenenza della Struttura Complessa specifica. Razionale implementazione all’interno delle Strutture Complesse che erogano prestazioni di maggiore complessità, di attività chirurgiche anche attraverso la costituzione di strutture semplici a valenza dipartimentale. Fornire il supporto consulenziale in tutti i Presidi dell'Azienda. Promozione e verifica delle iniziative finalizzate alla umanizzazione della degenza ospedaliera. Le Unità Operative Complesse (U.O.C.) di Chirurgia Generale assumono un indirizzo specifico e meglio definito: Chirurgia Toracica: struttura semplice a valenza dipartimentale per soddisfare la crescente domanda di prestazioni di chirurgia polmonare maggiore proveniente sia da Garbagnate sia da Rho dove sono presenti UU.OO. di Pneumologia (peraltro aventi indirizzi differenziati). Il Responsabile della Struttura è affiancato da un’èquipe di riferimento (non dedicata) in relazione alla necessità di meglio consolidare le competenze. L’attività viene svolta sia presso il presidio di Garbagnate e il presidio di Rho dove le competenze sono storicamente consolidate. 8.4.2 dipartimento di salute mentale Salute Mentale Dipartimento di U.O. Psichiatrica 1 (n° 41) Garbagnate U.O. Psichiatrica 2 (n° 42) Rho U.O. Psichiatrica 3 (n° 62) Bollate U.O. Psichiatrica 4 (Corberi) Limbiate U. O. N. P. I. A. Rho 43 P.O.A. A.O. “G.Salvini” Finalità e aree di responsabilità Coordinamento e integrazione delle funzioni delle UU.OO. Razionalizzazione dell’uso delle risorse assegnate alle UU.OO. Predisposizione di protocolli di funzionamento delle strutture delle UU.OO. Garanzia dei livelli d’assistenza. Miglioramento di qualità delle prestazioni. Protocolli per la gestione del Risk Management, in sinergia con gli organismi aziendali deputati. Differenziazione dei percorsi di cura territoriali a livello territoriale (consulenza, assunzione in cura, presa in carico e realizzazione dei Piani di Trattamento individualizzato). Definizione di protocolli diagnostico-terapeutici e linee guida cliniche per la presa in carico del paziente. Mantenimento dei posti letto in Spdc secondo le indicazioni regionali e miglioramento della qualità dei ricoveri e delle attività di emergenza/urgenza psichiatrica. Attuazione dei programmi di residenzialità psichiatrica coerentemente con la normativa di riordino regionale. Attivazione di programmi di residenzialità leggera. Uso delle strutture residenziali per la riduzione dei ricoveri impropri o ripetuti e la realizzazione di programmi di riabilitazione intensiva a breve-medio termine. Incremento delle attività volte al lavoro di rete, della collaborazione con i soggetti istituzionali e non istituzionali sul territorio, delle attività prevenzione e promozione della salute mentale. Potenziamento dei centri e dei poli territoriali decentrati di psichiatria e NPI. Promozione dell’aggiornamento, della formazione permanente e della ricerca scientifica per valorizzare le équipes multiprofessionali presenti in ciascuna Unità Operativa. Collaborazione con tutte le agenzie territoriali istituzionali e non (medici di medicina generale, le associazioni di familiari, del terzo settore e del volontariato) sui disturbi psichici più comuni. Partecipazione ai lavori dell’Organismo di Coordinamento per la Salute Mentale a livello di ASL e ai Tavoli Tecnici Distrettuali. Partecipazione all’istituzione dell’Organismo di Coordinamento di NPI. Dipartimento dei Servizi Diagnostici e Terapeutici 8.3.3 dipartimento dei servizi SMeL - Anatomia e Istologia Patologica 1 SMeL - Anatomia e Istologia Patologica 2 SMeL - Anatomia e Istologia Patologica 3 SMeL – (Analisi Chimico Cliniche) 1 SMeL – (Analisi Chimico Cliniche) 2 SMeL – (Serv. Immuno-Trasfusionale) Radiologia 1 Radiologia 2 Radiologia 3 Medicina Nucleare SMeL – (Serv. Immuno-Trasfusionale) Struttura semplice Dipartimentale SMeL – (Analisi Chimico Cliniche) Struttura semplice Dipartimentale Bollate Garbagnate Rho Garbagnate Rho Garbagnate Bollate Garbagnate Rho Bollate Rho Bollate Premessa 44 P.O.A. A.O. “G.Salvini” Finalità e aree di responsabilità Coordinamento e integrazione delle funzioni delle UU.OO. Razionalizzazione dell’uso delle risorse assegnate alle UU.OO. Predisposizione di protocolli di funzionamento delle strutture delle UU.OO Garanzia dei livelli d’assistenza. Miglioramento di qualità delle prestazioni. Protocolli per la gestione del Risk Management, in sinergia con gli organismi aziendali deputati. Monitoraggio dell’attività eseguita al fine di ottenere un utilizzo ottimale delle professionalità e delle attrezzature aziendali. Radiologia e Medicina Nucleare Applicazione dei sistemi integrati per la gestione delle attività all’interno delle singole U.O. e del Dipartimento, sia in termini di produttività che di qualità delle prestazioni diagnostiche.4 Applicazione di sistemi omogenei ed uniformi di controllo di qualità delle apparecchiature. Coordinamento delle attività didattiche e di aggiornamento scientifico-culturale anche nell’ambito della realizzazione degli obiettivi del piano formativo aziendale. Potenziamento del Servizio di Medicina Nucleare in quanto unica Unità Operativa in un ambito territoriale privo di altri centri di riferimento, anche in previsione di un ormai prossimo sviluppo dell’imaging molecolare e funzionale e della possibilità di eseguire le terapie radiometaboliche che non richiedono particolari interventi radio protezionistici (esempio: trattamento di alcune localizzazioni secondarie epatiche o di alcune gravi malattie reumatiche). Realizzazione della nuova Unità Operativa di Radiologia del Presidio Ospedaliero di Rho con particolare riferimento all’organizzazione delle attività diagnostiche riferite alle “macchine pesanti”. Collaborazione con la Direzione Sanitaria nell’attuazione delle norme di sicurezza previste dal D.Lgs 81/2008, soprattutto per quanto riguarda il documento della valutazione dei rischi per le procedure da attuare nell’ambito dell’attività dipartimentale. Collaborazione nell’applicazione degli standard previsti dalla Joint Commision secondo le indicazioni richieste da Regione Lombardia. Convocazione bimestrale del Comitato di Dipartimento (almeno 4 riunioni l’anno) Prosecuzione dell’integrazione strutturale, d’attrezzature, di personale e di protocolli di lavoro e di studio, anche mediante omogeneizzazione delle procedure d’acquisto e utilizzo comune di strumentazione e materiale di laboratorio. Programmazione comune dei necessari adeguamenti e sviluppi tecnologici futuri. Valutazione unitaria dei Servizi nell’ambito della produttività e redditività. Integrazione con gli altri Dipartimenti Aziendali. Mantenimento della certificazione ISO nei Servizi che hanno ottenuto la riconferma e riproposizione del Servizio Laboratorio Analisi di Garbagnate, attualmente privo di certificazione. Implementazione e completamento della rete informatica tra i servizi del Dipartimento, in particolare tra i settori di diagnostica di laboratorio. Partecipazione ai programmi aziendali di Risk Management, collaborando con i gestori dello stesso anche mediante il controllo delle infezioni ospedaliere. 4 Fra gli interventi più significativi messi in campo dal Dipartimento occupa certamente un posto di primaria importanza il collegamento in rete di tutte le Unità Operative di Radiologia e di Medicina Nucleare che utilizzano il medesimo sistema RIS-PACS integrato, questo ha consentito una visione gestionale unitaria dei Servizi Radiologici e l’istituzione di una guardia attiva notturna in telegestione per tutta l’Azienda Ospedaliera. 45 P.O.A. A.O. “G.Salvini” Promuovere in collaborazione con le strutture territoriali programmi di prevenzione concernenti la popolazione generale e quella dei donatori di sangue. Allestimento di un’interfaccia nel sito Web aziendale per colloquiare con i medici di Medicina generale e i Pediatri di Base. Mantenimento delle attuali convenzioni tra Azienda Ospedaliera e altre strutture sanitarie pubbliche e private e disponibilità all’acquisizione di nuove convenzioni anche con ditte operanti nell’area territoriale di riferimento storico per indagini diagnostiche nel campo della medicina preventiva dei lavoratori. Anatomie Patologiche Applicazione dei sistemi integrati per la gestione delle attività all’interno delle singole U.O. e del Dipartimento, sia in termini di produttività che di qualità delle prestazioni diagnostiche. Attività di citologia cervico-vaginale da screening e della diagnostica istologica nello screening del carcinoma del colon retto. mantenimento della sezione di citogenetica presso il Servizio d’Anatomia Patologica di Garbagnate (unica struttura). Prosecuzione della diagnostica DNA-HPV presso l’Ospedale di Rho, prosecuzione nell’Aspirazione con ago sottile polmonare,attivazione di ulteriori indagini diagnostiche molecolari cito-istologiche presso il Servizio d’Anatomia Patologica di Rho. Unificare le procedure amministrativo-gestionali per pazienti esterni nell’ambito del dipartimento. Unificare i Servizi di Bollate e Garbagnate, accorpandoli in un'unica Unità Operativa. Gestione unitaria della Medicina necroscopica aziendale e a rivisitare il centro di costo “Camera mortuaria”. Mantenimento della certificazione di qualità Vision 2000. Laboratori di Analisi Definire ulteriori protocolli diagnostici ed analitici comuni. Ridistribuire le tipologie di indagini a bassa richiesta in un’unica sede in modo da ridurre i costi ed aumentare la frequenza di risposta. Contrarre i tempi di refertazione, in particolare per gli esterni, uniformando e semplificando le modalità di accesso ai servizi; apertura di uno dei laboratori anche nella giornata di sabato. Prosecuzione nella collaborazione con l’ASL in merito allo screening per il carcinoma del grosso intestino e della prostata, nonché sul rischio coronarico, ecc. Introdurre nuove tecniche di Biologia Molecolare, principalmente nella sezione di Microbiologia nell’ambito della parassitologia e della micologia (tipizzazione di micobatteri, antigeni virali e determinazione della carica virale). Proseguire la collaborazione con le Direzioni Sanitarie nell’ambito del controllo delle infezioni ospedaliere attraverso uno studio delle resistenze antibiotiche e lo sviluppo di sistemi di sorveglianza basati sui dati della sezione di Microbiologia. Servizio Immunotrasfusionale Completare il riassetto organizzativo finalizzato alla massima economia gestionale tramite, in particolare, il conseguimento di un’adeguata economia di scala. Gli aspetti salienti della riorganizzazione riguardano: attuazione di un costante controllo sul buon uso del sangue attuazione di un costante controllo della congruità della richiesta di esami di laboratorio attuazione della mobilità del personale laureato e non centralizzazione di guardie e pronta disponibilità in particolare prefestive e festive integrazione con i laboratori di analisi chimico cliniche 46 P.O.A. A.O. “G.Salvini” Proseguire la collaborazione con le strutture dell’ASL per un Osservatorio epidemiologico, finalizzato al monitoraggio dell’andamento delle virosi da virus epatitici e HIV. Incrementare la raccolta di plasma al fine di concorrere efficacemente al conseguimento dell’obiettivo regionale dell’autosufficienza ( V° Piano Sangue e Plasma della Regione Lombardia). Produrre plasma iperimmune destinato alla produzione di immunoglobuline specifiche antiepatite B e cessione di emocomponenti ad altre Aziende Ospedaliere pubbliche e private. Attuare un efficace controllo sanitario dei donatori con lo scopo di tutelare la loro salute e la sicurezza dei riceventi. Mantenimento dell’attività ambulatoriale e in D.H. per la diagnosi e cura dei pazienti affetti da HIV, presso la sede dell’Ospedale di Bollate. Realizzazione della massima capacità di attivare la mobilità intraaziendale. Costituzione e attivazione della pronta disponibilità tecnica del SIMT di Rho. Mantenere la Convenzione e la Conduzione tecnico organizzativa del Centro Formentano di Limbiate. Mantenere la convenzione con la Cura S. Carlo di Paderno Dugnano, riguardante la predisposizione di emocomponenti e prestazioni di medicina trasfusionale. Materno-Infantile Dipartimento 8.3.4 dipartimento materno-infantile Ostetricia e Ginecologia 1 Ostetricia e Ginecologia 2 Ostetricia e Ginecologia 3 Pediatria e Nido 1 Pediatria e Nido 2 Pediatria, Nido e Neonatologia 3 Terapia Intensiva Neonatale (Struttura Semplice Dipartimentale) Bollate Garbagnate Rho Bollate Garbagnate Rho Rho Finalità e aree di responsabilità Coordinamento e integrazione delle funzioni delle UU.OO. Razionalizzazione dell’uso delle risorse assegnate alle UU.OO. Predisposizione di protocolli di funzionamento delle strutture delle UU.OO Garanzia dei livelli d’assistenza. Miglioramento di qualità delle prestazioni. Protocolli per la gestione del Risk Management, in sinergia con gli organismi aziendali deputati. Monitoraggio dell’attività eseguita al fine di ottenere un utilizzo ottimale delle professionalità e delle attrezzature aziendali. Fornire un’adeguata e corretta assistenza alla madre e al bambino prima e dopo la nascita e accorpare i punti nascita con meno di 500-600 parti/anno. Coinvolgere in modo integrato tutti gli operatori sanitari in relazione alle loro specifiche funzioni ed alle esigenze organizzative. Umanizzare i rapporti tra gli operatori sanitari ed i cittadini utenti. Incrementare le attività di didattica e ricerca, realizzando un più stretto collegamento con l’assistenza. Sviluppare un collegamento funzionale con le strutture territoriali con l’intento di prevenzione e diagnosi precoce in ambito pediatrico ed ostetrico-neonatale. Assicurare la completa assistenza sanitaria al Paziente in età pediatrica. Promuovere sistemi di collaborazione con le strutture territoriali per l’attivazione di programmi di prevenzione e diagnosi precoce in ambito ginecologico. 47 P.O.A. A.O. “G.Salvini” Sviluppare protocolli ad hoc per tutti i settori di patologia ostetrica e neonatale, coinvolgendo gli specialisti delle singole patologie. Sviluppare nuove soluzioni di assistenza al travaglio ed al parto, accogliendo la richiesta sia di un parto “dolce”, sia di un parto in algesia, che di un parto e un travaglio in acqua per i quali è già attiva attualmente una vasca nativa presso la divisione di Ostetricia di Garbagnate. Assicurare la migliore assistenza neonatale al momento della nascita. Attivare moderne proposte di assistenza, quali rooming-in, nido aperto, dimissione protetta, per favorire uno stretto rapporto madre-neonato. Sviluppare la diagnosi prenatale e post-natale anche dell’anomalia cromosomica in presenza di varie indicazioni, utilizzando anche tecniche di diagnosi molecolare ed istituzionalizzando un servizio di consulenza genetica. Mantenere/potenziare l’attività ecografia di secondo livello (morfologica e flussinmetrica) per il controllo della gravidanza. Incrementare l’attività di diagnosi precoce e d trattamento chirurgico delle patologie oncologiche dell’apparato genitale femminile e della mammella. Migliorare e potenziare l’attività di uroginecologia con particolare riguardagli aspetti riabilitativi, in collaborazione con le divisioni di Urologia. Attivare le attività ambulatoriali per il trattamento delle problematiche connesse con la menopausa in collaborazione con le strutture territoriali. Riorganizzazione delle attività di diagnosi e cura della sterilità in collaborazione con gli specialisti andrologi delle divisioni di Urologia e con potenziamento delle pratiche di fecondazione medico-assistite. Sono identificate le seguenti attività specialistiche di secondo livello al fine di un particolare sviluppo e potenziamento nei rispettivi presidi: Oncologia chirurgica dell’apparato genitale e della mammella (ospedale di Bollate). Attività laparoscopica a scopo diagnostico e curativo (Ospedale di Garbagnate); trattamento della patologia della gravidanza (Ospedale di Rho). mantenimento/ampliamento delle attività specialistiche pediatricheneonatologiche. Sviluppare il progetto di deospedalizzazione pediatrica e integrazione ospedale territorio. Attivare il prelievo di cellule staminali da cordone ombelicale. Medicina Dipartimento di 8.3. dipartimento area medicina Cardiologia e Unità coronaria 1 Cardiologia e Unità Coronaria 2 Gastroenterologia Medicina Generale 1 Medicina Generale 2 Medicina Generale 3 Medicina Generale 4 Nefrologia e Dialisi Oncologia Pneumologia Serv. Amb. Dermatologia e Allergologia Profess. (Struttura Semplice Dipartimentale senza P.L.) Garbagnate Rho Rho Garbagnate Garbagnate Rho Rho Bollate Rho Garbagnate Rho Finalità e aree di responsabilità Coordinamento e integrazione delle funzioni delle UU.OO. Razionalizzazione dell’uso delle risorse assegnate alle UU.OO. Predisposizione di protocolli di funzionamento delle strutture delle UU.OO Garanzia dei livelli d’assistenza. 48 P.O.A. A.O. “G.Salvini” Miglioramento di qualità delle prestazioni. Protocolli per la gestione del Risk Management, in sinergia con gli organismi aziendali deputati. Miglioramento dell’attività sanitaria con riferimento: alla sequenza dell’iter diagnostico-terapeutico con particolare riferimento “area dello scompenso cardiaco” all’integrazione multidisciplinare all’adozione di modelli assistenziali condivisi all’uso più flessibili della disponibilità di ricovero (aree a rapida rotazione) all’accrescimento dell’attitudine del personale medico ed infermieristico al lavoro di gruppo Miglioramento dell’efficienza operativa e dell’economia di gestione delle UU.OO. al fine di raggiungere il miglior servizio possibile al costo più contenuto. Coordinamento dell’attività ospedaliera con quella extra- ospedaliera e con i medici di medicina generale operanti sul territorio. Studio, applicazione e verifica di linee guida per garantire la massima omogeneità nelle procedure organizzative e assistenziali. Promozione e verifica delle iniziative finalizzate alla umanizzazione della degenza ospedaliera. Valutazione della qualità dell’assistenza sanitaria e dell’assistenza ospedaliera fornita all’utente. Riorganizzazione della didattica in collaborazione con la Facoltà di Medicina e con le Scuole di Specialità di malattie dell’apparato respiratorio (II scuola); di medicina interna (II Scuola); di Scienze dell’alimentazione dell’Università di Milano. Promozione della ricerca scientifica con produzione di lavoro originale e partecipazione a studi policentrici nazionali ed internazionali. Ridefinire linee guida e percorsi diagnostico-terapeutici mirati al raggiungimento di un accettabile livello di qualità-efficacia dell’atto sanitario. Riconvertire attività cliniche e strumentali obsolete o ridondanti per un rapporto costo-benificio sempre più favorevole. Sviluppare l’approccio specialistico anche attraverso la trasformazione di una unità operativa di medicina in gastroenterologia, a fronte di un oggettivo bisogno espresso. Ogni U.O. fornisce delle prestazioni di base per rispondere ad una precisa esigenza di offerta di servizi ad elevata densità di richiesta, tuttavia per ognuna di esse è favorita l’acquisizione di una più marcata connotazione specifica, presupposto per una maggiore integrazione tra le U.O. stesse. Cardiologia: Sviluppare soluzioni idonee a garantire il massimo soddisfacimento del carrdiopatico in termini di processi diagnostici e terapeutici sull’apparato cardiovascolare in modo da ridurre al minimo il fenomeno di fuga verso altre strutture. Potenziamento dell’attività interventistica emodinamica nel sistema 118 Milano. Ottenere la massima integrazione tra le componenti cardiologiche, utilizzando la massima flessibilità e l’intercambialità del personale, attrezzature e materia d’uso, allo scopo di ottimizzare la gestione e i carichi di lavoro. Medicina: Passare da una medicina generale ad aree di medicina ad indirizzo specialistico anche attraverso scambi culturali e professionali tra medici e personale tecnico dei tre presidi. Sviluppare la diagnostica gastroenterologica e ormonale. Pianificare l’utilizzo delle tecniche diagnostiche non invasive ed invasive ad elevata tecnologia secondo algoritmi decisionali volti alla razionalizzazione delle 49 P.O.A. A.O. “G.Salvini” risorse ed al contenimento della spesa, ottimizzando nel contempo il rapporto rischio beneficio per ogni singolo paziente. Armonizzare gli interventi preventivi e terapeutici medici, chirurgici e riabilitativi, nelle fasi acute, sub acute e croniche. Promuovere l’adeguamento delle tecnologie e delle procedure mediche, interventistiche, endovasclari di chirurgia vascolare e cardiaca sia in termini di aggiornamento e qualificazione del personale medico e paramedico sia in termini di acquisizione di nuove tecnologie. Esercitare un forte potere di attrazione nei confronti dell’utenza attraverso la qualificazione e completezza degli interventi diagnostico terapeutici offerti. Nefrologia: Sviluppo e riorganizzazione dell’attività di Nefrologia e Dialisi a livello aziendale. L’attività consiste in: Gestione dei CAL aziendali. Sviluppo di un ambulatorio di nefrologia. Consulenza presso gli Ospedali di Rho, Passirana e Bollate. Sviluppo del trattamento con dialisi peritoneale ambulatoriale. Sviluppo di attività con strutture esterne. Dipartimento di Anestesia e Rianimazione, Terapia del Dolore e Cure Palliative 8.3.6 dipartimento di anestesia, rianimazione, terapia del dolore e cure palliative Anestesia Rianimazione e Terapia Intensiva 1 Anestesia, Rianimazione Terapia Intensiva 2 Anestesia, Rianimazione Terapia Intensiva 3 Cure Palliative con Hospice e Terapia del Dolore Coord. Blocco Operatorio (struttura semplice dipartimentale) 1 Coord. Blocco Operatorio (struttura semplice dipartimentale) 2 Coord. Blocco Operatorio (struttura semplice dipartimentale) 3 Struttura Semplice Dipartimentale “per l’informatizzazione, lo sviluppo tecnologico, la verifica dei livelli di qualità e degli obiettivi dirigenziali” Bollate Garbagnate Rho Garbagnate Bollate Garbagnate Rho Aziendale Finalità e aree di responsabilità Coordinamento e integrazione delle funzioni delle UU.OO. Razionalizzazione dell’uso delle risorse assegnate alle UU.OO. Predisposizione di protocolli di funzionamento delle strutture delle UU.OO Garanzia dei livelli d’assistenza. Miglioramento di qualità delle prestazioni. Omogeneizzazione dei livelli di assistenza e conseguente adeguamento delle risorse in termini di personale, strutture, strumentazioni e materiale sanitario per i Centri di Responsabilità (CdR) del Dipartimento. Gestione delle attività di Blocco operatorio, Anestesia, Rianimazione/Terapia Intensiva, Pre-ospedalizzazione e day surgery (per la parte anestesiologica), Emergenza/Urgenza intraospedaliera in area sanitaria e non sanitari, Cure palliative in hospice e ospedalizzazione domiciliare, Medicina del dolore, in particolare per gli interventi antalgici invasivi. Gestione del rapporto contrattuale con l’ Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Milano 1 per l’attività domiciliare di cure palliative (Ospedalizzazione Domiciliare). Gestione della attività di servizio sanitario c/o lo Stadio Meazza di Milano, secondo quanto definito contrattualmente con i Soggetti contraenti. Omogeneizzazione dei livelli di sicurezza efficacia ed efficienza attraverso la 50 P.O.A. A.O. “G.Salvini” predisposizione di: Protocolli comuni per l’organizzazione e la gestione clinica delle Rianimazioni/Terapie intensive aziendali, con particolare riferimento alla definizione dei criteri di ammissione/dimissione. Protocolli di applicazione degli obiettivi regionali di qualità secondo gli standard Joint Commission, di pertinenza del Dipartimento. Protocolli comuni per l’organizzazione e la gestione clinica delle attività anestesiologiche aziendali, comprese le attività di pre-ospedalizzazione e daysurgery (per la parte anestesiologica). Protocolli per la gestione in sicurezza di procedure anestesiologiche effettuate all’esterno dei Blocchi operatori. Protocolli comuni per il controllo del dolore post-operatorio, nel parto e in Pronto Soccorso. Protocolli di organizzazione/gestione dei Blocchi operatori e delle Sale operatorie aziendali secondo standard comuni, in integrazione con le Centrali di sterilizzazione di ciascun Presidio Ospedaliero. Protocolli per la organizzazione e la gestione clinica della Unità di degenza di cure palliative (cd hospice ospedaliero) e, più in generale, delle attività della Unità di cure palliative e Medicina del dolore, in particolare per l’Ospedalizzazione domiciliare (in sinergia con l’ASL di riferimento) e per le attività antalgiche invasive. Protocolli clinici per la gestione del dolore acuto e cronico per i malati degenti all’interno del Progetto per l’Ospedale senza Dolore. Protocolli clinici di Terapia Intensiva e anestesia relativi alle attività di emergenza urgenza, quali la gestione del mezzo di soccorso avanzato 118 (cd MSA alfa 2) Protocolli per la gestione del Risk Management, in sinergia con gli organismi aziendali deputati. Protocolli per la gestione delle infezioni ospedaliere nella Rianimazioni/Terapie Intensive e nei Blocchi Operatori, in sinergia con gli organismi aziendali deputati. Definizione del Piano annuale e pluriennale di acquisti e sostituzioni di strumentazioni e materiale sanitario relativi alle attività del Dipartimento. Miglioramento dell’organizzazione dell’attività di prelievo per le attività di trapianti d’organo e tessuto ed incremento del numero dei prelievi. Supporto all’area ASII per la realizzazione di rete informatica di collegamento fra le Terapie Intensive Aziendali ed i Gruppi Operatori e di gestione clinica informatizzata (cartella clinica), anche domiciliare. Partecipazione alle attività di informatizzazione aziendale relative alla estensione della cartella clinica dalla Rianimazione/Terapia Intensiva alle altre Strutture di degenza. Definizione, in collaborazione con le altre UU.OO, dei percorsi preferenziali per la dimissione dai reparti di terapia intensiva dei pazienti affetti da danni neurologici permanenti o da patologie croniche riacutizzate dell’apparato respiratorio e cardio circolatorio. Partecipazione alle attività dei DEA aziendali, in particolare per l’integrazione con le attività dei PS e dell’Emergenza/Urgenza intraospedaliera. Partecipazione ai Dipartimenti Aziendale di Oncologia e al DIPO. Mantenimento delle convenzioni con le Scuole di specializzazione universitarie in anestesia e rianimazione di Milano. Attività di formazione continua per il personale dirigente e del comparto afferente al Dipartimento. Attività di ricerca e di sperimentazione nelle attività dipartimentali. 51 P.O.A. A.O. “G.Salvini” Dipartimento di Riabilitazione e Neuroscienze 8.3.7 dipartimento di riabilitazione Medicina Generale ad indirizzo geriatrico Neurologia Riabilitazione Specialistica - Neurologica Riabilitazione Specialistica – Vascolare Riabilitazione Specialistica Cardiologica Riabilitazione Specialistica – Pneumologica Riabilitazione Specialistica – Unità Spinale Servizio Recupero Rieducazione Funzionale Centro Alzheimer (Unità semplice Dipartimentale) Riabilitazione Specialistica – ortopedica (Unità semplice Dipartimentale) Stroke Unit (Unità semplice Dipartimentale) Riabilitazione e Continuità Assistenziale (Unità semplice Dipartimentale) Bollate Garbagnate Garbagnate Passirana Passirana Passirana Passirana Passirana Passirana Garbagnate Garbagnate Garbagnate Finalità e aree di responsabilità Coordinamento e integrazione delle funzioni delle UU.OO. Razionalizzazione dell’uso delle risorse assegnate alle UU.OO. Predisposizione di protocolli di funzionamento delle strutture delle UU.OO Garanzia dei livelli d’assistenza. Miglioramento di qualità delle prestazioni. Protocolli per la gestione del Risk Management, in sinergia con gli organismi aziendali deputati. Trasformazione di letti di medicina generale in letti di geriatria (10 pl) e mantenimento di 20 pl di medicina generale quale recettività per il PS. Sviluppo delle Strutture Riabilitative dell’Azienda Ospedaliera G.Salvini attraverso l’integrazione dell’offerta con letti dedicati alle patologie neurologiche prevalenti nel soggetto anziano (neurogeriatria). Assicurare una più equilibrata diffusione territoriale dell’offerta riabilitativa anche mediante la differenziazione dell’offerta istituendo un sistema a rete. Assicurare un immediato accesso alla riabilitazione per la casistica post-acuta facilitando il più possibile il percorso assicurando la continuità terapeutica, evitando il più possibile la perdita di informazioni legata al trasferimento. Colmare i bisogni dove l’offerta è significativamente inferiore alla domanda, mantenendo sullo stesso livello di offerta la dove esiste già un equilibrio tra offerta e domanda. Verifica delle relazioni di passaggio di pazienti tra specialità per acuti (ortopedia, cardiochirurgia, neurologia, neurochirurgia, rianimazione, medicina, chirurgia, chirurgia vascolare ) e specialità in cui è garantita la risposta riabilitativa postacuta anche assicurando la continuità assistenziale dopo la dimissione. Trasformazione - laddove opportuno - di letti di specialità mediche occupati da casistica necessitante inizialmente di una riabilitazione intensiva e d eventualmente in tempi successivi di riabilitazione generale geriatrica o lungodegenziale in letti di riabilitazione. Mantenimento invariato della riabilitazione cardiologia e pneumologica, attivazione di maggiori disponibilità in area neurologica e motoria. Attivazione di unità di riabilitazione generale geriatrica dentro strutture ospedaliere anche utilizzando razionalmente i presidi minori. Sviluppo azioni per promozione continuità assistenziale: in accordo con gli obiettivi aziendali di interesse regionale 9.2.1. Neurologia: Coordinare, razionalizzare ed aggiornale l’attività delle strutture esistenti. Sviluppare iniziative innovative secondo i più moderni orientamenti e secondo la direzione delle alte specializzazioni. Terapia della Stroke decentrata (DEA Rho). 52 P.O.A. A.O. “G.Salvini” Realizzare nell’Azienda un’attività neurochirurgia, in collaborazione con NCH dell’ospedale di Niguarda o Legnano. Avviare in sede multicentrica e coordinata, attività ambulatoriali di secondo livello per Epilessia e Cefalee. Sviluppo e riorganizzazione dell’attività di Nefrologia e Dialisi di Rho e Passirana da parte dell’U.O. di Bollate. 8.4 dipartimento ricerca e innovazione Finalità e aree di responsabilità Il Dipartimento realizza il coordinamento delle attività scientifiche, formative e di promozione dell’innovazione tecnologia e farmaceutica. Il Dipartimento è quindi quella di fungere da luogo di studio, documentazione e confronto per supportare i Dipartimenti nella gestione della conoscenza scientifica e tecnologica, anche al fine di ottimizzare l’efficacia e l’efficienza del processo clinico. Ciò si realizza attraverso l’incentivazione dell’applicazione di ciò che è ritenuto nuovo e migliorativo rispetto al pre-esistente, l’elaborazione di adeguati supporti tecnicoscientifici al fine di ottimizzare gli investimenti per l’acquisto di tecnologia, l’incoraggiamento del confronto, dello scambio delle idee e delle conoscenze tecnologiche intra ed extra aziendali, la promozione dell’applicazione di idee ed intuizioni tecniche ritenute meritevoli di approfondimento e del loro successivo sviluppo applicativo, la promozione dell’adozione di procedure diagnostiche e terapeutiche omogenee. I compiti specifici del Dipartimento sono: Valutazione del contenuto scientifico delle attività cliniche e formative al fine di: Verificare e promuovere la corrispondenza delle procedure diagnostiche e terapeutiche in uso alle Linee Guida internazionali e alle raccomandazioni delle Società scientifiche e delle Autorità regolatorie. Verificare e promuovere l’omogeneità di tali procedure a livello aziendale mediante il confronto e la collaborazione tra i Dipartimenti e le Unità Operative, anche attraverso la condivisione di protocolli operativi comuni. Assicurare l’integrazione e la coerenza delle decisioni adottate da Commissioni e Comitati attivi in ambito aziendale, relativamente ai contenuti scientifici e formativi. Promuovere e coordinare le attività di confronto con l’ASL e le altre A.O. in riferimento alla stesura e all’adozione di protocolli d’intesa in campo diagnostico, terapeutico e preventivo. Collaborare, nell’ambito dei controlli di qualità svolti dall’ASL, al confronto sui contenuti scientifici e procedurali delle prestazioni oggetto di valutazione. Collaborare alle procedure di certificazione contribuendo alla definizione dei contenuti scientifici dei processi in fase di certificazione. Promuovere e sostenere l’aggiornamento scientifico del personale sanitario in coerenza con gli indirizzi di sviluppo elaborati dalla Direzione Aziendale. Promuovere e sostenere l’organizzazione di eventi scientifici da parte degli operatori sanitari dell’Azienda, sia a carattere interno che aperti alla partecipazione esterna. Contribuire alla definizione dei contenuti scientifici e degli obiettivi formativi delle attività oggetto di convenzione con le Istituzioni Universitarie, Scuole di Specializzazione ed Enti di formazione, con particolare riferimento all’esecuzione di tirocini svolti all’interno dell’A.O. Garantire la disponibilità della documentazione scientifica per tutti gli operatori sanitari attraverso l’utilizzo della Biblioteca Scientifica Aziendale, di cui pianificare l’evoluzione in strumento informatico di consultazione presso le singole Unità Operative. 53 P.O.A. A.O. “G.Salvini” Promozione dell’innovazione scientifica e tecnologica in ambito aziendale mediante: censimento dei fabbisogni di innovazione tecnologica in ambito aziendale coerentemente con gli indirizzi elaborati dalla Direzione Aziendale con il supporto del Dipartimento Scientifico. Valutazione delle nuove aree di sviluppo dell’attività clinica ai fini di una caratterizzazione dell’offerta sanitaria aziendale, e presentazione delle relative ipotesi alla Direzione Aziendale. Approfondimento e valutazione delle proposte di innovazione tecnologica e procedurale formulate dai responsabili di Dipartimento e di Unità Operativa. Ricerca di collaborazioni scientifiche e di condivisione di tecnologiche complesse in partnership o in joint venture con Enti Universitari, Aziende Ospedaliere, Aziende Sanitarie accreditate, Aziende private , Centri di ricerca pubblici o privati nazionali e internazionali. Elaborazione di specifici progetti d’innovazione scientifica e metodologica relativamente alle principali procedure cliniche già in atto (redazione delle cartelle cliniche, dei documenti di dimissione, dei referti clinico-strumentali, ecc.). Composizione Le Unità e Servizi individuate dalla Direzione Generale che compongono il Dipartimento sono: Direttore Sanitario Direttore Amministrativo Direttori Sanitari di Presidio Ospedaliero Direttori dei Dipartimenti gestionali Direttore U.S.C. Farmacia Presidente del Comitato Etico Aziendale Coordinatore della Commissione Terapeutica Ospedaliera Responsabile del Servizio del Medico Competente Responsabile dell’Ufficio Formazione Responsabile Ufficio Qualità Responsabile Ufficio Accreditamento Responsabile Ufficio Marketing e Comunicazione Responsabile SITRA Responsabile Ingegneria Clinica ALLEGATI Allegato Allegato Allegato Allegato Allegato 1 2 3 4 5 organigramma generale organigramma dipartimenti gestionali - schema semplificato sicurezza relazione Sanitaria - domanda offerta Regolamento conferimento incarichi Elenco regolamenti aziendali 54 ALLEGATI 1. Organigramma Generale 2. Organigramma Dipartimenti Gestionali e schema semplificato sicurezza 3. Relazione Sanitaria – domanda e offerta 4. Regolamento conferimento incarichi 5. Elenco regolamenti aziendali Collegio di Direzione Comitato Valutazione Codice Etico Nucleo di Valutazione Direttore Generale Nucleo Valutazione Sinistri Affari Generali U..S.C. Amministrazione e Sviluppo Del Personale U.S.C. Affari Generali e Legali Ufficio per le Relazioni Con il Pubblico Marketing e Comunicazione Ufficio Legale Ufficio Stampa Valorizzazione e Gestione Patrimoniale U.S.C. Acquisti Programmazione Acquisti e Gare U.S.C. TecnicoPatrimoniale Esecuzione Contratti Comitato di Promozione della Salute, Prevenzione Qualità per la Sicurezza, (D.Lgs. 81/08) Uff. Accreditamento Comitato Inter-Dipartimentale gestionale di Direzione Sanitaria Uff. Staff Programmazione Sanitaria Uff. Staff Statistica ed Epidemiologia Valutativa U.S.C. Dati Sanitari e Programmazione (ADSP) U.S. C. Controllo di Gestione Uff. Formazione Permanente Coordinamento Sistema OHSAS 18001 Organigramma gruppo di proget to OHSAS 18001 Uff. Staff Medico Competente Comitato di Coordinamento Strategico del Servizio Informativo Aziendale e flussi Uff. di Staff Organizzazione Sanitaria e Rapporti Istituzionali Struttura Dipartimentale ( con Autonomia Gestionale) di Organizzazione, Prevenzione e Qualità Ingegneria Clinica Direz. Medica di P.O. Garbagnate DEA Garbagnate PS Comitato Coordinamento Clinico Interdisciplinare PS Direzione Area Amministrazione Presidio Passirana Direz. Medica di P.O. RHO DEA Rho Dipartimento Funzionale per l’Organizzazione Dei Servizi Amministrativi di Presidio Direzione Area Amministrazione Presidio Bollate Direz. Medica di P.O. Bollate DH Medico e Polispec. Pacchetti Diagnostici e Cod. Bianchi PS Direzione Area Amministrazione Presidio Limbiate Direz. Medica di P.O. Passirana Fino attuazione L.R. 11/2008 Fino attuazione L.R. 11/2008 Presidio Corberi Direz. Medica di P.O. Limbiate Psicologia Clinica Dipartimenti Gestionali Comitato di Coordinamento Grandi Emergenze Dipartimento Anestesia, Rianimaz. Terapia del Dolore e Cure Palliative Comitato Coordinamento Clinico Interdisciplinare Direzione Area Amministrazione Presidio Rho Comitato di Coordinamento Aziendale Oncologico Comitato Prevenzione Rischio Ospedaliero Dipartimento di Prevenzione ASL Dipartimento di Chirurgia Dipartimento Funzionale per l’Organizzazione dei Servizi Sanitari PS Direzione Area Amministrazione Presidio Garbagnate Organigramma A rea Farmaceutica Applicativi Coordinamento lotta alle infezioni ospedaliere e Risk Managment Sanitario U.S.C. EconomicoFinanziaria Organigramma S.I.T.R.A. Posizioni Organizzative U.S.C. Farmaceutica Comitato Coordinamento Clinico Interdisciplinare Fornitori e Programmazione Pagamenti S.I.T.R.A. Uff. Staff Datawarehouse sanitario Ufficio di Staff Qualità Sistemi U.S.C. Sistemi Informativi Ed Informatici Organigramma e Deleghe Sicurezza Servizio Prevenzione e Protezione Servizio TecnicoManutentivo U. S. C. Logistica e Gestione dei Servizi Economali e Alberghieri Direzione Corso di Laurea in Infermieristica Comitato di Promozione Della Qualità (ISO, Joint Commission) Relazioni Sindacali Approvvigionamenti Uff. Staff Dir. Sanitaria Dipartimento dei Servizi Diagnostici e Terapeutici Dipartimento Materno-Infantile Dipartimento di Medicina Dipartimento di Riabilitazione e Neuroscienze Dipartimento Salute Mentale Dipartimento Inter-Aziendale D. M. T. E. Dipartimento Inter-Aziendale di Neuropsichiatria Inf. E Adolescenza Dipartimento Ricerca e Innovazione Uff. Affari Scientifici e Sperimentazioni Cliniche Sviluppo Tecnologie Mediche U.O.O.M.L. Dipartimenti Funzionali Dipartimenti Inter-aziendali Unità Strutture Complesse Strutture semplici a valenza Dipartimentale Comitati Linee di connessione funzionali Dipartimenti Gestionali Economico Direttore Sanitario Ufficio di Direzione Dipartimento Inter-Aziendale Farmaceutico (con ASL) Dipartimento Inter-Aziendale D. I. P. O. Con A.O. Legnano) Indirizzo Regionale Giuridico Collegio Sindacale Comitato Etico Direttore Amministrativo Uff. Staff Giuslavoristico/ Fiscale Consiglio dei sanitari DIPARTIMENTI GESTIONALI DIRETTORE SANITARIO Dipartimento Anestesia Rianimazione, Terapia del Dolore e Cure Palliative Dipartimento di Chirurgia Coordinamento Blocco Operatorio 1 (Bollate) Anestesia Rianimazione e Terapia Intensiva 1 (Bollate) Chirurgia generale 1 (Bollate) Coordinamento Blocco Operatorio 2 (Garbagnate) Anestesia Rianimazione e Terapia Intensiva 2 (Garbagnate) Chirurgia generale 3 (Garbagnate) Coordinamento Blocco Operatorio 3 (Rho) Anestesia Rianimazione e Terapia Intensiva 3 (Rho) Cure Palliative con Hospice e Terapia del Dolore Garbagnate Struttura Sempl. Dipart. per l’informatizzazione, lo sviluppo tecnologico, la verifica dei livelli di qualità e degli obiettivi dirigenziali Chirurgia generale 2 (Garbagnate) Chirurgia generale 4 (Rho) Chirurgia generale 5 (Rho) Chirurgia vascolare Garbagnate Oculistica 1 (Bollate) Oculistica 2 (Rho) Ortopedia e Traumatologia 1 (Bollate) Ortopedia e Traumatologia 2 (Garbagnate) Ortopedia e Traumatologia 3 (Rho) Otorinolaringoiatria 1 (Bollate) Otorinolaringoiatria 2 (Rho) Urologia 1 (Garbagnate) Urologia 2 (Rho) Odontoiatria Dipartimento dei Servizi Diagnostici e Terapeutici Dipartimento Materno-infantile SMeL - Anatomia e Istologia Patologica 1 (Bollate) Ostetricia e Ginecologia 1 (Bollate) SMeL - Anatomia e Istologia Patologica 2 (Garbagnate) Ostetricia e Ginecologia 2 (Garbagnate) SMeL - Anatomia e Istologia Patologica 3 (Rho) Ostetricia e Ginecologia 3 (Rho) SMeL - Analisi Chimico Cliniche 1 (Garbagnate) Pediatria e Nido 1 (Bollate) SMeL - Analisi Chimico Cliniche 2 (Rho) Pediatria e Nido 2 (Garbagnate) SMeL - Serv ImmunoTrasfusionale Garbagnate Radiologia 1 (Bollate) Radiologia 2 (Garbagnate) Radiologia 3 (Rho) Medicina Nucleare Bollate Dipartimento di Medicina Cardiologia e Unità Coronarica 1 Garbagnate Cardiologia e Unità Coronarica (Rho) 2 Gastroenterologia Rho Medicina generale 1 (Garbagnate) Medicina generale 2 (Garbagnate) Medicina generale 3 (Rho) Pediatria Nido e Neonatologia 3 (Rho) Terapia Intensiva Neonatale Rho Medicina generale 4 (Rho) Nefrologia e Dialisi Bollate Oncologia Rho Dipartimento di Riabilitazione e Neuroscienze Medicina generaleIndirizzo Geriatrico Bollate Unità Operativa Psichiatrica 1 (n° 41) Neurologia Garbagnate Unità Operativa Psichiatrica 2 (n° 42) Riabilitazione Specialistica 1 (Neurolog. Garbagnate) Riabilitazione Specialistica 2 (Vascolare Passirana) Riabilitazione Specialistica 3 (Cardiologica Passirana) Riabilitazione Specialistica 4 (Pneumolog. Passirana) Riabilitazione Specialistica 5 (Unità Spinale Passirana) Pneumologia Garbagnate Servizio Recupero e Riabilitazione Funzionale Passirana Servizio Ambulatoriale di Dermatologia e Allergologia Professionale Centro Alzheimer Passirana Riabilitazione Specialistica – ortopedica Garbagnate Stroke Unit Garbagnate Chirurgia generale indirizzo Toracico Dipartimento di Salute Mentale Riabilitazione e Continuità Assistenziale Unità Operativa Psichiatrica 3 (n° 62) Unità Operativa Psichiatrica 4 (Corberi) Unità Operativa Neuropsichiatria Infantile e Adolescenza SCHEMA SEMPLIFICATO DEL “SISTEMA DI GESTIONE PER LA PREVENZIONE INTEGRATA” PER IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO R. L. S. DIRETTORE AMMINISTRATIVO U.S.C. TecnicoPatrimoniale Ufficio di Staff Qualità UFFICIO DI DIREZIONE Servizio Prevenzione e Protezione Comitato di Promozione della Salute, Prevenzione Qualità per la Sicurezza, (D.Lgs. 81/08) DIRETTORE SANITARIO Organigramma e Deleghe Sicurezza Struttura Dipartimenta le ( con Autonomia Gestionale) di Organizzazi one, Prevenzione e Qualità Coordinamento Sistema OHSAS 18001 Uff. Staff Medico Competente Uff. di Staff Organizzazione Sanitaria e Rapporti Istituzionali Coordinamento lotta alle infezioni ospedaliere e Risk Managment Sanitario Direttori Amministrativi di P.O Dirigenti Preposti Ufficio Formazione Permanente Comunicazione Comitato Prevenzione Rischio Ospedaliero Direttori Sanitari di PO Direttori di Dipartimento Direttori di U.O. Preposti Lavoratori Dirigenti e Operatori di Linea Lavoratori Dirigenti e Operatori di Staff U.S.C. Affari Generali e Legali DIRETTORE GENERALE AZIENDA OSPEDALIERA “G. SALVINI” GARBAGNATE MILANESE PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE RELAZIONE SANITARIA 1 La presente relazione ha lo scopo di fornire una descrizione della domanda di prestazioni sanitarie espresse dal territorio in cui opera l’A.O. Salvini e dell’offerta di cure che questa Azienda è in grado di mettere a disposizione dei residenti e dei non residenti nel suo bacino d’utenza. Trattandosi di fenomeni soggetti a variabilità, è solo abbracciando un arco temporale di alcuni anni che se ne possono cogliere le dinamiche fondamentali, per tenerne conto in una prospettiva programmatoria. Così, accanto ad alcune note, tabelle e figure riguardanti l’anno 2007, è stata riproposta l’analisi che ha fatto da premessa all’elaborazione del progetto per una nuova struttura ospedaliera a rete, presentato l’anno scorso, che costituisce la base per comprendere la logica del nuovo assetto organizzativo che questa azienda ha deciso di darsi per i prossimi anni e che ora presenta nel P.O.A. Nel 2007, la produzione dei ricoveri (ordinari e day hospital/day surgery) è calata rispetto all’anno precedente del 13%. Nel periodo 2003-2007, il tasso medio di variazione annuo per i ricoveri ordinari è stato di un -1,2% e per i day hospital di un – 2,1%. D’altra parte, oltre ai ricoveri è in costante diminuzione anche la produzione ambulatoriale ( -3,6% dal 2006 al 2007). E’ cresciuto, invece, il peso medio DRG (1,0112 nel 2007) ed hanno continuato a diminuire i casi a bassa complessità (39,8% nel 2007) e i casi con DRG a rischio di inappropriatezza 8,9% nel 2007), segno che il calo della produzione dal punto di vista quantitativo è stato compensato da un miglioramento qualitativo, in termini di complessità e appropriatezza. Come era stato già osservato in passato (TAB 7 2007), il 75% dei ricoverati presso l’ A.O. Salvini proviene dal suo bacino d’utenza, mentre fuori zona è sempre rilevante l’apporto di pazienti residenti a Milano (4,8%) e dei Comuni situati a Nord-Ovest del territorio in cui opera l’Azienda (Nerviano, Caronno P.lla, Parabiago, che complessivamente contribuiscono al 4,3% dei ricoveri). Non si notano importanti cambiamenti per quanto attiene ai ricoveri per patologia (MDC), salvo che per i ricoveri per malattie e disturbi dell’occhio (da 2047 ricoveri nel 2006 a 379 nel 2007). Ma questo è dovuto ai cambiamenti organizzativi intervenuti, che hanno determinato un accesso dei pazienti preferibilmente ambulatoriale. Anche il gruppo di Aziende ospedaliere che attirano di più la domanda locale è rimasto invariato (Sacco, Niguarda, Casa di Cura San Carlo di Paderno Dugnano, Saronno,) [tab. 2A]. Le specialità cliniche che presentano una percentuale di residenti ricoverati in altre Aziende nettamente superiore alla media dell’A.O. Salvini sono: ortopedia, cardiologia, oncologia [ta. 2B]. Per quanto riguarda i tre Pronto Soccorso aziendali, il periodo 2003-2007 ha visto un andamento opposto per Garbagnate e Rho (diminuzione dei ricoverati, aumento dei non ricoverati e del totale dei pazienti trattati, per Garbagnate, tutto il contrario, per Rho). Bollate ha fatto registrare una diminuzione di tutte queste voci. Tutti e tre i PS hanno però aumentato notevolmente il volume di prestazioni erogate. Abbastanza stabile è stata l’attività dei Nidi (a Bollate il calo delle nascite è più consistente, mentre a Garbagnate nell’ultimo anno è calato notevolmente il numero dei nati immaturi [tab.6]. 1. Dati preliminari di sintesi Pur rinviando ai successivi paragrafi i dovuti approfondimenti, è interessante anticipare alcuni dati per comprendere il contesto in cui opera l’Azienda, il percorso fatto negli ultimi anni e le scelte organizzative conseguenti. 2 Attivita’ di Ricovero Nel corso del 2006 l’Azienda ha trattato 31.730 episodi di ricovero ordinario e 11.995 day hospital. Il peso medio DRG dei 28.341 casi con degenza superiore ad un giorno è stato di 0,9958. Il confronto con le Aziende Ospedaliere lombarde mostra che la Salvini si colloca nella fascia media, con 29.055 ricoveri ordinari superiori a un giorno e con un peso medio DRG di 0,9950. L’analisi della composizione della casistica per gruppi diagnostici maggiori (MDC) trova la sua ratio nella considerazione che, se si ipotizza che la domanda di cure rivolta alle aziende ospedaliere sia pressochè analoga (a parte quella che si rivolge ai centri monospecialistici) si può ritenere che la diversa composizione della casistica tra un’azienda e la media delle altre rifletta la diversa risposta dell’offerta a tale domanda. Nel caso in esame, questo approccio permette di rilevare che, eccetto che per le malattie dell’apparato osteomuscolare e (in misura molto minore) per le neoplasie, non si osservano vistose carenze rispetto alla media delle altre Aziende Ospedaliere, segno che in quasi tutti i settori di patologia non ci sono gravi squilibri nell’offerta di cure da parte dell’Azienda. Anzi, per quanto riguarda le malattie: dell’apparato respiratorio, del sistema cardiovascolare, dell’apparato digerente, di tutte le patologie legate alla gravidanza, parto, puerperio e al periodo perinatale, nonché alle patologie psichiatriche si rileva un maggiore lavoro da parte dell’Azienda rispetto alla media delle aziende ospedaliere. Per le malattie osteomuscolari vi è una forte attrazione da due centri monospecialistici limitrofi (Istituto Galeazzi e Gaetano Pini). Attivita’ Ambulatoriale Nel 2006 sono state erogate 2.543.896 prestazioni ambulatoriali, cui è associato un indice di complessità (ottenuto dal rapporto tra le prestazioni equivalenti e le prestazioni effettuate) pari a 2, superiore a quello fatto registrare nel 2005 (1,92) come si può vedere nel grafico di confronto tra aziende. Bacino d’utenza Anche per questo aspetto, l’Azienda Salvini si mantiene in una posizione mediana rispetto al gruppo delle Aziende Ospedaliere. L’attrazione dei residenti nel territorio dell’ASL MI 1 è nell’ordine dell’82% dei ricoveri, mentre il 18% dei ricoveri proviene da altri ambiti territoriali della Lombardia o da fuori regione. Attivita’ di Pronto Soccorso L’Azienda Salvini nel 2006 ha accettato 122.144 pazienti in Pronto Soccorso, ricoverandone 15.288: - 115.226 prestazioni direttamente in Pronto Soccorso - ed altre 398.852 prestazioni di Pronto Soccorso presso gli ambulatori . Il confronto con le altre aziende e con la media regionale (2005) mostra che l’Azienda Salvini ha attuato una migliore azione di filtro verso i ricoveri (la percentuale di non ricoverati è dell’87,3%, tra le più alte) mantenendo un discreto livello di erogazione di prestazioni per i non ricoverati (in media 4,7 prestazioni per ogni paziente). La percentuale di decessi in pronto soccorso (0,13%) è pari a quella della media delle Aziende Ospedaliere. 3 4 5 6 7 2. Analisi della Domanda 2.1 Caratteristiche della popolazione I dati presentati in questo capitolo sono stati tratti da un documento di lavoro dell’ASL Milano1. Popolazione residente - Dati ISTAT La popolazione del territorio nel quale opera l’azienda ospedaliera “Salvini” è di 969.674 residenti al 1° gennaio 2007, ultimo dato ISTAT disponibile ed è in costante incremento di circa 6.000 unità all’anno dal 1999. Il Distretto più popoloso è quello di Garbagnate con 249.409 abitanti, seguito da Legnano con 178.394 e Rho con 166.201. La seguente tabella riporta, in termini numerici, la distribuzione della popolazione residente al 1° Gennaio 2007, disaggregata per fasce d’età, sesso e distretto di residenza. Tabella Popolazione della ASL Milano1 per distretti e fasce d’età Dato ISTAT 1 gennaio 2007. Totale maschi Distretti Fascia età Totale Rho Corsico Legnano Castano Magenta Abbiategrasso 00-00 4.925 1.290 815 584 852 341 637 406 01-14 65.448 17.205 11.357 7.670 11.673 4.367 7.922 5.254 15-64 332.718 86.188 56.782 38.631 60.536 23.269 41.503 25.809 65-oltre 73.035 18.305 12.582 8.843 13.957 5.169 8.847 5.332 476.126 122.988 81.536 55.728 87.018 33.146 58.909 36.801 totale Totale femmine Fascia età Distretti Totale Garbagnate Rho Corsico Legnano Castano Magenta Abbiategrasso 00-00 4.641 1.174 798 568 842 304 555 400 01-14 61.597 16.278 10.681 7.275 10.943 4.071 7.543 4.806 15-64 326.369 84.237 56.273 39.123 59.288 22.390 39.847 25.211 65-oltre 100.941 24.732 16.913 11.046 20.303 7.565 12.550 7.832 493.548 126.421 84.665 58.012 91.376 34.330 60.495 38.249 totale Popolazione Totale Fascia età totale Garbagnate Distretti Totale Garbagnate Rho Corsico Legnano Castano Magenta Abbiategrasso 00-00 9.566 2.464 1.613 1.152 1.694 645 1.192 806 01-14 127.045 33.483 22.038 14.945 22.616 8.438 15.465 10.060 15-64 659.087 170.425 113.055 77.754 119.824 45.659 81.350 51.020 65-oltre 173.976 43.037 29.495 19.889 34.260 12.734 21.397 13.164 969.674 249.409 166.201 113.740 178.394 67.476 119.404 75.050 8 ASL Milano 1. Numero di stranieri disaggregato fascia d'età e Distretto di residenza. Dato ISTAT 1 gennaio 2007. Totale Distretti Fascia età Totale Garbagnate Rho Corsico Legnano Castano Magenta Abbiategrasso 00-00 988 302 112 127 184 65 110 88 01-14 8.785 2.359 1.274 1.048 1.634 647 1.127 696 15-64 36.423 9.626 5.309 4.725 7.022 2.500 4.491 2.750 65-oltre 604 132 108 96 114 47 78 29 totale 46.800 12.419 6.803 5.996 8.954 3.259 5.806 3.563 Il numero di nuovi nati è di circa 9.000 ogni anno, con una prevalenza dei maschi rispetto alle femmine. L’età media aumenta di alcuni punti decimali per anno ed è stata nel 2007 per la popolazione totale di 41 anni, per la popolazione maschile di 40 anni, per la popolazione femminile di 43 anni. L’età media superiore si registra nei Distretti di Legnano, Castano Primo, Magenta e Abbiategrasso. Le classi d’età maggiormente rappresentate sono tra i 20-24 e i 55-59 anni con un massimo registrato ai 35-39 anni. Si osserva una prevalenza della popolazione femminile soprattutto nelle fasce d’età oltre i 65 anni. La composizione della popolazione per fasce di età e sesso nei diversi distretti è analoga nel corso degli anni e nei diversi distretti. In termini percentuali, la classe d’età 0-14 anni rappresenta il 14% della popolazione, la classe 15-64, in età lavorativa, il 68% e la classe oltre i 65 anni rappresenta il 18% della popolazione. Negli anni, si assiste ad un progressivo incremento percentuale delle diverse fasce d’età oltre i 65 anni che, cumulativamente, sono passate dal 14,4% del 1999 al 17,9% del 2007. L’indice di femminilizzazione è superiore all’indice di mascolinità in termini globali e soprattutto nelle classi di età oltre i 65 anni. Nei primi anni di vita il numero di maschi e il relativo indice sono invece superiori, mentre il pareggio tra indici viene raggiunto nella fascia d’età dei 40-44 anni. Il pareggio è seguito da un incremento dell’indice di femminilizzazione, da un successivo, lieve incremento dell’indice di mascolinità, variabile però tra i distretti nelle fasce d’età quinquennali tra i 45-49 e i 60-64 anni e da un definitivo, netto incremento dell’indice di femminilizzazione. L’indice di vecchiaia, che misura il rapporto percentuale tra la popolazione con più di 65 anni e quella con meno di 14 anni, è in incremento negli anni in tutti i Distretti e per entrambi i sessi, ed è per la popolazione totale 105,1 e 127,4 rispettivamente nel 1999 e nel 2007. Il rapporto di dipendenza, che misura il peso della popolazione avente meno di 14 anni e più di 65 anni rispetto a quella compresa tra i 15 ed i 64 anni, è maggiore nelle femmine che nei maschi, è in incremento negli anni ed è per la popolazione totale 39,02 nel 1999 e 47,1 nel 2007. 9 ASL Milano 1. Indici demografici disaggregati per anno, dati ISTAT. 2003 2004 2005 2006 2007 Popolazione Totale 931.179 941.854 953.969 961.077 969.674 Maschi 455.922 461.585 467.965 471.832 476.126 Femmine 475.257 480.269 486.004 489.245 493.548 41 41,3 41,4 41,6 41,8 Maschi 39,6 39,8 40 40,4 40,2 Femmine 42,4 42,6 42,8 43 43,2 RESIDENTI ETA' MEDIA Popolazione Totale INDICE DIPENDENZA DEGLI ANZIANI Popolazione Totale 23,2 24 24,8 25,7 26,4 Maschi 18,9 19,7 20,5 21,3 22,0 Femmine 27,5 28,3 29,2 30,2 30,9 95,9 96,1 96,3 96,4 96,5 104,2 104,1 103,9 103,7 103,6 117,2 120,4 123,3 125,8 127,4 93,3 96,6 99,7 101,9 103,8 142,5 145,6 148,5 151,3 152,4 INDICE DI MASCOLINITA' Popolazione Totale INDICE DI FEMMINILIZZAZIONE Popolazione Totale INDICE DI VECCHIAIA Popolazione Totale Maschi Femmine Gli stranieri assistiti L’analisi della popolazione assistita suggerisce di prestare un’opportuna attenzione ad una possibile modifica dei bisogni sanitari e socio-sanitari dovuta ad una quota di cittadini di diverso profilo demografico/epidemiologico, quali gli immigrati. Il numero degli assistiti stranieri al 31 dicembre 2007 è di 54.513 cittadini, pari al 5,7% della popolazione. Albania, Marocco, Romania, Ecuador, Peru’, Pakistan, Egitto sono le nazionalità maggiormente rappresentate e cumulativamente rappresentano il 55% degli stranieri. Geograficamente si apprezzano differenze interdistrettuali anche rilevanti legate verosimilmente a dinamiche lavorative e di aggregazione su base culturale. La popolazione straniera è giovane: il 90% della popolazione ha meno di 45 anni. La mortalità per cause L’analisi della mortalità per causa è un utile strumento per valutare lo stato di salute di una popolazione e fornisce elementi indispensabili per una corretta programmazione sanitaria attraverso l’individuazione di aree critiche e, ancorché su tempi lunghi, la verifica dell’efficacia degli interventi programmatori e di allocazione delle risorse. Il Registro di Mortalità dell’ASL è costituito dalle schede di morte ISTAT dei cittadini residenti (flusso della mortalità), è una base dati consolidata nel tempo ed è gestito a cura dell’UOC Igiene e Sanità Pubblica. Il dato è informatizzato dal 1998. In termini numerici si registrano 7.200-7500 decessi corrispondenti ad un tasso dell’8‰ di poco superiore nei maschi rispetto alle femmine. La distribuzione dei dati per età e sesso nel corso del 2006 sottolinea l’andamento caratteristico nei due sessi, con uno slittamento della componente femminile verso età più avanzate rispetto ai maschi. La mortalità infantile (primo anno di vita) è strettamente correlata con caratteristiche di salute intrinseche del neonato, ma anche alle pratiche e 10 alle tecniche connesse con il parto, con l’allattamento, con l’igiene dell’ambiente e con le cure medico-sanitarie. La mortalità entro il primo anno di vita è del 2,7‰ nati vivi, in linea con i dati regionali e nazionali. Le Tabelle seguenti riportano per il 2006 i tassi di mortalità specifici, standardizzati per sesso ed età, e disaggregati per distretto. In linea, con dati regionali e nazionali, si annoverano i tumori e le patologie del sistema cardiocircolatorio tra le principali cause di morte. Dis.7 - ABBIATEGRASSO Dis.6 - MAGENTA Dis.5 - CASTANO Dis.4 - LEGNANO Dis.3 - CORSICO Dis.2 - RHO 32,9 31,9 39,0 40,9 151 Tumori maligni dello stomaco 2,8 2,5 2,1 2,2 3,0 3,1 3,7 3,2 153-154 Tumori maligni del colon, retto e ano 3,6 3,3 4,0 3,2 4,5 2,5 2,8 4,1 162 Tumori maligni della trachea, bronchi e polmoni 9,4 9,8 8,7 11,4 8,1 8,0 10,7 8,3 174 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 1,2 1,3 1,5 0,9 0,9 1,2 1,2 1,5 1,6 2,4 1,9 1,1 1,2 2,1 1,1 0,3 26,0 21,6 26,1 23,0 27,4 30,9 28,4 32,0 Infarto del miocardio 5,5 5,9 6,3 4,5 4,4 7,3 5,9 4,1 Disturbi circolatori dell'encefalo 6,2 4,6 5,3 5,6 6,6 8,0 7,5 9,6 460-519 Malattie dell'apparato respiratorio 5,8 7,5 6,0 5,9 5,1 4,1 4,7 5,2 520-579 Malattie dell'apparato digerente 3,9 3,4 4,0 5,2 2,9 4,3 4,4 5,0 800-999 Cause accidentali e violente 3,7 3,3 4,5 3,2 3,5 4,4 3,4 3,5 4,3 4,9 3,5 3,8 3,8 4,2 4,9 5,5 80,6 77,6 77,6 77,7 77,7 83,2 87,1 93,9 Dis.4 - LEGNANO 34,5 Dis.3 - CORSICO 30,0 Dis.2 - RHO 33,0 Dis.1 - GARGAGNATE 34,0 tasso spec. ASL 140-239 tumori Dis.1 - GARGAGNATE CAUSE DI MORTE tasso spec. ASL GRUPPO ICD9 Tabella – Cause di morte della popolazione maschile Tumori maligni della mammella della donna 250 diabete mellito 320-389 Malattie del sistema nervoso 390-459 Malattie del sistema circolatorio 410 Altre cause totale 140-239 tumori 151 Tumori maligni dello stomaco Dis.7 - ABBIATEGRASSO Dis.6 - MAGENTA CAUSE DI MORTE Dis.5 - CASTANO GRUPPO ICD9 Tabella 5 – Cause di morte della popolazione femminile 22,7 23,8 22,3 21,5 21,4 18,6 27,0 22,3 1,9 1,6 1,9 1,2 2,8 0,8 2,7 1,0 11 153-154 Tumori maligni del colon, retto e ano 3,0 2,8 2,8 2,5 3,3 3,4 3,5 3,0 162 Tumori maligni della trachea, bronchi e polmoni 2,4 3,3 1,7 2,6 2,2 1,4 2,5 2,2 174 3,8 4,3 4,2 3,2 2,4 4,6 5,1 2,7 1,7 2,0 2,2 0,6 1,6 1,9 1,5 0,8 2,1 1,5 2,3 3,2 2,3 1,9 2,2 1,0 30,6 31,3 30,7 27,0 28,5 33,4 33,0 30,4 Infarto del miocardio 4,3 5,1 6,3 3,7 3,3 3,5 3,5 3,6 Disturbi circolatori dell'encefalo 9,4 8,7 8,1 9,2 7,5 11,2 13,7 10,1 460-519 Malattie dell'apparato respiratorio 5,1 4,6 4,8 7,2 4,1 4,5 6,5 4,8 520-579 Malattie dell'apparato digerente 3,2 3,6 3,3 3,0 2,5 2,5 3,5 3,4 800-999 Cause accidentali e violente 1,8 1,8 2,6 2,3 0,6 3,1 1,9 0,5 7,0 5,7 4,3 4,4 6,9 5,9 10,5 15,1 74,0 74,4 72,7 69,4 68,0 71,8 85,9 78,3 Tumori maligni della mammella della donna 250 diabete mellito 320-389 Malattie del sistema nervoso 390-459 Malattie del sistema circolatorio 410 Altre cause totale 140-239 tumori ABBIATEGRASSO Dis.7 - Dis.6 - MAGENTA Dis.5 - CASTANO Dis.4 - LEGNANO Dis.3 - CORSICO Dis.2 - RHO Dis.1 - GARGAGNATE CAUSE DI MORTE tasso spec. ASL GRUPPO ICD9 Tabella 6 – Cause di morte della popolazione nel complesso 28,2 28,4 26,2 28,3 26,8 24,9 32,8 31,1 151 Tumori maligni dello stomaco 2,3 2,0 2,0 1,7 2,9 1,9 3,2 2,1 153-154 Tumori maligni del colon, retto e ano 3,3 3,0 3,4 2,8 3,8 2,9 3,2 3,5 162 Tumori maligni della trachea, bronchi e polmoni 5,8 6,5 5,2 7,1 5,0 4,6 6,5 5,1 174 3,8 4,3 4,2 3,2 2,4 4,6 5,1 2,7 1,4 1,7 1,9 0,8 1,3 1,6 1,4 1,1 1,8 2,0 2,1 2,2 1,7 2,0 1,6 0,7 28,3 26,5 28,5 25,2 27,8 32,0 30,7 31,0 Tumori maligni della mammella della donna 250 diabete mellito 320-389 Malattie del sistema nervoso 390-459 Malattie del sistema circolatorio 410 Infarto del miocardio 4,9 5,5 6,3 4,1 3,8 5,3 4,6 3,8 430-438 Disturbi circolatori dell'encefalo 7,8 6,7 6,7 7,4 7,0 9,6 10,7 9,8 460-519 Malattie dell'apparato respiratorio 5,4 6,1 5,4 6,6 4,5 4,3 5,6 5,0 520-579 Malattie dell'apparato digerente 3,5 3,5 3,7 4,2 2,7 3,3 4,0 4,1 800-999 Cause accidentali e violente 2,7 2,6 3,5 2,7 2,0 3,8 2,6 2,0 5,7 5,3 4,0 4,2 5,4 5,1 7,7 10,5 77,2 76,2 75,3 74,1 72,3 77,0 86,4 85,4 Altre cause totale (*) standardizzazione indiretta sulla pop.ASL 12 I CONSUMI DI PRESTAZIONI L’assorbimento di risorse economiche da parte dei residenti, rendicontate nel 2006 riclassificando le voci di bilancio in livelli di assistenza, è il seguente. Consumi Macrovoci economiche Personale 1 – Ass. in amb. di vita e lavoro 2 - Assistenza distrettuale Guardia medica Medicina generale e Costi acquisti di Costi acquisti di manutenzione servizi entro il servizi di esercizio territorio 30.634 3.539 10.936 20.092 11.465 442.919 351 49 2.569 900 43 72.674 7.991 163.894 Assistenza Integrativa - 511 1677 Assistenza specialistica - - 58.947 Assistenza Protesica - 1.174 14.780 17.106 1.691 19.866 230 3 448 3 Assistenza Idrotermale - - 3 - Assistenza ospedaliera - - Attività di pronto soccorso - - - Assistenza territoriale ambulatoriale e domiciliare Assistenza territoriale semiresidenziale Assistenza territoriale residenziale Assistenza ospedaliera per ospedaliera per ospedaliera per acuti Assistenza lungodegenti Assistenza riabilitazione Emocomponenti e servizi trasfusionali Trapianto organi e tessuti TOTALE altri Altri costi Totale % territori 1.057 Assistenza farmaceutica in 92.838 33.077 7.635 52.744 4,7% 9.397 576.711 51,5% 133 3.102 2.996 76.613 288 206.307 - 2.188 - 105.831 572 16.526 1.286 4.484 44.433 32.287 471 307 33.298 76.225 9.625 617 86.918 1.495 - 1.495 238.003 251.563 - 489.566 14.301 7.696 - 21.997 - 204.832 218.402 - 423.234 - - 1.641 714 - 2.355 - - 13.031 17.518 - 30.549 - - 2.624 - 2.624 - - 1.574 7.233 - 8.807 50.726 15.004 691.858 344.401 17.032 1.119.021 46.884 43,7% 100,0% Le Tabelle che seguono riportano in sintesi i consumi degli assistiti della ASL Milano 1 ricondotti ai MMG o PLS. Questa modalità rappresentativa dei dati economici è utilizzata alle diverse scale (a scala di distretto nel confronto con l’ASL e a scala di medico nel confronto con ASL, distretto, associazione) nel processo di budget. La produzione di queste informazioni ha cadenza trimestrale e in relazione alla disponibilità delle basi dati si rende fruibile con un ritardo di 4-5 mesi rispetto alla erogazione della prestazione: nel mese di novembre è possibile la lettura dei dati al giugno dell’anno in corso. Sempre nell’ambito del processo di budget, è possibile una rappresentazione dei dati per patologia: la Banca Dati Assistito (BDA). BDA è uno strumento in uso in Regione Lombardia dal 2003 e integra informazioni disponibili nelle basi dati delle prestazioni sanitarie. In successive Tabelle sempre suddivise per MMG e PLS sono riportati in termini di prevalenza i soggetti affetti dalle patologie previste in BDA e dati di copatologia. 13 14 15 Gli assistiti sono ascrivibili a 12 diversi gruppi di patologie croniche definite e 3 categorie non patologiche così come riportato nella seguente Tabella Tabella – Attribuzione del totale degli assistiti della ASL alle patologie del progetto BDA – Anno 2007 ANNO 2007 Numero Assistiti % assistiti Totale Spese % totale spese des_cat 7.484 0,76 61.857.139 6,83 684 0,07 14.918.308 1,65 03 − INSUFFICENTI RENALI CRONICI 2.495 0,25 28.940.197 3,19 04 − HIV POSITIVO ED AIDS CONCLAMATO 2.390 0,24 19.983.338 2,21 05 − NEOPLASTICI 30.144 3,07 137.157.027 15,14 06 − DIABETICI 38.679 3,94 86.415.237 9,54 07 − CARDIOVASCULOPATICI 132.867 13,53 223.807.911 24,70 08 − BRONCOPNEUMOPATICI 12.952 1,32 18.042.524 1,99 09 − GASTROENTEROPATICI 13.580 1,38 20.592.869 2,27 10 − NEUROPATICI 9.637 0,98 23.584.838 2,60 11 − MALATTIE AUTOIMMUNI 3.317 0,34 3.599.121 0,40 15.422 1,57 13.688.347 1,51 8.006 0,82 21.336.753 2,35 14 − CONSUMATORE senza patologie 535.678 54,56 232.220.696 25,63 15 − NON CONSUMATORE 168.455 17,16 0 0,00 Totale 981.790 100,00 906.144.306 100,00 01 − DECEDUTI 02 − TRAPIANTATI 12 − MALATTIE ENDOCRINE E METABOLICHE 13 − PARTO I dati sono riferiti a cittadini che nel corso dell’intero 2007 sono stati assistiti dalla ASL Milano1. Le categorie sono mutuamente esclusive dalla categoria 01 alla 15, ad esempio un paziente diabetico con insufficienza renale cronica sarà inserito in categoria 03-IRC, ma rientrerà in categoria 06-diabete se diabetico e contemporaneamente cardiopatico. In categoria 01-deceduto sono inseriti i soggetti deceduti nell’anno. Le patologie sono definite croniche in relazione al continuo ricorso alle cure dei soggetti affetti. Il quadro 2007 è paragonabile al dato degli anni 2002-2006. Dai dati si evince che il consumo di risorse è particolarmente importante nell’ultimo anno di vita: lo 0.7% degli assistiti consuma il 6,6% delle risorse. Le prime 5 categorie con il 4% degli assistiti assorbono il 28% delle risorse. A seguire sono 3 categorie quali diabete, cardiopatia, e broncopatia che rendono conto del 18% della popolazione e del 25,6% del consumo di risorse; in tema di cronicità queste categorie sono le più sensibili ad azioni di governo sull’ appropriatezza. Di rilievo è il fatto che il 55% della popolazione consuma il 37% delle risorse, ma non è riconducibile a categorie di cronicità, e che il 17% degli assistiti non fruisce di prestazioni a carico del SSR. Il ricorso alle cure per categorie legate alla cronicità è appannaggio della popolazione anziana con un picco ampio tra i 60 e gli 80 anni. Mentre per le patologie non aventi caratteristiche di cronicità il ricorso alle cure avviene per la maggior parte nella fascia d’età tra i 35 e i 45 anni. 16 num erosità assistiti BDA- curve di distribuzione delle fasce d'età rispetto alla cronicità 60.000 50.000 40.000 cronico 30.000 20.000 non cronico non utente 10.000 0 9 9 9 9 9 0 9 9 9 9 -0 5-0 5-1 5-2 5-3 5-4 5-5 5-6 5-7 5-8 0 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 fasce d'età In relazione al genere si apprezzano diverse prevalenze tra i sessi. IRC, diabete, broncopatia e gastropatia sono prevalenti tra i maschi. Neoplasie, cardiopatia, mal. autoimmuni ed endocrinopatie sono prevalenti tra le femmine. In relazione ai costi, al lordo della partecipazione alla spesa o ticket, si rileva il seguente quadro. Tabella – Assorbimento di risorse per tipo di patologia e tipo di servizio erogato nell’anno 2007. % Ambulatoriali % Farmaceutica % Ricoveri des_cat 01 − DECEDUTI 2,02 2,22 11,02 02 − TRAPIANTATI 1,23 1,68 1,95 03 − INSUFFICENTI RENALI CRONICI 8,94 1,95 1,67 04 − HIV POSITIVO ED AIDS CONCLAMATO 1,48 1,13 0,62 12,39 11,94 17,24 6,93 15,63 8,89 07 − CARDIOVASCULOPATICI 18,78 37,77 24,41 08 − BRONCOPNEUMOPATICI 1,66 3,30 1,71 09 − GASTROENTEROPATICI 2,34 3,68 1,79 10 − NEUROPATICI 1,73 2,73 2,21 11 − MALATTIE AUTOIMMUNI 0,54 0,27 0,30 12 − MALATTIE ENDOCRINE E METABOLICHE 2,00 2,37 1,07 13 − PARTO 2,06 0,16 3,93 37,90 15,16 23,20 0,00 0,00 0,00 100,00 100,00 100,00 05 − NEOPLASTICI 06 − DIABETICI 14 − CONSUMATORE senza patologie 15 − NON CONSUMATORE Totale 17 L’assorbimento di risorse erogate è diversificato in relazione alla patologia: in ambito di ricovero è maggiore in quasi tutte le categorie ed è in relazione con gli eventi acuti attesi. I pazienti che decedono assorbono le maggiori risorse in ambito di ricovero. I pazienti affetti da HIV assorbono maggiormente in farmaceutica, mentre di rilievo è l’assorbimento di risorse di specialistica ambulatoriale (dialisi) dei pazienti affetti da IRC. Altrettanto di rilievo è l’assorbimento di prestazioni di specialistica ambulatoriale della categoria dei soggetti affetti da patologia non cronica. Le malattie cardiovascolari e tumori sono le patologie croniche per le quali ricoveri e prestazioni ambulatoriali assorbono il maggior quantitativo di risorse. L’assorbimento di risorse per specifica patologia sia in termini totali sia di specifiche prestazioni presenta una ampia variabilità sia per specifici aspetti clinici sia per differenti approcci diagnostico terapeutici adottati sul territorio. La variabilità dell’assorbimento di risorse del paziente diabetico ad esempio può essere legata allo stadio della patologia quali un diabete “agli esordi” con trattamento dietetico e sporadici controlli di laboratorio, rispetto ad un diabete “franco” con terapia farmacologica anche di complicanze, frequenti controlli specialistici ambulatoriali e l’occorrenza di ricoveri ospedalieri. A questa variabilità per aspetti clinici della patologia può essere associata una componente legata all’approccio del medico curante o dello specialista e la disponibilità o presenza sul territorio di specifici servizi specialistici o strutture di ricovero. Similmente per le altre patologie. Ricoveri Tabella – Evoluzione del ricovero tra il 2002 ed il 2007 nei distretti della ASL Milano 1 DISTRETTI ANNO TOTALE 1 2 3 4 5 6 7 2002 190.643 50.815 32.396 23.289 34.231 13.070 21.475 15.367 2003 185.899 49.436 31.623 22.996 33.385 12.561 20.990 14.908 2004 188.669 49.572 32.105 23.856 33.140 12.419 22.152 15.425 2005 186.912 48.743 32.222 23.474 33.011 12.091 21.946 15.425 2006 185.334 48.333 31.859 24.092 31.936 11.780 22.008 15.326 2007 N. ricoveri 170.403 43.472 29.153 21.089 30.360 11.219 20.924 14.186 2007 importo Importo medio in € 454.661.911 119.317.028 78.873.212 57.169.889 80.802.931 29.311.252 53.193.932 35.993.667 367 389 373 381 341 336 355 367 Il 50% dei ricoveri avviene in Strutture ubicate nel territorio dell’ASL e la Struttura che eroga il maggior numero di ricoveri a favore di residenti è l’Azienda Ospedaliera di Legnano con il 31 % dei ricoveri e il 29% degli importi e, tra i Presidi, l’Ospedale Civile di Legnano con il 16-17% dei ricoveri e il 16% degli importi. La restante quota di ricoveri avviene presso Strutture delle ASL vicini e in maggior grado presso Città di Milano. In termini complessivi a favore dei residenti le Strutture site sul territorio erogano 95.000 ricoveri su 130.000, pari al 73% della loro attività. Il tasso di ricovero è in riduzione negli anni ed è nel 2006 del 140‰, che diviene il 134‰ escludendo il DRG 391 (neonato sano). I tassi di ricovero età specifici sono pressoché sovrapponibili negli anni e mostrano alcuni picchi alla nascita e nei primi anni di vita, nelle fasce d’età 30-34; 35-39 anni e 85-89 anni. Oltre i 60 anni la crescita dei tassi è continua. Il tasso del 2007 del 127‰ che è inferiore a quelli degli anni precedenti in ragione del diverso ambito di erogazione – ambulatoriale anziché di ricovero – ora assegnato agli interventi per tunnel carpale e sul cristallino. 18 I ricoveri di tipo medico si sono ridotti negli anni (1998-2006) del 7%, mentre i ricoveri di tipo chirurgico sono aumentati del 18%. Sono in riduzione i ricoveri per disturbi dell’apparato gastroenterico (-4%), apparato respiratorio (-5%), malattie del sangue (-12%), malattie della pelle (-13%). In incremento sono le patologie del sistema osteoarticolare (+10%), dell’apparato riproduttivo femminile (+13%), delle malattie parassitarie (+23%). In deciso incremento risultano i ricoveri per fattori influenzanti lo stato di salute e il ricorso al Servizio sanitario: +33%, questo incremento è in gran parte attribuibile all’utilizzo del nido da parte di neonati o di bambini piccoli durante un ricovero della madre. Nella Tabella sottostante è indicato per ogni ASL lombarda ‘il contributo’ dato da Ospedali del territorio o meno alla generazione del tasso di ospedalizzazione complessivo. Il dato riportato è di fonte regionale e si riferisce al 2005. Gli ospedali della ASL Mi 1 – pubblici e privati – apportano un contributo al risultato complessivo della ASL che è mediamente più basso, per ragioni logistiche e infrastrutturali di immediata evidenza data l’estrema vicinanza rispetto alla città di Milano ricchissima di offerta plurispecialistica e di elevata eccellenza, della media regionale e tra i più bassi dell’intera Regione. Ordinario Day Hospital Tasso generato Tasso generato Tasso generato Tasso da Ospedali nel da altri ospedali da ospedali territorio della fuori regione della Lombardia Tasso Tasso totale generato da generato da Osp nel ASL Tasso Tasso generato da totale altri ospedali ospedali fuori territ. ASL lombardi regione Bergamo 126 17 3 146 48 7 1 56 Brescia 159 7 6 172 52 3 3 58 Como 104 39 3 146 40 17 1 58 Cremona 113 33 7 153 49 15 3 67 Lecco 95 46 3 144 26 20 1 48 Lodi 92 57 10 158 39 29 4 72 Mantova 105 24 24 153 43 8 13 64 Milano 127 21 10 158 73 8 2 84 Legnano 75 66 5 145 28 32 1 62 Melegnano 64 77 5 146 17 40 1 59 Monza 91 46 4 141 31 24 1 56 Pavia 151 17 10 179 66 9 4 79 Sondrio 123 27 3 153 43 10 1 54 Varese 116 22 5 144 42 12 1 55 Val Camonica 102 59 3 164 31 24 1 57 113 33 6 153 45 16 2 63 19 Relazione sanitaria Tabella - Confronto valorizzazione ricoveri 2003-2006 suddivisa per distretto di residenza. Ricoveri Chirurgici Ricoveri chirurgici DISTRETTO entrofuori 2003 2004 2005 2006 Garbagnate entro ASL 22.895.145 23.058.982 23.550.401 24.537.171 Garbagnate in RL 36.035.852 37.577.830 37.444.803 39.946.161 Garbagnate fuori RL 1.317.508 1.254.047 1.265.888 1.277.762 Totale 60.250.508 61.892.863 62.263.097 65.763.100 Rho entro ASL 19.540.563 19.152.642 20.238.123 19.733.440 Rho in RL 20.036.977 22.560.378 23.279.581 22.359.825 Rho fuori RL 997.422 1.123.469 1.354.165 1.183.311 40.574.962 42.836.489 44.871.869 43.276.576 2.841.760 2.794.050 2.723.058 2.856.450 23.811.180 26.503.066 27.767.032 28.777.223 883.756 712.560 857.174 668.781 Totale 27.536.696 30.009.676 31.347.264 32.302.454 Legnano entro ASL 26.179.429 25.869.973 26.309.588 27.692.885 Legnano in RL 15.947.229 16.881.716 16.791.776 17.049.075 Legnano fuori RL 932.638 1.141.288 1.025.617 1.212.429 43.059.296 43.892.977 44.126.981 45.954.389 Totale Corsico entro ASL Corsico in RL Corsico fuori RL Totale Castano entro ASL 8.060.914 7.896.692 8.018.835 7.772.416 Castano in RL 6.545.842 6.686.158 7.351.750 7.345.679 Castano fuori RL 903.272 980.034 1.049.941 1.181.756 Totale 15.510.028 15.562.884 16.420.526 16.299.851 Magenta entro ASL 16.976.298 18.426.636 17.743.685 17.238.214 Magenta in RL 8.876.864 9.960.262 11.305.831 11.159.602 Magenta fuori RL 838.082 771.426 1.198.032 1.546.272 26.691.244 29.158.324 30.247.548 29.944.088 Totale Abbiategrasso entro ASL 6.992.119 7.979.273 7.623.468 7.390.605 Abbiategrasso in RL 9.480.403 10.151.205 10.906.981 12.035.239 Abbiategrasso fuori RL 488.002 333.545 720.310 818.510 16.960.524 18.464.023 19.250.759 20.244.354 Totale Piano di Organizzazione Aziendale Giugno 2008 Relazione sanitaria Tabella - Confronto valorizzazione ricoveri 2003-2006 suddivisa per distretto di residenza. Ricoveri Medici Ricoveri medici DISTRETTO entrofuori 2003 2004 2005 2006 Garbagnate entro ASL 30.414.861 29.197.901 29.621.998 28.847.242 Garbagnate in RL 24.949.329 25.194.613 26.819.309 26.822.313 Garbagnate fuori RL 3.014.995 2.819.865 2.931.117 2.934.592 Totale 58.381.188 57.214.383 59.374.429 58.606.153 Rho entro ASL 22.562.741 22.196.602 22.820.814 23.619.011 Rho in RL 10.615.916 10.810.456 11.850.831 12.321.768 Rho fuori RL 1.957.189 2.044.357 2.073.326 2.121.109 Totale 35.135.846 35.051.415 36.744.971 38.061.888 4.163.124 4.064.010 3.482.820 3.835.976 18.486.669 19.825.217 20.206.392 21.653.441 Corsico entro ASL Corsico in RL Corsico fuori RL 1.743.064 1.541.249 1.347.023 1.331.389 Totale 24.392.857 25.430.476 25.036.235 26.820.806 Legnano entro ASL 20.909.407 21.534.419 22.918.498 21.900.275 Legnano in RL 11.058.334 10.959.577 11.318.348 11.442.745 Legnano fuori RL 1.487.764 1.507.745 1.577.448 1.377.163 Totale 33.455.505 34.001.741 35.814.294 34.720.183 Castano entro ASL 7.382.473 7.356.345 7.421.538 7.251.931 Castano in RL 4.982.063 5.540.744 5.142.742 5.270.007 Castano fuori RL 1.293.416 1.142.165 1.372.645 1.143.384 Totale 13.657.952 14.039.254 13.936.925 13.665.322 Magenta entro ASL 16.161.355 16.714.774 17.425.306 18.056.292 Magenta in RL 4.717.430 5.710.324 5.475.862 6.047.536 Magenta fuori RL 1.126.990 1.045.500 1.073.728 1.112.832 Totale 22.005.775 23.470.598 23.974.896 25.216.660 Abbiategrasso entro ASL 7.661.344 7.852.686 7.950.298 7.962.679 Abbiategrasso in RL 5.980.273 6.361.998 6.932.305 7.313.247 Abbiategrasso fuori RL 455.963 514.880 490.053 526.326 14.097.580 14.729.564 15.372.656 15.802.252 Totale Piano di Organizzazione Aziendale Giugno 2008 Relazione sanitaria Tabella - Distretti di provenienza e tipo di ricovero (medico/chirurgico) dei pazienti residenti nella ASL della Provincia di Milano 1 ricoverati in altre regioni Anni 2003-2006 Ricoveri chirurgici VAR % 2006 DISTRETTO 2003 2004 2005 Garbagnate 1.317.508 1.254.047 1.265.888 1.277.762 0,9 11.874 12,0 Rho 997.422 1.123.469 1.354.165 1.183.311 -12,6 -170.854 -172,3 Corsico 883.756 712.560 857.174 668.781 -22,0 -188.393 -190,0 Legnano 932.638 1.141.288 1.025.617 1.212.429 18,2 186.812 188,4 Castano 903.272 980.034 1.049.941 1.181.756 12,6 131.815 132,9 Magenta 838.082 771.426 1.198.032 1.546.272 29,1 348.240 351,2 Abbiategrasso 488.002 333.545 720.310 818.510 13,6 98.200 99,0 6.360.680 6.316.369 7.471.127 7.888.821 5,6 417.694 421,3 Garbagnate 3.014.995 2.819.865 2.931.117 2.934.592 0,1 3.475 3,5 Rho 1.957.189 2.044.357 2.073.326 2.121.109 2,3 47.783 48,2 Corsico 1.743.064 1.541.249 1.347.023 1.331.389 -1,2 -15.634 -15,8 Legnano 1.487.764 1.507.745 1.577.448 1.377.163 -12,7 -200.285 -202,0 Castano 1.293.416 1.142.165 1.372.645 1.143.384 -16,7 -229.261 -231,2 Magenta 1.126.990 1.045.500 1.073.728 1.112.832 3,6 39.104 39,4 455.963 514.880 490.053 526.326 7,4 36.273 36,6 subtotale 11.079.381 10.615.761 10.865.340 10.546.795 -2,9 -318.545 -321,3 TOTALE 17.440.061 16.932.130 18.336.467 18.435.616 0,5 99.149 100,0 subtotale 2006 vs 2005 Composizione delta % del delta Ricoveri medici Abbiategrasso La casistica riabilitativa è compresa nella tipologia ricovero di tipo medico Tabella - Valorizzazione delle prime 20 specialità (ordinate per valore economico) in cui è avvenuto il ricovero di pazienti residenti nella ASL della Provincia di Milano 1 in altre Regioni Anno 2003-2006 delta 2006 composizione 2003 2004 2005 2006 vs 2005 var % delta RECUPERO E RIABIL. FUNZ. 4.247.394 4.415.539 4.672.133 4.669.620 -2.513 0% -3% CHIRURGIA GENERALE 1.605.008 1.757.493 1.759.438 2.019.923 260.485 15% 270% MEDICINA GENERALE 1.649.907 1.396.324 1.450.733 1.433.624 -17.109 -1% -18% ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA 1.499.889 1.537.140 1.854.032 1.352.739 -501.293 -27% -519% LUNGODEGENTI 1.276.060 1.257.578 1.409.060 1.142.321 -266.739 -19% -276% TERAPIA INTENSIVA 684.397 464.164 727.478 1.075.135 347.657 48% 360% CARDIOLOGIA 712.568 695.517 652.281 842.126 189.845 29% 197% OSTETRICIA E GINECOLOGIA 551.547 543.734 572.043 541.171 -30.872 -5% -32% OCULISTICA 587.803 569.077 673.301 526.170 -147.131 -22% -152% PEDIATRIA 424.373 431.427 376.392 392.447 16.055 4% 17% OTORINOLARINGOIATRIA 503.573 303.956 332.073 357.148 25.075 8% 26% NEUROCHIRURGIA 417.449 410.715 498.791 356.440 -142.351 -29% -147% EMATOLOGIA, IMMUNOEMATOL. 121.210 206.963 225.639 324.874 99.235 44% 103% Piano di Organizzazione Aziendale Giugno 2008 Relazione sanitaria UROLOGIA 320.043 233.661 262.931 314.297 51.366 20% 53% NEUROLOGIA 351.069 283.257 326.540 266.641 -59.899 -18% -62% MALATTIE INFETTIVE 178.565 127.257 229.221 259.075 29.854 13% 31% UNITA' CORONARICA 128.315 138.366 141.907 222.327 80.420 57% 83% 0 0 9.838 203.062 193.224 1964% 200% GRANDI USTIONATI 43.495 23.167 49.389 199.818 150.429 305% 156% CARDIOCHIRURGIA 256.007 122.583 186.553 195.903 9.350 5% 10% 66.591 139.693 171.937 189.168 17.231 10% 18% 130.080 168.887 123.792 136.654 12.862 10% 13% 91.315 107.217 127.944 130.172 2.228 2% 2% UNITA' SPINALE ONCOLOGIA DERMATOLOGIA GASTROENTEROLOGIA Tra le maggiori criticità relative alla domanda sanitaria si rileva la mobilità verso altri territori per ortopedia e, di conseguenza, per riabilitazione (il 20% della mobilità intraregione di ricoveri ed il 36% di quella extraregione) e la gestione integrata ospedaleterritorio di alcune cronicità, quali il paziente oncologico e il paziente cardiovascolare. 2. 2 Flussi di ospedalizzazione Riguardano tutti i movimenti di pazienti di interesse per l’Azienda. Nelle figure 1, 2, 3 sono schematizzati i flussi in entrata ed in uscita dalle strutture dell’Azienda e dal territorio dei distretti di Rho e di Garbagnate (che rappresentano il bacino d’utenza dell’Azienda Salvini) e gli ambiti verso i quali tali flussi si indirizzano. Com’è noto, il distretto è l’ambito territoriale sovracomunale che la Regione Lombardia ha individuato per la programmazione ed il controllo delle attività socio-sanitarie e per la programmazione del sistema di servizi e di interventi in campo sociale (vedasi Parte I cap. 1, par. 1.2 Piano Socio-Sanitario 2007-2009) Dal 2004 al 2006, sono diminuiti per l’Azienda gli accessi dall’esterno (-6%) ma anche per le strutture private attive nel territorio (-8,7% tra il 2004 e il 2005). I ricoveri di residenti sono calati, sia per l’Azienda (-4%) sia per le strutture private (-2,5%), mentre il ricorso dei residenti ad ospedali fuori zona è aumentato (+2,5% in ambito regionale; +3% extra regione). In termini di indicatori, dal 2004 al 2006, è aumentata la mobilità in uscita (residenti che si ricoverano in altri ospedali, rispetto al totale dei ricoveri di residenti); è diminuita la ricettività (residenti che si ricoverano presso l’Azienda, rispetto al totale dei ricoveri di residenti); si è mantenuta costante l’attrattività (accessi dall’esterno verso l’Azienda, rispetto al totale dei casi trattati dall’Azienda). 2.3 La domanda locale che si rivolge all'Azienda Rappresenta il 41% dei ricoveri di residenti e risulta variamente distribuita sul territorio dei distretti di Garbagnate e di Rho. In particolare, nella figura 4, si possono osservare tre gruppi di Comuni, i cui residenti si connotano per una diversa propensione al ricovero presso i presidi dell’Azienda. Nelle aree più lontane, oppure dove opera una Casa di Cura privata, l’attrazione raggiunge il 30% ( Lazzate, Misinto, Cogliate, Ceriano Laghetto, Paderno Dugnano, Novate, Settimo Milanese). C’è, poi, un gruppo di Comuni che presenta un grado di attrazione intermedio verso l’Azienda, cioè dal 30% al 50% (Limbiate, Senago, Arese, Bollate, Pero, Cornaredo e Solaro). Infine, i maggiori tributari, con un’attrazione superiore al 50%, sono i Comuni di Garbagnate, Rho, Cesate, Vanzago, Baranzate, Lainate, Pogliano, Pregnana). 2.4 La domanda esterna attratta dall'Azienda La domanda di ricovero esterna al bacino d’utenza che si rivolge all’Azienda costituisce il 74% di questa frazione di domanda e ha rappresentato nel 2006 circa il 25% della produzione aziendale [tab.1]; proviene, in particolare da tre aree: Piano di Organizzazione Aziendale Giugno 2008 Relazione sanitaria Milano (5,1%) Caronno P., Saronno, Origgio, Uboldo (3%) Parabiago, Legnano, Nerviano, Cerro M. (3,5%); e si muove, soprattutto, per le seguenti specialità: Medicina Generale, Ostetricia Ginecologia, Pediatria, Chirurgia Generale. 2.5 Gli ospedali regionali e la domanda locale Considerato che la casa di cura S. Carlo di Paderno D. esercita una naturale attrazione sui residenti in quel Comune e che l’ospedale di Saronno è più vicino ai Comuni della zona nord del distretto di Garbagnate (Lazzate, Misinto, Cogliate, Ceriano L. e Solaro) gli ospedali che, più di altri, hanno beneficiato di questo afflusso di residenti, sono stati (escludendo, come detto, la C.C. S. Carlo di Paderno D. e l’ospedale di Saronno): L’ospedale Sacco L’ospedale di Niguarda L’ospedale di Legnano Gli Istituti Clinici di Perfezionamento L’istituto ortopedico Galeazzi [tab. 2]. Nella tabella 2A è riportata, invece, l’attrazione degli ospedali in rapporto alle MDC dei residenti nel bacino d’utenza. Anche questa rappresentazione conferma il ruolo esercitato dagli ospedali citati sui residenti nei distretti di Rho e di Garbagnate. 2.6 Il bacino d’utenza Il bacino d’utenza amministrativo è costituito dalla popolazione residente nei distretti 1 e 2 del territorio dell’ASL Milano 1 (412.913 persone). Per quanto attiene al dimensionamento del bacino d’utenza reale dell’azienda ospedaliera, si può fare riferimento alla procedura utilizzata per calcolare la popolazione teorica (231.172 persone) [tab. 12]. Per quanto riguarda la composizione del bacino d’utenza [tab. 14] [figura 15] l’Azienda Salvini si mantiene in una posizione mediana rispetto al gruppo delle aziende ospedaliere lombarde. L’attrazione dei residenti nel territorio dell’ASL MI 1 è nell’ordine dell’82% dei ricoveri, mentre il 14% risiede fuori zona, ma in Lombardia e il 4% proviene da fuori regione. Il dato medio regionale è abbastanza prossimo a quello della Salvini (il 78% dei ricoverati proviene dal bacino d’utenza; il 16% risiede in altre zone della Lombardia; il 6% viene da fuori regione). 2.7 Le specialità cliniche e la domanda locale Nella figura 5 è riportata, per l’anno 2006 e per i Comuni del bacino d’utenza, la percentuale di dimessi dall’Azienda, la quota di dimessi da altri ospedali regionali per specialità comunque presenti in Azienda e la percentuale di dimessi da altri ospedali regionali per specialità non presenti in Azienda. La situazione rivela che il fenomeno del ricorso ad altre strutture per carenza di specialità in Azienda si mantiene sempre al di sotto del 10% dei ricoveri di residenti. D’altra parte, emerge un ampio e diffuso ricorso ad altri ospedali per specialità cliniche presenti anche in Azienda. In particolare, il fenomeno della “fuga” di residenti (suddivisi per classi d’età) in rapporto alle specialità cliniche di dimissione, è rappresentato nella tabella 3. L’allontanamento dei residenti dall’ l’Azienda sembra un carattere presente in tutte le età, eccetto che in quelle più avanzate. Come si può notare, per tutte le specialità che operano in Azienda esistono ampi margini di miglioramento, in termini di possibile recupero di pazienti residenti che preferiscono il ricovero in altre strutture. D’altra parte, esistono anche diverse specialità cliniche, non presenti presso l’Azienda, che contribuiscono a deviare all’esterno un notevole flusso di domanda (Chirurgia Plastica, Dermatologia, Chirurgia Toracica). La mobilità dei residenti per specialità cliniche di dimissione [figura 6] mostra, per ogni specialità il rapporto fughe/ricoveri. Per diverse specialità aziendali la percentuale di fughe risulta superiore ai casi trattati. Per alcune specialità, invece, l’apparente maggiore incidenza delle fughe di residenti, rispetto ai ricoveri, si spiega con l’esiguità dell’offerta dell’Azienda, in termini di posti letto e risorse, a fronte della presenza, fuori zona, di Piano di Organizzazione Aziendale Giugno 2008 Relazione sanitaria centri di eccellenza. Non pare, per contro, giustificata una fuga rilevante per le specialità di base. Nella tabella 2B il fenomeno dell’attrazione degli ospedali e delle specialità cliniche sui residenti nel bacino d’utenza è posto a confronto con la produzione aziendale. Così, si può notare che alcune delle specialità attive in azienda che presentano percentuali di “fuga di residenti” maggiori della media aziendale, mostrano invece percentuali di produzione a favore di esterni al bacino d’utenza, maggiori della media aziendale. 2.8 DRG (raggruppati per MDC) più interessati dal fenomeno delle fughe Per i residenti nel distretto di Garbagnate, [figura 7] le MDC che producono più fughe che casi trattati sono quelle che riguardano: L’apparato osteomuscolare Le malattie mieloproliferative Pelle, tessuto sottocutaneo e mammella Orecchio, naso e gola L’apparato riproduttivo femminile Le malattie endocrine, metaboliche, nutrizionali. Per i residenti nel distretto di Rho, [figura 8] le MDC più critiche riguardano: L’apparato osteomuscolare Le malattie mieloproliferative Pelle, tessuto sottocutaneo e mammella Orecchio, naso e gola L’apparato riproduttivo femminile Le malattie endocrine, metaboliche, nutrizionali 2.9 Composizione della casistica per MDC Nella figura 13 si confronta la composizione della casistica (quella dell’A.O. Salvini e quella di tutte le aziende ospedaliere regionali) per gruppi maggiori di diagnosi. Anche qui si confermano le anomalie segnalate in precedenza e riguardanti l’apparato osteomuscolare, le malattie mieloproliferative, le malattie che interessano orecchio, naso, gola. L’analisi della composizione della casistica per gruppi diagnostici maggiori (MDC) trova la sua ratio nella considerazione che, se si ipotizza che la domanda di cure rivolta alle aziende ospedaliere sia pressochè analoga (a parte quella che si rivolge ai centri monospecialistici) si può ritenere che la diversa composizione della casistica tra un’azienda e la media delle altre rifletta la diversa risposta dell’offerta a tale domanda. Nel caso in esame [figura 13], questo approccio permette di rilevare che, eccetto che per le malattie dell’apparato osteomuscolare e (in misura molto minore) per le neoplasie, non si osservano vistose carenze rispetto alla media delle altre aziende ospedaliere, segno che in quasi tutti i settori di patologia non ci sono gravi squilibri nell’offerta di cure da parte dell’Azienda. Anzi, per quanto riguarda le malattie: dell’apparato respiratorio, del sistema cardiovascolare, dell’apparato digerente, di tutte le patologie legate alla gravidanza, parto, puerperio e al periodo perinatale, nonché alle patologie psichiatriche si rileva un maggiore lavoro da parte dell’Azienda rispetto alla media delle aziende ospedaliere. Piano di Organizzazione Aziendale Giugno 2008 Relazione sanitaria 3. Analisi dell’offerta 3.1 Strutture erogatrici L’Azienda Ospedaliera Salvini, a seguito del DCR 19/3/2008 n. VIII/580, dispone di 4 stabilimenti ospedalieri (un altro, il presidio Corberi, è in corso di attribuzione all’ASL di Monza e Brianza), 7 poliambulatori (un altro, il poliambulatorio di Limbiate, è in corso di attribuzione all’A.O. di Desio e Vimercate). A seguito del riordino della residenzialità psichiatrica, l’Azienda Salvini gestirà 11 strutture psichiatriche territoriali (altre 10 rientreranno sotto l’A.O. di Desio e Vimercate) e 7 unità operative di neuropsichiatria infantile per l’infanzia e l’adolescenza (U.O.N.P.I.A, la cui struttura di Limbiate seguirà la sorte del presidio Corberi). Inoltre, L’Azienda Salvini ha in carico 11 punti di prelievo extra-ospedalieri (il punto prelievi di Limbiate passa ad altra azienda). Tali strutture sono riportate nella figura 9 (nella configurazione ancora attuale). In particolare, sono strutture dell’Azienda: il Presidio Ospedaliero G. Salvini di Garbagnate Milanese: area di circa 750.000 mq, di cui 38.000 coperta da fabbricati, 496 posti letto di degenza ordinaria accreditati e 33 di D.H. , 16 strutture complesse di ricovero, 5 servizi diagnostici. Il Presidio Ospedaliero Caduti Bollatesi di Bollate: area di circa 73.500 mq, di cui 10.737 occupata da fabbricati, 274 posti letto di degenza ordinaria e 29 di D.H. accreditati , 10 strutture complesse di ricovero, 6 servizi diagnostici. il Presidio Ospedaliero di Circolo di Rho: area di circa 102.494 mq di superficie fondiaria, di cui 5.675 coperta da fabbricati, 390 posti letto di degenza ordinaria accreditati e 49 di D.H. , 17 strutture complesse di ricovero, 5 servizi diagnostici. il Presidio Ospedaliero Casati di Passirana- struttura riabilitativa: area di circa 50.000 mq, di cui 4.600 occupati da fabbricati, 116 posti letto di degenza ordinaria accreditati e 12 di D.H. l’ex-Ospedale Psichiatrico Antonini di Limbiate il Presidio di NPI Corberi di Limbiate: struttura monospecialistica con 170 posti letto di degenza e 23 di D.H. Oltre alle citate strutture ospedaliere, rientrano tre le proprietà dell’Azienda: un certo numero di strutture psichiatriche territoriali (4 CPS,1 CRT, 3 CD, 20 Comunità Protette, 1 ambulatorio). alcuni terreni e case di civile abitazione censite regolarmente nel patrimonio disponibile aziendale. l poliambulatori di Arese e Paderno Dugnano, assegnati in gestione all’azienda, sono allocati in sedi concesse dai rispettivi Comuni in comodato d’uso. 3.2 Capacità produttiva delle unità di degenza Riguarda la dotazione di risorse (posti letto, personale apparecchiature). La dotazione di posti letto dei reparti e delle sezioni dei presidi ospedalieri è suddivisa per posti letto ordinari e di day hospital, accreditati e in esercizio [tab.4]. A livello complessivo, attualmente (Novembre 2006) risultano in esercizio 996 posti letto ordinari su 1276 accreditati (78%) e 123 posti letto di day hospital, su altrettanti accreditati (100%). La tabella 13 riporta le variazioni nella consistenza dell’organico infermieristico e di supporto intervenute mese per mese negli ultimi cinque anni. Complessivamente, dal 2003 al 2006 la dotazione del personale di assistenza è calata del 9,1%. Il numero medio annuo di pazienti per ogni infermiere, come indicatore del carico di lavoro, è costantemente cresciuto fino al 2005 (34 pazienti per infermiere) per poi flettersi nel 2006 (33,7 pazienti per infermiere) mentre è rimasto pressoché invariato il numero di infermieri per posto letto (1,3-1,4). Nell’allegato 9 è esposta la dotazione aziendale di grandi apparecchiature, così come censita nei modelli ministeriali HSP 14, dal 2003 al 2007 e la futura dotazione aziendale. Piano di Organizzazione Aziendale Giugno 2008 Relazione sanitaria 3.3 Rapporto tra ospedali e territorio La relazione esistente tra tutti gli ospedali attivi nel territorio della ASL Milano 1 e la domanda locale di ricovero è rappresentata mediante due indicatori (la percentuale di dipendenza dell’ospedale dal territorio, espressa come proporzione di residenti nel territorio ricoverati nell’ospedale, rispetto a tutti i ricoveri effettuati nell’ospedale stesso e la percentuale di capacità attrattiva dell’ospedale rispetto al territorio, espressa come proporzione di residenti nel territorio ricoverati nell’ospedale, rispetto al totale dei residenti ricoverati negli ospedali della zona). Ponendo il primo indicatore sull’asse x di un piano cartesiano ortogonale ed il secondo indicatore sull’asse y, si genera un grafico a dispersione che mostra tutte le strutture (pubbliche e private) attive nel territorio dell’ASL Milano 1 ed il loro rapporto col territorio. Nella figura 10 emerge chiaramente il forte legame esistente tra gli ospedali dell’Azienda Salvini ed il territorio, ma anche la loro modesta capacità di attrarne i residenti. 3.4 Andamento generale dell’attività Nella figura 11 è mostrato l’andamento delle attività sanitarie (ricoveri ordinari, giornate di presenza in day hospital, prestazioni ambulatoriali) nel periodo 2002-2006. Si rileva una progressiva diminuzione dei volumi di attività nei diversi settori produttivi aziendali. Nel corso del 2006 l’Azienda ha trattato 31.730 episodi di ricovero ordinario e 11.995 day hospital. Il peso medio DRG dei 28.341 casi con degenza superiore ad un giorno è stato di 0,9958. D’altra parte, se si confronta l’attività di ricovero svolta dall’A.O. Salvini e l’attività svolta dalle altre aziende ospedaliere lombarde [figura 12] emerge la posizione mediana della Salvini, sia in termini di volumi (nel 2005, 29.055 ricoveri ordinari superiori ad un giorno), sia in termini di complessità della casistica trattata (nel 2005, peso medio DRG di 0,9950). Le stesse considerazioni possono essere fatte a proposito dell’attività ambulatoriale [figura 14] anche se l’andamento della produzione ambulatoriale della Salvini presenta un calo, che però nell’ultimo anno è più contenuto, rispetto agli anni precedenti [tab.5]. Nel 2006 sono state erogate 2.543.896 prestazioni ambulatoriali, cui è associato un indice di complessità (ottenuto dal rapporto tra le prestazioni equivalenti e le prestazioni effettuate) pari a 2, superiore a quello fatto registrare nel 2005 (1,92). L’attività di pronto soccorso, esaminata nel periodo 20032006, mostra che i tre presidi seguono, ciascuno, un andamento diverso dagli altri due per quanto riguarda la gestione dei ricoveri, ma che condividono, seppure con diversa intensità, una crescita dei pazienti trattati e delle prestazioni erogate e un netto calo dei decessi [tab. 6]. L’azienda Salvini nel 2006 ha accettato 122.144 pazienti in pronto soccorso, ricoverandone 15.288 e dispensando comunque agli altri 106.856 pazienti: 115.226 prestazioni direttamente in pronto soccorso ed altre 398.852 prestazioni di pronto soccorso presso gli ambulatori. Il confronto con le altre aziende ospedaliere e con la media regionale (2005) mostra che l’A.O. Salvini ha attuato una migliore azione di filtro verso i ricoveri (la percentuale di non ricoverati è dell’87,3%, tra le più alte) mantenendo un discreto livello di erogazione di prestazioni per i non ricoverati (in media 4,7 prestazioni per ogni paziente). La percentuale di decessi in pronto soccorso (0,13%) è pari a quella della media delle aziende ospedaliere [figure 16, 17, 18]. Per quanto riguarda le liste d’attesa per prestazioni ambulatoriali, negli allegati 1, 2, 3, 4 sono riportati i risultati di quattro rilevazioni effettuate nel corso del 2006 presso le strutture eroganti dell’A.O. Salvini con, in evidenza per ogni prestazione monitorata, i tempi minimi di attesa eccedenti i tempi-obiettivo regionali. Per quanto attiene i ricoveri, nell’allegato 5 sono riportati i tempi d’attesa (medi, minimi e massimi) di alcuni interventi chirurgici monitorati dalla Regione. Nell’allegato 6 è rendicontata l’attività delle sale operatorie svolta nel corso del 2006. Nell’allegato 7 è riportata l’attività del Servizio di Radiologia per tipologia di prestazioni, per presidio di erogazione e per provenienza dei pazienti. Negli allegati 8/I e 8/II è rendicontata l’attività dei Laboratori nel 2006. Piano di Organizzazione Aziendale Giugno 2008 Relazione sanitaria 3.5 Andamento dei DRG Riguarda l’evoluzione della parte più rilevante della produzione aziendale. Sono stati valutati gli anni dal 2003 al 2006, sia per i ricoveri ordinari, sia per i day hospital [tab. 7]. A livello complessivo, emergono i seguenti fenomeni: un calo medio annuale dell’ 1,6% dei ricoveri ordinari e del 2,8% dei day hospital; un aumento del peso medio DRG; un calo progressivo dei casi a bassa complessità; una riduzione dei casi a rischio di inappropriatezza, così come definiti nei livelli essenziali di assistenza (LEA). In particolare, i casi “critici” sono calati del 9% nel periodo 2003-2006 mentre tutti i DRG si sono ridotti del 4,8%. 3.6 attività di ricovero ordinario Le tabelle dalla 8 alla 11 presentano l’attività di ricovero ordinario per presidio e per singola unità operativa. Inoltre, applicando la metodologia seguita nel progetto, vengono calcolati i ricoveri teorici e la popolazione teorica di riferimento. Le formula utilizzate sono esposte nelle note di ogni tabella. 4. Dimensionamento dell’offerta e metodologia per il calcolo dei posti letto Per determinare la dotazione di posti letto adeguata a fronteggiare una domanda di ricovero ordinario, proveniente da pazienti acuti e riabilitativi, si è fatto ricorso ad un modello, esposto nei criteri-guida per la programmazione dei fondi di edilizia sanitaria (documento allegato alla deliberazione RL n° VII/6002 del 2/8/2001) e qui sviluppato nelle tabelle 8, 9, 10, 11. Partendo dall’analisi dei ricoveri ordinari effettuati in un anno (il 2006) in ciascun presidio dell’Azienda, ed introducendo i parametri definiti dalla Regione, si simula una situazione di ottimizzazione (dal punto di vista normativo-sanitario) che porta ad identificare la produzione potenziale conseguibile da ciascun ospedale e l’entità della popolazione cui tale produzione si riferisce. La popolazione teorica di utenti è l’universo da cui proviene l’effettiva domanda di ricovero, in forza della propensione al ricovero mostrata da tale popolazione. Quindi, la dotazione di posti letto per l’Azienda è funzione della domanda di ricovero attesa e dei parametri di ottimizzazione (degenza media e tasso di occupazione) adottati. L’applicazione del modello ha richiesto i seguenti passaggi. Determinazione dei ricoveri teorici Si tratta della produzione potenziale, conseguibile con una dotazione di posti letto teorica, cioè attribuibile all’unità operativa, se questa riuscisse a rispettare i seguenti parametri, indicati dalla Regione Lombardia nel DCR 10.12.97 n.VI/755: Degenza media obiettivo Tasso di occupazione obiettivo. RTi PLi * Ga * TOoi DMoi con: RTi =ricoveri teorici della specialità “i” PLi = posti letto della specialità “i” DMoi = degenza media obiettivo della specialità “i” TOoi = tasso di occupazione obiettivo della specialità “i” Ga = giorni di attività del reparto Piano di Organizzazione Aziendale Giugno 2008 Relazione sanitaria Se l’unità operativa presenta parametri migliori rispetto ai parametri-obiettivo regionali, si considerano i parametri migliori. Da notare che, oltre al limite minimo, è stato considerato anche un limite massimo dei parametri, oltre il quale conviene riferirsi ai parametri-obiettivo regionali (ad esempio, un tasso di occupazione superiore al 90% non è considerato un parametro ottimale). Determinazione della popolazione minima teorica di utenza La determinazione della popolazione minima teorica di utenza consiste nel calcolo: della quota di popolazione che dovrebbe gravitare su ogni presidio; della popolazione complessiva, riferibile all’azienda; utilizzando un modello che presuppone un’organizzazione ospedaliera in grado di raggiungere e di tenere sotto controllo una degenza media ed un tasso di occupazione, proposti come obiettivo dalla programmazione regionale. PopT ( RT ) j i i TRo Dove: PopT = popolazione teorica Tro = tasso di ricovero obiettivo (160 %0) i = specialità j = presidi ospedalieri dell’azienda Il modello assume che gli ospedali affermino la propria vocazione di luoghi specializzati per la cura dell’evento acuto e per la riabilitazione e che debbano essere affiancati da presidi territoriali deputati all’assistenza “leggera” (diagnostiche, ambulatori, laboratori, presidi riabilitativi, day hospital /day surgery). Determinazione dei ricoveri attesi Il volume previsionale di domanda afferente la nuova struttura può essere approssimato come quota della popolazione teorica, determinata dal tasso di ricovero ospedaliero che si manifesta nella zona. E ( RT ) PopT * TR con: E(RT) = ricoveri attesi TR = tasso di ricovero considerato (156%o) Calcolo dei posti letto necessari La dotazione di posti letto per il nuovo ospedale è funzione dei ricoveri attesi, della degenza media obiettivo e del tasso di occupazione obiettivo. PL E ( RT ) * DMo TOo * Ga Il processo di pianificazione dell’offerta si sviluppa secondo un’ipotesi che considera la domanda sostanzialmente stabile e la dotazione di posti letto, l’incognita. Pertanto, a tassi di occupazione via via crescenti, corrisponde una dotazione di posti letto sempre più ridotta, fino a raggiungere la dimensione dell’offerta ritenuta più congrua. In pratica, a fronte di una domanda di ricovero ordinario stimata attorno ai 40.000 casi l’anno, con il vincolo di saturare i posti letto non meno di quanto avviene ora (85%) ma non oltre il 90% e con l’ulteriore vincolo di una degenza media obiettivo di 8,6 giorni Piano di Organizzazione Aziendale Giugno 2008 Relazione sanitaria (circa due giorni in meno, rispetto all’attuale durata media della degenza) si può fissare in 1.113 il numero dei posti letto necessari [tab. 12]. Per quanto riguarda la quantificazione dei posti letto di day hospital/day surgery, si può seguire un approccio top down, differente da quello mostrato per i posti letto ordinari. In sostanza, prima si determina il volume complessivo (a livello aziendale) del fabbisogno di ricoveri diurni e su questo si modula il servizio, poi si assegnano i posti letto alle singole specialità. Il procedimento si sviluppa sulla base della considerazione che la modalità di ricovero diurno dovrà essere quella preferibile in tutti i casi caratterizzati da bassa complessità o da inappropriatezza della degenza ordinaria o da percorsi clinici predefiniti, con procedure diagnostiche ed interventi standardizzati. I passaggi sono i seguenti. Stima dei ricoveri da effettuarsi in day hospital/day surgery Si considera l’entità storica dei ricoveri diurni, nonché i DRG a bassa complessità e quelli ritenuti a rischio di inappropriatezza e si tiene conto anche dell’orientamento al ricovero diurno nelle specialità di nuova introduzione. Rˆ dh Rdh st DRG _ bc R _ inapp Rdh ns Dove: R̂dh = stima dei ricoveri di day hospital/day surgery Rdh st = ricoveri di day hospital/day surgery (dato storico) DRG _ bc =DRG a bassa complessità R _ inapp =ricoveri inappropriati Rdh ns =ricoveri di day hospital/day surgery da nuove specialità Stima delle giornate di presenza in day hospital/day surgery Sulla base dei ricoveri stimati e di considerazioni di ordine clinico, si ipotizza la consistenza delle giornate di presenza. GPdh GPdh st GPDRG _ bc GPR _ inapp GPR _ ns Dove: GPdh = stima delle giornate di presenza dei ricoveri di day hospital/day surgery GPdh st =giornate di presenza dei ricoveri di day hospital/day surgery (dato storico) GPDRG _ bc =giornate di presenza dei DRG a bassa complessità GPR _ inapp =giornate di presenza dei ricoveri inappropriati GPR _ ns =giornate di presenza dei ricoveri di day hospital/day surgery da nuove specialità Definizione della percentuale di saturazione dei posti letto di day hospital/day surgery I posti letto di day hospital/day surgery possono essere saturati dal 100% (minimo) al 200% (massimo). Si tratta di una scelta discrezionale dell’azienda, fondata su una valutazione della domanda (condizioni cliniche che permettono la permanenza sul posto letto per mezza giornata) e di considerazioni di natura economica circa il dimensionamento dell’offerta. 100% TOdh 200% Piano di Organizzazione Aziendale Giugno 2008 Relazione sanitaria Calcolo dei posti letto di day hospital/day surgery La dotazione di posti letto per i ricoveri in regime di day hospital/day surgery è funzione delle giornate di presenza stimate e della percentuale di saturazione che l’azienda ritiene conveniente adottare. PLdh GPdh TOdh * Ga Ipotizzando circa 16.000 accessi al day hospital/day surgery all’anno, che generano 40.000 giornate di presenza, con un tasso di saturazione dei posti letto almeno del 100% ( 103%), si può determinare in 155 il numero di posti letto necessari alla nuova rete ospedaliera. In conclusione, considerando adeguata una dotazione complessiva aziendale di 1.268 posti letto, lo scenario emergente potrebbe comportare: una riduzione dei posti letto ordinari, rispetto agli attuali (-12,6%) ed un aumento dei posti letto dedicati al day hospital/day surgery (+24,4%). Il tasso di occupazione dei posti letto ordinari si attesterebbe sull’ 85%, quello dei posti letto di riabilitazione aumenterebbe dall’85,5% al 90%. Il tasso di saturazione del day hospital/day surgery incrementerebbe dall’attuale 93.6% al 103,2%. I ricoveri ordinari potrebbero aumentare del 25 %, per effetto di un processo di profonda razionalizzazione delle modalità di ricovero dei pazienti. 5. Conclusioni L’Azienda Ospedaliera Salvini dispone di unità produttive con un buon margine di ricettività, dedicate prevalentemente ai bisogni sanitari del territorio. La trasformazione della struttura produttiva, da degenza ordinaria a day hospital e ambulatori, segue la tendenza generale in atto. Da questo quadro sintetico emerge il fatto che l’Azienda Ospedaliera Salvini nelle attività espletate si colloca quasi sempre attorno alla media delle Aziende Ospedaliere. Questo significa che non si tratta di un outlier e che il personale ha comunque continuato ad offrire uno standard di servizio non dissimile dalla maggior parte delle Aziende Ospedaliere regionali, anche a fronte delle notevoli difficoltà create dalle crescenti carenze d’organico infermieristico e dalla antiquata struttura di molti complessi edilizi aziendali. Questa circostanza impone la necessità di ristrutturare la rete ospedaliera aziendale, con un intervento di parziale ricostruzione nel P.O. di Garbagnate e con un intervento di minore entità nel P.O. di Bollate, per la parziale riconversione dello stesso. Con l’attuazione del progetto di ristrutturazione e di adeguamento della propria rete ospedaliera, l’Azienda Salvini intende perseguire i seguenti obiettivi: a) b) c) d) Revisione dell’assetto e della mission ospedaliera, attraverso la differenziazione delle cure; Ristrutturazione edilizia, tecnologica ed impiantistica dei presidi per conformarli ai nuovo profili d’offerta e per adeguarli ai criteri funzionali ed organizzativi più recenti; Adeguamento delle strutture ai requisiti di sicurezza dettati dal D.P.R. 14 gennaio 1997, ai fini dell’accreditamento; Recupero di efficienza ed efficacia, sia sotto il profilo clinico-sanitario, sia dal punto di vista gestionale. Piano di Organizzazione Aziendale Giugno 2008 A.O. G.Salvini Garbagnate M.se Regolamento per il conferimento incarichi L’Azienda effettuata la graduazione delle funzioni, determinando la corrispondente retribuzione di posizione da riconoscere al dirigente, colloca ciascun incarico nelle fasce previste dai CC.NN.LL. al momento vigenti Conferimento incarichi - tipologie Le tipologie di incarichi conferibili al personale dirigenziale sono le seguenti: a. A)Incarico di direzione di struttura complessa. Tra essi sono ricompresi l’incarico di Direttore di Dipartimento, di presidio ospedaliero di cui al D.Legs.vo n. 502/1992 e di UU.OO; b. Incarico di direzione di struttura semplice; c. Incarico di natura professionale anche di alta specializzazione, di consulenza, di studio e ricerca, ispettivi, di verifica e di controllo; d. Incarichi di natura professionale conferibili ai dirigenti con meno di cinque anni di attività. Per “struttura” si intende l’articolazione interna dell’Azienda alla quale è attribuita con l’atto di cui all’art. 3, comma 1 bis, del D.Legs.vo n. 502/1992 la responsabilità di gestione delle risorse umane tecniche e finanziarie. Per struttura complessa – sino all’emanazione dell’atto di indirizzo e coordinamento previsto dall’art. 15 quinquies, comma 6, del D.Lgs.vo n. 502/1992 e del conseguente atto aziendale – nell’ambito del ruolo medico e sanitario si considerano le strutture già riservate in azienda ai dirigenti di ex II livello e per i dirigenti degli atri ruoli quelle afferenti agli incarichi di cui all’art. 5, comma 1, fascia a) del CCNL del 5.12.1996. Per struttura semplice si intendono sia le articolazioni interne della struttura complessa sia quelle a valenza dipartimentale, in quanto dotate della responsabilità ed autonomia. Per incarichi professionali di alta specializzazione si intendono articolazioni funzionali della struttura, connesse alla presenza di elevate competenze tecnico professionali, che producono prestazioni quali-quantitative complesse riferite alla disciplina ed organizzazione interna della struttura di riferimento. Per incarichi professionali si intendono quelli che hanno rilevanza all’interno della struttura di assegnazione e si caratterizzano per lo sviluppo di attività omogenee che richiedono una competenza specialistico-funzionale di base nella disciplina di appartenenza. Detti incarichi sono conferibili sia prima che dopo aver maturato un quinquennio di attività nel Servizio Sanitario Nazionale con ambiti di autonomia differenziati. Per quanto concerne la classificazione degli Uffici di Staff, questi potranno essere ricondotti, a seconda della loro complessità e valenza strategica individuata nell’atto aziendale ad una delle tipologie di cui alle sopra. Durata Gli incarichi dirigenziali sono conferiti a tempo determinato ed hanno, in relazione alla loro natura, la seguente durata: a. Incarichi di struttura complessa: da cinque a sette anni - 1° incarico ,o 3/5 anni se reincarico con facoltà di rinnovo; b. Altri incarichi: da tre a cinque anni, con facoltà di rinnovo. L’assegnazione degli incarichi non modifica le modalità di cessazione del rapporto di lavoro per compimento del limite massimo di età. In tali casi la durata dell’incarico viene correlata al raggiungimento del predetto limite. Requisiti Per l’accesso agli incarichi dirigenziali gli interessati – in costanza di rapporto a tempo indeterminato – devono possedere i requisiti di seguito indicati: 1. incarico di struttura complessa a. titolarità di rapporto di lavoro esclusivo; b. idoneità all’incarico a seguito di superamento della procedura prevista dal DPR n. 484/1997. 1 Relativamente ai dirigenti dei ruoli professionale, tecnico ed amministrativo, i requisiti specifici per accedere all’incarico in argomento sono previsti dall’atto aziendale. In attesa della sua emanazione viene richiesta una esperienza professionale dirigenziale non inferiore a cinque anni o, in alternativa, il possesso di attestato di formazione manageriale conseguito a seguito di frequenza a corsi di durata almeno annuale che prevedano un numero di giornate di lezione non inferiore a 30. Tali professionalità devono, altresì, aver superato le eventuali ultime verifiche effettuate dal Collegio Tecnico e dal Nucleo di Valutazione. c. Titolarità di struttura complessa per l’attribuzione dell’incarico di Direttore di Dipartimento. 2. Incarico di struttura semplice a. Dirigente Medico e Dirigente Ruolo Sanitario Titolarità di rapporto di lavoro esclusivo; Attività dirigenziale non inferiore a 5 anni; Esito positivo delle eventuali ultime verifiche effettuate dal Collegio Tecnico e del Nucleo di Valutazione b. Dirigente Ruolo Professionale, Tecnico ed Amministrativo Superamento del periodo di prova; Esito positivo delle eventuali ultime verifiche effettuate dal Collegio Tecnico e dal Nucleo di Valutazione, qualora già titolare di incarico di minor rilevanza. 3. Incarico di natura professionale, anche di alta specializzazione, di consulenza, di studio e ricerca, ispettivi, di verifica e di controllo a. Dirigente Medico e Dirigente Ruolo Sanitario Attività dirigenziale non inferiore a 5 anni; Esito positivo delle eventuali ultime verifiche effettuate dal Collegio Tecnico e dal Nucleo di Valutazione. b. Dirigente ruolo professionale, tecnico ed amministrativo Superamento del periodo di prova; Esito positivo delle eventuali ultime verifiche effettuate dal Collegio Tecnico e dal Nucleo di Valutazione, qualora già titolare di incarico di minor rilevanza. 4. Incarico di natura professionale a. Superamento del periodo di prova. Modalità per il conferimento incarichi di Direzione di Struttura Complessa o o o Dirigenti Medici e Dirigenti Ruolo Sanitario L’Azienda procede all’attribuzione di detti incarichi mediante espletamento delle procedure previste dal DPR n. 484/1997 rispettando il limite di posizioni previste dall’atto aziendale. Dirigenti ruolo professionale, tecnico ed amministrativo L’Azienda procede all’attribuzione dell’incarico di direzione di struttura complessa ai dirigenti amministrativi, tecnici e professionali, su proposta del competente Direttore di Dipartimento o, in assenza, del Direttore Amministrativo Aziendale. Direttore di Dipartimento L’incarico di Direttore di Dipartimento viene conferito dal Direttore Generale su proposta del Direttore Sanitario dell’Azienda sentito il Comitato di Dipartimento, per i dirigenti medici e del ruolo sanitario e del Direttore Amministrativo Aziendale per i dirigenti dei ruoli professionale, tecnico ed amministrativo. Modalità per il conferimento degli altri incarichi 2 All’attribuzione degli incarichi dirigenziali di struttura non complessa si procede su proposta motivata del Responsabile della struttura di appartenenza. Quanto agli incarichi a valenza dipartimentale, il conferimento avviene su proposta motivata del competente Direttore di Dipartimento. Criteri guida per il conferimento degli incarichi Nel conferimento degli incarichi e per il passaggio ad incarichi di funzioni dirigenziali diverse, i soggetti proponenti tengono conto, a regime, : a) delle ultime valutazioni del collegio tecnico e del nucleo di valutazione; b) della natura e caratteristiche dei programmi da realizzare; c) dell’area e disciplina di appartenenza; d) della attitudini personali e delle capacità professionali del singolo dirigente in relazione alle conoscenze specialistiche nella disciplina o professione di competenza che all’esperienza acquisita in precedenti incarichi svolti anche in altre aziende o esperienze documentate di studio e ricerca o professionali presso gli istituti di rilievo nazionale ed internazionale; e) dei risultati conseguiti in rapporto agli obiettivi assegnati nonché alle valutazioni riportate; f) del criterio della rotazione, ove applicabile; g) che, data l’equivalenza delle mansioni dirigenziali non si applicata l’art. 2103, comma 1 del c.c. Qualora il soggetto proponente rassegni all’Azienda una rosa di candidati ritenuti idonei in applicazione dei criteri di cui al precedente comma, questa provvederà ad individuare il dirigente a cui conferire l’incarico valutando i titoli posseduti con le modalità previste dal DPR n. 483/1997. Formalizzazione Incarichi L’Azienda procede alla formalizzazione degli incarichi dirigenziali con le seguenti modalità: Dirigenti non contrattualizzati (soggetti già assunti senza la sottoscrizione del contratto individuale): stipulazione del contratto individuale che definisca, ferma rimanendo la costituzione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato, la tipologia dell’incarico conferito, il trattamento economico correlato alla graduazione della funzione nella misura prevista dagli accordi decentrati vigenti nel tempo, gli obiettivi da conseguire, la durata, le modalità di effettuazione delle verifiche, le modalità di valutazione e i soggetti deputati alle stesse. Dirigenti già contrattualizzati: sottoscrizione di una specifica appendice ad integrazione del contratto individuale in essere che definisca tutti gli elementi di cui al precedente punto a). a) Responsabili di struttura complessa: stipulazione del contratto individuale di lavoro che oltre a definire tutti gli elementi di cui al punto a) formalizzi la costituzione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato nell’ipotesi di soggetto esterno all’Azienda. La sottoscrizione del contratto individuale da parte del dirigente comporta l’esplicita accettazione di tutte le clausole ivi contenute. Sostituzioni Dirigenti La sostituzione dei responsabili di struttura complessa e semplice segue il regime di cui all’art. 18 dei CC.CC.NN.LL. della dirigenza medica e dei ruoli sanitario, professionale, tecnico ed amministrativo con le seguenti precisazioni: Il trattamento economico da riconoscere al sostituto, decorsi i primi due mesi, viene attribuito fino all’individuazione del nuovo titolare a seguito di espletamento delle procedure previste dai DPR n. 483 e 484/1997 finalizzate alle sostituzioni per cessazione del rapporto di lavoro o per aspettativa a fronte di conferimento di incarico 3 di alta direzione presso la stessa o altra Azienda ovvero per mandato elettorale o distacco sindacale. Il periodo non retribuito (due mesi) si intende riferito ad ogni anno solare anche se maturato con periodi frazionati. Ugualmente l’Azienda ha già provveduto alla regolamentazione dei contratti individuali di diritto privato dei Dirigenti e dei contratti di lavoro individuali del Personale del Comparto mediante l’approvazione della deliberazione n. 466 del 6 giugno 2003. Costituzione di rapporti di lavoro a tempo determinato mediante la procedura prevista dall’art. 15 septies del D. Lgs. 502/1992 (introdotto dal D.Lgs. 229/1999) L’art. 15 septies comma 1 del D.Lgs.502/1992, introdotto dal D.Lgs. 229/1999, riconosce ai Direttori Generali delle Aziende Ospedaliere ed Enti del servizio Sanitario Nazionale, un’ulteriore modalità di conferimento di incarichi a tempo determinato, entro il limite del 2% della dotazione organica, con rapporto di lavoro esclusivo. Trattasi di strumento derogatorio rispetto alle regole generali per l’assunzione a tempo determinato e, pertanto, è sottoposto al rispetto di particolari vincoli: 1.l’incarico può essere conferito esclusivamente a laureati di particolare e comprovata qualificazione professionale 2.il candidato al rapporto di lavoro deve avere svolto attività in organismi ed enti pubblici o privati o aziende pubbliche o private con esperienza acquisita per almeno un quinquennio in funzioni dirigenziali o devono aver conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica desumibile dalla formazione universitaria e post-universitaria, da pubblicazioni scientifiche o da concrete esperienze di lavoro; 3.il titolare dell’incarico non deve godere del trattamento di quiescenza; 4.I contratti hanno durata non inferiore a due anni e non superiore a cinque anni, con facolta' di rinnovo e per il periodo di durata del contratto i dipendenti di pubbliche amministrazioni sono collocati in aspettativa senza assegni con riconoscimento dell'anzianita' di servizio. L’art. 15 septies comma 2 del D.Lgs.502/1992, prevede, inoltre, che le aziende unita' sanitarie e le aziende ospedaliere possono stipulare contratti a tempo determinato, in numero non superiore al 5% della dotazione organica della dirigenza sanitaria, ad esclusione della dirigenza medica, nonche' della dirigenza professionale, tecnica ed amministrativa, per l'attribuzione: 1. di incarichi di natura dirigenziale, 2. relativi a profili diversi da quello medico 3. ad esperti di provata competenza che non godano del trattamento di quiescenza e che siano in possesso del diploma di laurea e di specifici requisiti coerenti con le esigenze che determinano il conferimento dell'incarico. Entrambe le tipologie di incarichi citati comportano l'obbligo per l'azienda di rendere contestualmente indisponibili posti di organico della dirigenza per i corrispondenti oneri finanziari stabiliti nei contratti collettivi della dirigenza del Servizio sanitario nazionale. L'art.62 del CCNL dell'8 giugno 2000 precisa che, nel caso dell'art. 15 septies, le modalità di conferimento sono definite dall'azienda previa consultazione con le OO.SS, sulla base di direttive regionali. In quanto strumento derogatorio, rispetto alle normali procedure di conferimento di incarico a tempo determinato, non è possibile il ricorso all’art. 15 septies al fine di ricoprire "normali" incarichi di strutture semplici o complesse, per le quali già sono definite le modalità di assegnazione degli incarichi. 4 REGOLAMENTI ADOTTATI DALL’AZIENDA CHE NE DISCIPLINANO IL FUNZIONAMENTO Delibera n. 738 del 06.06 2002 Recepimento ipotesi di contratto collettivo integrativo Area Dirigenza Sanitaria Delibera n. 1042 del 18.11.2004 Approvazione del nuovo regolamento disciplinare aziendale per il personale del comparto Delibera n. 1194 del 29.12.2004 Approvazione dei regolamenti specifici di funzionamento dei dipartimenti gestionali dell’Azienda ospedaliera G. Salvini di Garbagnate Milanese Delibera n. 152 del 14. 02.2005 Iniziative finalizzate alla produzione e resa dietro corrispettivo a soggetti erogatori accreditati di prestazioni od altri servizi sanitari ai sensi dell’art. 3, comma 4 della legge regionale n. 31/97 Delibera n. 1190 del 12.12.2005 Ricodifica del Piano dei centri di responsabilità/Centri di Costo/Centro di prelievo dell’Azienda G. Salvini di Garbagnate Milanese Delibera 1286 del 30.12.2005 Approvazione regolamento per l’uso dei mezzi aziendali e personali Delibera n. 586 del 08.06.2006 Regolamento comitato Paritetico sul fenomeno Mobbing: recepimento Delibera n. 1249 del 22.11.2006 Presa d’atto dell’entrata in vigore del decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163 recante “codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17ce E 2004/18/ce: revisione del regolamento aziendale per l’acquisizione di beni e servizi Delibera n. 763 del 27.06.2007 Approvazione del Codice Etico dell’Azienda Ospedaliera G. Salvini Delibera n. 1125 del 30.10.2007 Approvazione del Regolamento Comitato Valutazione dell’Azienda Ospedaliera G. Salvini Delibera n. 1317 del 20.12.2007 Approvazione patrimoniale Delibera n. 1348 del 28.12.2007 Recepimento accordi in materia di libera professione e prestazioni professionali richieste da terzi all’Azienda – Area dirigenza medica e sanitaria Determina n. 13 del 28.02.2008 Approvazione di protocollo interno in materia di collaborazioni tra Azienda Ospedaliera G. Salvini e Soggetti del terzo settore Delibera n. 170 del 5.03.2008 Regolamento aziendale concernente repertorio fiscale e l’imposta di registro Delibera n. 208 de 05.03.2008 Regolamento di organizzazione per l’esecuzione di lavori in economia Delibera n. 224 del 13.03.2008 Recepimento accordo in materia di prestazioni professionali richieste da terzi all’Azienda Delibera n. 241 del 13.03.2008 Recepimento regolamento del Comitato per le Pari Opportunità. Delibera n. 255 del 19.03.2008 Approvazione Regolamento Convitto regolamento gestione beni la mobili tenuta del REGOLAMENTI ADOTTATI DALL’AZIENDA CHE NE DISCIPLINANO IL FUNZIONAMENTO Delibera n. 273 del 19.03.2008 Regolamento di ripartizione Fondo Progettazione ex art. 91 D.Lgs. 163/2006 Delibera n. 432 del 26.04.2008 Istituzione dell’Organismo di comitato Budget dell’Azienda G. Salvini Delibera n. 436 del 14.05.2008 Modifiche ed integrazioni al “Nuovo regolamento disciplinare aziendale per il personale del comparto in applicazione dell’art. 6 del CCNl 10.4.2008