PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2014-2015 APPROVATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI IL 13/01/2015 PREMESSA I l P.O.F. (Piano dell’Offerta Formativa) è la carta d'identità con cui la scuola si definisce nei confronti delle famiglie, degli studenti, della realtà locale e costituisce la base per gli impegni reciproci da assumere per realizzare la “mission” della scuola. La legge 28 marzo 2003 n. 53 e, successivamente, il D.L. 19 marzo 2004 n. 59, hanno introdotto sul piano pratico un regime di flessibilità all'interno del P.O.F. Questo piano flessibile prevede che, pur riconoscendo la validità finale dei programmi ministeriali in campo scolastico, ogni alunno e ogni insegnante possa esercitare il metodo di studio e d'insegnamento, di programmazione argomentativa e di tutti gli altri aspetti inerenti all'istituzione scolastica ritenuti più consoni alle loro esigenze. Il P.O.F. coinvolge svariati campi nell'ambito scolastico e disciplinare visto in un'ottica formativa. Più precisamente il P.O.F. descrive: le possibilità di opzione offerte agli studenti e alle famiglie; le discipline e le attività aggiuntive nella quota facoltativa del curricolo; le azioni di continuità, orientamento, sostegno e recupero corrispondenti alle esigenze degli alunni concretamente rilevate; l'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività; le modalità e i criteri per la valutazione degli alunni e per il riconoscimento dei crediti; l'organizzazione adottata per la realizzazione degli obiettivi generali e specifici dell'azione didattica. Il P.O.F. si pone i seguenti obiettivi: garantire un'organizzazione più funzionale; ampliare il campo dell’offerta formativa; elevare la qualità dei servizi; permettere il confronto con l’utenza, per verificare quelli che sono i reali bisogni di alunni e genitori; aprire la scuola al territorio; definire le caratteristiche specifiche della scuola; fornire le necessarie informazioni alle famiglie, agli enti locali o ad altri soggetti coi quali la scuola opera. CONTESTO AMBIENTALE Ginosa è un comune situato a Nord-Ovest della provincia di Taranto, con una superficie di circa 190 km² che comprende anche il litorale di Marina di Ginosa ed è l'ultimo comune ad ovest della provincia jonica al confine con la Basilicata. Dista 52 km dal capoluogo di provincia, 27 da Matera, 6 da Laterza (TA), 11 da Montescaglioso (MT), 21 da Castellaneta (TA) e 29 da Bernalda (MT); ma la rete delle comunicazioni stradali e ferroviarie è ancora insufficiente, specie in relazione all'incremento della popolazione residente. Il principale collegamento stradale è rappresentato da un’arteria interregionale (S.S. 106 Jonica) che collega Taranto con la Calabria, il collegamento trasversale tra zona a monte e zona a mare del territorio comunale è assicurato dalla S.S. 580. Il paese non è servito da una linea ferroviaria che, invece, è presente a Marina di Ginosa; i trasporti extraurbani sono gestiti sia da servizio pubblico che privato, ma con orari che non sempre rendono agevole seguire le attività didattiche da parte degli studenti pendolari. Ginosa presenta situazioni ambientali di grande pregio e interesse che rappresentano una riserva da conservare e valorizzare: la Gravina, che racchiude una serie di antichi insediamenti in infinite casegrotte, chiese rupestri lungo pareti scoscese, in un paesaggio di singolare armonia e bellezza; si tratta, peraltro, di una realtà storico-paesaggisticoambientale tra le più significative all’interno del Parco della Terra delle Gravine; il centro storico, che comprende il Castello, la Chiesa Matrice, la chiesa di San Giuseppe, la torre dell’Orologio e alcuni palazzi signorili, testimonianze di antiche origini. la fascia costiera impreziosita da una rigogliosa Pineta di Pino d’Aleppo (pinus halepensis), classificata anche come S.I.C. (Sito di Interesse Comunitario) e che rientra in Area Protetta regionale (futuro Parco delle Pinete dell’Arco Jonico). Ginosa conta circa 25.000 abitanti e di recente è notevolmente aumentata l’incidenza dei residenti stranieri su quelli autoctoni - è il secondo comune con la più alta percentuale di cittadini stranieri (2,6%) nella provincia di Taranto - ciò ha contribuito in maniera determinante alla crescita della popolazione e alla riduzione dell’età media (41,5 anni). Infatti, è alta l’incidenza dei minorenni tra i residenti stranieri (21,3 %) e ciò segnala l’esistenza di nuclei familiari integralmente ricomposti con l’arrivo del genitore di sesso femminile; al contrario, si registra una consistente presenza di anziani tra la popolazione locale (l’indice di vecchiaia è pari al 130%). L’economia insediata è prevalentemente agricola e offre lavoro stagionale soprattutto agli uomini; prima della crisi economica, si sono insediate, nel territorio di Ginosa, piccole e medie imprese collegate alla trasformazione/commercializzazione dei prodotti agro-alimentari e al settore manifatturiero e, di conseguenza, sotto il profilo occupazionale è migliorata, anche se non in misura significativa, la situazione del lavoro-femminile con l’assunzione di parte della manodopera locale disponibile. Negli ultimi anni, la pesante recessione si è fatta sentire anche su questo tessuto economico, con pesanti ricadute occupazionali e sociali. Sotto l’aspetto socio-culturale è rilevante l’osservazione dei livelli di scolarizzazione: ai pochi laureati e liberi professionisti si contrappone la realtà dei lavoratori dipendenti e dei disoccupati con titolo di studio elementare o di media inferiore (41%) o con scolarizzazione interrotta. In questo contesto emergono preoccupanti segnali di disagio sociale: elevato tasso di disoccupazione, diffusione del lavoro nero e di sottoccupazione, emarginazione di extracomunitari, forme migratorie e patologie sociali quali la tossicodipendenza, l’alcoolismo e problematiche legate al disagio giovanile, tra cui il fenomeno del “bullismo” avvertito sporadicamente anche nel nostro Istituto. LA NOSTRA STORIA L’’I.I.S.S. “Marisa Bellisario”, intitolato alla prima donna manager italiana, è presente nel territorio da oltre vent’anni e ha subito variazioni nel tempo a livello logistico, strutturale e manageriale. Nel 1990 l’Istituto, da sede coordinata dell’I.P.S. “M. Perrone” di Castellaneta, è divenuto autonomo con l’attuale denominazione. Nel 2000, a seguito del Piano Nazionale di Razionalizzazione della rete scolastica, la scuola amplia l’offerta formativa inglobando il corso di tecnico per Geometri, fino ad allora sezione staccata dell’I.T.G. “Sforza” di Palagiano, modificando la denominazione ufficiale in “Istituto di Istruzione Secondaria Superiore” e strutturandosi in due plessi: la sede centrale in via della Pace e la sede succursale in via Pozzo S. Agostino. L’Istituto ha così anticipato i tempi della riforma dei cicli scolastici, continuando a porsi nel solco della sua migliore tradizione culturale che lo vede attento a cogliere i segnali innovativi provenienti non solo dal contesto socio-economico di appartenenza, ma anche dalle sollecitazioni ineludibili di una società in rapida trasformazione, bisognosa di una scuola nuova, al passo coi tempi, capace di dare risposte concrete alla domanda attuale e di interpretare con anticipo le attese future. In questo spirito sono stati potenziati il settore Tecnico con l’indirizzo “Amministrazione e Controllo” ed il settore Professionale con l’introduzione dell’indirizzo “Tecnico della Comunicazione Audiovisiva”. Tutto ciò ha consolidato la tendenza, comunque già presente, a proiettare sempre più e meglio l’Istituto in una dimensione europea, garantendo una formazione che produca professionalità spendibile anche oltre i confini nazionali. Dall’a.s. 2010/11 con il riordino degli Istituti Tecnici e Professionali, avvenuto a norma dell’articolo 8, comma 3, del regolamento emanato con decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010 n. 88, il nostro Istituto ha ampliato la propria offerta formativa fornendo all’utenza indirizzi nuovi e rispondendo alle varie esigenze emergenti dalla realtà sociale e produttiva. SEDE CENTRALE SEDE SUCCURSALE RISORSE STRUTTURALI Laboratorio di Grafica Multimediale Laboratorio di Disegno Laboratorio di Informatica S.S.S. Laboratorio CAD Laboratorio di Informatica C.A.T. Laboratorio di Fisica e Chimica Laboratorio Montaggio Video Aula Magna Laboratorio di Economia Laboratorio di Matematica Laboratorio di Fotografia Palestra coperta ORGANIGRAMMA DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Preneste ANZOLIN DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI Dott. Giuseppe RUSSI COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Antonia BITETTI Prof. Felice PASTORE FUNZIONI STRUMENTALI Prof. Leonardo PALMITESTA – AREA 1 (Gestione del POF e sostegno ai docenti) Prof.ssa Emilia D’ATTOMA– AREA 2 (Sostegno agli alunni e rapporti con il territorio) Prof.ssa Rosa CAZZETTA – AREA 3 (Orientamento in ingresso e uscita degli alunni) Prof. Roberto MUSCOLINO – AREA 4 (Responsabile del sito WEB della scuola) CONSIGLIO D’ISTITUTO Sig. Rosario SANGIORGIO (Presidente) Prof. Preneste ANZOLIN (Dirigente Scolastico) Prof. Felice PASTORE (Docente) Prof. Roberto MUSCOLINO (Docente) Prof.ssa Antonia BITETTI (Docente) Prof.ssa Rita LEFEMINE (Docente) Prof.ssa Carmela PIZZULLI (Docente) Prof.ssa Maria GRIECO (Docente) Prof.ssa Anna RANALDO (Docente) Prof. Pietro PERRONE (Docente) Sig. Michele DI TINCO (Genitore) Sig. Donato PASTORE (Genitore) Sig.ra Domenica MASINI (Genitore) Sig. Nunzio CARENZA (Personale ATA) Sig. Donato MASSAFRA (Personale ATA) Sig.ra Silvia FESTA(Alunna) Sig.ra Maria LISITANO (Alunna) Sig. Angelo LAPISCOPIA (Alunno) Sig. Andrea RUBINO (Alunno) GIUNTA ESECUTIVA Prof. Preneste ANZOLIN (Dirigente Scolastico) Dott. Giuseppe RUSSI (Direttore Servizi Amministrativi) Prof. Felice PASTORE (Docente) Sig. Nunzio CARENZA (Collaboratore scolastico) Ing. Donato PASTORE (genitore) COORDINATORI DI DIPARTIMENTO DIPARTIMENTO DEI LINGUAGGI DIPARTIMENTO DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI DIPARTIMENTO SCIENTIFICO TECNOLOGICO DIPARTIMENTO STORICO SOCIALE Prof.ssa Rosa CAZZETTA Prof. Leonardo PALMITESTA Prof.ssa Carmela PIZZULLI Prof. Francesco GALANTE 1^ A – C.A.T. 2^ A – C.A.T. 3^ A – C.A.T. 4^ A – C.A.T. 5^ A – C.A.T. 1^ C – A.F.M. 2^ C – A.F.M. 3^ C – S.I.A. 4^ C – S.I.A. 5^ C – S.I.A. 2^ D - A.F.M. 5^ D – S.I.A. 3^ Serale C.A.T. COORDINATORI DI CLASSE prof.ssa Carmela PIZZULLI 1^ E - S.SS. prof.ssa Rosaria RENNA 2^ E - S.SS. prof.ssa Antonia MIANULLI 3^ E - S.SS. prof. Leonardo PALMITESTA 4^ E - S.SS. prof.ssa Francesca PROVENZALE 5^ E - S.SS. prof.ssa Rosa CAZZETTA 1^ C – S.C. prof.ssa Filomena RIBECCO 2^ C – S.C. prof.ssa Cosima D. MATERANO 3^ C – S.C. prof.ssa Angela LECCESE 3^ H – P.I.A. prof.ssa Maria PACENTE 4^ H – P.I.A. prof. Roberto MUSCOLINO 5^ H – P.I.A. prof. Felice PASTORE 3^ Serale S.SS. prof. Raffaele NIGRO prof.ssa Luciana SANTANTONIO prof.ssa Anna ROMA prof.ssa Antonia BITETTI prof. Francesco GALANTE prof.ssa Rita LEFEMINE prof.ssa Clorinda DELL’AQUILA prof.ssa Anna RANALDO prof.ssa Rosa MONDELLI prof.ssa Margherita GIANNICO prof.ssa M. Rosaria CHIANCONE prof.ssa M. Carmela BONELLI prof.ssa Pierangela PAGLIARULO GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE Prof.ssa Emilia D’ATTOMA (coordinatrice) Prof.ssa Elena QUERCIA (docente di Psicologia) Prof.ssa Anna ROMA (docente di Psicologia) Prof.ssa Consiglia BERNARDI (Referente Gruppo H) Prof. Leonardo CARUSO (docente di sostegno) Prof.ssa Anna Candida GIASI (docente di sostegno) Prof.ssa Pasqua Maria GIRARDI (docente di sostegno) Prof.ssa Maria GRIECO (docente di sostegno) Prof.ssa Rosa RATTI (docente di sostegno) Prof.ssa Caterina SANTARCANGELO (docente di sostegno) Prof.ssa Maria SOLAZZO (docente di sostegno) Prof.ssa Maria ZICARI (docente di sostegno) Prof.ssa Rosa CAZZETTA (funzione strumentale) Prof. Roberto MUSCOLINO (funzione strumentale) Prof. Leonardo PALMITESTA (funzione strumentale) COMITATO DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEI DOCENTI D.S. Preneste ANZOLIN Prof.ssa Antonia BITETTI (membro effettivo) Prof.ssa Angela LECCESE (membro effettivo) Prof.ssa Marisa PACENTE (membro effettivo) Prof. Felice PASTORE (membro effettivo) Prof.ssa Marisa CHIANCONE (supplente) Prof.ssa Rosa CAZZETTA (supplente) ORGANO DI GARANZIA D.S. Preneste ANZOLIN Prof.ssa Maria Carmela BONELLI (membro effettivo) Prof. Leonardo CARUSO (membro effettivo) Prof. Pietro LORITO (membro effettivo) Prof.ssa Maria GRIECO (supplente) Prof. Pietro PERRONE (supplente) Prof.ssa Dora MASTROVITO (supplente) R.S.U. Sig. Angelo BUONPASTORE (CISL) Prof. Pietro PERRONE (SNALS) Prof.ssa Maria SOLAZZO (UIL) REFERENTE GRUPPO H Prof.ssa Consiglia BERNARDI RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Dott. Arcangelo PERRUCCI RESPONSABILE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA Prof.ssa Maria SOLAZZO COORDINATORI “GESTIONE DELLE EMERGENZE” Prof.ssa Antonia BITETTI (sede centrale) Prof. Felice PASTORE (sede succursale) ADDETTI AL SERVIZIO ANTINCENDIO E AL PRIMO SOCCORSO Sig. A. BUOMPASTORE (sede centrale) Sig.ra M.A. DI TINCO (sede centrale) Sig. V. MELCHIORRE (sede centrale) Sig. A. NELLI (sede centrale) Sig. D. ROSSI (sede centrale) Sig. N. CARENZA (sede succursale) Sig. D. MASSAFRA (sede succursale) Sig. D. SAPONARO (sede succursale) REFERENTE DELL’AREA “EDUCAZIONE ALLA SALUTE ED EDUCAZIONE AMBIENTALE” Prof.ssa Luciana SANTANTONIO REFERENTE DELL’AREA “EDUCAZIONE ALLA PACE E ALLA SOLIDARIETA’-UNICEF” Prof.ssa Maria Carmela BONELLI GRUPPO DI AUTOVALUTAZIONE D.S. Preneste ANZOLIN Prof.ssa Antonia BITETTI Prof. Felice PASORE Prof. Leonardo PALMITESTA Prof.ssa Emilia D’ATTOMA Prof.ssa Rosa CAZZETTA Prof. Roberto MUSCOLINO Prof. Alessandro POSA Prof.ssa Rita LEFEMINE Prof.ssa Rosa MONDELLI Prof.ssa Clorinda DELL’AQUILA Prof.ssa Carmela PIZZULLI RAPPRESENTANTI DI ISTITUTO FESTA Silvia (4^ C – AFM) LAPISCOPIA Angelo (4^ C – AFM) LISITANO Maria (4^ H – P.I.A.) RUBINO Andrea (4^ H – P.I.A.) FIGURE E ORGANI COLLEGIALI DIRIGENTE SCOLASTICO Il Dirigente Scolastico, che ha la legale rappresentanza dell’Istituto, assicura la gestione unitaria della scuola, sostiene e sviluppa l’autonomia sul piano gestionale e didattico, promuove l’esercizio dei diritti fondamentali. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali, ha autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. E’ responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati di servizio. Per raggiungere i risultati di efficacia ed efficienza il Dirigente Scolastico si avvale, tra l’altro, di collaboratori e organismi individuati in applicazione a quanto previsto dal CCNL. COLLABORATORE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO CON FUNZIONE VICARIA Individuato dal Dirigente Scolastico, ha delega per la sostituzione dello stesso nella gestione ordinaria, in caso di sua assenza o impedimento; collabora su questioni di ordinaria amministrazione e sulle emergenze (problemi disciplinari, sicurezza e decoro, vigilanza e controllo); cura la diffusione delle informazioni interne all’Istituto; supporta l’attività degli OOCC; collabora al monitoraggio e alla verifica della gestione del POF. Collabora con il D.S. nei processi di comunicazione verso l’esterno, nella gestione delle relazioni con il pubblico e con il territorio. COLLABORATORE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Individuato dal Dirigente Scolastico, ha delega per la sostituzione, nella gestione ordinaria, in caso di contestuale assenza o impedimento dello stesso e del Collaboratore con funzione vicaria. Svolge, durante tutta la settimana, attività di natura organizzativa, amministrativa e gestionale per la sede succursale, secondo le direttive del Dirigente Scolastico. Redige i verbali del Collegio dei Docenti. FUNZIONI STRUMENTALI Tra le risorse fondamentali per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia, svolge un ruolo insostituibile il patrimonio professionale dei docenti, che viene valorizzato per l'espletamento di specifiche funzioni strumentali. I docenti incaricati di Funzione Strumentale sono individuati dal Collegio dei Docenti sulla base della coerenza dei titoli con la tipologia dell’incarico, delle esperienze formative caratterizzanti, del progetto di massima proposto con il compito di promuovere/progettare/gestire/valutare strategie finalizzate al raggiungimento degli obiettivi specifici della singola area e meglio rispondenti alle esigenze dell'Istituto. Le Funzioni Strumentali individuate dal Collegio Docenti sono quattro con le seguenti mansioni: Area 1: Gestione del POF e sostegno ai docenti Stesura, revisione e monitoraggio del POF; Promuovere e coordinare le attività di progettazione e attuazione delle attività previste dal POF; Coordinare le attività di adeguamento della programmazione di Istituto e l’attività dei Dipartimenti Disciplinari; Aggiornare il Regolamento d’Istituto e la Carta dei Servizi; Realizzare opuscoli informativi per le famiglie dei nuovi iscritti; Predisporre forme di accoglienza per i nuovi docenti; Predisporre la documentazione necessaria all’espletamento della funzione docente; Predisporre un Piano di aggiornamento dei docenti; Referente delle prove INVALSI. Curare i rapporti scuola-territorio; Individuare gli alunni non frequentanti o a rischio dispersione ai fini del ri-orientamento; Area 2: Sostegno agli alunni e rapporti con il territorio Area Partecipare ai gruppi di lavoro territoriali; Coordinare gli interventi di recupero, sostegno e potenziamento; Predisporre il Piano annuale dell’inclusione e coordinare ogni attività di integrazione; Coordinare attività extracurriculari. 3: Orientamento in ingresso e uscita degli alunni Predisporre il Progetto “Orientamento d’Istituto”; Coordinare e gestire le attività di accoglienza, continuità di orientamento in entrata e in uscita; Collaborare con il D.S. alle attività di raccordo con le scuole medie (in ingresso) e con le Università (in uscita); Realizzare e diffondere materiale pubblicitario; Partecipare ai gruppi di lavoro territoriali. Area 4: Responsabile del sito WEB della scuola Curare l’immagine dell’Istituto; Curare l’informazione interna; Aggiornare il sito WEB dell’Istituto; Supportare i docenti nell’utilizzo di particolari software o di innovazioni tecnologiche o di problematiche legate all’uso di internet; Utilizzare gli strumenti informatici per le comunicazioni scuola-famiglia. COORDINATORI DI CLASSE Il Coordinatore di classe, nominato dal Dirigente Scolastico, promuove e coordina i rapporti tra i docenti della classe, raccogliendo e gestendo la documentazione degli studenti in particolare neoiscritti e, in caso di necessità, curando i contatti con le famiglie. Redige il piano di lavoro del C.d.C. Tiene il monitoraggio dell’andamento della classe (comportamento, assenze, profitto) e nei casi specifici ne riferisce tempestivamente al Dirigente Scolastico. RESPONSABILI DI LABORATORIO Sono designati dal Dirigente Scolastico sulla base della disponibilità, di precedenti esperienze nel settore specifico, del complessivo impegno gestionale. Hanno l’incarico di favorire il più diffuso utilizzo delle aule speciali e del loro funzionamento, di segnalare i disservizi o il non funzionamento. Organizzano gli orari di accesso delle classi ai laboratori. RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE E’ designato dal Dirigente Scolastico in base al D. L.vo 626/94 con l’incarico di dare il supporto tecnico per la revisione periodica dei rischi, per l’individuazione delle misure di prevenzione più adeguate e per la scelta dei mezzi di protezione collettiva ed individuale più efficace. E’ suo compito proporre programmi di informazione e formazione dei lavoratori, redigere il “Piano operativo per la gestione delle emergenze” e predisporre durante l’anno scolastico almeno due prove di evacuazione. CONSIGLIO DI ISTITUTO Organo che definisce gli indirizzi generali per le attività della scuola e le scelte generali di gestione e amministrazione, esprime la collegialità di tutte le componenti scolastiche (studenti, famiglie, docenti e personale ATA): adotta il POF, delibera il Programma Annuale, che è il documento contabile annuale e garantisce l’unitarietà del servizio scolastico e delle offerte di formazione, che devono concorrere a moltiplicare le opportunità e ad assicurare occasioni di crescita culturale per tutti gli studenti. Delibera, in coerenza con le Linee Generali di Indirizzo, i necessari Accordi di rete con altri istituti di istruzione, enti di formazione, Associazioni ed Enti Locali. GIUNTA ESECUTIVA La Giunta Esecutiva è chiamata a sostenere la gestione e l’amministrazione finanziaria dell’Istituto. In particolare cura l’esecuzione delle delibere del Consiglio di istituto; predispone l’istruttoria, propone allo stesso, con apposita relazione, il documento contabile annuale predisposto dal Dirigente Scolastico. COLLEGIO DEI DOCENTI E’ l’organo tecnico- professionale con funzioni di programmazione didattica ed educativa. A tal fine, esercitando l’autonomia didattica, organizzativa e di ricerca, progetta elabora e attua il piano dell’offerta formativa, tenute presenti le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale; nell’ambito dell’autonomia dell’istituzione scolastica, delibera e valuta la sperimentazione e l’attuazione di forme di flessibilità organizzativa e didattica, di compensazione tra discipline e attività, propone adattamenti del calendario e dell’orario. Promuove la ricerca e l’adozione delle metodologie didattiche innovative, la formazione e l’aggiornamento dei docenti. Esprime criteri generali metodologici per la programmazione delle attività didattiche e per la valutazione. DIPARTIMENTI Sono “articolazioni funzionali del Collegio dei Docenti, per il sostegno alla didattica e alla progettazione formativa”. Un ruolo importante rivestono le riunioni di Dipartimento, alle quali partecipano i docenti di materie affini che si riuniscono durante l'anno scolastico per: - analizzare i bisogni formativi dell’utenza; - promuovere e sostenere la condivisione degli obiettivi educativi; - promuovere il raccordo tra i saperi disciplinari e gli assi culturali previsti dall’obbligo di istruzione; - elaborare le linee comuni nell'ambito della didattica e nell'ambito della valutazione; - avanzare proposte in merito all'adozione dei libri di testo; - avanzare proposte di aggiornamento del personale; - elaborare test d’ingresso comuni per classi parallele; - avanzare proposte per l’acquisto di sussidi e attrezzature didattiche. Dipartimento dei Linguaggi (Lingua e letteratura italiana, Lingua Inglese, Informatica, Seconda Lingua comunitaria, Scienze motorie e sportive, Tecniche di comunicazione, Elementi di storia dell’arte ed espressioni grafiche, Educazione musicale, Tecnologia dell’informazione e della comunicazione, Tecnologie informatiche, Laboratori tecnologici ed esercitazioni, Tecniche di produzione e di organizzazione). Dipartimento di Scienze matematiche, chimiche e naturali (Matematica, Complementi di matematica , Scienze della Terra e Biologia, Fisica, Chimica). Dipartimento scientifico-tecnologico (Diritto ed Economia, Economia Aziendale, Diritto, Economia Politica, Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica, Scienze e tecnologie applicate, Progettazione, Costruzione e Impianti, Geopedologia, Economia ed Estimo, Topografia, Gestione dei cantieri e Sicurezza dell’ambiente di lavoro, Tecniche professionali dei servizi commerciali, Tecnica amministrativa ed economia sociale, Metodologie operative, Igiene e cultura medico-sanitaria, Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi, Tecniche di produzione e di organizzazione, Tecniche di gestione-conduzione di macchine e impianti). Dipartimento storico sociale (Storia, Geografia, Psicologia generale e applicata, Diritto e legislazione socio-sanitaria, Religione cattolica). CONSIGLI DI CLASSE Costituito dai docenti, dai rappresentanti dei genitori e degli studenti, presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato, collega e rende operativi gli indirizzi didattici e formativi che derivano dal Collegio dei Docenti, dalla Dirigenza e dai Dipartimenti in funzione del più efficace apprendimento degli studenti. Redige la programmazione dell’azione formativa, definendone gli scopi, concorda i criteri di verifica e di valutazione didattica e formativa in rapporto al particolare profilo della classe, definisce il piano di partecipazione a progetti e attività complementari ed integrative, individua strategie di recupero e sostegno, valuta le proposte di adozione dei libri di testo. Adotta le iniziative specifiche per l’inserimento degli studenti diversamente abili e per l’integrazione degli studenti stranieri, collabora all’elaborazione del P.E.I. e/o del P.D.P. COMMISSIONI Le Commissioni vengono istituite annualmente dal Collegio dei Docenti per rispondere a specifiche esigenze gestionali/organizzative dell’Istituto: 1) Commissione elettorale 2) Comitato di valutazione del servizio dei docenti 4) Gruppo di autovalutazione 5) Gruppo responsabile del miglioramento GRUPPI DI PROGETTO Costituiscono una modalità di lavoro non esclusivamente centrata sulla programmazione didattica ma su specifici progetti. Sono organici al raggiungimento delle finalità dell’Istituto, specie per l’ampliamento dell’offerta formativa. Sono interni, gestiti in tutte le loro fasi all’interno dell’Istituto o esterni, in collaborazione con partners anche sulla base di convenzioni con altri soggetti. Il Referente di ogni progetto è nominato dal Capo d’Istituto. ORGANO DI GARANZIA Ha il compito di controllare l'effettivo rispetto dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti e la conformità ad esso del Regolamento d'Istituto, oltre a quello di deliberare in ordine ad alcune sanzioni disciplinari irrogate dal Consiglio di classe e dirimere le controversie. Esso è presieduto dal Dirigente Scolastico e, di norma, è composto da un docente designato dal Consiglio d’istituto, un rappresentante eletto dagli studenti e un rappresentante dei genitori. COMITATO DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEI DOCENTI Il comitato per la valutazione del servizio dei docenti, disciplinato dall’art.11 del D.Lgs. n.297 del 1994, è composto dal Dirigente Scolastico, che ne è il presidente, da 2 docenti quali membri effettivi e da due docenti supplenti. I membri del comitato sono eletti dal collegio dei docenti e la loro carica dura un anno scolastico. Compito fondamentale del comitato è quello di valutare ed esprimere un parere sul servizio dei docenti neo-immessi in ruolo. PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ PER L’. A.S. 2014/2015 GIORNO 18 settembre 2014 9 ottobre 2014 GIORNO Martedì Giovedi 02-12-2014 04-12-2014 Martedì Giovedì 21-04-2015 23-04-2015 INCONTRI DIRIGENTE-FAMIGLIE GIORNO 18 settembre 2014 9 ottobre 2014 INCONTRI SCUOLA-FAMIGLIA GIORNO Primo Incontro – DICEMBRE 2014 Martedì 02-12-2014 Giovedi 04-12-2014 Secondo Incontro – APRILE 2015 Martedì 21-04-2015 Giovedì 23-04-2015 GIORNO 18 settembre 2014 9 ottobre 2014 ISTRUZIONE Tecnica Professionale Tecnica Professionale COLLEGIO DOCENTI GIORNO Mercoledì Lunedì Martedi Giovedì Giovedì Giovedì Martedì Martedì Sabato Mercoledì ORA 9, 30 9,30 15,00 15:00 15,00 15,00 15,00 Al termine dei C.d.C. 10,00 9, 30 03-09-2014 8-09-2014 14-10-2014 13-11-2014 27-11-2014 12-02-2015 24-03-2015 12-05-2015 13-06-2015 03-09-2014 GIORNO Mercoledi 04-09-2014 Giovedì 10-10-2014 Martedì 05-05-2015 RIUNIONE PER DIPARTIMENTI ORE 9,00-12,00 15,00-17,00 15,00-17,00 ISTRUZIONE Tecnico e Professionale Tecnico e Professionale Tecnico e Professionale ESAMI INTEGRATIVI (Maturità) Maggio 2015 ESAMI DI IDONEITA’ E INTEGRATIVI Giugno-Settembre 2015 COMITATO DI VALUTAZIONE GIORNO Sabato GIORNO 29-09-2014 30-09-2014 01-10-2014 02-10-2014 03-10-2014 ORE 13-06-2015 CONSIGLI DI CLASSE PER LA PROGRAMMAZIONE CLASSI 1^E SSS - 2^E SSS - 3^E SSS - 4^E SSS - 5^E SSS 3^H PIA - 4^H PIA - 5^H PIA - 1^C SC grp - 2^ C SC grp - 3^ C SC grp 1^A CAT - 2^A CAT - 3^A CAT - 4^A CAT - 5^A CAT 1^C AFM - 2^C AFM - 3^C AFM - 4^C AFM - 5^C AFM 2^D AFM - 2^D AFM - Serale CAT - Serale SSS CONSIGLI DI CLASSE PER L’INSEDIAMENTO DEI RAPPRESENTANTI GIORNO CLASSI 27-10-2014 1^E SSS - 2^E SSS - 3^E SSS - 4^E SSS - 5^E SSS 28-10-2014 3^H PIA - 4^H PIA - 5^H PIA - 1^C SC grp - 2^ C SC grp - 3^ C SC grp 29-10-2014 1^A CAT - 2^A CAT - 3^A CAT - 4^A CAT - 5^A CAT 30-10-20114 1^C AFM - 2^C AFM - 3^C AFM - 4^C AFM - 5^C AFM 31-10-2014 2^D AFM - 2^D AFM - Serale CAT - Serale SSS CONSIGLI DI CLASSE PER LA VALUTAZIONE INTERPERIODALE GIORNO CLASSI 17-11-2014 18-11-2014 19-11-2014 20-11-2014 21-11-2014 1^E SSS - 2^E SSS - 3^E SSS - 4^E SSS - 5^E SSS 3^H PIA - 4^H PIA - 5^H PIA - 1^C SC grp - 2^ C SC grp - 3^ C SC grp 1^A CAT - 2^A CAT - 3^A CAT - 4^A CAT - 5^A CAT 1^C AFM - 2^C AFM - 3^C AFM - 4^C AFM - 5^C AFM 2^D AFM - 2^D AFM - Serale CAT - Serale SSS SCRUTINI 1° QUADRIMESTRE GIORNO CLASSI 02-02-2015 03-02-2015 04-02-2015 05-02-2015 06-02-2015 1^E SSS - 2^E SSS - 3^E SSS - 4^E SSS - 5^E SSS 3^H PIA - 4^H PIA - 5^H PIA - 1^C SC grp - 2^ C SC grp - 3^ C SC grp 1^A CAT - 2^A CAT - 3^A CAT - 4^A CAT - 5^A CAT 1^C AFM - 2^C AFM - 3^C AFM - 4^C AFM - 5^C AFM 2^D AFM - 2^D AFM - Serale CAT - Serale SSS CONSIGLI DI CLASSE GIORNO CLASSI 02-03-2015 03-03-2015 04-03-2015 05-03-2015 06-03-2015 1^E SSS - 2^E SSS - 3^E SSS - 4^E SSS - 5^E SSS 3^H PIA - 4^H PIA - 5^H PIA - 1^C SC grp - 2^ C SC grp - 3^ C SC grp 1^A CAT - 2^A CAT - 3^A CAT - 4^A CAT - 5^A CAT 1^C AFM - 2^C AFM - 3^C AFM - 4^C AFM - 5^C AFM 2^D AFM - 2^D AFM - Serale CAT - Serale SSS CONSIGLI DI CLASSE PER LA VALUTAZIONE INTERPERIODALE GIORNO CLASSI 13-04-2015 14-04-2015 15-04-2015 16-04-2015 17-04-2015 1^E SSS - 2^E SSS - 3^E SSS - 4^E SSS - 5^E SSS 3^H PIA - 4^H PIA - 5^H PIA - 1^C SC grp - 2^ C SC grp - 3^ C SC grp 1^A CAT - 2^A CAT - 3^A CAT - 4^A CAT - 5^A CAT 1^C AFM - 2^C AFM - 3^C AFM - 4^C AFM - 5^C AFM 2^D AFM - 2^D AFM - Serale CAT - Serale SSS MAGGIO 2015 documento Tutte le quinte classi 07-05-2015 RIUNIONE PER DISCIPLINE Adozione Libri di Testo 05-05-2015 12-05-2015 GIORNO 30-05-2015 Tutte le discipline RIUNIONE PER CLASSI PARALLELE Adozione Libri di Testo Tutte le classi AMMISSIONE CLASSI TERZE Istruzione Professionale ORE 15,00 16,00 01-06-2015 GIORNO Martedi 2-06-2015 Mercoledi 3-06-2015 Mercoledì 3-06-2015 Giovedì 4-06-2015 GIORNO Classe 3^C SC grp 3^H PIA PUBBLICAZIONE AMMISSIONI CALENDARIO DEGLI ESAMI DI QUALIFICA ORE CLASSI Prima prova 8,20 SEZIONE H PIA C SC grp 3^ Prova di laboratorio 8,20 3^ 15,00 8:30 H PIA C SC grp Correzione elaborati Visione degli elaborati - Prove orali SCRUTINI 2° QUADRIMESTRE CLASSI 09-06-2015 10-06-2015 11-06-2015 12-06-2015 5^E SSS - 5^H PIA - 5^A CAT - 5^C AFM - 5^D AFM 4^E SSS - 4^H PIA - 4^A CAT - 4^C SIA - 3^C SC grp - 3^E SSS - 3^H PIA - 3^A CAT - 3^C SIA 2^E SSS - 2^A CAT - 2^C AFM - 2^D AFM - 1^C SC grp - 1^E SSS - 1^A CAT - 1^C AFM Serale CAT - Serale SSS Il calendario potrà subire modifiche per esigenze di servizio; gli incontri saranno fissati con apposite circolari. CALENDARIO DELLE LEZIONI Il Consiglio di Istituto, su proposta del Collegio dei Docenti del 3/9/2014, preso atto del calendario scolastico nazionale e del successivo Decreto dell’Assessore Regionale alla P.I., ha deliberato i seguenti periodi di sospensione delle attività didattiche: Inizio delle lezioni: 12/09/201 Festa della Madonna del Rosario: 04/10/2014 Fiera cittadina: 06/10/2014 (sospensione delle attività deliberata dal C.d.I.) Ognissanti: 01/11/2014 Immacolata Concezione: 08/12/2014 Festività Natalizie: dal 23/12/2014 al 06/01/2015 Vacanze di Carnevale: 16 e 17/02/2015 (sospensione delle attività deliberata dal C.d.I.) Feste Pasquali: dal 02/04/2015 al 07/04/2015 Fiera della festa di Santa Maria D’Attoli: 27/04/2015 deliberata dal C.d.I.) (sospensione delle attività Anniversario della Liberazione: 25/04/2015 Festa dei Lavoratori: 01/05/2015 Ponte del 1 maggio: 02/05/2015 Ponte del 2 giugno: 01/06/2015 Festa nazionale della Repubblica: 02/06/2015 Termine delle lezioni: 09/06/2015 ORARIO DELLE LEZIONI Tenuto conto dell’esperienza degli ultimi anni e avendo come principale motivazione quella di una più attenta valutazione degli alunni, il Collegio dei Docenti ha deliberato di suddividere il periodo delle lezioni in quadrimestri. L’orario di lezione è il seguente: INGRESSO a scuola ore 8.05 Inizio delle lezioni ore 8.10 2^ ora 9.10 3^ ora 10.10 4^ ora 11.10 5^ ora 12,00 6^ ora 13.10 Corsi serali: Inizio delle lezioni ore 15.30 2^ ora 16.30 3^ ora 17:30 4^ ora 18:30 5^ ora 19:30 “MISSION” DELL’ISTITUTO Il nostro Istituto, consapevole e attento alle rapide trasformazioni della realtà, continua ad attivarsi per un rapido adeguamento alle esigenze del mondo del lavoro e degli sviluppi professionali derivanti dalle proprie discipline d’indirizzo, in sinergia con il contesto economico del territorio ginosino. L’intento è quello di porsi come soggetto formativo di riferimento, dove realizzare il giusto equilibrio tra l’acquisizione delle competenze di base indispensabili per svolgere qualsiasi attività professionale o per continuare gli studi universitari e l’acquisizione di una solida preparazione professionale facilmente spendibile nel mondo del lavoro. Su queste premesse si fonda il Piano dell’Offerta Formativa, caratterizzato da: una finalità generale , essenziale, in base a cui lo studente potrà: - sviluppare una formazione alla cittadinanza attiva attraverso consapevolezza dei diritti e dei doveri; esercizio alla cooperazione con i pari e con gli insegnanti; partecipazione alle scelte; sviluppo in termini costruttivi del proprio senso critico; educazione all’ambiente ed allo sviluppo sostenibile; educazione alla legalità; educazione all’interculturalità. - sviluppare una formazione culturale e professionale attraverso fruizione delle opportunità culturali scolastiche ed extrascolastiche; realizzazione dell’integralità tra competenze professionali e capacità culturali di base; consapevolezza del ruolo delle tecnologie; sviluppo delle capacità di orientamento autonomo nei confronti del mondo del lavoro; sviluppo della cultura del lavoro; potenziamento di meta-competenze “dinamiche” quali capacità di adattamento al nuovo, di autorganizzazione e di riconversione delle conoscenze. una finalità specifica derivante dai profili tecnico-professionale dell'Istituto, in base ai quali lo studente, al termine del corso di studi conformemente agli aspetti qualificanti di ciascun indirizzo, avrà acquisito e sviluppato conoscenze, competenze e abilità focalizzate sul mondo del lavoro. La “mission” dell’Istituto si concretizza in un’azione didattica ed educativa che persegue i seguenti obiettivi: OBIETTIVI FORMATIVI ED EDUCATIVI allargare gli orizzonti socio-culturali degli alunni; conoscere e praticare il principio di uguaglianza tra gli esseri umani; saper cogliere il valore della legalità intesa come rispetto dell'uomo e di conseguenza, come rispetto delle regole, dell'ambiente, delle cose proprie e altrui; far propria la cultura che valorizza i principi della convivenza civile e democratica, della non-violenza, della solidarietà, dell’accettazione e del rispetto degli altri, anche al fine di riconoscere, prevenire e contrastare eventuali fenomeni di bullismo e mobbing; saper valorizzare tutto ciò che aiuta lo sviluppo della stima e della consapevolezza di sé, della propria personalità, del senso di responsabilità personale e della scelta di un positivo stile di vita; saper accettare e considerare la diversità di ideologie e di opinioni; saper apprezzare il valore della conoscenza e della cultura, nella consapevolezza dell’importanza e della necessità di un apprendimento continuo; promuovere la cultura della sicurezza. OBIETTIVI COGNITIVI E OPERATIVI acquisire e consolidare un autonomo metodo di studio; acquisire l'esatta terminologia tecnica per una corretta comunicazione; saper utilizzare una o più lingue straniere in situazioni di vita quotidiana e nei settori caratterizzanti l’indirizzo di studio; apprendere i contenuti specifici e peculiari delle singole discipline anche in modo inter e multidisciplinare; acquisire e sviluppare capacità di osservazione, di analisi, di riflessione, di estrapolazione, di astrazione, logiche e di sintesi; usare le tecniche e gli strumenti concettuali acquisiti per orientarsi su conoscenze nuove; acquisire atteggiamenti cognitivi finalizzati all’apprendimento autonomo di conoscenze e competenze; utilizzare con padronanza la strumentazione presente in laboratorio; saper affrontare problematiche nuove in contesti dinamici. OBIETTIVI RELAZIONALI E COMPORTAMENTALI - comprendere l'importanza di una corretta interazione con gli altri e la necessità di un cosciente autocontrollo; essere in grado di partecipare a colloqui e dibattiti, ascoltando ed intervenendo; saper instaurare e mantenere rapporti interpersonali corretti; comprendere l'importanza del rispetto per gli altri e per l'ambiente; aiutare i compagni e accettare di essere aiutato; partecipare al lavoro in modo propositivo e essere disponibili al confronto; operare delle scelte consapevoli; rispettare gli impegni e gli orari; essere puntuali nell’esecuzione dei compiti assegnati in ambito scolastico; non bloccarsi davanti a situazioni nuove; affrontare i problemi da angolazioni diverse; operare con procedure diverse a seconda della situazione e dello scopo; riconoscere il proprio e l’altrui ruolo nelle diverse situazioni; essere in grado di pianificare il proprio lavoro; accrescere la stima degli alunni verso se stessi e verso i compagni. COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA L’elevamento dell’obbligo di istruzione a dieci anni intende favorire il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale. Imparare ad imparare Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. Progettare Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti. Comunicare o comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) o rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). Collaborare e partecipare Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. Agire in modo autonomo e responsabile Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. Risolvere problemi Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. Individuare collegamenti e relazioni Individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica. Acquisire ed interpretare l’informazione Acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti e attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni. ASSI CULTURALI È stato stabilito che gli assi culturali dell’istruzione sono quattro: asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientifico – tecnologico e asse storico sociale. Ciò presuppone che tutto il sapere possa “ruotare” attorno ad essi e che si possano rendere finalmente confrontabili tra loro gli esiti dei percorsi di istruzione e di formazione. L’asse dei linguaggi ha l’obiettivo di fare acquisire allo studente la padronanza della lingua italiana come ricezione e come produzione, scritta e orale; la conoscenza di almeno una lingua straniera; la conoscenza e la fruizione consapevole di molteplici forme espressive non verbali; un adeguato utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. La padronanza della lingua italiana è premessa indispensabile all’esercizio consapevole e critico di ogni forma di comunicazione; è comune a tutti i contesti di apprendimento ed è obiettivo delle discipline afferenti ai quattro assi. Il possesso sicuro della lingua italiana è indispensabile per esprimersi, per comprendere e avere relazioni con gli altri, per far crescere la consapevolezza di sé e della realtà, per interagire adeguatamente in una pluralità di situazioni comunicative e per esercitare pienamente la cittadinanza. Le competenze comunicative in una lingua straniera facilitano, in contesti multiculturali, la mediazione e la comprensione delle altre culture; favoriscono la mobilità e le opportunità di studio e di lavoro. Le conoscenze fondamentali delle diverse forme di espressione e del patrimonio artistico e letterario sollecitano e promuovono l’attitudine al pensiero riflessivo e creativo, la sensibilità alla tutela e alla conservazione dei beni culturali e la coscienza del loro valore. La competenza digitale arricchisce le possibilità di accesso ai saperi, consente la realizzazione di percorsi individuali di apprendimento, la comunicazione interattiva e la personale espressione creativa. L’integrazione tra i diversi linguaggi costituisce strumento fondamentale per acquisire nuove conoscenze e per interpretare la realtà in modo autonomo. L’asse matematico ha l’obiettivo di far acquisire allo studente saperi e competenze che lo pongano nelle condizioni di possedere una corretta capacità di giudizio e di sapersi orientare consapevolmente nei diversi contesti del mondo contemporaneo. La competenza matematica, che non si esaurisce nel sapere disciplinare e neppure riguarda soltanto gli ambiti operativi di riferimento, consiste nell’abilità di individuare e applicare le procedure che consentono di esprimere e affrontare situazioni problematiche attraverso linguaggi formalizzati. La competenza matematica comporta la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (dialettico e algoritmico) e di rappresentazione grafica e simbolica (formule, modelli, costrutti, grafici, carte), la capacità di comprendere ed esprimere adeguatamente informazioni qualitative e quantitative, di esplorare situazioni problematiche, di porsi e risolvere problemi, di progettare e costruire modelli di situazioni reali. Finalità dell’asse matematico è l’acquisizione al termine dell’obbligo d’istruzione delle abilità necessarie per applicare i principi e i processi matematici di base nel contesto quotidiano della sfera domestica e sul lavoro, nonché per seguire e vagliare la coerenza logica delle argomentazioni proprie e altrui in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di decisione. L’asse scientifico-tecnologico ha l’obiettivo di facilitare lo studente nell’esplorazione del mondo circostante, per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale. Si tratta di un campo ampio e importante per l’acquisizione di metodi, concetti, atteggiamenti indispensabili ad interrogarsi, osservare e comprendere il mondo e a misurarsi con l’idea di molteplicità, problematicità e trasformabilità del reale. L’adozione di strategie d’indagine, di procedure sperimentali e di linguaggi specifici costituisce la base di applicazione del metodo scientifico che al di là degli ambiti che lo implicano necessariamente come protocollo operativo, ha il fine anche di valutare l’impatto sulla realtà concreta di applicazioni tecnologiche specifiche. L’apprendimento dei saperi e delle competenze avviene per ipotesi e verifiche sperimentali, raccolta di dati, valutazione della loro pertinenza ad un dato ambito, formulazione di congetture in base ad essi, costruzioni di modelli; favorisce la capacità di analizzare fenomeni complessi nelle loro componenti fisiche, chimiche, biologiche. Le competenze dell’area scientifico-tecnologica, nel contribuire a fornire la base di lettura della realtà, diventano esse stesse strumento per l’esercizio effettivo dei diritti di cittadinanza. Esse concorrono a potenziare la capacità dello studente di operare scelte consapevoli ed autonome nei molteplici contesti, individuali e collettivi, della vita reale. E’ molto importante fornire strumenti per far acquisire una visione critica sulle proposte che vengono dalla comunità scientifica e tecnologica, in merito alla soluzione di problemi che riguardano ambiti codificati (fisico, chimico, biologico e naturale) e aree di conoscenze al confine tra le discipline anche diversi da quelli su cui si è avuto conoscenza/esperienza diretta nel percorso scolastico e, in particolare, relativi ai problemi della salvaguardia della biosfera. Obiettivo determinante è, infine, rendere gli alunni consapevoli dei legami tra scienza e tecnologie, della loro correlazione con il contesto culturale e sociale con i modelli di sviluppo e con la salvaguardia dell’ambiente, nonché della corrispondenza della tecnologia a problemi concreti con soluzioni appropriate. L’asse storico-sociale si fonda su tre ambiti di riferimento: epistemologico, didattico, formativo. Le competenze relative all’area storica riguardano, di fatto, la capacità di percepire gli eventi storici nella loro dimensione locale, nazionale, europea e mondiale e di collocarli secondo le coordinate spazio-temporali, cogliendo nel passato le radici del presente. Se sul piano epistemologico i confini tra la storia, le scienze sociali e l’economia sono distinguibili, più frequenti sono le connessioni utili alla comprensione della complessità dei fenomeni analizzati. Comprendere la continuità e la discontinuità, il cambiamento e la diversità in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali è il primo grande obiettivo dello studio della storia. Il senso dell’appartenenza, alimentato dalla consapevolezza da parte dello studente di essere inserito in un sistema di regole fondato sulla tutela e sul riconoscimento dei diritti e dei doveri, concorre alla sua educazione alla convivenza e all’esercizio attivo della cittadinanza. La partecipazione responsabile - come persona e cittadino - alla vita sociale permette di ampliare i suoi orizzonti culturali nella difesa dell’identità personale e nella comprensione dei valori dell’inclusione e dell’integrazione. Per promuovere la progettualità individuale e valorizzare le attitudini per le scelte da compiere per la vita adulta, risulta importante fornire gli strumenti per la conoscenza del tessuto sociale ed economico del territorio, delle regole del mercato del lavoro, delle possibilità di mobilità. ASSE DEI LINGUAGGI ARTICOLAZIONE DELLE COMPETENZE Competenza n. 1 1° BIENNIO Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa 2° BIENNIO Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana adeguandolo a diversi ambiti comunicativi: sociale, culturale, artistico – letterario, scientifico, tecnologico e professionale 5° ANNO Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana adeguandolo alle specificità dei diversi contesti comunicativi in ambito professionale Competenza n.2 1° BIENNIO Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo. 2° BIENNIO Analizzare e interpretare testi scritti di vario tipo 5° ANNO Analizzare e interpretare diverse tipologie testuali con particolare riferimento alla letteratura di settore Competenza n. 3 1° BIENNIO Produrre testi di vario tipo in relazione ai diversi scopi comunicativi 2° BIENNIO Produrre testi di vario tipo 5° ANNO Produrre testi di vario tipo 1° BIENNIO Competenza n. 4 Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi 2° BIENNIO Padroneggiare le lingue straniere per interagire in diversi ambiti e contesti e per comprendere gli aspetti significativi della civiltà degli altri paesi in prospettiva interculturale 5° ANNO Padroneggiare la lingua straniera per interagire in contesti diversificati e coerenti con i settori di indirizzo Competenza n. 5 1° BIENNIO Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico 2° BIENNIO E 5° ANNO Fruire consapevolmente del patrimonio artistico anche ai fini della tutela e della valorizzazione Competenza n. 6 2° BIENNIO Riconoscere le linee fondamentali della storia letteraria ed artistica nazionale anche con riferimento all’evoluzione sociale, scientifica e tecnologica 5° ANNO Riconoscere / padroneggiare le linee fondamentali della storia letteraria ed artistica nazionale anche con particolare riferimento all’evoluzione sociale, scientifica e tecnologica Competenza n. 7 2° BIENNIO E 5° ANNO Saper operare collegamenti tra la tradizione culturale italiana e quella europea ed extraeuropea in prospettiva interculturale Competenza n. 8 1° BIENNIO Utilizzare e produrre testi multimediali 2° BIENNIO E 5° ANNO Produrre oggetti multimediali ASSE MATEMATICO ARTICOLAZIONE DELLE COMPETENZE Competenza n. 1 1° BIENNIO, 2° BIENNIO Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica Competenza n. 2 1° BIENNIO, 2° BIENNIO Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni Competenza n. 3 1° BIENNIO, 2° BIENNIO Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi. Competenza n. 4 1° BIENNIO, 2° BIENNIO Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi, anche con l’ausilio di interpretazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni di tipo informatico. Competenza n. 5 5° ANNO Utilizzare le tecniche e le procedure dell’analisi matematica. Competenza n. 6 5° ANNO Saper riflettere criticamente su alcuni temi della matematica. ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO ARTICOLAZIONE DELLE COMPETENZE Competenza n. 1 1° BIENNIO Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni, appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità Competenza n. 2 1° BIENNIO Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza Competenza n. 3 1° BIENNIO Essere consapevole delle potenzialità delle tecnologie rispetto al contesto culturale e sociale in cui vengono applicate Competenza n. 4 1° BIENNIO Risolvere semplici problemi riguardanti le applicazioni delle macchine semplici nella vita quotidiana, avendo assimilato il concetto d’interazione tra i corpi e utilizzando un linguaggio algebrico e grafico appropriato. Competenza n. 5 2° BIENNIO E 5° ANNO Utilizzare correttamente e descrivere il funzionamento di sistemi e/o dispositivi complessi, anche di uso corrente. Competenza n. 6 2° BIENNIO E 5° ANNO Gestire progetti ASSE STORICO-SOCIALE ARTICOLAZIONE DELLE COMPETENZE Competenza n. 1 1° BIENNIO Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali 2° BIENNIO Comprendere, anche in una prospettiva interculturale, il cambiamento e la diversità dei tempi storici in dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali 5° ANNO Saper utilizzare gli strumenti concettuali per analizzare e comprendere le società complesse con riferimento all’interculturalità, ai servizi alla persona e alla protezione sociale Competenza n. 2 1°BIENNIO Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti della Costituzione, della persona, della collettività, dell’ambiente 2°BIENNIO Condividere principi e i valori per l’esercizio della cittadinanza alla luce del dettato della Costituzione italiana ,di quella europea ,della dichiarazioni universali dei diritti umani a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente. 5°ANNO Collocare in modo organico e sistematico l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzioni italiana ed europea e dalla Dichiarazione universale dei diritti umani a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente Competenza n. 3 1° BIENNIO Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio 2° BIENNIO Cogliere le implicazioni storiche, etiche, sociali, produttive ed economiche ed ambientali dell’innovazione scientifico-tecnologica e, in particolare, il loro impatto sul mondo del lavoro e sulle dinamiche occupazionali 5° ANNO Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per la ricerca attiva del lavoro in ambito locale e globale PERCORSI CURRICULARI ISTRUZIONE TECNICA SETTORE ECONOMICO SETTORE TECNOLOGICO AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING COSTRUZIONI AMBIENTE E TERRITORIO SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI ISTRUZIONE PROFESSIONALE SETTORE SERVIZI SERVIZI SOCIOSANITARI SERVIZI COMMERCIALI SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI SETTORE ECONOMICO Il settore economico si caratterizza per la cultura tecnico-economica riferita ad ambiti e processi essenziali per la competitività del sistema economico e produttivo del Paese, come quelli amministrativi, finanziari, del marketing e dei sistemi informativi aziendali di cui vengono approfondite tecnologie e metodologie. Il percorso di studio si caratterizza per un'offerta formativa che ha come sfondo il mercato e affronta lo studio dei macro-fenomeni economico-aziendali nazionali e internazionali, la normativa civilistica e fiscale, il sistema aziendale nella sua complessità e nella sua struttura, con un’ottica mirata all'utilizzo delle tecnologie e alle forme di comunicazione più appropriate. Le discipline di indirizzo, presenti nel percorso fin dal primo biennio sia con funzione orientativa sia per concorrere a far acquisire i risultati di apprendimento dell’obbligo di istruzione, si svolgono nel triennio con organici approfondimenti specialistici e tecnologici. Tale modalità, in linea con le indicazioni dell’Unione europea, consente anche di sviluppare educazione all’ imprenditorialità e di sostenere i giovani nelle loro scelte di studio e professionali. Le competenze imprenditoriali, infatti, sono considerate motore di innovazione, competitività, crescita e la loro acquisizione consente di far acquisire una visione orientata al cambiamento, all’iniziativa, alla creatività, alla mobilità geografica e professionale, nonché all’assunzione di comportamenti socialmente responsabili che mettono gli studenti in grado di organizzare il proprio futuro tenendo conto dei processi in atto. RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEGLI INSEGNAMENTI COMUNI A conclusione del percorso di studi, il Diplomato consegue i risultati d’apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: - Valutare fatti e orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con la Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani; - Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti; - Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; - Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente; - Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale, le connessioni con le strutture demografiche, economiche , sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo; - Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione ne valorizzazione; - Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali per interagire in diversi ambiti e contesti professionali; - Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo; - Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative; - Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni; Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati; - Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio; Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento; Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti; Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali; Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi. PROFILO DELL’INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING Il Diplomato in “Amministrazione, Finanza e Marketing” ha competenze generali nel campo dei macro-fenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale. A conclusione del percorso quinquennale, è in grado di: - Rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili in linea con i principi nazionali e internazionali; - Redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali; - Gestire adempimenti di natura fiscale; - Collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda; - Svolgere attività di marketing; - Collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali; - Utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza e marketing. Nell’articolazione “Sistemi informativi aziendali”, il profilo si caratterizza per il riferimento sia all’ambito della gestione del sistema informativo aziendale sia alla valutazione, alla scelta e all’adattamento dei software applicativi. Tali attività sono tese a migliorare l’efficienza aziendale attraverso la realizzazione di nuove procedure, con particolare riguardo al sistema di archiviazione, all’organizzazione della comunicazione in rete e alla sicurezza informatica. SBOCCHI E OPPORTUNITA’ LAVORATIVE Al termine del percorso di studi si consegue il titolo di “Tecnico di amministrazione, Finanza e Marketing”. Il diplomato può: - Accedere a tutte le facoltà universitarie; orientandosi, preferibilmente, verso le lauree di tipo giuridico-economiche, bancarie, statistiche e informatiche; - Specializzarsi come tecnico della gestione aziendale; - Avere accesso a tutte le carriere della Pubblica Amministrazione; - Lavorare come impiegato di concetto presso aziende private (banche, assicurazioni, studi professionali nel settore finanziario-commerciale-amministrativo); - Svolgere la libera professione. QUADRO ORARIO DELL’INDIRIZZO “AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING” DISCIPLINE 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno 4 3 2 3 2 1 4 3 2 3 2 1 Lingua e letteratura italiana 4 4 4 Lingua Inglese 3 3 3 Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2 Matematica 4 4 3 Diritto ed Economia 2 2 Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2 Scienze integrate (Fisica) 2 Scienze integrate (Chimica) 2 Geografia 3+1 3 Informatica 2 2 Seconda Lingua comunitaria 3 3 Economia Aziendale 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 Articolazione AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING Informatica 2 Seconda Lingua comunitaria 3 Economia Aziendale 6 Diritto 3 Economia Politica 3 Articolazione SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI Informatica (laboratorio in compresenza) 4 (3) Seconda Lingua comunitaria 3 Economia Aziendale 4 Diritto 3 Economia Politica 3 2 3 7 3 2 3 8 3 3 5 (4) 7 3 2 5 (4) 7 2 3 Totale ore settimanali Totale complessivo ore annue 32 1056 32 1056 33 1089 32 1056 32 1056 SETTORE TECNOLOGICO Il settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico-scientifica e tecnologica in ambiti ove interviene permanentemente l’innovazione dei processi, dei prodotti e dei servizi, delle metodologie di progettazione e di organizzazione. I risultati di apprendimento sono definiti a partire dai processi produttivi reali e tengono conto della continua evoluzione che caratterizza l’intero settore, sia sul piano delle metodologie di progettazione, organizzazione e realizzazione, sia nella scelta dei contenuti, delle tecniche di intervento e dei materiali. Il riferimento ai processi produttivi riflette la dinamicità propria dei contesti, con l’introduzione graduale alle tematiche dell’innovazione tecnologica e del trasferimento dei saperi dalla ricerca alla produzione. In particolare, l’offerta formativa del settore tecnologico presenta un duplice livello di intervento: la contestualizzazione negli ambiti tecnici d’interesse, scelti nella varietà delle tecnologie coinvolte, e l’approfondimento degli aspetti progettuali più generali, che sono maggiormente coinvolti nel generale processo di innovazione. Le discipline di indirizzo sono presenti nel percorso fin dal primo biennio in funzione orientativa e concorrono a far acquisire agli studenti i risultati di apprendimento dell’obbligo di istruzione; si sviluppano nel successivo triennio con gli approfondimenti specialistici che sosterranno gli studenti nelle loro scelte professionali e di studio. RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEGLI INSEGNAMENTI COMUNI A conclusione del percorso di studi, il Diplomato consegue i risultati d’apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: - Individuare le interdipendenze tra scienza, economia, e tecnologia e le conseguenti modificazioni intervenute nei settori di riferimento e nei diversi contesti locali e globali; - Orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l’utilizzo di appropriate tecniche di indagine; - Utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi; - Orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell’ambiente e del territorio; - Intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte della propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo; - Riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi; - Analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e della tecnologia allo sviluppo dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita; - Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa. PROFILO DELL’INDIRIZZO COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO Il perito delle “Costruzioni, Ambiente e Territorio” ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell’impiego degli strumenti di rilievo, nell’uso dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali. A conclusione del percorso quinquennale, è in grado di: - Collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella progettazione, valutazione e realizzazione di organismi complessi, operare in autonomia nei casi di modesta entità; - - Intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi edilizi e nell’organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati; Prevedere, nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile, le soluzioni opportune per il risparmio energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente, e redigere la valutazione di impatto ambientale; Pianificare e organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro; Collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le attività svolte; Selezionare i materiali di costruzione in rapporto al loro impiego e alle modalità di lavorazione; Rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti, scegliendo le metodogie e le strumentazioni più adeguate ed elaborare i dati ottenuti; Applicare le metodologie della progettazione, valutazione e realizzazione di costruzioni e manufatti di modeste entità, in zone non sismiche, intervenendo anche nelle problematiche connesse al risparmio energetico nell’edilizia; Utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e di rilievi; Tutelare, salvaguardare e valorizzare le risorse del territorio e dell’ambiente; Compiere operazioni di estimo in ambito privato e pubblico, limitatamente all’edilizia e al territorio; Gestire la manutenzione ordinaria e l’esercizio di organismi edilizi; Organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative sulla sicurezza. SBOCCHI E OPPORTUNITA’ LAVORATIVE Al termine del percorso di studi si consegue il titolo di “Tecnico di Costruzioni, Ambiente e Territorio” corrispondente al vecchio titolo di geometra. Il diplomato può: - Accedere a tutte le facoltà universitarie, orientandosi, preferibilmente, verso le lauree di Ingegneria, Architettura e Gestione dell’Ambiente e del Territorio; - Specializzarsi come tecnico della progettazione e dei lavori di costruzioni civili e rurali; - Avere accesso nei ruoli tecnici di tutte le carriere della Pubblica Amministrazione; - Ricoprire ruoli di amministrazione in industrie e imprese che operano nel campo delle costruzioni; - Esercitare la libera professione nel campo della progettazione, della consulenza tecnica e peritale; - Costituire cooperative di servizi all’industria delle costruzioni. QUADRO ORARIO DELL’INDIRIZZO “COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO” DISCIPLINE 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno Lingua e letteratura italiana Lingua Inglese Storia, Cittadinanza e Costituzione Matematica Diritto ed Economia Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) Scienze integrate (Fisica) Scienze integrate (Chimica) Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Geografia Tecnologie informatiche Scienze e tecnologie applicate Complementi di matematica Progettazione, Costruzione e Impianti Geopedologia, Economia ed Estimo Topografia Gestione dei cantieri e Sicurezza dell’ambiente di lavoro Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative 4 3 2 4 2 2 3 (1) 3 (1) 3 (1) 1 3 (2) - 4 3 2 4 2 2 3 (1) 3 (1) 3 (1) 3 - 2 1 2 1 4 3 2 3 1 7 (5) 3 (1) 4 (2) 2 2 1 4 3 2 3 1 6 (4) 4 (2) 4 (3) 2 2 1 4 3 2 3 7 (5) 4 (2) 4 (3) 2 2 1 33 1089 32 1056 32 1056 32 1056 32 1056 Nota: in parentesi le ore di laboratorio in compresenza Totale ore settimanali Totale complessivo ore annue SETTORE SERVIZI II settore dei servizi si caratterizza per una cultura che consente di agire con autonomia e responsabilità nel sistema delle relazioni tra il tecnico, il destinatario del servizio e le altre figure professionali coinvolte nei processi di lavoro. Tali connotazioni si realizzano mobilitando i saperi specifici e le altre qualità personali coerenti con le caratteristiche dell'indirizzo. Le discipline dell’area di indirizzo, presenti in misura consistente fin dal primo biennio, si fondano su metodologie laboratoriali che favoriscono l’acquisizione di strumenti concettuali e di procedure funzionali a preparare ad una maggiore interazione con il mondo del lavoro e delle professioni da sviluppare nel triennio. L’acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza previste a conclusione dell’obbligo di istruzione consentono di arricchire la cultura di base dello studente e di accrescere il suo valore anche in termini di occupabilità. RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEGLI INSEGNAMENTI COMUNI Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di: riconoscere nell'evoluzione dei processi dei servizi, le componenti culturali, sociali, economiche e tecnologiche che li caratterizzano, in riferimento ai diversi contesti, locali e globali; cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono sull'evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio; essere sensibili alle differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari, al fine di fornire un servizio il più possibile personalizzato; sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell'esercizio del proprio ruolo; svolgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità; contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell’osservanza degli aspetti deontologici del servizio; applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio; intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità. PROFILO DELL’INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI Il Diplomato nell’indirizzo “Servizi commerciali“ possiede le competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente le aziende del settore sia nella gestione dei processi di pianificazione sia nell’attività di promozione delle vendite. In tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la promozione dell’immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli pubblicitari. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: Individuare le tendenze dei mercati locali, nazionali e internazionali; Interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli di strutture organizzative aziendali; Svolgere attività connesse all’attuazione delle rilevazioni aziendali con l’utilizzo di strumenti tecnologici e software applicativi di settore; Contribuire alla realizzazione dell’amministrazione delle risorse umane con riferimento alla gestione delle paghe, al trattamento di fine rapporto ed ai connessi adempimenti previsti dalla normativa vigente; Interagire nell’area della logistica e della gestione del magazzino con particolare attenzione alla relativa contabilità; Interagire nell’area della gestione commerciale per le attività relative al mercato e finalizzate al raggiungimento della customer satisfaction; Partecipare ad attività dell’area marketing ed alla realizzazione di prodotti pubblicitari; Realizzare attività tipiche del settore turistico e funzionali all’organizzazione di servizi per la valorizzazione del territorio e per la promozione di eventi; Organizzare eventi promozionali; Applicare gli strumenti dei sistemi aziendali di controllo di qualità e analizzare i risultati; Interagire col sistema informativo aziendale anche attraverso l’uso di strumenti informatici e telematici. SBOCCHI E OPPORTUNITA’ LAVORATIVE Al termine del percorso di studi si consegue il titolo di “Tecnico dei Servizi Commerciali” corrispondente al vecchio titolo di Grafico Pubblicitario. Il diplomato può: - proseguire gli studi iscrivendosi a qualunque facoltà universitaria, specie quelle della comunicazione, design, marketing o Accademia di Belle Arti; - accedere al mondo del lavoro nell’imprenditoria privata o partecipare a concorsi nella Pubblica Amministrazione; - collaborare con aziende industriali e artigianali nell’ideazione e realizzazione di campagne pubblicitarie e strategie di marketing; - esercitare in proprio professioni e consulenze per aziende con marketing avanzato; - costituire cooperative di servizi all’industria; - progettare e creare forme di sviluppo aziendale, specie nel settore della pubblicità e del marketing. QUADRO ORARIO SETTIMANALE DISCIPLINE Lingua e letteratura italiana Lingua Inglese Storia, Cittadinanza e Costituzione Matematica Diritto ed Economia Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) Scienze integrate (Fisica) Scienze integrate (Chimica) Tecniche professionali dei servizi commerciali Informatica e laboratorio Seconda lingua straniera Diritto / Economia Tecniche di comunicazione Geografia Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno 4 3 2 4 2 2 2 5 (2) 2 3 1 2 1 4 3 2 4 2 2 2 5 (2) 2 3 2 1 4 3 2 3 8 (2) 3 4 2 2 1 4 3 2 3 8 (2) 3 4 2 2 1 4 3 2 3 8 (2) 3 4 2 2 1 33 1089 32 1056 32 1056 32 1056 32 1056 Nota: in parentesi le ore di laboratorio in compresenza Totale ore settimanali Totale complessivo ore annue PROFILO DELL’INDIRIZZO SERVIZI SOCIO-SANITARI Il Diplomato nell’indirizzo “Servizi socio-sanitari” possiede le competenze professionali necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di comunità. Gestire azioni di informazione e di orientamento dell’utente per facilitare l’accessibilità e la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio; Collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale ed utilizzare strumenti idonei per promuovere reti territoriali formali ed informali: Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone; Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale; Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela della persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire l’integrazione e migliorare la qualità della vita; Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati; Utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul campo; Raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte ai fini del monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi. SBOCCHI E OPPORTUNITA’ LAVORATIVE Al termine del percorso di studi si consegue il titolo di “Tecnico dei Servizi Socio-sanitari”. Il diplomato può: - proseguire gli studi iscrivendosi a qualunque facoltà universitaria, specie con particolare riguardo a quelle mediche, paramediche e della formazione; - accedere al mondo del lavoro nella Pubblica Amministrazione (ASL e ospedali) e nel privato; - collaborare con enti e organizzazioni di vita comunitaria (Centri di assistenza, centri sociali, case di riposo); - esercitare attività di educatore (nidi, ludoteche), attività di animatore socio-educativo e sportivo-musicale (strutture per giovani, disabili e anziani); - esercitare professioni paramediche; - costituire cooperative di servizi socio-sanitari. QUADRO ORARIO SETTIMANALE DISCIPLINE Lingua e letteratura italiana Lingua Inglese Storia, Cittadinanza e Costituzione Matematica Diritto ed Economia Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) Scienze integrate (Fisica) Scienze integrate (Chimica) Scienze umane e sociali Elementi di storia dell’arte ed espressioni grafiche Educazione musicale Metodologie operative Seconda lingua straniera Igiene e cultura medico-sanitaria Psicologia generale e applicata Diritto e legislazione socio-sanitaria Tecnica amministrativa ed economia sociale Geografia Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno 4 3 2 4 2 2 2 4 (2) 2 (1) 2 2 1 2 1 4 3 2 4 2 2 2 4 (2) 2 (1) 2 2 2 1 4 3 2 3 3 3 4 4 3 2 1 4 3 2 3 3 4 5 3 2 2 1 4 3 2 3 3 4 5 3 2 2 1 33 1089 32 1056 32 1056 32 1056 32 1056 Nota: in parentesi le ore di laboratorio in compresenza Totale ore settimanali Totale complessivo ore annue SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO II settore “industria e artigianato” si caratterizza per una cultura tecnico professionale, che consente di operare efficacemente in ambiti connotati da processi di innovazione tecnologica e organizzativa in costante evoluzione. RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEGLI INSEGNAMENTI COMUNI Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di: riconoscere nell'evoluzione dei processi produttivi, le componenti scientifiche, economiche, tecnologiche e artistiche che li hanno determinati nel corso della storia, con riferimento sia ai diversi contesti locali e globali sia ai mutamenti delle condizioni di vita; utilizzare le tecnologie specifiche del settore e sapersi orientare nella normativa di riferimento; applicare le normative che disciplinano i processi produttivi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio; intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo dei servizi, per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità; svolgere la propria attività operando in équipe, integrando le proprie competenze all'interno di un dato processo produttivo; riconoscere e applicare i principi dell'organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi assicurando i livelli di qualità richiesti; riconoscere e valorizzare le componenti creative in relazione all'ideazione di processi e prodotti innovativi nell'ambito industriale e artigianale; comprendere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche, ambientali dell'innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali, artigianali e artistiche. PROFILO DELL’INDIRIZZO PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI Il Diplomato nell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali” interviene nei processi di lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione di prodotti industriali e artigianali. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (grafica industriale, produzioni multimediali, cinematografiche e televisive) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: Utilizzare adeguatamente gli strumenti informatici e i software dedicati agli aspetti produttivi e gestionali; Selezionare e gestire i processi di produzione in rapporto ai materiali e alle tecnologie specifiche; Applicare le procedure che disciplinano i processi produttivi, nel rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro e sulla tutela dell’ambiente e del territorio; Innovare e valorizzare sotto il profilo creativo e tecnico, le produzioni tradizionali del territorio; Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza ed economicità e applicare i sistemi di controllo-qualità nella propria attività lavorativa; Padroneggiare tecniche di lavorazione e adeguati strumenti gestionali nella elaborazione, diffusione e commercializzazione dei prodotti artigianali; Intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, mantenendone la visione sistemica. SBOCCHI E OPPORTUNITA’ LAVORATIVE Al termine del percorso di studi si consegue il titolo di “Tecnico di Produzioni industriali”. Il diplomato può: - proseguire gli studi iscrivendosi a qualunque facoltà universitaria, specie con particolare riguardo al settore della comunicazione multimediale; - accedere più rapidamente al mondo del lavoro; - collaborare con aziende di grandi e piccole dimensioni del settore cinematografico, televisivo e radiofonico; - esercitare in proprio le professioni di fotografo, operatore di ripresa e tutte quelle legate alle produzioni e post-produzioni cine-televisive; - costituire cooperative di servizi all’industria cinematografica e televisiva; - diventare imprenditore nel settore dell’editoria televisiva o delle agenzie di pubblicità e marketing. QUADRO ORARIO SETTIMANALE DISCIPLINE 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno Lingua e letteratura italiana Lingua Inglese Storia, Cittadinanza e Costituzione Matematica Diritto ed Economia Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) Scienze integrate (Fisica) Scienze integrate (Chimica) Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Tecnologia dell’informazione e della comunicazione Laboratori tecnologici ed esercitazioni Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi Tecniche di produzione e di organizzazione Tecniche di gestione-conduzione di macchine e impianti Geografia Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative 4 3 2 4 2 2 2 (1) 2 (1) 3 2 3 1 2 1 4 3 2 4 2 2 2 (1) 2 (1) 3 2 3 2 1 4 3 2 3 5 6 6 2 1 4 3 2 3 4 5 5 3 2 1 4 3 2 3 4 4 4 5 2 1 32 1056 32 1056 32 1056 32 1056 32 1056 Nota: in parentesi le ore di laboratorio in compresenza Totale ore settimanali Totale complessivo ore annue VALUTAZIONE TIPOLOGIE DI VALUTAZIONE Vengono adottati tre tipi di valutazione, in rapporto alle funzioni che essi svolgono prima durante e al termine del processo didattico. La valutazione diagnostica, occupa la prima fase dell’anno scolastico e ha un carattere fondamentalmente osservativo-predittivo. La sua identità di valutazione iniziale ha un doppio compito: da una parte quello di accertare la situazione di partenza degli alunni; dall’altra parte, quella di pronosticare le terapie didattiche di sostegno per quegli alunni che accusano modesti rendimenti o insuccessi nell’apprendimento. La valutazione formativa, occupa l’intero anno scolastico e ha il compito di accertare in tempo reale le situazioni di difficoltà nell’apprendimento allo scopo di adeguare metodi e strumenti utilizzati, per attivare eventualmente strategie didattiche per un recupero individualizzato tempestivo. La valutazione sommativa, ha il compito di accertare il raggiungimento degli obiettivi fissati a conclusione di sequenze didattiche significative, formulare giudizi e certificare i risultati. CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione si basa sui seguenti fattori cognitivi, comportamentali e di contesto misurabili ed osservabili e si esprime in relazione agli obiettivi programmati nelle sedi collegiali competenti: Livelli d’apprendimento raggiunti (profitto) in ordine a: - Conoscenza - Comprensione e applicazione - Rielaborazione Progresso rispetto alla situazione di partenza Partecipazione e impegno nelle attività Disponibilità al dialogo educativo Metodo e capacità di organizzare lo studio con una certa autonomia Possibilità dello studente di seguire proficuamente il programma di studi dell’anno scolastico successivo Frequenza e puntualità Rispetto del Regolamento d’Istituto e consapevolezza delle regole Partecipazione al dialogo educativo, contributo positivo alla vita della scuola Collaborazione con insegnanti e compagni, contributo attivo allo svolgimento delle attività didattiche Ogni altro elemento che possa servire a definire l'allievo STRUMENTI E MODALITA’ DI VERIFICA Le prove di verifica dalle quali scaturiscono le valutazioni sono scritte, orali e pratiche, a carattere strutturato, semi-strutturato e non strutturato; Esse hanno valenza formativa e sommativa; le prove sommative devono essere almeno tre per lo scritto e due per l’orale per ogni quadrimestre per ogni disciplina; Prove strutturate e semi-strutturate scritte contribuiscono anche alla valutazione orale; Lo svolgimento delle prove deve essere opportunamente distribuito nel corso del quadrimestre per evitare, il più possibile, un sovraccarico di lavoro per gli alunni; Prove comuni possono essere programmate per favorire un uniforme livello di preparazione. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELL’AREA COGNITIVA In sede di valutazione sommativa il voto esprime il livello delle conoscenze, abilità e competenze raggiunto dallo studente nell’area cognitiva ed è desunto dalle prove scritte, orali e pratiche di profitto. I docenti usano sistematicamente nella valutazione l’intera scala decimale dei voti da 1 a 10. Le valutazioni dei docenti devono essere chiare, tempestive e motivate. Il voto proposto in sede di scrutini intermedi e finali dev’essere espresso come numero intero positivo (compreso fra 1 e 10 ), e dev’essere commisurato al raggiungimento degli obiettivi formativi e didattici indicati nella programmazione. Il rifiuto di sottoporsi alla verifica orale o la consegna del foglio in bianco equivale a prova nulla, classificabile col voto minimo della scala. Nelle valutazioni intermedie e finali lo studente risulta “non classificato” se non ha ottenuto voti o se, pur in presenza di risultati di qualche verifica, questi non siano per numero e qualità congruamente atti a motivare un pieno e fondato giudizio sulla preparazione. Le verifiche possono svolgersi in forma scritta, strutturate e semi-strutturate, anche per le materie orali. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. CONOSCENZA COMPETENZA VOTO Manca quasi totalmente delle conoscenze dei contenuti minimi E incapace di utilizzare le scarse conoscenze, anche per le applicazioni più semplici. Ha conoscenze parziali dei contenuti minimi Non sa utilizzare le conoscenze in modo organico. Si esprime con molta difficoltà 4 Ha conoscenze superficiali dei contenuti minimi Utilizza le conoscenze commettendo errori. Si esprime in modo frammentario e incerto. 5 Conosce i contenuti minimi essenziali Sa applicare le conoscenze acquisite. Espone con qualche incertezza i contenuti appresi. 6 Conosce i contenuti con lievi incertezze Utilizza le conoscenze con coerenza. Si esprime con un linguaggio appropriato. 7 Conosce i sicurezza con Analizza, rielabora, sintetizza. Si esprime con coerenza utilizzando un linguaggio appropriato. 8 modo tematiche Analizza, rielabora autonomamente, sintetizza efficacemente, si esprime con sicurezza utilizzando un linguaggio accurato 9-10 Conosce approfondito proposte contenuti in le 1-3 ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO La legge 425 del 10 dicembre 1997, il seguente D.M. del 22/05/2007 N.42 e modifiche successive sulla nuova disciplina degli esami di Stato ha introdotto il "credito scolastico " ossia la possibilità che alla determinazione del voto finale concorra, nella misura massima di 25 punti, un credito relativo al profitto degli ultimi tre anni di corso. Il punteggio di credito viene assegnato dal Consiglio di classe secondo i criteri dettati dal Regolamento sugli Esami di Stato, che prevede cinque fasce di attribuzione. La valutazione finale in tutte le materie colloca lo studente nella banda di attribuzione del credito scolastico rappresentata nella tabella del D.M. MIUR 16.12.2009, n. 99 che sostituisce quella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007 , di seguito riportata: MEDIA VOTI III ANNO IV ANNO V ANNO M=6 3- 4 3- 4 4–5 6M≤7 4–5 4–5 5–6 7M≤8 5–6 5–6 6–7 8M≤9 6–7 6–7 7-8 9 M ≤ 10 7-8 7-8 8-9 Il Consiglio di classe, una volta definita la media dei voti, opera all’interno della relativa banda di oscillazione una scelta che tiene conto anche di eventuali esperienze formative che ogni alunno può aver maturato all’interno o al di fuori della scuola, in ambiti e settori della società civile legati in particolare ad attività socialmente utili, culturali, artistiche e ambientali. Tali esperienze formative, qualora risultino coerenti con gli obiettivi formativi generali del piano di studi e siano opportunamente documentate, verranno riconosciute nella certificazione finale dell'esame di Stato, contribuendo alla determinazione del punteggio del credito scolastico. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL CREDITO FORMATIVO TITOLO VALUTABILE PUNTI Scelta di avvalersi dell’I.R.C. / Attività alternativa Discreto Buono Distinto Ottimo 0,05 0,10 0,15 0,20 Frequenza scolastica (assenze non superiori al 5% del monte ore) 0,10 Partecipazione alle attività integrative e complementari organizzate dalla scuola 0,20 Volontariato e iniziative di solidarietà certificate da associazioni riconosciute 0,20 Attività legate riconosciute 0,15 all’educazione ambientale certificate da associazioni Meriti sportivi nell’ambito di società o federazioni sportive con finalità agonistiche 0,15 Titoli culturali e artistici certificati (corsi di lingue, informatica, musica, teatro, cinema, ecc.) acquisiti al di fuori della scuola 0,20 CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO Il voto di comportamento viene attribuito dal Consiglio di classe prendendo in considerazione i fattori non cognitivi, con riguardo agli obiettivi comportamentali trasversali definiti nella programmazione, alla luce delle finalità educative perseguite dall’Istituzione Scolastica. Partecipazione al dialogo educativo Voto 6 7 8 9 10 Comportamento nei confronti di sé (impegno) Porta a termine i propri impegni in modo incostante Generalmente porta a termine gli impegni assunti Porta a termine gli impegni presi in modo abbastanza costante Porta a termine gli impegni in modo costante E' affidabile nel portare sempre a termine in modo preciso gli impegni assunti Voto 6 7 8 9 10 Comportamento nei confronti degli altri (collaborazione) Voto Partecipa sporadicamente alle varie attività Partecipa in modo limitato alle varie attività Partecipa in modo sostanzialmente pertinente alle varie attività Partecipa con interesse alle attività proposte Partecipa in modo costante e attivo alle attività Manifesta costantemente atteggiamenti poco cooperativi; non sempre è disponibile nei confronti di compagni e/o docenti Non sempre è disponibile e corretto nei confronti dei compagni e/o degli insegnanti E' sostanzialmente disponibile e corretto nei confronti dei compagni e degli insegnanti E' costantemente disponibile e corretto nei confronti dei compagni e/o degli insegnanti E' costantemente disponibile; aiuta i compagni a superare le difficoltà, assume un ruolo positivo all'interno del gruppo e ne valorizza le potenzialità Comportamenti nei confronti della società (rispetto delle regole) Talvolta non rispetta le regole e in genere, non assume le responsabilità dei propri doveri di alunno nei diversi contesti educativi Talvolta non rispetta le regole e assume solo in parte la responsabilità dei propri doveri di alunno nei diversi contesti educativi Rispetta sostanzialmente le regole, assume la responsabilità dei propri doveri di alunno nei diversi contesti educativi Rispetta le regole e assume la responsabilità dei propri doveri di alunno nei diversi contesti educativi Rispetta costantemente le regole e assume in modo autonomo e propositivo la responsabilità dei propri doveri di alunno nei diversi contesti educativi 6 7 8 9 10 Voto 6 7 8 9 10 VALUTAZIONE INSUFFICIENTE (VOTO 5) L'alunno nel corso dell'anno scolastico si è reso responsabile di atteggiamenti e comportamenti che hanno richiesto interventi di natura sanzionatoria comportante l'allontanamento dall'Istituto per un periodo superiore a 15 gg. in violazione alle norma stabilite dal regolamento di Istituto e dai contenuti dello statuto delle studentesse e degli studenti (DPR 235/07) e precisazioni contenute nella nota 3602/PO del 31/07/08). Successivamente, lo studente, non ha mostrato segni apprezzabili e concreti di modifica del suo comportamento. CRITERI PER LO SVOLGIMENTO DEGLI SCRUTINI La Scuola effettuerà lo scrutinio elettronico: tale modalità consente al Consiglio di Classe di eliminare l’aspetto burocratico della trascrizione dei voti favorendo così una più approfondita discussione sui problemi didattici ed educativi della classe. Le sedute di scrutinio si svolgeranno in aule attrezzate con computer collegato in rete e videoproiettore in modo che venga presentata la schermata relativa alla singola classe e ciascun docente potrà fornire utili spiegazioni sulle proposte di voto formulate. Il giudizio finale su ciascun alunno è strettamente collegiale e pertanto i singoli voti vengono attribuiti dal Consiglio di Classe sulla base dei giudizi forniti dal docente di ciascuna disciplina. Il Coordinatore di classe porterà all’attenzione del Consiglio il numero delle assenze di ciascun alunno e il numero dei ritardi, le attività extracurricolari svolte dai singoli alunni, i Crediti Formativi conseguiti e le attività scolastiche degne di particolare attenzione. In base alla normativa (DPR del 22 giugno 2009 n° 122 art.14 comma 7 - CM n° 20 del 4/3/2011) “ ai fini della validità dell’anno scolastico per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato”. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite; tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del Consiglio di Classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva. AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA In sede di scrutinio finale vengono ammessi alla classe successiva gli alunni che conseguono un voto non inferiore a sei decimi in tutte le discipline (art. 4 comma 1 D.P.R. 122 del 22 Maggio 2009) compreso il voto nel comportamento. Per gli alunni che non conseguono la sufficienza in una o più discipline si procede alla sospensione del giudizio o alla non ammissione alla classe successiva. In ogni caso in sede di scrutinio finale si terra conto del profilo scolastico dell’alunno, del percorso di apprendimento, dei miglioramenti conseguiti e dell’impegno profuso, delle competenze manifestate, valorizzando gli ambiti di positività o eccellenza. SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO Se uno studente rivela a fine anno una situazione di insufficienza non grave, in una o alcune discipline, tale da non pregiudicare un proficuo inserimento nella classe successiva, il Consiglio di Classe sospende il giudizio di promozione (decreto 3 ottobre 2007). In questo caso lo studente è tenuto a: svolgere un supplemento di lavoro estivo per colmare le lacune evidenziate; frequentare i corsi di recupero organizzati dalla scuola nei mesi estivi oppure provvedere individualmente alla preparazione, previa dichiarazione della famiglia; affrontare una verifica entro l’inizio del nuovo anno scolastico, che attesti il suo livello di preparazione nella/nelle discipline in cui è risultato insufficiente. COMUNICAZIONE ALLE FAMIGLIE Al fine di promuovere il superamento delle carenze e importante una tempestiva informazione alle famiglie. Per ciascun allievo per cui e stato sospeso il giudizio, viene compilata una scheda che descrive analiticamente: le caratteristiche delle carenze, con identificazione delle conoscenze e competenze disciplinari che sono indispensabili per la prosecuzione degli studi e devono essere conseguite dallo studente; le attività da svolgere nel periodo estivo con indicazione dei contenuti, delle esercitazioni e possibilmente con i materiali allegati; l’obbligo di frequenza al/ai corso/i di recupero organizzato/i dalla scuola nel periodo estivo. La consegna alle famiglie delle schede verrà effettuata durante un colloquio individuale entro il mese di giugno dai docenti coordinatori e segretari del Consiglio di Classe, che riceveranno i genitori degli allievi non promossi e di quelli per i quali è sospeso il giudizio finale, per fornire indicazioni sulla prosecuzione degli studi o sul lavoro estivo, essenziale per il recupero. L’ammissione alla classe successiva è per legge riservata a quegli studenti che abbiano conseguito valutazioni sufficienti in tutte le materie e nel comportamento e che abbiano frequentato le lezioni con regolarità, in misura non inferiore al 75% del monte ore previsto. NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA Il Consiglio di Classe esprime un giudizio di non ammissione alla classe successiva nei confronti degli alunni che presentino gravi insufficienze in più di tre discipline. La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi. CRITERI DI INTEGRAZIONE PER LO SCRUTINIO FINALE In sede di integrazione dello scrutinio finale (fine agosto), i Consigli di Classe pervengono alla decisione definitiva di ammissione o meno alla classe successiva nei confronti degli studenti “sospesi”, sulla base di una valutazione complessiva dell’ intero loro percorso scolastico nell’anno appena concluso, tenuto conto dei fattori comuni di valutazione cognitivi e non cognitivi; della ricaduta degli interventi di recupero valutati attraverso gli esiti delle verifiche appena svolte. Se da questa valutazione complessiva si registra un miglioramento nella preparazione, il Consiglio di Classe delibera la promozione alla classe successiva. Se al contrario si registra il medesimo livello delle carenze rilevate, senza progressi nell’apprendimento o comunque la preparazione risulta inadeguata agli standard minimi prefissati per la frequenza proficua dell’anno successivo, in quanto si conferma il giudizio di criticità emerso nella sessione precedente, il consiglio delibera la non promozione dello studente. In caso di assenza dello studente alle prove di verifica, esperita l’impraticabilità oggettiva di organizzare prove suppletive prima dell’inizio delle lezioni, il Consiglio delibera la non promozione in mancanza di ulteriori elementi valutativi sull’effettivo recupero delle carenze, utili a risolvere la sospensione del giudizio e pervenendo al giudizio finale comunque sulla base della valutazione complessiva dei fattori esaminati nella sessione di giugno. ESAMI INTEGRATIVI Si sostengono solo per il passaggio alla classe corrispondente a quella per cui dà accesso il titolo di promozione posseduto. (ad es. con la promozione alla seconda classe di un liceo scientifico è possibile passare sostenendo esami integrativi solo alla seconda classe di altro Istituto di diverso indirizzo). L’esame integrativo si supera solo se in tutte le discipline che sono oggetto di accertamento lo studente raggiunge almeno la sufficienza. In caso di esito positivo dell’esame lo studente può iscriversi esclusivamente presso la scuola in cui ha sostenuto l’esame stesso. ESAMI DI IDONEITA’ Si sostengono per accedere alla classe successiva a quella per cui dà accesso il titolo di ammissione posseduto, di diverso indirizzo di studi o anche del medesimo corso di studi frequentato (recupero anni). L’esame di idoneità si superano solo se in tutte le discipline che sono oggetto di accertamento lo studente raggiunge almeno la sufficienza. In caso di esito positivo dell’esame lo studente può iscriversi esclusivamente presso la scuola in cui ha sostenuto l’esame stesso. In caso di esito negativo lo studente può ritornare nella scuola di provenienza. In caso di esito negativo dell’esame di idoneità, la Commissione d’esame può giudicare lo studente idoneo per una classe inferiore a quella richiesta. MODALITA’ DI ISCRIZIONE AGLI ESAMI Per sostenere gli esami integrativi e di idoneità presso l’I.I.S.S. “M. Bellisario” è necessario presentare la domanda corredata da: pagelle degli anni di scuola frequentati, programmi didattici svolti nella scuola di provenienza, ricevuta del pagamento del contributo scolastico e, quando dovuta, della tassa erariale, entro il 30 giugno. Domande tardive possono essere eccezionalmente accolte compatibilmente con la capienza di posti, e comunque non oltre il 10 luglio. I richiedenti, genitori o studenti maggiorenni, devono concordare un appuntamento per un colloquio con l’Ufficio di Presidenza. L’Ufficio controlla la domanda e gli allegati e predispone il documento di individuazione delle materie o parti di programma che lo studente deve presentare all’esame. Entro la metà di agosto, è cura della Scuola far pervenire il calendario degli esami al candidato. AUTOVALUTAZIONE Come è noto il comma 9 art. 21 L. 57/97 e successive disposizioni hanno introdotto negli istituti scolastici il principio della rendicontazione e del miglioramento continuo. L’autovalutazione d’Istituto è, di conseguenza, un’attività ineludibile e coinvolge non solo gli alunni e le loro famiglie, ma la Dirigenza, i docenti e il personale ATA. Essa, fondamentalmente, pone un problema di natura culturale che consiste nell’attribuire all’operazione di valutazione il significato di percorso di ricerca dell’errore finalizzato al miglioramento e al cambiamento. L’obiettivo è sempre quello di massimizzare la qualità intesa come qualità strutturale e organizzativa (spazi, tempi, strumenti, reti con il territorio e partecipazione sociale, integrazione degli alunni) e qualità curricolare (competenze disciplinari, multidisciplinarità e interdisciplinarità, uso dei laboratori e dell’ambiente, crediti scolastici) attraverso l’utilizzo ottimale delle risorse umane e non, a disposizione. Fra le varie iniziative poste in essere dall’Istituto per realizzare un percorso di autoanalisi e valutazione, segnaliamo la costituzione di un Gruppo di Autovalutazione, con i seguenti compiti: monitoraggio iniziale delle richieste ed aspettative del personale Docente e ATA, degli Studenti e delle famiglie; analisi delle risorse umane disponibili, della loro adeguatezza e della loro utilizzazione; somministrazione di questionari agli utenti e al personale secondo criteri a campione, per la raccolta di proposte di miglioramento del servizio offerto; valutazione statistica dei risultati degli scrutini del 1° quadrimestre; analisi e valutazione delle prove INVALSI; monitoraggio dei progetti attivati; corretto utilizzo della modulistica e delle procedure amministrative; rendicontazione interna ed esterna dei risultati; elaborazione di un Rapporto di autovalutazione Il nostro Istituto, inoltre, è uno dei 132 istituti scolastici in Italia che ha aderito al progetto VALeS (Valutazione e Sviluppo della Scuola) dell’ INVALSI, al fine di definire in modo integrato il piano di miglioramento della scuola e gli obiettivi di risultato della dirigenza scolastica. RISULTATI DEL PROGETTO VALeS PER L’ A.S. 2013/14 SELEZIONE DEI SAPERI – Livello 3 – BUONO Motivazione del giudizio assegnato: La scuola ha un curriculo verticale per discipline e realizza progetti nell'ambito dell'ampliamento dell'offerta formativa relativa alla convivenza civile, alle lingue, alle competenze digitali e all'alternanza scuola lavoro. Adeguati sono anche i progetti che mirano al recupero delle competenze, che sono definite in maniera chiara rispetto per aree disciplinare. I punti di debolezza risultano essere: la mancanza di progetti che sviluppino competenze trasversali e progetti che stimolino la lettura, non viene utilizzata la quota del 20% dell'autonomia e mancano un gruppo di lavoro che tratti temi multidisciplinari. PROGETTAZIONE DELLA DIDATTICA – Livello 2 – ACCETTABILE Motivazione del giudizio assegnato: La scuola ha una progettazione comune per ambiti disciplinari ma non adotta alcuna flessibilità oraria. Utilizza prove strutturate in ingresso condivise per discipline, ma non vengono somministrate prove in itinere e finali. La scuola pianifica gli accessi ai laboratori anche attraverso la mappatura degli stessi. I criteri di valutazione vengono comunicati ad alunni e famiglie tramite il Patto di corresponsabilità e nei colloqui. La didattica laboratoriale, intesa come pratica didattica in classe, è scarsamente utilizzata dai docenti; non vengono usate modalità didattiche differenziate. Laboratori poco frequentati. INCLUSIONE, INTEGRAZIONE E DIFFERENZIAZIONE – Livello 3 – BUONO Motivazione del giudizio assegnato: Le attività realizzate dalla scuola per integrare gli studenti con disabilità sono adeguate e vengono esplicate anche in percorsi fuori dall'aula. Gli alunni disabili sono integrati bene nel gruppo classe, così come gli alunni stranieri che non necessitano, comunque, di attività particolare di integrazione. Curati sono i supporti per gli studenti che necessitano di recupero con diversi progetti. Anche il potenziamento è ben curato. CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO – Livello 2 - ACCETTABILE Motivazione del giudizio assegnato: Le attività di continuità, intese come rapporto tra l'istituto e le scuole secondarie di prime grado, sono insufficienti. Molto andrebbe fatto per conoscere gli alunni in ingresso e le loro problematiche e ciò può avvenire solo con un raccordo sistematico con le scuole secondarie di primo grado, raccordo che non c’è. In relazione all'orientamento la scuola non realizza percorsi per consentire all'alunno di conoscere se stesso e le sue inclinazioni; così come non si realizzano attività specifiche per individuare i fabbisogni del territorio. L'orientamento è solo informativo e limitato al secondo periodo del quinto anno. IDENTITA’ STRATEGICA E CAPACITA’ DI DIREZIONE DELLA SCUOLA – Livello 3 - BUONO Motivazione del giudizio assegnato: Le priorità e la mission della scuola sono ben definite e condivise. Il ruolo del D.S. è ben riconosciuto. Una maggiore presenza, limitatamente al ruolo definito di reggenza, potrebbe contribuire ad un miglioramento del clima e della partecipazione scolastica. PIANO DI LAVORO DEL GRUPPO H FINALITA’ Il progetto è finalizzato a realizzare l’integrazione degli alunni in situazione di handicap nella propria classe e nel plesso di appartenenza, a favorire l’apprendimento, lo sviluppo globale della personalità, l’autonomia, attraverso processi formativi di accoglienza, sostegno e autostima. OBIETTIVI Conoscere i bisogni, le problematiche, le caratteristiche dell’utenza; Favorire la collaborazione tra scuola e famiglia; Garantire il diritto allo studio degli alunni in situazioni di handicap assicurando l’azione educativa per tutta la durata del tempo-scuola; Favorire programmazioni e progetti didattico-educativi rispondenti alle singole esigenze; Promuovere l’acquisizione dell’autostima personale; Sviluppare le potenzialità; Acquisire abilità specifiche a livello cognitivo e relazionale; Favorire una cultura dell’accoglienza, del dialogo e dell’interazione; Costruire relazioni positive fra i soggetti nel rispetto e nell’accettazione della diversità; Favorire intensi legami di amicizia, di aiuto e di effettiva integrazione degli alunni in situazioni di handicap. ATTORI Alunni certificati; Dirigente Scolastico Docenti di sostegno e di classe; Famiglie Esperti, specialisti, educatori, assistenti. METODOLOGIA Per ogni alunno la scuola effettua: Colloqui con la famiglia, con specialisti e referenti, con insegnanti del precedente grado di scuola per raccogliere tutte le informazioni possibili; Attività di osservazione per una conoscenza accurata della situazione di partenza; Incontri di lettura e discussione dei documenti conoscitivi e progettuali redatti dagli operatori USL (Certificazione e Diagnosi Funzionale). La scuola attua: Interventi educativi individualizzati in base alle competenze, ai ritmi e agli stili di apprendimento; Attività laboratoriali a piccolo gruppo; Attività collettive per favorire il legame di appartenenza al gruppo classe anche nei casi di handicap grave; Stesura ed elaborazione del Profilo Dinamico Funzionale e del Piano Educativo Individualizzato in collaborazione con famiglie e operatori USL; Incontri tecnici tra docenti, operatori USL e famiglie (GLHO) per una migliore sinergia negli interventi. TEMPI Il progetto si attuerà durante l’intero anno scolastico. Esso prevede: incontri da concordare con gli insegnanti di ciascun alunno nelle ore pomeridiane – incontri con gli insegnanti di sostegno – incontri con il Dirigente Scolastico – incontri per il resoconto degli incontri tra insegnanti interessati e genitori – incontri legati al progetto continuità – incontri presso il Centro Territoriale per l’Integrazione. MODALITA’ DI ATTUAZIONE Colloqui individuali e collettivi con gli insegnanti interessati – lavoro di gruppo – partecipazione, su richiesta, alla stesura di programmazioni e progetti – collaborazione nella ricerca di soluzioni – contatti con il C.T.I. COMPITI 1° QUADRIMESTRE 2° QUADRIMESTRE Azione di coordinamento del gruppo H allargato Si prevedono tre incontri nel corso dell’anno scolastico: Confronto sulle problematiche relative Confronto sulle problematiche relative agli alunni certificati agli alunni certificati Suggerimenti e contributi per la stesura Suggerimenti e contributi per la stesura dei profili funzionali dei profili funzionali Individuazione di adeguate e diversificate Individuazione di adeguate e strategie educative e/o predisposizione di diversificate strategie educative e/o progetti mirati predisposizione di progetti mirati settembre-ottobre Confronto e condivisione delle strategie Confronto e condivisione delle strategie gennaio-febbraio adottate per la soluzione dei problemi adottate per la soluzione dei problemi aprile-maggio Esplicitazione del registro di sostegno Esplicitazione del registro di sostegno Valutazione intermedia Valutazione finale Compilazione computi per acquisti di Stesura di nuove segnalazioni e/o rinnovi facile consumo Operazioni di monitoraggio Operazioni di monitoraggio Resoconto degli incontri con equipe di riferimento Resoconto degli incontri con equipe di riferimento Aggiornamento sull’andamento generale degli alunni certificati Aggiornamento sull’andamento generale degli alunni certificati Azione di accoglienza e Compilazione registro, P.E.I., materiale Compilazione registro, P.E.I., materiale tutoraggio dei nuovi docenti nell’area di sostegno Azione di supporto e Formulazione di materiale su: Formulazione di materiale su consulenza ai docenti per gli problemi di comportamento Dislessia alunni in difficoltà Disortografia Problemi di comportamento Azione di supporto per la determinazione di percorsi individualizzati per alunni in difficoltà Ricerca e produzione di materiali didattici utili al sostegno Aggiornamento su tematiche relative all’area di sostegno tramite congressi, convegni, corsi e formulazione di tavole sinottiche del materiale appreso Azione di elaborazione di tematiche, precedentemente concordate col gruppo H, per garantire maggiore informazione circa patologie e interventi per renderli di facile lettura e utili a tutti gli insegnanti interessati Incontri bimensili Incontri con il Scolastico Problemi di comportamento Gestire le proprie emozioni Vedi tematiche relative alla partecipazione a convegni/corsi Vedi tematiche relative alla partecipazione a convegni/corsi Processi di integrazione Processi di integrazione Azione di sperimentazione del nuovo registro di sostegno (a livello informatico) Gruppo territoriale di coordinamento psicopedagogico per l’integrazione scolastica disabili e C.T.I. (comitato operatore): Problemi di comportamento Autismo Gestire le proprie emozioni Modifiche e aggiornamenti Programmazione di pagina modulistica computerizzata Confronto e condivisione delle problematiche relative all’integrazione Studio di strategie adeguate per le stesse Confronto e scambio di esperienze tra realtà diverse Momento di formazione Trasmettere le informazioni relative all’attività svolta Scambio di riflessioni sulle tematiche e problematiche emergenti Legittimazione di eventuali scelte da effettuare Trasmettere le informazioni relative all’attività svolta Scambio di riflessioni sulle tematiche e problematiche emergenti Legittimazione di eventuali scelte da effettuare Modifiche e aggiornamenti Dirigente Confronto e condivisione delle problematiche relative all’integrazione Studio di strategie adeguate per le stesse Confronto e scambio di esperienze tra realtà diverse Momento di formazione PIANO ANNUALE DELL’INCLUSIONE (Stralcio C.M. n° . n° 8 del 6 marzo 2013) Rilevazione dei BES presenti nella scuola; Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione; Focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della legge 296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10 comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n. 122 ; Elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno). AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Finalità E' un progetto di interazione tra il sistema scolastico ed il mondo dei lavoro. Ha come momento centrale lo svolgimento di stage di lavoro presso Aziende che operano nei settori specifici, ma con una valenza formativa e non semplicemente addestrativa/esecutiva; Esso prevede un sistema articolato di finalità, rispettivamente per gli studenti e per la scuola nel suo insieme. In particolare per la scuola il progetto consente: lo scambio dì esperienze con il mondo dei lavoro; la verifica dell'adeguatezza dei programmi; l'aggiornamento e messa a punto delle metodologie didattiche. Per gli studenti, invece, esso rende possibile: esperienze dirette in contesti di lavoro reali; l'ampliamento delle competenze professionali: l'orientamento per scelte future. Destinatari Il progetto è rivolto a tutti gli studenti delle classi: - IV A C.A.T. (edizione 10 – 3^ annualità) - III C S.I.A. (edizione 11 – 2^ annualità) - III E S.SS. (edizione 12 – 1^ annualità) PROGETTO AREA A RISCHIO “Alla ricerca dei talenti perduti” Modulo 1: Laboratorio di attività creative (espressione teatrale e di produzione artistica teatrale) Modulo 2: Laboratorio di attività creative (produzione musicale, esecuzione, composizione, canto corale, musica classica e moderna) Modulo 3: Laboratorio di attività creative (espressione corporea, produzione artistica, danza) Finalità contrastare e ridurre l’abbandono scolastico e formativo, l’interruzione dei percorsi di studio e favorire il recupero di un adeguato livello di istruzione con particolare attenzione ai disabili; rafforzare la funzione della scuola quale centro di promozione culturale, sociale, sanitaria e civile del territorio e di formazione di cittadinanza attiva coinvolgendo i giovani in attività che ne rafforzino la motivazione e la partecipazione alla vita del territorio; sviluppare conoscenze ed azioni innovative e concrete, fondate sulla valorizzazione della diversità e sul rispetto della dignità della persona e dei diritti umani, sull’affermazione della democrazia, della legalità e della convivenza civile; valorizzare le capacità personali di: autonomia, autenticità, autostima, senso di appartenenza alla collettività, collaborazione e cooperazione. Destinatari Il progetto è destinato a tutti gli alunni del biennio. PROGETTO ACCOGLIENZA Finalità Il passaggio dalla scuola media alla scuola superiore rappresenta per l’adolescente un momento difficile perché implica la necessità di adattarsi ad un nuovo ambiente, che propone sia nuovi modelli di comportamento, sia nuove richieste sul piano dell’apprendimento. Per facilitare tale passaggio la nostra scuola ritiene sia fondamentale stabilire un corretto rapporto di comunicazione e di relazione alunni/alunni e docenti/alunni e potenziare negli allievi un proprio stile di apprendimento, per favorire o recuperare la motivazione. L’accoglienza in questa prospettiva, è un atteggiamento del Consiglio di classe, il quale non solo predispone e somministra prove d’ingresso e test valutativi all’inizio dell’anno scolastico per accertare i livelli di partenza e i prerequisiti, ma soprattutto cura la comunicazione e la relazione all’interno della classe per l’intero anno scolastico. In particolar modo, il piano delle attività prevede, tra l’altro, che nella prima settimana dell’anno scolastico agli alunni delle classi prime vengano presentati le strutture della scuola, il personale, le figure di riferimento, i servizi, i progetti, la presentazione della programmazione di classe e delle programmazioni disciplinari, il regolamento d’Istituto e le norme condivise, il quadro orario, i libri di testo e quanto altro ritenuto utile ai fini dell’orientamento degli allievi. Destinatari Il progetto è destinato a tutti gli alunni delle prime classi. PROGETTO VALeS Il progetto sperimentale VALeS (Valutazione e Sviluppo Scuola) offre alle istituzioni scolastiche e ai Dirigenti scolastici l'opportunità di partecipare alla definizione di un processo che lega la valutazione ad un percorso di miglioramento continuo. Con il percorso sperimentale di durata triennale - si intende individuare un meccanismo complessivo di valutazione, in cui risultino organicamente inserite la valutazione delle scuole e la valutazione del Dirigente scolastico, all'interno di un disegno integrato fra piano di miglioramento della scuola e obiettivi assegnati alla dirigenza scolastica. Con questa nuova iniziativa sperimentale le scuole verranno coinvolte in una ricerca partecipata, all'insegna di un'autonomia scolastica responsabile e qualificata. PROGETTO ORIENTAMENTO Finalità Sviluppare le azioni orientative della scuola nell'ottica del lifelong learning. Aiutare gli alunni a conoscere se stessi, le proprie capacità, le proprie attitudini, le proprie difficoltà, i propri limiti ed individuare insieme ad essi strategie di superamento. Motivare gli alunni allo studio per favorire l’ acquisizione di un corretto metodo di lavoro. Stimolare gli allievi a conoscere gli ambienti in cui vivono e i cambiamenti culturali e socioeconomici. Sviluppare negli alunni capacità progettuali e di scelta consapevole. Far conoscere agli alunni i possibili sbocchi professionali e le opportunità di proseguire gli studi. Orientamento in entrata Obiettivi principali di orientamento Offrire una informazione chiara e completa che illustri le caratteristiche dei corsi di studio e gli aspetti più rilevanti del Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto, attraverso momenti di incontro con gli studenti e le loro famiglie. Concordare e realizzare insieme alle scuole medie iniziative condivise che permettano agli alunni di scegliere il settore che più risponde ai propri bisogni formativi Organizzare incontri con gli studenti e le loro famiglie per meglio conoscere le strutture presenti sul territorio (sede Centrale e sede Geometra) Promuovere strategie operative efficaci per la realizzazione delle attività Iniziative da promuovere Presentazione degli Istituti agli allievi delle scuole medie Organizzazione di visite guidate degli allievi delle scuole medie presso gli Istituti Organizzazione delle giornate di scuole aperta Divulgazione materiale informativo Contatti con altre agenzie del territorio (Comune, riviste, ecc ) Mini-stage per le scuole medie di Ginosa Orientamento in uscita Obiettivi principali di orientamento Consolidare negli studenti abilità decisionali Raccogliere informazioni utili rispetto alle opportunità formative e lavorative Elaborare un progetto di scelta definendo un piano d’azione Verificare la validità e attuabilità del proprio progetto di scelta Imparare a fronteggiare le difficoltà connesse alla scelta Favorire gli incontri e gli scambi con le diverse realtà territoriali (enti, aziende) Iniziative da promuovere Sportello di ascolto per gli studenti Raccolta di materiale informativo sulle possibilità di studi universitari e di frequenza a corsi di specializzazione Organizzazione di incontri con esperti universitari per la presentazione di Facoltà Universitarie e dei successivi sbocchi professionali Visita Università Prescrizione all’Università Collaborazione con attività universitarie Organizzazione di incontri con esperti del mondo del lavoro, responsabili di aziende e/o enti Far conoscere agli studenti l’offerta formativa delle Università, con particolare riferimento a quelle presenti sul territorio provinciale e regionale, nonché all’offerta dei corsi non universitari di formazione post-diploma Rendere gli alunni in grado di valutare l’efficacia delle proposte e dei servizi offerti Fornire repertori sulle professioni e sulle offerte formative a livello universitario Incontri con ex studenti della nostra scuola inseriti nel mondo del lavoro o iscritti a vari corsi universitari Visite guidate Realizzazione di un test con “Alma Diploma” per tracciare un profilo “orientativo” personale e il proprio curricolo PROGETTO NAZIONALE “I FUTURI GEOMETRI PROGETTANO L’ACCESSIBILITA’” Finalità Sensibilizzare gli studenti dell’indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio con un’esperienza pratica e adeguata all’esercizio della loro professione ovvero la realizzazione di un progetto di abbattimento di barriere architettoniche che segua i dettami dell’Universal Design e della Total Quality, avvalendosi sul territorio del supporto dei Collegi Provinciali e Territoriali dei Geometri e Geometri Laureati. L’iniziativa produrrà degli effetti positivi indiretti sul territorio d’intervento; gli elaborati progettuali realizzati saranno a disposizione delle amministrazioni locali che ne potranno disporre per migliorare la fruibilità del loro territorio, diffondendo degli esempi di progettazione innovativa e accessibile replicabili anche in altri contesti. Destinatari Il progetto è destinato a tutti gli alunni della classe IV A – C.A.T. PROGETTO “DIRITTI A SCUOLA” Finalità Prevenire la dispersione, favorendo il successo scolastico, con priorità per i soggetti svantaggiati. Gli ambiti disciplinari del progetto riguardano il potenziamento e il recupero delle competenze base in italiano e matematica nel primo biennio. PROGETTI P.O.N. a.s. 2013/14 Obiettivo C Azione 1 - Cod. C-1-FSE- 2013- 124 CAD per Geometri DELF A2 : Utilisateur Elementare Certificare col Cambridge Matematica Digitale Obiettivo C Azione 1 - Cod. C-1-FSE- 2013- 145 Je parle francais (percorso formativo linguistico all’estero) My English performance (percorso formativo linguistico all’estero) Obiettivo C Azione 5 Cod. C-5-FSE-201-13 Impariamo sul campo Obiettivo G Azione 1 - Cod. G-1-FSE-2013-31 Informatica di Base Obiettivo D Azione 1 - Cod. D-1-FSE-201-48 Uso della Tecnologia per la Didattica: LIM ECDL Full Obiettivo B Azione 7 - Cod. B-7-FSE-2013- 23 Inglese A2 Francese A2 ATTIVITA’ COMPLEMENTARI Partecipazione al progetto “TRENO della MEMORIA” – viaggio ad AuschwitzBirkenau Partecipazione alla “Giornata della donazione del sangue” – AVIS GINOSA Partecipazione al progetto “Operazione MATO GROSSO” “Giornata mondiale sull’educazione per uno sviluppo sostenibile” – Club UNESCO di Ginosa Incontri con l’autore Viaggi d’istruzione in Italia e/o all’estero Olimpiadi di Italiano Edizione 2014 – 2015 Concorso regionale (IV edizione) “IT is mine” RETI TRA ISTITUZIONI L’Istituto si è storicamente accreditato quale risorsa per il territorio grazie alla sua specifica identità culturale e formativa. Nel perseguire obiettivi di qualità dell’istruzione e dell’educazione coerenti con la domanda dinamica del contesto socio-economico-culturale, l’attività progettuale della Scuola è orientata a costruire rapporti di partnership, in ruolo attivo e propositivo nell’ottica del sistema formativo integrato. Per l’attuazione dei progetti formativi l’Istituto si avvale di un network di collaborazioni: Rete “Crescere in coesione”, per il progetto F3 “Realizzazione di prototitpi di azioni educative in aree di grave esclusione sociale e culturale, anche attraverso la valorizzazione delle reti esistenti”, finalizzato alla lotta contro la dispersione scolastica. La rete è composta, oltre che da questo Istituto, dalle seguenti scuole: I.P.S. “Perrone” di Castellaneta, I.I.S.S. “Flacco” di Castellaneta, I.C. “PascoliGiovinazzi” di Castellaneta, I.C. “Deledda” di Ginosa e I.C. “Marconi” di Palagianello. COLLABORAZIONI CON ENTI TERRITORIALI Sul piano della collaborazione, il nostro Istituto può contare su un ricco patrimonio di risorse provenienti da Associazioni socio-culturali di volontariato che promuovono iniziative nei vari settori e a vari livelli: Comune di Ginosa AVIS di Ginosa Club UNESCO di Ginosa La “MISERICORDIA” di Ginosa LIONS Club Ginosa “Le Gravine” La rivista “La Goccia” Circolo “ARCI” di Ginosa Associazione culturale “La Gravina” Scuola EDILE di Taranto A.N.F.A.SS. di Ginosa A.S.D. “EQUITAMENTE” di Ginosa PRO LOCO di Ginosa e Marina di Ginosa SICUREZZA La Provincia di Taranto è proprietaria degli immobili, quindi, è responsabile della manutenzione e di garantire gli standard minimi di sicurezza. L’Istituto, sulla base del D.Lgs. N° 81 del 9 aprile 2008 e successive disposizioni integrative e correttive contenute nel D.Lgs. n° 106 del 3 agosto del 2009 in materia di “Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”: ORGANIZZA e GESTISCE le attività di prevenzione nei luoghi di lavoro; MIRA a migliorare la sicurezza e la salute degli studenti e del personale docente/ATA nelle attività per le quali si prevede l’uso di attrezzature e materiale di laboratorio; PROMUOVE la cultura della prevenzione nella consapevolezza che i giovani oggi siano formati sulle tematiche della sicurezza e siano domani attivi lavoratori attenti alla propria e altrui sicurezza. A tal fine il Dirigente Scolastico, in qualità di rappresentante legale e datore di lavoro: PROVVEDE affinché ciascun lavoratore riceva un’adeguata informazione: sui rischi per la salute e sicurezza sul lavoro connessi alla attività della scuola in generale; sulle procedure che riguardano il primo soccorso, la lotta antincendio, l'evacuazione dei luoghi di lavoro; sui nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di cui agli articoli 45 (primo soccorso) e 46 (prevenzione incendi); sui nominativi del responsabile e degli addetti del servizio di prevenzione e protezione; NOMINA: il Responsabile del servizio di prevenzione e protezione; il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; gli Addetti al Servizio Antincendio e al Primo soccorso. REALIZZA verifiche relative all’apprendimento di comportamenti in caso di emergenze con prove di simulazione ed esercitazioni; PREDISPONE in collaborazione con le RSPP il Piano di evacuazione dell’Istituto nei due plessi. L’organizzazione della sicurezza coinvolge anche i docenti che hanno degli obblighi ben precisi: OSSERVARE le disposizioni e le istruzioni impartite dal Dirigente Scolastico; UTILIZZARE correttamente il materiale e le attrezzature in dotazione alla scuola; SEGNALARE tempestivamente a chi preposto, le non conformità presenti in aula e qualsiasi condizione di pericolo di cui vengono a conoscenza, adoperandosi direttamente in caso di emergenza per eliminare le situazioni di pericolo incombente. ALLEGATI REGOLAMENTO D’ ISTITUTO Premessa La Scuola è un'istituzione sociale di servizio pubblico che deve essere fra le scelte primarie dello Stato. Essa, quale comunità educativa, ha lo scopo di promuovere la formazione dei giovani sotto il profilo culturale, sociale, politico ed individuale, in conformità ai principi sanciti dalla Costituzione Italiana: COMPITO PREMINENTE DELLA SCUOLA È EDUCARE E FORMARE, NON PUNIRE. Il presente Regolamento è conforme ai principi e alle norme dello “Statuto delle Studentesse e degli Studenti”, emanato con il D.P.R. 249/1998,del Regolamento dell’Autonomia delle Istituzioni scolastiche, emanato con il D.P.R.275/1999,del D.P.R.10 ottobre 1996 n.567 e sue modifiche ed integrazioni. E’ coerente e funzionale al PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA dell’Istituto. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio d’Istituto, è strumento di garanzia di diritti e doveri. Ciascuno, nel rispetto del ruolo che gli compete, deve impegnarsi ad osservarlo e a farlo osservare, riconoscendone il carattere vincolante. DIRITTI E DOVERI DEGLI STUDENTI Lo studente ha diritto a: a) rispetto della propria identità personale e della riservatezza; b) libera espressione del proprio pensiero, purché correttamente espresso; c) prestazione didattica qualificata ed aggiornata; d) valutazione corretta, trasparente e tempestiva; e) utilizzo delle dotazioni scolastiche, secondo i relativi regolamenti; f) partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola; g) informazione tempestiva sulle attività della scuola; h) trasparenza delle procedure relative ai provvedimenti disciplinari. Nel rispetto della normativa vigente, in conformità con la premessa del presente regolamento, lo studente ha il dovere di: i) mantenere un comportamento corretto e collaborativo; j) rispettare l’offerta formativa della scuola, impegnandosi nel processo di apprendimento; k) rispettare e far rispettare le strutture scolastiche, utilizzandole correttamente; l) rispettare le procedure, giustificando assenze e ritardi; m) mantenere i collegamenti con i rappresentanti di istituto degli studenti, con i docenti responsabili del sistema di gestione dell’Istituto e con il Dirigente scolastico. DIRITTI E DOVERI DEI GENITORI La famiglia ha facoltà di esprimere pareri e proposte in ordine agli obiettivi formativi e assicura un coerente sostegno all’azione formativa e didattica. I genitori hanno diritto a: a) essere rispettati come persone e come educatori; b) riunirsi nella scuola in modo autonomo, previo accordo con il dirigente scolastico; c) conoscere le valutazioni espresse dai docenti relativamente ai loro figli; d) usufruire dei colloqui individuali e delle riunioni scuola-famiglia; e) essere informati sui provvedimenti disciplinari comunicati ai loro figli; f) accedere alla documentazione secondo le modalità di cui alla L.241/90; g) alla piena uguaglianza di trattamento nel rispetto della Carta Costituzionale ed in considerazione dell’arricchimento culturale derivante dal confronto con culture, popoli, etnie e religioni diverse. I genitori, nello spirito della collaborazione, si impegnano a: h) rapportarsi con le altre componenti con lo stesso rispetto, anche formale, che hanno il diritto di pretendere per se stessi e per i propri figli; i) sostenere concretamente l’impegno formativo della scuola; j) controllare e garantire la regolarità della frequenza scolastica dei figli; k) partecipare ai colloqui individuali e alle riunioni di classe e di informarsi sull’andamento scolastico e disciplinare dei figli l) sostenere i figli nello studio; m) sottoscrivere il patto formativo ed il patto educativo di corresponsabilità all’inizio dell’anno scolastico. Il patto di corresponsabilità viene approvato dal Consiglio d’Istituto sentite, per la sua elaborazione o revisione, eventuali proposte avanzate dal Comitato dei genitori, dal Comitato studentesco e dal Collegio dei docenti. DIRITTI E DOVERI DEI DOCENTI I docenti hanno il dovere di: a) pianificare e realizzare, al meglio delle loro competenze, il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli studenti, sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dall’ordinamento didattico e nel rispetto degli indirizzi deliberati nel Piano dell’Offerta Formativa della scuola; b) impegnarsi, attraverso le attività di aggiornamento, autoaggiornamento e formazione, a fornire all’utenza un servizio qualificato e al passo con i cambiamenti della scuola; c) impegnarsi a mettere in atto tutte le strategie idonee a stabilire, con studenti e famiglie, rapporti di comunicazione, collaborazione ed intervento per migliorare l’efficacia del processo di apprendimento e di formazione; d) impegnarsi, per quanto attiene alla loro funzione, a collaborare con la Dirigenza e tutto il personale A.T.A. della scuola per fornire un servizio scolastico quanto più possibile efficiente e qualificato; e) rispettare, nello svolgimento del loro ruolo istituzionale, gli obblighi a tutele della Privacy, fissati dal D.L. 196/2003 come anche richiamati nella designazione di “incaricato” effettuata dal D.S. I docenti hanno diritto: f) al rispetto della loro persona e della loro professionalità da parte di ogni altra componente della scuola; g) a quegli spazi di autonomia culturale e professionale che consentono percorsi didattici e formativi diversificati, a seconda delle personali competenze, pur nel rispetto degli obblighi previsti dalla loro funzione e dal Piano dell’Offerta Formativa generale della scuola; h) a partecipare ad attività di aggiornamento e formazione in servizio, funzionali alla piena realizzazione e allo sviluppo della propria professionalità. DIRITTI E DOVERI DEL PERSONALE ATA Il personale ATA, a norma della Legge 59/97, art. 21: a) assolve alle funzioni amministrative, contabili, gestionali strumentali, operative e di sorveglianza connesse all’attività dell’Istituto, in rapporto di collaborazione con il dirigente scolastico, con il direttore dei servizi generali ed amministrativi e con il personale docente; b) ha il dovere di essere efficiente, disponibile e cortese; c) per quanto attiene alla sua funzione, si impegna a collaborare con la Dirigenza e tutto il personale docente per fornire un servizio scolastico quanto più possibile efficiente e qualificato. Il personale ATA ha diritto: d) al rispetto della loro persona e della loro professionalità da parte di ogni altra componente della scuola; e) a partecipare ad attività di aggiornamento e formazione in servizio, funzionali alla piena realizzazione e allo sviluppo della propria professionalità. Norme generali di ordine e di convivenza all’interno dell’Istituto La disciplina è affidata al senso di responsabilità di ciascuna delle componenti dell’istituzione scolastica e rappresenta la conditio sine qua non per la creazione di un clima di collaborazione costruttiva. Pertanto: non è permesso stazionare nei corridoi; se l’insegnante, per giustificati motivi, dovesse allontanarsi dalla classe, delegherà esplicitamente alla vigilanza degli studenti il collaboratore scolastico presente nelle vicinanze dell’aula; è vietato fumare all’interno dell’edificio scolastico e, all’esterno, per ragioni di sicurezza, nelle immediate vicinanze delle finestre e degli ingressi dell’edificio; i trasgressori saranno sanzionati secondo quanto previsto dalla normativa vigente e dall’articolo 10 del presente Regolamento; ogni classe è responsabile dell’ordine e della pulizia dei locali. E’ vietato imbrattare o scalfire pareti interne o esterne, suppellettili e oggetti dell’arredamento scolastico. Eventuali danni alle aule, agli arredi e alle attrezzature saranno addebitati a i responsabili. In caso di mancata identificazione risponderanno la classe o le classi coinvolte attraverso i genitori di tutti gli alunni che risarciranno i danni arrecati. è’ vietato fare un uso improprio dei servizi igienici; manifesti e documenti devono essere collocati nelle apposite bacheche; la loro affissione deve essere autorizzata dal Dirigente. In nessun caso è consentita l’affissione di manifesti o documenti in contrasto con la legislazione vigente; l’uso delle attrezzature scolastiche per attività culturali o parascolastiche richieste dagli allievi comporta la presenza almeno di un insegnante o di un adulto responsabile. Tale uso verrà autorizzato dal Dirigente Scolastico sulla base dei criteri stabiliti dal Consiglio di Istituto; durante il periodo di attesa dell’inizio dei progetti PON in orario pomeridiano gli studenti che vorranno permanere all’interno dell’edificio scolastico dovranno stazionare all’interno dei locali preposti; è vietato l’uso del telefono cellulare, durante la permanenza degli alunni in classe e in tutti gli ambienti scolastici. Inoltre è vietato usare il telefono cellulare come fotocamera e/o registratore all’interno della scuola. Art. 1 - INGRESSO 1. Gli alunni possono accedere ai locali non prima delle ore 8.05 (primo squillo della campanella) e non oltre le ore 8.10 (inizio delle lezioni). L'accesso ai locali della scuola avverrà compostamente, senza soste nei corridoi e/o sulle rampe e/o nelle pertinenze. Ingressi successivi saranno regolamentati nella sez. Ritardi. 2. Il Personale A.T.A. sarà presente sui piani, al momento dell'ingresso degli alunni per evitare assembramenti nei corridoi e assicurare il corretto flusso degli stessi nelle classi, vigilando in caso Assenze del personale Docente 3. Un responsabile del personale A.T.A. vigilerà sul portone di ingresso impedendo l'accesso ad estranei. 4. Estranei alla scuola e Genitori accederanno ai locali dell'Istituto secondo gli orari stabiliti e comunque non prima delle 8.40. 5. I Docenti dovranno essere nelle classi almeno 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni, fissato alle ore 8.10, in modo da accogliere gli alunni nelle classi. Art. 2 - ASSENZE All’inizio di ogni anno scolastico i competenti organi interni stabiliscono l’orario delle lezioni che sarà debitamente pubblicato. Gli studenti hanno il diritto/dovere della assidua e fruttuosa presenza alle lezioni. 1. Le assenze debbono essere giustificate, con registrazione scritta sul Registro di Classe, dal docente della prima ora di lezione del giorno del rientro o al massimo entro il secondo giorno successivo all’assenza. Qualora ciò non venisse rispettato, verrà inviata comunicazione alla famiglia, a cura del coordinatore di classe, inoltre le giustifiche verranno accettate solo se presentate su apposita modulistica fornita dalla scuola e preventivamente sottoscritta da un genitore o chi ne fa le veci. 2. Le assenze per periodi uguali o superiori a cinque giorni consecutivi di calendario devono essere giustificate allegando il certificato medico, in caso di malattia; per altri motivi sarà richiesta la giustifica personale di un genitore o chi ne fa le veci. 3. le astensioni collettive e/o parzialmente collettive non rientrano nell’ambito delle assenze giustificabili. Nel caso in cui si verificassero, i genitori dovranno dichiarare di essere a conoscenza del fatto utilizzando gli appositi spazi del libretto scolastico e devono accompagnare il giorno successivo i propri figli a scuola. Le suddette assenze saranno sanzionate con la riduzione dei giorni previsti per le visite guidate, i viaggi d’istruzione, le assemblee di classe, nonché con la riduzione del voto di condotta (soprattutto se le astensioni si verificassero nel periodo successivo alle visite/viaggi d’istruzione) secondo lo schema seguente: una assenza collettiva: una visita guidata o un giorno per viaggio d’istruzione in meno; due assenze collettive: due visite guidate o due giorni per viaggio d’istruzione in meno; tre assenze collettive: nessuna visita guidata, nessun viaggio d’istruzione, riduzione del voto di condotta. Si precisa che tutti i provvedimenti disciplinari saranno oggetto di valutazione dei singoli Consigli di classe. 4. La scuola monitorerà mensilmente attraverso i coordinatori di classe, assenze, ritardi e relative giustificazioni e, in presenza di anomalie, ne darà comunicazione, anche telefonica, alla famiglia. 5. La partecipazione ad attività sportive, culturali, visite guidate … indette dalla scuola è assimilata alle lezioni ai fini della giustificazione delle assenze e dei permessi. 6. I docenti sono tenuti a comunicare la propria assenza per motivi di salute prima dell’inizio delle lezioni. Art. 3 - RITARDI E USCITE ANTICIPATE Configurandosi l’Istituto come una Comunità Scolastica che si propone la formazione intellettuale, morale e fisica dei giovani, per la quale costituisce requisito fondamentale il diritto/dovere dell’assidua e fruttuosa presenza alle lezioni da parte degli studenti, tutte le componenti della scuola si impegnano, nell’ambito di tale patto educativo, al rispetto scrupoloso dell’orario scolastico come determinato all’inizio di ciascun anno. Pertanto: 1. 2. Le famiglie, in particolare, sono tenute a collaborare affinché l’attività didattica non sia interrotta se non per inevitabili, motivi debitamente comprovati e documentati. rinviando alle ore extrascolastiche qualsiasi impegno che interferisca in tal senso. Possono essere concessi permessi di entrate posticipate e di uscite anticipate per le seguenti tassative cause: a. b. c. d. 3. 4. - accertato ritardo dei mezzi pubblici di trasporto; - analisi e visite mediche; - attività sportive; - gravi problemi di famiglia. Gli alunni ritardatari verranno accolti in un'aula ove potranno svolgere attività di studio , in attesa dell'inizio della seconda ora, quando potranno accedere alle classi muniti di regolare giustifica del Dirigente Scolastico o di un suo Collaboratore. Il ritardo degli alunni e la loro entrata successiva verranno annotati sul Registro di Classe dal Docente della Seconda ora e sul Registro Generale delle Assenze e Ritardi dal coordinatore di classe. gli studenti pendolari sono autorizzati ad entrare a scuola con lieve ritardo se le motivazioni sono legate a i mezzi di trasporto purché usufruiscano delle “corse per gli studenti” e non di quelle di “linea”. eccezionalmente uno studente, previa autorizzazione del D.S e/o di un suo collaboratore, può essere ammesso in classe nelle ore successive alla prima, ma solo se accompagnato da un genitore o da chi ne fa le veci e/o per motivi seri e documentati. in via ordinaria il permesso di uscita anticipata viene rilasciato solo per l’ultima ora di lezione. la richiesta, motivata, deve essere fatta dal genitore o dallo stesso studente, se maggiorenne, e presentata ai collaboratori del D.S. prima dell’inizio delle lezioni. In ogni caso lo studente minorenne può lasciare la scuola solo se prelevato da un genitore o da chi ne fa le veci. eccezionalmente gli studenti possono essere autorizzati all’uscita anticipata in qualunque momento della giornata, solo per motivi di salute o per sottoporsi a visite mediche e/o per importanti motivi di famiglia. La richiesta deve però essere formulata personalmente dal genitore tanto per gli alunni minorenni quanto per quelli maggiorenni. per ciascun quadrimestre, sono consentiti massimo quattro uscite anticipate e/o entrate posticipate. In caso di ulteriori uscite/entrate, fermo restando l’ammissione di responsabilità da parte della famiglia, saranno valutati adeguati provvedimenti disciplinari. le precedenti disposizioni non si applicano nel caso in cui uno studente debba essere sottoposto ad accertamenti sanitari o cure mediche, da documentare. Un responsabile del personale A.T.A. avrà l’obbligo di chiudere il portone di ingresso alle ore 8.15 e di attenersi a quanto sopra esposto. 6. Le entrate posticipate per analisi e visite mediche devono essere richieste da un genitore o dagli alunni maggiorenni facendo uso della apposita sezione del libretto delle giustificazioni. 7. Analogamente le uscite anticipate devono essere richieste da un genitore e dagli alunni maggiorenni facendo uso della apposita sezione del libretto delle giustificazioni. 8. Gli studenti minorenni saranno ammessi alla uscita solo se prelevati da un genitore che sollevi in tal modo la scuola da ogni responsabilità 9. Della autorizzazione alla uscita sarà fatta annotazione sul registro di classe, con controfirma del genitore. 10. Solo nei casi di grave emergenza gli alunni potranno chiedere di uscire anticipatamente nella stessa mattinata al Dirigente Scolastico o ai suoi collaboratori a ciò delegati ai quali spetta l’obbligo di verificare le condizioni di effettiva necessità e la facoltà di concedere il permesso. Dovranno essere comunque osservate le forme e condizioni previste per le altre uscite. 11. Al termine delle lezioni i docenti di turno vigileranno sulla uscita degli alunni 5. Art. 4 - CAMBI D'ORA E PERMESSI 1. Nel cambio dell'ora i Docenti saranno solleciti ad entrare nelle rispettive aule di lezione affidando temporaneamente ad un componente del personale A.T.A. la classe durante il periodo in cui il docente risulta assente. 2. Durante il cambio delle ore di lezione gli alunni osserveranno un comportamento corretto evitando di uscire dalla classe e di intrattenersi nei corridoi e nei bagni, in caso di necessità dovranno attendere un docente e richiedere il necessario permesso. 3. Gli studenti non devono uscire dall’aula durante le prime due ore di lezione se non in casi di estrema urgenza. 4. Gli insegnanti sono tenuti a far rispettare tale disposizione e, in ogni caso, a non fare uscire dall’aula più di un alunno per volta, non consentendo una nuova uscita prima del rientro di colui che è uscito in precedenza. 5- Nel caso di assembramento nei bagni o nei corridoi ovvero di presenza di alunni su piani diversi da quello della propria aula, il personale A.T.A. presente sul piano rimanderà gli alunni nelle proprie aule avvisando tempestivamente il docente in classe. Art. 5 - LOCALI COMUNI - STRUTTURE - LABORATORI 1. Gli alunni sono tenuti ad osservare massimo rispetto per le attrezzature messe loro a disposizione e a rispettare gli orari ed i regolamenti di ciascuna struttura. Essi saranno ammessi nei laboratori solo se accompagnati dai docenti. 2. I docenti e il personale che vigili sul comportamento degli alunni durante l'utilizzo delle strutture sono tenuti a comunicare tempestivamente al Direttore del laboratorio, al responsabile del personale A.T.A. o al Preside eventuali malfunzionamenti delle attrezzature o danni alle suppellettili. In quest'ultimo caso, il / i responsabili risarciranno la scuola per i danni provocati. 3. Tutte le componenti della Comunità Scolastica sono tenute al rispetto delle suppellettili e rispondono personalmente degli eventuali danni provocati. 4. L’istituto non risponde di beni o oggetti personali lasciati incustoditi o dimenticati. Art. 6 - PALESTRA 1. Il Personale A.T.A. incaricato, oltre alle normali procedure di manutenzione dei locali, coadiuverà il personale 2. 3. docente assicurando che non vi siano alunni che utilizzino impropriamente la struttura. Agli alunni è assolutamente vietato raggiungere la palestra con mezzi propri. Gli alunni saranno accompagnati in palestra dal Docente di Educazione Fisica che avrà cura di verificare l’idoneità dell’abbigliamento all’utilizzo della stessa e di sanzionare le eventuali scorrettezze. Art. 7 - VALUTAZIONE Fatta salva la competenza del Collegio dei Docenti in tema di valutazione didattico-educativa, lo studente ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva. A tal fine ha diritto di conoscere preventivamente i criteri della valutazione. In particolare, le valutazioni delle prove (scritte, orali,, ecc.) che producano come risultato una valutazione sommativa dello studente, vanno necessariamente comunicate con precisione: a) nel caso di prove orali, subito e con adeguate motivazioni; b) nel caso di prove scritte, entro 15 giorni dalla data di effettuazione del compito. Art.8 - SANZIONI DISCIPLINARI I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. La responsabilità disciplinare è personale. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente, né indirettamente, la libera espressione di aspirazioni correttamente manifestate e non lesive della altrui personalità. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione e disciplinate e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente è offerta la possibilità di convertirle in attività a favore della comunità. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottati da un organo collegiale. Agli studenti che non rispetteranno il loro doveri scolastici saranno inflitte, secondo la gravità dell’infrazione, le seguenti sanzioni disciplinari: l’ammonizione verbale; l’ammonizione scritta con annotazione sul registro di classe; l’ammonizione scritta con annotazione sul registro di classe e comunicazione immediata alla famiglia; l’allontanamento dalla comunità scolastica fino ad un massimo di15 giorni; l’allontanamento dalla comunità scolastica oltre i 15 giorni. la non ammissione all’esame finale Nessuna azione disciplinare che preveda una sanzione superiore all’ammonizione scritta può essere avviata senza informare la famiglia dell’alunno in merito ai fatti contestati. L’azione disciplinare terrà conto della gravità delle infrazioni e delle relative sanzioni, secondo le modalità fissate nella seguente tabella: INFRAZIONE SANZIONE Frequenza irregolare Assenze ingiustificate (max 3gg) Ritardi e uscite anticipate non documentate come specificato nell’art. 2 Ritardi reiterati non giustificati al rientro in classe e/o al cambio dell’ora; Violazione delle norme di sicurezza (uso improprio di vie di fuga, degli estintori, ecc..); Comportamento non corretto durante l’uscita dalla scuola dopo le lezioni SOGGETTO CHE SANZIONA Ammonizione scritta Docente che informa il coordinatore di classe Ammonizione verbale Docente che informa il coordinatore di classe Abbigliamento non consono Assenze collettive Riduzione dei giorni previsti per le visite guidate e i viaggi d’istruzione Fumo Ammonizione scritta e pecuniaria con comunicazione alle famiglie Docente che informa il Dirigente e/o il delegato alla vigilanza Ammonizione scritta e annotazione sul registro di classe con ritiro dell’apparecchio Docente che consegna in Presidenza l’apparecchio che potrà essere ritirato da un genitore Uso del cellulare Reiterazione dei comportamenti precedenti Lettera scritta alla famiglia ed eventuale avvio della procedura disciplinare per sospensione dalla frequenza delle attività scolastiche fino a 5giorni Pecuniaria per il divieto di fumo in base alla Legge 584/75 (da 27,5 € a 275,00 €), in caso di reiterazione del comportamento Fatti che turbino il regolare andamento della scuola (non gravi, inclusi lievi danneggiamenti alle strutture, utilizzo di linguaggio scurrile ,lancio oggetti etc.) Uso del cellulare come registratore. Avvio della procedura disciplinare con sospensione della frequenza dalle attività scolastiche fino a 5 giorni e risarcimento danni. fotocamera o Avvio della procedura disciplinare con sospensione della frequenza delle attività scolastiche fino a 15gg. Fatti che turbino gravemente il regolare andamento della scuola, anche durante i viaggi d’istruzione, che possono configurarsi secondo precise tipologie di reato (minacce, offese, lesioni gravi, danni vandalici, consumo e spaccio di sostanze stupefacenti, ecc.) Avvio del procedimento disciplinare con sospensione della frequenza dalle attività scolastiche fino a 15 giorni e, nelle forme più gravi, con possibilità di allontanamento dalla scuola fino al permanere della situazione di pericolo Fatti che turbino gravemente il regolare andamento della scuola, anche durante i viaggi d’istruzione, che possono configurarsi secondo precise tipologie di reato (minacce, offese, lesioni gravi, atti vandalici, consumo e spaccio di sostanze stupefacenti, abuso di alcolici, furto, etc.) Sospensione della frequenza dalle attività scolastiche per un periodo di tempo superiore a 15 gg Consiglio di Classe Consiglio di Classe Ufficiale preposto Consiglio di classe Consiglio di classe Consiglio di Classe Consiglio di Istituto Non ammissione all’esame finale La commutazione della pena in attività a favore della scuola è possibile solo con il consenso dell’interessato. Tali attività, individuate dall’organo sanzionante, non devono essere lesive della dignità e della personalità dello studente e non devono esporre la scuola a responsabilità di alcuna natura. Esse possono consistere nello svolgimento di compiti relativi al riordino di materiali di laboratorio, di archiviazione e fascicolazione, di sostegno alle attività della biblioteca, di attività a favore della comunità civile presso enti e aziende opportunamente coinvolte, anche con la collaborazione dell’Ente locale. Tale elencazione è da ritenersi meramente esemplificativa e non esaustiva. Nessuna sanzione può essere comminata senza che prima sia stato sentito l’alunno, assistito da chi esercita la patria potestà, in merito ai fatti che gli sono contestati. Relativamente ai provvedimenti assunti dal docente, che informerà il coordinatore di classe, e dal Capo d’Istituto, lo studente è invitato a proporre le proprie osservazioni in occasione della contestazione degli addebiti. I provvedimenti assunti dall’organo collegiale di disciplina comportano invece l’instaurarsi di una procedura aperta da una breve istruttoria a porte chiuse dell’organo disciplinare seguita dall’audizione dello studente, accompagnato da chi esercita la patria potestà, nei cui confronti l’organo procede. Esaurita questa fase l’organo di disciplina torna a riunirsi a porte chiuse e decide sulla sanzione da comminare. Tale decisione è subito comunicata allo studente interessato che, ammesso innanzi a tale organo, può richiedere la commutazione della sanzione. Qualora il procedimento riguardi studenti membri del Consiglio di Classe o figli di membri del Consiglio di Classe, gli stessi non partecipano alla seduta. Art. 9 - ORGANO DI GARANZIA Contro le sanzioni comminate è ammesso ricorso alla Commissione di garanzia dell’Istituto entro 15 giorni dalla irrogazione della sanzione. L’organo di garanzia si esprimerà nei successivi 10 giorni. Qualora l’organo non decida entro tale termine, la sanzione si riterrà confermata. Esso delibera anche se manca qualcuno dei suoi membri. L’astensione, inoltre, di uno dei membri, non influisce sul conteggio dei voti. Durante il periodo di allontanamento sarà attivo il rapporto con lo studente e con i suoi genitori, al fine di garantire il suo rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento la scuola promuove un coordinamento con la famiglia dello studente e, ove sarà necessario, con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria, per un percorso di recupero educativo e di reintegro nella comunità scolastica. L’organo di garanzia decide sui conflitti che sorgono all’interno della scuola, anche in merito all’applicazione del presente Regolamento. Competente a decidere sui reclami contro le violazioni dello Statuto, contenute nel presente Regolamento d’Istituto, è il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, che valuta la legittimità del provvedimento in materia disciplinare. In tal caso il termine per la proposizione del reclamo è di 15 giorni, decorrenti dalla comunicazione della decisione dell’Organo di garanzia della scuola. L’organo di garanzia regionale esprime il proprio parere entro 30 giorni. Il ricorso all’organo di garanzia, da inoltrare in forma scritta al Dirigente Scolastico, è ammesso solo per questioni di legittimità e non di merito. L’organo di garanzia istituito ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. n. 249 del24/6/1998 è composto da: due studenti, tre docenti, due genitori, il Dirigente Scolastico i due studenti insieme a due membri supplenti vengono eletti annualmente dal Comitato degli Studenti; i tre docenti insieme a tre membri supplenti vengono eletti annualmente dal Collegio dei Docenti; i due genitori insieme ai due membri supplenti vengono eletti annualmente dal Comitato dei Genitori; l’organo di garanzia è presieduto dal D.S. Funzioni L’organodigaranziaistituitoaisensidell’art.5delD.P.R.n.249del24/6/1998svolgeleseguenti funzioni: esamina i ricorsi degli studenti contro le sanzioni disciplinari decide in merito alle richieste degli studenti o di chiunque vi abbia interesse sugli eventuali conflitti che possano sorgere all’interno della scuola relativamente all’applicazione del presente Regolamento, dopo aver sentito le parti interessate; raccoglie le relazioni dei vari organi e soggetti coinvolti nei procedimenti disciplinari esprime un parere motivato sul procedimento disciplinare adottato, il quale viene trasmesso o all’ USP che decide in via definitiva sui reclami avanzati; ogni decisione e/o parere vengono assunti a maggioranza; nel caso in cui uno dei membri dell’organo di garanzia sia coinvolto nel procedimento da esaminare, viene sostituito con il membro supplente. Art. 10 L’attività didattica e di servizio deve essere ritenuta l’unica attività lavorativa del personale insegnante e non insegnante. Il personale della scuola non può esercitare attività commerciali, industriali e professionali nè può assumere o mantenere impieghi alle dipendenze di privati o accettare cariche in società costituite a fine di lucro (art.92 DPR 31.5.74 n.417). Tuttavia, in base a norme ancora vigenti, il Preside, in deroga al suddetto principio, può autorizzare l’esercizio delle libere professioni che non comportino pregiudizio nell’assolvimento di tutte le attività inerenti alla funzione docente e siano compatibili con l’orario di insegnamento e di servizio. Tali concessioni devono essere rinnovate di anno in anno e sono soggette a revoca. Art. 11 - DISCIPLINA DEGLI INCARICHI D’INSEGNAMENTO AD ESPERTI ESTERNI Art. 11.1 Finalità e ambito di applicazione Il presente articolo disciplina, ai sensi dell’art. 40 del Decreto interministeriale n. 44 del 1/2/2001, le modalità e i criteri per il conferimento di contratti di prestazione d’opera per attività e insegnamenti che richiedano specifiche e peculiari competenze professionali, nell’ambito della programmazione didattica annuale, al fine di sopperire a particolari e motivate esigenze didattiche deliberate nel POF. Art. 11.2 Avvisi di selezione e Requisiti professionali All’inizio dell’anno scolastico, il Dirigente Scolastico, sulla base del piano dell’offerta formativa (POF) e in previsione dei progetti che saranno deliberati nel programma annuale, individuare attività e insegnamenti per i quali possono essere conferiti contratti ad esperti esterni e ne dà informazione con uno o più avvisi da pubblicare all’albo ufficiale della scuola o altra forma di pubblicità ritenuta più opportuna. Per ciascuna attività o progetto deliberati nel POF e/o nel PON per lo svolgimento delle quali si renda necessario il ricorso alla collaborazione di docenti esperti esterni, saranno richiesti i seguenti requisiti minimi, in termini di titoli culturali e professionali: livello di qualificazione professionale e scientifica degli esperti; congruenza dell’attività professionale o scientifica, svolta dagli esperti, con gli specifici obiettivi formativi dell’insegnamento o dell’attività formativa per i quali è bandita la selezione; eventuali precedenti esperienze formative e professionali sia a livello generale che specifico (per es. PON, ecc.); competenze informatiche che prevedano l’uso di piattaforme on-line e di documentazione e/o procedure di buone pratiche; docenti di madre lingua per i vari progetti (titolo preferenziale); rispetto del calendario di lezione predisposto dall’Istituzione scolastica; in sede di valutazione dei curricula sarà opportuno predisporre un’apposita griglia con i punteggi massimi attribuibili; pubblicazione delle graduatorie con le valutazioni, dapprima in veste provvisoria, di seguito in forma definitiva, prevedendo la modalità di presentazione dei reclami e ricorsi in tempi congrui; dichiarazione di apposita liberatoria al trattamento dei dati, in caso di accesso agli atti da parte degli aventi diritto, limitatamente ai candidati che precedono in graduatoria; Potrà rappresentare criterio preferenziale la continuità didattica su determinati progetti e con i medesimi alunni, per esempio di certificazione di Lingua straniera o ECDL per i vari moduli, ecc., qualora i risultati degli esami dei livelli precedenti si siano rivelati positivi. Gli avvisi dovranno indicare modalità e termini per la presentazione delle domande titoli che saranno valutati, la documentazione da produrre, nonché l’elenco dei contratti che s’intendono stipulare. Per ciascun contratto deve essere specificato: - l’oggetto della presentazione; - la durata del contratto: termini di inizio e conclusione della prestazione. Art. 11.3 Determinazione del compenso a) Relativamente ai compensi, fermo restando il principio che, a parità di condizioni sarà prescelto l’esperto che presenterà la proposta economica più vantaggiosa per l’Istituto, si farà riferimento a quelli stabiliti dal CCNL per il personale interno ed esterno; b) Il D.S. nella sua attività negoziale e gestionale potrà anche definire e concordare con gli esperti esterni dei compensi complessivi forfetari; c) Eventuali compensi, che eccedano i parametri del CCNL, potranno essere considerati a patto che siano giustificati dalla professionalità posseduta dall’esperto e dal suo ordine professionale. d) In tali casi particolari e in relazione al tipo di attività e all’impegno professionale richiesto, il Dirigente Scolastico ha facoltà di stabilire il compenso massimo da corrispondere al docente esperto. e) Per i percorsi formativi dei PON i compensi saranno quelli fissati nella scheda di presentazione e dal Piano Finanziario autorizzato. il corrispettivo proposto per la prestazione, indicato al netto della imposta sul valore aggiunto, se dovuta, e del contributo previdenziale e fiscale limitatamente alla percentuale a carico dell’amministrazione; le modalità di pagamento del corrispettivo. f) il corrispettivo proposto per la prestazione, indicato al netto della imposta sul valore aggiunto, se dovuta, e del contributo previdenziale e fiscale limitatamente alla percentuale a carico dell’amministrazione; le modalità di pagamento del corrispettivo. Art. 11.4 Stipula del contratto a) Nei confronti dei candidati selezionati, il Dirigente provvede, con determinazione motivata in relazione ai criteri definiti con il presente regolamento e nei limiti di spesa del progetto, alla stipula del contratto e alla copertura assicurativa, tranne che per i percorsi PON. b) Per i titolari dei contratti deve essere previsto l’obbligo di svolgere l’attività verifica del profitto, se prevista, e l’obbligo ad assolvere a tutti i doveri didattici in conformità alle vigenti disposizioni. c) La natura giuridica del rapporto che s’instaura con l’incarico di collaborazione esterna è quello di rapporto privatistico qualificato come prestazione d’opera intellettuale. La disciplina che lo regola è, pertanto, quella stabilita dagli artt. 2222 e seguenti del codice civile. d) I contratti di cui al presente regolamento non possono avere durata superiore all’anno scolastico e sono rinnovabili. e) Non sono rinnovabili i contratti oggetto di risoluzione o di recesso. Art. 11.5 Impedimenti alla stipula del contratto I contratti con i collaboratori esterni possono essere stipulati, ai sensi dell’art. 32, comma 4, del Decreto Interministeriale n. 44 del 1/2/2001, soltanto per le prestazioni e le attività: che non possono essere assegnate al personale dipendente per inesistenza di specifiche competenze professionali; che non possono essere espletate dal personale dipendente per indisponibilità o coincidenza di altri impegni di lavoro; di cui sia comunque opportuno il ricorso a specifica professionalità esterna. Art. 12 - PUBBLICIZZAZIONE DEGLI ATTI Tutti gli atti dell’Istituto, salvo espliciti impedimenti previsti dalla legge, sono pubblici. I responsabili ne garantiscono l’accesso e la visione nel rispetto delle norme esistenti. Il diritto di accesso ai documenti ed atti scolastici consiste nella richiesta di prenderne visione o di averne copia, a condizione che si sia titolari di un interesse diretto, concreto e attuale. La richiesta, adeguatamente motivata, è rivolta al Capo d’Istituto. Se l’atto richiesto in copia dovesse riguardare più persone, l’avente diritto può ottenere solo l’accesso relativamente alla parte che lo riguarda direttamente. Non è consentito l’accesso ad atti che riguardino la sfera privata di soggetti operanti nell’Istituto o di terzi in legittimo rapporto con esso. Art. 13 - MODIFICHE Per la modifica al presente Regolamento è necessaria la delibera a maggioranza da parte del Consiglio d’Istituto. FUNZIONAMENTO DEGLIORGANICOLLEGIALI Per il funzionamento degli organi collegiali, oltre a quanto qui di seguito riportato, ci si attiene alle norme stabilite dalla vigente normativa. Art. 14 La convocazione degli Organi Collegiali deve essere disposta con un congruo preavviso, di norma cinque giorni, e deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri o con avviso sottoscritto dai componenti per conoscenza. In ogni seduta degli Organi Collegiali viene redatto un verbale, steso su apposito registro a pagine numerate. Art. 15 Ciascuno degli Organi Collegiali programma, nel rispetto delle proprie competenze, le attività nel tempo, allo scopo di consentire, nei limiti del possibile, uno svolgimento ordinato delle attività stesse. Art. 16 I Consigli di classe di cui all’art.3 del DPR 31.5.74 n.416 si riuniscono di norma ogni due mesi sia per la verifica delle programmazioni e dell'andamento didattico disciplinare della classe sia per predisporre piani di recupero e di integrazione secondo le norme fissate nel Collegio dei Docenti. Sono convocati dal Dirigente Scolastico, che li presiede, o dal docente da lui delegato. Per l’insorgere di gravi motivi, la convocazione può essere richiesta anche da una delle altre componenti. Art. 17 Il Consiglio di Istituto ha competenza generale per quanto concerne l’organizzazione e la programmazione delle attività scolastiche, fatte salve le competenze degli altri Organi Collegiali. Art. 18 Nei limiti fissati dalle leggi dello Stato e dalla Costituzione, il Consiglio di Istituto ha piena autonomia nell’esercizio delle sue funzioni. Art. 19 Quando lo ritenga opportuno, il Consiglio di Istituto ha il diritto di chiedere il parere degli altri Organi Collegiali su argomenti specifici che possono rientrare nella sua competenza. Gli altri Organi Collegiali collaborano con il Consiglio di Istituto. Art. 20 Il Presidente convoca il Consiglio di Istituto di propria iniziativa o per deliberazione della Giunta Esecutiva o su richiesta di un terzo dei consiglieri. La convocazione del Consiglio di Istituto deve essere fatta con avvisi scritti contenenti l’ordine del giorno da consegnare agli interessati. Art. 21 Per la validità delle sedute del Consiglio di Istituto è richiesta la presenza della metà più uno dei suoi componenti. Il Presidente, accertata la mancanza del numero legale, aggiorna la seduta. Art. 22 La G.E. è convocata dal Preside di regola con tre giorni di anticipo ed eccezionalmente con almeno ventiquattro ore, con la trasmissione dell’ordine del giorno; le sue riunioni avvengono con gli stessi limiti di validità e gli stessi metodi di votazione previsti per il Consiglio di Istituto. Art. 23 I membri eletti del Consiglio di Istituto e della G.E. che non intervengono a tre sedute consecutive senza giustificato motivo decadono dalla carica e vengono sostituiti con le modalità previste dall’art.22 del DPR 31.5.74 n.416. Art. 24 La relazione annuale del Consiglio di Istituto è predisposta nel mese di ottobre di ogni anno dalla G.E. ed è oggetto di discussione ed approvazione in apposita seduta del Consiglio di Istituto. Art. 25 Per la modifica al presente Regolamento è necessaria la delibera a maggioranza da parte del Consiglio d’Istituto. Art. 26 Per quanto non previsto nel presente regolamento, si fa rinvio alla normativa vigente, con specifico riferimento al DPR 24.6.98 n.249 "Regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria", in conformità al quale DPR il presente regolamento è stato approvato e del quale DPR il presente regolamento costituisce attuazione. II presente regolamento sarà affisso all’albo della scuola. Una copia verrà allegata al registro di classe. Per quanto non è espressamente previsto all'interno del presente regolamento, si fa riferimento al D.P.R. 249/98, al D.P.R. 235/2007 e alla normativa vigente. ALLEGATI A: Convenzione inerente le assemblee di classe: Durante l’orario delle lezioni, gli studenti hanno diritto di riunirsi in assemblea secondo le modalità fissate degli artt.42, 43 e 44 del DPR 31.5.74 n.417, con la precisazione che: 1. la data di convocazione e l’ordine del giorno dell’assemblea studentesca devono essere presentati al Dirigente Scolastico perché ne possa dare comunicazione agli studenti ed a tutti gli interessati almeno cinque giorni prima; 2. il giorno e le ore delle assemblee di classe devono essere concordate con gli insegnanti interessati almeno due giorni prima, presentando l’ordine del giorno. 3. è fatta salva la possibilità di regolamentare le assemblee con appositi accordi con la componente studentesca; Al di fuori dell’orario delle lezioni, gli studenti hanno diritto di organizzare gruppi di studio e di promuovere attività integrative di carattere culturale e ricreativo B: Convenzione inerente le Assemblee Studentesche di Istituto : PREMESSA: Gli insegnanti che hanno lezione prima e durante lo svolgimento dell’assemblea studentesca sono tenuti a rimanere a disposizione degli studenti che non partecipino all’assemblea o per collaborare al buon andamento di essa. 1. Il Comitato Studentesco elabora all’inizio dell’anno un calendario delle Assemblee da sottoporre all’approvazione del Dirigente Scolastico (o di un suo delegato) e suscettibile di modifiche, qualora circostanze impreviste lo richiedano. 2. Prima di ogni assemblea, con congruo anticipo (almeno 5 giorni), il Comitato Studentesco presenta al Dirigente Scolastico (o al suo delegato) una richiesta formale, con l’indicazione della data e dell’ordine del giorno. 3. Il Comitato Studentesco elegge un suo presidente e nomina i componenti di un suo servizio d’ordine, responsabili del corretto svolgimento delle riunioni e tenuti ad avvertire prontamente il Dirigente Scolastico, o il collaboratore della presidenza addetto alla gestione studenti, in caso di violazione della sopra citata normativa ministeriale o del diritto penale. 4. L’Assemblea di Istituto può tenersi in locali esterni alla scuola, sotto forma di manifestazione sportiva, incontro con esperti su tematiche di rilevante interesse, visione di film educativi con obbligo di successivo dibattito. 5. Qualora l’Assemblea sia esterna, dovranno essere rispettate le seguenti regole: a. Gli alunni non potranno allontanarsi dagli spazi o locali designati ed il servizio di ordine del Comitato Studentesco sarà tenuto ad esercitare una scrupolosa vigilanza in tale senso; b. coloro che contravverranno a questa norma subiranno le relative sanzioni disciplinari; c. le famiglie dovranno sottoscrivere un’autorizzazione, che sollevi la scuola da ogni responsabilità in caso di incidenti o di problemi derivanti dalla non osservanza del regolamento da parte di uno o più studenti (ad esempio dall’uscita dalla sala cinematografica, del campo sportivo … senza permesso); d. Il docente - coordinatore, dopo aver segnalato nel registro di classe i nomi degli alunni inadempienti trasmetterà i moduli firmati alla Segreteria, perché li conservi. NOTA BENE : Gli allegati costituiscono parte integrante del Regolamento. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA' (Art. 3 DPR 235/2007) Richiamo l’attenzione dei docenti e di tutto il Personale della Scuola, dei genitori sulla puntuale osservanza di alcune disposizioni relative agli obblighi inerente la funzione docente e l’ordinato funzionamento dell’istituto. E’ superfluo sottolineare che il buon andamento della vita dell’Istituto è affidato principalmente all’osservanza delle regole piccole e grandi, nella consapevolezza che dal buon comportamento di ogni singola persona (docenti, personale ATA, studenti, genitori e Dirigente) scaturisca l’efficienza e l’efficacia del fare scuola. Da qui gli adempimenti indicati: I docenti si impegnano a: Essere puntuali alle lezioni, precisi nelle consegne di programmazioni, verbali e negli adempimenti previsti dalla scuola; Non usare in classe il cellulare; Stabilire buone relazioni con gli studenti, le famiglie, il personale della scuola e con eventuali soggetti esterni; Essere attenti alla sorveglianza degli studenti in classe e nell’intervallo e a non abbandonare mai la classe senza averne dato avviso al Dirigente Scolastico o a un suo Collaboratore; Informare studenti e genitori del proprio intervento educativo e del livello di apprendimento degli studenti; Informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e delle modalità di attuazione; Comunicare i criteri per la valutazione delle verifiche orali, scritte e di laboratorio; Comunicare a studenti e genitori con chiarezza i risultati delle verifiche scritte, orali e di laboratorio; Effettuare almeno il numero minimo di verifiche (due per le discipline con due ore di lezione e due scritte e due orali per le altre discipline) come previsto dai Dipartimenti disciplinari; Correggere e consegnare i compiti entro 15 giorni e, comunque, prima della prova successiva; Realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto; Favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità; Lavorare in modo collegiale con i colleghi della stessa disciplina, con i colleghi dei consigli di classe e con l’intero corpo docente della scuola nelle riunioni del Collegio dei docenti e dei dipartimenti; Pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero e sostegno il più possibile personalizzate; Il coordinatore di classe è tenuto ad ascoltare eventuali esigenze di colleghi, alunni e genitori. E’ tenuto inoltre a comunicare al Dirigente scolastico comportamenti scorretti da parte degli alunni e, all’occorrenza, a porre il veto a tutte le attività integrative quali visite guidate, viaggi di istruzione, ecc.. E’ compito del coordinatore monitorare periodicamente assenze, ritardi e giustifiche e prendere contatti con le famiglie per informarle; Svolgimento delle assemblee di classe: I docenti delle ore di lezione in cui si svolgeranno le assemblee di classe devono autorizzare per iscritto gli studenti e rimanere in classe per vigilare affinchè, nel corso dell’assemblea, non si verifichino fatti riprovevoli: le assemblee avranno inizio dopo la prima ora di lezione e devono concludersi non prima della fine della quarta ora. Sul buon andamento dell’assemblea vigileranno tutti i docenti in servizio, secondo il proprio orario, per riprendere le lezioni qualora l’assemblea fosse sospesa. Nessun docente deve allontanarsi dall’Istituto durante le ore di assemblea, ma deve rispettare il proprio orario di servizio. L’insegnante di sostegno, in assenza del proprio alunno, potrà svolgere il proprio orario o con altri alunni diversamente abili, oppure, rispettando il proprio orario di servizio resterà a disposizione della scuola per eventuali sostituzioni di colleghi assenti; Il personale scolastico (docenti e personale ATA) ha il dovere di consultare il registro delle circolari per prendere nota degli avvisi/disposizioni dati. In questo senso le circolari interne hanno valore di notifica agli interessati; Nei locali scolastici è tassativamente vietato fumare; Le ore di permesso devono essere richieste con congruo anticipo, salvo in casi eccezionali, e recuperate entro due mesi dalla richiesta. In caso di rifiuto l’ora sarà detratta; In caso di assenza di un docente o in caso di manifestazioni (scioperi, ecc.) il docente della classe che è presente in aula nel momento della comunicazione deve annotare sul registro l’uscita anticipata o l’ingresso posticipato, firmarlo e accettarsi che gli alunni prendano nota sul diario personale da far firmare da un genitore per presa visione; Il docente della prima ora è tenuto a controllare le assenze e i ritardi fatti registrare dagli alunni il/i giorno/i precedente/i e comunicare eventuali inadempienze al coordinatore di classe; Il docente della prima ora è tenuto ad ammettere in classe, anche a lezione iniziata, quegli alunni che per motivi comprovati, accompagnati dai genitori, si presentano oltre l’orario d’ingresso. Le studentesse e gli studenti si impegnano a: Essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità; Non usare mai in classe il cellulare (per le urgenze vanno utilizzati i telefoni messi a disposizione dalla scuola). La non osservanza del divieto comporta il sequestro momentaneo del cellulare. La sua restituzione implica la presenza dei genitori o di chi ne fa le veci; L’uso dei telefonini cellulari e di qualsiasi altro strumento di registrazione, allo scopo di acquisire dati in formato audio, video o immagini che riproducono registrazioni vocali o filmati o fotografie digitali riconducibili a studenti, docenti, personale ATA o altri soggetti presenti o che operano all’interno dell’Istituto, senza avere il permesso degli interessati, comporta il pagamento di una sanzione amministrativa che va da un importo minimo di 300 euro ad un massimo di 18000; Lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente; Chiedere di uscire dall’aula solo in caso di necessità ed uno per volta; Intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente; Conoscere l’Offerta Formativa presentata dagli insegnanti; Rispettare i compagni, il personale della scuola, le cose proprie e altui, le suppellettili (banchi, lavagne, sedie, ecc.); Rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui; Conoscere e rispettare il Regolamento di Istituto; Rispettare gli spazi, gli arredi ed i laboratori della scuola; Partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo; Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa; Favorire la comunicazione scuola/famiglia annotando sul diario personale tutte le comunicazioni per farle visionare da un genitore che poi deve apporre la propria firma; Sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti; Le uscite anticipate saranno autorizzate dal Dirigente o da un suo delegato solo in caso di inderogabile e motivata necessità. In ogni caso gli studenti, anche se maggiorenni, potranno usufruirne solo se prelevati da un genitore, previa autorizzazione sul registro di classe; Gli ingressi ritardati e/o le uscite anticipate, autorizzati dal Dirigente o da un suo delegato saranno comunicati il giorno precedente e annotati sul registro di classe con firma del docente. Gli alunni sono tenuti a trascrivere l’avviso sul diario personale per farlo firmare da un genitore, per presa visione. Tale comunicazione vale come liberatoria per la scuola, in caso di inconvenienti e/o episodi spiacevoli che dovessero vedere coinvolto lo studente. I genitori si impegnano a: Conoscere l’Offerta formativa della scuola; Collaborare al progetto formativo partecipando, con proposte e osservazioni migliorative, a riunioni, assemblee, consigli e colloqui; Controllare sul libretto le giustificazioni di assenze e ritardi del proprio figlio, contattando anche la scuola per accertamenti; Rivolgersi ai docenti e al Dirigente Scolastico in presenza di problemi didattici o personali; Dare informazioni utili a migliorare la conoscenza degli studenti da parte della scuola; Controllare sul diario personale del proprio figlio/a tutte le comunicazioni fatte dalla scuola (ingresso posticipato, uscita anticipata, assemblea, sciopero, ecc) e apporre la propria firma per presa visione. Tali comunicazioni liberano la scuola da ogni responsabilità in caso di incidenti e/o episodi spiacevoli che dovessero verificarsi al di fuori della scuola. Il personale non docente si impegna a: Essere puntuale e a svolgere con precisione il lavoro assegnato; Conoscere l’Offerta Formativa della scuola e a collaborare a realizzarla, per quanto di competenza; Garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza; Segnalare ai docenti e al Dirigente Scolastico eventuali problemi rilevati; Favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti nella scuola (studenti, genitori, docenti). Il Dirigente Scolastico si impegna a: Garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo studenti, genitori, docenti e personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo; Garantire a ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie potenzialità; Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica; Cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera, per ricercare risposte adeguate, anche in collaborazione con Enti Locali, Istituzioni e Associazioni del Territorio; Decidere sanzioni disciplinari su richiesta dei docenti/Consigli di classe in presenza di annotazioni sul registro di classe e a seconda della gravità del comportamento dell’allievo. CARTA DEI SERVIZI PRINCIPI FONDAMENTALI La Carta dei Servizi dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “M. Bellisario” di Ginosa si ispira fondamentalmente agli articoli 3, 30, 33 e 324 della Costituzione Italiana. Sono pertanto considerati indispensabili i seguenti principi: 1. Uguaglianza Il servizio scolastico è erogato senza alcuna discriminazione riguardante sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socioeconomiche. 2. Imparzialità e regolarità a) Gli operatori scolastici agiscono secondo criteri di obiettività ed equità nell’erogazione dei servizi, applicando con trasparenza le norme; b) La Scuola, attraverso tutte le sue componenti, garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge. 3. Accoglienza e integrazione La Scuola si impegna, con opportuni e adeguati atteggiamenti, a favorire l’accoglienza di genitori e alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevanti necessità. 4. Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza Lo studente ha diritto di scelta fra i vari indirizzi di studio dell’Istituto. Il contratto scolastico ne regola il comportamento ed è pubblicizzato nella fase dell’accoglienza con gli alunni e i genitori. La regolarità della frequenza è assicurata da interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica da parte degli operatori che collaborano tra loro in modo funzionale ed organico. 5. Partecipazione, efficienza e trasparenza Verrà favorita da parte dell’Istituto una gestione partecipata della Scuola, nell’ambito degli Organi e delle procedure vigenti; Saranno favorite le attività extrascolastiche che realizzino la funzione della Scuola come centro di promozione culturale e sarà consentito l’uso degli edifici e delle attrezzature fuori dell’orario scolastico, se compatibile con il corretto funzionamento del servizio; Saranno garantite procedure semplificate e informazione Trasparente; L’attività scolastica si uniforma a criteri di efficienza e di efficacia in tutti i servizi amministrativi, nell’attività didattica e nell’offerta integrata. 6. Libertà di insegnamento e aggiornamento del personale La programmazione assicura il rispetto delle libertà di insegnamento dei Docenti e garantisce la formazione dell’alunno nel rispetto degli obiettivi formativi generali e specifici; L’aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale. 7. Azione educativa Viene assicurata la piena collaborazione delle famiglie e dei genitori, per ottenere una continua e costante maturazione, favorendo l’educazione multiculturale degli allievi, e il superamento di eventuali situazioni di disagio scolastico. 1. La Programmazione didattico-educativa Per quanto concerne la programmazione didattico-educativa, si fa riferimento al POF 2. Il Contratto Formativo Per convenzione viene denominato Contratto Formativo il rapporto che si stabilisce tra l’ Istituzione educativa e l’utenza del servizio scolastico. Esso consiste nell’esplicitazione dell’operato della Scuola, coerente con gli obiettivi formativi definiti ai vari livelli istituzionali (d’Istituto, di classe e per materia) e nella dialettica tra gli impegni assunti dai Docenti in campo metodologico-didattico e gli impegni assunti dai discenti e dalle famiglie verso la Scuola, da cui deriva il corretto evolversi del rapporto formativo. Con il Contratto Formativo, pertanto, si ha che: l‘allievo deve: - essere messo in condizione di conoscere: - gli obiettivi didattici ed educativi del corso scelto; - il percorso ritenuto idoneo per raggiungerli; - le fasi del suo percorso formativo; impegnarsi: - a partecipare alla propria formazione, seguendo le linee dell’intervento didattico tracciate dai Docenti, condividendo le finalità per ciò che riguarda le forme di lavoro proposte; • il Docente deve: esprimere la propria offerta formativa; motivare il proprio impegno didattico; esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica ed i criteri di valutazione cui fa ricorso nell’azione didattica; • il Genitore deve: essere messo in condizione di conoscere l’offerta formativa della Scuola; avere un atteggiamento collaborativo nell’azione didattico-educativa; partecipare alla vita della scuola collaborando nelle attività (Organi Collegiali, periodici contatti con i Docenti, iniziative culturali e di orientamento, etc.) 3. Il Regolamento d’ Istituto Per gli studenti, è stato redatto un Regolamento d’ Istituto, che all’inizio di ogni anno scolastico viene letto in ciascuna classe da un Docente, che ha anche il compito di illustrarlo e di rimarcare le parti più significative. 4. Risorse Umane - L’ Organico dei Docenti è stabilito annualmente dal Ministero (o sue emanazioni periferiche) L’ assegnazione degli Insegnanti alle classi o ai plessi avviene secondo le norme e i contratti di lavoro vigenti. 5. Servizi al Pubblico Annualmente, e in conformità con le risorse disponibili, viene predisposto e reso pubblico mediante affissione all’ingresso dell’Istituto, l’orario di apertura degli uffici amministrativi, garantendo anche l’apertura pomeridiana. Le attrezzature dell’Istituto possono, su richiesta e previa autorizzazione dell’Organo competente, essere utilizzate anche da terzi. 6. Condizioni ambientali dell’Istituto L’I.I.S.S. “M. Bellisario”, offre un’ambiente scolastico pulito, accogliente e sicuro; le condizioni igieniche e di sicurezza dei locali e dei servizi garantiscono una confortevole permanenza a Scuola, per gli alunni e per il personale. L’Istituto è impegnato a offrire sicurezza interna ed esterna agli alunni e a tale scopo attua una fattiva collaborazione sia con gli Enti tradizionali dell’Istruzione: Centro Servizi Amministrativi, Distretto Scolastico, sia con gli Enti Locali (Provincia di Taranto, Comuni di Ginosa), sia con Associazioni private quali gruppi sportivi, Istituti Bancari, etc. Inoltre, nell’ambito della prevenzione e della lotta alle tossico-dipendenze, per garantire la sicurezza esterna degli alunni nelle immediate vicinanze dell’Istituto, ci si avvale dell’aiuto delle Forze dell’Ordine che svolgono un’attiva funzione di sorveglianza e controllo. Locali e strutture: L’Istituto è costituito da due distinti edifici risalenti ad epoche diverse, distanti tra di loro. Le aule, i laboratori, l’aula magna e la palestra sono allocati nell’edificio più recente. Vi sono due ampi parcheggi interni, ed è garantita l’accessibilità e la fruibilità dell’Istituto ai portatori di handicap. L’Istituto dispone di un piano di “evacuazione rapida” degli edifici, in caso di calamità, e tale piano viene rivisto ed aggiornato secondo la scansione e le modalità della normativa vigente. 7. Procedure di reclamo Ogni Docente, non docente, genitore, allievo può presentare direttamente al Dirigente Scolastico, osservazioni scritte o reclami scritti, su quanto avviene nell’ambito dell’Istituto scolastico o su quanto fa riferimento all’Istituto. Qualora il reclamo sia di scarso rilievo e non abbia bisogno di accertamenti, il Dirigente Scolastico lo riscontra in via breve. Qualora il reclamo debba essere documentato o istruito, il Dirigente lo sottopone (per iscritto) all’Organo eventualmente obbligato per legge ad emettere parere, dando risposta scritta all’interessato entro 30 giorni dall’emanazione del parere. Il Dirigente Scolastico CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DI BASE – PRIMO BIENNIO MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA I.I.S.S. “M. BELLISARIO CERTIFICATO delle COMPETENZE DI BASE acquisite nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione IL DIRIGENTE SCOLASTICO Visto il regolamento emanato dal Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca (ex Ministro della Pubblica Istruzione) con decreto 22 agosto 2007, n.139; Visti gli atti di ufficio; certifica che l... studente/ssa cognome ___________________________ nome ______________________ nato/a il ___/___/___, a _______________________ Stato ______________ iscritto/a presso questo Istituto nella classe _______ sezione _____________ indirizzo di studio ________________________________________________ nell’anno scolastico _______________ nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, della durata di 10 anni, ha acquisito le competenze di base di seguito indicate. LEGENDA - Livelli relativi all’acquisizione delle competenze di ciascun asse Livello base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali Nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata l’espressione ”livello base non raggiunto”, con l’indicazione della relativa motivazione Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilita acquisite Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI RAGGIUNTI Asse dei linguaggi LIVELLI lingua italiana: padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi lingua straniera utilizzare la lingua operativi (3) ..................... per i principali scopi comunicativi ed altri linguaggi utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario utilizzare e produrre testi multimediali Asse matematico LIVELLI utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico Asse scientifico-tecnologico LIVELLI osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate Asse storico-sociale LIVELLI comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio (3) Specificare la prima lingua straniera studiata. Le competenze di base relative agli assi culturali sopra richiamati sono state acquisite dallo studente con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza di cui all’allegato 2 del regolamento citato in premessa (1. imparare ad imparare; 2. progettare; 3. comunicare; 4. collaborare e partecipare; 5. agire in modo autonomo e responsabile; 6. risolvere problemi; 7. individuare collegamenti e relazioni; 8. acquisire e interpretare l’informazione). Ginosa, lì ___________ IL DIRIGENTE SCOLASTICO INDICE PREMESSA……………………………………………………………………………………………… CONTESTO AMBIENTALE………………………………………………………………………. LA NOSTRA STORIA……………………………………………………………………………….. RISORSE STRUTTURALI…………………………………………………………………………. ORGANIGRAMMA……………………………………………………………………………………. FIGURE E ORGANI COLLEGIALI……………………………………………………………. PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’……………………………………………………….. Calendario delle lezioni Orario delle lezioni MISSION DELL’ISTITUTO……………………………………………………………………….. Obiettivi formativi ed educativi Obiettivi cognitivi e operativi Obiettivi relazionali e comportamentali COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA……………………………………………. ASSI CULTURALI……………………………………………………………………………………… Articolazione delle competenze PERCORSI CURRICULARI………………………………………………………………………… Settore Economico Settore Tecnologico Settore Servizi Settore Industria e Artigianato VALUTAZIONE…………………………………………………………………………………………… Tipologie di valutazione Criteri di valutazione Strumenti e modalità di verifica Griglia di valutazione dell’area cognitiva Attribuzione del credito scolastico Criteri di attribuzione del voto di comportamento Criteri per lo svolgimento degli scrutini Ammissione alla classe successiva Sospensione del giudizio Comunicazione alla famiglie Non ammissione alla classe successiva Criteri di integrazione per lo scrutinio finale Esami integrativi Esami di idoneità Modalità di iscrizione agli esami AUTOVALUTAZIONE.………………………………………………………………………………….. Risultati del progetto VALeS PIANO DI LAVORO DEL GRUPPO H……………………………………………………………. PIANO ANNUALE DELL’INCLUSIONE………………………………………………………….. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA……………………………………………… Attività complementari RETI TRA ISTITUZIONI………………………………………………………………………………. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 1 2 4 5 6 9 13 pag. 16 pag. 18 pag. 19 pag. 24 pag. 37 pag. 44 pag. 46 pag. 48 pag. 49 pag. 53 Collaborazioni con Enti Territoriali SICUREZZA…………………………………………………………………………………………………. ALLEGATI …………………………………………………………………………………………………… Regolamento d’Istituto Patto Educativo di Corresponsabilità Carta dei Servizi Certificato delle competenze di base – Primo Biennio pag. 54 pag. 55