RAPPORTO DI
VALUTAZIONE DELLA
PERFORMANCE
ANNO 2011
FINITO IN GIUGNO 2012
La restituzione della valutazione di Ciessevi – anno 20111
INDICE
Premessa
Strutturazione della Valutazione secondo le linee guida di CSVnet
Bacino di riferimento
1. 1. MISSION – In che modo il Ciessevi SOSTIENE E QUALIFICA le
organizzazioni di volontariato?
1.1 I FINALITA’ - Favorire, nel volontariato, la crescita delle
competenze e lo scambio di esperienze
- Alcuni elementi valutativi
- Alcuni indicatori di performance
- Alcune prime ‘suggestioni valutative’
1.2. II FINALITA’ - aiutare le OdV ad ottenere le risorse
- Alcuni elementi valutativi
- Alcuni indicatori di performance
- Alcune prime ‘suggestioni valutative’
1.3. III FINALITA’ - sostegno al radicamento territoriale e al ‘fare rete’
- Alcuni elementi valutativi
- Alcuni indicatori di performance
- Alcune prime ‘suggestioni valutative’
Pag. 2
Pag. 2
Pag. 3
Pag. 4
Pag. 5
Pag. 10
Pag. 14
2. MISSIONE – In che modo il Ciessevi PROMUOVE il volontariato?
2.1. – I FINALITA’ – favorire l'incontro dei giovani con il volontariato
e agevolarne il coinvolgimento
- Alcuni elementi valutativi
- Alcuni indicatori di performance
- Alcune prime ‘suggestioni valutative’
2.2. – II FINALITA’ – aiutare il volontariato ad agire e comunicare in
modo da diffondere la cultura della solidarietà e la
cittadinanza attiva
- Alcuni elementi valutativi
- Alcuni indicatori di performance
- Alcune prime ‘suggestioni valutative’
Pag. 18
Pag. 18
3. MISSIONE – In che modo il Ciessevi MIGLIORA la qualità dei suoi servizi
e del sistema organizzativo?
3.1. – I FINALITA’ – Miglioramento della qualità dei servizi e del
sistema organizzativo
- Alcuni elementi valutativi
Pag. 25
La performance di Ciessevi nel perseguimento della propria mission:
alcuni elementi valutativi di sintesi da parte del “valutatore”
Pag. 22
Pag. 25
Pag. 27
1
Il presente lavoro è stato svolto da Marta Moroni e Francesca Sembenini (Area Sviluppo e Comunicazione) sul
modello e con la supervisione di IRS (Istituto per la Ricerca Sociale) in coerenza con le Linee guida di CSVnet.
1
Premessa
Come ogni anno anche per il 2011 è stato redatto un rapporto di valutazione della performance di
Ciessevi, nel rispetto delle linee guida di CSVnet, della metodologia proposta ai CSV della
Lombardia da parte di IRS (Istituto per la Ricerca Sociale), adeguandola precisamente e ai contenuti
e all’impostazione del progetto biennale 2011-2012 di Ciessevi.
Come si vedrà nel rapporto, la struttura di obiettivi e strategie dell’anno in oggetto non è la stessa
del biennio precedente, essendo cambiata la biennalità del progetto. Questo ha avuto una ricaduta
sulla confrontabilità dei dati del 2011 rispetto a quelli del 2010, ma, altresì, ha fornito una fotografia
perfettamente rispondente alla performance del Centro nell’anno in analisi. Si tratta, infatti, di un
report originato da una raccolta di dati molto capillare e molto completa, più degli scorsi anni,
soprattutto per alcune voci.
Per ogni azione, infatti, sono stati definiti gli indicatori di misurazione ed è stata verificata la sua
collocazione negli ambiti per non avere attribuzioni doppie, cioè le stesse azioni contate due volte
perché rispondenti a più obiettivi contemporaneamente (questa astrazione è stata indicata come
necessaria da IRS per garantire una correttezza metodologica).
Restano, comunque, ancora ampi margini di miglioramento: nell’imputazione dei dati in SIWeb
(Sistema di raccolta dati di Ciessevi), nell’adeguamento delle maschere di inserimento rispetto alle
nuove progettualità attivate (extra 266) e integrata con indicatori e dati ulteriori che la progettazione
per obiettivi consente di definire (ad esempio i dati economici).
Si ricorda che le linee guida di CSVnet, alle quali si fa riferimento, hanno fatto la scelta di dedicarsi
all’analisi delle attività e dei servizi erogati dai Centri. Si concentrano, pertanto sulla componente
operativo/tecnica dei Centri di Servizio, andando a fondo nella rilevazione dei dati, nella lettura
diacronica (di trend), nelle elaborazioni qualitative, il tutto finalizzato alla misurazione della
performance dei Centri.
È stata confermata anche quest’anno la scelta di aggiungere una sezione di raccolta dei dati relativi
all’ultimo ambito del progetto biennale di Ciessevi (Organizzazione del Centro), anche se non trova
un corrispettivo nelle linee guida di CSVnet. Avendo già riportato i dati di questo ambito anche lo
scorso anno, in questo report ci sarebbe la possibilità di indicare un trend storico, ma le voci
riportate sono molto differenti, quindi poco confrontabili.
Strutturazione della Valutazione secondo le linee guida di CSVnet
Nella fase di predisposizione delle linee guida la mission dei Centri di servizio è stata articolata in
sostenere, qualificare e promuovere il volontariato. La misurazione della performance dei CSV,
sulla base del quadro logico teorizzato, parte dunque dalla declinazione della mission, alla
individuazione, per ciascuna declinazione, di precise finalità strategiche, a loro volta articolate in
dimensioni di analisi e relative rappresentazioni quali-quantitative. I successivi paragrafi sono
2
dedicati all’esame delle informazioni raccolte presso il Ciessevi di Milano, con riferimento ai
risultati raggiunti per perseguire ciascuna finalità, in particolare:
1. SOSTENERE E QUALIFICARE le organizzazioni di volontariato
1. Favorire, nel volontariato, la crescita delle competenze e lo scambio di esperienze
2. Aiutare le OdV a ottenere le risorse, umane ed economiche, necessarie per il proprio
funzionamento e sviluppo
3. Sostegno al radicamento territoriale ed al ‘fare rete’
2. PROMUOVERE il volontariato in generale
1. favorire l'incontro dei giovani con il volontariato e agevolarne il coinvolgimento
2. aiutare il volontariato ad agire e comunicare in modo da diffondere la cultura della
solidarietà e la cittadinanza attiva
La scansione proposta è coerente con quanto contenuto nelle linee guida per la valutazione di
CSVnet a cui si rimanda per un dettaglio più puntuale. Come già fatto negli anni precedenti, anche
qui i dati non sono organizzati in funzione della tipologia di servizio erogato, bensì secondo la
capacità dei servizi multiformi di concorrere al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Si cercherà, comunque, in questo report, di facilitare il più possibile la lettura dei dati a confronto
con quelli dello scorso anno, in modo da non omettere la componente del trend delle attività.
Bacino di riferimento
Ciessevi fornisce servizi gratuiti alle Organizzazioni di Volontariato (OdV) del territorio di Milano
e provincia. Nel 2011 le OdV iscritte ai registri (regionali e/o provinciali) sono 8992 (390 con sede
nel capoluogo sono, 509 con sede nella provincia di Milano); inoltre possono accedere ai servizi del
Centro 4413 OdV non iscritte ai Registri (226 con sede nel capoluogo e 215 fuori), oltre a 4.082 altri
soggetti non profit censiti nella Banca dati di Ciessevi (1.523 con sede nel capoluogo e 2.559 fuori).
2
3
Da: Albi Volontariato Provinciale e Regionale – 2011
Da: Banca dati Ciessevi 2012
3
1^ MISSION
1.
In che modo il Ciessevi SOSTIENE E QUALIFICA le organizzazioni di volontariato?
Per sostenere e qualificare il volontariato si intende l’insieme delle attività messe in campo dal
Centro allo scopo di aiutare le organizzazioni a svolgere le loro funzioni ricorrenti, supportandole
sia nella gestione interna che nel loro rapporto con l’esterno, promuovendo un loro sviluppo
attraverso la trasmissione di nuove competenze e conoscenze. Mentre la declinazione del sostenere
può essere associata più ad un’azione di “supporto” del Centro sul fronte delle attività più ricorrenti
e di “routine” svolte dalle OdV, quella del qualificare può essere associata all’idea del
“cambiamento” delle organizzazioni stesse, che attraverso il Centro, ed i servizi che questo eroga
hanno la possibilità di consolidarsi nell’ambito del proprio assetto organizzativo, di adeguarsi ai
mutamenti sociali, di crescere nel numero e nella qualità delle attività che svolgono. La categoria
del sostenere e quella del qualificare non si pongono in antitesi l’una con l’altra, ma si collocano
piuttosto lungo un continuum che va dal trasferimento di conoscenze di base (più affini, se
vogliamo, all’ambito del sostenere) al trasferimento di competenze di livello più evoluto (più affini,
se vogliamo all’ambito del qualificare). Prima di esprimere un giudizio sul posizionamento del
Ciessevi di Milano rispetto al suddetto continuum andiamo ad analizzare in che modo il centro ‘si
muove’ verso ciascuna delle 3 finalità strategiche del sostenere e qualificare. Si tratta di:
1.1. Favorire, nel volontariato, la crescita delle competenze e lo scambio di esperienze
1.2. Aiutare le OdV a ottenere le risorse, umane ed economiche, necessarie per il proprio
funzionamento e sviluppo
1.3. Sostegno al radicamento territoriale ed al ‘fare rete’;
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1.1. I FINALITA’ - Favorire, nel volontariato, la crescita delle competenze e lo scambio di
esperienze
mission
Finalità generali
SOSTENERE e QUALIFICARE
1. favorire, nel volontariato, la crescita
delle competenze e lo scambio di
esperienze
2. Aiutare le OdV a ottenere le risorse,
umane ed economiche, necessarie per il
proprio funzionamento e sviluppo
Dimensioni di analisi
1. consolidare e sviluppare i
saperi, le competenze e la
consapevolezza dei quadri e dei
volontari nei diversi campi
2. facilitare l’avvio e il
consolidamento di associazioni di
migranti
3. Sostegno al radicamento territoriale
e al fare rete
Tale finalità del sostenere e del qualificare, anche quest’anno la più ‘corposa’ in termini di
informazioni raccolte e risultati raggiunti, può essere declinata ed analizzata attraverso le seguenti
“entità osservabili” o “dimensioni di analisi”:
1.
consolidare sviluppare i saperi, le competenze e la consapevolezza dei quadri e dei volontari
nei diversi campi
2. facilitare l’avvio e il consolidamento di associazioni di migranti
Tale dimensione di analisi raffigura un nucleo centrale di attività che il Centro svolge per il
raggiungimento della finalità n.1.
Un’analisi dettagliata delle rappresentazioni quali-quantitative di questa prima finalità è fornita
dalle tavole presentate in allegato al presente documento. Esse contengono informazioni circa il
volume delle attività erogate (n. prestazioni, n. ore, n. contatti) per singola tipologia, la numerosità e
tipologia dei beneficiari raggiunti.
Si ricorda che in queste tavole non compare, evidentemente, l'intero numero di attività realizzate per
tipologia di servizio (come era in precedenza), bensì il numero di prestazioni fornite per ogni
specifica finalità e dimensione (quindi obiettivo e strategia) analizzata.
Al di là di un esame puntuale del contenuto di ciascuna tavola, quello che appare interessante
evidenziare sono alcune prime analisi, anche comparate, più complessive che richiamano alcuni
interessanti punti di attenzione sui quali soffermarsi.
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Alcuni elementi valutativi rispetto al perseguimento della I finalità:
PRIMA DIMENSIONE: consolidare e sviluppare i saperi, le competenze e la consapevolezza
dei quadri e dei volontari nei diversi campi
1. come nel 2010, anche quest'anno Ciessevi ha svolto un’intensa attività di consulenza
gestionale: 2293 interventi contro i 2491 dello scorso anno, ma non sono disponibili i dati
relativi al dettaglio delle tipologie di consulenze (944 ore totali contro le 1171,5 del 2010).
2. in media una consulenza di base fornita dal Ciessevi è durata circa 25 minuti, 5 minuti meno
dello scorso anno;
3. gli accompagnamenti e tutoraggi sono aumentati numericamente e differenziati nella
proposta rispetto allo scorso anno: 7 accompagnamenti contabili (nel 2010 erano 11) e 6 sul
bilancio sociale (0 nel 2010), per 78 incontri totali (24 nel 2010), e per 99 ore (68 nel 2010,
1,2 ore di media per ogni incontro mentre erano più di 6 ore per ogni percorso nel 2010).
Viene, pertanto, rivista la politica di pochi percorsi per molte ore, tendenza avviata nel 2009
e confermata nel 2010;
4. le consulenze gestionali sono state supportate da 72 interventi necessari per la preparazione
di strumenti per le consulenze (84 nel 2010);
5. Ciessevi mette a disposizione delle Associazioni un servizio di veicolazione delle notizie
che vede confermato l’interesse delle OdV sebbene con una riduzione del carico per gli
operatori (104 interventi contro i 423 del 2010); inoltre sono stati fatti 5 interventi di
accompagnamento al piano di comunicazione e 10 consulenze grafiche;
6. nel corso del 2011 il servizio di consulenza gestionale è stato erogato sia dagli operatori del
Centro che da consulenti esterni; gli accompagnamenti per Bilancio Sociale e Contabilità
sono stati condotti sia da personale interno che da incaricati esterni;
la formazione, vede l'impiego predominante di consulenti esterni, confermando la strategia
del precedente anno;
le consulenze e attività di comunicazione sono servizi erogati da personale interno ed
esterno, a seconda della tipologia di intervento (560 ore interne per Vdossier e ca. 200
esterne, 32 ore esterne di intervento consulenziale alla grafica e ai piani di comunicazione,
26 ore di veicolazione di notizie con personale interno)
7. con riferimento a questa specifica finalità e dimensione (a differenza di un conteggio
generale della formazione in un'unica mission e finalità fatta in precedenza), Ciessevi ha
realizzato 18 iniziative formative per 318 ore di formazione diretta (315 nel 2010), con una
6
media di circa 17,5 ore per corso (lo scorso anno si contavano 14 ore di media per la
formazione diretta);
8. inoltre sono stati realizzati 3 forum per un totale di 6 ore d’aula;
9. i corsisti per questa finalità e dimensione provengono da 357 OdV iscritte (il 33% del totale
degli enti, 53% nel 2010 quando erano 63 enti) e 297 OdV non iscritte pari al 27,5% del
totale (17 nel 2010 pari al 12%) e 420 altri enti di terzo settore (il 39%) (40 nel 2010 per ca.
il 33%); nel 2011 sono 3 i partecipanti provenienti dalla Pubblica Amministrazione e nessun
partecipante a questi corsi si dichiara “aspirante volontari” (89 nel 2010); si rileva, pertanto,
la quasi totalità dei corsisti inviati da enti di volontariato e non profit (dato pari al 57% del
totale nel 2010); di questi il 61% proviene dal volontariato in linea con l’anno precedente
(66%);
SECONDA DIMENSIONE: facilitare l’avvio e il consolidamento di associazioni di migranti
Si tratta di una nuova dimensione di analisi che, pertanto, non ha uno storico di dati di
riferimento. Di seguito diamo la fotografia e non un trend.
10. per facilitare l’avvio e il consolidamento di associazioni di migranti (seconda dimensione
strategica della prima finalità), Ciessevi ha erogato 56 consulenze gestionali (37
amministrativo-gestionali, 13 normativo-giuridiche e 6 fiscali-tributarie); per un totale di 65
ore di lavoro) interamente con personale interno;
11. è stato realizzato 1 corso per un totale di 3 ore con personale sia interno che incaricato;
12. queste attività sono tutte riconducibili ad uno specifico progetto “integrato” nel corso del
quale sono stati seguiti 9 enti: 7 OdV (3 iscritte e 4 non iscritte) tutte di Milano; e 2 altre
organizzazioni non profit.
13. Per quanto riguarda l’attività di monitoraggio e valutazione dei servizi erogati, nel 2011
Ciessevi si è dotato di uno strumento trasversale di lettura della soddisfazione da parte
dell’utente: la customer satisfaction. Resta comunque valida la considerazione che i
questionari raccolti sono riferiti per lo più ad attività di formazione (come per il 2010).
14. Accanto a questo strumento Ciessevi realizzata comunque sempre una lettura su:
a. Consulenza di base – attraverso un’analisi dei tempi di risposta sulla base degli
standard richiamati dal regolamento e dalla Carta dei servizi;
b. Formazione – attraverso un’analisi del livello di apprendimento e soddisfazione dei
formati; una valutazione degli operatori e dei docenti/formatori, l’analisi del dropout di presenze ai corsi; la verifica da parte di un tutor d’aula;
7
15. Per quanto riguarda la rilevazione dei bisogni per rispondere a questa prima finalità,
Ciessevi nel corso del 2010 l’ha effettuata, su alcune attività specifiche:
a. consulenza di base – attraverso un’analisi dell’andamento della domanda in riunioni
di staff
b. formazione – attraverso un’analisi della richiesta, frequenza e soddisfazione dei corsi
Alcuni indicatori di performance rispetto al perseguimento della I finalità:
1. indicatore della differenziazione dell’utenza servita – (% singola tipologia organizzazione
servita sul totale delle servite) – nel corso del 2011 Ciessevi ha fornito percorsi formativi per
la prima finalità ad un’utenza (esplicitata) di 1077 enti. Di questi il 60% sono OdV (iscritte e
non), il 40% sono altre organizzazioni non profit;
2. indicatore di copertura territoriale – (% di organizzazioni servite per tipologia organizzativa
sul totale delle organizzazioni costituenti il proprio bacino di utenza) – si sono rivolte ai
servizi di formazione di Ciessevi per questa finalità 661 OdV nel corso del 2011. Dato il
bacino potenziale di 1340 OdV sul territorio provinciale, questi servizi sono stati rivolti a
quasi il 50% del totale dei potenziali utenti: un numero elevato che indica la capacità di
penetrazione del Centro, e un bisogno ancora elevato di questo tipo di servizi da parte del
volontariato;
3. indicatore di propensione all’esternalizzazione – (% ore erogate da personale esterno sul
totale delle ore erogate per attività) – nel 2011 Ciessevi è ricorso all’esternalizzazione dei
servizi per questa finalità per una percentuale di ore pari a 1/3 delle ore complessive. Questo
sia perché il Centro ha bisogno anche di competenze molto specifiche in risposta a problemi
del volontariato sempre più specifici, sia perchè fatica a rispondere a tutte le richieste che
pervengono con solo personale interno.
Alcune prime ‘suggestioni valutative’ rispetto al perseguimento della I finalità
Per questa finalità Ciessevi conferma una grande concentrazione di energie, sia economiche che
di personale e di tempo, con un corrispettivo di mole di servizi ancora consistente, sebbene con
una lieve diminuzione nei numeri generali di consulenza e un consistente aumento dell’utenza di
formazione.
La nuova dimensione di analisi relativa alle attività con associazioni di migranti apre nuove
prospettive tematiche di lavoro, che appaiono, inserite in questa finalità, concorrere con altri
servizi ad un quadro generale di crescita delle competenze del volontariato e di scambio di
8
esperienze, risultando, pertanto, un’azione integrata con le altre attività storiche del Centro.
Gli utenti censiti beneficiari della formazione sono per la totalità soggetti del TS e sono stati rivolti
ad un elevato numero di potenziali beneficiari dei nostri servizi.
In particolare è da notare: la diversificazione dei percorsi di tutoraggio; la riduzione dell’uso
degli operatori interni per la pubblicazione delle notizie sul sito; la necessità di ricorrere a
consulenti esterni per alcune attività; la conferma delle iniziative formative, la nuova attività di
consulenza alle associazioni di migranti, la conferma dei meccanismi di valutazione e ascolto del
bisogno per consulenza e formazione, con l’ausilio dello strumento di customer satisfaction per
tutti.
9
1.2. II FINALITA’ - aiutare le OdV ad ottenere le risorse
Mission
SOSTENE
RE
Finalità generali
1. Favorire, nel volontariato la crescita
delle competenze e lo scambio delle
esperienze
QUALIFI
CARE
2. aiutare le OdV ad ottenere le risorse,
umane ed economiche,necessarie per il
proprio funzionamento e sviluppo
3. Sostegno al radicamento territoriale
e al “fare rete”
Dimensioni di analisi
1. favorire l'accesso ai canali di
finanziamento da parte del
Volontariato e sviluppare la
capacità progettuale delle OdV
2. facilitare l'incontro tra
domanda e offerta di risorse
umane e strumentali per il
volontariato
Tale finalità del sostenere e del qualificare può essere declinata nelle seguenti “dimensioni di
analisi”, che corrisondono alle “strategie” del progetto:
1. favorire l'accesso ai canali di finanziamento da parte del Volontariato e sviluppare la
capacità progettuale delle OdV
2. facilitare l'incontro tra domanda e offerta di risorse umane e strumentali per il volontariato
Questa dimensione di analisi riguarda l’insieme delle attività svolte dal Centro per sviluppare la
vocazione progettuale e di reclutamento volontari del Volontariato. Si tratta di un'azione mirata a
facilitare la conoscenza e l'accesso ai bandi per il volontariato, e di accompagnamento
all'ottenimento delle risorse strumentali e umane necessarie all'organizzazione.
Alcuni elementi valutativi rispetto al perseguimento della II finalità:
PRIMA DIMENSIONE: favorire l'accesso ai canali di finanziamento da parte del Volontariato e
sviluppare la capacità progettuale delle OdV
Questa dimensione comprende due delle dimensioni previste nel rapporto precedente (la 1^ e la 3^)
quindi i dati sono solo relativamente confrontabili.
1. la prima esigenza di un volontariato che voglia progettare, è quella di conoscere le
opportunità e i canali di finanziamento disponibili. Per questo Ciessevi, nel 2011, ha
realizzato 11 specifici seminari di presentazione dei bandi (9 lo scorso anno), per un totale di
10
153 ore (contro le 102 del 2010), per quasi 14 ore in media per ciascun percorso (11 l’anno
precedente);
2. nel 2011 sono stati 100 i bandi pubblicati sul sito di Ciessevi (76 nel 2010 e 25 nel 2009);
3. oltre alla conoscenza delle opportunità di finanziamento, Ciessevi accompagna le
organizzazioni nella progettazione per i bandi e rendicontazione dei progetti. Nel 2011 sono
state erogate 165 consulenze di progettazione (358 l’anno precedente) e 9 tra
rendicontazione ed altro, per un totale di 262 ore di lavoro (1,5 ore di media per ogni
consulenza) realizzata con personale interno;
4. hanno beneficiato di questi servizi totale di 348 enti (428 nel 2010): 164 OdV iscritte ai
registri (quasi il 47%, contro il 69% del 2011), 13 OdV non iscritte (il 4%, contro il 2% del
2010), 73 altri enti di terzo settore (il 21%, contro il 29% del 2011) e 111 enti pubblici;
5. gli operatori che forniscono la consulenza svolgono valutazioni continuative ma non
strutturate;
SECONDA DIMENSIONE: facilitare l'incontro tra domanda e offerta di risorse umane e
strumentali per il volontariato
6. per la seconda dimensione, Ciessevi ha orientato e/o accompagnato 1.710 aspiranti volontari
e/o singoli cittadini interessati ad avvicinarsi al mondo del volontariato (contro i 1.608 del
2010); la rete ha organizzato 15 iniziative di promozione di ROV;
7. nell’ambito del progetto ROV Ciessevi ha erogato 10 consulenze e realizzato e gestito
alcuni strumenti di promozione del volontariato, in particolare: 4 video pubblicati su
Youtube, una pagina Facebook e un Blog (per fare un confronto con il 2010 erano state
realizzate attività differenti: 4 incontri di gruppo di coordinamento della Rete ROV, 22
incontri individuali in Ciessevi e altri 12 presso le sedi delle Organizzazioni);
si conferma che il progetto ROV è un progetto in rete con altre OdV e soggetti del Terzo
Settore, che prevede la supervisione e facilitazione da parte di Ciessevi ai soggetti della rete.
Per questo il servizio è erogato per lo più dai membri della rete, ma non per maggiori
competenze, bensì nell'ottica della capitalizzazione delle risorse di volontariato sul territorio;
8. sul sito di Ciessevi sono stati pubblicati 65 annunci di ricerca volontari (67 nel 2010), per un
totale di 16 ore di lavoro impiegate da operatori interni (16 notizie nel 2010);
9. in altri progetti particolari di matching di volontariato, nel 2011 Ciessevi ha realizzato 3
iniziative formative, tra corsi e seminari, e altri 3 incontri di promozione per un totale di 36
ore di intervento, oltre ad aver partecipato a 3 importanti eventi promuovendo i propri
progetti di orientamento del volontariato, anche con 1 flashmob;
11
10. per questa dimensione il 50% delle ore impiegate ad erogare i servizi sono esternalizzate
(85%lo scorso anno, ma perché vi erano anche gli orientamenti al volontariato realizzati dai
partners della rete ROV e supervisionati da Ciessevi, che detiene quindi la competenza
principale).
Alcuni indicatori di performance rispetto al perseguimento della II finalità:
1. indicatore di partecipazione ai progetti – (% singola tipologia di organizzazioni coinvolte
nella progettazione sul totale coinvolte) – nel 2011 Ciessevi ha fornito consulenze di
progettazione a 348 soggetti. Di questi il 43% sono OdV iscritte, il 4,5% sono OdV non
iscritte, il 21% sono altre organizzazioni non profit e il 31,5% sono Enti pubblici.
2. indicatore di partecipazione – (% singola tipologia di utenza dei servizi sul totale dei
beneficiari coinvolti) – il totale dei beneficiari dei servizi erogati per questa finalità sono
suddivisibili in due categorie: enti e singoli. Per gli enti non abbiamo dati esaustivi riguardo
l’intera finalità, mentre qualche riflessione si può fare su 1710 orientamenti fatti ad aspiranti
volontari. Se consideriamo che ogni volta che si presta un servizio ad un'organizzazione, ne
beneficiano tutti i suoi membri, e si considera una mediana di 35 volontari sistematici per
ogni ente (dato 2009), allora la ricaduta del servizio ha avuto impatto su 59.850 volontari.
Dati 30.077 i volontari sistematici nelle OdV (dato 2009) e preso atto che più orientamenti
sono stati fatti ad uno stesso ente (ma non abbiamo il dato specifico di quanti a chi), si rileva
comunque che si tratta di un numero di beneficiari del servizio molto rilevante.
Nota: altri indicatori di performance delle linee guida per la valutazione di CSVnet, non sono
applicabili a questa finalità perché nel progetto di Ciessevi è formulata in modo differente dagli
schemi delle linee guida.
Alcune prime ‘suggestioni valutative’ rispetto al perseguimento della II finalità
I dati dimostrano che anche su questa finalità Ciessevi interviene con attività numerose e
diversificate che, insieme, concorrono all’avvicinamento del volontariato a fonti e canali di
sostentamento economico e strumentale.
La sospensione temporanea del progetto ROV ha portato, in termini di orientamento, a dirottare le
proprie attenzioni a numerose altre possibilità per favorire il matching tra la ricerca e l’offerta di
volontariato, possibilità che si sono concretizzate attivando progetti diversi, con servizi specifici
variegati, anche con soluzioni più moderne.
In particolare: i seminari di progettazione sono stati molto più lunghi; i bandi pubblicati sono
aumentati ancora ma sono diminuite le consulenze alla progettazione, che hanno visto l’aumento
dell’utenza da enti pubblici a scapito delle OdV e del TS in generale; il numero di orientamenti
non è variato, ma accanto sono state erogate diverse consulenze di promozione, prodotto materiale
12
“moderno” (video, web e flashmob) e sono aumentati gli annunci di ricerca volontari pubblicati
sul sito; il 50% dell’attività è stata comunque esternalizzata sempre per difficoltà nel rispondere a
tutte le richieste e perché alcune attività sono state appaltate sotto la supervisione di Ciessevi.
13
1.3. II FINALITA’ - sostegno al radicamento territoriale e al ‘fare rete’
Mission
Finalità generali
1. Favorire, nel volontariato la crescita
delle competenze e lo scambio delle
QUALIFICARE
SOSTENERE
esperienze
2. aiutare le OdV ad ottenere le risorse,
umane ed economiche, necessarie per il
proprio funzionamento e sviluppo
3. Sostegno al radicamento territoriale
e al “fare rete”
Dimensioni di analisi
1. sostenere la messa in rete e la
collaborazione tra OdV e anche
altre organizzazioni pubbliche e
private a favore del perseguimento
di obiettivi comuni e di un
impegno condiviso
2. aiutare il volontariato a
costruire meccanismi di
partecipazione che gli consentano
di interfacciarsi con le istituzioni e
agire un ruolo nella definizione
delle politiche di welfare
La prima dimensione di analisi riguarda attività svolte dal Centro mirate al consolidamento ed alla
promozione di reti di tipo territoriale, tematico, di consulte, di partenariati per la partecipazione a
bandi di gara e progetti o di altre forme di coordinamento.
La seconda dimensione riguarda, invece, un ambito più specifico: vale a dire quello della
rappresentanza e della partecipazione attiva e consapevole del volontariato ai tavoli decisionali, con
particolare attenzione alla loro capacità e possibilità di agire un ruolo attivo nella definizione delle
politiche di welfare.
Mentre la prima dimensione riguarda i rapporti fra Organizzazioni di Volontariato (dimensione
“orizzontale”) e fra queste ed “altri” tipi di organizzazioni (ad esempio, Associazioni di
Promozione Sociale, Cooperative, o altro), questa seconda dimensione si riferisce ai rapporti delle
Organizzazioni di Volontariato con gli Enti pubblici, Province e Comuni in particolare, titolari delle
funzioni di programmazione con particolare riguardo ai servizi di natura socio-assistenziale
(dimensione “verticale”).
Quest’anno i dati che Ciessevi raccoglie relativi alle attività di sostegno al fare rete del volontariato
sono molto più completi rispetto agli anni precedenti. Questo è segno di una crescita della capacità
di monitorare anche questa parte di attività.
14
Alcuni elementi valutativi rispetto al perseguimento della III finalità:
PRIMA DIMENSIONE: sostenere la messa in rete e la collaborazione tra OdV e anche altre
organizzazioni pubbliche e private a favore del perseguimento di obiettivi comuni e di un
impegno condiviso
1. Ciessevi ha facilitato la messa in rete e la collaborazione tra OdV e anche altre
organizzazioni pubbliche e private (prima dimensione) attraverso principalmente attività di
scambio di informazioni, di consolidamento di reti esistenti e di stimolo alla creazione di
nuove reti;
2. per lo scambio di informazioni quest’anno sono state realizzate 3 indagini (delle quali 2
ancora in corso alla fine del 2011) concentrando in questo servizio la risposta al bisogno (a
differenza del 2010 dove erano state erogate consulenze a 35 soggetti, iniziative di coprogettazione di 17 percorsi formativi, la realizzazione di 10 iniziative promozionali, la
predisposizione di 10 proposte progettuali in co-progettazione con Ciessevi, e l'attivazione
di servizi decentrati);
3. le indagini del 2011 hanno coinvolto 897 OdV, 4 altre organizzazioni non profit e 427
singoli cittadini;
4. nel 2011 Ciessevi ha sostenuto 9 reti (5 l’anno precedente). Si tratta di 1 rete territoriale (3
nel 2010) composta da 10 OdV, 1 ente locale e 7 altre organizzazioni non profit (nel 2010
erano composte da 4 OdV, 1 ente locale e 14 altre organizzazioni) e 8 reti miste (nessuna nel
2010) composte da 9 OdV, 2 enti locali e 27 altre organizzazioni non profit (nel 2010 sono
state sostenute invece 2 reti tematiche, composte da 21 OdV e da 1 ente locale);
5. in un anno sono stati realizzati 61 incontri (12 nel 2010): 7 con la rete tematica e 54 con
quelle miste;
6. inoltre sono stati realizzati 11 interventi formativi per un totale di 160 ore (19 nel 2010 per
136 ore totali); è stata co-progettata 1 iniziativa per 10 ore di impegno; e 34 interventi di
facilitazione allo sviluppo di reti per 223 ore di lavoro; oltre a 35 interventi di supporto alle
azioni tematiche, territoriali e di rappresentanza per un totale di 142 ore (nel 2010 vi erano
22 percorsi di accompagnamento per un totale di 98 ore, e 67 consulenze per un totale di
338 ore);
7. la gran parte dell’attività è stata realizzata con personale interno; fanno eccezione solo i
percorsi formativi che hanno visto anche il coinvolgimento di docenti esterni incaricati;
8. anche ne 2011, come per il 2010, l’attività di Ciessevi per questa dimensione si è
concentrata prioritariamente (90%) nel rafforzare i rapporti tra i partner e i processi interni
15
alla rete, e, solo marginalmente (10%), al suo rafforzamento nei confronti del mondo
esterno;
9. a differenza dei precedenti anni, nel 2011 Ciessevi ha stimolato la nascita di un numero
relativamente consistente di nuove reti: 27 in totale contro 1 del 2010; in particolare si tratta
di 8 reti tematiche (composte da 3 OdV, 1 ente locale e 54 altre organizzazioni) e 19
territoriali (di 32 OdV, 9 enti locali e 46 altre organizzazioni);
10. gli incontri di promozione delle retri sono stati 4 nel 2011 (8 nel 2010);
11. per questa dimensione Ciessevi dedica personale specifico all’accompagnamento delle reti,
ma integra questa attività in tutte le altre del centro, con un orientamento dei servizi di base
anche alle esigenze delle reti territoriali, tematiche e miste.
SECONDA DIMENSIONE: aiutare il volontariato a costruire meccanismi di partecipazione
che gli consentano di interfacciarsi con le istituzioni e agire un ruolo nella definizione delle
politiche di welfare
12. anche nel 2011 Ciessevi ha facilitato la partecipazione del volontariato al welfare territoriale
(seconda dimensione) coprendo solo una parte della gamma di servizi previsti nelle linee
guida della valutazione di CSVnet, cioè: accompagnando le OdV nella programmazione
zonale, e sostenendo il volontariato ad assumere un ruolo di advocacy e rappresentanza (nel
2010 anche sostenendo le attività di Forum e Consulte);
13. in particolare è stato realizzato 1 corso della durata di 16 ore, condotto da personale interno
(attività non realizzata nel 2010);
14. le azioni svolte dal Centro hanno puntato prioritariamente al favorire la conoscenza della
programmazione zonale, secondariamente al rafforzamento della sua partecipazione
concreta alla programmazione zonale, e infine a stimolare un ruolo attivo del volontariato
nel PdZ;
15. per sostenere il volontariato nel suo ruolo di advocacy Ciessevi ha realizzato 54 incontri di
facilitazione allo sviluppo per un totale di 112 ore di lavoro (nel 2010 aveva erogato 6
consulenze di 2 ore ciascuna, e 2 percorsi di accompagnamento per 20 ore complessive);
tutti i servizi sono forniti con personale interno;
16. resta confermato, nel 2011 come per gli anni precedenti, l’attenzione all’ascolto delle voci
del territorio, sia del volontariato che dell’amministrazione locale: un’attitudine presente ma
non strutturata di lettura del bisogno locale.
16
Alcuni indicatori di performance rispetto al perseguimento della III finalità:
1. indicatore di promozione di nuove reti – (% n. nuove reti promosse sul totale delle reti
promosse / consolidate nell’anno) – su un totale di 36 reti promosse / consolidate nell’anno,
27 sono quelle promosse perchè nuove (il 75% del totale); sul totale di 65 incontri realizzati
per promuovere / consolidare le reti nell’anno, 4 sono quelli realizzati per la promozione
delle nuove reti (il 6% del totale);
2. indicatore di composizione delle reti – (% singola tipologia organizzazioni coinvolte nelle
reti sul totale delle coinvolte) – in totale (reti nuove e già esistenti) abbiamo i dati
relativamente a 36 reti composte da 200 soggetti dei quali: il 27% sono OdV; il 6% sono
Enti locali e il 67% sono altre organizzazioni non profit;
3. indicatore di intensità degli incontri – (numero medio di incontri realizzati per tipologia di
rete) – nel caso del consolidamento delle reti si vede che la media degli incontri è di 8 per
ciascuna (uguale per quella tematica come per quelle miste).
Alcune prime ‘suggestioni valutative’ rispetto al perseguimento della III finalità
Nel 2011 Ciessevi ha registrato una crescente concentrazione sulle reti, sia territoriali che
tematiche che miste. Si tratta di una forte discontinuità rispetto alle rilevazioni del passato (forse
solo perché prima i dati erano davvero poco disponibili) che denuncia o forse solo fa emergere, la
capacità di Ciessevi di fornire servizi adeguati alle esigenze di una moderna risposta alla
frammentazione del volontariato.
Questo si rileva, inoltre, in un momento di rilettura del ruolo e delle strategie del lavoro
territoriale, e, prima ancora, in una ulteriore riorganizzazione di Ciessevi che ha visto gli
operatori territoriali inseriti in altre aree operative del Centro. Si può leggere, pertanto, una
rinnovata capacità di penetrazione territoriale e tematica dove aumentano di molto gli
interlocutori dei servizi, sebbene i servizi stessi non siano aumentati di numero.
Come si vede dai dati, inoltre, la maggioranza delle reti è composta da “altre organizzazioni non
profit” e il volontariato non è prevalente. Ma si nota anche che il volontariato è comunque
fortemente rappresentato, oltre a rilevare che anche gli enti pubblici sono relativamente presenti,.
Segno che Ciessevi è in grado di sostenere reti giustamente articolate.
In particolare: il perseguimento dello scambio di informazioni è interamente affidato all’attività di
ricerca; aumentano le reti; le attività realizzate sono molte, ma meno dello scorso anno; non
risultano attività orientate al sostegno di Forum e Consulte; è valorizzata l’attività di advocacy
delle organizzazioni.
17
2^ MISSION
2. In che modo il Ciessevi PROMUOVE il volontariato?
Per promuovere il volontariato s’intende l’ampia serie di attività volte a dare impulso al
volontariato in senso ampio, ad esempio, attraverso la sensibilizzazione di cittadini/istituzioni nei
confronti dello sviluppo di una “cultura della solidarietà”, il supporto all'incontro intergenerazionale
nel volontariato, la facilitazione e qualificazione delle capacità del volontariato di raccontarsi. La
promozione, dunque, pone l’accento su tutte quelle attività rivolte all'incontro tra le organizzazioni
di volontariato e volontari già attivi, con la cittadinanza in generale e i suoi segmenti specifici
(tipicamente i giovani o gli anziani), con l’intento di favorire il loro avvicinamento alla solidarietà e
al volontariato.
Anche in questo caso, prima di esprimere un giudizio circa la capacità del Ciessevi di promuovere il
volontariato, andiamo ad analizzare in che modo il centro ‘si muove’ verso ciascuna delle 2 finalità
strategiche in cui si articola questa seconda declinazione della mission. Si tratta di:
1. favorire l'incontro dei giovani con il volontariato e agevolarne il coinvolgimento;
2. aiutare il volontariato ad agire e comunicare in modo da diffondere la cultura della
solidarietà e la cittadinanza attiva;
2.1. – I FINALITA’ – favorire l'incontro dei giovani con il volontariato e agevolarne il
coinvolgimento
PROMUOVERE
mission
Finalità generali
1. favorire l'incontro dei giovani con il
volontariato e agevolarne il
coinvolgimento
2. aiutare il volontariato ad agire e
comunicare in modo da diffondere la
cultura della solidarietà e la
cittadinanza attiva
Dimensioni di analisi
1. avvicinare i giovani alla cultura
e alle esperienze di volontariato
2. accompagnare le OdV alla
conoscenza e alla relazione con il
mondo giovanile
Tale finalità del promuovere può essere declinata nelle seguenti ‘dimensioni di analisi’:
1. avvicinare i giovani alla cultura e alle esperienze di volontariato;
2. accompagnare le OdV alla conoscenza e alla relazione con il mondo giovanile.
18
La prima dimensione di analisi riguarda attività quali percorsi di orientamento e accompagnamento
per giovani e studenti, corsi, iniziative di pubblicizzazione di opportunità rivolte a giovani aspiranti
volontari interessati ad avvicinarsi al mondo del volontariato. Si inseriscono in questa dimensione i
percorsi, incontri con lo scopo di potenziare la presenza di OdV nelle scuole per promuovere
percorsi di alternanza fra scuola e volontariato.
E’ in questo ambito che può essere collocata l’esperienza degli sportelli scuola-volontariato che
alcuni CSV hanno realizzato e che rappresentano delle opportunità di informazione ed orientamento
per coloro che vogliono avvicinarsi al mondo della solidarietà.
È ancora in questo ambito che sono ricomprese le attività rivolte a giovani e finalizzate a
promuovere il Servizio Civile Nazionale ed il Servizio Volontario Europeo.
La seconda dimensione di analisi si riferisce, invece, a quelle attività specificatamente destinate alle
organizzazioni di volontariato al fine di potenziare/consolidare la loro capacità di relazione e
conoscenza del mondo giovanile.
Anche in questo caso, un’analisi dettagliata delle rappresentazioni quali-quantitative di questa prima
finalità del promuovere è fornita dalle tavole allegate al presente documento. Tuttavia, anche per
questa finalità appare utile fare una selezione dei principali elementi valutativi relativi al complesso
delle azioni intraprese dal Ciessevi per perseguire questa prima finalità.
Alcuni elementi valutativi rispetto al perseguimento della I finalità:
PRIMA DIMENSIONE: avvicinare i giovani alla cultura e alle esperienze di volontariato
1. nel 2011 Ciessevi ha realizzato attività promozionali indirizzate specificamente a giovani e
studenti (prima dimensione) proponendo loro attività che lo scorso anno non erano state
realizzate: non è possibile, pertanto, fornire un confronto diacronico su questi dati;
2. in particolare Ciessevi ha proposto: 2 percorsi formativi rivolti a 53 individui per un totale di
16 ore; ha orientato 27 giovani per un totale di 20 ore di lavoro; ha fornito 4 consulenze a 2
giovani;
3. accanto a questi servizi mirati all’individuo, Ciessevi ha sviluppato diverse iniziative
promozionali: 7 stage di volontariato giovanile che ha coinvolto 18 persone per 20 ore di
lavoro; la partecipazione a 2 feste locali del volontariato; il coinvolgimento di 160 giovani al
primo incontro internazionale EXPO a Milano; l’apertura di una sezione informativa delle
offerte di volontariato giovanile sul sito di Ciessevi, pubblicando 25 proposte nel corso
dell’anno (7 sul servizio civile nel 2010);
4. a parte sono indicate le attività rivolte al mondo scolastico: in particolare 8 incontri di
sensibilizzazione sul volontariato (1 nel 2010), rivolti a 3 scuole superiori, coinvolgendo
19
130 studenti, 5 OdV e 3 altre organizzazioni non profit (nel 2010 sono stati 1137 gli studenti
coinvolti e 23 gli insegnanti);
5. oltre a questi sono stati realizzati 6 percorsi strutturati con tirocinio in 6 scuole superiori,
coinvolgendo 615 studenti, 42 insegnanti, 36 OdV e 1 altra organizzazione non profit
(nessun percorso nel 2010);
6. nel 2011 Ciessevi ha sottoscritto una convenzione con UST (Ufficio Scolastico Territoriale)
per essere lo Sportello provinciale Scuola Volontariato: riferimento tematico per Scuole,
studenti, insegnanti, OdV, altre organizzazioni non profit;
7. il 95% delle attività rivolte al mondo scolastico sono state inserite nel POF (come per il
2010), frutto delle collaborazioni e convenzioni con gli istituti scolastici, oltre che con le
istituzioni competenti;
8. per la promozione del Servizio Volontario Europeo, Ciessevi ha realizzato 5 seminari (nel
2010: 4 e 1 incontro di presentazione) alcuni dei quali co-progettati, 1 festa (come nel 2010),
ha erogato 71 orientamenti (50 nel 2010) e pubblicizzato 16 iniziative (5 nel 2010);
pubblicato 76 vacancies SVE sul profilo facebook (non rilevato nel 2010); e risistemato e
ristampato l’opuscolo informativo realizzato l’anno precedente;
9. tutte queste attività sono state realizzate da operatori del Centro, senza il bisogno di
esternalizzare alcuna prestazione;
SECONDA DIMENSIONE: accompagnare le OdV alla conoscenza e alla relazione con il
mondo giovanile
10. Come per il 2010, anche nel 2011, 1 corso tematico è stato rivolto alle OdV per facilitare la
conoscenza e relazione col mondo giovanile (seconda dimensione), per un totale di 24 ore di
formazione (20 come nel 2010);
11. sono state coinvolte in questo percorso: 16 OdV iscritte; 28 non iscritte e 111 singoli
partecipanti;
12. non risultano altre attività (contrariamente all’anno precedente) perché le attività prima
riferite a questa finalità sono state rendicontate in altri ambiti di analisi, secondo la nuova
struttura del progetto biennale (2011-2012 diversa da quella 2009-2010);
Alcuni indicatori di performance rispetto al perseguimento della I finalità:
1. indicatore di “riconoscimento” del comparto scolastico – (% di iniziative inserite nel POF
sul totale delle iniziative rivolte a scuole) - come lo scorso anno, anche nel 2011 la quasi
totalità (il 95%) delle iniziative proposte alle scuole sono state inserite nei Piani per
20
l’Offerta Formativa delle scuole, rivelando l’elevata capacità del Centro di progettare
percorsi e “riconosciuti” di sensibilizzazione degli studenti ai valori della solidarietà;
2. indicatori di incidenza di un comparto scolastico – (% interventi su in un comparto
scolastico rispetto al totale degli interventi) – le 14 iniziative realizzate nel comparto
scolastico sono state al 100% concentrate nella scuola superiore;
3. indicatori di incidenza di un’attività – (% ore dedicate ad una attività rispetto al totale delle
ore lavorate) – le iniziative di avvicinamento dei giovani al volontariato hanno richiesto 80
ore di lavoro: il 25% per l’orientamento; il 25% per gli stage di volontariato; il 20% per
formazione e il 30% per l’evento EXPO.
Alcune prime ‘suggestioni valutative’ rispetto al perseguimento della I finalità
Nel 2011 Ciessevi ha reso maggiormente articolata l’offerta di servizi di accompagnamento dei
giovani verso il mondo del volontariato. Ha infatti sviluppato diversi momenti di promozione oltre
a consulenze, formazione ed altri servizi coordinati.
Nella scuola, come l’anno precedente, sono diminuite le attività e, quest’anno, anche i numeri
relativi ai partecipanti. Nonostante questo, però, Ciessevi ha consolidato maggiormente la sua
relazione con il comparto scolastico, sancita da una convenzione importante che istituisce lo
Sportello Scuola Volontariato presso il Centro stesso e gestito con le competenze dei propri
operatori.
Il Servizio Volontario Europeo ha visto un notevole incremento sia delle occasioni di promozione
che negli orientamenti che, evidentemente, sono scaturiti dalla maggiore visibilità del servizio e
delle opportunità.
L’attività rivolta alle organizzazioni, invece, risulta solo minimale perché, per la gran parte, è
stata rendicontata in altri ambiti, contrariamente all’impostazione del progetto precedente 20092010.
In particolare da aggiungere che: le attività scolastiche si sono rivolte esclusivamente alle scuole
superiori; che la quasi totalità dei percorsi nelle scuole è stata inserita nei POF; che la
promozione dello SVE ha “cavalcato” strumenti più vicini ai giovani, come Facebook.
21
2.2. – II FINALITA’ – aiutare il volontariato ad agire e comunicare in modo da diffondere la
cultura della solidarietà e la cittadinanza attiva
PROMUOVERE
mission
Finalità generali
1. favorire l'incontro dei giovani con il
volontariato e agevolarne il
coinvolgimento
2. aiutare il volontariato ad agire e
comunicare in modo da diffondere la
cultura della solidarietà e la
cittadinanza attiva
Dimensioni di analisi
1. aiutare il volontariato ad agire
e comunicare in modo da
diffondere la cultura della
solidarietà e della cittadinanza
attiva
2. valorizzare e rendere visibile il
contributo che il volontariato
apporta alla cultura della
solidarietà
Tale finalità del promuovere può essere declinata nelle seguenti “dimensioni di analisi”:
1. aiutare il volontariato ad agire e comunicare in modo da diffondere la cultura della
solidarietà e della cittadinanza attiva;
2. valorizzare e rendere visibile il contributo che il volontariato apporta alla cultura della
solidarietà.
La prima dimensione di analisi si riferisce al sostegno alle organizzazioni nella comunicazione delle
proprie attività quotidiane e nella realizzazione di mostre, feste, spettacoli, convegni, seminari,
conferenze, concorsi di idee. Si intende inoltre la presentazione di novità editoriali del volontariato,
la messa a disposizione di ogni richiedente di pubblicazioni, studi, ricerche e la realizzazione di
momenti pubblici di discussione, di dibattito e di approfondimento intorno ai temi della solidarietà.
Nella seconda dimensione sono ricomprese le attività di veicolazione dell'aggiornamento e
diffusione di dati sul volontariato, anche con ricerche specifiche e con momenti di approfondimento
seminariali.
Anche rispetto alle suddette 2 dimensioni di analisi, la cui rappresentazione quantitativa è contenuta
nelle tavole allegate, è interessante mettere in evidenza alcuni elementi valutativi.
22
Alcuni elementi valutativi rispetto al perseguimento della II finalità:
PRIMA DIMENSIONE: aiutare il volontariato ad agire e comunicare in modo da diffondere
la cultura della solidarietà e della cittadinanza attiva
1. nell'ambito del sostegno al volontariato per promuovere le proprie attività nella cittadinanza,
Ciessevi ha realizzato 12 corsi diretti (11 nel 2010), per un totale di 160 ore di formazione
(130 nel 2010) per una durata media di oltre 13 ore (meno di 12 nel 2010);
2. per quanto riguarda le iniziative rivolte alla cittadinanza Ciessevi ha realizzato 5 iniziative
promozionali: 2 incontri nelle scuole (8 ore complessive), 2 presentazioni di opportunità
europee, 1 presentazione editoriale con tutti i dati del volontariato della provincia (3 ore di
convegno);
3. nel 2011 sono state erogate 116 consulenze di promozione (per 256 ore di lavoro); 6
consulenze di progettazione europea (1 ora ciascuna); 8 consulenze di accreditamento allo
SVE (1 ora ciascuna); non vi erano dati relativi a questi servizi nel 2010;
4. dal punto di vista della comunicazione, nel 2011 Ciessevi ha prodotto un video di
testimonianza dell’esperienza SVE e una pubblicazione sui bandi europei (per la
promozione della cittadinanza attiva); oltre ad aver facilitato 1 replica dello spettacolo
teatrale di promozione del volontariato;
5. inoltre Ciessevi ha costruito partnership il livello locale con alcuni media nazionali (Corriere
della Sera e ANSA), veicolando le notizie e gli approfondimenti dal e sul volontariato: 37
sono state le uscite su Corriere Milano e 5 quelle con ANSA Lombardia (per un totale di
112 ore di lavoro);
6. I Giorni del Volontariato: che si è sviluppata in numerosi servizi differenti con un
elevatissimo livello di visibilità e di coinvolgimento del pubblico; in particolare è stato
realizzato 1 convegno della durata di 2 ore curato da Ciessevi;
7. inoltre è stata fornita 1 consulenza di accesso al centro di documentazione (3 nel 2010);
8. hanno usufruito dei servizi di Ciessevi per questa finalità tutti coloro che hanno letto le
notizie sui giornali o visitato la mostra de I Giorni del Volontariato. Tra i destinatari
direttamente censiti perchè hanno ricevuto servizi diretti di Ciessevi si contano: 72 OdV
iscritte, 11 OdV non iscritte, 31 altre organizzazioni e 58 individui;
SECONDA DIMENSIONE: valorizzare e rendere visibile il contributo che il volontariato
apporta alla cultura della solidarietà
23
9. per veicolare, infine, la visibilità dell'apporto del volontariato alla cultura della solidarietà,
Ciessevi ha mantenuto costantemente aggiornato, nel 2011 come negli anni precedenti, la
propria banca dati, aggiornando 155 record (148 nel 2010), fornendo 76 estrazioni (83 nel
2010),
10. sono stati realizzati 32 incontri territoriali per 64 ore complessive (attività non realizzata nel
2010); e 6 iniziative realizzate con il patrocinio dell’AEV2011 (per ca. 30 ore di lavoro);
11. la totalità di queste attività è realizzata con gli operatori del Centro.
Altre attività prima rendicontate in questa finalità, sono ora attribuite ad altre dimensioni di
analisi;
Alcuni indicatori di performance rispetto al perseguimento della II finalità:
1. indicatore di differenziazione dell'utenza servita - (% singola tipologia di utenza servita
sul totale dell'utenza) – con le iniziative volte al perseguimento di questa finalità
strategica, Ciessevi si è rivolto per il 49% a organizzazioni di volontariato (per l’86%
iscritte ai registri e per il 14% non iscritte), per il 22% ad altre organizzazioni non profit,
per il 2% a enti pubblici e per il 27% a singoli cittadini;
Nota: altri indicatori di performance delle linee guida per la valutazione di CSVnet, non sono
applicabili a questa finalità perché nel progetto di Ciessevi è formulata in modo troppo lontano
dagli schemi delle linee guida.
Alcune prime ‘suggestioni valutative’ rispetto al perseguimento della II finalità
Tra le attività che Ciessevi ha realizzato per aiutare le organizzazioni troviamo diversi servizi che,
negli ani precedenti, non erano rendicontati in questa finalità. Si tratta di intense azioni di
promozione, consulenza, comunicazione che il Centro ha realizzato con l’intento non tanto di
veicolare lui stesso le informazioni, ma, al contrario, di mettere le organizzazioni nella condizione
di poter aumentare le loro capacità e possibilità di veicolarle.
Diverso, invece, per la veicolazione della cultura del volontariato e della cittadinanza, dove i dati
rilevati confermano un lavoro continuo. Si tratta, comunque, di dati sottodimensionati perchè
spesso si tratta di attività che passano attraverso il web e, quindi, non sempre totalmente
rendicontabili.
In particolare si segnala: che con I Giorni del Volontariato si è potuto perseguire
contemporaneamente alle finalità monitorate nelle due dimensioni di analisi; che sono state
realizzate mote attività territoriali, diversamente dagli anni precedenti; e molte iniziative sono
state favorite dalla ricorrenza dell’AEV2011.
24
3^ MISSION
3. In che modo il Ciessevi MIGLIORA LA QUALITÀ dei suoi servizi e del sistema
organizzativo?
3.1. – I FINALITA’- Miglioramento della qualità dei servizi e del sistema organizzativo
mission
Finalità generali
Dimensioni di analisi
1.1. Sviluppare competenze e
motivazioni delle risorse umane
1.2. garantire l’accessibilità ai
SVILUPPO QUALITA’ e ACCESSIBILITA’
1. Miglioramento della qualità dei
servizi e alle informazioni
servizi e del sistema organizzativo
1.3. implementare dispositivi di
monitoraggio e valutazione delle attività
e dei servizi e progettare innovazione
1.4. contribuire con l’apporto politico e
tecnico allo sviluppo della rete lombarda
e nazionale dei CSV
2.1 Ampliare la base sociale
coinvolgendo, con azioni mirate,
ulteriori OdV, ma anche altri portatori
di interesse
2. Governo di Ciessevi
2.2 Articolare strumenti di governance
allargata
2.3 Favorire la partecipazione informata
e consapevole agli appuntamenti
decisionali
25
La mission dello sviluppo è distinguibile in due finalità,
1. Miglioramento della qualità dei servizi e del sistema organizzativo
2. Governo di Ciessevi
Queste finalità sono poi organizzate in diverse dimensioni di analisi.
Di tutte queste prendiamo in considerazione solo quella che ha una ricaduta diretta sui servizi,
approfondendo, in particolare la dimensione:
1.2. garantire l’accessibilità ai servizi e alle informazioni
Alcuni elementi valutativi rispetto al perseguimento della finalità:
1.
Nel 2011 Ciessevi ha realizzato 160 orientamenti ai servizi di Ciessevi dal territorio per un
totale di 480 ore complessive;
2.
come ogni anno è stato realizzato il Bilancio Sociale; ne sono state stampate 400 copie
(200 nel 2010) ed è stato messo on-line in .pdf, insieme alle altre pubblicazioni;
3.
come per lo scorso anno, anche nel 2011 sono stati realizzati altri 2 strumenti per la qualità
del Centro oltre al Bilancio Sociale: il Rapporto annuale delle attività (stampato in 7000
copie e 6.500 postalizzate e 500 distribuite alle iniziative) e il Rapporto di valutazione
(inviato anche ad alcuni stakeholders);
4.
Ciessevi ha manutenuto il proprio sito internet consentendo l’intercettazione di 167.645
accessi (183.942 nel 2010) accessi nel corso dell’anno (quasi 14.000 di media al mese
contro gli oltre 15.000 del 2010); è stato finalizzato nel 2011 l’impianto del nuovo sito:
maggiormente orientato all’utente e fedele alla nuova griglia di erogazione dei servizi; per
questo ha realizzato 4 incontri progettuali (di progettazione partecipata col Gruppo di
Lavoro – 6 nel 2010) per un totale di 8 ore (16 nel 2010); e 8 incontri con fornitori per 32
ore di lavoro e oltre a ca. 8 ore di lavoro via skype (8 incontri per 8 ore totali nel 2010);
5.
sul piano della comunicazione Ciessevi ha realizzato 31 comunicati stampa e ha costruito
110 uscite sui quotidiani; ha realizzato 5 prodotti di comunicazione istituzionale (per 15
ore di lavoro); oltre alla produzione e stampa della Guida corsi;
6.
Ciessevi ha realizzato 3 percorsi formativi di marketing sociale (per 56 ore complessive);
26
La performance di Ciessevi nel perseguimento della propria mission: alcuni elementi valutativi
di sintesi da parte del “valutatore”
L’anno 2011 è stato, come altri addietro, un anno intenso di lavoro, novità, sorprese, entusiasmi e
difficoltà.
È stata messa in atto una nuova riorganizzazione interna, che ha visto la ricollocazione delle
risorse (umane ed economiche) dell’ex Area Temi e Territori con l’intento di contaminarsi
maggiormente tra funzioni di competenza di questa area e funzioni di competenza delle aree di
servizio diretto alle organizzazioni. Questo ha voluto dire ricercare nuovi equilibri e nuove
modalità di lavoro, un percorso che porta sempre ad un temporaneo affaticamento, aggravato
dall’acuirsi ulteriore delle ridotte possibilità economiche del Centro.
In parallelo a questa “rivoluzione” interna, ne ha preso il via un’altra altrettanto dirompente:
l’introduzione della metodologia progettuale orientata al marketing sociale. Tutti gli operatori di
Ciessevi sono stati formati, chi più chi meno lungamente, e accompagnati all’elaborazione di un
vero e proprio piano marketing basato sull’analisi del presente, forte dello slancio del “sogno del
futuro” e interamente orientato alle esigenze del “cliente”.
Non vanno dimenticate, infine, alcune assenze per maternità che non sono state sostituite nel 2011
e che, pertanto, hanno creato temporanei squilibri nella gestione ordinaria del lavoro di tutti.
Sul piano operativo è importante ricordare alcune caratteristiche generali dell’attività di Ciessevi
per il 2011, illustrate nel dettaglio nelle pagine precedenti.
Si rileva che l’attività di Ciessevi continua ad essere molto ricca, soprattutto nel favorire la
crescita delle competenze e lo scambio delle esperienze di volontariato.
Accanto alla ricchezza quantitativa si legge una rinnovata ricchezza qualitativa delle attività: per
ogni finalità e dimensione di analisi Ciessevi ha fornito servizi diversificati, più di quanto non fosse
in precedenza. Questo dato racconta da un lato la possibilità, di Ciessevi, di fornire risposte
articolate al conseguimento dei macro obiettivi del progetto; il modello di valutazione non
consente di leggere l’effettiva integrazione di queste attività. In sintesi: vi sono le potenzialità per
una vera e propria risposta articolata da parte di Ciessevi al raggiungimento degli obiettivi
progettuali, quale frutto di un lavoro integrato tra aree e servizi specifici, ma il suo verificarsi non
è ancora del tutto dimostrabile.
Un altro dato interessante è relativo alla forte presenza del terzo settore tra i propri utenti,
specialmente per i servizi di formazione e nell’attività con le reti territoriali e tematiche. Queste
ultime, poi, fortemente sostenute nel corso dell’anno, risultano composte sia da TS che da
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volontariato che da enti locali, mix indispensabili per garantirne rappresentatività ed efficacia.
Nel 2011 Ciessevi ha anche dimostrato una maggiore propensione a facilitare che le stesse
organizzazioni comunicassero le proprie iniziative autonomamente, moltiplicando le occasioni e gli
spazi disponibili.
Altro elemento caratteristico dell’anno è la concentrazione su un nuovo specifico target: le
associazioni di migranti, che sempre più occupano la scena del volontariato nell’intera provincia
di Milano e alle quali Ciessevi ha dedicato attenzioni e risorse.
Infine si segnala che si è dovuto ricorrere al coinvolgimento di consulenti esterni in parte per
prestazioni che richiedono competenze specifiche, ma anche per rispondere al forte carico di
lavoro alla quale non sempre la struttura, da sola è in grado di rispondere.
Per alcuni progetti particolari, poi, è importante ricordarne più in dettaglio gli sviluppi, perché
hanno condizionato particolarmente gli equilibri e gli sviluppi del Centro.
Ciessevi ha maggiormente lavorato nella direzione della costruzione di partnership, percorso già
avviato nell’anno precedente (come i corsi fatti con le università) e perseguito con successo nel
2011.
Ciessevi ha firmato un accordo quadro con la nuova amministrazione del Comune di Milano,
accordo che comprende molti canali di azione che, nel corso degli anni a venire, saranno tradotti
in progetti veri e propri basati sulle competenze, conoscenze, relazioni che il Centro ha costruito
negli anni.
Ciessevi è diventato partner di UST (Ufficio Scolastico Territoriale) siglando un accordo che vede
Ciessevi sede dello Sportello Scuola Volontariato e definendo alcune linee di lavoro congiunto che
consentono di sviluppare nuove importanti progettualità condivise con le scuole.
È stato anche consolidato un accordo con il Tribunale di Milano perché Ciessevi possa essere ente
di riferimento per seguire i percorsi della cosiddetta Giustizia riparativa, oltre ad essere partner
del progetto ARIA.
Ciessevi è stato coinvolto come partner nel progetto europeo INVEST sul tema della certificazione
delle competenze del volontariato.
A queste convenzioni più importanti si aggiungono incontri, confronti, accordi più estemporanei
con Università, Ordine dei Commercialisti, Struttura Informatica, Expo spa, Sodalitas, Koinetica,
...
Altre suggestioni operative importanti da sottolineare, invece, riguardano alcuni progetti specifici,
come ROV (Rete Orientamento al Volontariato) che è stato sottoposto ad una revisione a partire
dalla valutazione fatta dalla responsabile uscente. Questo ha portato ad un rallentamento delle
attività riferite a quel progetto, ma ad un moltiplicarsi delle occasioni e forme di matching tra
opportunità e offerte di volontariato.
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L’AEV2011 (Anno Europeo del Volontariato e della Cittadinanza Attiva 2011), poi, ha favorito lo
svilupparsi di occasioni di promozione del volontariato, di visibilità del volontariato europeo e di
diffusione della cultura della cittadinanza attiva. Ciessevi è anche stato coinvolto maggiormente da
partner europei per progettualità condivise, nonché ha accresciuto la sua reputazione e il suo poter
essere punto di riferimento sulle tematiche dell’Europa e del volontariato. Ha contribuito a questa
visibilità anche la presenza volontari SVE particolarmente pro-attivi e in grado di realizzare molte
azioni di visibilità e promozione del servizio.
Una ruolo molto importante, nel corso dell’anno, è stato rivestito dallo sviluppo del progetto Casa
del Volontariato, che è stato finalizzato nella definizione architettonica e nella sua presentazione
grafica acquisendo il nome VOCE. Nel corso del 2011 sono state superate molte delle fasi di
approvazione del progetto da parte degli organi pubblici competenti, lavoro che ha richiesto un
grande investimento temporale e molte revisioni progettuali. A fine anno sono state realizzate
anche alcune importanti iniziative di comunicazione non convenzionale finalizzate alla diffusione
del nome VOCE.
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Rapporto - Ciessevi