PROPOSTA DI PROGRAMMA PER IMPIANTI DI TELEFONIA MOBILE (AGGIORNAMENTO DELLA PROPOSTA DEL GIUGNO 2013) DIEF Dipartimento di Ingegneria Industriale Università degli Studi di Firenze LABORATORIO DI FISICA AMBIENTALE UNIVERSITÀ DI FIRENZE: Prof. Gianfranco Cellai Ing. Massimo Zoppi COLLABORATORE LABORATORIO: SETTORE DIPARTIMENTALE 3 – AMBIENTE Responsabile del Procedimento: Dirigente Dott. Arch. Mauro di Bugno Collaboratori alla redazione e gestione Dott.ssa Ilaria Baldi U.O. 3.1 Tutela Ambientale: Responsabile Esperto fascia B Agosto 2014 Rag. Paolo Nieri Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi Indice 1. PREMESSA ................................................................................................................................3 2. LEGGI ESISTENTI E AGGIORNAMENTO NORMATIVO ......................................................4 2.1 Legge regionale 06 ottobre 2011, n. 49..................................................................................5 2. LOCALIZZAZIONI IMPIANTI E servizi ...............................................................................9 3. Il PRAEET del Comune di Lucca .............................................................................................. 20 3.1 Lo stato di attuazione del PRAEET nel centro storico .......................................................... 20 3.2 Lo stato di attuazione del PRAEET nel territorio aperto ....................................................... 21 4. NUOVE TECNOLOGIE: LONG TERM EVOLUTION - LTE .................................................. 23 5. I PROGRAMMI DEI GESTORI................................................................................................ 27 5.1 Programma Wind ................................................................................................................. 27 5.2 Programma VODAFONE .................................................................................................... 30 5.3 Programma TELECOM ....................................................................................................... 32 5.4 Programma H3G .................................................................................................................. 37 5.5 Programma LINKEM .......................................................................................................... 39 5.6 Confronto tra i programmi dei gestori .................................................................................. 39 6. SITI SENSIBILI PRECLUSI ALL’INSTALLAZIONE DI IMPIANTI ...................................... 40 6.1 SITI PUBBLICI IN DISPONIBILITA’ DELL’AMMINISTRAZIONE ................................. 44 8. RAPPRESENTAZIONE DEL PROCESSO DI SIMULAZIONE ............................................... 47 9. INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DI SIMULAZIONE .......................................................... 48 9.1 Simulazioni della rete di telefonia: verifica solido di rispetto a 6 e 3V/m.............................. 49 10. PROGRAMMA COMUNALE ................................................................................................ 52 Allegato 1.......................................................................................................................................... 56 - Schede impianti H3G ...................................................................................................................... 56 - Schede impianti TIM ....................................................................................................................... 56 - Schede impianti VODAFONE ........................................................................................................ 56 - Schede impianti WIND ................................................................................................................... 56 Allegato 2.......................................................................................................................................... 56 - Simulazioni degli impianti............................................................................................................... 56 Allegato 3.......................................................................................................................................... 56 - Tav. n. 1 Carta SRB esistenti: planimetria generale scala 1:20.000 ................................................. 56 - Tav. n. 2 Carta SRB esistenti: planimetria del centro abitato di Lucca scala 1:5000 ...................... 56 - Tav. n. 3 Carta edifici Sensibili: planimetria generale scala 1:20.000 ............................................. 56 - Tav. n. 4 Carta degli edifici Sensibili: planimetria del centro abitato di Lucca scala 1: 5.000 ........ 56 - Tav. n. 5 Carta delle Aree critiche: planimetria generale scala 1:10.000 ......................................... 56 - Tav. n. 6 Carta delle Aree Preferenziali di progetto: planimetria generale scala 1:20.000................ 56 2 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi 1. PREMESSA Nel periodo 2010 - 20131, nell’ambito della convenzione stipulata con l’Università di Firenze, era stato esaminato il Piano di Riassetto Analitico delle Emissioni Elettromagnetiche Territoriali (P.R.A.E.E.T.) elaborato nel periodo 2006/2007 rilevando la necessità di un suo aggiornamento anche per tener conto delle norme Regionali nel frattempo emanate. Si procedeva pertanto, in collaborazione con l’amministrazione comunale e con i dati forniti dall’ARPA regionale e provinciale, ad una schedatura di tutte le stazioni SRB esistenti sul territorio comunale ed i relativi impianti installati a partire dalle relazioni tecniche depositate al SUAP o fatte pervenire in copia dagli enti suddetti. In particolare, nella prima fase della ricerca : - è stato analizzato e georeferenziato il Piano di Riassetto Analitico delle Emissioni Elettromagnetiche Territoriali (P.R.A.E.E.T.), riportandolo su base digitale in quanto non erano disponibili i dati su base informatica ma solo cartacea; - sono stati georeferenziati i ricettori/aree sensibili in prossimità delle installazioni e le aree ed immobili di proprietà pubblica indicati nel P.R.A.E.E.T. e aggiornati dall’amministrazione; - è stata fatta la valutazione delle reciproche influenze degli impianti ai fini di effettuare una mappatura dell’inquinamento elettromagnetico e per individuare su basi oggettive le aree più critiche; - sono state effettuate alcune simulazioni campione in quattro delle aree suddette, nelle quali sono presenti ricettori sensibili e/o densità di popolazione elevate; - è stato realizzato un progetto in ambiente arch/info (software ARCWIEW gestibile dall’amministrazione) nel quale si sono georeferenziate le SRB ed i relativi impianti; sono stati inoltre riportati gli esiti delle simulazioni di campo elettrico in forma di solidi di irradiazione a 3 e 6 V/m e di curve di isolivello; - tale progetto è stato recepito a livello sperimentale dal SIT dell’Amministrazione Comunale ed è consultabile on-line all’indirizzo http://sit.comune.lucca.it/viewers/srb/; il sito è aggiornabile in tempo reale sia con la pubblicizzazione delle aree preferenziali definite nel programma, sia con i dati che man mano affluiscono al SUAP in merito alla riconfigurazione degli impianti, sia per le nuove installazioni oggetto di schedatura per un controllo dell’evoluzione temporale degli impianti L’attività suddetta, unitamente agli incontri svolti con i gestori, l’ultimo dei quali il 21 febbraio del 2013, avevano portato all’elaborazione di una prima proposta di programma del giugno 20131. Vi è quindi stata una presentazione della proposta suddetta il 23 Dicembre 2013, cui erano stati invitati tutti i soggetti potenzialmente interessati. La proposta, per vicissitudini amministrative, non è giunta all’approvazione e pertanto si rende necessario aggiornare la stessa tenuto conto delle autorizzazioni concesse nel periodo intercorso tra la formulazione della proposta e l’Ottobre 2013, quando sono stati presentati i Programmi per il 2014 dei gestori TIM, H3G, Vodafone e Wind. In merito, in data 26 giugno e 21 luglio 2014, si sono svolti ulteriori incontri con i gestori per confrontare le loro richieste con il Programma comunale in formazione, e da portare in approvazione con l’iter amministrativo previsto. A tal fine, in data 30 luglio 2014, è stato trasmesso il verbale dell’incontro ai gestori chiedendo eventuali osservazioni entro l’8 agosto che non sono pervenute dando così per condivise le proposte emerse nel corso del verbale stesso. Nel corso delle suddette riunioni, i rappresentati dei gestori hanno peraltro assicurato che le proposte da loro avanzate per il 2014 possono ritenersi valide anche per il 2015, ricordando peraltro che il programma comunale ha validità triennale. . In questa fase si procede, pertanto ad aggiornare la proposta di programma del 2013 per il triennio 1 Cfr. Relazioni Metodologia di analisi del piano di rete di telefonia mobile finalizzata alla revisione e individuazione di aree per la collocazione di nuove infrastrutture impiantistiche- Dicembre 2010 e Analisi del livello di inquinamento elettromagnetico prodotto da impianti per telefonia mobile mediante simulazione numerica finalizzata all’aggiornamento del regolamento vigente – Aggiornamento Giugno 2013 3 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi 2015-2017. In particolare si provvede - ad evidenziare gli aggiornamenti normativi; - ad acquisire le modifiche dei dati di impianto (antenne cambiate, potenze variate e impianti dismessi) e le nuove installazioni autorizzate nel periodo fino alla formulazione della proposta; - ad acquisire le richieste avanzate dai gestori nelle more dell’approvazione del programma; - ad acquisire i programmi dei gestori per l’anno 2014 e 2015; - a definire l’aggiornamento delle aree che possono divenire preferenziali da un lato per il soddisfacimento delle esigenze di servizio dei gestori e dall’altro esercitare il potere di controllo da parte dell’amministrazione e degli enti preposti in conformità alle leggi in materia di contenimento dell’esposizione ai campi elettromagnetici; è implicito che, salvo le dovute verifiche di legge, ogni installazione esistente (SRB) che accolga nuovi impianti in cositing è da considerarsi preferenziale a fronte di nuove installazioni nel territorio; - a dare le indicazioni necessarie per redigere ed approvare in via definitiva il programma comunale degli impianti di telefonia mobili in conformità alla L.R. 6 ottobre 2011, n. 49 Disciplina in materia di impianti di radiocomunicazione. Per comodità di consultazione, nella presente relazione saranno riportati alcuni dati e valutazioni contenuti nelle relazioni consegnate nel precedente incarico con particolare riferimento alla relazione di Giugno 2013 2. In aggiunta alle suddette azioni, è stato inoltre affidato al Laboratorio di Fisica Ambientale per la Qualità Edilizia il compito di realizzare un opuscolo (brochure) da diffondere nelle scuole comunali (scuola primaria e secondaria di primo grado), contenente informazioni sull’uso corretto dei telefoni cellulari, e sui rischi reali derivanti dall’esposizione ai campi elettromagnetici generati dal sistema della telefonia, ricordando che l’azione educativa è importante in considerazione del fatto che l’uso dei telefoni in questione, e soprattutto delle loro numerose applicazioni, è oramai intensa e di prassi comune verso fasce di età sempre più giovani. Tale compito è espressamente previsto dalla L.R.49/2011 all’art.8 Funzioni Comunali comma e) i Comuni provvedono allo svolgimento dei compiti di educazione ambientale e di informazione delle popolazioni interessate, con riferimento alle tematiche ed agli scopi di tutela disciplinati dalla presente legge. 2. LEGGI ESISTENTI E AGGIORNAMENTO NORMATIVO Il D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese. convertito con modificazioni dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221 (in S.O. n. 208, relativo alla G.U. 18/12/2012, n. 294), all’art.14 Interventi per la diffusione delle tecnologie digitali c.8, 9 e 10 ha introdotto modifiche a quanto indicato dal DPCM 8 luglio 2003 nei criteri di applicazione del valore di attenzione e nelle modalità di misurazione e rilevamento dei livelli di esposizione ai campi elettromagnetici. In particolare la nuova norma prevede che le misure debbano essere effettuate alla quota di 1,5 m dal piano di calpestio e che il valore di attenzione e l’obiettivo di qualità debbano intendersi come media dei valori nell’arco delle 24 ore, anziché su intervalli temporali di 6 minuti usualmente eseguiti in via cautelativa nelle ore di maggior traffico telefonico, riducendo pertanto sensibilmente il rischio di superamento dei valori suddetti dato che nelle ore notturne il traffico telefonico cala sensibilmente. Tranne questa novità di rilievo, niente è cambiato in ambito nazionale e regionale. A tal fine si ricorda che nell’ottobre 2011 è stata emanata la citata L.R. n. 49, che assume pertanto, unitamente ai precedenti dispositivi di legge nazionali, il riferimento principale per il controllo dell’installazione di impianti di radiocomunicazione e di telefonia mobile. Brevemente si ricorda che le disposizioni di legge vigenti in Italia in merito all'esposizione ai campi elettromagnetici dettano direttive solo per alcune tipologie di apparecchiature od impianti nell'ampia gamma di impiego delle onde elettromagnetiche (elettrodotti e sistemi per 2 Cfr. Analisi del livello di inquinamento elettromagnetico prodotto da impianti per telefonia mobile mediante simulazione numerica finalizzata all’aggiornamento del regolamento vigente Aggiornamento di Giugno 2013 4 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi telecomunicazioni e radiotelevisivi). Con la legge quadro n° 36 del 22 Febbraio 2001 si è introdotto il principio di cautela per la popolazione ed i lavoratori: in pratica l’installazione degli impianti, indipendentemente dal rispetto di valori limite, deve essere congruente anche con il principio di cautela, che è un principio politico di gestione prudente di rischi incerti, che si può applicare quando esistano dei meccanismi plausibili o delle osservazioni – sperimentali o epidemiologiche – che conferiscono loro un minimo di fondamento scientifico. Esso riguarda essenzialmente la gestione dei rischi, non la loro valutazione 3. I limiti di esposizione attuali, per la popolazione, sono stati indicati nel DPCM 8 luglio 2003 n. 199 Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz, decreto attuativo della Legge n°36/2001, che mantiene invariato il limite di esposizione di 6 Volt/metro per le radiofrequenze, sempre per tempi di esposizione superiori a 4 ore (v. Tabella I). Tabella I DPCM 8 luglio 2003 Limiti per i campi elettromagnetici di impianti di telefonia 20 V/m limite di esposizione per i valori massimi dei campi a RF ( permanenza < 4 ore ) 6 V/m valore di attenzione ed obiettivo di qualità per i campi RF ( permanenza ≥ 4 ore ) 3 V/m limite per le misure in campo se il valore predetto relativo ad un’area sensibile supera tale valore si rendono necessarie verifiche tramite misure sul campo. Nota: il valore di attenzione corrisponde ad un fattore di riduzione dosimetrica effettiva pari a 10: da 1 W/m2 (20 V/m) a 0,1 W/m2 (6 V/m) I limiti di attenzione e qualità, pur coincidenti nei valori, si applicano a contesti ambientali differenti: il limite di attenzione di emissione delle SRB (pari a 6 V/m), è una misura di cautela presa in zone di permanenza maggiore di 4 ore giornaliere ovvero all’interno di edifici e relative pertinenze fruibili come ambienti abitativi (balconi, terrazze e cortili). L'obiettivo di qualità, invece, è stato introdotto al fine di una progressiva minimizzazione alla esposizione ai campi elettromagnetici in zone all’aperto, con permanenza anche minore di 4 ore giornaliere, ma intensamente frequentate, ovvero attrezzate permanentemente per il soddisfacimento di bisogni sociali, sanitari e ricreativi come parchi, ospedali, scuole, etc. In queste zone all’aperto, definite aree sensibili, non si deve superare l'obiettivo di qualità di 6V/m (coincidente con il limite di attenzione) mediati su un'area equivalente alla sezione verticale del corpo umano e su un intervallo di 24 ore (cosi modificato dal DM 179/2012). In pratica le aree intensamente frequentate sono considerate al pari degli edifici abitativi. 2.1 Legge regionale 06 ottobre 2011, n. 49 La Regione con la L.R. 06 ottobre 2011, n. 49 Disciplina in materia di impianti di radiocomunicazione (B.U. n. 47, del 12.10.2011 ), abroga la L.R. 54/00 ma, allo stesso tempo, la ripropone in alcuni punti procedendo all’aggiornamento e profonda rivisitazione della stessa per le novità intervenute dall’anno 2000 ad oggi. L’ambito di applicazione è limitato agli impianti fissi per telecomunicazione e radiotelevisivi operanti nell’intervallo di frequenza compresa tra 100 KHz e 300 GHz. L’ambito delle frequenze di interesse per la telefonia mobile va da 800 a 2600 MHz. In particolare per quanto attiene al programma comunale per la disciplina degli impianti di telefonia mobile si riporta per comodità di consultazione quanto riportato agli articoli 8÷11 dalla legge in esame: 3 Rapporto all’Agenzia Francese per la Sicurezza Sanitaria dell’Ambiente TELEFONIA MOBILE E SALUTE di JeanMarie Aran et.al. 21 marzo 2003 5 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi Art. 8 - Funzioni comunali 1. I comuni provvedono: a) all'elaborazione ed approvazione del programma comunale degli impianti, curandone la trasmissione al SUAP; b) al rilascio, anche in assenza del programma, del titolo abilitativo; c) alle azioni di risanamento; d) all'esercizio della funzione di vigilanza e di controllo avvalendosi dell’ARPAT; e) allo svolgimento dei compiti di educazione ambientale e di informazione delle popolazioni interessate, con riferimento alle tematiche ed agli scopi di tutela disciplinati dalla presente legge; f) all’adeguamento dei regolamenti urbanistici ai criteri di localizzazione. 2. Al fine dell'ottenimento di una progressiva riduzione dell'esposizione ai campi elettromagnetici, i comuni provvedono altresì a delimitare le aree intensamente frequentate, come definite dall'articolo 4 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 luglio 2003 3. Per lo svolgimento delle funzioni inerenti il rilascio del titolo abilitativo nonché di controllo e vigilanza, i comuni si avvalgono dell'ARPAT. Art. 9 - Programma comunale degli impianti 1. Il programma comunale degli impianti definisce la localizzazione delle strutture per l’installazione degli impianti su proposta dei programmi dei gestori e nel rispetto: a) degli obiettivi di qualità e in particolare dei criteri di localizzazione; b) delle aree individuate come idonee dal regolamento urbanistico sulla base dei criteri di localizzazione; c) delle esigenze della pianificazione nazionale degli impianti e di copertura del servizio sul territorio; d) della esigenza di minimizzazione della esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici. 2. Entro il 31 ottobre di ogni anno, i gestori presentano al comune ove risultano ubicati gli impianti, un programma di sviluppo della rete nonché gli eventuali aggiornamenti del programma dell’anno precedente. 3. I comuni approvano e aggiornano il programma comunale degli impianti mediante procedure che assicurano: a) la trasparenza, l’informazione e la partecipazione della popolazione residente e di altri soggetti pubblici e privati interessati; b) la consultazione con i comuni confinanti, al fine di garantire la corretta localizzazione degli impianti in considerazione di presenti o future destinazioni d’uso del territorio, nonché favorire l’accorpamento di impianti su supporti comuni (cositing). 4. Il programma comunale degli impianti ha durata triennale ed è aggiornato, qualora necessario, in relazione alle esigenze di aggiornamento dei programmi di sviluppo della rete dei gestori all'installazione od alla modifica degli impianti Art. 10 - Disciplina per il rilascio del titolo abilitativo 1. Il titolo abilitativo per l'installazione o la modifica, anche solo radioelettrica, degli impianti è rilasciato dal comune, tramite lo SUAP, nel rispetto: a) dei limiti di esposizione e dei valori di attenzione; b) degli obiettivi di qualità; c) dei criteri localizzativi; d) del programma comunale degli impianti fatto salvo quanto stabilito al comma 4. 2. Il titolo abilitativo è rilasciato nell’ambito di un procedimento: a) in cui è verificata la compatibilità edilizia, urbanistica e paesaggistico ambientale, ai sensi degli articoli 86 e seguenti del d.lgs. 259/2003; b) che si svolge in via telematica quando è coinvolto il SUAP. 3. I gestori, contestualmente alla documentazione di cui all’articolo 5, comma 3, trasmettono ai comuni la parte del programma di sviluppo relativa al territorio di competenza secondo quanto 6 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi previsto all'articolo 9, comma 2. 4. Il comune, tramite lo SUAP, può rilasciare il titolo abilitativo per impianti non inseriti nel programma comunale degli impianti soltanto in caso di motivate ragioni di urgenza e indifferibilità rispetto alle esigenze di funzionalità della rete 4. Art. 11 - Criteri localizzativi 1. Nella definizione del programma comunale degli impianti e nel rilascio del titolo abilitativo, il comune osserva i seguenti criteri localizzativi: a) gli impianti di radiodiffusione radiotelevisivi sono posti prevalentemente in zone non edificate; b) gli altri tipi di impianti sono posti prioritariamente su edifici o in aree di proprietà pubblica; c) nelle aree di interesse storico, monumentale, architettonico, paesaggistico e ambientale, così come definite. dalla normativa nazionale e regionale, l’installazione degli impianti è consentita con soluzioni tecnologiche tali da mitigare l’impatto visivo (v. foto 1); d) è favorito l’accorpamento degli impianti su strutture di supporto comuni o quantomeno all’interno di siti comuni, ottimizzando l’utilizzo delle aree che ospitano gli impianti stessi e definendo al contempo le necessarie misure idonee alla limitazione degli accessi; e) è vietata l’installazione di impianti di radiodiffusione radiotelevisivi e per telefonia mobile su ospedali, case di cura e di riposo, scuole di ogni ordine e grado, asili nido, carceri e relative pertinenze, salvo quando previsto al comma 2. 2. Nei casi di cui al comma 1, lettera e), l’installazione di impianti fissi per telefonia cellulare è consentita solo quando risulta la migliore localizzazione in termini di esposizione complessiva della popolazione alle onde elettromagnetiche tra le possibili localizzazioni alternative proposte dai gestori, debitamente motivate, necessarie ad assicurare la funzionalità del servizio. 3. L'osservanza dei criteri localizzativi non può pregiudicare la funzionalità delle reti di radiocomunicazione. Dalla lettura dei suddetti articoli emergono sostanzialmente due aspetti essenziali sui quali si è incentrato in passato il contenzioso tra PP.AA. e gestori telefonici: - da un lato la necessità delle amministrazioni di porre in zone periferiche e disabitate le installazioni impiantistiche sia per il principio di cautela esposto, ma soprattutto per l’avversità della popolazione nei confronti di tali installazioni, peraltro in contraddizione con l’uso sempre più intensivo e con funzioni diversificate degli apparecchi cellulari; - dall’altra l’esigenza dei gestori, forti anche di numerose sentenze a loro favore, di installare gli impianti in posizioni prossime e se possibili centrali alle aree servite al fine di assicurare il migliore servizio e le nuove funzionalità, richieste dagli utenti, pur nel rispetto dei limiti di inquinamento di legge. Da qui la necessità di programmare le installazioni in un quadro istruttorio, temporale e territoriale condiviso tra le parti, equo compromesso tra criteri localizzativi di tutela che però non pregiudichino la funzionalità delle reti di radiocomunicazione, ovvero un programma che ottemperi a esigenze apparentemente contrapposte. Rispetto alla previgente legislazione le maggiori novità sono poi le seguenti: - si è ritenuto opportuno assoggettare ad un regime semplificato alcune tipologie di impianti, utilizzando come criterio la potenza in antenna e la potenza irradiata isotropica equivalente (Equivalent Isotropical Radiated Power “EIRP”) 5, - il catasto regionale degli impianti, che verrà gestito in accordo con la normativa nazionale e regionale in materia di sistemi informativi, ed i cui dati sono resi immediatamente disponibili al SUAP e ai comuni interessati al rilascio dei titoli abilitativi ed alle funzioni di vigilanza e controllo; 4 Ad esempio è questo il caso dei permessi rilasciati ad alcuni gestori per l’installazione di impianti temporanei in concomitanza con la manifestazione di Lucca Comics che richiama una elevata affluenza di persone concentrate in un’area limitata. 5 livello di potenza equivalente che deve essere associato ad una sorgente isotropica per fornire la stessa densità di potenza emessa dall'antenna considerata nella direzione di massimo irraggiamento. 7 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi - il piano di risanamento degli impianti, in attuazione della l. 36/2001, essenziale ad assicurare il rispetto dei limiti è elaborato ed attuato dalla Regione; - per quanto riguarda le sanzioni, in ossequio alla giurisprudenza della Corte costituzionale, queste sono poste solo per gli ambiti di competenza legislativa sostanziale regionale mentre ci si limita a richiamare le sanzioni previste dalla l. 36/2001 senza intento innovativo; - infine, ma non meno importante si stabilisce che i Comuni provvedono allo svolgimento dei compiti di educazione ambientale e di informazione delle popolazioni interessate, con riferimento alle tematiche ed agli scopi di tutela. Sono esclusi dall'ambito di applicazione della legge: a) i ponti radio con potenza massima al connettore di antenna inferiore o uguale a 5 W; b) gli impianti fissi operanti con potenza massima al connettore di antenna inferiore o uguale a 5 W, il cui corrispondente EIRP sia comunque non superiore a 100 W. Da ribadire infine che, una volta approvato il programma, non è consentito installare impianti al di fuori delle zone definite nel programma, poiché questo, oltre a costituire uno strumento di programmazione strategico per garantire un uso razionale del territorio e ridurre il più possibile l’impatto negativo degli impianti, risulta coerente con l’esigenza, più volte affermata dalla Corte costituzionale, di garantire l’espletamento del servizio e procedure di rilascio dei titoli abilitativi “tempestive, non discriminatorie e trasparenti”. Foto 1 Esempi di mimetizzazione di SRB 8 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi 2. LOCALIZZAZIONI IMPIANTI E servizi Nella prima fase dell’attività si era proceduto alla schedatura degli impianti installati identificati dai codici delle comunicazioni fatte dai gestori che vengono aggiornati con i dati forniti fino a luglio 2014, e riportati nelle Tabelle II-V, mentre nell’Allegato 1 sono riportate le schede aggiornate delle localizzazioni dove sono presenti i gestori. Sono state comunicate le seguenti dismissioni: - WIND LU 002 per sfratto, postazione su campanile della Chiesa in P.zza S.Pietro Somaldi, in C.S. Lucca; - WIND LU 003 per sfratto, postazione su Scuola Esedra, in Via S.Concordio 81, a Lucca; mentre sono state autorizzate le seguenti nuove installazioni o riconfigurazioni: - VODAFONE con TIM, installazione di una nuova SRB in Loc. P.Te S.Pietro, la cui autorizzazione è stata concessa dopo alterne vicende, stante l’impossibilità di collocazione in area cimiteriale nella stessa zona proposta dall’Osservatorio comunale. L’impianto è in corso di attivazione come da comunicazione del 6 agosto 2014. - VODAFONE LU 0368° riconfigurazione e spostamento impianto in cositing con TIM in Viale Luporini a Lucca (spostamento attualmente sospeso); - VODAFONE “Stadio Comunale” (cod. LU3856), riconfigurazione impianto presso Stadio Comunale a Lucca; - VODAFONE LU 0282B nuovo impianto in cositing in Via Vecchia S.Marco a Lucca; - TIM LU2E (LU Luporini), riconfigurazione e spostamento impianto in cositing con VODAFONE in Viale Luporini a Lucca (ma attualmente è sospeso lo spostamento); - TIM LUA5 (LU Puccini), nuovo impianto in cositing in Viale Puccini 425 a Lucca; - TIM LU1F (LU Giannotti), nuovo impianto in cositing in Via Vecchia S.Marco a Lucca; - WIND LU 004 (o Enel Marti), riconfigurazione impianto in Via Vecchia S.Marco a Lucca; - H3G LU 6051, riconfigurazione impianto in Viale Puccini 425 a Lucca. Sono state infine negate le seguenti richieste: - TIM LU Le Piagge o LU2A, (Parere ARPAT del 11/07/2012 prot. n° 48811) nuovo impianto presso lo Stadio Comunale a Lucca a seguito di parere contrario della Soprintendenza in quanto la zona prevista per l’installazione è vicina alla tribuna coperta che risulta opera vincolata; - H3G LU Porta Elisa 3531 – (Parere ARPAT del 24/07/2012 prot. n° 52072) impianto che doveva essere installato sul campanile della chiesa di S.Francesco risultato non idoneo strutturalmente a riceverlo. Ciò premesso al 1 Luglio 2014 , compreso gli impianti in corso di installazione, risultano presenti quattro gestori operanti su 46 postazioni, delle quali 27 in cositing, ovvero circa il 40% delle SRB presenti potrebbe potenzialmente ospitare nuovi impianti, come in effetti sta accadendo con le richieste di nuove installazioni. I gestori sono presenti con le seguenti installazioni (v. figure 2.1÷2.5): - TIM n° 27 (n°3 nuovi impianti, e uno spostamento con riconfigurazione) ; - H3G n° 13 (n°1 riconfigurazione); -VODAFONE n°29 (n°2 nuovi impianti, n°1 riconfigurazione e n°1 spostamento con riconfigurazione ); - WIND n° 16 (n° 1 riconfigurazione). I codici assegnati, per consentire un facile raccordo con le documentazioni esistenti, sono sia quelli utilizzati dal P.R.A.E.E.T. sia quelli comunicati dai gestori o contenuti nella pratica depositata al S.U.A.P . Infine, in Tabella V, ad ogni postazione (SRB) è stato assegnato un codice, da P1 a P47 (v. figura 2.6), e per ciascuna postazione sono stati indicati i codici identificativi degli impianti esistenti (on air). 9 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi Tabella II Gestore TIM – Luglio 2014 Codice Regione/SUAP Codice PRAEET NOME INDIRIZZO LU39 L 1237 AQUILEA VIA DELLA CHIESA SEDICESIMA C/O STADIO COMUNALE DI PONTE A MORIANO LU19 L 1226 ARLIANO VIA di Villa SALVETTI LU31 L 1244 CAPANNORI LOCALITA ANTRACCOLI – CORTE GIUSTI LU1A L 1251 LU AL POLLINO VIA A DE GASPERI,95 LU06 L 1231 LU ALTA VIA DEL SEMINARIO LU1D L 1257 LU CARDUCCI VIALE CARDUCCI C/O PARCHEGGIO SOC. POLIS LU11 L 1216 LU CENTRO VIA BATTISTI,2 – P.ZZA S.SALVATORE LU1E - LU CIMITERO VIA DEL CIMITERO C/O CIMITERO COMUNALE LU89 L 1227 LU HENDERSON VIA PAPA LUCIO, III, LOC. S. MARCO LU2B L 1259 LU NOTTOLINI VIALE MATTEI LU03 L 1222 LU P.TA ELISA VIA ORZALI LU98 - LU P.ZZA NAPOLEONE PIAZZA SAN ROMANO C/O CAMPANILE EX CHIESA SAN ROMANO LU2F L 1260 LU S. MARCO VIA TEMPAGNANO LU90 L 1230 LU SAN CONCORDIO VIA DELLA CHIESA (C/O STABILIMENTO BERTOLLI),23 LU08 + LU37 L 129 LU SANT’ANGELO + LU SANT’ANGELO BIS VIA VIACCIA S.ANGELO LU36 L 127 LU SANT’ANNA PIAZZA ITALIA EDIFICIO TIM – VIA S.DONATO LU4F - MONTEBASTIONE EST VIA AURELIA LOC. QUERCETA C/O STAZIONE FS DI NOZZANO LU1C - SANTA MARIA DEL GIUDICE VIA DEL CIMITERO XIX , LOC SANTA MARIA DEL GIUDICE C/O CIMITERO LU1B - LU ALDO MORO PIAZZA STAZIONE LU3A - LU SERVI VIA DELLA QUARCONIA C/O CHIESA S.FRANCESCO LU2E - LU LUPORINI VIA LUPORINI (spostamento con riconfigurazione) LU7C - VINCHIANA FS VIA VICINALE DELL’AIA LU2D - LU PESCIATINA VIA PESCIATINA C/O CIMITERO COMUNALE S.VITO LUA5 - LU PUCCINI VIA PUCCINI, 425 (nuovo impianto) LU1F - LU GIANNOTTI VIA VECCHIA S.MARCO (nuovo impianto) LU A3 LU Annunziata VIA VITA DEL GIANNI, c/o centrale Telecom LU 8B LU P.te S.Pietro VIA TRAVERSA SS 439 (nuovo impianto) Tabella III Gestore H3G – Luglio 2014 Codice Regione/SUAP Codice PRAEET NOME INDIRIZZO 3537 L 1228 LUCCA CASELLO A11 VIA DELLA FORMICA BIS 3540 L 1247 LUCCA HENDERSON FRAZ. SAN MARCO – VIA SALICCHI ANG. VIA BICHI 3532 L 1243 LUCCA MERCATO ORTOFRUTTICOLO PIAZZA CADUTI SUL LAVORO 6050 L 121 LUCCA S. AGOSTINO VIA DEGLI ASILI 12 – VIA BATTISTI 3533 L 122 LUCCA SAN ROMANO PIAZZA SAN ROMANO 3536 L 1223 LUCCA VIA CASTRACANI VIA DI TEMPEGNANO 3535 L 1219 LUCCA VIA CIVITALI VIA PASSAGLIA 12 10 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi VIA B.GIANNOTTI 6051 L 1236 LUCCA VIA PUCCINI VIA PUCCINI 425 (riconfigurazione) 3539 L 123 LUCCA VIA SARZANESE VIA DE GASPERI 95/A 3530 L 1250 LUCCA VIALE EUROPA VIALE CARDUCCI – PARCHEGGIO POLIS 6262 L 1248 NOZZANO CASTELLO MGGIANO TRALICCIO TIM C/O GALLERIA QUIESA – SALT 6145 - PONTE A MORIANO STADIO COMUNALE PONTE A MORIANO 3563 - ANTRACCOLI VIA PER CORTE GIUSTI LOC. ANTRACCOLI Tabella IV Gestore VODAFONE – Luglio 2014 Codice Regione/SUAP Codice PRAEET NOME INDIRIZZO 3854 - BELVEDERE VIA DEL BURLAMACCO, 204 FRAZ. S.MARIA A COLLE 2077 B - LE PIANACCE FS VIA DI TRAMONTE SNC 877 L 1242 LU – ARANCIO VIA DI TIGLIO 876 L 1217 LU – BORGO GIANNOTTI VIA III LUCIO PAPA, 8 874 L 1214 LU – S. ANNA VIA DEL TIRASSEGNO 890 L 1246 LU – SAN CONCORDIO VIA DI SORBANO DEL GIUDICE – EX OPIFICIO BERTOLLI 138 - LU ALTA VIA DEL SEMINARIO 790 LU 368 A - LU LUPORINI VIALE LUPORINI (spostamento con riconfigurazione) 3860 L 1220 LUCCA CENTRO VIA CESARE BATTISTI, 2 3855 L 126 LUCCA CITY CAMPO SPORTIVO DI SAN DONATO LUCCA CORTE MARTINELLI VIA A. DE GASPERI S. ANNA 4055 A - 4056 A L 1256 LUCCA CORTE RAGGHIANTI VIA ENRICO MATTEI MUGNANO 863 L 1221 LUCCA STAZIONE VIA STAZIONE 873 L 1249 MUTIGLIANO LOCALITA’ LENCI FRAZIONE CAPPELLA 3872 L 1232 PONTE A MORIANO VIA DELLA CHIESA – STADIO COMUNALE DI PONTE A MORIANO RIPAFRATTA FS C/O STAZIONE DI NOZZANO 850 - 862 L 1245 S. MARIA DEL GIUDICE TERRENO TRALICCIO RAI 4062 A L 1258 SAN DONATO EST VIALE G. CARDUCCI C/O PARCHEGGIO - S.ANGELO SCALO VIA VIACCIA LOC. S. ANGELO STADIO COMUNALE VIA DELLO STADIO LATO LE MURA (riconfigurazione) LU 2008 3856 L 128 LU 283 - LU PESCIATINA VIA PESCIATINA C/O CIMITERO COMUNALE 0285 A - LU P.TE S.PIETRO VIA DEL CIMITERO IX LU052A - LU S.FRANCESCO VIA DELLA QUARCONIA C/O CHIESA S.FRANCESCO LU 385 A - LU PIAZZALE ITALIA VIA PUCCINI 425 LU4814 - LU M.te QUIESA LATO LUCCA AUTOSTRADA A11 TUNNEL M.TE QUIESA LU LU0469 - LU S.MARCO VIA di TEMPAGNANO 192 LU0386B - LU Porta Elisa c/o MERCATO ORTOFRUTTICOLO LU0282B LU GIANNOTTI VIA VECCHIA S.MARCO (nuovo impianto) LU0285B Ponte S.Pietro VIA TRAVERSA SS 439 (nuovo impianto) 11 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi Tabella V Gestore WIND - Luglio 2014 Codice Regione/SUAP Codice PRAEET NOME INDIRIZZO LU004 L 1215 ENEL MARTI VIA VECCHIA DI S. MARCO VIA CIVITALI (riconfigurazione) LU003 L 1210 ENEL S. CONCORDIO VIA S. CONCORDIO 81 LU007 - ENEL VIA DI RONCO VIA DI RONCO, 216 LU048 L 1218 LUCCA ACQUACALDA VIA SALICCHI – VIA DEI BICHI LU107 - LUNATA VIA PER CORTE GIUSTI – LOC. ANTRACCOLI LU016 L 1229 MAGGIANO LOC. MAGGIANO LU035 L 1233 PONTE A MORIANO CABINA PRIMARIA ENEL LU038 L 1225 S. MARIA DEL GIUDICE LOC. AREA RAI LU005 L 1213 S.ANNA VIA PUCCINI 425 LU006 L 1224 S.ARANCIO VIA DI TIGLIO 1051 LU001 L 1212 S.MARTINO VIA CENAMI 12 LU002 L 1211 S.PIETRO SOMALDI P.ZZA S.PIETRO SOMALDI 13 SUL CAMPANILE LU 119 - LUCCA RAGGHIANTI VIA E.MATTEI LU 055 - MERCATO ORTOFRUTTICOLO PIAZZA CADUTI SUL LAVORO LU068 - LU S.GIORGIO VIA DI S.GIUSTINA N°32 LU073 - LU NAVE LOC. NAVE 12 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi Figura 2.1: Georeferenziazione delle postazioni TIM esistenti, autorizzate in cositing o in corso di installazione- Luglio 2014 13 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi Figura 2.2: Georeferenziazione delle postazioni WIND esistenti autorizzate in cositing o in corso di installazione- luglio 2014 14 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi Figura 2.3: Georeferenziazione delle postazioni VODAFONE esistenti, o autorizzate in cositing o in corso di installazione- luglio 2014 15 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi Figura 2.4: Georeferenziazione delle postazioni H3G esistenti, autorizzate in cositing o in corso di installazione - Luglio 2014 16 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi Tabella VI SRB presenti nel territorio e relativi gestori WIND n° GESTORI 2 CODICE INDIRIZZO H3G TIM VODAFONE P1 Via Vicinale dell'aia X T23 LU7C V18 LU2077B X P2 Ponte a Moriano X X X W8 LU035 1 P3 Ponte a Moriano C.S. NE H12 6145 X X X 1 P4 Ponte a Moriano C.S. SW X T19 LU039 V23 LU3872A X 2 P5 Lenci, Frazione Cappella X X V12 LU0873 X 1 P6 Via del Seminario Prima X T13 LU06 V2 LU138 X 2 P7 Via Salicchi H8 3540 X X W10 LU048 2 P8 Via III Lucio Papa, 8 X T20 LU89 V14 LU0876 X 2 P9 Maggiano H13 6262 T15 LU19 V28 LU5813A W7 LU016 4 P10 Via Pesciatina Loc. S.Vito X T2 LU2D V3 LU0283 X 2 P11 Tunnel Monte Quiesa X X V27 LU4814 X 2 P12 Via Passaglia 12 H4 3535 X X X 1 P13 Via del Burlamacco 204 X X V19 LU3854B X 1 P14 Via Marti, S. Marco X T25 LU1F V 29 LU0282B W4 LU004 3 P15 Via del Cimitero X T8 LU1E X X 1 P16 Via del Tirassegno X X V13 LU0874 X 1 P17 Via dello Stadio X X V21 LU3856A X 1 P18 Via de Gasperi 95/A H7 3539 T4 LU1A V24 LU4055A X 3 P19 Via per Corte Giusti H9 3563 T16 LU31 X W15 LU107 3 P20 Via di Tempagnano 192 H5 3536 T10 LU2F V8 LU0469 X 3 P21 Via Quarconia X T3 LU3A V1 LU052A X 2 P22 Piazza S. Pietro Somaldi X X X W2 LU002 1 P23 Via dei Sillori X X X W14 LU073 1 P24 Via degli Asili 12 H10 6050 X X X 1 P25 Via Cesare Battisti 2 X T14 LU11 V22 LU3860 X 2 P26 Via Santa Giustina 32 X X X 1 P27 Via Puccini 425 H11 6051 T24 LUA5 V5 LU385A 4 P28 Via Cenami 12 X X X W13 LU068 W11 LU054U (LU 005A) W1 LU001 P29 Via di Tiglio 1051 X X V15 LU0877 W5 LU006 2 1 P30 Piazza Italia X T17 LU36 X X 1 P31 Piazza S. Romano H3 3533 T22 LU98 X X 2 P32 Via Orsali X T11 LU03 X X 1 P33 Via Luporini X T1 LU2E V4 LU0368A X 2 P34 Via Viaccia Seconda X T18 LU37 V17 LU2008B X 2 P35 Mercato Ortofrutticolo H2 3532 X V6 LU0386B W12 LU055 3 P36 V.le Carducci - Parcheggio H1 3530 T7 LU1D V26 LU4062A X 3 P37 Via Stazione X T5 LU1B V11 LU0863 X 2 P38 Via S. Concordio 81 X X X W3 LU003 1 P39 Campo Sportivo di San Donato X X V20 LU3855 X 1 P40 Via Enrico Mattei X T9 LU2B V25 LU4056A W16 LU119 3 P41 Via di Ronco 216 X X X W6 LU007 1 P42 Via Formica Bis H6 3537 X X X 1 P43 Via Aurelia, Staz_Nozzano X T12 LU4F V9 LU0850 X 2 P44 Via della Chiesa X T21 LU90 V16 LU0890B X 2 P45 Via del Cimitero X T6 LU1C V10 LU0862 W9 LU038 3 P46 Via Traversa SS 439 X T27 LU8B V29 LU0285B X 2 P47 Via Vita di Gianni X T26 LUA3 X X 1 NB i codici attribuiti alle postazioni sostituiscono quelli esistenti del PRAEET 17 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi Figura 2.5 Georeferenziazione di tutte le postazioni SRB esistenti, autorizzate in cositing o in corso di installazione - luglio 2014 18 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi Figura 2.6 SRB presenti sul territorio: in verde quelle in cositing in rosso quelle con unico gestore 19 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi 3. Il PRAEET del Comune di Lucca Nel Maggio del 2005 l’amministrazione affidava al centro Ecologia dell’Habitat il compito di redigere il Piano di Riassetto Analitico delle Emissioni Elettromagnetiche Territoriali (P.R.A.E.E.T.)6, che prevedeva la pianificazione delle installazioni per il periodo 2006/2007. Nelle figure 3.1,3.2 e 3.3 si riportano le cartografie del PRAEET del dettaglio per il centro abitato di Lucca e dintorni e per la restante porzione del territorio comunale. L’emanazione della citata Legge Regionale, e l’evoluzione tecnologica in rapida evoluzione, lo ha reso in parte superato. In particolare il piano classifica le SRB, esistenti in quel periodo, suddividendole in implementabili, non implementabili, da delocalizzare e da eliminare; individua delle Aree Preferenziali di installazione di nuovi impianti (definite e in corso di ricerca), e le aree definite sensibili e di proprietà comunale. Il criterio seguito per l’individuazione delle Aree Preferenziali è quello di simulare, mediante software, l’irradiazione di una SRB tipo con 4 operatori di telefonia mobile con servizio GSM e UMTS: il disegno dei lobi di emissione porta alla individuazione di un’area circolare che circoscrive i limiti di 3 V/m, valore considerato ampiamente cautelativo. Si rileva inoltre che in tale periodo era in corso la richiesta di ben 63 nuovi impianti, che sono stati indirizzati in 18 Aree preferenziali, delle quali solo 8 riguardavano nuove installazioni, mentre le altre 10 sono previste in cositing. Al fine di gestire il piano è stato redatto un apposito Regolamento approvato con delibera del C.C. n°90 del 13.12.2005 e integrato con le modifiche della delibera C.C. n°86 del 21.11.2006, per la Localizzazione degli impianti per la telefonia mobile, installazione e adeguamento delle SRB, che deve essere adeguato alla luce delle nuove disposizioni normative. Per quanto attiene all’inquinamento da CEM, dalle rilevazioni eseguite nel corso del PRAEET si conferma quanto evidenziato da ARPAT, ovvero nella maggior parte delle situazioni si sono riscontrati valori inferiori a 1 V/m e quindi ben al di sotto della soglia di attenzione di 6 V/m e persino al di sotto della soglia di 3 V/m oltre la quale è prescritta l’effettuazione di controlli in campo. In sintesi le indicazioni del piano sono state confrontate con lo stato attuale degli impianti installati e con le richieste dei gestori al fine di poter effettuare un aggiornamento dello stesso. 3.1 Lo stato di attuazione del PRAEET nel centro storico La georeferenziazione del PRAEET unitamente agli impianti ad oggi installati consente di verificare lo stato di attuazione dello stesso. Partendo dall’area centrale (v. figura 3.1) si evidenzia: - risultano installati impianti nelle aree di previsione denominate AP 18,19 e 21, mentre non sono stati installati impianti nella AP20 (manifattura tabacchi); - non risultano presenti gli impianti da eliminare; - mentre non sono state attuate le altre previsioni in merito alle delocalizzazioni. Nella figura 3.1.1 si riportano le SRB e relativi gestori presenti nel C.S. con solidi di radiazione a 1,5 V/m simulati con i dati delle installazioni presenti. Complessivamente si hanno: - n° 7 SRB delle quali tre in cositing (pallino di colore verde); - n° 2 installazioni H3G e VODAFONE ; - n° 3 installazioni ciascuno TIM e WIND 7. Osservando la dislocazione delle installazioni si rileva una zona parzialmente scoperta nel quadrante sud-est evidenziata anche dai solidi a 1,5 V/m. 6 In particolare nella prima fase è stata svolta la mappatura delle fonti di emissione dei CEM ed eseguite circa 1300 misurazioni i cui valori sono leggibili sul sito http://www.praeet.it/Comuni/LuccaAA/Lucca.htm. 7 WIND ha comunicato di aver ricevuto lo sfratto da Piazza S.Romano ed è in ricerca di altre localizzazioni. 20 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi P21 Via Quarconia X T3 LU3A V1 LU052A X n° GESTORI 2 P22 Piazza S. Pietro Somaldi X X X W2 LU002 1 P24 Via degli Asili 12 H10 6050 X X X 1 P25 Via Cesare Battisti 2 X T14 LU11 V22 LU3860 X 2 P26 Via Santa Giustina 32 X X X W13 LU068 1 P28 Via Cenami 12 X X X W1 LU001 1 P31 Piazza S. Romano H3 3533 T22 LU98 X X 2 CODICE INDIRIZZO H3G TIM VODAFONE WIND NB i codici attribuiti alle postazioni sostituiscono quelli esistenti del PRAEET Figura 3.1.1 SRB e relativi impianti presenti nel C.S. con solidi di radiazione a 1,5 V/m 3.2 Lo stato di attuazione del PRAEET nel territorio aperto Con riferimento alla figura 3.2 al di fuori del centro storico si evidenzia: - la mancata installazione di impianti delle aree AP 8, 22 (area stadio comunale peraltro non agibile per intervento della Soprintendenza) e AP 26; - la mancata delocalizzazione dell’impianto WIND LU 003 (L 1210) sulla scuola Esedra in corso di sfratto; - la mancata delocalizzazione degli impianti H3G e WIND a campo Henderson 8; - tutte le restanti previsioni sono state attuate. Con riferimento alla figura 3.3 inerente il territorio aperto si evidenzia: - la mancata installazione di impianti delle aree AP 28-29-30-31-33-34; 8 Non si conoscono le motivazioni di tale previsione. 21 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi - - la realizzazione al di fuori delle previsioni degli impianti VODAFONE LU2077B e TIM LU7C a Vinchiana, e di WIND LU073 in Via Sillori in Loc. Nave sede della Stazione Ecologica per la raccolta rifiuti; sono state attuate le restanti previsioni. In sintesi il P.R.A.AE.E.T ha ampiamente esaurito la sua funzione previsionale considerato che non sono state utilizzate alcune previsioni periferiche non congruenti, peraltro, con l’evoluzione tecnologica (v. sistema LTE), mentre è possibile recuperare altre previsioni come si illustrerà nel programma comunale. Figura 3.1 Centro Storicoparticolare del PRAEET 22 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi Figura 3.2 P.R.A.E.E.T. di Lucca nel centro storico e dintorni 4. NUOVE TECNOLOGIE: LONG TERM EVOLUTION - LTE Dall’esame della figura 2.5 che riporta le localizzazioni di tutte le postazioni SRB presenti sul territorio aggiornate a Luglio 2014, si vede chiaramente come la massima concentrazione di installazioni, circa il 70%, sia posta intorno e all’interno della città delimitata dalle mura storiche, comprese entro un cerchio avente raggio di circa 3 km con centro nel Duomo cittadino, a causa sia dell’alto numero di persone servite sia degli effetti di schermo degli edifici 9. Questa situazione non è destinata a mutare con il sistema LTE ( Long Term Evolution, o anche 4G). Ne deriva che il livello di copertura del segnale e la qualità del servizio sul territorio del sistema cellulare (espressa dalla maggiore velocità in down link e up link e dalla minore latenza) non è legata tanto alla potenza trasmessa, che è sostanzialmente uguale per tutti gli impianti10, quanto alla qualità dell'antenna (che influenza sia la trasmissione che la ricezione), al sistema usato (GSM, UMTS, DCS e LTE), e soprattutto dalla numerosità degli utenti contemporaneamente servibili e dall’ambiente di radiopropagazione (si veda ad esempio la richiesta di VODAFONE di installare una antenna provvisoria in deroga per Lucca Comics). 9 Infatti, il numero di utenti all'interno dell'area servita da ciascuna antenna non può essere troppo elevato per evitare congestioni di traffico; inoltre, poiché la trasmissione è bidirezionale, non è possibile migliorare la qualità del servizio aumentando la potenza del trasmettitore, poiché questo migliorerebbe la qualità della ricezione solo in una direzione (dall’antenna verso il telefonino) ma lascerebbe immutata la qualità della trasmissione dal telefonino all’antenna, rendendo quindi inutile e dispendioso il sistema. 10 Le potenze massime ai connettori di antenna non superano generalmente i 40 W con il sistema LTE, con valori minimi di circa 5 W. 23 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi Figura 3.3 P.R.A.E.E.T. di Lucca al di fuori del centro abitato 24 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi I tipici ambienti di radiopropagazione, presenti anche a Lucca, ciascuno descritto da un opportuno modello di propagazione e relativi parametri di attenuazione del segnale (path loss), sono: - ambiente urbano, caratterizzato da edifici che spesso interrompono la linea di vista tra stazione radio-base e terminali mobili, tipico dunque delle aree urbane e cittadine; - ambiente semi-urbano: caratterizzato da edifici e agglomerati sparsi su un territorio misto a zone non edificate quali terreni ed aree incolte, tipico delle zone periferiche prospicienti i nuclei urbani; - ambiente rurale: caratterizzato da vaste aree poco o non edificate eventualmente coperte da vegetazione (aree campestri, collinari e montane). Nelle aree urbane il servizio LTE si rivela particolarmente sensibile alle ostruzioni dei fabbricati e pertanto presenta un raggio di copertura dell’antenna tipicamente dell'ordine di 1 km (maggiore o inferiore a seconda della densità abitativa), valore grosso modo confermato anche dai programmi dei maggiori gestori che hanno puntato sui telefoni di quarta generazione (vedi programma della TIM). Nei centri urbani, per ovviare alle difficoltà suddette, si potrebbe pertanto affiancare alla tecnologia tradizionale una con microcelle alimentate a fibra ottica, così come prospettato da WIND. LTE può funzionare su diverse bande di frequenza. In particolar modo le richieste di riconfigurazione avanzate finora dai gestori a Lucca vedono utilizzate le seguenti bande: • banda di frequenza 800 MHz; • banda di frequenza 1800 MHz. La banda di frequenza 800 MHz è derivata dagli ex canali televisivi UHF 61-69, ed assicura una copertura estesa nelle aree rurali, quella a 1800 MHz privilegia le aree urbane e suburbane. La banda a 900 MHz viene riconfigurata sia per il GSM 11 che per l’UMTS 12 con la sostituzione delle antenne in grado di fornire servizi anche per l’LTE: l’obiettivo è quello di arrivare ad una unica rete in grado di supportare tutti gli standard. Infine sarà possibile utilizzare la banda a 2600 MHz nelle aree urbane con edifici alti o per Hot Spot. Per quanto attiene all’inquinamento elettromagnetico attribuibile alla nuova tecnologia si segnala che al momento non se ne prevede un incremento apprezzabile (v. le verifiche ARPAT), anche se le esigenze, per i motivi di qualità del servizio suesposti, sono di localizzare gli impianti quanto più prossimi agli utenti. L’evoluzione tecnologica arriva anche alle antenne tradizionali: a queste, ora aggiornate alla larga banda, si affiancheranno presto antenne “smart” capaci di gestire più sistemi, più frequenze, differenti schemi di radiazione e anche più operatori, che consentono accordi di site sharing tra i gestori che già da anni condividono le strutture esistenti, limitando i costi e l’eccessiva proliferazione degli impianti. Le nuove antenne per LTE, come le preesistenti, dirigono la potenza impiegata soprattutto verso gli utenti lontani, quindi in orizzontale: l’ampiezza del lobo in senso verticale è infatti dell’ordine di 5°÷6°, contro i 65° in orizzontale, ed anche le configurazioni proposte presentano inclinazioni impercettibili (tilt elettrico) verso il basso dell’ordine di 2°÷ 6°. L'intensità delle onde dirette verso il basso è meno di un centesimo di quella trasmessa nella direzione di massimo irraggiamento: nelle aree sotto le antenne non si trovano dunque mai livelli elevati di campo elettromagnetico 13. In sintesi l’avvento della nuova tecnologia è destinato ad influenzare i programmi dei gestori per i prossimi anni, con la progressiva diffusione dei telefoni smartphone e tablet 4G, divenuti a pieno 11 Global System for Mobile Communications è lo standard 2G (2ª generazione) di telefonia mobile cellulare. sigla dell'inglese Universal Mobile Telecommunication System, è uno standard di telefonia mobile cellulare 3G, evoluzione del GSM 13 Fonte ARPAT e dati inerenti le misurazioni eseguite recentemente sul territorio presso impianti riconfigurati. Le informazioni, suddivise per Provincia, sono reperibili in rete presso il Sistema Informativo Regionale Ambientale (SIRA) all’indirizzo http://sira.arpat.toscana.it/ . 12 25 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi titolo terminali mobili multimediali (trasmissione voce, video, internet e dati in generale ovvero le applicazioni a banda larga di internet ovunque nel territorio). E’ pertanto certo che, con richieste che si manifesteranno ininterrottamente per tutti gli impianti installati nei prossimi anni, i gestori hanno cominciato nel 2013 e continueranno la riconfigurazione degli impianti stessi, con la sostituzione progressiva dei sistemi tradizionali GSM e UMTS man mano che i telefoni attuali diventeranno obsoleti, al fine di soddisfare le richieste dell’utenza con la tecnologia LTE, dove l’utilizzo di Internet è vissuto pienamente con gli smartphone di ultima generazione connessi alla Rete Mobile, mentre la richiesta di nuove installazioni SRB dovrebbe rapidamente esaurirsi 14. In merito, a scopo puramente esemplificativo, supponendo per le installazioni richieste e esistenti di TIM una copertura minima ottimale degli impianti a LTE di raggio pari a 1 km15 16, sicuramente cautelativa in ambiente semi-urbano o aree aperte, nella figura 4.1 è riportata una possibile area di copertura dalla quale si ha la percezione del territorio che sarebbe servito dal segnale radio (ovviamente le aree non colorate ricevono un segnale più debole). Appare evidente la concentrazione degli impianti nelle zone maggiormente abitate intorno al centro storico e lungo le direttrici ideali verso sud (S. Maria a Monte), verso Nord (P.te a Moriano), e verso ovest (Nozzano e A-12) Figura 4.1 Impianti TIM esistenti e in richiesta - Territorio ipoteticamente coperto nell’ipotesi di attivazione del sistema LTE con raggio di 1 km di operatività ottimale 14 Studi di settore stimano che, all’incirca, verso il 2023 dovrebbe esserci il 90-100% di utenti con standard LTE LTE performance for initial deployments -Nokia Siemens Networks Corporation- 2009 16 Ezio Zerbini-La parola a Ericsson: sperimentazione LTE a Stoccolma – NT n°3/2010 Telecom 15 26 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi 5. I PROGRAMMI DEI GESTORI Nel mese di ottobre sono pervenute le comunicazioni dei programmi di tutti i gestori di telefonia WIND, VODAFONE, TELECOM e H3G. VODAFONE e WIND, nel mese di giugno 2014, hanno poi rinviato il loro piano di conferma per il 2014 ed il 2015. Alcuni documenti di programma richiamano gli obblighi dei gestori e illustrano le strategie mentre altri si limitano all’elencazione di siti (aree di ricerca) identificati mediante coordinate geografiche, talvolta corredati di una cartografia, mentre taluni gestori, nell’occasione, hanno fornito anche l’elenco degli impianti installati. I programmi, in generale, prevedono l’adeguamento della rete per la tecnologia LTE e UMTS con evoluzione alla HSDPA (High Speed Downlink Packet Access) e l’adeguamento del servizio GSM (limitata alla solo fonia), con il conseguimento di tre obiettivi: - riconfigurazione degli impianti e collocazione dei sistemi UMTS/HSDPA/LTE sui siti GSM già esistenti compatibilmente con il rispetto dei limiti sanitari e di efficienza del servizio, mentre saranno sostituite le antenne esistenti con antenne dual-band senza aggravio di impatto visivo e inquinamento da CEM; - proposta di cositing con altri gestori eventualmente spostando anche impianti esistenti su altre strutture; - installazione di nuove SRB, possibilmente condivise con altri operatori, laddove non sia possibile utilizzare strutture preesistenti 17. Di seguito si illustrano i contenuti delle documentazioni pervenute all’amministrazione suddivise per singolo gestore, e gli esiti delle richieste in relazione anche agli incontri avuti con i gestori. 5.1 Programma Wind Dall’esame della documentazione pervenuta in data 20.06 2014 e quindi da ritenersi valida per il 2015, si evince che WIND ha in ricerca i seguenti siti di Tabella VII, evidenziati in figura 5.1.1. Sono peraltro segnalate le dismissioni per sfratto degli impianti in Piazza S.Romano (LU 002) e in Via S.Concordio (LU 003) sopra la scuola Esedra (contesto peraltro incompatibile con la L.R. e già evidenziato nel PRAEET). Tabella VII Programma 2014-2015 gestore WIND – Aree di ricerca DENOMINAZIONE LU 080 Piazza del Giglio LU129 Via Pesciatina LU132 San Donato LU133 Belvedere* LU108 Nozzano Duomo Palazzo Orsetti Nuovo Ospedale Mutigliano S.Alessio* * pratiche amministrative in corso di definizione GB_EST 1620867 1623699 1619258 1614860 1613767 1621091 1623308 1619266 1619189 GB_NORD 4855288 4856600 4854793 4856419 4854105 4855329 4855560 4860466 4857774 17 In particolare Telecom, già nel 2012, aveva avanzato richiesta di previsione di nuovi siti nei quali implementare il sistema di telecomunicazione dati LTE. 27 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi Figura 5.1.1: Aree di ricerca WIND Piano 2014/2015 - nuove installazioni A seguito degli incontri effettuati e rispetto al PRAEET la situazione è la seguente: - l’area denominata LU 080 in Piazza del Giglio nel C.S., ipotizzata in cositing con H3G e TIM sul campanile della Chiesa di S.Romano, si è rivelata impraticabile, e pertanto il gestore è disponibile a spostare tale impianto nella AP 20 del PRAEET, dove è presente un vasto edificio pubblico (ex manifattura tabacchi) che dovrebbe garantire la possibilità di installazione in posizione favorevole essendoci peraltro anche una ciminiera di circa 30 m di altezza (v figura 5.1.2); - l’area denominata Palazzo Orsetti è in prossimità dell’edificio pubblico denominato Agorà che potrebbe accogliere tale previsione nella APn6; - l’area denominata LU 108 a Nozzano, considerate la presenza di richieste di tutti i gestori nell’area, può essere proposta sulla torre del Castello di Nozzano individuato come nuova area di possibile implementazione APVn8 posto a circa 500m in posizione favorevole; se la proposta risultasse impraticabile si può valutare in alternativa l’area APVn8_bis, posta presso la centrale di sollevamento idrica dell’acquedotto a circa 500 m dal Castello; - l’area denominata LU 129 sulla Via Pesciatina è in corrispondenza degli impianti TIM LU 2D e VODAFONE LU 0283, all’interno dell’area AP 35 del PRAEET, e quindi sicuramente accettabile; - l’area denominata LU 132 a S.Donato, è in cositing con l’impianto del campo sportivo della VODAFONE LU3855 (con servizio GSM e DCS), all’interno dell’area AP V5 del PRAEET e quindi appare accettabile la proposta di cositing; in alternativa a circa 300 m può essere disponibile anche la l nuova installazione che si dovrebbe realizzare in cositing TIM VODAFONE a seguito dello spostamento previsto degli impianti in Viale Luporini; - l’area denominata LU 133 a Belvedere, è in cositing con l’impianto VODAFONE LU3854 di Via di Burlamacco , all’interno dell’area AP 32 del PRAEET e quindi sicuramente accettabile; - l’area di Mutigliano è posta nella AP 17 del PRAEET, in cositing con WIND e VODAFONE e quindi accettabile; - l’area di S.Alessio proposta da TIM è il risultato di diverse valutazioni che hanno portato a 28 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi - scartare ipotesi alternative come si illustrerà nel programma, e pertanto è accettabile considerato che vedrà il cositing anche dei gestori TIM e VODAFONE; l’area del Nuovo Ospedale rientra nelle ipotesi di eccezione considerata la richiesta di servizi di telefonia mobile avanzata a tutti i gestori dalla ASL, e che i gestori si sono impegnati a fornire. La presenza della richiesta è condizione necessaria e sufficiente a consentire dette installazioni. Figura 5.1.2 Area di ricerca WIND LU 080 spostata in AP 20 (h ≅ 30m) con esempio di possibile installazione già presente a Lucca in via di Tempagnano (TIM LU 2F e VODAFONE LU0469) Si ricorda, inoltre, che WIND lamenta lo sfratto di ben due impianti dei quali uno nel C.S. (LU 002) e per il quale potrebbe essere possibile la delocalizzazione nella nuova area APn6 denominata Agorà, oppure valutare la possibilità di cositing con VODAFONE e TIM sul campanile della Chiesa di S.Francesco. Per LU003, anch’essa sotto sfratto, è infine proposta la delocalizzazione dell’impianto nel parcheggio Polis in APD 10 del PRAEET, ovvero realizzando un nuovo palo nel parcheggio stesso, che potrebbe essere utilizzato da VODAFONE in occasione di LUCCA COMICS. Infine si evidenzia che l’area proposta nella bozza di programma del 2013 ha trovato accoglienza (v. 29 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi figura 5.1.3) In sintesi le aree di ricerca sono 9, compatibili con le proposte del programma e delle quali 4 in aree preferenziali previste dal PRAEET e quindi si ritiene di poter accogliere nel programma comunale tutte le richieste avanzate dal gestore. Area pubblica proposta Edificio scolastico Area richiesta Figura 5.1.3 Installazione proposta per l’impianto WIND LU 073 5.2 Programma VODAFONE Dall’esame della documentazione pervenuta in data 26.06.2014 da ritenersi valida per il 2015, risulta che il gestore ha comunicato di avere in ricerca i siti elencati in Tabella VIII (v. figura 5.2.1 da cui sono escluse le installazioni autorizzate da ARPAT). Per quanto riguarda P. S.Pietro l’impianto è in corso di realizzazione Tabella VIII Programma 2014-2015 gestore VODAFONE – Aree di ricerca DENOMINAZIONE LU Carignani – P.zza Italia S.Pietro a Vico- Via Acqua calda Ospedale S.Filippo LU Antraccoli Via Corte Giusti LU S.Alessio Chiesa di S.Romano Lucca SUD LU Giannotti* LU P.te S.Pietro* *pratiche amministrative in corso di definizione GB_EST 1619888 1623245 1623155 1624942 1618824 1620654 GB_NORD 4855369 4859196 4855445 4855999 4857958 4855346 La richiesta non è accettabile perché l’area appartiene alla Scuola ESEDRA che ha già sfrattato WIND 1621351 1616307 4856402 4856467 30 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi Figura 5.2.1: Aree di ricerca VODAFONE 2014/2015 - nuove installazioni A seguito degli incontri e rispetto al PRAEET la situazione è la seguente: - l’area LU Carignani corrisponde a Piazza Italia - Via Gemignani in cositing con TIM LU36 si trova in zona SRB NI L127 ; salvo difficoltà burocratiche non valutabili, dal punto di vista tecnico la proposta di cositing è accettabile 18; - l’area LU Giannotti, si trova nella AP 23 del PRAEET in area pubblica e quindi è sicuramente accettabile, e peraltro ha già avuto l’autorizzazione da ARPAT; - l’area S.Pietro a Vico, si trova nella AP 29 dl PRAEET nell’area cimiteriale di Via dell’Acqua Calda che si è rivelata tecnicamente non idonea, mentre si rende disponibile in alternativa alla AP 29 la nuova area APV29 nel campo sportivo di S.Cassiano a Vico; - l’area P.te S.Pietro, si trova in cositing con TIM nel nuovo sito APn1 di proprietà privata della centrale Telecom; altre soluzioni alternative in area pubblica si sono rivelate non praticabili; tale collocazione, peraltro, ha già avuto l’autorizzazione da ARPAT; - l’area denominata nel C.S., ipotizzata in cositing con H3G e TIM sul campanile della Chiesa di S.Romano, si è rivelata impraticabile, e pertanto il gestore è disponibile a spostare tale impianto nella AP 20 del PRAEET; - l’area di S.Alessio proposta da TIM è il risultato di diverse valutazioni che hanno portato a scartare ipotesi alternative come si illustrerà nel programma, e pertanto è accettabile considerato che vedrà il cositing anche dei gestori TIM e WIND; - l’area Lucca Antraccoli si trova nella AP 15 del PRAEET in cositing con WIND, TIM e H3G e quindi è accettabile; - l’area del Nuovo Ospedale rientra nelle ipotesi di eccezione considerata la richiesta di servizi di telefonia mobile avanzata a tutti i gestori dalla ASL, e che i gestori si sono impegnati a fornire. La presenza della richiesta è condizione necessaria e sufficiente a consentire dette installazioni. 18 il PRAEET definisce la SRB non implementabile con sistema UMTS e quindi è da esaminare ulteriormente con il gestore. 31 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi In sintesi le aree di ricerca sono 7; di queste quella in P.zza Italia è oggetto di approfondimento, 5 sono proposte in aree preferenziali previste dal PRAEET o in aree compatibili con il programma comunale, mentre Lucca Sud non è accettabile, e quindi si ritiene di poter accogliere nel programma comunale tutte le richieste avanzate dal gestore fatta eccezione per la proposta Lucca Sud. 5.3 Programma TELECOM Dall’esame della documentazione pervenuta in data 04.11.2013 risulta che il gestore ha comunicato di avere in ricerca 18 aree, riportate in Tabella IX ed in figura 5.3.1. La richiesta di un così notevole numero di nuove localizzazioni è motivata dalla necessità di procedere alla implementazione sul territorio del sistema di trasmissione dati denominato LTE descritto precedentemente, tanto che il gestore ha anche annunciato la riconfigurazione di tutti gli impianti installati nel territorio. Deve altresì essere evidenziato che, per ammissione degli stessi gestori, le aree suddette potranno essere oggetto di cositing ovvero di accordi di site sharing tra i gestori stessi e quindi non devono essere considerate di esclusivo interesse di Telecom. Tabella IX Programma 2014 gestore TIM – Aree di ricerca DENOMINAZIONE LU Duomo LU Le Piagge LU M.te S.Quirico LU Pisana LU Cassiano a Vico LU S.Pietro a Vico LU S.Maria a Monte LU SS12 LU Vaccoli LU Zona Industriale Nozzano S.Alessio LU Giannotti 2 LU Luporini (Trasferimento) LU Ospedale LU P.te S.Pietro** LU Giannotti* *pratiche amministrative in corso di definizione ** in corso di installazione GB_EST 1621238 1621843 1619676 1613254 1623291 1623807 1614848 1620175 1619335 1622134 1613767 1618824 GB_NORD 4855601 4856022 4857787 4856008 4859356 4858155 4856186 4853353 4850636 4857588 4854105 4857958 1621357 1619118 1623155 1616307 1621351 4856971 4855078 4855445 4856467 4856402 A seguito dei colloqui e rispetto al PRAEET la situazione è la seguente: - LU Duomo si trova in prossimità dell’edificio pubblico denominato Agorà in Via dell’Arcivescovato (v. figura 5.3.2 coord. indicative 1621150E, 4855420N) che potrebbero ospitare eventuali installazioni in cositing; - LU Giannotti si trova nella zona delle SRB I L1215 dove è presente WIND LU004 e per la quale è già stato approvato l’impianto da ARPAT così come per VODAFONE, e quindi è proponibile un cositing; di questi tre gestori; - LU S.Cassiano a Vico corrisponde alla AP 29 del PRAEET per la quale si rende disponibile in alternativa alla AP 29, la nuova area APV29 nel campo sportivo di S.Cassiano a Vico già 32 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi - - - - - oggetto di interesse di VODAFONE (v. figura 5.3.3); LU Le Piagge si propone nella zona AP 22 del PRAEET; tuttavia la Soprintendenza ha negato la possibilità di installare nuovi impianti in prossimità della tribuna, dove peraltro doveva spostarsi anche VODAFONE in posizione posta al di fuori dell’area di pertinenza scolastica dell’ Istituto superiore Carrara; se non si trovano soluzioni che possano superare l’ostacolo della Soprintendenza (ad esempio modificare i pali esistenti dell’illuminazione), occorrerà individuare nella zona una nuova area dove possano confluire VODAFONE, TIM e anche H3G; una possibile localizzazione alternativa può essere costituita dall’area ospedaliera in dismissione, posta a circa 300 m dalle postazioni in esame (v. figura 5.3.4); LU M.te S.Quirico si trova in prossimità di linea elettrica ad alta tensione e in zona dove il PRAEET non prevede aree preferenziali; tuttavia si propone una nuova area pubblica APV23 a circa 400m presso l’area campo pozzi (v. figura 5.3.5); LU Nozzano è proposta nell’area storica del castello medievale nella nuova area APVn8, in posizione sicuramente favorevole per l’irradiazione del segnale nel territorio circostante; tuttavia come già detto il carattere monumentale del sito richiede l’autorizzazione della Soprintendenza; se la proposta risultasse impraticabile si può valutare in alternativa l’area APVn8_bis, posta presso la centrale di sollevamento idrica dell’acquedotto a circa 500 m dal Castello; LU S.Maria a Monte può essere soddisfatta come indicato dal gestore inserendola nella AP 32 in cositing con VODAFONE a S.Maria a Colle; LU SS12 potrebbe essere posta nella nuova APv33 al posto della AP 33 che posta sul confine si trova già coperta da altri impianti confinanti, l’area pubblica proposta è in corrispondenza del campo sportivo di Pontetetto (v. figura 5.3.6); LU Vaccoli è in prossimità dell’AP34 dove è presente un’area pubblica e quindi è sicuramente accettabile; LU Zona Ind.le si propone nella nuova area APn9 in loc. Acqua Calda; LU Pisana si propone nella nuova area APn4 nel parcheggio PEEP di Muontuolo (v figura 5.3.7). Non risultano invece accettabili le seguenti aree di ricerca - LU P.te S.Pietro è in zona priva di aree pubbliche e può essere coperta con la nuova installazione in APn1 e quindi al momento non appare opportuna la sua attivazione; - LU Europa è adiacente ad edifici scolastici e a seguito dei colloqui è stato deciso di accantonare tale richiesta; peraltro in tale zona a circa 200 m c’è la postazione H3G LU 3537 con la quale si può proporre un cositing. - LU S.Alessio: al momento si ritiene sufficiente proporre l’area APVn3 in S.Alessio. Risulta già presente l’impianto LU Servi in Via Quarconia nel C.S. con codice TIM LU3A che si trova in AP 19 in cositing con VODAFONE LU 052A e pertanto si tratta di adeguamento di impianti. In sintesi le nuove aree di ricerca effettive sono 21; di queste 5 sono proposte in aree preferenziali previste dal PRAEET, una si trova in SRB I mentre le restanti richieste possono essere accolte nel programma comunale con proposte di spostamenti in aree preferenziali o edifici pubblici, quindi solo tre aree si ritiene al momento di non recepire nel programma e precisamente LU P.te S.Pietro, LU Annunziata e LU Pisana. 33 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi Figura 5.3.1: Piano TELECOM 2014 - Nuove Installazioni Edificio pubblico Figura 5.3.2 TELECOM - area di ricerca da spostare in APn6 edifico pubblico Agorà 34 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi Campo sportivo Figura 5.3.3 TELECOM - area di ricerca da spostare in APV29 Figura 5.3.4 TELECOM - area di ricerca LU Le Piagge zona Stadio 35 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi Figura 5.3.5 TELECOM - area di ricerca Monte S.Quirico da spostare verso campo pozzi APV23 Figura 5.3.6 TELECOM - area di ricerca Nozzano con alternativa APVn8_bis 36 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi Figura 5.3.7 TELECOM - area di ricerca SS.12 da spostare da AP 33 PRAEET a nuova area APV_33 5.4 Programma H3G Dall’esame della documentazione pervenuta in data 31.10.2013 risulta che il gestore comunicato di avere in ricerca 5 aree, riportate in Tabella X ed in figura 5.4.1. ha 37 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi Tabella X Programma 2014 gestore H£G – Aree di ricerca DENOMINAZIONE LU3 Via della Fratta in CS LU4 Via del Cimitero XIV LU8 Stadio - Via A Gramsci Nuovo S.Donato Nuovo Ospedale GB_EST 1621358 1620185 1621877 1618099 1623155 GB_NORD 4855795 4856295 4856139 4855176 4855445 A seguito dei colloqui e rispetto al PRAEET la situazione è la seguente: - LU 3 Via della Fratta in C.S. si propone lo spostamento a circa 190 m su SRB esistente in Via Quarconia in AP 19 PRAEET, in cositing con TIM e con VODAFONE oppure in alternativa nell’area dell’edificio pubblico denominato Agorà che potrebbe accogliere tale previsione nella APn6; - LU 4 Via del Cimitero XIV è sicuramente accettabile essendo proposta in APD 1, su SRB esistente, in cositing con TIM; - LU 8 Stadio si propone nella zona AP 22 del PRAEET presenta i problemi già esposti per TIM in quanto la Soprintendenza ha negato la possibilità di installare nuovi impianti in prossimità della tribuna; se non si trovano soluzioni che possano superare l’ostacolo della Soprintendenza (ad esempio modificare i pali esistenti dell’illuminazione), occorrerà individuare nella zona una nuova area dove possano confluire VODAFONE, TIM e anche H3G; una possibile localizzazione alternativa può essere costituita dall’area ospedaliera in dismissione, posta a circa 300 m dalle postazioni in esame (v. figura 5.3.4); - LU Nuovo S.Donato in AP 24 del PRAEET, ed in cositing con TIM e VODAFONE è sicuramente accettabile; - l’area del Nuovo Ospedale rientra nelle ipotesi di eccezione considerata la richiesta di servizi di telefonia mobile avanzata a tutti i gestori dalla ASL, e che i gestori si sono impegnati a fornire. In sintesi le nuove aree di ricerca effettive sono 5; di queste 2 sono proposte in aree preferenziali previste dal PRAEET, mentre le restanti richieste possono essere accolte nel programma comunale con proposte di spostamenti in aree preferenziali. Figura 5.4.1: Programma H3G 2014 - Aree di ricerca 38 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi 5.5 Programma LINKEM La Linkem Spa nel 2012 aveva sottoposto, al pari degli altri gestori, il proprio programma di rete per dotare il territorio comunale della tecnologia 4G - WiMAx in alternativa al sistema di telefonia cellualre (connessione Internet veloce e applicazioni multimediali evolute oltre all’accessibilità senza fili per tutti e ovunque). La LINKEM al momento, non ha ripresentato un programma di attivazione del servizio per il 20142015. 5.6 Confronto tra i programmi dei gestori L’esame congiunto dei programmi dei gestori mette in evidenza i seguenti aspetti (v. figura 5.6.1): - le aree di ricerca proposte interessano n°7 aree preferenziali del PRAEET mentre le AP 29 (loc. S.Pietro a Vico), 30 (loc. Nave), 33 (Loc. Potetetto) e 34 (Loc. S.Lorenzo a Vaccoli) e forse la AP 22 Stadio, devono essere spostate non essendo la posizione attuale risultata tecnicamente incompatibile con le installazioni; - tutte le aree oggetto di manifestazione di interesse da parte de gestori possono essere contenute nel programma comunale, con alcune proposte di spostamento e con l’eccezione di alcune aree di interesse incompatibili con i criteri dati (v. richiesta di VODAFONE per Lucca Sud su scuola Esedra). 39 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi Figura 5.6.1 Quadro riepilogativo delle richieste avanzate dai gestori e SRB esistenti 6. SITI SENSIBILI PRECLUSI ALL’INSTALLAZIONE DI IMPIANTI 19 La legge regionale impone l’individuazione degli edifici e delle relative pertinenze sulle quali è di norma vietata l’installazione di impianti nonché la perimetrazione delle aree intensamente frequentate. Per quanto attiene l’individuazione dei siti assoggettati a tutela storica e paesaggistica, occorre rifarsi agli strumenti urbanistici vigenti ed alle relative varianti. Il criterio fondamentale che deve guidare la scelta delle aree e degli edifici sensibili, oltre alla destinazione, è la durata della permanenza prevista delle persone nei luoghi ovvero se minore o maggiore di 4 ore: per quest’ultimi occorrerà una particolare attenzione espressa anche dalla effettuazione di misure periodiche dei livelli di inquinamento. In merito alla perimetrazione delle aree intensamente frequentate occorre evidenziare che nelle stesse non si definiscono limiti diversi dalle altre aree con permanenza superiore alle 4 ore, pertanto 19 Si riporta per comodità di consultazione buona parte dei contenuti dalla relazione del Giugno 2013 40 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi è sufficiente che in prossimità delle stesse vi siano edifici abitati per rendere superflua la perimetrazione considerato che nell’area di fatto non si potranno superare i 6 V/m, in altri termini tutto il territorio comunale in presenza di edifici è tutelato dal limite suddetto, con modalità di misurazione peraltro su basi di 24 ore. La perimetrazione, viceversa, potrebbe rendersi necessaria, ad esempio, in prossimità di complessi sportivi o di parchi gioco posti in zone periferiche prive di abitazioni o comunque di edifici destinati alla permanenza di persone per meno di 4 ore. Tuttavia, per una maggiore evidenziazione cartografica e soprattutto coerentemente con il principio di cautela e al fine di ridurre l’impatto dovuto alla vicinanza con tali impianti, si propone di assegnare delle fasce di rispetto, di ampiezza pari a 50 m20, da assimilarsi ad aree intensamente frequentate nelle quali sia in linea di massima vietata l’installazione di impianti, salvo situazioni particolari da verificare di volta in volta. Nel regolamento si può pertanto proporre che siano escluse dalle installazioni oltre all’area pertinenziale degli edifici anche una ulteriore fascia di 50 m misurata dal limite della recinzione dell’area individuata dallo strumento di pianificazione, mentre nel caso di assenza di area pertinenziale la misura di 50 m viene fatta dal perimetro dell’edificio. Nel corso con gli incontri con i gestori è stata dagli stessi segnalato che la locale ASL ha fatto esplicita richiesta di installazione di impianti telefonici presso il nuovo Ospedale: a tal fine i gestori si sono impegnati a produrre detta documentazione. Si ricorda peraltro che tale possibilità è esplicitamente contemplata dalla legge regionale (v. nota 13). Ciò premesso l’amministrazione comunale ha fornito la georeferenziazione degli edifici sensibili come elenco riportato nelle Tabelle XI e XII, identificati a gennaio 2012 nel territorio comunale (v. figura 6.1), suddivisi in attrezzature socio-sanitarie e scolastiche, ai quali può essere attribuito un buffer di 50 m di aree intensamente frequentate così come sopra definite. La sovrapposizione delle proposte dei gestori con i siti sensibili ha pertanto escluso che le stesse potessero interessare gli stessi. Tabella XI Attrezzature socio-sanitarie presenti a Gennaio 2012 20 La fascia di 50 m nasce dalla considerazione che entro questa distanza dall’antenna, di regola, anche nella direzione del fascio, non si supera la soglia preventiva di legge (6 V/m). 41 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi Tabella XII Attrezzature scolastiche presenti a Gennaio 2012 42 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi 43 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi Figura 6.1 Edifici sensibili presenti nel territorio comunale: in verde le strutture scolastiche in blu le strutture sanitarie con i relative buffer di 50 m 6.1 Siti pubblici in disponibilità dell’amministrazione Unitamente alle aree dei ricettori sensibili, l’amministrazione ha georeferenziato le aree pubbliche che in via preferenziale possono accogliere le eventuali nuove installazioni (SRB), coerentemente con i criteri della programmazione indicati dalla Regione. Si ricorda, tuttavia, che tale localizzazione deve essere sempre confrontata con la funzionalità del servizio offerto dai gestori, che può significare anche erogazione dello stesso con minor potenza di impianto e quindi minore inquinamento a parità di funzionalità. 44 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi Figura 6.1.1 Aree pubbliche nel territorio comunale interessato dai programmi di sviluppo 7. L’ANALISI DELL’INQUINAMENTO DA CEM 21 La metodologia è stata illustrata in dettaglio nelle relazioni redatte nella prima fase della ricerca, alle quali si rimanda per approfondimenti, mentre di seguito si richiamano per comodità alcuni concetti di base. L’analisi condotta ha l’obiettivo di valutare su scala urbana, in via del tutto cautelativa, la presenza di situazioni potenzialmente critiche costituite dal superamento di 3 V/m. Si ricorda primariamente che le simulazioni eseguite concordano con le valutazioni di ARPAT, ovvero nella maggioranza degli edifici non si superano i 3 V/m in aree di permanenza dove si applicano i limiti di attenzione, valore che costituisce a livello di simulazione il limite oltre il quale si richiedono verifiche strumentali in campo. Si ricorda, inoltre, che le simulazioni sono condotte immaginando che gli impianti irradino alla massima potenza installata, in modo ininterrotto (24 ore su 24) e senza considerare le attenuazioni 21 Cfr. Relazioni Metodologia di analisi del piano di rete di telefonia mobile finalizzata alla revisione e individuazione di aree per la collocazione di nuove infrastrutture impiantistiche- Dicembre 2010 e Analisi del livello di inquinamento elettromagnetico prodotto da impianti per telefonia mobile mediante simulazione numerica finalizzata all’aggiornamento del regolamento vigente – Aggiornamento Giugno 2013 45 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi dell’ambiente urbano e quindi portano a risultati decisamente cautelativi. A conferma si riportano gli esiti del confronto tra simulazioni e misurazioni eseguite in campo in merito alla riconfigurazione degli impianti VODAFONE LU3856 collocati presso lo stadio cittadino dove, pur in assenza dell’impianto TIM considerato nella simulazione 22, il valore massimo misurato è risultato pari a 0,95 V/m contro valori massimi calcolati compresi tra 4,5 e 5 V/m, e senza considerare che la misura suddetta è stata fatta su un intervallo temporale di 6 minuti, contro le 24 ore richieste dal D.L.179/2012: anche in presenza dell’impianto TIM non si raggiungerebbero pertanto valori massimi superiori a 3 V/m. Tale situazione è normalmente rilevata nella generalità dei casi ove sono state fatte misurazioni in campo per determinare l’inquinamento prodotto da tali impianti. Si ricorda che gli elementi di interesse, per il tipo di analisi svolto, sono facilmente identificabili mediante la georeferenziazione di: - Stazioni Radio Base e relativi impianti; - Edifici; - Aree Sensibili e/o intensamente frequentate. A livello pratico i limiti di legge si traducono nel verificare le seguenti condizioni: il solido di irradiazione a 6 V/m di una SRB non deve intersecare gli edifici; il solido a 6 V/m di una SRB deve trovarsi ad una distanza non inferiore a 2 metri da una qualsiasi superficie calpestabile (strade, terrazzi); il solido a 6 V/m di una SRB non deve interessare aree sensibili e intensamente frequentate (area definita come pari all'estensione dell'edificio sensibile con le pertinenze, più un perimetro aggiuntivo a distanza di 50 metri); se il solido a 3 V/m si interseca con una delle aree sopraelencate saranno necessarie misure di verifica sul campo. Gli edifici comprendono tutte le strutture presenti all'interno della cartografia digitale relativa al Comune di Lucca e, in via cautelativa, sono considerati con permanenza maggiore di 4 ore. La figura 7.1 illustra il concetto di area sensibile e relativo perimetro di 50 metri assimilato ad area intensamente frequentata e per il principio di cautela da salvaguardare dall’installazione di impianti. Figura 7.1: in giallo l'edificio sensibile e in rosso il relativo perimetro di sicurezza 22 V. ARPAT 20/05/2014 relazione parere tecnico-previsionale ( prot. 33643)- e relazione tecnica delle misure in campo Fascicolo: LU.01.09.18/137.2 Misure di campo elettrico presso la Stazione Radio Base per telefonia cellulare di proprietà Vodafone Omnitel B.V. “Stadio Comunale” (cod. LU3856) , 46 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi 8. RAPPRESENTAZIONE DEL PROCESSO DI SIMULAZIONE Tramite il codice numerico NFA3D è possibile ricavare informazioni sullo stato del sistema simulato in termini di valore di campo elettrico. Il metodo di rappresentazione di tali informazioni è principalmente grafico e ricorre a scenari tridimensionali e tagli orizzontali e verticali degli scenari stessi. Inoltre possono essere utilizzati strumenti di verifica puntuale dello stato del campo elettrico quali punti di controllo, impostabili direttamente sul simulatore, per studiare situazioni definite critiche. La rappresentazione tridimensionale della distribuzione del campo elettrico, generato dagli impianti delle SRB, fornisce una rappresentazione immediata e intuitiva dell'impatto elettromagnetico sul territorio circostante e la possibilità di individuare situazioni potenzialmente critiche. Come strumento di analisi non è comunque molto preciso e quindi è da considerare uno strumento di analisi globale preliminare. Nella figura 8.1 è riportato un esempio di rappresentazione 3D. Per avere una informazione più dettagliata sui livelli di campo elettrico occorre effettuare una analisi spaziale in termini di taglio orizzontale e verticale del solido di irradiazione per tenere conto dell’orografia del territorio. La normativa prevede di effettuare tagli orizzontali del solido di radiazione alle quote da terra di circa 1m e 2m 23, cui si è aggiunta la quota di 6m per stimare i livelli di campo ad un'altezza media di un edificio abitato. Le misure in campo si ricorda che devono essere eseguite alla quota di 1,5 m da terra e quindi ricompresa nelle quote suddette.. Il risultato dei tagli orizzontali del solido di radiazione sono le curve o isolinee di campo elettrico, che indicano i livelli di campo presenti all'interno della regione di territorio presa in esame ad una determinata quota (v. figura 8.2). I tagli verticali sono effettuati solo nei casi in cui i livelli di campo individuati dalla simulazione 3D siano elevati: ad esempio se sono riscontrati su di un edificio valori di campo E superiore a 5V/m. Completano gli strumenti di valutazione a disposizione i così detti punti di controllo. I punti di controllo servono per integrare le informazioni ricavate dalle rappresentazioni grafiche, all'interno di zone dove vengono riscontrate situazioni critiche, e rappresentano degli operatori puntuali che forniscono i valori numerici del campo E in un determinato punto dello spazio. Per ulteriori dettagli si rimanda alle relazioni citate. 23 Le altezze di 1.1 e 1.9m si trovano nelle linee guida del decreto 381/98 anche se in parte in parte superato dal DPCM 8 Luglio 2003; il software NFA3D quando stima i "Punti di Controllo" (vedi "principi di funzionamento dell'NFA3D") richiama precisamente le altezze a 1m e 2m. 47 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi Figura 8.1: impatto elettromagnetico in uno scenario tridimensionale: i colori degli edifici corrispondono al livello di campo in V/m (nel cerchio rosso è indicata la posizione degli impianti) Figura 8.2: esempio di isolinee di campo elettrico a 2 m (tagli orizzontali del solido di radiazione) 9. INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DI SIMULAZIONE Sono state eseguite le simulazioni, come precedentemente descritte, per tutti gli impianti installati con le caratteristiche riportate nelle schede di cui all’Allegato1 contenenti i dati aggiornati in termini di tipologia di antenne e potenza delle stesse, fatta eccezione per gli aggiornamenti intercorsi da Giugno 2013. Tali nuovi impianti sono stati, comunque, come da prassi oggetto di verifica e conseguente autorizzazione da parte di ARPAT. Nelle relazioni presentate al SUAP per le richieste di installazione, e oggetto di parere preventivo dell’ARPAT, l’assenza di reciproca influenza è data genericamente con la dichiarazione che non sono presenti nell’area di interesse altri impianti in un raggio di 500m, e le simulazioni eseguite, confermano che impianti a tale distanza si influenzano reciprocamente in termini trascurabili relativamente all’inquinamento elettromagnetico. Si ricorda che, riferendoci alla normativa in vigore, il livello di reciproca influenza per le simulazioni viene assunto pari a 3V/m, valore che se superato rende necessarie delle misure dirette sul campo. Definito pertanto un solido di radiazione con limite di 1,5 V/m , se i solidi di due o più distinte SRB si incrociano, significa che nell’area di sovrapposizione la somma dei relativi contributi di campo elettrico può essere maggiore di 3V/m e in tal caso non è possibile separare le postazioni in fase di calcolo previsionale dei livelli di campo elettrico. Nelle figure 9.1 e 9.2 sono rappresentati due casi emblematici di intersezione e non intersezione di due solidi a 1,5 V/m importati in un software GIS 2D. La rappresentazione dei solidi a 1,5 V/m è poi particolarmente utile per valutare la copertura del territorio da parte dei vari gestori in relazione alle richieste di installazione di ulteriori impianti in zone con alta concentrazione di installazioni, quali ad esempio il centro storico di Lucca. 48 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi Figura 9.1 Intersezione dei solidi di radiazione a 1,5 V/m: distanza tra i centri di radiazione 290m Figura 9.2 Assenza di intersezione dei solidi di radiazione a 1,5 V/m: distanza tra i centri di radiazione 440m 9.1 Simulazioni della rete di telefonia: verifica solido di rispetto a 6 e 3V/m Occorre premettere che i livelli di campo ottenuti dalla simulazione risulteranno sempre molto peggiorativi della situazione reale evidenziata dalle misurazioni fatte in campo, poiché si ipotizza che le SRB in esame trasmettano alla massima potenza per 24 ore. 49 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi I livelli di campo reale assumono infatti valori stimabili tra 1/2 e 1/10 rispetto ai risultati delle simulazioni. In tutte le figure che rappresentano i livelli calcolati si evidenzia che il colore rosa rappresenta il limite di 3 V/m (v. figura 9.1.1). Gli scenari di simulazione sono riportati in dettaglio nell’Allegato 2 per ciascuna area. Dall'analisi dei risultati delle simulazioni di campo elettrico possiamo concludere che tutte le postazioni esaminate con i dati forniti e dichiarati rispettano la norma vigente inerente la massima emissione di livelli di campo elettrico, in accordo con il D.P.C.M 8 Luglio 2003 (v. Allegato 2). Si evidenzia inoltre che su alcune porzioni di edifici si registra il superamento del limite di 3V/: tali zone sono state definite aree critiche, nelle quali si consiglia l’installazione di ulteriori impianti con cautela. Tali aree sono peraltro già sotto osservazione di ARPAT. Nella figura 9.1.3 sono riportate tutte le trentotto aree di simulazione. In particolare nelle aree di simulazione del Centro Storico, con le relative postazioni interessate nelle simulazioni, si hanno i seguenti risultati (v. figura 9.1.2): - aree costituite da A14 e A15 postazioni P21 e P22 nelle quali non si superano i limiti di 3 V/m; - aree critiche da A16 a A21 con postazioni P24, P25, P26, P28 e P31. Nella restante porzione del territorio comunale le aree critiche dove si superano i 3 V/m sono le seguenti: - Area A6 postazioni P4 e P12; - Area A11 postazione P18; - Aree A23 e A24 postazioni P27 e P30. Infine l’installazione WIND LU003 in Via S.Concordio (aree di simulazione A31 e 32, postazione P38) pur non superando i limiti di legge si trova collocata sopra l’area dell’edificio della scuola privata Esedra ed è in corso di delocalizzazione per sfratto. Figura 9.1.1:esempio di rappresentazione 3D dei livelli di campo elettrico sugli edifici: in rosa il limite di 3 V/m ed in rosso i valori > 3V/m 50 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi SRB implementabili con nuove installazioni e/o aumenti di potenza SRB non implementabili con nuove installazioni e/o aumenti di potenza Figura 9.1.2 SRB del centro storico risultate particolarmente critiche nelle simulazioni 10. PROGRAMMA COMUNALE Per quanto attiene alla proposta del programma comunale questa è stata aggiornata rispetto alla proposta del 2013 sia per i cambiamenti di programma dei gestori sia per le aree allora previste che si sono rivelate non utilizzabili. Si ricorda brevemente che i criteri seguiti sono i seguenti: a) le nuove aree per impianti di telefonia mobile sono state individuate prioritariamente su edifici o in aree di proprietà pubblica e/o già contemplate nel programma preesistente e ritenute ancora valide (PRAEET); b) fatta salva la necessità di limitare l’inquinamento delle aree giudicate critiche, è stato favorito l’accorpamento degli impianti su strutture di supporto comuni o quantomeno all’interno di siti comuni, ottimizzando l’utilizzo delle aree che ospitano gli impianti stessi; e) è stato verificato che le aree per nuovi impianti di telefonia mobile ricadessero al di fuori della fascia cautelativa di 50m di pertinenza dei ricettori sensibili individuati (aree intensamente frequentate) tenuto conto del rispetto del principio di precauzione come principio fondamentale di esercizio in materia di impianti di radiocomunicazione. 51 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi Figura 9.1.3 Aree di simulazione Ciò premesso sono state individuate: - aree territoriali preferenziali per le stazioni radio-base (SRB) nelle quali possono essere installati impianti destinati alla rete di telefonia ed alla trasmissione dati coerenti con gli obbiettivi di qualità; - aree sensibili e relativa perimetrazione per le quali l’Amministrazione prescrive in linea di massima il divieto di installazione di impianti; - aree critiche nelle quali la richiesta di ulteriori installazioni di impianti deve essere oggetto di particolare attenzione poiché le simulazioni di inquinamento evidenziano cautelativamente su base teorica il superamento di 3 V/m; nelle zone in esame possono essere richieste in via preferenziale le azioni di controllo con misure in campo (v. Tabella XIV). Sono state inserite in tale categoria anche le postazioni esistenti poste in prossimità di ricettori sensibili, pur in assenza del superamento di 3 V/m. 52 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi Tabella XIV Aree di valutazione e postazioni SRB critiche esistenti CODICE INDIRIZZO H3G TIM VODAFONE WIND P14 P12 P18 P24 P25 P26 P28 P31 Via Marti, S. Marco Via Passaglia 12 Via de Gasperi 95/A Via degli Asili 12 Via Cesare Battisti 2 Via Santa Giustina 32 Via Cenami 12 Piazza S. Romano X H4 3535 H7 3539 H10 6050 X X X H3 3533 X X T4 LU1A X T14 LU11 X X T22 LU98 X X V24 LU4055A X V22 LU3860 X X V7 LU0465A P27b Via Puccini 425 H11 6051 X V5 LU385A W4 LU004 X X X X W13 LU068 W1 LU001 X W11 LU054U (LU 005A) X X a Area di valutazione A6 A11 A21 A23 Piazza Italia X T17 LU36 X Stadio Comunale X X V21 LU3856A A10 Via S.Concordio 81 P38 X X X W3 LU003 A31 Scuola Esedra NB sono indicate le postazioni per le quali si rendono necessari controlli in situ avendo i relativi impianti generato teoricamente livelli di campo elettromagnetico superiori a 3 V/m. Fanno eccezione le postazioni P17 e P38 che, pur non avendo evidenziato il superamento di 3 V/m, presentano le seguenti problematiche: la P38 è posta su di un edificio scolastico e pertanto se ne prevede la delocalizzazione, mentre la P17, è posta sul palo di illuminazione dello stadio nel raggio di 50 m di area scolastica: non se ne prevede al momento la delocalizzazione ma si raccomanda un controllo analogo a quello delle altre stazioni critiche. La P 17 è peraltro stata oggetto di riconfigurazione approvata da ARPAT. a Nella postazione sono previste le installazioni di VODAFONE e TIM già verificate da ARPAT b Nella postazione è prevista l’installazione di TIM con riconfigurazione di H3G già verificata da ARPAT P30 P17 Nell’area di valutazione A6, e precisamente nella Postazione P14, sono state effettuate anche le simulazioni previsionali da ARPAT, considerando attivati anche gli impianti TIM e VODAFONE, con esiti positivi ma segnalazione di cautela con richiesta di misure per il superamento di 3 V/m su alcuni edifici. Analogamente nell’area di valutazione A23, e precisamente nella postazione 27, sono state effettuate anche le simulazioni previsionali da ARPAT, considerando attivati tutti gli impianti con esiti positivi ma segnalazione di cautela con richiesta di misure per il superamento di 3 V/m su alcuni edifici. Le aree preferenziali a loro volta sono suddivise nelle seguenti sottocategorie in relazione alla programmazione passata (piano PRAEET) e a quella del prossimo triennio di validità del programma presente: - APx area preferenziale già presente nel PRAEET e indicata con il codice dello stesso; - APVx area preferenziale già presente nel PRAEET soggetta a variazione a seguito di eventuali impedimenti tecnici o non più compatibile con le nuove tecnologie, e indicata con il codice dello stesso; - APnx nuova area preferenziale di possibile attivazione; - APVnx_bis nuova area preferenziale di possibile attivazione soggetta a variazione a seguito di eventuali impedimenti tecnici 24; Complessivamente sono state pertanto individuate n°8 nuove aree preferenziali, n°2 aree PRAEET sono confermate nella loro posizione, mentre n°3 sono state spostate e una è stata prevista in variazione dell’area di Nozzano (APVn8_bis). Nella Tabella XV sono riportate le aree suddette e nella Tabella XVI le Aree PRAEET confermate o variate. 24 Gli impedimenti tecnici saranno evidenziati nel corso di sopraluoghi dal gestore che dovrà fornire dettagliata relazione in merito all’impossibilità di utilizzare il sito concordato. In tal caso si provvederà alla ricerca di un nuovo sito nel raggio di circa 500m con gli stessi criteri localizzativi del programma. 53 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi Tabella XV Aree preferenziali proposte nel programma comunale AREA Zona P.te S.Pietro Campo Pozzi S.Alessio Campo sportivo S.Cassiano a Vico Edificio pubblico Agorà Castello di Nozzano Manifattura Tabacchi in CS Parcheggio PEEP di Montuolo Cimitero loc. Vaccoli Zona cimitero S.Annunziata Zona industriale Acqua Calda Stadio a Lucca Via Stadio Nozzano - Centrale sollevamento fognatura Zona S.Alessio - Via del Caporale Area CLAP - V.le Luporini Campo sportivo loc. Pontetetto TIPO APn1 APV23 APV29 APn6 APn8 AP20 APn4 APV34 APn7 APn5 AP22 APVn8_bis APn2 APn3 APV33 NOTE nuova nuova in alternativa alla AP23 PRAEET nuova in alternativa alla AP29 PRAEET nuova nuova soggetta a variazione con 8_bis da PRAEET nuova nuova in alternativa alla AP34 PRAEET nuova nuova da PRAEET nuova in alternativa a APVn8 nuova nuova nuova in alternativa alla AP33 PRAEET Tabella XVI Aree preferenziali previste nel P.R.A.E.E.T e confermate o variate nel programma Area Individuazione AP20 Manifattura Tabacchi in C.S. AP22 Stadio a Lucca Via dello Stadio APV23 Campo Pozzi S.Alessio APV29 Campo sportivo S.Cassiano a Vico APV33 Campo sportivo loc. Pontetetto APV34 Cimitero loc. Vaccoli NB. La numerazione progressiva delle postazioni avverrà al momento della implementazione degli impianti Fanno parte integrante del programma le seguenti tavole cartografiche, in scala opportuna, così definite (v. Allegato 3): - Tav. - Tav. - Tav. - Tav. - Tav. - Tav. n. 1 “Carta delle SRB esistenti: planimetria generale scala 1:20.000” n. 2 “Carta delle SRB esistenti: planimetria del centro abitato di Lucca scala 1:5000” n. 3 “Carta degli edifici Sensibili: planimetria generale scala 1:20.000” n. 4 “Carta degli edifici Sensibili: planimetria del centro abitato di Lucca scala 1: 5.000” n. 5 “Carta delle Aree Preferenziali di progetto: planimetria generale scala 1:20.000” n. 6 “Carta delle Aree critiche: planimetria generale scala 1:10.000” Fanno altresì parte del programma il regolamento, la schedatura di tutti gli impianti di telefonia mobile presenti o in corso di attivazione sul territorio e costituenti il Catasto regionale degli impianti di cui all’art. 5 della LR 49/2011 25. Inoltre, rispetto alle SRB più prossime al confine, non risultano presenti impianti in un raggio di 500m stando alle risposte pervenute dai comuni confinanti e dalle dichiarazioni fatte dai gestori nel corso degli incontri. Nella figura 10.1 sono riportate le aree preferenziali che si propone di attivare per il prossimo triennio, 25 Le schede degli impianti contenenti le specifiche caratteristiche radioelettriche delle antenne, se richieste, sono messe a disposizione del pubblico con apposita procedura tenuto conto che le informazioni in questione (dati di impianto) possono essere protette da segreto industriale. 54 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi definite in accordo con un accordo di massima negli incontri coni gestori e che sono sottoposte all’approvazione dell’amministrazione. Figura 10.1 Sintesi della proposta del programma comunale: nuove aree preferenziali e aree PRAEET Sono state, inoltre, aggiornate le schede con i dati comunicati dai gestori e con i nuovi impianti nel frattempo autorizzati da ARPAT (v. Allegato 1), mentre l’ Allegato 2 è rimasto invariato. E’ stato infine aggiornato il progetto in ambiente arch/info (software ARCWIEW) nel quale si sono georeferenziate le nuove SRB ed i relativi impianti, si è proceduto ad una nuova numerazione di tutte le SRB ed impianti presenti sul territorio al fine di uniformare i riferimenti e consentire una immediata individuazione degli stessi sulle schede, infine l’amministrazione ha provveduto all’aggiornamento dei ricettori sensibili e delle aree ed immobili di proprietà pubblica. Le postazioni risultate critiche a seguito delle simulazioni potranno essere oggetto di modifiche ed implementazioni con le cautele evidenziate. Prof. Gianfranco Cellai Laboratorio di Fisica Ambientale per la Qualità Edilizia Firenze lì Agosto 2014 55 Laboratorio di Fisica Ambientale Università di Firenze - Prof. G. Cellai Ing. M. Zoppi Allegati: Allegato 1 - Schede impianti H3G - Schede impianti TIM - Schede impianti VODAFONE - Schede impianti WIND Allegato 2 - Simulazioni degli impianti Allegato 3 - Tav. n. 1 - Tav. n. 2 - Tav. n. 3 - Tav. n. 4 - Tav. n. 5 - Tav. n. 6 Carta SRB esistenti: planimetria generale scala 1:20.000 Carta SRB esistenti: planimetria del centro abitato di Lucca scala 1:5000 Carta edifici Sensibili: planimetria generale scala 1:20.000 Carta degli edifici Sensibili: planimetria del centro abitato di Lucca scala 1: 5.000 Carta delle Aree critiche: planimetria generale scala 1:10.000 Carta delle Aree Preferenziali di progetto: planimetria generale scala 1:20.000 56