COMUNE DI INVERIGO Provincia di Como PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE DEL COMUNE DI INVERIGO TRIENNIO 2015-2017 I N D I C E PARTE I PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 PREMESSA SETTORI E ATTIVITÀ ESPOSTI ALLA CORRUZIONE ATTIVITÀ A RISCHIO DI CORRUZIONE ATTUAZIONE E CONTROLLO DELLE DECISIONI PER PREVENIRE IL RISCHIO CORRUZIONE Art. 5 Art. 6 Art. 7 CRITERI DI ROTAZIONE DEL PERSONALE ADDETTO ALLE AREE A RISCHIO CORRUZIONE MISURE DI CONTRASTO ALLA CORRUZIONE MECCANISMI DI FORMAZIONE IDONEI A PREVENIRE IL RISCHIO DI CORRUZIONE Art. 8 COMPITI DEL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE Art. 9 COMPITI DEI DIPENDENTI Art. 10 COMPITI DEI RESPONSABILI DI AREA Art. 11 COMPITI DELL’ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE (O.I.V.) Art. 12 MISURE PER LA TUTELA DI SEGNALAZIONI DI ILLECITO Art. 13 RESPONSABILITÀ ALLEGATO: CRONOPROGRAMMA Pagina 1 PARTE II PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L’INTEGRITA’ 14. INTRODUZIONE 15. DATI DA PUBBLICARE 16. POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA 17. ALBO PRETORIO 18. MODALITA’ DI PUBBLICAZIONE ON LINE DEI DATI 19. PROCEDIMENTO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE DEL PROGRAMMA 20. COLLEGAMENTI CON IL PIANO DELLE PERFORMANCE 21. DESCRIZIONE DELLE INIZIATIVE 22. PROCESSO DI COINVOLGIMENTO DEI PORTATORI DI INTERESSE (STAKEHOLER) 23. ACCESSO CIVICO 24. MONITORAGGIO INERNO SULL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA 25. NORME FINALI ALLEGATO: PROSPETTO RIEPILOGATIVO DELLE AZIONI PREVISTE NEL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L’INTEGRITA’ DEL COMUNE DI INVERIGO Pagina 2 PARTE I PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE Art. 1 PREMESSA 1. 2. 3. 4. Il Piano triennale di Prevenzione della Corruzione redatto ai sensi del comma 59 dell’art. 1 della Legge n. 190/2012 e secondo le linee di indirizzo dettate dal Piano Nazionale dell’Anticorruzione approvato dalla C.I.V.I.T. con delibera n. 72/2013, si prefigge i seguenti obiettivi: ‐ ridurre le opportunità che favoriscano i casi di corruzione; ‐ aumentare la capacità di scoprire casi di corruzione; ‐ stabilire interventi organizzativi volti a prevenire il rischio corruzione; ‐ creare un collegamento tra corruzione ‐ trasparenza ‐ performance nell’ottica di una più ampia gestione del “rischio istituzionale”. Il primo Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione del Comune di Inverigo, riferito al triennio 2014‐2016 è stato approvato con deliberazione G.C. n. 2 del 23.01.2014 ed è stato redatto dal Responsabile dell’Anticorruzione, nominato con Decreto del Sindaco n° 5 del 14.11.2013 e individuato nella persona del Segretario Generale. L’efficacia delle misure di prevenzione previste dal sopracitato Piano è stata rendicontata dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione nella relazione sull’attività 2014, pubblicata sul sito comunale nella sezione “Amministrazione Trasparente”. Il Piano triennale di Prevenzione della Corruzione: ‐ evidenzia e descrive il diverso livello di esposizione degli uffici al rischio di corruzione e di illegalità e indica gli interventi organizzativi volti a prevenire il medesimo rischio; ‐ non disciplina protocolli di legalità o di integrità, ma disciplina le regole di attuazione e di controllo; ‐ prevede la selezione e formazione dei dipendenti chiamati a operare in settori particolarmente esposti alla corruzione. Il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità costituisce parte del presente Piano triennale di Prevenzione della Corruzione. Art. 2 SETTORI E ATTIVITÀ ESPOSTI ALLA CORRUZIONE 1. Il concetto di corruzione che viene preso come riferimento dalla Legge n. 190/2012, è comprensivo delle varie situazioni in cui, nel corso dell'attività amministrativa, si riscontri l'abuso da parte di un soggetto del potere a lui affidato al fine di ottenere vantaggi privati. 2. Le Aree del Comune di Inverigo maggiormente esposte al rischio di corruzione sono: ‐ Area Tecnica ‐ Settore Lavori pubblici; ‐ Area Tecnica ‐ Settore Edilizia Privata. Pagina 3 3. Con una graduazione immediatamente inferiore il rischio investe altre Aree: ‐ Area Vigilanza; ‐ Area Servizi alla Persona; ‐ Area Contabile; ‐ Area Affari Generali. 4. La strategia nazionale di prevenzione della corruzione è attuata mediante l'azione sinergica dei seguenti soggetti: ‐ l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), svolge funzioni di raccordo con le altre Autorità ed esercita poteri di vigilanza e controllo per la verifica dell'efficacia delle misure di prevenzione adottate dalle Amministrazioni, nonché sul rispetto della normativa in materia di trasparenza (art. 1, commi 2 e 3, Legge n. 190/2012); ‐ la Corte dei Conti, che partecipa ordinariamente all'attività di prevenzione attraverso le sue funzioni di controllo; ‐ il Comitato Interministeriale, che ha il compito di fornire direttive attraverso l'elaborazione delle linee di indirizzo (art. 1, comma 4, Legge n. 190/2012); ‐ la Conferenza Unificata che è chiamata a individuare, attraverso apposite intese, gli adempimenti e i termini per l'attuazione della Legge e dei Decreti attuativi con riferimento a Regioni e Province autonome, agli Enti locali, e agli Enti pubblici e soggetti di diritto privato sottoposti al loro controllo (art. 1, commi 60 e 61, Legge n. 190/2012); ‐ il Dipartimento della Funzione Pubblica, che opera come soggetto promotore delle strategie di prevenzione e come coordinatore della loro attuazione (art. 1, comma 4, Legge n. 190/2012); ‐ i Prefetti che forniscono supporto tecnico e informativo agli Enti locali (art. 1, comma 6, Legge n. 190/2012); ‐ le Pubbliche Amministrazioni, che attuano ed implementano le misure previste dalla legge e dal Piano Nazionale Anticorruzione (art. 1 Legge n. 190/2012) anche attraverso l'azione del Responsabile della prevenzione della corruzione; ‐ gli Enti pubblici economici e i soggetti di diritto privato in controllo pubblico, che sono responsabili dell'introduzione ed implementazione delle misure previste dalla legge e dal Piano Nazionale Anticorruzione (art. 1 Legge n. 190/2012). Art. 3 ATTIVITÀ A RISCHIO DI CORRUZIONE 1. Le attività a rischio di corruzione sono di seguito individuate: ‐ attività oggetto di autorizzazione o concessione; ‐ attività nelle quali si sceglie il contraente per l’affidamento di lavori, forniture e servizi; ‐ attività oggetto di concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati; ‐ concorsi e prove selettive per l’assunzione del personale e progressioni di carriera; ‐ opere pubbliche e gestione diretta delle stesse e conseguente gestione dei lavori; ‐ flussi finanziari e pagamenti in genere; ‐ manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici comunali; ‐ attività edilizia privata, cimiteriale, condono edilizio e sportello attività produttive; ‐ controlli ambientali; ‐ pianificazione urbanistica: strumenti urbanistici e di pianificazione; Pagina 4 1. 2. 3. 4. 5. ‐ rilascio autorizzazioni allo svolgimento di attività di vendita su aree pubbliche; ‐ attività di accertamento, di verifica dell’elusione ed evasione fiscale; ‐ attività nelle quali si sceglie il contraente nelle procedure di alienazione e/o concessione di beni; ‐ procedimenti sanzionatori relativi a illeciti amministrativi e penali accertati nelle materie di competenza Nazionale e Regionale; ‐ attività di accertamento e informazione svolta per conto di altri Enti e/o di altri settori del Comune; ‐ espressione di pareri, nullaosta e simili obbligatori e facoltativi, vincolanti e non, relativi ad atti e provvedimenti da emettersi da parte di altri Enti e/o aree del Comune; ‐ atti e/o provvedimenti che incidono nella sfera giuridica dei Cittadini. Art. 4 ATTUAZIONE E CONTROLLO DELLE DECISIONI PER PREVENIRE IL RISCHIO CORRUZIONE La pubblicazione delle informazioni relative ai procedimenti amministrativi sul sito istituzionale del Comune di Inverigo, costituisce il metodo fondamentale per il controllo, da parte del cittadino, delle decisioni nelle materie a rischio di corruzione disciplinate dal presente Piano. I commi 35 e 36, dell’art. 1 della Legge n. 190/2012, hanno delegato il Governo ad emanare “un Decreto Legislativo per il riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche Amministrazioni, mediante la modifica o l'integrazione delle disposizioni vigenti, ovvero mediante la previsione di nuove forme di pubblicità”. Il Governo ha adempiuto attraverso il D. Lgs. n. 33 del 14.03.2013 di “riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”. Secondo l’art. 1 del suddetto D. Lgs. n. 33/2013, la “trasparenza ” è intesa come accessibilità totale alle informazioni concernenti l'organizzazione e l'attività delle Pubbliche Amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche. Nel rispetto delle disposizioni in materia di segreto di Stato, di segreto d'ufficio, di segreto statistico e di protezione dei dati personali, la trasparenza concorre ad attuare il principio democratico ed i principi costituzionali d’uguaglianza, imparzialità, buon andamento, responsabilità, efficacia ed efficienza nell'utilizzo di risorse pubbliche, integrità e lealtà nel servizio alla Nazione. La trasparenza dell’azione amministrativa è garantita attraverso la “pubblicazione” nei siti istituzionali di documenti, informazioni, dati su organizzazione e attività delle PA. Alla pubblicazione corrisponde il diritto di chiunque di accedere alle informazioni direttamente ed immediatamente, senza autenticazione ed identificazione. La pubblicazione deve consentire la diffusione, l’indicizzazione, la rintracciabilità dei dati con motori di ricerca web e il loro riutilizzo (art. 4 co. 1 Decreto Legislativo n. 33/2013). I dati pubblicati sono liberamente riutilizzabili. Documenti e informazioni devono essere pubblicati in formato di tipo aperto ai sensi dell’articolo 68 del CAD (decreto legislativo 82/2005). É necessario inoltre garantire la qualità delle informazioni, assicurandone l’integrità, l’aggiornamento, la completezza, la tempestività, la semplicità di consultazione, la comprensibilità, l’omogeneità, la facile accessibilità e conformità ai documenti originali. Pagina 5 6. Per le attività indicate all’art. 3 del presente Piano sono individuate le seguenti regole per l’attuazione della legalità o integrità, e le misure minime di contrasto per la prevenzione del rischio corruzione: MISURE DI CONTRASTO: I CONTROLLI FREQUENZA REPORT Controllo di gestione Controllo di regolarità amministrativa Controllo di regolarità contabile Controllo equilibri finanziari Accesso telematico a dati, documenti e procedimenti Annuale RESPONSABILE NOTE Il monitoraggio delle attività individuate dal presente piano, quali quelle a più alto rischio di corruzione, e inserite nel P.E.G., avviene secondo quanto previsto dal Regolamento disciplinante il sistema dei Controlli interni Il monitoraggio delle attività individuate dal presente piano, quali quelle a più alto rischio di corruzione, e inserite nel P.E.G., avviene secondo quanto previsto dal Regolamento disciplinante il sistema dei Controlli interni Servizio Economico finanziario ed altri servizi operativi coordinati dal Segretario generale Preventivo alla fase di formazione dell’atto *** Semestrale nella fase successiva Preventivo alla fase di formazione dell’atto Semestrale Responsabili di Area Segretario Generale Responsabile Area Contabile Responsabile Area Contabile e Organo di Revisione, con il coinvolgimento attivo della Giunta Comunale, del Segretario Generale e dei Responsabili di Area, secondo le rispettive competenze Secondo quanto previsto dal Regolamento disciplinante il sistema dei Controlli interni Secondo quanto previsto dal Regolamento disciplinante il sistema dei Controlli interni e dal Regolamento di contabilità Costante Tutti i Responsabili di Area Pagina 6 Verifica di attività lavorative dei dipendenti cessati dal rapporto di lavoro con l’ente, che durante il servizio hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali Controllo composizione delle commissioni di gara e di concorso Verifica dei tempi di rilascio delle autorizzazioni, abilitazioni, concessioni Annuale In occasione della nomina della commissione Semestrale Responsabile Area per competenza Presidente della commissione Tutti i Responsabili di Area e Responsabile Anticorruzione La verifica riguarda qualsiasi altro provvedimento o atto in sintonia con le tempistiche previste nel Regolamento sui procedimenti amministrativi. L’esito del monitoraggio sarà pubblicato nel sito web del Comune MISURE DI CONTRASTO: LA TRASPARENZA Frequenza report Adozione e pubblicazione Piano Triennale per la Trasparenza Pubblicazione del Codice di comportamento dei dipendenti Accesso telematico a dati, documenti e procedimenti Integrale applicazione del D. Lgs n. 33/2012 Annuale Periodico Costante Tempi diversi indicati nel Decreto Responsabile report Note Responsabile della Trasparenza Il Piano definisce le azioni per l’attuazione del principio della trasparenza Responsabile Area Affari Generali Tutti i Responsabili di Area Tutti i Responsabili di Area L’applicazione del Decreto consente di rendere nota in modo capillare l’attività della pubblica Amministrazione ai fini dell’applicazione del principio della trasparenza e del controllo dell’attività svolta dalla stessa. Pagina 7 Trasmissione dei documenti e degli atti, in formato cartaceo oppure in formato elettronico, inoltrati al Comune dai soggetti interessati, da parte degli uffici preposti al protocollo della posta, ai Responsabili di Area o ai Responsabili dei procedimenti, prevalentemente ai loro indirizzi di posta elettronica Costante Responsabile Area Affari Generali La corrispondenza tra il Comune e il cittadino/utente deve avvenire, ove possibile, mediante posta elettronica Costante Pubblicazione degli indirizzi di posta elettronica relativi a tutti i dipendenti destinati ad operare nei settori particolarmente esposti alla corruzione Periodico, quando necessario Tutti i dipendenti Tutti i Responsabili di Area A tali indirizzi il cittadino può rivolgersi per trasmettere istanze e ricevere informazioni circa i provvedimenti e i procedimenti amministrativi che lo riguardano. Pubblicazione, con riferimento ai Entro il 31 procedimenti di scelta del gennaio di ogni anno per le contraente per l’affidamento di informazioni lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di relative all’anno precedente selezione e prescelta ai sensi del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n.163, nei propri siti web istituzionali, in formato digitale standard aperto: ‐ la struttura proponente; ‐ l'oggetto del bando; ‐ l'elenco degli operatori invitati a presentare offerte; ‐ l'aggiudicatario; ‐ l'importo di aggiudicazione; ‐ i tempi di completamento dell'opera, servizio o fornitura; ‐ l'importo delle somme liquidate. Tutti i Responsabili di Area Le informazioni sono pubblicate in tabelle riassuntive rese liberamente scaricabili in un formato digitale standard aperto che consenta di analizzare e rielaborare, anche a fini statistici, i dati informatici. Pagina 8 Art. 5 CRITERI DI ROTAZIONE DEL PERSONALE ADDETTO ALLE AREE A RISCHIO CORRUZIONE 1. Il Comune di Inverigo intende adeguare il proprio ordinamento alle previsioni di cui all’art. 16, comma 1, lettera I quater del D. Lgs. n. 165/2001 in modo da assicurare la prevenzione della corruzione mediante la tutela anticipata. 2. Tuttavia la dotazione organica dell’Ente è limitata e non consente, di fatto, l’applicazione concreta del criterio di rotazione, in quanto non esistono figure professionali perfettamente fungibili all’interno dell’Ente. Art. 6 MISURE DI CONTRASTO ALLA CORRUZIONE 1. Al fine di prevenire i rischi e le azioni illecite, si individuano le seguenti misure preventive di contrasto alla corruzione: ‐ obbligo di astensione, in occasione dell’esercizio della propria attività, dei dipendenti comunali in caso di conflitto di interessi; ‐ creazione e funzionamento dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari; ‐ costante confronto tra il Responsabile dell’Anticorruzione, i Responsabili di Area ed i referenti; ‐ completa informatizzazione dei processi; ‐ indizione, almeno tre mesi prima della scadenza dei contratti aventi per oggetto la fornitura dei beni e servizi, delle procedure di selezione secondo le modalità indicate dal D. Lgs. n. 163/2006; ‐ analisi annuale del rischio delle attività che consiste nella valutazione delle probabilità che il rischio si realizzi. Tale attività dovrà essere realizzata di concerto tra i Responsabili di Area con il coordinamento del Responsabile della anticorruzione; ‐ coordinamento tra il sistema disciplinare e il codice di comportamento che miri a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel Piano anticorruzione; ‐ attuazione tempestiva e costante dei procedimenti di controllo di gestione, monitorando le attività individuate dal presente piano, quali quelle a più alto rischio di corruzione; ‐ comunicazione al cittadino, imprenditore, utente che chiede il rilascio del provvedimento autorizzativo, abilitativo, concessorio oppure qualsiasi altro provvedimento o atto del responsabile del procedimento, del termine entro il quale sarà concluso il procedimento amministrativo. 2. In particolare: a) i contratti di assunzione del personale dovranno prevedere il divieto di prestare attività lavorativa (a titolo di lavoro subordinato o di lavoro autonomo) per tre anni successivi alla cessazione del rapporto di rapporto di pubblico impiego nei confronti dei destinatari di provvedimenti adottati o di contratti conclusi con l’apporto decisionale del dipendente; b) i bandi di gara o gli atti prodromici agli affidamenti, anche mediante procedura negoziata, dovranno contenere la condizione soggettiva di non aver concluso contratti di lavoro subordinato autonomo e comunque di non aver attribuito incarichi ad ex dipendenti che abbiano esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto delle Pubbliche Amministrazioni nei loro confronti per il triennio successivo alla cessazione del rapporto; Pagina 9 c) i Responsabili dei Servizi, i Responsabili di procedimento ed i componenti delle commissioni di gara, per quanto di rispettiva competenza, devono disporre nelle procedure di affidamento l’esclusione nei confronti dei soggetti per i quali sia emersa la situazione di cui al punto precedente; d) i capitolati speciali o i bandi di gara dovranno contenere una clausola con la quale il con‐ traente attesti di non aver concluso ai sensi dell’art. 53, comma 16‐ter. del D. Lgs. 165/2001, contratti di lavoro subordinato o autonomo e comunque di non aver attribuito incarichi ad ex dipendenti, che abbiano esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto delle Pubbliche Amministrazioni nei loro confronti per il triennio successivo alla cessione del rapporto; e) i Responsabili dei servizi competenti proporranno alla Giunta la costituzione in giudizio per ottenere il risarcimento del danno nei confronti degli ex dipendenti per i quali sia emersa la violazione dei divieti contenuti nell’articolo 53, comma 16‐ter, del D.Lgs. n. 165 del 2001. Art. 7 MECCANISMI DI FORMAZIONE IDONEI A PREVENIRE IL RISCHIO DI CORRUZIONE 1. L’azione di prevenzione della corruzione necessita di percorsi formativi che sviluppino e migliorino le competenze individuali e la capacità del sistema organizzativo del Comune, al fine di assimilare una buona cultura della legalità traducendola nella quotidianità dei processi amministrativi e delle azioni istituzionali. 2. Il Responsabile della prevenzione della corruzione dovrà individuare le materie oggetto di formazione corrispondenti alle attività indicate all’art. 3 del presente Piano e i dipendenti e i funzionari destinatari della formazione. 3. Ove possibile, la formazione sarà strutturata su due livelli: - livello generale, rivolto a tutti i dipendenti: riguarda l’aggiornamento delle competenze e delle tematiche dell’etica e della legalità; - livello specifico, rivolto al Responsabile della prevenzione, ai componenti degli Organi di controllo e ai funzionari delle Aree a rischio: riguarda le politiche, i programmi e i vari strumenti utilizzati per la prevenzione e tematiche settoriali, in relazione al ruolo svolto da ciascun soggetto nell’Amministrazione. Art. 8 COMPITI DEL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 1. Al Segretario Generale, considerata la rilevanza dei controlli interni attribuitigli dal D.L. n. 174/2012, convertito in Legge n. 213/2012, nonché considerati i compiti attribuiti nella qualità di Responsabile della prevenzione e della corruzione, non devono di norma essere conferiti incarichi di P.O. ai sensi dell’art. 97 del Tuel n. 267/2000. 2. Il Segretario Generale, quale Responsabile della prevenzione della corruzione: ‐ propone il Piano triennale della prevenzione entro il 15 dicembre di ogni anno. La Giunta Comunale lo approva entro il 31 gennaio dell’anno successivo; ‐ propone alla Giunta Comunale, entro il 15 giugno di ogni anno, la relazione di attuazione del piano dell’anno precedente, la quale deve contenere una descrizione sulle attività poste Pagina 10 ‐ in essere da ciascun Responsabile di Area in merito all’attuazione effettiva delle regole di legalità o integrità emanate dal Comune. A conclusione del processo, la Giunta Comunale esamina le azioni di correzione del piano proposte dal Responsabile a seguito delle criticità emerse; individua, previa proposta dei Responsabili di Area competenti, il personale da inserire nei programmi di formazione; procede con proprio atto alle azioni correttive per l’eliminazione delle criticità. ‐ 3. Il Segretario Generale, quale Responsabile della prevenzione della corruzione del Comune di Inverigo, ha coinvolto gli stakeholders in occasione dell’aggiornamento del presente piano, mediante pubblicazione di apposito avviso sul sito istituzionale dell’Ente. Art. 9 COMPITI DEI DIPENDENTI 1. I dipendenti destinati a operare in settori e/o attività particolarmente esposti alla corruzione nonché i Responsabili di Area con riferimento alle rispettive competenze previste dalla legge e dai regolamenti vigenti, attestano di essere a conoscenza del Piano di prevenzione della corruzione e provvedono a svolgere le attività per la sua esecuzione. Essi devono astenersi, ai sensi dell’art. 6 bis della Legge n. 241/1990, in caso di conflitto di interessi, segnalando tempestiva‐mente ogni situazione di conflitto, anche potenziale. 2. I dipendenti che svolgono attività a rischio di corruzione, relazionano annualmente al Responsabile di Area il rispetto dei tempi procedimentali e di qualsiasi altra anomalia accertata, indicando, per ciascun procedimento nel quale i termini non sono stati rispettati, le motivazioni in fatto e in diritto di cui all’art. 3 della Legge n. 241/1990, che giustificano il ritardo. 3. Tutti i dipendenti nel rispetto della disciplina del diritto di accesso ai documenti amministrativi di cui al capo V della Legge n. 241/1990, e successive modificazioni, in materia di procedimento amministrativo, rendono accessibili, in ogni momento agli interessati, le informazioni relative ai provvedimenti e ai procedimenti amministrativi, ivi comprese quelle relative allo stato della procedura, ai relativi tempi e allo specifico ufficio competente in ogni singola fase. Art. 10 COMPITI DEI RESPONSABILI DI AREA 1. I Responsabili di Area: ‐ provvedono al monitoraggio del rispetto dei tempi procedimentali e alla tempestiva eliminazione delle anomalie, informando il Responsabile dell’Anticorruzione. I risultati del monitoraggio devono essere consultabili nel sito web istituzionale del Comune, con cadenza annuale; ‐ hanno l’obbligo di inserire nei bandi di gara le regole di legalità o integrità del presente Piano della prevenzione della corruzione, attestando al Responsabile della prevenzione della corruzione il rispetto dinamico del presente obbligo; ‐ procedono, almeno tre mesi prima della scadenza dei contratti aventi per oggetto la fornitura dei beni e servizi, all’indizione delle procedure di selezione secondo le modalità indicate dal D.lgs. 163/2006 comunicandole, al Responsabile dell’Anticorruzione; Pagina 11 ‐ devono monitorare le attività individuate dal presente Piano, quali a più alto rischio di corruzione, indicando in quali procedimenti si palesano criticità e le azioni correttive; ‐ propongono al Responsabile del Piano di prevenzione della corruzione, il programma di formazione dei dipendenti della propria Area, con esclusivo riferimento alle materie inerenti le attività a rischio di corruzione individuate nel presente Piano; ‐ devono monitorare i rapporti aventi maggior valore economico tra l'Amministrazione e i soggetti che con la stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela o affinità sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti e i Responsabili di Area e i dipendenti dell'Amministrazione. 2. Con decorrenza 2015, i Responsabili di Area presentano annualmente al Responsabile della prevenzione della corruzione, una relazione dettagliata sulle attività poste in essere per i monitoraggi suddetti in merito all’attuazione effettiva delle regole di legalità o integrità indicate nel presente Piano nonché i rendiconti sui risultati realizzati. 3. Le omissioni, i ritardi, le carenze e le anomalie da parte dei Responsabili di Area rispetto agli obblighi previsti nel presente Piano costituiscono elementi di valutazione della performance individuale e di responsabilità disciplinare. Art. 11 COMPITI DELL’ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE (O.I.V.) 1. L’Organismo Indipendente di Valutazione (O.I.V.) verifica che la corresponsione dell’indennità di risultato dei Responsabili di Area, con riferimento alle rispettive competenze, sia diretta mente e proporzionalmente collegata all’attuazione del Piano triennale della prevenzione della corruzione e del Piano triennale per la trasparenza dell’anno di riferimento. Tale verifica comporta che nel Piano della Perfomance siano previsti degli obiettivi relativi all’attuazione delle azioni previste nel presente Piano. Inoltre l’O.I.V. verificherà che i Responsabili di P.O. prevedano tra gli obiettivi, da assegnare ai propri collaboratori, anche il perseguimento delle attività e azioni previste nel presente Piano. Art. 12 MISURE PER LA TUTELA DI SEGNALAZIONI DI ILLECITO 1. L’art. 54 del D. Lgs. n. 165/2001 introduce una misura di tutela già in uso presso altri ordinamenti, finalizzata a consentire l’emersione di fattispecie di illecito. 2. Secondo la disciplina del Piano Nazionale Anticorruzione, sono accordate al dipendente pubblico che segnala illeciti le seguenti misure di tutela: - la tutela dell’anonimato; - il divieto di discriminazione; - la previsione che la denuncia sia sottratta al diritto di accesso (fatta esclusione delle ipotesi eccezionali descritte dal comma 2 del nuovo art. 54 bis del D. Lgs. n. 165/2001). Pagina 12 Art. 13 RESPONSABILITÀ 1. Il Responsabile della prevenzione della corruzione risponde nelle ipotesi previste dall’art. 1 commi 12, 13, 14 della Legge n. 190/2012. 2. Con riferimento alle rispettive competenze, la mancata osservanza delle disposizioni contenute nel presente Piano della prevenzione della corruzione costituisce elemento di valutazione sulla performance individuale e di responsabilità disciplinare dei Responsabili di Area e dei dipendenti. 3. Per le responsabilità derivanti dalla violazione del codice di comportamento, si rinvia all’art. 54 D. Lgs. n. 165/2001 (codice di comportamento) ‐ cfr. comma 44; le violazioni gravi e reiterate comportano la applicazione dell’art. 55‐quater, comma 1 del D. Lgs. n. 165/2001. CRONOPROGRAMMA DATA Annualmente Preventivamente nella fase di formazione dell’atto e semestralmente nella fase successiva Semestralmente Preventivo Annualmente Costantemente ATTIVITÀ SOGGETTO COMPETENTE Controllo di gestione Responsabile Area Contabile Controllo di regolarità amministrativa Responsabili di Area, Responsabile prevenzione della corruzione. Controllo equilibri finanziari Responsabile Area Contabile Controllo di regolarità contabile Responsabile Area Contabile Tutti i Responsabili di Area Tutti i Responsabili di Area Controllo della qualità dei servizi Accesso telematico a dati, documenti e procedimenti Pagina 13 DATA Annualmente (entro il mese successivo alla scadenza del termine utile per la presentazione della dichiarazione dei redditi) ATTIVITÀ SOGGETTO COMPETENTE Pubblicazione dati compensi Responsabile della Amministratori Trasparenza Costantemente Annualmente Annualmente (31 gennaio) Tempi diversi indicati nel Decreto Costantemente Accesso telematico a dati, documenti e procedimenti Organizzazione giornate della Trasparenza Tutti i Responsabili di Area Responsabile della Trasparenza Pubblicazione delle Responsabili di Area informazioni relative alle attività indicate nell’art. 3 del presente Piano tra le quali è più elevato il rischio di corruzione Integrale applicazione del Responsabile della D.Lgs. n. 33/2012 Trasparenza, Responsabili di Area Pubblicazione costi unitari di Tutti i Responsabile di Area realizzazione delle opere pubbliche e di produzione dei servizi erogati ai cittadini Pagina 14 DATA Annualmente Periodicamente Annualmente Prima della nomina della commissione Annualmente (31 gennaio) Annualmente (31 gennaio) ATTIVITÀ Verifica di attività lavorative dei dipendenti cessati dal rapporto di lavoro con l’Ente che durante il servizio hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali Controllo a campione delle dichiarazioni sostitutive Verifica dei tempi di rilascio delle autorizzazioni, abilitazioni, concessioni Controllo composizione delle commissioni di gara e di concorso Adozione e pubblicazione Piano Triennale per la Trasparenza e l’Integrità Adozione e pubblicazione del Codice di comportamento dei dipendenti SOGGETTO COMPETENTE Responsabili di Area Tutti i Responsabili di Area o di Settore Tutti i Responsabili di Area, Responsabile Anticorruzione Presidente Commissione di gara Responsabile trasparenza Responsabile Generali Area Affari Pagina 15 DATA Costantemente Costantemente Costantemente ATTIVITÀ Trasmissione dei documenti e degli atti, in formato cartaceo oppure in formato elettronico, inoltrati al Comune dai soggetti interessati, da parte degli uffici preposti al protocollo della posta, ai Responsabili dei procedimenti, possibilmente ai loro indirizzi di posta elettronica; La corrispondenza tra il Comune e il cittadino/utente deve avvenire, ove possibile, mediante posta elettronica Pubblicazione degli indirizzi di posta elettronica seguenti relativi a tutti i dipendenti destinati ad operare nei settori particolarmente esposti alla corruzione SOGGETTO COMPETENTE Responsabile Area Affari Generali Tutti i Responsabili di Area Responsabile anticorruzione Pagina 16 DATA Annualmente (31 gennaio) 15 dicembre di ogni anno 31 gennaio di ogni anno Annualmente ATTIVITÀ Pubblicazione, con riferimento ai procedimenti di scelta del contraente per l’affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione e prescelta ai sensi del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nei propri siti web istituzionali, in formato digitale standard aperto: ‐ la struttura proponente; ‐ l’oggetto del bando; ‐ l’elenco degli operatori invitati a presentare offerte; ‐ l’aggiudicatario; ‐ l’importo di aggiudicazione; ‐ i tempi di completamento dell’opera, servizio o fornitura; ‐ l’importo delle somme liquidate. Presentazione proposta piano di prevenzione della corruzione Adozione piano triennale di prevenzione della corruzione Proposta al Responsabile della prevenzione della corruzione del piano di formazione per i dipendenti SOGGETTO COMPETENTE Responsabili di Area Responsabile della prevenzione della corruzione Giunta Comunale Tutti i Responsabili di Area Pagina 17 DATA 31 gennaio di ogni anno Semestralmente 31 marzo ATTIVITÀ Approvazione Piano di formazione Attestazione resa al Responsabile del piano della prevenzione della corruzione del rispetto dinamico dell’obbligo di inserire nei bandi di gara, le regole di legalità o integrità del piano di prevenzione della corruzione Indicazione al Responsabile della prevenzione della corruzione, dei lavori e forniture dei beni e servizi da appaltare nei successivi dodici mesi SOGGETTO COMPETENTE Responsabile prevenzione della corruzione Responsabili di Area Responsabili di Area Pagina 18 DATA Tempestivamente ATTIVITÀ ‐ Informazione del mancato rispetto dei tempi procedimentali e di qualsiasi altra anomalia accertata con particolare riguardo a attività a rischio corruzione; ‐ Adozione azioni necessarie per eliminare le anomalie. Tempestivamente Rendere accessibili agli interessati le informazioni relative ai provvedimenti e procedimenti amm.vi, ivi comprese: stato della procedura, tempi, ufficio competente in ogni fase. Almeno sei mesi prima della Indizione delle procedure di scadenza dei contratti aventi selezione secondo le modalità per oggetto lavori, la fornitura indicate dal D.lgs. 163/2006. dei beni, servizi Annualmente Presentazione al Responsabile della prevenzione della corruzione, della relazione dettagliata sulle attività poste in merito all’attuazione delle regole di integrità e legalità indicate nel piano. SOGGETTO COMPETENTE Responsabili di Area Tutti i dipendenti Responsabili di Area Responsabili di Area Pagina 19 DATA Annualmente Annualmente Annualmente Annualmente (31 gennaio) 15 dicembre ATTIVITÀ Relazione al Responsabile di Area sul rispetto dei tempi procedimentali e in merito a qualsiasi altra anomalia accertata. Presentazione al responsabile della prevenzione della corruzione del monitoraggio dei rapporti (aventi maggior valore economico ed almeno il 10% di essi) tra il Comune e il cittadino/utente, anche verificando i rapporti di parentela con i dipendenti. Monitoraggio del rispetto dei tempi procedimentali e tempestiva eliminazione delle anomalie Pubblicazione sito istituzionale esito monitoraggio sul rispetto tempi dei procedimenti Approvazione relazione del rendiconto di attuazione del Piano SOGGETTO COMPETENTE Dipendenti che svolgono attività a rischio di corruzione. Responsabili di Area Responsabili di Area Responsabili di Area Responsabile della prevenzione della corruzione Pagina 20 PARTE II PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L’INTEGRITA’ Art. 14 INTRODUZIONE 1. Il rispetto dei principi di pubblicità e trasparenza è comportamento utile e funzionale anche rispetto alla prevenzione di fenomeni corruttivi. 2. Il primo Programma Triennale per la trasparenza e l’integrità del Comune di Inverigo, riferito al triennio 2013‐2015 è stato approvato con deliberazione G.C. n. 1 del 10.01.2013, successivamente aggiornato con deliberazione G.C. n. 2 del 23.01.2014. 3. L’art. 11 del D.Lgs. 150/09 stabilisce che ogni Amministrazione adotta un “Programma triennale per la trasparenza e l’integrità”, da aggiornare annualmente, nel quale vengono indicate le iniziative volte a garantire un adeguato livello di trasparenza, legalità e lo sviluppo della cultura dell’integrità. 4. Il presente programma ha come obiettivo, oltre quello di adempiere agli obblighi di trasparenza, di stabilire un rapporto di informazione e collaborazione con gli utenti del Comune, nell’ottica di instaurare un clima di fiducia verso l’operato dell’Ente. 5. Per trasparenza della performance, da attuare anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui siti istituzionali delle amministrazioni pubbliche, si intende “accessibilità totale delle informazioni concernenti ogni aspetto dell’organizzazione, degli indicatori relativi agli andamenti gestionali e all’utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali, dei risultati dell’attività di misurazione e di valutazione svolta dagli organi competenti, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo nel rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità”. 6. Con il concetto di integrità vengono coinvolti gli aspetti di “legalità e sviluppo della cultura dell’integrità” ed etica pubblica, che le pubbliche amministrazioni sono impegnate a garantire adottando “strumenti di prevenzione e di lotta alla corruzione”. 7. Il Comune di Inverigo, ai fini della piena applicazione dei principi di trasparenza ed integrità, ha da tempo provveduto alla realizzazione di un nuovo portale istituzionale, iniziativa che si colloca nell’ambito di un ampio progetto per la digitalizzazione della pubblica amministrazione, in collaborazione con la Provincia di Como, inizialmente denominato “ComonLine” e successivamente “Clicc@servizi”. 8. Il D.Lgs. n. 33 del 14.03.2013 recante “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusioni di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”, ha ampliato e specificato la normativa in questione, obbligando anche le Amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2, del D.Lgs. n. 165/2001 (fra cui gli Enti Locali) alla predisposizione ed alla pubblicazione del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità, introducendo l’istituzione del diritto di accesso civico, l’obbligo di nominare il Responsabile della trasparenza in ogni Amministrazione, la rivisitazione della disciplina della trasparenza sullo stato patrimoniale dei politici e amministratori pubblici e sulle loro nomine, l’obbligo di definire sulla Pagina 21 home page del sito istituzionale di ciascun Ente un’apposita sezione denominata “Amministrazione trasparente”. Art. 15 DATI DA PUBBLICARE 1. Al fine di adempiere agli obblighi di trasparenza, il Comune di Inverigo ha istituito all’interno del proprio sito istituzionale, una sezione denominata “Amministrazione Trasparente”. 2. La normativa individua alcune categorie di dati ed informazioni che devono essere obbligatoriamente pubblicate sul sito, meglio specificate nel prospetto riepilogativo allegato al presente atto, con indicazione del relativo stato di attuazione nonché il settore preposto al reperimento ed aggiornamento dei dati. 3. La sezione del sito “Amministrazione Trasparente” dovrà tenere conto delle prescrizioni di legge in materia di trasparenza, delle disposizioni in materia di dati personali, della natura dei propri settori di attività e dei propri procedimenti, al fine di individuare le aree maggiormente esposte a rischio di corruzione o semplicemente di cattiva gestione. 4. Tutti i Responsabili di Area avranno l’obbligo di trasmettere al Servizio che si occupa della gestione del sito informatico i dati di propria competenza nei modi e nei termini che verranno indicati dal Responsabile della trasparenza. 5. Secondo le direttive della CiVIT i dati devono essere: a) aggiornati: per ogni dato l’Amministrazione deve indicare la data di pubblicazione e di aggiornamento e il periodo di tempo a cui si riferisce; b) tempestivi: la pubblicazione dei dati deve avvenire in tempi tali affinché gli stessi possano essere utilmente fruiti dall’utenza (es. i bandi di concorso dalla data di origine/redazione degli stessi, ecc.); c) pubblicati in formato aperto, in coerenza con le “linee guida dei siti web”, preferibilmente in più formati aperti (ad es. XML o ODF o PDF, ecc). Art. 16 POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA 1. La previsione di una disciplina della PEC all’interno del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità è funzionale all’attuazione dei principi di trasparenza e risponde agli obblighi previsti dal legislatore anche in precedenti normative (D.Lgs. n. 82/05, D.L n. 185/08, L. n. 69/09). 2. Il comune di Inverigo è già attualmente dotato di una casella di posta elettronica certificata: [email protected]. 3. La stessa è presente sull’home page del sito istituzionale www.comune.inverigo.co.it Pagina 22 Art. 17 ALBO PRETORIO 1. La Legge n. 69 del 18.06.2009, perseguendo l’obiettivo di modernizzare l’azione amministrativa mediante il ricorso agli strumenti ed alla comunicazione informatica, riconosce l’effetto di pubblicità legale solamente agli atti ed ai provvedimenti amministrativi pubblicati dagli Enti Pubblici sui propri siti informatici. 2. L’art. 32, comma 1, della legge stessa ha sancito infatti che “a far data dal 1 gennaio 2010, gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati”. 3. Il Comune di Inverigo, nel rispetto della normativa richiamata e perseguendo l’obiettivo di modernizzare l’azione amministrativa mediante il ricorso agli strumenti ed alla comunicazione informatica, ha previsto nel proprio sito istituzionale la sezione “Albo Pretorio on‐line”. Art. 18 MODALITA’ DI PUBBLICAZIONE ON LINE DEI DATI 1. Il Comune di Inverigo si è già dotato da tempo di strumenti idonei a garantire la trasparenza e la pubblicazione delle informazioni relative alla propria attività istituzionale. 2. Tuttavia, l’attuazione delle misure indicate dal presente documento e dalle linee guida di CIVIT, richiede un costante intervento di ristrutturazione ed aggiornamento del sito comunale, provvedendo a pubblicare, se non ancora avvenuto, le informazioni contenute nel prospetto allegato al presente atto, secondo le scadenze e le modalità indicate. 3. Secondo quanto indicato nella normativa di riferimento, la sezione “Amministrazione Trasparente” risulta così strutturata: Disposizioni generali o Programma per la Trasparenza e l'integrità o Atti generali Oneri informativi per cittadini e imprese o Scadenziario dei nuovi obblighi amministrativi Organizzazione o Organi di indirizzo politico‐amministrativo o Sanzioni per mancata comunicazione dei dati o Rendiconti gruppi consiliari regionali, provinciali o Articolazione degli uffici o Telefono e posta elettronica Consulenti e collaboratori o Incarichi amministrativi di vertice o Dirigenti Personale o Posizioni organizzative o Dotazione organica o Personale non a tempo indeterminato Pagina 23 Tassi di assenza Incarichi conferiti e autorizzati ai dipendenti Contrattazione collettiva Contrattazione integrativa OIV Bandi di concorso Performance o Piano della Performance o Relazione sulla Performance o Ammontare complessivo dei premi o Dati relativi ai premi o Benessere organizzativo Enti controllati o Enti pubblici vigilati o Società partecipate o Enti di diritto privato controllati o Rappresentazione grafica Attività e procedimenti o Dati aggregati attività amministrativa o Tipologie di procedimento o Monitoraggio tempi procedimentali o Dichiarazioni sostitutive e acquisizione d'ufficio dei dati Provvedimenti o Provvedimenti dirigenti o Provvedimenti organi indirizzo‐politico Controlli sulle imprese Bandi di gara e contratti Sovvenzioni, contributi, sussidi, vantaggi economici o Criteri e modalità o Atti di concessione Bilanci o Bilancio preventivo e consuntivo o Piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio Beni immobili e gestione patrimonio o Patrimonio immobiliare o Canoni di locazione o affitto Controlli e rilievi sull'amministrazione Servizi erogati o Carta dei servizi e standard di qualità o Costi contabilizzati o Tempi medi di erogazione dei servizi o Liste di attesa Pagamenti dell'amministrazione o Indicatore di tempestività dei pagamenti o IBAN e pagamenti informatici Opere pubbliche Pianificazione e governo del territorio Informazioni ambientali Strutture sanitarie private accreditate Interventi straordinari e di emergenza o o o o o Pagina 24 Altri contenuti o Corruzione o Obiettivi di accessibilità Albo Pretorio Comunale Accessibilità 4. Per ogni sezione dovrà essere sempre garantita la tempestività della pubblicazione delle informazioni, dei dati e la trasparenza dei criteri di validità. Art. 19 PROCEDIMENTO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE DEL PROGRAMMA 1. Al presente documento, viene allegato il prospetto riepilogativo contenente tutte le iniziative previste dal Piano, con l’indicazione delle singole attività di cui si compone ogni iniziativa ed il riferimento temporale di realizzazione. 2. L’art. 11, comma 7, del D.Lgs.n. 150/09 prevede che nel Programma triennale per la trasparenza e l’integrità debbano essere specificate le modalità, i tempi di attuazione, le risorse dedicate e gli strumenti di verifica dell’efficacia delle iniziative volte alla promozione della trasparenza, della legalità della cultura dell’integrità. 3. Il presente programma specifica i termini temporali entro i quali si prevede il raggiungimento di ciascun obiettivo di trasparenza: periodicamente verrà pubblicato lo stato di attuazione del programma. 4. L’art.15, comma 2,lettera d) del D.Lgs. n. 150/09 prevede che sia compito dell’organo di indirizzo politico‐amministrativo di ciascun Ente approvare e definire il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità, e gli eventuali aggiornamenti annuali. 5. L’Organismo Indipendente di Valutazione (O.I.V.), è l’organo che la legge considera “responsabile della corretta applicazione delle linee guida, delle metodologie e degli strumenti predisposti dalla Commissione”, nonché il soggetto “che promuove e attesta l’assolvimento degli obblighi relativi alla trasparenza e all’integrità”, ai sensi dell’art. 14, comma 4, lettere f) e g) del D.Lgs. n. 150/09. 6. Gli adempimenti relativi all’inserimento sul sito istituzionale delle informazioni da pubblicare, verranno effettuati su richiesta e a cura dei Responsabili degli uffici di riferimento dei singoli procedimenti, per i dati e le parti di competenza. 7. In particolare, per quanto concerne le singole tipologie dei dati da pubblicare, ciascun Settore competente per materia dovrà provvedere alla raccolta e predisposizione delle informazioni da pubblicare, e ne richiederà la pubblicazione sul sito nell’apposita sezione “Trasparenza” . Pagina 25 Art. 20 COLLEGAMENTI CON IL PIANO DELLE PERFORMANCE 1. La trasparenza amministrativa è intesa: ‐ sotto il profilo “statico” come pubblicità di alcune tipologie di dati e informazioni riguardanti l’attività della pubblica Amministrazione, per finalità di controllo sulla stessa; ‐ sotto il profilo “dinamico” come un dovere direttamente correlato alla performance. La pubblicazione delle informazioni attinenti l’organizzazione e l’erogazione dei servizi al pubblico è strumentale ad un costante miglioramento dei servizi pubblici, insito al ciclo delle performance, anche grazie alla partecipazione dei portatori di interesse (stakeholder). 2. Per quanto attiene al buon andamento dei servizi pubblici e alla corretta gestione delle relative risorse, la pubblicazione on‐line dei dati consente ai cittadini e agli utenti dei servizi pubblici di esercitare un controllo reale e non teorico sull’azione amministrativa, agevolando la partecipazione e il coinvolgimento della collettività. 3. La pubblicazione di alcune tipologie di dati fornisce inoltre un controllo sull’andamento della performance e del raggiungimento degli obiettivi contenuti nel piano della performance approvato dall’ente. 4. Con riferimento a quest’ultimo, il Programma della trasparenza consente di rendere pubblici agli stakeholder oltre ai risultati desiderati anche quelli conseguiti. Art. 21 DESCRIZIONE DELLE INIZIATIVE 1. Il Comune di Inverigo si propone di raggiungere un adeguato livello di trasparenza attraverso la pubblicazione di tutti i dati e le informazioni previste dal presente programma. 2. Per promuovere e diffondere sia all’interno che all’esterno dell’Ente lo sviluppo della cultura della legalità e dell’integrità, si prevede l’utilizzo dei seguenti strumenti: a. aggiornamento costante del sito; b. formazione del personale attraverso circolari interne. Art. 22 PROCESSO DI COINVOLGIMENTO DEI PORTATORI DI INTERESSE (STAKEHOLDER) 1. L’individuazione dei portatori di interesse (stakeholder) al fine di un loro coinvolgimento per la realizzazione e la verifica dell’efficacia delle attività proposte nel presente piano, è effettuata attraverso: ‐ forme di comunicazione e coinvolgimento dei cittadini in materia di trasparenza e integrità (es. questionari, opuscoli); ‐ creazione di spazi all’interno del sito istituzionale. 2. Il Segretario Generale, quale Responsabile della Trasparenza del Comune di Inverigo, ha coinvolto gli stakeholder in occasione dell’aggiornamento del presente piano, mediante pubblicazione di apposito avviso sul sito istituzionale dell’Ente. Pagina 26 Art. 23 ACCESSO CIVICO 1. L'accesso civico è il diritto di chiunque di richiedere i documenti, le informazioni o i dati che le pubbliche Amministrazioni abbiano omesso di pubblicare pur avendone l'obbligo. 2. La richiesta di accesso civico è gratuita, non deve essere motivata e va indirizzata al Responsabile della trasparenza. 3. Il Responsabile della trasparenza, dopo aver ricevuto la richiesta, la trasmette al Responsabile della pubblicazione per materia, il quale provvederà a pubblicare nella sezione Amministrazione Trasparente del sito istituzionale, il documento, l'informazione o il dato richiesto, indicando contemporaneamente il relativo collegamento ipertestuale. Qualora invece quanto richiesto risulti già pubblicato nel rispetto della normativa vigente, ne dà comunicazione al Responsabile della trasparenza, indicando il relativo collegamento ipertestuale. 4. Il Responsabile della trasparenza, una volta avuta comunicazione da parte del Responsabile della pubblicazione, comunica l'avvenuta pubblicazione al richiedente, indicando il relativo collegamento ipertestuale. 5. Nel caso in cui il Responsabile della trasparenza non comunichi l’avvenuta pubblicazione, il richiedente può ricorrere al soggetto titolare del potere sostitutivo il quale, dopo aver verificato la sussistenza dell'obbligo di pubblicazione, pubblica tempestivamente nella sezione Amministrazione Trasparente del sito istituzionale quanto richiesto e contemporaneamente ne dà comunicazione al richiedente, indicando il relativo collegamento ipertestuale. S Art. 24 MONITORAGGIO INTERNO SULL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA o Nominativo Casella di posta 1. Lo stato di realizzazione degli obiettivi del programma, nel quale saranno indicati gli scostamenti dal piano originario e le relative motivazioni, nonché eventuali azioni nuovamente programmate per il raggiungimento degli obiettivi, sarà oggetto di costante aggiornamento anche in relazione al progressivo adeguamento alle disposizioni del D. Lgs. n. 150/09, secondo le scadenze stabilite per gli Enti Locali , e comunque non inferiori all’anno. 2. Il monitoraggio sull’attuazione degli obblighi di trasparenza viene svolto dal Responsabile della trasparenza. Tale monitoraggio deve essere eseguito con cadenza annuale e dovrà avere ad oggetto il processo di attuazione del Programma nonché l’usabilità e l’effettivo utilizzo dei medesimi dati. 3. Il Responsabile pubblicherà sul sito istituzionale dell’ente, nella sezione “Amministrazione Trasparente” un prospetto riepilogativo sullo stato di attuazione del Programma in cui siano indicati gli scostamenti dal piano originario e le relative motivazioni nonché le eventuali azioni nuovamente programmate per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Infine, sempre lo stesso Responsabile, predisporrà dei report da inviare all’OIV che utilizzerà per le proprie attività di verifica. Pagina 27 Art. 25 NORME FINALI 1. Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione si raccorda con il Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità, che ne è parte, nonché con il Piano delle Performance e con il Codice di Comportamento dei dipendenti dell’Ente. 2. Il presente Piano viene pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Inverigo nella sezione “Amministrazione Trasparente” e viene diffuso fra i dipendenti. Pagina 28